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Anno IX • n° 5 • VENERDI’ 1 FEBBRAIO 2008
Politica/1
Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio
Politica/2
P.zza Marconi
Arvedi
Pd: elezioni ok, finalmente si può partire
Forza Italia è ormai divisa in due
Parcheggio, è stato trovato un compromesso
E’ stato siglato l’accordo con Air Liquid
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DE RERUM AGRICOLAE
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PADRE PIO: A CREMONA LA RELIQUIA E’ un brandello della veste con il sangue delle sue stigmati, con un autentica giunta direttamente da Roma. L’ha fatta arrivare don Pietro Bonometti, parroco di Santa Rita, a beneficio di tutti i fedeli. Ora attende di essere collocata in un reliquiario adeguato. A pagina 4 Sanità
Sindacati
Case di riposo del territorio, tariffe sempre più elevate a pagina 5
Nominati i nuovi dirigenti dell’ospedale ▲
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Si fa un gran parlare, in alcuni ambienti, di un possibile e imminente cambio ai vertici della Libera Associazione Agricoltori. Ai più ciò interessa poco. Dovrebbe essere una cosa loro, interna all’associazione sindacale. Beh, non è proprio così giacché la Libera ha propri rappresentanti in importanti enti e istituti che riguardano anche l’interesse generale della Città: Camera di Commercio, Cremona Fiere, Consorzio Agrario, la presidenza della Banca Popolare e altri. Inoltre la Libera è proprietaria del principale quotidiano locale, La Provincia. Cosa, quest’ultima, non trascurabile se, come molti asseriscono, il giornale è capace di fare opinione, di orientare, di condizionare, di incidere fortemente su questioni di politica locale. Forse è così. Osservo però che nonostante la linea editoriale del giornale sia orientata nettamente a destra, almeno con le due ultime direzioni (Gelmini-Pirondini), le elezioni amministrative negli ultimi anni sono state vinte sempre dal Centrosinistra. Questo può anche non significare alcunché, o può voler semplicemente dire che i cremonesi ragionano con la loro testa. Tornando alla Libera, i bene informati ci fanno sapere che questa volta l’attuale presidente: dottor Mario Maestroni non sarà rieletto: «Questa volta è forte il dissenso non ha più la maggioranza». Sono almeno dodici anni che sento dire che Maestroni non sarà rieletto. Salvo poi, ogni volta che vanno a contarsi, ne esce vincitore, ed è confermato magari anche con consensi maggiori. Insistono: «No…questa volta ha tutti contro. Ha già perso la presidenza di Confagricoltura e anche lui è intenzionato a mollare, a farsi da parte». Staremo a vedere. Ho avuto modo di conoscere Maestroni anni fa, so che è un gran combattente e difficilmente abbandonerà il campo senza lottare. Uomo furbo, scaltro, intelligente, sapiente conoscitore delle umane debolezze, sa come e quando ingrassare le ruote del carro, oliare gli ingranaggi. Non escludo che, oltre alla grinta, abbia in serbo qualche asso nella manica da tirare fuori al momento opportuno. Se così sarà, in caso di vittoria, le zampate del vecchio leone non lasceranno feriti sul campo. In un caso o nell’altro: Ut sementem feceris ita metes (si miete ciò che si è seminato).
a pagina 3
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Prezzo del latte, si discute per il rinnovo. Coldiretti organizza incontri sul territorio - a pag. 11
Cronaca
Venerdì 1 Febbraio 2008
Partito Democratico, finalmente si parte Affluenza del 30% rispetto alle primarie. Biondi: «Soddisfatti» «Pur non avendo dedicato troppe energie a questa votazione, essendo preso dagli impegni istituzionali, mi ha fatto piacere vedere un così alto consenso sulla mia persona. E’ sicuramente
UOMINI
cognome
nome
residenza
BIONDI BALDANI FOGLIAZZA MARIANI BERGAMASCHI SCARATTI BALZARINI POLI
GIOVANNI LUIGI AMEDEO ROBERTO ATTILIO IVAN GIAN EMILIO ROBERTO
TRIGOLO CREMONA CREMONA STAGNO LOMBARDO SORESINA GRONTARDO PESCAROLO CREMONA
312 282 248 208 167 157 151 109
RICCARDI ARCAINI TIRLONI CAMBIATI MANFREDINI ARDIGO' LAUDADIO GALLO
ANNA SERENA FRANCESCA SIMONA ALESSIA DONATA MARIELLA CONCETTA
VESCOVATO CASALBUTTANO SORESINA CREMONA CREMONA GRONTARDO CREMONA PERSICO DOSIMO
331 245 225 193 188 138 123 121
voti
AREA CASALASCA cognome
nome
residenza
SILLA SUPERTI CERESINI
CLAUDIO PIER ATTILIO VITTORIO
CASALMAGGIORE DRIZZONA SAN GIOVANNI
188 168 129
MALINVERNO RIVA GHISOLFI
MARA PAOLA IRINA
PIADENA CASALMAGGIORE GUSSOLA
191 134 116
Rusca e Cappelletti si dimettono dal coordinamento
Forza italia si divide tra circoli e partito Altre fratture tra Forza Italia e i Circoli della Libertà, con una lettera di poche righe: «Le nostre dimissioni sono irrevocabili» Carlo Rusca e Giorgio Capelletti, vicesegretario cittadino e componente del Coordinamento di Forza Italia rispettivamente, entrambi esponenti di spicco dei Circoli della Libertà si sono dimessi dai loro incarichi nel partito cittadino. Si apre così un altro capitolo del difficile rapporto tra ex compagni di partito. La lettera, datata 18 gennaio, è stata inviata congiuntamente da Rusca e Capelletti al coordinatore di Forza Italia, Francesco Zanibelli. «I sottoscritti – così si esprimono nella missiva Rusca e Capelletti «hanno aderito, con il comune obiettivo della costituzione del nuovo soggetto “Il Popolo della Libertà”, hanno aderito all'Associazione nazionale dei Circoli della Libertà». Poi le spiegazioni della decisione: «Ricoprendo all'interno di quell'Associazione incarichi direttivi, riteniamo opportuno rassegnare le dimissioni dal Coordinamento cittadino». Rusca ha così spiegato: «Non posso avere due incarichi, ho scelto i Circoli, ritengo che le due cariche siano incompatibili. Nessuna polemica, anche perché Circoli e Forza Italia sono impegnati sullo stesso fronte: far nascere il
una bella soddisfazione». Positivo anche il commento di Anna Riccardi: «E’ stato un bel risultato, ne sono molto soddisfatta, ma sarei stata contenta in ogni caso».
AREA CREMONESE
DONNE
Un’affluenza del 30 per cento rispetto ai numeri delle primarie ha salutato le elezioni dell’assemblea Partito democratico, svoltesi la scorsa settimana (oltre 3mila votanti). «Una percentuale buona» spiega Anna Riccardi, una delle elette con il maggior numero di voti (331), insieme a Giovanni Biondi (312). Un’elezione che ha sancito il radicamento territoriale di un partito nato “dal basso”, raccogliendo consensi tra la gente, come prevedeva la sua mission. «E’ indicativo il fatto che ad aver preso più voti siamo stati un uomo della Margherita e una donna dei Ds» dichiara Biondi. «Questo denota una notevole omogeneità. E quella dell’elezione è stata una grande giornata di partecipazione democratica, con una presenza positiva». La voglia di rinnovamento e ringiovanimento della classe politica, si è respirata anche in queste elezioni. Ora gli eletti, sedici per Cremona e sei per Casalmaggiore, metà donne e metà uomini entrano nell’assemblea del partito. «Queste elezioni sono un
passaggio, e non esauriscono certo gli incontri con gli elettori e con tutti coloro che sono interessati al Pd. Anzi, queste elezioni sono state il punto di partenza». Ed è già il momento di guardare avanti. I prossimi passi del neonato Pd vedranno il riunirsi dei vari circoli territoriali, per eleggere i propri portavoce. Il segreto sta, come sempre, nella partecipazione il più possibile condivisa. Perché è questo uno degli obbiettivi primari: i promotori del Partito democratico puntano verso un coinvolgimento più che mai esteso delle persone, della gente comune. Seguiranno degli incontri specifici per l’elezione dei coordinamenti provinciali, quello cremonese e quello casalasco. «Nel frattempo» spiega Riccardi «andremo a ricontattare tutte le persone che hanno dimostrato interesse e che potrebbero condividere i nostri obbiettivi. Si vuole arrivare ad una condivisione il più possibile estesa». Soddisfazione, naturalmente, dai due eletti con il maggior numero di voti. «Non mi aspettavo questo successo» spiega Biondi.
DONNE UOMINI
di Laura Bosio
nuovo partito voluto e annunciato da Silvio Berlusconi». Mantiene un profilo basso anche Capelletti: «Non si può tenere il piede in due scarpe. E poi sono gli statuti, quello dei Circoli come quello di Forza Italia, a vietare di ricoprire contemporaneamente più incarichi in soggetti diversi». Rusca e Capelletti mettono in chiaro che rimangono iscritti al partito, «ci mancherebbe altro». Con chi verranno sostituiti? Rusca non verrà sostituito. L'altro vicesegretario (vicario), Sergio Vacchelli, si occuperà anche dell'organizzazione, delega assegnata a Rusca. Stesso discorso anche per Capelletti. Nessuno prenderà il suo posto all'interno del Coordinamento, che ora risulta composto, oltre agli stessi Zanibelli e Vacchelli, da Francesca Maiandi, Mirella Marusich, Sergio Padovani. Le dimissioni di Rusca e Capelletti un effetto l'hanno avuto: rendere più chiari gli schieramenti in campo. Da una parte, la maggioranza di Forza Italia, raccolta intorno al coordinatore provinciale, Mino Jotta. Dall'altra, la minoranza di Forza Italia (guidata da Ferdinando Quinzani, plenipotenziario sotto il Torrazzo di Michela Vittoria Brambilla), confluita in massa nei Circoli. sg
voti
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DALLA REGIONE
Appuntamento il 15 febbraio
Nuove elezioni: Lega a congresso Fissata la data del congresso della Lega al prossimo 15 febbraio, dopo le dimissioni di parte del direttivo che una quindicina di giorni fa, aveva aperto le porte al comissariamento. La decisione è presa: l'ex assessore alla cultura di Sospiro, Giovanni Macabelli, si candida a segretario provinciale della Lega. A sbarrargli la strada dovrebbe essere il coordinatore uscente, Alessandro Carpani, dimessosi dopo che 6 dei dieci componenti del direttivo avevano sbattuto la porta. In questi casi lo statuto del Carroccio prevede che il segretario decada automaticamente e venga nominato un commissario. Incarico affidato dai vertici nazionali del partito a Jane Alquati, giovane assessore di Crotta d'Adda, che ha convocato il congresso per il prossimo 15 febbraio. Sarà lì, appunto, che si daranno battaglia, politicamente parlando, Carpani e Maccabelli, nuova e vecchia guardia della Lega. Da più di 15 anni nel movimento, fondatore della sezione di Soncino, consigliere nel direttivo provinciale per due mandati consecutivi e con funzione di vicese-
gretario per un mandato. Macabelli è consigliere comunale a Soncino ed è stato per tre anni il ruolo di assessore a cultura, istruzione e turismo. Ruolo ricoperto sino al giorno prima del Natale 2007 quando il sindaco e suo compagno di militanza, Francesco Pedretti gli ha tolto le deleghe. Con il coordinatore cittadino Dario Arrigoni, il consigliere comunale di Cremona Claudio Demicheli, Alessandro Petrucci (di Cremona), il consigliere comunale di Castelverde Giancarlo Smerrieri e Giuseppe Trombini (di Pieve d'Olimi), Maccabelli è uno dei ribelli della Lega che hanno portato alle dimissioni di Carpani, difeso dagli altri quattro membri del direttivo: il consigliere regionale Mauro Gallina, il consigliere comunale di Cremona Giacomo Zaffanella, il consigliere del Centro fumetto Andrea Pazienza Emiliano Ferrari, il consigliere comunale di san Giovanni in Croce Filippo Bongiovanni. È stato lo stesso Macabelli a confermare le voci sulla sua scesa in campo, che stavano circolando da alcuni giorni. Silvia Galli
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Cronaca
Venerdì 1 Febbraio 2008
Si tratta di un brandello di veste bagnata con il sangue della stigmate. Ora si cerca un reliquiario
Una reliquia di Padre Pio a Santa Rita Di Silvia Galli Una reliquia di Padre Pio sotto il Torrazzo? La notizia, che fa fremere migliaia di fedeli cremonesi, è più che mai reale: presso la chiesa di Santa Rita, a Cremona, è infatti presente un brandello di stoffa, bagnato dal sangue della stigmate del santo Padre. In attesa delle riesumazione del corpo di Padre Pio, notizia data il giorno dell’Epifania dall’arcivescovo di Manfredonia monsignor Domenico D’Ambrosio, delegato della Santa Sede per il santuario e le opere di San Pio da Pietrelcina, che ha annunciato che il corpo verrà esumato e per quattro mesi la reliquia del corpo del santo verrà esposta, tutti i devoti di Padre, o meglio del Santo Pio di Pietrelcina, potranno venerarlo anche presso la piccola chiesa di Santa Rita a Cremona. Da circa un mese infatti don Pietro Bonometti è entrato in possesso di una sua reliquia. Esiste un legame storico e affettivo della comunità della piccola chiesa di via Trecchi : «Qui a Santa Rita» ha spiegato Don Pietro «da più di 20 anni esiste un gruppo di preghiera di Padre Pio. Così ho chiesto al cescovo Monsignor Carmelo Scampa di interessarsi, affinché potessimo avere un reliquia di
Don Petro Bonometti, parroco di Santa Rita
Padre Pio nella nostra chiesa. E sono stato accontentato perché da Roma è giunta una reliquia, si tratta di una piccola stoffa della veste del Santo bagnata del sangue della stigmate. Ospitare una delle reliquie del frate è, per la nostra comunità, un evento religioso di alta spiritualità, ricco di momenti di preghiera e di raccoglimento». La stoffa è accompagnata da un’autentica, firmata direttamente da Roma, e don Pietro possiede il documento che ne attesta la veridicità: «E’ un documento scritto in latino, di padre
Florio Alessandro Tessari, dei frati minori cappuccini, e postulatore generale della causa di beatificazione dei Santi, datata Roma 6 agosto 2005. Il nostro gruppo di preghiera sarà l’unico in provincia di Cremona ad avere una reliquia del Santo, di cui abbiamo tra l’altro anche un piccola statua di bronzo». Ma per ora manca il reliquiario in cui sistemare la preziosa stoffa. E qui si vede l’esperto appassionato d’antiquariato: «Devo trovare un reliquario degno per esporre una reliquia tanto importante» ha spie-
gato Don Pietro. Le stigmate sarebbero comparse sul corpo di Padre Pio per la prima volta nel 1911: piaghe sanguinanti alle mani, ai piedi ed al costato che rinviavano alle piaghe della passione di Gesù. Quando sparirono le piaghe provocarono nel santo un intenso dolore, ma riapparvero nel 1918 e rimarranno con lui fino alla morte. A differenza di San Francesco, l'altro grande santo delle stigmate, che le ricevette sul Monte di La Verna in un unico evento, a Padre Pio le stigmate iniziarono a manifestarsi “un poco alla volta”. Le biografie ufficiali ci indicano anche la data (8 settembre 1911) di questa prima apparizione delle stigmate. Ma furono gli eventi miracolosi del 5 e 6 agosto del 1918 a trasformare in modo indelebile la vita del Santo. In quei giorni Padre Pio riebbe le visioni che lo avevano accompagnato in gioventù: un personaggio che lo trafiggeva con una lancia. Ma queste visioni erano reali in quanto gli lasciarono una ferita vera al costato che non si rimarginava, rimanendo costantemente aperta e sanguinante. Per Padre Pio la ferita al costato fu l'inizio dell'apparizione dei segni della Crocifissione che si concluse il 20 settembre del 1918 con la comparsa delle stigmate sulle mani e sui piedi. Il 21 gennaio 1990 Padre Pio venne proclamato Venerabile, il 2 maggio 1999 fu
beatificato e il 16 giugno 2002 proclamato Santo in Piazza San Pietro (tra una immensa moltitudine di fedeli) da Papa Giovanni Paolo II (forse il Suo più grande
quie di San Pietro e di San Paolo. Esse sono state sistemate in mano alle due statue che abbiamo qui in chiesa, che stringono infatti una cornice all’interno del-
La statua di Padre Pio
fedele) come San Pio da Pietrelcina. Sempre a proposito di reliquie, la piccola chiesa di Santa Rita non è entrata solo in possesso della reliquia di Padre Pio, e di quella di Santa Rita, da circa 5 anni. «Sono state mandate dal cerimoniere pontificio Monsignor Marini le reli-
la quale sono state deposte e sigillate». Queste reliquie sono a disposizione gratuitamente per tutti quanti ne facciano richiesta «E’ assolutamente illecito vendere le sacre reliquie, si pecca di simonia» ha spiegato Don Pietro rifacendosi al canone 1190 il Codice di diritto Canonico.
Tornerà sotto il Torrazzo il quintetto Stradivari? Corada l’ha chiesto in prestito ai reali di Spagna C’è sempre una prima volta e forse potrebbe essere questa la volta buona. Bisogna incrociare le dita. Il sindaco Gian Carlo Corada, tornato dal suo recente viaggio a Madrid, ha incontrato il direttore dell'Istituto Italiano della cultura in Spagna, e ancora una volta ha richiesto la possibilità di avere a Cremona, per una mostra, il quintetto Stradivari, famosissimo in tutto il mondo, di proprietà della Real Casa. I 5 strumenti realizzati all’apice della carriera di Stradivari non sono mai usciti da Palazzo. I sovrani sono molto gelosi di quel’esposizione, e tengono i cinque strumenti in mostra nel museo degli strumenti musicali del Palazzo Reale di Madrid. Nello specifico, si tratta di due violini, due violoncelli e una viola, tutti intarsiati. Non è la prima volta infatti che Cremona cerca di far ritornare in patria, nel luogo in cui furono costruiti, i cinque strumenti. Ma
i reali, finora, si sono sempre negati di fare questa concessione. La fama del celebre liutaio cremonese, dalle cui mani uscirono più di mille strumenti, dilagò nell'Europa intera,e tra gli acquirenti dei suoi lavori furono oltre ai sovrani di Spagna, nel 1685 il re Giacomo d'Inghilterra, il Cardinale Orsini, Papa Benedetto XIII e ancora i duchi di Savoia e di Mantova. Nel 1690 Stradivari raggiunse l'apice della sua arte creativa con la costruzione dei celebri strumenti.
