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SETTIMANALE
PICCOLO www.ilpiccologiornale.it
Edizione chiusa alle ore 21
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Anno II • n. 42 • SABATO 7 NOVEMBRE 2015
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
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Si costituisce a Cremona la cooperativa Fenice, che sostiene gli over 40 nella ricerca di un’occupazione
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IL LAVORO NON FINISCE A 40 ANNI a pagina 13
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il Piccolo è sempre gratis... Anche online!
C’ERA UNA VOLTRA LA RONDINE L’AUTO FATTA A CASALMAGGIORE
SANITA’
Nuovi tagli Enti locali in ginocchio
www.ilpiccologiornale.it
L’EXPO 2015 RACCONTATA DAI GIOVANI CREMONESI
pagine 4-5
di Vanni
C
on o contro Valentino. Punizione giusta o eccessiva. Da quasi due settimane non si parla d’altro, ovvero dopo il contatto tra Rossi e Marquez nel Gp di Sepang in Malesia. Se non fosse coinvolto un pilota italiano, nel nostro Paese ce ne saremmo infischiati delle vicende di un Mondiale di MotoGp finalmente combattuto. Invece, trattandosi di uno degli sportivi più vincenti dello sport azzurro, il caso è diventato una questione di Stato, più importante dei gravi problemi che affliggono l’Italia. Addirittura si sono scomodati anche politici, naturalmente schierati al fianco di Rossi, senza nemmeno sapere cosa realmente è accaduto. Personalmente sono convinto che la provocazione sia censurabile come la reazione e quindi più che invocare allo scandalo per la penalizzazione di Rossi, mi indigno che Marquez non sia stato minimamente scalfito dalla vicenda di Sepang. Insomma, tutta la colpa è ricaduta su Valentino, che però dall’alto della sua esperien-
SPECIALE VOLLEY
pagine 14-17
Pomì in Champions contro il Chemik per stupire ancora
SERIE A
di Fabio Varesi
za, avrebbe dovuto tenere i servi saldi, pensando solo ad arrivare al traguardo. Domani si corre quindi a Valencia un Gp carico di tensione e la speranza è che tutti i piloti stiano calmi e pensino solo a fare la propria gara. A Rossi, del resto, viene offerta una possibilità incredibile: vincere il mondiale partendo dall’ultima fila nella gara decisiva. Se ci riuscisse, diventerebbe un eroe delle due ruote in tutto il mondo. In caso di risultato negativo (mi associo agli scongiuri), avrà comunque la consolazione di essere tornato ai massimi livelli a 36 anni, un’età considerevole per un centauro dalla MotoGp. E comunque l’eventuale vittoria di Lorenzo, sarebbe macchiata da una decisione dei giudici di gara, che ha fatto discutere. Ma si tratta pur sempre di sport, ricordiamolo. Chi siede in Parlamento, farebbe bene ad occuparsi di come va l’Italia, perché Rossi è in grado di badare a se stesso.
pagina 25
CALCIO LEGA PRO
IL SINDACATO OGGI
Intervista a Germano Denti (Uilm)
a pagina 7
CASALMAGGIORE
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Per fortuna, ancor prima che Expo iniziasse, da più parti avvertivano che sarebbe stato un flop, che non ci sarebbe andato nessuno, altro che 20 milioni di presenze. Grazie di cuore, a voi che mi avete avvisato. Sapendo di avere campo libero, sono andato. Per visitare il padiglione Italia potevo cavarmela con 5 ore di coda, per prendere un gelato bastava attendere un’ora e il caffé la bazzecola di una mezzoretta. Un po’ di più per entrare nel padiglione del Giappone, 7 ore di attesa in coda, ma un piccolo sforzo si può mettere in preventivo. Io sono entrato solo in un paio di piccoli spazi di paesi africani e mi sono aggirato tra i padiglioni, non c’era nemmeno mezzo milione di persone là dentro quel giorno. Sì, davvero un grosso flop questo Expo.
Tifiamo Valentino, ma senza esagerare
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Fatemi capire...
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Grande basket Con il Pro Piacenza stasera al PalaRadi per la Cremonese con Vanoli-Reggio è come un derby
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CANOTTAGGIO
San Carlo, una Fiera a gonfie vele a pagina 23
Le Fiamme Gialle hanno “ingaggiato” Valentina Rodini
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CREMONA Iniziata in settimana
Vaccinazione antinfluenzale
L'Asl di Cremona comunica che dal 2 novembre ha preso il via la campagna vaccinale antinfluenzale presso le varie sedi dell'Asl, gli ambulatori dei medici di Medicina Generale e presso le sedi messe a
disposizione dai comuni. Per informazioni rivolgersi alle sedi distrettuali dei Distretti Socio Sanitari di Cremona (0372-497502 e 497521), Crema (0373218511 e 218520) e Casalmaggiore (0375-284040).
Disoccupati over 40, una Fenice per rinascere
Il responsabile Vigliotta: «Presto avremo una sede in città. Siamo in 50, perché intanto non affidarci alcuni parcheggi in gestione?» A giorni sarà fondata la cooperativa che si propone di reinserire nel mondo del lavoro chi ne è stato espulso in età avanzata
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di Vanni Raineri
a crisi morde e la disoccupazione non dà tregua. Soprattutto non risparmia le giovani generazioni, ma siamo certi che l'emergenza per chi resta senza lavoro oltre i 40 anni sia inferiore? Una cosa è il dramma generazionale che coinvolge i giovani, altra quello soggettivo, di chi non può trovare sostentamento nella famiglia di origine e anzi spesso è chiamato lui (o lei) a sostenere una famiglia. A Cremona da qualche tempo è nata una associazione di disoccupati denominata “Icaro”, che presto si trasformerà i cooperativa, per poter svolgere alcuni lavori. Il nome è già stato scelto: si chiamerà “Fenice”. Ne parliamo col fondatore Giuseppe Vigliotta (nella foto), molto attivo nel raccogliere adesioni (ad oggi sono già 50 i cremonesi affiliati) e nel tessere rap-
porti con le aziende: solo negli ultimi giorni ha incontrato Auricchio, Coop Lombardia, Arvedi, Esselunga e questa settimana Barilla. «A breve anche Lameri e Ocrim - afferma Vigliotta. E' un giro tra le realtà economiche della città. Inoltre c'è un rapporto consolidato con l'Amministrazione comunale». Come è iniziato questo interesse? «Io vengo da Caserta, dove ho spesso avuto rapporti coi disoccupati e in generale in campo sociale. Sono arrivato a Cremona nel 2008 e sono pensionato». Se è pensionato, come mai questo slancio? «Ho avuto modo di conoscere alcuni amici cinquantenni disoccupati da tempo, e da qui è nata l'idea dell'associazione. Per prima cosa abbiamo sentito il Comune di Cremona. Non nego che l'interesse inizialmente ho dovuto conquistarmelo, anche a suon di cartelloni sotto il Municipio. Con que-
LUNEDÌ A SPAZIOCOMUNE Lunedì 9 novembre doppio appuntamento organizzato in provincia di Cremona da Sinistra Ecologia Libertà per porre all'attenzione dell'opinione pubblica la situazione del popolo Kurdo, in prima linea nei combattimenti contro l'Isis e sottoposto a persecuzione nei territori Turchi. Il primo appuntamento è per le ore 18.30 a Cremona presso Spazioco-
sto spirito sono riuscito sin qui a coinvolgere diversi soci». Quest'anno la Fondazione Comunitaria della provincia di Cremona ha messo a disposizione uno stanziamento cospicuo chiedendo che sia la Provincia di Cremona a formulare progetti e proposte a sostegno di questa tipologia di lavoratori. Si parlava di 420mila euro di cui 260mila a carico della Fondazione e
160mila a carico della Provincia. «Al momento questa città, che ha 500 disoccupati over 45, non ha destinato un centesimo al progetto finanziato dalla Fondazione. Ho anche scritto al sindaco: facciamo una festa in meno e incrementiamo il fondo. Dal Comune non è ancora arrivato nulla, quanto alla Provincia siamo rimasti in attesa dell'approvazione del bilancio, ma sappia-
Con Sel si parla di Kurdistan
mune in Piazza Stradivari, il secondo alle alle 21 a Crema presso Sala dei Ricevimenti, Palazzo Comunale, in Piazza Duomo. A parlare dell'argomento sarà l'onorevole Franco Bordo, che ha condotto due viaggi nel Kurdistan Turco, il primo nelle zone di confine con la Siria dove infuriano i combattimenti a ridosso della città di Kobane
e il secondo come osservatore internazionale sempre in Kurdistan in occasione delle elezioni presidenziali turche, dove e visibile il clima di intimidazione e di ferreo controllo militare sulla popolazione civile da parte delle autorità turche. Assieme a lui Firat Ak, rappresentante di Uiki onlus, l'Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia.
mo che c'è un'emergenza economica pesante. Presto comunque dovremo vederci per i dettagli tecnici». Il rischio è che una grossa cifra (260mila euro) possa essere inaccessibile per l'impossibilità di aggiungerci 160mila euro pubblici, e quindi progetti importanti, che mirano al reinserimento e alla formazione, non possano decollare. Intanto però sta per arrivare una sede. «Il Comune già ci aveva assegnato dei locali, ma al secondo piano, e tra noi ci sono disabili. Ora attendiamo un nuovo ufficio al piano terreno. La nostra sede metterà a disposizione degli associati una serie di servizi, di tipo legale, tributario, previdenziale e sociale. L'assessore Rosita Viola ha ben capito le nostre esigenze». Ma veniamo alla cooperativa. «E' un passo necessario. La coop abbraccerà molti settori e potrà svolgere varie tipologie di
lavori. Ci confronteremo sia col pubblico che col privato». Alcuni esempi di aree di intervento: «Perché non dare a noi in gestione alcuni parcheggi? Recentemente abbiamo svolto un sondaggio presso il parcheggio dell'ospedale, chiedendo ai cittadini se fossero d'accordo nell'affidare a noi la gestione, non tornando alla tariffa oraria ma al costo di 1 solo euro giornaliero. Abbiamo raccolto 110 giudizi, e il 95% di questi erano positivi. Potrebbero darci in gestione quel parcheggio e quello di via del Sale, abbiamo calcolato che potrebbero lavorarci 1012 persone. Garantiremmo ordine e pulizia. Chiederemo anche alle associazioni di agricoltori terreni incolti per dedicarci all'agricoltura. E poi… perché non creare a Cremona una cittadella delle arti e dei mestieri magari in una ex caserma?». Chi fosse interessato può contattare Vigliani (338-7011800).
Cronaca
4 Luca Guarneri: «Per me una seconda casa». Marta Emiliani: «Speravo in una maggiore condivisione» Sabato 7 Novembre 2015
L’Expo dei ragazzi cremonesi I commenti sono entusiastici Denise Curcio: «Le critiche smentite dai fatti». Karin Morinelli: «Evento irripetibile»
I
di Federico Pani
visitatori previsti per Expo 2015 erano stati stimati attorno ai 20 milioni. Quelli effettivi sono stati 21,5 milioni: evento riuscito, in poche parole. E, in questo caso, sono i numeri che contano: chi è pronto a non insinuare che, senza la buona riuscita di Expo, il “modello Milano” non sarebbe diventato di colpo una garanzia di efficienza e successo? L’azzeccata scelta del format e dei modi di promozione dell’evento sembrano lasciare da parte ogni critica: anche di chi notava che l’orario di attesa per il favoloso stand del Giappone, in certi casi, era superiore alla durata di un volo Milano-Tokyo. Poi, c’è certamente la qualità o, come si dice oggi, l’eccellenza dell’esposizione, a spiegarne la riuscita. Forse, tra le altre cose, c’è anche il numeroso staff che, con ritmi sempre più crescenti e frenetici, si è trovato a gestire una massa umana enorme. Tra i molti ragazzi chiamati “in trasferta” a gestirne l’organizzazione, anche quelli di Cremona hanno dato il loro contributo. Nelle loro esperienze si ritrova una buona dose di entusiasmo e un punto di vista privilegiato su Expo. Denise Curcio ha 25 anni e tanta esperienza come hostess e organizzatrice di eventi. Quando si candida per partecipare a Expo, le viene subito affidato il ruolo di team leader. Il suo padiglione è quello del Principato di Monaco.
A sinistra Luca Guarneri, a destra Karin Morinelli, due dei ragazzi cremonesi intervistati
«Questi sei mesi – racconta – sono stati eccezionali, diversi da tutto quanto avevo fatto finora. Non è stato, però, sempre così: nelle prime settimane, ci congratulavamo quando superavamo i mille visitatori al giorno. Nelle ultime settimane eravamo passati a 14mila ogni giorno». Denise non condivide molte delle critiche su Expo comparse sui quotidiani: «Molte di queste derivano, tra l’altro dall’aver equivocato il titolo “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. Non si trattava, insomma, di
una semplice mostra sulle culture gastronomiche. Le critiche relative al successo dell’evento, invece, sono state smentite dai fatti». Luca Guarneri ha 18 anni. È studente, ma fa già molti lavori, fra cui speaker radiofonico e collaboratore di spettacoli televisivi. All’apertura dei lavori si è candidato come volontario. Dopo qualche settimana è riuscito a farsi notare ed entra a tutti gli effetti nel team di Expo: «Dall’inizio dell’estate in poi ho lavorato sei giorni la settimana nel ser-
vizio “Passaporto”, gestore dei gadget ufficiali dell’evento». Pur pendolando quasi tutti i giorni da Cremona, Luca riesce a far valere la sua determinazione: nello stand “Alessandro Rosso” organizza Share your life, il suo primo evento in assoluto. Poi, raccontando delle condizioni di lavoro – impegnative, senza sconti, ma assolutamente gratificanti – dice: «Posso dire che Expo è stata come una seconda casa per me». Fra le altre numerose attività, può vantare anche la comparsa nelle
tre puntate di “La mia Expo”, andata in onda su MTV. Anche Karin Morinelli, 24 anni, ha molta esperienza professionale come hostess e organizzatrice di eventi. La sua esperienza a Expo è durata qualche settimana: «Lavoravo presso il padiglione USA. Il mio compito consisteva nell’accompagnamento e nell’accredito degli ospiti, oltre a un servizio di assistenza». L’esposizione, per Karin, è stata dunque soprattutto un susseguirsi di convention, seminari sull’agricoltura e conferenze dedicate ai responsabili di aziende: «Ho partecipato, per dirla così, a una sezione vip di Expo, dove non mancavano buffet ed eventi di intrattenimento». Nel suo racconto, Expo appare come un evento irripetibile, senza paragoni, coi difetti che un’enorme esposizione comporta: «C’era un
gran caos. Le corsie preferenziali non venivano rispettate. L’organizzazione, a volte, è mancata. Però, naturalmente, non è stata la solita fiera: l’aria che si respirava era internazionale» Marta Emiliani, 25 anni, laureata in lingue, partecipa fin da subito all’esperienza Expo. Il suo punto di vista è quello di una studentessa decisamente lanciata nella dimensione internazionale: «L’evento, anche visto dall’interno, è stato un grande successo. Le mie aspettative, però, erano diverse: vengo dal mondo dell’università e dell’Erasmus e, proprio per questo, mi ero immaginata un clima di maggiore condivisione. Per dire: mi sarei aspettata di vedere lo staff di ogni padiglione incuriosito dal visitare i padiglioni vicini. E invece no, tutti erano molto, forse troppo, concentrati sul proprio lavoro».
Superate le speranze sul numero di ingressi. Un trampolino per Sala e Tronca
Dopo la paura, sin troppo entusiasmo
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a è andato bene o male ’sto Expo? La domanda è meno banale del previsto. Le previsioni erano poco meno che catastrofiche, i giudizi finali sin troppo entusiastici. Iniziamo dalle aspettative sugli ingressi: si sperava in 20 milioni di visitatori, e gli ingressi sono stati circa 21 milioni e mezzo, quindi prova superata. Da qualche parte si ribatte dicendo che negli ultimi mesi ci sono state tante promozioni che hanno consentito di entrare a Expo con una cifra molto inferiore al normale costo del tagliando. Vero, ma la gente c’era, e lo sanno bene soprattutto coloro che hanno atteso gli ultimi mesi per visitare l’esposizione. La raffica di inchieste e arresti per gli appalti fortunatamente ha concesso una pausa, e il ritardo nei lavori, la corsa a consegnare l’area attrezzata per l’inaugurazione del 1° aprile sono solo lontani ricordi. Forse i toni entusiastici che si sentono oggi sono anche figli della grande paura. In fondo l’Italia ha fatto la sua bella figura, ma tornare a candidare Milano quale capitale morale del Paese perché Expo è andata bene... Eppure il commissario nominato dal Governo per Expo, Giuseppe
Sala, è il più ambito in ambito politico, sarà forse il nuovo sindaco di Milano prescelto dal Partito Democratico, mentre anche la nomina del prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca a commissario prefettizio di Roma per il dopo-Marino sa tanto di voglia di esportare a Roma la bella esperienza appena chiusa. Proprio il grande afflusso degli ultimi mesi pone alcune domande. La prima critica è che gran parte dei visitatori si sono trovati nell’imposssibiltà di entrare nei padiglioni più ambiti, se non a costo di lun-
ghissime code. Ore in fila per visitare un padiglione non sono giustificabili, soprattutto in tempi in cui la tecnologia permetterebbe di ovviare al problema in tanti modi. Forse servirebbero spazi più ampi, o spazi esterni per i padiglioni, magari riservati alla ristorazione. Poi ci sono quelli che vanno a un evento solo se si può fare la coda, e sembra non siano nemmeno pochi, ma sono casi patologici. Di buono resterà qualcosa riguardo al sito, la cui destinazione è ancora incerta, ma l’albero della vita e altre realizzazioni rimarranno e dovrebbero essere valorizzate. Nessuno si attende che quell’installazione divenga la nuova Tour Eiffel, che nel 1889 a Parigi avrebbe dovuto essere smantellata dopo Expo e invece sappiamo bene come finì, certo ci sono quartieri di Milano che hanno cambiato faccia, in positivo. Un’ondata dfi freschezza che si sente anche girando per la città. Soprattutto l’area della Darsena e dei Navigli sono stati finalmente trasformati, ma anche il quartiere di Porta Nuova che ha cambiato lo skyline meneghino con gli alti grattacieli che si affacciano su piazza Gae Aulenti. Alla fine con un sospiro di sollievo possiamo dirlo: è andata bene. Vanni Raineri
Ma anche qui non tutti sono d’accordo: Caritas e Slow Food non l’hanno firmata
La Carta di Milano, la verà eredità destinata al mondo
Era iniziata coi black bloc, con tante gente che postava sui social previsioni catastrofiche, con i cortei anti-Expo. E' finita con un grande silenzio dei contestatori. Solo qualcuno osa ancora condividere foto che mostrano gli ingressi deserti, sono più quelli che mettono in discussione i conti economici, anche se certe cifre che circolano sanno decisamente di bufala. E poi, mentre i costi ci sono subito, i vantaggi sono diluiti nel tempo, per vari aspetti. La vera eredità che lascia Expo è la Carta di Milano, che si rifà allo slogan “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. E pure questa per la verità ha diviso non poco. Basti pensare al clamoroso rifiuto di firmarlo da parte di Caritas e Slow Food, vale a dire l'organismo cattolico che
promuove la carità e un'associazione in prima linea per difendere i presidi alimentari. La Carta di Milano è stata consegnata un paio di settimane fa al segretario delle nazioni unite Ban Ki-moon, ma non ha accontentato tutti. Troppo generalistico il messaggio, e non vengono toccati i nodi fondamentali. Non bastano le buone intenzioni. Si ribatte che importante è smuovere la situazione e le coscienze, lanciare un primo messaggio e aprire un dibattito. La Carta di Milano si propone di creare una nuova consapevolezza a livello mondiale su quanto mangiamo e quanto invece buttiamo, un esame che va fatto a livello globale anche se deve coinvolgere l'individuo.
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CHIEDONO CHIAREZZA
Minoranze compatte sull’affare A2A-Lgh
La minoranza in consiglio comunale chiede compatta che si faccia chiarezza su una trattativa importante per il futuro di Cremona. Si tratta ovviamente dell'offerta vincolante di A2A per l'acquisizione del 51% delle quote di Linea Group. Per questo si è tenuta giovedì pomeriggio una conferenza stampa a SpazioComune. La minoranza ha firmato un documento unitario col quale non si nascondono timori su alcuni aspetti delicati, quali la perdita di controllo da parte del Comune e la probabilità che le tariffe aumentino. Così recita il documento: “Dopo una attenta valutazione su LGH che ha come obiettivo fondamentale il soddisfacimento delle esigenze dei territori di riferimento, dei cittadini e dello sviluppo locale, ribadiamo le nostre perplessità in merito all'operazione A2A-LGH che è tra le più impattanti degli ultimi anni nella politica comunale ma soprattutto sulla vita dei cittadini. E' assolutamente inquietante e incomprensibile come il silenzio sull'intera vicenda da parte dell'attuale maggioranza, della giunta e del Sindaco sia compatto e condiviso”. Il documento è siglato da tutte le forze di opposizione in Consiglio: Fratelli d’Italia, Nuovo Centrodestra, Gruppo Misto, Movimento 5 Stelle, Obiettivo Cremona con Perri, Forza Italia, Lega Nord. Presenti in conferenza stampa tutti i capigruppo, ad eccezione della Lista Perri (assente “giustificata”): Marcello Ventura (FdI), Federico Fasani (NCD), Alessio Zanardi (Gruppo Misto), Lucia Lanfredi (M5S), Ferruccio Giovetti (FI), Alessandro Fanti (Lega Nord, in sostituzione di Alessandro Carpani).
