FOODdia ca Furria: un progetto di ricerca di comunità nella Valle del Simeto in Sicilia Agata Lipari Galvagno Ingegnere, già presidente dell’associazione “Cultura &’ Progresso” Email: agata.liparigalvagno@gmail.com
Abstract In una fase storica in cui è urgente ristabilire un nuovo equilibrio tra le attività antropiche e il pianeta, il settore agroalimentare, dalla produzione al consumo, è di primaria importanza. Nell’ambito delle politiche pubbliche e del governo del territorio, è necessario domandarsi quali strumenti si possano mettere in atto affinché i sistemi produttivi attuali si modifichino arricchendosi di nuovi valori. Questo scritto vuole presentare un’esperienza di ricerca-azione condotta da ricercatori dell’Università di Catania, dal tessuto associativo locale e da amministratori, finalizzato all’innovazione del ciclo agricolo svolta nel quadro di un contratto di fiume, il Patto di Fiume Simeto, in un’area interna della Sicilia, la Valle del Simeto. L’esperienza in oggetto ha visto il protagonismo dell’associazione “Cultura &’ Progresso”, la quale negli anni ha intrapreso un percorso di ricerca sul rapporto tra “cultura”, sviluppo e cibo. Nel giugno 2018 “Cultura &’ Progresso” ha lavorato insieme a studenti e ricercatori nel corso della CoPED Summer School per pianificare un potenziamento del GAS-Simeto, nato nel 2015 in seno all’associazione, trasformandolo in un progetto complesso di sviluppo comunitario denominato “Fooddìa Ca Furrìa”. Questo scritto vuole discutere le principali caratteristiche di tale progetto, le criticità riscontrate nella fase realizzativa e gli orizzonti di lavoro, argomentando come un progetto nato con questa metodologia possa costituire un’opportunità per ricucire alcune relazioni territoriali frammentate e per creare una nuova economia che possa sostenere lo sviluppo territoriale anche in settori non strettamente “agricoli”. Parole chiave: agriculture, urban development, citizenship
1 | Introduzione 1.1 | Cornice teorica Il settore agro-alimentare rappresenta una delle principali sfide affinché si passi da un modello di sviluppo economico che pensa solo al mero profitto a un modello, invece, sostenibile, capace di intercettare e fermare alcuni processi in atto. Ragionare e lavorare sul tema del cibo consente di agire su altre questioni come la giustizia sociale, ambientale ed economica, delineandosi al momento come una delle poche strade attraverso cui raggiungere risultati concreti e tangibili (Agyeman et al., 2016). Il modello di sviluppo economico dominante è basato infatti sull’utilizzo illimitato delle risorse del pianeta e sulla massimizzazione del livello di produttività, e il processo di globalizzazione, alla base di questo, ha profondamente modificato lo stile di vita delle comunità umane (Murano e Forno, 2017) generando fenomeni che arrivano a sfociare anche nella illegalità. Ma il processo non è irreversibile: un cambiamento negli stili di vita dei cittadini potrebbe arrivare ad esercitare una sana pressione su coloro che detengono il potere politico, economico e sociale facendo proprio leva sulla responsabilità sociale dei consumatori, poiché «acquistare è sempre un atto morale oltre che economico» (Francesco, 2015). Questa visione si propone di valorizzare ed esaltare le spinte solidaristiche degli individui per indurre le imprese stesse ad aumentare la propria responsabilità sociale (Becchetti e Paganetto, 2003): incidere sui consumi diventa quindi la sfida chiave della sostenibilità a scala globale. A partire da questo presupposto, si assiste alla nascita di forme alternative di sistemi di approvvigionamento, come modello di dissenso profondo, volte a promuovere sistemi locali e sostenibili del cibo, con una serie di iniziative che partono spesso proprio dal consumatore stesso (Murano e Forno, 2017). Questi consumi vengono anche definiti politici1 poiché dimostrano un significato politico implicito al comportamento del consumatore (Micheletti, 2009) che utilizza il voto con il portafoglio − o il potere
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Politica Intesa come la capacità di immaginare il mondo che vogliamo e di compiere le azioni necessarie per realizzarlo.
Atti della XXIII Conferenza Nazionale SIU DOWNSCALING, RIGHTSIZING. Contrazione demografica e riorganizzazione spaziale, Torino, 17-18 giugno 2021 | Vol. 03
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