Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5
Scudetto 2006: Il 18 Luglio la “non” decisione finale?
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771593 630059
80027 ISSN 1593-6309
ANNO 3 - N° 27 14 luglio 2011 1€
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Inchiesta AIAC: “Pensano solo ai professionisti. Liberalizziamo i corsi per allenatori”
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NUMERO 27 - 14 luglio 2011
La revoca dello scudetto 2006 e Marcello Nicchi: inizia il giro del piattino Massimiliano Giacomini
L
’attesa sta terminando e il grande
federale dovranno dimostrare unità e
nodo sta per essere sciolto. Se si po-
coraggio. Proprio quelle due qualità che
tesse scommettere sull’andamento del
gli sono sempre mancate, visto anche il
Consiglio Federale, la quota più bassa
recente dietrofront sul secondo extra-
sarebbe data allo Scudetto 2006 non
comuitario. Era una norma inutile per-
revocato ma filippica sulla morale, che
ché il calcio non si risolleva bloccando
non cade mai in prescrizione e bla bla
una decina di extracomunitari o met-
bla. Ma tutto resta com’è. Infatti, que-
tendo i figliocci di Sacchi ad allenare le
sto è quanto sta emergendo in queste
Under, ma ha dimostrato ancora una
giornate che portano alla riunione del
volta l’inutilità di questa Federazione
Consiglio Federale dove i dormienti,
che non si lascia scappare nessuna oc-
servita sul piatto d’agento da Tavecchio
così li apostrofò Mario Macalli qual-
casione per dimostrare di non avere il
nel nuovo Statuto per tenersi stretto la
che settimana fa sul nostro giornale,
polso per guidare il calcio italiano. Ogni
nomina esclusiva ed esclusivista dei de-
dovranno essere belli svegli, perchè
Consigliere la pensa a modo proprio e
signatori arbitrali. Meglio andare in giro
sia Moratti che Agnelli sono pronti alla
difficilmente Abete riuscirà a mettere
col piattino, parafrasando lo stesso pre-
battaglia. Entrambi promettono ricor-
tutti d’accordo, se dovesse riuscirci bi-
sidente della Lega Nazionale Dilettanti,
si alla giustizia ordinaria se le cose non
sognerebbe comunque vedere da che
piuttosto che avere una propria partita
dovessero andare come da loro auspi-
parte penderà la bilancia, visto che il su-
IVA. Ma Nicchi piange per i poveri arbitri
cato. Il presidente Abete e il Consiglio
perprocuratore Palazzi ha tracciato una
diletanti che aspettano mesi e mesi per
sola via: la revoca dello scudetto. Sta-
i sudati rimborsi, ma c’è da scomettere
remo a vedere. Intanto dall’AssoArbitri
che i vertici non hanno lo stesso proble-
dopo l’addio di Rosetti volato in Russia,
ma. L’AIA è un unicum tra le 208 Federa-
il presidente Nicchi inizia a richiedere
zioni Internazionali e questa autonomia
più soldi, non gli bastano i circa 50 mi-
decisionale gli fu concessa dopo lo scan-
lioni di Euro che ogni anno la FIGC gli
dalo Calciopoli che alcuni chiamarono
sborsa, ma ha mandato al diavolo l’au-
anche Arbitropoli.
tonomia economica che gli era stata
Misteri italiani.
ADERENTE A:
LEGENDA
T
Tattica
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Curiosità
Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009
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Approfondimento
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Statistica
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Il calcio vive il periodo d’oro dei compromessi dei maneggioni e degli amici degli amici Mauro Gasperini
“
Speriamo che non si decida di non decidere”:
tenere o restituire quello scudetto, ha ben poca
2006 deve essere tolto all’Inter, ma non restituito
parole e musica di Andrea Agnelli che, guarda
importanza. In ambedue i casi il marchio d’infa-
alla Juventus. Deve essere semplicemente “non
caso, nei confronti del sor Tentenna, ha le nostre
mia rimarrà per sempre, visto che il rapporto di
assegnato” per poco chiari avvenimenti durante
stesse intuizioni. Forse non sarà così. Forse il No-
56 pagine della Procura federale non lascia adito
l’arco del campionato. Così fece Arpinati nel 1926
stro, una volta nella sua vita, troverà un po’ di co-
a dubbi. Leggendo sui vari siti i pareri dei tifosi si
togliendolo alla squadra della sua città, Bologna,
raggio, dopo aver sostenuto che “l’etica non va in
ha netta la sensazione che tutti vorrebbero un ge-
senza assegnarlo alla contendente Torino. Eviden-
prescrizione”. Sì perché dopo il rapporto di Palazzi
sto da vero sportivo del Presidente interista con la
temente, in un periodo non certo di democrazia
è chiaro che l’Inter del petroliere c’è dentro fino
restituzione del maltolto, ma sarà difficile. Eppure,
cristallina, l’etica sportiva era molto più sentita che
al collo. Ma che fa costui? Invece di fare un gesto
se fosse intelligente, dovrebbe capire che solo quel
in questi tempi di democrazia falsa e malata, di
eclatante che gli ridarebbe credibilità, ovvero re-
gesto potrebbe salvarlo dalle montagne di fango
compromessi, maneggioni e amici degli amici che
stituire “volontariamente” lo scudetto scippato, si
che, qualunque sia il verdetto, dopo il 18 luglio si
dominano sia in politica come nel calcio. I recenti
fa scudo del defunto Facchetti. La sua mossa get-
riverseranno sulla sua società già nel mirino per
fatti di scommettopoli la dicono lunga sul marcio
ta ancora più discredito sulla società nerazzurra.
poco edificanti episodi (tipo passaporti falsi, plu-
del calcio in generale e di quello italia-
Ed affermo che a questo punto la questione del
svalenze fasulle e via dicendo). Lo scudetto del
no in particolare.
Foscarini e il Cittadella, nessuna crisi del settimo anno
S
Sara Sbaffi
ette anni consecutivi sulla stessa panchina, quella del Cittadella, fanno
diverso: «Io considero questa stagione molto positiva perché abbiamo dato
di Claudio Foscarini un uomo dei record: «Mi sento una mosca bianca,
tanto. Con il direttore eravamo un po’ delusi perché il nostro lavoro non è
particolarmente in questo mondo in cui si cambia tanto. Io qui ho trovato
stato capito dai media. Se confrontiamo l’annata precedente (in cui hanno
la mia dimensione, è una società dove professionalità e rapporto umano
disputato i play-off) con questa, il vero Cittadella è quello che sa soffrire e
contano parecchio. Ogni anno è nuovo, rinnovo il contratto di stagione in
tirarsi fuori con le unghie, quest’anno ci abbiamo messo di più». Lasciando
stagione». Ma come fa a trovare gli stimoli per fare bene ogni anno? «Mi
il passato alle spalle, i prossimi obiettivi sono chiari per il mister granata:
metto sempre in discussione. L’aspetto più difficoltoso è saper ripartire e
«La salvezza. Dopo sette anni la squadra ha sostituito tanti giocatori, alcuni
trovare le motivazioni giuste prima di tutto con me stesso. Prima valuto
arrivano per la prima volta in Serie bwin. C’è anche la necessità di rinnova-
se c’è la possibilità di trovare sol-
re un ciclo, qualche atleta aveva l’esigenza di cambiare. Ora bisogna solo
lecitazioni importanti da trasmet-
amalgamare il gruppo. Finora siamo stati bravi e fortunati perché ogni
tere poi alla squadra. Certi gioca-
anno abbiamo avuto bomber importanti, tutti qui hanno fatto molto bene –
tori sono con me da sette anni e
l’ultimo in ordine di tempo il capocannoniere della passata stagione cadetta
il tran tran può risultare pesante,
Federico Piovaccari, ora ceduto alla Sampdoria - e per sostituire uno come
ma valuto se ho ancora qualcosa
Piovaccari abbiamo preso Robert Maah e Samuel Di Carmine che hanno un
da dare e fino adesso la risposta
grande potenziale». In conclusione, Foscarini dice la sua sullo scandalo del
è stata positiva». Il campionato,
calcioscommesse: «Mi auguro che si arrivi a una conclusione, ci sono delle
concluso
scadenze e date impellenti. È difficile giudicare tanto materiale in così poco
Foscarini (Foto Arcivio)
al
quattordicesimo
posto, ha avuto un inizio difficile
tempo. Speriamo serva a qualcosa, visto che siamo recidivi in
ma il girone di ritorno è stato ben
tutto, magari è la volta buona per cambiare».
