il
SETTIMANALE
PICCOLO www.ilpiccologiornale.it
Direttore responsabile Daniele Tamburini • Società editrice: Immagina srl via San Bernardo 37 - Cremona • Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 0372 435474 - fax 0372 597860 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 454931 • redazione@ilpiccologiornale.it • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 • direzione@immaginapubblicita.it Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2013 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it
Anno III • n. 8 • SABATO 27 FEBBRAIO 2016
Edizione chiusa alle ore 21
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
Pensioni ancora nel mirino
di Vanni
Umberto Eco, 11 giugno 2015: «I social danno diritto di parola a legioni di imbecilli». Facebook, 20 febbraio 2016: “Se ne è andato il grande Umberto Eco, autore di libri memorabili come 50 sfumature di grigio”.
STORIA
a pagina 5
SICCITA’
▲
a pagina 10
Verso lo stato di crisi
CASALMAGGIORE
▲
a pagina 13
Final Four, la grande avventura
CULTURA
▲
a pagina 21
Concerti jazz di valore
Difficile abbandonare prima del declino
U
n vecchio collega, tanti anni fa, mi disse che la sua paura era quella di non accorgersi di invecchiare e quindi di doversi ritirare. Infatti, andò proprio così. La stessa cosa vale per gli sportivi, soprattutto quelli che hanno fatto la storia di una disciplina. Sono pochi quelli che hanno il coraggio di dire basta quando sono all’apice, mentre la maggior parte prova in tutti i modi di allungare la propria carriera, anche se in modo meno brillante. E a quel punto è dura accettare di essere trattati come atleti qualunque. Il caso più eclatante è accaduto quasi una settimana fa, con l’esclusione di Francesco Totti, indiscusso ottavo re di Roma, prima della partita con il Palermo. A distanza di sei giorni, se ne parla ancora, come se si trattasse di una vicenda di vitale importanza. Un tormentone tipiBASKET A
a pagina 23
Il play Starks è l’arma in più della Vanoli
a pagina 4
Cremona non investe E’ polemica
Fatemi capire...
▲
AUTOVELOX RAFFICA DI SANZIONI ORA PARTONO I RICORSI
a pagina 3
MANZI REPLICA
▲
▲
a pagina 7
A LETTO CON L’INFLUENZA MA IL PEGGIO E’ PASSATO a pagina 6
REVERSIBILITA’
▲
VIA BRESCIA, NIENTE SOLDI DALLA REGIONE Adesso sono guai, il Pirellone contesta le modifiche al progetto del sottopasso ferroviario
di Fabio Varesi
camente all’italiana, già vissuto con Del Piero. Ma rispetto a qualche anno fa, la società giallorossa è apparsa meno chiara rispetto a quella bianconera, lasciando al tecnico Spalletti l’onere di intervenire, inimicandosi così gran parte della tifoseria. Stante le cose, non me la sento di colpevolizzare Totti, uno dei migliori talenti del nostro calcio degli ultimi trent’anni, fino a poche settimane fa idolatrato da tutti e ritenuto indispensabile, malgrado i 39 anni già compiuti. Di colpo, con l’avvento di Spalletti, è finito nel dimenticatoio, senza una minima spiegazione. Dal suo punto di vista una scorrettezza, che a Torino hanno archiviato sotto la voce scelta societaria. Pur masticando amaro, Del Piero ha dovuto accettare quanto deciso da dirigenza e allenatore, decidendo poi di emigrare in Australia, perché an-
CALCIO LEGA PRO
a pagina 8
Da Mazzini alla Crociata Italica
a pagina 24
VOLLEY A1
a pagina 25
La Cremo ha riposto Vbc Pomì, nel cassetto il sogno il tie break di puntare ai playoff nel destino
cora voglioso di calcare i campi da gioco. A Roma difficilmente Totti verrà messo di fronte a una scelta drastica, con tutte le conseguenze del caso. Alla dirigenza giallorossa non resta che sperare in una rinascita calcistica del proprio capitano, per giustificare un eventuale rinnovo del contratto a 40 anni suonati. Noi estimatori di Totti, speriamo invece che il giocatore si renda conto di quanto può dare ancora al calcio giocato e si comporti di conseguenza. L’importante è che non se ne parli più. Tutta questa vicenda mi spinge a fare pubblicamente i complimenti a Flavia Pennetta, che ha annunciato il ritiro subito dopo aver vinto gli Us Open. Abbandonare all’apice della carriera è un privilegio di pochi, che merita di essere sottolineato. CICLISMO
a pagina 26
Giovanni Pedretti e il suo team alla Coppa San Geo
il
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Pensioni ancora nel mirino
di Vanni
Umberto Eco, 11 giugno 2015: «I social danno diritto di parola a legioni di imbecilli». Facebook, 20 febbraio 2016: “Se ne è andato il grande Umberto Eco, autore di libri memorabili come 50 sfumature di grigio”.
STORIA
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SICCITA’
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Verso lo stato di crisi
CASALMAGGIORE
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Final Four, la grande avventura
CULTURA
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a pagina 21
Concerti jazz di valore
Difficile abbandonare prima del declino
U
n vecchio collega, tanti anni fa, mi disse che la sua paura era quella di non accorgersi di invecchiare e quindi di doversi ritirare. Infatti, andò proprio così. La stessa cosa vale per gli sportivi, soprattutto quelli che hanno fatto la storia di una disciplina. Sono pochi quelli che hanno il coraggio di dire basta quando sono all’apice, mentre la maggior parte prova in tutti i modi di allungare la propria carriera, anche se in modo meno brillante. E a quel punto è dura accettare di essere trattati come atleti qualunque. Il caso più eclatante è accaduto quasi una settimana fa, con l’esclusione di Francesco Totti, indiscusso ottavo re di Roma, prima della partita con il Palermo. A distanza di sei giorni, se ne parla ancora, come se si trattasse di una vicenda di vitale importanza. Un tormentone tipiBASKET A
a pagina 23
Il play Starks è l’arma in più della Vanoli
a pagina 4
Cremona non investe E’ polemica
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AUTOVELOX RAFFICA DI SANZIONI ORA PARTONO I RICORSI
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REVERSIBILITA’
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VIA BRESCIA, NIENTE SOLDI DALLA REGIONE Adesso sono guai, il Pirellone contesta le modifiche al progetto del sottopasso ferroviario
di Fabio Varesi
camente all’italiana, già vissuto con Del Piero. Ma rispetto a qualche anno fa, la società giallorossa è apparsa meno chiara rispetto a quella bianconera, lasciando al tecnico Spalletti l’onere di intervenire, inimicandosi così gran parte della tifoseria. Stante le cose, non me la sento di colpevolizzare Totti, uno dei migliori talenti del nostro calcio degli ultimi trent’anni, fino a poche settimane fa idolatrato da tutti e ritenuto indispensabile, malgrado i 39 anni già compiuti. Di colpo, con l’avvento di Spalletti, è finito nel dimenticatoio, senza una minima spiegazione. Dal suo punto di vista una scorrettezza, che a Torino hanno archiviato sotto la voce scelta societaria. Pur masticando amaro, Del Piero ha dovuto accettare quanto deciso da dirigenza e allenatore, decidendo poi di emigrare in Australia, perché an-
CALCIO LEGA PRO
a pagina 8
Da Mazzini alla Crociata Italica
a pagina 24
VOLLEY A1
a pagina 25
La Cremo ha riposto Vbc Pomì, nel cassetto il sogno il tie break di puntare ai playoff nel destino
cora voglioso di calcare i campi da gioco. A Roma difficilmente Totti verrà messo di fronte a una scelta drastica, con tutte le conseguenze del caso. Alla dirigenza giallorossa non resta che sperare in una rinascita calcistica del proprio capitano, per giustificare un eventuale rinnovo del contratto a 40 anni suonati. Noi estimatori di Totti, speriamo invece che il giocatore si renda conto di quanto può dare ancora al calcio giocato e si comporti di conseguenza. L’importante è che non se ne parli più. Tutta questa vicenda mi spinge a fare pubblicamente i complimenti a Flavia Pennetta, che ha annunciato il ritiro subito dopo aver vinto gli Us Open. Abbandonare all’apice della carriera è un privilegio di pochi, che merita di essere sottolineato. CICLISMO
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Giovanni Pedretti e il suo team alla Coppa San Geo
CREMONA Incontro pubblico
Il Maestro Lodi e la Costituzione
Un incontro pubblico sul grande Mario Lodi. Si terrà oggi alle 16 presso la Sala Puerari del Museo Civico Ala Ponzone, ad ingresso libero. Verrà presentato il progetto “Mario Lodi e la Costituzione per i
cittadini di domani”, con Giorgio Toscani e Maura Ruggeri. Interverranno Barbara Bertoletti, Piergiorgio Pagliari, Andrea Brusoni, Anna Merli, Alessio Surian, Diego Di Masi e Silvio Boselli.
Via Brescia, da tunnel a incubo
Il Comune, avendo modificato il progetto finanziato dalla Regione, potrebbe dover risarcire. Ventura attacca gli amministratori
I
di Vanni Raineri
l sottopasso di via Brescia rischia di trasformarsi, da opera attesa e finalmente ultimata, a brutto boccone amaro da digerire per il Comune di Cremona. Era noto da tempo come la Regione manifestasse perplessità in merito al finanziamento previsto, in quanto rispetto all’estensione del progetto, questo è stato modificato sensibilmente. Oggi la Regione beffardamente sembra non biasimare la scelta di procedere al senso unico, ma nello stesso tempo fa capire che, a queste condizioni, difficilmente potrà finanziare l’opera. Le risorse erano destinate di fatto a un’opera che non è quella realizzata. Ciò potrebbe comportare un ammanco ingente per le già esangui casse comunali, di diverse centinaia di migliaia di euro. I finanziamenti europei furono ottenuti dalla giunta del sindaco Perri, poi la giunta Galimberti approvò il progetto nel 2014. Senonché la realizzazione dell’opera si discosta dal progetto che ottenne i finanziamenti. Quello prevedeva la doppia corsia nelle due direzioni, poi come noto si è optato per il senso unico di via Brescia e di via Persico, e di conseguenza la realizzazione al fianco della carreggiata di una pista ciclabile. Il protocollo d’intesa risale addirittura al febbraio 2003, e prevedeva la realizzazione di tre sottopassi: oltre ai due indicati, quello di via San Felice. Il progetto fu ripreso da Perri nel 2009.
SPORTELLO PER ROMENI
Lunedì 7 marzo, alle ore 16, apertura ufficiale, a SpazioComune (piazza Stradivari, 7), dello sportello informativo ed orientativo gratuito destinato alla comunità romena. Lo sportello sarà curato dell’Associazione di promozione sociale e culturale italo romena “Orizzonti Latini”, che a suo tempo aveva inoltrato richiesta in questo senso all’Amministrazioe comunale, e sarà aperto ogni lunedì dalle 16 alle 18. Per maggiori informazioni il riferimento è Silvica Enache, presidente dell'Associazione, cellulare 329/4675220, orizzontilatini@yahoo.it, www. orizzontilatini.com.
A CREMONA GLI UFO
A questo punto il Comune teme non solo di dover sborsare soldi che avrebbero dovuto giungere dal Pirellone, ma anche di dover “restituire” a Milano somme già versate. Non resta che sperare in una soluzione politica, da ottenere attraverso incontri in Regione mirati a contenere l’esborso inatteso. Su questa vicenda la minoranza era già intervenuta criticando pesantemente gli amministratori. Oggi lo fa in modo ancor più deciso Marcello Ventura (Fratelli d'Italia-An): «Questa vicenda dimostra impreparazione, incapacità e menefreghismo. Era chiaro
che per modificare il progetto serviva chiedere alla Regione. Mi auguro per il bene di Cremona e dei suoi cittadini che questo errore non sia pagato caro. Si profila un danno erariale, consiglierei loro un buon avvocato. Capisco gli errori, ma il menefreghismo ha comportato una colpa grave, per non dire un dolo. Se non si controlla se sia possibile o meno cambiare progetto, lo si fa solo per uno scopo ideologico, solo per il gusto di cambiare quel che ha fatto la destra. Aggiungo che mi chiedo cosa ci stiano a fare i dirigenti in Comune se non intervengono in situazioni come questa».
Ma cosa pensa della scelta di istituire due sensi unici in via Brescia e via Persico? «Avrei lasciato la doppia circolazione. I sensi unici penalizzano le attività commerciali, inoltre invece di dividere il traffico su due direttrici lo si concentra su un’arteria, e ciò peggiora la situazione anche in termini di traffico e smog». «La cosa grave - prosegue Ventura - secondo me è che se le due corsie non si potevano fare, allora perché lasciano a doppio senso il sottopasso di via Sesto che ha la stessa larghezza, si trova su una curva ed è pericoloso? La verità e che non curano un progetto viabili-
stico complessivo, ma improvvisano; è la dimostrazione delle capacità di un assessore senza competenze in materia». Per il futuro il doppio senso già presente in via Trento e Trieste e via Dante, e appunto in via Brescia e via Persico, si vorrebbe riproporre per via del Giordano e via Cadore. Che ne pensa? «Un’altra follia, quando ci sarà un cantiere in via Giordano vedremo cosa diventerà via Cadore, che è una via interna, praticamente in centro storico. Fare la tangenziale sud avrebbe alleggerito dallo smog, smog che a loro interessa solo per prendere voti».
Il Gruppo Ufo Cremona annuncia una conferenza con un ospite d'eccezione, Maurizio Cavallo, uno dei più famosi contattisti italiani per la prima volta a Cremona a raccontare la sua esperienza di “abduction” (rapimento alieno). Personaggio schivo ad interventi pubblici e di carattere molto riservato, ma con una grande umanità ed uno sguardo carismatico, racconterà la sua storia per lo meno straordinaria. Il contatto, afferma, è iniziato negli anni ’80 con degli esseri extra terrestri, e si è protratto per anni. Condurrà l'incontro Giampaolo Saccomano. L’appuntamento è per sabato 5 marzo alle ore 21 presso la sala Zanoni in via vecchio Passeggio 1 a Cremona. Ingresso ad offerta libera, info al 328/1855418.
4
Cronaca
Sabato 27 Febbraio 2016
Cremona non investe. Manzi: «Non è vero»
Un’inchiesta del Sole 24 Ore evidenzia come Cremona sia tra i 5 capoluoghi di provincia in cui la spesa è calata di più (-39,2%) rispetto al 2014
P
di Vanni Raineri
arzialmente svincolati dal patto di stabilità, nel 2015 i Comuni italiani hanno fatto segnare un consistente aumento della spesa di investimento, quantificabile attorno al 16,5%. In controtendenza le spese correnti diminuite del 4,6%. Ma in questo caso va rilevato che ad incidere è stato soprattutto la netta flessione delle spese per il personale, che supera il 10%. Tolto questa voce di spesa, anche le spese correnti hanno dunque il segno più. Ma in controtendenza, soprattutto, si muove il Comune di Cremona, una delle maglie nere nell'intera penisola. E’ quanto evidenziato da una ricerca pubblicata in settimana dal Sole 24 Ore, che precisa che sono calcolate solo le cifre effettivamente pagate dalle amministrazioni comunali, rese note dal Ministero dell’Economia. Il quotidiano economico dunque sottolinea che si tratta di dati di cassa, e come tali le cifre delle singole città possono essere influenzate da grandi opere sviluppate negli anni precedenti (così si spiega ad esempio il -22% di Milano rispetto al 2014, quando ci furono spese ingenti legate ai lavori alla metropolitana). La crescita di pagamenti effettivi è salita soprattutto al sud, dove è stato possibile pagare debiti ad aziende che attendevano da svariati mesi. Veniamo al trend cremonese. Per quanto riguarda le spese correnti, Cremona è in crescita del 2,3% rispetto al 2014, con una spesa complessiva di 70,5 milioni di euro. Il dato è migliore rispetto alla media, che come detto è di -4,6%. L'anomalia viene come detto dalle spese per investimenti. In questo caso Cremona ha un dato di spesa, relativo al 2015, di 12 milioni e 600mila euro, in flessione del 39,2% rispetto al 2014. Solo 4 capoluoghi di provincia hanno un dato peggiore. E dunque, si è passati da un esborso
L’assessore al Bilancio: «Considerati solo i dati di cassa» A sinistra, l’assessore al Bilancio del Comune di Cremona Maurizio Manzi
A destra, la tabella degli investimenti pubblicata dal Sole24ore
di 20 milioni e 700mila euro nel 2014 a un “risparmio” di oltre 8 milioni. Un dato troppo clamoroso per non parlarne con l'assessore al Bilancio del Comune di Cremona, Maurizio Manzi, e con lui il ragioniere capo Paolo Viani. «Credo che il Sole stavolta abbia preso una cantonata», attacca Manzi. E' il quotidiano economico di riferimento. «I dati presi in considerazione non danno la corretta evidenza del fenomeno». Entriamo nel dettaglio con Paolo Viani: «Per Cremona la cifra indicata per il 2015 è di 12,6 milioni di euro: si tratta di dati di cassa, cioè quanto il Comune ha effettivamente pagato quell’anno. Ma per quanto riguarda gli investimenti, il pagamento avviene a seconda dell’avanzamento dei lavori. Non è questo l’indicatore che stabilisce con correttezza il livello di investimento. I 20,7 milioni del 2014 comprendevano 18,6 milioni di residui, quindi relativi a opere precedenti. Già qui si comprende come le cifre siano scarsamente indicative. C’è un dato che dà la visione opposta del fenomeno: nel 2014 sono stati emessi impegni o finanziate opere per 6,9 milioni, mentre nel 2015 per 10,4 milioni». La ragione, come spiega Manzi: «Una clausola della nuova legge di
SPESE PER INVESTIMENTI POS.
COMUNE
2015
DIFF. 2014
1
Monza
79,4
376,40%
2
Brindisi
38,7
317,90%
3
Vercelli
18,4
280,50%
97
CREMONA
12,6
-39,20%
98
Lodi
4,2
-40,60%
99
Salerno
38,9
-44,50%
100
Livorno
17,1
-46,20%
101
Pavia
4
-60,20%
stabilità, dell'ottobre 2015, consentiva agli enti locali di utilizzare l’avanzo disponibile avviando investimenti nel 2015 a patto che fossero saldati nel 2016, pagamenti che così uscivano dal patto di stabilità. Il Comune di Cremona aveva un avanzo di 4 milioni, quindi ci siamo affrettati per impiegarli, e oggi cerchiamo di chiuderli per godere di tutti i benefici previsti». Un altro aspetto, sottolineato da Viani: «Gianni Trovati, che ha firmato l’inchiesta, è il responsabile degli enti locali del Sole 24 Ore, e per noi è un punto di riferimento. Il titolo non corrisponde al contenuto del servizio. Il tema dei pagamenti in conto capitale degli ultimi 4 anni è stato pervaso dalla vicenda del patto di stabilità, e dagli spazi che ogni anno il governo metteva a disposizione degli enti. Nel maggio 2014 il premier Renzi aveva attivato uno sblocco generalizzato dei pagamenti della pubblica amministrazione, concedendo importanti spazi di pagamento, per cui nel 2014 Cremona ha smaltito una parte di fatture che rimanevano da pagare. Nel 2015 abbiamo avuto spazi diversi, tutto qui». Ma il dato di Cremona emerge a livello nazionale. Gli spazi concessi dal governo non valevano per tutti i comuni? «Nel 2015 ci furono nuovi
spazi disponibili, ma il “tiraggio” di ciascun ente è diverso in base alla singola situazione, e varia anche a seconda della Regione di appartenenza, perché questi spazi sono concessi sia dallo stato che dalle regioni. Ad esempio la Regione Emilia Romagna ha concesso spazi diversi». E’ per l’incidenza regionale che tra le 5 maglie nere in Italia ci sono tre città lombarde? «Può essere, Nel 2015 la Lombardia ha fatto una scelta a favore dei piccoli comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti, dirottando su di loro il 30% delle risorse. Nel 2014 fu adottata una diversa strategia, e si tratta di scelte che condizionano i nostri pagamenti in conto capitale». Chiudiamo con Manzi sul capitolo relativo alla spesa corrente: «Si registra un lieve aumento, ma anche in questo caso ci sono pagamenti che si sono trascinati, di competenza del 2014 ma fatti nel 2015. Certamente c’è stato un incremento della spesa, e si è trattato di una scelta politica dell’Amministrazione. Tornando agli investimenti, ho notato anche il -20% di Mantova, che però ha fatto l’anno scorso investimenti molto alti, grazie ad un notevole avanzo di amministrazione, il che dimostra come le cifre siano poco indicative».
DISOCCUPATI OVER 45 APERTO LO SPORTELLO
Con delibera di giunta municipale è stata accettata la proposta dell’Associazione “Icaro” di istituire presso Spazio Comune in piazza Stradivari uno sportello informativo a favore dei “disoccupati over 40” di Cremona. Ad annunciarlo è il presidente Giuseppe Vigliotta. Lo sportello, dal nome, “Diamo voce ai disoccupati”, sarà operativo tutti i martedì e venerdì dalle ore 9,30 alle ore 12. L'iniziativa è già partita martedì scorso, 23 febbraio. «Con questa iniziativa - dice Vigliotta - Icaro continua la sua battaglia, nonostante una serie di ostacoli e difficoltà, per far uscire dall’emarginazione, dalla zona grigia nella quale si trovano, una fascia di cittadini che vivono in uno stato di frustrazione psicologica e materiale e portarli a riconquistare la propria dignità. Ciò è dovuto alla mancanza di lavoro, elemento essenziale per una vita serena e tranquilla. Nel contempo stiamo attrezzando la nostra “piccola sede” di via Gioconda 3 e lo stiamo facendo con donazioni di suppellettili da parte di cittadini. Siamo alla ricerca di un pc e una stampante, per le quali attendiamo qualche cittadino di buona volontà. Speriamo sempre di poter costituire la “nostra Cooperativa di Lavoro”, strumento indispensabile per creare e trovare lavoro, ma per questo occorrono fondi per i quali aspettiamo adeguata risposta da un “benefattore” di Cremona». «Lo sportello “Diamo voce ai disoccupati” prosegue Vigliotta - fornirà notizie e iniziative su Icaro anche per eventuali adesioni ma pure sostegno morale, sulle leggi e iniziative statali, regionali, provinciali e comunali, risposte fiscali, previdenziali, senza tralasciare l’aspetto dell’aiuto sul problemi legati alla casa, alle utenze, alle difficoltà economiche. Pensiamo con l’inizio di questa attività di aggiungere un altro tassello importante a favore di chi rientra in questa categoria, che leggi spesso ingiuste hanno posto nella condizione di essere ritenuti giovani per la pensione (anche a 62-63 anni) e troppo avanti nell’età per il lavoro, per poterli aiutare ma, anche con il loro impegno di lotta se necessario, a intravedere l’uscita da un tunnel di degrado, di perdita della dignità di persone che hanno tutti i diritti di essere reinseriti nella società».
Cronaca
Sabato 27 Febbraio 2016
Autovelox, dopo le multe ecco i ricorsi Nel mirino la scarsa visibilità notturna della segnaletica e i pochi incidenti registrati D I nuovi impianti di Castelleone e Martignana Po stanno facendo strage di automobilisti. Che preparano così l’appello
di Vanni Raineri
a qualche giorno sono stati messi in funzione dalla Polizia Provinciale due nuovi dispositivi che misurano la velocità delle auto, uno a Castelleone e uno tra San Giovanni in Croce e Casalmaggiore. E non c’è voluto troppo tempo per veder fioccare le prime sanzioni pesanti. Dopo l'attesa per vedere scattare la pioggia di multe, questi sono i tempi più “prolifici”, come sempre accade nei primi mesi, quando automobilisti disattenti e disinformati pagano dazio ai propri difetti. Poi le sanzioni scemeranno per la consapevolezza di chi transita. Autovelox per evitare i sinistri o per rimpinguare la cassa? Siamo al solito dilemma. Giustamente il comandante provinciale Mauro Barborini aveva sottolineato che conta la prima delle due ipotesi. Intanto diciamo che si tratta di due dispositivi che funzionano in entrambi i sensi di marcia e che avvalendosi di una doppia telecamera scattano immagini da una distanza di 14 metri, fotografando la targa posteriore ma senza riprendere l’abitacolo per motivi di privacy. In questo modo si è ritenuto di porsi al riparo di eventuali ricorsi. Ma non è quel che sta avvenendo. I primi ricorsi davanti al giudice di pace sono ormai pronti. Interessante è vedere su cosa si appelleranno stavolta gli automobilisti sanzionati. Si parte come spesso accade dall'art. 97 della Costituzione, che difende il “buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione”, ma scendiamo nei dettagli. Sono soprattutto due i bi-
nari in cui si muove chi prepara le carte bollate. Il primo riporta l’art. 142, comma 6 bis, del Codice della strada, che dispone: “Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all'impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi, conformemente alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione del presente codice…”. Ecco dunque il primo appiglio. Gli apparecchi sono presegnalati, ma non proprio ben visibili, in particolare di notte, quando, sempre secondo una disposizione del Ministero, si deve far ricorso a segnali luminosi. Questo sempre per il principio che la legge funziona come prevenzione più che come punizione. La scarsa illuminazione farebbe venir meno
il principio della prevenzione, cioè non viene data al cittadino la necessaria pubblicità. Il secondo aspetto su cui si lavora fa risalire al decreto legge 121 del 2002, poi trasformato in legge, e precisamente parte dell’art. 4, quando recita: “Sulle autostrade, sulle strade extraurbane principali, nonché sulle altre strade, individuate con apposito decreto dal prefetto… possono impiegare od installare dispositivi o mezzi tecnici di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni alle norme di comportamento… Il prefetto, sentiti gli organi locali di polizia stradale, e su conforme parere degli enti proprietari, individua le strade di cui al comma 1, tenendo conto del tasso di incidentalità, delle condizioni strutturali e plano-altimetriche, di traffico o di altre cause per le quali non
è possibile il fermo di un veicolo senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazione, alla fluidità del traffico o all’incolumità degli agenti operanti e dei soggetti controllati”. Il punto sta nel tasso di incidentalità. Solitamente si considera indicativo un arco di due anni, e ad esempio nel caso di Martignana Po (Casalmaggiore) sembra che nel tratto interessato dalla misurazione non siano avvenuti incidenti. Il principio che si vuole fissare è che lo Stato ha il dovere di tutelare i cittadini nel caso di intervento continuo (come nel caso dei dispositivi fissi), nel qual caso decide il prefetto. Se non ci sono stati incidenti stradali negli ultimi anni, a quale titolo e con quale indagine preventiva viene messo l'autovelox? Forse, si lascia intuire, gli scopi erano di-
versi dalla prevenzione. Un’interpretazione che, presa alla lettera, può toccare anche impianti più vecchi. Ad esempio quello di Sospiro, posato 4 anni fa. Vero che prima di incidenti ce n’erano stati, ma anche lì negli ultimi due anni non è accaduto, grazie proprio al dispositivo. Dunque perché autorizzare ancora il suo utilizzo? Va tenuto presente, si ribadisce, che l’obiettivo finale è la sicurezza del cittadino, e lo Stato interviene di volta in volta a seconda delle necessità. Sia a Martignana che a Castelleone l’autovelox è posto su un rettilineo, da qui l’ipotesi di accanimento. Inoltre siamo in aperta campagna, in assenza di insediamenti industriali con entrata e uscita di operai. Il duello è aperto, il campo di battaglia saranno le aule dei giudici di pace.
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DOMANI 85ª ASSEMBLEA AVIS CREMONA Domenica 28 febbraio alle ore 9 presso l’auditorium “O. Goldani” della sede dell’Avis di Cremona, in via Massarotti 65, si svolgerà l’85ª Assemblea ordinaria dei Soci dell’Avis Comunale di Cremona, il momento più alto di tutta l’attività associativa. Momento di importante confronto con tutti gli oltre 5000 soci della sezione cremonese dell’Associazione Volontari Italiani del Sangue. Nel corso dell’incontro il presidente comunicherà tutti i dati e tutte le iniziative svolte nel 2015, mentre il tesoriere, nella sua relazione, dettaglierà le voci dei bilanci sia consuntivo 2015 che preventivo 2016. L’Avis si presenta a tutti sana, viva, vitale, formata da tanti soci, sempre più disponibili a donare sangue a chi ne ha bisogno e di mettere continuamente in cantiere iniziative, progetti, che si avvalgono sì del lavoro volontario e disinteressato di tutti. Un importante momento dell’Assemblea riguarderà la presentazione del Codice Etico, un documento che contiene i principi comportamentali cui i soci persone fisiche e giuridiche, gli organi sociali ed i loro componenti, i dipendenti, i prestatori di lavoro temporaneo, i consulenti, i collaboratori e qualsiasi altro soggetto che possa agire in nome e per conto di Avis Comunale di Cremona devono attenersi e che è già stato approvato dal Consiglio Direttivo nella seduta del 16 novembre 2015. Nel corso dell’Assemblea verranno consegnate le Borse di studio intitolate a Osvaldo Goldani e Felice Majori a giovani laureati. Infine, verranno consegnate le benemerenze a tutte quelle donatrici e a tutti quei donatori che hanno raggiunto le varie tappe, che contraddistinguono la “carriera” avisina, fino a 50 donazioni. Vi sarà infine la nomina dei Delegati alla prossima Assemblea Provinciale.
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Cronaca
Sabato 27 Febbraio 2016
la comissione cultura del pirellone visita cremona
La Commissione Cultura del Consiglio regionale ha fatto visita, giovedì a Cremona, al Museo del Violino con lo Scrigno dei tesori e l’Auditorium Giovanni Arvedi, al Laboratorio di diagnostica non invasiva “Giovanni Arvedi” dell’Università di Pavia e al Laboratorio di ricerca sull’acustica musicale del Politecnico di Milano. La Commissione, guidata dal Presidente Luca Ferrazzi (Lista Maroni) con i consiglieri Laura Barzaghi (PD), Fabio Pizzul (PD), Michele Busi (Patto Civico), Andrea Fiasconaro (M5S) e i consiglieri del territorio Agostino Alloni (PD), Carlo Malvezzi (NCD) e Federico Lena (Lega Nord), è stata accolta dal Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e all’Assessore alla Città Vivibile e Rigenerazione urbana Barbara Manfredini. Visitando i laboratori e il Museo, la Commissione ha potuto conoscere da vicino una parte del sistema, unico al mondo, che mantiene vivo il saper fare liutario, riconosciuto come patrimonio immateriale Unesco. La trasferta si è conclusa in Municipio con il tavolo di lavoro con il Sindaco, nel corso del quale sono state approfondite alcune progettualità culturali e turistiche che l’Amministrazione comunale sta portando avanti in termini di offerta formativa, sistema della ricerca, pratica della musica, prospettiva internazionale, progettazione culturale e sostegno all'attività artigianale. Il Sindaco ha illustrato in particolare il corso di Laurea in Restauro degli strumenti musicali, che partirà ad ottobre presso il Dipartimento di Musicologia dell’Università di Pavia con sede a Cremona, e il biennio specialistico in ingegneria del suono, prossimo a prendere il via presso il Polo Territoriale di Cremona del Politecnico di Milano.
Influenza, siamo nella fase discendente Il primario dell’Unità operativa malattie infettive dell’Ospedale di Cremona spiega come difendersi e prevenirla
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di Federico Pani
olori articolari, febbre e congestione delle vie respiratorie: eccoli qua, i sintomi da sindrome influenzale. Ce li ricorda anche la pubblicità, soprattutto in questo periodo. Naturale: il picco si registra proprio a febbraio. Poi, va calando (l’andamento epidemiologico è segnalato ogni anno da InfuNet, il portale web dell’Istituto Superiore di Sanità). «In generale, l’epidemia comincia a novembre. Quest’anno ci sono stati pochissimi casi: la metà, rispetto allo scorso anno. In questi giorni il picco ha smesso di crescere e sta cominciando la sua fase discendente». Lo ricorda Angelo Pan, primario dell’Unità operativa malattie infettive dell’Ospedale di Cremona. Dott. Pan, che cos’è l’influenza? L’influenza è un’infezione delle vie respiratorie dovuta a due tipi di virus, il virus A e B. La maggior parte dei pazienti (80%) è vittima del virus A. Entrambi tendono ogni anno a modificarsi e dunque a colpire ciclicamente. Quest’anno, a differenza di altre volte, si sono presentati quasi identici all’anno scorso: perciò i casi sono meno della metà dell’anno scorso. L’andamento, come si sa, è epidemico e caratteristico della stagione fredda. Pochi sanno, tra l’altro, che lo sviluppo del virus avviene nell’emisfero australe e solo in un secondo momento si diffonde alle nostre latitudini. Lo sbalzo termico e l’impossibilità di un ricambio d’aria costante nei locali chiusi può essere considerato un fattore aggravante delle epidemie? Sì, sono fattori che contribuiscono a diffondere il virus. Bisogna tenere presente che la ragione principale delle epidemie, però, sta nelle modifiche che il virus subisce ogni anno: se l’agente patogeno cambia radicalmente la sua struttura, la memoria immunologica dell’organismo è minore. In altre parole, gli anticorpi non riconoscono il virus. Malessere generale, febbre e dolore alle vie respiratorie: può venire considerato questo il “triangolo” sintomatologico per riconoscere l’influenza? Sì e no. Esiste comunque uno stock di virus che produce gli stessi sintomi. È
Il virus Zika? Inutile per ora allarmarsi difficile capire con certezza se si tratta di virus influenzali o di altri virus respiratori. Se l’influenza è grave, cioé si manifesta con una febbre virulenta, è più probabile si tratti di un virus influenzale. In ogni caso, più che di influenza, si dovrebbe parlare di sintomi influenzali: solo una diagnosi attraverso un tampone dà risultati certi, in questi casi. Esistono tanti piccoli rimedi contro l’influenza, che spesso però si rivelano inefficaci. Secondo lei, qual è la cura migliore? Senz’altro quella legata ai medicinali sintomatici, cioé a quei farmaci che agiscono sui sintomi, come la tachipirina. Lavarsi spesso le mani è uno di quei consigli riguardo la prevenzione che capita di leggere sui giornali o di sentire in televisione. Lavarsi le mani è certamente una forma di profilassi e di contenimento della diffusione del virus. Queste forme di prevenzione vengono divulgate soprattutto in occasione di epidemie abbastanza gravi. Si pensi all’epidemia del virus H1N1 (un sottotipo del virus A, in Italia noto con il nome di influenza suina n.d.r.): perfino Topo Gigio era stato coinvolto in una celebre campagna pubblicitaria, per dare dei consigli ai più piccoli, ricordate?
Coprirsi la bocca quando si tossisce, starnutire preferibilmente nel gomito e naturalmente lavarsi costantemente le mani: ogni ora ci tocchiamo il naso almeno cinque volte e ancora di più sono le volte in cui ci portiamo le mani al viso: circa tre volte ogni cinque minuti. Perciò l’igiene svolge un ruolo così importante. Se il modo migliore per curare l’influenza sono i farmaci sintomatici, qual è il consiglio che si può dare per prevenirla? Vaccinarsi contro l’influenza è la forma di prevenzione più efficace che esista. Dal mio punto di vista, molte più persone dovrebbero vaccinarsi. Parlo soprattutto delle categorie più a rischio, cioè di quei soggetti in cui l’influenza si manifesta in forma più grave. In ogni caso, non esiste dieta o attività fisica che sia in grado di prevenire il virus. L’igiene e il vaccino sono le uniche forme di prevenzione. Lasciando da parte le influenze stagionali, si può sapere qualcosa di più su Zika, il virus che in queste settimane sta facendo così tanta paura? Zika è una vera scocciatura. Mi spiego: l’infezione virale, nell’80% dei casi, si risolve senza che il paziente si accorga di nulla. Certo in alcuni casi può dare luogo a febbre o gravi disturbi neurologici e tre
persone sono addirittura morte. Il problema è un altro: riguarda la correlazione sempre più accertata tra la microcefalia dei neonati e la presenza del virus nelle donne incinte. Non si è ancora certi, ma è estremamente probabile che il virus danneggi in modo permanente lo sviluppo cerebrale del neonato. E qui arriviamo al dunque: se il virus si manifesta come una semplice influenza o, come accade nella maggior parte dei casi, non si manifesta affatto, la prevenzione per il neonato è davvero complicata. Naturalmente si sconsiglia alle donne incinte di viaggiare in Centro e Sud America, dove il virus è ora piuttosto diffuso, o di usare forme di precauzione. In Italia e a Cremona c’è il rischio che il virus si diffonda? È notizia dell’ultima ora quella di un caso di Zika a Firenze. Non bisogna allarmarsi: è un episodio isolato e non ci sono segnali di un pericolo imminente, né futuro. La stagione calda, però, dovrà farci stare un po’ più in allerta: il virus, che tra l’altro è di origine africana (e non è una novità: fu scoperto in Uganda negli anni ’40), viene trasmesso soprattutto dalle zanzare. La proliferazione degli insetti potrebbe rendere le condizioni di diffusione più favorevoli.
Cronaca
Sabato 27 Febbraio 2016
I Ghizzoni, gli ultimi pescatori di professione del Po
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Sarà presentato domani nella Sala Puerari del Museo Civico il libro di Riccardo Groppali sostenuto dal Rotary popolazione cremonese, che in famiglia, nelle osterie e nei giorni di magro ha utilizzato ampiamente la risorsa alimentare che il Po forniva a chi sapeva procurarsela. Oltre al fiume anche tutta la fitta rete di fossi, i bodri, le paludi, il Morbasco e il Naviglio, le macere per la canapa, fornivano con i loro pesci le proteine necessarie alla vita dei cremonesi, e il prelievo diretto non risparmiava nidiacei, passeri e piccioni, rane, gamberetti e lumache. Era comunque indispensabile la fornitura da parte dei pescatori professionisti, come i Ghizzoni padre e figlio e gli altri che si dividevano gli spazi di pesca sul Po.
Domani, domenica 28 febbraio, alle ore 10.30 presso la Sala Puerari del Museo Civico di Cremona verrà presentato al pubblico il volume “Pesci e pesca nel medio Po - Angelo e Giuseppe Ghizzoni gli ultimi pescatori professionisti di Cremona”, di Riccardo Groppali, edito da La Libreria del Convegno di Cremona in collaborazione con I Rotary per il Po. Sarà presente un protagonista del libro, il geometra Giuseppe Ghizzoni, che con la sua memoria straordinaria ha reso possibile la stesura. Il testo vuole ricordare l’importanza fondamentale che pesca e pesci hanno avuto per la
Fiume che offriva anche la legna da ardere con i tronchi fossilizzati depositati lungo le rive, che i pescatori raccoglievano e preparavano per la vendita nei periodi meno adatti alla pesca, seguendo regole non scritte ma condivise da tutti. Un’attività estremamente faticosa la loro, che si svolgeva di notte con qualsiasi tempo e temperatura, era sempre pericolosa e tutt’altro che facile, in quanto per essere efficace doveva prevedere quali mutamenti avrebbe subito il livello del fiume, che venivano compresi dai numerosi minimi indizi che il pescatore di professione aveva imparato a
conoscere. In questo modo potevano essere produttive le reti tese allo sbocco di bracci secondari del Po, modificati e gestiti per migliorare la loro funzionalità, e nelle piccole lanche scavate dal fiume nelle spiagge sabbiose. Cultura e conoscenze minacciate di scomparire, che il libro vuole conservare dalla voce dell’ultimo dei protagonisti. Ma non solo pesci, anche episodi di una vita che sembra così lontana da risultare impossibile fosse quotidiana a Cremona solo pochi decenni fa, strettamente legata ai beni della natura e ai loro impieghi per la sopravvivenza della famiglia del pescato-
re. Per questo l’atteggiamento è di completa e profonda innocenza nei confronti degli animali utilizzati, senza crudeltà ma neppure compassione: questo sentimento non trovava spazio nella mente di chi viveva esclusivamente delle risorse che potevano essere prese - con fatica, bravura e anche fortuna - dal fiume e dai suoi dintorni. Un quadro quindi complesso e articolato, composto anche da episodi di storia minore cremonese come le mutande imposte da Farinacci ai ghiaiaioli cremonesi o le uova usate nel dopoguerra come moneta in cambio di pesce, come la classificazione
L’autore Riccardo Groppali
del pescato in base a categorie commerciali e la sua conservazione, che permette di conoscere anche l’aspetto riguardante l’antica pesca professionale davvero fondamentale - del rapporto che da sempre lega Cremona al suo fiume.
Pensioni di reversibilità, il nuovo fronte
L’allargamento del diritto alle unioni civili apre scenari inediti. Il Governo nega l’intenzione di intervenire, ma si ripetono gli allarmi
Intanto esplode un nuovo scandalo pensioni d’oro
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di Vanni Raineri
iente stepchild adoption dunque, almeno per il momento. La legge Cirinnà, per ottenere il via libera del Parlamento, ha dovuto amputare la parte più discussa, che riguarda l’adozione del figlio del coniuge per le coppie omosessuali. In compenso, finalmente anche alle unioni civili disciplinate dalla legge sarà possibile estendere i diritti di successione e la reversibilità della pensione. Diritti che sono previsti nell’istituto del matrimonio, e che dopo l’approvazione della legge varranno anche per le un unioni civili, grazie al cosiddetto maxiemendamento in cui un ruolo fondamentale ha avuto il sottosegretario cremonese Luciano Pizzetti. Per il bilancio dello Stato, si tratta pur sempre di un aggravio. Anche per questo verranno riviste con ogni probabilità le norme sulla reversibilità. Sul tema da settimane c’è una gran confusione, tra l’opposizione che denuncia la volontà di cancellare questo trattamento economico e la maggioranza che afferma che al momento non esiste alcuna proposta sull’argomento.
In realtà qualche correttivo sarebbe giustificabile. Si pensi a una coppia di persone che percepiscono un’elevata pensione: il superstite ha diritto ad unirle (ovviamente con i correttivi già previsti), e magari entrambe sono calcolate col metodo retributivo, quindi superiori rispetto alle somme effettivamente versate. Oppure si pensi al caso dell’ottantenne benestante che sposa una giovane ragazza, una situazione che si verifica sempre più spesso. E’ ad esempio il fenomeno delle badanti sposate per riconoscenza. Alcuni parlamentari hanno già proposto di congelare la pensione di reversibilità almeno sino al compimento del 60° anno. Tremonti già nel 2011 ha tagliato drasticamente le pensioni di reversibilità qualora tra i due coniugi esista una forte differenza di età (almeno 20 anni), uno dei due si sia sposato con almeno 70 anni di età e il matrimonio sia durato meno di 10 anni: in questo caso per ogni anno che manca alla soglia si perde il 10%. Questo se non sono presenti figli. Ma l’argomento, specie con i tagli in vista, non può essere affrontato senza uno sguardo alle cosiddette “pensioni d’oro”. Il Corriere della Sera ha svolto
un’interessante ricerca secondo la quale esistono circa 30mila pensionati d’oro con redditi che arrivano sino a 200mila euro l’anno e che la politica ha sempre tenuto al riparo dalle riforme degli ultimi decenni. Si tratta di parlamentari, giudici
e consiglieri regionali e del personale degli stessi enti. Il tutto per una spesa annua a carico dello Stato di oltre un miliardo e mezzo di euro. A fornire i dati, per il centro studi di Itinerari Previdenziali, è l’esperto Alberto
Parola all’esperto Paolo Zani: «E’ una bufala politica. Per ora...»
Sul tema delle pensioni di reversibilità abbiamo sentito nuovamente l’esperto di previdenza Paolo Zani, ex sindacalista, spesso ospitato in tv e che cura il blog tuttoprevidenza.it. Allora, perché se ne sta parlando tanto? «E’ una bufala politica. Il polverone nasce dall'aumento di spesa dovuto alle unioni civili, che hanno esteso il diritto alla reversibilità. Onestamente però non c’è scritto da alcuna parte che il governo intende toccare queste pensioni». E perché ho l'impressione che presto si interverrà anche
su questo tema? «Il ragionamento è complesso. Partiamo dalla natura de problema: per qualcuno la reversibilità ha natura previdenziale, per altri assume sempre più il caratte-
re di un trattamento assistenziale. Quando nacque, nel 1939, pochi sanno che spettava solo alle vedove e non ai vedovi, fatta eccezione per gli inabili al lavoro. Era dunque destinato a chi non lavorava (le donne), e aveva quindi carattere assistenziale. L’uomo ha maturato il diritto nel 1977 con la legge che fece cadere le barriere tra uomo e donna. Nel 1995 c’è stato un intervento pesantissimo: sino ad allora al congiunto in vita spettava il 60% della pensione, con la legge 335 si verificavano le condizioni reddituali, e si tagliava rispetto al 60%
in base all’importo, se era almeno tre volte superiore al trattamento minimo. Se lo superava di 5 volte si scendeva al 30% dell'importo erogato al coniuge deceduto. Dunque forti penalizzazioni, applicate ancora oggi, a meno che siano presenti figli minori o inabili, nel qual caso l’importo può salire all'80% e anche al 100%. A mettere in allarme oggi è una manovra di bassa politica: si è insinuato che anziché utilizzare il reddito, si voglia utilizzare l’indicatore Isee, nel qual caso sarebbero considerati i beni immobiliari, i soldi in banca, il reddito dei
familiari. Quindi un altro indicatore di riferimento. Ma non è scritto da nessuna parte che il nuovo indicatore debba essere usato per le pensioni di reversibilità. Personalmente sarei anche d’accordo nel farlo, ma dipende ovviamente dal livello che si considererà. Magari si arriverà a questa modifica. Poi c’è ad esempio il discorso sull’assegno di accompagnamento, che è di 500 euro e spetta a prescindere dal reddito. Anche lì ci vorrebbe un indice, non è giusto che la stessa somma sia erogata a chi ha reddito basso e chi è benestante».
Brambilla, che non manca di sottolineare quanto sia difficile reperire tali dati, in quanto i soggetti interessati non li comunicano, nonostante gli obblighi di legge. La cosa più incredibile è che oltre 16mila di questi sono personale della Regione Sicilia: percepiscono una pensione media di 40mila euro l’anno. Seguono quasi 5000 dipendenti della Camera dei Deputati con pensione media di 55mila euro, 1500 vitalizi della Camera (media di 90mila euro l’anno), 2500 dipendenti del Senato (55mila euro), 900 vitalizi del Senato (91mila euro), quasi 1900 vitalizi delle Regioni (91mila euro), oltre 1600 dipendenti della Presidenza della Repubblica (55mila euro), 200 dipendenti della Corte Costituzionale (68mila euro). Infine, solo 29 giudici della Corte Costituzionale, la cui pensione media ammonta a 200mila euro l’anno. Già, circa 17mila euro al mese. Recentemente la stessa Corte aveva bocciato la riforma che prevedeva il blocco dell'indicizzazione delle pensioni elevate. In pratica il taglio delle pensioni almeno tre volte superiori alla minima, il che ha rappresentato per lo Stato un buco di 5 miliardi di euro. Una salvezza per le pensioni alte deciso da chi è destinato ad avere una pensione annua di 200mila euro. Che ne dite, conflitto di interesse?
Dagli ortaggi dell’Arcimboldo al concorso Syngenta: l’eredità Expo in mostra al Civico Dal 1 marzo al 17 aprile le opere vincitrici del concorso fotografico internazionale Syngenta Photography Award 2015 saranno esposte a Cremona al Museo Civico Ala Ponzone. Per la mostra fotografica, che esplora il tema “Scarsità-Spreco” (Scarcity-Waste), è stata scelta una sistemazione d’eccezione: la Sala delle Colonne, che introduce al celebre quadro “reversibile” di Giuseppe Arcimboldo, Ortaggi in Ciotola, meglio noto come L’Ortolano, che ha ispirato la mascot-
te di Expo Milano 2015. Il fil rouge che unisce la cinquecentesca opera dell’Arcimboldo e le immagini selezionate per la mostra “Scarsità-Spreco” (Scarcity-Waste) - Syngenta Photography Award” risiede proprio nelle tematiche, sempre attuali, che hanno animato l’Esposizione Universale. L’edizione 2015 del Syngenta Photography Award, infatti, ha coinvolto fotografi professionisti e amatoriali di tutto il mondo per stimolare il dibattito sulle princi-
pali sfide che l’umanità si trova ad affrontare: come garantire alle prossime generazioni superfici coltivabili, cibo e acqua a sufficienza quando la quantità di risorse che utilizziamo e di rifiuti che produciamo richiederebbe già oggi un pianeta e mezzo. L’esposizione delle fotografie premiate in occasione del Syngenta Photography Award 2015 sbarca a Cremona per continuare a mantenere l’attenzione sulle sfide globali alla sostenibilità ora che i riflettori di Expo 2015 sono
spenti, dopo essere stata protagonista nel semestre dell’Esposizione Universale in uno dei suoi luoghi simbolo a Milano nonché nel nuovo distretto del business Porta Nuova-Garibaldi: Piazza Gae Aulenti. Inoltre, dall’ottobre scorso, chi vorrà ammirare L’Ortolano dell’Arcimboldo in occasione della visita presso il Museo Civico Ala Ponzone, avrà anche modo di “ascoltare” l’opera, grazie alla critica sonora di artisti moderni come Frankie Hi NRG Mc.
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Rubrica
Sabato 27 Febbraio 2016
Tullio Calcagno “Siamo un pugno di cattolici italiani repubblicani”. Così recita la prima frase del primo numero (10 gennaio 1944) del periodico “Crociata italica”. L’ho raccontato la settimana scorsa, nella prima puntata di questa serie: don Calcagno propugnava un ritorno alla purezza evangelica, mescolandola alle teorie sociali fasciste.
“Crociata italica” invocava l’avvento di una “Chiesa nazionale” guidata da un primate, “cioè un capo della Chiesa italiana”. In questo primo numero si minacciava lo scisma. Ogni numero era riempito di immagini di chiese o cimiteri italiani devastati dai bombardieri alleati. Il vescovo di Cremona, il cardinale di Milano, l’arcivescovo di Torino e il patriarca di Venezia denuncianorono la natura ereticale e sci-
smatica di “Crociata italica”. E’ modernismo, eresia, dissero, un tentativo di spaccare la chiesa proprio nel suo cuore, l’Italia, per dar vita a una chiesa nazionale guidata da un primate. Termino questo questo riassunto della prima puntata ricordando che il movimento e il periodico “Crociata italica” erano un’idea politica del vecchio anticlericale Roberto Farinacci.
Crociata Italica, movimento mazziniano Il successo del settimanale e la minaccia di uno scisma . 2ª puntata
di Paolo A. Dossena
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più le autorità ecclesiastiche attaccavano “Crociata italica”, più Farinacci era contento. Infatti, proprio questi attacchi decretarono il successo di don Calcagno. “Crociata Italica” divenne il periodico più diffuso della RSI. Era venduto dagli edicolanti addirittura a borsa nera, diffondendosi perfino tra le forze armate e fra le truppe in addestramento in Germania. “Crociata italica” era molto patriottico. “Abbiamo fatto l'Italia”, dice una famosa espressione di ispirazione patriottica italiana, “ora dobbiamo fare gli italiani”. “Gli italiani non sono ancora fatti”, tuonava “Crociata italica”. Il settimanale credeva che il fascismo fosse il punto d’arrivo di un moto storico cominciato con la rivoluzione francese e proseguito con il risorgimento. Una valanga di articoli esaltavano la memoria di Mazzini e del partito repubblicano. Per esempio l’articolo “Risorgere” (12 giugno 1944) è un inno agli “immortali principi del 1789” e perfino alla ghigliottina: “La testa cadde, la rivoluzione trionfò”. E: “Oggi in una situazione rivoluzionaria più grandiosa e forse più decisiva la Repubblica Sociale Italiana lancia al mondo la sfida della socializzazione”. “Crociata italica” esaltava il risorgimento come “sforzo titanico” (27 marzo 1944). In un altro articolo (“Amore di Patria”, 3 aprile 1944) si ricordano il “risorgimento Patrio”, i “vecchi repubblicani d’Italia” e “il grande Maestro Giuseppe Mazzini”, indicando nel fascismo l’erede di questa tradizione. In “Cattolici e Mazziniani” (5 giugno 1944), Don Calcagno disse: “io mi sento e credo di potermi chiamare mazziniano”. Gli aspetti terroristici dei cospiratori intorno a Mazzini sono ben noti (si pensi al ferocissimo omicidio del Duca di Parma, il povero Carlo III, assassinato dal sellaio mazziniano Antonio Carra con una lima). Tuttavia, “Crociata italica” polemizzava soprattutto contro la Chiesa e contro il clero, accusati di sostenere il nemico. In “Il Clero e il Risorgimento” (11 settembre 1944) il settimanale attaccava il ruolo conservatore e ostile al risorgimento e alla rivoluzione patriottica (“figlie dirette o indirette della rivoluzione francese”), di chiesa e clero “attaccato alla causa legittimista”.
