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SETTIMANALE
PICCOLO www.ilpiccologiornale.it
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Anno III • n. 3 • SABATO 23 GENNAIO 2016
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
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Intervista al primo cittadino sui temi caldi del momento. «L’attuale crisi frutto di anni di sonnolenza»
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GALIMBERTI: CREMONA RIALZATI a pagina 3
OGGI IL SALUTO IN DUOMO DI MONSIGNOR LAFRANCONI
ATTIVITA’ +5%
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Sorpresa, la provincia è dinamica
SE NO PROFIT
La Regione: niente Siae per le feste
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ANIMALI DOMESTICI
UN BUSINESS CHE NON CONOSCE LA PAROLA CRISI
a pagina 5
di Vanni
M
entre l’Europa – ci verrebbe da dire, l’Europa che conta – mostra cipiglio feroce nei confronti di Matteo Renzi da Rignano, e tutti ci chiediamo se effettivamente il capo del governo intenda portare a fondo la crociata contro le pretese dell’austerity continentale, oppure se si tratti di una sorta di gioco delle parti (le amministrative si avvicinano), viene definitivamente approvata la riforma istituzionale del Senato. Il “Senato dei cento”, ridotto a pallido simulacro di un organismo politico-istituzionale degno di questo nome, sarà composto da 74 consiglieri regionali, 21 sindaci, 5 senatori nominati dal capo dello Stato per sette anni. per fare che? Il Senato non avrà più il potere di dare o togliere la fiducia al governo; potrà esprimere proposte di modifica sulle leggi, ma l'ultima parola spetta alla Camera. L'approvazione delle leggi, quindi, sarà quasi sempre prerogativa della Camera: una sorta di monocameralismo de facto. Il governo avrà una corsia preferenziale per i suoi provvedimenti: il potere esecutivo si rafforza ulteriormente a scapito del legislativo. Insomma, chi governerà – anche se non eletto, come nel caso attuale – non dovrà preoccuparsi troppo del parere di chi dovrebbe, per definizione, fare le leggi, essendo eletto a tale sco-
VOLLEY A1
a pagina 23
Pomì in orbita in campionato e in Europa
po. E chi saranno i senatori? Non più eletti durante le elezioni politiche, risulteranno dal novero dei consiglieri regionali e dei sindaci. Signori, si vota sempre meno: ve ne siete accorti? Non si vota più per le Province, non si voterà più per il Senato. Ma c’è un altro dato: il potere centrale si rafforza ulteriormente, perché sarà lo Stato a delimitare la sua competenza esclusiva (politica estera, immigrazione, difesa, moneta, burocrazia, ordine pubblico, ecc.), con una fortissima inversione di tendenza rispetto ad un recente passato di valorizzazione delle autonomie locali. Altro che una visione romanocentrica: questa è una visione Palazzochigicentrica. Ma allora, perché mantenere i simulacri? Perché non abolirlo direttamente, il Senato? Questi signori che lo comporranno saranno lì a fare le belle statuine, e, comunque, ci costeranno almeno per i rimborsi spese. Se si crede nella bontà del modello “un uomo solo al comando”, forza, seguiamolo fino in fondo, chiudiamo gli occhi e la mente dinanzi ai drammi che modelli simili hanno provocato ed evitiamo i pasticci all’italiana, il “vorrei ma non posso”, le ipocrisie. Si pensa che all’Italia serva un “conducator”? Forza: chi si candida? Basta non votarlo, e arriverà in cima.
CALCIO LEGA PRO
STORIA
di Daniele Tamburini
pagina 24
BASKET SERIE A
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Erano grigioebasta, non grigiorossi, e io che ci avevo sperato. Dopo 29 anni, un’altra semifinale di Coppa Italia, in compagnia di Milan, Juve e Inter. Nel 1987 furono le parate ai rigori di Violini a portarci allo scontro con l’Atalanta con vista sulla Coppa delle Coppe, dopo aver eliminato l’Inter di Trapattoni e il grande Verona di Bagnoli. Se allora eravamo in B, stavolta addirittura in C. Prima la vittoria a Palermo, poi ai supplementari sul campo del Genoa con gol di Bocalon. Nei quarti, sotto di un gol a La Spezia finalmente dentro i due giocatori decisivi: cross di Vitofrancesco e gol di Bocalon, che si ripete al 92’ e ci porta in semifinale contro il Milan. Vitofrancesco e Bocalon non sono più con noi, questa è l’Alessandria, mi dicono. Sono grigi, ma senza il rosso, sono grigioebasta.
SENATUS POPULUSQUE ROMANUS
CASALASCO
Immondizia abbandonata Sempre peggio
a pagina 25
Cremo e le tante Vanoli pronta occasioni sprecate a brillare anche per puntare in alto in diretta tv
a pagina 8
Le origini dei cremonesi protestanti
HOCKEY SU PISTA
a pagina 12
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Pieve 010, ora la classifica fa davvero paura
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Fatemi capire...
CREMONA A Palazzo Cittanova
Giornata della memoria
Domani dalle ore 17 alle 19,30 a Palazzo Cittanova si terrà “Racconti per non dimenticare. Testimonianze dal campo delle donne di Ravensbruk 19441945”. Organizzano Anpi, Anpc e Associazione
Divisione Acqui di Cremona. Parteciperanno la violinista Angela Alessi e il chitarrista Giorgio Sclavo. Letture di Lole Boccasasso, Milena Fantini ed Enza Latella, presentazione di Giorgio Mattarozzi.
Il vescovo Dante saluta Cremona
Oggi alle 16 verrà celebrata in Cattedrale la Messa di ringraziamento. Sabato prossimo sarà ordinato monsignor Antonio Napolioni
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di Vanni Raineri
vrà luogo oggi pomeriggio, sabato 23 gennaio, in Cattedrale, il saluto al vescovo Dante Lafranconi che il prossimo 30 gennaio concluderà il suo servizio di pastore della Chiesa cremonese. Lo stesso 30 gennaio verrà celebrata la Messa di ordinazione episcopale con Ingresso in Diocesi del nuovo vescovo mons. Antonio Napolioni. Quella odierna è l’occasione in cui l'intera diocesi esprimerà ufficialmente la propria riconoscenza al Vescovo, giunto il 4 novembre 2001 dopo aver retto la Chiesa di Savona-Noli. La Messa di ringraziamento avrà luogo alle ore 16. La Cattedrale sarà aperta per il libero accesso dei fedeli a partire dalle ore 15. L’Eucaristia sarà presieduta proprio da mons. Dante Lafranconi, affiancato dal vicario generale, mons. Mario Marchesi, che all’inizio della liturgia rivolgerà al vescovo un indirizzo di saluto. Concelebreranno il Capitolo della Cattedrale e i vicari zonali insieme ai sacerdoti diocesani. Prevista anche la presenza di due vescovi, entrambi originari della diocesi di Cremona: mons. Eliseo Ariotti, nunzio apostolico in Paraguay, e mons. Carmelo Scampa, vescovo di São Luís de Montes Belos in Brasile. Saranno presenti le massime rappresentanze istituzionali, che prenderanno posto come consuetudine nei primi banchi. La Messa sarà animata dal coro della Cattedrale diretto dal ma-
A sinistra Dante Lafranconi, che oggi saluta i fedeli cremonesi. A destra il quadro donatogli dal pittore Ulisse Gualtieri raffigurante la Cattedrale
estro don Graziano Ghisolfi; accompagnamento all’organo del maestro Marco Ruggeri. Presteranno servizio all’altare i seminaristi diocesani. Durante l’offertorio saranno presentati al Vescovo due regali: un quadro e un cofanetto contenente la raccolta di tutte le sue omelie e un video con i principali eventi del suo ministero episcopale a Cremona. Il cofanetto sarà omaggiato anche a quanti saranno presenti in Cattedrale. Il quadro che sarà donato al vescovo Dante in ricordo degli
oltre 14 anni di episcopato cremonese, raffigura la Cattedrale di Cremona, ed è opera del pittore Ulisse Gualtieri, di Casalbuttano. «Sono stato onorato – afferma il pittore Ulisse Gualtieri – della scelta di una mia opera come omaggio per il saluto della Diocesi al vescovo Dante». «Quando devo cominciare a dipingere un quadro – spiega l’artista – cerco sempre di non copiare il soggetto così com’è, ma di prendere solo uno spunto per poi reinterpretare quello che ve-
do: quello che conta è che l’opera riesca ad emozionare chi la osserva, quindi il soggetto diventa solo un pretesto. È importante invece la tecnica, l’uso del colore e la composizione. Quando mi è stato proposto di dipingere il Duomo di Cremona pensavo di poter evitare di rappresentare i numerosi dettagli che lo esaltano lasciandomi andare come sempre ad una interpretazione pittorica più libera attraverso una sintesi. Nel corso della stesura dell’opera, però, mi rendevo conto che il soggetto, così com’era
nella realtà, suscitava emozioni a non finire in quanto già di per se stesso un’opera d’arte e che quindi dovevo mantenerne i dettagli cercando solo di renderli un po’ meno leggibili, perciò ho dovuto trovare un compromesso tra la mia creatività e la rappresentazione di una cosa già meravigliosamente appagante». La celebrazione sarà trasmessa in diretta in streaming sul portale diocesano, in radio su RCNInBlu e in televisione su Cremona1, canale digitale 211 a partire dalle ore 15,55.
DUE RAGAZZI CREMONESI A ROMA ALLA SCUOLA DEL PD Venerdì 29 gennaio a Roma prenderà il via la scuola di formazione politica del Partito Democratico nazionale dal titolo “Febbraio Democratico”. Un ciclo di 5 week end (29 gennaio; 6/7 e 27/28 febbraio; 5/6 e 12/13 marzo 2016) dedicati alla formazione politico/istituzionale di 300 ragazze e ragazzi – tutti rigorosamente “under 35” – selezionati da tutta Italia e ospitati a spese del Pd. Proprio l’appuntamento di apertura sarà particolarmente significativo perché la lezione centrale della giornata sarà tenuta dallo stesso premier Matteo Renzi. I temi trattati durante il ciclo delle lezioni di questo corso di formazione saranno ampi. In ogni incontro e per ogni tema saranno presenti: il ministro Pd competente per delega, parlamentari e amministratori locali, tecnici e studiosi della materia. Parteciperanno all’iniziativa oltre 300 ragazzi e ragazze da tutta Italia. Per la federazione provinciale di Cremona erano a disposizione due posti: andranno a Roma a rappresentare il Pd del territorio Pietro Fevola (segretario del circolo di Vailate) e Federico Capoani (iscritto al circolo di Castelleone e il più giovane membro dell’assemblea regionale del PD lombardo). «E’ una grande opportunità per i nostri due ragazzi - commenta il segretario provinciale Pd Matteo Piloni –. L’investimento sulla formazione dei giovani è sempre più un investimento necessario dal punto di vista culturale e politico».
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Cronaca
Sabato 23 Gennaio 2016
DOMANI ALLE ORE 10,30
In Sala Puerari 20 anni di ricerca di Riccardo Groppali
“Nidificanti e svernanti a Cremona nel ventennio tra 1990-1993 e 2010-2013” è il titolo del libro di Riccardo Groppali che verrà presentato e distribuito nel corso di un incontro pubblico in programma domenica 24 gennaio, alle ore 10.30, nella Sala Puerari del Museo Civico “Ala Ponzone” (via Ugolani Dati, 4). L'opera è pubblicata a cura del Museo Civico di Storia Naturale di Cremona, de I Rotary per il Po e degli Amici dell’Arte e Famiglia Artistica Cremonese nell’ambito delle iniziative periodiche promosse dai Rotary Club del gruppo Stradivari e del gruppo Po del Distretto 2050. L’autore, docente all’Università di Pavia, esperto di fauna padana e attento osservatore dell’ambiente e delle sue dinamiche, presenterà i dati raccolti e li commenterà con un breve audiovisivo. Questa indagine ornitologica è una delle poche a livello mondiale ad essere stata eseguita per la durata di un ventennio, e ha potuto giovarsi del contributo di birdwatchers volontari che hanno fornito parte del materiale che ha reso possibile individuare, esclusivamente entro il perimetro urbano cremonese, 140 specie differenti. Tra questi si ricorda Antonio Bozzetti, responsabile cittadino della Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli, prematuramente scomparso poco tempo fa. Nell’indagine, che ha riguardato le specie nidificanti e quelle svernanti in città, ma non ha escluso tutte le accidentali segnalate anche in passato, sono state elaborate quasi 5.000 schede di segnalazione che hanno coperto tutti i differenti ambienti inclusi nei 1.345 ettari di Cremona. In questo modo è stato possibile rilevare l’andamento delle popolazioni dell’avifauna urbana cremonese nel corso degli ultimi vent’anni.
Niente Siae per manifestazioni no profit
La mozione approvata dalla Regione Lombardia scatena la reazione della società. I firmatari: “Che la stessa Siae sia abolita”
E’
di Vanni Raineri
battaglia sui diritti Siae, un esborso spesso indigesto per tutti coloro che organizzano feste e manifestazioni. Alcuni giorni fa il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato una mozione presentata da Francesco Dotti (FdI), Massimiliano Romeo (Lega Nord) e Daniela Maroni che chiede l'esenzione del pagamento, almeno in alcuni casi. La Regione ovviamente non è in grado di imporre la cancellazione dell'imposta, può solo, come ha fatto, approvare una mozione che chieda al governo di intervenire. E' comunque un primo passo, ed è quel che teme la Siae, come noto la società che tutela il diritto d'autore. Ai sensi della legge, le pubbliche esecuzioni di opere musicali protette, al di fuori di ambiti privati, sono soggette al diritto d'autore, sia che essere vengano effettuate dietro pagamento da parte del pubblico sia gratuitamente. Il permesso Siae è un'autorizzazione all'esecuzione o alla riproduzione di opere protette da diritti d'autore, ed è finalizzato al versamento dei diritti economici che devono essere corrisposti agli autori delle opere. Quindi, ogni qual volta si tiene un'esibizione musicale in un locale pubblico è necessario richiedere il permesso Siae. Sono solo due i casi in cui il pagamento è esentato: in occasione di una festa familiare, privata, senza forme di introito, e quando l'esibizione riguarda pezzi di autori scomparsi da 70 anni. In quest'ultimo caso resta comunque l'obbligo di comunicare all'ufficio Siae la lista dei brani con titolo e autore. La cifra da pagare alla Siae è il 10% dell'incasso, mentre in caso di manifestazioni gratuite ci sono tariffe prestabilite. Le tariffe Siae vengono applicate anche in occasione di feste di paese organizzate da associazioni senza scopo di lucro, per le quali rappresentano un esborso non indifferente, e qui arriva i problema sollevato al Pirellone. “Per manifestazioni gratuite con
La sede dell’ufficio Siae di Cremona in via dei Mille, a due passi dal Palazzo Cittanova
meno di 3000 persone - afferma il testo della mozione approvata - devono essere corrisposti quasi 800 euro, mentre, se sono più di 3000, sono dovuti più di mille euro. E' inaccettabile che la Siae chieda 1000 euro a un Comune per permettere di fare musica durante le manifestazioni carnevalesche, nelle quali, non soltanto non viene fatto pagare alcun biglietto di ingresso, ma nemmeno vi è alcun ritorno economico, anche indiretto; in questi casi, infatti, tutta la manifestazione viene organizzata gratuitamente da volontari”. Per questo motivo, si conclude, “si impegna la giunta affinché si attivi con tempestività per ottenere l'esenzione totale del pagamento delle tariffe Siae per tutte le manifestazioni organizzate dalle Amministrazioni Locali e dalle associazioni senza scopo di lucro, nelle quali viene coinvolta la comunità locale”. Ovviamente la notizia dell'approvazione ha fatto gioire i componenti di
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tante associazioni, e nel contempo ha provocato la reazione contraria della Siae, che non ha tardato a replicare, e lo ha fatto con queste parole: “L'approvazione da parte del Consiglio Regionale della Lombardia di una mozione per l'abolizione delle tariffe Siae per tutte le manifestazioni organizzate dalle amministrazioni locali e dalle associazioni senza scopo di lucro, nelle quali viene coinvolta la comunità locale, è evidentemente frutto di scarsa consapevolezza del ruolo della Società Italiana degli Autori ed Editori e soprattutto di poca conoscenza del diritto d'autore. La remunerazione dovuta quando vengono utilizzate opere protette da diritto d'autore non ha nulla a che fare con tasse o tributi, ma è il compenso del lavoro sottostante la creazione di un'opera artistica. Compenso che Siae chiede non per sé ma per conto degli autori tutelati. Gli autori vivono infatti del loro lavoro - la creazione di un'opera - e hanno diritto come un qualunque altro lavoratore al
giusto compenso quando questa viene utilizzata. Va anche sottolineato che Siae, in convenzione con Anci, applica tariffe particolarmente agevolate proprio per le manifestazione gratuite e/o benefiche. Con la sua delibera il Consiglio Regionale della Lombardia ha deciso di penalizzare gli autori e i lavoratori impiegati nell'arte, nella musica, nella creatività”. A loro volta i firmatari della mozione hanno replicato con ancora maggiore decisione. Così Dotti: «Una nota che evidentemente è stata fatta da chi non esce dal palazzo di vetro. La Siae è una tassa, anzi la Siae è anche un freno alla nascita di nuovi talenti e a chi ha voglia di fare musica”. Ancor più duro il leghista Romeo: «La reazione scomposta della Siae è la dimostrazione palese che la società non tutela i sacrosanti diritti degli autori, ma fa cassa per conto dello Stato. Per questo motivo con la prossima mozione chiederemo al Consiglio Regionale di abolire la Siae stessa».
Cronaca
Sabato 23 Gennaio 2016
Business animali, ma quale crisi? Dal 2007 a oggi il fatturato è aumentato del 50% C’ Sempre maggiore attenzione alle esigenze dei nostri piccoli amici: porte aperte in hotel, spiagge, ristoranti e supermercati
di Vanni Raineri
è un settore che non ha mai conosciuto flessione, nemmeno negli anni più bui della recente crisi economica. E' il mercato degli animali domestici. Non solo la spesa per l'alimentazione, ma soprattutto accessori e articoli per la cura e l'igiene dei nostri piccoli amici. Si tratta di un settore in continua espansione, che già oggi dà lavoro a quasi 100.000 italiani. Recentemente abbiamo pubblicato una ricerca secondo la quale oltre un cremonese su tre ha un cane domestico. Se aggiungiamo i gatti, si supera la quota del 50%. D'altro canto, gli animali domestici in Italia sono decine di milioni. E per soddisfare i loro bisogni e le necessità spesso non badiamo a spese, anzi magari rinunciamo noi a qualcosa pur di garantirlo a loro. Giusto o sbagliato? Domanda inutile, senza risposta, il fatto è che la sensibilità nei confronti dei nostri piccoli amici è aumentata notevolmente, come dimostrano alcune prese di posizione che non coinvolgono solo gli animalisti. In realtà in tutto il mondo occidentale il business legato agli animali ha fatto registrare incrementi vertiginosi. Si calcola che a partire dalla crisi, circa nel 2007, ad oggi, sia aumentato del 50%. A partire dal cibo, oggi si fa molta più attenzione a cani e gatti. Ma ci sono anche metodi tecnologici per controllare i loro movimenti in nostra assenza, si
sono evoluti moltissimo i giochi che compriamo per farli divertire. Si va da oggetti che compriamo un po' tutti ad altri che appaiono eccessivi: il lanciapalle automatico per i cani, addirittura l'aria condizionata da installare nella loro cuccia. Negli ultimi tempi poi si sono aperte professioni fino a qualche tempo fa insospettabili, legate al pet care: chi realizza vestiti su misura, giochi su richiesta, chi si specializza in foto da condividere poi per far schiattare di invidia gli amici, fino a chi organizza feste di compleanno per cani e gatti. Per non parlare poi delle cure: al di là dei ricorsi ai veterinari, ci sono centri anche nella nostra zona che garantiscono la cura sul posto con ricovero in caso di gravi patologie. Si arriva persino agli psicologi degli animali. Un po' tutti quando andiamo in vacanza e vogliamo accompagnarci ai nostri animali cerchiamo hotel che consentano il loro ingresso. E chiediamo anche la possibilità di portarli con noi in spiaggia. Da qui l'accresciuta sensibilità di operatori e commercianti nel poter offrire ospitalità e assistenza anche a loro. Recentemente anche una catena di supermercati ha deciso di consentire l'accesso di cani e gatti, da portare al guinzaglio o in uno spazio apposito del carrello. In tanti centri commerciali non mancano negozi per soli animali, dove si trova di tutto, e loro diventano i veri protagonisti dello shopping, accolti già all'ingresso da ciotole di alimenti diversi
Un tenero approccio tra cane e gatto. Sotto due esempi di discutibile antropologizzazione
per stabilire le loro preferenze. Sempre più spesso siamo anche sensibili alle esigenze di ogni giorno. Vietiamo ormai (finalmente) i petardi a Capodanno per non infastidirli, mettiamo in discussione tradizioni secolari, all'estero oponendoci alle corride, in Italia al Palio di Siena fino ai circhi che utilizzano animali, nella nostra provincia da un paio di anni non si corre più il Palio degli Asini a Solarolo Rainerio. Il rischio però è di esagerare, non nel senso di limitare la loro tutela, ma
nell'antropologizzare quelli che sono e restano animali, con le loro esigenze e abitudini. Quando facciamo loro indossare vestitini che strappano il consenso entusiastico di amici e amiche, siamo certi che siano proprio felici di portarli? Al di là dei benefici che cerchiamo di procurare ai nostri animali domestici, una cosa è certa, ed è dimostrata da svariate ricerche: gran parte di chi ha in casa un animale riconosce i benefici sia personali che di maggiore unità familiare.
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POLIZIA LOCALE MENO SANZIONI MA 700 EVASORI
Prevenzione, prossimità e sicurezza. Sono queste le tre linee di azione che caratterizzano le molteplici attività svolte dalla Polizia Locale nel 2015 come ha avuto di sottolineare l'assessore con delega alla Sicurezza Barbara Manfredini mercoledì, al Comando di piazza della Libertà, in occasione della ricorrenza di San Sebastiano, patrono del Corpo. Accanto a lei il comandante Pierluigi Sforza e il vice comandante Roberto Ferrari. Un ruolo delicato ed importante quello della Polizia Locale, come ha avuto modo di precisare l'assessore, perché svolto a stretto contatto con i cittadini: i dati dimostrano un lavoro intenso e capillare che richiede soprattutto disponibilità e spirito di servizio, nonché una sinergia con tutti i Settori dell'Ente. Un servizio importante, che sta a cuore all'Amministrazione, che ha mantenuto l'impegno assunto di rafforzare l'organico con l'inserimento di cinque agenti e di incrementare il parco mezzi con l'acquisto di tre nuovi veicoli che saranno presto a disposizione. Prima di lasciare la parola al Comandante, per i dettagli sull'attività svolta, l'assessore Barbara Manfredini, ringraziando tutti coloro che lavorano al Comando in ogni ruolo e funzione, ha dichiarato che la Giunta, sulla scorta di quanto avvenuto il 24 gennaio dello scorso anno, sosterrà la candidatura di tutto il Corpo della Polizia Locale quando la Regione chiederà di avanzare segnalazioni per il conferimento di riconoscimenti per l'attività svolta nel corso del 2015. Tra i dati presentati dal comandante Sforza, un numero di indagini ambientali salito da 370 a 439, e sanzioni scese da 56mila a 50mila. Scovati 694 evasori, ed eseguiti 451 sopralluoghi Tarsu-Tari: di questi, accertate 292 violazioni, mentre 37 sono i casi in attesa di valutazione.
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Cronaca
Sabato 23 Gennaio 2016
ELEZIONI ENASARCO, CONFCOMMERCIO CREMONA NELLA COALIZIONE Anche una delegazione cremonese partecipa oggi alle ore 10 presso la sede di UniAscom Confcommercio di Varese, alla presentazione della lista “Insieme per Enasarco”, la grande coalizione che riunisce le principali rappresentanze degli Agenti di Commercio e delle Imprese mandanti. Per la Confcommercio interverranno il vicepresidente vicario Stefano Arisi, che guida il gruppo locale della Fnarc ed è consigliere nazionale della stessa federazione, il suo vice Michele Pifferi e il consigliere Franco Massera. «Il rinnovo di Enasarco - spiega Arisi - è un appuntamento importante per la nostra categoria. Come imprenditori rivendichiamo un ruolo attivo anche all’interno dell’Ente previdenziale cui siamo iscritti. Sono momenti di profondo cambiamento ed è giusto portare le nostre idee. La presentazione di una lista unitaria è un segnale importante che non va trascurato». Dal 1° al 14 aprile gli iscritti ad Enasarco saranno chiamati a scegliere i nuovi organi di vertice dell’Ente, che ogni anno eroga oltre 100mila pensioni e 70mila liquidazioni. Forti della vasta diffusione territoriale e della varietà delle attività imprenditoriali e professionali rappresentate, le due liste “Agenti per Enasarco” e “Imprese per Enasarco” hanno scelto di candidarsi con un unico progetto condiviso, la lista “Insieme per Enasarco”, che riunisce le principali organizzazioni di categoria di agenti e promotori (Fnaarc, Usarci, Fiarc, Anasf e Fisascat-Cisl) e gode dell’appoggio di Confcommercio e delle altre associazioni di categocia. «Vogliamo rilanciare l’attività di Enasarco sul territorio all’insegna della trasparenza e dell’efficienza gestionale e finanziaria, per far tornare protagonisti gli agenti e le imprese», conclude Arisi. Su questi obiettivi condivisi la coalizione presenterà alle urne 81 candidati (54 scelti tra gli agenti e 27 in rappresentanza delle ditte mandanti) che provengono da ogni parte d’Italia.
