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giu—lug 2016
pizza e pasta italiana
AZIENDE
SOM
Ambrogi Forni
pag. 25
Beretta
pag. 65
Brunnen
pag. 68
Cad – David Forni
pag. 45
di Giampiero Rorato
Cstelli Forni
pag. 79
Cuppone Ovens
pag. 67
8 VISTI A CIBUS
Ds Food
pag. 100
Gi Metal
pag. 15
Greci
pag. 89 pag. 9
Eredi Malaguti Eurial
pag. 37
Familia
pag. 59
Fiera di Milano, Host
pag. 57
Fiera di Roma, Pabogel
pag. 63
Forni Pavesi Rimini
pag. 31
Lidia
pag. 56
Lilly Codroipo
pag. 77
Liner
pag. 49
Matteo Basta Forni
pag. 63
Molini Pivetti
pag. 91 p ag. 28, 29
Molino Agugiaro & Figna Molino Cosma
pag. 51
Molino Dalla Giovanna
pag. 19
Molino Pasini
pag. 7
Molino Polselli
pag. 99
Molino Spigadoro
Moretti Forni
pag. 39
Novaltec Pizzaway
pag. 41
Natfood
Rio mare
— Rinnoviamoci con ottimismo di Giampiero Rorato
16 — Gianmarco Tognazzi e i vini de "la Tognazza amata"
DAL CAMPIONATO DEL MONDO DELLA PIZZA
— Premio Heinz Beck, Paolo Ferrarini svetta tra tutti i cuochi di pizzeria di Caterina Orlandi
di Caterina Vianello
22
30
DAL CAMPIONATO DEL MONDO DELLA PIZZA
DAL CAMPIONATO DEL MONDO DELLA PIZZA
— Da Marsiglia a
— Jamie Culliton
Parma , il Campione Mondiale della pizza 2016 parla francese
dello US Pizza Team campione mondiale 2016 di free style
di Patrizio Carrer
di Caterina Orlandi
pag. 9
pag. 55
Refrattari Pavesi Modena Rinaldi Superforni
pag. 21 pag. 11
pag. 48
Saloni Francesi, SIAL Sanfelici Conserve
pag. 81
pag. 85
Smoky Elettromeccanica
pag. 53
Trofeo Pulcinella
p ag. 33
Vecogel
12
26
pag. 27
Sitta
di Patrizio Carrer
pag. 61
Risolì
pag. 2
6 EDITORIALE
pag. 83
MARIO 34 IL RISTORANTE DEL MESE
42 LA BIRRA — Birra o birre? Approfondiamo la conoscenza di queste antiche bevande
64 IL TURISMO
di Alfonso Del Forno
46 L'ANGOLO DEL VINO
— Dry Cocktails & Pizza,
il primo ristorante pizzeria di culto che propone pizza e cocktail
di Caterina Orlandi
38 IL DOLCE
— La pasta di zucchero di Angelo Gala di Laura Nascimben
- IG Dealurile Munteniei Terra Romana Feteasca Neagra 2013 - Cantina Serve Sa - Barbera d’Asti Docg 2014 Azienda Agricola Barberis Bruno - San Gimignano Sangiovese Doc Gran Baccano 2011 - Poderi
di Virgilio Pronzati
50 LA SCIENZA DELL'ALIMENTAZIONE
— Conoscere altri paesi ed altri popoli ci aiuta ad essere migliori a casa nostra di Laura Nascimben
69 DAL CAMPIONATO DEL MONDO DELLA PIZZA i nostri Sponsor: — Molino Agugiaro e Figna — Marana — Greci — Cuppone — Vecogel — Lilly Codroipo — Sitta
—Dal latte al formaggio: il valore nutrizionale del formaggio della dott.ssa Marisa Cammarano Biologa Nutrizionista
58 QUESTIONE DI GUSTO — Le porcherie in cucina di Nives Piva
75
DAL CAMPIONATO DEL MONDO DELLA PIZZA — Tutti i partecipanti in ordine alfabetico
92 SCUOLA ITALIANA PIZZAIOLI
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pizza e pasta italiana
EDITORIALE
I
Il mondo della ristorazione italiana, come una rilevante parte del mondo dell’imprenditoria, fatica a trovare le strade di un necessario e improcrastinabile sviluppo e invoca nuove leggi e adeguati sostegni dalle pubbliche istituzioni. La richiesta è certamente legittima, ma anche se lo Stato promulgherà nuove regole e la finanza aprirà i cordoni delle proprie pingui borse, sostenendo le aziende che vogliono, con intelligenza e serietà, crescere e svilupparsi, non si otterranno automaticamente i risultati sperati. Infatti, le regole e i finanziamenti non bastano se non cresce nei cittadini il principio di responsabilità. Lo Stato e le banche devono compiere il loro dovere di sostegno allo sviluppo economico, non c’è dubbio, ma, nel contempo, i cittadini, oltre a svolgere al meglio i propri compiti professionali, devono adempiere alle proprie responsabilità, riscoprendo e facendo proprio il ruolo civico che loro compete: obbedire alle leggi (dal codice della strada, al pagamento delle tasse, ecc.) e riappropriarsi dei valori che i Padri fondatori della nostra Repubblica hanno posto a fondamento della Costituzione. Sono due comportamenti – quello delle istituzioni e quello dei cittadini – che devono procedere di pari passo: non basta quindi l’impegno dello Stato a snellire la burocrazia, diminuire i costi della politica, sostenere le imprese, soprattutto le piccole e le medie, difendere, valorizzare e promuovere in Europa e nel mondo i prodotti italiani – dalla gastronomia alla grande cantieristica, ecc. - serve un cambio di mentalità nei cittadini, cioè in ciascuno di noi. I burocrati, si dice, procedono con grande esasperante lentezza per paura di incorrere in una qualche imprevista e imprevedibile responsabilità ed è allora da qui che la macchina pubblica deve iniziare a rinnovarsi, chiarendo compiti e responsabilità, per rimuovere alla base gli ostacoli allo sviluppo. E, in contemporanea, i cittadini devono riconoscere il loro dovere di rispettare le leggi dello Stato – tutte le leggi – e comportarsi di conseguenza. Per uscire dalla crisi che ancora frena la possibilità di crescita nel nostro Paese serve, in sostanza, che tutti compiano il loro dovere, e non bastano le leggi a imporlo, essendo necessario che ogni cittadino ne scopra la convenienza: questo è il vero valore che l’Italia e gli italiani devono ora acquisire.
PIZZA E PASTA ITALIANA Mensile di Pizza, Pasta, Enogastronomia e Cultura
COMITATO TECNICO E REDAZIONALE Marisa Cammarano, Patrizio Carrer, Giuseppe Dell’Aquila, Tony Gemignani (U.S.A.), David Mandolin, Gianandrea Rorato, Caterina Vianello, Laura Nascimben, Fabio Iacozzilli
edito da PIZZA NEW S.p.A. Autorizzazione Tribunale di Venezia n. 1019 del 02/04/1990 Anno XXVI - n.6 Giugno/Luglio 2016
AFFILIAZIONI INTERNAZIONALI Jim Winship (Pizza & Pasta Association, Inghilterra) Pete La Chapelle (N.A.P.O. - Pizza Today, U.S.A.), P.M.Q. Steve Green (U.S.A.)Abbie Jarman (Pizza, U.S.A.) Hidenao Takahashi (Pan World Inc., Giappone) Kazuko Nagamoto (ICT, Giappone) Takeshi Tanaka (Quattro Stagioni, Giappone) Drew McCarthy (Canadian Pizza Magazine, Canada) Roberto Bresciani (Pizza y Restauration, Spagna), Valeria Vairo (Buongiorno Italia).
Repertorio ROC n. 5768 DIRETTORE EDITORIALE Massimo Puggina DIRETTORE RESPONSABILE Giampiero Rorato SEGRETARIA DI REDAZIONE Caterina Orlandi PUBBLICITÀ Patrizio Carrer, Caterina Orlandi RESPONSABILE PROGETTO David Mandolin REDAZIONE 30021 CAORLE (Venezia) via Sansonessa, 49 Tel. 0421/ 212348 - Fax 0421/81007 E-mail: redazione@pizzaepastaitaliana.it www.pizzaepastaitaliana.it
ASSOCIATO ALL’UNIONE ITALIANA STAMPA PERIODICA
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PER LA PUBBLICITÀ SULLE RIVISTE ITALIA Pizza e Pasta Italiana SPAGNA RRR Revista de Restauración Rapida, Pizza y Restauración U.S.A. Pizza Today, Pizza, P.M.Q. Steve Green INGHILTERRA Pizza, Pasta & Italian Food GERMANIA Buongiorno Italia
— Mediagraf lab DIGITAL PUBLISHING Maura Trolese — Mediagraf lab IN COPERTINA illustrazione di Antonella Manenti STAMPA MEDIAGRAF S.p.A.
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LINEA PIZZERIA
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pizza e pasta italiana
VISTI A CIBUS
Visti a Cibus Felicia, la pasta per tutti
Eurial, la prima a Cibus per la mozzarella Maestrella.
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l marchio Felicia si contraddistingue sul mercato per la varietà di ricette utilizzate, il più grande assortimento a oggi disponibile, a base di mais, riso integrale, grano saraceno, quinoa, piselli, lenticchie e altro ancora. Presente al Cibus, l’azienda pugliese Felicia ha proposto al pubblico una gamma di prodotti dietetici privi di glutine. Dalla pasta 100% di riso integrale, ricca di fibre, a quella di grano saraceno, il marchio Felicia spicca per una ricerca di qualità della materia, coniugando benessere, salute e sapore. La nuova linea a base di legumi propone i formati sedanini realizzati con farina di lenticchie rosse bio e i fusilli realizzati con farina di piselli verdi bio. Disponibili nei formati da 500 grammi, tutti le linee di pasta by Felicia vengono prodotti presso stabilimenti dedicati, da materie prime biologiche, senza amidi aggiunti, ogm ed emulsionanti.
l gruppo francese Eurial lancia sul mercato italiano la linea di mozzarella per pizza Maestrella e arriva al salone Cibus di Parma, con una proposta per i pizzaioli. Eurial è la seconda cooperativa lattiero – casearia di oltralpe e arriva al salone biennale dell’alimentazione, con un prodotto di punta destinato alle pizzerie e non solo di tutta Italia. Maestrella, è disponibile nei formati in busta da 2,5 kg o 2 kg, ideale per qualsiasi tipo di pizza e di cottura, sia su forno elettrico, gas e legna. La grande versatilità di Maestrella permette di soddisfare le esigenze degli operatori, dai pizzaioli ai ristoratori, che hanno l’opportunità di sbizzarrirsi con numerose ricette – sul sito www.eurialinternational.com è possibile trovare un ricettario dedicato - . Altra garanzia di qualità è l’ampia rete vendita del gruppo francese, presente sul mercato da oltre 15 anni, in grado di fornire sia prodotti freschi ma anche formaggi surgelati in IQF, caprini o vaccini, stagionati o non stagionati, a dadini o a fette, di vari pesi e dimensioni.
L’edizione limitata dei Grani Antichi di 5 Stagioni
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n occasione di Cibus 2016, Agugiaro&Figna ha presentato un nuovissimo prodotto in edizione limitata, sintesi di innovazione e tradizione, frutto di un’attenta ricerca di un accurato processo di selezione di quei semi antichi e autoctoni che racchiudono sapori e fragranze secolari. I Grani Antichi sono una miscela in edizione limitata il cui primo raccolto è datato 2016 e sarà disponibile a partire dal prossimo settembre. Una speciale farina di tipo 2 macinata a pietra, all’apparenza rustica, che rappresenta un prodotto innovativo e dall’alta digeribilità, che conferma l’attenzione alla genuinità dei prodotti firmati Agugiaro&Figna
e la completa attenzione dell’azienda al pieno rispetto della filiera agricola. Grani Antichi, insieme a Nucleo Rustico, Semina e Grano Franto compongono le principali referenze della Linea “Storie di Farina”, che Agugiaro&Figna propone per la lavorazione di molteplici prodotti, anche per la pizza. Grazie ad un attentissimo processo di lavorazione e macinazione questi grani possono dare un prodotto decisamente buono e più digeribile, in parte dovuto anche al basso contenuto proteico di questi grani. In fase di lavorazione, sarà preferibile l’utilizzo di lievito naturale. Esclusiva anche la coltivazione, ristretta ad oggi al solo territorio parmense a Collecchio.
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pizza e pasta italiana
VISTI A CIBUS
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o storico gruppo mantovano ha presenziato a Cibus con un’immagine nuova, pensata per il salone alimentare di Parma e incentrata sul concetto di casa e ospitalità. Un’idea che è stata valorizzata da un allestimento fieristico d’avanguardia, ma allo stesso tempo mirato ad accogliere clienti e visitatori, come appunto se fossero a casa. Molino Pasini ha confermato il consueto impegno nella ricerca e nella produzione di farine e semilavorati di alta qualità. Da sottolineare l’importante certificazione ottenuta per i grani lombardi, che da ulteriore valore aggiunto all’attività produttiva di Molini Pasini, un ampio catalogo di farine bio e di prodotti dedicati specificatamente alla pizzeria, alla panificazione, alla pasticceria e alla produzione di pasta fresca, disponibili in diversi formati e pesi.
STUDIO OVER
ospiti a casa pasini
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C A S A D O L C E C A S A VIENI A TROVARCI IN OCCASIONE DI CIBUS. TI ACCOGLIEREMO COME A CASA PER PRESENTARTI LE NOSTRE U LT I M E N OV I TÀ . O G N I G I O R N O P OT R A I G US TA RT I U N ’OT T I M A P I Z Z A I N C O M PAGNIA DI OSPITI D’ECCEZIONE.
C IBUS PARMA 9 - 12 MAGGIO 2016 PADIGLIONE 5 - STAND A003 M O L I N O PA S I N I | L’A R T E D E L L A FA R I N A | T H E A R T O F F L O U R
o storico molino umbro ha presenziato al Cibus con un’interessante novità dedicata al mondo della pizza e dell’arte bianca. Il nuovo mix Canapa green unisce le caratteristiche tecnologiche della farina di frumento tenero tipo 1 alle proprietà nutrizionali della farina di Canapa Sativa, con un tocco finale di Spirulina e cartamo ( zafferanone). Il risultato è un prodotto ricco di sapore e ricco di fibre, proteine e Sali minerali. La Spirulina, che deriva da una microalga verde – azzurra, è un ingrediente che contiene la Ficocianina, un composto proteico unico di questo vegetale. Le caratteristiche nutrizionali della Spirulina sono note, infatti oltre ad essere ricca di proteine, c’è una grande presenza di ferro, vitamine, sali minerali e acidi grassi essenziali.
polselli spa qualità e tanta scelta per la pizzeria e non solo.
L'
azienda Polselli, una delle prime realtà nel panorama molitorio italiano di qualità, specializzata nella produzione di farine per pane, dolci e pizza che opera ad Arce in provincia di Frosinone, era presente a Cibus, dove i maestri dell’Accademia Polselli, hanno preparato piatti salati e dolci (pani, pizze, focacce, paste, sfoglie, lievitati, biscotti, finger food abbinati a cocktails), realizzati con le farine alternative “Le Ricette”: una linea completa ed unica dalle importanti peculiarità rappresentata da elementi dal forte impatto salutistico senza dimenticare la
facilità di utilizzo e l’estrema versatilità. A Cibus, il pubblico, gli operatori del settore e gli appassionati hanno apprezzato la bontà e le caratteristiche della Canapa, una farina di forte personalità ricca di elementi nutritivi; del Grano Arso, prodotto dal profumo intenso, la farina di Farro ruvida al tatto e dal colore ambrato, ricca di Vitamine, di Fibre e di sali minerali. Il mix Multicereali, che si distingue per l’intenso profumo del pane appena sfornato; il Germe di Grano, lavorata secondo la macinazione a pietra che conserva il caratteristico profumo e il sapore della farina arti-
gianale. Infine la Curcuma, dal sapore dolce e fortemente aromatico e l’odore pungente ed aspro dalle proprietà disintossicanti ed antinfiammatorie.
