Settimanale Il Piccolo

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il

SETTIMANALE

PICCOLO www.ilpiccologiornale.it

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Anno III • n. 2 • SABATO 16 GENNAIO 2016

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Circa un euro se ne va in accise e Iva. La situazione è peggiorata a partire dalle leggi fatte nel 2011

a pagina 4

BENZINA: UN PIENO DI TASSE a pagina 3

PARLA IL GAY CREMONESE PICCHIATO DAL BRANCO

FEMMINICIDI

a pagina 5

La donna e il diritto di dire no

PAOLO ZANI

a pagina 7

Pensioni, l’età si alza Le novità

DIVIETO DI SOSTA

A CREMONA CI METTIAMO LA... MULTA

a pagina 6

di Vanni

I

l 2016 è un anno bisestile: cosa ci riserverà l’anno nuovo? Arrancheremo ancora, stretti da una crisi ormai lunghissima, pesante, che ha offeso l’economia e le esistenze? Oppure, potremo cogliere segnali di un’aria nuova, tale da poterci far tirare un respiro profondo e dire: “Ok, sarà dura, ma la si volta!”? Sinceramente, non so. Certamente l’argomento non campeggia più nei notiziari e sulle pagine dei giornali: si fa l’abitudine anche alla crisi? Ci si adegua all’incertezza, alla paura, all’insicurezza? Ho un timore, che spero non diventi certezza: mi sembra che si siano deteriorati i rapporti umani. “Ognuno sta solo sul cuor della terra”, cantava il poeta. Chiusura, solitudine, indifferenza alle sorti altrui: questi comportamenti sono cresciuti. Ma ci sono anche tanti esempi di splendido altruismo e di cura dei rapporti di comunità. Tema centrale è, ancora e sempre, il lavoro. Un’altra cosa a cui sembra che abbiamo fatto l’abitudine è questo refrain per cui il lavoro è e sarà sempre di più instabile, intermittente, non garantito. Io credo che questa sia una posizione assolutamente ideologica e non, come sostengono i suoi fau-

VOLLEY A1

a pagina 23

Ciclo terribile su più fronti per la Pomì

tori, un’inevitabile conseguenza della modernità, della globalizzazione eccetera. Sapete, vero, quanto lavoro ci sarebbe nel nostro Paese? Per quanti anni potrebbe lavorare personale impiegato, e cito a caso, nella sistemazione del patrimonio edilizio pubblico, nel ripristino dei suoli, dei corsi d’acqua, insomma del sistema idrogeologico, nella valorizzazione delle biblioteche e dei musei? E’ anche vero però che, per qualcuno, il problema non si pone neppure. Abbiamo letto degli stipendi dei funzionari della Camera, per non parlare di quelli dei manager pubblici che guadagnano molto più del presidente degli Stati Uniti. E’ come per i tagli ai bilanci: distrutte le Province, tramortiti i Comuni, colpite al cuore le autonomie locali, quelle più vicine al cittadino, i corpi centrali dello Stato e i ministeri restano praticamente indenni da riduzioni, tagli e sforbiciate. I sacrifici sono sempre per i soliti. Il fatto è che, per quanto mi riguarda, questa classe politica o per meglio dire questa classe dirigente (come si diceva una volta) non è più credibile.

CALCIO LEGA PRO

STORIA

di Daniele Tamburini

pagina 24

BASKET SERIE A

Quella dei 9 custodi del museo di Roma è solo l’ultima di una lunga serie di dipendenti pubblici che timbrano il cartellino poi se ne vanno per fatti propri: chi a scommettere, chi a fare la spesa, chi addirittura a lavorare da qualche altra parte. Nessuno di loro, ci mancherebbe, perderà il posto di lavoro, male che vada una sospensione. Ma mai nessuno che si preoccupi dei responsabili di quegli uffici? Ma non si accorgevano che tanti dipendenti mancavano regolarmente dal loro posto mentre la polizia li filmava? E pensare che a Colonia, dopo la terribile vergogna di Capodanno, è stato licenziato il capo della Polizia. Non era sul campo, ma era lui il responsabile. Una decisione presa “per ristabilire la fiducia dell’opinione pubblica”. Un altro mondo.

Questa classe dirigente non è più credibile

CASALASCO

Parco Oglio Sud Si punta tutto sul cicloturismo

a pagina 25

Cremo, il momento La Vanoli “taglia” è molto delicato: l’ala Southerland è inutile illudersi e sfida Sassari

a pagina 8

I protestanti e l’orrore della guerra

CICLISMO

a pagina 13

a pagina 26

Il velodromo Baffi tornerà a vivere dopo quasi 4 anni

Fatemi capire...



CREMONA Per grandi e piccini

Laboratori teatrali al Cerchio

Coop. L'Umana Avventura e Associazione Armida Artaud Teatro organizzano i nuovi laboratori teatrali a partire da martedì 19 gennaio presso la sede de Il Cerchio, in Via Brescia 59 a Cremona. Si tratta

di “Acqua, Aria, Fuoco Terra. La diversità degli elementi”, corso di espressività corporea e teatrale per bambini dai 6 ai 10 anni, e di “Ladies & Gentlemen”, corso per adulti sull'attorialità e la drammaturgia.

Gay cremonese picchiato a Verona Grave episodio di discriminazione la notte di Capodanno. Lui racconta: «Ero col mio compagno, prima gli insulti poi i pugni»

P

di Vanni Raineri

icchiato perché gay in centro a Verona. La brutta vicenda capitata a un cremonese che lavora nel capoluogo scaligero, giovedì mattina occupava grande spazio su tutti i media locali. Lo abbiamo contattato a Verona, dove lavora. Ha poco più di trent'anni P.L., originario del bresciano ma residente da anni a Cremona dove convive col compagno. Non ha mai nascosto il proprio orientamento sessuale, e non trova giusto farlo, anche per questo non si tira indietro quando si tratta di raccontare la sua disavventura. Una naturalezza che quella notte ha pagato a caro prezzo. «Era la notte di Capodanno ricorda il ragazzo - e avevo finito di lavorare in un bar di Porta Nuova, quartiere centrale, alle ore 21. Io e il mio compagno avevamo deciso di trascorrere la notte di fine anno a Verona, e abbiamo cenato in un ristorante limitrofo. Poi ci siamo fermati per acquistare le sigarette in un distributore automatico». E lì è avvenuto il brutto episodio: «Nell'attesa ci siamo scambiati un bacio, o qualcosa del genere, non ricordo esattamente. Fatto sta che si sono materializzati alcuni ragazzi, sei o sette. Inizialmente ci hanno indirizzato insulti, tra cui “froci di merda” e altri del genere. Pensavo scherzassero, invece poi due di loro hanno deciso di passare ai fatti. Sono stato colpito in faccia con dei pugni e al ginocchio da die-

tro da parte dell'altro ragazzo. Io, che non sono gracile, ovviamente ho reagito. Fortunatamente il mio compagno è rimasto in disparte e con lui non se la sono presa. Era circa l'una e mezza di notte». Eravate in centro e passava ovviamente gente di lì. Qualcuno vi ha soccorso? «Al momento non ero troppo attento a chi passasse, impegnato com'ero a prenderle e a darle. Probabilmente la gente al momento non si è accorta di quel che stava accadendo». Non ha riconosciuto chi l'ha aggredita? «Riconoscerei il ragazzo che avevo davanti a me,

alto 1.90 circa con un cappellino in testa. Inizialmente non volevo fare denuncia, poi ho pensato che non sarebbe stato giusto soprassedere, non lo sarebbe stato accettare di essere discriminato peri miei orientamenti sessuali. Quindi mi sono rivolto alla Polizia che ha visionato le riprese di alcune telecamere della zona». Condotto in ospedale, P.L. se l'è cavata con 11 giorni di prognosi (già trascorsi). Certo Verona non è nuova ad episodi di questo tipo. «Lo so, ma a me, che sono qui da 5 mesi, non era mai accaduto nulla. Tanta gente anzi mi ha contat-

tato manifestandomi solidarietà per quanto accaduto. Credo siano sempre meno le persone che non accettano chi è diverso da loro». Questo episodio la condizionerà in futuro, o si sentirà comunque libero di manifestare i suoi sentimenti apertamente? «I primi giorni non sono stati facili, ma io mi sono sempre sentito libero, e sono certo che quanto mi è successo non mi condizionerà». Il fattaccio è accaduto proprio nel momento in cui il dibattito sui diritti dei gay è particolarmente acceso. I parlamentari cattolici del Pd non sono con-

cordi con l'approvazione della cosiddetta “adozione del figliastro”, e vorrebbero stralciarla dalla legge sulle unioni civili. Ad aumentare ulteriormente la tensione nelle ultime ore, la decisione del sito gay.it di pubblicare i nomi dei parlamentari Pd “dissidenti”. Cose lontane per ora da P.L. che vorrebbe soprattutto stare tranquillo e non subire discriminazioni. Intanto la sezione Arcigay di Verona ha deciso di costituirsi parte civile. A Verona episodi di discriminazione non sono nuovi, ma vittime sino ad oggi erano stati ragazzi stranieri e altre minoranze.

CITTA’ MURATE E CASTELLATE IN PROVINCIA DI CREMONA La Provincia di Cremona, Servizio di Promozione Turistica, ha prodotto una rinnovata ed aggiornata mappa del “circuito” locale Città Murate e Castellate, “contenitore” turistico e promozionale dei siti fortificati locali avviato dal 2001 dalla stessa Provincia di Cremona, in sinergia con alcuni Comuni ed Associazioni Pro Loco, con la fattiva collaborazione dell'Archivio di Stato di Cremona e dell'Istituto Italiano dei Castelli tramite la sua Delegazione locale, associazioni culturali tra cui il Gruppo Volontari Mura di Pizzighettone ed il Melograno di Casteldidone. Nuovi testi per approfondimenti turistici e percorsi tematici che collegano, dal Cremasco al Casalasco, il territorio, attraverso i numerosi siti fortificati che racchiudono, ancora oggi, i segni visibili della storia passata e delle dinastie che si sono succedute nelle nostre comunità. Uno strumento cartaceo, in doppia lingua italiano ed inglese, che permette di raccogliere prime informazioni turistiche e culturali sui nostri castelli, per un più agevole orientamento sul territorio; le copie di tali opuscoli saranno disponibili presso gli Uffici di Informazione ed Accoglienza Turistica (IAT) di Crema, Cremona, Soncino e Casalmaggiore, oltrechè presso gli stessi Comuni afferenti al circuito: Crema, Soncino, Pizzighettone, Pandino, Torre de’ Picenardi, San Giovanni in Croce, Casteldidone, Tornata, Scandolara Ravara (frazione Castelponzone).


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Cronaca

Sabato 16 Gennaio 2016

Ma perché il calo della benzina si fa attendere?

Dal 2012 ad oggi un euro al litro se ne va tra accise e Iva. Negli anni Novanta erano 70 centesimi, saliti poi a 80. E paghiamo ancora la guerra in Abissinia

Il prezzo del petrolio è tornato ai livelli del 2009, quando la verde costava 1,113 euro, e 2005 (1,088). Oggi costa 1,427 euro

U

di Vanni Raineri

n euro e 42 centesimi alla pompa, di cui un euro in imposte. E' il destino dell'automobilista italiano, secondo una nostra ricerca fatta tutta su dati pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico. La tabella in pagina indica proprio l'andamento dei prezzi negli ultimi 20 anni, ed evidenzia come a parità del costo del petrolio grezzo il prezzo della benzina, e beninteso del gasolio, non sia lo stesso a distanza di tempo. Oggi, con la discesa vertiginosa del prezzo del barile di greggio, si paga comunque di più. Il prezzo del petrolio oggi è di circa 28 euro al barile, e la benzina costa 1,427 euro al litro. Anche nel 2009 il prezzo del barile era simile, ma la benzina costava 1,113 euro. Stesso discorso per il 2005, quando la benzina costava 1,088 euro. Abbiamo realizzato la tabella rendendo uniformi tutte le cifre, che abbiamo espresso in euro. Questo per evitare che, tra i motivi delle differenze nel tempo, si adducano le variazioni intervenute nel cambio col dollaro, se non addirittura tra lira e dollaro. Nella prima colonna abbiamo indicato l'anno di riferimento, e la fotografia per ciascun anno è stata fatta l'11 gennaio. Nella seconda colonna il prezzo del barile di grezzo (gli oltre 30 dollari al cambio attuale corrispondono a poco più di 28 euro), nella terza il prezzo della benzina, quindi il prezzo netto della benzina (vale a dire dopo aver tolto la quota delle accise e dell'iva), e nella quinta e sesta colonna il prezzo del gasolio alla pompa e quello netto. Ovviamente, anche le cifre degli anni dal 1996 al 2001 le abbiamo indicate in euro. Fino al 2001 il Ministero indicava anche il prezzo della benzina super, ma ci siamo limitati alla verde. Sono tante le deduzioni che si possono trarre. La prima è che, a partire del 2012, lo Stato trattiene circa un euro per ogni litro di benzina che acquistiamo, a prescindere dal livello dei prezzi: basta

carburanti: lo stato sempre piu’ ingordo anno (dati rilevati a Gennaio)

costo grezzo

prezzo benzina

netto benzina

prezzo gasolio

netto gasolio

valori espressi in Euro

1996

14,39

0,90845

0,23103

0,73337

0,23544

1997

18,31

0,94253

0,26408

0,76694

0,25845

1998

13.639

0,93169

0,24844

0,73853

0,22941

1999

8,718

0,87798

0,20369

0,6874

0,1868

2000

24,269

0,99883

0,30558

0,83563

0,30558

2001

25,359

1,03756

0,34431

0,90173

0,36975

2002

20,987

0,99611

0,28825

0,83562

0,29314

2003

27,61

1,07017

0,34997

0,89462

0,34231

2004

23,275

1,05291

0,31879

0,87736

0,32792

2005

28,24

1,08814

0,34814

1,00431

0,43372

2006

47,032

1,2597

0,48575

1,15703

0,55119

2007

39,247

1,20769

0,44241

1,09803

0,49903

2008

60,275

1,37194

0,57928

1,28722

0,64968

2009

30,459

1,11287

0,36339

1,05218

0,45382

2010

52,484

1,31076

0,5283

1,15297

0,53781

2011

70,968

1,4656

0,65733

1,34035

0,69396

2012

85,606

1,70935

0,70849

1,68151

0,79648

2013

82,231

1,75922

0,7255

1,70029

0,7878

2014

79,336

1,72264

0,6836

1,64969

0,7348

2015

58,072

1,47282

0,47883

1,38785

0,52018

2016

28,158

1,42666

0,44099

1,24732

0,40499

dati Ministero dello Sviluppo Economico calcolare la differenza tra prezzo alla pompa e valore netto. Per fare l'esempio più attuale: l'11 gennaio 2016 il prezzo indicato della benzina era circa 1,427 euro, dei quali 0,728 di accisa e 0,257 di via. Di conseguenza, 0,441 è il prezzo netto, che include anche il guadagno dei gestori della pompa. Come dire: per comprare 44 centesimi di benzina devo versare un euro nelle casse pubbliche. Per quanto riguarda il gasolio per auto, a fronte di un prezzo indicato in 1,247 euro, l'accisa incide per 0,617, l'iva per

0,225. Quindi il prezzo netto del gasolio è 0,405 euro. Da considerare che nel 2016, per la prima volta negli ultimi 13 anni, il prezzo netto del gasolio è inferiore a quello della benzina. D'altronde la politica dei prezzi ha sempre favorito il gasolio. Dicevamo che negli ultimi 5 anni lo Stato ha incassato, iva compresa, 1 euro per ogni litro erogato, mentre fino al 2011 le cose erano andate diversamente, con una cifra che si attestava sugli 80 centesimi. Alla fine degli anni Novanta la

cifra "trattenuta" era di 70 centesimi, poi aumentata un poco per volta, sino al picco del 2012. Il motivo è presto detto: sul banco degli imputati la manovra economica del 2011 e soprattutto la Manovra Salva Italia, che ha stabilito nuovi rincari sulle accise. Sempre nel 2012 sono state pure introdotte in 6 regioni (non in Lombardia) addizionali regionali. L'iva si attesta sul 20%, calcolata sia sulla componente industriale che sull'accisa. Anche l'iva nel frattempo è aumentata sensibilmente. Come noto, l'accisa è composta spesso da cosiddette imposte di scopo, vale a dire una specie di tassa per finanziare emergenze ambientali, missioni militari e quant'altro, ma il bello è che rimangono anche quando quegli eventi sono un lontano ricordo. Ecco dunque che ancora oggi per ogni litro noi paghiamo 4 centesimi per finanziare l'emergenza immigrati dalla Libia del 2011, poi, andando a ritroso nel tempo, poco meno di un centesimo per il finanziamento alla Cultura del

2011, 2 centesimi per il rinnovo del contratto degli autoferrotranviari del 2004, 1,1 centesimi per la missione in Bosnia del 1996, ben 10,6 centesimi per la missione in Libano del 1983. E poi 3,9 centesimi per il terremoto dell'Irpinia del 1980, 5,1 centesimi per il terremoto del Friuli del 1976, mezzo centesimo per il terremoto del Belice del 1968, mezzo centesimo per l'alluvione di Firenze del 1966, mezzo centesimo per il disastro del Vajont del 1963, e addirittura 0,7 centesimi per la crisi di Suez del 1956. Infine l'accisa più nota e incredibile, anche se poco remunerativa: 0,1 centesimi per la guerra di Abissinia nel 1935. Impietoso il confronto con gli altri paesi europei, in gran parte ben più convenienti rispetto all'Italia. Il paese più caro è l'Olanda, seguito dalla Norvegia. Quindi proprio l'Italia assieme alla Danimarca. Dunque tre paesi nei quali il costo della vita è sensibilmente più alto. Distanziati gli altri paesi, sino alla Russia dove un litro di benzina costa poco più di 40 centesimi di euro.


Cronaca

Sabato 16 Gennaio 2016

La donna e quel diritto di dire no «L’omicidio di Cremona e i fatti di Colonia sono sintomi dello stesso problema» E’

Intervista a Monica Pedroni, presidente di Aida Cremona. «L’immagine della donna oggetto non ha a che fare con la religione»

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I VERTICI ASST INCONTRANO GLI AMMINISTRATORI

di Federico Pani

la notte tra lunedì e martedì scorso. Nadia Guessons, marocchina di 45 anni, litiga con il marito. È l’ennesimo litigio. Lei ha intenzione di lasciarlo e lui non ne vuole sapere. La vicenda tra i due coniugi, residenti in via dell’Annona, finisce in tragedia: lui la strangola. Germania. La notte di Capodanno, di fronte all’Hauptbahnhof Köln, la stazione centrale di Colonia, si raduna una folla di almeno duecento uomini. Si tratta, per la maggior parte, di migranti: siriani, nordafricani, ma forse anche qualche europeo. Molti sono ubriachi. In preda al delirio, un nutrito gruppo di loro molesta, palpeggia e deruba almeno un centinaio di donne. I due eventi, geograficamente distanti tra loro, sono più vicini di quanto già non sembri: «Sono entrambi sintomi di un medesimo problema sociale e culturale», dice Monica Pedroni, presidente di Aida Cremona, associazione contro la violenza sulle donne. Dott.ssa Pedroni, in che senso è possibile accostare l’omicidio di Nadia Guessons con i fatti della notte di Capodanno a Colonia? È chiaro che si tratta di due situazioni lontane fra loro, ma è possibile ricostruire un filo che le lega. Da una parte, abbiamo una situazione vista purtroppo molte volte: una donna vittima della violenza di un marito possessivo, la quale già aveva denunciato la propria situazione. Dunque, in questo caso, non si può parlare di un semplice raptus: ad agire è stata quella visione distorta e perversa che vede nella donna un semplice oggetto di possesso. Che la donna fosse straniera, però, è un fatto casuale: i tre quarti degli episodi di violenza nel nostro paese, infatti, riguardano donne italiane. A Colonia è andata nello stesso modo. Certo là l’interpretazione a sfondo religiosa è plausibile, ma non mi sento di esprimere giudizi. Io vedo entrambi i fatti come casi particolari di un fenomeno universale, che riguarda l’Europa come l’America, l’Africa come il Medio Oriente. Sono punti di vista diversi, certo, alcuni dei quali esasperati: tutti quanti, però, affondano le loro radici nella

Il condominio in via dell'Annona dove è avvenuto l’omicidio

stessa crudele immagine della donna come oggetto. In che modo si può efficacemente lottare contro fenomeni di questo tipo? La strada da fare è ancora lunga. Il nostro centro ha tra i suoi obiettivi più concreti e importanti quello di intervenire nelle scuole. Deve essere chiaro ai ragazzi: la donna ha il diritto di autodeterminarsi, il diritto di poter dire di no. Questa è una lezione innanzitutto di educazione civica e di civiltà: noi insegniamo a vivere in una società più civile. All’attività nelle scuole affianchiamo, perciò, quella di consultorio e di promozione di eventi pubblici. Inoltre, abbiamo in programma la costruzione di un alloggio protetto, un rifugio per donne che versano in condizioni di estrema difficoltà: un posto sicuro dove poter ricominciare a vivere. Come spiega il fatto che molte denunce, in questi casi, arrivino solo dopo molti anni di maltrattamento? Denunciare un maltrattamento è una cosa difficile. Per prima cosa ci si mettono in mezzo i tempi lunghi della giustizia. E poi bisogna mettersi nei panni delle vittime: si tratta spesso di persone annientate, che in certi casi sono costrette

a denunciare il padre dei propri figli. Bisogna essere pronti a una nuova vita. La presa di coscienza, poi, non è un meccanismo così immediato, soprattutto se la violenza si consuma all’interno delle mura domestiche. Da questo punto di vista, il nostro centro favorisce una maggior presa di coscienza da parte delle vittime. Lo scopo è quello di costruire dei percorsi di vita nuovi e alternativi. Come si caratterizza la violenza sulle donne ai nostri giorni? I dati parlano chiaro: l’ottanta per cento delle donne vittime di violenza subisce i maltrattamenti da parte del proprio partner o ex partner. Dunque si tratta di violenza all’interno delle mura domestiche. Nel nostro paese, come accennavo, il settanta per cento di queste sono donne italiane maltrattate da maschi italiani. Ma il dato più spaventoso è un altro: se nel 2014, in Italia, 14mila donne si sono rivolte ai centri come il nostro per segnalare casi di violenza, nel complesso una donna su tre ha dichiarato di avere subito maltrattamenti o essere state vittime di violenza almeno una volta nella vita. Dopo i fatti di Capodanno, il sindaco di Colonia ha invitato le donne a

stare alla larga il più possibile da gruppi di uomini sospetti e di non mostrarsi in atteggiamenti o abiti provocanti. È d’accordo nel ritenere fuori luogo le dichiarazioni del sindaco? Il comportamento o l’abbigliamento di certe donne, con il fenomeno della violenza naturalmente non c’entra. Il decoro è senz’altro apprezzabile, ma non è il punto della questione: le donne devono essere libere. Come recita un nostro slogan, «libere di»: libere di poter dire di no, come di poter indossare una minigonna per strada. I fatti accaduti di recente sono terribili, ma non devono distogliere dal problema principale. La violenza sulle donne è un fenomeno trasversale, che riguarda tutti i ceti, dove la religione c’entra poco. Ognuno di noi, stando alle statistiche, ha incontrato almeno una donna vittima di violenze domestiche. Il nostro impegno consiste nel mostrare che esiste un modo per prevenire, intervenire e accompagnare ogni donna vittima di violenza verso un futuro migliore. L’ambito della nostra azione è allo stesso tempo sociale, civile e culturale: si tratta di abbattere quell’immagine odiosa che riduce la donna a oggetto del possesso di un uomo.

«Vogliamo lavorare intensamente e in modo continuativo e strutturato con la nuova Azienda Socio Sanitaria Territoriale». Ha esordito così il sindaco del Comune di Cremona Gianluca Galimberti nell’incontro fortemente voluto dall’Amministrazione comunale con i nuovi vertici dell’Asst di Cremona, avvenuto nel pomeriggio di martedì 12 gennaio nella Sala Giunta di palazzo comunale. Al tavolo, a fianco del sindaco, la Vicesindaco Maura Ruggeri e l’Assessore al Welfare di Comunità Mauro Platè che ha la delega ai rapporti proprio con l’Asst, con l’Azienda Speciale Consortile del Distretto Sociale Cremonese e con l’Agenzia di Tutela della Salute Val Padana. Per la nuova Asst di Cremona, erano presenti Camillo Rossi (Direttore generale), Alessandra Bruschi (Direttore amministrativo), Salvatore Mannino (Direttore sanitario) e Paola Mosa (Direttore Socio-sanitario). «La riforma sanitaria - ha continuato il sindaco - è una grande sfida da affrontare insieme nella consapevolezza che occorre gestirla come sistema». «Con la costituzione dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Cremona – ha spiegato Camillo Rossi - si aprono nuovi orizzonti per la sanità. Aspetto peculiare sarà l’integrazione sempre maggiore fra ospedale e territorio. Tradotto in pratica significa garantire ai cittadini la cura migliore in base al loro reale bisogno di salute da gestire quando e dove serve, in ospedale o al domicilio. La sfida che ci attende non è immune da difficoltà, a partire da un profondo cambiamento culturale in tema di modelli assistenziali. Il nostro mandato ha validità triennale, un tempo breve che richiede da subito un approccio pragmatico e uno sguardo, scevro da pregiudizi, verso l’innovazione».


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Cronaca

Sabato 16 Gennaio 2016

CREMONA, INCONTRO FRA I 4 SINDACI DELLA LOMBARDIA ORIENTALE

Sicurezza, bandi europei, innovazione della Pubblica Amministrazione e smog. Sono questi i temi su cui i sindaci di Cremona Gianluca Galimberti, di Bergamo Giorgio Gori, di Brescia Emilio Del Bono, di Mantova Mattia Palazzi, riuniti martedì 12 gennaio a Cremona per l’incontro mensile dei sindaci della Lombardia Orientale, hanno deciso di avviare gruppi di lavoro tecnico-politici sovraterritoriali. Uno strumento importante che vedrà coinvolti politici e tecnici dei quattro Comuni per uno scambio di buone pratiche e un confronto su criticità e prospettive e per la costruzione di sinergie e progettualità comuni. Sul tavolo dei quattro sindaci, anche, infrastrutture ferroviarie, promozione turistica e federalismo fiscale, tematiche care alle città della Lombardia orientale e sulle quali i sindaci hanno definito le prossime mosse da intraprendere. La riunione a Cremona è stata anche occasione per mostrare ai sindaci di Bergamo, Brescia e Mantova l’attività dei laboratori di ricerca del Politecnico e dell’Università di Pavia al Museo del Violino e il Museo Archeologico, dove fino al 6 marzo - in sinergia con il Museo del Violino - è allestita la mostra ‘1937. La Vittoria alata e le Celebrazioni stradivariane’. Già in agenda il prossimo incontro: si terrà a inizio febbraio nella città di Mantova.

