IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5
Novara in A
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ANNO 3 - N° 23 16 giugno 2011 1€
Il 20 giugno la Federcalcio spenderà circa 80mila Euro per un’assemblea per la riforma dello Statuto che non servirà a nulla. Non sarebbe meglio andare al mare?
Editoriale
L’AIA e un’autonomia difficile da spiegarsi Giacomini
Lo Scandalo
Gli esposti di Quadrini e Corvia Grisoli
Feralpisalò, Carrarese e Trapani in Prima Divisione
771593 630059
80023 ISSN 1593-6309
Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma
L’articolo
Ecco perchè il calcio va a rotoli
Tapinassi
CALCIOFEMMINILE
La DCF si trasforma in Dipartimento Redazione
All’interno: Play-off e play-out Lea Pro, Novara, Mondonico, Rubrica di Gasperini, Poule Scudetto Serie D, Dal Campo al Foro e campionato Sammarinese
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NUMERO 23 - 16 giugno 2011
In Italia L’Associazione Arbitri ha un’autonomia che le altre 207 Federazioni internazionali non hanno. Nonostante Calciopoli e i tanti, troppi, silenzi Massimiliano Giacomini
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07 Federazioni ed un unicum. Così si potrebbe
e company, di grazia, hanno risposto: No. Noi sce-
patibilità del suo lavoro e del suo ruolo di arbitro.
riassumere la FIFA e più precisamente la Feder-
gliamo i designatori e nessuno ci metta bocca, per
Dall’AIA nessuna risposta, ma stranamente Claudio
calcio italiana, visto che quell’unicum siamo noi. Per
il resto ce ne freghiamo, a noi importa solo dei de-
Gavillucci si è dimesso dalla Stanleybet il 1 Giugno,
spiegarvi cosa si intende (a parte dieci anni da brividi,
signatori. Tempo fa sembrava un nonsense in piena
proprio qualche oretta prima che scoppiasse il bub-
con scandali doping, passaporti falsi, calciopoli e cal-
regola ed essere un “unicum” tra le 208 Federazioni
bone calcioscommesse. Dal canto loro, AIA e FIGC
cio scommesse), la nostra federazione è l’unica che
dà adito a pensar male. Perché non allinearsi a tutti
affermano che è tutto normale, che non c’è niente di
ha al suo interno una componente, quella arbitrale,
gli altri? Perché chiedere solo l’autonomia di scelta
irregolare, ma qui non si sta mettendo in discussione
che può vantare un’autonomia decisionale fuori da
dei designatori? Perché non sedersi al tavolo dello
la correttezza del giovane arbitro, ma di una posizio-
ogni logica. Fortemente implicata nello scandalo
Statuto il 20 giugno e dire ok, noi facciamo i nomi dei
ne lavorativa indifendibile che però Abete e Nicchi
che ha investito l’Italia nel 2006 l’AIA ne è uscita, in-
futuri designatori il presidente federale dal novero
continuano a difendere. Le questioni morali, perchè
comprensibilmente, rafforzata e con maggiore au-
delle candidature sceglie i più adatti, però vogliamo
qua si parla di una questione morale, non sono state
tonomia. I vertici dell’Associazione Arbitri possono
una nostra partita IVA e di conseguenza la possibilità
prese in considerazione da parte dell’autonoma AIA,
liberamente decidere i designatori delle Can A, B e
di fare marketing. Siamo facili profeti anche in questa
che ora con il presidente Nicchi gioca a scaricabarile
Lega Pro, e il presidente federale non può mettere
occasione e siamo certi che Nicchi non cederà di un
affermando che la responsabilità è tutta dell’ex pre-
bocca su queste loro decisioni. Una stranezza unica
passo, troppo importante la scelta autonoma dei de-
sidente della sezione di Latina di cui fa parte Gavil-
nel suo genere visto che questo accade solo in Ita-
signatori. Troppo importante? Sì, ma qualcuno allora
lucci. Fa specie che “il non legato alle logiche della
lia e in nessuna delle altre 207 federazioni. I vertici
ci spieghi perché non dovremmo pensar male. L’AIA
poltrona” Abete, in una nota da via Allegri fa sapere
dell’AIA difendono questa loro presunta autonomia
più passa il tempo e più ne combina ed è di questi
che: “Non ci sono violazioni delle norme federali, Evi-
di sistema a discapito di una vera autonomia, visto
giorni la notizia che l’arbitro Claudio Gavillucci, arbitro
dentemente l’AIA ha ritenuto che non sussistessero
che nel nuovo Statuto proposto da Carlo Tavecchio,
di Cremonese-Spezia, dove il Paoloni ne combinò di
problemi di incompatibilità”. Proprio lui che ha fatto
gli sarebbe stata data autonomia economica con la
cotte e di crude, lavorava come pr per la Stanleybet,
della questione morale il suo cavallo di battaglia. Ma
possibilità di fare marketing e di avere una propria
e che John Whittaker, oggi amministratore delegato
come diceva Roberto Gervaso: “Il moralista, impe-
partita IVA, smettendola così di presentarsi ogni vol-
della Stanleybet, avvisò l’AIA del conflitto d’interessi
gnato a predicare le virtù, difficilmente
ta col piattino rischiando di perdere di dignità. Nicchi
di Gavillucci, chiedendo delucidazioni circa l’incom-
troverà il tempo di praticarla”.
LEGENDA
T
Tattica
ADERENTE A:
C
Curiosità
Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009
A
Approfondimento
Caporedattore Flavio Grisoli email: f.grisoli@professionecalcio.net
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Il paradosso del calcio moderno e la mancanza di chiarezza e trasparenza... Mauro Gasperini
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iamo al paradosso. Risulta che nei primi giorni di
dall’Albo se non lo farà entro un mese. Mentre scriviamo,
aggressiva fondata sui due pilastri intoccabili Totti e De
maggio il calciatore del Sassuolo Quadrini denunciò
Palazzi è a Cremona per ricevere le carte e sentire una
Rossi. Ora comincerà il vero mercato, con la risoluzione
alla Procura federale qualche strana manovra nella par-
società di scommesse austriaca che ha messo nel mirino
delle comproprietà, coi sogni irrealizzabili (o forse no)
tita di B Siena-Sassuolo, non ricevendo né risposta, né
almeno 80 gare tra A B e Lega Pro. Però bisogna dire che
mentre i campionissimi nicchiano per venire in Italia.