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A Abete et a Valentini libera, nos Domine Gino Tapinassi: “Per l’assegnazione dello scudetto del 2006: non erano necessari oltre 4 anni per acquisire agli atti delle intercettazioni che ormai tutti sapevano esistere. Il dilemma è che Abete, da buon juventino, avrebbe voluto in qualche modo favorire la Vecchia Signora, senza però mettersi contro Moratti. Ma come al solito ha scelto di prendere una decisione pilatesca, tanto da imitare la peggiore Democrazia Cristiana della Prima Repubblica”
A
Tapinassi (Foto Arcivio)
Gino Tapinassi
bete e Valentini assomigliano ogni
di intercorsi. E il nostro paladino ed il suo
nocentes” avrebbe detto qualcuno, molti
giorno di più alle figure dell’ultimo
reggi-strascico anche questa volta hanno
ma molti anni fa. Mentre una domanda
zar russo Nicola e del suo Consigliere Ra-
abbassato le braghe. Le sue indecisioni
ci sorge spontanea, che ne facciamo di
sputin. Mentre intorno al Palazzo sono in
sull’affaire Moggi e sulle vicende dello
un presidente federale e di un direttore
corso i movimenti di piazza e nell’aria si
scudetto 2006 pesano come macigni. È
generale così? Presidenti Macalli e Tavec-
respira un vento rivoluzionario di pulizia
impensabile per un presidente federale
chio dove siete...cosa fate...? Se i consi-
e di rinnovamento se ne stanno comodi e
che si rispetti aspettare altri 4 anni prima
glieri federali avessero gli attributi e non
tranquilli come se la bufera che sta arri-
di prendere una decisione sulla radiazio-
fossero condizionati dai loro interessi di
vando non li debba investire in pieno. Lor
ne di Moggi. Qualunque essa doveva es-
bottega (stipendi, mega contratti, inden-
Signori pensano che i compromessi fatti
sere non era giusto aspettare di arrivare
nizzi, rimborsi, carte di credito, assunzio-
con la svendita di pezzi importanti della
in zona Cesarini per prendere una deci-
ni di figli, parenti ed affini, e chi ne ha
Federcalcio verso i componenti più riot-
sione, o meglio farla prendere agli altri
più ne metta), li avrebbero già mandati
tosi (Settore giovanile Scolastico, Settore
per poter dire “ma io non c’entro”. Que-
a casa, ma per loro vale il motto di En-
tecnico federale e direzione dei corsi per
sto vale anche per l’assegnazione dello
rico IV di Navarra che diventò Enrico I di
allenatori) li renda indenni dalla richiesta
scudetto del 2006: non erano necessari
Francia con il famoso motto “Parigi val
di dimissioni che da più parti, ripetuta-
oltre 4 anni per acquisire agli atti delle
bene una messa”. Ma noi, che deriviamo
mente, arrivano. Le acque non sono tran-
intercettazioni che ormai tutti sapevano
da una generazione contadina dove l’o-
quille, ed ogni volta devono cedere su
esistere. Il dilemma è che Abete, da buon
nore, la dignità, la lealtà e la trasparenza
qualcosa: lo dimostra anche l’ultimo Con-
juventino, avrebbe voluto in qualche
si mangiavano al posto del pane (e a quei
siglio Federale. La Lega Nazionale Profes-
modo favorire la Vecchia Signora, senza
tempi ce n’era davvero poco), ricordiamo
sionisti di Milano ha preteso che Abete si
però mettersi contro Moratti. Ma come
con affetto quelle usanze e soprattutto
rimangiasse la decisione presa in passato
al solito ha scelto di prendere una deci-
le rogazioni della nostre nonne. E pren-
sul numero degli extracomunitari. “Se ci
sione pilatesca, tanto da imitare la peg-
dendo spunto da una di queste, diciamo
rivuoi in Consiglio Federale, dove siamo
giore Democrazia Cristiana della Prima
a gran voce “A Abete et a Valentini libera
assenti da mesi, devi rimangiarti questa
Repubblica. Se ne voleva e se ne vuole
nos Domine” (da Abete e Va-
decisione”. Questo è il succo degli accor-
lavare le mani: “lavabo manos meas in-
lentini liberaci o Signore!).
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Inchiesta AIAC Benuzzi: “Ben venga un sindacato per i dilettanti, visto che l’AIAC organizza riunioni tecniche solo per allenatori di A e B. E poi quelle graduatorie per i corsi.....” P
Flavio Grisoli
rosegue il nostro appuntamento con il giro di
biamo voluto condividere con gli allenatori interpel-
scorso 20 giugno - non ha riscontrato pareri favore-
opinioni dei tecnici che operano o hanno ope-
lati è se la decisione della Lega Nazionale Dilettanti di
voli, in quanto - affermano i mister - il possesso del
rato nei campionati dilettantistici per sapere dalla
abolire l’obbligo del patentino dalla Prima Categoria
patentino implica un percorso di formazione spe-
loro viva voce cosa ne pensano riguardo la possibi-
fino agli Juniores sia valida o meno. Finora questo
cifica non solo sotto il profilo strettamente tecnico-
le creazione di un sindacato specifico di categoria,
provvedimento - preso forse “di stomaco” e come
tattico, ma anche psicologica e umana nel rapporto
svincolato dall’AIAC. Il nuovo soggetto avrebbe come
una ritorsione verso Ulivieri, dopo che l’AIAC, insieme
con gli atleti, a maggior ragione indispensabile se ci
denominazione A.I.A.D. (Associazione Italiana Alle-
all’Associazione Italiana Calciatori di Tommasi peral-
si deve approcciare con i giovani. Ora, le indiscrezio-
natori Dilettanti), e come scopo precipuo avrebbe
tro, aveva bocciato la modifica della Divisione Calcio
ni degli ultimi giorni parlano di un riavvicinamento
quello di difendere le ragioni di una categoria che
Femminile a Dipartimento della LND nell’Assemblea
fra via D’Annunzio a Firenze e Piazzale Flaminio a
negli ultimi anni forse è stata messa un po’ da par-
per la riforma dello Statuto federale della FIGC dello
Roma, con un tavolo di confronto pronto (?) a par-
te rispetto ai tecnici che occupano panchine
tire per dirimere varie questioni tra cui,
più prestigiose (se non altro per campionato
pare, anche il riconoscimento politico da
di appartenenza). Nelle interviste raccolte le
parte dell’AIAC del Dipartimento Calcio
scorse settimane sono cominciate ad essere
Femminile. Atto puramente a titolo no-
avanzate anche delle proposte, oltre ai sem-
minale, al quale poi naturalmente dovrà
plici commenti sulla sollecitazione iniziale: ad
far seguito quello formale il giorno in cui
esempio l’ex tecnico del Teramo Rinaldo Cifal-
si riuscirà (sic) a convocare una nuova
di nel numero della scorsa settimana ci disse
assemblea per la riforma dello Statuto.
