PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.28

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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma ANNO 3 - N° 28 21 luglio 2011 1€

IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5

771593 630059 9

ISSN 1593-6309

80028

Lascio Via Allegri, tanto non servo.....

Professione Calcio TV canale 940 bouquet Sky

Inchiesta AIAC: “L’Associazione Italiana Allenatori si vende i posti per i corsi a Coverciano”

Oltre ai documenti di Premiopoli e la non revoca dello Scudetto 2006 dalla FIGC fuggono anche i cervelli


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NUMERO 28 - 21 luglio 2011

Regola 1: Il valore dell’Etica sparisce quando qualcuno vuole defilarsi da un argomento Massimiliano Giacomini

Q

uesto è il Paese dei baloc-

che intercettati dichiarano che

to federale art. 13.2 sul tema

chi. Dei burattini al potere,

“serve gente funzionale al si-

dell’assegnazione dello scudet-

di personaggi che danno rispo-

stema” che dichiara, dopo aver

to”. Siamo d’accordo e lasciamo

ste lunghe decine di minuti per

deciso di non decidere, perché

a Flavio Grisoli da pagina 8, le

cercare di annebbiarti le idee e

questa è la realtà unica e vera, considerazioni del caso visto

farti cadere in confusione. Gli

che “la credibilità del sistema è

che ha seguito per noi il Con-

stessi personaggi che non han-

legata al rispetto delle regole”,

siglio federale e ne ha dipinto

no più credibilità, che non han-

ma poi le regole vanno a farsi

l’andamento con arguzia e intel-

no più la minima decenza. Gli

benedire quando c’è da prende-

ligenza. E poi la facciano finita

stessi che dopo il fallimento dei

re una decisione, oppure quan-

di parlarci di etica, che sì deriva

mondiali 2010 si sono presenta-

do i problemi nascono all’in-

dal greco “Ethos” come affer-

ti in sala stampa e hanno tirato

terno della Federcalcio come il

mato dallo stesso “non legato

avanti per la loro strada senza

caso Premiopoli. 14 i mesi per

alle logiche della poltrona” in

sentirsi “legati alla logica delle

annunciare al mondo del calcio

conferenza stampa, ma è anche

poltrone”, senza nemmeno fare

che la FIGC era incompeten-

vero che dietro l’etica si celano

un passo indietro. Sparando

te, noi che sono incompetenti

i maestri della retorica e uno di

nomi, idee e programmi che un

lo scriviamo da due anni, ma

questi, Isocrate, affermava che

anno dopo hanno portato a 0

ognuno ha i suoi tempi. Andrea

quando un oratore vuole defi-

(zero) risultati soddisfacenti. Un

Abodi, presidente della Lega di

larsi da una particolare discus-

presidente Federale che arran-

B ha affermato che: “Il Consiglio

sione allora si violano le basi

ca, che decide di non decidere

federale era organo pienamen-

dell’”Ethos” che rende l’argo-

in ogni qualsivoglia situazione,

te titolato a decidere, sulla base

mento trattato aria

che si contorna di personaggi

di quanto stabilito dallo Statu-

fritta.

ADERENTE A:

LEGENDA

T

Tattica

C

Curiosità

Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009

A

Approfondimento

S

Statistica

Caporedattore Flavio Grisoli email: f.grisoli@professionecalcio.net

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NUMERO 28 - 21 luglio 2011

Lo Scudetto 2006 da cartone si trasforma in scudetto dell’infamia Mauro Gasperini

C

ome volevasi dimostrare. Contro il parere di illustri giu-

le polemiche oppure rinunciare alla prescrizione ed andare

Napoli si è più volte impappinato con molti “non ricordo”, ora

risti, Abete e la sua “banda” decidono di non essere

a processo, sicuro della sua illibatezza. L’attaccarsi pervicace-

si è preso paura e sta già consultando avvocati per difendersi

competenti per togliere lo scudetto ingiustamente cucito su

mente a quell’oggetto dello scandalo ha un chiaro significato:

dalle accuse (evidenti alla luce del dossier Palazzi) di Dalla Valle

maglie tutt’altro che immacolate. Ma quando l’improvvido

con la relazione di Palazzi il processo darebbe torto all’Inter

e non solo. Speravamo che si dicesse la parola fine a questa

Commissario Rossi lo consegnò a Moratti nonostante che i

con tutte le conseguenze del caso. E se per caso (come molto

penosa vicenda. Non è cosi, per la cocciutaggine di Moratti di

tre saggi consigliassero prudenza,non aveva in sé racchiusi

probabile) il Consiglio di Stato o chi per esso dovesse dargli ra-

volersi chiudere nel fortino per difendere l’indefendibile. Le

tutti i poteri del Consiglio Federale? E se lo stesso ha potere

gione? Il petroliere sarebbe costretto a mollare l’osso tra lazzi

altre società sanzionate potranno dire: “abbiamo sbagliato ed

di consegnare, perché non può avere il potere di togliere?

e...pernacchie da tutta Europa. E bene fa Dalla Valle a ventila-

abbiamo pagato, ma con noi devono pagare anche i presunti

Comunque vada a finire, l’immagine dell’Inter, anche da-

re l’eventuale chiamata a correo dell’allora capitano Auricchio,

immacolati, puliti, vittime di altrui congiure”. Forse il petroliere

vanti agli occhi di veri tifosi interisti, si è sbriciolata. Per uscire

colpevole di omissione di atti di ufficio, indagini superficiali e

non si rende conto quanto costerà all’Inter quello scudetto

dall’impasse, Moratti avrebbe dovuto precedere il verdetto

incomplete, atte sopratutto (con la collusione del fraterno

contestato. Che se ora è di cartone, diverrà

riconsegnando spontaneamente quel trofeo stemperando

amico Baldini) a colpire sopratutto la Juventus. L’ufficiale che a

per sempre lo scudetto dell’infamia.

Livorno, Morgia: “Troppi bla, bla bla nel calcio. Novellino uomo vero”

P

Sara Sbaffi

referisce fare il suo lavoro lontano dai riflettori, ama il rettangolo verde ma solo la

cambiato molto da allora: «Rimango ancora di quell’idea. Sono fortemente convinto

parte moralmente corretta di questo sport. Lui è Massimo Morgia e a febbraio è

di quello che ho detto. Tutti sono bravi a fare bla bla bla, ma i fatti non li fa nessuno.

tornato nel calcio che conta, dopo averlo abbandonato nel 2008. Il suo addio era arriv-

Anche la mancanza di risultati a livello internazionale dipende da quello che ho denun-

ato al termine di una partita persa in casa contro il Lanciano, quando venne aggredito

ciato, si interpretano le partite in maniera disperata, gli stadi sono in mano a frange di

dagli stessi sostenitori stabiesi (insieme al portiere Brunner e al difensore Radi) e decise

non tifosi, le problematiche sono parecchie». La società amaranto con il suo presidente

che era troppo, lo sport che tanto amava ora lo nauseava: «In seguito all’esperienza

Aldo Spinelli ha annunciato di voler percorrere una politica di abbattimento dei costi,

con la Juve Stabia non sopportavo più il calcio e ho deciso di fare un passo indietro,

quindi quello della prossima stagione sarà un Livorno rivoluzionato: «A questo ci ha

volevo passare al settore giovanile – adesso è vice di Novellino al Livorno. Poi è ar-

portato la crisi economica. È un serpente che si mangia la coda, non saremo arrivati

rivata la chiamata di Walter, lui è un amico sincero ed è difficile dire di no agli amici. Ho

a certi eccessi, tensioni, violenze se le società avessero pensato a diminuire le spese.

un ruolo diverso e faccio quello che mi piace. Ora non ho più lo stress di dovermi con-

Bisogna pensare in maniera che il calcio ritorni a far crescere i giovani, esaltare le qual-

frontare con i dirigenti, i giornalisti, i

ità dei giocatori migliori e non prendere solo stranieri». E lo scandalo del calcio scom-

procuratori. Sento il bisogno di lavora-

messe è solo l’ennesima prova di quello che Morgia sostiene: «Non è la prima volta

re nell’ombra e questo è positivo per

che succede, mi fa ribrezzo pensare che ci sono giovani calciatori che truffano tutto e

me, oltretutto Novellino mi da ampia

tutti, rovinando la cosa più bella, il calcio dovrebbe essere etica. Alla fine pagheranno i

libertà nel mio ruolo. Sono molto sod-

soliti imbecilli, se ne parla per quattro o cinque mesi, poi torna tutto come prima come

disfatto e non ho neanche la tensione

una bolla di sapone». Infine un pronostico sulle favorite del prossimo campionato

del risultato, non perché non ci tenga

cadetto:«La Sampdoria è quella più attrezzata, era già forte lo scorso anno e non è

ma perché non ho responsabilità di-

stata rimaneggiata. Anche il Torino sta facendo le cose in grande. Però l’anno passato

rette, non devo parlare con i media. Mi

ha vinto il Novara, una neopromossa, che tra l’altro ha attuato una po-

sento rigenerato». Eppure oggi non è

litica contenuta e programmatica». Tutto può succedere.