riscontro dal dormiente ufficio dello 007 Palazzi. A scan-
per ora c’è molta aria fritta, e molti degli indagati sono
Bene i primi colpi a parametro zero di Juve (Pirlo) e Lazio
dalo scoppiato, scoperto dalla magistratura ordinaria
millantatori. Quello che sta accadendo (e siamo solo
(Klose) ma nelle prossime puntate, insieme alle sceneg-
per altri motivi, Il gran capo della Federcalcio si giustifica
all’inizio), ci toglie il gusto ed il pathos del calciomercato
giate degli ineffabili Abete e Palazzi vedremo quello che
affermando di aver calendarizzato la convocazione del
che sta entrando nella sua fase decisiva, mentre le pan-
succederà. Ovviamente sperando di tornare con sereni-
calciatore per il 1 giugno(sic). Convocazione poi resasi
chine sono state tutte consegnate ai rispettivi mister. A
tà al calcio giocato. Quello attuale sta disamorando i ti-
inutile in quanto scavalcata dai fatti. Che faccia tosta! E
Catania tenta l’avventura Montella convinto, bontà sua,
fosi e le TV commerciali, motore ed afflato delle società,
pensare che per il mancato pagamento della quota an-
di essere un grande allenatore. Auguri. A Roma la novità
minacciano di tirarsi indietro se non vi sarà chiarezza e
nuale di un agente sportivo, si invia per raccomandata
più eclatante con l’arrivo dello sconosciuto Luis Enrique
trasparenza. Ma chi la devono assicurare? Sor tentenna
l’aut-aut nel giro di venti giorni, minacciando l’esclusione
(raccomandato da Guardiola) che già vede una Roma
e soci? Poveri noi...
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Dal campo al Foro
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LA “ROTTURA UNILATERALE” DEL CONTRATTO “ANTE TEMPUS” Guido Del Re
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L’incredibile storia del centrocampista cileno
Pro) e alla squadra di appartenenza. Nel caso di
sferimenti dei calciatori) e del TAS (“Tribunale Ar-
Luis Jimenez sembra essere vicina ad una
specie il calciatore Jimenez, come ho già detto, ha
bitrale dello Sport” di Losanna, organo di secondo
conclusione. Il giocatore, legato da un contratto
un contratto con la Ternana dal 2008 con scaden-
grado per le decisioni della DRC) negli ultimi anni.
fino al 2013 con la Ternana, sta cercando la stra-
za 2013. Preliminarmente, bisogna sottolineare
Infatti, l’organo che deve quantificare l’indennizzo
da per potersi svincolare. La strada giusta (?) è
che il regolamento in questione disciplina le fatti-
è la DRC; le problematiche sono in via principale
appellarsi all’art.17 del Regolamento sullo status
specie riguardanti società affiliate con Federazioni
derivanti dalla lettura della norma stessa che pone
e trasferimenti dei calciatori FIFA, come già fatto
diverse. Quindi bisogna indagare anche nell’ordi-
dubbi interpretativi. L’indennizzo dovrà essere cal-
in precedenza dai calciatori Webster, De Sanctis e
namento italiano per comprendere se vi sono nor-
colato in base alle leggi nazionali, alla specificità
Matuzalem. L’articolo in questione disciplina il re-
me che disciplinano il recesso “ante tempus” senza
dello sport (mare magnum di concetti) e ai criteri
cesso “ante tempus” senza giusta causa o senza
giusta causa o senza giusta causa sportiva. L’ordi-
oggettivi del caso (remunerazione ed altri benefici
giusta causa sportiva, dal contratto di calciatore
namento italiano disciplina questo caso nel Codice
dovuti al calciatore in base al contratto d’ingaggio
professionista. La risoluzione del contratto senza
Civile all’art.2119 e ss. disponendo l’impossibilità
esistente o del nuovo contratto, la durata del tem-
giusta causa può essere disposta dopo i primi 3
della “rottura” del contratto a tempo determinato
po rimanente nel contratto esistente e l’importo di
anni del contratto firmato da un giocatore sotto i
(come è qualificabile quello del calciatore profes-
qualsiasi spesa o obbligo pagate dalla società). In
27 anni, e dopo i primi 2 anni del contratto firmato
sionista) senza giusta causa, né tantomeno senza
conclusione, vi è la problematica di capire chi sarà
da un giocatore sopra i 28 anni. Tale periodo im-
giusta causa sportiva. Nel caso si verifichi questa
l’organo giudicante a definire l’indennizzo se la
mune dal recesso senza giusta causa è chiamato
fattispecie, la parte inadempiente dovrà risarcire
DRC in caso di tesseramento del calciatore in una
“Periodo protetto”. La risoluzione del contratto
il danno causato alla controparte, in questo caso
società di Federazione diversa da quella italiana o
può essere esperita dal calciatore entro i 15 gior-
la Ternana. Anche la stessa disciplina della FIFA
il Tribunale Civile Sezione Lavoro in caso di tessera-
ni successivi dall’ultima partita ufficiale (quindi
dispone il pagamento di un’indennità alla società
mento in una società affiliata alla FIGC. Come ogni
sia l’ultima giornata di campionato che la finale
che ha subito il recesso dal contratto. Ciò premes-
estate abbiamo il nostro “caso Jimenez”, la cui ri-
di coppa Italia) organizzata dalla Lega (in que-
so, la quantificazione dell’”an” e del “quantum de-
levanza è notevole ai fini dei problemi economici
sto caso Lega di serie A, avendo giocato l’ultimo
beatur” da risarcire è di non facile interpretazione
delle società.
campionato con il Cesena) alla quale appartiene
in virtù delle decisioni del DRC (“Dispute Risolution
È un ulteriore elemento di impoverimento.
la squadra. Il recesso viene attivato tramite un
Chamber” l’organo di risoluzione delle controver-
www.studiolegaledelre.it
doppio fax inviato alla Lega (in questo caso la Lega
sie riguardanti il Regolamento sullo status e tra-
(info@studiolegaledelre.it)
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Calcioscommesse: Alzi la mano chi ci capisce qualcosa
Erodiani, Pirani e Paoloni non sembrano avere la personalità necessaria per guidare un’organizzazione criminale dedita alla corruzione dei calciatori Flavio Grisoli
A
lzi la mano chi ci sta capendo qualcosa
pubblica di Roma e, udite udite, nientemeno
Incontri organizzati per quando? Per il primo
di questo scandalo scommesse. Dalle
che alla Procura federale guidata dal super-
giugno, come candidamente ha confessato il
intercettazioni telefoniche ormai a disposi-
procuratoremegagalattico Stefano Palazzi. In
presidente della Federcalcio Giancarlo Abete
zione di tutti emergono che i personaggi in
questi documenti si legge inequivocabilmen-
nella conferenza stampa successiva all’ultimo
questione, quelli più “chiacchierati” (Erodia-
te che qualcosa di losco c’era fra Paoloni,
Consiglio federale. Lo stesso giorno in cui per
ni, Pirani, Paoloni), non sembrano avere la
questo fantomatico (ai tempi, ora si capisce
Paoloni, Erodiani, Pirani e compagnia cantan-
personalità necessaria per guidare un’orga-
benissimo chi sia) Massimo da Pescara e le
do sono scattate le manette. Cercare di capi-
nizzazione criminale dedita alle combine e
diverse decine di migliaia di euro che gira-
re i delicati equilibri all’interno d(e)i Palazzi
alla corruzione dei calciatori. Paoloni meno
vano. Resta oscuro, se non incomprensibile,
è davvero complicato, e questa ennesima
degli altri. Oberato dai debiti che cercava di
capire per quale motivo Palazzi e compagnia
storiaccia fatta di ritardi, incertezze, dub-
estinguere con altre scommesse (fasulle),
non si siano mossi per tempo, visto che ba-
bi, richieste tardive di informazioni, incontri
millantava amicizie e contatti arrivando a
sta una rapida occhiata a questi brogliacci
con magistrati che ben prima scoperchiano
falsificare account Skype per convincere gli
per sentire puzza di bruciato. Cosa costava
il Vaso di Pandora, ne è la prova provata.
