PROFESSIONE CALCIO - SFOGLIA IL SETTIMANALE - ANNO III N.27

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Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5

Scudetto 2006: Il 18 Luglio la “non” decisione finale?

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80027 ISSN 1593-6309

ANNO 3 - N° 27 14 luglio 2011 1€

Professione Calcio TV canale 940 bouquet Sky

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Inchiesta AIAC: “Pensano solo ai professionisti. Liberalizziamo i corsi per allenatori”


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NUMERO 27 - 14 luglio 2011

La revoca dello scudetto 2006 e Marcello Nicchi: inizia il giro del piattino Massimiliano Giacomini

L

’attesa sta terminando e il grande

federale dovranno dimostrare unità e

nodo sta per essere sciolto. Se si po-

coraggio. Proprio quelle due qualità che

tesse scommettere sull’andamento del

gli sono sempre mancate, visto anche il

Consiglio Federale, la quota più bassa

recente dietrofront sul secondo extra-

sarebbe data allo Scudetto 2006 non

comuitario. Era una norma inutile per-

revocato ma filippica sulla morale, che

ché il calcio non si risolleva bloccando

non cade mai in prescrizione e bla bla

una decina di extracomunitari o met-

bla. Ma tutto resta com’è. Infatti, que-

tendo i figliocci di Sacchi ad allenare le

sto è quanto sta emergendo in queste

Under, ma ha dimostrato ancora una

giornate che portano alla riunione del

volta l’inutilità di questa Federazione

Consiglio Federale dove i dormienti,

che non si lascia scappare nessuna oc-

servita sul piatto d’agento da Tavecchio

così li apostrofò Mario Macalli qual-

casione per dimostrare di non avere il

nel nuovo Statuto per tenersi stretto la

che settimana fa sul nostro giornale,

polso per guidare il calcio italiano. Ogni

nomina esclusiva ed esclusivista dei de-

dovranno essere belli svegli, perchè

Consigliere la pensa a modo proprio e

signatori arbitrali. Meglio andare in giro

sia Moratti che Agnelli sono pronti alla

difficilmente Abete riuscirà a mettere

col piattino, parafrasando lo stesso pre-

battaglia. Entrambi promettono ricor-

tutti d’accordo, se dovesse riuscirci bi-

sidente della Lega Nazionale Dilettanti,

si alla giustizia ordinaria se le cose non

sognerebbe comunque vedere da che

piuttosto che avere una propria partita

dovessero andare come da loro auspi-

parte penderà la bilancia, visto che il su-

IVA. Ma Nicchi piange per i poveri arbitri

cato. Il presidente Abete e il Consiglio

perprocuratore Palazzi ha tracciato una

diletanti che aspettano mesi e mesi per

sola via: la revoca dello scudetto. Sta-

i sudati rimborsi, ma c’è da scomettere

remo a vedere. Intanto dall’AssoArbitri

che i vertici non hanno lo stesso proble-

dopo l’addio di Rosetti volato in Russia,

ma. L’AIA è un unicum tra le 208 Federa-

il presidente Nicchi inizia a richiedere

zioni Internazionali e questa autonomia

più soldi, non gli bastano i circa 50 mi-

decisionale gli fu concessa dopo lo scan-

lioni di Euro che ogni anno la FIGC gli

dalo Calciopoli che alcuni chiamarono

sborsa, ma ha mandato al diavolo l’au-

anche Arbitropoli.

tonomia economica che gli era stata

Misteri italiani.

ADERENTE A:

LEGENDA

T

Tattica

C

Curiosità

Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009

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Approfondimento

S

Statistica

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Il calcio vive il periodo d’oro dei compromessi dei maneggioni e degli amici degli amici Mauro Gasperini

Speriamo che non si decida di non decidere”:

tenere o restituire quello scudetto, ha ben poca

2006 deve essere tolto all’Inter, ma non restituito

parole e musica di Andrea Agnelli che, guarda

importanza. In ambedue i casi il marchio d’infa-

alla Juventus. Deve essere semplicemente “non

caso, nei confronti del sor Tentenna, ha le nostre

mia rimarrà per sempre, visto che il rapporto di

assegnato” per poco chiari avvenimenti durante

stesse intuizioni. Forse non sarà così. Forse il No-

56 pagine della Procura federale non lascia adito

l’arco del campionato. Così fece Arpinati nel 1926

stro, una volta nella sua vita, troverà un po’ di co-

a dubbi. Leggendo sui vari siti i pareri dei tifosi si

togliendolo alla squadra della sua città, Bologna,

raggio, dopo aver sostenuto che “l’etica non va in

ha netta la sensazione che tutti vorrebbero un ge-

senza assegnarlo alla contendente Torino. Eviden-

prescrizione”. Sì perché dopo il rapporto di Palazzi

sto da vero sportivo del Presidente interista con la

temente, in un periodo non certo di democrazia

è chiaro che l’Inter del petroliere c’è dentro fino

restituzione del maltolto, ma sarà difficile. Eppure,

cristallina, l’etica sportiva era molto più sentita che

al collo. Ma che fa costui? Invece di fare un gesto

se fosse intelligente, dovrebbe capire che solo quel

in questi tempi di democrazia falsa e malata, di

eclatante che gli ridarebbe credibilità, ovvero re-

gesto potrebbe salvarlo dalle montagne di fango

compromessi, maneggioni e amici degli amici che

stituire “volontariamente” lo scudetto scippato, si

che, qualunque sia il verdetto, dopo il 18 luglio si

dominano sia in politica come nel calcio. I recenti

fa scudo del defunto Facchetti. La sua mossa get-

riverseranno sulla sua società già nel mirino per

fatti di scommettopoli la dicono lunga sul marcio

ta ancora più discredito sulla società nerazzurra.

poco edificanti episodi (tipo passaporti falsi, plu-

del calcio in generale e di quello italia-

Ed affermo che a questo punto la questione del

svalenze fasulle e via dicendo). Lo scudetto del

no in particolare.

Foscarini e il Cittadella, nessuna crisi del settimo anno

S

Sara Sbaffi

ette anni consecutivi sulla stessa panchina, quella del Cittadella, fanno

diverso: «Io considero questa stagione molto positiva perché abbiamo dato

di Claudio Foscarini un uomo dei record: «Mi sento una mosca bianca,

tanto. Con il direttore eravamo un po’ delusi perché il nostro lavoro non è

particolarmente in questo mondo in cui si cambia tanto. Io qui ho trovato

stato capito dai media. Se confrontiamo l’annata precedente (in cui hanno

la mia dimensione, è una società dove professionalità e rapporto umano

disputato i play-off) con questa, il vero Cittadella è quello che sa soffrire e

contano parecchio. Ogni anno è nuovo, rinnovo il contratto di stagione in

tirarsi fuori con le unghie, quest’anno ci abbiamo messo di più». Lasciando

stagione». Ma come fa a trovare gli stimoli per fare bene ogni anno? «Mi

il passato alle spalle, i prossimi obiettivi sono chiari per il mister granata:

metto sempre in discussione. L’aspetto più difficoltoso è saper ripartire e

«La salvezza. Dopo sette anni la squadra ha sostituito tanti giocatori, alcuni

trovare le motivazioni giuste prima di tutto con me stesso. Prima valuto

arrivano per la prima volta in Serie bwin. C’è anche la necessità di rinnova-

se c’è la possibilità di trovare sol-

re un ciclo, qualche atleta aveva l’esigenza di cambiare. Ora bisogna solo

lecitazioni importanti da trasmet-

amalgamare il gruppo. Finora siamo stati bravi e fortunati perché ogni

tere poi alla squadra. Certi gioca-

anno abbiamo avuto bomber importanti, tutti qui hanno fatto molto bene –

tori sono con me da sette anni e

l’ultimo in ordine di tempo il capocannoniere della passata stagione cadetta

il tran tran può risultare pesante,

Federico Piovaccari, ora ceduto alla Sampdoria - e per sostituire uno come

ma valuto se ho ancora qualcosa

Piovaccari abbiamo preso Robert Maah e Samuel Di Carmine che hanno un

da dare e fino adesso la risposta

grande potenziale». In conclusione, Foscarini dice la sua sullo scandalo del

è stata positiva». Il campionato,

calcioscommesse: «Mi auguro che si arrivi a una conclusione, ci sono delle

concluso

scadenze e date impellenti. È difficile giudicare tanto materiale in così poco

Foscarini (Foto Arcivio)

al

quattordicesimo

posto, ha avuto un inizio difficile

tempo. Speriamo serva a qualcosa, visto che siamo recidivi in

ma il girone di ritorno è stato ben

tutto, magari è la volta buona per cambiare».



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A Abete et a Valentini libera, nos Domine Gino Tapinassi: “Per l’assegnazione dello scudetto del 2006: non erano necessari oltre 4 anni per acquisire agli atti delle intercettazioni che ormai tutti sapevano esistere. Il dilemma è che Abete, da buon juventino, avrebbe voluto in qualche modo favorire la Vecchia Signora, senza però mettersi contro Moratti. Ma come al solito ha scelto di prendere una decisione pilatesca, tanto da imitare la peggiore Democrazia Cristiana della Prima Repubblica”

A

Tapinassi (Foto Arcivio)

Gino Tapinassi

bete e Valentini assomigliano ogni

di intercorsi. E il nostro paladino ed il suo

nocentes” avrebbe detto qualcuno, molti

giorno di più alle figure dell’ultimo

reggi-strascico anche questa volta hanno

ma molti anni fa. Mentre una domanda

zar russo Nicola e del suo Consigliere Ra-

abbassato le braghe. Le sue indecisioni

ci sorge spontanea, che ne facciamo di

sputin. Mentre intorno al Palazzo sono in

sull’affaire Moggi e sulle vicende dello

un presidente federale e di un direttore

corso i movimenti di piazza e nell’aria si

scudetto 2006 pesano come macigni. È

generale così? Presidenti Macalli e Tavec-

respira un vento rivoluzionario di pulizia

impensabile per un presidente federale

chio dove siete...cosa fate...? Se i consi-

e di rinnovamento se ne stanno comodi e

che si rispetti aspettare altri 4 anni prima

glieri federali avessero gli attributi e non

tranquilli come se la bufera che sta arri-

di prendere una decisione sulla radiazio-

fossero condizionati dai loro interessi di

vando non li debba investire in pieno. Lor

ne di Moggi. Qualunque essa doveva es-

bottega (stipendi, mega contratti, inden-

Signori pensano che i compromessi fatti

sere non era giusto aspettare di arrivare

nizzi, rimborsi, carte di credito, assunzio-

con la svendita di pezzi importanti della

in zona Cesarini per prendere una deci-

ni di figli, parenti ed affini, e chi ne ha

Federcalcio verso i componenti più riot-

sione, o meglio farla prendere agli altri

più ne metta), li avrebbero già mandati

tosi (Settore giovanile Scolastico, Settore

per poter dire “ma io non c’entro”. Que-

a casa, ma per loro vale il motto di En-

tecnico federale e direzione dei corsi per

sto vale anche per l’assegnazione dello

rico IV di Navarra che diventò Enrico I di

allenatori) li renda indenni dalla richiesta

scudetto del 2006: non erano necessari

Francia con il famoso motto “Parigi val

di dimissioni che da più parti, ripetuta-

oltre 4 anni per acquisire agli atti delle

bene una messa”. Ma noi, che deriviamo

mente, arrivano. Le acque non sono tran-

intercettazioni che ormai tutti sapevano

da una generazione contadina dove l’o-

quille, ed ogni volta devono cedere su

esistere. Il dilemma è che Abete, da buon

nore, la dignità, la lealtà e la trasparenza

qualcosa: lo dimostra anche l’ultimo Con-

juventino, avrebbe voluto in qualche

si mangiavano al posto del pane (e a quei

siglio Federale. La Lega Nazionale Profes-

modo favorire la Vecchia Signora, senza

tempi ce n’era davvero poco), ricordiamo

sionisti di Milano ha preteso che Abete si

però mettersi contro Moratti. Ma come

con affetto quelle usanze e soprattutto

rimangiasse la decisione presa in passato

al solito ha scelto di prendere una deci-

le rogazioni della nostre nonne. E pren-

sul numero degli extracomunitari. “Se ci

sione pilatesca, tanto da imitare la peg-

dendo spunto da una di queste, diciamo

rivuoi in Consiglio Federale, dove siamo

giore Democrazia Cristiana della Prima

a gran voce “A Abete et a Valentini libera

assenti da mesi, devi rimangiarti questa

Repubblica. Se ne voleva e se ne vuole

nos Domine” (da Abete e Va-

decisione”. Questo è il succo degli accor-

lavare le mani: “lavabo manos meas in-

lentini liberaci o Signore!).



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Inchiesta AIAC Benuzzi: “Ben venga un sindacato per i dilettanti, visto che l’AIAC organizza riunioni tecniche solo per allenatori di A e B. E poi quelle graduatorie per i corsi.....” P

Flavio Grisoli

rosegue il nostro appuntamento con il giro di

biamo voluto condividere con gli allenatori interpel-

scorso 20 giugno - non ha riscontrato pareri favore-

opinioni dei tecnici che operano o hanno ope-

lati è se la decisione della Lega Nazionale Dilettanti di

voli, in quanto - affermano i mister - il possesso del

rato nei campionati dilettantistici per sapere dalla

abolire l’obbligo del patentino dalla Prima Categoria

patentino implica un percorso di formazione spe-

loro viva voce cosa ne pensano riguardo la possibi-

fino agli Juniores sia valida o meno. Finora questo

cifica non solo sotto il profilo strettamente tecnico-

le creazione di un sindacato specifico di categoria,

provvedimento - preso forse “di stomaco” e come

tattico, ma anche psicologica e umana nel rapporto

svincolato dall’AIAC. Il nuovo soggetto avrebbe come

una ritorsione verso Ulivieri, dopo che l’AIAC, insieme

con gli atleti, a maggior ragione indispensabile se ci

denominazione A.I.A.D. (Associazione Italiana Alle-

all’Associazione Italiana Calciatori di Tommasi peral-

si deve approcciare con i giovani. Ora, le indiscrezio-

natori Dilettanti), e come scopo precipuo avrebbe

tro, aveva bocciato la modifica della Divisione Calcio

ni degli ultimi giorni parlano di un riavvicinamento

quello di difendere le ragioni di una categoria che

Femminile a Dipartimento della LND nell’Assemblea

fra via D’Annunzio a Firenze e Piazzale Flaminio a

negli ultimi anni forse è stata messa un po’ da par-

per la riforma dello Statuto federale della FIGC dello

Roma, con un tavolo di confronto pronto (?) a par-

te rispetto ai tecnici che occupano panchine

tire per dirimere varie questioni tra cui,

più prestigiose (se non altro per campionato

pare, anche il riconoscimento politico da

di appartenenza). Nelle interviste raccolte le

parte dell’AIAC del Dipartimento Calcio

scorse settimane sono cominciate ad essere

Femminile. Atto puramente a titolo no-

avanzate anche delle proposte, oltre ai sem-

minale, al quale poi naturalmente dovrà

plici commenti sulla sollecitazione iniziale: ad

far seguito quello formale il giorno in cui

esempio l’ex tecnico del Teramo Rinaldo Cifal-

si riuscirà (sic) a convocare una nuova

di nel numero della scorsa settimana ci disse

assemblea per la riforma dello Statuto.