Morgia (Foto Arcivio)



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NUMERO 28 - 21 luglio 2011

Il declino della Federcalcio

“ Tapinassi (Foto Arcivio)

Gino Tapinassi

In questi anni Abete e Valentini non hanno deciso niente, hanno usato la filosofia del “carpe diem” o meglio buio fatti giorno, giorno fatti buio! Le uniche cose in cui sono eccelsi, oltre la svendita di pezzi importanti del la Federcalcio, è favorire gli amici degli amici, il piccolo cabotaggio, le assunzioni e le promozioni di persone note, la scelta di consulenti ben remunerati e nell’ombra qualche vendetta, del tenore tira il sasso e nascondi la mano tanto è buio e nessuno ci vede”

C

hi scrive ha avuto in passato il piacere e l’ono-

funzionari e dipendenti.

re di collaborare con la grande e prestigiosa

La riforma dello Statuto

Presidenza Franchi, e ha oggi un tonfo al cuore nel

federale è una chimera, la

vedere lo squallore, la miseria morale in cui l’attuale

riforma dei campionati è

Presidente e il Direttore Generale hanno ridotto la

un pio desiderio che sva-

più importante Federazione Sportiva Italiana. Ieri

nisce con l’avanzare del

era prestigio e vanto dichiararsi dirigente federale,

giorno. La riforma della

oggi se lo dici in giro, oltre che essere additato al

giustizia sportiva è una

pubblico ludibrio, si corre il rischio di prendere qual-

cosa troppo importante,

che “sganassone”. E’ tutto questo perchè? In questi

seria e delicata per impe-

anni Abete e Valentini non hanno deciso niente,

ganre la mente e gli sforzi

hanno usato la filosofia del “carpe diem” o meglio

di questi due signori! Mai

buio fatti giorno, giorno fatti buio! Le uniche cose in

nel corso della storia fe-

cui sono eccelsi, oltre la svendita di pezzi importanti

derale ci furono tempi così tristi dove niente viene

Commissione Cultura del Senato della Repubblica?

della Federcalcio, è favorire gli amici degli amici, il

affrontato, nulla è risolto e tutto va bene madama la

Anche in passato sui grandi successi ottenuti: l’abo-

piccolo cabotaggio, le assunzioni e le promozioni di

marchesa. Nel frattempo la Lega Nazionale di Mila-

lizione della Sportass, l’abolizione della tassa pubbli-

persone note, la scelta di consulenti ben remunera-

no considera la Presidenza Federale un’opzione, che

cità sugli stadi con meno di 3000 spettatori, il 5 per

ti e nell’ombra qualche vendetta, del tenore tira il

ci può e non ci può essere, “tanto noi facciamo da

mille a favore delle società della LND, al contrario

sasso e nascondi la mano tanto è buio e nessuno ci

soli” è il loro motto. La Lega Nazionale Professionisti

di noi che eravamo sul pezzo gratuitamente i “due

vede. I difensori del rigore, delle regole e della mo-

di Firenze e la LND marciano per conto loro, tanto

eroi” erano latitanti, in tutt’altre faccende affaccen-

ralità amano circondarsi di “pregiudicati sportivi”

sanno di non poter contare su questi due personag-

dati, nonostante i benefits che ognuno di loro due

intendendosi nel senso letterale del termine, tutti

gi per i loro problemi istituzionali. Hanno mai mosso

ha per il proprio incarico. Ognuno ha una sua logica,

coloro che in passato hanno avuto a che fare con la

un dito per la mutualità dei diritti televisivi? Per l’ap-

una sua morale, un modo di comportarsi ed uno di

giustizia sportiva e non solo, qualcuno anche con la

provazione della Legge sugli stadi attualmente all’e-

agire ma da loro “decisionismo e rigore morale” di-

giustizia ordinaria ed in Federcalcio se ne trovano in

same della Commissione Cultura alla Camera dei

ciamo ancora una volta “libera nos

abbondanza: consiglieri federali, consiglieri arbitrali,

Deputati o per il Ddl sul dilettantismo in essere alla

domine” (Liberaci o Signore).

Abete e Valentini (Foto Arcivio)



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NUMERO 28 - 21 luglio 2011

Consiglio Federale

Abete, Pirandello e le iscrizioni in Lega Pro D

Flavio Grisoli

eve averlo nella sua libreria personale, Giancarlo

dito indichi me. Va là che, a tu per tu, ci conosciamo

rato: «La proposta di non revoca dello Scudetto del

Abete. “Così è, se vi pare”, l’opera del 1917 di

bene noi due. Il guaio è che, come ti vedo io, gli altri

2006 ci sarebbe stata anche in caso di presenza di atto

Luigi Pirandello. E deve anche averlo letto, prima di

non ti vedono... Tu per gli altri diventi un fantasma!

amministrativo e quindi di possibilità di intervento del

stilare la sua relazione politica che ha messo agli atti

Eppure, vedi questi pazzi? Senza badare al fantasma

Consiglio federale». In sala si trasale, ci si guarda negli

del Consiglio Federale di lunedì 18 luglio e che il con-

che portano con sé, in se stessi, vanno correndo, pieni

occhi. Se da un lato è pur vero che prendere una deci-

sesso dei 26 (in realtà 27, ma Cellino ha lasciato la se-

di curiosità, dietro il fantasma altrui! E credono che sia

sione è sempre una soluzione apprezzabile, prender-

duta per impegni di lavoro) ha votato all’unanimità.

una cosa diversa”. Incredibile, sembra fatto apposta.

ne una di questo tipo, che tutto appare tranne che

Caso curioso, apriamo parentesi, visto che la delibera

Al di là di questa gustosa similitudine, Abete in confe-

“non pilatesca” come orgogliosamente ha rivendica-

con la quale si sanciva la “non competenza” del CF a

renza stampa è passato al contrattacco. Non si vuole

to Abete è, agli occhi di tutti, inconcepibile. A questo

revocare lo Scudetto del 2006 aveva visto il voto con-

“far tirare più per la giacchetta”, come ha avuto a dire

punto comincia il mitragliamento. Abete non ha più

trario del “peone” Dante Cudicio (AIAC) e la non par-

ai giornalisti e quindi in apertura di conferenza ha spa-

scuse: dal suo “l’etica non si prescrive” datato un anno

tecipazione al voto di Abodi e Lotito, perché,

abbondante fa, ora si dice che in futuro,

fondamentalmente, in contrasto con l’indiriz-

in caso analogo, il CF se ne laverà le mani.