altri due. Pazzesco. Quello che ora è ormai
chiamare immediatamente i due calciato-
Adesso, per il superprocuratoremegagalat-
acclarato, invece (e che noi avevamo antici-
ri e sentire che cosa avevano da dire? Cosa
tico attende il compito improbo di: leggersi
pato nel numero della settimana scorsa), è
costava chiamare Marco Paoloni per capire
tutte le migliaia di pagine di intercettazioni,
che la Procura federale sapeva molto di più
che cosa stesse succedendo? Invece niente,
oltre che dell’ordinanza di custodia cautela-
di quanto abbiano provato a far intendere
il silenzio. Questi due esposti sono arrivati
re, che di informazioni ne contiene parecchie
negli scorsi giorni. Eh sì, perché come pote-
per certo sulla scrivania del superprocurato-
e pure interessanti; istruire i deferimenti; far
te leggere nella pagina a fianco, proponiamo
remegagalattico l’8 (Quadrini) e il 18 maggio
partire la macchina giudiziaria. Che prevede:
in esclusiva assoluta gli esposti che Daniele
(Corvia), quindi ben prima che scoppiasse lo
Commissione Disciplinare Nazionale, Corte
Quadrini del Sassuolo e Daniele Corvia del
scandalo. Invece, cosa succede? Informato,
di Giustizia Federale, Tribunale Nazionale di
Lecce (due calciatori indebitamente messi in
probabilmente, dell’esistenza di un’inchie-
Arbitrato per lo Sport del CONI, poi eventua-
mezzo, a quanto pare, dall’ex compagno di
sta dai contorni potenzialmente atomici a
le TAR. Il tutto entro l’inizio di agosto, Abete
squadra Paoloni) presentarono in tempi mol-
Cremona, Palazzi si è affrettato a far chia-
dixit. Oggi è 16 giugno, e non
to più che non sospetti alla Procura della Re-
mare dai propri 007 i giocatori per parlare.
c’è lo straccio di un bel niente.
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A chi cerca il silenzio, replichiamo con i fatti
Gino Tapinassi: “Quando a suo tempo ho chiesto una diversa organizzazione su base regionale della Procura Federale, in quanto per la gran mole di lavoro tutto non poteva essere concentrato su una sola persona, nonostante le sue capacità e la sua professionalità o una maggiore trasparenza nelle designazioni dei rappresentanti anti-doping e nel contenimento delle spese di trasferta di questi ultimi sono stato messo all’indice ed oggetto di ritorsione da parte del Presidente Federale”
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Tapinassi (Foto Arcivio)
Gino Tapinassi
venti di crisi che hanno investito il mondo del cal-
il CONI reiterava la richiesta di cui trattasi, ma ad oggi,
ro delle società sportive hanno finito per dare a torto
cio non sono diversi da quelli che hanno scosso il
il Presidente federale Dott. Giancarlo Abete non ha
o a ragione un’immagine devastante dell’attuale di-
mondo politico italiano e hanno le stesse origini: una
assunto alcuna determinazione a riguardo. La rifor-
rigenza pur nel sacrosanto rispetto di tutti coloro che
totale mancanza di rinnovamenti, di riforme delle re-
ma dello Statuto Federale e la riforma dei Campio-
volontariamente e gratuitamente mettono a dispo-
gole e delle strutture della Federcalcio. Dove c’è una
nati affidate ai Vice Presidenti Tavecchio e Macalli,
sizione il loro tempo a favore del calcio e per fortuna
classe dirigente che è chiusa su se stessa ed incline
all’indomani dei Mondiali, nonostante il loro sforzo,
sono moltissimi. Chi scrive, quando a suo tempo ha
solo a difendere lo status quo ed i privilegi acquisi-
non ha portato alcuna modifica causa veti incrocia-
chiesto una diversa organizzazione su base regionale
ti, incapace di mettersi a confronto con le sfide che
ti delle varie componenti e tutto è rimasto fermo,
della procura Federale, in quanto per la gran mole
nascono dal rinnovamento. Subito dopo la sconfitta
ingessato ed immobile come lo era prima. La pole-
di lavoro tutto non poteva essere concentrato su
della nostra Nazionale ai Mondiali di Calcio del Sud
mica politica nata a seguito di alcune interrogazioni
una sola persona, nonostante le sue capacità e la
Africa ci fu una forte richiesta da parte di tutti: opinio-
parlamentari su alcuni presunti compensi elargiti
sua professionalità o una maggiore trasparenza nel-
ne pubblica, stampa, mondo politico, società, calcia-
dalla Lega Nazionale Professionisti al Presidente del
le designazioni dei rappresentanti anti-doping e nel
tori, di rinnovamento, ma la “primavera di Praga del
settore arbitrale, in quanto co-designatore arbitrale
contenimento delle spese di trasferta di questi ultimi
calcio italiano” fu stroncata sul nascere. Un misero
della massima serie della Divisione Nazionale e del
è stato messo all’indice ed oggetto di ritorsione da
fuoco fatuo che durò dall’alba al tramonto. Da allora
settore tecnico federale al Presidente degli allena-
parte del Presidente Federale, sulle quali vicende sta
niente è cambiato e tutto prosegue come prima e
tori, in quanto direttore dei corsi per allenatori a Co-
attualmente indagando la procura della Repubblica
peggio di prima. Ed ecco alcuni esempi concreti: il 6
verciano ha avvelenato l’aria che già di per se stessa
di Roma con l’ipotesi di reato di abuso di ufficio. Ora
marzo 2007 con protocollo 166, il CONI chiedeva al
era irrespirabile. A chi scrive non spetta giudicare se
in simili situazioni come si può chiedere ed invocare
Presidente Abete di modificare lo statuto federale in
sia legittimo o meno che i dirigenti federali ricevano
il rigoroso rispetto delle norme se non dando per pri-
quanto l’articolo 26 delle predette norme prevede
compensi per delle prestazioni professionali, sta di
mi l’esempio! Un vecchio detto recita: il pesce puz-
la presenza in Consiglio Federale dei Presidenti della
fatto però, che di fronte al cittadino comune, allo
za sempre dalla testa mai dalla coda e quando si ha
Associazioni rappresentative delle Componenti tec-
sportivo della domenica, questo sembra una solu-
l’impressione forse a torto che il mondo del calcio si
niche, degli atleti, dei tecnici, anziché dei rappresen-
zione poco etica e censurabile da un punto di vista
sia trasformato in un mondo per necessità familia-
tanti democraticamente eletti dalle rispettive asso-
morale. A tutto questo si sono aggiunti gli scandali
ri dove ogni cosa è lecito o giustificata: cosa volete
ciazioni sindacali, in base al principio di democrazia
che hanno investito i Presidenti di alcuni Comitati Re-
aspettarvi. Niente più di quello che
interna. Il 13 dicembre del 2010 con protocollo 822,
gionali dove la malversazione, l’uso allegro del dena-
accade!
