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#patinataabitudinemensile


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EDITORIA L E 3

Francamente me ne infischio!

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a cura di Pierpaolo Magagna

on so dove, ma ho appreso la notizia che quest’anno ricorre l’anniversario, l’ottantesimo per la precisione, dell’uscita del romanzo da cui è tratto il film “Via col vento”. Ciò che mi ha colpito non è la ricorrenza di per sé, ma scoprire che il colossal si chiudeva con Rhett Butler, interpretato dall'attore Clark Gable, che alla richiesta di Scarlett O'Hara "Dove andrò? Che cosa farò?" rispondeva schiettamente “Francamente me ne infischio!”, frase che occupa la prima posizione assoluta nella classifica delle 100 migliori citazioni cinematografiche. Contro tutti i manierismi cavallereschi dell’epoca, una frase così spietata ha fatto la storia. Probabilmente nello scalpore di quel “Frankly, my dear, I don't give a dam”, il pubblico, o meglio il popolo, trovò una sorta di liberazione. Ci sono molti modi di interagire con le persone. Fatto salvo che il modo migliore sia quello che persegue sincerità, non sempre essere sinceri è facile. Certo non conta solo la sostanza di quanto si dice, ma anche la forma, l’espressione del viso, l’intonazione della voce, il suono con cui le parole vengono pronunciate. Tutte queste caratteristiche sono ugualmente importanti. Noi, io per primo, nonostante la nostra sottile patina di consapevolezza e autocontrollo, restiamo animali istintivi, dominati spesso dal subconscio e dalla paura. A volte tutte queste sfumature ci sfuggono, ma molte altre volte sarebbero comunque poco efficaci per “indorare” ciò che pensiamo o che dobbiamo dire. Il fatto è che oggigiorno siamo così presi dal voler essere amati, che crediamo sia un obbligo. Mi piacerebbe sapere chi lo ha detto. Nessuno è tenuto ad amarci, se non noi per noi stessi e ci sono situazioni quindi in cui diventa salvifico un sano distacco, una distanza di sicurezza, che ci consenta di essere più lucidi, più obiettivi per dare il giusto peso alle situazioni, scremando quello che è realmente importante e quello invece di cui dobbiamo “infischiarcene”. In sostanza si tratta di decidere così se essere come vogliamo noi, o come ci vorrebbero gli altri. Io dico che, soprattutto in questo caso, è buona la prima. 


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4 S O M M AR IO

Sommario 14 visioni Incontaminate Galรกpagos 22 a tu per tu Walter Nudo 30 lancette Extra Long Strap

36 arte eCarlycontropArte Paoli 44 su strada Full Hybrid 52 copertina Paola Di Benedetto

AL DUCA D'AOSTA p. 25

CECCATO AUTOMOBILI

p. 27

ZUSHI

p. 57

rubriche 2 editoriale 6 a nodi sciolti 8 carta vetrata 10 sotto i riflettori 12 esteticamente parlando 66 in arte Mediolanum 84 focus 98 eVenti

60 cose di casa Cucine in stile Country 70 gourmet Metti una sera a cena...

78 sport Pink Run 2017



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6 A N O D I S CI O LTI

La rubrica degli spiriti bollenti, dei viandanti intellettuali e dei liberi pensatori. Stefania Amodeo Autrice del libro "I sette nodi del destino"

A Nodi Sciolti Chi vive a nodi sciolti... dice parole vere.

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isura in ogni momento ciò che dice, ma lo fa con spontaneità. è talmente abituato ad essere una persona diretta e sincera che non fatica a pronunciare parole che corrispondono a ciò che davvero pensa. Perciò chi vive a nodi sciolti non è un manipolatore, non utilizza la retorica ma nemmeno il linguaggio dei gesti per indurre gli altri a fare azioni o a dire qualcosa di cui non sono pienamente convinti o consapevoli. “La persona oltre le stelle” infatti non ha bisogno di trucchetti nell’interazione con gli altri. Lo scambio dialettico è un dare e avere in equilibrio, una centratura che si evince dalla presenza solida e rassicurante, dalla postura rilassata e dal tono calmo. Chi vive a nodi sciolti ha infatti una buona autoconsapevolezza e una capacità di controllo delle emozioni che permettono un discorrere sereno. Anche nel conflitto si rimane lucidi per risposte rispettose e pertinenti. Di fronte ad un’offesa c’è la comprensione del limite del mondo dell’altro, dell’interlocutore che ha motivazioni profonde. Non solo empatia perciò, ma compassione nel senso più religioso del termine. La parola crea le emozioni e queste i sentimenti, di seguito azioni. La parola, una volta la mUore detta, non torna indietro. L’invito è quindi quello di Una paro tta. e allineare l’anima e il pensiero con i termini che si appena d e solo h c utilizzano per dare spessore a ciò che si è e valore Io dIco omento a ciò che si comunica. Il cuore rimane il metro di In qUel m vIvere. a misurazione, mediato da un saggio pensare.  comIncIa Emily Dickins

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8 C A R TA V E T R ATA

A cura di Stefano Cannas, giornalista, scrittore... ottimista sognatore.

Carta Vetrata Pungente attualità.

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Archeologia Politica

ono trascorsi già diversi anni dal giorno in cui venni a vivere alle Terme Euganee, proveniente dalla mia vicina città natale che è Padova. Ricordo che poco prima di un incrocio lungo la vecchia strada dall’imponente nome di Via Romana Aponense, campeggiava una minacciosa scritta ben estesa sul muro di un caseggiato e che recitava testualmente: “Fòra i romani dal Veneto”. Pur non possedendo neppure lontana genealogia con i discendenti dei figli della Lupa, ogni volta che ci transitavo davanti mi divertivo ad esclamare ridendo “li mortàcci loro...”. Purtroppo quando un fiume politico tràcima nel fertile terreno della propaganda, il danno lo subiscono sempre e soprattutto quelle persone che nulla hanno a che fare con la politica, che sia “romana” o non. Gente comune, che vive e lavora con problematiche analoghe a quelle di chiunque, indipendentemente dalla latitudine in cui abita lo Stivale. Alla fine degli anni ‘90, nel pieno furore del “celodurismo” in camicia verde, da giornalista mi accadeva qualche volta di ascoltare le colorite dissertazioni da parte di taluni seguaci del noto

movimento. Rammento che, al netto di certi folclorismi, mi capitava anche di sentire argomentazioni assolutamente rispettabili ed a tratti dal sottoscritto condivisibili. Purtroppo ogni fazione politica coltiva sempre in seno anche una quota di vittime dell’esaltazione, quindi prede di una comunicazione distorta. Abbastanza rapidamente, soprattutto a quel tempo, la propaganda degradava in espressioni di manifesta irriverenza come la scritta che ostentava appunto tal sgarbato invito al malcapitato romano de roma che veniva a trovarsi suo malgrado a transitare per quella strada. Non mi stupiva tanto il fatto che la minacciosa scritta qualcuno potesse averla “bombolettata”, dato che il mondo sappiamo esser pieno di artisti incompresi. Mi stupiva invece che nessuno fosse mai andato a cancellarla o modificarla. In quel periodo infatti, in altri quartieri della città, quando sui muri apparivano scritte estremiste rosse o nere (non parlo di calcio), si assisteva alla quasi immediata cancellazione delle stesse con tanto di repliche e contro-repliche tra gli astanti. Scritte su scritte che si andavano a sovrapporre in un botta&risposta che attestava la significativa presenza sul territorio di entrambe le fazioni.


Il perdurare invece di quella scritta di antiromanica fede, mai cancellata o controreplicata, denunciava dunque ai miei occhi due inequivocabili realtà. La prima: una totale assenza di legioni romane accampate nei pressi di quel territorio; la seconda, e più seriamente: il graffiante graffito metropolitano non disturbava evidentemente poi così tanto la coscienza collettiva e forse neppure quella di talune amministrazioni pubbliche (chiamasi tacito consenso). Fu così che la caparbia frase continuò dunque a troneggiare minacciosa all’ingresso di Abano, sino a quando il tempo non la fece morire di cause naturali, ormai sbiadita e vecchia, soffocata dalla parziale sovrapposizione di manifesti di circhi ed orchestre di liscio che si alternavano negli anni alle varie sagre estive locali. Nessuno tentò più di replicarla. La stagione politica di una certa propaganda con toni da guerra civile era terminata. Oggi certi problemi non sono più interni al Paese ma sono diventati soprattutto esterni. Si vive infatti nella stagione dei cosiddetti apparentamenti per governare con forze politiche il cui elettorato è folto anche in terra romana. Oggi nessuno s’inventerebbe di scrivere più “fòra i romani dal Veneto”, le mode espressive cambiano, le tematiche (e forse le coscienze) anche. Per questa ragione probabilmente, qualche mese fa qualcuno ha pensato bene di esternare un più attualizzato dissenso sul muro di un centro commerciale della zona, esprimendosi in una nuova e rinnovata perla di saggezza sociale che recitava testualmente: “Fòra i romeni dal Veneto”. 


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10 S O T T O I RI F L ETTORI

Sotto i riflettori

Ogni mese pillole di curiosità dal mondo del cinema.

Eroi, eroine e padri coraggiosi

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state bollente al box-office con l'arrivo di titoli davvero caldi! La sexy “Wonder Woman” si prepara ad invadere gli schermi di tutta Italia già dall'1 giugno con il suo cinecomic diretto da Patty Jenkins. La storia di uno dei personaggi femminili più amati dei fumetti DC Comics parte da quella di Diana, principessa delle Amazzoni addestrata a diventare una valente guerriera. Cresciuta su un'isola paradisiaca, conosce un pilota americano precipitato con l'aereo vicino a lei e scopre così che un terribile conflitto infiamma il mondo. La giovane eroina interpretata dalla modella Gal Gadot decide di lasciare la sua casa per porre fine alla Guerra Mondiale combattendo a fianco del pilota, Chris Pine, di cui si è innamorata e scoprendo gli immensi poteri di cui è dotata, si trasformerà in Wonder Woman. Nel cast anche Robin Wright, star di House of Cards, David Thewlis, Elena Anaya, Danny Huston e Lucy Davis. Emozioni forti e buoni sentimenti dall'8 giugno anche in “Quando un padre” di Mark Williams dove dal fumettone fantasy si passa alla dura realtà della vita quotidiana. Un maniaco del lavoro, il cacciatore di teste Gerard Butler,

trascura la sua famiglia per anni lasciando che la sua spietata attività comprometta la sua etica in nome del guadagno economico. Un giorno però scopre che il suo primogenito di 10 anni è malato di leucemia e capisce che la famiglia è la cosa più preziosa e viene prima di tutto. Affiancano il protagonista altre due star hollywoodiane: Willem Dafoe, amministratore delegato dell'azienda prossimo alla pensione, e Alfred Molina, amabile ingegnere la cui carriera viene bruscamente interrotta dall'headhunter. Per grandi e piccini è infine “Transformers - L'ultimo cavaliere” di Michael Bay in uscita il 22 giugno. Nel quinto capitolo della saga delle macchine-robot, che vanta milioni di fan in tutto il pianeta, la preda diventerà eroe e i buoni diventeranno cattivi infrangendo i miti fondanti della serie. Umani e Transformers sono in guerra e Optimus Prime se ne è andato; la chiave per salvare il futuro è sepolta nei segreti del passato sulla Terra. La salvezza del mondo ricade quindi sulle spalle di un'alleanza quantomai improbabile tra Cade Yeager impersonato dal redivivo Mark Wahlberg, accompagnato dai Dinobots e da un gruppo di Autobots, un lord inglese (Anthony Hopkins) e una professoressa di Oxford (Laura Haddock). In una seconda linea narrativa Optimus Prime parte alla ricerca dei creatori della sua razza, i Quintessons, coinvolgendo anche Unicorn. Azione spettacolare ed effetti speciali a gogo con macchine disegnate al computer che sembrano vere hanno portato Sir Hopkins a dire “Michael Bay è un genio”. Un bel biglietto da visita per chi mira a sbancare nuovamente al botteghino! 


A cura di Paolo Braghetto in foto con l'attore Willem Dafoe

Wonder Woman

dall'1 giugno

Quando un padre

dall'8 giugno

Transformers L'ultimo cavaliere

dal 22 giugno


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12 E S T E T I C AM E NTE PARLANDO

L'appuntamento informativo sui trattamenti e le tecnologie disponibili nel campo della medicina estetica, con la consulenza di chirurghi plastici e di medici specializzati in medicina estetica. publIredazIonale

Esteticamente parlando Peeling solare all’acido mandelico: biostimolazione profonda e abbronzatura al top!

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a gran parte delle persone è convinta che i peeling a base di acidi non possano essere utilizzati in estate, ed in parte è vero, visto che la quasi totalità degli acidi impiegati in estetica, ad esempio glicolico, salicilico, malico, dei quali abbiamo parlato nell’articolo dedicato alla biostimolazione, sono fotosensibili. In realtà, ci spiega il dott. Emilio Pignatelli medico chirurgo specialista in medicina estetica, oggi abbiamo a disposizione un acido, il mandelico, che non solo non è fotosensibile ma che viene addirittura considerato il peeling solare per eccellenza. Il mandelico non è un acido aggressivo perchè ha una molecola molto grande, dunque non oltrepassa gli strati superficiali dell'epidermide e, anche se lasciato agire per qualche minuto, non produce “frost” (rossore

anche importante che può determinare la formazione di crosticine) e distaccamento dell'epidermide, al contrario di altri acidi, ad esempio il glicolico, che hanno una molecola decisamente più piccola che li fa penetrare in profondità. Il mandelico rimane in superficie svolgendo un'azione di profonda pulizia della pelle, lavora sui melanociti attenuando e spesso eliminando le macchie cutanee in maniera efficace, evitando che si riformino. per tutte queste caratteristiche è ideale prima dell’esposizione al sole, tanto da venire caldamente consigliato in alcuni paesi, Sud america in testa. anche in studio, prosegue il dott. Pignatelli, consigliamo alle pazienti di effettuare un ciclo di peeling al mandelico prima di esporsi al sole ed abbiniamo al trattamento l'ossigeno concentrato in modo da veicolare cellule staminali, vegetali ed acido ialuronico che, grazie all’azione di pulizia profonda già descritta, penetreranno in profondità con risultati davvero notevoli. dunque un peeling dedicato ai mesi estivi, tendenzialmente da maggio a settembre, nei quali si raccomanda sempre l'utilizzo di una protezione solare con fattore medio, alto o totale, a seconda del fototipo; continueremo la cura della nostra pelle a casa utilizzando quotidianamente una crema notte a base di acidi della frutta ed una crema giorno con una forte azione idratante (tema già sviluppato nell’articolo dedicato alle dermocosmesi, n.d.a.)


