10&20 magazine_febbraio2016

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VISIONI

FIJI

A TU PER TU

L'OSTE MAURO LORENZON MONDO

GLI AEROPORTI PI첫 PERICOLOSI DEL MONDO SIGARI E DISTILLATI

MAGNUM E CLUB

CRISTINA BUCCINO




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2 E D I T O R IA L E

Pierpaolo Magagna Direttore editoriale

V POCKET: PATINATA ABITUDINE MENSILE.

COME I BAMBINI L

o spirito innato che ci fa arrabbiare o gioire per qualcosa ci ricorda che siamo stati innocenti. Altra cosa (e praticamente impossibile) è essere razionali sempre. Il nostro istinto, chiamiamolo così, spesso ci mette in cattiva luce perché ci fa agire senza pensarci su troppo. Ci fa criticare gli altri o, peggio ancora, ci fa invidiare qualcuno o qualcosa. Perché quel bambino ha quel giocattolo (macchina) e io non posso averlo? Perché devo andare a scuola (ufficio) invece di giocare? Perché? Perché? Perché? Alcuni di noi hanno continuamente la necessità di trovare risposte negli altri. Altri, sempre meno, trovano soluzioni veloci anche a problematiche impegnative. Si litiga in ufficio, come a scuola. Ci si insulta per strada, come al campetto in parrocchia. Ci infiliamo per evitare la coda allo sportello, come a copiare il compito in classe per non aver studiato.

Chiediamo al nostro amico se ha contatti importanti in quell'ufficio, come a chiedere la giustificazione alla maestra. La via più breve, sempre. Ci fa comodo, tutto qui. Non ci fa crescere, tutto qui. L'una o l'altra via, intendo cercare la via più semplice o ci metto del mio, sta a noi scegliere. E non è poco, già pensarci. Sarebbe più facile riempire queste pagine con articoli scontati o peggio ancora "venduti" per qualche marchetta. Altra cosa è dedicare ogni giorno la massima attenzione e concentrazione per creare una patinata di qualità. V pocket non cerca la via più breve e ha tanta voglia di crescere. Ci facciamo sempre mille domande, desideriamo andare a fondo negli argomenti, siamo avidi di conoscere e far conoscere. Siamo trasparenti nel linguaggio e diretti nella comunicazione. Come i bambini. 

Editoriale


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L’AVVENTURA È NEL NOSTRO DNA.

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4 A N O D I S CI O LTI

Stefania Amodeo Autrice del libro "I sette nodi del destino"

A NODI SCIOLTI

LA rubrICA DegLI SpIrITI bOLLeNTI, DeI vIANDANTI INTeLLeTTuALI e DeI LIberI peNSATOrI.

Chi vive a nodi sciolti... conosce il valore del respiro.

Spingere il nostro corpo oltre i limiti è sbagliato. Possiamo riposarci, smettere di correre e fare pause salutari tutti i giorni. Non è vero che il sistema ci fagocita, siamo noi che non siamo in grado di darci disciplina. Il prana, energia e vita, ci permette di ritrovare la calma della mente, di uscire dal flusso incessante di pensieri selvaggi, dalla cose da fare, da dire, da scrivere, da mail da leggere. Fermarsi per un attimo quando tutto è troppo, quando non siamo alla guida della giornata e della vita, e respirare. Ma ciò che davvero importa è saperlo fare. A scuola dovrebbero dedicare lezioni per questo, da come utilizzare il diaframma, la pancia, il petto in funzione della respirazione. Ossigenare il sangue permette di migliorare le performance psicofisiche, divenire meno emotivi e di prendere decisioni nella pace della mente. Il respiro ci fa tornare alla natura, ci allontana dalla città, collocandoci dove dovremmo essere, dove il nostro corpo e la nostra anima trovano ristoro. Iniziamo allora da oggi, con piccole pause, ad entrare nel nostro paesaggio interiore, calmando le nostre ansie. Semplicemente attingendo l'energia dall'ambiente con respiri lenti, profondi, Come il corpo respira, calmi. Con la consapevolezza che correre senza cosi' lo spirito anela. sapere dove si va, porta dove non si vuole andare. 

Baltasar Gracián y Morales



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6 S O T T O I RI F L E TTORI

A cura di Paolo Braghetto in foto con l'attore Claudio Santamaria

SOTTO I RIFLETTORI : OGNI MESE pILLOLE dI CuRIOSITA' dAL MONdO dEL CINEMA.

BELLI, EROICI E CATTIVI I

botti di inizio anno proseguono sul grande schermo anche questo mese. Con un cast davvero stellare tornano i mitici spaghetti western grazie al fan americano numero uno di Sergio Leone Quentin Tarantino e al suo ottavo film "The hateful eight" in sala dal 2 febbraio. Dopo la guerra civile un cacciatore di taglie, Samuel L. Jackson, e la fuggitiva Jennifer Jason Leigh corrono in diligenza verso Red Rock, dove “il boia” Kurt Russell la assicurerà alla giustizia. Nel loro percorso incroceranno “lo sceriffo” Walton Goggins, “il messicano” Demian Bichir, “il piccolo uomo” Tim Roth, “il generale” Sandy Smithers e “il mandriano” Michael Madsen. Colonna sonora del compositore italiano Ennio Morricone, fresco di Golden Globe proprio per le musiche del film. Dal selvaggio West ci spostiamo in Italia, scelta come uno dei set del divertente sequel di "Zoolander" sugli schermi dal 9 febbraio con Ben Stiller mattatore nelle vesti di Derek Zoolander, il modello più bello e famoso del fashion-system. Le sue stravaganti espressioni sono diventate un tormentone anche nella pubblicità: la sua faccia migliore, cosiddetta “blue steel”, è infatti protagonista di un nuovo spot della Fiat 500X in cui il divo non riesce a resistere al fascino del flash, anche se è quello della fotocamera che immortala le infrazioni al semaforo. Nella storia diretta da Stiller dove figurano anche Owen Wilson, Penelope Cruz e Benedict Cumberbatch, il supermodello deve tornare nel mondo dell'alta moda e dello spettacolo per proteggere le popstar di tutto il pianeta, come Justin Bieber, dall'attacco del perfido Mugatu.


i o t ri t sotto e l f ri

haTeful eighT • The [Quentin Tarantino] dal 2 febbraio

• Zoolander [Ben Stiller] dal 9 febbraio

chiamavano • lo Jeeg roBoT

[claudio Santamaria] dal 25 febbraio

Ma il vero salvatore del mondo come ci ricordiamo da bambini è Jeeg Robot d'Acciaio. Il regista Gabriele Mainetti gli rende omaggio in "Lo chiamavano Jeeg Robot", pellicola di fantascienza davvero inusuale per il cinema italiano in uscita il 25 febbraio, in cui Claudio Santamaria alias il ladruncolo Enzo Ceccotti entra in contatto con una sostanza radioattiva in seguito ad un incidente e scopre di avere una forza sovrumana. Il supereroe accoglie i nuovi poteri come una benedizione per la carriera di delinquente, ma la sua vita prende un'altra direzione quando incontra Alessia, convinta che lui sia l'eroe del cartone animato giapponese Jeeg. Corri ragazzo laggiù!? 


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8 E S T E T I C AM E N TE PARLANDO

ri dra Sarto

Alessan a cura di

la settori del ndale nei ale e delle ie z a te n Consule zione commerci 07 si occupa comunica i televisive, dal 20 mmerciali, produzion ente di relazioni co o, gestione tt principalme su linee di prodo zione e n formazio n i media, realizza nali io rapporti co di eventi promoz e n io z u . d o con stetic medico-e in campo

Esteticamente parlando. il nuovo appuntamento informativo sui trattamenti e le tecnologie disponibili nel campo della medicina estetica, con la consulenza di chirurghi plastici e di medici specializzati in medicina estetica.

La Tossina Botulinica di tipo A, comunemente chiamata “Botulino” o “Botox”. è una sostanza che rallenta la contrazione muscolare, agendo a livello di alcuni recettori dell’acetilcolina, presenti in sede della placca neuromuscolare. Poiché però a noi comuni mortali i termini medici non risultano di facile comprensione, possiamo dire che il prodotto iniettato arriva ad agire sui muscoli facciali sottostanti la pelle, determinandone perciò un rilassamento complessivo, che conferirà al volto un aspetto rilassato e più giovane. è un inibitore della mimica facciale, ma non spaventatevi, non rimarrete di certo paralizzati o con un aspetto “stirato”! Ve lo dico solo per farvi capire quanto sia importante la corretta applicazione della tossina che, se iniettata esclusivamente da un medico specializzato, farà assumere al volto un’espressione assolutamente naturale; al contrario, se il trattamento dovesse essere fatto in maniera errata, ci si potrà trovare di fronte ad alcuni inconvenienti, quali ad esempio l’effetto cosiddetto “occhio mephistofelico” (innaturalità dell’espressione per effetto arcigno, dovuta al sopracciglio tirato) oppure il temibile effetto “caduta della palpebra” (occhio tendente al basso), con peggioramento temporaneo dello sguardo. Fortunatamente parliamo di effetti collaterali reversibili nel tempo, ma vi assicuro che 4-6 mesi di

attesa per il ritorno alla normalità, è un periodo di tempo che sembrerà non passare mai. Ecco perché, ma questo vale per qualsiasi trattamento di medicina estetica, non mi stancherò mai di ripetere quanto sia fondamentale affidarsi a mani esperte, dunque a chirurghi estetici o a medici in possesso di specializzazione in medicina estetica. La tossina in campo estetico viene utilizzata dal medico con una concentrazione 100 volte inferiore a quella usata normalmente per trattare alcune patologie di tipo neurologico, quali ad esempio il torcicollo spasmodico dei bambini, e si continua ad utilizzare anche in ambito oculistico per correggere lo strabismo. è particolarmente efficace sul terzo superiore del volto, dunque la parte che comprende la fronte, la glabella (la zona tra le sopracciglia) e le rughe perioculari, tristemente famose come “zampe di gallina”; si esegue sempre in ambulatorio, mediante iniezioni sottocutanee con ago molto sottile e può provocare un lieve fastidio dovuto ovviamente alle “punturine”, avvertibile soggettivamente a seconda della sensibilità del soggetto trattato; questo inconveniente può essere ridotto applicando una crema anestetica, di solito a base di lidocaina, che nella maggioranza dei casi non risulta necessaria.


L'effetto visivo non è immediato, si manifesta dopo 4-5 giorni e permane tra i 4 e i 6 mesi. L’effetto deLLa tossina ci impedirà di corrugare, La Logica conseguenza non potrà che essere La progressiva distensione deLLe rughe ed iL non aggravarsi dei soLchi stessi, presenti magari da moLti anni.

Nota per le più fifone: di solito i chirurghi estetici si fanno preparare a livello galenico un preparato anestetico con delle concentrazioni di principio attivo più elevate di quelle reperibili in commercio. Il trattamento dura circa 15-20 minuti e subito dopo è consigliata l’applicazione di garze bagnate o ghiaccio, che aiuteranno a ridurre più velocemente il gonfiore dei ponfi procurati dall’ago. In ogni caso il recupero del paziente è immediato e si può procedere subito all’applicazione di un make-up minerale o, dopo una o due ore, di quello tradizionale, naturalmente utilizzando sempre prodotti di buona qualità, ma questa è una regola perennemente vigente... Le controindicazioni sono praticamente inesistenti, tranne lo stato di gravidanza, e si consiglia nelle 12 ore successive di non massaggiare le zone trattate, di non sottoporsi a sforzi fisici intensi per evitare che la vasodilatazione porti via il prodotto prima che agisca e di non esporsi a fonti di calore, quindi niente palestra, sauna, lampade solari e naturalmente sole; vorrà dire che, per qualche ora, vi dedicherete solo a voi stesse! L'effetto visivo non è immediato, come ad esempio per i fillers a base di acido ialuronico di cui parleremo nei prossimi appuntamenti, ma si manifesta dopo 4-5 giorni e permane tra i 4 e i 6 mesi, ma una volta iniziato ad usare il botulino si riuscirà a mantenere un risultato stabile, grazie all’azione prolungata nel tempo del prodotto iniettato ed alla conseguente scomparsa della “memoria” della ruga. In parole semplici, se l’effetto della tossina ci impedirà di corrugare, la logica conseguenza non potrà che essere la progressiva distensione delle rughe ed il non aggravarsi dei solchi stessi, presenti magari da molti anni. Il botulino a fine estetico si può fare in qualsiasi periodo dell’anno, a tutte le età dopo i 18 anni e durante tutto l’arco della vita; non è assolutamente vero che si verifichi una sorta di assuefazione, nè alcuna forma di intolleranza o ancor peggio di atrofia muscolare. La tossina botulinica di tipo A trova applicazione anche nel trattamento dell’ipersudorazione a livello ascellare, del palmo delle mani e della pianta del piede; qualche tempo fa fece scalpore la notizia del trattamento che l’attrice Sharon Stone aveva fatto fare ai piedini del figlioletto di pochi anni per evitarne il cattivo odore... vezzi da Star...? I costi di applicazione di una fiala variano dai 300 ai 400 euro ed è possibile impiegarne anche mezza o comunque la quantità che il medico riterrà necessaria. 


ge ren za Direttore Responsabile

Matteo Tornielli

m.tornielli@10e20.it Direttore Editoriale

Pierpaolo Magagna p.magagna@10e20.it Direttore Operativo

Massimo Cavallini m.cavallini@10e20.it Direttore Commerciale

Alessandro Sordina a.sordina@10e20.it

Art director

Editore

grafica@10e20.it

Via Lisbona, 7 35127 Padova T. +39 049 7991320 redazione@10e20.it www.10e20.it

Marta DonĂ Redazione

Paolo Braghetto Annalisa Fortin Monica Jacopetti Alessandra Sartori redazione@10e20.it Fotografie

Alberto Bacchin Riccardo Callegari Riccardo Piazza Robi Rossi

10&20 PubblicitĂ Srl

Stampa

Chinchio Industria Grafica Spa Rubano (PD) www.chinchio.it

Copyright editoriale

10&20 MAGAZINE

in attesa di registrazione



som ma rio |

12 S O M M AR IO

14

Nel cuore dell'Oceano Pacifico, tra l'Australia e la Polinesia, le Isole Fiji offrono agli amanti del mare splendide spiagge tropicali e resort esclusivi.

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Protagonisti il fasto e l'eleganza della "Capitale del mondo": Roma. L'espressione latina "Caput Mundi" è valorizzata nello stile forte, prezioso e raffinato di questi esclusivi segnatempo decorati con i tipici numeri romani.

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Quando si tratta di mollare gli ormeggi, le stagioni non esistono più. Il mare d'inverno assume un fascino del tutto particolare... I toni freddi esaltano le linee stilose di yacht sempre più sofisticati.

14 visioni FIJI

di Paolo Braghetto

20 a tu per tu

MAuRO (sILvestRO) LOReNzON

di Annalisa Fortin

28 lancette CAPut MuNDI

di Pierpaolo Magagna

36 onde

bRezzA PuNgeNte

di Pierpaolo Magagna

Mauro Lorenzon: appartenente alla categoria delle persone famose perchè magiche... oste di rara genialità, sincerità e disponibilità d'animo, dal talento innato coltivato con dedizione e passione, dotato di una particolare sensibilità artistica...

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2 editoriale

di Pierpaolo Magagna

4 a nodi sciolti di Stefania Amodeo

6 sotto i riflettori

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...sicuramente atterrare tra lingue di terra in oceano aperto o su scali ghiacciati sperduti nelle montagne tibetane o ancora su piste incastrate nel bel mezzo di una metropoli, con le ali degli aeroplani che sfiorano ad ogni decollo i contorni dei grattacieli, non deve essere un’esperienza così inebriante.

di Paolo Braghetto

8 esteticamente parlando

di Alessandra Sartori

44 sigari e distillati di Matteo Tornielli

56 in arte Mediolanum

ru bri che

di Federica Bevilacqua

76 arte e contropArte

di Annalisa Fortin

80 focus

a cura della Redazione

94 modAccessori

a cura della Redazione

97 eVenti

di Monica Jacopetti

68

I foodies le aspettavano da tanto tempo, ma solo all’inizio del nuovo anno le riviste e il web hanno iniziato a pubblicarle. Oggi, finalmente, abbiamo una panoramica completa delle principali tendenze food del 2016.

50 mondo

GLI aEROPORtI PIù PazzamENtE PERICOLOSI dEL mONdO

di Annalisa Fortin

60 copertina CRIStINa BuCCINO

Foto di Stefano Bidini

68 gourmet

FOOd tRENdS 2016: IL GuStO... OLtRE!

di Giusy Locati

Showgirl e fotomodella, professoressa nel programma di Rai 1 "L'Eredità", volto della campagna H3G Italia, protagonista all'Isola dei Famosi 2015 su Canale 5, testimonial della Campagna "2BEKINI" 2016 ed ora alla conduzione di "Premio Eccellenze d'Italia" a Sanremo.

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14 V I S I O N I


fiji

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VISIO N I 15

Nel cuore dell'oceaNo Pacifico, tra l'australia e la PoliNesia, le isole fiji offroNo agli amaNti del mare sPleNdide sPiagge troPicali e resort esclusivi. di Paolo Braghetto


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16 V I S I O N I

Tempio di Nadi, Viti Levu

Viti Levu - Photo © James L. Stanfield / Copyright National Geographic Society

Un paradiso indimenticabile per la bellezza dei suoi fondali e per l'ospitalità della sua gente dove la parola d'ordine è relax. La prima cosa da fare una volta arrivati, e indossata le ghirlanda di fiori donata in segno di benvenuto, è adeguarsi al cosiddetto “Fiji time”. Il tempo trascorre molto lentamente perciò non ci si deve arrabbiare se una birra arriva dopo circa 30 minuti. Il problema sarà poi ritornare ai ritmi assai più frenetici del mondo occidentale. Un'altra usanza a cui bisogna abituarsi sono due parole, “Bula” (ciao) e “Vinaka” (grazie) che la popolazione autoctona ripete in continuazione ai turisti unendole sempre a un sorriso che potrebbe sembrare senza motivo, ma testimonia la grande cortesia e disponibilità verso gli ospiti. A cavallo della Linea Internazionale del Cambio Data le isole vicino all'equatore sono il primo paese del globo a vedere il nuovo giorno e il quotidiano locale Fiji Times riporta orgoglioso sotto il titolo “Il primo giornale pubblicato oggi nel mondo”. La superficie totale dell'arcipelago, scoperto per la prima volta dall'esploratore Abel Tasman nel 1643, potrebbe essere paragonata a quella della regione Veneto. Delle 322 isole di cui si compone, solo 105 sono popolate da circa 800.000 abitanti; l'isola principale è Viti Levu dove si trova la città di Nadi che ospita l'aeroporto internazionale.



