MacPlas 381 (febbraio-marzo)

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Editrice Promaplast Srl - Centro Direzionale Milanofiori - Palazzo F/3 - 20057 Assago (MI) - ISSN 0394-3453 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% LOM/MI/2363

MACPLAS

RIVISTA DELLE MATERIE PLASTICHE E DELLA GOMMA

GRP: IL COVID-19 BLOCCA L’EVOLUZIONE DEL SETTORE IL MERCATO DELLE BIOPLASTICHE www.macplas.it CRESCE ANCORA IL WEIGHT CONTROL RENDE PIÙ STABILE LO STAMPAGGIO DI RICICLATI STAMPA 3D DI COMPOSITI: UN GRANDE POTENZIALE D’INNOVAZIONE www.sabic.com

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Vanetti s.p.a., fondata nel 1971, produce Masterbatches, Biomasterbatches ®, Additivi, MasterbatchRecy ® per materie plastiche. Con quasi cinquanta anni di esperienza nel settore, i prodotti Vanetti vengono utilizzati per la colorazione e additivazione di qualsiasi resina termoplastica e dei nuovi biopolimeri. La passione per il colore, l’esperienza ed il servizio verso i clienti sono i punti di forza dell’azienda.

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SOMMARIO

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L’EDITORIALE DI RICCARDO AMPOLLINI - NUOVO RINVIO PER LA FIERA PLAST IIP: UN RINNOVAMENTO NEL SEGNO DEI TEMPI E DELLA CONTINUITÀ PRODUZIONE DI GRP: IL COVID-19 BLOCCA L’EVOLUZIONE DEL SETTORE NEL 2020 IL 74% DELLE AZIENDE VUOLE INVESTIRE NELLA STAMPA 3D LA CARENZA DI INFRASTRUTTURE OSTACOLA IL RICICLO DELLE BOTTIGLIE IL MERCATO INDIANO DEGLI IMBALLAGGI RAGGIUNGERÀ I 422,3 MILIARDI DI UNITÀ NEL 2024

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NOTIZIARIO ASSORIMAP - RECOVERY PLAN: MANCANO FONDI E PROGRAMMAZIONE PER LA FILIERA DELLA CIRCULAR ECONOMY IL MERCATO GLOBALE DELLE BIOPLASTICHE CRESCERÀ DEL 36% NEI PROSSIMI CINQUE ANNI LA PLASTICA 100% BIO CHE PIACE ALL’AMBIENTE NUOVO FILM MADE IN ITALY PER UN IMBALLAGGIO ALIMENTARE SOSTENIBILE

MACCHINE & ATTREZZATURE 33 37

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PLASTICA & AMBIENTE 25

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MARKETING 12

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MACCHINE PER LO STAMPAGGIO TECNICO WEIGHT CONTROL NELLO STAMPAGGIO AMPLIARE E MIGLIORARE LA GAMMA DI APPLICAZIONI DEI MATERIALI RICICLATI TECNOLOGIA ELETTRICA DI TERZA GENERAZIONE

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ESSERE PRESENTI SENZA ESSERE “IN PRESENZA” DOVE LE PRESTAZIONI E L’ESTETICA DIVENTANO UNA COSA SOLA OPEN DAY DIGITALE: VA IN SCENA LA RIORGANIZZAZIONE PRODUTTIVA PER IL FUTURO DELL'ESTRUSIONE AL CENTRO DELLA SCENA NELLA TECNOLOGIA DI SOFFIAGGIO AD ASPIRAZIONE PRESSE AL SICURO NELL’ERA DELL’ACCESSO REMOTO PRODUZIONE PIÙ FLESSIBILE DI PREFORME IN PET SUPERARE LE INEFFICIENZE DEL MICROSTAMPAGGIO A INIEZIONE STAMPAGGIO DI CUSTODIE E GANCI PER MASCHERINE ESTRARRE CON AGILITÀ COMPONENTI DI GRANDI DIMENSIONI CREARE NUOVI MODELLI DI BUSINESS DARE POTENZA SOLO QUANDO LA PRESSA LO RICHIEDE AUTOMAZIONE PER LA CRESCITA, LA COMPETITIVITÀ E L’INNOVAZIONE SOLUZIONE PER MULTICAVITÀ E FREQUENTI CAMBI STAMPO IN PRIMA LINEA ANCHE NELLA LOTTA AL COVID-19 PRESTAZIONI PIÙ ELEVATE, TEMPI DI CICLO PIÙ BREVI SISTEMA DI MISCELAZIONE E DOSAGGIO COMPATTO

MATERIALI & APPLICAZIONI 62

NOTIZIARIO DEI COMPOSITI - STAMPA 3D DI MATERIALI COMPOSITI: UN GRANDE POTENZIALE D’INNOVAZIONE, CON INFRASTRUTTURE MINIME E RENDIMENTI ELEVATI MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

MACPLAS

IN COPERTINA

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381

Editrice Promaplast Srl - Centro Direzionale Milanofiori - Palazzo F/3 - 20057 Assago (MI) - ISSN 0394-3453 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% LOM/MI/2363

N. 381 - FEBBRAIO/MARZO 2021 RIVISTA DELLE MATERIE PLASTICHE E DELLA GOMMA

GRP: IL COVID-19 BLOCCA L’EVOLUZIONE DEL SETTORE IL MERCATO DELLE BIOPLASTICHE www.macplas.it CRESCE ANCORA IL WEIGHT CONTROL RENDE PIÙ STABILE LO STAMPAGGIO DI RICICLATI

STAMPA 3D DI COMPOSITI: UN GRANDE POTENZIALE D’INNOVAZIONE www.sabic.com

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Soluzioni Trucircle di Sabic e collaborazioni globali

LA VIA PER ULTERIORI PROGRESSI VERSO UN’ECONOMIA CIRCOLARE 80

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ELASTICA- LA RIVISTA DI ASSOGOMMA 70 72 74 76 77

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BEST PACKAGING: SETTE VINCITORI LEGATI DAL FIL ROUGE DEL DESIGN SOSTENIBILE

RALLY DELLE MATERIE PRIME, COSA STA SUCCEDENDO? CONTENUTO DI MBT NEGLI ARTICOLI IN GOMMA RASSEGNA INTERNAZIONALE DI SCIENZA E TECNOLOGIA PNEUMATICI: IL COVID-19 HA FORTEMENTE INFLUENZATO IL MERCATO NEL 2020 METAMATERIALI ELASTICI “RICONFIGURABILI” CON LA LUCE

RUBRICHE & VARIE 78 80 80 81 82 82 83

NOTIZIARIO UNIPLAST E PROGETTI DI NORMA CHINAPLAS 2021: SEMPRE PIÙ POLIMERI NELLE APPLICAZIONI AUTOMOBILISTICHE ESPOSIZIONI E FIERE CORSI SBS CONFERENZA SUI FILM PER L’AUTOMOTIVE: DECORAZIONE, INTEGRAZIONE E MECCATRONICA CORSI E CONVEGNI CORSI E SEMINARI CESAP

MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

La visione di Sabic per il futuro prevede che le materie plastiche siano riutilizzate e ritrasformate in nuovi prodotti e non debbano finire nell’ambiente, nelle discariche o negli oceani. L’azienda sta infatti lavorando per contribuire alla transizione verso un’economia circolare e sostenibile nel mondo delle materie plastiche. La gamma Trucircle (trademark) e le sue soluzioni promuovono la collaborazione di tutti i componenti della filiera produttiva, dall’approvvigionamento delle materie prime al prodotto finito, creando soluzioni innovative, in grado di contribuire a ridurre l’uso delle fonti fossili, gli scarti di materiale plastico e il consumo energetico. Sabic desidera dare al consumatore finale maggiore fiducia nell’acquisto dei prodotti, nella consapevolezza che il materiale potrà essere riciclato e riutilizzato, o che sia stato comunque prodotto in modo da contribuire alla protezione delle risorse naturali del pianeta.

La gamma e i servizi Trucircle di Sabic comprendono attualmente: • La progettazione per la riciclabilità: resine studiate per lo sviluppo e la progettazione di prodotti finali più facili da riciclare.

• Prodotti contenenti plastiche da riciclo meccanico: compound con alto contenuto di materiali riciclati.

• Prodotti certificati circolari: resine e prodotti chimici ottenuti da plastiche post consumo di difficile riutilizzo, grazie all’uso di tecnologie di riciclo avanzato.

• Prodotti certificati rinnovabili: resine e prodotti chimici da materie prime di origine rinnovabile, non in diretta competizione con la filiera alimentare umana, in grado di contribuire a mitigare i potenziali effetti del cambiamento climatico.

• Iniziative circolari: collaborazioni con tutta la filiera per il riciclo di polimeri in applicazioni di alta qualità, onde evitare che materie plastiche pregiate diventino scarto.

Nell’ambito dell’iniziativa Trucircle sono già stati presentati diversi progetti, nati da diverse collaborazioni. Tra gli esempi più recenti vi sono la vaschetta per gelato Magnum di Unilever, il contenitore per brodo in polvere Knorr (trademark), il nuovo tubetto per la gamma Origins di Estée Lauder’s Companies e il sacchetto per patatine prodotto con polimero certificato rinnovabile frutto della collaborazione con Orkla e Irplast.

Un ulteriore esempio della fattibilità del riciclo circolare è la collaborazione tra Sabic, la catena inglese Tesco, Plastic Energy, Sealed Air e Bradburys Cheese, per introdurre il primo imballaggio flessibile prodotto con imballaggio reso dai consumatori. Questo progetto di collaborazione mostra come sia possibile chiudere il circuito delle materie plastiche a fine vita ed evidenzia la necessità della partecipazione dell’intera filiera per ottenere un futuro sostenibile e circolare. Sabic è impegnata nella ricerca di soluzioni innovative anche attraverso la gamma e i servizi Trucircle, che contribuiranno a trasformare il nostro settore in una vera economia circolare. L’azienda collabora e continuerà a collaborare con un’ampia gamma di partner a livello globale per realizzare questa visione. www.sabic.com/en/sustainability/circular-economy/trucircle-portfolio-and-services

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MACPLAS

Anno 46 - Numero 381 Febbraio/Marzo 2021 Direttore Riccardo Ampollini Redazione Luca Mei, Girolamo Dagostino, Stefania Arioli Ufficio commerciale Roberta Pagan Segreteria di redazione Giampiero Zazzaro Comitato di direzione Dario Previero, Gabriele Caccia, Massimo Margaglione Hanno collaborato a questo numero: Assofermet, Assogomma, Assorimap, AVK, Cerisie, Cesap, Confimi, Corepla, ETRMA, European Bioplastics, GlobalData, Angelo Grassi, Icis, III, IIP, MakerBot, nova-Institute, Simonetta Pegorari, Uniplast, Unirima, Università di Milano-Bicocca Editore Promaplast Srl Centro Direzionale Milanofiori - 20057 Assago (Milano, Italia) Tel.: +39 02 82283735 - Fax: +39 02 57512490 E-mail: macplas@macplas.it - www.macplas.it Registrazione presso il Tribunale di Milano N. 68 del 13/02/1976 Iscrizione presso l’Ufficio Nazionale della Stampa N. 4620 del 24/05/1994 Direttore responsabile Mario Maggiani Amministrazione Alessandro Cerizza Impaginazione e prestampa Nicoletta Albiero Stampa e inoltro postale Logo PREZZO COPIA: 5 euro Abbonamento Italia (6 numeri): 40 euro Abbonamento estero (6 numeri): 60 euro La direzione della rivista declina ogni responsabilità per quanto riguarda l’attendibilità degli articoli e delle note redazionali di fonte varia

INSERZIONISTI

IV Cop.​ AMAPLAST​

www.amaplast.org

11​ BANDERA ​www.luigibandera.com 9​ BMB​

www.bmb-spa.com

77​ CHINAPLAS ​www.chinaplasonline.com

31​ COMI​

www.comispa.it

27​ ENGEL ITALIA ​www.engelglobal.com/it

56 ​ EREMA c/o PROCHEMA ​www.erema.com - www.prochema.it

57 ​ EUROVITI​

www.euroviti.com

36​ FILIPPINI & PAGANINI​

www.saldoflex.com

68 ​GIBITRE​

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49​ GIMATIC​

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www.hs-umformtechnik.de

23 ​ HS-UMFORMTECHNIK​

5; 68 ​IMG ​www.imgmacchine.it

48​ LABORPLAST​

www.laborplast.net

68 ​LANXESS​

www.lanxess.it

32; 84 ​MACPLAS​

www.macplas.it

68; 71​ MARFRAN​

www.marfran.com

45​ MAST​

www.mastsrl.it

www.negribossi.com

II Cop.​ NEGRI BOSSI​

4​ PLASTIBLOW ​www.plastiblow.it

III Cop. ​PPP MEA ​www.virtual-mea.net

15; 68​ PRESMA​

www.presma.it

21​ ROBOLINE SYTRAMA​

www.sytrama.com

www.sabic.com

I Cop.​ SABIC​

35​ SALDOFLEX ​www.saldoflex.com

24​ TECNOVA​

www.tecnovarecycling.it

3​ VANETTI ​www.vanettimaster.com

68​ ZEON ​www.zeon.eu

ASSOCIATO A: UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE

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IIP ISTIT U TO ITA LIA N O D EI PL AST ICI

UNIPLAST EN T E ITA LI A N O D I U NIFICA ZIO N E D EL L E M AT ERIE PL ASTICH E

MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

EDITORIALE

RICCARDO AMPOLLINI

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NUOVO RINVIO PER LA FIERA PLAST Nonostante l’impegno profuso dai colleghi dell’area fiere e dell’associazione Amaplast e nonostante il recente annuncio di uno spostamento della fiera a fine giugno 2021, la segreteria organizzativa di Plast ha deciso infine di rinviare ulteriormente la mostra a data da destinarsi e, comunque, a un periodo successivo al 2021.

Il protrarsi della crisi pandemica e l’incertezza riguardo ai tempi e alle modalità della campagna vaccinale sono infatti elementi che continuano a condizionare l’attività dei settori di riferimento e, soprattutto, a limitare fortemente le possibilità di spostamento degli operatori italiani e stranieri.

L’attuale situazione, le sollecitazioni ricevute dagli espositori e l’impossibilità di immaginare scenari futuri con ragionevole chiarezza non consentono quindi un’adeguata pianificazione e l’organizzazione di un evento di livello internazionale come il Salone triennale per l’industria delle materie plastiche e della gomma, che rappresenta una vetrina per tecnologie complesse e che necessita di tempi non indifferenti per la sua adeguata preparazione da parte sia dell’organizzatore sia dei partecipanti.

La non facile decisione del rinvio è stata presa con rammarico ma con responsabilità, avendo come primo obiettivo quello della salvaguardia della sicurezza di tutte le parti coinvolte, in attesa di poter programmare il prossimo appuntamento con Plast in presenza, nelle migliori condizioni.

Lenuovedateverrannodefinitedallasegreteriaorganizzativanelleprossimesettimane.

L’ultima edizione della mostra, svoltasi a Milano dal 29 maggio al primo giugno 2018, aveva visto la partecipazione di 1510 espositori da 55 paesi, su una superficie espositiva netta di 55 mila metri quadrati, all’interno dei sei padiglioni di Fiera Milano (polo di Rho-Pero). I visitatori erano stati 63 mila, da 117 paesi.

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MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

MARKETING

NUOVO ASSETTO SOCIETARIO PER IIP

UN RINNOVAMENTO NEL SEGNO DEI TEMPI E DELLA CONTINUITÀ CON IL 2021, PER L’ISTITUTO ITALIANO DEI PLASTICI, NON È INIZIATO SOLO UN NUOVO ANNO, MA UN VERO E PROPRIO NUOVO CORSO, CHE NE RILANCIA E NE RAFFORZA IL RUOLO DI PRIMO PIANO TRA I PROTAGONISTI DELL’INDUSTRIA DELLE MATERIE PLASTICHE NAZIONALE E INTERNAZIONALE. NE ABBIAMO PARLATO CON IL SUO NEOPRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO MAURO LA CIACERA DI LUCA MEI

A

lla fine del 2020 l’Istituto Italiano dei Plastici (IIP) ha cambiato assetto societario: un’operazione che ha comportato il passaggio del testimone dalle principali associazioni industriali della filiera delle materie plastiche - ossia Amaplast, Federchimica e Federazione Gomma Plastica, fino a quel momento socie di IIP insieme ad Aipe, Assografici e PVC Forum - al team di manager che nell’ultimo decennio ha gestito l’istituto. Si tratta di una svolta a suo modo epocale per uno dei più im-

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portanti istituti oggi attivi in Italia nell’industria delle materie plastiche, il quale, seppure in completa continuità operativa con il passato, intende imprimere una spinta al proprio sviluppo e al proprio ruolo, accelerando le dinamiche già da tempo avviate a questo scopo con la creazione, nell’hinterland milanese, del polo di servizi che lo vede coinvolto insieme a Cesap (centro europeo per lo sviluppo di applicazioni plastiche) e Cerisie (laboratorio italiano per la gomma), e con l’apertura a partnership

internazionali nel campo della certificazione.

Tra i nuovi soci dell’istituto troviamo Mauro La Ciacera, che ne è stato nominato presidente e che, confermato nel ruolo di amministratore delegato, continuerà a guidarne le strategie, insieme a Mario Romersi, altro nuovo socio e fresco di nomina a direttore generale, e a un team qualificato di manager esperti, arricchito ulteriormente di nuove professionalità e nuovi altri soci dalla pluriennale e diversificata esperienza. A questo scopo, resteranno centrali anche il consolidaMACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

L’OPINIONE INNANZITUTTO, QUALI SONO LE RAGIONI CHE HANNO PORTATO AL CAMBIO DI ASSETTO SOCIETARIO DELL’ISTITUTO ITALIANO DEI PLASTICI E COME CI SIETE ARRIVATI?

Con il cambio di assetto societario di IIP, Mauro La Ciacera ne è stato confermato amministratore delegato e nominato presidente

mento dei proficui rapporti già in essere con i principali atenei lombardi (Politecnico di Milano, Università Milano Bicocca, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Bergamo ecc.) e le più prestigiose business school del territorio limitrofo, così come le collaborazioni con le associazioni industriali, tanto merceologiche quanto territoriali, tutti attori identificati quali interlocutori principali e indispensabili per il continuo sviluppo strategico e per il concreto supporto alle esigenze di tutta la filiera di riferimento. Inoltre, attraverso la partecipata Cesap, IIP intende contribuire con ferma determinazione allo sviluppo delle competenze delle nuove generazioni in questo settore, intensificando la collaborazione con alcuni ITS dei bacini industriali di riferimento.

Dunque, come si percepisce subito, questo nuovo corso ha messo tanta carne al fuoco, e non poteva essere altrimenti sia perché lo impone una sana competizione industriale, figlia di tempi in cui la conoscenza e le competenze che ne derivano hanno aumentato la loro interscambiabilità geografica e settoriale e devono pertanto essere capaci di rispondere a esigenze tanto locali quanto internazionali (in una parola “glocal”) sia per rispondere alla contingenza della crisi sanitaria ed economica generata dalla pandemia e metterla a frutto tramutando le difficoltà in opportunità, da cogliere subito come elemento di miglioramento strutturale delle attività produttive proprie e altrui. Per mettere a fuoco come tutto questo, per IIP, si tradurrà in concreto nell’attività quotidiana, abbiamo lasciato la parola a Mauro La Ciacera, il quale ha cortesemente risposto ad alcune domande poste dalla redazione di Macplas.

MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

“Il percorso strategico da tempo condiviso dai soci storici e dal management prevedeva la creazione di un Centro di Competenza sui Polimeri, grazie al coinvolgimento di IIP, Cesap (il centro europeo sviluppo applicazioni plastiche) e Cerisie (il laboratorio italiano gomma), attraverso un approccio sinergico al business favorito dal progetto di co-location e dall’adeguata integrazione operativa, capace di attrarre l’attenzione e l’interesse di potenziali partner internazionali.

Tale interesse si è ripetutamente manifestato negli ultimi due anni, ma gli interlocutori non hanno mai dimostrato concretamente di voler farsi carico del programma di sviluppo in continuità di obiettivi, comportamenti e location.

Per questo motivo, durante la fase più critica dell’emergenza sanitaria (fine marzo 2020) il management ha offerto ai soci la disponibilità a rilevare la totalità delle quote dell’istituto, con la garanzia dell’attuazione del piano industriale già condiviso. L’operazione si è conclusa nei tempi tecnici strettamente necessari.

Desidero quindi ringraziare ancora una volta le associazioni e le federazioni della filiera delle materie plastiche per il notevole percorso svolto insieme in questo decennio, che ha contribuito a creare solide basi per rendere disponibile in Italia una realtà unica nel suo genere, per le competenze sinergiche e aggregate sui materiali polimerici (plastica e gomma) difficilmente eguagliate anche in Europa”.

A LIVELLO OPERATIVO, QUALI SARANNO I TRATTI DI CONTINUITÀ E QUALI QUELLI DI DIFFERENZIAZIONE RISPETTO ALLA PRECEDENTE GESTIONE DI IIP? “In continuità con il passato porremo grande attenzione alle esigenze della filiera e alle mutevoli richieste del mercato, mantenendo serietà e rigore nell’ approccio al business, presidio delle competenze core, propensione all’innovazione tecnologica.

In aggiunta cercheremo di rafforzare la visibilità nazionale e ancor di più quella internazionale di IIP, in un percorso che garantisca l’identità dell’istituto e ne valorizzi adeguatamente storia e potenzialità correnti”.

DA CHI È COMPOSTO IL TEAM DI MANAGER CHE DIRIGERÀ IL NUOVO CORSO DI IIP? “Oltre al sottoscritto e a Mario Romersi, di fatto i promotori dell’iniziativa, sono coinvolte nel progetto le risorse di maggior rilievo della precedente organizzazione, già modificata in questi mesi di transizione e integrata da nuove professionalità portatrici di importanti esperienze ed elevate competenze, complementari a quelle già disponibili.

Nel nuovo assetto organizzativo tutte le aree funzionali sono ancor meglio presidiate, con un deciso incremento di seniority, dopo il completo ricambio generazionale operato negli ultimi anni.

Due diverse vedute del laboratorio di IIP per le prove meccaniche

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MARKETING

Per questo abbiamo messo in campo l’esperienza acquisita in vari turnaround aziendali per adeguare rapidamente la struttura alla nuova sfida, sfruttando questo periodo in cui parte significativa del mercato si è mossa a ritmi più ridotti per la perdurante emergenza sanitaria”.

Un percorso che garantisca l’identità dell’istituto e ne valorizzi adeguatamente storia e potenzialità correnti

OLTRE ALLA DIRIGENZA, QUALI SONO GLI OBIETTIVI E LE LINEE GUIDA ATTRAVERSO LE QUALI VERRÀ PORTATA AVANTI L’ATTIVITÀ DI IIP E QUALI LE PROFESSIONALITÀ E LE DOTAZIONI TECNOLOGICHE SU CUI SI INTENDE PUNTARE? “L’istituto continuerà a sviluppare competenze tecniche peculiari sui materiali plastici e polimerici in generale e relativi manufatti e processi industriali, da erogarsi attraverso le attività di testing e certificazione (di prodotto, innanzi tutto, e, quindi, di sistema aziendale).

La dichiarata volontà della nuova governance è quella di continuare a fornire, con immutata etica ed elevato rigore, servizi sempre più avanzati nelle modalità di erogazione e nelle tecnologie utilizzate, ma soprattutto di moltiplicare gli investimenti già in atto a supporto della futura crescita della società, sempre più attiva su tematiche strategiche quali la circolarità e la sostenibilità del ciclo di vita delle materie plastiche, consci della inconfutabile e superiore valenza tecnica ed economica delle medesime nei molteplici e crescenti campi di applicazione, ancor più riaffermata dall’emergenza sanitaria in atto in tutto il pianeta.

Significativi in questo senso i vari progetti, anche finanziati, in cui l’istituto già svolge un ruolo primario, nel campo dell’industrializzazione di materiali ecocompatibili e del riutilizzo di materie prime seconde (da fine vita). La partnership con Cesap favorirà la crescita nel campo della formazione tecnica e tecnologica”.

Presso la sede dell’Istituto Italiano dei Plastici si tengono assemblee, convegni tecnici, seminari formativi ecc.

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Tecnici al lavoro nel laboratorio “pack”

SONO PREVISTI ACCORDI E PARTNERSHIP IN ITALIA E ALL’ESTERO PER AUMENTARE E DIVERSIFICARE LA GAMMA DI SERVIZI OFFERTI? “Nel piano strategico elaborato e condiviso con i precedenti soci, parallelamente alla creazione di una rete tecnica IIP-Cerisie-Cesap, era stato indicato un percorso di crescita esterno come l’opzione migliore per garantire lo sviluppo futuro dell’IIP, attraverso un partenariato strategico che porti all’integrazione con operatori sinergici in termini di modello di business.

Al netto degli ultimi avvenimenti (emergenza Covid-19), il partner ottimale di IIP (senza dimenticare l’attività di Cesap) deve comunque rispettare le seguenti due opzioni principali: efficienza ed equità del marchio; complementarietà e innovazione. I due livelli non si escludono a vicenda, ovviamente, ma la capacità di massimizzare i benefici dell’integrazione dipenderà ovviamente dal profilo e dall’ambizione strategica del partner, dovendo una simile operazione garantire comunque un vantaggio reciproco in termini di market positioning e co-branding.

Perseguendo la logica della complementarietà e dell’integrazione trasversale di business, IIP è in grado di garantire al partner la verticalizzazione del suo business nella filiera delle materie plastiche, puntando sulla valorizzazione delle competenze e del marchio e sulla capacità di innovazione dell’istituto. In termini più chiari, la partnership con un operatore nel campo della certificazione di sistema/prodotto, di respiro internazionale e con un buon

posizionamento del marchio, può dare a IIP una visibilità molto più elevata e un portafoglio clienti ancora più ampio, valorizzando al meglio la sua specializzazione nel settore dei materiali polimerici. Nel medesimo tempo, IIP può garantire un forte presidio e un elevato potenziale di sviluppo nei settori: testing di laboratorio, qualificazione e certificazione di prodotto, formazione e supporto tecnico nel mondo dei polimeri”.

IN TERMINI DI MARKETING E DI COMUNICAZIONE, COME INTENDETE PROMUOVERE L’ATTIVITÀ DELL’ISTITUTO? “Riteniamo che sia necessario lavorare su due assi: content marketing e brand awareness da un lato, diversificazione dei canali di comunicazione dall’altro.

In altri termini, adoperarsi da un lato per far conoscere a clienti e consumatori le nostre competenze attraverso la condivisione di business case o storytelling su aspetti particolarmente attuali e sentiti (basti pensare all’enorme confusione che regna sui social sulla questione del fine vita delle materie plastiche), dall’altro migliorare l’utilizzo delle modalità di comunicazione (sito web, social network, webinar informativi), magari coinvolgendo sempre di più le nuove generazioni sul valore e sul corretto utilizzo delle materie plastiche. L’obiettivo è quello di rafforzare il ruolo dell’istituto quale punto di riferimento e opinion leader nel settore delle materie plastiche”.

MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

Composites for Europe 2019

MARKETING

MERCATO EUROPEO DELLE RESINE RINFORZATE CON FIBRE DI VETRO

PRODUZIONE DI GRP: IL COVID-19 BLOCCA L’EVOLUZIONE DEL SETTORE NEL 2020 A CAUSA DELLA PANDEMIA INNESCATA DAL CORONAVIRUS, IL MERCATO EUROPEO DELLE GRP (PLASTICHE RINFORZATE CON FIBRE DI VETRO) HA DOVUTO FARE I CONTI CON IL CROLLO PEGGIORE REGISTRATO DAI TEMPI DELLA CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA DEL 2008-2009. LE PERDITE MAGGIORI SI SONO AVUTE NELL’AMBITO DEI COMPOSITI DESTINATI AL COMPARTO DEI TRASPORTI A CURA DI AVK*

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el suo ormai tradizionale rapporto di fine anno sul mercato europeo delle materie plastiche rinforzate con fibre di vetro, presentato lo scorso 12 novembre, la federazione tedesca AVK ha previsto una diminuzione del 12,7% della produzione europea di GRP (Glassfibre Reinforced Plastics) per il 2020. Come conseguenza, il volume totale di tale mercato scenderebbe a 996 mila tonnellate (vedi figura 1). Il settore sta quindi assistendo al calo più significativo verificatosi dalla crisi economica del 2008 a oggi.

Per il 2020 AVK ipotizza una produzione mondiale di compositi tra i 10 e i 12 milioni di tonnellate (a seconda delle fonti), in quanto al momento non sono disponibili i dati definitivi che tengono conto degli effetti della pandemia causata dal coronavirus. In questo contesto va comunque sottolineato che, negli ultimi anni, la crescita dei volumi pro-

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duttivi di GRP in Europa è stata più lenta rispetto a quella delle altre due principali aree economiche del mondo: America e Asia.

Tra le ragioni di questo minore dinamismo, che si manifesta da qualche anno a questa parte e che è indipendente dall’attuale pandemia, vi è in primo luogo la delocalizzazione di alcuni processi e metodi di produzione, ma anche l’esternalizzazione della produzione di materie prime di largo consumo (le cosiddette “commodity”), spesso con bassi margini di profitto.

I comparti edilizia/infrastrutture e trasporti si confermano essere le due principali aree di applicazione delle GRP in Europa (figura 2). Rappresentano tuttora i principali mercati di sbocco dei componenti in plastiche fibrorinforzate, ciascuno con circa un terzo del volume totale prodotto.

Lo spostamento del mercato dal comparto dei trasporti a quello edile, iniziato nel 2019, è pro-

seguito anche nel 2020. L’industria automobilistica, infatti, reagisce spesso alle crisi molto più rapidamente rispetto a quella di edilizia e infrastrutture. All’inizio della pandemia, il comparto automotive ha subito una contrazione rapida e severa; al contrario, i cambiamenti macroeconomici tendono a interessare il settore edile più lentamente, o per periodi più lunghi. Ciò si riflette naturalmente anche sull’evoluzione generale del mercato dei compositi a base di GRP.

LA PRODUZIONE DI GRP NEI VARI PAESI EUROPEI Le tendenze di mercato nei singoli paesi esaminati dal rapporto di AVK variano enormemente.

Mentre per il mercato europeo nel suo complesso si prevede un calo del 12,7% su base annua, a 996 mila t, i tassi nei singoli paesi variano da -8% a -17,4%. La tabella 1 illustra in dettaglio le MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

Composites for Europe 2019

tendenze di ciascun paese europeo considerato (o regione), anche se nessuno ha fatto registrare una crescita nel 2020.

La situazione appare particolarmente drammatica in Regno Unito/Irlanda, dove il mercato è crollato del 17,4%, seguito da Spagna/Portogallo, con un calo della produzione pari al 16,1%.

Com’è accaduto durante la crisi economica del 2008-2009, l’industria tedesca sembra invece essere meglio attrezzata per far fronte alla difficile congiuntura. Con una contrazione “solamente” dell’8,0%, la situazione in Germania appare più positiva rispetto alla media e questo paese rimane il principale produttore europeo di GRP, con 207 mila tonnellate. Anche i paesi dell’Europa orientale stanno facendo la loro parte con un analogo “successo” (-8,8%).

Per tutti questi aspetti, una visione paneuropea può soltanto fornire un’indicazione approssimativa degli sviluppi e indicare solo le tendenze generali. I dati di dettaglio spesso variano considerevolmente a seconda dei mercati specifici e delle applicazioni primarie all’interno dei singoli paesi.

Per esempio, le porte esterne e gli elementi per le facciate rappresentano applicazioni importanti in alcuni paesi dell’Europa meridionale, mentre in Germania non svolgono quasi alcun ruolo. In Turchia, i sistemi per tubi e serbatoi hanno dominato il mercato per parecchi anni in termini di volumi, con una quota pari a circa il 50%, ma svolgono un ruolo più limitato in Germania, dove invece fanno la parte del leone le applicazioni per l’industria automobilistica e per il settore elettrico/elettronico. Infine, in Svezia e Norvegia le applicazioni più importanti dei compositi a base di GRP si possono trovare nell’ambito del settore oil&gas.

TENDENZE NELLO SVILUPPO DI PROCESSI E COMPONENTI La tabella 2 mostra i trend, a livello di volumi prodotti, dei processi/componenti essenziali per la produzione di GRP nel corso degli ultimi anni.

Le voci in tabella non hanno il medesimo valore categorico o selettivo per tutti i paesi; tuttavia, continuano a essere utilizzate nel rapporto di AVK con lo scopo di consentire ai lettori di confrontare i dati nel modo più efficace possibile. Va ricordato anche che, oltre ai processi elencati, vi sono molti altri processi produttivi e tecnologie che vengono assimilati a una delle voci in tabella.

COMPOSITI SMC/BMC I componenti a base di SMC (Sheet Moulding Compound) e BMC (Bulk Moulding Compound) rappresentano circa un quarto della produzione totale e si confermano pertanto come il segmento di mercato più importante per le GRP. Le materie prime e i semilavorati vengono processati mediante stampaggio a compressione oppure MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

TAB. 1 - PRODUZIONE DI GRP IN EUROPA SUDDIVISA PER PAESI/REGIONI (KT = 1000 T, 2020 = STIMA) 2016 (kt)

2017 (kt)

2018 (kt)

2019 (kt)

2020 (kt)

Regno Unito / Irlanda

152

153

155

155

128

Belgio / Paesi Bassi / Lussemburgo

45

46

46

45

40

Finlandia/Norvegia/Svezia/Danimarca

40

40

40

39

34

Spagna / Portogallo

158

161

167

166

141

Italia

154

158

162

161

135

Francia

110

112

115

114

96

Germania

220

226

229

225

207

Austria / Svizzera

18

19

19

19

17

Europa orientale*

199

203

208

217

198

Totale

1096

1118

1141

1141

996

Europa orientale* = Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Serbia, Croazia, Macedonia, Lettonia, Lituania, Slovacchia e Slovenia)

Fig. 1 - Evoluzione della produzione di GRP in Europa dal 1999 (kt = 1000 t; 2020* = stima)

a iniezione e trasformati in componenti utilizzati soprattutto nei settori dei trasporti ed elettrico/ elettronico. Tra le applicazioni più tipiche si segnalano le fanalerie, gli alloggiamenti per le lampade, gli armadi e i quadri di controllo e i componenti esterni per le automobili o per i veicoli commerciali e per il trasporto pubblico.