Da sinistra in senso orario: Paolo Pantaleo, Roberto Farinacci, Carlo III Duca di Parma e Girolamo Savonarola
Temi specifici cari a “Crociata italica” erano la socializzazione e “L’Usura” (è il titolo di una rubrica del giornale), parola presa in prestito da Ezra Pound, che
aderì al movimento insieme a Nicola Bombacci (nel 1924, Pound si era trasferito in Italia, dove il nuovo governo di Mussolini sembrava ordinato e progres-
sista. Il poeta americano scrisse il suo “Jefferson and/or Mussolini” nel 1933). “Crociata italica” odiava visceralmente la monarchia ed era anti-gesui-
ta. Il 16 settembre 1944 parlava di “piovra gesuitica”, assimilandola alla “reazione” e al clima antinazionale della restaurazione del 1815. Il riformatore religioso e politico italiano Girolamo Savonarola (1452-1498) condannò il male della corte del mondano, corrotto e ambizioso Papa Alessandro VI (ben noto per gli scandali associati alle sue attività, per i suoi figli illegittimi, per il suo libertinismo, nepotismo e per la sua politica dell’intrigo). Accusato di eresia, Savonarola fu arrestato, torturato quasi fino alla morte e giustiziato. Savonarola divenne il nume tutelare di “Crociata Italica”. Il 28 agosto 1944, sul settimanale, don Ildefonso Troya attaccava la “ferocia pretina” rievocando lo “spirito di Savonarola”. Don Troya attribuì a Savonarola ideali nazionalistici che il monaco non ha mai avuto, ma lo stesso fece lo storico fascista di sinistra Delio Cantimori nel 1939. Infatti la storia aveva visto un’alleanza tra nazionalismo e alcuni esponenti delle chiese protestanti, che tendevano a diventare chiese nazionali. Ma se la sua riforma fu un evento tedesco, Martin Lutero non è mai stato nazionalista, e rifiutò di unirsi al nascente movimento patriottico tedesco (a questo proposito potete leggere “Martin Lutero” di Eiko Oberman, Editori Laterza. Occorre quindi insistere sul punto che il tentativo di “Crociata italica” di “arruolare” Girolamo Savonarola tra gli antesignani del nazionalismo è discutibile). Tuttavia, la portata del progetto di don Calcagno dovrebbe essere ridimensionata: lui e i suoi crociati non si definivano affatto come protestanti, anche se parlavano di “riforma”. Si trattò di un’altra trovata di Farinacci (che stampava “Crociata italica” a Cremona): più che a una volontà di attuare questa “riforma” religiosa, si deve pensare a un suo agitare questo fantasma per ridurre a più miti consigli il clero. Don Calcagno farà infatti la fine di Lutero, di Savonarola e dei valdesi: nessuno di loro se ne andò dalla Chiesa, furono buttati fuori. Il 24 maggio 1945, la Suprema sacra congregazione del Sant’Uffizio, pubblicò la scomunica del prete Tullio Calcagno. Come Farinacci, don Calcagno fu fucilato (dopo un processo farsesco) dai partigiani nell’aprile del 1945. (Fine della seconda e ultima puntata, sabato 5 marzo una nuova vicenda)
I Fatti della Settimana IN PRIMO PIANO mercoledì 25 febbraio
Sabato 27 Febbraio 2016
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Prostituzione, sporcizia e irregolarità fiscali: chiuso centro massaggi cinese in via Ghisleri
Un altro centro massaggi cinese chiuso per evasione fiscale e prostituzione, stavolta in via Ghisleri. Il nuovo locale era già stato visitato dalla Guardia di Finanza tempo fa ed erano state riscontrate mancate emissioni di ricevute fiscali. Poi, la segnalazione di un cliente di sesso maschile che ha di-
domenica 21 febbraio furto da scarpe&scarpe, denunciati 4 stranieri
Denuncia con l’accusa di furto aggravato per tre giovani, originari della Mongolia, che sabato pomeriggio hanno rubato due paia di scarpe. I quattro, due uomini e due donne, dai 36 ai 26 anni, sono stati sorpresi in flagranza di reato. Dopo essere entrati nel Centro Commerciale Cremona Due di Gadesco Pieve Delmona, nel negozio Scarpe & Scarpe, si sono impossessati di due paia di scarpe che hanno nascosto in un cilindro metallico che inertizzava le cellule del sistema antitaccheggio. La vigilanza, notandoli, ha chiamato i carabinieri, che li hanno beccati appena fuori dal negozio. In auto avevano anche altre scarpe.
lunedì 22 febbraio truffa dell’auto, cinque arresti della finanza
Associazione per delinquere, truffa, insolvenza fraudolenta ed evasione fiscale: queste le accuse nei confronti di un sodalizio criminale che operava tra Cremona, Mantova e Brescia, smantellato oggi dalla Polizia Stradale e la Polizia Giudiziaria di Mantova, insieme alla Guardia di Finanza di Castiglione delle Stiviere. Cinque gli arresti, oltre al sequestro di alcune imprese commerciali e di saldi attivi su conti correnti e libretti al portatore, nonché all’esecuzione di numerose perquisizioni domiciliari e personali, nei confronti di 15 soggetti indagati per i reati di associazione per delinquere, truffa, insolvenza fraudolenta ed evasione fiscale. Il sodalizio criminale era dedito alla truffa ai danni di clienti privati, cui venivano venduti – come se fossero di recente produzione – dei veicoli in realtà obsoleti. Le auto in questione, importate dall’estero, avevano infatti una elevatissima percorrenza chilometrica reale (180mila/220mila km), ma venivano ri-
chiarato di aver ricevuto, al prezzo di 50 euro, un “massaggio rilassante”, nonché una prestazione sessuale. Per tale motivo i militari nel pomeriggio di mercoledì hanno effettuato un accesso all’interno dei locali per controllare più approfonditamente il regolare adempimento degli obblighi fiscali. Nel corso
del controllo sono state rilevate anche scarse condizioni igienico-sanitarie. Infatti, nonostante la donna cinese abbia la residenza a pochi passi dal proprio locale, in alcune delle stanze era presente cibo sparso insieme a prodotti di bellezza, pentole usate e asciugamani sporchi. Queste situazioni verran-
no segnalate nei prossimi giorni alle autorità locali competenti, ai fini di un controllo mirato alla sicurezza dei luoghi di lavoro, all’igiene e al rilascio delle licenze commerciali. Il centro massaggi è stato sottoposto a sequestro preventivo per esercizio dell’attività di prostituzione.
giovedì 25 febbraio
Nessuno di questi cespiti è stato messo ancora a disposizione degli enti e delle realtà territoriali
Beni confiscati alla mafia, a Cremona sono venti I beni immobili confiscati alla criminalità in Lombardia sono 1266, il 7,2% del totale delle confische nazionali. Di questi 20 sono sul territorio di Cremona e provincia: 18 sono ancora in capo all’Anbsc (Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata), gli altri 2 sono stati mantenuti dallo Stato per finalità istituzionali, nessun bene è stato messo ancora a disposizione degli enti e delle realtà territoriali. Cremona è l’unica provincia in Lombardia a vantare questo primato negativo. I beni confiscati in provincia di Cremona sono così catalogati: 3 abitazioni in villa, 4 appartamenti in condominio, 3 box e i restanti 10 di altre tipologie.
vendute previa fraudolenta riduzione dei chilometri indicati (fino a 50mila/70mila km), dopo essere state anche oggetto di abbellimenti estetici e meccanici. Una delle officine in cui venivano svolte le operazioni di “taroccatura” si trova in provincia di Cremona.
martedì 23 febbraio 19enne beccato con l’eroina, arrestato e condannato
I carabinieri della Stazione di Casalbuttano ed Uniti martedì sera hanno arrestato, in flagranza di reato, un 19enne indiano, S.J., residente in provincia, in quanto sorpreso con un involucro di eroina. Erano circa le 16 quando il giovane era stato notato dalla pattuglia in servizio di prevenzione. Il giovane, alla vista dei militari, aveva cercato di liberarsi di un pacchetto, ma
In Lombardia quasi il 50% dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata è già stato destinato agli enti territoriali. Il 42% dei beni viene utilizzato per finalità di housing sociale, il 10% per finalità educative (asili e centri educativi), il 16% per assistenza era stato notato. Nell’involucro c’erano 25 grammi di eroina in sasso. Il 19enne è stato quindi arrestato e processato per direttissima. Per lui condanna a 8 mesi di reclusione (pena sospesa).
martedì 23 febbraio colpo alla popolare di sondrio, in piazza stradivari
Colpo in pieno centro martedì mattina alla Banca popolare di Sondrio, filiale di piazza Stradivari. Intorno alle ore 10.30 un uomo è entrato armato di coltello, minacciando i dipendenti della filiale. E’ riuscito a farsi consegnare un bottino ingente, intorno ai 20mila euro (mille euro, persi durante la fuga, sono stati recuperati da un cittadino), per poi fuggire, forse a bordo di un’auto su cui lo attendeva un complice.
a disabili e anziani. Solo l’8% dei beni viene riutilizzato per attività economiche, produttive e imprenditoriali. I dati sono contenuti in un rapporto presentato in Consiglio regionale e promosso da Eupolis Lombardia. «Dobbiamo lavorare e adoperarci con urgenza affinché i beni sequestrati al malaffare sul nostro territorio possano essere utilizzati e reimpiegati in maniera appropriata e resi disponibili nel più breve tempo possibile per fini sociali e imprenditoriali. Anche Regione Lombardia si farà parte attiva per sollecitare i Comuni e l’Anbsc a trovare accordi e soluzioni rapide nel riutilizzo dei beni disponibili, consapevoli che va sicuramente ampliato anche il plafond da destinare al finanziamento dei lavori di ristrutturazione dei beni confiscatia».
martedì 23 febbraio 14enne muore nel sonno, shock a pieve san giacomo
Shock a Pieve San Giacomo per la morte improvvisa della 14enne Gaia, trovata martedì mattina senza vita nel suo letto. La ragazzina, ultimo compleanno festeggiato solamente a gennaio, doveva andare a scuola come ogni mattina. La mamma, dopo essersi insospettita per la sveglia che continuava a suonare nella camera della figlia alle 6.30, ha fatto la tragica scoperta. Si parla di arresto cardiaco, ma non sono ancora chiare le cause della morte della 14enne.
mercoledì 24 febbraio peculato e truffa, indagato noto cardiologo cremasco
Truffa aggravata ai danni del servizio sanitario nazionale, che si protrae
dal 2007: questo quanto contestato dalla Guardia di Finanza di Crema, coordinata dalla Procura di Cremona, al noto cardiologo cremasco A.L.R., che avrebbe visitato oltre 2.500 pazienti in violazione del regime di esclusività contratto con l’Ospedale Maggiore di Crema. In particolare, dalle indagini della GdF è emerso che il dott. A.L.R., dipendente dell’Ospedale Maggiore di Crema, nonostante avesse un contratto di lavoro che lo vincola a svolgere la libera professione in regime di esclusività a favore dell’ente pubblico, per il quale oltre allo stipendio percepisce un’indennità aggiuntiva mensile, da anni continua parallelamente a visitare pazienti presso un ambulatorio privato ricavato in un appartamento nello stabile in cui risiede. Il medico dovrà rispondere anche del reato di peculato, derivante dall’essersi appropriato del materiale necessario per l’effettuazione degli esami specialistici acquistato dall’Ospedale Maggiore di Crema.
mercoledì 24 febbraio maxicontrolli dei carabinieri, denunce e patenti ritirate
Carabinieri in divisa e in borghese hanno attuato maxi-pattugliamenti e diversi posti di blocco sul territorio cremonese nel pomeriggio di mercoledì per prevenire e combattere i furti, la criminalità predatoria e i reati in genere. Sono state denunciate sette persone, cinque italiani e due stranieri, per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, porto abusivo armi e oggetti atti a offendere, atti contrari alla pubblica decenza, guida in stato di ebbrezza alcolica, guida senza patente e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Quattro soggetti sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori di stupefacenti. Numerose le contravvenzioni al Codice della strada e cinque le patenti ritirate.
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Territorio
Sabato 27 Febbraio 2016
Distretto “Tra cascine e pievi”, al via nuovo percorso di valorizzazione del territorio “Tra cascine e pievi”, distretto diffuso del commercio che riunisce i comuni tra Cremona e il casalasco, rilancia il proprio impegno per la valorizzazione del territorio. Costituito nel 2010 aveva ottenuto un contributo regionale di circa duecentomila euro che avevano permesso investimenti per un importo di quasi
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di Simona Raboni
onostante le piogge e il maltempo di questi giorni, è ben lontano dall'essere risolto il problema dell'emergenza idrica nel territorio e in regione. Questo è emerso durante l’ultimo aggiornamento dei dati rilevati dalla rete regionale di monitoraggio idro-nivo-meteo di Arpa Lombardia, presentati mercoledì durante il Tavolo dell'Acqua, svoltosi in Regione. “Le precipitazioni di questi primi due mesi del 2016 hanno apportato quantitativi di pioggia e neve in linea con la norma del periodo, ma non sufficienti a compensare l’anomalia negativa registrata a novembre e dicembre dello scorso anno”, ha spiegato durante il tavolo Bruno Simini, presidente Arpa Lombardia. Unica nota positiva è che secondo le previsioni pubblicate sul sito del Servizio Meteorologico dell’Agenzia, per il fine settimana sono attese precipitazioni significative, con quota neve attorno ai mille metri. Nel corso della riunione è emerso, come ha riferito l'asseasore Beccalossi, che il volume di acqua invasata nei laghi è ancora inferiore alla metà rispetto a quello della media del 2006/2015. Ora il dibattito è tutto sul piano politico e urgono misure serie, per far fronte a una situazione «che certamente è migliorata rispetto allo scorso novembre ma che non ci mette al riparo da una mancanza d’acqua che continua a minacciare le coltivazioni lombarde. Proprio per que-
mezzo milione di euro e recentemente aveva partecipato al Distretto sull’attrattività con un progetto che in una graduatoria di merito si era classificato ai primi posti in Lombardia. Ora i sindaci del distretto vogliono portare avanti il lavoro. Sospiro è il Comune capofila. Poi ci sono: Cella Dati, Stagno Lombardo, Vescovato, Bone-
merse, Pieve d’Olmi e Malagnino. Recentemente si è aggiunto anche Cicognolo. Confermato anche il ruolo di manager a Confcommercio. «Vogliamo rilanciare il Distretto facendo rete – conferma Andrea Badioni, di Confcommercio – C’è una sinergia importante tra i Comuni. Ma anche le nostre imprese sono pronte a fare la loro parte.
Obiettivo comune è, attraverso il commercio e le altre realtà della cultura e del volontariato, mantenere vivi i nostri piccoli comuni». Anche per questo la “cabina di regia” ha già programmato tre incontri con le imprese. Tutti sono in programma alle 21 presso le sedi dei Comuni. Il primo appuntamento è in programma martedì 1 marzo a Cico-
gnolo, i successivi lunedì 7 a Bonemerse e il 14 a Vescovato. «Centrale è il tema del marketing territoriale – conclude Paolo Abruzzi –. Insieme vogliamo valorizzare gli eventi ormai tradizionali ma anche proporre nuove occasioni di incontro che sappiano far conoscere i nostri paesi anche a chi arriva dal circondario».
Emergenza idrica, Regione Lombardia pronta ora a chiedere lo stato di crisi
sto non è da escludere che il presidente Maroni possa chiedere lo stato di crisi» ha evidenziato il consigliere regionale Ncd Carlo Malvezzi. «La richiesta dello stato di crisi può essere certamente una strada da percorrere, anche per garantire una deroga che porti a una riduzione del deflusso minimo vitale dei fiumi Adda e Oglio in modo da ottenere una portata d’acqua sufficiente a ridurre gli impatti negativi sulle coltivazioni». Altro passo garantito per l’immediato futuro è l’istituzione di un Tavolo permanente sulla situazione idrica. «L’assessore Terzi ha garantito che quanto richiesto dal sottoscritto in una mozione approvata dal Consi-
glio regionale sarà presto operativa. Il Tavolo permanente servirà a monitorare con cadenza periodica la situazione idrica e le eventuali soluzioni da porre via via in essere» ha concluso Malvezzi. Problemi in vista quindi per la programmazione colturale con situazione idrica incerta e non prevedibile. Osservatorio regionale allertato quindi per le prossime decisioni da assumere rispetto ad emergenze che si paleseranno. «I territori insieme a tutti i portatori di interessi sono molto preoccupati. Se il meteo non verrà in aiuto, sarà necessario predisporre misure tecniche urgenti, anche sul DMV, oltrechè
finanziarie di aiuto al reddito alle imprese e di sostegno ai Consorzi» hanno precisato il presidente della Provincia di Cremona Carlo Vezzini ed il consigliere provinciale Sisti. L'allarme arriva anche da Coldiretti Lombardia, secondo cui «le ultime piogge e nevicate in Lombardia sono un segnale positivo ma non risolvono la crisi idrica che si sta verificando durante questo inverno, uno dei più caldi e secchi che si ricordino. Rispetto alla media 20062015 il deficit idrico è ancora al 44% per i laghi e al 40% per la neve mentre dal punto di vista delle temperature in Lombardia, dopo mesi, come novembre, dicembre e gennaio, anche febbraio si è “scaldato”, soprattutto sulle temperature minime: nella prima decade 2,1 gradi in più e nella seconda decade 0,6 gradi sopra la media, mentre le massime sono rimaste complessivamente in linea. Confermano quindi in “trend rialzista” registrato a dicembre con massime superiori di 2,4 gradi rispetto alla media e a gennaio di 0,3 gradi in più». Per quanto riguarda la precipitazioni – spiega Coldiretti Lombardia - a gennaio è caduto il 50% di acqua in meno rispetto alla media del periodo, a dicembre il 91% in meno mentre lo
scorso novembre le precipitazioni si sono ridotte di oltre l'88%. «Non sappiamo ancora se le prossime settimane riusciranno a farci recuperare le scorte idriche che ancora mancano, considerato che ad esempio nel lago Maggiore l’acqua aumenta ma perché il deflusso è ridotto al minimo, mentre gli altri invasi sono ancora sotto la media del periodo – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – l’incognita vera è cosa succederà all’inizio dell’estate quando bisognerà irrigare tutte le colture in campo: dal mais al pomodoro, dagli ortaggi alla frutta». L'inverno che stiamo vivendo – continua la Coldiretti – «è anomalo anche sotto il profilo delle temperature. Il 2015, si è classificato in Italia come l’anno più bollente della storia recente con una temperatura superiore di 1,42 gradi la media di riferimento. Il risultato è che in alcune zone d'Italia sui banchi dei mercati di Campagna Amica gli agricoltori vendono già il carciofo romanesco in anticipo di quasi un mese e le prime fragole, mentre broccoli, cavolfiori, cime di rapa, insalate e radicchio tardivi sono diventati precoci con un anticipo di almeno tre settimane».
FierAgrumello, tutto pronto per la 41ª edizione Torna, sabato 2 e domenica 3 aprile, la Fiera Regionale Agricola di Primavera di Grumello Cremonese. Anche se, come sempre, l'edizione 2016, la 41esima, della storica rassegna espositiva si aprirà già dalla settimana precedente, più precisamente dal Lunedi di Pasquetta, 28 marzo, con un ricco tabellone di appuntamenti ed eventi collaterali per tutti i gusti e per tutte le età che precede ed accompagna la Fiera. Molti gli espositori presenti: dall'agricotura all'agroalimentare, passando per i complementi d'arredo per la casa e il giardino e molto altro ancora. Quest'anno l'obiettivo è di potenziare il settore del florovivaismo, destinando agli espositori di questo settore una location ad hoc Tra gli eventi collaterali, sempre molto attesa è la classica ed immancabile Serata Enogastronomica in programma per giovedì 31 marzo, quest'anno dedicata alla Spagna e alle sue eccellenze e prelibatezze gastronomiche. Il menù é preparato dallo chef Michele del ristorante Patanegra di Crema. La serata si svolgerà presso la palestra comunale del Mulinello, al costo di 25 euro.
Lettere & Opinioni
Sabato 27 Febbraio 2016
Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it
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replica
anch’io noto un degrado generalizzato e molto pericoloso Caro direttore, solo oggi ho avuto modo di sfogliare il numero di sabato 13 de “il Piccolo” e leggere il suo fondo. Io non so se la cosa le sia gradita, perché dettale da un vecchio “auto-scominicato”, ma sappia che non è il solo a sentirsi a disagio con questo mondo. Che poi un 80enne, sicuramente un po’ deluso, scoraggiato, sdegnato, ma stupidamente non arreso, dica che la politica è malamente “invecchiata”, dovrebbe risultare curioso. Vede, 10 giorni fa ho ricordato a me stesso il 10º anniversario della nascita alla Sala Stampa di Milano di una generosa e brevissima iniziativa, quella dell’Apd, Associazione del partito democratico, cui ho avuto l’onore di partecipare nella illusione di dare il mio pur minuscolo contributo al rinnovamento della politica nazionale. Un invecchiamento, specie se a rischio è il futuro del Paese, che dovrebbe richiedere un ricambio che non vedo. Come spero che lei abbia già capito, non alludo tanto a quello generazionale, quanto all’urgente necessità di nobilitare la politica con tensioni ideali, passione civile, progettualità, peculiarità che dovrebbero essere proprie della “pre-politica”, ma di cui l’attuale establishement, ad ogni livello, pare abbia perso le tracce. Ciò che da qualche lustro interessa, nella migliore delle ipotesi, è risolvere “in qualche modo” il problema del giorno, senza pensare quale segno lasci per il futuro la soluzione adottata. Un degrado generalizzato e molto pericoloso. Lei ha giustamente accennato al candidato di Milano e che dire di Bertolaso a Roma? Fino a qualche tempo fa mi irritava sentire dire che “destra e sinistra sono la stessa cosa”. Oggi, putroppo, pensando all’etica civile scomparsa, la frase l’ingoio. Una volta la politica era l’arte del possibile ed oggi, forse, l'arte dell’arrangiamento, dove l’arrangiare per noi italiani ha significati diversi e non sempre dignitosi. Una volta essa era sinonimo di ricerca di sinergie virtuose tra i diversi poteri reali del Paese, oggi è per lo più un mercato in cui in gioco, al primo posto, vengono gli interessi concreti dei clan e/o dei singoli, mentre per la soluzione dei problemi della gente si inventano le strade più facili, le “scorciatoie” che immiseriscono il concetto stesso di democrazia. Saggio chi disse, “fermate il mondo, voglio scendere!”. Benito Fiori cremona ***
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crema
Nuova caserma dei vigili del fuoco: io sto con la Bonaldi Egregio direttore, la politica non è la raccolta dei consensi per occupare poltrone, ma un servizio per offrire soluzioni a problemi concreti. Nel caso della nuova caserma dei vigili del fuoco di Crema sono dalla parte del sindaco Bonaldi, alla quale mi sono opposto per altre ragioni in molte occasioni. Ma in questo caso abbiamo un patto sottoscritto tra il Governo e il Comune di Crema per realizzare un avamposto di sicurezza quanto mai necessario nel territorio. Un patto che il Governo non sta rispettando. Per questo ho rivolto un’interrogazione direttamente ai ministri dell’Interno e dell’Economia, ovvero i soggetti inadempienti, a sostegno di una realizzazione della caserma che sia il più rapida possibile. Perché quando le battaglie dei nostri avversari politici sono condivisibili, non abbiamo alcuna esitazione a sostenerle, nell’interesse dei cittadini. Danilo Toninelli Deputato del Movimento 5 Stelle
FOCUS
Ora dobbiamo incassare il diktat degli inglesi
Signor direttore, gli inglesi, a quanto sembra, vogliono uscire dall’Unione Europea. Ma in Europa, questi signori (i famosi Lord , la Camera dei Pari) non ci sono mai entrati. Già il fatto di avere la guida a sinistra, mentre nel resto d’Europa la guida è a destra, la dice lunga. Ma questo è il meno. Qualcuno ha mai avuto occasione di visitare Gibilterra negli ultimi anni? A me è capitato (qualche anno fa ed eravamo già nell’Euro). Mi ha molto stupìto trovare una dogana con tanto di guardie doganali che ti fanno aprire gli zaini. Naturalmente si preferisce entrare a piedi, attraversando una piccola pista d’atterraggio dell’aeroporto civile, perché entrare in automobile è ancora più complicato. E tutto questo si consuma sul confine tra Spagna e Regno Unito, due stati dell’UE. Ma vi rendete conto? Noi facciamo sbarcare di tutto e di più sulle nostre coste (anzi, li andiamo a prendere in prossimità delle loro) e facciamo entrare di tutto e di più dall’Est (Romania,
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appello
la legge sull’omicidio stradale non può più attendere Egregio direttore, «mentre ancora si perde tempo a brigare rispetto ad una legge necessaria ed indispensabile che avrebbe dovuto esistere già da molto tempo, da Nord a Sud ancora persone innocenti continuano a venire falcidiate in mezzo alla strada e, troppo spesso, al volante ci sono soggetti pericolosi, in stato di alterazione, che meritano una risposta ben più severa di quella fin qui prevista. La legge sull’omicidio stradale non può più attendere ed ogni chiacchiera che vada nel senso opposto, è di un’irresponsabilità intollerabile. Basta cianciare sul non criminalizzare questo o quello, guidare ubriachi o drogati o in qualunque altra condizione o modo che metta gli altri in pericolo, significa assumersi il rischio di commettere un omicidio, con piena consapevolezza». Così Franco Maccari, segretario generale del Coisp, il sindacato indipendente di Polizia, dopo gli ultimi gravi episodi avvenuti in Calabria ed in Veneto, dove due donne sono state investite da autovetture. A Catanzaro, in particolare, ha perso la vita una ragazza di 17 anni che stava attraversando sulle strisce pedonali, quando è stata travolta da un’auto sopraggiunta all’improvviso. A Mestre, invece, una donna di 59 anni che andava in bicicletta, è stata falciata da un automobilista cui poi è stato riscontrato un tasso alcolemico cinque volte superiore al limite consentito. La vittima è ricoverata in Rianimazione e le sue condizioni sono stabili ma molto gravi. «Eppure - continua Maccari - sono anni che pare che questa legge debba arrivare da un momento all’altro… Ma passano i mesi, gli anni, gli annunci di politici che sanno solo riempirsi la bocca di chiacchiere ed intanto le vittime aumentano, a fronte di conseguenze letteralmente ridicole per chi distrugge vite di esseri umani e non pupazzi da gettar via. Ci sono famiglie devastate e milioni di cittadini a rischio di fronte a comportamenti che l’ordinamento dimostra di ritenere in pratica tollerabili dal momento che non li sanziona adeguatamente. E comunque, a dirla tutta - conclude il segretario generale del Coisp l’atteggiamento generale che si registra non lascia affatto ben sperare. In fondo, in Italia passiamo con allarmante facilità e leggerezza dal dire che c’è bisogno di prevedere l’omicidio stradale a depenalizzare la guida senza patente… Ma chi governa dovrebbe cominciare ad assumersi qualche responsabilità per i propri
Albania, ecc.) senza possibilità di identificazione o, forse, senza la volontà di identificarli. Ed ora dobbiamo incassare il diktat degli inglesi, che hanno creato questo casino bombardando la Libia di Gheddafi, rompendo l’equilibrio che ha originato quel mostro chiamato Isis, provocando quell’enorme esodo che stiamo vivendo e subendo. Non si lancia il sasso e, poi, si nasconde la mano come atteggiamenti mendaci e contraddittori, per ciò che dice e poi fa, o meglio non fa». coisp, sindacato indipendente di polizia ***
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TirreNo-BreNNero
Stop alla bretella in favore del completamento ferroviario Egregio direttore, evitare che venga avviata la costruzione della bretella autostradale Tirreno-Brennero e concentrare le risorse disponibili sul completamento della ferrovia: è la proposta presentata nei giorni scorsi al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti da un gruppo di sindaci, insieme a comitati ed associazioni ambientaliste. All’incontro con il capo della segreteria tecnica, Maurizio Battini ed il capo della vigilanza sulle concessionarie autostradali, Mauro Coletta, hanno partecipato sindaci, consiglieri e consulenti dei Comuni di Parma, Sissa-Trecasali e Torre de’ Picenardi, in rappresentanza anche di altri sei Comuni (Mezzani, Colorno, San Secondo Parmense, Vescovato, Sabbioneta, Martignana di Po). L’infrastruttura contestata avrebbe una lunghezza complessiva di 85 chilometri e collegherebbe l’autostrada Parma-La Spezia A15 all’autostrada del Brennero A22, ma al momento stanno per partire i lavori di realizzazione dei soli primi dieci chilometri, mentre gli altri 75 resterebbero non finanziati, così come il completamento del Ti-Bre ferroviario da La Spezia a Verona, solo in parte realizzato. Il primo lotto dell’autostrada avrebbe un forte impatto ambientale e sarebbe destinato a restare inutilizzato; per questo si chiede di dirottare i 513 milioni sulla ferrovia, in coerenza con quanto dichiarato in varie occasioni dal ministro Delrio, riguardo alla necessità di far fronte alla crisi ambientale e all’emergenza smog con interventi strutturali: la “cura del ferro”. L’incontro ha riguardato molto concretamente la proposta operativa per abbandonare definitivamente la costruzione del primo lotto e quindi del progetto autostradale complessivo, a beneficio della ferrovia. Una road-map che prevederebbe i seguenti passaggi: sospensione di qualsiasi attività riguardante il primo lotto, avvio di una trattativa con la Commissione Europea per sostituire il progetto autostradale con quello del Ti-Bre ferroviario, emanazione di un’apposita legge per autorizzare Autocisa spa a finanziare la ferrovia con i maggiori introiti dei pedaggi autorizzati e stipula di un accordo transattivo con la ditta Pizzarotti spa per convertire i lavori dell’autostrada con la-
sta facendo la Gran Bretagna. E’ ora che si prenda le proprie responsabilità, altrimenti se ne vada dall’Europa, visto che in Europa non c’è mai stata! Ma come, abbiamo dato un ultimatum alla Grecia ed ora dobbiamo accettare l’ultimatum dalla Gran Bretagna, anzi dall’Inghilterra? Due pesi e due misure! massimo pelizzoni Gussola vori da individuare all’interno del progetto ferroviario del Ti-Bre, ad esempio il raddoppio della tratta Parma-Vicofertile. In attesa delle valutazioni che il ministero si è impegnato ad effettuare sulla proposta definita “suggestiva”, si dice parzialmente soddisfatta la delegazione, formata anche da vari esponenti delle associazioni ambientaliste, fra cui Stefano Lenzi, responsabile rapporti istituzionali del Wwf Italia, Edoardo Zanchini, vice presidente nazionale di Legambiente, Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu-BirdLife Italia e due parlamentari della Commissione Trasporti della Camera: gli onorevoli Franco Bordo e Diego De Lorenzis. Per il Comune di Parma ha partecipato, in rappresentanza del sindaco Pizzarotti, la consigliera Patrizia Ageno. Sul fronte dell’iter autorizzativo del primo lotto, il ministero ha dichiarato di essere ancora in attesa dei pareri del ministero dei Beni Culturali e del ministero dell’Ambiente, al quale le associazioni ambientaliste hanno fatto presente le violazioni della norme comunitarie che comporterebbe la realizzazione del progetto. Secondo Cesare Vacchelli, del Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Casalasco e del Parmense, “la realizzazione di questo moncone di autostrada serve solo a giustificare la concessione dell’A15 ad Autocisa fino al 2031, ma non risolverà il problema del collegamento tra Tirreno e Brennero, che invece potrebbe trovare una risposta ambientalmente sostenibile, moderna, più rapida e molto meno costosa nel completamento della ferrovia”. coordinamento comitati e associazioni ambientaliste del casalasco e parmense ***
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criTica
i cittadini devono capire che il pd lavora contro gli interessi dell’italia Egregio direttore, non mi stupisce che sia stata bocciata dalla Consulta la legge con cui la Regione Lombardia tentava di porre dei paletti al proliferare di moschee e centri Islamici. Il ricorso alla Corte - contro la Legge Regionale - era stato chiesto dal Gruppo consiliare lombardo del Pd (quello di cui fa parte Agostino Alloni), al premier-segretario del Pd (Renzi), che ha impugnato - come Governo - la Legge Regionale in questione. Non mi prefiguravo esiti differenti... In ogni caso, la Giunta di Crema aveva approvato la variante al Pgt, comprensiva del Piano delle Attrezzature Religiose, tenendo conto delle prescrizioni della Legge Regionale, a dimostrazione del fatto
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che si potevano realizzare moschee in Lombardia, anche in vigenza di tali norme cosiddette “anti-moschee”. Quanto accaduto, tuttavia, aiuta i cittadini a capire che il Pd lavora contro gli interessi di Crema, della Lombardia, dell'Italia: è un partito da non votare più, a ogni livello, quando ci lasceranno ancora votare. In particolare, chi voglia un poco di bene a Crema non deve più votare il sindaco Bonaldi - determinata a riproporsi -, il partito della medesima (il Pd), il suo schieramento (il centrosinistra): il loro operato è ormai evidente, va in direzione contraria alla nostra sicurezza e qualità della vita, avendo come unico orizzonte di riferimento la perpetuazione al potere e le carriere di un ceto politico davvero, a mio giudizio, poco interessato al bene dei cremaschi. Diversamente, non avrebbe svenduto il Cremasco al Mantovano e sacrificato sull’altare di Cremona il Tribunale e la Procura della Repubblica di Crema. Colpisce l’impuntatura di Stefania Bonaldi, incapace di tenere conto della contrarietà di larga parte dei suoi concittadini, in varie forme rappresentatale, rispetto all'attivazione di un Centro Culturale Arabo a Crema: vuole proprio riuscire a realizzare ciò davanti a cui si fermò anche Claudio Ceravolo (suo più saggio collega di partito), prendendo atto - lui - della indisponibilità dei propri concittadini (allora il sito prescelto era in zona via Sabotino). Sorprende, altresì, il non considerare in alcun modo, da parte sua, il contesto internazionale attuale gravido di criticità -, nonché situazioni inquietanti determinatesi in territori molto vicini al nostro e monitorate persino dai servizi segreti, in quanto non prive di connessioni con il terrorismo di matrice islamica. Vi è poi, in tutta questa vicenda politico-amministrativa, un aspetto curioso: la variante al Pgt comprensiva del Piano delle Attrezzature Religiose - su cui, fortunatamente, incombe il mio ricorso al Tar (ho impugnato non solo la delibera di adozione ma anche, inevitabilmente, quella di approvazione definitiva) - è stata votata dalla maggioranza di centrosinistra, che sostiene la Giunta Piloni-Bonaldi, poco prima di natale. Il bando, finalizzato all'assegnazione dell’area pubblica, sarà pronto entro Pasqua, annuncia il duo Piloni-Bonaldi. Vien da chiedere se la tempistica sia casuale o se facciano apposta a scandire con ricorrenze cristiane, questa insistenza nell’imporre ai cremaschi un Centro culturale islamico. Al di là di tutto, appare sempre più evidente come l’unico modo che rimanga sul tavolo per fermarli, sia un esito positivo del mio ricorso al Tar. E io ci spero molto... antonio agazzi Capo gruppo di “Servire il cittadino” in Comune a Crema ***
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uNioNi civili
alla prova dei fatti i grillini si sono tirati indietro Egregio direttore, sulle Unioni Civili il punto è uno solo: alla prova dei fatti i grillini si sono tirati indietro. Una legge giusta, attesa da anni da migliaia di cittadini, era ad un passo per essere approvata al Senato. Il dietrofront dei grillini ha compromesso il testo originale e fatto perdere un’occasione storica al Paese. Del resto, per poter approvare la legge, l’unica strada è quella della fiducia. Una scelta coraggiosa, che però porta con sè la necessità di un compromesso. E’ chiaro che tutti noi avremmo evitato tutto ciò, portando a casa il testo originale. Bisogna però ricordare che, per essere approvata, una legge al Senato ha bisogno dei 161 voti della maggioranza. Il Pd ha 112 senatori e da solo, non basta. Se i grillini avessero votato “il canguro”, ora avremmo la legge. Così non è stato. Il Pd va avanti per dare comunque al Paese una legge giusta, una legge di civiltà. matteo piloni Segretario provinciale del Pd
previsioni meteo a cura di Dominique citrigno per SpaZiomeTeo.com e meteowebcam.it
SaBaTo 27 FeBBraio
DomeNica 28 FeBBraio
luNeDi’ 29 FeBBraio
marTeDi’ 1 marZo
mercoleDi’ 2 marZo
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Sabato 27 Febbraio 2016
GUSSOLA, INCONTRO NO TRIV
GUSSOLA - L’argomento trivelle appassiona e allarma. Gussola, che come noto dà il nome ad una specifica richiesta per verificare la presenza di idrocarburi nel sottosuolo casalasco, ospiterà venerdì 4 marzo un evento organizzato dal neonato comitato “No Triv” (il richiamo ai no tav è lampante). Presso la Sala Giovanni Paolo II, alle ore 21 di venerdì si terrà un incontro promosso dal coordinamento comitati e associazioni casalasche, mantovane e parmensi; ospiti d’eccezione come relatori: Pietro Dommarco, giornalista ed autore di “Trivelle d’Italia”, uno dei maggiori esperti dell’argomento, e don Roberto Fiorini, che parlerà del tema alla luce dell’enciclica” Laudato si’”.Saranno presenti alcuni sindaci del territorio che hanno aderito all’iniziativa. “Nonostante la consapevolezza – affermano gli organizzatori - del grave inquinamento della nostra zona e del cambiamento climatico in atto, dimenticando l’impegno preso dal nostro Paese a Parigi, di passare dalle fonti fossili alle fonti energetiche rinnovabili, il nostro governo continua a fare scelte nettamente in contrasto con quanto concordato in quella sede. Gli ambientalisti propongono come alternativa di utilizzare fonti pulite, di attuare un piano di risparmio energetico, rendendo anche più efficiente l’uso dell’energia. Per impedire una devastazione del nostro paesaggio, danni ad una produzione agricola di qualità, un inquinamento delle falde acquifere, del suolo e dell’aria, diciamo No alle trivelle, perché ancora una volta si tratta di operazioni speculative senza contropartita per i cittadini”.
OGGI ASSEMBLEA ELETTIVA AIDO Oggi alle ore 15 presso la sede di via Bixio si terrà l’Assemblea Elettiva del Gruppo Aido di Casalmaggiore, San Giovanni e Solarolo Rainerio per il rinnovo del Consiglio Direttivo e del Collegio Revisori dei Conti. L’invito a partecipare è stato esteso ai 620 associati in vista del prossimo quadriennio.
COURCHINOUX, TRE INIZIATIVE
Il gruppo Corpo e Coscienza Metodo Georges Courchinoux di Casalmaggiore organizza una serie di iniziative. Partiamo dalla Giornata di salute guidata da Courchinoux, che si terrà domenica 6 marzo presso il Centro Medicina dello Sport. E’ aperto a tutti, costo di 80 euro, iscrizione e informazioni presso Monette Taillefer (347/3249476). E anche possibile iscriversi (entro martedì 1 marzo: emanil sds_catalogo@coni.it, telefono 06/32729235) al corso teorico pratico per medici, fisioterapisti, psicologi e logopedisti a Roma, con attestato e crediti formativi, in quattro appuntamenti in aprile, giugno, settembre e novembre. Infine, da segnalare il corso teorico-pratico per pediatri ospedalieri e pediatri di base su “La prevenzione del disturbo posturale statico e dinamico”, che si terrà sabato 5 marzo a Brescia, con la fisiatra Francesca Lancini e Georges Courchinoux (80 euro, telefono 349/7588584).
AVIS TEATRO A SCANDOLARA
SCANDOLARA RAVARA – Quinto appuntamento domani alle 17 con la rassegna di teatro dialettale “Da sganasas dal rider” presso la Sala Polivalente di Scandolara. Sul palco la compagnia Avis Teatro di Casalmaggiore che proporrà “Casa di bambola? Mei costa!” di Giancarlo Loffarelli.
CASALMAGGIORE
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
Meneghetti, lezione alla Camera L’ad di Fabbrica Digitale è intervenuto davanti alla X Commissione Attività Produttive sul tema “Industria 4.0”
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di Vanni Raineri
abbrica Digitale è sempre più un’eccellenza nell’ambito della tecnologia a livello nazionale. Dopo le recenti esperienze a Expo e a Mantova Capitale della Cultura, si è aggiunta ieri mattina l’audizione dell’ad dell’azienda di Casalmaggiore Francesco Meneghetti alla Camera dei Deputati. L’intervento di Meneghetti è avvenuto nell’ambito dell’indagine conoscitiva “Industria 4.0: quale modello applicare al tessuto industriale italiano. Strumenti per favorire la digitalizzazione delle filiere industriali nazionali”, davanti alla X Commissione Attività Produttive della Camera. Il dirigente casalese ha preso per primo la parola, seguito dai rappresentanti di Porsche Consulting, Italian Business Angels Network, Fonderie Digitali e Avio Aero. Alle ore 10 (in diretta sul canale tv di-
gitale e sulla web tv) Meneghetti ha iniziato il suo intervento, aiutato da alcune slides, trasmettendo al legislatore la propria visione relativa alla rivoluzione globale che la quarta rivoluzione industriale comporta. «Non avrò un approccio tecnico davanti a voi parlamentari - ha esordito l'ad -. Siamo di fronte a una vera rivoluzione, alle porte di una trasformazione radicale dell'economia, della società e dell'intero modo di vivere cui siamo abituati. Non dobbiamo entrare in questa rivoluzione, ci siamo già entrati. L'industria 4.0 è forse la causa, ma non l'effetto, quindi vorrei spiegarvi effetti e conseguenze di questa rivoluzione». La prima rivoluzione industriale fu legata all'introduzione della macchina a vapore, la seconda dell'elettricità nei processi produttivi, la terza delle tecnologie e della comunicazione (rivoluzione industriale del digitale). Quale definizione per la quarta rivoluzione industriale?
L’intervento di Francesco Meneghetti ieri mattina alla Camera dei Deputati
«Quella del digitale sostitutivo. Le tecnologie cui ci affidiamo ogni giorno sono sostitutive delle professioni umane. Interi ambiti di attività saranno coperti da attività svolte da robot. La cosa che nessuno si aspetta è che saranno colpiti di più i colletti bianchi. Questa non è una
crisi congiunturale, ma strutturale, gran parte dei posti di lavoro persi non saranno più recuperati in quanto già sostituiti dalle tecnologie. Le vittime dell'industria 4.0 ci sono già state». I robot sono già attivi nella medicina, nei trasporti e in tanti altri settori.
Partecipato incontro sulla fiscalità in edilizia
Circa 150 tra imprenditori e professionisti al seminario organizzato da Ance Lombardia e Fiaip Cremona
Ha riscosso una grande partecipazione il seminario formativo gratuito organizzato da Ance Cremona, Ance Lombardia e Fiaip Collegio di Cremona sul tema “Fiscalità in edilizia – le novità 2016”, che si è svolto giovedì presso la Sala Congressi di Santa Chiara a Casalmaggiore. L’evento ha visto una vasta platea, circa 150 partecipanti, composta da imprenditori edili e professionisti del settore (agenti Fiaip, architetti, geometri, ingegneri, e commercialisti) ed è il primo appuntamento organizzato da Ance Cremona nell’ambito del 2016, anno importante per i costruttori edili della provincia che festeggiano il traguardo dei 70 anni di vita associativa. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra Associazione Costruttori Ance Cremona e Fiaip Collegio di Cremona per ampliare le assistenze sul territorio alle imprese edili ed ai professionisti del settore immobiliare, ha voluto fornire un quadro aggiornato sulle numerose misure fiscali di particolare significato per il rilancio dell’attività d’impresa contenute nella Legge di Stabilità 2016 (entrata in vigore dal 1 gennaio 2016). L’incontro, introdotto dai saluti del Direttore di Ance Cremona Laura Secchi, ha visto quali relatori: Aster Rotondi, Funzionario di Ance Lombardia, che ha inquadrato le misure e le novità contenute nella Legge;
Il tavolo dei relatori
Matteo Rossi, Commercialista di Casalmaggiore che, in particolar modo, ha evidenziato il meccanismo del reverse charge nelle prestazioni in edilizia, focalizzandosi poi sulla proroga delle detrazioni per spese di ristrutturazione degli immobili e la riqualificazione energetica degli edifici; Augusto Henzel, Presidente del Notariato Collegi di Cremona e Crema, il quale ha fornito ampie delucidazioni in merito al leasing abitativo e
alle agevolazioni fiscali sull’acquisto della prima casa. L’iniziativa grazie alla collaborazione degli Ordini Professionali della Provincia di Cremona è stata accreditata ai fini della formazione continua degli iscritti all’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Cremona, l’Ordine egli Ingegneri, il Collegio dei Geometri e l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Una joint venture dell’acciaio per la Cogeme, salvi i 21 posti Accelerare lo sviluppo delle medie imprese attraverso l’assistenza nei loro progetti industriali di crescita e il reperimento di supporti finanziari a titolo di debito (con le banche del territorio) e a titolo di capitale (con gli investitori non bancari), ma anche fornire assistenza agli imprenditori e agli istituti bancari nel rilancio di aziende in difficoltà. Il tutto, svolgendo un innovativo ruolo di raccordo tra il mondo della finanza e quello della media impresa manifatturiera. E’ questa la mission di “Meccano”, il cui piano di espansione ha già visto l’apertura delle sedi di Modena, Pesaro, Verona e Udine, che accanto
alla sede centrale di Milano andranno a presidiare i distretti industriali e le banche locali più prossime ai territori. Particolarmente rappresentativa delle varie “componenti” e competenze dell’attività di Meccano è stata l’assistenza per la recente nascita di Cogeme Steel, joint venture paritetica fra le bresciane Acciaierie di Calvisano (140 milioni di fatturato, che sale a un miliardo se si fa riferimento al gruppo Feralpi, di cui le Acciaierie fanno parte) e il gruppo Ind.IA di Vicenza (60 milioni di fatturato). In questo caso, il supporto della Banca di Piacenza e della BCC di Rivarolo, coordinate da Meccano,
ha permesso alla joint venture di perfezionare l’acquisizione del ramo d’azienda della Cogeme di Casalmaggiore. L’operazione, oltre a rappresentare un perfetto esempio di integrazione verticale di filiera, ha consentito di salvaguardare un’attività produttiva presente da decenni sul territorio cremonese e dei suoi 21 dipendenti occupati. Nello specifico, il piano industriale ha previsto una integrazione verticale per accorciare la filiera dell’acciaio: si sono uniti il fornitore di billette (barre) di acciaio (le Acciaierie di Calvisano), il trasformatore delle billette tramite il
processo di laminazione (Cogeme) e l’utilizzatore finale che produce semilavorati in ferro per recinzioni e complementi d’arredo (Ind.IA). La Cogeme Spa, in concordato presso il tribunale di Cremona, è stata quindi rilevata dalla Ind.IA grazie anche all’intervento finanziario delle banche del territorio cui Meccano si rivolge.
Casalmaggiore
Sabato 27 Febbraio 2016
Final Four, grande evento Presentata dalla Pomì Casalmaggiore la principale manifestazione al mondo di volley femminile per club
L
di Vanni Raineri
a Pomì ha trovato casa a Cremona, la Final Four di Champions League si giocherà a Montichiari, ma la società ha ben chiaro quali siano le sue radici, ed è per questo che ha organizzato la presentazione ufficiale del grande evento internazionale in uno dei gioielli architettonici del Casalasco, Villa Medici del Vascello di San Giovanni in Croce. Alla presenza di diverse decine tra giornalisti e dirigenti sportivi, oltre che del sindaco locale Pierguido Asinari, i massimi dirigenti della VBC Casalmaggiore hanno illustrato, sostenuti da slides, i dettagli dell’evento e annunciato le modalità di vendita dei biglietti. Il presidente Massimo Boselli Botturi, dopo aver ringraziato il sindaco per l’ospitalità e la prestigiosa cornice, ha detto che questa era la prima di una serie di conferenze stampa sull’evento, ed ha svelato il logo ufficiale predisposto da Arte Studio. Il logo riporta un pentagramma disegnato a mo’ di fiume (richiamando i violini di Cremona e il fiume Po) e la scritta “four” sovrimpressa al 2016, un evidente omaggio a Expo. Dopo aver annunciato per martedì 1 marzo l’inizio della vendita dei biglietti, Boselli ha aggiunto: «La Cev, federazione europea di volley, ci impone parametri stretti e percorsi obbligati. Il primo di questi step vedrà il 2 e 3 marzo la presenza di delegati Cev a Montichiari per un sopralluogo alla struttura e verifica del nostro grado di preparazione. Questo evento vede protagonista la società VBC Casalmaggiore che mai ha organizzato una manifestazione di tale portata, ma che sono certo è in grado di farlo al meglio, nonostante le ore di lavoro e l’elevata professionalità richiesta. Siamo stati chiamati a nominare un comitato organizzatore dell’evento, ed è un orgoglio aver trovato tutte le figure necessarie all’interno della nostra dirigenza, tutte professionalità già presenti». Lo stesso Boselli presiederà il comitato, poi la parola è passata al direttore organizzativo Luciano Toscani, che ha tenuto i rapporti con la Cev e che nel comitato ha il ruolo di competition director, una sorta di supervisore, a capo dei vari settori. «Abbiamo convinto la Cev – ha esordito Toscani – grazie agli ottimi rapporti sull’organizzazione delle gare casalinghe di Champions. Un’esperienza che la Cev ha giudicato molto positivamente, da qui la scelta per ospitare la Final Four. Hanno giocato un ruolo determinante anche la folta presenza di pubblico al PalaRadi e la copertura televisiva garantita da Cremona1». Quindi Toscani ha iniziato a snocciolare i nomi dei responsabili. Oltre a Boselli che avrà compiti di coordinamento e collegamento coi brand nazionali, Toscani (che per il rulo ha partecipato a seminari internazionali per acquisire diverse competenze) terrà i rapporti con la Cev, si occuperà di regolamenti per un ruolo più operativo. Il direttore generale Giovanni Ghini sarà il coordinatore della logistica per l’allestimento degli spazi al Palageorge di Montichiari, quindi si occuperà di trasporti e coordinamento dello staff. Responsabile finanziario, quindi terrà la contabilità e gli obblighi di legge, sarà Raffaella Storti, mentre il responsabile
Sopra la conferenza stampa, a destra il logo ufficiale e sotto l’interno del Palageorge
marketing è Claudio De Felice, che da inizio stagione occupa lo stesso ruolo nel club. Un impegno rilevante, se solo si pensa che la Final Four verrà trasmessa da 86 tv nel mondo, e per le aziende si tratta di un mercato molto appetibile. Francesca Borroni è la segretaria generale, si occuperà di viaggi e sarà capo protocollo (per le cerimonie di apertura e di premiazione ad esempio). Stefano Ghelfi è il responsabile arbitri, per accogliere i delegati Cev e gli arbitri. Responsabile medico Graziano Sassarini: in capo a lui tutto il protocollo medico, che prevede visite per arbitri e atlete in collaborazione col delegato medico Cev, oltre alle procedure antidoping nel laboratorio accreditato. E poi Alessandro Truzzi si occuperà dell’allestimento delle attrezzature sportive, dal taraflex al sistema elettrico, dalla fornitura internet ai due schermi giganti che verranno posizionati nel palazzetto. Press officer, quindi si occuperà di giornalisti presenti e social media (un sito verrà dedicato alla promozione dell’evento), è Riccardo Negri, che collaborerà con l’ufficio stampa della Cev. Si stimano dalle 100 alle 150 richieste di accredito. Doriana Attolini è responsabile della biglietteria, Daniela Valentini, grazie all’esperienza internazionale acquisita in azienda, si occuperà del cerimoniale e dei trasferimenti dagli hotel al palasport. Ad Andrea Pini spetterà il coordinamento informatico: saranno presenti 11 telecamere per il challenge replay a disposizione degli allenatori per rivedere immediatamente le azioni contestate. Andrea Formica terrà i rapporti con la Fipav cremonese e gestirà i trasferimenti di arbitri, giornalisti e delegati Cev. Infine security coordinator sarà l’ispettore Matteo Mennella, che curerà gli spostamenti dei supporters. Aggiungiamo un esterno d’obbligo, Samuele Zambon, ex team manager Pomì ed oggi direttore del Palageorge di Montichiari. Tutti costoro creeranno ciascuno uno staff che comprenderà altri dirigenti del club casalese. Un impegno che dà l’idea della complessità dell’impresa, mentre, come ha affermato il presidente, si cercherà di mantenere la squadra fuori dal clima preparatorio per non condizionarne il rendimento. Capitolo biglietti. Si venderà l’abbonamento alle 4 partite, due di semifinale sabato 9 e due di finale domenica 10 aprile. Il Palageorge ha una capienza di 4500 posti, ma per la Final Four è ridotta a 4000, tutti a sedere. Sorto nel 1993, è intitolato a Jimmy George, il più grande
pallavolista indiano che morì in un incidente stradale nell’87 a Pomponesco, un altro legame con l’Oglio Po. Ai giornalisti verranno riservati 120 posti. Delle 86 tv presenti, una arriva dalla Cina, il che rende l’idea del potenziale pubblico. Il Palageorge sarà diviso in tre aree: due curve per 1680 posti, due tribune per 1640 posti, e due parterre con 632 posti riservati a team e sponsor, che avranno anche alcuni box. Il 10% dei posti verrà assegnato a ciascuno dei tre club che si qualificheranno alla finale. Si tratta di un diritto di opzione di 400 biglietti ciascuno gestiti in proprio, che se invenduti entro il 4 aprile torneranno alla VBC. Una curva (800 posti) verrà dedicata interamente ad ospitare il popolo rosa più caldo, mentre i giornalisti dovranno accreditarsi direttamente presso la Cev. I prezzi. L’abbonamento a 4 gare in curva costerà 60 euro (ridotto 50), in tribuna 80 euro (ridotto 70), nel parterre 120 euro (ridotto 100), ma quest’ultimo non verrà venduto nella prima fase. Pagano il biglietto ridotto i nati dal 1° gennaio 2002. La vendita inizierà martedì 1 marzo, quando, come anche mercoledì 2, sarà riservata in prelazione agli abbonati Pomì. Ognuno potrà acquistare al massimo 2 tagliandi. Non sono nominali, quindi potranno entrare persone diverse nelle diverse gare, ma la perdita del tagliando
comporta la perdita del diritto. Da giovedì 3 marzo la prevendita verrà estesa a tutti. Dove comprare. L’acquisto on line è sul sito midaticket.it, raggiungibile col link dal sito della società volleyballcasalmaggiore.it. Ogni persona fisica può acquistare al massimo 4 biglietti. I tagliandi si potranno acquistare anche presso alcuni bar e tabaccherie: Scaglia e Al Ranch di Cremona, Stringa di Montichiari, bar del Centro Padano di Casalmaggiore, tabaccheria Ferrari Vescovato e bar Centrale di San Giovanni in Croce. Come precisato da Ghini, verrà anche realizzato un villaggio introduttivo al Palageorge, grazie alla presenza dell’ampio parcheggio tutto recintato. Una tensostruttura già presente consentirà la vendita di birra, panini e quant’altro, poi un’area hospitality di 150 mq che si aggiungerà a quella già presente al Palageorge per invitati Cev. Infine una decina di box in legno che serviranno agli sponsor per la promozione dei loro prodotti. Anticipato da un bel portale di ingresso, sarà lo spazio per gustare cibo e bere, conoscendo tifosi di altre nazioni, tra una partita e l’altra. Per quanto riguarda i pacchetti turistici offerti ai tifosi stranieri, la concomitanza col Vinitaly assorbirà la ricettività in zona (per questo tre alberghi sono già stati prenotati per le atlete, dirigenti Cev e chi opererà sul posto), quindi sarà più facile dirigere verso Cremona le comitive, anche in base ad accordi già presi con operatori locali, grazie all’agenzia Centro Sistema. Sulle iniziative collaterali si è aperta la pianificazione con gli enti di Cremona e Casalmaggiore. La presidente della Pro Loco casalese Cinzia Soldi è intervenuta dicendo di aver già iniziato incontri con commercianti, ristoranti e con le scuole per sfruttare al meglio questa occasione irripetibile. Il presidente Boselli ha detto di aver coinvolto la scuola grafica di Santa Chiara per la realizzazione del biglietto, ed ha chiuso con un auspicio: «Vorremmo che nell’occasione Cremona e Casalmaggiore si colorassero di rosa». (altro servizio a pagina 25)
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AVVERSARIE
Ai quarti Piacenza, due russe, Zurigo e due turche
In settimana si sono disputate le gare di ritorno degli ottavi di finale di Campions League, ed è ora possibile avere un quadro più chiaro delle possibili avversarie della Pomì nella Final Four di Champions League. Vi approderanno le tre vincitrici dei quarti di finale: andata tra l’8 e il 10 marzo, ritorno dal 22 al 24 marzo. Le sei squadre ancora in lizza sono due turche, due russe, un’italiana e una svizzera. Il primo incontro opporrà la VakifBank di Istambul alla Volero Zurigo, recentemente avversaria della Pomì in amichevole in Baslenga. Le turche, dopo aver espugnato il campo dell’Eczacibasi nel derby di Istambul per 3-2, hanno vinto 3-0 il ritorno, mentre le svizzere, sconfitte a Baku al tie break, hano vinto 3-1 il ritorno qualificandosi di misura. Il secondo in contro sarà tra la Fenerbahce Grundig Instambul e la Dinamo Mosca. Le turche hanno replicato il 3-0 dell’andata contro le forti polacche del Chemik Police, il che dà l’idea di cosa attenda le casalasche (fuori entrambe le contendenti del girone di qualificazione). Le russe invece hanno fatto seguire al 3-1 dell’andata in Germania un secco 3-0 ai danni del Dresda. L’ultimo quarto vedrà di fronte la Dinamo Kazan e la Nordmeccanica Pacenza. Le ruzze di Kazan hanno fatto segnare un doppio 3-1 a scapito dell’Uralochka Ntmk Ekaterinburg, mentre le piacentine, sconfitte all’andata per 3-2 dal Pge Atom Trefi Sopot, hanno prevalso per 3-1 nel ritorno contro le polacche.