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18 V I S I O N I

Nanuku Auberge Resort, Pacific Harbour

Ci sono strutture alberghiere di vario genere a seconda delle esigenze, ma data la limitata capacità ricettiva è fortemente consigliata la prenotazione con largo anticipo. Ideale per evasioni nel massimo del lusso il Royal Davui Resort di Beqa Island è immerso in un lussureggiante paesaggio di 4 ettari con ville dotate di vasche idromassaggio e ad acqua fredda. Il ristorante offre da colazione a cena menù à la carte con ampia scelta tra piatti locali e internazionali. Il centro benessere offre servizio massaggi e palestra; nelle spiagge private ci si può dedicare a vari sport acquatici come lo snorkeling e le immersioni in cui ammirare la fauna marina. Il mare che circonda l'isola è una riserva speciale di biosfera con mante, tartarughe e valve giganti originarie del luogo. Spostandosi a Pacific Harbour, culla del surf, il Nanuku Auberge Resort a cinque stelle, caratterizzato da camere con piscina privata in riva all'oceano, propone maggiordomo e tata gratuiti e la pratica di attività ricreative come kayak, paddle, vela, rafting ed escursioni con le moto d'acqua. Il wellness center include un personal trainer, un parrucchiere, una biblioteca e una sala per i giochi.

Nanuku Auberge Resort, Pacific Harbour Royal Davui Resort, Beqa Island


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20 V I S I O N I

Sofitel Fiji Resort & Spa, Denarau

Affettuosamente noto come The Grand Old Lady e fedelmente restaurato come quando fu inaugurato nel 1914, il Grand Pacific Hotel nel porto di Suva offre 5 ristoranti, 3 bar, un salone di bellezza, un centro fitness. Situato di fronte al Palazzo del Parlamento e vicino al Museo delle Fiji e al Palazzo Presidenziale vanta giardini molto curati e servizi di eccellenza. Ubicato accanto al campo da golf a 18 buche sul lungomare di Denarau il Sofitel Fiji Resort & Spa offre una piscina in stile laguna, moderne camere con balcone privato e vista mozzafiato sull'oceano. Un'alternativa per vivere il mare a 360 gradi la regala il Bliss Boutique Yachting-Fiji: un'esperienza in un lussuoso e confortevole yacht, veleggiando tra acque turchesi. A disposizione personale di bordo, pasti gourmet, connessione wi-fi gratuita, attrezzature da pesca disponibili, piattaforma di nuotata per accedere direttamente all'acqua. Il Vatulele Resort nell'omonima isola è costituito da grandi bungalow con piscina e spiaggia privata totalmente immersi nel verde che distano oltre 50 metri l'uno dall'altro garantendo la massima privacy. Nel menù carni e pesci di qualità sopraffina accompagnati da vini pregiati. I paesaggi, gli usi e costumi, sono tra i punti di forza delle Fiji. Chi non ricorda il film “Laguna blu”? Le immagini sono state girate proprio nelle isole Yasawa conosciute in tutto il mondo per le sabbie finissime e le acque limpidissime della Champagne Beach, Paradise Beach e Lovers Beach. Girando le isole con una crociera in barca si possono visitare anche le più remote e partecipare nei villaggi tipici alla cerimonia della “Kava”, bevanda antichissima a base di erbe da assaggiare disposti in cerchio in un guscio di noce di cocco che viene utilizzato come bicchiere da cui tutti bevono in assoluto silenzio. Grand Pacific Hotel, Suva

Sofitel Fiji Resort & Spa, Denarau


isole Yasawa

Altro rito da non perdere è quello del “Lovo”, un banchetto tradizionale a base di carni e pesci cucinati con taro, manioca e patate dolci, che prende il nome dal forno scavato nella sabbia in cui viene preparato. Da vedere è anche il “Meke”, una danza popolare che viene tramandata di generazione in generazione ed accompagna la vita dei fijiani nei momenti più importanti, come la nascita, il matrimonio e, un tempo, la chiamata alla guerra. Tra i must dell’artigianato tradizionale ci sono la “tapa”, una tela decorativa polinesiana, il “tambua”, un dente di balena che portano al collo a scopo divinatorio. E poi ancora maschere in legno, cesti in foglie di palma, fermagli e orecchini in legno. Per finire ecco alcune curiosità: chi ha lo stomaco forte può anche visitare la tomba dove è stato sepolto l’ultimo cannibale tra i nativi, Ratu Udre Udre, con posizionate intorno le 99 pietre in memoria di ogni persona da lui mangiata. Ci sono degli atolli come Malolo, Tokoriki in prossimità della barriera corallina dove l’acqua si ritira di circa 100 metri a causa della bassa marea e così diventa molto più faticoso fare il bagno. Monuriki è diventata una meta turistica dopo l'uscita del film “Castaway”: chi vuole rivivere l'avventura del naufrago Tom Hanks? l Vatulele Resort, Vatulele Isalnd

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VISIO N I 21

La superficie totaLe deLL'arcipeLago potrebbe essere paragonata a queLLa deLLa regione Veneto. deLLe 322 isoLe di cui si compone, soLo 105 sono popoLate da circa 800.000 abitanti



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A TU PER T U 23

e t s o ' l , ' a t i r e c n i s n o ... c

o r u Mavestro) (Sil . n o z n e r o L

Ci sono persone famose oggettivamente, nel senso che, al di là della simpatia o dell'antipatia che possono suscitare, per qualche evento o motivo sono personaggi di una certa notorietà. Poi ci sono persone famose perché magiche, tanto che quando pronunci il loro nome anche l'essere più ritroso e distaccato, se sa di chi si sta parlando, si illumina, si arresta di colpo, si volta verso di te e piacevolmente sorride, confermando la grandezza di chi hai nominato. Mauro Lorenzon appartiene alla categoria delle persone famose perchè magiche. Con questa breve introduzione non voglio togliere lustro ai suoi titoli, tra cui il primato come sciabolatore d’oro, ma vorrei solo dare il merito di una rara genialità, sincerità e disponibilità d'animo che difficilmente si incontra in chi, come questo oste rinomato, ha un talento e un genio innati, coltivati con dedizione e passione, fino a portargli notorietà, senza mai però indurlo ad abbandonare la sua genuinità e la sua sensibilità artistica. Nemmeno ora che la sua fama va oltre confine rinuncia, infatti, ai suoi sgargianti papillon e ad avere le scarpe diverse una dall’altra. Peraltro la genuinità è uno dei valori su cui basa la sua ricerca e il suo apprezzamento dei vini e di sensibilità si nutre il lavoro di quest'oste che, seduto al tavolo del suo ristorante con me, porgendomi un calice di ottimo vino, facendo segno di avvicinarlo all'orecchio, mi disse: senti questo vino, ascoltalo!

Di Annalisa Fortin


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24 A T U P E R T U

Chi o cosa ti ha portato nel mondo del vino? Penso di essere nato nel Mondo del Vino, i miei genitori e parenti dal dopoguerra avevano l’incarico dell’"ammasso" di vinacce da prestazioni viniche per consegnarle alle Distillerie del Veneto e del Friuli per la grappa. Di contorno, già dagli anni '70, aiutavo padre e zii per le consegne ad alberghi e ristoranti di vini e liquori all’ingrosso, per intervenire, durante il periodo estivo, nel ristorante di famiglia in quel di Jesolo Lido e il compito principale era proprio la sistemazione ed il controllo della cantina. La prima cantina che hai visitato. La prima cantina che ho visto fu quella dei nonni. Facevano il vino per consumo quotidiano personale ed il sovrappiù era venduto ad amici e conoscenti. L’uva principale, fatalità, era la Barbera, vitigno prodotto dalla prima “vera” cantina che ho visitato nel 1983: la Braida di Giacomo Bologna, produttore di Barbera a tutto tondo, tanto da essere nominato come il Porta Barbera. Giacomo, anche lui oste come me, mi spronò (e ci riuscì) a farmi diventare un oste attento e curioso! In che cosa consiste e che cosa ti piace di più del tuo lavoro? Il mio lavoro consiste principalmente nell’ospitalità ed accoglienza e quello che mi piace di più è il racconto, da fare senza supponenza, delle esperienze e memorie su cibo e vino presentati con la massima semplicità. La soddisfazione ce l’ho soprattutto quando mi accorgo che la clientela, amichevolmente, mi segue da parecchi anni e questo mi da la forza per continuare la comunicazione e la condivisione delle MIE PASSIONI! Quale vino sceglieresti per una cena ideale e chi inviteresti per parlare di vino ma non solo? Non ho preferenze per un vino ideale, ma per alcuni vignaioli ideali, che nel totale si riducono ad un centinaio su milioni. Sono quei produttori che oltre al gusto, per ognuno di noi, portano nel bicchiere emozioni, storia e genuinità senza barare, come invece si fa da più parti per il vino industriale, con sofisticazioni chimiche pur ammesse per legge. Per parlare di vino e non solo inviterei persone curiose e interessate allo scambio di esperienze, sia in campo enogastronomico ma

anche sociale. La maggior parte delle cene ideali le condivido da sempre con mia moglie Nadia e nostra figlia Iana. Quale attore ti potrebbe interpretare se fosse fatto un film su di te? L’attore ideale per interpretarmi sono io stesso, lo faccio da anni, specialmente in bottega. Ogni giorno quando alzo il rotolante dell’Enoiteca La Mascareta è come aprire il sipario e recito la mia parte, con sceneggiatura e copione che conosco alla perfezione, mai uguali tutti i giorni ma sicuramente realistici. Probabilmente l’attore che più potrebbe interpretarmi, anche per affinità elettive, potrebbe essere l’attore francese Gerard Depardieu, che conosco, appassionato di vini e cibi genuini, nonché competente di italianità avendo vissuto per anni in una locanda-ristorante in Emilia, molto famoso. Mi risulta, infatti, che a breve uscirà un film proprio su questo. Se dovessi scegliere un attore italiano, mi piacerebbe Neri Marcorè, eclettico ed amante del buon vino!



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26 A T U P E R T U

In che cosa sarà diverso da quello di oggi il vino che si berrà tra 50 anni? Non ho la sfera di cristallo per prevedere il futuro, ma in parte ci potrebbe essere un corso e ricorso della storia. Cinquant’anni fa si beveva in maniera completamente diversa da oggi: c’erano vini bianchi più gialli e macerati come i rossi, c’erano rese bassissime (anche perchè una vasta produzione non avrebbe avuto sfogo nei mercati di allora), il vino in bottiglia era rarissimo e c’era meno chimica in vigna, anche per mancanza di mezzi finanziari (ed era un bene!!). In cantina insomma il biologico era una necessità non un’opportunità. Ecco per il futuro, fra cinquant’anni, vedo un ritorno al passato remoto! Si berrà più vino e meno bevanda, scelta obbligatoria per salvare il nostro pianeta e l’uomo che lo vive. Quale varietà d’uva secondo te è immeritatamente ignorata? Solo in Italia abbiamo 6000 varietà e cloni diversi fra loro. Le varietà di uva trascurate sono state, fino a poco tempo fa, i vitigni autoctoni regionali a favore di quelli internazionali, come lo Chardonnay, il Sauvignon, il Pinot Nero, il Cabernet e il Merlot. Si può dire però che c’è, e continuerà ad esserci, un’inversione di tendenza che premierà, ad esempio per il Veneto ed il Friuli, le dimenticate uve di Trebbiano, Malvasia, Ribolla,Vitovska, Tocai Italico, mentre per le uve rosse il Raboso e la Corvina per il Veneto, il Pignolo ed il Refosco per il Friuli e tanti altri vitigni autoctoni in tutti gli angoli d’Italia, da qui in avanti riconsiderati, anche per gli ottimi risultati raggiunti. Che abbinamento vino-cibo convincerebbe un astemio? Ho sempre asserito che l’abbinamento cibo-vino non può essere codificato più di tanto, perché le soggettività di gusto vanno rispettate! Per scherno, o scherzo, dico agli astemi che alla mia Mascareta c’è la sede del C.R.A. (Centro Recupero Astemi). Al di là degli abbinamenti con cibo, farei all’astemio una mini intervista sulle cause della propria riluttanza al vino, spiegando che se vale solo per il vino non è vera astemia (molti di quelli che si dichiarano tali, infatti, davanti a superalcolici e birra non si tirano indietro). Il recupero vero e proprio inizia facendo assaggiare la “spuma bionda”, che ricorda come profumo e gusto il vino Malvasia. Successivamente si aumenta il grado passando a 5° vol., con un “Moscato Naturale” che ricorda più il frutto dell’uva che il vino stesso. Per completare la terapia, una volta acquisito il moscato, passeremo ad un Prosecco Naturale non filtrato“Sur-Lie”, senza solfiti aggiunti, del tipo Brut, per fare un RUT! E va giù TUTT!!! Precisamente, e più seriamente, si tratta di un vino fermentato con i lieviti propri naturali tali da ricordare l’organolettica di una birra, più che di un vino stesso, così il soggetto (l’astemio di turno) avrà un bicchiere più avvezzo alle sue corde (o meglio al suo palato). Altrimenti, se la terapia non funzionasse... pace all’anima sua!


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A TU PER T U 27

La dote più importante di un sommelier? Un sommelier prima di tutto deve avere un approccio di umiltà e conoscenza, senza ostentare verità assolute. Nel gusto non si possono imporre abbinamenti, assecondare e consigliare invece sì! Importante per un sommelier, od oste che sia, è che l’approccio al vino sia edonistico e di piacere, non scientifico, abbinando cibo e vini con intensità di gusti e sapori in successione crescente, sia con il vino bianco che con il rosso, alternandoli. Dovrebbe oltretutto raccontare in breve la storia del vino, utile questo per chi lo produce ma anche per chi lo beve, senza tante enfasi, con semplicità, facendo in modo di farsi capire ed apprezzare per la sua professionalità. Questo è il sommelier ideale! Quale vino senti di consigliare ai lettori della nostra rivista? Più che di consigliare uno o dei vini, mi sento di consigliare nomi di produttori-contadini, che li fanno con uva sana e matura. Sono molti ma indicherò quelli che stanno in due mani e nel mio cuore, in ordine sparso. Ecco quelli che io considero produttori di Vino Vero: Vittorio Graziano di Castelvetro, Luigi Gregoletto di Premaor di Miane, Angiolino Maule di Gambellara, Josko Gravner di Oslavia, Benjamin Zidarich di Prepotto del Carso, Beppe Rinaldi (detto Citrico) di Barolo, Lino Maga del Barbacarlo di Broni (PV), Arianna Occhipinti di Vittoria in Sicilia, Fabrizio Niccolaini di Massa Vecchia e Massa Marittima, Gianfranco Soldera di Montalcino. Questi nomi non sono certamente esaustivi, ma esprimono una preferenza personale dell'oste!

Per scherno, o scherzo, dico agli astemi che alla mia mascareta c’è la sede del c.r.a. (centro recuPero astemi)...

Di libri ne hai già scritti, ma se fosse scritto un libro sulla tua vita che titolo avrebbe? Non saprei rispondere, ma un titolo ce l’ho per uno che sto pensando di scrivere ed è “Percorsi di Sorsi-Racconti Semi-Seri di un Oste!”. Per la verità di libri completi non ne ho mai scritti, ma ho partecipato e contribuito alla stesura di diverse guide. Ho scritto, è vero, diversi racconti e recensioni giornalistiche che faranno parte di quel libro di cui parlavo poco fa. Nel frattempo potete leggerli nella pagina del mio sito: www. ostemaurolorenzon.com! l


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28 L A N C ET T E

CAPUT

MUNDI


CAPUT MUNDI PROTAGONISTI IL FASTO E L'ELEGANZA DELLA "CAPITALE DEL MONDO": ROMA. L'ESPRESSIONE LATINA "CAPUT MUNDI" è VALORIZZATA NELLO STILE FORTE, PREZIOSO E RAFFINATO DI QUESTI ESCLUSIVI SEGNATEMPO DECORATI CON I TIPICI NUMERI ROMANI.

Di Pierpaolo Magagna


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30 L A N C ET T E

CARTIER ToRTUE

Creativo, precursore, nel 1912 Louis Cartier immagina un orologio a forma di “tartaruga”. Nasce «Tortue», un orologio assolutamente all'avanguardia in un'epoca in cui tutti gli orologi sono tondi e che diverrà un grande classico. Modello grande, movimento meccanico di Manifattura a carica manuale. Cassa in oro bianco 18 carati, corona poligonale in oro bianco 18 carati ornata di uno zaffiro cabochon. Quadrante argentato guilloché, lancette a forma di gladio d'acciaio azzurrato ed evidenti numeri romani a contrasto. Vetro zaffiro. Cinturino d'alligatore semi-opaco nero, fibbia pieghevole a doppia regolazione in oro bianco 18 carati. Impermeabile fino a 30 metri. € 20.300,00

AUdEmARs pIgUET mILLEnARY 4101

Progettato con quadrante appositamente decentrato per favorire la visione dei componenti che solitamente sono nascosti nel retro dell'orologio, simboleggia la perfetta combinazione di funzionalità ed estetica. Cassa in acciaio e fondello in vetro zaffiro antiriflesso. Quadrante principale nero e antracite con evidenti numeri romani e lancette in oro rosa. Contatore dei piccoli secondi anch'esso decentrato, nero, con lancetta in oro rosa. Movimento a carica automatica, alimentato dai movimenti naturali del polso. Cinturino in alligatore nero cucito a mano con fibbia pieghevole in acciaio inossidabile. Prezzo su richiesta.

