Siro Camillo Muschietti
NOVAGGIO sotto la lente
Il libro è nato dalla necessità di non perdere nei meandri del passato tutto quanto è stato scritto su Novaggio, da più di un secolo a questa parte, in innumerevoli articoli di stampa, opuscoli e libri. Inoltre, la consultazione dei documenti d’archivio messi a disposizione dalla Parrocchia, dal Comune di Novaggio e da alcuni privati, si è rivelata essenziale per descrivere lo sviluppo del paese dal 1790 a tutt’oggi. Il risultato del lavoro – tre volumi, ca. 1000 pagine e oltre 1000 immagini – non rappresenta un’opera definitiva sul passato e sul presente di Novaggio; è, come detto, una raccolta di memorie, sicuramente incompleto e perciò suscettibile di correzioni e di aggiunte. Opinabile è inoltre la suddivisione e la successione dei capitoli ai quali non va data alcuna scala di valore. Il testo, semplice e chiaro, è corredato da numerose fotografie d’epoca e perciò non sempre nitide ma di certo eloquenti. L’autore non si prende mai sul serio; anzi, lungo tutto il percorso inserisce osservazioni e ricordi personali per stimolare la memoria del lettore e tenere vivi momenti del passato per non disperderli nella nebbia degli anni.
Siro Camillo Muschietti
Volume 2
NOVA GG IO sotto la lente
Volume 2
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Siro Camillo Muschietti
NOVA GG IO sotto la lente
Volume 1
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Indice
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Grazie … Il saluto del Sindaco Prefazione
15
1.
Malcantone
19 23
1.1. 1.2.
Perché «Malus angulus»? Curiosità malcantonesi
29
2.
Novagio, Novazio, Novatio
29 29 35 41 44
2.1. 2.2. 2.3. 2.4. 2.5.
Il toponimo «Novaggio» Un po’ di storia antica paesana Novaggio „il più bel villaggio“ Stemma e gonfalone del Comune Il nomignolo dei Novaggesi
47 47 57 58 66 71 78 81 84 89 89 91 95 96 98 100
3.
Vicinia – Castellanza – Patriziato
3.1. 3.2. 3.2.1. 3.2.2. 3.2.2.1. 3.2.2.2. 3.2.2.3. 3.2.2.4. 3.2.3. 3.2.3.1. 3.2.3.2. 3.2.4. 3.2.4.1. 3.2.4.2. 3.3.
Sguardo al passato Il patriziato di Novaggio… ieri Litigi senza fine Il patriziato nella prima metà del XX secolo Cima Pianca: ristrutturazione o vendita? Il raggruppamento dei terreni Altre migliorìe in Cima Pianca Legna di castagno e bricolle Dalla fine della Seconda guerra mondiale al 1970 Gli anni del dopoguerra I tempi cambiano Cima Pianca rinasce con il PFZ Lo sviluppo del progetto 1973-93 Particolarità negli anni dopo il 1970 Il patriziato di Novaggio… oggi
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107 107 116 116 130 141 145 146 150 151 158 173 174 176 184 193 195
213 213 241 242 244 247 247 251 255 257 260 264 269 272
277 277 278 286 287 287 291 295 298 301 307 307
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4.
Dalla piazza alla Gesora
4.1. 4.2. 4.2.1. 4.2.1.1. 4.2.1.2. 4.2.2. 4.2.3. 4.2.4. 4.2.5. 4.2.5.1. 4.2.5.2. 4.2.5.3. 4.2.6. 4.2.7. 4.2.8. 4.2.9.
La piazza Francisco Ferrer Chiese, campanile, cappelle e cimitero La chiesa parrocchiale di San Siro San Siro a fine/inizio millennio: nuovi restauri Quattro vescovi, già a Milano – e uno di Pavia – a Novaggio I parroci di Novaggio Il vescovo di Lugano Il Santo Padre a Roma Il campanile Le campane L’orologio del campanile La bèdra sul campanile Ra Gesora La chiesa evangelica La cappella di Mavogno Il cimitero
5.
Novaggesi, e non, «ex grĕgis»
5.1. 5.2. 5.3. 5.4. 5.4.1. 5.4.1.1. 5.4.1.2. 5.4.1.3. 5.4.1.4. 5.4.1.5. 5.4.1.6. 5.5. 5.6.
Da Buzzi-Cantone a Tamburini Monsignori, Padri e Reverendi Maestranze edili I fornaciai di Novaggio Un murale e quattro famiglie Famiglia Del Mollo Famiglia Bertoli da Neroca (1) Famiglia Lozzio (1) Famiglia Berrtoli da Neroca (2) Famiglia Lozzio (2) Famiglia Muschietti Ufficiali, sott’ufficiali, soldati L’elenco continua …
6.
Libri scritti a mano
6.1. 6.1.1. 6.1.2. 6.1.2.1. 6.1.2.2. 6.1.2.3. 6.1.2.4. 6.1.2.5. 6.1.2.6. 6.2. 6.2.1.
La Municipalità risolve… Novaggio nell’Ottocento: dal 1816 al 1890 Novaggio fine Ottocento: dal 1892 al 1898 e poco oltre Problemi di vicinato Questioni finanziarie Situazioni familiari e private Problemi di personale e/o di collaborazione Attività contadine Igiene e salute, sicurezza e ordine pubblico Il Consiglio parrocchiale risolve… 1908-1918
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Vol. 2
7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23.
Inizio Novecento: Novaggio cresce Novaggio in grigio-verde 1914-1918 Venti anni di pace Ancora anni di guerra Tre piccioni con due fave Lenta ripresa Il Consiglio parrocchiale 1918-1986 Pánta rheî: 1960-1990 e poco oltre La nostra gente e il nostro dialetto I toponimi di Novaggio e lo stradario Storie di strade e di ponti Acque chiare e reflue, fontane e pozzi Illuminazione pubblica Sanità pubblica Le nostre scuole Alberghi, ristoranti, osterie e… turismo Da albergo a ospedale
Vol. 3
24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32.
Artigiani, ambulanti e commercianti Posta cantonale poi federale (PTT) Due banche e un bancomat Corpo pompieri Novaggio Bande e bandelle e feste e divertimenti vari Vinera, Sciaroni, Pazz e Bavoggio Sport e sportivi tutto l’anno A come ARTE Cento ricordi, aneddoti e curiosità varie Conclusione Allegati Fulmini a ciel sereno Bibliografia e fonti
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Ai miei genitori Luce e Varíi – api operaie – e a mia moglie Gianna che ha sopportato le mie assenze e sempre mi ha supportato in questo lavoro
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Grazie …
… a tutti coloro che mi hanno aiutato … a Claudio Delmenico per il capitolo sul Patriziato di Novaggio; a Piergiorgio Demarta che non ha esitato ad aprire l’archivio di famiglia per rendere accessibile a tutti gli interessati tante fotografie e documenti inediti e grazie anche per il suo indispensabile contributo su innumerevoli particolari e sui capitoli I fornaciai di Novaggio, Corpo Pompieri Novaggio e Skater Hockey Club Novaggio Twins. Un ringraziamento vada a Giorgio Boggia per la sua spontanea collaborazione relativa ai capitoli sulla Posta e sulle Banche e a Moris Comazzi per i capitoli Banche e Scuola; e a Daniele Ryser, le cui vaste conoscenze, in special modo su Novaggio, mi hanno permesso di apportare la necessaria precisione a molti argomenti trattati. Profondamente ringrazio la nostra Armida per avermi concesso di riportare dai suoi scritti innumerevoli estratti e poesie, così come Flavio Gambazzi per aver potuto utilizzare delle immagini dal suo libro „Novaggio e la sua gente“. Un particolare pensiero di gratitudine lo rivolgo a Markus Schneider che ha rivisto e corretto moltissime fotografie. Documenti da internet e articoli di stampa dal 1842 al 1981 sono stati messi a disposizione da Gianni Ciscato, il quale si è adoperato altresì come rapido e attentissimo lettore. E non dimentico l’apporto concreto degli impiegati del Municipio che mi hanno facilitato l’accesso all’Archivio comunale nonché tutti coloro che con un giudizio, un ricordo, un consiglio, un documento mi hanno permesso di ricostruire particolari inediti: … Fernanda Giovannini-Corti, Mariangela Mattinelli, Antonio Frulli, Luca Cattalini, Elia Frulli, Luce ed Emilio Marcoli, Ebe Delmenico, Gianni e Valeria Pedersini, Mario Frulli, Claudia Pedrazzini-Schwarz, Daniele Pedrazzini, Andy Wildi, Renzo e Dario e Claudio Cattaneo, Marcel e Michel Ansermet, Bernardino Croci Maspoli, Piergiorgio Morandi, Rina Delmenico, Maria Demarta Marì du Grott, Romano Bertoli, Pastore Tobias E. Ulbrich, Elio Rotta, Felice Delmenico Ninèla, Beatrice Delévaux, Francesco Ruspini, Dani Muschietti, Franco Treccani, Ado Delmenico, Lida Lorenzetti, Merys Tamburini, Marcello Riccio, Valentino Delmenico, Loretta Guggiari, Sonia Delmenico, Sergio Brignoni, Sergio e Nadir Ghezzi, Lisa Ciscato, gli artisti tuttora attivi e coloro che qui ho certamente dimenticato ...
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Non da ultimo ringrazio Franco Demarta che, proponendomi di scrivere la storia del Patriziato, ha dato il primo impulso per la realizzazione di quest’opera. E naturalmente ringrazio mia moglie Gianna, che ha letto e riletto con spirito critico centinaia di pagine, e Valentino Müller e Stefano Zollinger che le hanno tutte riviste e preparate per la stampa, come le vedete. Per terminare ricordo che senza il generoso contributo finanziario degli enti qui elencati – che ringrazio di tutto cuore – la pubblicazione di questo libro non sarebbe stata possibile:
NOVAGGIO • Comune • Corpo Pompieri • Patriziato • Parrocchia
Società d‘assicurazioni • Agenzia generale Bellinzona • Agenzia generale Lugano
Banca Raiffeisen Malcantonese
Fondazione MALCANTONE
♥ ♥ ♥
Piergiorgio e Nadia Demarta Piergiorgio e Rita Morandi Fondazione Winterhalter, Mendrisio
Gravesano
Chiesa Evangelica Riformata Sottoceneri
Skater Hockey Club Novaggio Twins
Sci Club Monte Lema
Novaggio
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Il saluto del Sindaco
È con vero piacere che desidero ringraziare Siro Muschietti per aver ideato e realizzato questo importante documento dedicato al nostro amato Comune. Il risultato dell’enorme lavoro conferma, anche in questo caso, il particolare rapporto che lega da sempre Novaggio alla sua gente. Un legame profondo, al limite del razionale, guidato da emozioni e sentimenti. I tre volumi permettono al lettore di potersi muovere su più assi portanti. Il primo quello temporale, il secondo quello spaziale e il terzo quello tematico. Questa modalità consente sia una lettura progressiva, sia la ricerca puntuale in base all’attrattività dei temi. In aggiunta a quanto detto, la visione prospettica dell’autore alterna elementi oggettivi a riflessioni soggettive, che giocando tra loro permettono al lettore di completare il quadro aggiungendo sensazioni personali come fossero nuovi colori della tavolozza. Questa incredibile raccolta assume da subito un ruolo di riferimento per la storia di Novaggio, in particolare per le generazioni future, che vi potranno trovare informazioni e rimandi per meglio approfondire e quindi capire l’origine del Comune. Novaggio è speciale, Novaggio è coraggioso, Novaggio è attivo e proattivo; questo da sempre. Leggendo i capitoli emerge la vitalità che contraddistingue la popolazione di Novaggio e permette di meglio comprendere il cammino che ci ha portati ai giorni nostri. È impegno di ognuno di noi avere coscienza della memoria storica racchiusa in questi volumi per continuare il compito che da sempre si tramanda negli anni tra gli abitanti di Novaggio, dimostrazione autentica di democrazia e attaccamento, dove ognuno di noi, secondo il proprio ruolo, rende viva la Comunità giorno dopo giorno. Con questo lavoro, l’autore è riuscito a trasferire su carta l’affetto per la propria terra e per le tante vicende umane che si sono susseguite nella storia, permettendo al lettore di confrontarle con la propria sensibilità. Un libro è sempre, oltre che opera della passione, un atto d’amore. Paolo Romani Sindaco di Novaggio
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Una generazione che ignora la storia non ha passato ed è senza futuro (Robert Anson Heinlein)
Prefazione NOVAGGIO sotto le lente presenta, brevemente, nel suo 1° capitolo il Malcantone; questo per situare meglio Novaggio nel contesto storico-geografico e permettere al lettore di farsi un’idea di com’era la regione malcantonese nei tempi andati. Il 2° capitolo riassume le fonti più antiche relative a Novaggio, il suo toponimo, il suo gonfalone. Nel capitolo successivo è la storia della nostra regione, in senso lato, e quella del nostro Patriziato ad essere trattata in dettaglio. La lente d’ingrandimento – curiosa di scoprire particolari forse ancora sconosciuti – si posa quindi sulla piazza Ferrer, sulla chiesa, sul campanile e suoi immediati dintorni. Segue poi un capitolo importante a ricordo di Novaggesi e non (e sono molti) che nel passato e fino ad oggi hanno fatto parlare di sé, sono meritevoli di attirare la nostra attenzione e di avere la nostra riconoscenza. Il tuffo negli archivi e nella storia di Novaggio in tempo di guerra ci rende consapevoli di quanto la vita dei nostri concittadini fosse dura e piena di ostacoli. Vengono quindi trattati temi che sicuramente sono di interesse per il lettore: acquedotto, illuminazione pubblica, sanità, scuole, attività commerciali, alberghi e ristoranti. Ma anche le istituzioni del paese – che hanno fin qui accompagnato la vita comunitaria – sono trattate sotto il loro profilo storico: la Clinica militare, il Corpo Pompieri, la Posta, la Banca, le feste del paese. L’ultima parte dell’opera offre una passeggiata attorno a Novaggio, uno sguardo alle attività sportive e ai suoi campioni, un elenco degli artisti che lavorano e creano cultura e bellezza nel nostro paese. Cento ricordi e curiosità chiudono il tutto; ci sorprendono, ci fanno sorridere, ci portano ed esclamare … ma varda, anca chésta! Sottolineo per finire che la successione dei capitoli è scelta del tutto personale e priva di qualsiasi scala di valore.
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Di tanto in tanto il paragrafo 1 Ricordo che … riassume qualche ricordo personale; sono del tutto soggettivi e servono ad illustrare Novaggio come l’ho vissuto personalmente ma soprattutto a stimolare la memoria del lettore perché egli possa, con i suoi ricordi, completare e rivivere un passato più o meno lontano. A volte ho scelto di seguire il filo della storia presentando una successione di estratti da documenti d’archivio, spesso riportati senza commento, dando così al lettore quegli anelli che, uniti nella lettura, formano una catena che può facilmente seguire. Gli argomenti più consistenti sono invece trattati separatamente. Come si vedrà, la voglia di dare un nome ad un volto, ad una persona coinvolta nella storia che si racconta, è sincera e costante. Spero, così facendo, di riuscire a mantenere vivo il loro ricordo e tramandarne l’esempio ai posteri. Uno sguardo al passato ci aiuta a capire meglio il presente e chissà, a farci un’idea del prossimo futuro. I ricordi su cui si basano le nostre osservazioni sono per definizione imperfetti, poiché le immagini accumulate nella nostra memoria non sono nitide, non si possono toccare, non si possono udire; tuttavia sono talmente radicate in noi che non le possiamo cancellare. Alcuni ricordi sono nitidissimi, altri invece – la maggioranza per la verità – restano avvolti in una leggera nebbia. Essi ci dicono comunque da dove veniamo e ci indicano la via da seguire. Per fortuna alcune vecchie fotografie hanno supportato i vuoti di memoria e reso credibile il filo del discorso. Auspico far cosa grata all’interessato lettore – soprattutto se giovane – se cerco di dare una risposta alle possibili domande che possono sorgergli spontanee leggendo questo lavoro. Le precisazioni, i complementi, le spiegazioni sono introdotte da questo segno: 0.
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Ciò che non giova all’alveare non giova neppure all’ape (Marco Aurelio)
7.
Inizio Novecento: Novaggio cresce Volgendo lo sguardo al panorama che circonda Novaggio si nota come i villaggi di Aranno, Arosio, Breno e Miglieglia siano tutti raccolti sopra un poggio, un promontorio, con la fronte rivolta a mezzogiorno. Nel posto migliore, attorniata dalle case strette tra loro, sorge la chiesa e il campanile. Novaggio – uno dei 2’212 comuni (anno 2019) che conta la Svizzera – godendo di una posizione privilegiata poiché adagiato in una vasta conca – è uno dei più belli. Le case del nucleo, come del resto in tutto il Malcantone, sono strette le une alle altre benché lo spazio quando vennero costruite non mancasse; bisognava però usarlo con parsimonia, senza troppo sacrificare il terreno produttivo. Economia di spazio quindi ma anche economia di muri. Ogni vecchia casa ha almeno due muri in comunione con le case che la fiancheggiano, tutte costruite con intento pratico e le più tipiche anche con voglia di unire l’utile al bello. Talune case sono disposte attorno a una corte quadrata o rettangolare; la corte comunica con l’esterno tramite un portichetto che nel passato di notte si chiudeva. Col passare del tempo le diverse corti hanno subìto trasformazioni varie, sono state collegate tra loro mediante nuove costruzioni di modo che il villaggio è risultato tutto a portichetti, a sottopassi, a stradicciole, a strette tortuose tanto caratteristiche. L’interno si presenta così un po’ cupo, ma salite in certe logge, certe terrazze, certi balconi: che luce e che orizzonti balzano agli occhi! Fin verso la metà dell’Ottocento a case si aggiunsero case, poi incominciò a sorgere qualche palazzina, nell’immediato contorno qualche villa, costruzioni dovute per lo più a conterranei che emigravano e col lavoro fecero fortuna. Ad eccezione di Vill’Alta – che il dott. Buzzi-Cantone volle sullo stile della casa nordica – le
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1901 – Novaggio (archivio privato Piergiorgio Demarta).
diverse ville sorte più o meno in contemporanea s’intonano al paesaggio e sono conformi all’architettura nostra, cioè alla tipica casa malcantonese con porticati e con loggiati che, aperti su una o due facciate, consentono di restare all’aperto anche quando piove. Sulle logge asciugava il bucato, essicavano le pannocchie di granoturco, le foglie di tabacco e quant’ altro. Nel sottotetto sporgente trovavano posto i nidi delle rondini. Alcune di queste case sono rimaste integre; altre hanno subìto trasformazioni e sfregi: si sono murate o dipinto colonne e architravi, acciecate arcate, ecc. Le moderne riattazioni a volte stonano. Uno sviluppo maggiore avvenne nel Novecento, quando, tra l’altro, era prospera una fabbrica di laterizi situata nei pressi della confluenza Vinera-Magliasina e il paese faceva importanti progressi edilizi. Ecco quanto riporta su Novaggio il «Geographiches Lexikon der Schweiz», Dritter Band, Neuenburg, 1905, che traduco liberamente. Trad.: Novaggio (canton Ticino, distretto di Lugano) 640 m. Comune e parrocchia nel Malcantone, 13 km NO della stazione di Lugano. Ufficio postale; vettura postale per Lugano e per Arosio. 113 case, 476 abitanti (di cui 63 protestanti). Campi e vigneti, allevamenti di bachi da seta. Una fabbrica di laterizi e una di acqua di selz. In dicembre, il giorno di San Siro mercato annuale ben frequentato. Emigrazione periodica in altri cantoni dei giovanotti quali muratori, gessatori, pittori, falegnami ecc. Nell’anno 1850 ca. si sfruttavano, vicino a Novaggio, sulla riva destra della Magliasina miniere di oro e di argento, che con un’attività razionale potrebbero venir sfruttate ancora oggi. Novaggio è il più bel villaggio del Malcantone, adagiato in modo squisito tra vigneti e selve castanili. Frescura estiva; un albergo. Magnifica vista sul lago di Lugano e sul lago Maggiore,
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Novaggio, loggiati e porticati … (cfr. Luigi Airoldi Case ticinesi del Malcantone, 1934). Sopra: Ra Strécia, 5, sotto: Piazza di Matt.
sulla valle della Magliasina e sul monte Rosa. Belle passeggiate in tutte le direzioni. Salita sul monte Lema in 2h30. Oltre alla chiesa parrocchiale di San Siro qui si trova anche una chiesa protestante ed una scuola elementare gestita dalla comunità riformata. Asilo d’infanzia. In un articolo del 27 maggio 1911 apparso sulla Gazzetta Ticinese si poteva leggere: Decisamente il nostro villaggio è sulla via di una modesta borgata: in pochi anni sorsero, quasi per incanto, superbi fabbricati, i quali tanto contribuiscono a contraddistinguerlo da tutti i villaggi del Medio e dell’Alto Malcantone. Senza parlare del superbo castello di Vill’Alta e dell’annesso Ospedaletto – che la generosità della signorina Meyer volle donare al Comune; senza dire degli alberghi Lema e Beau Séjour, della piccola ed ori-
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ca. 1920 – Novaggio 1. Superbo castello di Vill’Alta 2. Ospedaletto 3. Albergo Beau Séjour 4. Chiesa evangelica 5. Splendida villa del sig. Antonio Bertoli 6. l’Asilo infantile 7. Albergo Lema 8. La bella villa Rusca (che l’avv. Natale Rusca di Lugano fece costruire nel 1910).
ginale Chiesa evangelica, di questi giorni, sono venuti ad accrescere grazia e bellezza al villaggio: la bella villa Rusca che giace sulla via che mette alla Chiesuola, il nuovo fabbricato dell’Asilo Infantile nascosto nella quiete dei campi; la modesta casa del sig. Ilario Cantoni e la splendida villa del sig. Antonio Bertoli, il quale lunghi anni dimorò a Losanna in qualità di padrone pittore-decoratore ed intende ora passare definitivamente gli ultimi anni di sua vita nel villaggio natale… Il fabbricato è dovuto alla mente del modesto quanto intelligente architetto Quadri di Lugano … i lavori sono stati eseguiti dai capomastri Delmenico e Demarchi… Ieri, un muratore di Cremenaga che stava lavorando sulla facciata della villa Bertoli, cadde da un ponte. Il disgraziato fu prontamente raccolto e portato nel vicino ospedale di Vill’Alta, ove gli si prodigarono le cure del caso. Sulla sera, con una carrozza, l’infelice venne trasportato al suo paese. Dal protocollo della seduta della Municipalità del 14 dicembre 1900, trattanda 128, rileviamo che il Comune annunciò in occasione del censimento federale quanto segue. Risultato del censimento federale della popolazione. Si prende atto e si approva il censimento federale in questo comune eseguito il 1° corr. che diede il seguente risultato: – Numero dei fuochi 121 – Popolazione presente nel comune all’atto del censimento 475 – Maschi 207 – Femmine 268 – Celibi 268 – Coniugati 171 – Vedovi 36 – Cittadini del Comune 412 – d’altri Comuni del cantone 44
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Novaggio ca. 1920 e ca. 2003 Casa Bertoli e, la splendida villa del sig. Antonio Bertoli (Tascòn)… poi della figlia Zina, moglie di Edmondo Cantoni.