Superate le speranze sul numero di ingressi. Un trampolino per Sala e Tronca
Dopo la paura, sin troppo entusiasmo
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a è andato bene o male ’sto Expo? La domanda è meno banale del previsto. Le previsioni erano poco meno che catastrofiche, i giudizi finali sin troppo entusiastici. Iniziamo dalle aspettative sugli ingressi: si sperava in 20 milioni di visitatori, e gli ingressi sono stati circa 21 milioni e mezzo, quindi prova superata. Da qualche parte si ribatte dicendo che negli ultimi mesi ci sono state tante promozioni che hanno consentito di entrare a Expo con una cifra molto inferiore al normale costo del tagliando. Vero, ma la gente c’era, e lo sanno bene soprattutto coloro che hanno atteso gli ultimi mesi per visitare l’esposizione. La raffica di inchieste e arresti per gli appalti fortunatamente ha concesso una pausa, e il ritardo nei lavori, la corsa a consegnare l’area attrezzata per l’inaugurazione del 1° aprile sono solo lontani ricordi. Forse i toni entusiastici che si sentono oggi sono anche figli della grande paura. In fondo l’Italia ha fatto la sua bella figura, ma tornare a candidare Milano quale capitale morale del Paese perché Expo è andata bene... Eppure il commissario nominato dal Governo per Expo, Giuseppe
Sala, è il più ambito in ambito politico, sarà forse il nuovo sindaco di Milano prescelto dal Partito Democratico, mentre anche la nomina del prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca a commissario prefettizio di Roma per il dopo-Marino sa tanto di voglia di esportare a Roma la bella esperienza appena chiusa. Proprio il grande afflusso degli ultimi mesi pone alcune domande. La prima critica è che gran parte dei visitatori si sono trovati nell’imposssibiltà di entrare nei padiglioni più ambiti, se non a costo di lun-
ghissime code. Ore in fila per visitare un padiglione non sono giustificabili, soprattutto in tempi in cui la tecnologia permetterebbe di ovviare al problema in tanti modi. Forse servirebbero spazi più ampi, o spazi esterni per i padiglioni, magari riservati alla ristorazione. Poi ci sono quelli che vanno a un evento solo se si può fare la coda, e sembra non siano nemmeno pochi, ma sono casi patologici. Di buono resterà qualcosa riguardo al sito, la cui destinazione è ancora incerta, ma l’albero della vita e altre realizzazioni rimarranno e dovrebbero essere valorizzate. Nessuno si attende che quell’installazione divenga la nuova Tour Eiffel, che nel 1889 a Parigi avrebbe dovuto essere smantellata dopo Expo e invece sappiamo bene come finì, certo ci sono quartieri di Milano che hanno cambiato faccia, in positivo. Un’ondata dfi freschezza che si sente anche girando per la città. Soprattutto l’area della Darsena e dei Navigli sono stati finalmente trasformati, ma anche il quartiere di Porta Nuova che ha cambiato lo skyline meneghino con gli alti grattacieli che si affacciano su piazza Gae Aulenti. Alla fine con un sospiro di sollievo possiamo dirlo: è andata bene. Vanni Raineri
Ma anche qui non tutti sono d’accordo: Caritas e Slow Food non l’hanno firmata
La Carta di Milano, la verà eredità destinata al mondo
Era iniziata coi black bloc, con tante gente che postava sui social previsioni catastrofiche, con i cortei anti-Expo. E' finita con un grande silenzio dei contestatori. Solo qualcuno osa ancora condividere foto che mostrano gli ingressi deserti, sono più quelli che mettono in discussione i conti economici, anche se certe cifre che circolano sanno decisamente di bufala. E poi, mentre i costi ci sono subito, i vantaggi sono diluiti nel tempo, per vari aspetti. La vera eredità che lascia Expo è la Carta di Milano, che si rifà allo slogan “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. E pure questa per la verità ha diviso non poco. Basti pensare al clamoroso rifiuto di firmarlo da parte di Caritas e Slow Food, vale a dire l'organismo cattolico che
promuove la carità e un'associazione in prima linea per difendere i presidi alimentari. La Carta di Milano è stata consegnata un paio di settimane fa al segretario delle nazioni unite Ban Ki-moon, ma non ha accontentato tutti. Troppo generalistico il messaggio, e non vengono toccati i nodi fondamentali. Non bastano le buone intenzioni. Si ribatte che importante è smuovere la situazione e le coscienze, lanciare un primo messaggio e aprire un dibattito. La Carta di Milano si propone di creare una nuova consapevolezza a livello mondiale su quanto mangiamo e quanto invece buttiamo, un esame che va fatto a livello globale anche se deve coinvolgere l'individuo.
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CHIEDONO CHIAREZZA
Minoranze compatte sull’affare A2A-Lgh
La minoranza in consiglio comunale chiede compatta che si faccia chiarezza su una trattativa importante per il futuro di Cremona. Si tratta ovviamente dell'offerta vincolante di A2A per l'acquisizione del 51% delle quote di Linea Group. Per questo si è tenuta giovedì pomeriggio una conferenza stampa a SpazioComune. La minoranza ha firmato un documento unitario col quale non si nascondono timori su alcuni aspetti delicati, quali la perdita di controllo da parte del Comune e la probabilità che le tariffe aumentino. Così recita il documento: “Dopo una attenta valutazione su LGH che ha come obiettivo fondamentale il soddisfacimento delle esigenze dei territori di riferimento, dei cittadini e dello sviluppo locale, ribadiamo le nostre perplessità in merito all'operazione A2A-LGH che è tra le più impattanti degli ultimi anni nella politica comunale ma soprattutto sulla vita dei cittadini. E' assolutamente inquietante e incomprensibile come il silenzio sull'intera vicenda da parte dell'attuale maggioranza, della giunta e del Sindaco sia compatto e condiviso”. Il documento è siglato da tutte le forze di opposizione in Consiglio: Fratelli d’Italia, Nuovo Centrodestra, Gruppo Misto, Movimento 5 Stelle, Obiettivo Cremona con Perri, Forza Italia, Lega Nord. Presenti in conferenza stampa tutti i capigruppo, ad eccezione della Lista Perri (assente “giustificata”): Marcello Ventura (FdI), Federico Fasani (NCD), Alessio Zanardi (Gruppo Misto), Lucia Lanfredi (M5S), Ferruccio Giovetti (FI), Alessandro Fanti (Lega Nord, in sostituzione di Alessandro Carpani).
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Cronaca
Sabato 7 Novembre 2015
il november porc inizia oggi a sissa
Tagli alla sanità, le Regioni allo stremo Va ripensato il rapporto tra lo Stato e gli enti locali. Dal federalismo monco all’ultimo scontro sulle risorse destinate dalla legge di stabilità
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di Vanni Raineri
E’ novembre, e per tutto il “mese del maiale”, la Bassa parmense, è la sede ideale di “November Porc... speriamo ci sia la nebbia!!”. Il riferimento alla nebbia ha un duplice aspetto: è un componente essenziale per la maturazione del Culatello di Zibello dop e rende il paesaggio più suggestivo, ovattando rumori e immagini. E proprio partendo dal Culatello (che qui diventa Denominazione protetta) si è voluto valorizzare i suoi “parenti poveri” e un territorio poco conosciuto nonostante sia stata la terra di Verdi e di Guareschi. Così, 14 anni fa è nato November Porc, che, come tradizione, inizia da Sissa. Ieri è iniziato ufficialmente “I Sapori del Maiale”. Oggi, alle ore 10, in piazza Roma inizia il mercato di prodotti tipici “Antichi Sapori e Tradizioni”. Per i più coraggiosi, ci sono i voli in elicottero di EliWork (a pagamento anche domenica). Dalle ore 12 si potrà pranzare nelle varie tensostrutture/punti ristoro che offriranno menù per tutti i palati e, davanti alla Rocca, assaggio di Polenta Consa. Interessanti varie attività, come quella dei panificatori rivolta ai ragazzi delle scuole o la dimostrazione pratica di lavorazione della Mariola. Alle 20,30 ecco la musica (e il cibo) ritornare protagonisti: in piazza Roma si terrà la consueta “notte giovane” con musica live e diretta di Radio Bruno, mentre la novità viene dalla Tensostruttura, che ospiterà una kermesse di ballo liscio e revival per i meno giovani. Altra novità è che “Menabrea dà gusto a November Porc”, e da Sissa inizia la collaborazione con la birra di Biella. Domenica 8, il mercato delle prelibatezze apre alle ore 9 e inizia la cottura del Mariolone. Proseguono per tutto il giorno intrattenimenti, dimostrazioni di lavorazione di carni, spettacoli per ragazzi, oltre alla pesca di beneficenza. E alle 15,30 degustazione gratuita del Mariolone.
a che razza di autonomia dà questo federalismo all’italiana? A rialzare la criticità tra i vari livelli dello Stato è la discussione sulla dotazione del fondo sanitario nazionale, che prevede, nella legge di stabilità del governo, 111 miliardi per il 2016. Proprio ieri è arrivato al Consiglio dei ministri il decreto salva-regioni. Ma è proprio necessario che sia lo Stato a salvare le regioni? Perché regioni nelle quali lo spreco non è consuetudine (o comunque più efficienti) devono versare gran parte delle imposte allo stato e poi andare a bussare per riprendere una parte della somma come fosse beneficenza? Quel che è stato spacciato per federalismo sembra più la decisione al centro di trattenere più risorse per ovviare al livello allarmante del debito pubblico e, in cambio, consentire agli enti locali di coprire il buco attraverso nuove tasse. Il risultato è stato: da un lato risorse in meno per gli enti locali ridotti con bilanci rosso vivo (la sanità da sola copre l’80% del bilancio delle regioni), dall’altra la gente arrabbiata soprattutto con gli stessi enti locali perché ovviamente le nuove tasse sono quelle più difficili da digerire. Ovviamente a rasserenare il clima non hanno provveduto gli scandali esplosi a qualsiasi livello amministrativo. Anche stavolta assistiamo a tagli agli enti locali, già in ginocchio e alle prese con la cancellazione dell’Imu sulla prima casa. Le compensazioni? Vedremo. Intanto le province si avviano verso l’estinzione, i comuni sono costretti ad unirsi per respirare ma chissà come e quando, e le regioni... 5 sono commissariate e altre 3 hanno vincoli rigidissimi di bilancio per il deficit elevato. Di queste 8, una si trova al nord, ed è il Piemonte del presidente Chiamparino (e smettiamola di chiamarli governatori, quelli Usa hanno ben altre prerogative), che per protestare contro la finanziaria si è dimesso dalla presidenza della Conferenza Stato-Regioni. Proprio Chiamparino (Pd come Renzi) ha lanciato l’allarme sulla sanità in un’audizione al Senato.
I bilanci degli enti locali sono ormai allo sfascio forza italia e lega nord per il referendum sull’autonomia lombarda La Lombardia ha un residuo fiscale (la differenza tra quanto versa allo Stato e quanto riceve in servizi) di circa 50 miliardi di euro l'anno. Su questa base, la Regione promuove un referendum consultivo che mira ad attribuire alla stessa ulteriori forme di autonomia. L'iniziativa è stata presentata in settimana a Cremona congiuntamente dai vertici locali di Forza Italia e Lega Nord, che in una conferenza stampa che si è tenuta a SpazioComune hanno presentato un documento che verrà sottoposto a tutti i Consigli Comunali della nostra provincia, come sta avvenendo anche Mercoledì Renzi ha incontrato le Regioni, annunciando di non poterne più degli sprechi regionali e dicendo che non si può sempre scaricare i problemi sugli italiani. Spiazzante. Intanto che fine fanno i costi standard? Sarebbe giusto considerare gli scostamenti dai costi effettivi e inserire finalmente qualche elemento premiante per chi persegue una gestione migliore della cosa pubblica. E invece arriva puntuale il ricorso ai tagli lineare con buona pace per chi si era dimostrato “previdente”, che aggiunge così al taglio la beffa. Ad esempio il calcolo delle inefficienze delle Regioni (calcolato dall’Ufficio Studi Confcommercio su dati Istat) vede la
nelle altre province lombarde. Si tratta di un vero e proprio referendum sull'autonomia fiscale della Lombardia, che ovviamente non può essere che consultivo, e che sta contribuendo a rafforzare il legame tra Forza Italia e Lega Nord in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Per FI erano presenti il segretario provinciale Mino Jotta, Fabio Bertusi, Gianluca Pinotti, Ferruccio Giovetti, Carlalberto Ghidotti e Giorgio Everet, per la Lega i segretari provinciale Fabio Fabemoli e cittadino Alberto Mariaschi, Alessandro Carpani e Alessandro Fanti.
spesa pro capite della Lombardia come la più bassa in assoluto, e la nostra è l’unica regione con eccesso di spesa pro capite pari a zero, mentre la media nazionale sfiora i 1500 euro all’anno. Drammatico lo squilibrio nelle regioni a statuto speciale, sia a nord che a sud. Ma hanno ancora senso gli statuti speciali nell’Europa unita? Ma questo è un altro capitolo. L’adozione del criterio di responsabilità, con premio al diligente e non allo sprecone, è auspicabile, ma le resistenze sono dure a morire, come abbiamo analizzato recentemente nel caso dei premi delle polizze auto, che alcuni province penalizzate vorrebbero mischiare nel cal-
derone nazionale, facendo pagare a tutti i comportamenti deplorevoli di qualcuno. La prossimità tra chi ha comportamenti scorretti e chi ne sopporta le conseguenze è un buon criterio per aumentare, o almeno aiutare, il senso civico. A sottolineare la necessità di garantire maggiore autonomia agli enti locali una volta era soprattutto la Lega Nord, che ha avuto il merito di portare nell’agenda politica la questione. Oggi però il movimento di Salvini sembra aver puntato su altri temi, in primis l’opposizione all’ingresso in Italia dei clandestini. Temi che pagano in termini elettorali, a scapito di una partita come quella delle autonomie che era stato il cavallo di battaglia.
Cronaca
Sabato 7 Novembre 2015
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«Non si devono sottovalutare i lavoratori»
Il Sindacato oggi Intervista a Germano Denti segretario Uilm di Cremona: «A volte abbiamo in mano il futuro delle persone»
«Ci dovrebbe essere più coscienza da parte del dipendente e del datore di lavoro: quando serve, si deve poter dire “ho sbagliato”»
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di Daniele Tamburini
iviamo una realtà in cui, da una parte, il mondo del lavoro sta subendo radicali trasformazioni, (dalla scomparsa della centralità della fabbrica, al cosiddetto "lavoro immateriale", al progressivo tramonto del lavoro a tempo indeterminato: il modello per cui lo stesso impiego, lo stesso orario, la stessa unità produttiva permanevano per tutti gli anni di attività); dall'altra, il ruolo tradizionale di tutela e di contrattazione del sindacato sembra messo in un angolo, e anzi sottoposto fortemente a discussione: dal governo, dai mezzi di informazione, oltre che dalla parte datoriale. Il "modello Marchionne" snobba le rappresentanze del mondo del lavoro, sui mezzi di informazione spesso il sindacato appare come un soggetto legato al conservatorismo, invece che all'innovazione, e il governo, in primis lo stesso Renzi, non si fa scrupolo di accusare le organizzazioni sindacali di non volersi confrontare con la realtà mutata e di essere interessate solamente a mantenere lo status quo dei garantiti, magari difendendo comportamenti sbagliati di chi lavora. In questa rincorsa, vengono messi in discussione diritti che sembravano ormai far parte del dna della nostra democrazia: il diritto a scioperare, pur con le regolamentazioni previste per legge, lo stesso diritto a riunirsi in assemblea (si ricorderà il caso Colosseo). E il sindacato cosa dice, di questa vera e propria "crisi di ruolo"? Ne parliamo con Germano Denti segretario responsabile dei metalmeccanici UIL di Cremona: undici anni di sindacato, persona conosciuta e molto stimata nell'ambiente, punto di riferimento per molti lavoratori cremonesi.
perché a volte abbiamo in mano il futuro delle persone. Dieci anni fa era più facile fare sindacato? Dieci anni fa c’era una condizione economica complessiva positiva, il che ha fatto sì che, da un certo punto di vista, il sindacato si sia un po’ sclerotizzato. La crisi che stiamo vivendo, che riguarda l’economia, il lavoro, la vita delle persone, ha rimesso in discussione il valore del sindacato. Siamo un Paese in cui qualsiasi organizzazione viene percepita come “casta”, e anche il sindacato soffre di questo. Ora escono fuori gli aspetti legati a ciò che non si è fatto, poiché andava tutto bene: la mancanza di un ricambio adeguato, ad esempio, a tutti i livelli, in tutti gli ambiti. E questo non è rispettoso nei confronti dei giovani. Troppo spesso qui da noi prevalgono gli interessi di bottega, il rifiuto dell’altro. Dipende dalla crisi del concetto di famiglia e dall’incapacità della scuola a farsi “scuola di vita”: le scuole, oggi, sono contenitori vuoti. Anche tra i sindacalisti e i politici, a volte, si parla di “merito”, senza sapere di che cosa si parli. C’è rigidità, non c’è flessibilità, anche nel campo in cui lavoro io: non si può affrontare la realtà di una fabbrica di duemila dipendenti con gli strumenti che utilizziamo per una realtà produttiva di dieci - quindici lavoratori. Occorre cogliere la peculiarità di ogni realtà. Nella grande fabbrica c’è ancora
«Questa crisi ha messo in discussione il valore del sindacato»
Quando ha deciso di impegnarsi nel sindacato, e perché? Il mio impegno risale all’ottobre del 2004. Ho deciso di impegnarmi nel sindacato quando, avendo lavorato per venti anni come educatore in un centro per disabili, ho cercato di riportare nella organizzazione sindacale il senso del rispetto verso le persone, che deve essere sempre al centro della nostra azione. Non dobbiamo dimenticare mai che il nostro datore di lavoro sono i lavoratori e che noi siamo qui per tutelarli; occorre un estremo rispetto verso di loro,
un’ossatura sindacale, ma il problema da affrontare sono le realtà piccole, che sono la maggioranza del mondo del lavoro. Le cooperative, il mondo del commercio, le piccole imprese, realtà in cui esistono vere discriminazioni. Il sindacato non si è mai occupato di queste realtà, in questi anni. Si dice che il suo sindacato, quello dei metalmeccanici, ed il sindacato in generale siano superati da una realtà in cui le fabbriche ed il lavoro dipendente in generale non rivestono più la centralità di una volta nel tessuto produttivo: è così? Non è ancora così, ma la domanda coglie un problema. I lavoratori hanno perso fiducia nel sindacato, ma c’è un vasto spazio in cui, se essi capiscono che c’è un sindacato, un sindacalista che si impegna, che ascolta i loro problemi, che rispetta i loro bisogni, si riavvicinano. La gente non riconosce più il sindacato come sigla, ma riconosce le per-
sone che lavorano concretamente, indipendentemente dalla sigla di cui fanno parte. La UILM mi ha sempre dato la possibilità di sviluppare il mio lavoro senza pressioni: ho sempre avuto campo libero. Cosa ne pensa dell'azione del governo Renzi rispetto al mondo del lavoro? Qual è la sua opinione sul jobs act? Il jobs act può essere una soluzione che muove qualcosa, che snellisce alcuni procedimenti, ma ascolti questa metafora che ripeteva spesso mio padre: non devi dare il pesce al popolo, devi insegnargli a pescare. Dalla scuola, prima, si usciva e si era pronti ad affrontare una professione, si avevano strumenti veri. L’esperienza la si faceva sulla base della preparazione ricevuta. Nel mio settore, si cercano affannosamente idraulici, elettricisti, manutentori meccanici ed elettrici, ma ce ne sono pochi. Pensiamo al personale che lavora nelle stalle, sul
nostro territorio: la maggior parte sono indiani. Quanto a Renzi, colpisce perché, a volte sbagliando, a volte indovinando, sa decidere. A parte la questione pensioni: quella è veramente uno scandalo, una cosa scandalosa su cui i sindacati non hanno mai avuto voce in capitolo, o non hanno alzato abbastanza la voce. Occorreva studiare meccanismi per favorire il ricambio generazionale sui luoghi di lavoro, accompagnando chi è di mezza età alla pensione. ci sono lavori che non si possono fare a sessantacinque anni! Bisogna mettere le mani sulla riforma con urgenza, non può rimanere tutto così, come è adesso. Ma, ripeto, occorre investire nella scuola, per una formazione certificata, sul campo, che dia professionalità, che possa creare prodotti di eccellenza. Noi possiamo competere con i cinesi solo con la sfida della qualità. Ci sono ambiti di nicchia in cui siamo eccellenti: Cremona, pochi lo sanno, è la capitale mondiale della termometria. È un campo di impiego che va dall’incubatrice all’elicottero, alla macchina per il caffè: sono prodotti che presuppongono molto studio. Così l'Ocrim: potrebbe essere leader a livello mondiale. Infatti, la situazione a Cremona... Cremona, per storia, è sempre stata una realtà agricola, magari ricca. Una città ricca, ma addormentata: non abbiamo più voluto investire veramente, perché la realtà agricola è questa. Abbiamo interrotto la filiera agroalimentare: la pianura padana è una delle più fertili d’Europa, e la vocazione di città agricola doveva essere sviluppata. Il casalasco è rimasto uguale a cinquanta anni fa. Peraltro, gli industriali, tranne Arve-
di, Ocrim e pochi altri, hanno preferito speculare, invece che investire. Il polo cremasco si è sviluppato maggiormente dal punto di vista industriale, anche per motivi logistici, quali la vicinanza con Milano. Poi, non abbiamo investito sull’aspetto turistico: abbiamo luoghi meravigliosi, che potr ebbero essere valorizzati. Ci sono città minori che hanno investito su questo aspetto e ne hanno un grande ritorno. C’è la questione delle vie di comunicazione: la valorizzazione del fiume, con i canali navigabili; le linee ferroviarie. Si potrebbe valorizzare il fiume anche sotto l’aspetto turistico: pensiamo alle chiuse leonardesche. Sarebbe anche un bacino di lavoro. Io sono innamorato di questa città, e mi accaloro proprio per questo. Una curiosità: la vertenza più difficile? Non c’è mai una vertenza uguale ad un’altra. Ne ricordo una, con una grande multinazionale, che ha visto una grossa collaborazione con il nostro studio legale: una vittoria, che poi si è rivelata un fallimento, ma che, comunque, ha fatto sentenza. Dietro ogni vertenza c’è un mondo. Adesso va di moda dire: io ti denuncio, e il tutto si risolve sul mero aspetto economico. L’importante è la chiarezza e la trasparenza nei confronti del lavoratore, perché ci sono vertenze non perseguibili: occorre che il sindacato faccia le sue valutazioni oneste ed obiettive, trovando la giusta mediazione. La vertenza deve essere anche un gesto di onestà e di principio, ma entrambi gli aspetti vanno valutati. Ci dovrebbe essere più coscienza da parte del lavoratore e del datore di lavoro: a volte, si deve poter dire “ho sbagliato”. Non sopporto il settarismo. In conclusione, il sindacato deve darsi una mossa, ed è ancora quell’elemento che ha gli strumenti per parlare con la gente, e la gente può ancora aiutarci ad essere forti. A partire dalle cose apparentemente piccole: sui diritti, sull’organizzazione del lavoro, sui problemi del posto di lavoro, sulla sicurezza. Trattare queste cose rende il sindacato credibile. C'è tanta gente, che parla in televisione, ma che i lavoratori non li ha mai visti. È un brutto vizio, quello di sottovalutare i lavoratori. Io ci sono a contatto tutti i giorni, e quando mi dicono: “Grazie Gerri”, sono felice.