zo stabilito dagli altri. Dicevamo dell’opera

È stato tutto sacrificato sull’altare della

dell’autore siciliano, perché questa si attaglia

divisione dei poteri, dell’autonomia di

perfettamente al caso: l’assoluta inconoscibili-

Palazzi e della Giustizia Sportiva. Ma se

tà del reale e il relativismo delle convenzioni. E

da una parte Palazzi può, dall’altra deve

Abete, a chi lo contestava - segnaliamo la per-

farsi gli affari suoi. All’uscita di Lotito da

vicacia dei sette-otto manifestanti di fede bian-

via Allegri, assediato dai cronisti, il presi-

conera appollaiati di fronte al Palazzo i quali,

dente della Lazio ha dichiarato: «In sede

senza mai sputare un goccio di saliva, cantava-

di Consiglio ho espresso il mio parere.

no senza fine il loro dissenso dalla prima matti-

Palazzi non aveva la competenza per

na fino alla “chiamata” in conferenza stampa -

chiedere la prescrizione. Quella è una

avrà senz’altro pensato di dire: “Eh caro! Chi è il pazzo di noi due? Eh lo so: io dico tu! E tu col

Abete (Foto Archivio)

prerogativa che spetta alla Disciplinare. Quindi il Procuratore doveva deferire, e a


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NUMERO 28 - 21 luglio 2011

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quel punto i giudici avrebbero invocato la prescrizione

potesse evitare l’assegnazione, “per scorrimen-

e chiuso la questione». Sembrerebbe sacrosanto, in-

to” di classifica, dello Scudetto 2006 alla società

vece no: «L’articolo 32 dà piena titolarità al Procurato-

FC Internazionale Milano. Si dice che non si trat-

re Federale di richiedere la prescrizione», replica il pre-

ta di un atto amministrativo, ma c’è un comuni-

sidente federale ai giornalisti nel tardo pomeriggio in

cato stampa. Altro nodo che probabilmente

conferenza stampa. Qui si viaggia su una lama sottile,

non troverà mai soluzione. Altra domanda: ma

affilatissima, che è quella del diritto. E dell’annosa que-

per quale motivo si sono chieste le oltre 140mila

stione fra la norma e le sue interpretazioni giurispru-

intercettazioni quando poi si sono dovute atten-

denziali che, a lungo andare, modificano la norma

dere comunque le trascrizioni da Napoli? «I

stessa in ragione della consuetudine. Palazzi ha potu-

tempi e i rapporti con la giustizia ordinaria sono

to invocare la prescrizione, ma su tutto il resto ci si può

quelli che sono. E comunque è materiale che po-

stendere pacificamente un velo pietoso. «La relazio-

trà tornare utile in futuro». Ammissione che il

ne del PM non può essere presa come sentenza, per-

fantasma di Calciopoli, come un collega lo ha

ché sarebbe contraria allo Stato di diritto. Senza un

definito, non abbandonerà mai la Federcalcio.

contraddittorio, senza il diritto alla difesa», ha detto

Per chiudere, Abete si augurava che Moratti e

con il suo sorriso tipico di quando si trova in difficoltà il

l’Inter rinunciassero alla prescrizione, «anche se

presidente federale, molleggiando nervosamente le

ci sono orientamenti divergenti su questa possibilità».

della questione - ha dichiarato Archimede Pitrolo, vi-

gambe e ripetendo a non finire, al posto delle virgole:

Ringrazia tutti e se ne va. Ma non era l’unico argo-

cepresidente della Lega Pro all’uscita da via Allegri -

«Voglio dire, non so se mi spiego, non so se ho reso

mento all’ordine del giorno del Consiglio federale: sul

vediamo che succede. Se si recupera il Ravenna, sia-

l’idea». Gli attacchi continuano: l’etica non si prescrive.

tavolo c’erano anche i ricorsi delle società di Lega Pro

mo a 76». E il Rimini? Da una parte si dice che dovrà

Il motto di abetiana memoria viene rispedito al mit-

escluse in prima istanza dalla Co.vi.Soc.. Assunto che

giocare in Lega Pro, ma gli interessati smentiscono,

tente. E allora il numero uno di via Allegri tenta la stra-

Canavese, Crociati Noceto, Rodengo Saiano e Sangio-

asserendo che si ripescano prima quelle loro, poi se

da esegetica: «L’etica non si prescrive, si prescrivono i

vannese non hanno neanche presentato domanda di

mai si guarda ai dilettanti: «Il Consiglio federale po-

fatti. Etica proviene dal greco, “Ethos” - prosegue Abe-

iscrizione, e che Gela, Lucchese, Salernitana, Brindisi,

trebbe decidere di farlo giocare comunque da noi -

te, che probabilmente si era preparato ad una do-

Cavese, Cosenza, Matera e Sanremese non hanno

commenta Macalli - però sarebbe contro le norme

manda del genere - che vuol dire carattere, comporta-

presentato il ricorso al primo “no” dell’organo di vigi-

federali». Bé, presidente, ne abbiamo viste tante in

mento, consuetudine. È quella branca della filosofia

lanza, non sono passati tra le maglie di questa ulterio-

questi anni...«Eh, già. Infatti», risponde sorridendo

che studia i fondamenti oggettivi che permettono di

re scrematura Catanzaro (perché non affiliato in

amaramente il numero uno della Lega di Firenze. L’a-

assegnare ai comportamenti uno status deontico».

quanto fallito), Atletico Roma (fideiussione falsa e sta-

nalisi, concisa, della giornata per quanto riguarda la

Bello, ineccepibile. Cioè? Un collega, “candidamente”,

dio fuori dalla provincia di appartenenza) e Ravenna

Lega Pro è di Francesco Ghirelli, il dg della Lega Pro e

ammette di non aver capito. Abete si innervosisce:

(documentazione fiscale “problematica”, ma non è

poi ancora Pitrolo: «C’è una situazione di difficoltà, ma

«La valutazione sugli episodi e i comportamenti non si

escluso che l’Alta Corte del CONI possa rovesciare

non lo sfacelo che si paventava. Il nostro calcio, nono-

prescrive. L’articolo 1 del Codice di Giustizia Sportiva è

questa decisione). Se per il Catanzaro - che aveva pre-

stante il momento di difficoltà economica, continua

sottoposto ed è parte integrante della titolarità della

sentato ricorso anche al TNAS - la situazione appariva

ad attrarre». «Diciamo che è andata benino - riassu-

Giustizia Sportiva». Quindi, ognuno può dare ai com-

già in precedenza molto difficile, per le altre due for-

me, comunque un po’ preoccupato, Pitrolo - anche se

portamenti la valutazione che ritiene più opportuna,

mazioni si è trattato di un colpo di fulmine. Per i roma-

già si vedono situazioni di forte criticità, con squadre

ma le regole e le norme sono altra roba. La discussio-

ni tutto ci si poteva attendere, tranne che un inadem-

che avranno difficoltà fin da subito. Ci saranno punti di

ne prosegue, Abete comunica di aver ricevuto una

pimento di questo tipo: se dovevano essere esclusi,

penalizzazione già in partenza di campionato, e chi, al

lettera dall’ex Commissario Straordinario della Feder-

sarebbe dovuto essere per lo stadio, Rieti, anziché

controllo Co.vi.Soc. del 15 novembre risulterà non in

calcio Guido Rossi, nella quale questi ricordava e riba-

Pomezia perché non a norma. Il Ravenna non è riusci-

regola, non avrà diritto alle contribuzioni federali per il

diva che nelle mani sue e dell’allora Capo dell’Ufficio

to nel miracolo, ma: «Abbiamo dato delega al presi-

minutaggio degli under. Le regole

Indagini Francesco Saverio Borrelli non c’era nulla che

dente federale per un ulteriore approfondimento

sono queste».