Lettera inviata il 7 ottobre 1911 al committente Antonio Bertoli dell’architetto Tomaso Quadri – progettista e costruttore della Villa Zina (o Villa Bianca, nome della moglie di Antonio Bertoli deceduta all’età di 24 anni). La più che centenaria busta, venduta al prezzo di CHF 2.– all’attuale proprietario di Villa Zina, proviene da un ingegnere del CERN con l’hobby dei francobolli, che abita in Francia, a ridosso di Ginevra.
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Esteri 19 Religione: protestanti 63 – cattolici 395 – nessuna religione 17 Lingua materna tedesca 1 – italiana 474 Dimora ordinaria nel comune censito 493 Fuori dal comune censito 7 Luogo di pernottamento nel comune censito 475 Fuori dal comune censito 25
Quattro anni prima si tenne il censimento federale del bestiame, riportato nella seduta del 27 aprile 1896, trattanda 60. Censimento federale del bestiame. Si approva il censimento federale del bestiame eseguito il 20 corr. dall’incaricato sig. Demarta Pietro. Riassunto del censimento da un totale di: – n° 4 cavalli – n° 2 asini – n° 134 bovine – n° 160 maiali – n° 13 pecore e – n° 22 arnie Si autorizza il mandato di fr. 6 (sei) a favore del delegato sig. Demarta quale mercede del lavoro eseguito. ndr. I proprietari di cani erano 14
A differenza dei comuni vicini, Novaggio ha sempre mantenuto più o meno costante la sua popolazione, ca. 400-500 abitanti, grazie anche alle possibilità di impiego sul posto. Nel corso degli anni sono ca. 400 i Novaggesi emigrati definitivamente in America latina, Australia, Francia, ecc. L’evoluzione nei secoli della popolazione di Novaggio risulta come segue (dati estratti da diversi documenti): 1626 1670 1696 1782 1801 1836 1850 … 1980 1990 2000 2010 2018
400 373 307 358 379 457 441 … 572 647 725 813 843
Sempre dalla stampa di allora, possiamo rilevare che all’inizio del Novecento – o poco prima – la vita comunitaria era già molto attiva: „Novaggio ha tre società di tiro: la Società Giovani carabinieri Novaggio, quella dei Tiratori del Poncione e la Tiratori del Lema. Felice Gambazzi fondò nel 1894 una Società di ginnastica le cui lezioni si te-
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nevano solo in inverno. Negli anni 1895 e 1897 a Novaggio si tennero due feste di ginnastica alle quali parteciparono ginnasti di Bellinzona, Lugano, Chiasso, Astano e Luino. La società non continuò l’attività causa mancanza di monitore“. A proposito della Società Tiratori del Lema, nel periodico Il Malcantonese dell’agosto 1904 si legge l’articolo qui riportato. Fine Ottocento inizio Novecento altre società, sodalizi, associazioni di mutuo aiuto ed agenzie erano attive nel comune, come ad esempio: – Cassa malati del Comune, – Società Agricola Forestale del III° circondario, – Compagnia di assicurazioni La Basilese, contro gli incendi (Demarta Pietro; Lozzio Pietro), – L’Elvezia, compagnia svizzera d’assicurazioni contro l’incendio (Delmenico Giuseppe) – Compagnia di assicurazioni La Suisse, sulla vita (Angelo Tamburini), – Società di mutua assicurazione del bestiame, – Cooperativa Agricola Ticinese. Ancora su Il Malcantonese del maggio 1904 leggiamo: Anno 1903 Cassa assicurazione bestiame L’allevamento ed il prodotto del bestiame formano certamente una delle principali risorse della nostra vallata specie nel medio e alto Malcantone. Purtroppo una povera famiglia di campagna colla perdita d’una bovina si trova priva del mezzo di sussistenza. Ecco il motivo per cui il Gran Consiglio adottava nel 1896 la legge sull’assicurazione del bestiame. Novaggio fondò la propria Cassa di assicurazione nel 1897; i proprietari di bestiame erano allora 69 per un totale di bovine assicurate di 105. (archivio privato Piergiorgio Demarta)
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Lo statuto della società riporta altresì il Comitato, i delegati, i revisori e l’elenco di tutti i soci del circondario. Ecco i nominativi di Novaggio: – Presidente del Comitato Cons. Angelo Tamburini; – Cassiere e delegata comunale Demarta Anita; – Soci:
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(archivio privato Piergiorgio Demarta)
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Politicamente, inizio Novecento e oltre, Novaggio era il feudo del liberalismo malcantonese; riunioni e feste partitiche, assemblee e comizi attiravano tutti i simpatizzanti della regione: “Alla riunione liberale-radicale tenutasi ieri a Novaggio parteciparono oltre 800 elettori del Malcantone. Erano presenti sette corpi musicali… il Presidente della riunione, prof. Andina, apriva – dal balcone della casa comunale che dà sulla piazza del paese, letteralmente stipata dagli accorsi – il Comizio… Avendo l’oratore rimarcato come ad una finestra sventolasse una bandiera con la scritta Le donne liberali di Novaggio 1890 ne approfitta per lodare…“ (Gazzetta Ticinese, 5.3.1909; archivio privato Gianni Ciscato). Lasciate le case del nucleo del paese ci ritroviamo nuovamente sulla piazza principale, di fronte alla Casa comunale, già sede del Municipio e della scuola. Sulla facciata c’era – e c’è tuttora – il pulsante che serviva ad azionare la sirena dei pompieri; c’era anche la buca delle lettere (ora questa non c’è più) per deporre i biglietti di chiamata del medico condotto e l’albo comunale, allora sempre un po’ in cattivo stato; tre simboli di vita del villaggio. Inoltre, solidamente innalzata sul lato destro della piazza, c’era la pompa della benzina e un distributore di olio per motori; ne riparleremo. Per dovere di cronaca aggiungo che la cassetta destinata alle chiamate del medico condotto fu bersaglio di atto vandalico. Seduta della Municipalità del 3.7.1933 Atto vandalico. Riguardo l’atto vandalico a carico del sig. … per aver egli distrutta la cassetta per le chiamate del medico appesa alla porta della Casa comunale, si risolve che se non inoltra le sue giustificazioni, passato i cinque giorni dalle relative giustificazioni a lui chieste dal Municipio si ricorrerà alla Procura pubblica.
1 Ricordo che … Quanti ricordi: la scuola, la ricreazione in piazza, il Municipio. E che tempi. Quattro erano le personalità alle quali “si dava” del Scior”: ur Scior Sindech, ur Scior Curàat, ur Scior Maesctru e ur Scior Dutòor. E tutti e quattro godevano del privilegio di usare le campane: il Sindaco per chiamare in adunata i partecipanti all’Assemblea comunale, il Curato per radunare i fedeli in chiesa, il Maestro per chiamare gli allievi a scuola e il Medico condotto per annunciare il suo arrivo in paese. Che tempi! Dominati da concetti quali LAVORO, FAMIGLIA, RISPARMIO; non per nulla erano vive espressioni quali “Prima il dovere poi il piacere” e “Paga in contanti”. I nostri nonni, i nostri genitori, guadagnavano poco ma riuscivano comunque a mettere da parte qualcosa. Oggi, al contrario, domina l’idea Life is fun; le vacanze vengono programmate con grande priorità, largo anticipo e pagate con la carta di credito e la voglia di risparmiare viene soffocata dagli interessi negativi.
Parlando di sindaci e di municipali, dobbiamo osservare che non tutti furono amati ed appoggiati dall’intera popolazione nella loro attività di governo. Nel 1926 un articolo di stampa fu fonte di querela… 14.2.26/19
Denuncia al quotidiano Popolo e Libertà. Sul giornale Popolo e Libertà del 13
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corr. è pubblicato in seconda pagina una corrispondenza da Novaggio firmata colle iniziali … il cui penultimo allinea è del seguente tenore: la polizia che ha fatto delle scoperte interessanti in alcuni ritrovi di Lugano, se venisse qui scoprirebbe… nuovi mondi! E le autorità non veggono? … Si ravvisa in tale pubblicazione una diffamazione … A tutela del buon nome del Comune si risolve di sporgere querela alla Direzione del giornale … ndr. Popolo e Libertà, giornale del partito conservatore ticinese fondato nel 1901; editore responsabile don Francesco Alberti.
8.3.26/29
Denuncia Direzione giornale Popolo e Libertà … la Municipalità quale denunciante è citata a comparire presso la Procura pubblica sopracenerina, domani 9 corr. in Bellinzona … si autorizza il Sindaco a comparire… Non riportiamo qui la lunga, triste vicenda; a metà marzo il sacerdote don Alberti pubblica sul giornale la seguente dichiarazione:
Il Sac. Alberti deplora che la querelata corrispondenza sia stata passata alla stampa in sua assenza, trovandosi egli in quell’epoca ammalato. Dichiara che l’autore della corrispondenza riconosce destituita di fondamento le asserzioni diffamatorie e caluniose nei riguardi dell’autorità comunale e del buon costume della popolazione di Novaggio. A fine marzo, preso atto della dichiarazione suddetta apparsa sul giornale in questione, la municipalità abbandona la querela. Ma il caso appena citato non fu l’unico a procurare disagio presso l’Autorità. Nel 1932 è un nuovo libello anonimo appeso alla porta del municipio a provocare scompiglio in paese. 13.5.1932/107
Libello diffamatorio pel Municipio. Nella mattina del giorno 8 corr. si è trovato affisso sulla porta della casa comunale un libello diffamante del seguente tenore: „Il Municipio di Novaggio è composto così: n° 3 cretini – n°1 imbecille e 1 delinquente. Fra una settimana la cittadinanza ne vedrà la causa toccata al popolo asino. Non vogliamo essere governati dalla delinquenza“. Si risolve di sporgere denuncia per diffamazione all’autore ignoto dello stesso libello suddetto. 2.6.1932/138
Sulle pratiche esperite per scoprire l’autore del libello diffamatorio contro il Municipio. Esito ottenuto e risoluzione in merito. Il municipale Cantoni Giovanni comunica le pratiche fatte da lui stesso, a suo rischio e pericolo, allo scopo di scoprire l’autore del libello famoso anonimo, in sfregio all’onore del Municipio, trovato affisso sulla porta della casa comunale il giorno 8 maggio u.s. e presenta la perizia fatta dall’esperto grafologo sig. Ferdinando Buomberger, Weggis (canton Lucerna), il quale avrebbe trovato che l’autore del libello diffamatorio suddetto sarebbe il … In seguito a discussione ampia ed esauriente, si conclude nel riconoscere che una lezione severa è necessaria per reprimere il malvezzo di coloro che si permettono di esporre al pubblico scritti diffamanti anonimi contro enti e persone in veste pubblica, e quindi il Municipio unanime, risolve di trasmettere l’incarto della perizia dell’esperto grafologo suddetto alla Procura pubblica a Lugano, invitandola a voler dar corso alla denuncia inoltratale contro ignoti in data 16 maggio u.s. e che l’autore dello scritto diffamatorio
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venga condannato, non solo alla rifusione di ogni spesa inerente alle pratiche e perizia dell’esperto grafologo, ma bensì anche al versamento di una somma adeguata in riparazione dell’onore offeso del corpo municipale. Il Municipio si riserva di destinare la somma di riparazione del suo onore a scopo di beneficenza nel Comune. A rappresentare il Municipio davanti alla procura pubblica in tale vertenza viene nominato il municipale sig. Cantoni Giovanni. 24.10.1932/254
Sulla denuncia per diffamazione che riguarda il … Si risolve di domandare alla Lod. Procura pubblica di Lugano il proseguimento della denuncia sporta a suo tempo dal Municipio contro il sig. … ora rimpatriato, pel noto cartello diffamatorio contro il Municipio trovato esposto al pubblico sulla porta della casa comunale.
0 Ferdinand Buomberger (1874-1946), giornalista, scrittore, psicologo della scrittura. Dopo gli studi all’università di Friborgo, divenne professore in quell’ateneo e diresse, dal 1897 al 1904, l’Ufficio di statistica del canton Friborgo. Indi lavorò come giornalista e fu redattore del quotidiano Ostschweiz, del Schaffhauser Zeitung, del Winterthurer Volkszeitung e dal 1920 del giornale Morgen di Weggis. Dal 1916 si occupò prevalentemente come esperto di scrittura e grafologo.
Per completezza, ricordiamo che in piazza Ferrer – situata tra la Chiesa e l’ex scuola risp. Casa comunale – nel 1907 venne installata una pesa pubblica, funzionante fin verso gli anni Cinquanta. Al riguardo apprendiamo dalla seduta della Municipalità del 20 aprile 1907 che fu il municipale Delmenico Giovanni ad essere incaricato di far preparare il materiale per procedere ai lavori d’impianto della pesa pubblica in base alla offerta e direzione del sig. Tettamanti di Lugano. Il 6 luglio dello stesso anno il municipale Cantoni Carlo fu designato per procedere ai lavori preparatori della pesa pubblica e di fare eseguire l’opera a seconda delle istruzioni ricevute dalla Municipalità e come da progetto del sig. Tettamanti. Inoltre, si risolve di interpellare l’ing. sig. Pelli circa il livello da tenersi della pesa pubblica sulla piazza comunale, ciò in vista della ciottolata o selciato che farà eseguire sulla piazza stessa. Il 7 agosto 1907 la pesa è cosa fatta. Nella seduta della Municipalità si presenta il conto del sig. A. Tettamanti di Lugano, riguardo la pesa pubblica il cui ammontare è di fr. 655 e 75 cent. compreso il telaio con potrelle pel sostegno del piedistallo dell’asta della bilancia; e si risolve di fargli il versamento, per ora, di soli fr. 500.– trattenendo il restante sino a che si avrà potuto esperimentare la pesa con carro carico, invitandolo in pari tempo a presentare … cauzione per la garanzia da lui assunta, sia per la robustezza quanto per la precisione e funzionamento della stessa, durante un anno dalla posa. Il 2 agosto 1913 il Municipio autorizza la spesa di fr. 10.– a favore del lattoniere Moretti Daniele per lavori alla pesa pubblica. Usata con frequenza, dopo nove anni di servizio nel determinare con precisione il peso di un carro carico di legna, di animali quali suini o bovini destinati ad essere venduti ad un prezzo stabilito in base alla loro massa o ancora di grossi veicoli stradali, lo strumento necessita di una riparazione.
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Facsimile della pesa pubblica di Novaggio.
19.2.1916/53
Il sig. Tettamanti, verificatore pesi e misure, comunica che la spesa per la riparazione della pesa pubblica, mantenendo la portata che ha attualmente, ammonta a fr. 100.– ed aumentandone la portata la spesa sarebbe di fr. 200.– Si risolve di fare eseguire la riparazione conservando l’attuale portata e di invitare il Comando del Rgt. 29 a versare alla municipalità la somma di fr. 100.–, il guasto essendo stato cagionato per il passaggio sulla pesa di pesanti camions automobili militari. Non ci è dato a sapere se il Cdo Rgt 29 ha versato la somma richiesta. Certo è che il 5 febbraio 1924 la Municipalità risolse di ispezionare la pesa pubblica e caso dato fare eseguire le necessarie riparazioni, in specie la verniciatura per la buona conservazione. 19.9.25/157
Si autorizza pagamento di fr. 8,60 al sig. Bertola Giovanni per pulitura ed imbiancatura della pesa pubblica. Trent’anni dopo l’installazione della pesa pubblica, il Municipio in un suo messaggio del 10.5.1936 ne propone all’Assemblea comunale la sostituzione con una dalla portata di quintali 75 del costo di fr. 1300.– … o d’un’altra dalla portata di 100 quintali per fr. 1700.– le due figurate sull’offerta del sig. Tettamanti Angelo … quest’ultima risulta accettata con voti 18 favorevoli e 1 contrario, autorizzandone la relativa spesa. L’Assemblea si pronuncia pure favorevole a che la pesa pubblica non venga più posta sulla pubblica piazza, ma bensì collocata in altra parte, a scelta del Municipio che resta incaricato di trovare il posto adatto. La nuova sistemazione della pesa venne individuata nei pressi della Posta, su di un terreno di proprietà della Clinica militare; ma questa si oppose. La pesa pubblica rimase quindi dov’era e fu definitivamente eliminata allorquando la piazza venne asfaltata. Ovviamente, la crescita di Novaggio all’inizio del nuovo secolo non si limitò alla costruzione di abitazioni né allo sviluppo della vita pubblica e privata. In quegli anni vennero edificati anche alcuni alberghi oltre all’apertura di un numero considerevole di ristoranti, osterie e spacci di vino. Tratteremo questo capitolo più avanti. Dapprima occupiamoci di un primo periodo buio non solo per Novaggio, ma per tutta la Svizzera, per tutta l’Europa: quello della Grande Guerra.
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Presidiando il confine.
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Quando viene dichiarata una guerra, la prima vittima è la Verità.