A cura di Alessandra Sartori

Consulente aziendale nei settori della comunicazione commerciale e delle produzioni televisive, dal 2007 si occupa principalmente di relazioni commerciali, formazione su linee di prodotto, gestione rapporti con i media, realizzazione e conduzione di eventi promozionali in campo medico-estetico.

redazione@10e20.it

Oltre al protagonista, l’acido mandelico impiegato al 50%, continua il dott. Pignatelli, viene utilizzato il gluconolattone al 25%, che evita di seccare la pelle grazie alla sua forte azione idratante ed antiossidante, ed altri acidi non fotosensibili, scelti e calibrati per un’azione biostimolante che non solo detergerà l’epidermide in profondità ma che andrà a stimolare i fibroblasti (responsabili della produzione di collagene ed elastina, linfa vitale per la nostra pelle) e ad attenuare macchioline ed altre lievi imperfezioni, uniformando il colorito ed eliminando quell’aspetto spento tipico delle pelli asfittiche. Quanti peeling sono necessari e, preoccupazione sicuramente diffusa tra chi ci legge, non schiariscono l’abbronzatura? In effetti si potrà verificare un lieve schiarimento, precisa il dottore, ed anche per questo consigliamo di effettuare dai 3 ai 4 peeling con cadenza settimanale prima di esporsi al sole, proprio per ottenere un abbronzatura uniforme con un risultato visivo decisamente entusiasmante. Dottore, con queste premesse sembrerebbe indicato anche per il corpo... Normalmente lo sconsigliamo, anche per un problema di costi che si alzerebbero, a meno che non ci troviamo in presenza di criticità in un’area ben definita; sul corpo dunque continueremo ad effettuare i tradizionali scrub estetici. A proposito di costi, ogni trattamento, che al peeling abbina quanto sopra descritto veicolato dall’ossigeno, costa 90 euro, dura circa 45 minuti ed è indicato per tutti i tipi di pelle. Questo peeling dev’essere effettuato esclusivamente da un medico? No, ci conferma il dott. Pignatelli, anche un’estetista professionista può farlo, a condizione che abbia seguito una formazione specifica a norma di legge sul corretto utilizzo del

Dott. Emilio Pignatelli Albignasego (PD) - Largo degli Obizzi, 12/2 - T. 049 8625277 Treviso - Strada Comunale Delle Corti, 54 - T. 345 3947776 www.studiomedicopignatelli.com

protocollo di riferimento come nei centri con cui collaboro, dove il personale è stato formato personalmente da me, in quanto referente scientifico di un'azienda che commercializza questi acidi, che peraltro le aziende produttrici non possono fornire direttamente alle estetiste. L’appuntamento con i peeling tradizionali con acidi fotosensibili è quindi rimandato all’autunno, intanto godiamoci l’estate! 


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14 V I S I O N I

Leoni di mare, tartarughe, iguane, sule, falchi, fenicotteri, albatross, ma soprattutto pinguini: animali selvaggi, tra cui molte specie uniche, e lussureggianti paesaggi sono il biglietto da visita delle incontaminate Galรกpagos.


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VISIO N I 15

incontaminate

GalรกpaGos


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16 V I S I O N I

GalápaGos

Note anche come l'Arcipelago di Colombo, sono tredici isole situate a nord e a sud dell'Equatore nell'Oceano Pacifico, a circa mille chilometri dalla costa occidentale dell'America del Sud all'altezza dell'Ecuador a cui appartengono. Le più vecchie datano circa 4 milioni di anni mentre le più giovani sono ancora in via di formazione. Il relativo isolamento dovuto alla distanza dal continente e l'ampia varietà di climi e di habitat dovuta alle correnti marine della zona hanno portato all'evoluzione di numerose specie di flora e fauna, dalla cui osservazione Charles Darwin ha tratto ispirazione per la stesura del suo celebre trattato “L'origine della specie”.

Angermeyer Waterfront Inn, Santa Cruz



Iguana Crossing Boutique Hotel, Puerto Villamil

Finch Bay Hotel, Puerto Ayora

Ogni formazione insulare è unica e diversa, sia se si esplora dal mare che dalla terra. Isabela, la più grande che occupa più della metà delle terre emerse dell’arcipelago, è stata formata e modellata nel tempo da ben sette vulcani di cui alcuni ancora attivi. Non è facilmente visitabile nella sua totalità, visto che la sua parte nord e quella ovest possono essere raggiunte solo via barca dal mare. La parte sud, abitata, è di facile accesso ai visitatori e offre un soggiorno ideale per chi cerca un po' di relax in uno nei vari alberghi attorno alla sua intima spiaggia bianca. Situati quasi tutti a Puerto Villamil, offrono un soggiorno molto confortevole in riva al mare l'Hotel Beach Front Ocean View Mi Playa, l'Albemarle, l'Iguana Crossing Boutique Hotel e il Redmangrove.

incontaminate

GalápaGos

Finch Bay Hotel, Puerto Ayora



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20 V I S I O N I

Il viaggio alle Galápagos continua a Santa Cruz, l’isola forse più battuta dato che si trova al centro dell’arcipelago e quindi ben collegata con i vari villaggi: da qui si può partire in barca alla scoperta dei vari isolotti minori disabitati e di grande ricchezza naturalistica come Bartolomè, Plazas, Seymour, Santa Fè.

Santa Cruz

Red Mangrove, Puerto Ayora

San Cristobal, ubicata ad est, si presta di più come inizio o fine di un'esplorazione ad anello dell’intero arcipelago che passa per le vicine isole di Floreana, sede di un pittoresco villaggio dei pirati, o Española, solitamente inserita nei tragitti delle grandi navi. Le crociere di solito fanno scalo a Puerto Ayora dove ci sono spiagge bellissime con acque apprezzate dai surfisti come Tortuga Bay e Playa de los Alemanos; passeggiando sul molo o sulla spiaggia al tramonto si possono incontrare aironi, pellicani, fregate e altri animali inimmaginabili.


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VISIO N I 21

Opuntia Hotels, Puerto Baquerizo Moreno

Se si vuole provare la cucina locale, vale la pena fare un giro nei caratteristici mercati come Baños per assistere alla preparazione del cibo. Attenzione che la tradizionale “fritada” non è fatta con le uova, ma sono pezzetti di maiale fritti in padelloni d’olio con mais fritto e patate lesse. Fernandina e Genovesa, gli estremi delle Galápagos, sono difficilmente visitate ma ci si può spingere anche oltre verso le remotissime Darwin e Wolf per interessanti, ma costose, immersioni subacquee. Le attività sportive possono spaziare dallo snorkeling sulla riva fino al trekking sui più alti vulcani. Ci sono anche vere e proprie steppe fino alle lagune d’acqua dolce o salmastra dai vulcani al mare, alle rocce e alla sabbia bianca, rossa e verde.

Molte creature endogene si sono spartite il territorio, dagli ambienti secchi e vulcanici dei bassi isolotti e delle rive deserte o costellate di cactus (tra cui i grandi Opuntia), a quelli umidi delle grandi isole che prendono forma nelle verdi alture (spesso ricoperti da boschi di Scalesia). Il periodo migliore per visitare le Galápagos, per prendere il sole e fare il bagno, va da gennaio a maggio, perché è il più caldo e soleggiato, anche se c’è il rischio di qualche rovescio o temporale pomeridiano. I mesi estivi sarebbero da evitare per vari motivi: c’è il pienone di europei, i prezzi sono più alti, il mare è mosso e l’acqua gelata. Comunque se si ha tempo e Ambienti secchi e vulcanici, steppe, rive disponibilità economiche, vale assolutamente deserte e costellate di cactus, verdi alture, la pena vedere dal vivo questo patrimonio lagune d’acqua dolce o salmastra, spiagge dell’umanità: un luogo sospeso tra una lunga dalla sabbia bianca, rossa e verde... storia geologica e il futuro incerto del mondo moderno. l (P.B.)


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22 A T U P E R T U

Walter nudo

complicato io? ebbene sì, ma con sincerità.

Si intitola “take me” il singolo inciso l’anno scorso che ha consacrato Walter Nudo anche cantautore e noi lo prendiamo così com’è, perché lui stesso ammette “posso piacere o non piacere, ma l’essere me stesso è ciò da cui non posso prescindere, mai”.

Metti insieme uno sportivo di ottimo livello come karateka, come pilota automobilistico e come pugile; un perito chimico canadese che dopo l’adolescenza in Italia, si trasferisce a vivere nella sua nativa America dove, con piccoli lavori saltuari, si mantiene agli studi di recitazione e diventa attore; uno showman di molti programmi televisivi italiani, vincitore tra i vincitori dell’Isola dei Famosi; un cantautore e musicista, che dal 2007 tiene concerti con la sua band, proponendo una musica fortemente influenzata dal country americano che da sempre lo appassiona; un concorrente tra i più apprezzati del programma “Tale e Quale Show”; uno scrittore di poesie, ma soprattutto di un libro in cui viene raccontata l’importanza del misticismo nella vita di una persona. Ecco, tutto questo è Walter Nudo! Tutto questo ma non solo... perché, dice, “io non sono quello che faccio. Io sono io, in tutte le mie sfaccettature, ma sono sempre io.” Di Annalisa Fortin ph© Fernanda Bareggi



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24 A T U P E R T U

Che tipo di musica suoni? Principalmente musica anni ’60, ’70 e ’80 sia italiana che americana. Ho inciso un singolo l’anno scorso che si intitola “take me” e ora ne usciranno altri. Sto facendo diversi concerti e questo mi da molta soddisfazione, perché la musica da sempre è stata una mia grande passione. E se per un qualche motivo tu dovessi scegliere tra la musica e il sesso? Beh, mi porterei dietro una radiolina come Fantozzi quando andava al cinema. Per me sesso e musica sono inscindibili, o meglio, sono due essenze fondamentali della vita. Entrambi sono cose che portano all’estasi, mentale prima ancora che fisico. Si dice che tu sia un uomo complicato, è vero? Molto. Cioè per me no, ma pare che per gli altri io sia molto complicato. Ma sei più complicato o contraddittorio? Tutti e due (ride).

In effetti la tua dedizione allo sport e il successo nel mondo dello spettacolo, il tuo essere un vero sex symbol e il tuo misticismo, sono tutte cose che evidenziano uno spirito contraddittorio. Ma queste sono tutte cose che ho fatto, io però sono sempre altro. Io non sono quello che faccio, io sono quello che sono. Sono semmai una persona a cui piace vivere la vita in pieno e che quando fa qualcosa ci si butta a capofitto.

Non si può però negare che tu abbia la qualità dell’apparire. Diciamo che la natura mi ha dato l’altezza, la mamma mi ha fatto questa faccia, sul corpo invece ci ho lavorato io. Tutto questo fa l’apparire, ma se io avessi avuto un’altra testa avrei avuto un’altra vita. La testa ricordiamoci che crea ma anche distrugge. Forse è qui in Italia che c’è un concetto un po’ retrogrado sull’apparire, perché purtroppo l’Italia è un paese vecchio. In che senso? Nel senso che l’Italia è un paese sì antico ma anche vecchio. Con “antico” intendo qualcosa che con il tempo acquisisce valore, come il suo territorio, mentre con “vecchio” intendo invece qualcosa che con il tempo perde valore, e purtroppo la mentalità italiana è molto vecchia, a differenza di quella americana.



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26 A T U P E R T U

Sei nato a Montreal, in cui sei vissuto fino a dieci anni, poi ti sei trasferito a Genova con la famiglia, tua mamma è di origine toscana e il papà calabrese. Ti senti più italiano o canadese? Secondo degli studi scientifici pare che sia preponderante l’incidenza del paese in cui nasci, più di quella in cui vivi, per cui io apprezzo e mi sento a mio agio con la filosofia di libertà che aleggia in un territorio grande come quello del Canada. In Canada ero libero di fare quello che sentivo, anche nel vestire per esempio, ero diverso dalla massa, dalla moltitudine, dalle convenzioni. In Italia invece mi guardavano strano. Ciò non toglie che l’Italia per me sia un paese meraviglioso, l’ideale in cui viverci da maggio a settembre. Ora dove vivi? Io non ho una base fissa, mi divido tra l’America e l’Italia, ma mi sento cittadino del mondo. Così come dovrebbe essere per tutti. Non ci dovrebbero essere bianco, nero, giallo. Dovremmo tutti essere cittadini dello stesso paese chiamato pianeta. Io posso dirti che a volte sento il bisogno della pastasciutta italiana o di un hamburger canadese, ma sono comunque un abitante del mondo.

Walter Nudo Il pubblico italiano però ha dimostrato molto affetto nei tuoi confronti, tanto da decretarti vincitore tra i vincitori all’Isola dei Famosi. Qual è secondo te la tua qualità che lo ha conquistato? Credo il mio modo di essere abbastanza sincero. Può piacere o meno quello che faccio, ma io sono quello che si vede. Credo quindi sia l’onestà, che non è sempre la via più facile. Che rapporto hai con i tuoi figli? Io ho un rapporto padre-figli, come dovrebbe essere secondo me, ovvero sono consapevole che da genitore ho in gestione la loro vita per un po’ di tempo ma poi è loro, non mia. Noi genitori dobbiamo solamente cercare di capire le regole del gioco, che è la vita, e non sono le regole della società, e cercare di trasmetterle loro. Dobbiamo quindi dare dei valori, spiegare cosa è bene e cosa male, delle fondamenta morali, consapevoli che poi loro faranno quello che sentono e non quello che non vorremmo noi. I figli devono essere liberi, perché quando ami qualcuno, il vero amore sta nel lasciarlo libero.



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28 A T U P E R T U

Ti dissoci spesso dalle convenzioni, dalla società, quasi come le considerassi dei pericoli per le nuove generazioni, è così? Credo che la società non ci renda liberi ma soprattutto che non ci voglia liberi, perché la libertà fa paura. Le nuove generazioni sono in un momento storicamente difficile, sicuramente peggiore rispetto agli anni ’80 e ’90, quando cioè ero giovane io. C’è molta confusione e più distrazione ora in seguito all’evento dei social network. Un tempo se qualcuno calunniava su qualcun altro, dopo il giro delle voci di paese, lo incontravi al bar e il confronto era diretto. Ora se una qualsiasi persona dice quello che vuole, il più delle volte esagerando per attirare l’attenzione, il tutto assume una dimensione amplificata e questa persona scappa vigliaccamente dal confronto diretto, senza alcuna responsabilità. Diciamo che internet è un po’ come il coltello, può fare del bene e può fare del male in base allo scopo e alle modalità con cui lo si usa.

La pigrizia è un atteggiamento che mi fa proprio arrabbiare... la pigrizia porta alla mediocrità e all'ignoranza.

Walter nudo complicato io? ebbene sì, ma con sincerità.