che secondo lui andrebbe rivista la norma che

Se queste indiscrezioni dovessero tro-

equipara un allenatore professionista a quello

vare conferma, sarebbe un grave passo

dilettante in caso il primo si ritrovi a guidare

indietro da parte di Ulivieri. Ad maiora.

una formazione dall’Interregionale in giù. Giu-

A tutto questo ha risposto per noi que-

sto o sbagliato che sia, vale la pena parlarne, e

sta settimana Eugenio Benuzzi, tecnico

quindi aggiungiamo questo ulteriore elemento al nostro dibattito. Altro argomento che ab-

Eugenio Benuzzi (Foto Archivio)

del Mezzolara. Il mister che ha portato la compagine emiliana dalle zone basse


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della classifica a sfiorare i play-off nella stagione ap-

per i soldi». Parole forti, alle quali però ne seguono

ci che, come confermatoci dallo stesso Benuzzi, sono

pena conclusa Eugenio Benuzzi, non le manda certo

altre: «Io sono per la meritocrazia, e i punteggi per

lasciati a loro stessi: «Sì, sicuramente. Ripeto, in linea

a dire: «In linea di massima mi sento di essere abba-

le graduatorie di ammissione ai corsi per ottenere il

di massima sembrerebbe una cosa corretta. L’impor-

stanza solidale verso la creazione di un sindacato di

patentino sono un esempio lampante del contrario.

tante, come spesso accade in questi casi, è che non

categoria specifico, anche se io essendo in possesso

Io ho vinto nove campionati nella mia carriera, e per

si sconfini troppo, e troppo presto, nell’utopia». Al-

del patentino di Seconda Categoria mi confronto

partecipare al corso di Prima Categoria mi sono ri-

tro tema che introduciamo all’attenzione del nostro

con altre problematiche». Altre problematiche che

trovato sotto ad altri che non avevano la mia stessa

interlocutore è l’abolizione dell’obbligo di patentino

Benuzzi però non esita ad elencare: «Non c’è grande

esperienza e palmarès ma con 5 presenze in Serie A.

per allenare dalla Prima Categoria fino agli Juniores.

comunione di intenti fra la base e i vertici, ad esempio

Bisogna dare più possibilità a tutti. E poi voglio dire,

Quando gli diciamo che la pressoché totalità dei suoi

le riunioni tecniche vengono organizzate solamente

ma come è possibile che, con tutto il rispetto per lui,

colleghi intervistati finora si siano dichiarati contrari a

per i tecnici di Serie A e B, mentre pochissime per la

Vincenzo Montella da allenare i giovanissimi della

questo tipo di provvedimento, Benuzzi risponde così:

Lega Pro e nessuna per la Serie D. In questa catego-

Roma si ritrovi di colpo a guidare la Prima Squadra

«A me piace essere un bastian contrario, ma non cer-

ria - prosegue Benuzzi - si è come una barchetta in

in Serie A, e adesso sia arrivato a Catania senza la

to per partito preso. Secondo me, chi vuole cimentar-

mezzo all’oceano, e quello che ho appena detto è

minima esperienza, mentre ci sono altri che nono-

si nella carriera di allenatore, perché non dovrebbe

direttamente proporzionale alla qualità del Consi-

stante anni e anni di gavetta nelle categorie inferiori

essergli data la possibilità di provare? Poi, se vuole

glio Direttivo dell’AIAC. In molti colleghi pensano pro

con vittorie su vittorie - e a noi viene subito in mente

andare avanti nelle categorie che contano, allora

domo sua, c’è poca solidarietà, e ci sono tanti che

il nome di Giuseppe Sannino, che dopo quattro cam-

avere una certificazione può essere utile. Dobbiamo

mettono sul piatto della bilancia i contratti di spon-

pionati vinti consecutivamente e una prima stagione

dare spazio a tutti, alla meritocrazia. Solo così facen-

sorizzazione». La parolina magica è venuta fuori alla

in Serie bwin con il Varese da strabuzzare gli occhi, ha

do si potrebbero evitare malcostumi come quelli che

fine: «Mi sono dovuto confrontare diverse volte con

finalmente la grande occasione di allenare in A con

ho elencato prima. Vorrei solo portare due nomi a

questo tipo di situazioni - commenta con tono quasi

il Siena - non sia data neanche la possibilità di otte-

titolo di esempio - conclude il tecnico del Mezzolara -

sconsolato e disilluso Eugenio Benuzzi - e una per-

nere il patentino di Prima Categoria?». La creazione

Scoglio e Sacchi. Sono stati due grandi tecnici che non

sona dovrebbe avere la forza morale di essere svin-

di un sindacato specifico, svincolato dall’AIAC quindi

hanno maturato neanche un minuto da giocatori.

colato da queste dinamiche, anche per non essere

potrebbe essere una possibile soluzione alle tante

Nel calcio di oggi non avrebbero avuto

giudicato dai propri giocatori come uno messo lì solo

problematiche che affliggono una categoria di tecni-

possibilità, le pare normale?».

I

XXVI Universiade, Veneri: “Tutto pronto per lo sbarco in Cina”

Fabiola Rieti

l countdown per la XXVI Universiade è cominciato. Manca meno di un mese

conosciamo, vedremo al termine del girone con Repubblica Ceca, Thailandia e

all’evento che raccoglie gli studenti sportivi e che si disputerà in Cina a Shen-

Uruguay». Secondo il ct Veneri questa manifestazione ancora non sdogana del

zen dal 12 al 23 agosto. Giorgio Veneri, selezionatore della Rappresentativa di

tutto l’immagine del calciatore bello, ricco e ignorante: «Purtroppo siamo ancora

Lega Pro, racconta come si stanno preparando alla manifestazione: «Abbiamo

lontani, perché di giocatori che fanno l’università in questa categoria ce ne sono

finito l’attività con l’ultimo test giocato contro la Top 11 della Lega Nazionale

proprio pochi, infatti la selezione è stata difficile. Mi rammarica pensare che la