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pizza e pasta italiana
di Giampiero Rorato
R IN N OVIA M O CI CO N OT T I M I S M O IL FUTURO VA AFFRONTATO CON DETERMINAZIONE SENZA TROPPA NOSTALGIA PER IL PASSATO, PER-
S
i conclude un nuovo anno scolastico, sta esplodendo una nuova estate calda, le spiagge si stanno riempiendo di turisti italiani e stranieri. La vita dunque continua. Ma non è come l’anno scorso, le cose stanno cambiando. Fra le riforme che stanno rinnovando l’Italia ce n’è una che attende l’approvazione degli italiani all’inizio del prossimo autunno. E sarà una grande riforma capace di rilanciare l’Italia. Dopo decenni di immobilismo, con l’Italia che è andata arrancando, restando pigramente sempre più indietro nelle classifiche internazionali, con una lentezza del Parlamento che riusciva a legiferare molto dopo i reali cambiamenti di
CHÉ L’ITALIA, SE SA E VUOLE RINNOVARSI, HA TUTTO PER DIVENTARE UN GRANDE PROTAGONISTA A LIVELLO INTERNAZIONALE mentalità e di costume delle gente, con una burocrazia che più che garantire il rispetto della legge si preoccupa di mantenere se stessa frenando le tante positive iniziative di imprenditori, artigiani, agricoltori e delle stesse famiglie, ora si presenta finalmente la grande opportunità di rinnovare il Paese. Forse, come dice qualcuno, la proposta sottoposta al giudizio degli italiani non è la più perfetta, forse si poteva fare meglio, ma resta sempre vero che il meglio è nemico del buono, per cui serve assolutamente che l’Italia abbia più fiducia in se stessa, creda di più nelle proprie idee e nelle proprie possibilità, sappia guardare con ottimismo al futuro e non si arrocchi in un passato che
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negli ultimi decenni è stato totalmente deludente, aggravato per di più da una brutta crisi economica dalla quale l’Italia sta uscendo con fatica. Nonostante i lunghi e pesanti anni di crisi, l’industria italiana sta dimostrando di essere in grado di primeggiare a livello internazionale, l’agroalimentare del nostro Paese è il più apprezzato e richiesto nel mondo (nel 2015 l’export alimentare ha raggiunto i 37 miliardi di euro con una crescita del 7% sul 2014), le straordinarie bellezze dell’Italia hanno la capacità di attrarre un numero crescente di turisti stranieri; la ristorazione di casa nostra è guardata con invidia anche dai nostri cugini francesi.
L’Italia è in grado di essere una grande protagonista internazionale, con crescita dell’economia e dei posti di lavoro, ma deve liberarsi da tante pastoie accumulatesi dal dopoguerra in qua, prendendo coscienza che il mondo è cambiato, che molti problemi di ieri sono stati risolti ma ne sono sorti molti altri di nuovi, per cui occorre che anche la Costituzione italiana si rinnovi e adegui alle nuove esigenze per accompagnare gli italiani sulla strada del futuro. Sappiamo tutti che il mondo è diventato un villaggio globale, che le frontiere tra paese e paese sono sorpassata archeologia politico-amministrativa, che le persone e le merci viaggiano velocissime da
sotto
Credits: Campionato Mondiale della Pizza 2016
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pizza e pasta italiana
una parte all’altra del globo, che le nuove generazioni, grazie anche ad Erasmus, si sentono più cittadine del mondo che del paese di nascita. Il cambiamento non è facile, anzi. Le popolazioni di interi Paesi stanno lasciando la loro terra a causa di guerre, sanguinarie dittature, insurrezioni, mancanza di lavoro e di cibo ed emigrano verso i Paesi più ricchi. È in atto un esodo fino a qualche anno fa inimmaginabile e chi è vissuto per millenni nelle capanne delle savane o in mezzo alle foreste chiede di poter vivere con la medesima dignità e sicurezza alimentare dei popoli del benessere. Il passaggio è certamente problematico e molto complesso, ma nessun politico, nessun ostracismo, nessuna legge può fermarlo.
Le riforme che siamo chiamati ad approvare a ottobre hanno questo senso: la necessità di guardare al futuro, prepararci ad affrontarlo con strumenti idonei, poiché gli attuali sono ormai inefficaci. È interesse di tutti rilanciare l’Italia verso un futuro migliore e lo è di chi vuole lavorare in sicurezza, di chi esige giustamente una snella burocrazia al servizio dei cittadini, di chi vuole una politica più produttiva, una magistratura più veloce, un’organizzazione statale più efficiente, come dire di chi vuole un futuro migliore da vivere con ottimismo, nella convinzione che le prossime generazioni hanno il diritto di vivere con meno preoccupazioni, meno problemi e più certezze di quelle attuali.
pallino.it
QUANDO UN LAVORO DIVENTA UN CAPOLAVORO Quello del pizzaiolo è un lavoro fatto di gesti e tante piccole attenzioni che in GI.METAL seguiamo con scrupolo da trent’anni. La cura del pizzaiolo è la nostra passione, per questo progettiamo e realizziamo in Italia gli strumenti più efficienti, robusti ed ergonomici: questo è il nostro contributo perché la pizza continui a confermarsi un capolavoro del gusto riconosciuto in tutto il mondo.
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Tradizione ed Evoluzione dal 1986
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pizza e pasta italiana
Gianmarco Tognazzi E I VINI DE “LA TOGNAZZA AMATA”
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ssere figli d’arte è un’arma a doppio taglio: fonte contemporaneamente di ammirazione indiretta e di confronto incessante con una figura paterna (o materna) grande a tal punto da diventare ingombrante. Se il padre in questione, poi, si chiama Ugo Tognazzi, colonna portante della storia del cinema italiano, ecco che allora gestire il paragone e la propria identità personale rischia di diventare piuttosto complicato. Se all’eredità artistica si aggiunge inoltre anche quella gastronomica, due sono le possibilità: abbandonare da subito il campo oppure mettersi in gioco e rischiare. Gianmarco Tognazzi ha rischiato in modo intelligente e consapevole.
di Caterina Vianello
l’intervista
E ha persino spostato l’asticella un po’ più in là. Lo abbiamo incontrato in occasione del Campionato Mondiale della Pizza 2016, del quale è stato il padrino: ci ha raccontato de “La Tognazza amata”, l’azienda agroalimentare di famiglia fondata nel 1969 e dei nuovi progetti recenti. Il luogo da cui partire è Velletri: Tognazzi padre, infatti, si impegnava con passione a mantenere la propria fama di buongustaio in quello che era il suo rifugio privato, dove condivideva con gli amici (attori, registi, uomini di teatro) la passione per il cibo, per il vino prodotto con le uve delle sue vigne, e per la convivialità. La tavola era, per Ugo Tognazzi, non solo un luogo in cui mangiare (anche in quantità, certo), ma soprattutto uno spazio in cui le ricette diventavano veicolo di amicizia e sodalizi duraturi. “Io ero là – ci dice Gianmarco – ero sempre con mio padre e sono rimasto in casa fino ai 18 anni. Vivevo in campagna e da mio padre ho imparato ad amare la terra. Il sogno di mio padre era quello di poter produrre quei suoi vini anche per gli altri, perché anche altri potessero trascorrere occasioni e momenti di piacevole condivisione, insieme agli amici, esattamente come accadeva a casa nostra.
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pizza e pasta italiana
L’INTERVISTA
Non ho mai dimenticato questa sua aspirazione e ho pian piano imparato a conoscere i vitigni, Cabernet franc, Merlot, Shiraz, Bellone (che qualcuno chiama col nome di Cacchione)”. E così Gianmarco, che aveva esordito accanto al padre in “Non toccare la donna bianca” (1975) di Marco Ferreri e che ha recitato, tra gli altri ne “Il petomane” (1983) di Pasquale Festa Campanile, “I Giudici” (1999), diretto dal fratello Ricky, “Maledimiele” (2010) di Marco Pozzi, oltre ad una carriera in teatro ed in tv, ha preso in mano l’azienda di famiglia: primi frutti della passione e dell’impegno sono tre vini, espressione del territorio laziale. I nomi riportano a Ugo, riallacciandosi a parole dettate da lui “Antani”, un rosso ottenuto da uve Shiraz e Cabernet franc; “Come se fosse”, da uve Merlot; e “Tapioco” un vino bianco ottenuto da uva dei vitigni Bellone e Chardonnay.
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Le etichette la Tognazza
“La Tognazza amata” però non si è fermata alla produzione vinicola, ma è cresciuta trasformandosi in “Mondo Tognazza”, una rete d’impresa in Alto Lazio, ai confini con Toscana e Umbria, nella terra degli Etruschi. “È una realtà che vede coinvolti altri vignaioli che hanno la nostra stessa convinzione: un deciso impegno nella realizzazione di una filiera tutta d’alta qualità, dalla campagna alla cantina e alla bottiglia e che si avvale di un’équipe d’ottimi agronomi ed enologi, di una cantina con attrezzature d’assoluta avanguardia e d’una efficiente rete distributiva. In questo modo”, prosegue ancora Gianmarco, “realizziamo l’aspirazione di mio padre che, in uno dei suoi libri, ‘L’Abbuffone’, scrisse:
‘Una volta c’era una nonna, una mamma, una campagna, un orto. Ricreiamoli, dipende da noi’.
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pizza e pasta italiana
L’INTERVISTA
L’identità che sottende all’intero progetto, che coniuga produzione e distribuzione, è il legame con il territorio; la volontà è quella di offrire diverse tipologie di prodotto a seconda delle fasce di mercato. Ecco quindi tre linee: l’alta qualità, l’innovazione e la tradizione, nel pieno rispetto di una filiera certa e controllabile: “L’obiettivo è la riscoperta e valorizzazione dei vitigni del territorio, come ho già fatto con il Bellone, che quasi nessuno conosce nel Lazio, ma che ha caratteristiche qualitative molto interessanti. Con queste linee siamo in pieno lavoro e sono sicuro che avranno successo arricchendo il panorama enologico italiano”. Oltre al vino, poi, l’attenzione si è concen-
trata anche sulla produzione di olio extravergine d’oliva: “Abbiamo due tipologie: il delicato e l’intenso, nel rispetto delle caratteristiche varietali. Ottenuto da olive prodotte interamente nei Castelli Romani, così come abbiamo altri prodotti, selezionati da noi con i nostri severi esperti”. Una rete di collaboratori e distributori che condividono l’obiettivo di raccontare una terra ed i suoi prodotti, coordinati da un profondo conoscitore ed amante del luogo: la versione moderna, e con pizzico di strategia di marketing, della stessa idea di condivisione e di convivialità che aveva papà Ugo.
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Gianmarco Tognazzi all’ufficio stampa di Pizza e Pasta Italiana durante il Campionato Mondiale della Pizza accanto
l’attore Gianmarco Tognazzi assieme allo chef pluristellato Heinz Beck
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pizza e pasta italiana
DA MARSIGLIA A PARMA
IL CAMPIONE MONDIALE DELLA PIZZA 2016 PARLA FRANCESE
dal campionato mondiale della pizza
Ludovic Bicchierai, si aggiudica il gradino più alto del podio della pizza classica. Ecco le sue impressioni a caldo subito dopo la premiazione.
L
udovic Bicchierai è il Campione Mondiale della Pizza Classica 2016, un risultato che premia la capacità di innovazione e la grande cura che questo pizzaiolo ha messo nel preparare la sua pizza. Subito dopo la cerimonia di premiazione a Parma, il pizzaiolo marsigliese si è prestato per un’intervista in esclusiva, con la nostra redazione e con lo chef 3 stelle Michelin, Heinz Beck, desideroso di conoscere la ricetta e la storia di questo pizzaiolo d’Oltralpe. Il neo Campione del Mondo della Pizza, nasce il 22 giugno 1981 a Marsiglia, e lavora tutt’oggi in una piccola pizzeria con servizio d’asporto -“ Le Gusto pizza”- a Sausset Le Pins, località del sud della Francia.
PIZZA E PASTA ITALIANA: Complimenti prima di tutto per la splendida vittoria, è la prima volta che partecipi a questa manifestazione? Grazie, è stata una grande soddisfazione e ancora non ci credo. E’ la seconda volta che partecipo al Campionato Mondiale della Pizza ed è stata un’esperienza bellissima.
Raccontaci la tua esperienza professionale Sì, sono nel mondo della pizza da diversi anni e qualche tempo fa ho deciso di aprire una pizzeria con servizio d’asporto – Le Gusto Pizza – a Sausset Le Pins, il paese dove vivo, vicino a Marsiglia
La tua pizza si ispira ai sapori tradizionali della Provenza, ma in modo innovativo, vero? Sì, in effetti con la mia pizza ho voluto rivisitare un piatto tipico del Sud della Francia, La Bouillebaisse – la zuppa tradizionale provenzale, a base di pesci di scoglio, crostacei e molluschi (Ndr) -. La farcitura sulla pizza era composta da una riduzione di Bouillabaisse, tartare di orata reale e gamberoni, fiori di zucchine e Tabasco. Si tratta di una ricetta molto laboriosa, ma la porto nel cuore!
di Patrizio Carrer
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pizza e pasta italiana
Presente all’incontro con il neo campione del mondo di Pizza classica c’era anche lo chef Heinz Beck incuriosito dalla storia del giovane pizzaiolo francese che si è aggiudicato un titolo di solito appannaggio dei pizzaioli italiani.
HEINZ BECK: Complimenti Ludovic per la splendida vittoria! Cosa vuol dire per te, Ludovic, ricevere questo premio? E’ ancora un sogno pensare di aver vinto, non mi sembra vero!
É il primo concorso a cui partecipi? Ho partecipato nel 2014 al Campionato Mondiale della Pizza, ma in Francia ho già partecipato a diverse manifestazioni di pizza. Questo però è in assoluto il mio primo piazzamento e quello che mi da più soddisfazioni.
Qual è la sua farcitura ideale? Per me la farcitura per la pizza ideale, deve essere prima di tutto di qualità e semplice. Gli ingredienti devono essere freschissimi e di alta qualità anche per la pizza che offriamo tutti i giorni!
Pizza La Gustosa —
La ricetta proposta da Ludovic Bicchierai Per la base: bisque di gamberi e scampi Tartare di orata, scalogno, pomodori, capperi, buccia di limone verde, sale e pepe, Foglie e fiori di basilica cinese e formaggio di Marsiglia. Biglie molecolari di tabasco verde Impasto: biga a lunga maturazione con farina di tipo 0 e 1
MADE IN ITALY p. 25
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Modello Amalfi
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pizza e pasta italiana
PREMIO HEINZ BECK
PAOLO FERRARINI, SVETTA TRA TUTTI I CUOCHI DI PIZZERIA
SOPRA Il Podio del Trofeo Heinz Beck I primi piatti in pizzeria.
di Caterina Orlandi
N
ave è un comune italiano di 11.070 abitanti della provincia di Brescia, nella Valle del Garza, in Lombardia, ospita il ristorante Marabù che ha visto il suo chef Paolo Ferrarini vincere il titolo riservato ai cuochi che operano in pizzeria, molti dei quali si sono sfidati nell’ormai affermato e ambito Trofeo Heinz Beck che si svolge durante il Campionato Mondiale della Pizza. Lo chef Paolo di origine bresciana inizialmente si è formato alla scuola
alberghiera, per poi approfondire la sua esperienza sul campo, lavorando durante la stagione estiva o invernale al lago ed in montagna. Ha lavorato poi un paio di anni presso il ristorante stellato Il Labirinto di Brescia, dove si è impratichito nella cucina con il pesce, ma anche nei primi e nella panificazione. Poi verso i 20 anni ha gestito una gastronomia, facendo così l’esperienza di un lavoro in proprio. Il ristorante - pizzeria Marabù propone una cucina mediterranea, dove viene offerta sia la pizza che la cucina.