Divieto di sosta, multe a casa? Non da noi Il Comandante della Polizia Municipale Sforza: «Positivo il bilancio di Targha 193, ma il rapporto coi cittadini deve essere diretto»

H

di Vanni Raineri

a fatto discutere negli ultimi giorni il parere positivo, dato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in merito all'utilizzo dello Street control, vale a dire il meccanismo che, posizionato sul tettuccio delle autovetture dei vigili urbani, è in grado non solo di rilevare assicurazioni non pagate e revisioni non fatte, ma anche di sanzionare le soste vietate inviando poi a casa del multato la sanzione. Su quest'ultimo aspetto si è registrata la ribellione di parecchi autisti, secondo i quali non sarebbe corretto, in base al codice della strada, inviare verbali in differita in caso di sosta vietata (resta inteso che in presenza del multato la sanzione va comminata sul posto). Ora è giunto il via libera del Ministero, ma va detto che non sono moltissime le città italiane che dispongono di un simile dispositivo. Tra queste c'è Milano, ma non c'è Cremona, che per ora si limita a Targha 193, l'apparecchio che rileva le inadempienze del proprietario di auto. E nemmeno Cremona ne sente la mancanza, stando alle dichiarazioni di Pierluigi Sforza, comandante della Polizia Municipale di Cremona: «No, non abbiamo in dotazione lo Street control e nemmeno abbiamo intenzione di acquistarlo». Come mai? «Perché pensiamo di continuare a gestire le cose come fatto finora, attraverso un buon controllo del territorio e mantenendo un rapporto di-

Ci mettiamo la faccia, anche se è impopolare retto coi cittadini. Magari anche conflittuale, ma ci mettiamo la faccia. Un'attività che ha valenza educativa non la affidiamo a una macchina. Al contrario sentiamo la necessità di avere a disposizione uno strumento per individuare le assicurazioni scadute e le revisioni non fatte, ed è una parte dello street control. Resta escluso il fenomeno della sosta, che riteniamo di poter gestire con la nostra presenza e interazione col cittadino». Nonostante vi dobbiate sorbire qualche protesta, come è ovvio. «Essere presenti significa anche questo. Non sempre il cittadino comprende che la

sosta vietata calpesta i diritti di invalidi, di chi deve scaricare materiale e altri soggetti». Forse il fenomeno è meno forte a Cremona che altrove. «Non credo, senza la nostra presenza la situazione degenererebbe. Siamo convinti dell'importanza dell'azione di presenza e di contrasto che svolgiamo, oneroso per l'impopolarità. Il codice della strada prevede varie figure preposte ai controlli della sosta, ma di fatto lo facciamo solo noi. Costa impopolarità, ma senza il nostro intervento si perderebbero vivibilità e rispetto».

I dati comunicati dicono che Targha 193 ha ottenuto grandi risultati nello scovare chi non rispetta le regole (si stima che le auto non assicurate che circolano in Italia siano 4 milioni). «Si è dimostrato un sistema molto efficace. Si tratta di una forma di prevenzione e tutela importante per i cittadini. Si pensi ad un incidente fatto con un non assicurato e magari insolvente. Anche la mancata revisione è un rischio per tutti: è importante verificare lo stato dei peneumatici, il sistema di frenata se non la circolazione di auto inquinanti. Sono tutti aspetti di sicurezza fondamentali».

La Giunta approva il progetto che modifica la viabilità di via del Giordano e via Cadore Approvato dalla Giunta il progetto preliminare sulla riorganizzazione viabilistica di via del Giordano e via Cadore. La riqualificazione di via del Giordano rappresenta una priorità di mandato e l'Amministrazione comunale conferma così la volontà di proporre soluzioni adeguate per la riduzione della congestione del traffico in questo importante comparto della città, rinunciando al progetto di realizzazione della strada sud. Il progetto preliminare è frutto di 10 mesi di intenso lavoro svolto dagli uffici comunali. Nelle scorse settimane l'assessore Alessia Manfredini, affiancata

dai tecnici del Settore Mobilità, ha avuto un incontro informale con la presidente del Comitato di quartiere 9 (Zona Sud – via Giordano – via Cadore) per presentare una prima proposta. Vi sarà, successivamente, un passaggio con il Comitato di quartiere, mentre proseguirà l'approfondimento dei dati relativi alla sosta e ai rilievi puntuali della sezione stradale. Il progetto prevede la realizzazione di un percorso ciclabile per l'intero sviluppo della strada, la riorganizzazione della sosta in carreggiata, la riorganizzazione funzionale e/o geometrica degli incroci con nuovi

sensi di marcia, interventi per rendere più fluido e decongestionare il traffico. Per avere una visione d'insieme, si è ritenuto indispensabile allargare l'ambito di intervento oltre la direttrice di via del Giordano coinvolgendo anche via Cadore per l'intero suo sviluppo. L'area presa in esame, anche dal punto di vista della gestione dei flussi veicolari, è pari a circa 320.000 mq. Il complesso delle vie del Giordano – del Sale e via Cadore è assimilabile ad un altro corridoio a nord della città, via Dante - viale Trento Trieste.


Cronaca

Sabato 16 Gennaio 2016

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Pensioni, e l’età continua ad allungarsi

Intervista a Paolo Zani, esperto in materia di previdenza. «L’innalzamento è ineluttabile. Le baby pensioni? Colpa della grave crisi post guerra»

Cosa va e cosa non va nella Legge di Stabilità: «Bene l’opzione donna e la proroga degli esodati, male la mancata promessa di flessibilità»

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di Vanni Raineri

aolo Zani è riconosciuto tra i massimi esperti in fatto di previdenza. Ex sindacalista della Cisl, oggi è presidente del Museo del Bijou di Casalmaggiore, ma ha una presenza fissa su Telenova e Italia7 Gold (quella trasmissione fu premiata un anno fa con l'Ambrogino d'oro), e sporadica su RaiTre. Ovviamente sempre per parlare di previdenza. Inoltre, cura il blog tuttoprevidenza.it. Chi meglio di lui per parlare delle ultime novità che riguardano le pensioni, anche alla luce delle tante disposizioni in materia della legge di stabilità? Partiamo dal nuovo slittamento che fa arrabbiare tutti i lavoratori: dal 1° gennaio servono 4 mesi in più, ma i mesi sono 22 per le donne dipendenti e 16 per le autonome. Da tecnico dico che è un fatto ineluttabile. Il sistema sta in equilibrio grazie al rapporto tra contributi versati e pensioni percepite, ma quando il sis t e m a f u c re a t o l'aspettativa di vita era di 55 anni, oggi supera gli 80. Per questo fino al 1990 l'età per la pensione da dipendenti era di 55 anni per le donne e 60 per gli uomini. Bisogna dire che è sempre la riforma Fornero che trascina i suoi effetti. L'errore sta là, si prevedono scatti in avanti pesanti. E' vero che i governi succeduti avrebbero potuto cambiare le cose, ma era difficile sperarlo. Oggi però paghiamo le baby pensioni del passato. Ricordo un suo intervento in occasione di un dibattito col senatore Pd Mucchetti, quando sembrò difendere quella scelta. Mi spiego. Finita la guerra, nel '45 l'Italia era nel baratro, e la pubblica amministrazione assunse tantissima gente. Negli anni Sessanta, a situazione stabilizzata, c'era un surplus di dipendenti. L'escamotage trovato per ovviare al problema fu il pensionamento con soli 15 anni di lavoro. Quello fu il vero motivo,

non di ordine elettorale. Tanto è vero che negli anni Settanta fu approvata la legge che riconosceva agli ex combattenti 7 anni di contributi, ma solo se pubblici dipendenti. Un'altra ingiustizia. Un'ingiustizia, certo, Si figuri che nel '79, io che sono del 1951, vidi alcune mie coetanee andare in pensione. Il sindacato su tutto questo ha precise responsabilità. Le ha sul discorso dei prepensionamenti e ammortizzatori sociali. Quando ad esempio la Fiat sbagliava un modello di auto, Agnelli faceva ricadere la scelta sbagliata sula collettività (casse integrazioni, prepensionamenti eccetera). Oggi la Finanziaria prevede la proroga dei prepensionamenti dei poligrafici, che quindi vanno in pensione con le regole pre-Fornero. E' vero che i sindacati hanno responsabilità perché non sono scelte condivise, ma con la grave crisi dell'editoria, quali alternative c'erano? Il solito vero errore è che si mettono in carico nel sistema previdenziale partite che sono assistenza pura. Ma assistenza e previdenza sono cose diverse: se si carica sulla previdenza anche la parte sociale si crea squilibrio. Lo si diceva già nel '68 ma non è mai stato corretto. Vediamo la legge di stabilità. Partiamo dalle cose positive. L'opzione donna, che consente di andare in pensione a 57 anni con 37 di contributi. Fu introdotta nel 2004 da Maroni, ma allora non era molto appetibile, perché presuppone, per esercitarla, un taglio del 20-25% dell'importo. Ma allora si andava in pensione a 60 anni, oggi a 67, quindi torna appetibile. Era sperimentale fino al 31 dicembre 2015, ma è stata confermata. Altre buone notizie? La proroga degli esodati, cui sono stati aggiunti altri 26.300 aventi diritto. Inoltre la possibilità per il lavoratore che ha ancora 3 anni di lavoro di optare per il part time mantenendo invariata la contribuzione. Ma qui non so che

Alla previdenza è stata posta in carico la parte sociale: da qui lo squilibrio

Paolo Zani

effetto si potrà avere, perché si passa attraverso l'accordo col datore di lavoro. Si sarebbe dovuto collegare il part time con l'assunzione di un giovane. Questo provvedimento mi pare applicabile soprattutto per le grosse aziende. E poi? C'è il provvedimento, più psicologico che reale, che ha rinviato il recupero sull'importo da tagliare rispetto alle pensioni del 2015. La Legge di Stabilità stabilisce che quest'anno non si procede al recupero della somma. Certo l'importo delle pensioni è diminuito. Vediamo un altro vantaggio. La legge Fornero aveva previsto che chi andava in pensione prima dei 62 anni subisse penalizzazioni, ed erano pesanti. Alla fine hanno tolto per tutti la disposizione. Un giudizio negativo, che però è pesante. Il governo non ha mantenuto la promessa di prevedere flessibilità in uscita, che potrebbe risolvere tanti problemi. Inoltre… La polemica delle pensioni accreditate il 5 gennaio invece del 1°. Fino a giugno 2015 le pensioni venivano pagate in due tranche, l'1 e il 15 del mese. Per razionalizzare le cose si è stabilito di procedere ai pagamenti l'1 per tutti. E' accaduto però che l'1

gennaio 2016 non era “bancabile” perché festa, poi il sabato, la domenica e si è arrivati al 5. La soluzione era dare valuta il giorno 1. L'Inps non ci guadagna, ci guadagna il bilancio dello Stato, e non è una somma da poco. Torniamo alla flessibilità, uno dei pilastri della proposta del presidente Inps Boeri. Ma non c'era solo quello. Consideriamo che sotto i 700 euro ci sono solo le pensioni degli autonomi, perché non hanno versato attraverso l'evasione, cioè non hanno contribuito alla fiscalità generale. Invece si prevede l'esenzione del ticket e l'assistenza sanitaria. E' sbagliato porre il problema dell'importo. Boeri mette tra le superpensioni quelle di 3500 euro, ma sono lordi, e corrispondono a 2300 euro circa. Non si paga nemmeno la retta del Busi (nota casa di riposo casalese, ndr). Chi ha pensioni alte i contributi se li è pagati, ed aveva già decurtazioni altissime. Piuttosto introduciamo una forma di solidarietà. E' comunque una strada difficile, percentualmente è molto basso il numero di pensioni alte, non significativo dal punto di vista economico. Quel che si dice dei vitalizi, però abbassarli sarebbe almeno un segnale. Anche il vitalizio è una questione morale. E' vero che pure questo intervento inciderebbe

Chi riceve una pensione alta ha pagato contributi più elevati

pochissimo: i pensionati sono 21 milioni. Cosa ne pensa della difesa costante di quelli che vengono chiamati “diritti acquisiti”? Il concetto è che un diritto lo hai acquisito nel momento in cui lo eserciti. Le situazioni cambiano, quando ho un diritto devo avere la ragionevole certezza di poterlo esercitare. Tornando a Boeri, lo stimo molto ma non si è ancora reso conto che presiede l'Inps. Non è il sistema che penalizza i giovani, è che iniziano a lavorare tardi. Sulla tv si parla spesso di pensioni, ma sembra che si cerchi soprattutto di cavalcare la protesta popolare. La tv fa molta confusione, si cerca sempre di dare una lettura politica. Ne ho avuto personale esperienza. Il caso della busta arancione. Ma l'Inps non doveva recapitare ai lavoratori il calcolo della pensione futura? In realtà è dalla fine degli anni Ottanta che doveva essere inviata per legge, e con valore certificativo. Oggi il problema secondo me è che se inviano la comunicazione a un giovane dicendogli che, con i parametri attuali, percepirebbe una pensione di 600 euro, questo si arrabbia non poco. Certo questo è un diritto sacrosanto, a prescindere dalla possibilità di usare internet. Cococo e cocopro, si era

detto che col Jobs Act a fine anno sarebbero scomparsi, ma poi si sono fatte largo un sacco di eccezioni. Fatta la legge, creato l'inganno. Mentre un tempo risultava vantaggioso per il datore di lavoro, oggi deve pagare il 27%. Il problema è che se non hai un'economia forte che possa rilanciare il lavoro non vai da nessuna parte. Il vero capitale che ha l'azienda rimane quello umano, ma le collaborazioni vanno e vengono. Mi spiega perché a volte la ricongiunzione tra diversi istituti di previdenza è così oneroso? Premetto che la legge è del 2010, prima il trasferimento della contribuzione all'Inps era gratuito. Per chi ha iniziato a lavorare dopo il '96 comunque il problema non si pone. Per gli altri, in certi casi è un vero salasso. Se ad esempio ho iniziato a lavorare a 20 anni e ho versato per 20 anni all'Inpdap e 20 all'Inps, e oggi ho 60 anni, unendoli potrei andare a pensione a 62 anni cumulando (a caro prezzo), in caso contrario dovrei attendere i 67 anni con due pensioni, e non è certo detto che la somma delle due sia uguale a quella che avrei percepito 5 anni prima. Questo è l'aspetto tecnico, quello politico è un'altra cosa. Va anche verificato che passando dal sistema contributivo a quello retributivo le cose cambiano parecchio.

Cococo e cocopro, fatta la legge creato l’inganno. Quel che conta è il lavoro

Funzioni associate: la Provincia di Cremona si allea con Bergamo, Brescia e Mantova «Una firma importante quella di oggi, che rappresenta una svolta nel panorama di riforma della Pubblica Amministrazione, dove le Province, con metà personale e fondi ancor più tagliati, si sono organizzate e messe insieme per efficientare sempre più la spesa pubblica e garantire servizi alle comunità locali». Così ha commentato il presidente della provincia Carlo Vezzini durante la firma a Iseo dell’intesa per lo sviluppo di forme di collaborazione stabile per l’esercizio delle funzioni di area vasta con i colleghi Matteo Rossi della provincia di Bergamo, Pier Luigi Mottinelli (Brescia) e Alessandro Pastacci (Mantova). Presente il consigliere provinciale Gianluca Savoldi. Ha concluso Vezzini: «Abbiamo voluto fortificare i rapporti tra le quattro province, in attesa della veste giuridica che avranno le Aree Vaste e delle decisioni della Regione Lombardia per la definizione dei relativi confini, ruoli, risorse ed attività. Le quattro province metteranno insieme, quindi, alcune professionalità, servizi amministrativi e progetti in modo integrato, al fine di avviare l’esercizio, in forma collaborativa e stabile, delle funzioni di area vasta, da declinarsi poi in successi atti formali. Infatti, l’accordo riguarda in prima istanza l’avvio dell’esercizio in forma sovraprovinciale».

La firma apposta ieri a Iseo dai presidenti delle quattro province lombarde

A tal fine, infatti, viene istituita un’apposita Cabina di Regia in cui sono rappresentate le Province firmatarie dell’Accordo, al fine di attuare nei tempi e nelle modalità da concordare, i servizi associati in forma unitaria rivolti ai cittadini ed alle imprese per il raggiungimento di maggiori efficienza ed efficacia gestionali volte alla valorizzazione delle autonomie funzionali. La Cabina di Regia si avvale, per gli aspetti tecnici e di carattere gestionale, di apposito Tavolo Tecnico composto da dirigenti e funzionari appositamente individuati da ciascuna Provincia. Co-

me si evince dall’intesa siglata, nelle premesse, le Province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, riconoscono elementi di omogeneità dei rispettivi territori, intesi come Ambiti Geografici, di riconosciuta identità geografica. Essi si qualificano anche quali elementi di sintesi delle relazioni intercorrenti tra la natura fisica del paesaggio e le attività antropiche (fisiche, relazionali, identitarie), prodromici all’individuazione di partizioni territoriali utili per l’attuazione di politiche integrate di Governo del Territorio (ambiente/paesaggio/insediamenti).

Le novità legislative richiamate giustificano l’opportunità di individuare forme collaborative di esercizio delle funzioni di area vasta, nell’interesse dei rispettivi territori, cittadini, comunità ed imprese, garantendo, con la gestione in forma unitaria delle stesse, una maggior efficacia d’intervento, nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà richiamato anche dalla legge n. 56/2014. Nello spirito della legge 56/2014 che configura le Province Enti di Area Vasta come “Casa dei Comuni”, l’Accordo riguarda in prima istanza l’avvio dell’esercizio in forma sovraprovincia-

le dei servizi in una lunga serie di ambiti di intervento. Nello spirito di collaborazione fra enti di area vasta, anche alla luce delle perdite di personale che gli enti stessi potrebbero aver subito in settori strategici a seguito dell'attuazione dei piani di riassetto, potrebbe essere avviato l’esercizio in forma sovraprovinciale di specifici servizi e di funzioni provinciali proprie e dirette. Al riguardo si rinvia ad altro documento di dettaglio, da definire successivamente ove potrà essere prevista la costituzione di apposito Tavolo Tecnico di lavoro interprovinciale, composto da dirigenti e funzionari dei vari enti e coordinato dai vari presidenti, al fine di individuare i servizi e le funzioni da esercitare in forma associata e sinergica. Rimane inteso che i contenuti della intesa raggiunta potranno essere estesi alle funzioni confermate alle Province da Regione Lombardia ai sensi e per gli effetti della L.R. 19/2015. Le Province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, riconoscono nell’insieme dei loro territori e comunità l’ambito territoriale ottimale per l’esercizio in forma unitaria delle funzioni, ai fini del raggiungimento di maggiori efficienza ed efficacia gestionali, per la valorizzazione delle autonomie funzionali ed il potenziamento dei servizi rivolti a cittadini ed imprese.


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Rubrica

Sabato 16 Gennaio 2016

Seconda puntata Enrico Scaglioni interviene su Paolo Pantaleo «Posso assicurare da documenti che Pantaleo fu pastore della Chiesa Metodista di Cremona». Così racconta Enrico Scaglioni, membro della Comunità Metodista di Cremona, e del Consiglio di Chiesa come consigliere liberamente eletto dall’assemblea della comunità. Racconta di es-

sere “del 1941”, e di avere «una conoscenza diretta della vicenda del Pastore Paolo Pantaleo, da lei rievocata sull’ultimo numero del Piccolo». «Si, Pantaleo fu nostro pastore, ho perfino le date di entrata e uscita del suo ministero pastorale: il giorno in cui lui è stato insediato pastore era il 18-07-1909 ed è stato pastore fino al 2002-1916. Questo risulta dalla Bibbia posta sul

pulpito dove sono indicati i nomi di tutti i pastori che hanno guidato la comunità evangelica dal 1861 ad oggi. Pantaleo era un fedelissimo di Roberto Farinacci, al punto da essere correttore dei suoi articoli e vicedirettore del suo quotidiano Il Regime Fascista. Pubblicò perfino una storia del fascismo cremonese. Pantaleo s'inserisce nella storia della comunità».

Lo spirito tradito del Risorgimento I protestanti e l’orrore della prima guerra mondiale . 2ª puntata

C

di Paolo A. Dossena

ontinua Enrico Scaglioni: «Nel 1914-15 a Cremona c’era questo entusiasmo interventista. Per esempio il mio bisnonno nasce nel 1850, e a 16 anni scappa di casa per andare a combattere con Garibaldi nella guerra del 1866. E quando scoppia la prima guerra mondiale, tra i figli del mio bisnonno il più giovane – Giuseppe dette Pino, e che era del ’98 o del ’99 – parte volontario per andare a combattere per l’Italia col benestare del papà. La Prima Guerra Mondiale era sentita come la conclusione del Risorgimento. Ma le guerre sono pochi che le vogliono e molti che le fanno. Secondo me tutte le guerre hanno dietro una motivazione economica, ma ci vuole una giustificazione morale per poterle scatenare. Così i valdesi hanno risposto alla richiesta di perdono del 22 giugno 2015 di Papa Francesco, il quale, in un secolo che si apre all’insegna delle guerre di religione, ha lanciato un messaggio di tolleranza immediatamente recepito dai protestanti. In realtà l’Austria era pronta a concederci tutto pur di evitare il conflitto. Tutto tranne Trieste (cui sarebbe stata tuttavia concessa piena autonomia amministrativa), fondamentale porto sull’Adriatico dell’impero austro-ungarico. Quando Pantaleo va via, uno di quelli che lo sostituiscono è Dante Argentieri, un deputato socialista di Castelvetro, che in seguito a una crisi religiosa si fa pastore. Un po’ come è successo al pastore Niemöller, testimone della Chiesa evangelica confessante di Germania. Niemöller era un ex sommergibilista tedesco della prima guerra mondiale, che davanti all’orrore della guerra ebbe una conversione religiosa. Durante il nazismo Niemöller si fece cinque anni a Dachau. Argentieri è pastore a Cremona fino al 1940. Dopo quella data va in Svizzera, a Zurigo, dove morirà. Dal registro dei culti risulta che il 17/10/1943 il pastore protestante Paolo Pantaleo presiedette il suo ultimo culto nella Chiesa di Cremona. E’ morto poco dopo. Il suo funerale fu celebrato dal pastore Emanuele Bufano, il quale diceva che Pantaleo era persona coltissima. Sono certo che Pantaleo non si sia mai sporcato le mani anche durante il suo periodo con Farinacci. Lo diceva anche il mio papà che lo chiamava “Il professor Pantaleo”. Non ho mai sentito parlare male di Pantaleo, nemmeno dai comunisti più ortodossi.

Enrico Scaglioni: «Pantaleo era rispettato da tutti: fu sostituito da Argentieri, deputato che si fece pastore»

Sopra a sinistra lo storico e pastore protestante Giorgio Bouchard durante una visita, il 20 dicembre scorso, alla comunità metodista cremonese; a destra la signora Bouchard (moglie di Giorgio Bouchard) siede tra i fedeli della comunità cremonese (Cortesia della Chiesa Metodista di Cremona). In alto sopra al titolo Enrico Scaglioni mentre legge una raccolta di articoli di Piero Gobetti, nel cui pensiero si identifica. Sotto a sinistra Dietrich Bonhoeffer nel 1939 e a destra Martin Niemöller

Era rispettato da tutti. La moglie di Pantaleo, Dirce, mi ha visto nascere, perché Pantaleo abitava con Dirce e il figlio Angelino o Nino, in Via Dante numero 34, oggi numero 116. Loro abitavano al terzo piano scala a sinistra, e noi al secondo della stessa scala dove io sono nato. La casa è tutt’ora esistente e fa angolo con Via Platani. Dal registro dei battesimi della Chiesa metodista risultano da lui battezzati 17 bambini e celebrati due matrimoni. Tornando al 1914-1915, anche Pantaleo era stato interventista. Ecco cosa dice il pastore Antonio Adamo, cosa che spiega (ma non giustifica) l’atteggiamento di Pantaleo: “Fra gli interventisti della diaspora fu molto diffuso l’interventismo democratico di matrice garibaldina. Il ricordo del Risorgimento era ancora molto vivo, tanti avevano in famiglia un parente: padre, zio o nonno, che aveva combattuto con Garibaldi o che aveva avuto modo di vivere l’esperienza risorgimentale; quindi furono molto sensibili alla propaganda interventista democratica. Molti evangelici democratici furono animati dallo stesso spirito che aveva guidato i loro padri…Non ci si rendeva conto che sui campi di battaglia d’Europa agonizzava un’epoca, tutta una visione del mondo e dei rapporti tra gli uomini. Agonizzava anche la teologia liberale,

l’ottimismo antropologico, il positivismo culturale e la fiducia nella storia dell’uomo come progresso…”. Questi brani sono tratti da “L’atteggiamento della Chiesa Valdese nei confronti della guerra di Libia e della I guerra mondiale” (Estratto dal Bollettino della Società di Studi Valdesi n. 147 – giugno 1980). Ma gente come Bissolati e Salvemini non si rendeva conto? Ma non capivano

cos’è la guerra? Anche molti protestanti sono caduti nella trappola. Cito un altro brano da Adamo: “Il richiamo al compimento del proprio dovere divenne, per tutta la durata del conflitto, nella stampa valdese un motivo ricorrente… Ma Giuseppe Banchetti non era affatto disposto ad unirsi al coro interventista e patriottico. Unico esempio di pastore valdese pacifista di ispirazione cristiana e socialista, Banchetti espresse il suo

dissenso verso il conformista entusiasmo per la guerra giusta e l’incitamento alla lealtà patriottica, e scrisse, nell’agosto del 1915, un articolo su come si sarebbero dovuti comportare i cristiani nel tragico evento della guerra”. Questo dice Adamo, ed oggi noi protestanti la pensiamo tutti così: l’interventismo fu un grave errore. Si può aggiungere che le stesse cose sono avvenute in Germania; cito da “Prigionieri della speranza” del pastore Giorgio Bouchard (Trauben editore, 2007): “Nell’agosto 1914 Harnack”, che fu un grande teologo protestante, fautore della teologia liberale, “collaborò alla stesura dell’appello di guerra di Guglielmo II, firmato da lui e da quasi tutti i grandi intellettuali tedeschi (scrittori, sociologi, scienziati e teologi: fu per questo attaccato dal giovane Karl Barth”.) Barth era il grande teologo protestante svizzero del rinnovamento biblico con Dietrich Bonhoeffer, il pastore luterano e teologo tedesco anti-nazista, impiccato nel campo di concentramento di Flossenbürg all’alba del 9 aprile 1945. A tal proposito consiglio questa lettura: “Bonhoeffer e la Chiesa sotto il nazismo” (editrice Claudiana, Torino, 1965)”. (Fine della seconda puntata, la terza sarà pubblicata sabato 23 gennaio)