Sorpresa, Cremona provincia dinamica Solo 11 altre province nel 2015 hanno avuto un saldo migliore di attività aperte rispetto al 2014. Con un +5% è record in Lombardia
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di Federico Pani
l Sole 24 Ore di lunedì ha pubblicato la variazione di nuove aperture commerciali tra il 2014 e il 2015. In generale, la variazione è stata minima: +1% sul totale nazionale. La sorpresa, la riservano i dati dedicati alle singole provincie. A voler fare dei pronostici, Cremona ce la si immagina tra le città in perdita. E invece no: +5%. Una bella notizia. Purtroppo, il dato non approfondisce la direzione del bilancio positivo. Ci si può aspettare che, anche per la nostra città, valga il trend nazionale. In testa, figurano gli agenti di commercio e i ristoratori. La crisi non colpisce (più) dunque né il settore fluido e flessibile degli agenti di commercio – in Italia e nel mondo: il Corriere della Sera ha stimato che negli Stati Uniti verranno assunti nel prossimo anno 93 mila nuovi agenti – né tantomeno i bar e i ristoranti. Tra le attività in crescita, le attività edilizie e di ristrutturazione, con le relative maestranze, sono trainate dagli sgravi e incentivi fiscali del settore. In calo, invece, i retail store, ovvero i negozi di vendita al dettaglio, sostituiti però dalle piattaforma di vendita on line. Anche le agenzie matrimoniali registrano un aumento significativo. Male le agenzie di previsione meteo (-67%),
che scontano – a quanto pare – episodi di disservizio, ma anche accorpamenti. A sorprendere di più forse, si diceva, è la differenza regionale. Se ci si aspetta il solito trend positivo per le province del nord, questa volta la parte del leone spetta a Toscana, Emilia e Puglia. Sorprendentemente, oltre ai magri risultati delle province a ridosso dell’arco alpino (Torino a parte: +5%), la provincia di Bolzano subisce un crollo dell’11%.
Peggio fa solo Oristano, con -18%. Un po’ più in linea con le aspettative la Sicilia, tranne la virtuosa provincia di Siracusa (+8%), in testa alle classifiche. Prima in assoluto, Grosseto (+22%). Oltre alla provincia toscana, solo altre 10 province hanno fatto registrare una performance migliore rispetto a Cremona: Pistoia e Rimini (+12%), Campobasso e Siena (+11%), Siracusa (+8%), Bari, Ferrara, Lecce, Lucca e Vibo Va-
lentia (+6%). A livello regionale, nessuna provincia fa meglio di Cremona. Seguono Mantova (+2%), Bergamo, Lodi, Milano, Pavia e Sondrio (+1%), Brescia e Varese (0), Monza Brianza (-1%), Como e Lecco (-3%). Senz’altro, vedere Cremona in testa, almeno tra le provincie della Lombardia, fa un certo effetto e fa sperare in un futuro migliore e prossimo per la città.
Un referendum per spostare a fine gennaio l’inizio dei saldi. Commercianti favorevoli Confcommercio e Federmoda propongono un “referendum” tra le imprese per valutare l’opportunità di richiedere, su tutto il territorio nazionale, lo spostamento della data di inizio dei saldi invernali. Una prima indagine è già stata condotta da Format Research ed ha espresso una posizione chiara: occorre posticipare le vendite a prezzi ribassati. «Ma ora vogliamo un pronunciamento ufficiale di tutte le nostre aziende - conferma Marco Stanga, dirigente di Confcommercio Cremona –. Abbiamo sempre pensato alla nostra associazione come ad una realtà che dà voce alle imprese, a tutti gli associati. Su un tema così importante come i “saldi” occorre una democrazia partecipata, con una scelta presa direttamente da chi gestisce un negozio. La nostra sfida è proprio quella di dare ascolto alla passione e alla espe-
rienza dei nostri imprenditori. Si tratta di un tema su cui, come categoria, in passato, ci siamo più volte interrogati. Ora è il momento di avanzare alle Regioni una nostra proposta concreta ed efficace che tenga in considerazione le richieste tanto di chi acquista quanto di chi vende». I saldi invernali, come previsto da quasi tutte le normative regionali italiane (eccetto Campania, Sicilia, Basilicata e Val d'Aosta che iniziano il 2 gennaio), prendono avvio il primo giorno feriale antecedente l'Epifania (quest'anno, quindi, la data di partenza dei saldi è capitata di martedì). «La data di avvio dei saldi, con particolare riferimento alla stagione invernale - conferma Stanga -, origina spesso critiche e lamentele da parte di quegli operatori che vorrebbero anticiparli al primo sabato dell'anno e di chi, invece, vorrebbe che iniziassero
all'effettiva fine stagione, finanche a febbraio o marzo». Da un'indagine condotta da Format Research sugli operatori commerciali, a dicembre 2015, emerge che il 76,9% delle imprese del commercio al dettaglio si è detto favorevole a posticipare la data di avvio dei saldi a fine gennaio a partire dal 2017. A fronte di questa situazione, Federazione Moda Italia e Confcommercio hanno intenzione di raccogliere il maggior numero possibile di richieste da parte degli operatori per portare la posizione della maggioranza ad un Tavolo di confronto con le Regioni e le altre categorie interessate dal tema. «A tutti i nostri iscritti – conclude Stanga - invieremo un modulo con una domanda che può essere compilato anche online, direttamente dal tablet, dal pc o dallo smartphone. Per di più in pochi secondi.
Cronaca
Sabato 23 Gennaio 2016
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Galimberti: lavoro per il futuro
«A volte nella coalizione ci sono discussioni anche forti, ma la ridefinizione delle deleghe è stata gestita con serenità». «Entro l’estate il campeggio»
«Non mi sono mai pentito della scelta di candidarmi, anche se la fatica è tanta e la famiglia a volte mi manca». «Due centri sociali sono troppi»
P
di Vanni Raineri
apà, ti chiedo solo di mantenere il clima di serenità che c’è nella nostra famiglia. Questo mi ha chiesto il più grande dei miei figli quando ho deciso di candidarmi a sindaco. E per ora credo di esserci riuscito». Inizia così lo sguardo a ritroso del sindaco di Cremona Gianluca Galimberti dopo poco più di un anno e mezzo di mandato, in un’intervista di un tardo pomeriggio d’inverno che ha l’effetto di spostare per l’ennesima volta la cena con moglie e figli per “impegni sopraggiunti”. Suvvia, qualche volta si sarà detto “ma chi me l’ha fatto fare”... «Non mi sono mai pentito della scelta, anche se la fatica a volte è tanta. La ripeterei assolutamente: il lavoro è difficile, ma la voglia di lavorare è tanta». Immagino sapesse che in politica il riconoscimento non è mai unanime. «Oggi siamo meno emotivi nei giudizi, recuperando l’idea di bene comune nel valutare l’azione. C’è troppa individualità, e poca fiducia in se stessi. Dobbiamo recuperare l’orgoglio di essere cremonesi». Tornando a suo figlio, e alla famiglia, è cambiato molto da quando era “solo” insegnante di Fisica? «Come detto per ora va bene, ma ammetto di avvertire un senso di distacco. Quando sono impegnato per parecchie serate di seguito, il desiderio di stare con loro è grande». Ha già iniziato a valutare un’eventuale ricandidatura? Risata e risposta deviata: «Le cose che stiamo facendo oggi credo che abbiano sì concretezza immediata ma anche un respiro pluriennale». Ad esempio? «La riorganizzazione della struttura comunale, e anche il rilancio della città nei mercati internazionali dandole consapevolezza. E poi il tema in prospettiva delle partecipate. Stiamo costruendo prospettive per la città, ma avendo bene a mente che le scelte vanno fatte oggi». Lei, come il suo predecessore Perri, viene dalla cosiddetta “società civile”. Una risposta all’impopolarità dei partiti, che oggi faticano a candidare persone considerate politici di professione. «Dirò una cosa impopolare, ma abbiamo bisogno dei partiti. La mia esperienza nasce unendo più forme di partecipazione politica, fatte di movimenti e di parti-
Sopra il sindaco Gianluca Galimberti davanti a Palazzo Comunale. Sotto al teatro de Rojas con il Rettore dell'Università di Castilla-La Mancha Miguel Angel Collado Yirrita
ti, e il mio rapporto coi partiti della coalizione è positivo. E’ vero che oggi tutte le forme di partito faticano: vanno rinnovate ma non denigrate. Se vogliamo una classe dirigente abbiamo bisogno dei luoghi in cui si forma, e i partiti sono questi luoghi. Voglio favorire la crescita della parte politica, ben sapendo che il volontariato ha un ruolo fondamentale». Recentemente c’è stata una ridistribuzione delle deleghe in giunta, secondo qualcuno dettate anche da necessità contingenti, come ad esempio il maggior potere a Rosita Viola che si vuole legato al consenso sull’operazione A2a-Lgh. «Il rapporto in maggioranza non è sempre stato idilliaco, certo. Si discute, si deve farlo, e le discussioni possono essere forti. Ma questo è un luogo di partecipazione, e a volte ci si scontra. Ma se c’è una vicenda che è stata gestita e vissuta con grande serenità è stata proprio la ridefinizione di alcune deleghe. E’ proprio la solidità della coalizione che ci consente di fare scelte forti. Ne parliamo da luglio, collegandole con la riorganizzazione della struttura comunale, poi serviranno verifiche e ulteriori variazioni». Proprio in merito al caso
«I partiti oggi sono impopolari, ma è lì che si deve formare la classe dirigente»
A2a, come ovvio, trattandosi di una scelta pesante sul futuro del territorio, si sono registrate tante reazioni, molte delle quali contrarie all'accordo. Ne prendo una interessante di un politico della vostra area, Marco Pezzoni, che ha sottolineato come Cremona, unica con Rovato ad avere il 30% e quindi una sorta di “potere di veto”, non lo abbia esercitato, chiedendo magari in cambio del sì qualche garanzia in più sullo smantellamento dell'inceneritore. «Credo che in questo caso Marco non abbia colto il punto esattamente: abbiamo realizzato una scelta gestionale storica, una delle più importanti della legislatura, vale a dire una multiutility regionale che rafforzi i servizi. Ora va costruito il piano industriale. Sono ideale ma anche realista: credo sia un'ottima operazione anche nella promozione dell'economia circolare, pure in termini ambientali, cosa cara a Pezzoni. Il piano industriale è da scrivere tenendo conto del contesto, ma sono stati fatti passi avanti. Si pensi al 73% di differenziata, e poi al bando europeo Horizon 2020 non abbastanza valutato». Il cda di Rovato è decaduto dopo le dimissioni di 3 dei 5 membri. Può creare problemi?
«Penso di no e mi auguro che non sia un ostacolo. Noi proseguiamo con determinazione anche con Cogeme». Già all’inizio della sua esperienza presumo sapesse che la convivenza con l’opposizione non sarebbe stata semplice. Si è rivelata in linea con le sue attese? «Distinguerei tra atteggiamenti diversi. Più che opposizione, c'è chi fa un lavoro di stimolo e controllo non pregiudiziale, pur criticando». Ad esempio? «Nella Lista Perri ho trovato spesso capacità di interazione critica e pure propositiva, ma anche in altre forze. Spesso, troppo, ho trovato invece un'opposizione pregiudiziale, usa a sgambetti di varia natura, anche con linguaggi che hanno sfiorato la violenza verbale, e non credo ce ne sia bisogno». Nei suoi discorsi preelettorali, prometteva che avrebbe rivolto grande attenzione nei confronti dei giovani, e promosso la partecipazione dei cittadini nelle scelte politiche. A un anno e mezzo da allora, ritiene che si siano fatti passi avanti in queste direzioni? «Sul tema dei giovani, sono molto soddisfatto. Abbiamo scelto come priorità le scuole, anche strutturalmente, e abbiamo vinto progetti per lo sviluppo del territorio, che tra l'altro ci hanno consentito di mantenere l'Università, cosa che non va data per scontata. Abbiamo vinto un progetto sul piano locale giovani, e poi il polo tecnologico, la ricerca, l'innovazione, sono cose concrete. Per non parlare dell'animazione culturale. Abbiamo poi implementato il mondo del servizio civile: quasi cento giovani lavorano inseriti nei progetti del Comune. Quanto alla partecipazione dei cittadini, questo è stato un anno di intenso lavoro di progettazione interna al Comune, e ne vado orgoglioso. Ora dobbiamo implementare ulteriormente i punti di contatto con la popolazione su diverse partite. Detto ciò, il confronto coi rappresentanti di quartiere è in crescita, e molti i rapporti con le associazioni. C'è
«Con l’operazione A2a abbiamo concretizzato una scelta storica»
tantissimo lavoro da fare». I casi dell'ospedale, dei presidi di sicurezza, dell'unione tra Camere di Commercio, sembra ci releghino in secondo piano rispetto a Mantova, dove sono previste tutte le sedi territoriali. E sembra che ciò avvenga nell'indifferenza, o quasi, del nostro territorio. «E' vero, ma questo è frutto di anni di sonnolenza. Oggi ci sono parametri che parlano chiaro. A chi va fatta questa domanda? La situazione di oggi ha radici lontane. Non voglio venir meno alle responsabilità che abbiamo, ma per troppo tempo Cremona ha trascurato questioni chiave del suo sviluppo. Oggi stiamo costruendo un percorso molto duro dai risultati non immediati. Ad esempio migliorando i rapporti coi comuni vicini unendo i servizi: Crema e Mantova in questo hanno una forza superiore. Poi serve costruire un sistema città più forte, in cui le categorie si muovano coese. Ad esempio è iniziato il tavolo di governance della liuteria, e c'è un bel rapporto con la Fiera. Infine, serve costruire progetti sovraterritoriali: per questo lavoriamo con Mantova, Brescia e Bergamo, con cui condividiamo la Regione europea della gastronomia 2017. Una tappa fondamentale, per cui lottiamo assieme per trasporti migliori, con grande attenzione al fiume Po, in concerto anche con Piacenza. Importanti sono le relazioni anche con l'estero, e stiamo scegliendo le città con cui coltivarle, a livello di “sistema Cremona”. Così potremo promuovere la liuteria nel mondo, e non con relazioni a spot, bensì con progetti di continuità. Ad esempio a Toledo siamo andati spinti da un progetto nel nome di Janello Torriani, e assieme costruiamo la mostra. Poi a Praga con Musicologia. Dobbiamo generare sviluppo e costruire reti turistiche attraverso queste relazioni. Vediamo già qualche risultato, ma è un progetto a lungo termine, e le imprese devono essere accanto a noi». Qui, fuori dal suo ufficio, c'è una bellissima carrozza del Settecento. Con l'inquinamen-
to che ci troviamo, ha intenzione di rimetterla in funzione? «Su questo tema sono necessarie azioni coese a più livelli, lavoriamo assieme alla Regione. Servono incentivi per migliorare le caldaie, eliminando il riscaldamento a biomasse. Ma è il sistema nazione che deve intervenire, come anche in tema di traffico; noi possiamo soprattutto effettuare controlli. Possiamo dire la nostra sulla riduzione di auto fluidificando il traffico e sul tema del trasporto pubblico, pedonalizzazione e piste ciclabili. La questione dei rifiuti dimostra come abbiamo introdotto una nuova consapevolezza del bilancio ambientale: non a caso approveremo per la prima volta il bilancio preventivo ambientale 2016. Serve il giusto equilibrio tra lavoro, salute e ambiente nel mondo delle imprese». Recentemente è stata rinnovata per pochi mesi la convenzione con la Federazione Nuoto per la gestione della piscina comunale, ma si parla del possibile affidamento ai privati. Può anticipare qualcosa? «Stiamo costruendo il percorso con le due possibilità. Questo è un comparto che va valorizzato. In quella zona, il bando vinto ci consentirà di realizzare il campeggio entro l'estate. Interverremo anche nelle Colonie Padane e in zona Po con animazione culturale e altro». Chiudiamo col tema caldo dei centri sociali. E' passato un anno dalle devastazioni. «Abbiamo collaborato ottimamente con le istituzioni di sicurezza e seguito l'evoluzione giudiziaria, costituendoci parte civile per i danneggiamenti (a pagina 10 la sentenza di primo grado, ndr). L'assessore Virgilio ha detto che due centri sociali a Cremona sono troppi, siamo nella fase di concretizzazione». Quindi ne rimarrà uno? «Serve mettere in atto azioni, il Cascinetto potrebbe essere restituito alla città. Il dopo 24 gennaio è stato difficile, ma la sicurezza è stata mantenuta grazie alla collaborazione con le forze di sicurezza cui va il nostro grazie».
«Cremona ha perso potere rispetto a Mantova a causa di anni di sonnolenza»
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Rubrica
Sabato 23 Gennaio 2016
TERZA puntata Una comunità cosmopolita «Fin dall’inizio, la vicenda della comunità metodista cremonese è piuttosto cosmopolita. Il numero dei pastori al 2016 è di numero 38». Così spiega Enrico Scaglioni (intervenuto sulla storia del pastore protestante Paolo Pantaleo) nella seconda e ultima parte dell’intervista gentilmente concessa a “Il Piccolo”. Racconta Enrico Scaglioni: «La penultima pastora (che è filippina) si chiama Joilin Galapon. In luglio, su decisione della Tavola Valdese, è
stata trasferita a Roma, dove c’è una grossa comunità filippina. Ora abbiamo il nuovo pastore, Antonio Lesignoli, originario di Parma, che ha lavorato con l’Esercito della Salvezza in Inghilterra. E’ arrivato in luglio, ma, ufficialmente, il culto d’insediamento come pastore della comunità locale è del 18 ottobre 2015. Lesignoli è pastore anche della Chiesa di Piacenza, come lo era Joilin Galapon. Ufficialmente i fedeli sono trenta, esclusi i bambini e i minorenni, poi c’è tutto un seguito di simpatizzanti. E’ una comunità composita
che include africani, olandesi, filippini e altri asiatici. Non conteggio bambini e minorenni fintanto che liberamente non chiederanno di essere confermati quali membri di Chiesa. Si comincia a 6 anni con la scuola domenicale. Poi, dalle medie fino ai 14/16 anni, c’è il catechismo, e solo allora i giovani sono preparati per l’eventuale scelta: chiedere liberamente di essere membri di Chiesa. La richiesta viene presentata dal pastore al Consiglio di Chiesa, il quale la vaglia e la discute».
Le origini della presenza metodista Storia di una famiglia protestante cremonese: gli Scaglioni/Nussbaum . 3ª puntata
L
di Paolo A. Dossena
a storia della mia famiglia da parte materna comincia in Svizzera». Così prosegue il racconto di Enrico Scaglioni: «Mio nonno, Giovanni Nussbaum (“Albero di nocciolo”, in tedesco, ma mia mamma diceva “Albero di noce”) venne in Italia alla fine del 1800 con il fratello e altri svizzeri a fare i formaggi. Perché i vari caseifici che avevano costruito nelle province di Piacenza, Cremona e Brescia non avevano casari. Infatti risulta dai registri della chiesa che a Verola Nuova e a Cremona c’era una colonia di riformati svizzeri che aderirono alla Chiesa evangelica della città. Mio nonno e suo fartello Cristiano andarono a Sarmato, in provincia di Piacenza, e sposarono due donne del luogo. La moglie di mio nonno si chiamava Rosa Bernini. A Piacenza città, in Via San Giuliano c’è tutt’ora una comunità metodista sorta nel 1882. Ma la Chiesa madre è quella di Cremona, nata nel 1861. Per un lungo periodo Piacenza e Cremona hanno avuto il medesimo pastore. Alla comunità di Cremona aderiva anche gente di Castelvetro, ancora in provincia di Piacenza: i Vallarino, i Gagliardi, gli Argentieri, mentre Orlandi era un simpatizzante. E a San Giuliano (di nuovo in provincia di Piacenza) c’era Capuzzi. Mio nonno e mia nonna da Sarmato si trasferiscono a Piadena, mi pare nel 1902 o nel 1903. Perché a Piadena c’era una latteria che era appena stata costruita e che è quella che c’è ancora oggi. Mia nonna Rosa ebbe cinque figli (una bimba morì da piccola, un altro figlio morì a 16 anni di tifo nero). Mia mamma Anna (nata a Sarmato nel gennaio 1900) era una di questi cinque figli. Mio padre, prima di morire, espresse in piena libertà il desiderio che il suo funerale fosse celebrato secondo il rito della Chiesa evangelica, anche se la sua famiglia era di tradizione cattolica. Io sono un grande ammiratore di Piero Gobetti, uomo di intelligenza e di cultura straordinarie, unite ad un altissimo rigore morale. Mi identifico nel suo pensiero politico. Anche se il nostro Paolo Pantaleo stava con le camicie nere, nel periodo fascista Gobetti dà una partecipazione appassionata alla famosa rivista “Conscientia”, fondata da Giuseppe Gangale, filosofo hegeliano con-
Enrico Scaglioni racconta l’arrivo a Cremona del nonno, casaro prima nel Piacentino poi a Piadena
Sopra l’interno della Chiesa protestante di Via Milazzo: a sinistra il lato dell’altare, a destra il lato dell’ingresso. Sotto a sinistra una recente fotografia dell'ingresso della Chiesa, a destra la chiesa in Via San Giuliano a Piacenza, dove c’è tutt’ora una comunità metodista sorta nel 1882. Ma la Chiesa madre è quella di Cremona, nata nel 1861. Piacenza e Cremona hanno spesso avuto il medesimo pastore. In alto, sopra al titolo, un matrimonio celebrato nella Chiesa protestante di Via Milazzo pochi anni dopo la guerra
vertitosi al protestantesimo e aderente alla Chiesa Battista. “Conscientia” iniziò nel 1922 e cessò le pubblicazioni nel 1927 perché soppressa dal regime fascista. Per il mondo evangelico, Gangale è quello che Gobetti è per il mondo liberal-democratico e Gramsci per quello social-comunista». Si conclude così l’intervista a Enrico Scaglioni, il quale ha (la settimana scorsa, su questo giornale) spiegato come mai una parte dei protestanti avessero fatto una determinata scelta politica. Ecco cosa disse: «Tornando al 19141915, anche Pantaleo era stato interventista. Fra gli interventisti della diaspora fu molto diffuso l’interventismo democratico di matrice garibaldina». Tornerò su questo argomento nelle ultime due puntate di questa serie. (Fine della terza puntata, la quarta sarà pubblicata sabato 30 gennaio)
I Fatti della Settimana IN PRIMO PIANO giovedì 21 gennaio
Sabato 23 Gennaio 2016
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Devastazione del 24 gennaio: imputati condannati a 4 anni e al risarcimento dei danni
Quattro anni di reclusione più risarcimento danni: queste le condanne nei confronti di altrettanti soggetti, membri di centri sociali, accusati di devastazioni nell'ambito del corteo antifascista del 24 gennaio scorso. Questa la sentenza del giudice Pierpaolo Beluzzi, che ha condanna-
lunedì 18 gennaio bici travolta da un’auto allo zaist, 60enne ferita
Paura lunedì mattina in via Fatebenefratelli, nel quartiere Zaist, dove una ciclista di 60 anni è stata travolta da un’auto. Secondo una prima ricostruzione, fatta dagli uomini della Polizia Municipale giunti prontamente sul posto, la donna sarebbe uscita dalla laterale via Piemonte Lombardo, senza rispettare il segnale di precedenza. L’auto, un suv Toyota che procedeva lungo via Fatebenefratelli, diretto verso la tangenziale, non ha potuto evitare l’impatto con il mezzo a due ruote, travolgendolo in pieno. Non è in pericolo di vita.
lunedì 18 gennaio faccia a faccia con il ladro colpo fallito al maristella
Un giovane si è trovato faccia a faccia con il ladro, che, colto sul fatto, ha lasciato l’abitazione fuggendo a mani vuote. Il colpo è stato sventato dal figlio del residente, che al suo rientro ha trovato l’intruso dentro casa. Il tentato furto è avvenuto poco dopo le 18 di lunedì in un’abitazione del quartiere Maristella.
lunedì 18 gennaio tenta IL FURTO in un negozio, beccato dal proprietario
Identificato e denunciato in stato di irreperibilità un cittadino nigeriano per una rapina ai danni di un esercizio di via Ghisleri avvenuta lunedì pomeriggio. E’ accaduto nel negozio “Fashion”, gestito da un cinese: lo straniero, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, è entrato e ha trafugato degli indumenti esposti sugli scaffali. Il titolare lo ha notato e gli ha intimato di fermarsi ma è scaturita una colluttazione. Alla fine il nigeriano è riuscito a scappare. Le indagini dei militari del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia dell’Arma di Cremona, grazie al sistema di videosorveglianza e testimonianze raccolte sul-
to tutti e quattro gli imputati – M.C., 21 anni, cremonese, frequentatore del Kavarna, A.B., 21 anni, bresciano, M.P., 24 anni, bolognese residente a Lecce, e M.R., 31 anni, bresciano appartenente al centro sociale Magazzino 47, ad una pena di quattro anni di reclusione per i reati di
devastazione, saccheggio e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Tutti sono stati processati con il rito abbreviato. E’ dunque passata la linea del reato più grave di devastazione, e non quella chiesta dalla difesa, che era di danneggiamento aggravato.