Sempre nel 2020, il segmento SMC/BMC dovrebbe registrare una riduzione del 15%, a 244 mila t. Accanto ai sistemi in termoplastico, questo segmento di mercato risulta tra quelli più gravemente colpiti dalla crisi attuale.

PROCESSI A STAMPO APERTO Con una produzione totale stimata in 209 mila t, i processi a stampo aperto (con deposizione della resina manuale o a spruzzo) si confermano al secondo posto nel mercato europeo delle GRP, alle spalle di SMC ed BMC. La contrazione dell’11,8% registrata da questo segmento può essere considerata leggermente meno negativa rispetto all’andamento del mercato delle GRP nel suo complesso.

PROCESSO RTM Nel presente rapporto, il segmento RTM (Resin

Transfer Moulding: stampaggio con trasferimento di resina) comprende tutti i processi in cui il materiale plastico viene infuso/iniettato in un’impronta chiusa. Tra questi vi sono vari metodi d’iniezione (HP-RTM, P-RTM, RTM-Light ecc.) e processi d’infusione.

Dopo un periodo caratterizzato da performance al disopra della media e da un aumento delle quote di mercato, il segmento RTM sta attraversando una fase di ristagno ormai da quattro anni, con una quota pari a circa il 13% del mercato totale dei GRP. Lo slancio si sta quindi indebolendo in una certa misura. Nel 2020 questo segmento di mercato è previsto in diminuzione dell’11,5%, con un volume prodotto che si attesterebbe intorno alle 131 mila t.

La tecnologia RTM viene utilizzata in un ampio spettro di processi produttivi e, come accennato, comprende un’ampia gamma di varianti. Può essere usata per fabbricare componenti piccoli o grandi e per produzioni sia di grandi serie sia di piccoli lotti. Inoltre, è adatta per diversi sistemi di fibre e matrici polimeriche. In genere, nel processo si possono utilizzare preforme ad hoc. Di conseguenza, questo metodo viene impiegato in numerose applicazioni, dalle costruzioni au-

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MARKETING

Fig. 2 - Il mercato delle GRP in Europa nel 2020, suddiviso per aree di applicazione (% sul totale di mercato)

ti comprendono anche: protezioni sottoscocca, paraurti, pannelli strumenti e telai per sedili.

ALTRI MATERIALI COMPOSITI Edilizia/infrastrutture Prodotti elettrici/elettronici Sport e tempo libero

Altri

tomobilistiche alla produzione di turbine eoliche, imbarcazioni o navi, dal settore “sport e tempo libero” fino all’industria aerospaziale.

PROCESSI IN CONTINUO Nel 2020 la produzione di componenti in GRP mediante processi in continuo (pultrusione e produzione di pannelli piani) ha evidenziato una contrazione del 10%. Nonostante questo calo importante, i processi continui sono tra quelli meno colpiti dalla crisi. La produzione globale di articoli fabbricati mediante pultrusione è diminuita del 10,7% e quella relativa ai pannelli piani del 9,6%. Il volume totale prodotto dovrebbe raggiungere circa 135 mila t.

Con 85 mila t, la produzione di pannelli piani rappresenta un segmento di mercato molto più ampio della pultrusione, che arriva invece a 50 mila t.

I pannelli piani sono utilizzati da molti anni nell’industria automobilistica, principalmente per le pannellature laterali degli autocarri, le sovrastrutture di roulotte e camper, o per la conversione di veicoli commerciali. A queste applicazioni si aggiunge la costruzione di facciate. Il settore delle piscine, come del resto anche quello di camper e roulotte, sta approfittando in una certa misura dell’insolita situazione di mercato. Parrebbe che le esportazioni verso gli Stati Uniti siano la ragione principale per cui questo segmento si stia comportando meglio di altri.

Come le tecnologie per SMC/BMC e i processi con termoplastici, la pultrusione (impiegata per produrre profili continui) viene spesso considerata molto promettente per il futuro, grazie alle specifiche di processo.

Tubi e contenitori Nel 2020 anche il segmento di mercato dei tubi e dei contenitori in GRP è diminuito in modo significativo (-11%). Il volume totale della produzione si dovrebbe fermare a 130 mila t, di cui 70 mila fabbricate mediante l’avvolgimento di filamenti e 60 mila mediante processi di colata centrifuga. La prima tecnologia di lavorazione ha

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Fonte: AVK

Trasporti

fatto registrare un trend (-10,3%) leggermente meno negativo rispetto al -11,8% del processo di colata centrifuga.

Tubi e contenitori in GRP sono utilizzati principalmente nella costruzione di impianti e oleodotti pubblici/privati, nonché nel settore oil&gas e nell’industria chimica.

COMPOSITI A BASE DI GMT ED LFT Per i mercati delle resine termoplastiche GMT (Glass Mat reinforced Thermoplastics) ed LFT (Long Fibre reinforced Thermoplastics) si prevede una contrazione superiore alla media (-15,4%) nel 2020, con un calo a 132 mila t. Per la prima volta dopo molti anni, la quota di questo segmento è quindi in discesa e pari oggi al 13,3% del mercato totale delle GRP. Le LFT rappresentano la principale categoria di GRP. Da diversi anni, tuttavia, anche i sistemi rinforzati con fibre continue si sono imposti all’attenzione del mercato. I progetti nei settori automobilistico, elettronico e dello sport rappresentano le applicazioni trainanti dei compositi termoplastici. Oggi le applicazioni tipiche di questi prodot-

Termoplastici rinforzati con fibre di vetro corte Il mercato europeo dei materiali termoplastici rinforzati con fibre di vetro corte indietreggia per il secondo anno consecutivo. Mentre nel 2018 la produzione era stata pari a 1,544 milioni di t, nel 2019 si era già registrata una diminuzione di circa il 10%, a 1,39 milioni di t. Il 2020 ha visto un calo del 15%, ancora più pronunciato rispetto alla media del mercato dei compositi a base di GRP. Di conseguenza, si prevede un decremento dei volumi prodotti a 1,19 milioni di t (fonte: Amac).

L’applicazione di queste resine è diffusa soprattutto nell’industria automobilistica, ma anche nel settore elettrico/elettronico e dei beni di consumo.

Materie plastiche rinforzate con fibre naturali Alle spalle delle resine GRP e CRP (Carbon fibre Reinforced Plastics), ovverosia i due gruppi chiave nel mercato dei fibrorinforzati, le resine rinforzate con fibre naturali (NRP, Natural fibre Reinforced Plastics) costituiscono il terzo gruppo di materiali più importante in termini di volumi prodotti.

Secondo il rapporto di AVK, i materiali principali all’interno di questo segmento specifico sono i termoplastici, sebbene siano presenti anche le resine termoindurenti. Purtroppo, non sono disponibili dati aggiornati relativi ai volumi prodotti, ma si può presumere che in Europa il mercato di questi materiali raggiunga almeno le 90 mila t.

L’ultima indagine al riguardo, relativa al 2012, riportava un volume di 92 mila t per le NRP (fonte: nova-Institut).

La principale area d’applicazione di questi materiali è rappresentata dall’industria automobilistica, seguita da quella dei beni di largo consumo. Le

La prossima edizione della fiera Composites for Europe, organizzata da Reed Exhibitions e sostenuta dalle associazioni AVK, Composites Germany, EuCIA e VDMA, dovrebbe tenersi a Stoccarda dal 9 all’11 novembre 2021

MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

fibre utilizzate sono principalmente: lino, canapa, iuta e kenaf. I processi produttivi dominanti sono lo stampaggio e lo stampaggio a compressione, sebbene vengano utilizzati anche l’iniezione e l’estrusione. Le principali nazioni trasformatrici sono la Germania, la Francia e diversi paesi dell’Europa orientale (Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia).

Le resine rinforzate con fibre naturali sono ricercate soprattutto per proprietà quali: peso ridotto, basso costo, isolamento acustico, buone proprietà meccaniche, ma, oltre a queste, possono contribuire a ridurre l’impatto ambientale degli articoli prodotti. Di conseguenza, sembrano presentare ottime opportunità di sviluppo futuro.

TAB. 2 - PRODUZIONE DI GRP IN EUROPA, SUDDIVISA IN BASE AI VARI PROCESSI/COMPONENTI PRODOTTI, NEL PERIODO 2016-2020 (KT, 2020 = STIMA) 2016

2017

2018

2019

2020

SMC

198

202

204

205

174

BMC

76

78

81

82

70

Totale SMC+BMC

274

280

285

287

244

Deposizione manuale

140

140

140

139

121

Deposizione a spruzzo

97

98

99

98

88

Totale processi a stampo aperto

237

238

239

237

209

RTM

141

146

148

148

131

Foglie

89

93

96

94

85

Pultrusione

50

53

55

56

50

Totale processi continui

139

146

151

150

135

PREVISIONI

Avvolgimento di filamenti

80

78

79

78

70

Nel 2019, le incertezze generali riguardanti la situazione economica e la sfera politica sono state tra i principali fattori che hanno influenzato l’industria nel suo complesso e, in particolare, le decisioni degli operatori nel mercato dei compositi.

Nonostante le sue dimensioni relativamente modeste, il mercato dei compositi è caratterizzato da stretti legami internazionali. La Brexit e le controversie commerciali tra Stati Uniti e Cina sono stati quindi ulteriori fattori atti a creare incertezze sul mercato.

Dal gennaio 2020 il nuovo coronavirus ha iniziato a diffondersi dall’Asia al resto del mondo e l’11 marzo l’OMS ha classificato tale diffusione come pandemia. Il conseguente lockdown in Europa, con le severe restrizioni per la popolazione, l’industria e l’economia in generale, ha provocato i più gravi effetti dalla crisi economica del 20082009. La pandemia può certamente essere vista come l’evento decisivo che ha innescato l’attuale recessione economica. Tuttavia, non va dimenticato che ha colpito un contesto economico già incerto, amplificando i suoi effetti.

I due settori economici più importanti per i compositi sono: trasporti su ruote/aviazione ed edilizia/infrastrutture, che rappresentano insieme quasi il 70% della domanda di fibrorinforzati. Insieme ad altri settori come l’industria alberghiera e turistica, il comparto dei trasporti è stato tra quelli che più hanno sofferto degli effetti della pandemia. Oltre all’automotive, anche l’industria aeronautica è stata particolarmente colpita, nonostante fosse un’area d’applicazione chiave e dalle prospettive brillanti fino a pochi mesi fa. Gli esperti ritengono improbabile che ritorni ai livelli pre-pandemia, almeno a medio termine. Oltre al generale declino delle attività connesse ai viaggi e alle severe restrizioni sugli spostamenti, nel settore sta emergendo un altro fenomeno: il lavoro da casa e i meeting online sono aumentati considerevolmente durante e dopo il primo lockdown. In molti casi, le aziende hanno investito

Colata centrifuga

68

67

69

68

60

Totale tubi e serbatoi

148

145

148

146

130

GMT-LFT

140

145

152

156

132

Altri

17

18

18

17

15

1096

1118

1141

1141

996

MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

TOTALE MERCATO

I materiali plastici rinforzati con fibre naturali (NRP) trovano applicazione soprattutto nell’industria automobilistica e, oltre a essere caratterizzati da peso ridotto, basso costo e buone proprietà meccaniche, possono contribuire a ridurre l’impatto ambientale degli articoli prodotti

nelle necessarie infrastrutture e piattaforme online e le stanno utilizzando.

Oggi, nonostante la perdurante incertezza sugli ulteriori sviluppi, si respira di nuovo un clima più ottimista e molti esperti prevedono una ripresa significativa già nel 2021. Il presupposto fondamentale è, naturalmente, che la situazione non si deteriori ulteriormente e che i mercati si riprendano, soprattutto in Cina e negli Stati Uniti.

Ma al di là delle previsioni, sarà probabilmente importante che l’industria automobilistica intra-

prenda con decisione la transizione verso modalità di trasporto più rispettose dell’ambiente: un trend che stava già emergendo prima dell’inizio della crisi da coronavirus. Il passaggio a modelli di mobilità più ecologici offrirà enormi opportunità all’industria dei compositi, perché comporterà anche una riconsiderazione di principi costruttivi consolidati. Concetti di design oggi familiari potrebbero lasciare il posto a strutture portanti o soluzioni estetiche totalmente nuove, con materiali diversi e più leggeri. I compositi potranno così proporsi come la risposta ideale a tutte queste esigenze.

La maggiore area d’applicazione dei compositi è rappresentata attualmente dal comparto edile, il quale è stato colpito molto meno dalla crisi rispetto ai trasporti e sembra essere in grado di riprendersi più rapidamente.

I futuri sviluppi dell’industria dei compositi saranno determinati inizialmente dall’evoluzione economica globale. Oltre a questo, tuttavia, sarà anche importante sfruttare le opportunità che si presenteranno per offrire attivamente alternative ai materiali consolidati. *AVK (Industrievereinigung Verstärkte Kunststoffe), federazione tedesca dell’industria delle materie plastiche rinforzate.

Lo studio completo “European GRP Market Report” (i cui contenuti sono pubblicati in sintesi in questo articolo) è disponibile gratuitamente al sito www.avk-tv.de. Come per gli anni scorsi, i materiali analizzati nello studio includono tutte le resine rinforzate con fibre di vetro a matrice termoindurente e, per le resine termoplastiche, quelle rinforzate con mat di fibre di vetro (GMT) e con fibre lunghe (LFT). Invece i dati sulla produzione europea di termoplastici rinforzati con fibre di vetro corte sono disponibili solo in riferimento ai quantitativi totali e sono quindi riportati separatamente.

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MARKETING

All Axis Robotics - MakerBot

INDAGINE DI MAKERBOT

IL 74% DELLE AZIENDE VUOLE INVESTIRE NELLA STAMPA 3D I DATI CONTENUTI NEL RECENTE RAPPORTO DI MAKERBOT RIVELANO UNA CRESCENTE FIDUCIA NELLA CAPACITÀ DELLA STAMPA 3D DI TRASFORMARE LE ATTIVITÀ COMMERCIALI. OLTRE METÀ DEGLI INTERVISTATI HA INTENZIONE DI INVESTIRE, NEL CORSO DEL 2021, FINO A 100 MILA DOLLARI IN TECNOLOGIE DI STAMPA 3D

D

al 21 al 26 agosto 2020, MakerBot - incarichi amministrativi di vertice (9%), produazienda leader nel campo della stampa zione (7%), acquisti (1%), approvvigionamento 3D e consociata di Stratasys - ha inter- (1%) e altri ruoli (16%). vistato oltre 1200 professionisti su scala globa- I risultati di tale indagine sono stati raccolti nel le, attivi in Nord America (50%), Europa (20%), rapporto dal titolo “3D Printing Trends Report”, Asia (13%), Centro e Sud America pubblicato da MakerBot lo scorso ottobre (8%), Oceania (6%), Africa (2%) e incentrato appunto sulle attuae Medio Oriente (1%). Gli inli tendenze nel comparto della tervistati rappresentavano stampa 3D. I dati principali oltre 20 settori industriarivelano che quasi tre quarli (difesa, aerospaziale, ti (74%) degli intervistati automotive, medicale, intendono investire nella prodotti industriali, beni tecnologia di stampa 3D di largo consumo, innel corso del 2021 e che il trattenimento ecc.) e ri50% di essi ha in programcoprivano diverse posizioma di spendere fino a 100 ni all’interno delle aziende di mila dollari (circa 86 mila euro). provenienza: ingegneria o R&D “Questi dati confermano ciò che (37%), progettazione (20%), opesapevamo da tempo: la stampa 3D è Nadav Goshen, razioni di stampa/laboratorio (9%), CEO di MakerBot in grado di trasformare le attività del-

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le imprese”, ha affermato Nadav Goshen, CEO di MakerBot. “Di fronte a sfide come quelle che gli operatori hanno dovuto affrontare negli ultimi 12 mesi, non è raro assistere al taglio di molte delle spese ritenute critiche o meno importanti. Tuttavia, sembrerebbe che questo non sia il caso della stampa 3D. Sebbene il Covid-19 abbia avuto un impatto considerevole sulle attività di quasi il 70% degli intervistati, il 56% di loro ha dichiarato che la pandemia non ha influito sulle proprie intenzioni di investire nella stampa 3D. Di fatto, interrogati sui loro piani d’investimento per il 2021, il 74% degli intervistati ha affermato di essere ancora intenzionato a investire in questa tecnologia. Si tratta di una risposta straordinariamente positiva e riteniamo che indichi una crescente fiducia nella capacità della stampa 3D di migliorare la resilienza, la capacità di reazione e, in ultima analisi, la redditività delle imprese”.

MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

SEI PUNTI PER DESCRIVERE GLI ULTERIORI RISULTATI DELL’INDAGINE Ecco gli altri importanti risultati emersi dal rapporto stilato da MakerBot: 1. La personalizzazione è il motivo principale che spinge le aziende a ricorrere alla stampa 3D. Gli intervistati desiderano realizzare componenti customizzati in lotti piccoli e medi (68%) e/o articoli con geometrie complesse (57%).

2. Tuttavia, la stampa 3D continua a svolgere un ruolo di gran lunga più importante nelle fasi di ricerca e progettazione. Modelli concettuali (70%), prototipi funzionali (66%) e ricerca e sviluppo (44%) rappresentano le principali applicazioni menzionate dagli intervistati.

3. La qualità di stampa e le prestazioni costituiscono fattori determinanti nella scelta di una stampante 3D. Quest’ultima può essere considerata buona solo se è buona la qualità degli articoli che è in grado di stampare.

Gli intervistati hanno dichiarato che i principali fattori considerati per la scelta di una stampante 3D sono la precisione dimensionale (61%) e l’affidabilità (65%).

4. Le stampanti 3D con tecnologia FDM sono le più gettonate. Sebbene esistano diverse tecnologie di stampa 3D, la tecnologia FDM (modellazione con deposizione del fuso)

MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

5. Costi e competenze tecniche rappresentano i principali ostacoli all’implementazione della stampa 3D. Il 53% degli operatori che hanno risposto all’indagine di MakerBot afferma che un budget limitato impedisce di sfruttare appieno la stampa 3D, mentre il 29% lamenta scarse competenze tecniche.

6. Evoluzione della tecnologia, dei materiali e delle applicazioni nel corso dei prossimi 3-5 anni. Il 61% degli intervistati si attende l’arrivo di nuovi materiali, mentre il 58% ritiene probabile una diminuzione dei costi legati all’impiego delle stampanti 3D. Il costruttore MakerBot ha lanciato recentemente il programma di sviluppo Method per i materiali e l’estrusore sperimentale Labs (in foto) per consentire la stampa 3D con un’ampia gamma di filamenti tecnici

rimane la più utilizzata. La maggior parte degli intervistati (77%) utilizza stampanti 3D con tecnologia FDM o con la variante FFF (fabbricazione con filamento fuso), mentre solo il 27% si affida alla tecnologia SLA (StereoLithography Apparatus o, più semplicemente, stereolitografia). Senza particolari sorprese, i materiali più utilizzati risultano essere i termoplastici (93%) e le resine viscose/liquide (25%).

“Siamo lieti di aver pubblicato il primo rapporto stilato da MakerBot sulle tendenze e i fattori che influiscono sull’impiego della stampa 3D. Rispetto ai suoi esordi, negli Anni Ottanta, questa tecnologia ha davvero fatto passi da gigante, ma, con il passaggio dalla prototipazione alla produzione industriale, ci aspettiamo di vedere un’ulteriore espansione a ritmi esponenziali dell’impiego e delle applicazioni della stampa 3D. In qualità di fornitori, siamo convinti che sia nostra responsabilità osservare questi trend per comprendere meglio le esigenze degli utilizzatori e, di conseguenza, offrire prodotti e servizi migliori”, ha concluso Nadav Goshen.

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MARKETING

NEWS Criticità delle strategie di raccolta in Europa

La carenza di infrastrutture ostacola il riciclo delle bottiglie Fig. 1 - Utilizzo di rPET nelle varie applicazioni di mercato. Le bottiglie adatte al contatto alimentare hanno assorbito un terzo dell’offerta di rPET nel 2019, con un incremento del 40% dei volumi

Bottiglie per alimenti

ducono materiali riciclati di scarsa qualità e con rese ridotte”.

I volumi raccolti di bottiglie in PET post consumo hanno raggiunto i 2,2 milioni di tonnellate nel 2019, con un aumento del 5% rispetto al 2018. Sebbene si tratti del tasso di crescita più elevato da diversi anni a questa parte, la percentuale di raccolta in Europa è aumentata di un solo punto nel 2019, portandosi al 64%. Ciò significa che oltre un terzo delle bottiglie post consumo non è ancora oggetto di raccolta separata.

L’industria del riciclo ha risposto al boom della domanda di rPET nel 2018 aumentando la capacità dell’11%. Malgrado ciò, le percentuali di raccolta non hanno tenuto il passo con la crescita della capacità di riciclo e la disponibilità di balle incolore di alta qualità è perfino

Bottiglie per uso non alimentare

Foglie/lastre

diminuita.

Inoltre, sebbene l’offerta di materia prima sia cresciuta in termini di volumi, sono aumentati anche i livelli di contaminazione. La resa media in Europa è stata del 69,5% nel 2019, in calo rispetto al 71% del 2018.

Secondo McGeough: “Questo fatto non sorprende, visto il calo delle esportazioni di rifiuti di PET verso la Cina, a causa del divieto d’importazione di rifiuti nel paese, e vista la contrazione subita su altri mercati asiatici incapaci e/o non disposti ad accettare i rifiuti e a diventare una discarica per il resto del mondo. Questi materiali, tipicamente di qualità inferiore, sono stati assorbiti nel flusso dei rifiuti domestici indifferenziati, contribuendo alla riduzione complessiva delle rese”.

I driver principali per il mercato dell’r-

Fig. 2 - Percentuali di raccolta delle bottiglie in PET nel 2019. La carente armonizzazione dei sistemi di raccolta determina percentuali diverse di raccolta nei vari paesi europei

a a a a o si ia ia ia ia ia ia ia ia ia ia ia ia ia ia ia ia ia io ra to lia llo str elg lgar roaz Cec arc ston land ranc man rec her land Ita tton tuan burg Bas rveg olon oga man cch ven agn vez izze Uni B G S Sv Ir r e Au o F ng P ort Ro ova Slo C lica anim E Fin Sp Li em esi No e L Bu n U l G g P D S ss Pa bb Re Lu pu Re Fonte: ICIS, dicembre 2020

22

Fibre

Percentuale di raccolta

Reggette

Altro

PET sono rappresentati dalle politiche dei grandi marchi e dalla legislazione: principalmente la direttiva SUP, che impone l’uso di materiali riciclati nella produzione di bottiglie, con l’effetto di spostare sempre più la fornitura di riciclati verso il settore delle bottiglie. Sempre in conformità alla direttiva SUP, entro il 2025 le bottiglie in PET dovranno contenere il 25% di materiale riciclato.

La ricerca di ICIS indica infatti una crescita della penetrazione dell’rPET nel mercato delle bottiglie per alimenti, passate da un contenuto del 10,7% di rPET nel 2018 al 14,5% nell’anno successivo. Tuttavia, questa percentuale rimane al di sotto del 10% rispetto all’obiettivo prefissato dall’UE ed è molto inferiore in confronto alle ambizioni di marchi famosi, che aspirano ad arrivare fino al 100% in certi loro segmenti.

Il rapporto evidenzia inoltre che nel 2019 la quota di rPET assorbita dal mercato delle bottiglie per alimenti è salita al 32%, rispetto al 25% del 2018, riflettendo la tendenza già accennata e la spinta esercitata da importanti marchi di bevande, che ambiscono a confezionare i loro prodotti in imballaggi più sostenibili. Anche la pressione da parte dei consumatori continua a crescere, a causa dell’inquinamento da plastica nell’ambiente (effetto “Blue Planet”).

MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

Fonte: ICIS, dicembre 2020

Secondo i risultati di una ricerca di ICIS sull’industria europea dell’rPET (polietilentereftalato riciclato) nel 2019, l’Europa è in ritardo nella sua corsa per raggiungere l’obiettivo UE di raccogliere il 90% delle bottiglie in plastica entro il 2030. Il rapporto evidenzia come siano stati compiuti progressi che, però, sono minacciati da strategie di raccolta inadeguate e da elevati livelli di contaminazione delle bottiglie in PET. Nel 2019, in Europa, si è registrato un tasso di riciclo del 46%, con un aumento del 2% rispetto al 2018.

“Si tratta di un miglioramento marginale, poiché viene riciclata meno della metà delle bottiglie immesse sul mercato”, ha dichiarato Helen McGeough, analista senior di ICIS per il settore riciclo di materie plastiche. “Dato che il PET è uno dei polimeri più riciclabili presenti sul mercato e che l’infrastruttura per il suo riciclo è più matura rispetto a quella di altri polimeri, resta da chiedersi perché non si arrivi a percentuali di riciclo più elevate. Infatti, i dati riflettono questioni più ampie. Oggi le infrastrutture di raccolta e selezione sono gestite principalmente da governi che non hanno investito in sistemi adatti ad affrontare la proliferazione delle diverse composizioni dei rifiuti e, di conseguenza, pro-

Studio di GlobalData

Il mercato indiano degli imballaggi raggiungerà i 422,3 miliardi di unità nel 2024 In India, il cambiamento dello stile di vita dei consumatori e la crescente domanda di prodotti a prezzi convenienti rappresentano i fattori chiave dell’aumentata richiesta di “portable packaging” per l’asporto e l’invio via posta/corriere. La società d’analisi GlobalData prevede quindi, per il settore indiano dell’imballaggio, un incremento dai 307,8 miliardi di unità nel 2019 ai 422,3 miliardi di unità nel 2024, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 6,5% nel quinquennio considerato.

Il rapporto di GlobalData “India Packaging Industry - Trends and Opportunities” rivela che il settore è trainato soprattutto dagli imballaggi in carta e cartone, che dovrebbero far registrare una crescita del 7,8% (CAGR) nel periodo 2019-2024, seguiti dal metallo rigido (+7,1%).

“Diversi fattori, come l’incremento della popolazione, l’aumento del reddito disponibile, l’affermarsi di una fiorente classe media, lo sviluppo della grande distribuzione organizzata e l’impennata dell’e-commerce, stanno trainando la domanda di prodotti confezionati e alimentano la crescita dell’industria degli imballaggi in India. Stili di vita sempre più attivi stanno determinando anche un’impennata della richiesta di prodotti che offrono praticità, portabilità e periodi di conservazione più lunghi”, afferma Anchal Bisht, consumer analyst di GlobalData.

L’industria alimentare indiana è la maggiore consumatrice di imballaggi, con una quota del 56,5% sul totale di mercato. Segue il settore delle bevande analcoliche (25,5%) e, a maggiore distanza, quello di cosmetici e articoli per l’igiene personale (3,9%).

Gli imballaggi flessibili rappresentano la tipologia più richiesta in InMACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

Percentuale sul volume totale (in milioni di unità) dei principali materiali utilizzati dall’industria indiana Nelle loro scelte d’acquisto, degli imballaggi - Confronto tra il 2019 e il 2024 (stime) gli italiani continuano a scegliere soluzioni di packaging all’insegna della sostenibilità

Imballaggi flessibili

Materiali plastici rigidi

Carta e cartone

Vetro

Metallo rigido

Altro

Fonte: Analisi di mercato GlobalData

dia, con una quota di mercato del 66,2% nel 2019, che si prevede in aumento al 67,3% entro il 2024.

Plastica rigida, carta e cartone si confermano gli altri materiali più popolari. L’industria alimentare è al primo posto anche a livello d’utilizzo degli imballaggi flessibili, con una quota del 68,1% nel 2019, seguita dalle bevande analcoliche con il 18,5%.

“L’attrattiva estetica sta diventando un fattore sempre più importante per la differenziazione dei prodotti. Trend quali l’aumento dell’urbanizzazione e del reddito disponibile si traducono in opportunità di crescita per cibi e bevande pronti al consumo, nonché per i cosmetici e gli articoli per l’igiene personale, che rispondono alle esigenze e alle aspirazioni della classe media in espansione. La concorrenza spietata spinge i produttori che vogliono emergere a concentrarsi sul miglioramento dell’aspetto visivo dei loro prodotti per attrarre l’attenzione dei consumatori, facendo quindi leva soprattutto sugli imballaggi”, conclude Bisht.

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE RICICLATORI E RIGENERATORI DI MATERIE PLASTICHE

NOTIZIARIO ASSORIMAP

A CURA DI WALTER REGIS E MARILENA DI BRINO

L’APPELLO LANCIATO NEL CORSO DI UN WEBINAR PROMOSSO DA ASSORIMAP, UNIRIMA E ASSOFERMET

Recovery Plan: mancano fondi e programmazione per la filiera della circular economy

S

ervono subito 2,6 miliardi di euro alle imprese per la svolta green del nostro Paese, tanto invocata dalla politica negli ultimi mesi. È una delle conclusioni più importanti a cui sono giunti i partecipanti al webinar “Recovery Fund: luce verde sull’economia circolare. Un’occasione da non sprecare”, promosso lo scorso 26 gennaio dalle tre associazioni delle imprese del riciclo di plastica, carta e metalli.

In occasione del webinar, che ha visto coinvolti parlamentari di diversi schieramenti politici, si è dibattuto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e, in particolare, delle risorse previste dal Recovery Plan per l’economia circolare.

Le tre associazioni Assorimap, Unirima e Assofermet, rappresentate rispettivamente da Walter Regis, Francesco Sicilia e Cinzia Vezzosi, hanno lamentato l’assenza nel PNRR di risorse destinate alle aziende dell’economia circolare e soprattutto alle imprese del riciclo rappresentate, totalmente ignorate nonostante rappresentino un motore fondamentale della green economy.

MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

Secondo le associazioni, occorrono appunto almeno 2,6 miliardi di euro, altrimenti i tanti annunci della politica resteranno lettera morta.

“Quanto previsto fino a oggi non sembra recepire quest’esigenza strutturale. In particolare, viene ancora marginalizzata la componente legata all’innovazione tecnologica, che non può più essere considerata un orpello oppure un elemento opzionale, ma si configura come assoluta necessità”, ha osservato Cinzia Vezzosi, presidente di Assofermet.

“Il confronto tra politica e imprese è un ingrediente fondamentale nella ricetta di rilancio del nostro Paese. Durante l’elaborazione della bozza di “Recovery Plan” è stata più volte citata la “svolta green” come architrave delle proposte italiane. Tuttavia, quanto abbiamo letto sinora è certamente inferiore alle aspettative e soprattutto al fabbisogno reale del Paese”, ha sottolineato Francesco Sicilia, direttore generale di Unirima.

“Il nostro Paese si caratterizza per tempi troppo lunghi in ogni aspetto, a partire dalla realizzazio-

ne degli impianti. In media da noi ci vogliono due anni, all’estero sei mesi. Si tratta di una differenza che produce un gap competitivo strutturale, che incide pesantemente. Il livello degli investimenti stanziati nel PNNR deve lievitare anche e soprattutto in questo senso”, ha affermato Walter Regis, presidente di Assorimap.

Al di là dell’occasione costituita dal cosiddetto Recovery Fund, Regis si è anche soffermato sulla necessità di vere politiche ambientali pro riciclo, che riconoscano a tutti gli effetti il valore del recupero di materia attraverso formule economiche incentivanti per le imprese del riciclo meccanico (come già avviene per il recupero energetico attraverso l’emissione dei Certificati Bianchi).

La risposta alle tre associazioni è stata uniforme e trasversale agli schieramenti politici, con l’impegno a migliorare il testo in Parlamento, assicurando alle imprese del settore un consistente aiuto finanziario e una rafforzata centralità. “Siamo convinti della necessità di costruire un’Italia sempre più green, a partire da interventi strutturali

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NOTIZIARIO ASSORIMAP che consentano di incentivare su più livelli il recupero della materia. Il Parlamento sarà centrale nel raggiungimento di questo obiettivo”, ha assicurato Stefano Vignaroli, presidente della Commissione d’inchiesta sui rifiuti. “Il vero salto di qualità deve essere garantito dall’innovazione industriale e soprattutto dalla modernizzazione impiantistica. L’economia circolare è una strada obbligata”, ha evidenziato il senatore Paolo Arrigoni.

“Purtroppo, il testo licenziato dal Consiglio dei Ministri rischia di tradursi in un’enorme occasione persa. Manca una visione adeguata dell’alleanza tra pubblico e privato e tra Stato e impresa”, ha messo in guardia la Senatrice Maria Alessandra Gallone. “I progetti non sono ancora declinati compiutamente all’interno dell’ultima versione, perché si punterà molto sui bandi. Vogliamo comunque aumentare il tasso di recupero e di circolarità”, ha spiegato la senatrice Patty L’Abbate. “I maggiori punti dolenti risiedono nella mancanza di una progettualità e di una visione complessiva per il settore. In questo modo si fatica a capire il ruolo che l’esecutivo vuole riconoscere alle imprese”, ha concluso il deputato Massimiliano De Toma.

PLASTICS TAX EUROPEA: ASSORIMAP SCRIVE AI PARLAMENTARI Il 14 dicembre scorso l’Unione Europea ha approvato la Decisione 2020/2053 relativa al sistema delle risorse proprie della UE, in cui si conferma la cosiddetta “plastics tax” europea, corrispondente a 800 euro per ogni tonnellata di imballaggi in plastica non riciclata, a carico degli Stati membri.

A partire dal primo gennaio 2021, infatti, doveva essere prevista un’aliquota uniforme, pari a 0,80 euro/kg sul peso dei rifiuti di imballaggio in plastica non riciclata generati in ogni Stato. Per alcuni paesi, però, è prevista una riduzione forfettaria annua del contributo (al fine di evitare effetti eccessivamente regressivi sui contributi nazionali), che nel caso dell’Italia è fissata in 184 milioni di euro.

In ogni caso, i conti sono presto fatti, poiché se dall’immesso al consumo nazionale si sottraggono gli imballaggi in plastica riciclata, pur godendo della riduzione forfettaria, l’Italia dovrà prevedere uscite per circa 800 milioni di euro annui. Per questi motivi, in una lettera inviata all’attenzione dei Capigruppo e delle Commissioni Ambiente, Bilancio e Attività produttive di Camera e Senato, Assorimap ha manifestato le preoccupazioni per le risorse nazionali richieste dalla tassa europea.

“Alcuni degli Stati membri, e in particolare la Francia, hanno già avviato misure strutturali pro riciclo (incentivi tra i 150 e i 250 euro per tonnellata di plastica riciclata)”, si legge nella nota dell’associazione. Parimenti, Assorimap ritiene che anche in Italia, per “alleggerire” la tassa, sia

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Un momento del webinar del 26 gennaio, organizzato dalle associazioni Assorimap, Unirima e Assofermet.

