Il Settimanale di Cremona Direzione e redazione: Via S. Bernardo, 37/A • Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14 • Fax 0372 59.78.74 • Numeri Arretrati: www.immaginapubblicita.it/archivioilpiccolo.html • E-mail: redazione@ilpiccologiornale.it Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 - Cremona • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona
Anno IX • n° 25 • VENERDI’ 20 GIUGNO 2008
Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio
EXPO: CREMONESI, PUGNI SUL TAVOLO Finita la grande paura - ci avevano esclusi dall'evento - ora bisogna portare a casa i risultati. Quali? Tutte le strade che ci servono. Essere presenti ai tavoli che contano. Portare in città le manifestazioni artistiche, culturali ed economiche di livello internazionale. E anche ottenere importanti commesse. Egr. dottor Arvedi, mi avrebbe deluso
A pagina 3
Quartiere Po, la paura di uscire di casa ▲
a pagina 9
a pagina 5
Comitato
a pagina 6
Cerchi casa? Alcune proposte scelte per voi ▲
▲
▲
a pagina 8
Nasce il Comitato anti Tamoil ▲
Caimmi, ex procuratore racconta la sua verità
Museo diocesano, finalmente una realtà
a pagina 4
Inquinamento
Cultura
Caso Bracchi
I vigili sistemano la via Cimitero ▲
M’interesso poco di calcio, ho seguito però con curiosa attenzione le fasi in cui Lei ha preso in mano le sorti della Cremonese. Non essendo un accanito tifoso, confesso che ho sospettato un tornaconto. Mi sono ricreduto subito. «Ce la metteremo tutta… non aspettatevi fuochi d’artificio… ma dignità, rispetto, recupero dei valori di sportività… per il bene dei nostri giovani». Belle, esemplari parole. Ho cominciato a seguire con simpatia le vicende della squadra. Dopo tanti anni sono tornato in uno stadio, coinvolto da un amico: partita Cremonese-Atalanta, in curva, cinque euro il biglietto. L’ultima volta dieci anni prima, con mio figlio ancora piccolo, Atalanta-Juventus a Bergamo. Siamo scappati per la tensione palpabile e per la paura d’incidenti, avvenuti poi di lì a poco. (Forse per questo mio figlio ha deciso di praticare il nuoto piuttosto che il calcio). In poco tempo, Lei Cavaliere, è riuscito a riportare la gente allo stadio, anche le famiglie, restituendo loro l’orgoglio e la capacità di ritrovare dignità ed entusiasmo. Ammirevole il tentativo, suo, di dimostrare che anche nel mondo del pallone si può percorrere la strada del rispetto e dell’etica sportiva, un forte insegnamento, una lezione per molti. Dottore, per delusione e amarezza, voleva gettare la spugna? «Sono stati momenti difficili per me… ma ho mantenuto fede alle mie idee», sono sue parole riferite sì, ad altra situazione; un contesto dove Lei giganteggia certo, ma credo sia ancora la sua filosofia. «La vita è una lotta continua… guai a chi si abbandona alle cose facili; ma a noi piace così; affrontarle con impegno, responsabilità e, in prima linea…» è la sua voce in occasione di un importante riconoscimento. Per un momento abbiamo rischiato che la Società potesse tornare nelle mani di chi ha altri obiettivi. Certo sarebbe mancato l’esempio, l’insegnamento. Un vero peccato. Sono passati tanti anni. Quando La conobbi, mi sembra ieri, mi “aggredì” verbalmente… sentite le mie ragioni, si complimentò. Fu per me un insegnamento e un grande incentivo. Daniele Tamburini
Viabilità
a pagina 35
Piogge eccessive, danni alle coltivazioni. Coldiretti chiede l'attenzione delle istituzioni - A pagina 11