I Fatti della Settimana IN PRIMO PIANO lunedì 11 gennaio

Sabato 16 Gennaio 2016

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Tenta di sfondare la porta di casa della ex compagna, condannato a un anno e 4 mesi

Nei guai un marocchino che domenica ha prima tentato un furto al Carrefour di piazza Lodi e poi minacciato il vigilante con un coltello, arrivando infine, nella tarda mattina di lunedì, a tentare di sfondare la porta di casa della sua ex. L’uomo, un 38enne residente sul territorio, si è recato a casa della ragazza, un’ucraina

sabato 9 gennaio furto in casa a vescovato, rubati soldi e gioielli

Colpo di ignoti ladri in un’abitazione di Vescovato: i malviventi, approfittando dell’assenza dei proprietari, hanno agito indisturbati nel tardo pomeriggio di sabato 9 gennaio. Quando i proprietari sono rientrati, hanno trovato la camera da letto a soqquadro. Spariti gioielli e soldi contanti, per un bottino complessivo di 4mila euro. I ladri hanno anche tentato di forzare la cassaforte, ma poi hanno rinunciato e sono fuggiti. Sul furto indagano i carabinieri di Vescovato.

sabato 9 gennaio tentata truffa del falso incidente, vittima anziana

«Suo figlio ha avuto un incidente, ci dovrebbe consegnare 2.000 euro per sistemare le cose senza far intervenire l’assicurazione». Con queste parole si è consumato l’ennesimo tentativo di truffa ad una persona anziana. Stavolta, però, la donna ha avuto la presenza di spirito di non cadere nel tranello. La donna ha anche provato a chiamare il figlio al telefono per avere conferma, ma senza ricevere risposta. Non ha però perso la calma e si è rivolta all’altro figlio, il quale ha capito subito che si trattava di una truffa. La donna ha poi sporto denuncia presso i carabinieri di Cremona.

domenica 10 gennaio frana in alta valcamonica, salvi due turisti cremonesi

Brutta avventura per due turisti cremonesi e per otto anziani ultrasettantenni residenti a Sant’Antonio, una minuscola frazione di Corteno Golgi, in Alta Valcamonica, dove una frana ha fatto precipitare fra i 200 e i 300 metri cubi di materiale sull’asfalto e nel sottostante letto del torrente, bloccando di fatto la strada e isolando gli abitanti e i turisti che hanno potuto lasciare il posto solo grazie all’intervento dell’elicottero.

di 29 anni, tentando di entrare con la forza. Erano circa le 13 quando la Volante è stata chiamata a intervenire in via Vittori presso le case popolari in cui la giovane vive insieme al fratello. L’uomo, in preda ad un raptus di gelosia e forse anche annebbiato dall’alcol, ha cercato di sfondare la porta. Quando sono giunti sul

posto, gli agenti lo hanno trovato El Hadj ancora intento a sferrare calci e pugni alla porta, ormai distrutta nella parte bassa. Per non farlo entrare i due fratelli avevano tentato di barricarsi in casa, posizionando un tavolo davanti alla porta, anch’esso distrutto. Gli agenti gli hanno trovato addosso un seghetto. La ragaz-

za, nella sua deposizione, ha raccontato la storia della sua relazione con l’uomo. Una storia di maltrattamenti e vessazioni durata diversi anni. Quando è stato fermato, il 38enne si trovava in forte stato di alterazione e presentava anche delle ferite alla fronte e alle mani che presumibilmente si era procurato da solo tentando

martedì 12 gennaio

Delitto in via dell’Annona: la vittima è Nadia Guessous, 46 anni. La coppia aveva 2 figlie

Strangola la moglie, arrestato marocchino 58enne Lei voleva lasciarlo e lui non voleva accettarlo: così in piena notte l’ha strangolata, mentre si trovava nel suo letto, probabilmente addormentata. La vittima, Nadia Guessous, 46 anni, è morta nella notte tra lunedì e martedì nella sua casa in via dell’Annona. E’ stato proprio il marito, S.C., 58 anni, ad aprire la porta ai carabinieri, che si sono precipitati presso l’abitazione in seguito ad una chiamata giunta in piena notte dal Marocco. La telefonata, da uno dei figli dell’uomo avuti in un’altra relazione, è arrivata alla stazione dell’Arma di Cassano d’Adda. Arrivati al domicilio gli uomini hanno trovato l’uomo e dei biglietti scritti da lui stesso, in cui spiegava le motivazioni del gesto parlando di difficoltà economiche e di un rapporto incrinato con la donna. Presenti anche riferimenti che portano i militari a ritenere che il 58enne – disoccupato, in Italia dal 1994 e con permesso di soggiorno – abbia tentato il

lunedì 11 gennaio Controlli contro furti e droga: Arrestati tre uomini

Diversi interventi contro il fenomeno dei furti e contro lo spaccio di droga, con tre arresti complessivi, sono stati messi a segno dai carabinieri nelle ultime ore, nel corso di controlli mirati. Gli arresti sono stati eseguiti dai militari dell’Arma della Compagnia cremonese e delle stazioni dell’Arma di Soresina e Casalbuttano con il supporto del Nucleo operativo e radiomobile. Poco dopo la mezzanotte a Soresina un pregiudicato originario di

di sfondare la porta. E’ stato quindi accompagnato dagli agenti in ospedale per essere medicato. E dopo essere stato accompagnato in Questura, è stato arrestato. Dopo il processo per direttissima, con rito abbreviato, è stato condannato a un anno e 4 mesi di reclusione che dovrà scontare agli arresti domiciliari.

Roma. Intanto che la pattuglia procedeva ai controlli, la Squadra mobile presso la Casa dell’accoglienza, aveva rintracciato l'aggressore, un richiedente asilo 25enne del Gambia, arrivato a settembre. Il giovane stava legando due biciclette, una delle quali corrispondente alla descrizione del mezzo sottratto. La bici è subito stata restituita al proprietario, che ha anche effettuato il riconoscimento del 25enne fermato dalla polizia, dichiarando di non aver mai avuto contatti con lui prima dell’aggressione. In tribunale, davanti al giudice, l'accusato ha respinto ogni addebito.

mercoledì 13 gennaio si schianta contro un camion parcheggiato suicidio o avesse in mente di farlo. Oltre ai genitori nella famiglia ci sono due figlie (una maggiorenne e una minorenne) che al momento del fatto si trovavano in Marocco in visita a dei parenti. Il delitto secondo quanto accertato fin qui sarebbe stato consumato attorno a mezzanotte e mezza. Nessun segno apparente di colluttazione: la donna – che era in Italia da molti anni, aveva acquisito la cittadinanza italiana e lavorava in

una comunità di Cremona – con tutta probabilità è stata aggredita di sorpresa. Nei prossimi giorni, comunque, si eseguirà l’autopsia. Sulle spalle dell’uomo pendeva già una denuncia, risalente al 2012, per maltrattamenti in famiglia. L’uomo è stato interrogato dal Gip giovedì mattina in ospedale, dove è stato trasportato nei giorni scorsi dal carcere in cui si trovava. Approndimenti a pagina 5

Caltagirone è stato bloccato per tentato furto aggravato: dopo aver rotto il tappo del serbatoio di un autotreno parcheggiato e cercato di asportare del gasolio. Nella giornata di lunedì l’uomo ha patteggiato quattro mesi in tribunale ed è tornato in libertà. Sempre nell’ambito dei controlli, due marocchini sono stati fermato a bordo di una macchina nella zona di San Martino in Beliseto. Nel vano motore i militari hanno trovato un sacchetto trasparente contenente 66,6 grammi di cocaina. Decisa la custodia cautelare in carcere per entrambi.

martedì 12 gennaio ospite della casa dell’accoglienza aggredisce connazionale

E’ finito in manetta con l’accusa di aggressione, un ospite della Casa dell’accoglienza, ai danni di un connazionale: un atto perpetrato per rubargli la bicicletta, secondo quanto riportato dalla vittima, un 33enne trasportato al pronto soccorso per le ferite dovute a calci e pugni. La pattuglia della Squadra volante era stata chiamata attorno alle 15 di martedì in via Pecorari, nei pressi di piazza

Violento incidente, ma senza gravi conseguenze, nel tratto cittadino di via Castelleone. Attorno alle 14 di mercoledì, una Golf diretta verso il centro ha invaso la corsia opposta, uscendo di strada e terminando la sua corsa contro un camion parcheggiato. Illeso il conducente.

giovedì 14 gennaio disordini del 24 gennaio: per i responsabili dei centri sociali chiesti 5 anni

Cinque anni per i quattro giovani esponenti dei centri sociali finiti a processo per i disordini scoppiati il 24 gennaio 2015 durante il corteo organizzato dal centro sociale Dordoni. Il Pm Fabio Saponara ha chiesto circa cinque anni per tutti i coinvolti. Davanti al gup Pierpaolo Beluzzi erano presenti tutti gli imputati, processati con il rito abbreviato. L’accusa è di devastazione e saccheggio e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Il pm Saponara ha sottolineato la preordinazione dei fatti e la gravità di quanto è successo. Nel procedimento il Comune di Cremona si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Cesare Gualazzini che ha chiesto un risarcimento di 200mila euro.


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Territorio

Sabato 16 Gennaio 2016

Smog, necessaria una strategia unica insieme ai Comuni del territorio: best practices e piano condiviso

Per affrontare l’emergenza causata dallo smog in modo coordinato su tutto il territorio, il presidente della Provincia, Carlo Vezzini, ha promosso un incontro con l’assessore all’Ambiente del Comune di Crema, Matteo Piloni insieme al responsabile dell’Ufficio Urbanistica, Paolo Vailati, al responsabile del servizio tutela aria ed acqua della Provincia,

Massimo Cremonini Bianchi, al dirigente del Settore Sviluppo Lavoro, Area Omogenea e Ambiente del Comune di Cremona, Mara Pesaro, in rappresentanza dell’assessore Alessia Manfredini. «Si tratta di sviluppare una strategia comune insieme ai Comuni del territorio che, al di là dell’emergenza inquinamento, possa adottare un piano con-

diviso di best practices ed azioni volte a ridurre sempre più gli agenti inquinanti, per una migliore qualità dell’aria e della vita, sulla scorta di quanto attuato sino ad oggi – ha precisato il presidente Vezzini -. Abbiamo quindi voluto avviare questo percorso inizialmente insieme al Comune di Cremona e Crema, considerando che quest’ultimo, nella pro-

pria fascia, detiene due comuni cremaschi in area critica per l’inquinamento, Rivolta d’Adda e Dovera. In sostanza andremo ad elaborare un piano che, coinvolgendo anche la Regione Lombardia, si declini in un protocollo di intesa contenente delle azioni concrete volte a ridurre l’inquinamento, da condividere poi con tutti gli altri comuni del territorio».

Il Cremonese è tra i territori con meno boschi di tutta la regione Lombardia C di Simona Raboni

remona tra i territori con la minore estensione boschiva della regione. A dirlo è l 8° Rapporto sullo stato delle foreste in Lombardia, redatto da Ersaf. Entrando nel dettaglio, in Lombardia le province con le maggiori estensioni forestali sono quelle di Brescia, Sondrio e Bergamo, le quali da sole ricomprendono circa i due terzi dei boschi regionali. Brescia, con gli attuali 170.502 ettari di boschi, è la provincia più boscata, con un valore decisamente superiore alle altre. Le province con le minori estensioni boschive sono principalmente quelle di pianura, ovvero (in ordine crescente): Lodi, Mantova, Monza-Brianza, Cremona e Milano. Oltre il 60% dei boschi di pianura è localizzato nelle sole tre province di Milano, Pavia e Varese, mentre più variegata è la distribuzione del bosco collinare. L’andamento annuale della superficie boscata vede un bilancio positivo per tutte le province, favorito anche dai pochi ettari trasformati. Lodi e Monza-Brianza sono ancora le province con le minori oscillazioni, mentre tutte le altre mostrano una certa variabilità, seppur

con dinamiche differenti. Il maggior aumento si rileva nelle province di Pavia e Brescia, in entrambi i casi dovuto principalmente all’avanzata del bosco di origine naturale, ma con un apporto considerevole, per Pavia, anche dai nuovi impianti. La variazione annuale non ha modificato sostanzialmente l’indice di boscosità delle diverse province. Lecco è l’unica fra le dodici province ad avere più della metà del proprio territorio

ricoperto da boschi, seguita da Como che raggiunge il 49,8%. Anche Varese e Bergamo hanno indici sostenuti, superiori al 40% mentre Brescia raggiunge solo il 35%. Quest’ultima provincia, infatti, oltre a possedere la maggior quantità di boschi in valore assoluto è anche quella con la maggior superficie territoriale, fattore che ne riduce in proporzione la rappresentatività. In fondo alla lista troviamo le tre province di pianura di Man-

tova, Cremona e Lodi. ESTENSIONE DEL BOSCO LOMBARDO La superficie boscata regionale al 31 dicembre 2014 è stimata in 624.383 ettari, con un aumento di 1.572 ettari rispetto all’anno precedente (+ 0,25%). Ciò conferma la Lombardia al 3° posto tra le regioni italiane, con il 7% del bosco nazionale. L’aumento del numero dei lombardi, peraltro, seppur continuo, è stato decisamente più

contenuto rispetto alle precedenti annualità (10.002.615 unità, +0,29% dal 2013) determinando una sostanziale stazionarietà della superficie disponibile pro capite: nel 2014 ogni residente in Lombardia ha avuto a disposizione 624 mq di foresta. QUALI BOSCHI Le faggete si confermano al primo posto tra i boschi lombardi (13,1%), seguiti da vicino dai castagneti (12,9%) e dagli orno-ostrieti (i carpini, 12,8%). Più staccate le peccete (11,7%) e via via le selve composte da altre specie, che ovviamente si distribuiscono in maniera diversa tra montagna, collina e pianura. Ad esempio, querco-carpineti e carpineti hanno la maggior presenza in pianura, mentre conifere, faggi e betulle sono presenti principalmente in montagna. La collina presenta maggior varietà. In totale in Lombardia sono presenti 718 milioni di alberi. L’incremento corrente è pari a 3,1 milioni di mc/anno, ovvero 5 mc/ha/anno. Le specie più consistenti (in termini volumetrici) sono l’abete rosso (24,5%), il castagno (15,7%), il larice (12,0%) e il faggio (9,4%). La specie numericamente più rappresentativa è il carpino nero, con oltre 100 milioni di individui.

“BuonGusto d’inverno” a Pizzighettone Si alza oggi e domani il sipario sulla 4ª edizione del “BuonGusto d’inverno”, mostra mercato enogastronomica. Molte le iniziative collaterali. La 8ª edizione de “La Tripa de San Basian-Tripa e Specialità Locali”, con degustazione di piatti tipici locali. Ci sarà la 5ª edizione di “Presepi nel Museo” e visite guidate alla scoperta di Pizzighettone. Spazio anche alla cultura: durante i giorni della manifestazioni si terrà la mostra fototrafica “Dal contadino al re. Produzione e commercio di alimenti a Pizzighettone fra XV e XVI secolo”. Appuntamento anche con il “Concerto patronale” omaggio al patrono San Bassiano (stasera alle ore 21 presso la chiesa parrocchiale di San Bassiano). Domani sera (sempre alle ore 21, presso il Centro Culturale Comunale), appuntamento invece con “Pisighitòn in dialet”, serata di lettura di prose, poesie e canti dialettali. Infine, appuntamento con “Dai phaseoli ai fagioli: storia ed archeologia del fagiolo dall'occhio nella formazione della dieta alimentare della Cisalpina”: una conferenza del soprintendente archeologo della Lombardia, Filippo Maria Gambari che si terrà giovedì 21 gennaio alle 21 sempre presso il Centro culturale comunale.


Lettere & Opinioni

Sabato 16 Gennaio 2016

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replica

I pensionati sono dei privilegiati: questa è un’autentica bestemmia Egregio direttore, sostenere che i pensionati sono dei privilegiati, praticamente una palla al piede per la società,e sto parlando dei pensionati normali e non delle pensioni d’oro, è una bestemmia. Sono persone che, dopo una vita di lavoro, hanno (anzi abbiamo) sempre pagato le tasse e per i quali sono stati regolarmente versati i contributi, molti di più di quelli che l’Inps, e quindi lo Stato, ci restituisce e ci restituirà. Chi dice il contrario, non si può permettere di fare i conti in tasca alle persone oneste. Dire, poi, che togliamo lavoro ed energie ai nostri figli e nipoti è un’altra grossa bestemmia. Invece, dovrebbero prendersela con i veri responsabili di questo disagio sociale: l’evasione fiscale, il lavoro nero e l’immigrazione indiscriminata. Un vero affare per certe cooperative ed enti vari che creano discriminazione nei confronti dei nostri figli e nipoti. Sono questi enti che tolgono risorse ai nostri figli e nipoti. C’è stato qualcuno, l’emerito presidente Napolitano, mi sembra, che disse che l’immigrazione è una ricchezza per la nostra economia. Non ne sono sicuro, per certi sicuramente! Per quanto riguarda il ritardato pagamento di un giorno, il problema non è certamente economico, ma politico. Lo ha deciso il governo con decreto legislativo (è questo l’aspetto inquietante della vicenda) senza che gli organi di stampa ne dessero notizia preventiva, come invece succede regolarmente con le balle che Renzi ci propina continuamente con vistosi proclami di sapore elettorale. Massimo Pelizzoni Gussola ***

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quesito

Perché quando scompare un cinese diventa un giallo? Egregio direttore, sarò breve nell’espletare un mio dubbio, ma penso che sia comune a tante altre persone. Ma i cinesi non muoiono mai? O muoiono per sbaglio e solo se sono uccisi? Perché ho notato che ogni volta che scompare un cinese, e ciò accade raramente, è un giallo! Pietro Ferrari Cremona ***

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appello

Chi segue la via della guerra uccide la pace e il futuro Signor direttore, quello del Papa è un messaggio forte, sentito. Basta guerre inutili che provocano stragi di innocenti e provocano solo povertà, disagi enormi e non si risolve nulla. Lo ha detto Papa Francesco all’Angelus in San Pietro. Dopo un continuo susseguirsi di orribili stragi, che hanno coinvolti civili e innocenti, il pensiero del pontefice è andato alle guerre che stanno insanguinando il mondo. Francesco ha rievocato la Prima guerra mondiale, di cui ricorre il centenario, ricordando come Benedetto XV la definì una inutile strage. Tutte le guerre sono tali, ha ammonito il Papa, ieri come oggi. Chi segue la via della guerra, uccide la pace e uccide il futuro: «Penso soprattutto ai bambini, ai quali si toglie la speranza, il futuro». Bambini morti, bambini feriti, bambini orfani, ect. ect. Non posso esimermi dall’aggiungere che gli errori del passato non vanno assolutamente ripetuti, anzi bisogna imparare, affinché non si ripetano in futuro, provocando nuovamente distruzione e miseria. Inoltre, il susseguirsi di

FOCUS

Espellere il sindaco è stata una scelta inevitabile

Signor direttore, il Movimento 5 Stelle non può essere giudicato per un caso quale il Comune di Quarto. All’interno di una vasta libera associazione, è facile e comprensibile che ci siano delle eccezioni: l’importante è non perdere mai di vista l’obiettivo originario, che deve essere orientato verso il bene comune, caro ed evocato da Sandro Pertini. Lo dico nelle vesti di presidente del Movimento Uils, perché voglio esprimere la mia solidarietà al movimento popolare, dopo il caso dell’espulsione del sindaco Rosa Capuozzo. Il caso di Quarto è stata una scelta inevitabile. C’è chi specula a riguardo ma è solo in mala fede, poiché la strada del “buon governo” è piena di insidie e problemi di percorso. Alcuni utilizzano tale pratica all’interno dei media, incalzando il movimento e paragonandolo

ad altri partiti, dove certi casi sono all’ordine del giorno. Non sarebbe la prima volta che qualcuno s’inserisca all’interno di una grande realtà politica con l’intento di screditarla, infliggendo un danno alla comunità per un mero fine personale, ma probabilmente non riguarda que-

crisi di questi giorni drammatici tra il Medio Oriente, l’Iraq, l’Egitto e l’Ucraina. Combattono, senza uno scopo ben preciso, il “possesso”, ma di che cosa: che io sono più forte di te! Il rispetto reciproco purtroppo nel mondo non c’è ancora, non esiste. Regna ancora troppa disuguaglianza, tra ricchezza e povertà! Basta tutto questo. E qui lancio un appello ai governanti del mondo intero, Italia compresa: serveono la saggezza e la forza necessarie per portare avanti con determinazione il cammino della pace, affrontando ogni diatriba con la tenacia del dialogo e del negoziato. Penso, fortemente, che sia l’unico sistema valido, per far cessare ogni ostilità, inutile, assurda… Andrea Delindati Cremona ***

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registro unioni civili

Quella del Comune di Crema è una conquista di civiltà Egregio direttore, desidero rimarcare l’importanza di un percorso, portato avanti da Stefania Bonaldi, sindaco di Crema, che è esattamente quanto dalla Bonaldi stessa dichiarato: una conquista di civiltà. Sto parlando dei primi sei mesi del registro delle unioni civili istituito a Crema. Un diritto è un diritto, per l’appunto, non un’imposizione: è la possibilità, per le coppie, di far registrare la propria convivenza. E la scelta del Comune di Crema, insieme a quella di tante altre città, è senz’altro servita a far crescere l’attenzione in merito a un grave vuoto legislativo, il riconoscimento delle unioni civili. Nell’Unione Europea sono 14 i Paesi che hanno legiferato per riconoscere il matrimonio per le coppie gay: parlo dell’area scandinava, della penisola iberica e dei nostri dirimpettai francesi. Le unioni civili sono riconosciute a livello nazionale in Svizzera, Austria, Germania, Ungheria, Croazia, Grecia. Inutile dire che l’unico Stato fondatore dell’Unione Europea a essere indietro sulla questione è proprio l’Italia. Di chi ci troviamo in compagnia? È presto detto: Slovacchia, Bulgaria, Romania, Cipro, Lettonia, Lituania e Polonia. Mentre ci facciamo bagnare il naso pure dal Lussemburgo (mezzo milione di abitanti nel cuore

sto caso. Il compito del movimento è rimanere coerente, comportarsi come sempre. Ed è giusto che le decisioni, anche se popolari, le prenda, infine, il leader: ciò è necessario per dare un senso e un ordine alle cose. L’importante è che non diventi una pratica abitudinaria.

d’Europa e un primo ministro, Xavier Bettel, felicemente sposato con il suo compagno), l’impegno dei parlamentari di Sinistra Italiana è oggi proteso a raggiungere un obiettivo importante, l’approvazione del ddl Cirinnà, con cui iniziare a porre fine a un’odiosa discriminazione subita da tanti italiani e italiane. Per quanto riguarda, infine, l’indice di priorità in materia (rispetto ad altri temi “caldi”, come lavoro e accoglienza dei migranti), occorre tenersi alla larga da ogni “benaltrismo”: le conquiste dei diritti collettivi e dei diritti individuali sono sempre andate di pari passo, il raggiungimento dei primi ha preparato il terreno per l’aumento dei secondi, ma anche viceversa. Da ciò, tra le altre cose, si misura la civiltà di un Paese che si dice moderno, aperto e democratico. Franco Bordo Deputato di Sel ***

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amarezza

“I ladri sono fuori e non in galera”: il detto trova riscontro Signor direttore, vivere al giorno d’oggi risulta difficile e resta difficile sia per chi ne ha in tasca pochi, ma anche per coloro che ne hanno un po’ di più, ma che a causa di enti pubblici e dei vari ministri e ministeri, vanno in affanno quando accreditano la pensione il giorno 5 gennaio con valuta dello stesso giorno. E’ pur vero che le forme di ladrocinio hanno diverse forme e ramificazione e che le varie misure di menefreghismo hanno varie sfacettature, ma guarda caso colpiscono sempre e solo i poveri cittadini. In questi giorni di tante voci politiche, di presunti ministri fintamente interessati al popolo, nessuno e dico nessuno che si sia premurato o avvertito la popolazione pensionistica, che le pensioni sarebbero state accreditate il 5 gennaio. Motivi di tale ritardo possono essere molteplici, ma resta il fatto dovevano avvertire gli interessati e che se l’accredito è avvenuto in ritardo, c’era l’obbligo di mantenere la valua del primo del mese. Ci avete rubato cinque giorni! Così si usa in un mondo onesto ed obiettivo, ma vedo, che fra vari enti e banche fate altro che a gare per penalizzare la popolazione. Il detto che “i

Poi voglio rivolgermi agli elettori dei 5 Stelle: il sostegno ad un movimento, ad un ideale o ad un progetto politico si riconosce soprattutto durante i periodi turbolenti. Chi governa non dev’essere sempre un buon samaritano, ma percorrere la via giusta. Siate compatti e fedeli. Non permettete che si verifichi quanto è accaduto al Partito Socialista: un partito pieno di valori umani e grandi personalità, alcune delle quali hanno offerto persino la vita alla causa. Uno per tutti Sandro Pertini, il quale non solo rifiutò la grazia fascista chiesta dalla madre, ma ribadì sempre che il socialismo era un fatto di rettitudine, buon senso e costante fedeltà all’idea liberamente scelta. Evitate, quindi, le lotte interne, che sono la via più facile per l’autodistruzione. Antonino Gasparo Presidente Uils

veri ladri sono fuori e non in galera” a quanto pare trova riscontro. Ivan Loris Davò Spinadesco ***

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conversione delle lire

A cosa è servita la sentenza della Corte Costituzionale? Egregio direttore, la conversione in euro delle lire che ancora in molti possiedono, dovrebbe essere una cosa semplice. Ma, per l’appunto, dovrebbe. Perché lo Stato con cui noi abbiamo a che fare si sta dimostrando ladro e truffatore. E Bankitalia, che dovrebbe svolgere le funzioni di cassiere, si adegua. Il 28 febbraio 2012 scadeva il termine per la conversione delle lire in euro. Ma il Governo Monti dell’epoca, in cerca di soldi, decise di anticipare la scadenza al 6 dicembre 2011. Chi in quei giorni post decreto del Governo, si recava presso gli sportelli di Bankitalia per la conversione, si vedeva respinta la richiesta. Noi di Aduc, che crediamo nello Stato di diritto e nelle istituzioni, dopo la sentenza della Corte Costituzionale dello scorso novembre, abbiamo aspettato che Stato e Bankitalia dicessero come e cosa fare. Ma, se si esclude un laconico e sibillino comunicato di Bankitalia del 6 novembre 2015, silenzio assoluto. Abbiamo quindi messo in circolazione, lo scorso 6 gennaio, un modulo perché i possessori di lire avanzino la richiesta a Bankitalia tramite raccomandata a/r, mettendo così una data certa per la loro richiesta: e per essere al massimo garantisti e non forzare le istituzioni, abbiamo calcolato che la scadenza per questa richiesta debba essere il 28 gennaio 2016, recuperando così quegli 84 giorni che il decreto del Governo Monti, aveva tolto ai risparmiatori rispetto alla data ufficiale della conversione. Ora, in via ufficiosa, Bankitalia fa sapere che cambierà la valuta solo di chi aveva fatto la domanda a suo tempo, nei termini dell’epoca. Ma così Bankitalia fa la furbacchiona, oltre che il braccio armato dello Stato ladro e truffatore: dopo il decreto del 6 dicembre 2011, Bankitalia, poiché la legge era cambiata, non accettava le richieste di cambio valuta. La sentenza del 6 novembre della Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità di quel decreto e

