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SETTIMANALE
PICCOLO www.ilpiccologiornale.it
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Anno III • n. 9 • SABATO 5 MARZO 2016
Edizione chiusa alle ore 21
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
L’OLIO RISORSA DEL PAESE PARLA GIOVANNI ZUCCHI
a pagina 7
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SMART WORKING
La novità del lavoro da casa
SALTI LE RATE DEL MUTUO? LA TUA CASA VA SUBITO ALLA BANCA
STORIA
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SARANNO I ROBOT A PORTARCI VIA IL LAVORO Il dirigente di Fabbricadigitale Francesco Meneghetti ci illustra lo scenario che ha scioccato la Camera
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Dalla caduta della nonna alla Nasa a pagina 4
SOTTOPASSO, IL PD REPLICA
a pagina 3
Fatemi capire...
di Vanni
Sconcerto per l’annuncio pubblicato un anno fa da Nichi Vendola col compagno Eddy Testa: “Propongo scambio. Compro l’utero. Vendola-Testa”.
CASALMAGGIORE
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Quale approccio coi rom?
CASALMAGGIORE
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a pagina 13
Aido, 450 nuovi donatori
A uno specchio preferisco una finestra
I
l tema dei diritti e della libertà non ha niente di astratto, e ce ne rendiamo conto proprio in questi giorni, anche rispetto alla virulenza dei toni che ha assunto la discussione sulla stepchild adoption e sulla gestazione per altri. Sono temi su cui, a mio parere, è molto difficile intervenire e, se lo si fa, occorrerebbero moderazione, attenzione e, soprattutto, tanto, tanto rispetto. Elementi che latitano, invece, nei toni urlati che ascoltiamo da tempo. Ci hanno insegnato che il concetto di libertà personale non è illimitato: la mia libertà deve essere per forza “limitata” dal fatto che ognuno di noi condivide il mondo con altre persone, con altri esseri umani. In caso contrario, prevarrebbero le ragioni della rapina, dell’accaparramento, della guerra di tutti contro BASKET A
a pagina 23
Dopo Reggio la Vanoli riparte da Capo
di Daniele Tamburini
tutti. Ora, queste idee portano alla distruzione globale, e anche chi ritiene che la propria libertà non debba piegarsi a ragioni di contenimento, deve per forza condividere un mondo che, per sua natura, è limitato. Questo vale, per esempio, per i grandi temi ambientali, ma anche, a mio parere, per quelli legati ai diritti civili. Non intendo assolutamente dare giudizi o formulare opinioni sul desiderio di ognuno, uomo o donna, di formare una famiglia, uno stile di convivenza: questo potrà offendere le opinioni e le credenze di qualcuno, ma non mette in gioco altre esistenze. Mi pare, però, che si debbano valutare con molta più attenzione le scelte che, per esempio, danno origine ad una nuova vita, ad un nuovo nato. Qui si apre una forte ipoteca – che, peraltro, non è detto sia
CALCIO LEGA PRO
a pagina 24
VOLLEY A1
negativa - sul futuro di una creatura; qui si coinvolge pesantemente un “terzo”, che domani avrà bisogno di ripensare la propria storia e le proprie origini. Per questo, bisognerebbe essere ancora più prudenti, ancora più discreti, in qualunque modo la si pensi. Pensate al neonato Tobia, il figlio avuto con la gestazione per altri da Nichi Vendola e dal suo compagno: cosa penserà, quando sarà grande, leggendo tutto ciò che è stato scritto in questi giorni? Come si sentirà? Se non si ha rispetto per i “grandi”, cerchiamo di rispettare almeno i “piccoli”. Si esprimano le proprie opinioni, ma con educazione e rispetto. Lo stesso rispetto che ognuno di noi vorrebbe ricevere, sempre. a pagina 25
CICLISMO
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Malgrado i cerotti Arriva Scandicci, A Montichiari Baffi conquista la Cremo prova la Pomì vuole ad essere vincente vendicare l’andata un ottimo podio
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CREMONA Teatro Monteverdi
“C’eravamo tanto amati?”
Venerdì 11 marzo alle 21 presso il Teatro Monteverdi di via Dante verrà proposto lo spettacolo brillante “C’eravamo tanto amati?” di Chiara Tambani, “le grandi donne della letteratura italiana... come non
le avete mai viste”, per celebrare la Giornata Internazionale della Donna. A presentarlo Aida Onlus e il gruppo teatrale di Pugnolo “Sentichiparla”, con Ivano Zambelli, Chiara Tambani e Morena Mazzini.
La cremonese Lorena Catania è intervenuta in una trasmissione televisiva su La 7 per denunciare la drammatica situazione personale
Non paghi il mutuo? La casa va alla banca Con la nuova direttiva non sarà più possibile rivolgersi a un giudice. Dopo aver saltato 18 rate si perde immediatamente ogni diritto
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di Vanni Raineri
a direttiva è imposta dall'Europa, e poi si prefigge di difendere i consumatori, si dice. Ma allora perché toglie al cittadino, nel caso salti rate del mutuo della prima casa, la possibilità di ricorrere davanti a un tribunale contro l’esproprio della banca? Ha scatenato un putiferio la decisione del governo di recepire la direttiva europea sui contratti di credito. Il Movimento 5 Stelle in particolare mercoledì ha costretto i deputati a rinviare la seduta della Camera a forza di proteste. Il Pd l’ha accusato di strumentalizzare una legge che in realtà non andrebbe a favorire le banche. Il giorno dopo, giovedì, sono state introdotte novità che alleggeriscono la situazione dei cittadini non in grado di rispettare le scadenze. Si è deciso di elevare da 7 a 18 le rate che, se non pagate, portano all'esproprio automatico senza passare dalla decisione di un giudice. Anche questo è considerato dalla maggioranza un sostegno al cittadino, in quanto l’asta decisa dal tribunale solitamente strappa un prezzo di vendita più basso rispetto alla procedura bancaria. Inoltre, il decreto stabilisce che, a prescindere dal prezzo di vendita, il cittadino che perde la casa non sarà chiamato a successivi esborsi (leggi il caso in cui il ricavo dalla
Lorena Catania, del Comitato per l’equità fiscale, intervistata su LA7.
vendita è più basso rispetto al credito residuo). E ci mancherebbe altro, aggiungiamo noi. Ve l'immaginate la famiglia che dopo aver pagato un certo numero di rate, oltre a perdere la casa senza poter appigliarsi a un giudice, deve anche risarcire la banca? Martedì prossimo sul tema si esprimerà la commissione Finanze, prima che sia il governo a modificare il testo. In uno dei tanti programmi televisivi che in settimana si sono occupati della vicenda, Coffee Break su La 7, è intervenuta una cremonese, Lorena Catania, del Comitato per l’equità fiscale.
«Sono una commerciante ha affermato -, ho un’attività commerciale che è nata nel ’56, poi la crisi economica ha fatto sì che non avessi più la liquidità per pagare le rate del mutuo della prima casa. Dovesse passare il decreto, sarei tra coloro che lo subirebbero, con l'immediata espropriazione della casa. Sono andata dal direttore della mia banca, e gli ho spiegato la situazione. Mi conoscono da 25 anni, ma han detto che non hanno alternative. Insomma alle banche rimarranno le case. Che se ne faranno? A meno che non siano collegate ad agenzie immobiliari».
Su questo punto, è stata sollevata qualche perplessità. Supponiamo che dopo aver pagato un certo numero di rate la casa venga espropriata. Dopo la vendita da parte della banca, questa potrà trattenere solo il credito residuo, mentre la parte restante andrà versata a chi l’ha persa. La perplessità sta nel fatto che la banca ha interesse solo a recuperare la sua parte, quindi potrebbe essere tentata a vendere a cifre basse per guadagnare tempo. Il che avvantaggerebbe le agenzie immobiliari. Bando alle dietrologie, torniamo alla signora cremonese.
«La casa - prosegue Lorena Catania - è un diritto fondamentale. Due anni fa ho costituito il comitato, in cui figurano professionisti che si sono messi a disposizione per contrastare il sistema. Nel 2015 ben 4000 persone si sono tolte la vita. Alcuni li ho conosciuti, erano colleghi, c’è anche tanta gente con dignità che si è ritrovata a vivere in auto. Io vorrei sapere quali tempi saranno previsti per l’esproprio. Se mi tolgono la casa in 15 giorni dove vado? In ogni caso a chi è disperato dico che non è solo. Non fate scherzi, informatevi. Possono portarci via tutto ma non la dignità».
In realtà, tornati in studio, è stato subito sottolineato come le nuove regole non abbiano effetto retroattivo, quindi varranno solo per chi stipulerà contratti di mutuo in futuro. Non solo, si è aggiunto che la nuova direttiva dovrà essere condivisa con la banca, che non può imporre al cliente la condizione. Su quest'ultimo punto però è facile la critica. Ve l'immaginate il cliente che rifiuta una condizione che la banca vuole imporre per concedere il mutuo? E’ la banca la parte forte nella contrattazione, non certo il cliente, che tale rifiuto potrebbe forse imporlo, ma a quali condizioni?
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Cronaca
Sabato 5 Marzo 2016
SEZIONE AVIS CREMONA, IN CALO MA SEMPRE RECORD
Domenica 28 febbraio si è tenuta, presso la sede di via Massarotti 65, l’85ª Assemblea ordinaria dei Soci dell’Avis Comunale di Cremona. Dopo la nomina dell’Ufficio di Presidenza e dei questori di sala, sono iniziati i lavori con l’intervento del Presidente Ferruccio Giovetti che ha svolto la consueta relazione sull’attività Associativa illustrando, attraverso una serie di slides tutto l’operato che l’Associazione Cremonese dei Donatori di Sangue ha svolto nel corso del 2015. Tra i dati più significativi vi sono quelli relativi al numero dei donatori che risultano essere in calo rispetto al numero dei soci del 2014. Tale dato negativo, in effetti è stato causato dalla completa revisione degli elenchi che hanno comportato la cancellazione dei “donatori dormienti” da diversi anni. Per il resto la relazione fotografa un’Avis sempre attiva e particolarmente radicata sul territorio, radicalizzazione che permette a Cremona di essere la sezione Avis con il miglior rapporto cittadini/donatori: infatti se la media nazionale si attesta sul 2% Cremona può orgogliosamente vantare un 7,5%, di fatto quattro volte la media nazionale. Le donazioni effettuate nel corso del 2015 sono state 11605. La presentazione si è conclusa con la proiezione di una serie di fotografie che hanno ricordato tutte le iniziative organizzate per sensibilizzare la cittadinanza cremonese circa la donazione del sangue. Hanno poi preso la parola i responsabili dei vari gruppi istituiti all’interno dell’Associazione ed hanno portato il loro saluto il Direttore Sanitario e Consigliere Nazionale Riccardo Merli, il Presidente dell’Avis Provinciale, Umberto Bodini ed il Direttore de “Il Dono del sangue”, senatore Angelo Rescaglio. E’ quindi seguita la consegna delle Borse di Studio offerte da Avis ed intitolate rispettivamente ad Osvaldo Goldani e Felice Majori che sono state consegnate a due giovani donatori. Sono stati premiati Michele Attramini e Roberto Mondini entrambi laureatisi con una votazione di 110/110 con lode. Al termine dei lavori sono stati distribuiti i Diplomi di Benemerenza a quei Donatori che al 31 dicembre 2015 avevano effettuato rispettivamente 8, 16, 36 e 50 donazioni.
Il Pd risponde con Galletti e Lipara alle accuse dell’opposizione. «Migliorata la viabilità»
Sottopasso, «una scelta necessaria»
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di Vanni Raineri
ottopasso di via Brescia, uno dei temi caldi del momento. La scorsa settimana abbiamo scritto della possibilità che Regione Lombardia richieda a Cremona parte del finanziamenti già concessi per realizzare l'opera, a causa di una progettualità nel frattempo modificata. Migliorata o peggiorata conta poco da questo punto di vista. In questi giorni sono in corso confronti per motivare la scelta ed evitare un incrementi dei costi a carico del Comune cremonese. Intanto, in parallelo, monta la polemica politica. Sempre la scorsa settimana abbiamo ospitato le forti critiche del consigliere di minoranza Marcello Ventura, cui ha deciso di replicare il segretario cittadino del Pd Roberto Galletti. «Il Pd - afferma la nota inviata da Galletti - ha pienamente condiviso nei mesi scorsi, insieme a tutta la maggioranza, il lavoro della Giunta per migliorare la vivibilità del quartiere San Bernardo ed incrementare il livello di sicurezza della viabilità della zona. Ricordiamo che abbiamo dovuto fare i conti con un’eredità pesante, frutto di scelte sbagliate della passata Amministrazione, in particolare per quanto riguarda il sottopasso di via Brescia, da cui purtroppo era impossibile far ritorno. Si è cercato allora di ridurre il danno avendo a cuore la sicurezza dei cittadini, ciclisti e pedoni in primo luogo, la cui incolumità sarebbe stata messa fortemente a rischio nella soluzione adottata dalla Giunta precedente. A distanza di alcuni mesi, le misure introdotte dimostrano che gli obiettivi sono stati raggiunti: abbiamo più sicurezza, è incrementata la fluidità del traffico ed è stata potenziata la ciclabilità cittadina grazie ai collegamenti tra i corridoi ciclabili già esistenti e il quartiere Borgo Loreto. Fatichiamo ancora una volta a comprendere le polemiche strumentali sollevate dalla minoranza, che dovrebbe mostrare più umiltà e senso di responsabilità nel prendere atto dei progetti
Il sottpasso di via Brescia continua a suscitare discussioni e polemiche politiche
approssimativi, parziali e non funzionali per la città, lasciati dal mandato precedente. L’Amministrazione è ora impegnata a rappresentare alla Regione le ragioni della variazione del progetto originario, nella serena convinzione che mettere al primo posto la sicurezza delle persone e garantire ragionevolmente una possibilità di transito anche all’utenza debole sia una motivazione forte e prioritaria e che la vita delle persone non ha prezzo. ll Pd porta avanti con grande senso di responsabilità e coerenza il progetto di città condiviso con tanti cittadini che amano Cremona e che pretendono serietà e proposte. Crediamo che, a distanza di due anni dalle elezioni, ci si aspetti talvolta un contributo anche da chi sta all’opposizione, anziché solo vacue polemiche». Dopo la presa di posizione di Galletti, abbiamo sentito il parere di Luigi Lipara, coordinatore della segreteria Pd, per porgli alcune domande. In primis, gli chiediamo, a prescindere dalla bontà della correzione progettuale, non era comunque il caso di sentire la Regione per ottenere il via libera? «Vanno distinte le procedure amministrative da quelle tecniche. Noi abbiamo scelto di ripensare l’intera operazione dei sottopassi, che erano avulsi dal progetto
complessivo di viabilità. Era chiaro che la scelta di via Brescia era sbagliata, oltre che pericolosa. Rispetto al progetto originario le misure sono invariate, è mutato solo, in parte, l’uso delle due corsie perché ci siamo resi conto che l’incrocio per le auto sarebbe risultato pericoloso. Avendo poi ripensato il flusso del traffico in zona, abbiamo fatto questa scelta per non isolare Borgo Loreto e parte di San Bernardo, con la direzione verso la città e il passaggio ciclopedonale che consente di raggiungere la scuola, la chiesa, l’oratorio e il passaggio verso il cimitero. Quindi, quel che ha fatto l’attuale Amministrazione è riprogettare l’intera viabilità». Resta il fatto che alla Regione non è stato comunicato nulla. Si ha come l’impressione che, più che considerare ininfluente la variazione, si sia cercato di far finta di nulla nella speranza che nessuno facesse notare la cosa al Pirellone. Ed ora, che si imputi a qualcuno dell’opposizione di aver “fatto la spia” (pur senza poterlo denunciare pubblicamente: ovvio che non si possa incolpare chi ha segnalato un’anomalia). Il tutto, a danno dei cremonesi, per trarre un vantaggio politico. «Non abbiamo comunicato nulla perché le misure non cambiavano. La
normativa prevede che sul 15% dell’importo dei lavori si possano effettuare varianti, da comunicare solo quando si invia la documentazione degli stati di avanzamento lavori e di completamento dell’opera. E' stata modificata la destinazione d’uso, ma per un intervento a tutela della sicurezza, colmando gravi lacune progettuali preesistenti. Dietro al gran fumo che sta facendo l’opposizione ci sono errori macroscopici. Si dice che i dirigenti erano gli stessi, ma non è questo che interessa. La precedente Amministrazione era preoccupata solo di mettere a cantiere le opere per ottenere i finanziamenti, poi la patata è arrivata a noi che abbiamo solo preso decisioni sensate». Per chiudere, non c’è il timore che la decisione della Regione possa essere condizionata dai rapporti con l’opposizione? Se confermasse i finanziamenti, potreste cantare vittoria, e viceversa. «Spero di veder riconosciuto il nostro lavoro di ripensamento dei flussi di traffico cittadini. Noi dobbiamo valutare se i soldi siano spesi in modo conforme a quel che la città si aspetta. Se la Regione tagliasse i fondi sarebbe spiacevole, e sarebbe ancor più spiacevole per la città se la minoranza sbandierasse la penale».
Cronaca
Sabato 5 Marzo 2016
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Olio, tracciabilità per difendere il made in Italy
Il cremonese Giovanni Zucchi parla dei temi caldi di un settore che vede le aziende della Penisola leader nel mondo. Il settore del vino esempio da seguire
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llarmi per indagini che scoprono truffe, via libera ad importazioni extraCee, scarsa informazione al consumatore, e molto altro. Di olio si parla sempre più frequentemente, per questo abbiamo deciso di fare il punto con un’eccellenza cremonese, Giovanni Zucchi, titolare dell’omonima azienda nonché presidente Assitol. I consumatori oggi hanno sempre più bisogno di essere assicurati che i prodotti alimentari siano di qualità e che mantengano le promesse di gusto e di benessere. Cosa ne pensa? «Sicuramente i consumatori di oggi sono molto più attenti e consapevoli nei loro acquisti, soprattutto per quanto riguarda i prodotti dell’agroalimentare. Anzi, da recenti ricerche pubblicate, sono disposti anche a pagare qualcosa di più, fra il 5 e il 10%, per prodotti che siano sicuri e sostenibili, oltre che buoni. Spesso però questi differenziali sono insufficienti per garantire una qualità superiore. A maggior ragione per l’olio extra vergine di oliva anche se, a causa della storica pressione promozionale, il consumatore lo sceglie soprattutto in base al prezzo. Credo invece sia necessario far comprendere a fondo il valore di questo prodotto e comunicare al consumatore quali sono le sue proprietà e le sue caratteristiche: solo in questo modo ognuno potrà riconoscere se un prodotto è veramente di qualità e avere a casa l’olio giusto. E con giusto intendo non solo corrispondente al proprio gusto, ma anche corrispondente agli usi gastronomici che intendiamo farne in cucina. Facendo la scelta giusta e usando l’olio in modo sapiente, il risultato è molto più soddisfacente rispetto al comprare una bottiglia a prezzo scontato e che, alla fine, non si abbina a quello che mangiamo». L’origine dell’olio è un tema che ha molta risonanza sui media, ma quale è la normativa? Ritiene che la normativa già oggi tuteli a sufficienza il consumatore quanto a informazioni sul prodotto? Se no, secondo lei cosa si potrebbe fare di meglio? «Il tema dell’origine dell’olio extra vergine è spesso su tutte le pagine dei quotidiani e nei telegiornali, non solo italiani.
Serve lavorare sulla cultura del prodotto cremonese, 44 anni, è amministratore delegato della zucchi spa Giovanni Zucchi, cremonese, nato nel 1972, è oggi Amministratore Delegato di Oleificio Zucchi S.p.A., storica azienda del settore degli oli di semi e da oliva e, dal 2014, Presidente di Assitol – Associazione Italiana dell’Industria Olearia aderente a Confindustria. Dopo una esperienza di lavoro come educatore, Giovanni Zucchi ha iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia, dove ha ricoperto diversi ruoli, prima in produzione e poi nell’area commerciale, approfondendo la propria formazione con un corso in Management della produzione industriale in Sda Bocconi e con un executive Mba presso l’Alma Mater di Bologna. La passione per la ricerca della qualità della materia prima e Ma molti dimenticano che l’Italia produce meno di un terzo dell’olio di cui ha bisogno. Su un milione di tonnellate, di cui 600mila di consumo interno e 400mila di esportazione, nelle annate buone la nostra produzione arriva a 300mila. E questa è una mancanza storica: per questo motivo gli italiani hanno cominciato a fare blend di oli di provenienze diverse, scegliendo i migliori in base alle preferenze dei propri consumatori in giro per il mondo. E siamo diventati i più bravi al mondo, nessuno ci riesce come noi. La legge, secondo le normative europee, è la più avanzata insieme a quella del miele e prevede di indicare sull’etichetta
della perfetta combinazione di molteplici cultivar di olive ha spinto Giovanni Zucchi a perfezionare l’arte del blending, ovvero l’arte di creare un olio da olive che mantenga il proprio carattere di eccellenza e di gusto nel tempo. Giovanni Zucchi ha anche recentemente raccontato il proprio viaggio nel mondo dell’olio da olive e la propria esperienza di blendmaster in un libro intitolato “L’olio non cresce sugli alberi” (Lupetti editore). Giovanni Zucchi è oggi impegnato, insieme alla sorella Alessia, nella crescita di Oleificio Zucchi affermandolo come realtà di marca autorevole nel settore di riferimento, nel rispetto dei valori aziendali guida: sostenibilità, etica ed eccellenza.
di ogni bottiglia se il blend è italiano, comunitario o extra-comunitario. La chiarezza sulla filiera delle materie prime è fondamentale e quindi la linea Zucchi consente, come plus per il consumatore, di tracciare l'origine fino alla zona di produzione attraverso un QRCode. Grazie a questa trasparenza è possibile concentrarsi sul tema del profilo di gusto e quindi valorizzarlo al meglio. Sarebbe importante poter raccontare in etichetta le mille sfumature di gusto di un olio di qualità come prima occasione di educazione per i consumatori. Oggi questo non è possibile a causa di una vecchia legge».
Il settore del vino ha fatto molto negli ultimi 20 anni, proprio a partire da uno scandalo, quello del metanolo, che sembrava avrebbe piegato il settore. Che lezione può imparare il settore dell’olio, oggi al centro del ciclone, per rilanciarsi in Italia e sui mercati esteri? «Certamente lavorare sulla cultura del prodotto: oggi tutti sappiamo riconoscere un buon vino e soprattutto sappiamo abbinarlo ai sapori del nostro piatto. Il Tignanello, che è un blend, è riconosciuto come un ottimo vino, ma a qualcuno potrebbe piacere meno perché non è il suo tipo di vino o non è l’abbinamento giusto. È importante che questa attitudine
si sviluppi presto anche per gli oli da olive. I prodotti che proponiamo sono pensati e blendizzati proprio con l’intento di proporre per ogni prodotto una esperienza di senso e d’uso in cucina diversa. Una strada simile ma altrettanto importante è quella delle monocultivar d’annata. Con l’olio siamo ancora indietro rispetto a questo percorso e credo che molte polemiche nascano proprio dal fatto che siamo stati fino ad ora incapaci di creare valore per tutti i segmenti di prodotto e per tutte la fasi della filiera. Senza dubbio enfatizzare le inchieste che nascono dal migliore sistema di controllo che c’è in Europa crea danni molto grandi nei mercati dove l’utilizzo di oli da olive è un fatto molto più recente. Il nostro export vale circa 3 miliardi di euro, una voce importante nella bilancia commerciale, e come Oleificio Zucchi ci piacerebbe contribuire agli obiettivi di 50 miliardi di export entro il 2020 con una proposta di qualità». Quali sono le iniziative di Oleificio Zucchi sul tema della tracciabilità? «L’anno scorso Oleificio Zucchi ha stretto una partnership con Legambiente Onlus per un olio eccellente, giusto e sostenibile. Abbiamo scelto, anzi, di investire sulla sostenibilità di entrambe le filiere, quella dell’oliva e quella dei semi, che hanno caratteristiche molto diverse. E’ nata così la linea Zucchi “Consigliati da Legambiente”, che è composta da 6 referenze, tre oli di semi di provenienza italiana (Girasole, Soia non Ogm e Prodotto per Friggere con Girasole altoleico) e tre extra vergine di oliva (100% Italiano, Dolce Fruttato e Sinfonia). Abbiamo sottoscritto un disciplinare volontario che impegna Oleificio Zucchi e i fornitori a un preciso percorso di affinamento qualitativo e di tracciabilità, imponendo loro il rispetto di specifiche più stringenti rispetto ai parametri stabiliti dalle norme vigenti, ad esempio in termini di riduzione di residui chimici e inquinanti. Come già anticipato, la provenienza del prodotto può essere verificata anche dai consumatori finali attraverso il QRCode presente in etichetta. La linea Zucchi “Consigliati da Legambiente”, infine, adotta particolari soluzioni green per il packaging, tra cui l’uso di etichette Fsc e cartoni realizzati con il 100% di materia prima da riciclo».
