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Anno IX • n° 4 • VENERDI’ 25 GENNAIO 2008
Regione
Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio
Politica
Ambiente/1
Ambiente/2
Case popolari: pioggia di finanziamenti
Ecco i nomi dei candidati per il Pd
Inquinamento, maglia nera sotto il Torrazzo
Differenziata: Cremona sale sul podio
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L’ultima cena
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M ULTE: S PREMUTI MULTE: SPREMUTI C OME D EI LIMONI LIMONI COME DEI 57mila contravvenzioni in un anno, 13mila in più dell’anno scorso. Malvezzi e De Bona: «Si tassano i cittadini». Il comandante dei vigili Chiari: «Nessuna vessazione». Il sindaco Corada: «La gente non è mai contenta» Giustizia
Lazzarinetti si scaglia sulla magistratura a pagina 4
Alle pagine 6-7 Sport
Aperitivo dei giornalisti con Mondonico ▲
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Qui Leonardo non c’entra, ma di una cosa siamo quasi sicuri, per ammissione di tutti: a casa Bracchi si mangiava e si beveva bene. Niente di suntuoso ma si mangiava bene. Ora io con amici, gente comune che rientra nella categoria definita l’uomo della strada - la signora Pina casalinga, il signor Mario frutta e verdura, mio cugino Giovanni cassiere alla Banca Popolare, quello che lavora in fabbrica e dice che è giornalista perché scrive qualche riga sulla Cremo e così vede la partita a gratis – noi, dando per scontato che a quelle cene ogni argomento politico e ogni questione di carattere amministrativo erano banditi, ci chiediamo: «Di cosa avranno parlato per lunghe ore?» C’era il dott. Paolo Bodini, ai tempi sindaco di Cremona, il prof. Giancarlo Corada presidente in carica alla Provincia, Luciano Pizzetti detto «il Cardinale», uomo certamente molto intelligente e capace, deus ex machina di gran parte delle questioni politiche nostrane da vent'anni a questa parte. Ma di cosa avranno parlato? Di donne lo escludo a priori, forse di motori…o di calcio? Forse di musica, ecco mi piace immaginare che si siano infervorati parlando di musica. Tutti e tre sfegatati rockettari, si sono accalorati parlando dei favolosi inizi anni 70. I Led Zeppeling, i Pink Floid, Emerson Lake and Palmer. Ma per Pizzetti il “massimo” erano i Deep Purple e simulando di suonare una chitarra elettrica (una Fender Stratocaster) complice un po’ il vino, inarcata la schiena all’indietro, attacca l’inizio di «Smoke On The Water»: «Va va va … va va va va….va va va… va va». Forse è proprio andata così. Ma ho riferito ai miei compagni che io non c’ero. Dalle mie parti si dice «Se uno conta una bella cippa lippa non l’invita mai nessuno». Milonga
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La Coldiretti è riuscita ad ottenere nuove normative sulla ruralità delle costruzioni - a pag. 11
Cronaca
Venerdì 25 Gennaio 2008
Il Papa e la Sapienza: polemica in consiglio Botta e risposta tra Ceraso, Guerini, Malvezzi e Corada di Silvia Galli La Curia preferisce non commentare la vicenda scoppiata in consiglio comunale e si trincera dietro un «no comment», riguardante all'ordine del giorno presentato dal consigliere Giuseppe Ceraso, lasciato solo nella sua stessa maggioranza, che ha bocciato il suo ordine del giorno con pesanti critiche provenienti dalla sinistra radicale. Così ha spiegato monsignor Mario Marchesi, vicario generale. «La nostra posizione è questa: non entriamo nel
merito di ciò che si discute in Consiglio comunale». Quanto alla mancata visita del Papa alla Sapienza, monsignor Marchesi ha spiegato: «Da cattolico dico che per la Chiesa questa è solo una sciocchezza come tante. E’ dai tempi di Gesù che dobbiamo fare i conti con situazioni del genere, che per noi sono bagattelle di nessun valore. Pensando ai promotori di questo “no” al Papa, mi viene spontaneo aggiungere “Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno”. Come cittadino aggiungo che quando
Elezioni in casa Pd Il 27 gennaio, domenica, si svolgeranno finalmente le elezioni per eleggere il coordinatore provinciale del Partito Democratico. Sarà finalmente l’occasione per dare il via ufficiale al neo costituito partito, che si avvia a diventare punto di riferimento per buona parte degli elettori di Centro sinistra. Ecco i candidati.
CANDIDATI PER IL PD CREMONESE COGNOME
NOME
RESIDENZA
ARCAINI BALDANI ARDIGO' BALZARINI BALOTTA BERGAMASCHI BALSAMO BERNOCCHI BOTTOLI BERTOLINI CAMBIATI BIONDI CASTELLANI CAFFI CHITTO' CAMPAGNOLO GALLO CARNESELLA LANCISI CASALI LAUDADIO D'EGIDIO MANFREDINI FOGLIAZZA PETRACCO GIAZZI PETRINA GUGLIERMETTO RICCARDI IACHETTI TIRLONI MARIANI VAGHETTI POLI ROTELLI SCARATTI SQUERTI
SERENA LUIGI DONATA GIAN EMILIO FULVIA ATTILIO MARIA RITA LUIGI CLOTILDE CARLO SIMONA GIOVANNI VERA ALESSANDRO ELISA STEFANO CONCETTA GINO GIULIANA EZIO MARIELLA MARCO ALESSIA AMEDEO FLORIANA SERGIO MARTA SANDRO ANNA GOFFREDO FRANCESCA ROBERTO SERENA ROBERTO PIERLUIGI IVAN FRANCO
CASALBUTTANO CREMONA GRONTARDO PESCAROLO CREMONA SORESINA CREMONA PIZZIGHETTONE CREMONA MALAGNINO CREMONA TRIGOLO CREMONA CREMONA CREMONA CREMONA PERSICO DOSIMO CREMONA GADESCO P. DELMONA SAN DANIELE PO CREMONA CREMONA CREMONA CREMONA CREMONA CREMONA MALAGNINO CREMONA VESCOVATO CREMONA SORESINA STAGNO LOMBARDO GADESCO P. DELMONA CREMONA CREMONA GRONTARDO CREMONA
CANDIDATI PER IL PD CASALASCO COGNOME
NOME
RESIDENZA
GARDANI CERESINI GHISOLFI GALLI MALINVERNO MAFFEZZOLI RIVA ONETA SBOLZANI SILLA SUPERTI
ANNUCCIA VITTORIO IRINA COSTANTE MARA GIANFRANCO PAOLA LEOPOLDO VANNA CLAUDIO PIER ATTILIO
SPINEDA S. GIOVANNI IN CROCE GUSSOLA SOLAROLO RAINERIO PIADENA TORRE PICENARDI CASALMAGGIORE TORRE PICENARDI RIVAROLO DEL RE CASALMAGGIORE DRIZZONA
uno Stato si dimostra incapace di far fronte a situazioni del genere, significa che ci troviamo in una giungla più che in uno Stato». Ma è la sinistra radicale la più dura verso Ceraso che finisce sul banco degli imputati. «Ci troviamo di fronte all'ennesima provocazione e strumentalizzaIl consigliere comunale Giuseppe Ceraso zione» ha spiegato Guerrini, che tra il consigliere comusegretario Rifondazione Conale Malvezzi (FI) e il sindamunista. «Intanto è falso co Corada: «Il consigliere che a Ratzinger sia stato imMalvezzi (Forza Italia)» ha pedito di parlare. Se mai si spiegato il primo cittadino vuole impedire ad altri un li«mi accusa di essermi defilabero dissenso. Quanto avveto dalla questione se discunuto in consiglio comunale tere o meno, in Consiglio è l'ennesima dimostrazione Comunale, la mozione preche vi sono esponenti politisentata dal Consigliere Ceci molto più interessati a raso relativa alle mancata portare avanti mozioni strupresenza del Papa all'Unimentali e stucchevolmente versità la Sapienza. E' insopportabili, piuttosto un'accusa che sento di non che occuparsi dei reali promeritare». blemi della città quali l'ambiente, l'inquinamento, i servizi, i temi legati alla sicurezza sul lavoro etc tanto per citarne solo alcuni. Sono sempre quelli che si eccitano con le intitolazioni delle vie e degli stadi o a immaginare di costruire autostrade o strade sud ovunque». Ceraso (Pd) replica a Rifondazione comunista. «Smettiamola di considerare le mie iniziative come ricerca di visibilità. Prendo atto che il Consiglio comunale si è giustificato con il regolamento. Attendiamo la prossima seduta. Le considerazioni del signor Guerrini (segretario del Prc, ndr) non meritano risposta. Lo rassicuro: non mi chiuderà la bocca, porterò la mia mozione all'attenzione del Consiglio. Chi non è d'accordo può votare contro. Perché proibire di esprimersi a chi la pensa diversamente?». Continua Ceraso: «A chi mi dà del fondamentalista cattolico, rispondo che mi ritengo in buona compagnia: con Napolitano, Veltroni e Mussi, che nel dare solidarietà al Papa hanno considerata indegna la sua mancata visita alla Sapienza. Caro Guerrini, sono altri i “comportamenti stucchevoli, sgradevoli, strumentali”. In questo strano paese permettiamo a gente come Sofri, Scalzone, Curcio, Baraldini di parlare liberamente nelle scuole e nelle università mentre si censura il Papa». Botta e risposta viene an-
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DALLA REGIONE
Pioggia di finanziamenti
Per le case popolari 12,5 milioni di euro Pioggia di finanziamenti da parte della Regione Lombardia per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica di Cremona e provincia. Sono infatti stati erogati circa 12,5 milioni di euro a Cremona e provincia per realizzare, entro il 2009, 204 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica. 6,6 milioni sono destinati a un nuovo Accordo quadro di sviluppo territoriale (Aqst) per 5 comuni in provincia di Cremona (118 alloggi a Bonemerse, Casalmaggiore, Crema, Pizzighettone e Soresina); 5,9 milioni sono destinati a integrare l'Aqst esistente con il comune di Cremona (5 interventi, 86 alloggi). E' quanto prevedono gli Accordi quadro di sviluppo territoriale (Aqst) sottoscritti nei giorni scorsi presso la Sede Territoriale di Mantova della Regione Lombardia, dall'assessore alla Casa e opere pubbliche, Mario Scotti, con il presidente dell'Aler di Cremona, Eugenio Dolfini e i rappresentanti dei comuni coinvolti. Il finanziamento regionale permetterà di offrire alloggi a canone sociale (e cioè a coloro che han-
no un reddito Isee fino a 14 mila euro e che, dunque, pagheranno un canone calcolato in base alla nuova legge regionale) e a canone moderato (circa 350 euro al mese per un alloggio di 80 mq). Lo stanziamento è contenuto in una delibera regionale proposta dallo stesso assessore Scotti, che mette a disposizione dei Comuni lombardi 181 milioni di euro per incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica con 2.738 alloggi: 567 ristrutturati, 2.021 costruiti ex novo e 150 acquisiti. Di questi, 1.814 alloggi saranno assegnati a canone sociale e 924 a canone moderato. Approvata dunque, in giunta, la bozza di schema dell’atto integrativo all’Accordo quadro di sviluppo territoriale per la casa per Comuni a fabbisogno elevato e a fabbisogno acuto nel Comune di Cremona, da stipularsi tra la Regione Lombardia, il Comune di Cremona e l’Aler di Cremona. Solo al comune di Cremona giungeranno circa 6 milioni di euro con il quale saranno recuperati altri 80 appartamenti per un totale di 300 alloggi recuperati o ricostruiti.
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Cronaca
Venerdì 25 Gennaio 2008
«Italo Bracchi aveva promesso di evitarmi il carcere grazie ai suoi agganci in magistratura»
Magistrati nel mirino di Lazzarinetti Di Sara Pizzorni Non ha ceduto nemmeno davanti al controesame della difesa, Adriano Lazzarinetti, 46 anni, ex socio e grande accusatore di Italo Bracchi, il 69enne commercialista cremonese imputato di peculato e falso nel caso ammanchi. E stavolta a scandalizzare l’opinione pubblica sono nomi di magistrati, sciorinati con grande disinvoltura dallo stesso Lazzarinetti, i quali avrebbero avuto, secondo la sua deposizione, relazioni di amicizia, e a volte anche di “scambio di favori” con la famiglia Bracchi. La quinta udienza del processo ha visto il ritorno sul banco dei testimoni del ragionier Lazzarinetti, controinterrogato dagli avvocati Cesare Gualazzini e Francesco Arata. E' sembrata alquanto dura, per la difesa, dimostrare l'azione di sabotaggio dell'allievo Lazzarinetti e l'inconsapevolezza di Bracchi riguardo i traffici illeciti dell'ex studio associato di viale Trento e Trieste. L'ipotesi di accusa di peculato per Bracchi riguarda le sottrazioni di denaro, per altro già ammesse da Lazzarinetti, dai libretti dei fallimenti di cui quest'ultimo era stato nominato curatore. Per l'accusa di peculato aggravato in concorso, il testimone aveva
già patteggiato una pena di 4 anni e 8 mesi, di cui 3 anni condonati dall'indulto. Maestro e allievo, insomma, avrebbero sottratto dal 1995 al 2005, 2,5 milioni di euro da 20 procedure fallimentari, più un concordato preventivo e due liquidazioni coatte amministrative, confezionando falsi atti giudiziari. Tutti, secondo Lazzarinetti, erano a conoscenza di quanto stava accadendo all'interno dello studio, non solo Italo, ma anche l'avvocato Simona, la figlia di Bracchi, «assolutamente al corrente», ha ribadito Lazzarinetti, «anche del fatto che non pagava le tasse». Il testimone si è poi soffermato sui problemi economici dell'ex studio associato, ha raccontato della disperazione e dello stato di necessità che aveva spinto lui e la famiglia Bracchi a chiedere addirittura prestiti in denaro all'avvocato Erminio Mola e al notaio ed ex procuratore della Repubblica di Cremona Giorgio Caimmi, «almeno per ripianare le tasse di Simona, ma entrambi avevano rifiutato». Lazzarinetti, rispondendo alle domande della difesa, ha ripetuto ciò che aveva già detto al pm Francesco Messina durante la scorsa udienza. La ex società era stata fatta saltare per aria nel maggio 2005 dalla bomba ammanchi,
Adriano Lazzarinetti
quando Bracchi andò in Procura a denunciare Lazzarinetti che finì in carcere e poi ai domiciliari. Ma ai domiciliari ci finì per due mesi anche Bracchi, arrestato il 3 gennaio 2006. «Le assicurazioni da parte dei Bracchi», ha detto Lazzarinetti, «che mi avrebbero sostenuto e che avrebbero fatto in modo di evitarmi il carcere grazie alle amicizie e agli agganci in magistratura, mi avevano convinto ad assumermi la responsabilità degli illeciti, anche con la garanzia, poi, che mi
avrebbero riassunto come dipendente con lo stesso stipendio di prima. Così non è stato, mi sono sentito tradito e quindi mi sono deciso a dire tutta la verità. I Bracchi hanno usato le loro mille conoscenze in magistratura, non per aiutarmi, bensì contro di me. In qualche occasione avevo avuto dubbi anche sull'operato del dottor Messina». Sempre riferendosi ai rapporti dei Bracchi con la magistratura, Lazzarinetti ha citato un episodio in cui Simona suggerì al padre di conferire l'incarico come sindaco in una società loro cliente al marito della dottoressa Terzi, a quel tempo in servizio a Brescia, ma che prima era stata giudice delegato ai fallimenti a Cremona. E' stato citato anche il nome di Carlo Fogliata, legato ai Ds: secondo il ragioniere ci sarebbe stato uno scambio di ruoli tra lui e Italo negli incarichi delle Autostrade Centro Padane e dell'ospedale. Lazzarinetti ha parlato di relazioni di amicizia non solo con magistrati come gli ex procuratori Padula e Caimmi, il pm Cinzia Piccioni e il giudice Foglia, ma anche con l'ex presidente del Tribunale Mazzoncini e la presidente Lapalorcia, la moglie del giudice Beluzzi e il giudice Platè. Il “super testimone” è tornato anche sull'argomento “cene”, organizzate a spese dei Bracchi non solo in favore dei politici, ma anche dei magistrati. E dei «regali che venivano consegnati al termine delle varie serate ai partecipanti», dichiara. Attualmente Adriano Lazzarinetti, in passato vicepresidente diocesano dell'Azione cattolica di Cremona e sindaco della società Azione cattolica nazionale, svolge fuori Cremona consulenze presso alcune aziende. «Vivo solo del mio lavoro e degli aiuti della mia famiglia. La Curia di Cremona? Non mi ha mai aiutato, anzi, ha preso le distanze da me quando sono
stato arrestato, mentre sua Eccellenza il vescovo mi avrebbe voluto aiutare, ma non ha potuto. D'altra parte questi sono i metodi curiali: quando c'è qualcosa che non va si fanno la domanda se uno ha competenza o meno per svolgere un compito e ovviamente viene fuori che non lo è». Lazzarinetti ha anche parlato dei prelievi illeciti effettuati su due società della Curia, tra cui la Casa Famiglia Sant'Omobono, di cui sua moglie, Marina Morelli, era direttore: «Sì, ho fatto dei prelievi illeciti, ma sono stati subito ripianati con il denaro dei fallimenti dello studio». Un anno prima che scoppiasse il caso la moglie aveva presentato le proprie dimissioni da direttore della Casa Famiglia, dimissioni accettate solo nel momento in cui il marito era stato coinvolto a pieno titolo nell'inchiesta. Si è poi aperto il capitolo dedicato ai conti correnti: la Guardia di finanza ha accertato che gran parte dei prelievi illeciti erano confluiti sui conti dello studio, parte anche sul conto personale di Laz-
to della moglie di Bracchi, Lazzarinetti ha citato alcuni episodi che non hanno mancato di far sorridere i presenti: «Tutte le volte che c'erano delle entrate, come i compensi per l'incarico di revisori dei conti in vari enti, ad esempio la consistente parcella di 40mila euro all'anno che l'incarico nell'Aem fruttava a Bracchi, Vanna iniziava a fare i suoi riti propiziatori. I soldi venivano versati sui conti dello studio, ma poi si prelevavano i contanti e si dividevano. Quando arrivavo in studio con il denaro, Vanna buttava i soldi in aria e poi li raccoglievamo tutti. Era un rito inventato da Vanna per festeggiare gli incassi». Lazzarinetti, come richiesto dalla difesa, si è soffermato infine anche sui suoi rapporti con la moglie Marina e sul fatto che quest'ultima non andasse d'accordo con i Bracchi, ha parlato del lavoro che svolgeva all'interno dello studio e delle relazioni personali che aveva con la famiglia dell'imputato, di quando Italo non era stato bene di salute e di quando poi era tornato a la-
Il caso ammanchi in consiglio comunale Lega e An chiedono chiarimenti sugli incarichi in amministrazione
Il caso Bracchi-Lazzarinetti scuote anche i consiglieri comunali, in particolare la minoranza. An e Lega, a firma dei capigruppo Nicoletta De Bona e Italico Maffini, hanno presentato un'interrogazione relativa agli incarichi ricoperti da Bracchi. Si interrogano soprattutto su quali incarichi Bracchi abbia rive-
zarinetti. «I conti correnti intestati a me erano comunque in comune e riconducibili allo studio», ha detto il testimone. «Questo perché tutti i prestiti personali erano prestiti che a Italo non concedevano perché in banca non era credibile, non so perché». Più il tempo passava, però, più la situazione si faceva difficile per lo studio: «C'era una continua ricerca di entrate», ha detto Lazzarinetti, «ma sono stati gli sperperi delle giocate al lotto di Vanna Lazzarini, ad impedirci di recuperare». E a proposi-
stito in questa e nella passata amministrazione. Questo il testo dell’interrogazione: «In considerazione delle dichiarazioni rilasciate dal ragionier Adriano Lazzarinetti, socio dello studio Bracchi ad alcuni quotidiani locali, nel merito delle quali non intendiamo entrare, ma che hanno evidenziato i molteplici incarichi ricoperti, per conto dell’amministrazione comunale dal professor Bracchi, si chiede quali incarichi il professor Bracchi abbia rivestito in questa e nella passata amministrazione e a quale titolo e con quale modalità». sg
vorare regolarmente. «Italo era il capo e secondo me le ripartizioni del lavoro erano giuste», ha commentato il ragioniere, che non ha lasciato spazio alla linea della difesa che evidentemente puntava a dimostrare una sorta di vendetta ordita da Lazzarinetti contro i Bracchi per aver dovuto subire ruoli di sudditanza. La prossima udienza, nella quale verranno sentiti altri testimoni, è stata fissata al 5 febbraio. Il pm Messina, intanto, ha chiesto di poter interrogare anche Simona Bracchi.