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quindi ha riaperto i termini, almeno per lo stesso numero di giorni che mancavano alla scadenza modificata dal decreto, altrimenti: a cosa serve questa sentenza? Secondo Bankitalia la sentenza è come se non ci sia stata, perché per lei valgono solo le domande presentate fino al blocco del decreto Monti. Questo, per noi significa fare i furbacchioni e alimentare e assecondare furto e truffa da parte dello Stato (ministero dell’Economia e delle Finanze nella fattispecie). Quindi, se la sentenza della Corte Costituzionale ha un valore (e nessuno puo' - allo stato - affermare il contrario), automaticamente Bankitaia dovrebbe onorare i cambi di valuta. Ma non lo fa, come sta accadendo in questi giorni in cui diversi risparmiatori si sono rivolti ai loro uffici. I casi, quindi sono due: o interviene il Governo per far sì che questa sentenza costituzionale sia onorata o, in assenza, interviene un qualche giudice a costringere lo Stato inadempiente attraverso il suo braccio armato. Noi aspettiamo il 28 gennaio e poi ci organizzeremo e faremo iniziative per rivendicare il riconoscimento del diritto di chi deve potere cambiare le lire che ancora possiede. Non solo, ma, visto quanto accaduto, auspichiamo che il Parlamento e/o il Governo intervengano per estendere la possibilità di cambio anche oltre il 28 gennaio 2016: sì da rimediare a quanto non fatto fino ad oggi (silenzio assoluto) rispetto all'entrata in vigore della sentenza costituzionale (6 novembre 2015) e, soprattutto, per non aver consentito l’uso di un proprio diritto a tutti i risparmiatori che in questi anni (tra l’entrata in vigore del decreto Monti del 2011 e la sentenza del 2015 della Corte Costituzionale) hanno dovuto attendere la sentenza della Corte Costituzionale. Altrimenti - ripetiamo - a cosa sarebbe servita questa sentenza del massimo organo costituzionale del nostro Stato di diritto? Aduc ***

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spino d’adda

Puntiamo alla partecipazione di un numero crescente di cittadini Egregio direttore, lunedì 18 gennaio, alle ore 21 in sala Consigliare del Comune, Paolo Riccaboni incontra gli spinesi nella serata che ufficialmente avvia la nostra campagna elettorale. E’ un incontro per conoscerci di persona, ascoltare proposte, chiedere di entrare in squadra. Le radici sono certo nella consapevolezza di aver fatto bene in questi cinque anni e anche nella necessità di preservare il patrimonio di onestà, trasparenza, capacità acquisito dal paese. I grandi processi sono tutti avviati, devono solo vedere il compimento. Alcuni capisaldi rimarranno: il riordino viabilistico, la casa di riposo, il campo scolastico, la sicurezza, le giuste opportunità, la gestione attenta del bene comune, la ridotta fiscalità. Ma la priorità diventa oggi per noi il coinvolgimento attivo di più cittadini possibile al servizio di una rivoluzione civile. Il programma elettorale di cinque anni fa, che ci ha portati alla vittoria, era coerente con le esigenze di allora: adesso è corretto rimetterci in discussione, capire se siamo ancora sulla stessa lunghezza d’onda degli spinesi e, nel caso, cambiare. Dunque non presenteremo una ricetta preconfezionata e neanche dei nomi e non chiederemo agli spinesi, in questa occasione, di votare. Quello che si chiederà e d’impegnarsi in prima persona e di portare, piccolo o grande, ciascuno il proprio contributo. Solo alla fine di un percorso ampiamente partecipato i nostri migliori rappresentanti formeranno la lista ProgettoPerSpino2016 - Paolo Riccaboni sindaco per realizzare il programma scritto con gli spinesi. ProgettoPerSpino2016

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

SABATO 16 GENNAIO

DOMENICA 17 GENNAIO

LUNEDI’ 18 GENNAIO

MARTEDI’ 19 GENNAIO

MERCOLEDI’ 20 GENNAIO


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CASALMAGGIORE

Sabato 16 Gennaio 2016

CINEMA NOIR A TEATRO Prende il via domenica 17 gennaio la rassegna cinematografica “Noir in sala”, una nuova proposta del Teatro Comunale di Casalmaggiore che si affianca alla tradizionale rassegna estiva. Sono 6 gli appuntamenti in programma. Il primo, di domani, è un noir classico: Scarface-Lo sfregiato, per la regia di Howard Hawks e Richard Rosson, con Paul Muni, Ann Dvorak e Boris Karloff. Si tratta della versione originale del 1932 del film ispirato alle gesta di Al Capone, che ispirò la versione di Brian De Palma, con un grande Al Pacino, del 1983. Tra l’altro il film venne girato nel 1930, quando Al Capone era ancora libero: il processo per evasione fiscale venne solo l’anno dopo. L’attesa di due anni rispetto all’uscita fu dovuta alla necessità, per motivi di censura, di tagliare le tante scene di omicidio: fu l’occasione per scatenare la fantasia dei registi che seppero ovviare proponendo alternative suggestive. L’appuntamento è per le ore 17 a teatro.

CONCERTO PER I PATRONI CANNETO SULL’OGLIO – Concerto per i Patroni mercoledì 20 gennaio al Teatro Mauro Pagano di Canneto. Alle ore 21 si terrà la 15ª edizione della traduzione in musica della festa patronale dedicata ai Santi Fabiano e Sebastiano. Un rituale che si ripete da 15 anni, una bella tradizione che viene portata avanti con entusiasmo dal Complesso Bandistico Cannetese che, con la passione che da 111 anni caratterizza la propria attività e sotto la direzione del M° Alfredo Cappellini, saprà regalare quei momenti di autentica emozione che solo la meravigliosa arte della musica è in grado di offrire. L’ngresso dello spettacolo, fuori abbonamento, è con biglietto unico a 5 euro.

TOMBOLATA BENEFICA TORRICELLA DEL PIZZO – L’Auser di Torricella organizza una tombola benefica che si svolgerà domenica 17 gennaio alle ore 15. Il ricavato verrà devoluto per il 50% ad Apom onlus presso Breast Unit reparto di Senologia dell’ospedale Maggiore di Cremona, e per l'altro 50% al Day Hospital oncologico Medea sempre del Maggiore cremonese. Un’occasione dunque per divertirsi, passare una serata in compagnia e fare solidarietà. Confermata la tradizionale tombola di questa sera.

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

Pd casalese, inizia il nuovo corso Nominati tre coordinatori e cinque referenti per 4 diversi settori. Una nuova struttura per dimenticare le recenti delusioni

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di Vanni Raineri

l Parco Oglio Sud, con sede a l Circolo di Casalmaggiore del Partito Democratico si riorganizza affidandosi a otto esponenti. La nuova organizzazione del circolo prevede infatti tre coordinatori e cinque referenti di settore, in vista del congresso che si terrà nella prossima primavera. Reduce un anno e mezzo fa dalla batosta elettorale, che costò il controllo del Comune dopo la cocente sconfitta del sindaco uscente Claudio Silla a beneficio di Bongiovanni, il partito dunque si riorganizza cambiando organigramma e protagonisti. I tre coordinatori sono Alda Cozzini, Francesco Maldera, Marzio Zaini. Sempre questa settimana sono stati anche individuati i referenti di 4 settori di azione: Luigi Borghesi per Salute/Ospedale/Servizi Sociali/Servizi alla persona/Case di riposo, Marzio Zaini e Mario Daina per Lavoro/Imprese /Formazione Professionale, Greta Savazzi per Diritti e Doveri Civili/Integrazione/Nuovi Bisogni/Comunità, Paolo Segalla per Ambiente e territorio. “Con l’inizio del nuovo anno 2016 – af-

Francesco Maldera e Luigi Borghesi

fermano i coordinatori - il Partito Democratico Circolo di Casalmaggiore ha focalizzato la necessità avvertita da tempo di meglio attrezzarsi per favorire l’analisi dei problemi incidenti sul territorio e per favorire la partecipazione di chi voglia dare il proprio contributo alla soluzione dei problemi della Cittadinanza. Nelle persone di tali Referenti possono trovare riferimento tutti

i cittadini, iscritti e non iscritti al Partito, che vogliono dare un proprio contributo personale, con osservazioni, suggerimenti e proposte, convinti che con la conoscenza e con il costruire insieme si possano meglio affrontare problemi complessi. Chi volesse può contattarli tramite l’indirizzo mail pdcasalmaggiore@gmail.com. Questo processo di partecipazione e proposta vogliamo percorrerlo insieme con il PD casalasco e con il PD provinciale, per meglio affrontare problemi che quasi sempre non investono solo il nostro Comune, convinti che problematiche territoriali come viabilità, servizi al cittadino, servizi sociali siano sempre più sovracomunali. Intendiamo inoltre avere uno stretto collegamento con i rappresentanti delle nostre istanze a livello del Consiglio Comunale, dove i problemi concreti vengono poi discussi ed affrontati. A loro diamo atto, pur in una esiguità numerica di minoranza sancita dalla recente consultazione elettorale, di stare affrontando con competenza tecnica, tenacia e sensibilità problemi importanti per la collettività di fronte ad un’amministrazione troppo spesso non all’altezza della situazione. Ricordiamo a solo titolo esemplificativo alcuni temi più

recenti: A) Contributo e proposte per lo sviluppo di una viabilità del centro urbano, la progettualità strategica per eliminare il grosso traffico, specie pesante, che ora attraversa il Comune, la realizzazione in tempi più vicini di una rotatoria all’altezza dell’attuale discount Penny con l’abolizione del semaforo che causa lunghe file di attesa e intasamento del traffico sulla strada Asolana. B) L’azione di opposizione in Consiglio Comunale alla ristrutturazione dei servizi sociali (mensa scolastica, tariffe sociali per rette asilo nido, rette casa al mare, rilascio certificati, abbonamento scuolabus e altro) che ancora una volta penalizza pesantemente le famiglie a reddito medio basso. C) Attenzione, con vigilanza e proposte, sia come Partito sia nelle sedi istituzionali, a temi vitali e sul tappeto (sanità e trasporti) contrastando il depotenziamento dell’Ospedale Oglio Po e la dequalificazione in atto da parte di Trenord della stazione ferroviaria. In particolare abbiamo già chiesto e ottenuto nel 2015 un Consiglio Comunale specifico sull’Ospedale Oglio Po e vigileremo sulla evoluzione che seguirà alla massiccia partecipazione popolare attuata con la raccolta firme sul tema specifico”.

Festa dal Pipén tra gusto, cabaret e musica

Dal 23 al 31 gennaio l’11ª edizione della manifestazione di Torricella. Tra gli ospiti Braida, Giallorenzo, Zaffanella e Raspelli

TORRICELLA DEL PIZZO – Torna con la sua 11ª edizione la “Festa dal Pipén”. La manifestazione, che insolitamente si tiene da sempre nel mese di gennaio (d’altra parte è in questo periodo che è tradizione nella bassa l’uccisione del maiale in cascina), si svilupperà su tre giornate: il weekend principale di sabato 23 e domenica 24 gennaio, quindi una seconda domenica il 31 gennaio. Lo scorso anno, in occasione del decennale, si utilizzarono due sabati sera, ora si torna a una serata ma la domenica rimane doppia. E partiamo proprio dalla giornata inaugurale del programma che è stato reso noto dal Comitato Fiera, che organizza l’evento. Sabato 23 si apre alle ore 16 con l’apertura del mercato coperto, quindi alle 18 aperitivo del camperista e alle 19,30 inizierà la cena, anche quest’anno a cura della Scuola di Cucina di Cremona. A seguire lo spettacolo “Tra musica e cabaret”, predsposto da Kaifa Show di Giuseppe Martelli, con

protagonisti in parte già ammirati nelle due serate del 2015. Si tratta di Beppe Braida e Giallorenzo, volti noti di Colorado Café, in una serata presentata da Kseniya Zaynak che vedrà anche la partecipazione di Alessandro Zaffanella, col suo spettacolo di musica e ballo. Per partecipare alla serata, come sempre è necessario prenotare telefonando ai numeri 391/3001600 o 0375/99821 (fax 0375/99839). Il programma entra nel vivo domenica 24 con l’apertura, dalle ore 9, del Mercato dei prodotti tipici. A partire dalle ore 11 si potranno gustare le tante prelibatezze proposte dalla cucina “Sala Magna” (ovviamente il piedino lessato con contorni vari, ma anche salsicce con polenta, cotiche e fagioli, salumi tra cui il pizzetto eccetera) e dalla “Osteria del Borgo”, dove è previsto l’appuntamento altrettanto classico col marubino. Alle 11,30 la novità di un confronto fra spalle cotte. Verranno cotte al momento e degustate da una giuria presieduta dal

Una panoramica degli spettatori nel Teatrotenda di piazza Boldori nell'edizione 2015

noto giornalista enogastrnomico Edoardo Raspelli, tra le altre cose conduttore di Melaverde su Canale 5, programma di grande successo, al fianco di Ellen Hidding. Dalle ore 15 uno stand di Radio Circuito 29 intratterrà i presenti con proposte musicali da parte dei dj, e alle 16

ci sarà la distribuzione gratuita di polenta pasticciata. La giornata di domenica 31 riproporrà il Mercato dei prodotti tipici, quindi le due cucine e la polenta pasticciata gratis, con una serie di intrattenitori anche per i più piccoli.

“Integrazione posturale”, un clinic di due giorni al Centro Medicina dello Sport Il nuovo anno riparte, per il Centro di Sviluppo Tecnico Velocità Ostacoli Fidal Fispes dell'Interflumina, con l'attenzione alla prevenzione dei molti traumi che, nella pratica sportiva, avvengono sia in giovani praticanti che in atleti d'élite. Si tratta del clinic sul tema “Integrazione posturale nella pratica sportiva. Approcci diversi per un obiettivo comune”. Si terrà presso l’aula del Centro di Medicina dello Sport Interflumina in via Baslenga 36 sabato 23 e domenica 24 gennaio. Quattro Specialisti di assoluto alto livello, sia già vicini al nostro territorio che lontani, daranno vita ad un interes-

sante convegno per “addetti ai lavori”. Si tratta di Vincenzo Canali, consulente Fidal e inventore del “Canali postural method”, Alberto Formis, fisiatra di Rivarolo del Re e consulente del Centro che ospita il clinic, Georges Courchinoux, fisioterapista, formatore e sofrologo francese, creatore del metodo “Corpo e Coscienza”, e Franco Combi, fisiatra e consulente Fidal, per anni il medico dell’Inter. Al clinic ha inviato la propria adesione tra gli altri il dottor Claudio Gallozzi, responsabile di Scienza dello Sport dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Coni di

Roma, con la moglie Anna Mercuri, fisioterapista. L'ingresso sarà libero, previa iscrizione ad officinaatletica@libero.it, essendo in possesso delle qualifiche professionali indicate: tecnici Fidal e Fispes, medici, fisioterapisti e laureati in Scienze Motorie. Un'eccezione sarà prevista per le società sportive del Comprensorio Oglio Po Parma (casalasco-viadanese-basso parmense), sapendo di poter offrire un'occasione culturale di grande rilievo: un rappresentante di ogni società sportiva può richiedere, inviando l'iscrizione, di partecipare. Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 20 gennaio.


Casalmaggiore

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Intanto “Pedalando un Po” si arricchisce di 60 biciclette da noleggiare In bici lungo il fiume. Una passione naturalistica che accomuna sempre più persone, un filone che il nostro territorio può sfruttare. Proprio giovedì a Piacenza è stata presentata un’importante no-

vità, nell’ambito del progetto “Pedalando un Po” che accomuna località piacentine e cremonesi. La Regione Emilia Romagna ha finanziato un progetto per 50mila euro che comporta l’imminente

arrivo di 60 biciclette e 4 diversi punti di noleggio (attrezzati anche per l’assistenza) lungo il Po nel piacentino: nel capoluogo, a Calendasco, a Monticelli e a Castelvetro (quindi, di fatto, a Cremo-

na). Sarebbe auspicabile che anche la nostra provincia si attrezzasse per imitare i cugini, creando sinergia per allungare il percorso magari sino a Casalmaggiore.

Parco Oglio Sud tra bilancio e futuro

I massimi dirigenti dell’ente hanno partecipato a una conviviale del Rotary Club Piadena Oglio Chiese. La grande scommessa dell’offerta cicloturistica

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di Vanni Raineri

l Parco Oglio Sud, con sede a Calvatone, i suoi 12.800 ettari di superficie è un grande parco fluviale che la nostra provincia condivide con quella di Mantova. Abbraccia tutto il corso inferiore del fiume Oglio, cioé i 70 chilometri che vanno dall’affluenza del fiume Mella ad Ostiano alla foce in Po a San Matteo delle Chiaviche, comune di Viadana, fratello del Parco Oglio Nord che invece arriva fino all’uscita dal Lago di Iseo. Proprio il corso dell’Oglio segna in gran parte il confine amministrativo tra le due province. Per illustrare la storia, le origini, il modello gestionale, gli ultimi interventi e quelli che attendono, le ricadute della crisi economica, le attività didattiche e le prospettive turistiche, sono intervenuti ad una conviviale del Rotary Club Oglio Chiese, che si è tenuta giovedì sera al ristorante Evergreen di Acquanegra sul Chiese, i tre più importanti dirigenti: il presidente Alessandro Bignotti, il direttore Carlo Brambilla e la responsabile della comunicazione Lella Rossetti, presentati dal presidente del club Antonio Morini. Brambilla ha ricordato come il parco regionale sia nato nel 1988 («La legge regonale 86 del 1983 fu la prima a istituire i parchi, ancor prima dei parchi nazionali»), ma oggi è disciplinato dalla legge regionale 11 del 2012, istituita proprio per salvare i parchi lombardi. Bignotti, come gran parte dei presidenti, vedrà scadere il proprio mandato dunque all’inizio del 2017, dopo il quinquennio di gestione. L’ente è composto da 16 comuni e 2 province. Grazie ad Expo, ha rimarcato il direttore, sono state fatte opere importanti, come il ponte sul Mella riaperto a Ostiano e la sistemazione di vari tratti per migliorarne la fruizione da parte dei cicloturisti. «Oltre alla tutela dell’ambiente e alla difesa del territorio, puntiamo sul cicloturismo legato alla conoscenza del territorio. Non pensiamo di portare un numero di persone simile a quello dei

Sopra da sinistra Carlo Brambilla, Alessandro Bignotti, Antonio Morini e Lella Rossetti Sotto la lanca Gerre Gavazzi-Runate e a destra una veduta dell'Oglio a Marcaria

grandi parchi, ma di intercettare turisti per qualche giorno e offrire loro un territorio che non ha nulla da invidiare a tanti altri in Europa». E il paragone con l’efficacia con cui in Olanda e in Francia si promuove un turismo sostenibile accogliendo ondate di ciclisti ha fatto capolino più volte nella discussione. Brambilla ha poi indicato i sei siti di importanza comunitaria ospitati nel parco. In particolare ha ricordato come grazie ai contributi di Fondazione Cariplo sia stato creato un paesaggio fantastico alla lanca delle Runate, proprio presso il celebre ristorante Dal Pescatore. E non è finita qui, altri contributi regionali verranno intercettati per migliorare sempre più l’ambiente. Brambilla ha chiuso il suo intervento ricordando come sia stato fatto recentemente il censimento degli alberi monumentali, come noto obbligo di tutti i comuni, anche se rispettato da pochi. Dopo l’intervento di Brambilla, accompagnato da un suggestivo video sulle bellezze del parco (realizzato col contributo del Gal Oglio Po assieme ad altri parchi), Lella Rossetti ha puntato sull’educazione ambientale e l’intenzione, già 20 anni fa, di “formare il formatore”, quindi corsi di aggiornamento per in-

segnanti, educatori ambientali e i vari soggetti interessati, nella direzione di cambiare il modo di fare scuola. Si è poi ricordato come il parco contempli le due riserve naturali Le Bine e Le Torbiere di Marcaria, la presenza dei centri visita presso Le Bine e dell’Ecomuseo Valli Oglio Chiese di Canneto sull’Oglio e la recente costituzione dell’Ecomuseo Terre d’Acqua fra Oglio e Po a San Matteo delle Chiaviche (Viadana). Quindi Lella Rossetti ha passato in rassegna i corsi e le serate proposte, e le feste popolari, tra cui spicca la Festa del Luartis che valorizza la tradizione dei germogli di luppolo selvatico. «Negli anni – ha concluso abbiamo posato migliaia di piante presso il fiume, ora avvistiamo animali da tempo assenti (tassi, caprioli, perfino

cervi). Cerchiamo di capire quello che sta cambiando grazie al lavoro fatto sin qui». Il presidente Bignotti ha concluso la ricca relazione, ammettendo che dal punto di vista della comunicazione serve fare passi avanti, per far conoscere la straordinaria bellezza naturale a disposizione. Da punto di vista ambientale i problemi sono tutt’altro che superati: «La direttiva acque doveva consentire di raggiungere un buon livello di qualità delle acque superficiali. Io sono di Marcaria, e nel mio paese chi pesca nella propria falda non può usare l’acqua nemmeno per fare la doccia». Ciò non toglie che l’ottimismo prevalga, nella consapevolezza che basterebbe interrompere l’attività dell’uomo per qualche mese per rendere depurate le acque. La vera “fregatura” sono i canali che nelle province di Brescia, Cremona e Mantova raccolgono le acque di paesi e industrie. Ad esempio, un grande lavoro di recupero è stato da poco completato a Volongo: proprio qui arriva la Gambara, corso d’acqua che scende dal bresciano portando con sé una tonnellata di azoto al giorno. Quindi la preoccupazione in merito al futuro: «In tempi di crisi economica l’ambiente è sempre il primo

settore a subire tagli». Gli accorpamenti: «Giusto ragionarci, ma facendo bene attenzione a non fare confusione e far morire i parchi». Tante a fine serata le domande dei presenti, tra i quali anche il noto naturalista e docente Riccardo Groppali. E’ emersa soprattutto l’importanza di puntare su un turismo ecologico garantito dalla presenza di ciclisti. Da qui la realizzazione della Ciclovia del fiume Oglio, che parte dal Tonale (Pontedilegno) e si snoda lungo 280 km, inaugurata da una grande biciclettata la scorsa estate. Importante sarà ora il collegamento con VenTo, la lunga ciclabile del Po, e le altre ciclabili esistenti, per garantire una continuità sulle direttive europee. Bignotti ha aggiunto l’idea di organizzare una gara sportiva che percorra l’intera Ciclovia in un giorno solo, quelle gare estreme che vanno tanto di moda. Sul turismo insomma bisogna puntare, anche considerando che la Lombardia Orientale nel 2017 sarà regione europea della gastronomia. La greenway (la ciclovia) presuppone anche l’utilizzo di cavalli e canoe per gli spostamenti, per incentivarne la fruizione, e anche il recupero delle tradizioni attraverso gli ecomusei è tutt’altro che concluso.

Gal Oglio Po, Stefano Alquati è il presidente

Succede a Giuseppe Torchio, divenuto incompatibile con le nuove regole. Il vice è Domenico Maschi

Era stato eletto quasi due anni fa per affrontare il suo quarto mandato. Con l'inizio del 2016 si chiude invece l'era Giuseppe Torchio al Gal Oglio Po, a causa della incompatibilità del ruolo con chi ha cariche pubbliche. Tra l'altro, a proposito di incompatibilità, contemporaneamente la Corte d'Appello di Brescia ha stabilito i termini del procedimento che riguarda la

carica di sindaco di Bozzolo dell'ex presidente della provincia di Cremona: la sentenza è attesa fra 4 mesi. L’assemblea dei soci del Gal Oglio Po terre d’acqua ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione nella riunione tenutasi ad inizio settimana a Calvatone. L’Assemblea era stata convocata sulla base delle precedenti riunioni, dove era stato avviato il per-

corso di adeguamento della società rispetto appunto alla presenza di amministratori con cariche pubbliche. Tra questi in particolare il presidente Giuseppe Torchio, sindaco di Bozzolo. Presieduta dal vice presidente Andrea Sanfelici, l’Assemblea ha eletto i consiglieri, il presidente e il vice presidente. Questi i nomi che compongono il nuovo Consiglio: Stefano Alqua-

ti, Domenico Maschi, Dario Domaneschi, Lorenzo Balestreri, Andrea Badioni, Ildebrando Bonacini, Andrea Tolomini, Franco Cavalli, Davide Rocca, Christian Manfredi, Alberto Lombardi, Giuseppe Goi, Andrea Pagliari, Maurizio Gritta. Il nuovo presidente, eletto per acclamazione, è Stefano Alquati e Domenico Maschi vice presidente.

Giuseppe Torchio, presidente uscente del Gal Oglio Po


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Speciale Scuola

Iscrizioni: informazioni e date

C’è tempo dal 22 gennaio al 22 febbraio 2016 attraverso la procedura on line prevista dal Ministero. Da ieri attiva la registrazione sul portale ul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è disponibile la circolare sulle iscrizioni per l’anno scolastico 2016/2017. Ci sarà tempo dalle 8 del 22 gennaio alle 20 del 22 febbraio 2016 per iscrivere i propri figli al primo anno della scuola primaria, secondaria di I e II grado attraverso la procedura on line prevista dal Ministero. Le iscrizioni on line riguardano anche i corsi di istruzione e formazione dei Centri di formazione professionale regionali (nelle Regioni che hanno aderito). L’adesione delle scuole paritarie al sistema delle “Iscrizioni on line” resta facoltativa anche quest’anno. Confermata l’iscrizione cartacea per la scuola dell’infanzia, che potrà essere effettuata sempre dal 22 gennaio al 22 febbraio prossimi. LA SCELTA - Per effettuare l’iscrizione on line va innanzitutto individuata la scuola di interesse. Per accompagnare genitori e studenti nella loro scelta, il Miur ha ulteriormente rinnovato il portale “Scuola in chiaro” che raccoglie i profili di tutte le scuole italiane e consente la ricerca rapida degli istituti di zona in base al proprio indirizzo di residenza (cercalatuascuola.istruzione.it). Bastano pochi passaggi per visualizzare la mappa delle scuole disponibili sul proprio territorio, in un raggio da 1 a 30 Km. Da quest’anno, sempre su “Scuola in Chiaro”, è possibile consultare il Rapporto di Autovalutazione di ciascun istituto (espressamente menzionato dalla circolare sulle iscrizioni) che contiene informazioni preziose per la scelta delle famiglie: gli esiti degli studenti, la loro prosecuzione negli studi o nel mondo del lavoro, elementi sull’organizzazione del curricolo, l’organizzazione oraria. Il progetto didattico della scuola è invece reperibile nel Piano dell’offerta formativa che, per effetto della riforma, diventa triennale. Il Piano è il documento costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche e contiene la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. I nuovi Piani triennali saranno disponibili sui portali delle singole scuole e su “Scuola in Chiaro” in concomitanza con il periodo delle iscrizioni.