VI VII VIII Ix x xI xII RAdo

CEnTRIx

Modello elegante dallo stile sobrio e raffinato, esprime un senso di linearità e leggerezza. Movimento automatico. Cassa in acciaio inossidabile e fondello in cristallo zaffiro trasparente. Quadrante bianco dalle linee essenziali, decorato da sottili numeri romani a contrasto e lancette sottili blu. Bracciale in acciaio inossidabile a maglie larghe. Impermeabile fino a 30m. Prezzo su richiesta.



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32 L A N C ET T E

longInes

DolCeVITA

Fin dalla sua creazione, la collezione Longines DolceVita ha portato in tutto il mondo l'eleganza contemporanea della Maison. Ispirata appunto alla "Dolce Vita", è un inno alla dolcezza del vivere. Oggi, con un'interpretazione inedita dalle linee addolcite, si apre un nuovo capitolo della storia della collezione. Questo nuovo modello sedurrà certamente le donne che hanno fatto del fascino uno stile di vita. Cassa rettangolare in acciaio inossidabile, vetro zaffiro antigraffio. Quadrante color argento flinquè con numeri romani dipinti e lancette in acciaio azzurrato. Micro-quadrante dei piccoli secondi a ore 6. Movimento al quarzo. Cinturino in alligatore nerp con fibbia acciaio. Impermeabilità fino a 30m. Prezzo su richiesta.

bregueT

ClAssIque 9067 Bellissimo esemplare in oro rosa 18 carati. Movimento a carica automatica con riserva di carica 38 ore. Quadrante in oro argentato, inciso a mano con meraviglioso effetto puntinato che ne esalta eleganza e brillantezza. Corona circolare liscia con numeri romani e lancette centrali bluette con finestrella data a ore 3. Fondello in vetro zaffiro. Impermeabilità 30m. Cinturino in pelle nera. Prezzo su richiesta.

I XII

I II III IIII V VI VII VIII IX X VACHeron ConsTAnTIn Heures CrÉATIVes

La collezione Heures Créatives dedicata alle donne si ispira agli iconici orologi da donna ideati da Vacheron Constantin durante gli Anni Venti, Trenta e Settanta.

Questo gioiello dall'aria romantica presenta una forma del tutto originale, sinuosa e aggraziata. Cassa in oro bianco 18 carati con 123 diamanti. Quadrante in madreperla con evidenti numeri romani a contrasto. Cinturino in alligatore nero con fibbia pieghevole in oro bianco 18 carati. Riserva di carica circa 40 ore. Prezzo su richiesta.



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34 L A N C ET T E

roleX

oyster perpetual • datejust Il Datejust 36 è l’archetipo moderno dell’orologio classico, non solo per la sua estetica intramontabile, ma anche per le sue funzionalità. Sul piano estetico ha attraversato il tempo mantenendo immutati i propri codici e ancor oggi, nella sua declinazione tradizionale, è uno dei segnatempo più riconosciuti e più riconoscibili al mondo. Cassa in acciaio e oro giallo, lunetta zigrinata, corona di carica a vite con sistema di doppia impermeabilizzazione Twinlock. Vetro zaffiro antiscalfiture, lente di ingrandimento Cyclope sul datario ore 3. Numeri romani in rilievo. Impermeabilità fino a 100m. Bracciale Jubilé (5 file) in acciaio e oro giallo. Prezzo su richiesta.

pIaget

gala lImelIght Elegantissimo il segnatempo Piaget con il contorno cassa che si protrae sinuosamente verso il bracciale. Cassa in oro rosa 18 carati con 62 diamanti taglio brillante. Quadrante bianco con numeri romani dalla forma allungata a contrasto e lancette centrali in oro rosa. Fondello in vetro zaffiro. Fibbia impreziosita da un diamante taglio brillante. Movimento meccanico a carica manuale. € 29.650,00


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LANCET T E 35

PAteK PhILIPPe

gondoLo

Esemplare particolare ed estremamente raffinato: cassa in oro rosa, quadrante grené bianco argenté con cifre romane brune. Contorno della lunetta incastonato con 108 diamanti. Quadrante ausiliario per i piccoli secondi a ore 6. Fondo cassa in cristallo di zaffiro. Cinturino: in alligatore a squama quadrata, cucito a mano, castano scuro lucido, impunture color crema. Fibbia ad ardiglione. Impermeabile fino a 30m. Prezzo su richiesta.

zenIth stAR

Elegante orologio ultra-sottile con indici blu in stile romano, indicazione di fase lunare a ore 6 e piccoli secondi a ore 9. Cassa in acciaio inox con diamanti, cristallo zaffiro bombato con trattamento antiriflesso su entrambi i lati. Movimento automatico con riserva di carica 50 ore. Impermeabilità 30m. Cinturino in pelle brown di alligatore con rivestimento in gomma protettiva e fermaglio in acciaio inossidabile. Prezzo su richiesta.

BAUMe et MeRCIeR

CLAssIMA

Design completamente rivisitato per questa collezione iconica che sfoggia un nuovo diametro da 40 mm. Alimentato da un movimento automatico racchiuso in un fondello in vetro zaffiro, questo modello in acciaio scandisce il tempo con lancette azzurrate, proprio come l'originale. Dotato di una grande lancetta centrale dei secondi, di un datario a ore 3 e di un quadrante argentato opalino con numeri romani, presenta inoltre una versione rivisitata della classica decorazione a linee guilloché. Alleato delle grandi ambizioni e simbolo di un lusso accessibile, questo segnatempo è dotato di un cinturino in alligatore marrone scuro con squame squadrate e tripla fibbia pieghevole con fermaglio di sicurezza. Un orologio sobrio ed elegante che sorriderà al futuro di chiunque lo indossi. Impermeabilità circa 50m. Prezzo su richiesta.


brezza p


pungente quando si tratta di mollare gli ormeggi, le stagioni non esistono piĂš. il mare d'inverno assume un fascino del tutto particolare... i toni freddi esaltano le linee stilose di yacht sempre piĂš sofisticati. di pierpaolo magagna

Ph Š Guillaume Plisson


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38 O N D E

SEA RAY 19 SPX Lunghezza 5,94 m Larghezza 2,54 m

L'acqua fa un cenno e Sea Ray fornisce la soluzione perfetta, simbiosi di eleganza e sportivitĂ , con il 19 SPX. Questo gioiello dal carattere aggressivo permette uno stile di vita a bordo del tutto confortevole, adatto a tutta la famiglia, mantenendo comunque prestazioni di alto livello. La combinazione di un interno spazioso, con pacchetti opzionali studiati ad hoc, maneggevolezza e un design elegante, offre un'esperienza di navigazione davvero unica e appassionante.



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40 O N D E

HODGDON

Ph © Guillaume Plisson

LIMOUSINE TENDER 10.5M Progettato da Michael Peters Yacht Design, il limousine tender 10.5m è l'archetipo della serie di custom tender ispirati allo stile “veneziano”, rielaborati da Hodgdon nel Maine (USA) con le più avanzate tecnologie e offerti in una gamma che va dagli 8.5 ai 12 metri. L'Hodgdon limousine tender 10.5m è caratterizzato da una esclusiva livrea esterna abbinata ad eleganti interni opzionali in legno e pelle. Con un layout in grado di accogliere comodamente fino a 11 persone, incluse due sedute “oversize” per l’armatore o per gli ospiti di riguardo, il tender offre a bordo un sistema di intrattenimento ad alta definizione, frigobar e climatizzazione. I finestrini laterali, completamente retrattili, agevolano la visuale e facilitano l'accesso a bordo degli ospiti. L'hard top, che ricopre l'intero salone, si alza attraverso un sistema idraulico ampliando gli spazi a tutta altezza facilitando l'imbarco e garantendo una visibilità a 360 gradi unica nella categoria. Gran parte degli esterni in acciaio inox, compresa l'ancora a filo prua – uno dei segni distintivi di Hodgdon - sono fabbricati su disegno. La cura nel layout, dei dettagli e nell'installazione dei sistemi di bordo elettrici, meccanici e di sicurezza – porta ad un limousine è tender di qualità impareggiabile. LaService Division di Hodgdon, inoltre, offre un programma di assistenza post-vendita impeccabile.



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42 O N D E

tankoa

S693 – M/Y SUERTE Tankoa S693 M/Y Suerte è stata progettata da Francesco Paszkowski in collaborazione con Margherita Casprini per offrire il più alto comfort. Gli interni sono moderni, ma caldi e invitanti grazie all’utilizzo esclusivo di materiali nobili e naturali. La circolazione a bordo doveva essere resa facile da ampi passaggi e l'equipaggio è stato messo in grado di poter svolgere i propri compiti, senza interferire con la privacy degli ospiti. Dalla piattaforma si avrà accesso agli interni attraverso il magnifico Beach Club dotato di salone, grande schermo TV, bar, bagno da giorno, doccia, sala massaggi, sauna e bagnoturco, entrambe con accesso diretto al mare, grazie alle terrazze pieghevoli. Il Beach Club è completamente rivestito di pannelli di teak, mentre la parete di fondo è realizzata interamente in ardesia. Al centro di quest’ultima, una scala centrale conduce direttamente al ponte principale e alla reception. Dalla passerella, gli ospiti potranno scoprire un salotto di grandi dimensioni. Nel garage del tender saranno riposti due Seabob Cayago F7, due tender Dariel DT di 7,50 metri con motori Yanmar 260 cv duo prop per 13 passeggeri ed equipaggiamento nav/com/music. Da qui una porta permette di raggiungere il Beach Club. Dal lato della scala Reale, gli ospiti troveranno un più ampio spazio sullo stesso livello a centro nave e un’enorme porta finestre che consente l’accesso alla hall principale, alle scale interne e all’ascensore principale, visto che l’S693 è provvisto di due ascensori. Il ponte superiore è dotato di un tavolo da pranzo per 16 persone, un salone e due divani a L che permettono una perfetta vista sul mare. La murata é di acciaio inox e vetro temperato. La prua di questo ponte è dedicata alla terrazza privata del proprietario, con accesso laterale diretto dalla sua suite, con un lungo divano di 6 metri con un frigorifero personale incorporato e una vasca idromassaggio per quattro persone circondata da letti prendisole.


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OND E 43

Il ponte sole, a poppa del ponte superiore, è un’altra grande area conviviale con un eliporto-touch and-go, che è abbastanza grande per un Augusta 109 a doppia turbina per portare gli ospiti a bordo. Di notte, l’eliponte diventa una pista da ballo con luci, altoparlanti e una stazione DJ. Verso la zona anteriore, due sun pad permetteranno agli ospiti di asciugarsi al sole dopo aver goduto della piscina di 5 metri con sgabelli incorporati lungo la parete finale, per sorseggiare un drink al bancone del bar. La piscina è dotata anche di una cascata che scorre – come una lama d'acqua – dalla sovrastruttura. Un'altra caratteristica interessante è la coffa, che è stata progettata sul tetto, dove armatore e ospiti potranno sicuramente godere della navigazione. Dal ponte di poppa l’accesso alle aree interne avviene attraverso porte scorrevoli laterali in vetro.

Lunghezza 69,30 m Larghezza 11,60 m Velocità 16,5 nodi Motorizzazione 2 x Caterpillar 3516B 2 x 1.825 kW [2 x 2480 HP]

Gli ospiti potranno quindi entrare in un vero e proprio giardino d'inverno, interamente circondato da pareti vetrate. Qui l’atmosfera e l'arredamento offrono una bella transizione tra spazio esterno e interno. La decorazione è fortemente ispirata dalle case giapponesi, con giardini, finestre dal pavimento al soffitto e pavimenti in ardesia. Il bar, con la sua porzione a forma di ala di un aereo è un'ispirazione del proprietario che ama tutto ciò che vola. L'intera area potrà essere utilizzata per tre funzioni: come uno spazio di incontro/riposo inondato di luce naturale, ma ancora all’aria aperta, come uno spazio sociale con il suo bellissimo bar o come una zona di ricezione vera e propria dove il capo steward della nave agisce come un portiere. Proseguendo si incontra il salone principale che il proprietario ha voluto fosse in realtà una vera e propria sala TV per la famiglia. Il divano a U è sormontato da una libreria. Comprendendo le poltrone, oltre 16 persone sono in grado di guardare gli ultimi successi sullo schermo curvo di 88 pollici 4K incassato in un muro di pietra nera. Sul lato del salone, la parete divisoria è evidenziata da un acquario, mentre la paratia anteriore è una gigante esposizione di vino creata da Paszkowski. Sul lato di dritta, il corridoio laterale porta gli ospiti alla lobby principale con la sua scala centrale e ascensore principale. Da lì, l'intero resto del main deck è dedicato agli alloggi degli ospiti. Quattro cabine ospiti e una suite VIP a tutta larghezza, progettate in uno stile molto zen, potranno godere di totale silenzio rispetto al ponte inferiore, dove solitamente si trovano le cabine ospiti. Ogni cabina, considerando la posizione sul ponte principale, è inondata di luce naturale, grazie alle ampie finestre al posto degli oblò convenzionali. La decorazione è una miscela di teck lavato, eleganti soffitti cinesi laccati, dettagli laccati nero, pianoforte e marmo nero con qualche tocco di ricchi rivestimenti in pelle. l


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44 S I G A R I E D I S TILLATI


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SIGARI E DISTILLAT I 45

M u n g b a M e Clu

o atte M Di

i iell n r To

Magnum significa - gli studi classici servono sempre - grande. Non fermatevi alle dimensioni, anche se molti dicono che contino parecchio, quanto al fatto che da aggettivo questo termine sia diventato un sostantivo che ha individuato un’agenzia fotografica prima, poi una serie tv, ma anche un gelato e persino un’intera gamma di sigari. Per capire il legame tra queste realtà, non serve scomodare la teoria dei sei gradi di separazione - in questo caso sarebbero soltanto quattro - in quanto il fil rouge che unisce questi elementi è già sottolineato da quel comune denominatore che è il chiamarsi magnum. Tra i primi a utilizzare questo nome furono 4 persone nel 1947. I nomi? Cartier-Bresson, Capa, Seymour e Rodger. Uomini, fotografi e artisti, ugualmente grandi in ciascuna di queste tre accezioni, fondarono un’agenzia, la Magnum appunto, per testimoniare con occhio fotografico tutto quello che, subito dopo gli orrori della guerra, poteva e doveva essere catalogato quale esempio di bellezza superstite. La ‘magnitudine’ del telefilm fu testimoniata invece non solo dal nome del protagonista (Magnum P.I), ma anche dalla sfarzosità della location, la villa utilizzata per il set pare piaccia talmente tanto all’attuale presidente degli Stati Uniti da spingerlo all’acquisto, senza dimenticare che, quando gli autori decisero di far morire il baffuto investigatore privato, furono costretti a suon di lettere e manifestazioni di protesta, a farlo in qualche modo resuscitare. La grandezza di quello che potrebbe essere considerato il pronipote del cremino, sta invece nell’aver raggiunto la fama di vero e proprio dessert da passeggio, senza contare che la sua versione salata viene servita, ovviamente reinterpretata, dallo stellato e stellare chef Massimo Bottura nel suo atelier gastronomico modenese. Il sigaro? Chiunque ami il tabacco, in particolar modo quello cubano, non può non conoscere la linea Magnum prodotta dalla marca H.Upmann.


M u n g a M e Club

Questa gamma vede la luce nel 2008 con un solo modulo, il Magnum 46, che tuttavia è in grado di mietere consensi sin da subito, in virtù di una complessa aromaticità sottolineata da una forza mai invadente. Il numero che segue la parola Magnum sta qui ad indicare il cepo del sigaro, come accadrà anche con gli esemplari successivi: Magnum 48 (edizione limitata del 2009) e Magnum 50 (inizialmente edizione limitata nel 2005 e poi modulo che rientra nella normale produzione). Da poche settimane ecco un nuovo membro della linea Magnum, che ‘grande’ lo è davvero. Sto parlando della nuova edizione limitata 2015: il Magnum 56. La lunghezza (150 mm) permette comunque al sigaro di avere uno svolgimento aromatico piuttosto articolato, composto da note di pasticceria secca, mandorla, noce e una nitida sensazione di vaniglia lievemente fumè. I descrittori sono molti di più di quelli che ho elencato, anche se ciò che emerge maggiormente dall’assaggio è l’equilibrio. C’è tanto, ma tutto è ugualmente ben scandito tanto che, nonostante le dimensioni, il Magnum 56 risulta comunque adatto ad un pomeriggio di relax dopo un pranzo non troppo impegnativo.

Da poche settimane ecco un nuovo membro Della linea: il magnum 56 Dal tono aromatico piuttosto articolato, composto Da note Di pasticceria secca, manDorla, noce e una nitiDa sensazione Di vaniglia lievemente fumè.