Cronaca
Venerdì 1 Febbraio 2008
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3 euro in più al giorno,1.200 all’anno. E i sindacati chiedono di rivedere i costi
Case di riposo, le tariffe lievitano di Laura Bosio Milleduecento euro in più all’anno, tre euro in più al giorno: questo, in moneta, l’aumento delle rette raggiunte nelle Case di riposo cremonesi. Numeri che non piacciono alle organizzazioni sindacali Cgil,
e Casalmaggiore, e a seguire Crema e Soresina. «Non si possono scaricare tutti i problemi di bilancio delle strutture sulle spalle degli ospiti e delle loro famiglie, sui comuni di residenza e sui dipendenti» dichiara Franco Squerti, segretario dello Spi-Cgil.
come Brescia e Bergamo, ad esempio, che pur essendo di dimensioni notevoli hanno tariffe ben più basse delle nostre. E questo ha poco senso, essendo poi noi una delle province con l’età media più alta, e quindi la maggior percentuale di popolazione anziana»
Squerti (Cgil): «Occorre una concertazione su tutti i fronti» Il Geriatrico Soldi di Cremona
Franco Squerti, segretario Spi-Cgil
Cisl e Uil, che in questi giorni hanno messo in campo dei tavoli di confronto con i comuni in cui si trovano le maggiori strutture residenziali, a partire da Cremona
L’aumento ormai spropositato delle rette, dal 2,5 al 3 per cento, colloca le stesse nella fascia medioalta, e tra le più care della Lombardia. «Ci sono città,
continua il sindacalista. E a questo proposito, i sindacati hanno redatto un documento, inviandolo alle Rsa, ai Comuni e all’Arsac. L’offerta di Cremona è notevole e variegata: il territorio offre 30 Case di riposo, quattro delle quali con oltre 300 posti letto. Anche il livello assistenziale è buono e con strutture all’avanguardia. «Il problema restano i costi» continua Squerti. «Sicuramente il mantenimento
Biloni, per ora, resta l’unico candidato
Elezioni in Coldiretti, assemblea da rifare E’ mancato il quorum dei 2/3 nell’assemblea della Coldiretti, radunata martedì sera scorso per eleggere il nuovo presidente dell’associazione. Così Roberto Biloni, presidente uscente e unico candidato, si ripresenterà tra un mese, quando l’assemblea verrà riconvocata, con la speranza di arrivare al numero legale per l’elezione del nuovo presidente. Se si fosse trattato del secondo mandato, per Biloni, sarebbe bastato il 50+1, ma essendo al terzo,
i due terzi sono necessari. Non c’è pealtro un candidato alternativo a Biloni. Oltre al presidente dovranno essere rieletti tutti gli organi della federazione e cioè il consiglio, il collegio sindacale, il collegio dei provibiri, i delegati all’assemblea nazionale e i delegati all’assemblea regionale. Biloni è stato nominato per la prima volta nel 2001, subentrando a Ettore Pedroni, dimessosi dopo un commissariamento durato ben un anno, e poi nel dicembre 2003.
di tali strutture costa. Ma tale costo non può ricadere su chi ha di meno. Basti pensare che la pensione viene rivalutata intorno all’1%, contro aumenti delle rette fino al 3%. Ne consegue un peso eccessivo sulle famiglie». Che cosa si può fare, a questo punto? «Si presenta la necessità di rivedere il sistema dei costi. Serve un sistema in base al quale un servizio possa essere erogato a più strut-
ture, in modo che costino meno. La politica e i comuni dovrebbero riappropriarsi del loro diritto (e dovere) di occuparsi di queste questioni. Il problema è che manca una vera concertazione, si ragiona per compartimenti stagni». Che cosa chiedono i sindacati? «Non chiediamo di ridurre le tariffe, ma almeno di evitare ulteriori aumenti. Oggi parlare di 1.500 euro al mese è ormai la norma. Del
resto non si possono diminuire i contratti di lavoro, che già sono bassi: non sarebbe sindacalmente accettabile». Come procederete? «Stiamo facendo degli incontri sul territorio. Verificheremo insieme alle confederazioni sindacali, cosa emerge. E’ importante fare una politica generale, che coinvolga tutti i gradi di istituzioni, in quanto il problema tocca tutti: pensionati, famiglie, dipendenti».
Verranno costruiti 140 nuovi alloggi popolari La povertà aumenta: «Aumentano le domande di alloggi di edilizia economico popolare» ha spiegato l'assessore ai servizi sociali Maura Ruggeri «se si guardano le graduatorie in 2 anni si è passati dalle 800 alle 1200 domande, con un incremento del più 400%. Il target è fatto di giovani e di famiglie monoreddito, cioè quella fascia di popolazione che ha una situazione economica che non gli permette di accendere mutui alti, quella fascia di popolazione che difficilmente riesce a trovare soluzione nell'affitto con prezzi di mercato o in alloggi a canone sociale. In sostanza stanno tra l'edilizia sociale e l'edilizia di mercato». Per questo motivo il comune, entro fine 2009 inizi
2010, farà costruire 140 alloggi, 74 in proprietà indivisa, 10, a locazione convenzionata e 56 destinati alla vendita ma tutti a prezzi controllati. Tre gli assessorati coinvolti: oltre a Maura Ruggeri, Daniele Soregaroli (urbanistica) e Stefano Campagnolo (patrimonio comunale). A suo tempo erano pervenute al Comune di Cremona, nei termini indicati dal bando, quattordici domande di operatori provenienti dalla Lombardia e dall'Emilia Romagna, che hanno richiesto aree per realizzare 574 alloggi (a fronte di una disponibilità comunale di 140 alloggi). Le zone individuate sono 5 ed interessano i quartieri del Boschetto, con due zone, Cavatigozzi, Bagnara e
Maristella. Saranno costruiti solo appartamenti che arrivano fino ad una metratura di 96 metri quadrati. «Un canone di affitto può andare dai 250 euro per un appartamento di 60 metri quadrati e 350 per un appartamento che può arrivare a 90 metri quadrati» ha spiegato Maura Ruggeri. Gli uffici competenti hanno stilato una graduatoria che vede assegnati in godimento, in regime proprietà indivisa, alla Coop Lucerna 79, alla B.Zelioli, società cooperativa e Coop Edilizia Prima Casa, che costruiranno 74 alloggi. Segue poi una graduatoria relativa ai restanti operatori. Hanno partecipato al bando 5 società cremonesi, tutte le altre provengono da fuori prosg vincia.
Nel triennio 2007-2009 sono previsti 36 progetti. 800mila euro in arrivo dalla Lombardia Erano 86 le biblioteche comunali nel 2005, ultimo dato censito dalla Regione Lombardia. In questi anni però sono ulteriormente aumentate. Servivano 108 comuni, oltre a Cremona dove opera la biblioteca statale, e il 98% della popolazione. Sono i dati riferiti da Carmen Ghetti, responsabile dei sistemi bibliotecari della Provincia, alla Commissione Cultura, riunita per conoscere i risultati del triennio 2003-2005 e gli obiettivi per il triennio 20072009. Gli iscritti al prestito sono aumentati del 28% arrivando, sempre nel 2005, a 35.099, quasi il 15% dell’intera popolazione, e i prestiti sono aumentati del 31%, superiore del 7% all’incremento medio regionale. Il numero di docu-
Grande successo per le biblioteche menti conservati rapportato ai cittadini è 2,8 contro la media regionale di 2,4. Erano informatizzate, nel 2005, 67 biblioteche su 86, contro le 53 del 2003. Sono altri dati di una performance che dimostra la vitalità dei sistemi bibliotecari della provincia, quello cremasco-cremonese e quello casalasco, che hanno superato pressoché tutti gli obiettivi del piano triennale precedente, e si accingono ad affrontarne di nuovi e ambiziosi, a partire dalla costituzione di un comitato di coordinamento della rete provinciale. Una vitalità riconosciuta
Una biblioteca in una foto di repertorio
dalla Regione Lombardia che, in tempi di riduzione progressiva delle risorse destinate alle strutture centralizzate dei sistemi bibliotecari, le aumenterà invece nel prossimo triennio di circa 80mila euro al territorio cremonese, destinandogli la percentuale di incremento maggiore di tutta la regione. I successi della rete bibliotecaria provinciale sono stati possibili anche grazie alla collaborazione con la Provincia di Brescia, che ha messo a disposizione le proprie strutture informatiche e anche tutti i titoli del suo catalogo centralizzato.
Nel triennio 2007-2009 sono previsti 36 progetti, dall’assunzione di un coordinatore al rinnovo del patrimonio, dalla promozione alla lettura al prestito interbibliotecario, dai quali si attendono risultati molto positivi. Anche il sistema crescerà, in numero di biblioteche aderenti informatizzate, nell’estensione del servizio di catalogazione anche a biblioteche non comunali nella formazione e aggiornamento continuo del personale. In cifre, gli obiettivo sono: incremento del 20% delle biblioteche informatizzate, del 25% degli iscritti al prestito, del 20% annuo dei prestiti interbibliotecari, del 20% delle biblioteche servite dalla rete, apertura di una nuova biblioteca e di 8 punti di prestito.
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Cronaca
Venerdì 1 Febbraio 2008
Il parcheggio sarà pronto entro la fine del 2009. Scelta una via di mezzo tra i due progetti
Trovato un accordo su Piazza Marconi di Silvia Galli Trovato un accordo con la sovrintendenza per piazza Marconi. «un lavoro di mediazione tra le due soluzioni progettuali» lo ha definito l’assessore Daniele Soregaroli
non invasate». Scartata l’ipotesi della pensilina presente nel progetto di Saba. L’assessore Soregaroli è soddisfatto dell’incontro, durato mezz’ora in tutto, con il sovrintendete Rinaldi, «Lo studio di fattibilità, fat-
che sul progetto di Saba il sovrintendente aveva dato parere favorevole. Abbiamo chiesto un parere al sovrintendente sullo studio di Cst, e alcune di queste idee verranno recepite certamente nel progetto definitivo». Saba ora è tenuta a
SANITA’
Bocciate le colonne che erano previste dagli architetti milanesi Piergiorgio Spaggiari direttore generale dell’Ospedale Maggiore
dal ritorno dell’incontro a Brescia con la sovrintendenza, che genererà delle proposte progettuali, prendendo spunto sia dal progetto Saba, a sua volta accolto, che dallo studio di Cst, fatto commissionare dal Comune. Ora l’ultimo passo lo deve fare Saba, che realizzerà un progetto finale. Bocciate le colonne dello studio commissionato a Cst, «si ipotizzano due strutture di materiale leggero, una
Nuove nomine al Maggiore Il progetto dello studio di Cts
to fare dal comune e commissionato a Cst, è stato parzialmente accolto, quindi non abbiamo speso né tempo né soldi inutilmente af-
Il progetto di Saba
sul lato ovest e una vicino agli ascensori» ha spiegato l’assessore Soregaroli «va bene il verde, ma per lo più piante messe a dimora e
fidando una consulenza all’esterno, per avere un parere diverso da Saba sul progetto di superficie. Ho spiegato anche in commissione
prendere in considerazione le indicazioni del sovrintendete, una volta che manderà le indicazioni di indirizzo, che il comune provvederà a trasferire a Saba, ne nascerà un progetto definitivo che terrà conto dei due progetti. «Sarà Saba che dovrà generare il progetto definitivo» continua Soregaroli. «Non si può parlare di un terzo progetto, per essere precisi bisogna dire che il primo sarà modificato in base alle modificazioni apportate al secondo, quello presentato dal comune. Abbiamo trovato un accordo con la sovrintendenza». I tempi di realizzazione del parcheggio secondo quanto riferito dall’assessore non si allungheranno. Ma è proprio sui tempi che l’assessore Soregaroli ci tiene a fare una precisazione e a correggere quanto detto in una conferenza stampa post giunta dal sindaco Gian Carlo Corada, che aveva spiegato: «Entro la fine dell’anno (riferendosi al 2008, n.d.r.) il parcheggio sarà terminato e aperto. Gli scavi archeologici termineran-
Colpo di scena per le nomine dei nuovi dirigenti dell’ospedale maggiore, giunte nella serata di giovedì. Nuovo direttore sanitario sarà infatti Camillo Rossi, in arrivo dalla direzione sanitaria dell’Asl di Bergamo. Ermanna Derelli, che pareva invece essere la candidata privilegiata, non verrà quindi riconfermata, pur restando nello staff della direzione generale dell’ospedale stesso. Ida Beretta (già direttore del dipartimento amministrativo) andrà alla direzione amministrativa, al posto di Fabio Russo, che andrà invece a Chiari. «La mia scelta» spiega il direttore generale Piergiorgio
no a fine febbraio, a marzo invece partiranno i bandi per gli appalti e i lavori veri e propri. A fine anno avremo il nuovo parcheggio». Così in realtà non è: «Entro fine mandato, cioè nel 2009 saremo prossimi alla realizzazione del parcheggio» ci ha tenuto a sottolineare Soregaroli. Per quantoriguarda il problema dei posti non venduti, così ha ri-
Spaggiari «è stata fatta valutando il curriculum del dottor Rossi. E’ specializzato in igiene e pediatria, e soprattutto è dottore di ricerca». Una scelta in linea, quindi, con i desideri del direttore stesso, che fin dal suo arrivo a Cremona aveva dichiarato di voler puntare sull’innovazione e sulla ricerca. «Ho parlato a lungo al telefono con la dottoressa Derelli» spiega ancora Spaggiari. «Le ho proposto di restare nel mio staff, mettendo a disposizione la sua vasta esperienza per instaurare una collaborazione fattiva. In questo modo voglio valorizzare il lavoro che ha svolto sinora».
sposto alle continue polemiche l'assessore: «Il dato dei venduti per me è buono. Le possibilità per gli invenduti sono due: o metterli a rotazione oppure proporre un nuovo bando. Sicuramente non avranno la dimensione economica attuale, costeranno di più, comunque ne discuteremo con Saba, quando verrà ridefinita la convenzione».
Cavalcavia cimitero, Chiude il Consorzio Centrale del latte nuove luci in arrivo I soci hanno deciso per la liquidazione volontaria. E si guarda al futuro L’Amministrazione intende eseguire lavori di restauro statico e conservativo, consolidamento e ripristino strutturale del cavalcavia presso il Civico Cimitero. Nell’ambito di questi interventi si rende necessario anche il completo rifacimento dell’impianto di illuminazione pubblica a servizio del cavalcavia nel tratto parallelo alla via Cimitero, approvato dalla Giunta. Il complesso del cavalcavia del Civico Cimitero necessita di interventi di risanamento conservativo sia strutturale che architettonico, tanto è vero che la Giunta Comunale, il 22 agosto 2007, ha approvato il progetto definitivo di restauro, del consolidamento e del ripristino della struttura. Anche l’impianto di illuminazione pubblica - a servizio dello stesso tratto di cavalcavia parallelo a via Cimitero - ha bi-
sogno di un completo rifacimento in quanto non garantisce più i parametri illuminotecnica previsti dalle attuali norme. Nell’ambito della progettazione complessiva si è tenuto conto di questa necessità limitatamente ad alcune predisposizioni, mentre il progetto per il rifacimento dell’impianto di illuminazione pubblica è stato redatto dai competenti uffici di Aem Cremona S.p.A. Il nuovo impianto sarà realizzato posando dei nuovi sostegni in acciaio su entrambe le murature laterali del cavalcavia, contrariamente all’impianto esistente posizionato solo sul parapetto nord. Sull’impianto esistente nel tratto del cavalcavia sopra la ferrovia, non compreso dall’attuale progetto, si interverrà in tempi successivi.
Il Consorzio Centrale del latte chiude i battenti, mettendo la parola fine ad un’esperienza avviata nel 2001. L’avvio nell’ultimo biennio dell’esperienza del Consorzio Centrale del latte di Cremona ha dovuto cercare di operare, pur nella consapevolezza che la sua attività avrebbe comunque dovuto affrontare opzioni progettuali diverse. Le progressive difficoltà di bilancio sono arrivate a rendere sostanzialmente non praticabile la prosecuzione dell’attuale assetto societario. Su tale situazione - secondo i soci - hanno pesato: le repentine variazioni nei prezzi della materia prima nel settore, l’aumento della concorrenza tra i “big” del comparto (specie nel
latte fresco), la stagnazione dei consumi e addirittura il regresso per taluni prodotti lattiero-caseari. All’unanimità i soci hanno quindi deciso di intraprendere l’azione della liquidazione volontaria che, a partire da una situazione di necessità, si mettesse nelle condizioni di creare una risposta del sistema latte cremonese. La scelta quindi è stata quella di affrontare una situazione di difficoltà evitando di subirla ma cercando di operare per soluzioni di prospettiva. Ulteriori considerazioni sono state effettuate alla luce del fatto che, entro breve, si avrà l’avvio della nuova stagione del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 della Regione Lombardia, che prevede possibilità di
contributi specie per chi opterà (nel settore della trasformazione agroalimentare) per i cosiddetti progetti d’area o progetti di filiera. Questa opportunità sta vedendo ai nastri di partenza realtà storiche del settore lattiero-caseario cremonese che sono più in grado di affrontare investimenti di prospettiva. Ne sono un esempio le importantissime operazioni avviate dalla Latteria Soresina: sia per quanto riguarda la sinergia che si sta intensificando con la Latteria di Piadena, sia dell’imminente lancio del latte fresco a marchio Latteria Soresina. Da citare inoltre le progettualità che si stanno ipotizzando, per esempio in Latteria Cà dè Stefani. «A fronte di tutto questo e facendo tesoro di
tutti gli inviti ad attivare operazioni di sinergia» scrive Bruno Casarini, a nome dei soci «piuttosto che della prosecuzione dell’eccessivo frazionamento produttivo, si sta operando affinché queste indicazioni trovino concretezza su un territorio come quello cremonese che è al “top” del settore latte nazionale. Oggi quindi tutti i soggetti che avevano costituito il Consorzio Centrale del Latte di Cremona sono impegnati: da una parte a far si che la liquidazione operi in piena autonomia e celerità nello svolgimento delle proprie prerogative e dall’altra si creino i migliori presupposti per il mantenimento e la crescita di un comparto strategico per l’economia provinciale».
Cronaca
Venerdì 1 Febbraio 2008
In Breve
RIFIUTI: USCIRE DALL’ EMERGENZA
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Si punta sull’idroelettrico Cremona capofila di una cordata europea
Il circolo culturale Ambiente Scienze organizza per il martedì 12 febbraio alle ore 17:30 presso la sede di Palazzo Cattaneo il convegno su «Rifiuti smaltimenti e rischi». Attraverso il contributo di scenziati ,amministratorie rappresentanti della socetà civile, saranno affrontate alcune dlle maggori problematiche per la gestione dei rifiuti.In particolar modo agli analisi di proposte rispettose della slute e dell’ambiente.
RESTAURO DI UN DIPINTO International Inner Wheel, Club di Cremona, ha comunicato la sua disponibilità a sostenere l’intervento relativo al restauro di un’opera di proprietà civica e custodita presso il Museo Civico Ala Ponzone, presentando il progetto eseguito dallo Studio Manara - Restauro Dipinti di Cremona. Si tratta di Bartolomeo Gonzales, Ritratto di Isabella di Borbone, XVII secolo, olio su tela (valore stimato • 50mila euro.
STUDENTI DISABILI A SCUOLA Da un’iniziativa sorta anni addietro sono state consegnate dal presidente della Provincia Giuseppe Torchio due borse di studio per la prosecuzione degli studi post diploma da parte di soggetti portatori di handicap visivo e/o uditivo. Attraverso nuove sinergie con gli Uffici di Piano e le universitàche già lavorano su tali inizative, garantiscono al meglio il diritto di studio.
ESAME PER MEDIATORI IMMOBILIARI La Camera di Comercio di Cremona organizza mercoledì 13 febbrario ore 14:30 una nuova sessione d’esame per l’icrizione al ruolo agenti d’affari in mediazione. Per sostenere l’esame è necessario esere residenti nella provincia di Cremona,aver frequentato un apposito corso preparatorio,essere in possesso di un titolo di studio di scuola secondariadi secondo grado, non aver già sostenuto nei mesi antecedenti alla data d’esame altra prova per l’iscrizione. Invece per iscriversi è necessario presentare l’apposita richiesta e effetuare un versamento per i diritti di segreteria .Gli interessati potranno presenntare la domanda entro e non oltre venerdì 8 febbraio 2008.
CORSI ECONOMICI E SOCIALI Il Centro di Studi Azendiali e Amministrativi di Cremona e il Comune di Cremona organizzano due corsi monografici in materie economiche e sociali che si terrano nel periodo febbraio-marzo. Lo scopo di questi corsi e di valorizzare l’impengo culturale dei giovani studenti. La partecipazione ai corsi è gratuita e sono aperti alla partecipazioni di laureati,universitari,diplomati e studenti delle scuole superiori e comunque di tutti coloro che sono interessati. Per chi a paretecipato a tutte le relative lezioni,al termine verrà rilasciato un attestato di frequenza. In tal caso è necessaria l’iscrizione sugli appositi moduli.