che secondo lui andrebbe rivista la norma che
Se queste indiscrezioni dovessero tro-
equipara un allenatore professionista a quello
vare conferma, sarebbe un grave passo
dilettante in caso il primo si ritrovi a guidare
indietro da parte di Ulivieri. Ad maiora.
una formazione dall’Interregionale in giù. Giu-
A tutto questo ha risposto per noi que-
sto o sbagliato che sia, vale la pena parlarne, e
sta settimana Eugenio Benuzzi, tecnico
quindi aggiungiamo questo ulteriore elemento al nostro dibattito. Altro argomento che ab-
Eugenio Benuzzi (Foto Archivio)
del Mezzolara. Il mister che ha portato la compagine emiliana dalle zone basse
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della classifica a sfiorare i play-off nella stagione ap-
per i soldi». Parole forti, alle quali però ne seguono
ci che, come confermatoci dallo stesso Benuzzi, sono
pena conclusa Eugenio Benuzzi, non le manda certo
altre: «Io sono per la meritocrazia, e i punteggi per
lasciati a loro stessi: «Sì, sicuramente. Ripeto, in linea
a dire: «In linea di massima mi sento di essere abba-
le graduatorie di ammissione ai corsi per ottenere il
di massima sembrerebbe una cosa corretta. L’impor-
stanza solidale verso la creazione di un sindacato di
patentino sono un esempio lampante del contrario.
tante, come spesso accade in questi casi, è che non
categoria specifico, anche se io essendo in possesso
Io ho vinto nove campionati nella mia carriera, e per
si sconfini troppo, e troppo presto, nell’utopia». Al-
del patentino di Seconda Categoria mi confronto
partecipare al corso di Prima Categoria mi sono ri-
tro tema che introduciamo all’attenzione del nostro
con altre problematiche». Altre problematiche che
trovato sotto ad altri che non avevano la mia stessa
interlocutore è l’abolizione dell’obbligo di patentino
Benuzzi però non esita ad elencare: «Non c’è grande
esperienza e palmarès ma con 5 presenze in Serie A.
per allenare dalla Prima Categoria fino agli Juniores.
comunione di intenti fra la base e i vertici, ad esempio
Bisogna dare più possibilità a tutti. E poi voglio dire,
Quando gli diciamo che la pressoché totalità dei suoi
le riunioni tecniche vengono organizzate solamente
ma come è possibile che, con tutto il rispetto per lui,
colleghi intervistati finora si siano dichiarati contrari a
per i tecnici di Serie A e B, mentre pochissime per la
Vincenzo Montella da allenare i giovanissimi della
questo tipo di provvedimento, Benuzzi risponde così:
Lega Pro e nessuna per la Serie D. In questa catego-
Roma si ritrovi di colpo a guidare la Prima Squadra
«A me piace essere un bastian contrario, ma non cer-
ria - prosegue Benuzzi - si è come una barchetta in
in Serie A, e adesso sia arrivato a Catania senza la
to per partito preso. Secondo me, chi vuole cimentar-
mezzo all’oceano, e quello che ho appena detto è
minima esperienza, mentre ci sono altri che nono-
si nella carriera di allenatore, perché non dovrebbe
direttamente proporzionale alla qualità del Consi-
stante anni e anni di gavetta nelle categorie inferiori
essergli data la possibilità di provare? Poi, se vuole
glio Direttivo dell’AIAC. In molti colleghi pensano pro
con vittorie su vittorie - e a noi viene subito in mente
andare avanti nelle categorie che contano, allora
domo sua, c’è poca solidarietà, e ci sono tanti che
il nome di Giuseppe Sannino, che dopo quattro cam-
avere una certificazione può essere utile. Dobbiamo
mettono sul piatto della bilancia i contratti di spon-
pionati vinti consecutivamente e una prima stagione
dare spazio a tutti, alla meritocrazia. Solo così facen-
sorizzazione». La parolina magica è venuta fuori alla
in Serie bwin con il Varese da strabuzzare gli occhi, ha
do si potrebbero evitare malcostumi come quelli che
fine: «Mi sono dovuto confrontare diverse volte con
finalmente la grande occasione di allenare in A con
ho elencato prima. Vorrei solo portare due nomi a
questo tipo di situazioni - commenta con tono quasi
il Siena - non sia data neanche la possibilità di otte-
titolo di esempio - conclude il tecnico del Mezzolara -
sconsolato e disilluso Eugenio Benuzzi - e una per-
nere il patentino di Prima Categoria?». La creazione
Scoglio e Sacchi. Sono stati due grandi tecnici che non
sona dovrebbe avere la forza morale di essere svin-
di un sindacato specifico, svincolato dall’AIAC quindi
hanno maturato neanche un minuto da giocatori.
colato da queste dinamiche, anche per non essere
potrebbe essere una possibile soluzione alle tante
Nel calcio di oggi non avrebbero avuto
giudicato dai propri giocatori come uno messo lì solo
problematiche che affliggono una categoria di tecni-
possibilità, le pare normale?».
I
XXVI Universiade, Veneri: “Tutto pronto per lo sbarco in Cina”
Fabiola Rieti
l countdown per la XXVI Universiade è cominciato. Manca meno di un mese
conosciamo, vedremo al termine del girone con Repubblica Ceca, Thailandia e
all’evento che raccoglie gli studenti sportivi e che si disputerà in Cina a Shen-
Uruguay». Secondo il ct Veneri questa manifestazione ancora non sdogana del
zen dal 12 al 23 agosto. Giorgio Veneri, selezionatore della Rappresentativa di
tutto l’immagine del calciatore bello, ricco e ignorante: «Purtroppo siamo ancora
Lega Pro, racconta come si stanno preparando alla manifestazione: «Abbiamo
lontani, perché di giocatori che fanno l’università in questa categoria ce ne sono
finito l’attività con l’ultimo test giocato contro la Top 11 della Lega Nazionale
proprio pochi, infatti la selezione è stata difficile. Mi rammarica pensare che la
Dilettanti. Ci ritroveremo i primi di agosto per partire intorno al 10». La preoc-
maggior parte si attacca all’idea di vivere di calcio». La rosa in partenza per la
cupazione del mister, però, è legata soprattutto ad alcuni fattori: «Temo molto
Cina è la seguente: Portieri: Stefano Goletti (1987-Celano), Luca Mosca (’90-Vir-
il caldo e il fatto che, come è successo anche nelle altre occasioni, noi arriviamo
tus Entella); Difensori: Marco Bigoni (’90-Chieti), Davide Addona (’83-Crociati
con pochi giorni di preparazione nelle gambe e giocando un ogni 2 giorni sarà
Noceto), Oreste Sirignano (’85-Cavese), Dario Bova (’84-Lucchese), Walter
davvero dura». Per sopperire a questo genere di problemi, il tecnico ha operato
Zullo (’90-Como), Samuele Salvadori (’87-Poggibonsi), Roberto Civita (’87-Ne-
una scelta molto oculata: «Ho selezionato i ragazzi con l’obiettivo di avere una
apolis Mugnano); Centrocampisti: Paolo Facchinetti (’84-Savona), Filippo Corti
squadra equilibrata con un ricambio in tutti i ruoli. Questa valutazione l’ho fatta
(’89-Tritium), Luca Mora (’88-Crociati Noceto); Stefano Furno (’90- Benevento),
proprio in virtù delle tempistiche di gioco, perché sono convinto che sarà diffi-
Loris Damonte (’90- Alessandria); Attaccanti: Pasquale Iadaresta (’86-L’Aquila),
cile per un calciatore partecipare a tutte le gare in programma, visto che hanno
Daniel Pfitscher (’90-Bellaria Igea), Pietro Lorenzini (’89-Crociati
poco tempo di recupero tra una partita e l’altra». Paura degli avversari? «Non li
Noceto), Giovanni Vriz (’89-Verona).
