VISIONI
caliente colombia a tu per tu
ladyvette sigari e distillati
Caveau: la Cigar Room
VALENTINA
VIGNALI
Levante. The Maserati of SUVs. Con il massimo del lusso, senza compromessi in termini di comfort e sicurezza a bordo, Levante offre prestazioni eccezionali sia su strada che fuori strada. Le motorizzazioni V6 Twin-Turbo a benzina e il propulsore Diesel V6 Turbo, offrono tutto ciò che si possa desiderare in termini di potenza, mentre il sistema di trazione integrale intelligente “Q4”, il cambio automatico a 8 velocità e le sofisticate sospensioni, confermano in Levante un SUV capace di garantire un’esperienza di guida indimenticabile.
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THE MASERATI OF SUVs
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4 E D I T O R IA L E
Editoriale
CambiaMenti
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ra le parole più cercate dagli italiani qualche anno fa in Google vi era l’espressione “cambiare decisamente vita”. Eppure alcuni cambiamenti sono avvenuti e praticamente nessuno se ne può sottrarre, uno di questi lo ha denunciato un famoso musicista statunitense, Moby, nel suo ultimo video in cui evidenzia la dipendenza da smartphone che ormai ha pervaso la società. Certo si tratta di due tipi di cambiamenti diversi, ma non sono del tutto slegati, seppure uno sembri salvifico e l’altro nocivo. Nello stesso video del dj americano si vedono persone che appaiono felici davanti all'obiettivo e tristi invece quando non sono riprese da un cellulare. È proprio qui il legame tra il desiderio di cambiamento e l’uso dei socialnetwork e dei nuovi mezzi di comunicazione per “mostrarsi” come si vorrebbe essere. Non c’è per forza negatività in tutto questo. Tralasciando il giusto messaggio del video citato sull’abuso del telefonino che in alcune situazioni diventa decadenza (anche se paradossalmente la maggioranza lo guarderà da un cellulare, ovvero dagli stessi protagonisti tenebrosi del filmato) il volersi mostrare agli altri al meglio, sorridenti e felici non è per forza così deleterio. Il sentirsi parte non più solo di una comunicazione "uno ad uno" (come era nell’era della telefonia analogica) ma di "uno a molti", ci pone sotto diversi sguardi, rendendoci più consapevoli della nostra individualità quasi diventasse più evidente con il sommarsi degli altri sguardi. Nella diversità tra ciò che siamo e ciò che mostriamo c’è un principio di desiderio di cambiamento e di piccola attuazione, almeno nelle intenzioni e se ci piace di più il senso di approvazione per quando siamo contenti o in una bella situazione anzichè la compassione di quando ci lamentiamo, forse capiremo che il vero cambiamento per stare meglio non deve iniziare in nessun altro posto che in noi stessi. Non demonizziamo quindi così l’evoluzione della tecnologia, fa parte di un processo di rinnovo del quale non si possono non evidenziare le utilità e che, con il buon senso, può essere un nostro prezioso strumento, in fondo siamo noi che usiamo il cellulare, non viceversa. Pierpaolo Magagna
V pocket: patinata abitudine mensile Massimo
Pierpaolo
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6 A N O D I S CI O LTI
La rubrica degli spiriti bollenti, dei viandanti intellettuali e dei liberi pensatori. Stefania Amodeo Autrice del libro "I sette nodi del destino"
A Nodi Sciolti Chi vive a nodi sciolti... festeggia appena può!
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non si vergogna di travestirsi, di ballare, di provare nuove esperienze e di cambiare ambienti. Perché, come dice una canzone dei nostri giorni, la vita è un brivido che vola via, tutto un equilibrio sopra la follia. Quella sana, bella, gioiosa follia che ci permette di trasformarci in giullari, fate, elfi, pirati ed eterni Peter Pan. La voglia di vivere che si esprime attraverso la goliardia, lo stare insieme senza tanti pensieri, senza tante elucubrazioni. Ecco perché noi della tribù dei nodi sciolti amiamo celebrare ogni giorno, accendendo candele, ascoltando musica, accogliendo le persone che ci vengono a trovare come fossero re e regine. E la vigilia di Natale poi ci sentiamo come à bambini, incantati di fronte alle luminarie, inebriati si riEmpir E t t o n a El dal profumo dei dolci, della cannella e del vin brulè. , E aspettiamo la neve e babbo Natale, a cui di musica cupazioni, c crediamo, a cui crederemo sempre. Perché non ci E lE prEo ano i giorni, t s E f ha mai deluso. Se continuiamo ad avere fiducia nella E. chE in o lE tEnd n n fantasia mai lo farà. a EvEr
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8 S O T T O I RI F L E TTORI
Sotto i riflettori
Ogni mese pillole di curiosità dal mondo del cinema.
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Filmoni da Festival made in USA e commedie made in Italy
rrivano sul grande schermo le opere hollywoodiane presentate in anteprima a settembre alla Mostra del Cinema di Venezia. Protagonista di uno dei red carpet più attesi, il regista e stilista Tom Ford, celebre per aver rilanciato il marchio Gucci, lascia il mondo della moda per tornare a dirigere Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Isla Fisher, Aaron Taylor-Johnson, Armie Hammer, Michael Shannon, Laura Linney e Karl Glusman nel thriller drammatico “Animali notturni” in uscita il 17 novembre. Susan Morrow, una mercante d'arte di Los Angeles, conduce una vita agiata ma vuota insieme al marito Hutton Morrow. Mentre lui è via per un viaggio di lavoro, lei trova un pacco inaspettato nella cassetta delle lettere: il romanzo “Nocturnal Animals” scritto dal suo ex marito con cui Susan non ha contatti da anni. Il libro dedicato a lei è violento e devastante e Susan non può fare a meno di ricordare i momenti più intimi della loro storia d'amore. Quello che sembra il racconto di una vendetta la costringerà a rivalutare le scelte fatte mentre la storia procede verso una resa dei conti che la riguarderà sia sulle pagine di carta che nella vita reale. Amy Adams, nata in Italia a Vicenza da genitori statunitensi, si conferma attrice di punta del cinema americano in un'altra acclamata premiere tenutasi
in Laguna: il film di fantascienza “Arrival” di Denis Villeneuve in sala il 24 novembre. Completano il ricco cast Jeremy Renner, l'Occhio di Falco degli Avengers, Forest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma, Mark O'Brien. Quando un misterioso oggetto proveniente dallo spazio atterra sul nostro pianeta viene formata una squadra d'élite per investigare sull'accaduto con a capo l'esperta linguista Louise Banks. Mentre l'umanità vacilla sull'orlo di una guerra globale, la scienziata affronta una corsa contro il tempo in cerca di risposte dallo spazio e per trovarle farà una scelta che metterà a repentaglio la sua vita e quella del resto della razza umana. Sempre il 24 novembre arriva al cinema “La cena di Natale” di Marco Ponti, sequel di "Io che amo solo te" tratto dall'omonimo best-seller di Luca Bianchini. Emozioni e risate garantite in una commedia italiana che anticipa l'atmosfera delle feste di fine anno: nella splendida Polignano a Mare imbiancata dalla neve, i protagonisti Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Michele Placido, Maria Pia Calzone e Veronica Pivetti saranno ancora più agitati del primo episodio tra isterismi, introvabili capitoni, test di gravidanza, ansiolitici, ascensori bloccati, anelli scomparsi, ritrovamenti e colpi di scena.
A cura di Paolo Braghetto in foto con l'attrice Laura Chiatti
Animali notturni dal 17 novembre Arrival dal 24 novembre La cena di Natale dal 24 novembre
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10 C A R TA V E T R ATA
A cura di Stefano Cannas
Carta Vetrata Pungente attualità.
Tempi Moderni
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a bambino ero un fervido lettore di fumetti. In quelle magiche pubblicazioni anni 60 tutto ci appariva incredibile e colorato. Il traguardo a quell’epoca così lontano e inimmaginabile, che tutti noi attendevamo, era l’anno 2000. Ricordo letture fantascientifiche che prevedevano per quella data veicoli volanti a energia protonica, lungo aerostrade tipo Terra-Marte, in compagnia di ometti verdi con il naso a trombetta; insomma un Futuro più esagerato della nostra stessa fantasia! Anno 2016. Oggi la mia generazione è arrivata alla boa dei 50 anni. La delusione in tal senso è evidente. Nessuno viaggia ancora sui razzi protonici, perché ci sono sempre le automobili abbastanza simili a quella che usava il mio papà per accompagnarmi a scuola. Pure il resto è rimasto circa uguale: le colf sono quasi tutte filippine o dell’est europa ma questa è la massima distanza di provenienza; nessuna colf venusiana o robotica. Le aerostrade Terra–Marte non esistono, in compenso però si è allungato molto il tempo di percorrenza su ruota. Una volta c’erano poche strade, oggi ci sono troppe auto: invertendo i fattori il prodotto non cambia! Questa sembrerebbe la situazione, in realtà
invece il futuro più esagerato è realmente giunto a noi e con lui pure le civiltà aliene che tanto temevamo nelle nostre fantasiose notti di adolescenti. Il fatto è che siamo entrati in contatto con entità molto più subdole e pericolose di quanto si poteva prevedere trenta o quaranta anni fa. Pochi infatti si sono accorti della durissima battaglia che si è consumata in questi ultimi tempi. Un conflitto strisciante e feroce, che noi terrestri abbiamo purtroppo perso: la guerra tra i nostri incroci a semaforo e le temibilissime astronavi rotonde. Le prime “Rotonde” pare siano arrivate di notte, all’improvviso, come nel film La guerra dei mondi e certamente è per tale ragione che, osservandole, ancora oggi ci richiamano spesso questa matrice aliena. Poco tempo dopo sono apparse di colpo e dappertutto; conosco brava gente che si è svegliata al mattino ritrovandosi una rotondina tra il proprio garage e quello del vicino. Le rotonde si fingono nostre amiche ma non hanno pietà verso coloro che le affrontano ancora con comprensibile diffidenza. Si insinuano impietose e silenti ovunque, poi subito dopo il radicamento sul terreno, iniziano a generare anche una pandemica infinità di complicati sensi unici.
Basta uno spiazzo anche di pochissimi metri quadri perché loro nella notte atterrino e subito dopo s’ interrino. Al mattino te le ritrovi già saldate termicamente al suolo. Questo, in linguaggio alieno, vuole significarti solo che è troppo tardi per ribellarsi. Secondo fonti riservate e vicine alla N.A.S.A., è certo che dietro a questo attacco esisterebbero entità assolutamente ostili. Temibili Alieni in grado di assumere sembianze umane, soprattutto all’interno delle amministrazioni provinciali e comunali. Da lì, in questa sorta di Alto Comando Supremo, sotto le mentite spoglie di tecnici ed assessori a suo tempo rapiti e poi clonati (vedi L’invasione degli ultracorpi), coordinano la loro invasione secondo direttive impartite dall’astronave madre, presente già da decenni nel cielo di Francia, paese da tempo già invaso e colonizzato dalle "rotonde". Non c’è più scampo. Se prima vivevi in una strada in cui, percorrendola per cento metri, potevi arrivare dritto al tuo panificio, oggi se vuoi giungerci in auto sei obbligato ad affrontare almeno cinque sensi unici, per ritrovarti dopo tre rotonde, quattro giramenti di testa, due di palle e tre chilometri percorsi inutilmente, a dovertene tornare a riparcheggiare davanti a casa tua, per l’impossibilità di trovare spazio di sosta in qualsiasi altra parte, se non davanti a quel simpatico vigile urbano, cintura nera di contravvenzione che ti sta aspettando al varco, per ottemperare al nutrimento delle voraci casse municipali (aliene). In compenso hai speso venti minuti della tua vita e consumato un litro di benzina verde (che nel 2016 è costosa ormai come 1 p.p.m. di energia protonica). Entra dunque anche tu nel Movimento Clandestino Anti Rotonde. Salva la vita dei pochi semafori che ancora resistono. Boicotta i sensi unici. Combatti nel nostro motto, declinato da un altro (di sicuro) alieno della tv: "non viviamo più sogni, ma solide realtà". Viva il Quadrato incrocio, abbasso la Rotonda aliena!
Direttore Responsabile
Matteo Tornielli
m.tornielli@10e20.it Direttore Editoriale
Pierpaolo Magagna p.magagna@10e20.it Direttore Operativo
Massimo Cavallini m.cavallini@10e20.it Direttore Commerciale
Alessandro Sordina a.sordina@10e20.it Art director
Marta DonĂ grafica@10e20.it
Redazione
Stefania Amodeo Paolo Braghetto Stefano Cannas Annalisa Fortin Monica Jacopetti Giusy Locati Alessandra Sartori redazione@10e20.it
Editore
10&20 PubblicitĂ Srl Via Lisbona, 7 35127 Padova T. +39 049 7991320 redazione@10e20.it www.10e20.it
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Chinchio Industria Grafica Spa Rubano (PD) - www.chinchio.it
Fotografie
Alberto Bacchin Riccardo Callegari Riccardo Piazza
Copyright editoriale
V pocket
Reg. Trib. Padova RVG 1752/2016
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14 S O M M AR IO
Sommario 18 visioni Caliente Colombia di Paolo Braghetto
26 arte e400contropArte anni dalla (non) morte di Shakespeare di Annalisa Fortin
32 sigari e distillati Caveau: la Cigar Room de “Il Circolo Vizioso” di Matteo Tornielli
38 a tu per tu Ladyvette di Annalisa Fortin
44 lancette Choco Hours di Pierpaolo Magagna
rubriche 4 editoriale di Pierpaolo Magagna
6 a nodi sciolti
di Stefania Amodeo
8 sotto i riflettori
di Paolo Braghetto
10 carta vetrata di Stefano Cannas
16 esteticamente parlando di Alessandra Sartori
62 in arte Mediolanum a cura della Redazione
88 focus
a cura della Redazione
98 eVenti
di Monica Jacopetti
54 copertina Valentina Vignali ph© Francesco Guarnieri
66 onde Profumi e cromatismi d'autunno di Pierpaolo Magagna
74 mondo Pubblicità Creativa di Annalisa Fortin
80 gourmet Mi passi la Curcuma? di Giusy Locati
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16 E S T E T I C AM E NTE PARLANDO
L'appuntamento informativo sui trattamenti e le tecnologie disponibili nel campo della medicina estetica, con la consulenza di chirurghi plastici e di medici specializzati in medicina estetica.