La clientela apprezza entrambe. Paolo Ferrarini aveva già partecipato al concorso un paio di anni fa, aveva passato le finali, piazzandosi poi al 5 posto, ma sapeva che poteva fare meglio di così; per lui quella non ha rappresentato una brutta esperienza, piuttosto un’esperienza formativa, e dagli errori ha imparato, raggiungendo poi la vetta della classifica. È stato molto contento di aver conosciuto il grande maestro Heinz Beck, che è un professionista di livello internazionale.
dal campionato mondiale della pizza
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TORTELLO FIOR DI RICOTTA CON TARTARE DI SCAMPI, CLOROFILLA DI BASILICO E NOCCIOLE TOSTATE Per la pasta - 50g di farina di semola - 200g di farina 00 - 2 uova intere - 2 tuorli - Sale quanto basta - Olio extravergine d’oliva quanto basta - Acqua quanto basta Per il ripieno - 500g di ricotta di bufala D. O. P. - 100 g Parmiggiano reggiano 24 mesi - sale e pepe quanto basta Per la tartare - 3 scampi di media grandezza a persona - sale e pepe quanto basta - olio alla nocciola Clorofilla di basilico - 100g di basilico - 300g di acqua - ghiaccio quanto basta - Timo quanto basta - 1 spicchio d’aglio in camicia - sale e pepe quanto basta Procedimento: rosolare gli aromi con le teste degli scampi, sfumare con brandy far evaporare e aggiungere acqua fino a ricoprire i crostacei e portare a cottura. Impiattamento : dopo aver lessato i tortelli, stendere la clorofilla con un pennello, disporvi la tartare e i tortelli e finire il tutto con una spolverata di granella dinocciole tostate.
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pizza e pasta italiana
JAMIE CULLITON DELLO US PIZZA TEAM CAMPIONE MONDIALE 2016 DI FREE STYLE
di Caterina Orlandi
dal campionato mondiale della pizza
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J
Jamie Culliton, un ragazzo della Florida, USA,. è il Campione Mondiale 2016 dello Stile Libero o Free Style, titolo conquistato con pieno merito al Campionato del Mondo della SOPRA Una bella foto di famiglia, per il vincitore della categoria Free Style 2016
Pizza, tenutosi lo scorso aprile a Parma.
amie fa parte dello US Pizza Team, uno degli agguerriti gruppi di pizzaioli statunitensi presenti da tanti anni a questo evento, con il supporto della famiglia Green che cura e pubblica la nota rivista statunitense di pizza PMQ. Jamie aveva già conquistato un secondo posto sempre nella stessa categoria nel 2014 e, dopo quella vittoria, Jamie è diventato capo della squadra americana di abilità, primo atleta di free style e istruttore di questa specialità. Tra le tante gare che vengono disputate al Campionato Mondiale della Pizza alcune si basano proprio sull’abilità dei professionisti della pizza, come lo stile libero, la pizza più larga e la pizza più veloce. Queste gare, che laureano i Campioni Mondiali di specialità, sono dedicate a coloro che della pizza non fanno solo un fatto culinario, ma un vero e proprio sport al quale dedicano del tempo e dell’esercizio fisico ogni giorno ed è un esercizio molto utile anche al fine di preparare dei dischi sottili con i quali ottenere delle pizze molto gradite ai consumatori. Va ricordato che il Campionato Mondiale della pizza richiama l’attenzione di molti stranieri e negli ultimi anni abbiamo visto partecipare alle gare pizzaioli provenienti da più di 40 paesi diversi, che giungono in Italia, oltre che per gareggiare, anche per rivedersi, stare assieme e condividere conoscenze ed esperienze, ben sapendo che l’Italia è la vera patria della pizza.
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pizza e pasta italiana
SOTTO Jamie Culliton nella sua esibizione di Free Style
Quest’anno ci sono stati ben 20 partecipanti provenienti da Paesi esteri nella categoria pizza Free Style. Per questa gara i concorrenti devono portare una base musicale di 3 minuti sulla quale devono ballare ed eseguire evoluzioni sempre accompagnati dal loro impasto, facendo attenzione a non farlo cadere nemmeno una volta. L’impasto della pizza acrobatica non viene fatto seguendo la stessa ricetta dell’impasto per la pizza da degustazione, ma ci si aggiunge una quantità maggiore di sale, che, per la funzione igroscopica, indurisce e rende l’impasto più tenace e duraturo per tutto il tempo della gara.
Anche se Jamie Culliton è americano di nascita, ha scelto come sua professione il lavoro di pizzaiolo, appena terminata la scuola superiore, perché già alla prima esperienza capì che la pizza fatta in modo professionale era un’espressione d’arte. Attualmente, ma già da molti anni, Jamie lavoro presso uno dei 30 punti di ristorazione veloce della catena Grimaldi’s a St. Petersburg in Florida. Ma Jamie più di ogni altra cosa ama i suoi due figli che ben volentieri presentiamo ai nostri lettori. Prima di tornare negli USA con il titolo di Campione Mondiale di Free Style ci ha confidato che è entusiasta di venire ogni anno a Parma e attende con ansia la prossima primavera per essere ancora una volta a Parma e incontrare i tanti amici con i quali ha stretto bellissimi rapporti non solo professionali.
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pizza e pasta italiana
IL RISTORANTE DEL MESE
IL PRIMO RISTORANTE-PIZZERIA DI CULTO CHE SPOSA IL PIATTO ITALIANO PIÙ AMATO AL MONDO, LA PIZZA E I COCKTAIL. UN LOCALE UNICO E UN’ACCOPPIATA INSOLITA: PIZZE & MIXOLOGIA di Caterina Orlandi
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V
ia Solferino, 33, Milano apre i battenti Dry, nato dalle menti geniali dei suoi creatori, lo chef pluristellato Andrea Berton, Giovanni Fiorini, direttore esecutivo del progetto, Tiziano Vudafieri, interior designer e Diego Rigatti, avvocato e, in questo caso, sommelier del gruppo. Quello che spiazza è il matrimonio tra pizza e cocktail, non una sfida facile, all’interno di un contenitore pregiato e dall’interiori design evoluto. Alla plancia di comando della pizzeria c’è il campano Simone Lombardi che ha lavorato a Città del Messico, e al cocktail bar Guglielmo Miriello, che ha lavorato prima al Sugar Bar a Shangai. Da Dry la pizza proposta è di scuola napoletana, dal diametro piccolo, cornicione alto, morbida ma spessa. Solo grandi ingredienti per queste pizze, dalla lista che può essere presa in visione anche sul sito internet del locale – www.drymilano.it - si possono vedere pizze delle tradizione partenopea come le classiche margherita o marinara, che possono poi essere ultimate con dell’ottimo prosciutto di Parma 24 mesi oppure cipolle brasate e così via. Oltre alle pizze, c’è un’interessante linea di focacce, che accompagna il vasto range di cocktail proposti.
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pizza e pasta italiana
IL RISTORANTE DEL MESE
Anche per chi beve liscio, molte sono le proposte di ottime birre tedesche in bottiglia oppure interessanti vini tra cui Lambrusco e Malvasia di provenienza emiliana. L’impasto dello chef pizzaiolo Lombardi, come ormai fanno da tempo i pizzaioli più attenti e preparati, è una biga indiretta a lunga maturazione, cotta poi ad altissime temperature per meno di un minuto. Anche in questo caso, come s’insegna nella Scuola Italiana Pizzaioli, va definitivamente sfatato il falso mito della pizza come qualcosa di pesante. Naturalmente, se la pizza è confezionata a regola d’arte, con maestria e tecnica, dall’impasto alla farcia, allora diventa un alimento perfetto, equilibrato, salutistico, come è stata dichiarata dalla dieta mediterranea.
sopra Simone Lombardi 2015 Gambero Rosso qui a destra Guglielmo Miriello al Salone, aprile 2013 foto di Diego Rigatti
Lo stile di Dry è inconfondibile, piuttosto underground: intonaci scrostati, assieme a vecchi stencil, porzioni di pareti lasciate a grezzo; strutture massicce ma semplici, quasi come sospese tra differenti decadi, condito da un tocco glamour. Proseguendo verso la pizzeria, l’occhio trova una via di fuga nel giardinetto interno, che, immerso in un ambiente molto metropolitano, fa riposare gli occhi e funge idealmente da via di fuga della mente, libera di perdersi in piacevoli conversari con i commensali dei tavoli accanto. Come firma d’autore ci sono installazioni video, che richiamano all’altro locale dello stesso gruppo, il brunch restaurant Pisacco, con curatore e proiezione programmata. In fine, anche secondo Tripadvisor, il locale gioca fondamentalmente su due piani; non offre un’immagine immediata di sé, sembra un bar della Milano da bere, dolce pausa post lavoro, aperta alla chiacchiera e all’aperitivo; in realtà si tratta di una pizzeria anche un pochino in, dove si può trovare la bella gente. Per chi volesse andarci, le prenotazioni non si possono fare al telefono ma solo via mail, cosa molto curiosa e ancora inusuale; certamente il concetto dry è ridurre all’osso, all’essenziale, seguendo una scia di minimalismo anni ’60. Forse rispondere al telefono fa perdere tempo e la proprietà ha scelto questa formula. Abbiamo pensato di presentare il Dry Cocktails & Pizza a ulteriore conferma che il mondo della pizza è in continuo fermento, vuoi nell’immagine, vuoi nella sostanza dell’offerta gastronomica, vuoi ancora, ma questo è un po’ più difficile, in entrambi i casi. Il nostro augurio è che la linea ora indicata dal friulano Andrea Berton, personaggio talentuoso e grande professionista, ispiri altri operatori a rinnovarsi tenendo costantemente in alto il made in Italy gastronomico.
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pizza e pasta italiana
LA PASTA DI ZUCCHERO DI ANGELO GALA
il dolce
Napoletano di nascita, ischitano di formazione, protagonista nei massimi concorsi internazionali
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Questo mese siamo in compagnia di Angelo Gala, pluripremiato pasticcere, figlio di una tradizione di pasticceri che parte dai primi del Novecento con i nonni materni per passare attraverso papà Giovanni, Grande Maestro di Pasticceria, la cui arte è stata apprezzata in tutta Europa sino alla corte del Re di Svezia. Oltre a seguire le orme di papà Giovanni, il giovane Angelo ha avuto modo di aumentare le proprie conoscenze e la propria cultura pasticcera presso la Pasticceria Calise in Ischia (NA) e la Pasticceria Minicucci. Appresa l’arte e fatta una solida esperienza, Angelo torna a lavorare col padre nell’azienda di famiglia, dove resta per oltre 10 anni. Nel 1992 si sposta a Centro di Ferrara e inizia a lavorare presso il Grand Hotel Bologna di Pieve di Cento. In quel periodo inizia anche a partecipare a vari concorsi nazionali e internazionali. di Laura Nascimben
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pizza e pasta italiana
IL DOLCE
La passione per il suo lavoro lo ha sempre animato, trovando nelle riviste specializzate spunti di interesse, spinto dal desiderio di impadronirsi di nuove tecniche, perfezionarsi e, quindi, realizzare una pasticceria d’alta qualità.
Il suo battesimo con i concorsi avviene nel 1994, alla Fiera di Rimini, invitato dal presidente dell’associazione Pasticceri Compait a fare delle dimostrazioni di pasticceria e quell’evento diventa per Angelo Gala il suo primo esperimento di lavoro di fronte a un’attenta e qualificata platea. Seguono poi diverse altre partecipazioni: nel 2008, per limitarci a qualche citazione, partecipa alle Olimpiadi di Cucina e Pasticceria conquistando la medaglia di bronzo e nel 2010 conquista la medaglia d’argento al Culinary World Cup. Oltre a trasmettere i propri saperi professionali ai ragazzi delle scuole, ultimamente Angelo Gala si è dedicato con l’entusiasmo di sempre alle creazioni in zucchero che esegue assieme ad altri colleghi pasticceri, mossi come lui dalla medesima passione e dalla medesima voglia di far crescere in Italia la cultura pasticcera. È una bella avventura, che rinnova i fasti della Belle Époque, quando nelle prime navi crociera abilissimi pasticceri intrattenevano gli ospiti sia con le sculture di ghiaccio che con quelle di zucchero, che, ancora, con quelle di burro. Altri tempo, si dirà, certo, ma l’arte pasticcera italiana che per buona parte del secolo scorso s’era come impigrita, a partire dagli ultimissimi decenni del Novecento s’è prepotentemente risvegliata grazie a personaggi che nei diversi settori – lievitati tradizionali, pasticceria italiana e internazionale, cioccolato, sculture in zucchero, ecc. – hanno rinverdito gli antichi allori, come Giovanni Gala che ha mostrato al figlio Angelo la bellezza d’una professione che non è facile ma regala immense soddisfazioni. Da anni ormai Angelo tiene corsi di zucchero artistico con lo scopo di trasmettere una giusta conoscenza delle tecniche di lavorazione e della materia, per ottenere quella padronanza utile a sviluppare, secondo la propria sensibilità e gusto estetico, le proprie creazioni. Ben vengano allora professionisti seri e appassionati come Angelo Gala per rilanciare nel mondo l’arte pasticcera italiana, nelle pasticcerie, nei grandi alberghi, nelle navi da crociera. Ad avvantaggiarsene è anche l’immagine dell’Italia, che ha nella bellezza, nell’arte, nella creatività e nella gastronomia i suoi punti di forza, ammirati in tutto il mondo.
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pizza e pasta italiana
LA BIRRA
Birra o Birre?
Approfondiamo la conoscenza di queste antiche bevande di Alfonso Del Forno
la birra
P
arlare al singolare della bevanda più antica che l’uomo abbia conosciuto (dopo l’acqua) è uno degli errori più ricorrenti. Il mercato attuale delle birre mostra la grande varietà di produzioni in ogni angolo del mondo, legate tra loro solo dalle famiglie delle materie prime utilizzate: acqua, malto d’orzo, luppolo e lievito. Ognuna di queste ha centinaia di variabili che, combinate tra loro, danno risultati completamente diversi da birra a birra. Negli Stati Uniti, verso la metà degli anni ’70, la riscoperta di alcuni stili birrari storici, non più prodotti dopo l’avvento della birra industriale, ha dato un grande impulso per la rinascita della produzione di birra artigianale nel mondo.
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In Italia questo “movimento” ha visto la sua alba venti anni fa, quando nacquero i primi microbirrifici, i cosiddetti “pionieri”. Dal 1996 ad oggi il numero di microbirrifici in Italia ha avuto una crescita continua, raggiungendo numeri importanti, con la presenza di oltre 1000 tra impianti di produzione e beerfirm, con più di 7000 birre diverse prodotte su tutto il territorio nazionale. Anche le scelte dei consumatori stanno cambiando, con una crescita importante, anno dopo anno, della fetta di mercato riservata alle produzioni artigianali. Secondo l’ultimo rapporto redatto dall’Osservatorio ALTIS (Università Cattolica del Sacro Cuore) e UNIONBIRRAI, l’associazione culturale nata per volere dei primi microbirrifici italiani nel 1999, la produzione di birra artigianale in Italia nel 2015 ha raggiunto una quota di mercato pari al 3,3% con un incremento del 300% rispetto ai dati del 2011.
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pizza e pasta italiana
LA BIRRA
Se affianchiamo alle birre artigianali italiane tutte quelle importate dall’estero, è facile immaginare che la parola “birra” al singolare sia del tutto fuori luogo. Quindi è opportuno aprire una finestra su questo mondo che dia il giusto valore alle “birre”, attraverso un viaggio tra gli stili birrari più noti e reperibili sul mercato, alla ricerca delle origini, caratteristiche e curiosità legate a esse, per poterne apprezzare la qualità.
La cosa più sorpr endente sarà la scoperta delle infinite variabili olfattive e gustative di ogni birra, caratteristiche che aprono nuovi scenari soprattutto nell’abbinamento con il cibo. Approfondire questo aspetto darà la possibilità di sfatare il falso mito della birra abbinata genericamente alla pizza, senza tener conto delle diverse farciture. Cosa ancora più sorprendente sarà riconoscere quanto sono interessanti le birre soprattutto nella ristorazione, dove è possibile creare abbinamenti per le varie portate, dall’antipasto al dolce. Un percorso, quello nel mondo delle birre, che sarà molto stimolante, specie ricordando l’altissimo valore aggregante e conviviale che da sempre è proprio di questa bevanda.