«Trattare i problemi quotidiani dei lavoratori rende il sindacato credibile»
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Cronaca
Sabato 7 Novembre 2015
IN DICEMBRE A CREMONA
Nuovo vertice tra i 4 sindaci a Bergamo
Accordo del Comune con Auser nel sociale
Accordo di collaborazione con l’Associazione “AUSER Volontariato Comprensorio di Cremona” onlus. Dopo la relazione dell'assessore al Welfare di comunità Mauro Platè, la Giunta ha deciso di instaurare una collaborazione con l’Auser per l’attuazione di politiche a tutela e protezione delle fasce più deboli della popolazione, in particolare disabili ed anziani. «Questo accordo - dichiara l’assessore Platè - intende favorire l’innesco
di sinergie finalizzate allo sviluppo di azioni da progettare insieme a favore dei disabili, degli anziani e dei loro famigliari. Con questo atto concretizziamo inoltre la volontà di riconoscere il ruolo dei soggetti del Terzo Settore, quali espressioni organizzate delle autonome iniziative dei cittadini per realizzare un sistema integrato di interventi e servizi sociali». Auser si è resa disponibile, nel rispet-
to dei ruoli, a lavorare sia nei momenti programmatori sia gestionali per un sistema integrato di interventi e servizi rivolti alle persone fragili e alla città nell’ambito delle politiche sociali. L’Amministrazione riconoscerà all’Associazione un rimborso delle spese sostenute per lo svolgimento delle attività previste dalla collaborazione. L’accordo, che sarà prossimamente sottoscritto, scadrà il 30 giugno 2017.
Auser, vent’anni di servizio
Parla il presidente Giorgio Toscani: «Ben 20.000 cremonesi di ogni età hanno partecipato ai corsi che organizziamo»
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di Lorenzo Balestreri
Sindaci della Lombardia orientale di nuovo riuniti. Si è tenuto nel pomeriggio di mercoledì il secondo incontro tra i sindaci del Comune di Cremona Gianluca Galimberti, di Bergamo Giorgio Gori, di Brescia Emilia Del Bono e di Mantova Mattia Palazzi. Questa volta a Bergamo. E’ il secondo momento dopo il primo avvenuto il 6 ottobr e scorso nella città di Brescia. Un appuntamento mensile che i sindaci hanno scelto di organizzare per confrontarsi su alcune tematiche care alle rispettive, costruire sinergie e progettualità comuni. I sindaci sono stati accolti nella sede del comune di Bergamo a Palazzo Frizzoni. A seguire hanno visitato la Pinacoteca all’Accademia Carrara per poi riunirsi in un tavolo operativo nell’ufficio del sindaco Gori. «Continua la collaborazione fruttuosa tra sindaci della Lombardia orientale - il commento del sindaco Galimberti - per costruire progetti comuni e alleanze territoriali. Innovazione tecnologica nel sistema museale, pareggiati, trasporto ferroviario: sono solo tre dei temi che abbiamo affrontato e sui quali continuiamo a lavorare. Ovviamente è sempre all’ordine del giorno la preparazione dell’European Region of Gastronomy 2017, titolo prestigioso che abbiamo ricevuto insieme e per il quale siamo fortemente impegnati». Il prossimo appuntamento dei quattro sindaci sarà a dicembre nella città di Cremona.
a conoscenza, la possibilità di imparare, l’aiuto verso gli altri. Questi sono solo tre dei cardini fondamentali su cui si fonda l’Auser Unipop. Per approfondirli e conoscere più da vicino questa importante realtà abbiamo incontrato Giorgio Toscani, il presidente dell’Associazione. Queste le sue parole: «Nel 2016 festeggeremo vent’anni di attività a Cremona. In questo lasso di tempo abbiamo dato la possibilità a circa 20.000 cremonesi di partecipare ai nostri corsi. Negli ultimi 3 anni abbiamo una media di 800 iscrizioni all’anno, distribuite su 90 corsi tenuti da ottobre a maggio. Degli iscritti la percentuale più alta in base all’età è quella dai 20 ai 50, a testimonianza che la nostra realtà è aperta a tutti e non è solo legata alle persone anziane, la cui percentuale è attorno al 20-25%». «Le nostre proposte - ha proseguito - sono divise in 9 aree da 10-20 corsi l'una. Abbiamo corsi che ripetiamo ogni anno, quelli “fissi”, come: cucina, informatica, lingue, ginnastica dolce, yoga, storia dell’arte, storia di Cremona, filosofia... solo per citarne alcuni, ma ogni anno cerchiamo di introdurre anche qualcosa di nuovo. Quest’anno abbiamo aggiunto una nuova area ovvero quella “genitori-figli” nella quale vengono tenute alcune attività create per entrambe le figure contemporaneamente. Le persone oltre i 65 anni di età godono dello sconto del 50% sui corsi di informati-
Anna Mosconi, Giorgio Toscani e Maura Ruggeri all’inaugurazione dell’anno accademico lo scorso 16 ottobre
ca. Gli iscritti alla Cgil hanno il 30% di sconto sul primo corso al quale partecipano. Non abbiamo limiti di età per i nostri corsi». «Siccome siamo un’associazione che si occupa anche della promozione sociale - ha precisato Toscani -, il nostro obiettivo, oltre a quello di permettere alle persone di frequentare i nostri corsi, è quello di dare una mano a risolvere problemi di carattere sociale. Per questo motivo collaboriamo anche con altre realtà a progetti creati per aiutare i “soggetti deboli” come immigrati, profughi, donne che vivono situazioni difficili... Per le donne, in collaborazione con l’Azienda Sociale,
seguiamo il progetto “Donne al lavoro”, attraverso il quale cerchiamo di dare loro un orientamento alla cittadinanza dando una mano a capire, ad entrare nel mondo del lavoro e a districarsi con la burocrazia. Per gli immigrati invece, con la Cooperativa Sentiero, gestiamo la loro accoglienza e formazione organizzando corsi di alfabetizzazione. Attualmente seguiamo 60 persone». «Dal punto di vista culturale - ha aggiunto - aderiamo al progetto “Cultura Partecipata” del Comune per quel che riguarda il tema della Costituzione. Tra marzo e aprile dell’anno prossimo, assieme a Libera e all’As-
sociazione delle arti e dei giochi di Piadena, organizzeremo diverse iniziative per ricordare la figura di Mario Lodi e la sua Costituzione per i bambini. In più portiamo avanti il progetto “Adotta un monumento”. Organizzeremo ad inizio anno una sottoscrizione collettiva pubblica (crowdfounding) attraverso la quale le persone potranno dare un piccolo contributo per restaurare la Chiesa della Beata Vergine situata al Museo della Civiltà Contadina-cascina Cambonino. Una struttura di importanza artistica e culturale, ma anche simbolo del legame con il territorio, luogo di incontro e di culto».
I Fatti della Settimana IN PRIMO PIANO
mercoledì 4 novembre
Sabato 7 Novembre 2015
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Fertilizzanti tossici per produzioni convenzionali e biologiche, sequestri in tutta Italia Sequestrati prodotti in tantissime città d’Italia, Cremona compresa, nell’ambito di una maxi-operazione della Guardia di finanza di Cagliari e del Dipartimento dell’ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) di Cagliari, a tutela della sicurezza ali-
sabato 31 ottobre fanno esplodere bancomat a persico dosimo: 25mila euro
Hanno fatto esplodere il bancomat della filiale della Banca Popolare di Cremona situata a Persico Dosimo, portando via circa 25mila euro. E’ accaduto nella notte tra venerdì 30 e sabato 31 ottobre, quando una gang è entrata in azione usando un mix di sostanze che una volta innescato ha distrutto il bancomat e una parte della struttura. E’ possibile che, come in molti casi simili, sia stato usato principalmente dell’acetilene. Il tutto è durato circa tre minuti ed è avvenuto dopo la mezzanotte.
domenica 1 novembre tentano colpo all’ex monopolio, messi in fuga dall’allarme
Tentato colpo di ignoti ladri all’ex Monopolio di Stato di Costa Sant’Abramo. E’ accaduto nella notte di domenica 1 novembre, quando i malviventi sono entrati in azione, sfondando il cancello con un furgone. Ma subito dopo sono stati costretti alla fuga dall’allarme. Immediato l’intervento degli agenti della squadra volante della Questura, ma i malviventi erano appena scappati. Il furgone usato come ariete, risultato rubato; è stato sequestrato e sarà esaminato dagli esperti della scientifica di Milano con nuove tecniche per rilevare le impronte.
lunedì 2 novembre arrestati due marocchini che spaccio di droga anche a cremona
Rifornivano anche molti clienti cremonesi i due fratelli marocchini arrestati dai carabinieri di Codogno per spaccio di droga, in particolare cocaina. I due, un 34enne (iniziali R.E.B.) e un 31enne (H.E.B.) sono stati bloccati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare dopo un’indagine del Nucleo operativo e
mentare. L’operazione, denominata “Alga avvelenata”, riguarda esercizi commerciali che hanno acquistato prodotti da un’azienda romagnola operante nel settore agroalimentare, che avrebbe immesso sul mercato fertilizzanti tossici per produzioni convenzionali e biologiche non conformi alla legi-
slazione vigente e altamente pericolosi per la salute pubblica. Ben 366 i sequestri in atto su tutto il territorio nazionale. Si tratta di pesticidi organici e battericidi ottenuti da estratti vegetali e prodotti derivanti dalla specie sophora flavescens. L’analisi dei prodotti sequestrati, effettuata nei laboratori
domenica 1 novembre
Colpo nella casa di un ufficiale dell’esercito
Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata una vicina, che ha visto luci accese e finestre aperte Colpo nella notte tra sabato e domenica nell’abitazione del maggiore Saverio Cucinotta, ufficiale dell’esercito attualmente di stanza a Verona, ma da sempre residente a Cremona e che per anni ha lavorato alla caserma Col di Lana. Ad avvertirlo una vicina di casa, che aveva notato visto le luci di casa accese e la portafinestra aperta. In quei giorni il maggiore era di stanza a Milano, in quanto lavorava presso Expo. Ovviamente il capitano è partito subito per Cremona, dove ha trovato i Carabinieri, avvertiti dalla stessa vicina di casa. Dentro l’abitazione tutto era a soqquadro. Dall’appartamento sono stati rubati telefoni cellulari e vari oggetti d’argento. Fortunatamente il militare non aveva lasciato molti oggetti di valore nella casa di Cremona, dove comunque spesso si recava, nelle pause dal lavoro. «La cosa che mi fa più rabbia non è tanto per gli oggetti rubati, che erano comunque cari ricordi, ma per il senso di violazione della mia privacy, della mia intimità», dice il maggiore.
radiomobile, condotta per mesi con appostamenti e intercettazioni. Secondo il quadro accusatorio i due rifornivano persone tra i 20 e i 50 anni – fra cui molte donne – provenienti dal Lodigiano, dal Piacentino e dal Cremonese per fare acquisti a Codogno, dove risiedono i due arrestati. Una trentina i clienti identificati. Secondo gli investigatori i due fratelli avevano la capacità di spacciare fino a 100 grammi di cocaina al mese.
dell’Icqrf di Catania, ha permesso di individuare le merci ottenute da estratti vegetali pericolosi derivati da alcaloidi presenti nella specie sophora flavescens. Dopo tali analisi, i finanzieri hanno provveduto ad individuare gli acquirenti, per poi andare a sequestrare il prodotto nocivo.
accompagnata in un secondo momento da un familiare, giunto a prenderla per portarla via. Nei prossimi giorni deciderà se sporgere denuncia nei confronti del marito.
venerdì 6 novembre ARRESTATO TRAFFICANTE DI DROGA SPAGNOLO DEVE SCONTARE 14 ANNI
In manette trafficante di droga spagnolo, latitante da 10 anni dopo una condanna del Tribunale di Roma diventata definitiva nel 2005. A fermarlo è stata la polizia di Cremona, in un albergo poco fuori dalla città. L’uomo (le iniziali sono G.P.M.), classe 1954 e originario di Malaga, deve scontare una pena di 14 anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. La Squadra volante lo ha trovato al motel Cuore di Gadesco nella notte tra il 4 e il 5 novembre. Era arrivato da poco. Nel corso del controllo i poliziotti hanno scoperto che pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Procura romana.
Tra l’altro a quanto pare c’erano state alcune circostanze sospette, in precedenza: la figlia tempo prima, dopo essere andata a giocare da una sua amica che abita in una casa vicina, gli aveva riferito di aver visto in giro delle persone dall’aspetto inquietante che si guardavano intorno. Il che fa pen-
lunedì 2 novembre picchiata dal marito, in una casa di periferia
Momenti di tensione in un appartamento della periferia cremonese, dovesono intervenuti i carabinieri nel primo pomeriggio di lunedì, insieme al 118, chiamati da una donna, che raccontava di essere stata picchiata dal marito. La giovane, una marocchina 30enne, presentava diverse ecchimosi.
sare ad un colpo preparato da tempo. Ora toccherà ai carabinieri cercare di rintracciare gli autori del furto, partendo probabilmente dalle riprese effettuate dalle telecamere di sicurezza di cui la villa è provvista e che sono state girate dai ladri dopo che si sono introdotti nell’abitazione.
Ai militari, intervenuti sul posto, ha raccontato che il marito, 31enne, anch’esso marocchino, durante una lite in famiglia l’avrebbe picchiata in diversi punti, per poi metterle le mani intorno al collo e minacciarla violentemente. La donna, spaventata, è stata dapprima soccorsa dai vicini di casa, poi dal 118, intervenuto sul posto. La donna ha però rifiutato di recarsi in ospedale in ambulanza. Vi è stata
martedì 3 novembre tragico incidente, muore 32enne di bagnolo
Tragico incidente nella notte tra lunedì e martedì lungo la strada nota come “Bergamina”, che collega Pandino ad Agnadello, in cui un uomo di 32 anni, Mattia Croci di Bagnolo Cremasco, ha perso la vita mentre si recava al lavoro, ad Agnadello. Erano circa le 4.40 della mattina quando, per cause ancora in corso di accertamento, la vettura su cui viaggiava il giovane, una Toyota Yaris, ha invaso la corsia opposta, lungo cui stava giungendo un tir che trasportava latte. Il conducente ha frenato, ma non è stato sufficiente: l’impatto è stato inevitabile e devastante. Il tir è uscito di strada, ribaltandosi nel campo vicino, mentre l’auto è rimasta completamente distrutta nello schianto.
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Territorio
Sabato 7 Novembre 2015
• Dal 28 al 29 Novembre - Due giornate all’insegna dei paesaggi naturali della Svizzera con lo splendido percorso del Trenino Rosso del Bernina, “Patrimonio Mondiale dell’Unesco” da Tirano a Saint Moritz, per poi proseguire con il Trenino rosso dell’Abula fino a Tiefencastel. Infine con il pullman si proseguirà fino a Coira, capoluogo del Cantone dei Grigioni per la visita dei mercatini di Natale. • Il 29 Novembre - Una giornata nei Borghi più belli d’Italia del Trentino, Canale di Tenno e Rango per la visita libera dei “ Mercatini di Natale”. • Dal 5 all'8 Dicembre - un viaggio tra città storiche e Borghi Medioevali della Germania. Si visiteranno: Ulm con i suoi Mercatini, Rotenburgobder-Tauber, Norimberga ed i suoi mercatini che vantano una tradizione di oltre 400 anni. • 6 Dicembre - Una giornata a Trento per la visita libera dei Mercatini di Natale nell’incantevole Piazza Fiera. • 6 Dicembre - Una giornata a Merano per la visita libera dei Mercatini di Natale. • 7 Dicembre - Una giornata a Milano per la “Fiera degli O-Bej O-Bej”, dove sono allestiti mercatini che offrono prodotti di artigianato e dolciumi. • Il 10 Dicembre ed il 13 Dicembre Una giornata a Milano per la Fiera dell’Artigianato: “Mostra Mercato Internazionale dell’Artigianato”, il più grande evento dedicato alle imprese artigiane. • Dal 12 al 13 Dicembre - Week end nel Salisburghese per vedere i suoi mercatini. Si visiteranno: Salisburgo e ST Wolfang sul lago omonimo. • Dal 12 al 13 Dicembre - Un fine settimana tra laghi e Castelli della Germania ed Austria. Si visiteranno: Prien sul Lago di Chiemsee, l’Isola di Herreninsel, il Castello di Herrenchimsee detto “La Versailles della Baviera” e Kufstein per la visita dei Mercatini di Natale. • Dal 18 al 20 Dicembre - Minitour in Svizzera per vedere i suoi mercatini di Natale. Si visteranno: Berna, Il Lago di Leman (Lago di Ginevra), con il Castello di Chillon e Montreaux. • 19 Dicembre - Una giornata a Verona per la visita libera dei “Mercatini di Natale”, tra atmosfere natalizie e graziose idee regalo. • Il 20 Dicembre - Una giornata a Milano per la visita libera dei “ Mercatini di Natale” nella Piazza del Duomo, che si riempirà di bancarelle e casette natalizie. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372-800423, 800429. Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema (Piazza Manziana 17. Crema tel. 0373-250064). Sito: www.ctacremona.it
Eroi di guerra e reduci bonemersesi in un quadro donato al Comune L’Associazione culturale 'Il Peverone' di Bonemerse colloca un tassello importante per il recupero della memoria storica del paese. E' stata donata infatti al comune, grazie alla famiglia Milanesi, copia del quadro che riproduce eroi e reduci bonemersesi della Prima Guerra Mondiale. Il documento riproduce 60 militari, 14 caduti nel conflitto e 46 reduci, specificando di ognuno l’identità e l’anno di nascita. Di Zerbini Guido classe 1880 manca la foto di riconoscimento. I
caduti sono: Azzoni Giovanni, Bodini Angelo, Comandulli Ercole, Dasola Giuseppe, Fanfoni Luigi, Faverzani Zenobio, Galelli Stefano, Gerevini Lineo, Mazzolari Viscardo, Mori Luigi, Pavesi Ernesto, Pedrini Ernesto, Rossetti Primo e Soregaroli Daniele. Tra i reduci Milanesi Stefano, padre di Dina e di Albertina, donatrici. Molti tra i cognomi dei militari corrispondono a famiglie ancora presenti in paese, Fanfoni, Persico, Gerelli, Zerbini, Feraboli, Rossi ecc. Il documento è stato
donato nel corso della cerimonia del 4 Novembre, davanti al monumento ai caduti, da Liliana Ruggeri, presidente dell’Associazione Il Peverone, presenti i familiari di chi ha custodito questo importante cimelio. Il prossimo appuntamento con la storia è previsto per domenica 29 Novembre, giornata scelta per ricordare il sindaco Sergio Bassi nel centenario della nascita e recuperare nello stesso tempo la memoria di un paese.
Innovazione digitale, azienda cremonese premiata a Smau
I
A San Daniele giornata sulla Grande Guerra
di Simona Raboni
a una matrice cremonese l'azienda che ha vinto il Premio Innovazione digirale a Smau 2015. Si chiama Lindbergh S.p.A. ed ha sede a Pescarolo Ed Uniti. L'azienda ha da poco lanciato Corriererifiuti.it, il primo servizio 100% online e che guarda agli uffici. «Corriere RifiutiTM è il primo e unico servizio che ti consente di ordinare e pagare online il ritiro e lo smaltimento dei tuoi rifiuti speciali, da ufficio o da manutenzione» spiega Marco Pomè, presidente di Lindbergh S.p.A., società cremonese specializzata nella fornitura di servizi logistici ed ambientali da sempre orientata all'innovazione. «E' un servizio pensato per le officine meccaniche che si ritrovano ogni giorno a gestire importanti rifiuti da manutenzione, ma anche per gli uffici che vogliono liberare i propri spazi da vecchie apparecchiature elettroniche, lampadine, cartucce e documenti riservati». E proprio quest'ultimo target è parte integrante della novità introdotta da Corriererifiuti.it. La produzione nazionale di rifiuti speciali si attesta a 131,6
milioni di tonnellate: di questi il 20,2% è attribuibile al settore dei servizi, del commercio e dei trasporti (fonte: Ispra, Rapporto Rifiuti Speciali, Edizione 2015). Le apparecchiature da ufficio possono contenere sostanze nocive per l’ambiente, come i policlorobifenili (PCB), dannosi per la nostra salute, e g l i i d ro c l o ro f l u o ro c a r b u r i (HCFC), che impattano sull’ozono. Se sottoposti a specifici trattamenti, molti elementi componenti anche i rifiuti
più semplici (quali vetro, plastica e gomma) possono inoltre essere recuperati e riutilizzati per la creazione di altre apparecchiature. «Grazie ad una politica di lancio aggressiva (solo 50 euro per 50 kg di rifiuti da smaltire) e ad un servizio speciale di triturazione documentale nel rispetto e tutela della privacy, studi professionali ed uffici possono trovare così l'occasione per smaltire i rifiuti in un modo semplice, economico e a
norma di legge» evidenzia l'azienda. Collegandosi a Corriererifiuti.it è possibile in pochi click ordinare il ritiro di questi rifiuti, pagare con carta di credito e attendere l'arrivo di un operatore autorizzato entro massimo 5 giorni lavorativi (Calabria ed isole escluse). I rifiuti vengono così trasportati presso centro regolarmente autorizzati per il recupero e lo smaltimento entro massimo 48 ore, come previsto dalla normativa vigente.
Appuntamento lunedì 9 novembre presso la sala della biblioteca comunale di San Daniele Po, con “Il Piave mormorava”, manifestazioni in ricordo della Ia guerra mondiale. Durante la giornata verrà presentato il volume "Memorie Umane", contenente scritti sulla guerra di Federico De Roberto. A curare la presentazione sarà l'ormai ben noto professor Angelo Rescaglio. Verranno fatte alcune letture ad alta voce, al cura di Alberto Branca. In questa occasione sarà possibile visitare la mostra di reperti della I guerra mondiale allestita a cura della scuola elementare di San Daniele Po. La mostra rimarrà aperta anche nelle giornate di domenica 8 e domenica 15 novembre dalle 16 alle 19. La manifestazione è organizzata dai Comuni di Gerre De' Caprioli, Pieve d'Olmi, San Daniele Po e Stagno Lombardo.