Cronaca
Venerdì 25 Gennaio 2008
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Due operazioni portate a termine da Carabinieri e Gdf
Malviventi in azione in via Pescatori
Droga,sgominata la banda e manette a uno spacciatore
Anziana truffata
di Sara Pizzorni Sgominata dai carabinieri di Cremona un'organizzazione dedita allo spaccio di stupefacenti. In manette sono finiti F.A. (30 anni), S.T., 28 anni, F.G.D. (una giovane di 19 anni), tutti residenti in provincia di Cremona e pregiudicati per reati specifici, e B.M.A. (una 31enne residente in provincia), pregiudicata. La sera precedente, verso mezzanotte e trenta, i quattro sono stati fermati a Casalbuttano durante un controllo alla circolazione stradale e trovati in possesso di 7 grammi di cocaina. La successiva perquisizione domiciliare presso l'abitazione della 31enne ha consentito di sequestrare ulteriori 30 grammi di cocaina, 6 di eroina, 3 di hashish, 657 semi di marjuana, 500 grammi circa di sostanza da taglio, un bilancino di precisione e materiale da confezionamento delle dosi, nonché denaro contante per un ammon-
tare di 500 euro. Il 30enne si trova attualmente piantonato all'ospedale di Cremona in quanto ha accusato un malore dovuto ad una crisi di astinenza, il 28enne è stato rinchiuso nel carcere di Cremona, mentre le due donne sono state condotte nel penitenziario femminile di Verziano. Questi ultimi arresti si aggiungono agli altri cinque di poche settimane fa, sempre ad opera dei carabinieri del capitano Rocco Truda, che avevano smantellato una banda di stranieri arrivati dalla Francia con l'obiettivo di piazzare un ingente quantitativo di cocaina destinato al mercato cremonese. In quell'occasione erano stati sequestrati un chilo e mezzo di cocaina e 54mila euro in contanti e arrestati francomarocchini ed altri tre connazionali, tra cui una donna. Non sono solo questi gli unici successi riportati in questi giorni in tema di droga dalle forze dell'ordi-
La merce sequestrata
San Michele i finanzieri hanno trovato un cartone con all'interno bilancini di precisione e tutto l'occorrente per il taglio dello stupefacente. Durante la perquisizione effettuata nella sua abitazione di Cremona sono stati invece rinvenuti nascosti in un porta cd 2300 euro in contanti. Il giovane, che si riforniva fuori città almeno una volta al mese di cocaina di buona qualità, venduta intorno ai 100 euro al grammo, gestiva questa sua attività parallela almeno da un anno e mezzo. I particolari dell'operazione sono stati illustrati dal maggiore della finanza Alessandro Ferri.
ne. C'è anche da segnalare una bella operazione portata a termine dai militari della guardia di finanza che hanno messo le manette ad un 31enne elettricista di Cremona, L.B., incensurato, notato mentre aveva frequenti ma fugaci incontri con soggetti sospettati di essere consumatori di cocaina. Il giovane svolgeva regolarmente la sua attività, ma poi alla sera, dopo cena, si recava nel magazzino della sua ditta da dove poi usciva per incontrarsi con i clienti. Addosso gli è stata trovata una busta con dieci dosi di cocaina, mentre all'interno dello stabile nei pressi della parrocchia di
Ex prostituta ritratta le accuse Secondo gli inquirenti forse è stata minacciata E' ripreso nell'aula della Corte d'Assise di Cremona con la controversa testimonianza di una delle presunte vittime, il processo nei confronti del gruppo di nigeriani accusato di tratta di esseri umani, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, riduzione in schiavitù finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, lesioni, ingiurie e minacce. Ora Stella abita nel bresciano e lavora come operaia. La giovane straniera, però, diversamente dalle sue prime dichiarazioni, ha ritrattato tutte le accuse dicendo che era lei a volersi prostituire per poter inviare in Nigeria il denaro alla sua famiglia. Tre anni fa Stella era stata tolta dalla strada da Franco, 60 anni, artigiano in pensione, a Cremona rappresentante dell'Associazione «Progetto ragazze di Benin City» che aiuta le vittime della tratta di nigeriane. Franco l'aveva convinta a contattare gli operatori della Caritas che si erano occupati di lei. Ma oggi Stella ha parlato di
Franco non come di un salvatore, ma di un cliente che le aveva dato 10mila euro in diverse tranches perchè non dicesse nulla di lui. Sul banco degli imputati Vivian, 27 anni, cognata di Stella, il suo compagno Ernest, 36 anni, Mercy, 30 anni, Blessing e Tina, entrambe 24 anni, tutti agli arresti domiciliari. Secondo gli inquirenti la mente dell'organizzazioneera Vivian, sorella di Flora, una delle ragazze sfruttate. Secondo l'accusa, Vivian insieme agli altri componenti del gruppo, aveva ridotto in schiavitù ragazze nigeriane sottoposte a riti voodoo, portate in Italia e poi fatte prostituire, percosse, minacciate di morte e segregate in luoghi angusti senza acqua né cibo. Questa era la vita di Flora, sorella, di Vivian, l'unica, finora, ad aver puntato il dito contro gli imputati. Stella, invece, ha smentito tutto quanto aveva dichiarato nei verbali. Perchè? Gli inquirenti pensano sia stata minacciata. Il processo riprenderà il 4 febbraio.
Ancora una truffa è stata messa a segno ai danni di persone anziane. Questa volta i malviventi hanno preso di mira un'abitazione di una 81enne in via Pescatori. I truffatori si sono finti addetti dell'Aem e con la scusa di controllare il contatore del gas sono riusciti ad intrufolarsi in casa. E' stato semplice, poi, approfittarsi della vittima: mentre uno dei due malviventi la distraeva, l'altro era libero di cercare il denaro o qualche oggetto prezioso. Alla fine i due se ne so-
no andati con un bottino di mille euro in contanti. Quando la donna si è accorta del furto, era ormai troppo tardi. La donna ha fornito agli agenti una descrizione della coppia di truffatori. Solo il giorno prima in via Milano una signora ha subito il raggiro di un finto venditore di rilevatori di gas. L'uomo, di bell'aspetto e distinto, ha suonato al campanello di casa proponendo alla sua vittima l'acquisto dello strumento e dal prezzo conveniente di 100 euro.
Saccheggiava la discarica Coppia di anziani vive in estremo degrado La moglie andava avanti e indietro dalla discarica di San Rocco con un carretto sul quale caricava tutto ciò che trovava: da tessuti a coperte, ad altro materiale che secondo la donna, un'ultra 75enne, poteva servire in casa. Ed era evidentemente un'abitudine dura a morire, tanto che l'abitazione era strapiena di oggetti prelevati dalla discarica. Il marito, dopo l'ultimo “viaggio” della moglie, ha perso la pazienza ed ha deciso di riportare indietro tutto ciò che era sta-
to preso. La donna, però, non ha evidentemente apprezzato l'iniziativa del marito e i due hanno cominciato a litigare. Un messo comunale ha notato la coppia e ha allertato i vigili urbani segnalando che un uomo stava malmenando una donna. Al loro arrivo gli agenti hanno chiarito la situazione e si sono resi conto dell'estremo degrado in cui i due coniugi vivono. Per questo sono stati chiamati i servizi sociali. Per la donna non è stato necessario ricorrere alle cure mediche.
La lite per un presunto tradimento finisce all’ospedale
Accoltellata 32enne indiana Una violenta lite in famiglia culminata con un accoltellamento e con il ricovero di due persone all'ospedale è il cruento episodio accaduto giovedì a Binanuova tra una comunità di indiani. Vittima una donna indiana di 32 anni che è stata pesantemente malmenata dal marito e dai parenti. La donna è stata costretta a recarsi al pronto soccorso dell'ospedale di Cremona per essere medicata dalle ferite riportate. Il nipote di 19 anni, figlio del fratello del marito della 32enne, è stato a sua volta accoltellato al braccio dalla zia, che sembra sia stata accecata dall'ira perché il ragazzo avrebbe riportato al marito e ai parenti la notizia di una sua presunta relazio-
Sul posto sono intervenuti i carabinieri
ne extraconiugale mentre il coniuge si trovava in India. Evidentemente i parenti hanno hanno creduto alle parole del ragazzo e la discussione con la 32enne si è trasformata in una vera e propria resa dei conti. Anche il nipote 19enne è stato condotto in ospedale. I medici
gli hanno curato la ferita al braccio e lo hanno giudicato guaribile in 12 giorni. Della vicenda, ancora dai risvolti poco chiari, si stanno occupando i carabinieri che stanno sentendo testimonianze e svolgendo accertamenti per capire come siano andate effettivamente le cose.
IL CASO
Rigava le auto, denunciata 58enne
Una delle auto rigate
Ha danneggiato con le chiavi la carrozzeria di una decina di veicoli parcheggiati
Una 58enne cremonese incensurata è stata denunciata per danneggiamento aggravato in concorso dagli uomini della Questura di Cremona, che sono riusciti ad identificarla qualche giorno fa a grazie alla segnalazione e alla descrizione fornite da un cittadino. E' stato proprio quest'ultimo, un pomeriggio, a notare la donna in centro città, mentre danneggiava con delle chiavi le carrozzerie di alcune
auto in sosta. L'uomo ha chiamato subito gli agenti che in poco tempo sono riusciti a bloccare la responsabile. Secondo gli accertamenti effettuati, la 58enne, che non ha fornito un motivo o una giustificazione del suo gesto, ha rigato una decina di automobili. Ma il perché non si sa. L'insospettabile signora, infatti, alle domande degli inquirenti, ha fatto scena muta, rifiutandosi di
rispondere. Ora la donna, già nei guai in ambito penale, dovrà presto fare i conti anche con i proprietari delle dieci vetture prese di mira. I poliziotti, una volta identificata l'autrice dei danneggiamenti, hanno provveduto ad avvertire i proprietari che dovranno essere al più presto risarciti. I danni arrecati alle carrozzerie delle macchine sono ingenti. Si parla di migliaia di euro.
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Venerdì 25 Gennaio 2008
di Laura Bosio Le multe piovono sui cremonesi. Ed è una pioggia acida, che ai cittadini non va giù. Il dato che si legge nel compendio statistico della polizia municipale parla chiaro: nel 2007 sotto il Torrazzo sono state emesse 56.793 contravvenzioni, ben 13.624 in più rispetto al 2006. Con le multe, aumenta il cor-
Cresciuto anche il gettito nelle casse del Comune
tà della polizia municipale dovrebbe concentrarsi sulla prevenzione e sull’ausilio alle altre forze dell’ordine nell’assicurare ai cittadini la sicurezza». Il problema sicurezza, del resto, è fortemente sentito dalla cittadinanza, anche sull’onda dell’incremento costante del numero dei furti e delle rapine nelle abitazioni. «Invece il 40 per cento del comando della polizia municipale viene utilizzato per sbrigare pratiche amministrative, e il resto è in giro a compilare contravvenzioni». Secondo il forzista, tolti i minorenni, la media è di una multa per ogni cittadino. «Diventa una sorta di tassazione indiretta» continua Malvezzi. «Il Comune non può e non deve diventare il
Nel 2007 sono state emesse 56.793 contravvenzioni, oltre
Cittadini spremuti Certo, il problema dell’aumento costante della motorizzazione cittadina, esiste, non lo si può negare. Vi sono in circolazione circa 54mila mezzi, e bisogna rapportarsi con un trasporto privato sempre crescente. Tuttavia non è certo quello della multa indiscriminata il modo migliore per approciarsi al problema». E proprio in queste ore è stato approntato un
vi che hanno spinto la giunta a concentrarsi sulle sanzioni. «Chiediamo un cambio di orientamento» aggiunge il consigliere comunale Nicoletta De Bona (An). «L’aumento vertiginoso delle multe, a fronte di una situazione parcheggi altamente penalizzante e deficitaria, non può che trovare lo scontento dei cittadini. Chiedere-
Violazioni accertate Anno 2002 51.894
Anno 2003 43.955
ANNO 2004 36.668
Anno 2005 41.211
Anno 2006 43.169
Anno 2007 56.793
ANNO 2003
ANNO 2004
Anno 2005
Anno 2006
Anno 2007
Entrate cassa/ posta/banca/ on line
€ 1.934.082,38
€ 1.739.874,56
€ 1.603.193,47 * € 1.473.720,87*
€ 2.018.131,50*
Di cui per sanzioni Cds
€ 1.779.209,91
€ 1.611.573,24
€ 1.476.893,90 * € 1.351.687,83*
€ 1.794190,49*
* rilevazione al 31/12 quando non sono ancora pervenuti gli incassi effettuati tramite C/C postale e relativi al mese di dicembre
rispondente gettito nelle cassecomunali: 2.018.131 euro nel 2007, contro i 1.473.720 euro del 2006. Particolare recrudescenza dell’amministrazione, o cittadini troppo indisciplinati? Qualunque sia la risposta, si tratta di dati che fanno rumore, che suscitano reazioni, da una parte e dall’altra. C’è chi grida alla vessazione indiscriminata, c’è chi nega categoricamente l’intento vessatorio del Comune e dei vigili. Quel che è certo è che i cittadini, a torto o a ragione, si sentono particolarmente spremuti. «Si tratta di un’impennata non giustificabile né comprensibile» dichiara Carlo Malvezzi, consigliere comunale di Forza Italia. «L’attivi-
vessatore dei cittadini, rispondendo alla sola esigenza di fare cassa. Senza contare che i pesanti interventi viabilistici che in questi anni hanno interessato la città hanno reso ben difficili sia la circolazione che la sosta dei veicoli». Sull’onda di questa posizione, Forza Italia aveva presentato nei mesi scorsi, in consiglio comunale, una richiesta di riorganizzazione completa del corpo di polizia municipale, apportando precise proposte: maggior presidio del territorio, maggior servizio di prossimità, e una copertura della città anche nelle ore serali e notturne. «Con il problema della sicurezza che imperversa» continua Malvezzi «le priorità non sono certo le multe.
Importo medio per sanzione accertata ANNO 2003 € 44,00
ANNO 2004 € 43,94
Anno 2005 € 38,90 *
Anno 2006 € 34,14*
Anno 2007 € 35,53*
* rilevazione al 31/12 quando non sono ancora pervenuti gli incassi effettuati tramite C/C postale e relativi al mese di dicembre
Numero delle strade interessate dall’accertamento di violazioni ANNO 2003 478 strade
ANNO 2004 461 strade
altro documento, da presentare in consiglio comunale. Un ordine del giorno congiunto dei gruppi del Centro destra, per conoscere i moti-
Anno 2005 493 strade
Anno 2006 458 strade
mo all’amministrazione che, in una situazione di disagio ed emergenza come quella attuale, la priorità non sia quella di fare le multe. Ci
Anno 2007 527 strade
vorrebbe una maggior tolleranza, vista la situazione». Risulta particolarmente interessante, poi, entrare nello specifico delle contrav-
Malvezzi: «Si vogliono solo tassare i cittadini» venzioni, per analizzare quali sono le infrazioni maggiormente commesse. Al primo posto si piazza senza dubbio la sosta su passo carrabile, che hanno richiesto nel 2007 ben 1.249 interventi. Molte anche le segnalazioni di sosta abusiva in area invalidi, il cui dato è di 467 interventi. Numerose anche le infrazioni riscontra-
L’INTERVISTA: FRANCO CHIARI
«Da parte nostra nessun intento vessatorio»
Franco Chiari, comandante della Polizia Municipale di Cremona
«Il numero delle multe è un dato riconducibile all’inserimento di dieci nuovi agenti di polizia municipale nel nostro organico» di-
chiara Franco Chiari, comandante della polizia municipale di Cremona. «Nuovi agenti che vengono formati in modo molto articolato, e scaglionato nel tempo. Questo significa capitalizzare l’esperienza fatta». Cosa significa avere dieci agenti in più? «Innanzitutto essere riusciti a ripristinare il servizio degli agenti appiedati in centro, che in passato erano spariti proprio per questioni di sotto organico. Questo significa liberare dal controllo del centro le pattuglie che normalmente dovrebbero fare servizio di quartiere, accrescendo così anche il servizio nelle periferie, specialmente in certe zone, che prima non si riusciva a controllare al meglio». I cittadini però si sentono par-
ticolarmente vessati… «L’importo medio delle sanzioni, in decrescita rispetto agli anni passati, evidenzia che le multe non sono certo un metodo per fare cassa. Del resto il comando del-
Dieci agenti in più per presidiare anche i quartieri la municipale non riceve dall’amministrazione alcuna sollecitazione ad incrementare il numero di multe. Se l’intento fosse quello
basterebbe mettere degli autovelox fissi sulla tangenziale. Invece anche nel controllo della velocità preferiamo utilizzare il telelaser che, anche se permette di individuare molti meno trasgressori, a causa dei tempi più lunghi che richiede il suo utilizzo, ha una valenza educativa, perché l’automobilista viene fermato, e gli si spiega dove ha sbagliato. Poi è chiaro che la presenza di dieci agenti in più rappresenta una spinta considerevole sul controllo del territorio. In realtà però il numero degli agenti è ancora inferiore a quanto sarebbe necessario. Basti pensare che l’attività amministrativa relativa ai permessi viene espletata da due sole persone». E i quartieri? «I controlli sono capillari e su tutto il territorio, e servono a man-
tenere l’ordine in città. Nei quartieri lavoriamo ormai da anni, con una professionalità sempre maggiore. Offriamo servizi ben organizzati, e sempre più ne vengono richiesti dai cittadini. Anche le attività di presidio sono indicative, e rappresentano la risposta a richieste della cittadinanza. Ne è un chiaro esempio piazza Roma, dove siamo intervenuti in risposta alle lamentele di alcuni cittadini. Siamo consapevoli che i bisogni di controllo aumentano, e cerchiamo di contenere i fenomeni di disturbo. Come accade per le segnalazioni di schiamazzi e musica ascoltata ad alto volume. Si tratta di segnalazioni che sono specchio di un forte cambiamento culturale: c’è molta meno tolleranza rispetto a certi fenomeni, che comunque ci sono sempre stati».
Cronaca
13mila in più di quelle dell’anno precedente
GIANCARLO CORADA, SINDACO DI CREMONA
come i limoni
«Non si è mai contenti»
Documenti ritirati e ricorsi Patenti ritirate Anno 2006 56
Anno 2007 64
Raffronto 8
Carte di circolazione ritirate Anno 2006 143
Anno 2007 170
Raffronto 27
Ricorsi al Prefetto trattati Anno 2006 157
Anno 2007 152
Raffronto -5
Ricorsi al Sindaco 0
Ricorsi al Giudice di Pace Anno 2006 437
te nelle ztl e nelle aree pedonali. Non manca poi la parte relativa alle zone a parcometro, in cui spesso non viene rispettato il limite massimo delle due ore di sosta. Ma tra l’elenco delle contravvenzioni non mancano quelle relative a comportamenti dei cittadini che non rispettano le norme di sicurezza: cinture, semafori rossi, velocità eccessiva, uso del cellulare. Per non parlare poi dei controlli relativi all’ambiente. In particolare si nota una certa impennata di interventi relativi all’inquinamento acustico, in particolare per cani che abbaiano e musica ad alto volume. Tutti interventi richiesti dalla cittadinanza, che fanno pensare che i casi siano due: o certi cittadini sono diventati particolarmente
Anno 2007 408
Raffronto -29
«La gente non è mai contenta». Così il sindaco Gian Carlo Corada commenta le “accuse” rivolte al Comune di vessare eccessivamente i cittadini. «Voglio fare tre osservazioni» continua il primo cittadino. «Innanzitutto il fatto che siano stati assunti dieci nuovi vigili non può che avere l’aumento dei controlli, e quindi delle multe, come diretta conseguenza. E d’altro canto un vigile che notasse una situazione di irregolarità e non provvedesse a punirla, ometterebbe reato di omissione d’atti d’ufficio. Dunque gli agenti, per legge, non possono esimersi dal dare multe». Qual’è allora il problema? «E’ che nessuno è mai contento. La gente richiede l’intervento dei vigili quando determinate violazioni vanno ad arrecare loro un fastidio. Però allo stesso tempo non accettano di essere multati a loro volta per situazioni analoghe. Un discorso simile potrei farlo anche, ad esempio, per piazza Marconi: ci sono persone che affermano di volere il parcheggio ma di non volere che venga fatto un buco nella piazza. Questo per dire che alle persone va bene che si facciano le multe finché i destinatari non sono loro stessi». Qualcuno accusa che sia il Comune a dare direttive di accanirsi particolarmente sulle contravvenzioni. «E’ una situazione che non esiste. Come non mi sembra che i vigili di Cremona si accaniscano particolarmente sui cittadini e sulle contravvenzioni. Semplicemente fanno il loro lavoro. Certo, possono esserci casi individuali di contravvenzioni sbagliate, perché l’errore umano è contemplato. Come ci possono essere persone che ritengono ingiusta una multa anche se non lo è. La cosa certa è che da parte del Comune non vi è alcuna scelta di fare soldi con le multe. Si tratterebbe di qualcosa di per-
Il sindaco di Cremona Gian Carlo Corada
seguibile anche penalmente, così come anche il solo affermarlo. Anche perché a nessuno viene in mente di valutare i vigili in base alle multe che fanno. Del resto questioni simili sono all’ordine del giorno in tutte le città. Ovunque le persone si lamenteno quando si parla di contravvenzioni. Anche dove l’amministrazione è di centro destra, come Milano». Esiste una mozione che chiede di riorganizzare il corpo di Polizia municipale. «Sicuramente migliorare le cose è sempre possibile. E se potessi assumerei ancora nuovi vigili, per poter controllare ancora meglio la città. Voglio però fare un’osservazione: preferirei assumere vigili nuovi e giovani da mandare a pattugliare le strade, piuttosto che assumere impiegati che si occupino della parte amministrativa per mandare sulle strade i vigili che attualmente sono in ufficio. Questo perchè in strada, dove c’è spesso anche da correre, è meglio che vi siano persone giovani. Mentre i vigili che più sono avanti con l’età possono sfruttare la loro esperienza nelle faccende amministrative».