In primo piano: il presidente di Assorimap, Walter Regis

necessario favorire il comparto del riciclo meccanico delle plastiche.

INCONTRO CON IL MATTM SUL DECRETO “END OF WASTE” PER LE PLASTICHE MISTE Lo schema in corso di approvazione del DM “End of Waste”, con una serie di semplificazioni per il riciclo delle plastiche miste, ha spinto Assorimap a chiedere un confronto con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM). In una lettera indirizzata alla Direzione per l’Economia Circolare, l’associazione ha evidenziato come la massimizzazione degli obiettivi di riciclo debba essere sostenuta da agevolazioni per produzioni ecosostenibili di beni e imballaggi, da agevolazioni di mercato per chi è impegnato in produzioni green e per sviluppare impianti sempre più sostenibili. Al contrario, nello schema di decreto sopra citato si intravedono, secondo il giudizio di Assorimap, percorsi semplificati per altre forme di recupero che hanno poco di ecologico. “Bisogna ricordare che il recupero di materia risulta prioritario rispetto a ogni altra forma di recupero”, ha sottolineato Walter Regis. Per tali motivi, e alla luce del rinnovato ruolo, preannunciato dal Ministero dell’Ambiente, delle norme Uniplast per la regolamentazione degli standard tecnici per la produzione come elemento tecnico d’applicazione dell’art. 184-ter del d.lgs 152/2006 e s.m.i, i riciclatori hanno anche richiesto a Uniplast, della quale Assorimap è socio di diritto, di intraprendere un processo di revisione e aggiornamento delle norme Uni 10667, per arrivare a un restyling complessivo che le renda chiare, adeguate alle tecnologie e alle normative vigenti ed economicamente sostenibili.

NOMINA IN CONFIMI INDUSTRIA PER IL PRESIDENTE REGIS Nel corso dell’assemblea elettiva dello scorso 12 novembre, il presidente di Assorimap, Walter

Regis, è stato nominato vicepresidente di Confimi Industria, la Confederazione dell’industria manifatturiera italiana e dell’impresa privata, fondata nel 2012 e guidata dall’imprenditore bergamasco Paolo Agnelli, impegnato nel settore dell’alluminio. Sempre nel corso dell’assemblea, il presidente Agnelli è stato riconfermato al timone di Confimi per il terzo mandato consecutivo ed è stata nominata la nuova Giunta di presidenza, in carica per il prossimo quadriennio.

All’interno della nuova squadra, Walter Regis ha ricevuto la delega all’Ambiente e alla Green Economy. Assorimap è entrata in Confimi Industria nel 2013 e oggi la Confederazione conta 40 mila imprese, con circa 495 mila dipendenti e un fatturato aggregato di quasi 80 miliardi di euro.

NUOVA NOMINA NEL CONSIGLIO DIRETTIVO Il presidente Walter Regis ha recentemente ringraziato Giuseppe Cerbone (Gruppo Ferrarelle) per il lavoro svolto negli ultimi due anni nel Consiglio direttivo di Assorimap, porgendogli i suoi migliori auguri per un felice pensionamento. Nello stesso tempo, Regis ha dato il benvenuto a Luigi Cigliano, nuovo consigliere dell’associazione, augurandogli un buon lavoro per questo nuovo incarico. Con un’esperienza ventennale nel Gruppo di Riardo, Cigliano assume in Assorimap la delega del suo predecessore, ovvero il ruolo di coordinatore del Gruppo di lavoro sul PET. Sempre riguardo al Consiglio direttivo di Assorimap, si segnala l’ingresso come invitato permanente di Riccardo Biotti (Politex), coordinatore del nuovo Gruppo di lavoro “Mercato e sviluppo”.

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REPORT DI NOVA-INSTITUTE ED EUROPEAN BIOPLASTICS

IL MERCATO GLOBALE DELLE BIOPLASTICHE CRESCERÀ DEL 36% NEI PROSSIMI CINQUE ANNI I RISULTATI DEL RAPPORTO ANNUALE SUL MERCATO DELLE BIOPLASTICHE, REDATTO IN COLLABORAZIONE CON NOVA-INSTITUTE E PRESENTATO IL 2 DICEMBRE 2020 ALLA QUINDICESIMA CONFERENZA DI EUROPEAN BIOPLASTICS, CONFERMANO LA CRESCITA CONTINUA E IL DINAMISMO DELL’INDUSTRIA GLOBALE DI SETTORE

“L

Migliaia di tonnellate

a nostra industria ha superato con no a guidare tale crescita. Da quando i PHA ai nuovi investimenti nei siti produttivi in Cina, successo le sfide poste dalla pande- sono entrati nel mercato, la quota di quest’im- Stati Uniti ed Europa. Attualmente le materie mia di Covid-19 e anche le prospet- portante famiglia di polimeri ha continuato a plastiche biodegradabili rappresentano quasi il tive sono promettenti, poiché si prevede che il crescere. Le capacità produttive dovrebbero 60% della capacità produttiva globale di biomercato globale crescerà del 36% nei prossi- aumentare di quasi sette volte nei prossimi cin- plastiche. PHA e PLA sono a base biologica, mi cinque anni”, ha affermato François de Bie, que anni. Anche la produzione di PLA - poli biodegradabili e presentano un’ampia gamma presidente di European Bioplastics (EUBP), (acido lattico) - continuerà a crescere grazie di interessanti proprietà fisiche e meccaniche. durante l’annuale conferenza Fig. 1 - Capacità produttive globali per le bioplastiche dell’associazione, tenutasi lo MATERIALI PLASTICI nel periodo 2019-2020 e stime fino al 2025 (in migliaia di tonnellate) scorso 2 dicembre a Berlino.

DI ORIGINE BIOLOGICA Secondo lo studio di mercato MA NON BIODEGRADABILI “Bio-based Building Blocks Le capacità di produzione del and Polymers”, realizzato da polipropilene a base biologica nova-Institute e presentato dovrebbero più che triplicare in tale occasione, la capacità entro il 2025. Ciò è dovuto produttiva globale delle bioall’ampio utilizzo di tale poliplastiche è destinata ad aumero in numerosi settori. Il PP mentare dai circa 2,1 milioni è un materiale termoplastico di tonnellate del 2020 ai 2,8 molto versatile, che presenta milioni nel 2025. I biopolimeri eccellenti proprietà barriera più innovativi, come il poliproed è una delle commodity più pilene (PP) a base biologica e diffuse. Per questo la versioNon biodegradabili, ma di origine biologica Biodegradabili Stime Capacità produttiva totale soprattutto come i poliidrosne a base biologica di questa Fonte = European Bioplastics, nova-Institute (2020) sialcanoati (PHA), continuapoliolefina è stata attesa con

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MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

Fig. 2 - Capacità produttive globali per le bioplastiche nel 2020 (in alto) e nel 2025, suddivise per tipologia di materiale

ansia dal mercato per molti anni.

Le plastiche a base biologica non biodegradabili, compresi bioPE, bioPET e bioPA, rappresentano attualmente il 40% (0,8 milioni di tonnellate) della capacità di produzione globale di bioplastiche. Per il polietilene a base biologica si prevede che nei prossimi anni entreranno in funzione nuovi impianti produttivi in Europa e Sud America. Al contrario, il PET a base biologica contribuirà solo in piccola parte all’aumento della capacità complessiva, poiché i piani per aumentarne la produzione non sono stati realizzati al ritmo previsto negli anni precedenti.

L’attenzione si è invece spostata sullo sviluppo del PEF (polietilenfuranoato) che, dopo diversi anni di ricerca e sviluppo, dovrebbe finalmente entrare nel mercato su più larga scala nel 2023.

Le sue caratteristiche sono paragonabili a quelle del PET, ma con il vantaggio di essere completamente biologico e di possedere proprietà barriera superiori, che lo rendono un materiale ideale per la produzione di bottiglie per bevande.

Altre

1,1%

PE

10,5%

PET

7,8%

PA

11,9%

13,5% PBAT

(non biodegradabili, ma di origine biologica)

PP 1,4% PEF*

0,0%

PTT

9,2%

4,1% PBS 18,7% PLA

Totale: 2,11 milioni t

1,7% PHA a 18,7% Mescole base di amidi 1,4% Altre (biodegradabili)

Non biodegradabili, ma di origine biologica 41,9%

Biodegradabili 58,1 %

*Il PEF è attualmente in via di sviluppo, ma si prevede che sarà disponibile su scala commerciale nel 2023

13,8% PBAT

11,1%

PET 3,3%

3,0% PBS

PA 10,6%

19,5% PLA

PP 4,5%

CAMPI D’APPLICAZIONE E GEOGRAFIA

PEF

0,2%

L’imballaggio rimane il settore applicativo più ampio per le bioplastiche, con quasi il 47% (0,99 milioni di tonnellate) del mercato totale nel 2020. I dati confermano anche che le bioplastiche sono già utilizzate in molti altri settori e che la gamma di applicazioni sta continuando a diversificarsi. Segmenti come quello dei beni di largo consumo, o dei prodotti per l’agricoltura e l’orticoltura, continuano a incrementare la propria quota.

In termini geografici, l’Asia rimane un’importante area di produzione, dove si concentra oltre il 46% della capacità produttiva, mentre solo un quarto di quest’ultima è localizzato in Europa, sebbene, secondo le previsioni, tale quota dovrebbe crescere fino al 28% entro il 2025. “Di recente, l’industria di settore ha annunciato investimenti significativi anche nel cuore del Vecchio Continente. L’Unione Europea pare quindi destinata a diventare un produttore chiave di bioplastiche, che giocheranno un ruolo impor-

PTT Altre

6,8%

(non biodegradabili, ma di origine biologica)

Totale: 2,87 milioni t

11,5% PHA Mescole a 13,8% base di amidi 1,1% Altre

Fonte = European Bioplastics, nova-Institute (2020)

PE

(biodegradabili)

0,8%

Non biodegradabili, ma di origine biologica 37,3%

tante nel raggiungimento dell’economia circolare”, ha dichiarato Hasso von Pogrell, direttore generale di European Bioplastics.

In base alle stime di nova-Institute, nel 2020 circa 0,7 milioni di ettari di terreno sono stati destinati alle colture per ottenere le materie prime rinnovabili usate per la produzione di bioplastiche: una quota pari allo 0,015% della superficie agricola globale (4,7 miliardi di ettari). Nonostante la crescita del mercato prevista nei prossimi cinque anni, la quota di suolo utilizzato per la produzione di bioplastiche aumenterà solo leg-

Biodegradabili 62,7%

germente, fino allo 0,02%. “Non ci stanchiamo di sottolineare il fatto che non esiste concorrenza tra le materie prime rinnovabili per alimenti e mangimi e quelle per la produzione di bioplastiche. Il 94% di tutto il suolo coltivabile viene utilizzato per pascoli, mangimi e alimenti”, ha concluso von Pogrell.

Per ulteriori informazioni sullo studio “Bio-based Building Blocks and Polymers” (nova-Institute, 2020) e sui relativi dati di mercato, è possibile consultare il sito web www.bio-based.eu/markets.

Fig. 3 - Capacità produttive globali per le bioplastiche nel 2020 (a sinistra) e nel 2025, suddivise per segmento di mercato

MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

Imballaggio (rigido e flessibile)

Beni di largo consumo

Beni di largo consumo

Tessile

Tessile

Agricoltura e orticoltura Automotive e trasporti Adesivi e rivestimenti

Totale: 2,87 milioni t in %

Fonte = European Bioplastics, nova-Institute (2020)

Totale: 2,11 milioni t in %

Imballaggio (rigido e flessibile)

Agricoltura e orticoltura Automotive e trasporti Edilizia e infrastrutture

Edilizia e infrastrutture

Adesivi e rivestimenti

Elettrico ed elettronico

Elettrico ed elettronico

Altri

Altri

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PLASTICA E AMBIENTE

NEWS Progetto di ricerca selezionato dall’Università del Crowdfunding

La plastica 100% bio che piace all’ambiente Una plastica di origine naturale, rinnovabile, crowdfunding lanciata da Paola Branduardi e biodegradabile al 100% e compatibile con dal team di Galatea Biotech, per focalizzare la l’ambiente. È l’obiettivo di “100% Bioplastipropria ricerca su sviluppo e produzione di un ca”, progetto di ricerca selezionato lo scorso nuovo tipo di bioplastica a base di PLA, o poli autunno nell’ambito della seconda edizione (acido lattico), partendo da processi che sfrutdell’Università del Crowdfunding: il programtino biomasse e fermentazioni microbiche. ma di finanza alternativa dell’Università di “Il PLA è una bioplastica virtuosa, in quanto Milano-Bicocca, promosso per consentire a presenta caratteristiche tecniche simili alle studenti, ex studenti, docenti, ricercatori e diclassiche plastiche di origine fossile, ma può pendenti dell’ateneo di realizzare progetti in- Paola Branduardi, docente del dipartimento di Biotecnologie derivare da fonti rinnovabili come le biomasnovativi e idee imprenditoriali attraverso cam- e bioscienze all’Università di Milano-Bicocca se e, soprattutto, è totalmente biodegradabipagne di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, piattaforma italiana di le, compostabile in compostatori industriali e non rilascia residui inquinanti”, crowdfunding e social innovation. spiega la responsabile del progetto. “Con il primo step di raccolta fondi, creLa squadra di “100% Bioplastica” è guidata da Paola Branduardi, profes- eremo compound utilizzando biomateriali biodegradabili come, per esempio, soressa del dipartimento di Biotecnologie e bioscienze all’Università di Mila- gli scarti della produzione agroindustriale o loro derivati, miscelati al PLA, e ne no-Bicocca e presidente di Galatea Biotech, spin-off universitario diventato di testeremo le proprietà fisiche e meccaniche”. Ciò sarà possibile anche grazie recente una PMI specializzata nello sviluppo di bioplastiche completamente al contributo di Corepla (il consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il ribiobased. ciclo degli imballaggi in plastica), il quale, al raggiungimento della metà del tarNegli ultimi anni è cresciuta l’attenzione verso lo sviluppo di plastiche alterna- get (5000 su 10000 euro), raddoppierà il budget a disposizione dei ricercatori. tive che siano ecocompatibili e biodegradabili, ma si tratta di un mondo com- “Se supereremo il target iniziale”, conclude Paola Branduardi, “con il nuovo plesso. “Inoltre”, ricorda Branduardi, “gli additivi utilizzati attualmente sono materiale realizzeremo alcuni prototipi di oggetti caratterizzati da un design per la maggior parte composti di derivazione petrolchimica che rendono la che ne aumenti il valore, e quindi la durata del ciclo di vita”. Per chi sceglierà di bioplastica non completamente sostenibile, seppur siano in percentuali bas- contribuire al crowdfunding sono state pensate ricompense speciali: penne, se, che vanno dall’1 al 5%”. In questo contesto s’inserisce la campagna di tazze, borracce, lunch box e piante; il tutto sotto il segno della sostenibilità.

Dalla partnership tra Novamont, SunChemical Group, Ticinoplast e Uteco Group nasce un nuovo film flessibile biodegradabile e compostabile per l’imballaggio alimentare, con caratteristiche tecniche analoghe alle soluzioni oggi disponibili sul mercato, ma destinabile, una volta terminato il suo utilizzo, alla raccolta differenziata insieme alla frazione umida, per il successivo compostaggio industriale.

Il film flessibile, realizzato in Mater-Bi di Novamont, viene estruso da Ticinoplast e successivamente trattato con lacca a effetto barriera Aerbloc Enhance, stampato con inchiostri ad acqua Aqualam e laminato con un adesivo compostabile senza solvente SunLam (tre prodotti di SunChemical), tramite tecnologia di stampa e laminazione di Uteco Group.

Si tratta di una soluzione che consente di realizzare un ampio ventaglio di strutture laminate con cui

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Collaborazione per raggiungere l’eccellenza

Nuovo film made in Italy per un imballaggio alimentare sostenibile ottenere varie tipologie di imballaggi per alimenti su molteplici linee di confezionamento automatico, orizzontali e verticali, nonché varie buste preformate.

“Grazie alla nostra filiera, operatori del comparto del packaging e brand owner possono disporre di un unico “one-stop-shop” in cui ottenere la soluzione completa, a misura delle esigenze di ciascuno, senza dover spendere tempo ed energie nel selezionare i singoli fornitori dei vari componenti necessari”, ha dichiarato Aldo Peretti, presidente di Uteco Group.

“Alle aziende è oggi richiesto uno sforzo congiunto che permetta di realizzare, lungo tutta la filiera e in

tempi brevi, soluzioni sostenibili per il packaging alimentare. In tale ottica, il contributo di innovazione che ciascun partner ha portato su materie prime, tecnologie di trasformazione, macchine da stamImballaggi per alimenti prodotti con il nuovo film compostabile a base di Mater-Bi

pa, inchiostri, adesivi e coating è stato un elemento indispensabile per il successo dell’iniziativa”, ha aggiunto Fabio Deflorian, amministratore delegato di SunChemical Group Italia.

“In questo particolare momento, in cui la spinta verso la sostenibilità è molto forte, la collaborazione tra più aziende diventa elemento fondamentale per consentire di accelerare notevolmente il processo d’innovazione tecnologica, portando alla realizzazione di soluzioni adatte a un imballaggio alimentare nel rispetto dell’ambiente”, ha concluso Paolo Rossi, amministratore delegato di Ticinoplast.

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LINEE DI TRASFORMAZIONE

BMB OLTRE L’IMBALLAGGIO

MACCHINE PER LO STAMPAGGIO TECNICO CONOSCIUTA IN TUTTO IL MONDO PER LE SUE PRESSE PER LO STAMPAGGIO A INIEZIONE DI IMBALLAGGI, IN PARTICOLARE CON CICLI ESTREMAMENTE VELOCI PER PRODURRE CONTENITORI A PARETE SOTTILE, L’AZIENDA BRESCIANA BMB CONCENTRA MOLTO DEL PROPRIO SVILUPPO TECNOLOGICO ANCHE SULLE SOLUZIONI PER LO STAMPAGGIO TECNICO IN SETTORI AD ALTO TASSO TECNOLOGICO, COME QUELLO AUTOMOBILISTICO, DEGLI ELETTRODOMESTICI E, ANCHE SE MENO FREQUENTEMENTE, MEDICALE

N

egli ultimi anni la presenza di BMB sul mercato nazionale e internazionale ha fatto un grande balzo in avanti. La scelta di perseguire l’alta qualità, di preferire l’azionamento elettrico o ibrido a quello idraulico e di realizzare soluzioni personalizzate ad hoc intorno al prodotto e al cliente hanno contribuito significativamente alla crescita dell’azienda e del brand.

Il confronto quotidiano a livello internazionale con aziende molto più grandi viene oggi vissuto dal costruttore bresciano come uno stimolo al continuo miglioramento della sua attività e dei suoi prodotti, consentenMACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

La pressa eKW 85Pi/5500 Hybrid

dogli così di posizionarsi come azienda di riferimento nel proprio settore.

A questi obiettivi rispondono anche la costruzione del quarto stabilimento produttivo realizzato presso la propria sede bresciana, in piena pandemia da Covid-19 (si veda di pag. 34), e la filosofia improntata alla soddisfazione del cliente con soluzioni dedicate alla sua produzione, piuttosto che a una produzione di macchine su larga scala.

NON SOLO IMBALLAGGIO Da molti anni BMB vanta una posizione di rilievo nel settore del packaging (inclusa la produzione di con-

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LINEE DI TRASFORMAZIONE

tenitori di grandi dimensioni e accessori per la casa) e, in particolare, nel settore dei contenitori a parete sottile. Le sue presse per quest’ultima tipologia di produzione si contraddistinguono per l’elevata velocità e la robustezza.

Non da meno, però, per l’azienda risulta im-

portante il settore dello stampaggio tecnico di componenti per l’industria automobilistica, degli elettrodomestici e, talvolta, medicale, verso il quale si rivolge con soluzioni elettriche e ibride, le cui caratteristiche consentono di ottenere le prestazioni necessarie in tale ambito della trasformazione.

850 TONNELLATE “IBRIDE”

In piena pandemia

Costruzione del quarto reparto produttivo A poco più di un anno dall’inizio dei lavori e nonostante la pandemia, nell’aprile del 2020 BMB ha concluso la costruzione del nuovo reparto produttivo, il quarto, presso la sua sede bresciana. Il costruttore di presse a iniezione si è quindi presentato così nel migliore dei modi alla ripresa delle attività produttive dopo lo stop imposto dal primo lockdown governativo.

La nuova struttura produttiva si estende su 6400 metri quadri ed è destinata all’assemblaggio di macchine per lo stampaggio a iniezione di medie e grandi dimensioni. A questo scopo è dotata di quattro gru con portata pari a 100 tonnellate e di un reparto di verniciatura robotizzata.

Una veduta del nuovo reparto produttivo subito dopo il completamento

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Un esempio concreto delle soluzioni sviluppate da BMB per lo stampaggio di articoli tecnici viene offerto da una pressa ibrida da 850 tonnellate destinata alla produzione di componenti auto bimateriale, dotata a questo scopo di due iniettori sovrapposti e di tavola rotante per favorire la sovrainiezione, recentemente fornita a Techpol. Quest’ultima è un’azienda di Morro d’Alba (Ancona) che, grazie alla tecnologia utilizzata negli stampi per l’iniezione bimateriale e alla stretta, pluriennale collaborazione con il costruttore bresciano, vanta una produzione destinata a nomi importanti dell’industria automobilistica, come BMW e Audi, a cui fornisce, tra gli altri, componenti da installare sottocofano.

La macchina in questione risalta per le sue caratteristiche di precisione, sovrapposizione dei movimenti e perfetto sincronismo dell’iniezione, a cura dei due gruppi ibridi. Nella produzione di componenti automobilistici sono necessari ampi passaggi tra le colonne e lunghe corse di apertura e la pressa da 850 t di BMB non trascura questi fattori. Nella gamma di appartenenza esistono infatti varie possibilità, normalmente con due livelli di estensione dei piani e della luce tra le colonne per ogni modello di pressa di taglia medio-grande, per offrire configurazioni su misura in base alle dimensioni degli stampi del trasformatore.

L’iniettore principale ha un volume di iniezione pari a 3573 cm3 e raggiunge pressioni specifiche di 1600 kg/cm2.

I piani macchina, lavorati da BMB totalmente al proprio interno, non hanno cave a T, ma solamente fori di fissaggio stampo secondo Euromap. In

Un dettaglio delle colonne e del sistema di chiusura della pressa eKW 85Pi/5500 Hybrid

questo modo viene preservata maggiormente la rigidità del piano e, grazie alla spinta esercitata nella parte centrale a cura della ginocchiera della serie KW, non si rileva alcuna flessione anche ai massimi sforzi. Si tratta di un fattore estremamente importante per le aziende che lavorano per l’industria automobilistica e devono garantire standard produttivi molto elevati.

Tutti gli azionamenti elettrici vengono ottenuti con motori torque e viti a ricircolo di rulli satellite: soluzione tecnica preferita ad altri sistemi di trasmissione del moto, per assicurare, in linea con la filosofia BMB di fornitore di tecnologia, la massima qualità costruttiva, capace di tradursi, per il trasformatore, in manufatti di altrettanta elevata qualità.

MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

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LINEE DI TRASFORMAZIONE

SISTEMA IQ WEIGHT CONTROL PER UNA MAGGIORE STABILITÀ DEL PROCESSO

AMPLIARE E MIGLIORARE LA GAMMA DI APPLICAZIONI DEI MATERIALI RICICLATI I SISTEMI DI ASSISTENZA INTELLIGENTE STANNO APRENDO LA STRADA ALL’AUTO-OTTIMIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE. PER LE SINGOLE FASI DEL PROCESSO DI STAMPAGGIO A INIEZIONE, LA CORREZIONE AUTOMATICA DEI PARAMETRI RILEVANTI PER LA QUALITÀ È GIÀ OGGI UNA REALTÀ. L’IQ WEIGHT CONTROL DI ENGEL RILEVA LE VARIAZIONI NELLA MATERIA PRIMA E NELLE CONDIZIONI AMBIENTALI E REGOLA PROFILO D’INIEZIONE, PUNTO DI COMMUTAZIONE E PRESSIONE DI MANTENIMENTO PER OGNI SINGOLA STAMPATA IN BASE ALLE CONDIZIONI DI PRODUZIONE

I

contenitori per lo stoccaggio e il trasporto delle merci sono predestinati a essere prodotti utilizzando almeno parzialmente materie prime riciclate. Diversi clienti di Engel trattano già grandi quantità di materiali riciclati per produrre vari tipi di contenitori, utilizzando a tale scopo il sistema iQ weight control per migliorare la ripetibilità del processo.

Le fluttuazioni delle proprietà dei materiali rappresentano comunque una sfida significativa per la lavorazione dei riciclati. Anche i rifiuti plastici raccolti e trattati in modo omogeneo sono soggetti a fluttuazioni maggiori rispetto al materiale vergine, poiché le proprietà del riciclato sono influenzate anche da fattori come la quantità di rifiuti inquinati e il processo utilizzato per lavarli, macinarli e rigranularli. I materiali riciclati sono generalmente acquistati da diversi fornitori e, poiché le aziende riciclatrici utilizzano tecnologie diverse, la variazione di caratteristiche tra un lotto e l’altro può essere anche particolarmente elevata.

Recentemente Engel ha affrontato questo tema con una pressa a iniezione victory 120 che produceva componenti in ABS completamente riciclato. I lotti di materiale provenivano da due fornitori che avevano raccolto il materiale da diverse fonti e utilizzato diverse tecnologie di trattamento. Al cambio di lotto il sistema di controllo ha MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

Volume d’iniezione in cm3 iQ weight control attivato (on) iQ weight control disattivato (off) Pezzi scartati

Variazione di viscosità in %

Cambio lotto da A a B

Numero di stampate

Fig. 1 - Cambio di lotto con iQ weight control attivato (verde) e disattivato (grigio) in alternanza. Il diagramma superiore mostra il volume iniettato, quello inferiore la variazione della viscosità; le immagini della fine del percorso del flusso riportate sopra i diagrammi mostrano che senza iQ weight control la cavità non viene riempita completamente dopo il cambio di lotto, mentre con iQ weight control vengono prodotti pezzi conformi

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LINEE DI TRASFORMAZIONE

adattato i parametri di lavorazione al variare della viscosità della massa fusa, per realizzare parti accettabili fin dalla prima stampata successiva al cambio di lotto. Per illustrare come questo sia possibile, il sistema iQ weight control è stato alternativamente attivato e disattivato al cambio di lotto (figura 1). Quando risultava disattivato, le cavità non venivano riempite completamente in seguito al cambio di lotto e i pezzi prodotti dovevano essere scartati.

PRODUZIONE LOTTO A, viscosità 1

RACCOLTA

PRODUZIONE LOTTO B, viscosità 2

RICICLATO OTTENUTO CON DIVERSI PROCESSI

SELEZIONE E LAVAGGIO

Il sistema iQ weight control ha ottenuto una delle sue prime affermazioni a livello mondiale nella lavorazione di materiale vergine, ma fin dai primi esempi pratici, come la fabbricazione di contenitori, è emerso il potenziale dei sistemi d’assistenza intelligenti nell’ambito dell’economia circolare. Ed è per dare una base più solida a tutto questo che Engel ed Erema hanno studiato l’efficacia del sistema iQ weight control nella lavorazione del riciclato.

Presso il centro tecnico di Erema è stata utilizzata una pressa della serie victory per lo stampaggio di campioni in polipropilene. Il materiale proveniva da geotessili utilizzati in edilizia (e, di conseguenza, sporchi), lavati e poi rigranulati con impianti di Erema (figura 2). Per simulare condizioni realistiche e differenziare i lotti, sono state utilizzate quattro diverse combinazioni di tecnologie di riciclo e di parametri di lavorazione.

Sono stati quindi ottenuti quattro materiali riciclati con diversi indici di fluidità (MFI), compresi tra 15 e 30 g/10 min, e, di conseguenza, con diverso comportamento durante la lavorazione.

In una prima serie di test, sono state stampate alcune barre per prove di trazione. Per valutare la ripetibilità del processo e la qualità dei pezzi,

TAGLIO E TRITURAZIONE

ESTRUSIONE, FILTRAZIONE E GRANULAZIONE

Fig. 2 - Diversi parametri o tecnologie di trattamento influiscono su fluidità e caratteristiche del rigranulato; Engel ed Erema hanno eseguito i test con quattro tipi di PP riciclato trattato in modo diverso

l’attenzione si è concentrata sul riempimento del pezzo e sulle sue proprietà meccaniche, quali la resistenza all’urto, che sono state determinate in laboratorio. Le proprietà meccaniche, così come la viscosità, dipendono dal peso molecolare del polimero lavorato. iQ weight control può rilevare anche piccole deviazioni nella viscosità da un valore di riferimento, offrendo un’indicazione che qualcosa potrebbe essere cambiato nella distribuzione delle lunghezze delle catene polimeriche. Regolando il profilo d’iniezione, il punto di commutazione e il profilo della pressione di mantenimento, il sistema di assistenza mantiene costante il volume di riempimento anche con viscosità fluttuante, impedendo così la produzione di pezzi non completamente stampati. Il riempimento più stabile aiuta anche a garantire la stessa compressione indipendentemente dal lotto. I deficit di resistenza causati dalla degradazione della materia prima non possono però essere compensati mediante il controllo del processo.

MAGGIORE SIGNIFICATIVITÀ RISPETTO ALL’MFI L’MFI è spesso utilizzato come indicatore della fluidità ma non consente di tenere conto dell’influenza della velocità di taglio sulla viscosità. Con l’aumentare della velocità di taglio, la viscosità viene ridotta dal comportamento pseudo-plastico del fuso, il che migliora la scorrevolezza.

Poiché si verificano velocità di taglio significativamente più elevate nello stampaggio a iniezione rispetto a quelle rilevate all’interno dello strumento usato per misurare l’MFI, quest’ultimo per la valutazione della fluidità in condizioni di lavorazione. iQ weight control determina la variazione della viscosità in base alle velocità di taglio effettivamente efficaci nel processo, consentendo così una valutazione più precisa (nella figura 3 viene rappresentato il potenziale del software).

Per poter valutare l’efficacia di iQ weight control anche nello stampaggio di componenti con geometrie complesse è stata condotta una seconda serie di esperimenti. In questo caso è stato

Riciclato

Log viscosità in Pa s

Riciclato

Log viscosità in Pa s

Riciclato Riciclato

Stampaggio a iniezione

Misurazione

Log velocità di taglio in s-1

Stampaggio a iniezione

Misurazione

Log velocità di taglio in s-1

Fig. 3 - I diagrammi mostrano le viscosità dipendenti dal gradiente di velocità misurate nel reometro capillare ad alta pressione (HCR) per vari riciclati ottenuti da teli da cantiere. A sinistra: la misurazione dell’MFI con bassa velocità di taglio (area di sinistra) dà una differenza di fluidità del 23,7% tra i due materiali considerati, in buon accordo con la misurazione HCR; nello stampaggio reale (area destra), tuttavia, iQ weight control calcola una differenza di viscosità di +11,7%, che concorda molto bene con la differenza del 12,4% determinata con la velocità di taglio effettiva corretta dalla misurazione HCR. A destra: se gli andamenti delle curve delle viscosità dipendenti dal gradiente di velocità si incrociano, un materiale più viscoso secondo la misurazione MFI può addirittura scorrere più facilmente nelle reali condizioni di processo; iQ weight control fornisce anche qui il risultato corretto di -5,4%

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MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

Fig. 4 - Quando cambia il materiale riciclato, il peso della stampata iniettato scende notevolmente con il risultato di produrre pezzi difettosi; grazie a iQ weight control, i pesi vengono portati nella gamma di peso del materiale di riferimento

Riciclato 2 iQ weight control (uscita) Peso

ra sono rappresentati per mezzo di linee verticali tratteggiate. Il primo aumento di pressione avviene nel punto in cui il fronte di flusso raggiunge il sensore di pressione della cavità e il secondo aumento di pressione avviene come risultato del riempimento volumetrico completo della cavità o durante il congelamento prematuro del fronte di flusso del componente stampato. Senza iQ weight control il riempimento è ritardato nel tempo, e si manifesta con un aumento ritardato della pres-

Pressione di mantenimento

Riciclato 1 Riciclato 2 Riciclato 2

Riferimento iQ weight control (uscita) iQ weight control (entrata)

Tempo in s

Fig. 5 - Confronto tra gli andamenti della pressione con e senza l’iQ weight control dopo un cambio da riciclato 1 a riciclato 2; il punto di commutazione è segnato da una linea continua. Il diagramma superiore mostra l’andamento della pressione di iniezione specifica; in fase di riempimento il fabbisogno di pressione è notevolmente aumentato a causa del riciclato 2 più viscoso; il punto di commutazione e la pressione di mantenimento vengono adattati di conseguenza da iQ weight control. Il diagramma inferiore mostra i corrispondenti andamenti della pressione nella cavità lontano dalla materozza; le linee tratteggiate segnano due aumenti di pressione marcati durante il riempimento; la registrazione degli andamenti della pressione nella cavità consolida il risultato della misurazione del peso del componente e mostra anche l’avanzamento più uniforme del fronte di riempimento con iQ weight control MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

Riciclato 2 iQ weight control (entrata) Peso

Cicli

Pressione interna allo stampo in bar

Pressione di iniezione in bar

Iniezione

Riciclato1 Riferimento

Peso del componente in g

utilizzato uno stampo di prova per la produzione di pannelli a gradini ramificati, con più gradini di spessore differente (nella foto di apertura). I pannelli hanno uno spessore di parete di 3 mm lungo il nastro centrale, mentre i bracci laterali presentano spessori di 2, 1 e 0,5 mm, con le aree più sottili situate alla fine del percorso del flusso. Per i test sono stati stampati due dei quattro riciclati rigenerati da Erema. Uno dei due materiali è stato definito come riferimento (riciclato 1) e con il passaggio all’altro materiale (riciclato 2) si è riscontrato che, senza il controllo di processo intelligente, il peso della stampata diminuisce notevolmente e la cavità non può più essere riempita completamente (figura 4). Quando l’iQ weight control è stato attivato, il peso della stampata è stato aumentato nella regione dei valori ottenuti con il materiale di riferimento e le parti completamente riempite sono state prodotte in modo costante.