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48 S I G A R I E D I S TILLATI

Rimanendo infine in tema di edizioni limitate, ma passando da un modulo aromatico ad uno forte, incontriamo il Ramon Allones chiamato Club Allones. Come il precedente sigaro di Upmann rispetta tutti i crismi che qualificano un’edizione limitata ovvero un formato che esula dalle classiche vitolas del catalogo cubano, senza dimenticare che tutti i tabacchi che concorrono a determinarlo sono invecchiati separatamente per almeno due anni. Il nuovo sigaro di Ramon Allones (135*47 vitola Club Allones) ha invece nella forza e nella piccantezza i suoi tratti distintivi. A crudo i profumi evidenziano nuances di prugna disidratata, cacao criollo e cuoio. Abbiate cura di non fumarlo troppo umido, perché lo spessore della capa durante il taglio potrebbe tendere a trascinarsi dietro anche parte della fascia esterna, qualora non siate provvisti di una ghigliottina affilata. L’assaggio mostrerà un sigaro da intenditori, che oggi offre qualche scompostezza dovuta al molto materiale gustativo non adeguatamente bilanciato da un tempo sufficiente di amalgama. Dimenticatevelo perciò nell’humidor per ricordarlo, poi, come uno dei grandi sigari dell’anno. l

M u n g a M

Il nuovo sIgaro dI ramon allones ha nella forza e nella pIccantezza I suoI trattI dIstIntIvI. a crudo I profumI evIdenzIano nuances dI prugna dIsIdratata, cacao crIollo e cuoIo.

b u l C e



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50 M O N D O

Di Annalisa

Fortin

delle ali e le figlio Icaro o su e i lu zza del volo ruì per e dall'ebbre Dedalo cost er d e, n ss re o p in ce M o si fe o da rtroppo Icar imprigionat . le arra che pu , in cui era n ta e dove morì a re d ar C en tti di cera e m a d gg el n e le e a L er . d ra ca non sono fa ce lo i Per fuggir la o re la d el , n d ae to i n ce gl es fa co u , i o q la cera ro corp hi; cert stante ente da risc curo. Nono attaccò ai lo il calore fuse , si es ,è le ti te tà n so vi en ra al ti o o am at p cu ò trop sere rin non è un’ zo estrem es ez re o la m an n vo ss u e si avvicin o i, è p d i o in to i dat fascinante orto aere insegna, qu ad essere af ile: per quan che il trasp b ra si o co n n Come Icaro re ra an p i st u o m porti nel , contin se. è co anni ci dim no degli aero re più diffu ella del volo u so au q p ci e evidenze da e le m a ch co tr , o o a ngiam volo sia tra l’uom lo resta un nsia per un Se poi aggiu naturale per . l’a in e re fobia del vo sì m au p co co i e tà d il vi b nsi di gran che un’atti di, è compre anche causa inevitabile eo venire i brivi e sogni ma fa i e n ar io gne tibetan rr az te ir p nelle monta di dover at ti fonte di is o u d llo er o si er ec sp en d p i ti iaccia il solo abili. o ad ogn o su scali gh più giustific mondo dove che sfioran to i le er n a la tr ap p e o ro ch an ae egli in oce ni e an , con le ali d gue di terra le più comu a metropoli rrare tra lin n te u i at te. d te an zo ri en ez eb m Sicura così in el bel m incastrate n n’esperienza u te is re p se su es e ra anco i, non dev ei grattaciel i contorni d


G

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Vediamo aLLora quaLi siano gLi aeroporti in cui è megLio scongiurare di non doVer atterrare mai.

posto

In seconda posizione c’è l’aeroporto di madeira, in portogaLLo, a causa delle manovre estreme che deve affrontare il pilota durante la fase di avvicinamento della pista, rappresentata da uno stretto viadotto lungo la costa. Fino al 2003 era dotato di una pista lunga meno di 1,5 chilometri, che rendeva le operazioni di volo difficilissime. Nonostante ora sia stata raddoppiata in lunghezza, la pericolosità dell’aeroporto resta intatta, circondato com’é dall’oceano da un lato e da un’alta montagna dall’altro.

lUkla, NeP

al

Il primo posto (o l’ultimo, comunque lo si voglia leggere) tra gli aeroporti più pericolosi del mondo è assegnato a quello di gibiLterra che ha una particolarità che lo rende davvero unico e piuttosto pericoloso: la sua pista d’atterraggio principale incrocia la strada principale della città. All’atterraggio dell’aereo i veicoli sono obbligati a fermarsi, e questo accade non di rado essendo un aeroporto internazionale. In sostanza la pista si incrocia con il traffico cittadino, come fosse una ferrovia, con tanto di passaggio a livello!

Madeira, PO

rtOGallO

Il terzo posto va alla pista aeroportuale di LukLa, in nepaL, punto di passaggio per molte spedizioni dirette verso l’Everest. Spesso le condizioni del vento e la visibilità peggiorano ulteriormente la situazione, tenuto conto dello strapiombo che precede la pista. Questo minuscolo aeroporto, nascosto tra i picchi himalayani, è famoso per essere il luogo dove atterranno e iniziano la loro scalata molti degli alpinisti che cercano di ascendere l’Everest. Situato all’altezza di 2900 metri, questa piccola striscia d’asfalto si trova incastonata tra le montagne e termina con uno scosceso dirupo di un centinaio di metri che non lascia margine d’errore. Nel 2010 History Channel lo ha definito come l’aeroporto più pericoloso del mondo.


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52 M O N D O

Pr

posto

ana, sain incess Juli

T MarTin -

caraiBi

L’aeroporto princess JuliAnA sull’isola caraibica di sAint MArtin si guadagna la non invidiabile palma del quarto aeroporto più pericoloso del mondo. L’immagine potrebbe essere sufficiente a capire perché, ma diamo comunque qualche numero: la pista, che serve la parte olandese dell’isola e sulla quale transitano giganti jet, è lunga appena un paio di chilometri e i velivoli passano giusto una ventina di metri sopra le teste dei bagnanti, “beatamente” distesi sul lungo lido di Maho Beach. Di certo non si può dire che questo aeroporto non sia pericoloso, ma è anche dannatamente panoramico. Comunque occhio alla testa se vi capita di fare un bagno nelle acque caraibiche nei pressi dello scalo!!

saBa, Ola

nDa

Alle altre posizioni della classifica si piazzano aeroporti di isole molto piccole, ma anche piste d’atterraggio strette tra le montagne, come la famosa pista sulle Alpi frAncesi di courchevel. Questo piccolo scalo detiene diversi primati: è l’aeroporto più alto d’Europa, è uno degli aeroporti più piccoli al mondo, presenta una pendenza record del 18,5% ed è anche tra i pochissimi aeroporti di dimensioni così ridotte ad essere servito da voli di linea. La pista d’atterraggio non è segnalata o illuminata in alcun modo, fatto che, in condizioni di nebbia o nuvole basse, ne rende la fruizione quasi impossibile.

Altro scalo caraibico da cardiopalma, con le onde oceaniche che si infrangono sulle scogliere a pochi metri dall’asfalto della pista, è quello della minuscola isolA di sAbA, nei territori olandesi oltremare. Questo scalo si trova in una posizione davvero da urlo, sia per la panoramicità sia per la pericolosità, con entrambi gli estremi della pista a strapiombo sul mare. Oltretutto la pista d’atterraggio è davvero corta e i suoi quattrocento metri rappresentano davvero un grande rischio per ogni operazione di atterraggio o di decollo. L’aeroporto sarebbe ufficialmente chiuso al traffico aereo, ma le autorità dell’isola derogano a tale chiusura, consentendone regolarmente l’utilizzo a voli regionali di piccoli aerei o elicotteri.

cOurchev

el, Francia



BARRA, SCO

ZIA

Anche la Scozia però detiene un piccolo primato: l’aeroporto, situato nella brulla ed ampia baia dell’Isola dI BaRRa, è veramente unico, essendo l’unico aeroporto del mondo in cui gli aerei utilizzano una spiaggia come luogo di decollo e atterraggio. La spiaggia è munita di tre piste disposte a triangolo, il cui perimetro è delimitato con pali di legno e che permettono il decollo dei piccoli velivoli che la utilizzano. Con l’alta marea le piste vengono sommerse dall’acqua e questo fa sì che l’orario dei voli vari in base alla marea.

Passiamo ora a dove la pista di ghiaccio è la pista di atterraggio usata dallo US Antarctic Program durante la stagione estiva a causa della sua vicinanza alla stazione McMuRdo. Questa permette l’atterraggio di velivoli anche piuttosto grandi e viene costruita all’inizio di ogni stagione estiva, per essere usata fino ai primi di dicembre quando il ghiaccio inizia a rompersi. I piloti che vi sono atterrati dicono che la superficie della pista di ghiaccio è stabile quanto una normale pista d’atterraggio in cemento, e se lo dicono loro...

McMuRdO

, STATI uNIT

I

Situato sull’Isola caRaIBIca dI saInt BaRthéleMy (Antille), anche l'Aeroporto Gustaf III è veramente pericoloso. Il corridoio nel quale la pista d’atterraggio è stata ricavata è stretto H - ANTILLE SAINT BART a tal punto che gli aerei passano davvero vicini GuSTAf III, agli alberi adiacenti alla pista e che l’atterraggio è consentito solo a piccoli aerei con massimo 20 persone a bordo. L’aeroporto non è pericoloso solo per i velivoli, ma anche per i civili a terra: un po’ ovunque ci sono cartelli che indicano agli sbadati bagnanti di non stendersi nei pressi della pista d’atterraggio. Da brivido è anche l’aeroporto internazionale don MueanG, a BanGkok dove intorno e dentro l’aeroporto c’è un campo da golf 18 buche! E in Italia? In ItalIa l’aeroporto più pericoloso è probabilmente THAILANdIA k quello palermitano di Punta RaIsI, a causa delle particolari O k G N NG, BA rotazioni dei venti che spesso intervengono a complicare le dON MuEA procedure di decollo e atterraggio. Al netto di questa lista, permane il dato da cui siamo partiti: l’aereo resta il mezzo di locomozione più sicuro a nostra disposizione. Dunque niente paura: partite, volate, viaggiate, siete in una botte di ferro! l



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56 I N A R T E ME D IOLANUM


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IN ARTE MEDIOLANU M 57

di federica bevilacqua

uno spazio dove si incontrano arte, cultura, fascino. uno spazio che ogni mese saprĂ trasmetterci nuove emozioni. una galleria d'arte? no, una banca... in arte "mediolanum".


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58 I N A R T E ME D IOLANUM

Nella magica atmosfera di Casa Mediolanum in molti, lunedĂŹ 19 gennaio, hanno vissuto un'esperienza suggestiva e rara. L'incontro con un grande artista del nostro tempo, Francesco Caliendo, presentato con simpatia ed ispirata competenza dal prof. Giorgio Grasso. Tra gli ospiti anche molti artisti, italiani e non, a sottolineare l'ammirazione per quello che possiamo considerare il piĂš grande pittore espressionista contemporaneo in Italia. E proprio dall'Espressionismo si deve partire per leggere le sue opere. Da questo incredibile fenomeno artistico e culturale che contribuisce alla svolta in senso moderno dell'arte europea, all'inizio del Novecento. Anticipati da Gauguin e Van Gogh, pittori come Munch, Ensor, Schiele, insieme alla schiera dei tedeschi Kirchner, Emil Nolde, si pongono coraggiosamente in polemica non solo contro l'estetica del bello, che fino a quel momento aveva dominato la produzione artistica, pur attraverso linguaggi diversi e differenti scelte formali, ma anche in opposizione ai regimi totalitari, che li mettono al bando con l'etichetta di "artisti degenerati" e il veto ad esporre.


Le immagini scorrono parallele alle parole di Giorgio Grasso ed emerge chiaramente il filo conduttore che unisce l'Espressionismo di tutti i tempi e i luoghi: la sua problematicità, il suo fine di denuncia, la sua vocazione a smascherare gli aspetti più oscuri della società e soprattutto dell'essere umano, attraverso la deformazione e l'uso simbolico del colore. La pittura di Caliendo ci cattura in modo quasi ipnotico, per la forza della carica espressiva che sprigiona. Le sue opere sembrano nascere da un'esplosione,

la problematicità, la denuncia, la vocazione a smascherare gli aspetti più oscuri della società e soprattutto dell'essere umano, attraverso la deformazione e l'uso simbolico del colore.

Si tengono periodicamente convegni gratuiti di educazione finanziaria. per partecipare Scrivere alla mail

mediolanum.padova3@gmail.com

dove il colore si stacca con forza dalla forma, appena percettibile e sempre deforme, per spandersi in una sorta di scia, fatta di grumi e bolle, che emergono fisicamente dalla superficie pittorica. Anche i titoli sottolineano l'inquietudine profonda che attraversa l'animo di Caliendo ("Solo volto", "Studio per disadattati", "L'assassino", "Magma"... solo per citarne alcuni), salvo poi scoprirlo affabile e pacifico, come se la pittura per lui fosse un processo catartico e rigenerante. E, come sempre, anche noi alla fine della serata, dopo un piacevole buffet, usciamo da Casa Mediolanum arricchiti da questo nuovo incontro e già in attesa di vivere il prossimo... l

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showgirl e fotomodella, professoressa nel programma di rai 1 "l'ereditĂ ", volto della campagna h3g italia, protagonista all'isola dei famosi 2015 su canale 5, testimonial della campagna "2BeKini" 2016 ed ora alla conduzione di "premio eccellenze d'italia" a sanremo.

Ph. Š Stefano Bidini


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COPERTIN A 61

cristina

buccino


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Abbiamo incontrato Cristina Buccino sul set della campagna 2bekini a Canazei, in Val di Fassa. Raccontaci qualcosa della tua infanzia e dei tuoi affetti… Ho dei genitori fantastici e due sorelle a cui sono legatissima. La mia infanzia è stata molto felice. Sono fortunata da questo punto di vista. Il tuo ultimo progetto lavorativo? A Sanremo, il 10 febbraio condurrò il "Premio Eccellenze d'Italia" con Max Brigante di Radio 105 e proprio da lì faremo il lancio di "Bikini Island", un reality che condurrò insieme ad Alex Belli a bordo di una barca nei mari balearici. Non vedo l'ora!


Ieri, oggi e domani, il tuo messaggio senza tempo.

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Radio Cafè nasce per offrire un suono innovativo, ricercato e rilassante esplorando i diversi territori della musica in un continuo viaggio sonoro: grandi classici soul, le espressioni del jazz, le ultime tendenze della lounge, chill out e nu soul. Radio Cafè: si sente la differenza. www.radiocafe.it

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Quale delle esperienze lavorative ti ha dato di più? Sicuramente l'Isola... Per il contatto con la natura, per le condizioni estreme che portano a far uscire la tua vera essenza. Un'opportunità di crescita enorme che non dimenticherò mai. Quale aspetto ti piace maggiormente del mondo della moda? Amo partecipare alle varie settimane della moda milanese e gran parte di ciò che spendo è proprio nell'abbigliamento e negli accessori. Mi piace prendere ispirazione per creare il mio stile semplice. Mi piace molto una frase di Chanel in cui mi rispecchio molto: "Quando è tanto è troppo". Un sogno professionale? Presentare un programma comico come Zelig o Colorado è sempre stato il mio sogno, anche perché mi ritengo una persona spiritosa e mi diverto a fare imitazioni, anche se per fortuna in pochi lo sanno!



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Cristina Buccino con la sorella Maria Teresa, interior designer.


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C'è un episodio che ti ha cambiato la vita? Bèh, forse l'Isola dei Famosi perché, anche se avevo già fatto L'Eredità con Carlo Conti, Canale 5 in prima serata ti dà comunque una popolarità maggiore e il popolo dei reality è molto attivo e interattivo nei social. Che rapporti hai con ex colleghe di lavoro? Seppur non abbia per carattere un rapporto morboso con nessuna di loro, ho comunque un buon rapporto con tutte. Quest'estate tra l'altro ho incontrato l'ex collega e professoressa di L'Eredità, Sara Facciolini, in un locale di Sanremo durante una serata 2bekini ed è stata una bella sorpresa. Come reagisci alle critiche? Dipende... ma devo dire la verità: sono sensibile e impulsiva e quando leggo cose non vere sui giornali di gossip non riesco ad essere indifferente. è un aspetto su cui devo lavorare un pochino. Un pregio che ti riconosci? Credo di essere una persona generosa, ma dovreste chiederlo ai miei amici. Una debolezza da confessare? Chi mi conosce superficialmente crede che io sia una roccia ma devo ammettere di essere molto sensibile al contrario delle apparenze. Che rapporto hai con il tuo corpo? Faccio attenzione a ciò che mangio, vado in palestra, soprattutto negli alberghi dato che sono spesso in giro e amo i massaggi. Sei molto attiva nei social? Mi piace molto postare su Instagram e quando sono in viaggio, negli aeroporti o nelle stazioni, mi diverto a instagrammare e a condividere su Facebook. Purtroppo ho molti fake profile ma i miei social ufficiali sono Cribuccino per quanto riguarda Instagram e il mio Facebook è Cristina Buccino Official Profile. Rispondo quasi sempre ma a volte i messaggi sono davvero tanti... non me ne vogliano i miei followers. Svelaci qualche dettaglio della tua vita sentimentale… Sono serena, frequento da poco un uomo che non ama apparire e non fa parte del mondo dello spettacolo. Come ti vedi tra dieci anni? In una casa luminosa con un marito e due bambini, se Dio vuole! Lasciamoci con una tua massima… "Vivi e lascia vivere" è sempre stato il mio motto. l


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68 G O U R M E T


blu mirtillo

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GOURM E T 69

ogni mese vi svela gustose e raffinate ricette accompagnate da interessanti curiosità all'insegna del buon cibo.