Esteticamente parlando Blefaroplastica senza bisturi? Oggi si può!
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ono molte le persone affette da quell’eccesso di pelle sulle palpebre, che conferisce allo sguardo un’aria stanca e “datata”, che non vogliono affrontare il tradizionale intervento chirurgico per correggerlo; oggi è finalmente possibile intervenire senza ricorrere al bisturi o al laser, tramite la Blefaroplastica Dinamica non Ablativa, una nuova tecnica che si effettua senza incidere, senza asportare cute in eccesso o grasso e senza modificare il muscolo orbitale delle palpebre. Il trattamento di “Blefaroplastica Dinamica non Ablativa” si effettua eliminando i corneociti per sublimazione, ci spiega il dott. Emilio Pignatelli, medico chirurgo specialista in medicina estetica, tra i primi ad essersi avvicinato e ad aver condiviso questo nuovo metodo quattro anni fa, effettuando un'evaporazione dello strato corneo che provoca un accorciamento di fibra, con una tensione che produce un effetto lifting della zona palpebrale. Si effettua mediante piccoli spot effettuati con un Plexr ciascuno di 500 micron, distanziati tra loro per consentire, appena terminata la seduta, la perfetta plasticità del movimento palpebrale. Ognuno di questi spot lavora senza coinvolgere la lamina basale, senza causare sanguinamento e, cosa ancor più importante, alcun danno necrotico ai tessuti circostanti e sottostanti, non si hanno cicatrici
o asimmetrie, il colorito rosato della parte trattata si normalizza nei giorni successivi e non si ha alcun abbassamento del sopracciglio, che conferirebbe allo sguardo quel classico aspetto “triste”, tipico del post blefaro tradizionale. Un ulteriore vantaggio è quello di non causare mai complicanze, ad esempio quell’eccessiva apertura degli occhi che produce l’effetto “spiritato”: questa tecnica viene definita “dinamica” proprio perché permette all’operatore di interagire con il paziente facendogli aprire e chiudere gli occhi, mettendo in evidenza le pliche di cute da trattare, dando progressivamente l’idea del risultato finale. La blefaroplastica non invasiva, continua il dott. Pignatelli, risponde ad un’esigenza che nel corso degli ultimi anni si è affermata in maniera netta in medicina estetica, quella di avere un risultato associato ad una minore invasività, permettendo un ritorno alle normali attività quasi immediato. Messa a punto da un noto professore universitario di Roma dopo anni di ricerca, oltre alla classica riduzione dell’eccesso di cute dalla palpebra superiore permette un accorciamento della pelle in eccesso anche a livello perioculare esterno, con conseguente scomparsa delle rughe di espressione periorbitarie zigomatiche (zampe di gallina).
A cura di Alessandra Sartori
Consulente aziendale nei settori della comunicazione commerciale e delle produzioni televisive, dal 2007 si occupa principalmente di relazioni commerciali, formazione su linee di prodotto, gestione rapporti con i media, realizzazione e conduzione di eventi promozionali in campo medico-estetico.
redazione@10e20.it
La mia scelta, prosegue il dottor Pignatelli, in linea con quella dei maggiori specialisti estetici italiani, è di effettuare il trattamento in 2/3 sedute per evitare che si formi un gonfiore eccessivo, permettendo alla paziente il ritorno alle sue normali attività in un paio di giorni; spesso effettuo la seduta il venerdì sera ed il lunedì seguente si può riprendere la consueta routine, eventualmente coprendo le crosticine con un correttore leggero. Ma in che zone possiamo intervenire e soprattutto che risultati possiamo ottenere? Con la blefaroplastica superiore, e questo vale anche per il metodo tradizionale, abbiamo i risultati migliori, sottolinea il dott. Pignatelli, perché l'eccesso di pelle maggiore si trova proprio in questo distretto e cedimenti, anche importanti, vengono risolti con successo; in quella inferiore gli effetti sono meno evidenti poichè la problematica maggiore è rappresentata dagli accumuli di grasso, che rimangono comunque di pertinenza chirurgica, anche se con la blefaroplastica non ablativa spesso si lavora sulle piccole rughette sotto l'occhio, attenuandole notevolmente. Il protocollo prevede un totale di 2/3 sedute a cadenza bimestrale della durata di 10 minuti; la paziente viene preparata mediante l'applicazione di un anestetico ad uso topico, coprendo la zona con pellicola per permettere allo stesso di agire al meglio, di conseguenza la sensazione potrà essere di leggero fastidio ma sarà compito del medico alternare le varie zone per ridurre al massimo l'ipersensibilità. Anche il costo è davvero accessibile a tutti; ogni seduta costa 200 euro e, come abbiamo detto, nella maggior parte dei casi ne bastano due. Mi preme specificare che per ottenere i risultati sopradescritti bisogna conoscere e saper applicare la tecnica in maniera corretta; l'esperienza del medico, oltre che dal numero di
Dott. Emilio Pignatelli
Albignasego (PD) - Largo degli Obizzi, 12/2 - T. 049 8625277 Treviso - Strada Comunale Delle Corti, 54 - T. 345 3947776 www.studiomedicopignatelli.com
trattamenti effettuati, è data dalla continua formazione, possibilmente tramite i corsi tenuti da chi ha creato questo sistema (prof. Fippi, nda). Oggi finalmente possiamo affermare che la Blefaroplastica Dinamica non Ablativa per Sublimazione è sicuramente l’alternativa alla chirurgia tradizionale, sia per lo splendido effetto estetico e funzionale, che per l’azzeramento del disagio del paziente rispetto ai rischi e ai costi di un intervento in sala operatoria.
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18 V I S I O N I
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VISIO N I 19
AffAcciAtA sul MAr dei cArAibi e sull'OceAnO PAcificO lA cOlOMbiA, trA sPiAgge trOPicAli, fOreste AMAzzOniche e ciMe Andine, l'AMOre Per il cAlciO, il cAffè e le belle dOnne è cOnsiderAtA dAl suO POPOlO il PAese Più felice del MOndO. Di Paolo Braghetto
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20 V I S I O N I
Cartagena
Deserto del Tatacoa
Caño Cristales River
Secondo una recente ricerca in 68 Stati del pianeta l’87% degli abitanti intervistati ha dichiarato di essere felice, ottenendo così un punteggio di 85% che supera la media mondiale e doppia quella degli Stati Uniti. Nel cosiddetto Triángulo del Café nei dipartimenti di Caldas, Risaralda e Quindío si produce quello che molti definiscono il migliore caffè del mondo. Il cibo offre delle squisitezze come il budino di riso “arroz con leche”, il piatto più famoso della Colombia, le frittelle al formaggio “bunuelos”, i piatti a base di fagioli rossi, di riso e le “empanadas”. Lo Stato che deve il suo nome al nostro esploratore più famoso,
Cristoforo Colombo, è rinomato per le sue bellissime donne che hanno colpito da sempre gli europei: sono nate lì ad esempio l'attrice Sofia Vergara, la cantante Shakira, la modella Ariadna Gutierrez. In Colombia si trova sempre un buon motivo per fare festa: dopo l’Argentina è il Paese con più celebrazioni nazionali al mondo. Gli abitanti hanno 18 giorni festivi l’anno e una media di 15 giorni di ferie pagate. Inoltre nello Stato dell'America Meridionale c’è il festival di teatro più grande del mondo, il Festival Iberoamericano e il secondo Carnevale più famoso a livello planetario dopo quello di Rio.
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22 V I S I O N I
Tappa obbligata per il viaggiatore è sicuramente la capitale Bogotá a 2500 m di altezza, fondata dagli spagnoli con il nome di Santa Fé nel 1538 in un luogo anticamente occupato da un lago. Il centro storico, chiamato La Candelara, è una delle attrazioni principali insieme agli orti botanici, il planetarium e l'osservatorio astronomico. Tra i 58 musei della metropoli c'è quello dell'Oro del Banco della Repubblica che ospita la più vasta collezione al mondo di reperti precolombiani; al Museo Botero si possono ammirare opere di grandi artisti come Picasso, Miró, Degas e Monet. Il mercato di piazza Paloquemao è un'altra attrazione per i turisti a cui vengono offerti assaggi di frutti tipici come l’avocado di Mariquita. Piazza Bolivar si circonda di edifici imponenti, ogni angolo racconta pagine di storia del paese ma per gustare la miglior vista della città ci sono i Mirador, punti da cui si può godere dei panorami più belli. Per chi vuole pernottare in strutture a 5 stelle vicino all'aeroporto internazionale nel quartiere finanziario di Salitre c'è il Marriott Hotel che offre cucina asiatica oltre che locale, spa attrezzata ed executive lounge per businessman; per un soggiorno più intimo nel centro storico, coccolati dal personale che consiglia la colazione in camera, c'è l'Orchids Hotel in un palazzo restaurato che trasuda del passato ricco di Bogotà. La capitale colombiana ha la più ampia rete di piste ciclabili dell’America Latina e durante il weekend moltissime
ph© Theo Allofs
Hotel Colombia Parco Tayrona Ecohabs
Victoria Regia, Rio delle Amazzoni
strade diventano pedonali e si possono percorrere tranquillamente con i bambini. Sulla costa nord della nazione verso i Caraibi si trova Cartagena, patrimonio Unesco dal 1984: il suo centro storico è racchiuso da una cinta muraria costruita dagli spagnoli e tra gli edifici da vedere ci sono la cattedrale del XVI secolo, la chiesa di San Domenico, il palazzo dell'Inquisizione e quello del Governatore, il quartiere popolare Getsemani e la street art che racconta la tradizione del popolo. La città vecchia dai vicoli colorati è tra le più variopinte che si possano visitare: migliaia di porticine colorate e di fiori costellano tutte le piccole vie che portano al più grande forte spagnolo mai costruito prima. Gli appassionati di immersioni non devono perdersi la barriera corallina dell'arcipelago di Nostra Signora del Rosario disposto proprio davanti alla località storica. è un parco naturale protetto composto da 27 piccole isole con un incredibile varietà di flora e di fauna: le due più grandi possiedono spiagge meravigliose e foreste di mangrovie. Un terzo della superficie della Colombia è occupato dalla foresta amazzonica ancora abitata dagli aborigeni: per visitare questa parte del paese si può partire dalla città di Leticia, al confine con il Brasile e da qui ci si può imbarcare sul Rio delle Amazzoni e ammirare la Victoria Regia, la ninfea più grande al mondo, i delfini rosa del lago di Tarapoto e i voraci pesci piranha.
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24 V I S I O N I
A Villa de Leyva, la residenza estiva delle famiglie altolocate, di militari e membri del governo, il tempo pare essersi fermato nella piazza principale, esempio di quelle coloniali dell’epoca dei conquistadores. Nelle sue stradine che si possono girare anche a cavallo si può ascoltare il suono delle campane del monastero di clausura della città. Gli appassionati di natura e mistero possono fare un salto alla laguna di Guatavita, un lago di montagna sulla cordigliera delle Ande, ritenuta uno dei laghi sacri del popolo precolombiano Muisca e diventata famosa per la leggenda del mitico El Dorado che vi sarebbe conservato. Un'altra meraviglia da vedere si trova a Zipaquirà che racchiude una cattedrale di sale nella sua miniera. Il Parco Nazionale di Tayrona, venerato dai colombiani, è ricco di folta vegetazione e spiagge dalla sabbia chiara bagnate dal mare mosso come El paraiso, La piscina, La piscinetta e la più famosa Cabo San Juan.
La Cattedrale di Sale, Zipaquirà
Cartagena
Piazza Bolivar, Bogotá
ph© mcalegraverte
Laguna de Guatavita, Mayo
Hotel Hilton, Cartagena
Boutique Hotel Inntu, Medellín
La regione del Quindio, che tutti chiamano l’eje cafetero, presenta le piantagioni di Buenavista, le architetture coloniali di Salento, la Valle di Cocora, porta d’accesso al Parque Nacional e los Nevados dove si possono osservare le palme da cera, l’albero nazionale colombiano ormai in via d’estinzione. L'altra città più conosciuta della Colombia è Medellin, che negli anni Novanta era una delle più pericolose al mondo perché vi risiedeva il capo del cartello della droga Pablo Escobar. Qui si può girare per le ottocento case del colombiano più ricercato di sempre ed esplorare Downtown camminando con un sottofondo di storie raccontate dagli abitanti che non si sono ancora abituati alla presenza dei turisti. La vista dell'immensa città che si arrampica sulle montagne sembra quasi un presepe quando tutte le luci si accendono alla sera. Chi ama il lusso può sostare nel cuore della città, il Poblado, all'albergo San Fernando Plaza con la sua spettacolare piscina all'aperto che offre una suggestiva visuale panoramica. In alternativa nella zona di Laureles il nuovo Boutique Hotel Inntu offre camere di design con doccia a cascata in bagno e un'area relax molto accogliente. Sono vari gli angoli del paese in cui ci si può letteralmente perdere: Cabo de la Vela è un fazzoletto di spiaggia ventosa con alle spalle il deserto e colline panoramiche; Punta Gallinas, il luogo più a nord del Sud America, è il punto della Colombia più lontano da tutto e da tutti dove esiste solo mare, sabbia e silenzio. l
Santuario de las Lajas
GuatapĂŠ, Medellin
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26 A R T E E C ON TROPARTE
Ricorre quest’anno la commemorazione della morte di William Shakespeare, avvenuta 400 anni fa. Il drammaturgo e poeta inglese, soprannominato il "Bardo", ha lasciato ben 37 testi teatrali, più di 150 sonetti e una serie di altri poemi. Le sue opere sono state tradotte in molteplici lingue e sono state inscenate più spesso di qualsiasi altro testo. Capace di eccellere sia nella tragedia sia nella commedia, fu in grado di coniugare il gusto popolare della sua epoca con una complessa caratterizzazione dei personaggi, una poetica raffinata e una notevole profondità filosofica. Benché fosse già popolare in vita, divenne immensamente famoso dopo la sua morte e i suoi lavori furono esaltati e celebrati da numerosi e importanti personaggi nei secoli seguenti.
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Shakespeare
Macbeth, regia Luca De Fusco. Ph© Fabio Donato
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ARTE E CONTROPART E 27
Così oggi celebriamo la morte di un mito che in realtà vive ancora riempiendo teatri e contesti artistici di tutto il mondo. La vera immortalità del Bardo non sta però solo in questo, ma è relativa alla grande genialità dell’autore nell’inventare protagonisti che rappresentano frammenti, parti di una identità più composita, che è quella del poeta, quella di tutti. Il mondo rappresentato da Shakespeare è un mondo spesso minacciato, se non addirittura minato alle sue stesse fondamenta, perché tali fondamenta non poggiano che sull’animo umano e Shakespeare ha saputo scandagliarne le profondità e le ambiguità così acutamente da consegnarci un’immagine dell’individuo con la quale ancora oggi noi ci confrontiamo.