Lettere & Opinioni
Sabato 7 Novembre 2015
Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it
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presidio
Forse qualcuno non ha capito che il comparto lattiero è al collasso Egregio direttore, domani mattina alle ore 9 (oggi per chi legge) sarò al presidio di Coldiretti Lombardia a Ospedaletto Lodigiano, per manifestare la mia solidarietà agli allevatori presenti e a denunciare il fallimento della negoziazione sul latte. Mi dispiace che qualche acuto pensatore, anziché condividere l’analisi oggettiva e fondata sui numeri operata dal sottoscritto, mi abbia accusato di vaneggiare. La manifestazione di Coldiretti, che non sarà solo lombarda, denuncia invece che il comparto lattiero è al collasso. Se poi c’è chi si diverte a dire che va tutto bene e che Fava vuole fare polemica col ministro Martina, è libero di farlo. Anziché alle agenzie di stampa dovrebbe spiegarlo direttamente agli allevatori, che attendono invano un Piano latte annunciato dal Governo per lo scorso giugno e del quale nulla è dato sapere e che stanno per chiudere definitivamente le stalle, mentre a Roma qualcuno gioca con i tavoli interprofessionali. Gianni Fava Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia ***
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sostegno
Il Governo non può ignorare la protesta di Coldiretti Egregio direttore, condivido pienamente la mobilitazione organizzata per la giornata di sabato da Coldiretti per protestare contro la sempre maggiore compressione del prezzo del latte alla stalla che sta facendo strage delle nostre aziende agricole, attraverso la pretesa delle multinazionali come Lactalis di pagare un prezzo sottocosto agli allevatori, senza fra l’altro minimamente ridurre il prezzo al consumatore finale, ma solo aumentando i propri profitti a scapito del nostro settore zootecnico. Proprio su questo tema nel febbraio di quest’anno in Commissione Agricoltura avevo presentato, assieme ad altri colleghi, una risoluzione, approvata in sede di voto, che impegnava il Governo ad intervenire per garantire la congruità del prezzo dei prodotti lattiero-caseari, al fine di impedire il depauperamento del nostro comparto agricolo a vantaggio di poche grandi multinazionali. Ad oggi Il Governo ha ignorato quella risoluzione, non mettendo in pratica alcuno dei suggerimenti in essa contenuti per ristabilire l’equilibrio economico nel settore, con gravi conseguenze per questo importante comparto della nostra economia nazionale. Spero che questa azione di protesta serva a far capire al Governo che non può fare finta di nulla e lasciar morire decine e decine di aziende agricole, stritolate dallo strapotere di aziende come Lactalis, incuranti della sostenibilità dei prezzi che impongono ai nostri allevatori e altrettanto incuranti quando si tratta di decidere il rialzo dei prezzi ai consumatori finali, magari di un prodotto straniero, meno controllato di quello italiano. Franco Bordo Deputato di Sel ***
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auspicio
Spero vivamente che Rossi vinca il Mondiale della MotoGp Signor direttore, il Tas ha confermato la penalizzazione di 3 punti sulla patente e la conseguente penalità inflitta dalla direzione di gara dopo il contatto con Marquez in Male-
FOCUS
Rilanciamo la costituzione di una consulta provinciale
Signor direttore, accogliendo favorevolmente la sollecitazione pubblica avanzata in questi giorni da Virginio Venturelli, i socialisti cremaschi condividono le valutazioni espresse sul processo decisionale in corso teso alla costituzione della futura “area vasta” sostituente l’attuale provincia. Ribadiscono come effettivamente grave sia che le rappresentanze economiche, sociali ed istituzionali della nostra provincia non abbiano finora mostrato alcun segno di coordinamento tra di loro, demandando in tal modo, senza alcun positivo condizionamento alla Regione Lombardia ogni decisione al riguardo. Al riguardo pertanto rilanciano la costituzione di una consulta provinciale, dedita specificatamente alla formulazione di una ipotesi aggregativa che faccia coincidere, in modo ottimale, la maglia ammini-
strativa a quella economica, sociale, infrastrutturale ed ambientale del territorio. Al di fuori da questa preliminare considerazione, rilevano essere riconducibili tutte le varie ipotesi di accorpamento in esame tra Mantova, Cremona, Lodi e Pavia, nonché anche l’area
sia. «Il mio atteggiamento non cambia, dobbiamo provarci». Questo è stato il primo commento di Valentino Ross, a “botta calda”. «Era già difficile prima, adesso lo è ancora di più. In ogni caso l’epilogo della stagione “non cambierà le decisioni per il futuro». La direzione gara ha valutato che Rossi aveva investito deliberatamente Marquez al fine di costringerlo ad andare fuori gara. Per tale violazione del regolamento, la Fim ha imposto 3 punti di penalità sulla patente del pilota. Il Tas ricorda poi di “aver ascoltato i rappresentanti di Rossi e della Fim negli uffici di Losanna, al fine di esaminare esclusivamente la richiesta urgente di una sospensiva per stabilire se Rossi dovesse o meno partire dall’ultima posizione a Valencia». Rivedendo più volte al replay, si è visto benissimo che in precedenza, era una scorrettezza unica tra i due piloti, lo stesso Rossi ha dichiarato che anche nelle prove c’erano state scaramucce con Marquez. Poi in gara il nostro pilota (sempre provocato), ha perso come si suol dire la “testa”, e ha fatto quello che tutti abbiamo visto. A mio avviso andavano puniti entrambi i piloti. Anche questa volta, hanno usato due pesi e due misure. Ma conoscendo Rossi, cè la metterà tutta anche partendo in ultima posizione e chissà che non riesca, alla sua maniera, “spericolato” e abile pilota quale è, a rimontare e vincere il titolo mondiale! Io lo spero e tifo fortemente. Andrea Delindati Cremona ***
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crema
Basta con la propaganda di questa maggioranza Egregio direttore, a proposito del Matteo Piloni... pensiero: osservazioni solo politiche alla “Variante parziale n. 1 al Piano di governo del territorio comprensiva del Piano delle attrezzature religiose”? A me sembra che l’unica reale azione politica sia stato piegare - da parte della Giunta e della maggioranza del sindaco Bonaldi delle norme urbanistiche valide e oggettive al tornaconto di una parte del mondo islamico (quella guidata dal marito di una candidata al Consiglio comunale in lista con il Pd). A dispetto, fra l’altro, della maggioranza della popolazione cremasca - mai messa a parte di tali
omogenea del Cremasco, individuata dai sindaci, completamente priva di indicazioni circa la sua collocazione nel nuovo assetto istituzionale. Affidano al neo consigliere comunale di Crema, Gianantonio Rossi, il compito di seguire la tale questione insieme a quella
propositi in campagna elettorale - e che già aveva reso disponibili luoghi sufficienti per la preghiera islamica (Colonia Seriana, Palestra Toffetti, CremArena, Sala Alessandrini...). Affermare, comunque, che le osservazioni siano “solo” di natura politica, come se tale fatto costituisse un errore, significa ritenere, da parte di Piloni (che è pure un segretario provinciale di partito!) che la politica non abbia quel valore nobile che, invece, può avere, quando è esercitata nei binari della correttezza e della rappresentanza delle istanze dei cittadini. E’ profondamente “politico” essere in grado di immagine la strada adeguata per dare risposte soddisfacenti alle reali necessità della gente. L’altra uscita comica della settimana “piloniana” è l’aver sbandierato come rimedio all’inquinamento il divieto alle auto senza marmitta catalitica. Quante ce ne saranno a Crema, cinque? Estremizzo, ovviamente, ma il concetto è chiaro, credo… Sappiamo bene, fra l’altro, che l’inquinamento si combatte con la collaborazione di tutto il territorio e che dipende da fattori che non possono essere risolti da un solo Comune. Un’azione comprensoriale, su tale annosa questione, è stata mai posta in essere dalla città e dell’amministrazione che si piccano di esercitare una leadership territoriale rispetto all’area omogenea cremasca? Ben vengano le domeniche a piedi che, per altro, hanno un compito eminentemente educativo. Ma basta con la propaganda! Antonio Agazzi Capo Gruppo di “Servire il cittadino” in Comune a Crema ***
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protesta
Il Sud della Lombardia non deve diventare la discarica d’Italia Egregio direttore, Iolanda Nanni, consigliere regionale pavese del Movimento 5 Stelle, prima firmataria dell’interrogazione, dichiara: «Nella nostra interrogazione all’assessore regionale all’Ambiente, denunciamo l’allarme dettato dallo spargimento fanghi in tutto il sud della Lombardia. Le province più colpite sono senz’altro quelle di Pavia e Lodi. In particolare, la provincia di Pavia è quella in cui si riversa nei campi la maggior quantità di fanghi, circa 400mila tonnellate, il 20% del-
più specificamente della incorporazione della società di servizi pubblici Lgh in A2A. A quest’ultimo proposito, anticipano delle fortissime perplessità essendo per nulla chiari, al momento, i conseguenti vantaggi per la comunità cremasca, mentre più evidenti, ancora una volta, appaiono quelli per la società Aem di Cremona, in difficoltà economiche da anni, con l’avallo dei partiti alla guida della città e dei cda di loro espressione, succedutisi nel tempo. A quest’ultimo proposito, chiedono che nella trattativa avviata, sia espressamente prevista la monetizzazione totale della quota azionaria di Scrp, oggi detenuta in Lgh, affinché la società cremasca, ovvero ogni singolo Comune, possa recedere da una operazione finanziaria non condivisibile, dietro semplice richiesta. Socialisti Cremaschi
la produzione annua nazionale e il 50% di quella dell’intera Lombardia. Questo fenomeno è ormai del tutto fuori controllo, considerata l’assenza di studi, monitoraggi e controlli capillari sulle aree in cui vengono sparsi i fanghi. C’è in atto una vera e propria speculazione da parte di società senza troppi scrupoli che fanno di questo settore un vero e proprio business con la complicità di una classe politica compiacente, che autorizza con superficialità qualsiasi genere di impianto, senza tenere conto delle conseguenze disastrose che ne derivano. Questo vero e proprio business sta ingrassando le tasche di pochi e, al contempo, svuotando quelle dei cittadini, dato che sono altissimi i costi per la collettività in termini sanitari e di compromissione dell’ambiente in cui viviamo. Diversi Paesi storicamente e culturalmente vicini al nostro, fra i quali la Svizzera e molti land tedeschi, hanno vietato l’utilizzo in agricoltura dei fanghi - che sono a tutti gli effetti rifiuti – per motivi legati agli aspetti sanitari ed ambientali. Già nel 2003, il Consiglio della Federazione Svizzera ha decretato il divieto di spandere fanghi sui terreni. Nella nostra interrogazione, chiediamo a Regione Lombardia di adottare una moratoria a nuovi impianti di trattamento rifiuti in Lombardia. E’ evidente che i lombardi non vogliono che questa Regione e province come Pavia o Lodi diventino la discarica d’Italia. Nella sola provincia di Pavia, A2A (società partecipata dai Comuni di Milano e Brescia) ha insediato ben 7 impianti di smaltimento rifiuti, molti dei quali enormi e di fatto industriali, di questi 7 impianti, ben 6 sono situati in soli due Comuni: Giussago e Corteolona! Come si può solo pensare che non producano impatti devastanti sull’ambiente e sulla nostra salute? Inoltre, oltre agli impianti A2A, ce ne sono altri 16 con almeno 4 nuovi progetti enormi di impianti con autorizzazione in corso. E’ chiaro che con questa “filosofia” la provincia lodigiana è obbligata a importare abnormi quantitativi di rifiuti da ogni dove per rendere “economici” questi impianti. Infine, lo spandimento di fanghi civili ed industriali nei terreni agricolipone un serio problema relativo all’effetto accumulo di sostanze inquinanti, in particolare di metalli pesanti e diossine. In Provincia di Pavia l’unico studio sui suoli risale al 2005: sono passati dieci anni e non è più stato fatto un monitoraggio organico, strutturale ed istituzionale sui suoli. Evidente-
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mente è impossibile valutare l’effetto accumulo di sostanze inquinanti nei suoli se l’unico monitoraggio risale al 2005. Nell’interrogazione, chiediamo a Regione Lombardia di far eseguire ulteriori monitoraggi sui suoli attraverso studi programmati in modo strutturale e non “spot”, ricorrente e comparabile da monitoraggio a monitoraggio. I cittadini lombardi hanno diritto di sapere quale quantitativo di rifiuti e fanghi venga importato annualmente in Lombardia, quale destinazione agricola abbiano tali fanghi, quale sia lo stato dei suoli lombardi in merito all’inquinamento cumulato da metalli pesanti e diossine. Come gruppo consiliare M5S, chiediamo urgentemente alla Giunta lombarda che l’agricoltura, prendendo a modello il divieto svizzero di spandere fanghi sui terreni agricoli, sia riorientata a pratiche virtuose e in rispetto della salute nonché della qualità dei prodotti agroalimentari. M5S Lombardia ***
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petizione
Fermiano l’introduzione nell’ambiente delle sostanze chimiche tossiche Egregio direttore, le sostanze chimiche tossiche introdotte continuamente nell’ambiente producono un grave danno alla nostra salute, all’ambiente stesso e agli animali che lo abitano. La loro pericolosità viene trascurata in quanto le prove di valutazione di tossicità sono sistematicamente offuscate da interessi economici (con la connivenza delle strutture amministrative e politiche) e invalidate da un metodo di ricerca errato: la sperimentazione animale. A fronte della crescita esponenziale delle malattie, dobbiamo pretendere il divieto delle sostanze problematiche (quali il glifosato) e l’obbligatorietà dell’uso di un sistema di valutazione delle sostanze chimiche specifico per l’uomo che superi reach e la sperimentazione animale. Per accelerare tale processo di cambiamento e sollecitare le autorità europee, invitiamo a firmare la petizione, lanciata da importanti esponenti del panorama scientifico internazionale, tra cui il dott. Claude Reiss e il dott. André Menache. Aiutateci a fermare questa strage silenziosa. Per la tutela della nostra salute, degli animali e del pianeta, per la sopravvivenza delle generazioni future. Equivita ***
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denuncia
Chi ha messo a rischio la privacy dei lombardi, deve pagare Egregio direttore, quanto accaduto è gravissimo: per giorni sono risultati accessibili sul web dati sensibili di dieci milioni di lombardi. Chiunque poteva ottenere facilmente indirizzi, telefoni e informazioni di ogni lombardo, anche minorenne,e usarli per altri fini. E’ un errore inammissibile, è il risultato delle nomine politiche in aziende di rilevanza strategica. In Lombardia Informatica chi ha sbagliato grossolanamente e penso ai vertici dell’azienda, si deve fare da parte: stiamo parlando della sicurezza di migliaia di persone. Se l’azienda tratta così dati sensibili generici, come possiamo credere che i nostri dati sanitari, che hanno maggior valore, siano in mani sicure? Su questo andrà fatta una verifica in Regione. Abbiamo poi sollecitato il garante della privacy perché intervenga e verifichi: chi ha sbagliato deve essere cacciato da Lombardia Informatica. Stiamo valutando un esposto alla Procura, perché valuti quali e quante falle nel sistema ci sono. Chi ha messo a rischio i lombardi deve pagare. Dario Violi Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
SABATO 7 novembre DOMENICA 8 novembre
LUNEDI’ 9 novembre
MARTEDI’ 10 novembre
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Sabato 7 Novembre 2015
INTERFLUMINA, IL DIRETTIVO Lunedì 9 novembre alle ore 21 presso la sede sociale di via Baslenga 32 si riunirà il Consiglio Direttivo della società Interflumina E’Più Pomì. Tra gli argomenti all’ordine del giorno, gli indirizzi organizzativi per il nuovo anno 2016 che vedranno il coinvolgimento sempre maggiore delle Scuole e dei Comuni del Comprensorio Oglio Po Parma aderenti all'interflumina. Si tratterà poi la convenzione stipulata con la Fondazione Ospedale Aragona - Istituto Riabilitativo - di San Giovanni in Croce, già favorevolmente sperimentata in occasione dei recenti Campionati Italiani Paralimpici di Atletica Leggera che ha visto presso il Campo Scuola del Centro Sportivo Baslenga la presenza attiva del fisiatra Alberto Formis ed il suo prezioso staff di fisioterapisti.
AL VHO RASSEGNA DI PRESEPI PIADENA – La Cooperativa “La Famiglia” del Vho di Piadena organizza la 19ª edizione della rassegna di presepi. Chi desidera esporre una personale realizzazione della natività può rivolgersi al bar Caffé del Vho, o ai numeri di telefono 0375/98698 e 333/2879640.
UNA TOMBOLA PRO EMERGENCY GUSSOLA – Stasera, sabato 7 novembre alle ore 21, presso il Centro Culturale di Gussola il Coordinamento Popolare di Gussola invitata tutti a trascorrere una serata in compagnia giocando a tombola. A rafforzare l’invito, la decisione di devolvere una parte del ricavato in beneficenza all'associazione Emergency di Gino Strada.
WEEKEND CON COURCHINOUX Il Consorzio Tenda ECM organizza un weekend di salute “Corpo e Coscienza Metodo Georges Courchinoux” che si terrà il 21 e 22 novembre presso Casa Grimm, in via San Giovanni a Vighizzolo di Montichiari. L’incontro è aperto a tutti, e assegnerà 12 crediti ai professionisti per i quali il weekend ha valore propedeutico. Le iscrizioni vanno effettuate entro il 18 novembre (telefono 349/7588584). Informazioni anche presso il circolo di Casalmaggiore.
CASALMAGGIORE
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
La Fiera, battesimo riuscito
Il primo “San Carlo” della Pro Loco targata Cinzia Soldi oltre ogni attesa, anche grazie alle condizioni meteo
E’
di Vanni Raineri
un bilancio decisamente soddisfacente quello della Fiera di San Carlo che traccia la nuova presidente della Pro Loco di Casalmaggiore, Cinzia Soldi. A pochi mesi dal suo insediamento, Cinzia Soldi può essere ben felice di come è andata, anche se su un ingrediente, e lei conviene, i meriti non sono del sodalizio che presiede: il bel tempo. E’ indubbio infatti che le giornate primaverili abbiamo agevolato l’afflusso dei visitatori. «Sì, è andata bene – afferma la Soldi -, siamo soddisfatti a partire dai nostri stand di alimentari (il mercato agroalimentare) che abbiamo allestito in via Formis. Sono stati tutti contenti, tanto che già domenica qualcuno aveva già finito la merce. L’anno prossi-
Cinzia Soldi a destra nella foto durante la Fiera di San Carlo
mo si sono ripromessi di ritornare con più prodotti». Ci sono già dati sulla vendita di cotechino e blisgòn? «Sì, e abbiamo superato i già grandi numeri del passato. Sono state vendute 1600 porzioni di tortelli e 1250 ci cotechino. Ma
anche al di là dell’aspetto gastronomico ci sono aspetti da sottolineare. Il primo riguarda le visite alla Torre Littoria, aperta per la prima volta in occasione della Fiera. La domenica di apertura sono venute a visitarla ben 305 persone, tan-
to che ci è stata richiesta una seconda apertura. Lo abbiamo fatto mercoledì 4 novembre, quando sono arrivati altri 228 visitatori nelle due ore a disposizione. Stiamo valutando di ripetere l’esperimento a Natale». Ottimo anche un bilancio delle mostre. Non ci sono i numeri, ma è stato evidente come tante persone hanno approfittato dell’occasione. «Anche qui le belle giornate hanno aiutato. L’offerta di mostre è stata ampia, oltre alle due da noi allestite. Anche le scuole sono venute in visita, e ovunque l’afflusso è stato buono». Al di là della Fiera, che è stato un po’ il primo banco di prova della Pro Loco nuovo corso, come sta andando l’esperienza? «Per ora bene, in generale dobbiamo gestire i rapporti tra “nuovi” e “vecchi”, personalmente è faticoso conciliare il lavoro con l’impegno in Pro Loco. Eravamo già inse-
diati in occasione della Fiera di Piazza Spagna, io e Giangiacomo Maroli (il vice, ndr) ma da poco, quindi questa è la prima organizzazione vera che ci vede protagonisti, io». Il prossimo impegno è già alle porte: «Sì, verrà riproposta la pista di pattinaggio in piazza Garibaldi». L’iniziativa, che vedeva lo scorso anno la collaborazione tra Pro Loco, Comune e Amurt, quest’anno vedrà Amurt sostituito dagli Amici di Casalmaggiore, e non solo: «Ci saranno anche Confcommercio e gli altri commercianti, finalmente. Un accordo importante». Già, finalmente perché sino ad oggi i rapporti tra i commercianti non sono sempre stati ottimali, diciamo così. Sarà possibile utilizzare la pista di pattinaggio per oltre un mese: la data d’inizio verrà scelta tra giovedì 3 e sabato 5 dicembre, e la chiusura è prevista per domenica 10 gennaio.
Il Toson d’Oro 2015 va a Philippe Daverio Verrà consegnato al noto critico e personaggio televisivo giovedì a Sabbioneta
SABBIONETA – Al noto oncologo Umberto Veronesi venne assegnata l’anno scorso la prima edizione del Toson d’Oro di Vespasiano Gonzaga, Premio Nazionale istituito dal Comune di Sabbioneta in collaborazione con il Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta. Quest’anno tocca al Philippe Daverio, critico d’arte ben noto al pubblico in quanto presentatori di programmi culturali in tv soprattutto sulla Rai e autore di libri di successo. Il Rotary Club presieduto da Massimo Mori conferma così il suo impegno in campo culturale, dopo la recente presentazione di un intervento di recupero storico-filologico a Palazzo Ducale, sempre a Sabbioneta, corredato da un pregevole catalogo curato da Gianluca Bocchi e Giovanni Sartori. Il Toson d’Oro, che si ispira al celebre collare ritrovato
a Sabbioneta, è un premio col quale vengono insignite “personalità che hanno onorato in modo eccezionale la società senza limiti d’età, di nazionalità, di sesso, di censo, di professione e di appartenenza politica o religiosa”. Ciò è affermato nel regolamento approvato nel 2013, dopo che il Ministero dei Beni Culturali diede il via libera all’utilizzo del monile che duplicato viene consegnato ai vincitori. Un riconoscimento dovuto soprattutto al fatto che un socio rotariano oggi scomparso, l’ex sindaco Luigi Monici, ebbe un ruolo importante nel ritrovamento. Philippe Daverio sarà a Sabbioneta per ritirare il premio giovedì 12 novembre presso il Teatro allAntica, cn inizio alle ore 18. Saranno presenti varie autorità, ma l’ingresso è libero a tutti i cittadini.