FOOD

TRENDS

2016

il gusto... oltre! I foodIes le aspettavano da tanto tempo, ma solo all’InIzIo del nuovo anno le rIvIste e Il web hanno InIzIato a pubblIcarle. oggI, fInalmente, abbIamo una panoramIca completa delle prIncIpalI tendenze food del 2016. vI presentI amo le maggIorI novItà. però, prIma dI InIzIare a leggere, rIsveglIate Il vostro “umamI” e preparatevI ad andare “oltre”. di giusy locati


Se state cercando di capire cos’è l’"umami" mettetevi comodi e iniziate a leggere. Ci arriveremo gradualmente. Intanto vediamo che cosa sta accadendo nel mondo del food. è passato solo un mese dall’inizio dell’anno e già si scatenano i pronostici su come sarà il 2016. In tutti i campi, in ogni settore. E anche quello del food non può essere da meno. Si sono attivati davvero tutti, anche fonti che prima avevano un po’ snobbato il giro degli chef. Perché il cibo fa proprio tendenza, condizionando anche gli altri universi. Così, riassumere in poche righe le numerosissime previsioni emerse tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016 non è facile. Però è divertentissimo. Blumirtillo (http://blog.cookaround.com/blumirtillo/), curioso blog di cucina #trendy e #nostress ha “estrapolato” per voi le principali anticipazioni per il nuovo anno e cercherà di riassumervele in breve. Rendiamo piacevole la nostra lettura con un evergreen: il SOUFFlÉ Di ZUCCHiNE (ingredienti per 4 persone) 2 zucchine, 1 scalogno, 25 gr di burro per le zucchine e per la preparazione successiva del soufflé: 40 gr di burro, 2 cucchiai di farina, 250 ml di latte, 4 uova, sale, pepe. Soffriggete lo scalogno e aggiungete le zucchine tagliate a dadini che cuocerete a fuoco basso finché non diventeranno morbidissime. Poi le lascerete raffreddare. Per preparare il soufflé montate gli albumi a neve in una ciotola larga. Gli albumi non vanno montati troppo: devono restare un po' cremosi. Sciogliete il burro in una pentola, unite la farina mescolando bene con una frusta. Cuocete a fiamma bassa per circa 2/3 minuti. Aggiungete il latte un po’ alla volta e continuate a mescolare proseguendo la cottura per altri 2/3 minuti. Aggiustate di sale e pepe. Spegnete il fuoco e togliete la pentola. Unite al composto 1 tuorlo alla volta, sbattendo. Aggiungete le zucchine. Mescolate un po’ alla volta gli albumi montati, poi amalgamate delicatamente il resto degli albumi montati. Come si fa? Con la spatola si inizia a incorporarne una parte con gesti delicati dal basso verso l'alto. Poi si unisce il resto. Imburrate 4 ciotoline. Versate il composto all’interno riempiendo fino a metà. Cuocete nel forno preriscaldato a 220° per 10 minuti e poi abbassate a 180° per altri 10 minuti e comunque finché non si gonfiano bene.

Quali saranno dunque i food trends, le nuove tendenze dei consumi alimentari, del 2016? Partiamo da una prestigiosissima fonte, ovviamente USA, perché sono bravissimi a fare statistiche: a fine 2015 la National Restaurant Association ha chiesto a 1.575 chef professionisti un loro parere in merito alle tendenze emergenti. Presente dal 1919, l’associazione, che conta oltre 400.000 operatori del settore iscritti, ogni anno compie un’accurata analisi dello stato dell’arte della ristorazione americana e internazionale, evidenziando le cosiddette scelte “super trendy”. Quest’anno l’associazione ha prodotto una classifica che vede al primo posto il sano consumo di carne e pesce locali, snobbando tutto ciò che è forestiero, a seguire saranno di tendenza gli chef che propongono location e contesti di vendita più "informali", verranValorizziamo il local, per no valorizzati gli ingredienti esempio con queste CREPES naturali e il cibo lavorato il POMODORO E MOZZAREllA meno possibile, la soste(ingredienti per 4 crepes grandi) 1 uovo, 170 nibilità ambientale, paml di latte, 80 gr di farina 00, 400 gr di salsa di sti sani per i bambini, pomodoro, 200 gr di mozzarella per pizza, parmigiano nuovi tagli di carne, reggiano, sale, olio extravergine di oliva, origano. Versate gelato fatto in casa, la farina in una ciotola stemprandola con il latte, aggiungete condimenti etnici/ l’uovo e il sale. Amalgamate bene gli ingredienti con la frusta. spezie e le linee di Coprite con pellicola trasparente e fate riposare in frigorifero prodotti creati nelle per mezz’ora. Intanto preparate il ripieno. Tritate la mozzarella fattorie. per pizza. Mescolatela alla salsa di pomodoro. Aggiustate di sale e aggiungete origano a piacere. Distribuite su ciascuna crepes il composto ottenuto. Chiudetele a metà (e se volete in quarti). Una spolverata di parmigiano reggiano, un paio di minuti in forno ed eccole pronte per essere servite.



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Tra gli orientamenti alimentari dei consumatori americani dunque primeggia la ricerca di prodotti salutari ad alta sostenibilità ambientale. Anche il famosissimo magazine New Nutrion Business conferma questa tendenza: ha infatti individuato le strategie generali che nei prossimi mesi guideranno il settore food and beverage. Tante proteine, pochissime calorie e una generale confluenza verso il mondo vegetale. Ancora una volta, per l’ennesimo anno, si conferma il trend dei prodotti salutisti. Mangeremo meno carne e ci abbufferemo di crescione, cavolo cinese (davvero?), bietole, cime di rapa, spinaci, verze, indivia. Sono trainanti in questo senso i pareri dei cosiddetti Millennials (la Generazione Y tanto per intenderci) le persone nate tra Speriamo che questi gli anni ottanta e i primi anni duemila CESTINI DI TAGLIATELLE che pare abbiano una gran voglia di CARCIOFI E SALMONE piacciano mangiare sano. ai Millennials! (Ingredienti per 12 cestini) 8 fondi Vale a dire: 1) che nei prossimi di carciofo, prezzemolo, 300 gr di salmone affumicato a film USA forse non vedremo cubetti, 300 gr di tagliatelle all’uovo, 500 gr di besciamella, più frigoriferi formato gisale, pepe, parmigiano reggiano grattugiato, per questi cestini gante, anche se in famiglia utilizzeremo inoltre 12 stampini di silicone per muffin. Inserite sono in due, straripanti di in una pentola bassa e larga i fondi di carciofo coprendoli con 1 contenitori di plastica dai dito d’acqua. Aggiustate di sale e pepe e cucinateli aggiungendo di contenuti non ben defitanto in tanto acqua finché non diventano morbidissimi. Per non niti; 2) che la fascia che appesantire la preparazione non mettete né olio né burro. Una volta va dai 35 ai 15 anni detta cotti schiacciateli con una forchetta e aggiungete qualche fogliolina di moda anche nel food. prezzemolo. Portate ad ebollizione l’acqua per la pasta. Intanto iniziate a scaldare la besciamella che avrete preparato precedentemente. Aggiungete alla besciamella calda il salmone e i carciofi. Mettete da parte qualche cubetto di salmone. Buttate le tagliatelle e cucinatele per il tempo necessario (generalmente pochi minuti). Scolatele e aggiungete immediatamente la besciamella. Mescolate bene. Distribuite le tagliatelle negli stampi mettendo al centro il salmone messo da parte e spolverate di parmigiano grattugiato. Infornate a 180° per 15 minuti.



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Ma nei food track propongono anche i dolci? Certamente! E allora suggeriamo ai futuri street chef questa buonissima TORTA ALLE MELE E MASCARPONE 250 gr di farina, 4 uova, sale (1 pizzico), 3 mele Golden, 20 nocciole sbriciolate, 250 gr di mascarpone, 150 gr di zucchero, 1 bustina di lievito, 1 bacca di vaniglia, zucchero a velo. Mettete il mascarpone in una ciotola capiente e mescolatelo con un una forchetta per ammorbidirlo. Sbattete le uova con lo zucchero e il sale. Unite delicatamente mascarpone e uova mescolate con zucchero e sale fino ad ottenere una crema morbida e senza grumi. Aggiungete la farina, il lievito, le nocciole sbriciolate e anche i semi della bacca di vaniglia. Mescolate bene il composto ottenuto. Sbucciate, togliete i torsoli e tagliate le mele a cubetti. Unitele al composto nella ciotola e mescolate bene. Versate il composto in uno stampo al silicone e infornate in forno preriscaldato a 180° per 45 minuti. Una volta pronta lasciatela raffreddare e cospargetela di zucchero a velo.

Tutta la nostra stima va a Michael Whiteman, da 40 anni tra i principali consulenti in materia, perché ha salvato la pizza. La mangeremo anche nel 2016 (per fortuna) ma guarnendola con prodotti “unespected”, a sorpresa insomma. Che dire? è tutta una questione di gusti. A tal proposito, a noi piacciono molto le previsioni del famoso colosso americano: il McCormik Flavour Forecast. Ebbene sì: esiste anche la classifica dei gusti! Le celebri ipotesi su quali saranno i sapori #giusti dell’anno a venire non lasciano dubbi. Al primo posto acido e salato con combinazioni che dovrebbero dare più grinta ai nostri piatti (ad esempio sale grosso e zenzero in salamoia), a seguire concentrati e centrifugati, poi tutte le miscele (blend) di spezie, i Middle Estern Mezze tipo hummus e falafel e le spezie affumicate. E chi l’avrebbe mai detto? Sapori diversi dal solito, inattesi e contrastanti. Questo il 2016. Ma qual è la vera novità di questo anno? Potremmo riassumerla in un avverbio: “oltre”. Il food sta davvero cercando di superare se stesso proponendo novità che vanno veramente oltre ogni aspettativa. Qualche esempio? OLTrE IL rISTOrAnTE. Sempre meno persone sedute a tavola. Spopoleranno i food trucks (che nell’immaginario dei giovani di oggi vanno a sostituire il chiringuito dei ragazzi di vent’anni fa). Hanno avuto un notevole successo negli USA, e “Food Truck nation” di Expo 2015 è stata decisamente tra le aree più affollate. Furgoncini, preferibilmente new-wave, che offrono una grande varietà di proposte, sia tradizionali sia innovative: hamburger, panini con formaggio alla griglia, pizza nel forno a legna, ma anche proposte vegane e piatti vegetariani.

OLTrE LO SnACk. Si chiamerà snackification e consisterà nell’impiego di ingredienti insoliti per la produzione di snack veloci, coerenti con lo stile di vita sempre più frenetico e in linea con la frammentazione dei pasti che caratterizza ormai tutta la popolazione lavorativa. Attenzione perché se pensate che si andrà oltre la merendina tradizionale siete ancora molto lontani dalla meta: saranno snack da tenere sempre a portata di mano ma con gusti nuovi, ad esempio ai frutti tropicali, ai formaggi e... pausa... preparatevi agli insetti! Snack innovativi? A noi piacciono quelli tradizionali.

STELLINE DI PATATE E FORMAGGIO CROCCANTI

(ingredienti per 6 persone) 300 gr di patate, 2 tuorli, 2 cucchiai di parmigiano reggiano, olio extravergine di oliva, sale. Pelate le patate. Lavatele, tagliatele a fettine sottili o, alternativa comodissima, le grattugiate ottenendo delle piccolissime striscioline. Versatele in acqua fredda e lasciatele in ammollo per una ventina di minuti per togliere ogni residuo di amido. Poi sgocciolate e asciugate bene. Sbattete i due tuorli, unite il sale, il parmigiano e le patate. Scaldate l’olio e versate le patate formando dei piccoli mucchietti ben distanziati. Lasciate dorare i mucchietti così fatti e poi girateli. Mettete su carta assorbente e servite caldi infilando in ognuno uno stuzzicadenti.


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GOURM E T 75

Oltre i limiti. Una cucina libera, finalmente. Ne abbiamo sentito parlare parecchio. i cosiddetti prodotti #free. Gluten free, sugar free, dairy (lattosio) free, egg free. Per un modo di mangiare sano all’insegna del “senza è buono” che sta ormai spopolando ovunque. Willy Wonka disapproverebbe... vi ricordate? “Ogni cosa in questa stanza è commestibile!”

Prodotti free? Quasi. togliamo la farina 00 e mettiamo quella di riso! Una bella TORTA CIOCCOLATO E PERE (FARINA DI RISO) 3 pere Abate, 200 gr di farina di riso, 200 gr di zucchero, 100 gr di cacao amaro, 125 gr di burro, 1 bustina di lievito per dolci, 3 uova, 1 bicchiere di latte, 40 gr di mandorle sbriciolate. Pelate le pere e le tagliate a tocchetti. Montate a neve gli albumi e mettete da parte i tuorli. Unite la farina di riso, lo zucchero, il cacao amaro, il burro ammorbidito, i tuorli, il latte, le mandorle e il lievito e mescolate bene. Aggiungete quindi gli albumi montati a neve e le pere. Mettete il composto così ottenuto in uno stampo di silicone o in uno stampo imburrato e infornate in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti controllando comunque con uno stecchino a fine cottura.

Oltre il PiccaNte. amanti del pepato gioite, sono arrivati il piri-piri pepper, africano, una miscela con peperoncino, spezie varie, erbe e bucce di agrumi; il gochujang, coreano a base di malto d'orzo, soia fermentata, peperoncino rosso e farina di riso; la shichimi-togarashi, giapponese, a base di peperoncino rosso, peperoncino nero, semi di sesamo, buccia di arancia, fiocchi di alghe e semi di papavero. il peperoncino sarà davvero roba da principianti. Oltre il GUstO. Oltre a dolce, salato, amaro, aspro arriva l’umami (eccolo!). in giapponese significa "saporito" e indica il sapore di glutammato, presente in cibi come la carne, il formaggio e altri alimenti ricchi di proteine. Una scoperta attuale? macché. lo hanno identificato nel 1909 all’Università imperiale di tokyo e noi in realtà abbiamo Vediamo un sempre coesistito con questo gusto, ma nessuno ci ha spiegato po’ se in questo prodotto come distinguerlo finché non è arrivato l’Umami information ritroviamo il nostro Umami! center che ha creato una mappa per dirci dove lo troviamo. TORTA SALATA CARCIOFI è un gusto talmente importante per i nipponici che hanno E PECORINO 1 rotolo di pasta sfoglia, scelto come sua ambasciatrice Hello Kitty e nel 2016 prezzemolo, 150 gr di panna, 2 uova, 100 gr di ne sentiremo parecchio parlare perché vedremo una pecorino grattugiato, 100 gr di parmigiano reggiano, predominanza di verdure ad alto tasso di umami. 8 fondi di carciofo, sale, pepe, olio extravergine di oliva, Un gusto tutto da scoprire, o da riscoprire, che latte, semi di sesamo neri. Per prima cosa cucinate i fondi simboleggia un po’ il nuovo anno. altro che corsi e di carciofo. Scaldate l’olio, aggiungete i fondi e li rosolate per ricorsi, il 2016 sarà un anno, per restare in tema food, due minuti, mettete due dita d’acqua, sale e pepe e cucinate tutto da scoperchiare! l a fuoco basso finché non diventano belli morbidi. A fine cottura aggiungete prezzemolo nella quantità desiderata. Mentre i carciofi si cucinano e diventano morbidi preparate il condimento della sfoglia. Unite pecorino, parmigiano, panna, le uova, sale e pepe e mescolate bene. Stendete la sfoglia e mettetela in uno stampo al silicone. La bucherellate con una forchetta. Aggiungete il ripieno di pecorino, panna e parmigiano e appoggiate delicatamente i fondi sopra. Spennellate i bordi della sfoglia e spolverate il tutto con i semi di sesamo. Infornate a 200° per 25 minuti.

BluM

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round.com

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76 A R T E E C ON TROPARTE

Di Annalisa Fortin

La trama in

breve

Giselle è una giovane contadina, un po’ ingenua, che ama danzare (troppo per il suo debole fisico e i suoi fragili nervi, secondo sua madre). La dolce eroina viene sedotta da colui che crede un contadino e amata dal guardiacaccia Hilarion, il quale le rivela che il suo amato non è altri che il principe Albrecht, promesso alla principessa Bathilde. Giselle impazzisce così di dolore e muore. Come per le altre fanciulle morte prima delle nozze, raggiunge la corte delle Villi, dominate da una regina malvagia che di notte vaga per la foresta consumando la vendetta sterminando nell’estasi parossistica della danza tutti gli uomini che incontra. Hilarion e Albrecht si recano alla tomba di Giselle; entrambi vengono attratti nella letale danza dalle Villi, ma mentre Hilarion morirà, Albrecht sarà salvato da Giselle stessa che, una volta perdonatolo, ritornerà nella propria tomba.


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ARTE E CONTROPART E 77


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78 A R T E E C ON TROPARTE

Compagnia Royal New Zealand Ballet.

In un presente in cui la contaminazione e la facilità regnano troppo spesso sovrane, un balletto riconduce la danza alle sue origini, quelle origini fatte di spiritualità, di sentimento profondo, talmente profondo da essere poetico, ma soprattutto a quelle origini fatte di rigore e precisione della tecnica di esecuzione. Mentre un tempo il balletto classico era il vero padrone dell’arte coreutica in scena, oggi non è così e questo pregiudica sovente la qualità del repertorio che viene proposto. Fortunatamente, come per ogni regola, c’è qualche eccezione che ci riporta alla bellezza pura e assoluta della danza classica. Giselle, rappresentando il balletto classico e romantico per eccellenza, è una sfida difficile per qualsiasi compagnia che oggi voglia portarlo in scena, sia per l’intensità, la mimica e le capacità drammatiche richieste nel primo atto, sia per il tecnicismo e la leggerezza richieste nel secondo. La Royal New Zealand Ballet vince questa sfida nella sua prima apparizione italiana, scegliendo, lo scorso Novembre, il Teatro Comunale di Vicenza per questa iniziazione. Nella prima nazionale la splendida Giselle della compagnia neozelandese ha permesso inoltre di ritrovare un valente artista italiano: Francesco Ventriglia. Dopo la sua bella carriera scaligera e la guida di MaggioDanza, è stato scelto tra oltre settanta candidati di tutto il mondo per la direzione della compagnia australe. Compagnia Royal New Zealand Ballet.

Roberto Bolle e Svetlana Zakharova Teatro alla Scala, Milano

The Royal Ballet - Royal Opera House, Londra © ROH / Bill Cooper

Teatro Comunale Giuseppe Verdi, Pordenone


I ballerini di questa prestigiosa compagnia hanno dato prova di un’ottima tecnica e di un’intensa interpretazione, doti messe in luce nella rivisitazione coreografica operata da J. Kobborg ed E. Stiefel dell’originaria versione di M. Petipa. Gli assoli meravigliosi sono rimasti i capisaldi della struttura coreografica e i momenti di insieme hanno raggiunto una pulizia ed un sincronismo tali da strappare applausi a scena aperta. Il balletto non ha perso la sua “storicità” e la sua fondamentale tradizione romantica, non solo nei passaggi coreografici ma anche nelle simbologie. Il fiore del “m’ama non m’ama” che l’eroina interpella, quasi dispiaciuta nel sciuparne i petali, il ramoscello di mirto con cui la Regina delle Villi guida le sue suddite, fanno infatti rivivere l’immenso potere del linguaggio metaforico dei fiori che animava la tradizione romantica. L’esibizione è stata un piccolo capolavoro: non si possono non citare le meravigliose dodici Villi, con i loro sublimi arabesque che non avevano fine e i salti degli uomini, finiti sempre con aplomb impeccabili. La grazia di Giselle era ovunque, nei suoi piedi bellissimi e nelle braccia eteree, come nelle vesti e nella sua raffinatezza facendo vibrare intorno un magico incanto, quello di un amore che nonostante la morte non avrà fine.