Questo risultato è stato supportato dall’analisi delle curve di pressione della cavità registrate (figura 5). In questo caso, il controllo è stato comunque eseguito utilizzando il trasduttore della pressione di iniezione presente nella macchina, poiché questo è il caso tipico nella pratica. Due marcati aumenti di pressione sono evidenti nella curva di pressione della cavità, che nella figu-

sione nello stampo, una pressione significativamente inferiore nella fase di tenuta, e, infine, un riempimento incompleto della cavità. Con iQ weight control, invece, dato l’adattamento del punto di commutazione e del livello di pressione di mantenimento, la curva della pressione nella cavità risulta pressoché identica a quella ottenuta durante la lavorazione del materiale di riferimento.

VALUTAZIONE AFFIDABILE DEL POTENZIALE PRIMA DELL’INVESTIMENTO Il sistema di assistenza intelligente del programma Inject 4.0 è disponibile per tutte le presse a iniezione Engel, con unità di iniezione sia elettrica che idraulica. iQ weight monitor aiuta ad avere una valutazione del potenziale prima che venga effettuato l’investimento. Consente al trasformatore di riconoscere le fluttuazioni e di valutare la qualità del rispettivo lotto di materie prime. Differisce da iQ weight control in quanto non apporta correzioni al processo.

Anche nello stampaggio a iniezione sequenziale iQ weight control rileva i parametri di processo e li adatta ai diversi punti d’iniezione collegati in serie. Dopo il riempimento del primo punto d’iniezione, si passa al secondo e così via, conservando la pressione di mantenimento alla fine dell’iniezione sequenziale. Nel processo, oltre al profilo d’iniezione, al punto di commutazione e alla pressione di mantenimento, il software adatta anche i rispettivi punti di apertura e chiusura alle condizioni di processo in corso.

Un campione in ABS riciclato è stato ottenuto con tre punti d’iniezione a dimostrazione che, nello stampaggio a iniezione di parti di grandi dimensioni in materiale sia vergine che riciclato, con lunghi percorsi di flusso, il potenziale di iQ weight control può essere sfruttato al meglio. Il sistema di assistenza può quindi contribuire in modo significativo al funzionamento dell’economia circolare.

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LINEE DI TRASFORMAZIONE

ZHAFIR NELLA FASCIA DA 44 A 33000 KN

TECNOLOGIA ELETTRICA DI TERZA GENERAZIONE GIUNTA ALLA TERZA GENERAZIONE, LA FAMIGLIA ZHAFIR FA IL SUO INGRESSO NELLA FASCIA DI TONNELLAGGI DA 400 A 33000 KN CON SOLUZIONI CHE VANNO DALLE VERSIONI COMPLETAMENTE ELETTRICHE A QUELLE IBRIDE. GRANDE PRECISIONE, RISPARMIO ENERGETICO E PREZZI INTERESSANTI. DALLE MACCHINE DINAMICHE AD ALTA VELOCITÀ AL GRANDE, MA CONVENIENTE, NUOVO GRUPPO DI INIEZIONE ELETTRICO. QUESTE LE CARATTERISTICHE DI SPICCO

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istribuite in Italia dalla società IMG di Capriano del Colle (Brescia), le presse Zhafir di ultima generazione offrono aggiornamenti utili e nuovi sviluppi in termini di hardware e software. Gli azionamenti ottimizzati e una strategia di integrazione aperta per i robot

Un esemplare della pressa VE1200III-300, che trova nel medicale uno dei suoi ambiti applicativi principali

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e i sistemi di automazione allargano le opportunità di investimento e produzione, mentre i continui miglioramenti e lo sviluppo coerente di componenti standard, come i motori, si traducono in prestazioni più elevate e in un maggiore risparmio di risorse complessive. La serie Venus

completamente elettrica di terza generazione fornisce ancora una volta la tecnologia di base adottata in tutte le altre macchine elettriche prodotte da Zhafir. La serie Zeres, altamente flessibile e che già si rivolge a una gamma di applicazioni più ampia grazie all’idraulica integrata per le applicazioni di estrazione, è stata estesa con soluzioni appositamente progettate per applicazioni a ciclo rapido o multicomponente.

Tra le novità offerte da Zhafir vi è la combinazione intelligente di hardware e software. Un esempio molto innovativo è fornito dal gruppo d’iniezione elettrico a quattro assi. “Qui si osserva una perfetta simbiosi tra hardware e software”, afferma Zhang Bin, CEO di Zhafir Plastics Machinery, che fa parte di Haitian International Holdings.

“La sfida consisteva nella perfetta sincronizzazione di tutti e quattro gli assi, resa possibile con MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

il ricorso a componenti estremamente potenti, affidabili ma anche flessibili, comandati da un sistema di controllo intelligente”.

INTEGRAZIONE APERTA CON CONNECTIVITY PLUS E MOTION PLUS La terza generazione Zhafir non nasce soltanto da un aggiornamento dell’hardware. È piuttosto una piattaforma di sistema con un software adattativo intelligente ed estremamente rapido. Le soluzioni software, sviluppate internamente in azienda, offrono ai trasformatori un’altissima flessibilità nell’ottimizzazione dei processi.

Basate sullo standard OPC-Unified Architecture (OPC-UA) per piattaforma, architettura di sistema, comunicazione e trasferimento dati, queste soluzioni consentono un’integrazione e una connettività estremamente aperta con le interfacce più diffuse, oltre a una connessione senza soluzione di continuità dell’automazione industriale o di qualsiasi sistema MES.

Il nuovo gruppo d’iniezione elettrico a quattro assi rappresenta un esempio molto innovativo della perfetta integrazione tra software e hardware (nella foto una pressa JE10800III-5200)

Connectivity Plus Fu Nanhong, ingegnere capo di Haitian International, spiega: “Forniamo ai clienti una famiglia di macchine intelligente aperta a tutte le possibilità, lasciando loro libertà di scelta riguardo ai partner per l’integrazione”. Ciò consente di integrare le presse Zhafir, altamente standardizzate, in processi automatizzati, celle e linee di produzione in base alle esigenze individuali del cliente, garantendo la massima flessibilità con l’obiettivo della maggiore produttività possibile.

Motion Plus Motion Plus rappresenta l’aggregazione di sviluppi nuovi e già consolidati per il controllo intelligente dei movimenti. “A un primo sguardo potrebbe sembrare nulla di spettacolare, ma dato l’enorme potenziale produttivo e la capacità di servizio, questo progresso tecnologico sta assumendo un nuovo significato”, afferma Fu Nanhong. “Motion Plus combina hardware e software in una simbiosi ad alte prestazioni”.

Connectivity plus si contraddistingue per: - interfacce di comunicazione versatili e funzioni di integrazione dei dispositivi; - protocolli di interoperabilità e modelli informativi per il coordinamento della pressa a iniezione con attrezzature periferiche e celle di automazione; - business to machine: integrazione nei sistemi di gestione verticali; - architettura unificata OPC: interoperabilità di serie per uno scambio dati sicuro e affidabile nell’ambito dell’automazione industriale; - maggiore compatibilità dei dati, con la possibilità di convertire i dati eterogenei generati dai computer di ultima generazione.

W

GINOCCHIERA OTTIMIZZATA E NUOVO GRUPPO DI INIEZIONE Nonostante non si registrino enormi progressi tecnologici nella serie Zhafir, anche perché soggetta a un continuo sviluppo, la tecnologia elettrica di terza generazione è ancora più orientata al cliente grazie al design ottimizzato della chiusura a ginocchiera e a un nuovo gruppo di iniezione, soprattutto nei modelli di grande tonnellaggio.

Un esempio molto innovativo è dato, in particolare, dal nuovo gruppo d’iniezione elettrico a quattro assi. “Qui si può vedere la perfetta interazione tra software e hardware”, sottolinea Fu Nanhong. “La sfida consisteva nel sincronizzare il software e l’hardware per i movimenti di tutti e quattro gli assi. La tecnologia di controllo multiasse si basa su azionamenti diretti a servo coppia. Ciò è possibile soltanto se si dispone di componenti estremamente potenti, affidabili ma anche flessibili, comandati da un sistema di controllo intelligente”.

Tra le soluzioni elettriche, risulta particolarmente indicata per le applicazioni medicali la pressa VE1200IIII-300, una Venus serie III che si contraddistingue, oltre che per essere appunto completamente elettrica, per dinamicità, massima precisione e risparmio energetico fino al 70%, mentre la pressa ZE2300F-830, una Zeres serie F con azionamento elettrico integrato, costituisce la giusta soluzione dinamica per la produzione di imballaggi.

UNO SGUARDO AL FUTURO

Standardizzazione su misura: i processi efficienti e intelligenti per realizzare grandi serie contribuiscono a standardizzare e a rendere più economica la produzione di componenti personalizzati

MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

“I processi efficienti e intelligenti per la produzione di grandi serie contribuiscono a standardizzare e rendere più economica la produzione di componenti personalizzati”, afferma Nanhong.

“Potremmo anche chiamarla standardizzazione su misura”. Tutto questo apre prospettive completamente inedite per il costruttore: “Gli azionamenti personalizzati, il software intelligente e l’esclusivo potenziale produttivo del Gruppo Haitian ci permettono di pensare ancora più in grande in termini di azionamenti elettrici e di ulteriore ampliamento della gamma delle presse elettriche, mantenendo comunque un prezzo assolutamente interessante, specialmente nella fascia dei grandi tonnellaggi e, soprattutto, con l’offerta di gruppi d’iniezione grandi e convenienti”, conclude Fu Nanhong.

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LINEE DI TRASFORMAZIONE

EVENTI ARBURG ONLINE

ESSERE PRESENTI SENZA ESSERE “IN PRESENZA” SFRUTTANDO LE PIATTAFORME DI COMUNICAZIONE ONLINE, ARBURG HA RECENTEMENTE PRESENTATOLE SUE ULTIME NOVITÀ IN CAMPO MEDICALE E LANCIATO UN NUOVO FORMAT DIGITALE CON CUI TRATTERÀ VARI ARGOMENTI INERENTI LA TRASFORMAZIONE DELLE MATERIE PLASTICHE

L

a pandemia di Covid-19 ha costretto le aziende ad annullare molti (se non tutti) dei propri eventi “in presenza”, ma quasi sempre la tecnologia è riuscita ad andare in loro aiuto consentendo di riprogrammarli

attraverso le varie piattaforme di comunicazione online che in questi mesi si sono diffuse come nuovi luoghi d’incontro virtuale, così da non perdere del tutto il contatto con clienti, fornitori e partner. Nelle ultime settimane il costruttore tedesco Arburg ha sfruttato con successo tale possibilità e ha organizzato due appuntamenti importanti per presentare i propri sviluppi per il settore medicale e lanciare un nuovo format digitale, attraverso il quale tratterà da diverse angolazioni la lavorazione delle materie plastiche.

ARBURG SUMMIT: MEDICAL 2020

Oltre 400 partecipanti hanno seguito l’edizione online di “Arburg Summit: Medical 2020”

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Le tendenze delle tecnologie per il settore medicale sono state presentate il 19 novembre 2020 all’Arburg Summit: Medical 2020, che paradossalmente, proprio grazie al formato digitale, ha registrato il doppio delle presenze rispetto all’edizione del 2019. Più di 400 partecipanti si sono collegati da oltre 40 paesi per informarsi sugli sviluppi tecnologici attuali, le applicazioni e le visioni più innovative, oltre che

per scambiarsi opinioni con i numerosi esperti di tecnologie medicali. L’evento si è articolato in dodici conferenze che hanno analizzato i tre suddetti temi principali (“soluzioni”, “innovazioni” e “visioni”), cui è seguita una tavola rotonda.

Ad arricchire il programma hanno contribuito discussioni di esperti e presentazioni di prodotti in diretta dal Customer Center dell’azienda, a Lossburg.

Le conferenze sono state raccolte in quattro sessioni simultanee con la presenza di esperti e ciascuna si è articolata in tre conferenze incentrate rispettivamente su “soluzioni”, “innovazioni” e “visioni”. Gli argomenti sul tavolo hanno spaziato dai metodi per la produzione di parti stampate a iniezione in silicone liquido (LSR) alle sfide del settore sanitario, dai dettagli del regolamento Medical Device Regulation (MDR) ai metodi digitali per la documentazione integrata dei componenti, senza tralasciare esempi applicativi di strumenti innovativi ad alte prestazioni e produzione additiva di dispositivi implantologici personalizzati. Nel corso MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

delle conferenze, molti partecipanti hanno colto l’opportunità di porre domande via chat ai relatori.

Il programma è stato completato da tre “Live Breakout Boxes”, ossia discussioni dal vivo nelle quali sono stati sviscerati argomenti come la produzione in camera bianca, la lavorazione di LSR e la produzione additiva, con l’intervento di due esperti di Arburg per ciascuno degli argomenti trattati. Inoltre le telecamere hanno accompagnato i partecipanti nelle presentazioni dal vivo di applicazioni come, per esempio, la produzione di maschere in silicone liquido su una pressa Allrounder 570 A elettrica. Dallo scoppio della pandemia, Arburg e i suoi partner hanno sviluppato il progetto e avviato la produzione delle maschere in tempi record.

Una versione in acciaio inossidabile della pressa elettrica Allrounder 370 A è inoltre stata utilizzata per dare dimostrazione di come la tecnologia della camera bianca sia anche adatta a produrre in serie componenti come i supporti degli aghi delle penne per insulina. Infine, una Freeformer 300-3X è stata utilizzata per dimostrare la produzione additiva di impianti riassorbibili.

ARBURGXVISION: UN DEBUTTO DI SUCCESSO “Produzione di parti in plastica a 0 ppm (cioè con zero pezzi di scarto)” è stato il titolo della prima puntata di arburgXvision, il nuovo programma trasmesso dalla web TV di Arburg. Il 28 gennaio 2021, circa 600 operatori da oltre 30 paesi hanno potuto ricevere informazioni sulla produzione

Un momento della prima puntata di “arburgXvision”

di parti in plastica senza difetti partecipando a un evento live interattivo della durata di due ore.

I principali esperti e i direttori generali di Arburg, Gerhard Böhm e Guido Frohnhaus, sono apparsi nella veste di ospiti nello studio televisivo allestito all’interno dell’azienda. Inoltre, è stato realizzato un collegamento in diretta dal Customer Center di Lossburg.

“Processi di produzione perfetti e qualità impeccabile dei prodotti sono obiettivi interdipendenti”, ha dichiarato Gerhard Böhm, sottolineando che la qualità fa parte del DNA dell’azienda da quasi un secolo. Nel corso della prima discussione con gli esperti, il direttore generale di Arburg ha descritto come l’automazione sia in grado di eliminare gli errori umani, migliorare la qualità delle parti prodotte e assicurare l’affidabilità del processo.

In qualità di partner tecnologico e di sistema, Arburg può occuparsi di tutti gli aspetti della gestione dei progetti, dalla pianificazione alla messa in servizio delle macchine, contribuendo con le sue competenze, e in collaborazione con i partner, a fornire soluzioni “chiavi in mano” che da un punto di vista tecnico e commercia-

le rispondono perfettamente alle esigenze dei trasformatori. In questo processo, i clienti Arburg beneficiano di una tecnologia di alto livello delle macchine e di un concetto di produzione verticale integrata con i sistemi di controllo, il gestionale MES e i sistemi di automazione, nonché del vasto know-how dell’azienda nel campo della digitalizzazione.

La seconda parte della giornata tematica si è concentrata sul controllo di processo per ottenere parti senza difetti. “0 ppm è il Santo Graal, praticamente irraggiungibile. Ma qui sta anche la sfida”, ha sottolineato Guido Frohnhaus. Il direttore generale della divisione Technology & Engineering ha illustrato nei dettagli ciò che le macchine “intelligenti” e collegate in rete sono in grado di fare, dalla gestione affidabile di complesse attività di stampaggio a iniezione all’implementazione di processi flessibili con lotti composti da un solo articolo. A titolo di esempio, Frohnhaus ha descritto con dovizia di particolari i sistemi di assistenza “aXw Control ScrewPilot” e “aXw Control PressurePilot”, che consentono di regolare le fasi di iniezione e decelerazione delle macchine.

Technology Days

Due giorni in più per essere ancora più sicuri Dopo aver posticipato i Technology Days, riprogrammandoli dal 9 al 12 giugno 2021, Arburg ne ha esteso la durata di altri due giorni per renderli ancora più sicuri in chiave “Covid free” e, dunque, l’evento aprirà i battenti il 7 giugno.

Lo scorso settembre era stata presa la decisione che, nell’attuale situazione pandemica, l’edizione 2021 sarebbe stata spostata dal tradizionale periodo di marzo a poco prima dell’inizio dell’estate.

Nulla cambierà riguardo alla formula dell’evento, che sarà ancora un’occasione per toccare con mano la tecnologia e instaurare contatti personali, ma i partecipanti dovranno registrarsi in anticipo e una volta sul posto saranno suddivisi in piccoli gruppi, ciascuno assistito da un consulente che li guiderà in visita all’azienda nell’orario preventivamente concordato. Questa soluzione è stata pensata da Arburg per evitare assembramenti, fiduciosa nel fatto che entro il prossimo giugno la situazione sanitaria sarà cambiata in meglio, grazie anche al programma di vaccinazione già in corso.

Macchine, sistemi chiavi in mano e prodotti e servizi digitali sa-

ranno esposti nei Customer Center, Prototyping Center, Efficiency Arena e Training Center, oltre che nei reparti di assemblaggio. Infine, saranno presentati numerosi esempi di applicazioni relative all’economia circolare, alla conservazione delle risorse, alla digitalizzazione e al portale dedicato ai clienti.

Un momento di una delle passate edizioni dei Technology Days

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LINEE DI TRASFORMAZIONE

SOFFIATRICI PLASTIBLOW PER COSMETICA E PROFUMERIA

DOVE LE PRESTAZIONI E L’ESTETICA DIVENTANO UNA COSA SOLA IL SETTORE DEI COSMETICI E DEI PROFUMI È PARTICOLARMENTE ESIGENTE QUANDO SI PARLA DI CONTENITORI E IMBALLAGGI, CHE DEVONO GARANTIRE SIA LA CAPACITÀ DI PRESERVARE LE PROPRIETÀ DEL CONTENUTO SIA L’ESTETICA, IN GRADO DI ATTIRARE IL CONSUMATORE. SENZA DIMENTICARE LA PRODUTTIVITÀ

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a tecnologia di estrusione-soffiaggio viene oggi utilizzata per produrre corpi cavi, vasetti e tubi per diversi cosmetici e prodotti per l’igiene personale, quali: shampoo, creme e lozioni, tinture per capelli, detergenti, deodoranti, prodotti in stick, mascara, bagnoschiuma, soluzioni per lenti a contatto, collirio, fondotinta, talco, creme solari ecc. Le materie plastiche, infatti, stanno prendendo sempre più quota nel settore dei cosmetici e dei profumi, oltre che nel campo dell’igiene personale, grazie alla grande versatilità che consentono nel design di flaconi e contenitori e alla infrangibilità. I produttori di cosmetici, dal canto loro, richiedono macchinari versatili e adatti alla produzione di contenitori dal gradevole aspetto estetico e in grado di garantire la qualità del prodotto nel tempo.

A fronte di queste molteplici esigenze, le soffiatrici di Plastiblow sono in grado di assicurare, tra le altre prestazioni, tolleranze di spessore precise e tempi molto ridotti di cambio colore, particolarmente importanti nella

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Flacone per shampoo con struttura a due strati (deco) realizzato con una soffiatrice a 10+10 cavità: la PB26ED-1200 della foto di apertura

produzione di contenitori per cosmetica e profumeria.

La gamma di macchine del costruttore comprende diversi modelli, a stazione singola o doppia, e teste singole o multiple, per l’estrusione monostrato e multistrato. L’interesse per le nuove macchine ad azionamento elettrico di Plastiblow per la produzione di contenitori destinati al settore cosmetico è dovuto soprattutto all’assenza di attuatori idraulici, che evita qualsiasi contaminazione da prodotti estranei e dall’ambiente e consente di utilizzare le macchine in locali sterili ad atmosfera controllata.

Le soffiatrici odierne di Plastiblow sono il risultato di un progetto meccanico sviluppato dall’azienda fin dall’inizio degli Anni Ottanta e caratterizzato dal movimento elettrico del carro, dall’assenza di centraline idrauliche e dalla sostituzione dei cilindri idraulici con servomotori. Questi miglioramenti hanno assicurato diversi vantaggi: precisione dei movimenti, diminuzione degli scarti di produzione, riduzione dei costi operativi e di manutenMACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

Soffiatrice PB15ED-800 a 6+6 cavità, per la produzione di flaconi cosmetici

zione, mitigazione dell’impatto ambientale grazie all’assenza di fluidi idraulici e alla ridotta rumorosità.

SOLUZIONI IDEALI PER LA COSMETICA Le soffiatrici elettriche sono particolarmente apprezzate dai trasformatori che operano nel campo dei cosmetici e aspirano a produrre flaconi di piccole dimensioni ma dall’eccellente finitura, molto simile al vetro. Infatti, Plastiblow ha ottenuto eccellenti risultati con macchine a più impronte per PETG e PET e con l’utilizzo di teste brevettate, il cui design consente un’ottima distribuzione dei flussi senza punti di ristagno e senza le conseguenti bruciature del materiale.

I flaconi multistrato offrono caratteristiche specifiche impossibili da ottenere con un solo materiale. Per esempio, alcuni trasformatori producono bottiglie coestruse con una struttura a due strati (in cui quello esterno viene solitamente chiamato “deco” o “co-layer”), dando vita a contenitori con ricercate caratteristiche estetiche e tattili (per esempio morbidezza al tatto) e impiegando il costoso additivo necessario solo nel sottile strato esterno. Nei casi in cui occorra aggiungere un effetto barriera per evitare la dispersione di profumi o aromi, o per preservare i

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prodotti esposti all’aria e di conseguenza all’ossidazione, i flaconi dei cosmetici possono avere una struttura fino a sei strati.

Plastiblow ha inoltre sviluppato macchine a corsa lunga particolarmente adatte al settore dei cosmetici, dove è richiesta un’elevata produttività. Queste soffiatrici consentono ritmi di produzione che in precedenza erano alla portata solo delle macchine rotative, con il vantaggio aggiuntivo di produrre flaconi perfettamente finiti e con collo calibrato.

Per il confezionamento, il costruttore sviluppa soluzioni personalizzate in base alle esigenze

dei singoli trasformatori: combinazioni di movimentazione mediante trasportatori o manipolatori con movimento rotativo o multiasse, il tutto controllato da logiche personalizzate con microprocessore o PLC. Infine, per il controllo di qualità dei flaconi, Plastiblow offre diversi dispositivi da installare a bordo macchina: tester per la verifica della tenuta, dispositivi per il rilevamento della presenza di ostruzioni in corrispondenza del collo e di collassamenti assiali, sistemi di pesatura in linea, strumenti per il controllo degli scarti e l’ispezione visiva mediante fotocamere digitali.

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LINEE DI TRASFORMAZIONE

INTERVISTA A BAUSANO & FIGLI

OPEN DAY DIGITALE: VA IN SCENA LA RIORGANIZZAZIONE PRODUTTIVA PER IL FUTURO DELL’ESTRUSIONE UN EVENTO ONLINE, L’OPEN HOUSE DI BAUSANO & FIGLI SVOLTASI IL 10 DICEMBRE 2020, È DIVENTATO LO SPUNTO PER UNA “CHIACCHIERATA” CON ALESSANDRO RUOTOLO SU RIORGANIZZAZIONE PRODUTTIVA E AZIENDALE, DIGITALE, TECNOLOGIA E MERCATO: TUTTI TEMI PREGNANTI, DA AFFRONTARE SENZA CHE I TEMPI DIFFICILI ABBIANO IL SOPRAVVENTO DI LUCA MEI

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opo aver recentemente rinnovato immagine e comunicazione istituzionali e di prodotto, con l’evento virtuale del 10 dicembre scorso Bausano ha voluto offrire ancora una volta la dimostrazione di come sa essere al passo con i tempi e trasformare le difficoltà in opportunità, sfruttando al meglio le possibilità concesse da questi tempi incerti per raggiungere, comunque, i propri clienti in ogni parte del mondo.

In tale occasione, è stata mostrata in funzione la linea MD 92/25 per la granulazione di PVC espanso nell’innovativa configurazione Nextmover. Innovazione, applicata per la prima volta a un estrusore bivite controrotante, che garantisce un consumo energetico inferiore fino al 35% rispetto alle soluzioni tradizionali.

L’evento si è rivelato una fucina di novità tecnologiche, commerciali e applicative che hanno fatto risuonare la loro eco in ogni parte del mondo, stuzzicando la curiosità dei partecipanti, compre-

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so chi scrive, e offrendo lo spunto per l’intervista ad Alessandro Ruotolo, direttore della sala prove di Bausano, proposta in queste pagine.

EVENTI ONLINE COME QUELLO CHE AVETE ORGANIZZATO IL 10 DICEMBRE 2020 SI STANNO AFFERMANDO COME UN NUOVO MODUS OPERANDI IN OGNI SETTORE E SONO UN CHIARO SEGNO DEI TEMPI CHE STIAMO VIVENDO. QUINDI LA PRIMA DOMANDA È QUASI D’OBBLIGO: COME AVETE RIORGANIZZATO LA VOSTRA ATTIVITÀ ALLA LUCE DELLA PANDEMIA DI COVID-19?

“In primo luogo, la nostra priorità è stata la sicurezza di tutti i collaboratori: abbiamo intensificato le attività di sanificazione degli ambienti, messo a disposizione i necessari DPI (Dispositivi di Protezione Individuale, ndr) e incentivato, laddove possibile, lo smart working. Inoltre, tutti gli uffici sono attualmente in fase di ristrutturazione, al fine

di trasformare gli open space in stanze singole e ampliare le sale riunioni.

Per quanto riguarda l’installazione delle macchine presso i nostri clienti, il periodo di lockdown è stato sicuramente un acceleratore per la digitalizzazione dei nostri servizi. In tal senso, abbiamo sviluppato un’App ad hoc, Acty, che ci ha permesso di effettuare sia collaudi che avviamenti

Un dettaglio dello Smart Energy System per il riscaldamento a induzione del cilindro, che permette di risparmiare fino al 35% di energia

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La linea MD 92/25 (raffigurata anche nella foto di apertura) presentata durante l’open day online del 10 dicembre 2020

da remoto. Si tratta di un’applicazione interattiva che, abbinata a occhiali 3D, consente ai nostri tecnici, da un lato, di mostrare le funzionalità della linea al cliente che ne dovrà accettare la spedizione. Dall’altro, di fornire assistenza ed eseguire lo startup anche di linee complesse, grazie alla realtà aumentata. Un passo importante che, anche in futuro, renderà meno necessari alcuni spostamenti, con ricadute positive in termini di risparmio di tempo e risorse”.

PIÙ IN DETTAGLIO, INVECE, COM’È ANDATA L’OPEN HOUSE VIRTUALE DEL 10 DICEMBRE E QUALI RISCONTRI TECNOLOGICI E DI MERCATO VI HA DATO? “Il virtual open day del nostro Digital Lab ha riscontrato un grande consenso. Sono stati più di 150 i partecipanti da tutto il mondo, che hanno interagito ponendo diverse domande durante la sessione Q&A. Siamo rimasti, dunque, piacevolmente colpiti dalla risposta positiva del pubblico, che ha confermato l’interesse per le future iniziative in questa nuova modalità.

A livello tecnologico, l’open day ha rappresentato l’occasione per presentare lo Smart Energy System, l’innovativo sistema di riscaldamento a induzione del cilindro, che, oltre a essere più reattivo, veloce e preciso, permette di ottenere un risparmio energetico fino al 35% rispetto al tradizionale sistema con resistenze a fascia in ceramica”.

IN QUELL’OCCASIONE AVETE PRESENTATO IN FUNZIONE LA LINEA MD 92/25 PER LA GRANULAZIONE DI PVC ESPANSO. QUALI SONO LE SUE CARATTERISTICHE TECNICHE DI PUNTA? “Nel corso dell’evento online, la linea con estrusore bivite 92/25 nella configurazione Nextmover ha raggiunto livelli di produttività pari a 600 kg/ora, con granuli perfettamente gelificati e di elevata qualità. Tra le sue caratteristiche tecniche di punta, che hanno permesso di ottenere questo risultato, figura il sistema di trasmissione con tecnologia brevettata Multidrive, comune a tutti i nostri estrusori bivite e in grado di ridurre lo stress sia dell’albero motore che di ingranaggi e viti, ripartendo lo sforzo torcente su due coppie di motori. L’estrusore, infatti, è azionato da quattro motori asincroni trifase, ciascuno da 15 kW di potenza installata. Sono collegati a riduttori con rapporto di riduzione pari a 41,5 e la loro gestione è affidata a un unico inverter.

Il profilo delle viti, cuore dell’impianto, è stato appositamente studiato per ottimizzare la lavorazione del materiale testato: il PVC flessibile espanso per calzature. Il loro interno è forato, in modo da consentire la circolazione dell’olio di termostatazione. La temperatura di quest’ultimo è regolabile dal pannello di comando dell’estrusore, fino a MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

un massimo di 150°C. Sul cilindro, realizzato in acciaio nitrurato come le viti e riscaldato tramite l’innovativo sistema a induzione, è previsto un foro per il degasaggio. In tal senso, sul basamento è montata una pompa da vuoto ad anello liquido da 4 kW, 120 m3/ora di aria e 33-900 mbar, utilizzata per degasare il prodotto già parzialmente gelificato a una distanza dalla bocca di alimentazione di circa 2/3 della lunghezza del cilindro. Inoltre, Il sistema di degasaggio è dotato di un doppio barilotto di condensa, che permette un’agevole pulizia senza la necessità di interrompere il processo di estrusione.

Il collettore e la testa di granulazione sono dotati di tre resistenze metalliche da 2 e 2,5 kW. Il granulatore presenta tre file di fori da 3 mm di diametro e, sul retro, un’ogiva distribuisce e accelera uniformemente il materiale nel collettore, prima dell’uscita dalla testa.

Infine, in merito agli accessori di fine linea, la taglierina è dotata di un sistema a tre lame montate su una testa flottante. Un sistema che permette alla lama di esercitare una pressione costante sulla testa granulatrice, ne semplifica la regolazione e minimizza le differenze dimensionali tra i granuli. Il motore della taglierina è da 2,2 kW, gestito mediante inverter direttamente dal pannello di controllo dell’estrusore”.

QUESTO MODELLO SI BASA SULLA NUOVA CONFIGURAZIONE NEXTMOVER, CHE STA CONTRADDISTINGUENDO PROGRESSIVAMENTE TUTTE LE VOSTRE LINEE. CHE COSA CARATTERIZZA QUESTA “PIATTAFORMA TECNOLOGICA” A LIVELLO DI SISTEMA DI CONTROLLO?

“Il nuovo Digital Extruder Control 4.0, è un sistema di controllo integrato dotato di schermo multitouch capacitivo da 21 pollici, progettato per verificare i principali parametri connessi al processo di estrusione ed effettuare uno screening energetico continuo di tutto l’impianto. È possibile, per esempio, regolare e monitorare, anche da remoto, la velocità dell’estrusore e della taglierina, singolarmente oppure in modalità “sincro”, ed elaborare e salvare ricette di lavorazione, reperibili e reimpostabili con un semplice click.

Il Digital Extruder Control 4.0 è altresì in grado di misurare tutti i flussi di consumo energetico, al fine di sviluppare report e grafici in tempo reale, a favore di un’analisi estremamente precisa dei consumi in ogni fase del ciclo produttivo. Infine, consente di predisporre piani di intervento, in ottica di manutenzione preventiva e predittiva”.

IN GENERALE, COME STA ANDANDO IL MERCATO A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE, SFERZATO COM’È DALLA CRISI SANITARIA ED ECONOMICA? “Con nostra sorpresa, il mercato nazionale e internazionale ha avuto un’ottima tenuta: stiamo infatti registrando ordini in crescita rispet-

Alessandro Ruotolo mentre gestisce la linea MD 92/25 dal pannello di controllo

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LINEE DI TRASFORMAZIONE

to allo stesso periodo dello scorso anno, sia in termini di nuove linee che di ricambistica. Il 2020 è stato un anno di risultati positivi, soprattutto con riferimento al secondo semestre, anche nelle filiali in Brasile e India, che servono i rispettivi mercati locali.

Ciò che tuttavia è cambiato è la necessità di un approccio più flessibile alla produzione, che consenta di cogliere rapidamente nuove opportunità di mercato. Un’esigenza che abbiamo soddisfatto con l’introduzione di un servizio di noleggio operativo delle linee di estrusione dedicate alla produzione di granuli, con l’obiettivo, da un lato, di sostenere senza appesantire le linee di credito e, dall’altro, di garantire un “lead time” ridotto, essenziale per le realtà che devono far fronte a picchi di lavoro e per le aziende che intendono diversificare la loro attività”.

COME VEDETE IL FUTURO DELL’ESTRUSIONE E COME INTENDETE AFFRONTARLO E CONTRIBUIRE A COSTRUIRLO?

QUALI SONO LE NOVITÀ CHE PROPORRETE NEI PROSSIMI MESI?

“In Bausano crediamo che il modo di concepire la produzione e il consumo di plastica, così come lo conosciamo oggi, debba radicalmenLaborplast-MacPlas HR.pdf

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te cambiare affinché l’intero ciclo di cui facciamo parte possa essere realmente sostenibile e replicabile nel tempo. Il costo dell’intero processo di realizzazione e fruizione dei prodotti plastici deve essere valutato non più solamente in termini economici, ma soprattutto di impatto ambientale.

Nell’interpretare questa esigenza, ci stiamo fortemente impegnando per potenziare il risparmio energetico dei macchinari, poiché i consumi costituiscono una delle principali voci di spesa di chi si occupa di estrusione e una loro riduzione contribuisce anche a una significativa salvaguardia delle risorse impiegate. I motori a elevata efficienza e il sistema di riscaldamento del cilindro a onde elettromagnetiche della nuova generazione di estrusori MD Nextmover sono solo alcune delle innovazioni tecnologiche che abbiamo sviluppato in tal senso”.

“Tra le ultime novità spicca la rinnovata gamma E-GO di estrusori monovite per la produzione di tubi in poliolefine, ideali per un’ampia varietà di

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Operatori video riprendono la linea Bausano in funzione durante il virtual open day di dicembre

applicazioni, dall’edilizia alle infrastrutture, con la realizzazione di reti idriche, elettriche e gasdotti, dall’agricoltura al medicale, fino all’industria mineraria, petrolifera e all’auto. Allo stesso modo, il 2021 ci vedrà impegnati anche nel potenziare le linee bivite dedicate alla produzione di tubi in PVC. Gli obiettivi sono un superiore efficientamento e l’ottimizzazione dei processi delle macchine, al fine di assicurare estrusi sempre più precisi e di qualità ai nostri clienti”.