L’ISCRIZIONE - La domanda di iscrizione potrà essere compilata per tutto il periodo indicato dal Miur. Senza fretta. Non è previsto che le domande arrivate per prime abbiano la precedenza. Per poter iscrivere i propri figli attraverso il servizio on line è necessaria la registrazione sul portale dedicato (http://www.iscrizioni.istruzione.it). La registrazione è attiva dalle 8 di ieri, 15 gennaio, per consentire alle famiglie di prendere confidenza con il portale. Sulla pagina web dedicata saranno resi disponibili specifici materiali informativi: video tutorial, brochure, Faq. Il sistema “Iscrizioni on line” si farà carico di avvisare le famiglie in tempo reale, via posta elettronica, dell’avvenuta registrazione e delle variazioni di stato della domanda di iscrizione. Sarà inoltre possibile seguire l’iter della domanda attraverso una App dedicata. Scuola dell’infanzia - La domanda è cartacea e va presentata alla scuola prescelta. Possono essere iscritti alle scuole dell’infanzia i bambini che com-

piono il terzo anno di età entro il 31 dicembre 2016, che hanno la precedenza. Possono poi essere iscritti i bambini che compiono il terzo anno di età entro il 30 aprile 2017. Non è consentita, anche in presenza di disponibilità di posti, l’iscrizione alla scuola dell’infanzia di bambini che compiono i tre anni di età successivamente al 30 aprile 2017. Scuola primaria - Le iscrizioni si fanno on line. I genitori possono iscrivere alla prima classe della scuola primaria i bambini che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre 2016; si possono iscrivere anche i bambini che compiono sei anni dopo il 31 dicembre 2016 e comunque entro il 30 aprile 2017. Non è consentita, anche in presenza di disponibilità di posti, l’iscrizione alla prima classe della primaria di bambini che compiono i sei anni successivamente al 30 aprile 2017. I genitori, in sede di presentazione delle domande di iscrizione on line, possono indicare, in subordine rispetto

all’istituto scolastico che costituisce la loro prima scelta, fino a un massimo di altri due istituti di proprio gradimento. Secondaria di I grado - All’atto dell’iscrizione, i genitori esprimono le proprie opzioni rispetto alle possibili articolazioni dell’orario settimanale che può essere di 30 oppure 36 ore elevabili fino a 40 (tempo prolungato), in presenza di servizi e strutture idonee. In subordine all’istituto scolastico che costituisce la prima scelta, è possibile indicare fino a un massimo di altri due istituti di proprio gradimento. Il sistema di iscrizioni on line comunica di aver inoltrato la domanda di iscrizione verso l’istituto scolastico indicato in subordine. Secondaria II grado - La domanda di iscrizione alla prima classe di un istituto di istruzione secondaria di secondo grado statale viene presentata a una sola scuola e permette di indicare, in subordine, fino a un massimo di altri due istituti di proprio gradimento oltre

quello prescelto. La circolare dà indicazioni precise anche in merito alle iscrizioni nelle sezioni coreutiche, musicali e sportive. La domanda viene presentata a una sola scuola e permette di indicare, in subordine, fino a un massimo di altri due istituti di proprio gradimento oltre quello prescelto. La circolare contiene informazioni dettagliate anche sulle iscrizioni di alunni con disabilità, con disturbi specifici di apprendimento e con cittadinanza non italiana. Con riferimento a questi ultimi, in particolare, si ricorda che anche per quelli sprovvisti di codice fiscale è consentito effettuare la domanda di iscrizione on line. Una funzione di sistema, infatti, consente la creazione di un cosiddetto “codice provvisorio” che, appena possibile, l’istituzione scolastica sostituisce con il codice fiscale definitivo. La circolare completa e gli altri file sono disponibili nella sezione “Istruzione” del sito www.istruzione.it.


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I dati del 2015 secondo il dossier del Miur

Bene i Licei con il 50,9% delle preferenze e gli Istituti tecnici con il 30,5%. Sul gradino più basso del podio gli Istituti professionali con il 18,6%

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el 2015, secondo il dossier del Miur sulle iscrizioni al primo anno delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado del sistema educativo di istruzione e formazione, la procedura informatica delle iscrizioni on line ha riscosso il consenso di buona parte degli utenti, registrando un gradimento crescente da parte delle famiglie. Addirittura il 90% di queste si sono dichiarate soddisfatte del servizio e il 66,3% lo ha trovato molto vantaggioso in termini di risparmio di tempo (+6,3% rispetto al 2014). IL SERVIZIO ON LINE - Ben il 68% delle famiglie ha inviato la domanda di iscrizione alle scuole in modo autonomo, attraverso un proprio computer; mentre il 32% ha effettuato l’iscrizione on line utilizzando le dotazioni informatiche delle segreterie scolastiche, che anche quest’anno hanno riprogrammato le proprie attività quotidiane in occasione dell’annuale, massivo evento delle iscrizioni. Tali risultati mostrano però differenze territoriali non trascurabili. In particolare, a fronte di un utilizzo del servizio che raggiunge quote superiori all’80% nelle regioni del nord (Friuli Venezia Giulia 84,8%, Lombardia 83,7%, Veneto 83,1%), nelle regioni del sud

l’utilizzo diminuisce fino a registrare percentuali pari al 40,3% in Puglia, 41,8% in Campania, 43,5% in Sicilia. Particolarmente delicato il dato registrato nelle regioni Campania, Basilicata (56,3%) e Molise (52,9%) che registra un calo di oltre 3 punti percentuali rispetto a quello rilevato nel 2014. IL TOTALE DEI RAGAZZI - Le domande di iscrizione alle classi prime di scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado presentate alle scuole sono state in totale 1.588.781; di queste il 97,2% sono state indirizzate alle scuole statali. Inoltre, nel 2015, sono state 27.458 le domande inoltrate ai Centri di formazione professionale (CFP) delle Regioni che hanno deciso di usufruire del servizio delle iscrizioni on line. LA VITTORIA DEL TEMPO ORDINARIO - Le famiglie hanno mostrato di preferire il tempo ordinario sia per le scuole primarie (27 ore settimanali) che per le scuole secondarie di I grado (30 ore settimanali). La richiesta del tempo

ordinario nelle primarie aumenta soprattutto nel sud con un incremento significativo in Campania (che passa dal 45% dello scorso anno al 51,2% del corrente), in Calabria (dal 23,2% al 28,6%) e in Sicilia (dal 56,8% al 61,8).

I RAGAZZI AL PRIMO ANNO DELLE SUPERIORI - Gli studenti che si sono iscritti al primo anno di un percorso di istruzione/formazione superiore sono circa 545mila. Più precisamente, il 95% di questi ha scelto di proseguire il proprio percorso nel sistema di istruzione secondaria superiore, comprendendo in questo valore anche il numero degli iscritti che ha optato per l’offerta sussidiaria integrativa di IeFP (pari al 4%) e sussidiaria complementare (0,8%); il restante 5% ha scelto di proseguire frequentando esclusivamente i percorsi IeFP presso strutture Formative accreditate dalle Regioni. Gli studenti che, terminata la scuola “media”, hanno scelto di proseguire la loro formazione presso le Strutture Formative accreditate dalle Regioni sono 27.458, in aumento rispetto al 2014 (erano 21.529, pari al 3,9%). Questo incremento si ripercuote in un decremento del numero degli iscritti ai percorsi IeFP presso le scuole e finalizzati al conseguimento della qualifica professionale (da 19,7% dello scorso anno a 13,3% del corrente). Il 50,9% degli studenti (pari a 263.374) ha deciso di proseguire gli studi presso un liceo. In particolare, piace il liceo scientifico (15,1%), all’interno del quale l’opzione scienze applicate e l’indirizzo sportivo vedono un leggero incremento rispetto all’anno precedente (rispettivamente: +0,4 e +0,5). In aumento anche le iscrizioni verso il liceo linguistico (+0,3). Dalla distribuzione percentuale degli iscritti per area geografica emerge che il liceo piace, in particolare, agli studenti del centro Italia (56,7%) e meno a quelli del nord-est (45%) che prediligono soprattutto gli istituti tecnici (35,8%) .

Il 30,5% degli studenti (pari a 96.411) in uscita dalla scuola secondaria di primo grado ha optato, invece, per un Istituto tecnico, che ha segnato così una leggera flessione rispetto all’anno precedente (-0,3) ma con un incremento nel settore tecnologico (+0,2). In particolare il 18,6% si è orientato verso un indirizzo del settore tecnologico mentre l’11,9% ha optato per il settore economico. Nell’ambito, poi, del settore economico piace un po’ meno l’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing” (-0,4 punti percentuale rispetto allo scorso anno) e un po’ più il “Turismo” (+0,1); nel settore tecnologico aumentano invece gli iscritti per l’indirizzo “Informatica e telecomunicazioni” (+0,3). Il 18,6% degli studenti (pari a 157.822), infine, ha scelto di iscriversi presso un Istituto professionale, che registra quindi un calo di 0,8 punti per-

centuali rispetto all’anno precedente. Tra i giovani che si iscrivono ad un Istituto professionale è il settore dei “Servizi” che raccoglie il maggior numero di iscrizioni (14,1%) mentre il 3,7% opta per il settore “Industria e Artigianato”. Considerando gli indirizzi specifici del percorso risulta che “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” è quello che raccoglie il maggior numero delle iscrizioni (9%) anche se, rispetto all’anno precedente, mostra una lieve diminuzione. RAGAZZI E RAGAZZE - Guardando alle scelte effettuate in base al genere degli studenti, rispetto al 2014, nulla è cambiato: più ragazze ai licei (ed in particolare al liceo classico) e meno ragazze agli istituti tecnici; di contro, i ragazzi preferiscono il liceo scientifico e gli istituti tecnici. Più o meno pari, infine, sui banchi degli istituti professionali.


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Tasse, alcune precisazioni in merito

L’impianto normativo in vigore fa riferimento al Decreto legislativo 16 Aprile 1994, n. 297, art. 200 che prevede quattro diversi tipi di tributo

E’

opportuno attuare una distinzione tra le tasse scolastiche erariali, obbligatorie nell’ultimo biennio delle scuole secondarie superiori (dopo il compimento del sedicesimo anno di età ed il conseguente assolvimento dell’obbligo scolastico) e i contributi scolastici, di natura volontaria e destinati all'arricchimento dell'offerta culturale e formativa degli alunni. A partire dall’anno scolastico 2006/2007, il principio dell’obbligatorietà e gratuità dell’istruzione, previsto dall’art. 34 della Costituzione, è stato esteso dalla normativa attuale, fino a ricomprendere i primi tre anni degli istituti di istruzione secondaria superiore e dei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale realizzati sulla base dell'accordo-quadro in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni, Città e Autonomie Locali del 19-6-2003. Conseguentemente, gli studenti che si iscrivono al primo, secondo e terzo anno dei corsi di studio degli istituti di istruzione secondaria superiore entro l’assolvimento dell’obbligo scolastico, sono esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche erariali, a partire dall'anno scolastico 2006/2007. I TIPI DI TRIBUTO - L'impianto normativo tuttora in vigore in tema di tasse scolastiche (Decreto legislativo 16 Aprile 1994, n.297, art.200) prevede quattro distinti tipi di tributo: di iscrizione, di frequenza, di esame e di rilascio di diploma. • Tassa di iscrizione - viene richiesta al momento dell’iscrizione alla scuola superiore, non è rateizzabile ed è devoluta integralmente all’Erario. L’importo è di 6,04 euro. • Tassa di frequenza - deve essere pagata ogni anno e per intero sia nel caso l’alunno si ritiri dalla scuola sia nel caso sia costretto ad interrompere la frequenza per vari motivi. Non deve essere ripetuto il pagamento in caso di trasferimento di uno studente in un altro istituto statale. Può essere rateizzata L’importo è di 15,13 euro. • Tassa d’esame - deve essere pagata per intero al momento della presentazione della domanda per sostenere gli esami di idoneità, integrativi, di licenza, di qualifica, di Stato (o esame di maturità). L’importo è di 12,09 euro.

oltre 5 milioni di euro per l'istruzione degli adulti

• Tassa di diploma - la tassa deve essere pagata in unica soluzione al momento della consegna del titolo di studio. Il costo è di 15, 13 euro. Per questa tassa non è prevista la concessione di esonero per motivi di merito, ma solo quella per motivi economici o di appartenenza a speciali categorie (circolare ministeriale 15.05.1987, n. 146). ESONERO - In alcuni casi si può essere esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche e, per la precisione, questi casi riguardano il merito, motivi economici e l’appartenenza a speciali categorie di beneficiari. Questi tipi di esonero valgono per tutte le tasse scolastiche. I limiti di reddito per il pagamento delle tasse scolastiche sono definiti annualmente con apposita nota del Miur. CONTRIBUTI SCOLASTICI - Può accadere che al momento dell’iscrizione alle scuole superiori, l’istituto scolastico richieda il pagamento di ulteriori bollettini, anche durante la scuola dell’obbligo. In questo caso si tratta di contributi scolastici. Ne esistono di due categorie: • obbligatori - le scuole possono ri-

chiedere il rimborso delle spese sostenute per conto delle famiglie quali, ad esempio, assicurazione individuale degli studenti per RC ed infortuni, libretto delle assenze, gite scolastiche. • volontari - le scuole possono chiedere un contributo per finanziare attività ed iniziative finalizzate all’innovazione tecnlogica, all’edilizia scolastica e all’ampliamento dell’offerta formativa. Tutti i contributi scolastici volontari devono essere deliberati dal Consiglio d’Istituto. RIMBORSO - Per richiedere il rimborso delle tasse nei casi in cui tale azione sia possibile (ad esempio, errore nell’effettuazione del versamento etc.) è necessario presentare relativa richiesta all’Agenzia delle Entrate, presso cui l’importo è stato versato. Per quanto riguarda il contributo scolastico, essendo lo stesso volontario e deliberato autonomamente dalle singole istituzioni scolastiche, in caso di trasferimento presso altro istituto esso può essere parzialmente rimborsato solo su decisione del Collegio docenti, presieduto dal Dirigente scolastico.

Erogare risorse per oltre 5 milioni di euro per dotare di Reti Wi-Fi, laboratori mobili e ambienti digitali per l'apprendimento i 126 Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti (CPIA). E’ questo l'obiettivo dell'Avviso pubblico contenente la prima misura per i CPIA nell'ambito del Programma Operativo Nazionale (Fse-Fesr) 2014-2020. Lo stanziamento, di complessivi 5,6 milioni di euro, è rivolto a tutti i centri per l'istruzione per adulti. Per accedervi, le strutture dovranno inviare, entro il 10 marzo 2016 (ore 14), secondo le modalità previste dal bando: • progetti per la realizzazione di infrastrutture di rete Lan/Wan, che potranno ricevere ognuno un finanziamento per un massimo di 18.000 euro; • progetti per la realizzazione di ambienti digitali, come spazi alternativi per l'apprendimento, laboratori mobili per varie discipline, aule tradizionali arricchite da dotazioni tecnologiche, con uno stanziamento massimo di 24.000 euro per singolo progetto; • proposte per postazioni informatiche e per l'accesso dell'utenza e del personale ai dati e ai servizi digitali della scuola, con uno stanziamento massimo di 3.000 euro. L'Avviso, coerentemente con il Piano Nazionale Scuola Digitale, costituisce un segnale di attenzione verso l'istruzione per adulti e non prevede una selezione delle proposte presentate. I CPIA dovranno elaborare e inviare un proprio progetto e questo verrà finanziato, in base alla proposta presentata.


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Speciale Scuola Nel nostro Paese è obbligatoria l’istruzione impartita per almeno 10 anni e riguarda la fascia di eta compresa tra i 6 e i 16 anni. L’adempimento dell’obbligo di istruzione è finalizzato al conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il 18° anno di età. L’istruzione obbligatoria è gratuita.

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istruzione obbligatoria In italia: le leggi che la regolano L’adempimento dell’obbligo scolastico è disciplinato dalle seguenti leggi: • Circolare Ministeriale 30/12/2010, n. 101, che all'art. 1 dispone che “nell’attuale ordinamento l’obbligo di istruzione riguarda la fascia di età compresa tra i 6 e i 16 anni”. • Decreto Ministeriale 22 Agosto 2007, n. 139, art. 1: “L’istruzione obbligatoria è impartita per almeno 10 anni e si realizza secondo le disposizioni indicate all’articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296”. • Legge 27 Dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 622:

L’obbligo di istruzione può essere assolto: • nelle scuole statali e paritarie • nelle strutture accreditate dalle Regioni per la formazione professionale • attraverso l’istruzione parentale

“L’istruzione impartita per almeno dieci anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno d’età”. Diverso è l’obbligo formativo, ossia il diritto/dovere dei giovani che hanno assolto all’obbligo scolastico, di frequentare attività formative fino all’età di 18 anni. Ogni giovane, potrà scegliere, sulla base dei propri interessi e delle capacità, uno dei seguenti percorsi:

• proseguire gli studi nel sistema dell’istruzione scolastica. • frequentare il sistema della formazione professionale la cui competenza è della Regione e della Provincia. • iniziare il percorso di apprendistato. Esso è contratto di lavoro a contenuto formativo finalizzato a favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro attraverso l’acquisizione di un mestiere e/o di una professionalità specifica ed è finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale. • frequentare un corso di istruzione per adulti presso un Centro Provinciale per l’istruzione degli adulti.

Il vicepreside Ettore Buccellati ci ha parlato dell’offerta formativa dell’Istituto per quel che riguarda la sede di Cremona e quella di Crema

APC, la scuola aperta al mondo del lavoro L’

Istituto "Ala Ponzone Cimino" o più semplicemente "APC" ha una lunga tradizione. E’ presente a Cremona fin dal 1836 come scuola di arti e mestieri e si è evoluto negli anni per seguire le trasformazioni della società, offrendo ai suoi allievi gli insegnamenti più adatti per un qualificato inserimento nel mondo del lavoro. La struttura è dotata di Aula Magna, aule multimediali, aula CAD, laboratori elettrici, elettronici, meccanici, linguistico, di chimica, di microbiologia, di fisica; officine elettriche, aule di elettronica, officine di meccanica con C.N.C. (Centro di Controllo Numerico), due palestre, aula C.I.C., audiovisivi, aula per il sostegno, aule attrezzate con video proiettore e LIM (Lavagna Interattiva Multimediale).

Riguardo all’offerta formativa della scuola nelle sue sedi di Cremona e di Crema (Istituto “Fortunato Marazzi”), abbiamo parlato con il vicepreside Professor Ettore Buccellati.

«La nostra scuola, sia nella sede di Cremona sia in quella di Crema, offre Corsi statali di Orientamento Professionale della durata di cinque anni (nella formula 2+3) riguardanti il settore dell’industria e dell’artigianato. L’indirizzo è quello della “Manutenzione e assistenza tecnica”; questo per quel che riguarda il biennio. Dal terzo anno l’alunno può scegliere due opzioni: “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”, il cui indirizzo è più elettrico-elettronico, e “Manutenzione mezzi di trasporto” votata più al meccanico. Prerogativa della sede di Crema è invece il corso di moda. Offriamo anche corsi di Istruzione e Formazione Professionale dalla durata di tre anni (qualifica di operatore meccanico) più uno opzionale (diploma di tecnico per la conduzione e la manutenzione di impianti automatizzati), ancora una volta in entrambe le sedi. Per la qualifica di operatore meccanico è attivo anche un corso serale. Uno dei punti di forza della nostra scuola è sicuramente quello di mette-

POLO PROFESSIONALE PROVINCIALE “ALA PONZONE CIMINO” “FORTUNATO MARAZZI” www.poloapcmarazzi.gov.it

Sede di CREMONA Via Girolamo da Cremona 23 tel 0372 35179 crri05000e@istruzione.it Industria e Artigianato Corsi diurni • durata 5 anni: 2+2+1 INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA: opzione Manutenzione mezzi di trasporto opzione Apparati Impianti e Servizi Istruzione e Formazione Professionale Corsi diurni • durata 3 anni + 1 facoltativo QUALIFICA OPERATORE MECCANICO (al terzo anno) DIPLOMA DI TECNICO PER LA CONDUZIONE E LA MANUTENZIONE DI IMPIANTI AUTOMATIZZATI

CORSI SERALI Istruzione e Formazione Professionale QUALIFICA OPERATORE MECCANICO Triennale DIPLOMA DI TECNICO PER LA CONDUZIONE E LA MANUTENZIONE DI IMPIANTI AUTOMATIZZATI Quarto Anno

SEDE DI CREMA Via Inzoli 1 • tel 0373 202814 crema@poloapcmarazzi.gov.it Industria e Artigianato Corsi diurni • durata 5 anni: 2+2+1 INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA: opzione Manutenzione mezzi di trasporto opzione Apparati Impianti e Servizi PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI Produzioni tessili sartoriali - Moda

Istruzione e Formazione Professionale Corsi diurni • durata 3 anni + 1 facoltativo Qualifica di Operatore Meccanico (al 3º anno) Diploma di Tecnico per la conduzione e manutenzione di impianti automatizzati (al 4°anno)

“Corsi di moda” serali

OPEN DAY APC Cremona 23 gennaio dalle 15.00 alle 17.30 MARAZZI Crema sabato 16 gennaio dalle 14.30 alle 17.30

re i ragazzi in condizione di entrare nel mondo del lavoro una volta terminato il loro percorso di studi. Molti trovano subito un’occupazione anche dopo i tre anni. Inoltre, dato che partecipiamo attivamente al progetto “Alternanza Scuola-Lavoro”, già mentre i ragazzi seguono ancora i nostri corsi pos-

sono entrare in contatto con diverse realtà del territorio che, molto spesso, riconoscono la loro preparazione e vedono le loro potenzialità. Tutto questo permette a coloro che frequentano il nostro Istituto di trovare in tempi rapidi un’occupazione. Questo aspetto è fondamentale».


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Speciale Sposi

Il ruolo del wedding day coordinator

Scopriamo più nel dettaglio di cosa si occupa questa figura nata per semplificare la vita delle coppie nel giorno delle loro nozze

T

ra i tanti servizi che un wedding planner offre, oggi vogliamo parlarvi del wedding day coodinator. Letteralmente il wedding day coordinator è “colui che coordina la giornata delle nozze”. Scopriamo di cosa si occupa nel dettaglio.

TORNA A FINE MESE “MILANOSPOSI”

IL SUO COMPITO - Il compito principale del wedding day coordinator è quello di verificare e, appunto, coordinare che tutto nella giornata delle nozze si svolga nel migliore dei modi, che tutto fili liscio secondo i desideri della coppia che potrà così tirare un sospiro di sollievo e godersi appieno la giornata. Anche gli sposi che organizzano da soli il matrimonio potranno avvalersi della competenza di un coordinatore solo per il fatidico giorno. Questo non vuol dire però che il wedding day coordinator lavori solo quel giorno: il suo servizio può iniziare anche molto prima delle nozze. COME SVOLGE IL SUO RUOLO - Il lavoro inizia incontrando i futuri sposi: in questo modo il wedding day coordinator avrà modo di reperire tutte le informazioni necessarie per pianificare le attività durante il giorno del matrimonio e, soprattutto, capire quali sono i desideri della coppia. A questo punto andrà a conoscere tutti i fornitori, visiterà la location di nozze e stilerà una timeline dettagliata e precisa circa le tempistiche da rispettare durante il ricevimento. Da questo momento in poi sarà il coordinatore, e non più gli sposi, a sentire il fioraio o a contattare il catering, ad informare la location circa eventuali modifiche o a definire i tempi per la consegna delle bomboniere. Gli sposi potranno così passare le settimane che precedono il grande giorno in tutta calma e pensare solo a loro stessi. Durante il giorno del matrimonio, il wedding day coordinator curerà nel minimo dettaglio tutta la regia dell'evento: sarà in prima linea e sempre attento nel supervisionare l'intera giornata, controllerà che tutto si svolga nei tempi e secondo i desideri degli sposi, interverrà se dovessero esserci degli imprevisti trovando una soluzione adeguata e tempestiva. Insomma, dall'uscita da casa della sposa fino al taglio della torta, il wedding day coordinator sarà il punto di riferimento per tutti.

LA SCELTA - Tanti sposi vogliono organizzare da soli il loro matrimonio però allo stesso tempo, quando il giorno si avvicina e l'ansia sale alle stelle, gestire tutto può risultare difficilissimo. Ed è in questo momento che si inserisce il wedding day coordinator, sollevando la coppia dalle incombenze finali. In più, gli sposi che scelgono questo servizio parleranno con un'unica per-

sona per ogni esigenza, avranno un solo interlocutore per sapere se tutto è stato definito e non dovranno fare i conti con i mille impegni e le mille telefonate che precedono i giorni prima del matrimonio. Infine, e non per importanza, il giorno delle nozze la coppia non dovrà preoccuparsi di nulla perché lui penserà a tutto.

Il 23 e il 24, così come il 30 e il 31 gennaio, al Forum di Assago, si terrà MilanoSposi, la Fiera che ormai da 45 edizioni costituisce un punto di riferimento per gli acquisti e le scelte dei futuri sposi. Anche quest’anno MilanoSposi accoglierà il pubblico, proveniente da tutto il Nord Italia ed anche dalla vicina Svizzera, con un’offerta ampia e qualificata, presentata con eleganza e raffinatezza in un contesto che lascia spazio a proposte da sogno, fantasia e suggestioni, senza però mai perdere di vista la tradizionale concretezza commerciale che impone di offrire al visitatore la qualità più elevata alle migliori condizioni di mercato. Nei quattro giorni di mostra 150 espositori presenteranno al pubblico il campionario più vasto e diversificato: abiti da sposa, sposo e cerimonia, bomboniere, partecipazioni, foto-video, ristoranti, catering, ville d’epoca, viaggi di nozze, organizzazione cerimonie, noleggio auto e carrozze, liste nozze, musicisti, oreficeria e gioielleria, decorazioni e

servizi floreali e tutto quanto può servire agli sposi per arredare e organizzare la nuova casa. La presenza delle maggiori “firme” della moda sposi, delle location più suggestive, dei ristoranti più raffinati, degli studi fotografici di tendenza, fa di MilanoSposi non solo un momento di grande interesse commerciale ma anche la sede ideale per scoprire idee nuove e originali capaci di dare freschezza e vivacità a un mercato notoriamente legato alla tradizione. A MilanoSposi sarà possibile informarsi sui prezzi di prodotti e servizi, effettuare interessanti confronti, ottenere dagli espositori consigli e suggerimenti preziosi e, nel caso lo si desideri, anche effettuare prenotazioni direttamente presso gli stand a “prezzi fiera” particolarmente vantaggiosi. Le esibizioni, ormai consuete, dei migliori hair stylists e dei maestri del make-up, consentiranno inoltre alle visitatrici di venire a conoscenza di tutti i trucchi e i segreti per essere al top nel giorno più bello.