Compagnia Royal New Zealand Ballet.

Mi sento di consigliare la visione di Giselle ogni qualvolta una valida compagnia si cimenti in questo difficile ma bellissimo pezzo di repertorio. Suggerirei la versione che verrà portata in scena dal Balletto di Maribor al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone il prossimo 10 febbraio 2016. Se siete poi così fortunati da poter essere a Londra in primavera, non perdetevi una delle numerose esibizioni proposte al Royal Opera House. Dal 4 al 28 ottobre 2016 sarà un’altra occasione imperdibile per gustare Giselle: il corpo di ballo del Teatro alla Scala di Milano porterà di nuovo in scena l’indimenticabile coreografia di Coralli-Perrot nella ripresa di Yvette Chauviré, che proprio con la cura e la raffinatezza di ruoli come Giselle ha consegnato la sua fama al mondo. La sua versione, per la prima volta alla Scala nel 1950, la vide proprio nel ruolo della sfortunata giovane di campagna che sognava l’amore e amava danzare. Dirige uno specialista del repertorio francese come Patrick Fournillier, in scena le etoile oggi più famose del mondo: Svetlana Zakharova e Roberto Bolle. Il balletto di Giselle è una vera e propria pietra miliare della danza classica il cui splendore, mi auguro, non avrà fine. Certo il contributo salvifico della danza rappresentato da questo cameo di repertorio non può che essere una goccia nel mare. Non dimentichiamo però che il mare è fatto di gocce e lo spettatore può e deve essere una delle innumerevoli particelle di questo vasto oceano che è l’arte! l

Annalisa Fortin, insegnante di danza e coreografa, ogni mese vi aiuta a capire a quali spettacoli concedere il lusso della vostra presenza.


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Focus Il Menù Detox: consigli e buone regole

Nuova palestra a Treviso

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Formazione e consulenza

LA bottiGLiA Il salotto del cibo

Diamo spazio all'imprenditoria: sinergie, sviluppo, innovazioni, soluzioni, territorio, intraprendenza, filosofie, progetti.

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88 TERME terMe PREISTORICHE PreistoriChe L’Ostricheria: l’aperitivo shabby chic


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SHOW HEALTH TRAINING CLUB Attivi, Sani, Felici

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POLIODONTOMEDICA MILANO Odontoiatria Estetica Innovativa

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CAFFè DIEGO Nel nostro caffè ci tuffiamo il cuore

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ZUSHi Il Giappone protagonista con stile a Padova

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Il Menù Detox

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ettersi a dieta dopo le feste è tra i principali buoni propositi per il nuovo anno. Molte persone possono agire in modo sbagliato improvvisando regole troppo restrittive rischiando di fare fatica senza ottenere risultati. Abbiamo chiesto qualche consiglio alla Dott.ssa Eva Zabeo, Responsabile del Reparto Nutrizione presso il nostro Centro Medico, per una remise en forme salutare ed equilibrata, e allo Chef Michele Potenza, Chef Executive del Panoramic Hotel Plaza di Abano Terme, un esempio di ricetta da inserire nei vostri “menù detox” post festività, che ne interpreti le linee guida. Qual è il modo giusto per rimettersi in forma dopo le feste? A volte il corpo ci lancia segnali di allarme, si prova un senso di pesantezza, di gonfiore addominale o si hanno difficoltà digestive. Può capitare spesso dopo gli eccessi delle feste natalizie, o più semplicemente dopo un fine settimana di baldoria. Il problema non è costituito tanto da quello che si fa durante un breve periodo, quanto piuttosto da come ci si nutre nella vita di tutti i giorni. Infatti, se abitualmente seguiamo un regime alimentare corretto e ben bilanciato, gli eccessi provocheranno solo temporanei fastidi che spariranno con facilità tornando a sane abitudini alimentari. Quali sono i cibi più adatti se si vuole seguire una sana alimentazione che sia anche detox? Il modo giusto per disintossicarci è il consumo di alimenti antiossidanti,

abanoMED CI foRNIsCE CoNsIglI E buoNE REgolE PER dIsINTossICARE Il NosTRo oRgANIsMo doPo lE AbbuffATE dEllE fEsTE sostanze in grado di combattere i radicali liberi che danneggiano il dNA favorendo l’insorgenza di numerose patologie degenerative. Tra i principali alimenti antiossidanti possiamo citare the verde, verdure crude a foglia verde, carciofo, zenzero ed aglio, cavolo, cereali integrali, frutta fresca, limone. bere tanto aiuta, e cosa dovremmo bere? l’elemento più importante in una vera dieta detox è l’acqua. l’acqua rimuove le tossine e per questo dobbiamo berne almeno 8/10 bicchieri al giorno. un ottimo rimedio per purificarci è bere almeno 500 ml di acqua ogni mattina, mezz’ora prima della colazione per avviare l’intestino e per un effetto disintossicante naturale. un rimedio semplicissimo che può regalarci una vita sana! Serve digiunare? No. Passare da un abuso calorico al digiuno per compensare può essere dannoso per il metabolismo. la cosa giusta da fare è mangiare in maniera bilanciata ricordando di utilizzare molta verdura, un po’ di frutta, moderate quote di cereali integrali e proteine prevalentemente vegetali. Ricordatevi inoltre di usare non più di due cucchiai di olio al giorno: i grassi sono importantissimi per il nostro organismo, quindi vanno moderati, ma non eliminati, soprattutto quelli di origine vegetale.


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Infine, ha qualche consiglio utile da darci per un menù bilanciato? Iniziate la giornata con una buona colazione: delle fette biscottate ricche di fibre con un po’ di marmellata senza zucchero, oppure associate a qualche fetta di bresaola nel caso si preferisca il gusto salato. Importante è fare uno spuntino leggero a metà mattina e a metà pomeriggio perché l’abuso di carboidrati delle feste potrebbe portare ad avere più fame del solito e quindi il rischio è quello di eccedere nei pasti principali. Utile può essere iniziare i pasti principali con un passato di verdura, associando come secondo piatto modiche quantità di cereali integrali o carne magra. Eliminate completamente gli alcolici: hanno un indice glicemico altissimo e vanificherebbero gli sforzi di tutta una giornata bilanciata. Altra cosa importante da non dimenticare: associate alla dieta dell’attività fisica regolare. Dedicare almeno 30 minuti della vostra giornata ad esempio ad una passeggiata a passo svelto è fondamentale per ritrovare la forma, riattivare il metabolismo e per sentirsi meglio sia dal punto di vista fisico che mentale.

Ed ecco la ricetta dello Chef. Protagonisti, oltre allo sgombro, i broccoli, ingrediente di stagione e dalle forti proprietà disintossicanti.

FILETTO DI SgOMBRO IN CROSTA DI MAIS E BROCCOLETTI ALLA SOIA Ingredienti (Porzione Detox per 2 persone) 4 Filetti di sgombro 200 gr circa • Farina di mais 150 gr Olio EVO q.b. • Broccoli 300/400 gr • Salsa di soia Procedimento Scottare i filetti di sgombro rigorosamente freschi. Passarli in farina di mais e terminare la cottura in forno a 160 gradi per 8 minuti. Nel frattempo lavare e sbollentare le rose di broccolo in acqua bollente e salata. Scolarle e saltarle in padella con la salsa di soia. Servire bollente e decorare con fiori ed erbette fresche.

Calorie Sgombro 200 gr 300 kcal

Farina di mais 100 gr 362 kcal

Broccoli 300/400 gr 100 kcal

1 cucchiaino di olio EVO 45 kcal

CaLorIE totaLI per porzione circa 403 kcal

I NOSTRI ESPERTI Lo Chef Michele Potenza Vivace, estroverso, creativo, e con il viso sempre sorridente, lo Chef Michele Potenza vanta anni di esperienza in cucine di importanti strutture. Elogiato anche dal famoso Chef Vissani, ha partecipato per tre anni al programma televisivo “La Prova del Cuoco” in RAI. La sua cucina sempre più sana e naturale, lo vede protagonista di manifestazioni culinarie e show cooking su tutto il territorio nazionale, affiancato da importanti nutrizionisti o guru dello yoga. Il suo modo di cucinare è pulito. Studi e ricerche lo portano ad utilizzare sempre di più ingredienti Bio, poco trattati, e a riscoprire i prodotti del territorio, inclusi i prodotti di un tempo, quelli persi, che venivano utilizzati dalle nostre nonne e dalle nostre mamme. La Dott.ssa Eva Zabeo La Dott.ssa Eva Zabeo è un medico, specialista in medicina interna, con una formazione maturata presso l’Unità Bariatrica dell’Azienda Universitaria Ospedaliera di Padova nella diagnosi e nel trattamento del sovrappeso e dell’obesità e delle malattie metaboliche correlate. Amante della cucina e profonda conoscitrice delle caratteristiche nutrizionali dei diversi alimenti e dell’impatto dei vari tipi di cottura, ha l’obiettivo di far conoscere i principi della sana alimentazione, senza che le persone si sentano ‘a dieta’. Il suo motto è: se il cibo è causa della malattia, sia il cibo stesso la soluzione del problema. l

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Nuova sede Urban Fitness a Treviso

Urban Fitness raddoppia: 2016, nuova palestra a Treviso!

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ono stati di parola, Urban Fitness raddoppia col nuovo centro a Treviso”. A sei mesi dall’apertura di Urban Fitness Padova, sono già pronti per la nuova avventura a Treviso. Avevano annunciato come padova fosse il primo UF di un progetto nel Veneto molto importante, che avrebbe coinvolto tutte le principali città della regione. E su Treviso, per la fine di febbraio, aprirà il nuovo Urban Fitness! Non in una zona qualunque, bensì nel cuore del Quartiere Latino, forse la parte più chic della città trevigiana. Precisamente in via San Pancrazio 32. Questo il primo biglietto da visita per un grande 2016. Ma torniamo a padova, nella palestra di Via Dante 54; le novità non finiscono qui, sono state introdotte nuove modalità di allenamento, ancor più specifiche rispetto ai risultati che si vogliono ottenere: potenziamento muscolare, tonificazione, dimagrimento, aiutare soggetti con mal di schiena o con problemi circolatori, metabolici o di ritenzione idrica, infortuni o post-gravidanze. I nuovi allenamenti sono identificabili da braccialetti di diverso colore, corrispondenti alle varie tipologie di programmi condivisi col cliente: per età, intensità, esigenze. Siamo in grado di ritagliare per ognuno un allenamento personalizzato. Con noi puoi diventare una vera: “Urban Fitness Person”. Come provare tutte queste novità? Semplicissimo, venite a trovarci o contattateci per prenotare una prova gratuita. A tutto il resto penserà Urban Fitness: dall’abbigliamento alle calzine antisdrucciolo per finire con asciugamani e ciabattine colorate per il post allenamento. Urban Fitness padova riesce a creare quell’ambiente “fitness” di un certo livello, capace di fidelizzare e di mettere a proprio agio i clienti. Da questo mese verrà lanciata l’iniziativa “Porta un amico”, una speciale possibilità, per i propri clienti, presentando un amico, di allungare la vita del proprio abbonamento Urban Fitness.

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• Il cicloturismo come prodotto turistico • Turismo, ricettività, territorio e programmi europei 2020: COSME • Turismo, ricettività, territorio e programmi europei 2020: LIFE • Il prodotto turistico congressuale • Il marketing turistico: strategie d’azione per i mercati emergenti • Il prodotto turistico religioso • Il wellness come prodotto turistico • Il turismo leisure e il turismo sportivo • La strategia nazionale sviluppo aree interne • Costruzione di Pacchetti turistici innovativi ed accessibili • Digital Marketer per turismo e ristorazione • Fare rete: metodi e tecniche della progettazione partecipata • La conoscenza del territorio come base per la valorizzazione dei prodotti turistici • Il turismo di lusso: competenze per l’operatore • Lingua Tedesca livello base per gli operatori del turismo e della ristorazione • Marketing multiculturale nel settore turismo e ristorazione • La creazione di video commerciali per il settore turismo • Strumenti di Green Marketing • Tipicità enogastronomiche locali: tra tradizione e fusion • Turismo sostenibile: pacchetti turistici e loro promozione • Web reputation: le nuove frontiere per turismo e ristorazione • Comunicazione internazionale lingua inglese livello avanzato • Comunicazione internazionale lingua tedesca livello avanzato • Innovazione per turismo, ristorazione e sviluppo del territorio • Competenze performanti per l’operatore • La progettazione di pacchetti turistici per la valorizzazione delle aree interne • La progettazione di pacchetti turistici sostenibili • Marketing territoriale e nuovi mercati digitali • Tecniche di valorizzazione del brand territoriale • Valorizzazione del turismo montano: dinamiche della domanda e promozione dell’offerta

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LA NUOVA PROPOSTA DI mARceLLO e SUSI cHe INeBRIA TUTTI I SeNSI Di Annalisa Fortin

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Ristorante La Bottiglia: il nuovo salotto del cibo.

ph© Riccardo Piazza

l direttore d’orchestra vide che i suoi musicisti stavano mangiando scadenti tramezzini al tonno, mentre al pubblico erano riservate deliziose tartine di caviale. con destrezza e velocità prese il vassoio prelibato e lo porse ai musicisti affinché ne favorissero. Un violinista richiamò il direttore, spiegando che si stava infrangendo la regola stabilita dall’organizzazione, all’orchestra era vietato mangiare ciò che era destinato al pubblico. Il maestro rispose: questa regola è sbagliata! Non puoi suonare da Dio se non mangi come un Dio! I musicisti gustarono e ringraziarono quanto offerto loro dall’amato direttore e il concerto fu un successo senza pari.”

e voi? Voi pensate mai che vi meritate il meglio per poter dare il meglio? Se non ne siete convinti, soprattutto riguardo al cibo, ricordate ciò che diceva un grande filosofo: l’uomo è ciò che mangia. è proprio su questo principio che si fonda e nasce il Ristorante La Bottiglia, ovvero quello che un ristorante non dovrebbe mai essere dello chef, ma dell’ospite che vi viene a mangiare e che una tavola deve fornire il meglio, perché solo così i commensali si alzeranno con una sensazione di cura per se stessi, in tutti i sensi. Queste medesime parole sono quelle pronunciate da Marcello e Susi, compagni nella vita e nella passione per la convivialità offerta ai loro ospiti, in un locale nuovo ed elegante che vuole offrire il massimo della

qualità in termini di ricercatezza ma soprattutto di genuinità con i piatti proposti. Quando sostengono che la loro primaria intenzione è dare al cliente una particolare cura in tutti sensi, specificano bene: quello della vista, creando un locale raffinato, bellissimo ma al tempo stesso intimo ed accogliente, affidandosi ad uno dei migliori architetti del settore; il senso del tatto perché questo ambiente ti induce alla confidenza e puoi toccare con mano ciò che vuoi (anche il pianoforte in sala a disposizione degli ospiti); l’udito, perché l’acustica è tale da poter riposare la mente e colloquiare in maniera intima, con una musica appena di sottofondo ma mai invadente; il senso dell’olfatto, perché sarà il primo biglietto da visita che darà al cliente la certezza della qualità degli


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CuCINA COMPLeTAMeNTe “A vISTA” e ASSeNzA DI MAGAzzINO: Due SCeLTe MIRATe PeR POTeR evIDeNzIARe LA quALITà SIA DeL SeRvIzIO OFFeRTO, SIA DeGLI INGReDIeNTI uSATI.

alimenti; ovviamente, ultimo ma tutt’altro che ultimo, il gusto. L’intenzione perseguita nel continuo studio delle pietanze proposte è quella di far assaporare e godere cibi derivanti da una cucina ricercata, non per forza costosa e nemmeno fine a se stessa, ma che vuole invece esaltare i sapori tradizionali, quelli della nostra casa, lavorando gli ingredienti nelle modalità più moderne al fine di preservarne le proprietà organolettiche. Fiore all’occhiello del ristorante La Bottiglia è la cucina completamente “a vista” e l’assenza di un magazzino. Due scelte mirate per poter evidenziare la qualità sia del servizio offerto, sia degli ingredienti usati, freschi di giornata poiché l’approvvigionamento è quotidiano. Il menù spazia dal pesce alla carne (alla pasta fatta rigorosamente in casa) e ricca è la carta dei vini, così come... la carta dei caffè!! Non resta che invitarvi a provare l’emozione di questo nuovo ristorante... dopo aver conosciuto i proprietari, io l’ho fatto e ho avuto la conferma che se si pensa bene, si cucina bene. l

ristorante la bottiglia MARSANGO DI CAMPO SAN MARTINO (PD) P.tta San Marco 1 - T. 049 9630539 ristorantelabottiglia@gmail.com www.ristorantelabottiglia.com


L’Ostricheria,

l’aperitivo shabby chic delle Terme Preistoriche

L’

Ostricheria è il nuovo angolo a bordo piscina delle Terme Preistoriche di Montegrotto Terme. Qui, in costume da bagno e accappatoio, è possibile gustare un aperitivo originale e di classe con gli “spuncetti” della tradizione veneta ed ottimi vini al calice ammirando il panorama che dà sul Colle di Berta. Aperto il sabato e la domenica dalle 18.00 alle 20.00 nella veranda della Piscina Panoramica delle Terme Preistoriche, tra tavolini in ferro battuto e un ambiente shabby chic, L’Ostricheria serve una selezione di “cicheti”, i piccoli e tradizionali stuzzichini veneti: ostriche fresche, polenta e baccalà, porchetta arrostita, nervetti e molti altri piatti tipici da accompagnare ad un buon bicchiere di vino. Danno il nome al nuovo spazio dedicato agli spuncetti, le immancabili ostriche fresche del giorno, un ingrediente molto pregiato e apprezzato in tutto il mondo. Sul bancone ci sono diversi tipi di ostriche, tra cui quelle giganti. Ricche di vitamine e di minerali, le ostriche sono un alimento a basso contenuto calorico ed energetico dove grassi e zuccheri scarseggiano; per questo motivo sono un aperitivo adatto anche a chi sta seguendo una dieta ipocalorica. Le ostriche inoltre rafforzano il sistema immunitario e facilitano il funzionamento cellulare.