Per quanto riguarda i risarcimenti, per il Comune è stata stabilita una provvisionale di 200.000 euro. Le altre parti civili erano due agenzie immobiliari, per la distruzione degli arredi e delle vetrine, riceveranno rispettivamente un risarcimento di 2595,98 euro e di 2.000 euro.
giovedì 21 gennaio
L’algerino 33enne (residente a Cremona) colpevole del reato è stato fermato e arrestato in Francia
Rapina area di servizio e accoltella gestore alla gola In manette un malvivente algerino di 33 anni, residente a Cremona, con l’accusa di rapina aggravata. Il suo arresto è arrivato dopo un’indagine della Polizia stradale di Cremona, che ha coinvolto anche la questura, e dei carabinieri, e con la collaborazione della polizia francese, in quanto l’uomo è stato trovato proprio in Francia. La vicenda risale al 26 dicembre, giorno di Santo Stefano. Dopo aver trafugato un’auto - insieme a un complice - nel pomeriggio si era recato presso l’area di servizio Nure Sud (direzione Brescia), dove aveva prima fatto carburante, poi, entrando e fingendo di apprestarsi a pagare con una poste pay, aveva approfittato di un momento di distrazione del negoziante, lo aveva aggredito, colpendolo alla gola con un coltello. Lo aveva poi rinchiuso in uno stanzino del negozio ed era fuggito con i 1.900 euro dell’incasso. Il ferito era poi riuscito in
luogo dei fatti, hanno permesso di identificarlo in poche ore.
martedì 19 gennaio rubano le chiavi dall’auto e svaligiano l’appartamento
Un bottino ingente, in monili d’oro, quello del furto messo a segno martedì pomeriggio in un’abitazione di via dei Classici, dove i malviventi sono entrati con le chiavi, sottratte poco prima da un'auto parcheggiata in viale Lungo Po Europa, dove una coppia di coniugi si era recata per una passeggiata pomeridiana, Hanno rotto il finestrino e si sono appropriati di tutto quanto si trovava sulla vet-
qualche modo ad aprire la porta dello stanzino e ad avvertire gli uomini della Polizia Stradale di Cremona, che erano intervenuti sul posto. L’uomo era stato poi sottoposto alle cure dei medici, che gli hanno riscontrato lesioni guaribili in 15 giorni. Ma sarebbe potuta andare molto peggio, considerando che la ferita era proprio vicina alla giugulare. Gli agenti hanno poi raccolto la testimonianza del benzinaio rapinato e la descrizione del suo aggressore. «Il contemporaneo certosino lavoro investigativo, con analisi di tutte le imtura. Muniti delle chiavi, hanno quindi raggiunto il civico 8 di via dei Classici e sono entrati nell’appartamento, portando via di tutto.
mercoledì 20 gennaio maxi-controlli territoriali per la prevenzione dei reati
Altra serie di maxi-controlli della polizia mercoledì mattina, quando diverse parti della città sono passate sotto la lente degli agenti della Questura e del Reparto prevenzione crimine, arrivato da Milano. Diversi mezzi, su input del questore Gaetano Bonaccorso, hanno messo in atto pattugliamenti dal centro
magini delle telecamere di videosorveglianza e l’attenta comparazione delle diverse inquadrature, e lo scambio di informazioni investigative con la locale Squadra Mobile della Questura di Cremona, hanno consentito agli inquirenti della Squadra di Polizia Giudiziaria di individuare con un’indagine lampo, l’autore del reato», ha spiegato Federica Deledda, comandante della Polstrada di Cremona. L’uomo, che era già da tempo sotto la lente era stato dapprima cercato sul territorio cremonese, con la collaborazione degli agenti della Squadra Mobile di Cremona. Infine, grazie a un monitoraggio delle utenze telefoniche, è stato rintracciato in Francia. E' stato quindi fermato a Nizza dalla polizia francese e infine consegnato alle autorità italiane, che lo hanno condotto nel carcere ad Imperia con l’accusa di rapina aggravata e di intercettazione. alla periferia. L’obiettivo: contrastare fenomeni illeciti di qualsiasi genere, con controlli e identificazioni in strada e nei pressi di esercizi pubblici. Attività di questo genere verranno eseguite nuovamente a breve.
mercoledì 20 gennaio tenta di rubare alcolici al famila e aggredisce i dipendenti: arrestato
Ennesimo furto con violenza in città: stavolta è accaduto al Famila, dove un uomo ha cercato di allontanarsi dopo aver sottratto con la forza alcuni prodotti. Erano le 12.30 quando l’uomo, un rome-
In merito al risarcimento, è intervenuto anche il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, che ha commentato: «Sono state accolte appieno le nostre richieste. Ora attendiamo le motivazioni della sentenza e ne faremo oggetto di attenta valutazione con i nostri avvocati».
no 47enne residente a Sesto Cremonese, ha tentato di allontanarsi con alcune bottiglie di alcolici. All’esterno ne è nata una colluttazione, tra lui e personale della vigilanza, che ha portato al ferimento di due dipendenti del supermercato. Sono stati i carabinieri, allertati, a fermarlo definitivamente prendendolo in consegna e arrestandolo.
mercoledì 20 gennaio donna rapinata e aggredita, presi due marocchini 24enni
Dopo essere evaso due volte dagli arresti domiciliari, dove si trovava in seguito alla rapina messa a segno sabato notte al quartiere Po, è finito nuovamente nei guai un 24enne marocchino, già pluripregiudicato. L’ultima volta è stato preso per aver rubato un cellulare e per l'evasione, ma in contemporanea gli agenti della Questura hanno individuato un altro fatto criminoso a suo carico: una tentata rapina particolarmente cruenta, verificatasi ancora nel quartiere Po. Un episodio particolarmente violento, quello accaduto ai danni di una 45enne residente in provincia di Cremona. Intorno alle 19 di lunedì sera la donna è uscita da un istituto scolastico in zona Po e stava andando a recuperare l’auto al parcheggio di via della Ceramica. Improvvisamente è stata avvicinata da due giovani marocchini che le hanno intimato di consegnare loro le chiavi della vettura. La donna si è rifiutata, scatenando la reazione di Menssif Boujadain, che le ha afferrato la testa, sbattendola con violenza contro il cofano dell’auto. Fortunatamente in quel momento stava arrivando un’altra auto, e i due hanno deciso di allontanarsi. La vittima è stata poi soccorsa dagli operatori del 118. Condotta in ospedale, le è stata diagnosticata la frattura dello zigomo ed è stata dimessa con 20 giorni di prognosi. Nei giorni successivi è stato individuato anche il complice.
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Territorio
Sabato 23 Gennaio 2016
Nutrie, via libera i piani provinciali per l’eradicazione e stop alle ordinanze dei sindaci Si è riunito martedì 19 gennaio, presso gli uffici della Direzione Welfare di Regione Lombardia, il Tavolo tecnico di coordinamento per esaminare il parere dell’istituto Ispra sul Piano regionale di eradicazione della nutria. L’esito del Tavolo ha sancito la bontà dei contenuti del Piano chiedendone alcune modifiche non
sostanziali per allinearsi all’attuale quadro normativo. «Restano comunque confermate le modalità e gli strumenti di eradicazione della nutria previsti nel Piano regionale e già acquisiti nei piani provinciali» fa sapere il consigliere regionale Ncd, Carlo Malvezzi. «Nella stessa giornata, gli uffici dell’Unità Operativa
Veterinaria hanno codificato le nuove modalità operative e hanno scritto agli uffici Caccia e Pesca di ogni provincia confermando che i piani provinciali di contenimento ed eradicazione sono da ritenersi validi, previo recepimento delle suddette modifiche. Ciò significa che si entra nella fase della piena operatività
degli stessi piani provinciale, visto anche lo stanziamento di 150mila euro avvenuto lo scorso dicembre e l’arrivo di altrettanti entro la fine di questo mese. L’attività di eradicazione delle nutrie può partire senza più bisogno che i comuni emanino ordinanze. Non va più perso tempo».
Emergenza siccità peggiore del 2007 Regione e agricoltura corrono ai ripari C di Simona Raboni
na crisi idrica addirittura peggiore di quella del 2007, uno degli anni più neri per la carenza di acq u a i n L o m b a rd i a , quando il Po toccò il record storico negativo di secca. «Bisogna alzare il livello dei laghi, lasciando più acqua negli invasi per avere più scorte per l’estate» evidenziano Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia e Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Cremona, entrambi presenti al Pirellone mercoledì per fare il punto sull’emergenza siccità. Nei prossimi trenta giorni – ha spiegato l’Arpa – non sono previste precipitazioni significative e quindi la situazione è destinata a peggiorare: le riserve idriche sono a quasi il 60% in meno rispetto alla media del periodo 2006-2014 e al 43,7% in meno rispetto al già secco 2007, mentre le precipitazioni del 2015 sono state di appena 818 millimetri ancora più basse dei già scarsi 847 millimetri registrati nel 2007. Anche il livello del fiume Po misurato all'idrometro di Cremona si attesta su valori che mai sono stati così bassi in questa stagione, intorno ai -7,10 metri sotto lo zero idrometrico. Il volume dei laghi di Como Iseo, Idro e Garda – spiega Coldiretti Lombardia – non supera i 222 mi-
lioni di metri cubi rispetto ai 550 milioni che mediamente si registrano in questo periodo, con anche poca neve in montagna visto che in media non si superano i 50 centimetri di spessore nelle zone sopra i duemila metri di quota dove qualche fiocco è caduto. «Abbiamo riunito tutti i soggetti interessati dalla situazione, per condividere le criticità prima dell'arrivo della primavera, quando l'acqua sarà indispensabile per l'attività agricola e non solo» ha evidenziato l'assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, che ha presieduto il Tavolo regionale per il monitoraggio delle riserve idriche. «A un terzo della stagione invernale - prosegue Viviana Beccalossi la scarsità di piogge e soprattutto la mancanza di nevicate in monta-
gna sta impedendo l'accumulo di acqua nei bacini naturali e artificiali. Le altezze di tutti i grandi laghi regolati sono inferiori alla media storica, con situazione molto critica per i Laghi Maggiore e di Como e solo leggermente migliore altrove. Questa situazione, che può migliorare solo con l'inizio delle precipitazioni, ci impone un monitoraggio continuo e, soprattutto, un coordinamento molto stretto». «Se persiste la situazione, sarà anche difficile trovare soluzioni adeguate - ha spiegato l'assessore all'Agricoltura Gianni Fava -. Registro la preoccupazione del mondo agricolo: la prossima stagione colturale si preannuncia difficile, già ad oggi, in alcuni casi, abbiamo assistito alla posticipazione delle semine e, dall'altro, registriamo che parte dei bacini montani sono
stati utilizzati per finalità turistiche, con un tentativo anche velleitario. L'iniziativa di oggi va nella direzione di aprire il confronto su prospettive e iniziare a elaborare un'ipotesi condivisa». «Potrebbe essere il colpo finale non poter produrre a condizioni accettabili - ha aggiunto Fava -. L'87 per cento delle acque gestite nel sistema dei corpi irrigui in Lombardia è destinato all'agricoltura. Far finta che il problema non esiste sarebbe grave: abbiamo iniziato a discutere, il rischio siccità c'è. Due le questioni fondamentali: da un lato la revisione del sistema di gestione dei corpi idrici di montagna, con una ipotesi di allargamento del dibattito oltre confine, e, dall'altro, il Deflusso minimo vitale, quel tanto che serve per garantire continuità all'ecosistema. Che va garantito tutto l'anno e in questa direzione stiamo lavorando. L'auspicio è che non si ripeta la situazione del 2006». A conclusione dei lavori Viviana Beccalossi ha proposto di convocare il Tavolo con cadenza almeno mensile e di intensificare i contatti tecnici per condividere la situazione in tempo reale. Il prossimo incontro sarà mercoledì 24 febbraio. «Ognuno - ha aggiunto l'assessore Beccalossi - deve fare la sua parte: gli agricoltori, che potrebbero dover lavorare nei prossimi mesi con riduzioni importanti della quantità
di acqua per l'irrigazione, i gestori dei laghi, elevando il più possibile il livello per rendere massimi gli stoccaggi, i Consorzi di bonifica, preparandosi già da ora alla possibilità di una stagione difficile». «E’ positivo che ci sia mossi subito per capire cosa fare – evidenzia Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – oltre ad alzare il livello dei laghi è necessario poter intervenire sul deflusso minimo vitale in modo da garantire acqua ai campi e ai canali. Senza quella sono a rischio colture come il mais, il pomodoro e le orticole: tre settori cardine della produzione agroalimentare della nostra regione». «I dati del 2015 ci riportano all’anno della grande sete del 2007 – sottolinea Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona –. Per la mancanza di pioggia i grandi laghi sono svuotati, su livelli addirittura peggiori dei mesi estivi, e la preoccupazione per la nostra agricoltura è forte. Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi con pesanti effetti sull’agricoltura italiana, che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro tra alluvioni e siccità. Bisogna intervenire subito, portando acqua ai laghi e alzando il deflusso minimo vitale, prima che si aggiungano ulteriori gravi danni».
Settimana dell’educazione a Pizzighettone E' partita giovedì 21 gennaio presso l’oratorio San Luigi Gonzaga di Pizzighettone la Settimana dell’Educazione, tradizionale appuntamento promosso dalla Pastorale Giovanile Interparrocchiale del paese. Quattro gli incontri previsti, tra cui lo spettacolo teatrale “Santa Impresa” che andrà in scena domenica 24 gennaio presso la Casamatta numero 26. Oltre alla pièce teatrale, interverranno relatori di primo piano, come i Docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Prof. Fabio Antoldi (Facoltà di Economia) e Prof. Domenico Simeone (Facoltà di Scienze della Formazione) e l’educatrice professionale Dott.ssa Giusi Biaggi. «L'idea – spiega don Andrea Lamperti Tornaghi, responsabile della Pastorale Giovanile Interparrocchiale - di incentrare la Settimana dell'Educazione 2016 sul tema della fatica deriva da una serie di attente riflessioni sulla contemporaneità. E' urgente tornare a porre la riflessione della comunità educante sul valore della fatica. Una fatica sana, salubre, legata al normale processo evolutivo di un individuo, non "sano masochismo"».
Lettere & Opinioni
Sabato 23 Gennaio 2016
Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it
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un lettore
Giusto parlare dei protestanti dei quali ho tante curiosità Egregio direttore, chi vi scrive è del 1935, è l’ultimo protestante (quinta generazione) della comunità di Vicobellignano - frazione di Casalmaggiore - tutt’ora ivi residente in via Dante Alighieri 32 ed ha qualche memoria, qualche curiosità documentabile in proposito. Dove c’era la chiesa, a Vicobellignano in via Molossi, ora c’è una struttura alberghiera (“Residence Luna”). Seguo con molto interesse il settimanale “il Piccolo” e mi rallegro per i contenuti divulgativi, ma non banali. Raul Tentolini Vicobellignano Gentile Raul Tentolini, grazie per la sua attenzione e per il suo intervento. E’ stato solo per ragioni di spazio che ho tagliato questo pezzo dell’intervista concessami da Enrico Scaglioni: “A Vicobellignano c’era una comunità metodista consistente che si è spenta in seguito alle grandi migrazioni interne del periodo del miracolo economico”. Sarebbe interessante approfondire anche questo aspetto. Grazie ancora e cordiali saluti. Paolo A. Dossena ***
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FOCUS
Il Jobs Act non può dare i risultati sperati
Signor direttore, dopo l’entrata in vigore del contratto a tutele crescenti e della Naspi, dei pezzi mancanti della riforma del lavoro si è persa traccia. La sezione dedicata al lavoro sul sito del governo, è ferma a gennaio 2015. L’annunciata abolizione di cococo e cocopro è scomparsa dai radar, così come il salario minimo e il tanto atteso decreto sulla riorganizzazione del collocamento. Senza l’Agenzia unica dei centri per l’impiego, il Jobs Act se sta dando i frutti, di fatto è ancora azzoppato: le tutele dell’articolo 18 tolte al contratto a tempo indeterminato, avrebbero dovuto essere compensate da una riorganizzazione delle politiche attive, ma ancora così non è. I Centri per l’impigo non accettano più le pratiche di disoccupazione inviando gli interessati ai Patronati, quali fungono da intermediari e ancora gli interessati devono presentarsi agli enti accreditati e convenzionati ai servizi al lavoro presso la regione Lombardia. Ma l’Inps e i Centri per l’impiego che fanno per giustificare gli stipendi che mensilmente elargiscono? Il terzo decreto sul riordino delle formule contrattuali, quello che prevede la rottamazione di cococo e cocopro, è stato approvato in prima lettura dal Consiglio dei ministri il 20 febbraio. Da allora non ha avuto vita facile. La Ragioneria dello Stato ha fatto notare subito che i soldi stanziati nella legge di stabilità per gli sgravi contributivi delle nuove assunzioni a tempo indeterminato, non sarebbero bastati a coprire anche le trasformazioni dei finti cocopro verso il contratto a tutele crescenti. E per un mese l’invio al Parlamento per i pareri era stato bloccato. Alla fine di aprile sono stati racimolati altri 200 milioni di euro. Con una clausola inserita su richiesta del ministero dell’Economia: se l’allungamento della coperta non fosse stato sufficiente, a pagare sarebbero stati imprese e lavora-
tori autonomi. Il pacchetto è approdato così il 9 aprile, dopo 50 giorni, alle commissioni Lavoro di Camera e Senato. Il ministro Maria Elena Boschi aveva chiesto ai colleghi di fare di fretta. Ma così non è stato. C’era troppa carne al fuoco e lo stile complicato degli oltre 50 articoli non rendeva facile l’analisi. Il decreto ha ottenuto l’ok il 13 maggio dalla Commissione Lavoro del Senato e il 15 da quella della Camera. E solo il 18 maggio dalla commissione Bilancio. L’obiettivo resta quello iniziale, cioè superare le finte collaborazioni. La commissione Bilancio ha chiesto però al governo di cancellare la clausola di salvaguardia per coprire l’eventuale ondata di trasformazioni e viene inserita la possibilità di sottoscrivere contratti a progetto a patto che un ente terzo certifichi che non si tratta di finte collaborazioni. I pareri delle Commissioni non sono vincolanti. E alla fine Renzi, così come ha già fatto sui licenziamenti collettivi, potrà comunque fare di testa sua. La novità è che il testo del decreto, complicato anche per gli addetti ai lavori, è stato riscritto e semplificato, soprattutto nella parte riguardante il part time. Ora si aspetta l’approvazione definitiva in consiglio dei ministri, non ancora calendarizzata. E quell’involuto di Boeri che quando andava nei talk show, ne diceva di tutti i colori, ora presidente Inps ha solo un colore nero per i lavoratori e pensionti prospettando che una pensione di 2mila euro va consideratro d’oro! Ma quesi 200 o 300mila che prendono pensione che superano largamente i 15, 20 e 30mila euro al mese che pensioni sono... diamantifere? Perchè non considera invece che la produttività e i servizi del Inps e Centro per l’impiego sono scadenti e quindi sondare la prospettiva di aggregarli, contenendo i costi? Sergio Denti Cremona
provocazione
Con i parlamentari assenteisti Renzi come si comporterà? Egregio direttore, lo devo ammettere, Renzi non finirà mai di stupirmi. Io pensavo che l’intelletto umano avesse dei limiti, ma a seguito delle sparate del capo del Governo, mi devo ricredere! La fuga in avanti di sua sponte, circa il pugno duro contro i dipendenti pubblici assenteisti, scatena le reazioni dei sindacati. Il premier sabato, partecipando a una cerimonia alla Reggia di Caserta, ha ripetuto quanto annunciato venerdì al Tg5: i primi decreti attuativi della riforma della pubblica amministrazione, che il consiglio dei ministri ha deciso di varare, sanciranno la possibilità di “licenziare entro 48 ore chi viene beccato a timbrare il cartellino e andarsene”. Una risposta a casi come quello dei funzionari e impiegati assenteisti del Comune di Sanremo e al più recente scandalo dei dipendenti del museo di Arti Popolari della capitale, filmati mentre marcavano la presenza e poi lasciavano il lavoro. Lei, caro presidente del Consiglio mi coglie sempre di sorpresa e questo mi fa rabbia, perché pone dei limiti alla mia intelligenza. Nelle mie perenni elucubrazioni mi sono sempre posto una domanda che non troverà mai risposta: ma i parlamentari che fancazzeggiano o che per lunghissimi periodi non si presentano, non votano, vivono sulle spalle dei contribuenti orbene, per costoro, che provvedimenti intende adottare? Spero che prima di morire mi possa dare una risposta! Comunque a chiarimento di tutti: ogni deputato, secondo l’art. 67 Cost., quale membro del Parlamento italiano, rappresenta la nazione nel suo insieme ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato. In virtù di quanto sopra, un parlamentare è la “forma più alta di funzionario pubblico che rappresenta la nazione nel suo insieme”. E meno male, ci salvi Iddio da siffatti personaggi. Quando leggerò o verrò a sapere che un parlamentare è stato “licenziato”, potrò chiudere gli occhi in pace: Ivano Loris Davò Spiandesco
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presa di posizione
Continuiamo con i proclami dal sapore elettorale
Signor direttore, desidero aprire e chiudere una parentesi sulla questione pensioni pagate in ritardo. Dopodiché, per quanto mi riguarda, la questione è chiusa. Precisazione n. 1: la mia polemica non voleva certo sollevare la questione economica, anche se qui dovremmo aprire un dibattito. Precisazione n. 2: chi scrive e spara a zero sui pensionati, ritenendoli un peso per la società e dei parassiti, o è figlio di nessuno o ha genitori che percepiscono le famose pensioni d’oro, oppure finge di non capire. Precisazione n. 3: la questione non è il ritardato pagamento di cinque giorni, come erroneamente viene fatto notare, infatti si tratta di un giorno, in quanto il pagamento naturale sarebbe stato comunque il quattro, primo giorno lavorativo del mese, come normalmente avviene. Precisazione n. 4: chi è in possesso di certi dati e li divulga (i pensionati non sanno gestire la propria pensione e se la giocano nelle sale da gioco) probabilmente è perché li attinge dall’Istat, lo stesso ente che fornisce informazioni al nostro presidente del Consiglio. La disoccupazione è diminuita, ma aumentano i non occupati (?): lo sostiene l’Istat. Qui stiamo parlando, almeno per quanto da me sostenuto, della mancanza di comunicazione da parte delle istituzioni a noi comuni mortali ed è questa la gravità del comportamento di questo governo. A differenza di altre comunicazioni, menzoniere, che vengono sbandierate ai quattro venti dalle stesse istituzioni. Un esempio eclatante: il pagamento del canone Rai in bolletta. Che carini, lo hanno addirittura diminuito: cento euro contro i precedenti centotredici. Si dimenticano di dire, però, che a questi cento euro verrà applicata l’aliquota Iva del 22%: totale 122 euro (centoventidue). A me hanno sempre insegnato che la matematica non è un’opinione. Vogliamo continuare con i proclami dal sapore elettorale? Il bonus di cinquecento euro a chi compirà i diciotto anni. Poi si andrà anche pure a votare (per ora non se ne parla), compresi i neo diciottenni. E questo non lo vogliamo chiamare “buono voto”? Vorrei infine ri-
spondere a chi sostiene che il governo Renzi è in carica solo da due anni. E’ vero, ma è la continuazione del governo Monti, espressione fallimentare dell’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, lo stesso che ha incoronato Renzi presidente del Consiglio. Massimo Pelizzoni Gussola ***
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banche