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Storico: Dopo 55 anni il Novara torna in Serie A Giuliano Corridori
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opo un’attesa durata 55 anni il Novara è tor-
promozione sia un traguardo meritatissimo». Il
media di 1.200 spettatori agli 11.000 che erano
nato in serie A grazie al successo nella finale
Novara, infatti, per tutto il campionato non è mai
presenti nella sfida con il Padova». Ora bisogn-
di ritorno del play-off per 2-0 contro il Padova.
sceso al di sotto della terza posizione e per lunghi
erà fare dei lavori allo stadio per rendere il “Silvio
Un‘impresa davvero storica per il club piemon-
tratti è stato anche in testa: «Abbiamo concluso la
Piola” agibile ad ospitare il grande palcoscenico
tese che in soli due anni è riuscita a compiere il
regular season con nove punti di vantaggio sulla
della serie A: «Occorrerà aumentare la capienza
doppio salto, passando dalla Lega Pro alla serie A.
Reggina e otto sul Padova, penso che per tutto
dello stadio e fare alcune piccole modifiche, ma
Forse anche un po’ inaspettata, quantomeno ad
quello che abbiamo fatto nell’arco della stagione
non ci saranno problemi», assicura Accornero.
inizio campionato: «Noi eravamo partiti per sal-
la nostra promozione sia ampiamente meritata»
Il presidente ha poi confermato che Tesser sied-
varci – ammette il tecnico Attilio Tesser - ad inizio
sostiene Tesser. Il tecnico di Montebelluna individ-
erà sulla panchina del Novara anche la prossima
stagione nessuno pensava alla promozione. Tut-
ua nel gruppo il segreto del successo del Novara:
stagione: «Sta facendo benissimo, ci ha condotto
tavia, quando ci siamo accorti che a metà cam-
«Non è retorica, sono davvero onorato di allenare
in questa cavalcata trionfale. Non c’è nessun mo-
pionato avevamo già raggiunto la salvezza, ab-
un gruppo come questo. Sereno, compatto e con
tivo per cambiare. Viceversa, stiamo lavorando
biamo cominciato ad alzare l‘asticella e abbiamo
delle grandi motivazioni. Anche i piccoli momenti
per trovare un sostituto di Sensibile che come già
compreso che potevamo farcela». Dello stesso
di difficoltà li abbiamo superati alla grande».
sapete andrà alla Sampdoria». Anche il diretto
avviso il presidente Carlo Accornero: «Sicura-
Ricco di elogi anche il discorso del presidente Ac-
interessato fuga ogni dubbio: «Qui a Novara sto
mente la promozione in serie A non rientrava
cornero: «Tutto ha funzionato per il verso giusto.
benissimo, l’ambiente è sereno e il progetto è
nei nostri programmi estivi, ma una volta che ci
C’è stato un grande lavoro di squadra: la forza
serio. Rimarrò qui anche il prossimo anno, senza
siamo ritrovati nelle posizioni di vertice abbiamo
del gruppo, le doti tecniche e umane di Tesser, la
ombra di dubbio». Dopo due promozioni consec-
iniziato a crederci e alla fine penso che la nostra
professionalità e la preparazione del nostro diret-
utive, ora però al Novara spetta una nuova sfida,
tore Sensibile. È stata
ancora più difficile per non disperdere quanto di
un’annata
fantas-
buono fatto in queste ultimi due stagioni: «Af-
tica». Anche il pub-
fronteremo la serie A con grandi motivazioni
blico ha fatto la sua
e allo stesso tempo grande serenità», afferma
parte: «I tifosi sono
Tesser. «Per quel che mi riguarda il gruppo merita
stati eccezionali – ci
la più ampia riconferma, ma adesso è presto per
spiega
entusiasta
pensarci, ne discuteremo con calma con il presi-
Tesser - tutta la città si
dente», conclude il tecnico degli azzurri. «Una
è stretta alla squadra.
cosa è certa – chiosa il presidente Accornero – noi
Pensate, nel giro di
del Novara abbiamo dimostrato che se il progetto
due anni siamo pas-
è serio ci si possono togliere delle grandi soddis-
sati da una presenza
fazioni». Anche in serie A.
(Foto Arcivio)
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Mondonico: “Soddisfatto della salvezza, ma ora devo pensare a me”
N
Giuliano Corridori
onostante una stagione assai travagli-
ai giocatori che si sono allenati con impegno
ata, l’Albinoleffe è riuscito comunque
e hanno fatto appieno il proprio dovere».
a raggiungere una preziosissima salvezza
L’Albinoleffe ha tremato nella sfida di ritor-
grazie ai due pareggi nella sfida play-out con
no, quando dopo essere stato in vantaggio
il Piacenza. Rispettivamente 0-0 e 2-2, che
per 2-0, si è fatto rimontare dalla formazi-
consentono ai seriani la permanenza in se-
one di Armando Madonna: «La sfida di ritor-
rie bwin, in virtù della migliore posizione in
no è stata un po’ la fotografia della stagione
lunedì 13 giugno ha dichiarato di non es-
classifica durante la regular season. Artefice
– racconta Mondonico – stavamo giocando
sere del tutto guarito dal suo male e di non
del miracolo bergamasco è sicuramente il
molto bene, poi un rigore fasullo ha riaperto
poter garantire la sua permanenza alla guida
tecnico Emiliano Mondonico che è rientra-
la gara e abbiamo sofferto nel finale. Per
dell’Albinoleffe: «In questi ultimi mesi ho
to in panchina lo scorso 14 febbraio dopo
fortuna tutto è andato per il verso giusto».
trascurato la mia salute - ci racconta il tec-
essere stato costretto a lasciare tempora-
A sostenere la squadra c’erano ben 5000 ti-
nico - adesso devo pensare a me stesso . Non
neamente la guida degli azzurri per motivi
fosi: «Un risultato molto importante – con-
ho risolto definitivamente il mio problema e
di salute: «Sono molto soddisfatto di come
tinua il tecnico bergamasco – spero che sia l’
non ho la certezza di quando riprenderò ad
sono andate le cose, abbiamo raggiunto il
inizio di un nuovo rapporto con la tifoseria».
allenare». In bocca al lupo “Mondo”: la fa-
traguardo che ci eravamo prefissati non-
Purtroppo il futuro del “Mondo” è ancora
vola dell’Albinoleffe non può con-
ostante le numerose difficoltà. Il merito va
molto incerto. Nella conferenza stampa di
tinuare senza il suo protagonista.