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Sabato 27 Febbraio 2016
Speciale Terza Età
La cura del paziente al San Camillo
Il professor Vescovi parla dell’Ambulatorio della Cronicità, nato per aiutare le persone ad affrontare alcuni tipi di patologie
L’
Ambulatorio della Cronicità nasce presso la Casa di Cura San Camillo con la volontà di rispondere alle necessità di assistenza delle persone affette da patologie croniche. Queste persone, per lo più anziane, richiedono un approccio di cura programmato e proattivo. Il professor Pier Paolo Vescovi (nella foto), Responsabile dell’Unità Operativa di Medicina Generale e responsabile dell’Ambulatorio della Cronicità, ci spiega come «all’aumentare dell’età è correlato l’aumento di patologie croniche, spesso multiple, che richiedono una valutazione olistica: un paziente cronico multipatologico è auspicabile abbia una risposta unica e dalla stessa struttura». «Per il paziente cronico è importante avere un quadro clinico nella sua unitàtotalità perché questo permette di ridurre ospedalizzazioni inopportune e di avere un piano terapeutico condiviso tra gli specialisti delle differenti patologie croniche. L’Ambulatorio della Cronicità è prima di tutto un’equipe di professionisti dedicati al paziente: la persona con multipatologia cronica viene presa in carico per attuare tutti gli interventi tesi a ritardare l’evoluzione della patologia, evitando giornate di degenza ospedaliera e migliorando la qualità di vita mediante l’impiego di protocolli diagnostici e terapeutici condivisi tra il medico di Medicina Generale e l’equipe di Specialisti Ospedalieri.
diabete, vasculopatia e propone il percorso al team della cronicità.
dimenti diagnostici mantenendo uno stretto contatto con il medico di famiglia (MMG). La programmazione degli approfondimenti diagnostici è essenziale perché è dimostrato che il peggioramento del quadro clinico è sempre connesso a fattori precipitanti potenzialmente prevedibili e prevenibili».
Da ultimo il Prof. Vescovi ci ricorda come «una particolare attenzione e cura è riservata al paziente cronico “fragile”, quel paziente affetto da patologie quali Alzheimer o demenza, perché questo è un paziente che ha un decorso della malattia diverso se lasciato solo o se invece inserito in un contesto familiare o di centri diurni di supporto».
Il professor Vescovi sottolinea inoltre come «l’attività svolta presso l’Ambulatorio della Cronicità non consiste nel solo “curare” la persona malata ma si estende al prendersi cura in un continuum di attività che coinvolge i Medici di Medicina Generale e gli Specialisti Ospedalieri. L’accesso all’Ambulatorio può avvenire attraverso il medico di Medicina Generale, il quale individua tra i propri assistiti coloro che necessitano di un percorso dedicato e propone la presa in carico del paziente, o può avvenire a
seguito della dimissione ospedaliera, o ancora attraverso il medico Specialista o il medico Cardiologo che individua,
tra i pazienti che accedono al suo ambulatorio, i pazienti stabilizzati con patologie concomitanti quali ad esempio
La prenotazione di visite specialistiche può avvenire direttamente presso l’Ambulatorio della Cronicità della Casa di Cura San Camillo di Cremona, stanza 178 primo piano, dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 10:30 o telefonicamente al numero 0372567178, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 10:30. L’indirizzo mail per eventuali Prenotazioni ed informazioni è: cronicita@casadicurasancamillo.it
MANTENERE SANO IL CERVELLO CON UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE L’età che avanza e lo stress quotidiano incidono negativamente sul nostro cervello. Vi sono delle ripercussioni sulla memoria, sia a lungo che a breve termine. Infatti ad una persona particolarmente stressata può capitare di non ricordare delle cose, di dimenticare una data o un appuntamento; inoltre un cervello non al massimo della forma crea degli stati d’animo negativi. Un aiuto per risolvere questi problemi viene dal cibo, infatti una corretta alimentazione fa bene al cervello. Ecco alcuni cibi consigliati.
Spesso nei pazienti cronici multipatologici accade che le valutazioni vengano fatte in maniera settoriale, per organo o per patologia, ma l’essere vivente va sempre considerato nella sua unità-totalità. Nell’ambulatorio confluiscono pazienti cronici multipatologici affetti da: diabete e malattie metaboliche, malattie neurologiche quali Parkinson, vascolopatia cerebrale con o senza ictus, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), patologie reumatiche croniche, ipertensione arteriosa, insufficienza renale cronica, artropatie croniche e metaboliche ossee, patologia neoplastica cronicizzata o pazienti con scompenso cardiaco.
Il primo alimento è il pesce azzurro che, grazie all’apporto di omega 3, è molto utile per mantenere il cervello sempre giovane e reattivo. In particolare bisogna ricordare lo sgombro e le sardine, utilissime anche a mantenere basso il livello di colesterolo. E’ consigliabile mangiare questi cibi una o due volte alla settimana. La stessa regola vale anche per l’uovo, che può essere alternato al pesce una volta alla settimana oppure ogni dieci/dodici giorni. Se siete soliti accompagnare i vostri piatti con delle insalate, non dimenticate il radicchio rosso. Anche i broccoletti di Bruxelles e i broccoli in genere sono degli ottimi alimenti per proteggere, alimentare e rendere sempre perfettamente efficiente il cervello. I cavoli contengono vitamina K, che aiuta la capacità di apprendimento e la memoria. Inoltre, per quanto riguarda la frutta, potete optare per per le prugne secche oppure potete semplicemente gustare delle ottime mele fresche, frutti di bosco, mirtilli, meloni e kiwi. Arrivando ai dolci, va bene mangiare del buon cioccolato fondente che, in dosi non eccessive, è un toccasana per il cervello.
L’equipe dell’ambulatorio prende in carico il paziente, monitora il suo stato di salute, programma quindi approfon-
ELENCO REPARTI:
Dipartimento chirurgico ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA OCULISTICA CHIRURGIA GENERALE UROLOGIA
ELENCO AMBULATORI:
Dipartimento medico
MEDICINA GENERALE REUMATOLOGIA EMATOLOGIA RIBILITAZIONE SPECIALISTICA RIABILITAZIONE DI MANTENIMENTO RIABILITAZIONE GENERALE GERIATRICA CURE PALLIATIVE
CARDIOLOGIA CHIRURGIA GENERALE CURE PALLIATIVE DERMATOLOGIA EMATOLOGIA ENDOCRINOLOGIA FISIATRIA MEDICINA INTERNA
NEFROLOGIA NEUROLOGIA OCULISTICA ORTOPEDIA PSICOLOGIA E NEUROPSICOLOGIA REUMATOLOGIA UROLOGIA
SERVIZI
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Speciale Terza Età Invecchiare il più tardi possibile, o quantomeno avere un aspetto più giovane, è il sogno di molti. Di certo l’elisir di lunga vita non esiste, ma secondo alcuni esperti rallentare in qualche modo il tempo è possibile scegliendo uno stile di vita sano. La causa principale dell’invecchiamento sono i radicali liberi. Per difendersi dalla loro azione dobbiamo praticare sport, stare più tempo all’aria aperta e, soprattutto, seguire una dieta ricca di antiossidanti naturali. Vediamo alcuni cibi ricchi di queste sostanze. Tra i cibi più ricchi di antiossidanti troviamo l’olio extravergine di oliva che è ricco di vitamina E e di acidi grassi insaturi ed è in grado di proteggere il sistema cardiovascolare. La cipolla rossa contiene molte vitamine, ma anche iodio, zinco e potassio. Ha
Sabato 27 Febbraio 2016
CIBI CONTRO L’INVECCHIAMENTO: IL BENESSERE PASSA DALLA TAVOLA
molte proprietà benefiche, fa bene al cuore, ma soprattutto ai reni perché favorisce l’eliminazione delle tossine. Inoltre, la cipolla aiuta a combattere l’insonnia. Questo ortaggio però va consumato crudo. L’aglio, mangiato cotto o crudo, contribuisce a prevenire il cancro così come le malattie del cuore e impedisce la degenerazione cellulare. I cavoli, le rape e i broccoli contengono vitamina C e proteggono dai tumori e dal rischio di cataratte agli occhi. Non dimentichiamo i pomodori che contengono anch’essi vitamina C e racchiudono un potentissimo antiossidante come il licopene. Questa sostanza è molto importante perché protegge il nostro corpo da ictus, contrasta il cole-
sterolo e la pressione alta. Un altro cibo importante per combattere l’invecchiamento è la carota che contiene vitamina C e beta-carotene ed è molto ricca di antiossidanti. Poi un alimento fondamentale per contrastare l’invecchiamento è il carciofo perché purifica il fegato e i reni, contiene ferro e contribuisce ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue. E’ un ottimo antiossidante oltre ad avere un’azione digestiva e diuretica. Sicuramente mangiare frutta e verdura fresca aiuta a restare in salute e ad allungare l’aspettativa di vita. Ottimi per combattere l’invecchiamento sono anche i frutti rossi e blu. Il melograno ad esempio protegge il cuore e le arterie, in più ha proprietà
antinfiammatorie e protegge il tratto gastrointestinale dai tumori. I mirtilli, così come tutti i frutti di bosco, hanno forti proprietà antiossidanti. Benissimo anche tutti i frutti rossi come fragole, ciliegie, angurie e bacche di goji. Queste ultime sono tra le fonti di cibo naturale con più nutrienti esistente sul nostro pianeta.
Combattono i radicali liberi e prevengono le patologie tumorali legate alla pelle. I frutti verdi come i kiwi proteggono dalle malattie degenerative come Parkinson e Alzheimer nonché dall’invecchiamento cellulare. Il pesce, come il salmone e il tonno, è ottimo per combattere l’invecchiamento grazie agli
Omega-3 che proteggono le cellule cerebrali migliorando la concentrazione. Anche il cioccolato, soprattutto quello fondente, ha potere antiossidante grazie al cacao in esso contenuto. Previene inoltre le malattie cardiache. Importante è anche il tè verde. Un uso regolare di tè verde rimineralizza le ossa, la pelle e i capelli e rafforza il sistema immunitario. Bene anche l’uso della pasta integrale che contiene carboidrati complessi e ricchi di fibre e contiene più ferro rispetto alla pasta normale. Infine, non dimentichiamo una risorsa naturale indispensabile come l’acqua. E’ necessario bere due litri di acqua al giorno per mantenersi in salute. Infatti essa libera il nostro organismo dalle tossine e dai rifiuti "sgraditi".
Stefano Macalli, titolare del negozio in Corso Vittorio Emanuele, parla delle novità del settore e di alcuni progetti che sta seguendo
L’
Ortopedia è un settore in continua evoluzione e si pone come obiettivo quello di risolvere una serie di problematiche che affliggono un gran numero di persone. Per approfondire l’argomento abbiamo sentito Stefano Macalli, titolare dell’Ortopedia Macalli in Corso Vittorio Emanuele 43.
La continua evoluzione dell’Ortopedia sportive. E’ un aiuto concreto e importante al quale tengo molto.
«Da più di 80 anni siamo nel settore dell’Ortopedia e in tutti questi anni la nostra sede è rimasta immutata. Tutto è iniziato con mio nonno che produceva calzature su misura, poi è stata la volta di mio papà, ortopedico, e adesso ci sono io, laureato in Ortopedia. Il settore si è evoluto nel tempo ed è cambiato sia per quel che riguarda i pazienti sia per quel che riguarda la tecnologia e i materiali. Si rivolgono a noi non solo anziani ma tante altre tipologie di persone come, ad esempio, sportivi o bambini. E’ proprio su questi ultimi che abbiamo posto soprattutto la nostra attenzione, con un progetto pensato in unione con l’Università di Pavia che utilizza fondi europei da destinare all’acquisto di banchi e sedute ergonomiche da inserire all’interno delle scuole. Negli ultimi 10 anni c’è stato un aumento esponen-
ziale della scoliosi dei ragazzi a causa di zaini troppo pesanti e strutture scolastiche inadeguate. E’ giusto che si segua l’esempio dei Paesi nordici e si investa per far sì che i ragazzi possano avere una corretta postura anche all’interno delle aule.
Oltre a questo progetto ne portiamo avanti altri con il Comune e con diverse realtà del territorio. Uno di questi è legato ai materiali salvavita come, ad esempio, il defibrillatore semiautomatico che per legge da luglio dovrà essere presente all’interno delle società
Nel mio settore, negli ultimi anni, si è assistito indubbiamente anche ad un cambio radicale dei materiali utilizzati. Se prima si utilizzavano plantari di cuoio ora si usano materiali artificiali di ultima generazione che permettono una durata maggiore e una termoregolazione all’interno della scarpa. Un importante passo avanti è stato fatto anche per quel che riguarda le esoprotesi. I materiali tradizionali sono stati sostituiti da aste in titanio e leghe leggere, da cuffie in fibra di carbonio e da materiali confortevoli e biocompatibili. Ciò che c’è alle spalle di questa innovazione è un grandissimo studio sui materiali. Si è cercato di abbinare un basso costo di produzione, per renderli disponibili a tutti, a una grande resa. In negozio abbiamo, naturalmente, anche tutta la gamma di calzature su misura e corsetteria, prodotti che sono immancabili e fanno parte dell’Ortope-
dia tradizionale, che non abbiamo comunque abbandonato. Una linea che si è evoluta negli ultimi anni, e che stiamo seguendo con particolare attenzione, è quella dei tutori per bambini in età pediatrica, dai 6 ai 10 anni, nella quale trovano posto tutori per polso, per caviglia e gessi modulari per la gamba.
Ciò che sto cercando di fare con il mio lavoro è trainare l’Ortopedia nella terza era. Ciò che è importante adesso è anche la mentalità con la quale ci si approccia ai pazienti; serve sinergia con altre figure come fisioterapisti, geriatri e osteopati perché ciò che bisogna offrire alla gente è un presidio, un aiuto a 360 gradi. Serve una visuale ampia e non bisogna più vedere la persona come un semplice cliente, ma come un paziente che va aiutato. La persona che si rivolge a noi sa di poter trovare risposte adeguate, nel modo giusto e in tempi congrui. Ritengo che questo sia un servizio fondamentale».
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Speciale Terza Età
Sabato 27 Febbraio 2016
Sono varie le attività che, affrontate con regolarità, permettono di contrastare l’avanzare degli anni e trarre notevoli benefici fisici e psicologici
C
on l’avanzare dell’età, si va incontro a una serie di problematiche fisiche e psichiche che vanno a toccare un po’ tutti gli organi del nostro corpo. Si tratta di un progressivo logoramento, un processo del tutto naturale e inevitabile che, tuttavia, può essere rallentato e affrontato in modo più sereno prendendosi semplicemente più cura di se stessi. L’esercizio fisico, se eseguito con costanza e in modo razionale, che tenga quindi conto dell’età e delle reali condizioni fisiche di chi lo pratica, fa sì che non solo questa degenerazione venga limitata, ma addirittura in alcuni casi regredisca. Il movimento porta a tutta una serie di benefici. Esaminiamoli brevemente, apparato per apparato, cominciando da quello respiratorio che negli anziani, a causa dell’indurimento dei vasi sanguigni, della minore funzionalità dei muscoli respiratori unita alla diminuzione della mobilità costale porta, anche dopo un piccolo sforzo, a una respirazione affannosa. Stretching, ginnastica respiratoria e attività cardiovascolare permettono al proprio sistema respiratorio di riprendere a funzionare correttamente. Ma l’organismo che più di tutti beneficia della pratica dell’attività motoria è il cuore. L’anziano allenato, infatti, ha un muscolo cardiaco in grado di contrarsi maggiormente, a riposo ha una frequenza cardiaca inferiore e, grazie alla superiore gittata sistolica, ha tessuti più irrorati e ossigenati. Passiamo al nostro sistema scheletrico: è risaputo che, con il passare del tempo, le ossa si demineralizzano, divenendo molto più fragili. Ebbene, l’esercizio fisico, svolto a carico, come ad esempio, camminare, contribuisce a mantenere una più che discreta densità ossea, evitando pericolose e spesso fatali fratture. Un altro elemento che viene incrementato notevolmente con l’attività motoria è la forza, un parametro assolutamente da non sottovalutare per motivi fisici e psichici. A una certa età, fatalmente, il numero e la grandezza dei mitocondri diminuiscono e i muscoli non sono più in grado di assolvere pienamente ai propri compiti. Anche in questo caso un regolare esercizio fisico vascolarizza il muscolo e aumenta il numero e la grandezza dei mitocondri, donando maggiore sicurezza e autonomia.
Anziani e sport, muoversi per vivere meglio
controlla memoria e apprendimento, e contribuisce persino a creare nuovi contatti tra le sinapsi.
QUANDO SI ALLENA IL CORPO SI ALLENA ANCHE IL CERVELLO - Sino a qui abbiamo visto come l’esercizio fisico possa farci guadagnare anni di vita in salute fisica. Ma, se fossimo poco presenti cerebralmente, a cosa ci servirebbe tanta longevità? Il problema se lo sono posto numerosi scienziati di tutto il mondo e le conclusioni sono state pressoché univoche. La strategia più efficace per
prevenire e rallentare il declino cognitivo è l’attività fisica. Un po’ di moto quotidiano contribuisce a irrorare maggiormente il nostro organo pensante ed evita l’inevitabile perdita di volume della massa cerebrale. Non solo, ma grazie alle nuove tecnologie di diagnostica per immagini, si è scoperto che l’esercizio fisico stimola anche la nascita di nuove cellule nell’ippocampo, la struttura del cervello che
SCEGLIERE L’ESERCIZIO FISICO PIÙ ADATTO - Durante la terza età si può praticare qualsiasi attività fisica, a patto che sia moderata e costante. E’ evidente che saranno avvantaggiati gli anziani che non hanno condotto una vita sedentaria e che non soffrono di patologie cardiovascolari o articolari. Ma anche in tal caso, sotto attento controllo medico, non vi è alcuno sport precluso. Detto ciò, vi sono alcune attività più adatte di altre. Eccole. • Fit walking - Idoneo per chi, senza porsi particolari obiettivi, desidera semplicemente mantenersi in buona salute, camminando a passo sostenuto all’aria aperta. Il segreto è farlo per almeno una mezz’ora al giorno. Gli effetti positivi sono molti: è un ottimo allenamento per l’apparato cardiorespiratorio, aumenta la densità ossea e la resistenza, favorisce il ritorno venoso e tonifica i muscoli, soprattutto degli arti inferiori. • Ginnastica in acqua - Può essere praticata proprio da tutti, anche da chi per motivi di schiena, eccessivo peso o
problemi articolari, specie agli arti inferiori, è bene esegua attività senza sovraccarico per le anche e ginocchia. Il corpo in acqua, infatti, alleggerito di parte del suo peso, si muove liberamente, senza rischiare quei microtraumi che l’attività sul suolo provoca. Essendo poi la resistenza dell’acqua sei volte superiore a quella dell’aria, il lavoro muscolare, anche attraverso esercizi molto semplici, è notevole. Si migliora inoltra la circolazione venosa perché l’idromassaggio creato dai movimenti stimola il ritorno del sangue verso il cuore. Infine, l’attività in acqua, specie se calda, favorisce il rilassamento muscolare e psicologico, alleviando dolori, rigidità e stress. • Pilates - E’ un metodo di ginnastica dolce particolarmente indicato per gli anziani, in quanto si compone di sequenze di movimenti fluidi, controllati e armonici. Ogni esercizio deve essere eseguito in modo molto preciso e sempre coordinato alla respirazione. Anche la stabilizzazione del baricentro è fondamentale e la si ottiene attraverso specifici esercizi per il cosiddetto ‘core’, ovvero tonificando addominali, lombari e dorsali.
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Speciale Terza Età Quando si arriva alla tanto attesa età della pensione, sono due le situazioni che possono verificarsi: o si inizia finalmente a godersi il tempo libero, oppure si cade in una lieve depressione, perché le abitudini cambiano e si sente la mancanza dei colleghi e del lavoro che si svolgeva prima. Sono soprattutto gli uomini, statisticamente, a vivere in modo sbagliato l’età della pensione, che invece ha tanto da offrire. Naturalmente si ha molto più tempo a disposizione; ciò che bisogna fare è saperlo investire e gestire nel migliore dei modi. Ecco, allora, cinque consigli per sfruttare al meglio il tempo libero dopo la pensione.
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IL TEMPO LIBERO DOPO LA PENSIONE: ECCO COME SFRUTTARLO AL MEGLIO Il primo consiglio è quello di viaggiare. Se si sono fatte molte rinunce durante la vita lavorativa, questo è proprio il momento per cominciare a spostarsi e scoprire quei posti che si è tanto desiderato vedere. Se il fisico lo consente, non bisogna porsi limiti. Via libera anche a viaggi intercontinentali, così come a lunghe passeggiate rilassanti in montagna. Il secondo consiglio è quello di fare sport. In questo caso non si devono intendere lunghe sedute in palestra o corse fino a sfinirsi. Mantenersi in movimento è molto importante, soprat-
tutto durante la terza età ed è possibile quindi fare lunghe passeggiate all'aria aperta o dedicarsi alla bicicletta, particolarmente consigliata per la mobilità articolare. Il terzo consiglio è quello di dedicarsi ai nipoti. Se si hanno figli e nipotini ancora in età scolare, sicuramente ci sarà bisogno di un ulteriore aiuto in casa. Ci si può offrire di accompagnare i bambini a scuola, di aiutarli con i compiti o di prepare loro qualcosa di buono per il pranzo. Con i bimbi raramente ci si annoia e c’è sempre qualcosa da fare.
Il quarto consiglio è quello di iscriversi ad un circolo. Non si deve pensare che siano solo ed esclusivamente posti per chi è già molto in là con gli anni. I circoli sono ottimi luoghi di aggregazione dove si svolgono moltissime attività come il gioco delle carte, tornei di bocce e molto altro ancora. L’ultimo consiglio è quello di iscriversi all’Università della Terza Età. Se lo studio è sempre stata una passione messa da parte, perché non iniziare ora che si ha a disposizione più tempo libero? Le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare.
Massimo Sarzi Sartori, responsabile provinciale, parla del patronato della Cisl e di alcune novità riguardanti il mondo del lavoro
L’
Inas è il patronato della Cisl da oltre 60 anni. Agli inizi della nostra storia ci chiamavano gli "avvocati dei poveri" per il nostro impegno nel garantire la tutela gratuita a chi non poteva permettersi di difendere i propri diritti a pagamento. Assistere, tutelare, offrire consulenza a tutti i cittadini, dentro e fuori dal luogo di lavoro è da sempre il nostro modo per declinare i valori di solidarietà sociale su cui si fonda il sindacato di cui facciamo parte. Abbiamo cominciato aiutando le vittime di infortuni sul lavoro e malattie professionali, prendendo le loro difese per garantire un risarcimento equo al lavoratore e ai suoi familiari. Nel tempo, ci siamo dedicati ai diritti degli invalidi civili, delle donne lavoratrici e dei disoccupati, senza mai dimenticare i connazionali residenti all’estero. Oggi la platea dei nostri utenti si è ampliata, ma lo spirito che anima la nostra attività non è cambiato: la difesa e la promozione gratuita dei diritti sociali, in particolare del diritto alla salute, all’assistenza, alla previdenza – dai quali dipende in larga misura la qualità del lavoro e della vita – rappresentano gli obiettivi primari del nostro operato. Per questo, aiutiamo il cittadino a districarsi tra norme e iter burocratici facendo da tramite con la pubblica amministrazione, attraverso il supporto professionale dei nostri operatori.
Inas, assistenza e tutela per i cittadini
Con il mercato del lavoro che cambia, cambiano anche le tutele da garantire: la previdenza complementare ai giovani, i permessi di soggiorno agli immigrati o la prevenzione degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali sono solo una parte di questi nuovi diritti. L’Inas ha l’obiettivo di difenderli, mettendo al centro la persona e i suoi bisogni passando per il lavoro, per arrivare alla pensione. Per questo motivo, ogni anno milioni di persone frequentano la nostra rete di uffici ben radicata sul territorio in Italia e all'estero. I nostri compiti si collocano tra i diritti costituzionali dei lavoratori, delineati nell’articolo 38 della Costituzione italiana. La nostra attività è regolata dalla legge di riforma degli istituti di patronato (legge n. 152 del 30 marzo 2001) ed è sottoposta a verifica del Ministero del Lavoro. Ci sono due scadenze importanti a fine mese (le domande devono pervenire entro il 1° marzo). La prima riguarda i lavoratori salvaguardati: sono diverse le tipologie di soggetto interessate, per avere accesso alla settima “salvaguardia” queste persone dovranno accedere alla pensione entro il 6 gennaio 2017.
La seconda riguarda le persone che svolgono un lavoro usurante; la scadenza non è perentoria, ma è utile per chi vuole andare in pensione a fine anno. Chi ne fa richiesta deve aver svolto per almeno 7 degli ultimi 10 anni un lavoro usurante come, ad esempio, turni notturni. I requisiti generali per i dipendenti sono 61 anni e 7 mesi di età, 35 anni di contributi e quota 97,6; per gli autonomi sono 62 anni e 7 mesi di età, 35 anni di contributi e quota 98,6. Le distinzioni aumentano poi per i lavoratori che hanno fatto da 64 a 71 o da 72 a 77 turni notturni per anno. Per maggiori informazioni e chiarimenti è sempre possibile rivolgersi agli uffici presenti sul territorio. Alcune novità sono legate ai requisiti e alle modalità di concessione dell’assegno di disoccupazione ASDI. Il decreto interministeriale che lo disciplina è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ma si attende ancora un apposito messaggio dell’INPS in merito. I lavoratori che possono beneficiare dell’ASDI devono aver fruito della prestazione NASPI, per l’intera durata, entro il 31.12.2015 e devono risultare ancora in
stato di disoccupazione al termine di questo periodo; sempre al termine di fruizione della NASPI devono avere un figlio minorenne o un’età pari o superiore a 55 anni senza aver mai maturato i requisiti per la pensione (vecchiaia o anticipata); devono essere in possesso di un’attestazione dell’ISEE inferiore a 5.000 euro e devono aver sottoscritto un apposito progetto personalizzato presso il servizio per l’impiego competente. L’ASDI è corrisposto mensilmente e la durata massima è di 6 mesi. Il suo importo è pari al 75% dell’ultima indennità NASPI percepita e, comunque, non può essere superiore all’importo dell’assegno sociale (448,52 euro). L’importo può essere incrementato in caso di presenza di figli a carico. Durante il periodo di fruizione dell’ASDI il lavoratore può instaurare un nuovo rapporto di lavoro subordinato oppure intraprendere un’attività lavorativa autonoma. La comunicazione all’INPS di tali novità dovrà essere effettuata entro un mese dall’inizio dell’attività lavorativa. Una piccola novità della Finanziaria è legata alla maternità, con i voucher babsitting utili per babysitter o asili a patto
che si rinunci al congedo parentale. La richiesta può essere fatta online ed è valida anche per le lavoratrici autonome. Novità anche sul versante paternità, il cui congedo obbligato passa da uno a due giorni dopo la nascita del figlio o dopo l’adozione di un bambino. A questi se ne possono aggiungere due facoltativi sottraendoli a quelli della mamma. Torna poi il rimborso spese, dato da INPS e INAIL, per cure termali per patologie o infortuni dovuti al lavoro. Quello che mi preme sottolineare, infine, è che nonostante i tagli e le difficoltà che hanno costretto alcuni patronati a chiudere, altri, come noi, continuano a lavorare gratuitamente per il bene dei cittadini e dei lavoratori. Questo penso sia un servizio fondamentale. A proposito dei servizi che offriamo, la Federazione Pensionati da due anni collabora con il Comune di Cremona e a SpazioComune, in piazza Stradivari, è stato aperto uno sportello per supportare ancora di più le persone. Il mercoledì mattina dalle 9 alle 12 potrete trovare una nostra operatrice che potrà aiutarvi, chiarire i vostri dubbi o risolvere i vostri problemi.
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Speciale Terza Età
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Soprattutto per le persone ricoverate nelle strutture residenziali, questo approccio aiuta a socializzare nonché ad essere attivi e propositivi
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ono sempre più numerosi gli studi e le esperienze che attestano l’utilità della musicoterapia. Solitamente è nelle strutture residenziali che i pazienti geriatrici hanno l’opportunità di iniziare un percorso preventivo/terapeutico con la musica, che diventa aiuto e sostegno psicologico. L’ingresso in istituto rappresenta un momento di forte cambiamento delle condizioni ambientali (abbandono della propria casa e del proprio paese), affettive (si lasciano parenti, amici e conoscenti) e comportamentali (mutano a volte radicalmente le abitudini quotidiane). Questo brusco cambiamento nello stile di vita può creare problemi e talvolta depressione. Per ovviare in parte a queste situazioni, in questi ultimi anni nelle strutture residenziali per anziani si stanno attivando sempre più spesso dei programmi animativi e preventivi/terapeutici. L'anziano viene, quindi, coinvolto in attività corporee, manuali, grafico-pittoriche, teatrali, verbali e musicali. Tra gli interventi musicali un posto di rilievo è ricoperto sempre più dalla musicoterapia. E’ necessario, però, che le sedute si integrino con le altre attività di animazione e con le attività sanitarie ed assistenziali, per perseguire assieme i seguenti obiettivi: • valorizzare la persona nella sua globalità; • attivare e mantenere nell'anziano l’interesse per una socialità viva e positiva; • mantenere nei pazienti l’autonomia a livello cognitivo, sensoriale e funzionale; • fornire momenti di benessere agli ospiti; • migliorare la qualità di vita nel reparto; • recuperare e/o mantenere delle capacità residue anche in soggetti affetti da deterioramento mentale. L’anziano, anche quello che non ha ricevuto un’educazione musicale, ha una competenza esperienziale in tutto quello che concerne il campo sonoromusicale: la conoscenza di canti, il ricordo di eventi sonori per lui significativi, le pratiche sociali inerenti la musica come il ballo, le serenate, i cantastorie, gli strumenti musicali. Questo bagaglio sonoro-musicale che l’anziano si porta dentro, che lo accompagna, che parla della sua storia, del suo vissuto, dei suoi sentimenti, delle sua sensibilità, delle vicende passate, della sua cultura diventa materiale su cui lavora il musicoterapeuta. Vediamo allora alcune
Musicoterapia, il potere curativo delle note
funzioni e alcuni obiettivi della musicoterapia per le persone anziane. MOVIMENTO E RILASSAMENTO - La musica è uno stimolo fisico che aiuta il rilassamento e la distensione muscolare ed il movimento degli arti; essa motiva la motricità e costituisce un supporto ed una spinta per la mobilizzazione attiva. SOCIALIZZAZIONE - La musica, come attività sociale, agisce sul piano della prevenzione, facilita la comunicazione; consente l’integrazione del gruppo, la partecipazione e lo stabilirsi di legami interpersonali, il rinforzo dell’identità del singolo, l’emergere di sentimenti positivi originati dalla sensazione di appartenenza. RICREAZIONE (aspetto ludico) - La musica può essere fonte di godimento, di gioia e di divertimento spontaneo; essa dà un piacere momentaneo che non richiede sforzo di apprendimento né implica preparazione. GRATIFICAZIONE (aspetto animativo) - L'influenza di un clima musicale incoraggia visibilmente l’attività generale, l’espressività e la creatività, aumentando la considerazione di se stessi e l’autostima.
AIUTO ALLA MEMORIA (terapia della reminescenza) - La musica fa rivivere momenti del passato, rende presenti situazioni connotate in senso emotivo, soprattutto i periodi felici della vita, e aiuta a ristrutturare la nozione del tempo; attraverso l’uso di canzoni e musiche accettate e riconosciute si stimolano i ricordi e le associazioni. APPRENDIMENTO - La musica facilita l’apprendimento secondo due modalità principali: il riapprendimento di una destrezza perduta o menomata in seguito a malattie o traumi e l’apprendimento di nuove competenze per compensare quelle perdute o menomate. CONTATTO CON LA REALTA’ - La musica aiuta gli anziani a stabilire e mantenere durante gli incontri il contatto con la realtà; la scansione settimanale degli incontri, inoltre, aiuta a percepire la sensazione del tempo. SOSTEGNO E RINFORZO PSICOLOGICO - La musica dà sollievo, calma l’ansia e consente all’anziano di allentare l’attenzione su se stesso e i suoi disturbi permettendogli di allontanare pensieri negativi e atteggiamenti di compatimento.
PROIEZIONE (liberazione di emozioni e di tensioni psichiche) - La musica può essere un mezzo proiettivo che stimola le libere associazioni e produce la liberazione delle emozioni e dei contenuti inconsci, aiutando l'espressione e la canalizzazione delle pulsioni interne disturbanti; la musica può essere uno strumento proiettivo di induzione e di suggestione, finalizzato ad un cambiamento terapeutico. L’esperienza musicale nel paziente anziano istituzionalizzato è un’occasione importante per impegnarsi in attività spesso nuove e di grande coinvolgimento sul piano emozionale, rievocativo e cognitivo. IL CANTO - Con la pratica corale, che è certamente una delle attività principali dell'intervento musicoterapeutico, si realizzano momenti di socializzazione e di informazione culturale. Cantare fa bene all’apparato respiratorio e a quello digestivo e può influire positivamente sullo stato generale di salute. La canzone popolare diventa strumento evocativo che risveglia le memorie affettive legate alle esperienze della vita passata e che fa riaffiorare le emozioni vissute in gioventù. Associare al canto la narrazione, la reminescenza e
la conseguente verbalizzazione è un modo che consente alle persone di far luce e di ricostruire la propria vita passata, ma anche presente e futura. LA DANZA - Lo stimolo ritmico-musicale a volte induce spontaneamente a partecipare alla danza; addirittura molto spesso questi comportamenti sono automatici, infatti sono gli stessi pazienti ad iniziare da soli la danza che li aiuta ad orientarsi nel tempo e nello spazio. La danza permette di migliorare l’umore e aumentare la fiducia in se stessi; inoltre semplici esercizi motori a tempo di musica riattivano la circolazione sanguigna, aumentano il tono muscolare e allentano l’irrigidimento. L’ASCOLTO - L’ascolto di musica semplice può inserirsi nella routine quotidiana della vita della residenza, rendendo diversa la giornata. L’ascolto è utilizzato non solo come mezzo di distrazione, ma come momento importante per riavviare l’anziano ad una percezione attenta e globale. Ascoltare permette di riattivare molte funzioni cerebrali perché è un’azione complessa che coinvolge non solo la componente affettiva della persona ma anche quella razionale.
Speciale Terza Età
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Occuparsi di un amico a quattro zampe è un vero e proprio toccasana che fa bene al fisico e dona gioia e vitalità
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li animali sono fondamentali per la crescita dei bambini, ma la loro presenza aiuta anche in età avanzata. Studi recenti hanno dimostrato come gli anziani che vivono con un animale hanno una salute fisica e psichica migliore, relazioni sociali più soddisfacenti e, in definitiva, un’esistenza qualitativamente e quantitativamente migliore dei coetanei che vivono senza animali. Occuparsi di un animale non è soltanto un riempitivo della vita, ma un toccasana che spesso restituisce vitalità a chi l’ha persa. Gli animali hanno notevoli effetti sullo stress e permettono di tenere sotto controllo la pressione e i problemi cardiovascolari, molto frequenti negli anziani, nonché di stimolare a mantenersi fisicamente attivi migliorando ulteriormente lo stato di salute generale dei proprietari. Ecco alcuni consigli per la scelta dell'animale che andrà a fare compagnia alla persona anziana. • Decidete insieme - Anche se lo fate con le migliori intenzioni, evitate di presentarvi dall’anziano con la sorpresa del cucciolo in regalo. Prima di prendere un animale è fondamentale che tutti siano d’accordo, soprattutto la persona su cui graveranno la maggior parte delle incombenze relative alla sua cura. E questo vale sia se l’anziano vive in famiglia con voi sia se vive solo. • Siate un po’ psicologi - Davanti a un rifiuto cercate di capire se il “no” è dovuto a un reale desiderio di non avere animali (più che legittimo) o se è dovuto piuttosto alla paura di non potersene occupare come meriterebbe in caso di ricovero o malattia (che è altrettanto legittima). In questo caso, e solo in questo, potete insistere e provare a far capire alla persona che non è necessario rinunciare alla compagnia di un animale se davvero la desidera. • Mettetevi a disposizione per intervenire nella cura dell’animale in caso di necessità. E’ un’ottima soluzione per rassicurare la persona circa i suoi timori e rimuovere l’ostacolo all’adozione di un animale. Siate però sinceri e obiettivi: non promettete ad esempio che porterete fuori il cane tutte le volte che sarà necessario se abitate dall’altra parte della città o di occuparvi del gatto a cui siete fortemente allergici.
La scelta dell’animale per la persona anziana
rio e poi richiede molta energia per stargli dietro soprattutto se è giovane e vivace. In questo caso si può optare per un gatto che fa vita più casalinga e può essere ugualmente affettuoso. Ma anche la compagnia di altri animali può dare benefici alla persona anziana senza gravarla eccessivamente per le cure. Gli uccellini, ad esempio, sono spesso molto graditi alle persone anziane proprio perché sono piacevoli e non richiedono energie o sforzi fisici eccessivi.
• Confrontatevi per la scelta dell’animale ed eventualmente della razza Dovete trovare un giusto compromesso tra i desideri della persona anziana e le
sue reali condizioni di salute o stili di vita. Il cane è di certo un compagno che difficilmente lascia a una persona le occasioni per sentirsi solo o abbattuto.
Inoltre, spinge a uscire, fare moto e vedere altre persone. Tuttavia, deve uscire più volte al giorno con qualunque tempo o condizione di salute del proprieta-
pet therapy, quando gli animali aiutano l’uomo Sempre più persone si prendono cura degli animali, ma molto spesso succede anche il contrario perché ci sono animali che contribuiscono a far star bene le persone e a mantenerle attive nel tempo. Abbiamo sentito in merito Giuliana Caronna, medico veterinario e operatore di zooantropologia assistenziale. «Ho fatto per molto tempo volontariato per gli anziani con AVULSS; avendo da sempre però avuto la passione per gli animali ho deciso di intraprendere un percorso che mi portasse ad unire entrambe le cose. Con la Onlus Doctordogs ho partecipato presso l’Azieda “Cremona Solidale” ad attività assistite con gli animali (pet therapy). Gli incontri di gruppo, in cui partecipavo assieme al mio cane unitamente ad un’altra coppia cane-coadiutore, sono sempre stati molto graditi dai partecipanti. Questo tipo di attività favorisce il benessere della persona anziana e in più l’animale crea un gruppo relazionale attorno ad esso, diventando un fulcro per la socializzazione anche tra le persone. Quando si intraprendono dei percorsi di pet therapy (IAA) è fondamentale che i cani siano educati e preparati a livello comportamentale, ad essere particolarmente sociali verso le persone (alcuni poi potranno essere inseriti in progetti con bambini, disabili, anziani, anche in base alle caratteristiche soggettive del singolo animale). Quello che però mi preme sottolineare è che avere un cane che rispecchi tutte queste caratteristi-
che non è sufficiente; è fondamentale che anche l’operatore/ coadiutore sia preparato perché quello che conta davvero in questi casi è la coppia uomo-animale. Chi gestisce percorsi di pet therapy deve saper “leggere” il proprio cane in modo da salvaguardarne il benessere in seduta e, contemporaneamente, avere una spiccata sensibilità nei confronti delle persone che usufruiscono di questa co-terapia. Si tratta, in poche parole, di saper aprire la relazione degli utenti verso l’animale nel modo più opportuno. Come medico veterinario esperto in IAA, però, ho un rammarico: quello di non essere riuscita a creare un’equipe con la collaborazione di qualche medico nell’ambito di strutture sanitarie per portare avanti progetti di pet therapy sul territorio cremonese. Poiché la costruzione di questi gruppi richiede molte figure professionali essi sono abbastanza cari sia dal punto di vista economico che di risorse umane e questo è, senz’altro, un altro problema che spesso non permette di cominciare con il lavoro. In Italia, inoltre, quando si parla di pet therapy si sente di tutto e di più e anche molte persone che ruotano attorno ad essa non sempre sono veramente preparate; la speranza è che con le ultime linee guida in materia si metta ordine e si unifichino dei percorsi obbligatori per preparare chi è interessato a lavorare in armonia con animali e persone.
• Valutate l’aspetto economico - Oltre al costo degli accessori iniziali indispensabili o quello iniziale per l’acquisto dell’animale se lo sceglierete di razza, dovete tener conto anche dei costi di mantenimento che potrebbero essere molto gravosi per le possibilità economiche di un pensionato. • Scegliete insieme l’esemplare - Indipendentemente dall’animale e dalla razza su cui vi troverete d’accordo, è meglio che la persona con cui dovrà vivere sia presente al momento della scelta dell’esemplare se appena è possibile. Spesso deve solo scattare quel feeling particolare che è difficile spiegare a parole. • Aiutateli - Siate pronti ad aiutare la persona anziana nella cura dell’animale sin dai primi mesi di convivenza che spesso sono i più complicati, ma con discrezione, senza sostituirvi a lei perché è importante che l’animale instauri il rapporto di affetto e fiducia più forte con la persona anziana. • State pronti a ogni necessità - E’ sempre bene tenersi informati sulle abitudini alimentari e di vita e sullo stato di salute degli animali dei parenti anziani che non vivono con noi e avere a portata di mano i numeri di telefono utili per la loro cura (negozi, cliniche aperte 24 ore su 24 e veterinari in zona). In questo modo possiamo aiutare la persona anziana per ogni emergenza o sapere a chi rivolgerci nel caso dovessimo prendercene cura noi per un periodo più o meno lungo.
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Salute
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GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
S
di Giulia Sapelli
i è concluso con un segno positivo l’anno 2015 per i trapianti di organo nel nostro Paese, con un totale di 3.317 interventi eseguiti (67 in più rispetto al 2014 e 228 rispetto al 2013). Questi i dati presentati nei giorni scorsi da Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti, relativamente alle attività di donazioni e trapianti di organi, tessuti e cellule del 2015. Secondo lo studio, cresce complessivamente l’intera attività trapiantologica, con alcune peculiarità: cuore e fegato hanno registrato un buon incremento, arrivando rispettivamente a 246 (19 in più rispetto al 2014) e 1067 interventi (10 in più rispetto al 2014). I trapianti di rene sono stati 1.877, in aumento grazie agli interventi eseguiti da donatori viventi. Il polmone ha subìto una leggera inflessione (112 nel 2015; 126 nel 2014) mentre il pancreas risulta in crescita (50 nel 2015; 43 nel 2014). Altrettanto positiva l’attività trapiantologica per i tessuti e le cellule staminali emopoietiche; per quest’ultime, sono stati 704 i trapianti da donatore non familiare adulto (+11 rispetto al 2014) e in aumento quelli da donatore familiare semi-compatibile (“aploidentico”). Nel 2015 si confermano i trend di donazione registrati nell’anno precedente, con alcuni importanti segnali positivi. Sono stati 2.332 gli accertamenti di morte con criteri neurologici (nel 2014 erano stati 2.349); il numero dei donatori offerti alla rete trapiantologica è pari a 1.388 (+ 5 rispetto all’anno precedente). Il totale dei donatori utilizzati a scopo di trapianto è stato 1.170 (contro i 1174 del 2014); questa lieve oscillazione è imputabile agli elevati standard di sicurezza che caratterizza il nostro sistema. Scende la percentuale delle opposizioni alla donazione nel 2015, pari al 30.6% rispetto al 31% dell’anno precedente.Crescono i donatori di tessuti, con particolare riferimento alla cornea (7553 nel 2015 contro i 7449 nel 2014), di cui il nostro Paese è primo in
Si registrano 3.317 interventi eseguiti (67 in più rispetto al 2014 e 228 rispetto al 2013)
In aumento le donazioni e trapianti di organi
Europa. In aumento anche i donatori volontari iscritti al Registro Ibmdr, 469.000 nel 2015. La principale novità nell’attività 2015 riguarda la donazione da vivente, che ha registrato un notevole incremento: 301 sono state quelle di rene e 23 sono state quelle di fegato (contro le 18 del 2014). Per le donazioni di rene da vivente, il 2015 ha consentito di raggiungere un vero e proprio record, sfondando per la prima volta la soglia dei 300 prelievi (+50 rispetto al 2014, +74 rispetto al 2013 e +109 rispetto al 2012). L’aumento delle donazioni da vivente, un aspetto su cui il Centro e la Rete trapiantologica hanno dedicato particolare attenzione nel corso degli ultimi due anni, ha consentito di portare il numero complessivo delle donazioni a quota 1.494 (+51 rispetto al 2014). L’altra innovazione del 2015 ha riguardato la donazione a cuore fermo; nell’anno appena concluso sono state 6 le donazioni eseguite attraverso questa modalità, che richiede il pieno rispetto dei 20 minuti di “no touch
a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio
period” prima di procedere al prelievo. Una sfida organizzativa complessa a cui la rete trapiantologica ha risposto positivamente, in termini di programmi di donazione avviati nelle Regioni italiane. Grazie alle sei donazioni a cuore fermo sono stati eseguito 12 trapianti e gli organi trapiantati sono stati 14. Al 31/12/2015 i pazienti in lista di attesa erano 9.070; la maggior parte di questi è in lista di attesa per ricevere un trapianto di rene (6.765); rispetto agli altri organi, al paziente è offerta la possibilità di iscriversi in più liste d’attesa per il rene. Sono 1.072 i pazienti iscritti in lista per il fegato, 731 per il cuore e 383 per il polmone. Vi è una sostanziale stabilità dei dati di lista, dovuti ad un maggiore equilibrio, rispetto al passato, tra i flussi di entrata e di uscita. Nell’anno 2015, con variazioni per singolo organo, sono stati tra il 70% e l’80% i pazienti usciti dalle liste di attesa con un trapianto. In particolare: • Rene: su 2.038 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 1.576 hanno ricevuto un trapianto (pari al 77%);
• Fegato: su 1.288 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 1.067 hanno ricevuto un trapianto (pari al 82%); • Cuore: su 328 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 246 hanno ricevuto un trapianto (pari al 75%); • Polmone: su 179 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 112 hanno ricevuto un trapianto (pari al 62%). La procedura 'Una scelta in Comune' ha registrato nel 2015 una vera e propria impennata. Grazie alla nuova modalità di registrazione della dichiarazione di volontà in occasione del rilascio o rinnovo della carta d’identità, sono stati 104.571 i cittadini che si sono espressi sulla donazione di organi e tessuti all’ufficio anagrafe (contro i 15.137 del 2014). In considerevole aumento il numero dei Comuni italiani che hanno attivato questa procedura (454 nel 2015 contro i 23 nel 2014) e che hanno consentito di raggiungere una media di 1000 dichiarazioni al giorno raccolte. Si mantiene alta la percentuale dei consensi alla donazione: il 91.6% delle manifestazioni di volontà rese è positiva.
Defibrillatore semiautomatico, al via nuovo corso di formazione in Ospedale
FARMACI, “DIPENDENZA” DA ALCUNI CIBI E IL PESO SUPERFLUO: OCCORRE PRUDENZA
Negli ultimi 5 anni sono ingrassata di 15 kg. sono alta 165 cm. e peso 78 kg. La pancia soprattutto mi infastidisce. Cosa ne pensa dell'assunzione di XLS lipidi, visto che mangio tantissimo grana padano e non riesco a farne a meno, e' diventato come una droga. 3 anni fa mi e' stato diagnosticato un fibroma di circa 2 cm. Puo' dipendere da questo l'ingrossamento dell'addome? Dai dati che mi fornisce lei presenta un certo sovrappeso che sicuramente spiega l’ingrossamento dell'addome. Il Grana padano, come del resto gli altri formaggi stagionati, è un alimento ad alto contenuto calorico che deve essere consumato con prudenza soprattutto da chi ha problemi di sovrappeso. Piuttosto che assumere farmaci quindi cercherei di capire il motivo di questo consumo che lei stessa definisce esagerato. La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0372-803801 CREMA SPAZIO BENESSERE VIA CASTELLO 12. Cel 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134
Il16 aprile si terrà il prossimo corso organizzato da Areu 118 e Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Cremona per la formazione BLS-D (“Basic Life Support Defibrillation” ovvero “Supporto delle funzioni vitali di base con Defibrillazione”). Il corso si terrà nelle aule del servizio Formazione dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Cremona (Ospedale di Cremona, Padiglione 4), dalle 8.30 alle 13.30 (corso intero), e dalle 8.30 alle 12.30 (corso retraining). Il corso ha lo scopo di trasmettere agli allievi un metodo che consenta di riconoscere e di gestire il soccorso in caso di arresto cardiaco e di supportare le funzioni vitali (respiro e circolo) anche attraverso l’uso del Defibrillatore Semiautomatico fino al momento dell’arrivo del 118 in cui possono essere impiegati mezzi
efficaci a correggere la causa che ha determinato l’arresto. I temi e le esercitazioni della mattinata formativa saranno: esercitazione pratica di Blsd, rianimazione cardiopolmonare e utilizzo del Dae nell’adulto, cenni di rianimazione cardiopolmonare con Dae in età pediatrica, disostruzione vie aeree e Pls e valutazione pratica su scenario con Dae. Il corso viene realizzato secondo le attuali linee guida internazionali in tema di Rianimazione Cardiopolmonare e defibrillazione precoce con istruttori certificati della Areu Aat 118 di Cremona. Per partecipare è necessario iscriversi entro mercoledì 6 Aprile 2016 compilando la scheda di partecipazione dal sito http://www.ospedale.cremona.it/ public/htm/corsi-convegni-istituti-ospitalieri-cremona.php.
Cultura&Spettacoli Arianna Vitale nella classifica europea (87ª)
Nuovo traguardo per Arianna Vitale, la mamma rock di Montodine. Il suo brano “Emotiva instabile”, tratto dal disco “Semplicemente Ahri”, è entrato all’87º posto della classifica della musica indipendente europea, stilata in base alle tra-
smissioni radiofoniche affiliate all’European Indie Music Network e al gradimento del pubblico. La cremasca si è piazzata 87ª posto su 300 brani monitorati. «Una piccola ma significativa soddisfazione», ha rivelato Arianna.