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Cronaca
Sabato 5 Marzo 2016
fino a domani mercanteinfiera 13 gli espositori cremonesi a parma
Al fotofinish di questo primo week end a Mercanteinfiera, la kermesse delle Fiere di Parma che ha preso il via sabato 27 febbraio (chiuderà domani, 6 marzo) c’è una sola parola: ossessione reporter. Mercanteinfiera, nel rispetto della tradizione, (e fermi restando i 45.000 mq di superficie espositiva, i 1000 espositori e il rilievo di antiquaraito e modernariato) ha infatti virato in questa edizione verso la contemporaneità con una molteplicità dei linguaggi espressivi che hanno saputo coniugare antico e contemporaneità, l’interesse per il passato e la curiosità per il presente, in primis la fotografia. E il pubblico, numeroso già in questo primo week-end ha apprezzato. Nei 45.000 mq di superficie espositiva articolati su 4 padiglioni, Mercanteinfiera continua a fare leva sulla pluralità di proposte ideali per tutte le tasche. A raccontarle numerosi giornalisti stranieri e a presentarle, un migliaio di espositori provenienti dalle più importanti piazze antiquarie estere e italiane. In rappresentanza di queste ultime anche 13 espositori della provincia di Cremona. Si tratta di: Ravara Ernesto (Casalbuttano), Labirinto Antichità (Casales Cremasco Vidolasco), Silver srl (Casaletto Ceredano), Tresi Gioielli (Casalmaggiore), Bassi Barbara Gioielleria Numismatica, Magni Antonio Antiquario, Rastelli Gioielli (Cremona), Il Raccoglitore di Manghi Simona (Gussola), Anima Antiqua (Pescarolo), Time sas di Tira Maria Emma (Pessina Cremonese), Bianchessi snc di Bianchessi Michele e Alberto (Pianengo), Lusardi Restauri (Ripalta Cremasca) e Arte in Cascina di Tirloni Valerio (Vailate).
Prende piede lo smart working
Erede del telelavoro, sta avendo più successo, e si è esteso dalle aziende legate alla tecnologia ad altre tradizionali, come la Barilla
L
di Federico Pani
o chiamano “smart working”, ma per chi non è un amante degli anglismi lo si può chiamare anche “lavoro agile”. Il concetto è che, nel caso di certe mansioni, un luogo e degli orari fissi non servono più a tracciare i confini di un lavoro. Ad esempio: basta un dispositivo elettronico, un mobile device per intendersi, e il lavoro può slegarsi da qualsiasi postazione fissa, così come dai famigerati orari da ufficio. Il parente più prossimo dello smart working, sarà venuto in mente a molti, è il telelavoro, in voga tra gli anni Novanta e i primi Duemila. Per tanti, si trattava della realizzazione di un sogno: poter lavorare da casa. Il successo, però, deluse le aspettative: a detta di certi studi, aumentò la produttività solo nella minoranza dei casi e, in altri, fu utilizzato addirittura per surrogare i licenziamenti. Il suo difetto? L’idea di traslare semplicemente il posto di lavoro all’interno delle mura domestiche; e così accadde che certe
aziende ricostruirono dei veri e propri uffici dentro le case dei loro dipendenti. Il risultato lo si può immaginare. Lo smart working, il cui contenuto normativo presente nel disegno di legge è già stato approvato, si allontana dalle logiche del telelavoro principalmente sul fronte della flessibilità: non è previsto un luogo alternativo di lavoro fisso e nemmeno, come si accennava, degli orari ricalcati sulle tempistiche da ufficio. In altre parole, è una modalità di lavoro che si basa sulle prestazioni. L’idea è quella di migliorare la produttività e la qualità di vita dei lavoratori al tempo stesso. Gli aspetti logistici (la scomparsa degli uffici, per esempio),
per ora, restano in secondo piano. In Italia, infatti, la forma di smart working più diffusa è quella “leggera”: coinvolge un giorno la settimana (che avviene da remoto, dunque), ma prevede la presenza dei lavoratori in ufficio nei restanti giorni. Dal punto di vista legale, allo smart working non corrisponde alcuna tipologia contrattuale nuova; si tratta piuttosto di una diversa forma di prestazione lavorativa. Al lavoratore è garantita una retribuzione non inferiore a quella percepita dai colleghi che operano in ufficio ed è prevista la medesima quantità di lavoro. In termini di salute e sicurezza sul lavoro, i rischi devono essere valutati sulla base dei lavori svolti. Su quest’ultimo punto, pare si sia raggiunto un buon compromesso. Da una parte, si obbliga il datore di lavoro ad assicurare i propri dipendenti contro i rischi che corrono anche al di fuori del tradizionale luogo di lavoro (e dunque si può stare tranquilli: se il luogo è adatto alla propria mansione, si sarà comunque tutelati). Dall’altra, si impone ai lavoratori di assumere i comportamenti conformi ai
termini stabiliti in norma di salute e sicurezza: in fondo, dovunque ci si trovi, si è pur sempre sul posto di lavoro. Va da sé che lo smart working abbia interessato, finora, aziende strettamente connesse all’alta tecnologia. Si è detto che dove c’è un mobile device, lì c’è lavoro: e dunque Microsoft, Tim e Vodafone sono state fra le prime ad inaugurare il lavoro agile. Non mancano, però, altri esempi: la società internazionale di consulenza Accentur ha sperimentato il lavoro agile, in alcuni casi, fino a due giorni la settimana, così come Media Gruop. In generale, le aziende di grandi dimensioni si dimostrano più interessate allo smart working: il 17% di quelle italiane lo hanno stabilmente adottato e più della metà di queste lo introdurranno in tempi brevi. Per contro, le PMI si sono fermate al 5%. Il ruolo di apripista più autorevole, in Italia, è toccato a Barilla: nella sede di Parma, il 70% dei dipendenti è coinvolto in progetti di questo tipo e, in totale, sono 1200 i dipendenti coinvolti complessivamente. Tutto ciò, nel giro degli ultimi tre anni.
Un pomeriggio dedicato al coraggio delle donne Un pomeriggio dedicato alla forza e alla tenacia delle donne. Questo vuole essere l’incontro “Il coraggio delle Donne - Disagio Malattia Lavoro” che si terrà il 13 marzo, dalle 15 alle 17, presso la Sala Grassi del Centro Pastorale di via Sant’Antonio del Fuoco, 9 a Cremona. Il momento di riflessione è promosso da Federcolf, Api Colf ed Ebin Colf. Per capire il perché dell’iniziativa e il suo significato abbiamo sentito la signora Livia Scansani, presidente dell’Api Colf. «L’idea nasce dal nostro vissuto quotidiano nel quale vediamo donne che affrontano problemi personali anche molto gravosi. Molte di queste donne per venire in Italia a fare le badanti lasciano le famiglie e le loro cose e, una volta arrivate, si inseriscono in case dove devono “reimparare a vivere” lasciando da parte la vita precedente, le proprie tradizioni e i propri costumi. Il pomeriggio del 13 marzo non parleremo solo di questa forma di coraggio ma anche di altre come, ad esempio, il coraggio di affrontare la malattia e lo faremo grazie all’intervento di Maria Grazia Binda Beschi, presidente dell’Apom (Associazione Patologia Oncologica Mammaria). Oltre alla malattia fisica, si discute-
rà di quella professionale, che colpisce molte donne. Si tratterà inoltre di disagio e del coraggio di affrontarlo, non solo nei casi più gravi che spingono le donne a denunciare eventuali violenze, ma anche nel caso in cui le situazioni quotidiane diventano difficili da sopportare. A tal proposito sarà importante l’intervento di Monica Pedroni, presidente dell’Aida (Associazione Incontro Donne Antiviolenza). Quello che vogliamo fare con questo incontro è portare la testimonianza delle associazioni che si occupano delle donne e offrono loro aiuto. Il momento finale, prima del rinfresco, sarà dedicato alla consegna degli attestati del “Corso per gli addetti alla cura e all'assistenza familiare 2015”. E’ un momento importante perché coloro che seguono questi corsi sono tutte donne che lavorano nel settore da anni e si mettono in gioco per studiare, imparare e migliorare giorno dopo giorno anche per “elevare” il lavoro di badante, dargli un significato profondo e importante, superando il concetto che sia un lavoro di serie B. Queste donne sono un grande esempio e una grande testimonianza.
Vorrei ringraziare ancora l’Apom e l’Aida che hanno dimostrato grande sensibilità e che hanno colto lo spirito dell’iniziativa. Se è stato possibile organizzare questo momento di riflessione è anche merito loro». Lor. B.
Cronaca
Sabato 5 Marzo 2016
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Uomini disoccupati, il lavoro sarà dei robot
«Provocatorio? Ho solo dipinto con colori un po’ foschi una realtà logica. I 5 Stelle mi hanno già chiamato per un disegno di legge»
L’ad di Fabbricadigitale Francesco Meneghetti ha scosso la Camera dei Deputati prefigurando scenari che qualcuno ha definito apocalittici
I
di Vanni Raineri
Gli argomenti toccati nel corso dell’audizione
La quarta rivoluzione industriale è quella del digitale sostitutivo
ncontriamo Francesco Meneghetti a Fabbricadigitale, dopo l’intervento romano che ha fatto tanto discutere. Nelle repliche, alcuni parlamentari presenti hanno fatto notare il tono profetico e lo scenario scioccante se non apocalittico, corazzandosi dietro non meglio specificate visioni alternative che prevedono un futuro con più posti di lavoro. «Gli odierni nuovi posti di lavoro – afferma il ceo casalese – servono per preparare le nuove tecnologie, che in futuro soppianteranno proprio quei posti». Dica la verità, trovandosi in quell’ambiente, e davanti a un politico come Epifani, strenuo difensore dei posti di lavoro, il suo è stato anche un intervento provocatorio. «Nulla di quanto ho detto non lo penso e credo non sia vero. Ho solo dipinto con colori un po’ più foschi una realtà logica, e ho usato un’impostazione retorica per attirare l’attenzione. Un obiettivo raggiunto, come dimostrano la grande attenzione da parte degli onorevoli (da quanto mi hanno riferito gli assistenti della Commissione, mai così costante) e alcune richieste di audizione da parte di parlamentari». Il riferimento è alla risposta data ad un esponente del Movimento 5 Stelle, Marco Da Villa. «Ho detto che tutti i sistemi informatici della pubblica amministrazione devono diventare interoperabili e aperti, in grado cioé di dialogare tra loro. Il gruppo consigliare 5 Stelle della Camera dei Deputati mi ha contattato perché su questo tema intendono fare un disegno di legge». Un primo risultato tangibile dunque. Restando alla PA, è difficile forse ancor più che nelle aziende aprirsi a un nuovo mondo dovendo utilizzare forza lavoro che in parte non è in grado di rigenerarsi con le nuove tecnologie. « U n p ro b l e m a che esiste anche nell’industria privata. Il problema va risolto rivedendo le politiche sociali e demografiche. Dobbiamo considerare che ci sarà meno lavoro. Solo ieri in Svezia ha aperto il primo supermercato senza commesse: si fa spesa con lo smartphone. Sia nella PA che nel privato ci sarà sovrabbondanza di forza lavoro. Dobbiamo mantenerci al passo del progresso per non scivolare in
Sopra Meneghetti assieme ai collaboratori di Fabbricadigitale in occasioe della visita a Mantova del premier Renzi per incoronare la città virgiliana capitale della Cultura 2016. A destra il robot Atlas. Sotto il ceo con la ministra Boschi e nel box durante l’audizione alla Camera
basso. Nel nord Europa stanno procedendo più velocemente di noi, non possiamo permetterci di essere meno competitivi. Dobbiamo immaginare nuove professioni sociali, stipendiare attività che impegnino ma non frenino il progresso del paese. E poi crescere meno demograficamente».
ovviamente positivo che ciò sia avvenuto, ma ci costringe a ripensare le politiche sociali, perché un fattore di cambiamento è venuto meno. Ne stiamo trascurando l’impatto sulla società. E’ una fortuna che in Cina abbiamo controllato le nascite. Anche il tema degli immigrati è delicato: tanti di loro stanno lavorando per costruire tecnologie che domani li lasceranno a casa».
Dovremo ripensare tutte le politiche del welfare, e limitare le nascite
E’ facile che una visione di questo tipo scateni resistente. Ci sarà qualcuno che penserà a una ribellione come fu quella a fine Settecento quando distruggevano le macchine per salvaguardare il lavoro dell’uomo. E dall’altro chi penserà che tutti potremo andare al mare o a sciare mentre i robot lavoreranno per noi. «Quella della decrescita è una teoria, ma va applicata da tutti. Se tutto il mondo rifiutasse il progresso, sarebbe accettabile. Ma se solo qualcuno continuasse a sviluppare l’automazione, nessuno potrà permettersi di fermarla. Di fatto è quindi inapplicabile».
In Svezia ha appena aperto il primo supermercato senza commesse
Un altro tema rovente è quello del controllo demografico. «Negli ultimi 70 anni non abbiamo avuto i momenti di discontinuità che in passato hanno rappresentato le guerre. E’
Abbiamo tutti in mente il Charlie Chaplin di Tempi Moderni. Nella vecchia rivoluzione industriale gli uomini hanno dovuto “meccanizzarsi” con operazioni ripetitive, in futuro al contrario potranno concentrarsi sulla sola attività mentale, di programmazione? «Le prime tre rivoluzioni industriali erano estensioni della capacità dell’uomo, la quarta è la sua sostituzione, quindi uccide i posti di lavoro. Ci vorrà meno capitale per produrre ricchezza, il che ci costringe a ripensare i modelli redistributivi, perché i pochi che lavoreranno dovranno produrre anche per gli inattivi. Un modello di società che prevede una decrescita numerica delle persone, anche perché il pianeta non ha risorse infinite».
Tra i lavori che i robot possono sostituire ci ha messo quello dei giornalisti. Non è un azzardo? «Il giornalista si deve trasformare, deve dare un valore aggiunto rispetto a quello che può dare una macchina. Ci si deve evolvere per mantenere la distanza con la macchina. Ci sono robot in grado di riassumere lunghi discorsi in modo molto efficace». Un robot potrebbe scrivere un articolo sulla stepchild adoption? «Certo che no. Ci sta sempre un giornalismo di opinione, ma il robot può riassumere una serie di posizioni diverse su un tema. Dovremo fare i conti con una velocità del progresso che è sempre stata lineare e che sarà esponenziale».
I politici ragionano sul breve termine, ma non lo accetto dagli scienziati
Ma la nostra politica, che notoriamente punta al breve periodo per motivi di consenso, è in grado di governare un tale scenario? «E’ la differenza – risponde Meneghetti citando De Gasperi – che c’è tra politico e statista. Io credo ci sia un problema di politically correct. Molti hanno la corretta visione del futuro, d’altra parte basta fare ragionamenti logici: se avanziamo al ritmo di un miliardo di persone in più ogni 10 anni, quanti decenni abbiamo davanti a noi? Il benessere porta alla riduzione di natalità, come mostra il mondo occidentale, dove c’è meno ricchezza c’è crescita demografica. Fosse per l’Europa, andremmo in equilibrio velocemente. Capisco insomma che la politica ragioni a breve termine, ma dalla scienza non posso accettarlo».
Chiudiamo con Fabbricadigitale, azienda dinamica che ha avuto un ruolo importante in Expo e lo ha oggi in Mantova capitale italiana della Cultura per il 2016. Non teme che qualche miope arrivi ad accusarvi di lavorare per cancellare il lavoro? «Ci occupiamo di alcuni ambiti di automazione, ma siamo parte del quadro descritto. Con le giuste politiche, la situazione futura sarà molto migliore rispetto a oggi, avremo tutti più tempo per fare le cose che ci piacciono e coltivare i nostri interessi. Va risolto il problema dell’equilibrio tra la ricchezza e la quantità di persone. Noi dunque in realtà lavoriamo per costruire un futuro migliore».
Più che un sasso in uno stagno, è stato un macigno in un bicchier d’acqua quello che ha gettato qualche giorno fa Francesco Meneghetti, amministratore delegato di Fabbricadigitale, in audizione alla Camera dei Deputati. Meneghetti ha prefigurato un futuro, neanche troppo lontano, nel quale l’automazione sostituirà gran parte della forza lavoro attuale, il che ci costringerà in fretta a fare i conti con una società rivoluzionata, che necessiterà di nuove politiche di welfare. L’audizione di Meneghetti, imprenditore di Casalmaggiore dove ha sede Fabbricadigitale, che recentemente ha aperto sedi decentrate anche a Cremona, Milano e Roma per un totale di poco meno di 100 dipendenti, età media 30 anni, è avvenuta presso la X Commissione attività produttive commercio e turismo della Camera dei Deputati, presieduta da Guglielmo Epifani, l’ex leader della Cgil. L’imprenditore ha spiegato in cosa consista la quarta rivoluzione industriale, la 4.0, prefigurando scenari da day after che devono essere compresi in primis da chi dirige la politica nazionale. Il concetto preso in prestito da noti guru della tecnologia è che siamo di fronte a un cambiamento paragonabile alla nascita della vita sulla terra. Stiamo già oggi vivendo la fase del digitale sostitutivo, a scapito dell’attività dell’uomo. Vale a dire che presto interi ambiti di attività, non solo operai ma anche colletti bianchi, saranno coperti da attività svolte da robot. Il che conferma come la crisi non sia congiunturale, ma strutturale. Moti posti di lavoro sono già stati sostituiti dalla tecnologia. Meneghetti ha fatto una serie di esempi: Google e Ford hanno annunciato che già nel 2020 sarà in commercio l’automobile senza guidatore, i droni da ricognizione decollano, volano e atterrano senza l’aiuto dell’uomo, ma anche i voli civili sono in grado di farlo: all’uomo resta la gestione dell’emergenza. I robot sono già in grado di operare chirurgicamente, fare i baristi e pure i giornalisti, quindi diagnosi e cura dei pazienti, gestire alberghi e via dicendo. Ha poi mostrato un video in cui si vede Atlas, un robot antropomorfo, sostituire perfettamente un addetto al magazzino, in grado di gestire variabili inimmaginabili. Sappiamo come in Cina presto partirà una raffica di licenziamenti nelle fabbriche statali a causa dell’attività di robottizzazione. Un cantiere edile può essere completamente automatizzato. Una società di Hong Kong ha sostituito un membro del cda con un robot che ha pure diritto di voto. Insomma, l’uomo sta costruendo software che genera software, ma presto le macchine sostituiranno anche i programmatori. La stessa Fabbricadigitale sta collaborando a un progetto di casa a bassissimo impatto ambientale che sarà prodotta da robot e che potranno montare poche persone non specializzate. Cosa possiamo fare di fronte a questo tsunami? Non, come si sta facendo, fermare politicamente il processo per salvare il pil. I governi non avranno alternative: dovranno affrontare disoccupazione, disuguaglianze e riduzione dei consumi senza precedenti. Secondo Kurzweil nel 2029 l’intelligenza delle macchine sarà all’altezza di quella umana, che diverrà obsoleta nel 2045. Per questo, ha pregato Meneghetti, non vanno fermati i processi di mutamento dell’atteggiamento intellettivo dei nostri figli. Una rivoluzione già in pieno corso, tanto che uno studio di Oxford ha stimato nel 45% la possibilità delle nuove tecnologie di sostituire posti di lavoro attualmente negli Stati Uniti. Ci attende un futuro in cui pochi dovranno lavorare per molti, e in cui l’unità di capitale impiegata per unità di prodotto sarà molto più bassa, il che renderà disponibili tanti capitali. Grandi quantità di inoccupati dovranno essere socialmente sostenuti, pochi genereranno le risorse per molti. Di conseguenza, serviranno nuovi equilibri sociali e dovranno essere ripensate le politiche demografiche. Dovremo tenere occupate le persone. In chiusura di intervento, Meneghetti ha chiesto ai parlamentari di sforzarsi di capire la portata del cambiamento, studiando nuovi modelli economici, sociali e di welfare, ripensare il mondo dell’istruzione e della formazione. Insomma, gestire la migrazione verso un nuovo modello di società, con una riconversione culturale del paese. In chiusura, un segno di fiducia proprio verso il nostro paese: in Italia abbiamo ricchezze che la tecnologia non può sostituire, intendendo il vasto patrimonio artistico, che non è globalizzabile, e anche capacità intellettive uniche. E’ vero che non sappiamo fare squadra, non sono tanto le nostre aziende ricercate, ma lo è la capacità nostra di garantire al futuro nuove professioni e fantasia. L’Italia ha dunque tutte le caratteristiche e le capacità per mettersi alla guida di questa rivoluzione, ma dovrà lavorare ai modelli di riconversione. Allora l’italiano potrà riprendersi, nel digitale sostitutivo, quel ruolo che ebbe nel Rinascimento.