Archimede Pitrolo, vice presidente Lega Pro (Foto Archivio)


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NUMERO 28 - 21 luglio 2011

Inchiesta AIAC Iacolino: “Favorevole ad un’Associazione per i dilettanti, ma l’AIAC tutela tutti” Pochesci: “Non siamo rappresentati da nessuno. L’AIAC si vende i posti ai corsi” Flavio Grisoli

N

on c’è che dire che nell’AIAC non si stia

che i toni della protesta messa in atto dai sup-

sia utile o meno la creazione di un sindaca-

vivendo un bel periodo. Dopo le pole-

porters bianconeri sono condannabili (“Abete

to (AIAD) specifico per le istanze di chi opera

miche, di cui abbiamo ampiamente parlato,

uomo di m...”, tanto per citare il più utilizzato

nei dilettanti; se sia stata corretta o meno, a

nel post-Assemblea federale del 20 giugno

nella calda giornata romana di lunedì scor-

loro parere, la decisione da parte della LND

scorso e che sono argomento precipuo di

so), la reazione di Ulivieri è apparsa spropo-

di abolire l’obbligo di patentino per allenare

questa inchiesta, adesso c’è anche il “caso”

sitata e fuori luogo. Dare importanza a certi

dalla Prima Categoria fino agli Juniores; se

Dante Cudicio. Il rappresentante dell’AIAC

soggetti non fa altro che dare loro la legitti-

occorra considerare, ai fini del trattamento,

è stato l’unico a votare contro la “non com-

mazione a continuare. Ma evidentemente è

l’allenatore in base al patentino che possiede

petenza” del Consiglio federale a decidere

stato toccato un nervo scoperto. Tornando

e non alla categoria in cui allena; se le gradua-

sull’assegnazione dello Scudetto del 2006, e

alla nostra inchiesta, chiediamo ai tecnici se

torie per accedere ai corsi siano da riformare

scommettiamo che questa presa di po-

o meno. In questo numero hanno

sizione, in contrasto con quella del suo

risposto Salvatore Iacolino, attual-

presidente Ulivieri, potrà portare a del-

mente senza incarico e l’ex alle-

le conseguenze. Staremo a vedere. Sta

natore di Lupa Frascati, Viterbese

di fatto che la componente degli allena-

e Olbia Sandro Pochesci. «Sarei

tori è nell’occhio del ciclone: segnali di

favorevole, perché no. Anche se

insofferenza li abbiamo visti anche dal-

credo che l’Associazione Allenatori

lo stesso Ulivieri lunedì mattina all’in-

tuteli anche gli allenatori dilettan-

gresso in via Allegri. Al grido di “Vergo-

ti», la risposta di mister Iacolino,

gna, vergogna” al suo indirizzo da parte

che quest’anno ha vinto il suo

dello sparuto ma rumoroso gruppetto

ennesimo campionato di Serie D,

di sostenitori juventini, l’ex tecnico del

questa volta al Cuneo, poi lascia-

Bologna si è diretto con fare minaccio-

to per contrasti con la dirigenza.

so verso uno dei più attivi chiedendogli se avesse qualche problema. Premesso

Salvatore Iacolino (Foto Archivio)

Sul fatto che diversi suoi colleghi si siano lamentati per la scarsità di


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NUMERO 28 - 21 luglio 2011

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corsi d’aggiornamenti, seminari per i tecnici

ve Padre Pio per fare il corso a

dilettanti, Iacolino risponde: «Sì, può darsi.

Coverciano. Io sono dieci anni

Però alla lunga a questi incontri non ci va mai

che faccio la richiesta per fare

nessuno». La vera nota dolente, invece, sono

il corso di Seconda Categoria e

le graduatorie di ammissione ai corsi di Co-

puntualmente c’è sempre qual-

verciano: «Ecco, lì forse ci sarebbe da rivedere

cuno sopra di me, di un pun-

qualcosa. Non bisogna essere stato un gran-

to. Sono sempre l’undicesimo

de giocatore per diventare un grande allena-

su dieci posti disponibili. Poi

tore», riferendosi esplicitamente ad Arrigo

vediamo calciatori che hanno

Sacchi. Sull’abolizione del patentino invece,

appena appeso gli scarpini al

Iacolino è contrario: «Io credo che anche in

chiodo che vanno in Serie A, in

quei campionati - dalla Prima Categoria fino

deroga. Ma io dico una cosa -

agli Juniores - serva una competenza specifi-

prosegue Pochesci - se ai vari

ca e certificata». Se il tecnico ex Cuneo, Ivrea,

Ferrara, Leonardo, Montella,

Casale, Savona e Alessandria è stato molto

Mancini danno la deroga, per-

conciso nelle sue considerazioni, Sandro Po-

ché se un presidente, che è un imprenditore

gono. Non possiamo essere d’esempio a tutto

chesci è un fiume in piena e mostra tutto il

e fa giustamente i suoi calcoli, vuole Sandro

il sistema, quando poi in altre componenti si

suo disappunto: «Sì sono molto favorevole».

Pochesci in panchina, glielo impediscono?

vede di tutto e di più. Se una persona vale,

Tutto qui? «No, perché l’AIAC è l’anello debo-

Allora a questo punto, che diano la deroga a

e un presidente vuole dargli l’incarico, bene.

le del sistema. È un’associazione nella quale i

tutti, dando poi la possibilità di partecipare al

Che gli si permetta di allenare e intanto gli si

problemi non vengono né affrontati, né tan-

corso per mettersi in regola. Invece no. Io ho

dà la possibilità di entrare a Coverciano per

tomeno risolti. Ci sarebbero molte cose da

cominciato dalla Prima Categoria, vincendo

regolarizzarsi, se proprio dobbiamo mantene-

fare». A questo punto Pochesci introduce un

tutti i campionati, ho fatto l’abusivo due anni

re questo patentino. Perché il discorso qual è,

nuovo elemento al nostro dibattito, che sicu-

in C figurando come allenatore in seconda e

siamo gli unici nel mondo ad avere il patenti-

ramente utilizzeremo nelle prossime puntate:

un prestanome per quello in prima. Lo dico

no da allenatore. Da altre parti - continua il

il doppio tesseramento per i tecnici. «Siamo

senza vergogna perché tanto ho già pagato il

tecnico laziale - questo non esiste. E poi, fate-

l’unica categoria con un solo tesseramento.

mio conto per questo. Ma dobbiamo arrivare

mela dire tutta: i posti nei corsi, oltre a darli ai

Se ad un presidente salta la mosca al naso e ti

a queste cose? Io non lo so proprio. Ma glielo

raccomandati, se li vendono». Chiaramente,

esonera dopo una settimana, devi stare fermo

dico io perché succede questo: Ulivieri lì si fa

dopo un discorso di questo tipo, chiedere a

un anno. Ci sono presidenti che possiedono

gli affari suoi, raccomandando 5-6 persone

Sandro Pochesci se sia d’accordo o meno con

più di una squadra - in teoria no, ma in prati-

all’anno per i corsi, ed ecco lì che si riempie

l’abolizione del patentino per allenare dalla

ca sappiamo bene di sì - dirigenti che collabo-

la graduatoria. Che poi - prosegue Pochesci

Prima Categoria agli Juniores appare quasi

rano con più società contemporaneamente,

nella sua invettiva - i punteggi di queste fan-

ridondante: «Hanno fatto non bene, ma be-

giocatori che cambiano tre squadre all’anno.

tomatiche graduatorie non si conoscono mai.

nissimo. SI deve dare l’opportunità a tutti di

E a noi allenatori per quale motivo non deve

Ti chiamano, ti dicono che hai preso un tot,

dimostrare il proprio valore. Chi mette i soldi

essere data questa possibilità? Magari entro

e che l’ultimo che è riuscito ad entrare aveva

nel calcio deve essere libero di poter scegliere

i tre mesi dall’inizio della stagione, ecco. Noi

sempre un punto più di te. Allora si potrebbe

a chi dare la panchina. Ma se Berlusconi, ne

- prosegue Pochesci, con molta enfasi - non

pensare di fare ricorso, ma l’iter che è sta-

dico uno a casa, vuole darmi il Milan, ma per

siamo tutelati in nessun modo, perché nes-

to stabilito te lo impedisce, ti scoraggia dal

quale motivo non ne deve avere la facoltà?

suno ci rappresenta». Per quanto riguarda le

prendere qualsiasi decisione. Io non so quan-

Tanto poi se non vai bene, ti mandano a casa.

graduatorie per entrare nel magico mondo di

do queste persone qui capiranno che stiamo

E devi stare fermo per il resto

Coverciano poi, il tecnico ne ha per tutti: «Ser-

parlando di diritti sacrosanti che ci apparten-

della stagione».