I vigili presidiano il territorio
Attività di gestione veicoli Rimozioni Diritto di chiamata Aggancio e reso Sequestri amministrativi Sequestri Amm. con Custodia Fermi Amm. Fermo domiciliare Rinvenimenti Confisca Veicoli Sequestri penali per incidenti
Anno 2004 408
Anno 2005 368
Anno 2006 370
148 1 13 8 7
119 13 (14) 10 7 4
18
13
124 10 12 2 6 1 8
Anno 2007 493 97 29 176 11 12 16 1 17
indisciplinati, o la gente è diventata meno tollerante. Per quanto riguarda la geografia delle contravvenzioni, le strade in cui maggiormente è stato necessario l’intervento delle forze di polizia municipale sono: viale Trento Trieste (1.875), via Palestro (1.166), via Castelleone (1.055), piazza Roma (1.028), via Milano (971), corso Vittorio Emanuele (922), viale Cambonino (890), via Seminario (877), via Dante ( 854) e viale Po (847).
Cremona, maglia nera per l’inquinamento Maglia nera per Cremona sotto il profilo dell’inquinamento. Con 116 giorni di superamento della soglia di attenzione (secondo la normativa europea la soglia di 50 mg/mc di pm10 non deve essere superata per oltre 35 giorni all'anno), Cremona si attesta al 15esimo posto tra le città più inquinate d’Italia, e al terzo posto a livello Lombardo, dopo Lodi (134 giorni di sforamento) e Milano (132). Il rapporto di Legambiente poi ha evidenziato come, anche per quanto riguarda sostanze come il biossido di azoto e l'ozono, la si-
tuazione italiana e lombarda è molto preoccupante. Le cause della cappa di inquinamento che ormai sovrasta le città sono il traffico, le attività industriali e la produzione energetica che combinati insieme contribuiscono in modo sostanziale alle emissioni nazionali in atmosfera. In particolare tra i responsabili del pm10 il traffico contribuisce per il 46% e le attività industriali per il 24,6%. Intanto sotto il Torrazzo continuano le battaglie contro l’inquinamento della Tamoil. «Si propone che il problema relativo all’ele-
vata criticità ambientale della zona raffineria Tamoil» ha detto il consigliere comunale dell’Udc Guido Borsella, «venga gestita della commissione di vigilanza tenendo costantemente informato il Consiglio Comunale, che le rilevazioni vengano fatte anche dagli enti preposti e non solo dalla Tamoil, che sia fatta un’analisi di compatibilità ambientale e di sicurezza rispetto agli insediamenti industriali». Dal canto suo il consigliere Matteo Lodi ha chiesto che vengano portati all’attenzione dei consiglieri anche i verbali delle
Lo stabilimento della raffineria Tamoil
conferenze di servizio. L’Assessore Carlo Dal Conte ha risposto che una serie di enti sono stati coinvolti in maniera paritetica in questa vicenda, e hanno portato ad accertare l’esistenza di un inquinamento, il Comune ha sollecitato di verificare se esistesse una forma di
inquinamento anche nelle zone circostanti. A« breve verranno comunicati in conferenza di servizi i risultati delle indagini effettuate sui terreni delle canottieri» conclude l’assessore. «La bonifica all’interno della raffineria sta comunque procedendo».
8
Cronaca
Venerdì 25 Gennaio 2008
Alla scoperta delle meraviglie dell’Etiopia, tra natura e popoli
Alcune immagini del viaggio in Etiopia
Un viaggio fatto per amore, rimandato un anno fa. Ma il sogno finalmente, anche se in parte, si è realizzato. Meta: Etiopia. Una terra di una bellezza stupefacente, affascinante, sensuale, colorata, selvaggia, ingenua. Una terra difficile, piena di pericoli, e dalla doppia anima, una mistica al nord e una pulsante al sud, con la valle dell’Omo, che è il cuore dell’anima africana dell’Etiopia. Un angolo di terra che ospita paesaggi naturali desertici e semidesertici, ma anche tanto verde, con vaste coltivazioni, rese possibili dalla rete idrica fatta di laghi e fiumi che caratterizza la valle dell’Omo. Una terra ricca di cultura: qui si può sognare nella terra della Regina di Saba, fantasticare tra le avventurose rive del Nilo Blu, o ricercare l’Arca della Santa Alleanza. Il mio viaggio si è snodato attraverso due itinerari. Uno al Nord, forse una delle regioni più ricche del paese, per quanto riguarda cultura, storia e religione, con una tappa sul lago Tana, i suoi monasteri, le sorprendenti cascate del Nilo Blu, e Lalibela, la Gerusalemme d'Africa, un miracolo africano. Poi via verso il Sud tra un mosaico incredibili di popolazioni. Il nord è qualcosa di straordinario: indescrivibile la bellezza dei monasteri del lago Tana, ma ancor più sorprendente è Lalibela. Dalle colline, spuntano delle chiese, create svuotando la roccia della montagna. Alcune sono unite da tunnel sotterranei, si tratta di undici cattedrali di pietra, nate, come da un miracolo dal ventre della terra. Quat-
tro chiese sorgono direttamente dalla roccia, saldate alla terra dal pavimento, come Bet Abba Libanos, che è inchiodata alla montagna dal soffitto. O la minuscola chiesagrotta di Bet Daneghel, la Casa delle Vergini. Mentre nell’altro gruppo si distingue la stupefacente Bet di San Giorgio, sulla quale, come racconta la leggenda, vegliò lo stesso Santo, al punto che pretese che la chiesa a lui dedicata, fosse eretta, come un gigantesco monolito a forma di croce saldato, fuori dall’intreccio delle basiliche di Lalibela. E’ invisibile, ma improvvisamente te la trovi davanti quando stai quasi per cadere nella trincea dove è stata scavata. Nella roccia, ti spiegano, è impressa perfino l’impronta dello zoccolo del cavallo di San Giorgio. E a gennaio, in occasione del Natale, che la chiesa cristiano copta celebra il 7, sono moltissimi i pellegrini tra i quali centinaia di storpi e ciechi, si affollano tra i templi, che si dirigono verso Lalibela. Una processione senza uguali, giungono lì da tutto il nord e dopo settimane di cammino, vestiti di panni luridi, le shamma ridotte a stracci laceri, il cibo raccolto in cestini sospesi sulle spalle, finalmente possono inginocchiarsi davanti alle possenti chiese di pietra. E baciare le croci, che i preti estraggono da sotto le vesti. Si respira un’aria profondamente mistica. Impossibile restare distaccati di fronte a un mondo impregnato di così tanta spiritualità, misticismo e di leggende affascinanti. Oggi l'Etiopia è abitata in gran parte da genti antiche.
Il mio itinerario si snoda poi verso Sud, affascinante percorso tra le radici dell'uomo e la natura. Esistono circa 83 lingue e 200 dialetti. Mi accolgono paesaggi naturali d'estrema bellezza incontaminata, popolato da un incredibile mosaico di razze. La gente vive per gran parte nei villaggi, tutta l'Etiopia è un Paese di villaggi, data la povertà degli sviluppi urbani. Punto di incontro della collettività, è il mercato. La parte Sud è la meno urbanizzata del globo. Lo si può raggiungere solo se si dispone di una Jeep o di Fuori strada ben equipaggiato, completo anche di qualche pezzo di ricambio, perché trovarne fuori Addis Ababa, è un vero miracolo. Si buca in continuazione, non esistono strade, ma solo piste sterrate o meglio mulattiere, agibili solo nella stagione secca, dove si rischia di finire la corsa in qualche precipizio, per dare strada a capre, pecore e mucche. Ma per scoprire la vera anima dell’Etiopia bisogna allontanarsi da Addis Ababa e spostarsi in quelle zone dove il turismo non arriva, dove gli alberghi sono rari e mal serviti, dove la luce e l’acqua mancano, dove bisogna accontentarsi di quanto viene offerto con grande
legno. Lo abbelliscono anche con scarificazioni, mentre le donne usano anche infilarsi un chiodo nel labbro inferiore. I vestiti, tra queste popolazioni, diventano inutili. Bambini e adulti girano nudi o seminudi. La pericolosità è sempre in agguato e l’adrenalina va a mille, perché si armano di pericolosi Kalshnikov, apparsi attorno agli anni 70, e diventati protagonisti degli scontri etnici tra popolazioni. Capita anche a noi, quando entriamo nel parco del Mago, di dover convivere con la punta di un Kalshnikov, puntata verso di noi, “così per caso”…, perché loro non danno alcuna importanza all’arma che possiedono. E si spera che, percorrendo le sterrate, non parta la scarica. Ma questa è l’autenticità dell’Africa. Dopo giorni e giorni di terra, polvere, villaggi, e povertà, è ora di tornare. Si rientra ad Adis Ababa, dove un tempo sventolava il tricolore italiano con lo stemma sabaudo, e che oggi è un ammasso informe di baracche dai tetti di lamiera, tra le quali spiccano moderni palazzi governativi costruiti con gli aiuti occidentali e la struttura futuristica del moderno aeroporto. Un luogo da non perdere è l'enorme mercato all'a-
buona volontà ed umiltà. Ma l’Etiopia è bella proprio perché è così, mantiene la sua anima selvaggia. E proprio qui, percorrendo centinaia di chilometri, che si incontrano i Konso, abilissimi artigiani. Gli Hamer che celebrano in danza antichi riti iniziatici, con le donne, bellissime, che indossano eleganti gonne di pelli lucidate, decorate con le conchiglie e adornano i capelli con un’acconciatura in terra rossa e burro, utilizzano le zucche svuotate e decorate come contenitori e indossano pesanti bracciali di metallo. Oppure si scoprono usi curiosi come i piattelli labiali delle donne Mursi: iniziano da piccole, con pezzetti di legno nel labbro inferiore. Con l'età allargano il buco con piattelli sempre più grossi. O ancora, si incontrano i complessi affreschi che i Karo incidono e dipingono sul proprio corpo con ocra, calce bianca, con polvere di ferro e brace di carbone e di
perto, che copre un area di circa 30 kmq, sicuramente uno tra i più grandi d'Africa. Vi si può trovare di tutto, dal cibo, agli oggetti in paglia, monili, sandali e abiti fatti a mano con materiali di riciclo, ma anche due musei. Il Museo Etnografico, che possiede una stupenda esposizione di strumenti musicali e di croci copte. Inoltre è possibile visitare le stanze dove abitò l'imperatore Hailè Selassiè, e il museo di storia naturale dove è custodita la più nostra illustre e famosa, antenata Lucy. E poi c’è il pulsare della vita quotidiana, la musica, le voci, i colori. Poi, con grande rammarico, e mio malgrado devo tornare. Il mal d’Africa ha colpito anche me… non dimenticherò mai gli sguardi dei bambini, i volti di uomini e donne, poveri ma pieni di dignità, i paesaggi, i tramonti e le albe della Mia Africa. Silvia Galli
DALLA PARTE DEI CITTADINI di Damiano Talamazzini Responsabile Provinciale Patronato Epaca
La malattia influisce sull’apprendistato? Questa rubrica rappresenta un luogo d’incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via email, oppure direttamente al Patronato (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile provinciale del Patronato Epaca, la malattia di breve durata, come evento singolo o come sommatoria di una pluralità di brevi periodi, può determinare la sospensione e la proroga della durata del rapporto di apprendistato? Lettera firmata Al riguardo la disciplina legislativa non prevede il caso specifico oggetto della domanda; si può fare riferimento alla prassi amministrativa ed in particolare alla nota del Ministero del lavoro del 24 dicembre 1981, che in ottemperanza al principio di effettività prevede in generale, quali cause giustificative della proroga del contratto, i casi di malattia, di infortunio, di chiamata alle armi e sospensione dal lavoro. Apprendistato e contratto a progetto riscuotono successo tra le imprese. Il secondo, a torto e spesso, è ritenuta l'unica forma per acquistare lavoro flessibile, a costo inferiore a un rapporto di lavoro subordinato. Ma non è così, e spesso non si considera che la maggior parte dei contratti a progetto stipulati nasconde un rapporto di lavoro subordinato e, quindi, espone il datore di lavoro a pesanti conseguenze economiche. Il compenso deve essere proporzionato alla quantità e qualità del lavoro eseguito e deve tenere conto dei compensi normalmente corrisposti per analoghe prestazioni di lavoro autonomo nel luogo di esecuzione del contratto. Il Dlgs 276/2003 prevede una maggior tutela, rispetto alle collaborazioni coordinate e continuative, del lavoratore in caso di malattia, infortunio e gravidanza. Nell'apprendistato la malattia e l'infortunio comportano le tutele previste dalla legge e dai contratti collettivi per il rapporto di lavoro subordinato (in particolare con garanzie retributive e di conservazione del posto); nel caso del lavoro a progetto la malattia e l'infortunio comportano la sospensione del rapporto senza erogazione del corrispettivo e la facoltà del committente di recedere dal contratto, se la sospensione si protrae per più di un sesto della durata predeterminata del contratto (o per 30 giorni se la durata è solo determinabile). Il datore di lavoro dell'apprendista può recedere, con alcune peculiarità, secondo le previsioni in materia di licenziamento. Dove l'inadempimento nell'erogazione della formazione sia tale da impedire la realizzazione delle finalità dell'apprendistato, il datore di lavoro è tenuto a versare la differenza tra la contribuzione versata e quella dovuta, maggiorata del 100%; nel caso in cui manchi un valido progetto, o il rapporto sia di fatto eseguito in regime di subordinazione, il rapporto stesso si “trasforma” in un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato fin dalla sua costituzione (con conseguente applicazione della tutela contro i licenziamenti, indennità di fine rapporto, ecc). La malattia e l'infortunio del lavoratore comportano solo la sospensione del rapporto che però non è prorogato e cessa alla scadenza indicata nel contratto, o alla fine del progetto, programma, o fase di lavoro. Il committente può comunque recedere, se la sospensione si protrae per un periodo superiore a 30 giorni per i contratti di durata determinabile. Il Ministero del Lavoro, con nota n. 17/2007 dell'11 luglio 2007, confermando quella che risulta essere ormai prassi consolidata, precisa che le malattie di breve durata che non superano i 30 giorni continuativi, o per sommatoria, non sospendono il contratto di apprendistato, la cui durata non viene conseguentemente prorogata per un pari periodo; salvo diversa previsione da parte dei contratti collettivi. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un’adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811
Cronaca
Venerdì 25 Gennaio 2008
In Breve
GESTIONE DELL’IMPRESA AGRICOLA Il 25 gennaio Servimpresa avvierà la seconda edizione del Workshop «La gestione finanziaria della moderna impresa agricola: il rapporto con le banche», con l’obiettivo di offrire una qualificata opportunità di aggiornamento agli operatori economici del settore e agli imprenditori agricoli interessati ai temi della gestione finanziaria dell'impresa agricola. A partire dal 6 Febbraio prenderà invece il via un corso di formazione di amministrazione e contabilità generale, della durata di 36 ore, strutturato in 12 incontri, il martedì e il giovedì dalle 17 alle 20.
CORSO PER AUTOTRASPORTATORI Partirà il 24 febbraio a Cremona il primo corso organizzato dalla Cna di Cremona per l’anno 2008, dopo i successi ottenuti dagli altri precedenti corsi che hanno permesso ad oltre un centinaio di neo-imprenditori di diventare autotrasportatori. Sulla scia di queste richieste l’associazione ha deciso di organizzare un secondo corso a Crema, che dovrebbe partire nei mesi di marzo-aprile 2008. Infatti per tutti quegli autotrasportatori conto terzi con mezzi oltre le 1,5 t di peso complessivo che vorranno esercitare la professione è obbligatorio dimostrare la capacità professionale superando l’esame ministeriale. In preparazione all’esame la Cna organizza il corso che è strutturato in 140 ore di lezione con frequenza trisettimanale. Al superamento dell’esame di otterrà l’attestato di capacità professionale, che è uno dei requisiti indispensabili per esercitare la professione di autotrasportatore merci conto terzi.
PERCORSO CICLOPEDONALE Il percorso ciclo pedonale lungo i Navigli che collega Casalbuttano a Genivolta, attraversando i territori di Casalmorano ed Azzanello, sarà completato con opere che riguardano i sedimi stradali. L’intervento strutturale è necessario per completare l’attuale percorso, reso possibile con un contributo regionale, attraverso opere di modifica dei sedimi stradali esistenti, considerando che la Regione Lombardia ha assegnato al Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli un ulteriore contributo di 280mila euro per il completamento di tali interventi, su un progetto finanziario complessivo pari a 350mila euro. Il primo lotto del percorso, infatti, era stato completato ed il secondo lotto, oggetto del nuovo intervento, sarà appaltato entro gennaio ed i lavori completati entro maggio 2008. Da giugno, quindi, sarà possibile andare in bicicletta, da Casalbuttano a Genivolta fino al Parco della Melotta e da qui collegarsi alla rete ciclabile bergamasca.
CONCORSO PER GIORNALISTI IN ERBA In occasione della XXXIII Fiera Regionale Agricola, il Comitato di Studi Mara Soldi Maretti, in collaborazione con il Comune di Grumello Cremonese, FierAgrumello e l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Cremona organizzano il primo concorso giornalistico «Viaggio nell’attualità» con lo scopo di educare e di avvicinare i ragazzi alla lettura dei quotidiani, alla scrittura e all’analisi dell’attualità. Il concorso è rivolto ai ragazzi delle scuole primarie, secondarie di primo grado e agli Istituti superiori. La partecipazione è gratuita. Gli alunni dovranno scrivere un articolo su un tema di attualità scelto assieme all’ insegnante. Gli elaborati dovranno pervenire presso gli uffici del Comune di Grumello oppure mediante raccomandata a/r indirizzata al Comune di Grumello Cremonese ed Uniti (via Garibaldi 14), entro e non oltre venerdì 29 febbraio.
INCONTRO AL CASCINETTO Lunedì 28 gennaio 2008 alle 20.45 presso Sala Maffi (Cascinetto) si terrà il primo incontro del 2008 della Consulta di zona del Cascinetto Giuseppina. Sarà l'occasione per fare il punto della situazione e organizzare gli eventi del 2008.
IL CARNEVALE CON L’ANFAS Anche quest'anno Anffas Cremona, con il patrocinio della Provincia di Cremona e il patrocinio del Comune di Cremona, in collaborazione con Fondazione Sospiro, Focr e Cisvol, organizza il Carnevale 2008 «I Mascheer de Cremùna». L'evento, che ha come titolo «daghe a la vecia», si svolgerà in piazza del Comune a Cremona, martedì 5 febbraio alle ore 14,30. Parteciperanno anche le orchestre di «Camillo del Vhò» e «l'orchestra di Fausto Tenca», che allieteranno il pomeriggio. E' prevista anche la partecipazione di Coop LAE, Coop Agropolis, Cdd di Cremona, Scuole di Cremona e molte altre realta sociali della Provincia di Cremona ed alcune di altre provincie.
LE FAMIGLIE RICOMPOSTE Il Consultorio di via Milano e la Cooperativa Sociale di Solidarietà Iride organizzano alle 17 di venerdì 25 gennaio (fino alle 19.30) un incontro sul tema «Educare e vivere nelle Famiglie Ricomposte». L'appuntamento si terrà presso la sala Bonomelli del Centro Pastorale di Cremona (via S.Antonio del Fuoco n°9). Dopo l’introduzione a cura di Silvia Corbari, presidente della Cooperativa Iride, interverrà lo psicoterapeuta Alessandro Meluzzi, con «Le famiglie ricostituite: ruoli, contesti e relazioni». Seguiranno contributi sul tema con gli interventi di Veruska Stanga, pedagogista della Cooperativa Iride, Mara Calogni, pedagogista del consultorio Ucipem.Dopo il dibattito concluderà l’incontro Mario Mantovani.