Renzi e Padoan devono trovare i soldi per lo “sprofondo rosso” Egregio direttore, Monti aiutò la banca senese, già nel 2012. Erano soldi dei cittadini: 4 miliardi di Imu. Ora il buco è di oltre 5 miliardi: il Tesoro diventa azionista. Allora, salvati gli “amici” del Pd. Ma se all’epoca l’istituto senese, travolto da operazioni folli e disoneste dalle conseguenti inchieste giudiziarie, aveva un buco di “appena” un miliardo e 600 milioni, oggi lo “sprofondo rosso” della banca ha superato i 5 miliardi di euro. Il tentativo di salvataggio non solo è fallito, ma ha permesso ai nuovi dirigenti di continuare la vecchia fallimentare politica, peggiorando così ulteriormente i conti. Eppure il governo Renzi corre ancora in aiuto del disastrato istituto: il Monte deve allo Stato oltre 1 miliardo e mezzo di euro, al netto degli interessi sui “Monti bond” che ogni anno equivalgono a oltre 230 milioni di euro e il Tesoro accetterà, invece, di soldi, azioni della banca. Mps ha presentato i suoi conti al pubblico e alla stampa: 5,3 miliardi di euro di perdite nel bilancio 2014 contro 1,3 miliardi dell’esercizio precedente. Ciò dimostra che i 3,9 miliardi di Imu prestati alla banca sono finiti nel tritacarne, in un pozzo senza fondo che più divora denari più ha fame e sete di altri quattrini, pubblici di preferenza. Un bollettino di guerra, ora siamo solo all’inizio del 2016, cifre che in un’azienda normale porterebbero alle dimissioni di massa di tutta la cima (“Capoccioni”), per intenderci del Monte. Ora, il premier Renzi e il caro ministro Padoan, devono trovare altri quattrini, per risanare quel “pozzo”, “sprofondo rosso”, in cui si trova la banca senese, per restituire in parte, il denaro versato, con “sudore”,dai cittadini italiani! Andrea Delindati Cremona
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segnalazione
Purtroppo si deve constatare la mancanza di piantumazione Egregio direttore, ho letto sul vostro giornale (n. 49 del 24-12-2015), l’articolo a pagina 13 dove si legge che molti Comuni sono in ritardo nel presentare alla Regione Lombardia l’elenco del censimento delle piante monumentali di interesse ambientale. Alcuni anni or sono fu emanata una legge regionale, detta Galasso, la quale proibiva di estirpare le piante e di regolare lo scalvo facendo una potatura di scalvo una pianta sì e una no, per poter dare la possibilità agli uccelli di sostare e se si doveva estirpare un albero perché si era essicato, si doveva rimettere ancora della stessa specie, per tutta la lunghezza del Canale Acque Alte che scorre nel territorio di San Martino del Lago, Solarolo Rainerio, San Giovanni in Croce, Casteldidone, Rivarolo Mantovano, ecc. per un raggio di area interessata di 150 metri, sia a destra che a sinistra per tutto il percorso che costeggia il Canale Acque Alte. Viste le foto panoramiche dell’Istat, fatte con l’aereo negli anni della predetta Legge, dove si notava una ricca vegetazione alberata su tutta l’area interessata, visto ora si nota che le aree interessate dal vincolo - lungo tutto il corso del canale - non sono state rispettate dal vincolo prescritto di detta Legge ed ora si nota, uno scempio di sradicazione della piantagione. Inoltre, si potrebbe chiedere ai Comuni anche l’elenco degli alberi piantati e dove sono stati posizionati - in occasione dei bambini nati negli anni 19931994 - quando ogni bambino nato, su ogni atto di nascita veniva, trascritta la piantumazione di un albero. Francesco Ferrari Cremona ***
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Csa dordoni
Il tempo non lenirà il nostro dolore Egregio direttore, sono ormai passati 5 anni dall’apertura ufficiale della sede di CasaPound in via Geromini. E da almeno altrettanto
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tempo, le realtà più attente al tema dell’antifascismo mettono in campo iniziative di sensibilizzazione e controinformazione su questa sgradita presenza in città. Una presenza sgradita non solo perché dichiaratamente fascista, razzista ed omofoba, ma anche per la minaccia sociale che rappresenta. In questi anni, infatti, nonostante la facciata da associazione culturale, sono diverse le aggressioni subìte per strada, al bar o fuori da scuola dai soggetti più diversi ad opera dei fascisti del terzo millennio; senza contare gli spazi, pubblici e non (sede compresa), spesso e volentieri concessi nella più totale immobilità delle varie istituzioni. Di questo passo, non è difficile arrivare al 18 gennaio 2015, una data che per la città di Cremona non sarà facile dimenticare. In quella giornata, un anno fa, questa città è stata teatro di una delle aggressioni fasciste peggiori degli ultimi anni. Un compagno a terra, ridotto in fin di vita, e i fascisti che cercano di sfondare i portoni del Csa Dordoni. La resistenza e la difesa dello spazio sociale e dei compagni all’interno fino all’ultimo momento, poi l’arrivo dell’ambulanza, i blindati, le cariche di “contenimento” e i fascisti scortati per poter raggiungere le loro vetture in sicurezza. Un gesto organizzato nella sua intrinseca vigliaccheria per colpire a fondo chi lotta quotidianamente contro ogni sopruso. E buona parte di questa città ha deciso di non rimanere di nuovo zitta a guardare. Esattamente un anno fa, l’annuncio del corteo antifascista nazionale proprio a Cremona, per esprimere tutta la nostra rabbia nei confronti dei responsabili, diretti ed indiretti, di quanto subìto da Emilio e dal Csa Dordoni. Ed in 10mila, di Cremona e da ogni parte d’Italia (e non solo), che attraversano le strade della città e danno voce alla loro rabbia contro i fascisti e contro chi ogni giorno ci costringe ad una vita precaria ed a testa bassa. Quel 24 gennaio, la testa l’abbiamo alzata. Abbiamo cercato di avvicinarci a quella sede, facendoci forza dell’enorme solidarietà ricevuta e della rabbia che riempiva l’aria insieme ai lacrimogeni e abbiamo affrontato la polizia schierata a difesa dei fascisti; la stessa polizia che troppe volte interviene per sfrattare le famiglie indigenti e sgomberare i picchetti dei lavoratori in sciopero, la stessa polizia schierata a difesa del cantiere Tav in val di Susa e che non manca mai in occasione di ogni sgombero di occupazione abitativa o spazio sociale. La nostra rabbia non si è esaurita: il tempo non lenirà il nostro dolore, ma sarà testimone delle nostre lotte. Il 24 gennaio c’eravamo tutte e tutti! Liberi tutti! Csa Dordoni ***
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equivita
Continuiamo a denunciare l’incidenza dei pesticidi Egregio direttore, il comitato sceintifico Equivita ha sempre espresso il suo sdegno per l’inerzia delle istituzioni che, sia nella UE che in Italia, favoriscono i bilanci delle indutrie chimico-farmaceutiche-biotech, immolando la salute dei cittadini, nonostante questi ultimi denuncino un continuo aumento nell’incidenza delle malattie neurodegenerative e tumorali. In particolare la salute dei bambini nei quali l’aumento dei tumori è particolarmente significativo in Italia, mentre la prevenzione sarebbe facilissima con il ritiro dal commercio delle sostanze più nocive: i pesticidi ad esempio, in primo luogo quelli che la UE stessa aveva segnalato quali più gravemente tossici nella direttiva sui pesticidi del 2009. Comitato scientifico Equivita
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
SABATO 23 GENNAIO
DOMENICA 24 GENNAIO
LUNEDI’ 25 GENNAIO
MARTEDI’ 26 GENNAIO
MERCOLEDI’ 27 GENNAIO
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CASALMAGGIORE
Sabato 23 Gennaio 2016
Lunedì alle 20,30
A Parma incontro sul TiBre
I comitati e le associazioni ambientaliste del casalasco e parmense organizzano per lunedì sera un incontro che si terrà a Parma. Il titolo: “Non asfalitiamo il futuro. No al Ti-Bre autostradale. Sì al Ti-Bre ferroviario e ciclabile”. I contenuti sono quelli noti, e già ampiamente dibattuti nel territorio. “Una nuova e moderna mobilità – affermano gli organizzatori - può dare un notevole contributo alla lotta ai cambiamenti climatici. Questo per il nostro territorio significa dire No al Ti-Bre autostradale, un’inutile e devastante progetto degli anni ’70, utile solo a chi lo vuole realizzare, e dire Sì ad un corridoio di mobilità sostenibile Treno+Bici, Ti-Bre ferroviario + Ti-Bre dolce ciclovia n°16 BicItalia, portatore non solo di tutela del territorio, ma anche di sviluppo compatibile, occupazione e turismo responsabile. Per rilanciare l’iniziativa su questo argomento, circa 70 soggetti, tra comitati, associazioni, forze politiche e Comuni hanno deciso di promuovere questa importante serata che vedrà la presenza tra i relatori dei vertici nazionali delle principali associazioni ambientaliste. Obiettivi dell’iniziativa: fare diventare la questione del Ti-Bre di rilievo nazionale; impedire l’approvazione del progetto esecutivo del primo lotto dei lavori; impedire l’avvio dei 9 km più inutili della storia autostradale rilanciare con forza la nostra proposta di conversione dell’opera da autostradale a ferroviaria, far sentire la nostra voce al ministro Delrio al fine di ottenere l’incontro richiesto”. Gli organizzatori invitano quindi tutta la cittadinanza, i sindaci e le istituzioni del territorio, le forze politiche, sociali e imprenditoriali all’incontro che si terrà lunedì 26 gennaio alle ore 20,30 presso l’Auditorium Toscanini in via Cuneo 3b a Parma. Saranno presenti tra gli altri gli onorevoli Franco Bordo (Sel) e Diego De Lorenzis (M5S).
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
Sparatoria di via Carducci: si è costituito Alfonso Mandile di Vicomoscano Si è costituito martedì sera, tornando a casa dai genitori dopo una lunga latitanza, Alfonso Mandile, 27 anni di Vicomoscano, accusato di complicità nella sparatoria di via Carducci, quando venne ferito, per fortuna non mortalmente, R. S., 23enne di Casalmaggiore. Era il 20 settembre scorso. Per quei colpi esplosi che ferirono alla mano il giovane sulle scale del suo condominio era già stato arrestato Davide Gianfreda, 33 anni, ritrovato a Brindisi e lì poi portato subito in carcere dopo quasi due mesi di fuga, dato che l’arresto avvenne il 15 novembre. Ma Alfonso Mandile era assieme a Gianfreda al momento dell’agguato, all’alba, e i carabinieri lo stavano cercando. Come conferma il Maggiore dei carabinieri di Casalmaggiore
Cristiano Spadano, le ricerche diramate su tutto il territorio nazionale ed europeo (il ragazzo ha parenti in Svizzera) hanno dato l’esito sperato. «Da quanto abbiamo compreso – spiega il comandante della stazione casalese – Mandile ha sentito il cerchio stringersi e così alla fine ha capito che la cosa migliore era costituirsi». Un atto compiuto lo scorso martedì, quando Alfonso all’improvviso è tornato a casa dai genitori, i quali lo hanno poi portato, assieme all’avvocato, alla caserma di via Cavour di Casalmaggiore. Da lì il 27enne è stato poi tradotto al carcere di Cremona, dove si trova tuttora in attesa di processo. Mandile ha già precedenti per spaccio di stupefacenti e per rapina, messa a segno ai danni dell’ortofrutta Genovesi e Anversa di Sabbioneta. Pare che lo
stesso Mandile non abbia esploso i colpi, facendo però da complice a Gianfreda: in ogni caso sarà il processo a chiarire le responsabilità dei due ragazzi. Si chiude così, per il momento e in attesa del corso della giustizia, con due provvedimenti restrittivi un caso che scosse l’opinione pubblica del comprensorio e di Casalmaggiore in particolare. Un esito che conferma la bontà delle prime sensazioni: le ricerche, infatti, sin dall’inizio, dopo le indicazioni di R. S. sopravvissuto all’agguato, si erano da subito concentrate su Vicomoscano. Lì Mandile era stato subito cercato ma non si era fatto trovare: la sua latitanza, che pare sia stata concentrata tra Sud Italia e Svizzera, è terminata quattro mesi dopo.
Rifiuti, l’inciviltà non ha fine
Sempre più spesso ci sono sacchi non conformi gettati in golena, nei fossi o tra i rifiuti del mercato del sabato
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di Vanni Raineri
i ripetono sempre più spesso episodi di inciviltà legati alla raccolta rifiuti. Cattivi comportamenti di cui non riusciamo a liberarci, spinti ulteriormente dalla volontà di “nascondere” parte dei rifiuti raccolti nel tentativo (errato) di pagare un’imposta meno salata. E’ da circa un paio di anni che a Casalmaggiore è stato introdotto il sistema del peso puntuale nella raccolta differenziata, finalizzato a far pagare ai cittadini i rifiuti effettivamente conferiti. Ma al momento, proprio in questa fase sperimentale, è previsto un minimo di tassazione, quindi la scelta antiambientalista di gettare i rifiuti in fossi, campi, bordi delle strade o contenitori posti lungo le vie, non serve nemmeno per alleggerire la spesa. Va aggiunto ad onore del vero che la grande maggioranza dei cittadini si è adeguata alla nuova tipologia di raccolta senza problemi e con elevato senso civico. Fatto sta che si ripetono le segnalazioni di rifiuti sparsi per ogni dove, fatte soprattutto dalle guardie ecologiche volontarie e dagli agenti della Polizia Locale. Spesso si tratta addirittura di quei sacchi neri che da tempo Casalasca Servizi non consegna nemmeno più nelle abitazioni. E così si trovano sacchi incastrati nei piccoli cesti rac-
A sinistra una delle tante scene di materiale di ogni tipo lasciato in aree verdi. A destra uno degli interventi delle Gev di Casalmaggiore
cogli-immondizia piazzati nelle vie della città, o al di fuori di altre abitazioni, persino nei cassonetti per indumenti usati della Caritas, e c’è anche chi attende il sabato all’ora di pranzo per confondere i propri rifiuti con quelli lasciati in piazza Garibaldi al termine del mercato settimanale, prima dell’operazione di pulitura del primo pomeriggio. Sulla situazione sentiamo Carlo Sante Gardani, coordinatore delle Gev di Casalmaggiore: «Proprio stamattina – affermava ieri – abbiamo individuato situazioni irregolari legate all’umido. Se un soggetto è censito e residente, l’umido lo paga comunque, quindi è inutile buttarlo a casa di altri, anzi è controproducente, perché le spese per gli interventi straordinari si dividono tra tutti gli utenti. Ci possono essere anche utenti non
censiti, e quello va verificato, così come bisogna spiegare il nuovo sistema di raccolta a chi è appena arrivato». Ma i furbetti ci sono sempre. «Ah sì, quelli ci sono a prescindere, e in gran parte sono autoctoni. Ci sono anche i “furbetti in transito”, che lasciano a Casalmaggiore i rifiuti prodotti altrove: quelli potremo smascherarli solo con l’adozione dell’anagrafe nazionale». Crede che l’Amministrazione comunale possa fare qualcosa? «L’informazione corretta è importante, inoltre serve presidiare al meglio il territorio. E magari qualche cestino in più per le strade. Detto questo, notiamo un incremento di comportamenti irregolari dettati dal menefreghismo, meno però nelle frazioni».
Spesso chi lascia sacchi in giro, anche in golena, lascia anche tracce di sé (scontrini o altro), e in passato ci sono stati casi di multe recapitate poi a casa loro. «Certo, e si tratta di sanzioni non leggere. Oltre agli scontrini, possiamo individuare i responsabili con altri mezzi. Anche noi Gev abbiamo il potere di multare. Sono appena tornato dopo aver rilevato una violazione, e stiamo preparando la sanzione. Ovviamente sempre con la supervisione della Polizia Locale». Per chiudere, se al cittadino capita di assistere a comportamenti incivili, cosa deve fare? «Innanzitutto segnalare la situazione immediatamente alle Gev o alla Polizia Locale, e se possibile fotografare quanto sta vedendo».
Domani tornano le Sentinelle in piedi sul Listone
Si oppongono al ddl Cirinnà sulle unioni civili in discussione in Parlamento. La manifestazione avrà inizio alle ore 17
Tornano a Casalmaggiore le Sentinelle in piedi. Accadrà domani, in contemporanea con decine di altre città in Italia, tra cui Cremona. Torna dunque la protesta silenziosa che, libro in mano, manifesta con un’ora di silenzio a favore della famiglia tradizionale, e nella fattispecie contro il ddl Cirinnà sulle unioni civili che sta lacerando la maggioranza parlamentare. L’appuntamento è per domani, domenica 24 gennaio, alle ore 17 in piazza Garibaldi, con l’obiettivo di partecipare poi, sabato 30 gennaio, al Family Day di Roma, la
Sentinelle in piedi sul Listone
marcia organizzata dal comitato “Difendiamo i nostri figli”.
Questo il comunicato degli organizzatori dell’iniziativa casale-
se: “E’ slittato al 28 gennaio l’inizio dell’iter al Senato del testo sulle cosidette ‘unioni civili’. Anche il parlamento, dopo i mass media, la scuola e il pensiero dominante sta per cedere alle pressioni di una minoranza che chiede che venga equiparato al matrimonio una relazione sentimentale e sessuale tra persone dello stesso sesso per garantire diritti che già il diritto privato assicura loro. Ma una legge non renderà uguali due realtà differenti: solo la donna e l’uomo sono complementari e potenzialmente fecondi. Al contrario il DDL Cirinnà scardina il matrimo-
nio e quindi la famiglia: se questo testo diventasse legge due persone adulte dello stesso sesso avrebbero il diritto di fabbricare un bambino con ovuli, utero e semi esterni. Scendiamo in piazza perché: La Famiglia non è una delle tante opzioni possibili per costruire la società. Il Matrimonio non è una modalità di vivere l’amore. Il figlio non è un oggetto. La tendenza sessuale non definisce le persone. Il Matrimonio è reciproca donazione di un uomo e di una donna aperti alla generazione ed educazione di nuova vita”.
Casalmaggiore
Dove fallisce la politica...
Il comitato ha raccolto 15mila firme per salvaguardare l’ospedale Oglio Po e le consegnerà a Maroni
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di Vanni Raineri
ove non arrivano i politici locali, prova ad arrivarci la gente. L’Oglio Po è un’entità astratta sulla carta, ma ben presente tra le persone che ci vivono, che la targa sia una o l’altra. La conferma viene dal comitato che si propone di salvaguardare l’ospedale Oglio Po, sorto recentemente ma già capace di raccogliere grandi risultati. L’occasione è la raccolta firme a sostegno delle istanze del nosocomio, che ha raggiunto quota 15.000 adesioni. Una cifra notevole considerando che l’intero territorio conta circa 80.000 abitanti, neonati compresi. Ora l’intenzione del comitato è quella di rivolgersi direttamente al presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, probabilmente anche per dare consistenza alle richieste, che riguardano la necessità di non depotenziare l’ospedale e anzi di ripristinare i servizi che recentemente sono stati sacrificati. Tra le altre cose, il documento firmato dai cittadini si propone di chiedere la salvaguardia della Dea, il ripristino dei primariati di Pediatria e Ortopedia, la nomina del nuovo primario di Chirurgia, il mantenimento del punto nascite, il recupero del Pot di Bozzolo e del presidio socio-sanitario di Viadana. Si ricorderà che Maroni visitò l’Oglio Po, e in quell’occasione la sua apertura alle istanze condivise dei territorio fu
totale. E gli va riconosciuto di aver dato seguito alle promesse, quando nel definitivo quadro della riforma comparve l’Asst di Crema, azienda fortemente voluta dai sindaci del Cremasco. Questo mentre i sindaci casalaschi e viadanesi come al solito si dividevano spinti da diverse pressioni politiche. In quel caso furono i viadanesi ad essere condizionati dagli interessi di Mantova. La separazione si è ripetuta, con contorni diversi ma le solite divisioni politiche, nel recente caso del Gal Oglio Po. In questo caso sinistra da una parte, destra dall’altra (più o meno eh?). Immaginiamo Maroni, che ad ottobre accolse i sindaci cremaschi con la fascia e concesse loro l’autonomia, mentre i sindaci del viadanese si presentarono, sempre fascia indossata, per chiedere di essere spostati da Cremona e Mantova, e rompere di fatto quel primo tentativo di istituzionalizzare il territorio Oglio Po. Accolse entrambe le istanze, ed oggi, a riforma chiusa, con che spirito riceverà quegli stessi
sindaci che reclamano più attenzione per un ospedale che è addirittura esterno alla loro Asst? Responsabilità che non fanno capo al comitato, che la sua parte l’ha fatta perfettamente. E che ora si trova ad elemosinare attenzione, chiedendo innanzitutto a due diverse Asst un ambito distrettuale che sulla carta ancora non esiste, e a Cremona un punto nascite che, stando agli spifferi, si vorrebbe eliminare definitivamente. Il presidente del comitato Francesco Maldera ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta delle 15.000 firme: volontari, esercizi commerciali, onlus, associazioni civili e religiose. «Questa ampia partecipazione popolare - ha aggiunto Maldera - esprime grande volontà di difendere un bene tutelato come la salute. Come comitato trasversale e apartitico abbiamo difeso e intendiamo interpretare una istanza della società civile. Ora come Comitato, portatore delle firme di petizione, ci
rivolgiamo alle istituzioni, in primis ai Sindaci attraverso la consulta degli stessi o direttamente a loro. Chiediamo che con la fascia tricolore ci accompagnino in Regione e condividano e difendano le istanze, come fatto recentemente a Crema. Essi fisicamente rappresentano il territorio e le istanze dello stesso. Ci rivolgiamo nello stesso tempo come già stiamo facendo, anche ai Consiglieri Regionali, agli Assessori del territorio, perchè condividano le istanze del Comitato e le istanze di chi ha firmato la petizione. Ad essi chiediamo di partecipare a un incontro pubblico di verifica successiva dello stato di avanzamento della soluzione dei problemi denunciati. Tali istanze devono arrivare alla Commissione 3 sanità e al Governatore Maroni al quale vogliamo consegnare fisicamente le firme raccolte». Probabile che Maroni chieda ai sindaci di rivolgersi all’Ats Val Padana di Mantova, se non all’Asst di Cremona, per far valere le loro richieste, e come dargli torto? In ogni caso si vuole percorrere una strada che urli ad alta voce la voglia di difendere un presidio che per la gente che ci vive attorno è considerato essenziale, ed è veramente un’eccellenza nonostante sia stato depauperato. Se proprio vogliamo dare un suggerimento al comitato, se è davvero apartitico come sostiene di essere, non si faccia scrupolo di intervenire proprio nel dibattito politico quando serve.
E’ il week end della 11ª “Festa dal Pipén” Stasera cena con spettacolo di cabaret e musica, domani Raspelli premia la miglior spalla cotta
TORRICELLA DEL PIZZO – Musica, risate e ampia offerta gastronomica. Questo e altro è la Festa dal Pipén, che tocca la sua 11ª edizione e parte stasera a Torricella. Come tradizione, stasera si terrà la cena con spettacolo che si potrà prenotare telefonando ai numeri 391/3001600 o 0375/99821 (fax 0375/99839). Il costo è di 26 euro, e i posti limitati a 500. Il menu, preparato come al solito dagli allievi della Scuola di Cucina Einaudi di Cremona, prevede un antipasto misto del territorio (tra cui non può mancare il pizzetto, salame col filetto), un tris fatto di tortellini bolognesi, marubini cremonesi e anolini parmigiani, filetto di maiale all’aceto balsamico, dolce, acqua e vino. E ovviamente consente di assistere allo spettacolo garantito da Kaifa show di Giuseppe Martelli con i comici Beppe Braida (nella foto durante l'esibizione del 2015) e Giallorenzo, presentato da Kseniya Zay-
nak e arricchito dalla verve di Alessandro Zaffanella, fino a tarda ora. Ma già nel pomeriggio, alle ore 16 verrà inaugurato il mercato coperto, e alle 18 sarà distribuito l’aperitivo
del camperista. Domani la giornata che si preannuncia di maggior presenza di pubblico, che inizierà alle 9 con l’apertura del Mercato dei prodotti tipici. Alle 11 apertura delle due cucine: la Sala Magna (posta nel grande palatenda) con le sue tante proposte e la “Osteria del Borgo” ricavata nel Palazzo Municipale specializzata in marubini. E ne sono stati realizzato davvero tanti per la festa: circa 50.000. Grande curiosità per la competizione tra spalle cotte, prevista alle 11,30. Una giuria, presieduta da Edoardo Raspelli e formata da giornalisti, amministratori e imprenditori, giudicherà tra spalle cotte al momento provenienti da produttori cremonesi, parmensi e piacentini. Dalle 15 in avanti uno stand di Radio Circuito 29 intratterrà i presenti. Alle 16 distribuzione gratuita di polenta pasticciata. La Festa dal Pipén tornerà poi domenica 31 gennaio.