Dilettanti. Ci ritroveremo i primi di agosto per partire intorno al 10». La preoc-

maggior parte si attacca all’idea di vivere di calcio». La rosa in partenza per la

cupazione del mister, però, è legata soprattutto ad alcuni fattori: «Temo molto

Cina è la seguente: Portieri: Stefano Goletti (1987-Celano), Luca Mosca (’90-Vir-

il caldo e il fatto che, come è successo anche nelle altre occasioni, noi arriviamo

tus Entella); Difensori: Marco Bigoni (’90-Chieti), Davide Addona (’83-Crociati

con pochi giorni di preparazione nelle gambe e giocando un ogni 2 giorni sarà

Noceto), Oreste Sirignano (’85-Cavese), Dario Bova (’84-Lucchese), Walter

davvero dura». Per sopperire a questo genere di problemi, il tecnico ha operato

Zullo (’90-Como), Samuele Salvadori (’87-Poggibonsi), Roberto Civita (’87-Ne-

una scelta molto oculata: «Ho selezionato i ragazzi con l’obiettivo di avere una

apolis Mugnano); Centrocampisti: Paolo Facchinetti (’84-Savona), Filippo Corti

squadra equilibrata con un ricambio in tutti i ruoli. Questa valutazione l’ho fatta

(’89-Tritium), Luca Mora (’88-Crociati Noceto); Stefano Furno (’90- Benevento),

proprio in virtù delle tempistiche di gioco, perché sono convinto che sarà diffi-

Loris Damonte (’90- Alessandria); Attaccanti: Pasquale Iadaresta (’86-L’Aquila),

cile per un calciatore partecipare a tutte le gare in programma, visto che hanno

Daniel Pfitscher (’90-Bellaria Igea), Pietro Lorenzini (’89-Crociati

poco tempo di recupero tra una partita e l’altra». Paura degli avversari? «Non li

Noceto), Giovanni Vriz (’89-Verona).



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Pergolizzi: “Portogruaro tutta sostanza” Reggiana, Mangone: “Qui programma serio” I

A

l Portogruaro volta pagina, tornan-

medeo Mangone rimane al

di importante. Personalmente vorrei

timone della Reggiana dopo

vincere e arrivare a centrare un suc-

essere passato attraverso le tempe-

cesso, ma vedremo poi nel corso del

puntare su un allenatore giovane e

ste di marzo che lo vedevano ad un

campionato». In relazione alle mosse

motivato: Rosario Pergolizzi. Il nuo-

passo dall’esonero. Eppure il mister è

di calciomercato, l’allenatore è im-

vo tecnico granata si presenta così

andato dritto per la sua strada senza

pegnato nell’implementazione della

alla piazza: «Ripartiamo da zero,

lasciarsi influenzare dalle voci di corri-

rosa: «Abbiamo deciso i giocatori se-

doio ed è ancora a Reggio Emilia: «C’è

condo il budget messo a disposizione,

un programma serio di gestione della

prendendo sia calciatori giovani, che

do in Lega Pro dopo la prima sta-

gione nella serie cadetta, e decide di

cercando di lavorare con entusiasmo e pronti al sacrificio. Dobbiamo

Pergolizzi (Foto Archivio)

fare valutazioni con prudenza cer-

rò di dare una mentalità ai giocatori,

società e mi hanno chiesto subito la

elementi esperti come il centrocam-

cando di capire dove limare e quali

non ci devono essere obiettivi mini-

conferma dell’incarico». Sul nuovo

pista Giampaolo Calzi dalla Pro Patria

innesti fare senza fretta». Per ora la

mi, ma solo massimi. Non mi piace il

progetto vola basso il tecnico granata,

e Mario Gurma attaccante albanese

possibilità di chiedere il ripescaggio

calciatore “tacco e punta”, ma voglio

ex Pavia: «Abbiamo preso tanti gio-

proveniente dal campionato greco».

per il caso del calcioscommesse è

quello che si deve sempre sudare la

vani, l’obiettivo è costruire qualcosa

Dal punto di vista tecnico tattico co-

ancora un’ipotesi remota: «La so-

maglia». Dal punto di vista tecnico-

minciano a delinearsi gli schieramen-

cietà ha dimostrato l’intelligenza di

tattico l’allenatore ex Primavera del

ti possibili: «In questa categoria c’è

sapersi muovere al momento giusto,

Palermo non ha dubbi: «Lavorerò

bisogno di provare molte soluzioni

poi vedremo. Per ora noi ci organiz-

con un modulo di partenza che poi

alternative. Partiremo sicuramente

ziamo come se fossimo in Prima Di-

dovrà evolversi durante l’anno se-

con 3 giocatori in difesa come abbia-

visione». Il progetto per la nuova sta-

condo le partite. Quello che voglio è

mo concluso lo scorso campionato,

gione secondo il mister dei veneti si

compattezza e unione

basa sul lavoro psicologico: «Cerche-

di squadra».

Mangone (Foto Archivio)

Mister Sarri: “Ho scelto Sorrento più per le persone che per la squadra”

S

orrento si lascia alle spalle il fallimento degli spareggi promozione

no messo pressioni riguardo

e punta sull’ex dell’Alessandria Maurizio Sarri. Il mister è stato

ai piazzamenti. Utilizzavano

accolto con esaltazione dalla piazza che si augura di sognare: «L’entu-

con Simonelli un modulo

siasmo è importante per affrontare le delusioni, soprattutto per i play-

molto offensivo e non voglio

off persi. È stato un anno importante per il Sorrento, un secondo posto

snaturarlo, ma cercherò di

che sarà difficile ripetere, visto la perdita di giocatori forti. Proprio per

fortificarlo in difesa». Sulla

questo abbiamo deciso di fare un programma biennale per guardare

questione partenze arriva-

al futuro». Il nuovo allenatore dei campani spiega perché ha scelto

no le noti dolenti: «Paulinho

la costiera amalfitana: «Il presidente Gambardella mi ha dato la sen-

è di proprietà del Livorno, ha

sazione di essere una persona seria, corretta e leale, così come i suoi

offerte da squadre di primo

collaboratori. Si può dire che ho scelto le persone e non la squadra».

livello e non credo che ri-

Nelle dichiarazioni dei sorrentini, per ora, non ci sono proclami di pro-

marrà a giocare

mozione: «Mi hanno chiesto una gruppo competitivo, ma non mi han-

in Lega Pro».

poi valuteremo le varie opzioni per l’attacco».

Servizi di Fabiola Rieti

Sarri (Foto Archivio)


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Servizi di Sara Sbaffi

C

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Il Barletta punta in alto con la grana Stadio, Tatò: “Giocheremo ad Andria”

ontinua il lavoro di Marco Cari sulla panchina del Barletta. Il mister è stato

fare quasi tutta, viste le numerose partenze». Il presidente Roberto Tatò intanto è

subito riconfermato a campionato concluso: «Questo mi inorgoglisce e

impegnato sul mercato, ma la situazione è caotica: «In questi giorni attivissimi c’è

mi fa piacere perché è una piazza importante, hanno le idee chiare e c’è voglia

molta confusione perché le società sono in condizioni finanziarie disastrose, sullo

di crescere». Intanto il presidente Tatò si dice convinto che il prossimo sarà un

stomaco hanno i contratti dei giocatori che non possono rescindere, non sanno

campionato di vertice per i biancorossi, il progetto è ambizioso ma il tecnico non

neanche se si iscriveranno». Poi c’è la questione “Cosimo Puttilli”, ferma da trop-

intende sbilanciarsi troppo: «Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, nei nostri

po tempo (per di più adesso che il sindaco si è dimesso): «Per lo stadio stiamo an-

obiettivi c’è di fare certamente una buona stagione». Non ha richieste particolare

cora al chilometro zero. È un silenzio che fa rumore quello dell’Amministrazione

per quanto riguarda il calciomercato: «Venti anni fa si facevano richieste, adesso

comunale. Non voglio entrare nei meriti politici. So che è stato fatto un sopral-

c’è un gruppo di lavoro

luogo da parte dei funzionari del Coni Service, ma noi non siamo stati invitati al

apposito per le idee a

tavolo e non sappiamo il perché». Il numero uno pugliese ha voluto lanciare una

livello tattico. Loro sono

provocazione che però potrebbe presto diventare realtà, cioè giocare le partite

a Milano, ci sentiamo e

casalinghe nello stadio “Degli Ulivi” di Andria: «Più che una provocazione la mia

lavoriamo in simbiosi. Si-

era una comunicazione, una proposta che avanzerò tra qualche settimana al

amo una squadra che ha

sindaco di Andria se la situazione dovesse continuare. Questo spet-

cambiato tanto, è da ri-

tacolo non può più andare in onda».