La presentazione del progetto
Sarà Cremona la citta promotrice di una cordata europea per il mini idroelettrico. Un progetto volto a creare le condizioni per la riduzione delle barriere tecnologiche che oggi sussistono nella produzione dell’energia derivante da generazione distribuita. Nella sede cremonese del Politecnico di Milano è stato presentato il programma Inteligent Energy Europe 2006, un progetto della durata di tre anni che mira appunto a promuovere la diffusione della generazione distribuita di energia elettrica attraverso il mini-idroelettrico grazie al progetto Smart. Sono intervenuti il presidente della Provincia di Cremona Giuseppe Torchio, l’assessore provinciale Giovanni dell’ambiente Biondi, oltre ai rappresentanti del partenariato come l’Università di Zagrabia, l’Università norvegesedi Scienza e Tecnologia, Segretariato regionale di Attica Atene ecc. «La promozione dell’energia da fonti rinnovabili ed alternative è un obiettivo prioritario per la nostra am-
ministrazione» ha precisato Torchio. «E’ fondamentale, sia al livello economico che ambientale, attivare delle impanti per la produzione di energia pulita, sfruttando le potenzialità del territorio». Da qui la presentazione ai partner europei dell’ipotesi progettuale dell’uso del plurimo delle acque, la regimazione del Po a fini idroelettrici irrigui per la navigazione, la tutela del reticolo idrico minore e l’avvio di intrventi tra cui la costruzione di varie centrali miniidro sugli affluenti, che però non devono trovare ostacoli nella burocrazia dei livelli istituzionali superiori. Il tema ripreso dall’assessore Givanni Biondi: «La valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili e la produzione dell’energia pulita, ci vede protagonisti nelle politiche ambientali attivate, settore in cui si stanno investendo molte risorse. Per fare questo abbiamo attivato sinergie operative tra pubblico e privato per realizzare le migliori pratiche con l’applicazine di modelli omogenei». In sintesi, verranno effettuati convegni
eseminari nei paesi del partnariato con la produzione di supporti informatici, tra cui mappe digitali indicanti alcuni siti ottimali per l’installazione del piccolo idroelettrico per ogni area della partnership. La metodologia del progetto prevede un percorso replicabile volto a creare le condizioni più favorevoli alla promozione della conoscenza e dell’idroelettrico minore negli operatori di pubblica amministrazione. Il progetto si articola nelle seguenti fasi: analisi delle normative vigenti, implementazione di strumenti per il supporto alle decisioni, applicazione diretta sui i territori della partnership. I principali risultati attesi sono la riduzione delle barriere non tecnologiche, lo sviluppo di un manuale contenente la revisione delle normative, lo sviluppo di supporti informatici consultabili dagli operatori pubblici e privati, lo studio di possibili collaborazioni tra privati e pubblico negli investimenti, lo scambio di esperienzie con altri paesi dell’Unione Europea.
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Cronaca
Venerdì 1 Febbraio 2008
Arvedi ,accordo con Air Liquid e costruisce il “super-forno” di Laura Bosio E’ considerato il forno più grande del mondo, quello che si sta costruendo presso gli stabilimenti dell’acciaieria Arvedi di Cremona. L’iniziativa rientra nell’ambito del programma di potenziamento della capacità produttiva dello stabilimento di Cremona. Il Gruppo Arvedi ha infatti firmato un accordo di fornitura dei gas tecnici con la divisione Large Industries di Air Liquide Italia, società leader nella produzione di gas industriali e medicinali. Un accordo della durata di oltre 14 anni, che prevede, attraverso l’utilizzo della tubazione esistente, la fornitura da parte di Air Liquide Italia dei gas tecnici, che verranno utilizzati all’interno dell’acciaieria. Questo avverrà non solo nel già esistente impianto Isp, ma anche nel nuovo impianto integrato «Endless Strip Production», primo impianto al mondo in grado di produrre, partendo dall’acciaio liquido, direttamente coils di basso spessore laminati a caldo in continuo (endless). Un investimento cospicuo quello che Arvedi ha programmato per lo stabilimento di Cremona, ben 300 milioni di euro nei prossimi anni, che implementerà notevolmente il sistema industriale del territorio. Il nuovo impianto sarà in grado di produrre oltre 2 milioni di tonnellate all’anno di acciaio laminato a caldo, con un notevole risparmio di costi e una considerevole riduzione del fabbisogno energetico. Ne deriva quindi una migliorata compatibilità ambientale. Nel complesso l’Acciaieria Arvedi produrrà oltre 3 milioni di tonnellate di coils sotto forma di prodotti neri, decapati, laminati a freddo e zincati. Air Liquide per far fronte alle nuove necessità, investirà circa 40 Milioni di euro in un programma di potenziamento della propria capacità produttiva installata sulla rete di tubazioni ossigeno (circa 650 km) che fornisce, nella pianura padana, la propria
Il Cavalier Giovanni Arvedi
clientela e lo stabilimento di Cremona. «A partire dal II trimestre del 2008 l’Acciaieria Aevedi inizierà la messa in servizio dei nuovi impianti relativi al progetto Esp» dichiara Maurizio Calcinoni, vice presidente di Finarvedi, la holding del Gruppo. «L’acciaieria farà uso, per la produzione del liquido, del forno più potente fino ad oggi installato al mondo. La scelta di Air Liquide
duttore che ci potesse garantire il massimo livello di servizio e di affidabilità». «Siamo molto orgogliosi che Arvedi abbia scelto di consolidare la relazione con Air Liquide iniziata negli anni novanta, con la firma di questo nuovo importante contratto di fornitura di ossigeno per la sua acciaieria di Cremona» Ha dichiarato Patrick Jozon, amministratore delegato e direttore generale Air Liquide Italia «a conferma del lungo rapporto di collaborazione tra le nostre società e della comune visione industriale. Entro due anni un nuovo impianto di produzione si affiancherà ai tre esistenti dislocati lungo la tubazione aumentandone la flessibilità e rafforzando ulteriormente il livello globale di disponibilità». Il Gruppo Arvedi, il cui “core Business” è costituito dalle attività siderurgiche che vanno dalla produzione e lavorazione di laminati piani in acciaio al carbonio alla produzione di tubi saldati in acciaio al carbonio ed inossidabile alla laminazione di precisione di nastro inossidabile, realizza volumi annuali complessivi di oltre
L’acciaieria Arvedi di Cremona fotografata dall’alto
come fornitori di Ossigeno per la nostra acciaieria è stata determinata dalla nostra volontà di proseguire ed allargare il rapporto di fornitura già in atto e di affidarci ad un grande pro-
1,7 milioni di tonnellate di prodotti di alta qualità per i mercati più esigenti, impiega 1600 dipendenti con un fatturato consolidato di circa 1,3 miliari di Euro.
Cna finanzia le giovani imprese L’impresa oggi punta sui giovani. Questo emerge dal convegno organizzato dalla Cna di Cremona, svoltosi lo scorso lunedì 28 gennaio presso il Palazzo Trecchi, dal titolo «Dal dire al fare: le novità finanziarie per le giovani imprese». Vittorio Venturini, presidente di Cna giovani imprenditori Cremona, che ha voluto sottolineare come «la Cna ha spinto fortemente affinchè si creassero i gruppi “giovani imprenditori” all’interno dell’associazione, credendo nel nostro fattivo contributo sui temi importanti come quello economicosociale del fare impresa. Il punto di vista di noi giovani serve a tracciare nuovi percorsi, a proporre soluzioni alternative, a volte anche solo a dare quel pizzico di fiducia in più in cui tanto necessita il sistema Italia». «E’ necessario» afferma Giuseppe Vivace, responsabile di Cna giovani Imprendotori Lombardia «collegare il tema della competitività con quello della continuità. I progetti svilup-
pati in questi anni in Lombardia hanno aperto nuove possibilità, consolidando la rete associativa che è oggi in grado di offrire supporti avanzati sul tema. La possibilità di una normativa ad hoc potrebbe rendere strutturale l’intervento e creare le condizioni di una sua continuità nel tempo. In questa chiave l’esperienza sviluppata potrebbe consentire un decrescente utilizzo delle risorse pubbliche e a regime renderle solo minimamente necessarie. Le condizioni per sviluppare queste politiche ci sono tutte. Il cantiere è già aperto». Ma quel’è la risposta del sistema bancario alle giovani imprese? Lo ha spiegato Alberto Giovannelli, condirettore regionale Lombardia di UniCredit Banca. «Per quanto ci riguarda la nostra banca è vicina alle piccole imprese, si è strutturata per questo, c’è ancora molto da fare, ma rispetto a 5 anni fa la differenza è notevole. Non siamo imprensitori, ma siamo formati per aiutare le
imprese e cerchiamo di fornire le migliori competenze possibili nei servizi che ci vengono richiesti. Usiamo rating oggettevi, inserendo dati prospettici che è l’imprenditore a illustrarci. Il segnale concreto è la convenzione che abbiamo stipulato per le aziende socie di Cna a cui offriamo un pacchetto di finanziamenti a tassi contenuti». Fausto Cacciatori, presidente di Cna Lombardia nel suo intervento conclusivo ha sottolineato come «Cremona e provincia siano al primo posto in Lombardia per percentuale di nuove imprese giovani nella fascia dai 18 ai 29 anni. Inoltre se si considera la fascia dai 29 ai 49 anni, questo dato arriva all’82% del totale. Ma questo dato però non esce dai giornali quando descrivono la nostra economia, le giovani imprese non vengono considerate anche se poi i dati reali dicono il contrario. Le giovani imprese hanno bisogno anche di questo e da parte nostra, come associazione di categoria, il nostro impegno
deve essere rivolto ad avere la capacità costante di parlare di innovazione, ponendola al centro dei nostri temi». Infine le premiazioni dei vincitori di «VideoClip Lavoro» l’iniziativa promossa dalla Cna giovani imprenditori di Cremona al Salone dello Studente 2007. Al fianco dei giovani imprenditori, quelli che gli studi li hanno finiti da un po’ e che ormai hanno realizzato il loro sogno, sono saliti sul palco i tre giovani premiati scelti fra più di un centinaio di video. Non c’è stato un primo, un secondo e un terzo posto, ma un premio assegnato a pari merito perchè tutti a modo loro, hanno fatto una buona presentazione delle loro aspirazioni. Sono stati premiati quindi Hu Youqi della 5°A elettrotecnico dell’Istituto Ala Ponzone Cimino, Francesca Molino, frequentante la 5°A sociale dell’Istituto Sraffa di Crema, Debora Sbolli 3°A chimico biologico dell’Istituto Ala Ponzone Cimino di Cremona.
DALLA PARTE DEI CITTADINI di Damiano Talamazzini Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Congedo per familiari portatori di handicap Questa rubrica rappresenta un luogo d’incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile provinciale del Patronato Epaca, i periodi di congedo sia continuativi che frazionati richiesti da un lavoratore dipendente per assistere un familiare portatore di handicap, prima del 31 dicembre 2006, si possono riscattare mediante versamenti volontari, considerato che in tale periodo non ha percepito alcun tipo di retribuzione? Lettera firmata I dipendenti di datori di lavoro pubblici e privati che hanno usufruito di periodi di aspettativa per gravi motivi familiari prima del 31 dicembre 2006 possono presentare la domanda di riscatto ai fini pensionistici dei suddetti periodi di assenza non retribuita. I soggetti che si trovavano in servizio al 1.1.2007, e che abbiano cessato l’attività lavorativa prima del 6.11.2007, possono presentare la domanda di riscatto entro il 4 febbraio 2008. Il Decreto Interministeriale 31 agosto 2007 ha dato attuazione ai commi 789 e 790 della Legge 296/2006 (Finanziaria 2007), che prevedevano l’estensione anche ai periodi antecedenti al 31 dicembre 1996 della facoltà di riscatto dei periodi di aspettativa per motivi di famiglia; ß l’estensione anche ai periodi antecedenti al 31 dicembre 1996 della facoltà di riscatto dei periodi di aspettativa per motivi di famiglia, di cui all'articolo 4, comma 2, della legge 8 marzo 2000, n. 53; • l’introduzione di nuove tabelle per il calcolo della riserva matematica, ai fini dell’applicazione dell’art. 13 della Legge 1338/1962, per i lavoratori dipendenti. Per quanto riguarda la facoltà di riscatto dei periodi di aspettativa antecedenti al 31 dicembre 1996, si precisa quanto segue: • l’art. 4, comma 2 della Legge 53/2000 prevede che i dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati possono richiedere, per gravi e documentati motivi familiari, un periodo di congedo, continuativo o frazionato, non superiore a due anni. • Durante tale periodo il dipendente conserva il posto di lavoro, non ha diritto alla retribuzione e non può svolgere alcun tipo di attività lavorativa. Il congedo non è computato nell'anzianità di servizio, né ai fini previdenziali; il lavoratore può procedere al riscatto, ovvero al versamento dei relativi contributi, calcolati secondo i criteri della prosecuzione volontaria; • il congedo può essere richiesto dal dipendente per gravi motivi relativi alla situazione personale, della propria famiglia anagrafica, anche se non convivente, nonché ai portatori di handicap, parenti od affini entro il terzo grado anche se non conviventi. • in base al comma 789 della Legge Finanziaria 2007, a decorrere dal 1 gennaio 2007 la facoltà di riscatto in esame (per gravi motivi di famiglia) è stata estesa anche ai periodi di aspettativa fruiti anteriormente al 31 dicembre 1996, purché sia comprovata la ricorrenza dei gravi motivi di famiglia; • a tal fine, al momento della presentazione della domanda di riscatto agli enti previdenziali interessati, il lavoratore deve produrre la certificazione di data certa espressamente prevista dall’art. 3 del Decreto Ministeriale stesso; • l’Inps, con messaggio n. 28310 del 26 novembre 2007, ha precisato che queste domande, anche se presentate prima del 6 novembre 2007, verranno definite in deroga al principio generale sulla base delle nuove tabelle per il calcolo della riserva matematica; • i soggetti che si trovavano in costanza di lavoro al 1 gennaio 2007 e abbiano cessato l’attività lavorativa anteriormente al 6 novembre 2007 (data di entrata in vigore del Decreto attuativo) devono presentare domanda di riscatto entro il 4 febbraio 2008. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un’adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811
Cronaca
Venerdì 1 Febbraio 2008
Ha perso la vita Cesare Franzini, veterinario di 37 anni
Muore in auto: la colpa è dell’azoto liquido? Giallo di Sara Pizzorni E’ giallo sotto il Torrazzo, per una morte che ha ancora i contorni sfumati. E' morto mentre stava andando al lavoro. All'arrivo del 118 non c'è stato nulla da fare. Così Cesare Franzini, di soli 37 anni, cremonese, rappresentante di un'azienda zootecnica, ha terminato i suoi giorni dopo che aveva accostato la sua auto in via Montello. Mercoledì mattina alle 8 Franzini, residente in piazza Piave, è uscito di casa per recarsi al lavoro, è salito sulla sua auto, una Opel Astra Station Wagon, ma quando è arrivato in via Montello si è sentito male ed ha accostato. Dopo quaranta minuti, passati da solo in agonia, una passante si è accorta che qualcosa non andava e ha chiesto aiuto ad alcuni operai di un vicino cantiere edile. Sono stati loro a prestare i primi soccorsi e a chiamare i medici del 118 che
sono intervenuti insieme ai vigili urbani. I camici bianchi si sono prodigati a lungo per salvare la vita allo sfortunato veterinario praticandogli il massaggio cardiaco, ma purtroppo il 37enne non ce l'ha fatta ed è spirato. Nel baule della macchina sono state trovate cinque bombole di azoto liquido, contenitori criogenici utilizzati normalmente dai rappresentanti di aziende zootecniche per trasportare seme di toro, tre vuoti e due ancora pieni. Sembra che Franzini le avesse tenute in auto per tutta la notte con l'intento di consegnare il contenuto il giorno successivo alle aziende agricole sue clienti. Sul posto sono stati chiamati i vigili del fuoco, una squadra di specialisti Nbcr (Nucleare batteriologico chimico radioattivo) che hanno appurato che nella macchina mancava ossigeno. Sul corpo del veterinario, rappresentante dell'azienda zootecnica «Abs
vigili urbani sono al lavoro per dare un perché alla morte del 37enne. Gli agenti guidati dal vicecomandante Pierluigi Sforza si sono recati anche alla sede dell'Abs dove hanno raccolto informazioni sulla gestione, lo stoccaggio la modalità di trasporto di contenitori pieni di azoto liquido, un'attività, questa, regolata da particolari normative. Se ne saprà di più nei prossimi giorni. Franzini, intanto, lascia nell'incredulità e nel dolore la moglie Anna e i suoi due figli piccoli.
Caso medici, archiviazione respinta Ginecologi sotto accusa per la morte di una donna Il gip del tribunale di Cremona Pierpaolo Beluzzi ha respinto la richiesta della Procura della Repubblica di archiviare la posizione di dieci ginecologi dell'ospedale cittadino riguardo la morte di Maria Cristina Roncaglio, la 37enne di Grumello Cremonese stroncata da una trombosi il 28 maggio del 2007 all'età di 39 anni. Il pm ha già chiesto l’incidente probatorio per il quale si fisserà una data. In quell’occasione il giudice nominerà un proprio perito e i difensori i propri consulenti tecnici. Secondo la perizia disposta a suo tempo dal pm, i cui risultati non hanno evidentemente convinto il gip, i medici che avevano in cura la Roncaglio non avrebbero potuto accorgersi della patologia in atto in quanto la circonferenza della gamba destra non era tale da far pensare ad una trombosi. Maria Cristina Roncaglio era stata ricoverata il 24 maggio del 2007 presso l'unità operativa di ostetricia e ginecologia
Suicida pentito non riesce a salvarsi
Si schianta al suolo Una tragedia si è consumata in via Filodrammatici dove un giovane marocchino di 19 anni, colto dalla disperazione, ha cercato di lanciarsi dal secondo piano del parapetto della sua abitazione. Poi ha improvvisamente cambiato idea ed ha cercato di risalire, aiutato dai disperati tentativi di sua moglie italiana e del fratello, fino all'arrivo dei soccorsi. Non c'è stato però nulla da fare. Il giovane marocchino è caduto e l 'impatto col suolo è stato devastante. Il 19enne è spirato dopo un bre-
del presidio ospedaliero di Cremona, dopo che due settimane prima aveva dato alla luce il suo secondogenito Alessandro. Dopo essere stata sottoposta a parto cesareo, era stata dimessa ed era tornata a casa. Pochi giorni dopo non si era sentita bene, aveva accusato dei dolori allo stomaco, mal di testa, debolezza e una costante stanchezza, sintomi che l’avevano costretta a tornare in ospedale dove era stata ricoverata una seconda volta sempre nel reparto di ostetricia e ginecologia. L’inchiesta giudiziaria, che ha accertato che l’intervento di parto si era svolto nel modo più che corretto, mira quindi a verificare se ci sia stata o meno responsabilità da parte dei dieci medici che hanno curato la donna in termini di mancata indagine. E cioè se la patologia, forse anche aggravata dallo stato di gravidanza di Maria Cristina, avrebbe potuto o meno essere riconosciuta prima.
ve ricovero presso l'ospedale di Cremona. Sotto choc i due congiunti, che hanno tentato di salvargli la vita, rimasti sbigottiti con in mano la felpa del loro caro che cadeva nel vuoto. A Brescia, invece, la polizia è riuscita a salvare la vita ad un cremonese che voleva farla finita gettandosi sotto un treno. Alla vista dei poliziotti, l'uomo, in lacrime, ha raccontato di aver chiamato il 113 da una cabina di via Milano, di avere 37 anni e di essere depresso non avendo un lavoro.