Parlando di valori, in termini di sportività quindi non ti arrabbi quando non vinci? Ammetto che mi arrabbio invece, ma con me stesso. Lì per lì non lo do a vedere, ma mi rode quando non vinco, però placo la stizza iniziale che presto lascia il posto poi all’analisi su cosa non ha funzionato e quali errori ho commesso. E cosa invece ti fa proprio arrabbiare, cosa non sopporti? La pigrizia, la pigrizia perchè porta alla mediocrità e all’ignoranza. Credo sia uno dei peccati peggiori, soprattutto al giorno d’oggi in cui invece di usare uno smartphone perdendo tempo con i social e altre cavolate, si può invece colmare in qualunque momento la non conoscenza di qualcosa. E purtroppo la madre dell’ignoranza è una brutta bestia che si chiama pigrizia. Ma qualche momento di pigrizia o di debolezza lo avrai anche tu... Certo che ne ho, ho anch’io vissuto e mi capitano ancora momenti non positivi, ma c’è una citazione del film Rocky che esemplifica il mio modo di pensare ed è che “nella vita non conta quanto duro colpisci ma quanto duramente vieni colpito e continui ad alzarti e ad andare avanti!” E tu, da musicista quale sei, cosa pensi di queste scorciatoie dei talent show? Credo che i concorrenti siano molto preparati però un Bob Dylan o un De Gregori non avrebbero avuto futuro, perché questo tipo di trampolini lancia ragazzi artisticamente perfetti ma tutti uguali, secondo dettami scelti da altri, perdendo il loro lato originale, personale, individuale, che invece rende, secondo me, un artista davvero speciale. Ora che ti sei lasciato alle spalle sfide sportive e reality, che progetti hai? Mi sto dedicando molto alla musica, ma come sempre non è la sola cosa su cui sto lavorando, non riesco a definire i miei progetti come qualcosa di statico e preciso. Verranno cose in cui mi dedicherò come sempre anima e corpo. Supponiamo facessero un film sulla tua vita, quale sarebbe il titolo? Il titolo non ci sarebbe perché c’è ancora molto da scrivere nella sceneggiatura, il film sarebbe sicuramente ancora in itinere. Un’ultima curiosità, Walter Nudo è un nome d’arte? Il nome è come tutto il resto, vero. l


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A TU PER T U 29


bulgari

Serpenti Tubogas Con rigorose geometrie, i prestigiosi orologi della collezione Serpenti sono un perfetto connubio di tutti gli elementi distintivi del design Bulgari: passione per il colore, varietà dei materiali, tecniche artigianali innovative, comfort ideale ed eleganza stilistica. Il prezioso modello si arricchisce di un bracciale a sette spirali in oro rosa 18 carati, che esalta la bellezza di una cassa ovale anch'essa in oro rosa 18 carati decorata da diamanti taglio brillante e da una corona con rubellite rosa taglio cabochon. Il quadrante in oro rosa presenta un pavè di diamanti taglio brillante e indici applicati a mano. Impermeabilità fino a 30 m. Prezzo su richiesta


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LANCET T E 31

uno stiloso contagio: il cinturino in pelle o metallo che si attorciglia al polso arrivando ad avvolgere parte dell'avanbraccio, in versione rigida o morbida, è diventato un'icona distintiva nelle collezioni di molte maison orologiere. extra style. extra eccentricity. extra long.


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32 L A N C ET T E

chanel Première Mini

La collezione Première Mini cambia le proporzioni e ridimensiona le linee. Il bracciale a triplo giro in acciaio e ceramica high-tech bianca, possibile anche in caucciù e in fili di perle, si struttura attorno ad una cassa squadrata in acciaio contornata da 52 diamanti taglio brillante. Il quadrante dallo stile minimal, laccato bianco, contribuisce a rendere questo segnatempo un puro concentrato di eleganza. Impermeabilità fino a 30 m. Euro 8.600

damiani Eden

L’inconfondibile gusto Damiani, sempre moderno e attuale, coniuga in questa creazione un design dalla raffinatezza unica e una perfetta vestibilità. La sinuosa spirale del serpente si snoda con eleganza e morbida naturalezza, permettendo un indosso confortevole, con un effetto finale di grande morbidezza e preziosità. L’orologio avvolge il braccio donando luce e femminilità: un'ammaliante spirale di oro 18 carati incastonata con diamanti. Prezzo su richiesta

baume & mercier Petite promesse

Audace, femminile e dai colori brillanti: un segnatempo che incarna la storia dell’eleganza e la gioia di vivere. Il segnatempo che fa la differenza per la sua vivace creatività e lo spirito allegro che conferisce ad ogni look. Raffinatezza e solarità sono espresse dal quadrante ellittico in madreperla con diamanti e dalla cassa in acciaio interamente tempestata di diamanti. Il tocco eccentrico è conferito dal cinturino a doppio giro in pelle di vitello arancio, disponibile anche in altre varianti, sempre rigorosamente Extra Long. Prezzo su richiesta



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34 L A N C ET T E

dior

La mini D de Dior L'ampia collezione D de Dior unisce la maestria gioielliera della scintillante incastonatura a neve, l'audace accostamento creativo di materiali e colori con il savoir-faire orologiero svizzero. Questo eccentrico esemplare si presenta con cassa 19 mm in acciaio inossidabile, lunetta e corona con diamanti, vetro zaffiro con trattamento antiriflesso, quadrante laccato rosa fluo, lancette dauphine lucide e cinturino doppio giro in pelle di vitello verniciata rosa fluo con fibbia ad ardiglione in acciaio con diamanti incastonati. Impermeabilità fino a 30 m. Euro 3.600

apple Watch hermès Series 2

tiffany East

West®

Mini due lancette Realizzato in Svizzera, questo modello rivoluziona letteralmente le regole dell’orologeria. La collezione è caratterizzata da una forma precisa, ispirata all’originale orologio da tasca che Tiffany realizzò negli anni '40. La cassa in acciaio inossidabile è impreziosita dal quadrante Tiffany Blue® con cifre poudré argento e dal cinturino in vitello a doppio giro. Resistente all'acqua fino a 30 metri. Euro 3.900

Due icone. Un grande incontro. Il risultato di una magnifica collaborazione fondata su un’affinità di pensiero, una visione originale e una grande stima reciproca. È un orologio unico, concepito per unire armoniosamente bellezza e funzionalità. La nuova collezione ha splendidi cinturini in pelle realizzati a mano da artigiani Hermès, e i quadranti disegnati da Apple sono ispirati agli inconfondibili orologi Hermès Clipper, Cape Cod ed Espace. Il modello Double Tour si fa notare per l’elegante cinturino extralungo che si avvolge due volte attorno al polso. È disponibile in splendida pelle Barénia color Fauve e in altre bellissime nuance, con cassa da 38 mm in acciaio inossidabile. Euro 1.519



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36 A R T E E C ON TROPARTE

PhotoŠ Marco Rossi Make up Luciano Squeo Hair Tony Zinni Ufficio stampa Amendola Comunicazione


A cura di Annalisa Fortin Insegnante di danza e coreografa, ogni mese vi aiuta a capire a quali spettacoli concedere il lusso della vostra presenza.

una voce da sogno... e un sogno che si av vera. «La vostra è la lingua dell’amore. Mia madre l’aveva completamente dimenticata, ma io l’ho reimparata dai miei cugini a Spongano, in Puglia, dove ho passato tutte le estati della mia vita». Così Carly Paoli, bellissima ragazza di 28 anni, mezzo soprano inglese, di origini italiane, parla della sua adorazione per la nostra lingua. Il 30 giugno uscirà il suo primo album ma già è stata incoronata dalle più importanti onorificenze tra cui il Premio Barocco a Gallipoli assegnato ai nomi più illustri dello spettacolo e dell'arte, a livello internazionale. Il cd "Singing My Dreams" raccoglie, oltre a dei pezzi inediti, anche le canzoni che ha cantato ad eventi importanti come quelli ai Fori Imperiali e alle Terme di Caracalla.


Figlia di un camionista e di una mamma italiana, impiegata, che si è sacrificata molto affinchè la figlia frequentasse le migliori scuole di canto, la storia di Carly sembra proprio una favola, una splendida favola a lieto fine che però è solo l’inizio di una meravigliosa carriera. Grazie alla sua dedizione, alla sua tenacia e al suo talento, la giovane artista ha infatti conquistato platee internazionali. Nata 28 anni fa a Mansfield, Nottingham, Carly Paoli è un mezzosoprano capace di tutto, fino a duettare con José Carreras, Andrea Bocelli ed Elaine Paige.

Photo© Marco Rossi Make up Luciano Squeo Hair Tony Zinni Ufficio stampa Amendola Comunicazione

La sua interpretazione dell’Ave Maria di Schubert ed il singolo A Time for Mercy sono stati scelti come inno ufficiale dei quattro cammini del Giubileo nel 2016, riscuotendo un grandissimo successo tanto che il Papa in persona ha paragonato la sua voce a quella di un angelo.



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40 A R T E E C ON TROPARTE

Carly è molto attenta a far in modo che la sua arte sia un mezzo per sostenere ed aiutare umanamente chi è in difficoltà, tant’è che è madrina dell'associazione "When You Wish Upon a Star", che realizza i desideri dei bambini malati terminali, regalando loro un sorriso. Il ricavato del suo ultimo singolo, “My Christmas dream is you” (arrivato primo in classifica per la musica classica su iTunes), è interamente dedicato a questa associazione e per questo gesto la cantante ha ricevuto il Glamour Award. Forse è così vicina ai bambini perché il suo amore per la melodia è iniziato da bambina. A 4 anni guardava il film La Sirenetta per quattro volte di fila, come minimo. Voleva essere Ariel, la principessa canterina di Disney, ma conosceva a memoria anche tutte le strofe di Sebastian, il granchio reggae. A 8 anni invece ha scoperto i musical di Judy Garland e Gene Kelly e così voleva anche ballare.

Accanto al divano di casa crescevano torri altissime di videocassette di tutti i film cult della MGM e contemporaneamente crescevano i sogni della piccola Carly. Sembra la storia di una comune bambina. Molte infatti grazie ai film musicali si avvicinano alla musica, al canto e alla danza. Nella maggior parte dei casi però queste rimangono intime passioni, ma non nel caso di Carly, che è stata baciata da un pizzico di fortuna e poi ha perseguito il suo sogno con tantissima determinazione fino a realizzarlo. Nello specifico Liz Hetherington, famosa ex cantante d’opera, l’aveva notata a scuola. Diceva che la piccola aveva una voce potente, che avrebbe fatto molta strada, tant’è che poi è diventata la sua insegnante di canto. Carly così dovette scegliere tra la lirica e l’equitazione (altra sua grande passione).

Photo© Marco Rossi Make up Luciano Squeo Hair Tony Zinni Ufficio stampa Amendola Comunicazione


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42 A R T E E C ON TROPARTE

A 15 anni fece un’audizione per il Fantasma dell’Opera e fu scartata, perchè era troppo giovane. Ci rimase male, ma non si diede per vinta e così subito dopo ottenne una borsa di studio alla Tring Park School for the Performing Arts di Hertfordshire, vicino a Londra. Nella sua classe c’erano Lily James, la protagonista dell’ultima Cenerentola di Disney, e Jessica Brown Findlay, la Lady Sybil Crawley di Downton Abbey. Tutte superdeterminate. La mattina facevano lezione in accademia, poi teatro, ballo e canto fino alle dieci di sera, imparando così il significato di etica del lavoro.

Photo© Marco Rossi Make up Luciano Squeo Hair Tony Zinni Ufficio stampa Amendola Comunicazione


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ARTE E CONTROPAR T E 43

Un’adolescenza un po’ sacrificata ma, come spiega lei stessa, è un prezzo da pagare per una passione così grande «Vivevo in un college e alle dieci di sera nel dormitorio le luci si spegnevano. È stata però una vita piena perché per tutto il giorno facevo esattamente quello che mi piaceva. Poi sono entrata in Conservatorio, ma dovevo pagarmi l’alloggio, quindi ho fatto la commessa per un po’. Mia madre ha ipotecato la casa, non abbiamo mai navigato nell’oro. Ancora oggi non so leggere bene la musica o suonare uno strumento: ho imparato tutto a orecchio, mi riesce più facile».

Come per molti musicisti e cantanti, la gavetta non è mancata, anche con le “solite” partecipazioni a cerimonie, ma proprio grazie ad una di queste circostanze è iniziata la sua fama. «Per guadagnarmi da vivere insegnavo danza classica, tip tap e jazz ai bambini, oltre a cantare per matrimoni e funerali. Nel 2014, in una giornata fredda di dicembre, sono partita per Kuala Lumpur; dovevo cantare alle nozze del figlio di Francis Yeoh (sesto uomo più ricco della Malesia secondo il magazine Forbes, ndr). È qui che ho conosciuto il proprietario di Bedat & Co., il marchio di orologi di cui sono diventata testimonial e che mi ha fatto partecipare al primo concerto internazionale a Calgary, Canada, con David Foster, Steven Tyler e il premio Oscar Jennifer Hudson. Dopodiché le mie canzoni hanno cominciato miracolosamente a funzionare in Asia, dove sono diventata una specie di celebrità». Molto affezionata a mamma e nonna, Carly si ispira artisticamente al mezzosoprano Frederica von Stade, che ha voce e forme che assomigliano alle sue ma, sottolinea scherzosamente, “non è vero che le cantanti liriche sono grasse, anzi; però devono essere in forma per riuscire a raggiungere certi apici sonori”. Carreras sostiene che l’ideale sia mangiare spaghetti all’olio prima di ogni esibizione e se lo dice lui che è un tenore di fama mondiale... Carly, che adora le sue origini italiane, non rinnega un piatto di pasta con una spolverata di parmigiano prima di un’esibizione. Nonostante abbia già riscosso un successo internazionale, la cantante ha ancora un sogno, più italiano che mai, ovvero quello di cantare alla Scala di Milano. Romano Battaglia sosteneva che i sogni sono come le conchiglie che il mare ha depositato sulla riva, bisogna raccoglierle e ascoltare la loro voce. Una voce lucente come quella di Carly Paoli verrà ascoltata, sicuramente. 


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44 S U S T R A D A

LEXUS

fullhybrid LA TECNOLOGIA PIù APPREZZATA DEL MONDO. Di Pierpaolo Magagna

NX HYBRID

Amazing driving experience. Creato per distinguersi in città, il SUV compatto NX Hybrid è estremamente versatile e può accogliere fino a cinque persone nel massimo comfort. Alimentato dalla più recente tecnologia Full Hybrid, questa innovativa vettura offre una sensazione di maneggevolezza e agilità, unitamente a straordinarie prestazioni ambientali. L’intuitiva tecnologia Lexus include caratteristiche come il Touch Pad, monitor con vista panoramica e il sistema di sicurezza Pre-Crash. Per un’esperienza ancora più coinvolgente NX HYBRID in versione F SPORT è dotato di sedili sportivi in pelle traforata, volante F SPORT, sospensioni adattive variabili e cerchi in lega da 18 pollici.


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SU STRAD A 45

Altezza 1.645 mm Passo 2.660 mm Lunghezza 4.630 mm Larghezza 1.870 mm Accelerazione 0-100 km/h 9,2 s Potenza massima motore elettrico e termico 197 CV (145 KW) Ciclo combinato l/100 Km 5,1 Da â‚Ź 39.950


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46 S U S T R A D A

NUOVA LC

Concepita per una nuova era. La nuova LC segna un punto di svolta per Lexus e l'ingegneria ibrida. Tutta l’esperienza e l’abilità Lexus nella creazione di auto ibride si fondono in questa straordinaria coupé, che porta performance, stile e qualità costruttiva ad un nuovo e più elevato livello.