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Speciale Sposi La confettata è un momento gustoso e piacevole del matrimonio, che permette agli invitati di gustare sapori inediti sottoforma di confetto. E’ un'idea sfiziosa e molto apprezzata perché conclude il momento del banchetto e apre le danze e i festeggiamenti, accompagnando dolci e frutta. Vediamo nel dettaglio come si realizza una confettata perfetta.

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Confettata, ecco alcune semplici idee per renderla perfetta confetti al pistaccio, alla pastiera napoletana, al tiramisù ed al cioccolato bianco. Oltre i ripieni ci sono anche gli aromi, come ad esempio, la cannella, che regala al confetto un sapore esotico amatissimo da tutti. Da non dimenticare i confetti agli agrumi, che ricordano i sapori mediterranei e rinfrescano la bocca. Molto sfiziosi anche quelli riepieni di distillati come il limoncello o il rum. Infine ci sono i sapori più inediti, quelli che difficilmente si possono gustare in un confetto se non in una confettata perfettamente realizzata, come ad esempio quelli alle castagne.

La varietà di confetti da scegliere per la confettata del matrimonio è vastissima e comprende tantissimi gusti ed abbinamenti. I più gettonati sono i classici ripieni di mandorla, nocciola e cioccolato. Tra le tante lavorazioni, però, ce ne sono alcune amatissime come:

Solitamente la confettata si presenta alla fine del banchetto nuziale, al momento del servizio di frutta e dolci. La posizione ideale è all'entrata della sala dedicata alle golosità, come benvenuto per gli ospiti. Il tavolo della confettata, però, può anche essere messo all'uscita della location dedicata ai dolci, come arrivederci per gli invitati, accompagnando le scatoline portaconfetti. Il tavolo adibito per la confettata dovrà essere in linea con lo stile dell'intero ricevimento ed

illuminato come fosse una cascata di dolcezze. Rendere l’ambiente con la giusta atmosfera regalerà alla confettata un aspetto ancora più romantico e goloso. Per aiutare gli invitati a decidere quale confetto assaggiare ed indirizzarli sui vari gusti presenti, basterà aggiungere un'etichetta ad ogni tipologia di confetto indicandone il ripieno. Per comodità è utile accompagnare la confettata con dei piccoli coni o sacchetti di carta dove permettere agli invitati di raccogliere la manciata di confetti desiderata.

Dal turchese all’oro sono tante le sfumature che si possono utilizzare per rendere ancora più incantevole questo giorno speciale

N

ella fase organizzativa prematrimoniale il colore da scegliere per le decorazioni è davvero importante, ecco perché bisogna valutare bene tutte le possibilità. Vediamo allora quali saranno le tendenze dei colori per il matrimonio 2016.

Matrimoni 2016, le tendenze dei colori

TONALITA’ PASTELLO - Senza ombra di dubbio le tonalità pastello faranno parte delle tendenze per il prossimo anno, dai colori tenui come il rosa confetto al giallo, dal glicine al rosa pesca, ogni nuance di questo tipo sarà una perfetta possibilità per delle nozze attuali e alla moda. VERDE - Se avete deciso di sposarvi in campagna e il tema delle vostre nozze sarà la natura, non potrete che scegliere il verde come colore per le vostre nozze. Accompagnato da elementi presi dall'ambiente circostante come fiori, foglie o legno, trasformerà la location scelta in un luogo d'incanto. TIFFANY - Un colore già molto apprezzato quest’anno e che continuerà ad essere di grande tendenza anche per il prossimo anno è il tiffany. Questa bellissima sfumatura di verde acqua si adatta perfettamente sia a matrimoni festeggiati all'aperto in campagna, sia a ricevimenti allestiti in location suggestive in prossimità del mare.

TURCHESE - Il turchese potrebbe essere un'altra opzione da scegliere come colore per le proprie nozze, che, in contrasto con il bianco, sarà in grado di creare una deliziosa combinazione di colori. CORALLO/ARANCIONE - Nel 2015 il corallo, nelle sue vivaci sfumature arancioni, si è confermato uno dei colori di

tendenza per il matrimonio. Perfetto per le decorazioni e gli allestimenti di matrimoni estivi, trasmetterà sicuramente gioia all’ambiente. ROSSO - Un altro colore che non passa mai di moda è il rosso, anche se è preferibile utilizzarlo per i matrimoni invernali. Colore che rappresenta la pas-

sione ma anche il Natale, quindi perfetto in caso abbiate deciso di sposarvi a dicembre. BLU - Se il vostro colore preferito è il blu non temete, come colore classico è intramontabile. Dalla variante blu royal al navy, ogni gradazione di colore sarà perfetta per allestire la location dei

vostri sogni, soprattuto se combinata con il bianco. ORO - Infine, altro colore in voga per il 2016 sarà l'oro abbinato al bianco, eccellente ed elegante combinazione per i matrimoni celebrati nel periodo invernale, grazie alla quale le vostre nozze saranno luminose e di tendenza.


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Salute

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GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

C

di Giulia Sapelli

hiediamo alla Dottoressa Annalisa Subacchi, Biologo Nutrizionista, esperta in Intolleranze alimentari le proprietà dei cibi da prediligere in tavola nel dopo-feste. Dottoressa quali sono i cibi da scegliere al supermercato da mettere in tavola dopo le feste? “Occorre fare una premessa: i sensi di colpa post-festività non aiutano a perdere peso. Aggiungo che i digiuni e i pasti saltati sono altrettanto dannosi. Il consiglio è quindi di affrontare i 10 giorni successivi anche due settimane, stando ben attenti agli ingredienti da mettere in tavola. Nella maggior parte dei casi il peso che abbiamo accumulato (2-3 chili) e la sensazione di gonfiore spesso non sono altro che ritenzione di liquidi (e non di grasso) dovuta ad un abuso di cibi salati , alcool e gli zuccheri e bollicine contenuti nelle bibite gassate e nei dolci. Ecco quindi un semplice decalogo con i “cibi buoni” e depuranti da prediligere e quelli da accantonare provvisoriamente. Saranno di aiuto per chi dovrà fare la spesa e a rimetterci in forma in poco tempo. PRIMI PIATTI: No a paste, no riso bianchi, (no amidi gnocchi) ma integrali: es farro, riso integrale o deamidato (parboiled). Anche il senza glutine, quinoa, amaranto, grano saraceno posso aiutare a perdere la ritenzione di liquidi accumulata. Infatti la capacità del glutine, della farina di frumento non integrale, di trattenere il liquidi è nota. Escludendo questi alimenti per 1-2 settimane ci sentiremo subito più sgonfi.

I cibi “buoni” e “cattivi” per depurarsi senza inutili digiuni e senza sensi di colpa

A tavola dopo le feste

SECONDI PIATTI: No carni rosse ma bianche, no formaggi (anche gli pseudo light) no insaccati. Intossicano il fegato e durante questo processo di depurazione è l’ultima cosa che vogliamo. Favorire per esempio pesce azzurro, ricco di omega che aiutano a disintossicare fegato ed intestino. Le carni bianche, pollo, tacchino e coniglio maggiormente digeribili. Per chi vuole procedere con una disintossicazione più’ profonda, dovrebbe abolire anche tutte le carni in queste due settimane e consumare legumi (ceci, piselli, fagioli, ceci). Se ci provocano gonfiore ed aerofagia, meglio consumarli cotti e frullati.

VERDURA SEMPRE A VOLONTÀ; Verdure di stagione sono quelle maggiormente gettonate. Ottime per la digestione sono verdure amare come cicoria, radicchio, rucola, carciofo. Ottime antiossidanti broccoli, cavoli e verze. Eliminare i pomodori, infiammanti e non di stagione. Attenzione al mais, è un carboidrato al pari della pasta o riso, non da considerarsi verdura. Attenzione anche ai legumi ( cornetti, piselli e fagioli) considerati un secondo piatto , cioè proteine vegetali. FRUTTA, SENZA ESAGERARE. Molti di noi pensano di poter dimagrire solo consumando frutta. Attenzione perché la frutta contiene fruttosio, che

CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

è uno zucchero. Pensate che 80 gr pasta corrispondo a 4 frutti medi! Utilizzarla soprattutto come spezza-fame, mela, pera, agrumi e pompelmo. Non arrivate mai al pasto successivo troppo affamati. CONDIMENTI: No burro, no margarine, no panna anche se dicitura light, no salsine varie, no oli di semi, solo olio evo (max 4-5 cucchiaini al giorno). Evitate tutto ciò che è bianco e raffinato quale ZUCCHERO - SALE- FARINA BIANCA BEVANDE: Evitate le bibite gassate (es coca cola quantità di zuccheri), no vino o birra, anche quelle considerate light, No a caffè, no a latte, usiamo bibite drenanti (thè’, centrifugati, spremute di limoni, pompelmi). Prestare attenzione alle MODALITA’ DI COTTURA: No fritti, no padelle unte, evitare arrosti e intingoli. Meglio cottura al vapore, alla griglia... Fatta questa rapida carrellata ecco una alimentazione-tipo da seguire per 7-10 giorni che darà certamente ottimi risultati. Da adattare ovviamente alla tipologia di pazienti (adultibambini-sportivi etc). • Colazione: the verde con 5 gr miele e zenzero + 150 gr frutta • Metà mattina: ½ mela Pranzo: una piccola porzione di pesce oppure 1 scatoletta di legumi con verdure a volontà • Merenda: ½ mela • Cena: minestrone o passato di verdure + 100 gr carne o pesce. Non disperate, con semplici accorgimenti miglioreremo la nostra salute ed il nostro peso. Evitate diete fai-da-te, la vostra salute è la cosa migliore che possedete.

Dal 18 al 23 gennaio una settimana dedicata alla prevenzione dei tumori La prevenzione al centro dal 18 al 23 gennaio, per la prima edizione della Settimana dedicata alla Prevenzione Oncologica (che si svolgerà presso l’Aula Magna e gli ambulatori dell’Ospedale). Da lunedì a venerdì i professionisti sanitari saranno a disposizione dei cittadini: ogni giorno nuovi argomenti, un momento informativo (ore 9 -11) e consulenze personalizzate (ore 11-13/14-16). Sabato il convegno conclusivo aperto alla città nell’Auditorium della Camera di Commercio. «L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che circa il 40% delle morti per tumore può essere evitata sia adottando uno stile di vita sano (prevenzione primaria), sia diagnosticando la malattia il più precocemente possibile, ossia prima che si manifesti a livello clinico (prevenzione secondaria)» spiega Rodolfo Passalacqua, direttore del Dipartimento di Oncologia dell’Asst (ex azienda ospedaliera) di Cremona. «Vi è quindi la necessità di agire su due livelli. A livello personale, adottando una serie di comportamenti e stili di vita adeguati e a livello sociale, collettivo, attuando strategie di promozione della salute

finalizzate a rafforzare nelle persone la motivazione al cambiamento». Da lunedì 18 a venerdì 22 gennaio 2016 i professionisti della sanità forniranno ai cittadini, durante gli incontri gratuiti, le informazioni necessarie per acquisire un corretto stile di vita, una consapevolezza del rischio di malattia e la conoscenza di quanto la medicina oggi offra in tema di diagnosi e di terapia. Ogni giorno dalle 9 alle 11 in Aula magna si terrà una sessione educazionale, a seguire, dalle 11 alle 13 e dalle 14 alle 16, i colloqui informativi individuali presso gli

ambulatori al piano terra dell’Ospedale di Cremona. La partecipazione alle sessioni del mattino e ai colloqui con i medici è libera e gratuita. Per i colloqui individuali è possibile effettuare una prenotazione (non obbligatoria) contattando i numeri 370 3222747 oppure 0372 405237 da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 14.00. Sabato 23 Gennaio dalle 9 alle 13 presso l’auditorium della Camera di Commercio di Cremona si terrà il convegno conclusivo, aperto a tutti i cittadini, dal titolo “Restiamo sani. La prevenzione primaria dei tumori”.


Cultura&Spettacoli

18 gennaio, alle ore 20.45 al San Domenico “Io non pago” di Lunedì Crema, il Caffè Letterario ospita lo psicologo Antonino Giorgi che presenta il libro “Io non pago. al Caffè La stra-ordinaria storia di Gianluca Maria Calì”. Il Letterario libro non è solo la storia di un imprenditore che ha

detto no al pizzo, ma un’analisi delle implicazioni che porta con sé il trauma di conoscere la mafia. Questa “stra-ordinaria storia” è anche il risultato di vent’anni di studi sugli effetti devastanti della “vittimizzazione”, ossia dell’essere trasformati in vittima.

Il celebre violoncellista si esibirà lunedì sera con l’Orchestra della Svizzera Italiana

Mischa Maisky sul palco del Ponchielli

L

dalla redazione

unedì sera (alle 20.30) al Ponchielli nuovo appuntamento con la stagione concertistica. Dopo il grande successo ottenuto nel 2013, torna l’Orchestra della Svizzera Italiana, una delle compagini sinfoniche più apprezzate a livello europeo e che per l’occasione verrà diretta da Markus Poschner, recentemente eletto direttore principale dell’Osi. Nella prima parte del concerto si esibirà con loro uno dei più importanti nomi del concertismo mondiale, Mischa Maisky, che interpreterà il concerto per violoncello e orchestra di Dvorák, uno dei capisaldi della letteratura violoncellistica. Considerato il “Rostropovich del futuro” fin dai suoi esordi, Maisky ha costruito un’impressionante carriera che lo ha portato ad esibirsi nelle principali sale da concerto del mondo, spesso accanto ad altri importanti interpreti del panorama internazionale ed interpretando un numero estremamente elevato di composizioni dal barocco al contemporaneo. Il programma, oltre al Concerto in si minore per violoncello e orchestra op.104 (B. 191) di Antonín Dvorák, propone anche la Sinfonia n.2 in re maggiore op. 73 di Johannes Brahms. Mischa Maisky è nato nel 1948 a Riga, in Lettonia e dopo un bre-

“Memorie scolpite nel marmo”

Il violoncellista Mischa Maisky (foto © Stefano Giogli)

ve periodo di studio nella sua città natale, è passato al Conservatorio di Leningrado. Nel 1966 ha vinto un premio al concorso internazionale Ciaikovski, dopodiché ha proseguito gli studi al Conservatorio di Mosca nella classe di Matislav Rostropovich. Per Maisky ha avuto inizio così un periodo di inten-

Domani mattina alle ore 11, nella sala degli Alabardieri del Palazzo comunale di Cremona, viene inaugurata la mostra fotografica (aperta fino al 31 gennaio, dal titolo “Memorie scolpite nel marmo”, realizzata dal Gruppo fotografico cremonese Adafa, in collaborazione con il Comune di

In mostra le opere della Di Biccari

Le immagin-azioni di Donata Di Biccari sono in mostra nella sala Polifunzionale di Corte de’ Frati fino al 4 febbraio. Donata Di Biccari è un’artista che da diversi anni ha posto al centro del suo comporre una ricerca espressiva fondamentalmente, impostata sulla sperimentazione di supporti assai eterogenei e insoliti, anzi imprevisti accostamenti di colore e di collage. Ne ha dato prova, ad esempio, nelle esposizioni ordinate allo Spazio Arte di Castell’Arquato e nella personale a Robecco d’Oglio. Fra i pezzi esposti all’estero ricordiamo quelli presentati con successo alla World Fine Art Gallery di New York nell’ambito della rassegna “Opere su carta”, organizzata dall’Associazione Italart, caratterizzati da una consistenza materica sorprendente, implementata, se possibile, dalla scelta del cartone ondulato, supporto e allo stesso tempo “elemento” fondante dei quadri. Su questa linea immaginativa si pongono composizioni che spaziano agilmente, senza preoccupazioni di continuità tematica, dalla figurazione all’informale, risultando lo specchio fedele di una personalità che nell’arte esprime a pieno la propria creatività. L’allestimento, realizzato grazie alla collaborazione dell’associazione Co.Libri, vanta il patrocinio dell’amministrazione comunale e offre l’opportunità di ammirare tele realizzate a tecnica mista in molto delle quali si osserva la presenza di diverse applicazioni materiche. In esposizione vi sono, infatti, una trentina di pezzi di piccole e medie dimensioni in cui l’artista inserire sapientemente oggetti e materiale luccicante, in modo da conferire allo stesso una dimensione plastica imprevista che però esula da ogni sterile decorativismo. Donata aggiunge, sempre in seno alla tela, degli elementi oggettuali tolti dal loro uso abituale, per farne delle parti integranti dei suoi lavori, che certamente non risultano mai banali o scontati. Anzi, forse è vero il contrario. Essi denotano la capacità della Di Biccari di sorprendere piacevolmente l’osservatore che non può non rimanere affascinato dalla creatività di questa autrice cremonese che proprio da Corte de’ Frati ha mosso i primi passi nell’ambito di una vena creativa davvero inesauribile.

sa attività concertistica nell’Unione Sovietica. Nel 1972 l’artista, che oggi vive in Belgio, è emigrato in Israele; dopo aver vinto nel 1973 il concorso Cassadò di Firenze, ha debuttato alla Carnegie Hall di New York con la Pittsburgh Symphony Orchestra diretta da William Steinberg. Da un ammiratore ha ricevuto in dono un

Cremona nell’ambito del progetto “Cultura partecipata - Cremona 2015”. La mostra propone un percorso fra le lapidi ed i monumenti del cimitero di Cremona dedicati a quanti combatterono per l’unità d’Italia nelle campagne risorgimentali e nella guerra 1915-1918. Le epigrafi rac-

violoncello Montagnana del XVIII secolo, con cui da allora esegue i suoi concerti. Nel 1974 è divenuto allievo del leggendario Gregor Piatigorsky: è l’unico violoncellista che abbia avuto occasione di studiare sia con quest’ultimo, che con Rostropovich e da quel momento la sua carriera è decollata.

contano i sentimenti dei parenti di fronte alla violenta morte dei loro congiunti nelle battaglie o per morbi contratti in guerra. Esprimono anche il forte senso di appartenenza alla Patria nei ricordi dei reduci sopravvissuti, posto in primo piano rispetto agli altri meriti della loro vita civile.

Domani lo spettacolo dedicato ai bambini

Il primo appuntamento dedicato al pubblico dei più piccoli e alle loro famiglie (domani alle ore 16 al Ponchielli) è con “Kolok. I terribili vicini di casa”, di e con Olivia Ferraris e Milo Scotton, regia di Philip Radice. Due balconi, un condominio, un paese tranquillo ai confini del mondo. Ma una mattina tutto cambia. Basta una parola per capire che l’uomo che occuperà l’appartamento sfitto del condominio è uno straniero. Parla strano, veste strano, strani capelli e poi… sorride sempre a tutti, ma a nessuno importa. Due balconi, due vite. Kolok mette a confronto due personaggi che unendo il circo al teatro, la poesia al divertimento, si troveranno finalmente amici, vicini di casa, senza frontiere. Lo spettacolo è ambientato tra gli appartamenti di un piccolo condominio e si basa sulle relazioni o meglio “nonrelazioni” bizzarre che si instaurano spesso tra i coinquilini di uno stesso edificio, nella realtà attualissima della vita in città. A volte sconosciuti, ancor più spesso ignorati, i coinquilini spesso si ritrovano in questa situazione solo per mancanza di un’occasione di incontro. Rappresentando stralci di quotidiana realtà, si vuole dare un incentivo a non esitare a regalare un sorriso, un aiuto, o anche solo due parole a chi condivide con noi la porta d’ingresso, le scale e vede le stesse cose, se dà uno sguardo fuori dalla finestra.

Prorogata la mostra di Uberto Pallastrelli

La mostra “Uberto Pallastrelli (1904-1991), l’ultimo ritrattista”, organizzata dalla Banca di Piacenza, resterà allestita a Palazzo Galli (in via Mazzini, 14) fino a domenica 31 gennaio. A fronte dell’eccezionale successo di pubblico e del grande interesse della stampa, sia locale che nazionale, l’istituto di credito piacentino ha infatti deciso di prorogare la durata della mostra – curata da Vittorio Sgarbi e da Laura Soprani, Carlo Ponzini e Robert Gionelli.

“Due donne che ballano” stasera al San Domenico Uno spettacolo ironico ed empatico scritto dal padre del teatro catalano Josep Maria Benet i Jornet

Stasera alle 21 torna la prosa sul palco del Teatro San Domenico di Crema. In scena “Due donne che ballano” di Josep M. Benet i Jornet con Maria Paiato e Arianna Scommegna, regia di Veronica Cruciani. Uno spettacolo ironico ed empatico diretto da Francesco Brandi e scritto da Josep Maria Benet i Jornet, padre del teatro catalano che descrive con estrema efficacia la storia di due donne nelle quali è difficile non immedesimarsi. la trama. Una donna anziana e una giovane chiamata a farle da badante. Tutte e due schive, energiche, sarcastiche ed eroiche. Si odiano e si detestano perché sono simili, perché ognuna ha bisogno dell’altra e, nella solitudine delle rispettive vite, sono l’una per l’altra l’unica presenza confortevole. Consumano le poche ore alla settimana che passano insieme becchettandosi, pungendosi e confessando di sé quello che solo a un estraneo si riesce a confessare. Ballano. Come balla una nave in balia delle onde. Ballano la danza dell’esistenza dura e difficile di chi porte dentro una sofferenza, ma fuori esibisce una faticosa immagine di forza e autosufficienza. E per que-

Da sinistra: Arianna Scommegna e Maria Paiato

sto ballo non ci sono cavalieri, non ci sono uomini possibili, non ci sono mariti, padri o figli ad accompagnarle. Ma solo due donne che ballano. Una minuscola storia come tante

ne accadano nei grandi condomini di qualsiasi città, un microcosmo, un ecosistema esistenziale, che attraverso la scrittura di Benet i Jornet diventa un modo gentile, amaro e profonda-

Stasera uno spettacolo di perturbante onirismo Stasera alle 21 sul palco del Teatro Comunale di Casalmaggiore, appuntamento con “MM&M Movies, Monstrosities and Masks”, dodicesima parte di Interior Sites Project di e con Renato Cuocolo e Roberta Bosetti, regia di Renato Cuocolo, in collaborazione con Il Funaro Pistoia e il Festival delle Colline Torinesi. I contatti tra cinema, teatro e vita sono l’essenza di questo progetto teatrale della compagnia Cuocolo-Bosetti o quel che resta dei film in ognuno di noi. Spettacolo di perturbante onirismo nel quale i fotogrammi, legati al momento esatto in cui è nata l’emozione, sono invisibili marcatori sulla timeline della vita.

Riaccendono il ricordo all’interno della migliore sala da proiezione: la nostra memoria. Se nel teatro è chiaro il ruolo centrale dell’attore, nel cinema è la macchina da presa a creare il linguaggio, un’antinomia che svela la natura metacinematografica di questo spettacolo ove è sovrapposta l’intimità del quotidiano ad una profonda riflessione sulla natura della finzione. Allo spettatore che entra in sala viene consegnata una radio guida che lo metterà in contatto col palcoscenico. A rompere il silenzio dell’attesa, una colonna sonora, inconfondibile, entra in cuffia materializzando l’essenza del cinema. E lo spettacolo ha inizio.

mente ironico di raccontare un’intera società, in cui le persone difficili e scomode sono estromesse e confinate ai margini, ad affrontare in solitudine la pista da ballo del proprio destino.


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Taccuino

Sabato 16 Gennaio 2016

NUMERI UTILI Cremona

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 Via Esilde Soldi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio

Via Picenengo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 Via Carlo Minuti Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio

Via Massarotti Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio

Via Del Macello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Marzo

Via A. Boldori Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio

PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233

• Via Esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 28/02/2015).

NUMERI UTILI Crema

COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241

NUMERI UTILI Casalmaggiore

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

• Via Angelo Massarotti (civico 62) - Cantiere per la realizzazione dell'allaccio alla rete del teleriscaldamento. (Fine lavori: 31/01/2016). • Via del Macello (tratto da via Lucchini a via del Chiesotto) - Opere di urbanizzazione cantiere City Hub. (Finr lavori: 31/03/2016).

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714

• Via Picenengo (da via Milano a passaggio FFSS) Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 31/01/2016). • Via Attilio Boldori (tratto da Via Rigotti a Via Ponchielli) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribu-

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212

OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

zione energia elettrica. (Fine lavori: 31/01/2016). • Via Carlo Minuti - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 31/01/2016).

POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311 POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO: 115 Centralino: 0373-256222

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215 PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116

SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320

OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

Ricette - Depurarsi dopo le feste

INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 800 g di fave • 500 g di piselli • 16 foglie di lattuga • 8 cipollotti • 125 g di riso • 1 spicchio di aglio • 1 cucchiaio di santoreggia • 12 foglie di basilico • 4 cucchiai di olio evo • ½ cucchiaino di scorza di limone • Il succo di un limone • 3 noci di burro • Sale

Fagottini di lattuga con fave e piselli

Pasta alle zucchine con crumble al basilico INGREDIENTI • PER 4 PERSONE • Una bustina • 250 g di spaghetti di zafferano • Sale • ½ cipolla Per il crumble: • Una zucchina • Pane • Olio • Olio • Un vasetto di • Basilico yogurt bianco

PREPARAZIONE Lessate il riso in abbondante acqua salata. • Fate cuocere fave e piselli per 10 minuti, in poca acqua leggermente salata e aromatizzata con qualche fogliolina di santoreggia. • Scottate le foglie di lattuga in acqua bollente. • Fate insaporire i legumi con po-

co olio, uno spicchio d'aglio sbucciato e santoreggia per 6-7 minuti. • Salate e unite il riso, la scorza di limone, il basilico sminuzzato e due noci di burro. • Fate stufare i cipollotti con poco olio e sale per 15-18 minuti. • Sovrapponete due a due le foglie di lattuga e ponetevi al centro un

Insalata di seppie con sedano e grana INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 2 seppie pulite • Un cespo di sedano • Una carota • Prezzemolo • Grana • Sale • Pepe

po' del composto di riso. Formate dei fagottini e legateli con il filo da cucina. • Unite gli involtini ai cipollotti, spruzzate con il succo di limone, aggiustate di sale, aggiungete una noce di burro, coprite e lasciate cuocere altri 5 minuti, a fiamma bassa.