Sono sconsigliate invece alle donne in gravidanza e a chi soffre di colesterolo alto, a cui si suggerisce una scelta differente degli spuncetti del giorno. Una curiosità: nel XVII secolo esisteva una preparazione farmaceutica a base di “polvere di guscio d’ostrica” usata per calmare il sistema nervoso, per curare artrosi e reumatismi e soprattutto per combattere il cosiddetto “mal d’amore” che affliggeva gli uomini. Per trascorrere un fine settimana diverso dal solito, consigliamo di prenotare una giornata di completo relax immersi nelle calde acque termali delle Piscine Preistoriche e nel parco ai piedi dei Colli Euganei, un massaggio nel centro benessere e un aperitivo a bordo piscina. Le piscine sono aperte tutti i giorni dalle 9.30 a mezzanotte e la tariffa d’ingresso comprende l’uso dell’area fitness, della sauna, del bagno turco, della doccia emozionale e del percorso Kneipp nonché del campo da tennis all’aperto. Sul sito www.termepreistoriche.it si trovano tutti i riferimenti e le informazioni per l’ingresso giornaliero. l

hOTel Terme PreisTOriche mONTeGrOTTO Terme (PD) Via Castello 5 - T. 049 79 34 77 termepreistoriche@termepreistoriche.it www.termepreistoriche.it


Attivi, Sani, Felici

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È la promessa di Show health training Club. il risultato? il cambiamento verso uno stile di vita attivo.

messa che viene mantenuta perché on saprei da che parl’allenamento è pensato e fatto fuori te cominciare”, “sono dai classici schemi, ma allo stesso poco motivato”, “alla tempo perché è un allenamento che fine non serve a nienaiuta a cambiare chi lo svolge. te”, “non fa per me”. a chi non è capitato di trovare una “buona scusa” per com’è possibile tutto questo? attraevitare di allenarsi in palestra? del reverso un modo nuovo di vivere l’attività sto, quello della palestra può essere fisica. show Health training nasce nel percepito come un ambiente ostile in 2005, su iniziativa di giorgio leo e Vito cui è difficile sentirsi a proprio agio. un Stolfi, come la prima struttura in italia a clima completamente diverso, invece, erogare esclusivamente servizi di persi respira da Show health training sonal training. in questi 10 anni, il meClub. si entra in una delle sedi: quelle todo show si è affermato di padova, in via umberto una sQuadra di con i suoi programmi di ali e in prato della valle, o quella a treviso presso la personal trainer lenamento completamenper proGrammi te personalizzati grazie a Ghirada, e subito si intuidi allenamento una squadra di personal sce che non si può definire personaliZZati trainer che aiuta ogni persemplicemente palestra. sona a raggiungere i propri obiettivi e un ambiente rilassato e rilassante, in a mantenerli, facendola sentire sicura cui tutto è curato nei minimi particolae facendo provare piacere nell’allenari e dove ci si sente subito accolti dal mento. sorriso e dalla disponibilità del personale qualificato, pronto a prendersi cura di ogni singola persona. la scelta del personal training come approccio di allenamento non è cadel resto, le premesse stesse di show suale. essere seguiti da una squadra sono ben diverse da quelle di una padi personal trainer qualificati significa lestra qualsiasi: ispirare le persone a praticare esercizio fisico in maniera muoversi, essere per loro un punto di riferimento nel percorso di cambiacorretta e raggiungere gli obiettivi mento è l’obiettivo primario di show. prefissati in modo più veloce e coinvolgente. il metodo show prevede che ogni programma di allenamento sia “l’allenamento cambia” è la promescostruito attorno a tre aspetti fondasa di show Health training. una pro-

Show health training Club PaDoVa prato della valle vicolo cigolo, 15

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mentali: forza, fiato e flessibilità. inoltre, è creato in stretta collaborazione con medici specialisti, fisioterapisti e osteopati, in grado di garantire soluzioni ad hoc per le più diffuse e importanti patologie metaboliche e osteoarticolari. e chi invece preferisce allenarsi in compagnia? anche in questo caso show Health training ha la soluzione. il group training è un servizio tutto nuovo di allenamento di gruppo ma sempre sotto la guida di un personal trainer professionista. così, è possibile unire i benefici dell’attività fisica alla bellezza di condividere queste emozioni con qualcuno. l’impegno nel diffondere la cultura dell’esercizio fisico di show è reale, tanto da esser stato premiato con il club award 2015.

“l’esercizio può essere fonte di piacere e divertimento” spiegano Giorgio e vito. “il nostro sogno è che tutti possano sperimentarlo, arrivando a essere attivi, sani e quindi felici”. e se a volte quello che manca è la motivazione, bisogna ricordare quello che si legge sulle pareti di uno dei club di padova: “sii più forte delle tue scuse”. l


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Odontoiatria Estetica Innovativa Per un sorriso nuovo basta un'ora Un rivolUzionario apparecchio che prima filma e poi scolpisce il nUovo dente in ceramica integrale, Un materiale natUrale del tUtto simile allo smalto. Una solUzione clinica ed estetica ideale per trattare gli infiniti difetti, anche estesi, che possono avere i denti. I notevoli progressi della tecnica hanno consentito l’applicazione del digitale anche in odontoiatria. Si possono realizzare elementi dentari completi o pezzi di denti mancanti mediante l’ausilio dell’elaborazione computerizzata dell’immagine e di un programma che guida un robot che scolpisce un blocco di ceramica pregiata del colore naturale dei denti, assolutamente biocompatibile, per ottenere un aspetto esteticamente perfetto e naturale. Abbiamo chiesto ulteriori informazioni al dott. Giuseppe Molinari, medico chirurgo specialista in Odontostomatologia e Protesi Dentaria, docente Cad-Cam, ISCD Trainer, Implantologo che opera anche a Padova. In cosa consiste l’innovazione di questo rivoluzionario metodo di ricostruzione dei denti? L’odontoiatria ha scoperto una nuova dimensione grazie a queste modernissime tecniche CAD-CAM 3D. Si è introdotto un concetto assolutamente innovativo ed entusiasmante per noi dentisti moderni ma soprattutto per i pazienti, in quanto offre numerosi vantaggi fino a ieri impensabili. La salute e l’aspetto fisico oggi assumono sempre maggiore importanza. Sono sempre più numerosi i pazienti che richiedono un trattamento estetico al tempo stesso clinicamente tollerabile, disposti

Una telecamera riprende in bocca l’impronta ottica e il robot poi scolpisce il dente nuovo da un blocchetto di ceramica integrale free-metal.

ad investire nei propri denti solo quando vedono che il servizio complessivo è all’altezza delle loro aspettative. Ricostruire i denti a volte può risultare estremamente complicato: numerose impronte, provvisori, e notevole dispendio di tempo. Ora tutto è molto più semplice. Il lavoro completo si realizza in un’unica seduta di un’ora al massimo, spesso senza bisogno di preparazione del dente e quindi senza dolore e anestesia. Dopo la preparazione il dente in esame viene ripreso con una

Implantologia Sicura Immediata, Computer Guidata con la Programmazione 3D

telecamera elettronica tridimensionale direttamente nella bocca del paziente, operazione che può essere seguita su un monitor. Da questa impronta ottica si ricostruisce il dente che successivamente viene ricavato da un blocchetto di ceramica, molto pregiata e resistente, tramite un’unità di molaggio. Il paziente se lo desidera può assistere alla realizzazione del restauro ceramico direttamente dalla poltrona dentistica, pregustando così il piacere di un risultato perfetto, indistinguibile dai denti naturali.


Dott. GIUSEPPE MOLINARI medico chirurgo, specialista in odontostomatologia e protesi dentaria, Implantologo. docente corsi, direttore sanitario di poLIodontomedIca mILano e ImpLantoLogIa padova.

La moderna e attrezzata sala operatoria del Centro IMPLANTOLOGIA PADOVA

Un centro aLL’avangUardIa per L’odontoIatrIa estetIca e L’ImpLantoLogIa. grazIe ad Un’éQUIpe dI aLtIssImo LIveLLo cI sI pUò sottoporre ad InterventI con La massIma serenItà e garanzIa dI rIsULtatI ecceLLentI.

Quali sono i principali vantaggi rispetto alle procedure tradizionali di ricostruzione dei denti? La precisione della lavorazione computerizzata assicura la perfetta modellazione e la lunga durata di tale ricostruzione che si avvicina molto per capacità di carico allo smalto dentario, il materiale più resistente nel corpo umano. Il trattamento è di tipo conservativo, estetico, sicuro e duraturo, grazie ad un’altissima qualità clinicamente testata e supportata da numerose accademie nazionali e internazionali di tutto il mondo. Questa metodica offre sicurezza clinica, estetica immediata, qualità, velocità e precisione. In primo piano

Prima

Dopo

Intarsi

Prima

Dopo

Faccette

sono i vantaggi dati dall’utilizzo della ceramica che ha un’elevata resistenza, ha il colore dei denti naturali e che può essere personalizzato, è traslucida, biomimetica e biocompatibile, è priva di metalli e quindi non presenta problemi neppure in combinazione con precedenti trattamenti e non fa rischiare irritazioni e retrazioni della gengiva. esteticamente la soluzione in ceramica è l’ideale perché non si presentano bordi metallici

scoperti e non si intravedono strutture metalliche opache. altro prezioso vantaggio per tutti i pazienti è la rapidità, dato che un restauro in ceramica integrale cad-cam richiede un’unica seduta, non prevede le impronte tradizionali e i provvisori. per quali trattamenti è più indicata questa metodica? è il trattamento clinico ideale per tutti i tipi di riabilitazioni in cui si voglia ottenere il massimo risparmio di tessuto dentario e la massima estetica: faccette, intarsi, corone e ponti. L’impiego della ceramica al posto delle corone metalliche consente trattamenti decisamente più conservativi e nello stesso tempo stabilizzano il dente. altri impieghi ideali vanno dalla sostituzione di otturazioni difettose con gli intarsi, al semplice rivestimento con faccette per correzioni prettamente estetiche fino alla progettazione, realizzazione e inserimento di corone complete per denti in modalità più conservativa. sempre tutto in qualità, sicurezza e in una sola seduta. notevole vantaggio anche per chi si sottopone ad un intervento di implantologia poiché dopo che l’impianto è stato inserito correttamente nell’osso il nuovo dente in ceramica, indistinguibile da quello naturale, è subito pronto e può essere applicato sull’impianto. l

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Antonio Diego Carrozzo

Rossana Spataru

Caffè Diego D Di Pierpaolo Magagna

alla volontà dei due soci fondatori di valorizzare la caffetteria artigianale Italiana nasce Caffè Diego. 30 anni di lavoro dedicati al mondo del caffè hanno determinato in Antonio Diego Carrozzo e Rossana Spataru, giorno dopo giorno, la convinzione che grazie a questo dono della natura si può condividere un’attività lavorativa basata sulla passione e il motivo è semplice: il caffè unisce le persone, è un prodotto ricco di fascino che sa offrire sensazioni, che può essere di conforto e che fa sempre compagnia. Per Antonio e Rossana non esiste impegno più gratificante di saper coinvolgere le persone suscitando emozioni, piacere e stimolando i sensi. Per capire nello specifico le qualità e i punti forti di Caffè Diego, approfondiamo alcune tematiche più teniche partendo dal tema “capsule”: il caffè in capsule fa male al nostro organismo? Secondo il Prof. Matteo Russo, Responsabile Ricerca San Raffaele Pisana, le pareti delle capsule sono sottoposte ad un’alta temperatura e questo permette la liberazione di piccolissime quantità di materia di cui è costituito il contenitore. Il rilascio della quantità di alluminio è al di sotto del livello di tossicità, per cui teoricamente non dovrebbe dare nessun tipo di problema, contrariamente io sostengo (e lo sostiene anche la letteratura stessa) che questo tipo di danno possa essere additivo, ossia accumularsi negli anni, componente tipica di tutte le malattie neuro-degenerative in cui gli effetti dannosi si manifestano dopo 10, 20, 30 anni dall’inizio dell’utilizzo (approfondimento tratto dalla

trasmissione Report).

E per quanto riguarda le sostanze rilasciate dalla plastica? Anna Facchini sostiene che inserendo l’acqua bollente in una capsula di plastica si libera il furano che rimane inglobato, incapsulato insieme al caffè, e si scatena un gioco di pressione che crea una spinta elicoidale dell’acqua e la plastica sollecitata dal calore rilascia gli ftalati che sono cancerogeni. Il furano o ossido di divinilene è un composto organico eterociclico aromatico, in pratica si tratta di un ossido tossico e cancerogeno che si produce quando cibi e bevande vengono sottoposti ad intensi trattamenti termici. Due parole infine sul disastroso impatto ambientale sia delle capsule in alluminio che in plastica: il problema grave è il fatto che nella maggior parte dei casi finiscono facilmente tra i rifiuti indifferenziati con pesanti ripercussioni ambientali. Per riciclare una capsula bisognerebbe: 1. togliere il coperchio / 2. svuotare la capsula / 3. lavarla / 4. conferirla nel multi-materiale. Secondo voi quante persone sono disposte a fare tutto questo per prendere un caffè?! In risoluzione a queste gravi problematiche, sia salutari che ambientali, Caffè Diego ha scelto l’innovazione della cialda in carta cellulosa 100% biodegradabile. Tutti i Caffè Diego sono il risultato di un’accurata e appassionata ricerca. Le cialde sono confezionate singolarmente sotto azoto in atmosfera controllata in modo tale da mantenere inalterato l’aroma fino al momento del consumo. Il formato compatto garantisce una migliore

CAFFè DIEgo Mazzano (BS) Via Enrico Mattei, 14 Tel. 030 5238675 - Cell. 366 5973455 info@caffediego.it • www.caffediego.it

estrazione del caffè. La carta utilizzata rende le cialde biodegradabili e dunque ecologiche, ma non solo, funge anche da filtro che trattiene quasi totalmente i residui, i batteri e una gran parte di cere e grassi. Ne risulta quindi un caffè particolarmente salutare. In un mondo che si va rapidamente globalizzando Caffè Diego ha scelto di difendere il Made in Italy. L’azienda presenta particolare attenzione alle fasi di lavorazione e confezionamento del caffè: seleziona e acquista personalmente la materia prima e ne cura direttamente ogni fase di trasporto. Le singole varietà di caffe vengono miscelate in proporzioni ben studiate. Le miscele, frutto di anni di appassionata ricerca, vengono proposte in svariate tipologie per soddisfare ogni gusto. La fase di lavorazione che lo contraddistingue è la tostatura che avviene ad aria calda proteggendo gli oli essenziali e gli aromi, inoltre i chicchi risultano ben sviluppati e fragranti (con la torrefazione ‘’commerciale’’ alcuni chicchi si brucerebbero). Nella rilevante fase di macinatura il caffè viene macinato a freddo (più lentamente) in assenza di ossigeno che risalta le qualità organolettiche del caffè. Per conservare a lungo gli aromi le miscele vengono confezionate in atmosfera protettiva con immissione di azoto per eliminare l’ossigeno e contrastare fenomeni di ossidazione. Caffè Diego ha creato i migliori abbinamenti di materia prima per le miscele che non risulterebbero tali se non fossero abbinati a macchine d’eccellenza costruite interamente in Italia da tecnici specializzati, garanzia di affidabilità e resa qualitativa che già vince prima ancora di competere. Utilizzano le migliori materie prime come acciaio, vetro e ottone, presentano un design innovativo, mantengono una temperatura costante di 94°C, con minor formazione di calcare per l’assenza della caldaia, sono pronte per l’erogazione in 60 secondi e hanno bassi consumi energetici. l


Il Giappone protagonista con stile

da ZUSHi Padova

Z

USHi è la catena Italiana leader del Sushi presente in ben 20 città del Nord Italia. A Padova ZUSHi Japanese Restaurants, aperto da 8 anni, si è recentemente rinnovato e reso ancor più elegante, un autentico paradiso - tutto a gestione italiana - per chi ama la cucina giapponese. Situata difronte al tribunale di Padova, la location è dominata dai colori verde acido e nero, impossibile non notarla, e potrete pranzare e cenare in diversi ambienti, a seconda delle specifiche esigenze. Da giugno ad ottobre è aperto anche il plateatico, una trentina di posti, per vivere all’aperto i vostri momenti dal gusto giapponese. Comodo anche il parcheggio sorvegliato sul retro del locale.

CoSa Si mangia

Il menu offre una grande varietà di sushi e piatti caldi, più di 100 proposte in carta, dai sushi singoli ai fantasiosi Rolls (i rotolini con l’alga all’interno) e futomaki (quelli con l’alga all’esterno, anche rosa con l’alga di soia), bignè di sushi, hosomaki, i gustosi temaki e naturalmente, sashimi freschissimo. Inoltre sono presenti alcuni piatti particolari, creati in esclusiva per Zushi dallo chef internazionale Jose Luis Rojas, che ha abbinato ingredienti e sapori italiani con la tradizione giapponese.

Zushi non dimentica chi ha gusti o intolleranze particolari, con diverse proposte per vegetariani, vegani o chi non può o non vuole mangiare pesce crudo o è intollerante al glutine. Le proposte continuano poi con le zuppe, le insalate e i piatti caldi. Per chi ama fare le cose in grande sono a disposizione anche le “barche”, una sorta di super-mix fino a 100 pezzi. Completano il menu una ricercata carta vini, i cocktails orientali, i saké e i dessert artigianali.