Nell’ultima conviviale del Rotary club CVS protagonisti i soci I soci si raccontano: parlano Giuseppe Mattioli, Paolo Concari ed Elena Bronzini nel primo appuntamento voluto dal presidente del Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta Massimo Mori per approfondire la conoscenza reciproca e l'amicizia fra i soci. Tanti i presenti lunedì 18 gennaio alla Locanda del Ginnasio di Viadana per ascoltare hobbies e interessi di amici di età
anagrafiche diverse che hanno presentato non tanto la loro carriera professionale, quanto ciò che li ha resi orgogliosi e fieri aldilà dei risultati nel lavoro: Giuseppe Mattioli, classe 1938, ha ripercorso il palmares delle sue vittorie in motonautica (e i suoi brevetti da pilota), Paolo Concari la coinvolgente passione per le auto d'epoca e le gare fra le bellezze d'Italia, Elena Bronzini (giovane del Rota-
ract) la sua dedizione per la sezione Avis di Cogozzo. Continuano intanto i preparativi per l'Area Ristoro che il Club sta allestendo fra l'argine maestro e la chiesa di S.Maria a Vicobellignano: a breve la piantumazione dei tigli, dopo il disboscamento della zona ad opera dei soci, e in futuro la possibilità di diventare area di sosta privilegiata del percorso ciclopedonale Ven.To.
Concari, Mattioli, Mori e Bronzini
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OGGI IL CLINIC DELL’INTERFLUMINA Come già segnalato, si tiene tra oggi e domani un’importante iniziativa ospitata dal Centro di Medicina dello Sport Interflumina. Si tratta del clinic sul tema “Integrazione posturale nella pratica sportiva. Approcci diversi per un obiettivo comune”. Il convegno, aperto a chi ha adeguate qualifiche professionali, vedrà gli interventi di Vincenzo Canali, Alberto Formis, Georges Courchinoux e Franco Combi, specialisti di alto livello. Ospite d’onore Claudio Gallozzi, Responsabile dell'Istituto di Medicina dello Sport del Coni di Roma con la Fisioterapista Anna Mercuri. Parteciperanno ben 64 iscritti, da Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria, Veneto e Lazio. Oggi l’appuntamento è presso l’aula del Centro di Medicina dello Sport Interflumina in via Baslenga alle ore 15, con la presentazione del sindaco Filippo Bongiovanni. Il clinic proseguirà nella giornata di domani.
MOSTRA SUI LAGER NAZI-FASCISTI GUSSOLA – In occasione del Giorno della Memoria, Arcibassa, in collaborazione col Comune di Gussola, Anpi Gussola e l’Istituto Comprensivo Dedalo 2000, organizzano martedì 26 gennaio “1933-1945 Lager Europa”, viaggio nel sistema concentrazionario nazi-fascista con fotografie di Francesco Pinzi, a cura di Ilde Bottoli con testi di Ilde Bottoli e Andrea Bienati. Saranno visibili immagini dei campi di concentramento e di sterminio in Germania, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Olanda, Belgio, Francia, Italia e Danimarca. Martedì in piazza Comaschi alle ore 9,30 verrà ianugurata la mostra fotografica con letture tematiche di brani eseguite dagli studenti e il aluot delle autorità presenti. La mostra rimarrà aperta dal 26 gennaio al 10 febbraio nella Sala Giovanni Paolo II dalle ore 9 alle 11,30 e dalle 15 alle 18. Per visite guidate rivolgersi ai numeri 3381620172 o 335-8004464.
CINEMA NOIR DOMANI AL COMUNALE Prosegue a Teatro Comunale la rassegna cinematografica “Noir in sala-Il teatro sta al cinema come queste 5 sfumature di nero”. Il secondo dei 5 appuntamenti è domani pomeriggio alle ore 17, con “Noir - Fiaba dell’orrore”. Il film proiettato sarà “La morte corre sul fiume”, indimenticabile film di Charles Laughton del 1955 con Robert Mitchum e Shelley Winters. Fu l’unico film diretto da Charles Laughton, già premio Oscar quale migliore attore ma penalizzato dall’insuccesso al botteghino del film, che poi verrà rivalutato sino ad essere annoverato tra i capolavori assoluti della cinematografia.
ENCICLICA E AMBIENTE A TORRE TORRE DE’ PICENARDI – “Laudato sì. Dall’enciclica alla prassi per un’alleanza tra umanità e ambiente”. E’ il tema dell’incontro che si tiene domani, domenica 24 gennaio alle 15,30, presso il Municipio di Torre. Un incontro patrocinato dai Comuni di Torre, di Ca’ d’Andrea e dell’Azione Cattolica locale. Interverranno Costanzo Natali, Cristina Donno e Damiano Chiarini. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
GIORNATA DELLA MEMORIA CON AVANIM In occasione del Giorno della Memoria, martedì 26 gennaio alle ore 21 il Teatro Comunale di Casalmaggiore ospiterà Avanim, di Yinon Tzafrir, proposto dagli israeliani di Orto-Da, giovane compagnia dallo stile moderno. Si tratta di uno spettacolo umano, sorprendente, toccante, carico di immagini forti ove il riso corteggia l'emozione e il presente amoreggia con il passato in uno stile unico, di grande immediatezza e suggestione che raggiunge il pubblico oltre ogni barriera. Lo spettacolo è anche stato premiato come uno uno dei 10 nuovi spettacoli al mondo.
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Cucinare in tempi brevi e pulire casa da cima a fondo è più facile grazie agli elettrodomestici “intelligenti” di ultima generazione
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razie agli ultimi robot arrivati sul mercato, pulizie e ricette complicate non sono più un problema. Da macchine in grado di cucinare, impastare, tritare, frullare, sminuzzare ad aspirapolvere che puliscono in autonomia ogni superficie senza lasciare polvere e aloni, i robot sono ormai compagni fidati di chi si mette ai fornelli o di chi si accinge a svolgere ogni faccenda. Molti brand hanno lanciato sul mercato modelli evoluti di robot aspirapolvere wireless e senza fili, in grado di essere programmati per pulire interamente ogni superficie e di auto-ricaricarsi. Gli ultimi aspirapolvere wi-fi sono, infatti, dotati di sensori intelligenti, fotocamera digitale per calcolare il percorso di pulizia ottimale, sensori polvere, infrarossi, antiurto e anticaduta, spazzole più lunghe. Inoltre, possono godere di un’autonomia, variabile da modello a modello, che può arrivare, grazie alla batteria al litio, fino a 90 minuti per eseguire le pulizie alla perfezione. I nuovi robot sono programmabili e possono essere azionati anche da remoto per un maggiore controllo della casa; al termine tornano autonomamente in postazione per ricaricarsi. Altri grandi brand hanno puntato a introdurre sul mercato apparecchi aspirapolvere in grado di soddisfare i consumatori sia in termini di efficienza energetica che di massime prestazioni di pulizia, venendo incontro alla necessità di avere prodotti performanti che
Faccende domestiche? Ci pensa un robot LAVASTOVIGLIE SEMPRE PIÙ MODERNE
riducano anche i consumi energetici e siano in linea con uno stile di vita sostenibile. I modelli evoluti di aspirapolvere con sacco sono dotati di motore altamente efficiente che consente di generare il flusso d’aria con un consumo di corrente minore. Inoltre, il filtro permette di catturare anche la polvere più fine, prima che l’aria venga espulsa, eliminando fino al 99,95% degli allergeni, peli di gatti e cani, acari e polline per una casa a prova di allergie. Anche se collegati
alla presa elettrica, hanno un raggio d’azione fino a 11 metri per pulire ampie superfici e raggiungere con facilità i punti più lontani, senza la necessità di staccare la presa. Stesso discorso per le moderne Kitchen Machine studiate per una cucina moderna, facile, veloce, ma sempre di altissima qualità. Dotate di funzionalità sempre più sofisticate e complesse, sono l’ideale per qualsiasi ricetta, da elaborate torte a omogeneizzati totalmente naturali, per cucinare in sicurezza senza conservanti e coloranti. Alcune case produttrici hanno puntato a realizzare robot da cucina dal design compatto ed elegante, mentre altre hanno creato un’unica soluzione che comprende planetaria, kitchen machine e food processor con 3 ganci di miscelazione ed impasto in metallo (frusta K, frusta filo e gancio impastatore), frullatore in vetro, tritacarne e centrifuga. Altri modelli di ultima generazione permettono, invece, di salvare migliaia di ricette digitali, selezionarle e visualizzarle con il semplice tocco di un dito direttamente sul display touchscreen a colori. Il tutto risparmiando tempo ed energia perché con un unico apparecchio è possibile cucinare più pietanze diverse su più livelli in appena 30 minuti.
Grandi capacità di lavaggio, basso consumo energetico, rumorosità ridotta e tempi di lavaggio rapidissimi. Queste sono le caratteristiche delle nuove lavastoviglie. Prima di acquistarne una bisogna sempre valutare bene non solo lo spazio che si ha a disposizione, ma anche le proprie necessità in funzione del numero di persone che compongono il nucleo familiare, della frequenza dei lavaggi e dello stile di vita. Nella scelta si può optare per modelli a libera installazione, ad incasso totale o ad incasso parziale (che hanno il solo frontalino visibile). Oltre alle lavastoviglie standard da 60 cm, che hanno una capacità di 12 coperti, ci sono anche quelle larghe 45 cm con capacità di 8 o 9 coperti o apparecchi che possono lavare fino a 15 coperti. Avere a disposizione numerosi programmi e funzioni diversificate consente di impostare il ciclo di lavaggio più indicato (dal più delicato al più resistente) e per ogni tipo di sporco (dal più leggero al più difficile) con il minor spreco di energia, acqua e detersivo. Tutti gli apparecchi hanno ormai il cesto superiore regolabile in altezza per consentire di inserire nella parte sottostante i piatti con diametro superiore come, ad esempio, quelli per la pizza. Alcuni apparecchi sono inoltre dotati di sistema elettronico che regola automaticamente la quantità di acqua a seconda del carico. Infine, per quel che riguarda il sistema filtrante, che ha un ruolo fondamentale per il buon funzionamento della lavastoviglie (perché ha il compito di separare l’acqua di lavaggio dai residui di cibo facendo circolare solo acqua pulita), i filtri installati sugli ultimi modelli consentono il ricircolo di acqua sempre pulita con il minor ricambio possibile.
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Divano-letto, tra comodità ed estetica
Grazie ai tanti modelli, ai rivestimenti e agli optional, gli imbottiti trasformabili si adattano perfettamente allo spazio e allo stile della casa
T
ra gli arredi salvaspazio, un posto di rilievo lo occupano i divani che si trasformano in letto. Fissi o componibili, con materassi spesso paragonabili a quelli dei normali letti, gli imbottiti trasformabili risolvono problemi di spazio offrendo il massimo della funzionalità.
LA SCELTA - Il primo criterio di scelta è la frequenza di utilizzo del letto. Se è previsto un uso quotidiano o comunque abituale vanno considerati due fattori: la praticità del meccanismo di apertura e la comodità del materasso. Il supporto può essere in rete elettrosaldata (ideale con molti meccanismi), a cinghie elastiche o a doghe (anche telescopiche). Quando si trasforma spesso l’imbottito, un altro elemento da valutare è la possibilità di chiudere la struttura con il letto fatto; in genere si consiglia di lasciare solo il lenzuolo per evitare di forzare il dispositivo interno. E’ importante anche considerare dove sistemare cuscini e coperte: in molti casi sono previsti vani contenitori, ricavati per esempio nello spessore dello schienale e dei braccioli o nella base della struttura. Fatte queste considerazioni, va tenuto conto dello spazio disponibile, elemento vincolante in quanto si riflette sulla tipologia del sistema di trasformazione, di conseguenza sulla maneggevolezza e sulla forma dell’imbottito. LE MISURE - A parità di dimensioni della rete, i divani possono avere misure esterne differenti che dipendono soprattutto dall’ampiezza dei braccioli e dello schienale. Per guadagnare spazio in larghezza alcuni modelli sono privi di braccioli o ne hanno di sottili: ciò consente di disporre di un letto matrimoniale da 160 x 200 cm con un ingombro totale di soli 170/175 cm. Alcuni modelli hanno anche il terminale a penisola, sfruttabile all’occorrenza come lettino per bimbi. In generale la lunghezza di reti e materassi è 190 cm, che in alcuni casi arriva a 195-200 cm. La larghezza si può invece riassumere facendo riferimenti ai seguenti parametri: letti singoli 80-90 cm; a una piazza e mezza 120 cm; alla francese 140 cm; infine matrimoniali tradizionali 160 cm. Se si considera la struttura esterna, per contenere rete e
materasso ripiegati nella base, la profondità dell’imbottito deve essere circa 90 cm.
ciaio, dalle linee geometriche sono spesso abbinati meccanismi che consentono gradi intermedi di regolazione. L’inclinazione dello schienale e del sedile sono regolabili, in modo da ottenere angolazioni diversificate, fino ai 180° necessari per formare il letto.
LA POSIZIONE - Nella scelta del divano va considerata anche la sua posizione nella stanza e vanno previsti anche i punti luce per le lampade da lettura. Il tradizionale tavolino laterale è la soluzione ottimale perché offre una base e non bisogna spostarlo quando si apre il letto. Un’alternativa gradevole e pratica se non c’è spazio a sufficienza, è quella di utilizzare due appliques, che possono contribuire anche a illuminare l’intera stanza. LE APERTURE - La trasformabilità non va a discapito del design, anzi ci sono modelli che traggono la loro espressività proprio dal sistema costruttivo. Si tratta delle versioni meno tradizionali, dalla silhouette slanciata e con dimensioni contenute. Sono valorizzate dalla sistemazione in angoli raccolti o dall’abbinamento a sedute completamente differenti. Il meccanismo di trasformazione della struttura prevede anche una posizione intermedia, che consente di ricavare una sorta di chaise-
longue a due piazze. Il meccanismo di apertura tramite il ribaltamento dello schienale e il successivo svolgimento consente di lasciare sempre nella loro posizione tutti i cuscini, senza che vadano a contatto con il pavimento. E’uno dei sistemi più pratici e diffusi.Quando esiste poco spazio in profondità, con-
viene puntare su sistemi che prevedono la rete disposta nel senso dello schienale. Possono essere costituiti da una base estraibile che si affianca al piano di seduta, oppure da schienali che si abbassano al livello di quest’ultima, raddoppiandone la superficie d’appoggio.A strutture in tubolare d’ac-
L’IMBOTTITURA, I RIVESTIMENTI E IL MATERASSO - L’imbottitura è fondamentale per evitare che la seduta risulti rigida o poco confortevole. Riguardo ai rivestimenti, la gamma è molto ampia: dalle diverse categorie di tessuto, di norma sfoderabili, fino alla pelle, tradizionalmente utilizzata per fodere fisse. A molti modelli possono essere associati anche alcuni optional. Per esempio è possibile avere i cuscini dello schienale regolabili in altezza per rendere più confortevole l’appoggio della schiena, oppure sedute scorrevoli e allungabili che favoriscono il rilassamento degli arti inferiori. In certi casi è opzionale anche la scelta del materasso. Alcuni meccanismi consentono infatti di spaziare fra più versioni, per esempio a molle, normalmente proposta come tipologia standard, oppure in schiuma o in lattice, che hanno costi un po’ più elevati.
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Piastrelle in cucina, belle e funzionali
Molto usate sia per le pareti sia per i pavimenti, sono resistenti e facili da pulire e grazie alle tante finiture permettono di personalizzare l’ambiente
I
n cucina le pareti dietro lavello e fuochi devono essere protette. Una soluzione pratica è quella di ricorrere a un rivestimento in piastrelle. La parete soggetta al rivestimento è solitamente quella in cui si trovano il piano cottura, il lavello e il piano di lavoro. Le altre pareti sono normalmente solo tinteggiate. Vista la destinazione d’uso, il rivestimento da parete per la cucina deve essere facile da pulire e resistente a calore e macchie. Inoltre deve poter sopportare l’aggressione degli agenti chimici contenuti nei detergenti. Per la cucina si possono usare piastrelle in monocottura, a pasta bianca o rossa, cioè prodotte cuocendo a temperature altissime, superiori ai 1000 °C, supporto e smalto contemporaneamente. I rivestimenti in bicottura, più delicati della monocottura, sono più consigliati per la parete. Questa tecnica di lavorazione prevede due cotture distinte: la prima per il supporto, la seconda per lo smalto, uno strato vetroso trasparente, che rende brillante la superficie. Anche il gres porcellanato può essere utilizzato per rivestire le pareti in cucina. E’ un materiale molto resistente composto di una miscela di argille, quarzi e altri minerali e può avere la superficie smaltata o porcellanata: sono disponibili piastrelle con superficie levigata (lappata), con un effetto setoso e reso lucido dall’usura del tempo o con un’estetica che ricorda molto le pietre naturali. Grazie alle moderne tecniche di stampa digitale è possibile riprodurre sulle piastrelle qualsiasi tipo di texture e finiture, cosicché non ci sono più limiti alla fantasia. Lo dimostra l’enorme varietà di decori e mosaici che consentono di personalizzare anche soltanto alcuni punti precisi della parete della cucina, come per esempio la fascia più bassa dietro il piano cottura e il piano di lavoro: con i decori, che sono realizzati con piastrelle smaltate, e i mosaici si possono creare cornici e composizioni anche molto complesse, ma di grande effetto. La tecnica del mosaico è oggi molto semplificata rispetto a quella del passato, poiché la posa avviene come se si trattasse di piastrelle: le tessere sono fornite su rete o fogli, in genere nel formato 30 x 30 cm, molto flessibili e che permettono di rivestire anche superfici curve o con spigoli. Ciò riduce
sensibilmente i tempi di lavorazione e permette di ottenere una composizione regolare e perfettamente allineata; nonostante ciò la posa richiede molta precisione e per questo motivo è bene rivolgersi a personale specializzato. Per ottenere un effetto decorativo geometrico si possono anche usare fasce verticali di listelli bicolori, composte anche da pezzi diversi tra loro per dimensioni e finitura. Se la cucina è poco luminosa, meglio scegliere piastrelle a superficie lucida che riflettono la luce: in commercio si trovano modelli che riproducono la tradizionale tecnica diamantata. IL PAVIMENTO - Le doti principali richieste ai rivestimenti della cucina, come detto, sono la facilità di pulizia, la resistenza agli urti, alle macchie e la capacità di sopportare il contatto con sostanze “aggressive”. Per quel che riguarda il pavimento, uno dei materiali che meglio risponde a queste caratteristiche è il gres porcellanato, un materiale ceramico che può imitare qualunque tipo di superficie naturale. Il gres porcel-
lanato ha un basso valore di assorbimento d’acqua e un alto grado di resistenza alla flessione. E’ inoltre molto resistente all’abrasione e alle sostanze aggressive contenute in alcuni alimenti (l’acido del limone, per esempio, che intacca la pietra naturale) o nei detergenti. Inoltre lo smalto in superficie facilita la pulizia, assicurando una perfetta igiene del pavimento; nel caso di macchie di oli e grassi, di bevande come birra, vino, caffè e tè, di residui alimentari o nicotina, è consigliabile utilizzare detergenti specifici. Le collezioni di piastrelle per pavimento in gres porcellanato offrono un’amplissima varietà di colori, stili, formati, decori e “texture”. Per decorare le piastrelle già da alcuni anni si utilizza la tecnologia di stampa digitale inkjet, cioè a getto d’inchiostro. Questa tecnologia consente di riprodurre tonalità, gradazioni e sfumature di colore in moltissime finiture ed estetiche. L’estetica “effetto legno” riscontra da tempo grande successo soprattutto per quegli ambienti, come la cucina, in cui molti preferiscono
evitare la posa di un pavimento in vero legno. La maggior parte dei produttori di gres ha infatti in gamma almeno un paio di collezioni di piastrelle che imitano il materiale naturale. Queste piastrelle si trovano in diversi formati, anche a “doghe” lunghe fino a 20/30 x 120 cm, che imitano il pavimento in essenza anche nei formati. L’effetto estetico è sorprendente, perché la tecnologia inkjet consente di riprodurre alla perfezione le venature e le trame del legno, offrendo anche una vastissima gamma di colori e tonalità propri del materiale naturale: dal rovere, all’ulivo, al noce e molti altri. Si tratta di piastrelle rettificate, cioè perfettamente squadrate per permettere una posa con fughe quasi impercettibili, che vengono rifinite con stucchi tono su tono. Per la posa sono utilizzati anche sistemi a secco che non richiedono collanti o sigillanti. Con un pavimento in cotto naturale la cucina trasmette subito una sensazione di calda accoglienza. Adatti soprattutto ad ambienti rustici e tradizionali, questi rivestimenti si trovano anche abbinati a
composizioni di stile più moderno. Le piastrelle in questo materiale devono essere trattate con sostanze impregnanti, idro-oleorepellenti, per esaltarne le varie tonalità cromatiche – rosato, chiaro, rosso e giallo – ma soprattutto per renderle impermeabili e facilitarne la pulizia. In commercio si trovano in svariate forme: quadrate, rettangolari, a rombo, a esagono o a losanga. ALCUNI CONSIGLI - Al momento dell’acquisto conviene ordinare sempre almeno il 10% in più delle piastrelle necessarie (1-2 mq), soprattutto dei pezzi speciali, per avere una scorta in caso di eventuali riparazioni. Al momento della scelta tenere presente che l’illuminazione artificiale modifica i colori delle piastrelle. Per la pulizia basta di solito passare un panno morbido imbevuto d’acqua. Usare in ogni caso detergenti neutri o specifici per la ceramica, perché quelli aggressivi possono col tempo opacizzare la superficie delle piastrelle e addirittura sgretolare il materiale cementizio usato per le fughe.
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Sabato 23 Gennaio 2016
Tetto: la copertura isolata e ventilata
Oggi è la più utilizzata grazie alle sue caratteristiche di tenuta termica e durata; vediamo allora com’è fatta e quali materiali la compongono
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a copertura isolata e ventilata è oggi la più utilizzata nelle abitazioni grazie alle sue caratteristiche di tenuta termica e durata, indispensabili soprattutto quando l’ambiente sottotetto è abitabile. Vediamo com’è fatta.
mercato anche isolanti ultrasottili – praticamente pellicole riflettenti – talvolta accoppiati ad altri pannelli; ma ci sono anche altri tipi di materiali multistrato o sottovuoto. Tali materiali hanno costi elevati rispetto agli standard soliti, ma possono rivelarsi molto utili nei casi in cui sia tecnicamente difficile aggiungere forti spessori.
STRUTTURA PORTANTE - Può assumere diverse configurazioni ed essere realizzata in molteplici materiali, ma le tipologie più diffuse sono quella in legno, in calcestruzzo armato o acciaio. Nel primo caso l’insieme delle travi portanti sorregge un assito continuo in tavole di legno che costituisce l’elemento piano sul quale vengono posati successivamente gli altri strati funzionali del tetto. Nel caso di coperture laterocementizie il piano continuo è formato direttamente dal solaio inclinato che costituisce le falde del tetto. BARRIERA PER IL VAPORE - E’ formata da teli e membrane, in materiali diversi (in genere di derivazione plastica), la cui funzione è quella di regolare la diffusione e il passaggio del vapore acqueo che dagli ambienti interni riscaldati fuoriesce verso l’esterno. Si evita così la formazione di condensa negli strati della copertura: si provocherebbe il loro degrado nel tempo, pregiudicandone le prestazioni e alterando le capacità termoisolanti. La barriera al vapore deve sempre essere abbinata allo strato termoisolante; in assenza di questo non ha invece ragione di esistere. VENTILAZIONE - Quando si parla di tetto ventilato ci si riferisce a una copertura che “respira” grazie alla formazione di una intercapedine di ventilazione, che prende aria all’altezza delle gronde e la espelle in corrispondenza del colmo. Questo spazio permette di migliorare ulteriormente la prestazione di coibentazione termica, perché di fatto lo strato d’aria in continuo movimento fa da isolante. Favorisce inoltre l’asciugatura della condensa che si può formare nel sottotegola e allo stesso tempo contribuisce a smaltire il vapore acqueo proveniente dall’interno dell’edificio. Il risultato è la possibilità di mantenere asciutti i materiali con cui è stato costruito il tetto, preservandone la durata nel tempo e garantendone quindi anche le prestazioni funzionali.
STRATO TERMOISOLANTE - E’ fondamentale perché attraverso il tetto (quando non adeguatamente coibentato) si verifica il 20-30% delle dispersioni termiche. Mentre, grazie a un buon isolamento (dimensionato e posato correttamente) si riesce ad avere una casa più calda d’inverno e più fresca d’estate, riducendo le spese per la climatizzazione. Ecco perché gli interventi per migliorare le prestazioni termiche del tetto godono di alte detrazioni fiscali (65%) previste per le opere di riqualificazione energetica degli edifici. Le coperture coibentate in modo adeguato, ovvero con uno strato isolante continuo, studiate e realizzate in origine nei Paesi nordeuropei nell’ambito di ricerca sulle “case passive” (edifici attentamente coibentati al punto da fare a meno dei tradizionali sistemi di riscaldamento) hanno anche il vantaggio di essere prive dei critici ponti termici. I ponti termici sono quei punti specifici della costruzione in cui il materiale isolante è interrotto per la presenza di altri elementi, spesso strutturali ma non solo. In tali punti si concentrano quindi le dispersioni di calore, favorendo oltretutto l’insorgenza di condensa e di muffe.