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NEWS 40 ANNI CON ST BLOWMOULDING

Al centro della scena nella tecnologia di soffiaggio ad aspirazione “Sono stati 40 anni di obiettivi, scelte e cambiamenti talvolta audaci, d’impegno costante e tante soddisfazioni. Un ringraziamento speciale va a chi in questi anni ha creduto in noi: i nostri partner e clienti che ci hanno onorato con la loro fiducia, i dipendenti e tutti i professionisti che con la loro passione e competenza hanno contribuito a rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo”.

Con queste parole il management di ST BlowMoulding ha celebrato a fine 2020 il quarantennale di attività dell’azienda costruttrice di soffiatrici con tecnologia ad aspirazione, nata nel 1980.

Uno dei più grandi successi dell’azienda, oggi tra i principali costruttori di impianti con tecnologia ad aspirazione, è rappresentato dalle soffiatrici Aspi, di cui sono stati venduti oltre 140 modelli in poco più di 10 anni di produzione. Anche in campo tecnologico non sono mancate grandi innovazioni, come il sistema 4WDS per il controllo radiale dello spessore del parison e i dispositivi D-Print e W-Print per la marcatura del parison stesso.

Inoltre, nel corso degli ultimi anni la presenza di ST BlowMoulding si è fatta sempre più consistente nel settore dell’imballaggio industriale, grazie all’incremento della realizzazione di soffiatrici per la produzione di IBC (Intermediate Bulk Container) e di macchine con tecnologia Parison Transfer per la produzione di fusti L-Ring, come la ECT 880 CoEx3. Oggi l’azienda monzese conta oltre 400 macchine vendute in tutto il mondo e un investimento sempre maggiore nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie.

Soffiatrice ECT 880 CoEx3 con tecnologia Parison Transfer per la produzione di fusti L-Ring

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Unilog B8 ottimizzato

Presse al sicuro nell’era dell’accesso remoto L’ultima generazione di presse di Wittmann Battenfeld con controllo Unilog B8 è stata sviluppata per garantire un accesso remoto sicuro grazie a un firewall ottimizzato e a molte funzionalità di sicurezza aggiuntive, offrendo quindi un elevato livello di sicurezza informatica. L’opzione Wittmann 4.0 estende il sistema Unilog B8 con l’aggiunta del controllo separato delle celle di produzione mediante Wittmann 4.0 Router, che svolge attività di comunicazione e funzioni di protezione.

Una di queste funzioni è il firewall esterno ottimizzato per le presse a iniezione. In questo modo, Wittmann 4.0 Router protegge il sistema di controllo della macchina dal mondo esterno. Diversamente dai PC, i sistemi di controllo delle presse non possono essere aggiornati e dotati automaticamente delle patch di sicurezza più recenti. Gli aggiornamenti devono passare attraverso un elaborato e lungo processo di verifica eseguito dal produttore. Di conseguenza, un eventuale malware ha tutto il tempo di sfruttare le falle dei sistemi operativi già individuate e non ancora riparate. Un esito possibile è l’uso improprio dei sistemi di controllo della macchina tramite attacchi DoS (Denial of Service), che nel peggiore dei casi causano il guasto del sistema di controllo e quindi l’interruzione della produzione.

Wittmann 4.0 Firewall è ottimizzato per l’uso nelle isole di stampaggio e presidia tutte le porte che non sono dedicate alla comunicazione esterna essenziale della pressa e delle periferiche collegate. I processi di comunicazione consentiti sono inoltre soggetti a continui test di plausibilità: ad esempio, quando il volume dei dati di comunicazione supera il normale livello previsto, si potrebbe essere in presenza di un attacco DoS, che viene interrotto da un intervento immediato del firewall.

Un altro aspetto della sicurezza è rappresentato dall’aggregazione dei server OPC-UA della pressa e delle periferiche nel Wittmann 4.0 Router. Pertanto, la comunicazione tra un client di dati esterno e la periferica (o la pressa) all’interno dell’isola avviene esclusivamente tramite un server di aggregazione nel sistema Wittmann 4.0 Router. Tutte le

Rappresentazione schematica di un’isola di stampaggio con protezione informatica delle celle di lavoro

richieste da parte di client esterni vengono trattate direttamente all’interno del router senza venire trasmesse ai dispositivi fisici.

Wittmann 4.0 Router incorpora una procedura di avvio sicuro che consente l’aggiornamento automatico del sistema operativo, purché l’aggiornamento abbia un certificato Wittmann, impedendo l’installazione di falsi aggiornamenti che potrebbero aggirare i sistemi di sicurezza installati.

Sistema NexPET di Husky

Produzione più flessibile di preforme in PET Il sistema NexPET, per lo stampaggio di preforme in PET di medio volume, è stato lanciato da Husky Injection Moulding Systems per supportare l’introduzione rapida ed economica nel mercato di nuove applicazioni.

NexPET può ospitare stampi fino a 48 cavità, riduce fino al 25% i tempi di cambio stampo e consente l’utilizzo di viti di diverso diametro per massimizzare la flessibilità produttiva. Il sistema di chiusura Reflex PET permette l’ottimale distribuzione della forza di chiusu-

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La pressa IntElect S installata presso il Fraunhofer Institute IPK

Sumitomo (SHI) Demag e Fraunhofer Institute IPK

Superare le inefficienze del microstampaggio a iniezione In qualsiasi produzione automatizzata di componenti di precisione il controllo qualità svolge un ruolo cruciale, ma la necessità di eseguirlo con estrema precisione può provocare colli di bottiglia nel processo produttivo.

Lo stampaggio a iniezione di componenti ottici, in particolare, è tipicamente soggetto a inefficienze derivanti dai continui controlli, che a loro volta si ripercuotono sull’intera produzione e si traducono in un significativo allungamento dei tempi di ciclo.

Nello stampaggio veloce ogni frazione di secondo risparmiata sui tempi di ciclo è importante. Per questo, dalla collaborazione tra Sumitomo (SHI) Demag e Fraunhofer Institute IPK nascerà un sistema di controllo in linea economico per ispezionare il 100% di componenti e microcomponenti di precisione stampati a iniezione ad alta velocità. L’approccio adottato da Fraunhofer Institute IPK, basato su tecnologie di misurazione mediante raggi X e tomografia computerizzata, appare molto promettente. A sostegno di questa collaborazione di ricerca, Sumitomo ha fornito all’istituto una pressa elettrica ad alta velocità IntElect S equipaggiata con automazione e nastro trasportatore.

La serie Speed di macchine completamente elettriche, attualmente disponibile nella gamma da 50 a 180 tonnellate, è concepita specificamente per applicazioni ad alta velocità con tempi di ciclo inferiori a 5 secondi. Ampiamente impiegata nei settori medicale ed elettronico, così come in altri comparti che richiedono livelli di precisione elevati, questa serie si adatta al programma di ricerca e sviluppo messo a punto dai due partner.

“Oltre a valutare l’attuale panorama del mercato, abbiamo rilevato la necessità di una soluzione per lo stampaggio di preforme in PET che fosse più flessibile e adattabile”, ha affermato Robert Domodossola, presidente della divisione imballaggi rigidi di Husky

ra e massimizza la durata degli stampi, mentre comandi intuitivi e di facile utilizzo accelerano la configurazione del sistema, ottimizzano i tempi di attività e la gestione dell’energia e consentono il controllo centralizzato degli ausiliari.

Al risparmio energetico contribuisce anche un sistema adattativo, che regola automaticamente la pressione dell’olio in funzione delle specifiche applicazioni. Infine, il sistema è in grado di lavorare anche PET riciclato.

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L’azionamento elettrico della pressa rappresenta la base per l’ottimizzazione del processo, offrendo la possibilità di incrementarne la stabilità, migliorarne l’efficienza energetica e abbattere i tempi di ciclo. Inoltre, anche la tecnologia di misurazione svolge un ruolo determinante ai fini delle prestazioni dell’intero sistema di stampaggio. Il progetto di ricerca mira quindi a ottimizzare a 360° il processo di stampaggio a iniezione di microcomponenti e componenti di precisione e, in particolare, di quelli ottici.

Negri Bossi ed ElleBi Assemblaggi insieme

Stampaggio di custodie e ganci per mascherine Fin dall’inizio della pandemia molti trasformatori hanno convertito parte delle proprie produzioni per realizzare dispositivi di protezione individuale (DPI) e articoli funzionali a questi ultimi. È il caso di ElleBi Assemblaggi, azienda di Genova che stampa e assembla articoli in materiale plastico destinati prevalentemente ai settori edile e nautico. La società ha avviato la produzione di custodie e ganci per mascherine, utilizzando una pressa a iniezione da 65 tonnellate di Negri Bossi. Il progetto, sviluppato per rispondere alle richieste ospedaliere, è stato ideato e finanziato interamente dal trasformatore, che provvede direttamente anche alla distribuzione degli articoli prodotti alle aziende sanitarie locali.

Il progetto prevede lo stampaggio di una custodia per mascherine e del relativo gancio di supporto, studiati per garantire un utilizzo igienico della mascherina. La custodia, infatti, impedisce che la mascherina venga a contatto con superfici non perfettamente pulite, mentre il gancio, confezionato con la custodia, evita che la mascherina stia tutto il giorno appesa alle orecchie. La produttività a pieno regime è di 5000 pezzi al giorno. Negri Bossi, oltre ad aver fornito la macchina a iniezione, ha predisposto anche le periferiche per la deumidificazione del polimero, la granulazione e la termoregolazione dello stampo.

Alcuni esemplari delle custodie e dei ganci per mascherine realizzati da ElleBi Assemblaggi utilizzando una pressa a iniezione da 65 tonnellate di Negri Bossi

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AUSILIARI E COMPONENTI

NUOVO ROBOT DI STAR AUTOMATION EUROPE

ESTRARRE CON AGILITÀ COMPONENTI DI GRANDI DIMENSIONI SI CHIAMA XW-2000VI IL NUOVO MANIPOLATORE “EXTRALARGE” PROPOSTO DAL COSTRUTTORE DI ROBOT E AUTOMAZIONE CON SEDE ITALIANA A SANTA MARIA DI SALA (VENEZIA), PER INTERVENTI AGILI E PRECISI SULLE PRESSE PER LO STAMPAGGIO A INIEZIONE. A CUI SI AGGIUNGE LA NUOVA VERSIONE DEL CONTROLLORE STEC-520, ADESSO INSTALLATO SU TUTTE LE SUE MACCHINE XW-VI A CURA DI LUCA MEI

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l manipolatore automatico “extralarge” XW2000VI è stato recentemente introdotto da Star Automation Europe nella propria gamma per offrire un prodotto in grado di rispondere alle sfide “più grandi” nel campo dello stampaggio a iniezione. Questo modello, infatti, indicato per presse a iniezione con forza di chiusura tra 1600 e 2500 tonnellate, risulta ideale per l’estrazione dallo stampo di svariati articoli di grandi dimensioni in diversi settori industriali, dai paraurti ai cruscotti, dai bidoni ai cassonetti. Il robot è dotato di servomotori AC per gli azionamenti degli assi, mentre il ribaltamento al polso del braccio verticale è ottenuto mediante azionamento pneumatico.

Come suggerito dal nome del manipolatore, la corsa dell’asse verticale è pari a 2000 mm, ma

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sono disponibili anche versioni con corse di 2500 e 3200 mm, per assecondare esigenze quanto più ampie possibile in termini di tonnellaggio delle presse e di dimensioni del prodotto da estrarre.

Nonostante la stazza, il modello XW-2000VI è in grado di realizzare il ciclo di estrazione in meno di 3 secondi e un ciclo completo di lavoro in poco meno di 13 secondi.

Il confronto con i modelli precedenti della stessa taglia costruiti da Star Automation Europe, come quelli della serie TW, evidenzia come l’XW-2000VI assicuri livelli più elevati di stabilità e rigidità durante il movimento, che viene realizzato tramite cinghie dentate sugli assi orizzontale e verticale e tramite un sistema con pignone e cremagliera sull’asse trasversale, che in alcuni casi supera

Robot in costruzione

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i 5000 mm di lunghezza. La curvatura dell’estremità dell’asse orizzontale è stata ridotta del 38% rispetto al modello precedente, a fronte dello stesso carico, grazie a una rigidità migliorata e alla tecnica di saldatura adottata per gli assi orizzontale e trasversale, che hanno reso il robot capace di movimentare fino a 60 kg di carico senza che ciò influisca sulla vita in esercizio della macchina.

Per lo stesso motivo è stato ridisegnato anche il gruppo di ribaltamento all’estremità del braccio verticale, in modo da renderlo il più leggero possibile: il peso di questa unità, infatti, è stato ridotto del 54%, a vantaggio della sua installazione sulle macchine di processo. Infine, nonostante l’asse verticale non sia stato realizzato in alluminio, bensì in acciaio, il suo peso risulta comunque ridotto del 10% grazie a un nuovo design del profilo.

L’utilizzo dell’acciaio, invece, si traduce in un miglior livello di rigidità, con una riduzione del 42% delle curvature in direzione Y. Gli azionamenti di tutti gli assi sono stati installati nella stessa posizione per ottimizzare la loro disposizione e ridurre la lunghezza dei cavi. Inoltre, il box degli azionamenti è facilmente accessibile nel caso il robot debba essere dotato della piattaforma di manutenzione opzionale, che viene collocata sul lato dell’asse trasversale dove si trova la catena portacavi, rendendo così le operazioni di ispezione e manutenzione molto semplici.

STEC-520 MIGLIORATO A partire dal 2020 tutti i modelli della serie XWVI di Star Automation Europe sono gestiti dal controllore Stec-520A, una versione migliorata del precedente Stec-520, così come sono state mantenute e implementate le sue prestazioni in chiave di Industria 4.0, quali il monitoraggio della funzionalità e il controllo della produzione da remoto.

Fra le varie funzioni del controllore possono essere ricordate: - programmazione secondo due diverse modalità, sulla base delle necessità dell’utilizzatore: a “modi operativi” (una serie di operazioni preinstallate, che possono essere facilmente selezionate anche dagli operatori meno esperti); libera (creazione del programma a partire da zero), garantendo così un ampio grado di autonomia all’utilizzatore; - regolazione del ciclo di estrazione: velocità MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

La versione migliorata del controllore Stec-520 equipaggia adesso tutti i modelli della serie XW-VI

e accelerazioni degli assi verticale e orizzontale all’interno dello stampo vengono modificate automaticamente durante il ciclo del robot, inserendo il valore obiettivo del tempo di estrazione del prodotto; - autoregolazione degli estrattori: questa funzione calcola la sincronizzazione degli estrattori della pressa a iniezione sulla base degli ultimi dieci cicli e regola l’avanzamento degli stessi; - ottimizzazione delle velocità: l’accelerazione viene regolata automaticamente al valore più preciso sulla base del peso della piastra di presa e del prodotto, per garantire la miglior funzionalità del robot; - controllo delle vibrazioni sull’asse verticale, per una maggiore precisione di operazione, permettendo così una maggior fluidità di movimento ad alta velocità e una migliore stabilità al momento dell’estrazione; - impostazioni della sensibilità dei venturimetri, controllabile e modificabile direttamente dalla tastiera; - rilevazione delle collisioni e blocco immediato del robot, per evitare qualsiasi potenziale danno; possono essere impostati fino a cinque livelli di rilevazione e sensibilità, dentro e fuori lo stampo.

SEMPRE CONNESSI Con la nuova versione del controllore, Star Automation Europe punta a offrire un prodotto che sia del tutto rispondente agli standard di digitalizzazione industriale.

Per gli utenti che desiderano essere connessi in qualsiasi momento, da remoto, alla propria produzione, sono disponibili due applicativi.

Leanet-i è un programma che utilizza il protocollo di comunicazione OPC UA e consente di visionare tutte le informazioni riguardanti la produzione conservate nel controllore del robot, le quali vengono caricate in un server all’interno della rete aziendale. Tra le informazioni di produzione visionabili rientrano, per esempio,

Un dettaglio della catena portacavi del robot XW-2000VI

il rapporto di produzione sul totale prefissato, lo status del robot e la cronologia degli allarmi.

Quando queste informazioni vengono aggiornate all’interno del controllore, oppure al passare di un intervallo di tempo impostato dall’utente, i dati vengono trascritti in file CSV dedicati e caricati via FTP nella directory selezionata all’interno del server. Le informazioni, in seguito, possono essere visionate in una pagina web dedicata, rendendo il software indipendente dal sistema operativo o dal browser utilizzato dall’utente.

Per impartire al robot istruzioni (come, per esempio, modifiche del tempo di ciclo o delle corse degli assi) tramite connessione Ethernet, è invece disponibile il software PCS520, sviluppato dalla stessa Star Automation Europe.

Tra le sue funzionalità più importanti rientra la possibilità di inviare al robot un programma da caricare ed eseguire al termine di quello corrente una volta raggiunta la quantità di prodotto desiderata. Il programma è in grado di controllare da remoto le condizioni di lavoro del robot e, attraverso la raccolta di dati e la rilevazione degli eventuali errori del sistema, la telediagnostica risulta un efficace strumento di manutenzione preventiva. L’assistenza tecnica può raggiungere i robot installati in qualsiasi parte del mondo attraverso i loro indirizzi IP e guidare gli operatori alla soluzione dei problemi senza dover essere presente sul posto.

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AUSILIARI E COMPONENTI

LO SCOPO DELL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE SECONDO CAMPETELLA ROBOTIC CENTER?

CREARE NUOVI MODELLI DI BUSINESS DUE PAROLE CHIAVE CONTRADDISTINGUONO L’INDUSTRIA 4.0: INTERCONNESSIONE E AUTOMAZIONE. LA PRIMA INDICA, PER ESEMPIO, LA DISPONIBILITÀ DI INFORMAZIONI SUI DATI DI PROCESSO E SU QUALITÀ, POSIZIONE E DESTINAZIONE DEGLI ARTICOLI PRODOTTI. LA SECONDA RACCHIUDE L’EVOLUZIONE DELL’AUTOMAZIONE DALLA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE IN POI. CAMPETELLA ROBOTIC CENTER HA LA SUA DA DIRE IN ENTRAMBI I CONTESTI DI RICCARDO AMPOLLINI ED ERMANNO PEDROTTI

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on capita spesso d’essere al cospetto di un’azienda di famiglia dalla storia secolare. È il caso di Campetella Robotic Center che, dal 1897 a oggi, non ha mai smesso di porre uomini, competenze e attrezzature al servizio dello sviluppo che ha permesso il passaggio dall’artigianato all’industria, dapprima in ambito locale, quindi nazionale e poi globale. Tutto ciò ha permesso all’impresa marchigiana di divenire leader nella progettazione e nella fabbricazione di robot cartesiani e manipolatori per lo stampaggio a iniezione di materiali plastici e, di conseguenza, di essere scelta sempre più spesso come partner da importanti realtà industriali nazionali e internazionali.

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“Il 2018 è stato un anno entusiasmante, con l’acquisizione di diverse commesse per impianti robotizzati “chiavi in mano” che, oltre a gratificarci tecnicamente, hanno alzato notevolmente il fatturato. Ma anche il 2019 e pure il 2020 (nonostante la pandemia) sono stati soddisfacenti”.

Con tali parole d’esordio, Carlo Campetella, dirigente di Campetella Robotic Center, ha confermato di fatto la bontà dell’iniziativa europea “Industrie 4.0”, ove l’automazione industriale rappresenta la “leva” per creare nuovi modelli di business, a vantaggio sia della produttività sia della qualità del lavoro… anche - e forse soprattutto - nei periodi difficili come quello che stiamo vivendo. Senza dimenticare che in Campetella

Carlo Campetella, dirigente di Campetella Robotic Center, posa davanti a una delle moto da corsa usate per il motomondiale

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Robotic Center vive pure una sana contaminazione innescata da una passione di famiglia: il motociclismo sportivo.

“Diciamo che in famiglia c’è sempre stato un forte amore per i motori”, ha ammesso appunto Campetella. “In particolare, io ho ereditato questa passione al punto tale da creare una squadra che ha partecipato al motomondiale dal 2000 al 2008. Quest’attività ha comportato, tra l’altro, svariati studi sulle leghe leggere e sui rinforzi in fibra di carbonio per ottenere un buon rapporto tra leggerezza e robustezza. Ebbene, oggi stiamo applicando tutte queste esperienze alle nostre soluzioni robotizzate”.

Ed ecco svelato il senso della contaminazione pocanzi accennata, che, dalla ricerca del miglior rapporto tra peso e potenza su pista, trasla ora verso la ricerca del connubio più efficace tra leggerezza, rigidità e precisione nei robot cartesiani e nei manipolatori Campetella, al fine di padroneggiare al meglio le sempre più elevate accelerazioni e decelerazioni richieste dall’industria trasformatrice delle materie plastiche… e non solo.

UNA SFIDA CHE PARTE DA LONTANO La casa marchigiana realizza oggi robot cartesiani studiati in ottica modulare, con l’incrocio tra “allestimenti” e “famiglie meccaniche”, come pure integrazione di robot antropomorfi da inserire nelle isole di lavoro per ottimizzare differenti sistemi produttivi. Entrando un po’ più nel dettaglio, la gamma di “allestimenti” Campetella consiste in: • Prime Series: robot di piccola taglia, semplici e allo stesso tempo funzionali; • E-Series: robot di taglia piccola e media, con funzionalità avanzate e massima accuratezza di posizionamento; • X-Series: robot di taglia media e grande, dotati delle massime prestazioni in termini di funzionalità, velocità e controllo.

Per “famiglie meccaniche”, invece, si intendono: • CL, CO e CX, in cui la trave per l’estrazione dallo stampo è fissata a sbalzo dal lato opposto alla tramoggia della macchina a iniezione; il punto di forza di tale architettura risiede nell’assenza di problemi d’ingombro proprio sul lato della tramoggia; • ME, MC e GS; in questo caso il gruppo asse è vincolato frontalmente alla trave d’estrazione, in direzione X, rendendo l’architettura intrinsecamente esente da problemi di collisione tra l’articolo prodotto e, appunto, la trave d’estrazione.

Seguono poi i robot laterali, che mantengono la linearità e la semplicità di programmazione dei cartesiani, ma in più presentano un’architettura che ne minimizza i percorsi e che, unitamente a potenti motorizzazioni poste su un telaio ben rigido - frutto del travaso d’esperienze “by motomondiale”, giusto per intenderci - dà vita a robot MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

L’area di assemblaggio dello stabilimento Campetella a Montecassiano (Macerata), con due robot X-Series in funzione, dotati di controllore EVO, e, in primo piano, un quad stradale progettato e realizzato da Carlo Campetella

con prestazioni estreme e ridotti tempi d’azione.

Non mancano certo i robot SCARA (Selective Compliance Assembly Robot Arm), con le tipiche cinematiche simili a quelle del braccio umano. Il punto di forza delle versioni Campetella è l’architettura dell’asse verticale, con spostamento sull’asse Z fatto dall’intero braccio lungo la robusta colonna portante del robot, per una corsa verticale fino a 3 metri e un payload fino a 50 kg. Vi sono infine i robot smaterozzatori, che, a seconda delle esigenze degli stampatori, sono disponibili con architettura sia cartesiana sia rotativa.

“Se oggi tutti questi nostri robot rappresentano un’eccellenza italiana in quella che viene definita la “quarta rivoluzione industriale” è perché fin dagli Anni Ottanta abbiamo lavorato sulle “contaminazioni” anche nell’ambito dei sistemi di controllo, mutuando quelli più evoluti dalle macchine per asportazione di truciolo”, è quindi intervenuto Renzo Matteucci, direttore commerciale Italia di Campetella Robotic Center. “La prima fiera di settore in cui li abbiamo mostrati all’opera è stata la milanese Plast 1985… e lì, lo ricordo ancora oggi, ci presero un po’ per folli. Poi in molti ci hanno seguito, anche se è certo che partire per primi ci ha dato un bel vantaggio. Infatti, i nostri primi CN avevano già un’interfaccia operatore che non necessitava di conoscenza evoluta dei criteri di programmazione ISO, con il grande vantaggio che pure le maestranze senza grande preparazione informatica riuscivano a gestire in autonomia i nostri robot”.

Sistemi di controllo che nel frattempo sono cresciuti e che oggi, tramite interfaccia intuitiva, comandi intelligenti e design ergonomico, consentono di programmare e di gestire in modo ancora più semplice i robot e gli impianti produttivi. Sono principalmente due i sistemi di con-

trollo sviluppati dalla casa marchigiana: Prime ed EVO. “Mi piace precisare che il cervello dell’unità EVO è un motion controller industriale dotato di un potente microprocessore, capace di gestire fino a 32 assi interpolati”, ha aggiunto Matteucci.

“Questo controller, tramite bus di campo Ethercat, consente uno scambio d’informazioni istantaneo con i drive dei servomotori brushless, permettendo al robot di eseguire traiettorie accurate e performanti senza penalizzare le funzioni multi-tasking. Alla potenza di calcolo del motion controller si affianca un ergonomico pannello mobile, dalle notevoli prestazioni e con elevata capacità di storage, molto utile per il salvataggio d’innumerevoli programmi robot”.

Infine, dato che il controllo dei dati e delle informazioni riveste un ruolo centrale nell’Industria 4.0, va ricordato che tutti i robot Campetella sono equipaggiabili, su richiesta, con il kit denoIl direttore commerciale di Campetella Robotic Center, Renzo Matteucci

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AUSILIARI E COMPONENTI

minato “Industry 4.0”, composto da un router e da un software dedicato al monitoraggio e allo scambio d’informazioni bidirezionale tra robot e PC remoto.

ASSISTENZA DA REMOTO E PROGETTI PER IL FUTURO “Sempre in ottica di Industria 4.0 e a livello di servizi post vendita”, ha proseguito il direttore commerciale, “siamo oggi in grado di collegarci in remoto con i nostri impianti con un livello di visualizzazione e gestione paragonabile a una reale presenza in loco. Ovviamente non riusciamo a riparare i robot senza dover mandare un tecnico sul posto, però, ad esempio, possiamo ottimizzare i cicli produttivi o anche ripristinare situazioni più importanti. In questo modo possiamo essere di supporto sia con i nostri tecnici sia tramite il personale del cliente formato in precedenza, consentendogli così di diventare autonomo”.

“Ma i nostri progetti mirano ad andare ancora oltre”, ha dichiarato con soddisfazione Renzo Matteucci. “Stiamo infatti strutturando i servizi offerti col supporto di altre tecnologie, quali la realtà virtuale, o aumentata, e l’uso di visori e occhiali 3D. Cliccando per esempio sul dettaglio di un robot (cioè sulla “fotografia reale” che

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ll modellino del nuovo e più ampio stabilimento di Campetella Robotic Center, che sarà pronto nel 2022

si vede in quel momento a video), il tecnico può subito mettere in evidenza da remoto le zone su cui intervenire e fornire indicazioni al cliente anche tramite la condivisione di documenti tecnici.

Oggi è ormai la norma ricevere foto e video tramite email o WhatsApp, ma non si tratta mai di sistemi interattivi. Invece gli strumenti Campetella appena descritti consentono uno scambio interattivo di immagini e informazioni: si tratta di un grande passo avanti per la manutenzione da remoto!”

“Ci siamo trasferiti in questo stabilimento da 8200 m2 circa cinque anni fa”, ha ricordato infine Carlo Campetella. “In quel periodo potevamo contare su circa 60 persone, mentre negli

ultimi anni siamo più che raddoppiati... e siamo pure cresciuti tecnologicamente. Un esempio fra i molti: ci siamo dotati di una nuova stampante 3D HP 4200 che, a livello progettuale, si è rivelata vincente in termini sia di tempi per la realizzazione di nuove parti sia di libertà costruttiva delle parti stesse”.

Dulcis in fundo: gli 8200 m2 sono già troppo stretti per l’azienda marchigiana, dato che lo stesso Carlo Campetella, prima di concludere, ha confidato a MacPlas che è già in atto uno studio di fattibilità per l’ampliamento di altri 6000 m2 d’insediamento produttivo. È proprio vero che l’automazione industriale crea nuovi modelli di business!

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SERVOPOMPA AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA

DARE POTENZA SOLO QUANDO LA PRESSA LO RICHIEDE ADATTO ALL’INSTALLAZIONE SU TUTTE LE PRESSE ESISTENTI PER LO STAMPAGGIO DI MATERIE PLASTICHE, IL SISTEMA PIISMA PROPOSTO DA INTERFLUID CONSENTE DI RISPARMIARE ENERGIA ATTIVANDOSI SOLO QUANDO RICHIESTO DAL PROCESSO, DEL TUTTO IN LINEA CON LE ATTUALI ISTANZE PER UNA PRODUZIONE SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE

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La servopompa Piisma trova nelle presse per la trasformazione delle materie plastiche il suo campo di applicazione d’elezione

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viluppata da Interfluid per l’impiego su qualsiasi pressa per la trasformazione delle materie plastiche, la servopompa ad alta efficienza energetica Piisma consiste in un servomotore a velocità variabile controllato tramite inverter accoppiato a una pompa a ingranaggi interni (nel caso specifico, prodotta da Eckerle Technologies), la cui potenza può essere costantemente adattata ai requisiti effettivi del ciclo macchina.

Durante la fase di riposo, il servomotore mantiene un regime di rotazione molto basso o, se necessario, può fermarsi del tutto, al contrario di quanto avviene nel-

le tradizionali presse idrauliche, in cui la pompa continua a far circolare l’olio anche mentre la macchina è inattiva.

Con il sistema Piisma i consumi di energia delle presse risultano quindi più che dimezzati, con un conseguente incremento dell’efficienza in sede di produzione. Il semplice passaggio da una pompa a velocità costante a una servopompa permette di abbassare i costi di produzione e migliorare la qualità del prodotto, riducendone anche la rumorosità.

Inoltre, il sistema Piisma, che fa di maggiore efficienza e durata e minori costi di manutenzione i suoi MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

Ridotta rumorosità, minor riscaldamento, maggiore compattezza, risparmio energetico fino all’80%: sono alcuni vantaggi garantiti dal sistema Piisma, importanti per ridurre l’impatto ambientale delle moderne attività industriali

punti di forza e che si contraddistingue per minore rumorosità e riscaldamento, maggiore compattezza e risparmio energetico fino all’80%, si ammortizza mediamente in meno di un anno.

erogare la pressione richiesta. Una maggiore efficienza energetica porta a un ridotto surriscaldamento, permettendo di eliminare o ridimensionare gli scambiatori di calore dell’olio.

FORNIRE ENERGIA “ON DEMAND”

Altri vantaggi Vari altri vantaggi possono derivare dall’utilizzo del sistema proposto da Interfluid; tra questi rientrano: - maggiore durata della pompa; - riduzione del volume del serbatoio fino aIl’80%; - massima ripetibilità dei parametri di portata e pressione; - assenza di disturbi elettrici sulla linea di alimentazione; - riduzione dei costi di acquisto e di smaltimento dell’olio idraulico; - semplificazione dell’impianto idraulico attraverso, per esempio, l’eliminazione delle valvole proporzionali; - tempi di risposta e possibilità di funzionamento a giri molto elevati, per portare il servomotore al livello richiesto.

Risparmio energetico fino all’80% Il sistema Piisma può contribuire al risparmio energetico regolando la pressione e la portata della pompa all’attuatore idraulico senza bisogno di valvole di regolazione aggiuntive. La servopompa può essere adattata, mediante un controllo intelligente, alle esigenze di portata del ciclo di lavoro del momento, senza la necessità di mantenere un regime ad alto numero di giri.

Maggiore compattezza e minor peso Dal momento che il sistema è in grado di funzionare a oltre 1500 giri al minuto, è possibile ridurre in proporzione, a parità di flusso, la portata della pompa. Di conseguenza, può essere ridotto il serbatoio collegato.

Ridotta rumorosità Il sistema Piisma è in grado di modulare costantemente la velocità del motore elettrico e della pompa secondo le richieste del ciclo di lavoro. Questo riduce notevolmente la rumorosità del sistema nel suo complesso (anche di 20 dB), a protezione dell’udito dell’operatore e in osservanza delle più severe norme sull’inquinamento acustico.

Minor riscaldamento Nei sistemi che funzionano con pompe a velocità costante, il motore funziona in continuo, consumando potenza e generando calore. Con una servopompa, la forza di mantenimento del motore è sufficiente a MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

Applicazioni come lo stampaggio a iniezione possono beneficiare in maniera decisiva di questa tecnologia. I processi di stampaggio a iniezione della gomma, per esempio, richiedono che la pressione applicata sia mantenuta a un determinato livello per un lungo periodo, fino a quando la gomma non riempia tutti gli angoli e le fessure dello stampo. In caso di sistemi funzionanti con pompa a velocità costante, il motore funziona sempre, consumando potenza e generando calore anche solo per mantenere costante la pressione. Con una servopompa la coppia di mantenimento del motore è invece sufficiente a generare la pressione richiesta.

Prendendo come riferimento una pressa a iniezione da 60 tonnellate, con una potenza di 5,4 kW e in funzione per 250 giorni all’anno, il consumo energetico risulta ridotto di circa il 65% rispetto a quello necessario per un motore asincrono con una pompa a palette. Ciò corrisponde a un risparmio di oltre 7000 euro all’anno. Risparmio, questo, che si ottiene anche nel caso di una pressa con le stesse caratteristiche dotata di un motore a induzione con pompa a palette.

POMPA A INGRANAGGI ECKERLE Questa pompa a ingranaggi interni presenta innazitutto una bassa pulsazione in portata e pressione grazie al sistema interno di compensazione. A questo si aggiungono la possibilità di essere utilizzata con fluidi a bassa viscosità, anche di natura molto diversa dall’olio idraulico, e la bassa rumorosità, inferiore anche a una pompa a palette.

CAMPI ED ESEMPI DI APPLICAZIONE Il sistema modulare Piisma è installabile su qualsiasi pressa esistente, sia di piccolo che di grosso tonnellaggio, con circuito dotato sia di pompa tradizionale che ad accumulatori oleo-pneumatici.

La pompa a ingranaggi di Eckerle Technologies

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AUSILIARI E COMPONENTI NEWS ROBOT 4.0

Automazione per la crescita, la competitività e l’innovazione L’ampia gamma di Robot cartesiano robot cartesiani promodello posti da Sytrama per S20-S presse da 40 a 6000 tonnellate viene prodotta in Italia con componenti di primarie case europee, è gestita da un sistema di controllo unico per tutte le soluzioni e soddisfa le normative di sicurezza grazie a PLC integrati e azionamenti Safe.