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Pergolizzi: “Portogruaro tutta sostanza” Reggiana, Mangone: “Qui programma serio” I
A
l Portogruaro volta pagina, tornan-
medeo Mangone rimane al
di importante. Personalmente vorrei
timone della Reggiana dopo
vincere e arrivare a centrare un suc-
essere passato attraverso le tempe-
cesso, ma vedremo poi nel corso del
puntare su un allenatore giovane e
ste di marzo che lo vedevano ad un
campionato». In relazione alle mosse
motivato: Rosario Pergolizzi. Il nuo-
passo dall’esonero. Eppure il mister è
di calciomercato, l’allenatore è im-
vo tecnico granata si presenta così
andato dritto per la sua strada senza
pegnato nell’implementazione della
alla piazza: «Ripartiamo da zero,
lasciarsi influenzare dalle voci di corri-
rosa: «Abbiamo deciso i giocatori se-
doio ed è ancora a Reggio Emilia: «C’è
condo il budget messo a disposizione,
un programma serio di gestione della
prendendo sia calciatori giovani, che
do in Lega Pro dopo la prima sta-
gione nella serie cadetta, e decide di
cercando di lavorare con entusiasmo e pronti al sacrificio. Dobbiamo
Pergolizzi (Foto Archivio)
fare valutazioni con prudenza cer-
rò di dare una mentalità ai giocatori,
società e mi hanno chiesto subito la
elementi esperti come il centrocam-
cando di capire dove limare e quali
non ci devono essere obiettivi mini-
conferma dell’incarico». Sul nuovo
pista Giampaolo Calzi dalla Pro Patria
innesti fare senza fretta». Per ora la
mi, ma solo massimi. Non mi piace il
progetto vola basso il tecnico granata,
e Mario Gurma attaccante albanese
possibilità di chiedere il ripescaggio
calciatore “tacco e punta”, ma voglio
ex Pavia: «Abbiamo preso tanti gio-
proveniente dal campionato greco».
per il caso del calcioscommesse è
quello che si deve sempre sudare la
vani, l’obiettivo è costruire qualcosa
Dal punto di vista tecnico tattico co-
ancora un’ipotesi remota: «La so-
maglia». Dal punto di vista tecnico-
minciano a delinearsi gli schieramen-
cietà ha dimostrato l’intelligenza di
tattico l’allenatore ex Primavera del
ti possibili: «In questa categoria c’è
sapersi muovere al momento giusto,
Palermo non ha dubbi: «Lavorerò
bisogno di provare molte soluzioni
poi vedremo. Per ora noi ci organiz-
con un modulo di partenza che poi
alternative. Partiremo sicuramente
ziamo come se fossimo in Prima Di-
dovrà evolversi durante l’anno se-
con 3 giocatori in difesa come abbia-
visione». Il progetto per la nuova sta-
condo le partite. Quello che voglio è
mo concluso lo scorso campionato,
gione secondo il mister dei veneti si
compattezza e unione
basa sul lavoro psicologico: «Cerche-
di squadra».
Mangone (Foto Archivio)
Mister Sarri: “Ho scelto Sorrento più per le persone che per la squadra”
S
orrento si lascia alle spalle il fallimento degli spareggi promozione
no messo pressioni riguardo
e punta sull’ex dell’Alessandria Maurizio Sarri. Il mister è stato
ai piazzamenti. Utilizzavano
accolto con esaltazione dalla piazza che si augura di sognare: «L’entu-
con Simonelli un modulo
siasmo è importante per affrontare le delusioni, soprattutto per i play-
molto offensivo e non voglio
off persi. È stato un anno importante per il Sorrento, un secondo posto
snaturarlo, ma cercherò di
che sarà difficile ripetere, visto la perdita di giocatori forti. Proprio per
fortificarlo in difesa». Sulla
questo abbiamo deciso di fare un programma biennale per guardare
questione partenze arriva-
al futuro». Il nuovo allenatore dei campani spiega perché ha scelto
no le noti dolenti: «Paulinho
la costiera amalfitana: «Il presidente Gambardella mi ha dato la sen-
è di proprietà del Livorno, ha
sazione di essere una persona seria, corretta e leale, così come i suoi
offerte da squadre di primo
collaboratori. Si può dire che ho scelto le persone e non la squadra».
livello e non credo che ri-
Nelle dichiarazioni dei sorrentini, per ora, non ci sono proclami di pro-
marrà a giocare
mozione: «Mi hanno chiesto una gruppo competitivo, ma non mi han-
in Lega Pro».
poi valuteremo le varie opzioni per l’attacco».
Servizi di Fabiola Rieti
Sarri (Foto Archivio)
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Servizi di Sara Sbaffi
C
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Il Barletta punta in alto con la grana Stadio, Tatò: “Giocheremo ad Andria”
ontinua il lavoro di Marco Cari sulla panchina del Barletta. Il mister è stato
fare quasi tutta, viste le numerose partenze». Il presidente Roberto Tatò intanto è
subito riconfermato a campionato concluso: «Questo mi inorgoglisce e
impegnato sul mercato, ma la situazione è caotica: «In questi giorni attivissimi c’è
mi fa piacere perché è una piazza importante, hanno le idee chiare e c’è voglia
molta confusione perché le società sono in condizioni finanziarie disastrose, sullo
di crescere». Intanto il presidente Tatò si dice convinto che il prossimo sarà un
stomaco hanno i contratti dei giocatori che non possono rescindere, non sanno
campionato di vertice per i biancorossi, il progetto è ambizioso ma il tecnico non
neanche se si iscriveranno». Poi c’è la questione “Cosimo Puttilli”, ferma da trop-
intende sbilanciarsi troppo: «Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, nei nostri
po tempo (per di più adesso che il sindaco si è dimesso): «Per lo stadio stiamo an-
obiettivi c’è di fare certamente una buona stagione». Non ha richieste particolare
cora al chilometro zero. È un silenzio che fa rumore quello dell’Amministrazione
per quanto riguarda il calciomercato: «Venti anni fa si facevano richieste, adesso
comunale. Non voglio entrare nei meriti politici. So che è stato fatto un sopral-
c’è un gruppo di lavoro
luogo da parte dei funzionari del Coni Service, ma noi non siamo stati invitati al
apposito per le idee a
tavolo e non sappiamo il perché». Il numero uno pugliese ha voluto lanciare una
livello tattico. Loro sono
provocazione che però potrebbe presto diventare realtà, cioè giocare le partite
a Milano, ci sentiamo e
casalinghe nello stadio “Degli Ulivi” di Andria: «Più che una provocazione la mia
lavoriamo in simbiosi. Si-
era una comunicazione, una proposta che avanzerò tra qualche settimana al
amo una squadra che ha
sindaco di Andria se la situazione dovesse continuare. Questo spet-
cambiato tanto, è da ri-
tacolo non può più andare in onda».