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Novaggio in grigio-verde 1914-1918 Il quarto di secolo che precede la Prima guerra mondiale è caratterizzato da una crescita economica senza precedenti, da progressi nella medicina e nell’igiene e da un miglioramento della speranza di vita. È un’epoca di invenzioni rivoluzionarie, di accresciuta mobilità. La ricca borghesia viaggia incessantemente in tutta Europa, alternando visite alle esposizioni universali a soggiorni in stabilimenti termali. Nonostante l’aumento dei salari, gli operai vivono tuttavia in condizioni sociali difficili. La Prima guerra mondiale pone fine a questo periodo storico borghese chiamato «Belle Époque». Con l’inizio della guerra le frontiere vengono chiuse. Migliaia di persone lasciano la Svizzera facendo ritorno in patria. Le strade si affollano di viaggiatori e di soldati. Mobilitazione e presidio delle frontiere. La sera del 3 agosto 1914 Ulrich Wille viene eletto Generale dall’Assemblea federale e all’indomani il Consiglio federale emana una dichiarazione di neutralità, che viene riconosciuta dagli stati belligeranti. Per salvaguardare la neutralità del Paese l’esercito presidia le frontiere che, con l’inizio della guerra, vengono chiuse. Tra il 3 e il 7 agosto 1914 vengono arruolati 220’000 uomini e 45’000 cavalli. Ma durante la guerra l’effettivo di truppa conta mediamente solo 70’000 soldati, con un picco minimo di 12’000 uomini in servizio attivo verso la fine del conflitto. I membri dell’esercito effettuano in media 500 giorni di servizio, prevalentemente in luoghi molto distanti dal loro domicilio. 4’200 militi perdono la vita a causa dell’influenza spagnola, di altre malattie e di infortuni. A molte famiglie manca la normale fonte di sostentamento, dato che gli uomini arruolati ricevono un soldo di soli franchi 1.30 al giorno.
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Andermatt Da sin., in piedi: Delmenico Siro, Cantoni Ilario, Delmenico Domenico, Gambazzi Giovanni fu Cipriano, Gambazzi Carlo, Selmoni Silvio. Seduti: Bertoli Giuseppe, Moccetti Giuseppe, Delprete Giovanni, Gambazzi Giovanni, Muschietti Carlo.
0 Prima guerra mondiale. Il conflitto ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Impero austro-ungarico al Regno di Serbia in seguito all’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este, avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo. Blocchi contrapposti: da una parte gli Imperi centrali (Germania, Impero austro-ungarico e Impero ottomano), dall’altra gli Alleati rappresentati principalmente da Francia, Regno Unito, Impero russo e, dal 1915, Italia. Oltre 70 milioni di uomini furono mobilitati in tutto il mondo (60 milioni solo in Europa) di cui oltre 9 milioni caddero sui campi di battaglia; si dovettero registrare anche circa 7 milioni di vittime civili, non solo per i diretti effetti delle operazioni di guerra ma anche per le conseguenti carestie ed epidemie. La “Grande Guerra” fu uno dei più sanguinosi conflitti della storia dell’umanità.
Durante la Grande Guerra anche alcuni nostri compaesani furono chiamati a prestare servizio attivo, fuori dal Ticino, mentre Novaggio fu „occupato“, a turno, da formazioni di fanteria provenienti da altri cantoni – e dai relativi Stati Maggiori di batt/rgt (SM bat 40, 65, 66, 86, 89 e rgt 18, 29) – il cui compito fu soprattutto quello di sorvegliare la frontiera. Lo stazionamento nel villaggio era pressoché inevitabile grazie alla disponibilità di accantonamento per la truppa e alle sue necessità logistiche nonché la presenza di alberghi in grado di offrire alloggio agli ufficiali. Benché non coinvolti direttamente nel conflitto, anche da noi gli effetti negativi si fecero subito sentire. Nel diario di Germaine Demarta, figlia di Franchino e Jeanne, in gita al Monte Lema in quegli anni di guerra, si legge: … sulla vetta, alla croce (ma a quei tempi non esisteva ancora), i soldati facevano la guardia del confine, era la guerra del 1914-1918; gli Svizzeri e gli Alpini italiani si facevano compagnia. Si passava la giornata chiacchierando e cantando poi ritorno alla base. Per scendere c’erano tre possibilità: Breno, Miglieglia o Pazz. Giunti sulla principale si ricominciava a cantare fino a casa e non eravamo mai stanche …
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Soccorsi a famiglie di militari in servizio di mobilitazione. … Visto come alcune famiglie di militari in servizio fanno ricorso al Dipartimento militare contro la risoluzione municipale che stabilisce l’entità del sussidio, si riprendono in esame tutte le domande pervenute e si assegnano i soccorsi come all’elenco che segue, salvo ratifica del Dipartimento militare.
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Dalle sedute della Municipalità risp. dell’Assemblea comunale (AC) tenutasi durante quei difficili anni di guerra riportiamo alcuni estratti; non necessitano di alcun commento. AC, 22.11.1914
1° … di procedere alla correzione e riattazione delle strade comunali onde procurare lavoro nel limite del possibile alle famiglie del comune che si trovano in bisogno in causa dell’attuale persistente crisi economica. 2° Autorizzare la Municipalità a contrarre un debito a carico del Comune per pagare le spese cagionate dai detti lavori (ndr. Fr 1’000.–) 3° Nominare uno o più delegati per la direzione dei lavori. 4° Stabilire il prezzo per ogni ora di lavoro (ndr. fr. 0,25/ora) 5° Fra i diversi richiedenti lavoro impiegare i più bisognosi. 6° Impiegare di regola un solo individuo per ogni famiglia. 13.2.1915/14
Prezzo massimo di vendita del pane. Preso conoscenza del prezzo della farina integrale stabilito dalla Confederazione in fr. 48,50 per 100 kg e così d’accordo col fornaio sig. Canetta Aristide, resta fissato a datare 17 corr., il prezzo massimo del pane per la vendita in questo comune, a centesimi cinquantuno per chilogrammo. Le contravvenzioni saranno denunciate e punite a tenore del relativo decreto governativo. Avviso all’albo comunale ed ai venditori. AC, 25.2.1915
… vista la situazione creata dalla guerra (disoccupazione, caro viveri, ecc.) si autorizza il Municipio a contrarre un debito di fr. 5’000.– i quali serviranno per procurare ai cittadini bisognosi i mezzi di sussistenza. Questo denaro potrà anche essere imprestato ai bisognosi col diritto di ricuperare da parte del comune col tasso dell’interesse che la Municipalità stabilirà sino a restituzione colle debite garanzie… L’Assemblea autorizza il Municipio a contrarre un debito proporzionato per l’acquisto di grano e farina onde soccorrere i bisognosi del comune che ne faranno richiesta. Il grano somministrato ai cittadini di Novaggio sarà fatturato. Chi non potrà pagare in contanti l’importo della fattura sarà subito tassato coll’interesse del tanto per cento eguale a quello che pagherà il comune… ndr. Le proposte sopra citate vennero, con leggere modifiche, accettate dall’Assemblea comunale del 28 febbraio 1915.
Il Comando di compagnia doveva anche pensare a come occupare i militi durante il loro tempo libero… 17.7.1915/89
Istanza ufficiali circa permesso ballo ai soldati. L’istanza in data 15 corr. degli ufficiali della III compagnia del Batt. 40, chiedente permesso a detta compagnia di ballare la sera fino alle ore 10, con promessa di nessun disturbo per il vicinato, non è presa in considerazione ritenuto sufficiente il permesso già concesso di tenere balli pubblici nei giorni festivi nei limiti dell’orario di polizia. 7.8.1915/96
Riparto sussidio famiglie in bisogno in conseguenza della guerra. Visto decreto 8 giugno scorso del Lod. Consiglio di Stato circa riparto della somma assegnata al nostro co-
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mune da distribuire alle famiglie che per effetto della guerra sono cadute in bisogno, si risolve di ripartire la detta somma di fr. 49,30 alle seguenti famiglie domiciliate in Novaggio in proporzione dei figli minorenni appartenenti alle famiglie stesse. Segue il nome di 11 famiglie, il n° dei loro figli e il montante del sussidio da distribuire, da fr. 1,82 (1 figlio) a fr. 7,44 (4 figli). Il soccorso alle famiglie bisognose venne ripetuto nel 1916. 12.8.1915/105
Nota Demarta Franchino per alloggio Stato Maggiore. Si prende atto della nota presentata dal sig. Demarta Franchino sommante a fr. 634,50 dipendente da alloggi nel suo albergo gli ufficiali dello Stato Maggiore rgt. 18 e si sospende decisione circa pagamento. 12.8.1915/106
Nota circa accantonamento delle truppe federali nel comune e festa nazionale del 1° agosto. Si prende atto del seguente memoriale compilato dal municipale sig. prof. Tamburini in relazione all’accantonamento delle truppe federali nel nostro comune e festa nazionale del 1° agosto corrente. Trascrizione integrale della suddetta memoria. La sera del 1° agosto ebbe luogo la festa onde ricordare la fausta data del 1° agosto 1291 – fondazione della Confederazione. Vi parteciparono tutti i cittadini del paese, numerosi vallerani e la compagnia di militi vallesani del battaglione 89 qui residenti per difendere al caso il suolo svizzero, semmai vi fosse qualche nazione che non volesse rispettare la nostra neutralità. Alle ore 8 pom. vi fu il suono delle campane. La piazza era vestita a festa. Da tutte le finestre erano esposte le bandiere e fiori. La Società elettrica malcantonese gratuitamente illuminò a giorno la piazza con numerose lampadine. La compagnia vallesana, collo Stato Maggiore di residenza all’hotel Bel Soggiorno, fecero il saluto alla bandiera. La musica del battaglione eseguì numerosi pezzi patriottici tutti applauditi dalla numerosa popolazione. La signorina maestra Clelia Demarta coadiuvata dalla signorina Amelia Pelli condusse la scolaresca della Scuola evangelica di Novaggio alla quale si unirono numerose donzelle vestite in bianco, del villaggio, le quali diedero applaudite produzioni di canto ottenendo il plauso generale. Furono applauditi dal Comando militare in modo speciale: l’Inno patrio – il Salmo svizzero – l’Inno a Sempach, ecc. Il 1° ten. Metry, aiutante del battaglione, rivolse poscia in lingua tedesca alla truppa ed alla popolazione parole di patriottismo; fece voti per il prosperamento della nostra patria e del Ticino così attaccato alla madre patria. Se lo straniero – non succeda mai – osasse minacciare il nostro paese i militi sapranno difenderlo sino all’ultimo soldato. L’oratore venne felicitato e gli furono regalati dei fiori provenienti dal giardino rigoglioso di Vill’Alta di proprietà della signorina Alice Meyer. Lo seguì il sig. Angelo Tamburini il quale in lingua italiana ringraziò tutti coloro che cooperarono alla riuscita della simpatica cerimonia portando un caloroso saluto al caro, forte e bel battaglione vallesano (89). Ricordò che il 4 agosto ricorre il centenario della entrata del canton Vallese nella Confederazione (Congresso di Vienna 1815). Mandò un saluto alla Svizzera, terra di libertà, redimita dal sangue degli avi, cara ai suoi figli, onorata fra le genti. Popolo dalle quattro favelle, diverso per … indole e religione uno nell’amor di patria, nei sacrifici e nella fede nei propri destini. La Svizzera non perirà. Mai dopo la battaglia di Marignano, dopo la Rivoluzione del 1798, dopo le guerre napoleoniche, la Svizzera si è sentita così forte e potente. La Svizzera non morirà perché noi non lo vogliamo. Faccia Iddio risplendere sul nostro paese –
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conchiuse il sig. Tamburini – e nella povera Europa la stella più vaga: la Pace nella giustizia e nella libertà. All’oratore furono pure offerti fiori e fu applaudito. La musica diede poscia un applaudito concerto ed i soldati vallesani intonarono canti patriottici. La simpatica e doverosa cerimonia si chiudeva verso le 10 lasciando fra tutti grato e caro ricordo. Abbiamo voluto ricordare ai posteri questa solenne cerimonia perché abbiano i figli nostri a sempre conservarsi ottimi cittadini, valorosi svizzeri e bravi ticinesi. I cittadini di Novaggio e dintorni, in questo grave e terribile momento, hanno voluto dimostrare di voler essere e rimanere sempre svizzeri pronti a dare il loro sangue e le loro sostanze per difendere la santa libertà che brilla fulgida sulle nostre graziose prealpi. Sappiano in ogni tempo ed in ogni luogo mantenersi i figli nostri uomini di parola, sempre integerrimi onde onorare il paese e la valle. I loro padri oggi uniti fidenti, redento il cuore da ogni civile discordia, offrono alla loro patria il loro affettuoso saluto, il loro lavoro, il loro sangue. Noi abbiamo fede nei figli nostri e promettiamo in saluto il loro lavoro, il loro sangue. Noi abbiamo fede nei figli nostri e promettiamo in questo momento difficile e pauroso, mentre il sangue di milioni di uomini si sparge in tutta l’Europa, promettiamo solennemente di trasmettere a qualunque costo ai posteri nostri intatto il retaggio della libertà col debito di difenderla. Evviva la Confederazione Svizzera! Evviva il Ticino! 8.9.1915/118
Asilo infantile… chiedono sia fatta sgombrare la sala dell’asilo dai soldati, essendo il locale ove si radunano i bambini punto adatto mancando il gabinetto di decenza. Nelle attuali circostanze di truppa qui accantonate non è possibile accogliere la domanda. AC, 7.10.1915
… il Comando militare delle truppe accantonate in Novaggio si è dichiarato disposto di concedere i soldati gratuitamente per i lavori di correzione della strada comunale Novaggio-Pazz, seconda tratta come da progetto Pelli. Si risolve, all’unanimità dei presenti meno uno, d’accettare l’offerta e dar mano subito ai lavori cominciando dal far picchettare il tracciato e chiedere ai proprietari il permesso di occupare i rispettivi terreni. 23.11.1915/153
Comando Batt. 66. Si prende atto con piacere d’una lettera del Comando del Batt. 66 colla quale esprime alla cittadinanza ringraziamenti per l’accoglimento e le gentilezze usate ai militi qui accantonati dichiarando che la memoria del bel villaggio e dei suoi cari abitanti rimarrà indimenticabilmente impressa nel Comando e soldati … 9 e 23.1.1916
– La Municipalità risolve circa alloggi per ufficiali al Beau Séjour e alla Villa Rusca – Il sindaco comunica che dal Comando della compagnia accantonata a Novaggio darà la somma di fr. 40.– da disporre per opera di utilità. Si decide di devolverla al fondo Asilo infantile. 1.2.1916/28
Alloggio agli Stati Maggiori. Fatto intervenire qui di presenza i proprietari degli alberghi ove trovansi alloggiati gli ufficiali degli Stati Maggiori dell’armata, il sig. Sindaco espone loro come per il fatto dell’obbligo che incombe al comune è fornire a propria spesa i detti alloggi, il comune stesso deve sobbarcarsi ad una spesa eccessiva assolutamente superiore alla propria potenzialità economica, e rivolge loro un caldo appello onde abbiano a fare opera di patriottismo col ridurre la tassa per i detti alloggi ed uffici.
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1914-15 – Novaggesi in servizio militare (da: Aldo Massarotti e Claudio Delmenico, I Delmenico, 2004).
Ne segue uno scambio di vedute e non addivenendo ad un accordo seduta stante, si stabilisce che i detti proprietari d’alberghi abbiano a comunicare alla Municipalità il prezzo che essi rispettivamente richiedono per eventuali ulteriori prestazioni di alloggi ed uffici. Il sig. Demarta Franchino si assume di rimborsare al comune cent. 50 per ogni alloggio ed uffici da esso forniti e per i quali gli furono pagati fr. 1,50 per giorno e per alloggio. 11.3.1916/65
Offerte fornitura alloggi agli Stati Maggiori. In relazione ad avviso esposto al pubblico, pervennero le offerte seguenti per eventuale fornitura di alloggi ed uffici ad ufficiali di SM. – Da Cantoni Crispino (Hôtel Lema): fr. 0,70 per persona ed ugual somma per gli uffici. – Da Cantoni-Buzzi (Hôtel Novaggio): fr. 0,80 al giorno per locali, esclusa però la luce elettrica. – Da Cantoni-Corti (Ristorante Belcantone): per camere con due letti fr. 0,40 per persona e fr. 0,50 per un sol letto. 18.3.1916/69
Pagamento conto Lorenzetti per locali infermeria militare. Si autorizza mandato di fr. 123,50 a favore Lorenzetti Ermenegildo per occupazione locali al Grotto Lema ad uso infermeria per i militi del Batt 86, II e IV compagnia, durante 95 giorni, dal 22 novembre 1915 al 24 febbraio 1916 in ragione di fr. 1,30 al giorno.
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26.8.1916/185
Calmiere. Si stabiliscono i seguenti prezzi massimi di vendita al dettaglio dei generi alimentari di prima necessità. Pane cent. 57 al kg. – Semola gialla 58 – Farina gialla 54 – Farina integrale meno di 25 kg cent. 65 – Crusca 27 – Tritello 30 – Pasta 1a. qualità 95 – Avena 50 – Mais 45 – Orzo 50 – Riso 75 – Formaggio meno di 4 kg Gruviera 1a. qualità 2,80, 2a. 2,70 – Tilsit extra grasso 2,40 – ½ grasso 2,10 – ¼ grasso 1,80 – Burro di panna fr. 4,30 al kg – Latte cent. 24 al litro – Zucchero in polvere 95 – a pezzi fr. 1,00 a quadretti fr. 1,10. Comunicazione ai fornai e rivenditori.
0 calmiere: prezzo massimo di vendita, fissato in via amministrativa, in genere per beni di largo consumo particolarmente rilevanti dal punto di vista sociale. La pratica dei c. – nota nell’antichità classica e soprattutto diffusasi nel Medioevo e nell’età moderna come strumento di politica economica – è stata adottata prevalentemente in occasione di eventi eccezionali (guerre, carestie, periodi di alta inflazione) per evitare il rialzo eccessivo del prezzo dei beni e dei servizi di prima necessità e quindi per tutelare le componenti più povere della popolazione.
2.11.1916/240
Indennità cucina. Il sig. Cantoni-Corti dichiara di non accettare l’indennità offerta di fr. 2.– per settimana per occupazione locale per cucina militare e ne chiede 4, indennità pagata al comune. Si mantiene l’offerta di fr. 2.– 19.12.1916/258
Natale militi. Si risolve di praticare una sottoscrizione allo scopo di offrire ai militi qui accantonati un piccolo ricordo di Natale e s’incarica il sig. Sindaco di conferire col Comando della compagnia per l’organizzazione della festicciuola. 23.12.1916/266
Festa militi. Si accetta l’invito del Comando della Cp 65/IV di presenziare la festa dei militi per l’albero di Natale che avrà luogo all’Hôtel Lema domani 24 corr. alle ore 5 pom. Sarà invitata la Filarmonica liberale ad intervenire per decorare la detta festa ed in tale occasione sarà offerto ai militi un piccolo regalo da parte della Municipalità, regalo acquistato col prodotto della sottoscrizione fra i cittadini di Novaggio ammontante a fr. 67,25. AC, 4.2.1917
L’Assemblea presa conoscenza della perdita di fr. 492,66 che il comune è chiamato a sopportare sulla fornitura della paglia giugno 1915–febbraio 1916, accetta il fatto compiuto ritenuta la difficoltà, per non dire l’impossibilità per mancanza di elementi, di agire in via civile contro gli amministratori della faccenda delle forniture militari. Nella persuasione assoluta che una saggia amministrazione non avrebbe cagionato una spesa pel comune, anzi avrebbe dato un guadagno come si è verificato quasi dappertutto, rivolge un voto di biasimo alla municipalità allora in funzione per la leggerezza con la quale ha affidato una questione sì importante a mani estranee … la commissione incaricata di sbrigare la faccenda poteva e doveva fare di più nell’interesse delle finanze comunali …
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1917 (?) – Novaggio, via Ar Funtanón (archivio privato Piergiorgio Demarta).
AC, 17.2.1918
… si risolve di autorizzare la municipalità a continuare nella fornitura alle famiglie bisognose del pane e latte a prezzo ridotto onde usufruire dei sussidi federali e cantonali, assumendo a carico del comune la quota come al relativo decreto. Gli interventi della Municipalità in favore di un nostro milite concittadino non si limitavano al tempo di guerra, come lo dimostra il seguente passaggio. 12.10.26/111
Informazioni Giuseppe Cantoni. Si risolve preavviso favorevole all’ istanza del milite Cantoni Giuseppe di Carlomagno diretta all’Alto Consiglio federale tendente ad ottenere la grazia per 12 giorni di prigionia inflittagli dal Tribunale militare della 5a. Divisione per emigrazione all’estero senza permesso, visto che lo stesso è di buona condotta ed in condizioni economiche misere. ndr. … di Carlomagno! Altro nome di rilievo di Novaggio era Silvio Cesare Napoleone.
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Calma prima della tempesta
9.
Venti anni di pace Usciti indenni da un tragico conflitto, la vita a Novaggio riprende. Le preoccupazioni lasciano il posto alla speranza di una vita un poco migliore, al raggiungimento di un benessere che non dovrebbe tardare. Continuando a sfogliare i protocolli delle sedute della Municipalità ci accorgiamo tuttavia che la ripresa non stava dietro l’uscio.