LEXUS

Materiali innovativi. LC ha il telaio più rigido di qualsiasi altra vettura Lexus segnando un nuovo standard nella sua categoria e servirà da guida ed esempio per i futuri modelli. Tutto questo ha portato ad una maggiore maneggevolezza e prestazioni più fluide. è stata utilizzata la stessa tecnologia dei materiali compositi in fibra di carbonio sviluppata sulla supercar LFA, visibile nelle lamiere stampate a compressione in fibra di carbonio pre-impregnata dei pannelli interni delle portiere. Design d'avanguardia. Ispirata alla pluripremiata LF-LC, concept car che ha fatto il suo debutto nel 2012, LC rappresenta uno straordinario traguardo. Superando tutte le convenzioni, gli ingegneri e i designer hanno lavorato incessantemente per trasformare un concept rivoluzionario in una stupefacente realtà. Lavorazione artigianale "Takumi". La nuova LC è stata realizzata da esperti artigiani "Takumi" che, grazie alla loro esperienza più che ventennale, sono in grado di individuare anche le più minuscole imperfezioni.

Una guida entusiasmante. Basata su una trasmissione posteriore del tutto nuova e progettata con precisione per una migliore maneggevolezza, la nuova LC offre un'esperienza di guida senza eguali.

Altezza 1.345 mm Passo 2.870 mm Lunghezza 4.770 mm Larghezza 1.920 mm Accelerazione 0-100 km/h 5 s Cilindrata 3456 CC Potenza massima 359 CV (264 KW) Ciclo combinato l/100 Km 6,4 Cambio automatico a 10 rapporti Da € 105.500



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48 S U S T R A D A

BMW

i8

La sportiva del futuro. La ridefinizione di auto sportiva. La BMW i8 è pronta a rivoluzionare la sua categoria. La prima sportiva con consumi ed emissioni di un'utilitaria. La forza di una ibrida plug-in sta nella perfetta sincronizzazione di motore elettrico e di motore a combustione che si traduce in una maggiore efficienza e dinamicità su strada. La prima sportiva che accelera anche lo spirito del tempo. Propulsione. La BMW i8 offre più che semplice sportività: con il suo straordinario concetto di propulsione reinventa la mobilità sportiva perché il potente sistema ibrido plug-in, formato dalla tecnologia BMW eDrive e dal motore a benzina a 3 cilindri BMW TwinPower Turbo da 1,5 litri, unisce i vantaggi del motore elettrico e di quello a benzina offrendo un'esperienza di guida unica nel suo genere.

Accelerazione 0-100 km/h 4,4 s Velocità massima 250 Km/h Velocità massima in modalità elettrica 120 km/h Altezza 1.298 mm - Passo 2.800 mm - Lunghezza 4.698 mm - Larghezza 1.942 mm Da € 141.750

Piacere di guidare evoluto. Progresso in movimento: un'auto che affascina grazie all'innovativa architettura LifeDrive, ai materiali all'avanguardia come il carbonio, al Layering Design e alle numerose soluzioni intelligenti BMW EfficientDynamics. Design. Con il suo concetto d'insieme la BMW i8 dà corpo alla visione di un'auto sportiva moderna e sostenibile. Il design altamente emozionale svela subito le sue qualità. Quest'auto non si affida solo al suo carattere sportivo, l'estetica persegue anche obiettivi funzionali: più aerodinamicità per la massima efficienza.


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WAVE TOWERS


C-HR HybRid King of the Flow.

Forme che rompono gli schemi. Dalle linee così dinamiche che sembra muoversi anche quando è fermo, C-HR stravolge completamente le aspettative. Il profilo da coupé, lo stile deciso e l'abitacolo rialzato, combinati insieme per la prima volta, danno vita ad un'auto completamente nuova, capace di rompere gli schemi. Prestazioni ad alta sicurezza. Il profilo di una coupé e lo stile deciso di un SUV si fondono ad una guida reattiva e coinvolgente, grazie al Toyota Safety Sense C-HR ci proietta in una nuova dimensione ad alti livelli di sicurezza e relax di guida.

TOyOTA

Toyota Safety Sense. La tecnologia Toyota Safety Sense è stata sviluppata perché i conducenti possano mettersi al volante in tutta serenità grazie ad una serie di nuovi sistemi di sicurezza attiva, progettati per evitare che conducente e passeggeri corrano rischi: alle basse velocità, Toyota Safety Sense permette di prevenire le collisioni, mentre a velocità più elevate contribuisce a ridurre la gravità di qualsiasi urto.

Altezza 1.555 mm Passo 2.640 mm Lunghezza 4.360 mm Larghezza 1.795 mm Accelerazione 0-100 km/h 11 s Velocità massima 170 km/h Motorizzazione 1.8 HSD (122CV) E-CVT Consumi fino a 26,3 km/l Da € 28.400


RX HybRid

La quintessenza di Lexus. Precursori d'avanguardia. Il meglio del design, dell'eleganza e della tecnologia si uniscono in questo SUV ibrido che non teme paragoni. Sulla scia innovativa che li contraddistingue, gli ingegneri di casa Lexus, sempre in anticipo sui tempi, nel 1998 hanno creato RX: il primo SUV capace di offrire quella finezza tipica di una berlina premium. Oggi con RX Hybrid hanno superato i limiti di un design già audace e inconfondibile, continuando ad essere i precursori dell'avanguardia. Emozioni RX Hybrid F Sport. La più emozionante tra le versioni RX Hybrid è sicuramente la F Sport dal carattere unico: a stupire, prima ancora di guidarla, è il design deciso e gli esclusivi cerchi in lega bruniti da 20 pollici. All'interno si apprezzano il volante sportivo, la pedaliera in alluminio e i sedili sportivi a elevato sostegno. Su strada le sospensioni adattive variabili sportive e lo stabilizzatore attivo garantiscono una guida ancora più precisa, mentre un'avanzata tecnologia del suono crea un'indimenticabile esperienza.

LEXUS

Altezza 1.705 mm Passo 2.790 mm Lunghezza 4.890 mm Larghezza 1.615 mm Potenza massima motore elettrico e termico 313 CV (230 KW) Accelerazione 0-100 km/h 7,7 s Ciclo combinato 5,5 l/100km RX Hybrid Executive da € 69.000 RX Hybrid F Sport da € 74.000


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52 C O P E R T IN A

Location Hotel Magna Pars Suites Milano FotoŠ Tommy Napolitano Agency Benegas Management Dress LOU - TOI beachcouture Hair stylist Francesco Maria Dattilo Make Up Artist Silvia Acquapendente


Modella vicentina di origini siciliane nelle vesti di "Madre natura" a ciao darwin 7 nel 2016, Paola di Benedetto ha conquistato tutti Per la statuaria Bellezza. solo fisico Mozzafiato? no, Molto di PiÚ... Paola ci racconta di sè e dei suoi sogni.


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54 C O P E R T IN A

C'è un episodio che ti ha cambiato la vita? No, non c'è stato un momento particolare ad aver cambiato la mia vita. Faccio tesoro nella mia quotidianità di tanti piccoli avvenimenti e momenti che mi hanno aiutata ad essere la persona che sono adesso.

Raccontaci qualcosa della tua infanzia e dei tuoi affetti... Ho avuto la grande fortuna di trascorrere un' infanzia felice e serena: ero una bambina molto attiva e loquace. Sono stata cresciuta, assieme a mio fratello gemello, da mia zia e da mia nonna poichè i miei genitori hanno sempre lavorato e fatto tanti sacrifici per poterci garantire sempre il meglio e di questo gliene sarò eternamente grata. Mia madre e mio padre sono siciliani, della provincia di Palermo e hanno deciso di trasferirsi, anni prima che noi nascessimo, nel Veneto, dove abitiamo tuttora, per trovare lavoro. Anche se sono nata e cresciuta a Vicenza e sono molto affezionata alla mia città, ho ereditato tanto dalle origini sicule dei miei genitori: dai tratti mediterranei al carrattere istintivo ed espansivo. Probabilmente risulterà scontato dire che sono tanto legata alla mia famiglia ma è così! La loro felicità è la mia.

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56 C O P E R T IN A

Che rapporto hai con il tuo corpo? Ho un rapporto molto positivo. Mi piace mangiare, mangio tanto davvero! Sono fortunata perchè ho un metabolismo che mi aiuta a bruciare molto, ma vado comunque un paio di volte alla settimana in palestra. Quando ci guardiamo allo specchio noi donne ci troviamo sempre mille difetti, soprattutto se ci paragoniamo alle top model che siamo abituate a vedere sulle riviste. Ma vi svelo un segreto: neanche loro sono perfette! Dico davvero, ormai è da qualche anno che lavoro in questo mondo e posso tranquillamente dirvi che la perfezione non esiste! Il mantenersi in forma e fare attività fisica sono cose che faccio per la mia salute e il mio benessere, non per raggiungere chissà quale stereotipo di donna perfetta. Un pregio che ti riconosci? Sono una persona estremamente solare, mi piace ridere... rido sempre! Infatti spesso mi sento dire "Ma tu ridi sempre?". Una debolezza da confessare? Molte volte non mi sento all'altezza delle sfide che mi si presentano. è un lato del mio carattere sul quale sto lavorando. Il tuo ultimo progetto lavorativo? Ho qualche progetto in cantiere assieme alla mia manager Paola Benegas. Ma sono scaramantica, tenete le dita incrociate per me!

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Quale delle esperienze lavorative ti ha dato di più? Senza dubbio l'esperienza che ho fatto a Ciao Darwin 7 nelle vesti di madre natura. Scontato dire che lavorare al fianco di Paolo Bonolis, Luca Laurentis, Roberto Cenci e tutte le meravigliose persone che lavorano dietro le quinte del programma è stato un grande onore per me. Non so il perchè, ma ho riscosso tanto successo dal pubblico tant'è che ancora oggi, a distanza di un anno, la gente mi chiama "madre natura". Quale aspetto ti piace maggiormente del mondo della moda? Probabilmente l'aspetto che più mi piace è il fatto che è un mondo in continua evoluzione. C'è una mentalità aperta al cambiamento, talvolta allo strano e al "diverso". Un sogno professionale? Il mio sogno professionale più grande è riuscire ad affermarmi nel mondo della televisione come presentatrice. Mi piacerebbe molto poter condurre ad esempio un programma calcistico (esperienza che ho già fatto in una rete locale), oppure un programma di intrattenimento e svago. è molto difficile di questi tempi riuscire ad entrare in questo mondo... ma al momento sognare non mi costa nulla! Quando hai capito di aver trovato quello che cercavi? Sotto l'aspetto professionale ho capito di aver trovato quello che cercavo quando Paola Benegas mi ha "accolta" fra le sue modelle. Ho da subito pensato che lavorare con una persona così d'esperienza al mio fianco non potesse che essere un'ulteriore grande spinta nel provare a realizzare quelli che sono i miei sogni. Che rapporto hai con le tue colleghe? Ho un rapporto molto bello con loro. Con tante è nato un vero rapporto di amicizia. Anche se non ci vediamo tutti i giorni ci sentiamo sempre, ci tentiamo aggiornate sulle novità, lavorative e non. Sono felice quando una di loro riesce a raggiungere un obiettivo e loro lo stesso con me. Ci supportiamo a vicenda e credo che un'amicizia sincera tra donne, senza invidie, sia una delle cose più belle che esistano. Come reagisci alle critiche? Le critiche costruttive per me sono oro perchè riescono a farmi vedere le cose da un altro punto di vista. Ma le critiche fatte con odio e cattiveria gratuita mi mandano fuori di testa. Sono abbastanza seguita sui social e spesso mi capita di ricevere commenti veramente carichi di rabbia e disprezzo senza alcun motivo. Spesso mi viene detto "Se vuoi stare in questo mondo devi accettare anche le critiche", io rispondo sempre che le critiche le accetto ben volentieri purchè siano fatte con rispetto ed educazione. è troppo comodo fare i leoni da tastiera dietro ad un computer o ad uno smartphone. Sei quindi molto attiva nei social? E hai hobby particolari? Sì, sono attiva nei social ma non troppo. Amo condividere qualche dettaglio della mia vita privata e lavorativa ma senza esagerare. Sono una persona che preferisce vivere i momenti fino infondo e tenerli custoditi nella testa e nel cuore per sempre piuttosto di scattare una foto e postarla su instagram. Anche se, secondo me, usati nel giusto modo i social sono un mezzo potentissimo al giorno d'oggi. Svelaci qualche dettaglio della tua vita sentimentale... Sono fidanzatissima! Ho una storia da 3 anni con un ragazzo di nome Matteo. Lui è toscano, di Viareggio e spesso quando non sono impegnata per lavoro mi piace stare lì qualche giorno. Da brava siciliana sono mooolto gelosa di lui, guai a chi me lo tocca! Come ti vedi tra dieci anni? Mi vedo realizzata nel lavoro, mamma di uno o due bambini e sempre con il sorriso stampato in faccia!

Lasciamoci con una tua massima... "Se puoi sognarlo, puoi farlo." l


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COPERTIN A 59

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Marchi Cucine

CuCine in stile

Country,

per chi ama gli ambienti accoglienti. Se lo stile moderno secondo voi è un po’ freddo e preferite il gusto dell’antico, la vostra cucina ideale è quella in stile country, magari nella sua declinazione più chic. La zona giorno è uno degli ambienti più amati dalla famiglia, dove non solo si prepara da mangiare ma si sta tutti insieme. Le cucine in stile country chic riflettono una vita che ama la tradizione, prendono ispirazione dalle antiche case di campagna, realizzate e arredate con materiali semplici, recuperati molto spesso dalla terra circostante. Pietra, legno e cotto rivestono soffitti, pavimenti e pareti, conferendo all’insieme un tocco semplice ma raffinato.

Il cuore delle case in stile country è proprio la cucina, luogo in cui ci si riunisce con tutta la famiglia, dopo una lunga giornata di lavoro o per il tradizionale pranzo domenicale. Come si crea una cucina in stile country? Prima di tutto vanno scelti esclusivamente materiali naturali, come il legno. Questo potrà essere lasciato al naturale o verniciato con tinte pastello, meglio se bianco, celeste, verde chiaro o anche rosso, unica eccezione. Questo stile, ormai vera e propria forma di arredo e di design, trova infatti la sua massima espressione nell'uso del colore avorio e delle tonalità più tenui.