Sottraevano il gasolio
L’intervento dei sanitari
Italia Srl» di via Bastida, il pubblico ministero di turno Francesco Messina ha disposto l'esame autoptico, che chiarirà più precisamente le cause del decesso. Non si esclude il malore, ma gli inquirenti pensano che il cremonese sia morto asfissiato per la mancanza di ossigeno provocata dalla presenza dell'azoto liquido, fuoriuscito da una delle bombole. L'Opel Vectra della vittima è stata posta sotto sequestro. La procura della Repubblica di Cremona e i
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Arrestata una coppia residente a Grumello Sono stati arrestati dai carabinieri mentre tentavano di ricettare la refurtiva: centinaia di litri di gasolio. Erano mesi che i due, marito e moglie, erano sospettati di aver commesso gran parte dei furti del carburante, riuscendo sempre a farla franca. In manette sono finiti i coniugi Claudio M., 50 anni, e la moglie Soccorsa S., 45 anni, residenti a Grumello Cremonese. I due sono stati visti scaricare otto taniche di gasolio ed incontrarsi a Vescovato con l'acquirente, B.S.,55 an-
ni, residente poco distante. Quest'ultimo era un abituale cliente della coppia, tanto che nel suo magazzino aveva nascosto altri 1.200 litri di gasolio, tutti di provenienza illecita. Il prezzo pagato per ogni litro di gasolio non superava i 70 centesimi. La merce, sottoposta a sequestro, è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria. Tutti sono accusati di ricettazione in concorso. I militari stanno ancora lavorando per cercare di risalire alle vittime dei furti.
Monia Trabelsi si era presentata in Tribunale a volto coperto
Velo islamico, fissata udienza
E' stata fissata al 26 giugno l'udienza sul caso del velo islamico che vede imputata Monia Mzoughi, la 37enne moglie dell'imam Mourad Trabelsi, condannato per terrorismo. La donna era stata rinviata a giudizio perché si era presentata in tribunale a volto coperto per assistere al processo in cui era imputato il marito. Alla Mzoughi è contestata la violazione della normativa sulla pubblica sicurezza, perché «in luogo pubblico e senza giustificato motivo indossava un velo che ne rendeva difficile il riconoscimento da parte delle forze dell'ordine». Il caso era esploso nel settembre del 2005, quando le mamme dei bambini dell'asilo «Zucchi»
di Cremona avevano parlato di una «donna islamica in burqa che accompagnava il figlioletto». Su richiesta dei genitori, la polizia municipale era intervenuta, chiedendo e ottenendo che Monia sollevasse il velo per farsi riconoscere. Di lì a poco, però, in applicazione delle norme previste dall'allora ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu, la procura aveva deciso la linea dura: le donne con il burqa in luoghi pubblici sarebbero state denunciate. In quei mesi il marito di Monia era a processo a Cremona per terrorismo, accusato dal pm di Brescia Roberto Di Martino, il cui nome, tra l'altro, è primo nella graduatoria del Csm per il posto di procuratore
della Repubblica di Cremona. Trabelsi sarà poi condannato in appello a sette anni, contro i dieci anni e sei mesi inflittigli in primo grado. Il legale della coppia, l'avvocato Giuseppe De Carlo, del foro di Milano, ha chiesto ed ottenuto per Monia il giudizio con il rito abbreviato. De Carlo si è soffermato anche sull'iter giudiziario dei componenti della cellula islamica cremonese già condannati sia in primo grado che in appello. «Ora si attende la fissazione della data in Cassazione». Sulle posizioni di Trabelsi e di Nourredine Drissi, il legale ha fatto sapere che presenterà ricorso alla corte europea di Strasburgo per fare sì che non vengano espulsi dall'Italia.
IL CASO
Discarica abusiva: era li da sei anni
Un immagine della discarica
Martignana Po: nessuno si era mai accorto della presenza dell’area incriminata
Un'area adibita a discarica abusiva è stata scoperta dagli uomini della guardia di finanza di Cremona a Martignana Po, zona del casalasco balzata agli onori delle cronache per le polemiche sulla costruzione della centrale. Una discarica che giaceva lì da ben sei anni senza che nessuno se ne fosse accorto. Nell'area, di circa 7000 metri quadrati, erano depositati 500 metri cubi di rifiuti speciali non
pericolosi e numerosi pneumatici in disuso. I materiali si sono accumulati a causa di lavori avviati e mai terminati da una società immobiliare bresciana incaricata di rimettere a nuovo una cascina abbandonata. Il sequestro, come hanno spiegato il tenente colonnello Mauro Santonastaso e il capitano Agostino Brigante, è avvenuto grazie ad un'autonoma attività investigativa dei militari del servizio
navale che hanno come compito prioritario la difesa dell'ambiente. I titolari dell'area, trovata in una situazione di completo degrado, sono stati segnalati alla procura della Repubblica di Cremona per violazioni delle norme ambientali. Non erano in possesso di alcuna autorizzazione per la gestione dei rifiuti. Sono ancora in corso indagini per stabilire eventuali ulteriori responsabilità.
Agricoltura
Venerdì 1 Febbraio 2008
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I produttori hanno evidenziato che produrre la qualità è diventato più oneroso rispetto a prima
Prezzo del latte, si discute per il rinnovo Prezzo del latte: l’agricoltura cremonese si prepara alla trattativa con l’industria. Promossi da Coldiretti Cremona, si stanno svolgendo sul territorio alcuni incontri con gli allevatori di vacche da latte, sia conferenti all’industria sia conferenti alle co-
operative, allo scopo di fare il punto della situazione del mercato a livello nazionale e internazionale, ma soprattutto per cogliere le esigenze, le aspettative, i suggerimenti, da parte delle imprese agricole ai fini di creare una piattaforma condivisa a li-
vello regionale da presentare, in fase di trattativa con Assolatte, per il rinnovo del prezzo del prodotto per la prossima campagna. Con l’intento di dar modo a tutti gli allevatori del territorio di prendere parte al dibattito, Coldiretti Cremona
MERCATI - SETTIMANA DAL 25/01/2007 AL 31/01/2007 UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
244,00251,00
267,00273,00
257,00262,00
--
Tonn.
228,50229,50
237,50238,50
230,00236,00
241,00242,00
Tonn.
N.q.
426,00429,00
407,00410,00
--
Tonn.
250,0-259,0 N.q.
Tonn.
148,00150,00
164,50166,00
173,00176,00
168,00169,00
Tonn.
N.q.
104,0-114,0 104,0-114,0
--
--
Tonn.
N.q.
50,00-66,00 30,00-35,00
15 kg.
2,98
2,980
2,980
2,990
SUINI lattonzoli locali
25 kg.
2,00
2,000
2,000
2,050
SUINI lattonzoli locali
30 kg.
1,70
1,700
1,700
1,790
SUINI lattonzoli locali
40 kg.
1,36
1,360
1,245
1,440
Suini da macello
156 kg.
1,295
1,285
1,275
1,190
Suini da macello
176 kg.
1,295
1,285
1,175
1,228
Suini da macello
Oltre 176
1,295
1,200
1,180
1,183
vacche fris. 1°qualità (p.v)
Kg.
1,80-2,10
Montichiari peso vivo 090-1,03
0,8800,980
--
Vacche fris. 2°qualità (p.v)
Kg.
1,60-1,70
0,67-0,80
0,580-0,680
--
Manze scottone 24 mesi
Kg.
2,05-2,35
1,080-1,910 1,080-1,250
--
Kg.
1,00- N.q.
N.q.
1,050-1,450
--
(50-60Kg) pie blue belga
Kg.
3,00-4,50
4,10-4,50
4,300-4,700
--
BURRO pastoriz.
Kg.
2,00-2,05
1,95
--
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,05-5,20
4,95-5,05
--
--
Kg.
5,30-5,40
5,15-5,35
--
--
Kg.
6,45-6,650
6,35 -6,65
6,690-6,800
--
Kg.
6,55-6,65
6,85-7,20
7,180-7,330
--
Kg.
--
--
--
--
PRODOTTO FRUMENTO tenero buono mercantile
GRANOTURCO ibrido naz. 14% um.
SEMI DI SOIA nazionale
ORZO NAZ. peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
CRUSCA alla rinfusa
FIENO maggengo agostano
PAGLIA press. rotoballe
SUINI lattonzoli locali
Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.
Vitelli Baliotti
261,0-270,0 255,0-260,0 258,0-268,0 N.q N.q. 268,0-273,0
--
fino a tre mesi
PROVOLONE VALPADANA oltre tre mesi
GRANA Scelto 01 stag. 9 mesi
GRANA Scelto stag. 12-15 mesi
Latte naz. Crudo (16-30 giugno)
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledi del mese. Questo dato, conseguentemente,va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il venerdi quello zootecnico che fa riferimento a quello di Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì, Modena il lunedì.
ha dato vita a tre incontri nelle Zone più “vocate” alla produzione di latte: si è partiti giovedì scorso a Crema, poi venerdì a Cremona per approdare lunedì 28 gennaio a Soresina. L’incontro soresinese, aperto dal Segretario di Zona Marco Benedini, ha registrato (come avvenuto per i due precedenti appuntamenti) la presenza di un folto gruppo di allevatori, ai quali Pietro Scolari, responsabile provinciale dell’ufficio economico, ha presentato un’attenta analisi di mercato. Dai dati è emersa una situazione meno vantaggiosa per i produttori rispetto a qualche mese fa, soprattutto per quanto riguarda le repentine diminuzioni del prezzo del burro e delle polveri di latte registrate a livello internazionale. «Al contrario, le nostre Dop, parmigiano e grana padano» ha aggiunto Scolari «nonostante un sensibile decremento registrato negli ultimi due mesi, si mantengono su valori remunerativi al pari di prodotti come provolone, asiago, gorgonzola, mozzarella e altri formaggi freschi. Anche i prodotti lattiero caseari ed il prezzo del latte a livello internazionale si mantengono su quotazioni molto interessanti, lasciando presagire buone indicazioni per il rinnovo di un accordo sul prezzo del latte a livello regionale». L’intervento del direttore della Federazione Assuero
La riunione della Coldiretti a Crema
Zampini ha evidenziato il significato degli incontri che stanno avvenendo sul territorio. «L’obiettivo è avere da parte vostra una serie di suggerimenti, così da preparare, con il contributo dei produttori di tutta la Lombardia, una piattaforma da presentare ad Assolatte». Istanze e consigli sono giunti dall’auditorio. Pressoché tutti i produttori intervenuti hanno evidenziato la necessità di garantire alle imprese agricole un’equa remunerazione, anche in virtù del fatto che produrre qualità è diventato per gli allevatori ancora più oneroso rispetto agli anni precedenti. Specifiche proposte hanno riguardato la durata dell’accordo legato al prezzo che si andrà a fissare, la «tabella qualità», ma anche i tempi di pagamento, il ruolo da attribuire alla cooperazione, le “franchigie” su grasso e proteine. L’incontro si è chiuso con la richiesta rivolta agli allevatori di consegnare all’or-
ganizzazione un mandato di rappresentanza. «L’anno scorso ci siamo presentati alla trattativa avendo in mano in termini di mandato, come Coldiretti, 29.600 quintali di latte. E’ stata questa la nostra forza al tavolo del negoziato» ha testimoniato Zampini. «Anche le altre associazioni si stanno muovendo in tal senso. Siamo convinti che quanto più grande sarà la quantità del prodotto rappresentato, tanto più forte sarà la posizione dell’agricoltura nel confronto con l’industria». A livello regionale, la settimana si è aperta con un tavolo organizzato da Coldiretti Lombardia a Milano, con la presenza di tutte le Federazioni e con i rappresentanti delle cooperative di trasformazioni lombarde. In questa occasione sono state raccolte ed esaminate le varie proposte finora emerse a livello provinciale, con l’intento di predisporre una «piattaforma» da presentare al confronto con gli industriali.
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Venerdì 1 Febbraio 2008
Finanziamenti di Berlusconi al Partito dei pensionati: nessun errore Egregio direttore, chiedo cortesemente spazio per replicare al segretario provinciale Partito Pensionati, signor Pietro Ferrari, che sull’ultimo numero del suo settimanale contestava un passaggio del mio scritto apparso sul numero precedente del 11 gennaio, pag. 12, laddove, usando la corrente immagine «a libro paga», inserivo il Partito Pensionati in un elenco di liste elettorali che si sono presentate alle ultime elezioni e che hanno ricevuto finanziamenti da Forza Italia. Anzitutto, ringrazio il signor Ferrari per la civiltà del suo intervento e le cortesi parole che mi ha riservato e, a meno che non si tratti di omonimia, penso di conoscere da tempo. Il passaggio sotto accusa era questo: «… Nel 2006 F.I. ha versato 500 mila euro ad un’associazione del sen. Sergio De Gregorio, ma il versamento non figura nel suo bilancio depositato alla Camera. Il “contratto” è agli atti della Procura di Napoli per l’inchiesta di corruzione aperta a carico di Berlusconi. De Gregorio, eletto nelle file dell’Unione e passato subito alla CdL, ha così commentato: «Abbiamo avuto i 500 mila euro di contributo elettorale per le amministrative in un accordo che prevede anche un'ipotesi per le politiche. Ma Forza Italia ha dato anche un milione e mezzo alla Dc e al Partito socialista, non c'è nulla di male. È tutto pubblico». In effetti, da un controllo è risultato che “nel libro paga” di F.I risultano, costo tre milioni di euro, anche Azione sociale, Democrazia cristiana, Verdi-Verdi, Movimento no euro, Partito pensio-
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Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana)
Progetto Grafico: Gianluca Galli
Numero chiuso in tipografia: Giovedì 31 Gennaio ore 24,00
nati, Pri (per l’ennesimo ribaltamento nella tomba di Ugo La Malfa!), Riformatori Liberali, Rinascita socialdemocratica, Sos Italia e, ovviamente, “DcNuovo Psi”, la lista di De Gregorio…». Egregio amico, devo confessarle che quello che ho scritto l’ho tratto, e con particolare attenzione, dal N°1 del 10 gennaio, pag. 13, del settimanale «L’Espresso» che non mi risulta abbia poi ricevuto querele di diffamazione. Per inciso. Se è vero che il Partito Pensionati dell’on. Fatuzzo nel 2006 si era presentato con l’Unione, è vero anche che solo dopo pochi mesi è passato alla CdL. Il 15 settembre la stampa così riferiva: «Tre quintali di pasta che, calcolatrice alla mano, andranno a ruba in non più di dodici minuti. Un pacco di pasta a persona. A distribuirla in quel di piazzale Lagosta c’è anche Silvio Berlusconi. Un dono a tutti i pensionati che frequentano il mercato. Appuntamento alle 11.30 per quest’iniziativa voluta dal Partito Pensionati - “contro il carovita e l’inerzia del governo Prodi” - e appoggiata dal leader di Forza Italia». Benito Fiori
Servizi locali: una mazzata sui bilanci familiari Egregio Direttore, Le tariffe dei servizi locali sono enormemente rincarate negli ultimi dieci anni: tutti gli aumenti di prezzo sono abbondantemente a due cifre, globalmente si sfiora il +60%. E se in cambio di questa mazzata sui bilanci familiari le forniture della luce e del gas, dell’acqua, della raccolta dei rifiuti e dei trasporti urbani sono migliorate in qualche cosa che possa giustificare un tale maggiore esborso, lo giudichino i consumatori. A tratteggiare questa situazione sconfortanti è una ricerca di Unioncamere, l’associazione delle Camere di commercio. Il numero da mettere come sfondo a tutti gli altri è la crescita dell’inflazione in questo decennio: cumulativamente, secondo l’Istat, è ammontata al ad oltre il 40% fra il 1997 e il 2006; invece il complesso dei servizi erogati dalle società controllate dagli enti locali è rincarato del 48,9% cioè quasi il doppio. In cifre assolute, nel 2006 la spesa totale dei consumatori per i principali servizi di pubblica utilità ha raggiunto i 49,017 miliardi di euro. Scendendo nel dettaglio, si nota che l’acqua è il bene che è rincarato di più, il 61,4% che corrisponde a poco meno del triplo dell’inflazione. Il secondo balzo è stato quello delle tariffe del gas +45%, seguito dal rincaro delle spese per i rifiuti +43% e da quello per i trasporti urbani +35%. Il salasso per le tasche dei consumatori preoccupa Unioncamere, perché sono soldi che vengono a mancare per i consumi. Un boom che ha avuto il suo picco con l’introduzione dell’euro, quando si è assistito ad arrotondamenti selvaggi dei listini in tutti i settori. Nei prossimi 2 anni un gran numero di famiglie italiane sprofonderà (Se non è già sprofondata) nella fascia di povertà più assoluta.Peggio di così! Andrea Delindati
ROBIN HOOD di Maurizio Guerrini
Serve un Governo che dia speranza La caduta del governo Prodi ha evidenziato ancora una volta l’anomalia del nostro Paese in fatto di personaggi politici. Da Dini a Mastella, da Fisichella a Di Gregorio, il famoso parlamentare eletto nelle liste di centro- sinistra per gli italiani nel mondo e poi passato rapidamente ,armi e bagagli, al centro destra, possiamo dire di essere in presenza di un campionario invidiabile in fatto di trasformismo e di voltagabbana.Ma attribuire a quei signori la causa della caduta del governo Prodi sarebbe semplicistico e riduttivo.Vero è che si è consumata, agli occhi di molti, una vera e propria congiura di palazzo, senza alcuna relazione con i problemi reali vissuti da milioni di persone in Italia, perché i cosiddetti appartenenti al centro moderato hanno saltato il fosso e hanno deciso di accodarsi alla corte di Berlusconi. Il governo però è caduto, non casualmente, nel momento in cui, anche grazie alla battaglia fatta dalla sinistra e dai sindacati, era stata posta all’ordine del giorno una verifica sulle politiche economiche e sociali per ridistribuire a salari e pensioni le risorse derivanti dal risanamento dei conti e dal recupero dell’evasione fiscale. Il governo è caduto perché, finalmente, si era arrivati alla decisione di tassare le rendite finanziarie al 20%, cosi come viene normalmente fatto nella comunità europea. Non si può dimenticare, infatti, che mentre imprenditori e grandi mana-
Multe: comprendo il malumore, ma ci sta a cuore la prevenzione Egregio Direttore, Caro Direttore, dopo che il 22 gennaio, in occasione della ricorrenza di San Sebastiano, patrono dei vigili urbani d'Italia, sono stati resi noti, con grande trasparenza nei confronti dei cittadini, i dati provvisori relativi all'attività svolta nel corso del 2007 dalla Polizia Municipale, vi sono stati articoli, prese di posizione di consiglieri comunali e lettere in cui si attribuisce un intento vessatorio da parte del Comune in fatto di sanzioni. Questa tipo di accusa nei confronti dell'amministrazione comunale mi rammarica perché frutto di una strumentalizzazione di cifre e dati che, se letti in modo non pregiudiziale, dimostrano tutt'altro da quanto viene lamentato. Ricevere una sanzione non fa piacere a nessuno, questo è indubbio, per questo comprendo anche il malumore di chi si trova nella situazione di dover pagare. In ogni caso mi sento di affermare, con tutta serenità, che per il Comune di Cremona le multe non sono un metodo per fare cassa e non vi è e non vi è mai stata alcuna sollecitazione nei confronti della Polizia Municipale ad incrementare il numero delle sanzioni. Agli scettici dico che questa mia dichiarazione si basa su dati oggettivi. Nel mese di febbraio 2007, sul Sole 24 Ore, è stata pubblicata una classifica
ger prendono migliaia di euro attraverso le stock options, tassate al 12,5%, i lavoratori dopo sacrifici e scioperi che costano molti soldi, prendono poche decine di euro per i rinnovi contrattuali tassate al 27%. Per questo la sinistra aveva reiteratamente chiesto, tra l’altro, la detassazione degli aumenti derivati dai contratti nazionali. Mentre i redditi dei lavoratori dipendenti sono fermi da sette anni e le tariffe dei servizi di pubblica utilità, come l’acqua e il gas, sono aumentate al ritmo di tre volte l’inflazione, i reali poteri di questo paese hanno voluto impedire non solo la ridistribuzione del reddito e la tassazione delle rendite speculative, ma anche l’affermazione di diritti che vengono riconosciuti nei Paesi più avanzati d’Europa, come le unioni civili e addirittura tentare di togliere diritti fondamentali alle donne, come la legge che regola le interruzioni di gravidanza. Nel corso di questi mesi, in presenza di un governo non certamente di estrema sinistra, quelle forze sono state la zavorra che ha impedito un rinnovamento del paese, attraverso il sistematico svuotamento del programma elettorale concordato; permeabili ai poteri finanziari e imprenditoriali, alla ricerca permanente di legittimazione da parte delle gerarchie ecclesiastiche, quelle forze risultano incompatibili, per l’oggi e per il domani, a ogni ipotesi di governo che possa dare una speranza alle giovani generazioni e alle lavoratrici ed ai lavoratori italiani.