IMPERMEABILIZZAZIONE - E’ lo strato che, insieme al manto di copertura, protegge gli ambienti interni da possibili infiltrazioni delle acque meteoriche. Raccoglie infatti sia l’acqua, che eventualmente attraversa il manto di copertura, sia la condensa che si può formare nello strato sottotegola, portandola in gronda dove viene smaltita dal sistema di raccolta delle acque meteoriche. Tradizionalmente formato da membrane bituminose, oggi può essere realizzato anche con teli e membrane di altri materiali di derivazione plastica, posate a freddo e senza l’ausilio della fiamma, riducendo così i possibili pericoli durante le fasi di lavorazione. Esistono, inoltre, delle membrane riflettenti che oltre a impermeabilizzare contribuiscono all’isolamento termico perché riflettono le radiazioni solari e ne trasmettono solo una piccola parte agli strati sottostanti.
I materiali per realizzare lo strato termoisolante sono molteplici: dai pannelli di polistirene o di poliuretano – di derivazione chimica – a quelli in lana di
roccia o di vetro, per arrivare fino a quelli in fibre di legno o in altri materiali ecologici o addirittura riciclati. Recentemente sono stati introdotti sul
MANTO DI COPERTURA - Le falde si possono ricoprire con coppi o tegole (entrambi elementi che possono essere in cotto, in cemento o in altri materiali) ma anche con lamiere metalliche o pannelli di derivazione plastica. I sistemi di posa e le strutture necessarie ad assicurarle in copertura possono variare notevolmente: vanno dal tradizionale sistema di listellature in legno ai dispositivi metallici. Tutte le tecniche di installazione prevedono sempre anche pezzi speciali quali raccordi, tegole fermaneve, tegole per l’aerazione, lastre in vetro per illuminare i sottotetti, i comignoli e le torrette per l’esalazione dei fumi, oltre naturalmente alla lattoneria, quindi i canali di gronda (tubi orizzontali di raccolta acque) e pluviali (tubi verticali di smaltimento acque), più i vari raccordi tra i due.
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Salute
Sabato 23 Gennaio 2016
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si fprenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
L’
di Giulia Sapelli
informazione e la conoscenza del tumore è stata al centro della settimana appena trascorsa, dedicata alla prevenzione oncologica. Sotto la lente di ingrandimento i tumori: del polmone, della pleura, della tiroide, i sarcomi e tumori rari, dello stomaco, del fegato, del pancreas, del colon e del retto, della mammella, dell'utero, dell'ovaio, della prostata, del testicolo, i tumori del sangue. Tumore al polmone. Patologia molto diffusa tanto da posizionarsi al secondo posto tra i tumori più frequenti nell’uomo e al terzo tra quelli più frequenti nella donna. La città di Cremona vanta poi per questa patologia un triste primato in Italia. Tra i fattori di rischio emerge prepotentemente il fumo di tabacco (80% dei casi), gli altri fattori sono da addebitarsi all’esposizione ambientale, ai processi infiammatori cronici e alla familiarità. Quanto più precocemente si effettua la diagnosi tanto più alta è la percentuale di sopravvivenza. Chirurgia, radioterapia e chemioterapia i trattamenti abituali; le nuove terapie, invece, si basano sull’individuazione di target molecolari per agire su particolari alterazioni genetiche (presenti in soggetti non fumatori). In aggiunta a tale terapia, nel prossimo futuro, un nuovo fronte potrebbe essere rappresentato dalla immunoterapia. Come prevenire il tumore al polmone? Smettendo di fumare. Anche una sola sigaretta rappresenta uno stress molto forte per l’apparato cardiovascolare. Un aiuto è disponibile anche in ospedale, è infatti attivo da anni un ambulatorio dedicato presso la UO di Pneumologia, dove i medici seguono i pazienti affiancando terapie farmacologiche a terapie comportamentali e psicologiche. Tumore alla pleura. E' una patologia molto diffusa in coloro che hanno lavorato e sono stati molto a contatto con l’amianto. Tumori alla tiroide. Per questi tumori un fattore predisponente è sicuramente il gozzo (ingrossamento della tiroide e di conseguenza del collo). I fattori di rischio sono rappresentati da radiazioni, carenza di iodio e fattori genetici (quali familiarità). Questo tumore si diagnostica mediante ecografia e scintigrafia. Se vi è un nodulo sospetto un’ulteriore indagine diagnostica può essere rappresentata da un agospirato. Sarcomi e i GIST (tumori stromali gastrointestinali). Per questi tumori si rileva un picco in età pediatrica e dopo i 60 anni. Tra i fattori di rischio principali risulta l’esposizione a fattori ionizzanti. Alcuni tipi di sarcomi sono associati a virus e sono ubiquitari in tutto il tessuto connettivo. Il trattamento è perlopiù chirurgico e attraverso radioterapia e chemioterapia. Il GIST è, invece, un tumore mesenchimale del tratto gastroenterico per il quale rivestono un ruolo importante le terapie molecolari di nuova generazione essendo causati prevalentemente da mutazioni genetiche. Tumore allo stomaco. Attenzione al dolore addominale che insorge in modo graduale o come sintomo cronico, associato ad altri sintomi organici. Fondamentale per discriminare se si tratta di sintomi di allarme o no è anche la considerazione dell’età (maggiore rischio sopra i 45 anni), oltre che l’anamnesi e la familiarità. Tumore del fegato. L’Epatocarcinoma può originarsi per abuso di alcol o derivare da virus di epatite B e C. Come prevenirlo? Limitare al massimo il consumo di alcol.
Settimana dedicata alla prevenzione oncologica, con incontri e approfondimenti
Lotta ai tumori, le terapie e il ruolo dell’alimentazione
Nella cura importante il contributo della Radiologia interventistica che grazie alla chemioembolizzazione interviene escludendo le lesioni patogene dal circolo venoso. Tumore al pancreas. Fumo, alcol e dieta ricca di grassi e carne costituiscono i principali fattori di rischio, evitarli il più possibile è la chiave della prevenzione. Tumore al colon. Per la prevenzione di questo cancro è importante sottoporsi allo screening che viene proposto per indagare la presenza di sangue occulto nelle feci per coloro che hanno superato i 59 anni. Tumore del retto. E' una delle patologie oncologiche a maggiore insorgenza nella popolazione italiana, ma è anche quello dotato di una migliore prognosi. Anche in questo caso le cause possono essere molteplici (tra le molte l’età, l’alimentazione errata e fattori genetiche). Tumori femminili. L’imperativo è prevenire a livello gruppale, comunitario, fin dalla giovane età, agendo sullo sviluppo di fattori protettivi, parliamo cioè di vaccinazione HPV per le ragazze, ed aderendo ai programmi di screening per le donne più adulte. I testi genetici in queste patologie giocano un ruolo chiave nello stabilire - soprattutto nel caso di familiarità con i tumori e diagnosi in giovane età - la prevenzione o la terapia più adeguata. Test e consulenza genetica possono essere eseguiti presso l’Ospedale di Cremona prendendo contatto con il servizio di Genetica. Il futuro nella terapia di questi tumori è sempre più prospettato verso trattamenti basati sul proprio profilo genico, ma non solo, all’orizzonte di cura anche farmaci biologici, antiangiogenetici, terapie ormonali e immunoterapia. I tumori urologici. La prevenzione dei tumori urologici è anzitutto di tipo secondaria, pertanto grande attenzione al riconoscimento dei sintomi per una diagnosi precoce. Nel tumore al rene la triade caratte-
ristica è composta da una massa palpabile dell’addome, il riscontro di sangue nelle urine (ematuria) ed un dolore localizzato al fianco. Per il tumore alla vescica attenzione alla presenza di sangue nelle urine, tale da modificare il colore delle stesse (macroematuria), e a disturbi irritativi minzionali. Nel carcinoma della prostata è fondamentale, sopra i 50 anni, sottoporsi ad un dosaggio del PSA (Antigene Prostatico Specifico) e ad una visita urologica, che comprende l’esplorazione rettale, in quanto tale patologia nelle fasi iniziali è asintomatica. Nel tumore al testicolo il sintomo più importante è la presenza di un nodulo (solido, duro, asintomatico spesso indolore). Per questo è molto importante l’autoesame, palpando l’organo periodicamente per scoprire eventuali anomalie. Anche la brusca comparsa di un dolore acuto al testicolo assieme a un rapido aumento del suo volume sono segnali da non sottovalutare. Nell’ambito di cura si delineano nuove possibilità grazie ai progressi negli studi genetici e che in futuro permetteranno cure personalizzate. Anche l’immunoterapia si sta rivelando promettente. I tumori otorinolaringoiatrici. Sono quelli della testa e del collo, molto diffusi ma ancora poco conosciuti. In caso di presenza di disfonia da almeno tre settimane, difficoltà a deglutire, sangue dalla bocca, dolori alla lingua persistenti, ulcere linguali, macchie bianche e rosse sulla lingua. La dispnea (respirazione difficoltosa), l’ostruzione nasale persistente da un lato e una massa palpabile al collo sono sintomi assolutamente da non sottovalutare, ma da approfondire con urgenza. La prevenzione primaria esiste e consiste nell’evitare fumo, alcool e infezioni virali (HIV e HPV). La diagnosi deve essere precoce pertanto la prima cura nei tumori ORL è la campagna informativa. I trattamenti sono perlopiù
chirurgici, unitamente a radioterapia e chemioterapia. I tumori del sangue. Per la pelle è stato smantellato un pregiudizio diffuso: l’esposizione al sole con dovuta cautela non è da demonizzare. Attenzione invece alle scottature. In questi tumori la diagnosi precoce gioca a favore dei pazienti. Una mappatura dei nei una volta all’anno è indicata per persone sopra i 40 anni, con fototipo chiaro, e familiarità. Per i tumori del sangue non esiste una vera e propria prevenzione primaria, ma si consiglia di tenere sotto controllo il peso, non fumare, indossare dispositivi di protezione per lavoratori a rischio Un segnale d'allarme è l'incremento dei globuli bianchi neutrofili nel sangue, non attribuibile ad altre cause (fumo, obesità), ed un aumento delle piastrine nell’emocromo, non riconducibile ad altre ragioni come infiammazioni o anemia sideropenica. E’importante quindi valutare tali segnali nel contesto clinico specifico. Il ruolo dell’alimentazione nella prevenzione oncologica. Antonio La Russa ha evidenziato come il ritorno alla frugalità dei pasti (evitare o ridurre insaccati, cibi raffinati, farine bianche e zuccheri, carne in generale in particolare carne rossa, sale) privilegiando cibi integrali, verdura e frutta, abbia un ruolo protettivo. In particolare alcuni alimenti hanno una potente funzione anticancerogena, tra questi ricordiamo: broccoli, cavoli, cavolfiori, spinaci, carote, prezzemolo, soia, mirtilli, riso integrale, aglio, cipolla, melograno, curcuma e zenzero. Una dieta prevalentemente vegetariana è considerata una adeguata prevenzione. Promosso il pesce azzurro, ricco di acidi grassi. Le nuove terapie, i farmaci biologici. Anche per i tumori del tratto gastrointestinale il nuovo fronte di cura è tramite farmaci biologi che bloccano l’angiogenesi tramite l’immunoterapia e, nel caso del tumore al pancreas, tramite un chemioterapico tradizionale modificato in laboratorio.
Cultura&Spettacoli
Il convegno cambia la location
numerose richieste pervenute, sarà tenuto presso la sala dell’Associazione Filodrammatici. Ai relatori Luca Primon, Claudio Rampini, Davide Sora, Edo Sartori e Giovanni Berchicci, si sono aggiunti anche Ada Quaranta e Pio Montanari.
Il “2º Convegno sulle vernici in liuteria”, in programma il 23 gennaio dalle 9 alle 18 e organizzato da Anlai, Acadamemia Cremonensis e Il Portale del violino, che avrebbe dovuto tenersi in via Platina (sede dell’Academia Cremonensis), a causa delle
Il telentuoso musicista di jazz sarà protagonista con il concerto “Piano solo” il 5 maggio
Stefano Bollani si esibirà al Ponchielli
A
dalla redazione
ppuntamento da non perdere per gli appassionati di jazz. Il prossimo 5 maggio alle ore 21, Stefano Bollani sarà proragonista sul palco del Ponchielli. Bollani non ha bisogno di presentazioni, visto che è uno dei musicisti italiani più noti e talentuosi della scena del jazz e non solo. Il suo curriculum vanta collaborazioni con artisti del calibro di Gato Barbieri, Pat Metheny, Chick Corea, Michel Portal, Paolo Fresu, Richard Galliano fra gli altri, oltre a quella con il suo mentore e amico Enrico Rava, trombettista di fama internazionale. Nel suo concerto dal titolo “Piano solo” non chiedetegli cosa farà, perché non lo sa finché non appoggia le due dita sui tasti ed inizia a ripercorrere il suo io, la sua memoria, i suoi sentimenti. “Piano solo” è un viaggio nella sua musica interiore, nelle sue emozioni, passando dal Brasile alla canzone degli anni ’40 fino, per arrivare ai bis a richiesta in cui mescola 10 brani come se fosse un dj. Un viaggio incredibile, nel quale Bollani sembra prendere per mano ogni spettatore per portarlo accanto a sé, nella sua musica piena di sentimento e di divertimento. Dopo il grande successo del suo programma televisivo su Rai 3, “Sostiene Bollani”,
Una nuova visita animata
Stefano Bollani davanti al suo pianoforte (foto @Valentina Cenni)
andato in onda per due stagioni ed il suo spettacolo teatrale “La Regina Dada”, da lui scritto ed interpretato insieme a Valentina Cenni, non si può più definirlo soltanto come pianista jazz. Bollani ha iniziato a suonare all’età di 6 anni e si è diplomato al Conservatorio Cherubini di Firenze, iniziando la sua attività pro-
Domenica presso il Museo Civico di Crema è previsto un altro appuntamento del palinsesto “Nel cuore della città”. “Favola a pedali” è la nuova visita animata firmata dalla Compagnia Teatroallosso che, grazie all’ausilio delle video-installazioni interattive curate da Studio Base 2, accom-
“La Nona” aprirà la danza a teatro Cresce l’attesa per il promo appuntamento della nuova stagione di danza, in programma venerdi 5 febbraio (alle ore 20.30). Sul palco salirà la Compagnia Zappalà Danza che proporrà lo spettacolo “La nona”(dal caos, al corpo), coreografia e regia di Roberto Zappalà, musica di Ludwig Van Beethoven sinfonia n. 9 op. 125 nella trascrizione per due pianoforti di Franz Liszt. Testi a cura di Nello Calabrò, pianisti Luca Ballerini e Stefania Cafaro, controtenore Riccardo Angelo Strano. Interpretazione e collaborazione alla costruzione i danzatori della Compagnia Zappalà Danza, Maud de la Purification, Filippo Domini, Alain El Sakhawi, Marco Mantovani, Sonia Mingo, Gaetano Montacasino, Gioia Maria Morisco Castelli, Adriano Popolo Rubbio, Fernando Roldan Ferre, Claudia Rossi Valli, Ariane Roustan e Valeria Zampardi. E’ sempre a partire dal corpo e dalle sue “storie” che Zappalà propone una riflessione sull’uomo e sull’umanità; sulla sua condizione di perenne conflitto e sulle speranze di solidarietà e fratellanza universale. “Transiti Humanitatis” (titolo del progetto di Zappalà a più capitoli che comprende anche “La nona”), umanità in transito quindi umanità in movimento; movimento è il contrario di immobilità, di immutabilità. Il movimento è laico, come lo spirito di Beethoven e della sua musica. E la laicità del pensiero e dei comportamenti è alla base della creazione. L’umanità che danza nello spettacolo è un’umanità che si sviluppa da un processo di accumulazione, da un caos primordiale, da una pluralità di intrecci e microstorie conflittuali e negative, che sfociano, nella seconda parte, nella pacificazione dell’adagio e nella gioia finale del quarto movimento. Accostarsi alla Nona di Beethoven, anche in questa intensa versione di Liszt per due pianoforti, è accostarsi alla musica per eccellenza. E se la musica non può fare a meno del silenzio, il silenzio è anche il primo e ineludibile passo dell’ascolto e quindi del riconoscimento dell’altro; e il riconoscimento reciproco dell’altro è la via per la pacificazione sperata da Beethoven.
fessionale a 15 anni suonando sia con gruppi pop-rock che con gruppi jazz. Fra le tappe della sua carriera, fondamentale è la collaborazione iniziata nel 1996 - e da allora mai interrotta - con il suo mentore Enrico Rava, al fianco del quale tiene centinaia di concerti e incide ben tredici dischi, fra i quali “Tati” (Ecm 2005),
pagnerà ancora una volta i più giovani alla scoperta della cultura grazie ad emozionanti effetti speciali. Nell’ambito del bando “Protagonismo culturale dei cittadini”, la Fondazione Cariplo ha permesso la cooperazione tra il Museo, la Rete Bibliotecaria Cremonese, il Teatro San Domenico e il
in trio con Paul Motian alla batteria e “The third man” (Ecm 2007). La rivista specializzata “Musica Jazz” lo ha proclamato miglior nuovo talento del 1998 e nel 2006 musicista dell’anno. Pluripremiato per i suoi dischi, ha chiuso il 2014 con il disco d’oro per il suo disco-progetto Carioca (uscito per la Emarcy-Universal nel 2008) ed ha aperto il 2015 vincendo il referendum della rivista Musica Jazz come miglior disco dell’anno con “Joy in spite of everything” registrato a New York con Jesper Bodilsen e Morten Lund e due prestigiosi ospiti: Mark Turner e Bill Frisell. Lo scorso 11 settembre è uscito il suo nuovo album “Arrivano gli alieni”. Insomma, Bollani è un puzzle di musica, di simpatia, di estemporaneità che si fondono in continuazione per poi cogliere e plasmare i suoni in un continuo dialogo fra improvvisazione e canzone, pubblico e pianista. I biglietti sono in vendita alla biglietteria del teatro da mercoledì scorso nei consueti orario di apertura della biglietteria (10.30-13.30 e 16.30 -19.30). Sempre dal 20 gennaio è anche possibile acquistare i biglietti online su www.vivaticket. it e www.ticketone.it Gli abbonati alla stagione concertistica 20152016 possono acquistare il biglietto per il concerto di Stefano Bollani ad un prezzo agevolato (senza diritto di prevendita).
Franco Agostino Teatro Festival che in qualità di capofila, si propone di rendere la cultura a misura di bambino. I primi appuntamenti hanno raccolto un successo inaspettato e anche domenica si prevede il tutto esaurito. Saranno previste come di consueto due repliche: alle 15 e alle 16.30.
Lunedì i due solisti presentano il concerto Lunedì alle ore 18, presso il Foyer del Teatro Ponchielli, il pianista Maurizio Baglini e il violinista Gabriele Pieranunzi presenteranno al pubblico e alla stampa il concerto in programma lunedì 1º febbraio, che li vedrà protagonisti in qualità di solisti in pagine di Mozart e Mendelssohn. L’incontro darà così occasione al pubblico di conoscere più da vicino Gli Archi del Teatro San Carlo, ensemble di recente formazione e che si esibirà per la prima volta nel Nord Italia proprio il 1º febbraio al Teatro Ponchielli. Formato da alcuni dei migliori elementi dell’orchestra del Teatro partenopeo, Gli Archi del Teatro San Carlo hanno ottenuto unanimi consensi nelle precedenti esibizioni. Ad essi si uniranno per l’occasione Gabriele Pieranunzi, leader della formazione e violinista assai apprezzato anche in ambito cameristico e Maurizio Baglini, pianista sempre assai apprezzato dal pubblico cremonese. Durante l’incontro, i due solisti introdurranno ai presenti le pagine musicali che presenteranno in concerto, tra cui due opere di grande bellezza ma di rara esecuzione di Mendelssohn, autore a cui Gabriele Pieranunzi e il suo ensemble si stanno particolarmente dedicando. Maurizio Baglini sarà poi protagonista di una trascrizione per orchestra d’archi di uno tra i più delicati concerti per pianoforte di Mozart.
Gli italiani immigrati in uno spettacolo
Venerdì 29 gennaio, alle ore 19 al Teatro Filodrammatici di Cremona, andrà in scena lo spettacolo teatrale “Meno male che ho lavato i fiori”, poesie degli immigrati italiani all’estero e canzoni d’autore, realizzato dall’ nsemble Alma Libera di Cremona. «Questo spettacolo - rivelano gli autori - è nato dal desiderio di narrare, attraverso poesie e canzoni, le vicende degli immigrati italiani all’estero e in particolare negli Stati Uniti».
Boni e Haber lunedì sul palco al San Domenico
In scena l’opera teatrale “Il visitatore” di Éric-Emmanuel Schmitt ambientata a Vienna nel periodo nazista Lunedì sera, alle ore 21, torna la prosa al Teatro San Domenico di Crema. In scena “Il visitatore” di Éric-Emmanuel Schmitt, con Alessandro Haber e Alessio Boni e con Nicoletta Robello Bracciforti, Alessandro Tedeschi. Musiche di Arturo Annecchino e regia di Valerio Binasco. Aprile 1938. L’Austria è stata da poco annessa al Terzo Reich, Vienna è occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati. Nello suo studio, Sigmund Freud (Haber), il famoso psicanalista, attende affranto notizie della figlia Anna, portata via dalla Gestapo. Ma l’angosciata solitudine non dura molto: dalla finestra spunta infatti un visitatore (Boni) che appare intenzionato a intavolare con Freud una conversazione sui massimi sistemi. E’ presto chiaro che quel curioso individuo non è un ladro, né uno psicopatico in cerca di assistenza e stupefatto, Freud si rende conto di avere di fronte nientemeno che Dio. O è un pazzo che si crede Dio? La discussione tra loro, nella notte che ha per sfondo l’immane tragedia del nazismo, porta Freud a formulare la domanda: se Dio esiste, perché permet-
Un momento dello spettacolo
te tutto ciò? In questa commedia, che con eleganza conduce al sorriso e al riso, che offre spunti di pensiero e di commozione con sorprendente leggerezza, l’autore sembra coltivare la
speranza che gli uomini quando si incontrano e si parlano - di religione, della storia, del senso della vita - possono, forse, cambiare il mondo. L’opera “Il visitatore”, rappresenta-
Un “Puzzle” di danza stasera a Roccabianca
Un’ondata di freschezza e di energia invaderà il Teatro Arena del Sole di Roccabianca. Stasera alle ore 21.15 la compagnia Kataklò Athletic Dance Theatre, reduce da un tour che ha toccato le grandi capitali europee, porta in scena “Puzzle”, un’entusiasmante composizione di danza corale e poliedrica realizzata attraverso l’accostamento di coreografie storiche che hanno fatto grande la compagnia Kataklò e ideazioni dei danzatori stessi che hanno avuto “licenza di fantasia” dalla direttrice artistica Giulia Staccioli. Puntando alla diversità e alla varietà espressiva, con toni che vanno dal teatro alla danza fino all’acrobatica, il corpo di ballo composto da Maria Agatiello, Claudia Cavalli,
Giulio Crocetta, Eleonora Guerrieri, Serena Rampon, Stefano Ruffato e Marco Zanotti esprime pienamente le proprie molteplici peculiarità. La creatività e l’energia produttiva di Giulia Staccioli, ginnasta apprezzata alle Olimpiadi di Los Angeles 1984 e Seoul 1988, alimentano di stile ed esperienza la produzione di Kataklò Athletic Dance Theatre. Il nome Kataklò viene dal greco antico e significa “io ballo piegandomi e contorcendomi”. Lo stile di Kataklò si basa sin dagli esordi sull’alta preparazione atletica e sulla notevole tecnica di danza di tutti gli interpreti, chiamati a mettere in campo versatilità e determinazione per sostenere l’impegnativo training fisico.
ta per la prima a volta a Parigi nel 1993, ha vinto nello stesso anno ben tre premi Molière per il teatro. Il testo è stato poi tradotto e rappresentato in 15 lingue e in oltre 25 Paesi.
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Taccuino
Sabato 23 Gennaio 2016
NUMERI UTILI Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 Via Esilde Soldi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio
Via Picenengo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 Via Carlo Minuti Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio
Via Massarotti Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio
Via Del Macello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Marzo
Via A. Boldori Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio
PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233
• Via Esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 28/02/2015).