(Foto Archivio)

Esperia Viareggio nel segno della continuità Il numero uno dei toscani Stefano Dinelli: “L’entusiasmo dei miei collaboratori mi ha persuaso a restare”

È

stato presentato lo scorso martedì il nuovo direttore sportivo dell’Esperia

indispensabile per portare nuovi talenti da noi, anche se è difficile perché oggi in

Viareggio, è Giovanni Dolci che prende il posto di Andrea Gazzoli, ora in

tanti stanno cercando e vogliono puntare tutto sugli under. Ma sono fiducioso,

forza al Grosseto. Con il neo diesse e l’iscrizione che ormai è cosa fatta ed an-

ci sappiamo fare in questo lavoro». Fino a qualche settimana fa Dinelli è stato

che la questione stadio sembra risolta, resta solo un nodo ancora da sciogliere:

tentato dal mollare la squadra viareggina ma alla fine ha scelto di rimanere, cosa

quello dell’allenatore. Il presidente Stefano Dinelli ha già dei nomi sul taccuino

lo ha convinto? «Mi hanno

ma sono top secret: «Ne stiamo valutando vari, sapremo solo dopo aver fatto

persuaso il fatto che dopo

i colloqui quale sarà più idoneo alle nostre aspettative e al nostro progetto». Un

otto anni non si aveva la ga-

programma, quello per il 2011/2012, che non si discosterà molto dal precedente:

ranzia di passare la società

«Il programma, come abbiamo ampiamente dimostrato in questi anni, punta su

con un progetto che desse

giovani, entusiasmo e valorizzazione delle risorse umane – continua il numero

la concreta possibilità di

uno bianconero – e come giovani sono da intendersi sia giocatori che tecnici

proseguire (alla luce dei fatti

emergenti che con noi possono mettersi in mostra e magari poi andare a far bene

di Lucca) e poi l’entusiasmo

in categorie superiori». Gli obiettivi delle zebre sono chiari: «Salvezza sia per la

dei miei collaboratori. Così

permanenza in Prima Divisione sia per gli oneri societari». Nel corso di questo

ho deciso di tornare sui miei

calciomercato ci sarà un bel da fare per il nuovo direttore sportivo, dovrà ricom-

passi, è comunque una sfida

porre la squadra viste le numerose partenze: «Dolci è a Milano in questi giorni, ha

che mi appas-

parecchi contatti e una grande esperienza come osservatore nel settore giovanile,

siona».

Stefano Dinelli ((Foto Archivio)



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NUMERO 27 - 14 luglio 2011

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Il Sudtirol crede nel ripescaggio. Baumgartner: “Siamo pronti” A

Fabiola Rieti

Bressanone si sono risollevati e sono più

Ravenna ad una retrocessione a tavolino. Nel miri-

incerto e c’è necessità di mantenere la calma, poiché

agguerriti di prima, dopo aver perso i play-out

no dei tifosi altoatesini era finito il portiere Zomer,

non si sa ancora in che categoria giocheremo». Ri-

di Prima Divisione con il Ravenna su rigore a tempo

che emigrerà verso altri lidi nel prossimo campion-

mane il nodo allenatore che ancora non è stato sci-

scaduto per la follia del portiere tirolese Davide

ato: «Non farà parte del gruppo, è ovvio che non ci

olto perché la società vuole prendersi tutto il tempo

Zomer. Il presidente del Sudtirol, Walter Baum-

sono le condizioni per continuare il rapporto. È dif-

per poter scegliere il meglio. Secondo indiscrezioni,

gartner, ripercorre quei momenti: «Abbiamo sof-

ficile da giudicare ciò che si è verificato, ma non è

il nome individuato per la panchina potrebbe es-

ferto tantissimo, perché è stata una retrocessione

possibile presentarlo all’ambiente. È anche un modo

sere Raffaele Novelli, l’eroe di Busto Arsizio che ha

strana. Bisogna guardare al futuro e noi program-

per salvaguardarlo da inevitabili attacchi da parte

condotto la Pro Patria ai play-off nonostante i disagi

miamo la rosa per la Prima Divisione, perché con

della tifoseria». Il massimo dirigente biancorosso il-

societari. Walter Baumgartner non si sbilancia: «È

il caso calcioscommesse deve essere

lustra il piano per la stagione

stato contattato, ma ci sono problemi contrattuali

riscritta la griglia delle partecipanti e

2011/2012: «Manterremo

da dirimere. Non è certo sia lui il prossimo tecnico

noi crediamo nella giustizia sportiva».

una grossa componente

del Sudtirol, potrebbe anche cambiare. Ci stiamo

Il numero uno biancorosso si riferisce

della squadra per essere

prendendo tutto il tempo necessario per fare le

alla collusione degli ex dirigenti della

pronti a disputare la Prima

nostre valutazioni, perché l’allenatore è una figura

Divisione e inseriremo dei

essenziale per gli esiti sportivi di una

giovani. Non è facile, è tutto

compagine».

squadra romagnola con la bomba di scommessopoli, che porterebbe il

(Foto Archivio)


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NUMERO 27 - 14 luglio 2011

Pagliuca dopo il trionfo con il Borgo a Buggiano riparte dal Gavorrano D

Servizi di Sara Sbaffi

opo una stagione praticamente perfetta in quel di Borgo a Bug-

azzurrorosso, trentacinquenne, ha portato via alla sua ex squadra

giano, con la vittoria del girone D dell’Interregionale e la pro-

oltre al preparatore dei portieri, Federico Callai che diventerà il suo

mozione diretta in Lega Pro, il tecnico Guido Pagliuca è pronto per

vice, anche Fabio Rosati, fantasista classe 1991 (33 presenze e 6 reti

un’altra sfida sempre in Toscana, al Gavorrano: «La forza del Bug-

nella passata stagione) ma non è finita qui: «Pure Lorenzo Spanu è

giano era il grande gruppo

con noi (il bomber è nato nel 1989 ha giocato nel Pisa e nel Virtus

che avevo a disposizione. Ora

Castelfranco prima di approdare a Buggiano) e stiamo per prendere

sono contento di sedere su

Matteo Nicoletti (21 anni, centrocampista con caratteristiche offen-

questa panchina, è una so-

sive). Sono tutti giocatori che rispecchiano il profilo giovane voluto

cietà giovane ed ambiziosa

dalla società». Qual è l’obiettivo da raggiungere nella prossima sta-

nella quale c’è parecchio en-

gione? «Il mantenimento della categoria, abbiamo abbassato molto

tusiasmo». Piazza che tuttavia

l’età media della squadra. Ci sono quattro elementi d’esperienza,

nel marzo scorso ha visto la

tutti gli altri sono under. Mentre i miei obiettivi personali – continua

scomparsa improvvisa del suo

il mister dei grossetani - sono quelli di creare un gruppo affiatato che

presidente Mario Matteini a

a fine campionato sia dispiaciuto di salutarsi, quindi di

soli 65 anni. Il neo allenatore

rimanere e fare bene».