PREPARAZIONE • Mettete sul fuoco una pentola d'acqua fredda con le seppie, un rametto di sedano e una carota e fate bollire 30 minuti. • Tagliate a fettine sottili i gambi di sedano puliti e metteteli in una insalatiera capiente. • Staccate la testa delle seppie bollite, poi tagliate a metà la parte superiore e affettatela finemente. • Tagliate a metà anche la parte dei tentacoli e tagliateli a pezzetti. • Unire la seppia al sedano, poi aggiungete anche prezzemolo tritato e scaglie di grana. • Condite con olio, sale e pepe e mescolate.

PREPARAZIONE • Mettete a lessare la pasta in acqua bollente. • Tritate la cipolla e mettetela a rosolare in padella con l'olio. • Aggiungete anche la zucchina tagliata a pezzetti, aggiustare di sale e lasciate insaporire. • Nel frattempo preparate al mixer un trito di pane, basilico e olio. • Mettete a tostare questo crumble in un'altra piccola padella. •A parte stemperate lo zafferano nello yogurt. • Scolate la pasta un po' al dente e ripassatela velocemente in padella con il sugo. • Trasferite la pasta in una ciotola, poi conditela con la salsa di yogurt e zafferano. • Impiattate e completate con il crumble al basilico.


SPORT

lo lettere@ilpiccologiornale.it

Champions in diretta si Premium

VOLLEY FEMMINILE

Dopo la chiusura di Gazzetta Tv, la Champions League femminile di volley sbarca su Premium. Ieri è stato siglato l’accordo con Mediaset, che permette di offrire ancora in diretta la massima competizione europea, anche se non più in chiaro, bensì in pay tv. Si

Responsabile FABIO VARESI

parte martedì alle 20 con la diretta di Calcit LjubljanaIgor Gorgonzola Novara, mentre mercoledì alle 18 sarà la volta di Chemik Police-Pomì Casalmaggiore (su Premium Calcio HD) ed infine alle 20.30 verrà trasmessa Nordmeccanica Piacenza-CS Voley Alba Blaj.

La Pomì inzia un altro tour de force

Domani pomeriggio scatta il girone di ritorno contro Vicenza, mentre mercoledì torna l’impegno europeo (in Polonia)

VOLLEY A1 Tra campionato e Champions League le rosa giocheranno cinque partite in 15 giorni

L

di Vanni Raineri

a lunga attesa sta per concludersi. Le settimane di lavoro senza impegni ufficiali, una sorta di richiamo della preparazione per mettere benzina in vista del momento topico della stagione, lasciano spazio ad un nuovo tour de force, che vedrà la Pomì impegnata in 5 gare nell’arco di 15 giorni. C’è parecchia curiosità per vedere se le rosa avranno saputo mettere in disparte le amnesie di dicembre, quando hanno lasciato qualche punto per strada in campionato in match sulla carta più che abbordabili. Ciò non toglie che si riparta dal primo posto in classifica, sia pur in coabitazione con Conegliano e con un punto di vantaggio sulle due inseguitrici Novara e Piacenza. Lo scorso week end la Pomì è stata impegnata a Busto Arsizio nel torneo Mimmo Fusco, perdendo la semifinale con Montichiari e battendo nella finalina le padrone di casa al tie break. Non proprio un’impresa. Mercoledì poi le ragazze di Barbolini hanno disputato un’amichevole a Roverbella, nel Mantovano, in occasione dell’inaugurazione della nuova palestra comunale “Remo Mori”, alla presenza tra gli altri dell’assessore regionale allo Sport, Antonio Rossi e del presidente della Provincia di Mantova, Alessandro Pastacci.

Anche il nuovo anno è iniziato con poche soddisfazioni per la Pieve 010. La prima giornata del girone di ritorno, infatti, si è chiusa con una sconfitta pesante, oltretutto nello scontro diretto con l’Admiral Valdagno, che al PalaPini si è imposta per 4-1. Il predominio dei veneti di Franco Vanzo, è stato facilitato dalle giocate dello spagnolo Fariza, ispiratissimo e autore di un poker, con tre reti messe a segno nella prima frazione di gara, nel giro di una dozzina di minuti e un’altra in apertura di ripresa, a suggellare una serata da incorniciare, grazie alla quale l’iberico ha incrementato il suo bottino di reti (15) messe a segno dall’inizio della stagione. Per la Pieve 010, il gol della bandiera lo ha segnato Zucchetti. Brutto colpo per i pievesi, che non solo restano ancorati a 8 punti, non approfittando del secondo scontro diretto consecutivo, ma allo stesso tempo sono stati anche raggiunti dal Giovinazzo, che ha pareggiato (2-2) contro il Sarzana, agganciando i rossoblu, che al momento si salverebbero solo per differenza reti. Magra consolazione, visto che c’è un girone di

14ª GIORNATA (17-01 h 18)

Conegliano-Busto Arsizio Firenze-Modena Novara-Bolzano Piacenza-Bergamo Scandicci-Novara Vicenza-Casalmaggiore Riposa: Club Italia

15ª GIORNATA (24-01 h 18)

Bolzano-Busto Arsizio Casalmaggiore-Bergamo Conegliano-Vicenza Club Italia-Novara Modena-Montichiari Piacenza-Firenze Riposa: Scandicci

CLASSIFICA

Conegliano Casalmaggiore Novara Piacenza Modena Bergamo Scandicci Montichiari Busto Arsizio Club Italia Vicenza Bolzano Firenze

Avversaria Bolzano, che occupa il penultimo posto in campionato e che è stata sconfitta con un netto 3-0 (28-26, 25-18, 25-21 i parziali) grazie anche al rientro di due straniere, Maggie Kozuch e Lauren Gibbemeyer. Quanto a Francesca Piccinini, che sta recuperando la migliore condizione dopo i problemi di fine girone d’andata, è rimasta precauzionalmente a riposo. Al contrario delle previsioni, anche alla ripresa delle ostilità la

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La Pomì prima di un match (foto Rubin/LVF)

campionessa non dovrebbe scendere in campo, ma accomodarsi in panchina, in attesa di superare completamente gli acciacchi. E veniamo dunque ai prossimi impegni. Domani alle ore 18 la Pomì sarà ospite dell’Obiettivo Risarcimento Vicenza, che all’esordio in campionato fu battuta agevolmente, mentre Conegliano farà visita a Bergamo, un impegno che si preannuncia non agevole. Mercoledì torna la Champions

League, con la Pomì che giocherà in Polonia (ore 18) sul campo del Chemik Police, vincitore all’andata al PalaRadi. Il tour de force si concluderà con tre gare casalinghe: domenica 24 gennaio al PalaRadi scenderà Bergamo, mercoledì 27 si disputerà l’ltimo turno del giorne preliminare di Champions contro l’Eczacibasi Istanbul, sconfitta in Turchia all’esordio europeo e domenica 31 il big match di campionato contro l’Imoco Conegliano.

HOCKEY SU PISTA A1 Stasera la trasferta in Francia di Coppa Cers e martedì lo scontro diretto a Thiene

Due partite delicatissime per la Pieve 010 ritorno da giocare e la squadra di Ariano Civa deve ritrovare in fretta lo smalto della scorsa stagione, se vuole centrare la salvezza, che garantirebbe di partecipare al terzo campionato di serie A1 consecutivo. L’occasione arriva martedì sera, quando i pievesi saranno impegnati in trasferta contro il fanalino di coda Thiene. Un incontro di vitale importanza per i rossoblu, che vincendo staccherebbero di cinque punti i vicentini e potrebbero approfittare di un passo falso del Giovinazzo, che non dovrebbe fare punti a Follonica. Insomma, il momento potrebbe essere decisivo e i ragazzi di Civa sanno benissimo che non possono più sbagliare. Prima di pensare al campionato, la Pieve 010 deve però affrontare l’impegno europeo. Stasera alle 20.30, infatti, è in programma il match di ritorno valido per gli ottavi di

Mattia Civa in azione (foto Baldi Gabriele per Lega Nazionale Hockey Pista)

RUGBY

Coppa Cers contro i francesi del Saint Omer, che al PalaPini hanno pareggiato 2-2. Per qualificarsi, i pievesi devono compiere un’autentica impresa, ma una buona prestazione darebbe la carica per il delicatissimo scontro diretto di martedì. All’andata al PalaPini, i francesi si erano portati sul 2-1, ma in extremis i rossoblu hanno strappato il pareggio con un gol di Balmaceda, che mantiene in bilico la doppia sfida contro avversari di grande qualità, più volte campioni di Francia e che lo scorso anno ha raggiunto i quarti di finale di Coppa Cers, dove sono stati eliminati dal Barcelos. CLASSIFICA (14ª giornata) Breganze, Forte dei Marmi 31; Matera 30; Viareggio 28; Lodi 27; Trissino 22; Bassano 21; Follonica 20; Monza 17; Valdagno 13; Sarzana 12; Pieve 010, Giovinazzo 8; Thiene 6.

PALLANUOTO

Domani il Crema ospita il Fiumicello Dopo il pari all’esordio la Bissolati è impegnata stasera a Genova

La lunga pausa è finita. Domani pomeriggio torna il campionato di serie C, con l’ultimo impegno della prima fase, ininfluente per il Crema Rugby, ormai rassegnato a giocare la poule per conquistare la salvezza. Alle 14.30 i neroverdi ospitano il forte Fiumicello e l’obiettivo è ritrovare la forma migliore in vista della fase decisiva della stagione, che mette in palio la permanenza in serie C. CLASSIFICA (9ª giornata) Rovato 45; Gussago 38; Fiumicello 26; Ospitaletto, Cus Brescia 11; Crema Rugby 6.

Lo scorso fine settimana è partita ufficialmente la stagione della Canottieri Bissolati, impegnata nella serie C di pallanuoto. Nella prima giornata, i biancazzurri hanno pareggiato 5-5 (1-1, 0-2, 1-2, 3-0 i parziali) in casa contro il Busto Nuoto, avversario storicamente ostico per i cremonesi. Al termine del match, il tecnico Fabio Fresia si è detto soddisfatto

della prova dei suoi ragazzi, bravi a recuperare tre gol di svantaggio, in un ultimo quarto giocato con grande vigoria fisica. Le reti sono state realizzate da Zoppi e Pitturelli (2) e da Formis. Muovere subito la classifica è molto importante per il morale della squadra, che stasera alle 19 è impegnata nella storica piscina Sciorba di Genova, con la Locatelli che

all’esordio si è imposta 10-3 sulla Bocconi. Una trasferta impegnativa per la Bissolati, che però non parte battuta. CLASSIFICA (1ª giornata) Metanopoli, Locatelli Genova, Varese, Treviglio, Canottieri Milano 3; Busto Nuoto, Canottieri Bissolati 1; Aquatica Torino, Vigevano, Sport Time Osio Sotto, Gam Team, Milano 2, Bocconi Sport 0.


Sport

24 A peggiorare le cose la richiesta di 1 punto di penalizzazione del procuratore federale nell’ambito dell’inchiesta Dirty Soccer Sabato 16 Gennaio 2016

Cremo, il momento è molto delicato

CALCIO LEGA PRO Con tre punti conquistati nelle ultime cinque partite la classifica è sempre più deficitaria

O

LEGA PRO GIRONE A

di Matteo Volpi

17ª GIORNATA

ggi così, domani chissà. Dopo il deludente pareggio di Cuneo, l’unica certezza rimane il punto di penalizzazione richiesto dal procuratore Palazzi nell’ambito dell’inchiesta Dirty Soccer. Per il resto, si vive alla giornata, con la consapevolezza che questa società continua a scrutare l’orizzonte senza fare reali programmi sul proprio futuro. Lo testimonia la sorprendente cessione di Francesco Forte: un ’93 di grande prospettiva, interessante alternativa a Brighenti in fase realizzativa mai sfruttata costantemente da mister Pea; il cui utilizzo solo saltuario ha convinto l’avvocato Rispoli, suo procuratore, a trattarne il passaggio al Teramo, dove farà coppia con l’ex Le Noci. In compenso, in entrata c’è Simone Pesce, 33enne esperto mediano sinistro, quasi mai utilizzato nel Novara di mister Baroni in serie B. Contro il Cuneo, peraltro, hanno esordito i due nuovi acquisti Suciu e Bianco che non hanno demeritato, ma nemmeno hanno cambiato le cose in casa. Difficile pensare positivo, specie se si pensa ai tre punti conquistati nelle ultime cinque gare e alla sfida quasi proibitiva contro il Bassano, in programma domani allo “Zini”. In casa la vittoria manca dal primo di novembre (2-1 contro il Lumezzane) , stessa data in cui il Bassano maturò la sua unica (sin qui…) sconfitta esterna (il sorprendente 3-0 a Pordenone). E questo già dice molto. Come se non bastasse, non ci sarà Marconi, fermato per un turno dal giudice sportivo.

AlbinoLeffe-Mantova Alessandria-Padova Bassano-Reggiana Cittadella-Südtirol Cuneo-Cremonese Giana Erminio-Pordenone Pavia-FeralpiSalò Pro Piacenza-Lumezzane Pro Patria-Renate

0-0 1-1 1-0 2-3 0-0 1-2 2-2 1-0 0-1

CLASSIFICA

Cittadella Alessandria Bassano Südtirol FeralpiSalò Pavia Pordenone Reggiana Cuneo 18ª GIORNATA (15/17-01) Cremonese Cremonese-Bassano (17-1 h 17.30) Padova Cuneo-Cittadella Pro Piacenza FeralpiSalò-Alessandria Giana Erminio Lumezzane-Giana Lumezzane Padova-Reggiana Mantova Pordenone-Pro Piacenza Renate Pro Patria-Pavia AlbinoLeffe Renate-Mantova Pro Patria Südtirol-AlbinoLeffe

PROBABILE FORMAZIONE: (3-5-2): Ravaglia; Russo, Briganti, Zullo; Formiconi, Bianchi, Rosso, Suciu, Bianco; Maiorino, Brighenti. DIRTY SOCCER Come detto, nuovo round del processo sul calcioscommesse che vede alla sbarra 29 società fra serie B, Lega Pro, serie D ed Eccellenza: 52 i soggetti deferiti. Ecco le richieste fatte dalla Procura Federale per quanto riguar-

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Magnaghi a Cuneo (foto © Ivano Frittoli)

da la Lega Pro: Akragas (-4 punti e 4.700 euro ammenda), Santarcangelo (-12 punti e 135.000 euro di ammenda), Savona (-3 punti e 30.000 euro di ammenda), Tuttocuoio (-3 punti). Tra i dilettanti, pene severe per Montalto (-9 punti e 3000 euro di ammenda), Due Torri (-2 punti), Hinterreggio (-2 punti), Neapolis (-22 punti e 5000 euro di ammenda), Pro Ebolitana (-1 punto), Puteolana (-6 punti

e 3.400 euro), Sorrento (-6 punti), Torres (-7 punti e 30.000 euro di ammenda), Vigor Lamezia (-2 punti e 25.000 euro di ammenda). Per quanto riguarda invece la responsabilità presunta, queste le richieste di Tornatore: Aversa (-1), Cremonese (-1), Fidelis Andria (-1), Frattese (-1), Grosseto (- 1), Livorno (-1), Monopoli (-1), Pavia (-1), Prato (-1), Scafatese (-1), Maceratese (-1).

SERIE D Una Pergolettese in salute ospita la capolista che ha un vantaggio di undici punti sulla seconda di Tiziano Guerini Che sarebbe stata una partita non facile quella contro l’Inveruno, lo pensavano in molti e per almeno due ragioni: all’andata la squadra milanese aveva vinto a Crema e dopo cinque partite utili poteva subentrare nei gialloblu o la stanchezza o la presunzione. Sembrava non pensarla così mister Tacchinardi, schierando tre attaccanti nonostante una difesa in emergenza, per la contemporanea assenza di capitan Scietti per squalifica e del sempre valido Donida per infortunio e quindi puntando ad una partita d’attacco. In realtà dopo un quarto d’ora di gioco, con il Pergo in affanno, si correva ai ripari arretrando in difesa il laterale Brunetti, dal momento che l’attacco di casa con Chessa - l’ex di turno - Broggini e Gaeta si dimostravano in forma. La Pergolettese traballava, ma reggeva, anche se subito al 9’ Broggini superava la difesa, aggirava Prisco ma colpiva male a porta vuota, sprecando a lato. A seguire toccava a Chessa colpire un palo e al 20’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Malgrado tutto, il Pergo non

A Crema arriva la corazzata Piacenza

I gialloblu esultano dopo un gol

giocava male in mezzo al campo, faticando però in fase offensiva. Al 43’ bella parata di Prisco sul solito Broggini e si incominciava a sperare di salvare la pelle.

La ripresa però ha mostrato un Inveruno ancora più determinato e fra i gialloblu incominciava ad emergere un po’ di stanchezza. Al 3’ ancora pericoloso Broggini, cui rispondeva in bello stile Prisco. Ma al 16’ il Pergo doveva arrendersi su corner ben colpito di testa da Gaeta da distanza ravvicinata. Con un gol al passivo, sembrava impossibile per il Pergo recuperare lo svantaggio, anche perché gli avversari giocavano meglio e al 33’ per poco non ci scappava il raddoppio: bel tiro del solito Broggini cui rispondeva Prisco con una parata altrettanto bella. A quel punto era lecito aspettarsi qualche rinforzo a centrocampo con un giocatore fresco, ma il mister insisteva a mantenere in campo gli undici dell’inizio. Una bella azione dei gialloblu al 38’ accendeva qualche speranza: Cesca metteva in movimento Riceputi che si era sganciato in avanti e il suo tiro colpiva il palo, riprendeva Valente che da buona posizione ma calciava a lato. Speranza che si concretizza al 42’

con un rigore che l’arbitro assegnava al Pergo per atterramento in area di Cesca da parte del portiere Bartolini: fallo forse inutile, ma netto. Dal dischetto Valente segnava il suo ottavo gol in campionato. La reazione dell’Inveruno portava a un tiro di Broggini rinviato a pugni chiusi da Prisco e a un tentativo di Morao di poco a lato, che chiudeva una partita che permette, con il pareggio, alla Pergolettese di raggiungere quota 31 in classifica al 5º posto. Domani arriva a Crema la super capolista Piacenza: si vedrà se il Pergo saprà essere all’altezza di una squadra capace di distanziare di ben 11 punti la seconda in classifica! CLASSIFICA (21ª giornata) Piacenza 54; Seregno 42; Lecco 41; Ciserano 35; Olginatese, Pergolettese 31; Pontisola, Monza, Ciliverghe 30; Inveruno 29; Bustese 27; Pro Sesto 26; Varesina 25; Folgore Caratese, Grumellese 23; Caravaggio 22; Virtus Bergamo 21; Fiorenzuola 20; MapelloBonate 17; Sondrio 16.

ECCELLENZA

Il Crema deve subito reagire

Davanti a 1500 spettatori, il Crema ha ceduto non senza rimpianti alla capolista. Il Cavenago Fanfulla si è aggiudicato il big match del Voltini grazie alla rete di Gestra, arrivata al 15’ del primo tempo. Da quel momento, i nerobianchi le hanno provate tutte per raggiungere almeno il pareggio, ma il gol non è arrivato. Con questo ko, il Crema è scivolato al 4º posto e domani a Brugherio, contro la penultima in classidica, deve tornare alla vittoria. CLASSIFICA (17ª giornata) Cavenago Fanfulla 39; Scanzorosciate 35; Villa D’Alme 34; Crema 33; Luciano Manara 31; Casateserogoredo 29; Nibionno 28; Cisanese 25; Caprino 23; Verdello 21; Sancolombano, Oggiono, Sandonatese, Gessate 16; Real Milano 13; Brugherio 11; Brembate 7.

SERIE A I giallorossi tornano all’antico per rilanciarsi. Sfida scudetto: si preannuncia un acceso duello tra Napoli e Juventus

La Roma si aggrappa a Spalletti

Si chiama Luciano Spalletti la prima grande novità del 2016. Dopo un paio di mesi di passione, si è conclusa l’avventura di Garcia alla guida della Roma, il cui feeling con i tifosi si è interrotto al termine dalla sfida di Champions con il Bate Borisov, quando i fischi dello stadio hanno accompagnato la stentata qualificazione agli ottavi di finale. Da quel momento i giallorossi hanno sempre più faticato ed ora sperano di rilanciarsi tornando all’antico, affidandosi a un tecnico che ha ottenuto ottimi risultati alla guida di Totti e compagni. Il cambio sembra essere arrivato al momento giusto, visto che domenica la Roma affronta il fanalino di coda e quasi retrocesso Verona: una ghiotta occasione per iniziare con il piede giusto e ridare entusiasmo a una piazza molto depressa. Chi deve invece fare i conti con l’eccessiva euforia è il Napoli, in vetta alla

Luciano Spalletti

classifica al termine del girone d’andata e sempre più cosciente dei propri mezzi, grazie a uno strepitoso Higuain. La sensazione è che il pragmatismo di Sarri sia una garanzia in una città che passa velo-

SERIE B Il campionato riparte alla grande. Il primo turno del 2016 propone la sfida calabrese tra Crotone e Cagliari (nel posticipo del lunedì sera), ovvero il big match tra le prime due in classifica, che vantano un cospicuo vantaggio sulle inseguitrici. A sperare in un successo dei sardi è il Novara, che però non avrà vita facile a Latina sul campo di una squadra invischiata nella lotta per la salvezza. Fari puntati anche sul Pescara, una delle squadre più in forma, che

cemente dall’euforia alla depressione. Mai come in questo campionato i partenopei sembrano in grado di lottare per il titolo, insieme a una scatenata Juventus, rientrata in gioco dopo nove vittorie consecutive. In ribassa, invece, le quotazioni di Inter e Fiorentina, a mio parere destinate a lottare con la Roma per l’ambìto terzo posto, che vale i playoff di Champions. Relegato ai margini della zona europea il Milan, costretto a giocare tutte le proprie fiches in Coppa Italia, ma irrimediabilmente estromesso dalla lotta ai primi tre posti. Insomma, anche quest’anno i rossoneri sembrano aver fallito gli obiettivi (o proclami) di inizio stagione. Per concludere, diamo un’occhiata ai quartieri bassi della classifica, con tre squadre che rischiano già la serie B. Una conferma che venti squadre sono troppe in serie A. Fabio Varesi

RISULTATI 19ª GIORNATA

Atalanta-Genoa Bologna-Chievo Carpi-Udinese Fiorentina-Lazio Frosinone-Napoli Verona-Palermo Inter-Sassuolo Roma-Milan Sampdoria-Juventus Torino-Empoli

20ª GIORNATA (17-01 h 15)

Atalanta-Inter (16-01 h 15) Bologna-Lazio Carpi-Sampdoria Chievo-Empoli Genoa-Palermo (h 12.30) Milan-Fiorentina (h 20.45) Napoli-Sassuolo (16-01 h 20.45) Roma-Verona Torino-Frosinone (16-01 h 18) Udinese-Juventus

Fari puntati sul big match Crotone-Cagliari

ospita il deludente Livorno. Molto interessante è anche la partita del “Rigamonti” tra la sorpresa Brescia e l’ambizioso Cesena. 22ª GIORNATA (16-01 h 15) Avellino-Salernitana, Brescia-Cesena (17-01 h 17.30), Como-Perugia, Crotone-Cagliari (18-01 h 20.30), Latina-Novara,

0-2 0-1 2-1 1-3 1-5 0-1 0-1 1-1 1-2 0-1

Pescara-Livorno, Spezia-Bari (15-01 h 20.30), Ternana-Trapani, Vicenza-Modena, Virtus EntellaAscoli (18-01 h 20.30), Virtus Lanciano-Pro Vercelli. 23ª GIORNATA (23-01 h 15) Ascoli-Virtus Lanciano, Bari-Vicenza, Cagliari-Ternana, Cesena-Virtus Entella, Livorno-Como (25-01 h 20.30), Modena-

CLASSIFICA

Napoli Juventus Inter Fiorentina Roma Sassuolo* Empoli Milan Lazio Chievo Atalanta Udinese Sampdoria Torino* Bologna Palermo Genoa Frosinone Carpi Verona

41 39 39 38 34 31 30 29 27 26 24 24 23 22 22 21 19 15 14 8

Avellino, Novara-Crotone, Perugia-Pescara (24-01 h 17.30), Pro Vercelli-Spezia, Salernitana-Brescia (2201 h 20.30), Trapani-Latina. CLASSIFICA Cagliari 46; Crotone 45; Novara (-2) 38; Pescara 37; Brescia, Bari 35; Cesena (-1), Avellino 31; Perugia* 30; Trapani 29; Virtus Entella 28; Spezia 26; Modena, Ternana, Pro Vercelli 24; Livorno, Ascoli 23; Latina 22; Vicenza* 21; Salernitana 20; Virtus Lanciano (-1) 18; Como 14.


Sport

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Sabato 16 Gennaio 2016

La Vanoli prova a far saltare il Banco

Al termine di un girone d’andata esaltante, i biancoblu di coach Pancotto vogliono restare ai vertici della classifica

BASKET SERIE A Scontro al vertice domani al PalaRadi contro Sassari dal rendimento altalenante

G

di Giovanni Zagni

rande scontro quello in programma domani alle 18.15 al PalaRadi per la “Pancotto band”, che si ritroverà di fronte la compagine sarda, campione d'Italia, sin qui in alternanza di rendimento, comunque con buone opportunità di ripetersi ai massimi livelli. Sassari è ancora squadra “in divenire”, visto che domani dovrebbe esordire il nuovo acquisto Tony Mitchell, già visto nel nostro campionato con Trento (è stato addirittura eletto mvp dello scorso campionato), ma si dice che per gli ospiti vi siano in arrivo altre novità. Del resto, la Vanoli in proposito non scherza, perché potrà schierare l’ultimo arrivato, lo slavo Dragovic che Pancotto ha già avuto a disposizione in passato (non è una garanzia di poco conto), per cui aggiungiamo un motivo in più per riscaldare l’ambiente, che comunque vuole una gara tosta dai propri beniamini. a conferma del bel campionato disputato sin qui. Senza contare che c’è da vendicare, sportivamente parlando, l'immeritata sconfitta subìta all’andata in Sardegna, dopo un tempo supplementare. Si prevede un altro pienone al PalaRadi, perché lo spettacolo è assicurato dalla caratura degli avversari, nonché dalle qualità dei biancoblu che sanno sempre farsi onore, anche quando c’è da scalare una montagna di sesto grado superiore. Non guardiamo la classifica, che vuole ad oggi la Vanoli terza e Sassari in sesta posizione,

16ª GIORNATA (17-01 h 18.15)

Milano-Trento Brindisi-Pistoia Cantù-Capo d’Orlando Caserta-Varese Cremona-Sassari Pesaro-Avellino Reggio Emilia-Torino Venezia-Bologna

17ª GIORNATA (24-01 h 18.15)

Avellino-Reggio Emilia Bologna-Brindisi Capo d’Orlando-Venezia Pistoia-Pesaro Sassari-Cantù Torino-Caserta Trento-Cremona (h 20.45) Varese-Milano

Reggio Emilia 22 Milano 22 Cremona 20 Pistoia 20 Trento 20 Sassari 18 Venezia 16 Avellino 14 Brindisi 14 Varese 12 Caserta 12 Cantù 12 Torino 10 Pesaro 10 Bologna 10 Capo d’Orlando 8 Alla final eight di Coppa Italia

perché le distanze sono molto minori, anzi forse il responso ufficiale del girone d’andata è un po’ bugiardo. Oltretutto, dopo un undici sconfitte consecutive (dieci in Eurolega), la squadra di Calvani (che ha sostituito Sacchetti) ha vinto la sua prima partita in Eurocup contro il Galatasaray e arriverà quindi a Cremona rinfrancata nello spirito. SOUTHERLAND SE NE VA Ieri la Vanoli ha trovato un accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala James Southerland, quasi mai convincente nel girone d’andata.