NUMERI UTILI Crema
COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241
NUMERI UTILI Casalmaggiore
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
• Via Angelo Massarotti (civico 62) - Cantiere per la realizzazione dell'allaccio alla rete del teleriscaldamento. (Fine lavori: 31/01/2016). • Via del Macello (tratto da via Lucchini a via del Chiesotto) - Opere di urbanizzazione cantiere City Hub. (Finr lavori: 31/03/2016).
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714
• Via Picenengo (da via Milano a passaggio FFSS) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 31/01/2016). • Via Attilio Boldori (tratto da Via Rigotti a Via Ponchielli) - Cantiere per la ristrutturazione della re-
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212
OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
te di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 31/01/2016). • Via Carlo Minuti - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 31/01/2016).
PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116
POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311 POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO: 115 Centralino: 0373-256222
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320
OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
Ricette - Zuppe contro il freddo INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 3 cipollotti freschi • 600 g di finocchio • 2 coste di sedano • Una mela • 500 ml di brodo vegetale • 250 ml latte • Crostini di pane
Vellutata di finocchi e mela con crostini
Crema di sedano e scalogno INGREDIENTI • PER 4 PERSONE • 3 cespi di sedano • 200 g di patate lesse bianco • Olio • Uno scalogno • Sale e pepe • 700 ml di brodo • Pecorino grattugiato
PREPARAZIONE • Lavate, pulite e tagliate tutta la verdura e la mela. • Versate in una padella un goccio d’olio e fate rosolare per primi i cipollotti freschi. • Aggiungete quindi la mela, il sedano e i finocchi. • Coprite con un coperchio e lasciate cuocere per alcuni minuti. • Versate quindi il brodo vegetale e il latte, portare a bollore e continuare la cottura fino a quando anche il finocchio non sia diventato tenero.
• Frullate quindi il composto e lasciate riposare. • Prima di servire la vellutata, passatela al setaccio per eliminare eventuali grumi e avere una crema
perfetta. • Aggiungere quindi un filo d’olio di oliva e una macinata di pepe. • Accompagnate il piatto con dei crostini di pane caldi.
Vellutata di carote e zenzero INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva • 8 carote pelate e ridotte a rondelle • Una cipolla tagliata a cubetti • Zenzero
PREPARAZIONE • Scaldate a fuoco medio l’olio, unite la cipolla, lo zenzero e le carote. • Mescolate per pochi secondi e poi coprite il tutto con acqua. • Aggiungete sale e fate cuocere per 40 minuti. • Filtrate il brodo e tenetelo da parte, mentre con un frullatore riducete in crema le verdure aggiungendo un filo di brodo. • Regolate di sale e guarnite con un filo d’olio e qualche crostino.
PREPARAZIONE • Lavate e pulite il sedano, accertandovi di togliere i fastidiosi filamenti: tagliate quindi lo scalogno e il sedano a fettine sottili. • Fate rosolare in una padella lo scalogno e, appena sarà dorato aggiungete il sedano. • Tagliate a dadini le patate lesse, aggiungetele al sedano e coprite con il brodo. • Lasciate cuocere per circa 10 minuti e passate quindi tutto con il frullatore. Se desiderate una zuppa meno liquida, lasciatela bollire per alcuni minuti. • Servite con una generosa manciata di pecorino grattugiato.
SPORT
lo lettere@ilpiccologiornale.it
i trionfi newyorkesi (finale tutta italiana agli Non ci sono UsDopo Open), il tennis azzurro è tornato sulla terra. Agli ottavi degli Australian Open (primo slam della stagioitaliani ne) non è arrivato, infatti, alcun giocatore italiano. Se agli ottavi in campo maschile Seppi non aveva chance con TENNIS
Responsabile FABIO VARESI
Djokovic (si è comunque difeso cedendo 6-1 7-5 7-6), tra le donne la Vinci aveva ottime possibilità contro la tedesca Anna-Lena Friedsam (numero 87 del mondo), che ha vinto in rimonta 0-6 6-4 6-4. Tra gli uomini, solo Nadal è uscito anzitempo dal torneo.
La Pomì è tornata a correre forte
Grazie all’exploit in Polonia le ragazze di Barbolini sono già qualificate al prossimo turno. Domani sfida con Bergamo
VOLLEY A1 Le rosa volano sia in campionato che in Champions League malgrado le assenze
C
di Vanni Raineri
osa fai tra sogni e tv? Mordila la tua fantasia. Non dormire aspettando domani... e vola, con quanto fiato in gola”. Non ce ne vorrà Giuseppe Cuccarini se prendiamo il testo del più celebre brano della sua omonima Lorella per celebrare la grande impresa della Pomì sul campo del Chemik Police, allenato dal tecnico italiano. Le polacche, con il 3-2 conquistato al Pala-Radi, avevano messo in mostra tutto il loro valore e pensare di espugnare il palazzetto di Stettino, tra l’altro la-sciando solo un set alla squadra di casa, sembrava alla vigilia poco meno di un sogno. Ma a cosa non ci sta abituando questa fantastica Pomì, tra l’altro priva nuovamente di Francesca Piccinini e, nel momento più caldo del match, pure di Imma Sirressi? Se lo giochino pure gli altri il miglior terzo posto ora, le rosa possono concentrarsi sulla vittoria del girone, il più ostico, e potrebbero dare la spallata decisiva alle cam-
14ª GIORNATA
Bergamo-Conegliano Busto Arsizio-Scandicci Firenze-Modena Montichiari-Piacenza Novara-Bolzano Vicenza-Casalmaggiore Ha riposato: Club Italia
0-3 1-3 1-3 0-3 3-0 0-3
15ª GIORNATA (24-01 h 18) Bolzano-Busto Arsizio Casalmaggiore-Bergamo Conegliano-Vicenza Club Italia-Novara Modena-Montichiari Piacenza-Firenze Riposa: Scandicci
CLASSIFICA
Conegliano Casalmaggiore Novara Piacenza Modena Scandicci Bergamo Montichiari Busto Arsizio Club Italia Vicenza Bolzano Firenze
pionesse in carica dell’Eczacibasi Istanbul, in visita mercoledì prossimo a Cremona, che rischiano seriamente di essere eliminate. La lieve flessione di fine andata è un pallido ricordo, la squadra di Barborini ha ripreso a marciare a vele spiegate, a volare fra sogni e tv, come cantava la Cuccarini. Domenica scorsa si è gio-
CANOTTAGGIO
30 30 29 29 26 22 20 15 15 13 10 9 4
Le rosa vittoriose in Polonia
cata la prima giornata di ritorno del campionato e le casalasche hanno vinto senza la minima titubanza sul campo di Vicenza. Non è cambiato nulla in classifica, con le vittorie di tutte le rivali. Mercoledì però l’impegno era di quelli tosti. Il Chemik Police ha vinto tutte le 13 gare giocate nel campionato polacco, lasciando alle avversarie la
miseria di 4 set. Aveva sconfitto in casa la stessa Eczacibasi Istanbul e si presentava favorita al cospetto della Pomì, oltrettutto sostenuta da 5000 spettatori. Nel primo set partenza forte del Police, rimonta Pomì e vittoria rosa di misura (25-23). Nel secondo, dopo un inizio equilibrato, il Chemik ha preso il largo vin-
cendo con un netto 25-12. Determinante il terzo set, che ha visto le polacche portarsi sul 12-6, ma a questo punto è scattata la nota molla che consente spesso alla Pomì di ribaltare ogni situazione. E lo ha fatto anche stavolta, sino al 25-23. Le polacche hanno pagato la frustrazione nel quarto e ultimo set, che la Pomì ha fatto suo per 25-17. Bene la Bacchi, ancora sostituta di Piccinini, ma soprattutto sorprendente Giada Cecchetto, che ha rilevato Imma Sirressi infortunatasi nel secondo set e ha dato un grande contributo alla vittoria. Domani torna il campionato con Bergamo che scende al PalaRadi dopo il brutto ko casalingo contro Conegliano. Ma la mente va già a mercoledì, al match contro le turche, che vanno eliminate. Anche perché il primo posto del girone consentirebbe di affrontare negli ottavi una delle seconde degli altri gironi e non è vantaggio da poco. Nel caso si passasse con il primo posto, nei quarti si affronterà un’altra italiana, se presente (Piacenza è agli ottavi, mentre Novara quasi out).
PALLANUOTO
Eridanea in gara nel Navicelli Marathon Bissolati sconfitta a Genova non senza rimpianti. Ora il turno di riposo
Sarà una Navicelli Rowing Marathon da record, quella che domani a Pisa assegnerà i titoli italiani di fondo nelle specialità del doppio e del quattro senza e che comprende anche il Meeting Nazionale Allievi e Cadetti e il Tricolore Master, che per la prima volta nella sua storia abbatte il muro dei 1000 iscritti. Complessivamente infatti, saranno 1061 gli atleti che scenderanno in acqua sul Canale dei Navicelli, in rappresentanza di 84 società: tra queste anche l’Eridanea di Casalmaggiore, impegnata con tre imbarcazioni e sei atleti. E’ sempre più una Pieve 010 double face: vincente in Europa, deludente in campionato. Andiamo con ordine. Sabato scorso la squadra di Ariano Civa era chiamata alla grande impresa in Francia, nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Coppa Cers. Ebbene, come contro il Darmstad ai sedicesimi, anche stavolta i rossoblu sono riusciti a strappare l’obiettivo del passaggio del turno, vincendo per 4-3 ai rigori contro lo Scra Saint-Omer, formazione francese con cui all’andata a San Daniele Po aveva pareggiato sul 2-2. E in pareggio sono finiti anche i tempi regolamentari e i supplementari (3-3), con i transalpini di Fabien Savreux sempre avanti di una rete, ma con i cremonesi perfetti nel riacciuffare ogni volta il pareggio. Ai rigori, i rossoblu si sono poi imposti 4-3, riscrivendo nuovamente la propria storia europea e approdando così ai quarti di finale della Coppa Cers. E ai quarti è in programma la sfida tutta italiana contro Matera. Andata il 6 febbraio il Lucania, ritorno il 5 marzo al PalaPini, con in palio lo storico approdo in semifinale. Ma prima di pensare ai sogni europei,
Sconfitta non priva di rimpianti per la Canottieri Bissolati, malgrado una buona prestazione fornita nella piscina di Genova contro il Locatelli. La partita è stata avvincente e giocata a viso aperto da entrambe le squadre. Dopo il vantaggio iniziale dei padroni di casa allenati da Alessandro Picasso, i bissolatini hanno avuto un parziale a favore di 4-0, che
però non è bastato per portare a casa il successo. I liguri, hanno infatti reagito subito, prima rimontando e poi chiudendo sul 11-8 la sfida. In questo fine settimana, la Bissolati osserva il turno di riposo, utile per preparare al meglio la trasferta di Torino contro l’Aquatica, in programma il 30 gennaio alle ore 18. I piemontesi sono ancora a quota zero in clas-
sifica e appaiono una delle formazioni meno attrezzate del girone. Un successo sarebbe quindi importante per i biancazzurri. CLASSIFICA (2ª giornata) Metanopoli, Locatelli Genova, Varese, Canottieri Milano 6; Treviglio, Vigevano 3; Busto Nuoto, Milano 2, Canottieri Bissolati 1, Sport Time Osio Sotto; Aquatica Torino, Gam Team, Bocconi Sport 0.
HOCKEY SU PISTA A1 Contro il Trissino è indispensabile tornare a muovere la classifica, che ora fa paura
Pieve 010 in pista col coltello tra i denti
Balmaceda in azione (foto © Francesco Dal Mut per hockeypista.it)
la Pieve 010 deve concentrarsi sul campionato, che continua a riservare delusioni. L’ultima, in ordine di tempo, è arrivata martedì sera a Thiene, dove era in programma un delicatissimo scontro diretto contro l’ultima in classifica. pesante sconfitta, questa sera, per la Pieve 010. La sconfitta di misura (4-3), ha fatto precipitare i pievesi in fondo alla classifica con Giovinazzo, battuto a sua volta a Follonica (4-2). Eppure la sfida era cominciata bene per i rossoblu,a segno già al 3’ con l’argentino Balmaceda, ma Brendolin prima pareggia e nel giro di una manciata di minuti porta i suoi in vantaggio. Non passa nemmeno un minuto, poi, che quasi al 20’ Sperotto infila anche la rete del tris, anche se prima del riposo Jara riesce ad accorciare sul 3-2, risultato sul quale si va al riposo. Nella ripresa l’allenatore-
giocatore Casarotto, sugli sviluppi di un rigore, cala anche il poker, Balmaceda riduce lo svantaggio dopo la mezzora e a poco serve l’assedio pievese finale, perché i vicentini vincono di misura lo scontro diretto. Ora serve una reazione, per non perdere contatto con le formazioni che lotteranno per salvarsi. Stasera al PalaPini (ore 20.45) arriva il Trissino, formazione di buon livello, che non ha sfigurato con la capolista Breganze ed ha perso solo 6-3. Fare bottino pieno per i ragazzi di Civa non sarà facile, ma a questo punto della stagione è assolutamente vietato sbagliare. CLASSIFICA (15ª giornata) Breganze, Forte dei Marmi 34; Matera 33; Lodi 30; Viareggio 28; Bassano 24; Follonica 23; Trissino 22; Monza 17; Valdagno 13; Sarzana 12; Thiene 9; Pieve 010, Giovinazzo 8.
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Sport
Sabato 23 Gennaio 2016
Cremo, un’altra occasione sprecata
La classifica dei grigiorossi resta modesta e domani è in programma la difficile trasferta al “Fortunati” di Pavia
CALCIO LEGA PRO Il pareggio interno con il Bassano ha impedito ancora una volta di fare il salto di qualità
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LEGA PRO GIRONE A
di Matteo Volpi
18ª GIORNATA
a quali finocchi, noi abbiamo i fagioli. In una settimana calcistica tristemente contrassegnata dal siparietto Sarri-Mancini, ma anche dall’ennesimo risultato privo di brio in casa grigiorossa, meglio stemperare il tutto con figure retoriche da eterni incompiuti. Un po’ come quando si era bambini e il nonno che ti insegnava a giocare a carte, correggeva i tuoi errori da principiante dicendoti “sei proprio un fagiolo”. Un ortaggio in genere tenero, poco consistente e al palato priva di sapori forti; ma capace di scatenare nell’organismo piccole crisi di aerofagia… se non altro. Non che la Cremonese scateni le stesse identiche reazioni, per carità, ma di settimana in settimana la situazione in casa grigiorossa è più che mai arenata. La vittoria manca dal lontano 22 novembre, da allora tre pareggi e due sconfitte per un totale di 4 punti e tanti, immancabili mugugni. La ricetta di mister Pea, imperniata sulle parate di Ravaglia, una difesa arcigna e palla lunga su Brighenti inizia a non convincere più, nonostante gli apporti giunti dal mercato. C’è chi dice che un certo Rispoli sarebbe pronto a tornare alla redini della società, c’è chi preferirebbe mister Prina al posto del Fulvio. Sta di fatto che all’orizzonte c’è la difficile sfida al “Fortunati” di Pavia, contro una delle avversarie più forti del campionato, nonostante la sua società “made in China”, che pare vicina agli annunci di gente di nome come Sforzini, Pazienza e Foglio. Gli innesti di Suciu e Pesce offrono più con-
Cremonese-Bassano Cuneo-Cittadella FeralpiSalò-Alessandria Lumezzane-Giana Erminio Padova-Reggiana Pordenone-Pro Piacenza Pro Patria-Pavia Renate-Mantova Südtirol-AlbinoLeffe
1-1 0-2 3-0 0-1 0-0 1-0 0-0 1-1 2-2
CLASSIFICA
Cittadella Alessandria Bassano FeralpiSalò Südtirol Pavia Pordenone Reggiana Padova 19ª GIORNATA (23/25-01) Cremonese AlbinoLeffe-Pordenone Giana Erminio Alessandria-Cuneo Cuneo Bassano-FeralpiSalò Pro Piacenza Cittadella-Pro Patria Lumezzane Giana Erminio-Renate Mantova Mantova-Sudtirol Pavia-Cremonese (24-01 h 17.30) Renate AlbinoLeffe Pro Piacenza-Padova Pro Patria Reggiana-Lumezzane
cretezza ad un centrocampo ancora troppo poco tecnico, che tuttavia potrebbe meglio supportare una fase difensiva attorno alla quale Pea ha costruito sostanzialmente tutto il suo progetto tattico. Contro il Bassano, altra avversaria di primo piano, si è vista una squadra senza dubbio di rango, ma ancora una volta incapace di fare la voce grossa sul proprio campo, un aspetto fondamentale per chi
35 32 32 31 30 28 28 26 24 24 24 23 22 19 17 16 13 8
Brighenti in azione con il Bassano (foto © Ivano Frittoli)
vuole provare a lottare, per davvero, per la conquista dei playoff. Bocalon e l’Alessandria, intanto, ci salutano dalla semifinale di Coppa Italia. Per rendere la situazione più digeribile, servirebbe proporre qualcosa di nuovo nel menù. Il primo passo potrebbe essere una stupefacente pasta e fagioli, il classico piatto povero ma gustoso che non richiede fantasia da Masterchef, ma può far leccare i baffi a chi ha lo
stomaco vuoto da troppo tempo. Per concludere, il centrocampista Riccardo Perpetuini (classe ’90) è stato ceduto a titolo definitivo al Mantova. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Ravaglia; Russo, Briganti, Zullo; Formiconi, Pesce, Rosso, Suciu, Bianco; Maiorino, Brighenti. La partita sarà arbitrata da Davide Curti (sezione Milano) con gli assistenti Marchi e il Saccenti.
SERIE D Malgrado una buona prestazione la Pergolettese ha ceduto al Piacenza. Domani il riscatto a Ciserano? di Tiziano Guerini La Pergolettese l’aveva sperato tanto, perché sarebbe stato come superare un esame di maturità, invece sul campo l’impresa si è rivelata impossibile. Nemmeno aver giocato bene, è stato sufficiente a battere la primissima della classe, il Piacenza. Due sono state le differenze fra le due squadre che hanno determinato il risultato di 1-2 a favore del Piacenza: anzitutto la grande consapevolezza dei biancorossi delle proprie potenzialità e quindi la grande tranquillità e sicurezza di gioco; e poi si sono incontrati da una parte il punto di forza dei piacentini, cioè sfruttare al meglio i calci piazzati e dall’altra la difficoltà del Pergo a contrastarli. Le due reti del Piacenza, infatti, sono scaturite da due punizioni del limite cui la difesa del Pergo non ha saputo opporsi con la dovuta concentrazione. Dal punto di vista del gioco, la Pergolettese non ha certo sfigurato, anzi nei primi minuti e per buona parte della ripresa, ha tenuto testa ai più quotati avversari. Già al 5’ una bella azione di Brunetti avrebbe potuto avere esito migliore se, a portiere battuto, il
Gialloblu, solo applausi con la capolista
Cesca in azione
difensore Silva non avesse ribattuto la palla sulla linea di porta. Ma al 10’ ecco la dimostrazione della forza del Piacenza sulle palle inattive: punizione sulla destra
d’attacco e dalla parte opposta è pronto Cazzamalli con un colpo di testa, che colpisce il palo. Le due squadre giocano bene ed in particolare il centrocampo del Pergo riesce a contrastare efficacemente gli avversari, ma in pieno recupero arriva il gol ospite con Minicleri che corregge di testa una punizione dalla sinistra. Il secondo tempo si apre con una netta occasione da gol per il Pergo, che però Conti non riesce a concretizzare, arrivando tardi di testa su una bella palla davanti al portiere. Gol sbagliato, gol subito: una punizione da 25 metri al 6’ a favore del Piacenza, mette il bomber Marzeglia davanti al portiere per il secondo gol. Cinque minuti dopo al Pergo rimettere in forse il risultato con una punizione da 25 metri ben calciata da Cesca, che si insacca sorprendendo nettamente il portiere Boccanera. Passare a tre attaccanti con Rossi subentrato a Conti, non è sufficiente per recuperare la parità. Anzi gli ultimi minuti arrembanti vengono pagati a
caro prezzo dai gialloblu, con l’espulsione prima di Riceputi per doppia ammonizione e poi di Boschetti per proteste. Nonostante la sconfitta, la classifica non è peggiorata, ma i gialloblu devono subito risollevarsi e ritrovare coraggio, determinazione e buon gioco nelle prossime due partite, entrambe in trasferta e contro due avversarie dirette per entrare in zona payoff. Si inizia domani contro il Ciserano, avnati in classifica di soli due punti. I rossoblu allenati da Paolo Rizzi hanno totalizzato fino ad ora 9 vittorie, 8 pareggi e 5 sconfitte conquistando più punti in trasferta (19) che in casa (16): non sono quindi irresistibili. CLASSIFICA (22ª giornata) Piacenza 57; Lecco 44; Seregno 42; Ciserano 35; Olginatese 34; Pontisola, Ciliverghe 33; Monza, Pergolettese 31; Bustese 30; Inveruno 29; Varesina 28; Grumelles, Pro Sesto 26; Folgore Caratese 24; Caravaggio 22; Fiorenzuola, Virtus Bergamo 21; MapelloBonate 18; Sondrio 16.
ECCELLENZA
Il Crema ha scelto mister Montanini
Il 2016 è iniziato nel modo peggiore per il Crema. Dopo il ko con la capolista, i nerobianchi sono stati clamorosamente battuti 3-1 dal Brugherio, penultimo in classifica e sono scivolati al quinto posto. Per porre rimedio a questa crisi di risultati, la società ha ingaggiato il tecnico Francesco Montanini, ex Fidenza, mentre Federico Cantoni torna a giocare, dopo la parentesi in panchina. Domani contro la Sandonatese ci sarà la svolta? CLASSIFICA (18ª giornata) Cavenago Fanfulla 42; Villa D’Alme 37; Scanzorosciate 35; Luciano Manara 34; Crema 33; Nibionno 31; Casateserogoredo 29; Caprino 26; Cisanese 25; Verdello 21; Gessate 19; Sancolombano, Oggiono, Sandona-tese, Real Milano 16; Brugherio 14; Brembate 7.
SERIE A E’ inarrestabile la marcia dei bianconeri, che domani sera ospitano la Roma in quella che doveva essere una sfida scudetto
Juventus, chi fermerà la musica?
Chi fermerà la Juve? Parafrasando un successo dei Pooh di inizio anni ’80, c’è da chiedersi come le avversarie possano interrompere l’incredibile striscia di vittorie consecutive (dieci in campionato e due in Coppa Italia) dei bianconeri, che non arrestano la propria marcia anche senza alcuni titolarissimi. Al momento solo il Napoli sembra attrezzato per dare fastidio alla squadra di Allegri, anche se il ko in Coppa Italia ha minato qualche certezza e la tranquillità di Sarri. Il 21º turno, almeno nei pronostici di inizio stagione, avrebbe dovuto proporre la sfida scudetto tra Juventus e Roma, ma il tracollo dei giallorossi di Garcia (poi sostituito da Spalletti) ha di fatto estromesso la Roma della corsa scudetto. Difficile pensare che la squadra risorga sul campo di una Juve lanciatissima, ma nel calcio guai a dare tutto per scontato. Ne sa qualcosa il Napoli, che
Paulo Dybala, stella della Juve
contro un’Inter annunciata in crisi (quattro punti in altrettante partite) è andato incontro a una eliminazione in coppa che ha lasciato il segno. Contro la Samp, vedremo se i partenopei sapranno subito reagi-
SERIE B E’ un Crotone sempre più simile al Carpi della scorsa stagione. Partiti per salvarsi senza patemi, i calabresi si sono trovati presto in vetta alla classifica e non hanno più mollato il primato, malgrado la quotata concorrenza del Cagliari, caduto nettamente nel big match dello “Scida”. Con 8 punti di vantaggio sulla terza, il Crotone inizia a sognare la clamorosa promozione in serie A, visto che la squadra ha più volte dimostrato di non soffrire di
re, oppure se annasperanno nelle difficoltà. La stessa cosa vale per la Fiorentina, che dopo due ko di fila, è scivolata a -6 dalla vetta e domani all’ora di pranzo conto il Torino deve solo vincere, per alimentare sogni di Champions. Esame verità anche per il Milan sul campo della sorpresa Empoli, che ha spaventato tutte le grandi. Il successo con la Fiorentina ha rilanciato le quotazioni dei rossoneri, che tuttavia sono sempre caduti al momento di spiccare il volo. Con la zona Champions a 8 lunghezze, il Diavolo non può permettersi altri passi falsi, se vuole restare minimamente in corsa, anche perché l’Inter ospita il Carpi. In coda, il Verona si gioca l’ultimissima chance contro il rinato Genoa: senza i tre punti, gli scaligeri avrebbero più di un piede in serie B, dopo due stagioni da protagonisti. Fabio Varesi
RISULTATI 20ª GIORNATA
Atalanta-Inter Bologna-Lazio Carpi-Sampdoria Chievo-Empoli Genoa-Palermo Milan-Fiorentina Napoli-Sassuolo Roma-Hellas Verona Torino-Frosinone Udinese-Juventus
21ª GIORNATA (24-01 h 15)
Empoli-Milan (23-01 h 20.45) Fiorentina-Torino (h 12.30) Frosinone-Atalanta (23-01 h 18) Hellas Verona-Genoa Inter-Carpi Juventus-Roma (h 20.45) Lazio-Chievo Palermo-Udinese Sampdoria-Napoli Sassuolo-Bologna
La capolista Crotone non soffre di vertigini vertigini. Oggi pomeriggio, la capolista è ospite di un Novara un po’ in affanno e che rischia di uscire dalla lotta per la promozione diretta. 22ª GIORNATA Avellino-Salernitana 1-0, Brescia-Cesena 2-1, Como-Perugia 1-0, Crotone-Cagliari 3-1, Latina-Novara 1-0, Pescara-Livorno 2-1,
1-1 2-2 2-1 1-1 4-0 2-0 3-1 1-1 4-2 0-4
Spezia-Bari 0-0, Ternana-Trapani 1-0, Vicenza-Modena 2-1, Virtus Entella-Ascoli 4-0, Virtus LancianoPro Vercelli 1-0. Recupero: Perugia-Vicenza 0-1. 23ª GIORNATA (23-01 h 15) Ascoli-Virtus Lanciano, Bari-Vicenza, Cagliari-Ternana, Cesena-Virtus Entella, Livorno-Como (25-01 h 20.30), Modena-
CLASSIFICA
Napoli Juventus Inter Fiorentina Roma Milan Sassuolo* Empoli Lazio Chievo Torino* Atalanta Udinese Sampdoria Bologna Genoa Palermo Carpi Frosinone Hellas Verona
44 42 40 38 35 32 31 31 28 27 25 25 24 23 23 22 21 17 15 9
Avellino, Novara-Crotone, Perugia-Pescara (24-01 h 17.30), Pro Vercelli-Spezia, Salernitana-Brescia (2201 h 20.30), Trapani-Latina. CLASSIFICA Crotone 48; Cagliari 46; Pescara 40; Novara (-2), Brescia 38; Bari 36; Avellino 34; Cesena (-1), Virtus Entella 31; Perugia 30; Trapani 29; Vicenza, Ternana, Spezia 27; Latina 25; Modena, Pro Vercelli 24; Livorno, Ascoli 23; Virtus Lanciano (-1) 23; Salernitana 20; Como17.