9.1.
Problemi di convivenza, interni ed esterni L’attività di ricerca di soluzione degli attriti con soggetti esterni al Comune, era accompagnata con quella di convivenza con le associazioni interne di cittadini attivi i quali, di tanto in tanto, proponevano ai Municipali il da farsi. Una di queste associazioni nacque sul finire degli anni Venti (?), la PRO NOVAGGIO. Nel periodo 1920-1950, praticamente in ogni comune venne fondata un’associazione denominata Pro Loco e quindi anche Novaggio disponeva di un tale sodalizio, la cui funzione era di promuovere il decoro dell’abitato e la cura del territorio, garantendo tra l’altro una corretta manutenzione dei sentieri e relativa segnaletica nonché, per esempio, posando delle panchine nei punti panoramici e di sosta dei viandanti. La Pro Loco era altresì promotrice di manifestazioni diverse: eventi sportivi, festeggiamenti, ecc. Le Pro Loco locali vennero disciolte con la nascita dell’Ente Turistico Malcantonese, il quale assunse buona parte dei loro compiti e funzioni originali, portando un migliore coordinamento a livello intercomunale e anche migliori prestazioni.
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Una prima traccia relativa alla PRO NOVAGGIO la troviamo nel protocollo della seduta dell’Assemblea comunale del 12 gennaio 1930, dove si legge: … la commissione per la revisione dei conti raccomanda l’istituzione di un fondo “Pro Novaggio”. In ciò il nostro Municipio ha preceduto la Lod. Commissione stessa di due anni. Il Fondo menzionato esiste ed è di oltre fr. 200.–. Altri interventi dell’Associazione che richiesero una decisione del Municipio sono riportati in varie annotazioni dei libri di protocollo. 2.7.1930/191
Pagamento. Si autorizza il pagamento di fr. 265.– sul conto presentato dal sig. Demarta Walter per le 6 banchette da lui fornite per la Pro Novaggio. 23.5.1931/438
Comitato provvisorio per la Pro Novaggio… composto da 6 membri (esercenti) del paese, avente lo scopo di sviluppare maggiormente la piccola industria alberghiera… 11.6.1931/158
Cessione fatta al nuovo Comitato Pro Novaggio… regolarmente costituito di recente nel ns. Comune … nonché la consegna del fondo di cassa di fr. 200.–, proveniente dalla Pro Novaggio di prima, per tasse prelevate dal Municipio sui villeggianti. 3.3.37/33
Corso samaritani. Si prende atto di una comunicazione della Pro Novaggio in punto alla tenuta di un corso di samaritani a Novaggio. Si risolve di rendere edotto il pubblico mediante avviso all’albo municipale. 21.12.38/101
Lettera Pro Novaggio. La Pro Novaggio con una lettera ci comunica di aver stanziato un sussidio di fr. 100.– al Comune a condizione che si abbia a costruire un orinatoio pubblico entro Pasqua 1939. Chiede che nel preventivo che si sta allestendo si abbia ad includersi un sussidio all’Associazione stessa. Consiglia al Municipio di intervenire presso il Lod. Dipartimento perché abbia a procedere all’asfaltatura del tratto di strada di circonvallazione e del tratto dalla Posta alla Chiesuola. Si risolve di includere nel preventivo la somma di fr. 50.– quale sussidio annuo alla Pro Novaggio e presentare messaggio favorevole all’Assemblea. Riguardo la costruzione del gabinetto si risolve di soprassedere per il momento. Si risolve il pagamento della somma di fr. 398,85 concernente spesa del Comune per la ricostruzione del ponte sulla Magliasina. Esempi di convivenza, più o meno pacifica, con i Comuni vicinori nel periodo tra le due guerre mondiali sono riportati qui di seguito. 26.7.28/157
Approvazione della correzione confini territoriali fra Curio e Novaggio. Si prende nota del visto e approvazione del Municipio di Curio al prospettato piano di correzione confini territoriali fra i Comuni di Curio e Novaggio, come al profilo longitudinale scala 1:1000, sul quale si risolve di apporvi anche il visto e approvazione della nostra Municipalità e spedirne una copia al Municipio di Curio.
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23.2.29/60
Avviso al Patriziato di Astano sulle regole del pascolo sulla Cima Pianca. Si decide di invitare il Patriziato di Astano a voler ossequiare e di attenersi ai dispositivi della sentenza giudiziaria sui diritti sanciti del nostro Comune per ciò che concerne il pascolo delle bestie sul nostro territorio della Cima Pianca e Castellanza; nel senso che soltanto le bovine appartenenti a proprietari di Astano sono da tollerarsi nelle zone del pascolo prescritte. 17.10.29/118
Avviso da esporre nel Comune di Miglieglia. Si risolve di trasmettere alla Municipalità di Miglieglia avviso da esporre al pubblico, concernente il divieto di recarsi sul nostro territorio, senza permesso, a raccogliere legna, castagne od altro, sotto comminatoria di contravvenzione e multa relativa. 5.11.29/229-230
229 – … d’Astano. Ordine di sgombrare colle sue capre dalla Cima Pianca. Il sig. Sindaco riferisce d’aver dato ordine categorico al sig. … di Astano di sgombrare con le sue capre la Cima Pianca, ed avendo lui risposto che è un suo diritto di restarvi, si decide di praticare un sopralluogo onde costringerlo ad evacuare, oppure per catturare le sue capre trovantisi sul ns. Patriziato. 230 – Cattura di due capre. Il guardiaboschi-camparo, sig. Bertoli Giacomo, riferisce d’aver catturato nel luogo detto Pianasc patriziato di Novaggio, il giorno 5 nov. alle ore 2.30 n° 2 capre che trovansi a disposizione del Municipio. Si risolve d’applicare la multa di fr. 4.– cadauna, da versarsi dal loro proprietario prima di riconsegnarle allo stesso. 13.5.32/103
Mandanza di capre. Si prende visione della comunicazione del camparo-guardiaboschi, il quale nel giorno 5 corr. ha elevato contravvenzione per n° 16 capre di Miglieglia, trovate a pascolare nei prati di Maggio; si risolve di applicare, per detta mandanza, la multa minima di fr. 1,25 per capo. 4.3.39/14
Rapporto di contravvenzione per abusiva raccolta di legna sul Patriziato. Un rapporto di contravvenzione contro tre donne di Miglieglia per abusiva raccolta di legna in territorio di Novaggio viene evaso applicando alle stesse una multa di fr. 1.– ciascuna. Le multate rispondono al nome di … 21.7.39/44
Lettera Patriziato di Astano. Si prende atto della risposta del Patriziato di Astano alla nostra lettera circa abuso di pascolo sulla Castellanza. 21.7.39/45
Lettera Veterinario cantonale. Si prende pure atto di una lettera del Veterinario cantonale circa le misure da prendersi per impedire che il bestiame dell’alpe Cima Pianca si avvicini al confine italiano.
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9.2.
E io pago… … sembra dire la Municipalità chiamata ad intervenire in aiuto di privati e di ogni sorta di istituzione richiedenti un sussidio, un contributo; ad assumersi le spese di ricovero in ospedale, un „soccorso di crisi“ per nostri compaesani domiciliati fuori cantone o perfino all’estero. Ecco degli estratti dai libri di protocollo delle sedute dell’Autorità comunale relativi a tali spese. Nel protocollo della seduta del Municipio del 23 luglio 1921 troviamo un elenco di ben nove capifamiglia disoccupati richiedenti un sussidio per poter continuare a mantenere moglie e figli. Si legge altresì che tutti sono disposti ad accettare lavoro anche se non del proprio mestiere … Per dare lavoro, ove non ne trovassero altrove, si risolve di fare eseguire riattazioni e migliorìe alle strade comunali e di interpellare l’Ufficio cantonale del lavoro se si può fare assegnamento sul sussidio cantonale e federale. Si stabilisce che il sussidio giornaliero sia di fr. 4.– per … che ha due figli minorenni e fr. 3.– per tutti gli altri. 3.10.24/190
Colletta danneggiati di Someo. Come da invito del Lod. Cons. di Stato si apre una sottoscrizione ed una colletta a favore dei danneggiati dagli scoscendimenti di Someo. La colletta sarà effettuata al mezzo dell’usciere comunale, e si sottoscrive per fr. 50.– 24.10.24/209
Si prende atto del risultato della colletta praticata per i danneggiati degli scoscendimenti di Someo… Fr. 248,60, dei quali 111,80 raccolti presso la Stazione di convalescenza e lavoro e fr. 136,80 fra i cittadini di Novaggio. 3.3.25/45
Colletta per danneggiati valanghe fr. 25.– 25.9.25/164
Ricordo marmoreo Cons. Oreste Gallacchi (1846-1925)… ricordo doveroso in memoria di colui che per elette virtù famigliari e civiche ben si può dire che fu il migliore cittadino del Malcantone. ndr. Furono molti i cittadini di Novaggio a versare un contributo per il monumento a Oreste Gallacchi. Venne inaugurato a Breno nel 1926, opera dello scultore Apollonio Pessina, di Ligornetto.
0 Oreste Gallacchi, 1846-1925. Di Breno. Figlio del notaio e giudice di pace Giuseppe Gallacchi e di Teresa Righetti. Studiò al ginnasio di Lugano, al liceo Parini di Milano e diritto all’università di Ginevra. Fece pratica dall’avv. Carlo Battaglini. Ritornato a Breno fu notaio e contadino, Presidente della Società agricola del III° Circondario, fondatore della Società di mutua assicurazione del bestiame bovino, della Società di mutuo soccorso, della Società per la dotazione delle ragazze povere, della Società dei tiratori, della Società di consumo con panificio (la prima del cantone), della Latteria sociale, del Consorzio della scuola maggiore e della Società malcantonese di lettura con sede a Breno. Eletto nel 1893 deputato al Gran Consiglio restò in carica per 33 anni.
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Apollonio Pessina.
Monumento a Oreste Gallacchi inaugurato a Breno nel 1926, opera dello scultore Apollonio Pessina.
Promosse la costruzione della strada Miglieglia-Arosio (1894); trattò e contribuì a risolvere questioni riguardanti l’agricoltura, le foreste, il territorio, la scuola, ecc. (cfr. Virgilio Chiesa, Lineamenti storici del Malcantone, 1961 e Tra timbri e bigatti, Museo del Malcantone, 2009)
0 Pessina Paul Apollonio (1879-1958). Di famiglia patrizia ligornettese, dopo la scuola elementare, si iscrisse alla scuola di disegno di Mendrisio dove primeggiò per la sua bravura e ottenne il primo premio (1894-1895). Si recò in Francia, a Grenoble; poi a Milano dove frequentò la Reale Accademia di Belle Arti. Costruito nel parco della casa paterna il suo atelier, l’artista si mise a lavorare con intensità indescrivibile. Ricevette commissioni da tutto il Ticino, dalla Svizzera e dall’Italia. I suoi monumenti funebri, in bronzo e in marmo di Carrara, ornano molti cimiteri. Quello di Ligornetto ospita tantissime opere significative del Pessina, il quale era inimitabile nel creare i veli che, pur coprendo le membra, lasciano inalterata l’anatomia. Nel 1920 scolpì il monumento dei Caduti ticinesi durante la Prima guerra mondiale; nello stesso anno entrò per la prima volta come deputato del partito liberale-radicale a far parte del Gran Consiglio ticinese. Nel 1933 venne incaricato di scolpire il monumento della battaglia dei Sassi Grossi di Giornico. Fu quella l’opera che gli diede il maggior prestigio. Il Pessina si divertiva anche a scrivere poesie e novelle e commediole. Dipinse anche, raggiungendo vette molto alte, tanto che la mostra postuma delle sue tele (1964) sollevò entusiasmo persino tra i critici d’arte.
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Sul Passo del San Gottardo si può ammirare il monumento dedicato all’aviatore vodese I° ten. Adriano Guex, caduto l’8.8.1927 al servizio della Patria nella regione alpina del San Gottardo. Monumento del 1928 di Fausto Agnelli.
0 Fausto Agnelli (1879 Lugano – 1944 Lugano). Figlio di Domenico e di Ida Vanoni. Frequentò per qualche tempo l’Accademia di Brera a Milano, per proseguire i suoi studi da autodidatta. Soggiornò a Venezia e a Zurigo. Risiedette stabilmente a Lugano, partecipando con regolarità all’attività espositiva ticinese e nazionale. In un primo periodo sviluppò temi simbolistici di genere macabro e fantastico (maschere, paesaggi settecenteschi). Successivamente abbandonò i temi visionari, dedicandosi soprattutto al paesaggio, in particolare alle vedute delle valli vicine a Lugano. Praticò saltuariamente la scultura. Sue opere sono conservate nei musei di Berna, Ginevra, Losanna e Lugano.
4.12.25/206
Colletta Pro tubercolosi poveri fr 111,85 e Pro vecchiaia fr. 58,25 14.1.26/4
Tiro cantonale di Faido fr. 10.– 21.9.26/95
Visto circolare circa l’istituzione a Riva San Vitale d’un ricovero per fanciulli e ragazzi bisognosi di speciali attenzioni morali e disciplinari, da parte della Congregazione di don Gianella, e riconosciuta la grande utilità di un simile umanitario Istituto, si risolve una modesta contribuzione di fr. 25.– 6.4.27/51
Contributo festa cantonale di ginnastica e giuochi olimpici. Si risolve contributo di fr. 10.– per la festa cantonale di ginnastica a Mendrisio… e fr. 5.– colletta regionale per i giuochi internazionali olimpici che si svolgeranno nel 1928. ndr. Giochi della IX. Olimpiade, Amsterdam.
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22.5.1928/113
Precetti esecutivi ai contribuenti in arretrato ai pagamenti imposte, ecc. 11.6.1928/124
Contributo per l’erezione del monumento all’aviatore Guex… fr. 5.–. 19.9.1928/211
Circolare del Dipt. d’Agricoltura concernente l’acquisto di fieno bresciano… che sarà messo a disposizione dei contadini che scarseggiano di foraggio e al prezzo di costo… 28.12.1928/201
Contributo per l’Opera ticinese d’assistenza alla fanciullezza, Ospizio Sorengo… fr. 25.– 14.2.1929
Tiro federale Bellinzona (28.7.1929) contributo fr. 20.– 30.8.1929/162
Conto per il feretro della Cristina. Si presenta un conto di fr. 50.– del sig. Delmenico Pietro (Pirìi) per avere fornito la cassa da morto per la salma della vecchia Cristina, e si autorizza il pagamento. 25.10.1929/224
Domande di preavviso favorevole per sussidio militare ai militi in servizio. Si accorda preavviso favorevole per ottenere il sussidio militare ai militi Delmenico Timoteo fu Battista, Delmenico Pietro Alfredo di Carlo, Muschietti Giuseppe di Carlo, Bertoli Riccardo di Giacomo chiamati in servizio militare, corso di ripetizione del rgt. 30. 23.12.1929/275
Dono per l’albero di Natale all’ospedale di Castelrotto... fr. 5.– Dieci anni dopo la fine della Prima guerra mondiale, ci si aspettava ormai un periodo di tranquillità e benessere. Ma non fu così. Gli anni ‘30 non furono migliori di quelli che seguirono il Primo conflitto mondiale. Basta ricordare il 1929, anno della grande depressione. Che cosa successe esattamente nell’ottobre-novembre di quell’anno? «Le banche avevano ritirato improvvisamente dal mercato diciottomila milioni di dollari, cancellando le aperture di credito e chiedendone la restituzione» sentenziò Emile Moreau, Governatore della Banca di Francia.
0 La grande depressione, detta anche crisi del 1929, grande crisi o crollo di Wall Street, fu una drammatica caduta dell’economia che sconvolse l’equilibrio mondiale alla fine degli anni Venti, con gravi ripercussioni durante gli anni del decennio successivo. La depressione ebbe alla propria origine contraddizioni simili a quelle che avevano portato alla crisi economica del 1873-1895. L’inizio della grande depressione è associato con la crisi del New York Stock Exchange (borsa di Wall Street) avvenuta il 24 ottobre del 1929 (giovedì nero), a cui fece seguito il definitivo crollo della borsa valori del 29 ottobre (martedì nero). La depressione ebbe effetti devastanti sia nei paesi industrializzati, sia in quelli esportatori di materie prime. Il commercio internazionale diminuì con-
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siderevolmente, così come i redditi delle persone fisiche, il gettito fiscale, i prezzi e i profitti. Le maggiori città di tutto il mondo furono duramente colpite, in special modo quelle che basavano la loro economia sull’industria pesante. Il settore edilizio subì un brusco arresto in molti paesi. Le aree agricole e rurali soffrirono considerevolmente in conseguenza di un crollo dei prezzi fra il 40 e il 60%. Le zone minerarie e forestali furono tra le più colpite, a causa della forte diminuzione della domanda e delle ridotte alternative d’impiego.
9.10.1930/286
Circolare del Dipt. del lavoro ai municipi in data 8 corr. facendo rilevare la crisi della disoccupazione invernale nel nostro cantone e che perciò raccomanda ai Comuni perché facciano eseguire dei lavori pubblici onde procurare lavoro alla mano d’opera disponibile… il Municipio avrebbe risolto di praticare il prolungamento della canalizzazione che riceve gli scoli putridi e l’acqua pluviale del Comune, … e in pari tempo di procedere alla correzione della strada agricola da Novaggio a Pazz, in congiunzione a quella di recente costruita da Pazz alla Cima Pianca… 20.7.1932/158
Per evitare spese il Municipio era disposto perfino a ricorrere al Presidente della Confederazione. Lettera del Presidente della Confederazione on. Motta in punto l’assistenza … fratelli … Si prende visione della lettera dell’on. Presidente della Confederazione sig. Motta in data 6 luglio corr. in risposta alla nostra con la quale lo si pregava a voler interporre i suoi buoni uffici nella vertenza a riguardo il sussidio stato accollato al nostro Comune per l’assistenza del … e sua famiglia da parte del Dipartimento federale di Giustizia e Polizia. 20.7.1932/162
Circa sepoltura della salma di Gambazzi Antonio fu Cipriano. Si prende nota del telegramma trasmessoci dal Dipt. d’Igiene invitando ad autorizzare sepoltura della salma di chi fu Gambazzi Antonio fu Cipriano la quale viene trasportata qui da Parigi. 27.1.1934/491
Domanda della signorina … per sussidio al suo neonato. Si prende visione della domanda inoltrata dalla signorina … tendente ad ottenere il sussidio d’assistenza previsto dalla legge per il suo bambino illegittimo; considerato il suo stato miserabile, e quello dei suoi genitori nonché l’impossibilità di poter avere qualche soccorso da parte dell’autore padre del bambino, si risolve di prendere in considerazione tale domanda, e di trasmettere al Dip. cantonale dell’Interno questo nuovo caso di sussistenza. 24.5.1935/69
Soccorso per vecchi, vedove e orfani pel 1935. Si passano in rassegna n° 18 domande di soccorso per vecchi, vedove ed orfani, col sussidio stanziato dalla Confederazione pel corr. anno 1935, inoltrate dai seguenti: … (seguono 18 nomi di cui 10 vedove) … i quali tutti sono ritenuti bisognosi. Nell’agosto del 1936 il Municipio fa appello ai cittadini perché abbiano a considerare che il Comune non può compiere sforzi superiori alle disponibilità finanziarie; propone inoltre all’Assemblea di autorizzare la Municipalità a compiere dei lavori per combattere la disoccupazione secondo le possibilità finanziarie comunali …
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10.9.36/153
Si risolve di dare fr. 5.– alla Società Sport Lugano per il Giro del Ticino Anche la disoccupazione è causa della povertà dilagante; il Municipio si sente in obbligo di trovare un lavoro, un’occupazione remunerativa ai senza lavoro. 10.9.36/157
Preventivo lavori strade. Si prende atto del preventivo presentato dalla Commissione nominata dall’Assemblea in punto a lavori da compiere nel territorio del Comune per far fronte alla disoccupazione per un importo di fr. 2’000.– … Chi non è in grado di lavorare inoltra domanda per sussidio di crisi; sono numerose e giungono ogni mese sul tavolo dell’Autorità comunale. Con queste si trovano altresì innumerevoli domande di assistenza, anche da parte di compaesani residenti all’estero, a Parigi; senza contare le richieste di proroga di pagamento per imposte arretrate, domande di certificato di miserabilità, ecc. 23.3.37/40
Domande sussidi di crisi. Si presentano domande di sussidio di crisi da parte di alcuni disoccupati: si risolve di preavvisare contro tutte le domande data la stagione avanzata e il prossimo inizio dei lavori stradali. 23.3.37/41
Sussidio vecchi e superstiti. Si passano in rassegna le domande di sussidio per vecchi e superstiti. Si risolve di preavvisare favorevolmente per le seguenti domande (seguono 16 nomi, in gran parte vedove). 20.11.37/110
Soccorso invernale ai disoccupati. Si passa alla scelta dei disoccupati in condizione da essere annessi al beneficio del Soccorso invernale. Vengono proposti i seguenti: … (seguono 18 nomi). Ai disoccupati con carico di famiglia vengono preavvivati fr. 50.– agli altri fr. 30.– o 40.– a seconda delle condizioni economiche. 6.6.39/37
Distribuzione resti cucina militare. Viene discussa l’opportunità di distribuire in modo più equo gli avanzi della cucina militare nel tempo che la compagnia di copertura di frontiera soggiorna qui in paese. Si dà incarico all’usciere di ritirare lui stesso gli avanzi e procedere alla distribuzione alle famiglie seguenti: … (seguono i nomi di 15 famiglie). 21.10.39/60
Sussidi militari. Si risolve di preavvisare sulle domande di sussidio militare nella proporzione seguente: … (seguono 12 nomi e l’importo del sussidio giornaliero a loro attribuito in funzione del n° dei familiari a loro carico, da fr. 2.– a fr. 5,40).