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pizza e pasta italiana
L’ Angolo del Vino
IG Dealurile Munteniei Terra Romana Feteasca Neagra 2013 Cantina Serve Sa www.serve.ro ceptura@serve.ro
CATEGORIA Rosso secco.
ASPETTO Limpidezza 4 Colore 5 PROFUMO Intensità 5 Persistenza 4 Finezza 4 Armonia 4
ESAME ORGANOLETTICO
SAPORE Persistenza 4 Pienezza 5 Sapidità 4 Acidità /morbidezza 4 Armonia 4
Limpidezza: limpido. Colore: rubino carico con orlo porpora. Profumo: intenso e persistente, fine, con netti sentori di mora di rovo e lampone, umori vegetali balsamici e lieve di pepe bianco. Sapore: secco, sufficientemente fresco e sapido, molto caldo, leggermente tannico, pieno ma snello, persistente con gradevole fondo amarognolo. Retrogusto: vena tannica e note fruttate, vegetalibalsamiche e speziate.
GRADIMENTO Ottimo 4
CONSIDERAZIONI Buono. Ottenuto da scelte uve Feteasca Neagra da vigneti di 12 anni situati nella regione vocata Dealu Mare. Vinificazione: le uve raccolte il 25 ottobre, dopo la selezione sono pigiadiraspate e fermentano per 25 giorni in botti d’acciao a temperatura controllata. Dopo la fermentazione malolattica, il 40% del vino matura in botti di rovere francese di 1° e 3° passaggio per almeno 10 mesi. Il resto matura in botti d’acciao inox per lo stesso periodo. Seguono l’assemblaggio dei vini e un affinamento in bottiglia per almeno 6 mesi.
PUNTI TOTALI
51
di Virgilio Pronzati
Vitigno: Feteasca Neagra. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14%. Lotto: 210715. Bottiglie prodotte: 35.000. Prezzo sorgente € 3,50. Prezzo medio in enoteca € 7,00. Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini rossi di medio affinamento, a una temperatura tra i 12° e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 2-3 anni. Evoluzione: quasi pronto. Servizio: mescere a 16-17°C in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: tagliatelle con ragù di salsiccia, faraona al forno, agnello con carciofi, provolone piccante di 5-6 mesi.
/60
l’angolo del vino
Barbera d’Asti Docg 2014
San Gimignano Sangiovese Doc Gran Baccano 2011
Azienda Agricola Barberis Bruno
Società Agricola Caputo srl
www.agribarberis.it
www.poderiarcangelo.it
azagrbarberis@gmail.com
info@poderiarcangelo.it
ASPETTO Limpidezza 4 Colore 5 PROFUMO Intensità 4 Persistenza 4 Finezza 4 Armonia 4 SAPORE Persistenza 4 Pienezza 5 Sapidità 4 Acidità /morbidezza 4 Armonia 4 GRADIMENTO Ottimo 4 PUNTI TOTALI
50
/60
CATEGORIA Rosso secco. Vitigno: Barbera. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 13,5%. Lotto: 10015. Fascetta Docg AAQE 05269439. Bottiglie prodotte: 2.500. Prezzo medio in enoteca € 12,10. Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini rossi di medio affinamento, a una temperatura tra i 12° e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 1-2 anni. Evoluzione: quasi pronto. Servizio: mescere a 16-17°C in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: taglierini col sugo di coniglio, minestra di ceci, stracotto al Barbera d’Asti e formaggio Bra di 4-5 mesi.
ESAME ORGANOLETTICO Limpidezza: limpido. Colore: rubino discretamente carico e vivo. Profumo: abbastanza intenso, persistente e fine, con netti sentori varietali e di ciliegia e prugna nera mature, lieve vegetale di umori boschivi e pepe nero. Sapore: secco, molto fresco, sapido, giustamente tannico, caldo, di buon corpo e sufficiente persistenza, con gradevole fondo amarognolo. Retrogusto: vena sapida e tannica, e note fruttate, vegetali e speziate.
CONSIDERAZIONI Buono. Buono. Ottenuto da scelte uve Barbera da vigneti dell’età media di 10 anni. Vinificazione: le uve pigiadiraspate con l’inoculo di lieviti selezionati, fermentano per 12 giorni a 25-28°C in botti d’acciaio inox. Dopodiché, svinatura e travasi. Dopo la fermentazione malolattica spontanea in vasca, il vino matura per circa 5 mesi in botti d’acciaio inox con batonnages settimanali. Prima di essere posto in commercio, affina almeno 7-8 mesi in bottiglia.
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ASPETTO Limpidezza 4 Colore 5 PROFUMO Intensità 4 Persistenza 4 Finezza 4 Armonia 4 SAPORE Persistenza 4 Pienezza 5 Sapidità 4 Acidità /morbidezza 5 Armonia 4 GRADIMENTO Ottimo 4 PUNTI TOTALI
50
/60
CATEGORIA Rosso secco. Vitigni: Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14%. Lotto: 03/14. Bottiglie prodotte: 5.000. Prezzo medio in enoteca € 14,90. Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini rossi di medio affinamento, a una temperatura tra i 12° e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 2-3 anni. Evoluzione: quasi pronto. Servizio: mescere a 16-17°C in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: lasagne col sugo di castrato, coniglio in porchetta, anatra arrosto e caciotta di Urbino stagionata.
ESAME ORGANOLETTICO Limpidezza: limpido. Colore: granato carico. Profumo: intenso, persistente e fine, ampio, con netti sentori di ciliegia, prugna nera, mirtillo e corbezzolo maturi, umori boschivi d’erbe balsamiche, pepe nero, ginepro e lieve boisé. Sapore: secco, giustamente fresco e sapido, con netta ma piacevole tannicità, caldo, pieno ma snello, persistente, con fondo tannico-amarognolo. Retrogusto: vena tannica e note fruttate, vegetale-balsamiche e speziate.
CONSIDERAZIONI Buono. Ottenuto da scelte uve Sangiovese (70%), Merlot (20%) e Cabernet Sauvignon (10%) pigiadiraspate e fatte fermentare e macerare a lungo con lieviti selezionati in botti d’acciaio inox a temperatura controllata, con frequenti immersioni del cappello. Seguono 18 mesi di maturazione del vino in barriques di media tostatura, ed altri 6 d’affinamento in bottiglia.
p. 50
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pizza e pasta italiana
DAL LATTE ... AL FORMAGGIO
2
IL VALORE NUTRIZIONALE DEL FORMAGGIO
Dott.ssa Marisa Cammarano biologa nutrizionista
la scienza dell'alimentazione
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CONTINUANDO IL NOSTRO ESAME, DOPO AVER VISTO COME SI PASSA DAL LATTE AL FORMAGGIO, CI SOFFERMIAMO IN QUESTA SECONDA PARTE SU ALCUNI ARGOMENTI DI GRANDE ATTUALITÀ, A COMINCIARE DAL FORMAGGIO BIOLOGICO, PER POI APPROFONDIRE IL TEMA DEL VALORE NUTRIZIONALE DI QUESTO ALIMENTO, CON UN ACCENNO PARTICOLARE AL FORMAGGIO DI CAPRA. IN UN TERZO ARTICOLO AFFRONTEREMO L’ARGOMENTO DELL’INTOLLERANZA AL LATTE E AL FORMAGGIO.
FORMAGGIO BIOLOGICO Il formaggio etichettato come “prodotto biologico” o “prodotto da agricoltura biologica” è il formaggio prodotto con latte da agricoltura biologica, quindi proveniente da un allevamento biologico sottoposto a un rigoroso controllo da parte di un ente di certificazione che ne controlla la produzione ai sensi dei regolamenti europei CE 834/07 e CE 889/8 ed, a livello italiano, del D.M. 18354/09 (Agricoltura Biologica). Nel caso del latte, il termine “da agricoltura biologica” indica un metodo di allevamento che ammette solo l’impiego di sostanze naturali, cioè presenti in natura, escludendo l’utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti, insetticidi). Un formaggio biologico nasce da un latte proveniente da mucche allevate all’aperto, libere di muoversi e brucare l’erba che preferiscono. Gli animali devono avere libero accesso al pascolo, questo consente di migliorare il loro stato sanitario e di benessere complessivo e, quindi, anche la qualità del latte. Uno dei tanti pregi dell’agricoltura biologica è quello di ricorrere ad un numero molto limitato di pesticidi. Infatti, a fronte delle centinaia di principi attivi, per lo più di sintesi, permessi nell’agricoltura convenzionale, il biologico consente di utilizzarne soltanto una decina, in buona parte di origine naturale. Questa normativa fa sì che, consumando latte e derivati biologici, il rischio che residui di pesticidi, concimi chimici o altri pesticidi di sintesi chimica ingeriti dagli animali con l’erba o il mangime sia molto basso
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pizza e pasta italiana
LA SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE o del tutto assente. Dal momento che in agricoltura biologica si fa un uso di farmaci molto accorto e limitato a pochi principi attivi, il rischio che nei derivati del latte come i formaggi si ritrovino farmaci o loro metaboliti è basso o assente. L’alimentazione delle bovine per la produzione di latte biologico deve essere incentrata su un largo utilizzo di foraggi (affienati, verdi o insilati) e un limitato utilizzo di concentrati (mangimi, cereali, semi di leguminose, ecc.). Il latte biologico viene raccolto e trattato rispettando rigide norme igienico-sanitarie della stalla, degli ambienti e degli strumenti di lavorazione. Nei formaggi biologici italiani non è permesso aggiungere coloranti. L’unica eccezione è rappresentata dal formaggio caprino, nel quale è consentito l’utilizzo di carbone vegetale sulla parete esterna (E 153). Il formaggio biologico ha un contenuto significativamente più elevato di vitamina A (beta-carotene) e vitamina E. Questi nutrienti agiscono da potenti antiossidanti, proteggendo dai danni causati dai radicali liberi. Inoltre, numerose ricerche hanno provato che i formaggi biologici hanno un elevato contenuto in omega-3 e acidi linoleici coniugati, due categorie di acidi grassi polinsaturi preziosi per la nostra salute. I formaggi biologici devono rispettare particolari modalità di etichettatura, previste da norme europee (Reg. CEE 2092/91) e nazionali. Gli enti di controllo sanciscono la provenienza da agricoltura biologica del prodotto con un’apposita etichetta numerata. Vi compaiono: la dicitura “prodotto biologico”, il nome dell’organismo di controllo con relativa autorizzazione ministeriale, il marchio dell’ente di controllo ed il codice di certificazione. Inoltre, deve comparire il logo europeo del biologico: verde a forma di foglia.
VALORE NUTRIZIONALE DEL FORMAGGIO Il formaggio è composto da acqua, proteine e materia grassa, in proporzione di 50:25:25; tali proporzioni presentano comunque un grado di variabilità piuttosto elevato, a seconda della tipologia e del periodo di maturazione. Il formaggio è quindi un alimento molto energetico, tanto che 100 g apportano mediamente 300 kcal, sempre con una certa differenza tra le varie specialità. Le proteine sono altamente digeribili, grazie all'idrolisi delle caseine e all'aumento della frazione solubile. Mancano i carboidrati; il lattosio, presente in soluzione nel siero, è contenuto solo in piccole quantità. Per questo motivo il formaggio è ben tolle-
rato anche da chi non digerisce il lattosio. Va abbinato con alimenti amilacei, come pane, pasta e riso, per completarne il profilo nutrizionale. Il formaggio è particolarmente ricco in calcio, fosforo, vitamina A e vitamine del gruppo B. Come nel latte, scarseggiamo la vitamina C ed il ferro, quindi è bene accompagnarlo con le verdure. Cento grammi di formaggio stagionato corrispondono, in valore nutritivo, a 200 g di carne di vitello, 160 g di prosciutto e 300 g di pesce. Ricordiamo, infine, che il formaggio, al pari della carne e del pesce, deve essere considerato un secondo piatto e non uno sfizio da consumare a fine pasto.
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pizza e pasta italiana
LA SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE
SALUTE Formaggio? Per carità, alza il colesterolo nel sangue. Per anni, vari personaggi, ci hanno raccontato che il formaggio contiene quantità rilevanti di grassi saturi e colesterolo dannosi al nostro organismo. Un “bombardamento” continuo che ha portato l’opinione pubblica a farsi un’idea sbagliata del formaggio. Bene, è arrivato il momento di smentire questa teoria. Tutti i formaggi contengono grassi e colesterolo (pertanto alimenti calorici). Siano essi freschi o stagionati. Se, ad esempio, alla Mozzarella e al Parmigiano Reggiano togliamo l’acqua, il contenuto dei grassi risulta lo stesso e quindi anche del colesterolo. Però, quest’ultimo resta meno dannoso e anche meno presente nel formaggio stagionato, perché i globuli di grasso degenerandosi (lipolisi) si fanno sempre più piccoli e quindi diminuiscono la presenza di colesterolo. Sono detti grassi i formaggi con un contenuto lipidico > 40%, semigrassi quelli con un contenuto lipidico tra 20-40% e magri quelli con una percentuale di grassi < 20%. Dalle tabelle nutrizionali di dominio pubblico, riferite ai formaggi, emerge che il contenuto in colesterolo oscilla tra i 60 ed i 100 milligrammi per 100 grammi di parte edibile, un quantitativo importante ma, tutto sommato, non eccessivo, soprattutto se valutiamo il fatto che le carni ne contengono quantità pressoché analoghe e che le uova registrano il maggior contenuto di colesterolo (400 mg/100 gr). Inoltre i formaggi sono: - importanti fonti di calcio (alleato delle ossa) - ricchi di proteine (dall’8% della ricotta fino ad oltre il 30% del Parmigiano e del Grana) - importanti fonti di fosforo (che completa l’azione del calcio a favore dell’apparato scheletrico) - importanti fonti di potassio (determinante per la resa muscolare) - importanti fonti di zinco (indispensabile per il funzionamento di oltre 70 enzimi) - apportano vitamina A - apportano vitamina B
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pizza e pasta italiana
FORMAGGIO DI CAPRA E COLESTEROLO Il latte di capra contiene mediamente meno grassi rispetto a quello di mucca e molti meno rispetto a quello di pecora. Questi grassi sono perlopiù saturi, ma a differenza di quello di mucca e pecora, contiene più grassi a catena corta, che sono maggiormente digeribili. Inoltre il formaggio di capra non è adatto a lunghe stagionature e quindi contiene una % di umidità sempre piuttosto elevata, ne risulta un prodotto che ha, mediamente, meno calorie per 100 g rispetto ad altri formaggi. Queste caratteristiche lo rendono più digeribile e più adatto a chi ha lievi intolleranze alle proteine ed ai grassi del latte. Le caratteristiche del latte di capra sono le seguenti: - la composizione chimica è la più simile, dopo il latte d'asina, a quella del latte umano; - i grassi contenuti vanno da un max. del 4%, all'inizio della lattazione, ad un min. del 2,7% nel periodo estivo. Sono grassi saturi, con micelle particolarmente piccole e legami labili; - il contenuto in lattosio è praticamente simile a quello del latte vaccino (4-5% a seconda del periodo di lattazione). Per meglio comprendere bisogna premettere che le capre partoriscono una sola volta l'anno.