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Rubrica
Sabato 5 Marzo 2016
Rita Brunelli abita in città, è stata infermiera tanti anni e adesso... «Adesso mi dedico alla pratica di una particolare “ginnastica”, o tecnica, che insegno nei locali del Cristo Re. Il mio programma, il mio “corso”, è stato presentato anche alla Nasa, l’agenzia spaziale americana, e riguarda l’osteoporosi. A questo proposito, uno dei ricordi più vecchi che ho risale a quando ero bambina. All’epo-
ca non sapevo che quando uno invecchia subisce l’indebolimento osseo, che può portare all’osteoporosi che a sua volta può provocare la frattura delle ossa, sopratutto quella del femore. Infatti, quando ero piccola la prevenzione dell’osteoporosi non esisteva nemmeno. Mia nonna, che all’epoca dei fatti aveva 70 anni, era una donna molto attiva, che lavorava
e camminava molto. Un giorno, all’inizio degli anni Settanta, mentre va a messa, cade davanti a casa, qua in via Olona, e fa fatica ad alzarsi. Piano piano, dolorante, si è trascinata dentro e si è messa a letto. Allora telefono al medico di guardia, che viene e ci dice: “non è una frattura, tenetela a letto un paio di giorni e basta”... (continua sotto)
Dalla caduta della nonna alla Nasa Rita Brunelli e il metodo Bones for Life per contrastare l’osteoporosi
di Paolo A. Dossena
M
a dopo due giorni la nonna non si alza, quindi chiamo il suo medico di base che dice: “no, qui c’è la possibilità di una frattura del femore”. Allora andiamo a fare una radiografia in ospedale, dove confermano che c’è la frattura. Da qui il ricovero e l’intervento. Poi la nonna viene a casa, e deve stare ferma a letto per 40 giorni. Oggi è tutto diverso, la riabilitazione inizia da subito e li fanno camminare immediatamente. Allora, invece, erano 40 giorni di letto, e dovevi star ferma. Per fortuna la nonna poi è stata bene, ma io, bambina, sono rimasta colpita da questo fatto. In particolare, mi ricordo la lunga degenza e il lungo periodo d’inattività, che oggi sarebbero assolutamente esclusi, visti i progressi della chirurgia ortopedica specifica in questo campo. E pensare che mia nonna era una donna così attiva, una colonna portante della famiglia! Un giorno mi racconta un episodio accadutole quando era giovane. Le era già capitato di cadere. Era successo durante la guerra, quando mio nonno lavorava alle cabine del gas come dipendente della società che allora dava questo servizio a Cremona. Dunque, il nonno doveva spostarsi in città anche quando c’era il coprifuoco. Una delle volte che suona il coprifuoco è
fuori con la nonna, che doveva andare a fare la spesa. Mentre ritornano verso casa trovano una pattuglia di fascisti tra i quali la nonna riconosce Roberto Farinacci, il ras di Cremona. Si è molto spaventata perché non era abituata ad essere fermata. Quindi è scivolata ed è caduta. Questi ragazzi in camicia nera si sono avvicinati solo perché volevano aiutarla, ma lei si è spaventata ancora di più. I giovani fascisti hanno chiesto il documenti al nonno, che era in regola. Sono rimasta talmente impressionata da questi racconti della nonna e soprattutto dall’ultima caduta che le ha procurato tutti i disagi di una frattura, che a un certo punto della mia vita, essendo io infermiera, mi sono interessata a questi problemi. Mi sono molto informata e ho finito con l’imbattermi nel protocollo di esercizi di Ruthy Alon, che ha elaborato il programma Bones for Life (Ossa per la vita, in italiano) seguendo il Metodo Feldenkrais. Ruthy Alon è stata chiamata a presentare questo programma alla Nasa (anche se non sappiamo di preciso che cosa la Nasa abbia poi utilizzato), perché l’impatto della gravità sulle ossa è stato osservato dopo l’esperienza umana del volo nello spazio. Infatti, si è scoperto che quando un astronauta sta a lungo in assenza di forza di gravità, subisce una perdita di massa ossea, che si può recuperare solo al ritorno sulla Terra. Ma se tu stai
LA LETTERA - Il caso “Crociata Italica”
Claudio Fedeli: il libro di Annarosa Dordoni equilibrato e documentato
Sopra Rita Brunelli alle prese con gli esercizi. In alto e sotto con la nonna
nello spazio per più di due mesi, il processo di rigenerazione diventa quasi impossibile. Bene, la Ruthy è una trainer del metodo di Moshé Feldenkrais, che ha studiato i movimenti del nostro scheletro, per renderli più agevoli, funzionali, per farci muoverci meglio, senza dolore. Questo è il movimento consapevole: tu fai l’esercizio e devi essere concentrato su quello che fai. Per esempio, se faccio una torsione, muovo una spalla, ma so che si muove anche anche il torace e che la scapola si allontana dalla colonna vertebrale. Il viso segue la spalla e l’altra spalla si avvicina alla colonna e poi scopro che tutto parte dal bacino: non è solo un movimento testa/spalle. La tecnica del programma di “Ossa per la Vita” è basata sull’allineamento della postura e sul movi-
mento dinamico naturale, cosa che motiva la rigenerazione del tessuto osseo. Riassumendo, spiego alla gente come camminare. Questo metodo della camminata dinamica è stato studiato da Ruthy Alon, per avere un beneficio per le ossa. Tutto ciò è indicato per calcificare le ossa e quindi per prevenire e controllare l’osteoporosi. Il programma che insegno al Cristo Re quest’anno è sottolineato maggiormente da una serie di esercizi che prevedono quello che noi chiamiamo “l’imbragatura di Ossa per vita”, una striscia di tessuto leggero di circa 7 metri di lunghezza per uno di altezza. Questo telo viene avvolto intorno al corpo e unisce tutte le parti aumentando la capacità dell’asse di sopportare una maggiore pressione per portare beneficio alla struttura ossea. Questo programma è stato presentato qualche anno fa al Congresso Nazionale della Siomms (Società Italiana dell’Osteoporosi e delle Malattie dello scheletro), unica disciplina invitata. Inoltre, l’Università di Napoli ha istituito un master di primo livello per questa speciale organizzazione motoria. Allora mi viene da pensare che in ogni brutta esperienza c’è nascosto un regalo per te. La caduta della nonna in Via Olona, che tanto mi aveva impressionato da bambina, alla fine mi ha aiutato a sviluppare una cultura e una tecnica che oggi insegno alla gente. E’ una cosa che mi riempie di soddisfazione». (Fine della puntata, sul numero di sabato 12 marzo una nuova vicenda)
Egregio direttore, sulle edizioni del Piccolo del 20 e del 27 febbraio, Paolo A. Dossena dedica i suoi commenti al settimanale “Crociata Italica”, nato nel gennaio 1944 nella R.S.I., a Cremona, e defunto con essa nell’aprile 1945. Dossena, a quel tempo, era ancora un ragazzo cresciuto durante il periodo in cui soltanto qualche giornalista si degnava di dedicare la sua attenzione al fenomeno Crociata Italica dandone, del suo contenuto, un’interpretazione distorta e priva dei dovuti approfondimenti storico-politici. La conferma di quel subdolo coportamento si può trovarla nel volume di Annarosa Dordoni edito nel 1976. Si tratta di un’opera equilibrata e documentata essendo frutto della consultazione della raccolta intera del settimanale e dei colloqui ed incontri con i protagonisti della vicenda di quel settimanale. L’autrice non è caduta nella sterile polemica dimostrando d’interpretare correttamente le ragioni delle adesioni dei combattenti della R.S.I. ai contenuti ideologici espressi nel giornale stesso, in particolare quando si trattava dell’indignazione dei credenti convinti degli alti meriti civili e religiosi della politica fascista. Essi si sentivano traditi nei loro ideali nei fatti del 25 luglio e dell’8 settembre 1943. Rileggendo il libro di Annarosa Dordoni, si può capire l’ironia sul politically correct contenuta nel titolo introduttivo del servizio di Paolo A. Dossena. Claudio Fedeli Caro Fedeli, La ringrazio per l’assiduità con la quale legge e commenta questo giornale. In merito a questa lettera e alla lettera privata con fotografie e documenti storici allegati che Lei mi ha gentilmente mandato rispondo immediatamente. In realtà sono nato 23 anni dopo la fine della guerra. Come ho già scritto nel secondo degli articoli da Lei citati, sono convinto che “la portata del progetto di don Calcagno dovrebbe essere ridimensionata: lui e i suoi crociati non si definivano affatto come protestanti, anche se parlavano di “riforma”. Si trattò di un’altra trovata di Farinacci (che stampava “Crociata italica” a Cremona): più che a una volontà di attuare questa “riforma” religiosa, si deve pensare a un suo agitare questo fantasma per ridurre a più miti consigli il clero.” Non credo comunque che don Calcagno meritasse la fine che ha fatto: il 29 aprile 1945 fu portato in un edificio scolastico di Milano, dove fu sommariamente processato dai partigiani. Poco dopo, in Piazza Susa, seguì la fucilazione senza i conforti religiosi. Cordiali saluti Paolo A. Dossena
I Fatti della Settimana IN PRIMO PIANO giovedì 3 marzo
Sabato 5 Marzo 2016
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Noto pellicciaio di Soncino finito in manette per estorsione ai danni di un collega romagnolo
E' finito in manette un noto commerciante di pellicce residente a Soncino, che possiede uno showroom a Milano, in corso Vittorio Emanuele II. L’accusa nei suoi confronti è di estorsione aggravata e appropriazione indebita in concorso. Al centro della vicenda un affare per pellicce da quasi un milione di euro. L'uomo, 58
sabato 27 febbraio due furti in casa sabato pomeriggio: rubati i gioielli Due case prese di mira dai ladri nel pomeriggio di sabato, al Cambonino (in via Perugino) e nei pressi del cimitero (in via Aglio). A farne le spese due famiglie che si sono ritrovate, rientrando a casa la sera, con le porte forzate e la casa sottosospra. In entrambi i casi sono stati rubati oggetti d’oro e gioielli. n entrambi i casi i proprietari hanno allertato il 113, intervenuto per i sopralluoghi nelle abitazioni e raccogliere le denunce.
domenica 28 febbraio tentato furto all’esselunga, un 38enne in manette
E’ finito in manette con l’accusa di tentata rapina impropria M.M., un 38enne cremonese già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, arrestato nel tardo pomeriggio di domenic per tentata rapina impropria all’Esselunga di via Ghisleri. Dopo essere entrato nel supermercato e dopo aver prelevato il carrello e il palmare elettronico per il conteggio della spesa, ha prelevato una confezione di dentifricio, una di crema idratante, due mascara, due confezioni di cioccolato e una di yogurt, il tutto per un valore di 50,18 euro. Il 38enne ha messo nel carrello una parte della spesa, il resto lo ha occultato sotto gli indumenti. Al passaggio alla cassa ha effettuato il pagamento della merce registrata con il palmare, ma per il resto ha cercato di eludere il controllo. Il responsabile della sicurezza gli ha intimato di restituire il maltolto, avvertendolo che in caso contrario avrebbe chiamato i carabinieri, e a quel punto il 38enne ha reagito violentemente, spintonando il sorvegliante. L’arrivo della pattuglia ha consentito di bloccare l’uomo che è stato arrestato per tentata rapina impropria.
anni, è ora in carcere a Cremona, insieme a un 59enne di Viadana (Mantova), anche lui commerciante di pellicce, con showroom a Verona, e un artigiano edile 54enne di Orzinuovi (Brescia). L’operazione è stata eseguita dalla polizia dopo un’indagine della Questura di Forlì, alla quale a inizio febbraio si è rivolto per una denun-
cia un 60enne grossista di una nota famiglia di pellicciai romagnoli. Gli arresti sono stati eseguiti domenica da personale delle Squadre mobili delle Questure di Cremona e Forlì. Secondo denuncia e accertamenti, il 58enne di Soncino si è appropriato di una fornitura di pellicce, facendola sparire dal proprio showroom
con la collaborazione del 54enne di Orzinuovi, a causa di difficoltà economiche che non gli permettevano di fare fronte a un debito con il grossista romagnolo, e successivamente si è reso disponibile a riconsegnare solo metà della fornitura pretendendo in cambio l’estinzione completa del proprio debito. A fare da media-
mercoledì 2 marzo
Intervento dei vigili mercoledì pomeriggio per sanzionare stranieri che bevevano alcolici
Piazza Roma più presidiata con le telecamere Stretta dei controlli della Polizia Municipale su pizza Roma, dove recentemente si sono verificati alcuni atti vandalici e fatti violenti. Le telecamere posizionate nella storica piazza cittadina sono infatti ora presidiate costantemente da un vigile, che monitora in tempo reale quanto sta accadendo, per mandare una pattuglia in caso di problemi. Come è successo mercoledì, quando sono stati notati degli stranieri che consumavano bevande alcoliche sulle panchine della piazza, dove invece vige il divieto di consumare alcolici. Immediatamente è stata inviata una pattuglia sul posto che ha provveduto a san-
martedì 1 marzo spacciava davanti alla stazione: arrestato 35enne
Un 35enne residente a Cremona arrestato dai carabinieri per spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, P.C., era ai domiciliari con permesso di assentarsi tra le 9 e le 11 del mattino. E proprio in quella fascia oraria è stato segnalato ai militari un sospetto via vai di persone. I carabinieri hanno voluto vederci chiaro: sono state quindi messe in atto ripetute attività di osservazione, anche grazie alle telecamere del Comune. Così martedì mattina, con l’aiuto di un agente della municipale in abiti civili, il 35enne è finito in arresto dopo essere stato colto sul fatto mentre cedeva due dosi di eroina ad un 54enne residente in città, poi segnalato alla Prefettura di Cremona quale assuntore di sostanza stupefacente. Addosso allo spacciatore, che incontrava i suoi clienti nella zona compresa tra il piazzale della stazione e
zionare i soggetti in questione e ad allontanarli dalla piazza. Ma c’è di più: nell’ex casetta del custode ai giardini pubblici Giovanni Paolo II è piazza Risorgimento, sono state trovate ulteriori 6 dosi di eroina pronte per la cessione, mentre nella sua abitazione materiale per il confezionamento e due bilancine di precisione. L’accusa è spaccio in flagranza di reato continuato.
martedì 1 marzo aggredito dopo la palestra probabilmente percHe’ gaY
Aggredito, probabilmente perché gay, e finito in ospedale con il naso rotto. E’ accaduto martedì sera ad un 34enne cremonese, istrutture di fitness. Secondo quanto ha raccontato, è stato avvicinato da alcuni ragazzi all’uscita della palestra in cui lavora. Poco dopo, è iniziato il pestaggio, proprio in piazza Roma. Sempre secondo quanto raccontato dalla vittima, ad accompagnare le percosse anche diversi insulti di natura omofoba. Sul posto un’ambulanza del 118 e le forze dell’ordine che hanno preso le generalità dei
stato attivato un ulteriore presidio per la sicurezza urbana e prevenzione nel centro cittadino. L’iniziativa è ad opera della Polizia Municipale. Lo spazio, durante il giorno, sarà un punto strategico per l’attività del vigile di quartiere del Comparto centro, Alberto Guerrini che qui fra l’altro, al venerdì dalle 17 alle 18, a partire dal 4 marzo, sarà a disposizione della cittadinanza per il punto di ascolto, iniziativa condotta dalla Polizia Locale in sinergia con i Comitati di quartiere per raccogliere segnalazioni su sicurezza urbana, stradale e convivenza civile ed anche per la presa in carico delle problematiche dei singoli cittadini. coinvolti e raccolto ogni elemento utile per capire cosa sia accaduto. Per entrambe le persone venute alle mani sono state necessarie le cure dei medici del pronto soccorso dell’ospedale: si tratta di un 31enne tunisino e del 34enne, italiano. Nessuno ha riportato gravi ferite.
mercoledì 2 marzo colpo da capital auto, bottino da 35mila euro
Colpo ai danni di Capital Auto nella notte tra martedì e mercoledì: i carabinieri stanno indagando sull’incursione di almeno due uomini al civico 10 di via Castelleone, a Costa Sant’Abramo. I ladri sono riusciti a intrufolarsi nell’esercizio e forzando un ingresso si sono dati alla fuga con un bottino complessivo del valore di circa 35mila euro. Dalla concessionaria sono spariti un’Audi As4 e denaro – scovato nell’area degli uffici – per svariate centinaia di euro.
tore, il 59enne di Viadana. Domenica, al momento di uno scambio tra documenti comprovanti l’estinzione del debito, cinque pattuglie della polizia, hanno eseguito l'arresto. Il valore della merce, riconsegnata al legittimo proprietario, si aggira sui 900mila euro all’ingrosso, un paio di milioni di euro al dettaglio.
giovedì 3 marzo arrestati tre albanesi rinvenuta la refurtiva
Nella giornata di giovedì i militari dell’Arma dei carabinieri di Crema hanno restituito gioielli ed oggetti di valore rinvenuti durante l’arresto di un trio di albanesi, finiti in manette a fine gennaio. L’intervento risale allo scorso gennaio, con un’operazione che ha interessato più regioni. La banda di malviventi – composta da una donna e due uomini – aveva messo a segno diversi colpi sia in alcuni paesi cremaschi, sia in Veneto.
giovedì 3 marzo rissa con accoltellamento nel centro storico
Violenta rissa con accoltellamento in pieno centro storico, nel pomeriggio di giovedì, intorno alle 15.30. Vittima un giovane, poco più che ventenne. Tutto è iniziato con una lite tra un automobilista e uno scooterista, poi degenerata. L’alterco, dapprima solo verbale, in brevissimo tempo è degenerato in una vera e propria rissa. Finché il giovane scooterista ha tirato fuori una lama e ha colpito l’avversario alla mano. Poi si è dato alla fuga, sempre a bordo del suo mezzo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Cremona, che ora stanno lavorando all’identificazione dell’aggressore. Le condizioni del giovane, in ogni caso, non sembrano particolarmente preoccupanti.
venerdì 4 marzo segnalata auto sospetta, arrestato latitante
Un 40enne latitante è stato arrestato dalla polizia dopo la segnalazione di un cittadino, che lo ha indicato mentre si aggirava con fare sospetto in via Postumia, all’altezza del Cascinetto. Una pattuglia della Squadra volante si è recata immediatamente in zona ed è riuscita a intercettare il veicolo in una strada poco distante.
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Territorio
Sabato 5 Marzo 2016
Da Cantine Bacchini sono pronti i vini sfusi dei colli piacentini Il punto vendita di Cantine Bacchini a Castelvetro Piacentino ha iniziato in questi giorni la vendita del vino sfuso in damigiana. Con una vendemmia 2015 che, grazie anche alla particolari condizioni atmosferiche, è senza dubbio da classificare tra le annate eccezionali, la cantina piacentina è pronta alla vendita dei suoi prestigiosi vini doc: dal Gutturnio al Barbera, al Bonarda secco tra i rossi e dall’Ortrugo alla Malvasia dolce e secca tra i bianchi, non manca la scelta per chi vuole degustare gli ottimi vini dei colli piacentini e riscoprire il piacere di imbottigliare in casa. I vini di Cantine Bacchini vengono venduti in damigiane già pronte da 28 litri e, oltre al vino, i clienti potranno scoprire i consigli e i segreti per l’imbottigliamento, a partire dai periodi più indicati che vanno da gennaio ad aprile in giornate non umide e senza vento e, secondo un’antica tradizione, nei giorni di luna “vecchia” (il prossimo periodo indicato va dal 22 febbraio all’8 marzo). Il punto vendita di Cantine Bacchini è a Castelvetro Piacentino, in via Bernini 30 ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18, e il sabato mattina dalle 8.30 alle 12.30.
Mobilità sul Grande Fiume: itinerari tra terra e acqua Il fiume Po sempre più protagonista. La Giunta comunale di Cremona ha approvato lo schema di un Protocollo d’Intesa, con i Comuni di Gerre de’ Caprioli, Stagno Lombardo, San Daniele Po, Casalmaggiore, Spinadesco e l’Associazione delle Canottieri, per realizzare il Progetto “Armonie del Grande Fiume – Un circuito sostenibile per la mobilità dolce nella valle del Po”. Sulla scia del positivo riscontro avuto lo scorso anno con The Sweet Slow River, progetto messo a punto per Expo 2015 e sostenuto dall’Associazione Temporanea di Scopo coordinata dalla Camera di Commercio che ha visto, nel periodo luglio-ottobre 2015 l’effettuazione di 32 crociere con una media di 25 passeggeri l’una per un totale di circa 800 fruitori, è stato ritenuto opportuno proseguire nell’attività di promozione del territorio ed in particolare di valorizzazione turistica e culturale del Fiume Po e della sua golena.
U
di Simona Raboni
n territorio sempre meno popoloso e con una sempre maggiore dispersione. I dati elaborati dal Servizio Statistica della Provincia di Cremona sulla popolazione residente nei Comuni della provincia di Cremona al 31 dicembre, ci dice che sul nostro territorio, nel 2015 la popolazione è calata di circa mille unità rispetto all’anno precedente. A fronte, invece, di una aumento di circa 200 unità per quella cittadina di Cremona. Dal rapporto emerge un numero di abitanti complessivo, a livello territoriale, pari a 360.460, contro i 361.610 dello scorso anno. In città, invece sono 71.901, contro i 71.657 del 2014. Anche nella città di Crema si è registrato un incremento: da 34.212 a 34.371 nel 2015. In calo, invece, il dato di Casalmaggiore: da 15.402 a 15.351. Statisticamente, quindi, il 20% della popolazione provinciale risiede nel comune di Cremona, il 10% nel comune di Crema e il
«L’idea alla base del progetto – spiega l’assessore all’Area Vasta Andrea Virgilio – è di realizzare un vero e proprio circuito di ‘mobilità dolce’ che abbia come elemento portante e centrale il fiume Po e l’ambiente fluviale, grazie ai sindaci del territorio, all’Ats e alla Camera di Commercio». I percorsi proposti potranno essere fatti indistintamente su acqua e da terra, individuando diverse tipologie di itinerari, con particolare attenzione a quelli di carattere ambientale (alla scoperta dell’ambiente fluviale con la motonave e con i percorsi ciclabili), religioso (dalla valorizzazione delle tradizioni legate ai percorsi della fede come le processioni sul fiume, alla scoperta dei santuari mariani), enogastronomici (che portano alla conoscenza delle aree e dei luoghi di lavorazione e produzione dei prodotti tipici, alla predisposizione di percorsi esperenziali) e culturali (pre-
parazione di un’offerta turistica legata agli eventi culturali ed artistici). «L’obiettivo è quello di potenziare la navigazione fluviale – dichiara l’assessore con delega al turismo Barbara Manfredini – in un’ottica di integrazione con l’offerta culturale e turistica, gastronomica e cicloturistica del territorio, da presentare nelle fiere specializzate, incrementando la collaborazione tra pubblico e privato». Il ruolo di capofila operativo sarà assunto dall’Associazione Canottieri e, in collaborazione con la Federazione Italiana Amici della Bicicletta e le Guide ambientali verranno creati dei percorsi tematici. Per dare maggior respiro al progetto la validità del Protocollo d’Intesa sarà triennale. Grazie all’esperienza maturata nel 2015, la prossima stagione sarà da subito impostata con un calendario di massima, che potrà essere affinato in ragione delle iniziative proposte dalle Amministrazioni e dalle
Associazioni che aderiscono al Progetto. Le iniziative previste dal progetto “Armonie del Grande Fiume – Un circuito sostenibile per la mobilità dolce nella valle del Po” rientrano nella serie di attività che il Comune di Cremona ha intrapreso con altri comuni dell’Asse del Po nell’ambito delle collaborazioni attuate in vista del perfezionamento del “Contratto di Fiume”, in linea con le iniziative previste nel Protocollo d’Intesa con Piacenza e Lodi per la valorizzazione strategica dei territori dell’Asta fluviale del Po e la partecipazione al Progetto del Comune di Piacenza “Pedalando un Po”.
Provincia di Cremona, calo di abitanti Ben mille in meno nel corso di un anno
4% in quello di Casalmaggiore. In provincia di Cremona, i maschi sono 176.973 (il 49%) e le
femmine 183.497 (il 51%). I comuni meno abitati sono Derovere con 290 abitanti e Castelvi-
sconti con 322. I più popolosi sono invece Castelleone (9.455), Pandino (9.024), Soersina
(8.986), Rivolta d’Adda (8.113). Nella ripartizione per aree territoriali, il cremasco risulta essere più popoloso con 163.218 abitanti (il 45%), seguito dal cremonese con 158.052 abitanti (il 44%) e dal casalasco con 39.200 (l’11%). Se si considera la densità della popolazione, il comune più densamente popolato è Cremona seguito da Crema e da Monte Cremasco rispettivamente con 1.021, 993 e 976 abitanti per km quadrato. I comuni con meno densità sono invece Ca’ d’Andrea e Torricella del Pizzo con 25 abitanti per Kmq. D’altra parte la densità nel casalasco è molto più bassa rispetto alle altre due aree territoriali: si hanno 108 abitanti per Kmq nel casalasco, contro i 190 abitanti per Kmq nel cremonese e i 285 abitanti per Kmq nel Cremasco.