Philippe Daverio
L’Oglio al Sondrio Film Festival Il video dedicato alla Greenway dell’Oglio è stato ammesso al Sondrio Film Festival, diventando parte del rinomato evento. Il documentario (Produzione Audiovisioni, Regia, Fotografia e Montaggio Eric Tornaghi, Musiche Francesco Curatella, Sceneggiatura Luisa Mandrino, Voce narrante Oliviero Corbetta) è stato realizzato in occasione della prima edizione del Bike Tour dell’Oglio (2014), evento che ha coinvolto in primis gli enti Parco (Oglio Sud, Oglio Nord e Adamello), le Comunità Montane (Sebino Bresciano, Valle Camonica), i GAL (GAL Oglio Po, Valle Camonica Val di Scalve e Golem) e FIAB Brescia. I GAL, nell’ambito di due progetti di cooperazione transnazionali (LANDsARE e Green Line), ne hanno sostenuto la realizzazione per valorizzare i territori. Da segnalare che la Greenway dell’Oglio è anche protagonista del progetto promosso da Fondazione Cariplo con il bando BREZZA (dedicato alle ciclabili sui fiumi affluenti del Po, che intersecano la dorsale VENTO). Il video è un racconto fatto di immagini, parole e musiche inedite, e per la prima volta ha consentito una prospettiva unica dei territori uniti dall’acqua che dall’Adamello scende al Po. L’originalità e l’eccezionalità del prodotto è stata riconosciuta, e il video è stato ammesso alla sezione fuori concorso (in quanto il concorso è esclusivamente riservato alle aree protette).
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Casalmaggiore
Sabato 7 Novembre 2015
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A sinistra Agide Finardi con la sua Rondine sul traghetto diretto al Lido di Venezia. Al centro col figlio Pio ed il padre, a destra mentre serve Messa a San Giovanni Rotondo al fianco di Padre Pio
Rondine, l’auto di Casalmaggiore
La fabbricava alla fine degli anni Quaranta in via Romani Agide Finardi da Vicobellignano, che poi si trasferì a Bolzano e lavorò per Padre Pio
Alla Fiera di Milano, come racconta nel diario, erano piovute richieste: 1000 solo dall’Argentina
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di Vanni Raineri
ono figlio unico, mio padre agricoltore, mia madre casalinga. Mio padre molto severo anche se ero l’unico figlio, voleva che diventassi veterinario, mentre io avevo ben altre intenzioni. Mia madre, di bontà infinita e molto religiosa, morì all’età di 53 anni, mio padre a 63 anni. Sono nato il 20 dicembre 1920”. Inizia così il diario di Agide Finardi, un diario che riporta e raggruppa vecchie annotazioni di un’esistenza singolare, con errori grammaticali ma intrisa di passione e devozione (a Padre Pio). Al netto dei tanti racconti sugli anni di lavoro in Puglia per realizzare tante opere per la futura chiesa grande di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo (tra cui i portali e altri pregevoli lavori in bronzo), spiccano eventi di grande interesse locale, risalenti ai primi anni del dopoguerra. Per chi l’ha conosciuto in Puglia, Agide Finardi fu uno scultore di Bolzano, autore di statue dedicate soprattutto al Santo da Pietrelcina e con altri soggetti religiosi. Addirittura alcune delle poche note che parlando delle sue origini, le fanno risalire a Cortemaggiore, (Pc), evidentemente confusa con Casalmaggiore. Testimoni dell’epoca riferiscono di come Padre Pio gli volesse molto bene. Che Agide ricambiò con grande devozione. Tra le
Il mio diario verità
Agide Finardi a colloquio con Padre Pio
Agide Finardi con la sua utilitaria Rondine alla Fiera di Milano. Sotto Padre Pio benedice la sua nuova auto
tante cose che racconta nel suo diario, ricorda che quando disse al Padre che non riusciva ad avere figli dopo anni di matrimonio, lui gli rispose che avrebbe avuto un bambino e lo avrebbe chiamato Pio. Così avvenne. Ma Padre Pio riempie il diario di Finardi con il racconto di tanti prodigi, parole inspiegabili al momento poi rivelatesi nel tempo. Insomma, i poteri mistici che tanti riconoscono al Frate con le stimmate. Venendo ai suoi anni casalaschi, Agide Finardi racconta che poco più che ventenne si appassionò di costruzione di automobili utilitarie, “microvetture 125-350 e 800 cm cubi”. “Nell’aprile 1949 – racconta all’inizio del diario – avevo esposto a Milano una vettura, e le ordinazioni piovevano da tutte le parti del mondo. Per citarne qualcuna, l’Argentina commissionò 1000 vetture da consegnare nel giro di un anno. La mia azienda era solo al suo iniziale sviluppo e quindi fu impossibile far fronte a tanti impegni; in più si aggiunsero India, Israele, Libano, Egitto, Grecia, Inghilterra eccetera”. Poi la svolta. Due vetture furono vendute a Foggia, ma una doveva ancora essere pagata. Nonostante insistenze e ricorso ad avvocati, il saldo non veniva rispettato e Agide decise di scendere lui stesso a Foggia. In treno conobbe alcune donne dirette da Padre Pio, che non conosceva, e ne fu in-
curiosito. Andò a riprendersi l’auto, non pagata perché aveva riportato un’ammaccatura probabilmente nel viaggio di andata. Quindi nel ritorno la decisione di fermarsi a San Giovanni Rotondo, che impresse una svolta alla sua esistenza. Il profumo di violette e qualche rivelazione impressionò Agide nel suo primo incontro, una folgorazione che trasformò la sua vita. Dopo un’incomprensione col padre, racconta ancora Finardi, “cercai di smobilitare la costruzione delle macchine e mi recai a Bolzano dove avevo delle conoscenze, cercando di far costruire le macchine alla Viberti, dove avevo già avuto rapporti di lavoro con il direttore ing. Fox. Niente da fare, feci domanda alla Lancia, ma mi fu difficile essere assunto per mancanza vista occhio sinistro. Mi misero a fare il tornitore”. Poco dopo, nel 1950, la nascita di Pio e il trasferimento di tutta famiglia a Bolzano. Arrivò la riconciliazione col padre, e il successo nel lavoro di tornitore alla Lancia di Bolzano, che lo riporterà da Padre Pio per svolgere alcuni lavori per la chiesa. Dopo la morte di Padre Pio, Agide Finardi continuerà sino allo sfinimento a realizzare statue a lui dedicate, che oggi sono a centinaia in giro per l’Italia. Questo fino alla morte, sopravvenuta nel 2010 a 90 anni, nonostante le sofferenze fisiche.
Tra i tanti impegni per San Giovanni Rotondo, Agide Finardi racconta che “non solo facevo arte sacra, ma anche macchine speciali”. La sua passione originale, la realizzazione di utilitarie, era ormai cancellata. Chissà cosa sarebbe accaduto se avesse potuto ampliare l'azienda per far fronte alle tante richieste da ogni parte del mondo. Quella ditta si chiamava Rondine, o meglio “Industria Automobilistica Microvetture”, e aveva sede in via Romani 7 a Casalmaggiore. Il logo indica anche il numero di telefono, un semplice 159. La “vetturetta superutilitaria” presentata alla Fiera di Milano era dotata di un motore M.V. di 125 cc, cambio a tre velocità con pre-selettore, raffreddamento ad aria forzata e sospensioni a balestra. Altre caratteristiche erano il telaio costuito in tubi di acciaio e la carrozzeria allestita in lamiera. Altre notizie è difficile ottenerne, anche a Casalmaggiore (Vicobellignano dove è originario) la vicenda è semisconosciuta. Curiosamente il web è pieno di gente che racconta di aver incontrato Agide Finardi, senonché le frasi riportate sono tutte risalenti al diario. In realtà Finardi ha sempre preferito non apparire, nonostante avesse ricevuto non poche richieste dai tanti che lo consideravano uno dei “figli spirituali” di Padre Pio.
Riportiamo l'introduzione del diario di Agide Finardi: Voglio dire a chi leggerà questo libro che ciò che è scritto corrisponde a verità, senza aggiungere nessun commento personale. Mi sono abituato a scrivere il diario tutti i giorni sin dal 1942. I primi dieci purtroppo sono andati perduti, così cominciano dal 1945. Come mi è un dovere recitare le preghiere alla mattina, durante il giorno e alla sera, così è anche scrivere tutto ciò che ho fatto e detto. Non ho le pretese di essere uno scrittore o un giornalista, ma queste pagine raccontano un po’ della mia vita vissuta a San Giovanni Rotondo vicino a Padre Pio, mentre lavoravo per i Padri e per l’Architetto Gentile durante la costruzione della nuova chiesa di Santa Maria delle Grazie. Se avrò la possibilità, avendo i diari a disposizione, continuerò a scrivere sino al 1967, anno in cui furono finiti da parte mia i lavori ordinatimi. Posso dire che Padre Pio mi ha sempre seguito nel mio lavoro, anche se non ho obbedito ai suoi consigli, di fare solo arte sacra, mentre in parte ho fatto altre cose. Un giorno dissi al Padre che ero stanco di vivere con l’affanno del lavoro, dei soldi, e mai un attimo di riposo. La risposta molto eloquente del Padre fu: “A chi avresti venduto l’anima, se tu fossi stato ricco? Fai di testa tua, così pagherai di tua borsa”. Non commento, ma dopo tanti anni devo convenire che il Padre aveva ragione, aggiungo però: se ho fatto di mia testa, non mi ha mai abbandonato. Grazie Padre Pio, ma il grazie è troppo poco... Lacrime amare ho versato, ma dai dispiaceri cercherò di uscirne.
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a cura di FABIO VARESI
CHEMIK POLICE
POMÌ CASALMAGGIORE 1 3 5 6 7 8 10 12 13 14 15 16 18
Lucia Bacchi 1981 Carli Lloyd 1989 Imma Sirressi 1990 Giada Cecchetto 1991 Marianna Ferrara 1996 Lauren Gibbemeyer 1988 Carlotta Cambi 1996 Francesca Piccinini 1979 Rossella Olivotto 1991 Margareta Kozuch 1986 Jovana Stevanovic 1992 Velentina Tirozzi 1986 Tereza Matuszkova 1982
Schiacciatrice Palleggiatrice Libero Libero Schiacciatrice Centrale Palleggiatrice Schiacciatrice Centrale Schiacciatrice Centrale Schiacciatrice Schiacciatrice
COACH: MASSIMO BARBOLINI
1 2 3 4 6 8 9 10 11 12 13 14 16 19
Anna Werblinska 1984 Schiacciatrice 1982 Libero Mariola Zenik Madelaynne Montano 1983 Schiacciatrice Katarzyna Gajgal-Aniol 1981 Centrale Agnieszka Bednarek 1986 Centrale Izabela Belcik 1980 Palleggiatrice Helena Havelkova 1988 Schiacciatrice Paola Pena Isabel 1993 Schiacciatrice Stefana Veljkovic 1990 Centrale Izabela Kowalinska 1985 Schiacciatrice Katarzyna Mroz 1981 Centrale Joanna Wolosz 1990 Palleggiatrice Aleksandra Jagielo 1980 Schiacciatrice Paulina Maj-Erwardt 1987 Libero COACH: GIUSEPPE CUCCARINI
Le ragazze di Barbolini al termine della sfida di Istanbul
La Pomì si gioca la vetta del girone
Le ragazze rosa vogliono continuare a stupire anche in Europa, dopo il fantastico esordio di Istanbul con l’Eczacibasi
VOLLEY Scontro al vertice contro il temibile Chemik Police, vittorioso nettamente nel primo turno
ria d’Europa al PalaRadi di Cremona, dove mercoledì 11 novembre la Pomì farà il suo esordio casalingo in Champions League, ospitando le polacche del Chemik Police. L’esordio assoluto, come noto, le rosa l’hanno già fatto, sbancando Istanbul nel magico pomeriggio del 27 ottobre. Quello tra Casalmaggiore e Police per la classifica è già big match, in quanto oppone le due vincenti della prima giornata. Il Chemik si è infatti imposto con un netto 3-0 sulle ceche dell’Agel Prostejov. Come l’Eczacibasi campione in carica, anche il Chemik ha partecipato lo scorso anno alla final four, anche se lo ha fatto da squadra ospitante: fu battuto in semifinale da Busto Arsizio, sconfitto poi all’epilogo dalle turche. Un avversario da prendere con le molle, come non si stanca di avvertire Barbolini, per il quale oggi il Police vale più della squadra di Istanbul, appena battuta. Per
La Pomì al gran completo schierata a Istanbul
presentare il match dell’11 novembre (PalaRadi, ore 20,30) la società ha organizzato una conferenza stampa che si è tenuta presso la sede del PalaBaslenga di Casalmaggiore. Sono intervenuti il tecnico Massimo Barbolini, la capitana
Valentina Tirozzi, l’addetto stampa Mauro Vigna, il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni e l’organizer director di Champions, Luciano Toscani. In particolare il primo cittadino ha espresso il grande onore di rappresentare una
cittadina di 15mila anime, capace di abbattere a domicilio la corazzata di una città di 15 milioni di abitanti. Uno su mille che a volte ce la fa davvero. «Stiamo facendo la storia – ha affermato Bongiovanni – ed è giusto che l’ammini-
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strazione comunale supporti come può la società». Oltre ai cinque indicati, nel corso della presentazione è intervenuto anche il presidente Massimo Boselli Botturi: «Dopo lo scudetto, la Champions per noi è una sorta di laurea. Attorno a Toscani è stata costruita una struttura che ha lavorato per poter far fronte alle esigenze di elevata professionalità richieste. Sono contento che ancora una volta ci siamo dimostrati in grado di rispondere grazie alle risorse del nostro territorio». Una novità della Champions, ma al via solo dalla prossima partita, riguarda il pullman personalizzato, come ha anticipato lo stesso presidente. Questo mezzo della ditta Minuti di Motta Baluffi sarà utilizzato a partire da gara 3 di Champions League contro l’Agel, in programma mercoledì 25 novembre sempre alle ore 20.30 al PalaRadi. Sarà un pullman bianco con le scritte Pomì e farà il suo primo viaggio all’aeroporto di Montichiari per accogliere le ceche provenienti da Prostejov.
di Vanni Raineri
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15 Dopo aver esordito alla grande nella massima competizione europea, la Pomì vuole continuare a stupire Speciale Champions
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«Proviamo a centrare un’altra impresa»
Il dirigente Luciano Toscani carica l’ambiente in vista dell’importante sfida di mercoledì al PalaRadi
C
di Lorenzo Balestreri
’è tanta carne al fuoco in questo inizio di stagione della Pomì: la vittoria al debutto in Champions contro le campionesse in carica dell’Eczacibasi, le tre vittorie e una sconfitta (più che onorevole contro Conegliano) in campionato, il gruppo che si sta sempre più amalgamando sotto la guida di Barbolini. Per approfondire il discorso Champions, abbiamo sentito il dirigente della formazione rosa di Casalmaggiore, Luciano Toscani. Cosa ha significato per la società debuttare in una competizione così importante? «Partecipare alla Champions League significa entrare in una dimensione internazionale e farlo attraverso la porta principale. E’ un salto di qualità notevole, una sfida importante da affrontare, un palcoscenico prestigioso su cui recitare. Lo sforzo organizzativo ci sta impegnando a fondo, siamo una società giovane e ancora poco strutturata, ma stiamo crescendo in fretta. Nello stesso tempo, andare all’estero a rappresentare il nostro volley, da campioni d’Italia, ci dà una carica incredibile. Quella che a Istanbul ci ha consentito di affrontare a testa alta le campionesse turche e di colorare il Bosforo di rosa Pomì». Come valuta la prestazione e la bella vittoria contro l'Eczacibasi, detentore del titolo? «Dopo 8 minuti di partita stavamo 10-1 per noi, da non credere. I campioni del mondo sembravamo noi, non loro. I nostri tifosi al seguito, una quarantina, hanno trasformato il palazzetto nel PalaRadi di Istanbul. La partita, poi, ha avuto momenti difficili, ma la squadra ha mantenuto calma e lucidità, guidata in modo magistrale dall’esperienza di Barbolini. Questa è una squadra che si diverte a stare in campo, non si scompone e trasmette serenità anche quando va sotto nel punteggio. Dal punto di vista tecnico, credo che in battuta, in ricezione e difesa siamo stati superiori alle turche, che sembravano a tratti innervosite dalla resistenza che trovavano dall’altra parte della rete». Qual è il morale in vista del debutto casalingo nella competizione contro il Chemik Police previsto per l’11 novembre? «E’ sempre lo stesso: ci prepareremo al me-
Luciano Toscani
glio e vogliamo gustare ogni attimo di questa competizione così ricca di fascino. Le polacche hanno vinto facile il primo incontro di Champions e la loro sarà la squadra contro cui ci giocheremo la qualificazione ai playoff. Con grande umiltà, perché sappiamo di avere molto da imparare, ma senza paura. Soprattutto con tanta voglia di giocarcela questa partita. Vorremmo trasmettere gli stessi sentimenti alla città, perché il calore del PalaRadi ci accompagni a tentare una nuova grande impresa». Al momento, quali sono le sue aspettative sulla squadra? «La squadra lavora assieme da meno di un mese, ci sono ampi margini di miglioramento su tanti aspetti. Lavoriamo su quello, giorno dopo giorno, senza fare proclami o progetti a lunga scadenza. Le mie aspettative? Che la squadra continui a farmi sentire orgoglioso di essere di Casalmaggiore…».
«Siamo consapevoli dei nostri mezzi» VALENTINA TIROZZI
Anche le giocatrici sono cariche per l’impegno europeo al PalaRadi, come emerge dalle parole della capitana Valentina Tirozzi (nella foto): «E’ stata una bellissima esperienza, oltre che una grande emozione, riuscire ad espugnare il campo delle detentrici del trofeo. Questo risultato ci ha dato una grande consapevolezza nei nostri mezzi, la certezza che la nostra squadra può fare bene in qualsiasi competizione, caricandoci all’inverosimile per la gara di mercoledì prossimo nella quale dovremo giocare senza pensare a quello che è successo ad Istanbul, bensì concentrate solo ed unicamente sull’avversario che ci troveremo di fronte».
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Speciale Champions
Le ragazze della Pomì al termine della partita con Montichiari (foto Rubin/Lvf)
«Incontriamo una squadra ancora più forte»
IL TECNICO Per Massimo Barbolini il Chemik Police è attualmente più pericoloso delle campionesse d’Europa battute all’esordio
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attute le campionese europee dell’Eczacibasi, ora tocca al Chemik Police. La Pomì scenderà in campo contro la formazione polacca, per il suo debutto casalingo al PalaRadi in Champions League, l’11 novembre alle ore 20.30. La squadra arriva all’appuntamento sulle ali dell’entusiasmo per l’ottima vittoria nel turno infrasettimanale di campionato contro Montichiari e potrà sfruttare il turno di riposo di questo fine settimana, per recuperare energie fisiche e mentalim prima di una partita così difficile e importante. Degli impegni in Champions e dei prossimi in campionato abbiamo parlato con l’allenatore Massimo Barbolini. Cosa ci può dire della prima storica vittoria in Champions della Pomì? «La nostra è stata una bellissima vittoria. E’ stata molto importante perché avvenuta all’esordio e contro la squadra campione in carica. I punti portati a casa sono fondamentali, dato che il nostro girone è davvero difficile». Come valuta la prestazione della squadra? «Penso che la squadra abbia disputato una grande partita, confermando tutto il suo valore. Parlando di risultati, tra campionato e Champions, possiamo dire di aver bruciato le tappe se si pensa che il gruppo si è formato da poco tempo; rimane il fatto che c’è comunque sempre da migliorare e lavorare». Qual è il morale delle ragazze in vista del debutto casalingo contro il Chemik Police?
Barbolini durante un time out (foto Rubin/Lvf)
«Sicuramente c’è entusiasmo per il debutto casalingo e puntiamo a fare bene. Ci aspetta però un secondo impegno ancora più difficile del primo perché il Chemik è, a mio avviso, in questo momento ancora più forte dell’Eczacibasi; dispone di ottime giocatrici che hanno avuto tempo per conoscersi e raggiungere un preciso assetto di squadra coordinate, peraltro, da un ottimo alle-
natore». Cosa ci può dire del vostro avvio di campionato? Gli impegni in Champions e i continui spostamenti possono incidere sulle prestazioni? «In generale ci possiamo ritenere soddisfatti. Abbiamo portato a casa punti importanti su campi difficili e questo è sicuramente positivo. Nel prosieguo pensiamo a fare bene e a migliorarci. Gli
impegni in Champions, soprattutto gli spostamenti, possono alla lunga stancare, ma dobbiamo restare concentrati e non pensarci. Sicuramente il problema di tutti questi impegni ravvicinati è il fatto che ci tirino via molto tempo per gli allenamenti, che invece altre squadre hanno. Dobbiamo però essere bravi ad adattarci». Lor.B.