La composizione del latte è determinata quindi dal periodo della lattazione: all'inizio ed alla fine l'animale produce meno latte, più concentrato e quindi con più grassi e più proteine. Nel periodo estivo la quantità di latte aumenta e diminuisce la concentrazione di grassi (2,7- 2,9%). I grassi saturi (= colesterolo HDL) danno una diversa deperibilità rispetto al latte vaccino. Il caprino fresco (al quale noi non aggiungiamo nulla se non fermenti, caglio e sale) diventa caprino stagionato senza passare per altre lavorazioni e può essere consumato anche oltre i 60 gg. dalla lavorazione senza subire alterazioni se non il normale cambiamento di gusto. Ultimamente si sente sempre più spesso parlare di allergia ai prodotti derivati dal latte vaccino, ma bisogna distinguere tra due forme differenti: quella alle proteine e quella al lattosio. Nel caso dell'allergia alle proteine i formaggi a base di latte di capra possono essere tranquillamente consumati e sostituire quelli vaccini (per maggiore sicurezza utilizziamo solo caglio di capretto), ma nel caso dell'allergia al lattosio il latte di capra non è risolutivo in quanto ne contiene in buona quantità come quello vaccino. In questo caso però è possibile consumare formaggi a lavorazione lattica (i caprini) perchè i fermenti utilizzati consumano il lattosio, scomponendolo in una catena di zucchero non allergizzante per il vostro organismo.
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pizza e pasta italiana
di Nives Piva
“Le Por cherie
in Cuci na”
questione di gusto
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Per una ristorazione di qualità serve molta serietà nello scegliere le materie prime, C
cosa che
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succede
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el vasto e complesso mondo della ristorazione italiana – e internazionale – ci sono molte problematiche dovute anche alla non ancora superata crisi economica, alle preoccupazioni della gente per il futuro, al cambiamento di abitudini dei consumatori, ecc., ma ciò non deve consentire l’introduzione nei ristoranti di materie prima di qualità scadente se non pessima (come purtroppo succede ancora). Ci sono prodotti base che devono essere sempre di sicura e confermata qualità, come il pane, la pasta, la carne, il pesce, l’olio extravergine d’oliva, le verdure e la frutta. Nella ristorazione c’è ancora troppo pane cattivo, quando basta o farlo in casa come lo fanno i più seri artigiani del pane (con almeno 18 ore tra impasto, lievitazione cottu-
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pizza e pasta italiana
QUESTIONE DI GUSTO
ra) o acquistarlo giornalmente proprio da costoro. Portare in tavola pane fatto in poche ore, o acquistato surgelato da qualche grossista, scongelato e scaldato al momento di mandarlo in tavola significa non avere alcun rispetto per i propri clienti. Lo stesso dicasi della pasta: non è difficile né costoso acquistare della pasta davvero buona ottenuta da grano italiano prodotto in Italia (piuttosto che da grano importato non si sa da dove e come prodotto), meglio ancora se fatta in piccoli e seri laboratori – ce ne sono in ogni città - che garantiscono ogni giorno pasta fresca – semplice o anche farcita (come tortelli, ravioli, ecc.) – oppure produrla direttamente nell’apposito laboratorio del ristorante partendo da farine serie, meglio se di grani antichi o comunque italiani (quindi di filiera corta), come il Khorasan prodotto in Puglia e regioni vicine, il Gentil Rosso, il Tumminia, ma anche il Farro e altri cereali prodotti in Italia da sempre.
Un ristorante di qualità non acquista la pasta al supermercato o da un grossista, spendendo il meno possibile, perché in tal modo non si dà al cliente una pasta seria e buona, perché può essere stata prodotta con grani di ignota origine, coltivati con ampio impiego della chimica e spesso mal conservati. Per quanto riguarda la carne è bene che il ristoratore o il suo cuoco si rivolgano a un macellaio di fiducia, chiedendo espressamente carni di animali allevati con tecniche rispettose e alimentati con prodotti di qualità. Ce ne sono di queste carni, basta non essere pigri e dedicarsi a un po’ di ricerca e discussione con i fornitori e si offriranno ai clienti carni pienamente appaganti. E in Italia non mancano e non serve proprio ricorrere all’estero, inseguendo le mode più che la qualità. Anche il pesce è di tanti tipi. Purtroppo i mari italiani hanno perso buona parte del loro patrimonio ittico, ma ce n’è ancora e le flotte pescherecce si trovano in tutti i porticcioli della nostra penisola. Avere un
fornitore di fiducia, meglio se il pescatore stesso, permette di avere un ottimo pesce. I cuochi e i ristoratori sanno che ogni giorno non si possono avere tutte le tipologie, quindi è necessario variare i menù secondo quello che offre il mercato. Proporre nella Carta solo quello che offre il mercato sarebbe la cosa migliore, come fa da sempre il grande Paul Bocuse nel suo Auberge du Pont de Collonges. Sull’olio extravergine d’oliva nei ristoranti italiani, anche in quelli di importanti alberghi, se ne vedono di tutti i colori. Pur rispettando tutti, resta vero che l’olio evo veramente garantito è quello Dop italiano, prodotto in quasi tutte le regioni ed è quest’olio a non dover mai mancare nei ristoranti seri. Poi ci sono oli di frantoi medio-piccoli, gestiti da aziende agricole o da cooperative, oli extravergini quasi sempre di sicura qualità. Ed è consigliabile che i ristoratori assumano le necessarie informazioni (magari visitando le tante mostre olearie che si tengono in Italia) e poi facciano visita a qualcuno di questi frantoi e quindi compiano la scelta loro più interessante. Sappiano comunque che un buon olio extravergine d’oliva italiano non può assolutamente costare meno di 8-10 euro il litro in bottiglia. Abbiamo fatto cenno anche alle verdure e alla frutta. Non c’è dubbio che l’Italia è il paradiso per questi prodotti essenziali per un ristorante ma la verdura e soprattutto la frutta seguono ritmi stagionali per cui si trovano quando la natura ha stabilito. Ad esempio il radicchio rosso di Treviso tardivo lo si trova tra dicembre e inizio marzo, gli asparagi sia bianchi che
VETRI / SPECCHI
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QUESTIONE DI GUSTO
in foto
Il celeberrimo chef Paul Bocuse
verdi tra fine marzo e fine maggio; le ciliegie all’inizio dell’estate, i cachi sul finire dell’autunno inizio dell’inverno e così per tutta la frutta e la verdura, a meno che non le si possa conservare, come avviene per le mele del Trentino-Alto Adige. Si faccia attenzione ai prodotti che arrivano da lontano, spesso contengono sostanze nocive e non è per campanilismo che invitiamo a preferire sempre, quando possibile, i prodotti dell’ortofrutta italiani, fra i migliori in assoluto. Un ristorante di qualità presenta solo prodotti di qualità e nella stagione in cui la natura consente di averli; fuori stagione è meglio lasciar perdere, a meno che non si tratti di prodotti esotici, come banane (ma anche per queste le furbizie non mancano), ananas, avocado, mango e simili. Tutto quanto procede non deve essere inteso come illogica difesa d’un insipiente nazionalismo, bensì come scelta del meglio nel rispetto della natura e dei suoi tempi, oltre che come rispetto dei clienti dei ristoranti che, entrando in questi locali, ritengono di poter trovare cibi di sicura qualità. E c’è da aggiungere, come
già abbiamo ricordato in passato, che le leggi igienico-sanitarie italiane sono le più restrittive e severe al mondo e, nonostante i continui controlli delle istituzioni a ciò preposte – CC, Nas, GdF, Corpo Forestale, Capitanerie di Porto, Aziende sanitarie locali, ecc. - le irregolarità, le truffe, le contraffazioni restano numerose. Immaginiamo cosa succede all’estero dove le leggi sono molto più permissive e i controlli molto più labili. Per questo tutti –albergatori, ristoratori, cuochi, pizzaioli, pasticceri, panettieri, fruttivendoli, ecc. – sono coinvolti per garantire alla cucina italiana le dovute caratteristiche di bontà e igienicità, con attenzione alla salute dei consumatori, non dimenticando che la ristorazione è prezioso strumento anche per lo sviluppo del turismo.
Un ristorante di qualità presenta solo prodotti di qualità e nella stagione in cui la natura consente di averli
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IL TURISMO
CONOSCERE ALTRI PAESI E ALTRI POPOLI CI AIUTA AD ESSERE MIGLIORI A CASA NOSTR A
di Laura Nascimben
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IL TURISMO
città di Jerash, Giordania
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on è facile di questi tempi scegliere i luoghi dove andare in vacanza, è molto meno facile che in passato. Con tanti Paesi devastati da guerre e guerriglie e dove c’è il pericolo di gravi malattie, una buona fetta di mondo si è di fatto chiusa al turismo internazionale. Eppure non è possibile chiudersi in casa, anche se l’Italia offre un’infinità di luoghi stupendi, numerose città d’arte, spiagge da sogno, isole incantevoli, montagne rilassanti. E c’è Roma, sempre meravigliosa, quest’anno pronta più di sempre ad accogliere turisti e pellegrini per l’Anno Santo della Misericordia, anche se ai media piace soffermarsi di più su “mafiacapitale”, polemiche varie e affini.
Perché viaggiare
I
l turismo, se programmato e vissuto nel modo migliore, è vero arricchimento, poiché permette di conoscere luoghi diversi da quelli dove viviamo, persone che parlano altre lingue, con altra religione, altre culture, altre abitudini, altri usi e costumi, anche con altro colore della pelle e questi incontri, se compiuti con giusta curiosità e attenzione, ci fanno capire che sulla terra non siamo tutti uguali, ma che tutti abbiamo il dovere di rispettarci, perché tutti importanti, tutti titolari della medesima dignità di esseri umani, quindi uguali fra noi e, come dicono le religioni monoteiste – ebraismo, cristianesimo e islamismo – tutti figli dello stesso Dio. A ben
pensarci, questo tipo di incontri sono una bella lezione di vita, da non trascurare né sottovalutare. Ci sono nel mondo – dall’India alle Ande sudamericane – culture molto lontane dalla nostra, ma che con la loro ricchezza di valori sono, per chi arriva dall’Europa, non sono soltanto occasione di utili scoperte, essendo anche motivo di seria e profonda riflessione. Noi siamo, a volte, molto superficiali relativamente ai valori che impregnano la vita quotidiana di tante altre popolazioni; noi europei, come i nordamericani, siamo molto presi dagli interessi economici e dimentichiamo e trascuriamo i valori dello spirito, che invece caratterizzano la vita di molti
altri popoli per nulla arretrati rispetto a noi, forze più consapevoli di noi del vero valore della vita. Visitando altri popoli le sorprese non mancano proprio – dalle architetture urbane, al modo di vivere il cosiddetto tempo libero, dall’alimentazione, alle espressioni artistiche – come ci sono patrimoni archeologici e storici di immenso valore che affascinano il turista. Credo che siano molti i motivi che ci spingono a viaggiare, occasioni uniche per poter conoscere quanto di umano, di bello, di buono, di importante si può scoprire lontano da casa nostra.
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IL TURISMO
In Italia
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SOTTO Il teatro greco di Taormina
on va tuttavia trascurata l’Italia che ha un patrimonio storico, archeologico, urbanistico, architettonico e artistico più ricco rispetto a ogni altro Paese del mondo. Basta pensare ai tesori lasciatici dai coloni greci nell’Italia meridionale (la “Magna Grecia”) o alla cultura “araba” presente in Sicilia o ancora ai rapporti tra cultura egiziana e romana ben leggibili nell’area archeologica di Pompei. Dov’è possibile, nel mondo, trovare un simile concentrato di tesori in così poco spazio? Passeggiando per l’antica Pompei è come colloquiare con gli abitanti di duemila anni or sono che nelle loro case, nelle botteghe, negli stupendi affreschi delle domus ci raccontano la loro vita, la loro cultura, le loro capacità e i loro interessi. E come Pompei ci sono altri luoghi di straordinario interesse, come, per fermarci a qualche veloce citazione, Pestum, Agrigento, Siracusa, Piazza Armerina, Taormina.
Scrivendo di turismo, vorremmo poter sollecitare l’interesse dei nostri lettori che trascorreranno le loro vacanze in Italia, per il ricco patrimonio archeologico e culturale anche solo del periodo preromano, quindi di oltre duemila anni fa, per capire anche le radici della nostra storia e della nostra cultura e vivere con la consapevolezza che i tempi attuali esigono da ciascuno di noi, per non essere travolti dal nevrotico populismo o dal vuoto dilettantismo etico e culturale che stanno invadendo l’Europa, deturpandone il volto. E attingendo alla nostra antica storia, viaggiando per la penisola, è possibile conoscerne anche la ricca e varia gastronomia italiana, con le tante spesso sconosciute prelibatezze che ogni regione, ogni città sa donare con generosità all’attento turista. E allora, cari lettori, buone vacanze anche vicino a casa, perché anche attorno alle nostre case ci sono cose meravigliose che meritano d’essere conosciute e godute.
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gli sponsor campionato mondiale della pizza 2016
Da tanti anni Molino Agugiaro e Figna, col il marchio Le 5 Stagioni è al fianco dell’organizzazione del Campionato Mondiale della Pizza come main sponsor della manifestazione. Un lungo percorso assieme all’azienda di Curtarolo diventata nel corso degli anni una realtà leader a livello mondiale, nella produzione di farina per pizza, pane, pasticceria e pasta, e che ha portato la tradizione italiana della pizza in tutto il mondo. Per un quarto di secolo, Agugiaro & Figna ha visto l’evolversi di un evento divenuto punto di riferimento per pizzaioli provenienti da tutto il mondo. Riccardo Agugiaro, che ha commentato così la partecipazione:
A Molino Agugiaro & Figna
“Siamo davvero orgogliosi di continuare a valorizzare grazie al Campionato mondiale della pizza la cultura della vera pizza italiana che, in questo evento come non mai, si dimostra essere una vera e propria tradizione italiana conosciuta anche fuori dai confini nazionali. Con le 5 Stagoni siamo davvero fieri di farci ambasciatori di questa tradizione in tutto il mondo”.
Gianmarco Tognazzi con Riccardo Agugiaro e Nicola Demo di Molino Agugiaro & Figna.
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pizza e pasta italiana
SPONSOR CAMPIONATO
Marana Forni
Partner tecnico della manifestazione, Marana Forni da anni fornisce i forni a legna per la competizione. Ogni anno al Campionato Mondiale della Pizza si possono ammirare (e provare) gli ultimi gioielli dell’azienda veronese. Ferdinando Marana, titolare della prestigiosa azienda, ha espresso la propria soddisfazione per la kermesse mondiale:
sopra
Ferdinando Marana con il presidente dell’evento Massimo Puggina
“Partecipiamo sempre con entusiasmo a questo evento che è senza dubbio unico a livello internazionale e che, in modo particolare in questa 25° edizione, è stato organizzato con cura ed attenzione ai particolari di ogni contesto. Per la mia Azienda è stata ancora una volta una preziosa occasione di confronto e dialogo con i professionisti del settore e con i pizzaioli. E’ infatti anche grazie al loro contributo e collaborazione che trovo lo stimolo da più di vent’anni per realizzare nuovi prodotti, nel 1992 è stato il forno rotante SU&GIU® e, recentemente, il forno Napulé. Quest’ultimo ha ricevuto la Certificazione AVPN proprio durante il Campionato, un momento di grande orgoglio aziendale e condivisione per questo importante obiettivo raggiunto. Il mondo della pizza è sempre in evoluzione, ora più che mai: le richieste del mercato e le esigenze relative al prodotto finale sono legate sì alla tradizione ma guardano con sempre maggior interesse a nuove opportunità e soluzioni tecniche. È in questa ottica che ho arricchito la nostra gamma con il forno NAPULE’, dove la cottura tradizionale del forno fisso sposa l’innovazione tecnologica che contraddistingue Marana Forni.”
gli sponsor campionato mondiale della pizza
sotto
lo staff Prontofresco Greci con Heinz Beck
G Greci
Leader in Italia per i prodotti di farcitura la ditta Prontofresco Greci è stata sponsor tecnico della 25° edizione del Campionato Mondiale della Pizza supportando lo staff organizzativo con il proprio marchio, con le intramontabili farcie che si sono fatte conoscere nel corso degli anni e con un nuovo progetto che farà presto parlare di se. La dott.ssa Marina Candellari, direttore marketing dell’azienda emiliana ha ricordato l’evento:
sopra
Marina Candellari, marketing manager Prontofresco Greci riceve la targa da Massimo Puggina
“La partecipazione al 25° Campionato del mondo della pizza è stata un’esperienza molto costruttiva ed entusiasmante. Per questa occasione davvero speciale abbiamo voluto anche noi presentare ai pizzaioli un progetto innovativo ed ambizioso per il futuro di questo piatto così importante per il nostro Paese: la pizza è infatti uno dei piatti che più rappresenta l’Italia, fra i più apprezzati da ogni generazione, che tuttavia oggi risente dei cambiamento dei bisogni alimentari dei consumatori. Anche la pizza più semplice ha spesso molte calorie e contiene grassi in eccesso. Il nostro obiettivo? Quello di rendere realizzabile una pizza che sia prima di tutto buona ma non solo… che sia anche bilanciata. Con la supervisione della dottoressa Chiara Manzi, massima esperta in Europa in Culinary Nutrition, abbiamo realizzato PIZZAPIU’: si tratta di un kit di prodotti studiati appositamente e di un calendario di giornate formative; non è una moda temporanea legata a qualche ingrediente più o meno ricercato o sconosciuto, ma un percorso per tutti quei pizzaioli che vogliono aggiungere valore al proprio menù con pizze veramente differenzianti. L’esclusivo mix per impasti, le salse pronte con sale iodato e olio alto oleico, gli champignon gustosi ma poveri di grassi e ricchi di fibra, le verdure cotte sottovuoto ricche di nutrienti e il prosciutto Dulcis, che contiene il 25% di sale in meno, permettono di realizzare pizze bilanciate, con circa il 50% di calorie in meno, con meno grassi e meno sale ma con più fibre, vitamine, sali minerali per dare ai consumatori la garanzia di benessere autentico, ma senza privare del piacere del gusto e della fragranza di una buona pizza italiana. Il confronto avuto con i piazzaioli durante il campionato è stato molto incoraggiante e colgo l’occasione per dire Grazie a tutti coloro che ci hanno ascoltato con attenzione e che hanno fatto le degustazioni offerte, testimoniandoci grande apprezzamento.”