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Raccolta differenziata, Cremona sale sul podio Primi in raccolta differenziata. Mentre nel Sud dell’Italia l’emergenza rifiuti, la Lombardia primeggia per la raccolta differenziata (43,9%), e Cremona addirittura la fa da padrona. Con il 56,7 per cento, infatti, la città del Torrazzo si attesta al primo posto a livello nazionale in questo settore. I dati emergono da un’indagine del Sole24ore. «Sono al settimo cielo» dichiara l’assessore all’ambiente Giovanni Biondi «si tratta di una notizia molto positiva, in un momento in cui le questioni ambientali sono al primo posto in Italia, che un quotidiano autorevole come il Sole24ore metta Cremona sul podio. Si tratta di un risultato dovuto all’importante lavoro di squadra posto in essere dalla Provincia, in quanto pianificatrice, e dalle aziende che si sono occupate della gestione diretta della partita rifiuti. Ma un grazie va anche ai cittadini, che ci hanno creduto, e che si sono impegnati, portando la nostra provincia ad essere eccellenza nel panorama nazionale». Accanto alla percentuale di differenziata, c’è un 25 per cento dei rifiuti che finisce all’inceneritore, un 10,2 per cento che viene smaltito in discarica, e il restante 8,1 per cento viene destinato ad altri trattamenti. L’unico problema, fortunatamente in via di risolu-
L’inceneritore di Cremona
zione, è quello del compostaggio, messo in difficoltà dal provvedimento giudiziario che colpisce l’impianto di Sospiro, bloccandone l’attività, e costringendo la città Cremona a portare i propri rifiuti da compost verso Casalmaggiore o verso Crema. Il problema resta la produzione annuale di rifiuti, che in Lombardia si attesta con una crescita annua del 2,5 per cento. Del resto è noto che la Lombardia riceve parecchi rifiuti anche da fuori. Cremona stessa, negli anni scorsi, ha ricevuto rifiuti provenienti da fuori. Una pratica che ora è stata bloccata, per questioni di spazio. «La nostra discarica
è quasi esaurita» spiega Biondi. «Durerà ancora un anno, ma con i soli nostri rifiuti. Nel frattempo costruiremo l’ampliamento. Abbiamo calcolato bene tutti i tempi». E si pone il problema dell’autosufficienza. Le province dovranno presentare entro fine marzo il proprio piano rifiuti, che dovrà essere improntato all’autosufficienza. Secondo il Sole24ore diverse provincie potrebbero aver difficoltà a raggiungere tale parametro. Non è il caso di Cremona, che «già da diversi anni è autosufficiente» spiega Biondi. «E il nostro piano rifiuti sarà sicuramente approvato per tempo».
Agricoltura
Venerdì 25 Gennaio 2008
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Zampini: «Per riconoscerla ora ha rilevanza solo il requisito soggettivo di pensionato agricolo»
Nuove norme sulla ruralità delle costruzioni «Con grande soddisfazione abbiamo visto confermata dal Parlamento la nostra tesi in merito alla ruralità delle abitazioni dei pensionati agricoli. La nuova norma, certamente frutto del pressing di Coldiretti, ha sancito che, per riconoscere
la ruralità delle costruzioni utilizzate come abitazioni dai pensionati agricoli, abbia rilevanza esclusivamente il requisito soggettivo di pensionato agricolo, a prescindere o meno dall’espletamento dell’attività primaria, ed indipendentemente
dalla presenza di ogni altro requisito. E’ stato un importante obiettivo raggiunto, a tutela dei diritti di una categoria per la quale stiamo lavorando con grandissimo impegno, sia direttamente sia prendendo parte all’azione del Cupla, il Comitato
MERCATI - SETTIMANA DAL 18/01/2007 AL 25/01/2007 UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
249,00256,00
275,00281,00
262,00267,00
--
Tonn.
232,00233,00
241,00242,50
234,50236,50
247,00248,00
Tonn.
N.q.
426,00428,00
399,00402,00
--
Tonn.
252,0-261,0 N.q.
Tonn.
156,00158,00
171,50177,00
175,00178,00
221,00222,00
Tonn.
N.q.
104,0-114,0 104,0-114,0
--
--
Tonn.
N.q.
50,00-66,00 30,00-35,00
15 kg.
2,98
N.q.
2,980
2,990
SUINI lattonzoli locali
25 kg.
2,00
N.q.
2,000
2,050
SUINI lattonzoli locali
30 kg.
1,70
N.q.
1,700
1,790
SUINI lattonzoli locali
40 kg.
1,36
N.q.
1,360
1,440
Suini da macello
156 kg.
1,260
1,220
1,360
1,190
Suini da macello
176 kg.
1,260
1,220
1,250
1,228
Suini da macello
Oltre 176
1,260
1,135
1,180
1,183
vacche fris. 1°qualità (p.v)
Kg.
1,80-2,10
Montichiari peso vivo 0,88-0,98
0,8800,980
--
Vacche fris. 2°qualità (p.v)
Kg.
1,60-1,70
0,62-0,75
0,580-0,680
--
Manze scottone 24 mesi
Kg.
2,05-2,35
1,080-1,250 1,080-1,250
--
Kg.
1,00- N.q.
N.q.
1,050-1,450
--
(50-60Kg) pie blue belga
Kg.
3,00-4,50
4,10-4,50
4,300-4,700
--
BURRO pastoriz.
Kg.
2,00-2,05
1,95
--
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,05-5,20
4,95-5,05
--
--
Kg.
5,30-5,40
5,15-5,35
--
--
Kg.
6,45-6,650
6,35 -6,65
6,690-6,800
--
Kg.
6,55-6,65
6,85-7,20
7,180-7,330
--
Kg.
--
--
--
--
PRODOTTO FRUMENTO tenero buono mercantile
GRANOTURCO ibrido naz. 14% um.
SEMI DI SOIA nazionale
ORZO NAZ. peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
CRUSCA alla rinfusa
FIENO maggengo agostano
PAGLIA press. rotoballe
SUINI lattonzoli locali
Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.
Vitelli Baliotti
Una cascina del cremonese; nel riquadro Assuero Zampini direttore della Coldiretti Cremona
263,0-272,0 260,0-265,0 268,0-273,0 N.q N.q. 275,0-280,0
--
fino a tre mesi
PROVOLONE VALPADANA oltre tre mesi
GRANA Scelto 01 stag. 9 mesi
GRANA Scelto stag. 12-15 mesi
Latte naz. Crudo (16-30 giugno)
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledi del mese. Questo dato, conseguentemente,va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il venerdi quello zootecnico che fa riferimento a quello di Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
Unitario dei pensionati da lavoro autonomo». A parlare è Assuero Zampini, Direttore di Coldiretti Cremona, che testimonia l’attenzione della Federazione per tutti gli aspetti che coinvolgono la vita e l’attività delle imprese agricole. «Il potenziamento dell’Ufficio Fiscale di Coldiretti Cremona e di Impresa Verde, affidato ai fiscalisti Paolo Soldi e Silvia Trevisi, affiancati da collaboratori al lavoro in ogni Zona della Federazione» prosegue Zampini, «è la conferma della volontà di Coldiretti di rispondere con la massima competenza ed efficacia a tutte le istanze che giungono dalle imprese agricole, in ogni materia».
Tra i campi d’azione dell’Ufficio Fiscale c’è stato, in questi mesi, il tema “fabbricati rurali”. Il lavoro svolto dall’Organizzazione degli agricoltori, a livello locale come nazionale, ha già consentito di raggiungere obiettivi significativi. «Grazie al contributo di Coldiretti» evidenzia Paolo Soldi «si sono, tra l’altro, superati alcuni dubbi interpretativi che ora permettono di definire rurali anche quei fabbricati strumentali utilizzati per l’attività agricola anche se derivanti da allevamenti eccedenti la potenzialità dei terreni». In questi giorni si sta operano per garantire alle aziende agricole un’informazione
completa ed approfondita in merito a tutte le novità introdotte in tale materia. «Cogliamo l’occasione per ricordare ai lettori che, dopo i lavori preparatori da parte dell’Agenzia del Territorio, è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale l’elenco dei fabbricati non censiti al catasto. La normativa impone ai proprietari di questi fabbricati di iscriverli al catasto entro novanta giorni dalla pubblicazione» spiega Soldi. «E’ quindi opportuno che tutti gli imprenditori agricoli si rechino presso gli uffici del proprio Comune a verificare che, tra le particelle soggette a controllo, non siano inclusi fabbricati di loro proprietà».
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Venerdì 25 Gennaio 2008
In Italia è tempo di guardare verso il futuro Caro direttore La vicenda Mastella mette ancora una volta in risalto il rapporto tra politica e magistratura. Al di là del merito della questione, credo che l’elemento più significativo di riflessione sia un altro, ovvero, il rapporto tra i cittadini italiani e queste due istituzioni. Magistratura e politica sono, infatti, oggetto di una sempre più crescente sfiducia da parte dei cittadini, i quali percepiscono queste istituzioni come distanti e incapaci di risolvere i problemi reali. Lo scontro tra questi due poteri, rischia allora di diventare una lotta tra poveri, che disegna un solco sempre più profondo tra l’Italia piena di problemi reali e una lotta tra Caste autoreferenziali che cercano di salvaguardare i propri privilegi. Quanto alle accuse mosse a Mastella e a numerosi esponenti dell’Udeur, credo che il Ministro abbia, più di un comune cittadino, l’opportunità di difendersi nei luoghi appropriati. Forse però, le accuse mosse a Mastella, offrono uno spunto di riflessione per tutta la politica (non solo l’Udeur) su certe pratiche clientelari diffuse che, al di la del fatto che siano penalmente rilevanti o meno, sono certamente moralmente deplorevoli e portano a risultati disastrosi: la gestione dei rifiuti campani è solo il caso più recente e lampante. La politica (il governo Prodi in primis) e una parte della magistratura (quella politicizzata e alla continua ricerca della ribalta mediatica), dovrebbero render conto dello spettacolo pietoso che danno di fronte al Paese mentre, ad esempio, il livello di insicurezza cresce e i criminali sono sempre più impuniti. Tuttavia, la soluzione non può
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Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana)
Progetto Grafico: Gianluca Galli
Numero chiuso in tipografia: Giovedì 24 Gennaio ore 24,00
risiedere nell’Antipolitica, la quale appiattisce ogni distinzione tra chi si batte ancora per dei Valori e vuole cambiare le cose (e c’è ne sono) e chi pensa solo alla tutela dei proprio interessi personali. La soluzione è nel cambiare il sistema all’insegna di maggiore trasparenza, rinnovamento e adesione ai problemi reali. L’Italia ha troppe cose che non vanno perché si perda tempo a litigare per la difesa delle proprie posizioni e dei propri privilegi. E’ tempo di combattere il declino, è tempo che si guardi al futuro, che si sviluppino le potenzialità che l’Italia ha e deve esprimere. L’appello è alla buona Politica, alla parte sana della società e delle istituzioni, ai giovani che lottano quotidianamente per costruirsi un futuro: lavoriamo tutti insieme per cambiare le cose. Giuseppe Esposito Presidente provinciale Azione Giovani
Inquinamento: servono misure più restrittive Egregio Direttore, c’è un passo nell’intervista che l’avv. Michele Saponara, membro del Consiglio Superiore della Magistratura, consegna alle pagine del SocialistaLab che fa saltare sulla sedia chiunque lo abbia letto. E’ quello dove si afferma che la Magistratura a Napoli sapeva tutto dell’emergenza rifiuti, e che è entrata nel merito della vicenda solo quando la situazione era ormai diventata insostenibile. Basterebbe controllare i formulari in possesso di ogni società per risalire a questo raggiro. Un grande truffa ai danni dei cittadini che sono chiamati in queste settimane a partecipare alla raccolta differenziata, che dovrebbe ridurre la quantità di rifiuti dopo la separazione. Un’altra grande illusione, perché la maggior parte di essi finiscono in ogni caso nelle discariche. Prodi per risolvere il problema cosa fa? promette tre nuovi inceneritori (o termovalorizzatori come li chiama chi come lui vuole nascondere le insidie di questi impianti) per “risolvere” l’emergenza in Campania. Tra l’altro l’Italia è l’unico Paese a finanziare gli inceneritori con i soldi pubblici. Oramai è risaputo che più alto è il calore generato, più le polveri diventano sottili, nocive e tumorali. Bisogna incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili e la raccolta differenziata rende inutili gli inceneritori. Le prime nazioni, come la Germania, che hanno costruito gli inceneritori li stanno dismettendo. In Svezia la costruzione degli inceneritori è stata abbandonata a favore della raccolta differenziata dei rifiuti. 62 Paesi del mondo (21 dell’Europa, 18 dell’Asia e Pacifico, 12 dell’Africa, 8 dell’America Latina e 3 del Nord America) hanno aderito all’Alleanza Globale Contro gli Inceneritori (Gaia). La Direttiva 2000/76/CE dell’Unione Europea afferma testualmente: «Misure più restrittive dovrebbero ora essere adottate per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento atmosferico provocato dagli impianti di incenerimento di rifiuti urbani e le direttive attuali (89/369/Cee) dovrebbero
ROBIN HOOD di Maurizio Guerrini
Il Pd fa progetti con il Centro destra Si può ragionevolmente sostenere che da tempo una buona parte degli esponenti del Pd cremonese, temendo una sconfitta alle prossime amministrative locali abbiano deciso un progetto che a loro dire ha più probabilità di vincere la competizione elettorale a livello locale del 2009. Nonostante le dichiarazioni tutte tese ad un ipotetico rinnovamento, credo che il loro scopo sia solo quello di rimanere al governo della città e della provincia. Ne è la prova la situazione che si è venuta a determinare in consiglio comunale e i continui punti di convergenza tra il Pd e settori del centro destra. Se cosi fosse sarebbe auspicabile un pronunciamento schietto e leale in merito ai loro progetti e percorsi, ma temo che non avverrà. Per quanto ci riguarda abbiamo dimostrato di essere forza politica di governo (a livello locale e nazionale) corretta, responsabile e capace. Se non vi sarà più un centro sinistra a Cremona, torneremo a fare ciò che sappiamo fare molto bene: l'opposizione puntuale e ferma nell'interesse della città e di coloro che hanno meno voce. Veniamo accusati, strumentalmente, di saper dire solo no, ma abbiamo dimostrato in questi anni in cui abbiamo concorso al governo della città e della provincia, di aver espresso progetti, realizzazioni e attenzione ai cittadini nel versante della fiscalità (non sono stati aumentati i tributi locali) ai giovani, ai servizi alla persona, all'ambiente anche e soprattutto attraverso gli uomini e le donne di Rifondazione nelle istituzioni locali. Di più: in riferimento al programma dell'Unione presentato da Corada e da Torchio, rispettivamente per Comune e Provincia, con cui il centro sinistra vinse le ultime amministrative su dieci punti, ad esempio ne sono stati realizzati nove ricondu-
pertanto essere abrogate». In chiusura vorremmo ricordare Bettino Craxi nell’ottavo anniversario dalla morte, di quanto sia ancora attuale la politica del leader del socialismo liberale. A distanza di trent’anni, le grandi intuizioni sulla riforma dello Stato, la modernizzazione del mercato del lavoro e lo spirito laico grazie al quale fu realizzato il Concordato, sono ancora temi centrali del dibattito politico italiano. Il suo ricordo ci da la forza per continuare ad inseguire, con il garofano rosso alzato, il sogno socialista. Segreteria provinciale Nuovo Psi di Cremona
cibili ai temi della sinistra riformista e uno a quelli della sinistra cosiddetta radicale. Molte delle cose a noi care, cito per tutte il bilancio partecipativo, sono state di fatto affossate e, nella migliore ipotesi, avversate. Quindi il quadro è per noi chiarissimo, se mai sono altri che chiari non sono. Capitolo mozione di solidarietà al papa in consiglio comunale. Ci troviamo di fronte all'ennesima provocazione e strumentalizzazione. Intanto è falso che a Ratzinger sia stato impedito di parlare. Se mai si vuole impedire ad altri un libero dissenso. Quanto avvenuto in consiglio comunale è l'ennesima dimostrazione che vi sono esponenti politici molto più interessati a portare avanti mozioni strumentali e stucchevolmente insopportabili, piuttosto che occuparsi dei reali problemi della città quali l'ambiente, l'inquinamento, i servizi, i temi legati alla sicurezza sul lavoro, etc, tanto per citarne solo alcuni. Sono sempre quelli che si eccitano con le intitolazioni delle vie e degli stadi o a immaginare di costruire autostrade o strade sud ovunque. Per tornare al tema del papa: ci si dimentica troppo spesso che la curia vaticana , vedi le recenti dichiarazioni del presidente della Cei Bagnasco, istiga alla violazione delle leggi dello stato indicando a tutti come ci si dovrebbe comportare su temi appunto regolati da leggi come l'aborto o il divorzio. Quindi se ne deduce che la chiesa vuole pesantemente ingerire e parlare quando vuole, come vuole e lo dimostra l'inondazione mediatica delle prese di posizione di esponenti religiosi in televisione, sui giornali, alla radio. Semmai si deve dire che si vuole impedire il dissenso come quello espresso dai docenti della Sapienza. Questa è la sostanza. Tutto il resto è provocazione e strumentalizzazione
ponibilità, io ne rispondo penalmente, è mio il dovere di garantire il massimo controllo perché siano integralmente rispettate le regole che ne disciplinano l’uso. Non ci saranno favoriti e svantaggiati, tutti i candidati, per raccogliere le firme a sostegno delle loro candidature, potranno consultare, ma non copiare, presso il mio ufficio al Partito Democratico in via Ippocastani, i registri contenenti
mere brevemente una considerazione che mi sta molto a cuore, riguardo alle reazioni suscitate dal documento che insieme ad altri Democratici ho sottoscritto in risposta alla conferenza stampa di Rifondazione, Comunisti Italiani e Verdi.Sono vivamente rammaricata per la lettura strumentale e distorta che alcuni ne hanno voluto dare: in nessun punto del documento, interamente incentrato sul progetto di una
nome e cognome degli aventi diritto al voto. Non avranno in alcun modo accesso agli indirizzi degli elettori ad uso di campagne elettorali personali. Colgo l’occasione per espri-
futura nuova stagione riformista cremonese, è mai stata messa in discussione la figura di Gian Carlo Corada e della sua amministrazione. E’ totalmente fuori luogo ogni
Il Pd mantiene la fiducia in Corada Caro Direttore, sento il dovere ineludibile nei confronti dei cittadini cremonesi, di ribadire pochi semplici punti circa l’uso degli elenchi degli elettori delle Primarie del 14 ottobre, per porre fine, una volta per tutte, ad un’assurda polemica, nata forse per fini diversi da quelli dichiarati, che getta sospetti assolutamente infondati sul processo così ricco, aperto e partecipato che si sta tutti insieme costruendo. Le migliaia di cittadini Cremonesi che hanno votato il 14 ottobre possono stare tranquilli per la loro privacy: il corretto utilizzo dei loro dati personali, di cui sono titolari il tesoriere e il segretario regionale, è sotto la mia diretta responsabilità, gli elenchi degli elettori sono esclusivamente nella mia dis-
equazione che associ i nuovi obiettivi, i nuovi traguardi del Pd, e la sua nuova spinta progettuale e ideale, che possono passare anche attraverso future nuove alleanze, a una sfiducia, di fatto assolutamente inesistente, a Corada, che ha ben operato come risulta anche dall’elevato gradimento presso i cittadini rilevato dall’ultima indagine Ipsos. Il problema potrebbe essere esattamente inverso: Gian Carlo Corada ha sicuramente rimandato altri progetti personali per dedicare le sue migliori energie al servizio della nostra comunità, siamo sicuri che vorrà ancora spenderne? Credo sia utile per ora sospendere ogni altra discussione, spetterà agli organi del Partito Democratico, una volta pienamente costituiti, affrontare tutte le questioni politiche e amministrative in piena trasparenza. Annamaria Abbate Coordinatrice Pd Cremona
Questione Papa/1 condanno quello che è successo Egregio Direttore, Il consigliere Malvezzi (Forza Italia) mi accusa di essermi defilato dalla questione se discutere o meno, in Consiglio Comunale, la mozione presentata dal Consigliere Ceraso relativa alle mancata presenza del Papa all'Università la Sapienza. E' un'accusa che sento di non meritare. Tutti sanno che la democrazia si basa sul rispetto delle regole, delle leggi, delle competenze. Il rapporto tra il ruolo del sindaco e quello del Consiglio comunale è normato, da ormai più di dieci anni, da regole diverse dal passato, quando il Sindaco era anche Presidente del Consiglio. Regole che io faccio molta attenzione a rispettare. Non spetta al Sindaco definire l'ordine del giorno, tanto meno definirne la modifica con la seduta del Consiglio ufficia mente in corso. Se fossi intervenuto, avrei potuto essere accusato di interferenza e di invadenza. Ad ognuno le sue competenze. D'altra parte il mio commento su quanto accaduto a Roma era già noto, perché immediatamente comparso sulla stampa locale, ed é di netta condanna. Una cosa è la discussione serena sul rapporto tra scienza e fede; altra, sempre e comunque inaccettabile, quella di impedire di esprimere il proprio pensiero ad un’autorità morale come il Papa. E’ stato oltretutto un clamoroso autogol per la cultura laica, una mancanza di autentico spirito liberale. Spirito liberale, basato sul principio, codificato da Voltaire, secondo cui «anche se non sono d'accordo con quello che dici, darei la vita perché tu lo possa dire». Mi prende poi una indicibile tristezza quando vedo come temi di così alta levatura culturale e spirituale, vengano spesso strumentalizzati a fini di bassa polemica di parte. Un livello sovente davvero inaccettabile. Giancarlo Corada sindaco di Cremona
Lettere & Rubriche IL VENERANDA «Ogni medaglia ha sempre il suo rovescio» così rammentava a noi nipoti mio nonno che chiamavamo Venerandone. Lui contento come una Pasqua tirava dal taschino del panciotto una caramella. Il proverbio non ha mai sottilizzato fra medaglia bella o brutta. La faccenda di Napoli, alla faccia di Nuzzo che non è cremonese ma campano, è una brutta medaglia, ma il suo rovescio non puzza. Significa che i “ terroni “non mangiano più solo pane e pomodoro, cibo poi divenuto pizza a sostituire il mandolino nel mondo intero. A Napoli e lì vicino si mangiano ogni giorno tonnellate e tonnellate di roba. E i rifiuti ? Domanda per Bassolino, per la Jervolino per Pecoraro.Con un adattamento sul nome e per la rima Pecorino.Non da mangiare.