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Sabato 5 Marzo 2016
Gli appuntamenti del Rotary CVS
Mario Carotenuto parla di guerra e Isis Barbieri in arrivo
Sopra Mario Carotenuto e Massimo Mori. Sotto Bruno Barbieri, prossimo relatore
PIADENA - «Ciò che non conosciamo spaventa, conoscere aiuta a controllare la paura»: con questa citazione il presidente del Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta Massimo Mori ha introdotto, lunedì 29 febbraio, il relatore della serata (titolo “Migrazione, Medio Oriente, Isis”) organizzata al ristorante Saten di Piadena, il professor Mario Carotenuto. Suo infatti il compito di illustrare (stante i tempi ristretti, per sommi capi) un tema attualissimo e quanto mai preoccupante quale la geopolitica dei conflitti nell'area mediorientale, sulla base di una esperienza diretta e di un cursus honorum di altissimi livelli: docente di Diritto internazionale umanitario alla Facoltà di Medicina dell’Università di Brescia, membro di varie missioni internazionali nei Balcani e nel Corno d’Africa per conto di Nato e Nazioni Unite, autore di pubblicazioni storiche, nonché ambasciatore dell’Ordine di Malta in Egitto, Carotenuto ha potuto offrire ai soci presenti una panoramica essenziale ed efficace delle divisioni che investono il Mediterraneo (inteso in senso lato), degli interessi economici, religiosi e politici che vi sono sottesi, degli errori dell'Unione Europea («sempre a rimorchio degli Usa e della Nato»), di attentatori, terroristi e kamikaze, di incapacità italiane e cecità statunitense, di movimenti migratori e strategie per accoglierli e/o fermarli. Tema veramente complesso, di grande interesse, relazione che forse non ha permesso di conoscere “tutto” ma che sicuramente ha fornito strumenti e chiavi di lettura imprescindibili per approf o n d i re l a materia. Prossimo appuntamento del Club il 12 marzo, quando il dottor Claudio Pagliari, senologo di Viadana, presenterà il suo libro “Amazzoni”, sul tema delle donne operate al seno; l'incontro (alla Clochette di Solarolo) viene organizzato in collaborazione con i Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po e Piadena Oglio Chiese, con l’Inner Wheel, i club Lions del territorio e Andos. Inoltre, martedì 22 marzo il relatore sarà il noto chef Bruno Barbieri (tra i 4 giudici del noto talent show targato Sky “Masterchef”), presso l'agriturismo Antica Grancia Benedettina di Sanguigna.
CASALMAGGIORE
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Sinti, rifiuto e integrazione
Nel Consiglio di ieri sera la richiesta di maggiori controlli contro quella di proseguire il cammino intrapreso
C
di Vanni Raineri
ampo nomadi di Casalmaggiore. Siamo alle solite, covo di gente dedita a furti o minoranza che con l’aiuto della popolazione è possibile integrare senza costruire barriere razziali? Il tema ha toccato ieri sera il Consiglio Comunale di Casalmaggiore, dove l’Associazione “Cittadini Insieme” ha distribuito ai consiglieri delle varie fazioni un documento che prende spunto dalla denuncia penale a carico della comunità sinta di Casalmaggiore per illustrare i grandi passi avanti fatti e la necessità di portare a termine il processo di integrazione. La denuncia penale ha colpito, il 19 gennaio scorso, una decina di famiglie del campo nomadi di via del Porto a Casalmaggiore. Il reato, contestato dalla Polizia Locale, è di abuso edilizio, per aver realizzato manufatti leggeri (in legno e lamiera) uno dei quali abitabile, senza il necessario permesso di costruire né l’autorizzazione. La Commissione Edilizia può decidere se sanare l’abuso o procedere alla demolizione interessando la Procura. Collegata (anche) a questo fatto, si inserisce l’interrogazione presentata da Orlando Ferroni che è stata discussa nello stesso Consiglio di ieri. Ferroni afferma come i nomadi di via del Porto siano sempre più stanziali, in numero crescente e in espansione anche per suolo pubblico occupato. Condanna il buonismo di alcuni cittadini contrapposto all’indignazione di altri per la presenza di persone che “vivono alle spalle della comunità casalese”. Queste aree di sosta temporanea, accusa Ferroni, ospitano in realtà auto di lusso, illuminazione in funzione anche di giorno, persone che “vagano nel dolce far niente”. In calce all’interrogazione, l’esponente di Forza Italia chiede quali siano i confini dell’area, se siano cambiati nel tempo, il nome dell’area occupata, quali controlli vengano effettuati,
Veduta del campo nomadi di via del Porto a Casalmaggiore
quali contributi vengano erogati, quante siano le persone presenti, chi paga le utenze, se ci siano verifiche delle condizioni igienico-sanitarie, se si facciano controlli fiscali delle proprietà in relazione al reddito, e altro. In direzione opposta si muove il documento distribuito dai “Cittadini Insieme”, come afferma Maria Luisa Manfredi: «Abbiamo deciso di attivarci dopo aver preso atto delle incalzanti osservazioni politiche e mediatiche». Il volantino ripercorre la storia ultradecennale della comunità sinta a Casalmaggiore. Nel 2005, con fondi regionali, iniziò la riqualifica dell’area golenale adibita a campo sosta per la minoranza sinta. Un progetto che risponde alla visione sociologica del nomadismo, e quindi area di sosta attrezzata per la mobilità stanziale, marginalità urbana, mancato censimento anagrafico, piazzole di sosta numerate per nuclei famigliari ma non dimensionate per numero di persone. Furono così realizzati servizi igienici e piazzole di sosta capaci di contenere una sola roulotte. Nel 2007 alcuni cittadini professionalmente coinvolti fecero presente agli amministratori l’inadeguatezza degli interventi, e la richiesta di una politica di inclusione e residenzialità, il che portò alla nascita, nel 2008, dell’associazione Cittadini Insieme, sezione Aizo
(Associazione Italiana Zingari Oggi). Cambia così la prospettiva sociologica: non più nomadismo ma integrazione giuridica, sulle nuove direttrici di residenza, scolarizzazione, lavoro e inclusione logistica nel tessuto urbano. Il campo nomadi di via del Porto ha problemi di diverso tipo, si sottolinea. A partire dai fontanazzi, l’assenza di piazzole adeguate, di tettoie, di posti macchina definiti, di aree per ricoveri attrezzi (il che sembra giustificare l’oggetto del reato contestato in gennaio). Si elencano poi gli accordi presi dagli amministratori con la comunità sinta, dalla piantumazione alla trasformazione da campo sosta a quartiere residenziale. Si sottolinea anche la realizzazione, da parte di una famiglia, di un bungalow in legno nell’ottica di autocostruzione per riqualificare l’area, sulla base delle direttive originarie. A mancare, si accusa, sono state le risposte, mentre le emergenze incalzano, il che porta a interventi di sopravvivenza che non vanno nello spirito dell’abuso ma del bisogno di avere un minimo di condizioni umane abitative. A spese proprie, i sinti hanno razionalizzato gli spazi. Grandi risultati sono stati ottenuti in merito alla scolarizzazione. Tutti i minori della terza generazione, si afferma, hanno assolto l’obbligo scolastico (37 ragazzi su 37 scolarizzati), anche con
diplomi alle scuole superiori. Proprio la conquistata consapevolezza sociale ha consentito l’organizzazione di alcuni eventi, quali la Giornata della Memoria del 2012, sull’olocausto del popolo sinto-rom, tema poi sviluppato da Pierluigi Bonfatti Sabbioni con un dvd che quest’anno è stato pubblicato sul Fatto Quotidiano online, e il convegno nazionale ospitato nel 2013 a Casalmaggiore. Infine, in tema di lavoro, l’associazione ha finanziato un investimento (con fondi Cariplo in partenariato col Comune e altre banche e fondazioni) che ha consentito l’inserimento lavorativo di quasi tutti i soggetti interessati riversando nel territorio una risorsa monetaria e di forza lavoro gratuita e consistente. Proprio grazie all’ottenimento di contratti di lavoro, per 4 famiglie è stato possibile abitare in case pagando regolarmente l’affitto. Tutto questo mostra un’evoluzione culturale che va nella direzione di una cittadinanza condivisa, rispondendo al bisogno fondamentale di un’abitazione. L’associazione chiede quindi un incontro politico per valutare le linee di azione da affrontare, l’abbandono di rifiuti disinformati e razzisti e la collaborazione attiva tra le forze civili e democratiche per proseguire il cammino iniziato.
Final Four: i vertici Cev in sala consigliare Il sindaco Bongiovanni ha accolto Arena. Santa Chiara protagonista
Dopo la prima conferenza stampa nella splendida cornice di Villa Medici del Vascello, il cammino verso la Final Four di Champions League targata Pomì ha toccato giovedì mattina la sala consigliare di Casalmaggiore, dove era presente il vicepresidente Cev (la federazione europea di volley femminile che ha assegnato alla Vbc l’organizzazione del grande evento) Renato Arena. Arena ha raggiunto Casalmaggiore dopo il sopralluogo effettuato con tecnici e dirigenti presso il palazzetto di Montichiari, che ospiterà le gare. Nella sala ha fatto gli onori
di casa il sindaco Filippo Bongiovanni, e il presidente Vbc Massimo Boselli Botturi era accompagnato da una trentina di membri dello staff che lo sostiene in questo durissimo impegno organizzativo. C’erano anche gli studenti della scuola di grafica dell’Istituto Santa Chiara, accompagnati dalla dirigente Antonella Maccagni, che come già riportato hanno firmato il layout del biglietto della Final Four. In particolare, è stato scelto il progetto di Gloria Mozzi, che ha spiegato come abbia voluto riprodurre il fiume Po, il sole a forma di pallone da volley e
una giocatrice, che non poteva che essere la capitana Valentina Tirozzi in una delle sue straordinarie battute. Arena ha rimarcato il giusto orgoglio di una cittadina che ha saputo ottenere tali risultati, il che ben spiega come anche partendo dal basso si possano fare passi da gigante. Ha elogiato la dirigenza della Pomì, dicendosi certo che a livello organizzativo la manifestazione del PalaGeorge sarà un successo. Ha anche motivato il no al PalaRadi di Cremona, dove mancavano sia spazi che soluzioni tecniche da adottare. E’ intervenuta anche la nota
fotografa casalese Antonella Pizzamiglio di ArteStudio, che ha realizzato il logo della finale che si richiama a Expo, alla musica, ai violini, alla rete, al colore rosa. Infine è stato annunciato che la “settimana rosa”, quella che dal 2 al 10 aprile accompagnerà alla finalissima, sarà ricca di iniziative a Casalmaggiore, a cura della
Pro Loco, che per ora non ha voluto svelarne troppi contenuti. E’ stato infine reso noto che i diritti tv della Final Four sono stati concessi a Mediaset, anche se ancora non è certo se la trasmissione sarà in chiaro o pay per view. La volontà di installare un maxischermo in piazza Garibaldi passa anche da questa scelta.
Casalmaggiore
Sabato 5 Marzo 2016
Aido, 450 nuovi donatori
Solo a Casalmaggiore grazie ai rinnovi della carta d’identità. Lo dice Ambrogio Mazzini, confermato presidente della sezione
A
di Vanni Raineri
mbrogio Mazzini è stato confermato presidente della sezione Aido di Casalmaggiore, San Giovanni in Croce e Solarolo Rainerio. Una sezione rilevante, che conta ben 620 soci. A confermarlo per il quarto mandato (divenne presidente nel 2004) l’assemblea elettiva che si è riunita sabato scorso presso la sede di via Bixio. A portare i saluti dell’Amministrazione comunale era presente l’assessore si Servizi Sociali Gianfranco Salvatore. Il rinnovo degli organi direttivi ha consentito di innalzare a 11 i componenti il Consiglio Direttivo, che è stato ringiovanito. Dopo aver approvato i bilanci consuntivo 2015 e preventivo 2016, si è passati all’elezione del Direttivo. Oltre al presidente Ambrogio Mazzini, ne fanno parte: Carmela Boldrini (vice presidente), Lidia Bonfanti (segretario), Lorenzo Costa, Anna Giamei, Manu Jassi Parampreet, Carlo Lucotti, Francesca Storti, Angiolino Tolomei (vice presidente vicario), Angela Zaffanella (amministratore) e Giuliano Zambelli. Il collegio dei revisori dei conti è formato da Daniela Loguercio (presidente), Diva Rota ed Evelino Zucconelli. Nella relazione morale, il presidente si è detto soddisfatto dell’opera di divulgazione della cultura della donazione, nonostante le difficoltà finanziarie. Ha poi elencato due delle manifestazioni organizzate: il Convegno sulla Donazione degli organi e relativi Trapianti, in collaborazione con il Presidio Ospedaliero Oglio Po, tenuta dal personale specializzato in materia degli Istituti Ospedalieri, che ha visto una massiccia partecipazione degli operatori sanitari del territorio Oglio Po, e l’evento in Te-
Ambrogio Mazzini, da 12 anni a capo della sezione Aido casalese e confermato per un nuovo quadriennio
atro Comunale a Casalmaggiore “Un Concerto per la Vita” con relativi riconoscimenti alle famiglie dei donatori conosciuti di questi ultimi anni e agli operatori del Presidio Ospedaliero Oglio Po. E’ seguita la commemorazione dei donatori conosciuti: Alessandro Varasi, Romano Zanoni, Giuseppe Federici e Martina Paturzo oltre al ringraziamento a chi ha preferito l’anonimato. Mazzini ha poi sottolineato la promozione della Carta Enjoi realizzata in collaborazione con Ubi Banca, i presidi di formazione all’ospedale Oglio Po in collaborazione con l’associato dottor Luigi Bor-
ghesi, e la Campagna Naizonale Anthurium di raccolta fondi per la ricerca sulle donazioni e trapianti. E poi l’importante presenza nelle scuole, iniziata nel 2012 e sempre più fitta, la conferenza-dibattito in collaborazione col Lions Club sulla donazione del midollo osseo. Ha infine rimarcato la rappresentanza nel nuovo consiglio di tutte le aree, dal capoluogo alle sue frazioni a San Giovanni e Solarolo. Non poteva mancare un accenno al Progetto Regionale “Donare gli Organi una scelta in Comune”, già operante all’anagrafe comunale di Casalmaggiore in forma cartacea e trasmessa attualmente tramite l’Asst, in attesa che il Comune aggiorni il sistema informativo per la trasmissione diretta al Centro Nazionale Trapianti, delle dichiarazioni di volontà espresse tramite il rinnovo della carta di identità. Su questo tema abbiamo sentito il confermato presidente, che parte da un dato molto confortante: «Su circa 500 rinnovi di carta d’identità del Comune di Casalmaggiore fatti nel 2015, il 90% degli interessati ha espresso il proprio consenso alla donazione degli organi. Un dato che non appare affiancato al Comune per la mancanza del sistema informativo, e che risulta
presso l’Asst, che recepisce queste informazioni, ma che c’è. Non si tratta di iscrizioni all’Aido, speriamo però che in futuro parte di questi possano diventarlo». Con cifre di questo tipo, in proiezione nazionale, la speranza è che i tempi di attesa dei malati possa calare. «In Italia siamo passati nel 2015 dai 75mila che hanno espresso il consenso a 140mila. Un numero quasi raddoppiato, grazie ai tanti Comuni che hanno adottato il progetto. La situazione è certamente migliorata, ma i tempi di attesa restano lunghi. Al 31 dicembre 2015 le persone in attesa di trapianto erano 9.070, oggi sono saliti a 9.300. Nel 2015 ci sono stati 3.317 trapianti con 1.166 donazioni (tante sono donazioni multiorgano); purtroppo le richieste di donazioni, legate a malattie in aumento (ad esempio quelle di carattere renale), sono sempre in crescita. Oggi c’è un rapporto di 1 a 4 tra chi ha bisogno e chi dona. Questo per dire che l’emergenza non è superata». Trattandosi di consenso ad espianti futuri, ovvio che la ricaduta ci sarà tra parecchi anni. L’emergenza dunque non è superata, ma negli anni questi numeri potranno migliorare la situazione. «Non si tratta solo di un atto di carità – precisa Mazzini – ma di un servizio sociale: i trapianti consentono di eliminare necessità di cure, migliorando la vita delle persone e i conti economici del servizio pubblico». Infine una differenza tra chi esprime il consenso e chi si iscrive all’Aido: «Nel primo caso capita che al momento dell’espianto i parenti, non al corrente della scelta, decidano di negare il consenso, e non è ovviamente quello il momento per aprire discussioni, mentre l’iscritto Aido mette sempre al corrente i famigliari della scelta fatta».
Gli atleti del Karate Team Atmosphere in evidenza La scuola casalese al 3° posto nella classifica generale di società dopo la terza tappa provinciale di Bonemerse
Ottimi risultati per gli allievi della Scuola di Karate Team Atmosphere di Casalmaggiore alla 3ª Tappa del Campionato Fijlkam Cremona svoltasi nello scorso fine settimana, presso il Centro Sportivo Comunale di Bonemerse. Nella classifica generale delle rispettive categorie, dopo il confronto delle 3 tappe, troviamo: Categoria Bambini (5-6-7 anni): al 6° posto, Luca Cova. Categoria Fanciulli Bianca/Gialla (8-9 anni): al 12° posto Riccardo Beduschi. Categoria Fanciulli Arancio (8-9 anni): al 1° posto Matilde Araldi e al 6° posto Rehan Ralh. Categoria Fanciulli Verde/Blu/Marrone (8-9 anni): al 1° posto Ledio Kerci e al 3° posto Riccardo Figliano. Categoria Kata Esordienti B Femm. (14-15 anni): al 4° posto Martina Fran-
chini e al 5° posto Aurora Galafassi. Categoria Kumite Esordienti B+Cadetti Femm. (14-15 anni): al 1° posto Aurora Galafassi. Categoria Junior-Senior Kata Femm.: al 5° posto Silvia Avigni. Categoria Junior Kata Masch.: al 5° posto Mattia Trombini. Categoria Cadetti Kumite Masch.: al 3° posto Giorgio Sbernini. Categoria Junior Kumite Masch.: al 1° posto Federico Bologni e al 4° posto Mattia Trombini. Incoraggianti risultati che, migliorando di tappa in tappa, portano la Scuola di Karate Team Atmosphere, al 3° posto nella classifica generale delle società. Il prossimo appuntamento del Campionato Fijlkam Cremona, sarà per sabato 19 marzo 2016.
di incrementare la sicurezza nella cittadina. «Stiamo parlando del ricorso all’applicazione di messaggistica istantanea WhatsApp – spiega il sindaco Mario Bazzani -, praticamente trattasi di un tam tam tra cittadini per segnalare, in tempo reale, ogni situazione meritevole di attenzione: situazioni e presenze anomale, tentativi di raggiri e furti, tentativi di truffe ad anziani
“PASSI SOSPESI” A TEATRO
Questa sera alle 21, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, il Teatro Comunale di Casalmaggiore ospiterà Balamòs Teatro – Progetto teatrale “Passi Sospesi”, in “Cantica delle donne”, uno studio teatrale di Michalis Traitsis, voce e musiche di Lara Patrizio, voce fuori campo di “Venere” di Ifeoma Ozoeze, con le detenute della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca (Venezia) Nawal Boulahnane, Ileana Padeanu e Sara Zorzetto. Attrici umili e semplici che racconteranno la loro umanità, le privazioni sopportate, sogni e desideri di libertà e amore negati, toccando le note emozionali degli spettatori grazie alla potenza del teatro. Ingresso intero 10 euro, loggione 5 euro. Al termine dello spettacolo sarà offerto al pubblico, in Fastassa, un buffet di cibi etnici preparati dalle donne del MIA.
IMPIANTI SPORTIVI A PIADENA PIADENA – Lunedì 7 marzo alle 21 in Sala Consigliare verrà presentato il bando di gara per la costruzione di nuovi impianti sportivi a Piadena. Un tema di grande rilievo e che negli ultimi giorni, data anche la sia importanza e rilevanza economica, ha mosso polemiche tra maggioranza e minoranza.
“DA SGANASAS DAL RIDER” SCANDOLARA RAVARA – Sesto e ultimo appuntamento con la 3ª edizione della rassegna/concorso dialettale “Da sganasas dal rider”, organizzata da ArciBassa col patrocinio con i comuni di Scandolara e Gussola. Domani, domenica 6 marzo, alle ore 17, presso la Sala Polivalente di via Marconi a Scandolara si esibirà la compagnia teatrale “Le bretelle” di Bozzolo, che presenterà la commedia “Al Nando al sa spusa” di Camillo Vittili. Il pubblico attraverso i suoi voti decreterà il vincitore tra le sei compagnie partecipanti. Inoltre una apposita giuria assegnerà un secondo premio. La premiazione del concorso avverrà domenica 20 marzo, sempre nella Sala Polivalente, alle ore 16,30, nel quadro di uno spettacolo.
“INSONNIE” AL TEATRO PAGANO
Il Comune di Torre istituzionalizza whatsapp per combattere i reati TORRE DE’ PICENARDI – Per dare seguito alla riunione sulla sicurezza tenutosi in Municipio mercoledì scorso, alla presenza del maresciallo di Torre de’ Picenardi, Rosario Nasca, il Comune torrigiano, da sempre al fianco delle forze dell’ordine, intende promuovere un’iniziativa volta ad intraprendere un percorso di collaborazione e sensibilizzazione del cittadino al fine
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soli, e far sì che conseguentemente ci sia una rapida allerta alle forze dell’ordine». Tutti coloro che vorranno far parte del gruppo WhatsApp di Torre de’ Picenardi, per essere informati e informare, «sono invitati a presentarsi in Municipio per firmare una liberatoria in cui forniranno la loro disponibilità e il numero di cellulare ed essere così iscritti».
CANNETO SULL’OGLIO – “Insonnie. Un altro genere di musical con l’intrigo di un noir”. E’ l’appuntamento che attende gli spettatori al Teatro Pagano questa sera alle ore 21. Un musical noir con la suspance di un thriller dove la musica diviene emozionante colonna sonora cinematografica necessaria a ribadire con fermezza emozioni e stati d’animo insiti nella narrazione. Uno spettacolo raffinato che racchiude tutto il mistero ed il fascino del sogno. Un sogno dal quale non ci si vorrebbe mai svegliare. Una produzione di Ars Creazione e spettacolo e tre splendidi artisti: Federica Restani, Raffaele Latagliata e Francesco Antimiani. Spettacolo in abbonamento. Biglietto intero 15 euro, ridotto 12.
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Sabato 5 Marzo 2016
Speciale Salute
San Camillo, sempre al passo con i tempi
Il dottor Stefano Folzani, responsabile dell’U.O. di Radiologia, parla del reparto e dei macchinari di ultima generazione presenti nella struttura
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a Casa di Cura San Camillo, in via Mantova 113, è un ente privato accreditato gestito dalla Fondazione Opere San Camillo che è diventato con il passare del tempo un vero e proprio punto di riferimento per i cittadini cremonesi. La struttura offre ricoveri medici e chirurgici, lungodegenza in cure palliative e riabilitazione. L’ambiente è accogliente e il personale è preparato e gentile. All’interno della Casa di Cura è stata data una grande importanza alla diagnostica ed all’interventistica. A tal proposito abbiamo intervistato il dottor Stefano Folzani, responsabile dell'U.O. di Radiologia. «L’Unità che dirigo si occupa in particolare delle patologie oncologiche, con percorsi che vanno dagli esami di routine alla biopsia, per avere una diagnosi certa ed accurata. Al suo interno c’è inoltre una sezione che si occupa di diagnostica e terapia dell’epatocarcinoma in cirrosi e metastasi epatiche del colon retto con trattamenti mirati con radiofrequenza e microonde. Nella struttura possiamo effettuare esami con radiologia digitale, con dose radiante bassa e margini alti, radiografie, TAC a 64 strati utilizzando software dedicati per lo studio cardiologico e lo studio delle coronarie. Abbiamo poi una risonanza a basso campo per lo studio delle articolazioni, un
«Il paziente che si rivolge a noi sa che può contare su medici preparati e competenti» mammografo digitale che fa screening senologico e mammografia clinica, una apparecchiatura per la Moc e quattro ecografi che lavorano tutti i giorni, mattino e pomeriggio. L’Unità è anche dotata di una risonanza aperta Hitachi 1,2T a magnete aperto, così da consentire di superare il problema della claustrofobia e permettere a tutti i pazienti di sottoporsi all’esame senza problemi. Questi macchinari sono naturalmente aggiornati alle ultime tecnologie e possono eseguire tutti gli esami di qualsiasi specialità. Sono tutte attrezzature di ultima generazione gestite da personale altamente qualificato presente nella struttura. Oltre al responsabile lavorano in Radiologia cinque medici, dal lunedì al sabato mattina, rispondendo alle nuo-
ve indicazioni normative Asl e regionali che chiedono di offrire fasce orarie di servizio, anche fuori dai normali orari di lavoro, per andare incontro alle esigenze delle persone. Sono state create, inoltre, solvenze agevolate con un prezzo che si discosta di poco rispetto al ticket per favorire l’accesso a chiunque. La struttura è accreditata con Ats Valpadana, diretta dal dottor Aldo Bellini. Per quel che riguarda il personale, al San Camillo viene dato spazio a medici giovani, che sono affiancati a chi ha esperienza pluriennale, per favorire la crescita professionale di tutti e per avere sempre generazioni di medici a confronto. Questo perché la medicina è una scienza in continua evoluzione. Penso che ogni cinque anni bisognerebbe
ELENCO REPARTI:
Dipartimento chirurgico ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA OCULISTICA CHIRURGIA GENERALE UROLOGIA
ELENCO AMBULATORI:
rifare l’Università per potersi aggiornare e restare al passo con i tempi. Il confronto tra le generazioni di medici garantisce l’eccellenza del servizio. Per una buona riuscita bisogna sempre mettere insieme conoscenza ed esperienza. Il paziente che viene al San Camillo e porta un problema di radiologia è giusto che sappia che tutti i medici del servizio sono preparati per affrontare il problema con le tecnologie a disposizione, dalla A alla Z, e che lo aiuteranno grazie alla loro preparazione e competenza. I nostri medici sono in grado di gestire tutti i livelli diagnostici, fino agli esami invasivi, per arrivare ad una diagnosi completa che consenta di indirizzare il paziente ad eventuali terapie».