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Le giocatrici polacche prima di una partita
Il Chemik Police a muro
Le polacche sono una realtà a livello europeo
LE AVVERSARIE Da alcune stagioni dominano in patria e nell’ultima edizione della Champions sono arrivate quarte
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l Chemik Police è sicuramente una squadra di rango nel panorama europeo e rappresenta, insieme a Impel Wroclaw e Pge Atom Trefi Sopot, la Polonia nella Champions League 2015-2016. Fondata nel 1988, la società di Police, nel giro di pochi anni, precisamente quattro, si è proposta con la propria squadra ai massimi vertici pallavolistici nazionali. La prima metà degli anni novanta hanno rappresentato il periodo di massimo splendore per il club, che ha vinto due scudetti consecutivi e tre edizioni filate della Coppa di Polonia. Agli exploit dei primi anni novanta, ha fatto da contraltare una successiva fase in cui il club, soprattutto per una ridotta disponibilità economica, è tornato a frequentare la Lega B polacca. Nel 2012, però, la Grupa Azoty ha investito fortemente sulla società, che ha così allestito un roster capace di tornare nel massimo campionato nazionale, la Orlen Liga e di arrivare nella stagione 2013-2014 ad ottenere la quarta Coppa
Il tecnico Giuseppe Cuccarini
di Polonia della propria storia. Al termine del medesimo campionato, è arrivato anche il terzo scudetto, bissato anche nella scorsa annata agonistica. Nelle ultime due stagioni il club si è anche aggiudicato altrettante Supercoppe polacche. Nell’ultima stagione, inoltre la formazione di Police è arrivata nello scorso aprile alla final four della Champions League come squadra organizzatrice (terminata al 4º posto). Nella stagione in corso la formazione polacca è partita in maniera molto ambiziosa, come certificano gli importanti arrivi in squadra. Il tecnico italiano Giuseppe Cuccarini (57 anni di Città di Castello) può, infatti, contare su un roster di primissimo piano, rinforzato dagli ingaggi delle ex Busto Arsizio, Wolosz ed Havelkova e della colombiana Montano. Insomma, un avversario di grande livello, che la Pomì dovrà affrontare con la massima determinazione, visto all’esordio in Champions ha travolto 3-0 (25-18, 25-16, 25-21) l’Agel Prostejov 3-0. Nel tabellino del march
spiccano la prestazione a tutto tondo di Havelkova (18 punti col 59% in attacco, 4 muri e 1 ace) ed i 4 ace di Werblinska. LA FORMULA Al termine delle 6 giornate, accederanno ai playoff a 12 le prime due classificate di ogni pool e la migliore terza, che prenderà il posto della società organizzatrice della final four, qualificata di diritto all’ultimo atto. Le ulteriori quattro migliori terze scenderanno in Coppa Cev. La classifica delle pool è determinata, come l’anno scorso, dal numero di partite vinte e solo successivamente dai punti conquistati. Ogni partita vinta per 3-0 e 3-1 assegna tre punti alla squadra vincente e nessuno alla perdente, mentre il 3-2 assegna due punti a chi vince e uno a chi perde. I playpff a 12 e i playoff a 6 si svolgeranno su partite di andata e ritorno, con il “golden set” in caso di parità di punti ottenuti nel doppio confronto (considerando il sistema di punteggio appena citato). Le tre vincenti i playoff a 6 accederanno alla final four, insieme alla società organizzatrice.
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Speciale Edilizia
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Iveco, dal 1975 vicino ai lavoratori
La società torinese è leader a livello internazionale nella produzione, vendita e assistenza di una vasta gamma di veicoli industriali leggeri, medi e pesanti
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rotagonista globale nel mondo del trasporto, Iveco è un'azienda leader a livello internazionale nello sviluppo, nella produzione, nella vendita e nell’assistenza di una vasta gamma di veicoli industriali, leggeri, medi e pesanti. Iveco produce inoltre mezzi speciali destinati alla difesa, alla protezione civile e a missioni specifiche come l’antincendio e, con il marchio Iveco Bus, i veicoli per il trasporto persone. I veicoli adottano le più moderne tecnologie motoristiche, applicate a una gamma completa di motori diesel e ad alimentazioni alternative (metano, biocombustibili, tecnologie ibride, propulsione elettrica)
e joint venture internazionali, Iveco è diventata uno dei protagonisti mondiali del trasporto su gomma. Oggi ha impianti produttivi in Europa, Cina, Australia, Argentina, Brasile e Africa ed è presente con le proprie strutture commerciali in più di 160 Paesi. Iveco offre prodotti in grado di rispondere a tutte le esigenze del trasporto professionale. Ha una gamma tra le più ricche e l’intera offerta di prodotto è continuamente rinnovata. L’innovazione, sia per quanto riguarda i motori (è stata la prima azienda a introdurre il turbo su tutta la gamma diesel, la prima ad adottare motori Common Rail e la prima a lanciare veicoli EuroV), sia per quanto riguarda i vei-
Iveco nasce nel 1975 dall’unione di 5 aziende in 3 Paesi europei (Italia, Francia e Germania), dimostrando una vocazione internazionale fin dalla nascita. Attraverso acquisizioni, alleanze
coli, è da sempre uno dei cardini dell’Azienda. Con circa 25.000 dipendenti, Iveco è presente in tutti e cinque i continenti: 24 stabilimenti ubicati in 11 Paesi del mondo producono veicoli con tecnologie di eccellenza sviluppate in 6 centri di ricerca. Una rete di assistenza capillare garantisce il supporto in tutte le aree geografiche in cui c'è un veicolo Iveco al lavoro. Nel mondo ci sono oltre 2.000 punti vendita e circa 5.000 punti di assistenza. Per questo l’Azienda si avvale di partner esperti e radicati sul territorio, che mettono al servizio dei clienti la loro capacità imprenditoriale e la loro professionalità.
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Speciale Edilizia Il decreto Milleproroghe, approvato lo scorso gennaio dal Parlamento, ha fatto slittare il termine per l’adeguamento dei libretti relativi agli impianti di riscaldamento e condizionatori al 31 dicembre 2015. Per effetto delle recenti modifiche legislative, il libretto d’impianto e i rapporti di controllo per l’efficienza energetica sono diventati obbligatori per tutte le tipologie d’impianto, compresi i condizionatori. Dunque tutti gli impianti termici per la climatizzazione (invernale ed estiva) e per la produzione di acqua calda sanitaria, a partire dal 1 gennaio 2016, dovranno essere muniti del nuovo libretto d’impianto, compilato secondo il modello predisposto dal ministero dello
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Impianti di riscaldamento e condizionatori: per l’adeguamento c'è tempo fino al 31 dicembre Sviluppo Economico. Il libretto è una sorta di carta d’identità dell’impianto: ne registra tutta la vita dalla prima accensione fino alla demolizione, includendo le modifiche, sostituzioni di apparecchi e componenti, interventi di manutenzione e di controllo, valori di rendimento nel corso della vita utile, cambi di proprietà. Il modello in vigore dal prossimo 1 gennaio 2016 sarà formato da un modulo unico, personalizzabile, costituito da tante schede, usate e assemblate in funzione delle componenti dell’impianto. I libretti degli impianti già compilati in precedenza dovranno essere allegati al nuovo “Libretto per la
climatizzazione”. La prima compilazione sarà fatta dall’installatore all’atto del montaggio e della sua messa in funzione dell’impianto. In seguito dovrà essere aggiornato dal responsabile (cioè il singolo cittadino o, in condominio, dall’amministratore o da una ditta terza da questi delegato) o dal manutentore. La periodicità della manutenzione per l’efficienza rimarrà a discrezione delle singole Regioni e potrebbe variare dai due ai quattro anni (salvo indicazioni diverse). Per tutto ciò che riguarda la manutenzione e la verifica della sicurezza e salubrità fa fede quanto indicato dal manutentore.
Ne esistono di vari tipi che, grazie alla loro composizione, risolvono problemi di igiene e pulizia nei diversi ambienti
L
a pittura non è solo un elemento estetico all’interno della casa, ma la sua scelta attenta è diventata essenziale per risolvere una serie di problemi legati alla pulizia e all’igiene dell’ambiente. Ecco alcuni tipi utilizzati per la tinteggiatura.
La pittura, una scelta importante per la casa ANTICONDENSA - Le pitture anticondensa, grazie alla loro composizione a base di microsfere di vetro o ceramica, riescono a mantenere calda la parete formando uno strato che attutisce la differenza di temperatura tra interno ed esterno. Hanno anche un potere termoisolante che contribuisce al risparmio energetico ed un potere fonoassorbente che attutisce i rumori provenienti dall’esterno. Inoltre sono lavabili con acqua e sono di facile manutenzione, si sporcano difficilmente anche in presenza di smog e sono idrorepellenti. Si utilizzano su tutti i tipi di supporto e sono indicate per la tinteggiatura di locali umidi, rumorosi e soggetti a elevati sbalzi termici. Sono ottime per tinteggiare cucine, bagni, cantine, garage, lavanderie, spogliatoi. Utili anche per l’insonorizzazione di camere da letto e sale musicali.
LAVABILE - La pittura lavabile può essere tranquillamente lavata con acqua e detersivo (non troppo aggressivo) dopo circa due settimane dall’applicazione. Disponibile in diverse tonalità di colore, copre perfettamente intonaci, muri e legno e può essere applicata sulle superfici interne o esterne sia già verniciate sia da tinteggiare per la prima volta. Esistono prodotti inodore o profumati con diverse essenze alla frutta. Solitamente viene usata per tinteggiare superfici porose esterne ed interne di ambienti che si sporcano con facilità come cucine, bagni o aule scolastiche. È invece sconsigliata per superfici esposte alla luce solare diretta o a forti venti, piogge e gelate. ANTIMUFFA - La caratteristica della pittura antimuffa è la sua proprietà termoisolante adatta a prevenire la formazione di condense, muffe e batteri sulle superfici, dovuti all’eccessiva umidità (maggiore dell’85%). Solitamente non si trova in diverse gradazioni ma bian-
ca. Può comunque essere colorata aggiungendo i pigmenti desiderati. Questo tipo di pittura è indicata per tutti i luoghi come cantine, garage, bagni, cucine o seminterrati partico-
larmente esposti all’umidità e a forti escursioni termiche. Si applica su tutti i tipi di supporto, dall’intonaco all’allumino, dalla plastica al legno al ferro.
IDROREPELLENTE - La pittura idrorepellente serve a contenere i problemi legati all’umidità che condensandosi in vapore acqueo e depositandosi sui muri provoca il distacco della pittura. Inol-
tre serve per resistere agli agenti atmosferici e in particolare a piogge frequenti e al gelo, che nel tempo possono causare perdita di colore e deterioramento dell’intonaco. Altra caratteristica della pittura idrorepellente è la sua capacità di impedire le formazione di muffe e batteri sulle pareti dovuta ad eccessivi ristagni idrici. È autopulente perché grazie alla particolare struttura chimica che la compone impedisce allo sporco di aderire alla superficie, in modo che basta una piccola pioggia per lavarlo via. Infine può essere tranquillamente applicata su sottofondi disomogenei, come intonaci e rappezzature eseguiti in tempi e modalità differenti senza che questo comporti differenze nella resa finale del colore. È ideale per la ristrutturazione di ambienti umidi o esposti agli agenti atmosferici come cantine, bagni, balconi e verande. Si può utilizzare anche in cucina vicino al piano di lavoro e vicino alle piscine. Può essere applicata su intonaci nuovi ma anche su muri già verniciati.
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Salute
Sabato 7 Novembre 2015
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
C
di Giulia Sapelli
ome ogni anno, il 12 novembre ricorre la Giornata Mondiale del diabete, un momento in cui fermarsi a riflettere su questa patologia, sempre più diffusa tra la popolazione. A questo proposito anche l'ospedale di Cremona celebra la giornata, aprendo le porte ai cittadini dalle ore 9 alle ore 13. Gli operatori del Centro Diabetologico (Medici Diabetologi, Infermieri, Dietista e Psicologa), condotto dalla dottoressa Patrizia Ruggeri, in collaborazione con l’Associazione Diabetici Cremonesi, saranno a disposizione (atrio dell’ospedale) per consulenze informative gratuite e per effettuare le seguenti prestazioni. In particolare ai partecipanti verrà questionario dei fattori di rischio/ prevenzione del diabete - rilievo peso corporeo- pressione arteriosa - misurazione del giro vita. Seguiranno dei colloqui individuali per l’educazione ad un corretto stile di vita nei soggetti a rischio e non. Infine al paziente verranno fornite delle indicazioni per la gestione del diabete. Ma ci sarà anche la possibilità di seguire degli interventi di educazione a piccoli gruppi in merito ad alimentazione, attività fisica e gestione della malattia. A tutti verrà poi distribuito del materiale informativo. Ma cosa intendiamo parlando di diabete? A spiegarlo è la dottoressa Ruggeri: «Il diabete mellito si colloca tra le principali patologie croniche. Nel 2030 si prevede che le persone con diabete saranno 5 milioni. Per l'elevata prevalenza, la lunga durata, l'ampio spettro di complicanze e le conseguenze emotive e psicologiche, rappresenta un problema sanitario rilevante per le persone di tutte le età e di tutte le classi sociali. Prendersi cura di una patologia cronica come il diabete comporta un approccio interattivo con il paziente al quale va assicurata, in ogni caso, una buona qualità di vita». Quali sono i sintomi? «I sintomi del diabete possono essere diversi e possono insorgere in maniera differente a seconda che si tratti di diabete tipo 1 o di tipo 2. Nel caso del diabete tipo 1- di solito - si assiste a un esordio acuto, caratterizzato da eccessiva sete (polidipsia), aumentata quantità e fre-
Il 12 novembre appuntamento all’Ospedale di Cremona per consulenze e incontri
Diabete, una giornata dedicata alla prevenzione PATRIZIA RUGGERI
«Prendersi cura di una patologia cronica come il diabete comporta un approccio interattivo con il paziente » IL CENTRO DIABETOLOGICO Il Centro Diabetologico è un servizio specialistico che offre sia la consulenza che la presa in carico della persona affetta da diabete; questo finalizzato alla cura della malattia e alla prevenzione delle complicanze (acute o croniche). In particolare: diagnosi di diabete mellito, impostazione della terapia, educazione terapeutica, screening delle complicanze, certificazioni relative alla patologia, educazione alimentare. Opera un team dedicato composto da medici diabetologi, oculista, infermieri, dietista e psicologo. quenza di urine (poliuria), sensazione di stanchezza (astenia), perdita di peso immotivata, pelle secca e aumentata frequenza di infezioni. Nel diabete tipo 2, invece, si manifestano più lentamente e spesso in maniera meno evidente; possono verificarsi casi di glicemia alta senza che si manifestino i sintomi. La diagnosi avviene spesso quando ormai la malattia è in fase conclamata. Migliaia di persone sono già diabetiche senza esserne a conoscen-
Va in pensione il primario di Medicina Paolo Bodini
Mercoldì 4 novembre è stato l'ultimo giorno di servizio del dottor Paolo Bodini, che da 23 anni era direttore dell'Unità operativa di Medicina dell Ospedale di Cremona. Un nome noto della sanità cremonese, ma anche del mondo politico, in quanto è stato per due mandati sindaco di Cremona. Recentemente si è anche avvicinato al mondo della musica, diventando presidente di Friends of Stradivari. Nato a Cremona il 14 aprile del 1948, Bodini è entrato in Ospedale un anno dopo essersi laureato, nel 1974. Ha preso in mano allora un reparto unico, con oltre 100 posti letto, che poi ha visto trasformarsi nel corso degli anni fino alla nascita dei vari reparti specialistici come oncologia, ematologia, gastroenterolgia e endoscopia digestiva.
LE ATTIVITÀ SVOLTE DAL CENTRO SONO: • Prelievo venoso per esami ematici relativi al monitoraggio del diabete e sue complicanze. • Day Service: nell'arco della mattina vengono effettuate le prestazioni atte a monitorare la malattia (ECG refertato dal cardiologo, visita oculistica per fundus oculare e visita diabetologia). • Certificazione per il rilascio o il rinnovo della patente di guida e per l'esenzione di patologia cronica (013). • Ambulatorio dedicato al diabete gestazionale. • Ambulatorio dedicato al diabete tipo 1 e alla gestione del microinfusore. • Educazione terapeutica individuale e di gruppo (autocontrollo, terapia insulinica, prevenzione piede diabetico). • Educazione alimentare. • Programmazione di percorsi dietetici (prima visita e visite di controllo) e addestramento al “counting” dei carboidrati negli alimenti. • Prescrizione di presidi terapeutici per il monitoraggio metabolico e la terapia insulinica; • Consulenze nei reparti del presidio ospedaliero per i pazienti ricoverati. • Educazione terapeutica alla dimissione per una dimissione protetta. za e pertanto esposte a un rischio maggiore». Quali sono le terapie indicate? E quale stile di vita bisogna adottare? «L'obiettivo della terapia del diabete è il mantenimento di un buon compenso metabolico e la prevenzione delle complicanze croniche. Questi obiettivi si raggiungono migliorando le abitudini di vita: ridurre la sedentarietà, aumentare l'esercizio fisico associato ad una corretta ali-
mentazione. A questo si può aggiungere la terapia farmacologica. Alla persona con diabete non si suggeriscono generalmente “diete” o “sacrifici”di breve termine. La sfida che il diabete pone è quella di condurre comportamenti più salutari abbandonando gradatamente le abitudini che non lo sono: riscoprire il piacere del movimento o dei cibi sani e naturali per esempio, rinunciando sempre più spesso alla comodità dell'auto e del divano».
Treni per Lourdes, la Regione chiede più attenzione Via libera in aula per la mozione presentata dalla consigliera regionale Fuxia People Maria Teresa Baldini riguardante i treni speciali per Lourdes. La giunta regionale sarà dunque chiamata a supportare con un confronto con Ferrovie dello Stato e Trenitalia, le associazioni lombarde che organizzano tali pellegrinaggi per avere più treni a disposizione e, soprattutto con costante e attenta manutenzione, che siano adeguati alle condizioni di salute dei malati. Baldini ricorda infatti i sempre più frequenti ritardi, disagi e scioperi che rendono i pellegrinaggi verso Lourdes delle vere e proprie odissee: «Si tratta nella maggior parte dei casi di malati con esigenze particolari che hanno gli stessi diritti di tutti gli altri passeggeri che intraprendono viaggi in Europa – sottolinea – Oggi i treni speciali vengono ridotti sempre di più e si riscontrano problemi ai convogli come la mancanza di aria condizionata o il deterioramento del vagone cucine a causa della mancata manutenzione o di furti e danneggiamenti: le associazioni che da più di un secolo si spendono per questo tipo di turismo religioso hanno difficoltà sempre maggiori per garantire un servizio decente a
migliaia di malati – sottolinea la consigliera – Chi va a Lourdes necessita di cure e attenzioni specifiche e di mezzi adeguati che siano muniti di cucina, cappella e farmacia; trasporti quali treni ad alta velocità, aerei e pullman non soddisfano questi bisogni. Spesso i treni si bloccano lungo il percorso perché non hanno avuto un’adeguata manutenzione o a causa di scioperi che costringono i pellegrini a viaggi lunghi anche 23 ore senza aria condizionata, bisogna garantire alle persone con malattia o disabilità la libera mobilità in Europa, il voto di oggi è il primo importante passo in questa direzione».
Cultura&Spettacoli
Marina Sissa, inaugurata la mostra
Ieri pomeriggio, presso la sede dell’associazione culturale Eridano in corso Vittorio Emanuele II al n. 48, è stata inaugurata la mostra della pittrice Marina Sissa, con la presentazione critica della storica dell’arte Gilla Stagno. La mostra si potrà visitare fino al
28 novembre, nei seguenti orari: dal lunedi al sabato tutte le mattine dalle ore 9 alle ore 12.30 e nel pomeriggio di mercoledì dalle ore 16 alle ore 18. L’autrice vive e svolge la sua attività artistica a Casanova del Morbasco, frazione di Sesto ed Uniti.
Lo hanno ribadito nei giorni scorsi il sindaco di Cremona e il rettore dell’Università di Pavia
Il restauro di strumenti musicali diventa una laurea
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dalla redazione
nsieme verso la prima laurea in restauro degli strumenti musicali». Lo ha ribadito Gianluca Galimberti, protagonista con il Museo del violino e il Laboratorio Arvedi di Diagnostica Non Invasiva all’Università di Pavia grazie al workshop organizzato dallo stesso laboratorio e promosso dal Centro Interdipartimentale di Studi e Ricerche per la Conservazione del Patrimonio Culturale dell’Università in collaborazione con Distretto Culturale di Fondazione Cariplo e Fondazione Arvedi Buschini. «C’è una questione chiave che il Paese si pone a partire dai territori - ha aggiunto Galimberti -. Come imboccare la strada del rinascimento? Siamo di fronte ad un bivio: il declino o il rilancio. Perché il rilancio si verifichi, i territori hanno un dovere, devono chiedersi quali sono le loro traiettorie di sviluppo. Una condizione chiave dello sviluppo è proprio la presenza di luoghi di sapere, conoscenza e ricerca. Affinché le università permangano nei territori ci sono due condizioni che sono necessarie: che le università rimangano universitas, ovvero si aprano al mondo e che si inseriscano dentro il dna del territorio, interpretandone la storia e portando innovazione. L’Università di Pavia a Cremona rappresenta esattamente questo. Il nostro territorio ha
“La scala di seta” domani in replica al Ponchielli
un’unicità mondiale, noi non siamo città della musica, noi siamo città di un trinomio che si trova a Cremona e da nessuna altra parte al mondo: suono, violini e musica. Il saper fare significa quella capacità artigianale di plasmare la materia per la costruzione di un’opera d’arte, che produce quella cosa così impalpabile, ma anche concretissima per lo sposta-
La Stagione d’Opera del Teatro Ponchielli prosegue con la vivace opera rossiniana dal titolo “La scala di seta”, che dopo l’appuntamento di ieri sera, verrà replicata domani pomeriggio alle ore 15.30. Commedia degli equivoci dal ritmo incalzante, “La
Prima a Crema con Gioele Dix
Giovedì prossimo (alle ore 21) si alzerà il sipario sulla nuova stagione teatrale del San Domenico di Crema, con il “Il malato immaginario” di Molière. Nei panni del malato confinato in una sorta di limbo odoroso di unguenti e medicinali, la regista Ruth Shammah ha scelto Gioele Dix (nella foto), attore in grado di interpretare con intelligenza e ironia, la paura e la solitudine del nostro tempo. Accanto a lui Anna Della Rosa, nei panni di Tonina capace di amare il padrone secondo i suoi umori e subirne le invettive: la quotidianità tra immaginazione e nevrosi. Shammah propone un “malato immaginario” senza tempo e di tutti i tempi, privo di convenzioni, in tensione continua, costruendo con la parola e la sua densità tragicomica, un doppio livello di angoscia esistenziale e gioco teatrale. Un omaggio al grande drammaturgo-attore francese per rappresentare le fragilità dell’uomo, la consapevolezza del disagio, del bisogno di difendersi dal mondo esterno e di fuggire le responsabilità dell’esistenza, in una consonanza col presente, con l’irreversibile condizione della perdita di fiducia in se stessi e nei propri simili. L’impianto scenico è privo di tendaggi, di segnali di benessere borghese e di eleganze barocche. Una stanza di tulle nero, inscatolata in una cornice grigia e dominata dalla rossa poltrona del malato, è il luogo in cui si consuma il vizio maniacale di Argante.
mento di molecole, che è il suono. A Cremona ci sono i laboratori di ricerca dentro il Museo del Violino che contiene le collezioni storiche, che è una presenza straordinaria e rara negli altri musei. Stiamo quindi costruendo con Musicologia dell’Università di Pavia la laurea in restauro degli strumenti musicali, prima in Italia perché questo Paese ha le più grandi colle-
scala di seta” fa del matrimonio clandestino il pretesto per un succedersi di malintesi, situazioni, accadimenti in cui i personaggi si nascondono, si spiano e si intralciano a vicenda. Una regia frizzante e briosa di Damiano Michieletto, sa valorizzare pienamen-
zioni al mondo, ma non ha restauratori che possono intervenire su questi strumenti. Sono scelte strategiche e difficili, ma da fare insieme per il territorio e per il Paese. Il saper fare liutario, infatti, si rinnova se accanto al saper fare ci mettiamo il saper innovare. E’ importante per quel rinascimento costruire grandi e concretissimi progetti: il nostro territorio deve essere unico al mondo non solo per il saper fare liutario, ma per la capacità di analizzare e studiare. Abbiamo praterie davanti da raccontare al mondo. Il mondo se lo aspetta da noi. Il nostro impegno è massimo. Questo progetto della laurea in restauro va a consolidare il sistema che vede la sinergia di tanti attori del territorio accanto alle università, resa possibile anche grazie alla scelta lungimirante della Fondazione Arvedi Buschini sul laboratorio di Diagnostica Non Invasiva». «Cremona è un’eccellenza riconosciuta nel mondo per la sua tradizione - ha commentato Fabio Rugge, magnifico rettore dell’Università di Pavia - e il Museo del Violino è uno straordinario esempio di come si fa vivere un museo. Con la città di Cremona e con il museo, l’Università di Pavia ha un rapporto speciale che deve continuare e rafforzarsi. Dobbiamo, proseguendo l’intenso lavoro fatto insieme, far partire questo il corso di laurea in restauro degli strumenti musicali». te questo divertissment musicale. Tutto giovanissimo il cast di Scala di seta, che vede il Teatro Ponchielli capofila in questa produzione per “Opera Lombardia”. A guidare l’orchestra c’è il giovane direttore Francesco Ommassini.