Questione Papa/2 Un fatto grave e senza prececenti Egregio Direttore, Azione Giovani di Crema ha fatto conoscere agli studenti davanti ai due licei scientifico e classico della città, la propria posizione rispetto a quanto accaduto alla «Sapienza» di Roma e che costituisce un fatto
grave e senza precedenti nella storia della Repubblica e che esige un giudizio. Solidarietà al Papa, che aveva vissuto l’attesa dell’incontro con l’università, voluta da Bonifacio VIII, con la trepidazione del “Pastore” che si era chiesto «che cosa ha da fare o da dire il Papa all’università» e che contemporaneamente, con umiltà, aveva affermato che non andava «per imporre ad altri, in modo autoritario, la fe-
BREVI DAL SECOLO BREVE di Giuseppe Azzoni
GLI SCIOPERI DEL ‘48 NEI DIARI DI MANZINI (...continua) Ed ecco come Manzini poi descrive un episodio assai significativo avvenuto a S. Felice e di cui fu tra i protagonisti. A metà gennaio del 1948 giunse la notizia che avevano arrestato due componenti del Consiglio di cascina dell’azienda Corte dè Monaci di S. Felice. L’arresto era stato originato da un duro scontro tra datore di lavoro e dipendenti sul riconoscimento del Consiglio di cascina, assolutamente negato dal padrone. La lega dei salariati e braccianti interessata comprendeva frazioni e cascine del Comune di Cremona tra via Brescia e via Giuseppina, era una delle più consistenti e combattive della provincia, con oltre mille iscritti. Io partecipavo attivamente alla vita sindacale, pur non facendo parte del consiglio della lega. Con alcuni compagni andammo a Corte dè Monaci e fummo subito informati che era già in atto lo sciopero della cascina per protestare contro l’arresto. Già il datore di lavoro aveva tentato di sostituire gli scioperanti con dei crumiri, soprattutto per mungere ed accudire il bestiame, ma questi erano stati respinti. Il giorno successivo lo sciopero si allargava a tutta la zona. Io partecipavo al presidio della cascina Corte Monaci, presidio volto ad impedire l’accesso ai crumiri ed evitare eventuali provocazioni. Durante questo picchettaggio feci presente al compagno Eugenio Cremonesi, che dirigeva quella battaglia, che la questione era molto delicata. Non accudire e non mungere le mucche mentre la cascina era presidiata poteva procurare contraccolpi negativi in ogni senso, anche politico. Poteva essere il pretesto per isolarci tra la gente facendoci apparire come dei forsennati irresponsabili,
mentre il padrone e la sua parte poteva sembrare non avessero tutti i torti. (...) ...proposi, dopo aver detto delle mie preoccupazioni, di operare la mungitura, mettere il latte negli appositi recipienti, dare foraggio secco per tener calme le bestie. Il tutto si doveva fare in silenzio e in segreto, nessuno doveva saperlo. Si discusse animatamente fino alle due di notte, poi si votò e la proposta passò per sette voti contro tre. Così due bergamini ed un salariato in silenzio e al buio fecero quanto deciso. Venne data disposizione alla squadra del picchettaggio che nessuno entrasse in stalla. Il bestiame si quietò. Al mattino presto cominciarono ad arrivare i lavoratori delle altre cascine, la parola d’ordine era: tutti a Corte dè Monaci. Lo scontro era nell’aria. Si aspettava l’arrivo del grosso dei crumiri con la polizia. Infatti verso le tre del pomeriggio arrivarono molte autoblindo con circa 200 tra poliziotti e carabinieri. Subito ruppero di forza il picchettaggio. Una autoblindo carica di crumiri entrò in cascina. Tutta l’operazione era diretta da un Ufficiale dei carabinieri e da un esponente della questura: questi entrarono subito nella stalla per accompagnarvi i crumiri e rimasero sorpresi vedendo il bestiame ordinato e calmo ed i recipienti pieni di latte munto da poco. Il Maggiore dei carabinieri esclamò: «ci hanno ordinato di intervenire per salvare il bestiame ma quanto ci avevano riferito non è vero...» al che gli rispose un lavoratore presente: «noi abbiamo a cuore il bestiame e gli interessi del paese più di questo datore di lavoro che voi proteggete e che ha fatto arrestare ingiustamente due nostri compagni». (segue...)
Per le Vostre lettere scrivete a: redazione@ilpiccologiornale.it de che può essere solo donata in libertà». Azione Giovani sceglie di seguire il metodo, che il Papa indica, come punto di forza per parlare ad altri giovani, per essere in “verità” liberi artefici di un mondo nuovo, vigili perché nessun tentativo di censura passi sotto silenzio, coraggiosi difensori di quel principio non-negoziabile che è la libertà di parola che pseudo-rivoluzionari, fuori della storia, sostenuti da “cattivi maestri”, hanno negato a Benedetto XVI. Azione Giovani Crema
Il liceo tecnologico dell’Itis non verrà abolito Caro direttore, In riferimento all'articolo apparso sul vostro giornale Venerdì 18 gennaio 2008, nell'inserto «Speciale Scuola», a firma Laura Bosio, sottolineo che nel prossimo anno scolastico 2008-2009 non verrà assolutamente abolito il settore del Liceo Tecnologico da ben tredici anni attivo presso l'Itis Torriani di Cremona, e che comunque questo indirizzo scolastico non deve essere confuso con il «Liceo Tecnologico» di nuova adozione previsto dal Progetto Moratti ed ora abolito dal Ministro Fioroni. Maria Paola Negri dirigente scolastica dell'ITis «Janello Torriani»
I nostri governanti non hanno la forza di portare avanti le priorità italiane Egregio Direttore, autoassolti “perchècosìfantutti”, Cuffaro condannato che brinda ma non si dimette, noi cittadini ci ritroviamo con le viscere e i sentimenti frullati mentre la Casta che si scambia solidarietà. Cosa si fa? Si guarda il Paese che affonda? Si mettono le bombe? Visto l’inconcludente Capo che ci ritroviamo si aspetta il Messia populista di turno, il comico incazzato, la fulva puledra dalla gualdrappa azzurra,o un Dittatore Illuminato? Se si vuole fare qualcosa di redditizio e di utile per il Paese, si può cominciare un progetto serio, costruttivo, fuori dalla mischia, impegnato a battere il chiodo sulle riforme e le strategie che possano rilanciare il Paese nel suo insieme. Senza guardare in faccia ai ceti sociali, alle lobby, ai conformismi consolidati, ai tabù impronunciabili. L'Italia ha bisogno di queste cose essenziali: una rete infrastrutturale moderna, una seria pianificazione sulla produzione energetica, un'amministrazione pubblica radicalmente riformata, robusti investimenti nella ricerca, e nella qualità della formazione scolastica e universitaria, una giustizia che funzioni, una lotta all'evasione che vada di pari passo con una tassazione più equa. Una riforma del welfare che riduca i pensionati, liberalizzi assunzioni e licenziamenti, vada a stanare il sindacato conserva-
tore, sostenga la mobilità con opportuni ammortizzatori sociali, gestisca nel modo più proficuo il tema immigrazione-integrazione. Altri sono ancora i problemi fondamentali, ma queste sono le priorità assolute. Inutile sperare che questi governanti abbiano la serietà per portarle avanti. O si espatria, o si dà l'esempio, e si chiede agli italiani di dare fiducia alla serietà e alla voglia di governare bene. Da una posizione distinta da questo schifo. Non collusa, non mediabile e non corruttibile. Solo così lo Stellone d’Italia tornerà a risplendere. Anselmo Gusperti Segr. Prov. Pri
Pd: tutti chiamati alle elezioni del coordinatore Egregio Direttore, i cittadini di Cremona e del cremonese interessati possono partecipare alle elezioni di 16 loro rappresentanti nel Coordinamento provinciale del PD (8 donne + 8 uomini) e dei Coordinamenti dei Circoli che comporranno il Pd nella nostra provincia. A queste elezioni possono partecipare coloro che già hanno votato il 14 ottobre scorso nelle Primarie ed anche coloro che, non avendo partecipato alle Primarie, ritengono questa volta di voler partecipare. Siamo chiamati ad un passaggio decisivo. E lo siamo in un momento assolutamente eccezionale della storia del nostro Paese. Se già erano forti i motivi che richiedevano una grande partecipazione dei cittadini al voto di domenica, oggi sono ancora più pressanti e richiedono a tutti un di più di impegno e di presenza. Un gruppo di amici Democratici che fanno riferimento all'esperienza politica ed associativa dei Cittadini per l'Ulivo, dell'Associazione per il Partito Democratico e dell'Ulivo diffuso, mi ha chiesto di candidarmi per il Coordinamento provinciale. Dopo tanti anni impegnati nel far crescere, spesso a fatica, l’idea dell’Ulivo e del Partito Democratico, la tentazione di prendermi una pausa di riflessione era forte. Ma è anche vero che sarebbe probabilmente un peccato non mettere a disposizione di questo ultimo e decisivo tratto di strada, l’esperienza che ho avuto la fortuna di costruire in questi anni. Mi ha convinto la battuta di un “vecchio” amico ulivista, che mi ha detto «Caro Deo, c'é un lavoro cominciato anni fa che dobbiamo portare a termine. Non possiamo abbandonare proprio adesso». Anche per questo ho deciso di accettare quell‚invito, impegnandomi con ciò che, in tutta modestia, so di poter dare: l'esperienza maturata, il forte entusiasmo e una sincera voglia di fare. Ricordo che, per l‚elezione del Coordinamento provinciale, si potranno dare due preferenze: una per una donna ed una per un uomo. Deo Fogliazza
WELFARE di Gian Carlo Storti
Rom e lavoratori: serve il massimo impegno Dure questioni sociali: salari dei lavoratori e Rom. E’ necessario lo stesso impegno. In queste ore Prodi naviga in un mare di guai. Gli auguro di superare le barricate e le trappole che gli hanno costruito e di riuscire a continuare l’esperienza di governo anche senza il Mastella. Per intanto diamo uno sguardo ad alcuni problemi sociale che inesorabilmente abbiamo di fronte. La Conferenza sui Rom. Parlare dei Rom è quasi impossibile. Lo devi fare a bassa voce diversamente i tuoi vicini s’incazzano e diventano litigiosi. In questi gironi si è tenuta a Roma la Conferenza europea sulla popolazione Rom. La due giorni era stata preannunciata da mesi come risposta alle problematiche emerse in tempi recenti sotto il profilo sociale e normativo, e come riposta al richiamo dell’Ue a riguardo. All’iniziativa hanno partecipano, tra gli altri, i ministri dell’Interno Giuliano Amato, della Solidarietà sociale Paolo Ferrero, delle Politiche per la Famiglia Rosy Bindi, delle Pari Opportunità Barbara Pollastrini, il vice presidente della Commissione Europea Franco Frattini, il direttore dell’Agenzia per i Diritti Fondamentali dell’Ue Anastasia Crickley, il ministro dell’Interno e della Riforma amministrativa della Romania, Cristian David, il sottosegretario alla Solidarietà Sociale, Cristina De Luca, e all'Istruzione, Letizia De Torre, i sottosegretari all'Interno, Marcella Lucidi ed Ettore Rosato. Giuridicamente, le minoranze rom e sinti non sono tutelate nel nostro Paese in quanto non esiste uno status specifico per loro nella legislazione italiana. Secondo il ministero della solidarietà sociale, il dibattito odierno è finalizzato ad affrontare i temi dell’accoglienza e dell'integrazione della popolazione Rom presente in Italia, con particolare attenzione verso le politiche per la casa, l'istruzione, la tutela dei diritti ed il rispetto delle regole. Sarebbe quindi auspicabile che fosse affrontato anche il pregiudizio sui Rom - che a giudizio dell'allora commissario dei diritti dell'uomo del Consiglio d'Europa, Alvaro Gil Robles - è diffusa anche fra le stesse autorità italiane. Fra questi la convinzione che i Rom siano tutti nomadi e tutti stranieri, mentre oltre un terzo dei Rom che si trovano in Italia (in totale 120mila persone) sono stanziali, cioè non nomadi. Inoltre, secondo le stime, tra i 60mila e i 90mila Rom sono Italiani, cioè nati in Italia da
genitori Italiani. I Rom stranieri, inoltre, non provengono solo dalla Romania, come si pensa, ma anche da Bulgaria, Albania ed altri Paesi dei Balcani. Il problema quindi è garantire alle minoranze Rom e Sinti una tutela giuridica, un o status specifico che oggi non esiste e che crea discriminazioni e pregiudizi. Certamente quello della convivenza e dell’integrazione è un tema difficile. Sicuramente più facile, per un politico, dire… «fuori, cacciamo i Rom fuori dal nostro paese». Sicuramente raccoglierà effimeri applausi. Salari: Epifani, da giugno più detrazioni per lavoro e pensioni. L'aumento delle detrazioni fiscali per i lavoratori e i pensionati devono arrivare “entro giugno”. Il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, chiede risposte rapide e invita il Governo a muoversi come fece per il cuneo fiscale per le imprese. «Poi» ha rilevato «gli interventi più strutturali, quelli sulle aliquote si facciano con la Finanziaria per l'anno prossimo, ma i lavoratori già entro giugno devono avere queste risposte». Le richieste del sindacato sono le seguenti: detrazioni fiscali che aumentano per lavoratori dipendenti e per pensionati e che siano «detrazioni mobili nel senso che, anno dopo anno, devono anche recuperare quello che il lavoratore perde con il drenaggio fiscale. Poi una politica di sostegno alle famiglie che hanno bambini in modo tale da compensare i maggiori costi in questa situazione». Bonanni: «Il governo ha troppe incertezze». Continua il pressing dei sindacati sul Governo per spingerlo a mettersi al tavolo della contrattazione dedicato all'aumento degli stipendi. Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl che ha detto: «Per evitare lo sciopero generale dobbiamo iniziare dalle trattative su salari e pensioni. Il governo deve misurarsi su questo. Ha detto già da tempo che è d'accordo, però vediamo un po' d’incertezza sia nei tempi che negli argomenti». Secondo Bonanni, «ci sono troppe cautele da parte di chi gestisce l'economia e le finanze e, da parte del governo, non si può sostenere che c'è un'emergenza salari e poi essere cauti». storti@welfareitalia.it
Lettere & Rubriche IL VENERANDA «Ogni medaglia ha sempre il suo rovescio» così rammentava a noi nipoti mio nonno che chiamavamo Venerandone. Lui contento come una Pasqua tirava dal taschino del panciotto una caramella. Il proverbio non ha mai sottilizzato fra medaglia bella o brutta. La faccenda di Napoli, alla faccia di Nuzzo che non è cremonese ma campano, è una brutta medaglia, ma il suo rovescio non puzza. Significa che i “ terroni “non mangiano più solo pane e pomodoro, cibo poi divenuto pizza a sostituire il mandolino nel mondo intero. A Napoli e lì vicino si mangiano ogni giorno tonnellate e tonnellate di roba. E i rifiuti ? Domanda per Bassolino, per la Jervolino per Pecoraro.Con un adattamento sul nome e per la rima Pecorino.Non da mangiare.
Questione Papa/2 Un fatto grave e senza prececenti Egregio Direttore, Azione Giovani di Crema ha fatto conoscere agli studenti davanti ai due licei scientifico e classico della città, la propria posizione rispetto a quanto accaduto alla «Sapienza» di Roma e che costituisce un fatto
grave e senza precedenti nella storia della Repubblica e che esige un giudizio. Solidarietà al Papa, che aveva vissuto l’attesa dell’incontro con l’università, voluta da Bonifacio VIII, con la trepidazione del “Pastore” che si era chiesto «che cosa ha da fare o da dire il Papa all’università» e che contemporaneamente, con umiltà, aveva affermato che non andava «per imporre ad altri, in modo autoritario, la fe-
BREVI DAL SECOLO BREVE di Giuseppe Azzoni
GLI SCIOPERI DEL ‘48 NEI DIARI DI MANZINI (...continua) Ed ecco come Manzini poi descrive un episodio assai significativo avvenuto a S. Felice e di cui fu tra i protagonisti. A metà gennaio del 1948 giunse la notizia che avevano arrestato due componenti del Consiglio di cascina dell’azienda Corte dè Monaci di S. Felice. L’arresto era stato originato da un duro scontro tra datore di lavoro e dipendenti sul riconoscimento del Consiglio di cascina, assolutamente negato dal padrone. La lega dei salariati e braccianti interessata comprendeva frazioni e cascine del Comune di Cremona tra via Brescia e via Giuseppina, era una delle più consistenti e combattive della provincia, con oltre mille iscritti. Io partecipavo attivamente alla vita sindacale, pur non facendo parte del consiglio della lega. Con alcuni compagni andammo a Corte dè Monaci e fummo subito informati che era già in atto lo sciopero della cascina per protestare contro l’arresto. Già il datore di lavoro aveva tentato di sostituire gli scioperanti con dei crumiri, soprattutto per mungere ed accudire il bestiame, ma questi erano stati respinti. Il giorno successivo lo sciopero si allargava a tutta la zona. Io partecipavo al presidio della cascina Corte Monaci, presidio volto ad impedire l’accesso ai crumiri ed evitare eventuali provocazioni. Durante questo picchettaggio feci presente al compagno Eugenio Cremonesi, che dirigeva quella battaglia, che la questione era molto delicata. Non accudire e non mungere le mucche mentre la cascina era presidiata poteva procurare contraccolpi negativi in ogni senso, anche politico. Poteva essere il pretesto per isolarci tra la gente facendoci apparire come dei forsennati irresponsabili,
mentre il padrone e la sua parte poteva sembrare non avessero tutti i torti. (...) ...proposi, dopo aver detto delle mie preoccupazioni, di operare la mungitura, mettere il latte negli appositi recipienti, dare foraggio secco per tener calme le bestie. Il tutto si doveva fare in silenzio e in segreto, nessuno doveva saperlo. Si discusse animatamente fino alle due di notte, poi si votò e la proposta passò per sette voti contro tre. Così due bergamini ed un salariato in silenzio e al buio fecero quanto deciso. Venne data disposizione alla squadra del picchettaggio che nessuno entrasse in stalla. Il bestiame si quietò. Al mattino presto cominciarono ad arrivare i lavoratori delle altre cascine, la parola d’ordine era: tutti a Corte dè Monaci. Lo scontro era nell’aria. Si aspettava l’arrivo del grosso dei crumiri con la polizia. Infatti verso le tre del pomeriggio arrivarono molte autoblindo con circa 200 tra poliziotti e carabinieri. Subito ruppero di forza il picchettaggio. Una autoblindo carica di crumiri entrò in cascina. Tutta l’operazione era diretta da un Ufficiale dei carabinieri e da un esponente della questura: questi entrarono subito nella stalla per accompagnarvi i crumiri e rimasero sorpresi vedendo il bestiame ordinato e calmo ed i recipienti pieni di latte munto da poco. Il Maggiore dei carabinieri esclamò: «ci hanno ordinato di intervenire per salvare il bestiame ma quanto ci avevano riferito non è vero...» al che gli rispose un lavoratore presente: «noi abbiamo a cuore il bestiame e gli interessi del paese più di questo datore di lavoro che voi proteggete e che ha fatto arrestare ingiustamente due nostri compagni». (segue...)