(Foto Archivio)
Esperia Viareggio nel segno della continuità Il numero uno dei toscani Stefano Dinelli: “L’entusiasmo dei miei collaboratori mi ha persuaso a restare”
È
stato presentato lo scorso martedì il nuovo direttore sportivo dell’Esperia
indispensabile per portare nuovi talenti da noi, anche se è difficile perché oggi in
Viareggio, è Giovanni Dolci che prende il posto di Andrea Gazzoli, ora in
tanti stanno cercando e vogliono puntare tutto sugli under. Ma sono fiducioso,
forza al Grosseto. Con il neo diesse e l’iscrizione che ormai è cosa fatta ed an-
ci sappiamo fare in questo lavoro». Fino a qualche settimana fa Dinelli è stato
che la questione stadio sembra risolta, resta solo un nodo ancora da sciogliere:
tentato dal mollare la squadra viareggina ma alla fine ha scelto di rimanere, cosa
quello dell’allenatore. Il presidente Stefano Dinelli ha già dei nomi sul taccuino
lo ha convinto? «Mi hanno
ma sono top secret: «Ne stiamo valutando vari, sapremo solo dopo aver fatto
persuaso il fatto che dopo
i colloqui quale sarà più idoneo alle nostre aspettative e al nostro progetto». Un
otto anni non si aveva la ga-
programma, quello per il 2011/2012, che non si discosterà molto dal precedente:
ranzia di passare la società
«Il programma, come abbiamo ampiamente dimostrato in questi anni, punta su
con un progetto che desse
giovani, entusiasmo e valorizzazione delle risorse umane – continua il numero
la concreta possibilità di
uno bianconero – e come giovani sono da intendersi sia giocatori che tecnici
proseguire (alla luce dei fatti
emergenti che con noi possono mettersi in mostra e magari poi andare a far bene
di Lucca) e poi l’entusiasmo
in categorie superiori». Gli obiettivi delle zebre sono chiari: «Salvezza sia per la
dei miei collaboratori. Così
permanenza in Prima Divisione sia per gli oneri societari». Nel corso di questo
ho deciso di tornare sui miei
calciomercato ci sarà un bel da fare per il nuovo direttore sportivo, dovrà ricom-
passi, è comunque una sfida
porre la squadra viste le numerose partenze: «Dolci è a Milano in questi giorni, ha
che mi appas-
parecchi contatti e una grande esperienza come osservatore nel settore giovanile,
siona».
Stefano Dinelli ((Foto Archivio)
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NUMERO 27 - 14 luglio 2011
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Il Sudtirol crede nel ripescaggio. Baumgartner: “Siamo pronti” A
Fabiola Rieti
Bressanone si sono risollevati e sono più
Ravenna ad una retrocessione a tavolino. Nel miri-
incerto e c’è necessità di mantenere la calma, poiché
agguerriti di prima, dopo aver perso i play-out
no dei tifosi altoatesini era finito il portiere Zomer,
non si sa ancora in che categoria giocheremo». Ri-
di Prima Divisione con il Ravenna su rigore a tempo
che emigrerà verso altri lidi nel prossimo campion-
mane il nodo allenatore che ancora non è stato sci-
scaduto per la follia del portiere tirolese Davide
ato: «Non farà parte del gruppo, è ovvio che non ci
olto perché la società vuole prendersi tutto il tempo
Zomer. Il presidente del Sudtirol, Walter Baum-
sono le condizioni per continuare il rapporto. È dif-
per poter scegliere il meglio. Secondo indiscrezioni,
gartner, ripercorre quei momenti: «Abbiamo sof-
ficile da giudicare ciò che si è verificato, ma non è
il nome individuato per la panchina potrebbe es-
ferto tantissimo, perché è stata una retrocessione
possibile presentarlo all’ambiente. È anche un modo
sere Raffaele Novelli, l’eroe di Busto Arsizio che ha
strana. Bisogna guardare al futuro e noi program-
per salvaguardarlo da inevitabili attacchi da parte
condotto la Pro Patria ai play-off nonostante i disagi
miamo la rosa per la Prima Divisione, perché con
della tifoseria». Il massimo dirigente biancorosso il-
societari. Walter Baumgartner non si sbilancia: «È
il caso calcioscommesse deve essere
lustra il piano per la stagione
stato contattato, ma ci sono problemi contrattuali
riscritta la griglia delle partecipanti e
2011/2012: «Manterremo
da dirimere. Non è certo sia lui il prossimo tecnico
noi crediamo nella giustizia sportiva».
una grossa componente
del Sudtirol, potrebbe anche cambiare. Ci stiamo
Il numero uno biancorosso si riferisce
della squadra per essere
prendendo tutto il tempo necessario per fare le
alla collusione degli ex dirigenti della
pronti a disputare la Prima
nostre valutazioni, perché l’allenatore è una figura
Divisione e inseriremo dei
essenziale per gli esiti sportivi di una
giovani. Non è facile, è tutto
compagine».
squadra romagnola con la bomba di scommessopoli, che porterebbe il
(Foto Archivio)
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NUMERO 27 - 14 luglio 2011
Pagliuca dopo il trionfo con il Borgo a Buggiano riparte dal Gavorrano D
Servizi di Sara Sbaffi
opo una stagione praticamente perfetta in quel di Borgo a Bug-
azzurrorosso, trentacinquenne, ha portato via alla sua ex squadra
giano, con la vittoria del girone D dell’Interregionale e la pro-
oltre al preparatore dei portieri, Federico Callai che diventerà il suo
mozione diretta in Lega Pro, il tecnico Guido Pagliuca è pronto per
vice, anche Fabio Rosati, fantasista classe 1991 (33 presenze e 6 reti
un’altra sfida sempre in Toscana, al Gavorrano: «La forza del Bug-
nella passata stagione) ma non è finita qui: «Pure Lorenzo Spanu è
giano era il grande gruppo
con noi (il bomber è nato nel 1989 ha giocato nel Pisa e nel Virtus
che avevo a disposizione. Ora
Castelfranco prima di approdare a Buggiano) e stiamo per prendere
sono contento di sedere su
Matteo Nicoletti (21 anni, centrocampista con caratteristiche offen-
questa panchina, è una so-
sive). Sono tutti giocatori che rispecchiano il profilo giovane voluto
cietà giovane ed ambiziosa
dalla società». Qual è l’obiettivo da raggiungere nella prossima sta-
nella quale c’è parecchio en-
gione? «Il mantenimento della categoria, abbiamo abbassato molto
tusiasmo». Piazza che tuttavia
l’età media della squadra. Ci sono quattro elementi d’esperienza,
nel marzo scorso ha visto la
tutti gli altri sono under. Mentre i miei obiettivi personali – continua
scomparsa improvvisa del suo
il mister dei grossetani - sono quelli di creare un gruppo affiatato che
presidente Mario Matteini a
a fine campionato sia dispiaciuto di salutarsi, quindi di
soli 65 anni. Il neo allenatore
rimanere e fare bene».