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SPONSOR CAMPIONATO
Cuppone
Partner tecnico della manifestazione, i forni elettrici di f.lli Cuppone sono all’avanguardia in fatto di tecnologia, consumi e qualità. Al Campionato Mondiale della Pizza 2016, i pizzaioli in gara hanno testato la versatilità di queste attrezzature, ideali per qualsiasi tipo di cottura, dalla pizza gourmet alla teglia, dalla pala alla pizza senza glutine.
Loredana Rizzetto, sales manager della’azienda: “Il Campionato mondiale della pizza è da sempre un’importantissima vetrina per le aziende del settore e vedere un numero così grande di professionisti utilizzare ed apprezzare i nostri prodotti ci regala una grandissima soddisfazione e ci rende orgogliosi del lavoro che portiamo avanti da oltre 50 anni. Il nostro impegno sarà sempre rivolto a realizzare prodotti innovativi che siano all’altezza di una platea di utilizzatori di altissima professionalità, bravura ed abilità , come è stato dimostrato in questa edizione. Un grazie quindi a tutti i partecipanti ed in particolar modo all’equipe di Pizza New che, come sempre del resto, è riuscita a creare un evento assolutamente entusiasmante.”
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Heinz Beck con il responsabile Cuppone Federico Cuppone
gli sponsor campionato mondiale della pizza
Per la prima volta l’azienda padovana specialista nel gelato e nei macchinari a servizio della ristorazione hanno preso parte come sponsor al Campionato Mondiale della pizza. La VE.CO.GEL. nasce nel 1973 come espressione commerciale dell’insieme delle più prestigiose aziende produttrici di macchinari e semilavorati per il gelato artigianale. Da sempre, gli ideali e i valori dell’azienda si sono ispirati alla sua vision: Il gelato a servizio completo. La qualità delle materie prime e dei semilavorati, il prestigio delle Marche dei prodotti finiti, l’esperienza e la competenza del proprio personale tecnico consentono a VE.CO. GEL. Group di porsi ai vertici tra le aziende del settore.
V Vecogel
L’amministratore delegato, Claudio Grigoletto dice sull’evento: “Ho Partecipato a molte manifestazioni Mondiali relative al Gelato alla Pasticceria al Caffè ma il mio primo Campionato del mondo di Pizza mi ha fortemente entusiasmato. Potrebbe essere scontato che la Regina di tutti gli Alimenti t’incuriosisca ti appassioni che la fragranza dei profumi ti catturi in un forte piacere edonico, ma quando il lunedì mattina sono entrato nel padiglione, ho visto centinaia di volti tesi per la gara in coda per l’iscrizione, con il carrello dei prodotti che si sono portati da casa, nel chiacchierio in tutti i dialetti e varie lingue straniere e poi un palcoscenico fatto di postazioni lavorative e forni da far da corollario all’arena dove decine di giudici stavano prendendo posto. Con una organizzazione attenta ed impeccabile lo show e le gare iniziano… ancora una volta l’eccellenza Italiana e sua Maestà “La Pizza” ha Vinto e con forte soddisfazione ed entusiasmo dico Grazie ed Arrivederci al 2017. The Show must go on.”
accanto
Il maestro del gelato Antonio Mezzalire e lo chef Heinz Beck
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L
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SPONSOR CAMPIONATO
“Io sottoscritto Margarit Matteo, responsabile della Ditta Lilly Codroipo s.r.l., ho il piacere di dare una breve valutazione in merito al campionato mondiale della pizza di Parma.Posso confermare che sia stato, come ogni anno, una delle fiere più entusiasmanti e ricche di un’atmosfera, che non si potrà di certo dimenticare. Considero questo evento come un’occasione che offre la possibilità di allacciare numerosi nuovi contatti, raccogliere informazioni e concludere talvolta nuovi affari. È tutt’ora un punto d’incontro per un intero settore dedicato al mondo della pizza, nonchè una straordinaria concentrazione di individui, persone provenienti dalla Cina, sopra Il titolare della’azienda Stati Uniti, Giappone, Africa ecc.. ma Matteo Margarit con soprattutto è un’occasione per incontrare Massimo Puggina veri amici di ogni tempo. “
Lilly Codroipo
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Sitta
La Ditta SITTA ormai da anni partecipa in veste di sponsor, a questa splendida manifestazione, che di anno in anno diventa sempre piu importante e prestigiosa. Per noi, essere presenti al Campionato del Mondo della Pizza a Parma, e’ sempre motivo di confronto e dibattito con questo immenso mondo della pizza. La Ditta SITTA da piu’ di 40 anni, lavora fianco a fianco con Aziende e professionisti del settore, ricercando e sviluppando insieme, prodotti sempre piu’ evoluti tecnologicamente, con un’attenzione particolare alle esigenze del pizzaiolo.
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Gianmarco Tognazzi e Paolo Aggio di SITTA
La sicurezza , l’igene e l’aspetto ecologico dei nostri prodotti, sono I principi fondamentali con cui SITTA e’ ormai da anni leader nel settore dei biocombustibili specifici per la cottura degli alimenti, sopratutto nel ramo delle pizzerie. Quest’anno abbiamo portato a Parma dei prodotti innovativi e complementari, come “Il Fioretto” e “’ a Pampuglia”. Il primo per valorizzare le caratteristiche dei forni rotanti,tramite l’effetto “Turbo Legna”, ed il secondo per poter soddisfare, come da trdizione, la classica cottura alla Napoletana. Entrambi I suddetti prodotti sono stati messi a disposizione dell’ organizzazione, ed utilizzati dai tantissimi partecipanti al Campionato del Mondo della Pizza 2016 , raccogliendo moltissimi apprezzamenti per la loro versatilita’ e qualita’. Vorrei cogliere l’ occasione per poter ringraziare tutte le persone, ed in particolar modo i Signori Puggina che hanno contribuito al raggiungimento di questo ambizioso traguardo.
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Partecipanti alla gara di
Pizza Classica
concorrente valut. Abbiati Paolo 643 Abdushi Elvis
724
...tutti i partecipanti
Aceto Alberto 515 634
590
Bondielli Domenico
Albante Costantino
466
Boniolo Mirko 764
Celia Daniele 715
Albante Paolo 572
Boschi Mattia 603
Cheche Antonietta
Alberti Giovanna 628
Bosco Michele 616
Chen Jian 555
Alfonzo Vito 629
Bovino Severino 633
Cheng Bin 543
Alijevic Senad
779
Bressan Antonio 709
Cheng Cheng
642
Allainguillaume Jean-michel
682
Bressan Giuliano 696
Cherubini Sergio Achille
592
Amgad Nakhla 572
Brigato Paolo 752
Ciftci Sahin 593
Anda Kazuhito 625
Brunetti Bruno
Civiello Roberto 752
Angelucci Vincenzo
699
Bucci Giuliano 760
Cocchiaro Pierpaolo
561
Annarumma Massimo
616
Burel Andrea
730
Collovigh Lorenzo
600
Annunziata Aniello
735
Cabrera’ Perez Pablino
501
Commazzetto Valerio
704
Cajani Fabio 685
Conato Francesco
709
Arria Alessio 725
Calderaro Luca
727
Conti Giuseppe 757
Articolo Salvatore
593
Callejon Garcia Arnau
621
Corongiu Lorenzo
Attianese Vincenzo
647
Calvi Fabio
559
Corsi Elio 699
Archat Stephane 712
669
Cavaliere Pasquale
Aguglia Emanuele
601
682
651
Badyla Barbara 712
Calzarini Marco 650
Costabile Sergio
731
Baird Frank 531
Camonita Vincenzo Marco
733
Cotelli Francesco 550
Bakhshi Farid 575
Cannavale Pietro
631
Cruz Fernando 601
Bandelli Sergio 565
Cannizzaro Carmela
805
Cunsolo Salvatore
638
Baraldo Manuel 778
Cannizzo Massimiliano
621
Cusumano Nicolo’
820
Barbieri Rossano 581
Capo Alessandro
721
D’andria Daniele 614
Barletta Carmine 685
Capone Francesco
778
D’angela Enea 611
Barreto Ferreira Edgar Osmar
552
Carbone Manuel 497
D’angela Salvatore
Basilico Luigi 706
Carboni Umberto 685
D’angelo Enzo 559
Battiloro Giuseppe
Cardone Alessandro
629
D’arcangelo Valerio
641
Bazzocchi Mirko 682
Cardonia Pierino 644
Dalla Benetta Mauro
706
Bellocchio Francesco
648
Carianni Alberto 720
Davila Gasco Diego Omar
684
Belmonte Massimo
662
Casale Massimo 649
De Petris Daniele
674 632
602
647
Beraldo Michele
619
Casani Franco 674
De Silvestri Federico
Bertipaglia Alessio
551
Cascio Placido 682
Del Negro Fabiano
699
Bianchi Davide 644
Casponi Angelo
571
Della Camera Ortensio
649
Bianchi Francesco
687
Cassaro Marco 686
Della Monica Vincenzo
684
Bicchierai Ludovic
851
Cassiano Andrea 727
Denden Aymen 595
Bocchicchio Alessandro
691
Cassiano Gaia 686
Di Bartola Salvatore
658
Bolleo Sierra Oscar
645
Catapano Gennaro
Di Bartolomeo Toni Sandro
710
624
p. 76
giu. 2016
pizza e pasta italiana
Partecipanti alla gara di
Pizza Classica
616
La Porta Salvatore
711
Fusco Mirco 713
La Rosa Riccardo
758
Fuso Marco 677
Lababidi Samir 597
Fusco Danilo
Gaccione Luca 675
Laca Valdi 735
Di Benedetto Matteo
720
Garcia Acosta Caroline
594
Lacorte Nicola 754
Di Blasi Giuseppe
646
Garcin Yoan 635
Lampis Luca 585
Di Costanzo Antonio
690
Gatti Fabio 585
Landi Giovanni
Di Florio Antonio
638
Gatti Kevin 743
Lanzi Fabrice 610
Di Giovannantonio Mattia
717
Gaudino Nicola 702
Lanzi Virginie 791
Di Lascio Gianluca
576
Geminale Donato
Lapolla Giuseppe 764
Di Lella Gianni
718
Giaccone Flavio 641
Lassandro Erasmo
Di Lucia Giovanni
504
Gigliarelli Andrea 596
Laurito Cosimino 621
Di Marzo Ignazio
734
Gigliotti Francesco
654
Lauro Antonio 695
Diana Nicola 763
Gil Pablo Gustavo
699
Lavezzi Nicola 664
Disperso Francesco
587
Giordano Ciro 702
Ledda Marco 734
Dolce Vincenzo
627
Giordano Francesco
751
Leicu Lucian Vasile
Doos Mina Raoof Israeel
646
Giordano Leonardo
682
Leo Antonaci 713
Dormio Adriano 718
Giordano Luigi 623
Leo Carmine 679
Esposito Antonio 596
Giuliani Francesco
547
Leo Michele 698
Fabbrocino Raffaele
722
774
722
702
Gomez Tuarez Carlos David
712
Leonetti Stefano 639
Facciolo Albert 560
Gonzaga Caparos Cindy
719
Lescuyer Georges 571
Falavigna Elisa 714
Grillo Fabrizio 660
Lettieri Vincenzo 684
Falco Antonio 612
Guadalajara Vallejo Felix
687
Lo Tartaro Flavio
769
Falcone Fabio 607
Guida Michele 772
Lobascio Armando
715
Farooq Shahid 665
Handa Taichi 560
Locci Alessandro 686
Fasano Luca 674
Hernandez Brian 596
Loguercio Marco 752
Favero Daniel 693
Herrero Moreno Lorenzo
615
Lombardo Paolo 704
Fenu Gianmario 728
Hoxha Alban 653
Lotito Gianni 745
Ferlito Lucio 654
Hueffmeier Randy
691
Luongo Roberto 728
Ferrante Lorenzo 685
Iaiunese Raffaele 646
Lupis Giacinto 643
Ferrara Gaetano 681
Ianniello Giovanni
654
Maccarone Michele
675
Ferrarini Fabio
733
Iinuma Tatsuo 542
Macheda Alessandro
728
Ferrazzo Danilo 705
Iioka Kenji 537
Madeo Pierluigi 663
Fini Abramo 726
Il Grande Antimo Danilo
620
Maglione Giuseppe
Finkbein Jorge Andres
Insa Galiana Carina
653
Maglione Paolo 623
Fontana Danilo 627
Intonaco Cristina 506
Magoni Andrea 646
Fotia Marcello 734
Iodice Francesco
Maione Alessio
Franco Fabrizio 687
Iovieno Alfonso 648
Manca Germana 747
Fraschini Maria Grazia
696
Istoc Marian 756
Manca Proietta Manuel
539
Frassi Daniele 646
Jean Cyril 629
Manfredi Domenico
686
Frau Giuseppe 641
Jimenez Rosa Carlos
Manfredi Ettore
627
654
627
715
749
709
687
Freddi Pietro 784
Koren Kreso 513
Manfredi Simone 733
French Drew 562
Koshlakov Sergei 593
Mansi Aniello 712
Fujita Hiroyuki 572
La Marca Michael
Mansi Vincenzo 799
607
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p. 78
giu. 2016
pizza e pasta italiana
Manzo Marco 608
Piazza Damiano 731
Marquina Cepeda Jesus
710
Pintaudi Giuseppe
Marquina Martinez Rocio
644
Pinto Mario 580
Smokevitch Jeff 548
Marquina Ruiz Gustavo
656
Siviero Michele
605
741
Pitali Matteo 733
Soares Faria Miguel
640
Marvisi Alberto 664
Poleggi Marco 629
Solorzano Ardon Walther
618
Matarazzo Mario 742
Potomeanu Bogdan
745
Sommers Dave 711
Matijasevic Sasa 719
Prestigiacomo Giuseppe
491
Spampatti Ian 700
Matrone Fabio 680
Puglisi Carmelo 661
Spatafora Giuseppe
699
Maurizio Giacomo
762
Pulbere Vasile 669
Sposato Domenico
Mayer Mario 610
Quarato Salvatore
644
Stella Cosimo 656
Medaglia Raffaele
Quintana Garcia Victor Del Pilar
621
Striuli Pierluigi 612
Medici Mauro 631
Rago Gino 595
Taipi Shkelqim 546
Meyer Laura
783
Rago Lenny 618
Tanaka Takeshi 591
Michelan Gianfranco
743
Raimondo Laurent
Tieman David 511
611 685
646
Minelli Roberto 716
Reis Daniela 657
Torre Valerio Luca
787
Miozzo Stefano 675
Rios Efren 612
Travaglino Giacomo
684
Mirabella Lorenzo
817
Risuglia Dario 604
Trifunovich Dalibor
675
Moccia Paolo 657
Rogari Michele 638
Trovarello Andrea
749
Monaco Paolo 749
Rosella Rossano 757
Tufo Massimo 655
Mondello Angelo 704
Rosolia Tommaso
714
Tulubenskiy Vladislav
621
Montedoro Stefano
748
Rossi Roberto 750
Turchetta Matteo
636
Montefusco Ivan 616
Rossino Filippo 628
Uberti Virgilio 637
Morales Reyes Salvador Antonio