Per le Vostre lettere scrivete a: redazione@ilpiccologiornale.it de che può essere solo donata in libertà». Azione Giovani sceglie di seguire il metodo, che il Papa indica, come punto di forza per parlare ad altri giovani, per essere in “verità” liberi artefici di un mondo nuovo, vigili perché nessun tentativo di censura passi sotto silenzio, coraggiosi difensori di quel principio non-negoziabile che è la libertà di parola che pseudo-rivoluzionari, fuori della storia, sostenuti da “cattivi maestri”, hanno negato a Benedetto XVI. Azione Giovani Crema
Il liceo tecnologico dell’Itis non verrà abolito Caro direttore, In riferimento all'articolo apparso sul vostro giornale Venerdì 18 gennaio 2008, nell'inserto «Speciale Scuola», a firma Laura Bosio, sottolineo che nel prossimo anno scolastico 2008-2009 non verrà assolutamente abolito il settore del Liceo Tecnologico da ben tredici anni attivo presso l'Itis Torriani di Cremona, e che comunque questo indirizzo scolastico non deve essere confuso con il «Liceo Tecnologico» di nuova adozione previsto dal Progetto Moratti ed ora abolito dal Ministro Fioroni. Maria Paola Negri dirigente scolastica dell'ITis «Janello Torriani»
I nostri governanti non hanno la forza di portare avanti le priorità italiane Egregio Direttore, autoassolti “perchècosìfantutti”, Cuffaro condannato che brinda ma non si dimette, noi cittadini ci ritroviamo con le viscere e i sentimenti frullati mentre la Casta che si scambia solidarietà. Cosa si fa? Si guarda il Paese che affonda? Si mettono le bombe? Visto l’inconcludente Capo che ci ritroviamo si aspetta il Messia populista di turno, il comico incazzato, la fulva puledra dalla gualdrappa azzurra,o un Dittatore Illuminato? Se si vuole fare qualcosa di redditizio e di utile per il Paese, si può cominciare un progetto serio, costruttivo, fuori dalla mischia, impegnato a battere il chiodo sulle riforme e le strategie che possano rilanciare il Paese nel suo insieme. Senza guardare in faccia ai ceti sociali, alle lobby, ai conformismi consolidati, ai tabù impronunciabili. L'Italia ha bisogno di queste cose essenziali: una rete infrastrutturale moderna, una seria pianificazione sulla produzione energetica, un'amministrazione pubblica radicalmente riformata, robusti investimenti nella ricerca, e nella qualità della formazione scolastica e universitaria, una giustizia che funzioni, una lotta all'evasione che vada di pari passo con una tassazione più equa. Una riforma del welfare che riduca i pensionati, liberalizzi assunzioni e licenziamenti, vada a stanare il sindacato conserva-
tore, sostenga la mobilità con opportuni ammortizzatori sociali, gestisca nel modo più proficuo il tema immigrazione-integrazione. Altri sono ancora i problemi fondamentali, ma queste sono le priorità assolute. Inutile sperare che questi governanti abbiano la serietà per portarle avanti. O si espatria, o si dà l'esempio, e si chiede agli italiani di dare fiducia alla serietà e alla voglia di governare bene. Da una posizione distinta da questo schifo. Non collusa, non mediabile e non corruttibile. Solo così lo Stellone d’Italia tornerà a risplendere. Anselmo Gusperti Segr. Prov. Pri
Pd: tutti chiamati alle elezioni del coordinatore Egregio Direttore, i cittadini di Cremona e del cremonese interessati possono partecipare alle elezioni di 16 loro rappresentanti nel Coordinamento provinciale del PD (8 donne + 8 uomini) e dei Coordinamenti dei Circoli che comporranno il Pd nella nostra provincia. A queste elezioni possono partecipare coloro che già hanno votato il 14 ottobre scorso nelle Primarie ed anche coloro che, non avendo partecipato alle Primarie, ritengono questa volta di voler partecipare. Siamo chiamati ad un passaggio decisivo. E lo siamo in un momento assolutamente eccezionale della storia del nostro Paese. Se già erano forti i motivi che richiedevano una grande partecipazione dei cittadini al voto di domenica, oggi sono ancora più pressanti e richiedono a tutti un di più di impegno e di presenza. Un gruppo di amici Democratici che fanno riferimento all'esperienza politica ed associativa dei Cittadini per l'Ulivo, dell'Associazione per il Partito Democratico e dell'Ulivo diffuso, mi ha chiesto di candidarmi per il Coordinamento provinciale. Dopo tanti anni impegnati nel far crescere, spesso a fatica, l’idea dell’Ulivo e del Partito Democratico, la tentazione di prendermi una pausa di riflessione era forte. Ma è anche vero che sarebbe probabilmente un peccato non mettere a disposizione di questo ultimo e decisivo tratto di strada, l’esperienza che ho avuto la fortuna di costruire in questi anni. Mi ha convinto la battuta di un “vecchio” amico ulivista, che mi ha detto «Caro Deo, c'é un lavoro cominciato anni fa che dobbiamo portare a termine. Non possiamo abbandonare proprio adesso». Anche per questo ho deciso di accettare quell‚invito, impegnandomi con ciò che, in tutta modestia, so di poter dare: l'esperienza maturata, il forte entusiasmo e una sincera voglia di fare. Ricordo che, per l‚elezione del Coordinamento provinciale, si potranno dare due preferenze: una per una donna ed una per un uomo. Deo Fogliazza
WELFARE di Gian Carlo Storti
Rom e lavoratori:serve il massimo impegno Dure questioni sociali: salari dei lavoratori e Rom. E’ necessario lo stesso impegno. In queste ore Prodi naviga in un mare di guai. Gli auguro di superare le barricate e le trappole che gli hanno costruito e di riuscire a continuare l’esperienza di governo anche senza il Mastella. Per intanto diamo uno sguardo ad alcuni problemi sociale che inesorabilmente abbiamo di fronte. La Conferenza sui Rom. Parlare dei Rom è quasi impossibile. Lo devi fare a bassa voce diversamente i tuoi vicini s’incazzano e diventano litigiosi. In questi gironi si è tenuta a Roma la Conferenza europea sulla popolazione Rom. La due giorni era stata preannunciata da mesi come risposta alle problematiche emerse in tempi recenti sotto il profilo sociale e normativo, e come riposta al richiamo dell’Ue a riguardo. All’iniziativa hanno partecipano, tra gli altri, i ministri dell’Interno Giuliano Amato, della Solidarietà sociale Paolo Ferrero, delle Politiche per la Famiglia Rosy Bindi, delle Pari Opportunità Barbara Pollastrini, il vice presidente della Commissione Europea Franco Frattini, il direttore dell’Agenzia per i Diritti Fondamentali dell’Ue Anastasia Crickley, il ministro dell’Interno e della Riforma amministrativa della Romania, Cristian David, il sottosegretario alla Solidarietà Sociale, Cristina De Luca, e all'Istruzione, Letizia De Torre, i sottosegretari all'Interno, Marcella Lucidi ed Ettore Rosato. Giuridicamente, le minoranze rom e sinti non sono tutelate nel nostro Paese in quanto non esiste uno status specifico per loro nella legislazione italiana. Secondo il ministero della solidarietà sociale, il dibattito odierno è finalizzato ad affrontare i temi dell’accoglienza e dell'integrazione della popolazione Rom presente in Italia, con particolare attenzione verso le politiche per la casa, l'istruzione, la tutela dei diritti ed il rispetto delle regole. Sarebbe quindi auspicabile che fosse affrontato anche il pregiudizio sui Rom - che a giudizio dell'allora commissario dei diritti dell'uomo del Consiglio d'Europa, Alvaro Gil Robles - è diffusa anche fra le stesse autorità italiane. Fra questi la convinzione che i Rom siano tutti nomadi e tutti stranieri, mentre oltre un terzo dei Rom che si trovano in Italia (in totale 120mila persone) sono stanziali, cioè non nomadi. Inoltre, secondo le stime, tra i 60mila e i 90mila Rom sono Italiani, cioè nati in Italia da
genitori Italiani. I Rom stranieri, inoltre, non provengono solo dalla Romania, come si pensa, ma anche da Bulgaria, Albania ed altri Paesi dei Balcani. Il problema quindi è garantire alle minoranze Rom e Sinti una tutela giuridica, un o status specifico che oggi non esiste e che crea discriminazioni e pregiudizi. Certamente quello della convivenza e dell’integrazione è un tema difficile. Sicuramente più facile, per un politico, dire… «fuori, cacciamo i Rom fuori dal nostro paese». Sicuramente raccoglierà effimeri applausi. Salari: Epifani, da giugno più detrazioni per lavoro e pensioni. L'aumento delle detrazioni fiscali per i lavoratori e i pensionati devono arrivare “entro giugno”. Il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, chiede risposte rapide e invita il Governo a muoversi come fece per il cuneo fiscale per le imprese. «Poi» ha rilevato «gli interventi più strutturali, quelli sulle aliquote si facciano con la Finanziaria per l'anno prossimo, ma i lavoratori già entro giugno devono avere queste risposte». Le richieste del sindacato sono le seguenti: detrazioni fiscali che aumentano per lavoratori dipendenti e per pensionati e che siano «detrazioni mobili nel senso che, anno dopo anno, devono anche recuperare quello che il lavoratore perde con il drenaggio fiscale. Poi una politica di sostegno alle famiglie che hanno bambini in modo tale da compensare i maggiori costi in questa situazione». Bonanni: «Il governo ha troppe incertezze». Continua il pressing dei sindacati sul Governo per spingerlo a mettersi al tavolo della contrattazione dedicato all'aumento degli stipendi. Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl che ha detto: «Per evitare lo sciopero generale dobbiamo iniziare dalle trattative su salari e pensioni. Il governo deve misurarsi su questo. Ha detto già da tempo che è d'accordo, però vediamo un po' d’incertezza sia nei tempi che negli argomenti». Secondo Bonanni, «ci sono troppe cautele da parte di chi gestisce l'economia e le finanze e, da parte del governo, non si può sostenere che c'è un'emergenza salari e poi essere cauti». storti@welfareitalia.it
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Salute
Venerdì 25 Gennaio 2008
GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA Cup Centro Unificato di Prenotazione Orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 18.00 sabato dalle 08.00 alle 12.00 Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800 448 800 dal lunedì al sabato dalle 08.00 alle 20.00. Attraverso il Cup si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso i singoli servizi erogatori: Prestazioni radiologiche: • Tc e risonanza magnetica dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 13.00 il sabato dalle 08.30 alle 12.00 E’ possibile prenotare anche via fax (sempre attivo) 0372/405742. Info: 0372/405760 • Angiografia dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 15.30 Per informazioni è possibile telefonare al numero 0372/405367 • Prestazioni di senologia: (visite senologiche, mammografie, ecografie) dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 18, sabato dalle 8 alle 12 E’ possibile prenotare al numero verde: 800 448 800 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, sabato dalle 8 alle 13 • Prestazioni fisioterapiche (esclusa la visita): il lunedì dalle 08.00 alle 14.00 dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 Info: 0372/405346 • Prestazioni di radioterapia e medicina nucleare: dal lunedì al venerdì dalle 07.30 alle 17.30 Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372/405485. • Prestazioni di medicina del lavoro e allergologia: dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 17.00 Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372/405777. •Prestazioni di centro diabetologico (prima visita): dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 17.00 E’ possibile prenotare al numero 0372/405715, dalle 11.00 alle 13.30. • Centro emostasi e trombosi (Centro prelievi, ingresso Ospedale) Monitoraggio della terapia anticoagulante orale E’ previsto l’accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Attività dalle 7 alle 14 dal lunedì al venerdì (prelievi e visite specialistiche). • Analisi di laboratorio (Centro prelievi, ingresso Ospedale) E’ previsto per il prelievo l’accesso diretto da parte dei cittadini, con la prescrizione medica, dalle 07 alle 09, dal lunedì al venerdì. Telefono: 0372 405663 0372 405452.
Note: la segreteria è aperta dalle 10.00 alle 16.15 dal lunedì al venerdì, il sabato dalle 10.00 alle 13.00 per prenotazioni ed informazioni. PRESTAZIONI DEL SERVIZIO DIETETICO (valutazioni e controlli nutrizionali) Piano 4, ala sinistra monoblocco ospedaliero dal lunedì al venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 16. La prenotazione per il controllo nutrizionale può essere effettuata solo telefonicamente dal lunedì al venerdì dalle 09.30 alle 12.30 al numero 0372 405732 e dalle 14.00 alle 16.00 al numero 0372 405634. Cassa dal lunedì al venerdì dalle 07.00 alle 18.00 sabato dalle 08.00 alle 12.00 Per informazioni è possibile contattare il numero 0372/405417 PRESIDIO SPECIALISTICO AMBULATORIALE TERRITORIALE Cup e cassa • Orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 07.35 alle 16.00 sabato dalle 07.35 alle 12.30 • Prenotazioni telefoniche: telefonare al numero verde 800 448 800 da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. • Analisi di laboratorio (Centro prelievi, piano 2) Si accede per le prenotazioni e informazioni recandosi di persona dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 16 ed il sabato dalle 10 alle 13. E’ possibile svolgere gli esami senza prenotazione, presentandosi a digiuno dal lunedì al sabato dalle 7.35 alle 9.30. Telefono: 0372 405897 0372 405821 Attraverso il Cup si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti: • Ambulatorio terapia fisica dal lunedì al venerdì dalle 07.35 alle 14.35. • Analisi di laboratorio Si accede, per la prenotazione, recandosi di persona dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 15.45 e sabato dalle 10.00 alle 12.30. • Centro prelievi: è possibile svolgere l'esame senza prenotazione, presentandosi a digiuno dalle 07.35 alle 09.00. • Centro di medicina sportiva Info e prenotazioni: rivolgersi al Centro al n. 0372/405879. • Terapia inalatoria Accesso senza prenotazione da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 12.30. • Terapia iniettiva Accesso senza prenotazione da lunedì a sabato dalle ore 09.30 alle 10.30. Per disdire le prenotazioni: numero verde 800 448 800
Anche l’ospedale Maggiore di Cremona punta sulla chirurgia miniinvasiva. Sul tema verrà realizzato un apposito corso
Operare con meno trauma di Laura Bosio Una chirurgia che risulti nettamente meno traumatica, è il sogno di ogni paziente. E oggi è una realtà anche presso l’ospedale Maggiore di Cremona. Si chiama Chirurgia miniinvasiva, e prevede l’utilizzo di tecniche moderne per evitare il più possibile il trauma dell’intervento chirurgico. Per questo motivo viene organizzato un corso (il 9 febbraio prossimo), dal titolo «Chirurgia mininvasiva: da tecnica pionieristica a pratica quotidiana», gratuito, rivolto a tutti i medici di medicina generale. «Attraverso l’approccio mini-invasivo, basato sull’utilizzo attraverso minime incisioni cutanee di una videocamera e di specifica strumentazione, si riesce ad eseguire molteplici interventi chirurgici
Massimo Buononato
senza la necessità di praticare le estese incisioni della chirurgia tradizionale» spiega Massimo Buononato, medico del reparto di chirurgia generale. «Questo tipo di approccio viene realizzato nel nostro reparto per gli interventi sia nel distretto addominale, dove prende il nome di “chirurgia laparoscopica”, sia in altri distretti, come ad esempio nell’ambito dell’apparato endocrinologico, dove viene denominata più genericamente “chirurgia video-assistita”. In sostanza il chirurgo esegue manovre e gesti tecnici necessari ad eseguire una determinata procedura chirurgica, mediante la visualizzazione su un monitor, ingrandita e molto dettagliata». Quali sono i vantaggi? «I vantaggi sono molteplici. Prima di tutto il minor trauma per il paziente. E non è solo una questione di estetica. L’aspetto anche più importante è che il trauma molto ridotto, mediante meccanismi ampiamente studiati che consistono in un minore insulto globale all’organismo umano, comporta un più
leggero decorso post operatorio, con minore dolore, precoce possibilità di rimettersi in piedi, in alcuni casi il giorno stesso dell’intervento chirurgico, dimissione in tempi ridotti e rapida ripresa delle normali attività quotidiane. Inoltre lo stesso gesto chirurgico può essere talvolta realizzato con maggiore accuratezza rispetto alla chirurgia tradizionale: è il caso di regioni anatomiche particolarmente difficili da raggiungere, dove l’ingrandimento e il dettaglio della visione attraverso la telecamera migliorano le performance operatoria. Questo non significa però che tutti gli interventi verranno fatti per forza con questa tecnica, ma che comunque è possibile utilizzarla, in svariate situazioni, con indubbi vantaggi». Quali sono esattamente le tipologie di intervento possibili? «Innanzitutto la colecistectomia, cioè l’asportazione della colecisti, detta anche cistifellea, in caso di calcoli, che è poi il primo intervento di chirurgia generale eseguito con approccio laparoscopico. Per quanto riguarda l’addome si praticano con questo approccio: laparoscopie diagnostiche, appendicectomie, plastiche (cioè riparazioni) di laparoceli, correzioni di ernia jatale, splenectomie (asportazione della milza), trattamento di neoplasie dell’apparato gastroenterico (sia benigne che maligne). Perchè l’intervento in laparoscopia sia praticabile in alcune circostanze, come ad esempio i tumori dello stomaco, del pancreas, del colon e del retto, devono sussistere determinati requisiti di stadiazione on-
Mario Martinotti
cologica. In sostanza il tumore non deve essere particolarmente aggressivo e/o infiltrante. Anche sull’apparato endocrinologico possiamo operare con tecnica video assistita, intervenendo su ghiandole s endocrine come surreni, tiroide e paratiroidi. Infine sono auspicabili ulteriori sviluppi, come per esempio l’adozione di questo tipo di approccio nella chirurgia del torace, che al momento noi non eseguiamo routinariamente, ma che in futuro non si esclude di implementare, o l’adozione di tecniche e tecnologie ancora più futuristiche. Come si è arrivati ad implementare tale tecnologie? «Con l’arrivo del nuovo primario, il dottor Mario Martinotti, che già aveva ampia esperienza in materia, c’è stato un naturale incremento di tale attività, con la necessaria acquisizione di tecnologie avanzate. Ciò ha permesso lo sviluppo e l’implementazione della chirurgia mininvasiva, che viene praticata dal primario stesso e da alcuni chirurghi specificamente formati».
ALL’HOSPICE
Presentato un video sulla musicoterapia La musica non fa sicuramente guarire, ma allevia le sofferenze. Per questo l'Hospice di Cremona ha messo in cantiere un progetto di musicoterapia, presentato lo scorso novembre a Perugia in occasione di un congresso della società italiana delle cure palliative. L'Hospice di Cremona ha documentato la sua esperienza di particolare attenzione alla mu-
sicoterapia, in quanto intervento complementare alle cure palliative e alla terapia del dolore. Il progetto si realizza in un video toccante che ha spiegato l'esperienza messa in piedi all'interno dell'Hospice, con le testimonianze di medici, infermieri e dei volontari e della musicoterapista Laura Gamba. Silvia Galli
C ultura&S pettacoli
La stagione prevede otto appuntamenti, ogni giovedì alle 21
Una rassegna teatrale dedicata ai gruppi locali di Silvia Galli Per la prima volta è stata organizzata una stagione di prosa dedicata ai gruppi teatrali cremonesi. Si è iniziato il 24 gennaio nell’appena restaurato teatro Filodrammatici, per terminare il 13 marzo. In tutto 8 appuntamenti, ogni giovedì, con inizio alle 21, al modico prezzo di 5 euro. A presentare l’iniziativa è intervenuto l’assessore alla cultura del comune Giancarlo Berneri, con Lole Boccasasso, coordinatrice del progetto, Mario Micheletti in rappresentanza del Filo, e Carlo Nolli,
cinefilo. La stagione è stata resa possibile grazie a tre sponsor, Linea più, Tamoil e Giochi di Luce. Per questo l’assessore Berneri ha sottolineato che «E’ nell’intenzione dell’amministrazione rifarla, grazie anche agli sponsor e alla società Filo». «Una vetrina dei gruppi teatrali cremonesi» ha spiegato Lole Boccasasso. Le compagnie che si alterneranno sul palcoscenico del Filo sono Teatro danza, Gruppo Progetto Teatro, il gruppo teatrale Quarta Parete di Piacenza in collaborazione con El Parahurto, compagnia Primedonne, Compagnia
I volantini della rassegna
La presentazione dell’iniziativa
delle Muse, Compagnia Crt. «La tendenza della stagione presentata» ha continuato Lole Boccasasso «è quella di non fare teatro di parole, ma teatro dell’assurdo, con i primi due spettacoli che si rivolgono alla Shoa; c’è anche una rivisitazione per quanto riguarda le altre piece di un teatro farsesco che sdrammatizza l’umanità, ma che fa riflettere sui drammi dell’umanità». Dopo l’inaugurazione di giovedì 24 gennaio con la piece di Pinter «Ceneri alle Ceneri», messo in scena dalla compagnia Teatrodanza, si proseguirà il prossimo 31 gennaio con L’istruttoria di Peter Weiss, con il gruppo Pro-
getto Teatro. Il 7 febbraio sarà la volta di Finale di Partita di Beckett, con il gruppo teatrale Quarta Parete di Piacenza in collaborazione con El Parahurto. Il 14 febbraio «Attenti al Lupo», con la compagnia Primadonne, il 21 febbraio «Gazaboi» con la compagnia Le Muse, il 28 febbraio «Dipinter» con il gruppo teatrale El Parahurto. Il 6 marzo la compagnia Atti Unici metterà in scena «Il salvadanaio» di Mario Fratti, e «Visita di Condoglianze» della compagnia Teatrodanza. Per finire il 13 marzo con Oscar e Felix, un’insolita coppia da Neil Simon, con la compagnia Crt.