(Foto Arcivio)
12 H. Verona e Atletico Roma ad un passo dalla cadetteria w w w.professionecalcio.eu
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Redazione
l primo round delle finali promozione della
cadetteria. Il precedente della semifinale di
vece, esce indenne dal sintetico del “Menti”
Prima Divisione vede uscire con maggio-
quest’anno, con il 2-0 rifilato al quotatissimo
di Castellammare. Uno 0-0 che non lascia del
ri certezze Hellas Verona e Atletico Roma,
Sorrento nella partita d’andata, è l’elemento
tutto tranquilli Chiappara e i suoi, perché il
anche se con delle percentuali sulla vittoria fi-
di cabala che offre maggiori sicurezze a Ferra-
2-3 subìto dal Taranto nel ritorno di semifi-
nale ben diverse. Da un lato, infatti, i gialloblu
ri e compagni. L’unico appiglio al quale si pos-
nale è un tarlo che sicuramente starà frullan-
di Mandorlini ipotecano la Serie bwin con un
sono sorreggere Breda e la sua Salernitana è
do in testa alla terza squadra della capitale.
netto 2-0 ai danni della Salernitana di Breda.
l’ottimo rendimento casalingo dei granata e
Tante polemiche fra i padroni di casa per un
Con due rigori, è vero, ma la compattezza
quello pessimo dei veronesi fuori dalle mura
rigore non assegnato a cinque dal termine,
mostrata dai veronesi può far ben sperare un
amiche. I campani, per far cadere l’ago della
ma ormai a questo ci siamo più che abit-
pubblico che di amarezze, nel corso di queste
bilancia dalla propria parte, devono vincere
uati. Grande prova di forza dei romani che
stagioni (clamorosa quella dello scorso anno,
con due gol di scarto per andare ai supple-
dimostrano di avere le carte in regola per il
con l’eliminazione per mano del Pescara), ne
mentari e sperare magari che il risultato non
clamoroso salto; Braglia dovrà far tirare fuori
ha vissute veramente troppe. E una piazza
cambi più, visto che a parità di reti al 120’ si
tutte le residue risorse a Corona, Albadoro
abituata a vivere due domeniche al mese
qualifica la squadra meglio piazzata in campi-
e Tarantino per scardinare un pacchetto ar-
con 14mila spettatori di media al Bentegodi
onato, anche se all’Arechi Breda dovrà fare a
retrato biancoblu apparso come
non può non vivere un palcoscenico come la
meno di quattro titolari. L’Atletico Roma, in-
Fort Apache.
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Feralpisalò, mister Rastelli: “In 1^ Divisione con un finale da film” «
Redazione
Un finale da film, e se si fosse pensato di
sifica al termine del cam-
scrivere una sceneggiatura su questa par-
pionato) e con un uomo
tita, sicuramente si sarebbe perso qualcosa per
in meno, la paura di non
strada»: con queste parole mister Claudio Ras-
farcela ha fatto capolino
telli commenta la vittoria al fotofinish sulla Pro
nei pensieri del tecnico
Patria nella gara di ritorno dei play-off di Sec-
ex Pergocrema: «Sì, lo
onda Divisione girone A, che ha dato ai bresciani
devo ammettere. In quei
la promozione alla vecchia C/1. Un finale di gara
frangenti ho pensato che
thrilling perché, in inferiorità numerica per la
sarebbe stato molto diffi-
doppia espulsione di Colicchio e Zanola (i bustoc-
cile vincere, anche a causa
chi si sono visti cacciare dal campo Dell’Acqua),
di un arbitraggio molto in difficoltà». A dirigere la
ambizioso. Però a piccoli passi, senza strafare».
i bluverdi sono riusciti nell’impresa di mettere a
gara Pairetto di Nichelino, figlio d’arte, dispensa-
È indubbio, comunque, che nelle ultime stagioni
segno il gol decisivo, il 2-1, al secondo minuto di
tore di cartellini (tre rossi e sette gialli) ed errori in
più di una formazione si è ritrovata a fare il dop-
recupero grazie alla zampata di Meloni. “Lino Tu-
serie. «Però - prosegue Rastelli - i miei ragazzi mi
pio salto: «Sì, perché le società che vincono sono
rina” in festa, una città, Salò, che ha festeggiato
hanno immediatamente rincuorato, mettendo
quelle più organizzate sotto tutti i punti di vista. Il
fino all’alba e una dirigenza guidata dal presi-
tutto quanto avevano in corpo in campo, tirando
segreto è affrontare i campionati organizzati. Sul
dente Giuseppe Pasini pronta a formare una
fuori una prestazione maiuscola». Adesso un
campo e sulle scrivanie». Rastelli accetterà senza
squadra competitiva anche per la Prima Divi-
po’ di meritato riposo per tutti, per poi rituffarsi
condizioni una eventuale proposta di rinnovo da
sione che sarà. «Quando si vince si sta sempre
nella preparazione della prossima stagione: «Sì,
parte di Pasini? «Io non pongo mai condizioni.
bene, nonostante la stanchezza anche psicolog-
ci si riposa, credo più che meritatamente, poi
Quando si vince bisogna capire se lo si considera
ica per una giornata come quella di domenica
si comincia a valutare se rimanere oppure no.
un punto di partenza o uno di arrivo. Da come
- commenta con grande emozione Rastelli - che
Dopo questa stagione, i presupposti per rima-
vedo le cose, credo proprio che si tratti di un
ha coronato una stagione eccezionale. La partita
nere ci sono tutti, però adesso vogliamo pensare
punto di partenza». Ultima battuta sull’organico:
contro la Pro Patria ha rappresentato bene tutta
solo a festeggiare e a goderci questa promozi-
per affrontare ad alti livelli la Prima Divisione di
la nostra stagione: ad altissima emotività». Cer-
one». Rastelli continua, poi, buttando l’occhio un
cosa c’è bisogno? «Si valuterà caso per caso nelle
to che, sull’1-1 al 90’ (risultato che bissava quello
po’ più avanti, anche facendo seguito alle dichi-
prossime settimane. Quello che è certo, è che
dell’andata, e che avrebbe costretto le due
arazioni improntate all’ottimismo della sua di-
dovremo ringiovanire un po’ la rosa. Abbiamo
formazioni ad andare ai supplementari. Anche
rigenza: «Questa è una società che sicuramente
diversi over 30, e credo che nel calcio moderno,
se, va detto, se il risultato fosse rimasto di parità
non si accontenterà di fare la vittima sacrificale
soprattutto in queste categorie,
anche al 120’, la promozione sarebbe andata ap-
in Prima Divisione. Il progetto che ha in mente
sia importante puntare sempre
pannaggio dei bresciani in virtù della miglior clas-
di realizzare nelle prossime stagioni è preciso e
più sui giovani».