IL sushI anche a domIcILIo

Zushi, dicevamo, oltre ad essere un ristorante vero e proprio, lavora con successo come take-away: senza inutili attese, si passa di là e ci si porta via la composizione di sushi, maki e sashimi che si desidera. Se poi proprio non si vuole muoversi da casa, si può ordinare tramite telefono, via web o dalle comode apps: le vaschette arrivano dritte dritte a casa, per soddisfare le voglie di sushi più improvvise. La consegna a domicilio è gratuita per ordini superiori ai 30 euro. l

ZushI PadoVa Via Niccolò Tommaseo 76 (difronte al tribunale) Tel. 049 663488 • www.zushi.eu


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2. What IF? Bracciali con finitura in argento, interamente fatti a mano in Italia

1. Chantecler Ciondolo Et Voilà in argento

7. Pandora Anello Fiocco in argento sterling con perla bianca coltivata d’acqua dolce e pietre di zirconia cubica - € 59

5. Giovanni Raspini Anello Animalier in argento 6. Michael Kors Orecchini in argento - € 70

3. Bliss Anello TAOGD+ in argento e diamante naturale - € 98

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4. Chantecler Bracciale Et Voilà in argento e smalto bianco perlato

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12. Bliss Bracciale Love Affaire in argento - € 98

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10. Hermes Orecchini Mors de Bride modello grande in argento - € 790 11. Pomellato 67 Anello in argento - € 190

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9. Pandora Bracciale Charm in argento - € 481, completamente personalizzabile

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13. Hermes Anello Parade in argento - € 580

15. Cartier orecchini in oro rosa e perla - € 2.040

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16. La Forketta Un Bracciale di gusto! Originale, curioso e divertente. Modello Silver, disponibile in molte varianti: New Holland, Gold, Green, Pink, Red, Sweet Black e White Pearl - € 29,90

17. Giovanni Raspini Catene, bracciale Palmier in argento

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22. Giovanni Raspini Anello Animalier in argento

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30. What IF? Bracciale con finitura in argento, interamente fatto a mano in Italia 30

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28. Pomellato 67 Bracciale in argento € 770

27. Prada Portachiavi a sfera in metallo € 150

29. Calvin Klein Anello Opposite in argento - € 80

31. Tiffany Orecchini a cerchio Atlas in argento - € 1.600 31

35. Hermes Bracciale Chaine d’Ancre Enchainée in argento modello molto grande - € 2.550 33 35 32. Salvatore Ferragamo Bracciale Gancio in argento 925 € 470

33. Moschino Orecchini a clip in argento - € 178

34 34. Tiffany Bracciale rigido Atlas in argento, decorazione numeri romani - € 1.350

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e n t i a cura di Monica Jacopetti



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Buon Compleanno Show Club

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Aperitivo Investigativo PadovaStar da Baessato

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Avanspettacolo Gran Galà di Capodanno

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Le Staffe & Start Ap

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Presentazione Calendario Joylife

Bilbò Cortina Winter Season

#suitandtie Vog Event

Story è Light It Up

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Iron Mais Show al QClub

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The Black night al Feel Club


Selvazzano Dentro (PD) • “2005-2015: Il nostro tempo non è fatto di anni, ma di storie”. Questo il tema di una serata di festa importante (10 anni di attività) in cui a essere protagoniste sono state proprio le storie dei clienti che a Show Health Training Club hanno affidato la voglia di migliorare il loro stato fisico e di salute grazie ai programmi di allenamento personalizzati con la squadra di personal trainer Show. Per l’occasione la magica cornice del Ristorante La Montecchia è stata appositamente addobbata a festa. Emozionante il taglio della torta. Giorgio e Vito con a fianco l’ormai numerosissima squadra Show sulle note di Imagine di John Lennon e One degli U2, a sottolineare l’animo di sognatori e la volontà di prendersi cura di ogni cliente, come se fosse l’unico. Ad applaudire gli oltre 300 partecipanti, parte integrante di questa grande famiglia.

Monica Jacopetti

no n a buon e l ub comp cl w o sh



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100 E V E N T I

VO APERITTIIGATIVO INVES TO DA BAESSA

Padova • PadovaStar ha organizzato presso Baessato un aperitivo per presentare i nuovi modelli della gamma Mercedes-Benz. In tale occasione gli ospiti si sono trasformati in agenti investigativi e hanno cercato di risolvere un mistero! Un simpatico omaggio è stato donato a tutti i partecipanti.

Monica Jacopetti Ph Alberto Bacchin


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EVENT I 101

Test Drive Experience PadovaStar Monselice (PD) • PadovaStar concessionaria ufficiale di vendita e assistenza Mercedes-Benz di Padova, ha invitato tutti gli appassionati di auto a provare la gamma Mercedes-Benz presso la sede di Monselice, tra le altre hanno spiccato la sportivissima ClasseA 45 AMG, il piccolo Suv GLA, il desideratissimo nuovo GLC e la rinnovata GLE. Ospite d’eccezione l’Associazione Down Dadi di Adria che si impegna per unire le esperienze di autonomia abitativa con quelle di stimolazione settoriale, avvalendosi della collaborazione con gli enti locali, l’Università e la Fondazione Cariparo.

Monica Jacopetti | Ph Alberto Bacchin


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102 E V E N T I

Padova • Gilberto Ballin, presidente Giovani Calzaturieri di Assocalzaturifici, associazione nazionale dei calzaturifici italiani, ha festeggiato i suoi 40 anni nel noto ristorante Sushi Su con familiari, amici stretti e diversi imprenditori calzaturieri della Riviera del Brenta.

Monica Jacopetti Ph Alberto Bacchin

ay Bd y p Hap IN BALLushi su al s


BELLEZZE016 VENETE 2 Padova • Affollata anteprima del 10° calendario “Bellezze Venete 2016”, nato da un’idea dell’art director Paolo Braghetto. Le bellezze padovane, veneziane, trevigiane e rodigine sono state fotografate da Enrico Cesaro, Claudio Gervasutti e Carola Dall’Oglio, con lo styling di Michela Canevarolo. Le location che hanno ospitato i vari set fotografici: Q bar, Beavita, Caffetteria Roma, Cento Città d’Italia, Paul’s Bar, Vintage Club di Padova, 100Trent’1 di Noventa, Baccanale di Battaglia Terme, Travertino Cafè di Villafranca Padovana, Concept e Movembik di Vigonza e il Gran Caffè Tiziano di Pieve di Cadore. Bellezze Venete 2016 sostiene l’onlus Fondazione Giovanni Celeghin.

Monica Jacopetti


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104 E V E N T I

o Avanspettacol Gran Galà no 2016 di Capodan Venezia • L’evento di Capodanno più esclusivo di Venezia. Avanspettacolo ha proposto una serata Dinner Show con Emotional Catering by Nu’Art dall’aperitivo alla cena di Gran Galà, dalla sfarzosa accoglienza al coinvolgente Show Magic. Un “After show” con intrattenimento musicale dal ritmo allegro e danzante per tutta la notte. Avanspettacolo, il primo dinner show in Italia, con la sua eccellente cucina italiana, accompagnata da uno spettacolo emozionante, ha reso la serata di Capodanno un evento indimenticabile con le performances del corpo di ballo, dei cantanti, del maestro pianista, dello showman cantante, della cantante femminile, dei performers acrobati e dei contorsionisti internazionali.

Monica Jacopetti


Padova • Centinaia di ospiti hanno inaugurato la nuova agenzia Leonardi Viaggi in via del Risorgimento. Il party “Discovering Mexico” ha portato un po’ dei profumi e dei colori del Paese sudamericano e un pizzico di fortuna. Alessandro Katsulis, titolare della nuova filiale sul mercato da oltre 50 anni, ha scelto di regalare un viaggio in Messico, una minicrociera ed un moderno iPhone6 con un concorso ad estrazione. Durante il pomeriggio di festa si sono iscritte oltre 500 persone per partecipare all’estrazione. L’evento si è rivelato una vera e propria festa, con musica dal vivo, tra percussioni, live e dj set, un angolo dedicato ai bambini con pop corn e crêpes ed un catering che ha sposato i sapori italiani a quelli messicani.

Monica Jacopetti | Ph Robi Rossi

RING E V SCO I D MEXICO


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106 E V E N T I

Padova • Dopo il successo della stagione estiva alle Padovanelle, il gruppo de Le Staffe ha iniziato il 2016 con un tour nei vari locali padovani. Per la prima tappa de “Le Staffe in giro” è stato scelto uno dei locali che hanno reso speciale lo scorso appuntamento estivo: lo Start-Ap Cafè, con aperitivo, stuzzicheria, cocktails e dj set a cura di Markino e della sua house travolgente.

Monica Jacopetti Ph Riccardo Callegari

p a rt a st & E F F LE STA


PRESENTAZIONE CALENDARIO JOYLIFE Padova • Si è tenuta al Q Club la presentazione del calendario JoyLife, esclusiva dell’agenzia di comunicazione NetMarket. Quello del 2016 è dedicato alle debuttanti che hanno partecipato alla prima edizione del Gran Ballo Viennese tenuto in primavera al Castello di Lispida. JoyLife è solo on-line! Si ringrazia la presentatrice Valentina Dimetto e Maria Grazia Todaro di Queen Art Studio per l’organizzazione del Gran Ballo Viennese delle Debuttanti.

Ph Alberto Zonta


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108 E V E N T I

Cortina d’Ampezzo (BL) • Bilbò Cortina, un vero e proprio Club cosmopolita, unico nel suo genere, meta di artisti e deejays internazionali, ha proposto per le vacanze invernali delle ricercate serate. Un martedì esplosivo con i guest djs Simone De Kunovich, Diego Danieli e il resident dj Andrea Ragni ed un sabato indimenticabile quello organizzato in collaborazione con Story, King’s, Nolita Living Club, Anima Club con le selezioni musicali di ►Mauro Ferrucci e Luciano Gaggia.

Monica Jacopetti Ph Biagio Camiggio

RTINA CO ò BILB inter una wn esplosiva seaso


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EVENT I 109


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110 E V E N T I

IC CH I R APE A BORSA PIAZZ Treviso • è tornato per un’unica esclusiva data l’Aperichic Treviso, l’aperitivo dedicato alle festività. Nell’esclusiva location del Palaborsa, in piazza Borsa, una raffinata struttura di vetro completamente riscaldata ed addobbata per le feste. 〰〰〰〰〰〰〰〰Durante la serata la coinvolgente live music di Glen White & Jeiko e il dj set di A. Gaggia.

Monica Jacopetti


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EVENT I 111


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112 E V E N T I

Vicenza • Anche il primo VOG del 2016 è passato agli archivi. è stato un appuntamento #suitandtie presso il Gilda Club, caratterizzato dal sound dei resident djs e del secret guest Dj Pierre, pilastro della Acid House americana. Anche per questo exclusive/private party ha preso vita il consueto outfit contest.

Monica Jacopetti

ent v e e dti n a #suit



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114 E V E N T I

a: s r o bar IbTIVO IN APER MUSICA Castelfranco Veneto (TV) • MaxMax Caerano & Story hanno presentato l’aperitivo in musica nello scenario meraviglioso ed emozionante dello storico Bar Borsa. Ad animare la serata i noti djs Jody (Story) & Andrea Marchiorello (MaxMax).

Monica Jacopetti | Ph Biagio Camiggio


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EVENT I 115

In Italia lo Sport e il Fitness di qualità si chiama

SPORT - FITNESS - CARDIOFITNESS FORMAZIONE - CORSI - PERSONAL TRAINING PISCINA - THERMARIUM

AEROBICA – ACQUAGYM – ARTI MARZIALI – ABDOMINAL – BODY SCULPT – CIRCUIT TRAINING – FITCROSS – DANZA – DINAMIC WATER – FIT BOXE – POWER PUMP – PILATES FUNCTIONAL TRAINING – GINNASTICA DOLCE – GAG – PRESCIISTICA – PILOGA – PREATLETISMO SUPER MAMMA – SPINNING – STEP – STRECHING –TONE UP–TOTALBODYTRX –WALKING – ZUMBA–WATER WAKE UP – WATER CIRCUIT YOGA – POWER YOGA – PREPARAZIONE PRE AGONISTICA – DIDATTICA DELLO SPORT – MEETING FITNESS

www.fit-italy.net

MOVIDA c e n t r o fi t n e s s

EMMECENTO Via Regia 88 Busa di Vigonza (PD) Tel 049.8935055 info@emmecento.it www.emmecento.it

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GREEN FIT Via A. de Pol 4 Noale (VE) Tel 041.442192 info@greenfitness.it www.greenfitness.it

BIO FITNESS Via Leonardo da Vinci 1 Noale (VE) Tel 041.5802436 info@bio-fitness.it www.bio-fitness.it

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GyM UP CITy Via Milazzo 10 Padova Tel 049.8710083 info@gymup-city.it www.gymup-city.it

L’attività di propaganda di FITITALY è in funzione agli scopi istituzionali e necessaria per lo sviluppo e la divulgazione dello Sport dilettantistico nazionale. Per coloro che fanno domanda per la pratica dell’attività istituzionale la società provvederà al tesseramento di questi ad una delle federazioni o enti sportivi a cui è affiliata.


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116 E V E N T I

STORY è light it u p Santa Giustina in Colle (PD) • Mauro Ferrucci è andato in scena allo Story con il suo nuovo format “Light It Up”, nato dall’idea di integrare alla sua grande musica anche uno spettacolo tecnologico capace di rendere protagonista ogni singola persona presente sul dancefloor. Inoltre sono stati estratti, per i più fortunati, dei biglietti omaggio per accedere al Motor Bike Expo, la più grande manifestazione dedicata al mondo delle due ruote a Verona. Guest Star dj Mauro Ferrucci, narrated by Jody, gossip H.Boss e Live Exhibition Story Visionair.

Monica Jacopetti | Ph Biagio Camiggio


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EVENT I 117


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118 E V E N T I

es o r e k h TRA c a l b RA EX EXT Padova • La discoteca Extra Extra in collaborazione con Il Muretto ha presentato la serata “Black Heroes” Winter Tour 2016. In consolle Oyadi e Thomas Rotunno. Show and Performance: Thorn. Animation by Black Heroes Girls.

Monica Jacopetti Ph Riccardo Piazza


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120 E V E N T I

Padova • Q Club è ripartito col nuovo anno con il botto... anzi... con la pannocchia... presentando la live music dei massimi esponenti del rock agricolo in Italia: gli Iron Mais, da XFactor per la prima volta in Veneto. Dinner selection by MC Matt. Resident djs Albert e Agostino accompagnati dalla voce di Chris Cooper.

Monica Jacopetti

IRON MAIS SHOW AL Q CLUB


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EVENT I 121

MAKKARONE 9.0 AL MOLOCINQUE Marghera (VE) • Si rinnova la tradizione del venerdì Makkarone, la serata “9.0” per celebrare i miti e i riti degli anni 90 al MOLOCINQUE in collaborazione con Stereocittà. Special guest: Ice Mc. In consolle: Mistericky e Max Reba.

Monica Jacopetti | Ph Elia Favretto


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Vicenza • Il Feel Club ha aperto il nuovo anno con la serata The Black Night. Rigorosamente outfit #totalblack. Ogni sabato sera Feel Club invita a scoprire la #magicacena! Feel Club offre un ristorante curato, degustazione di vini, bar, musica, intrattenimento, ballo, live show... un pacchetto completo ricco di divertimento e di emozioni.

Monica Jacopetti Ph Lucilla Dal Pozzo

IGHT N BLACK THE AL FEEL CLUB


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EVENT I 123

EDì LATINO T R MA D IL HOLLYWOO Salzano (VE) • Il top del mix latino a 360° con animazione è solo Salzano Hollywood. La nuova sala privè Kizomba, corsi con Salsa De Calle e La Mamita. AlexB-dj Frankie Chris Choco Noce. Quattro sale da ballare e pizzeria per cenare.

Monica Jacopetti Ph Biagio Camiggio


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124 E V E N T I

ife” l s i “ LIFE è Padova • IsLife è il sabato sera in città, un sabato sera travolgente energico e colorato. I resident deejays si alternano ai migliori artisti internazionali della scena musicale edm/commerciale di oggi, con un unico intento, quello di far ballare ogni sabato notte come fosse il primo!

Monica Jacopetti Ph Riccardo Piazza


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9.0 A T A SER O CLUB AL MI Dolo (VE) • MioClub e Stereocittà FM 95.0 hanno presentato per la prima volta la serata “9.0 - riti e miti degli anni 90”. Tutta la miglior musica degli anni 90 mixata da Max Reba e Graziano Diesis, due djs di Radio Stereocittà, un viaggio nella dance dei nostri tempi. Ospite live Nathalie dei Soundlovers.

Monica Jacopetti Ph Elia Favretto


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EVENT I 127

IVA V E LUCILLE GAS E V LAS

Padova • Il Fishmarket si trasforma in Lucille con la serata “Viva Las Vegas”. Live on stage: Arry & The Drifters, con la loro musica anni 50, original Rock’n’Roll & Rockabilly. Deejay set: Eddie Rocket, La Valigetta di Andy e Andrea Cecchi. Special guests: Doowop Boogiedancers. Set design & Photocorner: Zest Design. Free Vintage Styling Corner (Hair&Makeup): Lips’n’rolls by BB Reviver.

Monica Jacopetti Ph Lucia Mauri


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AMAMI - UN ORGASMICO JACK Treviso • Jack aperitivo sessualmente spettacolare, il primo, l’unico, l’originale e il più copiato ha presentato all’Amami la serata “Sacrificio di Vergine”. In consolle orgasmi musicali con AndyJ, Morris, Dean & Dan e il trastullatore di vergini Cristiano. L’animazione dai migliori club d’Ibiza: Jack‘s Gang Bang.

Monica Jacopetti | Ph VCE Entertainment - Marco Berton


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