Uno momento dello spettacolo (foto Rota)
Il “Don Pasquale” al Teatro Ponchielli
Giovedì 19 e sabato 21 novembre (sempre alle 20.30) appuntamento al Teatro Ponchielli con “Don Pasquale”, opera buffa in tre atti, libretto di Giovanni Ruffini e musica di Gaetano Donizetti. Come già per “L’elisir d’amore”, anche per la composizione di “Don Pasquale”, l’altro capolavoro comico di Donizetti, l’autore bergamasco necessitò di un tempo di stesura assai breve: se nel caso di Elisir a Donizetti erano occorsi circa quindici giorni, per Don Pasquale gliene bastarono addirittura solo undici. La scelta del soggetto pare sia dipesa dalla lettura del tutto casuale di un precedente libretto di Angelo Anelli: incaricato dal Théâtre-Italien di Parigi di comporre un’opera buffa, Donizetti non ebbe esitazioni e decise di musicare la vicenda del vecchio burbero che, per fare un dispetto al giovane nipote, innamorato a suo dire della donna sbagliata, prende moglie e rimane alla fine gabbato. Il libretto definitivo non soddisfò appieno il suo autore, Giovanni Ruffini, che ritirò la firma dal lavoro, non realizzando forse che il testo era assolutamente ben riuscito e che nelle mani di Donizetti sarebbe diventato il capolavoro di teatralità e comicità che tutti conoscono. Gli interpreti principali sono: Paolo Bordogna (Don Pasquale), Maria Mudryak (Norina), Pietro Adaini (Ernesto) e Pablo Garcia Ruiz (Malatesta). La regia è di Andrea Cigni.
A Soncino la mostra “Mokuhanga” di Elettra Gorni
L’inaugurazione è in programma domenica prossima (alle ore 11) presso la Casa degli Stampatori S’intitola “Mokuhanga” la mostra di Elettra Gorni presso la Casa degli Stampatori di Soncino. L’inaugurazione è in programma domenica 15 novembre, alle ore 11 e la mostra resterà aperta fino al 29 novembre. “Mokuhanga” è il termine giapponese per indicare la xilografia. Il metodo giapponese è basato sull’uso di colori ad acquerello, pigmenti vegetali, colla ottenuta dal riso e carta washi; inoltre il sistema di stampa è completamente manuale e prevede l’utilizzo di un tampone di bambù chiamato “baren”. Queste caratteristiche permettono di ottenere inediti effetti di colore, che conferiscono alle stampe xilografiche realizzate attraverso di esso un affascinante aspetto pittorico. Elettra Gorni nasce a Suzzara nel 1967. Laureata in Lettere e diplomata in Scultura, inizia la sua carriera artistica nel 1989 come autrice di fumetti. Nel 2008 partecipa a una residenza artistica di due mesi ad Awaji, in Giappone: qui apprende la tecnica xilografica tradizionale chiamata appunto “Mokuhanga”, attraverso la quale grandi artisti del passato come Hiroshige e Hokusai realizzavano le
loro stampe Ukiyoe. Da quel momento orienta la sua ricerca allo studio della tecnica e dell’estetica delle stampe xilografiche giapponesi, che la affascinano per la loro visione del-
la natura e dello spazio. Le interessano i temi del ritratto, del paesaggio e della bellezza della natura. Ha esposto suoi lavori in Italia, in Giappone, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti e ha
ricevuto premi e segnalazioni in diversi concorsi di grafica. Attualmente vive e lavora a Milano. Orari: martedìvenerdì ore 10-12, sabato e festivi ore 10-13 e 14.30-17.30.
Uno spettacolo teatrale dedicato all’Alzheimer Uno spettacolo teatrale dedicato all’Alzheimer, in scena domenica 15 novembre alle ore 17 presso la Sala conferenze dell’Ex Filanda Meroni. S’intitola “Vuoti di memoria” ed è un reading teatrale tratto dal romanzo “Mamie Mémoire” di Hervè Jaouen, che narra la storia di una famiglia la cui nonna materna è colpita dal morbo di Alzheimer. Per limitare i danni della malattia, bisogna invogliarla, tenerne vivi i ricordi, disinnescare i meccanismi invisibili che le fanno commettere le più imprevedibili bizzarrie. In scena, a raccontare tutto
questo, la voce e la musica di cinque bambini la cui nonna, come la protagonista del romanzo, soffre della stessa malattia; la loro presenza, ribaltando la consuetudine scenica, accompagna il pubblico, con delicatezza e poesia, tra le pieghe tragicomiche di una vicenda drammatica ed emozionante. La regia è di Massimo Malanchini (Associazione Compagnia Brincadera). Protagonisti in scena: Diarra Niang, Anita Silvetti, Lucia Silvetti, Pietro Agazzi e Nicola Malanchini. Musiche dal vivo di Anita Silvetti (piano) e Pietro Agazzi (corno).
I protagonisti dello spettacolo
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Taccuino
Sabato 7 Novembre 2015
NUMERI UTILI Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291
Via Bembo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 7 Novembre
Via Del Maris Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 15 Novembre
Via Esilde Soldi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -
Via Del Macello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Dicembre
PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233
• Via Bembo (civico 15) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (FIne lavori: 07/11/2015).
• Via Del Maris (tratto da Via Volontari del Sangue a Via Corazzini) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 15/11/2015).
• Via Esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 30/11/2015).
• Via del Macello (tratto da via Lucchini a via del Chiesotto) - Opere di urbanizzazione cantiere City Hub (Fine lavori: 31/12/2015).
NUMERI UTILI Crema
COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241
NUMERI UTILI Casalmaggiore
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474
OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215 PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116
POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212
POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO: 115 Centralino: 0373-256222
SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320
OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
Ricette - I contorni
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 4 finocchi • 8 filetti di acciuga sott'olio • Una dozzina di olive nere • 70 g di burro • Un ciuffo di prezzemolo • Mezzo limone • 2 cucchiai di aceto • Mezzo cucchiaio di farina • Sale
Finocchi alle olive
Teglia di broccoletti filanti al vino rosso INGREDIENTI • PER 4 PERSONE • 600 g di cime di • 150 g di olive nere broccoletti surgelate snocciolate • 5 acciughe sotto sale • Un bicchiere di vino • 30 g di provolone rosso • Una cipolla di Tropea • Olio, Sale
PREPARAZIONE • Mondate i finocchi e lavateli accuratamente sotto l'acqua corrente, allargando leggermente le foglie in modo da eliminare anche l'eventuale terra penetrata. • Con un coltellino ben affilato praticate sul torsolo dei finocchi 2 incisioni, in modo da formare una croce. • Portate a ebollizione, inuna capace casseruola, abbondante acqua salata, unitevi il succo del limone e la farina. • Non appena l'acqua bollirà, immergetevi i finocchi e fateli cuocere per circa 15 minuti. • Dopodiché scolateli e tagliateli a
quarti, seguendo l'incisione praticata all'inizio. • In un largo tegame fate dorare il burro, unitevi i finocchi e fateli rosolare bene, in modo uniforme e a fuoco vivo. Salateli leggermente e unitevi le acciughe spezzettate e le olive nere, snocciolate • Mettete i finocchi in una pirofila o su un piatto da portata resistente al calo-
re lasciando nel tegame il sugo e le olive. • Diluite il fondo di cottura con 2 cucchiai di aceto e spolverizzate con il prezzemolo lavato e tritato • Fatelo restringere tenendolo per qualche istante su fuoco vivo. Irrorate i finocchi con il sugo, quindi metteteli in forno, sotto il grill, per una decina di minuti.
Polpette di piselli alle due salse INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 2 scatole di piselli • 2 uova • 30 g di parmigiano • Rosmarino • 50 g di mollica • Un limone • Origano • Una barbabietola cruda • Uno spicchio d'aglio • Yogurt greco • 5 foglie di menta • Olio • Sale
PREPARAZIONE
• Scolate i piselli dall'acqua di conservazione e frullateli nel mixer con la mollica di pane, un uovo, il parmigiano, una presa di sale e il rosmarino fino a ottenere un composto omogeneo. • Con le mani inumidite fate delle polpettine grandi come una noce, passatele nell'uovo sbattuto, nel pangrattato e friggetele in abbondante olio per pochi minuti, finchè non saranno belle dorate. • Scolatele su carta assorbente e tenetele in caldo; emulsionate il succo del limone con mezzo dl di acqua, l'origano e una presa di sale; pelate, tagliate a julienne la barbabietola e mescolatela con lo yogurt, l'aglio spremuto, la menta spezzettata e una presa di sale. • Servite le polpettine tiepide con le 2 salse preparate.
PREPARAZIONE • Diliscate le acciughe e dissalatele, sciacquandole abbondantemente sotto l'acqua corrente, quindi tagliatele a pezzetti minuti. • Riducete a spicchietti le olive nere, sbucciate la cipolla e affettatela al velo. • Eliminate la sottile crosta del provolone e tagliate a fettine il formaggio. • Sistemate in una casseruola, preferibilmente di coccio, le cimette di broccoletti, unite la cipolla, le fettine di formaggio, • I pezzetti di acciuga e le olive. Mescolate e irrorate il tutto con un cucchiaio di olio. 3) Bagnate con un bicchiere di vino, coprite e fate cuocere a fuoco basso fino a quando il vino sarà evaporato e i broccoli saranno ben cotti: occorreranno circa 20 minuti. • Trascorso il tempo indicato, togliete la casseruola dal fuoco e servite ben caldo, nel recipiente di cottura.
SPORT
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Domani la corsa al titolo
MOTOGP
Gli azzurri si affidano a Messina
Responsabile FABIO VARESI
BASKET
Dopo che il Tas ha rigettato il ricorso, Valen-tino Rossi (+7 su Lorenzo) partirà dall’ultima fila nel decisivo Gp di Valencia (domani alle 14 in chiaro su Cielo), che mette in palio il titolo mondiale dei veleni, dopo le roventi polemiche di Sepang.
La nazionale riparte da Ettore Messina per il dopo Pianigiani. L’accordo con il ct è valido per il torneo pre olimpico di luglio e per l’eventuale partecipazione degli azzurri ai Giochi di Rio nell’agosto del 2016.
Pomì, una domenica in poltrona
In attesa del mercoledì di Champions, le casalasche si godono il meritato riposo dopo un autentico tour de force
VOLLEY A1 Turno di riposo per la squadra di Barbolini, che seguirà con attenzione la sfida di Novara
L
di Vanni Raineri
a Pomì si gode il meritatissimo riposo e lo fa in vetta alla classifica. Le rosa, infatti, sfruttano il turno di riposo che quest’anno il calendario regala a causa del numero dispari delle contendenti (a seguito dell’introduzione del Club Italia) e che capita al termine di un tour de force notevole, che ha visto le rosa di Barbolini cavarsela egregiamente. Impresa di Champions a parte (che trattiamo nello speciale all’interno del giornale), in campionato sono arrivate due vittorie che hanno confermato il pronostico (contro Vicenza e Montichiari), una sconfitta di misura sul campo di una delle favorite (Conegliano) e il preziosissimo successo in 4 set a Bergamo sul campo della Foppapedretti. Quattro gare che hanno portato 10 punti in classifica, quota che vale il primo posto alla pari con Piacenza, che giovedì ha battuto 3-1 Scandicci nel posticipo. Un primo posto che è arrivato grazie anche ad uno scivolone inatteso: quello di Conegliano che è stato sconfitto al tie break sul campo del neopromosso Bolzano. In realtà il primato virtuale CANOTTAGGIO Valentina Rodini in gara (prima da sinistra)
3ª GIORNATA
Bolzano-Firenze Club Italia-Piacenza Conegliano-Casalmaggiore Modena-Busto Arsizio Montichiari-Vicenza Scandicci-Bergamo Ha riposato: Novara
4ª GIORNATA
3-1 1-3 3-2 3-0 1-3 1-3
Bolzano-Conegliano 3-2 Busto Arsizio-Vicenza 3-0 Casalmaggiore-Montichiari 3-0 Firenze-Novara 0-3 Modena-Club Italia 3-0 Piacenza-Scandicci 3-1 Ha riposato: Bergamo
CLASSIFICA
Casalmaggiore Piacenza Novara Modena Conegliano Busto Arsizio Bolzano Scandicci Bergamo Montichiari Vicenza Firenze Club Italia
sarebbe da consegnare a Novara, un punto sotto, ma a punteggio pieno, avendo già riposato. La Pomì sarà dunque spettatrice in un turno che prevede il big match proprio a Novara, dove arriva Modena, pure lei a quota 9 punti. Anche la trasferta di Conegliano a Busto Arsizio è da prendere con le molle. Tornando al match di mercoledì al PalaRadi, la Pomì ha vinto in scioltezza in tre set. Non è
10 10 9 9 9 6 5 3 3 3 3 2 0
Uno muro della Pomì contro Montichiari (foto Giada Passamonti)
stata certo la migliore Pomì della stagione e non poteva esserlo, visto il livello non eccelso delle avversarie, ma ha dato prova di grande maturità, facendo la differenza nei pochi momenti in cui l’avversaria sembra poterla mettere in difficoltà. Montichiari, allenata dall’ex tecnico di Crema, Leo Barbieri, ha avuto al massimo un solo punto di vantaggio, sia nel primo che nel secondo set, ma non ha
mai avuto la possibilità di andare oltre. Mai si è avuta l’impressione che le bresciane potessero mettere in difficoltà Lloyd e compagne. Da segnalare che da pochi giorni è online il nuovo sito della società (sempre all’indirizzo www.volleyballcasalmaggiore.it). A realizzarlo sono stati Luciano Soldi e altri due giovani collaboratori, Filippo e Valentina. «E’ realizzato su una base semplice – ha detto
Soldi – ma con una grafica accattivante». Effettivamente un bel salto in avanti per la società, che si conferma leader nel settore tra i social. Da segnalare che la storia rosa è stata scritta dal presidente Massimo Boselli Botturi. 5ª GIORNATA (08-11) BergamoFirenze, Busto Arsizio-Conegliano, Montichiari-Club Italia, Novara-Modena, Scandicci-Bolzano Vicenza-Piacenza.
Valentina Rodini correrà per la formazione gialloverde delle Fiamme Gialle
Svolta importante nella carriera di Valentina Rodini. Da mercoledì, l’atleta della Bissolati indossa i colori gialloverdi della squadra di canottaggio delle Fiamme Gialle. Dopo tutte le formalità di rito ed il benvenuto del III Nucleo Atleti, la neo arruolata ha subito effettuato il suo primo allenamento a Sabaudia. Valentina Rodini, classe 1995, è campionessa del mondo in carica nel quattro di coppia Pesi Leggeri Under 23 ed è stata medaglia d’argento nella stessa imbarcazio-
ne nel 2014. In passato è stata anche campionessa del mondo nel quattro di coppia ai Mondiali Junior. In un 2015 sicuramente molto felice per lei, ha conquistato anche il bronzo alle Universiadi. Insomma, un importante riconoscimento per un’atleta che è un punto fermo della nazionale femminile di canottaggio. REMOERGOMETRO Cresce l’attesa per i Regionali indoor, in programma alla Baldesio il prossimo 22 novembre, quando si sfideranno 500
atleti lombardi (in rappresentanza di 40 società) nel palazzetto della caniottieri cremonese. Testimonial della manifestazione è Simone Raineri, campione olimpico nel 2000 e argento nel 2008 nel quattro di coppia. SILVER SKIFF Nel week end si svolge l’evento che attira sul fiume Po di Torino atleti e atlete da ogni parte del mondo. Sono 307 gli iscritti alla Kinder Skiff di sabato e 478 alla Silver Skiff di domenica. Al via anche i canottieri del Flora.
HOCKEY PISTA A1 Dopo la batosta di Forte dei Marmi (13-3) è obbligatorio battere martedì sera a San Daniele Po il Breganze
La Pieve 010 prova a risollevare la classifica
E’ in programma martedì 10 novembre, alle 20.45 al PalaPini di San Daniele Po, la sfida tra Pieve 010 e Faizanè Lanaro Breganze. I rossoblu di Ariano Civa arrivano da un filotto di insuccessi poco rassicurante, caratterizzato da soli 3 punti raccolti nei primi cinque impegni stagionali – unica vittoria contro Thiene alla prima casalinga –, mentre la formazione veneta ha dimostrato sin qui di essere maggiormente coesa. I precedenti tra le squadre sono due, che risalgono entrambi alla scorsa stagione in A1, sono entrambi favorevoli ai vicentini: vittoria di misura 2-1 a Breganze il 25 ottobre 2014 e un perentorio 5-2 a San Daniele Po il 31 gennaio. L’avvio di campionato da parte del team di Mirco
Pablo Jara a contrasto contro Forte dei Marmi sabato scorso (foto Gabriele Baldi per Lega Nazionale Hockey Pista)
De Gerone offre dati contrastanti: le due vittorie strabordanti con Thiene (4-0) e Monza (8-0) cozzano con i rallentamenti di Trissino (5-5) e Bassano (4-4) e con la sconfitta a Giovinazzo (4-3), ma ci sono due variabili assolutamente da non trascurare, ossia difesa e attacco. Sin qui, infatti, Breganze si è rivelata una macchina da gol, seconda potenza per bocche da fuoco in campionato (dopo Forte dei Marmi), con 24 reti all’attivo. Nonostante i soli 8 punti in campionato, che le valgono la zona mediana della graduatoria, i veneti hanno anche a loro favore la seconda retroguardia del campionato, sempre dopo Forte. E proprio contro Forte dei Marmi, in Toscana, per i rossoblu è arrivata sabato scorso una
sconfitta poco digeribile: un 13-3 che non ha lasciato spazio di replica ai cremonesi. Che sarebbe stata dura come il ferro, lo si sapeva già ancor prima di partire per la Versilia, che la Pieve fosse un po’ in défaillance dopo l’ultimo filotto di incontri spaccaossa, lo si era notato, ma pronosticare prima del match che Forte dei Marmi – seppur in casa – vincesse addirittura con dieci marcature di distacco era un’impresa più unica che rara. Così è stato però, con i soli Jara (doppietta) e Mattia Civa, che hanno trovato la via delle reti rossoblu, nel match contro il team allenato dall’ex pievese Pierluigi Bresciani. CLASSIFICA (4ª giornata) Forte dei Marmi 13; Matera, Follonica 11; Monza 10; Lodi, Viareggio 9; Breganze, Trissino 8; Valdagno 5; Bassano, Giovinazzo 4; Pieve 010 3; Sarzana 1; Thiene 0. Mattia Guazzi
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Sport
Sabato 7 Novembre 2015
Il match clou è il derby di Roma Il Cesena sfida il Latina di Somma SERIE A
SERIE B
(F.V.) La tre giorni europea è stata davvero felice per il nostro calcio, con quattro successi e un pareggio. Vittorie che danno morale soprattutto a Fiorentina, Napoli e Roma, impegnate nella corsa al primato in campionato. Il clou si gioca nella capitale, dove va in scena un derby molto delicato per entrambe le squadre, con la Lazio che non può permettersi un altro passo falso (sarebbe il 3º di fila). 11ª GIORNATA Bologna-Atalanta 3-0, CarpiVerona 0-0, Chievo-Sampdoria 1-1, FiorentinaFrosinone 4-1, Genoa-Napoli 0-0, Inter-Roma 1-0, Juventus-Torino 2-1, Lazio-Milan 1-3, Palermo-
Empoli 0-1, Udinese-Sassuolo 0-0. 12ª GIORNATA (08-11 h 15) Empoli-Juventus, Frosinone-Genoa, Milan-Atalanta (07-11 h 20.45), Napoli-Udinese (h 18), Palermo-Chievo, RomaLazio, Sampdoria-Fiorentina (h 20.45), SassuoloCarpi, Torino-Inter (h 12.30), Verona-Bologna (0711 h 18). CLASSIFICA Fiorentina, Inter 24; Roma 23; Napoli 22; Sassuolo, Milan 19; Lazio 18; Atalanta 17; Sampdoria 16; Juventus, Torino 15; Empoli 14; Chievo 13; Genoa, Udinese 11; Palermo 11; Frosinone 10; Bologna 9; Verona, Carpi 6.