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COSE DI CA S A 61

Sono da preferire materiali come il cotto, la graniglia e la ceramica smaltata a mano, poiché rimandano inequivocabilmente ai tipici casolari di un tempo. Cura dei dettagli, eleganza e semplicità, sono le caratteristiche principali delle cucine che reinterpretano quelle antiche con un pizzico di romanticismo e di ricercatezza. Le cappe di design in muratura e la stufa a legna, regalano atmosfere che sanno di una volta, facendo riaffiorare i ricordi più belli. Per gli accessori il consiglio è quello di scegliere tinte calde, magari con motivi floreali e di ridare vita a vecchi oggetti recuperati in soffitta, alcuni dei quali non devono mancare: la piattaia, i barattoli di latta, i cesti in rattan. Marchi Cucine


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62 C O S E D I CA S A

Il pentolame, rigorosamente in rame, deve essere mostrato, direttamente appeso alle pareti, mentre gli accessori metallici vanno preferiti in bronzo. Gli elettrodomestici dovranno essere ad incasso, tranne il forno e il lavello, che devono essere assolutamente esposti; quest’ultimo è meglio sceglierlo in ceramica, per evitare completamente l'acciaio e, proprio perché il rame è essenziale, il rubinetto andrà scelto color bronzo. In una cucina country non può mancare una teiera dipinta, da tenere in bella mostra poiché questo stile ha il sapore squisitamente british del tè delle cinque, ha un carattere elegante e anticonvenzionale, raffinato e al tempo stesso informale, in grado di mettere a proprio agio e confortare sia una coppia fresca di nozze, sia una famiglia più numerosa.

Marchi Cucine

A metà fra il rustico e lo squisitamente shabby, lo stile country veste le cucine attuali rendendole accoglienti e affascinanti, prevedendo l'utilizzo di strutture intonacate che ne caratterizzano l'immagine e creano dei giochi di altezze e profondità assolutamente personalizzabili, fino ad arrivare a varianti più “agresti”. Una cucina country bianca, per esempio, è la scelta più indicata per chi vuole ricreare in casa le romantiche atmosfere della campagna provenzale, mentre il legno scuro è più adatto alle abitazioni in stile toscano.

A metà fra il rustico e lo squisitamente shabby, lo stile country veste le cucine attuali rendendole accoglienti e affascinanti. Marchi Cucine



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64 C O S E D I CA S A

Anche la pietra ha un ruolo fondamentale poiché un tempo veniva utilizzata per rivestire le pareti e spesso anche i pavimenti, i quali però possono anche essere sostituiti con il parquet. In pratica le regole sono semplici dunque: scegliere materiali naturali, come quelli citati, e decorare tutto con oggetti tradizionali, lasciando da parte soprattutto gli elementi in acciaio. Tavolo e sedie devono essere necessariamente in legno, volendo si possono preferire anche delle simpatiche panche recuperate. Il vintage e l’antiquariato in questo stile aiutano molto, poiché avere un pezzo originale rende perfetta la cucina.

Veneta Cucine Scavolini

Altro elemento fondamentale ma non essenziale è il caminetto. Ciò che invece è davvero importante è il settore tessile, soprattutto le tende. Le scelte devono ricadere su tendine e tovaglie con fantasie quadrettate sui toni del rosso e del bianco, oppure una fantasia di agrumi o fiori. Le idee per realizzare una cucina country sono numerose, in base ai propri gusti e al contesto generale, poiché ciò che caratterizza questo stile è la grande flessibilità degli spazi, della composizione delle linee e della scelta dei materiali. Al termine della giornata di lavoro, rientrare in casa e ritrovare le emozioni e l’eleganza di uno stile che offre un ambiente in equilibrio tra modernità e tradizione sarà un vero ristoro. l (A.F.)

Marchi Cucine



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66 I N A R T E ME D IOLANUM

Ph© Alberto Bacchin


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IN ARTE MEDIOLANU M 67

publiredazionale

Casa Mediolanum: l'Arte ed il Business.


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68 I N A R T E ME D IOLANUM

Casa Mediolanum: l'Arte ed il Business. Lo scorso 10 maggio, presso gli uffici della sede padovana di Mediolanum, si è tenuta la presentazione in anteprima della Mostra di Fausto Melotti, curata da Centiodieci è Arte, con la speciale partecipazione di Oscar Farinetti, imprenditore e dirigente d'azienda italiano fondatore della catena Eataly. Un evento di grande interesse sia per l’artista Fausto Melotti le cui opere e la cui storia sanno affascinare ed emozionare, sia per la successiva conferenza uno spazio dove si tenuta presso il Museo Diocesano in Piazza incontrano arte, cultura, fascino. Duomo dal Dott. Farinetti. uno spazio che ogni mese Oltre alla piacevolezza dell’esposizione, saprà trasmetterci quello che ha sicuramente colpito è come si nuove emozioni. sia posto l’accento sull’importanza dell’arte una galleria d'arte? e soprattutto del coinvolgimento privato per no, una banca... aiutare il suo mantenimento. in arte "mediolanum".


Landor Associates Via Tortona 37 Milan I-20144 Italy Tel. +39 02 764517.1

Mediolanum Mediolanum Private Banking Date - Data 22.09.15

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Country - Paese ITALIA

Implementation - Esecutivista CDL

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Recommended colours - Colori raccomandati P 10127 C

P 280 C

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Il presente documento è un esecutivo. La stampa laser fornisce un'indicazione del posizionamento dei colori, ma in nessun caso si deve fare riferimento per la verifica dei colori di stampa. I caratteri tipografici non vengono

Farinetti citava il fatto che in Italia risiede il 70% delle opere d’arte del mondo, un numero che fa riflettere. Per questo motivo lui in prima persona contribuirà al restauro di una delle opere d’arte più famose al mondo, l’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci. Il connubio Arte e Business è un tema assai caro a Banca Mediolanum che, con la sede di Padova in piazzetta Bussolin, ha rivalutato un’intera area urbana creando una galleria a cielo aperto tra le più belle d’Italia. Questa operazione nasce sia dalla consapevolezza di quanto l’arte contemporanea sia divenuta un ottimo investimento, sia dalla grande passione di Stefano Pirrone, Responsabile Operazioni Straordinarie di Banca Mediolanum che ha saputo creare un luogo dove l’arte non solo si vede ma viene vissuta quotidianamente. l Matteo Tornielli

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forniti insieme al presente documento in base all'art. L. 22-4 del codice della proprietà intellettuale. Sul CD-Rom allegato troverete anche una versione del documento in outline.

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u o l l birtil

a el e i svinatate v f n se f me ra ag i ni se e omp ant gna g c s o to c es se a s gu tte nterall'inibo. e i c ric da sitàuon io l b r cu de

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Una proposta? perché no!? Il cIbo, da sempre, ha Un forte potere aggregante: l'atto del mangIare è Un momento dI condIvIsIone dI emozIonI, dI costrUzIone dI rapportI e dI rafforzamento deI legamI.


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GOURM E T 71

Metti una sera a cena…

Un’occasione per iniziare o approfondire Una conoscenza, il momento ideale per chiUdere bUoni affari. la socialità passa anche attraverso il cibo… preferibilmente “ottimo e abbondante”. Di Giusy Locati


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72 G O U R M E T

“Non ut edam vivo, sed ut vivam edo”, “Non vivo per mangiare, ma mangio per vivere”. L’affermazione del retore romano Quintiliano non ci trova impreparati. Potremmo replicare che “la virtù è nel mezzo” ma preferiamo dire le cose come stanno: alla maggior parte delle persone piace mangiare. E a buona parte delle persone a cui piace mangiare piace farlo in compagnia. Tim Burton ha reso perfettamente l’idea con le immagini della tavola imbandita per “l'ora del tè” di Alice nel Paese delle Meraviglie. Perché, per l’allegra combriccola, il tempo si è fermato alle sei, così è sempre l’ora del tè... Il regista apparecchia una tavola di assoluto rispetto che è prima di tutto occasione di dialogo e confronto tra personaggi bizzarri. Che meraviglia: Burton ci fa venir voglia di sederci per sempre a prender parte a questo assurdo dialogo! Poco conta che poi bisognerebbe metter d’accordo Alice, Lepre Marzolina e Cappellaio Matto, che sembrano vivere su pianeti distantissimi: intanto si socializza! Quindi mangiare è solo mangiare? L’immagine della convivialità legata al pasto è universale: dall’alba della specie ad oggi il pasto è anche e soprattutto occasione per stare insieme. Per gli australopitechi sicuramente si trattava di una conditio sine qua non (“se non facciamo squadra, addio cibo”), per gli attuali esseri viventi potremmo parlare di differenti gradi di socialità, perché, a dire il vero, non è detto che stare seduti insieme a tavola significhi necessariamente condividere ai massimi livelli (avete presente certe coppie a cena al ristorante intente a navigare in internet?). Eppure fanno sempre un po’ di tenerezza le persone che cenano da sole, il coperto vuoto davanti stringe il cuore. Perché tolto il panino veloce al bar, anche la pausa pranzo si divide con qualcuno ed è sempre e comunque l’occasione perfetta per socializzare.

Che meraviglia iniziare una giornata di festa con questa

TORTA MELE E RICOTTA

Tutta la famiglia intorno alla tavola a fare colazione! Probabilmente c’è anche sul tavolo dell’ora del tè di Alice nel Paese delle Meraviglie! La proviamo? Procuratevi 3 mele, 200 gr di farina 00, 80 gr di fecola di patate, 2 uova, 250 gr di ricotta, 1 bustina di lievito, 150 gr di zucchero, 2 cucchiai di zucchero di canna. Sbucciate le tre mele e togliete il torsolo. Tagliatene una e mezza a cubetti e le restanti a fettine. Unite farina, fecola, zucchero, ricotta, uova e lievito ed amalgamate bene. Aggiungete quindi le mele a cubetti. Distribuite il composto in uno stampo (io utilizzo quelli di silicone che sono comodissimi, ma potete optare per uno stampo rivestito di carta forno). Livellate la superficie, distribuite le fettine di mela e cospargete di zucchero di canna. Infornate a 180° per 40 minuti.

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Helloextraordinarysummer!

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74 G O U R M E T

Metti una sera a cena…

Il cibo unisce. Prima di tutto il cibo è famiglia. Il momento per ritrovarsi insieme, che per noi italiani è soprattutto il pranzo della domenica. Lo si critica quando si è figli, lo si ripropone quando si diventa genitori. Una ricerca dell’Accademia Italiana della Cucina che ha toccato tutte le regioni italiane coinvolgendo 280 delegazioni e somministrando 1.834 questionari per comprendere il rapporto tra italiani e pranzo della domenica in famiglia, evidenzia che proprio nei giorni di festa il 52% delle famiglie italiane si siede a tavola e condivide un menù che è pressoché invariato rispetto ad una cinquantina di anni fa. Meno diffusa la scelta del ristorante, si predilige l’ambiente di casa, l’informalità, che è poi circostanza per raccontarsi e condividere. Siamo tradizionalisti, non c’è niente da fare, e proprio a partire dal cibo. Bisogno primario nella scala dei bisogni di Maslow, soprattutto negli ultimi 10 anni, è arrivato quasi al top della stessa perché soddisfa il bisogno di appartenenza (per chi si siede a tavola con noi), di stima (“hai cucinato benissimo”) e, per gli aspiranti chef, di autorealizzazione.

E se per una volta andassimo oltre le tradizioni per proporre questi

SPAGHETTI POMODORINI CONFIT, ZUCCHINE E UOVA SODE

Sono un piatto coloratissimo e molto saporito. L’ideale per un pranzo in compagnia. (Ingredienti per 4 persone) 400 gr di spaghetti, 1 scalogno, 2 zucchine, timo fresco, 20 pomodorini confit, 2 uova, sale, pepe, olio extravergine di oliva. Per prima cosa preparate le uova sode. Mettetele in un pentolino con l’acqua e accendete il fuoco. Da quando l’acqua inizia a bollire contate 7 minuti. Spegnete il fuoco e mettetele sotto l’acqua fredda. Togliete il guscio e fatele intiepidire. Mentre le uova stanno bollendo impostate la cottura delle zucchine: appassite lo scalogno tagliato a fettine in un filo d’olio e aggiungete le zucchine tagliate a fette. Aggiustate di sale e pepe e cucinate a fuoco basso. A fine cottura spegnete il fuoco e sbriciolate sopra le uova sode. Scolate la pasta e saltatela con le zucchine e le uova. Aggiungete infine i confit e il timo e un filo d’olio. Volete fare i pomodorini confit? Lavate 250 gr di pomodorini sotto acqua corrente, asciugateli e tagliateli a metà. Disponeteli in una teglia rivestita di carta forno con la parte tagliata rivolta verso l’alto. Tritate qualche rametto di timo e cospargete i pomodorini di sale, pepe e timo. Aggiungete 2 cucchiai di zucchero, un filo d’olio d’oliva su ciascun pomodorino e potete infornare. Cucinate in forno statico a 140° per 2 ore e comunque finchè i pomodorini non risulteranno abbrustoliti.


quarta edizione torneo nazionale

Best of Golf

FORMULA DI GARA 4PLM LA MIGLIORE Categoria unica

PREMI

1°/ 2°/ 3° COPPIA NETTO 1° COPPIA LORDO 1° COPPIA SENIOR 1° COPPIA LADY 1° COPPIA MISTA

PREMI SPECIALI

“Driving Contest” • “nearest to the Pin” • “hoLe in one” •

FINALE NAZIONALE

www.bestofgolf.org

domenica 11 giugno Golf Club dei laGhi Varese

domenica 18 giugno Golf Club albarella albarella [ro]

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76 G O U R M E T

A tavola emerge sempre un po’ di noi. Affiora così tanto che anche il temuto smartphone (almeno agli esordi presunto disgregatore di famiglie a tavola, oggi quasi parte della mise en place) è diventato strumento di condivisione. Una convivialità talmente allargata che a tavola non ci siamo più soltanto noi ma l’intero gruppo di navigatori, instagramers per primi, che partecipano indirettamente al nostro banchetto. D’altra parte “sharing is caring”. E navigando in rete abbiamo persino trovato social network per condividere, durante i pasti, idee e progetti di lavoro allargando così la propria rete professionale (per fortuna... perché l’ultima moda fra i professionisti era diventata il pre-colazione: alle 7 di mattina tutti insieme in una sala conferenze d’albergo... ma vi pare modo?). Si tratta di social che vanno oltre il concetto di comunità virtuali e fanno incontrare fisicamente le persone, coerentemente alle competenze professionali possedute e alla zona in cui lavorano, costruendo piccoli gruppi di confronto che possono riunirsi a pranzo o a cena per discutere progetti comuni. Pranzo o cena... non un caffè.