Appuntamento dal 16 aprile al 24 maggio con grandi artisti che si esibiranno all’Auditorium Arvedi
Cremona Jazz propone concerti di valore
E’
dalla redazione
in arrivo la seconda di Cremona Jazz, in programma dal 16 aprile al 24 maggio nella splendida cornice dell’Auditorium Giovanni Arvedi. In programma un cartellone composto da proposte di assoluto livello artistico, prestigiosi nomi della musica italiana e internazionale. Grazie a queste scelte di grande qualità, la rassegna di jazz cremonese si conferma come un punto di riferimento per questo genere di manifestazioni. Cremona Jazz è organizzato dalla società Unomedia e si avvale del patrocinio del Comune e della Provincia di Cremona. Il cartellone 2016 prevede quattro serate, ciascuna assolutamente unica, con una varietà di stili e di linguaggi che è poi uno dei tratti salienti della musica afroamericana. L’inaugurazione, sabato 16 aprile, sarà affidata a una prima assoluta, un nuovo progetto in esclusiva che il saxofonista Ravi Coltrane, figlio del leggendario John e di un’altra musicista, Alice, sceglie di presentare a Cremona proprio in virtù delle caratteristiche uniche dell’Auditorium Giovanni Arvedi. Il saxofonista, infatti, è rimasto talmente colpito dalla bellezza di questo gioiello architettonico, oltre che dalla sua perfetta acustica, da non avere dubbi sul fatto di voler esegui-
Motel Forest questa sera a Castelleone
Ravi Coltrane
re in questo luogo magico un concerto di profondo significato, dedicato alla madre che l’ha sempre sostenuto e incoraggiato. “For Turiya” è il titolo di questo progetto, in onore di Alice Coltrane che aveva preso questo nome alla fine degli anni Settanta. Ravi suonerà insieme a Brandee Younger all’arpa e a Dezron Douglas al contrabbasso. Giovedì 28 aprile, invece, sarà la volta di un duo di eccellenti musicisti, sempre più affiatato ad ogni esibizione, che ha scelto la sfida di confrontarsi con gli standard più conosciuti e tradizionali della storia del Jazz, ma riproponendoli con tutta l’originalità e la gran-
dezza delle loro spiccate personalità. Il trombettista sardo Paolo Fresu e il pianista americano Uri Caine, che suonano insieme da quasi quindici anni e hanno all’attivo in duo due bellissimi dischi “Things” e “Think”, pubblicati per la prestigiosa etichetta Blue Note, affrontano il gioco con sorprendente semplicità, riuscendo perfettamente a trasmettere il sentimento che guida la loro straordinaria musica. Fresu e Caine dimostrano quanto sia possibile rinnovare alcune tra le pagine più famose del Jazz, che siano ammalianti ballad o travolgenti invenzioni ritmiche. Domenica 8 maggio, direttamente dagli Stati Uniti
Il Teatro del Viale propone stasera (ore 21) a Castelleone, magie, follie e peripezie di un mancato portiere di notte, di e con Michele Foresta (in arte il Mister Forest). Più che un luogo materiale, “Motel Forest” è uno stato della mente, un porto franco dei sentimenti, un posto dove tutto è permesso, tranne che dormire. Oltre che dallo strampalato ragazzo dell’ascensore, rockstar mancata per incomprensioni col codice penale e dal bizzarro
Mostra fotografica “Scarsità-Spreco”
Dal 1º marzo al 17 aprile le opere vincitrici del concorso fotografico internazionale “Syngenta Photography Award 2015” saranno esposte a Cremona al Museo Civico Ala Ponzone. Per la mostra fotografica, che esplora il tema “Scarsità-Spreco” (Scarcity-Waste), è stata scelta una location d’eccezione: la sala delle Colonne, che introduce al celebre quadro “reversibile” di Giuseppe Arcimboldo, “Ortaggi in ciotola”, meglio noto come L’Ortolano, che ha ispirato la mascotte di Expo Milano 2015. Il fil rouge che unisce la cinquecentesca opera dell’Arcimboldo e le immagini selezionate per la mostra “Scarsità-Spreco” (Scarcity-Waste), risiede proprio nelle tematiche, sempre attuali, che hanno animato l’esposizione universale. L’edizione 2015 del Syngenta Photography Award, infatti, ha coinvolto fotografi professionisti e amatoriali di tutto il mondo per stimolare il dibattito sulle principali sfide che l’umanità si trova ad affrontare: come garantire alle prossime generazioni superfici coltivabili, cibo e acqua a sufficienza quando la quantità di risorse che utilizziamo e di rifiuti che produciamo richiederebbe già oggi un pianeta e mezzo. La qualità della risposta è misurabile nella forza evocativa degli scatti premiati da un’autorevole giuria internazionale, ognuno dei quali è allo stesso tempo uno spaccato del presente e una riflessione sul futuro. L’esposizione delle fotografie premiate in occasione del Syngenta Photography Award 2015 sbarca a Cremona per continuare a mantenere l’attenzione sulle sfide globali alla sostenibilità ora che i riflettori di Expo 2015 sono spenti, dopo essere stata protagonista nel semestre dell’esposizione universale in uno dei suoi luoghi simbolo a Milano, nonché nel nuovo distretto del business Porta Nuova-Garibaldi: Piazza Gae Aulenti. Inoltre, dall’ottobre scorso, chi vorrà ammirare L’Ortolano dell’Arcimboldo in occasione della visita presso il Museo Civico Ala Ponzone, avrà anche modo di “ascoltare” l’opera, grazie alla critica sonora di artisti moderni come Frankie Hi Nrg Mc, ideatore del progetto Artune (www.artune.it) e del Dipartimento di Musicologia dell’Università di Pavia.
dove a fine marzo è uscito il loro ultimo album registrato in studio dal titolo “Believe”, arriveranno i Take 6 (Claude McKnight, Mark Kibble, Joey Kibble, David Thomas, Alvin Chea e Khristian Dentley), unanimemente riconosciuti come il gruppo vocale per eccellenza praticamente in ogni genere musicale. Nel corso della loro brillante carriera questo gruppo dalle voci cristalline e dal sound raffinato ha ricevuto tantissimi riconoscimenti in svariati ambiti. Chiuderà la rassegna martedì 24 maggio, Richard Galliano che sta festeggiando i 30 anni dall’uscita di uno dei suoi lavori più significativi, “New Musette”, con un tour che ripercorre le tappe principali della sua felice carriera, senza dimenticare le sempre più incredibili ibridazioni tra i generi musicali di cui si è fatto portavoce soprattutto nell’ultimo periodo. Ispirandosi ad un altro grande virtuoso di questo straordinario strumento, Astor Piazzolla, del quale viene considerato l’erede, il fisarmonicista Galliano è riuscito a rivitalizzare una grande tradizione musicale. Lo accompagneranno alla chitarra Philip Catherine, al contrabbasso Philippe Aerts e alla batteria Hans Van Oosterhout. I biglietti saranno in vendita a partire da sabato 5 marzo presso due biglietterie, entrambe a Cremona: quella del Teatro Amilcare Ponchielli e quella del Museo del Violino.
responsabile della security, il Motel è ed è stato frequentato da pittoreschi e stralunati personaggi. Non tutti andandosene, hanno saldato il conto ma in cambio hanno lasciato nel Motel preziosi cimeli e indelebili ricordi. Il titolare e padrone di casa, che ha dato il suo nome al motel, è un surreale mago che durante il galà organizzato per la sua selezionata clientela, userà la sua proverbiale abilità per affrontare i molteplici aspetti dell’esistenza.
Dee Dee Bridgewater
Il festival Acquedotte scatterà l’8 luglio
Anche quest’anno torna il festival “Acquedotte”, la rassegna che unisce lago e fiume. L’inaugurazione è programmata per l’8 luglio con Dee Dee Bridgewater, uno dei grandi miti della musica, che con il suo quintetto e il trombettista Theo Croker come special guest, presenterà i brani del suo ultimo disco dedicato alla cultura musicale di New Orleans, concepito nel decennale dell’uragano Katrina, perché l’acqua può essere madre, ma anche matrigna. Poi, il festival proporrà altri dieci prestigiosi spettacoli, con l’acqua quale filo conduttore, ma che svilupperà altre tematiche, come l’incontro e il confronto tra i popoli e le culture, attraverso la musica. Musica anche quest’anno declinata in tutti i suoi generi, dal jazz al folk, dalla canzone ai linguaggi della tradizione. E poi gli “omaggi a...”, come quello alla grande Mina, che con i suoi numerosi successi ispirati all’acqua, risuonerà prima e dopo gli spettacoli, a mo’ di jingle. Pioggia di marzo, altra canzone portata al successo dalla Tigre di Cremona, è non a caso il titolo di uno dei più stimolanti concerti della sezione salodiana del festival e vedrà esibirsi in duo Greta Panettieri, una delle più interessanti e versatili voci italiane e Fabrizio Bosso, personalità di spicco del panorama jazzistico. Gli spettacoli a Cremona si terranno nella corte di Palazzo Trecchi, contesto che nella prima edizione ha svelato tutto il suo fascino e in Piazza della Vittoria a Salò, con l’incantevole golfo di sfondo. Ma sono previsti anche alcuni eventi di respiro popolare, tra cui uno sorprendente in piazza del Comune a Cremona e uno lungo il fiume Po.
L’Orchestra di Digione chiude “Masterclass”
Concerto stasera presso l’Auditorium della Camera di Commercio con musiche di Schumann e Brahms L’Orchestra di Digione partecipa al progetto “Masterclass”, promosso dalla Camera di Commercio e dal Comune di Cremona, in collaborazione con Regione Lombardia e Unioncamere, tutti gli enti che hanno partecipato all’Ats per Expo, Distretto culturale e Distretto della Musica, Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” Cremona, Istituto di Studi Musicali “Claudio Monteverdi”, Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari e Scuola internazionale di liuteria. Il progetto ha proposto una settimana di prove e di esperienze formative nella città di Antonio Stradivari e Claudio Monteverdi che si conclude stasera alle ore 21, presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Cremona, con un concerto ad ingresso libero e gratuito. Il concerto è dedicato a due compositori romantici che erano al centro della lite – Guerra dei romantici - che ha acceso il mondo musicale del 19° secolo: Robert Schumann e Johannes Brahms. Legati alla tradizione musicale germanica, si sono opposti alla musica a programma di compositori quali Liszt, Berlioz, Wagner per i quali la musica descriveva un’azione, un
L’Orchestra di Digione
sentimento o pensiero filosofico. Invece, per Schumann e Brahms, la musica non può esprimere altro che i suoni e non è destinata a rappresentare qualcosa di diverso da se stessa. Il Concerto per violoncello in la minore di Robert Schumann (1810-1856) è costruito in tre movimenti che scorrono senza interruzione. Composto nel
1850, riflette la creatività di felice atmosfera che attanagliava il compositore in quel momento. Il violoncello sviluppa la libertà di parola e di eloquenza, sostenuta da un virtuosismo che non raggiunge mai l'artificio. Johannes Brahms (1833-1897) è stato uno studente di Schumann e confidente di sua moglie. L’insegnante ha fortemente in-
Le opere di Federica Bordoni a Tapirulan
Dopo aver vinto il premio della critica nella 10ª edizione del Concorso internazionale per illustratori indetto da Tapirulan (anno 2014), Federica Bordoni torna a Cremona con una mostra monografica. Esposte oltre cinquanta illustrazioni realizzate negli ultimi anni e una serie di otto illustrazioni inedite dal titolo “Stay” che danno il titolo alla mostra e che sono state realizzate appositamente per l’evento. L’inaugurazione è in programma oggi pomeriggio alle 18 presso lo Spazio Tapirulan, in corso XX Settembre 22 a Cremona. Federica Bordoni, in arte Febò, è una graphic designer e illustratrice. Nata nel 1979, vive e lavora a Trento, dove dedica il suo tempo alla ricerca di concetti da tradurre in immagini. Essenziali nella
forma, seppur ricche di dettagli e di molteplici piani di lettura, le sue illustrazioni - realizzate perlopiù con tecniche digitali - trasmettono l’essenza di un’idea sintetizzandola in una metafora visiva efficace che invita l’osservatore a darne una lettura del tutto personale. Lo stile minimale e onirico di Federica Bordoni si ispira a quello di De Chirico, Dalì e Magritte e le sue immagini raccontano soprattutto storie e scena di vita quotidiana in cui realtà e fantasia si confondono in maniera surreale. Ne rappresenta una testimonianza l’illustrazione “La vita è un’incognita” con la quale l’autrice trentina ha vinto, appunto, il Premio della critica nella decima edizione del concorso internazionale per illustratori di Tapirulan.
coraggiato il suo protetto per affrontare il difficile compito di scrivere un lavoro sinfonico, ma non ha mai avuto l’opportunità di ascoltare il risultato: la prima sinfonia in do minore è stata creata nel 1876. Brahms ha lavorato per più 20 anni per la composizione di questa sinfonia, cercando motivi melodici particolarmente intensi in ogni nota.
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taccuino
Sabato 27 Febbraio 2016
numeri utili Cremona
il giornalista e presentatore di mela Verde è da quarant’anni sulle tavole come critico enogastronomico
Edoardo Raspelli sulle vie del Gusto
N
di Giuseppe Martelli
asce, non con poca fatica, nel 2012, una collaborazione tra il famoso gastronomo Edoardo Raspelli ed il circuito “Le vie del gusto” già protagonista di numerosi eventi come Galliate, Castenedolo, Lonato del garda Lago D’Idro e tanti altri comuni virtuosi che favoriscono la partecipazione del conduttore di Canale 5 (Mela Verde) con la carovana dei sapori da tutta Europa. Figure caratteristiche come gli Stand del greco con i suoi “gyros” (involtini di carne succulenta) e il mega chiosco dei sapori brasiliani e la bancarella degli spagnoli con padelloni smisurati di Paella, il tutto condito da eventi collaterali di musica spettacoli di artisti di strada, concerti veri e propri, cabaret e musica. Il gastronomo gira furtivamente fra i banchi e tra un assaggio e l’altro cattura la curiosità dell’avventore inesperto che chiede l’autografo e qualche consiglio di cucina da portare a casa. Sono innumerevoli i comuni che chiedono questo Format vincente che solitamente dura tre giorni , una volta in una Piazza , l’altra in un centro antico ed un'altra in riva ad una spiaggia di qualche lago alpino. Il prode Raspelli non rinuncia a travestirsi e si propone vestito da Babbo natale per i mercatini omonimi, da Clown durante feste patronali, insomma una vincente forma di promozione per
tutti i comuni che intendono ospitare tale manifestazione e coinvolgere così i propri cittadini in una nuvola di sapori che per tre o quattro giorni permea le mura ed i nasi di chi , o per volontà o per caso, si avventura tra le file ordinate dei banchi alimentari e artigianali che confermano le esigenze del pubblico a favore di manifestazioni di Street Food per tutte le tasche. Dopo l'Expo tutti gli standisti cercano nuove risorse e nuove idee per essere più accattivanti “ergo” recenti tecnologie per la cottura, alimenti più naturali possibili e ricerca orientata verso le nuove frontiere della cucina vegana e macrobiotica per coloro che abbracciano le nuove filosofie alimentari. Da quarant’anni lo pagano per mangiare. Ebbene si, il suo lavoro è assaggiare, degustare ed esprimere il proprio giudizio. Quando visita un nuovo ristorante, il momento clou è la richiesta del Menù, segue sguar-
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511
do atterrito del cameriere il quale si domanda cosa non dovrà fare per non incorrere in qualche
rimbrotto del gastronomo che ordina un po’ di tutto . Spilucca, assaggia, beve os-
QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881
serva come si muove il locale e poi come un falco pellegrino si tuffa nella recensione per stroncare o elevare il malcapitato ristoratore. Nonostante questo, Edoardo Raspelli è richiestissimo tra i ristoratori e locali in genere, adesso tra il caos della somministrazione si affacciano alla vista del predator Raspelli altre frontiere, altre possibili vittime o eroi, per la classificazione dell’arte gastronomica. Venite, dunque e seguite la rubrica per sapere dove andrà che mai farà e dove i banchi delle Vie del Gusto approderanno in questo variegato mare, tra tortellini fritti, Lampredotto e Bistecche alla fiorentina.
VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
numeri utili Casalmaggiore
Via Esilde Soldi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 25 Marzo
Via Picenengo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 4 Marzo
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233
Via Del Macello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Marzo
CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500
Via Ponchielli Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 29 Febbraio
POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
Via dei Burchielli Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 4 Marzo
MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIjOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
• Via Picenengo (da via Milano a passaggio FFSS) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 04/03/2016). • Via Esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 25/03/2015).
• Via Amilcare Ponchielli (tratto incrocio via Tribunali) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 29/02/2016). • Via dei Burchielli (civico 1A) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 04/03/2016). • Via Giovanni Travesio (angolo piazza Migliavacca) - Cantiere per la ristrutturazione
Via Travesio Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 15 Marzo Via Cà del Vescovo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Giugno
della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 15/03/2016). • Via Cà del Vescovo (tratto da via Aleni a via Postumia) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile (Fine lavori: 30/06/2016). • Via del Macello (tratto da via Lucchini a via del Chiesotto) - Opere di urbanizzazione cantiere City Hub. (Fine lavori: 31/03/2016).
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La Bissolati è obbligata a far punti PALLANUOTO
SPORT
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Quinta sconfitta consecutiva per la Bissolati, che ha ceduto anche alla Canottieri Milano per 11-7. Ancora inchiodati all’ultimo posto con Milano 2 e Gam Team Brescia, i biancazzurri devono a tutti i costi muovere la classifica oggi alle 19.30 contro Treviglio.
Responsabile FABIO VARESI
CLASSIFICA (7ª giornata) Varese 19; Locarelli Genova 18; Metanopoli San Donato 16; Aquatica Torino, Canottieri Milano, Treviglio 12; Busto 11; Vigevano 9; Bocconi Sport 6; Osio 4; Gam Team Brescia, Canottieri Bissolati, Milano 2 1.
Mezzogiorno di fuoco per la Vanoli
Oltre al recuperato Luca Vitali, coach Pancotto può schierare il nuovo play americano Markel Starks, prelevato in Australia
BASKET SERIE A Domani alle 12 a Reggio Emilia i biancoblu si giocano il primato contro la Grissin Bon
D
di Fabio Varesi e Giovanni Zagni
opo bellissima, se pur breve, esperienza in Coppa Italia, si torna al campionato con la Vanoli chiamata a difendere il suo primato in classifica, che non è casuale, anzi è meritatissimo. Sì, perché le possibilità economiche nostrane non sono certo quelle di quasi tutte le squadre di serie A. Così consci della propria forza, i biancoblu vanno a Reggio Emilia con l’abituale intenzione di vendere cara la palle, senza supponenza, ma anche senza remissività. Sarà uno scontro tra squadre convalescenti, ma orgogliose e pronte a difendere il proprio cammino e la propria posizione di classifica, al di là di infortuni e malanni. Certo, la Grissin Bon ha un organico decisamente più variegato ed importante, fatto di uomini di gran peso ed esperienza, ma non ci sentiamo di parlare di risultato scontato, anzi. La Vanoli ci ha ormai abituati a prestazioni di grande spessore con tutti, corazzata EA7 Milano esclusa, anche perché quella milanese è compagine di categoria superiore. Perciò invochiamo coraggio e voglia di battersi, anche se non è necessario, visto che i nostri guerrieri sono pronti alla sfida, nonostante guai recenti e di stagione, che paiono superati, visto che domani dovrebbe rientrare Luca Vitali, affiancato dal nuovo acquisto Markel Starks. Il 25enne playmaker americano (di 188 centimetri per 80 kg di peso), arriva dalla squadra australiana dei Cairns Taipans, con la
SERIE B
Del Sorbo contro Lecco
20ª GIORNATA
Brindisi-Cantù Caserta-Bologna Cremona-Torino Pesaro-Reggio Emilia Pistoia-Milano Trento-Avellino Varese-Capo d’Orlando Venezia-Sassari
86-68 69-65 66-50 90-80 80-85 68-80 81-82 70-74
21ª GIORNATA (28-02 h 18.15) Bologna-Milano (h 20.30) Cantù-Pistoia (29-02 h 20.45) Capo d’Orlando-Caserta Pesaro-Trento (09-03 h 20.30) Reggio Emilia-Cremona (h 12) Sassari-Avellino (h 20.45) Torino-Varese Venezia-Brindisi
CLASSIFICA
Ricoh in campo con i biancoblu
Il nuovo play Markel Starks
Milano* 28 Cremona 28 Reggio Emilia 28 Avellino 24 Pistoia 24 Trento 22 Sassari 22 Brindisi 20 Venezia 20 Caserta* 18 Cantù 16 Pesaro 14 Varese 14 Capo d’Orlando 14 Bologna 14 Torino 12
quale ha appena concluso la regular season in Nbl. Nato il 21 febbraio 1991 a Accokeek (Maryland), Starks è uscito dalla Georgetown Prep School di North Bethesda. Nel 2013 ha vinto la regular
season della Big East, venendo inserito nel terzo quintetto ideale della conference, mentre nel 2014 è cresciuto fino a segnare 17.3 punti di media, con 4.1 assist e 2.3 rimbalzi in 37’ nel suo anno
COSI’ ALL’ANDATA
CREMONA-REGGIO EMILIA 68-61 (15-14, 34-30; 57-43) VANOLI CREMONA: Southerland 5 (1/4, 1/4), Adegboye 14 (3/4, 2/3), Mian (0/1, 0/1), Gaspardo (0/2 da due), Cusin 6 (3/4, 0/1), Cazzolato (0/1 da due), Washington 13 (4/6, 1/3), Biligha 4 (2/2 da due), McGee 13 (5/9, 0/1), Turner 13 (1/5, 2/7). Coach: Cesare Pancotto. GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Aradori 14 (6/9, 0/4), Po¬lonara 12 (3/6, 2/4), Lavrinovic 13 (2/7, 1/3), Della Val¬le 8 (1/4, 1/3), De Nicolao 3 (0/1, 1/4), Pechacek (0/2 da due), Strautins, Veremeenko 4 (2/4 da due), Silins (0/1, 0/2), Gentile 7 (1/3, 1/3). Coach: Massimiliano Menetti.
da Senior. Non scelto al draft Nba del 2014, Starks ha disputato la Summer League di Orlando con i Detroit Pistons e quella di Las Vegas con i Minnesota Timberwolves, prima di firmare a fine luglio per Ferentino in A2 Gold. In 34 partite, ha segnato 14.7 punti con 4.0 assist e 2.4 rimbalzi di media, giocando insieme a Paul Biligha. La scorsa estate ha firmato per i Cairns Taipans, segnando 12.5 punti, con 2.3 assist e 2.2 rimbalzi di media in 24’ giocati a partita, tirando con il 52.9% da due, il 22.4% da tre e l’84.1% dalla lunetta. Il play americano a ha formato per la Vanoli fino al termine della stagione.
Ricoh entra in campo con Vanoli Basket Cremona. La società biancoblu ha scelto, infatti, le tecnologie Ricoh per migliorare la preparazione tecnico-tattica delle partite e la propria presenza sui social network. Tra le tecnologie Ricoh di cui Vanoli Basket si avvale, vi sono la lavagna interattiva Ricoh D5510 – utilizzata come supporto visivo durante la preparazione tecnico-tattica delle partite – e Ricoh Theta S che permette di realizzare foto e video a 360°, ideali per essere condivisi su social media. Le soluzioni sono fornite da Copia 2, agenzia Ricoh di Cremona.
Erogasmet a Pavia per interrompere le sconfitte
E’ arrivata anche la terza sconfitta consecutiva (7075) nella settimana di passione dell’Erogasmet Crema, che non è riuscita a sfatare il tabù Lecco, mai battuto a Crema. I biancazzurri di Meneguzzo sono apparsi più tonici rispetto ai leoni biancorossi, traditi dal nervosismo e dalla scarsa precisione al tiro, con un eloquente 4/23 nelle conclusioni da tre punti. Sarebbe probabilmente bastato far meglio del 18/30 ai liberi per portare a casa due punti importantissimi, ma i cremaschi affidati alla coppia Dognini-Consoli per la squalifica di coach Baldiraghi hanno puntualmente sprecato i viaggi in lunetta. Ora l’Erogasmet sarà lontana dal proprio pubblico per un mese, a causa di due trasferte consecutive intervallate dalla sosta per la Coppa Italia. La
trasferta di Pavia (domani alle 18.30), contro una formazione che attraversa un brutto momento ed è affamata di punti, deve rappresentare il punto di svolta per chiudere un periodo poco felice, nell’ambito di una stagione che resta straordinaria. Curiosamente, come alla vigilia dell’incontro di andata, Pavia ha deciso di cambiare la guida tecnica: allora il viceallenatore Beretta prese il posto di Paolo Garetto, ora lo stesso Beretta lascia dopo la sconfitta di domenica contro l'Urania. I pavesi hanno dato il meglio di sé nel periodo compreso tra la fine di novembre e l'inizio del nuovo anno, vincendo quattro partite e perdendo di poco solamente contro le corazzate Bergamo ed Orzinuovi (che ha esonerato Eliantonio). Da lì in avanti però sono arrivate
SERI A2 FEMMINILE
otto sconfitte consecutive con una sola vittoria nel 2016, un trend negativo che nemmeno l'ingaggio del centro Simone Zanotti, ha saputo invertire. Le qualità offensive di Michele Venturelli, di Alessandro Ferri (ex Erogasmet) e di Buscaino, ben imbeccati da capitan Fossati, consigliano comunque di non prendere sottogamba l’incontro. Oltre alle consuete qualità agonistiche, ai cremaschi servirà ritrovare un po' di brillantezza fisica, appannata nelle ultime partite. CLASSIFICA (23ª giornata) Udine 42; Orzinuovi 40; Bergamo 38; Urania Milano, Lecco 30; Crema 28; Vicenza 26; Desio 22; Robur et Fides Varese 20; Padova 18; Costa Volpino, Firenze 16; Pavia 14; Sangiorgese 12; Mortara, Moncalieri 8.
SERIE C GOLD
Big match contro Vicenza domani per le azzurre Piadena sempre seconda ospita stasera l’Opera
Si allunga la striscia di vittorie del Basket Team Crema, che però ha dovuto faticare più del previsto per battere un coriaceo San Salvatore Selargius, con il punteggio di 56-52 (Caccialanza 27, Veinberga 18). Con il secondo posto sempre più blindato, le azzurre
ospitano domani alle 18 il Vicenza, terzo in classifica. CLASSIFICA (20ª giornata) Broni 40; Crema 34; Vicenza 28; Milano 24; Albino, Marghera 20; Alpo, Pordenone 18; Costa Masnaga, Selargius, Carugate 16; Castelnuovo Scrivia, Bolzano 10; Virtus Cagliari 6.
Prosegue l’ottima stagione dell’MG.K Vis Piadena, sempre seconda in classifica dopo il successo sul fanalino di coda Viadana (86-62) e che stasera ospita l’Opera. Pizzighettone sfida Milano 1958, mentre la Sansebasket è impegnata a Iseo.
CLASSIFICA (21ª giornata) Iseo 38; Piadena 36; Pizzighettone 30; Vigevano 28; Omnia Pavia, Voghera, Milano 1958 26; Milanotre 24; Lumezzane, Manerbio, Opera 18; Robbio 16; Sarezzo 14; Sansebasket Cremona 10; Ebro Milano 6, Viadana 2.
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Sport
Sabato 27 Febbraio 2016
La Cremo dice addio ai sogni di gloria
In settimana è arrivata anche l’eliminazione in Coppa Italia a rendere ancora più amara la stagione dei grigiorossi
CALCIO LEGA PRO Con la sconfitta interna con il Pordenone, l’obiettivo dei playoff è praticamente sfumato
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LEGA PRO GIRONE A
di Matteo Volpi
23ª GIORNATA
alle stelle alle stalle in soli quindici giorni. Svanito l’effetto magico dell’avvento di mister Rossitto, la Cremonese si ritrova nel solito preoccupante limbo di metà classifica. I verdetti del campo, tuttavia, dicono questo. Nelle sfide ravvicinate contro le prime tre forze del girone, d’altronde, sono arrivate tre sconfitte, una più bruciante dell’altra. Dopo il brusco ko di Salò, infatti, è arrivata anche la deludente sconfitta in casa contro il Pordenone, per concludere con l’incredibile eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Cittadella di mister Venturato, che pur di farsi rimpiangere ci elimina anche ai supplementari. Almeno anche i più scettici avranno capito che FeralpiSalò, Pordenone e Cittadella non sono là per caso. Nessuno arriva là per caso. Domani a Bergamo si riparte dalla difficile sfida in casa dell’AlbinoLeffe, che seppur con qualche defezione (Suciu e Magnaghi squalificati, Bianco e Briganti fuori per infortunio), rimane una gara alla portata, nella quale urge fare punti. I bergamaschi, guidati da Marco Sesia, non vincono da dieci gare e possono sostanzialmente solo lottare per la salvezza. Mister Rossitto, come detto, dovrà affrontare una situazione di sostanziale emergenza, rivedendo le scelte fatte nelle ultime gare a livello di formazione. In difesa, in modo particolare, pese-
Alessandria-Pro Piacenza Cremonese-Pordenone Bassano-Giana Erminio FeralpiSalò-Südtirol Mantova-Cuneo Padova-Cittadella Pavia-AlbinoLeffe Pro Patria-Lumezzane Renate-Reggiana
CLASSIFICA
1-1 0-2 2-0 1-1 2-0 0-1 1-0 1-2 1-0
Cittadella 50 Pordenone 43 FeralpiSalò 41 Alessandria 40 Bassano 40 Pavia 36 Reggiana 34 Südtirol 34 Padova 32 Cremonese 31 Giana Erminio 27 Renate 25 Cuneo 25 Pro Piacenza 25 Lumezzane 23 Mantova 22 AlbinoLeffe 15 Pro Patria (-7) 2
24ª GIORNATA (27-28/02) Albinoleffe-Cremonese Alessandria-Bassano Cuneo-Pro Patria Giana Erminio-Cittadella Lumezzane-Mantova Padova-Renate Pro Piacenza-Pavia Reggiana-FeralpiSalò Südtirol-Pordenone
rà l’assenza del difensore Briganti, che dovrebbe essere out per un mesetto. Nella sfida del girone d’andata, giocata allo “Zini”, s’imposero i grigiorossi (all’epoca allenati da Fulvio Pea) per 2-0 grazie alle reti di Bianchi nel primo tempo e di Brighenti quasi allo scadere. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Ravaglia; Gambaretti, Zullo, Marconi, Crialese; Bianchi,
Grigiorossi delusi al termine del match con il Pordenone (foto L. Dassi)
Scarsella, Pesce; Sansovini, Pacilli. CALENDARIO La gara Lumezzane-Cremonese, valevole per la 26ª giornata del girone A del campionato di Lega Pro, si disputerà domenica 13 marzo con inizio alle ore 15 allo Stadio Comunale “Tullio Saleri” di Lumezzane. GIOVANILI Il difensore centrale Filippo Forni e il centrocampista Manuel Poledri, due prodot-
ti del vivaio grigiorosso, sono stati convocati per lo stage di allenamento della Nazionale Under 17 di Lega Pro. Il raduno si terrà nei giorni martedì 1 e mercoledì 2 marzo a Firenze, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano. Nella giornata di mercoledì, alle ore 14.30, verrà disputata una partita di allenamento contro la Berretti della Pistoiese.
SERIE D Grazie ai tre punti di Sondrio i gialloblu possono puntare ancora ai playoff. Ma oggi serve ripetersi con l’Olginatese di Tiziano Guerini La Pergolettese è tornata dalla partita contro il Sondrio, fanalino di coda, con i tre punti necessari per rimanere agganciata ai primi cinque posti in classifica che alla fine del campionato varranno i playoff. Più di tanto non sarà possibile, essendo il primo posto ormai da tempo prenotato dal Piacenza, che non perde un colpo. Adesso la Pergolettese, con 42 punti, occupa il quinto posto sia pure in coabitazione. Non sarà facile migliorare la classifica, perché da qualche partita il Pergo non mostra di essere al massimo della condizione: sarà per gli infortuni (a Sondrio dopo cinque minuti ha dovuto lasciare il campo capitan Scietti) o per influenze varie, o per qualche squalifica pesante nel recente passato, sta di fatto che ottenere quattro punti nelle ultime quattro partite deve essere considerato, data la congiuntura, un fatto non negativo. A Sondrio un po’ di fortuna finalmente c’è stata, ma la vittoria è anche frutto di una partita accorta, giocata senza presunzione, in attesa del colpo magistrale che è arrivato da una bella punizione, forte e precisa, del sempre positivo Cesca. Nel
La Pergolettese fatica, ma resta in corsa
I gialloblu in azione
primo tempo un Sondrio ordinato e volitivo ha giocato meglio degli avversari, con Della Cristina (al 25’ e 27’) e Rozzoni (37°) a tentare la via del gol, esaltando il bravo Donnarumma. I gialloblu hanno giocato una prima volta la carta della fortuna al 42’, con il portiere avversario De Tommaso che toccava con le mani la palla fuori dalla
propria area, determinando una pericoloosa punizione per il Pergo: calciava Cesca, il portiere respingeva a fatica, irrompeva Rossi che però si faceva anticipare all’ultimo da un difensore. Nella ripresa, al 51’, arrivava il lampo di Cesca: punizione da 25 metri che centrava, forte e angolatissima, la porta. Un Sondrio demoralizza-
to e stanco, spaventava i gialloblu con Mostacchi, che cadeva in area invocando un rigore che l’arbitro non concedeva. Poi una punizione di Spaziali veniva parata da Donnarumma e infine Della Cristina concludeva sopra la traversa. Oggi pomeriggio, alle ore 14.30 al Voltini, arriva l’Olginatese che in classifica segue di un solo punto la Pergolettese. Forse non siamo ancora agli scontri diretti ad eliminazione, ma certamente si tratta di un incontro difficile e delicato. Vincerlo può essere determinante se non per la classifica, certamente per il morale e l’autostima del gruppo. E la stessa cosa vale per la sfida di Pontisola, in programma mercoledì alle ore 20.30. CLASSIFICA (28ª giornata) Piacenza 73; Lecco 56; Seregno 53; Pontisola, Ciliverghe 43; Pergolettese, Ciserano 42; Olginatese 41; Inveruno 39; Grumellese, Monza 36; Varesina 35; Bustese 34; Folgore Caratese 33; Pro Sesto 31; Virtus Bergamo 29; Fiorenzuola 28; Caravaggio 27; MapelloBonate 23; Sondrio 17.
ECCELLENZA
Crema, pausa utile per rifiatare
E’ un Crema abbonato al pareggio. Contro il Villa d’Almè (1-1) è arrivato il terzo consecutivo, che permette comunque ai nerobianchi di restare in corsa per i playoff. Una volta sotto di un gol, i ragazzi di Montanini sono stati bravi a non disunirsi e a trovare subito il pareggio con una zampata di Santinelli. Domani il Crema osserverà il turno di riposo, utile per rifiatare in vista del rush finale, a partire dal big match in programma il 6 marzo al Voltini contro lo Scanzorosciate. CLASSIFICA (23ª giornata) Cavenago Fanfulla 52; Villa D’Alme, Scanzorosciate 46; Crema 42; Nibionno 41; Luciano Manara 38; Casateserogoredo 36; Caprino 33; Cisanese 31; Verdello 29; Sandonatese 25; Gessate 24; Brugherio 20; Oggiono 19; Real Milano 18; Sancolombano 17; Brembate 8.
SERIE A Persa anche l'Europa League, gli azzurri rischiano lunedì sera a Firenze. La Juventus potrebbe approfittarne
Il Napoli ha finito la benzina? Forse sì
Tre indizi fanno una prova. Figuriamoci quattro. Tradotto, il Napoli è in affanno e la critica punta il dito sul limitato turnover operato da Sarri. Fino a poche settimane fa la stagione dei partenopei era esaltante, con un Higuain mostruoso in zona gol, ma dopo la sconfitta di Torino, la squadra ha perso sicurezza e successivamente sono arrivati altri due pareggi e una sconfitta. Persa la vetta in campionato, il Napoli è stato poi eliminato in Europa League, dopo una cavalcata inarrestabile nella fase a gironi. L’obiettivo dello scudetto è ancora a portata di mano, ma la trasferta di lunedì sera a Firenze diventa delicatissima per il futuro degli azzurri, poco abituati a lottare per il titolo a questo punto della stagione. Per fortuna di Sarri, anche la Juventus ha il fiato corto e dopo le fatiche di Champions, non avrà vita facile contro l’Inter. Alle spalle del duo di testa, c’è una Roma tornata
SERIE B
Gonzalo Higuain
a correre, malgrado le polemiche legate a Totti e che inizia a sognare una rimonta in stile Juve. In ottima posizione c’è anche la
Il Cagliari è scappato via e ora si lotta solo per il secondo posto. Piegando anche il Pescara nel big match dell’ultima giornata, il Cagliari ha ipotecato il ritorno in serie A, visto che vanta ben 13 punti di vantaggio sugli abruzzesi (terzi), a loro volta distanti 8 lunghezze dal Crotone, che può ora gestire la situazione. Oggi pomeriggio i calabresi ospitano il Vicenza e possono avvicinarsi ulteriormente allo sto-
Fiorentina, che però deve gestire la dolorosa eliminazione in Europa League, che ha mostrato i limiti internazionali dei viola. Più complicata la stagione del Milan, che ha sì dato segnali confortanti, ma che deve recuperare ben otto punti alla terza in classifica, troppi che cullare ancora il sogno Champions, Dando un’occhiata alla parte bassa della classifica, spicca lo scontro diretto tra Sampdoria e Frosinone, delicatissimo per i doriani che non sono riusciti a risollevarsi neppure sotto la guida di Montella. Da seguire anche Carpi-Atalanta, con gli orobici in difficoltà e obbligati ad uscire indenni da Modena, per non essere risucchiati nella zona pericolo. EUROPA LEAGUE La Lazio, unica squadra italiana approdata agli ottavi di finale, ha pescato lo Sparta Praga: andata in trasferta il 10 marzo, ritorno il 17 marzo. Fabio Varesi
RISULTATI 26ª GIORNATA
Atalanta-Fiorentina Bologna-Juventus Frosinone-Lazio Genoa-Udinese Inter-Sampdoria Hellas Verona-Chievo Napoli-Milan Sassuolo-Empoli Roma-Palermo Torino-Carpi
27ª GIORNATA (28-02 h 15)
Carpi-Atalanta Chievo-Genoa Empoli-Roma (27-02 h 18) Fiorentina-Napoli (29-02 h 21) Juventus-Inter (h 20.45) Lazio-Sassuolo (29-02 h 19) Milan-Torino (27-02 h 20.45) Palermo-Bologna (h 12) Sampdoria-Frosinone Udinese-Verona
Il Crotone può gestire otto punti di vantaggio
rico approdo nella massima serie. Più incerta la lotta sia in zona playoff, che per evitare la retrocessione diretta in Lega Pro. 27ª GIORNATA Ascoli-Como 1-0, Bari-Latina 0-0, Cagliari-Pescara 2-1, Livorno-Cesena 1-1, Modena-Brescia 1-0, Novara-Ternana 1-2, Peru-
2-3 0-0 0-0 2-1 3-1 3-1 1-1 3-2 5-0 0-0
gia-Trapani 0-2, Pro Vercelli-Virtus Entella 2-3, Salernitana-Crotone 1-1, Spezia-Vitus Lanciano 2-0, Vicenza-Avellino 0-0. 28ª GIORNATA (27-02 h 15) Avellino-Livorno, Brescia-Como, Cesena-Cagliari (26-02 h 21), Crotone-Vicenza, Latina-Modena, Novara-Pro
CLASSIFICA
Juventus Napoli Fiorentina Roma Inter Milan Sassuolo Lazio Bologna Empoli Torino Chievo Atalanta Genoa Udinese Palermo Sampdoria Frosinone Carpi Hellas Verona
58 57 52 50 48 44 38 37 34 34 32 31 29 28 27 26 25 23 20 18
Vercelli (26-02 h 19), Pescara-Ascoli, TernanaSpezia, Trapani-Salernitana, Virtus Entella-Perugia, Virtus Lancino-Bari. CLASSIFICA Cagliari 61; Crotone 56; Pescara 48; Cesena 43; Novara (-2) 42; Bari 41; Virtus Entella, Spezia 40; Brescia 39; Avellino 37; Ternana, Trapani 36; Perugia 34; Latina 33; Livorno, Ascoli 31; Vicenza 30; Modena 29; Pro Vercelli 28; Virtus Lanciano (-2) 26; Salernitana 25; Como 21.
Sport
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Sabato 27 Febbraio 2016
La Pomì è abbonata al quinto set
Anche se in leggera flessione le ragazze di Barbolini sono ancora in lizza su tutti i fronti e domani ospitano il forte Modena
VOLLEY A1 Per 11 volte in 26 partite giocate in stagione la squadra rosa ha concluso la sfida al tie break
S
di Vanni Raineri
cusa, vado a vedere la Pomì. Torno fra non meno di tre ore. Già, se un record le rosa l’hanno strappato è quello della durata dei match che le vede protagoniste. Avanti di questo passo, la squadra di Barbolini arriverà a fine campionato avendo giocato in media almeno 5 partite in più rispetto alle avversarie. Come se non bastasse il fitto calendario di impegni. Sin qui la Pomì ha disputato 26 partite ufficiali e per ben 11 volte ha concluso la partita al tie break. In pratica quasi una volta ogni due partite, gli spettatori assistono al quinto set. Un buon investimento sul prezzo del biglietto pagato, qualche guaio per le coronarie. Nessuno in Italia ha numeri che si avvicinano a questi, ma anche in Europa è assai improbabile trovarne. In campionato la Pomì ha concluso al tie break ben 7 partite, nonostante abbia disputato una gara in meno (18), rispetto a tante avversarie. Dietro di lei, sono andate al tie break per 5 volte Firenze e Montichiari, per 4 volte Club Italia, Conegliano, Novara e Scandicci, per 3 volte Bolzano e Piacenza, per 2 volte Bergamo, Modena e Vicenza e una sola volta Busto Arsizio. E’ avvenuto domenica scorsa, quando ovviamente le bustocche hanno incrociato il loro destino a quello delle rosa. Già l’inizio della stagione lasciava intuire il trend. Parliamo della
20ª GIORNATA
Bergamo-Vicenza Pomì-Busto Arsizio Club Italia-Bolzano Firenze-Scandicci Montichiari-Novara Piacenza-Conegliano Ha riposato: Modena
1-3 3-2 3-1 2-3 0-3 1-3
21ª GIORNATA (28-02 h 18) Bergamo-Club Italia Busto Arsizio-Firenze Casalmaggiore-Modena Conegliano-Novara Scandicci-Montichiari Vicenza-Bolzano Riposa: Piacenza
CLASSIFICA
Conegliano Piacenza Casalmaggiore Novara Modena Scandicci Bergamo Montichiari Busto Arsizio Club Italia Vicenza Bolzano Firenze
Supercoppa contro Novara, vinta per 3-2. E siamo a quota 8 tie break. L’unica gara di Coppa Italia ha segnato un 3-1 (su Scandicci), ma per arrivare a quota 11 ci pensa la Champions League. Anche qui Pomì senza concorrenza: ben tre gare chiuse al tie break su sei giocate (50%). Si pensi che nelle altre 66 gare dei gironi eliminatori (quelle che non hanno visto in campo le rosa) i tie break sono stati solamente 9 (il 13,6%). Sta di fatto che in queste 26
La Pomì in azione contro Busto Arsizio
46 42 40 40 37 30 29 23 22 18 16 10 7 gare ufficiali solo una volta le rosa non hanno raccolto punti ed è accaduto in campionato nello 0-3 subito a Modena. Per il resto, almeno due set li hanno sempre raccolti, in Italia e in Europa e anche questo è un record ineguagliato. I numeri nascondono spesso verità, ma al di là delle cifre c’è il momento di leggera flessione del team casalese. Tenuto conto che in primavera si concentreranno gli impegni decisivi (playoff scudetto e Final Four sia di
HOCKEY SU PISTA A1 Proprio in extremis è sfumato il prezioso pareggio a Bassano
Pieve 010 beffata a 60 secondi dalla fine
Mattia Civa
Ancora una trasferta amara per la Pieve 010, che ha incassato la seconda sconfitta di fila. Se contro Breganze, però, in campo c’era stato poco da fare, a Bassano i ragazzi di Ariano Civa se la sono giocata ad armi pari, venendo beffati solo nel finale, a un minuto dalla fine. A portare in vantaggio i cremonesi è stato Mattia Civa, in serata super, che perfezionava in rete un assist dalla sinistra di Jara, a cui però rispondevano poco dopo Gimenez e Amato per 2-1 a favore della squadra di casa. Capitan Civa trovava poi il nuovo pari, ma la doppietta di Tataranni, la seconda delle due reti su rigore, metteva in seria discussione l’esito dell’incontro. Il colpo di coda rossoblu arrivava dal ritrovato Balmaceda e dal rigore del solito Civa, a due minuti dal-
la fine, che riportano la gara sul 4-4. Il pareggio sembrava accontentare entrambe le formazioni, ma Gimenez, a sessanta secondi dallo scadere, regalava i tre punti a Bassano. Data la concomitante sconfitta di Sarzana e Giovinazzo – rispettivamente contro Follonica e Lodi – e il punto raccolto da Thiene contro Monza, la Pieve può tirare comunque un sospiro di sollievo: la classifica in zona retrocessione non è variata e i pievesi attualmente sono ancora salvi, ma il 2 marzo dovrà fare punti con il solido Matera, avversario anche in Coppa Cers. CLASSIFICA (20ª giornata) Lodi, Forte dei Marmi 45; Breganze 44; Viareggio 41; Matera 39; Bassano, Follonica 34; Monza 27; Trissino 25; Valdagno 15; Pieve 010, Sarzana 12; Thiene 11; Giovinazzo 9.
Champions League che di Coppa Italia), probabile che i carichi di lavoro stabiliti dallo staff tecnico siano finalizzati a raggiungere il top della forma tra almeno un mese. Intanto domani (ore 18) in campionato al PalaRadi arriva proprio Modena, che tenta l’aggancio in 4ª posizione. Dopo aver espugnato Piacenza, la capolista Conegliano riceve Novara per fare il primo strappo in classifica. Altro servizio a pagina 13
Neroverdi rimandati al Cus Ora serve più concretezza RUGBY SERIE C
Il Crema non è riesciuto a bissare il bel successo della prima giornata ed ha caduto a Brescia per 24-7 contro un Cus non irresistibile. Partita equilibratissima quella di domenica scorsa, decisa solo da episodi, tutti sfavorevoli ai neroverdi. Il Crema, infatti, ha disputato una discreta partita, lottando bene in mischia e nelle fasi statiche, ma segnando ancora troppo poco per la mole di gioco che è capace di creare. La testa e la voglia però ci sono e questi elementi fanno ben sperare per il prosieguo della stagione, ma per ottenere la salvezza servirà essere più concreti e cattivi davanti alla linea di meta avversaria. Dopo la pausa per gli impegni della nazionale (che oggi sfida la Scozia), il Crema ospiterà la capolista Vicenza. CLASSIFICA (2ª giornata) Vicenza Cadetta 10; Cus Brescia, Altovicentino 5; Crema, Selvazzano 4; Ospitaletto 1.
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Sport
Sabato 27 Febbraio 2016
Tanti giovani su cui puntare tra gli Elite e Under 23
Accade ad ogni inizio di stagione, quando i più forti sono ormai tra i professinisti e l’attenzione converge su corridori che hanno già vinto o lasciato intravedere qualcosa. Quali saranno i nomi dei più gettonati da tener d’occhio in questo 2016, tra gli Elite e Under? Antonio Bevilacqua è sull’ammiraglia del Team Colpack, squadra orobica che può contare su due forti velocisti, Simone Consonni e Riccardo Minali (quest’ultimo vincitore del Circuito del Porto-Trofeo Arvedi a Cremona nel 2015) e su Edward Ravasi e Fausto Masnada. Ci aspettiamo un salto di qualità da
Umberto Orsini, mentre l’azzurro Filippo Ganna, atleta polivalente, sarà un elemento su cui lavorare. La Colpack, squadra orobica, ha disponibilità economica con tanti talenti e li fa crescere. La Zalf Euromobil Dèsiree Fior di Castelfranco Veneto, ha lavorato sodo per rimpiazzare Moscon e Velasco. Andrea Vendrame ha dato belle vittorie e come lui Marco Maronese, velocista fortissimo, accanto gli hanno messo Andrea Conci, trentino re degli scalatori nel 2015 fra gli Juniores, con un ruolino impressionante. Occhio anche a Riccardo Lucca, che da Junior è stato prota-
gonista in tutte le classiche. La Palazzago, per il 2016 schiera Giulio Bianchin, giovanissimo, Francesco Castegnaro e Yuri Colonna che vorrebbero far passare tra i professionisti ed è un signor corridore. In Toscana, Davide Ballerini è una garanzia e rientra tra gli obiettivi del ct Marino Amadori per il Mondiale. Poi ci sono Vincenzo Albanese, Daniel Savini e Lorenzo Fortunato. Piccola rivoluzione alla Mastromarco, che ha come punte Matteo Natali, Tommaso Fiaschi e Davide Masi. Insomma, tanti nomi per una stagione che si annuncia interessante.
Il successo di Davide Ballerini nel Circuito del Porto 2015
Presentato il team di Giovanni Pedretti
CICLISMO L’ambiziosa Unieuro Wilier Trevigiani sarà in gara oggi nella Coppa San Geo. Al via anche il Velo Club Cremonese
E’
Stella di bronzo a Corrado Lodi
di Fortunato Chiodo
stato presentato a Treviso il Team Unieuro Wilier Trevigiani, squadra ciclistica Continental che mantiene inalterato il suo fascino. Vernissage organizzato all’Auditorium del Museo Civico di Santa Caterina. Una corazzata di una quindicina di ragazzi, guidati sull’ammiraglia in questa stagione dall’ex professionista orobico Marco Milesi. Una cucciolata che comprende il riconfermato cremonese Giovanni Pedretti. Ma la presentazione è sacra. Diventa un happening di campioni, sponsor, vip, giornalisti. Ha iniziato così il discorso il team manager Milesi: «L’anno per noi è iniziato con due corse nella massima categoria come il Gran Premio Costa degli Etruschi e il Trofeo Laigueglia. Per alcuni ragazzi si tratta delle prime esperienze nel mondo professionistico, ci aspettiamo si mettano in mostra e imparino il più possibile. Ai più esperti chiediamo qualcosa in più per regalare un bel risultato ai nostri sponsor e tifosi. Il mio sogno è vincere una corsa con i professionisti e quest’anno, visto l’organico che siamo riusciti a mettere insieme, sono convinto potrà diventare realtà. Faremo del nostro meglio per fare di questo 2016 un’annata da ricordare: saremo sabato impegnati con gli Under 23 alla Coppa San Geo e domenica al Gran Premio Città di Lugano». L’Unione Ciclistica Trevigiani ha presentato la Popolarissima numero
RICONOSCIMENTI
Gli atleti del Team Unieuro Wilier Trevigiani
101, corsa di casa che andrà in scena il 20 marzo. «Io e il consiglio siamo fiduciosi e orgogliosi per quanto raccolto nella stagione scorsa, considerata la qualità delle vittorie conquistate dai nostri atleti, le esperienze fatte in gare tra i professionisti e le tante convocazioni in Nazionale ricevute, merito del lavoro dei corridori e di tutto il personale e anche in questo 2016 ci aspettiamo buoni frutti», ha detto il presidente Ettore Renato Barzi. Bisogna aver tempo e pazienza, tanti sono i dilettanti che possono cucinare a dovere i loro avversari, ma non devono aver fretta, a stimolare l’appetito ciclistico. A partire dalla classicissima Coppa San Geo, edizione numero 92 che si corre oggi con partenza da Ponte San
Marco di Calcinate, nel Bresciano, presso la sede Podium Carrera dell’ex professionista Davide Boifava e arrivo a Prevalle per un totale di 156 km. Si alza così il sipario sul calendario italiano di Elite e Under 23. Sono più di 200 i corridori iscritti in rappresentanza di diversi gruppi sportivi, con l’esordio del Velo Club Cremonese-Cicli Guerciotti, diretta dal responsabile tecnico Fulvio Feraboli, che può giocare la carta vincente con i suoi 14 “gioielli” fra i quali l’esperto catalano di Elite Leibert Juvè Sendrov e il vice campione italiano di ciclocross Stefano Sala. E’ un tracciato impervio con le salite suggestive, al Cavallino e San Giacomo e traguardo a Prevalle (ultimo vincitore Davide Ballerini della Unieuro-Willier Trivigiani).
ROMANENGO CAPITALE TRICOLORE CONTRO IL TEMPO Non ci sono più dubbi sulle date del calendario nazionale: la Federciclismo, con delibera presidenziale, ha confermato le date e due grosse novità. Romanengo sarà per un giorno la capitale della cronometro individuale: mercoledì 22 giugno sette gare in programma, con le categorie Allievi, Juniores, Elite e Under 23 (maschili e femminili) e anche Open. Organizza il Pedale Romanenghese, presieduto dall’infaticabile timoniere Gianluigi Ferrari. Le altre novità riguardano l’inserimento della crono a squadre tricolore delle categorie: Under 23 e Elite, Allievi, Juniores, organizzate dalla Società Sacilese, in programma sabato 2 luglio 2016.