Sandro Pochesci (Foto Archivio)


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Servizi di Fabiola Rieti

NUMERO 28 - 21 luglio 2011

Aprilia, il dg Rosina: “Per la riforma dei campionati servono solo società serie”

La squadra laziale, neopromossa in Seconda Divisione, punta ad una salvezza tranquilla e ad una gestione oculata

L

’Aprilia approda tra i professionisti e dà garanzie di continuità al pro-

Abbiamo anche fatto scelte dure non rinnovando i rapporti con Galluzzo,

getto cominciato lo scorso anno che l’ha portata alla vittoria del cam-

Pietrucci e Bianchi, ma dovevamo necessariamente dare una rinverdita».

pionato tra i dilettanti. A spiegarlo è Ermanno Rosina, direttore generale

Nel settore giovanile, invece, si sono attuate scelte diverse: «Puntiamo a

della squadra laziale: «Abbiamo centrato alcuni obiettivi che ci eravamo

prendere ragazzi che conosciamo, che hanno già fatto campionati in serie

prefissati, puntiamo ad una salvezza tranquilla visto che siamo una neo-

D, insomma non delle scommesse». La situazione della Lega Pro è un pen-

promossa. Poi, nel corso dell’anno, capiremo meglio la forza degli avver-

siero di tutti gli addetti al settore, soprattutto per come si configureranno

sari con cui dobbiamo misurarci». Le rondinelle ripartono con Vincenzo

le griglie e la quantità di raggruppamenti previsti: «Il problema è semplice,

Vivarini in panchina, ma il calciomercato è l’argomento che tiene banco in

se si vuole fare la riforma servono società serie e coloro che non fanno

questo periodo, anche se il mister non ha chiesto nomi in particolare. Il dg

azioni a norma di legge devono restare fuori. La crisi c’è – continua il diri-

neroazzurro rivela le sue mosse: «Abbiamo mantenuto l’impianto della

gente laziale - e la Co.vi.so.c e la Figc devono cogliere l’occasione per fare

squadra dello scorso anno per quanto riguarda l’attacco. Quando si con-

pulizia e non portare avanti discorsi con squadre altalenanti dal punto di

serva l’intelaiatura e si inserisce qualche innesto sulla carta si dovrebbe

vista della gestione finanziaria. Credo che alla fine si former-

disputare un buon campionato, poi certo in campo ci vanno i giocatori.

anno due gironi per la Prima e per la Seconda Divisione».

Mister Toscano: “Suoneremo lo stesso spartito e riconquisteremo i tifosi”

Le Fere sono sicure del ripescaggio in Prima Divisione ora attendono solo l’ufficialità

L

’arrivo di mister Domenico “Mimmo” Toscano porta fortuna alla

suo gruppo dal punto di vista dell’approccio in campo: «Voglio una

Ternana, che dopo la retrocessione sul campo contro il Foligno

squadra propositiva, che non si arrende mai indipendentemente

può tirare un sospiro di sollievo e tornare nell’ex C/1. A confermarlo

dal risultato, deve essere motivata a reagire e combattere fino alla

è proprio l’allenatore rossoverde: «Per il ripescaggio non ci sono

fine». Il mister della Ternana opterà per un modulo a lui molto caro:

problemi, attendiamo solo l’ufficialità per accelerare il calciomercato

«Per il lato tecnico tattico imposterò un 3-4-3, che è un sistema di

e preparare il campionato di 1^ Divisione». E per chi avesse ancora

gioco con un’anima molto offensiva, grazie al quale c’è la possibilità

qualche dubbio sulla dirigenza precisa: «La società è sana, altrimen-

di sfruttare l’ampiezza e

ti non saremmo stati tra i primi ad essere ripescati. Con il passaggio

la spinta degli esterni».

di quote la scorsa stagione c’è stata solo una confusione di ruoli,

L’obiettivo principale per

ormai superata». Intanto comincia a prendere forma il programma

l’allenatore delle fere è

per la stagione 2011/2012 e ad orchestrare i lavori sarà il tecnico

quello di soddisfare i suoi

calabrese con la speranza che possa suonare una buona musica:

tifosi: «Voglio far tornare

«Abbiamo una situazione di organico favorevole perché, a parte

l’entusiasmo in una pi-

cinque giocatori, l’80% della squadra è da costruire. Ci orienteremo

azza demoralizzata e dis-

su un progetto rivolto ai giovani con qualche innesto di categoria».

illusa con un bel gioco e

Domenico Toscano, dopo aver guidato il Cosenza dalla Serie D alla

con la voglia di

Lega Pro, tenta di puntare in alto ed è sicuro di ciò che chiederà al

lottare».

Toscano (Foto Archivio)



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NUMERO 28 - 21 luglio 2011

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Tiziano De Patre: “Giulianova, è come tornare a casa”

T

Sara Sbaffi

iziano De Patre è pronto per cominciare

peso gli scarpini al chiodo sempre con la com-

A: «Sicuramente dopo un percorso da calciatore

la sua avventura in Lega Pro, ma questa

pagine abruzzese nella stagione 2003/2004. Per

è importante iniziare dai giovani per formarsi, io

volta da allenatore di prima squadra. Torna

lui e per i tifosi è un gradito ritorno: «Ho ricevuto

sono stato nel settore giovanile del Parma per

alle origini con il Giulianova che lo consacrò da

diverse opportunità, ma questa società mi ha

quattro anni (due anni negli Allievi e due nella

calciatore, il tecnico originario di Notaresco è

convinto – anche se non sarà un’impresa sem-

Primavera) e di quel periodo porto con me tanti

cresciuto infatti nel vivaio giallorosso e ha ap-

plice visto il budget ridotto e i il numero elevato

ricordi, soprattutto dei ragazzi». E proprio al-

di giovani – e anche se siamo un po’ in ritardo

cuni under del Parma il mister avrebbe voluto

ce la metteremo tutta per costruire un organico

con sé al Giulianova, ma per ora le sue richieste

competitivo. Sette o otto titolari sono andati via

non sono state accolte. Chiediamo al giovane al-

e stiamo pensando come sostituirli. Non abbi-

lenatore di immaginare come potrebbe essere

amo molto tempo ma la squadra sarà pronta

la sua squadra ideale, ma neanche con la fanta-

a breve. Già si prospetta un campionato lungo

sia riesce a sognarla: «Non è possibile, o hai un

e difficile». Ha quarantatré anni (da centrocam-

budget elevato o niente, ti devi accontentare e

pista ha militato in club importanti: tra gli altri,

vedere le caratteristiche dei giocatori che hai a

Atalanta, Lecce, Ancona e Cagliari) e tanta espe-

disposizione. In base a ciò puoi plas-

rienza nei settori giovanili delle squadre di Serie

mare ed allestire la squadra».