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GOURM E T 77

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Che poi è anche una questione di virtù. Ne volete la certezza? Secondo uno studio dell’Università di Anversa, pubblicato sul giornale Appetite, è proprio la condivisione che migliora le qualità morali delle persone. In base a questa ricerca, realizzata su un campione di 500 ragazzi belgi, esiste una forte correlazione tra l’abitudine a condividere il cibo e l’orientamento verso una vita più generosa. Abbracciamo questa “attitude” condividendo al 100% i risultati della ricerca: di tutta questa condivisione a noi piace il “prima”: pensare a che cosa cucinare per gli invitati, l’attenzione nel preparare la tavola e la scelta della mise en place, il riguardo nel cucinare le ricette scegliendo tutto ciò che sappiamo piacere di più ai nostri cari, il grande impegno per fare in modo che tutto vada al meglio. è proprio vero, il cibo è anche questo: far emergere il nostro lato più altruista. l

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Così, ad esempio, la piattaforma e social network MyBusyMeal ha come slogan “Feed your ideas” coniugando alla perfezione i due concetti di affari e cibo. Attraverso un sistema di localizzazione incorporato, MyBusyMeal permette di geolocalizzare i profili dei BusyPeople e i BusyMeal più vicini e di individuare i BusyPartner ristoranti o strutture per poter organizzare gli incontri. Al momento la piattaforma funziona molto bene in Francia, dove è stata fondata, ma anche in Italia ha parecchi iscritti. Noi ci siamo registrati... non tanto per il business quanto per vedere le location dedicate ai pranzi. Restiamo speranzosi in attesa di qualche invito. E a proposito di inviti. Il cibo è anche corteggiamento. Diffida dunque, caro lettore, da chi per conoscerti meglio ti propone di bere un caffè insieme. Una proposta svogliata e disattenta, una strategia oltremisura rapida per approcciare che Blumirtillo (http://blog.cookaround.com/blumirtillo/), blog di cucina gaudente, non può che valutare “n.c.”, non classificabile, appunto. Premesso che il brunch è il minimo sindacale (ma mai per flirtare!), tutto il resto, che va dal cocktail rinforzato al gala dinner è vivamente suggerito. Esiste anche lo slunch, nato dalla fusione dei due termini inglesi “supper” (cena) e “lunch” (pranzo), che si colloca a metà strada tra un aperitivo sostanzioso e una cena leggera. Una proposta per chi vuole restare leggero e folleggiare nel dopo cena. Altro che caffè. E la funzione aggregante del cibo è talmente sentita che anche le grandi aziende hanno creato l’area “convivialità” che raccoglie tutti gli strumenti che riguardano la cucina dedicata a chi ama stare in gruppo: grill, piastre, raclette, fondue, pentole tajine. è cambiato anche il modo di arredare le cucine: dagli anni 80 ad oggi il progresso è incredibile. Da minuscoli “angoli cottura” ottimizzati, quasi timorosi nell’esibire un utensile (tanto al massimo ci si mangiavano le pennette panna e vodka) con l’odioso tavolo “a scomparsa” 4 posti, alle aree living di oggi: enormi, attrezzate per la coltivazione di erbe aromatiche, tripli piani cottura, zone di lavoro multitasking, elettrodomestici smart collegati in rete, soprattutto immense tavole per ospitare decine di amici. Proposte di arredamento in linea con le nuove tendenze che esaltano tutto ciò che è sharing.

Cenate per la prima volta con una persona che potrebbe diventare speciale? Certo non potete chiudervi in cucina... e nemmeno proporre qualcosa di banale.

Ecco la soluzione: PACCHERI AI GAMBERI E AGRUMI (Ingredienti per 4 persone) 400 gr di paccheri, 2 arance, 2 limoni, 16 gamberi, sale, pepe, olio extravergine di oliva. Per prima cosa pulite molto bene i gamberi. Mettete quindi a bollire l’acqua e concentratevi sul sugo. Grattate la scorza delle due arance e dei due limoni. Ricavatene anche il succo. In una pentola bassa e larga unite il succo di arancia e limone, 2 cucchiai di olio, sale e pepe, scaldatelo leggermente ed aggiungete subito i gamberi. 3/4 minuti e saranno cotti. Durante la cottura girateli. Aiutandovi con una schiumarola togliete i paccheri dall’acqua (sì, non li scoliamo) e metteteli direttamente in padella. L’obiettivo è portare un po’ di liquido di cottura nella padella. Se non avete la schiumarola scolate i paccheri e mettete da parte un mestolo di acqua di cottura che andrete ad aggiungere subito ai gamberi. Saltate i paccheri aggiustando di sale e pepe, un altro filo d’olio e servite. Cena da chef!



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SPOR T 79

è la corsa in rosa a scopo benefico più conosciuta e affollata! Una marea di donne colorate di rosa

grazie alla t-shirt Ufficiale della Pink rUn hanno Percorso a maggio 8 km non comPetitivi Partendo da Prato della valle verso le strade del centro storico di Padova Per Poi fare ritorno nella Piazza Più grande d’italia. ne parliamo con un personaggio davvero unico, il pinkottero, il fenicottero rosa mascotte dell’iniziativa.


ph© M. Bilato - F. Pertini / fotoclubpadova

Come nasce la Pink Run?

L’idea è venuta nel 2010, con il duplice scopo di avvicinare le donne al mondo della corsa e di sensibilizzare loro e tutto l’indotto nei confronti di onlus attentamente selezionate, in maniera anonima, che operano nel mondo femminile e in quello dei bambini meno fortunati. La manifestazione è riservata solo alle donne e durante la giornata vengono svolte attività varie con l’allestimento di quattro aree dedicate al cibo, ai bimbi, allo sport ed alle associazioni.

Dove e quando è stata corsa la prima edizione?

A Maserà, in provincia di Padova. Successivamente nel 2013 ci siamo resi conto che Maserà non riusciva a contenere l’evento. Da tre anni a questa parte, grazie all’accoglienza del Comune di Padova, si è spostata in Prato della Valle che con i suoi 90.000 metri quadrati è una della piazze più belle al mondo. Più spazio, più gente, più divertimento che hanno reso straordinaria anche questa ottava edizione.



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Possono partecipare anche uomini?

No, la corsa è riservata alle donne, anche se non manca qualche intruso con la parrucca rosa. Gli uomini sono ben accetti come volontari!

Quante presenze avete avuto negli anni e quanti soldi avete raccolto?

Per massima trasparenza nei nostri profili social e sul sito ufficiale si possono vedere anno per anno quante Pink amiche hanno partecipato, quanto abbiamo devoluto e cosa piÚ importante il link ad ogni associazione. Io dico sempre: sentite loro, chiamateli e chiedetegli come ci siamo comportati, sono e saranno sempre le onlus la nostra migliore pubblicità . Quest’anno, nonostante il maltempo, si sono iscritte oltre 6.500 amiche, un vero record. Fino alla scorsa edizione abbiamo totalizzato in 7 anni 16.000 runners e 123.600 euro.


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SPOR T 83

Avete dei testimonial?

Certo, sono io, il Pinkottero! In versione peluche da portare a casa o gigante durante la corsa, che segue ed incita le Pink Amiche. Oltre a me ci sono stati dei volti noti legati alle onlus scelte come la campionessa di atletica Manuela Levorato, l’atleta paralitica Beatrice Bebe Vio, il vicentino Sammy Basso dell’Associazione Progeria Italia.

Come nasce la tua figura?

ph© M. Bilato - F. Pertini / fotoclubpadova

Da sempre il logo della Pink Run è un fenicottero che corre. L’anno scorso abbiamo pensato che sarebbe stato bello renderlo anche reale. Da allora sono stato in giro per il mondo: in Africa con alcune onlus dai bambini più bisognosi, nei reparti di pediatria degli ospedali a rallegrare i piccoli malati, nelle case di molti a portare un tocco di rosa e di gioia di vivere.

Visto il successo, in quanti vi hanno copiato l’iniziativa fino ad oggi?

Difficile da dirsi. Corse simili alla nostra come folklore e colore ne sono nate tante in questi ultimi anni, però sono poche quelle che lo fanno per raccogliere fondi. Noi comunque continuiamo a monitorarle tutte.

Qualche anticipazione della prossima edizione?

Per il momento dobbiamo ancora concludere la Pink Run 2017: a conti fatti in una conferenza stampa comunicheremo quello che devolveremo quest’anno. è tutto top secret per il 2018, ma confesso che stiamo già lavorando per realizzare uno splendido decennale. l (P.B.)


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Diamo spazio all'imprenditoria: sinergie, sviluppo, innovazioni, soluzioni, territorio, intraprendenza, filosofie, progetti.

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86-87 CENTRO MEDICO VESALIO

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Un team esperto per l’implantologia immediata.

Atmosfera sorprendente e magica.

Il Prêt-à-Porter della femminilità assoluta.

Anche di domenica sera e con un ospite d’eccezione: il Gin!

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94-95 ITO gROUp

Il punto di riferimento dell’economia turistica italiana compie 50 anni.

96 FERRARI gIOIELLI

Le nuove emozioni firmate IWC “Da Vinci”.

La tua Esperienza indimenticabile.

L’antico ristorante di Padova si è rimesso a nuovo.

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Centro Medico Vesalio,

L’

implantologia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa delle tecniche di sostituzione dei denti perduti, per le diverse patologie, tramite l’inserimento nell’osso mandibolare o mascellare di viti (fixture) di varia forma e superficie. Queste saranno le “radici artificiali” capaci di supportare la nuova dentatura. Si tratta di una disciplina che ha avuto, nel corso degli anni, una rapida evoluzione e, grazie alla continua ricerca scientifica, ha raggiunto un livello di affidabilità elevatissimo. Grazie all’implantologia dentale è possibile, attraverso le diverse tecniche chirurgiche, ricostruire l’aspetto funzionale (in termini di efficienza masticatoria) ed estetico di uno o più denti mancanti. Il Centro Medico Vesalio di Padova offre la possibilità di poter usufruire anche dell’“implantologia a carico immediato”, che prevede il posizionamento di impianti nei mascellari superiori e inferiori nelle zone edentule, cioè prive di denti, ed il posizionamento delle capsule fisse provvisorie o definitive, entro le 24 ore dall’intervento. Queste tecniche possono essere effettuate anche in modalità computer guidata preparando al computer, dopo Tac-Cone Beam del paziente, l’intervento che può essere eseguito anche senza incisione delle gengive. Il Direttore Sanitario e Titolare del centro, il dottor Marco Finotti, spiega che non si tratta di una metodologia utilizzabile sempre ma che ha sicuramente stravolto le tradizionali metodiche

ph© Alberto Bacchin

un team esperto per l’implantologia immediata.

implantologiche, utilizzate ancora adesso, migliorandole e accelerandole. L’implantologia tradizionale prevede il posizionamento degli impianti ed un’attesa, prima del posizionamento della protesi, che oscilla rispettivamente tra i 2-3 mesi e i 5-6 mesi, in funzione del sito interessato, mandibolare o mascellare, e della qualità ossea presente. Con la metodica del carico immediato, sopra citata, la protesi invece può essere posizionata anche immediatamente dopo la fine dell’intervento, riducendo i tempi, il numero di sedute odontoiatriche, i costi ed il disagio per i pazienti.


Il dott. Marco Finotti, consulente scientifico all’Ospedale San Raffaele di Milano, spiega che “Per ottenere buoni risultati e rispettare le aspettative del paziente è indispensabile uno studio approfondito pre-chirurgico, valutando qualità e quantità ossea a disposizione, il tipo di occlusione presente e il tipo di riabilitazione che si vuole effettuare. Ecco che le sedute di preparazione all’intervento chirurgico assumono un’importanza fondamentale. Una corretta pianificazione evita qualsiasi sorpresa durante l’intervento e deve essere eseguita in team anche con il protesista e con il laboratorio che dovrà costruire, secondo le indicazioni, la riabilitazione protesica. Rare ed eccezionali sono le controindicazioni per cui un paziente non possa essere sottoposto ad intervento chirurgico implantologico; solo conoscendo le eventuali patologie-malattie presenti, siamo in grado di associare le metodiche adeguate.”

CENTRO MEDICO VESALIO PADOVA Via Sorio, 12 Tel. 049 723413 www.centromedicovesalio.it

Anche pazienti anziani, cardiopatici, sottoposti a terapia anticoagulante, diabetici o affetti da handicap psico fisici importanti, in strutture adeguate come il Centro Medico Vesalio, con un team di specialisti che hanno specifiche competenze chirurgiche, protesiche, anestesiologiche e cardiologiche, possono essere trattati in sedazione endovenosa o in anestesia generale e riabilitati completamente, migliorando notevolmente la qualità della vita con nuovi stimoli e nuove motivazioni.

Conclude il dott. Marco Finotti “È impossibile oggi, con le diverse metodiche e tecnologie avanzate, concentrare in un’unica figura professionale tutte le capacità per riabilitare rapidamente ed in modo impeccabile i pazienti. La sinergia di diverse professionalità, presso strutture adeguatamente certificate, autorizzate ed attrezzate permette di rispettare le aspettative dei pazienti e mantenerle a lungo nel tempo.” l


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lamarca

ph© Andrea Ravanetti

padova Galleria Europa 14 T. 049 8765583 www.lamarcaofficial.com

Lamarca:

il Prêt-à-Porter della femminilità assoluta.

Quell’istante in cui le dita si chiudono attorno ai manici di un sacchetto ancora perfettamente liscio e le fantastiche cose nuove al suo interno diventano tue, a cosa si può paragonare? È come svegliarsi al mattino e rendersi conto che è sabato. È in sostanza un piacere puro, assoluto, totale.

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osì viene descritta nel best seller “I love shopping” l’esperienza nella quale la maggior parte delle donne trova conforto, gratificazione, piacere, rilassamento, autostima e compiacimento. proprio per l’importanza che questo momento riveste tra i piaceri di una donna, la filosofia del brand “lamarca”, fondato e guidato dalla vulcanica art director Ilaria La Marca, è quello di inseguire la ricerca del “Bello” nel mondo dell’estetica femminile. “Non seguo la moda e le tendenze, ma creo avendo come riferimento assoluto il valore dell’esaltazione

della femminilità, della bellezza e dell’unicità di ogni donna. La creatività non deve avere limiti ma deve essere allo stesso tempo possibile e indossabile”. Il carattere distintivo per il quale il brand si contraddistingue infatti è proprio quello di tenere ben presente le esigenze che lo stile di vita odierna richiedono, proponendo abiti versatili, ricercati nello stile, nei tessuti, nella cura dei dettagli e nell’elevata qualità 100% Made in Italy. La cliente Lamarca è una donna con un’evoluta iperfemminilità, sensualità, personalità e raffinatezza, consapevole che ancor prima di piacere agli uomini vuol piacere a stessa. La Maison inaugura il primo Flagship store a padova situato in una posizione di prestigio; le sue vetrine si riflettono, infatti, nella Galleria Europa, punto d’inizio della celebre via del lusso nel centro storico della città. Uno spazio di 150 mq in cui si fondono raffinatezza, eleganza, design moderno e atmosfera intima che evoca un senso di lusso sofisticato. I tre elementi sono il risultato di una perfetta armonia tra collezioni ed arredamento, un luogo ideale in cui incontrare la creatività tipica della Maison. Il tutto affinchè il momento della scelta di un abito sia, per una donna, un’esperienza di puro piacere! l


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FOCU S 89

Ai Porteghi, l’antico ristorante di Padova si è rimesso a nuovo.