A cura di Annalisa Fortin Insegnante di danza e coreografa, ogni mese vi aiuta a capire a quali spettacoli concedere il lusso della vostra presenza.
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28 A R T E E C ON TROPARTE
"Lovers" - Naturalis Labor
"A cuore aperto" - Fabula Saltica
Il Bardo con Padova aveva uno speciale legame, come fa dire a Lucenzio nella Bisbetica Domata “son venuto a Padova come colui che abbandona una pozza paludosa per tuffarsi in mare aperto e con la sazietà vuol spegnere la sete” (parole incise sulla targa posta in Piazza Capitaniato). La città stessa e il Veneto tutto hanno reso omaggio al grande drammaturgo già da inizio anno, per esempio ospitando in più teatri la bellissima rappresentazione della compagnia Fabula Saltica “A cuore aperto”, un distillato di danza, teatro e musica dal vivo, ispirato ai celebri “Sonetti” dell’autore inglese, che rappresentano il vertice assoluto della letteratura d’amore di tutti i tempi. Anche Vicenza ha ospitato una promettente compagnia di danzatori per celebrare il drammaturgo, Naturalis Labor, che ha portato in scena nella Basilica Palladiana “Lovers”, uno spettacolo itinerante ispirato alle celebri coppie di amanti shakespeariani, su musiche d’epoca e composizioni contemporanee. Sempre relativo all’universo amoroso di Shakespeare, della medesima compagnia, è da non perdere il balletto “Romeo y Julieta tango” che verrà presentato in diverse città italiane.
La storia struggente di Romeo e Giulietta verrà interpretata anche dalla Compagnia Junior del Balletto di Toscana, nella versione firmata da Davide Bombana, su musiche di Sergej Prokofiev. Si tratta di una riscrittura appassionata, teatrale ed avvincente, che trasporta la vicenda dei due sfortunati amanti da Verona a Sarajevo, terra di aspri conflitti sociali e culturali. In scena c’è la contrapposizione tra due visioni antitetiche della società, della politica, della religione, che entrano in rotta di collisione e nella loro follia travolgono ogni sentimento di umanità. Lo spettacolo sarà presente al Teatro Comunale di Treviso l’8 Novembre, al Goldoni di Venezia il 20 Gennaio, al Teatro Verdi di Padova il 3 Marzo e a Verona il 23 Aprile. Anche il Teatro della Scala di Milano ha scelto la storia dei due innamorati per aprire la stagione del balletto, il prossimo 20 Dicembre, con la splendida versione coreografica di MacMillan e con Roberto Bolle e Misty Copeland come protagonisti. La recita del 31 Dicembre vedrà eccezionalmente il ritorno alla Scala di Alessandra Ferri con Herman Cornejo.
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30 A R T E E C ON TROPARTE
"Romeo y Jiulieta Tango" - Naturalis Labor
"Romeo y Jiulieta Tango" - Naturalis Labor
"Romeo e Giulietta" - Balletto Junior di Toscana
Relativamente alla prosa, dopo il successo ottenuto al Teatro Verdi da Giorgio Pasotti che ha portato in scena “da Shakespeare a Pirandello” per la regia di Davide Cavuti, è da non perdere “Giulio Cesare” dal 2 al 6 Novembre. Si tratta di una nuova versione del più celebre dramma storico shakespeariano, affidata dal Teatro Stabile del Veneto allo spagnolo Àlex Rigola, e che trova in Michele Riondino, apprezzato attore di cinema, teatro e televisione, l’interprete ideale per il ruolo del nobile Marco Antonio. Un testo epico, intenso ed appassionante, che ruota intorno all’esercizio del potere, in questa versione impersonato da una donna, Maria Grazia Mandruzzato, nel ruolo di Cesare. In lei si raccolgono le tante espressioni di “donne al comando” che al giorno d’oggi, nella politica come nell’economia, gestiscono le leve del potere con la stessa inflessibile determinazione dei loro omologhi uomini, se non di più. È la dimostrazione che tutta l’umanità è per sua natura soggiogata dalla fascinazione che esercita il predominio dell’uno sull’altro.
Sempre a Padova dal 23 al 27 novembre, si potrà assistere al famoso “Macbeth” per la regia di Franco Branciaroli, interpretato dallo stesso con Valentina Violo e altri attori del Centro Teatrale Bresciano. Uno dei supremi capolavori della drammaturgia del Bardo e, forse, anche tra i testi più teatralmente perfetti per coerenza e consequenzialità della struttura drammaturgica, racconta la vicenda del vassallo di re Duncan di Scozia che, divorato dall’ambizione e dalla brama di potere, instillatagli dalla profezia di tre streghe, insieme alla moglie progetta e porta a compimento il regicidio per salire al trono. Il Macbeth è la tragedia del male dell’uomo, della violazione delle leggi morali e naturali. Intorno all’inquietante parabola di seduzione dell’anima al male pulsa l’enigmatico cuore di questa tragedia. Della stessa opera si potrà assistere alla versione interpretata dalla compagnia del Teatro Stabile di Napoli e di Catania, per la regia di Luca De Fusco, in scena dal 31 Gennaio al 5 Febbraio prossimi, presso il Teatro Nuovo di Verona. Le occasioni per gustare con gli occhi e l’animo quanto di grande ci ha lasciato questo mito non mancano; ora non serve far altro che non trovare scuse e andare a teatro proprio come consiglia l’autore in uno dei suoi testi più importanti, l’Amleto: Io non so perché vivo ancora per dire “questa cosa s’ha da fare”, avendo motivi, e intenzioni, e forza, e mezzi per farla.
Caveau la Cigar room de “il CirColo Vizioso” Di Matteo Tornielli
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SIGARI E DISTILLAT I 33
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34 S I G A R I E D I S TILLATI
Un circolo, si sa, è fatto dalle persone che lo animano, ma soprattutto è uno spazio, di tempo e di luogo, dove quelle persone condividono la loro passione. E così anche “Il Circolo Vizioso”, nato come club itinerante alla ricerca della qualità della vita, e per questo club un po’ anomalo nel panorama dei Cigar Club italiani - avendo tra gli iscritti anche molti non fumatori che tuttavia condividono la passione per il buon cibo ed il buon bere – ha voluto e cercato una casa, trovandola in un luogo inconsueto: una banca. Dallo scorso luglio infatti la sede de “Il Circolo Vizioso” è ospitata all’interno della sede padovana della Banca Mediolanum, sita in piazzetta Bussolin in centro città, nei locali della splendida Cigar Room dall'emblematico nome “Caveau”.
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36 S I G A R I E D I S TILLATI
L’idea dei vertici della Banca, di realizzare al proprio interno un'area destinata ai clienti e dedicata al fumo lento ed ai distillati, si è sviluppata in un progetto che ha creato uno spazio suggestivo, grazie anche al recupero di alcuni arredi (tra i quali gli ambitissimi Locker) provenienti dal mitico “Cigair”, storico locale di Milano per molti anni indiscusso punto di riferimento dei fumatori di sigaro italiani. L'inaugurazione della nuova Cigar Room va così a rendere ancora più esclusiva e peculiare la sede di una Banca, allestita in modo da sembrare più una galleria d’arte contemporanea che una filiale di istituto di credito, sottolineando la sua cifra distintiva fatta di unicità, originalità ed attenzione al cliente. L’intesa con “Il Circolo Vizioso” dà così il via ad un calendario di eventi dedicati agli appassionati del fumo lento, che potranno avere l’occasione di fumare circondati da veri e propri “pezzi di storia”. Una galleria di preziosi cimeli che narrano la storia del sigaro in Italia, ma anche e soprattutto uno spazio accogliente dove prendersi una pausa in totale relax. è sempre più difficile trovare spazi attrezzati dedicati a chi vuole fumare un buon sigaro, l'auspicio è che “Caveau” sia solo il primo di una lunga serie perché quello che la Banca padovana ha dimostrato di aver capito è che il tempo per fumarsi un buon sigaro... è davvero prezioso. l
Caveau
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38 A T U P E R T U
Vera Dragone, Teresa Federico e Valentina Ruggeri... in arte
Sugar, Pepper e Cherry, sono tre dive, anzi divette, che impersonificano un nuovo stile di varietà fatto di pezzi inediti in pieno stile vintage e di classici della musica pop anni '80 e '90 reinterpretati in chiave swing. In realtà sono Vera Dragone, Teresa Federico e Valentina Ruggeri, ovvero tre artiste che imparando dagli anni '50, momento di forte rinascita creativa in opposizione alla guerra, hanno deciso di ridere in faccia alla crisi diventando quello che avrebbero sempre voluto essere. Fondano così il trio Ladyvette, puntando su un mix di charme, sensualità e ironia, in linea con la loro personalità e con la loro ricerca artistica. Ben presto diventano così ospiti dei più prestigiosi festival e luoghi sacri dello spettacolo: Summer Jamboree, Dolce Vita, Roma Vintage, Micca Club, Cotton Club, Kino, Fabrique du Cinema, solo per citarne alcuni. Il trio è stato richiesto per girare spot di famosi brand, ha partecipato al film “Radio Cortile” (regia di Francesco Bonelli), è stato ospite fisso della trasmissione “Sette Note” di G. Marzullo su Raiuno ed ha collaborato con artisti come Chiara Civello, Renzo Arbore e Claudio “Greg” Gregori. Le Ladyvette sono anche appena tornate da un tour nei migliori Club di New York, hanno da poco suonato al fianco di Anastacia al galà di beneficenza di Children for Peace e sono state protagoniste della fiction RAI1 “Il paradiso delle Signore”, sia come attrici che come autrici e interpreti della colonna sonora. Il loro successo non ha però fatto perdere alle tre cantanti il contatto con la realtà, sapendo fare dell’ironia la loro alleata migliore. Di Annalisa Fortin
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Di chi fu l'idea di fondare il trio? Tutto è cominciato su un treno. Un colpo di genio di Pepper mentre pensava a come conquistare il mondo. Immagino che siate anche amiche, lavorare insieme agevola o meno il vostro rapporto di amicizia? Quando abbiamo iniziato questo progetto ci conoscevamo davvero pochissimo. è stato un salto nel buio anche per questo infatti. Nell’arco di poche settimane abbiamo iniziato a vederci tutti i giorni, a viaggiare insieme e a prendere decisioni importanti. Ovviamente saremmo delle bugiarde a dire che è stato sempre rose e fiori, abbiamo cercato di capire le ragioni l’una dell’altra, aspettando il momento giusto per parlare e a volte anche per tacere. Diciamo che essendo tre donne è quasi un miracolo! Dopo un'esibizione come siete? Stanche, provate... felici? E che riti avete prima o come vi concentrate? Quando le luci si spengono e usciamo di scena siamo ancora frastornate e piene di adrenalina. La maggior parte delle volte abbiamo ballato, cantato e parlato ininterrottamente per almeno due ore. Quindi siamo molto cariche. Quando il pubblico viene da noi per foto o autografi siamo ancora “a 3000”! Poi però succede l’irreparabile: il black out. Ci togliamo i tacchi e diventiamo tipo tre zombie. Però tre zombie felici! Riti? Ci piace sorseggiare un bicchiere di vino bianco durante le nostre esibizioni, spesso invitiamo anche il nostro pubblico a farlo.
Momenti di delusione? Volete la verità? Tanti. Tanti incontri sbagliati o inutili, che ci hanno fatto perdere solo tempo. O incontri giusti fatti nel momento sbagliato. Abbiamo dovuto imparare sulla nostra pelle a saper riconoscere a chi dare retta. La volta più bella è stata quando un “produttore” ci convocò per un’importante riunione e ci siamo ritrovate sedute (vestite di tutto punto) in una bettola a guardarlo mentre mangiava mozzarella di bufala e alici. Immaginatevi le nostre facce! La verità è che le delusioni fanno parte di questo mestiere quanto i successi e forse aiutano anche un pochino ad aggiustare il tiro. Il mondo dello spettacolo può essere crudele? Avoja! Come tutti gli ambienti professionali. è importante però sapere che si può sempre scegliere. Noi artisti dobbiamo imparare a dire dei “no” senza aver paura di perdere delle occasioni, perché fare qualcosa di cui non si va fieri, non dà mai indietro il prezzo che si paga. Molti pretendono di sapere cosa piace al pubblico e cosa no, cosa funzionerà e cosa no. La verità è che questo è un dono di pochi e che se vuoi fare la differenza devi rischiare. Per non parlare dei plagi! Da quando siamo nate ci hanno rubato nomi, spettacoli, canzoni, look, persino la stilista (un giorno faremo nomi e cognomi!); comunque noi siamo qua e per fortuna le idee non ci mancano. E allora che vinca il migliore!
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42 A T U P E R T U
C'è un concerto o un'esibizione che ricordate particolarmente? Il tour a New York è stato davvero pazzesco, ma anche il concerto con la big band al Summer Jamboree, non sapremmo davvero quale scegliere. Siamo state così fortunate e felici di tutte le cose fatte fin’ora che a volte non ci crediamo nemmeno noi. Una chicca però ve la vogliamo raccontare: Ronnie Scott a Londra. Il più grande jazz club della capitale! Noi eravamo emozionatissime e felicissime come tre Pasque, c’era tantissima gente che ballava e si divertiva pur sentendoci cantare in italiano, quando ad un tratto il nostro sguardo cadde su un tipo che a pochi metri dal palco ha iniziato a fare la pipì per terra... la cosa bella è che è stato preso e scaraventato fuori dal locale da una donna del pubblico! Indimenticabile! La vostra sfida artistica più difficile. Si chiama Ladyvette! È tutto una sfida! Tutto! Siamo noi tre a reggere un progetto che diventa sempre più grande! Siamo manager, produttrici, registe, segretarie, coreografe, autrici, stylist, ecc. Il segreto è stato circondarci di tecnici e artisti fantastici quali Vivien of Holloway, Romana Meggiolaro, Lillo Petrolo, Renzo Arbore, Gigi Marzullo, Piji Siciliani, Biochic, per non parlare di Factory 4 e Daniele Orazi di Officine Artistiche. In tutte le sfide possiamo contare su uno staff pazzesco e la prossima sfida sarà la seconda serie del "Paradiso delle Signore". Non vediamo l’ora! Nelle vostre famiglie avevate già riferimenti con il mondo della musica o dello spettacolo? E a riguardo avete avuto doni avuti in eredità? Veniamo da famiglie normalissime, i nostri fan numero uno, appassionati di arte e musica, ma i nostri genitori non cantano neanche sotto la doccia.