(Foto Archivio)
San Marino, Petrelli presidente, Petrone resta La Vibonese cambia tutto, dalla società al mister
A
San Marino il fiuturo ha
se la Seconda Divisione sarà a
il nome di Danilo Petrelli.
due o tre gironi, e non sapen-
Dopo numerose notizie contra-
do in quale ci mettono, siamo
stanti tra loro è arrivata l’an-
L
a nuova dirigenza c’è ed è stata
Mauro Beccaria, direttore sportivo e
presentata lo scorso venerdì: Fran-
proprietario al 20% della società ora
cesco Mercuri, ex dirigente dell’Inter-
può dedicarsi con maggiore serenità
in una situazione particolare,
piana, Francesco Giovinazzo, già pre-
al calciomercato: «Il nostro obiettivo
nuncio ufficiale da parte della
tra l’incudine e il martello. Es-
sidente della Taurianovese, Francesco
è la salvezza, poi speriamo in qualco-
società Titana e il nuovo nume-
sendo noi in Emilia Romagna -
Patania che ritorna dopo alcuni anni di
sa di più muovendoci sul mercato per
ro uno ha voluto subito confer-
prosegue Petrone - ci possono
assenza, oltre al duo formato da Enzo
portare giocatori importanti, sotto i
mare il tecnico Petrone: «Resta
mettere sia nel girone del nord
Messina e Michele Pagano. Proprio
venti anni e di categoria, per sbaglia-
con noi, il mister non è mai sta-
che del sud. Quindi se continu-
grazie a tutti loro quello che sembra-
re il meno possibile. Come il nuovo
to e mai sarà in discussione»:
iamo con un organico che già si
va solo un miracolo, cioè l’iscrizione al
acquisto Mirko De Francesco prove-
Da stabilire il resto dello staff
conosce questo può essere un
prossimo campionato di Seconda Di-
niente dal Valmontone,
tecnico e dirigenziale oltre che
punto di vantaggio». Gli obiet-
visione, è cosa fatta. Anche lo stadio
un ragazzo che vale».
a quello del gruppo che Petro-
tivi diventano quasi scontati
“Luigi Razza” è stato risistemato con
ne avrà a disposizione e proprio
in questa disastrata Lega Pro:
un nuovo manto erboso. Rimaneva
il mister ci conferma che: «Due
«Sono sempre gli stessi, valoriz-
solo l’allenatore come ultimo nodo da
settimane fa, mi hanno dato la
zare i giovani e tenere sott’oc-
sciogliere e finalmente lunedì è arriva-
conferma che tenevamo dieci o
chio il budget. La prima cosa
ta l’ufficialità. Franco Viola siederà sul-
undici ragazzi, come Fogacci e
era salvare la società. e con
la panchina calabrese nella prossima
Gasparello, anche perché non
l’avento del nuovo staff dirigen-
stagione. Fortemente voluto dal nuo-
conoscendo ancora il regola-
ziale questo potrà
vo socio Mercuri, in passato ha alle-
mento per la prossima stagione
avvenire».
nato a Rosarno, Castrovillari e Scalea.
Il nuovo tecnico della Vibonese Franco Viola (Foto Archivio)
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Rimini, la Lega Pro è una questione di tempo Mario Macalli: “I romagnoli giocheranno tra i professionisti solo se ci saranno defezioni”
Paolo Bravo, ds dei biancorossi: “Passeremo sicuramente come ripescati. Manteniamo un basso profilo” Luca D’Angelo, tecnico riconfermato: “Seconda Divisione sicura, procederemo passo dopo passo” Fabiola Rieti
M
entre sulla riviera romagnola si preparano
della Co.Vi.So.C. di compagini sull’orlo della ban-
ad un’estate bollente, il Rimini calcio deve
carotta ce ne sono molte tra tentativi mal riusciti
risolvere una questione infuocata che rischia di
di ricapitalizzazioni e mancanza di garanzie. Però
far saltare i piani per il futuro del gruppo. Dopo
rimane ancora aperto un interrogativo sull’utilità
aver vinto la finale play-off contro la Turris, la
dei play-off che proprio non riesce a trovare una
squadra si era guadagnata l’accesso alla Lega Pro
risposta neanche dalla voce del dirigente bianco-
invece, per approdare tra i professionisti dovrà
rosso: «Su questa questione abbiamo deciso di
fare domanda di ripescaggio e gli interrogativi
non rilasciare più dichiarazioni, perché la situazio-
sulla questione si moltiplicano, ma uno regna su
ne è lampante e chiara già da sola». Dopo il rin-
tutti: allora a cosa sono serviti i play-off? Paolo
novo del mister Luca D’Angelo, procedono i mo-
con altri ci sono ancora dei discorsi in sospeso». A
Bravo, direttore sportivo del Rimini, ha parlato
vimenti per organizzare il progetto della società
differenza delle concorrenti, il Rimini punterà su
dell’approccio scelto dalla società: «Passeremo
per la stagione 2011/2012 fissando i punti fermi
calciatori di livello per affrontare il meritato salto
come ripescati, abbiamo fatto il punto al consi-
e congelando i buoni elementi di casa propria su
di categoria: «Per i nuovi talenti ci appoggeremo
glio e abbiamo scelto la linea della non polemica.
indicazione anche del tecnico: «Con l’accesso in
al nostro vivaio, mentre in sede di calciomercato
Questa situazione è un’anomalia che è balzata
Lega Pro l’obiettivo sarà mantenere la categoria
lavoreremo per portare in rosa qualche giocatore
agli occhi di tutti e di cui ne hanno parlato molte
e lanciare dei giovani. Ripartiamo con le conferme
esperto della categoria». L’allenatore romagnolo
testate di settore indipendentemente dalla no-
di alcuni elementi che si sono rivelati importanti
scuote gli animi: «Abbiamo la certezza di arrivare
stra scelta di mantenere un basso profilo. È solo
per la scalata ai play-off come Pierluigi Baldaz-
tra i professionisti, andiamo avanti con la nostra
questione di tempo, tra 20 giorni (la domanda
zi, Alessandro Mastronicola e i fratelli Andrea e
politica, facendo crescere i nostri ragazzi senza
da presentare per i ripescaggi scade il 29 luglio)
Marco Brighi. Abbiamo optato per la risoluzione
colpi di mercato sorprendenti. Al giorno d’oggi bi-
saremo in Lega Pro». Eppure secondo le dichia-
con Giuseppe Aquino ed Alessandro Evangelisti e
sogna procedere passo dopo passo». Dal punto di
Paolo Bravo (Foto Archivio)
razioni rilasciate al nostro sito internet la scorsa
vista tattico: «Continueremo ad utilizzare il 4-2-3-
settimana da Mario Macalli, numero uno dell’ex
1 e gli innesti serviranno a completare l’organico
serie C, il finale non sembra così scontato: «Se ci
in base a questo modulo». Le formalità non spa-
sono i posti, il Rimini giocherà in Seconda Divisio-
ventano il tecnico biancorosso: «Partiremo per il
ne, altrimenti no. Abete può dire quello che vuole,
ritiro il 27 luglio, la scadenza per la presentazione
ma se quest’anno arriviamo a 76 squadre, che è il
della domanda di ripescaggio scade il 29 luglio,
numero deciso a suo tempo, per i romagnoli non
ma non cambia nulla dal punto di vista calcistico
c’è posto». Il direttore sportivo riminese è sicuro:
è solo una questione burocratica. Siamo molto
«Non si iscriveranno in parecchie, se così non fosse poi ci penseremo». Certo, secondo i controlli
Mister D’Angelo (Foto Archivio)
motivati perché abbiamo ricevuto anche i complimenti dalla Figc».