RISTORANTE AI PORTEGHI

PADOVA Via Cesare Battisti, 105 Tel. 049 660746 www.aiporteghi.com

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dentità precisa. Forte orientamento all’ospite. Massima cura dei dettagli ma soprattutto nella scelta degli ingredienti. Rispetto della tradizione ma ora con una veste tutta rinnovata. Bisogna avere tutte le carte in regola per essere un ristorante segnalato dalla Guida Michelin. Il prezioso ristorante Ai Porteghi, incastonato tra le mura della storica via Cesare Battisti di Padova, riapre i battenti questo mese, dopo una breve sosta per il rinnovo dell’interno. Cambia del tutto la forma ma non la sostanza. L’arredamento più moderno ed elegante sarà splendida cornice per i piatti dello chef e titolare Filippo Betteto, che da un paio di anni ormai si sta distinguendo per la dedizione con cui segue la cucina per appagare gli ospiti appassionati della buona tavola. Le sue ricette ricercano l’esaltazione del gusto, l’appagamento dell’occhio nell’impiattamento, senza modificare troppo la sostanza, per non inficiare la genuinità degli ingredienti.

Fiore all’occhiello del ristorante sono le pietanze a base di pesce, ma le scelte sono mirate anche per la carne, proponendo Chianina proveniente dalla Toscana. Il locale è a conduzione famigliare, come i più importanti ristoranti d’Italia, dove passione per il gusto e per la tradizione primeggiano. La mamma Annalisa, infatti, insieme alla fidanzata Federica Maso coordinano diligentemente la sala, ora impreziosita da una piccola winery a vista. Ai Porteghi è un ristorante storico di Padova ma ora è destinato a rimanere nella storia più di prima vista la grande passione con cui è condotto da Filippo e la signora Annalisa. Non resta che provarlo, perché mangiare bene fa parte del vivere bene, infatti, come diceva Joe Lewis “mi sono messo a dieta: basta con l’alcol, niente abbuffate e in quattordici giorni... ho perso due settimane”. l


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La sorprendente magia della Corte di Trambacche

ncastonata nel verde della pianura veneta, strategicamente situata ai piedi dei Colli Euganei, ad un passo dalle comodità, eppure lontanissima dal disordine quotidiano, Corte di Trambacche è un’incantevole realtà. Completamente ristrutturata con il gusto squisitamente ricercato del padrone di casa Alvise Marzari, è incorniciata da un parco immenso e curatissimo, riempito dallo splendido sottofondo della libera pace. Un posto magico che non può che essere un punto di riferimento dove investire energia e passione per svariati eventi o progetti, lasciando agli ospiti la sensazione di essere fuori dal tempo, immersi nelle romantiche tradizioni e nella raffinatezza.

Con la luce del sole o dopo il tramonto, la Corte di Trambacche si presta ad innumerevoli occasioni ed eventi. Famiglie, aziende, amici, tutti potranno godere di questo spazio per ritrovarsi e divertirsi, festeggiare momenti speciali anche accompagnati da buon cibo, musica e natura. Corte di Trambacche infatti dispone di un’ampia cucina attrezzata in cui si possono ospitare chef, servizi di catering e quant’altro. La grande casa presenta stanze suggestive che accolgono l’ospite in atmosfere magiche e inaspettate e dispone di un ampio spazio sia interno che esterno nel sottoportico.


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FOCU S 91

Tali ambienti la rendono adatta a comitive numerose e vivide tavolate, cerimonie, mostre ed esposizioni, concerti, feste private, eventi aziendali, riunioni e cene signorili, momenti romantici, aperitivi lunghi in giardino. Il parco e la scuderia infatti fanno sì che la corte sia davvero accogliente regalando un’atmosfera rilassata, di agio e serenità, grazie al volto multisfaccettato di un luogo incantevole, ampio ed aperto a tutti, senza riserva alcuna tranne che la cura e il rispetto per qualcosa di così prezioso. La Corte offre la possibilità di un soggiorno in Bed & Breakfast, meta quindi ideale per chi voglia concedersi pause di relax, lontano dal clamore della città, senza però rinunciare allo stile e all’eleganza. Le raffinate camere sono il rifugio ideale al termine del giorno, sia se trascorso alla scoperta delle meraviglie del Veneto, sia se scandito da incontri di lavoro o meeting. l

CORTE DI TRAMBACCHE

TramBacche di Veggiano (Pd) Via Chiesa, 30 - Tel. +39 342 3270953 marzarialvise@gmail.com corte di Trambacche b&b


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Bistrot12 PadoVa Via Sant’andrea 12 T. 049 2050160 C. 339 8858017 www.bistrot12 .it

Il Bistrot12 apre le porte la domenica sera e con un ospite d’eccezione: il Gin!

“Un locale raccolto ed elegante dove gustare una cucina creativa, ma equilibrata, dove vien voglia di ritornare”, così il Golosario, la guida delle cose buone d’Italia, ha descritto in una bellissima recensione il Bistrot12, promuovendolo a pieni titoli come bomboniera del gusto.

È

questo uno splendido coronamento del titolare Mattia Gardini, che dopo una lunga esperienza in famosi ristoranti stellati, ha deciso di essere pioniere dell’alta qualità culinaria nel cuore di Padova. In questo è stato supportato dalla bellissima Viviana Gallocchio, sua compagna di vita e di avventura professionale, con la quale dirige il loro salotto gourmet nella direzione dei locali più ricercati e qualitativamente più validi della zona.

Il Bistrot12 sta riscuotendo infatti grande successo soprattutto per la scelta mirata di Mattia che ha fermamente voluto come chef Daniel Bertapelle. Grazie alle sue pietanze ricercate ma genuine, mai uguali a se stesse e sempre emozionanti, tra i 10 tavoli del ristorante aleggia una filosofia di gusto e di leggerezza che lega la cucina agli ospiti, passando per i calici, che Mattia sa abbinare squisitamente con esperienza e conoscenza. Proprio per l’estate, chef e sommelier, nella loro preziosa simbiosi, hanno riservato una bella novità ovvero l’abbinamento studiato tra i piatti e uno dei distillati più pregiati e graditi: il Gin. Cenare al Bistrot12 sarà sempre più un’occasione unica per scoprire non solo un mondo di aromi inebrianti, ma anche una vera e propria cultura del gusto, dell’arte di bere con responsabilità e moderazione ma con la sensibilità di un intenditore. Come tutti i salotti che si rispettino anche quello di Mattia e Viviana, con il nuovo orario, dà più spazio alla sera, aperto ora anche di sabato e di domenica sia per pranzo che per cena, così la domenica sera a Padova non ci sarà più il dubbio su dove andare a cenare. l


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La tua Esperienza indimenticabile

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hiamarlo campeggio è riduttivo. È nato come meta per gli operai tedeschi della NSU e ora è un luogo ideale per le famiglie. Ogni cosa progettata, ogni offerta dedicata ai propri Ospiti, tiene conto dei bambini. Ognuno di noi, anche da adulto, avrebbe bisogno di tornare un po’ bambino. Prendersi con ironia è il miglior modo per vivere la vita. Ma perché Union Lido è indirizzato alla realizzazione di attrazioni acquatiche e ludiche? Cosa hanno a che fare con un campeggio? Le 5 stelle di Union Lido testimoniano la qualità dei servizi legata alla varietà di offerta all’interno di una struttura ricettiva all’aria aperta. Gli Ospiti provenienti da tutta Europa attendono le ferie per vivere un’Esperienza con la “E” maiuscola. L’esperienza acquisisce molto più valore se condivisa con le persone più care. I ritmi frenetici di ogni giorno non permettono di godere dei propri figli appieno. Il lavoro, la scuola, i vari impegni extra lavorativi, la casa, occupano gran parte del tempo che scorre velocemente. Tutto questo non deve succedere in vacanza. La spiaggia, i parchi acquatici, l’animazione, devono contribuire a rendere questa esperienza indimenticabile, rilassante, divertente. Ecco perché Union Lido è soprattutto kids-oriented: laddove sta bene un bambino, i genitori sono felici, si rilassano e si ricaricano.

UNION LIDO CavaLLINO TrEPOrTI (vE) Via Fausta 258 • Info +39 041 25 75 111 Prenotazioni booking@unionlido.com info@unionlido.com • www.unionlido.com

Quest’anno si aggiunge il fantastico VORTEX, un imbuto, travolgente, che trasporta gli Ospiti a bordo di un gommone dall’altezza di 12 metri fino alla piscina con fondale di sabbia bianca. Un turbine di emozioni e adrenalina! Tutto ciò che è legato al mondo del divertimento è stato sapientemente riproposto nel nostro villaggio vacanze perché genitori e bambini possano vivere il divertimento insieme durante il periodo più spensierato dell’anno. Union Lido non può anticipare cosa riserva il futuro, anche per non togliere l’effetto sorpresa che questo genererà presto, ma la filosofia aziendale è che oggi e nel futuro, vuole offrire una vacanza indimenticabile. Oltre a relax all’aria aperta, mare, sole, tante emozioni per la famiglia intera. Un magico mondo del divertimento al Funny World, con le sue affascinanti attrazioni, uniche per un solo motivo: il tutto è caratterizzato da una sua tematizzazione che contraddistingue il nostro 5 stelle Union Lido. Gli unici ad offrire un parco acquatico con specifiche caratteristiche. Dopo 63 anni di crescita in termini di numeri e investimenti, non vi deluderà. Provare per credere! l


ITO GrOuP

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PADOVA Via S. Fermo, 25 T. 049 660486 itogroup@ito.it www.ito.it

94 F O C U S

ITO Group:

il punto di riferimento dell’economia turistica italiana compie 50 anni

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uest’anno ITO Group, una delle realtà imprenditoriali più interessanti dell’economia turistica italiana compie il 50° anniversario. Oggi oltre ad una prestigiosa sede a Padova, in via S. Fermo 25, ed una a Milano, conta cinque Business unit che di seguito approfondiamo.

ITO&20 COMMunICATIOn Questa Business unit è una realtà estremamente demanding. Specializzata nell’organizzazione di convention ed eventi unici a 360°, unisce esperienza a creatività, flessibilità e innovazione. Si occupa inoltre di corsi di formazione, marketing e uffici stampa.

ITO VIAGGI Il marchio più conosciuto del gruppo ed anche la scelta giusta per ogni viaggio. Se cercate un’agenzia viaggi affidabile, questa è ITO VIAGGI: dal 1967 ad ogni cliente viene prestata la stessa cura, passione, attenzione ed entusiasmo.

ITO BusIness La soluzione integrata per la pianificazione dei viaggi d’affari, meeting e viaggi incentive. Il successo di ITO BuSIneSS si afferma per la conoscenza e il dialogo con i clienti, la modularità dell’organizzazione in termini di sistemi e di risorse, coniugando obiettivi, motivazioni e target con viaggi incentive spettacolari.

ITO COnGressI è la divisione che si occupa di organizzazione congressuale: progetta e fornisce servizi per congressi scientifici multinazionali, aziende farmaceutiche, associazioni, università, rappresentanti delle istituzioni e della cultura attraverso soluzioni originali innovative e sempre personalizzate.

sTYLe PAss LuXurY TrAVeL Tour Operator specializzato in viaggi di altissima qualità dedicati ad una clientela che chiede sempre il meglio.


Le esperienze di viaggio iTo group incLudono Treni iconici, hoTeL di design e Le più affascinanTi LocaTion deL mondo.

Alcune domande a Gianluigi Inglese, CEO di ITO Group il ceo di iTo group è Gianluigi Inglese, padovano di nascita ma cittadino del mondo per professione. sposato da 26 anni con cristina, con lei condivide l’amore per le figlie Benedetta e Beatrice, la professione e il golf. con una formazione economica ed un master alla sda Bocconi, gianluigi, Gin per chi lo conosce meglio, ci ha dedicato 10 minuti tra una telefonata ed un appuntamento. Ci racconti, sono 37 anni che lavora nel turismo, com’è cambiata la vostra professione? Più che cambiata direi. Ho vissuto tutti i periodi storici del turismo: il boom dei viaggi pacchetto negli anni craxiani, la crisi del farmaceutico e di tangentopoli negli anni novanta, l’euforia del millennium e la depressione post torri gemelle sino ad arrivare alla crisi economica che ha trasformato radicalmente il nostro lavoro con il trionfo dei social e dei viaggi fai da te. Il nostro è oggi più che mai un mercato maturo. Stiamo attraversando un cambiamento epocale in termini di approccio al consumo e quindi anche

nell’acquisto di viaggi retail; con il trionfo di internet spesso si diventa tuttologi e agenti di viaggio senza alcuna esperienza diretta, convinti che la recensione di un motore di ricerca possa determinare il successo di un viaggio. Oggi ITO Group è sul mercato con una posizione sempre più consolidata proprio perché la scelta strategica è stata quella di far percepire al nostro cliente in maniera inequivocabile il valore aggiunto del nostro servizio. E non è poco. Qualche location suggerita per le vacanze estive? Nel mediterraneo le isole della Grecia, Anafi e Koufounissi. Ai Caraibi Anguilla ed il Belize. Per un viaggio esperienziale l’isola di Nias in Indonesia. Ha un modello di imprenditore a cui si ispira? Nessun modello se non fare quello in cui credi e di farlo meglio che puoi. Chi è rivoluzionario oggi? Chi nonostante il raggiungimento di importanti obiettivi riesce comunque di fronte a nuove scommesse a mettersi in discussione. Nel fronte personale: quanto tempo dedica alla sua famiglia? Da lunedì a venerdì dedico a loro tutto il mio tempo libero, perché insieme a loro mi diverto e mi rilasso. Sabato e domenica c’è il golf, dove mi diverto e non mi rilasso… (ride) La cosa che le piace e quella che detesta di più in sé. La cosa che mi attrae di più del mio carattere è la convinzione che tutto si può fare e che ogni obiettivo, se si vuole, può essere raggiunto. La cosa che detesto di più in me è questa mia ottimistica visione delle cose. Il più grande piacere della vita. Lo devo ancora scoprire. Come si vede tra dieci anni? Con qualche capello bianco in più, qualche chilo in meno e spero con un handicap molto più basso. (Quest’ultima ipotesi è sicuramente meno probabile). l


Il Fo c us del l’esperto

FERRARI GIOIELLI

IWC Schaffhausen con la nuova collezione Da Vinci ritorna alla forma rotonda della cassa che nel 1985 aveva reso così famoso il Da Vinci Calendario Perpetuo. Le casse rotonde, le forme armoniose, le corone arrotondate, le anse mobili e i diamanti su alcuni modelli, ricreano il legame tra i Da Vinci degli anni ‘80 e il discreto design di oggi. «Abbiamo riflettuto molto e a lungo sulla forma della cassa dei nuovi Da Vinci», spiega Christian Knoop, Creative Director di IWC Schaffhausen. «Siamo infine giunti alla conclusione che un’interpretazione moderna della forma rotonda degli anni ‘80 si sarebbe amalgamata benissimo con tutta la collezione di IWC. Ad esempio ci siamo basati sulla lunetta a doppia cornice, rendendola leggermente più sottile. Abbiamo ripreso anche i grandi numeri arabi del Da Vinci rotondo, così come le lancette a forma di gladio.»