Stella di bronzo consegnata a Corrado Lodi della Federciclismo lombarda per il 2015. L’importante riconoscimento in ambito sportivo delle due ruote, è stato assegnato al dinamico dirigente cremonese, attuale consigliere nazionale della Fci, per oltre 20 anni impegnato nella promozione dello sport del ciclismo. Dirigente di società al Pedale Castelnovese ed al Pedale Dosolese, Corrado Lodi è stato anche presidente provinciale di Mantova e ideatore della Challange del Fiume Oglio e delle Terre di Confine, che ogni hanno anima le fasi conclusive della stagione agonistica lombarda su strada per gli atleti di Elite e Under 23 ed è collaboratore alla costituzione dei poli societari giovanili come la Scuola di ciclismo Mincio Chiese (Mantova) e l’Asd Gioco in Bici Oglio Po di Casalmaggiore.
Astra travolgente nel campionato BOCCE
di Massimo Malfatto
Tre vittorie e due pareggi nella terza giornata del campionato provinciale a squadre. Si conferma equilibrato il gruppo A con quattro squadre racchiuse in due punti mentre c’è parecchia discrepanza nell’altro gruppo. GRUPPO A La Canottieri Bissolati rispetta il pronostico e s’impone sulle Querce grazie ai successi di Cantarini-E. Ferrari, Tessadri-Milanesi e della terna Cantarini-Tessadri-Ferrari. Vince di stretta misura la Coop Castelvetro merito della coppia Ghisolfi-Monfredini mentre senza vincitori e vinti terminano gli altri incontri. Gara equilibrata quella tra Casc e Canottieri Flora, due formazioni già costrette a ricorrere ai “supplementari” nella prima giornata, ma questa volta a gioire sono i rivieraschi. Alla roulette dei “pallini” decisivi Salvaderi (tre su tre) e Domaneschi che ne ha colpiti due. GRUPPO B Marcia irresistibile dell’Astra. Ad incidere nel successo della bocciofila di Pozzaglio sulla Soms la prestazione delle coppie Visconti-Rossi e “Butta”
Il presidente Romolo Rizzoli con Luigi Comolli
Ferrari con Fornasari entrambe vincenti. Termina in parità il match tra Fadigati-Signorini con le vittorie del cicognolese Luca Pedrini e della coppia cremonese Mereni-Lupi. Ai pallini a gioire è la bocciofila di Germano Santini. Risultati: Casc-Flora 0-0; Le Querce-Bissolati 0-3; CoopStradivari 1-0; Soms-Astra 0-2; Fadigati-Signorini 1-1. Classifiche - Gruppo A: Casc 6, Coop 6, Bissolati 5, Stradivari 4, Flora e Le Querce 3. Guppo B: Astra 9, Fadigati 4, Soms 3, Signorini 1, Baldesio 0. Prossimo turno (29-02): Coop-
Flora (S. Zeno), Bissolati-Casc (Stradivari), Stradivari-Le Querce (Comunale), Signorini-Soms (Comunale), Baldesio-Fadigati (Palabosco). ASSEMBLEA Domenica 28 (ore 9.30) presso il bocciodromo di via Indipendenza si terrà l’assemblea generale delle diciassette bocciofile affiliate al comitato cremasco. All’ordine del giorno la relazione tecnico-finanziaria del presidente Luigi Comolli con la relativa discussione, il bilancio consuntivo, le premiazioni della annata 2015 e la stesura del calendario estivo 2016.
Vincere può non bastare alla Grandi
(M.M.) Nemmeno il tempo di archiviare l’inopinata sconfitta di Verderio dove Visconti e compagni si sono fatti male da soli che già l’Achille Grandi deve ricaricare le pile per l’ultimo incontro del campionato italiano di società serie C. Dimenticare l’opaca prestazione di quindici giorni fa e ritrovare la brillantezza delle prime giornate per la formazione di Avaldi che questo pomeriggio (ore 14.30) affronta la Madonnina sulle corsie del bocciodromo di via Indipendenza. L’eventuale vittoria dei cremaschi
potrebbe non essere sufficiente per la qualificazione ai playoff che non dipenderà solo da loro: la Grandi dovrà restare aggrappata al risultato di Lainate dove è impegnata la Fulgor. Incontro (sulla carta) agevole per la capolista ma molto insidioso contro avversari che, con un’eventuale sconfitta, saranno condannati alla retrocessione. IL PROGRAMMA 6ª giornata (27-02): Achille Grandi-Madonnina, Primavera-Fulgor. Classifica: Fulgor 11, A. Grandi 10, Madonnina 4, La Primavera 2.
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CREMONA Incontro pubblico
Il Maestro Lodi e la Costituzione
Un incontro pubblico sul grande Mario Lodi. Si terrà oggi alle 16 presso la Sala Puerari del Museo Civico Ala Ponzone, ad ingresso libero. Verrà presentato il progetto “Mario Lodi e la Costituzione per i
cittadini di domani”, con Giorgio Toscani e Maura Ruggeri. Interverranno Barbara Bertoletti, Piergiorgio Pagliari, Andrea Brusoni, Anna Merli, Alessio Surian, Diego Di Masi e Silvio Boselli.
Via Brescia, da tunnel a incubo
Il Comune, avendo modificato il progetto finanziato dalla Regione, potrebbe dover risarcire. Ventura attacca gli amministratori
I
di Vanni Raineri
l sottopasso di via Brescia rischia di trasformarsi, da opera attesa e finalmente ultimata, a brutto boccone amaro da digerire per il Comune di Cremona. Era noto da tempo come la Regione manifestasse perplessità in merito al finanziamento previsto, in quanto rispetto all’estensione del progetto, questo è stato modificato sensibilmente. Oggi la Regione beffardamente sembra non biasimare la scelta di procedere al senso unico, ma nello stesso tempo fa capire che, a queste condizioni, difficilmente potrà finanziare l’opera. Le risorse erano destinate di fatto a un’opera che non è quella realizzata. Ciò potrebbe comportare un ammanco ingente per le già esangui casse comunali, di diverse centinaia di migliaia di euro. I finanziamenti europei furono ottenuti dalla giunta del sindaco Perri, poi la giunta Galimberti approvò il progetto nel 2014. Senonché la realizzazione dell’opera si discosta dal progetto che ottenne i finanziamenti. Quello prevedeva la doppia corsia nelle due direzioni, poi come noto si è optato per il senso unico di via Brescia e di via Persico, e di conseguenza la realizzazione al fianco della carreggiata di una pista ciclabile. Il protocollo d’intesa risale addirittura al febbraio 2003, e prevedeva la realizzazione di tre sottopassi: oltre ai due indicati, quello di via San Felice. Il progetto fu ripreso da Perri nel 2009.
SPORTELLO PER ROMENI
Lunedì 7 marzo, alle ore 16, apertura ufficiale, a SpazioComune (piazza Stradivari, 7), dello sportello informativo ed orientativo gratuito destinato alla comunità romena. Lo sportello sarà curato dell’Associazione di promozione sociale e culturale italo romena “Orizzonti Latini”, che a suo tempo aveva inoltrato richiesta in questo senso all’Amministrazioe comunale, e sarà aperto ogni lunedì dalle 16 alle 18. Per maggiori informazioni il riferimento è Silvica Enache, presidente dell'Associazione, cellulare 329/4675220, orizzontilatini@yahoo.it, www. orizzontilatini.com.
A CREMONA GLI UFO
A questo punto il Comune teme non solo di dover sborsare soldi che avrebbero dovuto giungere dal Pirellone, ma anche di dover “restituire” a Milano somme già versate. Non resta che sperare in una soluzione politica, da ottenere attraverso incontri in Regione mirati a contenere l’esborso inatteso. Su questa vicenda la minoranza era già intervenuta criticando pesantemente gli amministratori. Oggi lo fa in modo ancor più deciso Marcello Ventura (Fratelli d'Italia-An): «Questa vicenda dimostra impreparazione, incapacità e menefreghismo. Era chiaro
che per modificare il progetto serviva chiedere alla Regione. Mi auguro per il bene di Cremona e dei suoi cittadini che questo errore non sia pagato caro. Si profila un danno erariale, consiglierei loro un buon avvocato. Capisco gli errori, ma il menefreghismo ha comportato una colpa grave, per non dire un dolo. Se non si controlla se sia possibile o meno cambiare progetto, lo si fa solo per uno scopo ideologico, solo per il gusto di cambiare quel che ha fatto la destra. Aggiungo che mi chiedo cosa ci stiano a fare i dirigenti in Comune se non intervengono in situazioni come questa».
Ma cosa pensa della scelta di istituire due sensi unici in via Brescia e via Persico? «Avrei lasciato la doppia circolazione. I sensi unici penalizzano le attività commerciali, inoltre invece di dividere il traffico su due direttrici lo si concentra su un’arteria, e ciò peggiora la situazione anche in termini di traffico e smog». «La cosa grave - prosegue Ventura - secondo me è che se le due corsie non si potevano fare, allora perché lasciano a doppio senso il sottopasso di via Sesto che ha la stessa larghezza, si trova su una curva ed è pericoloso? La verità e che non curano un progetto viabili-
stico complessivo, ma improvvisano; è la dimostrazione delle capacità di un assessore senza competenze in materia». Per il futuro il doppio senso già presente in via Trento e Trieste e via Dante, e appunto in via Brescia e via Persico, si vorrebbe riproporre per via del Giordano e via Cadore. Che ne pensa? «Un’altra follia, quando ci sarà un cantiere in via Giordano vedremo cosa diventerà via Cadore, che è una via interna, praticamente in centro storico. Fare la tangenziale sud avrebbe alleggerito dallo smog, smog che a loro interessa solo per prendere voti».
Il Gruppo Ufo Cremona annuncia una conferenza con un ospite d'eccezione, Maurizio Cavallo, uno dei più famosi contattisti italiani per la prima volta a Cremona a raccontare la sua esperienza di “abduction” (rapimento alieno). Personaggio schivo ad interventi pubblici e di carattere molto riservato, ma con una grande umanità ed uno sguardo carismatico, racconterà la sua storia per lo meno straordinaria. Il contatto, afferma, è iniziato negli anni ’80 con degli esseri extra terrestri, e si è protratto per anni. Condurrà l'incontro Giampaolo Saccomano. L’appuntamento è per sabato 5 marzo alle ore 21 presso la sala Zanoni in via vecchio Passeggio 1 a Cremona. Ingresso ad offerta libera, info al 328/1855418.
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Cronaca
Sabato 27 Febbraio 2016
Cremona non investe. Manzi: «Non è vero»
Un’inchiesta del Sole 24 Ore evidenzia come Cremona sia tra i 5 capoluoghi di provincia in cui la spesa è calata di più (-39,2%) rispetto al 2014
P
di Vanni Raineri
arzialmente svincolati dal patto di stabilità, nel 2015 i Comuni italiani hanno fatto segnare un consistente aumento della spesa di investimento, quantificabile attorno al 16,5%. In controtendenza le spese correnti diminuite del 4,6%. Ma in questo caso va rilevato che ad incidere è stato soprattutto la netta flessione delle spese per il personale, che supera il 10%. Tolto questa voce di spesa, anche le spese correnti hanno dunque il segno più. Ma in controtendenza, soprattutto, si muove il Comune di Cremona, una delle maglie nere nell'intera penisola. E’ quanto evidenziato da una ricerca pubblicata in settimana dal Sole 24 Ore, che precisa che sono calcolate solo le cifre effettivamente pagate dalle amministrazioni comunali, rese note dal Ministero dell’Economia. Il quotidiano economico dunque sottolinea che si tratta di dati di cassa, e come tali le cifre delle singole città possono essere influenzate da grandi opere sviluppate negli anni precedenti (così si spiega ad esempio il -22% di Milano rispetto al 2014, quando ci furono spese ingenti legate ai lavori alla metropolitana). La crescita di pagamenti effettivi è salita soprattutto al sud, dove è stato possibile pagare debiti ad aziende che attendevano da svariati mesi. Veniamo al trend cremonese. Per quanto riguarda le spese correnti, Cremona è in crescita del 2,3% rispetto al 2014, con una spesa complessiva di 70,5 milioni di euro. Il dato è migliore rispetto alla media, che come detto è di -4,6%. L'anomalia viene come detto dalle spese per investimenti. In questo caso Cremona ha un dato di spesa, relativo al 2015, di 12 milioni e 600mila euro, in flessione del 39,2% rispetto al 2014. Solo 4 capoluoghi di provincia hanno un dato peggiore. E dunque, si è passati da un esborso
L’assessore al Bilancio: «Considerati solo i dati di cassa» A sinistra, l’assessore al Bilancio del Comune di Cremona Maurizio Manzi
A destra, la tabella degli investimenti pubblicata dal Sole24ore
di 20 milioni e 700mila euro nel 2014 a un “risparmio” di oltre 8 milioni. Un dato troppo clamoroso per non parlarne con l'assessore al Bilancio del Comune di Cremona, Maurizio Manzi, e con lui il ragioniere capo Paolo Viani. «Credo che il Sole stavolta abbia preso una cantonata», attacca Manzi. E' il quotidiano economico di riferimento. «I dati presi in considerazione non danno la corretta evidenza del fenomeno». Entriamo nel dettaglio con Paolo Viani: «Per Cremona la cifra indicata per il 2015 è di 12,6 milioni di euro: si tratta di dati di cassa, cioè quanto il Comune ha effettivamente pagato quell’anno. Ma per quanto riguarda gli investimenti, il pagamento avviene a seconda dell’avanzamento dei lavori. Non è questo l’indicatore che stabilisce con correttezza il livello di investimento. I 20,7 milioni del 2014 comprendevano 18,6 milioni di residui, quindi relativi a opere precedenti. Già qui si comprende come le cifre siano scarsamente indicative. C’è un dato che dà la visione opposta del fenomeno: nel 2014 sono stati emessi impegni o finanziate opere per 6,9 milioni, mentre nel 2015 per 10,4 milioni». La ragione, come spiega Manzi: «Una clausola della nuova legge di
SPESE PER INVESTIMENTI POS.
COMUNE
2015
DIFF. 2014
1
Monza
79,4
376,40%
2
Brindisi
38,7
317,90%
3
Vercelli
18,4
280,50%
97
CREMONA
12,6
-39,20%
98
Lodi
4,2
-40,60%
99
Salerno
38,9
-44,50%
100
Livorno
17,1
-46,20%
101
Pavia
4
-60,20%
stabilità, dell'ottobre 2015, consentiva agli enti locali di utilizzare l’avanzo disponibile avviando investimenti nel 2015 a patto che fossero saldati nel 2016, pagamenti che così uscivano dal patto di stabilità. Il Comune di Cremona aveva un avanzo di 4 milioni, quindi ci siamo affrettati per impiegarli, e oggi cerchiamo di chiuderli per godere di tutti i benefici previsti». Un altro aspetto, sottolineato da Viani: «Gianni Trovati, che ha firmato l’inchiesta, è il responsabile degli enti locali del Sole 24 Ore, e per noi è un punto di riferimento. Il titolo non corrisponde al contenuto del servizio. Il tema dei pagamenti in conto capitale degli ultimi 4 anni è stato pervaso dalla vicenda del patto di stabilità, e dagli spazi che ogni anno il governo metteva a disposizione degli enti. Nel maggio 2014 il premier Renzi aveva attivato uno sblocco generalizzato dei pagamenti della pubblica amministrazione, concedendo importanti spazi di pagamento, per cui nel 2014 Cremona ha smaltito una parte di fatture che rimanevano da pagare. Nel 2015 abbiamo avuto spazi diversi, tutto qui». Ma il dato di Cremona emerge a livello nazionale. Gli spazi concessi dal governo non valevano per tutti i comuni? «Nel 2015 ci furono nuovi
spazi disponibili, ma il “tiraggio” di ciascun ente è diverso in base alla singola situazione, e varia anche a seconda della Regione di appartenenza, perché questi spazi sono concessi sia dallo stato che dalle regioni. Ad esempio la Regione Emilia Romagna ha concesso spazi diversi». E’ per l’incidenza regionale che tra le 5 maglie nere in Italia ci sono tre città lombarde? «Può essere, Nel 2015 la Lombardia ha fatto una scelta a favore dei piccoli comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti, dirottando su di loro il 30% delle risorse. Nel 2014 fu adottata una diversa strategia, e si tratta di scelte che condizionano i nostri pagamenti in conto capitale». Chiudiamo con Manzi sul capitolo relativo alla spesa corrente: «Si registra un lieve aumento, ma anche in questo caso ci sono pagamenti che si sono trascinati, di competenza del 2014 ma fatti nel 2015. Certamente c’è stato un incremento della spesa, e si è trattato di una scelta politica dell’Amministrazione. Tornando agli investimenti, ho notato anche il -20% di Mantova, che però ha fatto l’anno scorso investimenti molto alti, grazie ad un notevole avanzo di amministrazione, il che dimostra come le cifre siano poco indicative».
DISOCCUPATI OVER 45 APERTO LO SPORTELLO
Con delibera di giunta municipale è stata accettata la proposta dell’Associazione “Icaro” di istituire presso Spazio Comune in piazza Stradivari uno sportello informativo a favore dei “disoccupati over 40” di Cremona. Ad annunciarlo è il presidente Giuseppe Vigliotta. Lo sportello, dal nome, “Diamo voce ai disoccupati”, sarà operativo tutti i martedì e venerdì dalle ore 9,30 alle ore 12. L'iniziativa è già partita martedì scorso, 23 febbraio. «Con questa iniziativa - dice Vigliotta - Icaro continua la sua battaglia, nonostante una serie di ostacoli e difficoltà, per far uscire dall’emarginazione, dalla zona grigia nella quale si trovano, una fascia di cittadini che vivono in uno stato di frustrazione psicologica e materiale e portarli a riconquistare la propria dignità. Ciò è dovuto alla mancanza di lavoro, elemento essenziale per una vita serena e tranquilla. Nel contempo stiamo attrezzando la nostra “piccola sede” di via Gioconda 3 e lo stiamo facendo con donazioni di suppellettili da parte di cittadini. Siamo alla ricerca di un pc e una stampante, per le quali attendiamo qualche cittadino di buona volontà. Speriamo sempre di poter costituire la “nostra Cooperativa di Lavoro”, strumento indispensabile per creare e trovare lavoro, ma per questo occorrono fondi per i quali aspettiamo adeguata risposta da un “benefattore” di Cremona». «Lo sportello “Diamo voce ai disoccupati” prosegue Vigliotta - fornirà notizie e iniziative su Icaro anche per eventuali adesioni ma pure sostegno morale, sulle leggi e iniziative statali, regionali, provinciali e comunali, risposte fiscali, previdenziali, senza tralasciare l’aspetto dell’aiuto sul problemi legati alla casa, alle utenze, alle difficoltà economiche. Pensiamo con l’inizio di questa attività di aggiungere un altro tassello importante a favore di chi rientra in questa categoria, che leggi spesso ingiuste hanno posto nella condizione di essere ritenuti giovani per la pensione (anche a 62-63 anni) e troppo avanti nell’età per il lavoro, per poterli aiutare ma, anche con il loro impegno di lotta se necessario, a intravedere l’uscita da un tunnel di degrado, di perdita della dignità di persone che hanno tutti i diritti di essere reinseriti nella società».
Cronaca
Sabato 27 Febbraio 2016
Autovelox, dopo le multe ecco i ricorsi Nel mirino la scarsa visibilità notturna della segnaletica e i pochi incidenti registrati D I nuovi impianti di Castelleone e Martignana Po stanno facendo strage di automobilisti. Che preparano così l’appello
di Vanni Raineri
a qualche giorno sono stati messi in funzione dalla Polizia Provinciale due nuovi dispositivi che misurano la velocità delle auto, uno a Castelleone e uno tra San Giovanni in Croce e Casalmaggiore. E non c’è voluto troppo tempo per veder fioccare le prime sanzioni pesanti. Dopo l'attesa per vedere scattare la pioggia di multe, questi sono i tempi più “prolifici”, come sempre accade nei primi mesi, quando automobilisti disattenti e disinformati pagano dazio ai propri difetti. Poi le sanzioni scemeranno per la consapevolezza di chi transita. Autovelox per evitare i sinistri o per rimpinguare la cassa? Siamo al solito dilemma. Giustamente il comandante provinciale Mauro Barborini aveva sottolineato che conta la prima delle due ipotesi. Intanto diciamo che si tratta di due dispositivi che funzionano in entrambi i sensi di marcia e che avvalendosi di una doppia telecamera scattano immagini da una distanza di 14 metri, fotografando la targa posteriore ma senza riprendere l’abitacolo per motivi di privacy. In questo modo si è ritenuto di porsi al riparo di eventuali ricorsi. Ma non è quel che sta avvenendo. I primi ricorsi davanti al giudice di pace sono ormai pronti. Interessante è vedere su cosa si appelleranno stavolta gli automobilisti sanzionati. Si parte come spesso accade dall'art. 97 della Costituzione, che difende il “buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione”, ma scendiamo nei dettagli. Sono soprattutto due i bi-
nari in cui si muove chi prepara le carte bollate. Il primo riporta l’art. 142, comma 6 bis, del Codice della strada, che dispone: “Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all'impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi, conformemente alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione del presente codice…”. Ecco dunque il primo appiglio. Gli apparecchi sono presegnalati, ma non proprio ben visibili, in particolare di notte, quando, sempre secondo una disposizione del Ministero, si deve far ricorso a segnali luminosi. Questo sempre per il principio che la legge funziona come prevenzione più che come punizione. La scarsa illuminazione farebbe venir meno
il principio della prevenzione, cioè non viene data al cittadino la necessaria pubblicità. Il secondo aspetto su cui si lavora fa risalire al decreto legge 121 del 2002, poi trasformato in legge, e precisamente parte dell’art. 4, quando recita: “Sulle autostrade, sulle strade extraurbane principali, nonché sulle altre strade, individuate con apposito decreto dal prefetto… possono impiegare od installare dispositivi o mezzi tecnici di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni alle norme di comportamento… Il prefetto, sentiti gli organi locali di polizia stradale, e su conforme parere degli enti proprietari, individua le strade di cui al comma 1, tenendo conto del tasso di incidentalità, delle condizioni strutturali e plano-altimetriche, di traffico o di altre cause per le quali non
è possibile il fermo di un veicolo senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazione, alla fluidità del traffico o all’incolumità degli agenti operanti e dei soggetti controllati”. Il punto sta nel tasso di incidentalità. Solitamente si considera indicativo un arco di due anni, e ad esempio nel caso di Martignana Po (Casalmaggiore) sembra che nel tratto interessato dalla misurazione non siano avvenuti incidenti. Il principio che si vuole fissare è che lo Stato ha il dovere di tutelare i cittadini nel caso di intervento continuo (come nel caso dei dispositivi fissi), nel qual caso decide il prefetto. Se non ci sono stati incidenti stradali negli ultimi anni, a quale titolo e con quale indagine preventiva viene messo l'autovelox? Forse, si lascia intuire, gli scopi erano di-
versi dalla prevenzione. Un’interpretazione che, presa alla lettera, può toccare anche impianti più vecchi. Ad esempio quello di Sospiro, posato 4 anni fa. Vero che prima di incidenti ce n’erano stati, ma anche lì negli ultimi due anni non è accaduto, grazie proprio al dispositivo. Dunque perché autorizzare ancora il suo utilizzo? Va tenuto presente, si ribadisce, che l’obiettivo finale è la sicurezza del cittadino, e lo Stato interviene di volta in volta a seconda delle necessità. Sia a Martignana che a Castelleone l’autovelox è posto su un rettilineo, da qui l’ipotesi di accanimento. Inoltre siamo in aperta campagna, in assenza di insediamenti industriali con entrata e uscita di operai. Il duello è aperto, il campo di battaglia saranno le aule dei giudici di pace.
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DOMANI 85ª ASSEMBLEA AVIS CREMONA Domenica 28 febbraio alle ore 9 presso l’auditorium “O. Goldani” della sede dell’Avis di Cremona, in via Massarotti 65, si svolgerà l’85ª Assemblea ordinaria dei Soci dell’Avis Comunale di Cremona, il momento più alto di tutta l’attività associativa. Momento di importante confronto con tutti gli oltre 5000 soci della sezione cremonese dell’Associazione Volontari Italiani del Sangue. Nel corso dell’incontro il presidente comunicherà tutti i dati e tutte le iniziative svolte nel 2015, mentre il tesoriere, nella sua relazione, dettaglierà le voci dei bilanci sia consuntivo 2015 che preventivo 2016. L’Avis si presenta a tutti sana, viva, vitale, formata da tanti soci, sempre più disponibili a donare sangue a chi ne ha bisogno e di mettere continuamente in cantiere iniziative, progetti, che si avvalgono sì del lavoro volontario e disinteressato di tutti. Un importante momento dell’Assemblea riguarderà la presentazione del Codice Etico, un documento che contiene i principi comportamentali cui i soci persone fisiche e giuridiche, gli organi sociali ed i loro componenti, i dipendenti, i prestatori di lavoro temporaneo, i consulenti, i collaboratori e qualsiasi altro soggetto che possa agire in nome e per conto di Avis Comunale di Cremona devono attenersi e che è già stato approvato dal Consiglio Direttivo nella seduta del 16 novembre 2015. Nel corso dell’Assemblea verranno consegnate le Borse di studio intitolate a Osvaldo Goldani e Felice Majori a giovani laureati. Infine, verranno consegnate le benemerenze a tutte quelle donatrici e a tutti quei donatori che hanno raggiunto le varie tappe, che contraddistinguono la “carriera” avisina, fino a 50 donazioni. Vi sarà infine la nomina dei Delegati alla prossima Assemblea Provinciale.
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Cronaca
Sabato 27 Febbraio 2016
la comissione cultura del pirellone visita cremona
La Commissione Cultura del Consiglio regionale ha fatto visita, giovedì a Cremona, al Museo del Violino con lo Scrigno dei tesori e l’Auditorium Giovanni Arvedi, al Laboratorio di diagnostica non invasiva “Giovanni Arvedi” dell’Università di Pavia e al Laboratorio di ricerca sull’acustica musicale del Politecnico di Milano. La Commissione, guidata dal Presidente Luca Ferrazzi (Lista Maroni) con i consiglieri Laura Barzaghi (PD), Fabio Pizzul (PD), Michele Busi (Patto Civico), Andrea Fiasconaro (M5S) e i consiglieri del territorio Agostino Alloni (PD), Carlo Malvezzi (NCD) e Federico Lena (Lega Nord), è stata accolta dal Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e all’Assessore alla Città Vivibile e Rigenerazione urbana Barbara Manfredini. Visitando i laboratori e il Museo, la Commissione ha potuto conoscere da vicino una parte del sistema, unico al mondo, che mantiene vivo il saper fare liutario, riconosciuto come patrimonio immateriale Unesco. La trasferta si è conclusa in Municipio con il tavolo di lavoro con il Sindaco, nel corso del quale sono state approfondite alcune progettualità culturali e turistiche che l’Amministrazione comunale sta portando avanti in termini di offerta formativa, sistema della ricerca, pratica della musica, prospettiva internazionale, progettazione culturale e sostegno all'attività artigianale. Il Sindaco ha illustrato in particolare il corso di Laurea in Restauro degli strumenti musicali, che partirà ad ottobre presso il Dipartimento di Musicologia dell’Università di Pavia con sede a Cremona, e il biennio specialistico in ingegneria del suono, prossimo a prendere il via presso il Polo Territoriale di Cremona del Politecnico di Milano.
Influenza, siamo nella fase discendente Il primario dell’Unità operativa malattie infettive dell’Ospedale di Cremona spiega come difendersi e prevenirla
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di Federico Pani
olori articolari, febbre e congestione delle vie respiratorie: eccoli qua, i sintomi da sindrome influenzale. Ce li ricorda anche la pubblicità, soprattutto in questo periodo. Naturale: il picco si registra proprio a febbraio. Poi, va calando (l’andamento epidemiologico è segnalato ogni anno da InfuNet, il portale web dell’Istituto Superiore di Sanità). «In generale, l’epidemia comincia a novembre. Quest’anno ci sono stati pochissimi casi: la metà, rispetto allo scorso anno. In questi giorni il picco ha smesso di crescere e sta cominciando la sua fase discendente». Lo ricorda Angelo Pan, primario dell’Unità operativa malattie infettive dell’Ospedale di Cremona. Dott. Pan, che cos’è l’influenza? L’influenza è un’infezione delle vie respiratorie dovuta a due tipi di virus, il virus A e B. La maggior parte dei pazienti (80%) è vittima del virus A. Entrambi tendono ogni anno a modificarsi e dunque a colpire ciclicamente. Quest’anno, a differenza di altre volte, si sono presentati quasi identici all’anno scorso: perciò i casi sono meno della metà dell’anno scorso. L’andamento, come si sa, è epidemico e caratteristico della stagione fredda. Pochi sanno, tra l’altro, che lo sviluppo del virus avviene nell’emisfero australe e solo in un secondo momento si diffonde alle nostre latitudini. Lo sbalzo termico e l’impossibilità di un ricambio d’aria costante nei locali chiusi può essere considerato un fattore aggravante delle epidemie? Sì, sono fattori che contribuiscono a diffondere il virus. Bisogna tenere presente che la ragione principale delle epidemie, però, sta nelle modifiche che il virus subisce ogni anno: se l’agente patogeno cambia radicalmente la sua struttura, la memoria immunologica dell’organismo è minore. In altre parole, gli anticorpi non riconoscono il virus. Malessere generale, febbre e dolore alle vie respiratorie: può venire considerato questo il “triangolo” sintomatologico per riconoscere l’influenza? Sì e no. Esiste comunque uno stock di virus che produce gli stessi sintomi. È
Il virus Zika? Inutile per ora allarmarsi difficile capire con certezza se si tratta di virus influenzali o di altri virus respiratori. Se l’influenza è grave, cioé si manifesta con una febbre virulenta, è più probabile si tratti di un virus influenzale. In ogni caso, più che di influenza, si dovrebbe parlare di sintomi influenzali: solo una diagnosi attraverso un tampone dà risultati certi, in questi casi. Esistono tanti piccoli rimedi contro l’influenza, che spesso però si rivelano inefficaci. Secondo lei, qual è la cura migliore? Senz’altro quella legata ai medicinali sintomatici, cioé a quei farmaci che agiscono sui sintomi, come la tachipirina. Lavarsi spesso le mani è uno di quei consigli riguardo la prevenzione che capita di leggere sui giornali o di sentire in televisione. Lavarsi le mani è certamente una forma di profilassi e di contenimento della diffusione del virus. Queste forme di prevenzione vengono divulgate soprattutto in occasione di epidemie abbastanza gravi. Si pensi all’epidemia del virus H1N1 (un sottotipo del virus A, in Italia noto con il nome di influenza suina n.d.r.): perfino Topo Gigio era stato coinvolto in una celebre campagna pubblicitaria, per dare dei consigli ai più piccoli, ricordate?
Coprirsi la bocca quando si tossisce, starnutire preferibilmente nel gomito e naturalmente lavarsi costantemente le mani: ogni ora ci tocchiamo il naso almeno cinque volte e ancora di più sono le volte in cui ci portiamo le mani al viso: circa tre volte ogni cinque minuti. Perciò l’igiene svolge un ruolo così importante. Se il modo migliore per curare l’influenza sono i farmaci sintomatici, qual è il consiglio che si può dare per prevenirla? Vaccinarsi contro l’influenza è la forma di prevenzione più efficace che esista. Dal mio punto di vista, molte più persone dovrebbero vaccinarsi. Parlo soprattutto delle categorie più a rischio, cioè di quei soggetti in cui l’influenza si manifesta in forma più grave. In ogni caso, non esiste dieta o attività fisica che sia in grado di prevenire il virus. L’igiene e il vaccino sono le uniche forme di prevenzione. Lasciando da parte le influenze stagionali, si può sapere qualcosa di più su Zika, il virus che in queste settimane sta facendo così tanta paura? Zika è una vera scocciatura. Mi spiego: l’infezione virale, nell’80% dei casi, si risolve senza che il paziente si accorga di nulla. Certo in alcuni casi può dare luogo a febbre o gravi disturbi neurologici e tre
persone sono addirittura morte. Il problema è un altro: riguarda la correlazione sempre più accertata tra la microcefalia dei neonati e la presenza del virus nelle donne incinte. Non si è ancora certi, ma è estremamente probabile che il virus danneggi in modo permanente lo sviluppo cerebrale del neonato. E qui arriviamo al dunque: se il virus si manifesta come una semplice influenza o, come accade nella maggior parte dei casi, non si manifesta affatto, la prevenzione per il neonato è davvero complicata. Naturalmente si sconsiglia alle donne incinte di viaggiare in Centro e Sud America, dove il virus è ora piuttosto diffuso, o di usare forme di precauzione. In Italia e a Cremona c’è il rischio che il virus si diffonda? È notizia dell’ultima ora quella di un caso di Zika a Firenze. Non bisogna allarmarsi: è un episodio isolato e non ci sono segnali di un pericolo imminente, né futuro. La stagione calda, però, dovrà farci stare un po’ più in allerta: il virus, che tra l’altro è di origine africana (e non è una novità: fu scoperto in Uganda negli anni ’40), viene trasmesso soprattutto dalle zanzare. La proliferazione degli insetti potrebbe rendere le condizioni di diffusione più favorevoli.
Cronaca
Sabato 27 Febbraio 2016
I Ghizzoni, gli ultimi pescatori di professione del Po
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Sarà presentato domani nella Sala Puerari del Museo Civico il libro di Riccardo Groppali sostenuto dal Rotary popolazione cremonese, che in famiglia, nelle osterie e nei giorni di magro ha utilizzato ampiamente la risorsa alimentare che il Po forniva a chi sapeva procurarsela. Oltre al fiume anche tutta la fitta rete di fossi, i bodri, le paludi, il Morbasco e il Naviglio, le macere per la canapa, fornivano con i loro pesci le proteine necessarie alla vita dei cremonesi, e il prelievo diretto non risparmiava nidiacei, passeri e piccioni, rane, gamberetti e lumache. Era comunque indispensabile la fornitura da parte dei pescatori professionisti, come i Ghizzoni padre e figlio e gli altri che si dividevano gli spazi di pesca sul Po.
Domani, domenica 28 febbraio, alle ore 10.30 presso la Sala Puerari del Museo Civico di Cremona verrà presentato al pubblico il volume “Pesci e pesca nel medio Po - Angelo e Giuseppe Ghizzoni gli ultimi pescatori professionisti di Cremona”, di Riccardo Groppali, edito da La Libreria del Convegno di Cremona in collaborazione con I Rotary per il Po. Sarà presente un protagonista del libro, il geometra Giuseppe Ghizzoni, che con la sua memoria straordinaria ha reso possibile la stesura. Il testo vuole ricordare l’importanza fondamentale che pesca e pesci hanno avuto per la
Fiume che offriva anche la legna da ardere con i tronchi fossilizzati depositati lungo le rive, che i pescatori raccoglievano e preparavano per la vendita nei periodi meno adatti alla pesca, seguendo regole non scritte ma condivise da tutti. Un’attività estremamente faticosa la loro, che si svolgeva di notte con qualsiasi tempo e temperatura, era sempre pericolosa e tutt’altro che facile, in quanto per essere efficace doveva prevedere quali mutamenti avrebbe subito il livello del fiume, che venivano compresi dai numerosi minimi indizi che il pescatore di professione aveva imparato a
conoscere. In questo modo potevano essere produttive le reti tese allo sbocco di bracci secondari del Po, modificati e gestiti per migliorare la loro funzionalità, e nelle piccole lanche scavate dal fiume nelle spiagge sabbiose. Cultura e conoscenze minacciate di scomparire, che il libro vuole conservare dalla voce dell’ultimo dei protagonisti. Ma non solo pesci, anche episodi di una vita che sembra così lontana da risultare impossibile fosse quotidiana a Cremona solo pochi decenni fa, strettamente legata ai beni della natura e ai loro impieghi per la sopravvivenza della famiglia del pescato-
re. Per questo l’atteggiamento è di completa e profonda innocenza nei confronti degli animali utilizzati, senza crudeltà ma neppure compassione: questo sentimento non trovava spazio nella mente di chi viveva esclusivamente delle risorse che potevano essere prese - con fatica, bravura e anche fortuna - dal fiume e dai suoi dintorni. Un quadro quindi complesso e articolato, composto anche da episodi di storia minore cremonese come le mutande imposte da Farinacci ai ghiaiaioli cremonesi o le uova usate nel dopoguerra come moneta in cambio di pesce, come la classificazione
L’autore Riccardo Groppali
del pescato in base a categorie commerciali e la sua conservazione, che permette di conoscere anche l’aspetto riguardante l’antica pesca professionale davvero fondamentale - del rapporto che da sempre lega Cremona al suo fiume.
Pensioni di reversibilità, il nuovo fronte
L’allargamento del diritto alle unioni civili apre scenari inediti. Il Governo nega l’intenzione di intervenire, ma si ripetono gli allarmi
Intanto esplode un nuovo scandalo pensioni d’oro
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di Vanni Raineri
iente stepchild adoption dunque, almeno per il momento. La legge Cirinnà, per ottenere il via libera del Parlamento, ha dovuto amputare la parte più discussa, che riguarda l’adozione del figlio del coniuge per le coppie omosessuali. In compenso, finalmente anche alle unioni civili disciplinate dalla legge sarà possibile estendere i diritti di successione e la reversibilità della pensione. Diritti che sono previsti nell’istituto del matrimonio, e che dopo l’approvazione della legge varranno anche per le un unioni civili, grazie al cosiddetto maxiemendamento in cui un ruolo fondamentale ha avuto il sottosegretario cremonese Luciano Pizzetti. Per il bilancio dello Stato, si tratta pur sempre di un aggravio. Anche per questo verranno riviste con ogni probabilità le norme sulla reversibilità. Sul tema da settimane c’è una gran confusione, tra l’opposizione che denuncia la volontà di cancellare questo trattamento economico e la maggioranza che afferma che al momento non esiste alcuna proposta sull’argomento.
In realtà qualche correttivo sarebbe giustificabile. Si pensi a una coppia di persone che percepiscono un’elevata pensione: il superstite ha diritto ad unirle (ovviamente con i correttivi già previsti), e magari entrambe sono calcolate col metodo retributivo, quindi superiori rispetto alle somme effettivamente versate. Oppure si pensi al caso dell’ottantenne benestante che sposa una giovane ragazza, una situazione che si verifica sempre più spesso. E’ ad esempio il fenomeno delle badanti sposate per riconoscenza. Alcuni parlamentari hanno già proposto di congelare la pensione di reversibilità almeno sino al compimento del 60° anno. Tremonti già nel 2011 ha tagliato drasticamente le pensioni di reversibilità qualora tra i due coniugi esista una forte differenza di età (almeno 20 anni), uno dei due si sia sposato con almeno 70 anni di età e il matrimonio sia durato meno di 10 anni: in questo caso per ogni anno che manca alla soglia si perde il 10%. Questo se non sono presenti figli. Ma l’argomento, specie con i tagli in vista, non può essere affrontato senza uno sguardo alle cosiddette “pensioni d’oro”. Il Corriere della Sera ha svolto
un’interessante ricerca secondo la quale esistono circa 30mila pensionati d’oro con redditi che arrivano sino a 200mila euro l’anno e che la politica ha sempre tenuto al riparo dalle riforme degli ultimi decenni. Si tratta di parlamentari, giudici
e consiglieri regionali e del personale degli stessi enti. Il tutto per una spesa annua a carico dello Stato di oltre un miliardo e mezzo di euro. A fornire i dati, per il centro studi di Itinerari Previdenziali, è l’esperto Alberto
Parola all’esperto Paolo Zani: «E’ una bufala politica. Per ora...»
Sul tema delle pensioni di reversibilità abbiamo sentito nuovamente l’esperto di previdenza Paolo Zani, ex sindacalista, spesso ospitato in tv e che cura il blog tuttoprevidenza.it. Allora, perché se ne sta parlando tanto? «E’ una bufala politica. Il polverone nasce dall'aumento di spesa dovuto alle unioni civili, che hanno esteso il diritto alla reversibilità. Onestamente però non c’è scritto da alcuna parte che il governo intende toccare queste pensioni». E perché ho l'impressione che presto si interverrà anche
su questo tema? «Il ragionamento è complesso. Partiamo dalla natura de problema: per qualcuno la reversibilità ha natura previdenziale, per altri assume sempre più il caratte-
re di un trattamento assistenziale. Quando nacque, nel 1939, pochi sanno che spettava solo alle vedove e non ai vedovi, fatta eccezione per gli inabili al lavoro. Era dunque destinato a chi non lavorava (le donne), e aveva quindi carattere assistenziale. L’uomo ha maturato il diritto nel 1977 con la legge che fece cadere le barriere tra uomo e donna. Nel 1995 c’è stato un intervento pesantissimo: sino ad allora al congiunto in vita spettava il 60% della pensione, con la legge 335 si verificavano le condizioni reddituali, e si tagliava rispetto al 60%
in base all’importo, se era almeno tre volte superiore al trattamento minimo. Se lo superava di 5 volte si scendeva al 30% dell'importo erogato al coniuge deceduto. Dunque forti penalizzazioni, applicate ancora oggi, a meno che siano presenti figli minori o inabili, nel qual caso l’importo può salire all'80% e anche al 100%. A mettere in allarme oggi è una manovra di bassa politica: si è insinuato che anziché utilizzare il reddito, si voglia utilizzare l’indicatore Isee, nel qual caso sarebbero considerati i beni immobiliari, i soldi in banca, il reddito dei
familiari. Quindi un altro indicatore di riferimento. Ma non è scritto da nessuna parte che il nuovo indicatore debba essere usato per le pensioni di reversibilità. Personalmente sarei anche d’accordo nel farlo, ma dipende ovviamente dal livello che si considererà. Magari si arriverà a questa modifica. Poi c’è ad esempio il discorso sull’assegno di accompagnamento, che è di 500 euro e spetta a prescindere dal reddito. Anche lì ci vorrebbe un indice, non è giusto che la stessa somma sia erogata a chi ha reddito basso e chi è benestante».
Brambilla, che non manca di sottolineare quanto sia difficile reperire tali dati, in quanto i soggetti interessati non li comunicano, nonostante gli obblighi di legge. La cosa più incredibile è che oltre 16mila di questi sono personale della Regione Sicilia: percepiscono una pensione media di 40mila euro l’anno. Seguono quasi 5000 dipendenti della Camera dei Deputati con pensione media di 55mila euro, 1500 vitalizi della Camera (media di 90mila euro l’anno), 2500 dipendenti del Senato (55mila euro), 900 vitalizi del Senato (91mila euro), quasi 1900 vitalizi delle Regioni (91mila euro), oltre 1600 dipendenti della Presidenza della Repubblica (55mila euro), 200 dipendenti della Corte Costituzionale (68mila euro). Infine, solo 29 giudici della Corte Costituzionale, la cui pensione media ammonta a 200mila euro l’anno. Già, circa 17mila euro al mese. Recentemente la stessa Corte aveva bocciato la riforma che prevedeva il blocco dell'indicizzazione delle pensioni elevate. In pratica il taglio delle pensioni almeno tre volte superiori alla minima, il che ha rappresentato per lo Stato un buco di 5 miliardi di euro. Una salvezza per le pensioni alte deciso da chi è destinato ad avere una pensione annua di 200mila euro. Che ne dite, conflitto di interesse?
Dagli ortaggi dell’Arcimboldo al concorso Syngenta: l’eredità Expo in mostra al Civico Dal 1 marzo al 17 aprile le opere vincitrici del concorso fotografico internazionale Syngenta Photography Award 2015 saranno esposte a Cremona al Museo Civico Ala Ponzone. Per la mostra fotografica, che esplora il tema “Scarsità-Spreco” (Scarcity-Waste), è stata scelta una sistemazione d’eccezione: la Sala delle Colonne, che introduce al celebre quadro “reversibile” di Giuseppe Arcimboldo, Ortaggi in Ciotola, meglio noto come L’Ortolano, che ha ispirato la mascot-
te di Expo Milano 2015. Il fil rouge che unisce la cinquecentesca opera dell’Arcimboldo e le immagini selezionate per la mostra “Scarsità-Spreco” (Scarcity-Waste) - Syngenta Photography Award” risiede proprio nelle tematiche, sempre attuali, che hanno animato l’Esposizione Universale. L’edizione 2015 del Syngenta Photography Award, infatti, ha coinvolto fotografi professionisti e amatoriali di tutto il mondo per stimolare il dibattito sulle princi-
pali sfide che l’umanità si trova ad affrontare: come garantire alle prossime generazioni superfici coltivabili, cibo e acqua a sufficienza quando la quantità di risorse che utilizziamo e di rifiuti che produciamo richiederebbe già oggi un pianeta e mezzo. L’esposizione delle fotografie premiate in occasione del Syngenta Photography Award 2015 sbarca a Cremona per continuare a mantenere l’attenzione sulle sfide globali alla sostenibilità ora che i riflettori di Expo 2015 sono
spenti, dopo essere stata protagonista nel semestre dell’Esposizione Universale in uno dei suoi luoghi simbolo a Milano nonché nel nuovo distretto del business Porta Nuova-Garibaldi: Piazza Gae Aulenti. Inoltre, dall’ottobre scorso, chi vorrà ammirare L’Ortolano dell’Arcimboldo in occasione della visita presso il Museo Civico Ala Ponzone, avrà anche modo di “ascoltare” l’opera, grazie alla critica sonora di artisti moderni come Frankie Hi NRG Mc.
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Rubrica
Sabato 27 Febbraio 2016
Tullio Calcagno “Siamo un pugno di cattolici italiani repubblicani”. Così recita la prima frase del primo numero (10 gennaio 1944) del periodico “Crociata italica”. L’ho raccontato la settimana scorsa, nella prima puntata di questa serie: don Calcagno propugnava un ritorno alla purezza evangelica, mescolandola alle teorie sociali fasciste.
“Crociata italica” invocava l’avvento di una “Chiesa nazionale” guidata da un primate, “cioè un capo della Chiesa italiana”. In questo primo numero si minacciava lo scisma. Ogni numero era riempito di immagini di chiese o cimiteri italiani devastati dai bombardieri alleati. Il vescovo di Cremona, il cardinale di Milano, l’arcivescovo di Torino e il patriarca di Venezia denuncianorono la natura ereticale e sci-
smatica di “Crociata italica”. E’ modernismo, eresia, dissero, un tentativo di spaccare la chiesa proprio nel suo cuore, l’Italia, per dar vita a una chiesa nazionale guidata da un primate. Termino questo questo riassunto della prima puntata ricordando che il movimento e il periodico “Crociata italica” erano un’idea politica del vecchio anticlericale Roberto Farinacci.
Crociata Italica, movimento mazziniano Il successo del settimanale e la minaccia di uno scisma . 2ª puntata
di Paolo A. Dossena
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più le autorità ecclesiastiche attaccavano “Crociata italica”, più Farinacci era contento. Infatti, proprio questi attacchi decretarono il successo di don Calcagno. “Crociata Italica” divenne il periodico più diffuso della RSI. Era venduto dagli edicolanti addirittura a borsa nera, diffondendosi perfino tra le forze armate e fra le truppe in addestramento in Germania. “Crociata italica” era molto patriottico. “Abbiamo fatto l'Italia”, dice una famosa espressione di ispirazione patriottica italiana, “ora dobbiamo fare gli italiani”. “Gli italiani non sono ancora fatti”, tuonava “Crociata italica”. Il settimanale credeva che il fascismo fosse il punto d’arrivo di un moto storico cominciato con la rivoluzione francese e proseguito con il risorgimento. Una valanga di articoli esaltavano la memoria di Mazzini e del partito repubblicano. Per esempio l’articolo “Risorgere” (12 giugno 1944) è un inno agli “immortali principi del 1789” e perfino alla ghigliottina: “La testa cadde, la rivoluzione trionfò”. E: “Oggi in una situazione rivoluzionaria più grandiosa e forse più decisiva la Repubblica Sociale Italiana lancia al mondo la sfida della socializzazione”. “Crociata italica” esaltava il risorgimento come “sforzo titanico” (27 marzo 1944). In un altro articolo (“Amore di Patria”, 3 aprile 1944) si ricordano il “risorgimento Patrio”, i “vecchi repubblicani d’Italia” e “il grande Maestro Giuseppe Mazzini”, indicando nel fascismo l’erede di questa tradizione. In “Cattolici e Mazziniani” (5 giugno 1944), Don Calcagno disse: “io mi sento e credo di potermi chiamare mazziniano”. Gli aspetti terroristici dei cospiratori intorno a Mazzini sono ben noti (si pensi al ferocissimo omicidio del Duca di Parma, il povero Carlo III, assassinato dal sellaio mazziniano Antonio Carra con una lima). Tuttavia, “Crociata italica” polemizzava soprattutto contro la Chiesa e contro il clero, accusati di sostenere il nemico. In “Il Clero e il Risorgimento” (11 settembre 1944) il settimanale attaccava il ruolo conservatore e ostile al risorgimento e alla rivoluzione patriottica (“figlie dirette o indirette della rivoluzione francese”), di chiesa e clero “attaccato alla causa legittimista”.