Dipartimento medico
MEDICINA GENERALE REUMATOLOGIA EMATOLOGIA RIBILITAZIONE SPECIALISTICA RIABILITAZIONE DI MANTENIMENTO RIABILITAZIONE GENERALE GERIATRICA CURE PALLIATIVE
CARDIOLOGIA CHIRURGIA GENERALE CURE PALLIATIVE DERMATOLOGIA EMATOLOGIA ENDOCRINOLOGIA FISIATRIA MEDICINA INTERNA
NEFROLOGIA NEUROLOGIA OCULISTICA ORTOPEDIA PSICOLOGIA E NEUROPSICOLOGIA REUMATOLOGIA UROLOGIA
SERVIZI
CENTRI SPECIALISTICI
RADIOLOGIA E DIAGNOSTICA PER IMMAGINI LABORATORIO ANALISI FISIOTERAPIA GASTROENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA
CRONICITÀ DIABETOLOGIA ODONTOIATRIA
Ufficio ricoveri: tel. 0372 567401-402 ufficioricoveri@casadicurasancamillo.it
Centro Ufficio Prenotazioni (CUP): tel. 0372 567511/0372 567460 cup@casadicurasancamillo.it
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Fisioterapia: tel. 0372 567438
Radiologia: tel. 0372 567462 radiologia@casadicurasancamillo.it
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Sabato 5 Marzo 2016
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Speciale Primavera
Piante e fiori: la natura si risveglia
Da mettere in giardino o in vaso, sono molte le varietà che con i loro colori e profumi rallegreranno la nostra abitazione
e avete il pollice verde è il momento di tirarlo fuori dalle tasche. La primavera alle porte ci regala piante e fiori da mettere in giardino o in vaso che ravviveranno le giornate con i loro colori. Vediamone alcuni.
IL CROCUS - Sembra un fiore timido quando sbuca dall’ultima neve di primavera, ma poi mostra tutta l’energia dei suoi colori vitaminici: viola, giallo, lilla, arancio e il candido bianco (a volte striato di altri colori), con un pistillo che tende all’arancione. I crocus, con un unico elegante fiore a forma di coppa allungata verso l’alto, sono perfetti per le aiuole dei giardini, dove fioriscono tra la fine di febbraio e il mese di marzo. L’innaffiatura non deve essere continua, il crocus non ama il terreno troppo bagnato; basta una volta ogni 8, 9 giorni. E’ un fiore molto facile da coltivare. LA PRIMULA - Un classico fiore da piantare in primavera, che esiste in numerose varianti (circa 500 specie). Le tipologie più delicate di primule le potete piantare all’inizio della primavera in vasi da mettere sul balcone; hanno bisogno di uno spazio a mezza ombra per restare sane e robuste. Se invece le volete far crescere in giardino, meglio scegliere specie più resistenti da piantare il prossimo autunno. Il terreno deve sempre essere tenuto umido, ma l’acqua non deve mai ristagnare. Per quanto riguarda l’estetica c’è ampia scelta di colori: giallo, rosa acceso, blu, rosso, arancio, bianco con il cuore giallo. Insomma, potete assecondare tutti i vostri gusti. L’ANEMONE - Rosso, viola, blu, rosa cupo, giallo tenue e bianco sono i colori dei suoi fiori; la sua pianta, che fiorisce da aprile a giugno, arriva a un’altezza di circa 35 centimetri e si può coltivare sia nei vasi sia nelle aiuole dei giardini. L’anemone fiorisce, tra l’altro, in maniera vistosa e i colori dei suoi fiori non passano certo inosservati. Per questo è una pianta decorativa molto apprezzata. Se si interrano più piante le une vicine alle altre si ottengono allegre macchie di colore. Come pianta non richiede un terreno con particolari caratteristiche, purché sia ben drenato e
in penombra. Va innaffiato solo sporadicamente. In primavera è necessario concimarlo sostanziosamente. LA CAMELIA - Tipica della primavera, la camelia appartiene alla famiglia delle theaceae ed esiste in numerose varietà, anticamente arrivate dall’Oriente. Le camelie si piantano in primavera o ad ottobre, nei giardini o in vaso sui balconi. I fiori sono rossi, rosa o bianchi e le corolle ricordano quelle di una rosa un po’ appiattita. Le piante della camelia sono sempreverdi; anche quando sfioriscono restano le loro belle foglie coriacee. Vivono bene in penombra e bisogna evitare il ristagno d’acqua. IL RODODENDRO - Anche il rododendro annuncia l’arrivo della primavera, con i suoi fiori coloratissimi dalla forma a campanula. I rododendri si piantano in autunno o, volendo, anche in primavera, periodo in cui fioriscono. Sono piante sempreverdi da esterno. L’ideale è piantarle in giardino in una zona luminosa ma ombreggiata dato che temono il sole diretto. Ricordatevi
di asportare i fiori appassiti in modo da rendere la pianta sempre rigogliosa. IL NARCISO - Il narciso è una pianta da terrazzo e da giardino. Deve essere piantato tra settembre e ottobre, fiorisce in primavera e, nel mese di giugno, quando le foglie sono appassite, bisogna togliere i bulbi dal terreno per conservarli fuori dalla terra durante l’estate. I narcisi, che a dispetto della delicatezza del loro aspetto sono piante robuste, stanno bene in un terreno a mezz’ombra e vanno annaffiati con molta frequenza. I fiori del narciso hanno una parte centrale a forma di minuscola tromba, contornata da una corona. I colori classici di questo fiore sono il giallo e il bianco, ma esistono molti ibridi con altre varianti cromatiche. LA VIOLA - Le viole vivono benissimo nei climi italiani, sui balconi e nei giardini, preferibilmente in penombra. Per tutte le specie di viole, per prolungarne la fioritura, è necessario asportare i fiori appassiti. I loro colori sono giallo, blu, viola, porpora-nero. Diverse
varianti ibride della viola del pensiero sono perfette per le bordure decorative dei giardini. Le viole crescono e fioriscono benissimo anche in vaso. LA MARGHERITA - E’ uno dei simboli della primavera. I fiori sono mediamente piccoli, bianchi o gialli, con il cuore giallo oro. Alcune specie hanno fiori abbastanza grandi e di altri colori. Chi vuole fare una scelta classica, sappia che la margherita candida, quella più diffusa, fiorisce da maggio a ottobre. Si può piantare in giardino o, nelle zone a clima più freddo, in vaso, in modo da poterla riparare durante l’inverno. La margherita deve essere piantata in pieno sole e, se l’avete in vaso all’interno della casa, deve essere messa in una zona molto luminosa. Naturalmente, esiste anche come fiore reciso. La margherita è un fiore che necessita di annaffiature regolari, preferibilmente con acqua piovana. IL GLICINE - Il glicine regala delle straordinarie fioriture in aprile. Nella sua variante giapponese bianca crea
una cascata di grappoli fioriti davvero spettacolari. Nelle altre specie il colore è rosa, malva o di una sfumatura tra l’azzurro e il lilla. Il glicine si espande in fretta ed è una pianta robusta; si arrampica su alberi, pergolati e muri, quindi è l’ideale per decorare i giardini. Se viene però potato con cura può essere anche tenuto in vaso. Il glicine è una pianta che ha bisogno di spazio per espandersi, ma in compenso vuole poche cure: sta bene sia mezz’ombra che in pieno sole, resiste agli sbalzi di temperatura, sopporta la siccità. LA PETUNIA - E’ una pianta che vive bene in giardino, sui balconi, in vaso. Le petunie possono essere seminate nel mese di marzo, poi le piante vanno spostate dal vasetto al terreno in aprile o maggio. Fiorisce da maggio a ottobre e proprio per la durata della sua rigogliosa fioritura la petunia è molto diffusa e apprezzata. E’ il fiore ideale per creare aiuole nei giardini. E’ una pianta fragile, meglio non esporla in angoli ventosi del giardino o del balcone.
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Speciale Primavera L’arrivo della primavera è anche il momento per rimettersi in forma. Ecco cinque semplici mosse che ci aiutano senza dover per forza pensare a una dieta dimagrante.
Sabato 5 Marzo 2016
RIMETTERSI IN FORMA: CINQUE SEMPLICI MOSSE PER FARLO SENZA FATICA tanta freschezza e ringiovanimento, per cui va bene scegliere le passeggiate in campagna o al lago, dove si respira meno fumo e smog e si recuperano vigore e energia per riaprire i pori della pelle e rafforzare le difese immunitarie e le capacità respiratorie. Va bene fare gli esercizi all’aperto.
• Sfruttiamo l’energia solare fin da subito cercando di uscire mezz’ora al giorno, magari per una bella passeggiata, per fare una ricarica naturale di vitamina D che fa bene alla salute delle ossa e rinvigorisce l’organismo. La vitamina D viene naturalmente sintetizzata dal nostro organismo ogni volta che rimaniamo al sole, grazie all’azione dei raggi solari.
• Fare una colazione fresca al mattino sazia e ridona energia, serve per bruciare i grassi in eccesso e per partire bene. Per affrontare la giornata, è buona prassi in primavera ricominciare a sfruttare le spremute e la frutta, accompagnate
• L’aria primaverile non porta con sé solo le allergie, ma porta
anche dal pane e dal prosciutto cotto, che sono ottimi aiutanti per offrire proteine e calorie. Se vi sentite stanchi e pesanti, se avete bisogno di ridare freschezza sia al corpo che allo spirito potete scegliere di sottoporvi a un periodo dedicato al menù di primavera. Frutta, verdura, pane integrale, carni bianche e yoghurt vi aiuteranno a stare meglio. • Per gli spostamenti scegliere la bicicletta o camminare. E’ un ottimo espediente per fare esercizio unendo l’utile al dilettevole. Se si sostituirà l’automobile con la cammina-
ta si riuscirà a mantenersi davvero in forma senza fare troppa fatica. E’ bene cominciare gradualmente, per non risentire della stanchezza dovuta al cambiamento di abitudine. • Al rientro a casa optate per una doccia svedese, con l’alternanza del caldo e del freddo; questa tecnica vi permetterà di usufruire del duplice beneficio di rilassare e tonificare garantito proprio dall’alternanza caldo-freddo. Questo modo di fare la doccia serve per ripartire a metà giornata in piene forze e per ridonare tonicità al vostro sistema muscolare.
La spossatezza primaverile può essere contrastata con un’alimentazione ricca di vitamine e sali minerali
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cibi energizzanti possono costituire un vero e proprio punto di riferimento per combattere la stanchezza tipica della primavera. Con l’arrivo della bella stagione, infatti, capita di sentirci spossati, di soffrire di un senso di affaticamento che rende difficile svolgere le azioni della vita quotidiana. Ecco perché non dobbiamo trascurare la nostra alimentazione, preferendo gli alimenti che ci possono fornire una carica in più. Essenziale si rivela il consumo di frutta e verdura, che sono ricche di vitamine e sali minerali, molto importanti per il nostro benessere generale. Vediamo nello specifico alcuni cibi che possono aiutare il nostro organismo. PORRI - I porri aiutano il corpo ad eliminare le tossine nocive. Svolgono un ruolo rilevante nell’aiutare il fegato a smaltire le scorie, riescono a proteggere dalle malattie cardiache e sembrerebbero fondamentali anche nella prevenzione del tumore al colon. POMODORI - Fondamentale anche l’apporto energetico fornito dal pomodoro. Quest’ultimo è ricco di licopene, una sostanza antiossidante, la quale, secondo quanto hanno messo in evidenza alcuni studi, svolgerebbe un’azione di primo piano nella prevenzione dei tumori. In particolare, consumare in ma-
I cibi energizzanti per il nostro benessere
niera regolare i pomodori ridurrebbe il rischio di sviluppare il tumore alle ovaie e alla prostata.
FRAGOLE - Sono ricche di acido folico, il quale riesce ad avere degli effetti benefici sul cervello, visto che aiuta a rafforzare la memoria. Le fragole sono dei frutti ricchi di vitamina C, inoltre assicurano un ingente apporto di fibre e di potassio. La vitamina C riesce a favorire l’assorbimento del ferro e la produzione di collagene, una proteina importante per combattere la ritenzione idrica e la cellulite. Fondamentale l’azione esercitata dagli antiossidanti contro le infiammazioni e contro l’invecchiamento cellulare.
MIRTILLI - I mirtilli contengono delle particolari sostanze chiamate antociani. Questi ultimi agiscono in maniera efficace prevenendo i problemi agli occhi, al cuore e alle vie urinarie. Da non dimenticare il contenuto di potassio, di vitamina C e di flavonoidi, importanti per combattere le infiammazioni dell’organismo. AVOCADO - L’avocado contiene fibre e grassi monoinsaturi che si rivelano importanti per combattere il diabete e difendere il cuore. I grassi vegetali di cui è ricco riducono la permanenza del colesterolo nel sangue. Di conseguenza ne traggono particolari benefici tutte le strutture che fanno parte dell’apparato cardiocircolatorio. E’ astringente e ha proprietà digestive. FAVE - Le fave hanno un alto potere nutritivo e per questo riescono a combattere l’anemia. In effetti sono particolarmente abbondanti di fibre e di ferro. Riducono il rischio cardiovascolare e
proprio da questi ortaggi si ricava una sostanza molto importante per trattare il morbo di Parkinson. ASPARAGI - Gli asparagi contengono vitamina A, vitamina C e rutina, la quale riesce a rafforzare i capillari. L’aci-
do folico protegge il fegato e aiuta nel processo di formazione delle cellule del sangue. Altre proprietà consistono nel garantire il buon funzionamento del cuore e del sistema nervoso, in quanto riescono a fornire un buon apporto di vitamine e minerali.
SPINACI - Decisamente utili gli spinaci, che sono ricchi di vitamine del gruppo B. In particolare, questi ortaggi contengono la vitamina B9, detta anche acido folico. Quest’ultimo è importantissimo, perché esercita un’azione di prevenzione nei confronti di alcune patologie, come quelle cardiache e la demenza. Da non dimenticare inoltre che gli spinaci, essendo particolarmente abbondanti di ferro e di luteina, riescono ad aiutare contro la degenerazione maculare, una malattia legata all’età e che colpisce la retina dell’occhio.
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Speciale Primavera
Sabato 5 Marzo 2016
Riordinare l’armadio senza stress
Con l’arrivo della bella stagione è inevitabile mettere mano al guardaroba, accantonare gli abiti “pesanti” e sistemare quelli “leggeri”
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ta arrivando la primavera, con il suo carico di energia, di luce e di voglia di rinnovare e rinnovarsi. Naturalmente questo cambio di clima e di temperature ci costringe a vestirci diversamente, con capi più leggeri. E questo inevitabilmente significa affrontare il riordino degli armadi. Certo alcune persone possono avere un’ampia cabina-armadio pluristagionale, ed in quel caso non avranno problemi, ma la maggior parte deve combattre quotidianamente con la cronica mancanza di spazio che sembra sempre inversamente proporzionale al numero di scarpe, giubbotti, camicie e pantaloni che dobbiamo stiparvi dentro.
pulizie di casa: come organizzarsi
COSA SERVE - Il riordino degli armadi, sebbene sia una attività che ci attira e ci spaventa contemporaneamente, è un male necessario e soprattutto utile. Si compone fondamentalmente di due “sotto-attività” strettamente collegate fra loro: la prima è la lotta contro lo spazio ed il disordine per rendere più comodamente accessibili i vestiti che servono nella stagione, riponendo via gli altri e mantenendo una logica che ci permetta poi di trovare in breve le cose che cerchiamo. La seconda consiste nel selezionare i vestiti da eliminare, sia fra quelli “leggeri” che fra quelli “pesanti” che riempiono il nostro guardaroba anche se non possiamo/vogliamo più indossarli. Si tratta di un lavoro paziente per il quale servono alcuni ingredienti fondamentali: • Il tempo (e la calma) - Mettetevi il cuore in pace, non sarà un lavoro di cinque minuti. Inutile quindi innervosirsi, perché sarà solo peggio. • Lo spazio - Non solo quello dei ripiani, ma anche quello dove riporre provvisoriamente i vestiti durante la selezione. • Gli accessori giusti - Custodie per i capi preziosi, scatole di cartone riponi-abiti, grucce in quantità sono di solito indispensabili per un buon lavoro.
• Già che l’armadio è vuoto, si può approfittare per dare una bella spolverata ai ripiani.
mente. Non dimenticare di mettere nelle scatole qualche anti-tarma per evitare brutte sorprese al momento del nuovo cambio d’armadio. Se non si hanno a disposizione spazi “di riserva” in cui tenere i vestiti “fuori stagione”, riponete le scatole nei posti più alti o più difficili da raggiungere dell’armadio, lasciando quelli più accessibili al guardaroba estivo.
• Cominciate a tirare fuori i capi della nuova stagione, ripetendo le medesime operazioni di selezione, suddivisione e valutazione di ogni vestito che vi capita in mano.
• Ed ecco finalmente la parte più divertente, quella dove potete appendere i vostri vestiti estivi ben in fila nel nostro armadio, pronti per essere indossati.
COSA FARE - Ecco in concreto ciò che occorre fare: • La prima operazione è quella di svuotare l’armadio dividendo accuratamente i capi secondo la tipologia, la stagione e il componente della famiglia a cui appartengono.
• A questo punto è possibile mettere via tutti i vestiti invernali “da tenere” riponendoli con cura e finendo di lavare e stirare tutti quelli che sono rimasti in giro per casa. Utilizzate le scatole (magari le stesse da cui si sono presi i vestiti estivi), etichettandole accurata-
Al termine di questa “faticaccia”, sarete certamente soddisfatti del vostro lavoro e pronti per accogliere i nuovi capi che potrete acquistare e che adesso riuscirete a mettere nel vostro guardaroba in bella vista e senza alcuna difficoltà di spazio.
• Ora disponete ciò che si è tolto dall’armadio su un’ampia superficie e cominciate la selezione usando un occhio critico e il meno sentimentale possibile. Dividete in sacchetti le cose da regalare e quelle da buttare.
Le pulizie di primavera sono noiose, ma vanno pur fatte. Se vorreste essere al parco a godervi i primi raggi di sole e siete invece costrette a stare a casa per mettere un po’ di ordine, non resta che fare una cosa: organizzarsi a dovere e cercare di finire il prima possibile. Per prima cosa assicuratevi che nell’armadietto dei detersivi abbiate tutto ciò di cui avete bisogno. Stracci per il pavimento, detersivo per i vetri, candeggina e, se proprio non volete dover più uscire per prendere detersivi, procuratevi del bicarbonato di sodio e un paio di limoni; basteranno praticamente per pulire ogni cosa. Aprite tutte le finestre e cominciate a fare il cambio degli armadi. In questa fase c’è solo una regola valida: quello che non mette più, datelo via. Se seguirete questa semplice regola avrete già dimezzato i tempi per fare il cambio armadi. Sbattete i materassi e lasciateli arieggiare, così come i cuscini. Mettete a lavare le tende e procuratevi almeno tre scatole: una per le cose da buttare, una per quelle da mettere in ordine, una per quelle delle cose lasciate in giro dagli altri componenti della famiglia che avranno cura di rimettersele in ordine. Cominciate quindi dalla cucina a pulire i ripiani, passate al soggiorno: spostate il divano, i comodini e ricordatevi anche di passare i libri con uno spolverino. Nel frattempo la lavatrice avrà finito con le tende: stendetele al sole e pulite i vetri di tutta la casa. Se volete passate anche il balcone, altrimenti rimandatelo a un pomeriggio da dedicare interamente ad esso e alla coltivazione di alcune piantine per animarlo un po’. Passate quindi tutti i pavimenti prima con l’aspirapolvere o i panni in microfibra e poi lavateli. Strizzate bene e panno perché sarete più veloci a passarlo e infine si asciugherà in un attimo.
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Salute
Sabato 6 Marzo 2016
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
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di Giulia Sapelli
ome ogni anno l'8 marzo, Festa della Donna, diventa l'occasione per fare il punto sulla salute al femminile. Per questo l'Asst di Cremona ripropone l'ormai tradizionale Open day: porte aperte dunque presso il nosocomio cittadino dalle 10 alle 16, con visite e consulenze gratuite senza prenotazione. In particolare, in questa giornata le donne di ogni età potranno accedere a diversi servizi e iniziative: visite senologiche, ginecologiche, valutazione del rischio di tromboembolismo venoso, sostegno all’allattamento al seno, spazioxgiovani, sostegno alla genitorialità – rapporto genitori figli, nati per leggere, counseling, promozione della salute e dello screening. Una serie di appuntamenti pensati non solo per le donne, ma aperti a tutti. L'iniziativa nasce da una collaborazione tra Ospedale di Cremona, Consultorio Familiare integrato di Cremona, Ospedale Oglio Po, Consultorio Familiare integrato di Casalmaggiore, Fondazione Opera Pia Luigi Mazza. L’iniziativa è patrocinata da Comune di Cremona, Provincia di Cremona, Comune di Casalmaggiore, Comune di Pizzighettone, Ufficio Consigliera di Parità della provincia di Cremona. “La salute delle donne al centro dell’attenzione”: questo lo slogan che bene rappresenta lo spirito dell’Open Day organizzato in collaborazione con Ats della Val Padana, Fondazione Opera Pia Luigi Mazza, Apom, Aipa, Amici dell’Ospedale, Croce Rossa Italiana, Andos, Amici dell’Oglio Po, Aida, Donne Senza Frontiere, Ipasvi e Avulss. Un esempio di autentica sinergia fra pubblico e mondo del volontariato per un appuntamento che è ormai tradizione consolidata. Anche se, rispetto alle precedenti edizioni, c’è una novità che allarga la nostra proposta di salute: i consultori familiari integrati di Cremona e Casalmaggiore. La legge regionale 23/2015 che ha riformato la sanità lombarda da gennaio 2016 ha infatti attribuito alla neonata Azienda Socio – Sanitaria Territoriale parte delle attività del-
Molte iniziative - aperte a tutti - in ospedale in occasione della Festa della Donna
Salute al femminile in primo piano: open day l’8 marzo
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di diffondere la cultura dell’informazione e della prevenzione la vecchia Asl, tra queste i Consultori familiari, che diventano quindi parte integrante dell'iniziativa. Obiettivo precipuo dell’Open Day è quello di diffondere la cultura della informazione e prevenzione sulla base del noto principio “prevenire è meglio che curare”. Se è vero che la diagnosi precoce favorisce e facilita la cura e in molti casi garantisce la guarigione, è altrettanto vero che il timore della malattia porta, spesso, a
rimuovere il rischio. Per questo è importante non dare nulla per scontato e alimentare la corretta informazione rivolta al cittadino. Fondamentale diventa quindi la collaborazione instaurata con l’Azienda Territoriale Sanitaria, le assistenti sanitarie dell’ATS della Val Padana infatti saranno presenti durante la giornata dell’8 marzo per effettuare counseling e promozione della salute e dello screening.