647
Rosso Massimo 668
Vardaro Luca 672
Moro Pasquale 697
Runza Laurent 625
Vecchiesso Giovanni
Morresi Omar 517
Ruocco Fausto 716
Veloce Imma 699
Mosquera Taborda Jeisson Steven 656
Russo Alfio 828
Veltri Pasquale 646
Muhammad Imran
Russo Mike 642
Verrand Michel 676
Nagahama Junya 539
Saad Mohamed Osama Elsayed Mah-
Vicino Benedetto 666
Napoletano Saverio
moud 567
Vidone Francesco
Nardin Dario 742
Sabbatini Giorgio
Villani Antonio 629
Nazir Lewis Giorgio
581 605
686
745
601
Sabbatini Paola 661
Villani Carlo
Nesca Antonio 601
Sadirov Danyyil
Villani Giuseppe 751
Niterou Ioanna 596
Samosky Jason 632
Vinci Paolo
Olivieri Donato 743
Scarfone Mario 670
Viola Fabrizio 627
Pacelli Daniele 706
Schirru Davide 597
Vitagliano Attilio 619
Padovano Lorenzo
702
Scialpi Giulio 730
Vitagliano Orlando
Paduano Giuseppe
657
Sciatta Alessio 684
Vitiello Giuseppe 646
Palmieri Ernesto
710
Sciuto Benedetto
709
Vulnera Vittorio Patrik
Paoletti Innocenzo
727
Scozzari Debora Barbara
672
Vuolo Vincenzo 681
Parisi Vito Donato
652
Sebastiani Fabio 561
Vuotto Giovanni
Pereira Agostinho
702
Segato Diego 751
Wadstein Justin 608
Pereira Queiros Paulino Manuel
655
Serpa Silvio 530
Xu Min 555
Perissinotto Michael
631
Serturini Efrem 574
Zaja Maurizio 582
Petracci Mirko 707
Shemilli Saimir
Zakhmuoun Ilham
Pettinato Luigi
741
Siddi Fabio 569
Zani Giampaolo 682
Pia Alex 780
Siddi Simone 709
Zelinotti Angelo
715
712
611
743 608
689 573 556
718 662
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p. 80
giu. 2016
pizza e pasta italiana
Partecipanti alla gara di
Pizza in Pala
concorrente valut. Abdel Fattah Omar
801
Ambrosio Pasquale
669
Annunziata Aniello
757
Articolo Salvatore
693
Baraldo Manuel 777 Battiloro Giuseppe
672
Batzella Nicole 687 Belliscioni Luca 679 Bernabei Marco 730 Bertolucci Alessio
786
Bicchierai Ludovic
594
Boniolo Mirko 780 Bozzo Maurizio 697
Gaccione Luca 685
Pettinato Luigi
666
Bressan Giuliano 665
Garbeglio Paolo
599
Pintaudi Giuseppe
677
Calaon Gianni 795
Gemignani Tony 832
Raimondo Laurent
678
Cannizzaro Carmela
726
Gonzaga Caparos Cindy
Reale Manuel
775
Cannizzo Massimiliano
697
Gusai Francesco 617
Rossino Filippo 636
Cantisani Pasquale
709
Hajmeli Antoneta
641
Ruocco Fausto 662
Capo Alessandro
676
Hoxha Alban 615
Russo Alfio 812
Cascio Placido 619
Innocenti Tommaso
Saad Mohamed Osama Elsayed Mah-
Catapano Angelo 629
Istoc Marian 649
moud 664
Cavaliere Pasquale
724
600
692
La Marca Michael
725
Sabbatini Giorgio
Coppola Leone 774
La Rosa Riccardo
827
Samosky Jason 648
Costabile Davide 659
Laca Valdi 669
Segato Diego 719
Cusumano Nicoloâ&#x20AC;&#x2122;
782
Lapolla Giuseppe 717
Seghari Farid 680
Davila Gasco Diego Omar
673
Lioniello Salvatore
Sini Samuel 790
De Silvestri Federico
819
Luongo Roberto 775
Solorzano Ardon Walther
Di Antonio Antonio
786
Manfredi Domenico
732
Spampatti Ian 678
Di Blasi Giuseppe
743
Mansi Vincenzo 733
Specchio Matteo 656
Di Marzo Ignazio
692
777
747
597
Maresca Michele 684
Targusi Raffaele
617
Felice Giuseppe 615
Marquina Ruiz Gustavo
668
Torre Valerio Luca
759
Fini Abramo 716
Matarazzo Mario 709
Trovarello Andrea
670
Finucci Valerio
743
Miozzo Stefano 792
Verrand Michel 515
Fornasiero Nicoletta
694
Moro Pasquale 832
Villani Giuseppe 767
Fotia Marcello 774
Pacelli Daniele 560
Vinci Paolo
Fronzi Foster 639
Paduano Giuseppe
708
Vitagliano Attilio 688
Furlanetto Fabio
Pellini Federico
739
769
695
Prodotti alimentari di Alta qualità distribuiti da più di trent’anni alle migliori aziende del settore sono la garanzia della competenza e dell’assoluta serietà dell’azienda Sanfelici. Rispettando i più elevati standard qualitativi l’azienda affida la produzione dei suoi prodotti a realtà specializzate in grado di selezionare e controllare personalmente le materie prime, di altissima qualità, che verranno trasformate in ottimi prodotti gastronomici distribuiti da Sanfelici direttamente a ristoranti, bar, trattorie, pizzerie, osterie. Più di tremila contatti in continua crescita sottolineano la professionalità e la puntualità di una ditta che con un ottimo rapporto qualità/prezzo cerca di promuovere giornalmente la cultura del food & beverage nel mondo. Accurata selezione e continua ricerca sono le parole chiave per il successo di Sanfelici.
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giu. 2016
pizza e pasta italiana
Partecipanti alla gara di
Pizza in Teglia
concorrente valut. Abbiati Paolo 641 Albante Paolo 584 Baird Frank 634 Barletta Carmine 736 Bicchierai Ludovic
672
Bondielli Domenico
544
Mancinelli Claudio Angelo
729
Boniolo Mirko 701
Manfredi Domenico
723
Boscolo Gioachina Andrea
Mangione Giovanni
615
776
Bozzo Maurizio 641
Martini Corrado 695
Bressan Giuliano 738
Massotti Martina
680
Brunetti Bruno
Meyer Laura
687
751
Calaon Gianni 758
Notte Olindo 702
Calvo Natale 617
Paoletti Innocenzo
Cannizzaro Carmela
743
Passerini Yuri 777
Cristofori Emanuele
643
Polce Luca 644
Dâ&#x20AC;&#x2122;alessandro Cav. Lucido
577
Polidori Ferdinando
Di Antonio Antonio
681
Rago Gino 675
Di Marzo Ignazio
650
Raimondo Laurent
671
738 529
Dipietro Alberto 758
Riccioni Nadia 680
Donati Aldo 640
Rossino Filippo 681
Donnarumma Agostino
555
Rosso Massimo 720
Fabbrocino Raffaele
721
Samosky Jason 605
Falavigna Elisa 739
Sardella Nicola 767
Finkbein Jorge Andres
686
Scott Anthony 625
Gafar Aly 445
Segato Diego 678
Garbarino Cristiano
753
Sini Samuel 743
Gil Pablo Gustavo
557
Smokevitch Jeff 664
Giordano Leonardo
676
Sommers Dave 565
Gonzaga Caparos Cindy
689
Sposato Domenico
695
Grilli Paolo 788
Testa Carmine 553
Innocenti Tommaso
722
Tofani Maria
771
Iovieno Alfonso 708
Tonarelli Federico
726
La Marca Michael
689
Torto Nadia 700
Laca Valdi 709
Troiano Tony 726
Lapolla Giuseppe 802
Valleriani Ilaria 709
Lescuyer Georges 794
Valverde Cesare 739
Lofaro Marina 689
Verrand Michel 644
Luise Roberto 686
Visinoni Federico 768
Luongo Roberto 717
Zakhmuoun Ilham
711
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giu. 2016
pizza e pasta italiana
Partecipanti alla gara di
Partecipanti alla gara di
concorrente
concorrente valut.
Pizza Napoletana Stg
Pizza senza Glutine
valut.
Acri Francesco 587
Leo Michele 669*
Baird Frank
Adinolfi Francesco 726
Lioniello Salvatore 680
Bausch Michael
486 Mangiameli Francesco 526
Amgad Nakhla 553*
Lotito Gianni 644
Belmonte Massimo
807 Mansi Aniello 822
Annunziata Aniello 621
Luciano Bruno 604*
Bicchierai Ludovic
734 Marconi Anna Maria 835
Arcuri Francesco 556*
Luongo Roberto
Bucca Paolino Sebastiano
712 Maresca Michele 618
Avallone Adriana 602
Lupis Giacinto 678*
Callejon Garcia Arnau
587 Marquina Cepeda Jesus 627
Aziz Sherif Mansour 662*
Maglione Giuseppe 547*
Camonita Barbaro Salvatore 731 Marquina Martinez Rocio 701
Bartolo Gallo Luigi 707*
Maisto Antonio 699*
Carbone Carmelo
569 Miozzo Stefano 699
Bausch Michael 527*
Manco Giuseppe 658*
Cheabac Ovidiu
748 Pagani Roberto 648
Bicchierai Ludovic 663*
Mansi Aniello 730
Conti Giuseppe
764 Palmieri Sara 828
Brancaccio Luca 644*
Mansi Vincenzo 686
Coppola Leone
644 Paoletti Innocenzo 705
Bucci Giuliano 782
Maresca Michele 690
Corsi Elio
782 Pettinato Luigi
Buongiorno Gianmaria 554*
Marotta Gianluca 624*
D’angela Enea
545 Raimondo Laurent 661
Cantisani Pasquale 594*
Marruso Carmine 538*
D’angela Salvatore
536 Rossi Mirko 670
Capacchione Carmine 675
Matarazzo Mario 772
Davila Gasco Diego Omar
564
Cassiano Francesco 624
Medaglia Raffaele 690*
De Silvestri Federico
849 Sebastiani Fabio 549
Chiavaroli Alessandro 538*
Messina Giuseppe 591*
Di Marzo Katiuscia
669 Segato Elia 785
Chiodi Cosimo 596*
Meyer Laura 580*
Di Matteo Raffaele
783 Simonetti Gianfranco 744
Ciccone Gaetano 478*
Montefusco Ivan 585
Fossati Enrico
686 Sini Samuel 537
Civiello Roberto 547*
Notari Alessandro 637
Fotia Marcello
735 Sinnavan Mahalingam
714
Corongiu Lorenzo 679*
Olivieri Donato 672*
Franco Eleonora
827 Smokevitch Jeff
540
Corsi Elio 754
Padovano Lorenzo 772
Fraschini Maria Grazia 740
Torre Valerio Luca
779
D’amelio Michele 696*
Pappacena Luigi 628
Hueffmeier Randy 765
Villani Antonio
668
De Rosa Christian 733
Pignieri Giovanni 664*
Ianniello Giovanni 630
Villani Gianluigi
682
Del Gaudio Daniele 653
Pinto Mario 535*
Lacorte Nicola 656
Vuolo Alfonso
621
Della Marca Angelo 657
Pisapia Lorenzo 702
Lioniello Salvatore 719
Di Cecco Ferdinando 735*
Rosolia Livio 761*
Lupoli Ciro 677
Di Costanzo Antonio 603*
Sbreglia Pietro 627*
Maione Alessio 659
Di Lella Gianni 646*
Segato Eros 634
Di Leva Ivan 651
Silvestri Carmine 609*
Diodato Pasquale 635
Specchio Matteo
Fierro Antonio 590
Stella Cosimo 628*
Fuso Marco 680
Tachikawa Takumi 601*
Garofalo Roberto 692
Teperino Luigi
626*
Gelsomino Raffaele 648*
Vaglica Severino
614*
Giordano Francesco 662
Valentino Steven
616*
Giordano Mario 732
Vassallo Domenico
685*
Grimaldi Giovanni 675*
Vidone Francesco
599*
Haluzan Kristina 541*
Villani Carlo
602
Kojima Takafumi 570*
Vittorio Alessandro
719
Leo Carmine 640*
691
612 Manco Giuseppe 604
685
Scarfone Mario 664
714
* L’asterisco accanto al numero di gara segnala anche minime discrepanze rispetto a quanto previsto dal disciplinare.
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p. 86
giu 2016
pizza e pasta italiana
Partecipanti alla gara di
Pizza a Due concorrente valut. Articolo Salvatore con Giuseppe Venezia
1050
Baraldo Manuel con Mircea Adi Andrusca
836
Bartolomeo Domenico con Dente Valerio
1014
Battistella Matteo con Di Paola Cristoforo
996
Biale Massimo con Siviero Piergiorgio
1029
Bicchierai Ludovic con Belkhir Romain
1128
Borgese Ignazio con Manenti Emanuela
866
Brachino Corrado con Mancini Stefania
937
Calaon Gianni con Nastasi Claudio
1182
Calderaro Luca con Calderaro Marco
1040
Caliolo Alessandro con Castelnovo Emanuele
1044
Cannizzo Massimiliano con Cusumano Nicoloâ&#x20AC;&#x2122;
1024
Cheabac Ovidiu con Pulbere Vasile
654
Commazzetto Marco con Commazzetto Davide
800
Coppola Leone con Pisciotta Matteo
1215
Cossu Angelo con Roberto Cavallo
993
Davila Gasco Diego Omar con Labake Javier
893
Di Lella Gianni con Nanni Luca
1070
Di Maio Nicola con Gallo Antonio
825
Donnini Marco con Condino Gabriele
992
Edel Gregory con Alijevic Senad
804
Minelli Robertocon Lasco Michele
1209
Fabris Paolo con Burel Andrea
1073
Miozzo Stefano con Muzzolon Mida
1007
Mitrofanov Artem con Davydov Vladimir
706 954
Ferrarini Fabio con Ferrarini Domenico
1111
Fini Abramo con Bevilacqua Fabrizio
1059
Mulas Marco con Dâ&#x20AC;&#x2122;amico Ciro
Fornasiero Nicoletta con Bazzacco Ilenia
1091
Nazir Lewis Giorgio con Di Marzo Ignazio
1205
French Drew con French Natalie
870
Parisi Alfio con Parisi Emanuele
1060
Galati Giovanni con Fioretti Eddy
740
Pinto Mario con Padovano Lorenzo
862
Garcin Yoan con Garcin Elodie
862
Puglisi Carmelo con Santapa Francesco
976
Giallongo Giuseppe con Tiralongo Bartolomeo
1196
Rago Gino con Coletta John
1104
Giordano Francesco con Amabile Ornella
968
Raimondo Laurent con Laurito Cosimino
1149
Giordano Leonardo con Rago Lenny
1104
Ribera Nicolas con Mourad Enzo
1083
Giordano Marco con Giordano Giovanni
989
Rocco Pino con Rocco Costanzo
995
Hajmeli Antoneta con Vescovo Andrea
938
Romanov Maksim con Davydov Eugeny
779
Hueffmeier Randy con Baird Frank
1018
Scuri Graziano con Stocchetti Denis
954
Jimenez Rosa Carlos con Gomez Tuarez Carlos David
882
Segato Diego con Capo Alessandro
898
Koshlakov Sergei con Bogdanov Aleksandr
656
Serricchio Andrea con Fisicaro Fabio
915
La Marca Michael con Samosky Jason
1137
Streeter Joey con Culliton Jamie
841
La Rosa Riccardo con Lorenzetti Fernando
1140
Torre Valerio Luca con Valbuzzi Roberto
1108
Lavista Marco con Sebastiani Fabio
1096
Tulubenskiy Vladislav con Dymnikova Dina
903
Lescuyer Georges con Falavigna Franceschino
1065
Turi Fabrizio con Scialpi Giulio
1039
Marangoni Mauro con Groppi Fabio
937
Vecchiesso Giovanni con Cecchetto Gianluca
975
Marquina Ruiz Gustavo con Marquina Cepeda Jesus
933
Villani Giuseppe con Bertolucci Alessio
948
Meyer Laura con Smokevitch Jeff
902
Zakhmuoun Ilham con Iervolino Luciano
1091
campionato mondiale della pizza
p. 87
Partecipanti alla gara di
La pizza piĂš larga
concorrente valut. Bartolo Gallo Luigi Ben Romdhane Hamdi
99,00 104,00
Bogdanov Alexandr
77,50
Burel Andrea
89,75
Caliolo Alessandro
92,75
Camonita Barbaro Salvatore 80,30 Carianni Alberto
89,25
Commazzetto Marco
84,75
Conti Giuseppe
85,00
Coppola Leone 80,85 Di Benedetto Matteo 80,00 Fasano Luca 76,45
Partecipanti alla gara di
Free Style concorrente valut.