Inoltre, nei quadri di comando, è disponibile il collegamento ethernet per connessioni da remoto attraverso internet, mediante VPN che, insieme alla presenza del protocollo OPC-UA, consente di gestire robot e automazioni da un sistema di controllo che centralizza tutte le informazioni, permettendo una supervisione e una diagnosi facili e immediate.

Oltre a quelli cartesiani, la gamma del costruttore si estende ai robot antropomorfi, anch’essi integrati con il controllo SCP2, per offrire un’interfaccia utente standard per robot sia a tre che a sei assi, indipendentemente dal modello. Inoltre, per l’automazione dei reparti di stampaggio, Sytrama dispone anche di soluzioni “chiavi in mano”, quali sistemi per IML, caricamento di inserti, costampaggio, taglio di materozze, saldatura, flammatura, marcatura, assemblaggio ecc., tutti orientati alla realizzazione della fabbrica 4.0.

Il binomio soluzioni tecnologiche e flessibilità permette all’azienda di collaborare con i più grandi gruppi operanti in differenti settori, a cominciare da quello automobilistico, attraverso la messa a punto di celle automatiche, come testimonia la recente e importante fornitura di un sistema per la produzione di paraurti auto, progettato per lavorare 24 ore al giorno e in grado di eseguire il cambio di produzione in pochi minuti, senza interventi da parte degli operatori.

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Boccola portaugelli di ultima generazione

Soluzione per multicavità e frequenti cambi stampo La boccola portaugelli D-Bushing sviluppata da Thermoplay (parte di Barnes Molding Solutions) offre maggiore sicurezza, stabilità e affidabilità nel processo di stampaggio e riduce i consumi energetici. La boccola viene normalmente utilizzata nei sistemi a canale caldo sia per preservare la qualità del punto d’iniezione sia per proteggere l’ugello e i suoi componenti dall’usura e nel caso di frequenti cambi di stampo.

D-Bushing è progettata per la nuova linea di ugelli TF ed è provvista di una doppia tenuta sul diametro esterno, per proteggere il sistema di iniezione in caso di eventuali fughe di materiale. Il diametro esterno di tenuta della boccola conferisce una maggiore robustezza agli ugelli preservando i componenti interni dall’usura e da possibili danni accidentali durante le operazioni di montaggio e smontaggio. Il diametro di tenuta protegge l’integrità del sistema di iniezione e in particolar modo dei puntali, rendendo semplici e sicure le operazioni di montaggio e smontaggio delle cavità e quelle per i frequenti cambi dello stampo. La boccola protegge gli ugelli anche dal punto di vista termico, creando una barriera che ne aumenta l’isolamento e ne riduce la dispersione termica, riducendo quindi il consumo energetico.

La ghiera di fissaggio esterna permette di svolgere montaggio e smontaggio in sicurezza, senza arrecare danni alla boccola e agli altri

Tecnologie Gefit

In prima linea anche nella lotta al Covid-19

componenti. È possibile fissare la boccola alla piastra sia dell’ugello che della cavità solo ruotando verso l’alto o verso il basso il dado. Il disegno della boccola permette ampie tolleranze nella progettazione e nella lavorazione della sede del sistema d’iniezione. La ghiera è fissata assialmente alla boccola dell’ugello. Ruotandola in senso orario, la boccola viene spinta verso l’ugello fino all’accoppiamento sul diametro di tenuta del puntale. Quando viene applicata la coppia predefinita, la boccola risulta fissata alla piastra porta ugelli. Svitando la ghiera invece, la boccola viene smontata. L’uscita dei cavi a metà del corpo dell‘ugello permette di eseguire la sostituzione della resistenza, della termocoppia e del puntale, senza dover smontare il sistema di iniezione.

Rendering della boccola D-Bushing smontata

Nonostante la pandemia che sta sconvolgendo il mondo intero, Gefit continua a seguire il suo percorso di crescita, mettendo a segno risultati importanti, anche grazie alle tante attrezzature fornite ai trasformatori in ambito medicale.

Nella divisione Molds & Assembly della società, con sede a Fubine (Alessandria), vengoOgni attrezzatura della società di Fubine risponde a tutti i requisiti necessari per lavorare in ambienti controllati, dove vengono applicati severi protocolli in termini di scelta dei materiali, pulizia e soluzioni tecnologiche

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Gamma Success rinnovata

Prestazioni più elevate, tempi di ciclo più brevi Si è conclusa da parte di Gruppo Sepro, i cui robot sono distribuiti in Italia da Sverital, la riprogettazione della gamma Success dedicata alle presse a iniezione da 20 a 700 tonnellate. Tre modelli possono essere equipaggiati con servopolso opzionale a 2 assi (sviluppato in collaborazione con Yaskawa Motoman), che consente configurazioni flessibili ed economiche a 5 assi cartesiani.

Con la gamma Success, la più venduta di casa Sepro, velocità e precisione dei 3 assi servocomandati sono a disposizione degli stampatori anche per semplici applicazioni pick-and-place e operazioni a valle.

Oltre alle modifiche estetiche, tra cui un design elegante e aerodinamico, i nuovi Success presentano una corsa d’estrazione estesa di serie e, per la prima volta, una configurazione a corsa d’estrazione lunga (LD) che aggiunge 200 mm alla corsa standard, consentendo a un robot di una data dimensione di servire presse di tonnellaggio più elevato rispetto a quanto fosse possibile in precedenza. In alcuni modelli, è stata estesa anche la corsa orizzontale massima ed è disponibile pure un

braccio verticale telescopico che consente di estendere il movimento per un massimo di 200 mm. Per i movimenti lineari, Sepro, su tutti i robot cartesiani, è tornata all’uso di cuscinetti con rullo inseguitore di camma (brevettati), che consentono una distribuzione più uniforme del peso e un funzionamento più fluido, oltre a una maggiore resistenza a polvere e contaminanti, rispetto ai cuscinetti lineari.

I tre modelli più grandi della gamma Success (per presse da 80 a 700 t) sono disponibili in configurazione “X” a 5 assi con servopolso che aggiunge velocità, flessibilità e facilità d’uso rispetto ai robot a 3 assi con polsi pneumatici. A differenza degli azionamenti pneumatici, i servomotori integrano sensori di posizione che permettono di sapere esattamente in ogni momento la posizione del polso e della pinza, consentendo al robot di eseguire movimenti complicati e facilitando l’estrazione di parti grandi e complesse con una distanza minima tra i semistampi o le colonne, oppure di

no progettati e realizzati svariati stampi multicavità per la produzione di provette, fiale e articoli utilizzati in questa delicata fase di lotta al Covid-19. Gefit risponde alla crescente domanda di tali dispositivi, proveniente in questo periodo dal settore medicale, mettendo a frutto la sua vasta gamma di soluzioni tecniche.

Gli stampi a iniezione sono progettati e realizzati per ottenere tempi di ciclo sempre più efficienti, anche mediante l’utilizzo di azionamenti e motori elettrici in sostituzione dei tradizionali sistemi idraulici e tali da renderli particolarmente adatti a operare in specifici ambienti medicali o in camera bianca, dove pulizia, velocità e precisione sono requisiti fondamentali del processo produttivo.

Caratteristiche, queste, che contraddistinguono anche le macchine sviluppate da Gefit per l’assemblaggio. Le piattaforme di assemblaggio index sono realizzate interamente su base elettrica e sono dotate di software e sistemi in grado di garantire il controllo totale e costante del processo.

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posizionare le parti che necessitano di operazioni di ripresa. Allo stesso tempo, è possibile utilizzare utensili di fine braccio (EOAT) più semplici poiché il servopolso compensa più facilmente i piccoli disallineamenti.

Il tutto a vantaggio di una maggiore flessibilità all’interno e all’esterno dello stampo e di cicli più rapidi.

Un esemplare della gamma Success di Sepro, rinnovata nell’estetica e nelle prestazioni

Tutto in tre “E”

Sistema di miscelazione e dosaggio compatto Economica. Efficiente.

Ecologica. Queste le tre “E” della nuova cella 3E dal design compatto sviluppata da Sonderhoff per la miscelazione e il dosaggio di precisione di due componenti poliuretaLa cella di miscelazione e dosaggio 3E: nici liquidi a media e economica, efficiente, ecologica alta viscosità, o di altri materiali polimerici reattivi. Il sistema consente, mediante la tecnologia FIP (Formed-In-Place), di applicare schiume sigillanti bicomponente, adesivi o composti di impregnazione direttamente sul componente grazie a una testa di miscelazione controllata da CNC. Il robot lineare della cella controlla la testa di miscelazione MK 425 in un area di movimento di 2,5 x 1,25 x 0,25 m. La testa di miscelazione è progettata per quantità di materiale in uscita da 0,5 a 5 g al secondo, con un rapporto di miscelazione che può essere regolato in modo continuo da 10:1 a 1:2, coprendo circa l’80% delle applicazioni correnti. Il risciacquo della camera di miscelazione avviene mediante acqua di rubinetto ad alta pressione, anziché solventi. L’unità con tavola shuttle opzionale consente la lavorazione di parti su due piani di lavoro, che si spostano avanti e indietro in modalità pendolo, favorendo un’operatività continua e tempi di ciclo ridotti. Per parti di dimensioni maggiori, i due piani di lavoro possono essere collegati in un’unica grande tavola shuttle.

I parametri operativi della cella sono preregolabili, per impostare processi di produzione sicuri, precisi ed efficienti, a cui contribuisce anche una velocità di spostamento massima fino a 15 metri al minuto e una riproducibilità di ±0,5 mm dell’applicazione del materiale.

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Boom Technologies - Stratasys

NOTIZIARIO DEI COMPOSITI La start-up statunitense Boom Technologies ha progettato un aereo supersonico rivoluzionario che utilizza la stampa 3D per prototipi, accessori e componenti interni. Il primo volo è previsto per la primavera del 2021

STAMPA 3D DI MATERIALI COMPOSITI

Un grande potenziale d’innovazione, con infrastrutture minime e rendimenti elevati I DIVERSI SISTEMI PER LA PRODUZIONE ADDITIVA (O STAMPANTI 3D) SONO ORMAI CAPACI DI PRODURRE DI TUTTO, DAGLI EDIFICI FINO AGLI AEREI E ALLE IMBARCAZIONI, GRAZIE NATURALMENTE AI NUOVI MATERIALI COMPOSITI. I PROSSIMI CINQUE ANNI PORTERANNO A UNA CRESCITA ESPONENZIALE DELL’USO DI TALI TECNOLOGIE SIA IN AMBITO INDUSTRIALE SIA NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI DI SIMONETTA PEGORARI E RICCARDO AMPOLLINI

Boom Technologies - Stratasys

I Rudder limiter: prototipo funzionale per test cinematici di montaggi complessi

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l recente ampliamento delle conoscenze relative alla stampa 3D e, più in generale, alla produzione additiva, hanno generato nuove idee di business e opportunità che vanno dalle stampanti per uso domestico fino addirittura alla stampa 3D di edifici su altri pianeti. Le stampanti 3D non sono diventate solamente meno costose, ma le loro capacità si sono evolute: macchine in grado di stampare titanio, alluminio, argento, e ovviamente materiali compositi, stanno rivoluzionando il modo di produrre di molte aziende, con-

sentendo loro di ottenere articoli di forma complessa che prima erano impossibili da realizzare con le tecniche convenzionali.

Lo stesso concetto è valido anche nel settore delle scienze mediche: i dentisti saranno presto in grado di produrre corone perfette su richiesta, mentre altre tipologie di impianti medici possono già essere costruite letteralmente su misura.

In passato, avere un’idea per un prodotto era una cosa, ma vederlo realizzato era tutt’altra.

Ora, però, con le stampanti 3D si possono proMACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

UNA CRESCITA ESPONENZIALE NEI PROSSIMI CINQUE ANNI

Le stampanti 3D più compatte ed economiche utilizzano in genere il processo noto come fabbricazione a filamenti fusi (FFF), ma i pezzi realizzati tramite questa tecnologia difettano spesso della giusta integrità meccanica per molte applicazioni d’ingegneria. Un articolo pubblicato recentemente sulla rivista Advanced Engineering Materials cita invece una ricerca degli ingegneri dell’esercito statunitense dedicata a ottenere nuove stampanti (con tecnologia denominata FFT) capaci di produrre oggetti notevolmente più resistenti, che possano anche essere utilizzati dai soldati sul campo. L’obiettivo è fornire le truppe di stampanti 3D piccole ed economiche per realizzare parti e strumenti in loco secondo le necessità.

I ricercatori del team Emerging Composites dell’esercito hanno inoltre creato un nuovo filamento basato su due materiali (ABS + nucleo a forma di stella in policarbonato), il quale consente anche alle stampanti 3D standard (FFF) di produrre articoli molto più resistenti di quelli realizzati con filamenti convenzionali. Nei test di laboratorio gli oggetti prodotti col nuovo filamento hanno mostrato proprietà meccaniche simili a quelle degli articoli stampati a iniezione. L’esercito sta ora cercando partner industriali interessati a commercializzare questa tecnologia, da utilizzare anche nel settore dei beni di largo consumo.

È da diversi decenni che si parla di produzione additiva e stampa 3D e tali termini suonano oggi molto familiari. Si è trattato più volte anche in queste pagine delle varie declinazioni tecnologiche (SLA, SLS, FDM, FFF ecc.) della stereolitografia, inventata nel 1981 dal giapponese Hideo Kodama e diventata poi popolare grazie ai brevetti dell’imprenditore americano Charles Hull, fondatore di 3D Systems e ideatore della prima macchina in grado di produrre, strato su strato e partendo da un modello computerizzato, componenti complessi in tempi ridotti.

Dal 2010, in particolare, i progressi nelle apparecchiature e nei materiali per la fabbricazione additiva hanno registrato una crescita continua.

Oggi il termine “stampante 3D” è arrivato a includere qualsiasi tipo di sistema per la fabbricazione additiva, da quelli più piccoli, economici, facili da

Dettaglio di un componente per l’industria aeronautica realizzato in Ultem 9085 utilizzando una stampante 3D di Stratasys MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

DALLE APPLICAZIONI MILITARI A QUELLE NEI BENI DI LARGO CONSUMO

NUOVI MATERIALI FOTOPOLIMERICI Il settore automobilistico utilizza la produzione additiva a tutti i livelli, dalle auto d’uso comune

Business Wire

usare e adatti anche per l’uso in ambienti d’ufficio fino ai complessi sistemi di fascia alta per diversi settori industriali.

La capacità di trasformare rapidamente un concetto di design in un modello solido, è fondamentale per soddisfare i tempi di sviluppo accelerati dei prodotti odierni. Inoltre, nonostante i costi ancora relativamente alti per determinati prodotti (ma decisamente molto ridotti rispetto a poco tempo fa), resta il fatto che sia possibile produrre una parte funzionale in un unico pezzo (spesso più resistente di uno stampato a iniezione) e, quindi, eliminando le fasi di assemblaggio dei diversi componenti.

La stampa 3D viene utilizzata prevalentemente nei settori: automotive e trasporti, aerospaziale, medicale e odontoiatrico, elettrico/elettronico e dei beni di largo consumo. Secondo una recente analisi di mercato condotta da Stratasys, uno dei maggiori costruttori di stampanti 3D, la produzione industriale mostra il maggior potenziale di crescita proprio nel settore della stampa 3D, che raggiungerà un valore pari a circa 25 miliardi di dollari entro il 2025.

Stratasys

Boom Technologies - Stratasys

durre piccoli lotti e la personalizzazione individuale sta diventando una pratica consolidata. Se la domanda aumenta, più macchine potranno essere aggiunte per soddisfarla.

Nuovi materiali stanno arrivando sul mercato e la capacità di combinare fra loro diverse tipologie di polimeri durante la stampa offre maggiori opportunità. Alcuni produttori, per esempio, hanno scelto di tenere in magazzino prodotti standard che vengono rifiniti all’ultimo minuto su specifica del singolo cliente. Questo aumenta la flessibilità produttiva e amplia la gamma di articoli realizzati.

Vi sono grandi opportunità anche nel settore dei ricambi. Con la stampa 3D, infatti, “pezzi di ricambio digitali” possono essere stampati su ordinazione. L’industria aerospaziale, la Formula 1, i produttori di articoli di largo consumo e per il settore medicale stanno incrementando l’utilizzo delle stampanti 3D per innovare più velocemente. A livello locale, nuove imprese possono iniziare a creare prodotti con bassi investimenti, infrastrutture minime e rendimenti potenzialmente elevati. Tutto questo è molto attraente per le aree povere del mondo, che vedono la stampa 3D come un modo per scavalcare i cicli di produzione e sviluppo del mondo industriale.

Le stampanti 3D di Origin sono particolarmente adatte alla produzione su larga scala

a quelle per la Formula 1, e i nuovi materiali presentano caratteristiche sempre più stupefacenti. La società tedesca Delo, produttrice di adesivi per applicazioni automobilistiche, beni di largo consumo ed elettronica industriale, ritiene che gli additivi liquidi rappresentino il futuro in questo campo. Grazie alle loro proprietà isotropiche, tali materiali offrono vantaggi significativi rispetto a quelli usati per la stampa 3D a filamento e sono ideali per l’uso in applicazioni automobilistiche e microelettroniche. Si tratta principalmente di resine epossidiche fotopolimerizzabili, ottimizzate specificamente per applicazioni di stampa 3D industriale. L’utilizzo della luce UV consente la polimerizzazione in pochi secondi. Questo semplifica il processo e aiuta a risparmiare energia.

I nuovi materiali liquidi reticolano tra i rispettivi strati senza che si verifichi una caduta di resistenza sull’asse Z (direzione verticale di stampa): la polimerizzazione non avviene solo all’interno di ogni singolo strato, ma anche tra i diversi strati, rendendoli così più forti e resistenti. Inoltre, gli strati di materiale possono essere depositati a temperatura ambiente, senza riscaldamento preventivo, e, su richiesta del cliente, possono essere prodotti su misura (“tailor-made”) per quanto riguarda flessibilità, trasparenza e conducibilità.

A seconda dell’attrezzatura di erogazione, sono poi possibili strutture con spessori di parete inferiori a 500 µm. Per strutture più complesse, con sporgenze o sottosquadri, gli utenti possono fare affidamento su un materiale di supporto idrosolubile. Infine, le teste di erogazione e le lampade di polimerizzazione possono essere integrate in stampanti già esistenti.

Nell’ottica della sua attuale strategia industriale, la multinazionale Stratasys intende diventare il numero uno nel campo della manifattura additiva (AM) a base di materiali polimerici e, oltre a proseguire l’attività di ricerca e sviluppo focalizzata all’evoluzione delle proprie stampanti 3D (Polyjet, Fortus ecc.), ha annunciato recentemente l’acquisizione della start-up Origin per espandere la

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American Magic vola sull’acqua

Volkswagen utilizza la stampante Stratasys J850 per produrre prototipi a colori in un massimo di sette diversi materiali, che variano per rigidità, flessibilità, opacità e trasparenza. Il tutto in un unico processo di stampa 3D

e ad alte prestazioni, che soddisfa i severi requisiti relativi a infiammabilità, fumi e tossicità (FST), pur consentendo la tracciabilità come richiesto dall’industria aerospaziale.

BARCHE PROGETTATE PER VOLARE Dal 6 al 15 marzo 2021, i team di Italia, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti parteciperanno alla 36a America’s Cup, che si terrà a Auckland, in Nuova Zelanda. Prima della gara, i team gareggeranno nelle regate dell’America’s Cup World Series e della Prada Cup. Oggigiorno le barche per la Coppa America vengono progettate tenendo ben presente l’aerodinamica degli scafi, dato che addirittura “volano” sull’acqua. American Magic, uno dei sette sfidanti per la 36a Coppa America, è supportata da Airbus quale partner ufficiale per l’innovazione e sta utilizzando la tecnologia FDM (Fused Deposition Modelling) per stampare PA12 rinforzata con fibre di carbonio, ad alte prestazioni e ideale per produrre parti finali affidabili e ripetibili. I tecnici del team possono così progettare e stampare in 3D con estrema facilità, innovando e riprogettando nuove parti dopo ogni gara di qualificazione.

Le esigenze della navigazione e i requisiti di velocità, carico e leggerezza sono molto simili a quelli imposti dall’aerospaziale. Ecco perché la fibra di carbonio rappresenta una scelta così naturale.

Inoltre, American Magic sta ottimizzando la stampa 3D per un’ampia gamma di applicazioni, inclusi prototipi innovativi e staffe, raccordi e supporti essenziali. Questo lavoro è volto in parte a migliorare i carichi aerodinamici sulla barca di prova, soprannominata “The Mule”.

Stratasys-American Magic

DAL PIÙ GRANDE AL PIÙ PICCOLO

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Il Covid-19 ha creato enormi problemi di protezione personale, per cui la richiesta di mascherine, visiere e altro materiale sanitario è diventata pressante e continua. Durante l’emergenza, la velocità di produzione, il costo contenuto e la possibilità di sterilizzazione sono diventati requisiti fondamentali. La stampa 3D ha giocato un

Fama

propria leadership nel segmento della produzione di massa con fotopolimeri di nuova generazione, in settori quali: medico e odontoiatrico, militare, industriale, degli utensili e dei beni di largo consumo La tecnologia P3 di Origin rappresenta un passo avanti nel campo del Digital Light Processing (DLP), in cui la resina fotopolimerica liquida viene polimerizzata con la luce. Grazie a un software di nuova concezione, la prima stampante 3D dell’azienda per la produzione su larga scala, Origin One, è in grado di controllare, tra gli altri parametri: luce, calore e forza. Questa tecnologia consente di fabbricare componenti con assoluta precisione dimensionale utilizzando una vasta gamma di resine commerciali. Infatti, Origin collabora con “grossi calibri” della chimica, quali Henkel, Basf e DSM, per sviluppare nuove resine adatte ai propri sistemi produttivi.

Dal canto suo, AM Craft, azienda lettone specializzata nella produzione additiva di componenti per l’aerospaziale, ha acquistato quattro stampanti 3D F900 di Stratasys per la produzione su larga scala di articoli certificabili per un’ampia gamma di applicazioni nel settore degli interni per aeromobili, inclusi sedili, pannellature e canalizzazioni, consentendo ai clienti finali una grande libertà di personalizzazione e riducendo inoltre i costi di produzione.

Per tornare a lavorare al più presto nel settore aeronautico, dopo i gravi problemi creati dal Covid-19, aziende come AM Craft stanno riprogettando gli aerei passeggeri secondo i criteri degli aerei cargo, ridisegnando inoltre gli interni per implementare le misure di sicurezza e migliorare l’esperienza del passeggero, ad esempio fornendo stazioni di ricarica per i dispositivi mobili e infrastrutture wi-fi.

Per tutte queste applicazioni, la stampa 3D risulta infinitamente più efficiente dei metodi di costruzione tradizionali, più lenti e costosi. Fondamentale è l’utilizzo di materiali di “qualità aerospaziale” come la resina Ultem 9085, autoestinguente

Volkswagen

NOTIZIARIO DEI COMPOSITI

La mascherina Fama 3D è costituita da un guscio esterno che aderisce bene al volto e da un copri filtro interno, realizzati entrambi in PA12

grande ruolo nella partita contro il coronavirus, particolarmente nei primi mesi della pandemia.

Sono tuttora molte le proposte relative a dispositivi di protezione riutilizzabili e realizzati mediante la stampa 3D, per esempio in poliammide certificata per il contatto con la pelle.

Ultima arrivata è la mascherina prodotta dalla società Fama. Le caratteristiche tecniche e di fabbricazione rendono questo dispositivo riutilizzabile infinite volte, grazie soprattutto alla possibilità di sanificarlo con diversi prodotti standard in commercio o di sterilizzarlo ad alta temperatura.

La mascherina è costituita da un guscio esterno, che aderisce al volto senza alcun passaggio di aria dai lati durante la respirazione, e da un copri filtro interno, entrambi realizzati in PA12. Pesa solo 20 g (circa un quinto di quelle in plastica tradizionale o silicone) ed è in fase di certificazione come categoria FFP3, senza valvola. Il materiale di cui è composta è ipoallergenico, traspirante e impermeabile. Il processo produttivo di Fama è certificato ISO 9001:2000 e la realizzazione della mascherina è conforme alle principali normative di riferimento UNI. Infine, anche i suoi filtri usa e getta sono di facile sostituzione, risolvendo così il problema delle forniture continue di mascherine.

MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

MATERIALI E APPLICAZIONI

Prodotto dal Gruppo Fabbri nel proprio stabilimento di Vignola (Modena), Nature Fresh è il primo film estensibile certificato compostabile per confezionamento automatico e manuale

BEST PACKAGING (OSCAR DELL’IMBALLAGGIO) 2020

SETTE VINCITORI LEGATI DAL FIL ROUGE DEL DESIGN SOSTENIBILE VALORIZZARE LE SOLUZIONI D’IMBALLAGGIO CHE SI SONO DISTINTE IN TERMINI DI PROGETTUALITÀ E DESIGN QUALITATIVO: QUESTO ERA IL TEMA DEL CONTEST 2020. I SETTE BEST PACKAGING SONO STATI SELEZIONATI TRA 42 FINALISTI IN GARA

L

o scorso 14 ottobre è arrivato il riconoscimento ufficiale per i sette Best Packaging 2020, consegnato in occasione dell’evento Re-economy Summit, organizzato a Milano da Il Sole24Ore in partnership con Istituto Italiano Imballaggio e Conai, insieme ad altri sponsor di caratura nazionale e main partner del contest Ipack-Ima 2022. Tra i propri supporter il concorso annovera da anni anche il Politecnico di Milano, mentre si sono confermati patrocinatori anche Altroconsumo e Brera Design District.

Al centro dell’evento digitale c’erano soprattutto la tavola rotonda dedicata all’innovazione nel packaging sostenibile, condotta dalla giornalista di Radio24 Laura Bettini, e la doppia intervista ad Anna Paola Cavanna, presidente dell’Istituto Italiano Imballaggio, e a Luca Ruini, neopresidente Conai. Cavanna ha posto MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

l’accento sulle nuove attività in essere, in particolare legate alla Fondazione Carta Etica del Packaging, pronta a scendere in campo con progetti di etica e sostenibilità, a partire da un corso universitario di alta formazione in partnership con l’Università La Sapienza.

Nonostante l’evento fosse in streaming per ragioni di sicurezza sanitaria, le aziende premiate sono state chiamate a contribuire al dibattito, spiegando caratteristiche e vantaggi apportati al mercato, agli utenti e all’ambiente dai propri prodotti. Ecco di seguito i sette vincitori dell’edi-

Dopo essere stati stampati a iniezione, i due componenti di ECOmpact (fondello e specchio) vengono assemblati per mezzo di montaggi meccanici automatici e sono facilmente rimovibili dal pack, facilitandone il riciclo

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MATERIALI E APPLICAZIONI

zione 2020, descritti soffermandosi naturalmente di più sulle applicazioni con elevato contenuto di materiali plastici.

BEST PACKAGING TECNOLOGIA Il premio in questa categoria, patrocinato da Ipack-Ima 2022, è stato assegnato a Nature Fresh: la soluzione completa di confezionamento automatico “film compostabile + avvolgitrice” messa a punto dal Gruppo Fabbri Vignola e adottata da Esselunga. Quest’ultima la utilizza a pieno regime nell’ambito del progetto di ecosostenibilità relativo ai propri prodotti vegetali “bio” freschi e freschissimi.

A base di poliesteri di origine fossile Basf ecovio ed ecoflex, Nature Fresh è il primo film estensibile a essere stato certificato compostabile per il confezionamento automatico (TÜV Austria, EUBP, CIC secondo UNI EN 13432), oltre a essere certificato per la compostabilità domestica (TÜV Austria, EUBP, CIC secondo EN 13432V Austria). Abbina ottime qualità estetiche (trasparenza, antiappannamento) a caratteristiche meccaniche equivalenti o simili a quelle delle pellicole in PVC plastificato: alta resistenza alla punturazione anche dopo il prestiro; resistenza meccanica strutturale; massime prestazioni con spessori ottimizzati per l’applicazione; necessario in quantità minima, grazie alla straordinaria estensibilità; migliore trasmissione del vapore acqueo rispetto ai cling film tradizionali.

Il sistema di confezionamento comprende anche le avvolgitrici Automac NF a elevata produttività, le quali, oltre alla macchinabilità ottimizzata per questo tipo di film e alla ridotta manutenzione, permettono di abbinare Nature Fresh a etichette e vassoi altrettanto compostabili; sono inoltre compatibili con tutti gli altri film stretch proposti da Gruppo Fabbri (PVC plastificato, film a base PE, film biobased), o presenti sul mercato.

La giuria, che ha consegnato il riconoscimento al CEO Stefano Mele, ha motivato così la propria scelta: “Significativa la versatilità prestazionale della macchina, che permette il confezionamento tanto con pellicole estensibili tradizionali quanto con il film Nature Fresh”. Il tasso di riciclo interno post produzione è superiore al 99% e naturalmente il film è stampabile con inchiostri altrettanto compostabili.

di aggancio e sgancio, facilitandone il riciclo.

Essenziale, pratico ed ergonomico, ECOmpact è un prodotto monomateriale riutilizzabile o riciclabile, che può essere realizzato anche con materiali plastici di origine organica, bio-based o compostabili. I due componenti che lo caratterizzano sono: fondello o godet contenente il prodotto, sganciabile dal pack per poi trasformarsi in refillable pack; vetro per lo specchio, anch’esso sganciabile per essere riutilizzato come specchio da borsa.

Così la giuria ha motivato questo premio: “In un settore come quello cosmetico, che per sua natura pone al centro l’aspetto estetico, risulta particolarmente efficace la prevenzione ambientale grazie, ad esempio, alla perfetta separabilità tra i diversi componenti, facilitando l’avvio al riciclo del packaging vero e proprio. Il tutto senza penalizzare i canoni estetici formali del compact case per make up”.

BEST PACKAGING QUALITY DESIGN Busta stand-up contro gli sprechi di cibo Per il progetto G4R, Gerosa Group ha adottato un modello di business aperto, coinvolgendo altre aziende (River Advertising, Beegraphic, Nicefiller, Ticinoplast, Taghleef Industries, Consorzio Latteria Virgilio, I.Blu Industries by Idealservice) per creare una filiera verticale, dal con-

BEST PACKAGING AMBIENTE Vincitrice del premio in questa categoria, patrocinata da Conai, è stata l’azienda Lumson che, in collaborazione con la società Marino Belotti, ha progettato e realizzato ECOmpact, un nuovo compact case per make up che coniuga tre concetti innovativi: sostenibilità, riciclabilità, riutilizzo. Offre infatti la possibilità di separare i suoi due componenti con semplici e intuitivi sistemi

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Nel Gruppo Lavazza lo sviluppo di nuovi packaging si basa su un approccio scientifico sia per la quantificazione dell’impatto ambientale, attraverso standard internazionali, sia per l’impostazione di azioni migliorative in ottica di ecodesign

Oltre alla riciclabilità, le prestazioni tecniche di G4R sono in linea con il packaging esistente sul mercato, evitando la metallizzazione e l’uso di materiali che impattino negativamente sulle fasi di riciclo

cept grafico fino al fine vita dell’imballo. G4R è una busta stand-up per formaggio grattugiato o altri prodotti del settore dairy, che mantiene lo zip salva-freschezza. Il materiale scelto (PE o PP) agevola l’apertura del pack con uno strappo parallelo alla zip.

La trasparenza consente la visione del prodotto ed è presente un’apposita finestratura dotata di dosimetro. Inoltre G4R è dotato di un codice invisibile sulla superficie del packaging, facile da scansionare con un dispositivo mobile e con un’App gratuita (StealthCode) per veicolare contenuti multimediali e molteplici informazioni per il consumatore.

Proposta come soluzione d’imballaggio che combatte il food waste (SDG12), G4R si avvale della tecnologia Cronogard con attività protettiva e antibatterica, che estende la shelf-life e contrasta la formazione di muffe, tra i principali motivi di spreco alimentare. La nuova soluzione è riciclabile ove presente un adeguato sistema di gestione dei rifiuti. Motivazione della giuria: “È stata premiata la globalità dell’intervento, in quanto unisce aspetti ambientali, come la riciclabilità, informazioni al consumatore e avanzati aspetti tecnici, legati alla shelf life di prodotti delicati come quelli del settore dairy, contribuendo a limitare il food waste”.

Confezione per caffè ecosostenibile e riciclabile Negli ultimi anni Lavazza ha delineato un piano strategico per incrementare la sostenibilità dei propri imballaggi. Rientra in questo progetto l’imballaggio flessibile per il caffè Lavazza ¡Tierra! 180 g macinato, sviluppato grazie a sperimentazioni dirette presso impianti industriali di selezione e riciclo sul territorio nazionale. Lo scopo era quello di realizzare un imballaggio riciclabile che garantisse in parallelo le medesime prestazioni funzionali del packaging precedente, soprattutto in termini di mantenimento della freschezza e della qualità del caffè.

Grazie al lavoro di R&D è stato possibile supeMACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

rare la tradizionale struttura del film, eliminando lo strato d’alluminio e introducendo un mix di polimeri omogenei che ne rende possibile la riciclabilità. Inoltre, l’imballaggio è stato alleggerito del 10% rispetto al precedente. Tali innovazioni hanno reso possibile un’importante riduzione della carbon footprint di Lavazza ¡Tierra!: -21% rispetto al packaging tradizionale, misurata con un’analisi LCA certificata di parte terza (ente CSQA).

La giuria del concorso ha quindi dichiarato: “È stata riconosciuta una particolare attenzione alla qualità progettuale che coniuga la sostenibilità ambientale con la resa estetico-comunicativa, data dalla qualità della grafica e dall’organizzazione delle informazioni per i consumatori, dalla stampa e da dettagli come le saldature che definiscono la struttura”.