LE INIZIATIVE - Sostegno all'allattamento al seno. Incontri individuali e di gruppo sulle buone pratiche dell’allattamento al seno e sostegno alla neogenitoralità. Esperienze pratiche di allattamento al seno. Spazioxgiovani. Incontri individuali e di gruppo su tematiche adolescenziali. A Cremona realizzazione di un video promozionale dello Spazio Giovani a cura dei partecipanti. Sostegno alla genitorialità, rapporto genitori-figli. Consultazioni individuali, di coppia e familiari. Nati per leggere. Spazio dedicato alla lettura guidata per i bambini e i loro genitori.
Malattie rare: il punto su ricerca e pratica clinica
Le malattie rare somo state al centro di un momento di riflessione presso l'aula magna Magda Carutti dell'Ospedale di Cremona, mercoledì: un incontro dedicato a queste sindromi ancora sconosciute e poco considerate, ma che incidono in modo notevole sulla popolazione: si parla infatti di 7000 diversi tipi di malattie rare, che complessivamente colpiscono circa 30 milioni di persone nel mondo (una persona ogni 2.000). L'occasione per parlarne è stata la nona Giornata internazionale delle malattie rare, celebrata il 29 febbraio. L'incontro di mercoledì è stato una importante occasione di confronto su ricerca e pratica clinica, ma anche con le associazioni di volontariato che sostengono i pazienti. «Le associazioni possono costituire un elemento importante di confronto – spiega il dottor Pietro Cavalli, responsabile del servizio di Genetica dell'Asst (ospedale) di Cremona -, anche per evidenziare possibili criticità nel percorso diagnostico, terapeutico, assistenziale. La relazione tra i presidi della rete regionale delle malattie rare e le associazioni attive sul territorio risulta sempre arricchente, proficuo ed utile, soprattutto per i pazienti». Esistono farmaci o terapie efficaci? «Le malattie rare sono definite anche malattie orfane, in quanto per la maggior parte sono prive di terapia efficace. Inoltre la loro rarità fa sì che esse non siano il principale obiettivo della ricerca farmaceutica. Tuttavia qualcosa si sta muovendo, come
da evidenziare eventuali rischi riproduttivi e programmare eventuali test. Per accedere all’ambulatorio di genetica è necessaria una impegnativa del medico curante».
è emerso durante l'incontro del 2 marzo, dove una rappresentante di una multinazionale farmaceutica, ha illustrato le direzioni in cui si sta muovendo l’industria». Esistono dei fattori causali e predisponenti per lo sviluppo delle malattie rare? «Circa l’80% delle malattie rare ha origine congenita. Per questo può essere utile una consulenza genetica prima di ogni concepimento, in modo tale
Quali servizi sono attivi a Cremona per pazienti affetti da malattie? «L’Ospedale di Cremona è un presidio della rete regionale per le Malattie Rare ed è centro di riferimento per alcune di esse: patologie neurologiche, malformazioni congenite specie di origine cromosomica, ritardi mentali, alcune malattie ematologiche e della coagulazione, malattie genetiche ad interessamento dermatologico. Essere presidio di rete significa, oltre alla diagnosi di malattia, garantire il percorso successivo, terapeutico ed assistenziale, che coinvolge numerosi specialisti, dal pediatra al neurologo e neuropsichiatra, dall’ematologo al pneumologo, dal dermatologo al genetista. Un esempio è il modello di assistenza per la Sla, che coinvolge la Neurologia e la Pneumologia del nostro ospedale, oltre che le strutture del territorio, e che costituisce un importante passo in avanti in questa direzione. E’ in corso una riorganizzazione a livello europeo della rete della malattie rare, per cui è possibile che nel prossimo futuro il numero di Centri di riferimento venga ridotto e le competenze specialistiche vengano ridistribuite. Sarà importante che venga garantita la continuità dell’assistenza a livello territoriale».
Cultura&Spettacoli Crema: mostra fotografica di Niluka Telli
S’intitola “Tales of Laura” la mostra fotografica di Niluka Laura Telli, aperta al pubblico dal 12 marzo al 6 aprile presso il circolo enologico “La volpe e l’uva” a Crema. L’allestimento della mostra e le immagini scelte raccontano un viag-
gio dentro l’emozione dell'uomo, tra Oriente ed Occidente, tra radici e famiglia, tra oggetti significanti e fiabe contemporanee. Niluka Laura Telli è nata in Sri Lanka ed è stata adottata da una famiglia italiana all’età di 2 anni.
Da oggi sono in vendita i biglietti per i singoli concerti che inizieranno il 14 maggio alle ore 21
La donna al centro del Monteverdi Festival
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dalla redazione
a oggi sono in vendita, presso la biglietteria del Teatro Ponchielli, i biglietti per i singoli concerti del Monteverdi Festival. Vergini, ninfe, regine… volti cangianti di donne affollano la prossima edizione del festival: un prisma di affetti al femminile, ora passionale, ora materno, spirituale, ardente, celeste, ambizioso, languido… Infinito il vocabolario delle qualità delle donne protagoniste dei tanti concerti in programma, dedicati in particolar modo al “divino Claudio”: dall’inaugurazione (il 14 maggio alle 21) con la monumentale “Selva morale e spirituale” affidata a Modo Antiquo, ai commoventi duetti d’amore e morte di due splendide regine della musica antica, Sonia Prina e Roberta Invernizzi (2 giugno), fino ai madrigali guerrieri et amorosi interpretati dal celebre ensemble Les Talens Lyriques (22 maggio). Ma donna di tutte le donne è la Vergine Maria, protagonista indiscussa dei numerosi concerti sacri del Festival: dal consueto appuntamento con il Vespro della Beata Vergine, affidato quest’anno a Il Canto di Orfeo (27 maggio) al culto catalano della Vergine Nera di Montserrat celebratao da Jordi Savall (21 maggio), fino ad un magniloquente programma tutto pergolesiano affidato al Ghislieri
Tre repliche di “Nel cuore della città”
“Seduzione” di Franco Mattanza
Acquerelli in mostra sul lago di Garda
Roberta Invernizzi e Sonia Prina in concerto il 2 giugno
Choir & Consort (20 maggio). Anche l’imperdibile appuntamento con gli affezionati Tallis Scholars è un sincretico affresco della Vergine, evocata nelle composizioni di Josquin, Monteverdi e Pärt (28 maggio). Concerti a teatro, ma anche disseminati in città, nella meravigliosa cornice di chiese barocche e palazzi rinascimentali, per scoprire nuovi giovani artisti (Justin Taylor, 15 maggio e Radio Antiqua, 29 maggio).
Non manca il consueto concerto crossover del Festival, in cui repertori e sonorità si incontrano per dar vita ad una esperienza insolita, questa volta con Michel Godard, uno dei più rinomati e raffinati jazzisti francesi (19 maggio). Sull’onda del successo della iniziativa del 2015, il Monteverdi Festival s’imbarca per una nuova crociera musicale sul Po, attraversando le tre città monteverdiane per
Domenica presso il Museo Civico di Crema è previsto un altro appuntamento del palinsesto “Nel cuore della città. La cultura a misura di bambino”. Storie di fiume è la nuova visita animata firmata dalla Compagnia Teatroallosso che accompagnerà ancora una volta i più piccoli alla scoperta della cultura. Il palinsesto si colloca nell’ambito del bando “Protagonismo culturale dei cittadini”: la Fondazione Cariplo ha permesso e promosso la
Quadri e sculture esposte a Cremona
S’intitola “Tra corpi, volti e paesaggi” la collettiva di arte contemporanea inaugurata nei locali di “Immagini, Spazio, Arte” di via Beltrami a Cremona e aperta fino al 12 marzo. «Abbiamo voluto fare spazio ad artisti italiani e stranieri che si muovono su questi tre versanti», ha ribadito il critico d’arte Gianluigi Guarneri presentando al pubblico cremonese le opere di una decina fra scultori e pittori. Il torinese Antonino Luciano, in arte Lucien, ha preso spunto dalla sua esperienza concreta di arte terapia per illustrare il senso delle sue opere che provengono dalla sua interiorità più profonda. Con la goriziana Sandra Kump Crasnich si entra, invece, nel delicato mondo dell’acquarello fatto di colori tenui e suadenti e di motivi floreali che toccano l’animo dell’uomo. Sono gli scorci della Roma antica e di quella Ottocentesca gli elementi che più attirano la passione artistica della abruzzese Laura Soro, vicina anche – come sensibilità espressiva – all’arte pittorica della De Limpicka. Ecco poi la natura trasformata e rivisitata della marchigiana Tiziana Primucci. Boschi e alberi vengono quasi trasfigurati dai colori scelti dall’artista anconetana per esprimere la sua visione della realtà. Il piemontese Fabrizio Molinario si è orientato invece nella descrizione degli elementi che abbruttiscono l’uomo fino a trasformarlo nella sua esteriorità. Artista a tutto campo, la veronese Anna Balestrieri si è dedicata ultimamente alla scultura; in tronchi e radici d’albero riesce a cogliere motivi che si allacciano al rapporto sentimentale fra uomo e donna. E’ ormai un volto noto al pubblico cremonese la milanese Chiara Maria Rossetti: i suoi paesaggi metropolitani, con le case affastellate le une sulle altre, sono l’espressione di un anelito più profondo per una esistenza più sensibile all’ambiente. Con il cremonese Francangelo Papetti si entra in un universo etereo fatto di paesaggi che si muovono tra visioni medioevali e panorami campestri della terra cremonese dai toni suadenti. Alla mostra è possibile apprezzare anche due opere dell’artista Veranika Shapiatunka: i suoi fenicotteri rosa attirano immediatamente lo spettatore, come l’immagine accattivante di donna con cappello che li affianca. La collettiva si chiude con le sculture di Maridelia Cocchiara, in arte “Marico”.
eccellenza: Cremona, Mantova e Venezia. Concerti a bordo e all’approdo, in luoghi suggestivi quali il Palazzo Ducale gonzaghesco o l’isola di S. Giorgio, per ripercorrere le tappe di quel viaggio che il divino Claudio compì tante volte. Una vacanza in battello, una romantica cena a bordo, un viaggio sull’acqua per scoprire un paesaggio anfibio mozzafiato, ritmato dalla musica… al femminile (3-4 giugno).
cooperazione tra il Museo, la Rete Bibliotecaria Cremonese, il Teatro San Domenico e il Franco Agostino Teatro Festival che in qualità di capofila, si propone di creare una rete dei luoghi di cultura più importanti di Crema, con l’intento di creare un’offerta originale e organica a livello cittadino volta a coinvolgere il pubblico dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie. Tre le repliche in programma: alle 15, alle 16 e alle 17.
Sono una settantina gli acquerelli (ache di artisti cremonesi) esposti a Soiano del lago di Garda presso gli spazi di Casa cultura. Sino al 20 marzo è infatti possibile visitare la mostra dal titolo “Omaggio alle donne”, che presenta lavori su carta eseguiti solo con questa antica tecnica. Gli artisti sono tutti accumunati dall’amore per quella che un tempo fu definita “l’arte inglese” in quanto sublimata da maestri britannici del calibro di Turner, Blake e Constable. Si tratta di Nadia Tognazzo, Liana Morgese, Giovanni Marco Sassu, Nicoletta Reinach Astori, Luigi Onofri, Isa Scaccabarozzi, Miki Canzi, Anna Piva, Marisa Foresti, Mariangela Carnevali, Antonietta Giannetta, Giorgio Armelloni, Stefano Cozzaglio, Mario Tambalotti, Federica Ungari, Giorgio Carletti, Evelina Mazzucco, Angelo Gilardoni, Lucia Frappa, Roberto Prina, Annunciata Cusumano, Elena Bonassi, Mariagrazia Lazzaroni, Fiorella Ferioli, Giovanni Conti, Franco Mattanza, Paolo Marchetti, Mariangela Fonzeca, Luigi Zucchero, Isabella Ditaranto. L’esposizione ha proprio lo scopo di avvicinare all’acquerello, tecnica esecutiva che dalle prime prove di pittura con pigmenti diluiti con l’acqua e stesi prima sulla seta, come facevano i primi, grandi maestri cinesi e successivamente sulla carta, passando per le esperienze europee, quella degli impressionisti francesi e naturalmente quella, assai varia e articolata, dei pittori italiani, senza dimenticare un accenno alle esperienze maturate altrove, anche oltreoceano, occupa un posto di primo piano nella storia dell’arte.
Un Volpone moderno a Soresina, ma non stasera La commedia di Ben Jonson è stata posticipata al 30 marzo a causa dell’influenza che ha colpito il protagonista
Stasera alle ore 21, la rassegna “Sifasera” doveva far tappa al Teatro Sociale di Soresina con “Volpone”, di Ben Jonson, con Corrado Tedeschi e con Massimo Boncompagni, Jacopo Costantini, Mauro Eusti, Mimmo Padrone, Valentina Cardinali. A causa dell’influenza che ha colpito il protagonista, la commedia andrà in scena il 30 marzo (i biglietti restano validi). “Volpone” è certamente un classico moderno. Anche Ben Jonson, come Shakespeare, nella scrittura delle sue commedie impiega la struttura dell’intreccio plautino degli equivoci e dei vizi della società del tempo. Che sono quelli della società odierna, come se il drammaturgo avesse una sfera di vetro o come se col passare del tempo nulla sia mai mutato. La storia si svolge a Venezia dove Volpone resta vittima della sua avidità e della sua dabbenaggine. Peculiarità che lo portano a prendersi gioco dei futuri eredi, a restare irretito da una giovane che cerca di avere a tutti i costi. Con lui “la pagano” anche gli eredi che con la menzogna e il compiacimento cercano di accattivarsi le simpatie del ricco veneziano e garan-
Un momento dello spettacolo
tirsi la sua eredità. Allestimento che merita e rilettura fresca per una storia che è classico e moderno. Corrado Tedeschi è un Volpone d’oggi al quale sa offrire verve e capacitò interpretative che sanno sposare drammaturgia di un tempo con la teatralità di oggi. Una commedia nella quale si ride e si riflette sui vizi e sulle virtù della società. La trama. A Venezia, Volpone invia il suo servo Mosca dai suoi futuri eredi fa-
cendo loro credere di essere moribondo. Voltore, Corbaccio e Corvino, coprono Volpone di regali per la pronta guarigione incrementando a loro insaputa il patrimonio dell'uomo. Gli uomini ovviamente sono interessati solo alla possibile eredità di Volpone. Travestitosi da mercante assieme a Mosca e spacciandosi per venditore di unguenti, Volpone vede Celia, moglie di Corvino, affacciata in finestra attirata
L’Aics inaugura oggi una mostra al femminile
Oggi pomeriggio alle ore 17.30, l’Aics Cremona arte inaugura la mostra di pittura e scultura “al femminile” dal titolo “Donna - Arte in vetrina” presso la sala Borsino di via Solferino della Camera di Commercio di Cremona. La mostra, coordinata da Marina Sissa e Ariberto Ariberti, sarà presentata da Gilla Stagno e si potrà visitare tutti i giorni compreso i festivi dalle ore 16.15 alle 19 fino al 13 marzo. L’esposizione comprende una selezione di oltre 40 opere di artiste cremonesi: ogni opera rappresenta il tema, la tecnica, lo stile di ognuna di loro. La mostra vuole essere un omaggio alla creatività femminile, alle autrici, che in occasione dell’8 marzo invitano con le loro opere lo spettatore ad entrare nel loro mondo, colorato, creativo, emotivo e
sentimentale, ancor più apprezzato se si considera il ruolo attivo socio-culturale che hanno le donne oggi nel nostro paese, alle prese col quotidiano, con il lavoro, la famiglia. La mostra rientra nella manifestazione del progetto “Nessuno escluso” promosso dall’Aics provinciale, nato per la promozione di una cultura antiviolenza, in una comunità responsabile e solidale. Espongono: Agnello Antonella, Bais Gabriella, Bellini Marisa, Belloni Luisa (nella foto una sua opera), Bernardi Tiziana, Borlenghi Bet, Bragadini Elvinita, Cabrini Daisy, Cimardi Maria Grazia, Colaianni Stefania, Cusumano Annunciata, Dioli Silvia, Ezzat Amina, Ferrero Marinella, Lisyuk Olga, Poli Susanna, Shapia-tunka Veranika, Sissa Marina, Valenti Mirella.
dai richiami del sedicente mercante: Volpone ne rimane subito colpito. Mosca, smessi i panni del mercante, convince Corvino a far vedere Celia a Volpone, dichiarando che la compagnia della donna sarebbe di sicuro giovamento al moribondo: la richiesta si fa ancor più disdicevole quando Mosca suggerisce a Corvino di far giacere la donna con Volpone, convincendolo del fatto che l'azione avrebbe fatto meritare a Corvino l'eterna gratitudine di Volpone e la ricca eredità. Nel frattempo Bonario viene a scoprire che Volpone erediterà i beni del vecchio padre Corbaccio. Il gesto del vecchio è dettato dal finto slancio di fedeltà ed onestà al nobile veneziano. Bonario sorprende Volpone nel tentativo di violentare Celia e salva la ragazza. Denuncia quanto successo al Senato veneziano. Infine, Volpone viene arrestato e condannato alla confisca totale dei beni. Anche per gli altri personaggi, però, il tribunale decide una punizione: Mosca finirà in carcere all’ergastolo da scontare, Corbaccio sarà confinato in monastero, Voltor esiliato e Corvino messo alla gogna.
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Lettere & Opinioni
Sabato 5 Marzo 2016
Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it
FOCUS
di ampliare la platea, le risorse e il valore unitario dei buoni a favore delle famiglie più bisognose, i cui figli sono concentrati nella scuola statale e nella formazione professionale, si permette di “sperimentare” l’ampliamento degli aventi diritto al “Buono scuola” pro paritarie, creando una nuova fascia Isee sino a 42mila euro per agevolare il pagamento delle rette di iscrizione e frequenza per queste famiglie, verrebbe da scrivere con sarcasmo, “bisognosissime” di aiuto. Non sorprendiamoci però, siamo in Lombardia, dove questi paradossi regnano sovrani, non solo nel campo dell’istruzione. Cgil lombardia ***
E’ una soddisfazione dare a tutti una legge giusta
indagine
Sempre più giovani lasciano l’italia per cercare un lavoro Egregio direttore, per la prima volta la maggioranza dei giovani italiani, oltre il 63%, è pronta a emigrare all’estero per cercare lavoro. E nove su dieci sono convinti che ormai lasciare la Penisola sia una necessità. Le mete più ambite? Australia, Usa, Germania, Spagna, Svizzera e Regno Unito. E’ il quadro che emerge dal rapporto giovani sul tema “Mobilità per studio e lavoro”, presentato a Treviso durante il Festival della statistica e della demografia. L’indagine è basata su una statistica fatta con mille giovani tra i 18 e i 33 anni e promossa dall’Istituto Giuseppe Toniolo, in collaborazione con l’Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo. Dunque come sopra detto, ben il 63% si dichiara disponibile a cercare lavoro all’estero. Negli ultimi decenni l’Italia è diventata un Paese di immigrazione, con una continua crescita della popolazione di cittadinanza straniera. Ma, al contempo, sottolinea il rapporto, è diventato anche sempre più evidente un flusso di uscita di giovani in cerca di un futuro migliore. La migrazione italiana negli ultimi anni è, infatti, decisamente cambiata. Non si tratta più di connazionali che prendono il treno un po’ spaesati e con al braccio valigie di cartone, ma di giovani dinamici, intraprendenti, affamati di nuove opportunità e con un tablet pieno di appunti su progetti e sogni da realizzare. Sono sempre più consapevoli che la mobilità internazionale è di per sé positiva, perché consente di aprirsi al mondo, conoscere diverse culture, arricchire il proprio bagaglio di esperienze, ampliare la rete di relazioni. Dall’altro lato il sempre più ampio divario tra condizioni lavorative delle nuove generazioni e possibilità di valorizzazione del capitale umano in Italia rispetto agli altri Paesi avanzati e in maggiore cresci-
Signor direttore, l’omicidio stradale diventa reato. E’ come se ogni anno scomparisse nel nulla un intero paesino di montagna. E ogni cinque anni si estinguesse completamente una città di 32mila abitanti. Giustizia futura e non giustizialismo... Siamo spesso capaci di indignarci quando arrivano notizie di incidenti stradali gravissimi. Ma poi, passato il clamore mediatico, tutto torna come prima e le famiglie delle vittime uniscono al dolore per la morte dei propri cari, la beffa di una giustizia ingiusta. Finalmente ci siamo, il reato di omicidio stradale è legge, come questo Governo aveva promesso. E’ una soddisfazione aver visto concretamente mantenere un impegno preso guardando negli occhi le madri, i padri, gli amici di troppi ragazzi uccisi per strada, a cui oggi va il mio pensiero. E’ una soddisfazione dare a tutti noi una legge giusta, sacrosanta, che prima di tutto vuole prevenire, impedire che ci si metta alla guida quando non si è in
ta, porta sempre più giovani a lasciare l’Italia non solo per scelt,a ma anche per non rassegnarsi a rimanere a lungo disoccupati o a fare un lavoro sotto inquadrato e sottopagato. Volendo trarre le dovute conclusioni: la fuga è solo un aspetto del fenomeno, anche se è in effetti quello più problematico. E’ vero inoltre che i laureati tendono maggiormente ad espatriare rispetto a chi ha titoli più bassi, ma soprattutto perché hanno maggiori risorse e possibilità per farlo. La propensione ad andarsene, soprattutto se legata a difficoltà oggettive di trovare lavoro, è sentita in tutte le categorie e tutti i livelli di istruzione, che è la base di tutto. andrea delindati Cremona
condizioni di farlo, far capire che in gioco c’è la vita. E’ punire severamente chi non si preoccupa di far male ad altri, in spregio delle regole del Codice della strada. Andiamo avanti, anche da questo passa il percorso per un Paese più giusto. Adesso il Senato ha approvato la legge. E un pensiero va alle famiglie delle vittime degli incidenti stradali che ho incontrato in questi mesi. Adesso avanti tutta. Se ci crediamo davvero, l’Italia può diventare un Paese migliore. Con l’approvazione da parte del Senato del Ddl si introducono e disciplinano i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali dando finalmente risposta ad un’esigenza di giustizia estremamente diffusa nell’opinione pubblica. Le morti sulle strade, rappresentano numeri che sfuggono spesso ai consueti bollettini di fine week end, ma che fanno rabbrividire, soprattutto se guardati nel loro complesso. La strada resta, infatti, un killer feroce, capace di mietere silenziosamente in Italia, ogni an-
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lombardia
Strana la concezione che la regione ha del diritto allo studio Signor direttore, per la Flc Cgil Lombardia, la delibera sui finanziamenti per la Dote scuola 2016-17, appena approvata dalla Giunta Maroni, non cambia registro rispetto al passato, con un’aggravante: le risorse complessive a disposizione sono in forte calo (da 56,6 a 41,1 milioni di euro) e la maggior parte di queste stanziate a favore delle famiglie che decidono di iscrivere i propri figli in una scuola paritaria (25 milioni di “Buono scuola” e 4,5 milioni a sostegno degli
no, più vittime degli attentati alle Torri Gemelle di New York, dell’Aids e degli infortuni sul lavoro. Per capirlo basta andare a ritroso: vedere in ogni regione, da gennaio 2016, quanti sono i morti sulle strade. Tuttavia rimane la necessità di un’adeguata opera di prevenzione e di educazione, nonché una capillare campagna di sensibilizzazione con l’incremento dei controlli da parte delle forze di polizia locali e nazionali e una consapevole responsabilità della buona messa insicurezzamanutenzione delle nostre strade, spesso trappole di morte. Voglio esprimere ancora una volta il mio sentitissimo grazie ai volontari della Protezione Civile e al 112 ex 118 e, un sincero grazie anche ai poliziotti della stradale e soprattutto a tutti quei vigili e vigilesse delle nostre grandi e piccole città. E un raro, sentito, grazie, al nostro legislatore. Celso Vassalini Volontario vice presidente Aifos Protezione Civile
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CritiCa
le acque inquinate del canale sono opera dell’uomo Caro direttore, il recente ritrovamento di una consistente quantità di pesce morto lungo tutto il percorso delle acque del canale civico a Cremona, rivela che le stesse sono state inquinate dal versamento di sostanze tossiche da parte dell’uomo e non certo dalla natura. Il rischio, gravemente lesivo alla salute, che corrono coloro, spesso appassionati pescatori, che si dedicano a questo sport per sano passatempo in mezzo alla natura, è di rimanere avvelenati dallo stesso pesce appena pescato e ancora in vita, ma già avvelenato. Ora, io mi chiedo, vista la solerzia e la severità con cui si controllano i pescatori se sono autorizzati all’esercizio della pesca, che sicuramente non praticano di professione, ma per farsi una scorpacciata in buona compagnia, non sia da usare la stessa solerzia e severità a controllare le fonti, più o meno conosciute, che causano simili disastri ambientali. giorgio bandera Cremona
studenti disabili). Le briciole (11 milioni) a tutto il resto del mondo dell’istruzione statale e della formazione professionale regionale (e nemmeno per tutte le classi della scuola secondaria superiore) per l’acquisto di libri di testo, dotazioni tecnologiche e strumenti per la didattica, con buoni irrisori da un massimo di 240 euro ad un minimo di 90 euro in base all’ordine di scuola ed alla fascia Isee sino a 15.494 euro. Sconcertante anche l’impegno della Regione a favore del riconoscimento del merito, che blocca lo stanziamento delle risorse con numeri identici a quelli dell’anno scorso (1 milione). E' ben strana la concezione che questa Regione ha del diritto allo studio. Invece
numeri utili Cremona
ComUne di Cremona www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 Via esilde Soldi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 25 Marzo
amminiStraZione ProVinCiale www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PreFettUra Centralino: 0372-4881 Carabinieri Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 Comando ForeStale dello Stato Centralino: 0372-410307 gUardia di FinanZa Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 nucleo di polizia tributaria: 0372-28968
Via del macello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Marzo
Via g. Verdi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 29 Aprile
PoliZia mUniCiPale Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 PoliZia Stradale Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUeStUra Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881
Via Cà del Vescovo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Giugno
Vigili del FUoCo Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 ProCUra Centralino: 0372-548233 oSPedale di Cremona www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 emergenza sanitaria: 118 aZienda Sanitaria loCale di Cremona www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
numeri utili Casalmaggiore
ComUne di CaSalmaggiore www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668
• Via esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 25/03/2015). • Via Cà del Vescovo (tratto da via Aleni a via Postumia) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile (Fine lavori: 30/06/2016). • Via del macello (tratto da via Lucchini a via del Chiesotto) - Opere di urbanizzazione cantiere City Hub. (Fine lavori: 31/03/2016). • Via giuseppe Verdi (tratto da via Boldori a C.so V.Emanuele) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 29/04/2016).