C'è qualcuno a cui dovete un grazie particolare per essere riuscite a fondare il trio o comunque per essere arrivate dove siete? Oltre alle persone già citate dobbiamo ringraziare il nostro Divetto, Roberto Gori, nostro compositore, pianista e arrangiatore, che ha creduto in noi sin dal primo istante. Il vostro stile richiama molto gli anni '50-'60, anni ora molto di moda grazie alla nuova tendenza del vintage. Secondo voi perchè piace così tanto il vintage? Per quanto riguarda noi tre, i vestiti a tubino o a campana ci stanno benissimo! Dobbiamo aggiungere altro? Scherzi a parte, forse in quella moda si è concentrato un ideale di eleganza femminile che un po’ è mancato negli anni successivi. Il vintage in fondo è anche una buona scusa per sentirsi in un altro tempo, lontani da questo che, diciamoci la verità, non ci sta regalando troppe gioie. Ladyvette donne... mogli? Mamme? ... O? Donne, mogli, mamme, parrucchiere, autiste, carpentiere, idrauliche, come ogni donna... no?? Un vostro motto? Quando inizia a girare male, metti un rossetto rosso, i tacchi, fai di tutto per sentirti bellissima ed esci con le amiche più simpatiche che hai! l
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c h o c o
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LANCET T E 45
le calde sfumature color cioccolato, che accompagnano il nostro stile autunnale, evocano sensazioni di raffinatezza e al tempo stesso solidità. il marrone è il colore del cacao, della terra ed esprime forza, emotività e sensualità. una nota cromatica che dona alla sportività e alla robustezza di lussuosi segnatempo quell'elegante pizzico di dolcezza. e allora concediamoci il dolce lusso del tempo in versione total brown. Di Pierpaolo Magagna
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46 L A N C ET T E
Louis Vuitton
tambour brown
Unici e perfettamente riconoscibili nella forma, gli orologi Tambour vogliono essere un omaggio ai tamburi, il cui ritmo rievoca l'inesorabile incedere del tempo. Il caldo colore marrone, invece, è un richiamo all'iconica tela Monogram. Cassa in acciaio inossidabile, lancette gialle a contrasto luminescenti, data a ore 4:30, movimento automatico, cronografo automatico, cinturino in tela Monogram Macassar con fibbia ad ardiglione, impermeabile fino a 100 metri. € 4.700,00
Cartier
Calibre de Cartier Contemporaneo e raffinato, il modello Calibre de Cartier reinterpreta con carattere lo spirito tradizionale dell’orologio di forma tonda. Dotato del nuovo movimento manifattura Cartier 1904 MC, questo nuovo segnatempo unisce savoir-faire e virile sportività. Movimento meccanico a carica automatica, cassa in oro rosa 18 carati, corona poligonale in oro rosa ornata di uno zaffiro sfaccettato, quadrante color cioccolato, numero XII, indici delle ore, finestrella e contatore in rilievo. Chemin de fer esterno con 4 punti luminescenti, 6 numeri romani applicati finitura rosa, numero XII e indici applicati marroni, lancette luminescenti a forma di gladio d'acciaio dorato rosa, vetro zaffiro, cinturino d'alligatore semi-opaco marrone scuro, fibbia pieghevole a doppia regolazione in oro rosa 18 carati, datario a finestrella a ore 3, contatore dei piccoli secondi a ore 6, fondocassa in vetro zaffiro. Impermeabile fino a 30 metri. € 24.300,00
Patek Philippe Calatrava
Patek Philippe rivela una sua nuova graziosa interpretazione del modello femminile Calatrava ultrapiatto in oro rosa 18 carati, con un quadrante esclusivo color marrone e lunetta incastonata con 72 brillanti, una piccola meraviglia di meccanica ed estetica. Il cinturino in satin bruno spazzolato accompagna la magnifica, intensa, brillante colorazione cioccolato che fa risaltare gli indici in stile "flèche" spolverati d'oro rosa e le lancette sfaccettate "dauphine" in oro rosa sembrano galleggiare nel quadrante decorato finemente guillochée a onde concentriche. Movimento meccanico a carica manuale, impermeabile fino a 30 m. Prezzo su richiesta
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Bulgari
carbon gold Energico esemplare dallo stile deciso con movimento meccanico a carica automatica. Quadrante marrone con indici, lancette e corona in oro rosa 18 carati. Datario a ore 3, cassa in oro e carbonio. Sportività e robustezza incontrano l'eleganza della Maison Bulgari. Particolarmente originale la scelta del bracciale in pelle marrone a maglie intrecciate. € 2.900,00
IWC
PiloT’s WaTch chronograPh EdiTion “ThE lasT FlighT”
OFFICINE PANERAI luminor 1950 8 days gmT
Inconfondibile connubio di raffinatezza e solidità, questo prezioso segnatempo presenta un quadrante marrone con numeri arabi e indici luminescenti. Data alle ore 3, secondi e indicatore 24h alle ore 9, indicatore lineare della riserva di carica alle ore 6, GMT (Greenwich Mean Time). Movimento meccanico a carica manuale e dispositivo antiurto. Cassa e lunetta in oro rosa lucido 18 carati con dispositivo proteggi-corona in oro rosa satinato. Cinturino in alligatore marrone scuro con impunture ecru a contrasto. Impermeabilità 50 metri. Prezzo su richiesta
Il 31 luglio 1944 De Saint-Exupéry partì per il suo ultimo volo di ricognizione a bordo di un Lockheed P-38 Lightning, alla volta di Grenoble, un viaggio dal quale non fece più ritorno. Nel 2000 sono stati localizzati alcuni rottami di un Lightning sul fondo del Mediterraneo, rottami che sono stati successivamente ritrovati e, nel 2004, identificati definitivamente come appartenenti al suo volo di ricognizione. IWC ha deciso di rendere omaggio al grande scrittore e umanista con tre edizioni limitate del Pilot’s Watch Chronograph Edition “The Last Flight”. è disponibile nella tonalità marrone tabacco, un elemento che caratterizza le edizioni speciali “Saint-Ex” insieme al cinturino in pelle di vitello dotato di impunture color bianco crema. La cassa in ceramica al nitruro di silicio, un materiale estremamente leggero e al contempo robusto, è un’esclusiva mondiale di IWC. I pulsanti, la corona e il fondello possono essere realizzati in titanio, in oro rosso 18 carati oppure in platino. L’incisione sul fondello riporta il ritratto di De Saint-Exupéry in tenuta da aviatore. Prezzo su richiesta
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PIAGET
emperador Cushion-shaped Questo esemplare, prodotto in edizione limitata di 18 orologi numerati singolarmente, esprime tutto il progetto estetico-tecnologico Piaget: un know-how unico nel settore dei movimenti ultra-sottili, legato al desiderio di sviluppare calibri con complicazioni sempre più innovativi e creativi. La sua tonalità cioccolato afferma il suo carattere moderno e deciso. Inoltre la cassa in oro rosa, con originale forma a cuscino, risulta una delle più sottili presenti sul mercato, la profondità è di soli 10,4 millimetri. Il movimento è automatico tourbillon con indicatore della riserva di carica sul retro e massa oscillante in oro rosa. Prezzo su richiesta
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Con una cassa in acciaio da 42 mm dal tratto rétro e allo stesso tempo contemporaneo, questo cronografo trae ispirazione da un modello del 1948. Animato da un calibro meccanico a carica automatica visibile attraverso il fondo cassa in vetro zaffiro, presenta un quadrante marrone con finitura satinata soleil di grande impatto grafico, caratterizzato da tre contatori neri con finitura a chiocciola e finestrella della data. Dispone inoltre di due scale graduate: tachimetrica e telemetrica, evidenziate da contatori rossi. Incarnando audacemente uno stile elegante e sportivo, questo segnatempo impermeabile fino a 50 metri è proposto con un cinturino in pelle di alligatore marrone scuro dotato di chiusura tripla pieghevole regolabile. Prezzo su richiesta
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n a i t n V a l e oi affetti... corso lì nzia e dei tu fa in a tu a are e ho tras ll m e d al d sa ri o et lc a m qu tori e mia inaia di Raccontaci a. I miei geni ualche cent q om R a i a i in per im rm R ri di trasfe to a Bologna Sono nata a enza prima e si è trasferi sc or ella le in b o m è ad , lo el ia so io frat ci spes tutta la m a lì, mentre m rco di tornar or ce tt e tu i o in n im vo R nonna vi zionata a o molto af fe studiare. Son o. rn che d'inve sia d'estate lavorativo? L'Oréal. o progetto im assador per Il tuo ult b am d i più? n ra b come canestro e ti ha dato d Ho lavorato lavorative 7 con Sotto La ze n e su ri o e m ri sp e 'esperienza e, il p Quale delle di television er me era un p ni an re ! ur ue d d n i co . Non è facile asket; Sicuramente tto la diret ta talia con SiB tu ti ra or p p S so o, su nt o il second i ha dato ta te nuova e m completamen ssionale? rofe Un sogno p a? film comico. un biato la vit Recitare in e ti ha cam ch io d o e. al is it p C'è un e co nella cap uadra? il mio traslo mo molto pagne di sq m o c e Sicuramente tu (Bari), andia le lle n o o c C i tti. a in h o o o bene con tu Santeram Che rapport sempre molt in Puglia a o ov co o tr i gi m o d Quest'ann i cuore, al su no ragazze d ti per la d'accordo, so o e vado avan he? ic eg it fr cr e n e e ll a m isci cui tengo o me ora Come reag le fa, ora co a qualcuno a i d o ch a on d ng re ve p e S Dipende sem nti problemi. nza farmi ta mia strada se a le ascolto. di cui ho stim lla ini, mode ata a Rim a di Basket n i, n n a ist i, 24 nel a Vignal ofession Valentin e giocatRice pR scoRsa stagione gia a R a n u l m ia o l l t a e a n it eR teRmin te gioca le (dopo av sket attualmen ideRata una del a s B n lle e o c d , a i) laZio n R u a ed o, B anteRam d'euRopa Rks. l netwo Basket s più appReZZate ia c o s i e e n iv e t it R u o g p e s più s o Guarnieri RagaZZe © Francesc Ph
@ValentinaVignali @Vignalona @ValentinaVignali
Un pregio che ti riconosci? Sono una persona affidabile, con la testa sulle spalle e molto ambiziosa! Una debolezza da confessare? Sono una brontolona, ho pochissima resistenza al dolore e odio le cerette! Che rapporto hai con il tuo corpo? Mi alleno molto e cerco di mangiare sano, anche se qualche sgarro non ha mai ucciso nessuno! Ho imparato ad accettare e amare le mie forme e i miei difetti, e mi piaccio, cosa che dovrebbe fare ogni donna! Comunque sono amante della buona cucina e dove si mangia bene ci sto sempre! Hai hobby particolari? SÏ! Amo i gatti e passo molto tempo con loro (ne ho 3) e sono appassionata di tutto ciò che li riguarda, spesso infatti visito fiere, esposizioni dedicate etc. L'altro mio hobby è la pasticceria: amo fare torte, ho anche una pagina su Instagram dedicata ai miei dolci.
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58 C O P E R T IN A
Svelaci qualche dettaglio della tua vita sentimentale... Io e Stefano stiamo insieme dall'aprile 2013 anche se ci conosciamo dal 2007 grazie al basket. La verità ? Mi è sempre piaciuto, ma lui all'inizio non si era neanche accorto di me! Siamo andati a convivere dopo due mesi di frequentazione ed è sempre andato tutto a gonfie vele, penso sia l'uomo della mia vita.
104 km di piste… dalla sciata agonistica allo slow ski, dagli snowparks al boarder cross, dai campi scuola attrezzati a una skiarea dove scoprire ogni giorno nuove piste. Tante attività oltre lo sci – fat bike, sleddog, trekking a cavallo – relax nei wellness hotel, gourmet trentino. Buona vacanza sull’Alpe Cimbra!
www.alpecimbra.it
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60 C O P E R T IN A
Come ti vedi tra dieci anni? Spero felice e in salute, che sono le cose più importanti! Lasciamoci con una tua massima... Non è mia ma... "Il basket è il secondo sport più eccitante che esista perché il primo non può avere spettatori". l
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62 I N A R T E ME D IOLANUM
uno spazio dove si incontrano arte, cultura, fascino. uno spazio che ogni mese saprĂ trasmetterci nuove emozioni. una galleria d'arte? no, una banca... in arte "mediolanum".
Arte Mobile
a Casa Mediolanum PhŠ Alberto Bacchin
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64 I N A R T E ME D IOLANUM
Vittorio Sgarbi preSenta “beSt in Show” di Corrado LopreSto Un’eccellenza è stata presentata in Casa Mediolanum martedì 18 ottobre scorso. Il Prof. Vittorio Sgarbi ha presentato presso la sala riunioni di Casa Mediolanum il libro “Best in Show” Arte Mobile - L’auto come opera d’arte, in presenza dell’autore l’Architetto milanese Corrado Lopresto. L’architetto può essere considerato senza dubbio il più famoso collezionista di auto d’epoca italiano nel mondo. Le sue vetture, tutte pezzi unici ed esemplari particolari carichi di storia e rigorosamente italiani, sono protagoniste di concorsi di eleganza di tutto il mondo. Lopresto è famoso inoltre per i suoi restauri eseguiti con minuziosa ed eccezionale attenzione ai dettagli. Il volume è stato presentato dal Prof. Sgarbi che in questa occasione abbiamo apprezzato in veste diversa da quella di storico dell’arte, ma ad ugual modo ha incantato ed ammaliato tutti gli ospiti durante la presentazione. “Best in Show” è una raccolta di 20 autovetture italiane costruite in un unico esemplare o in tiratura estremamente limitata, tutte appartenenti alla collezione privata dell’architetto Lopresto. La mattinata si è poi conclusa con un pranzo presso la prestigiosa sala eventi ricca di opere d’arte della collezione di Casa Mediolanum.