dei capoluoghi in base al rapporto percentuale tra le multe accertate e le imposte locali riscosse. Ebbene, in base a questa classifica, riferita al 2005, Cremona, su 103 capoluoghi di provincia, si collocava al 76° posto, penultima in Lombardia, dove era seguita solo da Sondrio. Tenendo conto delle stesse fonti e degli stessi parametri utilizzati dal quotidiano
munque dopo il 50° posto. Che cosa si dovrebbe allora dire di tutte le altre città lombarde, che stanno ben al si sopra di Cremona, dipinta invece come una città dove gli agenti sarebbero solo impegnati a rilevare infrazioni? Se veramente vi fosse l'intento di fare cassa con le multe, anziché assumere personale che ha ricevuto un'adeguata for-
economico, ho chiesto ai competenti uffici di fare un'elaborazione dei dati riferiti al 2006 e al 2007. Il risultato è che per quanto riguarda il 2006 - tenendo come ipotesi invariati gli incassi degli altri Comuni Cremona si colloca nella stessa posizione, mentre per il 2007, a seguito dell'incremento degli abitanti e di altri fattori di natura tecnica, la nostra città si pone sempre nella parte bassa della classifica, co-
mazione e dunque è motivato nello svolgere il proprio compito, avremmo collocato autovelox fissi su strade dove il traffico è particolarmente intenso, come la tangenziale ad esempio. A fonte di costi molto limitati avremmo avuto così incassi decisamente consistenti. Invece si è preferito utilizzare il telelaser che, anche se permette di individuare meno trasgressori, ha una valenza educativa, perché l'automobilista
che infrange le regole del Codice della strada viene fermato e gli si spiega dove ha sbagliato (si vedano i dati contenuti nella tabella). Se l'intento dell'Amministrazione è indubbiamente quello di punire chi viola le norme (e i dati dimostrano che i cittadini sono abbastanza indisciplinati, anche se meno che altrove forse), l'obiettivo che più ci sta a cuore è la prevenzione, è il controllo di tutto il territorio comunale, perché i cremonesi si sentano tutelati e considerino l'agente di Polizia Municipale come un amico e non un nemico da temere. Quegli agenti che mi sento di ringraziare per gli sforzi ed i risultati positivi - e i dati lo dimostrano - che ottengono sul fronte della sicurezza a tutela dei cittadini con un'opera di prossimità sempre più ampia sulle strade, nelle scuole, con gli anziani, nelle periferie e durante le centinaia di manifestazioni che animano per l'intero anno la città. Gian Carlo Corada Sindaco di Cremona
Sfascio delle poste: la situazione non è risolta Egregio Direttore, La situazione di sfascio generale del settore recapito è da mesi sotto gli occhi di tutti i cittadini ma è solo da un paio di mesi che la vicenda ha attirato l'interesse dei media. In contemporanea, un ribaltone sindacale ha prima creato un fronte unito dei sindacati firmatari di contratto contro Poste e quindi, con nuovo capovolgimento, ha schierato il sindacato più rappresentativo, il Slp-Cisl, solo contro i suoi vecchi amici e Poste stessa. Fino al 25 gennaio scorso, giorno in cui finalmente le cose si sono rimesse al loro posto: tutti uniti, sindacati e azienda, per riorganizzare - per l'ennesima volta - il settore recapito. I media, le associazioni dei consumatori e anche i lavoratori delle poste, ora possono tornare ad essere tranquilli: basta scioperi, ora si tratta e si risolve, e tutti applaudono. La realtà è altra per chi vuole vederla e non ha interessi a mistificarla. Da sempre i sindacati firmatari sono totalmente compartecipi nella gestione di questa azienda; qui, non per nulla, si ha il più alto numero di accordi, accordini, verbali ecc. che in ogni altro settore produttivo. Non si muove lettera che il sindacato non abbia approvato, voluto, sottoscritto, condiviso... La stessa procedura è valsa anche per l'accordo sul recapito del settembre 2006, figlio beneamato - e disastroso - di questi genitori. Le responsabilità quindi dello sfascio hanno una paternità acclarata, garantita e indiscutibile: le poste e i sindacati. Ma ovviamente ciò non appare dalle veline diramate dai media, in queste la colpa è dei lavoratori che scioperano e che perciò devono smetterla e tornare a fare straordinari sottopagati, come qualcuno ha proclamato negli scorsi giorni.
Lettere & Rubriche Tranquilli, così sarà per la stragrande maggioranza degli affiliati ai sindacati di regime; costoro riprenderanno a razzolare nel loro piccolo cortile raccimolando centesimi, mentre i dirigenti di poste e i sindacalisti di professione continueranno, lautamente retribuiti e impunemente, nella loro corsa verso la dismissione dell'intero servizio di recapito. Solo i pochi lavoratori che si oppongono a questa deriva continueranno a scioperare, con i sindacati di base, contro la privatizzazione e lo sfascio del servizio pubblico di recapito. Slai Cobas
Il liceo tecnologico dell’Itis non verrà abolito Egregio Direttore, Gianfranco Fini - così come altri - in questi giorni é spesso in Tv. Per contrastare l'idea di un governo a termine incaricato di fare la riforma elettorale, usa spesso il seguente argomento: non siamo riusciti a farla in 20 mesi, perché mai dovremmo riuscirci in due? E' un'argomentazione apparentemente razionale. Ma ha i piedi d'argilla. Tra due mesi, infatti, é possibile chiamare gli italiani al referendum voluto da quasi un milione di cittadini. Lo si può fare già subito il 15 aprile. Ed il 16 aprile l'Italia avrebbe belle pronta una legge elettorale. Ancora la “Porcata”, se prevalessero i No, una legge nuova
se prevalessero i Si. Sarebbe finalmente una legge decisa democraticamente da tutti gli italiani. E dal 17 aprile si potrebbero sciogliere le Camere e chiamare gli italiani al nuovo voto politico: che ne so, già da fine maggio. Ed ecco che, sul finire della primavera, l'Italia potrebbe, come d'incanto, avere sicuramente nuovo parlamento, nuovo governo, con nuova governabilità. Easy Watson. Ed invece anche Fini si propone di scippare agli italiani la libertà di decidere, proprio facendo loro scomparire sotto il naso un referendum che lui stesso, insieme ad altri, aveva contribuito ad organizzare. Rischiando di farli votare con una legge che potrebbe di nuovo far vincere solo... l'ingovernabilità. Chi ha orecchie per intendere, intenda. Gli altri... all'adiaccio. Guido Mecenate
P.zza Marconi/1 gli amministratori si assumano le responsabilità Egregio Direttore, L'ennesima debacle riguardante il progetto architettonico di P.zza Marconi pone in evidenza tutta l'incapacità e l'impreparazione di persone (assessori e sindaco) che si occupano di questioni più grandi di loro. Chi si assume ora la responsabilità politica di aver affidato un incarico (fiduciario) alla stessa società che ha
BREVI DAL SECOLO BREVE di Giuseppe Azzoni
CAMPANE A MARTELLO NELLE TERRE DEMANIALI (...continua) Fortissima rilevanza in alcune zone della provincia assunse negli anni 1949 50 la questione delle terre demaniali. Ecco come Angelo Manzini, nei suoi ricordi, ce ne fa rivivere alcuni momenti. “... le terre demaniali. Terre di proprietà pubblica, statale, che erano gestite dagli agrari frontisti, i quali versando quattro soldi al demanio di affitto ne ricavavano alti profitti. Nella nostra provincia gli ettari di terreno demaniale erano parecchi; situati lungo le rive dei nostri fiumi potevano essere coltivati a bosco ceduo, pioppeto, foraggio ed altre produzioni e quindi dare lavoro a diverse centinaia di persone. In quasi tutte le comunità rivierasche dei nostri fiumi subito dopo la guerra erano sorte delle cooperative di terrazzieri per i lavori di sistemazione delle arginature e di regimazione delle acque. Ora si poneva questa potenziale opportunità di lavorare le terre demaniali ed il problema venne discusso in molte assemblee popolari dei paesi interessati. Ritenevamo giusto coinvolgere un largo schieramento di forze sociali e politiche. L’interesse su questa vertenza andava oltre i lavoratori disoccupati e quelli stagionali, che erano i più diretti interes-
sati. Affidare alle cooperative questi terreni per svolgervi adeguati lavori produttivi e non solo per averne una rendita, aveva un significato sociale ed economico che coinvolgeva diverse categorie, si può dire tutto il paese. Infatti le assemblee si esprimevano a sostegno della presentazione all’autorità preposta alla amministrazione dei beni demaniali, cioè all’Intendenza di finanza, della domanda per avere in affitto queste terre da parte delle cooperative. Una richiesta che però non trovava udienza e quindi doveva essere accompagnata da iniziative di lotta e mobilitazione. Da più parti venne fatto rilevare che non si poteva assistere impotenti all’impantanarsi del problema nelle pastoie della burocrazia, bisognava passare ad un livello politico e sociale ed investirne con adeguata forza l’ autorità governativa territoriale, la Prefettura. Si decise di passare a concrete e decise forme di lotta, ebbe luogo l’occupazione simbolica dei terreni demaniali, con drappi rossi e cartelli recanti scritte per rivendicare l’assegnazione di quella terra ai lavoratori disoccupati ed alle loro cooperative. Il movimento man mano cresceva. (segue...)
progettato il centro commerciale Cremona Po, a fronte di un progetto che ha ottenuto una sonora bocciatura da parte della Sovraintendenza? Chi sosterrà il costo di decine di migliaia di euro per un progetto destinato all'archivio comunale? Per quale motivo, anche a fronte delle sollecitazioni pervenute da tutti gli ordini professionali, non si è percorsa la strada più trasparente del concorso di idee, impedendo ai professionisti cremonesi di dare il loro contributo? L'oscena proposta dell'assessore Soregaroli di ricorrere al frullato architettonico (mix tra progetti diversi) è solo dettata dalla necessità di salvarsi la faccia agli occhi dei cittadini. A distanza di 4 anni dall'inizio dei lavori non se ne intravvede la fine e le smentite reciproche tra assessore e sindaco in merito alla possibile data di completamento dell'opera ne sono la prova. In compenso il Comune ha affidato da anni a Saba Italia la gestione del parcheggio dell'ospedale e di 60 posti di sosta a pagamento in centro città, ha versato nelle casse della società una prima rata da 1 milione di euro per gli scavi archeologici alla quale ne seguirà una seconda e si prepara a scaricare sulla futura amministrazione un debito di oltre 2 milioni di euro per i posti auto non assegnati. Il tutto senza contare i danni all'economia locale e i disagi per i cittadini residenti. A palazzo esiste almeno un amministratore che intende assumersi qualche responsabilità? Gruppo consigliare di Forza Italia
P.zza Marconi/2 Sarebbe servito un più ampio confronto di idee Caro direttore mi permetta di intervenire sull’infinita storia di Piazza Marconi e su come la partita per il rifacimento di quest’ultima stia diventando una questione annosa, senza fine e oserei dire costosissima. La piazza rappresenta il punto principale dal quale dovranno partire tutti i progetti per la riqualificazione del centro della nostra amata città e non il luogo del riequilibrio economico di una società privata. In questi giorni abbiamo visto un sindaco che non conosce i tempi di realizzazione della più importante opera urbanistica della nostra città; un assessore che deve riportare alla realtà il primo cittadino che non vedeva l’ora di inaugurare il futuro parcheggio. Non bisogna preoccuparsi soltanto di tagliare dei nastri, ma bisogna pensare alle grandi opere per le ripercussioni che hanno sul substrato della nostra città e per il costo che hanno. Si continua a parlare di un allargamento dell’isola pedonale, ma è mai possibile che si stia costruendo una piazza, che invece di essere collegata alle piazze limitrofe da una zona esclusa dal traffico veicolare, sarà ancora immersa nel traffico, dov’è l’attenzione dell’amministrazione. Alla sovrintendenza spetta l’ultima decisione sull’assetto della piazza, ma questa decide in funzione dei progetti che le vengono presentati. Il progetto iniziale presentato da Saba
era un progetto molto freddo e oserei dire bruttino, che non avrebbe sicuramente migliorato l’aspetto della nostra città e avrebbe sicuramente creato problemi viabilistici nella zona; peccato che durante il project finance di questa piazza, l’aspetto della piazza non sia interessato a nessuno. L’amministrazione della città decide poi di dare un incarico di consulenza a uno studio di progettazione per poter analizzare delle varianti; perché non permettere un confronto tra progettisti? E’ mai possibile che si possa fare un concorso di idee per alcuni progetti e non si possa farlo per la futura piazza? Capisco il vincolo di costo della realizzazione, ma visto che i costi di questa progettazione sono stati a carico dei cittadini, il confronto di più idee avrebbe portato a una progettualità più ampia. Lo studio di fattibilità, costato centomila euro, prevedeva anche una struttura da adibire a locale pubblico sulla superficie della futura piazza; questa idea la trovo irrispettosa nei confronti di tutti quei gestori di locali pubblici e di negozi che per anni hanno dovuto tirare la cinghia per la mancanza di clienti a causa del cantiere. Non è sufficiente ridurre l’Ici, bisogna anche permettergli di lavorare e di rifarsi delle tante perdite subite in questi anni. Il colonnato e la struttura adiacente erano irrispettosi della piazza e soprattutto rompevano l’equilibrio della piazza, l’opera più importante dell’intera piazza non devono essere gli uffici del sottostante parcheggio, i quali devono rimanere una presenza marginale e discreta sull’aspetto della piazza. Aspettiamo future consulenze e futuri riequilibri economici per sapere quanto i nostri cittadini dovranno pagare. Alla fine di tutti questi sperperi e di tutti questi costi spero solo che il rispetto della piazza non sia quello riservato a Piazza Stradivari, che dopo dieci anni è abbandonata a se stessa, o al Palazzo del Comune accerchiato da escrementi di piccioni. Domenico Maschi
Non mi hanno fatto il duplicato dell’abbonamento mensile del treno Egregio Direttore, dopo 10 anni da pendolare anch’io sono finalmente‚ entrato nella ampia categoria di coloro che han subito il furto del portafoglio. Ovviamente nel portafoglio avevo il mio abbonamento mensile e... oltre al danno la beffa. Nonostante regolare denuncia alle autorità di pubblica sicurezza e anche se il documento è nominativo non è possibile il rilascio di un duplicato. Ciò è possibile solo per gli abbonamenti annuali. Mi chiedo cosa tecnicamente cambia tra un abbonamento mensile ed uno annuale? Girando su internet ho notato che molte società di trasporto anche ferroviario permettono l’emissione di un duplicato. Solo Trenitalia (e la Regione Lombardia appaltatrice del servizio) mostra, per l’ennesima volta, disinteresse per i propri clienti. Ricordo che la proposta di estendere il diritto di ricevere un duplicato è stata più volte sollecitata da vari co-
WELFARE di Gian Carlo Storti
Questo è il mio ultimo articolo Ultimo articolo. Con oggi interrompo la mia collaborazione con «Il Piccolo». Dopo aver letto l’articolo di fondo «L’ultima cena» a firma Milonga sul n. 4 dello scorso venerdì 25 gennaio ho deciso di cessare la collaborazione con Il Piccolo. I motivi sono semplici e chiari. Non mi piace stare nel coro di coloro, che imitando il “grillismo” di seconda generazione, altro non fanno che infangare la politica dando per vere alcune versioni e false alcune altre a prescindere dai fatti. Questo è mettere alla gogna. Per carità se l’editore pensa che tale linea sia la vincente per il suo giornale lo faccia pure. Io non mi ci ritrovo piu’ in questa linea editoriale. Non è una astratta questione di libertà: ognuno la può pensare come vuole. In questo caso, con quell’articolo di fondo, al di là dei fatti, si butta fango addosso ad una classe politica tirata in ballo da un personaggio sotto processo per pesanti/presunti reati. Esprimo in questa sede la mia personale stima al Sindaco Gian Carlo Corada, al Sen. Paolo Bodini ed al Consigliere Regionale Luciano Pizzetti per il gratuito attacco di cui sono stati oggetto in quello che in gergo si chiama “ articolo di fondo”. Direi che è stato toccato per l’appunto il fondo. Ringrazio i lettori e gli amici che mi hanno seguito e stimolato in questa esperienza. Continuerò ad occuparmi di problemi sociali e politici tramite il sito www.welfarecremona.it Giancarlo Storti RISPONDE L’EDITORE Non entriamo più di tanto nel merito della questione… che c’entra “il grillismo di seconda generazione?”. Nello stesso numero del giornale si dà ampio spazio alla vicenda riportando fedelmente gli atti processuali e la replica degli interessati. Piuttosto, ci risiamo, quando l’ironia e la satira sono rivolti ad avversari politici è una forma di libertà, una manifestazione di pensiero, un modo elevato di fare critica. Quando tocca la nostra parte politica diventa invece un ignobile attacco, qualunquismo, un gettare fango, un mettere alla gogna e la libertà diventa “un’ astratta questione”. No. Non ci piace. Ci fa venire in mente storie, più o meno recenti, di prepotenti censure. Per quanto sarà possibile, continueremo a dare “ospitalità” a chiunque vorrà e avrà qualcosa da dire, da qualsiasi parte politica. Ci piace il pluralismo, il confronto delle idee, ovviamente compreso le sue, che abbiamo sempre pubblicato e per tanto tempo. Senza mai entrare nel merito delle parole scritte.
mitati di pendolari (il Comitato .pendolari bergamaschi, ad es., segnala di aver formulato la proposta ben 3 anni fa, senza risultato!). Un pendolare
Sempre viva la memoria sul passato Egregio Direttore, Bisogna sempre mantenere viva la memoria sul passato. L'apertura dei cancelli di Auschwitz rivelò definitivamente al mondo l'orrore di un progetto folle, premeditato e pianificato che non deve essere dimenticato perché sia a tutti di monito. Questo il senso più profondo della Giornata della Memoria, importante per ricordare sia l'olocausto di milioni di ebrei, sia l'eliminazione di tutto ciò che veniva considerato “diverso”, omosessuali, Testimoni di Geova, portatori di handicap, discriminazioni alle
quali purtroppo ancor oggi capita di assistere. Le vittime dell'Olocausto, credo non chiedano pietà; credo che, invece, chiedano l'allontanamento di quell'indifferenza che, purtroppo, permette a troppi giovani di guardare a quelle orribili vicende con pericoloso distacco. Per scongiurare il rischio che il sacrificio di tanti innocenti cada nell’indifferenza e nella dimenticanza, bisogna fare in modo che non si parli e si ricordi quelle terribili atrocità, soltanto il 27 gennaio. La “strategia della memoria” è impegno rivolto al presente e al futuro per far in modo che le giovani generazioni odierne conoscano e ricordino per poi tramandare, domani, la memoria ai loro figli e nipoti. Facciamo tutti veramente qualcosa in più, per costruire una società migliore, di giustizia sociale, di libertà, in cui ci sia la pace per tutti i cittadini del mondo. Francesco Lena
Per le Vostre lettere scrivete a: redazione@ilpiccologiornale.it
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Salute
Venerdì 1 Febbraio 2008
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800 448 800, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati Dove: piano Rialzato, padiglione 5 Orario: da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 16.00 Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. • ANATOMIA PATOLOGICA: consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Fax: 0372 405742. • RADIOLOGIA: Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-70 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell’Asl 800 318 999. • SENOLOGIA: prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M, monoblocco ospedaliero (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l’Ufficio Informazioni nell’atrio di ingresso). Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l’Ufficio Informazioni nell’atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO Allergologia per sospetti professionali Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, da 9.30 alle 13.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 408178. • MEDICINA DEL LAVORO: visite specialistiche di medicina del lavoro Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 17.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 405777. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30
(prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche) Telefono: 0372 405715. Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona è comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. LABORATORIO ANALISI È previsto per il prelievo l’accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all’ingresso dell’ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 09.00. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 Note: Per la prenotazione di prelievi a domicilio per pazienti allettati rivolgersi direttamente alla segreteria del Centro Prelievi dalle 10.00 alle 14.00 da lunedì a venerdì, con la richiesta del Medico di famiglia che specifica tale necessità. CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio della terapia anticoagulante orale. È previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Centro Prelievi all’ingresso dell’ospedale. Orario: dalle ore 07.00 alle 14.00 da lunedì a venerdì (prelievi e visite specialistiche).