Festeggiamenti (Foto Archivio)
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Carrarese promossa, Monaco: “Abbiamo risvegliato una città” Redazione
I
l risveglio di una città. Carrara torna in Prima
rosso a Giovinco ce l’ha procurata - ammette can-
tituito il punto di penalizzazione al Carpi, ci cadde
Divisione dopo 8 stagioni (ultima partecipazi-
didamente mister Monaco - però i ragazzi, pur in
il mondo addosso. Poi abbiamo dovuto far fronte
one a quella che era ancora la C/1 nella stagione
inferiorità numerica hanno dato più del 100%. Io
a qualche problemino a livello di infortuni, e con
2002/03, sconfitta ai play-out dal Varese), e lo fa
sapevo che non era difficile farlo, perché la posta
il San Marino nella semifinale degli spareggi pro-
dalla porta di servizio dei play-off, vinti in finale
in palio era troppo alta, comunque esserci rius-
mozione abbiamo avuto molta difficoltà. Contro
battendo la resistenza del Prato. «Abbiamo fatto
citi è nota di grande carattere da parte di questa
il Prato devo dire di meno, perché sia all’andata -
veramente una grandissima cosa. Se ripenso alla
squadra». La rete della promozione è firmata
continua nella sua lucida analisi Francesco Mona-
scorsa estate, a quel 4 agosto, quando in ritiro
dall’elemento di maggior esperienza ad alti livelli:
co, che in carriera è stato seduto sulle panchine di
c’ero io e quattro giocatori, meglio di così non si
Nicola Corrent, che ha realizzato un calcio di rigore
Lanciano, Ancona e Potenza prima di approdare
poteva fare». Parola di Francesco Monaco da
ad un quarto d’ora dalla fine. Non è stato un play-
a Carrara - che al ritorno non abbiamo subìto la
Latiano, provincia di Brindisi, tecnico della Car-
off facile, questo: «No, perché il Prato ha una delle
loro manovra, anzi. A casa loro abbiamo perso
rarese. I gialloblu, domenica scorsa, partivano
rose fra le più complete e competitive. Ci sono di-
per un infortunio di Benassi (autorete), domenica
dallo 0-1 patito a Prato: per vincere lo spareggio
versi elementi, come Pagliuca, Vieri e Varricchio
abbiamo fatto una grande prova a livello tat-
sarebbe bastato lo stesso risultato, anche se la
che hanno grossa esperienza in categorie superio-
tico, oltre che caratteriale. È stata sofferta solo
gara si sarebbe protratta ai supplementari. La gara
ri. Però, se andiamo a guardare il campionato, noi
dall’espulsione in poi». Adesso, con rinnovato
sembra mettersi bene da subito, con la rete di Be-
fino all’ultima giornata ci siamo giocati la promoz-
entusiasmo, si può guardare al futuro. Sia perché,
nassi quando la lancetta dell’orologio del primo
ione diretta, mentre le altre erano a grande dis-
riprendendo le parole del tecnico «Abbiamo ris-
tempo non segnava neanche il decimo minuto di
tanza in classifica». Quindi, proprio perché la Car-
vegliato una città», sia perché a livello dirigenziale
gioco. L’espulsione del fantasista di casa Giovinco
rarese ha visto sfumare il sogno all’ultima giornata
la società si sta rinnovando con gli ingressi di Mau-
ad inizio ripresa ha gelato il sangue nelle vene dei
della regular season, aver raccolto nuovamente le
rizio Lucarelli (padre di Cristiano, attaccante del
padroni di casa: «Effettivamente qualche ansia il
energie nervose più che fisiche è stato l’elemento
Napoli, ex Livorno e Shakhtar Donetsk) e Gianluigi
fondamentale:
Buffon, che hanno acquisito il 20% ciascuno delle
«Sicuramente -
quote: «Sicuramente, con questa nuova linfa,
conferma Mona-
per la Carrarese sarà sicuramente un bene. Per
co, classe 1960
il resto, per la piazza, ancora non so dirlo. Posso
- perché il giovedì
dire con sicurezza che si ricomincia a guardare
prima dell’ultima
serenamente al domani». Monaco ancora non si
giornata di cam-
sbilancia, invece, sul progetto tecnico per la pros-
pionato, quando
sima stagione: «Adesso mi godo questa vittoria
si seppe che il
splendida, per pensare al futuro c’è
TNAS aveva res-
ancora tempo».
I calciatori toscani esultano (foto Archivio)
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L’esultanza dei ragazzi del Tranai (Foto Sito Ufficiale)
Boscaglia: “Il Trapani ha dominato e meritato la promozione” Redazione
A
l fischio finale dell’arbitro Mariani di Aprilia
Vullo ha cominciato a perdere le staffe, e l’arbitro
Divisione eravamo certamente noi». Vincere il
(sicuramente anche lui non vedeva l’ora,
Mariani ha avuto il suo bel da fare per tenere a
play-off, comunque, non è mai facile, soprattutto
vista l’atmosfera bollente) la gioia di un’intera
bada la gara. Alla fine si conteranno cinque espul-
per chi si presenta da seconda in classifica e parte
città si è riversata nelle strade. Il Trapani ha con-
si, tutti tra i campani (Ricci, Vicentin, Nocerino di-
con il vantaggio di sperare in quattro pareggi per
quistato la Prima Divisione battendo nella finale
rettamente dalla panchina, poi Vullo e il vice Orrù)
salire di categoria: «Sì, diciamo che abbiamo sfa-
dei play-off l’Avellino. Al “Provinciale”, i ragazzi di
e un fioccare di cartellini gialli, che al 120’ si ferma
tato questo tabù - prosegue Boscaglia, anche se
mister Boscaglia hanno piegato la resistenza dei
ad un totale di otto. «Abbiamo condotto una
quest’anno in tutti e tre i gironi di Seconda Di-
biancoverdi di Vullo solo ai tempi supplementari,
partita splendida, esemplare - continua entusia-
visione hanno trionfato le seconde classificate
dopo che quelli regolamentari si erano chiusi sul
sta Boscaglia - con un gol annullato, un palo e di-
della regular season - anche perché abbiamo
2-1 (pareggiando così il risultato del “Partenio”
verse occasioni mancate». Proprio quest’ultimo
giocato un calcio di livello superiore». Inevitabile,
della settimana scorsa, ma a favore dei Lupi). E
aspetto ha rischiato di rovinare la festa ai granata:
ora, parlare del futuro prossimo. Non è notizia di
pensare che a otto dalla fine, sul 2-0 per i granata,
l’Avellino in inferiorità numerica ha sfruttato una
oggi che Boscaglia ha rinnovato il contratto con
nessuno si sarebbe immaginato (con l’Avellino in
delle poche occasioni buone per portare la gara
il Trapani per altre due stagioni, segno di un rap-
inferiorità numerica per l’espulsione di Ricci) che
ai supplementari: «Sì, è vero, avremmo dovuto
porto solido fra il tecnico e la dirigenza, ma anche
Castelli potesse inchinarsi a raccogliere il pallone
chiudere prima la partita. Però stavamo giocan-
di un progetto sportivo ben definito: «Inizieremo
che valeva l’extra-time. Pallone messo dentro da
do troppo bene, quindi non ho mai avuto timore
da subito a programmare per la prossima sta-
Vicentin (poi espulso nei supplementari) e che
di non farcela. Abbiamo continuato a giocare, e
gione - dice il tecnico - con l’euforia di questa vit-
gettava nello sconforto uno stadio intero. Ma
l’Avellino stava peggio di noi fisicamente. Dopo
toria. Sarà un campionato d’assestamento, per
non Roberto Boscaglia: «Non c’è stata partita - il
il 3-1 poi sono crollati anche psicologicamente».