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IN ARTE MEDIOLANU M 65
stelle sul liston Stelle sul Liston è innanzitutto un Concorso d’Eleganza per Auto d’Epoca di altissimo livello, un evento pensato, creato e sviluppato da e per appassionati di un settore che negli ultimi vent'anni ha avuto una crescita esponenziale, coinvolgendo fasce sempre più ampie di pubblico. Già dicendo questo avremmo detto molto dell’evento che il RIVS organizza e patrocina fin dalla prima edizione, ma col tempo questo concetto semplice e cristallino si è sviluppato e arricchito di diverse sfumature e ora, fermandoci un istante e guardando con attenzione tutto quello che hanno fatto in questi sei anni, possiamo dire che Stelle sul Liston è anche e soprattutto la voglia e la volontà di far emergere l’Eccellenza nelle sue molteplici dimensioni. Le Auto d’Epoca sono infatti il cuore di un programma che lusinga i partecipanti, collezionisti di fama internazionale, e incuriosisce la folla con performance, mostre artistiche, eventi mondani e culturali impreziositi da ospiti esclusivi dei mondi dell’automotive, dell’arte e della cultura. Casa Mediolanum lo scorso 15 ottobre ha organizzato la cena a conclusione della lunga giornata all’insegna di gare, esposizioni, presentazioni e premiazioni delle 25 Auto storiche che hanno partecipato all’entusiasmante evento. Stelle sul Liston, seppur di respiro internazionale, per la cena ha deciso di presentare un menù tradizionale per mantenere ben salde le radici nel proprio territorio di riferimento, la Regione Veneto, con Padova come fulcro, grazie alla collaborazione con l’Antica Trattoria da Ballotta, la cantina Parco del Venda e la pasticceria Giotto. Le vetture sono state esposte per tutta la serata in Piazzetta Bussolin, piazza che ospita anche la prestigiosa sede padovana di Banca Mediolanum. l
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profumi e c r o m at i s m i d'autunno
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OND E 67
Il mare, In ognI stagIone, cI proIetta In una dImensIone calmante e allo stesso tempo energIzzante. soprattutto d’autunno, quando sentIamo l’avvIcInarsI del pungente Inverno e cI lascIamo alle spalle I rIcordI ancora vIvI dell’estate, cI regala profumI e cromatIsmI affascInantI. è necessarIo però saperne apprezzare la bellezza e l’esclusIvItà… le onde sono dI tuttI ma le onde d’autunno non sono per tuttI. Di Pierpaolo Magagna
Lunghezza 11,9 m Larghezza 3,7 m Motorizzazione Volvo Penta IPS 400 (2Ă—300 Hp) VelocitĂ 36 nodi
Il Monaco Yacht Show 2016 è stata la vetrina scelta per la presentazione di Mazu 38, un tender al servizio degli yacht di lusso sviluppato dal cantiere nautico turco cui si devono le sue origini. Questo modello sfrutta il know-how aziendale per mettere a frutto una tecnica costruttiva che coniuga robustezza e leggerezza, in un quadro di grande attenzione per i dettagli. Mazu 38 si offre allo sguardo con una linea dinamica, che custodisce spazi concepiti in modo razionale, per il miglior comfort degli ospiti. La piattaforma e il layout degli interni sono completamente personalizzabili.
mazu yachts MAZU 38
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blu martin
SEA TOP 13.90
Lunghezza 13,9 m Larghezza 3,98 m Motorizzazione 2x480 CV Yanmar EB Velocità 36 nodi
Le linee esterne si caratterizzano per il nuovo design delle finestrature laterali, con una fascia semi-trasparente che corre lungo le murate e nasconde i vetri, gli oblò apribili e le prese d’aria. Una soluzione che conferisce slancio e linearità alle fiancate del nuovo Sea Top 13.90, rendendola ancora più filante e contemporanea. L’hard top, elemento fortemente apprezzato per funzionalità e versatilità nel precedente modello, viene ulteriormente evoluto e perfezionato, con modifiche in ogni sua parte: dall’attacco del parabrezza al taglio dei vetri laterali, al sistema di apertura, fino all’utilizzo di vetri temperati stratificati. Aumenta la superficie apribile, migliora la visibilità in tutte le direzioni e trae vantaggio anche l’estetica grazie alle forme più dinamiche e al nuovo alettone. Gli spazi esterni sono ancora più vivibili e sfruttabili grazie ad intelligenti modifiche. Il tavolo nel pozzetto è ora a scomparsa e permette di godere al meglio del
divano di poppa, rendendo l’ambiente una vera e propria zona lounge per il relax all’aperto. A prua, il grande prendisole è ora dotato di schienale sollevabile per trovare sempre la posizione più comoda; mentre una fascia trasparente corre al centro dalla prua fino alla base del parabrezza, integrando anche il passo d’uomo, per inondare di luce la cabina sottostante. Può ospitare comodamente fino a 12 persone. Sottocoperta, il layout prevede cucina, dinette e due bagni, mentre per la notte c’è la possibilità di scegliere fra la versione a due cabine matrimoniali o quella a tre, con letti in piano in tutte le soluzioni. Come tradizione del Cantiere, la possibilità di personalizzazione degli interni è massima in termini di colori e materiali.
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numarine
78ht evolution
Un avvincente e innovativo “lifting” di due modelli di grande successo: il 78 Hardtop e il 78 Flybridge. Applicando alcuni cambiamenti estetici allo scafo originale, i designer hanno creato un look completamente rivitalizzato, pur mantenendo comunque intatti i tratti caratteristici del design. L’ampio salone inondato di luce naturale grazie alle grandi vetrate posizionate sia ai lati che sull’hardtop, è arredato con mobili dallo stile contemporaneo, dando vita ad uno spazio perfetto per l’intrattenimento. La cabina armatore a tutto baglio è caratterizzata da un design unico e si compone di uno spazioso guardaroba, una grande doccia, bagno separato e doppi lavandini. Gli alloggiamenti per gli ospiti comprendono tre spaziose Lunghezza 23,98 m cabine con bagno, ognuna delle quali Larghezza 5,79 m dotata delle più eleganti rifiniture e Motorizzazione comodità. All’esterno è stato dato Due MAN V8-1200 hp particolare rilievo allo spazio relax @ 2300 rpm grazie a una particolare configurazione Velocità 38 nodi del sun-pad a prua che consente di ospitare numerosi ospiti. Uno spazioso salotto con divani rivolti verso prua, offre la vista migliore durante la crociera, assicurando sempre il massimo comfort e sicurezza. Ma le modifiche apportate non sono solamente estetiche: il nuovo 78HT Evolution nasconde un sistema del tutto innovativo: il “Silent Package”, grazie al quale si ottiene un silenzio perfetto per godersi pienamente il mare. l
Ă t i l a i n e G o v i t t e Obi o i r e d i Des
Ă t i c i l b b Pu ! a v i t a e Cr D i A nn
alisa F
ortin
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MOND O 75
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SKIN EE YOUR
FR
Il termine creativo, oggi molto usato ma introdotto nella nostra lingua solo recentemente, assume in realtà due significati ben distinti fra loro, anche se parzialmente sovrapponibili: il primo riguarda una facoltà psicologica, una qualità, una predisposizione individuale innata o acquisita; l’altro significato riguarda una specializzazione professionale, sviluppatasi principalmente nel campo pubblicitario. Diverse scuole di pensiero inoltre danno differenti definizioni del termine ‘creatività’, ma la maggioranza di coloro che si sono occupati di questo tema concorda nell’identificarla con la capacità di risolvere problemi non seguendo percorsi prevedibili e collaudati, ma producendo idee e soluzioni nuove, impreviste.
ES AT YOU
LIFE COM
FAST
M OFF GET THED G YOUR O
Il termine, che spesso è accostato a quello di ‘immaginazione’, se ne distingue per il suo contenuto funzionale di soluzione produttiva, ben diversa dunque dall’immaginazione libera e fine a se stessa. Come ha chiarito A. F. Osborn (il primo a introdurre il concetto di creatività nell’ambito della comunicazione pubblicitaria e inventore della tecnica del brainstorming) una delle condizioni essenziali per assicurare l’espressione delle facoltà creative è la rinuncia alla critica, alla censura e ai condizionamenti del ragionamento tradizionale o, più piattamente, del buon senso: in fase di produzione il pensiero creativo deve essere libero di proporre tutte le associazioni, tutte le soluzioni che gli si presentano spontaneamente; solo dopo questa fase ideativa può intervenire una verifica per mettere a confronto le idee con la realtà e scartare quelle che non superano questo esame. Una vera agenzia di ‘pubblicità creativa’ quindi dovrà trovare la giusta mediazione tra le regole dell’amministrazione aziendale e le “non” regole che consentono la giusta libertà di azione alle menti che la pubblicità la devono pensare dal nulla, senza diventare però un centro dove si sperimentano forme di comunicazione fine a sé stesse. Alla luce di questa breve introduzione e tenendo conto dell’importanza che la pubblicità oggi riveste (qualcuno ha detto che anche Dio ci crede, tant’è che ha messo campane in ognuna delle sue chiese!) sempre più spesso ci si imbatte in immagini o slogan che non reclamano più le qualità del prodotto a cui si riferiscono ma attirano fortemente l’attenzione fino a rimanere un ricordo impresso nella memoria. In queste pagine vi proponiamo alcuni dei migliori esempi di pubblicità creativa.
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Alcune di queste immagini rispecchiano l’oggetto che reclamizzano, in altre ci si impiega un attimo per capire a cosa sono inerenti; in comune tutte hanno l’effetto immediato di richiamare lo sguardo, risvegliare l’intuizione, fissare un ricordo, in linea con la nuova ideologia che una strategia di comunicazione vende il prodotto senza attirare l’attenzione per forza sul prodotto stesso. Certo si sa che la miglior pubblicità è un cliente soddisfatto, ma per fare arrivare quel cliente a quel prodotto o servizio è necessario prima aver attirato la sua attenzione perché, come spiegava Edgar Watson Howe, "per quanto buono sia un prodotto, venderlo senza fare marketing è come ammiccare una ragazza nel buio: tu sai quello che stai facendo ma nessun altro lo sa". R
RONGE ESS IS ST SLEEPINTH AN YOU
T HT PARK THE RIG'T WOR DOESN WRONG IN THE CE PLA
AN EAT ALL YOU C P REST STO
Possiamo sostenere quindi che l’evoluzione del mondo della comunicazione ha fatto sì che il ruolo della pubblicità ora non sia più quello di reclamizzare le qualità di un oggetto (la bontà e l’affidabilità non si possono inventare tanto meno “solo” promettere) quanto piuttosto quello di creare il desiderio di questo oggetto. Steve Jobs anche in questo ambito ha dato prova della sua genialità asserendo che investire in pubblicità in tempi di crisi è come costruirsi le ali mentre gli altri precipitano. Viviamo però anche in un mondo in cui siamo bombardati da spot di dieci secondi, in cui tutti spingono a comprare qualcosa, a fare qualcosa o a pensare qualcosa. Non resta che seguire l’evolversi anche del mondo comunicativo senza però seguire troppo prontamente il punto di vista offertoci e che non è il nostro, ma prendendo atto che la pubblicità non è una scienza, è persuasione. E la persuasione è un’arte. l
RE
READ MO
LE WIDE ANG LENSES
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Mi paSSi la CurCuma?
u l o l l i bmirt
ela e i svinat te v se ff na me e ra pag ti ni og toseccomssan egna s a s gu tte terell'in o. e n ib a ric da i sitĂ on c rio bu cu del
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GOURM E T 81
Nella ricerca del perfetto siNcretismo di culture gastroNomiche e sapori, Nel teNtativo di foNdere gusti diversi, luNgo la strada che porta al glocalismo culiNario, le spezie soNo il fattore chiave. oggi accessibili a tutti, occupaNo più spazio iN cuciNa rispetto ai libri iN salotto. perché “uN piatto seNza spezie è come uN giardiNo seNza fiori”. Di Giusy Locati
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Fantastica e salutare questa
CREMA DI LENTICCHIE ROSSE E CURCUMA
Influenzati dal successo delle cucine tradizionali dell'estremo oriente, le abbiamo elette tra gli ingredienti più in voga del momento. La globalizzazione ne ha abbattuto i costi di trasporto e oggi sono decisamente accessibili a tutte le tasche. Stiamo ovviamente parlando delle spezie. Non ne possiamo più fare a meno. Sale e pepe sono scontati e quasi banali. La generazione del pane, burro e zucchero è stata addirittura cancellata. “Se anche tu da piccolo...” è la frase che gira su facebook da qualche tempo accompagnata dalla foto, vintage, di una fetta di pane ben imburrata e ricoperta di zucchero. Non la condivide nessuno. Forse un paio di ardimentosi incuranti che presto se ne pentiranno. Pane, burro e zucchero? Li abbiamo rimossi. Mi dai il sale? Macché... Passami la curcuma! Perché non c’è niente di più out che esibire una misera dispensa in cui il massimo dell’ingrediente trasgressivo è il peperoncino. Nuove generazioni di kit da 36 contenitori, dalle forme più insolite, sono sfacciatamente in pole position nelle vetrine delle botteghe più stilose del centro città. La spezia è di tendenza e senza aromi, in cucina, dove vai? Altro che lo scalogno di Ramsay. Qui siamo proprio a un livello superiore.
Mi paSSi la CurCuma?
con salsa sfiziosa (ingredienti per 4 persone) 500 gr di lenticchie rosse, 1 cipolla, brodo vegetale, 4 cucchiaini di curcuma, 4 prugne secche denocciolate, 50 gr di pistacchi, 200 gr di yogurt greco, sale, pepe, olio extravergine di oliva. Mettete a bagno la sera prima le lenticchie. Soffriggete la cipolla dopo averla pulita e tagliata finemente, aggiungete le lenticchie e il brodo, quanto basta per ricoprirle. Cuocete a fuoco lento per circa 30 minuti e comunque finché le lenticchie non saranno diventate morbide. Aggiungete brodo se del caso. A fine cottura frullate con il frullatore ad immersione, aggiustate di sale e pepe e aggiungete la curcuma. Mescolate bene e completate la preparazione con un filo d’olio. Volete rendere vivace questa crema? Servitela con una salsa fredda veloce e squisita: aggiungete allo yogurt le prugne secche tagliate a listarelle e i pistacchi ridotti in piccoli pezzettini, mescolate bene schiacciando le prugne e servite la salsa così ottenuta. Un concentrato di energia e di prodotti dalle proprietà depurative, toniche e antiossidanti grazie ad una semplice crema di lenticchie!