Sempre più persone hanno problemi di natura psicologica. A Cremona un servizio che segue passo passo i pazienti
Curare il disagio interiore di Laura Bosio Un ritmo di vita sempre più frenetica, un individualismo esasperato, il venir meno di molti aspetti relazionali, sono tutti fattori che possono portare ad un disagio psicologico, che nell’era moderna è particolarmente accentuato. E anche in una piccola città come Cremona non mancano casi di problematiche psicologiche. «Sono soprattutto i giovani, le vittime di questo disagio generalizzato» spiega Patrizia Sironi, psicologa del servizio di psicologia clinica e psicoterapia dell’Ospedale Maggiore di Cremona. Quali sono i problemi che maggiormente si riscontrano? «Al primo posto troviamo gli attacchi di panico, subito seguiti da problematiche ansioso-depressive. Al terzo posto viene invece il malessere e disagio generalizzato, che si presenta sotto varie forme. In questo periodo poi si osserva un picco stagionale di determinate problematiche, dovute al clima uggioso e grigio, che crea disturbi dell’umore. Ma oltre all’incremento vero e proprio del disagio psichico, ad aumentare è stata anche la consapevolezza di questo tipo di problemi. A fare da sfondo ai diversi disturbi è un sistema di vita e di va-
La psicologa Patrizia Sironi
tappe particolari, come quelle dell’uscire di casa e staccarsi dalla famiglia, o affrontare una relazione importante. In questi frangenti certe persone trovano difficoltà a prendere delle decisioni che portino ad un’autonomia profonda. Manca un IO forte. E il cambiamento viene quindi percepito come qualcosa di difficile». Quali sono i segnali di una situazione di disagio? «Generalmente si parte con un cambiamento nel proprio stile di vita. La chiusura in se stessi, interruzione o riduzione dei rapporti sociali e intrafamiliari. Può verifi-
CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00; oppure personalmente presso la Medicina del Lavoro dalle 7.30 alle 13.00 da lunedì a sabato e il martedì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.30. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: emotrasfusioni, autotrasfusioni, salassi,terapia marziale endovenosa Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì Rivolgersi alla segreteria del servizio negli orari sopra indicati, muniti della relativa impegnativa al fine di stabilire un appuntamento, in base alle necessità del paziente. GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. MEDICINA GENERALE E ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare l o stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
L’ Ospedale Maggiore di Cremona
lori che non danno più certezze». L’insicurezza dunque è un problema dei giorni nostri? «Sicuramente il contesto in cui viviamo, il non aver assimilato elementi e punti di riferimento forti, porta ad una maggior difficoltà nel fare delle scelte. Vi sono persone che si sentono adeguate a livello professionale, mentre invece hanno forti problemi a livello personale e relazionale. Molti hanno paura di non rispondere alle aspettative che chi gli sta intorno si è fatto di loro. Nella nostra epoca conta molto l’apparire, e questo crea non pochi problemi. Vi sono poi, nella vita,
carsi un aumento di stress, con relativo incremento nel consumo di caffeina, tabacco e alcolici. Vi sono poi reazioni improvvise, di riso o pianto, di origine nervosa, atteggiamenti esagerati e pensieri ossessivi. Nelle ragazze possono subentrare problemi alimentari. Altre persone riscontrano problemi a livello emozionale. E’ possibile trovare degli accorgimenti per evitare tali problemi? «Si può cercare di concentrarsi su se stessi, cercare di praticare il rilassamento. Puntare su qualcosa che appassioni davvero. E soprattutto avere una più at-
tenta percezione di sì». E se non si riesce comunque a risolvere il proprio problema? «Allora significa che è il momento di ricorrere ad un esperto. Il servizio di psicologia è il primo livello. Ci si rapporta con il terapista, e già il fatto di aprirsi e raccontarsi è importante, aiuta a capirsi. Lo spazio di ascolto e di colloquio è il primo passo, per iniziare un percorso di recupero. Anche perché oggi il contesto familiare, amicale e sociale, è venuto disgregandosi. Esiste una certa chiusura». Dopo il primo colloquio, cosa succede? «Prende il via un vero e proprio percorso, che può prolungarsi anche notevolmente nel tempo. Un percorso di consulenza, diagnosi e approfondimento. Bisogna capire la persona nella sua specificità, perché anche il manifestarsi del disagio dipende molto dal carattere della singola persona. E’ importante che la persona riprenda fiducia in se stessa». Qual’è l’attività dell’ambulatorio di Cremona? «E’ un servizio importante, in quanto per molte persone poter contare su un servizio pubblico ha una buona utilità. Vi siamo quotidianamente, da lunedì a venerdì, e facciamo oltre 600 colloqui ogni anno. Inoltre utilizziamo il metodo tradizionale, ossia il colloquio che dura 60 minuti, a differenza di molti metodi più moderni, improntati sulla fretta e su incontri brevi. Con un colloquio più lungo si assicura una maggior qualità del servizio, che è il nostro punto forte. Viene gente anche da fuori provincia. A volte ci si presentano casi che vanno gestiti in concomitanza con altri servizi, e si rende necessario un lavoro di rete».
C ultura&S pettacoli
Martedì 5 febbraio calcherà la scena la ballerina Mara Galeazzi
Uno spettacolo eclettico per “aprire le danze” di Silvia Galli Inaugurazione della stagione di danza martedì 5 febbraio alle 20,30, con la prima italiana di Mara Galeazzi les Toiles e solisti del Royal Ballet di Londra. La storia di Mara Galeazzi è la sintesi esemplare del destino di molti - eccellenti - ballerini italiani. Diplomata con il massimo dei voti alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, per poter vedere realizzate le sue aspirazioni artistiche ha scelto di vivere fuori dal suo paese. Il destino e il talento l’hanno portata tra le file di una delle più prestigiose compagnie di balletto del mondo, il Royal Ballet di Londra e proprio del Royal Ballet Mara ha scalato tutta le gerarchia diventando - terza italiana nella storia del complesso britannico, dopo Alessandra Ferri e Viviana Durante - prima ballerina. Un imprimatur, questo, che racchiude ben più del riconoscimento di una qualità tecnica di altissimo livello: è l’indicazione pubblica e imprescindibile dell’estro, talento, personalità e sensibilità di un’artista capace di far vibrare di verità i ruoli che interpreta e che sa cesellare in maniera unica e inconfondibile. La storia di Mara è esemplare. Non solo per il meritato riconoscimento internazionale del suo talento, quanto per il fatto che per troppo tempo in Italia non è stato possibile ammirare “in diretta” la sua qualità e personalità. Da qualche stagione la ballerina brescia-
Un momento dello spettacolo
na è tornata sulle nostre scene, guest di importanti gala internazionali, oppure - come in questo caso - alla testa di un gruppo di solisti e primi ballerini del Royal Ballet, in programmi appositamente concepiti per offrire agli spettatori un ventaglio del repertorio danzato sera dopo sera da questi eccellenti interpreti, oltre che piccoli preziosi cammei della sua personale galleria di personaggi. Tra i titoli ecco
che spicca la celebre e amatissima «Scena del Balcone da Romeo e Giulietta» di Mac Millan e il malinconico duetto dell’Addio tra Masha e l’innamorato Vierscinin da Winter Dreams, dello stesso autore, toccante trasposizione coreografica di «Tre sorelle» di Cechov. Ma, a dimostrazione dell’eclettismo della ballerina, c’è anche spazio per una divertita declinazione del rapporto di coppia, in «Come neve al sole» di un coreografo italiano, Rolando d’Alesio. E se dal Balletto di Stoccarda arriva anche il primo ballerino russo Alexander Zaitsev, dai ranghi del Royal Ballet giungono gli altri danzatori protagonisti della serata, a partire da primi ballerini come la raffinata Sarah Lamb e il duttile Edward Watson e astri nascenti come i first soloists Lauren Cuthberson e Martin Harvey, tutti impegnati sia in brani tratti dall’attuale repertorio del Royal Ballet, sia in drammatici brani da concerto, sia in coreografie di nuovi autori, come Patrick Delcroix del Nederland Dans Theater, o William Tuckett, attivo con il Royal Ballet. A chiudere l’incontro con Mara Galeazzi e i suoi eccellenti compagni d’arte sarà però ancora un lavoro di Kenneth Mac Millan: «Elite Syncopations», balletto ragtime su brani di Scott Joplin, nel quale i ballerini mettono in mostra tutta la loro verve e voglia di divertirsi per e con il pubblico di questo incontro italiano che, sicuramente, per Mara ha molti significati.
TEATRO PONCHIELLI
«Uomini in frac», omaggio a Modugno Un progetto di Servillo e De Castri Sabato 2 febbraio alle 20,30 al Ponchielli omaggio a un cantante che ha fatto la storia della musica italiana. Ater presenta Uomini in frac, Omaggio a Domenico Modugno un progetto di Peppe Servillo e Furio Di Castri. Il concerto-spettacolo è un omaggio alla musica di Domenico Modugno (1928-1994) e al suo ruolo di innovatore della canzone italiana. Sulla scena, ai ritmi della rivisitazione jazz delle canzoni più conosciute del grande autore-interprete, Peppe Servillo, voce degli Avion Travel, e un gruppo di straordinari musicisti danno vita ad un progetto nato circa un anno e mezzo fa. «Lavorare attorno a queste canzoni ci ha visto subito tutti quanti entusiasti» afferma Peppe Servillo, «perché Modugno è un ar-
tista profondamente radicato nella nostra cultura popolare, ma che si è espresso con un linguaggio estremamente innovativo». La sintesi tra tradizione e novità ha prodotto, nel repertorio di Modugno, autentici classici: la loro versione jazz è il risultato di una frequentazione affettuosa. «Uomini in frac», dunque, presentano il “loro” Modugno, frutto dell’incontro di un cantante, Peppe Servillo, che più “teatrale” non si può. Di Furio Di Castri, contrabbassista e coideatore del progetto. E poi la chitarra di Fausto Mesolella, il trombone di Gianluca Petrella, le ance di Javier Girotto, il pianoforte di Danilo Rea, la ricca ritmica di Cristiano Calcagnile, i suoni antichi del mandolino di Mimmo Epifani.
TEATRO FILO
Festa in maschera per il Carnevale Appuntamento per lunedì 4 alle 16
Peter Pan approda al Sociale
Una delle scene più significative
Ultimo appuntamento per la rassegna «Dove? A teatro. Spettacoli per le famiglie» al Teatro Sociale di Soresina. Domenica 3 febbraio alle 16 la compagnia Eccentrici Dadarò presenterà «Peter Pan, una storia di pochi centimetri e piume». Una storia che racconta dei grandi e dei piccoli: dei grandi che dimenticano e di quelli che cercano di ricordare.. di chi ha smesso e di chi continua a guardare le stelle. Dei genitori e dei figli: un invito a darsi la mano per non avere paura di cercare orizzonti lontani.
Uno spettacolo nato per i bambini e consigliato agli adulti… per accompagnare in volo «Arturo», un professore che crede soltanto ai numeri, allergico alla parola fantasia, e Wendy, sua figlia, in fuga per non diventare grande. Alla ricerca di Peter Pan, l’eterno bambino fuggito a soli sette giorni di vita. E un’Isola di piume leggere, bolle di sapone e navi invisibili. Per riaprire una finestra sbarrata da troppo tempo... e forse scoprire che diventare grandi non significa dimenticare di aver avuto un giorno le ali.
Sabato 2 febbraio, alle 16, al tetaro Filodrammatici, sarà proposta l’opera «Arthur e il popolo dei Minimei», affidata alla regia del francese Luc Besson. Arthur, un bambino di dieci anni, dopo avere risolto un enigma che dovrebbe consentirgli di trovare un tesoro, viene catapultato nel mondo dei Minimei, una tribù africana costituita da folletti alti poco più di due millimetri, con le orecchie a punta, occhi molto grandi e tondi e tante macchioline rosse sul viso. Al termine di ogni proiezione è in programma l’estrazione di simpatici gadget - libri, pennarelli e pastelli -, grazie al contributo offerto
da CremonaBooks, La Città del Sole, Libreria Spotti, Errebian – soluzioni per l’ufficio e Sperlari. Gli organizzatori della rassegna danno già appuntamento ai piccoli appassionati e ai propri famigliari lunedì 4 febbraio prossimo, allorché sarà allestito, presso la sala del teatro «Filodrammatici», il tradizionale «Veglioncino di Carnevale» (ore 16). Allo spettacolo pomeridiano riservato ai bambini, caratterizzato dalla presenza del volto noto televisivo Claudio Madia farà seguito lo spettacolo serale dal titolo «Il bugiardo», che vedrà sul palcoscenico i burattinai Gigio Brunello e Paolo Papparotto.
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Cultura
Venerdì 1 Febbraio 2008
SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori
«Briciole d’anima» «Briciole d’anima», di Elisa Veronese, è una silloge che mette bene in risalto la reciproca influenza tra dato esistenziale e dato linguistico letterario: l’utilizzo di figure retoriche, aggettivi, spesso qualificativi e metafore, interagiscono in versi che evocano il forte profumo della Vita. Si tratta di una poesia dal tratto fortemente autobiografico, permeata quasi sempre da una risoluzione positiva e da una speranza in un futuro sempre e ancora possibile. L’Autrice, che dedica la silloge per “doveroso” riconoscimento, a tutte le Donne, culle di sentimenti, portatrici di emozioni e paladine di valori, si racconta semplicemente così: «ciò che mi risulta naturale nello scrivere liriche è proprio la trasposizione vita/parola, in modo quasi istantaneo e ovvio, intesa come segno scritto e lasciato, senza iperboli o uso estremo di una retorica manierista e ridondante. Il tutto appare, dal canto mio, quasi un quadro impressionista, che se osservato dalla giusta distanza dona luce, chiarezza di immagini nei personaggi e nei luoghi ivi rappresentati».
Al Caffè Letterario si presenta «Manituana», libro dei Wu Ming Anche questa settimana il Caffè Letterario di Crema fa la parte del Leone, e si presenta anche questa settimana con un appuntamento molto particolare e spettacolare: mercoledì 6 febbraio i Wu Ming (collettivo di agitatori della scrittura “figlio” di Luther Blissett) presentano «Manituana» (Einaudi), il loro ultimo romanzo. Si tratta di una storia epica sulla nascita di una nazione e sullo sterminio di molti mondi possibili. Sarà una presentazione musicale: il libro è stato “sonorizzato” dal gruppo milanese Beans, Bacon & Gravy, che sarà presente: parole e spiegazioni degli scrittori si alterneranno a suggestioni musicali studiate sulle matrici originali della cultura popolare nordamericana. L'appuntamento è presso Le Cinema Art (ex Klejnot) (via Palmieri, 1) con inizio alle ore 20.45 e ingresso libero.
Wu Ming è un'esperienza culturale unica. Il marchio è gestito da un «collettivo di agitatori della scrittura». Fondatori sono Roberto Bui, Giovanni Cattabriga, Luca Di Meo, Federico Guglielmi (membri del Luther Blissett Project nel quinquennio 1994-99 e autori del romanzo Q) e Riccardo Pedrini. Tuttavia i nomi anagrafici hanno scarsa importanza, tant'è che in mandarino wu ming significa «nessun nome» oppure «cinque nomi». Il nome - spiegano ancora - rende conto della ferma intenzione di non diventare «personaggi, romanzieri pacificati da salotto o scimmie ammaestrate da premio letterario». Wu Ming persegue la messa in crisi della logica del copyright, non crede alla proprietà privata delle idee. Come già per Luther Blissett, i prodotti firmati Wu Ming sono liberi da copyright. Anche
questo libro (copertina compresa) è interamente scaricabile da Internet. Il meticoloso lavoro di ricerca storica delle fonti compiuto dai Wu Ming è solo il primo passo per entrare in un mondo magico di miti e leggende, dove i capi indiani sono guidati in battaglia da sogni sciamanici e le donne hanno un ruolo in società. Il romanzo si apre nel 1775, all’epoca delle tensioni tra Impero Britannico e coloni del Nordamerica, che vogliono emanciparsi dal controllo degli europei, portandoli alla guerra aperta. Il romanzo si gioca sulle scelte degli indiani delle Sei Nazioni, detta anche «Confederazione della Grande pace», a sottolineare le condizioni di vita relativamente pacifiche in un vasto territorio compreso tra Stati Uniti e Canada, occupato da gruppi di indiani, irlandesi e scozzesi, cioè dove indi-
geni e coloni convivino da decenni. La comunità è stata fondata da Sir William Johnson, Sovrintendente agli Affari Indiani nominato da re Giorgio. Gli storici descrivono Irochirlandia come un gruppo con una forma di governo relativamente avanzata, capace di relazioni diplomatiche. La guerra dei bianchi spezzerà l‚oasi di pace. Scelte laceranti travolgono il futuro di una comunità meticcia: il viaggio deve cominciare, fino a Londra, la capitale dell'Impero, e la via del ritorno è già sentiero di guerra. Un cacciatore irochese abbandona i boschi e lo studio dei romanzi di Voltaire. Un guerriero del Clan del Lupo interrompe la traduzione del Vangelo e imbraccia il fucile. Un baronetto di Sua Maestà compare nei sogni di bianchi e indiani. Una donna guida il suo popolo attraverso le fiamme.