Da sinistra in senso orario: Paolo Pantaleo, Roberto Farinacci, Carlo III Duca di Parma e Girolamo Savonarola
Temi specifici cari a “Crociata italica” erano la socializzazione e “L’Usura” (è il titolo di una rubrica del giornale), parola presa in prestito da Ezra Pound, che
aderì al movimento insieme a Nicola Bombacci (nel 1924, Pound si era trasferito in Italia, dove il nuovo governo di Mussolini sembrava ordinato e progres-
sista. Il poeta americano scrisse il suo “Jefferson and/or Mussolini” nel 1933). “Crociata italica” odiava visceralmente la monarchia ed era anti-gesui-
ta. Il 16 settembre 1944 parlava di “piovra gesuitica”, assimilandola alla “reazione” e al clima antinazionale della restaurazione del 1815. Il riformatore religioso e politico italiano Girolamo Savonarola (1452-1498) condannò il male della corte del mondano, corrotto e ambizioso Papa Alessandro VI (ben noto per gli scandali associati alle sue attività, per i suoi figli illegittimi, per il suo libertinismo, nepotismo e per la sua politica dell’intrigo). Accusato di eresia, Savonarola fu arrestato, torturato quasi fino alla morte e giustiziato. Savonarola divenne il nume tutelare di “Crociata Italica”. Il 28 agosto 1944, sul settimanale, don Ildefonso Troya attaccava la “ferocia pretina” rievocando lo “spirito di Savonarola”. Don Troya attribuì a Savonarola ideali nazionalistici che il monaco non ha mai avuto, ma lo stesso fece lo storico fascista di sinistra Delio Cantimori nel 1939. Infatti la storia aveva visto un’alleanza tra nazionalismo e alcuni esponenti delle chiese protestanti, che tendevano a diventare chiese nazionali. Ma se la sua riforma fu un evento tedesco, Martin Lutero non è mai stato nazionalista, e rifiutò di unirsi al nascente movimento patriottico tedesco (a questo proposito potete leggere “Martin Lutero” di Eiko Oberman, Editori Laterza. Occorre quindi insistere sul punto che il tentativo di “Crociata italica” di “arruolare” Girolamo Savonarola tra gli antesignani del nazionalismo è discutibile). Tuttavia, la portata del progetto di don Calcagno dovrebbe essere ridimensionata: lui e i suoi crociati non si definivano affatto come protestanti, anche se parlavano di “riforma”. Si trattò di un’altra trovata di Farinacci (che stampava “Crociata italica” a Cremona): più che a una volontà di attuare questa “riforma” religiosa, si deve pensare a un suo agitare questo fantasma per ridurre a più miti consigli il clero. Don Calcagno farà infatti la fine di Lutero, di Savonarola e dei valdesi: nessuno di loro se ne andò dalla Chiesa, furono buttati fuori. Il 24 maggio 1945, la Suprema sacra congregazione del Sant’Uffizio, pubblicò la scomunica del prete Tullio Calcagno. Come Farinacci, don Calcagno fu fucilato (dopo un processo farsesco) dai partigiani nell’aprile del 1945. (Fine della seconda e ultima puntata, sabato 5 marzo una nuova vicenda)
I Fatti della Settimana IN PRIMO PIANO mercoledì 25 febbraio
Sabato 27 Febbraio 2016
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Prostituzione, sporcizia e irregolarità fiscali: chiuso centro massaggi cinese in via Ghisleri
Un altro centro massaggi cinese chiuso per evasione fiscale e prostituzione, stavolta in via Ghisleri. Il nuovo locale era già stato visitato dalla Guardia di Finanza tempo fa ed erano state riscontrate mancate emissioni di ricevute fiscali. Poi, la segnalazione di un cliente di sesso maschile che ha di-
domenica 21 febbraio furto da scarpe&scarpe, denunciati 4 stranieri
Denuncia con l’accusa di furto aggravato per tre giovani, originari della Mongolia, che sabato pomeriggio hanno rubato due paia di scarpe. I quattro, due uomini e due donne, dai 36 ai 26 anni, sono stati sorpresi in flagranza di reato. Dopo essere entrati nel Centro Commerciale Cremona Due di Gadesco Pieve Delmona, nel negozio Scarpe & Scarpe, si sono impossessati di due paia di scarpe che hanno nascosto in un cilindro metallico che inertizzava le cellule del sistema antitaccheggio. La vigilanza, notandoli, ha chiamato i carabinieri, che li hanno beccati appena fuori dal negozio. In auto avevano anche altre scarpe.
lunedì 22 febbraio truffa dell’auto, cinque arresti della finanza
Associazione per delinquere, truffa, insolvenza fraudolenta ed evasione fiscale: queste le accuse nei confronti di un sodalizio criminale che operava tra Cremona, Mantova e Brescia, smantellato oggi dalla Polizia Stradale e la Polizia Giudiziaria di Mantova, insieme alla Guardia di Finanza di Castiglione delle Stiviere. Cinque gli arresti, oltre al sequestro di alcune imprese commerciali e di saldi attivi su conti correnti e libretti al portatore, nonché all’esecuzione di numerose perquisizioni domiciliari e personali, nei confronti di 15 soggetti indagati per i reati di associazione per delinquere, truffa, insolvenza fraudolenta ed evasione fiscale. Il sodalizio criminale era dedito alla truffa ai danni di clienti privati, cui venivano venduti – come se fossero di recente produzione – dei veicoli in realtà obsoleti. Le auto in questione, importate dall’estero, avevano infatti una elevatissima percorrenza chilometrica reale (180mila/220mila km), ma venivano ri-
chiarato di aver ricevuto, al prezzo di 50 euro, un “massaggio rilassante”, nonché una prestazione sessuale. Per tale motivo i militari nel pomeriggio di mercoledì hanno effettuato un accesso all’interno dei locali per controllare più approfonditamente il regolare adempimento degli obblighi fiscali. Nel corso
del controllo sono state rilevate anche scarse condizioni igienico-sanitarie. Infatti, nonostante la donna cinese abbia la residenza a pochi passi dal proprio locale, in alcune delle stanze era presente cibo sparso insieme a prodotti di bellezza, pentole usate e asciugamani sporchi. Queste situazioni verran-
no segnalate nei prossimi giorni alle autorità locali competenti, ai fini di un controllo mirato alla sicurezza dei luoghi di lavoro, all’igiene e al rilascio delle licenze commerciali. Il centro massaggi è stato sottoposto a sequestro preventivo per esercizio dell’attività di prostituzione.
giovedì 25 febbraio
Nessuno di questi cespiti è stato messo ancora a disposizione degli enti e delle realtà territoriali
Beni confiscati alla mafia, a Cremona sono venti I beni immobili confiscati alla criminalità in Lombardia sono 1266, il 7,2% del totale delle confische nazionali. Di questi 20 sono sul territorio di Cremona e provincia: 18 sono ancora in capo all’Anbsc (Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata), gli altri 2 sono stati mantenuti dallo Stato per finalità istituzionali, nessun bene è stato messo ancora a disposizione degli enti e delle realtà territoriali. Cremona è l’unica provincia in Lombardia a vantare questo primato negativo. I beni confiscati in provincia di Cremona sono così catalogati: 3 abitazioni in villa, 4 appartamenti in condominio, 3 box e i restanti 10 di altre tipologie.
vendute previa fraudolenta riduzione dei chilometri indicati (fino a 50mila/70mila km), dopo essere state anche oggetto di abbellimenti estetici e meccanici. Una delle officine in cui venivano svolte le operazioni di “taroccatura” si trova in provincia di Cremona.
martedì 23 febbraio 19enne beccato con l’eroina, arrestato e condannato
I carabinieri della Stazione di Casalbuttano ed Uniti martedì sera hanno arrestato, in flagranza di reato, un 19enne indiano, S.J., residente in provincia, in quanto sorpreso con un involucro di eroina. Erano circa le 16 quando il giovane era stato notato dalla pattuglia in servizio di prevenzione. Il giovane, alla vista dei militari, aveva cercato di liberarsi di un pacchetto, ma
In Lombardia quasi il 50% dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata è già stato destinato agli enti territoriali. Il 42% dei beni viene utilizzato per finalità di housing sociale, il 10% per finalità educative (asili e centri educativi), il 16% per assistenza era stato notato. Nell’involucro c’erano 25 grammi di eroina in sasso. Il 19enne è stato quindi arrestato e processato per direttissima. Per lui condanna a 8 mesi di reclusione (pena sospesa).
martedì 23 febbraio colpo alla popolare di sondrio, in piazza stradivari
Colpo in pieno centro martedì mattina alla Banca popolare di Sondrio, filiale di piazza Stradivari. Intorno alle ore 10.30 un uomo è entrato armato di coltello, minacciando i dipendenti della filiale. E’ riuscito a farsi consegnare un bottino ingente, intorno ai 20mila euro (mille euro, persi durante la fuga, sono stati recuperati da un cittadino), per poi fuggire, forse a bordo di un’auto su cui lo attendeva un complice.
a disabili e anziani. Solo l’8% dei beni viene riutilizzato per attività economiche, produttive e imprenditoriali. I dati sono contenuti in un rapporto presentato in Consiglio regionale e promosso da Eupolis Lombardia. «Dobbiamo lavorare e adoperarci con urgenza affinché i beni sequestrati al malaffare sul nostro territorio possano essere utilizzati e reimpiegati in maniera appropriata e resi disponibili nel più breve tempo possibile per fini sociali e imprenditoriali. Anche Regione Lombardia si farà parte attiva per sollecitare i Comuni e l’Anbsc a trovare accordi e soluzioni rapide nel riutilizzo dei beni disponibili, consapevoli che va sicuramente ampliato anche il plafond da destinare al finanziamento dei lavori di ristrutturazione dei beni confiscatia».
martedì 23 febbraio 14enne muore nel sonno, shock a pieve san giacomo
Shock a Pieve San Giacomo per la morte improvvisa della 14enne Gaia, trovata martedì mattina senza vita nel suo letto. La ragazzina, ultimo compleanno festeggiato solamente a gennaio, doveva andare a scuola come ogni mattina. La mamma, dopo essersi insospettita per la sveglia che continuava a suonare nella camera della figlia alle 6.30, ha fatto la tragica scoperta. Si parla di arresto cardiaco, ma non sono ancora chiare le cause della morte della 14enne.
mercoledì 24 febbraio peculato e truffa, indagato noto cardiologo cremasco
Truffa aggravata ai danni del servizio sanitario nazionale, che si protrae
dal 2007: questo quanto contestato dalla Guardia di Finanza di Crema, coordinata dalla Procura di Cremona, al noto cardiologo cremasco A.L.R., che avrebbe visitato oltre 2.500 pazienti in violazione del regime di esclusività contratto con l’Ospedale Maggiore di Crema. In particolare, dalle indagini della GdF è emerso che il dott. A.L.R., dipendente dell’Ospedale Maggiore di Crema, nonostante avesse un contratto di lavoro che lo vincola a svolgere la libera professione in regime di esclusività a favore dell’ente pubblico, per il quale oltre allo stipendio percepisce un’indennità aggiuntiva mensile, da anni continua parallelamente a visitare pazienti presso un ambulatorio privato ricavato in un appartamento nello stabile in cui risiede. Il medico dovrà rispondere anche del reato di peculato, derivante dall’essersi appropriato del materiale necessario per l’effettuazione degli esami specialistici acquistato dall’Ospedale Maggiore di Crema.
mercoledì 24 febbraio maxicontrolli dei carabinieri, denunce e patenti ritirate
Carabinieri in divisa e in borghese hanno attuato maxi-pattugliamenti e diversi posti di blocco sul territorio cremonese nel pomeriggio di mercoledì per prevenire e combattere i furti, la criminalità predatoria e i reati in genere. Sono state denunciate sette persone, cinque italiani e due stranieri, per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, porto abusivo armi e oggetti atti a offendere, atti contrari alla pubblica decenza, guida in stato di ebbrezza alcolica, guida senza patente e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Quattro soggetti sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori di stupefacenti. Numerose le contravvenzioni al Codice della strada e cinque le patenti ritirate.
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Territorio
Sabato 27 Febbraio 2016
Distretto “Tra cascine e pievi”, al via nuovo percorso di valorizzazione del territorio “Tra cascine e pievi”, distretto diffuso del commercio che riunisce i comuni tra Cremona e il casalasco, rilancia il proprio impegno per la valorizzazione del territorio. Costituito nel 2010 aveva ottenuto un contributo regionale di circa duecentomila euro che avevano permesso investimenti per un importo di quasi
N
di Simona Raboni
onostante le piogge e il maltempo di questi giorni, è ben lontano dall'essere risolto il problema dell'emergenza idrica nel territorio e in regione. Questo è emerso durante l’ultimo aggiornamento dei dati rilevati dalla rete regionale di monitoraggio idro-nivo-meteo di Arpa Lombardia, presentati mercoledì durante il Tavolo dell'Acqua, svoltosi in Regione. “Le precipitazioni di questi primi due mesi del 2016 hanno apportato quantitativi di pioggia e neve in linea con la norma del periodo, ma non sufficienti a compensare l’anomalia negativa registrata a novembre e dicembre dello scorso anno”, ha spiegato durante il tavolo Bruno Simini, presidente Arpa Lombardia. Unica nota positiva è che secondo le previsioni pubblicate sul sito del Servizio Meteorologico dell’Agenzia, per il fine settimana sono attese precipitazioni significative, con quota neve attorno ai mille metri. Nel corso della riunione è emerso, come ha riferito l'asseasore Beccalossi, che il volume di acqua invasata nei laghi è ancora inferiore alla metà rispetto a quello della media del 2006/2015. Ora il dibattito è tutto sul piano politico e urgono misure serie, per far fronte a una situazione «che certamente è migliorata rispetto allo scorso novembre ma che non ci mette al riparo da una mancanza d’acqua che continua a minacciare le coltivazioni lombarde. Proprio per que-
mezzo milione di euro e recentemente aveva partecipato al Distretto sull’attrattività con un progetto che in una graduatoria di merito si era classificato ai primi posti in Lombardia. Ora i sindaci del distretto vogliono portare avanti il lavoro. Sospiro è il Comune capofila. Poi ci sono: Cella Dati, Stagno Lombardo, Vescovato, Bone-
merse, Pieve d’Olmi e Malagnino. Recentemente si è aggiunto anche Cicognolo. Confermato anche il ruolo di manager a Confcommercio. «Vogliamo rilanciare il Distretto facendo rete – conferma Andrea Badioni, di Confcommercio – C’è una sinergia importante tra i Comuni. Ma anche le nostre imprese sono pronte a fare la loro parte.
Obiettivo comune è, attraverso il commercio e le altre realtà della cultura e del volontariato, mantenere vivi i nostri piccoli comuni». Anche per questo la “cabina di regia” ha già programmato tre incontri con le imprese. Tutti sono in programma alle 21 presso le sedi dei Comuni. Il primo appuntamento è in programma martedì 1 marzo a Cico-
gnolo, i successivi lunedì 7 a Bonemerse e il 14 a Vescovato. «Centrale è il tema del marketing territoriale – conclude Paolo Abruzzi –. Insieme vogliamo valorizzare gli eventi ormai tradizionali ma anche proporre nuove occasioni di incontro che sappiano far conoscere i nostri paesi anche a chi arriva dal circondario».
Emergenza idrica, Regione Lombardia pronta ora a chiedere lo stato di crisi
sto non è da escludere che il presidente Maroni possa chiedere lo stato di crisi» ha evidenziato il consigliere regionale Ncd Carlo Malvezzi. «La richiesta dello stato di crisi può essere certamente una strada da percorrere, anche per garantire una deroga che porti a una riduzione del deflusso minimo vitale dei fiumi Adda e Oglio in modo da ottenere una portata d’acqua sufficiente a ridurre gli impatti negativi sulle coltivazioni». Altro passo garantito per l’immediato futuro è l’istituzione di un Tavolo permanente sulla situazione idrica. «L’assessore Terzi ha garantito che quanto richiesto dal sottoscritto in una mozione approvata dal Consi-
glio regionale sarà presto operativa. Il Tavolo permanente servirà a monitorare con cadenza periodica la situazione idrica e le eventuali soluzioni da porre via via in essere» ha concluso Malvezzi. Problemi in vista quindi per la programmazione colturale con situazione idrica incerta e non prevedibile. Osservatorio regionale allertato quindi per le prossime decisioni da assumere rispetto ad emergenze che si paleseranno. «I territori insieme a tutti i portatori di interessi sono molto preoccupati. Se il meteo non verrà in aiuto, sarà necessario predisporre misure tecniche urgenti, anche sul DMV, oltrechè
finanziarie di aiuto al reddito alle imprese e di sostegno ai Consorzi» hanno precisato il presidente della Provincia di Cremona Carlo Vezzini ed il consigliere provinciale Sisti. L'allarme arriva anche da Coldiretti Lombardia, secondo cui «le ultime piogge e nevicate in Lombardia sono un segnale positivo ma non risolvono la crisi idrica che si sta verificando durante questo inverno, uno dei più caldi e secchi che si ricordino. Rispetto alla media 20062015 il deficit idrico è ancora al 44% per i laghi e al 40% per la neve mentre dal punto di vista delle temperature in Lombardia, dopo mesi, come novembre, dicembre e gennaio, anche febbraio si è “scaldato”, soprattutto sulle temperature minime: nella prima decade 2,1 gradi in più e nella seconda decade 0,6 gradi sopra la media, mentre le massime sono rimaste complessivamente in linea. Confermano quindi in “trend rialzista” registrato a dicembre con massime superiori di 2,4 gradi rispetto alla media e a gennaio di 0,3 gradi in più». Per quanto riguarda la precipitazioni – spiega Coldiretti Lombardia - a gennaio è caduto il 50% di acqua in meno rispetto alla media del periodo, a dicembre il 91% in meno mentre lo
scorso novembre le precipitazioni si sono ridotte di oltre l'88%. «Non sappiamo ancora se le prossime settimane riusciranno a farci recuperare le scorte idriche che ancora mancano, considerato che ad esempio nel lago Maggiore l’acqua aumenta ma perché il deflusso è ridotto al minimo, mentre gli altri invasi sono ancora sotto la media del periodo – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – l’incognita vera è cosa succederà all’inizio dell’estate quando bisognerà irrigare tutte le colture in campo: dal mais al pomodoro, dagli ortaggi alla frutta». L'inverno che stiamo vivendo – continua la Coldiretti – «è anomalo anche sotto il profilo delle temperature. Il 2015, si è classificato in Italia come l’anno più bollente della storia recente con una temperatura superiore di 1,42 gradi la media di riferimento. Il risultato è che in alcune zone d'Italia sui banchi dei mercati di Campagna Amica gli agricoltori vendono già il carciofo romanesco in anticipo di quasi un mese e le prime fragole, mentre broccoli, cavolfiori, cime di rapa, insalate e radicchio tardivi sono diventati precoci con un anticipo di almeno tre settimane».
FierAgrumello, tutto pronto per la 41ª edizione Torna, sabato 2 e domenica 3 aprile, la Fiera Regionale Agricola di Primavera di Grumello Cremonese. Anche se, come sempre, l'edizione 2016, la 41esima, della storica rassegna espositiva si aprirà già dalla settimana precedente, più precisamente dal Lunedi di Pasquetta, 28 marzo, con un ricco tabellone di appuntamenti ed eventi collaterali per tutti i gusti e per tutte le età che precede ed accompagna la Fiera. Molti gli espositori presenti: dall'agricotura all'agroalimentare, passando per i complementi d'arredo per la casa e il giardino e molto altro ancora. Quest'anno l'obiettivo è di potenziare il settore del florovivaismo, destinando agli espositori di questo settore una location ad hoc Tra gli eventi collaterali, sempre molto attesa è la classica ed immancabile Serata Enogastronomica in programma per giovedì 31 marzo, quest'anno dedicata alla Spagna e alle sue eccellenze e prelibatezze gastronomiche. Il menù é preparato dallo chef Michele del ristorante Patanegra di Crema. La serata si svolgerà presso la palestra comunale del Mulinello, al costo di 25 euro.
Lettere & Opinioni
Sabato 27 Febbraio 2016
Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it
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replica
anch’io noto un degrado generalizzato e molto pericoloso Caro direttore, solo oggi ho avuto modo di sfogliare il numero di sabato 13 de “il Piccolo” e leggere il suo fondo. Io non so se la cosa le sia gradita, perché dettale da un vecchio “auto-scominicato”, ma sappia che non è il solo a sentirsi a disagio con questo mondo. Che poi un 80enne, sicuramente un po’ deluso, scoraggiato, sdegnato, ma stupidamente non arreso, dica che la politica è malamente “invecchiata”, dovrebbe risultare curioso. Vede, 10 giorni fa ho ricordato a me stesso il 10º anniversario della nascita alla Sala Stampa di Milano di una generosa e brevissima iniziativa, quella dell’Apd, Associazione del partito democratico, cui ho avuto l’onore di partecipare nella illusione di dare il mio pur minuscolo contributo al rinnovamento della politica nazionale. Un invecchiamento, specie se a rischio è il futuro del Paese, che dovrebbe richiedere un ricambio che non vedo. Come spero che lei abbia già capito, non alludo tanto a quello generazionale, quanto all’urgente necessità di nobilitare la politica con tensioni ideali, passione civile, progettualità, peculiarità che dovrebbero essere proprie della “pre-politica”, ma di cui l’attuale establishement, ad ogni livello, pare abbia perso le tracce. Ciò che da qualche lustro interessa, nella migliore delle ipotesi, è risolvere “in qualche modo” il problema del giorno, senza pensare quale segno lasci per il futuro la soluzione adottata. Un degrado generalizzato e molto pericoloso. Lei ha giustamente accennato al candidato di Milano e che dire di Bertolaso a Roma? Fino a qualche tempo fa mi irritava sentire dire che “destra e sinistra sono la stessa cosa”. Oggi, putroppo, pensando all’etica civile scomparsa, la frase l’ingoio. Una volta la politica era l’arte del possibile ed oggi, forse, l'arte dell’arrangiamento, dove l’arrangiare per noi italiani ha significati diversi e non sempre dignitosi. Una volta essa era sinonimo di ricerca di sinergie virtuose tra i diversi poteri reali del Paese, oggi è per lo più un mercato in cui in gioco, al primo posto, vengono gli interessi concreti dei clan e/o dei singoli, mentre per la soluzione dei problemi della gente si inventano le strade più facili, le “scorciatoie” che immiseriscono il concetto stesso di democrazia. Saggio chi disse, “fermate il mondo, voglio scendere!”. Benito Fiori cremona ***
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crema
Nuova caserma dei vigili del fuoco: io sto con la Bonaldi Egregio direttore, la politica non è la raccolta dei consensi per occupare poltrone, ma un servizio per offrire soluzioni a problemi concreti. Nel caso della nuova caserma dei vigili del fuoco di Crema sono dalla parte del sindaco Bonaldi, alla quale mi sono opposto per altre ragioni in molte occasioni. Ma in questo caso abbiamo un patto sottoscritto tra il Governo e il Comune di Crema per realizzare un avamposto di sicurezza quanto mai necessario nel territorio. Un patto che il Governo non sta rispettando. Per questo ho rivolto un’interrogazione direttamente ai ministri dell’Interno e dell’Economia, ovvero i soggetti inadempienti, a sostegno di una realizzazione della caserma che sia il più rapida possibile. Perché quando le battaglie dei nostri avversari politici sono condivisibili, non abbiamo alcuna esitazione a sostenerle, nell’interesse dei cittadini. Danilo Toninelli Deputato del Movimento 5 Stelle
FOCUS
Ora dobbiamo incassare il diktat degli inglesi
Signor direttore, gli inglesi, a quanto sembra, vogliono uscire dall’Unione Europea. Ma in Europa, questi signori (i famosi Lord , la Camera dei Pari) non ci sono mai entrati. Già il fatto di avere la guida a sinistra, mentre nel resto d’Europa la guida è a destra, la dice lunga. Ma questo è il meno. Qualcuno ha mai avuto occasione di visitare Gibilterra negli ultimi anni? A me è capitato (qualche anno fa ed eravamo già nell’Euro). Mi ha molto stupìto trovare una dogana con tanto di guardie doganali che ti fanno aprire gli zaini. Naturalmente si preferisce entrare a piedi, attraversando una piccola pista d’atterraggio dell’aeroporto civile, perché entrare in automobile è ancora più complicato. E tutto questo si consuma sul confine tra Spagna e Regno Unito, due stati dell’UE. Ma vi rendete conto? Noi facciamo sbarcare di tutto e di più sulle nostre coste (anzi, li andiamo a prendere in prossimità delle loro) e facciamo entrare di tutto e di più dall’Est (Romania,
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appello
la legge sull’omicidio stradale non può più attendere Egregio direttore, «mentre ancora si perde tempo a brigare rispetto ad una legge necessaria ed indispensabile che avrebbe dovuto esistere già da molto tempo, da Nord a Sud ancora persone innocenti continuano a venire falcidiate in mezzo alla strada e, troppo spesso, al volante ci sono soggetti pericolosi, in stato di alterazione, che meritano una risposta ben più severa di quella fin qui prevista. La legge sull’omicidio stradale non può più attendere ed ogni chiacchiera che vada nel senso opposto, è di un’irresponsabilità intollerabile. Basta cianciare sul non criminalizzare questo o quello, guidare ubriachi o drogati o in qualunque altra condizione o modo che metta gli altri in pericolo, significa assumersi il rischio di commettere un omicidio, con piena consapevolezza». Così Franco Maccari, segretario generale del Coisp, il sindacato indipendente di Polizia, dopo gli ultimi gravi episodi avvenuti in Calabria ed in Veneto, dove due donne sono state investite da autovetture. A Catanzaro, in particolare, ha perso la vita una ragazza di 17 anni che stava attraversando sulle strisce pedonali, quando è stata travolta da un’auto sopraggiunta all’improvviso. A Mestre, invece, una donna di 59 anni che andava in bicicletta, è stata falciata da un automobilista cui poi è stato riscontrato un tasso alcolemico cinque volte superiore al limite consentito. La vittima è ricoverata in Rianimazione e le sue condizioni sono stabili ma molto gravi. «Eppure - continua Maccari - sono anni che pare che questa legge debba arrivare da un momento all’altro… Ma passano i mesi, gli anni, gli annunci di politici che sanno solo riempirsi la bocca di chiacchiere ed intanto le vittime aumentano, a fronte di conseguenze letteralmente ridicole per chi distrugge vite di esseri umani e non pupazzi da gettar via. Ci sono famiglie devastate e milioni di cittadini a rischio di fronte a comportamenti che l’ordinamento dimostra di ritenere in pratica tollerabili dal momento che non li sanziona adeguatamente. E comunque, a dirla tutta - conclude il segretario generale del Coisp l’atteggiamento generale che si registra non lascia affatto ben sperare. In fondo, in Italia passiamo con allarmante facilità e leggerezza dal dire che c’è bisogno di prevedere l’omicidio stradale a depenalizzare la guida senza patente… Ma chi governa dovrebbe cominciare ad assumersi qualche responsabilità per i propri
Albania, ecc.) senza possibilità di identificazione o, forse, senza la volontà di identificarli. Ed ora dobbiamo incassare il diktat degli inglesi, che hanno creato questo casino bombardando la Libia di Gheddafi, rompendo l’equilibrio che ha originato quel mostro chiamato Isis, provocando quell’enorme esodo che stiamo vivendo e subendo. Non si lancia il sasso e, poi, si nasconde la mano come atteggiamenti mendaci e contraddittori, per ciò che dice e poi fa, o meglio non fa». coisp, sindacato indipendente di polizia ***
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TirreNo-BreNNero
Stop alla bretella in favore del completamento ferroviario Egregio direttore, evitare che venga avviata la costruzione della bretella autostradale Tirreno-Brennero e concentrare le risorse disponibili sul completamento della ferrovia: è la proposta presentata nei giorni scorsi al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti da un gruppo di sindaci, insieme a comitati ed associazioni ambientaliste. All’incontro con il capo della segreteria tecnica, Maurizio Battini ed il capo della vigilanza sulle concessionarie autostradali, Mauro Coletta, hanno partecipato sindaci, consiglieri e consulenti dei Comuni di Parma, Sissa-Trecasali e Torre de’ Picenardi, in rappresentanza anche di altri sei Comuni (Mezzani, Colorno, San Secondo Parmense, Vescovato, Sabbioneta, Martignana di Po). L’infrastruttura contestata avrebbe una lunghezza complessiva di 85 chilometri e collegherebbe l’autostrada Parma-La Spezia A15 all’autostrada del Brennero A22, ma al momento stanno per partire i lavori di realizzazione dei soli primi dieci chilometri, mentre gli altri 75 resterebbero non finanziati, così come il completamento del Ti-Bre ferroviario da La Spezia a Verona, solo in parte realizzato. Il primo lotto dell’autostrada avrebbe un forte impatto ambientale e sarebbe destinato a restare inutilizzato; per questo si chiede di dirottare i 513 milioni sulla ferrovia, in coerenza con quanto dichiarato in varie occasioni dal ministro Delrio, riguardo alla necessità di far fronte alla crisi ambientale e all’emergenza smog con interventi strutturali: la “cura del ferro”. L’incontro ha riguardato molto concretamente la proposta operativa per abbandonare definitivamente la costruzione del primo lotto e quindi del progetto autostradale complessivo, a beneficio della ferrovia. Una road-map che prevederebbe i seguenti passaggi: sospensione di qualsiasi attività riguardante il primo lotto, avvio di una trattativa con la Commissione Europea per sostituire il progetto autostradale con quello del Ti-Bre ferroviario, emanazione di un’apposita legge per autorizzare Autocisa spa a finanziare la ferrovia con i maggiori introiti dei pedaggi autorizzati e stipula di un accordo transattivo con la ditta Pizzarotti spa per convertire i lavori dell’autostrada con la-
sta facendo la Gran Bretagna. E’ ora che si prenda le proprie responsabilità, altrimenti se ne vada dall’Europa, visto che in Europa non c’è mai stata! Ma come, abbiamo dato un ultimatum alla Grecia ed ora dobbiamo accettare l’ultimatum dalla Gran Bretagna, anzi dall’Inghilterra? Due pesi e due misure! massimo pelizzoni Gussola vori da individuare all’interno del progetto ferroviario del Ti-Bre, ad esempio il raddoppio della tratta Parma-Vicofertile. In attesa delle valutazioni che il ministero si è impegnato ad effettuare sulla proposta definita “suggestiva”, si dice parzialmente soddisfatta la delegazione, formata anche da vari esponenti delle associazioni ambientaliste, fra cui Stefano Lenzi, responsabile rapporti istituzionali del Wwf Italia, Edoardo Zanchini, vice presidente nazionale di Legambiente, Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu-BirdLife Italia e due parlamentari della Commissione Trasporti della Camera: gli onorevoli Franco Bordo e Diego De Lorenzis. Per il Comune di Parma ha partecipato, in rappresentanza del sindaco Pizzarotti, la consigliera Patrizia Ageno. Sul fronte dell’iter autorizzativo del primo lotto, il ministero ha dichiarato di essere ancora in attesa dei pareri del ministero dei Beni Culturali e del ministero dell’Ambiente, al quale le associazioni ambientaliste hanno fatto presente le violazioni della norme comunitarie che comporterebbe la realizzazione del progetto. Secondo Cesare Vacchelli, del Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Casalasco e del Parmense, “la realizzazione di questo moncone di autostrada serve solo a giustificare la concessione dell’A15 ad Autocisa fino al 2031, ma non risolverà il problema del collegamento tra Tirreno e Brennero, che invece potrebbe trovare una risposta ambientalmente sostenibile, moderna, più rapida e molto meno costosa nel completamento della ferrovia”. coordinamento comitati e associazioni ambientaliste del casalasco e parmense ***
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criTica
i cittadini devono capire che il pd lavora contro gli interessi dell’italia Egregio direttore, non mi stupisce che sia stata bocciata dalla Consulta la legge con cui la Regione Lombardia tentava di porre dei paletti al proliferare di moschee e centri Islamici. Il ricorso alla Corte - contro la Legge Regionale - era stato chiesto dal Gruppo consiliare lombardo del Pd (quello di cui fa parte Agostino Alloni), al premier-segretario del Pd (Renzi), che ha impugnato - come Governo - la Legge Regionale in questione. Non mi prefiguravo esiti differenti... In ogni caso, la Giunta di Crema aveva approvato la variante al Pgt, comprensiva del Piano delle Attrezzature Religiose, tenendo conto delle prescrizioni della Legge Regionale, a dimostrazione del fatto
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che si potevano realizzare moschee in Lombardia, anche in vigenza di tali norme cosiddette “anti-moschee”. Quanto accaduto, tuttavia, aiuta i cittadini a capire che il Pd lavora contro gli interessi di Crema, della Lombardia, dell'Italia: è un partito da non votare più, a ogni livello, quando ci lasceranno ancora votare. In particolare, chi voglia un poco di bene a Crema non deve più votare il sindaco Bonaldi - determinata a riproporsi -, il partito della medesima (il Pd), il suo schieramento (il centrosinistra): il loro operato è ormai evidente, va in direzione contraria alla nostra sicurezza e qualità della vita, avendo come unico orizzonte di riferimento la perpetuazione al potere e le carriere di un ceto politico davvero, a mio giudizio, poco interessato al bene dei cremaschi. Diversamente, non avrebbe svenduto il Cremasco al Mantovano e sacrificato sull’altare di Cremona il Tribunale e la Procura della Repubblica di Crema. Colpisce l’impuntatura di Stefania Bonaldi, incapace di tenere conto della contrarietà di larga parte dei suoi concittadini, in varie forme rappresentatale, rispetto all'attivazione di un Centro Culturale Arabo a Crema: vuole proprio riuscire a realizzare ciò davanti a cui si fermò anche Claudio Ceravolo (suo più saggio collega di partito), prendendo atto - lui - della indisponibilità dei propri concittadini (allora il sito prescelto era in zona via Sabotino). Sorprende, altresì, il non considerare in alcun modo, da parte sua, il contesto internazionale attuale gravido di criticità -, nonché situazioni inquietanti determinatesi in territori molto vicini al nostro e monitorate persino dai servizi segreti, in quanto non prive di connessioni con il terrorismo di matrice islamica. Vi è poi, in tutta questa vicenda politico-amministrativa, un aspetto curioso: la variante al Pgt comprensiva del Piano delle Attrezzature Religiose - su cui, fortunatamente, incombe il mio ricorso al Tar (ho impugnato non solo la delibera di adozione ma anche, inevitabilmente, quella di approvazione definitiva) - è stata votata dalla maggioranza di centrosinistra, che sostiene la Giunta Piloni-Bonaldi, poco prima di natale. Il bando, finalizzato all'assegnazione dell’area pubblica, sarà pronto entro Pasqua, annuncia il duo Piloni-Bonaldi. Vien da chiedere se la tempistica sia casuale o se facciano apposta a scandire con ricorrenze cristiane, questa insistenza nell’imporre ai cremaschi un Centro culturale islamico. Al di là di tutto, appare sempre più evidente come l’unico modo che rimanga sul tavolo per fermarli, sia un esito positivo del mio ricorso al Tar. E io ci spero molto... antonio agazzi Capo gruppo di “Servire il cittadino” in Comune a Crema ***
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uNioNi civili
alla prova dei fatti i grillini si sono tirati indietro Egregio direttore, sulle Unioni Civili il punto è uno solo: alla prova dei fatti i grillini si sono tirati indietro. Una legge giusta, attesa da anni da migliaia di cittadini, era ad un passo per essere approvata al Senato. Il dietrofront dei grillini ha compromesso il testo originale e fatto perdere un’occasione storica al Paese. Del resto, per poter approvare la legge, l’unica strada è quella della fiducia. Una scelta coraggiosa, che però porta con sè la necessità di un compromesso. E’ chiaro che tutti noi avremmo evitato tutto ciò, portando a casa il testo originale. Bisogna però ricordare che, per essere approvata, una legge al Senato ha bisogno dei 161 voti della maggioranza. Il Pd ha 112 senatori e da solo, non basta. Se i grillini avessero votato “il canguro”, ora avremmo la legge. Così non è stato. Il Pd va avanti per dare comunque al Paese una legge giusta, una legge di civiltà. matteo piloni Segretario provinciale del Pd
previsioni meteo a cura di Dominique citrigno per SpaZiomeTeo.com e meteowebcam.it
SaBaTo 27 FeBBraio
DomeNica 28 FeBBraio
luNeDi’ 29 FeBBraio
marTeDi’ 1 marZo
mercoleDi’ 2 marZo
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Sabato 27 Febbraio 2016
GUSSOLA, INCONTRO NO TRIV
GUSSOLA - L’argomento trivelle appassiona e allarma. Gussola, che come noto dà il nome ad una specifica richiesta per verificare la presenza di idrocarburi nel sottosuolo casalasco, ospiterà venerdì 4 marzo un evento organizzato dal neonato comitato “No Triv” (il richiamo ai no tav è lampante). Presso la Sala Giovanni Paolo II, alle ore 21 di venerdì si terrà un incontro promosso dal coordinamento comitati e associazioni casalasche, mantovane e parmensi; ospiti d’eccezione come relatori: Pietro Dommarco, giornalista ed autore di “Trivelle d’Italia”, uno dei maggiori esperti dell’argomento, e don Roberto Fiorini, che parlerà del tema alla luce dell’enciclica” Laudato si’”.Saranno presenti alcuni sindaci del territorio che hanno aderito all’iniziativa. “Nonostante la consapevolezza – affermano gli organizzatori - del grave inquinamento della nostra zona e del cambiamento climatico in atto, dimenticando l’impegno preso dal nostro Paese a Parigi, di passare dalle fonti fossili alle fonti energetiche rinnovabili, il nostro governo continua a fare scelte nettamente in contrasto con quanto concordato in quella sede. Gli ambientalisti propongono come alternativa di utilizzare fonti pulite, di attuare un piano di risparmio energetico, rendendo anche più efficiente l’uso dell’energia. Per impedire una devastazione del nostro paesaggio, danni ad una produzione agricola di qualità, un inquinamento delle falde acquifere, del suolo e dell’aria, diciamo No alle trivelle, perché ancora una volta si tratta di operazioni speculative senza contropartita per i cittadini”.
OGGI ASSEMBLEA ELETTIVA AIDO Oggi alle ore 15 presso la sede di via Bixio si terrà l’Assemblea Elettiva del Gruppo Aido di Casalmaggiore, San Giovanni e Solarolo Rainerio per il rinnovo del Consiglio Direttivo e del Collegio Revisori dei Conti. L’invito a partecipare è stato esteso ai 620 associati in vista del prossimo quadriennio.
COURCHINOUX, TRE INIZIATIVE
Il gruppo Corpo e Coscienza Metodo Georges Courchinoux di Casalmaggiore organizza una serie di iniziative. Partiamo dalla Giornata di salute guidata da Courchinoux, che si terrà domenica 6 marzo presso il Centro Medicina dello Sport. E’ aperto a tutti, costo di 80 euro, iscrizione e informazioni presso Monette Taillefer (347/3249476). E anche possibile iscriversi (entro martedì 1 marzo: emanil sds_catalogo@coni.it, telefono 06/32729235) al corso teorico pratico per medici, fisioterapisti, psicologi e logopedisti a Roma, con attestato e crediti formativi, in quattro appuntamenti in aprile, giugno, settembre e novembre. Infine, da segnalare il corso teorico-pratico per pediatri ospedalieri e pediatri di base su “La prevenzione del disturbo posturale statico e dinamico”, che si terrà sabato 5 marzo a Brescia, con la fisiatra Francesca Lancini e Georges Courchinoux (80 euro, telefono 349/7588584).
AVIS TEATRO A SCANDOLARA
SCANDOLARA RAVARA – Quinto appuntamento domani alle 17 con la rassegna di teatro dialettale “Da sganasas dal rider” presso la Sala Polivalente di Scandolara. Sul palco la compagnia Avis Teatro di Casalmaggiore che proporrà “Casa di bambola? Mei costa!” di Giancarlo Loffarelli.
CASALMAGGIORE
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
Meneghetti, lezione alla Camera L’ad di Fabbrica Digitale è intervenuto davanti alla X Commissione Attività Produttive sul tema “Industria 4.0”
F
di Vanni Raineri
abbrica Digitale è sempre più un’eccellenza nell’ambito della tecnologia a livello nazionale. Dopo le recenti esperienze a Expo e a Mantova Capitale della Cultura, si è aggiunta ieri mattina l’audizione dell’ad dell’azienda di Casalmaggiore Francesco Meneghetti alla Camera dei Deputati. L’intervento di Meneghetti è avvenuto nell’ambito dell’indagine conoscitiva “Industria 4.0: quale modello applicare al tessuto industriale italiano. Strumenti per favorire la digitalizzazione delle filiere industriali nazionali”, davanti alla X Commissione Attività Produttive della Camera. Il dirigente casalese ha preso per primo la parola, seguito dai rappresentanti di Porsche Consulting, Italian Business Angels Network, Fonderie Digitali e Avio Aero. Alle ore 10 (in diretta sul canale tv di-
gitale e sulla web tv) Meneghetti ha iniziato il suo intervento, aiutato da alcune slides, trasmettendo al legislatore la propria visione relativa alla rivoluzione globale che la quarta rivoluzione industriale comporta. «Non avrò un approccio tecnico davanti a voi parlamentari - ha esordito l'ad -. Siamo di fronte a una vera rivoluzione, alle porte di una trasformazione radicale dell'economia, della società e dell'intero modo di vivere cui siamo abituati. Non dobbiamo entrare in questa rivoluzione, ci siamo già entrati. L'industria 4.0 è forse la causa, ma non l'effetto, quindi vorrei spiegarvi effetti e conseguenze di questa rivoluzione». La prima rivoluzione industriale fu legata all'introduzione della macchina a vapore, la seconda dell'elettricità nei processi produttivi, la terza delle tecnologie e della comunicazione (rivoluzione industriale del digitale). Quale definizione per la quarta rivoluzione industriale?
L’intervento di Francesco Meneghetti ieri mattina alla Camera dei Deputati
«Quella del digitale sostitutivo. Le tecnologie cui ci affidiamo ogni giorno sono sostitutive delle professioni umane. Interi ambiti di attività saranno coperti da attività svolte da robot. La cosa che nessuno si aspetta è che saranno colpiti di più i colletti bianchi. Questa non è una
crisi congiunturale, ma strutturale, gran parte dei posti di lavoro persi non saranno più recuperati in quanto già sostituiti dalle tecnologie. Le vittime dell'industria 4.0 ci sono già state». I robot sono già attivi nella medicina, nei trasporti e in tanti altri settori.
Partecipato incontro sulla fiscalità in edilizia
Circa 150 tra imprenditori e professionisti al seminario organizzato da Ance Lombardia e Fiaip Cremona
Ha riscosso una grande partecipazione il seminario formativo gratuito organizzato da Ance Cremona, Ance Lombardia e Fiaip Collegio di Cremona sul tema “Fiscalità in edilizia – le novità 2016”, che si è svolto giovedì presso la Sala Congressi di Santa Chiara a Casalmaggiore. L’evento ha visto una vasta platea, circa 150 partecipanti, composta da imprenditori edili e professionisti del settore (agenti Fiaip, architetti, geometri, ingegneri, e commercialisti) ed è il primo appuntamento organizzato da Ance Cremona nell’ambito del 2016, anno importante per i costruttori edili della provincia che festeggiano il traguardo dei 70 anni di vita associativa. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra Associazione Costruttori Ance Cremona e Fiaip Collegio di Cremona per ampliare le assistenze sul territorio alle imprese edili ed ai professionisti del settore immobiliare, ha voluto fornire un quadro aggiornato sulle numerose misure fiscali di particolare significato per il rilancio dell’attività d’impresa contenute nella Legge di Stabilità 2016 (entrata in vigore dal 1 gennaio 2016). L’incontro, introdotto dai saluti del Direttore di Ance Cremona Laura Secchi, ha visto quali relatori: Aster Rotondi, Funzionario di Ance Lombardia, che ha inquadrato le misure e le novità contenute nella Legge;
Il tavolo dei relatori
Matteo Rossi, Commercialista di Casalmaggiore che, in particolar modo, ha evidenziato il meccanismo del reverse charge nelle prestazioni in edilizia, focalizzandosi poi sulla proroga delle detrazioni per spese di ristrutturazione degli immobili e la riqualificazione energetica degli edifici; Augusto Henzel, Presidente del Notariato Collegi di Cremona e Crema, il quale ha fornito ampie delucidazioni in merito al leasing abitativo e
alle agevolazioni fiscali sull’acquisto della prima casa. L’iniziativa grazie alla collaborazione degli Ordini Professionali della Provincia di Cremona è stata accreditata ai fini della formazione continua degli iscritti all’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Cremona, l’Ordine egli Ingegneri, il Collegio dei Geometri e l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Una joint venture dell’acciaio per la Cogeme, salvi i 21 posti Accelerare lo sviluppo delle medie imprese attraverso l’assistenza nei loro progetti industriali di crescita e il reperimento di supporti finanziari a titolo di debito (con le banche del territorio) e a titolo di capitale (con gli investitori non bancari), ma anche fornire assistenza agli imprenditori e agli istituti bancari nel rilancio di aziende in difficoltà. Il tutto, svolgendo un innovativo ruolo di raccordo tra il mondo della finanza e quello della media impresa manifatturiera. E’ questa la mission di “Meccano”, il cui piano di espansione ha già visto l’apertura delle sedi di Modena, Pesaro, Verona e Udine, che accanto
alla sede centrale di Milano andranno a presidiare i distretti industriali e le banche locali più prossime ai territori. Particolarmente rappresentativa delle varie “componenti” e competenze dell’attività di Meccano è stata l’assistenza per la recente nascita di Cogeme Steel, joint venture paritetica fra le bresciane Acciaierie di Calvisano (140 milioni di fatturato, che sale a un miliardo se si fa riferimento al gruppo Feralpi, di cui le Acciaierie fanno parte) e il gruppo Ind.IA di Vicenza (60 milioni di fatturato). In questo caso, il supporto della Banca di Piacenza e della BCC di Rivarolo, coordinate da Meccano,
ha permesso alla joint venture di perfezionare l’acquisizione del ramo d’azienda della Cogeme di Casalmaggiore. L’operazione, oltre a rappresentare un perfetto esempio di integrazione verticale di filiera, ha consentito di salvaguardare un’attività produttiva presente da decenni sul territorio cremonese e dei suoi 21 dipendenti occupati. Nello specifico, il piano industriale ha previsto una integrazione verticale per accorciare la filiera dell’acciaio: si sono uniti il fornitore di billette (barre) di acciaio (le Acciaierie di Calvisano), il trasformatore delle billette tramite il
processo di laminazione (Cogeme) e l’utilizzatore finale che produce semilavorati in ferro per recinzioni e complementi d’arredo (Ind.IA). La Cogeme Spa, in concordato presso il tribunale di Cremona, è stata quindi rilevata dalla Ind.IA grazie anche all’intervento finanziario delle banche del territorio cui Meccano si rivolge.
Casalmaggiore
Sabato 27 Febbraio 2016
Final Four, grande evento Presentata dalla Pomì Casalmaggiore la principale manifestazione al mondo di volley femminile per club
L
di Vanni Raineri
a Pomì ha trovato casa a Cremona, la Final Four di Champions League si giocherà a Montichiari, ma la società ha ben chiaro quali siano le sue radici, ed è per questo che ha organizzato la presentazione ufficiale del grande evento internazionale in uno dei gioielli architettonici del Casalasco, Villa Medici del Vascello di San Giovanni in Croce. Alla presenza di diverse decine tra giornalisti e dirigenti sportivi, oltre che del sindaco locale Pierguido Asinari, i massimi dirigenti della VBC Casalmaggiore hanno illustrato, sostenuti da slides, i dettagli dell’evento e annunciato le modalità di vendita dei biglietti. Il presidente Massimo Boselli Botturi, dopo aver ringraziato il sindaco per l’ospitalità e la prestigiosa cornice, ha detto che questa era la prima di una serie di conferenze stampa sull’evento, ed ha svelato il logo ufficiale predisposto da Arte Studio. Il logo riporta un pentagramma disegnato a mo’ di fiume (richiamando i violini di Cremona e il fiume Po) e la scritta “four” sovrimpressa al 2016, un evidente omaggio a Expo. Dopo aver annunciato per martedì 1 marzo l’inizio della vendita dei biglietti, Boselli ha aggiunto: «La Cev, federazione europea di volley, ci impone parametri stretti e percorsi obbligati. Il primo di questi step vedrà il 2 e 3 marzo la presenza di delegati Cev a Montichiari per un sopralluogo alla struttura e verifica del nostro grado di preparazione. Questo evento vede protagonista la società VBC Casalmaggiore che mai ha organizzato una manifestazione di tale portata, ma che sono certo è in grado di farlo al meglio, nonostante le ore di lavoro e l’elevata professionalità richiesta. Siamo stati chiamati a nominare un comitato organizzatore dell’evento, ed è un orgoglio aver trovato tutte le figure necessarie all’interno della nostra dirigenza, tutte professionalità già presenti». Lo stesso Boselli presiederà il comitato, poi la parola è passata al direttore organizzativo Luciano Toscani, che ha tenuto i rapporti con la Cev e che nel comitato ha il ruolo di competition director, una sorta di supervisore, a capo dei vari settori. «Abbiamo convinto la Cev – ha esordito Toscani – grazie agli ottimi rapporti sull’organizzazione delle gare casalinghe di Champions. Un’esperienza che la Cev ha giudicato molto positivamente, da qui la scelta per ospitare la Final Four. Hanno giocato un ruolo determinante anche la folta presenza di pubblico al PalaRadi e la copertura televisiva garantita da Cremona1». Quindi Toscani ha iniziato a snocciolare i nomi dei responsabili. Oltre a Boselli che avrà compiti di coordinamento e collegamento coi brand nazionali, Toscani (che per il rulo ha partecipato a seminari internazionali per acquisire diverse competenze) terrà i rapporti con la Cev, si occuperà di regolamenti per un ruolo più operativo. Il direttore generale Giovanni Ghini sarà il coordinatore della logistica per l’allestimento degli spazi al Palageorge di Montichiari, quindi si occuperà di trasporti e coordinamento dello staff. Responsabile finanziario, quindi terrà la contabilità e gli obblighi di legge, sarà Raffaella Storti, mentre il responsabile
Sopra la conferenza stampa, a destra il logo ufficiale e sotto l’interno del Palageorge
marketing è Claudio De Felice, che da inizio stagione occupa lo stesso ruolo nel club. Un impegno rilevante, se solo si pensa che la Final Four verrà trasmessa da 86 tv nel mondo, e per le aziende si tratta di un mercato molto appetibile. Francesca Borroni è la segretaria generale, si occuperà di viaggi e sarà capo protocollo (per le cerimonie di apertura e di premiazione ad esempio). Stefano Ghelfi è il responsabile arbitri, per accogliere i delegati Cev e gli arbitri. Responsabile medico Graziano Sassarini: in capo a lui tutto il protocollo medico, che prevede visite per arbitri e atlete in collaborazione col delegato medico Cev, oltre alle procedure antidoping nel laboratorio accreditato. E poi Alessandro Truzzi si occuperà dell’allestimento delle attrezzature sportive, dal taraflex al sistema elettrico, dalla fornitura internet ai due schermi giganti che verranno posizionati nel palazzetto. Press officer, quindi si occuperà di giornalisti presenti e social media (un sito verrà dedicato alla promozione dell’evento), è Riccardo Negri, che collaborerà con l’ufficio stampa della Cev. Si stimano dalle 100 alle 150 richieste di accredito. Doriana Attolini è responsabile della biglietteria, Daniela Valentini, grazie all’esperienza internazionale acquisita in azienda, si occuperà del cerimoniale e dei trasferimenti dagli hotel al palasport. Ad Andrea Pini spetterà il coordinamento informatico: saranno presenti 11 telecamere per il challenge replay a disposizione degli allenatori per rivedere immediatamente le azioni contestate. Andrea Formica terrà i rapporti con la Fipav cremonese e gestirà i trasferimenti di arbitri, giornalisti e delegati Cev. Infine security coordinator sarà l’ispettore Matteo Mennella, che curerà gli spostamenti dei supporters. Aggiungiamo un esterno d’obbligo, Samuele Zambon, ex team manager Pomì ed oggi direttore del Palageorge di Montichiari. Tutti costoro creeranno ciascuno uno staff che comprenderà altri dirigenti del club casalese. Un impegno che dà l’idea della complessità dell’impresa, mentre, come ha affermato il presidente, si cercherà di mantenere la squadra fuori dal clima preparatorio per non condizionarne il rendimento. Capitolo biglietti. Si venderà l’abbonamento alle 4 partite, due di semifinale sabato 9 e due di finale domenica 10 aprile. Il Palageorge ha una capienza di 4500 posti, ma per la Final Four è ridotta a 4000, tutti a sedere. Sorto nel 1993, è intitolato a Jimmy George, il più grande
pallavolista indiano che morì in un incidente stradale nell’87 a Pomponesco, un altro legame con l’Oglio Po. Ai giornalisti verranno riservati 120 posti. Delle 86 tv presenti, una arriva dalla Cina, il che rende l’idea del potenziale pubblico. Il Palageorge sarà diviso in tre aree: due curve per 1680 posti, due tribune per 1640 posti, e due parterre con 632 posti riservati a team e sponsor, che avranno anche alcuni box. Il 10% dei posti verrà assegnato a ciascuno dei tre club che si qualificheranno alla finale. Si tratta di un diritto di opzione di 400 biglietti ciascuno gestiti in proprio, che se invenduti entro il 4 aprile torneranno alla VBC. Una curva (800 posti) verrà dedicata interamente ad ospitare il popolo rosa più caldo, mentre i giornalisti dovranno accreditarsi direttamente presso la Cev. I prezzi. L’abbonamento a 4 gare in curva costerà 60 euro (ridotto 50), in tribuna 80 euro (ridotto 70), nel parterre 120 euro (ridotto 100), ma quest’ultimo non verrà venduto nella prima fase. Pagano il biglietto ridotto i nati dal 1° gennaio 2002. La vendita inizierà martedì 1 marzo, quando, come anche mercoledì 2, sarà riservata in prelazione agli abbonati Pomì. Ognuno potrà acquistare al massimo 2 tagliandi. Non sono nominali, quindi potranno entrare persone diverse nelle diverse gare, ma la perdita del tagliando
comporta la perdita del diritto. Da giovedì 3 marzo la prevendita verrà estesa a tutti. Dove comprare. L’acquisto on line è sul sito midaticket.it, raggiungibile col link dal sito della società volleyballcasalmaggiore.it. Ogni persona fisica può acquistare al massimo 4 biglietti. I tagliandi si potranno acquistare anche presso alcuni bar e tabaccherie: Scaglia e Al Ranch di Cremona, Stringa di Montichiari, bar del Centro Padano di Casalmaggiore, tabaccheria Ferrari Vescovato e bar Centrale di San Giovanni in Croce. Come precisato da Ghini, verrà anche realizzato un villaggio introduttivo al Palageorge, grazie alla presenza dell’ampio parcheggio tutto recintato. Una tensostruttura già presente consentirà la vendita di birra, panini e quant’altro, poi un’area hospitality di 150 mq che si aggiungerà a quella già presente al Palageorge per invitati Cev. Infine una decina di box in legno che serviranno agli sponsor per la promozione dei loro prodotti. Anticipato da un bel portale di ingresso, sarà lo spazio per gustare cibo e bere, conoscendo tifosi di altre nazioni, tra una partita e l’altra. Per quanto riguarda i pacchetti turistici offerti ai tifosi stranieri, la concomitanza col Vinitaly assorbirà la ricettività in zona (per questo tre alberghi sono già stati prenotati per le atlete, dirigenti Cev e chi opererà sul posto), quindi sarà più facile dirigere verso Cremona le comitive, anche in base ad accordi già presi con operatori locali, grazie all’agenzia Centro Sistema. Sulle iniziative collaterali si è aperta la pianificazione con gli enti di Cremona e Casalmaggiore. La presidente della Pro Loco casalese Cinzia Soldi è intervenuta dicendo di aver già iniziato incontri con commercianti, ristoranti e con le scuole per sfruttare al meglio questa occasione irripetibile. Il presidente Boselli ha detto di aver coinvolto la scuola grafica di Santa Chiara per la realizzazione del biglietto, ed ha chiuso con un auspicio: «Vorremmo che nell’occasione Cremona e Casalmaggiore si colorassero di rosa». (altro servizio a pagina 25)
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AVVERSARIE
Ai quarti Piacenza, due russe, Zurigo e due turche
In settimana si sono disputate le gare di ritorno degli ottavi di finale di Campions League, ed è ora possibile avere un quadro più chiaro delle possibili avversarie della Pomì nella Final Four di Champions League. Vi approderanno le tre vincitrici dei quarti di finale: andata tra l’8 e il 10 marzo, ritorno dal 22 al 24 marzo. Le sei squadre ancora in lizza sono due turche, due russe, un’italiana e una svizzera. Il primo incontro opporrà la VakifBank di Istambul alla Volero Zurigo, recentemente avversaria della Pomì in amichevole in Baslenga. Le turche, dopo aver espugnato il campo dell’Eczacibasi nel derby di Istambul per 3-2, hanno vinto 3-0 il ritorno, mentre le svizzere, sconfitte a Baku al tie break, hano vinto 3-1 il ritorno qualificandosi di misura. Il secondo in contro sarà tra la Fenerbahce Grundig Instambul e la Dinamo Mosca. Le turche hanno replicato il 3-0 dell’andata contro le forti polacche del Chemik Police, il che dà l’idea di cosa attenda le casalasche (fuori entrambe le contendenti del girone di qualificazione). Le russe invece hanno fatto seguire al 3-1 dell’andata in Germania un secco 3-0 ai danni del Dresda. L’ultimo quarto vedrà di fronte la Dinamo Kazan e la Nordmeccanica Pacenza. Le ruzze di Kazan hanno fatto segnare un doppio 3-1 a scapito dell’Uralochka Ntmk Ekaterinburg, mentre le piacentine, sconfitte all’andata per 3-2 dal Pge Atom Trefi Sopot, hanno prevalso per 3-1 nel ritorno contro le polacche.