Un concerto su Casella e Ravel Sulla dolcissima melodia della Pavane di Fauré, lunedì 28 gennaio alle 20,30, prende avvio un singolare programma di concerto, che accosta due compositori che hanno lavorato alla valorizzazione del patrimonio musicale del loro rispettivo paese: Alfredo Casella e Maurice Ravel. Attinge a composizioni di Domenico Scarlatti «la Scarlattiana» di François Casella, di Couperin «Le tombeau de Couperin» di Ravel. Completano il programma due celebri pagine del musi-
cista francese: «Tzigane», con il violino solista, e «Pavane pour une infante défunte». Insieme ai Cameristi della Scala ancora una volta Francesco Manara, “spalla” della Filarmonica milanese, e Maurizio Zanini, un raffinato pianista che ha avviato una brillante carriera dopo aver vinto, nel 1986, il «Dino Ciani» e dopo aver ricevuto l’Oscar internazionale della critica «Maschera d’Argento». «Scarlattiana» di Alfredo Casella, vero e proprio concerto per pianoforte
e orchestra, costituisce il piatto forte di una serata che per il resto è tutta dedicata al repertorio strumentale francese tra fine Ottocento (Gabriel Fauré) e i primi decenni del Novecento (Maurice Ravel). Con una serie di brani di raro ascolto i Cameristi della Scala tornano al Ponchielli lunedi 28 gennaio (ore 20.30) dopo il grandissimo successo dello scorso dicembre, quando avevano inaugurato la stagione con il riuscitissimo matrimonio tra le Stagioni di Antonio Vivaldi e quelle di
A Crotta D’Adda e a Trigolo appuntamento con la Merla Torna puntuale anche quest'anno la tradizionale manifestazione «I giorni della Merla» di Crotta d'Adda. Per l'edizione 2008 l'Amministrazione Comunale di Crotta d'Adda intende organizzare un programma all'insegna degli appuntamenti di qualità, arricchendo la scaletta tradizionale con due “eventi spettacolo” che avranno luogo durante la serata finale del 31 gennaio. I giorni della Merla inizieranno domenica 27 gennaio presso il comune di Meleti, coorganizzatore della manifestazione, con artisti di stradam spettacoli e musica. Nelle serate del 29 e 30 si seguirà il programma tradizionale con i canti sulle rive dell'Adda, accompagnati da danze, spettacoli e ov-
viamente buona cucina. Appuntamento con la Merla anche a Trigolo, dove la Biblioteca organizza la riedizione dei «Canti della Merla» ed i cantori, guidati da Giovanna Stanga si ritroveranno giovedì 31 gennaio alle ore 20,45 in Piazza Europa, con ingresso libero, per riproporre una tradizione di lunga data le cui origini si perdono nella notte dei tempi, rispolverando i vecchi tabarri e gli antichi scialli. I riti propiziatori sono ancora oggi scanditi dagli stessi momenti che un tempo caratterizzavano questa antica usanza contadina: stornelli, falò, distribuzione di “ciuchin” e “galete”, accompagnati dalla mescita di “vin-brulé”.
Astor Piazzolla. Ad interpretare la composizione che Casella ha costruito su temi di Scarlatti, un divertimento ricco di virtuosismi, sarà Maurizio Zanini, pianista che si fa apprezzare per la tecnica brillante accompagnata da una intesa verve interpretativa. A Zanini è affidata anche la direzione dell’intero concerto, che si aprirà con la Pavane di Gabriel Fauré, in cui il compositore francese recupera antiche armonie. Tutto il concerto, del resto, ruota attorno al tema della valorizzazione delle rispettive scuole nazionali caro a tanti compositori del Novecento. Così, se Casella dedica le sue attenzioni a Scarlatti, Maurice Ravel, protagonista unico della seconda parte della serata, guarda al cembalo-organista François Couperin con il suo Tombeau de Couperin, una suite in cui l’antico stile è trasfigurato dalle raffinate armonie e dai colori “moderni”, o rinverdisce danze d’altri tempi con l’elegiaca Pavane pour une infante défunte. Ma la seconda parte della serata si aprirà con una celebre pagina raveliana di scoperto virtuosismo, Tzigane, per la cui interpretazione sarà solista la “spalla” della Filarmonica e dei Cameristi, Francesco Manara, che la affronterà per la prima volta nella sua carsg riera.
TEATRO BELLINI
In scena «Addio mia bella addio» Appuntamento per sabato 26 alle 21 Appuntamento sabato 26 gennaio alle 21, presso il teatro Bellini di Casalbuttano, con «Addio mia bella, addio», canzoni, cose curiose, ritrovamenti, apparizioni intorno all'amore e alla guerra. Uno spettacolo di Andrea Marzi, che mescola canzone, poesia e teatro di narrazione, misurandosi con un'ampia gamma di temi senza disdegnare i toni della leggerezza. Lo spettacolo propone una scelta di ritrovamenti sul filo dell'intreccio fra amore e guerra, con l’esplicito intento di fare della memoria una chiave di lettura del presente e del futuro immediato. Un tentativo di fare del ricordo di chi c’era, la memoria di chi
non c’era, non era nato. Così, partendo dai registri ora leggeri, ora intensi dell'amore, lo spettacolo si muove fino a toccare il tema della guerra, ma sarebbe più opportuno dire «delle guerre», dato che arriva a lambire anche quelle che tutti viviamo senza che siano mai state dichiarate. In particolare, l'attenzione è rivolta ad alcune delle vicende più significative nella nascita e nella vita recente della nazione (la lotta risorgimentale, la Grande Guerra, la lotta partigiana, le stragi nazifasciste, il terrorismo). Il tutto in un percorso illuminato da contributi e canzoni entrate a far parte dall'immaginario collettivo.
TEATRO COMUNALE
Uno spettacolo su Madre coraggio A Casalmaggiore giovedì 31 gennaio Al comunale di Casalmaggiore giovedì 31 gennaio 2008, alle 21, sarà messa in scena «Madre Coraggio e i suoi figli - una cronaca dalla guerra dei Trent’anni». Lo spettacolo porta in scena le vicende verificatesi tra il 1624 ed il 1636 nel corso della guerra dei Trent’anni (1618-1648); il conflitto fra Cattolici e Protestanti nel Sacro Romano Impero fornì alle potenze europee il pretesto per dare il via ad una lotta che segnò la fine dell’egemonia asburgica in Germania e la scon-
fitta della Controriforma, cosa che provocò ingenti perdite demografiche e grave decadenza economica in particolar modo alla Germania. E’ la storia di Anna Fierling, vivandiera/commerciante detta Madre Coraggio per aver sfidato le cannonate pur di portare a termine il suo commercio di pagnotte ammuffite. Gli affari prima di tutto. Durante le sue peregrinazioni incontra un’umanità piena di miserie, dolori e cinismi a cui si è costretti ad assistere in guerra.
TEATRO FILO
Si propone l’opera «Azur e Asmar» Prosegue «Il... Filo dei burattini» Prosegue con successo la rassegna «Il… Filo dei burattini», organizzata presso le sale del teatro Filodrammatici di Cremona. Sabato 26 gennaio, alle 16 sarà proposta l’opera «Azur e Asmar», affidata alla regia di Michel Ocelot. Molto tempo fa, in un paese lontano, due neonati vengono allattati dalla stessa donna: sono Azur e Asmar. Il primo, biondo e con gli occhi azzurri, è il figlio del signore del luogo, mentre il secondo, bruno con gli occhi azzurri, è il figlio della nutrice. Allevati come fratelli,
sono separati brutalmente mentre sono ancora piccoli. Azur, segnato dalle favole che gli ha raccontato la nutrice, continua a credere fermamente nella leggenda della fata dei Djinns e decide di andarla a trovare anche al di là del mare. Diventati più grandi, entrambi partiranno alla ricerca della fata e raggiungeranno il Maghreb, la terra magica in cui li attendono pericoli e meraviglie. Al termine di ogni proiezione è in programma l’estrazione di gadget, e una merenda per tutti.
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Cultura
Venerdì 18 Gennaio 2008
SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori
«Briciole d’anima» «Briciole d’anima», di Elisa Veronese, è una silloge che mette bene in risalto la reciproca influenza tra dato esistenziale e dato linguistico letterario: l’utilizzo di figure retoriche, aggettivi, spesso qualificativi e metafore, interagiscono in versi che evocano il forte profumo della vita. Si tratta di una poesia dal tratto fortemente autobiografico, permeata quasi sempre da una risoluzione positiva e da una speranza in un futuro sempre e ancora possibile. L’Autrice, che dedica la silloge per “doveroso” riconoscimento, a tutte le donne, culle di sentimenti, portatrici di emozioni e paladine di valori, si racconta semplicemente così: ciò che mi risulta naturale nello scrivere liriche è proprio la trasposizione vita/parola, in modo quasi istantaneo e ovvio, oserei aggiungere, intesa come segno scritto e lasciato, senza iperboli o uso estremo di una retorica manierista e ridondante. Il tutto appare quasi un quadro impressionista, che se osservato dalla giusta distanza dona luce, chiarezza di immagini nei personaggi e nei luoghi ivi rappresentati.
Il cruciverba protagonista al Caffè letterario di Crema Riprende nel nuovo anno il Caffè letterario di Crema. L’appuntamento è per lunedì 28 gennaio al «Le Cinéma» (ex Klejnot) di Crema, alle 20.45. Per l’occasione si parlerà del gioco del cruciverba, e interviene Stefano Bartezzaghi, che presenta «L'orizzonte verticale», intervista del giocologo Aldo Spinelli. Ha quasi cento anni di vita, compare sui giornali di tutto il mondo, in molteplici lingue e svariate forme. Eppure nessuno ha mai pensato di raccontarne la storia. Triste sorte, quella del cruciverba, considerato il passatempo più diffuso negli Stati Uniti e protagonista, in Italia, di una testata come la «Settimana Enigmistica» che tira in media un milione di copie, non è citato in nessun volume di storia del giornalismo né di storia dei consumi di massa. Fino ad ora. Ha riempito la lacuna il
milanese Stefano Bartezzaghi, titolare delle seguitissime rubriche «Lessico e Nuvole» e «Lapsus», pubblicate da «Repubblica», figlio di Piero creatore del mitico cruciverba di pagina 41 della «Settimana Enigmistica» - con il bel libro «L'orizzonte verticale», fresco di pubblicazione con Einaudi. Il Caffè Letterario di Crema inaugura dunque il nuovo anno con un appuntamento di sicuro effetto: il nome Bartezzaghi evoca in quasi tutti noi le ore passate su un cruciverba d'autore e dunque molto complicato. I due protagonisti della serata, inoltre, sapranno rendere in modo molto divertente l'atmosfera «da cruciverba». Nel ripercorrere a ritroso la storia del cruciverba (data di nascita: 21 dicembre 1913, sul «New York World»), Bartezzaghi si è imbattuto in più di una sorpresa: «Ho impiegato dieci
anni a scrivere questo libro: il materiale scovato era inesauribile e stupisce che mai nessuno abbia voluto approfondire la storia di questo passatempo. Forse perché parla al singolo e non produce una memoria collettiva di riferimento come accade ad esempio per i fumetti». E aggiunge: «E’ un gioco, dunque appartiene a una categoria di rilevanza controversa: la sostanza di ogni gioco è indubbiamente frivola, ma le forme che i giochi prendono hanno molto spesso relazioni solide, ancorché nascoste, con ciò che gioco non è». Il cruciverba ha infatti tante anime quante sono le lingue e le nazioni cui è rivolto: «C'è quello francese, colto e difficile, quello inglese, che ha una organizzazione grafica diversa da quello americano. E poi il cruciverba italiano, semplice nella struttura e cultural-
mente popolare nei contenuti», commenta Bartezzaghi che, sulle orme del padre e del fratello maggiore Alessandro, ha fatto dell'enigmistica il suo mestiere. La storia del cruciverba, per come la racconta Bartezzaghi, è anche un romanzo. I suoi personaggi sono tutti straordinariamente eccentrici, i suoi dialoghi collegano definizioni indiziarie e soluzioni congetturali, la sua ambientazione è la metropoli, con i suoi giornali, i suoi grattacieli, i suoi mezzi di trasporto. La storia del cruciverba va di pari passo con quella dell'alfabetizzazione in Italia: se il primo «indovinello delle parole incrociate» comparve sulla «Domenica del Corriere» nel '25, è con la «Settimana Enigmistica» che i termini orizzontale e verticale divennero un passatempo nazionale.
LO SPAZIO DELL’ARTE
Una mostra dedicata alla civiltà contadina di Silvia Galli Il prossimo 26 gennaio, alle 17,30 sarà inaugurata presso la Galleria Daniela Rallo (piazza Sant’Abbondio 1) la mostra fotografica di Luigi Ghisleri, «La fabbrica contadina», curata da Annamaria Melati. La mostra è stata realizzata e voluta dall’Associazione contemporaneA di Cremona e dall’Archivio del Movimento operaio e contadino di Persico Dosimo. In questa significativa ricerca, che conclude la documentazione sull’architettura della cascina cremonese, il fotografo Luigi Ghisleri ha, per la prima volta, ripreso e organizzato le immagini della cascina nelle sue parti fondamentali. La mostra si articola, infatti, in undici pannelli nei quali sono riunite le riprese fotografiche, sotto diverse angolazioni, degli elementi architettonici tipici delle nostre più antiche aziende agricole: i portici, le barchesse, le stalle e i fienili, le case padronali, le abitazioni dei contadini. La maggior parte delle riprese fotografiche sono state effettuate tra il 1968 e la fine degli anni Settanta. Due i motivi che hanno portato a realizzare questa mostra: il primo nasce dalla constatazione di come, negli ultimi anni, l’interesse e la tensione intorno allo studio e alla salvaguardia del patrimonio agricolo storico si siano fortemente ridotti, dando libero corso a sciagurate ristrutturazioni, nonché a demolizioni arbitrarie di interi complessi architettonici rurali. L’iniziativa sarà affiancata da un importante lavoro didattico presso alcune scuole primarie e secondarie. Il secondo motivo riguarda il percorso umano e artistico di Luigi Ghisleri il quale ha saputo trasmettere la sua passione per il mondo contadino e operaio attraverso l’uso appropriato della macchina fotografica. Ne è nato anche un catalogo che riproduce una parte del materiale esposto ed è integrato dai contributi critici di Paolo Barbaro e di Enrico Maria Ferrari, presente all’inaugurazione e da una preziosa testimonianza etnofonica, l’intervista (1968) di Luigi Ghisleri ad una famiglia contadina. Du-
rante il periodo di apertura della mostra sono in programma, come ulteriore occasione di riflessione e di discussione, due conferenze con proiezioni di diapositive. In particolare venerdì 8 febbraio alle 17,30 incontro sul tema «Un territorio che cambia», interverrà Michele De Crecchio. Venerdì 22 febbraio, invece, alle 17,30 incontro sul tema «Ritratti nel paesaggio», interverrà Paolo Barbaro. La mostra resterà aperta fino al 24 febbraio con i seguenti orari: da martedì a domenica dalle 15,30 alle 19.
Un’immagine della mostra
L’OPERA
La Cattedrale di Cremona in un calendario «La casa dei cremonesi», questo il titolo del nuovo calendario 2008 che sarà presentato sabato 26 dicembre alle 21.30 al Ponchielli. La serata vedrà l’esibizione della cappella musicale della Cattedrale diretta da Fulvio Rampi, con gli interventi del sindaco Corada, del presidente della Provincia Torchio e di Monsignor Achille Bonazzi. Nel ruolo di presentatrice Claudia Scaravonati. La serata sarà caratterizzata da un video realizzato da Mino Boiocchi e Matteo Sessa, con una passeggiata molto inconsueta in giro per la Cattedrali con immagini dalle più diverse angolazioni e dalla proiezione delle foto che compongono il calendario, che come ogni anno ha fini benefici. «Il ricavato» ha spiegato Boiocchi «andrà a favore dell’Anffas, che con un banchetto sarà già presente nel foyer del Ponchielli
e dell’ associazione Giorgio Conti, dove a offerta libera a partire dal 28 gennaio, in sede, in via Mantova, sarà possibile acquistare i calendari. Il calendario è stato realizzato a più mani, alla realizzazione hanno contribuito anche Monsignor Achille Bonazzi, don Andrea Foglia e don Claudio Rubagotti. Al termine della serata saranno distribuiti i calendari, basterà presentare il coupon allegato al biglietto di invito, insieme ad un poster che rappresenta l’affresco della controfacciata del Pordenone». Sono 11 anni che Art Photo, Service Lito e Fantigrafica promuovono l’iniziativa. 12 scatti immortalano la Cattedrale in occasione del suoi 900 anni, e il calendario si trasforma in un’opera d’arte. E già la copertina mette in evidenza la cura, con cui viene realizzato il calendario, «è stata usata una carta partico-
lare» ha spiegato Boiocchi «per dare il senso dell’antico». C’è poi l’originalità delle immagini e della loro fotocomposizione, partendo da gennaio dove la Cattedrale viene vista dall’alto «è come se ti dovesse avvolgere» ha spiegato Boiocchi. Per passare a febbraio, dove in primo piano c’è il fregio con i leoni stilofori e dietro spunta una vista aerea del Duomo. Marzo invece riprende un particolare di una tela di Bernardino Campi, la decollazione del Battista, di recente restaurata «dove vengono messi in luce due particolari» ha continuato Boiocchi». Aprile è una classica vista dell’interno della navata; maggio «è un omaggio a Marco Romano con la scultura della Madonna con Bambino del XIV secolo e sullo sfondo Sant’Omobono e Sant’Imerio dello stesso autore». Si passa a giugno con un salto nella Cap-
pella del Santissimo e la raffigurazione del sacrificio di Melchisedech. Luglio invece è un omaggio a Giulio Campi e all’affresco del XV secolo, raffigurante le storie di Giuseppe nel transetto sud, agosto un omaggio a un leone stiloforo. A settembre immortalata «Opera di Misericordia di San Facio». Ottobre immortala un particolare dell’altar maggiore, di Gian Battista Zaist. A novembre la navata maggiore vista dalla controfacciata. Infine a dicembre uno scorcio della Cattedrale e del Torrazzo innevati. Ma il calendario non finisci qui: se si gira pagina la sorpresa continua, perché oltre alla legenda si trovano due foto, chiamate in gergo «Qtvr», cioè due immagini virtuali, che consentono di visualizzare più scene e si ha così una visione a 360 gradi dell’interno della Cattedrale.
W eekend S port Campionato,recuperi e Coppa Soffre la Roma,il Milan affonda pari tra Inter e Juve Ci accingiamo ad entrare in stampa, non abbiamo la boccia degli indovini, dobbiamo rimandare per forza il nostro punto di vista, e relativa eventuale piccola cronaca, sul ritorno di Cremona Pavia di Coppa Italia, serie C1, (se fosse l’ultima volta?). Si assommano le informazioni e i geroglifici del nostro capo, e vien fuori un mezzo casino, ci tocca mettere ordine: dunque procediamo a partire dalla prima in classifica di serie A. L’Inter vince sul Parma senza eccessivi sforzi e con qualche inutile sfregamento di meningi e moviole al seguito, quello che conta è il referto dell’arbitro, senza aiuti piovuti dal cielo dei trafficoni di partite e di trucchi. Restano 7 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, a parer nostro la sola che possa insidiare la squadra di Mancini. Il dubbio è obbligatorio e porta anche buono. Per Coppa Italia ritorno a San Siro solo per i soldi (yes, solo per i soldi- pubblicità delle varie Tv): Cruz, che è la croce dei portieri altrui, dopo qualche inutile tentativo infila per due volte Buffon assente, uno che si chiama Belardi: costui non essendo Padre Pio oggi Santo, non fa miracoli, infatti sostituisce il portierone per eccellenza solo una volta ogni tanto. Sembra tutto finito, invece Alex Del Piero che pare reincarnare Alessandro Magno alla conquista dell’Impero, comanda la rimonta dopo aver fatto espellere Burdisso che non è una signorina (7° del 1° tempo). Inter in 10, ma non si cambia né spartito né musica. Cambierà dopo il gol di Del Piero e il suo giusto orgoglio di grande campione sulla via del tramonto. Un terzino a nome Boumsong, di testa, eccita il 2 a 2.