9.3.
Legati, lasciti e altre donazioni Fortunatamente c’è anche chi aiuta finanziariamente il Comune. Innumerevoli sono nei protocolli municipali le annotazioni relative a lasciti, o altro, che testimoniano del-
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l’attaccamento dei nostri concittadini, espatriati e non, per il loro Comune e la loro gente meno fortunata. Il prof. Giuseppe Bertoli, i „Tascòn“, Alice Mayer, Felice Gambazzi, Giovanni Muschietti, i fratelli Fiori,… sono solo alcuni di un vasto numero di altruisti, generosi Novaggesi. 23.7.1914/54
Il sig. notaio dr. Antonio Boveto di Castelfranco con lettera dell’8 corr. comunica disposizioni testamentarie del compianto ns. concittadino Giovanni Muschietti fu Giacomo barbaramente assassinato a Castelfranco, che si riferiscono a legati fatti a favore delle scuole e del comune; disposizioni che qui si trascrivono. „Lascio Lire 600 alle scuole elementari di Novaggio, amministratore il Lod. Municipio e coll’interesse far coniare due medaglie da consegnare una allo scolaro più diligente ed attivo, l’altra alla scolara idem. Lascio Lire duecento per migliorare il sentiero Pazz-Li… strada Novaggio-Miglieglia. Lascio Lire duecento per il trasporto del cimitero a Mavogno Lascio la mia proprietà „Ort di Bedea“ alle scuole elementari di Novaggio perché l’usufruisca per la scuola all’aperto. Pane e sale da distribuirsi il giorno del mio funerale a Novaggio. Esecutore testamentario mio nipote Dino Bertoli.“
0 Usi funebri. Nel mondo latino, sono diversi a seconda delle regioni e quasi non più praticati, quali: … recitare nella casa del defunto il Rosario e tra una decina e l’altra di “Ave Maria” passare a turno boccali di vino locale, pane e formaggio e tessere il necrologio più o meno sincero … assistenza dei defunti di notte fatta da soli uomini o da sole donne a seconda che trattasi di uomo o donna … invitare parenti e amici del defunto al discnàa dal mòrt, pratica ancora in uso alla fine del XIX sec. e poi soppressa; oppure quella di offrire ul ris di mort, ossia un piatto di riso cotto nel latte e condito con burro, a chiunque si presentava alla casa dei parenti. O ancora, in occasione dei funerali di più abbienti distribuire alla casa del defunto o alla porta della chiesa una misura di sale ad ogni famiglia.
5.6.1920 risp 28.12.1931
Donazione F. Gambazzi. Vedi Vol. 1, pag 233. 29.8.1921
Il sig. Sindaco riferisce che dai fratelli Federico e Giuseppe Fiori residenti a Chacabuco Argentina al mezzo del loro rappresentante sig. Angelo Tamburini ha ricevuto la somma di fr. seicento per essere distribuita ai poveri del comune, in memoria dei loro compianti genitori… 8.9.26/88
Offerta Fiori a favore asilo infantile. Il sig. Sindaco comunica che il sig. Fiori Federico Chacabuco, ha fatto offerta di fr. 40.– a beneficio dell’asilo infantile. Se ne prende atto e si risolve lettera di ringraziamento per le ripetute prove di simpatia verso il nostro comune da parte del sig. Fiori.
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23.9.36/164
Offerta di fr. 50.– di Vittorio Muschietti. Si prende atto dell’offerta fatta dal signor Muschietti Vittorio di fr. 50.– … destinati per i poveri del paese … 21.1.38/3
Distribuzione sale legato Del Mollo. Si risolve di far distribuire il sale del legato Del Mollo.
9.4.
Tristi questioni private Come già capitato altre volte, ecco che la Municipalità deve di nuovo intervenire per questo triste caso. 28.3.25/63
Gravidanza illegittima. Il sig. Sindaco riferisce che la sig.na … fu … gli ha notificata la sua gravidanza illegittima ed ha denunciato quale presunto padre del nascituro …. Si risolve far praticare una visita dal medico condotto e relativo rapporto. In seguito la delegazione tutoria provvederà a norma di legge. ndr. Tralasciamo volutamente di entrare nei dettagli della vicenda che, trascinatasi per due mesi, si concluse con un aborto e l’allontanamento dal Comune del responsabile dell’illecita relazione, causa di grave pubblico scandalo e considerevoli spese a carico dell’assistenza comunale. Di tutta la faccenda se ne fece carico il Sindaco.
Altri fattacci sono quelli, purtroppo non tanto rari, di maltrattamento nei confronti della propria moglie o di un proprio familiare; a volte ne è causa il vizio di bere un bicchiere di troppo… 5.11.24/223
Seduta d’urgenza. Arresto …. Il sig. Sindaco riferisce che la notte scorsa … in istato d’ubbriachezza ha percosso la moglie e la figlia e con grida e schiamazzi ha gettato l’allarme e lo spavento nel vicinato. Si è recato nell’osteria del sig. … ha insultato il costui figlio ed anche percosso. Si chiuse in seguito nella stanza portando seco la chiave della stalla per impedire alla moglie di recarsi a governare le bovine. Al Sindaco intervenuto si rifiutò di consegnare la chiave. Una simile condotta dura da diverso tempo. È da ritenersi un individuo pericoloso. Perciò onde evitare altri guai e per la tranquillità e sicurezza della popolazione e della famiglia si risolve l’arresto del detto individuo per 24 ore. Nel frattempo la moglie procederà a stendere particolareggiata denuncia contro il marito. Comunicazione al Capoposto di gendarmeria sig. Trochen perché abbia a procedere all’arresto. 5.12.26/129
… la condotta che tiene mio padre in famiglia data la sua inveterata abitudine di bere la quale lo rende insopportabile … Mio padre è già stato per questa ragione rinchiuso una volta al manicomio cantonale di Mendrisio da dove venne levato per sue buone promesse. Disgraziatamente non ebbe la forza di carattere di cambiare, ed oggi peggiora ogni giorno più vagabondando anche per il paese, pregiudicando alla sua, la dignità nostra. Prego codesta Lodevole Municipalità a intervenire affinché questa situazione sia salvata. Con stima …. Constatato che il sig. … da poco residente in questo comune ha il deplorevole vizio dell’ubriachezza e che in tale stato, se non pericoloso, diventa molesto, noioso, insop-
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portabile e turba la tranquillità domestica; visto che la di lui moglie è ammalata, ha bisogno di assoluta tranquillità; allo scopo di far cessare nella misura del possibile i segnalati inconvenienti; visto la legge … si risolve divieto agli esercenti alberghi, ristoranti, osterie, caffè, ecc. di fornire al sig. … vino, birra, spiritosi e liquori di qualsiasi natura, sotto pena d’una multa d’applicarsi caso per caso dalla municipalità nei limiti delle sue competenze … ndr. Aldo Massarotti, ing. chim., già direttore del Laboratorio cantonale d’igiene e di chimica, commentando nel 2000 uno studio relativo alla schizzofrenìa in Ticino negli anni ‘30, rileva che questa – negli anni dopo la Seconda guerra mondiale – è rientrata largamente nella normalità grazie al sensibile miglioramento delle condizioni sociali e igenico-sanitarie e alla disponibilità di medicamenti adatti a combatterla. Per riguardo al vizio di bere molto e bere male, più oltre aggiunge … ai vini malsani e di pessime fermentazioni, fonti di amine biogene, istamina soprattutto, scatenatrici di cefalee, affezioni epatiche e disturbi cardiovascolari, e, con gli abusi, di delirium tremens; ai pessimi distillati, grappe in particolare, ricche di metanolo, neurotossico per eccellenza…
28.12.28
Istanza della sig.ra … circa maltrattamenti del proprio marito. Io sottoscritta porto a conoscenza di codesta Lod. Municipalità quanto segue. Da oltre 15 giorni dovetti abbandonare forzatamente la casa coniugale causa i continui maltrattamenti e percosse che ricevetti da mio marito … Da circa 8 giorni anche la figlia … abbandonò la casa per le medesime ragioni. Ritengo che anche le bestie (mucca, maiale, conigli e galline) ne devono soffrire per mancanza di mantenimento e per la mala cura. Perciò prego caldamente codesta Lod. Autorità a volersi interessare del caso e in pari tempo domando che mi venga versato a titolo d’imprevisto fr. 50.– per fare fronte alle spese di nutrimento per me e figlia ... Con perfetta stima … 27.3.36/30
Lettera della … circa sua camera e cucina in casa di sua sorella. Si presenta la lettera della … chiedente l’intervento del Municipio per indurre la sua sorella di accomodarla meglio, in casa sua, riguardo il locale assegnatole per cucina e alloggio. Si risolve che si comunicherà alla sua sorella la sua richiesta. 26.6.36/93
Sanatorio militare e … La Direzione del Sanatorio militare ci raccomanda a voler intervenire energicamente presso i parenti della … che, specialmente durante il pomeriggio dei giorni festivi, è causa di molestie contro il buon ordine dell’Istituto stesso. Si risolve di rendere edotta di ciò la sua madre a che abbia a reprimere tale vitaccia di questa sua figlia, per non vederci poi costretti a doverla far ricoverare in qualche istituto di correzione. Altro triste caso privato di cui la Municipalità dovette occuparsi per anni è quello qui sotto riportato. A causa della sua condotta „fuori norma“ la giovane in questione ebbe continuamente problermi con l’Autorità. 21.3.36/25
Riguardo la … …viene trasferita al “Mütter und Kinderheim Alpenblick di …”. … che le spese sono a carico del ns. Comune. Contemporaneamente ci viene trasmesso il conto pel suo trasporto da Mendrisio e altre spese in fr. 46.– da sborsare nelle mani della Gendarmeria ad Astano. ndr. Costruito nel 1906 come Hôtel Alpenblick, durante la Grande Guerra divenne luogo di internamento per militari e chiuso alla fine del conflitto. Fu riaperto nel 1920 dalle suore di
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Sant’Anna e trasformato in Istituto per aiutare madri e bambini bisognosi. Il Comune pagherà la retta dell’Istituto di ca. fr. 120.–/mese.
6.4.36/45
Riguardo lettera Dipt. cantonale dell’Interno da questi inviata alla … Si prende nota d’una copia trasmessaci dal Lod. Dipt. dell’Interno della sua lettera inviata alla … nell’Istituto a …, deplorando la sua condotta in tale Istituto che dà motivo di speciali rimostranze; minacciandola di farla trasferire a Bellechasse, se non dimostrerà buoni propositi di emendarsi. Si risolve di scriverle una lettera raccomandandole docilità e sottomissione ai dirigenti dell’Istituto, per evitare peggioramenti del suo caso.
0 Bellechasse: penitenziario cantonale friburghese e colonia agricola, sul territorio dei comuni di Mont-Vully (Sugiez) e Galmiz. A partire dal 1895 il cantone cominciò ad acquistare nel Grand-Marais i terreni della futura colonia, che nel 1906 misurava ca. 390 ettari. Nel 1898 iniziò il trasferimento dei detenuti che dovevano scontare pene correzionali. Il padiglione femminile è del 1915-16, il corpo centrale del 1917-19 e la chiesa del 1931-32. Dizionario storico della Svizzera
22.10.37/101
… Si presenta una lettera di … chiedente di essere rimpatriata. Si prende atto e si faranno delle pratiche per trovarle un posto adatto. 2.4.38/33
… rimpatrio. Si prende atto dell’ufficio 23 marzo 1938 del Lod. Dipt. Interno circa il rimpatrio di … La stessa doveva venire rimpatriata il 5 aprile ma trovandosi ammalata il Lod. Dipartimento ci suggerisce di concedere ancora vari giorni di proroga. Si risolve di prolungare l’internamento sino al giorno 15 aprile. 8.10.38/76
… Si prende pure atto di una comunicazione del Lod. Dipt. dell’Interno circa la scomparsa di … dal ricovero di …. 22.11.38/94
… Il Lod. Dipt. ci comunica che la nostra attinente … è stata ripresa e nuovamente internata.
9.5.
Faccende contadine Siccome, e lo abbiamo già accennato, la sopravvivenza, la vita, il benessere di una famiglia contadina poteva dipendere dalla salute dell’unica mucca che possedeva, per riflesso la vita dell’intera comunità dipendeva anch’essa in gran parte dall’attività paesana della maggioranza degli abitanti. Ecco perché la salute degli animali era di primaria importanza e guai a non intervenire prontamente in caso di necessità. Ma anche altre attività inerenti il mondo agricolo/contadino dovevano essere sorvegliate e regolamentate dalla Municipalità.
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2.11.1916/231
Malattia bovine. Visto comunicazione della Cassa assicurazione bestiame e del sig. Carlo Bertoli, Ispettore protezione d’animali, si dà incarico a quest’ultimo di procedere ad una visita generale di tutte le bovine e d’intraprendere subito la voluta cura onde poter arrestare e guarire l’infezione della vaginite granulosa. Resta sospeso il servizio di monta fino ad infezione scomparsa. Il sig. Bertoli resta sciolto dall’obbligo di tenere il toro ritenuto compensata per il corr. mese la spesa di mantenimento del toro del comune affidatogli.
0 Vaginite granulosa dei bovini. – Malattia infettiva e contagiosa dei bovini, caratterizzata da un processo infiammatorio… della mucosa vaginale... La malattia è molto diffusa in tutti i paesi. I danni economici da essa causati sono in relazione alla temporanea sterilità e agli aborti precoci che talvolta a essa conseguono. L’infezione naturale avviene per opera del secreto vaginale di bovine infette che, imbrattando specialmente le lettiere, va a contagiare soggetti ancora sani. Il toro, pur potendo intervenire come veicolo di trasmissione attiva o passiva, non è elemento necessario per la trasmissione della malattia... il periodo d’incubazione può variare da 2 a 8-10 giorni. La malattia s’inizia in forma acuta… dopo 3-4 settimane evolve allo stato cronico. La malattia cede ai mezzi di cura con relativa facilità, specie se sorpresa nella forma acuta. Enciclopedia Italiana Treccani
25.8.1917/154
Spese per cura bovine affette da vaginite in parte assunte dalla Cassa di assicurazione, in parte dal Comune e dal proprietario dell’animale… 21.4.1923/39
Raccolta maggiolini. In relazione all’ordine 14 corr. del Lod. Dipt. d’Agricoltura, s’incarica il municipale sig. Muschietti per ricevere e distruggere i maggiolini che gli saranno consegnati. Sarà pagato un premio di cent. 20 per ogni litro di maggiolini distrutti. 30.11.1924
… per decidere sulla istituzione della condotta veterinaria nella giurisdizione della Società agricola del 3° circondario (Malcantone-Valle del Vedeggio). 5.6.25/117
Esperimento di concimazione chimica a Pazz. Si risolve di concedere sul ns. Patriziato quelle zone che il Lod. Dipt. Agricoltura intende utilizzare quali campi sperimentali per concimazione chimica di pascoli, tali esperimenti potendo essere utili per lo sviluppo della pastorizia. 12.6.25/127
Spesa: fr. 5.– all’usciere per accompagnare il delegato federale e fr. 5.– per trasporto concime chimico nella Pianca per campo sperimentale concimazione di pascoli magri. 16.10.25/173
Si fissa il giorno 22 corr. per iniziare la vendemmia. Resta quindi proibito vendemmiare prima di detto giorno sotto multa di fr. 2.– per ogni persona, raddoppiabile in caso di recidiva.
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24.11.25/188
Il sig. Delmenico Giuseppe fu Luigi avendo stamane notificato un caso sospetto di febbre aftosa in una sua bovina, venne tosto segnalato per telefono al Lod. Dipt. d’Agricoltura che in assenza del veterinario cantonale indicò al Sindaco di chiamare il veterinario sig. Soldati di Bioggio che recatosi costì verso le ore 14.30 d’oggi ha constatato che la bovina è veramente affetta di febbre aftosa, e impartì al sig. Delmenico le istruzioni ed ordini da seguire onde impedire nella misura del possibile l’estendersi dell’infezione. Seguendo i suggerimenti del sig. Soldati si risolve avviso pubblico. È dichiarata sospetta e posta quindi sotto sequestro fino a nuovo avviso, la stalla del sig. Delmenico Giuseppe ed il gruppo di stalle adiacenti. Ivi è vietato l’accesso di qualsiasi persona all’infuori di quelle addette al governo del bestiame. Tutto l’abitato e territorio del comune è dichiarato sospetto. Nessun movimento di bestiame della specie bovina, ovina, caprina e suina potrà venire fatto senza permesso, ed il bestiame che vi si trova dovrà essere custodito nelle stalle. Le galline dovranno pure essere rinchiuse. È proibito il trasporto di letame. È sospeso il servizio di monta. Nessun certificato sarà rilasciato dall’Ispettore del bestiame senza autorizzazione. Qualunque nuovo caso anche solo sospetto dovrà immediatamente essere notificato alla municipalità. Si raccomanda la maggior pulizia nelle stalle e le opportune disinfezioni. Si raccomanda di fare bollire il latte ed il siero destinato per l’alimentazione dei suini. Qualsiasi contravvenzione denunciata sarà notificata all’autorità cantonale. Comunicazione al veterinario cantonale. 2.9.1935/107
Delmenico Riccardo (Ninì) circa suo rapporto sul servizio del toro. Si prende in esame la lettera inoltrata dal sig. Delmenico Riccardo (Ninì) comunicante che egli ha constatato „che una grande parte di bovine, già dalla scorso maggio, erano vuote di vitello ed in parte colpite da vaginite granulosa“, e che di conseguenza ha deciso di condurre le sue bovine per la monta presso il toro del Sanatorio militare; dichiarando altresì che non si servirà più del toro comunale fino a quando non avrà la certezza che lo stesso sia immune di malattia infettiva ed abile alla monta; aggiunge altresì „che con ciò non può dire che la colpa del fatto provenga da parte del toro, ma che è pure lecito il pensarlo“. In seguito a varie considerazioni in proposito si risolve di sottoporre il toro ad una visita veterinaria. 2.9.1935
Sulle misure da prendere per la malattia del bestiame, afta epizootica… in premunizione del contagio della febbre aftosa, scoppiata nel bestiame bovino ad Arosio, e per il fatto che il bestiame bovino scaricato pochi giorni or sono dall’alpe Cavalera è stato di passaggio sulle strade del nostro territorio, invita il Municipio ad emanare pubblico avviso che per 8 giorni tutto il bestiame in Novaggio debba essere sequestrato in stalla. Si risolve di annuire a tale invito.
9.6.