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Sabato 27 Febbraio 2016
Speciale Terza Età
La cura del paziente al San Camillo
Il professor Vescovi parla dell’Ambulatorio della Cronicità, nato per aiutare le persone ad affrontare alcuni tipi di patologie
L’
Ambulatorio della Cronicità nasce presso la Casa di Cura San Camillo con la volontà di rispondere alle necessità di assistenza delle persone affette da patologie croniche. Queste persone, per lo più anziane, richiedono un approccio di cura programmato e proattivo. Il professor Pier Paolo Vescovi (nella foto), Responsabile dell’Unità Operativa di Medicina Generale e responsabile dell’Ambulatorio della Cronicità, ci spiega come «all’aumentare dell’età è correlato l’aumento di patologie croniche, spesso multiple, che richiedono una valutazione olistica: un paziente cronico multipatologico è auspicabile abbia una risposta unica e dalla stessa struttura». «Per il paziente cronico è importante avere un quadro clinico nella sua unitàtotalità perché questo permette di ridurre ospedalizzazioni inopportune e di avere un piano terapeutico condiviso tra gli specialisti delle differenti patologie croniche. L’Ambulatorio della Cronicità è prima di tutto un’equipe di professionisti dedicati al paziente: la persona con multipatologia cronica viene presa in carico per attuare tutti gli interventi tesi a ritardare l’evoluzione della patologia, evitando giornate di degenza ospedaliera e migliorando la qualità di vita mediante l’impiego di protocolli diagnostici e terapeutici condivisi tra il medico di Medicina Generale e l’equipe di Specialisti Ospedalieri.
diabete, vasculopatia e propone il percorso al team della cronicità.
dimenti diagnostici mantenendo uno stretto contatto con il medico di famiglia (MMG). La programmazione degli approfondimenti diagnostici è essenziale perché è dimostrato che il peggioramento del quadro clinico è sempre connesso a fattori precipitanti potenzialmente prevedibili e prevenibili».
Da ultimo il Prof. Vescovi ci ricorda come «una particolare attenzione e cura è riservata al paziente cronico “fragile”, quel paziente affetto da patologie quali Alzheimer o demenza, perché questo è un paziente che ha un decorso della malattia diverso se lasciato solo o se invece inserito in un contesto familiare o di centri diurni di supporto».
Il professor Vescovi sottolinea inoltre come «l’attività svolta presso l’Ambulatorio della Cronicità non consiste nel solo “curare” la persona malata ma si estende al prendersi cura in un continuum di attività che coinvolge i Medici di Medicina Generale e gli Specialisti Ospedalieri. L’accesso all’Ambulatorio può avvenire attraverso il medico di Medicina Generale, il quale individua tra i propri assistiti coloro che necessitano di un percorso dedicato e propone la presa in carico del paziente, o può avvenire a
seguito della dimissione ospedaliera, o ancora attraverso il medico Specialista o il medico Cardiologo che individua,
tra i pazienti che accedono al suo ambulatorio, i pazienti stabilizzati con patologie concomitanti quali ad esempio
La prenotazione di visite specialistiche può avvenire direttamente presso l’Ambulatorio della Cronicità della Casa di Cura San Camillo di Cremona, stanza 178 primo piano, dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 10:30 o telefonicamente al numero 0372567178, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 10:30. L’indirizzo mail per eventuali Prenotazioni ed informazioni è: cronicita@casadicurasancamillo.it
MANTENERE SANO IL CERVELLO CON UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE L’età che avanza e lo stress quotidiano incidono negativamente sul nostro cervello. Vi sono delle ripercussioni sulla memoria, sia a lungo che a breve termine. Infatti ad una persona particolarmente stressata può capitare di non ricordare delle cose, di dimenticare una data o un appuntamento; inoltre un cervello non al massimo della forma crea degli stati d’animo negativi. Un aiuto per risolvere questi problemi viene dal cibo, infatti una corretta alimentazione fa bene al cervello. Ecco alcuni cibi consigliati.
Spesso nei pazienti cronici multipatologici accade che le valutazioni vengano fatte in maniera settoriale, per organo o per patologia, ma l’essere vivente va sempre considerato nella sua unità-totalità. Nell’ambulatorio confluiscono pazienti cronici multipatologici affetti da: diabete e malattie metaboliche, malattie neurologiche quali Parkinson, vascolopatia cerebrale con o senza ictus, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), patologie reumatiche croniche, ipertensione arteriosa, insufficienza renale cronica, artropatie croniche e metaboliche ossee, patologia neoplastica cronicizzata o pazienti con scompenso cardiaco.
Il primo alimento è il pesce azzurro che, grazie all’apporto di omega 3, è molto utile per mantenere il cervello sempre giovane e reattivo. In particolare bisogna ricordare lo sgombro e le sardine, utilissime anche a mantenere basso il livello di colesterolo. E’ consigliabile mangiare questi cibi una o due volte alla settimana. La stessa regola vale anche per l’uovo, che può essere alternato al pesce una volta alla settimana oppure ogni dieci/dodici giorni. Se siete soliti accompagnare i vostri piatti con delle insalate, non dimenticate il radicchio rosso. Anche i broccoletti di Bruxelles e i broccoli in genere sono degli ottimi alimenti per proteggere, alimentare e rendere sempre perfettamente efficiente il cervello. I cavoli contengono vitamina K, che aiuta la capacità di apprendimento e la memoria. Inoltre, per quanto riguarda la frutta, potete optare per per le prugne secche oppure potete semplicemente gustare delle ottime mele fresche, frutti di bosco, mirtilli, meloni e kiwi. Arrivando ai dolci, va bene mangiare del buon cioccolato fondente che, in dosi non eccessive, è un toccasana per il cervello.
L’equipe dell’ambulatorio prende in carico il paziente, monitora il suo stato di salute, programma quindi approfon-
ELENCO REPARTI:
Dipartimento chirurgico ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA OCULISTICA CHIRURGIA GENERALE UROLOGIA
ELENCO AMBULATORI:
Dipartimento medico
MEDICINA GENERALE REUMATOLOGIA EMATOLOGIA RIBILITAZIONE SPECIALISTICA RIABILITAZIONE DI MANTENIMENTO RIABILITAZIONE GENERALE GERIATRICA CURE PALLIATIVE
CARDIOLOGIA CHIRURGIA GENERALE CURE PALLIATIVE DERMATOLOGIA EMATOLOGIA ENDOCRINOLOGIA FISIATRIA MEDICINA INTERNA
NEFROLOGIA NEUROLOGIA OCULISTICA ORTOPEDIA PSICOLOGIA E NEUROPSICOLOGIA REUMATOLOGIA UROLOGIA
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Speciale Terza Età Invecchiare il più tardi possibile, o quantomeno avere un aspetto più giovane, è il sogno di molti. Di certo l’elisir di lunga vita non esiste, ma secondo alcuni esperti rallentare in qualche modo il tempo è possibile scegliendo uno stile di vita sano. La causa principale dell’invecchiamento sono i radicali liberi. Per difendersi dalla loro azione dobbiamo praticare sport, stare più tempo all’aria aperta e, soprattutto, seguire una dieta ricca di antiossidanti naturali. Vediamo alcuni cibi ricchi di queste sostanze. Tra i cibi più ricchi di antiossidanti troviamo l’olio extravergine di oliva che è ricco di vitamina E e di acidi grassi insaturi ed è in grado di proteggere il sistema cardiovascolare. La cipolla rossa contiene molte vitamine, ma anche iodio, zinco e potassio. Ha
Sabato 27 Febbraio 2016
CIBI CONTRO L’INVECCHIAMENTO: IL BENESSERE PASSA DALLA TAVOLA
molte proprietà benefiche, fa bene al cuore, ma soprattutto ai reni perché favorisce l’eliminazione delle tossine. Inoltre, la cipolla aiuta a combattere l’insonnia. Questo ortaggio però va consumato crudo. L’aglio, mangiato cotto o crudo, contribuisce a prevenire il cancro così come le malattie del cuore e impedisce la degenerazione cellulare. I cavoli, le rape e i broccoli contengono vitamina C e proteggono dai tumori e dal rischio di cataratte agli occhi. Non dimentichiamo i pomodori che contengono anch’essi vitamina C e racchiudono un potentissimo antiossidante come il licopene. Questa sostanza è molto importante perché protegge il nostro corpo da ictus, contrasta il cole-
sterolo e la pressione alta. Un altro cibo importante per combattere l’invecchiamento è la carota che contiene vitamina C e beta-carotene ed è molto ricca di antiossidanti. Poi un alimento fondamentale per contrastare l’invecchiamento è il carciofo perché purifica il fegato e i reni, contiene ferro e contribuisce ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue. E’ un ottimo antiossidante oltre ad avere un’azione digestiva e diuretica. Sicuramente mangiare frutta e verdura fresca aiuta a restare in salute e ad allungare l’aspettativa di vita. Ottimi per combattere l’invecchiamento sono anche i frutti rossi e blu. Il melograno ad esempio protegge il cuore e le arterie, in più ha proprietà
antinfiammatorie e protegge il tratto gastrointestinale dai tumori. I mirtilli, così come tutti i frutti di bosco, hanno forti proprietà antiossidanti. Benissimo anche tutti i frutti rossi come fragole, ciliegie, angurie e bacche di goji. Queste ultime sono tra le fonti di cibo naturale con più nutrienti esistente sul nostro pianeta.
Combattono i radicali liberi e prevengono le patologie tumorali legate alla pelle. I frutti verdi come i kiwi proteggono dalle malattie degenerative come Parkinson e Alzheimer nonché dall’invecchiamento cellulare. Il pesce, come il salmone e il tonno, è ottimo per combattere l’invecchiamento grazie agli
Omega-3 che proteggono le cellule cerebrali migliorando la concentrazione. Anche il cioccolato, soprattutto quello fondente, ha potere antiossidante grazie al cacao in esso contenuto. Previene inoltre le malattie cardiache. Importante è anche il tè verde. Un uso regolare di tè verde rimineralizza le ossa, la pelle e i capelli e rafforza il sistema immunitario. Bene anche l’uso della pasta integrale che contiene carboidrati complessi e ricchi di fibre e contiene più ferro rispetto alla pasta normale. Infine, non dimentichiamo una risorsa naturale indispensabile come l’acqua. E’ necessario bere due litri di acqua al giorno per mantenersi in salute. Infatti essa libera il nostro organismo dalle tossine e dai rifiuti "sgraditi".
Stefano Macalli, titolare del negozio in Corso Vittorio Emanuele, parla delle novità del settore e di alcuni progetti che sta seguendo
L’
Ortopedia è un settore in continua evoluzione e si pone come obiettivo quello di risolvere una serie di problematiche che affliggono un gran numero di persone. Per approfondire l’argomento abbiamo sentito Stefano Macalli, titolare dell’Ortopedia Macalli in Corso Vittorio Emanuele 43.
La continua evoluzione dell’Ortopedia sportive. E’ un aiuto concreto e importante al quale tengo molto.
«Da più di 80 anni siamo nel settore dell’Ortopedia e in tutti questi anni la nostra sede è rimasta immutata. Tutto è iniziato con mio nonno che produceva calzature su misura, poi è stata la volta di mio papà, ortopedico, e adesso ci sono io, laureato in Ortopedia. Il settore si è evoluto nel tempo ed è cambiato sia per quel che riguarda i pazienti sia per quel che riguarda la tecnologia e i materiali. Si rivolgono a noi non solo anziani ma tante altre tipologie di persone come, ad esempio, sportivi o bambini. E’ proprio su questi ultimi che abbiamo posto soprattutto la nostra attenzione, con un progetto pensato in unione con l’Università di Pavia che utilizza fondi europei da destinare all’acquisto di banchi e sedute ergonomiche da inserire all’interno delle scuole. Negli ultimi 10 anni c’è stato un aumento esponen-
ziale della scoliosi dei ragazzi a causa di zaini troppo pesanti e strutture scolastiche inadeguate. E’ giusto che si segua l’esempio dei Paesi nordici e si investa per far sì che i ragazzi possano avere una corretta postura anche all’interno delle aule.
Oltre a questo progetto ne portiamo avanti altri con il Comune e con diverse realtà del territorio. Uno di questi è legato ai materiali salvavita come, ad esempio, il defibrillatore semiautomatico che per legge da luglio dovrà essere presente all’interno delle società
Nel mio settore, negli ultimi anni, si è assistito indubbiamente anche ad un cambio radicale dei materiali utilizzati. Se prima si utilizzavano plantari di cuoio ora si usano materiali artificiali di ultima generazione che permettono una durata maggiore e una termoregolazione all’interno della scarpa. Un importante passo avanti è stato fatto anche per quel che riguarda le esoprotesi. I materiali tradizionali sono stati sostituiti da aste in titanio e leghe leggere, da cuffie in fibra di carbonio e da materiali confortevoli e biocompatibili. Ciò che c’è alle spalle di questa innovazione è un grandissimo studio sui materiali. Si è cercato di abbinare un basso costo di produzione, per renderli disponibili a tutti, a una grande resa. In negozio abbiamo, naturalmente, anche tutta la gamma di calzature su misura e corsetteria, prodotti che sono immancabili e fanno parte dell’Ortope-
dia tradizionale, che non abbiamo comunque abbandonato. Una linea che si è evoluta negli ultimi anni, e che stiamo seguendo con particolare attenzione, è quella dei tutori per bambini in età pediatrica, dai 6 ai 10 anni, nella quale trovano posto tutori per polso, per caviglia e gessi modulari per la gamba.
Ciò che sto cercando di fare con il mio lavoro è trainare l’Ortopedia nella terza era. Ciò che è importante adesso è anche la mentalità con la quale ci si approccia ai pazienti; serve sinergia con altre figure come fisioterapisti, geriatri e osteopati perché ciò che bisogna offrire alla gente è un presidio, un aiuto a 360 gradi. Serve una visuale ampia e non bisogna più vedere la persona come un semplice cliente, ma come un paziente che va aiutato. La persona che si rivolge a noi sa di poter trovare risposte adeguate, nel modo giusto e in tempi congrui. Ritengo che questo sia un servizio fondamentale».
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Speciale Terza Età
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Sono varie le attività che, affrontate con regolarità, permettono di contrastare l’avanzare degli anni e trarre notevoli benefici fisici e psicologici
C
on l’avanzare dell’età, si va incontro a una serie di problematiche fisiche e psichiche che vanno a toccare un po’ tutti gli organi del nostro corpo. Si tratta di un progressivo logoramento, un processo del tutto naturale e inevitabile che, tuttavia, può essere rallentato e affrontato in modo più sereno prendendosi semplicemente più cura di se stessi. L’esercizio fisico, se eseguito con costanza e in modo razionale, che tenga quindi conto dell’età e delle reali condizioni fisiche di chi lo pratica, fa sì che non solo questa degenerazione venga limitata, ma addirittura in alcuni casi regredisca. Il movimento porta a tutta una serie di benefici. Esaminiamoli brevemente, apparato per apparato, cominciando da quello respiratorio che negli anziani, a causa dell’indurimento dei vasi sanguigni, della minore funzionalità dei muscoli respiratori unita alla diminuzione della mobilità costale porta, anche dopo un piccolo sforzo, a una respirazione affannosa. Stretching, ginnastica respiratoria e attività cardiovascolare permettono al proprio sistema respiratorio di riprendere a funzionare correttamente. Ma l’organismo che più di tutti beneficia della pratica dell’attività motoria è il cuore. L’anziano allenato, infatti, ha un muscolo cardiaco in grado di contrarsi maggiormente, a riposo ha una frequenza cardiaca inferiore e, grazie alla superiore gittata sistolica, ha tessuti più irrorati e ossigenati. Passiamo al nostro sistema scheletrico: è risaputo che, con il passare del tempo, le ossa si demineralizzano, divenendo molto più fragili. Ebbene, l’esercizio fisico, svolto a carico, come ad esempio, camminare, contribuisce a mantenere una più che discreta densità ossea, evitando pericolose e spesso fatali fratture. Un altro elemento che viene incrementato notevolmente con l’attività motoria è la forza, un parametro assolutamente da non sottovalutare per motivi fisici e psichici. A una certa età, fatalmente, il numero e la grandezza dei mitocondri diminuiscono e i muscoli non sono più in grado di assolvere pienamente ai propri compiti. Anche in questo caso un regolare esercizio fisico vascolarizza il muscolo e aumenta il numero e la grandezza dei mitocondri, donando maggiore sicurezza e autonomia.
Anziani e sport, muoversi per vivere meglio
controlla memoria e apprendimento, e contribuisce persino a creare nuovi contatti tra le sinapsi.
QUANDO SI ALLENA IL CORPO SI ALLENA ANCHE IL CERVELLO - Sino a qui abbiamo visto come l’esercizio fisico possa farci guadagnare anni di vita in salute fisica. Ma, se fossimo poco presenti cerebralmente, a cosa ci servirebbe tanta longevità? Il problema se lo sono posto numerosi scienziati di tutto il mondo e le conclusioni sono state pressoché univoche. La strategia più efficace per
prevenire e rallentare il declino cognitivo è l’attività fisica. Un po’ di moto quotidiano contribuisce a irrorare maggiormente il nostro organo pensante ed evita l’inevitabile perdita di volume della massa cerebrale. Non solo, ma grazie alle nuove tecnologie di diagnostica per immagini, si è scoperto che l’esercizio fisico stimola anche la nascita di nuove cellule nell’ippocampo, la struttura del cervello che
SCEGLIERE L’ESERCIZIO FISICO PIÙ ADATTO - Durante la terza età si può praticare qualsiasi attività fisica, a patto che sia moderata e costante. E’ evidente che saranno avvantaggiati gli anziani che non hanno condotto una vita sedentaria e che non soffrono di patologie cardiovascolari o articolari. Ma anche in tal caso, sotto attento controllo medico, non vi è alcuno sport precluso. Detto ciò, vi sono alcune attività più adatte di altre. Eccole. • Fit walking - Idoneo per chi, senza porsi particolari obiettivi, desidera semplicemente mantenersi in buona salute, camminando a passo sostenuto all’aria aperta. Il segreto è farlo per almeno una mezz’ora al giorno. Gli effetti positivi sono molti: è un ottimo allenamento per l’apparato cardiorespiratorio, aumenta la densità ossea e la resistenza, favorisce il ritorno venoso e tonifica i muscoli, soprattutto degli arti inferiori. • Ginnastica in acqua - Può essere praticata proprio da tutti, anche da chi per motivi di schiena, eccessivo peso o
problemi articolari, specie agli arti inferiori, è bene esegua attività senza sovraccarico per le anche e ginocchia. Il corpo in acqua, infatti, alleggerito di parte del suo peso, si muove liberamente, senza rischiare quei microtraumi che l’attività sul suolo provoca. Essendo poi la resistenza dell’acqua sei volte superiore a quella dell’aria, il lavoro muscolare, anche attraverso esercizi molto semplici, è notevole. Si migliora inoltra la circolazione venosa perché l’idromassaggio creato dai movimenti stimola il ritorno del sangue verso il cuore. Infine, l’attività in acqua, specie se calda, favorisce il rilassamento muscolare e psicologico, alleviando dolori, rigidità e stress. • Pilates - E’ un metodo di ginnastica dolce particolarmente indicato per gli anziani, in quanto si compone di sequenze di movimenti fluidi, controllati e armonici. Ogni esercizio deve essere eseguito in modo molto preciso e sempre coordinato alla respirazione. Anche la stabilizzazione del baricentro è fondamentale e la si ottiene attraverso specifici esercizi per il cosiddetto ‘core’, ovvero tonificando addominali, lombari e dorsali.
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Speciale Terza Età Quando si arriva alla tanto attesa età della pensione, sono due le situazioni che possono verificarsi: o si inizia finalmente a godersi il tempo libero, oppure si cade in una lieve depressione, perché le abitudini cambiano e si sente la mancanza dei colleghi e del lavoro che si svolgeva prima. Sono soprattutto gli uomini, statisticamente, a vivere in modo sbagliato l’età della pensione, che invece ha tanto da offrire. Naturalmente si ha molto più tempo a disposizione; ciò che bisogna fare è saperlo investire e gestire nel migliore dei modi. Ecco, allora, cinque consigli per sfruttare al meglio il tempo libero dopo la pensione.
Sabato 27 Febbraio 2016
IL TEMPO LIBERO DOPO LA PENSIONE: ECCO COME SFRUTTARLO AL MEGLIO Il primo consiglio è quello di viaggiare. Se si sono fatte molte rinunce durante la vita lavorativa, questo è proprio il momento per cominciare a spostarsi e scoprire quei posti che si è tanto desiderato vedere. Se il fisico lo consente, non bisogna porsi limiti. Via libera anche a viaggi intercontinentali, così come a lunghe passeggiate rilassanti in montagna. Il secondo consiglio è quello di fare sport. In questo caso non si devono intendere lunghe sedute in palestra o corse fino a sfinirsi. Mantenersi in movimento è molto importante, soprat-
tutto durante la terza età ed è possibile quindi fare lunghe passeggiate all'aria aperta o dedicarsi alla bicicletta, particolarmente consigliata per la mobilità articolare. Il terzo consiglio è quello di dedicarsi ai nipoti. Se si hanno figli e nipotini ancora in età scolare, sicuramente ci sarà bisogno di un ulteriore aiuto in casa. Ci si può offrire di accompagnare i bambini a scuola, di aiutarli con i compiti o di prepare loro qualcosa di buono per il pranzo. Con i bimbi raramente ci si annoia e c’è sempre qualcosa da fare.
Il quarto consiglio è quello di iscriversi ad un circolo. Non si deve pensare che siano solo ed esclusivamente posti per chi è già molto in là con gli anni. I circoli sono ottimi luoghi di aggregazione dove si svolgono moltissime attività come il gioco delle carte, tornei di bocce e molto altro ancora. L’ultimo consiglio è quello di iscriversi all’Università della Terza Età. Se lo studio è sempre stata una passione messa da parte, perché non iniziare ora che si ha a disposizione più tempo libero? Le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare.
Massimo Sarzi Sartori, responsabile provinciale, parla del patronato della Cisl e di alcune novità riguardanti il mondo del lavoro
L’
Inas è il patronato della Cisl da oltre 60 anni. Agli inizi della nostra storia ci chiamavano gli "avvocati dei poveri" per il nostro impegno nel garantire la tutela gratuita a chi non poteva permettersi di difendere i propri diritti a pagamento. Assistere, tutelare, offrire consulenza a tutti i cittadini, dentro e fuori dal luogo di lavoro è da sempre il nostro modo per declinare i valori di solidarietà sociale su cui si fonda il sindacato di cui facciamo parte. Abbiamo cominciato aiutando le vittime di infortuni sul lavoro e malattie professionali, prendendo le loro difese per garantire un risarcimento equo al lavoratore e ai suoi familiari. Nel tempo, ci siamo dedicati ai diritti degli invalidi civili, delle donne lavoratrici e dei disoccupati, senza mai dimenticare i connazionali residenti all’estero. Oggi la platea dei nostri utenti si è ampliata, ma lo spirito che anima la nostra attività non è cambiato: la difesa e la promozione gratuita dei diritti sociali, in particolare del diritto alla salute, all’assistenza, alla previdenza – dai quali dipende in larga misura la qualità del lavoro e della vita – rappresentano gli obiettivi primari del nostro operato. Per questo, aiutiamo il cittadino a districarsi tra norme e iter burocratici facendo da tramite con la pubblica amministrazione, attraverso il supporto professionale dei nostri operatori.
Inas, assistenza e tutela per i cittadini
Con il mercato del lavoro che cambia, cambiano anche le tutele da garantire: la previdenza complementare ai giovani, i permessi di soggiorno agli immigrati o la prevenzione degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali sono solo una parte di questi nuovi diritti. L’Inas ha l’obiettivo di difenderli, mettendo al centro la persona e i suoi bisogni passando per il lavoro, per arrivare alla pensione. Per questo motivo, ogni anno milioni di persone frequentano la nostra rete di uffici ben radicata sul territorio in Italia e all'estero. I nostri compiti si collocano tra i diritti costituzionali dei lavoratori, delineati nell’articolo 38 della Costituzione italiana. La nostra attività è regolata dalla legge di riforma degli istituti di patronato (legge n. 152 del 30 marzo 2001) ed è sottoposta a verifica del Ministero del Lavoro. Ci sono due scadenze importanti a fine mese (le domande devono pervenire entro il 1° marzo). La prima riguarda i lavoratori salvaguardati: sono diverse le tipologie di soggetto interessate, per avere accesso alla settima “salvaguardia” queste persone dovranno accedere alla pensione entro il 6 gennaio 2017.
La seconda riguarda le persone che svolgono un lavoro usurante; la scadenza non è perentoria, ma è utile per chi vuole andare in pensione a fine anno. Chi ne fa richiesta deve aver svolto per almeno 7 degli ultimi 10 anni un lavoro usurante come, ad esempio, turni notturni. I requisiti generali per i dipendenti sono 61 anni e 7 mesi di età, 35 anni di contributi e quota 97,6; per gli autonomi sono 62 anni e 7 mesi di età, 35 anni di contributi e quota 98,6. Le distinzioni aumentano poi per i lavoratori che hanno fatto da 64 a 71 o da 72 a 77 turni notturni per anno. Per maggiori informazioni e chiarimenti è sempre possibile rivolgersi agli uffici presenti sul territorio. Alcune novità sono legate ai requisiti e alle modalità di concessione dell’assegno di disoccupazione ASDI. Il decreto interministeriale che lo disciplina è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ma si attende ancora un apposito messaggio dell’INPS in merito. I lavoratori che possono beneficiare dell’ASDI devono aver fruito della prestazione NASPI, per l’intera durata, entro il 31.12.2015 e devono risultare ancora in
stato di disoccupazione al termine di questo periodo; sempre al termine di fruizione della NASPI devono avere un figlio minorenne o un’età pari o superiore a 55 anni senza aver mai maturato i requisiti per la pensione (vecchiaia o anticipata); devono essere in possesso di un’attestazione dell’ISEE inferiore a 5.000 euro e devono aver sottoscritto un apposito progetto personalizzato presso il servizio per l’impiego competente. L’ASDI è corrisposto mensilmente e la durata massima è di 6 mesi. Il suo importo è pari al 75% dell’ultima indennità NASPI percepita e, comunque, non può essere superiore all’importo dell’assegno sociale (448,52 euro). L’importo può essere incrementato in caso di presenza di figli a carico. Durante il periodo di fruizione dell’ASDI il lavoratore può instaurare un nuovo rapporto di lavoro subordinato oppure intraprendere un’attività lavorativa autonoma. La comunicazione all’INPS di tali novità dovrà essere effettuata entro un mese dall’inizio dell’attività lavorativa. Una piccola novità della Finanziaria è legata alla maternità, con i voucher babsitting utili per babysitter o asili a patto
che si rinunci al congedo parentale. La richiesta può essere fatta online ed è valida anche per le lavoratrici autonome. Novità anche sul versante paternità, il cui congedo obbligato passa da uno a due giorni dopo la nascita del figlio o dopo l’adozione di un bambino. A questi se ne possono aggiungere due facoltativi sottraendoli a quelli della mamma. Torna poi il rimborso spese, dato da INPS e INAIL, per cure termali per patologie o infortuni dovuti al lavoro. Quello che mi preme sottolineare, infine, è che nonostante i tagli e le difficoltà che hanno costretto alcuni patronati a chiudere, altri, come noi, continuano a lavorare gratuitamente per il bene dei cittadini e dei lavoratori. Questo penso sia un servizio fondamentale. A proposito dei servizi che offriamo, la Federazione Pensionati da due anni collabora con il Comune di Cremona e a SpazioComune, in piazza Stradivari, è stato aperto uno sportello per supportare ancora di più le persone. Il mercoledì mattina dalle 9 alle 12 potrete trovare una nostra operatrice che potrà aiutarvi, chiarire i vostri dubbi o risolvere i vostri problemi.
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Speciale Terza Età
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Soprattutto per le persone ricoverate nelle strutture residenziali, questo approccio aiuta a socializzare nonché ad essere attivi e propositivi
S
ono sempre più numerosi gli studi e le esperienze che attestano l’utilità della musicoterapia. Solitamente è nelle strutture residenziali che i pazienti geriatrici hanno l’opportunità di iniziare un percorso preventivo/terapeutico con la musica, che diventa aiuto e sostegno psicologico. L’ingresso in istituto rappresenta un momento di forte cambiamento delle condizioni ambientali (abbandono della propria casa e del proprio paese), affettive (si lasciano parenti, amici e conoscenti) e comportamentali (mutano a volte radicalmente le abitudini quotidiane). Questo brusco cambiamento nello stile di vita può creare problemi e talvolta depressione. Per ovviare in parte a queste situazioni, in questi ultimi anni nelle strutture residenziali per anziani si stanno attivando sempre più spesso dei programmi animativi e preventivi/terapeutici. L'anziano viene, quindi, coinvolto in attività corporee, manuali, grafico-pittoriche, teatrali, verbali e musicali. Tra gli interventi musicali un posto di rilievo è ricoperto sempre più dalla musicoterapia. E’ necessario, però, che le sedute si integrino con le altre attività di animazione e con le attività sanitarie ed assistenziali, per perseguire assieme i seguenti obiettivi: • valorizzare la persona nella sua globalità; • attivare e mantenere nell'anziano l’interesse per una socialità viva e positiva; • mantenere nei pazienti l’autonomia a livello cognitivo, sensoriale e funzionale; • fornire momenti di benessere agli ospiti; • migliorare la qualità di vita nel reparto; • recuperare e/o mantenere delle capacità residue anche in soggetti affetti da deterioramento mentale. L’anziano, anche quello che non ha ricevuto un’educazione musicale, ha una competenza esperienziale in tutto quello che concerne il campo sonoromusicale: la conoscenza di canti, il ricordo di eventi sonori per lui significativi, le pratiche sociali inerenti la musica come il ballo, le serenate, i cantastorie, gli strumenti musicali. Questo bagaglio sonoro-musicale che l’anziano si porta dentro, che lo accompagna, che parla della sua storia, del suo vissuto, dei suoi sentimenti, delle sua sensibilità, delle vicende passate, della sua cultura diventa materiale su cui lavora il musicoterapeuta. Vediamo allora alcune
Musicoterapia, il potere curativo delle note
funzioni e alcuni obiettivi della musicoterapia per le persone anziane. MOVIMENTO E RILASSAMENTO - La musica è uno stimolo fisico che aiuta il rilassamento e la distensione muscolare ed il movimento degli arti; essa motiva la motricità e costituisce un supporto ed una spinta per la mobilizzazione attiva. SOCIALIZZAZIONE - La musica, come attività sociale, agisce sul piano della prevenzione, facilita la comunicazione; consente l’integrazione del gruppo, la partecipazione e lo stabilirsi di legami interpersonali, il rinforzo dell’identità del singolo, l’emergere di sentimenti positivi originati dalla sensazione di appartenenza. RICREAZIONE (aspetto ludico) - La musica può essere fonte di godimento, di gioia e di divertimento spontaneo; essa dà un piacere momentaneo che non richiede sforzo di apprendimento né implica preparazione. GRATIFICAZIONE (aspetto animativo) - L'influenza di un clima musicale incoraggia visibilmente l’attività generale, l’espressività e la creatività, aumentando la considerazione di se stessi e l’autostima.
AIUTO ALLA MEMORIA (terapia della reminescenza) - La musica fa rivivere momenti del passato, rende presenti situazioni connotate in senso emotivo, soprattutto i periodi felici della vita, e aiuta a ristrutturare la nozione del tempo; attraverso l’uso di canzoni e musiche accettate e riconosciute si stimolano i ricordi e le associazioni. APPRENDIMENTO - La musica facilita l’apprendimento secondo due modalità principali: il riapprendimento di una destrezza perduta o menomata in seguito a malattie o traumi e l’apprendimento di nuove competenze per compensare quelle perdute o menomate. CONTATTO CON LA REALTA’ - La musica aiuta gli anziani a stabilire e mantenere durante gli incontri il contatto con la realtà; la scansione settimanale degli incontri, inoltre, aiuta a percepire la sensazione del tempo. SOSTEGNO E RINFORZO PSICOLOGICO - La musica dà sollievo, calma l’ansia e consente all’anziano di allentare l’attenzione su se stesso e i suoi disturbi permettendogli di allontanare pensieri negativi e atteggiamenti di compatimento.
PROIEZIONE (liberazione di emozioni e di tensioni psichiche) - La musica può essere un mezzo proiettivo che stimola le libere associazioni e produce la liberazione delle emozioni e dei contenuti inconsci, aiutando l'espressione e la canalizzazione delle pulsioni interne disturbanti; la musica può essere uno strumento proiettivo di induzione e di suggestione, finalizzato ad un cambiamento terapeutico. L’esperienza musicale nel paziente anziano istituzionalizzato è un’occasione importante per impegnarsi in attività spesso nuove e di grande coinvolgimento sul piano emozionale, rievocativo e cognitivo. IL CANTO - Con la pratica corale, che è certamente una delle attività principali dell'intervento musicoterapeutico, si realizzano momenti di socializzazione e di informazione culturale. Cantare fa bene all’apparato respiratorio e a quello digestivo e può influire positivamente sullo stato generale di salute. La canzone popolare diventa strumento evocativo che risveglia le memorie affettive legate alle esperienze della vita passata e che fa riaffiorare le emozioni vissute in gioventù. Associare al canto la narrazione, la reminescenza e
la conseguente verbalizzazione è un modo che consente alle persone di far luce e di ricostruire la propria vita passata, ma anche presente e futura. LA DANZA - Lo stimolo ritmico-musicale a volte induce spontaneamente a partecipare alla danza; addirittura molto spesso questi comportamenti sono automatici, infatti sono gli stessi pazienti ad iniziare da soli la danza che li aiuta ad orientarsi nel tempo e nello spazio. La danza permette di migliorare l’umore e aumentare la fiducia in se stessi; inoltre semplici esercizi motori a tempo di musica riattivano la circolazione sanguigna, aumentano il tono muscolare e allentano l’irrigidimento. L’ASCOLTO - L’ascolto di musica semplice può inserirsi nella routine quotidiana della vita della residenza, rendendo diversa la giornata. L’ascolto è utilizzato non solo come mezzo di distrazione, ma come momento importante per riavviare l’anziano ad una percezione attenta e globale. Ascoltare permette di riattivare molte funzioni cerebrali perché è un’azione complessa che coinvolge non solo la componente affettiva della persona ma anche quella razionale.
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Occuparsi di un amico a quattro zampe è un vero e proprio toccasana che fa bene al fisico e dona gioia e vitalità
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li animali sono fondamentali per la crescita dei bambini, ma la loro presenza aiuta anche in età avanzata. Studi recenti hanno dimostrato come gli anziani che vivono con un animale hanno una salute fisica e psichica migliore, relazioni sociali più soddisfacenti e, in definitiva, un’esistenza qualitativamente e quantitativamente migliore dei coetanei che vivono senza animali. Occuparsi di un animale non è soltanto un riempitivo della vita, ma un toccasana che spesso restituisce vitalità a chi l’ha persa. Gli animali hanno notevoli effetti sullo stress e permettono di tenere sotto controllo la pressione e i problemi cardiovascolari, molto frequenti negli anziani, nonché di stimolare a mantenersi fisicamente attivi migliorando ulteriormente lo stato di salute generale dei proprietari. Ecco alcuni consigli per la scelta dell'animale che andrà a fare compagnia alla persona anziana. • Decidete insieme - Anche se lo fate con le migliori intenzioni, evitate di presentarvi dall’anziano con la sorpresa del cucciolo in regalo. Prima di prendere un animale è fondamentale che tutti siano d’accordo, soprattutto la persona su cui graveranno la maggior parte delle incombenze relative alla sua cura. E questo vale sia se l’anziano vive in famiglia con voi sia se vive solo. • Siate un po’ psicologi - Davanti a un rifiuto cercate di capire se il “no” è dovuto a un reale desiderio di non avere animali (più che legittimo) o se è dovuto piuttosto alla paura di non potersene occupare come meriterebbe in caso di ricovero o malattia (che è altrettanto legittima). In questo caso, e solo in questo, potete insistere e provare a far capire alla persona che non è necessario rinunciare alla compagnia di un animale se davvero la desidera. • Mettetevi a disposizione per intervenire nella cura dell’animale in caso di necessità. E’ un’ottima soluzione per rassicurare la persona circa i suoi timori e rimuovere l’ostacolo all’adozione di un animale. Siate però sinceri e obiettivi: non promettete ad esempio che porterete fuori il cane tutte le volte che sarà necessario se abitate dall’altra parte della città o di occuparvi del gatto a cui siete fortemente allergici.
La scelta dell’animale per la persona anziana
rio e poi richiede molta energia per stargli dietro soprattutto se è giovane e vivace. In questo caso si può optare per un gatto che fa vita più casalinga e può essere ugualmente affettuoso. Ma anche la compagnia di altri animali può dare benefici alla persona anziana senza gravarla eccessivamente per le cure. Gli uccellini, ad esempio, sono spesso molto graditi alle persone anziane proprio perché sono piacevoli e non richiedono energie o sforzi fisici eccessivi.
• Confrontatevi per la scelta dell’animale ed eventualmente della razza Dovete trovare un giusto compromesso tra i desideri della persona anziana e le
sue reali condizioni di salute o stili di vita. Il cane è di certo un compagno che difficilmente lascia a una persona le occasioni per sentirsi solo o abbattuto.
Inoltre, spinge a uscire, fare moto e vedere altre persone. Tuttavia, deve uscire più volte al giorno con qualunque tempo o condizione di salute del proprieta-
pet therapy, quando gli animali aiutano l’uomo Sempre più persone si prendono cura degli animali, ma molto spesso succede anche il contrario perché ci sono animali che contribuiscono a far star bene le persone e a mantenerle attive nel tempo. Abbiamo sentito in merito Giuliana Caronna, medico veterinario e operatore di zooantropologia assistenziale. «Ho fatto per molto tempo volontariato per gli anziani con AVULSS; avendo da sempre però avuto la passione per gli animali ho deciso di intraprendere un percorso che mi portasse ad unire entrambe le cose. Con la Onlus Doctordogs ho partecipato presso l’Azieda “Cremona Solidale” ad attività assistite con gli animali (pet therapy). Gli incontri di gruppo, in cui partecipavo assieme al mio cane unitamente ad un’altra coppia cane-coadiutore, sono sempre stati molto graditi dai partecipanti. Questo tipo di attività favorisce il benessere della persona anziana e in più l’animale crea un gruppo relazionale attorno ad esso, diventando un fulcro per la socializzazione anche tra le persone. Quando si intraprendono dei percorsi di pet therapy (IAA) è fondamentale che i cani siano educati e preparati a livello comportamentale, ad essere particolarmente sociali verso le persone (alcuni poi potranno essere inseriti in progetti con bambini, disabili, anziani, anche in base alle caratteristiche soggettive del singolo animale). Quello che però mi preme sottolineare è che avere un cane che rispecchi tutte queste caratteristi-
che non è sufficiente; è fondamentale che anche l’operatore/ coadiutore sia preparato perché quello che conta davvero in questi casi è la coppia uomo-animale. Chi gestisce percorsi di pet therapy deve saper “leggere” il proprio cane in modo da salvaguardarne il benessere in seduta e, contemporaneamente, avere una spiccata sensibilità nei confronti delle persone che usufruiscono di questa co-terapia. Si tratta, in poche parole, di saper aprire la relazione degli utenti verso l’animale nel modo più opportuno. Come medico veterinario esperto in IAA, però, ho un rammarico: quello di non essere riuscita a creare un’equipe con la collaborazione di qualche medico nell’ambito di strutture sanitarie per portare avanti progetti di pet therapy sul territorio cremonese. Poiché la costruzione di questi gruppi richiede molte figure professionali essi sono abbastanza cari sia dal punto di vista economico che di risorse umane e questo è, senz’altro, un altro problema che spesso non permette di cominciare con il lavoro. In Italia, inoltre, quando si parla di pet therapy si sente di tutto e di più e anche molte persone che ruotano attorno ad essa non sempre sono veramente preparate; la speranza è che con le ultime linee guida in materia si metta ordine e si unifichino dei percorsi obbligatori per preparare chi è interessato a lavorare in armonia con animali e persone.
• Valutate l’aspetto economico - Oltre al costo degli accessori iniziali indispensabili o quello iniziale per l’acquisto dell’animale se lo sceglierete di razza, dovete tener conto anche dei costi di mantenimento che potrebbero essere molto gravosi per le possibilità economiche di un pensionato. • Scegliete insieme l’esemplare - Indipendentemente dall’animale e dalla razza su cui vi troverete d’accordo, è meglio che la persona con cui dovrà vivere sia presente al momento della scelta dell’esemplare se appena è possibile. Spesso deve solo scattare quel feeling particolare che è difficile spiegare a parole. • Aiutateli - Siate pronti ad aiutare la persona anziana nella cura dell’animale sin dai primi mesi di convivenza che spesso sono i più complicati, ma con discrezione, senza sostituirvi a lei perché è importante che l’animale instauri il rapporto di affetto e fiducia più forte con la persona anziana. • State pronti a ogni necessità - E’ sempre bene tenersi informati sulle abitudini alimentari e di vita e sullo stato di salute degli animali dei parenti anziani che non vivono con noi e avere a portata di mano i numeri di telefono utili per la loro cura (negozi, cliniche aperte 24 ore su 24 e veterinari in zona). In questo modo possiamo aiutare la persona anziana per ogni emergenza o sapere a chi rivolgerci nel caso dovessimo prendercene cura noi per un periodo più o meno lungo.
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Salute
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GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
S
di Giulia Sapelli
i è concluso con un segno positivo l’anno 2015 per i trapianti di organo nel nostro Paese, con un totale di 3.317 interventi eseguiti (67 in più rispetto al 2014 e 228 rispetto al 2013). Questi i dati presentati nei giorni scorsi da Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti, relativamente alle attività di donazioni e trapianti di organi, tessuti e cellule del 2015. Secondo lo studio, cresce complessivamente l’intera attività trapiantologica, con alcune peculiarità: cuore e fegato hanno registrato un buon incremento, arrivando rispettivamente a 246 (19 in più rispetto al 2014) e 1067 interventi (10 in più rispetto al 2014). I trapianti di rene sono stati 1.877, in aumento grazie agli interventi eseguiti da donatori viventi. Il polmone ha subìto una leggera inflessione (112 nel 2015; 126 nel 2014) mentre il pancreas risulta in crescita (50 nel 2015; 43 nel 2014). Altrettanto positiva l’attività trapiantologica per i tessuti e le cellule staminali emopoietiche; per quest’ultime, sono stati 704 i trapianti da donatore non familiare adulto (+11 rispetto al 2014) e in aumento quelli da donatore familiare semi-compatibile (“aploidentico”). Nel 2015 si confermano i trend di donazione registrati nell’anno precedente, con alcuni importanti segnali positivi. Sono stati 2.332 gli accertamenti di morte con criteri neurologici (nel 2014 erano stati 2.349); il numero dei donatori offerti alla rete trapiantologica è pari a 1.388 (+ 5 rispetto all’anno precedente). Il totale dei donatori utilizzati a scopo di trapianto è stato 1.170 (contro i 1174 del 2014); questa lieve oscillazione è imputabile agli elevati standard di sicurezza che caratterizza il nostro sistema. Scende la percentuale delle opposizioni alla donazione nel 2015, pari al 30.6% rispetto al 31% dell’anno precedente.Crescono i donatori di tessuti, con particolare riferimento alla cornea (7553 nel 2015 contro i 7449 nel 2014), di cui il nostro Paese è primo in
Si registrano 3.317 interventi eseguiti (67 in più rispetto al 2014 e 228 rispetto al 2013)
In aumento le donazioni e trapianti di organi
Europa. In aumento anche i donatori volontari iscritti al Registro Ibmdr, 469.000 nel 2015. La principale novità nell’attività 2015 riguarda la donazione da vivente, che ha registrato un notevole incremento: 301 sono state quelle di rene e 23 sono state quelle di fegato (contro le 18 del 2014). Per le donazioni di rene da vivente, il 2015 ha consentito di raggiungere un vero e proprio record, sfondando per la prima volta la soglia dei 300 prelievi (+50 rispetto al 2014, +74 rispetto al 2013 e +109 rispetto al 2012). L’aumento delle donazioni da vivente, un aspetto su cui il Centro e la Rete trapiantologica hanno dedicato particolare attenzione nel corso degli ultimi due anni, ha consentito di portare il numero complessivo delle donazioni a quota 1.494 (+51 rispetto al 2014). L’altra innovazione del 2015 ha riguardato la donazione a cuore fermo; nell’anno appena concluso sono state 6 le donazioni eseguite attraverso questa modalità, che richiede il pieno rispetto dei 20 minuti di “no touch
a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio
period” prima di procedere al prelievo. Una sfida organizzativa complessa a cui la rete trapiantologica ha risposto positivamente, in termini di programmi di donazione avviati nelle Regioni italiane. Grazie alle sei donazioni a cuore fermo sono stati eseguito 12 trapianti e gli organi trapiantati sono stati 14. Al 31/12/2015 i pazienti in lista di attesa erano 9.070; la maggior parte di questi è in lista di attesa per ricevere un trapianto di rene (6.765); rispetto agli altri organi, al paziente è offerta la possibilità di iscriversi in più liste d’attesa per il rene. Sono 1.072 i pazienti iscritti in lista per il fegato, 731 per il cuore e 383 per il polmone. Vi è una sostanziale stabilità dei dati di lista, dovuti ad un maggiore equilibrio, rispetto al passato, tra i flussi di entrata e di uscita. Nell’anno 2015, con variazioni per singolo organo, sono stati tra il 70% e l’80% i pazienti usciti dalle liste di attesa con un trapianto. In particolare: • Rene: su 2.038 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 1.576 hanno ricevuto un trapianto (pari al 77%);
• Fegato: su 1.288 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 1.067 hanno ricevuto un trapianto (pari al 82%); • Cuore: su 328 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 246 hanno ricevuto un trapianto (pari al 75%); • Polmone: su 179 pazienti usciti dalla lista nel 2015, 112 hanno ricevuto un trapianto (pari al 62%). La procedura 'Una scelta in Comune' ha registrato nel 2015 una vera e propria impennata. Grazie alla nuova modalità di registrazione della dichiarazione di volontà in occasione del rilascio o rinnovo della carta d’identità, sono stati 104.571 i cittadini che si sono espressi sulla donazione di organi e tessuti all’ufficio anagrafe (contro i 15.137 del 2014). In considerevole aumento il numero dei Comuni italiani che hanno attivato questa procedura (454 nel 2015 contro i 23 nel 2014) e che hanno consentito di raggiungere una media di 1000 dichiarazioni al giorno raccolte. Si mantiene alta la percentuale dei consensi alla donazione: il 91.6% delle manifestazioni di volontà rese è positiva.
Defibrillatore semiautomatico, al via nuovo corso di formazione in Ospedale
FARMACI, “DIPENDENZA” DA ALCUNI CIBI E IL PESO SUPERFLUO: OCCORRE PRUDENZA
Negli ultimi 5 anni sono ingrassata di 15 kg. sono alta 165 cm. e peso 78 kg. La pancia soprattutto mi infastidisce. Cosa ne pensa dell'assunzione di XLS lipidi, visto che mangio tantissimo grana padano e non riesco a farne a meno, e' diventato come una droga. 3 anni fa mi e' stato diagnosticato un fibroma di circa 2 cm. Puo' dipendere da questo l'ingrossamento dell'addome? Dai dati che mi fornisce lei presenta un certo sovrappeso che sicuramente spiega l’ingrossamento dell'addome. Il Grana padano, come del resto gli altri formaggi stagionati, è un alimento ad alto contenuto calorico che deve essere consumato con prudenza soprattutto da chi ha problemi di sovrappeso. Piuttosto che assumere farmaci quindi cercherei di capire il motivo di questo consumo che lei stessa definisce esagerato. La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0372-803801 CREMA SPAZIO BENESSERE VIA CASTELLO 12. Cel 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134
Il16 aprile si terrà il prossimo corso organizzato da Areu 118 e Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Cremona per la formazione BLS-D (“Basic Life Support Defibrillation” ovvero “Supporto delle funzioni vitali di base con Defibrillazione”). Il corso si terrà nelle aule del servizio Formazione dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Cremona (Ospedale di Cremona, Padiglione 4), dalle 8.30 alle 13.30 (corso intero), e dalle 8.30 alle 12.30 (corso retraining). Il corso ha lo scopo di trasmettere agli allievi un metodo che consenta di riconoscere e di gestire il soccorso in caso di arresto cardiaco e di supportare le funzioni vitali (respiro e circolo) anche attraverso l’uso del Defibrillatore Semiautomatico fino al momento dell’arrivo del 118 in cui possono essere impiegati mezzi
efficaci a correggere la causa che ha determinato l’arresto. I temi e le esercitazioni della mattinata formativa saranno: esercitazione pratica di Blsd, rianimazione cardiopolmonare e utilizzo del Dae nell’adulto, cenni di rianimazione cardiopolmonare con Dae in età pediatrica, disostruzione vie aeree e Pls e valutazione pratica su scenario con Dae. Il corso viene realizzato secondo le attuali linee guida internazionali in tema di Rianimazione Cardiopolmonare e defibrillazione precoce con istruttori certificati della Areu Aat 118 di Cremona. Per partecipare è necessario iscriversi entro mercoledì 6 Aprile 2016 compilando la scheda di partecipazione dal sito http://www.ospedale.cremona.it/ public/htm/corsi-convegni-istituti-ospitalieri-cremona.php.
Cultura&Spettacoli Arianna Vitale nella classifica europea (87ª)
Nuovo traguardo per Arianna Vitale, la mamma rock di Montodine. Il suo brano “Emotiva instabile”, tratto dal disco “Semplicemente Ahri”, è entrato all’87º posto della classifica della musica indipendente europea, stilata in base alle tra-
smissioni radiofoniche affiliate all’European Indie Music Network e al gradimento del pubblico. La cremasca si è piazzata 87ª posto su 300 brani monitorati. «Una piccola ma significativa soddisfazione», ha rivelato Arianna.
Appuntamento dal 16 aprile al 24 maggio con grandi artisti che si esibiranno all’Auditorium Arvedi
Cremona Jazz propone concerti di valore
E’
dalla redazione
in arrivo la seconda di Cremona Jazz, in programma dal 16 aprile al 24 maggio nella splendida cornice dell’Auditorium Giovanni Arvedi. In programma un cartellone composto da proposte di assoluto livello artistico, prestigiosi nomi della musica italiana e internazionale. Grazie a queste scelte di grande qualità, la rassegna di jazz cremonese si conferma come un punto di riferimento per questo genere di manifestazioni. Cremona Jazz è organizzato dalla società Unomedia e si avvale del patrocinio del Comune e della Provincia di Cremona. Il cartellone 2016 prevede quattro serate, ciascuna assolutamente unica, con una varietà di stili e di linguaggi che è poi uno dei tratti salienti della musica afroamericana. L’inaugurazione, sabato 16 aprile, sarà affidata a una prima assoluta, un nuovo progetto in esclusiva che il saxofonista Ravi Coltrane, figlio del leggendario John e di un’altra musicista, Alice, sceglie di presentare a Cremona proprio in virtù delle caratteristiche uniche dell’Auditorium Giovanni Arvedi. Il saxofonista, infatti, è rimasto talmente colpito dalla bellezza di questo gioiello architettonico, oltre che dalla sua perfetta acustica, da non avere dubbi sul fatto di voler esegui-
Motel Forest questa sera a Castelleone
Ravi Coltrane
re in questo luogo magico un concerto di profondo significato, dedicato alla madre che l’ha sempre sostenuto e incoraggiato. “For Turiya” è il titolo di questo progetto, in onore di Alice Coltrane che aveva preso questo nome alla fine degli anni Settanta. Ravi suonerà insieme a Brandee Younger all’arpa e a Dezron Douglas al contrabbasso. Giovedì 28 aprile, invece, sarà la volta di un duo di eccellenti musicisti, sempre più affiatato ad ogni esibizione, che ha scelto la sfida di confrontarsi con gli standard più conosciuti e tradizionali della storia del Jazz, ma riproponendoli con tutta l’originalità e la gran-
dezza delle loro spiccate personalità. Il trombettista sardo Paolo Fresu e il pianista americano Uri Caine, che suonano insieme da quasi quindici anni e hanno all’attivo in duo due bellissimi dischi “Things” e “Think”, pubblicati per la prestigiosa etichetta Blue Note, affrontano il gioco con sorprendente semplicità, riuscendo perfettamente a trasmettere il sentimento che guida la loro straordinaria musica. Fresu e Caine dimostrano quanto sia possibile rinnovare alcune tra le pagine più famose del Jazz, che siano ammalianti ballad o travolgenti invenzioni ritmiche. Domenica 8 maggio, direttamente dagli Stati Uniti
Il Teatro del Viale propone stasera (ore 21) a Castelleone, magie, follie e peripezie di un mancato portiere di notte, di e con Michele Foresta (in arte il Mister Forest). Più che un luogo materiale, “Motel Forest” è uno stato della mente, un porto franco dei sentimenti, un posto dove tutto è permesso, tranne che dormire. Oltre che dallo strampalato ragazzo dell’ascensore, rockstar mancata per incomprensioni col codice penale e dal bizzarro
Mostra fotografica “Scarsità-Spreco”
Dal 1º marzo al 17 aprile le opere vincitrici del concorso fotografico internazionale “Syngenta Photography Award 2015” saranno esposte a Cremona al Museo Civico Ala Ponzone. Per la mostra fotografica, che esplora il tema “Scarsità-Spreco” (Scarcity-Waste), è stata scelta una location d’eccezione: la sala delle Colonne, che introduce al celebre quadro “reversibile” di Giuseppe Arcimboldo, “Ortaggi in ciotola”, meglio noto come L’Ortolano, che ha ispirato la mascotte di Expo Milano 2015. Il fil rouge che unisce la cinquecentesca opera dell’Arcimboldo e le immagini selezionate per la mostra “Scarsità-Spreco” (Scarcity-Waste), risiede proprio nelle tematiche, sempre attuali, che hanno animato l’esposizione universale. L’edizione 2015 del Syngenta Photography Award, infatti, ha coinvolto fotografi professionisti e amatoriali di tutto il mondo per stimolare il dibattito sulle principali sfide che l’umanità si trova ad affrontare: come garantire alle prossime generazioni superfici coltivabili, cibo e acqua a sufficienza quando la quantità di risorse che utilizziamo e di rifiuti che produciamo richiederebbe già oggi un pianeta e mezzo. La qualità della risposta è misurabile nella forza evocativa degli scatti premiati da un’autorevole giuria internazionale, ognuno dei quali è allo stesso tempo uno spaccato del presente e una riflessione sul futuro. L’esposizione delle fotografie premiate in occasione del Syngenta Photography Award 2015 sbarca a Cremona per continuare a mantenere l’attenzione sulle sfide globali alla sostenibilità ora che i riflettori di Expo 2015 sono spenti, dopo essere stata protagonista nel semestre dell’esposizione universale in uno dei suoi luoghi simbolo a Milano, nonché nel nuovo distretto del business Porta Nuova-Garibaldi: Piazza Gae Aulenti. Inoltre, dall’ottobre scorso, chi vorrà ammirare L’Ortolano dell’Arcimboldo in occasione della visita presso il Museo Civico Ala Ponzone, avrà anche modo di “ascoltare” l’opera, grazie alla critica sonora di artisti moderni come Frankie Hi Nrg Mc, ideatore del progetto Artune (www.artune.it) e del Dipartimento di Musicologia dell’Università di Pavia.
dove a fine marzo è uscito il loro ultimo album registrato in studio dal titolo “Believe”, arriveranno i Take 6 (Claude McKnight, Mark Kibble, Joey Kibble, David Thomas, Alvin Chea e Khristian Dentley), unanimemente riconosciuti come il gruppo vocale per eccellenza praticamente in ogni genere musicale. Nel corso della loro brillante carriera questo gruppo dalle voci cristalline e dal sound raffinato ha ricevuto tantissimi riconoscimenti in svariati ambiti. Chiuderà la rassegna martedì 24 maggio, Richard Galliano che sta festeggiando i 30 anni dall’uscita di uno dei suoi lavori più significativi, “New Musette”, con un tour che ripercorre le tappe principali della sua felice carriera, senza dimenticare le sempre più incredibili ibridazioni tra i generi musicali di cui si è fatto portavoce soprattutto nell’ultimo periodo. Ispirandosi ad un altro grande virtuoso di questo straordinario strumento, Astor Piazzolla, del quale viene considerato l’erede, il fisarmonicista Galliano è riuscito a rivitalizzare una grande tradizione musicale. Lo accompagneranno alla chitarra Philip Catherine, al contrabbasso Philippe Aerts e alla batteria Hans Van Oosterhout. I biglietti saranno in vendita a partire da sabato 5 marzo presso due biglietterie, entrambe a Cremona: quella del Teatro Amilcare Ponchielli e quella del Museo del Violino.
responsabile della security, il Motel è ed è stato frequentato da pittoreschi e stralunati personaggi. Non tutti andandosene, hanno saldato il conto ma in cambio hanno lasciato nel Motel preziosi cimeli e indelebili ricordi. Il titolare e padrone di casa, che ha dato il suo nome al motel, è un surreale mago che durante il galà organizzato per la sua selezionata clientela, userà la sua proverbiale abilità per affrontare i molteplici aspetti dell’esistenza.