Pistorius in Cina
Don Abbondio leggendo di Prassitele si domandava “ Chi era costui ? “ Noi ci domandiamo chi è Pistorius ? E’ un ragazzo bianco, Repubblica del Sudafrica, che ha perso tutte e due le gambe sotto il ginocchio, non importa come e quando. Amava la corsa
Fine del cinema, ma è solo Coppia Italia. La Roma senza Totti come previsto dalla caviglia ancora in disordine - purtroppo lo resterà forse per sempre come riferisce un esperto del San Michele di Pavia - arranca contro la Sampdoria, con un gol
veloce, e si è fatto fare due protesi da specialisti canadesi. Corre come il vento, anche se i suoi tempi non sono olimpici. La IAAF, federazione internazionale di atletica portata a livelli astronomici dal presidente piemontese Primo Nebiolo, oggi tra i più, ha detto di no alla sua iscrizione tra i ranghi degli atleti. Dalle foto rileviamo che le protesi gli danno tibie e peroni molto corti fusi in un unico pezzo di acciaio al carbonio, e terminano in due piedi elastici, lunghissimi e curvi verso l’alto a sostituire le caviglie. Visto che il regolamento vieta agli atleti l’uso di attrezzi non prodotti
chiotto (Vucinic) verso la metà del 2° tempo segna il gol del pari. Annotiamo che alla Samp sono stati annullate due reti, sembra ingiustamente. Ci ripetiamo col dire che i referti arbitrali sono inappellabili. Avanti per i quarti di Coppa Italia. Il Milan, accompagnatori
Una fase di gioco di Inter - Juve
dello svizzero Ziegler e un uomo in più dopo l’espulsione del lupotto Mexes. Cassano si arrangia da par suo, ma un altro lupac-
giocatori e bagagli, si sposta a Bergamo sul lussuoso e confortevole pulmann. Più che una corriera sembra un’ammiraglia. Va a
Sorelle d’Italia Abbiamo già dedicato a questo argomento qualche notizia recente e qualche sguardo al passato. Con l’aiuto di Emanuela Audisio, inviato speciale e autrice di diversi libri a schema sportivo, cerchiamo di completare gli intermezzi. Vari occhielli (sono i sottotitoli inseriti in un articolo per illustrare il testo). «Siamo un usato sicuro, tra casa figli e lavoro non ci perdiamo mai d’animo “Né bamboline, né bambolotte, né bamboccione”». Le campionesse dello sport sanno programmare, aspettare, vincere. Trionfano nello sport: sci, volley, ginnastica, scherma, nuoto. Proprio per questo sport, di solito un po’ trascurato, ricordiamo Federica Pellegrini, in acqua sin da bambina. I suoi transfer: nata a Mirano (Venezia), gareggia per la
Canottieri Aniene di Roma, ma di allena al centro federale di Verona. Esordiente a 16 anni, nel 2004 ha vinto l’argento ad Atene nei 200 stile libero, cioè il nuoto femminile sul podio dopo 32 anni. C’è anche Alessia Filippi, anni 21, nuota sul dorso, è tifosa di Totti, quindi romana. Dicono che ami le discoteche, e ogni tanto la trovano in qualche sala dove si balla urlando e si urla ballando. Al prossimo turno scriveremo di scherma, volley, bicicletta e… ping pong, detto tennis tavolo. Michela Brunelli a 36 anni, ma da 18 invalida per un incidente in motorino, è campionessa italiana nel doppio per normodotati. Le altre saltano sulle gambe, lei in carrozzina.
dalle madri naturali, è nato un problema per la tenacia del soggetto che corre un pò dappertutto. Scrive G.Mura su Repubblica. “ Chi è favorevole si piglia del buonista, del moralista e dell’ipocrita, cfr. l’insigne ct (!) Locatelli. Ci ho pensato su e se queste sono le vestali e i difensori dell’etica sportiva posso anche finirla qui. Però prosegue chiedendosi se esista il contrario di buonista. Cattivista non gli piace perché fa ridere e ha ragione: conclude “ognuno si arrangi da solo”. Noi ci permettiamo un suggerimento, che ne dici illustre collega di “pirlista “?
giocare la prima delle tre partite di recupero per il Campionato. E’ ormai chiaro a tutti che senza adeguati rinforzi sarà dura anche la lotta per la Champions, sulla quale giustamente Ancelotti punta per non disperdere al vento l’intera stagione. Berlusconi è affaccendato altrove, il suo vice e Braida sembrano un tantino confusi, quindi si và alla carlona. Succede nelle migliori famiglie. Gli altri nerazzurri lombardi vogliono rincuorare a modo loro Ruggeri, che gravemente ammalato giace agli Ospedali Riuniti perennemente sotto controllo: purtroppo non potrà né ascoltare la gioia dei beragmaschi né sapere l’esito della partita. 2 a 1 per i giocatori allenati dal severo Del Neri. Per tutte e due le squadre la classifica e a metà strada.
Martedì 29: Emiliano Mondonico e i Giornalisti Tutti i giornalisti cremonesi si riuniranno verso la mezza di martedì 29 al Bar Primavera di via Persico per salutare lontano da ogni partita Emiliano Mondonico. Sarà un incontro goliardico che tutti si augurano utile per affinare linguaggi e rafforzare la reciproca comprensione. Sia il lavoro dell’allenatore della Cremo, sia il nostro sono affini per molti versi: Noi non vogliamo dargli il benvenuto in ritardo.,né vogliamo ringraziarlo per il primo posto in classifica. Vogliamo solo augurargli buon lavoro.
il calcio
Eugenio Grignani
A Busto c’era la nebbia Ma in campo splendeva il sole Mi rendo conto del contrasto, ma è solo apparente. Ho rinunciato all’accredito e mi sono infilato in curva. Per vecchia esperienza so che uno contro molti di solito non finisce benissimo. Inoltre non sono un eroe, uno di quelli che vivono nei fortini appollaiati in cima a un cocuzzolo. Intorno alle mura e prima di rientrare in branda, quei soldati si liberano dalla fastidiosa pressione della vescica e qualche volta dell’inutile peso del ventre. Non sono nemmeno un professore delle statistiche Fai da te, anche se a favore del mio ragionamento giocava la legge dei grandi numeri: hai quasi sempre perso? I numeri ti renderanno giustizia. La paura rende l’uomo timido e bugiardo e dopo le prime avvisaglie io avevo, se non paura, certo un qualche timore. Invece quelli della ProPatria, in campo, sembrava avessero bevuto la nostra sconfitta di Pavia come un camparino in tre, quattro camparini per l’intera squadra con il mister in testa. Errore. Non scrivo su nessun blocco e comunico le mie impressioni al cellulare, fingendo di parlare in stretto bergamasco con mia sorella. Dopo più o meno dieci minuti (al 14° ma il tempo volava) ecco il giusto rigore.E Temelin, ex o non ex, realizza il primo gol. Oltre che timoroso e timido sono umile, quindi chiedo ai miei scarsi lettori che cosa può fare un giocatore, di professione attaccante, se non segnare gol per la propria squadra. Cinico è chi ostenta indifferenza o peggio disprezzo nei confronti dei valori umani. Uscendo fuori dalle pagine dei dizionari come farebbero Temelin e Graziani, Carotti, Argilli, Chomakov e tutti gli altri a guadagnarsi la pagnottella se non giocassero per vincere? Bianchi dovrebbe spalancare la sua porta come per iscriversi nelle liste della Caritas del folber? Allora sarebbero davvero cinici verso se stessi e soprattutto stupidi. Non sono né l’una né l’altra cosa, giocano, dribblano assistono e parano. Mondonico sorride, Giovanni Arvedi è contento, i sostenitori ancor più e noi piccoli scrivani
se facciamo qualche errore di punteggiatura o di grammatica e solo per la grande gioia. Mentre ruminavo tra me e me questi ragionamenti, non sono passati tre minuti e il cervello umano in quei pochi istanti fa il giro del mondo. Ecco che Gasparello, aiutandosi con le spalle di Perticone e con la traversa, infila l’incolpevole Giorgione. Non ho memoria di colpi di testa a filo del legno superiore e questa volta è stato così. Fingo anch’io un battimani ma è solo per scaldare le dita. Le righe rosse di un rosso che più rosso non si può, giocano calcio vero per giungere, dopo circa un quarto d’ora, a un triangolo quasi disegnato da Pitagora o Euclide. Qui le geometrie sono di Fietta a Moretti per Temelin pronto all’appuntamento definitivo per il buon Capelletti. Evito le ironie ingenerose sul brodo, sia di carne o di pollo. Il mio bergamasco si fa sempre più stretto e la mia finta sorella nascosta nel cellulare ascolta e prende nota, mentre io guardo di sguincio il campo in tempo per vedere dopo pochi minuti un altro triangolo Chomakov-
Gabriele Graziani
Temelin-Graziani, che al volo azzecca il gol della sua riscossa personale. Mi pare di essere ritornato alle lezioni di geometria del vecchio professore Bilgeri. Quando noi, ingenui studentelli, gli contestavamo che i suoi teoremi erano insolubili, ci liquidava con un inappellabile: «Insolubili in acqua fredda» e scriveva dei quattro da far paura. Lascio Busto Arsizio nell’intervallo e nella nebbia, devo andare a San Siro per un’altra gara di cui parzialmente riferiranno i miei ragazzi dopo aver decifrato i miei appunti scritti nella comoda tribuna stampa di uno stadio molto amico.
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Sport
Venerdì 25 Gennaio 2008
Momenti difficili per basket e volley Un weekend senza calcio per gli appassionati cremonesi di Cesare Castellani Weekend senza calcio per gli appassionati di casa nostra con la Cremonese che può godersi in pace, prima di ospitare la Ternana il 3 febbraio allo Zini, il primato solitario in classifica appena conquistato. Per il calcio che sembra andare a gonfie vele, ma momento non troppo felice per le due maggiori squadre di basket chiamate a rimediare in casa alle sconfitte esterne subite nell’ultimo turno. Per la Vanoli, bastonata nel secondo tempo da una resuscitata Caserta che sembra rivestire i panni dell’Araba Fenice quando affronta Soresina, c’è la necessità di respingere l’attacco di Imola per riuscire a conservare il primo posto in classifica, ora in coabitazione con Sassari e Ferrara. La Vanoli pare abbastanza in salute (il solo Morri accusa ancora i postumi del lieve infortunio muscolare subito a Caserta e non mancherà comunque all’appuntamento di domenica). Coach Cioppi deve aver esaminato a lungo il comportamento della squadra a
Reynolds della Vanoli Basket
Caserta. Un discreto primo tempo finché la condizione fisica e mentale ha tenuto poi il crollo quando un immarcabile Larranaga ha cominciato a fiondare a canestro da ogni posizione, tanto che ad un certo punto il vantaggio di Caserta sembrava poter assumere pro-
del largo successo che si andava delineando. La Vanoli ha accusato un certo calo di rendimento, causato probabilmente dalle scarse rotazioni, (dopo la partenza di Giadini sta in pratica giocando con otto uomini soltanto) ed ha pagato nella
Andrea Conti della Juvi Rossini’s
porzioni catastrofiche per Soresina, che si è un po’ rifatta nel finale quando i campani hanno naturalmente rallentato il ritmo delle proprie, ormai paghi
seconda parte di gara lo sforzo fatto per tenere il ritmo imposto dai casertani che, ben conoscendo le carenze della Vanoli su questo piano, hanno impostato la gara sulla velocità e sul ritmo. Archiviata la sconfitta, che comunque poteva essere messa in preventivo, anche se in proporzioni meno preoccupanti per quanto riguarda il punteggio. Ora si deve pensare a Imola, formazione non particolarmente pericolosa, ma che si è rinforzata in gennaio con l’acquisto di Iannilli (207 cm) e della guardia americana Parker Jason che ha sostituito Kevin Freeman. Imola ha il suo punto di forza in Peter Ezugwu, trentenne di passaporto inglese che lo scorso anno diede parecchi dispeceri ai soresinesi giocando nei play off con l’Edimes Pavia, notissimo quindi al pubblico del Palasomenzi e con sei anni di esperienza nel campionato italiano. Ma soprattutto Tim Pickett,
miglior cecchino del campionato, che viaggia ad una media di 23,7 punti a partita, sarà l’uomo da tenere sotto controllo con maggiore intensità. All’andata finì con la Vanoli vincente di un punto (83-84) con la prima vittoria della stagione. In B2, peggio di così non poteva andare alla Rossini’s. La FIP le ha dato partita persa con Monza per aver fatto giocare lo squalificato Conti che ha poi scontato la squalifica a Ravenna dove la squadra grigiorossa, senza il suo apporto, a finito per lasciare i due punti agli scatenati romagnoli. Il risultato è che in una sola settimana la Rossini’s si è trovata da prima in classifica, a quattro punti dalla vetta. Fortunatamente domani sera al palazzetto arriva Varese e non sarà proprio un passeggiatta. Tuttavia dovrebbe arrivare un risultato rotondo a fugare tutti i dubbi e le perplessità di questi giorni e ridare fiducia all’ambiente. Bisogna ripartire e guardare avanti anche perché le tre squadre che precedono i grigiorossi in classifica (Padova, Anzola e Castrocaro) non avranno certo vita facile nel prossimo turno.
Qualche disattenzione di
Bacchi della Magick pack schiaccia contro il muro
troppo, un paio di palle giocate senza convinzione ed anche un po’ di jella in qualche momento cruciale della partita (vedasi il finale del secondo set). Ed ecco maturare un secco 0-3 di fronte all’Europea 92, squadra che è in forma smagliante in questo momento, ma che all’andata, al Palalido milanese, era stata a sua volta surclassata dall’Esperia. E alle porte, domenica, c’è lo scontro esterno con la capolista Castellana Grotte. All’andata la squadra barese lasciò l’intera posta a
Vittorioso della pallanuoto Bissolati ha segnato due gol contro Salerno
E veniamo al volley dove trviamo Magic Pack sull’orlo della crisi. La sconfitta di Curtatone contro le cugine dell’Edilkamin ha lasciato il segno, un po’ di stanchezza in qualche giocatrice, soprattutto le nazionali che stanno affrontando un indicibile Tour de force.
Salerno (7-5), formazione
Cremona, ma da allora è salita parecchio di rendimento. Non resta che sperare in una rapida ripresa di Bacchi e compagne. Abbiamo lasciato per ultimo la pallanuoto. E’ arrivato mercoledì sera il primo successo della nuova gestione con la vittoria su
pericolante che sta sentendo odore di retrocessione e che si batte quindi con estrema decisione non solo contro gli avversari, ma pure contro una situazione societaria che non è certo migliore di quella dei cremonesi. Poco tempo per festeggiare, però per i biancazzurri perché sabato scende in acqua alla Comunale la corazzata per eccellenza la Pro Recco, forte di tutti suoi campionissimi. Non ci sarà scampo, ma sarà un’occasione per vedere se i ragazzi hanno fatto qualche progresso nel gioco di squadra, dato che avranno la possibilità di svolgere in questi giorni un paio di allenamenti insieme. Qualcosa si sta muovendo anche sul fronte societario, dopo l’arrivo del nuovo sponsor, la WalCor, contatti di una certa consistenza sono stati presi anche con la squadra di rugby del Viadana e con il suo sponsor MPS. Sabato ci sarà in tribuna una rappresentanza abbastanza folta di giocatori e tecnici dell’Aris e la cosa potrebbe sfociare in un buon accordo per il prossimo anno, se la squadra riuscirà a salvarsi.
Sport
Venerdì 25 Gennaio 2008
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TROFEO C. SIGNORINI: superati in finale i bissolatini Coppetti e Vitali per 12-6
Splendido colpo grosso dei «ferrovieri» Pozzali e Zorza di Massimo Malfatto La bella vittoria nei campionati provinciali di Ghirardi e Barbieri e la qualificazione nel campionato di società ha galvanizzato i bocciofili del Ferroviario che hanno confezionato anche il primo successo in una manifestazione serale. Tutto questo grazie ad Ennio Pozzali e Mauro Zorza che hanno risposto alla grande salendo sul gradino più alto del podio nel trofeo «Signorini», gara a coppie organizzata dalla omonima bocciofila di via Castelleone. Alla manifestazione, separata al possibile, hanno partecipato 180 formazioni sotto la direzione di Ennio Clementi, buono il livello del gioco ma, purtroppo, ancora piuttosto scarso il pubblico presente, come ormai troppo spesso sta accadendo durante le finali. Dopo aver inflitto un bel “cappotto” ai nuovi compagni di squadra Palloschi-Capelli, i “ferrovieri” Pozzali e Zorza si scatenavano in semifinale, giocavano alla grande e s’imponevano sui favoriti Cremaschi-Comizzoli con
Mauro Zorza ed Ennio Pozzali premiati da Bruno Ginelli presidente della “Bocciofila Signorini”
un perentorio 12-4. Nella parte bassa del tabellone in evidenza Massimo Coppetti e Claudio Vitali. I bissolatini superavano nei quarti Panevino-Olivieri ed in semfinale avevano la meglio su Santini-Zucchelli con il punteggio di 12-5. In
finale viaggiava troppo forte la locomotivaPozzali-Zorza: 12-6 il punteggio finale sui pur bravi Coppetti-Vitali. Alle finali puntuale, come sempre, la presenza del presidente del comitato FIB Giancarlo Soldi. TROFEO BOCCIODRO-
MO Sono ben due le manifestazioni boccistiche in corso di svolgimento. Lunedì 21 è iniziato il memorial «Batèlo», tradizionale serale a coppie organizzata dalla bocciofila Ferroviario. Alla gara, le cui finali sono previste per sabato 2 febbraio, so-
CL ASSIFICA GENER ALE Tr ofeo Car lo S ignorini 1° Pozzali-Zorza (Ferroviario) 2° Coppetti-Vitali (Can.Bissolati) 3° Cremaschi-Comizzoli (Delma) 4° Santini-Zucchelli (Fadigati) 5° Palloschi-Capelli (Ferroviario) 6° Panevino-Olivieri (CASC) 7° Carotti-Zaniboni (Can.Flora) 8° Cironi-Pincolini (Coop Castelvetro) 9° Nicolini-Raccagni (Tranquillo) 10°Ziglioli-Fapulli (Signorini) 11°Marzolini-Marzolini (Can.Flora) 12°Bini-Lodi (Can.Baldesio) 13°Bongiorni-Boselli (CASC) 14°Guerreschi-Cantoni (Can.Flora) 15°Dolara-Amarossi (CASC) 16°Bertoglio-Bodini (Astra)
no iscritte 180 formazioni. Si concluderà invece sabato 26 sulle corsie del bocciodromo soresinese il 2° trofeo «Bar Bocciodromo», gara individuale (con due finali separate) organizzata dalla Milly One Associazione Sportiva Dilettantistica in collaborazione con la bocciofila «Tranquillo» di Soresina. La gara, curata nei minimi particolari dal vulcanico Walter Minerva, non era prevista nel calendario, ma ha visto la
partecipazione di ben 320 giocatori. In categoria A note positive per Gritti, Comizzoli, Lacca, Franzoni e Zafferoni mentre in cat. B, tra gli altri, ottime prestazioni di Raccagni, Querati e Minerva. Nelle altre categorie hanno superato il turno, tra gli altri Barbieri, Lussignoli, Lodi, Petrini, Zanoni F., Seniga, Taino D., Grazioli, Pedrazzini, Rotta e Filippo Celardo.
Italiani di società: bene Flora, Baldesio, Bissolati e D.L.F. Miglior inizio non poteva esserci per le nostre formazioni impegnate negli incontri di andata del secondo turno dei campionati italiani di società. Hanno vinto tutte e ci sono ottime prospettive per i match di ritorno previsti per sabato 26. Nella categoria A è già in cassaforte la qualificazione della canottieri Flora che sulle corsie del comunale ha battuto la bocciofila «La Familiare» di Osio Sotto per 30. Successi nella terna con Zinetti-Campanini-Scandelli e nell’individuale con Campanini e Domaneschi. Sempre in 1°categoria grande passo avanti verso la qualificazione della canottieri Baldesio che a Chiavenna ha superato la U.B.Colico per 2-1. Successi della
terna Trombini-Delfanti-Ferrari E. (8-0 e 8-4) e di «Butta» Ferrari (8-3 e 8-7) mentre disco rosso per la coppia Ghisleri-Ferrari G. (5-8 e 2-8). Nell’individuale Trombini ha perso il primo set (4-8), è stato sostituito da Delfanti che ha rimediato vincendo il secondo per 8-4. Le belle notizie per il responsabile bocce Umberto Bozzetti però non finiscono qui. Infatti nella seconda categoria la Baldesio, impegnata a Cardano al Campo, ha battuto l’Azzurra 90 per 1-0 grazie al successo di Massimo Sonzogni che si è aggiudicato entrambi i set per 8-0 ed 8-6. Pareggi per la terna Mosconi-Codazzi-Casalini (8-5 e 3-8), per la coppia Mosconi-Sonzogni (8-6 e 0-8) e per l’individua-
La formazione di categoria A della Canottieri Baldesio al bocciodromo di Chiavenna
lista Giancarlo Zambelli (6-8 e 83). Sempre in categoria B vince, ma non convince del tutto la canottieri Bissolati. Sulle corsie del comunale la formazione di Paolo Guazzi si è imposta sulla Primavera Lainatese per 2-1 grazie alle vittorie della terna formata da Celardo-Ronda-Minerva e dalla coppia Ronda-Minerva. Fa male lo scivolone di Pedretti, mentre in parità ha terminato il suo match Alessandro Clementi. Infine in terza categoria ottime notizie per il Ferroviario che, dopo il successo dell’andata, ha pareggiato, non senza problemi a Pregnana Milanese e si è qualificato per il turno successivo di questa importante manifeMM stazione.