Una seconda vita per il packaging cosmetico Prodotto da Maggioni Type e sviluppato per contenere cosmetici di diversi brand del gruppo L’Oréal, il packaging Second Life si inserisce in un progetto di vera economia circolare, che prevede la trasformazione degli scarti cellulosici di L’Oréal Italia in eleganti carte creative riciclate, impiegate dall’azienda stessa per i propri imballaggi. Il progetto inizia con una fase preliminare che consiste nell’analisi qualitativa e quantitativa del macero, per rilevare il livello di contaminazione e la presenza di materiali plastici. Segue la fase di raccolta del macero e di realizzazione di una carta industriale riciclata con caratteristiche tecniche adatte all’imballaggio. Infine, si procede alla definizione del progetto creativo e alla realiz-

L’imballaggio primario di Eco Piping Bag è costituto da un “sacchetto” ideato su misura per l’uso cosmetico e rivestito da una speciale carta che garantisce una migliore presa e una piacevole esperienza tattile MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

Il packaging Second Life si inserisce in un progetto di economia circolare che prevede la trasformazione degli scarti cellulosici di L’Oréal Italia in eleganti carte creative riciclate, impiegate dall’azienda stessa per i propri imballaggi

zazione del packaging finale.

L’intera filiera produttiva, dal rifiuto alla scatola, si colloca in Italia, accorciando così le distanze geografiche. Motivazione della giuria: “È stato riconosciuto di interesse il progetto di economia circolare attuato nel settore cosmetico e frutto della stretta collaborazione tra fornitori e cliente.

Cuore del progetto è la nobilitazione della materia prima proveniente da carte da macero, a cui l’intero processo conferisce valore”.

mano (con una forza richiesta inferiore del 50%) è l’espressione di un modello sensibile al design for all”.

Contenitore + sacchetto per prodotti cosmetici Sviluppato da Unifarco e dal laboratorio di ricerca Unired (spin-off dell’Università di Padova), Eco Piping Bag è un contenitore per prodotti cosmetici skincare estremamente leggero, riciclabile e compostabile. Nasce dalla felice comTappo-separatore con proprietà barriera binazione di imballaggio primario (un morbido Brevettato da Montefarmaco, MCap System è “contenitore a sacchetto” realizzato con bioun sistema riciclabile al 100% per il confezio- plastiche e materiali compostabili) e secondario namento di prodotti farmaceutici, nutraceutici (uno speciale cartoncino che ospita il “contenio alimentari. Grazie a uno speciale tappo-se- tore a sacchetto”). paratore con proprietà barriera molto elevate, Il “contenitore a sacchetto” è unito a un sisteconsente di mantenere, all’interno della confe- ma d’erogazione messo a punto per l’utilizzo zione primaria, la polvere con il principio attivo pluridose, tipico dei comuni packaging cosmeseparata dalla parte liquida. Vietici. Il formato dell’imballaggio ne così garantita la conservasecondario (un parallelepipedo zione ottimale del prodotto, di affusolato a base quadrata) è cui si prolunga la shelf life assistato invece studiato per posicurando al contempo un utilizzo zionare facilmente il contenitore facile e immediato da parte del primario sullo scaffale del punto consumatore. La miscelazione vendita, o negli ambienti domedei componenti richiede pochi, stici. Motivazione della giuria: “Il semplici gesti, grazie al design prototipo introduce una nuova del tappo, estremamente facile visione e una nuova concezioda premere. ne del flacone per skincare. Il Ben 13 aziende hanno collabotrasferimento tecnologico della rato allo studio e alla realizzazioforma, che ricorda una “sac à ne dei tre stampi e delle quattro poche” da pasticceria, afferma La capsula MCap System macchine utilizzate per produrnuove coordinate espressive e re MCap System. L’avanzata ripara e preserva dall’umidità propone al consumatore la speil farmaco in polvere, tecnologia di confezionamento rimentazione di nuovi modelli mantenendone inalterate consente di ottenere momenti d’utilizzo”. le proprietà, mentre il di avvitatura e forze di schiacSono già aperte le iscrizioni al liquido viene conservato separatamente nel flacone ciamento praticamente identici Best Packaging 2021, organiztra un pezzo e l’altro. Tali valozato dalla società Packaging ri vengono continuamente testati in produzione Meeting e promosso da Istituto Italiano Imbale risultano minori del 50% rispetto a quelli dei laggio, con il patrocinio della Fondazione Carpackaging convenzionali, con notevoli vantaggi ta Etica del Packaging. Il concorso è dedicato in termini di usability. a valorizzare le soluzioni che si distingueranno Motivazione della giuria: “Efficace la semplifica- per essersi ispirate ai 10 valori della Carta Etizione d’uso che impatta positivamente sull’e- ca del Packaging. Grande novità dell’edizione sperienza di consumo, particolarmente impor- 2021 è il premio speciale “Futuro”, che vuole tante nel settore farmaceutico. La possibilità di premiare le proposte che guardano e pensano miscelare liquidi e polveri utilizzando una sola al futuro del packaging.

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GLI SPONSOR DI ELASTICA

Laboratory Instruments for Rubber and Plastic Testing

LATI N° 182

Centro ACCREDIA per la Taratura di Durometri Shore e IRHD Gibitre Instruments Srl Via Dell’Industria 73 - 24126 Bergamo Tel.: +39 035 460146 - Fax: 035 460687 E-mail: info@gibitre.it - www.gibitre.it

IMG è un’azienda leader nella costruzione di presse per stampaggio.

La lunga esperienza e la costante ricerca le permettono di proporre soluzioni che coprono l’intero settore dello stampaggio di elastomeri e materie plastiche.

IMG Srl Via Industriale 108 - 25020 Capriano del Colle (BS) Tel.: +39 030 31.46.45 - Fax: +39 030 31.26.64 E-mail: info@imgmacchine.it www.imgmacchine.it

Business Units: RCH (Rhein Chemie), AII (Advanced Industrial Intermediates).

Prodotti e additivi speciali per l’industria della gomma

Lanxess Srl Segreen Business Park - Palazzo Y Via San Bovio 1/3 - 20090 Segrate (Milano) Tel.: +39 02.3072.1 - Fax: +39 02.3072.2017 www.lanxess.com

VENDITA, DISTRIBUZIONE E ASSISTENZA TECNICA PER GOMME SINTETICHE, LATTICI SINTETICI E PRODOTTI CHIMICI PER L’INDUSTRIA DELLA GOMMA

ZEON EUROPE GmbH sede secondaria in Italia Piazza Quattro Novembre 7 - 20124 Milano Tel.: +39 02 67141701 - Fax: +39 02 36680124 ziinfo@zeon.eu www.zeon.eu

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MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

IL MONDO DELLA GOMMA

LA RIVISTA DI

DALL’ASSOCIAZIONE

ANALISI DI MERCATO

RALLY DELLE MATERIE PRIME, COSA STA SUCCEDENDO? I MOVIMENTI DI MERCATO CHE STANNO RIGUARDANDO IL SETTORE AUTOMOTIVE E LE MATERIE PRIME, CON SCARSE DISPONIBILITÀ E AUMENTI DI PREZZI CONSISTENTI

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a qualche mese, ormai, stiamo assistendo a cambiamenti importanti nel mercato delle materie prime destinate al settore gomma. Questo è il frutto di una serie di fenomeni che si stanno tra loro sommando in un gioco che non è “a somma zero” per l’industria trasformatrice e, in particolare, per quella europea.

Se facciamo un passo indietro allo scoppio della pandemia, tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, dobbiamo ricordare che l’economia globale non stava certamente vivendo in quel momento una delle sue fasi più brillanti. Infatti, ormai da tempo, la guerra commerciale in atto sull’asse Cina-USA stava facendo sentire pesantemente i suoi effetti anche sull’Europa, tradizionalmente divisa tra gli interessi dei paesi produttivi (tra cui forti esportatori, come l’Italia) e quelli dei paesi commercianti (forti importatori), incapace di agire in maniera netta e immediata con politiche commerciali protezionistiche o, viceversa, espansionistiche.

A questo si stava sovrapponendo l’avvio di un cambiamento epocale del settore automotive (riferimento fondamentale per chi produce articoli in gomma), rappresentato dal graduale abbandono delle motorizzazioni a combustione interna per lo sviluppo di tecnologie ibride o totalmente elettriche.

Nello specifico, guardando al settore italiano della gomma, nel 2019 i dati Assogomma avevano registrato un calo della produzione italiana di oltre 4 punti percentuali, maggiormente accentuato per il comparto degli articoli tecnici rispetto a quello degli pneumatici.

E POI È ARRIVATA LA PANDEMIA In questo “quadro riflessivo” si è aggiunta la pandemia, che con le sue ragioni sanitarie ha letteralmente bloccato le realtà produttive di molteplici filiere a livello globale… e proprio quella automobilistica è stata una delle più tartassate.

Qualche ben pensante forse credeva che questo avrebbe

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Estrazione del lattice

sparigliato le carte e rimesso un po’ tutti sulla stessa linea di partenza, ma così non è stato.

Se è vero che all’inizio tutti i paesi del mondo hanno praticamente adottato gli stessi “ingredienti” (e cioè fermare tutto ciò che non fosse attinente all’assistenza sanitaria e alla sopravvivenza, segregare i cittadini e aspettare), non è altrettanto vero che tutti i paesi hanno adottato la stessa “ricetta”. Ciò ha avuto importanti conseguenze sulla ripartenza, creando differenze tra chi è riuscito a lavorare in maniera costante, chi a fasi alterne e chi invece ha avuto lunghi periodi di stop forzato. Occorre tenere conto che questo non ha interessato solo l’attività manifatturiera in senso stretto, ma pure intere catene di approvvigionamento e la logistica.

Si tratta di dinamiche riscontrabili chiaramente anche nelle analisi di settore che Assogomma ha svolto durante i mesi passati e di cui si è data notizia proprio su queste pagine. Ma adesso cosa sta succedendo?

MOTIVAZIONI E CONSEGUENZE DELL’AUMENTO DEI PREZZI Da diversi mesi stiamo assistendo ad aumenti di prezzi delle materie priELASTICA - Febbraio/Marzo 2021

me fondamentali per il settore degli elastomeri.

Gomme sintetiche quali l’SBR e l’NBR, il polibutadiene, le gomme naturali, solo per fare alcuni esempi, hanno fatto registrare aumenti di prezzo particolarmente consistenti nell’ultimo trimestre del 2020, arrivati fino a 30 punti percentuali. Le quotazioni hanno recuperato e abbondantemente superato alcune parziali riduzioni di prezzo che si erano verificate a metà anno.

Il fenomeno in atto, tra l’altro, non riguarda solo l’Italia. Infatti, dai risultati recentemente raccolti dalle principali associazioni europee della gomma di Germania, Francia e Spagna (disponibili per gli associati Assogomma), si può osservare che esiste un perfetto allineamento, in termini di trend, degli indici dei prezzi delle principali materie prime.

Sono fondamentalmente due i fattori alla base di ciò che sta succedendo: il forte impulso alla ripresa produttiva che sta avendo l’economia cinese (in grado di assorbire dal mercato ingenti quantitativi di materie prime) e l’interruzione, o il funzionamento a fasi alterne, delle catene di approvvigionamento (con una logistica a singhiozzo).

Come prima conseguenza, nel momento in cui scriviamo, si stanno riscontrando sul mercato degli pneumatici i primi annunci di aumento dei prezzi. Recentemente, per esempio, il Citexpo (China International Tire Expo),

Febbraio/Marzo 2021 - ELASTICA

tramite il proprio direttore marketing, Sam Lai, ha divulgato notizie relative ad aumenti di prezzi e “praticamente ogni singola azienda cinese di pneumatici ne è interessata”.

Ma anche produttori occidentali e orientali con Strisce di mescole eleastomeriche stabilimenti in Cina prospettano aumenti che, di conseguenza, cominciano a interessare pure il mercato europeo.

Questa situazione si sta chiaramente allargando anche al resto del settore gomma, impattato dal repentino aumento dei costi delle materie prime. A ciò si aggiunge il fatto che le difficoltà di approvvigionamento di alcuni materiali non sembrano vedere una risoluzione, quantomeno nel breve periodo, preannunciando un primo semestre del 2021 di difficoltà per la produzione europea e italiana di articoli in gomma. Inoltre, è confermata dal mercato un’ulteriore spinta al rialzo dei prezzi delle materie prime, certamente nel breve e brevissimo termine.

Tutto ciò ha spinto Assogomma a promuovere una nuova indagine rapida tra i propri associati, proprio allo scopo di ricevere maggiori informazioni e dettagli che possano aiutare a comprendere le dinamiche in atto, permettendo così alle imprese di prepararsi meglio ai prossimi sviluppi. Nel 2021 questo tema si affiancherà probabilmente a quelli più generali della gestione della pandemia e della definizione delle corrette politiche di sviluppo per portare l’Europa e il mondo fuori dalla crisi.

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L’ESPERTO RISPONDE

APPROFONDIMENTO DI CARATTERE TECNICO-SCIENTIFICO

CONTENUTO DI MBT NEGLI ARTICOLI IN GOMMA L’IMPORTANZA DI DISPORRE DI UN MEZZO ANALITICO PER STABILIRE L’AVANZAMENTO DELLA VULCANIZZAZIONE HA PORTATO ALLO SVILUPPO DI METODI SPECIFICI PER LA DETERMINAZIONE DEL CONTENUTO DI 2-MERCAPTOBENZOTIAZOLO (2-MBT) NEGLI ARTICOLI IN GOMMA di FABIO NEGRONI

L

a libreria dei metodi chimici applicabili agli articoli in gomma è stata ed è ancora un’area di interesse per la messa a punto di nuove normative tecniche. In Europa e nel mondo si sono succeduti negli ultimi vent’anni regolamenti progressivamente più stringenti per l’impiego e la gestione delle sostanze chimiche utilizzabili nelle mescole. L’introduzione del Regolamento REACH nel 2006 e le restrizioni d’uso per gli oli aromatici nella produzione degli pneumatici, introdotte nel 2010, sono due esempi significativi di questo percorso. La normativa tecnica e i metodi di laboratorio si sono quindi adeguati di conseguenza e in tabella 1 sono elencati i metodi chimici normati da ISO

(International Organization for Standardization) oggi disponibili per l’analisi delle sostanze e la classificazione secondo i regolamenti vigenti che hanno rilevanza nella produzione degli articoli in gomma.

In questo articolo ci si occupa dell’analisi dell’MBT (mercaptobenzotiazolo), perché si è concluso poche settimane fa il “round-robin” internazionale, a cui hanno partecipato diversi laboratori (tra cui il Cerisie di Assogomma), finalizzato alla validazione e all’ufficializzazione del metodo di analisi. La Cina è stata nominata paese coordinatore del progetto, iniziato nel 2018, e quella appena trascorsa è stata la fase conclusiva, necessaria per raccogliere i dati di laboratorio e per la definizione su base statistica di quella che viene chiamata “precisione del metodo”, ovvero la determinazione dell’errore di ripetibilità sia all’interno dello stesso laboratorio sia tra diversi laboratori.

Tab. 1 - Metodi d’analisi chimica e relativi target

Metodi ISO, Comitato Tecnico ISO TC 45

Target analitico

ISO 6101-x (from part 1 to part 6) Rubber - Determination of metal content by atomic absorption spectrometry (zinc, lead, copper, manganese, iron, magnesium)

Metalli

ISO 10398:1998 Rubber - Identification of accelerators in cured and uncured compounds

Acceleranti organici

ISO 10638:2017 Rubber - Identification of antidegradants by gas chromatography/mass spectrometry

Antidegradanti (antiozono, antiossidanti ecc.): analisi qualitativa

ISO 19050:2015 Rubber, raw, vulcanized - Determination of metal content by ICP-OES

Metalli

ISO 20163:2019 Vulcanized rubber - Determination of free sulfur by gas chromatography (GC) and high performance liquid chromatography (HPLC)

Zolfo libero, residuo della vulcanizzazione

ISO/DIS 21490 Rubber and rubber products - Determination of 2-mercaptobenzothiazole content MBT by high-performance liquid chromatography (HPLC)

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ISO/FDIS 23075 Vulcanized rubbers - Determination of antidegradants by high-performance liquid chromatography

Antidegradanti (antiozono, antiossidanti ecc.): analisi quantitativa

ISO/TS 21522:2017 Rubber process fumes components - Quantitative test methods

Fumi di vulcanizzazione ELASTICA - Febbraio/Marzo 2021

Fig. 2 - Brevetto del 1924 assegnato a Giuseppe Bruni (1873 - 1946), professore del Politecnico di Milano, in cui si dava conto della sintesi di una classe di acceleranti di vulcanizzazione derivati dall’MBT. Si trattava di solfonammidi aromatiche efficaci dal punto di vista dell’accelerazione, ma anche in grado di limitare il problema dello “scorch”, ovvero della formazione di grumi di mescola indurita, durante la lavorazione

Fig. 3 - Esempio di analisi HPLC della soluzione contenente MBT

Tale progetto ha fornito anche lo spunto per ripercorrere dal punto di vista storico un capitolo della tecnologia della gomma, quello della vulcanizzazione, che ha rappresentato il primo esempio di processo industriale applicato ai polimeri.

metanolo e analizzato con una tecnica ben conosciuta nei laboratori di analisi: la cromatografia HPLC (High Performance Liquid Chromatography).

Il tempo tecnico di esecuzione dell’analisi è di circa due giorni, ma l’operazione di estrazione può essere condotta anche senza la presenza dell’operatore, per esempio durante la notte. La quantità minima di campione necessaria per l’analisi è di circa un grammo e la sensibilità del metodo e di circa 2 milligrammi di MBT per chilogrammo di prodotto.

LA VULCANIZZAZIONE NELLA STORIA La scoperta della vulcanizzazione è avvenuta nel 1839 grazie a Charles Goodyear, sebbene si racconti che sia avvenuta casualmente. Tale scoperta ha comunque consentito di trasformare un materiale soffice e malleabile, com’è la gomma allo stato di polimero grezzo, in un prodotto elastico e robusto, così come lo conosciamo ora.

Nelle condizioni descritte da Goodyear, la reazione di vulcanizzazione impiegava più di due ore per arrivare a completamento e agli inizi del Novecento fu evidente come, con l’inizio della produzione su larga scala di articoli in gomma da stampaggio (suole, tubi, ma anche primi pneumatici), fosse necessario migliorare il processo. Fu una fase di intensa ricerca, che ebbe come risultato la scoperta e l’applicazione industriale proprio dell’MBT, che - sia tal quale sia sotto forma di suoi derivati (solfonammidi) - è essenziale ancora oggi per l’ottenimento di manufatti flessibili ma solidi e resistenti nel tempo.

Un percorso di ricerca che non si è mai fermato ed è continuato fino ai nostri giorni (vedi tabella 2).

Ritornando al lavoro normativo, va chiarito che le motivazioni del progetto sopra citato sono da ricercare nella necessità di disporre di un mezzo analitico per stabilire l’avanzamento della vulcanizzazione.

Nella vulcanizzazione con solfonammidi, infatti, l’MBT viene prodotto per decomposizione, ma reagisce con il polimero arrivando a un valore stazionario.

Il metodo analitico sviluppato in ambito ISO prevede l’estrazione con solvente, in un bagno a ultrasuoni, del campione di gomma. L’estratto così ottenuto viene portato quindi a un volume prefissato con

Tab. 2 - Le tappe basilari della vulcanizzazione

Vulcanizzanti inorganici 1839

Goodyear scopre la vulcanizzazione della gomma naturale (NR) usando zolfo e carbonato di piombo (brevetto del 1844)

1843

Hancock dimostra l’uso industriale dello zolfo in un processo industriale

Acceleranti organici 1906

Oenslager usa l’anilina nella vulcanizzazione con zolfo

Anni Venti

Impiego di ZnO e acido stearico come attivanti

Anni Venti

Scoperta di: MBT, MBTS e ZMBT

Anni Trenta

Le guanidine e i prodotti di condensazione da aldeide-ammina vengono introdotti nell’industria dello pneumatico

1938

Bayer mette in commercio gli acceleranti solfonammidici

1970

Scoperta dei ritardanti/inibitori della vulcanizzazione (CTP)

Anni Novanta

Introduzione delle solfonammidi (TBSI)

Fig. 1 - A sinistra: formula chimica del 2-mercaptobenzotiazolo, o 2-MBT; nome IUPAC: 1,3-benzothiazole-2(3H)-thione. A destra: schema della reazione di sintesi industriale

Febbraio/Marzo 2021 - ELASTICA

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STAMPA ESTERA DI SETTORE

PIÙ DI DIECI RIVISTE ESAMINATE

RASSEGNA INTERNAZIONALE DI SCIENZA E TECNOLOGIA DODICESIMA PUNTATA DELLA RUBRICA DEDICATA AGLI ARTICOLI DI STAMPA ESTERA SELEZIONATI DAL COMITATO DI REDAZIONE DI ELASTICA, COMPOSTO DA: FABIO BACCHELLI, ALBERTO DAFARRA, RINO GILOTTA E FABIO NEGRONI, COORDINATI DA MAURIZIO GALIMBERTI

INVECCHIAMENTO A LUNGO TERMINE DELLE GUARNIZIONI IN GOMMA Testata: Gummi Fasern Kunststoffe, 7-8, 326 (2020) Titolo originale: Übersicht über laufende

Fabio Bacchelli, direttore tecnico Tyre di Versalis

Untersuchungen zur Langzeitalterung von Elastomerdichtungen Autori: M. Zaghdoudi, A. Kömmling, M. Jaunich, D. Wolff

A CURA DI FABIO BACCHELLI

G

razie alle loro proprietà elastiche e alla loro facilità d’uso, gli elastomeri vengono ampiamente utilizzati nella realizzazione di guarnizioni. È tuttavia ben noto il processo di invecchiamento che, sotto l’influenza di temperatura, ossigeno, radiazioni e sollecitazioni meccaniche, può portare alla totale perdita delle proprietà richieste dall’applicazione. In particolare, nel caso di una difficile sostituzione della guarnizione (come nei contenitori per rifiuti radioattivi), è importante prevedere in modo affidabile la vita in esercizio del manufatto, in modo da evitare l’insorgere di problemi legati alla sicurezza.

All’interno di un progetto dell’Istituto federale per la ricerca e i test sui materiali (BAM), volto proprio a valutare la sicurezza dei contenitori progettati per lo smaltimento di scorie radioattive, si è indagato su come tali contenitori possano essere trasportati e immagazzinati in sicurezza fino allo smaltimento finale. Tre tipi di gomma rilevanti per la costruzione di o-ring dedicati a questa applicazione (EPDM, FKM, HNBR) sono stati testati con un protocollo a lungo termine, nel corso di alcuni anni, monitorando la degradazione attra-

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verso il cambiamento delle proprietà meccaniche (durezza, deformazione a rottura, compression set) e della capacità di tenuta a quattro diverse temperature d’invecchiamento (75°C, 100°C, 125°C e 150°C).

La prestazione è stata monitorata attraverso misurazioni di stress-relaxation intermittente in compressione (CSR) e tasso di perdita, al fine di correlare il contributo di reticolazione e scissione di catena agli effetti di degradazione osservati. Per i campioni a base di EPDM e HNBR la durezza aumenta con il prolungarsi del tempo d’invecchiamento, come conseguenza di reazioni di reticolazione, perdita di plastificante o insorgenza di reazioni chimiche collaterali; mentre nel caso dell’FKM la variazione osservata è trascurabile.

Le proprietà tensili si muovono coerentemente, con un aumento del carico e una riduzione dell’allungamento per EPDM e HNBR, a fronte di un FKM pressoché inalterato.

Il miglior risultato dell’FKM è legato al fatto che i fenomeni di degradazione ossidativa sono meno presenti, in particolare ad alta temperatura. Il quadro ELASTICA - Febbraio/Marzo 2021

Tab. 1 - Dati sperimentali e conclusioni

è ulteriormente confermato dal maggiore aumento del valore di compression set di HNBR ed EPDM ad alte temperature e tempi lunghi. Dalle prove di stress-relaxation intermittente in compressione emerge che, per l’HNBR, predomina la formazione di reticolazioni (cross-link) nel caso di tempi lunghi, mentre hanno principalmente luogo reazioni di scissione su tempi più brevi. Nel caso dell’EPDM, i due fenomeni restano competitivi anche a tempi lunghi.

Le misure di tenuta hanno poi evidenziato che gli o-ring invecchiati per 184 gg a 150°C mostrano perdite significative. Il tutto a fronte di misurazioni puramente statiche, che non tengono conto delle normali condizioni d’esercizio in cui sono presenti vibrazioni meccaniche, deformazioni cicliche, cambiamenti di pressione e restringimenti. È stato pertanto sviluppato un test di tenuta modificato comprendente un parziale rilascio della guarnizione, in modo da simulare condizioni più impegnative e definire con maggiore robustezza un criterio di fine vita.

Si è così osservato che, già dopo 80-100 giorni a 150°C, la guarnizione ha perso la sua capacità di recupero e non è più in grado di seguire il movimento della flangia. Ulteriori test hanno dimostrato che una stima conservativa della capacità di tenuta porta a 70 giorni il limite di fine vita della guarnizione. In particolare, nel caso dell’EPDM, dopo 70 gg a 150°C il compression set è sceso all’83%, l’allungamento a rottura al 90% e si è registrato un aumento di densità del 4,6%. È stato quindi scelto un compression set dell’80% come indicatore di fine vita di questo o-ring. Valori compresi tra 80 e 90% sono stati invece utilizzati in passato a questo scopo, ma senza il supporto di uno studio sperimentale approfondito.

I risultati dei test mostrano in sostanza che gli o-ring possono mantenere una sufficiente capacità di tenuta in condizioni statiche anche quando rilassamento da stress compressivo, compression set e proprietà meccaniche risultano in fase di degrado avanzato. Va tuttavia precisato che, poiché la dinamica del comportamento nel tempo dipende dalla tipologia dell’o-ring e dalla flangia utilizzata, l’approccio sperimentale descritto non può essere utilizzato per altri materiali o geometrie senza un set di dati dedicato.

PRESTAZIONI DELLE TENUTE NELLE CELLE A COMBUSTIBILE CON IDROGENO Testata: Rubber World - Aprile 2020 Titolo originale: Elastomer sealing performance in hydrogen fuel cells Autori: Kevin Kulbaba e Jacob Rawski (Arlanxeo); Edward Norton (Concarb); Rick Ziebell (R.D. Abbott)

A CURA DI FABIO NEGRONI Appare ormai evidente che la rivoluzione iniziata nell’industria automobilistica con l’introduzione dei motori ibridi e poi proseguita nell’ultimo decennio con la commercializzazione su larga scala di veicoli totalmente elettrici raggiungerà il proprio traguardo finale con l’avvento dei veicoli ZEV (Zero Emission Vehicles), basati per esempio sulle celle che utilizzano idrogeno come combustibile.

Nell’interessante articolo apparso su Rubber World, sono stati pubblicati i risultati dello studio di laboratorio condotto da Arlanxeo (Saudi Aramco), Cancarb (produttore di carbon-black) ed RDAbbott (società di consulenza) per ottimizzare la formulazione di una mescola adatta a fare da barriera all’idrogeno a pressioni fino a 7 bar e a temperature comprese tra 50°C e 90°C. Queste condizioni

ELASTICA - Febbraio/Marzo 2021

Formulazione ottimizzata per GUARNIZIONI

Formulazione ottimizzata per TUBI

Vulcanizzazione con resina fenolica

Vulcanizzazione con zolfo

Bassa permeazione di idrogeno: Bassa permeazione di tra 45 e 105 barrer idrogeno: tra 45 e 105 barrer Compression set: 55% - 66% (70 ore a 100°C)

Valore M220 e carico a rottura massimizzati

Migliore carica rinforzante: N-990

Migliore carica rinforzante: N-990

Totale carica rinforzante: 135 phr Totale carica rinforzante: 135 phr d’esercizio sono quelle utilizzate dalle celle a combustibile di ultima generazione, con PEM (Polymer Electrolyte Membrane), già disponibili su alcune vetture come la Mirai di Toyota.

Le formulazioni incluse nello studio sono state sviluppate per funzionare nelle due applicazioni centrali di questa tecnologia: i tubi e le guarnizioni. La scelta del polimero è stata guidata dalla necessità di ridurre il più possibile la permeazione dell’idrogeno attraverso il materiale elastomerico. La gomma scelta è stata la bromo-butilica BB 2030 (BIIR), che, insieme alle gomme fluorurate e al polietilene cloro-solfonato, presenta la minore permeabilità all’idrogeno; questa peculiarità deriva dalla sua capacità unica di “impacchettare” le macromolecole fra di loro minimizzando il volume libero attraverso cui può avvenire la permeazione.

Il piano sperimentale ha quindi utilizzato due gruppi di formulazioni: quelle vulcanizzate con zolfo, finalizzate all’impiego nei tubi, e quelle vulcanizzate con resina fenolica per migliorare il compression set, ottimizzate per lo stampaggio di guarnizioni. I presupposti su cui si è basato il piano sperimentale sono stati i seguenti: a) Si è voluto verificare la dipendenza delle proprietà (e in particolare della permeabilità all’idrogeno) al variare del rapporto reciproco di due cariche rinforzanti di natura chimica differente: un grado di carbon black (N-990) adatto alla lavorazione con la gomma BIIR e un talco, il Mistron HAR (High Aspect Ratio), con struttura lamellare su scala microscopica. Si riteneva, infatti, che l’aspetto lamellare migliorasse la capacità barriera complessiva della mescola risultante. b) La durezza delle diverse formulazioni è stata opportunamente regolata utilizzando un plastificante paraffinico, per ottenere stampati con durezza intorno ai 68 ± 5 punti Shore A. c) In tutte le varianti della formulazione era prevista l’aggiunta di una terza carica rinforzante, il carbon black N-330, per conferire il livello richiesto di robustezza: carico a rottura di almeno 8 MPa. L’articolo presenta infine tutti i dati sperimentali e i risultati riportati in tabella 1. L’efficacia del talco lamellare nel contenere la permeazione non è stata quindi verificata nel caso dell’idrogeno e il carbon black N-990 sembra interagire più Il direttore del efficacemente con laboratorio Cerisie, questo gas.

Fabio Negroni

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NEWS

VENDITE DI PNEUMATICI DA PARTE DEI SOCI ETRMA IN EUROPA

Il Covid-19 ha fortemente influenzato il mercato nel 2020

popolazione e le attività, le restrizioni alla mobilità e, in senso più generale, la crisi economica globale innescata dalla pandemia hanno impattato fortemente il settore degli pneumatici,

Anno 2019 Anno 2020 Variazione % 87105

66958

-23%

218743

192306

-12%

All season

19869

20960

5%

Estivi

98319

85732

-13%

Invernali

58200

46577

-20%

Pneumatici mezzi pesanti OE

5704

4662

-18%

Pneumatici consumer ricambio

Fonte: europool ETRMA

Pneumatici mezzi pesanti ricambio

12584

12087

-4%

Pneumatici agricoltura ricambio

1184

1155

0%

Pneumatici moto e scooter ricambio

9233

8466

-9%

(*) Vetture, SUV, veicoli commerciali leggeri

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Svezia

Turchia

Norvegia

Portogallo

Paesi Bassi

Italia

Malta

Islanda

Grecia

Irlanda Eire

Francia

Regno Unito

Spagna

Finlandia

Danimarca

Cipro

Germania

Svizzera

Austria

Belgio/Lussemburgo

Slovenia

Slovacchia

Serbia + Kosovo

Polonia

Romania

Macedonia

non solo in termini di mancate vendite, ma purtroppo anche in termini di posti di lavoro persi. Chiaramente, le perdite così marcate non sono certo una sorpresa e sono direttamente riconducibili al forte calo delle vendite di veicoli nuovi. Secondo i recenti dati di ACEA (European Automobile Manufacturers Association), infatti, nel 2020 le immatricolazioni di nuove vetture in Europa sono calate del 23,7%, con Italia e Francia che maggiormente hanno risentito del calo delle vendite. In Italia il decremento delle nuove immatricolazioni di vetture ha toccato un drammatico -27,9% rispetto al 2019: 535000 vetture in meno vendute, pari a circa un terzo del mercato del 2019.

Nell’ultimo trimestre del 2020 il mercato degli pneumatici al ricambio ha dato i primi deboli segnali di ripre-

Svezia

Turchia

Portogallo

Norvegia

Paesi Bassi

Malta

Italia

Islanda

Grecia

Irlanda Eire

Francia

Regno Unito

Finlandia

Spagna

Danimarca

Germania

Cipro

Svizzera

Belgio/Lussemburgo

Austria

Slovacchia

Slovenia

Serbia + Kosovo

Polonia

Romania

Macedonia

Montenegro

Lettonia

Lituania

Ungheria

Croazia

Estonia

Bulgaria

Repubblica Ceca

Albania

Bosnia-Erzegovina

Fig. 2 - Vendite di pneumatici di ricambio per “mezzi pesanti” (autocarri e autobus) da parte dei soci ETRMA (periodo 2017 - 2020)

Tab. 1 - Vendite di pneumatici nell’Unione Europea, in migliaia di unità

Pneumatici consumer* OE

Montenegro

Lituania

Lettonia

Croazia

Ungheria

Estonia

Bulgaria

Repubblica Ceca

Albania

Bosnia-Erzegovina

Fig. 1 - Vendite di pneumatici di ricambio nel segmento “consumer” da parte dei soci ETRMA (periodo 2017 - 2020)

L’anno appena trascorso è stato particolarmente difficile per il settore europeo degli pneumatici, con perdite significative sia nei primi equipaggiamenti “consumer” (segmento che include vetture, SUV e veicoli commerciali leggeri), che hanno fatto registrare un -23%, sia nel mercato del ricambio consumer, con un -12%. Non meglio ha fatto il settore del trasporto pesante, che ha registrato una flessione del 18% per i primi equipaggiamenti e del 4% per i pneumatici al ricambio. Il segmento moto ha anch’esso accompagnato i medesimi trend e, in particolare, ha registrato un calo del 9% per quanto riguarda la vendita di pneumatici al ricambio. L’unica eccezione è rappresentata dal mercato degli pneumatici agricoli, che ha mostrato un andamento stagnante rispetto al 2019.

L'associazione ETRMA (European Tyre and Rubber Manufacturers Association) ha commentato i dati rilevando che i ripetuti lockdown per la

sa, con il segmento consumer che ha ridotto le perdite, senza però tornare positivo (-5% nel 4° trimestre 2020 vs. 4° trimestre 2019), mentre i segmenti di mezzi pesanti, moto e mezzi agricoli hanno segnato una crescita nel confronto trimestre su trimestre, rispettivamente del +8%, del +13% e del +14%. La strada della ripresa sarà chiaramente ancora lunga da percorrere e speriamo che, per quanto riguarda l’Italia, possa essere almeno in parte sostenuta dal rinnovo delle misure d’incentivo al parco circolante, che per il 2021 includerà anche i veicoli commerciali leggeri, oltre alle vetture: novità che le associazioni di categoria hanno salutato con favore, soprattutto perché non vengono incentivati solo i veicoli ibridi o elettrici, ma anche quelli con motore termico di recente omologazione.