(Foto Archivio)


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NUMERO 28 - 21 luglio 2011

Perugia, il tecnico Battistini: “Vogliamo Nick Amoruso” L

Servizi di Fabiola Rieti

a resurrezione del Perugia Calcio passa per la Lega Pro, dopo la conquista

un giocatore importante di

della Coppa Italia e la vittoria nel campionato di Serie D, la squadra sa di

cui si possono dire molte cose,

avere le carte in regola per tornare ai fasti di una volta. L’allenatore Pier Franc-

ma per il quale la sua carriera

esco Battistini si fa portavoce del volere della piazza: «L’obiettivo è fare il meg-

parla da sé». Tanti i nomi che

lio possibile, vincendo, per riportare la piazza ai livelli che merita». Il mister dei

l’allenatore ha citato per pre-

grifoni comincia a illustrare il

sentare il nuovo gruppo, dalle

piano di lavoro per la stagione

certezze come Borghetti agli ar-

2011/2012: «Terminato il peri-

rivi come Anania e Giuliacci, ma

odo di riposo, riprendiamo con

l’imperativo è: «Puntare molto

la preparazione. Abbiamo deciso

alla valorizzazione dei giovani,

di confermare parte del gruppo

con tre classe ‘91 da schierare in

che ha condotto una splendida

campo. La nostra idea è quella di proseguire con il modulo base 4-4-2 e valu-

stagione lo scorso anno. Siamo

tare l’evoluzione in 4-2-3-1». Al primo allenamento il tecnico sa già cosa fare:

in trattativa per portare Nicola

«Ringrazierò i senior della squadra per il lavoro fatto lo scorso anno

Amoruso in maglia biancorossa,

e partiremo alla costruzione delle qualità morali del gruppo».

(Foto Archivio)

Poggibonsi, Fraschetti: “Vincere divertendosi”

F

abio Fraschetti, romano, classe

con una rosa completamente nuova.

’61, approda sulla panchina del

Il nostro direttore sportivo ha fatto un

Poggibonsi dopo aver guidato la San-

gran lavoro. Una volta cominciata

giovannese. La nuova avventura con

Amoruso ai tempi del Perugia (Foto Archivio)

Cuneo, Ezio Rosssi: “Servono tre innesti”

N

uovo assetto societario per il

il

Cuneo Calcio, che ha comin-

più lungo

ciato la sua trasformazione con l’ar-

della gam-

la preparazione vedremo se manca

rivo in panchina di Ezio Rossi. Il neo

ba,

i leoni è cominciata bene: «Il presi-

qualcosa, forse c’è bisogno di un alter-

mister biancorosso parla del proget-

possiamo

dente non ha fissato obiettivi di clas-

nativa davanti». Il mister giallorosso

to tecnico: «Abbiamo riconfermato

aspirare

sifica. Per ora sarebbe anche difficile

ha scelto già come schierare le sue

gran parte della squadra dello scor-

a

stabilirne visto che ancora non sono

pedine:«Schiererò un 4-3-3 e con

so anno, ma per completare la rosa

nomi. Io e i giocatori cercheremo di

stati definiti i gironi e non sappiamo

queste prerogative abbiamo fatto la

servono tre innesti almeno». La piaz-

mettere professionalità ed impegno

che tipo di campionato possiamo

campagna acquisti. Mi piace divertire

za non ha reagito bene all’abbando-

per mantenere la categoria». Con

fare alla luce delle avversarie. Intanto

la gente che viene al campo. Io dico

no di Iacolino, ma il tecnico cuneese

l’inizio della preparazione, la tattica

dobbiamo ringraziare il nostro nume-

sempre anche ai giocatori che il calcio

assicura: «C’è un ambiente euforico,

diventa l’argomento principe e l’al-

ro uno Antonello Pianigiani, perché ci

è un gioco e non ci si diverte non ha

non mi spaventa dover sostituire un

lenatore ex Canavese svela qualche

dà garanzia con una società seria». I

senso». Il traguardo da raggiungere

collega. Sono anni che alleno e non

mossa: «Il mio modulo preferito è

nuovi innesti? «Al di là di 2 o 3 raga-

per il tecnico non è definito ancora:

è la prima volta che mi capita di su-

il 4-3-3, però mi adatto secondo le

zzi si è

«Non possiamo porre limiti alla Prov-

bentrare a chi ha vinto il campiona-

necessità della squadra. Voglio che

scelto

videnza, il Gubbio lo scorso anno

to. La realtà della serie D poi è molto

i vecchi trasmettano la mentalità

di ring-

aveva un progetto giovane e speri-

diversa dai professionisti». Gli obiet-

vincente che li ha guidati lo scorso

iovani-

mentale ed ha vinto il campionato.

tivi sono già stabiliti: «Noi abbiamo

anno ai più giovani e questi devono

re

il

L’importante è dare

un budget da rispettare e dobbiamo

cercare di integrarsi ve-

gruppo

il massimo sempre».

pensare a salvarci. Non si può fare

locemente».

(Foto Archivio)

passo

non (Foto Archivio)

grandi


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Legnago, il dg Preto: “Speriamo di tornare nel girone Veneto”

I

NUMERO 27 - 14 luglio 2011

Servizi di Sara Sbaffi

l Legnago ha chiuso lo scorso campionato al quinto posto e il direttore

vertice del calcio dilettantistico veronese – continua il dg veneto – ab-

generale, Mario Preto, ci tiene a sottolineare la buona annata trascorsa:

biamo ottenuto questi risultati valorizzando soprattutto i giovani, basta

«Eravamo una matricola

vedere quello che sta facendo Lorenzo Zerbato (classe 1991) convocato

con discrete ambizioni e

anche nella rappresentativa di Serie D e seguito da molti club». Non si

abbiamo condotto una

fanno voli pindarici ma le aspettative per la prossima stagione sono di

stagione importante. Poi

perfezionarsi: «La nostra filosofia di vita è svegliarci la mattina e fare

c’è stata la regola dis-

sempre meglio, abbiamo tenuto infatti i giocatori migliori e abbiamo cer-

cutibile di fare lo spar-

cato di ottimizzare dove eravamo carenti». La speranza è capitare nel

eggio con l’Olginatese

girone Veneto: «La passata stagione la Lega ci ha fatto fare il girone lom-

per disputare i play off.

bardo veneto, con tutte squadre lombarde e solo quattro venete, ora vor-

Comunque il bilancio

remmo tornare a casa». Sull’iscrizione al campionato 2011/2012 spiega:

è positivo perché abbi-

«Parecchie società sono in difficoltà, la crisi economica si sente anche a

amo riportato il Legna-

livello calcistico, c’è carenza di liquidità. I presidenti devono avere un oc-

go lì dove storicamente

chio al bilancio dell’azienda e l’altro a quello della società. La

è sempre stata, cioè al

crisi è generalizzata, tutti stiamo facendo sforzi enormi».

Selargius, patron Zedda: “Largo agli Under”

R

ivoluzione in casa del Selar-

figurato negli scorsi campionati.

gius, oltre alla dipartita del

Alcuni di loro hanno anche fatto

tecnico Virgilio Perra (ora in forze

dei provini per Empoli, Parma ed

all’Arzachena) anche alcuni gioca-

Civitanovese, Antonelli: “Cornacchini mister giusto”

D

a sette anni alla testa della Ci-

nell’ex C/1 tra gli anni ottanta e no-

vitanovese, il presidente Um-

vanta (per cinque volte capocan-

berto Antonelli ora si affida all’aiuto

noniere): «Su tante persone che si

Inter». L’obiettivo resta lo stesso:

di due nuovi soci: «Sicuramente si

erano proposte abbiamo scelto lui

tori hanno scelto di seguirlo. Ma

«La salvezza e il mantenimento

può contare su basi finanziarie più

perché è quello che per determi-

il presidente Sandro Zedda non è

della categoria - continua il nume-

solide, con due imprenditori di Civi-

nazione e carattere ci ha convinto

preoccupato: «È prevista una ri-

ro uno sardo - il nuovo allenatore

tanova (Fausto Morichetti e Sandro

di più. Vogliamo evitare di ripetere

duzione del budget quindi hanno

Vincenzo Fadda crede nel nostro

Paniccia) che daranno una spinta in

l’errore della passata stagione con

fatto bene ad andare via. Per la

progetto». Zedda si rispecchia nel-

più a questa società sotto tutti gli

un tecnico (Daniele Morganti) non

prossima stagione puntiamo sui

la situazione delle quattro squadre

aspetti». Il numero uno rossoblu

avvezzo a queste piazze più difficili,

nostri giovani che da due anni sono

(Angri, Chioggia, Forza e Coraggio,

sta preparando il progetto per la

che va in crisi alla prima difficoltà. Di

in rosa più altri che si insedieranno

Venafro) che non sono riuscite ad

prossima stagione: «Vogliamo far

Cornacchini - prosegue Antonelli - è

quest’anno. Poi ci sono gli anziani

iscriversi alla prossima stagione:

bene come gli altri anni. È un cam-

comprovata la sua bravura e poi me

come Puddu e Farci confermati e

«Capisco perfettamente, anche

pionato difficile ma bello. Se doves-

ne hanno parlato benissimo i suoi

altri nuovi come Nicola Rais. Sem-

noi abbiamo più o meno gli stessi

si dire qual è la mia aspirazione, è

ex compagni. Anche Pippo Inzaghi

pre nell’ottica del contenimento

problemi, pensavamo anche di

quella di stare subito a ridosso delle

ha detto che è il suo idolo, giocava-

dei costi». La compagine granata

cedere il titolo. Non abbiamo spon-

due squadre più forti». Con l’avvi-

no insieme». Il milanista, infatti, a

ha il suo punto di forza nella Scuola

sor, ci sono i contributi della re-

cendamento in panchina si spera

Piacenza ha conosciuto il bomber di

Calcio: «Il nostro fiore all’occhiello

gione e limitatamente quelli del co-

che qualcosa cambi: al posto di Da-

Fano e ha preso il suo posto in pri-

con circa duecento ragazzi più il

mune.

niele Morganti è arrivato Giovanni

ma squadra nella sta-

settore giovanile, che hanno ben

sono notevoli».

Cornacchini, prolifico centravanti

gione 1991/1992.

Le

spese


NUMERO 27 - 14 luglio 2011

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w w w.professionecalcio.eu

Venuto: “Arrivederci Milazzo, vorrei la Primavera della Reggina”

Sara Sbaffi

Non è un addio, ma un arrivederci” così Antonio

professionale che umano». La rinuncia al ripescag-

Venuto, con un pizzico di commozione, saluta il

gio e la voglia di puntare sui giovani hanno influito

suo Milazzo: «Ho trascorso tre anni splendidi, con dei

nella sua decisione? «Loro hanno le risorse per fare

successi impensabili all’inizio. Sono particolarmente

bene e meglio. Io devo ritagliarmi uno spazio impor-

legato a questa terra, qui ho scritto una pagina im-

tante fuori». Il tecnico ci tiene ad esprimere la sua

portante del calcio milazzese, approdando nella vec-

gratitudine ai tifosi mamertini: «Mi sento di ringra-

chia serie C, un risultato storico». Il mister si riferisce

ziare soprattutto la componente che mi è stata più

alle due promozioni e al terzo posto in Lega Pro:

vicina, gli ultras. Mi hanno sempre riservato elogi,

tornare al dilettantismo, vorrei un’esperienza che

«Sicuramente come tutte le separazioni è doloroso

sostenuto e dato benzina per fare meglio. Vivevamo

mi arricchisca professionalmente. Ho avuto delle

ma era giusto cambiare qualcosa – anche se la sper-

in simbiosi, squadra, tecnico e tifosi, sono state le tre

proposte e le sto valutando, anche per alcune Pri-

anza di tornare rimane - magari si potrà riaprire un

componenti determinanti per il successo del Milazzo.

mavere». Se potesse decidere ora una squadra da

ciclo vincente sempre qui a Milazzo prima o poi». E la

Il merito va anche alla società, sia alla prima che alla

dirigere ha chiaro in mente quale potrebbe essere:

scelta è stata consensuale: «Ho voluto lasciare in un

seconda gestione, hanno contribuito a fare in modo

«Mi piacerebbe un gruppo che sta proprio dall’altra

momento felice, personalmente il ciclo si era chiuso,

di non intralciare le strade né a me né ai ragazzi».

parte dello stretto e che ha un ottimo livello giova-

ho creduto opportuno prendere strade diverse e la

Attualmente Venuto è disoccupato ma sembra che

nile, è la Primavera della Reggina. Sarebbe un punto

società mi ha capito. Rimane una parentesi straor-

questo stato non durerà ancora per molto: «Vorrei

di partenza professionistico molto im-

dinaria che mi ha arricchito sia dal punto di vista

allenare nelle categorie professionistiche, non voglio

portante per me».

(Foto Archivio)



NUMERO 28 - 21 luglio 2011

Mauro De Angelis (Foto Archivio)

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w w w.professionecalcio.eu

Iscrizioni Serie D Mauro De Angelis, segretario del Dipartimento Interregionale: “Rimangono da chiarire alcune situazioni. Rimini docet” Fabiola Rieti

S

caduti i termini per le iscrizioni al campi-

rientrano Carpenedolo, Miglianico, Montec-

a finire». Goran Kocman, numero uno del Kras

onato di serie D quattro squadre, a sor-

chio Maggiore, Kras Repen, Opitergina, Rivoli,

Repen, spiega come stanno organizzando il la-

presa, non hanno presentato la domanda:

Rossanese, Sant’Antonio Abate, Sestese, Ta-

voro: «Stiamo allestendo la squadra per dispu-

Angri, Chioggia Sottomarina, Venafro e Forza

volara, Vigevano e Villafranca Veronese. Per

tare il campionato in Eccellenza da prima della

e Coraggio. Mauro De Angelis, segretario del

l’altro raggruppamento hanno presentato

classe e cercare di ritornare presto in serie D

Dipartimento Interregionale, prova a fare chi-

richiesta Biancadrano, Bisceglie 1913 Don

conquistando la promozione sul campo. Per

arezza sulle sorti di queste compagini: «Ve-

Uva, Cerea, Civitavecchia, Fidenza, Isola Capo

quanto riguarda il ripescaggio – prosegue il

nafro e Forza e Coraggio hanno rinunciato

Rizzuto 1966, Lascaris, Lupa Frascati, Pisa

massimo dirigente triestino - abbiamo presen-

alla Serie D e hanno chiesto di partecipare ai

Sporting Club, Verbania e Verbano tra le per-

tato la domanda, ma non abbiamo ricevuto

rispettivi campionati regionali, mentre per le

denti gli Spareggi delle seconde classificate,

ancora nessuna comunicazione. Dubito che ri-

altre due non si è ricevuta nessun tipo di comu-

oltre ad Abano, Alcamo, Audace Cerignola,

usciremo ad accedere perché nella tabella dei

nicazione e non ne sappiamo le motivazioni».

Borgomanero, Città di Messina, Fermana, Im-

ripescaggi non siamo tra i primi e vista anche la

Dopo questa notizia sembra aperta la strada

olese 1919, Inveruno, Massese, Ragusa, Real

situazione in Lega Pro, l’organico

verso i ripescaggi, ma il referente della serie D

Vicenza, S. Cesareo, Sottomarina Lido, Sover-

delle squadre è completo»

smorza gli animi: «È già uscita la graduatoria

ato, Torres 1903. Mario Aurora, presi-

delle società che hanno chiesto il ripescaggio

dente del Miglianico, non crede nella

e sono 38, ma dipenderà tutto dalla presenza

possibilità di essere ripescato: «Visto

o meno di posti disponibili. Se consideriamo

che le notizie che arrivano sono sem-

che lo scorso anno erano 167 squadre e c’era

pre più negative, siamo in ritardo con

un’eccedenza di 5, attualmente siamo a 162

l’allestimento della squadra e ci stiamo

con le iscrizioni, che è il numero giusto per il

muovendo in questi giorni per un or-

campionato. Rimangono ancora da chiarire

ganico di Eccellenza con molti giovani.

alcune situazioni in sospeso come quella del

Abbiamo presentato la domanda di

Rimini». Le 38 squadre che hanno chiesto il

ripescaggio sperando di trovare un

ripescaggio si dividono in due gruppi: le ret-

posto, qualora così non fosse disputer-

rocesse dirette oppure ai play-out dal mas-

emo semplicemente il campionato di

simo campionato dei dilettanti e quelle di Ec-

appartenenza. C’è questa possibilità e

cellenza che tentano il salto. Nel primo gruppo

l’abbiamo colta, vedremo come andrà

Mario Aurora, presidente del Miglianico (Foto Archivio)