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Blumirtillo, speziatissimo blog di cucina #nostress (http://blog.cookaround.com/blumirtillo/), ha una dispensa attrezzatissima e quando, rarissimamente, perde la calma, sperimenta gli accostamenti più audaci. Tanto tutto è lecito e ormai vige la regola che “se una ricetta è buona, bene, se non è buona sono gli altri che non capiscono”. Bake off docet. Perchè anche di fronte all’evidenza di un prodotto orribile il concorrente dichiara di non essere d’accordo con l’opinione dei giudici. E mentre vi scriviamo abbiamo appena assistito alla ribellione di una concorrente di Hell’s Kitchen al dolcissimo Cracco. Ma come si fa? Altri tempi. Una vola la maestra aveva sempre ragione. Ma torniamo alle spezie. Ce ne sono di tutti i tipi e, dal momento che vanno davvero di moda, ne parlano tutti. Volete aggiungerle ai vostri piatti? Vi aiutiamo noi. Per prima cosa risparmiatevi il faticoso giro dei siti web per farvi un’idea del tema. Blumirtillo l’ha fatto per voi scoprendo che su 6.300.000 risultati circa, molti siti tendono a preparare il lettore sul buon uso del contenitore degli aromi. Ecco allora una rapida descrizione dei passaggi da rispettare per evitare di essere radiati dall’albo degli utilizzatori di spezie. Attenzione, cari lettori, perché si tratta di vere e proprie pillole di saggezza... Punto primo: il contenitore della spezia deve restare sempre chiuso perché, se lo lasciate aperto per troppo tempo, addio aroma. Punto due, che richiama il punto uno, quando aprite il contenitore delle spezie poi richiudetelo subito. E mettetelo sempre in un posto buio perché la luce rovina la spezia. Punto tre: se utilizzate una stoviglia per prelevare il prodotto (tipo un
cucchiaino) evitate di utilizzarla anche per un altro perché sarebbe un po’ come adoperare la forchetta del gorgonzola per il creme caramel. Infine non mettete mai, proprio mai, il contenitore della spezia sopra alla pentola calda. Impedite al vapore di entrare nella confezione compromettendo aroma, gusto e proprietà. Potremmo concludere che i meravigliosi mercatini che vendono spezie all’aria aperta tanto a posto non sono. Ma sono talmente belli che gli si perdona tutto! Fatte le debite premesse, possiamo iniziare a pensare a come utilizzare le spezie. Come si cucinano? Buona parte delle spezie accresce il proprio aroma se prima viene tostata leggermente. Potete, ad esempio, saltare i semi in poco olio così diventeranno più profumati: cumino, cardamomo e coriandolo sono perfetti. Altre spezie hanno bisogno di essere cotte insieme ai cibi e poi tolte prima del consumo. Se sono intere potete avvolgerle in una garza o legarle e toglierle a fine cottura. Ma si trovano anche fredde e l’ultima tendenza è quella di metterle anche sul gelato.
RISOTTO MELOGRANO TALEGGIO E RADICCHIO...
Dolce&Amaro, in questo simpatico risotto colorato usiamo la noce moscata. (Ingredienti per 2 persone) 160 gr di riso Carnaroli, 1 radicchio rosso, 1 melograno, 1 cipolla, sale, pepe, olio, 1 cucchiaio di burro, 1 bicchiere di vino bianco, 100 gr di taleggio, brodo vegetale, 1 pizzico di noce moscata. Per la preparazione di questo risotto cercate una pentola caratteristica, bassa e larga, che richiami un po’ le cucine di una volta: sarà più divertente cucinare questo risotto. Pulite bene la cipolla e tritatela. Fatela imbiondire nell’olio. Aggiungete il riso e tostatelo a fuoco vivace. Aggiungete, durante la tostatura, sale e pepe, quindi sfumate con vino bianco, secco. Mettete il brodo vegetale fino a coprire il riso e aggiungetene ogni volta che si asciuga. Evitate di girarlo troppo. Mentre il risotto si cucina sgranate il melograno, frullatelo e filtrate il succo per togliere i piccoli pezzi di semini rimasti. Lasciate qualche chicco da parte per guarnire. A metà cottura aggiungete il succo di melograno e il radicchio tagliato sottile (solo la parte rossa) al risotto. Mettete un po’ di radicchio da parte per guarnire. Una volta cotto (dai 18 ai 20 minuti circa), lasciate riposare per trenta secondi fuori dal fuoco. Poi mantecate con il taleggio e aggiungete il pizzico di noce moscata. Unite il radicchio e i chicchi di melograno messi da parte e servite.
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Quante sono? Tantissime. Le più comuni sono aneto, anice (anice stellato, anice verde, anice pepato), annatto, ajowan, cannella, cardamomo nero, cardamomo verde, cartamo, chiodi di garofano, coriandolo, cumino, curcuma, dragoncello o estragone, fieno greco, galanga o zenzero dolce, ginepro, liquirizia, macis, menta, mirto, mentuccia, nigella, noce moscata, papavero, paprica, pepe nero, pepe bianco, pepe verde, pepe rosa, pepe lungo, peperoncino, pimento o pepe garofanato, rafano, radhuni, santoreggia, senape, sommacco, tamarindo, vaniglia, zafferano, zenzero. Fanno bene? Molte proteggono la salute, sono ricche di proprietà benefiche e rafforzano il sistema immunitario. Ma ognuna ha il suo “libretto delle istruzioni” con i pro e i contro che è bene conoscere. Le più trendy di quest’anno? Ecco le top ten. Segnatevele e mettetele in bellavista nelle vostre cucine. Poi con calma imparerete ad usarle! La prima... la curcuma: questa spezia ha la funzione di antibiotico naturale e antidolorifico. Pare possa tenere sotto controllo anche il diabete.
A seguire il cumino, antiossidante, antinfiammatorio, preziosissimo per digerire bene. Poi il mitico zenzero che, tra le svariate proprietà, calma la nausea ed è un ottimo digestivo ed antinfiammatorio. Arriva quindi il peperoncino che è un perfetto stimolatore del metabolismo. E avete provato la noce moscata? Aiuta a curare i reumatismi, i problemi digestivi e la pressione bassa. Seguono cannella, chiodi di garofano, cardamomo (meno utilizzato rispetto ad altri è perfetto contro la tosse, provate la tisana), il curry che in realtà non è una spezia ma una miscela di curcuma, zenzero, pepe nero e altri ingredienti (si dice che ci siano tante versioni di curry quante i cuochi che le preparano) che lo rendono davvero speciale e per finire l’anice stellato con le sue proprietà antibiotiche e antiossidanti.
BluMirtillo: http://blog.co ok
Mi paSSi la CurCuma?
In questi PACCHERI ZUCCA FINFERLI E ROQUEFORT usiamo spezie classiche: pepe rosa e nero. (Ingredienti per 4 persone), 400 gr di paccheri, 200 gr di zucca, 50 gr di Roquefort, 300 gr di finferli, cipolla, sale, pepe rosa e pepe nero, olio extravergine di oliva. Per prima cosa pulite bene la zucca e tagliatela in piccoli pezzi che farete appassire in pentola con un filo di acqua e un pizzico di sale e pepe. Soffriggete la cipolla pulita e tagliata sottile in un filo d’olio. Aggiungete i finferli e fateli appassire a fuoco basso. Aggiungete eventualmente acqua per evitare che si secchino. Aggiustate di sale e pepe rosa e nero senza esagerare perché tra un po’ arriva il Roquefort a dare un gran sapore al tutto. Mettete a bollire i paccheri. Nel frattempo frullate la zucca ammorbidita e unitela ai finferli. Mescolate bene e cucinate a fuoco basso aggiungendo il Roquefort a pezzettini. Fate in modo che si sciolga amalgamandosi bene con gli altri ingredienti. Scolate i paccheri e saltateli in padella con il condimento appena preparato. Serviteli caldissimi e fondenti!
around.com/b
lumirtillo/
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GOURM E T 87
Abbiamo sempre amato le spezie? L’Europa ha costantemente fatto un vasto uso delle spezie, apprezzandole e valorizzandole in ogni occasione. Le spezie erano considerate un bene di lusso, un simbolo di ricchezza e per molto tempo hanno rappresentato uno dei prodotti commerciali più importanti. Fin dall’antichità il loro commercio è stato particolarmente intenso e sviluppato lungo itinerari fissi marittimi e terrestri. L’uso di spezie ha origini molto antiche: una merce pregiata, di elevato valore commerciale perché utilizzata non solo in cucina ma soprattutto in campo medico e cosmetico. Il loro successo? Gualtiero Marchesi lo spiega in una frase: “avete presente quante vite può avere un arrosto? Basta un profumo a cambiarne la sorte”. Le spezie liberano aromi intensi che percepiti tramite l’olfatto contribuiscono alla formazione del gusto di un determinato alimento. Così, seguendo il suggerimento del Grande Marchesi, non potevamo che chiudere l’articolo con un nuovo aroma ad una preparazione classica. Godiamoci un budino ma aromatizzato. Non abbiamo la certezza che sia salutare. Però lo zenzero lo abbiamo messo! l
Che dolcezza questo
BUDINO TIEPIDO DI CIOCCOLATO E ZENZERO
(Ingredienti per 8 persone) 500 gr di panna, 200 gr di latte, 2 cm di radice di zenzero grattugiata finemente, 200 gr di cioccolato fondente, 2 uova, 3 tuorli, 100 gr di zucchero, 1 cucchiaio di miele, 30 gr di nocciole tritate finemente. Unite in una pentola il latte, le nocciole tritate, la panna, il cioccolato a pezzettini piccoli, lo zenzero grattugiato. Portate ad ebollizione mescolando con una frusta. Otterrete un bel composto omogeneo. Mettetelo da parte. Unite tuorli, uova, zucchero, miele ed amalgamate bene. Versate il composto così ottenuto nel cioccolato tiepido e mescolate incorporando il composto. Versate il cioccolato amalgamato con le uova in 8 stampini e mettete gli stampini in una teglia riempita con 1 cm di acqua. Cucinate per 60 minuti a 160°. Sfornate e servite i budini tiepidi, se gradite aggiungendo della panna montata poco prima di servire.
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Focus
Diamo spazio all'imprenditoria: sinergie, sviluppo, innovazioni, soluzioni, territorio, intraprendenza, filosofie, progetti.
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Obesità: cos’è e come intervenire
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I sapori del mare
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Obesità: cos’è e come intervenire
CarattErIStIChE, CoMPLICaNzE E trattaMENto dELL’oBESItà.
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alattia e problema sociale, l’obesità è ad oggi uno dei principali problemi di salute pubblica. Il numero delle persone sovrappeso o obese sta crescendo in maniera impressionante in tutte le età ed in molti Paesi del mondo, specie in quelli industrializzati. Si tratta di una situazione nella quale è necessario intervenire con rapidità ed efficacia: sia per le complicanze che sovrappeso e obesità possono causare nel tempo, sia per il costo, in prospettiva, che essi pongono a carico dei sistemi sanitari nazionali. Va ricordato che sovrappeso e obesità sono malattie “multifattoriali”, cioè a causa multipla, e che proprio per questo motivo richiedono una diagnosi appropriata e, spesso, un trattamento medico multidisciplinare. La Dott.ssa Eva Zabeo, responsabile del reparto nutrizione del nostro Centro Medico, ci aiuta a conoscere caratteristiche, complicanze e giusto trattamento dell’obesità. Sarà poi lo Chef Michele Potenza, Chef Executive del Panoramic Hotel Plaza di Abano Terme, a suggerirci una ricetta light, e con ingredienti di stagione, da poter inserire nella propria dieta ipocalorica. Va sottolineato che in questi casi è estremamente importante non affidarsi a diete “fai da te” ma elaborate da specialisti a seguito di specifici esami.
Cos’è l’obesità? Solo erroneamente si può definire l’obesità come una malattia causata da un eccesso di grasso corporeo. In realtà l’obesità è una condizione patologica estremamente eterogenea per le modalità di comparsa e di presentazione. L’indice di massa corporea consente di identificare facilmente l’obesità negli studi di popolazione: valori di BMI (Body Mass Index) sopra 25 kg/m2 si associano ad un aumento del rischio di mortalità in diverse patologie. In verità, il BMI è un parametro molto impreciso: esistono infatti soggetti che pur avendo un BMI elevato godono di buona salute e altri in cui un modesto aumento del valore si associa ad una compromissione di varie funzioni biologiche. Per calcolare il BMI: www.sio-obesita.org/bmi.php
Quali fattori hanno portato al diffondersi dell’obesità? L’evoluzione ha elaborato alcune modalità per variare la spesa energetica adattandola alle disponibilità alimentari, attraverso modificazioni della temperatura corporea e dell’attività motoria spontanea: utile infatti per tenere il metabolismo attivo è vivere in un ambiente domestico non eccessivamente riscaldato e muoversi in tutte le occasioni che si hanno a disposizione (ottimale è fare almeno 10.000 passi al giorno, ma anche usare la bicicletta, fare le scale, pulire casa, etc.). La regolazione del bilancio energetico però avviene principalmente attraverso la regolazione dell’alimentazione: nei nostri antenati primitivi migliaia di anni fa si sarebbero selezionati i cosiddetti “geni risparmiatori” che consentivano loro di sopravvivere in periodi di grande carestia, ma oggi questi geni risultano addirittura dannosi, perché in una società come la nostra, dove il cibo non è più un fattore limitante, tali geni favorirebbero l’insorgenza di malattie come il diabete e l’obesità. Obesità androide ed obesità ginoide: qual è la differenza? Nell’uomo la sede principale di accumulo del grasso è il tessuto adiposo sottocutaneo, che aumenta o diminuisce a seconda dell’apporto calorico: la sua capacità di espansione però non è illimitata e in condizioni di surplus energetico prolungato, ovvero quando si mangia troppo rispetto al consumo giornaliero, si verifica uno ‘stravaso’ di grasso in sedi anomale. L’obesità periferica (sottocutanea o ginoide) è il tipo più fisiologico, tipico della donna e associato ad una minor compromissione metabolica. L’obesità centrale (viscerale o androide) è caratterizzata da un accumulo di grasso negli organi vitali (fegato, intestino, cuore) ed è associata a maggior rischio dal punto di vista cardiovascolare.
quali sono le principali complicanze dell’obesità? Possono potenzialmente riguardare tutti gli apparati del nostro corpo: le principali sono indubbiamente quelle metaboliche, ovvero il diabete mellito, la dislipidemia e l’ipertensione arteriosa, ma possono aggravarsi anche nell’infarto cardiaco, l’ictus cerebrale e l’aterosclerosi di grandi e piccoli vasi. Da non sottovalutare inoltre i disturbi del sonno legati alla cosiddetta ‘sindrome delle apnee ostruttive’, i problemi osteoarticolari secondari alla patologia da carico di piedi, ginocchia e colonna lombare e le manifestazioni cutanee associate, come psoriasi e pigmentazioni da stasi venosa delle gambe. Di estrema attualità infine è il sempre crescente riscontro dell’associazione tra obesità e tumori. Come si cura l’obesità? L’obesità è una malattia cronica e come tale deve essere curata nel tempo: diete fai-da-te fortemente ipocaloriche, che prevedano anche digiuni, magari descritte come miracolose in internet, possono solo che risultare dannose per l’organismo sia nel breve che nel lungo termine. Il vero trattamento presuppone un approccio multidisciplinare con interazione di più figure professionali, anche per la gestione di eventuali complicanze: soprattutto in casi di obesità patologica, il risultato si otterrà non solo con le modificazioni
b.m.i.