(Foto Archivio)

San Marino, Petrelli presidente, Petrone resta La Vibonese cambia tutto, dalla società al mister

A

San Marino il fiuturo ha

se la Seconda Divisione sarà a

il nome di Danilo Petrelli.

due o tre gironi, e non sapen-

Dopo numerose notizie contra-

do in quale ci mettono, siamo

stanti tra loro è arrivata l’an-

L

a nuova dirigenza c’è ed è stata

Mauro Beccaria, direttore sportivo e

presentata lo scorso venerdì: Fran-

proprietario al 20% della società ora

cesco Mercuri, ex dirigente dell’Inter-

può dedicarsi con maggiore serenità

in una situazione particolare,

piana, Francesco Giovinazzo, già pre-

al calciomercato: «Il nostro obiettivo

nuncio ufficiale da parte della

tra l’incudine e il martello. Es-

sidente della Taurianovese, Francesco

è la salvezza, poi speriamo in qualco-

società Titana e il nuovo nume-

sendo noi in Emilia Romagna -

Patania che ritorna dopo alcuni anni di

sa di più muovendoci sul mercato per

ro uno ha voluto subito confer-

prosegue Petrone - ci possono

assenza, oltre al duo formato da Enzo

portare giocatori importanti, sotto i

mare il tecnico Petrone: «Resta

mettere sia nel girone del nord

Messina e Michele Pagano. Proprio

venti anni e di categoria, per sbaglia-

con noi, il mister non è mai sta-

che del sud. Quindi se continu-

grazie a tutti loro quello che sembra-

re il meno possibile. Come il nuovo

to e mai sarà in discussione»:

iamo con un organico che già si

va solo un miracolo, cioè l’iscrizione al

acquisto Mirko De Francesco prove-

Da stabilire il resto dello staff

conosce questo può essere un

prossimo campionato di Seconda Di-

niente dal Valmontone,

tecnico e dirigenziale oltre che

punto di vantaggio». Gli obiet-

visione, è cosa fatta. Anche lo stadio

un ragazzo che vale».

a quello del gruppo che Petro-

tivi diventano quasi scontati

“Luigi Razza” è stato risistemato con

ne avrà a disposizione e proprio

in questa disastrata Lega Pro:

un nuovo manto erboso. Rimaneva

il mister ci conferma che: «Due

«Sono sempre gli stessi, valoriz-

solo l’allenatore come ultimo nodo da

settimane fa, mi hanno dato la

zare i giovani e tenere sott’oc-

sciogliere e finalmente lunedì è arriva-

conferma che tenevamo dieci o

chio il budget. La prima cosa

ta l’ufficialità. Franco Viola siederà sul-

undici ragazzi, come Fogacci e

era salvare la società. e con

la panchina calabrese nella prossima

Gasparello, anche perché non

l’avento del nuovo staff dirigen-

stagione. Fortemente voluto dal nuo-

conoscendo ancora il regola-

ziale questo potrà

vo socio Mercuri, in passato ha alle-

mento per la prossima stagione

avvenire».

nato a Rosarno, Castrovillari e Scalea.

Il nuovo tecnico della Vibonese Franco Viola (Foto Archivio)


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NUMERO 27 - 14 luglio 2011

Rimini, la Lega Pro è una questione di tempo Mario Macalli: “I romagnoli giocheranno tra i professionisti solo se ci saranno defezioni”

Paolo Bravo, ds dei biancorossi: “Passeremo sicuramente come ripescati. Manteniamo un basso profilo” Luca D’Angelo, tecnico riconfermato: “Seconda Divisione sicura, procederemo passo dopo passo” Fabiola Rieti

M

entre sulla riviera romagnola si preparano

della Co.Vi.So.C. di compagini sull’orlo della ban-

ad un’estate bollente, il Rimini calcio deve

carotta ce ne sono molte tra tentativi mal riusciti

risolvere una questione infuocata che rischia di

di ricapitalizzazioni e mancanza di garanzie. Però

far saltare i piani per il futuro del gruppo. Dopo

rimane ancora aperto un interrogativo sull’utilità

aver vinto la finale play-off contro la Turris, la

dei play-off che proprio non riesce a trovare una

squadra si era guadagnata l’accesso alla Lega Pro

risposta neanche dalla voce del dirigente bianco-

invece, per approdare tra i professionisti dovrà

rosso: «Su questa questione abbiamo deciso di

fare domanda di ripescaggio e gli interrogativi

non rilasciare più dichiarazioni, perché la situazio-

sulla questione si moltiplicano, ma uno regna su

ne è lampante e chiara già da sola». Dopo il rin-

tutti: allora a cosa sono serviti i play-off? Paolo

novo del mister Luca D’Angelo, procedono i mo-

con altri ci sono ancora dei discorsi in sospeso». A

Bravo, direttore sportivo del Rimini, ha parlato

vimenti per organizzare il progetto della società

differenza delle concorrenti, il Rimini punterà su

dell’approccio scelto dalla società: «Passeremo

per la stagione 2011/2012 fissando i punti fermi

calciatori di livello per affrontare il meritato salto

come ripescati, abbiamo fatto il punto al consi-

e congelando i buoni elementi di casa propria su

di categoria: «Per i nuovi talenti ci appoggeremo

glio e abbiamo scelto la linea della non polemica.

indicazione anche del tecnico: «Con l’accesso in

al nostro vivaio, mentre in sede di calciomercato

Questa situazione è un’anomalia che è balzata

Lega Pro l’obiettivo sarà mantenere la categoria

lavoreremo per portare in rosa qualche giocatore

agli occhi di tutti e di cui ne hanno parlato molte

e lanciare dei giovani. Ripartiamo con le conferme

esperto della categoria». L’allenatore romagnolo

testate di settore indipendentemente dalla no-

di alcuni elementi che si sono rivelati importanti

scuote gli animi: «Abbiamo la certezza di arrivare

stra scelta di mantenere un basso profilo. È solo

per la scalata ai play-off come Pierluigi Baldaz-

tra i professionisti, andiamo avanti con la nostra

questione di tempo, tra 20 giorni (la domanda

zi, Alessandro Mastronicola e i fratelli Andrea e

politica, facendo crescere i nostri ragazzi senza

da presentare per i ripescaggi scade il 29 luglio)

Marco Brighi. Abbiamo optato per la risoluzione

colpi di mercato sorprendenti. Al giorno d’oggi bi-

saremo in Lega Pro». Eppure secondo le dichia-

con Giuseppe Aquino ed Alessandro Evangelisti e

sogna procedere passo dopo passo». Dal punto di

Paolo Bravo (Foto Archivio)

razioni rilasciate al nostro sito internet la scorsa

vista tattico: «Continueremo ad utilizzare il 4-2-3-

settimana da Mario Macalli, numero uno dell’ex

1 e gli innesti serviranno a completare l’organico

serie C, il finale non sembra così scontato: «Se ci

in base a questo modulo». Le formalità non spa-

sono i posti, il Rimini giocherà in Seconda Divisio-

ventano il tecnico biancorosso: «Partiremo per il

ne, altrimenti no. Abete può dire quello che vuole,

ritiro il 27 luglio, la scadenza per la presentazione

ma se quest’anno arriviamo a 76 squadre, che è il

della domanda di ripescaggio scade il 29 luglio,

numero deciso a suo tempo, per i romagnoli non

ma non cambia nulla dal punto di vista calcistico

c’è posto». Il direttore sportivo riminese è sicuro:

è solo una questione burocratica. Siamo molto

«Non si iscriveranno in parecchie, se così non fosse poi ci penseremo». Certo, secondo i controlli

Mister D’Angelo (Foto Archivio)

motivati perché abbiamo ricevuto anche i complimenti dalla Figc».