amminiStraZione ProVinCiale Centralino: 0375-42233 Centro Per l’imPiego Centralino: 0375-42213 Carabinieri Pronto intervento: 112
Centralino: 0375-284500 PoliZia mUniCiPale Centralino: 0375-40540 PoliZia Stradale Centralino: 0375-42288
giUdiCe di PaCe Centralino: 0375-42273
oSPedale Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 emergenza sanitaria: 118
mUSeo diotti www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416
teatro ComUnale www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434
mUSeo del bijoU www.museodelbijou.it Centralino: 0375-284423
diStretto SoCio-Sanitario direzione: 0375-284020 distretto Veterinario: 0375-284029
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SPORT
lo
E’ arrivata a sette la lunga serie di sconfitte conseScontro diretto cutive della Bissolati, piegata anche dal Treviglio (9-4). uscire dalla crisi è obbligatorio fare punti oggi per la Bissolati Per pomeriggio a Travagliato (ore 18.30) contro il Gam a Travagliato Team, appaiato a cremonesi sul fondo della classifica. PALLANUOTO
Responsabile FABIO VARESI
CLASSIFICA (8ª giornata) Varese 22; Locarelli Genova 21; Metanopoli San Donato 16; Canottieri Milano, Treviglio 15; Aquatica Torino, Vigevano 12; Busto Nuoto 11; Bocconi Sport 9; Osio 4; Gam Team Brescia, Canottieri Bissolati, Milano 2 1.
La Vanoli ricomincia da Capo
Domani al PalaRadi dovrebbe esordire Markel Starks, garantendo così a coach Pancotto un maggior numero di rotazioni
BASKET SERIE A Contro i siciliani l’obiettivo dei biancoblu è ripartire dopo la sconfitta di Reggio Emilia
U
di Giovanni Zagni
na Vanoli un po’ sottotono, specie nei due vip (Vitali e Cusin) entrambi limitati anche da una particolarmente attenta difesa reggiana, che ha lasciato invece spazio al tiro dalla lunga distanza, ben sfruttato da M Gee e Turner, ha ceduto a Reggio Emilia, differenza canestri negli scontri diretti compresa, il che andando avanti potrebbe avere il suo peso. La difesa di coach Menetti ha limitato anche Washington nelle sue incursioni e la squadra è stata un po’ costretta ad uscire dai suoi schemi abituali. Nel duello con Kaukenas, il bravo Washington è andato fuori partita mentre l'avversario, espertissimo, si è esaltato. Pazienza, sarà per un’altra volta. Meglio concentrarsi ora su Capo d’Orlando, che arriva a Cremona reduce dalle vittorie con Varese e Caserta, grazie alla quali ha lasciato alle spalle un lungo periodo buio e parzialmente potenziata nell’organico, si propone come avversario di buona levatura. Gli ospiti hanno in organico più di 10 tesserati stranieri, coprendo tutti i ruoli con un paio di giocatori per ruolo, ma ci pare di poter dire bene della guardia americana Boatright, protagonista anche con Caserta con 28 punti segnati. Ma al di là delle qualità ritrovate dei siciliani, la Vanoli deve approfittare del turno casalingo per fare ancora punti, che la porterebbero ancora più vicina ai playoff. Vedremo se ci sarà l’esordio del nuovo arrivato, lo statunitense Markel Starks, a
SERIE B L’Erogasmet a canestro
21ª GIORNATA
Bologna-Milano Cantù-Pistoia Capo d’Orlando-Caserta Pesaro-Trento Reggio Emilia-Cremona Sassari-Avellino Torino-Varese Venezia-Brindisi
85-101 82-74 65-59 09/03 86-77 94-95 72-84 97-75
22ª GIORNATA (06-03 h 18.15) Avellino-Cantù Brindisi-Pesaro Caserta-Pistoia Cremona-Capo d'Orlando Milano-Torino Reggio Emilia-Venezia Sassari-Bologna Varese-Trento
Milano* 30 Reggio Emilia 30 Cremona 28 Avellino 26 Pistoia 24 Trento* 22 Venezia 22 Sassari 22 Brindisi 20 Caserta* 18 Cantù 18 Varese 16 Capo d’Orlando 16 Pesaro* 14 Bologna 14 Torino 12
dar man forte al reparto guardie, da cui ci si aspetta vivacità e freschezza atletica, oltre che talento in regia. Ecco le sue prime parole, il giorno della presentazione: «Sono un giocatore rapido, ho
Final four: Crema oggi sfida La Spezia SERIE A2
Coach Pancotto (foto Mario F. Rossi)
CLASSIFICA
Ieva Veinberga
doti realizzative e posso fare la mia parte in difesa. Essere qui è una grande opportunità per la mia carriera, perché posso mettermi in gioco nel massimo campionato italiano, in una squadra che
COSI’ ALL’ANDATA
CAPO D’ORLANDO-CREMONA 65-69 (14-12, 33-29; 54-48) BETALAND CAPO D’ORLANDO: Galipò ne, Ihring, Basile 6 (0/1, 2/4), Laquintana 12 (1/6, 2/6), Perl 9 (2/5, 1/3), Nicevic 7 (0/4, 1/2), Jasaitis 8 (2/3, 1/2), Munastra ne, Bowers 11 (4/14, 1/1), Metreveli 8 (3/4 da due), Oriakhi 4 (2/4 0/1). Coach: Giulio Griccioli. VANOLI CREMONA: Southerland 6 (0/1, 2/3), Adegboye 9 (4/4, 0/4), Luca Vitali 4 (1/2, 0/4), Mian 7 (2/4, 1/1), Gaspardo 2 (1/1, 0/2), Cusin 9 (3/9 da due), Washington 16 (4/8, 2/6), Biligha 4 (1/1 da due), McGee 8 (2/3, 1/2), Turner 4 (2/7, 0/3). Coach: Cesare Pancotto.
è tra le prime quattro in classifica». Per quanto il riguarda il suo ruolo nel roster biancoblu, Starks ha le idee chiare: «Al college ho sempre giocato playmaker. Avevo molto la palla in mano e il mio compito era anche quello di far canestro, anche se so che il mio ruolo qui sarà diverso. Dovrò portare energia dalla panchina e migliorare sotto l’aspetto del decision-making, ma anche a Georgetown ero un leader. Sono a disposizione del coach. Domani sul parquet? Ho giocato la mia ultima partita in Australia a metà febbraio. Nel giro di qualche giorno posso recuperare la forma. Sono pronto e a disposizione».
Neppure Vicenza, terza forza del campionato, è riuscita a fermare la corsa del Basket Team Crema, che si è imposto 57-50 (Rizzi 22, Veinberga 13). Una nuova prova di forza delle azzurre, che arrivano nel migliore dei modi alla final four di Coppa Italia, in programma nel week end a Broni. La cremasche saranno in campo oggi alle 18 nella prima semifinale contro La Spezia, capolista del girone B di serie A2. Sarà un match duro, ma la squadra di Visconti vuole provare a centrare la finale (in programma domani alle 18). L’altra semifinale è Broni-Ferrara. CLASSIFICA (21ª giornata) Broni 42; Crema 36; Vicenza 28; Milano 26; Alpo, Albino, Marghera, Pordenone 20; Costa Masnaga, Selargius, Carugate 16; Castelnuovo Scrivia 12; Bolzano 10; Virtus Cagliari 6.
Erogasmet, due punti preziosi per puntare ai playoff
E’ tornata al successo l’Erogasmet Crema e lo ha fatto come di consueto, lottando su ogni pallone, sfoderando una gran difesa e chiudendo la pratica nell’ultimo minuto di gara. Lo scontro con la pericolante Edimes Pavia era uno snodo fondamentale nel campionato dei biancorossi, chiamati a riprendere il cammino dopo tre ko consecutivi. Missione compiuta, grazie alla consueta abnegazione in difesa ed alla giornata di grazia di Luca Montanari, che ben assistito dai compagni, ha messo a segno ben 27 punti. Dopo un buon inizio dei pavesi, Cissè dai 6,75 metri ha completato la rimonta cremasca, innescata da un ottimo Liberati. Nella seconda frazione l’Edimes ha provato l’allungo, ma subiva un parziale di 9-0 che portava l’Erogasmet
avanti 34-30. Alla truppa di Baldiraghi sono stati fatali ancora gli ultimi secondi di gioco, con Venturelli che dalla lunetta riportava avanti i suoi 35-34 all’intervallo. Nel terzo quarto scendeva in campo un’Erogasmet arrabbiata e decisa a portare a casa i due punti. Montanari e Liberati continuavano a colpire, Tardito portava gli ospiti sul +7 (52-45), ma l'Edimes reagiva, con coach Vandoni che otteneva buoni dividendi soprattutto da Zennaro e Zanotti. Si arrivava agli ultimi giri di lancette con le due formazioni ancora a contatto, ma l’Erogasmet costantemente avanti, anche se di poco. Erano gli ultimi due minuti a decretare la sconfitta pavese, con l’Edimes che sul 66-72 non trovava più la via del canestro e l’Erogasmet chiudeva l’incontro, andando addi-
rittura in doppia cifra di vantaggio, sul punteggio finale di 76-66. Una vittoria importantissima sul piano psicologico ed anche in chiave playoff, per rispondere agli analoghi successi di Lecco ed Urania, che lottano con l’Erogasmet per la quarta piazza del ranking. Ora è in programma la sosta del campionato, per permettere lo svolgimento della Coppa Italia, con la ripresa delle ostilità fissata per il 13 marzo, con la trasferta in casa dei draghi della Sangiorgese. CLASSIFICA (24ª giornata) Udine, Orzinuovi 42; Bergamo 40; Urania Milano, Lecco 32; Crema 30; Vicenza 28; Desio 22; Padova, Robur et Fides Varese 20; Firenze 18; Costa Volpino 16; Pavia 14; Sangiorgese 12; Mortara, Moncalieri 8.
Piadena vince e resta in scia della capolista Iseo Turno complicato per i neroverdi contro Vicenza
SERIE C GOLD
Prosegue sicura la marcia di Piadena, sempre a due lunghezze dalla vetta dopo il netto successo sulla Delta Line Opera (77-54). Stasera a Cremona derby sulla carta agevole per l’Mg. K Vis con la Sansebasket, ko nell’ulltino turno come Pizzighettone (contro Milano 1958).
RUGBY SERIE C
CLASSIFICA (22ª giornata) Iseo 40; Piadena 38; Pizzighettone 30; Milano 1958, Vigevano 28; Omnia Pavia, Voghera, Milanotre 26; Manerbio 20; Lumezzane, Opera 18; Robbio 16; Sarezzo 14; Sansebasket Cremona 10; Ebro Milano 6, Viadana 2.
Dopo la pausa per l’impegno della Nazionale (ko con la Scozia nel 6 Nazioni), torna il campionato di serie C, con un turno sulla carta complicato per il Crema Rugby, impegnato contro la capolista Vicenza. Durante la sosta i neroverdi
hanno ricaricato le batterie, in vista del rush finale che porta alla salvezza. CLASSIFICA (2ª giornata) Vicenza Cadetta 10; Cus Brescia, Altovicentino 5; Crema, Selvazzano 4; Ospitaletto 1.
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Sport
Sabato 5 Marzo 2016
Cremo incerottata contro la Reggiana
Il successo di Bergamo ha riacceso le ambizioni della squadra di Rossitto, che deve dare fondo a tutte le proprie energie
CALCIO LEGA PRO Sono tante le defezioni per infortunio in casa grigiorossa per la sfida di oggi allo “Zini”
U
di Matteo Volpi
LEGA PRO GIRONE A 24ª GIORNATA
na boccata d’ossigeno contro l’AlbinoLeffe, ma adesso il gioco si fa duro. In casa Cremonese, infatti, tiene banco una sostanziale emergenza infortuni, che costringerà mister Rossitto a numerose scelte forzate in vista del difficilissimo derby con la Reggiana in programma oggi alle 15 allo “Zini”. Bianco e Briganti non saranno in campo molto probabilmente fino ad aprile, Davide Guglielmotti è alle prese con una contrattura, mentre Ivan Marconi è squalificato. Anche Michele Russo è entrato fra gli indisponibili per un’infrazione di un osso del piede. Anche gli altri reparti non sono messi meglio: a parte Moroni, che dovrebbe rientrare in gruppo la prossima settimana, Pesce ha riscontrato una micro-lesione al collaterale mediale e starà fuori un paio di giorni. Rosso dovrà essere operato e al ginocchio e ha finito la sua stagione. Sono invece recuperati Sansovini e Pesce che dovrebbero essere regolarmente in campo nell’undici titolare. Due pedine importanti, fondamentali nella vittoria in terra orobica che, seppur non al meglio, saranno della partita oggi pomeriggio. In difesa, scelta quasi obbligata sarà riproporre Gambaretti al centro al fianco di Zullo con formiconi e Crialese come sterni bassi. Fortunatamente, rispetto alla sfida dell’andata, troveremo una Reggiana ridimensionata. Proprio dopo la vittoria contro i grigiorossi, infatti, la formazione granata balzò in vetta alla classifica, candidandosi ad essere una delle favorite per il salto di
AlbinoLeffe-Cremonese Alessandria-Bassano Cuneo-Pro Patria Giana Erminio-Cittadella Lumezzane-Mantova Padova-Renate Pro Piacenza-Pavia Reggiana-FeralpiSalò Südtirol-Pordenone
CLASSIFICA
0-1 1-2 2-1 0-1 3-2 1-0 1-2 3-0 1-3
Cittadella 53 Pordenone 46 Bassano 43 FeralpiSalò 41 Alessandria 40 Pavia 39 Reggiana 37 Padova 35 Cremonese 34 25ª GIORNATA (5/6-03) Südtirol 34 Cittadella-AlbinoLeffe Cuneo 28 Cremonese-Reggiana (05-03 h 15) Giana Erminio 27 FeralpiSalò-Pro Piacenza Lumezzane 26 Mantova-Padova Pro Piacenza 25 Pavia-Giana Renate 25 Pordenone-Lumezzane Mantova 22 Pro Patria-Bassano AlbinoLeffe 15 Renate-Alessandria Pro Patria (-7) 2 Südtirol-Cuneo
categoria. Dal primo posto, tuttavia, ora la Reggiana si ritrova al settimo posto, esclusa dalla zona playoff. Tra i granata troveremo l’ex Mirko Bruccini e vecchi volponi del calibro di Parola o Pazienza. In casa grigiorossa, tuttavia, l’ambiente si attende una prestazione di carattere, le tante assenze di rilievo non devono essere una scusa bensì uno stimolo a dare il massimo per rimanere in una scia, quella dei
Sansovini in azione contro l’AlbinoLeffe (foto © Ivano Frittoli)
playoff, che potrebbe rivelarsi ancora possibile. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Ravaglia; Formiconi, Gambaretti, Zullo, Crialese; Suciu, Scarsella, Pesce; Sansovini, Brighenti, Pacilli. La partita sarà arbitrata da Riccardo Annaloro della sezione di Collegno con gli assistenti Marco Novellino di Brescia e Alessio Saccenti di Modena. ANTICIPO La sfida tra Padova e Cremonese,
valevole per la 28ª giornata del girone A del campionato di Lega Pro, si disputerà mercoledì 23 marzo con inizio alle ore 15 allo Stadio Euganeo di Padova. Il resto del turno prepasquale, andrà in scena giovedì 24 marzo. CONFERMA Ieri la società grigiorossa ha rinnovato l’incarico al direttore generale Stefano Giammarioli per la stagione 2016-2017.
SERIE D Dopo un solo punto conquistato nelle ultime due partite i gialloblu cercano il successo casalingo, che manca da tempo di Tiziano Guerini Due partite in settimana e un solo punto raccolto dalla Pergolettese: pareggio con un gol per parte (entrambi su rigore contro l’Olginatese) e una sconfitta per due a uno a Ponte San Pietro contro il Pontisola. Andiamo con ordine. Nella partita con l’Olginatese, i gialloblu avrebbero forse meritato qualcosa in più del semplice pareggio, per le molte occasioni da gol sprecate. L’Olginatese dal canto suo ha giocato la partita in modo ordinato e preciso, nonostante abbia dovuto rimanere in dieci per oltre mezz’ora per l’espulsione del difensore Malvestiti. Nella ripresa, sugli sviluppi di un atterramento in area di Rossi, Valente ha trafitto dal dischetto Celeste con un tiro angolatissimo. Ma dopo aver fallito più volte l’occasione del raddoppio, è arrivata la punizione: Amedeo Tacchinardi, che da difensore centrale aveva sostituto l’infortunato Scietti, toccava casualmente ma nettamente con un braccio il pallone in area su incursione di un attaccante nerobianco. Rigore, quindi, che Rebecchi insaccava. Mercoledì a Ponte San Pietro l’ama-
Pergolettese, obiettivo espugnare il Voltini
Donida in azione sotto la pioggia
rezza è stata ancora maggiore: sotto la pioggia, la sconfitta è stata netta, complici anche le due defezioni di capitan Scietti per infortunio e Cesca squalificato per somma di ammonizioni, che hanno reso difesa e attacco azzoppati. Il Pergo partiva bene, ma alla prima occasione il Pontisola passava: al 37’ era Lella ad infilare Donnarumma su lancio di Pedrocchi.
Alla ripresa del gioco Alessio Tacchinardi correva ai ripari inserendo dapprima Rossi per Zanoni e poi Brunetti per Conti. Ma il Pontisola, sornione, raddoppiava al 67’ con Nardi che approfittava di un rimpallo favorevole con Donnarumma. Il massimo risultato con il minimo sforzo. Pioggia e stanchezza annebbiavano vista e forze. Un lampo: fallo in area all’86’ di Anesa che
atterrava Rossi. Calcio di rigore (ed espulsione del difensore) che Valente trasformava in gol. Ma non c’era più tempo, la partita era persa! Domani, alle ore 14.30, la Pergolettese rientra fra le mura di casa: al Voltini i tifosi gialloblu attendono da troppo tempo di salutare una vittoria della loro squadra. Può essere l’occasione giusta l’incontro con la Bustese? I granata di Busto Garolfo non sono una squadra impossibile da battere, ma non saranno nemmeno remissivi: nell’ultimo loro incontro hanno perso in casa prendendo tre gol (dal Ciliverghe) e quindi cercheranno di vender cara la pelle. Pergo, vuoi finalmente cercare di vincere? CLASSIFICA (30ª giornata) Piacenza 79; Lecco 58; Seregno 56; Ciliverghe 49; Pontisola 47; Inveruno, Pergolettese, Ciserano 43; Olginatese 42; Monza 40; Varesina 38; Grumellese 37; Folgore Caratese, Pro Sesto, Bustese 35; Virtus Bergamo 31; Fiorenzuola 29; Caravaggio 28; MapelloBonate 25; Sondrio 18.
ECCELLENZA
Crema, il destino tra le mura amiche
Complice il turno di riposo, Il Crema ha perso una posizione: è ora 5º, dopo essere stato scavalcato dal Nibionno, ma comunque sempre in zona playoff. Il vantaggio sulla 6ª si è però ridotto a un solo punto: ecco perché diventa indispensabile fare punti oggi alle 17 al Bertolotti con il quotato Scanzorosciate, ma anche mercoledì sera nel turno infrasettimanale con la Cisanese (al Voltini) ed infine sempre il casa domenica prossima con il Brembate. Insomma, è vietato sbagliare. CLASSIFICA (24ª giornata) Cavenago Fanfulla 52; Villa D’Alme, Scanzorosciate 49; Nibionno 44; Crema 42; Luciano Manara 41; Casateserogoredo 36; Caprino 33; Verdello 32; Cisanese 31; Sandonatese 25; Gessate 24; Brugherio 20; Oggiono 19; Real Milano, Sancolombano 18; Brembate 9.