ELASTICA - Febbraio/Marzo 2021

Laser blu

Fonte delle onde

Ampiezza (mV)

STRUTTURE ARTIFICIALI STAMPATE IN 3D

Metamateriali elastici “riconfigurabili” con la luce Il controllo della propagazione delle onde elastiche nei solidi costituisce un campo d’applicazione di grande interesse, che può avere impatti significativi in ambiti sia industriali che civili. Un considerevole progresso in questo campo è stato ottenuto recentemente con l’introduzione dei cosiddetti metamateriali, cioè materiali artificiali costituiti essenzialmente da materiali comuni (metalli, polimeri, ceramiche ecc.) ai quali però si fanno acquisire nuove e inusuali proprietà elastiche, grazie a una particolare ingegnerizzazione della loro struttura.

La possibilità di “reinventare” le proprietà elastiche dei materiali può avere conseguenze molto sorprendenti e inaspettate dal punto di vista della fisica. Alcuni esempi applicativi sono rappresentati dagli scudi per onde sismiche, dalle lenti acustiche che permettono una super risoluzione al di sotto della lunghezza d’onda, dai diodi acustici che con-

Potenza del laser (mW)

Filtro controllato con la luce

sentono la propagazione di un’onda in una sola direzione, fino ai sottilissimi rivestimenti per l’isolamento acustico o ai cosiddetti “mantelli per l’invisibilità” acustica o ultrasonica (“cloaking”).

Uno dei principali limiti dei metamateriali consisteva però finora nella ridotta possibilità di controllo dinamico delle loro caratteristiche operative.

Per esempio, un metamateriale progettato e fabbricato per attenuare la propagazione di onde elastiche entro un certo intervallo di frequenza non può essere modificato per operare in un intervallo di frequenze differente. Ciò implica una scarsa versatilità e adattabilità alle variazioni esterne.

Il progetto “Tunable photo-responsive elastic metamaterials”, coordinato da Antonio Gliozzi ed Emiliano Descrovi, del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia del Politecnico di Torino, in collaborazione con l’Empa di Zurigo e l’Université de Lille, ha

Tempo (s)

“La realizzazione del primo esempio di metamateriale elastico suscettibile a stimoli luminosi è stata possibile grazie al lavoro coordinato di esperti di stampa 3D, ottica e, ovviamente, di metamateriali elastici. Credo che questo lavoro faciliterà l’utilizzo dei metamateriali in campo applicativo, con ricadute anche immediate nella vita di tutti i giorni”, ha dichiarato Antonio Gliozzi, coordinatore, insieme a Emiliano Descrovi, del progetto presso il Politecnico di Torino

però proposto una nuova tecnologia per realizzare, tramite stampa 3D, materiali strutturati con proprietà elastiche che possono essere modulate grazie all’applicazione mirata di stimoli luminosi.

Per provarne il funzionamento, i ricercatori hanno realizzato un metamateriale stampato in 3D, composto da molecole fotoreattive, le cui proprietà elastiche variano se stimolate con un laser a luce blu.

Una struttura trasparente alla propagazione di una certa onda elastica può, se illuminata, trasformarsi in una barriera invalicabile e diventare un filtro, oppure diventare “semitrasparente”, semplicemente regolando l’intensità della luce.

Si tratta dunque del primo passo nello sviluppo di “metamateriali regolabili” con la luce che, in prospettiva, potranno essere sfruttati non solo come filtri selettivi, ma anche come strutture di guida, risuonatori e interruttori per le onde elastiche.

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

ELASTICA - Febbraio/Marzo 2021

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NOTIZIARIO UNIPLAST

ENTE ITALIANO DI UNIFICAZIONE DELLE MATERIE PLASTICHE FEDERATO ALL’UNI A CURA DI GIANLUIGI MORONI

LAVORI ANCORA ONLINE

RICICLO MECCANICO E CHIMICO Nella riunione congiunta del CEN/TC 249/WG11 e dell’ISO/TC 61/SC14/WG5, tenutasi online l’11 gennaio 2021, sono stati illustrati i programmi di lavoro dei due gruppi, definendo un accordo di collaborazione per consentire uno scambio d’informazioni al fine di definire i work item che potrebbero essere d’interesse comune da sviluppare secondo il Vienna Agreement. Un’attenzione particolare è stata posta ai due preliminary work item aperti nell’ISO/TC 61/SC14/WG5 dal Giappone, uno sul riciclo chimico e l’altro sul riciclo di bottiglie in PET. Il 20 gennaio, nella riunione online del CEN/TC 249/WG11, è stata ripresa la questione del legame con l’ISO/TC 61/SC14/WG5 per gli item che possono essere portati avanti in comune, per la costituzione di un gruppo ristretto di esperti che partecipi alle riunioni di entrambi i gruppi di lavoro e che possa vagliare l’interesse per lavori comuni. L’interesse più immediato si è focalizzato sugli item del riciclo chimico, poiché non sono stati presi ancora in considerazione nei lavori della CPA, ed è stato chiesto di

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estendere la partecipazione anche ai delegati che prendono parte ai lavori dell’ASTM. Per i progetti futuri del WG11, Marie Claire Maigné (Francia) sta lavorando per la riattivazione della revisione della EN 15346:2014 e Antonino Furfari (Plastics Recyclers Europe) a quella della EN 15347. È stata evidenziata la complessità del progetto “LDPE Content analysis via DSC” del delegato inglese Mike Kalloudis, che è stato trasmesso in inchiesta interna nel WG11.

Non sono state segnalate particolarità circa le proposte preliminari PWIs (WI 00249A3x), ma si è riscontrata una complessiva incertezza sugli sviluppi futuri delle richieste di normazione originate attraverso la CPA.

FUSIONE DI TUBI IN PE L’ISO/TC 138/SC4/WG2, riunitosi online il 12 gennaio, ha rivisto le appendici dedicate ai vari procedimenti di saldatura per la preparazione della bozza dell’ISO/DTS 10839, inserendo la nuova appendice per le saldature a bicchiere e delle selle.

Il 26 gennaio si è riunito via web l’ISO/TC 138/

Montello

Riunioni di inizio 2021

SC4/WG2, completando il paragrafo sul “Quality Control” dell’ISO/DTS 10839 e verificando i disegni delle numerose figure di riferimento per il testo del progetto, che andrà in inchiesta come specifica tecnica.

TUBAZIONI PER ACQUA CALDA E FREDDA Dopo un’introduzione sugli attuali sviluppi dei MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

lavori del CEN/TC 155/WG16, che alla fine del 2020 ha inviato a inchiesta interna al WG16 i testi per la revisione della EN ISO 15875-1 e -2 per i sistemi di tubazioni per acqua calda e fredda di XPE negli edifici, il gruppo di studio SC8/GS12, riunitosi via web il 15 gennaio, è passato alla discussione dei commenti per i secondi emendamenti alla parte 3 sui raccordi dei sistemi di tubazioni per acqua calda e fredda (EN ISO 15874, 15875, 15876, 15877, 22391 e 21003) per i diversi polimeri (PP, XPE, PB, PE-RT) e per i sistemi multistrato. Sono stati evidenziati alcuni punti di disaccordo con i testi proposti: i raccordi metallici per tali sistemi sono ormai regolati dalle EN 1254; la richiesta di spessore minimo per i raccordi metallici inserita negli emendamenti non è tecnicamente giustificata, poiché, oltre a escludere molti prodotti esistenti sul mercato da più di 30 anni, così come formulata nei documenti per gli emendamenti non tiene conto del disegno dei raccordi e delle loro particolarità di progettazione; un ulteriore commento di aspetto forma-

le riguarda la competenza per la normazione, poiché solo il CEN/TC 133, che ha originato la serie delle EN 1254, ha la competenza di definire requisiti per i raccordi metallici.

PE RINFORZATO CON FIBRE DI VETRO CORTE Durante la riunione dell’ISO/TC 138/SC3/WG8, tenutasi via web il 19 gennaio, sono stati rivisti i testi per l’inchiesta dei progetti dell’ISO/DTS 22101-1, completando i punti che necessitavano ancora di chiarimenti e specificando alcune figure introdotte in precedenza.

SPECIFICHE TECNICHE PER TUBAZIONI IN PE Riunitosi online il 21 gennaio, l’SC8/AHG ha evidenziato, in uno specifico paragrafo della bozza in discussione del rapporto tecnico “Linea guida per la definizione dei requisiti tecnico-funzionali delle tubazioni in polietilene (PE)”, le norme tecniche di riferimento per i tubi in relazione agli specifici campi di applicazione e

la classificazione dei prodotti in funzione della prestazione di resistenza alla pressione interna, identificata con il termine di pressione nominale (PN). Nel paragrafo è stato dedicato anche un punto con esempi al metodo che potrebbe essere utilizzato per la verifica dei requisiti.

RETI PER AGRICOLTURA Il gruppo ad hoc SC19/AHG, riunitosi online il 21 gennaio, sta rivedendo le metodologia di prova per la bozza sulle generalità per le reti agricole e in tale riunione ha discusso la determinazione della permeabilità delle reti all’aria.

UNIPLAST

Politecnico di Milano - Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” Piazza Leonardo Da Vinci, 32 - 20133 Milano Tel.: +39 02 23996541 - Fax: +39 02 23996542 E-mail: segreteria@uniplast.info www.uniplast.info

Riportiamo qui di seguito l’elenco di parte dei progetti di norma ISO e CEN inviati in inchiesta pubblica nel mese di gennaio 2021 per il settore materie plastiche e gomma. Ulteriori informazioni possono essere richieste a Uniplast - Tel.: 02 23996541 - Fax: 02 23996542 E-mail: segreteria@uniplast.info

ISO TC 61 (Plastics) PWI 23947-2 Plastics - Microscale Combustion Calorimetry/Pyrolysis combustion flow calorimetry - Part 2: Fingerprinting of plastics CD 5623 Plastics - Joining of thermoplastic moulded components Specification for quality levels for imperfections CD 6603-2 Plastics - Determination of puncture impact behaviour of rigid plastics - Part 2: Instrumented impact testing CD 11359-1 Plastics - Thermomechanical Analysis (TMA) - Part 1: General principles CD 20819-2 Plastics - Wood-Plastic Recycled Composites (WPRC) Part 2: Test methods CD 23930 Full Section Compressive Test for Pultruded FRP Profiles ISO TC 138 (Plastics piping systems and ducting systems) PWI 4070 Polyvinylidene fluoride (PVDF) - Effect of time and temperature on expected strength PWI 4075 Polysulfone (PSU) - Effect of time and temperature on expected strength PWI 4076 Polyphenylsulphone (PPSU) - Effect of time and temperature on expected strength DTS 10986 Plastics piping systems - Glass-reinforced thermosetting plastics (GRP) pipes - System design of above ground pipe and joint MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

Plasson

Progetti di norma

installations without end thrust FDIS 11298-4 Plastics piping systems for renovation of underground water supply networks - Part 4: Lining with cured-in-place pipes CEN TC 155 (Plastics piping systems and ducting systems) DEC 1458 Change of scope prEN 14758-1 + technical comments prEN 14758-1 Plastics piping systems for non-pressure underground drainage and sewerage - Polypropylene with mineral modifiers (PP-MD) Part 1: Specifications for pipes, fittings and the system prEN 14541-1 Plastics pipes and fittings - Utilisation of thermoplastics recyclates - Part 1: Terminology FprEN 15344 Plastics - Recycled plastics - Characterization of Polyethylene (PE) recyclates CEN TC 249 (Plastics) FprEN 15344 Plastics - Recycled plastics - Characterization of Polyethylene (PE) recyclates FprEN 16296 Imperfections in thermoplastics welded joints - Quality levels FprEN 17508 Plastics - Unplasticized poly(vinyl chloride) (PVC-U) profiles for the fabrication of windows and doors - Terminology of PVC based materials

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RUBRICHE E VARIE

ESPOSIZIONI E FIERE

IL SETTORE AUTOMOTIVE A CHINAPLAS 2021

SEMPRE PIÙ POLIMERI NELLE APPLICAZIONI AUTOMOBILISTICHE La pandemia non è stata certo clemente con l’industria automobilistica. In un suo recente rapporto, la società di consulenza francese Inovev ha previsto per il 2020 una diminuzione del 17% della produzione automobilistica globale, con una perdita di 15 milioni di veicoli rispetto al 2019 e un crollo elevato dei volumi di produzione, tornati addirittura ai livelli del 2011.

Ciononostante, vi sono segnali di speranza e ottimismo: la Cina, per esempio, ha riaperto i suoi impianti automobilistici prima di altri paesi, mentre Giappone e Corea del Sud sono stati colpiti meno pesantemente dalla pandemia. Inoltre, la crescente tendenza verso i veicoli elettrici e a guida autonoma (o semiautonoma) offre nuove opportunità d’applicazione per un’ampia varietà di materiali plastici e compositi avanzati. A tale proposito, tra i protagonisti della prossima edizione di Chinaplas, che si terrà a Shenzhen dal 13 al 16 aprile, figureranno svariati materiali innovativi per le applicazioni nel settore automotive.

Negli Stati Uniti, Pete Buttigieg, nominato segretario ai trasporti dal presidente Joe Biden, ha dichiarato l’intenzione di far circolare “milioni di auto elettriche” sulle strade americane. Secondo la società di ricerche statunitense Grand View Research, tale prospettiva contribuirà a stimolare ulteriormente settori che fanno un ampio uso di polimeri, come quello dei sensori radar per le auto, che dovrebbe raggiungere i 12,2 miliardi di dollari entro il 2025, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 20,8%.

In una recente intervista rilasciata al periodico Sustainable Plastics, Jeff Stout, direttore esecutivo per l’innovazione globale di Yanfeng Automotive Interior Systems, ha dichiarato che Yanfeng sta sviluppando sistemi produttivi alternativi, come lo stampaggio ibrido a compressione (CHyM) di matrici polimeriche rinforzate con mat di fibre naturali. Inoltre, l’azienda sta seguendo con attenzione l’evoluzione del riciclo chimico. Giusto per citare alcuni esempi.

2021 7-9 aprile - PPP Tanzania (Dar-Es-Salaam, Tanzania) 9-11 aprile - Interplast Interpackprint Kenya (Nairobi, Kenya) 13-16 aprile - Chinaplas (Shenzhen, Cina) 28 aprile - 1° maggio - Die & Mould India (Mumbai, India) 18-20 maggio - Plastprintpack MEA (Fiera virtuale per Africa e Medio Oriente) 25-28 maggio - Plastpol (Kielce, Polonia) 31 maggio - 2 giugno - Egyps (Cairo, Egitto) 1-3 giugno - JEC World (Parigi, Francia) 3-5 giugno - Interplast Interpackprint Tanzania (Dar-Es-Salaam, Tanzania) 3-5 giugno - PPP Etiopia (Addis Abeba, Etiopia) 8-11 giugno - Moulding Expo (Stoccarda, Germania) 10-12 giugno - Mecspe (Bologna, Italia) 10-12 giugno - PPP Kenya (Nairobi, Kenya) 15-17 giugno - Rosplast & Rosmould (Mosca, Russia) 16-18 giugno - Plastics & Rubber Vietnam (Ho Chi Minh City, Vietnam) 21-25 giugno - Colombiaplast (Bogotà, Colombia) 6-8 luglio - PlastPrintPack Nigeria (Lagos, Nigeria) 6-8 luglio - SPS Italia (Parma, Italia) 7-8 luglio - Luxe Pack (Shanghai, Cina) 13-16 luglio - HanoiPlas (Hanoi, Vietnam) 10-12 agosto - Feipur Poliuretano / Feiplar Composites (San Paolo, Brasile) 11-14 agosto - Indoplas, Indopack, Indoprint (Jakarta, Indonesia) 26-28 agosto - Plastech Vietnam (Ho Chi Minh City, Vietnam) 14-16 settembre - European Coatings Show (Norimberga, Germania) 14-18 settembre - Equiplast (Barcellona, Spagna) 27-29 settembre - Luxe Pack (Monaco, Principato di Monaco) 28-30 settembre - Interplas (Birmingham, Regno Unito) 28-30 settembre - FachPack (Norimberga, Germania) 29-30 settembre - Compounding, Recycling, Extrusion, Polymer Testing World Expo (Essen, Germania) 6-9 ottobre - Plastexpo / Packexpo (Casablanca, Marocco) 12-16 ottobre - Fakuma (Friedrichshafen, Germania) 19-21 ottobre - Icec, International Converting Exhibition (Orlando, Stati Uniti) 19-22 ottobre - Hispack (Barcellona, Spagna) 26-28 ottobre - Utech Middle East/Africa (Dubai, Emirati Arabi Uniti) 26-29 ottobre - Ecomondo (Rimini, Italia) 8-12 novembre - Plastico Brasil (San Paolo, Brasile) 16-18 novembre - Utech Europe (Maastricht, Paesi Bassi) 23-25 novembre - PlastPrintPack Kenya (Nairobi, Kenya)

Alla prossima edizione di Chinaplas (Shenzhen, 13-16 aprile 2021) sarà possibile osservare di persona le incredibili tecnologie che consentiranno l’avvento dei veicoli elettrici e ibridi del futuro

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NOTA: Il calendario fieristico potrebbe subire variazioni a causa dell’attuale emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Vi invitiamo pertanto a visitare il sito web www.macplas.it per tutti gli aggiornamenti.

MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

CORSI

SBS Scuola Beni Strumentali

Corsi di formazione per le aziende della meccanica strumentale e dei settori a valle Nata dalla pluriennale esperienza di diverse associazioni di categoria nazionali aderenti al sistema confindustriale (tra cui Amaplast), la Scuola Beni Strumentali (SBS) offre servizi formativi e consulenziali alle imprese produttrici di macchinari, attrezzature ausiliarie e strumentazione, ma anche alle aziende dei settori più a valle.

Beneficiando della cultura delle associazioni industriali di categoria, che collaborano ogni giorno con le aziende e che conoscono tutte le problematiche dei settori tecnologici di riferimento (plastica e gomma, imballaggio e confezionamento, ceramica), SBS eroga proposte formative sulla base delle specifiche esigenze delle aziende costruttrici di macchine e impianti e garantisce una selezione mirata dei docenti (forti di una profonda conoscenza del settore e di comprovata esperienza sul campo).

La formazione SBS è estremamente flessibile nei contenuti (a catalogo o personalizzata in

base alle richieste aziendali) e nelle modalità di svolgimento (online o in presenza).

Le aree d’intervento sono molteplici: da quella tecnico-normativa al commerciale/marketing, dalle risorse umane alla sicurezza sul lavoro, dalla produzione al finance.

Oltre ai corsi su singole tematiche, SBS punta sui percorsi di crescita del personale (riconoscibili dal logo First Class), nella convinzione che la managerializzazione delle risorse sia una leva importante nello sviluppo aziendale e che le persone motivate possano fare la differenza!

Non solo... SBS accompagna le imprese alla ricerca del canale di finanziamento più idoneo.

Analizzando il profilo organizzativo e gestionale dell’impresa, la Scuola si rende disponibile ad aiutare l’azienda per: - selezionare il fondo interprofessionale maggiormente rispondente alle caratteristiche organizzative e gestionali;

- progettare una struttura formativa in grado di sanare i punti di debolezza del profilo aziendale, rinforzandone i punti di forza; - realizzare tutto il processo di redazione, gestione e rendicontazione della domanda di finanziamento presentata al fondo interprofessionale prescelto.

All’interno di quest’ultima fase di lavoro SBS può realizzare i seguenti servizi: - predisposizione domanda di contributo e relativa documentazione di accompagnamento - gestione della relazione con l’ente finanziatore - gestione delle attività finanziate - gestione della rendicontazione delle spese sostenute.

PER INFORMAZIONI:

www.scuolabenistrumentali.it formazione@scuolabenistrumentali.it

CORSI 2021 Tecnica & Normativa 31 marzo e 1° aprile (9.00-13.00, online) - Istruzioni per l’uso delle macchine: la norma internazionale UNI EN ISO 20607:2019 7 aprile (9.30-13.00, online) Brevetti: fonte di conoscenza e miglioramento tecnico 13, 15 e 20 aprile (9.00-13.00, online) - Calcolo dei PL mediante l’ultima versione del software Sistema e validazione del software MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

11 maggio (9.00-13.00, online) Accessi alle macchine: scale, parapetti e piattaforme ecc.

Dal 29 marzo (9.00-13.00, online, percorso) Technical Buyer in Action

Commerciale & Marketing 20, 27 aprile e 6 maggio (9.30-12.30, online) - Percorso di crescita da venditore ad area manager: evoluzione dei ruoli commerciali

Dal 9 aprile (online, percorso) Technical Sales in Action

Export, fisco, dogane 17 giugno (9.00-13.00, online) Origine della merce: focus su macchine e ricambi

Management & Organizzazione 13 aprile (9.00-13.00, online) Smart working = Smart manager Dal 25 marzo (9.00-12.30,

online, percorso) - La S-Commessa: dal pre-sales al commissioning

Risorse umane 22 aprile (14.00-17.00, online) I piani di successione 6 maggio (14.00-17.00, online) Gig Economy NOTA: In forza delle misure di contenimento del coronavirus, i corsi si svolgono in modalità web learning. Il calendario online è comunque in costante aggiornamento sul sito: www.scuolabenistrumentali.it

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RUBRICHE E VARIE

CORSI E CONVEGNI 15 aprile - Webinar: Conferenza finale per il progetto Upskill: “The Skills for the Digital Future of Plastic Factories” - EuPC & PCE (https://polymer-comply-europe.prezly.com)

Germania 13-14 aprile - Berlino: Breathable Films Europe AMI (www.ami.international/events) 10-12 maggio - Colonia: Masterbatch Europe AMI (www.ami.international/events)

Italia 22 e 24 marzo - Webinar: Introduzione allo stampaggio, corso base - PlastInnova (www.plastinnova.it) 25 marzo - Webinar: Raccolta e analisi dati IIoT Fanuc (www.fanuc.eu/it) 8-9 aprile - Webinar: Tolleranze dimensionali, distorsioni e ritiri - PlastInnova (www.plastinnova.it) 8-9 aprile - Webinar: Il project management per una migliore efficienza nel settore plastico PlastInnova (www.plastinnova.it)

13-14 aprile - Webinar: Nuovi materiali e nuove tecnologie a confronto per contenitori in PET PlastInnova (www.plastinnova.it) 15 aprile - Webinar: Difettosità dovute a un’errata progettazione dei manufatti stampati a iniezione PlastInnova (www.plastinnova.it) 21 aprile - Webinar/presenza: L’importanza delle attrezzature ausiliarie nello stampaggio a iniezione - Proplast (www.plasticsacademy.it) 22 aprile - Webinar/presenza: Camere calde e condizionamento stampo - Proplast (www.plasticsacademy.it)

Regno Unito

Stati Uniti 25 marzo - Webinar: Plastics Concerns & The Nonwovens Industry - Inda (www.inda.org/inda-webinars) 7-8 aprile - Webinar: Plastics Recycling Conference - Resource Recycling (https://resource-recycling.com) 20-22 aprile - Cleveland (Ohio): PVC Formulation AMI (www.ami.international/events) 27-29 aprile - St. Augustine (Florida): Thermoplastic Concentrates - AMI (www.ami.international/events)

Tailandia

23-25 marzo - Webinar: Specialty Packaging Films Asia - AMI (www.ami.international/events) 27-28 aprile - Webinar: GOCarbonFibre Smithers Rapra (www.smithers.com/events) 27-29 aprile - Webinar: Plastic Pipes in Infrastructure - AMI (www.ami.international/events)

Spagna 24-26 maggio - Barcellona: The Grass Yarn & Tufters Forum - AMI (www.ami.international/events)

26 marzo - Webinar: PU & Foams Technology Technology Transfer Webinars, divisione di TechnoBiz (www.technologytransfer-webinars.com) 28 aprile e 26 maggio - Webinar: Rubber & Tire Technology - Technology Transfer Webinars (www.technologytransfer-webinars.com) NOTA: Il calendario convegnistico potrebbe subire variazioni a causa dell’attuale emergenza dovuta al Covid-19. Vi invitiamo pertanto a consultare i siti web riportati in questa pagina per tutti gli aggiornamenti del caso.

Conferenza sui film per l’automotive

Decorazione, integrazione e meccatronica La quindicesima edizione del convegno annuale “Film per l’automotive” (in tedesco Folien+Fahrzeug), organizzato dal gruppo editoriale Carl Hanser Verlag, ha avuto luogo dal 2 al 3 febbraio 2021, questa volta su una piattaforma digitale a causa delle restrizioni legate alla pandemia. Durante quest’evento internazionale, destinato ai produttori di film e componenti e ai consumatori finali, sono stati trattati i seguenti argomenti: progettazione e tendenze tecnologiche; decorazione; integrazione di componenti elettronici; innovazione negli interni dei veicoli; meccatronica; sostenibilità.

L’attenzione si è focalizzata maggiormente sugli interni auto del fu-

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turo e sulle potenzialità delle tecnologie dedicate alla produzione di film. Per gli operatori dell’industria automobilistica, questo appuntamento annuale rappresenta un’importante fonte di informazioni, così come un’utile momento per implementare la propria rete di contatti.

Grazie a un comitato consultivo di alto livello, all’organizzazione professionale e alle moderne tecnologie, l’evento digitale ha fornito ai partecipanti competenze tecniche, un aggiornamento approfondito su argomenti pratici e attuali e la possibilità di porre domande direttamente ai relatori durante le loro presentazioni. Pertanto, si sono create ancora una volta le condizioni ideali per un’importante at-

tività di formazione e di contatto, in totale sicurezza. Questa formula è di particolare interesse per le imprese che si occupano di produzione e vendita dei veicoli, trasformazione di materie plastiche, finitura di superfici, così come per le società d’ingegneria elettrica ed elettronica, le aziende chimiche e i costruttori di macchinari per la trasformazione di materie plastiche.

Nell’ambito dell’evento sono stati organizzati anche forum interattivi e un’esposizione digitale in grado di dare ampia dimostrazione delle prestazioni dei prodotti trattati. È il caso, per esempio, dei cosiddetti IMSE (Injection Moulded Structural Electronics), realizzati da TactoTek combinando IML (In-Mould Labelling) e decorazione delle superfici, circuiti stampati (ma anche sensori o antenne) e componenti elettronici discreti (LED, IC ecc.), all’interno di un struttura tridimensionale in materiale plastico (vedi foto).

Componenti IMSE dimostrativi, eleganti e privi di saldature, per gli OHCP (OverHead Control Panel): pannelli di controllo auto posizionati al di sopra del guidatore o del passeggero

TactoTek

Belgio

CORSI E SEMINARI CESAP

Materiali 18 marzo 2021: Materiali Innovativi 1° Modulo: plastiche biodegradabili e polimeri da risorse rinnovabili 24 marzo 2021: Gomme termoplastiche: corso base 31 marzo 2021: Materiali Innovativi 2° Modulo: dai rinforzi tradizionali fino alle nanocariche 5 aprile 2021: Corso base sui polimeri 5-6 aprile 2021: Corso approfondito sui polimeri 9 aprile 2021: Tecniche di colorazione per i polimeri 21 aprile 2021: Gli additivi nei polimeri 22 aprile 2021: Introduzione alle gomme vulcanizzabili

Stampaggio termoplastici

SEGNALIAMO DI SEGUITO GLI APPUNTAMENTI FORMATIVI EROGATI DA CESAP, IN AULA E VIA WEBINAR, CHE SI SVOLGERANNO NEI PROSSIMI MESI

Estrusione

12 e 19 marzo (h 09-13): Stampaggio a iniezione - La simulazione CAE (Computer Aided Engineering) 30 marzo 2021: Stampaggio a iniezione Le caratteristiche della vite di plastificazione 14-15 aprile 2021: Stampaggio a iniezione Corso base 27, 28, 29 aprile 2021: Stampaggio a iniezione Corso approfondito

20 e 27 aprile - 4 maggio (h 09-13): Estrusione di materiali polimerici: processo e analisi delle criticità 21 e 28 aprile 2021 (h 09-13): Estrusione di materiali polimerici: analisi e simulazione con software 22-23 aprile 2021: Estrusione con bivite corotante

CORSI OPERATIONAL EXCELLENCE Cesap e MIP - Graduate School of Business (la prestigiosa School of Management del Politecnico di Milano) hanno siglato un accordo strategico per l’erogazione, presso il Plastics Smart Hub 4.0 di Monza, di corsi teorici e pratici sulle principali metodologie dell’Operational Excellence, con specifico focus sulle tecnologie e sulle tematiche del mondo della plastica e della gomma.

World Class Manufacturing 16, 18, 23, 25 marzo 2021 (h 09-13): Il product costing e la contabilità industriale​ 18 marzo 2021: FMEA: Failure Mode and Effect Analysis​ 26 marzo 2021: Design of Experiments (DOE) 30 marzo 2021: TPM: Total Productive Maintenance​ 6, 8, 13, 15 aprile 2021 (h 09-13): La programmazione della produzione​

Lean Six Sigma (Yellow Belt, Green Belt e Black Belt) Cesap ha ottenuto il riconoscimento “Accredited Training Organization - ATO”, ovvero organizzazione accreditata per la formazione e per l’erogazione di corsi di formazione volti alla certificazione Lean Six Sigma, da parte dell’International Association For Six Sigma Certification (IASSC), il più importante organismo mondiale di parte terza (totalmente indipendente), nel campo di formazione e certificazione competenze sulle metodologie Lean Six Sigma.

Lean Six Sigma - Yellow Belt Lean Six Sigma - Green Belt Lean Six Sigma - Black Belt I primi appuntamenti con la sessione formativa Lean Six Sigma si terranno il 5-6 maggio 2021. Per maggiori informazioni vi invitiamo a contattare la segreteria Cesap.

MACPLAS n. 381 - Febbraio/Marzo 2021

Attrezzature - Progettazione 23-24 marzo 2021: Stampi per iniezione Corso base 13-14 aprile 2021: Stampi per iniezione Corso approfondito (stampi complessi manutenzione - costo)

Laboratorio - Food Contact 23-24 marzo 2021 (h 09-13): Materiali a contatto con gli alimenti (MOCA) 30-31 marzo 2021: Prove fisico-meccaniche e analisi identificative: elementi indispensabili per la caratterizzazione dei materiali plastici

Assicurazione qualità 24 marzo 2021: L’importanza della documentazione tecnica: nozioni per la gestione del reparto ed esempi di modulistica 6 aprile 2021: Difetti di stampaggio: come evitarli agendo sui parametri macchina

NOTA: Il calendario corsi potrebbe subire variazioni e/o essere ampliato. Vi invitiamo a visitare il sito web di Cesap alle sezioni “Materiali e Tecnologie”, “Operational Excellence” ed “Energy Excellence” per tutti gli aggiornamenti sulla programmazione e per i webinar gratuiti.

CESAP C/O IIP (ISTITUTO ITALIANO DEI PLASTICI)

Via Velleia, 4 - 20900 Monza (MB) Tel.: +39 039 2045700 - Fax: +39 039 2045784 E-mail: info@cesap.com www.cesap.com - www.iip.it

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RUBRICHE E VARIE

IN QUESTO NUMERO SI PARLA DI:

molto piu di un magazine MACPLAS SI FA IN TRE: RIVISTA NEWSLETTER SITO INTERNET. MOLTA PIU VISIBILITA.À MOLTE PIU POSSIBILITAÀ DI CONTATTO. MOLTE PIU OCCASIONI DI BUSINESS.

SUL MERCATO DA OLTRE

ANNI

Editore Promaplast Srl Centro Direzionale Milanof ori Palazzo F/3 - 20057 Assago (MI) tel. (+39) 02 82283775 - fax (+39) 02 57512490 macplas@macplas.it - www.macplas.it Per la pubblicita: r.pagan@macplas.it

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AZIENDA/ASSOCIAZIONE/ENTE PAGINA AMAPLAST​ 10; 12 ARBURG ​ 42 ASSOFERMET ​25 ASSOGOMMA ​​70-77 ASSORIMAP​ 25 AVK​ 16 BASF​ 65 BAUSANO​ 46 BMB​ 33 BOOM TECHNOLOGIES​ 62 CAMPETELLA ROBOTIC CENTER​ 54 CARL HANSER VERLAG ​82 CERISIE​ 72 CESAP​ 12; 83 CHINAPLAS​ 80 COMPOSITES FOR EUROPE ​16 CONAI​ 65 CONFIMI​ 25 DELO​ 62 ECKERLE TECHNOLOGIES​ 58 ELLEBI ASSEMBLAGGI ​51 ENGEL ​37 EREMA 37 ETRMA​ 76 EUROPEAN BIOPLASTICS​ 28 FAMA ​62 FRAUNHOFER INSTITUTE IPK​ 51 GALATEA BIOTECH​​ 30 GEFIT ​​60 GEROSA GROUP​ 65 GLOBALDATA ​23 GRUPPO FABBRI​ 65 HAITIAN INTERNATIONAL HOLDINGS​ 40 HANSER​ 82 HUSKY INJECTION MOULDING SYSTEMS​ 50 ICIS ​22 IIP​ 12 IMG​ 40 INTERFLUID​ 58 IPACK-IMA 2022​ 65 ISTITUTO ITALIANO DELL’IMBALLAGGIO ​​65 LAVAZZA​ 65 L’OREAL​ 65 LUMSON​ 65 MAGGIONI TYPE​ 65 MAKERBOT 20 MARINO BELOTTI​ 65 MONTEFARMACO​ 65 NEGRI BOSSI​ 51 NOVA-INSTITUTE​ 28 NOVAMONT​ 30 ORIGIN​ 62 PLAST ​ 10; 54 PLASTIBLOW​ 44 POLITECNICO DI TORINO​ 77 ROBOLINE SYTRAMA ​60 SBS (SCUOLA BENI STRUMENTALI)​ 81 SEPRO​ 61 SONDERHOFF (GRUPPO HENKEL)​​ 61 STAR AUTOMATION EUROPE ​52 ST BLOWMOULDING​ 50 STRATASYS ​20; 62 SUMITOMO (SHI) DEMAG​​ 51 SUNCHEMICAL GROUP ​​30 SVERITAL ​61 SYTRAMA​ 60 TECHPOL ​33 THERMOPLAY​ 60 TICINOPLAST​ 30 UNIFARCO​ 65 UNIPLAST​ 78 UNIRED​ 65 UNIRIMA​ 25 UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA​ 30 UTECO GROUP​ 30 WITTMANN BATTENFELD​ 50 ZHAFIR PLASTICS MACHINERY​ 40

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