Partecipanti al Trofeo
Heinz Beck
Asaro Gabriele
433
Asaro Sergio
402
Camonita Vincenzo Marco
398
Chen Jian
349
Culliton Jamie
453
Diana Nicola
358
concorrente valut.
Gil Pablo Gustavo
396
Adi Mircea Andrusca
2790
Leicu Dan Ioan
451
Alberti Giovanna
3041
Leicu Lucian Vasile
395
Alioto Domenico
2875
Maggio Giuseppe
429
Baraldo Manuel
2980
Martos Del Arbol Antonio
477
Caliolo Alessandro
3335
Ortigoza Ezequiel David 363
Coletta John
2974
Ou Xiaolong
302
Ferrarini Domenico
2930
Reyes-casanova Michael
379
Ferrarini Paolo
3288
Ribera Nicolas
383
Gioia Diego
2845
Romanov Maksim
356
Gjata Ilir
3030
Stamerra Massimiliano
425
Mone Annamaria
2914
Streeter Joey
348
Murtas Francesco
2780
Suszek Ireneusz
343
Paoletti Innocenzo
2892
Tachikawa Takumi
412
Parini Massimo
2365
Tu Sheng Huang
430
Rossi Roberto
3130
Volpe Scott
420
Venezia Giuseppe
3055
Wadstein Justin
404
Giuliani Francesco 79,45 Gomez Tuarez Carlos David 84,90 Iodice Francesco 90,95 Jimenez Rosa Carlos 79,25 Lescuyer Georges 74,50 Martos Del Arbol Antonio 100,25 Nardin Dario 93,40 Nazir Lewis Giorgio 85,50 Ortigoza Ezequiel David 76,60 Pasini Daniele 95,35 Romanov Maksim 92,00 Rotolo Mitchell 81,95 Sommers Dave 85,40 Sposato Domenico 90,75 Tulubenskiy Vladislav 0,00 Villena Raja Ruben 90,00 Wadstein Justin 85,10 Zakhmuoun Ilham 90,50
p. 88
giu 2016
pizza e pasta italiana
Partecipanti alla gara di
Velocità
concorrente valut.
1 Pompilio Gennaro 00:00:00
38 Barreto Ferreira Edgar Osmar 01:41:40
7 Romanov Maksim 01:31:30
2 Ben Romdhane Hamdi 01:24:11
39 Rotolo Mitchell 01:33:64
37 Bolleo Sierra Oscar 01:56:64
46 Scarfone Mario 02:52:21
50 Coppola Leone 01:52:24
24 Serricchio Andrea 00:00:00
36 Costabile Davide 00:00:00
23 Serricchio Pietro 01:18:94
concorrente valut.
21 Dalla Benetta Mauro 01:54:63
19 Sommers Dave 01:49:32
Torre Valerio Luca
2325
10 Di Benedetto Matteo 00:00:00
12 Sposato Domenico 00:00:00
De Silvestri Federico
2300
32 Fujita Hiroyuki 02:27:18
15 Vecchiesso Giovanni 01:12:34
Lapolla Giuseppe
2283
31 Gomez Tuarez Carlos David 01:59:84
17 Volpe Scott 02:34:11
Cannizzaro Carmela
2274
43 Handa Taichi 03:39:46
34 Wadstein Justin 01:37:21
Mansi Aniello
2264
59 Zakhmuoun Ilham 01:35:10
Bicchierai Ludovic
2257
33 Lampis Luca 02:30:76
Boniolo Mirko
2245
47 Mansi Biagio 01:54:22
Fotia Marcello
2243
25 Martos Del Arbol Antonio 01:31:99
Corsi Elio
2235
44 Montedoro Stefano 02:08:39
Matarazzo Mario
2223
49 Moro Pasquale 01:52:70
Luongo Roberto
2220
42 Ortigoza Ezequiel David 02:17:57
Mansi Vincenzo
2218
4 Pasini Daniele 01:26:52
Lioniello Salvatore
2176
Miozzo Stefano
2166
Segato Diego
2148
Manfredi Domenico
2141
Gonzaga Caparos Cindy
2132
Laca Valdi
2113
Annunziata Aniello
2113
Paoletti Innocenzo
2103
Bressan Giuliano
2099
Pettinato Luigi
2092
squadra valut.
Di Marzo Ignazio
2076
“mani in pasta” 4204
Sini Samuel
2070
Meyer Laura
2050
De Silvestri Federico - PIZZA IN PALA (819)
La Marca Michael
2021
Di Lella Gianni con Nanni Luca - PIZZA A DUE (1.070)
Maresca Michele
1992
Palmieri Ernesto - PIZZA CLASSICA (710)
Raimondo Laurent
1985
Palmieri Sara - PIZZA SENZA GLUTINE (828)
Rossino Filippo
1945
Passerini Yuri - PIZZA IN TEGLIA (777)
Davila Gasco Diego Omar
1921
Samosky Jason
1885
amici della pizza 4164
Verrand Michel
1835
Baird Frank
1777
Biale Massimo con Siviero Piergiorgio - PIZZA A DUE (1.029)
Smokevitch Jeff
1752
Fotia Marcello - PIZZA CLASSICA (734)
Fini Abramo
1442
Lapolla Giuseppe - PIZZA IN TEGLIA (802)
Lacorte Nicola
1410
Lioniello Salvatore - PIZZA IN PALA (777)
Abbiati Paolo
1284
Mansi Aniello - PIZZA SENZA GLUTINE (822)
Ferrazzo Danilo
705
58 Ianniello Giovanni 02:48:83
Partecipanti alla gara di
Squadra
Partecipanti alla gara di
Triathlon
Partecipanti alla gara di
Squadra pizza champs
3955
espanola pizzeros
Bucca Paolino Sebastiano
Callejon Garcia Arnau - PIZZA CLASSICA (621)
- PIZZA SENZA GLUTINE (712)
Gonzaga Caparos Cindy - PIZZA IN TEGLIA (689)
Coppola Leone con Pisciotta Matteo
Marquina Martinez Rocio
- PIZZA A DUE (1.215)
- PIZZA SENZA GLUTINE (701)
Di Marzo Ignazio - PIZZA IN TEGLIA (650)
Marquina Ruiz Gustavo con Marquina Cepeda Jesus
Torre Valerio Luca - PIZZA IN PALA (759)
- PIZZA A DUE (933) -
Vitagliano Attilio - PIZZA CLASSICA (619)
Solorzano Ardon Walther - PIZZA IN PALA (597)
white passion
3948
team brescia
Bressan Giuliano - PIZZA IN TEGLIA (738)
Fabbrocino Raffaele - PIZZA IN TEGLIA (721)
Lavista Marco con Sebastiani Fabio
Matarazzo Mario - PIZZA IN PALA (709)
- PIZZA A DUE (1.096)
Pinto Mario con Padovano Lorenzo
Finucci Valerio - PIZZA IN PALA (743)
- PIZZA A DUE (862)
Perissinotto Michael - PIZZA CLASSICA (631)
Vuolo Alfonso - PIZZA SENZA GLUTINE (621)
Fraschini Maria Grazia - PIZZA SENZA GLUTINE (740)
Zaja Maurizio - PIZZA CLASSICA (582)
“te la diamo calda”
3922
team leonessa
Luongo Roberto - PIZZA IN PALA (775)
Barletta Carmine - PIZZA IN TEGLIA (736)
Manfredi Domenico - PIZZA IN TEGLIA (723)
Costabile Davide - PIZZA IN PALA (659)
Pettinato Luigi - PIZZA CLASSICA (741)
Giordano Francesco con Amabile Ornella
Segato Diego con Capo Alessandro
- PIZZA A DUE (968)
- PIZZA A DUE (898)
Villani Antonio - PIZZA SENZA GLUTINE (668)
Segato Elia - PIZZA SENZA GLUTINE (785)
Villani Carlo - PIZZA CLASSICA (743)
team brixia
3761
squadra francese n. 1
Cavaliere Pasquale - PIZZA IN PALA (692)
Bicchierai Ludovic - PIZZA SENZA GLUTINE (734)
Costabile Sergio - PIZZA CLASSICA (731)
Edel Gregory con Alijevic Senad - PIZZA A DUE (804)
Iovieno Alfonso - PIZZA IN TEGLIA (708)
Falavigna Elisa - PIZZA CLASSICA (714)
Villani Gianluigi - PIZZA SENZA GLUTINE (682)
Mangione Giovanni – PIZZA IN TEGLIA (615)
Villani Giuseppe con Bertolucci Alessio
Seghari Farid - PIZZA IN PALA (680)
- PIZZA A DUE (948)
3541
C
M
3495
Y
CM
MY
CY
CMY
K
3774
3547
Lo sapevi che...
p. 92
da una ricerca di mercato
ritiene che l’Alimentazione sia fondamento del proprio BENESSERE
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altissima attenzione ai prodotti BENESSERE e SALUTISTICI
I TREND di consumo (fonte Nielsen Trade*Mis)
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Corso Pizza e Benessere SECONDO SEMESTRE 2016
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L’obiettivo del corso è di fornire ai professionisti della pizza gli strumenti per applicare la nutrizione in cucina e pizzeria per garantire al cliente pizze gustose con più vitamine e meno calorie. Un corso unico e innovativo nato dalla collaborazione tra Art Joins Nutrition Academy e Scuola Italiana Pizzaioli su come aggiungere benessere antiaging ad uno dei piatti più rappresentativi della tradizione italiana.
Le caratteristiche della pizza del benessere: la Culinary Nutrition e la dieta mediterranea in evoluzione, focus sugli impasti: maggiore digeribilità e minore impatto glicemico.
3 MODULI della durata di 3 giorni al mese 50% pratica in cucina 50% studio della nutrizione da applicare alla preparazione della pizza
Cotture sicure, antiossidanti e focus sul fritto: la pizza gourmet diventa antiaging.
modulo 2:
I metodi per aumentare il contenuto di vitamine e ridurre il valore calorico della pizza. La farcitura: più vitamine, meno sale. modulo 3:
Per maggiori informazioni ed iscrizioni: Art joins Nutrition Academy: Ilaria Roncaioli: 0521.164.05.39 info@cucinaevolution.it
docenti Chiara Manzi: Culinary Nutritionist e Presidente di Art Joins Nutrition Academy, laureata in Nutrizione Umana e Dietetica presso l’Università di Navarra. È presidente dell’ASSIC, Associazione per la Sicurezza Nutrizionale in Cucina. Fabio Sebastiani: Master Istruttore PFC della Scuola Italiana Pizzaioli il cui responsabile tecnico è Graziano Bertuzzo. Fabio Sebastiani è il primo istruttore della scuola ad aver completato il percorso Master in Culinary Nutrition.
— Scuola Italiana Pizzaioli: Donatella Dorigo: 0421.83.148 info@scuolaitalianapizzaioli.it
p. 93
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SCUOLA ITALIANA PIZZAIOLI E ISTITUTO ECCELSA presentano:
Corso Pizza senza Glutine CAORLE (VE) 20 - 21 LUGLIO ALBEROBELLO (BA) 22 - 23 GIUGNO
L’incremento delle diagnosi di celiachia e una sempre maggiore diversificazione delle esigenze alimentari della clientela accrescono la necessità di un rafforzamento professionale del settore della ristorazione. La scoperta della malattia induce profondi cambiamenti nelle abitudini alimentari degli interessati e sta creando nel mondo della ristorazione un nuovo segmento di clienti che hanno esigenze specifiche e sofisticate. Per questo proponiamo un corso che insegna come si produce un impasto senza glutine con una resa ottimale e come si organizza lo spazio di lavoro per servire i propri clienti in totale sicurezza. Si rivolge a quei professionisti che abbiano interesse a sviluppare delle ricette alternative e vogliano distinguersi dalla concorrenza assicurandosi questa particolare clientela. Tendere la mano a queste persone può essere infatti un modo efficace per conservare un cliente come per acquisirne di nuovi.
contenuti Il corso si sviluppa in due giornate, che prevedono una parte di lezione frontale e una di laboratorio pratico.
ARGOMENTI PARTE TEORICA: - Celiachia, celiaci e dieta senza glutine: definizioni e numeri - La pizza senza glutine: materie prime, condimenti e bevande idonee, etichettatura e certificazioni per un approvvigionamento sicuro, - Procedure e buone pratiche in pizzeria: conservazione, lavorazione, cottura, servizio in tavola e asporto - Il menù senza glutine: servizio, accoglienza e comunicazione con il cliente celiaco - Haccp: il punto critico senza glutine LABORATORIO DIMOSTRATIVO: Preparazione della pizza senza glutine: pulizia e organizzazione degli spazi, attrezzatura e abbigliamento dedicato, impasto, stesura e lievitazione, conservazione dell’impasto in frigorifero o congelatore, precottura e cottura, preparazione linea dedicata dei condimenti, condimento e impiattamento della pizza senza glutine.
docenti corso caorle Francesca Lagonia, formatore professionista esperta in ristorazione senza glutine Graziano Bertuzzo. Responsabile area tecnica Scuola Italiana Pizzaioli,
docenti corso eccelsa Antonella Spedicato, professionista esperta e consulente AIC Puglia, Rosa Casulli, Istruttore Scuola Italiana Pizzaioli.
SEDE NAZIONALE DI CAORLE Il corso si terrà in due giornate 20 e 21 luglio dalle 9.00 alle 17.00 prenotazioni tel. 0421.83.148
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ISTITUTO ECCELSA Il corso si terrà in due giornate 22 e 23 giugno 22 giugno dalle 9.00 alle 13.00 23 giugno dalle 9.00 alle 17.00 prenotazioni tel. 080.246.1249
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i nostri corsi prenotazioni 0421.83.148 — oppure dal sito internet: www.scuolaitalianapizzaioli.it
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dal 6 al 10 giu. dal 4 all’8 lug. dal 29 ago al 2 set. info
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responsabile didattica e coordinamento attività: responsabile area tecnica:
coordinamento e segreteria: Patrizio Carrer, Caterina Orlandi, Donatella Dorigo, Cristina Mandolin
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Scuola Italiana Pizzaioli svolge la propria attività all’estero attraverso la collaborazione con affermati ed esperti professionisti che operano nei più importanti mercati della pizza.
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