SERIE A La squadra di Sarri, che deve battere il Chievo, spera in un passo falso della Juventus domani a Bergamo
Il Napoli chiede aiuto all’Atalanta
E’ una giornata molto importante, sia in vetta che in coda, quella iniziata ieri sera con l’anticipo tra Roma e Fiorentina. Reduce dall’inattesa faticaccia in Coppa Italia, la Juventus scende in campo a Bergamo cercando di non pensare alla trasferta di Champions a Monaco di Baviera. Insomma, in pochi giorni i bianconeri possono indirizzare i destini della propria stagione, iniziata male, ma raddrizzata con grande personalità. Dopo aver raggiunto la finale di Coppa Italia (contro il Milan), la squadra di Allegri vuole consolidare il primato in campionato, sognando poi la grande impresa all’Allianz Arena: ma centrare l’obiettivo è complicato, a partire dalla sfida di domani con l’Atalanta, che nasconde tante insidie. In un passo falso della Juve, spera tanto il Napoli, che a sua volta deve tornare al successo con il Chievo, dopo un periodo
SERIE B
La grinta di Buffon, capitano della Juve
di netta flessione. Sarri crede ancora nello scudetto, anche se non lo dice, ma non può più perdere terreno, soprattutto nei
Il campionato cadetto non finisce mai di stupire. Quando il Cagliari sembrava veleggiare verso la serie A, è incappato i due sconfitte consecutive, che hanno minato la serenità dei sardi, comunque saldamante in vetta come il Crotone, visto che alle loro spalle nessuno va veloce. 28ª GIORNATA Avellino-Livorno 2-1, BresciaComo 2-1, Cesena-Cagliari 2-0, Crotone-Vicenza 2-0, Latina-Modena 0-1, Novara-Pro Vercelli 1-1,
turni casalinghi. Domenica delicata per il Milan, che dopo una lunga serie di risultati positivi, è chiamato a battere un ritrovato Sassuolo, che al Mapei Stadium ha sempre reso la vita dura ai rossoneri. A Mihajlovic interessa solo la vittoria, perché in caso contrario l’obiettivo del terzo posto potrebbe svanire definitivamente. Lo stesso discorso vale per l’Inter, che in Coppa Italia ha avuto una reazione orgogliosa (non premiata dalla qualificazione, sfumata ai calci di rigore), da confermare domani sera con il pericolante Palermo. In coda, turno determinante per Frosinone, Capi e Verona, tutte e tre obbligate a vincere per restare aggrappate a una salvezza, che resta comunque complicata. Soprattutto i ciociari, battendo l’Udinese, potrebbero quasi agganciare il Palermo e riaprire i giochi, a dieci giornate dalla fine. Fabio Varesi
RISULTATI 27ª GIORNATA
Carpi-Atalanta Chievo-Genoa Empoli-Roma Fiorentina-Napoli Juventus-Inter Lazio-Sassuolo Milan-Torino Palermo-Bologna Sampdoria-Frosinone Udinese-Verona
CLASSIFICA
Juventus Napoli Roma Fiorentina Inter Milan Sassuolo Lazio Bologna Chievo 28ª GIORNATA (06-03 h 15) Empoli Atalanta-Juventus Torino Bologna-Carpi Atalanta Frosinone-Udinese Udinese Genoa-Empoli H. Verona-Sampdoria (05-03 h 18) Genoa Sampdoria Inter-Palermo (h 20.45) Palermo Napoli-Chievo (05-03 h 20.45) Frosinone Roma-Fiorentina (ieri sera) Carpi Sassuolo-Milan Hellas Verona Torino-Lazio (h 12.30)
Cagliari e Crotone ora vedono la promozione
Pescara-Ascoli 2-2, Ternana-Spezia 1-2, TrapaniSalernitana 1-1, Virtus Entella-Perugia 2-1, Virtus Lancino-Bari 1-0. 29ª GIORNATA Ascoli-Modena 2-1, BariTernana 4-0, Brescia-Avellino 1-0, Cagliari-Novara 0-1, Como-Virtus Lanciano 1-1, Livorno-Cro-
1-1 1-0 1-3 1-1 2-0 0-2 1-0 0-0 2-0 2-0
tone 0-0, Perugia-Latina 2-0, Pescara-Trapani 1-2, Salernitana-Virtus Entella 2-2, Spezia-Cesena 1-1, Vicenza-Pro Vercelli 1-1. 30ª GIORNATA Avellino-Spezia, CesenaSalernitana (07-03 h 20.30) Crotone-Ascoli, Latina-Como, Modena-Livorno (06-03 h 17.30),
61 58 53 53 48 47 41 37 35 34 34 32 30 30 28 28 27 23 21 18
Novara-Vicenza, Perugia-Ternana, Pro VercelliPescara, Trapani-Cagliari, Virtus Entella-Bari, Virtus Lanciano-Brescia. CLASSIFICA Cagliari 61; Crotone 60; Pescara 49; Cesena 47; Novara (-2) 46; Brescia 45; Virtus Entella, Bari, Spezia 44; Avellino, Trapani 40; Perugia 37; Ternana 36; Ascoli 35; Latina 33; Livorno, Modena 32; Vicenza 31; Pro Vercelli, Virtus Lanciano (-2) 30; Salernitana 27; Como 22.
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Sabato 5 Marzo 2016
La Pomì difende il secondo posto Prima di pensare alla Final Four di Champions, la squadra rosa deve mantenere la posizione alla spalle di Conegliano
VOLLEY A1 Contro Scandicci stasera al PalaRadi, puntando anche a vendicare la sconfitta patita all’andata
D
di Vanni Raineri
opo la conferenza stampa della scorsa settimana a San Giovanni in Croce, prosegue la marcia di avvicinamento alla Final Four di Champions League. Mercoledì, al PalaGeorge di Montichiari, la delegazione della Confederazione europea del volley ha effettuato un sopralluogo nell’impianto sportivo che ospiterà l’evento e tenuto un meeting operativo con la Organizing Committee. Il Comitato è formato da un team di dirigenti della Vbc Pallavolo Rosa Pomì Casalmaggiore, la società organizzatrice della due-giorni che assegnerà il titolo di club campione d'Europa 2016. La delegazione Cev era capitanata da Renato Arena (senior vice president); il Comitato dal presidente Massimo Boselli Botturi e dal direttore organizzativo Luciano Toscani. Il meeting è proseguito nella mattinata successiva al Garda Hotel di Montichiari. Poi, alle 12, si è tenuta una conferenza stampa in sala consiliare a Casalmaggiore, alla presenza del sindaco Filippo Bongiovanni (leggi altro articolo a pagina 12). Nel corso della duegiorni di lavoro, si è fatto il punto e stilato il programma, al fine di preparare al meglio l'importante evento sportivo. Sono state esaminate dettagliatamente varie questioni: dalla logistica dell’impianto
21ª GIORNATA
Bergamo-Club Italia Busto Arsizio-Firenze Casalmaggiore-Modena Conegliano-Novara Scandicci-Montichiari Vicenza-Bolzano Ha riposato: Piacenza
22ª GIORNATA
3-0 3-1 3-1 3-0 3-0 3-0
Bolzano-Casalmaggiore 0-3 Club Italia-Conegliano 0-3 Modena-Vicenza 3-2 Montichiari-Busto Arsizio 3-2 Novara-Scandicci 1-3 Piacenza-Bergamo 3-0 Ha riposato: Firenze
CLASSIFICA
Un attacco di Valentina Tirozzi (foto Giuseppe Storti)
Conegliano 52 Casalmaggiore* 46 Piacenza* 45 Novara* 40 Modena* 39 Scandicci* 36 Bergamo* 32 Busto Arsizio 26 Montichiari 25 Vicenza 20 Club Italia* 18 Bolzano* 10 Firenze* 7
sportivo al marketing, dalla campagna informativa all'accoglienza di squadre ed arbitri, dall'animazione agli appuntamenti collaterali. Sempre giovedì è stata ufficialmente convenuta la cessione dei diritti televisivi a Mediaset. L’emittente era rappresentata a Montichiari dal direttore di Premium Sport, Alberto Brandi. Al meeting è intervenuto pure il sindaco di Montichiari Mario Fraccaro. Il primo cittadino ha portato i saluti dell’amministrazione
comunale, dichiarando il proprio apprezzamento per un evento che contribuirà a connotare ulteriormente la località bresciana come vera e propria “Città dello sport”. Intanto le ragazze rosa proseguono il cammino in campionato, dove sembrano aver ritrovato il migliore smalto. La trasferta di Bolzano si è risolta in una formalità, mentre le parziali frenate delle avversarie (in particolare Novara sta mostrando
HOCKEY SU PISTA A1 Dopo il ko con Matera la strada per la salvezza è ancora lunga
Pieve 010, la situazione resta delicata
Pieve 010 all’asciutto contro Matera, che sta diventando la bestia nera dei rossoblu. Passati in vantaggio grazie alla marcatura su rigore di Ghiraldello, i lucani sono stati recuperati da Mattia Civa (anche lui a segno su rigore), prima del sorpasso di Antezza. Nella ripresa di nuovo Ghirardello centrava il doppio vantaggio, ma ancora Mattia Civa accorciava sul 3-2. Grimalt però si confermava il miglior numero uno del campionato e nonostante alcune ghiotte occasionim i cremonesi non riescivano a infilare l’estremo difensore del Matera. Nel finale di gara, la doppietta di Antezza rendeva più rotondo il risultato finale (5-2). I rossoblu non sono riesciti quindi a sfruttare a proprio vantaggio lo stop del Sarzana contro il Trissino – un altro 5-2 e dovranno fare attenzione alle gare di Thiene e
turno spalmato su sei giorni, che giocano rispettivamente in casa contro Valdagno e in trasferta contro Bassano e che si trovano ad uno e tre punti di distacco dai pievesi. Sempre stasera, intanto, Pieve 010 sarà di nuovo in campo a San Daniele e sempre contro Matera, peri ritorno dei quarti di Coppa Cers (andata 10-0 per i lucani). Per imporante per i rossoblu, gli impegni di campionato marredì a Lodi e soprattutto sabato prossinmo con il Giovinazzo. CLASSIFICA (21ª giornata) Forte dei Marmi 48; Lodi 45; Breganze* 44; Matera 42; Viareggio* 41; Bassano*, Follonica 34; Monza 30; Trissino 28; Valdagno* 15; Pieve 010, Sarzana 12; Thiene* 11; Giovinazzo* 9. *Una partita in meno.
Pablo Jara (Pieve 010)
una pericolosa involuzione) hanno consentito alla Pomì di consolidare il secondo posto in classifica. Stasera alle 20.30 al PalaRadi arriva Scandicci: va ribaltata la sconfitta di misura dell’andata. 23ª GIORNATA (06-03 h 18) Bergamo-Montichiari (h 19), Bolzano-Piacenza (h 17), Busto Arsizio-Novara (05-03 h 20.30), Casalmaggiore-Scandicci (0503 h 20.30), Conegliano-Modena, Firenze-Club Italia. Riposa: Vicenza.
Alice Rossi del Flora gareggia con l’otto lombardo sul Tamigi CANOTTAGGIO
Dopo le buone prove degli azzurri nei test per Rio (con Gentili e Rodini in evidenza), l’attenzione si sposta sulle acque del Tamigi a Londra, dove oggi una rinnovata ammiraglia Junior femminile a marchio Lombardia, tenterà la conquista della Women’s Eight Head of the River Race. La regata, classica sfida femminile giunta alla 76ª edizione, ha registrato un nuovo record di partecipazione: 320 otto femminili per un totale di 2880 atleti in gara. A bordo dell’ammiraglia lombarda ci saranno le vice campionesse del mondo Junior 2015, Elisa Mondelli e Ludovica Braglia (Moltrasio) confermate insieme a Nicoletta Bartalesi (Varese). Completano l’equipaggio Alice Rossi (Flora), Laura Meriano (Garda Salò), Caterina Di Fonzo, Giorgia Pelacchi, Aisha Rocek (Lario). Al timone per il secondo anno consecutivo sul Tamigi il moltrasino Giorgio Crippa.
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Sabato 5 marzo 2016
E’ di Michele Gazzarra l’acuto nella Coppa San Geo
Michele Gazzarra, 25 anni, siracusano del team Contineltal Norda Mg.K Vis Vega di Angelo Baldini, ha trovato l’attimo fuggente a meno a dieci chilometri dalla conclusione e a braccia alzate si è presentato a Prevalle, nel Bresciano, sul traguardo della 92ª Coppa San Geo-46º Trofeo Caduti di Soprazocco, corsa di apertura della stagione dilettanti in Italia, partita dalla sede della Podium Carrera a Calcinate, con Davide Boifava “mossiere” e al suo fianco Michele Dancelli, Dino Zandegù e Gianluigi Stanga. Non ha lasciato nulla al caso Gazzarra, ha acceso la miccia sull’ultima
salita, di una corsa disturbata dalla fredda pioggia e in forma strepitosa ha pigiato sull’acceleratore e a tutto gas sul terreno ai lui congeniale, ha preceduto il bergamasco Fausto Masnada e il ligure Oliviero Troia, entrambi del Team Colpack di patron Beppe Colleoni. «Ho attaccato non appena hanno ripreso il mio compagno Nardelli- ha detto il vincitore - sono soddisfatto per la vittoria, ma ancor di più per le sensazioni che ho provato. Ci tenevo molto a questa corsa e sono riuscito a vincerla, ma sono solo all’inizio di stagione, d’ora in poi ci sarà da lottare ogni giorno». Quinto
l’azzurro bresciano Damiano Cima, mentre l’aostano Michel Piccot, che milita nella Gavardo Biesse Tecmor Carrera guidata da Massimo Rabbaglio, è giunto 8º. Ordine d’arrivo: 1) Michele Gazzarra (Norda MG.K Vis Vega) km 152 in 3h48’60”, media 40,064, 2) Fausto Masnada (Team Colpack) a 34”, 3) Oliviero Troia (Team Colpack) a 50”, 4) Umberto Marengo (Overall Cycling Team) a 1’13”, 5) Damiano Cima (Viris Maserati Sisal Chiaravalli), 6) Stefano Nardelli (Norda MG.K Vis Vega), 7) Nicola Rossi (Selle Italia Cieffe Ursus), 8) Michel Piccot (Gavardo Biesse Tecmor Carrera).
Il trionfo di Gazzarra
Baffi e Oldani sul podio a Montichiari
CICLISMO Importante terzo posto dei due atlelti del Gb Junior Team Arvedi nelle Tre Sere del Garda-Trofeo Feralpi
L
di Fortunato Chiodo
a Tre Sere del Garda-Trofeo Feralpi, sulla pista del velodromo Fassa Bortolo di Montechiari, ha regalato emozioni. Dopo tre intense giornate di gare, Filippo Marchetti e Moreno Ferronato (Work Service Brenta) hanno trionfato tra gli Juniores avendo ragione di Matteo Donegà e Jacopo Cavicchioli (Sancarlese Phonix Borghi) e dei lombardi Stefano Baffi e Stefano Oldani della Gb Junior Team Arvedi (ex CC. Cremonese 1891). La classifica degli allievi è andata al tandem formato da Gabriele Zadra (Südtirol) e Samuel Nova (Pedale Arcorese), i quali hanno superato Matteo Pangiluppo e Samuele Barbato (Uc Sozzigalli). Francesco Calì e Antonio Sciacca, emiliani dell’Uc Sozzigalli, hanno trionfato tra gli esordienti su Andrea D’Amato e Andrea Varinelli (Mtb Il Branco) e Giosuè Epis e Stefano Minoia (Gs Sprint Ghedi). Le singole graduatorie riservate alle donne esordienti e allievi sono state conquistate dalla piacentina Giulia Affaticati, vincitrice davanti a Rachele Bolzanini (Team Nuvolento), Sara Fiorin (Cicli Fiorin), Silvia Zanardi su Vittoria Guazzini (Pro Sport) e Chiara Cavallini (Vo2 Team Pink). DOPPIETTA DI MARECZKO AL TOUR DE LANGKAWI Monologo italiano al Tour de Langkawi, in Malesia. Kakub Mareczko, 21enne velocista bresciano della SoutheastVenezuela, che a gennaio in maglia azzurra
Il velodromo di Montichiari
fulminò Elia Viviani (Team Sky) nello sprint conclusivo del Tour de San Luis, si è aggiudicato la sesta tappa (quarta vittoria italiana dopo le due del veronese Andrea Guardini dell’Astana e del bresciano Andrea Palini del Sky Dive Dubai). Alle spalle, grande sorpresa di giornata, Juraj Sagan (fratello del campione del mondo Peter). MARTINELLI HA ESORDIO COL BOTTO IN PROVENZA Primo anno da professionista e prima vittoria per Davide Martinelli. A Istres nella seconda tappa del Tour La Provence, in Francia, il 22enne di Lodetto di Rovato, della formazione Eitxx Quick Step, figlio dell’ex professionista e attuale direttore sportivo dell’Astana, Beppe, ha colto una bellissima affermazione prece-
dendo il colombiano di squadra Fernando Gaviria, mentre la terza posizione è stata di appannaggio del bergamasco Daniele Ratto (Androni Sidermec). «Fernando mi ha fatto un bel regalo. Sono molto felice, ora torno a fare quello che mi dicono di fare». Dopo aver favorito il compagno Davide Martinelli, il colombiano Fernando Gaviria (Etixx Quick Step) ha vinto il volata a Marsiglia, la terza e ultima tappa del Tour La Provence: classifica finale per il francese Thomas Voeckler (Diret Energie). FESTA COLBRELLI AL GRAN PREMIO DI LUGANO L’uomo della pioggia è Sonny Colbrelli.L’azzurro bresciano, sotto il diluvio, ha trionfato al Gran Premio di Lugano regalando a se stesso e alla Bardiani Csf, la
prima gioia stagionale. Podio tricolore con Ulissi e Ferrari della Lampre-Merida ai posti d’onore, in una corsa che nelle fase iniziali ha sfiorata la tragedia: il ventiduenne tedesco Arnod Fiek, dopo aver allargato una curva, è andato contro le barriere ed è finito nel lago Ceresi, dopo un volo di una decina di metri su un dirupo di roccia. Recuperato nell’acqua da una barca dell’organizzazione, se l’è fortunatamente cavata con qualche escoriazione. Coas anche in Belgio, nella Kuurne-Buxelles-Kuurne: una moto al seguito ha buttato in terra un concorrente. La gara nota come “corsa degli asini”, è andata al belga Jasper Stuyven, sfuggito ai big negli ultimi quindici chilometri. MINALI E AFFINI PRIME GIOIE Sorride il Team Colpack a San Bernardino di Lugo, nel Ravennate, grazie allo sprint vincente di Riccardo Minali, figlio d’arte dell’ex professionista Nicola (ambedue nell’albo d’oro del Circuito del Porto a Cremona), si è aggiudicato la 57ª Coppa San Bernardino per Elite e Under 23 allo sprint su Michael Bresciani (Zalf) e sul compagno di squadra Oliviero Troia terzo nella Coppa San Geo. Bel numero dell’azzurro Edoardo Affini, mantovano della Selle Italia Ursus tra i dilettanti nel Gp Nardi a Castello Roganzuolo, nel Trevigiano, ha colto l’attimo fuggente in vista della conclusione, bravo a dare scacco matto e lasciare alle spalle Marco Maionese (Zalf), vincitore il giorno prima a San Michele di Piave, mentre Mirco Sartori (terzo) ha completato la festa per la Selle Italia Ursus.
Il quartetto sfiora il podio MONDIALI SU PISTA
Sono in pieno svolgimento (fino a domani) a Londra i Mondiali su pista, ultima chiamata per i Giochi Olimpici di Rio. Al via anche un’Italia ambiziosa, che ha già il pass in tasca con il quartetto donne e con Viviani nell’Omnium, ma nella capitale inglese cerca gloria con la bresciana Simona Frapporti (già qualificata per le Olimpiadi) e con Francesco Ceci nel keirin. Le Nazionali su pista donne e uomini, guidate dal rispettivi ct Dino Salvoldi e Marco Villa, dopo la preparazione passata attraverso le prove di Coppa del calendario Uci, alternando anche l’attività su strada nel segno della multidisciplinarietà, sono agguerrite sulla pista olimpica del Lee Valley Velo Park di Londra. Ed infatti, il quartetto azzurro dell’inseguimento a squadra, ha sfiorato una clamorosa medaglia, perdendo la finale per il bronzo con la Danimarca, dopo ottime prestazioni.
Super Mattia Visconti, Grandi ko BOCCE
di Massimo Malfatto
Uno strepitoso, incontenibile Mattia Visconti si aggiudica il memorial “Giulio Caimi”, gara nazionale organizzata dalla bocciofila Lilla. Non che ce ne fosse stato bisogno, ma prestazioni simili (tra l’altro primo successo gara nazionale seniores) confermano il valore e la qualità di questo ragazzo. Sulle corsie del bocciodromo di Legnano il portacolori della Achille Grandi ha impartito una dura lezione agli avversari: nei quarti si sbarazzava di Andrea Rotundo (12-2), con l’identico punteggio s’imponeva su Luca Viscusi. Capolavoro in finale di Mattia che aveva la meglio su Gianluca Menghini per 12-7. Quarto Ferdinando Paone. CAMPIONATO DI SOCIETA’ Povera bocciofila La Primavera quante maledizioni si sarà beccata dalla Achille Grandi per la sconfitta casalinga, ma forse più che imprecazioni la formazione cremasca deve recriminare sulla sconfitta di Verderio. La bocciofila cremasca s’impone sulla “Madonnina” ma non basta per accedere ai playoff. La vittoria
La premiazione di Mattia Visconti
sui milanesi porta la firma delle coppie, proprio la specialità che aveva fallito nel big-match: Negri-M.Visconti s’impongono (8-5 e 8-1) così come i compagni di squadra Guerrini e Zagheno. Al termine del match arriva la
notizia del successo della Fulgor a Lainate. Piuttosto deluso Elia Avaldi:”Siamo arrivati all’incontro decisivo con la Fulgor con giocatori scarichi e fuori forma. Anche sabato scorso, pur vincendo, non abbiamo brillato. Il paradosso è che Mattia, che non si era fatto apprezzare come sua abitudine, poche ore dopo ha vinto alla grande la gara nazionale: le bocce sono così! Sarà per l’anno prossimo, stiamo pensando all’acquisto di un bocciofilo molto importante: se sono rose fioriranno”. Risultati 6ª giornata: Achille Grandi-Madonnina 2-0; Primavera-Fulgor 0-2. Classifica finale: Fulgor 14, Achille Grandi 13, Madonnina 4, La Primavera 2. PARATA ROSA Domenica 6 marzo gara nazionale individuale femminile. Iscritte 70 bocciofile di categoria A-B-C a questa manifestazione giunta alla sedicesima edizione. Batterie eliminatorie alle ore 9 sulle corsie dei bocciodromi di Crema, Soresina e sugli impianti cittadini del comunale, Palabosco, Signorini e Stradivari. Finali dalle ore 14.30 presso il bocciodromo comunale.
Astra e Fadigati prime semifinaliste
(M.M.) Nel campionato provinciale tutto deciso in un gruppo, molti rebus nell’altro. Nel gruppo A, primato in classifica per la Bissolati che supera il Casc con i successi di Cantarini-E. Ferrari e TessadriMilanesi. Brutta la sconfitta della Coop opposta al Flora. Pari tra Stradivari e Querce, ai “pallini” piangono gli stradivariani. Nel gruppo B Vince il Fadigati e semifinale conquistata; bene Luca Pedrini in coppia con Giuseppe Santini e nell'individuale; per la Baldesio successo della terna Lussignoli-Chittò-
Delfanti. Infruttuosa la vittoria del Signorini. Risultati: Coop-Flora 0-1; Bissolati-Casc 2-0; Stradivari-Querce 0-0; Signorini-Soms 2-0; Baldesio-Fadigati 1-2. Classifiche - Gruppo A: Bissolati 8, Casc, Coop 6 e Flora 6, Stradivari e Le Querce 5. Guppo B: Astra 9, Fadigati 8, Signorini 4, Soms 3, Baldesio 0. Prossimo turno (07-03): Flora-Le Querce (Palabosco), Bissolati-Stradivari (S. Zeno), Casc-Coop (Comunale), Astra-Fadigati (Comunale), Signorini-Baldesio (Signorini).