NUMERO 28 - 21 luglio 2011

21

w w w.professionecalcio.eu

Dal campo al Foro Articolo 21 “Diritto al Reintegro” Guido Del Re

C

osa può fare un calciatore quando vie-

è anche un’evidente tutela per il calciato-

retribuzione annua lorda. Il quarto com-

ne messo fuori rosa? Per rispondere a

re/lavoratore nel momento in cui venga

ma prevede la possibilità per il calciatore,

questa domanda occorre consultare gli ac-

estromesso o allontanato dal posto di la-

dopo la pronuncia del Collegio Arbitrale

cordi collettivi (di seguito “accordi”) stipu-

voro senza giusta causa. La procedura per

di reintegro dello stesso e dopo il non ot-

lati tra la F.I.G.C., le leghe professionistiche

il reintegro è prevista dall’art.12 rubricato

temperamento da parte della società entro

(Lega di serie A, Lega di serie B, al tempo

“Azioni a tutela dei diritti del calciatore”. Il

il termine di 5 giorni dalla ricezione della

della stipula: Lega Nazionale Professio-

primo comma riconosce in capo al calcia-

comunicazione del lodo, di ottenere la ri-

nisti e Lega Pro) e l’Associazione Italiana

tore il diritto ad ottenere, tramite ricorso

soluzione del contratto ed il risarcimento

Calciatori (A.I.C.). Gli Accordi di riferimen-

al Collegio Arbitrale, il risarcimento o la

del danno, da determinarsi nella misura

to prevedono lo stesso istituto: la reinte-

risoluzione del contratto nel momento in

della retribuzione contrattuale dovuta fino

grazione del calciatore. Partiamo, per co-

cui la società violi gli obblighi contrattuali

al termine della stagione. Il comma 6 spe-

modità, analizzando il contratto collettivo

cui è tenuta nei suoi confronti. Il comma 2

cifica il diritto del calciatore ad allenarsi

LNP/FIGC. L’art. 7 rubricato: “Preparazione

prevede la possibilità per il calciatore, nel

in strutture idonee messe a disposizione

precampionato ed allenamenti. Parteci-

caso di violazione dell’art. 7.2, di diffida-

dalla Società; nel caso in cui la stessa lo

pazione alle gare. Trasferte”. Il comma 2

re per iscritto la società al reintegro entro

escluda, anche in via preventiva dalla pre-

prevede che: “…salvo i casi di malattia od

3 giorni dal ricevimento della stessa, invi-

parazione e/o dagli allenamenti. L’articolo

infortunio accertati, il calciatore deve par-

tandola ad adempiere. Se la società non

in questione è un caposaldo per la tutela

tecipare a tutti gli allenamenti nelle ore

rispetta tale termine, il giocatore potrà

di tutti i calciatori nel caso di comporta-

e nei luoghi fissati dalla Società, nonché

adire il Collegio Arbitrale per ottenere a

menti ostruzionistici delle società volti ad

a tutte le gare ufficiali o amichevoli che

sua scelta o il reintegro o la risoluzione del

invitare gli stessi, tramite l’esclusione dal

la società stessa intenda disputare tanto

contratto. In ambo i casi, il calciatore ha

“lavoro”, a cambiare area ed aria.

in Italia quanto all’estero”. La ragione di

diritto al risarcimento del danno in misura

www.studiolegaledelre.it

quest’articolo è palese per la società, ma

non inferiore al 20% della parte fissa della

(info@studiolegaledelre.it)



NUMERO 26 - 07 luglio 2011

23

w w w.professionecalcio.eu

Europa League: Juvenes/Dogana sconfitta al fotofinish Campionato Sammarinese

Flavio Grisoli

A

d un certo punto, senza nascondersi trop-

nel suo commento il mister che ha preso il posto

quarto d’ora dalla fine. Lui è un ‘92, ha pagato

po, avevano cominciato a farci la bocca.

di Luciano Mularoni - anche quando ci siamo ri-

lo scotto della partita internazionale, quindi

Il classico, purtroppo, errore di distrazione in

trovati sotto di un uomo. La gara l’abbiamo gi-

di esperienza, e anche la fatica di una partita

fase difensiva ha privato di un ottimo pareggio

ocata bene, e i ragazzi l’hanno sviluppata nella

molto tesa e combattuta soprattutto dalle sue

interno a reti bianche la Juvenes/Dogana con-

maniera corretta, con molta attenzione dietro e

parti di campo. Sicuramente - prosegue il tec-

tro i macedoni del Rabotnicki, che escono così

anche nel possesso palla, quando la loro pres-

nico della Juvenes/Dogana - se fossimo rimasti

vincitori per 1-0 grazie alla rete a quattro dallo

sione, sempre ai massimi livelli, è calata un po’.

in parità numerica ci saremmo giocati meglio

scadere del subentrato Filip Petrovski nella gara

Loro - i macedoni del Rabotnicki - sono supe-

le nostre chances di mantenere lo zero a zero,

d’andata del secondo turno preliminare di Eu-

riori a noi tecnicamente, ma abbiamo studiato

però devo dire che anche in dieci non è che ab-

ropa League. Una scon-

biamo rischiato chissà

fitta amara, anche alla

cosa. Purtroppo il gol lo

luce dell’ottima prestazi-

abbiamo subìto per una

one dei ragazzi di mister

distrazione,

Paolo Reciputi nonostante

l’uomo da solo davanti

l’inferiorità

numerica

al portiere». Nemmeno

subìta al 76’ per la dop-

il tempo di rifiatare, che

pia ammonizione, a stret-

giovedì 21 - a giornale

tissimo giro di posta, del

già chiuso, relazioner-

difensore centrale Lorenzo

emo della gara sul nu-

Gasperoni: «Affrontavamo

mero 29 - si gioca il ritor-

lasciando

una squadra di categoria

La Juvenes/Dogana e il Rabotnicki prima

no, in Macedonia. Con

ben diversa dalla nostra,

del match (Foto Archivio)

che prospettive e con

sicuramente superiore. Noi

che spirito la Juvenes/

siamo dei semi-professionisti, a differenza loro.

e interpretato bene la gara». Una partita dove

Dogana si presenterà, tenendo in considerazi-

E quindi anche la preparazione alla gara è dif-

una squadra è palesemente inferiore all’altra,

one due fattori opposti: la tradizione negativa

ferente». I numeri, le statistiche del match par-

che finisce 1-0 per il Golia di turno, lascia inevi-

delle squadre sammarinesi in trasferta euro-

lano chiaro: la formazione sammarinese che, da

tabilmente un po’ di amaro in bocca e anche

pea, e l’ottima prestazione fornita giovedì 14

detentrice della Coppa Titano si è assicurata la

qualche rimpianto: «Un pizzico di rammarico

all’Olimpico di Serravalle? «Noi ce la andiamo a

possibilità di partire dal secondo turno del pre-

c’è - dice Reciputi - perché nelle 2-3 ripartenze

giocare, proprio perché abbiamo visto che con

liminare della vecchia Coppa Uefa, ha badato

che abbiamo sfruttato nel migliore dei modi non

la giusta determinazione e attenzione in campo,

soprattutto a curare la fase difensiva, senza dis-

siamo riusciti a concretizzare quando avremmo

siamo in grado di tenergli testa. Abbiamo visto

degnare comunque le cosiddette “ripartenze”

dovuto. L’altro motivo di dispiacere proviene

che ci possiamo stare in questa sfida. Andiamo

rendendosi, in qualche caso, anche pericolosa:

dall’espulsione di Gasperoni - ad opera del diret-

lì con molta fiducia e sicuramente

«Siamo rimasti in partita fino alla fine - continua

tore di gara gallese, il signor Huw Jones - ad un

senza nulla da perdere».



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