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L’Ischia affila le armi, mister Citarelli: “Puntiamo al vertice”
L
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Fabiola Rieti
’Ischia affila le armi per il prossimo campionato e cia con convinzione: «Io punto ad un campionato di sogna di volare alto come vuole la consuetudine
vertice senza timori e paure. Abbiamo già stilato una
ad inizio stagione. Il presidente Giovanni De Vivo
lista di giocatori e ho chiesto uomini con certe carat-
commenta il recente approdo sulla panchina isolana
teristiche: voglia e cuore. Di lavativi non ne voglio e
di Mimmo Citarelli: «L’allenatore è stato scelto dal
comunque con me non avrebbero spazio». Favorito
nostro direttore generale che ha avuto carta bianca
per la panchina gialloblu era Carmine Gautieri, che
per la creazione dello staff e della rosa che comporrà
è stato bruciato al fotofinish proprio dal tecnico
la squadra del prossimo anno. È un mister che ha car-
campano: «Ho collaborato due anni con il direttore
attere e darà sicuramente un’impronta decisa e de-
generale Nicola Crisano, quando ero al Procida. Sa
terminata al gruppo». Il massimo dirigente ischitano
come lavoro ed è stato determinante il suo interven-
rivela le sue aspettative per il campionato che verrà:
to per il mio arrivo in questa splendida isola» spiega
«Per quanto riguarda gli obiettivi sportivi preferisco
il mister. Dal punto di vista tattico Citarelli parte da
non addentrarmi e lascio parlare chi è più esperto
un elemento fondamentale: «Punterò sulla difesa
in Campania». Sarà dunque il tempo a stabilire se
di me. Certo, mi aspetto un campionato nelle parti
a quattro, ma i numeri sono solo numeri e contano
la scelta è stata giusta oppure se era più opportuno
alte della classifica, ma poi il calcio giocato è un’altra
relativamente, l’importante è il gioco. La Serie D è
scommettere sull’ex giallorosso e tecnico nelle pas-
cosa rispetto a quello che possiamo immaginare».
complicata, ma se uno ha allenato a Torre Annun-
sate stagioni di Potenza e Olbia Gaut-
Mimmo Citarelli, invece, non si nasconde e annun-
ziata o al Savoia, può allenare dovunque, non solo
ieri.
Citarelli (Foto Archivio)
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La Nazionale Femminile (Foto Archivio)
Santina Pompermaier Responsabile Calcio femminile Cr Molise: “Dobbiamo fare i conti con una mentalità maschilista”
Flavio Grisoli
L
o “schiaffo”, come lo abbiamo ribattezzato,
nio Cosentino, avrà lo scopo di “comprendere
Dipartimento? «Si avrebbe avuta una ges-
dell’AIAC alla LND il giorno della mancata
le esigenze del sistema locale e nazion-
tione interna della situazione, più controllata.
approvazione della modifica della Divisione
ale”, come si legge nel comunicato ufficiale
Comunque ci tengo a dire che il termine com-
Calcio Femminile a Dipartimento della Lega
della LND. Insieme a Cosentino, tre donne:
missariamento è più brutto da pronunciare
di Piazzale Flaminio, ha dato vita ad una serie
Elisabetta Cortani, Ida Micheletti e Santina
e da sentir dire che nel suo effettivo signifi-
di polemiche molto aspre. La prima reazione,
Pompermaier. Proprio con quest’ultima, re-
cato. Dobbiamo guardare sempre con fidu-
che stiamo analizzando nell’inchiesta alle
sponsabile del calcio femminile del Comitato
cia, e nella prossima riunione del Comitato
pagine 8 e 9, è stata quella da parte della LND
regionale Molise, cerchiamo di fare il punto
potremo definire una strategia più precisa».
di abolire il patentino per allenare dalla Prima
della situazione proprio partendo dalla co-
Cosa si poteva fare e non si è fatto sotto la
Categoria fino agli Juniores. Questo provve-
sitituzione di questo comitato: «Non ci sono
gestione Padovan? «Non penso che sia un es-
dimento è apparso più come una ritorsione
ancora le linee guida precise su cosa si dovrà
ercizio giusto puntare il dito verso qualcosa o
verso Ulivieri e compagnia che come una ri-
fare - esordisce la Pompermaier - perché al
qualcuno. Con il senno del poi sono tutti bra-
forma studiata a tavolino. Lasciando da parte
momento si è provveduto solo alla costituzi-
vi, l’importante è sapersi confrontare con co-
polemiche sterili che comunque rendono
one e alla nomina di chi ne dovrà fare parte.
scienza critica con il passato, dando sempre il
bene l’idea di che livello abbia raggiunto la
Il nostro compito principale, comunque, sarà
meglio di sé. La cosa fondamentale - proseg-
classe dirigente calcistica italiana, nei giorni
quello di coadiuvare il commissario Tavecchio
ue Santina Pompermaier, molto disponibile -
immediatamente successivi all’Assemblea
nella sua azione». Quello che è certo, è che il
è il territorio. I responsabili regionali e provin-
della LND (datata 21 giugno) è stato ufficial-
calcio femminile ha bisogno di un profondo
ciali sanno quali sono le difficoltà, e facendo
izzato il commissariamento della Divisione
processo di riforma: «Dobbiamo avere mag-
gruppo troveremo il bandolo della matassa».
Calcio Femminile con a capo Carlo Tavecchio
gior contezza delle esigenze del territorio,
Per concludere, un giudizio di natura sociale:
dopo le dimissioni da presidente di Giancarlo
sviluppando le strategie per migliorare. Noi
potrà il popolo italiano dare il giusto risalto
Padovan dopo due anni al vertice del calcio
abbiamo delle idee per le quali in questi ul-
alla disciplina? «Noi purtroppo facciamo sem-
in rosa. Una settimana fa, poi, il 6 luglio il
timi anni i numeri non siano così favorevoli,
pre i conti con una mentalità maschilista, una
presidente Tavecchio ha dato vita al Comitato
però le studieremo a tempo debito. Di certo
forma mentis che in Europa non ha riscontro.
Cosultivo della Divisione Calcio Femminile.
dovremo dare una sterzata, un’inversione di
Dovremo sgomitare e farci largo per riuscire
Questo nuovo organo, coordinato dal presi-
tendenza». Quanto è stato “doloroso” dover
ad avere dei numeri che sappi-
dente del Comitato regionale Calabria Anto-
ingoiare il rospo della mancata creazione del
amo potremo raggiungere».