Sport
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Sabato 23 Gennaio 2016
La Vanoli si fa bella per la diretta tv Prosegue il magic moment della squadra di Pancotto, sempre terza in classifica grazie al successo con i campioni d’Italia
BASKET SERIE A Dopo la rimonta con Sassari i biancoblu cercano l’impresa domani sera a Trento
L’
di Fabio Varesi
incredibile rimonta contro Sassari è lo specchio fedele della stagione super della Vanoli, mai così in alto nella sua storia nella massima serie. A turno, i giocatori di Pancotto diventano protagonisti (contro la Dinamo è stata la volta di Elston Turner) e soprattutto formano una squadra mai doma, come dimostra l’incredibile rimonta di Varese da -20 (pazienza se poi quel match prenatalizio sia stato perso al supplementare). Dopo 16 giornate, la Vanoli non può più essere considerata una meteora, ma una degna aspirante ai playoff e che vuole essere protagonista anche nella final eight di Coppa Italia. A questo punto, nessun avversario è imbattibile per i biancoblu, che si giocheranno le proprie carte anche nel posticipo televisivo (diretta su Rai Sport 1) di domani sera a Trento. L’avversario è sicuramente di valore, reduce dall’ottima prestazione di Milano (dove ha ceduto solo sul filo di lana) e dal successo in Turchia in Eurocup, grazie a un ottimo Wright (26 punti con un ottimo 11/13 da due). Soprattutto sul parquet amico, la squadra di Buscaglia
16ª GIORNATA (17-01 h 18.15)
Brindisi-Pistoia Cantù-Capo d’Orlando Caserta-Varese Cremona-Sassari Milano-Trento Pesaro-Avellino Reggio Emilia-Torino Venezia-Bologna
67-71 84-56 70-77 73-72 83-79 82-88 77-72 73-69
17ª GIORNATA (24-01 h 18.15)
Avellino-Reggio Emilia Bologna-Brindisi Capo d’Orlando-Venezia Pistoia-Pesaro Sassari-Cantù Torino-Caserta Trento-Cremona (h 20.45) Varese-Milano
Reggio Emilia 24 Milano 24 Cremona 22 Pistoia 22 Trento 20 Venezia 18 Sassari 18 Avellino 16 Brindisi 14 Varese 14 Cantù 14 Caserta 12 Torino 10 Pesaro 10 Bologna 10 Capo d’Orlando 8
sa farsi rispettare, ma mettere sotto la Vanoli è impresa complicata per tutti. Oltretutto, i biancoblu hanno un conto in sospeso con la Dolomiti Energia Trentino, che all’andata ha vinto una delle partite più in credibili della storia recente del nostro basket. Alla seconda giornata di campionato al PalaRadi, i cremonesi
SERIE B
Elston Turner a canestro contro Trento all’andata (foto Mario F. Rossi)
erano in vantaggio addirittura di 33 punti, prima di subire una clamorosa rimonta. Vista la diretta televisiva, i ragazzi di Pancotto vorranno fare belle figura e cercare un altro caloroso successo, per difendere il terzo posto in classifica. TORNEO PREOLIMPICO Come auspicato da più parti, Torino ospiterà il
torneo preolimpico di basket, in programma dal 4 al 10 luglio 2016, che metterà in palio uno dei tre pass per Rio. Il 26 gennaio si conosceranno le cinque avversarie degli azzurri, decise da un sorteggio che si svolgerà alle ore 18.30 a Ginevra. Gli altri due gironi saranno ospitati da Serbia e Filippine
Prosegue la marcia sicura al secondo posto in classifica del Basket Team Crema, che è passato con autorità anche a Costa Masnaga (6453), vendicando così la sconfitta patita all’andata. Un successo arrivato al termine di una gara agonisticamente combattuta e gestita in modo magistrale dalle azzurre. In evidenza Paola Caccialanza (17 punti) e la solita Ieva Veinberga (15), ma tutta la squadra di Visconti ha convinto. Ora il calendario propone un’altra squadra che all’andata ha giustiziato le cremasche: l’Alpo che merita la massima attenzione. L’appuntamento è per domani all Cremonesi (ore 18), con le cremasche desiderose di allungare la striscia di successi. CLASSIFICA (15ª giornata) Broni 30; Crema 24; Milano 20; Vicenza 18; Marghera, Alpo, Albino, Pordenone 16; Selargius 14; Costa Masnaga 12; Carugate 10; Castelnuovo Scrivia, Bolzano 8; Virtus Cagliari 2.
Erogasmet a Vicenza per salire ancora in classifica
La gioia dopo il match
Per la seconda volta in questa stagione l’Erogasmet Crema ha battuto la Virtus Boretto (68-64). E per la seconda volta i cremaschi hanno dovuto fare parecchia fatica per superare la mai doma squadra veneta. Come al solito i leoni biancorossi si sono affidati alla loro solida difesa, per portarsi a casa i due punti, mentre in attacco hanno brillato Montanari (17 punti) e un Liberati in grande spolvero (15 punti). Il calendario presenta ora una trasferta insidiosa per l’Erogasmet, attesa a Vicenza da quella Banca Popolare che fino a questo momento rappresenta una delle sorprese più liete del campionato. Partiti a fari spenti dopo la promozione ottenuta vin-
Luca Domaneschi pensa in grande BOCCE
di Massimo Malfatto
Comincia a vincere con il ritmo del rock d’autore, una dimostrazione quasi arrogante di forza in linea con le vittorie dello scorso anno: adrenalina pura quella di Luca Domaneschi, splendido vincitore della Targa Juniores regionale di Bellusco. Gioca sul velluto l’under 12 rivierasco, una facilità di gioco nel Luca attuale che non è di molti avversari: si sbarazza di Andrea Alfieri (28-10), di Samuele Borin (28-12), mentre nella partita di finale di girone s’impone su Stefano Rigamonti per 22-18. Un vero killer Luca in semifinale dove supera Andrea Simeone (27-14), mentre in finale arriva la perla e vendetta per il ko dell’amico Alessandro, con il successo su Alessio Rovelli per 25-22. Esulta Luca, ma può sorridere anche Alessandro Massarini che sta crescendo, forse meno continuo dell’amico Luca ma con flussi di energia imprevedibili. Dopo aver inflitto dure lezioni all'orobico Jacopo Alfieri (23-16) e a Rebecca Ceriani (32-13), Alessandro aveva la meglio su Fabio Braida per 26-14 ma veni-
Azzurre a caccia di un’altra rivincita SERIE A2
CLASSIFICA
A destra Luca Domaneschi a sinistra Alessandro Massarini, primi e terzi classificati
va sconfitto da Rovelli in semifinale per 23-14. Altri due giovani cremonesi, entrambi under 15, hanno partecipato a questa manifestazione sulle corsie brianzole. A Vimercate era impegnato Andrea Stoian, opposto a Matteo De Ponti in una doppia partita: dopo aver perso la prima (10-12), s’imponeva nella seconda (12-5) ma la roulette dei pallini era favorevole a De Ponti per 4-2. A Carugate era di scena Juri Pompini che pagava l’emozione della sua prima gara, veniva battuto sia da Marco Piceni che da Riccardo Papagna: avrà
sicuramente tempo e modo per vendicarsi. TROFEO PALABOSCO Doppietta della bocciofila Achille Grandi nella prima gara del calendario cremonese. Sul gradino più alto del podio sono saliti Gianluca Negri e Roberto Suardi che in semifinale hanno superato Bonomi-Di Monte ed in finale hanno avuto la meglio sui loro compagni di società Stefano Guerrini ed Andrea Zagheno. Quarto posto per i milanesi Galluzzi e Colombo. Ha diretto la gara Luigi Bassetti, arbitri Massarini e Zigliani.
Stasera i titoli provinciali individuale
Stasera epilogo della seconda gara del calendario cremonese, il campionato provinciale specialità individuale. Due settimane di batterie (a terzine) dove non sono mancate le sorprese. Nella categoria A, tra gli altri, successi di Bettini, Cavagnoli, Celardo e Codazzi mentre nella categoria B in evidenza Barbieri, Fattebene, Ghidoni, Ghisolfi L., Monfredini, Mametti e Ventura. Infine, nella categoria C note positive per Dolara, Ziglioli e per i bissolatini Ferrari G., Milanesi e Seghizzi. Finali, sotto
la direzione di Vanni Capelli, con orari discrepanti e campi di gioco diversi. La categoria A (inizio ore 19) e categoria C (ore 18) disputerà tutta la fase finale al comunale mentre la categoria B (inizio ore 18.30) giocherà le semifinali al Signorini e quindi il trasferimento al bocciodromo dove verranno assegnati i tre titoli. Frattanto lunedì prossimo inizierà il 4° memorial Adelio Pizzera organizzato dalla bocciofila Signorini, finali previste per sabato 6 febbraio. M.M.
cendo il girone C della serie C Nazionale lo scorso anno, i veneti sono passati indenni dall’addio del tecnico della promozione Deanesi, dimostrandosi squadra tosta, capace di issarsi fino al sesto posto della classifica in coabitazione con Lecco e Desio, in piena zona playoff, nonostante la pesante sconfitta patita la scorsa settimana contro l'Urania. La truppa affidata a coach Magagnoli basa il proprio gioco principalmente sul centro Nobile, miglior marcatore della formazione con circa 14 punti di media, ottimo rimbalzista e da anni in categoria. La difesa cremasca dovrà portare particolare attenzione anche a Valesin, guardia con spiccate doti realizzative, spes-
so innescata dall’esperto play Boaro, arrivato quest’anno da Montebelluna, buon penetratore ma soprattutto ottimo assistman, cui dà spesso il cambio il talentuoso e giovanissimo Pasqualin, classe 1997 scuola BluOrobica. Una squadra mai morta, come ha dimostrato il match all’andata. ’'incontro si presenta ovviamente non semplice per la truppa di Baldraghi, che però vuole salire ancora in classifica. CLASSIFICA (17ª giornata) Orzinuovi, Udine 32; Bergamo 28; Crema 24; Urania Milano 22; Lecco, Desio, Vicenza 18; Pavia, Costa Volpino, Robur et Fides Varese14; Firenze 12; Padova, Sangiorgese 8; Mortara 6; Moncalieri 4.
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Sport
Sabato 23 Gennaio 2016
RUGBY
I neroverdi sono già con la testa alla seconda fase
La prima fase del campionato che si è chiusa con un’altra sconfitta per il Crema Rugby, per l’occasione in tenuta rossa. Partita in bilico per un tempo, il primo, che si è chiuso sul parziale di 8-10 per gli ospiti. Nel secondo tempo il Crema ha lasciato la testa nello spogliatoio e il risultato finale la dice lunga su come sono andate le cose: 8-34 per il Fiumicello. La cronaca. Partenza in salita per la squadra di casa, che subiva subito la meta al 7’ dopo una serie di percussioni del pack di mischia avversario, che oltrepassava la fatidica linea. Il
Crema accorciava le distanze subito dopo, quando all’11’ trasformava uno dei tanti calci di punizione concessi dagli avversari, particolamente fallosi, con Loda che portava il punteggio sul 3-5. A metà del tempo nuova meta ospite con partenza da una mischia persa dai cremaschi nei propri 5 metri. Il cartellino giallo comminato a Frosio al 28’ che lascia 10 minuti in 14 il Crema, senza comunque portare alcun contraccolpo al punteggio. Nel finale di tempo meta di Ferri, gran capitano, che accorciava le distanze per l’illusorio 8-10. Secondo tempo sulla
falsariga del primo, con una meta dopo 5 minuti degli ospiti, che tagliva le gambe al XV cremasco. Il resto lo ha fatto un Crema con già con la testa alla seconda fase, quindi poco motivato e poco concentrato. Seconda fase di campionato che vedrà il Crema disputare il pla-out con le formazioni di Mantova, Selvazzano, Alto Vicentino, Ospitaletto, Cus Brescia: l’imperativo è vietato sbagliare. CLASSIFICA (10ª giornata) Rovato 45; Gussago 42; Fiumicello 31; Ospitaletto 15; Cus Brescia 12; Crema Rugby 6.
I neroverdi in azione
Il settore della pista batte un colpo
CICLISMO Storica qualificazione olimpica delle azzurre nell’inseguimento. A Rio ci saranno anche Consonni e Viviani
S
di Fortunato Chiodo
torica qualificazione ai Giochi Olimpici di Rio nell’inseguimento a squadre, prima volta della storia. Nella terza prova di Coppa del mondo su pista a Hong Kong, le azzurre Elisa Balsamo (iridata cuneese nello scratch Juniores), Elena Cecchini (tricolore su strada di Udine), Simona Frapporti (bresciana, bronzo europeo nel quartetto), Beatrice Bartelloni (goriziana, bronzo mondiale Junior nell’inseguimento) e Francesca Pattaro (padovana, oro europeo Junior nell’inseguimento), con il settimo posto in cassaforte (in 4’32”643), conquistano il biglietto per le Olimpiadi nel ciclismo femminile. A loro si aggiungono Tatiana Guderzo, Silvia Valsecchi e Maria Giulia Confalonieri. Da queste otto uscirà il quartetto per i Giochi di Rio (dall’11 al 13 agosto). Elisa Balsamo, 17 anni, ha lanciato il quartetto alla velocità di crociera, ha spiegato il ct Dino Salvoldi, che ha aggiunto: «Ho chiesto il permesso alla famiglia e alla scuola per portarla a Hong Kong, perché andava molto forte. Anche se in Italia il problema principale per chi fa sport, è proprio la scuola. Facciamo una sola sessione alla settimana, a Montechiari, ma se potessimo farne due… Purtroppo non ci riusciamo, troppe le difficoltà». L’Under 23 Simone Consonni, diretto dal ct Marco Villa, con
Le azzurre impegnate nell’inseguimento
il decimo posto di Coppa del mondo, ha infatti dato all’Italia la certezza della carta olimpica nell’Omnium (spetta infatti alla nazione, non all’atleta, che può essere sostituito in caso di necessità). I Giochi sono fatti, Elia Viviani del Team Sky (impegnato al Tour de San Luis in gara con la maglia azzurra), cercherà la medaglia olimpica che sogna fin da bambino e che aveva accarezzato già quattro anni e così Viviani potrà disputare il Mondiale su pista a Londra senza fare calcoli.
INVASIONE PACIFICA SUL TONDINO DI MONTECHIARI Sulla quantità, non si discute. Successo di partecipanti sul tondino in legno del velodromo Fassa Bortolo di Montechiari, 276 i presenti, trentotto le gare in più di sette ore di agonismo. Questo è stato il Trofeo Carrera Biciclette di Davide Boifava, che ha offerto un’appassionante sfida tra i protagonisti nelle classifiche finali Omnium. Davvero un grande spettacolo, che ha fatto registrare le vittorie dell’azzurro
Francesco Castegnaro (Palazzago Fenice), davanti a Francesco Delledonne (Delio Gallina) e al compagno di squadra Niko Colonna nell’Open. La bresciana Michela Maltese (Bepink LaClassica) s’impone sull’orobica Arianna Fidanza (Astana) e su Martina Alzini. La superdecorata Letizia Paternoster primeggia tra le Junior, l’azzurra trentina supera Martina Fidanza (Eutoraget Still Bike) e Chiara Consonni. Tra le allieve, ha la meglio Gloria Scarsi (Team Valcar Pbm. TEAM COLPACK Il 2016 agonistico del Team Colpack è cominciato in Asia e in Sud America. Simone Consonni, Filippo Ganna e Francesco Lamon, sono stati convocati in Nazionale per la terza prova della Coppa del mondo su pista ad Hong Kong. Sempre con la maglia azzurra Professionale Under 23, invece Riccardo Minali ed Edward Ravasi sono stati tra i 6 azzurri prescelti dal ct Davide Cassani al Tour de San Luis, in Argentina. Con i due atleti della Colpack parteciperanno alla più importante corsa a tappe del Sud America anche i professionisti Elia Viviani, Filippo Pozzato, Jakub Mareczko ed il dilettante ex Coklpack Edoardo Affini (Team Brilla). Si confronteranno con alcuni dei migliori campioni del panorama internazionale, tra i quali anche Vincenzo Nibali, Nairo Quintana ed il campione del mondo Sagan che proprio da San Luis hanno dato il via alla stagione 2016.
Giro: al via 22 formazioni
Al 99° Giro d’Italia (6-29 maggio) saranno in gara 22 team di 9 corridori: World Tour Ag2r (Fra), Astana (Kaz), Bmc (Usa), Cannondale (Usa), Dimension Data (S.Af), Etixx-Quick Step (Bel), Fdj (Fra), Iam (Svi), Lampre-Merida, Lotto Soudal (Bel), Movistar (Spa), Orica (Aus), Giant-Alpecin (Ger), Katusha (Rus), Lotto NL Jumbo (Ola), Sky (Gb), Tinkoff (Rus), Trek-Segafredo (Usa). Wild Card: Bar-diani Csf (Colbrelli), Southeast (Marezcko), Nippo Fantini (Cunego) e la russa Gazprom-Rusvelo (Cancellara). Esclusa la Androni di Pellizzotti, che invece correrà la 51ª Tirreno-Adriatico (9-15 marzo), dove sono attese 23 squadre da otto corridori. Oltre ai 18 World Tour che sono iscritti di diritto, ci sono cinque formazioni Professional invitate, di cui due sole italiane. Wild card: Androni Giocattoli-Sidermec, Bardiani Csf, Bora-Argon (Ger), Caja Rural-Segurios Rga (Spa), Spandi Polkowice (Pol).
DILETTANTI
Il 2015 ha incoronato Ciccone
Prima di pensare al 2015, diamo i voti ai dilettanti della Lombardia. Primo della classe, tra gli Under 23, Giulio Ciccone della formazione bergamasca del Team Colpack, che si è lasciato alle spalle una coppia davvero esplosiva di corridori della Zalf Dèsirèe Fior di Castelfranco Veneto, guidata da Luciano Rui e Gianni Faresin, alla quale non è riuscito l’aggancio al vertice, malgrado un’annata con 51 vittorie in corse di assoluto spessor. Al posto d’onore il veneto Gianni Moscon, classe 1994, campione d’Italia e azzurro, ingaggiato nel 2016 nel mondo dei professionisti dal team Sky, terzo l’emiliano Simone Velasco, classe 1995, veloce e che tiene bene il salita, passato professionista con la Bardiani-Csf. Quarto posto per il lecchese Simone Petilli, classe 1993 della Unieuro-Willier Trevigiani (diretta dall’orobico Marco Milesi e con team manager il bre-
Un successo di Giulio Ciccone
sciano Massimo Rabbaglio) protagonista di corse internazionali che contano come il Val d’Aosta e l’Avenir, poi le Ronde de l’Isard e con la maglia dei giovani alla Coppi e Bartali: si tratta di uno dei neoprofessionisti più attesi con la maglia della LampreMerida. Che dire poi dell’ orobico Lorenzo Rota, “pezzo da novanta” del Team Unieuro Willier -Trevigiani, il re del Pesche Nettarine, che ha coronato la stagione
con 5 podi e 9 piazzamenti fra i primi dieci. Ha vent’anni, di lui si è accorto Reverberi, che lo ha preso con Ciccone, Velasco e Maestri alla formazione Professional Bardiani-Csf. Una stagione di corse non è soltanto il frutto delle vittorie individuali, ma anche delle classifiche a squadre e regioni: 1) Team Colpach (Lombardia) 224 punti, 2) Zalf Desirèe Fior (Veneto) 175, 3) Unieuro Wilier-Trevigiani (Veneto) 128.
RICOGNIZIONE
E’ iniziata l’operazione Rio 2016
E’ cominciato il conto alla rovescia per le Olimpiadi di Rio de Janiero, con un vero e proprio blitz in Brasile della pattuglia azzurro per studiare i percorsi, specialmente la parte finale, sulla quale sono stati effettuati quattro giri: piuttosto anomali perché presenta una salita di nove chilometri con pendenze del dieci per cento. Il ct Davide Cassani ha Nibali a Rio cominciato la missione olimpica con i test e le valutazioni sui materiali, tre giorni sul circuito a pedalare, con Adriano Malori sul tracciato della cronometro, Valerio Agnoli e Vincenzo Nibali che ha usato per la prima volta il cambio elettronico Campagnolo. E il nuovo computerino Srm sulla bici
ha opzione gps: oltre al tradizionale file con i dati di potenza e del cuore, Vincenzo ha potuto scaricare la cartina del percorso. Con la troupe dell’Italia c’era anche Paolo Slongo, che ha detto: «Nibali correrà Giro e Tour per puntare a Rio». Vincenzo Nibali ha aggiunto: «Rio è già nel mio cuore, il percorso è da scalatori, ho la motivazione a mille e tanta responsabilità. Il posto in Nazionale me lo devo meritare, è stato importante la ricognizione di 3 ore, il Flamenco Park di Copacabana, veloce ma molto scivoloso, la salita della Foresta di Tijuca-Vista Chinesa può essere simile al Ghisallo l’ascesa Giro di Lombardia)».
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Sabato 23 Gennaio 2016
Gli allenatori della scuola di tennis con il rappresentante del Comune
La squadra di canoa (fotoservizio G.Frittoli)
Le atlete della scuola di tennis “Piatti” La squadra di canottaggio. A lato Il folto pubblico presente
La Baldesio ha premiato i suoi campioni Il presidente Francesco Sanfelici ha consegnato i riconoscimenti per il 2015 agli atleti durante la cerimonia di sabato scorso Vanna Cesura (consigliere attività ricreative e bocce) premia Sergio Petrini
Sanfelici con Marcello Caldonazzo
Mario Ferraroni con l'attuale presidente Francesco Sanfelici
Angelo Pedroni, consigliere per la canoa
Riccardo Spotti (campione mondiale di canoa), Sanfelici e Achille Cotrufo del Coni
Sopra Giuseppe Lauritano, vicepresidente e consigliere del tennis insieme a Michele Mazzoleni, tennista. Nella foto sotto Franco massera (dirigente degli Juniores) e Alberto Massera, calciatore della Baldesio
Sopra la squadra Juniores di calcio. A lato il consiglio direttivo della Baldesio
Giorgio Agosti, amministratore
Paolo Agosti, calcio 2ª categoria
Cristian Compiani, all. Juniores
Valentina Soldi (allenatrice canoa)
Vigoni, dirigente over 40 di calcio
Zignani, dirigente Juniores calcio Qui e a fianco, la squadra di nuoto
Stefano Fedeli, allenatore nuoto
Giorgia Massera atleta canoa