LO SPAZIO DELL’ARTE
«Immagini,colori ed emozioni» a Soresina di Giulio Zignani Le Sale del Podestà di Soresina sono la sede dell'antologica di Roberto Fontana, artista che vive e lavora a Formigara, dov'è nato. I dipinti proposti in questa mostra, intitolata «Immagi-
ni, colori, emozioni», sono stati suddivisi in quattro sezioni: paesaggi, maschere del circo, ballerine e cavalli, in quanto sono i soggetti maggiormente affrontati dall'artista cremonese. La rassegna, che vanta il patrocinio dell'ammini-
strazione locale, si apre sabato 2 febbraio alle ore 17. La presentazione delle opere e la mostra sono curate dallo studioso d'arte Simone Fappanni, mentre l'allestimento è condotto sotto la supervisione di Roberto Dellanoce. Durante l'inau-
Città d’arte in mostra a Madrid Il vicesindaco Luigi Baldani è a Madrid in questi giorni insieme al sindaco Gian Carlo Corada, per l'inaugurazione della mostra fotografica del Circuito della città d'arte, si sta muovendo e incontrerà anche l'ambasciatore di Madrid per definire i termini dell'anniversario del gemellaggio tra Cremona e la cittadina di Alaquas. Il prossimo anno infatti le due città celebreranno i 5 anni di gemellaggio e i 10 anni di conoscenza e scambi culturali.«Proprio con l'ambasciatore» ha spiegato il vicesindaco Baldani «par-
lerò della mostra che organizzeremo il prossimo anno a Cremona. Il modello della mostra sarà pressapoco come quello che abbiamo organizzato lo scorso anno dal 29 marzo al 1 luglio 2007 nel castello di Alaquàs. Picasso è una congettura, si può fare, tutto è ancora in fase embrionale. Ci saranno comunque una serie di iniziative tra cui una a fine dicembre, con le iniziative di Natale. Si tratta di una mostra celebrativa dei 10 anni di attività, scambi culturali di tutti questi anni di gemellaggio». sg
gurazione, accompagnata da immagini delle opere esposte, si terrà un recital di poesie. La lettura dei testi, che fanno riferimento alla produzione di Fontana, è affidata ad Annamaria Weitzer. Scrive Fappanni nella presentazione: «In questi ultimi anni, l'artista, che nel proprio curriculum può vantare parecchie esposizioni in sedi molto prestigiose, si è “specializzato” nella trasposizione pittorica dei cavalli, dipinti con autentica passione e trasporto in tele spesso di considerevoli dimensioni. Di questi magnifici animali, Fontana coglie il dinamismo pulsante che ne caratterizza i movimenti, sempre armoniosi». La mostra rimane aperta fino al 16 febbraio secondo i seguenti orari: feriali dalle 17 alle 19, domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.
A CASTELLEONE
«In bianco e in nero» Verrà inaugurata sabato 2 febbraio alle 18, presso lo studio d’arte «Via Quartiere 3», di Castelleone, la mostra di scultura di Luca Poli, dal titolo «In bianco e in nero». Il perché di questa intitolazione è presto spiegato, dallo stesso artista: «E’ una questione di materiali: utilizzo marmo bianco e marmo nero. Di qui la scelta di tale nome». Ma cosa si potrà vedere in questa esposizione? Lo anticipa l’artista stesso che, originario di Carrara, il marmo ce l’ha nel sangue. «Vi sarà l’esposizione di alcuni miei vecchi lavori, a cui sono particolarmente legato» dichiara. «Ma allo stesso tempo esporrò delle opere che appartengono al mio ultimo lavoro, e che si basano sull’inganno percettivo. Ho voluto, con queste sculture, rendere leggero ciò che non lo è, ossia il marmo». Così ad esempio si vedrà una piuma di un metro e cinquanta, fatta interamente in marmo. O ancora una scultura con dei chiodi scolpiti anch’essi nel marmo. «Il mio intento» continua lo scultore «è di suscitare la curiosità delle persone, affinché vengano mosse dal desiderio di interloquire con l’artista, a chiedere spiegazioni». La mostra resterà aperta tutti i sabati del mese di febbraio, con il seguente orario: sabato dalle 16 alle 19, domenica 10 febbraio dalle 10 alle 19. lb
Cultura
Venerdì 1 Febbraio 2008
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Carla Marchi, fotografa free lance, organizza un’esposizione presso il circolo Adafa
In mostra la cultura del Mali di Silvia Galli E’ la prima volta che Carla Marchi, fotografa cremonese freelance, organizza una mostra fotografica. E vuole iniziare nella sua città, presso il circolo culturale dell’Adafa, grazie al suo gruppo fotografico, che qui ha sede. Inaugurazione sabato 2 febbraio alle 17,30. Titolo della mostra «Mali e il popolo Dogon», che sarà visitabile fino al prossimo 17 febbraio dalle 17 alle 19,30 nei giorni feriali, mentre nei festivi dalle 16,30 alle 19,30. E’ da poco che Carla ha deciso di diventare fotografa. Ha sempre lavorato con la sorella nel negozio di via Garibotti, ma la passione per la fotografia è diventata predominante, a partire dagli anni 90. «Ho sempre scattato foto durante le va-
canze, ma la vera passione è iniziata negli Stati Uniti, durante il classico tour. Mi hanno colpito queste enormi distese, da lì è scaturito il mio grande amore per la fotografia, ho preso dimestichezza con la macchina fotografica ed è iniziato tutto». Il viaggio del Mali di Claudia risale allo scorso febbraio. «Sono andata con il reporter di fama internazionale Angelo Tondini. Avevo fatto un corso di fotografia a Milano con lui, che tra l’altro sarà presente all’inaugurazione. Eravamo in tutto in cinque fotografi, abbiamo percorso il Niger, da Bamako a Segou, poi Djennè, La Falesia di Bandiagara, Sangha - il popolo Dogon, Mopti, e ritorno San e di nuovo Segou e Bamako. Le 46 fotografie che saranno esposte, alcune seppiate e
in parte a colori, sono rappresentative del mio viaggio. Si tratta di un percorso emozionale, con ambiente e paesaggi, ma quello che mi ha colpito di più sono le etnie e le maschere Dogon, che abbiamo visto e fotografato durante un rito funebre.Ho voluto fare una mostra dopo tanti anni perché era riduttivo tenere quest foto solo per me, visto che, tra l’altro persone di cui mi fido per la loro esperienza le hanno giudicate molto comunicative. E nel contempo riesco a dare un aiuto anche alla popolazione». Dalla mostra infatti ne è nato un catalogo, con 46 foto, alcune diverse da quelle in mostra, di cui parte del ricavato andrà in beneficenza all’associazione Lvia, «Si tratta di un’associazione di volontariato internazionale
presente in 11 paesi africani, e che lavora in Africa da oltre 40 anni al fianco delle comunità locali. Il catalogo lo si potrà acquistare in mostra o sul mio sito internet, e il denaro andrà in favore del progetto denominato «Niger chiama Po» per il diritto all’acqua in Mali». Quello che ha colpito Carla in questo viaggio è stata in particolar modo la semplicità delle persone. I riti animisti dei Dogon, un popolo che vive ancora oggi in magnifici villaggi ai piedi delle falesie di Bandiagara, o i Tuareg, illustrano la varietà culturale di questo paese dai mille sogni, arricchito dai variopinti mercati del paese. Per le popolazioni locali sentirsi lo zoom di una macchina fotografica puntato addosso non è sicuramente il massimo, bisogna
Un particolare di un’immagine della mostra
agire con molto tatto: «le popolazioni locali giustamente non gradiscono invasioni della loro intimità» spiega la fotografa. «Inizialmente scattavo da lontano poi seguendo la particolare esperienza di Angelo nel trattare capivo il giusto modo di rapportarmi con rispetto ed entrare in relazione con queste magnifiche persone. Alla fine infatti i soggetti ci aiutavano met-
tendosi in posa». Claudia non esclude di voler fare altre mostre fotografiche. Il prossimo viaggio Claudia lo vorrebbe fare in Oriente. Ha appena iniziato come free lance, ma è aperta a qualsiasi tipo di esperienza. Ora in Italia si sta dedicando soprattutto a fare servizi fotografici con grosse aziende, questa l’ha portata un po’ in giro in tutta Italia.
Appuntamenti a Cremona e dintorni... CONCERTI
Trio jazz Sgrunt! Sarà inaugurata giovedì 7 febbraio, a partire dalle 21.30, la prima stagione di concerti di «Le Cinema art». Ogni giovedì sera, sul palco del locale di via Palmieri 1, si esibiranno le migliori band del panorama musicale locale e non solo, offrendo alla città un appuntamento fisso e di qualità con la musica dal vivo. La programmazione abbraccerà ogni genere musicale, spa-
ARTE & CULTURA
Fino al 15 marzo 08 CREMONA DINOSAURI Una nuova grande mostra organizzata ad Apic Cremona e Natural History Museum di Londra CremonaFiere - loc Cà de' Somenzi. Orario: dal lunedì al giovedì 9- 21; venerdì e sabato 9-23; domenica e festivi 10-21. Costo: 8 euro - gratuito per bambini fino ai 5 anni compiuti, accompagnatori di scolaresche e di comitive di almeno 15 persone, giornalisti con tessera. Dal 1 al 29 febbraio 08 CREMONA MOSTRA PIAZZA MARCONI: UN LIBRO APERTO La storia, l'arte, il futuro: mostra curata da Lynn Pitcher. Palazzo Comunale - sala Alabardieri. Orario: dal lunedì al sabato 9-180; domenica 10-18. 1 febbraio 08 CREMONA INCONTRO-DIBATTITO CON L'ON CINZIA FONTANA Intervista il giornalista Michele Aglio; interverranno i segretari
ziando dal rock al reggae, dal jazz al blues, per andare incontro alle esigenze e ai gusti d'ogni ascoltatore e d'ogni fascia d'età. Ad inauguare la programmazione di musica live, giovedì 7 febbraio, sarà il trio elettro-jazz Sgrunt!, progetto firmato da tre dei più apprezzati musicisti cremaschi: Umberto Bellodi, Filippo Guerini e Flavio Leva.
generali di Cgil-Cisl-Uil di Cremona, Dolci, Daina e Grossi. Coordinano l'incontro Benito Fiori de «Il Frantoio» e Gian Carlo Storti. Sede Cgil - salone Bonfatti - via Mantova, 25. Orario: ore 17,30. 2 febbraio 08 CREMONA MOSTRA PERSPECTIVA ARTIFICIALIS Mostra di modelli sulla prospettiva e sulla geometria delle proiezioni. Museo Civico Ala Ponzone.
SPETTACOLO
1 febbraio 08 CREMA PROSA ARLECCHINO/DON GIOVANNI Prima ricostruzione del canovaccio «Le Festin de Pierre», di «Dominique» Biancolelli - regia di Cuppone e Modesto Casarin. Teatro San Domenico. Orario: ore 21. Costo: poltronissima 22 euro; poltrona 17 euro; terzo settore 15 euro. 2 febbraio 08 CREMONA PROSA UOMINI IN FRAC - OMAGGIO A DOMENICO MODUGNO
Un progetto di Peppe Servillo e Furio Di Castri - Ater. Teatro Ponchielli - cso Vittorio Emanuele II. Orario: ore 20,30. Costo 15 euro. 2 febbraio 08 CASALBUTTANO PROSA IL SOGNO DISMESSO Di Francesco Niccolini, con Anan Meacci - prima nazionale. Piazza Libertà. Orario: ore 21. Costo platea 15 euro; galleria 12,50 euro. 3 febbraio 08 CASALBUTTANO PROSA LA MIA VALLE A cura della Compagnia Cà luogo d'arte. San Giovanni in Croce - Teatro Comunale Cecilia Gallerani. Orario: ore 15. Costo 3 euro - gratuito fino ai 14 anni. 5 febbraio 08 CREMONA DANZA Mara Galeazzi Etoiles e Solisti del Royal Ballet di Londra - omaggio al Royal Ballet - prima italiana. Teatro Ponchielli - cso Vittorio Emanuele II. Orario: ore 20,30. Costo: 17 euro. 7 febbraio 08 CREMONA PROSA FINALE DI PARTITA Atto unico di Samuel Beckett - a cura del Gruppo teatrale Quarta Parete - regia di Tino Rossi. Cineteatro Filo - piazza Filodrammatici, 4. Orario: ore 21. Costo: 5 euro.
MUSICA
Rotelli (1901). Chiesa di San Luca. Orario: ore 17,30.
ALTRO
1 febbraio 08 ACQUANEGRA CREMONESE I CANTI DELLA MERLA Canti della tradizione cremonese, con degustazione di salamelle, vin brulé, dolci; alla fine, verrà bruciata “la vecìa”. Piazza della chiesa. Orario: ore 21. 1 febbraio 08 SORESINA I CANTI DELLA MERLA Tradizionali canti propiziatori della tradizione contadina portati nei rioni dai Cantori della Merla. Piazza San Francesco. Orario: ore 20,45. 1-3 febbraio 08 ISOLA DOVARESE CARNEVALE DEL QUINTO QUARTO Commedie dialettali, giochi di cascina, presentazione della nuova maschera, musiche, danze popolari, mostre Cascina Sartori - Bellometti. Orario: ore 20 (venerdì) - ore 18 (sabato) - ore 11 (domenica). 3 febbraio 08 CASTELVERDE I CANTI DELLA MERLA Canti e riti popolari propiziatori, degustazione di camandolini, lattughe e vin brulé. Piazza Volontari del Sangue. Orario: ore 20,30. 3 febbraio 08 PESCAROLO CARNEVALE PESCAROLESE 2008 Tradizionale sfilata di maschere e carri allegorici, mercatino. Piazza principale. Orario: ore 14,30.
2 febbraio 08 CREMONA CONCERTO PRELUDIO D'ORGANO IN SAN LUCA Meditazioni musicali ante missam, con Michele Bosio all'organo
3 febbraio 08 MONTODINE SFILATA DI CARNEVALE Sfilata di gruppi mascherati accompagnati dalla banda e dal gruppo delle Majorettes «Eliana»
di Montodine. Centro. Orario: ore 14,30. 3 febbraio 08 FENGO I CANTI DELLA MERLA Ospizio. Orario: ore 15. 3 febbraio 08 CREMA GRAN CARNEVALE Arti e artigiani in piazza - mercatino dei sapori - mercatino bio vivi natura - sfilata di grandi carri allegorici, mascherate, gruppi folkloristici, bande musicali, visite guidate Piazza Duomo e limitrofe. Orario: dalle ore 10. 3 febbraio 08 SONCINO SFILATA DI CARNEVALE Tradizionale sfilata di maschere e carri allegorici. Centro. Orario: ore 15. 3 febbraio 08 GUSSOLA CARNEVALISSIMO 2008 Sfilate in costume, animazione. Piazza principale. Orario: ore 14,30. 3 febbraio 08 SPINO D’ADDA SFILATA DI CARNEVALE Tradizionale sfilata di maschere e carri allegorici. Centro. Orario: ore 14,30. 4 febbraio 08 CREMONA VEGLIONCINO DI CARNEVALE Festa per i bambini in maschera Teatro Filodrammatici - piazza Filodrammatici. Orario: ore 16. Costo: 3 euro. 5 febbraio 08 SONCINO CARNEVALE DI GIORNO E DI NOTTE Tradizionale sfilata di maschere e carri allegorici, musica e animazione. Centro. Orario: ore 15. 5 febbraio 08 PESCAROLO FALÒ DI CARNEVALE Tradizionale falò di chiusura del carnevali e canti popolari Piazza Garibaldi. Orario: ore 20.
S port&S port Alcune informazioni sul calcio Arbitri, fischi e insulti
I
niziamo con lo sport oggi più popolare e più seguito al mondo , ricordando la città di Sheffield dove nel 1856 (ma la data non è certa) alcuni studenti della locale Università fondarono per gioco Il primo Football Club. Le città vicine Leeds, Manchester, Liverpool,come dire Milano Torino Genova- seguirono a ruota. Dai primi 60/ 80 iscritti a un club privato, verso la fine del secolo in Inghilterra si contano già un migliaio circa di professionisti del calcio. Niente a che vedere col professionismo attuale, ma in forza del numero e delle prime partite fra un club e l’altro nasce la Federazione, si dettano le prime regole e il primo regolamento: rudimentale ma da rispettare. Oggi le Federazioni sono
SPORT – REGOLE E REGOLAMENTI Il gioco è parte importante della vita di ogni uomo. Inizia con la prima infanzia per proseguire in tempi e modi diversi per ognuno di noi. Questo criterio dialettico viene accettato in tutto il mondo civile. Lo sport è un gioco che si è trasformato nel tempo tanto da mutare le sue origini divenendo “professione”: è la dimostrazione della sua importanza vitale, e come professione deve seguire regole precise. Noi iniziamo a rivisitarle senza l’impegno di farne un vangelo, solo per ricordare le più importanti regole agli appassionati di ogni sport. Non rispettare le regole impone pene sia durante l’arco delle gare per gli atleti, sia per le società di appartenenza.
dei loro assistenti, medici in testa. Gli atleti sono i veri protagonisti di un universo che conta quasi tre miliardi di spettator e radio e Tv di tutto il mondo. Massì, ci sono anche gli ultras oggi un po’ meno rissosi, finché dura, e non è detto.
commesso un’infrazione clamorosa e la squadra di appartenenza viene punita. Un giocatore sistema sul dischetto segnato in gesso, in centro all’area detta “di rigore”, il pallone. Nessuno tra lui e il portiere. Fischio, tiro e gol: non sempre. Il rigore non
Italia - Argentina: Altobelli segna su rigore, gesto che raramente “Spillo” ha fallito
circa 200, gli iscritti al partito del calcio - società, presidenti, allenatori, arbitri, guardialinee, quarto uomo, quinto inserviente, sesto magazziniere eccetera - sono tutti lì, intorno ai manipoli di atleti e
IL RIGORE In lingua inglese, che è la lingua madre di tutto il lessico del calcio, il rigore si dice e si scrive Penalty, cioè penalizzazione: un giocatore ha
appartiene alla certezza del calcio, e il fischio dell’arbitro che lo decreta ancor meno. Durante una partita il fischio esatto si ascolta solo quattro volte: una all’inizio del primo tempo, una alla fine dopo 45
minuti di gioco. Dopo un quarto d’ora di riposo, the e bevande calde o fresche a seconda della temperatura esterna, si ode un altro fischio per l’inizio del secondo tempo, e il quarto e ultimo fischio dell’arbitro lo si ascolta, diviso in tre parti (pit, pit pit) alla fine della partita. Questi sono i soli fischi certi. Tutti gli altri fischi dell’arbitro sono a discrezione, nel senso che sono decisi dalle sue diottrie, dalle bandierine dei guardialinee e dalle loro diottrie, il fischio del rigore non è quasi mai un fischio certo. Il rigore viene determinato dai falli commessi nell’area detta «area di rigore»: E’ segnata sul campo, e in centro evidenzia un punto bianco, situato a 11 metri dalla porta. Tutti i falli commessi nell’area sono passibili di rigore: lo sgambetto all’attaccante, la spinta non di spalla, la manata o il gomito in faccia all’avversario, il difensore che ferma il pallone con le mani o con l’avambraccio, la manona di un difensore a ghermire la maglia di chi sta per calciare atterrandolo. lo stesso portiere che intralcia l’attaccante in maniera scorretta. Benissimo! ma tutto ciò è lasciato alle decisioni non sempre corrette dell’arbitro e dei suoi collaboratori. Raramente il pubblico amico è d’accordo. e sul poveretto piovono parole di ogni genere indirizzate anche ai suoi più intimi, mogli madri e sorelle in testa. Spesso le signore tifose urlano come e peggio dei signori tifosi. Tutti gli altri fischi per i vari falli leggeri, pesanti o pesantissimi, i corner, i fuori gioco sono praticamente ininfluenti agli effetti dell’esito finale. Le espulsioni contano molto sia agli effetti dei referti arbitrali - leggi classifica - sia agli effetti delle carriere di chi si fa espellere troppo spesso sia per le carriere arbitrali se le sviste sono continue e marcatamente errate. Gianluca Tizi
Undici metri di parole
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il calcio
Eugenio Grignani
Quelli del riso E quelli della mostarda avvenuto quanto doveva avvenire, voglio dire che la Cremo è fuori dalla Coppa Italia di Serie C1. Se mi consentono i miei sedici lettori, tanti ne ho contati dalle telefonate e dalle lettere ricevute, io non sono meravigliato, non sono depresso, non sono niente che non sia «tra color che son sospesi». Mi rendo conto che il mio punto di vista è personale, quindi ininfluente, alieno sugli ambaradàm della gestione dell’impresa affidata alle abili mani di Mondonico. Da sospeso mi dichiaro moderatamente contento dell’esclusione, molto felice invece del come la partita si è andata evolvendo dal primo fischio di Penno di Nichelino (pensa ti che nom) e di un suo collaboratore dello stesso sito piemontese, provincia di Torino. Non hanno sbagliato quasi nulla, che per un arbitro sotto le mie lenti è il massimo: il rigore contro c’era e (bestemmia bestemmia) io l’ho quasi benedetto rischiando grosso con un mio vicino di tribuna: mi ha salvato solo l’antico rispetto nei miei confronti, o forse l’età, avendo il ragazzo la metà dei miei anni. La mia moderata accettazione dell’evento si determina osservando come è avvenuto. Ferrarese, Mario Tacchinardi, Rossi, il berrettino De Petri e Fanfoni tutti largamente sopra la sufficienza come del resto la squadra intera. Perticone si aggiusta il titolo di migliore non solo per la rete segnata ma per il come e soprattutto il quando, cioè oltre la metà del 2° tempo, quando gente sfiduciata si sarebbe arresa. Non è stato proprio così né per il neo attaccante - con Graziani e Temelin ne abbiamo tre in casa - né per tutti gli altri. Anche quel paio dei 500 paganti che mi si è rivolto ha accettato il risultato di buona grazia, ovviamente spiegandogli con lena che l’obiettivo principe di questa rinnovata avventura grigiorossa non è la Coppa Italia. Facendo i debiti mascolini scongiuri penso ad altro, e di più non dirò. Ma sono anche aiutato in questo mio peregrinare nel futuro della Cremonese da Giacomo Randazzo gentile e fermo direttore generale dell’impresa. Nessuna vetta è facile da raggiungere e più ancora da difendere: ma con questi atleti in campo e con chi li conduce negli spogliatoi e ai piani superiori ci si prova: non sarà un viaggio in carrozza letto né in prima classe. Bisognerà farsi largo lungo tredici vagoni: i biglietti risultano in buono stato, così si spera dei binari e dei vari capostazione. C’è qualcuno che possa non augurare buon viaggio?
