VOLUME 03 | XXIII Conferenza Nazionale SIU

Page 355

FOODdia ca Furria: un progetto di ricerca di comunità nella Valle del Simeto in Sicilia Agata Lipari Galvagno Ingegnere, già presidente dell’associazione “Cultura &’ Progresso” Email: agata.liparigalvagno@gmail.com

Abstract In una fase storica in cui è urgente ristabilire un nuovo equilibrio tra le attività antropiche e il pianeta, il settore agroalimentare, dalla produzione al consumo, è di primaria importanza. Nell’ambito delle politiche pubbliche e del governo del territorio, è necessario domandarsi quali strumenti si possano mettere in atto affinché i sistemi produttivi attuali si modifichino arricchendosi di nuovi valori. Questo scritto vuole presentare un’esperienza di ricerca-azione condotta da ricercatori dell’Università di Catania, dal tessuto associativo locale e da amministratori, finalizzato all’innovazione del ciclo agricolo svolta nel quadro di un contratto di fiume, il Patto di Fiume Simeto, in un’area interna della Sicilia, la Valle del Simeto. L’esperienza in oggetto ha visto il protagonismo dell’associazione “Cultura &’ Progresso”, la quale negli anni ha intrapreso un percorso di ricerca sul rapporto tra “cultura”, sviluppo e cibo. Nel giugno 2018 “Cultura &’ Progresso” ha lavorato insieme a studenti e ricercatori nel corso della CoPED Summer School per pianificare un potenziamento del GAS-Simeto, nato nel 2015 in seno all’associazione, trasformandolo in un progetto complesso di sviluppo comunitario denominato “Fooddìa Ca Furrìa”. Questo scritto vuole discutere le principali caratteristiche di tale progetto, le criticità riscontrate nella fase realizzativa e gli orizzonti di lavoro, argomentando come un progetto nato con questa metodologia possa costituire un’opportunità per ricucire alcune relazioni territoriali frammentate e per creare una nuova economia che possa sostenere lo sviluppo territoriale anche in settori non strettamente “agricoli”. Parole chiave: agriculture, urban development, citizenship

1 | Introduzione 1.1 | Cornice teorica Il settore agro-alimentare rappresenta una delle principali sfide affinché si passi da un modello di sviluppo economico che pensa solo al mero profitto a un modello, invece, sostenibile, capace di intercettare e fermare alcuni processi in atto. Ragionare e lavorare sul tema del cibo consente di agire su altre questioni come la giustizia sociale, ambientale ed economica, delineandosi al momento come una delle poche strade attraverso cui raggiungere risultati concreti e tangibili (Agyeman et al., 2016). Il modello di sviluppo economico dominante è basato infatti sull’utilizzo illimitato delle risorse del pianeta e sulla massimizzazione del livello di produttività, e il processo di globalizzazione, alla base di questo, ha profondamente modificato lo stile di vita delle comunità umane (Murano e Forno, 2017) generando fenomeni che arrivano a sfociare anche nella illegalità. Ma il processo non è irreversibile: un cambiamento negli stili di vita dei cittadini potrebbe arrivare ad esercitare una sana pressione su coloro che detengono il potere politico, economico e sociale facendo proprio leva sulla responsabilità sociale dei consumatori, poiché «acquistare è sempre un atto morale oltre che economico» (Francesco, 2015). Questa visione si propone di valorizzare ed esaltare le spinte solidaristiche degli individui per indurre le imprese stesse ad aumentare la propria responsabilità sociale (Becchetti e Paganetto, 2003): incidere sui consumi diventa quindi la sfida chiave della sostenibilità a scala globale. A partire da questo presupposto, si assiste alla nascita di forme alternative di sistemi di approvvigionamento, come modello di dissenso profondo, volte a promuovere sistemi locali e sostenibili del cibo, con una serie di iniziative che partono spesso proprio dal consumatore stesso (Murano e Forno, 2017). Questi consumi vengono anche definiti politici1 poiché dimostrano un significato politico implicito al comportamento del consumatore (Micheletti, 2009) che utilizza il voto con il portafoglio − o il potere

1

Politica Intesa come la capacità di immaginare il mondo che vogliamo e di compiere le azioni necessarie per realizzarlo.

Atti della XXIII Conferenza Nazionale SIU DOWNSCALING, RIGHTSIZING. Contrazione demografica e riorganizzazione spaziale, Torino, 17-18 giugno 2021 | Vol. 03

355


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

Territori di potenziale eccellenza, nel Friuli Venezia Giulia. Esercizi di rappresentazione e progetto, nelle aree SNAI e dintorni · Elena Marchigiani, Paola Cigalotto

29min
pages 363-378

B4R Branding4Resilience. Tourist infrastructure as a tool to enhance small villages by drawing resilient communities and new open habitats · Maddalena Ferretti, Sara Favargiotti, Barbara Lino, Diana Rolando

18min
pages 346-354

Public engagement e ruolo delle università

41min
pages 331-345

L’autoresponsabilità della governance: forme volontarie di pianificazione e programmazione territoriale · Giovanni Ottaviano, Luciano De Bonis