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Dal campo al Foro Il premio di preparazione (Art. 96 NOIF) Guido Del Re
A
ll’interno delle Norme Organizzative
sono chiedere il premio di preparazione a
in prima istanza. Copia del ricorso va con-
Interne Federali c’è il cosiddetto “pre-
società appartenente a qualsiasi Lega. Le
testualmente inviata alla controparte a
mio di preparazione”. Esso matura all’atto
società appartenenti alla Lega Nazionale
mezzo raccomandata A/R. L’originale della
del primo tesseramento del calciatore come
Professionisti “A” e “B” possono chiedere
ricevuta della raccomandata va inviata alla
“giovane di serie”, “giovane dilettante” o
il premio solo a società facenti parte della
società controparte. Ultimo punto di que-
“non professionista”. Per quanto riguarda
stessa Lega. Il tesseramento del calciatore
sto istituto riguarda la lettera liberatoria
la normativa da analizzare questa è con-
per almeno un’intera stagione sportiva è
concernente il premio di preparazione. Tale
tenuta nell’art.96 delle NOIF rubricato ap-
condizione essenziale per il diritto al pre-
eventuale lettera (su carta intestata della
punto “Premio di preparazione” e dall’art.
mio. Per quanto concerne la prescrizione:
Società richiedente, firmata dal Presidente
49 e 50 CGS (norme che disciplinano e defi-
il diritto al premio si prescrive al termine
pro-tempore) attestante l’intervenuta tran-
niscono la Commissione Vertenze Economi-
della stagione sportiva successiva a quella
sazione tra le parti, o la rinuncia al premio,
che). I soggetti che hanno diritto al premio
in cui è maturato. La richiesta del premio
dovrà avere il visto di autenticità apposto
sono la società o le ultime due Società che
è consigliabile venga effettuata alla socie-
dal Comitato competente, provinciale o re-
hanno avuto il calciatore tesserato nell’ar-
tà interessate a mezzo raccomandata A/R
gionale, della Società richiedente il premio,
co delle ultime tre stagioni sportive. È da
da inviare, a pena di inammissibilità, entro
presso il quale verrà depositato l’originale,
tenere presente che qualora nella stagione
il 30 giugno della stessa stagione sportiva
e dovrà pervenire alla Commissione premi
precedente a quella a cui avviene il tesse-
successiva a quella in cui è stato effettua-
di preparazione prima della data della riu-
ramento a tempo indeterminato non risul-
to il tesseramento con vincolo “giovane di
nione nella quale verrà presa la decisione al
ti alcun tesseramento federale, si perde il
serie”, “giovane dilettante” o “non profes-
riguardo. Se mancante di detto requisito, la
diritto al premio. Altre condizioni per otte-
sionista”. In difetto, la società richiedente
liberatoria non potrà essere presa in consi-
nere il premio possono così essere schema-
potrà presentare ricorso in prima istanza
derazione.
tizzate: le società appartenenti alla LND e
alla Commissione premi di preparazione:
www.studiolegaledelre.it
alla Lega Italiana Calcio Professionisti pos-
non è prevista alcuna tassa per il ricorso
(info@studiolegaledelre.it)
NUMERO 26 - 07 luglio 2011
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San Marino, ultime speranze Europee affidate alla Juvenes/Dogana Campionato Sammarinese
Flavio Grisoli
D
opo le eliminazioni di Tre Fiori (dalla
sulla panchina del S.Giustina S.Vito. Con il di-
sta al 95% da ragazzi del nostro vivaio». Al di
Champion’s per mano del Valletta) e Tre
rettore sportivo della Juvenes/Dogana Piero
là di tutto, questo particolare deve essere mo-
Penne (dal primo turno preliminare di Europa
Bronzetti cerchiamo di fare le “carte” a questa
tivo di vanto per la società titana, che si mostra
League dai serbi del Rad), il calcio sammarine-
sfida strizzando anche l’occhio alla prossima
agli occhi dell’Europa con i suoi prodotti e non
se affida le sue residue speranze di raccogliere
stagione che si preannuncia, viste le tante no-
con ingaggi dell’ultimo momento per non cer-
un risultato positivo in àmbito internazionale
vità, ancora più avvincente ed equilibrata di
care - talvolta con scarsi risultati in ogni caso
alla Juvenes/Dogana, vincitrice a sorpresa del-
quella a cui abbiamo appena assistito: «Que-
- di prendere le cosiddette “scoppole”: «Sì, è
la Coppa Titano nella stagione appena conclu-
sti - riferendosi ai macedoni - hanno vinto il
proprio così - conferma Bronzetti - il nostro ap-
sa sul monte Titano. Nel secondo turno preli-
loro primo turno con due risultati abbastanza
proccio è questo, poi vediamo quello che si ri-
minare di Europa League, i
esce a raccogliere». Un
titani se la vedranno (andata
commento sul nuovo
il 14 luglio allo stadio Olim-
tecnico, Paolo Reciputi:
pico di Serravalle, con il no-
«Lo ritengo un bravo
stro settimanale già andato
tecnico, gioca con la
in stampa, e ritorno in terra
squadra molto corta, ed
ex jugoslava il giovedì suc-
è un buon motivatore.
cessivo) con il FK Rabotnicki,
Riesce ad infondere ag-
formazione macedone, che
gressività, però contro
nel primo round di qualifica-
questi macedoni - che
zione hanno eliminato senza troppi patemi d’animo gli estoni del Narva Trans con
La Juvenes/Dogana dopo la vittoria della Coppa Titano (Foto Pruccoli)
un 4-1 e un 3-0. Così come
nella loro rosa possono contare su quattro nazionali: Stojanov (3 presenze), Kumbev (9),
per i campioni sammarinesi del Tre Fiori, che
eloquenti, sono professionisti che incontreran-
Manevski (2), Grozdanoski (il più esperto con i
hanno aperto un nuovo ciclo dopo l’addio di
no dei dilettanti. C’è poco da fare». Anche qui,
suoi 48 caps in maglia giallorossa) - dobbiamo
Floriano Sperindio e l’avvento in panchina di
come nei casi in cui abbiamo intervistato i tec-
fare molta attenzione, perché se ci scopriamo
Paolo Tarini, anche per la Juvenes/Dogana la
nici di Tre Fiori e Tre Penne, c’è poco spazio per
troppo saranno dolori». Per concludere, uno
nuova stagione si apre con un avvicendamen-
l’ottimismo, e le dichiarazioni sono improntate
sguardo velocissimo al prossimo campionato:
to in panchina: Luciano Mularoni è entrato a
tutte al limitare al minimo i danni: «Cerchere-
con che velleità si presenterà la Juvenes/Doga-
far parte dello staff tecnico degli Allievi Nazio-
mo di fare il meglio possibile - prosegue il diri-
na? «Potremo dire la nostra, anche se ci sono
nali del Bologna, e così la società della piccola
gente della formazione sammarinese, che nel
squadre meglio attrezzate di noi al momento,
enclave in territorio romagnolo lo ha sostituito
suo palmarès annovera due Coppa Titano, nel
tipo il Tre Fiori e il Tre Penne. Però saremo sicu-
con Paolo Reciputi, classe 1969 di Bellaria, la
2009 e nel 2011 - anche considerando il fatto
ramente in prima linea per lottare
cui ultima esperienza è stata nell’Eccellenza
che ci presenteremo con una squadra compo-
per traguardi importanti».