Ordine pubblico Sono situazioni ricorrenti e simili tra di loro; tuttavia è importante che l’Autorità non allenti né la sorveglianza né l’intervento repressivo per evitare qualsiasi danno al decoro comunale. Inoltre, a quei tempi, di libera circolazione non se ne parlava. 24.10.24/208
Nulla osta entrata a Novaggio di Losi Colomba. Si risolve rilascio di nulla osta al-
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l’entrata a Novaggio della sig.ra Colomba Losi di Caselle Landi-Milano, allo scopo di liquidare col figlio Felice qui residente urgenti affari di famiglia. 22.9.26/99
Cani pericolosi. Il sig. dott. Masina in data 21 corr. denuncia la Direttrice della Pensione Bellavista per aver lasciato vagare i suoi due cani i quali debbono essere considerati pericolosi per la popolazione. Lo stesso giorno mentre ritornava da Astano fu aggredito dagli stessi presso il cantinotto Poncini, gettato dalla macchina, stracciato e ferito in malo modo. La stessa cosa avveniva due mesi fa al sig. dott. Farner sulla pubblica strada. La proprietaria nonostante sappia quello che avviene e nonostante le preghiere ed invito di tenere a guinzaglio o legati i cani con tali istinti ottemperò solo in parte. Per questo intimò di allontanare i suddetti cani da Novaggio e dai paesi vicini oppure di renderli innocui entro tre giorni, temendo che potrebbero assalire bambini ed altre persone ferendoli in malo modo… Si risolve intimare alla proprietaria dei cani sig.ra Trapper di tenerli rinchiusi ed attaccati in modo da renderli innocui. Non saranno tollerati sguinzagliati né condotti legati sulla pubblica strada, ritenendola responsabile dei danni che potessero recare alle persone. Potranno eventualmente essere uccisi. 30.1.28/14
… circa il girovagamento di cani pericolosi nel comune non muniti di museruola … Si risolve richiamare ai possessori di cani di tal genere … 28.4.1928/89
Proibizione di gettare immondizie, ecc. nei ruscelletti vicini al paese. Si risolve di esporre al pubblico, richiamando la popolazione all’osservanza del regolamento comunale che vieta il gettare le immondizie e detriti d’ogni sorta nei valleggi o ruscelli nelle vicinanze del villaggio e delle strade; con multa ai contravventori come di legge. Altre denunce si riferiscono a furti e furterelli, a ruberie, ad appropriazioni indebite o quantomeno inaspettate. Nel contesto la Municipalità ne approfitta per avvisare tutta la cittadinanza. 23.8.1928/186-187
Avviso al Sanatorio per reprimere furti dell’uva da parte dei militi ivi ricoverati. Si risolve di scrivere lettera alla Direzione del Sanatorio, allo scopo di rendere avvisati i militi ivi ricoverati, che non si ripetino come l’anno scorso, i piccoli furti di uva, che da parte di alcuni di loro si sono effettuati. Divieto di recarsi sui fondi altrui senza permesso. Si risolve di esporre al pubblico, avviso di divieto a chiunque, di passare sui fondi altrui senza permesso, specialmente ove trovasi uva, frutta e generi di campagna, anche a coloro in possesso di patente di caccia. Oltre al personale incaricato per tali denunce, qualsiasi persona uomo o donna è in dovere di denunciare all’autorità comunale i contravventori. Due esempi ci rendono attenti ai furti compiuti da ladri a quattro zampe e da giovani delinquenti. 6.12.1928/174-175
Furto di pollame! Il suddetto Municipio segnala altresì un fatto di non lieve gravità che si è constatato pochi giorni addietro; trattasi che da alcuni pollai in immediata
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adiacenza del paese venne a mancare 7 capi di polleria, e che i complici di tal fatto non si conoscono ancora; si risolve di segnalare l’accaduto al Capoposto Gendarmeria in Breno. Cane lupo del Lotti. Nel dubbio che il cane lupo del sig. Lotti Giuseppe non sia estraneo alla scomparsa di detti capi di polleria (perché dicesi d’essere stato veduto un giorno portare in bocca una gallina) si risolve di avvertire il sig. Lotti per l’ultima volta, intimandogli di tener a bada il suo cane e con museruola; e che in caso diverso si procederà con tutto rigore nella procedura di legge. 5.6.1920
Contravvenzioni. Denunciati dal sig. Cantoni Ilario fu Domenico, verbalmente, per furto di ciliege a suo danno nel proprio fondo, i ragazzi: Muschietti Leo, Solcà Guido e Bertoli Giovanni di Ernesto; si infligge a ciascuno la multa di fr. 1.–. Denunciati dal sig. Fornaroli Fortunato, per furto di fragole a suo danno negli orti Provino i ragazzi Ero e Siro Gambazzi di Massimo e Gambazzi Romano di Felice; si infligge pure a ciascuno la multa di un franco. Il nome dei multati sarà affisso all’albo comunale. ndr. Età dei giovani “delinquenti”: Leo 11 anni; Siro 7 anni; Ero 6 anni; Romano 4 anni.
A quanto sembra erano soprattutto i ragazzi ad essere strettamente sorvegliati, ma non solo loro. 26.11.1928/169
Avviso per togliere l’abuso dei fanciulli che la sera fanno chiasso in piazza e nelle contrade. Si risolve di proibire, mediante avviso esposto al pubblico, il baccano e lo scorrazzamento dei fanciulli sulla piazza e nelle contrade del paese quando già calata è la sera, e multare i contravventori a detto ordine. 10.1.1930/23
Multe. Si decide di infliggere la multa di fr. 2.– a ciscuno dei ragazzi … (seguono 3 nomi) i quali vennero denunciati dal maestro per aver gettato palle di neve entro l’atrio della scuola e sulla porta di entrata nella casa comunale. 13.8.1930/259
Avviso al pubblico pel divieto di giuochi sulla piazza. Si risolve di esporre avviso al pubblico colla proibizione di giuocare al fotbal sulla piazza comunale, sotto la comminatoria d’una multa che il Municipio applicherà di sua competenza ai trasgressori. 13.5.1932/114
Avvisi da esporre al pubblico. Si risolve di esporre al pubblico l’avviso vietante ai ragazzi il tirasassi nei loro giuochi. Avviso divieto per l’ingombro delle cunette lungo le strade, riali, ecc. con sassi e rifiuti d’ogni sorta provenienti dalle proprietà confinanti le strade. Avviso vietante di esporre dalle finestre, sopra la piazza e contrade pubbliche le coltri, tappeti, ecc. per spolverarli dopo le ore 9 del mattino. 7.5.36/72
Circa il divieto di lavorare in pubblico nei giorni festivi. Il Rev. Parroco Andina con sua lettera in data 5 corr. invita il Municipio a voler, come di legge, emanare ordini per reprimere il lavoro in pubblico di opere feriali nei giorni festivi legalmente riconosciuti; in seguito a discussione in proposito la Municipalità con voti 3 (tre) contro 2 (due) risolve di non aderire a tale invito, e ciò in omaggio alla libertà di pensiero e di coscienza.
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Nel Bollettino parrocchiale di Novaggio del luglio 1936 (archivio privato Piergiorgio Demarta), Don Andina ritorna sulla scandalosa pratica del lavoro domenicale, un andazzo che deve cessare.
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26.6.36/97
Circa schiamazzi e turbolenze notturne. Constatato di sentire soventi volte degli schiamazzi, canti e turbolenze ecc. anche oltre la mezzanotte, sia in esercizi pubblici che in case private e nelle vie del paese specialmente nei giorni di festa, si risolve che d’ora in avanti si provvederà con severe misure di polizia locale alla repressione di tali abusi come ai dispositivi di legge. 15.4.37/51
Analisi latte … Si prende visione della comunicazione del Lod. Laboratorio chimico cantonale in punto all’analisi del latte delle bovine di … Dall’analisi risulta che detto latte è stato fortemente annacquato. Da ciò ne deriverà una contravvenzione. 24.6.37/67
Rapporto contro Cavalli. Si presentano ancora due rapporti contro il sig. Cavalli avendo il suo cane morsicato la bambina Timolati Erminia e aggredito Bertoli Giovanni di Ernesto. Si risolve di chiamarlo di presenza.
9.7.
Sentore di crisi, sentore di guerra Nel dizionario del benessere non si trovano parole come: munizione, oscuramento, copertura frontiere, evacuazione, razionamento. Purtroppo questi sono segnali dell’avvicinarsi di una nuvola nera. 25.4.33/97
Riguardo le casse di munizioni per militari in caso di guerra. Si prende nota della consegna che ha fatto al funzionario militare Gambazzi Eugenio, di 4 casse di munizione, cartucce e ciò per ordine e disposizione del Lod. Dip. Militare. 13.10.33/439
Permesso del deposito delle casse di munizione militare nella sala municipale. Si prende nota del permesso datoci dalla Direzione dell’arsenale a Bellinzona di tenere le casse di munizione militare nella sala municipale. 22.10.36/192
Circolare oscuramento notturno. Si prende atto di una circolare del Lod. Dipt. Militare in punto all’oscuramento notturno per la protezione antiaerea. 24.11.36/208
Nomina delegato per spegnimento luci per protezione antiaerea. Si passa alla nomina… nella persona del sig. Delmenico Domenico fu Alessio. 5.1.37/2
Pesatura del pane obbligatoria a datare dal 1° gennaio 1937. Si risolve di obbligare i fornitori di pane a voler procedere alla pesatura del pane messo in vendita e ciò in base alla legge.
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21.3.38/31
Spesa per il corso copertura frontiera. Si approva la spesa riscontrata per il corso di copertura di frontiera 8.9.38/69
Circolare Dipt. Militare per oscuramento. Si prende atto della circolare … circa le norme da osservarsi per l’esercizio d’oscuramento prossimo. 24.9.38/73
Oscuramento. Si procede alla nomina degli incaricati di controllo delle misure per l’oscuramento che verrà effettuato il giorno 27-28 corr. mese nelle persone seguenti: Delmenico Domenico fu Alessio; Delmenico Alfredo, segretario; Gambazzi Quinto, usciere. 29.8.39/53
Commissione per l’alimentazione. Si risolve di nominare una Commissione comunale per l’alimentazione nelle persone dei seguenti: Gambazzi Ildo, Sindaco; Delmenico Domenico e Bertoli Ermenegildo, municipali, a membri; Delmenico Alfredo, segretario, a supplente. 18.9.39/54
Delegato fornitura paglia ai militari. Per la fornitura e controllo della paglia e fieno ai militari qui accantonati si passa alla nomina di un delegato nella persona del signor Delmenico Camillo. 4.11.39/66
Delegazione per istruzioni circa il razionamento. Si dà incarico al segretario di recarsi a Magliaso per assistere ad una conferenza istruttiva sul razionamento.
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L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo (Sofocle)
10.
Ancora anni di guerra “L’anno 1939 è sceso nella tomba maledetto da tutti. Il 1940 non si annuncia migliore del suo predecessore, anzi, la macchia d’olio della guerra si allarga paurosamente“. Con queste parole si apriva un trafiletto apparso su Il Malcantone nel gennaio del 1940. Nel corso del conflitto, il giornale fornisce raccomandazioni e consigli ai suoi lettori: “…non trascurare nulla per aumentare i prodotti del suolo. L’immediato avvenire non ci riserva nulla di buono! La mancanza di generi alimentari ci può sorprendere…”. Ognuno dunque, doveva fare la sua parte: gli uomini, mobilitati, e i giovani, che sono spronati in un articolo del 1943 ad arruolarsi volontari nelle guardie locali. Nel Malcantone infatti “…ci sono ancora alcune centinaia di uomini e giovani dai 16 ai 19 anni che dovrebbero domandare l’ammissione nelle guardie locali. È un dovere d’onore da parte loro di fare questo passo (…) non si facciano, quindi, tirare l’orecchio e seguano l’esempio di quelli della prima ora“. Anche le donne devono fare il loro dovere in tempo di guerra e sono chiamate, in un articolo del 1940, a “riprendere gli arnesi che gli uomini hanno abbandonato sul solco (…) continuare il loro lavoro piene di coraggio e di speranza“. I Malcantonesi sono inoltre chiamati, dalle colonne del loro giornale, a contribuire alla colletta indetta nel 1943 da parte della Croce Rossa, o ancora quella del Natale del Soldato. “Aiutate, regalate! Appoggiate l’azione pel Natale del Soldato 1940! È uno dei doveri di ogni svizzero di comperare la carta storica La Svizzera in armi e la targhetta del soldato…” (cfr. Il Malcantone in tempo di guerra, di Daniela Delmenico, Il Malcantone, maggio 2018). Ecco una copia, in tedesco, di detta carta storico–geografica della Svizzera.
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… ognuno doveva fare la propria parte …
0 Notizie sulla carta storica „Svizzera in armi“ Artisti e storiografi di fama hanno creato quest’opera storica destinata a finanziare l’Azione pro Natale del Soldato 1940. Il testo e le immagini si fondono armoniosamente costituendo un tutto omogeneo. A questa guida, tanto originale quanto approfondita, della nostra storia svizzera è assicurato un valore duraturo. La parte centrale presenta una carta storica illustrata della Svizzera con gli stemmi dei cantoni e delle città, come pure le date più salienti della storia; essa è inquadrata simbolicamente da vignette colorate che rappresentano la difesa moderna. A tergo porta un breve ma preciso sunto della nostra storia, abbellito con artistici disegni a penna. Il frontespizio della carta ci mostra un vigoroso lanzichenecco e un milite dei nostri tempi nell’atto di proteggere lo stemma della nostra Patria; la parte inferiore è ornata dai vessilli del nostro Esercito; ambedue le parti anzidette sono di due colori, rosso e nero. Per trovare una data importante, un avvenimento saliente o una personalità influente nella storia del Paese, basterà consultare questa carta. Si avrà subito l’informazione desiderata. Essa sarà pure un’eccellente guida per chi desidera ricordarsi gli stemmi dei cantoni e delle città. Chi poi s’interessa delle nostre nuove armi, vi troverà rappresentate, in imitazione d’acquarello, quasi tutte le armi. Non è per caso che questa nuova carta storica sia apparsa per il Natale 1940. Essa venne creata in occasione del 650° anniversario della fondazione della Confederazione elvetica che sarà celebrato l’anno venturo. La carta costituisce così il degno inizio di questa memorabile manifestazione. Come carta commemorativa, ricordo prezioso della mobilitazione 1939-1940 e, nel medesimo tempo, anche come mezzo d’insegnamento della storia, essa non dovrebbe mancare in nessuna famiglia svizzera, essendo essa un contributo alla difesa spirituale della Patria. Chi non è ancora in possesso di questa carta, è gentilmente invitato a volerla acquistare. Si potrà ottenerla all’Ufficio centrale dell’Azione Pro Natale del Soldato, Effingerstrasse 3, Berna, come pure in tutte le librerie al prezzo di fr. 2.–. Dietro domanda essa viene fornita anche non piegata, cosicché si potrà incorniciarla e farne un quadro di valore. (Schweizer Soldat, Band 16, Jahr 1940-1941)
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Nei documenti comunali dell’anno 1940 non viene presentato, come di regola dal 1908, alcun gruppo politico, né si trova traccia di liste elettorali con i relativi candidati. Il Municipio di Novaggio, per il quadriennio 1940-1944, venne deciso a tavolino e come sindaco fu scelto Delmenico Camillo, forse per la sua età (64 anni) e perciò libero da impegni militari, o forse anche per la sua disponibilità e reputazione di uomo corretto, severo e giusto. Insomma: l’uomo giusto, al momento giusto, al posto giusto. 11.3.40/1
Proclamato Sindaco. Viene data lettura del verbale di proclamazione a Sindaco del signor Delmenico Camillo fatta dalla Lod. Giudicatura di Pace del Circolo di Breno. Il signor Sindaco apre la seduta e con appropriate parole dà il benvenuto ai colleghi di Municipio invitandoli a cooperare con lui nel lavoro di amministrazione del Comune che dati i tempi che corrono si presenterà molto arduo. Due anni più tardi, per raggiunti limiti di età, Delmenico Camillo presenterà le sue dimissioni che verranno del tutto ignorate; infatti, negli atti comunali non si trova il benché minimo accenno se queste siano state rifiutate o se gli sia stato rivolto un invito a ritirale. Nulla. Il sindaco rimarrà in carica fino alla fine del suo mandato. 16.1.42/16
Dimissioni del Sindaco. Il Sindaco Delmenico Camillo presenta le sue dimissioni dalla carica di Sindaco e Municipale a partire dal giorno in cui verrà dato il resoconto della revisione dei conti comunali dell’esercizio 1941-42. Le trattande gestite in quei quattro anni dal Municipio (è questo il nuovo termine per designare l’Autorità comunale non più chiamata Municipalità) furono ovviamente concentrate nel salvaguardare un minimo di sicurezza alla popolazione reduce da un lungo periodo di crisi dopo quel bagliore di speranza d’inizio secolo. Per riguardo ai militari di stanza a Novaggio si può affermare che questi non invasero il paese come già fecero nel corso del primo conflitto. Nei libri di protocollo le osservazioni a loro riguardo risp. a particolari situazioni tipiche dei tempi di crisi sono poche. 4.2.40/93
Evacuazione. Si prende atto di una circolare del Dipt. Militare in punto alla nomina di un delegato comunale per la preparazione del ricevimento eventuale degli evacuati. 14.8.40/63
… visto che in paese non ci sono più militari … 6.9.40/68
Atti catastali. … il Comune è invitato a preparare un luogo sicuro per occultarli fuori da ogni pericolo incombente in questi momenti di guerra … 6.9.40/69
… pagato la somma di fr. 337,95 al proprietario dell’albergo Lema per accantonamento della truppa.
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27.3.41/39
Alla domanda dell’On. Ispettore Scolastico se per la prossima mobilitazione l’aula scolastica verrà occupata dalla truppa si risolve di rispondere che il Municipio non è di questo avviso salvo casi urgenti. 26.11.42/128
Internati polacchi in Astano. Avuto sentore che il Cdo degli internati polacchi residenti ad Astano ha intenzione di estendere il raggio di sortita fino e compreso il nostro Comune si risolve di scrivere alla stesso facendo conoscere il nostro punto di vista contrario. Ovviamente furono gli aiuti ai più poveri e/o ad istituzioni benefiche ad essere costantemente all’ordine del giorno. Sussidio di crisi; soccorso invernale; soccorso Vecchiaia e Superstiti; sussidio per famiglie disagiate; garanzia per degenza all’ospedale; garanzia per figlio illegittimo; certificato di indigenza; domanda di gratuito patrocinio,… cambia il nome ma la sostanza rimane, cioè l’incessante richiesta di denaro per poter sopravvivere. Per tutta la durata del conflitto la Commissione comunale per le opere assistenziali non conosce tregua e le domande sono ogni anno in costante aumento. Ecco alcuni esempi. 4.2.40/94
Domande sussidio vecchiaia e superstiti… oltre a quelle che hanno beneficiato nel 1939 vengono preavvisate favorevolmente le seguenti nuove; … (seguono 18 nomi). 22.4.40/29
… assistenza ns. compaesano a Parigi fr. 70,40. 6.2.41/11
Domade di sussidio per Vecchi e Superstiti per l’anno 1941: n° 34 di cui da parte di 23 donne sole/vedove. 15.4.41/44
Si autorizza il pagamento della somma di fr. 7,50 alla cassa comunale della città di Berna per conto del nostro attinente … colà residente. Questa spesa concerne fornitura scarpe militari. 24.5.41/54
Sussidio allievi scuole maggiori. Si risolve … di stanziare un sussidio di fr. 2.– a ciascun allievo che partecipa al raduno del Grütli. ndr. Commemorazione dei 650 anni della Confederazione
30.10.41/126
Viene accordato un sussidio di fr. 30.– mensili alla nostra attinente … residente a Ginevra perché caduta nell’indigenza. 30.10.41/126
Si risolve di accordare fr. 10.– quale sussidio comunale per l’opera Soccorso Invernale. 23.12.41/138
Vengono esaminate n° 5 domande di soccorso invernale presentate dai seguenti. …. Si risolve di apportare le dovute correzioni la dove i dati non corrispondono a verità.