E’
L’attaccante nerazzurro Mario Balottelli nato a Palermo da ignoti, adottato da una famiglia bresciana che gli ha dato nome e cognome. Sta ricompensando i genitori adottivi
Trapattoni: «Se fosse una questione tecnica Maradona, Mazzola, Altobelli non avrebbero mai sbagliato dal dischetto. Ma non è così. In caso di rigori l’esercizio e l’allenamento non contano, quindi è meglio finirla con questa storia degli italiani che non si preparano, cioè che non fanno allenamento specifico». Altobelli: «Durante una innocua partita con la nazionale di Malta ho sbagliato un rigore ma l’arbitro me lo ha fatto tirare di nuovo perché qualche avversario si era mosso prima del fischio. Ho fallito anche la seconda volta . E proprio in quel giorno ero stato insignito Mister Europa, il miglior cannoniere delle squadre nazionali». Mazzola: «Gli errori dal dischetto sono causati dalla mancanza di abitudine a questo tipo di realizzazione. L’interesse intorno al calcio crea una grande pressione psicologica sugli atleti. Marchesi: (Durante uno spareggio Inter-Atalanta ha calciato sette rigori tutti in rete, facendo vincere l’Inter ) . Parla da allenatore della Juve: «Serena e Platini sono designati e devono accordarsi tra loro, tira chi si sente meglio» : La Juve è stata eliminata dalla Champions per un rigore fallito nella finale contro il Real Madrid. Ma non avevano calciato né l’uno né l’altro, bensì Favero (?). Platini: «La gente crede che sia facile calciare un rigore, ma non è così. Per questo qualche volta preferisco defilarmi». Eriksson: «I rigori si sbagliano dappertutto ma in Italia è quasi un dramma»
Sugli altri campi d’Italia si sono disputate le partite per la rincorsa alle semifinali di Coppa Italia che si disputeranno il 16/04 . La Roma ha battuto la Sampdoria per 1-0 e la Lazio la Fiorentina per 2-1. Il Catania ha ribaltato il risultato dell’andata grazie al doppio valore dei gol segnati nell’andata e ha eliminato l’Udinese per 2-1 . L’Inter ha scacciato dalla competizione la Juventus per 3-2 nel suo stadio di Torino. Si è confermato attaccante di razza (come si dice anche se non mi piace) Mario Balottelli, solo 17 anni iniziati a Palermo, nero di sangue e bianco di nome grazie a una famiglia bresciana che l’ha adottato. Ha segnato due delle tre reti rovinando la festa ai molti amanti della Zebra, ivi compreso il mio amico Angelo Piccioni.
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Sport
Venerdì 1 Febbraio 2008
Trasferta difficile per la Vanoli di Cesare Castellani Week end di estremo interesse per le squadre cremonesi con le due formazioni che godono di maggior seguito, cioè Cremonese e Vanoli ben determinate a mantenere la testa della classifica dei rispettivi campionati di calcio e di basket. La Vanoli è in trasferta. Dopo la splendida prova fornita contro Imola e che ha segnato il riscatto della battuta d’arresto subita a Caserta, gli uomini di coach Cioppi vanno a Pistoia ove li attende il compito più difficile fra quelli che affrontano le tre squadre di testa (Sassari ospita Pavia e Ferrara gioca a Jesi). Al Palasomenzi Cioppi ha ritrovato la sua squadra, combattiva e determinata, che ha sopperito senza problemi all’assenza del play Mauro Morri relegato in panchina da un infortunio muscolare. La squadra ha reagito alla sconfitta di Caserta col cipiglio che ha sempre mostrato all’indomani di una sconfitta vincendo in scioltezza una partita che, sulla carta almeno, poteva presentare difficoltà da non sottovalutare. Si è visto un Gigena da dieci e lode, un Reynolds preciso e determinante, Lollis e Ryan all’altezza delle giornate migliori ed anche il giovanissimo Bona, che Cioppi ha rischiato addirittura nella prima parte di gara, ha svolto con attenzione il compito affidatogli senza sbavature. Mauro Morri è tornato martedì, seppur a ritmo ridotto, ad allenarsi insieme ai compagni. Il play, rimasto in panchina per tutti i 40’ del match contro Imola, è infatti tornato a calcare il parquet. L’infiammazione muscolare è in via di miglioramento, e la speranza è che da qui a domenica non ci siano contrattempi. Alla ripresa delle attività, dunque, il gruppo soresinese era nuovamente al completo, compresi Lollis e Ryan che lamentavano piccoli problemi conseguenti alla gara di domenica. Si è giocato molto quattro contro
Week end di grande interesse per le squadre cremonesi
Zsolt Varga, capitano della Pallanuoto Bissolati è diventato Italiano
quattro (gli uomini a disposizione del resto non sono di più) e si è preparata la gara di domenica con molta attenzione. Sarà durissima perché Pistoia, vincendo, avrebbe la possibilità di portarsi a soli due punti dai soresinesi raffor-
zando notevolmente la sua posizione per la conquista dei play off. Intanto a Soresina si attende il rientro di Corey Albano e si spera ancora nella possibilità di un nuovo acquisto che, sembra, Patron Triboldi sia dis-
posto ad acquistare purché si tratti di un giocatore di ottimo valore (sono comunque tramontate le speranze di riavere Valenti e Marco Passera anche se i due ex, nelle due nuove squadre, non trovano spazio e non giocano che spiccioli di partite). In B2, è ancora in casa la Rossini’s dopo la bruciante sconfitta di sabato contro l’Abc Varese. C’è il Valenza che in altri momenti sarebbe stato un ostacolo facilissimo da superare, ma che alla luce delle ultime due partite, potrebbe creare seri problemi. All’andata la Rossini’s vinse in trasferta (era accaduto anche contro Varese) ma ora c’è il pericolo che qualcosa si sia rotto nel bel giocattolo del presidente Bonetti e la sfida con gli alesssandrini riveste
un’importanza fondamentale per il futuro. O si ricomincia la striscia vincente, o si rischia di dover lottare sino all’ultimo per i playoff quando due settimane fa soiltanto si guidava tranqquillamente la classifica. Pallanuoto. Altra partita difficile per la Bissolati. Dopo Recco, ecco il Savona, stavolta in trasferta. I ragazzi di Stagno stanno riacquistando pian piano il loro gioco. Probabilmente non ce la faranno contro i liguri, ma da loro ci si attende solo la conferma di quanto di buono han fatto vedere contro la Pro Recco. Nel frattempo, Sottani è stato uno dei più apprezzati protagonisti della gara disputata dalla nazionale contro la Grecia: il mancino della Bissolati ha anche segnato uno splendido gol. Complimenti, poi a
Capitan Varga. Il campione olimpico di Sidney è da qualche giorno italiano e la nazionale potrebbe ricordarsi di lui e della sua inarrivabile esperienza. E veniamo al volley femminile con un’altra squadra, l’Esperia, che attraversa un momento negativo (tre sconfitte consecutive). Domenica ospita Urbino, strabattuta all’andata: occasione ideale per rimettersi in carreggiata e sfoderare un rendimento in campo in linea coll passato. Soprattutto le nazionali, la spagnola Garcia Marquez, ma anche Stufi e Rondon sono apparse un po’ sfasate e stanche, ma c’è bisogno di un ultimo sforzo per rimanere in zona playoff e perseguire il traguardo fissato all’inizio del campionato. Con Urbino, bisogna assolutamente ripartire. Ci vorrà l’apporto del pubblico e per questo il prezzo d’ingresso è stato ridotto a 5 Euro.
I CAMPIONI
I cremonesi che andranno alle olimpiadi di Pechino Mancano 187 giorni all’Olimpiade di Pechino, poco più di sei mesi. E’ tempo quindi di fare un breve bilancio sulla situazione degli atleti di casa nostra in vista della partecipazione alle Olimpiadi: qualcuno ha già in tasca il biglietto per Pechino, qualche altro è ad un passo dall’ottenerlo o ha ancora un barlume di speranza. Ci sarà anzitutto Vanessa Ferrari. La ginnasta di Sommacampagna potrebbe far messe di medaglie: è probabilmente la n. 1 al mondo, ma avrà anche bisogno di tanta fortuna (che probabilmente non ha avuto finora nonostante gli eccezionali risultati ottenuti) e soprattutto di una preparazione eccezionale. Arriva ai Giochi nel pieno ormai della maturità agonistica e con alle spalle l’esperienza maturata in grandissime competizioni internazionali. Ora ha a disposizione una nuova attrezzatura a Brescia in cui allenarsi adeguatamente: non dovrebbe fallire vista la de-
terminazione e l’impegno con cui insegue questo traguardo. Anche il casalasco Simone Raineri ha staccato il biglietto: è alla sua terza esperienza olimpica e ha già un oro nel suo medagliere conquistato otto anni fa alla guida di un equipaggio eccezionale, ma anche stavolta il quattro di coppia azzurro si presenta ai blocchi di partenza assai agguerrito, in cerca di una medaglia. A caccia di qualificazione altri due atleti di spicco nel panorama sporivo cremonese: Cristian Marchetti, il mediomassimo dell’Abc che ha recentemente conquistato il titolo italiano, sarà in gara dal 23 febbraio a Roseto degli Abruzzi contro tutti migliori d’Europa. Ci saranno a disposizione due posti, il che significa che dovrà arrivare almeno in finale in questo torneo che vale un campionato continentale. Ci spera anche Franco Benedini. Il canoista allievo di Oreste Perri ha fallito la qualificazione lo scorso
Franco Benedini (terzo da sinistra) con il K4 azzurro in una foto dello scorso anno
anno ai mondiali. Ora ha disposizione un solo tentativo in occasione dei Campionati d’Europa e ci proverà con il K4, la barca a lui più congeniale sulla quale pagaierà anche Antonio Rossi alla sua quinta olimpiade (naturalmente in caso di qualificazione). Scarse le possibilità degli altri atleti cremonesi: Marco Villa è ancora, nonostante i 38 anni suonati, il miglior pistard italiano, ma probabilmente gli verrà preferito qualche giovane anche se la sua esperienza potrebbe avere un peso non indifferente in squadra, specie nel quartetto e nell’americana. Nella pallanuoto potrebbe arrivare a Pechino il bissolatino Sottani che possiamo considerare cremonese di adozione vista la ormai lunga
militanza nella formazione biancazzurra. Non da meno sarà la partecipazione cremonese alla Paraolimpiadi. Efrem Morelli nel nuoto e Daniele Signore nel canottaggio sono praticamente certi della partecipazione. Morelli sembra godere di molta considerazione e non nasconde certamente, da campione del mondo in carica, di puntare alla medaglia più pregiata e lo stesso discorso vale per Daniele Signore che gareggerà sul quattro con azzurro. Tra l’altro, all’ultimo raduno azzurro è stato convocato pure il compagno di squadra Michele Frosi, il che fa sperare che anche per lui ci sia qualche residua possibilità.
Sport
Venerdì 1 Febbraio 2008
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TROFEO BAR BOCCIODROMO: Spazio ai giovani della Canottieri Bissolati
Minerva e Celardo splendidi protagonisti a Soresina di Massimo Malfatto Il boccismo giovanile cremonese è una bella realtà in fase di maturazione e la miglior risposta l’hanno data Antonio Minerva e Filippo Celardo, magnifici interpreti del 2° trofeo Bar Bocciodromo di Soresina. Sono stati questi due boys bissolatini gli attori principali ed i vincitori di questa bella manifestazione individuale, con due finali, organizzata dalla A.S.D. Milly One in collaborazione con il G.B. Tranquillo. Nella categoria A/B un tonico Minerva si sbarazzava nei quarti di Giovanni Blasco (12-1) ed in semifinale s’imponeva su Giancarlo Tosi con il punteggio di 12-7. Nella parte alta del tabellone in evidenza un altro giovane, Giancarlo Zambelli. Il portacolori della canottieri Baldesio superava nei quarti Massimo Campanini (12-7) ed in semifinale aveva la meglio su Pierantonio Comizzoli con il punteggio di 12-8. Match di finale molto equilibrato che si dipanava per ben quattordici tornate: la spuntava il beniamino di casa Minerva sul pur bravo Zambelli con il punteggio di
CL ASSIFICA GENER ALE Tr ofeo Bar Bocciodr omo CATEGORIA A/B 1° Minerva Antonio (Can.Bissolati) 2° Zambelli Giancarlo (Can.Baldesio) 3° Tosi Giancarlo (Astra) 4° Comizzoli Pierantonio (Delma) 5° Blasco Giovanni (Borgo Loreto) 6° Campanini Massimo (Can.Flora) 7° Montani Severino (Manerbiese BS) 8° Zafferoni Giuseppe (Arci Ombriano) CATEGORIA C/D 11° Celardo Filippo 2° Agosti Giuseppe 3° Colognese Giulio 4° Fapulli Silvano 5° Ferrari Giorgio 6° Pedrazzini Angelo 7° Sarzi Mario 8° Petrini Sergio
(Can.Bissolati) (Arr.Bonizzoni) (Can.Bissolati) (Signorini) (Can.Bissolati) (Tratt.Mulino) (Stradivari) (Can.Baldesio)
Antonio Minerva e Filippo Celardo, vincitori della gara individuale svoltasi a Soresina
12-11. Nella categoria C/D sorprendente e meritato successo del dodicenne Filippo Celardo. Dopo aver impartito una severa lezione a Giorgio Ferrari (12-1), l’under 14 bissolatino superava in semifinale il compagno di squadra Giulio Bolognese per 12-8. In finale approdava anche il soresinese Giuseppe Agosti che in se-
mifinale aveva la meglio su Silvano Fasulli per 12-3. Finale molto equilibrata e vittoria di Celardo su Agosti sul filo di lana. Precisa la direzione di gara di Annibale Barbisotti coadiuvato dagli arbitri di finale Barozzi, Bonelli e Filini, il comitato era rappresentato da Ennio Clementi, pubblico numeroso ed ampiamente soddisfatti
gli organizzatori, in primis Walter e Brunella, che hanno visto coronato il successo del figlio Antonio. MEMORIAL DOMI MARIO Si conclude sabato 2 febbraio la tradizionale serale a coppie organizzata dal G.B.Ferroviario in ricordo dell’amico Batèlo. A questa manifestazione, giunta alla
sua quinta edizione, hanno partecipato 179 formazioni sotto la direzione di Renato Bonetti. Non sono mancate le sorprese in queste due settimane di gara. Nella categoria A note positive per VitaloniDaguati, Lacca-Dondoni e Caccialanza-Campanini mentre in cat.B successi di Mosconi-Sonzogni, Guin-
dani-Rossi, Celardo-Minerva e Parmagnani-Boccali. Nelle altre categorie note positive, tra gli altri, per Fapulli-Ziglioli e per i beniamini di casa Nicoli-Vicardi. Le finali inizieranno alle ore 18 e si giocherà sulle corsie del Signorini, comunale e Ferroviario dove si concluderà la manifestazione in tarda serata.
Italiani di società: avanti tutte le formazioni cremonesi Prosegue nel migliore dei modi l’avventura delle nostre formazioni impegnate nel campionato italiano per società: tutte e cinque hanno passato il turno anche se non sono mancate le difficoltà nei vari incontri di ritorno. In prima categoria era una pura formalità la trasferta a Osio Sotto per la canottieri Flora dopo il successo dell’andata (3-0); nella specialità terna ZinettiCampanini-Scandelli perdevano il primo set (4-8) ma vincevano il secondo per 8-2. Male Caccialanza che perdeva entrambi i match per 8-6 ed 8-5, ma rimediava in coppia con Zinetti vincendo il primo set per 8-6 ed a quel punto diventava inutile proseguire l’incontro. Molto
più agevole il successo della canottieri Baldesio opposto alla bocciofila Colico. La terna Ferrari-Trombini-Delfanti vinceva entrambi i set per 8-6 e 8-0 ed altrettanto faceva, anche se a fatica, Odoardo Ghisleri con un doppio 8-7 ed a questo punto veniva interrotto l’incontro. Sicuramente più difficile la qualificazione della squadra di 2° categoria per i ragazzi del presidente Bozzetti, sia per la strenua difesa dell’«Azzurra 90» che per la non brillante prestazione di alcuni giocatori cremonesi. La terna Mosconi-Casalini-Sonzogni subiva un “cappotto” al primo set, ma vinceva il secondo per 8-2. In parità terminavano gli incontri di Zambelli e
La formazione della Canottieri Flora di Prima Categoria
Sonzogni mentre la coppia Mosconi-Zambelli vinceva il primo set e il c.t. Petrini poteva tirare un sospiro di sollievo. Qualificazione sofferta anche per la canottieri Bissolati impegnata a Lainate contro la bocciofila Primavera. Iniziava male l’avventura della bocciofila rivierasca con la doppia sconfitta della terna Ronda-Clementi-Ceriati (quest’ultimo poi sostituito da Pedretti) mentre in parità chiudeva i set Minerva. L’incontro ritornava in equilibrio grazie alla splendida la prestazione di Alessandro Clementi che vinceva entrambi i set, la coppia Ronda-Minerva s’aggiudicava il primo match e la qualificazione era MM in cassaforte.