Dee Dee Bridgewater
Il festival Acquedotte scatterà l’8 luglio
Anche quest’anno torna il festival “Acquedotte”, la rassegna che unisce lago e fiume. L’inaugurazione è programmata per l’8 luglio con Dee Dee Bridgewater, uno dei grandi miti della musica, che con il suo quintetto e il trombettista Theo Croker come special guest, presenterà i brani del suo ultimo disco dedicato alla cultura musicale di New Orleans, concepito nel decennale dell’uragano Katrina, perché l’acqua può essere madre, ma anche matrigna. Poi, il festival proporrà altri dieci prestigiosi spettacoli, con l’acqua quale filo conduttore, ma che svilupperà altre tematiche, come l’incontro e il confronto tra i popoli e le culture, attraverso la musica. Musica anche quest’anno declinata in tutti i suoi generi, dal jazz al folk, dalla canzone ai linguaggi della tradizione. E poi gli “omaggi a...”, come quello alla grande Mina, che con i suoi numerosi successi ispirati all’acqua, risuonerà prima e dopo gli spettacoli, a mo’ di jingle. Pioggia di marzo, altra canzone portata al successo dalla Tigre di Cremona, è non a caso il titolo di uno dei più stimolanti concerti della sezione salodiana del festival e vedrà esibirsi in duo Greta Panettieri, una delle più interessanti e versatili voci italiane e Fabrizio Bosso, personalità di spicco del panorama jazzistico. Gli spettacoli a Cremona si terranno nella corte di Palazzo Trecchi, contesto che nella prima edizione ha svelato tutto il suo fascino e in Piazza della Vittoria a Salò, con l’incantevole golfo di sfondo. Ma sono previsti anche alcuni eventi di respiro popolare, tra cui uno sorprendente in piazza del Comune a Cremona e uno lungo il fiume Po.
L’Orchestra di Digione chiude “Masterclass”
Concerto stasera presso l’Auditorium della Camera di Commercio con musiche di Schumann e Brahms L’Orchestra di Digione partecipa al progetto “Masterclass”, promosso dalla Camera di Commercio e dal Comune di Cremona, in collaborazione con Regione Lombardia e Unioncamere, tutti gli enti che hanno partecipato all’Ats per Expo, Distretto culturale e Distretto della Musica, Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” Cremona, Istituto di Studi Musicali “Claudio Monteverdi”, Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari e Scuola internazionale di liuteria. Il progetto ha proposto una settimana di prove e di esperienze formative nella città di Antonio Stradivari e Claudio Monteverdi che si conclude stasera alle ore 21, presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Cremona, con un concerto ad ingresso libero e gratuito. Il concerto è dedicato a due compositori romantici che erano al centro della lite – Guerra dei romantici - che ha acceso il mondo musicale del 19° secolo: Robert Schumann e Johannes Brahms. Legati alla tradizione musicale germanica, si sono opposti alla musica a programma di compositori quali Liszt, Berlioz, Wagner per i quali la musica descriveva un’azione, un
L’Orchestra di Digione
sentimento o pensiero filosofico. Invece, per Schumann e Brahms, la musica non può esprimere altro che i suoni e non è destinata a rappresentare qualcosa di diverso da se stessa. Il Concerto per violoncello in la minore di Robert Schumann (1810-1856) è costruito in tre movimenti che scorrono senza interruzione. Composto nel
1850, riflette la creatività di felice atmosfera che attanagliava il compositore in quel momento. Il violoncello sviluppa la libertà di parola e di eloquenza, sostenuta da un virtuosismo che non raggiunge mai l'artificio. Johannes Brahms (1833-1897) è stato uno studente di Schumann e confidente di sua moglie. L’insegnante ha fortemente in-
Le opere di Federica Bordoni a Tapirulan
Dopo aver vinto il premio della critica nella 10ª edizione del Concorso internazionale per illustratori indetto da Tapirulan (anno 2014), Federica Bordoni torna a Cremona con una mostra monografica. Esposte oltre cinquanta illustrazioni realizzate negli ultimi anni e una serie di otto illustrazioni inedite dal titolo “Stay” che danno il titolo alla mostra e che sono state realizzate appositamente per l’evento. L’inaugurazione è in programma oggi pomeriggio alle 18 presso lo Spazio Tapirulan, in corso XX Settembre 22 a Cremona. Federica Bordoni, in arte Febò, è una graphic designer e illustratrice. Nata nel 1979, vive e lavora a Trento, dove dedica il suo tempo alla ricerca di concetti da tradurre in immagini. Essenziali nella
forma, seppur ricche di dettagli e di molteplici piani di lettura, le sue illustrazioni - realizzate perlopiù con tecniche digitali - trasmettono l’essenza di un’idea sintetizzandola in una metafora visiva efficace che invita l’osservatore a darne una lettura del tutto personale. Lo stile minimale e onirico di Federica Bordoni si ispira a quello di De Chirico, Dalì e Magritte e le sue immagini raccontano soprattutto storie e scena di vita quotidiana in cui realtà e fantasia si confondono in maniera surreale. Ne rappresenta una testimonianza l’illustrazione “La vita è un’incognita” con la quale l’autrice trentina ha vinto, appunto, il Premio della critica nella decima edizione del concorso internazionale per illustratori di Tapirulan.
coraggiato il suo protetto per affrontare il difficile compito di scrivere un lavoro sinfonico, ma non ha mai avuto l’opportunità di ascoltare il risultato: la prima sinfonia in do minore è stata creata nel 1876. Brahms ha lavorato per più 20 anni per la composizione di questa sinfonia, cercando motivi melodici particolarmente intensi in ogni nota.
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taccuino
Sabato 27 Febbraio 2016
numeri utili Cremona
il giornalista e presentatore di mela Verde è da quarant’anni sulle tavole come critico enogastronomico
Edoardo Raspelli sulle vie del Gusto
N
di Giuseppe Martelli
asce, non con poca fatica, nel 2012, una collaborazione tra il famoso gastronomo Edoardo Raspelli ed il circuito “Le vie del gusto” già protagonista di numerosi eventi come Galliate, Castenedolo, Lonato del garda Lago D’Idro e tanti altri comuni virtuosi che favoriscono la partecipazione del conduttore di Canale 5 (Mela Verde) con la carovana dei sapori da tutta Europa. Figure caratteristiche come gli Stand del greco con i suoi “gyros” (involtini di carne succulenta) e il mega chiosco dei sapori brasiliani e la bancarella degli spagnoli con padelloni smisurati di Paella, il tutto condito da eventi collaterali di musica spettacoli di artisti di strada, concerti veri e propri, cabaret e musica. Il gastronomo gira furtivamente fra i banchi e tra un assaggio e l’altro cattura la curiosità dell’avventore inesperto che chiede l’autografo e qualche consiglio di cucina da portare a casa. Sono innumerevoli i comuni che chiedono questo Format vincente che solitamente dura tre giorni , una volta in una Piazza , l’altra in un centro antico ed un'altra in riva ad una spiaggia di qualche lago alpino. Il prode Raspelli non rinuncia a travestirsi e si propone vestito da Babbo natale per i mercatini omonimi, da Clown durante feste patronali, insomma una vincente forma di promozione per
tutti i comuni che intendono ospitare tale manifestazione e coinvolgere così i propri cittadini in una nuvola di sapori che per tre o quattro giorni permea le mura ed i nasi di chi , o per volontà o per caso, si avventura tra le file ordinate dei banchi alimentari e artigianali che confermano le esigenze del pubblico a favore di manifestazioni di Street Food per tutte le tasche. Dopo l'Expo tutti gli standisti cercano nuove risorse e nuove idee per essere più accattivanti “ergo” recenti tecnologie per la cottura, alimenti più naturali possibili e ricerca orientata verso le nuove frontiere della cucina vegana e macrobiotica per coloro che abbracciano le nuove filosofie alimentari. Da quarant’anni lo pagano per mangiare. Ebbene si, il suo lavoro è assaggiare, degustare ed esprimere il proprio giudizio. Quando visita un nuovo ristorante, il momento clou è la richiesta del Menù, segue sguar-
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511
do atterrito del cameriere il quale si domanda cosa non dovrà fare per non incorrere in qualche
rimbrotto del gastronomo che ordina un po’ di tutto . Spilucca, assaggia, beve os-
QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881
serva come si muove il locale e poi come un falco pellegrino si tuffa nella recensione per stroncare o elevare il malcapitato ristoratore. Nonostante questo, Edoardo Raspelli è richiestissimo tra i ristoratori e locali in genere, adesso tra il caos della somministrazione si affacciano alla vista del predator Raspelli altre frontiere, altre possibili vittime o eroi, per la classificazione dell’arte gastronomica. Venite, dunque e seguite la rubrica per sapere dove andrà che mai farà e dove i banchi delle Vie del Gusto approderanno in questo variegato mare, tra tortellini fritti, Lampredotto e Bistecche alla fiorentina.
VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
numeri utili Casalmaggiore
Via Esilde Soldi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 25 Marzo
Via Picenengo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 4 Marzo
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233
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CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500
Via Ponchielli Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 29 Febbraio
POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
Via dei Burchielli Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 4 Marzo
MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIjOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
• Via Picenengo (da via Milano a passaggio FFSS) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 04/03/2016). • Via Esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 25/03/2015).
• Via Amilcare Ponchielli (tratto incrocio via Tribunali) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 29/02/2016). • Via dei Burchielli (civico 1A) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 04/03/2016). • Via Giovanni Travesio (angolo piazza Migliavacca) - Cantiere per la ristrutturazione
Via Travesio Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 15 Marzo Via Cà del Vescovo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Giugno
della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 15/03/2016). • Via Cà del Vescovo (tratto da via Aleni a via Postumia) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile (Fine lavori: 30/06/2016). • Via del Macello (tratto da via Lucchini a via del Chiesotto) - Opere di urbanizzazione cantiere City Hub. (Fine lavori: 31/03/2016).
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La Bissolati è obbligata a far punti PALLANUOTO
SPORT
lo
Quinta sconfitta consecutiva per la Bissolati, che ha ceduto anche alla Canottieri Milano per 11-7. Ancora inchiodati all’ultimo posto con Milano 2 e Gam Team Brescia, i biancazzurri devono a tutti i costi muovere la classifica oggi alle 19.30 contro Treviglio.
Responsabile FABIO VARESI
CLASSIFICA (7ª giornata) Varese 19; Locarelli Genova 18; Metanopoli San Donato 16; Aquatica Torino, Canottieri Milano, Treviglio 12; Busto 11; Vigevano 9; Bocconi Sport 6; Osio 4; Gam Team Brescia, Canottieri Bissolati, Milano 2 1.
Mezzogiorno di fuoco per la Vanoli
Oltre al recuperato Luca Vitali, coach Pancotto può schierare il nuovo play americano Markel Starks, prelevato in Australia
BASKET SERIE A Domani alle 12 a Reggio Emilia i biancoblu si giocano il primato contro la Grissin Bon
D
di Fabio Varesi e Giovanni Zagni
opo bellissima, se pur breve, esperienza in Coppa Italia, si torna al campionato con la Vanoli chiamata a difendere il suo primato in classifica, che non è casuale, anzi è meritatissimo. Sì, perché le possibilità economiche nostrane non sono certo quelle di quasi tutte le squadre di serie A. Così consci della propria forza, i biancoblu vanno a Reggio Emilia con l’abituale intenzione di vendere cara la palle, senza supponenza, ma anche senza remissività. Sarà uno scontro tra squadre convalescenti, ma orgogliose e pronte a difendere il proprio cammino e la propria posizione di classifica, al di là di infortuni e malanni. Certo, la Grissin Bon ha un organico decisamente più variegato ed importante, fatto di uomini di gran peso ed esperienza, ma non ci sentiamo di parlare di risultato scontato, anzi. La Vanoli ci ha ormai abituati a prestazioni di grande spessore con tutti, corazzata EA7 Milano esclusa, anche perché quella milanese è compagine di categoria superiore. Perciò invochiamo coraggio e voglia di battersi, anche se non è necessario, visto che i nostri guerrieri sono pronti alla sfida, nonostante guai recenti e di stagione, che paiono superati, visto che domani dovrebbe rientrare Luca Vitali, affiancato dal nuovo acquisto Markel Starks. Il 25enne playmaker americano (di 188 centimetri per 80 kg di peso), arriva dalla squadra australiana dei Cairns Taipans, con la
SERIE B
Del Sorbo contro Lecco
20ª GIORNATA
Brindisi-Cantù Caserta-Bologna Cremona-Torino Pesaro-Reggio Emilia Pistoia-Milano Trento-Avellino Varese-Capo d’Orlando Venezia-Sassari
86-68 69-65 66-50 90-80 80-85 68-80 81-82 70-74
21ª GIORNATA (28-02 h 18.15) Bologna-Milano (h 20.30) Cantù-Pistoia (29-02 h 20.45) Capo d’Orlando-Caserta Pesaro-Trento (09-03 h 20.30) Reggio Emilia-Cremona (h 12) Sassari-Avellino (h 20.45) Torino-Varese Venezia-Brindisi
CLASSIFICA
Ricoh in campo con i biancoblu
Il nuovo play Markel Starks
Milano* 28 Cremona 28 Reggio Emilia 28 Avellino 24 Pistoia 24 Trento 22 Sassari 22 Brindisi 20 Venezia 20 Caserta* 18 Cantù 16 Pesaro 14 Varese 14 Capo d’Orlando 14 Bologna 14 Torino 12
quale ha appena concluso la regular season in Nbl. Nato il 21 febbraio 1991 a Accokeek (Maryland), Starks è uscito dalla Georgetown Prep School di North Bethesda. Nel 2013 ha vinto la regular
season della Big East, venendo inserito nel terzo quintetto ideale della conference, mentre nel 2014 è cresciuto fino a segnare 17.3 punti di media, con 4.1 assist e 2.3 rimbalzi in 37’ nel suo anno
COSI’ ALL’ANDATA
CREMONA-REGGIO EMILIA 68-61 (15-14, 34-30; 57-43) VANOLI CREMONA: Southerland 5 (1/4, 1/4), Adegboye 14 (3/4, 2/3), Mian (0/1, 0/1), Gaspardo (0/2 da due), Cusin 6 (3/4, 0/1), Cazzolato (0/1 da due), Washington 13 (4/6, 1/3), Biligha 4 (2/2 da due), McGee 13 (5/9, 0/1), Turner 13 (1/5, 2/7). Coach: Cesare Pancotto. GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Aradori 14 (6/9, 0/4), Po¬lonara 12 (3/6, 2/4), Lavrinovic 13 (2/7, 1/3), Della Val¬le 8 (1/4, 1/3), De Nicolao 3 (0/1, 1/4), Pechacek (0/2 da due), Strautins, Veremeenko 4 (2/4 da due), Silins (0/1, 0/2), Gentile 7 (1/3, 1/3). Coach: Massimiliano Menetti.
da Senior. Non scelto al draft Nba del 2014, Starks ha disputato la Summer League di Orlando con i Detroit Pistons e quella di Las Vegas con i Minnesota Timberwolves, prima di firmare a fine luglio per Ferentino in A2 Gold. In 34 partite, ha segnato 14.7 punti con 4.0 assist e 2.4 rimbalzi di media, giocando insieme a Paul Biligha. La scorsa estate ha firmato per i Cairns Taipans, segnando 12.5 punti, con 2.3 assist e 2.2 rimbalzi di media in 24’ giocati a partita, tirando con il 52.9% da due, il 22.4% da tre e l’84.1% dalla lunetta. Il play americano a ha formato per la Vanoli fino al termine della stagione.
Ricoh entra in campo con Vanoli Basket Cremona. La società biancoblu ha scelto, infatti, le tecnologie Ricoh per migliorare la preparazione tecnico-tattica delle partite e la propria presenza sui social network. Tra le tecnologie Ricoh di cui Vanoli Basket si avvale, vi sono la lavagna interattiva Ricoh D5510 – utilizzata come supporto visivo durante la preparazione tecnico-tattica delle partite – e Ricoh Theta S che permette di realizzare foto e video a 360°, ideali per essere condivisi su social media. Le soluzioni sono fornite da Copia 2, agenzia Ricoh di Cremona.
Erogasmet a Pavia per interrompere le sconfitte
E’ arrivata anche la terza sconfitta consecutiva (7075) nella settimana di passione dell’Erogasmet Crema, che non è riuscita a sfatare il tabù Lecco, mai battuto a Crema. I biancazzurri di Meneguzzo sono apparsi più tonici rispetto ai leoni biancorossi, traditi dal nervosismo e dalla scarsa precisione al tiro, con un eloquente 4/23 nelle conclusioni da tre punti. Sarebbe probabilmente bastato far meglio del 18/30 ai liberi per portare a casa due punti importantissimi, ma i cremaschi affidati alla coppia Dognini-Consoli per la squalifica di coach Baldiraghi hanno puntualmente sprecato i viaggi in lunetta. Ora l’Erogasmet sarà lontana dal proprio pubblico per un mese, a causa di due trasferte consecutive intervallate dalla sosta per la Coppa Italia. La
trasferta di Pavia (domani alle 18.30), contro una formazione che attraversa un brutto momento ed è affamata di punti, deve rappresentare il punto di svolta per chiudere un periodo poco felice, nell’ambito di una stagione che resta straordinaria. Curiosamente, come alla vigilia dell’incontro di andata, Pavia ha deciso di cambiare la guida tecnica: allora il viceallenatore Beretta prese il posto di Paolo Garetto, ora lo stesso Beretta lascia dopo la sconfitta di domenica contro l'Urania. I pavesi hanno dato il meglio di sé nel periodo compreso tra la fine di novembre e l'inizio del nuovo anno, vincendo quattro partite e perdendo di poco solamente contro le corazzate Bergamo ed Orzinuovi (che ha esonerato Eliantonio). Da lì in avanti però sono arrivate
SERI A2 FEMMINILE
otto sconfitte consecutive con una sola vittoria nel 2016, un trend negativo che nemmeno l'ingaggio del centro Simone Zanotti, ha saputo invertire. Le qualità offensive di Michele Venturelli, di Alessandro Ferri (ex Erogasmet) e di Buscaino, ben imbeccati da capitan Fossati, consigliano comunque di non prendere sottogamba l’incontro. Oltre alle consuete qualità agonistiche, ai cremaschi servirà ritrovare un po' di brillantezza fisica, appannata nelle ultime partite. CLASSIFICA (23ª giornata) Udine 42; Orzinuovi 40; Bergamo 38; Urania Milano, Lecco 30; Crema 28; Vicenza 26; Desio 22; Robur et Fides Varese 20; Padova 18; Costa Volpino, Firenze 16; Pavia 14; Sangiorgese 12; Mortara, Moncalieri 8.
SERIE C GOLD
Big match contro Vicenza domani per le azzurre Piadena sempre seconda ospita stasera l’Opera
Si allunga la striscia di vittorie del Basket Team Crema, che però ha dovuto faticare più del previsto per battere un coriaceo San Salvatore Selargius, con il punteggio di 56-52 (Caccialanza 27, Veinberga 18). Con il secondo posto sempre più blindato, le azzurre
ospitano domani alle 18 il Vicenza, terzo in classifica. CLASSIFICA (20ª giornata) Broni 40; Crema 34; Vicenza 28; Milano 24; Albino, Marghera 20; Alpo, Pordenone 18; Costa Masnaga, Selargius, Carugate 16; Castelnuovo Scrivia, Bolzano 10; Virtus Cagliari 6.
Prosegue l’ottima stagione dell’MG.K Vis Piadena, sempre seconda in classifica dopo il successo sul fanalino di coda Viadana (86-62) e che stasera ospita l’Opera. Pizzighettone sfida Milano 1958, mentre la Sansebasket è impegnata a Iseo.
CLASSIFICA (21ª giornata) Iseo 38; Piadena 36; Pizzighettone 30; Vigevano 28; Omnia Pavia, Voghera, Milano 1958 26; Milanotre 24; Lumezzane, Manerbio, Opera 18; Robbio 16; Sarezzo 14; Sansebasket Cremona 10; Ebro Milano 6, Viadana 2.
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Sport
Sabato 27 Febbraio 2016
La Cremo dice addio ai sogni di gloria
In settimana è arrivata anche l’eliminazione in Coppa Italia a rendere ancora più amara la stagione dei grigiorossi
CALCIO LEGA PRO Con la sconfitta interna con il Pordenone, l’obiettivo dei playoff è praticamente sfumato
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LEGA PRO GIRONE A
di Matteo Volpi
23ª GIORNATA
alle stelle alle stalle in soli quindici giorni. Svanito l’effetto magico dell’avvento di mister Rossitto, la Cremonese si ritrova nel solito preoccupante limbo di metà classifica. I verdetti del campo, tuttavia, dicono questo. Nelle sfide ravvicinate contro le prime tre forze del girone, d’altronde, sono arrivate tre sconfitte, una più bruciante dell’altra. Dopo il brusco ko di Salò, infatti, è arrivata anche la deludente sconfitta in casa contro il Pordenone, per concludere con l’incredibile eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Cittadella di mister Venturato, che pur di farsi rimpiangere ci elimina anche ai supplementari. Almeno anche i più scettici avranno capito che FeralpiSalò, Pordenone e Cittadella non sono là per caso. Nessuno arriva là per caso. Domani a Bergamo si riparte dalla difficile sfida in casa dell’AlbinoLeffe, che seppur con qualche defezione (Suciu e Magnaghi squalificati, Bianco e Briganti fuori per infortunio), rimane una gara alla portata, nella quale urge fare punti. I bergamaschi, guidati da Marco Sesia, non vincono da dieci gare e possono sostanzialmente solo lottare per la salvezza. Mister Rossitto, come detto, dovrà affrontare una situazione di sostanziale emergenza, rivedendo le scelte fatte nelle ultime gare a livello di formazione. In difesa, in modo particolare, pese-
Alessandria-Pro Piacenza Cremonese-Pordenone Bassano-Giana Erminio FeralpiSalò-Südtirol Mantova-Cuneo Padova-Cittadella Pavia-AlbinoLeffe Pro Patria-Lumezzane Renate-Reggiana
CLASSIFICA
1-1 0-2 2-0 1-1 2-0 0-1 1-0 1-2 1-0
Cittadella 50 Pordenone 43 FeralpiSalò 41 Alessandria 40 Bassano 40 Pavia 36 Reggiana 34 Südtirol 34 Padova 32 Cremonese 31 Giana Erminio 27 Renate 25 Cuneo 25 Pro Piacenza 25 Lumezzane 23 Mantova 22 AlbinoLeffe 15 Pro Patria (-7) 2
24ª GIORNATA (27-28/02) Albinoleffe-Cremonese Alessandria-Bassano Cuneo-Pro Patria Giana Erminio-Cittadella Lumezzane-Mantova Padova-Renate Pro Piacenza-Pavia Reggiana-FeralpiSalò Südtirol-Pordenone
rà l’assenza del difensore Briganti, che dovrebbe essere out per un mesetto. Nella sfida del girone d’andata, giocata allo “Zini”, s’imposero i grigiorossi (all’epoca allenati da Fulvio Pea) per 2-0 grazie alle reti di Bianchi nel primo tempo e di Brighenti quasi allo scadere. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Ravaglia; Gambaretti, Zullo, Marconi, Crialese; Bianchi,
Grigiorossi delusi al termine del match con il Pordenone (foto L. Dassi)
Scarsella, Pesce; Sansovini, Pacilli. CALENDARIO La gara Lumezzane-Cremonese, valevole per la 26ª giornata del girone A del campionato di Lega Pro, si disputerà domenica 13 marzo con inizio alle ore 15 allo Stadio Comunale “Tullio Saleri” di Lumezzane. GIOVANILI Il difensore centrale Filippo Forni e il centrocampista Manuel Poledri, due prodot-
ti del vivaio grigiorosso, sono stati convocati per lo stage di allenamento della Nazionale Under 17 di Lega Pro. Il raduno si terrà nei giorni martedì 1 e mercoledì 2 marzo a Firenze, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano. Nella giornata di mercoledì, alle ore 14.30, verrà disputata una partita di allenamento contro la Berretti della Pistoiese.
SERIE D Grazie ai tre punti di Sondrio i gialloblu possono puntare ancora ai playoff. Ma oggi serve ripetersi con l’Olginatese di Tiziano Guerini La Pergolettese è tornata dalla partita contro il Sondrio, fanalino di coda, con i tre punti necessari per rimanere agganciata ai primi cinque posti in classifica che alla fine del campionato varranno i playoff. Più di tanto non sarà possibile, essendo il primo posto ormai da tempo prenotato dal Piacenza, che non perde un colpo. Adesso la Pergolettese, con 42 punti, occupa il quinto posto sia pure in coabitazione. Non sarà facile migliorare la classifica, perché da qualche partita il Pergo non mostra di essere al massimo della condizione: sarà per gli infortuni (a Sondrio dopo cinque minuti ha dovuto lasciare il campo capitan Scietti) o per influenze varie, o per qualche squalifica pesante nel recente passato, sta di fatto che ottenere quattro punti nelle ultime quattro partite deve essere considerato, data la congiuntura, un fatto non negativo. A Sondrio un po’ di fortuna finalmente c’è stata, ma la vittoria è anche frutto di una partita accorta, giocata senza presunzione, in attesa del colpo magistrale che è arrivato da una bella punizione, forte e precisa, del sempre positivo Cesca. Nel
La Pergolettese fatica, ma resta in corsa
I gialloblu in azione
primo tempo un Sondrio ordinato e volitivo ha giocato meglio degli avversari, con Della Cristina (al 25’ e 27’) e Rozzoni (37°) a tentare la via del gol, esaltando il bravo Donnarumma. I gialloblu hanno giocato una prima volta la carta della fortuna al 42’, con il portiere avversario De Tommaso che toccava con le mani la palla fuori dalla
propria area, determinando una pericoloosa punizione per il Pergo: calciava Cesca, il portiere respingeva a fatica, irrompeva Rossi che però si faceva anticipare all’ultimo da un difensore. Nella ripresa, al 51’, arrivava il lampo di Cesca: punizione da 25 metri che centrava, forte e angolatissima, la porta. Un Sondrio demoralizza-
to e stanco, spaventava i gialloblu con Mostacchi, che cadeva in area invocando un rigore che l’arbitro non concedeva. Poi una punizione di Spaziali veniva parata da Donnarumma e infine Della Cristina concludeva sopra la traversa. Oggi pomeriggio, alle ore 14.30 al Voltini, arriva l’Olginatese che in classifica segue di un solo punto la Pergolettese. Forse non siamo ancora agli scontri diretti ad eliminazione, ma certamente si tratta di un incontro difficile e delicato. Vincerlo può essere determinante se non per la classifica, certamente per il morale e l’autostima del gruppo. E la stessa cosa vale per la sfida di Pontisola, in programma mercoledì alle ore 20.30. CLASSIFICA (28ª giornata) Piacenza 73; Lecco 56; Seregno 53; Pontisola, Ciliverghe 43; Pergolettese, Ciserano 42; Olginatese 41; Inveruno 39; Grumellese, Monza 36; Varesina 35; Bustese 34; Folgore Caratese 33; Pro Sesto 31; Virtus Bergamo 29; Fiorenzuola 28; Caravaggio 27; MapelloBonate 23; Sondrio 17.
ECCELLENZA
Crema, pausa utile per rifiatare
E’ un Crema abbonato al pareggio. Contro il Villa d’Almè (1-1) è arrivato il terzo consecutivo, che permette comunque ai nerobianchi di restare in corsa per i playoff. Una volta sotto di un gol, i ragazzi di Montanini sono stati bravi a non disunirsi e a trovare subito il pareggio con una zampata di Santinelli. Domani il Crema osserverà il turno di riposo, utile per rifiatare in vista del rush finale, a partire dal big match in programma il 6 marzo al Voltini contro lo Scanzorosciate. CLASSIFICA (23ª giornata) Cavenago Fanfulla 52; Villa D’Alme, Scanzorosciate 46; Crema 42; Nibionno 41; Luciano Manara 38; Casateserogoredo 36; Caprino 33; Cisanese 31; Verdello 29; Sandonatese 25; Gessate 24; Brugherio 20; Oggiono 19; Real Milano 18; Sancolombano 17; Brembate 8.
SERIE A Persa anche l'Europa League, gli azzurri rischiano lunedì sera a Firenze. La Juventus potrebbe approfittarne
Il Napoli ha finito la benzina? Forse sì
Tre indizi fanno una prova. Figuriamoci quattro. Tradotto, il Napoli è in affanno e la critica punta il dito sul limitato turnover operato da Sarri. Fino a poche settimane fa la stagione dei partenopei era esaltante, con un Higuain mostruoso in zona gol, ma dopo la sconfitta di Torino, la squadra ha perso sicurezza e successivamente sono arrivati altri due pareggi e una sconfitta. Persa la vetta in campionato, il Napoli è stato poi eliminato in Europa League, dopo una cavalcata inarrestabile nella fase a gironi. L’obiettivo dello scudetto è ancora a portata di mano, ma la trasferta di lunedì sera a Firenze diventa delicatissima per il futuro degli azzurri, poco abituati a lottare per il titolo a questo punto della stagione. Per fortuna di Sarri, anche la Juventus ha il fiato corto e dopo le fatiche di Champions, non avrà vita facile contro l’Inter. Alle spalle del duo di testa, c’è una Roma tornata
SERIE B
Gonzalo Higuain
a correre, malgrado le polemiche legate a Totti e che inizia a sognare una rimonta in stile Juve. In ottima posizione c’è anche la
Il Cagliari è scappato via e ora si lotta solo per il secondo posto. Piegando anche il Pescara nel big match dell’ultima giornata, il Cagliari ha ipotecato il ritorno in serie A, visto che vanta ben 13 punti di vantaggio sugli abruzzesi (terzi), a loro volta distanti 8 lunghezze dal Crotone, che può ora gestire la situazione. Oggi pomeriggio i calabresi ospitano il Vicenza e possono avvicinarsi ulteriormente allo sto-
Fiorentina, che però deve gestire la dolorosa eliminazione in Europa League, che ha mostrato i limiti internazionali dei viola. Più complicata la stagione del Milan, che ha sì dato segnali confortanti, ma che deve recuperare ben otto punti alla terza in classifica, troppi che cullare ancora il sogno Champions, Dando un’occhiata alla parte bassa della classifica, spicca lo scontro diretto tra Sampdoria e Frosinone, delicatissimo per i doriani che non sono riusciti a risollevarsi neppure sotto la guida di Montella. Da seguire anche Carpi-Atalanta, con gli orobici in difficoltà e obbligati ad uscire indenni da Modena, per non essere risucchiati nella zona pericolo. EUROPA LEAGUE La Lazio, unica squadra italiana approdata agli ottavi di finale, ha pescato lo Sparta Praga: andata in trasferta il 10 marzo, ritorno il 17 marzo. Fabio Varesi
RISULTATI 26ª GIORNATA
Atalanta-Fiorentina Bologna-Juventus Frosinone-Lazio Genoa-Udinese Inter-Sampdoria Hellas Verona-Chievo Napoli-Milan Sassuolo-Empoli Roma-Palermo Torino-Carpi
27ª GIORNATA (28-02 h 15)
Carpi-Atalanta Chievo-Genoa Empoli-Roma (27-02 h 18) Fiorentina-Napoli (29-02 h 21) Juventus-Inter (h 20.45) Lazio-Sassuolo (29-02 h 19) Milan-Torino (27-02 h 20.45) Palermo-Bologna (h 12) Sampdoria-Frosinone Udinese-Verona
Il Crotone può gestire otto punti di vantaggio
rico approdo nella massima serie. Più incerta la lotta sia in zona playoff, che per evitare la retrocessione diretta in Lega Pro. 27ª GIORNATA Ascoli-Como 1-0, Bari-Latina 0-0, Cagliari-Pescara 2-1, Livorno-Cesena 1-1, Modena-Brescia 1-0, Novara-Ternana 1-2, Peru-
2-3 0-0 0-0 2-1 3-1 3-1 1-1 3-2 5-0 0-0
gia-Trapani 0-2, Pro Vercelli-Virtus Entella 2-3, Salernitana-Crotone 1-1, Spezia-Vitus Lanciano 2-0, Vicenza-Avellino 0-0. 28ª GIORNATA (27-02 h 15) Avellino-Livorno, Brescia-Como, Cesena-Cagliari (26-02 h 21), Crotone-Vicenza, Latina-Modena, Novara-Pro
CLASSIFICA
Juventus Napoli Fiorentina Roma Inter Milan Sassuolo Lazio Bologna Empoli Torino Chievo Atalanta Genoa Udinese Palermo Sampdoria Frosinone Carpi Hellas Verona
58 57 52 50 48 44 38 37 34 34 32 31 29 28 27 26 25 23 20 18
Vercelli (26-02 h 19), Pescara-Ascoli, TernanaSpezia, Trapani-Salernitana, Virtus Entella-Perugia, Virtus Lancino-Bari. CLASSIFICA Cagliari 61; Crotone 56; Pescara 48; Cesena 43; Novara (-2) 42; Bari 41; Virtus Entella, Spezia 40; Brescia 39; Avellino 37; Ternana, Trapani 36; Perugia 34; Latina 33; Livorno, Ascoli 31; Vicenza 30; Modena 29; Pro Vercelli 28; Virtus Lanciano (-2) 26; Salernitana 25; Como 21.
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Sabato 27 Febbraio 2016
La Pomì è abbonata al quinto set
Anche se in leggera flessione le ragazze di Barbolini sono ancora in lizza su tutti i fronti e domani ospitano il forte Modena
VOLLEY A1 Per 11 volte in 26 partite giocate in stagione la squadra rosa ha concluso la sfida al tie break
S
di Vanni Raineri
cusa, vado a vedere la Pomì. Torno fra non meno di tre ore. Già, se un record le rosa l’hanno strappato è quello della durata dei match che le vede protagoniste. Avanti di questo passo, la squadra di Barbolini arriverà a fine campionato avendo giocato in media almeno 5 partite in più rispetto alle avversarie. Come se non bastasse il fitto calendario di impegni. Sin qui la Pomì ha disputato 26 partite ufficiali e per ben 11 volte ha concluso la partita al tie break. In pratica quasi una volta ogni due partite, gli spettatori assistono al quinto set. Un buon investimento sul prezzo del biglietto pagato, qualche guaio per le coronarie. Nessuno in Italia ha numeri che si avvicinano a questi, ma anche in Europa è assai improbabile trovarne. In campionato la Pomì ha concluso al tie break ben 7 partite, nonostante abbia disputato una gara in meno (18), rispetto a tante avversarie. Dietro di lei, sono andate al tie break per 5 volte Firenze e Montichiari, per 4 volte Club Italia, Conegliano, Novara e Scandicci, per 3 volte Bolzano e Piacenza, per 2 volte Bergamo, Modena e Vicenza e una sola volta Busto Arsizio. E’ avvenuto domenica scorsa, quando ovviamente le bustocche hanno incrociato il loro destino a quello delle rosa. Già l’inizio della stagione lasciava intuire il trend. Parliamo della
20ª GIORNATA
Bergamo-Vicenza Pomì-Busto Arsizio Club Italia-Bolzano Firenze-Scandicci Montichiari-Novara Piacenza-Conegliano Ha riposato: Modena
1-3 3-2 3-1 2-3 0-3 1-3
21ª GIORNATA (28-02 h 18) Bergamo-Club Italia Busto Arsizio-Firenze Casalmaggiore-Modena Conegliano-Novara Scandicci-Montichiari Vicenza-Bolzano Riposa: Piacenza
CLASSIFICA
Conegliano Piacenza Casalmaggiore Novara Modena Scandicci Bergamo Montichiari Busto Arsizio Club Italia Vicenza Bolzano Firenze
Supercoppa contro Novara, vinta per 3-2. E siamo a quota 8 tie break. L’unica gara di Coppa Italia ha segnato un 3-1 (su Scandicci), ma per arrivare a quota 11 ci pensa la Champions League. Anche qui Pomì senza concorrenza: ben tre gare chiuse al tie break su sei giocate (50%). Si pensi che nelle altre 66 gare dei gironi eliminatori (quelle che non hanno visto in campo le rosa) i tie break sono stati solamente 9 (il 13,6%). Sta di fatto che in queste 26
La Pomì in azione contro Busto Arsizio
46 42 40 40 37 30 29 23 22 18 16 10 7 gare ufficiali solo una volta le rosa non hanno raccolto punti ed è accaduto in campionato nello 0-3 subito a Modena. Per il resto, almeno due set li hanno sempre raccolti, in Italia e in Europa e anche questo è un record ineguagliato. I numeri nascondono spesso verità, ma al di là delle cifre c’è il momento di leggera flessione del team casalese. Tenuto conto che in primavera si concentreranno gli impegni decisivi (playoff scudetto e Final Four sia di
HOCKEY SU PISTA A1 Proprio in extremis è sfumato il prezioso pareggio a Bassano
Pieve 010 beffata a 60 secondi dalla fine
Mattia Civa
Ancora una trasferta amara per la Pieve 010, che ha incassato la seconda sconfitta di fila. Se contro Breganze, però, in campo c’era stato poco da fare, a Bassano i ragazzi di Ariano Civa se la sono giocata ad armi pari, venendo beffati solo nel finale, a un minuto dalla fine. A portare in vantaggio i cremonesi è stato Mattia Civa, in serata super, che perfezionava in rete un assist dalla sinistra di Jara, a cui però rispondevano poco dopo Gimenez e Amato per 2-1 a favore della squadra di casa. Capitan Civa trovava poi il nuovo pari, ma la doppietta di Tataranni, la seconda delle due reti su rigore, metteva in seria discussione l’esito dell’incontro. Il colpo di coda rossoblu arrivava dal ritrovato Balmaceda e dal rigore del solito Civa, a due minuti dal-
la fine, che riportano la gara sul 4-4. Il pareggio sembrava accontentare entrambe le formazioni, ma Gimenez, a sessanta secondi dallo scadere, regalava i tre punti a Bassano. Data la concomitante sconfitta di Sarzana e Giovinazzo – rispettivamente contro Follonica e Lodi – e il punto raccolto da Thiene contro Monza, la Pieve può tirare comunque un sospiro di sollievo: la classifica in zona retrocessione non è variata e i pievesi attualmente sono ancora salvi, ma il 2 marzo dovrà fare punti con il solido Matera, avversario anche in Coppa Cers. CLASSIFICA (20ª giornata) Lodi, Forte dei Marmi 45; Breganze 44; Viareggio 41; Matera 39; Bassano, Follonica 34; Monza 27; Trissino 25; Valdagno 15; Pieve 010, Sarzana 12; Thiene 11; Giovinazzo 9.
Champions League che di Coppa Italia), probabile che i carichi di lavoro stabiliti dallo staff tecnico siano finalizzati a raggiungere il top della forma tra almeno un mese. Intanto domani (ore 18) in campionato al PalaRadi arriva proprio Modena, che tenta l’aggancio in 4ª posizione. Dopo aver espugnato Piacenza, la capolista Conegliano riceve Novara per fare il primo strappo in classifica. Altro servizio a pagina 13
Neroverdi rimandati al Cus Ora serve più concretezza RUGBY SERIE C
Il Crema non è riesciuto a bissare il bel successo della prima giornata ed ha caduto a Brescia per 24-7 contro un Cus non irresistibile. Partita equilibratissima quella di domenica scorsa, decisa solo da episodi, tutti sfavorevoli ai neroverdi. Il Crema, infatti, ha disputato una discreta partita, lottando bene in mischia e nelle fasi statiche, ma segnando ancora troppo poco per la mole di gioco che è capace di creare. La testa e la voglia però ci sono e questi elementi fanno ben sperare per il prosieguo della stagione, ma per ottenere la salvezza servirà essere più concreti e cattivi davanti alla linea di meta avversaria. Dopo la pausa per gli impegni della nazionale (che oggi sfida la Scozia), il Crema ospiterà la capolista Vicenza. CLASSIFICA (2ª giornata) Vicenza Cadetta 10; Cus Brescia, Altovicentino 5; Crema, Selvazzano 4; Ospitaletto 1.
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Sabato 27 Febbraio 2016
Tanti giovani su cui puntare tra gli Elite e Under 23
Accade ad ogni inizio di stagione, quando i più forti sono ormai tra i professinisti e l’attenzione converge su corridori che hanno già vinto o lasciato intravedere qualcosa. Quali saranno i nomi dei più gettonati da tener d’occhio in questo 2016, tra gli Elite e Under? Antonio Bevilacqua è sull’ammiraglia del Team Colpack, squadra orobica che può contare su due forti velocisti, Simone Consonni e Riccardo Minali (quest’ultimo vincitore del Circuito del Porto-Trofeo Arvedi a Cremona nel 2015) e su Edward Ravasi e Fausto Masnada. Ci aspettiamo un salto di qualità da
Umberto Orsini, mentre l’azzurro Filippo Ganna, atleta polivalente, sarà un elemento su cui lavorare. La Colpack, squadra orobica, ha disponibilità economica con tanti talenti e li fa crescere. La Zalf Euromobil Dèsiree Fior di Castelfranco Veneto, ha lavorato sodo per rimpiazzare Moscon e Velasco. Andrea Vendrame ha dato belle vittorie e come lui Marco Maronese, velocista fortissimo, accanto gli hanno messo Andrea Conci, trentino re degli scalatori nel 2015 fra gli Juniores, con un ruolino impressionante. Occhio anche a Riccardo Lucca, che da Junior è stato prota-
gonista in tutte le classiche. La Palazzago, per il 2016 schiera Giulio Bianchin, giovanissimo, Francesco Castegnaro e Yuri Colonna che vorrebbero far passare tra i professionisti ed è un signor corridore. In Toscana, Davide Ballerini è una garanzia e rientra tra gli obiettivi del ct Marino Amadori per il Mondiale. Poi ci sono Vincenzo Albanese, Daniel Savini e Lorenzo Fortunato. Piccola rivoluzione alla Mastromarco, che ha come punte Matteo Natali, Tommaso Fiaschi e Davide Masi. Insomma, tanti nomi per una stagione che si annuncia interessante.
Il successo di Davide Ballerini nel Circuito del Porto 2015
Presentato il team di Giovanni Pedretti
CICLISMO L’ambiziosa Unieuro Wilier Trevigiani sarà in gara oggi nella Coppa San Geo. Al via anche il Velo Club Cremonese
E’
Stella di bronzo a Corrado Lodi
di Fortunato Chiodo
stato presentato a Treviso il Team Unieuro Wilier Trevigiani, squadra ciclistica Continental che mantiene inalterato il suo fascino. Vernissage organizzato all’Auditorium del Museo Civico di Santa Caterina. Una corazzata di una quindicina di ragazzi, guidati sull’ammiraglia in questa stagione dall’ex professionista orobico Marco Milesi. Una cucciolata che comprende il riconfermato cremonese Giovanni Pedretti. Ma la presentazione è sacra. Diventa un happening di campioni, sponsor, vip, giornalisti. Ha iniziato così il discorso il team manager Milesi: «L’anno per noi è iniziato con due corse nella massima categoria come il Gran Premio Costa degli Etruschi e il Trofeo Laigueglia. Per alcuni ragazzi si tratta delle prime esperienze nel mondo professionistico, ci aspettiamo si mettano in mostra e imparino il più possibile. Ai più esperti chiediamo qualcosa in più per regalare un bel risultato ai nostri sponsor e tifosi. Il mio sogno è vincere una corsa con i professionisti e quest’anno, visto l’organico che siamo riusciti a mettere insieme, sono convinto potrà diventare realtà. Faremo del nostro meglio per fare di questo 2016 un’annata da ricordare: saremo sabato impegnati con gli Under 23 alla Coppa San Geo e domenica al Gran Premio Città di Lugano». L’Unione Ciclistica Trevigiani ha presentato la Popolarissima numero
RICONOSCIMENTI
Gli atleti del Team Unieuro Wilier Trevigiani
101, corsa di casa che andrà in scena il 20 marzo. «Io e il consiglio siamo fiduciosi e orgogliosi per quanto raccolto nella stagione scorsa, considerata la qualità delle vittorie conquistate dai nostri atleti, le esperienze fatte in gare tra i professionisti e le tante convocazioni in Nazionale ricevute, merito del lavoro dei corridori e di tutto il personale e anche in questo 2016 ci aspettiamo buoni frutti», ha detto il presidente Ettore Renato Barzi. Bisogna aver tempo e pazienza, tanti sono i dilettanti che possono cucinare a dovere i loro avversari, ma non devono aver fretta, a stimolare l’appetito ciclistico. A partire dalla classicissima Coppa San Geo, edizione numero 92 che si corre oggi con partenza da Ponte San
Marco di Calcinate, nel Bresciano, presso la sede Podium Carrera dell’ex professionista Davide Boifava e arrivo a Prevalle per un totale di 156 km. Si alza così il sipario sul calendario italiano di Elite e Under 23. Sono più di 200 i corridori iscritti in rappresentanza di diversi gruppi sportivi, con l’esordio del Velo Club Cremonese-Cicli Guerciotti, diretta dal responsabile tecnico Fulvio Feraboli, che può giocare la carta vincente con i suoi 14 “gioielli” fra i quali l’esperto catalano di Elite Leibert Juvè Sendrov e il vice campione italiano di ciclocross Stefano Sala. E’ un tracciato impervio con le salite suggestive, al Cavallino e San Giacomo e traguardo a Prevalle (ultimo vincitore Davide Ballerini della Unieuro-Willier Trivigiani).
ROMANENGO CAPITALE TRICOLORE CONTRO IL TEMPO Non ci sono più dubbi sulle date del calendario nazionale: la Federciclismo, con delibera presidenziale, ha confermato le date e due grosse novità. Romanengo sarà per un giorno la capitale della cronometro individuale: mercoledì 22 giugno sette gare in programma, con le categorie Allievi, Juniores, Elite e Under 23 (maschili e femminili) e anche Open. Organizza il Pedale Romanenghese, presieduto dall’infaticabile timoniere Gianluigi Ferrari. Le altre novità riguardano l’inserimento della crono a squadre tricolore delle categorie: Under 23 e Elite, Allievi, Juniores, organizzate dalla Società Sacilese, in programma sabato 2 luglio 2016.
Stella di bronzo consegnata a Corrado Lodi della Federciclismo lombarda per il 2015. L’importante riconoscimento in ambito sportivo delle due ruote, è stato assegnato al dinamico dirigente cremonese, attuale consigliere nazionale della Fci, per oltre 20 anni impegnato nella promozione dello sport del ciclismo. Dirigente di società al Pedale Castelnovese ed al Pedale Dosolese, Corrado Lodi è stato anche presidente provinciale di Mantova e ideatore della Challange del Fiume Oglio e delle Terre di Confine, che ogni hanno anima le fasi conclusive della stagione agonistica lombarda su strada per gli atleti di Elite e Under 23 ed è collaboratore alla costituzione dei poli societari giovanili come la Scuola di ciclismo Mincio Chiese (Mantova) e l’Asd Gioco in Bici Oglio Po di Casalmaggiore.
Astra travolgente nel campionato BOCCE
di Massimo Malfatto
Tre vittorie e due pareggi nella terza giornata del campionato provinciale a squadre. Si conferma equilibrato il gruppo A con quattro squadre racchiuse in due punti mentre c’è parecchia discrepanza nell’altro gruppo. GRUPPO A La Canottieri Bissolati rispetta il pronostico e s’impone sulle Querce grazie ai successi di Cantarini-E. Ferrari, Tessadri-Milanesi e della terna Cantarini-Tessadri-Ferrari. Vince di stretta misura la Coop Castelvetro merito della coppia Ghisolfi-Monfredini mentre senza vincitori e vinti terminano gli altri incontri. Gara equilibrata quella tra Casc e Canottieri Flora, due formazioni già costrette a ricorrere ai “supplementari” nella prima giornata, ma questa volta a gioire sono i rivieraschi. Alla roulette dei “pallini” decisivi Salvaderi (tre su tre) e Domaneschi che ne ha colpiti due. GRUPPO B Marcia irresistibile dell’Astra. Ad incidere nel successo della bocciofila di Pozzaglio sulla Soms la prestazione delle coppie Visconti-Rossi e “Butta”
Il presidente Romolo Rizzoli con Luigi Comolli
Ferrari con Fornasari entrambe vincenti. Termina in parità il match tra Fadigati-Signorini con le vittorie del cicognolese Luca Pedrini e della coppia cremonese Mereni-Lupi. Ai pallini a gioire è la bocciofila di Germano Santini. Risultati: Casc-Flora 0-0; Le Querce-Bissolati 0-3; CoopStradivari 1-0; Soms-Astra 0-2; Fadigati-Signorini 1-1. Classifiche - Gruppo A: Casc 6, Coop 6, Bissolati 5, Stradivari 4, Flora e Le Querce 3. Guppo B: Astra 9, Fadigati 4, Soms 3, Signorini 1, Baldesio 0. Prossimo turno (29-02): Coop-
Flora (S. Zeno), Bissolati-Casc (Stradivari), Stradivari-Le Querce (Comunale), Signorini-Soms (Comunale), Baldesio-Fadigati (Palabosco). ASSEMBLEA Domenica 28 (ore 9.30) presso il bocciodromo di via Indipendenza si terrà l’assemblea generale delle diciassette bocciofile affiliate al comitato cremasco. All’ordine del giorno la relazione tecnico-finanziaria del presidente Luigi Comolli con la relativa discussione, il bilancio consuntivo, le premiazioni della annata 2015 e la stesura del calendario estivo 2016.
Vincere può non bastare alla Grandi
(M.M.) Nemmeno il tempo di archiviare l’inopinata sconfitta di Verderio dove Visconti e compagni si sono fatti male da soli che già l’Achille Grandi deve ricaricare le pile per l’ultimo incontro del campionato italiano di società serie C. Dimenticare l’opaca prestazione di quindici giorni fa e ritrovare la brillantezza delle prime giornate per la formazione di Avaldi che questo pomeriggio (ore 14.30) affronta la Madonnina sulle corsie del bocciodromo di via Indipendenza. L’eventuale vittoria dei cremaschi
potrebbe non essere sufficiente per la qualificazione ai playoff che non dipenderà solo da loro: la Grandi dovrà restare aggrappata al risultato di Lainate dove è impegnata la Fulgor. Incontro (sulla carta) agevole per la capolista ma molto insidioso contro avversari che, con un’eventuale sconfitta, saranno condannati alla retrocessione. IL PROGRAMMA 6ª giornata (27-02): Achille Grandi-Madonnina, Primavera-Fulgor. Classifica: Fulgor 11, A. Grandi 10, Madonnina 4, La Primavera 2.
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