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SETTIMANALE
PICCOLO www.ilpiccologiornale.it
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Anno III • n. 2 • SABATO 16 GENNAIO 2016
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
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Circa un euro se ne va in accise e Iva. La situazione è peggiorata a partire dalle leggi fatte nel 2011
a pagina 4
BENZINA: UN PIENO DI TASSE a pagina 3
PARLA IL GAY CREMONESE PICCHIATO DAL BRANCO
FEMMINICIDI
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a pagina 5
La donna e il diritto di dire no
PAOLO ZANI
a pagina 7
Pensioni, l’età si alza Le novità
DIVIETO DI SOSTA
A CREMONA CI METTIAMO LA... MULTA
a pagina 6
di Vanni
I
l 2016 è un anno bisestile: cosa ci riserverà l’anno nuovo? Arrancheremo ancora, stretti da una crisi ormai lunghissima, pesante, che ha offeso l’economia e le esistenze? Oppure, potremo cogliere segnali di un’aria nuova, tale da poterci far tirare un respiro profondo e dire: “Ok, sarà dura, ma la si volta!”? Sinceramente, non so. Certamente l’argomento non campeggia più nei notiziari e sulle pagine dei giornali: si fa l’abitudine anche alla crisi? Ci si adegua all’incertezza, alla paura, all’insicurezza? Ho un timore, che spero non diventi certezza: mi sembra che si siano deteriorati i rapporti umani. “Ognuno sta solo sul cuor della terra”, cantava il poeta. Chiusura, solitudine, indifferenza alle sorti altrui: questi comportamenti sono cresciuti. Ma ci sono anche tanti esempi di splendido altruismo e di cura dei rapporti di comunità. Tema centrale è, ancora e sempre, il lavoro. Un’altra cosa a cui sembra che abbiamo fatto l’abitudine è questo refrain per cui il lavoro è e sarà sempre di più instabile, intermittente, non garantito. Io credo che questa sia una posizione assolutamente ideologica e non, come sostengono i suoi fau-
VOLLEY A1
a pagina 23
Ciclo terribile su più fronti per la Pomì
tori, un’inevitabile conseguenza della modernità, della globalizzazione eccetera. Sapete, vero, quanto lavoro ci sarebbe nel nostro Paese? Per quanti anni potrebbe lavorare personale impiegato, e cito a caso, nella sistemazione del patrimonio edilizio pubblico, nel ripristino dei suoli, dei corsi d’acqua, insomma del sistema idrogeologico, nella valorizzazione delle biblioteche e dei musei? E’ anche vero però che, per qualcuno, il problema non si pone neppure. Abbiamo letto degli stipendi dei funzionari della Camera, per non parlare di quelli dei manager pubblici che guadagnano molto più del presidente degli Stati Uniti. E’ come per i tagli ai bilanci: distrutte le Province, tramortiti i Comuni, colpite al cuore le autonomie locali, quelle più vicine al cittadino, i corpi centrali dello Stato e i ministeri restano praticamente indenni da riduzioni, tagli e sforbiciate. I sacrifici sono sempre per i soliti. Il fatto è che, per quanto mi riguarda, questa classe politica o per meglio dire questa classe dirigente (come si diceva una volta) non è più credibile.
CALCIO LEGA PRO
STORIA
di Daniele Tamburini
pagina 24
BASKET SERIE A
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Quella dei 9 custodi del museo di Roma è solo l’ultima di una lunga serie di dipendenti pubblici che timbrano il cartellino poi se ne vanno per fatti propri: chi a scommettere, chi a fare la spesa, chi addirittura a lavorare da qualche altra parte. Nessuno di loro, ci mancherebbe, perderà il posto di lavoro, male che vada una sospensione. Ma mai nessuno che si preoccupi dei responsabili di quegli uffici? Ma non si accorgevano che tanti dipendenti mancavano regolarmente dal loro posto mentre la polizia li filmava? E pensare che a Colonia, dopo la terribile vergogna di Capodanno, è stato licenziato il capo della Polizia. Non era sul campo, ma era lui il responsabile. Una decisione presa “per ristabilire la fiducia dell’opinione pubblica”. Un altro mondo.
Questa classe dirigente non è più credibile
CASALASCO
Parco Oglio Sud Si punta tutto sul cicloturismo
a pagina 25
Cremo, il momento La Vanoli “taglia” è molto delicato: l’ala Southerland è inutile illudersi e sfida Sassari
a pagina 8
I protestanti e l’orrore della guerra
CICLISMO
a pagina 13
a pagina 26
Il velodromo Baffi tornerà a vivere dopo quasi 4 anni
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Fatemi capire...