conoscere una categoria vista solamente in tel-
commento del tecnico dei siciliani - e abbiamo
Un campionato strepitoso, ceduto solamente
evisione. Poi vedremo, mai dire mai. Per quanto
non meritato, ma strameritato di vincere e otte-
ad un Latina schiacciasassi: «Non lo dico perché
riguarda l’organico - conclude Boscaglia, che in
nere la promozione. Anche nella gara d’andata,
abbiamo ottenuto la promozione anche noi,
due anni ha portato il Trapani dalla D alla Prima
ad Avellino, pur perdendo avevamo dominato.
ma credo che i nerazzurri abbiamo meritato la
Divisione - diciamo che se si mantiene lo stesso
Domenica i nostri avversari non hanno pratica-
promozione diretta. Sono stati molto continui,
gruppo, che merita l’opportunità di giocare nella
mente mai tirato in porta. E visto che alla porta
anche nei momenti di difficoltà sono stati tal-
vecchia C/1, inserendo 3-4 elementi di categoria,
non arrivavano, hanno cominciato a mirare alle
mente forti da non perdere. Comunque, dopo
si può fare bene. I presupposti ci
gambe dei nostri». Effettivamente la squadra di
di loro, quelli che meritavano di salire in Prima
sono tutti».
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Poule Scudetto Serie D
Flavio Grisoli
Il Cuneo di Iacolino si prende il tricolore I
l Cuneo iscrive il suo nome per la prima volta nell’Albo d’oro della Serie D e suc-
annunciato: Ezio Rossi, nome di prestigio per la categoria. Fra le squadre guidate
cede al Montichiari. La Final Four disputata a Treviso tra giovedì e sabato scorso
dall’ex tecnico della Canavese ci sono Groseeto, Padova, Treviso e Torino - e ha
ha incoronato la corazzata messa in piedi da Salvatore Iacolino, che ha superato
preso la palla al balzo. Mi dispiace - prosegue Iacolino - perché la società ha de-
prima la resistenza dell’Ebolitana in semifinale (anche se solo ai rigori), poi il Peru-
ciso di dare fiducia all’ultimo arrivato. Comunque non è che ci fosse chissà quale
gia di mister Pierfrancesco Battistini con un gol di Di Paola a metà della seconda
rapporto logoro con Bava, è che siamo due persone abituate a lavorare di testa
frazione di gioco. Si conclude così una stagione da incorniciare per i biancorossi,
propria». Dopo questa opportuna precisazione sul perché Iacolino abbia deciso
anche se il prossimo anno in Lega Pro dovranno fare a meno del proprio men-
di lasciare Cuneo, un commento sulla stagione e sulla avversaria della gara di sa-
tore Iacolino, dimessosi per incompatibilità con il neo direttore sportivo Massimo
bato: «È stato un anno trionfale sotto tutti i punti di vista, se consideriamo che
Bava. «È stata una scelta mia più che della società - ci tiene a precisare Salvatore Ia-
ho preso la squadra in corsa che aveva raccolto tre punti in cinque giornate. La
colino, che è al suo quinto campionato vinto, dopo Casale, Canavese, Alessandria
formazione, di suo - prosegue Iacolino, che nel suo palmarès personale da tecnico
e Savona - perché non appena ho saputo dell’ingaggio di Bava, ho subito comuni-
ha anche un Torneo di Viareggio e un campionato Primavera con la Juventus tra
cato ai due presidenti che non sarei rimasto». Ma possibile che non c’era nessun
il 1994 e il 1995 - era già competitiva, io ho provveduto ad apportare quei 4-5 cor-
margine per recuperare, per il bene della squadra? «Mah, le dico che sapute le
rettivi necessari per creare un gruppo vincente». La finale contro il Perugia è stata
mie intenzioni, la società aveva provato ad imbastire una sorta di trattativa, alla
molto combattuta: «Sì, loro sono una squadra molto forte, anche fisicamente.
quale avevo accettato di partecipare. A quel punto però è stato lui a dire di no,
Sono pronti per la Lega Pro, devono solamente rinforzarsi in attacco. Frediani e
evidentemente perché aveva il suo allenatore da portare - che la società ha già
Corallo sono due ottimi giocatori, creano molto gioco ma sono poco cattivi sotto porta. Sicuramente questo Perugia è la squadra più forte che abbiamo incontrato
La Festa del Cuneo
quest’anno». Se il Perugia, a detta di un tecnico esperto - classe 1950 - come Iaco-
(Foto Archivio)
lino è pronto per la Lega Pro, il Cuneo come sta messo? «Da quello che so, non credo che manterranno granché della attuale rosa. Credo sia una scelta abbastanza strana, perché questa squadra potrebbe fare molto bene in Lega Pro con pochi cambiamenti. Se penso al Tritium, che ha fatto meno rispetto a noi lo scorso anno, cambiando praticamente nulla adesso si ritrova in Prima Divisione. Non so perché si sia deciso di smantellare la squadra». Per Iacolino invece cosa riserva il futuro? «Mi piacerebbe provare in Lega Pro, anche per dimostrare che non sono solo un allenatore da Serie D come qualcuno afferma. Vincere tutti questi campionati in Serie D non credo sia un caso. Adesso mi guarderò in giro, come si dice, e vedrò cosa offre la piazza».
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Flavio Grisoli
La DCF diventa Dipartimento
Padovan: “Io non accompagno nessuno”
L
’Assemblea delle società della Divisione Calcio Femminile ha deciso,
che perché si passa ad una struttura che non è prevista da nessuna carta
nella giornata di domenica 12 giugno, di passare a Dipartimento.
federale. Abete e Tavecchio mi hanno chiesto di accompagnare il passag-
Quindi di diventare, sostanzialmente, una “costola” della Lega Nazionale
gio, ma io non accompagno proprio nessuno». Sulla ventilata ipotesi di
Dilettanti. Alla presenza del presidente federale Abete, del presidente
commissariamento, Padovan è chiaro: «È una vera stupidaggine - eufemi-
della LND Carlo Tavecchio e del numero uno della DCF Giancarlo Pado-
smo - anche perché Abete domenica ha confermato che non sussistevano
van, 31 società sulle 45 presenti hanno detto sì a questa svolta. A chi dice
le condizioni». La riunione che avevamo anticipato di qualche giorno fa si
che si tratta di una sorta di “retrocessione” del calcio in rosa, Tavecchio
era tenuta realmente: «Sì, venti giorni fa circa. Preliminare all’Assemblea.