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4.3.42/35
Offerta di fr. 10.– alla Croce Rossa Svizzera (offerta rinnovata a settembre). 25.6.42/76
Aiuti e sussidi per famiglie disagiate: sì 17; no 11 9.7.43/51
Spese funerali XY. Vengono presentate alcune note di spesa per funerale di XY… il Comune si assume tutto l’importo…. 26.10.43/84
Domanda per ottenimento pantaloni a prezzo ridotto… 31.3.45/13
Offerta di fr. 50.– a favore del Dono Nazionale Svizzero. Alcune tra le più tristi situazioni private di cui ebbe ad occuparsi la Municipalità, ritornano a preoccupare. È il caso della nostra attinente internata al Kinderheim di … (cap. 9, pt. 9.4) e di quello della giovane (che designamo con le lettere ZZ) che ebbe destino molto simile a quello di chi l’aveva preceduta. Per tutti questi casi il Comune doveva garantire, foss’anche solo in parte, il sostentamento. 13.7.40/54
… Si prende atto che la nostra attinente … è stata arrestata ed internata nel penitenziario di Lugano a nostra disposizione. Si risolve di procedere per l’internamento in una casa di correzione. 9.5.41/53
Invito alla Delegazione Tutoria per la nomina tutore a ZZ. Si risolve di invitare la Delegazione Tutoria a voler nominare un tutore alla ZZ. Dato che la madre trovandosi degente all’ospedale di Castelrotto non può esercitare nessuna sorveglianza sulla stessa. 17.3.42/43
ZZ e suo internamento. Si risolve di interessare l’On. Procuratore pubblico circa un’eventuale internamento di ZZ in una casa di correzione. 26.5.42/69
Pro Infirmis e ZZ. La Pro Infirmis ci comunica che a giorni verrà in paese un’incaricata per prendere in consegna la nostra attinente ZZ la quale verrà internata in un’Istituto ad Altstätten. 23.11.42/128
ZZ. Il Lod. Dipt. dell’Interno ci fa sapere come l’Istituto di Bellechasse non intende più tenere presso di sè la nostra attinente ZZ e ci invita a procedere al suo rimpatrio. Si prende atto.
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Casvegno (Mendrisio): luogo di cura per pazienti psichiatrici (La Regione, 11.5.2020).
Restiamo sorpresi altresì dall’invito al Sindaco di rendere visita a Casvegno ad alcuni nostri concittadini. Quanti? Non lo sappiamo, forse tre o quattro. 21.1.41/10
Si delega in Signor Sindaco a voler praticare una visita al manicomio di Casvegno per sincerarsi sullo stato di salute di alcuni nostri concittadini ivi ricoverati e per i quali il Comune ne sopporta le spese di degenza. Le spese a carico del Comune non si limitavano a sostenere i più bisognosi. C’erano spese correnti a cui far fronte per garantire il mantenimento dello status quo. Nei mesi di marzo-aprile del 1940 si rese indispensabile la riparazione del tetto dell’asilo con una spesa di fr. 200.– e si dovettero altresì riattare alcune strade comunali per un montante di fr. 307,35. Detti lavori furono resi vani quattro mesi più tardi da uno straordinario nubifragio. Ecco perciò motivato l’invito ai cittadini, poi rinnovato nel maggio del 1941, di pagare il dovuto al Comune. Troppa severità da parte del Municipio? 27.3.40/22
Invito ai morosi al pagamento … Si risolve di esporre all’albo comunale un avviso invitante i contribuenti morosi alle imposte comunali, acqua potabile e cassa malati a voler regolare le loro pendenze verso il Comune entro il 25 aprile 1940. Trascorso detto termine si darà mano alle misure esecutive, alla sospensione del sussidio acqua potabile e all’applicazione … come di legge. Tale misura è resa necessaria visto la trascuratezza dei contribuenti nel pagare i propri tributi. Per fortuna, ad aiutare i più poveri del Comune concorsero anche alcuni generosi benefattori. 10.6.41/62
Dono fr. 100.– Eva Zürcher in memoria Alice Meyer. Si prende atto con vivi ringraziamenti del dono di fr. 100.– da parte della Signora Zürcher Eva in memoria della sua compianta sorella Meyer Alice. Tale somma è destinata ai poveri del paese.
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14.8.41/87
Offerta fr. 20.– dentista Rufer in memoria A. Tamburini. Si prende pure atto del dono della somma di fr. 20.– a favore dell’asilo fatto dal signor dentista Rufer in memoria di A. Tamburini. 23.12.41/139
Dono Eva Zürcher in memoria di Alice Meyer. Distribuzione. Si passa all’assegnazione di fr. 55.–, parte della somma che la signora Eva Zürcher ha fatto pervenire al Comune per i poveri in memoria della sua defunta sorella Alice Meyer. Viene assegnata la somma di fr. 5.– a ciascuno dei seguenti: (seguono 11 nomi). Il resto della somma cioè fr. 45.– verrà ripartita in altra occasione. Modesta forma di introito per il Comune erano – come sempre in passato – le multe derivanti dalle piccole contravvenzioni al regolamento comunale:
– vago pascolo di galline, di capre, di bovine; – mancato rispetto dell’orario di chiusura degli esercizi pubblici, dove la multa per l’esercente ammontava fino a fr. 10.– e a fr. 2.– per ogni avventore; – ballo senza regolare permesso; – violazione decreto sulla vendemmia; – sperpero di acqua potabile; – taglio fieno in giorno festivo. Il tema alimentazione era anch’esso in qualche modo di competenza del Municipio che di tanto in tanto veniva sollecitato dall’Autorità cantonale. 4.12.40/98
Latte. Si risolve di notificare la Lod. Dipt. Agricoltura che il latte esistente in paese è appena sufficiente per i bisogni della popolazione del nostro Comune. 21.1.41/8
Campicoltura. Si passa alla nomina di una commissione comunale perché abbia ad interessarsi presso la popolazione al fine di maggiormente sviluppare la coltivazione del grano e delle patate. La stessa viene così composta: Delmenico Camillo, Cantoni Edmondo, Hans Kupferschmid, Bertoli Carlo e Demarta Canzio. 6.6.42/73
Latte e sua distribuzione. Si risolve di ordinare a tutti produttori di latte che col 1° luglio il latte non può più essere venduto direttamente al consumatore ma bensì portato tutto al posto centrale di raccolta cioè alle due latterie esistenti. 4.9.43/70
Domanda mele a prezzo ridotto. Vengono esaminate le domande inoltrate per ottenere mele a prezzo ridotto. Si risolve di preavvisare favorevolmente a tutte le domande e di ordinarne un quantitativo a fr. 24.– il ql. da distribuire a coloro che non hanno il diritto di averne a prezzo ridotto. Sensibile era il tema legato all’ordine pubblico che doveva sempre e comunque essere garantito dall’Autorità e rispettato dai cittadini.
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27.5.40/39
Rapporto contro ragazzi. Vengono presentati rapporti da parte di … contro alcuni ragazzi per danni arrecati alle proprietà e fontane. Si risolve di rendere attenti i genitori che il ripetersi di simili azioni da parte dei loro figli comporterà l’applicazione di una multa di fr. 2.– per ciascun ragazzo. 9.5.41/52
Deposito immondizie. Si risolve di scegliere un luogo adatto per deposito immondizie e compera terreno. 24.6.41/66
Invito ai cittadini di sgomberare i letamai. Si risolve di esporre all’albo comunale un avviso invitante la cittadinanza a voler sgomberare i letamai che si trovano in prossimità delle strade comunali in paese. 18.10.41/119
Compera terreno dagli eredi fu Delmenico Giovanni „Barbis“. Si risolve di procedere alla compera del terreno sito in località detta Bollette di proprietà degli eredi fu Giov. Delmenico per adibirlo a deposito dei rifiuti per la somma di fr. 42,29. 9.1.42/9
Minorenni negli esercizi. Il signor Meyer municipale propone che vengano avvisati gli osti che possiedono il gioco del piccolo Fot-Bal che non devono tollerare nel loro esercizio i ragazzi che ancora frequentano la scuola. La proposta viene accettata. 22.9.42/101
Ordinanza municipale per ovviare ai furti campestri. Si risolve di esporre all’albo municipale un ordine municipale richiamando il divieto assoluto a chicchessìa di penetrare nei fondi altrui di notte e ciò fino a raccolto ultimato. Si risolve pure di incaricare alcune guardie notturne per la sorveglianza. 9.7.43/50
Contravvenzione. Si prende atto di n° 7 rapporti di contravvenzione per furto di ciliegie a carico di … (seguono 7 nomi) tutti di Banco, ai quali viene fatto invito a presentare le loro giustificazioni entro il 16 luglio. In contrasto con tutto quanto citato precedentemente, la lettura del Libro protocolli di quegli anni ci rivela, e ci sorprende, quante furono le richieste al Municipio per ottenere il permesso di organizzare una festa da ballo. Durante tutto il periodo bellico l’autorizzazione venne richiesta quasi esclusivamente da due esercizi pubblici, il ristorante Centrale e il ristorante Terrazza, questi semplicemente perchè disponevano in famiglia dei due-tre suonatori per formare l’indispensabile orchestrina. 8.8.41/80
In punto a permessi di ballo si risolve in via di massima di non accordare permessi che per due volte al mese (ndr. e in altra sede si precisa: se in regola con il pagamento delle imposte comunali). Al termine della legislatura, Delmenico Camillo – proclamato sindaco quattro anni prima – si ritirò a meritata quiescenza, lasciando il Comune in buone condizioni.
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Assemblea comunale del 20.2.1944 (termine della legislatura).
Per le elezioni comunali del 1944 vennero presentate tre liste di partito e questo fece credere al ritorno della pace; si dovette però attendere ancora un anno. Alcune tra le prime risoluzioni del nuovo Municipio ci mostrano che la vita continuava come negli anni precedenti. 20.3.44/20
Progetto funivia. Il Lod. Dipt. Agricoltura ci invita a dare la nostra adesione ad un progetto di funivia da costruirsi sulla tratta Arosio-Gravesano. Si risolve di rispondere che il Municipio non trova per il nostro Comune grande interesse. 26.5.44/29
Ballo. Si risolve di rinvenire sulla decisione municipale circa il permesso di ballo in paese due volte al mese. Il ballo resta libero per tutte le domeniche e altri giorni. 5.7.44/37
Paga oraria lavori in Comune. A coloro che prestano la loro opera quali operai per il Comune si risolve di accordare loro fr. 1,20 per ora ai muratori e fr. 0,90 per i manovali. 18.7.45/36
Radio e suoni oltre l’orario di polizia. Si risolve di richiamare l’attenzione dei possessori di radio che il funzionamento oltre le ore 11 deve avvenire in modo da non recare disturbo ai vicini. 5.10.46/22
Multe per trasgressione al Regolamento comunale. In seguito a contravvenzione elevata contro 7 ragazzi per aver giocato alla palla sulla pubblica piazza si risolve l’applicazione della multa di fr. 0,50 ciascuno.
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Dal n° 1 dell’Almanacco popolare malcantonese e Bassa Valle del Vedeggio 1942, Edizione L.E.M.A., Agno.
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Per quanto attiene al Patriziato rileviamo che in quegli anni iniziava a spirare un vento di indipendenza… 8.1.44/7
Progetto regolamento patriziale. La Commissione nominata dall’ Assemblea patriziale per la compilazione di un progetto di regolamento patriziale per la separazione della fronte amministrativa con quella del Comune, ha presentato un progetto di regolamento con un rapporto di minoranza e 1 rapporto di maggioranza. Il Municipio, visto le gravi difficoltà che la situazione in questi momenti difficili causa la guerra, risolve di invitare gli estensori del rapporto di maggioranza di rimandare la cosa a tempi migliori. 20.4.45/20
Richiesta versamento fr. 4’500.– da parte del Patriziato. L’Ufficio patriziale domanda che il Comune abbia a versare la somma di fr. 4’500.– concernente introito tagli boschi patriziali. Si risolve di rispondere che il Comune col versamento della somma di fr. 2’000.– ha creduto di liquidare ogni pretesa vicendevole tanto più che il Patriziato di Novaggio non ha mai versato la somma di fr. 11’000.– votata dall’Assemblea patriziale già nel 1899 a favore della costruzione dell’acquedotto. La Seconda guerra mondiale termina sul teatro europeo l’8 maggio 1945 con la resa tedesca e, in quello asiatico, il 2 settembre con la resa dell’Impero giapponese dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e di Nagasaki. Considerato come il più grande conflitto armato della storia, costato all’umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri con un totale che oscilla tra i 55 e i 60 milioni di morti, la Seconda guerra mondiale ha lasciando il nostro Paese pressoché intatto. A Novaggio, solo un avvenimento, per noi straordinario, venne a turbare la nostra apparente tranquillità. Sul Gheggio, in territorio di Curio, sul confine tra i due comuni, il 21 marzo 1945 si concluse tragicamente il destino di un aviatore statunitense. Il caso Callaway ci ricordò che il mondo era ancora in guerra. Ne riparleremo al cap. 29.
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Le tre liste presentate per le elezioni comunali del 1944.
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Ogni problema ha tre soluzioni: la mia, la tua e quella giusta. (Platone)
11.
Tre piccioni con due fave Nelle prima metà del Novecento i Municipali di Novaggio si videro più o meno tutti confrontati con un problema di ristrutturazione del centro del paese. Si trattava in sostanza di trovare una soluzione per l’oratorio, il lavatoio e il deposito del materiale comunale. Come si può osservare nell’immagine, i tre punti da risolvere erano tutti collegati in qualche modo con la Chiesa, cioè la Parrocchia, con la quale bisognava collaborare. Novaggio Chiesa San Siro e piazza Ferrer.
oratorio
lavatoio
deposito
In estrema sintesi i problemi tra Comune e Parrocchia erano rappresentati da: 1. l’oratorio, la cui proprietà fu a lungo misconosciuta e usato sia dal Comune che dalla Parrocchia; 2. il lavatoio, accollato alla sagrestia, fonte di umidità e oltretutto deturpante l’estetica della Chiesa; 3. il deposito di materiale del Comune situato tra i muri del campanile e della Chiesa. La soluzione migliore era quella di staccarsi fisicamente dall’edificio religioso in modo da non intralciarsi a vicenda. Riportiamo qui di seguito l’evolversi della situazione tramite dettagli tolti dai verbali comunali e parrocchiali.
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11.1.
L’oratorio Già a fine Ottocento la Municipalità necessitava di un locale per i bisogni del Comune, spazio che intendeva ricuperare dalla Parrocchia, la quale non voleva demordere dal suo presunto diritto sull’oratorio. Seduta della Municipalità del 14.8.1892, trattanda 87
Invito al Consiglio Parrocchiale d’avanzare le pretese che la Parrocchia può avere inverso il Comune nonché di mettere a disposizione del comune l’oratorio per la fine del corr.te mese. Si risolve d’invitare il Consiglio Parrocchiale ad avanzare le eventuali pretese che la parrocchia credesse avere verso il comune onde definirle; nonché si risolve d’invitarla a mettere a disposizione del comune il locale vicino alla chiesa nella casa comunale di proprietà del comune attualmente occupato dalla parrocchia abbisognando esso locale per riporre materiale comunale. 5.9.1892/100
Esaminato l’ufficio in data 4 corr. del Consiglio parrocchiale col quale invita la scrivente a lasciare libero il transito per la porta della casa comunale per entrare nell’oratorio, a maggioranza di voti si risolve di non far luogo a detto invito perché redatto in modo che da esso non emerga una preghiera, bensì chiaramente appare che la parrocchia vanti un diritto su detto locale che si ritiene appartenere risolutivamente al comune. 18.10.1892/119
Sentito il rapporto della Commissione incaricata degli affari della chiesa, … si accetta il n° 2 che il locale cosi detto oratorio essendo di proprietà comunale il comune solo abbia il diritto di disporne. Si accetta il n° 3 di concedere alla parrocchia l’uso come in passato del locale a pian terreno della casa comunale attiguo alla chiesa solo provvisoriamente e sino a che i diritti vantati dal comune e dalla parrocchia sull’uso di detto locale siano definitivamente accertati, coll’aggiunta che l’usciere abbia ad aprire e chiudere la porta di detto locale e riconsegnare ogni volta la chiave nelle mani del Sindaco. Di tal risoluzione verrà data comunicazione al Consiglio parrocchiale. Un anno più tardi viene proposto di costruire un locale ad hoc, poi realizzato, per risolvere il problema di un ripostiglio per i bisogni e del Comune e della Parrocchia. AC 19.3.1893
… l’Assemblea riconosce l’assoluta necessità d’un locale per riporre il materiale diverso di spettanza del comune. Riconosce anche che l’attuale locale annesso alla sala mu-
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Le costruzioni addossate alla parete nord-est della Chiesa e il disegno di Irène Bertoli.
nicipale di cui si serve provvisoriamene e che è proprietà comunale sarebbe adatto all’uopo. Il signor Delmenico Pietro fu Carlo presidente del Consiglio parrocchiale propone che il Comune abbia a far costruire un locale nello spazio vuoto a mattina della chiesa parrocchiale compreso fra la chiesa stessa, il lavatoio e la strada circolare per ivi trasportarvi il mobiglio spettante alla parrocchia e lasciar così libero l’attuale locale annesso alla sala municipale. L’assemblea risolve di nominare una commissione … Con l’intenzione di evitare qualsiasi attrito con la Parrocchia, nasce anche l’idea di scambiarsi reciprocamente le rispettive case, quella comunale contro la parrocchiale. Il progetto sarà ripreso dal Tamburini quindici anni più tardi. 8.11.1897/124
Circa permuta della casa comunale colla casa parrocchiale. Essendo sorta l’idea di fare eventualmente una permuta col Consiglio parrocchiale ed il comune della casa parrocchiale e casa comunale, si risolve di far procedere, d’accordo col Consiglio parrocchiale, ad una stima dei due edifici ed annessi giardini; in base ai risultati di detta perizia vedere se la cosa sia fattibile. Si autorizza il sig. Sindaco a mettersi perciò in relazione col Consiglio parrocchiale, ritenuto che la spesa per la perizia sia ripartita fra Comune e Parrocchia. AC 28.12.1913
Agli eventuali il sig. Tamburini propone d’incaricare la Municipalità di aprire trattative colla Parrocchia per un eventuale permuta della casa parrocchiale colla casa comunale. 23.1.1901/18
Consiglio parrocchiale circa locale annesso alla sala municipale. Visto comunicazione del Lod. Consiglio parrocchiale in data 15 corr. circa l’uso del locale comunale annesso alla sala municipale, la municipalità si riconferma categoricamente sulle precedenti
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risoluzioni, essere cioè il locale in discorso di esclusiva proprietà del Comune e che il Comune ha il diritto di disporne ed usarne a suo piacimento. Tuttavia, volendo abbordare in accondiscendenza e dissipare ogni dubbio circa il diritto di proprietà e d’uso che ha esclusivamente il Comune di questo locale, si risolve di rispondere al Lod. Consiglio parrocchiale che questa municipalità è disposta ad accettare un giudizio d’arbitramento al riguardo dal Lod. Consiglio di Stato, ove questi, interpellato, fosse d’accordo di accettare. Non solo mancavano locali per i bisogni dell’amministrazione comunale, ma altresì si cercava spazio per aprire un’asilo infantile. Ci si rivolse allora alla Parrocchia per trovare una soluzione, secondo il principio „una mano lava l’altra“. 18.4.1902
Si risolve pure di chiedere al Lod. Consiglio parrocchiale l’uso della sala a pianterreno della casa parrocchiale per l’asilo infantile, lasciando nel frattempo a disposizione della Parrocchia la sala attigua alla chiesa. 15.4.1905/35
In punto al locale per l’asilo infantile. Si risolve di invitare il Consiglio parrocchiale a voler mettere al più presto a disposizione la sala dell’oratorio per installarvi l’asilo infantile, non avendo il Comune, per ora, altri locali disponibili. Comune e Parrocchia lo usano, lo rivendicano; tuttavia ancora nel 1908 l’Assemblea comunale chiede a chi appartenga veramente l’oratorio; non si vuole litigare ma solo fare chiarezza. AC 26.1.1908
Vi consigliamo pure che abbiate a dare incarico alla Municipalità che interceda e provveda coi mezzi che saranno del caso, non escluse tutte le transazioni bonali possibili, acchè venga definitivamente stabilito se l’attuale oratorio che serviva per l’Asilo infantile, sia o meno proprietà del comune, avendoci gli amministratori dell’… stabile riferito che sorse questione tra loro e la Parrocchia perchè rifiutarono il pagamento della pigione pel locale che essi hanno affittato onde riporre il materiale necessario ai loro incombenti. La vertenza fu composta; ciò non toglie però abbia ad affacciarsi nuovamente. Gli è quindi debito di giustizia stabilire definitivamente a chi spetta la proprietà di detto Oratorio onde evitare nuove noie, nuove vertenze che tornerebbero a nostro disdoro. AC 10.1.1909, pag 36
In merito al locale così detto oratorio a mente della Municipalità non esiste finora nessuna controversia. Il locale di proprietà comunale è lasciato in uso alla Parrocchia e riteniamo nessun titolo di proprietà questa abbia a vantare. Quando il Comune più non volesse concedere l’uso di detto locale e la Parrocchia accampasse delle rivendicazioni solo allora sarebbe il caso di parlare di controversia. Nel periodo 1910-1930 non si trovano annotazioni relative all’oratorio; idee di ristrutturazione della casa comunale sorgono all’inizio del 1930. 17.3.1930/72-74
72. Circa l’eliminazione della servitù di passo per accedere al locale oratorio della Chiesa parrocchiale. Si decide di interessare il Lod. Consiglio parrocchiale, e il Rev. Don Andina parroco a Pura, pregandoli a voler adoperarsi per farci ottenere l’annuenza ne-
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Schizzo dell’oratorio adiacente alla chiesa.
cessaria anche dalla Curia vescovile per annullare la servitù di passo nell’atrio della casa comunale per l’accesso al locale uso oratorio attiguo alla Chiesa parrocchiale chè in tal caso, a spesa del comune, si praticherebbe l’apertura necessaria per accedere a detto locale, sul davanti dello stesso verso piazza comunale, e ciò allo scopo di eliminare qualsiasi servitù, onde agevolare la vendita della casa comunale, così risolto dall’Assemblea comunale. 73. Avviso di concorso per la vendita della casa comunale. Si decide di far pubblicare due volte sul Foglio ufficiale la vendita della casa comunale. 74. Incombenza all’architetto per il progetto e perizia pel nuovo fabbricato ad uso casa comunale e scuole. Si decide di incombensare l’architetto sig. Giovannini Pietro di Curio per fare il progetto e perizia per il nuovo fabbricato di casa comunale e scuole. Avendo il Municipio espresso l’intenzione di apportare modifiche all’interno della Casa comunale, il Consiglio Parrocchiale nel corso della sua seduta del 18 maggio 1930 prende posizione come segue:
Il Consiglio Parrocchiale si trova concorde e alla unanimità sarebbe disposto ad accordare alla Municipalità del Comune di Novaggio l’autorizzazione di chiudere l’apertura che dà sul corridoio della Casa comunale e di rinunciare al diritto di passo. Il C.P. chiederebbe al Comune la chiusura dell’apertura in parola. In più obbligherebbe la Municipalità ad aprire una porta sulla piazza e di più la posa in opera di una porta confacente il tutto alle esigenze d’arte. Come pure si domanderebbe al Comune un pezzo di terreno posteriormente alla Casa comunale onde eventualmente passare all’ingrandimento della Sagrestia onde provvedere all’angustità della stessa. Uno schizzo, trovato nell’archivio della Parrocchia, ci rivela che il locale chiamato oratorio – oggigiorno a disposizione del Patriziato e della Parrocchia – un tempo dava accesso direttamente alla Chiesa tramite una porta; dapprima nel senso della freccia che punta a sinistra, più tardi nel senso di quella rivolta verso l’alto. Col tempo, entrambe le aperture vennero chiuse.