SERIE B Zanella a canestro

Crema inizia bene il girone di ritorno SERIE A2

CLASSIFICA

Elston Turner (foto Mario F. Rossi)

VANOLI CREMONA: 1 Nikola Dragovic, 7 Luca Vitali, 9 Fabio Mian, 10 Raphael Gaspardo, 12 Marco Cusin, 15 Nicolò Cazzolato, 17 Deron Washington, 19 Paul Biligha, 25 Tyrus McGee, 31 Elston Turner. Coach: Cesare Pancotto. BANCO DI SARDEGNA SASSARI: 0 MarQuez Haynes, 1 Brenton Petway, 2 Tony Mitchell, 3 David Logan, 5 Matteo Formenti, 8 Giacomo Devecchi, 9 Joe Alexander , 10 Lorenzo D’Ercole, 11 Denis Marconato, 14 Brian Sacchetti, 24 Rok Stipcevic, 31 Christian Eyenga, 32 Jarvis Varnado. Coach: Marco Calvani.

L’Erogasmet cerca conferme contro Padova

Il ritorno al PalaCremonesi dell’Erogasmet Crema, dopo il successo di Moncalieri, coincide con la visita della Broetto Virtus Padova, formazione che occupa la quart’ultima posizione in classifica ed è tornata al successo nel giorno dell’Epifania, sconfiggendo Firenze ed interrompendo così una serie negativa che durava da ben sei incontri. L’organico dei veneti è formato da giocatori atipici, che possono adattarsi a ricoprire più di un ruolo e che fanno registrare un sostanziale equilibrio nella media punti di ogni singolo. La Broetto ha alternato partite molto interessanti, mettendo in difficoltà anche squadre quotate, ad altre meno convincenti e se in buona giornata può creare parecchi grattacapi. Nonostante il ranking, si tratta di una squadra da non sottovalutare, difficile da interpretare dal punto di vista tecnico, perché gioca una pallacanestro un po’ diversa

Comitato di Crema: promossi e retrocessi

La commissione tecnica cremasca guidata da Luigi Comolli (auguri di pronta guarigione al neo-presidente) ha stilato l’elenco definitivo dei bocciofili promossi (24) e retrocessi (18) dell’annata agonistica 2015. PROMOSSI IN CAT. A: Bocca e Carniti (Sergnanese), Franzoni, Bibiani e Tessadori (Andrea Doria), Lorenzetti e Cerioli (Arci Crema Nuova), Padovani (Cremosanese), Tagliaferri (Bar Bocciodromo), Valdameri (Achille Grandi) e Maccalli (Mcl Offanenghese). PROMOSSI IN CAT. B: Magnini, Cerioli, Barbieri e Poletti (Madignanese), Vailati, Paloschi e Foppa Pedretti (Cremosanese), Oirav (Achille Grandi), Grimaldi (Andrea Doria), Mantovani (Arci Crema Nuova), Volpi (Bar Bocciodromo), Severgnini (San Bernardino) e Angelo Erba (Scannabuese). RETROCESSI IN CAT. B: Coti Zelati (Offanenghese), Paladini (Cremosanese), Defendenti, Premoli e Pezzetti (Bagnolese), Tensini, Lotti, Gritti e Giana (Pieranica), Cesana e Pezzotti (Madignanese), Caserini (Achille Grandi). RETROCESSI IN CAT. C: Gusmini (Casiratese), Di Domenico (Oratorio Pianengo), Cagnoni (Achille Grandi), Belloli e Tresoldi (Pieranica), Nichetti (Bar Bocciodromo). La scomparsa di Franco Stabilini ha portato alcune modifiche nel direttivo del comitato tecnico di via Indipendenza. Il nuovo presidente è Luigi Comolli, mentre il suo vice sarà Rodolfo Guerrini; Manuel Tagliaferri (nipote di Stabilini) è il nuovo segretario oltre che il neo-presidente della Asd Nuova Bar Bocciodromo. Nei prossimi giorni verranno assegnate le cariche di responsabile alla commissione tecnica-arbitrale. M.M.

SPETTATORI Nei giorni scorsi sono stati resi noti i numeri relativi all’affluenza nei palazzatti delle sedici squadre di serie A. La Vanoli, in sette appuntamenti casalinghi, ha fatto registrare un’affluenza di 18.503 spettatori (media 2.643 a partita) con un incasso complessivo di 198.150 euro. Come era facilmente prevedibile, visto anche l’impianto a disposizione, al primo posto c’è Milano con 8.451 spettatori di media, mentre all’ultimo posto c’è Capo d’Orlando (fanalino di coda anche in campionato) con 1.925, tallonato da Avellino (2.014).

Dopo aver terminato il girone d’andata al secondo posto ed aver staccato il pass per la final four di Coppa Italia, il Basket Team Crema non ha accusato cali di tensione ed ha incamerato i primi due punti del girone di ritorno. Vittima delle azzurre è stata il Castel Carugate, che ha però venduto cara la pelle. La partita è stata spigolosa e molto combattuta, con le due contendenti che si sono affrontate con una notevole carica agonistica, a scapito del bel gioco. Brave sono state comunque le cremasche a non commettere l’errore di sottovalutare l’avversario, che ha confermato di essere in ripresa e di poter risalire la classifica. Il match si è concluso con il punteggio di 64-50, che consente alle ragazze di Visconti di conservare il secondo posto alle spalle della capolista Broni. E oggi alle 18 è in programma la trasferta di Costa Masnaga, contro un avversario abbordabile per le azzurre. CLASSIFICA (14ª giornata) Broni 28; Crema 22; Milano 20; Vicenza 18; Marghera, Alpo 16; Selargius, Albino, Pordenone 14; Costa Masnaga 12; Carugate, Bolzano 8; Castelnuovo Scrivia 6; Virtus Cagliari 0.

dagli schemi, che si basa molto sulla palla in post basso per i lunghi Tuci, Lazzaro e Crosato, giocatori che assicurano fisicità e capacità di interpretare più ruoli e nel caso di Tuci anche un rispettabile tiro dall’arco. Inoltre, Padova schiera un giocatore molto particolare come Canelo, atleta di grandissimo talento, che possiede “mani dolci”, capace di colpire dalla distanza e molto bravo a giocare in 1 contro 1, recentemente tornato a formare con il Stevan Stojikov la coppia che in una notte di Eurolega ha fatto sognare i tifosi della Bologna, sponda Virtus. L’ingaggio del talentuoso serbo ex Montichiari, si è reso necessario anche per sopperire all’assenza del lungodegente Leo Busca, quarantatreenne leader della formazione che a dispetto dell’età è ancora in grado di estrarre dal cilindro lampi di classe, fermo per infortunio dall’incontro di andata e rientrato in campo

proprio contro i toscani. L’emergenza infortuni, che ha penalizzato le prestazioni dell’ultimo mese dei cremaschi, sta lentamente rientrando e tutti gli effettivi dovrebbero essere a disposizione, con qualche dubbio che riguarda soprattutto Ibra Cissè. La classifica sorride ancora ai leoni biancorossi, autori finora di un campionato nettamente al di sopra delle aspettative che ha portato i ragazzi di coach Baldiraghi a piazzarsi stabilmente come quarta forza del torneo, immediatamente a ridosso delle tre corazzate che, come da pronostico, si contenderanno l’accesso alla final four di giugno. CLASSIFICA (16ª giornata) Orzinuovi, Udine 30; Bergamo 26; Crema 22; Urania Milano 20; Vicenza, Lecco 18; Desio 16; Pavia, Costa Volpino 14; Robur et Fides Varese 12; Firenze 10; Padova, Sangiorgese 8; Mortara 6; Moncalieri 4.

Achille Grandi: un’annata da incorniciare BOCCE

di Massimo Malfatto

Prego, avanti c’è posto: accomodatevi e buon divertimento. La bocciofila “Achille Grandi Trony” è davvero uno spettacolo ben oltre i numeri del 2015 che fanno della società di via De Marchi una macchina di successi: uno straordinario exploit in gara nazionale, 23 primi posti in gare regionali e 12 in quelle provinciali, numeri da sballo. A queste vittorie in bacheca si colloca anche un prestigioso titolo italiano under 18 conseguito da Mattia Visconti sulle corsie romane. Una annata da applausi quella della bocciofila del presidente Rodolfo Guerrini, una trionfale cavalcata che gli ha permesso di aggiudicarsi la classifica generale assoluta delle bocciofile cremasche: “Per noi società il risultato ottenuto è motivo di grande soddisfazione -afferma Elia Avaldi- che ci gratifica in quanto riconoscimento di un lavoro fatto da una dirigenza appassionata che dimostra nel tempo di avere idee chiare e capacità di programmazione”. Sarà un monologo anche nel 2016? Molto probabile anche perchè la bocciofila cremasca si è rinforzata con gli arrivi degli esperti Negri e Suardi. Se i risultati sulle corsie di gioco sono stati eccezionali, anche a livello organizzativo l’Achille Grandi si è distinta: ben quattro manifestazioni tra cui una gara

nazionale nel mese di luglio che ha visto la grande performance di Roberto Visconti (ha battuto in finale Luca Viscusi) e l’inedita gara a staffetta in settembre conclusasi con un altro successo dei beniami di casa Alberto Pedrignani, Stefano Guerrini ed Andrea Zagheno. La bocciofila cremasca presta sempre molta attenzione ai “Diversamente abili”: ha indetto una gara con propri giocatori abbinati a questi sfortunati ed anche in occasione della “Gara di Natale” ha ripetuto lo stesso tipo di manifestazione. I numeri di questa “Achille Grandi” raccontano la sua storia molto simile ad una favola a cui manca ancora il bel finale: ci vorrà tempo e bisognerà arrivare alla fine di febbraio quando il campionato italiano per società detterà i primi verdetti. La squadra guidata da Oliviero Parati attualmente è in vetta alla classifica seguita a due punti dalla Fulgor Lecco che però rischia una penalizzazione per tesseramento irregolare dei giocatori Marco, Massimo e Nicola Adoni:”Sapevamo di questa irregolarità -precisa Avaldi- ma non ci saremmo mai permessi di fare ricorso. Lo ha fatto la bocciofila Madonnina, nei prossimi giorni è prevista la sentenza”. Prossimo impegno della Achille Grandi sabato 30 sulle corsie del bocciodromo comunale di via Indipendenza contro la Primavera Lainatese.

Mattia Visconti

Stasera va in scena la fase finale del 6º trofeo Palabosco

Prima gara dell’annata boccistica cremonese e, come è ormai tradizione da parecchi anni, i riflettori sono puntati sulle corsie del bocciodromo di Bosco ex Parmigiano dove è in programma la finale del 6° trofeo Palabosco, gara provinciale (tipo B). Iscritte 121 coppie, due settimane di intense batterie dove non sono mancate le sorprese. Nella categoria A

successi di Campanini-Domaneschi, RenestoComizzoli, Di Monte-Bonomi, Guerrini-Zagheno e Suardi (vincitore lo scorso anno con Tiengo) ora in coppia con Negri. Nella categoria B note positive per Borlenghi-Franzini, Gaetti-Ghisolfi, GalluzzoColombo e per i fidentini Corrò-Loreni mentre nella categoria C, tra gli altri, in evidenza Azzini-Maran-

zoni, Bonezzi-Santini, Soana-Cinquetti ed i bissolatini Tessadri-Perini e Ferri-Ferrari G.L. La fase finale, direttore di gara Luigi Bassetti, inizierà stasera alle ore 18 con le semifinali sulle corsie del comunale e del bocciodromo Palabosco dove è prevista la conclusione della manifestazione. M.M.


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Sport

Sabato 16 Gennaio 2016

Presentata la 51ª Tirreno-Adriatico, la corsa dei big

Presentata la 51ª Tirreno-Adriatico, la classica della Gazzetta dello Sport, ideale palestra di avvicinamento alla classicissima Sanremo. Questa è una gara vera, ambita, che fa gola a tanti. E poterla sfoggiare sul proprio profilo, è diventato un motivo di vanto. Sarà un concentrato di sei tappe dal 9 al 15 marzo, adatte a tutti. Saranno ancora le strade della Versilia a dare il via all’edizione 2016, mercoledì 9 marzo, con la cronosquadre di 22,7 km a Lido di Camaiore, che darà subito una fisionomia anche alla classifica generale. L’indomani si andrà da

Camaiore a Pomarance, 207 km, adatti a finisseur con una salita finale di quasi 10 km. Poi il primo appuntamento per velocisti, da Castelnuovo Val di Cecina a Montalto di Castro, prima della Montalto di Castro-Foligno, la frazione più lunga (216 km). Il giorno chiave sarà domenica 13, con la FolignoMonte San Vicino, sull’Appennino umbro-marchigiano con quattro gran premi della montagna (Valico del Soglio, Frontignano, Le Arette e Montelago). A chiudere, la Castelraimondo-Cepagatti stimolerà di nuovo i velocisti, prima dell’epilogo contro il tempo

il 15 marzo sul lungomare di San Benedetto del Tronto, ormai diventato il palcoscenico di chiusura. Roba da big, insomma, visto che nelle ultime edizioni si sono imposti Cadel Evans, Vincenzo Nibali, Alberto Contador e Nairo Quintana, re sotto la neve nel marzo scorso. Non è un caso, infine, che la crono individuale di San Benedetto del Tronto abbia esaltato nell’ultimo decennio le doti di esponenti decenni al mondo della specialità come Fabian Cancellara (capace di un poker difficilmente), Tony Martin, Andreas Kloden e Adriano Malori.

La Tirreno-Adriatico nel 2015 con la neve

Il velodromo Baffi riaprirà i cancelli

CICLISMO Dopo quasi quattro anni lo storico impianto cremasco, intitolato al campione di Vailate, tornerà operativo

D

di Fortunato Chiodo

ici Pierino Baffi e si accende una lampadina sull’apertura dei cancelli dello storico velodromo, impianto inaugurato nel 1926 e chiuso il 31 maggio 2012. Ma sarà mica vero? Baffi, nato a Vailate il 15-9-1930 e morì il 27-3-1985, a soli 54 anni per un collasso cardiocircolatorio avvenuto in seguito ad un intervento chirurgico al cervello per la rimozione di un tumore benigno. Un anno dopo la sua morte, l’amministrazione provinciale di Cremona, il 9 maggio, a lui ha intitolato l’impianto della città di Crema. Pierino Baffi, cominciò la sua carriera nelle file della UC Cremasca, presieduta dall’allora Conte Franz Terni De Gregory, vinse una scommessa con i commilitoni della classe del sua paese, dimostrando tra i velocisti, al suo primo anno tra i dilettanti di salire sul gradino più alto del podio, debuttando nel mondo professionista dal 1954 al 1965. Fu gregario di Fiorenzo Magni prima e di Gastone Nencini poi, ma con grande generosità, ottenne ugualmente 55 affermazioni di prestigio. E’ infatti uno dei pochi corridori della storia del ciclismo italiano capace di imporsi in tutti i grandi giri in un’unica stagione, nel 1958 (oltre a lui ci sono riusciti solo lo

Il velodromo Baffi

spagnolo Miguel Poblet e lo spezzino Alessandro Petacchi, velocista che ha appeso la bici al “chiodo” nel 2015). Baffi, conquistò 4 tappe alla Vuelta di Spagna, 5 al Tour de Franc, e 4 al Giro d’Italia, vestendo per due giorni la maglia rosa. Indossò, inoltre, per tre volte la maglia azzurra e centrò importanti classiche italiane come la MilanoVignola e il Giro di Romagna ’56, il Giro dell’Emilia nel ’60 e la Coppa Bernocchi

La stagione 2016 bussa alle porte e diverse sono le novità della bresciana Biesse Carrera Tecmor Gavardo. Nelle file giallonere della formazione Under 23, sono stati confermati Pierpaolo Pizza, Simone Benedetti e Nicola Martinelli, ai quali si aggiungono i debuttanti Leonardo Canepa, Leonardo Petri, Francesco Canepa, Davide Finati (campione italiano dello scratch Juniores) e Michel Piccot (vincitore dell’Internazionale di Loano 2015), proveniente dalla GB Junior Team Gianluca Bortolami. Dalla Sidermec di Forlì arrivano, invece, Federico Orlandi e Davide Casadei, dalla Montecorona Matteo Nardelli, dalla Overall Cycling Raul Colombo e a completare l’organico Stefano Moro, ciclisticamente cresciuto nel vivaio dell’Imbalplast di Soncino, svezzato tra gli Junior nelle file della Ciclistica Trevigliese, velocista polivalente che nel 2015 si è laureato campione d’Italia su pista, nel km da fermo, nella velocità a squadre e nell’inseguimento a squadre, oltre che quarto al Campionato del mondo nell’omnium Juniores. Il nuovo assetto della Biesse Carrera Tecmor di Gavardo è stato affidato alla conduzione di Massimo Rabbaglio, già direttore sportivo nel quadriennio 2003-2006 con ottimi risultati. Rabbaglio, insieme al suo staff, saprà guidare questi giovani atleti, in una stagione ricca di eventi di importanza internazionale con l’obiettivo di fare della Biesse Carrera Tecmor Gavardo un team di rilevanza sempre maggiore nella categoria di riferimento

nel ’62, tanto per citarne qualcuna. E’ stato un grande professionista, soprannominato da Fiorenzo Magni il “Torello di Vailate, per la sua esplosività e la potenza. Ha trasmesso passione e valori per lo sport del ciclismo al figlio Adriano Baffi, anche lui campione di questo sport su strada e seigiornista e ora direttore sportivo della TrekSegafredo. La notizia dell’apertura del velodromo cittadino, rende felice lui e

la mamma Giustina. Non ci credevo, ma è stato Walter Della Frera (consigliere con delega allo Sport del Comune di Crema) a darci la notizia: «Mancano sole le firme sulla convenzione della concessione dell’impianto al Comune, dato in comodato d’uso gratuito da parte del Demanio, impianto ereditato dalla Coni Servizi Spa. La pista sarà riattivata dai ciclisti, il campo di calcio alle società che potrebbero utilizzarlo per gli allenamenti delle squadre giovanili. Abbiamo effettuato alcuni sopralluoghi tecnici e sembra che il costo sia sostenibile. Sono stato un grandissimo fan coi... Baffi, ho fatto parte delle “cose” alle quali mi sono dedicato, perché questo sport ha avuto un ruolo fondamentale nella mia vita. E’ un amore che ho avuto fin da piccolo, questo sport mi faceva battere il cuore. Da adolescente, poi adoravo ed ero pazzo di Fausto Coppi, il mio mito e il suo poster lo tengo ancora oggi sulla scrivania dei ricordi…, con Baffi nel cuore. Quanti discorsi ho fatto con Pierino Baffi, un giorno ha spiegato come una squadra fosse un’orchestra nel quale ogni corridore era un solista: solo se tutti suonano bene insieme l’orchestra funziona, tu puoi fare l’assolo migliore, ma se i tuoi compagni non corrono bene, è anche colpa tua. A me questa metafora è rimasta impres-

sa, nessuno mi aveva mai spiegato così bene il concetto di squadra». Il Velodromo Pierino Baffi è stato teatro di grandi campioni superdecorati: Fausto Coppi, Gino Bartali, Antonio Maspes, Marino Morettini, Sergio Bianchetto, Sante Gaiardoni, Francesco Moser, Gianni Bugno, Mario Cipollini, fino ai nostri Marco Villa, ora ct della Nazionale su pista e Ivan Quaranta ed è bello che torni a vivere. ARIANNA FIDANZA: PRIMO CENTRO SU PISTA Sulla pista di Montechiari (Bs) è cominciata la stagione 2016, con il Trofeo Maglificio Santini e con la prima vittoria in maglia Astana della bergamasca Arianna Fidanza, che ha conquistato l’Omnium Open femminile. La figlia maggiore dell’ex professionista Giovanni Fidanza, ha preceduto l’altra orobica Claudia Cretti (Inpo Bianchi) e la sorella Martina (Eutoraget Still Bike) che nonostante i suoi soli 16 anni (è al primo anno tra le Junior), ha saputo tenere testa ad atlete più esperte e più grandi di lei, raccogliendo un ottimo terzo posto. Tra gli uomini, dominio della Palazzago Fenice, con Stefano Ippolito davanti al compagno Cezary Grodzicki e a Fran-cesco Castegnaro. A Giada Neroli (Busto Garolfo) la prova delle Wsordienti su Aurora Mantovani e Greta Tebaidi (Polisportiva Bolgare).

Stefano Moro cercherà gloria con un team bresciano Stefano Moro vittorioso con la maglia della Trevigliese

POCHI SOLDONI AL CICLISMO E TANTI INTERROGATIVI Quanti interrogativi! Tutti noi italiani medi siamo fuori strada: a livello istituzionale, dove si studia e si decide, stando all’ultima ripartizione dei finanziamenti Coni (rimasti uguali all’anno prima), nel 2016 la Federazione ciclistica italiana

riceverà 4.587.062 euro. Pochi spiccioli di differenza che non spostano di un millimetro la sostanza. Per il governo italiano dello sport, il ciclismo vale esattamente come uno sport minore, molto minore. Praticamente marginale, 4.392.825 ne riceveranno le arti marziali e 4.376.983 la scherma. Non

facciamo il solito vittimismo, dirà qualcuno. Non facciamo però neppure i babbei, dirò io. C’è davvero qualcosa che non torna, qualcosa che stride, qualcosa che va controsenso e contro la logica, in queste cifre, come sempre espresso in soldoni, stando all’ultima spartizione. Certo nella spartizione della torta il calcio si prende un fettone enorme, benché ridotto del 40% rispetto agli anni precedenti: prima 62.541.720 euro, ora 37.553.754. E fin qui tutto sommato nessuno scandalo, perché è noto come il calcio sia comunque lo sport con maggiori entrate. Ma è tutto il resto, dannazione, che grida vendetta. In proporzione, se al povero ciclismo diamo quattro milioni e mezzo, non esiste che la federazione porti a casa 569mila euro. Che la motonautica, notoriamente sport di massa, incassi 1.224.111 di denaro pubblico. Così come il penatathlon (1.510.127) o il tiro con l’arco (1.902.869), o il badmunton (1.465.435), o il tiro a volo (3.006.401) e il tiro a segno (2.148.546). Questo non significa lanciare la guerra tra disperati con altre discipline. Tutti vorremmo che scherma e badmunton portassero a casa montagne di soldi, ci mancherebbe, sempre viva lo sport, però dobbiamo dirlo a voce alta: basta con questa idea che il ciclismo sia uno sport minore.

OLIMPIADI

NOVITA’

Davide Cassani, ct della Nazionale di essere penalizzata dalla troppa vicinanza ciclismo, è volato a Rio de Janeiro e con dai Giochi Olimpici di Rio de Janerio. Il lui ci sono Adriano Malori, Vincenzo percorso selettivo la rende un’occasione Nibali, Fabio Aru e il loro compagno più unica che rara per gli uomini dei grandell’Astana Valerio Agnoli, che poi prosedi giri, da Nibali a Contador, da Froome a guirà per il Tour de San Luis all’inizio della Quintana e Valverde senza dimenticare stagione. Gli azzurri hanno modo di visioFabio Aru, il re in carica della Vuelta. Ma nare il circuito olimpico con i due capitatutti saranno al via del Tour de France ni. Con il gruppo c’è anche il preparatore Vincenzo Nibali (alcuni, come Nibali e Valverde, anche del dell’Astana, Paolo Slongo, che poi proseGiro d’Italia) e allora allungare la stagione guirà con Nibali e Agnoli in Argentina, mentre Cassani fino a quasi metà settembre potrebbe rivelarsi arduo. e Aru torneranno in Italia. Al punto che l’organizzazione ha annunciato, per il PRESENTATA LA VUELTA 2016 E’ stato presenmomento, solo Quintana, l’altro colombiano Chaves tato il tracciato della Vuelta di Spagna 2016, ricco di e lo spagnolo Rodriguez. imprevisti. Si comincerà il 20 agosto a Ourense con Contador si è limitato a non escludere la partecila cronosquadre, per finire a Madrid l’11 settembre. pazione, mentre Aru avrebbe un numero 1 da dover La Vuelta presenta dieci arrivi in quota, ma rischia di difendere sul campo.

Ora è ufficiale: trent’anni dopo con l’Uci. Proprio per il 2017, la stessa Aso ha annunciato la volontà di Berlino, il Tour de France partirà dalla organizzare il Tour fuori dall’egida Germania. Ad ospitare il Grand dell’Unione Ciclistica Internazionale: Depart del Tour 2017 sarà, infatti, Per ricomporre la frattura con il Dusseldorf. Grande Boucle prenderà governo mondiale, il tempo non quindi il via dal territorio tedesco per manca. Basterà attendere poco, la quarta volta nella storia, l’ultima fu invece, per conoscere ulteriori dettanel 1987 e il successo finale andò Stephen Roche gli sul Tour targato Germania. all’irlandese Stephan Roche (vinse pure Giro e Mondiale) nel suo anno FERNARDO GAVIRIA: ESORDIO di grazia. Difficile e ingeneroso pensare che corsi A SAN LUIS Fernando Gaviria torna dove tutto e ricorsi storici possano aiutare per l’occasione è cominciato un anno fa a San Luis, dove il gioil figlio Nicholas (al team Sky) o il nipote Daniel vane colombiano batteva l’inglese Mark Martin (alla Etixx Quick Step dalla prossima staCavendisch e si faceva scoprire dal mondo. Ora gione). La decisione, è per certi aspetti l’ennesitorna in Argentina con la maglia della Etixx mo sussulto dell’Aso, la società organizzatrice Quick Step dopo aver vinto con quella della del Tour. Pochi giorni fa, il clamoroso strappo nazionale colombiana.

Nibali e Aru fanno le prove a Rio Il Tour 2017 partirà in Germania




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