41min
pages 286-303

FOODdia ca Furria: un progetto di ricerca di comunità nella Valle del Simeto in Sicilia · Agata Lipari Galvagno

20min
pages 355-362

Aree interne” tra fragilità e solidità: dal racconto alla proposta · Rosa Anna La Rocca

41min
pages 263-279

La Basilicata alle prove con la pianificazione paesaggistica in uno scenario di crisi globale. Quale azione paesaggistica e quali scenari di senso · Mariavaleria Mininni, Angela Cicirelli, Miriam Romano, Maddalena Scalera

18min
pages 280-285

Orientamenti per una nuova pianificazione regionale. Macroregioni, contesti e progetti · Donato Di Ludovico, Pierluigi Properzi

17min
pages 255-262

Lo sviluppo socio-culturale del promontorio di Capo Colonna a Crotone nel quadro normativo regionale · Vincenzo Paolo Bagnato, Ada Palmieri

20min
pages 249-254

Politiche, risorse, strumenti

16min
pages 234-241

Paesaggi rurali storici della Sardegna e strumenti di pianificazione Danila Artizzu

19min
pages 242-248

Tra sospensione e accelerazione. Rischi e contraddizioni delle narrazioni sui territori in contrazione · Alberto Marzo, Valeria Volpe

22min
pages 208-215

Progettare i territori marginali della transizione energetica: alcune riflessioni su buone e cattive pratiche a partire dalle vicende del “mini” idroelettrico sul Piave · Fabrizio D’Angelo

21min
pages 192-200

Ripartire dall’Osso. Nuovi turismi rigenerativi per i territori rurali di margine · Catherine Dezio, Diana Giudici

20min
pages 201-207

Le antiche percorrenze e la temporalità nelle aree interne per una rinascita sostenibile dei borghi abbandonati · Francesca Pirlone, Ilenia Spadaro, Selena Candia

21min
pages 223-233

Un possibile modello di gestione collettiva del Parco integrato “Terme Lucane” di Latronico (PZ) · Emanuela Coppola, Giuseppe Bruno, Egidio De Stefano

16min
pages 186-191

Il patrimonio culturale e paesaggistico nelle strategie di sviluppo locale: progettualità nelle aree interne di Piemonte e Liguria · Erica Meneghin

22min
pages 216-222

Il rilancio delle aree interne attraverso la rivitalizzazione dei borghi e dei centri minori · Natalina Carrà

20min
pages 169-178

Co-developing heritahe-led regeneration plans in rural areas: the RURITAGE methodology for community-based heritage management and planning · Elisa Conticelli, Claudia De Luca, Angela Santangelo, Simona Tondelli, Michele Perello, Javier Lopez

19min
pages 179-185

Ri-pensare la produzione in montagna. Aree dismesse e prospettive di governance · Fulvio Adobati, Emanuele Garda, Lorenzo Migliorati, Marcello Modica

22min
pages 160-168

Ingegneria degli indicatori per la caratterizzazione dei territori ad elevata fragilità nelle aree interne italiane. Il caso dei comuni dell’Orvietano · Lorena Fiorini, Francesco Zullo

14min
pages 115-120

Oltre il cratere, ripensare le relazioni tra aree esterne ed interne della Sardegna · Agostino Strina

24min
pages 141-149

Le Valli di Lanzo in prospettiva metromontana: esperienze didattiche di progettualità integrata · Mauro Fontana, Loris Antonio Servillo

36min
pages 121-134

Interpretare l’accessibilità per ridefinire la marginalità: il caso delle Aree Interne · Bruna Vendemmia, Paola Pucci, Paolo Beria

20min
pages 150-159

Contrazione consapevole. Una proposta dall’area greco-calabra per la città metropolitana · Marco Mareggi

21min
pages 135-140

Coast-to-land. Un’indagine trasversale per la riconnessione dei territori marginali della Regione Marche · Caterina Rigo

19min
pages 90-98

New encounters between human and more-than-human actors (viruses and bacteria included): vulnerability of cities and the (sub)urban future · Camilla Perrone

24min
pages 83-89

Pattern di contrazione e dinamiche locali. Risorse di rete e opzioni di adattamento per i territori della Val Parma/Val d’Enza · Barbara Caselli, Martina Carra

20min
pages 107-114

Le Alpi Apuane: un’antropogeografia tecnologica in risposta alla fragilità delle aree interne della Lunigiana · Margherita Pasquali

24min
pages 62-82

Oltre la retorica del borgo: un approccio sistemico per il bilanciamento territoriale · Stefania Oppido, Stefania Ragozino, Katia Fabbricatti, Gabriella Esposito De Vita

19min
pages 55-61

Territori marginali e finestre di opportunità. Norcia tra gli eventi sismici del 1979 e del 2016 · Marco Emanuel Francucci

17min
pages 31-36

Per un cambio di paradigma nelle aree interne. Dal perseguimento dell’inversione demografica alla pianificazione della contrazione. Dati e scenari dal Materano · Stefano D’Armento

39min
pages 17-30

Le politiche regionali, la coesione, le aree interne e marginali. Introduzione · Federica Corrado, Elena Marchigiani, Anna Marson, Loris Servillo

22min
pages 9-16
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.