Le antiche percorrenze e la temporalità nelle aree interne per una rinascita sostenibile dei borghi abbandonati Francesca Pirlone Università degli Studi di Genova DICCA - Dipartimento di Ingegneria Chimica, Civile e Ambientale Email: francesca.pirlone@unige.it
Ilenia Spadaro Università degli Studi di Genova DICCA - Dipartimento di Ingegneria Chimica, Civile e Ambientale Email: ilenia.spadaro@unige.it
Selena Candia Università degli Studi di Genova DICCA - Dipartimento di Ingegneria Chimica, Civile e Ambientale Email: selena.candia@edu.unige.it
Abstract Il tema delle aree interne e marginali è estremamente attuale e di particolare interesse sia a livello internazionale che in Italia. Diversi sono i casi presenti e differenti sono le motivazioni che ne hanno causato lo spopolamento. Il paper analizza il caso dei borghi abbandonati o in via di abbandono. Tale fenomeno ha comportato la perdita delle tipicità storico-culturali, la presenza di capitale territoriale inutilizzato, l’innalzamento dei costi e spesso del disagio sociale per le popolazioni di quei territori. Obiettivo del paper è presentare un approccio che intende arginare il fenomeno dell’abbandono in favore di una rinascita di tali luoghi attraverso iniziative e progetti che possano attrarre nuovi abitanti. A riguardo viene proposta la rivalorizzazione e promozione delle antiche percorrenze considerando anche il concetto della temporalità. La ricerca definisce un Piano degli orari delle antiche percorrenze dove queste ultime costituiscono il collettore dei borghi presenti nel territorio considerato (concetto di “borghi in rete”). Il Piano degli orari viene proposto per mettere a sistema le specificità e tipicità di tali borghi al fine di proporre delle buone pratiche per una rinascita sostenibile. È ormai noto che gli interventi mirati alla rinascita di un singolo borgo sono spesso destinati a fallire se non inseriti in un progetto di rete a livello territoriale supportato da adeguate politiche regionali. Il paper riporta l’applicazione dell’approccio proposto al caso studio della Via del Sale nel nord Italia. Parole chiave: sustainability, tourism, large scale plans & projects
1 | Le aree interne, marginali e i borghi abbandonati Il tema delle aree interne, marginali e del loro spopolamento è estremamente attuale e di particolare interesse sia a livello internazionale che in Italia. Nell’ambito della politica regionale di coesione 2014-2020 è stata posta una particolare attenzione alle “Aree interne” come strumento per lo sviluppo dell’intero Paese. Circa il 60% del territorio nazionale è contraddistinta dalla presenza di piccoli Comuni che hanno subito un processo di marginalizzazione determinando una significativa diminuzione della popolazione e il conseguente degrado del territorio. Si fa riferimento a quelle zone distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (istruzione, salute e mobilità), ma ricche di importanti risorse ambientali e culturali. Nel 2012 è stata quindi avviato il processo per la definizione di una Strategia nazionale per lo sviluppo delle “Aree interne”. Tale Strategia ha due obiettivi principali: «adeguare la quantità e qualità dei servizi essenziali e promuovere progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio naturale e culturale di queste aree, puntando anche su filiere produttive locali». Il paper analizza il caso dei borghi abbandonati o in via di abbandono. Diversi sono i casi presenti nelle aree interne e differenti sono le motivazioni che ne hanno causato lo spopolamento.
Atti della XXIII Conferenza Nazionale SIU DOWNSCALING, RIGHTSIZING. Contrazione demografica e riorganizzazione spaziale, Torino, 17-18 giugno 2021 | Vol. 03
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