risponde piccato: «Il calcio femminile è rappresentato ai massimi livelli
Dissi ad Abete e Tavecchio che non ero disposto in nessun modo a passare
della LND. Che soldi ha il calcio femminile da spendere in questo momen-
al Dipartimento, perché si perde la rappresentatività in Consiglio federale
to? Noi non possiamo aspettare ancora, che questo movimento si svegli
e di Lega oltre che l’autonomia in generale. Mi ha fatto piacere che diversi
un giorno dal torpore in cui versa. Non spetta a me giudicare quanto sia
presidenti anche miei ferrei oppositori, questo l’abbiano riconosciuto. È
stato fatto sotto la gestione Padovan, i fatti sono sotto gli occhi di tut-
ovvio, e li capisco - continua Padovan - che i presidenti abbiano scelto
ti. E comunque l’ultimo dei problemi della LND era occuparsi del calcio
di passare a Dipartimento sotto la promessa, poi voglio vedere quanto
femminile». Giancarlo Padovan ha accettato con filosofia, con il savoir-
vera, che i debiti li pagherà la Lega. Io non sono attaccato alla poltrona,
faire che l’ha sempre contraddistinto una decisione che tuttavia lo trova
e ritengo che il mio compito propositivo sia finito da domenica». Pado-
fermamente contrario: «Già dal fatto che hanno votato sì in 31 sulle 71
van al passo d’addio, quindi, che conclude: «Non sono altro che meno di
società totali (erano presenti alla votazione in 45) è qualcosa che fa pen-
uno strumento ora, in attesa della ratifica del passaggio a Dipartimento.
sare. Però gli assenti hanno sempre torto, quindi tant’è. Io ho detto subito
Vorrei che la mia gestione sia ricordata come corretta, e piena di buona
che non avrei accettato questa modifica,
volontà e buona fede. Rimpianti? Io non ne
nella mia replica di domenica ho chiesto
ho mai avuti. Forse avrei dovuto cercare
per quale motivo la LND stanzi dei soldi
l’unità. Probabilmente il primo problema
per il Dipartimento e non per la DIvisio-
che avrei affrontato, potessi tornare indi-
ne, e perché a due anni dalla mia elezi-
etro, sarebbe stato quello economico prima
one plebiscitaria mi sia stata tolta la pos-
di quello comunicazionale, del marketing e
sibilità legittima di finire il mandato. Non
della riforma dei campionati. Chiedo solo,
ho ottenuto risposta. Comunque non mi
ora, che le società abbiano buon senso e
ha mandato via nessuno - prosegue accorato Padovan - me ne vado via io, an-
(Foto Archivio)
facciano lavorare chi verrà dopo di me».
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Il CTMazza: “Dopo tanti anni si può ipotizzare un passaggio di consegne” Flavio Grisoli
Campionato Sammarinese
L
a stagione 2010/11 della nazionale sammarinese va agli archivi con una doppia scon-
fitta casalinga nell’ambito delle qualificazioni ai prossimi campionati europei di Polonia e Ucraina. Due ko dal sapore molto diverso dagli ultimi, proprio con le stesse avversarie: Finlandia e Ungheria. Nella gara d’andata, finnici e magiari passeggiarono sui titani con un duplice 8-0. A Serravalle, la musica è cambiata e i padroni di casa sono usciti sconfitti per 1-0 dalla FInlandia e per 3-0 dall’Ungheria. Il commento del Commissario Tecnico Giampaolo Mazza
Mazza (Foto Archivio)
non può che essere improntato alla soddisfazione: «Queste due gare hanno dimostrato che
te il Tre Fiori che si è confermato e che si sapeva
glio citare uno in particolare perché rende bene
la mia Nazionale in casa si fa valere. Abbiamo
dall’inizio sarebbe stata la squadra da battere.
l’idea di come seguiamo con attenzione le ri-
fatto indubbiamente una bella figura, soprat-
In seconda istanza, il Tre Penne si è dimostrata
sultanze del nostro campionato. Ho convocato
tutto contro la Finlandia. Sia per il passivo ri-
come l’antagonista più accreditata. Direi che è
e ha giocato titolare contro l’Ungheria, peral-
dotto al minimo - solo Mikael Forssell al 41’ è
stata una grossa sorpresa la Juvenes/Dogana
tro disputando un’ottima gara, Benedettini del
riuscito a battere Simoncini - sia perché in più
vincitrice in Coppa Titano, perché dalla scorsa
Tre Fiori. Non è più giovanissimo - è un classe
di un’occasione siamo andati vicinissimi alla
stagione aveva ridimensionato il progetto. A
1982, e in passato aveva vestito la maglia della
rete. Anche con l’Ungheria devo dire che i ra-
parte quelle due squadre che poi sono arrivate
Nazionale maggiore altre 3 volte - però ha fat-
gazzi si sono mossi bene». Un rammarico, però
in finale di campionato, le altre hanno batta-
to una bella stagione e si è meritato sul campo
c’è: «Quello di non essere riusciti a segnare, e
gliato alla pari. Adesso vediamo cosa riserverà
la convocazione». Ultima battuta sul futuro: il
questo ci ha fatto arrabbiare un po’. Per il re-
soprattutto al Tre Fiori il sorteggio del primo
presidente Crescentini la scorsa settimana non
sto - prosegue Mazza - subiamo ancora un po’
turno preliminare di Champion’s League - oltre
si era sbilanciato, rimandando qualsiasi discor-
troppo fuori dalle mura amiche. Quello che si
ai campioni sammarinesi, ci sono i “pari grado”
so al prossimo inverno. Mister Mazza qualcosi-
vede di diverso rispetto agli anni precedenti, è
Santa Coloma (Andorra), Valletta (Malta) e F91
na la lascia intendere: «Dopo tanti anni, si può
che riusciamo a proporci con maggiore intensi-
Dudelange (Lussemburgo) - sperando in un
anche ipotizzare qualcosa di diverso per la pan-
tà e convinzione in fase offensiva, soprattutto
accoppiamento positivo. Comunque sono ab-
china della Nazionale. Comunque, alla fine di
in casa». Una Nazionale che cresce nel corso
bastanza convinto che questa volta sia l’anno
ogni biennio si tirano le somme. Come sempre,
del tempo con il lavoro, la dedizione e il sacrifi-
giusto per centrare una qualificazione, perché
quindi, mi siederò al tavolino con il presidente
cio al pari di un campionato che soprattutto in
il Tre Fiori se lo merita proprio». Campionato
e ne discuteremo. Sarei sempre molto onorato,
questa stagione ha vissuto mai una competi-
sammarinese che è riuscito a dare anche qual-
comunque, di guidare anche nel
zione così agguerrita ed equilibrata: «Sì, a par-
che nuovo innesto a mister Mazza: «Sì, ne vo-
futuro questa Nazionale».