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16.6.1930/168
Delegato per recarsi alla Curia vescovile. Si delega il sig. Municipale Delmenico Pietro per recarsi a Lugano presso la Curia vescovile allo scopo di ottenere il suo acconsentimento per dar corso ai lavori progettati di costruzione d’una scala d’accesso ai locali scolastici, la quale impedirebbe la luce d’una finesta dell’oratorio. 18.6.1930/174-175
174. Lettera della veneranda Curia vescovile di Lugano. Si prende visione della lettera della veneranda Curia vescovile, in risposta alla nostra domanda (vedi risoluzione n° 72, seduta 17 marzo 1930) la quale è del seguente tenore: Lod. Municipalità di Novaggio – Novaggio 13 giugno 1930 Alla vostra domanda inoltrata al Consiglio parrocchiale circa la rinuncia al passo nell’atrio della casa comunale, vi comunico a nome della veneranda Curia, quanto segue: è concessa la facoltà di rinunciare alla comproprietà o diritto di passo nell’atrio della casa comunale. Per contro il Comune: 1° chiude a muro l’apertura dell’oratorio dalla parte della casa comunale e lo provvede di conveniente intonaco nella parte interna, in modo che il lavoro sia finito secondo le esigenze dell’arte. 2° levare dal fianco nord-est e sud-est della Chiesa tutte le costruzioni che abusivamente vennero addossate alla Chiesa e ne deturpano le linee architettoniche. L’area occupata da queste costruzioni si deve ritenere di proprietà della Chiesa, e le costruzioni stesse hanno potuto sorgere quando la Chiesa era in amministrazione comunale. Sarà poi compito del Consiglio parrocchiale in qual modo si debba poi chiuderla per separarla convenientemente, dalla strada e dalle propietà confinanti. Con perfetta stima Sac. Ferd. Andina, Economo spirituale di Novaggio. 175. Nota del Municipio in punto alla suddetta lettera. Si prende semplicemente nota della lettera qui sopra, e si risolve di comunicarla verbalmente all’Assemblea comunale di domenica prossima, perchè si sappia in che modo la veneranda Curia risponde alle pratiche esperite dal Municipio per ottenere il di lei assenso, per lasciarci costruire la scala nell’ortino della casa comunale per l’accesso alle aule scolastiche dirimpetto al muro dell’oratorio, come dal progetto allestito dell’architetto sig. Giovannini di Curio. 21.6.1930/176
La veneranda Curia rifiuta d’acconsentire alla costruzione della scala d’accesso alle aule scolastiche al primo piano senza approvazione del progetto per l’ampliamento dell’aula scolastica. Si prende nota che il Municipio in seguito al rifiuto da parte della veneranda Curia di lasciar costruire la scala per l’accesso alle aule scolastiche del 1° piano della casa comunale davanti la finestra dell’oratorio dalla parte dell’ortino, come dal progetto dell’arch. sig. Giovannini di Curio, ha dato incarico al municipale Delmenico Pietro di portare un disegno ristretto al puro bisogno di poter avere il locale scolastico superiormente alla sala municipale abbastanza ampio per contenere tutti gli alunni e alunne obbligati alla scuola riuniti in una sola scuola mista. Infatti tale disegno viene presentato unitamente alla perizia, e dopo esame e considerazioni del caso, viene adottato all’unanimità, e si risolve di sottoporlo all’approvazione dell’Assemblea comunale straordinaria di domani, accompagnato da messaggio municipale favorevole.
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Al lavatoio pubblico Da sin.: Elvezia Gambazzi; Ives Cantoni; Giuditta Delmenico, nata Penna (da Novaggio e la sua gente di Flavio Gambazzi).
11.2.
Il lavatoio Il lavatoio pubblico comunale venne costruito nel 1876 in uno spazio ristretto situato tra l’abside della Chiesa di San Siro e la cascina di proprietà di Mendes Cantoni. Interessante notare che anche l’acqua in uscita dal lavatoio veniva sfruttata; a quei tempi non si buttava via niente. In quanto alla sua ubicazione, questa non era la preferita dal Consiglio parrocchiale, sia esteticamente, sia per l’umidità che dal lavatoio penetrava in Chiesa. 10.2.1886/411
Affitto per un triennio dell’acqua del lavatoio. … procedere all’affitto per un nuovo triennio dell’acqua che esce dal lavatoio … (ndr. canone annuo fr. 9,70).
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9.6.1905/57
Consiglio parrocchiale in punto al lavatoio. Non si aderisce all’idea espressa dal Lod. Consiglio parrocchiale con suo ufficio in data 26 maggio a.c. di spostare, cioè in senso inverso, il bacino del lavatoio comunale perchè l’umidità, al posto in cui si trova penetra nella chiesa. Si risolve di far praticare una visita a mezzo della commissione acqua potabile per vedere semplicemente se esistono danni causati dall’acqua in detta località e provvedere al caso mediante le necessarie riparazioni che potranno derivare. Dopo decenni di uso intensivo il degrado ebbe il sopravvento e reso la costruzione, sia all’esterno che all’interno, non più adatta allo scopo. 4.10.49/62
Istanza Consiglio parrocchiale. Il Lod. Consiglio parrocchiale inoltra una sua lettera circa lo stato deficiente del lavatoio pubblico e invita la Municipalità a trovare un altro posto per il suo trasferimento. Invita pure il Municipio a togliere tutte quelle costruzioni in legno addossate alla Chiesa le quali ne deturpano l’estetica. Consiglia pure la sostituzione delle corde delle campane che si trovano in cattivo stato. Si risolve di procedere a rimediare a tutti questi inconvenienti e per le corde si risolve di dare incarico alla Parrocchia di fare il necessario presentando poi il conto della metà parte toccante al Comune. 9.2.50/9
Costruzione lavatoio e cessione terreno sedime. Si risolve presentare messaggio favorevole per la costruzione di un nuovo lavatoio pubblico, essendo l’attuale in contrasto con le regole igieniche. Si propone pure all’assemblea che abbia a cedere il sedime dell’attuale lavatoio alla Parrocchia. In compenso il Comune riceverà dalla Parrocchia il locale ora adibito ad oratorio, la Parrocchia rinunciando ad ogni diritto di godimento. Il Messaggio all’Assemblea comunale del 12.2.1950 aveva il seguente tenore: … il lavatoio pubblico che purtroppo da tempo presenta non poche lacune particolarmente in urto alle norme vigenti sull’igiene e non più confacente alle attuali esigenze, ha indotto la Municipalità ad esaminare la possibilità per una sistemazione atta a dare la garanzia di un’opera che renda meno penoso, malsano e freddo il lavoro alle nostre donne che ne usano. La Municipalità ha per conseguenza fatto allestire un progetto … L’ubicazione è stata scelta nella località detta „Fontanelle“, situazione centrale e tenuto altresì conto che l’alimentazione dello stesso è sopperita dalla sorgente detta „Perosa“ …… Nel contempo la Municipalità, dopo laboriose trattative, vi propone la cessione del sedime dell’attuale lavatoio alla Parrocchia, la quale in compenso è disposta a cedere al Comune il diritto di usufrutto che grava sul locale detto „oratorio“, facente parte della casa comunale … Vi proponiamo pertanto l’approvazione del progetto e il preventivo di spesa, nonché la cessione del sedime del lavatoio in compenso alla rinuncia legale e definitiva da parte della Parrocchia al diritto di usufrutto che grava il locale detto „oratorio“. La proposta del Municipio venne accettata. 24.1.51/6
Cessione terreno alla Parrocchia. Si risolve di preavvisare favorevolmente all’assemblea la cessione di circa mq 8 (otto) di terreno dell’attuale ortino e più precisamente
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quella parte che risulta tagliata fuori dal prolungamento del muro di sostegno che dalla proprietà Morandi corre verso la sagrestia. 12.11.51/Rinuncia della Parrocchia per l’usufrutto oratorio. Si prende atto della rinuncia della Parrocchia di Novaggio dell’usufrutto del locale detto „oratorio“ di proprietà del Comune di Novaggio. Con questa rinuncia il Municipio poteva ritenersi soddisfatto di aver eliminato due dei tre possibili campi di attrito con il Consiglio parrocchiale.
11.3.
Il deposito 5.8.1866/434-2
A senso della risoluzione dell’Assemblea, il Municipio farà costruire il casino fra il campanile e la cappella di S. Antonio, all’intento di togliere l’indecenza esistente in detto luogo. Alla direzione della quale opera viene delegato il sindaco Delmenico. ndr. Il deposito verrà in seguito sia affittato a terzi sia usato per le necessità del Comune, ossia quale ripostiglio per il materiale del corpo pompieri.
8.10.1938/77
Lettera del Consiglio parrocchiale circa il deposito attrezzi pompieri. Il Lod. Consiglio parrocchiale con lettera in data 7 ottobre prega la Municipalità a voler desistere dalla ricostruzione del deposito attrezzi pompieri contro il fabbricato della Chiesa e ciò per evitare il deturpamento della linea estetica della costruzione. Si risolve di soprassedere alla ricostruzione del deposito stesso e si dà incarico al vice-sindaco Delmenico Domenico e al segretario a voler conferire coll’amministrazione parrocchiale per un’eventuale sistemazione del terreno attorno la Chiesa colla demolizione del lavatoio e del locale vicino di proprietà della Parrocchia ed anche per la creazione di un orinatoio pubblico a lato della fontana confinante con il giardino della Casa parrocchiale. Essendo stata da tempo archiviata l’idea – del 1897 risp. del 1913 – di permuta della casa comunale con quella parrocchiale, nella primavera del 1950 l’Assemblea dei cittadini inoltrò la proposta al Municipio di acquistare la casa parrocchiale a soluzione del terzo problema, ossia quello di poter disporre di uno spazioso deposito comunale lontano della Chiesa. 7.4.1950/28
Compera casa parrocchiale. Si viene ad esaminare la questione della compera della casa parrocchiale come a desiderio espresso dall’assemblea del 12 febbraio 1950. I rapporti dei due delegati sono concordi nel senso che la compera della casa da parte del Comune è interessante per poter risolvere il problema dei magazzini comunali e del locale Corpo pompieri. Si risolve di proporre all’assemblea l’acquisto dello stabile per la somma di fr. 15’000.– presentando il relativo messaggio e convocando la stessa per il giorno 10 aprile 1950 alle ore 10 ant.ne con voti affermativi 4. Il municipale Muschietti Isidoro avendo dichiarato di essere parte interessata abbandona la sala e non prende parte alla risoluzione. Si risolve pure di presentare messaggio favorevole per la costruzione del lavatoio nel luogo già scelto dal Municipio in altra seduta. ndr. Messaggio all’Assemblea comunale del 12.2.1950 citato poco più sopra.
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Il deposito qui raffigurato (foto 1930) venne costruito nel 1866 ed eliminato a metà del Novecento.
ca. 1950 – Fontana di piazza Ferrer e casa parrocchiale.
Importante e chiaro per le decisioni da prendere onde risolvere definitivamente i problemi di cui sappiamo, è il messaggio dell’8 aprile 1950 del Municipio all’Assemblea comunale che, qui di seguito riportiamo nei suoi passaggi essenziali.
… dotare una volta tanto il Comune di magazzini atti a raggruppare tutto il materiale ed attrezzi … esigenza che si impone e rapporta un notevole vantaggio dal punto di vista controllo attrezzi e materiale, controllo fin qui inesistente … …deve essere risolta la posizione del locale Corpo pompieri in quanto l’attuale inadatto ed insufficientemente spazioso … atto a salvaguardare la prontezza di marcia della motopompa e di tutti gli annessi… ed in vista di dotare il Corpo pompieri ancora nel corso dell’anno di una jeep… Per quanto riguarda il lavatoio pubblico, pur entrando in linea di conto la possibilità di sistemarlo nella Casa parrocchiale come previsto nelle perizie e nello schizzo di massima allestito dal sig. Demarta Plinio, per ragioni estetiche… tenendo conto dell’annesso orto, di ampliamento della piazza e della costruzione del tanto auspicato orinatoio, la Municipalità ritiene di mantenersi sul precedente progetto … pur lasciando aperta possibilità a codesta onoranda Assemblea di una sistemazione dello stesso nella Casa parrocchiale… La Municipalità … ed invita a lasciare da un lato gli interessi di parte ma a salvaguradare quelli della collettività esprimendo un voto favorevole all’acquisto da parte del Comune della Casa parrocchiale ed a stanziare il credito relativo esposto in fr. 15’000.– Il Messaggio del Municipio essendo stato accettato a maggioranza di voti si poté passare alla fase seguente: la richiesta del credito necessario per la realizzazione del progetto. L’acquisto della casa parrocchiale fu il dardo che permise di saldare i conti legati alla Chiesa. 15.7.1950/37
Mutuo presso la Banca. Si risolve di iniziare le pratiche presso un istituto bancario onde ottenere il prestito di fr. 24’700.– occorrente per la compera della casa parrocchiale e il pagamento di lavori di fognatura già eseguiti.
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21.9.1950/54-56
54. Acquisto casa parrocchiale. Si autorizza il Sindaco Delmenico Isidoro a firmare l’atto di compra-vendita della casa parrocchiale in nome del Comune. 55. Sistemazione casa parrocchiale. Si risolve di far allestire un progetto per la sistemazione della casa parrocchiale per adibirla ai bisogni del Comune. 56. Concorso affitto 1° piano casa parrocchiale. Si risolve di aprire il concorso per l’affitto dell’appartamento 1° piano casa parrocchiale. 28.10.1950/68-69
68. Riattazione ex casa parrocchiale. Vengono presentati i progetti per sistemazione dell’ex-casa parrocchiale che vengono approvati. 69. Prestito comunale. Si prende atto della concessione da parte della Banca dello Stato di un prestito al Comune di fr. 24’700.– 24.1.1951/5
Riattazione casa parrocchiale e piazza. Si prende visione dei progetti e preventivo per la riattazione dell’ex-casa parrocchiale e piazza comunale con relativo lavatoio pubblico e orinatoio. Si risolve di presentare messaggio favorevole all’assemblea per lo stanziamento della somma occorrente e l’autorizzazione a contrarre il debito verso un istituto bancario. 3.12.1952/71
Liquid. lavori pittura ex casa parrocchiale e lavatoio. Si approva la liquidazione finale dei lavori di pittura dell’ex-casa parrocchiale e lavatoio presentata da Demarta Plinio in fr. 519.–.
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Una generazione pianta gli alberi; un’altra si prende l’ombra. (Proverbio cinese)
12.
Lenta ripresa Era il lunedì 16 luglio 1945 (lunedì della Terza di luglio), quando ad Alamogordo, nel deserto del New Mexico, gli Stati Uniti effettuarono il Trinity test facendo esplodere la prima bomba sperimentale al plutonio. Novaggio festeggiava; il mondo entrava nell’era atomica. Tre settimane dopo, il 6 e 9 agosto, due bombe atomiche vennero sganciate sul Giappone. In questo contesto, chi reggeva le sorti del Paese?
0 I bombardamenti atomici di Hiroshima e di Nagasaki furono due attacchi nucleari operati sul finire della Seconda guerra mondiale dagli Stati Uniti sul Giappone che segnarono l’epilogo del conflitto. Il mattino del 6 agosto 1945 alle ore 8:15 l’aeronautica militare statunitense sganciò la bomba atomica “Little Boy“ sulla città giapponese di Hiroshima, seguita tre giorni dopo dal lancio dell’ordigno “Fat Man“ su Nagasaki. Il numero di vittime dirette è stimato da 100’000 a 200’000, quasi esclusivamente civili.
Nel 1945 il Sindaco di Novaggio era Domenico Delmenico, Pecenìn, attorniato da una valida squadra di collaboratori. Per deliberare si ritrovavano in Municipio, in un locale situato nella vecchia Casa comunale, in piazza Ferrer. L’edificio accoglieva al 1° piano l’aula scolastica e altri locali a noi ragazzi tabù; la piazza serviva da luogo di ricreazione. Il locale municipale – prima del trasferimento nella sua attuale sede (ex asilo infantile) – era situato a destra dell’entrata principale; era il regno incontrastato di una figura conosciutissima in paese, quella del segretario comunale, carica rivestita per ventiquattro anni da Alfredo Delmenico qm. Carlo, ur Möcc. Era qui che gli uomini del paese – in un’atmosfera sempre un poco surriscaldata – si recavano a votare in occasione delle chiamate alle urne. Sorge spontanea la domanda: chi furono nei tempi andati, e in quelli a noi più recenti, il sindaco, il segretario, i municipali, ossia i frequentatori più assidui di quel
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Siro Camillo Muschietti
NOVAGGIO sotto la lente
Il libro è nato dalla necessità di non perdere nei meandri del passato tutto quanto è stato scritto su Novaggio, da più di un secolo a questa parte, in innumerevoli articoli di stampa, opuscoli e libri. Inoltre, la consultazione dei documenti d’archivio messi a disposizione dalla Parrocchia, dal Comune di Novaggio e da alcuni privati, si è rivelata essenziale per descrivere lo sviluppo del paese dal 1790 a tutt’oggi. Il risultato del lavoro – tre volumi, ca. 1000 pagine e oltre 1000 immagini – non rappresenta un’opera definitiva sul passato e sul presente di Novaggio; è, come detto, una raccolta di memorie, sicuramente incompleto e perciò suscettibile di correzioni e di aggiunte. Opinabile è inoltre la suddivisione e la successione dei capitoli ai quali non va data alcuna scala di valore. Il testo, semplice e chiaro, è corredato da numerose fotografie d’epoca e perciò non sempre nitide ma di certo eloquenti. L’autore non si prende mai sul serio; anzi, lungo tutto il percorso inserisce osservazioni e ricordi personali per stimolare la memoria del lettore e tenere vivi momenti del passato per non disperderli nella nebbia degli anni.
Siro Camillo Muschietti
Volume 2
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Volume 2