NUMERO 27 - 14 luglio 2011

L’Ischia affila le armi, mister Citarelli: “Puntiamo al vertice”

L

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Fabiola Rieti

’Ischia affila le armi per il prossimo campionato e cia con convinzione: «Io punto ad un campionato di sogna di volare alto come vuole la consuetudine

vertice senza timori e paure. Abbiamo già stilato una

ad inizio stagione. Il presidente Giovanni De Vivo

lista di giocatori e ho chiesto uomini con certe carat-

commenta il recente approdo sulla panchina isolana

teristiche: voglia e cuore. Di lavativi non ne voglio e

di Mimmo Citarelli: «L’allenatore è stato scelto dal

comunque con me non avrebbero spazio». Favorito

nostro direttore generale che ha avuto carta bianca

per la panchina gialloblu era Carmine Gautieri, che

per la creazione dello staff e della rosa che comporrà

è stato bruciato al fotofinish proprio dal tecnico

la squadra del prossimo anno. È un mister che ha car-

campano: «Ho collaborato due anni con il direttore

attere e darà sicuramente un’impronta decisa e de-

generale Nicola Crisano, quando ero al Procida. Sa

terminata al gruppo». Il massimo dirigente ischitano

come lavoro ed è stato determinante il suo interven-

rivela le sue aspettative per il campionato che verrà:

to per il mio arrivo in questa splendida isola» spiega

«Per quanto riguarda gli obiettivi sportivi preferisco

il mister. Dal punto di vista tattico Citarelli parte da

non addentrarmi e lascio parlare chi è più esperto

un elemento fondamentale: «Punterò sulla difesa

in Campania». Sarà dunque il tempo a stabilire se

di me. Certo, mi aspetto un campionato nelle parti

a quattro, ma i numeri sono solo numeri e contano

la scelta è stata giusta oppure se era più opportuno

alte della classifica, ma poi il calcio giocato è un’altra

relativamente, l’importante è il gioco. La Serie D è

scommettere sull’ex giallorosso e tecnico nelle pas-

cosa rispetto a quello che possiamo immaginare».

complicata, ma se uno ha allenato a Torre Annun-

sate stagioni di Potenza e Olbia Gaut-

Mimmo Citarelli, invece, non si nasconde e annun-

ziata o al Savoia, può allenare dovunque, non solo

ieri.

Citarelli (Foto Archivio)



NUMERO 27 - 14 luglio 2011

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La Nazionale Femminile (Foto Archivio)

Santina Pompermaier Responsabile Calcio femminile Cr Molise: “Dobbiamo fare i conti con una mentalità maschilista”

Flavio Grisoli

L

o “schiaffo”, come lo abbiamo ribattezzato,

nio Cosentino, avrà lo scopo di “comprendere

Dipartimento? «Si avrebbe avuta una ges-

dell’AIAC alla LND il giorno della mancata

le esigenze del sistema locale e nazion-

tione interna della situazione, più controllata.

approvazione della modifica della Divisione

ale”, come si legge nel comunicato ufficiale

Comunque ci tengo a dire che il termine com-

Calcio Femminile a Dipartimento della Lega

della LND. Insieme a Cosentino, tre donne:

missariamento è più brutto da pronunciare

di Piazzale Flaminio, ha dato vita ad una serie

Elisabetta Cortani, Ida Micheletti e Santina

e da sentir dire che nel suo effettivo signifi-

di polemiche molto aspre. La prima reazione,

Pompermaier. Proprio con quest’ultima, re-

cato. Dobbiamo guardare sempre con fidu-

che stiamo analizzando nell’inchiesta alle

sponsabile del calcio femminile del Comitato

cia, e nella prossima riunione del Comitato

pagine 8 e 9, è stata quella da parte della LND

regionale Molise, cerchiamo di fare il punto

potremo definire una strategia più precisa».

di abolire il patentino per allenare dalla Prima

della situazione proprio partendo dalla co-

Cosa si poteva fare e non si è fatto sotto la

Categoria fino agli Juniores. Questo provve-

sitituzione di questo comitato: «Non ci sono

gestione Padovan? «Non penso che sia un es-

dimento è apparso più come una ritorsione

ancora le linee guida precise su cosa si dovrà

ercizio giusto puntare il dito verso qualcosa o

verso Ulivieri e compagnia che come una ri-

fare - esordisce la Pompermaier - perché al

qualcuno. Con il senno del poi sono tutti bra-

forma studiata a tavolino. Lasciando da parte

momento si è provveduto solo alla costituzi-

vi, l’importante è sapersi confrontare con co-

polemiche sterili che comunque rendono

one e alla nomina di chi ne dovrà fare parte.

scienza critica con il passato, dando sempre il

bene l’idea di che livello abbia raggiunto la

Il nostro compito principale, comunque, sarà

meglio di sé. La cosa fondamentale - proseg-

classe dirigente calcistica italiana, nei giorni

quello di coadiuvare il commissario Tavecchio

ue Santina Pompermaier, molto disponibile -

immediatamente successivi all’Assemblea

nella sua azione». Quello che è certo, è che il

è il territorio. I responsabili regionali e provin-

della LND (datata 21 giugno) è stato ufficial-

calcio femminile ha bisogno di un profondo

ciali sanno quali sono le difficoltà, e facendo

izzato il commissariamento della Divisione

processo di riforma: «Dobbiamo avere mag-

gruppo troveremo il bandolo della matassa».

Calcio Femminile con a capo Carlo Tavecchio

gior contezza delle esigenze del territorio,

Per concludere, un giudizio di natura sociale:

dopo le dimissioni da presidente di Giancarlo

sviluppando le strategie per migliorare. Noi

potrà il popolo italiano dare il giusto risalto

Padovan dopo due anni al vertice del calcio

abbiamo delle idee per le quali in questi ul-

alla disciplina? «Noi purtroppo facciamo sem-

in rosa. Una settimana fa, poi, il 6 luglio il

timi anni i numeri non siano così favorevoli,

pre i conti con una mentalità maschilista, una

presidente Tavecchio ha dato vita al Comitato

però le studieremo a tempo debito. Di certo

forma mentis che in Europa non ha riscontro.

Cosultivo della Divisione Calcio Femminile.

dovremo dare una sterzata, un’inversione di

Dovremo sgomitare e farci largo per riuscire

Questo nuovo organo, coordinato dal presi-

tendenza». Quanto è stato “doloroso” dover

ad avere dei numeri che sappi-

dente del Comitato regionale Calabria Anto-

ingoiare il rospo della mancata creazione del

amo potremo raggiungere».