Spiega inoltre Georges Kern, CEO di IWC Schaffhausen, che grazie al Da Vinci Automatic 36 e il Da Vinci Automatic Moon Phase 36 riprende anche la tradizione di creare orologi dedicati alle donne, impreziositi da diamanti o cinturini alla moda. Il fondello è decorato con l’incisione del «Fiore della Vita». Questa figura geometrica con cerchi regolari sovrapposti fu analizzata e disegnata copiosamente da Leonardo da Vinci. Rappresenta la sua instancabile ricerca della regola matematica della bellezza e della proporzione, pertanto rappresenta simbolicamente il nuovo design di questa collezione di orologi.

Ferrari Gioielli ci parla delle nuove emozioni firmate IWC “Da Vinci”

Il Perpetual Calendar Chronograph, che come il Tourbillon Rétrograde Chronograph riflette appieno la grande esperienza e il pregio della manifattura IWC, porta nella collezione un’innovativa introduzione che combina il suo noto cronografo meccanico ore e minuti sullo stesso asse alla funzione delle fasi lunari perpetue in un unico contatore interno al quadrante posizionato a «ore 12». Un disco argentato o dorato raffigura l’immagine completa della luna piena e contemporaneamente il disco rotondo e blu scuro, che rappresenta il cono d’ombra terrestre, ruota mostrando la fase lunare crescente e calante. Particelle di oro bianco sullo sfondo blu scuro fanno apparire il quadrante interno come un cielo tempestato di stelle. Il suo design sorprende per la cassa dal diametro di 43 mm e spessore di 15,5 mm, che risulta tuttavia molto equilibrato. La corona e i due pulsanti hanno una forma cilindrica e non più rotonda come il predecessore del 1985. Insieme alle anse mobili dal design inconfondibile, l’aspetto generale è armonioso. Nonostante i numerosi contatori, il quadrante rimane sobrio e chiaro da leggere. Completano la collezione il Da Vinci Automatic dal diametro di 40 mm, orologio classico a tre lancette dal look sobrio ed elegante e il Da Vinci Chronograph Edition «Laureus Sport for Good Foundation» con quadrante blu e diametro di 42 mm, mosso dal calibro di manifattura 89361. Sul fondello è inciso il disegno di un bambino cinese, vincitore del tradizionale concorso promosso da IWC nell’ambito dei progetti con la fondazione Laureus. Vi invitiamo quindi presso la nostra gioielleria in Via Cesare Battisti, 9 a Padova per lasciarvi emozionare dai nuovi modelli, poterli provare e farvi dare maggiori informazioni dal nostro personale specializzato. Ferrari Luca Gioielli è concessionario ufficiale IWC unico per Padova e provincia. l

PADOVA Via Cesare Battisti 9 - Tel. 049 8752226 www.ferrarilucagioielli.it


e enti a cura di

Monica Jacopetti

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98 E V E N T I

Eleganza, uomini e passioni da Brooks Brothers Milano • Un evento incentrato sul mondo maschile e le sue passioni quello organizzato con eleganza da Brooks Brothers. Orologi, automobili, moda, musica, vino e calcio sono stati il focus della serata con i partner Tempus Orologi d’Epoca, Masottina e Ford Interauto.



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100 E V E N T I

PODIO TUTTO ITALIANO 2017 PER LA MILLE MIGLIA Padova • Come da tradizione, Padova è stata l’ultima tappa della prima giornata della MILLE MIGLIA che quest’anno ha celebrato il suo 90esimo compleanno. Un podio tutto italiano per una sfida durata 4 giorni tra motori ruggenti, borghi e scorci d’Italia affascinanti. L’equipaggio numero 74, formato da Andrea Vesco e Andrea Guerini, ha tagliato il traguardo per il secondo anno consecutivo, a bordo di un’Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport del 1931. Al secondo posto Luca Patron e Massimo Casale e a completare il podio l’equipaggio dei coniugi mantovani Giordano Mozzi e Stefania Biacca. A Maria e Luigia Gaburri è andata la Coppa delle Dame riservata al primo equipaggio femminile della classifica finale. Il fascino della Mille Miglia ha conquistato anche volti noti e imprenditori, appassionati di auto d’epoca, che si sono voluti cimentare in questa straordinaria esperienza: Joe Bastianich (in foto con Catia Roncolato, agente Generali Italia agenzia Padova Prato della Valle), Jodie Kidd, Marc Andrew Newson, Toto Wolff, Aldo Costa, Antonio Auricchio e Luigi Mion.


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EVENT I 101

lamarca opening par ty Padova • Uno stile ricercato ed esclusivo ha caratterizzato il party inaugurale della boutique LAMARCA, il Prêt-àPorter della femminilità assoluta, nella centralissima Galleria Europa. Clienti ed amici sono stati intrattenuti dal manager Alberto Pisani e dalla special guest Carla Gozzi, la style coach più famosa d’Italia che ha svelato i segreti per un look mozzafiato adatto ad ogni occasione.

ph© Andrea Ravanetti


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102 E V E N T I

V POCKET CUP 2017 Rovolon (PD) • Grande successo per la seconda edizione della V pocket cup 2017 nella splendida cornice del Golf Club Frassanelle. La formula di gara della Golf Trophy: 18 tableford - 3 categorie. Numerose le attività durante la giornata, premiazioni, cocktails, musica e speciali gadgets offerti dagli sponsor: Ceccato Automobili, O bag, Generali Italia - Agenzia Padova Prato della Valle, Union Lido Vacanze, Ca’ del Sole italian wine, Radio Cafè, Livein magazine, Synthesis formazione e consulenza.

ph© Andrea Ravanetti


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EVENT I 103


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104 E V E N T I

Montegrotto Terme (PD) • Una grande giornata dedicata al monopattino sportivo e fitness quella organizzata da Aerelli Bike con Kickbike Italia. I titolari di Aerelli Bike ringraziano tutti per la riuscita di questo fantastico evento, soprattutto gli esperti Stefano Viganò e Davis Colombo per l’impegno e la professionalità.

ph© Andrea Ravanetti

MONOPATTINO AERELLI


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EVENT I 105

DOWNTOWN EXHIBITION Padova • Grande partecipazione di pubblico agli eventi organizzati nell’ambito di Downtown Exhibition, il progetto che sviluppa l’idea di “Fiera in città”, ideato per integrare le fiere più importanti che si svolgono a Padova. A maggio, una serie di eventi speciali e gratuiti hanno animato le vie del DUC (distretto urbano del centro storico), in occasione della Fiera Campionaria. Dalla sfilata di cani alla mostra fotografica, alla musica e ai balli, tanti appuntamenti all’insegna della cultura come motore di sviluppo e strumento di valorizzazione del paesaggio che caratterizza la città in cui viviamo.


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106 E V E N T I

la comedia al D4 cafè Vigonza (PD) • Cena spettacolo al D4 cafè restaurant & winebar, in collaborazione con Ca’ del Sole italian wine, animata dall’aperitivo al dopo cena dal gruppo di artisti La Comedia. Numerosi i clienti e gli amici presenti all’evento egregiamente organizzato dallo staff del D4 cafè.

ph© Riccardo Callegari


BEST OF GOLF AL GOLF CLUB VICENZA Vicenza • Splendida tappa domenica 7 maggio al Golf Club Vicenza per Best of Golf, il torneo nazionale giunto alla sua quarta edizione, ideato ed organizzato dall’imprenditore Nicola Grassetto. Ancora molti gli appuntamenti in calendario per questa stagione 2017 nei golf green park più belli, prossima data domenica 11 giugno al Golf Club Dei Laghi, Varese. Powered by Autoserenissima Concessionaria Jaguar e Land Rover, Synthesis Formazione e Consulenza, Elizabeth Arden PRO, Joyce by BJO Group, Egoè Italian Luxury Spas, Prestige Defence and Security, Ca’ Del Sole Prosecco Italian Wine, blog Blumirtillo, Forno Pietro, Pì-kono. Media partner: Golf Today, Golf People, Gruppo Icat, Cafè TV24, Mediastar Pubblicità, V pocket.


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108 E V E N T I

H222 New Outdoor Opening Noventa Padovana (PD) • Hashtag222 ha dedicato un evento all’apertura della zona estiva outdoor, uno spazio dal mood decisamente fashion, che si differenzia per la sua ricercatezza. Hashtag222 unisce al design anche un particolare stile gourmet grazie alla cucina Fusion, il nuovo modo di c o m b i n a r e vo l u t a m e n t e d i v e r s e tradizioni culinarie per godere di un ricco aperitivo o di una cena sfiziosa. Prossimamente vi aspetta anche con appuntamenti fissi ogni mercoledì e giovedì.


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EVENT I 109

: VILLA WOLLEMBORG scrigno di tipicità venete Loreggia (PD) • La splendida Villa Wollemborg, immersa in un parco meraviglioso di oltre sei ettari, rinasce il 25 maggio e apre le porte al pubblico con l’inaugurazione del suo nuovo Ristorante, la cui cucina occupa proprio le sale quattrocentesche della villa. Il progetto ha preso vita grazie ai tre soci Cristian Gomiero, Stefano Giraldin e Massimo Bailo.

ph© Andrea Ravanetti


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110 E V E N T I


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EVENT I 111

“HORSE MAGIC NIGHT” INAUGURA LE STAFFE Padova • Le Staffe con la collaborazione di Local Spot Line by Deled hanno organizzato la tanto attesa serata d’inaugurazione della nuova stagione estiva 2017. Per l’occasione è andato in scena lo spettacolo “Horse Magic Night” di Cavallo & Company, con coreografie equestri uniche, musiche e danze coinvolgenti, presentato da Amy Ambros e Walter Nudo. Le Staffe ha iniziato la stagione alla grande con i vari MultiCocktailBar, con i cinque ristoranti (Trattoria Savonarola, La Griglieria, A.Mare, Posada de la Mision, Conamara) che offrono ogni sera un menù esclusivo e con i selezionati djset❯.

ph© Davide Finesso


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112 E V E N T I

OPENING FRIDAY SUMMER SEASON

VILLA BARBIERI Padova ph© Riccardo Callegari


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EVENT I 113


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114 E V E N T I

APERITIVO AL MERCATO DELLA FRUTTA

Fruitmarketâ„¢ Montebelluna (TV)


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EVENT I 115

Remember Springbreakinvasion

MOLOCINQUE Marghera (VE) phŠ Up Studio


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116 E V E N T I

Chemical Brothers

IL MURETTO Jesolo


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118 E V E N T I

OPENING SUMMER SEASON

VILLA BONIN Vicenza


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EVEN T I 119

Noi che gli anni 90

LA CASA DEI GELSI Rosà (VI)


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120 E V E N T I

PIù SPAZIO ALL’ESTATE

VILLA ITALIA Padova ph© Robi Rossi


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EVENT I 121

IL SABATO CON Samuel Valeri

PLAYA LOCA Castelfranco Veneto (TV)


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122 E V E N T I

Opening season 2017

KING’S Jesolo


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EVENT I 123


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124 E V E N T I

Opening sUNSET SEASON

SAND

Sottomarina (VE)


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EVENT I 125

APERITIVO DOMENICALE

CAPANNINA BEACH Jesolo ph© Enrico Fusco


Food Network

debutta in Italia sul Canale 33 Digitale Terrestre. Presentazione nella location Fonderia Napoleonica Eugenia.

MILANO phŠ Dario Raimondi

Selfie

Le cose cambiano Canale 5 Presentazione nella location Hotel Diana Majestic.

MILANO phŠ Dario Raimondi


PAPEETEBEACH

Un weekend lungo in occasione del ponte del 1 maggio. Tre giorni di festa insieme on the beach.

MILANO MARITTIMA

Mr. Charlie

Il Martedì Italiano, l’originale notte italiana che da 20 anni fa ballare, cantare e divertire la più bella gente della riviera.

LIGNANO Sabbiadoro ph© Joe’s Photo


pillole: Colorate e digeribili. Bizzarre e smart.

Designer trasforma escrementi di mucca in vestiti alla moda

Un'insolita maschera per mantenere le telefonate riservate

La designer di Eindhoven (Paesi Bassi) Jalila Essaïdi ha scoperto che il letame può essere usato come base di partenza per realizzare un nuovo materiale biodegradabile: battezzato "Mestic" (dall’olandese mest, letame) è la cellulosa che arriva dalle piante mangiate e digerite dalle mucche, e dal letame vengono estratti anche gli acidi che permettono di creare acetato di cellulosa, considerato una sorta di “plastica liquida naturale”. Il risultato finale è sorprendente, non puzza ed è perfettamente igienico. "Non è la prima volta che si cerca di risolvere il problema del letame, ma è la prima volta che viene considerato una risorse di valore", ha commentato la Essaïdi. Siamo psicologicamente pronti ad indossare i nuovi capi realizzati con escrementi?

è sempre fastidioso trovarsi a fare telefonate importanti in luoghi affollati, dove tutti possono sentire quello che dite. La soluzione è stata recentemente presentata al CES di Las Vegas e si chiama HushMe: una maschera da mettere sulla bocca, che si collega al telefono via Bluetooth. Non ci sono ancora state molte dimostrazioni, sicuramente nasconderà bene ciò che dite ma... probabilmente attirerà ancor di più l'attenzione su di voi visto che indossandola potreste assomigliare a Bane (il nemico di Batman). Per qualcuno potrebbe essere un buon prezzo da pagare per mantenere la privacy...

Ogni tanto la natura ci sorprende con casi davvero singolari, rari ma non impossibili come questo cucciolo di cane dal pelo verdino. Ma cosa accade scientificamente? Tutto è dovuto ad una sostanza, la biliverdina, venuta a contatto con la placenta. Già il nome ne indica la principale caratteristica ed essa, presente nella bile, per interferenze varie riesce a farsi strada sino agli organi riproduttivi andando a pigmentare il pelo del cucciolo, solitamente di quello meno resistente. Questo effetto nel tempo sparisce lentamente, certo è che vedere un batuffolo verdino in una cucciolata quasi candida è davvero bizzarro.

è indubbiamente una delle metro più particolari del mondo, pensata, progettata e realizzata per attraversare un condominio al 6° piano di un palazzo di 19 piani. La metro, che si trova a Chongqing una delle città più popolate della Cina, fa fermata proprio all'interno del grosso condominio. Poveri inquilini penserete... invece no! Il progetto ha avuto anche l'autorizzazione proprio dai residenti del palazzo in quanto opera che può aumentare il valore dell'immobile stesso. E nessun problema o danno acustico e infrastrutturale: la metro è stata realizzata con la tecnologia più avanzata.

In Cina la metro che passa al 6° piano di un condominio

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Cucciolo di labrador verde. Raro ma non impossibile.

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