Classe di peso
Circonferenza vita uomini < 102cm donne < 88cm
uomini > 102cm donne > 88cm
Rischio relativo Sottopeso < 18,5 normopeso 18,5 - 24,9 Sovrappeso 25,0 - 29,9 30,0 - 34,9 obesità 1° grado 35,0 - 39,9 obesità 2° grado obesità 3° grado > 39,9
aumentato aumentato
alto
alto
molto alto
molto alto
molto alto
altissimo
altissimo
dello stile di vita, tramite un corretto regime alimentare e un programma di attività fisica personalizzato, ma anche con l’uso di farmaci e, in casi selezionati, con il ricorso alla chirurgia bariatrica. Presso il nostro Centro medico è possibile intraprendere un percorso riabilitativo che prevede una valutazione dei rischi legati alla condizione sovrappeso/obesità e l’impostazione di un piano sia nutrizionale che di attività fisica con l’obiettivo di ottenere, step-by-step, un adeguato calo ponderale. Una dieta elaborata in rapporto al metabolismo basale misurato ed associata a un percorso di educazione alimentare e motoria aiuta infatti a perdere i chili in eccesso ma soprattutto a mantenerli nel tempo.
Ed ecco la Ricetta dello Chef: Crema di zuCCa Con quenelle di riCotta di Capra ingredienti per 4 persone
600 gr di zucca 2 L di brodo vegetale 1 patata media 2 pz di scalogno 300 gr di ricotta di capra Sale q.b., pepe q.b., olio EVO q.b.
procedimento Pelare e tagliare a cubetti la zucca e la patata, tritare lo scalogno. In una casseruola rosolare lo scalogno con un filo di olio extravergine poi aggiungervi la zucca e la patata precedentemente tagliate, coprire con il brodo e far cuocere il tutto a fuoco lento. In una bowl mettervi la ricotta di capra condirla con del sale, pepe e un filo dolio extravergine. Una volta che la zucca e la patata sono cotte frullarle con il mixer ad immersione fino ad ottenere una crema liscia. Corregerla di sale e pepe e servirla in una zuppiera accompagnata da una quenelle di ricotta precedentemente condita.
Calorie 600 gr di zucca Brodo vegetale 300 gr di patate Scalogno Ricotta di capra 250 gr di melanzana 2 cucchiai di olio EVO (circa 20 gr) Calorie totali Calorie totali per porzione
Kcal 126 180 210 40 534 45 180 1.270 317
I NOSTRI ESPERTI lo Chef michele potenza Vivace, estroverso, creativo, e con il viso sempre sorridente, lo Chef Michele Potenza vanta anni di esperienza in cucine di importanti strutture. Elogiato anche dal famoso Chef Vissani, ha partecipato per tre anni al programma televisivo “La Prova del Cuoco” in RAI. La sua cucina sempre più sana e naturale, lo vede protagonista di manifestazioni culinarie e show cooking su tutto il territorio nazionale, affiancato da importanti nutrizionisti o guru dello yoga. Il suo modo di cucinare è pulito. Studi e ricerche lo portano ad utilizzare sempre di più ingredienti Bio, poco trattati, e a riscoprire i prodotti del territorio, inclusi i prodotti di un tempo, quelli persi, che venivano utilizzati dalle nostre nonne e dalle nostre mamme. la dott.ssa eva zabeo La Dott.ssa Eva Zabeo è un medico, specialista in medicina interna, con una formazione maturata presso l’Unità Bariatrica dell’Azienda Universitaria Ospedaliera di Padova nella diagnosi e nel trattamento del sovrappeso e dell’obesità e delle malattie metaboliche correlate. Amante della cucina e profonda conoscitrice delle caratteristiche nutrizionali dei diversi alimenti e dell’impatto dei vari tipi di cottura, ha l’obiettivo di far conoscere i principi della sana alimentazione, senza che le persone si sentano ‘a dieta’. Il suo motto è: se il cibo è causa della malattia, sia il cibo stesso la soluzione del problema. l
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Bistrot12
Bistrot12:
un vero viaggio enogastronomico
Q
ualità e studio maniacale, intimità e raffinatezza, scelta e abbinamenti. Non è facile trovare una cucina che diventi un luogo di continua ricerca per veri buongustai ed al tempo stesso un momento di intima convivialità. Ora nel cuore di Padova c’è ed è il Bistrot12, di Mattia Gardini e Viviana Gallocchio. Il loro si sta imponendo come uno dei ristoranti più qualitativi del Veneto, forte dell’entrata nella cucina di uno chef capace di spostare sempre di più l’asticella del gusto verso una perfezione tutta sua: Daniel Bertapelle. Dopo un’esperienza diretta in uno dei ristoranti di pesce più famosi di Padova,
Daniel è stato ambito sia come formatore sia come figura portante per condurre al successo un altro locale del vicentino. La sua passione smisurata ha colpito il bersaglio e la sua bravura ha colpito Mattia e Viviana che lo hanno fortemente voluto. Di certo la cucina di Daniel è la cucina di un solista, nella visione e nelle pratiche, che lascia spazio alla ricerca come poche. Mattia, cresciuto e formatosi come maìtre di famosi ristoranti stellati, vincitore di prestigiosi premi, è legato in maniera indissolubile alla continua ricerca di abbinamento ideale cibo-vino, tant’è che oltre a seguire personalmente il rinnovo della carta dei vini proposta dal Bistrot12, consiglia personalmente gli ospiti nella scelta dei calici, porgendo la dovuta attenzione alle pietanze ordinate senza mai tralasciare il gusto personale del cliente. Coordinato nella conduzione da Viviana, ha proposto anche serate a tema con produttori di famose maison di Champagne. La sua dolce compagna, di vita e di lavoro, merita una nota di lode per il savoir faire e la gentilezza che la caratterizzano e che fa sentire i clienti piacevolmente a loro agio. Il menù del Bistrot12 è sempre in continua evoluzione, per riuscire a stupire ed affascinare. Si diversificano le proposte per il pranzo, più veloci ed informali, ma comunque molto raffinate, ideali per un business lunch. La sera invece la scelta è tra pietanze ancora più sofisticate ed è possibile anche optare per un menù degustazione. Gli orari sono molto flessibili quindi non resta che fare una cosa: deliziarsi con un favoloso appuntamento al Bistrot12 lasciandosi condurre in un vero viaggio enogastronomico. l Annalisa Fortin
ph© Erica Angeli
PaDOVa Via Sant’andrea 12 T. 049 2050160 C. 339 8858017 www.bistrot12 .it
I sapori del mare secondo la filosofia del ristorante Al Portego
I
l gusto incredibile del pescato apre mille sensazioni. Le portate create con cura dallo chef Jacek sembra vogliano catturare la tua attenzione estraniandoti da tutto. L’alta qualità dei prodotti e l’ambiente curato e gradevole, fanno del ristorante Al Portego il luogo ideale per trascorrere qualche ora tra amici, colleghi e persone amate. Si respira un’atmosfera di ricercatezza, allo stesso tempo di familiarità e cordialità. Il menù presentato da Silvio spazia tra ottime proposte tipiche della cucina veneta e piatti più ricercati, questo anche e soprattutto grazie alla sua grande passione per la pesca, che fa di lui un grande esperto e conoscitore di tutte le qualità di pesce. Da sottolineare la freschezza di tutto il pesce proposto, che ogni giorno viene accuratamente selezionato. Tutto il pescato è di prima scelta e di provenienza controllata. A farla da padrone anche la selezionata carta dei vini: bollicine italiane o francesi delle migliori cantine ad accompagnare antipasti di crudo, primi piatti e secondi. Ostriche, scampi, capesante e tartare. Granseola, astice e aragosta. Sarde in saor, polenta con schie e piovra marinata. Questi solo alcuni degli antipasti, per stimolarvi l’appetito. Tra i primi: zuppa di pesce, paglia e fieno agli scampi, bavette alle seppie nere e tagliolini all’astice. Ancora fame? Branzino, orata, coda di rospo, rombo al forno con verdure. Le portate, a discrezione del cliente, vengono accompagnate da interessanti descrizioni di provenienza del prodotto, della ricetta, della zona di origine. Tutto questo fa del ristorante Al Portego un ambiente perfetto per fermarsi, sì, fermarsi a riscoprire il vero piacere di stare a tavola. Mangiando pesce buono. l Pierpaolo Magagna
ristorAnte Al Portego DOLO (VE) Via Matteotti, 8/9 T. 041 5103072 info@alportego.com Chiuso il lunedì e martedì a pranzo.
ph© Riccardo Callegari
Tappezzeria Bergo: tradizione, design e qualità artigianale
L’
esperienza e la passione artigiana guidano quotidianamente il lavoro della Tappezzeria Bergo fin dal 1978. Aldo Bergo, dopo aver lavorato nelle migliori botteghe artigiane di Padova, ha aperto il suo laboratorio in via Forcellini dove ogni prodotto è frutto della felice unione di materie prime di ottima qualità, cura del dettaglio, professionalità. La tradizone di famiglia all’insegna del made in Italy continua oggi con i figli Alberto ed Emanuele che si avvalgono di uno staff competente e altamente qualificato. “Siamo una tappezzeria come quelle di una volta – commentano i titolari – e ci piace seguire il lavoro dall’inizio alla fine, anche per questo motivo abbiamo la sartoria interna. Un’azienda modernamente attrezzata in grado di soddisfare ogni necessità nel settore dell’arredamento tessile della casa come tende da esterno ed interno, tende tecniche, rivestimenti di poltrone, divani, letti, sedie, sia nuovi che antichi e tappezzeria murale. Creiamo mobili su misura e restauriamo pezzi antichi e i nostri servizi spaziano dalla progettazione alla realizzazione”. Sono a disposizione architetti e arredatori per consigliare al meglio il cliente che è sempre seguito e informato sulle varie fasi del lavoro, a garanzia della precisa interpretazione delle sue esigenze e della perfetta realizzazione del prodotto, fino alla posa in opera e successiva manutenzione.
“La casa dove entriamo con i nostri mobili deve durare tanti anni – aggiungono i due fratelli – perciò non seguiamo le mode effimere che passano in poco tempo e diamo molta importanza allo stile di un’abitazione e agli accostamenti cromatici. Le finiture sono curate nel minimo dettaglio e il cliente segue passo passo le nostre creazioni nel laboratorio dove può toccare con mano quello che facciamo e valutare concretamente l’investimento. Unicità, personalizzazione e qualità sono le linee guida che caratterizzano il nostro modo di lavorare e che ci permettono di proporre soluzioni d’arredo di altissimo livello per gli ambienti più ricercati. Grazie alla nostra creatività riusciamo ad abbinare materiali, colori e fantasie appositamente scelti per dare forma ad ogni esigenza”. Conosciuta per un prodotto di fascia alta la Tappezzeria Bergo ha saputo accontentare le esigenze di clienti anche oltre i confini nazionali, spingendosi fino a Parigi e Londra. “Se volete delle idee per rinnovare gli ambienti della vostra casa - concludono - la Tappezzeria Bergo è un valido consulente per lo sviluppo del progetto vostro o del progetto del vostro professionista di fiducia. Abbiamo una vasta scelta di campionari e soluzioni tecniche e lavoriamo con materiali di prima scelta per garantire pezzi unici e di qualità vestendo i nostri lavori con tessuti adatti a qualsiasi ambiente e progetto. Le nostre realizzazioni spaziano dall’incordatura tradizionale all’installazione di tende motorizzate e telecomandate inseribili in impianti domotici. Collaboriamo con le più prestigiose aziende del settore e grazie alla nostra rete di partner riusciamo a fornire sempre soluzioni all’avanguardia”. I preventivi sono gratuiti in sede e su appuntamento e le consegne eseguite direttamente a casa o su appuntamento. l Paolo Braghetto
TAppEzzEriA BErgo
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NUOVO MENÙ 2016 10th Anniversary Per festeggiare il decimo anno di Zushi abbiamo il piacere di annunciarvi che da oggi è disponibile il nuovo menù 2016 con tante novità strepitose curate da uno dei più creativi sushi chef al mondo.
Miso Special
Ceviche Roll
Panang Kai
Zushi Bignè
Usuzukuri
Shinjuku Rolls
South Beach
Aoki Bignè
Manga Bignè
Salmon Ninja
ZUSHI PADOVA - Via Niccolò Tommaseo, 76 - tel. 049663488 - www.zushi.eu
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e n t i a cura di Monica Jacopetti
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98 E V E N T I
Padova â&#x20AC;˘ Elegante evento di inaugurazione del nuovo atelier Maserati di Tridente Motors ospitato da Gianfranco Ceccato, Michele Ceccato (Amministratore delegato Tridente Motors) e Camillo Vitali (Titolare). Per la speciale occasione esposti nel Salone i gioielli Levante, Quattroporte, Ghibli e nellâ&#x20AC;&#x2122;area evento le vetture Levante nera allestita con sci e portasci, Maserati MC SPORT GT4 grintosamente accesa da Giuseppe Fascicolo, lâ&#x20AC;&#x2122;auto storica 250 sperimentale 6 cilindri del 1957 che ha percorso la Mille Miglia guidata da Stirling Moss. Numerosissimi e prestigiosi i clienti e amici presenti, accolti dalle note della pianista Elisa Bortolozzo e intrattenuti dal dj set di Anna Zago.