NUMERO 27 - 14 luglio 2011

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Dal campo al Foro Il premio di preparazione (Art. 96 NOIF) Guido Del Re

A

ll’interno delle Norme Organizzative

sono chiedere il premio di preparazione a

in prima istanza. Copia del ricorso va con-

Interne Federali c’è il cosiddetto “pre-

società appartenente a qualsiasi Lega. Le

testualmente inviata alla controparte a

mio di preparazione”. Esso matura all’atto

società appartenenti alla Lega Nazionale

mezzo raccomandata A/R. L’originale della

del primo tesseramento del calciatore come

Professionisti “A” e “B” possono chiedere

ricevuta della raccomandata va inviata alla

“giovane di serie”, “giovane dilettante” o

il premio solo a società facenti parte della

società controparte. Ultimo punto di que-

“non professionista”. Per quanto riguarda

stessa Lega. Il tesseramento del calciatore

sto istituto riguarda la lettera liberatoria

la normativa da analizzare questa è con-

per almeno un’intera stagione sportiva è

concernente il premio di preparazione. Tale

tenuta nell’art.96 delle NOIF rubricato ap-

condizione essenziale per il diritto al pre-

eventuale lettera (su carta intestata della

punto “Premio di preparazione” e dall’art.

mio. Per quanto concerne la prescrizione:

Società richiedente, firmata dal Presidente

49 e 50 CGS (norme che disciplinano e defi-

il diritto al premio si prescrive al termine

pro-tempore) attestante l’intervenuta tran-

niscono la Commissione Vertenze Economi-

della stagione sportiva successiva a quella

sazione tra le parti, o la rinuncia al premio,

che). I soggetti che hanno diritto al premio

in cui è maturato. La richiesta del premio

dovrà avere il visto di autenticità apposto

sono la società o le ultime due Società che

è consigliabile venga effettuata alla socie-

dal Comitato competente, provinciale o re-

hanno avuto il calciatore tesserato nell’ar-

tà interessate a mezzo raccomandata A/R

gionale, della Società richiedente il premio,

co delle ultime tre stagioni sportive. È da

da inviare, a pena di inammissibilità, entro

presso il quale verrà depositato l’originale,

tenere presente che qualora nella stagione

il 30 giugno della stessa stagione sportiva

e dovrà pervenire alla Commissione premi

precedente a quella a cui avviene il tesse-

successiva a quella in cui è stato effettua-

di preparazione prima della data della riu-

ramento a tempo indeterminato non risul-

to il tesseramento con vincolo “giovane di

nione nella quale verrà presa la decisione al

ti alcun tesseramento federale, si perde il

serie”, “giovane dilettante” o “non profes-

riguardo. Se mancante di detto requisito, la

diritto al premio. Altre condizioni per otte-

sionista”. In difetto, la società richiedente

liberatoria non potrà essere presa in consi-

nere il premio possono così essere schema-

potrà presentare ricorso in prima istanza

derazione.

tizzate: le società appartenenti alla LND e

alla Commissione premi di preparazione:

www.studiolegaledelre.it

alla Lega Italiana Calcio Professionisti pos-

non è prevista alcuna tassa per il ricorso

(info@studiolegaledelre.it)



NUMERO 26 - 07 luglio 2011

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San Marino, ultime speranze Europee affidate alla Juvenes/Dogana Campionato Sammarinese

Flavio Grisoli

D

opo le eliminazioni di Tre Fiori (dalla

sulla panchina del S.Giustina S.Vito. Con il di-

sta al 95% da ragazzi del nostro vivaio». Al di

Champion’s per mano del Valletta) e Tre

rettore sportivo della Juvenes/Dogana Piero

là di tutto, questo particolare deve essere mo-

Penne (dal primo turno preliminare di Europa

Bronzetti cerchiamo di fare le “carte” a questa

tivo di vanto per la società titana, che si mostra

League dai serbi del Rad), il calcio sammarine-

sfida strizzando anche l’occhio alla prossima

agli occhi dell’Europa con i suoi prodotti e non

se affida le sue residue speranze di raccogliere

stagione che si preannuncia, viste le tante no-

con ingaggi dell’ultimo momento per non cer-

un risultato positivo in àmbito internazionale

vità, ancora più avvincente ed equilibrata di

care - talvolta con scarsi risultati in ogni caso

alla Juvenes/Dogana, vincitrice a sorpresa del-

quella a cui abbiamo appena assistito: «Que-

- di prendere le cosiddette “scoppole”: «Sì, è

la Coppa Titano nella stagione appena conclu-

sti - riferendosi ai macedoni - hanno vinto il

proprio così - conferma Bronzetti - il nostro ap-

sa sul monte Titano. Nel secondo turno preli-

loro primo turno con due risultati abbastanza

proccio è questo, poi vediamo quello che si ri-

minare di Europa League, i

esce a raccogliere». Un

titani se la vedranno (andata

commento sul nuovo

il 14 luglio allo stadio Olim-

tecnico, Paolo Reciputi:

pico di Serravalle, con il no-

«Lo ritengo un bravo

stro settimanale già andato

tecnico, gioca con la

in stampa, e ritorno in terra

squadra molto corta, ed

ex jugoslava il giovedì suc-

è un buon motivatore.

cessivo) con il FK Rabotnicki,

Riesce ad infondere ag-

formazione macedone, che

gressività, però contro

nel primo round di qualifica-

questi macedoni - che

zione hanno eliminato senza troppi patemi d’animo gli estoni del Narva Trans con

La Juvenes/Dogana dopo la vittoria della Coppa Titano (Foto Pruccoli)

un 4-1 e un 3-0. Così come

nella loro rosa possono contare su quattro nazionali: Stojanov (3 presenze), Kumbev (9),

per i campioni sammarinesi del Tre Fiori, che

eloquenti, sono professionisti che incontreran-

Manevski (2), Grozdanoski (il più esperto con i

hanno aperto un nuovo ciclo dopo l’addio di

no dei dilettanti. C’è poco da fare». Anche qui,

suoi 48 caps in maglia giallorossa) - dobbiamo

Floriano Sperindio e l’avvento in panchina di

come nei casi in cui abbiamo intervistato i tec-

fare molta attenzione, perché se ci scopriamo

Paolo Tarini, anche per la Juvenes/Dogana la

nici di Tre Fiori e Tre Penne, c’è poco spazio per

troppo saranno dolori». Per concludere, uno

nuova stagione si apre con un avvicendamen-

l’ottimismo, e le dichiarazioni sono improntate

sguardo velocissimo al prossimo campionato:

to in panchina: Luciano Mularoni è entrato a

tutte al limitare al minimo i danni: «Cerchere-

con che velleità si presenterà la Juvenes/Doga-

far parte dello staff tecnico degli Allievi Nazio-

mo di fare il meglio possibile - prosegue il diri-

na? «Potremo dire la nostra, anche se ci sono

nali del Bologna, e così la società della piccola

gente della formazione sammarinese, che nel

squadre meglio attrezzate di noi al momento,

enclave in territorio romagnolo lo ha sostituito

suo palmarès annovera due Coppa Titano, nel

tipo il Tre Fiori e il Tre Penne. Però saremo sicu-

con Paolo Reciputi, classe 1969 di Bellaria, la

2009 e nel 2011 - anche considerando il fatto

ramente in prima linea per lottare

cui ultima esperienza è stata nell’Eccellenza

che ci presenteremo con una squadra compo-

per traguardi importanti».



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