Pierpaolo Magagna Ph Alberto Bacchin | Dino Juliani
RS TRIDENTE MOTO vo inaugura il nuaoti atelier maser
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EVEN T I 99
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100 E V E N T I
47 ANNO DOMINI TRADIZIONE E INNOVAZIONE Roncade (TV) • “Discover and taste” il titolo dell’evento organizzato dalla 47 Anno Domini, azienda vitivinicola di Roncade, che ha aperto le proprie porte ai visitatori per un pomeriggio all’insegna di sapori, beauty e relax. Dopo il drink di benvenuto con i vini prodotti dall’azienda, il rito della pigiatura alla quale hanno partecipato alcuni atleti della squadra di Triathlon sponsorizzata dall’azienda, al ritmo della musica del deejay Filippo Bertamini. Punto di forza dell’azienda è la produzione di vini con uva interamente del territorio a chilometro zero, biologica e vegana, priva cioè di coadiuvanti tecnologici chiarificanti di origine animale. Si è parlato anche di salute e bellezza con Cristina Seraiotto, chimico farmaceutico, imprenditrice che ha creato una linea di prodotti cosmetici alle uve rosse, interamente naturali. L’enologo Franco Zuccarello e il sommelier Igor Mazzarotto hanno poi spiegato ai visitatori come valorizzare un piatto attraverso la scelta del vino. Mentre Luciano Brotto, titolare della ditta CentoPerCento ha spiegato con sapiente maestria come abbinare al meglio un brandy riserva al cioccolato fondente prodotto artigianalmente dalla ditta Gustotop di Montegrotto Terme. Un evento organizzato dalle P.R. Patrizia Bonaventura e Mariella Panfilio.
Monica Jacopetti
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102 E V E N T I
Montegrotto Terme (PD) • Si è conclusa la terza edizione del Torneo Best of Golf. Anche per quest’anno un Galà unico ed originale, realizzato presso l’Hotel Esplanade Tergesteo di Montegrotto Terme, che ha visto la partecipazione di vincitori, amici simpatizzanti. Il tema di quest’anno? Best People of Best of Golf. Oltre alla tradizionale gara di putting green, alle interviste, alle foto ufficiali e ai numerosissimi premi ad estrazione, i partecipanti sono stati chiamati sul palco dall’ideatore, Nicola Grassetto, per l’assegnazione di premi speciali dedicati ai fedelissimi della manifestazione. Movimentatissimo, per tutta la serata, il corner dedicato alle foto “unconventional” dei partecipanti che hanno avuto la possibilità di esibirsi come delle vere star. Attenzione: in arrivo il dvd con gli scatti migliori. Arrivederci all’anno prossimo con una nuova strabiliante edizione di Best of Golf. Powered by Autoserenissima - concessionaria Jaguar e Land Rover, Synthesis Formazione e Consulenza, Elizabeth Arden Pro, Fondazione CaRiPaRo, Joyce micro wood houses di BJO group, Egoè Italian Luxury Spas, Roby Marton Gin, Forno Pietro, Il Rullino, Prestige defence & security, 3P Servizi Assicurativi, New Group Glass. Media partner: V pocket, Mediastar Stereocittà - Radio Cafè - Radio Sportiva, Cafè TV 24, Gruppo Icat, Golf People Magazine, Golf Today.
Monica Jacopetti Ph Paolo Braghetto
F 2016 CENA DI GALA BEST OF GOL
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EVENT I 103
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104 E V E N T I
HARLEY DAVI DSON open day Padova â&#x20AC;˘ Una grande festa di due giorni per la concessionaria Harley Davidson di Padova che ha presentato i nuovi modelli del 2017, come il nuovo motore Milwaukee-Eight, il cuore pulsante della nuova gamma Touring. Atmosfera da very riders grazie ai demo ride, alla possibilitĂ di parlare di personalizzazione con lo staff qualificato, alla nuova collezione di abbigliamento Harley MotorClothes e al concerto dei bravissimi Level 80.
Monica Jacopetti Ph Riccardo Piazza
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106 E V E N T I
LA TRADIZION SI RINNOVA E Mogliano Veneto (TV) • SEMENZATO ABBIGLIAMENTO ha inaugurato il nuovo negozio con un concept che sposa la tradizione, essendo nato nel 1996 e la contemporaneità. La passione per la qualità ed il dettaglio del proprietario Luciano Semenzato lo porta ancora oggi a scegliere in prima persona i prodotti ed i marchi e ad essere sempre attento a soddisfare le personali esigenze dei suoi clienti, anche con capi di sartoria e camiceria su misura. Cocktail e finger food a cura di Assaggi&Beccofino e la musica dal vivo del sassofonista Kenneth Bailey hanno accompagnato i numerosi amici, clienti e anche autorità presenti all’evento.
Monica Jacopetti | Ph Riccardo Callegari
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EVENT I 107
RASSEGNA LETTERARIA ALl’esplanade TERGESTEO Montegrotto Terme (PD) • Ad inaugurare il primo appuntamento della rassegna letteraria dell’Hotel Esplanade Tergesteo è stato il libro record di vendite “La dieta smart food. In forma e in salute con i 30 cibi che allungano la vita” scritto da Eliana Liotta, giornalista scientifica, esperta di alimentazione e nutrigenomica. Relatore della serata Giancarlo Marinelli.
Monica Jacopetti Ph Riccardo Piazza
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108 E V E N T I
Campari Secret Bar al caffè pedrocchi Padova • Grazie a Campari è stato possibile rivivere al Caffè Pedrocchi una serata in pieno proibizionismo degli anni ‘20, un’atmosfera indimenticabile con musica dal vivo e una cocktail list d’eccezione. Un viaggio in atmosfere eleganti d’altri tempi, ma al contempo attuali e raffinate. Una drinklist creata dal guest bartender Samuele Ambrosi del Cloakroom Cocktail bar di Treviso. Per accedere al locale gli invitati dovevano conoscere la parola segreta comunicata 24 ore prima della serata sulla pagina ufficiale facebook del Caffè Pedrocchi!
Monica Jacopetti
Ciak si gira! Padova • Ad ottobre si sono svolte le ultime riprese del film Italian Business che uscirà nelle sale cinematografiche a gennaio 2017, con la regia di Mario Chiavalin e la partecipazione di personaggi come Pippo Franco, Umberto Smaila, Demetra Hampton e Maurizio Mattioli. Splendida la cena di gala nelle sale del Caffè Pedrocchi con la presenza dello staff e degli attori, a favore di Amatrice con la collaborazione di Food&Life Onlus e WeWorld. Madrina d’eccezione della serata: Francesca Senette.
Monica Jacopetti
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EVENT I 109
DOWNTOWN EXHIBIT #Rivitalizziamo la ION città! Padova • Un ricco susseguirsi di eventi gratuiti in programma per Downtown Exhibition, il progetto ideato per integrare le fiere più importanti in programma a Padova e dare nuova vita al centro storico. Il primo appuntamento in Piazzetta Gasparotto con l’inaugurazione dell’inedito murales creato dall’artista Tony Gallo e la musica di Frankie Hi-nrg mc, per proseguire con l’evento del Distretto musicale e di quello commerciale con musicisti di livello, ballerini anni 20 al ritmo della musica di Eddie Rocket DJ.
Monica Jacopetti
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110 E V E N T I
Padova • Atelier Emé ha inaugurato il nuovo atelier in via Santa Lucia a Padova con un cocktail caratterizzato da musica dal vivo e uno show-cooking. Durante l’evento è stata presentata anche la Collezione 2017 con ampie proposte di tendenza studiate per matrimoni attuali, glamour e trendy e la nuova linea Party sensuale e moderna. Un atelier per donne di tutti gli stili, che offre un servizio esclusivo per lo studio di modelli personalizzati e su misura, per soddisfare ogni esigenza e per accompagnare le clienti fino al giorno del sì.
Monica Jacopetti Ph Riccardo Callegari
é ATELIER EAMIL NUOVO PRESENTDI PADOVA ATELIER
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EVENT I 111
Torrefazione approda A M Dubbini ILANO GolosA Milano • Il 15-16-17 ottobre è andata in scena al Palazzo del Ghiaccio di Milano la quinta edizione di Milano Golosa, l’evento ideato da Davide Paolini che quest’anno ha alzato il sipario sull’integrità della materia prima in cucina e l’importanza della qualità degli ingredienti. Non poteva perciò mancare all’appello il marchio di caffetteria padovano Torrefazione Dubbini (Diemme Spa) con la sua miscela di punta, Caffè Superiore. Per tutta la durata dell’evento i visitatori hanno potuto degustare la pregiata miscela di Torrefazione Dubbini e acquistare il nuovo Barattolo di Caffè Superiore.
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112 E V E N T I
P a d o v a • D E B ON A M O T ORS h a organizzato uno speciale aperitivo da Baessato per presentare la nuova Kia Niro Full Hybrid, il primo crossover ibrido che offre una nuova piacevole formula di mobilità, in una prospettiva di rispetto dell’ambiente e di una fluida guidabilità.
Monica Jacopetti
ENTA S E R P A N O DE B VER O S S O R C O IL PRIM BRID FULL hY
JUICE WINE & BEAUTY EVENT Padova • Laser.com ha presentato The Natural Mask in grado di preparare in pochi minuti una maschera interamente naturale ricca di principi attivi. L’evento si è svolto da Baessato in collaborazione con l’azienda vinicola Barollo e la makeup artist Presiana.
Monica Jacopetti
Padova • Il Prof. Vittorio Sgarbi ha presentato presso la sala riunioni di Casa Mediolanum il libro “Best in Show. Arte Mobile - L’auto come opera d’arte” in presenza dell’autore l’Architetto milanese Corrado Lopresto.
ECCELLENZE IN CASA MEDIOLANUM Padova • STELLE SUL LISTON, il Concorso d’Eleganza per Auto d’Epoca di altissimo livello, esprime la voglia e la volontà di far emergere l’eccellenza nelle sue molteplici dimensioni. Casa Mediolanum ha organizzato la cena a conclusione della lunga giornata all’insegna di gare, esposizioni, presentazioni e premiazioni delle 25 Auto storiche che hanno partecipato all’entusiasmante evento.
Monica Jacopetti Ph Alberto Bacchin
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114 E V E N T I
Future Vintage Festi val, un’edizione da record Padova • Un grande successo per l’edizione del Future Vintage Festival al Centro Culturale San Gaetano, a cui ha contribuito anche la media partner Radio Deejay che ha deciso di valorizzare un evento del Nord Est condividendo contenuti culturali, artisti e visioni su scala nazionale. Oltre 53.000 visitatori hanno partecipato al Future Vintage Festival, organizzato da Vintage Factory in collaborazione con Superfly Lab sotto la direzione di Andrea Tonello. Una settima edizione con una vastissima offerta culturale gratuita ricca di appuntamenti che hanno registrato il tutto esaurito: 15 incontri con grandi protagonisti, 16 workshop creativi, 24 mostre ed esposizioni, 5 concerti serali tra cui quello dei Tiromancino al Caffè Pedrocchi e 4 eventi fuori festival come lo Chic Nic ai Giardini dell’Arena.
Monica Jacopetti
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EVENT I 115
Il VenerdĂŹ di Padova
Q BAR
Padova Ph Riccardo Callegari
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116 E V E N T I
9.0 RITI & MITI ANNI 90
STEREOCITTÃ LIV Bassano del Grappa (VI) Ph Fabio De Tomasi
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118 E V E N T I
CI PENSIAMO NOI
STORY
Santa Giustina in Colle (PD) Ph Riccardo Callegari
riparti ad ottobre
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MAX MAX
Caerano San Marco (TV)
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EVENT EVEN TI I 121 121
VIDA LOCA
EXTRA EXTRA Padova Ph Riccardo Callegari
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122 E V E N T I
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NOLITA LIVING CLUB
Ponte di Piave (TV)
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124 E V E N T I
CRISTIANINO ANTHOLOGY
HAVANA CLUB Treviso
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EVEN T I 125
WALK OF FAME
MIOCLUB Dolo (VE) Ph Michael Faggiani
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126 E V E N T I
EMOZIONI NOTTURNE
VILLA BONIN Vicenza Ph Lucilla Dal Pozzo
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EVENT I 127
THORN
MOLOCINQUE Marghera (VE) Ph Mattia Borgato
pillole: Colorate e digeribili. Bizzarre e smart.
Ghost, in vendita l'appartamento del film: 10 milioni di euro
Mbah Gotho, l'uomo più vecchio del mondo Dati alla mano con tanto di carta d'identità dell'ufficio anagrafe dell'Isola di Giava - Indonesia, sarebbe l'uomo più vecchio della storia moderna con la bellezza di 145 anni. Secondo i documenti in suo possesso l'uomo sarebbe nato il 31 dicembre 1870 e passa le sue giornate ad ascoltare la radio in quanto la sua vista è diminuita di molto. Alla domanda su quale fosse il segreto della sua longevità, l'uomo ha risposto con sicurezza: "La pazienza".
Per molti Ghost rimane il film più bello del secolo, alcuni ritengono sia tra i migliori di tutti i tempi. Una certezza su tutti: il film ha fatto piangere milioni di persone. è stato messo in vendita lo spettacolare appartamento dove a suo tempo il regista del film fece girare le memorabili scene. Il prezzo è di 10.5 milioni di dollari, ha una superficie di circa 400 mq e si trova a New York, nel quartiere di Soho, al 102 di Prince Street.
"La Dolce Vita", un capolavoro assoluto del 1960 di Federico Fellini, ha tra le tante bellezze la famosissima Triumph TR3. Nel film girava per Roma con a bordo la bellissima Anita Ekberg e recentemente è stata acquistata, a insaputa anche dell'acquirente, per appena 30 mila euro dall'ex senatore e avvocato bolognese Filippo Berselli.
La Domino's pizza, una delle catene di pizzerie più famose del mondo nata negli Stati Uniti e presente da un anno anche in Italia (Milano), ha lanciato le prime consegne delle pizze con un drone. La pizzeria è riuscita finalmente a consegnare con successo la pizza, utilizzando il drone e per molti è stata considerata una delle novità tecnologiche più utili per l'uomo moderno: tempi di consegna veloci e possibilità di ricevere la pizza fredda annullata.
Compra una Triumph TR3 e solo dopo scopre che è l'auto guidata da Mastroianni nel film "La Dolce Vita"
Il primo drone che consegna la pizza a domicilio
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