Il 12º turno non offre scontri al vertice. Le due capofila, Cagliari e Cesena affrontano avversari sulla carta abbordabili, anche se sulla carta è più impegnativa la trasferta dei romagnoli a Latina, contro una squadra che ha cambiato allenatore (Mario Somma ha sostituito Mark Iuliano). 11ª GIORNATA Ascoli-Pro Vercelli 0-1, Bari-Novara 1-1, Brescia-Latina 1-0, Cagliari-Vicenza 2-0, Cesena-Virtus Lanciano 2-0, Como-Modena 1-1, Livorno-Trapani 2-0, Pescara-Crotone 4-1, Salernitana-Perugia 1-1, Spezia-Virtus Entella 0-0, Ternana-Avellino 0-3. Recupero: Novara-Pescara 1-0.
12ª GIORNATA (07-11 h 15) Bari-Salernitana (06-11 h 20.30), Cagliari-Modena, Crotone-Avellino (09-11 h 20.30), Latina-Cesena, Novara-Brescia, Perugia-Virtus Lanciano (08-11 h 17.30), PescaraTernana, Pro Vercelli-Livorno, Trapani-Spezia, Vicenza-Ascoli, Virtus Entella-Como. CLASSIFICA Cagliari, Cesena 23; Crotone 21; Livorno 20; Bari 19; Pescara 18; Brescia, Spezia 17; Novara (-2) 16; Vicenza 14; Avellino, Latina, Trapani, Virtus Entella 13; Perugia, Modena 12; Salernitana, Pro Vercelli 11; Ascoli, Ternana 10; Virtus Lanciano (-1) 9; Como 7.
Per la Cremo è pur sempre un derby
Rinfrancata dal successo con il Lumezzane la squadra di Pea cerca il rilancio contro un avversario abbordabile
CALCIO LEGA PRO Domani i grigiorossi sono impegnati al “Garilli” contro il Pro Piacenza di Viali
C
di Matteo Volpi
ugini o cuginastri? Poco importa, che derby sia. Dopo la vittoria interna contro il Lumezzane, per la Cremonese è giunta l’ora di tornare in scena nella odiata Piacenza. L’avversario sarà però il giovane Pro Piacenza, formazione al suo secondo anno tra i professionisti, che ha momentaneamente scavalcato il Piacenza tradizionale nelle gerarchie del calcio piacentino, dopo esserne stato per anni principale serbatoio come settore giovanile. L’attuale Pro Piacenza, dai colori rossoneri e non biancorossi, è in mano a due vecchie conoscenze del calcio cremonese ai tempi del Pizzighettone: il presidente, infatti, è il cremasco Domenico Scorsetti, dapprima in auge con il Sergnano e poi per una stagione in società al Pizzighettone dove conobbe Pietro Tacchini, altro ex vicepresidente ai tempi di Cesare Fogliazza. Dalla loro unione e dall’appoggio di altri sponsor importanti della zona è nato il Pro Piacenza, realtà parallela al Piacenza tradizionale con il quale è saltata la fusione anche e soprattutto per il volere della piazza. La “piazza”, appunto, sarà una delle principali incognite del pomeriggio di domenica. Sotto il profilo campanilistico, infatti, tra cremonesi e piacentini continua a non scorrere buon sangue, ma la tifoseria del Pro è composta da 700 anime e non ha formalmente nulla a che vedere con gli storici rivali biancorossi. Si giocherà comunque al “Garilli”, che nell’ultima occasione è stato teatro di scene di guerriglia urbana non indifferenti. Difficile
LEGA PRO GIRONE A RISULTATI 9ª GIORNATA
Cittadella-Alessandria Cremonese-Lumezzane Cuneo-AlbinoLeffe FeralpiSalò-Renate Mantova-Giana Erminio Pavia-Padova Pordenone-Bassano Südtirol-Reggiana Pro Patria-Pro Piacenza
2-1 2-1 2-2 2-4 1-2 2-0 3-0 0-0 0-1
10ª GIORNATA (08-11)
AlbinoLeffe-FeralpiSalò Alessandria-Pro Patria Bassano-Mantova Giana Erminio-Südtirol Lumezzane-Cittadella Padova-Pordenone Pro Piacenza-Cremonese (h 15) Reggiana-Cuneo Renate-Pavia
CLASSIFICA
Cittadella Reggiana Pavia Bassano Pordenone Alessandria Cremonese Giana Erminio Südtirol Padova FeralpiSalò Lumezzane Cuneo Pro Piacenza Mantova AlbinoLeffe Renate Pro Patria
che la tifoseria piacentina, quella biancorossa per intenderci, si mischi con i cugini per dare il “bentornato” ai grigiorossi; sta di fatto che a livello di sicurezza le forze dell’ordine saranno tutte allertate per la gara di domani pomeriggio. Tra le tante vecchie conoscenze grigiorosse troveremo però soprattutto William Viali che ora siede in panchina come allenatore del Pro Piacenza, fortemente voluto dal diesse Riccardo Francani, di Fiorenzuola, autentico uomo
20 19 19 18 14 14 13 13 12 12 12 12 10 10 8 7 7 0
L’esultanza dopo uno dei due gol di Brighenti (foto L. Dassi)
di fiducia di Tacchini e soci. Difficile che gli appassionati grigiorossi che seguiranno la squadra in massa al Garilli riservino a Viali cori di stima e affetto. Ai suoi ordini, in campo, troveremo l’ex Bini ma soprattutto una squadra giovane e inesperta, ma anche con qualche elemento esperto come Carrus a centrocampo e soprattutto il sempreverde Julien Rantier (decisivo anche nell’ultima sfida con la Pro Patria) in avanti. Per questa Cremonese, tuttavia,
l’imperativo dev’essere quello di vincere. Mister Pea dovrebbe confermare le scelte dell’ultima gara e sarà costretto ancora una volta ad appellarsi ai gol del bomber Brighenti. Espugnare il ‘Garilli’, in fondo, è sempre una soddisfazione… indipendentemente dall’avversario. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Ravaglia; Marconi, Zullo, Russo; Formiconi, Perpetuini, Rosso, Bianchi, Crialese; Forte, Brighenti.
SERIE D Importante successo in rimonta con il Pontisola. Ora la Bustese
Pergolettese, tutto in 2 minuti di Tiziano Guerini
E’ strano il gioco del calcio: un’enorme fatica per il Pergo fare gol e poi... ne arrivano due in due minuti! E si capovolge il risultato. Nel breve volgere di cinque giorni la Pergolettese sconfigge per due volte il Pontisola, prima in Coppa Italia e poi in campionato. Eppure la squadra bergamasca è una buona formazione, ben assortita, compatta e veloce. Stavolta però la fortuna ha baciato, dopo molto tempo, la squadra di casa e proprio quando tutto sembrava ancora una volta difficile, il buon gioco e la tenacia hanno avuto il sopravvento. Perché la Pergolettese ha giocato bene la partita, specialmente nel primo tempo, nonostante lo svantaggio subìto al 24’ per un bel colpo di testa del talentuoso Nardi su calcio d’angolo. Un colpo a freddo, perché il Pontisola, pur rispondendo colpo su colpo, non aveva mostrato di essere particolarmente pericoloso. Al 32’ sarebbe potuto già arrivare il pareggio con una bella punizione dal limite di Valente, che ha colpito la traversa a portiere battuto. I gialloblù insistevano fino alla fine del primo tempo con una bella girata di Lorenzi sotto misura, fuori di
Il gol di Valente
poco e poi con una punizione di Valente e testa di Rossi fuori di un centimetro. Nella ripresa, al 5’ occasione, su passaggio di Lorenzi, per Valente al centro dell’area, ma manca però l’aggancio. Al 21’ entrava Bardelloni al posto di Rossi e sette minuti dopo, il solito scambio di palla fra Valente e Lorenzi mette va il centravanti nella occasione di segnare il gol. Nemmeno il tempo di esultare che Bardelloni complice una deviazione - metteva in rete il secondo gol. Ciò che non accade in intere partite, può accadere in due minuti! Una vittoria meritata e fondamentale
per il prosieguo del campionato. Prosieguo che vedrà i gialloblu affrontare in trasferta la Bustese. Si tratta di una squadra che viaggia nelle parti basse della classifica. Non una impresa impossibile salvare la pelle per i gialloblu. CLASSIFICA (11ª giornata) Piacenza 28; Lecco 21; Ciserano 20; Pro Sesto 19; Varesina 18; Pontisola 17; Seregno, Caravaggio 16; Fulgor Caratese, MapelloBonate, Virtus Bergamo, Ciliverghe 14; Monza, Olginatese, Pergolettese 13; Inveruno 12; Grumellese, Bustese 10; Fiorenzuola 8; Sondrio 4.
ECCELLENZA
Il Crema si affida a Zilioli
Malgrado il terzo posto in classifica (senza sconfitte), il Crema ha esonerato Aldo Nicolini, sostituito dal suo secondo, Silvio Zilioli. Dopo l’1-1 con il Brembate, i nerobianchi ci provano domani a Verdello. CLASSIFICA (9ª giornata) Cavenago
Fanfulla 22; Casateserogoredo 21; Crema 19; Scanzorosciate, Villa D’Alme, Caprino 18; Nibionno 17; Luciano Manara 15; Cisanese 13; Sandonatese, Sancolombano 9; Oggiono, Verdello, Real Milano 7; Gessate, Brembate 6; Brugherio 5.
Sport
25 Battere i vice campioni d’Italia sarà dura ma la Vanoli ha mostrato di essere in salute nella vittoriosa trasferta di Torino Sabato 7 Novembre 2015
Vanoli e la febbre del sabato sera
BASKET SERIE A Ale 20.30 al PalaRadi arriva l’ambiziosa Grissin Bon Reggio Emilia di coach Menetti
D
di Giovanni Zagni
opo i due punti pesantissimi conquistati a Torino da una rigenerata Vanoli con McGee, Cusin, Turner, Washington ed “Ogo” a guidare il gruppo di Pancotto, stasera alle 20.30 torna al PalaRadi la Vanoli per affrontare la Grissin Bon di Reggio Emilia, sicura protagonista dell’attuale stagione, che andrà ad insidiare le ambizioni della favoritissima Armani Milano. Reggio arriva a Cremona probabilmente priva di Kaukenas (infortunato), ma forte anzi fortissima sotto i tabelloni con Darjus Lavrinovic e Veremeenko, lituano dagli enormi mezzi fisici e sul perimetro con atleti di assoluto valore come Stefano Gentile, Della Valle, Silins, Polonara ed il ritrovato Aradori. Un gruppo insomma che coach Menetti guida con acume e competenza. Trovare subito Reggio, forse non ancora rodata del tutto, potrebbe essere un vantaggio, anche se alla Vanoli purtroppo mancherà ancora Luca Vitali (i cui tempi di recupero si sono allungati), ma non serve guardare alto o farsi eccessive illusioni. Questa è una gara nel pronostico da 2 fisso, ma sarà importante che la
SERIE B
Bozzetto in azione
RISULTATI 5ª GIORNATA
Milano-Pistoia Avellino-Trento Bologna-Caserta Cantù-Brindisi 100-103 Capo d’Orlando-Varese Reggio Emilia-Pesaro Sassari-Venezia Torino-Cremona
89-71 79-66 85-90
CLASSIFICA
Milano 8 Reggio Emilia 8 Venezia 8 Pistoia 8 62-66 Trento 6 83-66 Brindisi 6 70-82 Capo d’Orlando 6 80-93 Sassari 6 6ª GIORNATA (08-11 h 18.15) Cremona 4 Avellino-Sassari Caserta 4 Brindisi-Venezia Avellino 4 Caserta-Capo d’Orlando Varese 4 Cremona-Reggio Emilia (07-11) Cantù 2 Milano-Bologna Pesaro 2 Pistoia-Cantù Bologna 2 Trento-Pesaro Torino 2 Varese-Torino
nostra squadra riesca a mettere in imbarazzo avversario di tale livello. Quel che è certo è che Cusin e compagni si sono ripresi dopo le sconfitte pesanti per il morale subite a Sassari, con Trento ed a Venezia ove si era toccato il fondo. Anche i tifosi sono stati bravi ad incitare i propri beniamini, al contrario di quelli della Manital che
hanno protestato ed insultato a lungo sia coach Bechi che i giocatori in campo. Non vorremmo più vedere o sentire certe frasi dalle tribune. I nostri tifosi sono certamente più bravi ed educati. Forza Vanoli! EUROCUP La Grissin Bon arriva al PalaRadi molto carica dopo aver conquistato due punti importantissimi nel
Crema chiede strada al fanalino di coda
4° match della prima fase di Eurocup, contro Le Mans (93-82 il finale). Una vittoria non semplice e meritata dai biancorossi che dopo una prima parte di match equilibrato, hanno dominato la seconda raggiungendo anche il +17. Il prossimo impegno dei biancorossi sarà martedì 10 novembre contro Herbalife Gran Canaria alle ore 21.
Dopo due sconfitte, non prive di recriminazioni, il Basket Team Crema è riuscito ad avere la meglio di un Marghera coriaceo ed efficace, che per due quarti a imbrigliato le azzurre. Alla fine però la squadra di Visconti è riuscita ad imporsi 74-60. Con il morale alto, oggi pomeriggio (alle 15) le azzurre sono impegnate nella prima trasferta in Sardegna, contro la Virtus Cagliari, che malgrado una classifica deficitaria, merita rispetto e deve essere affrontata come se fosse una squadra di prima fascia. Dopo questo match, le cremasche saranno attese da un tour de force: Pordenone, Selargius, Vicenza e Broni saranno le prossime avversarie del Basket Team, ma prima è meglio concentrarsi sulla Virtus Cagliari. CLASSIFICA (4ª giornata) Broni 8; Milano, Pordenone, Alpo, Vicenza, Selargius 6; Albino, Costa Masnaga, Crema 4; Marghera, Carugate 2; Bolzano, Virtus Cagliari, Castelnuovo Scrivia 0.
Erogasmet, voglia di riscatto contro l’Urania Milano
Altra sfida d’alta classifica per l’Erogasmet Crema, che dopo la bella ma sfortunata prova di settimana scorsa ad Udine, finita con una sconfitta in volata al supplementare (64-61), torna al PalaCremonesi ospitando domani alle 18 l’Urania Milano, squadra che si trova appaiata ai biancorossi al terzo posto in classifica a quota 8 punti. La squadra allenata da Marcello Ghizzinardi, ha confermato buona parte della rosa che ha ben figurato nello scorso campionato di serie B per provare a fare un torneo di alta classifica e i risultati finora stanno dando ragione ai milanesi ,che si sono ben comportati anche nelle due sconfitte, patite in casa delle big Udine e Bergamo. Il giocatore più rappresentativo del
Successi di Comizzoli e Raimondi BOCCE
di Massimo Malfatto
Un ottimo profilo organizzativo e tecnico, una gara tirata e combattuta che ha entusiasmato il folto pubblico presente: non poteva avere un epilogo migliore la targa “Bocciofila Bagnolese” (due finali separate) organizzata dalla omonima bocciofila cremasca. Nella categoria A/B sofferta vittoria di Pierantonio Comizzoli obbligato a farsi in quattro dal primo all’ultimo incontro per aver ragione degli agguerriti avversari. Dopo aver eliminato Massimo Sonzogni (ko Pedrignani nel recupero) sul filo di lana, Comizzoli s’imponeva su Andrea Zagheno per 12-9. Nella parte bassa del tabellone in evidenza il cremosanese Evaristo Padovani che superava Agostino Bibiani (12-9) ed in semifinale aveva la meglio su Manuel Tagliaferri per 12-6. Match di finale molto equlibrato dove la spuntava l’estroso Comizzoli su Padovani con il punteggio finale di 12-11. Nella categoria C/D ancora protagonista la bocciofila Cremosanese (tre giocatori in finale!) ma questa volta con un esito finale più gratificante. Sul gradino più alto del podio è salito Enrico Raimondi: dopo aver superato lo scoglio del recupero (contro Gianfranco Capetti) estrometteva il compagno di società Massimo Paloschi ed il beniamino di casa Mario Lupo Pasinetti. Approdava in finale anche Davide Grimaldi che eliminava i lodigiani Maurizio Foroni e Andrea Pezzini. Nulla da fare in finale per il portacolori della “Nuova Andrea Doria” sconfitto da Raimondi per 12-7.
SERIE A2
Tyrus McGee in azione (foto Mario F. Rossi)
La formazione della Baldesio: da sinistra Cordani, Montini e Ghisleri
Ha diretto la gara Francesco Lanzi, arbitri di finale Eugenio Barbieri ed Oliviero Parati. GP PADANA IMPIANTI Due le nostre terne che facevano parte delle otto formazioni finaliste della gara organizzata dalla “Gambini” di Fiorenzuola ma nessuna è riuscita a conquistare la finale. Chiudono al quarto posto Odoardo Ghisleri, Luigi Montini e Fabio Cordani. Aggiudicatosi il derby cremonese contro Capelli-Frittoli-Ronda (12-1), i portacolori della canottieri Baldesio venivano sconfitti dai piacentini Schiavi-SchiaviCassinelli (12-8) in semifinale. COPPA LOMBARDIA Delusione per la rappresentativa femminile cremonese impegnata in questa manifestazione a squadre; una sconfitta (al debutto) contro Lecco era già messa in preventivo dalla formazione guidata da Roberto Dilda, soprattutto per effetto delle significative assenze di Germana Cantarini e Caterina Bono. Nella
specialità individuale Maddalena Azzini giocava una discreta partita ma veniva sconfitta (12-8), stessa sorte della terna formata da Sordini-Piazzi-Marcello. Disco rosso per la coppia Sordini-Marcello e il match che vedeva in campo Azzini-Piazzi era interrotto. MEMORIAL GINELLI La gara organizzata dalla bocciofila Signorini per ricordare un socio scomparso sembra proprio una esclusiva della “Achille Grandi”: la scorsa edizione successo della Visconti-family, quest'anno è stata la volta di Gianluca Negri e Roberto Suardi far festa nella notte di Halloween. Dopo aver estromesso BergamaschiCabrini (12-11) i neo-acquisti della corazzata cremasca s'imponevano in finale su Vanni Capelli e Graziano Boselli per 12-3. Quarto posto per Roberto e Mattia Visconti sconfitti dal duo della “Coop Castelvetro” sul filo di lana. Ha diretto la gara Ennio Clementi.
roster è senza dubbio il centro Andrea Paleari, giocatore moderno, capace di far male sia vicino a canestro, sia con il tiro da fuori, che sta confermando le ottime cose che aveva fatto vedere lo scorso anno dove era risultato uno dei giocatori più prolifici del girone. Altri due giocatori molto pericolosi nella squadra milanese sono l’ala Marco Torgano, buon tiratore dall’arco dei 6.75 e la guardia Giacomo Mariani, ottimo attaccante e molto bravo a mettere in ritmo i compagni. Completano il quintetto l’ala Thomas De Min, giocatore molto fisico e buon rimbalzista e il playmaker Federico De Bettin, promosso al grado di titolare dopo una buona scorsa stagione, giocatore bravo in penetrazione e ottimo di-
fensore. Dalla panchina, la squadra milanese può contare sul talento offensivo della guardia montenegrina Dusan Stijepovic, sul lungo Daniele Ganguzza, dotato di buona tecnica vicino al ferro e la giovane guardia Paolo Marra, classe ’98. Insomma, per l’Erogasmet Crema si prospetta una partita non facile, ma Montanari e compagni hanno dimostrato di poter lottare fino alla fine anche con squadre sulla carta più attrezzate grazie all’aggressività e all’organizzazione difensiva. CLASSIFICA (6ª giornata) Orzinuovi 12; Udine 10; Lecco, Crema, Bergamo, Urania Milano, Robur Varese 8; Vicenza, Costa Volpino, Sangiorgese 6; Padova, Desio 4; Mortara, Moncalieri, Pavia, Scandicci 2.
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Sport
Sabato 7 Novembre 2015
RUGBY SERIE C
Crema rimandato al Cus. Ora la capolista
Il Crema non è riuscito di bissare il successo ottenuto contro l’Ospitaletto ed è uscito sconfitto dal “Tartaglia” di Brescia per 24-20 contro i padroni di casa del Cus. I neroverdi non sono così riusciti ad allungare contro le dirette concorrenti alla salvezza, in un campionato che vede due squadre su tutte (Rovato e Gussago) e le altre quattro a giocarsi il terzo posto. La trasferta bresciana era sulla carta ampiamente alla portata dei ragazzi cremaschi, ma si è rivelata più
complicata del previsto non tanto per merito degli avversari, ma grazie a clamorose disattenzioni dei neroverdi, che hanno letteralmente regalato la vittoria agli universitari bresciani. Oltre alla sconfitta, i cremaschi hanno dovuto incassare i gravi infortuni occorsi a due pedine fondamentali dello schieramento di mister Forte: il terza linea Scaglia ed il centro Panzetti, infortunatisi rispettivamente alla spalla ed alla caviglia con tempi di recupero che si preannunciano lunghi.
Inoltre, un cartellino rosso rimediato da Crotti nel finale di gara, priverà la rosa cremasca di tre elementi di rilievo nel prossimo match casalingo contro il fortissimo Rovato. Negli altri risultati di giornata, il Gussago ha travolto l’Ospitaletto per 38-14, mentre il Rovato ha sommerso il Fiumicello con il punteggio di 95-5. CLASSIFICA (3ª giornata) Rovato 15; Gussago 14; Crema Rugby, Cus Brescia, Fiumicello 5; Ospitaletto 1.
Il mediano di mischia Manclossi
Jakub continua a stupire anche in Cina
CICLISMO Mareczko, trionfatore nel Circuito del Porto 2014, conferma di essere vincente anche tra i professionisti
S
di Fortunato Chiodo
e guardi il calendario o fuori dalla finestra, non sembra quasi vero che in qualche angolo del mondo si stia ancora correndo. Qualche squadrone di World Tour ha già fatto il primo ritiro in proiezione del 2016 e la cosa appare ancora più strana, paradossale. Eppure in Guatemala, nel Burkina Faso, nel Borneo e in Cina è proprio così, la lotta e ancora aperta. Jakub Mareczko, 21enne di origini polacche, ma trasferitosi in provincia di Brescia a cinque anni (vincitore anche al Tour of Hainan), alla sua prima stagione da professionista con la maglia della Southeast, continua il suo momento magico. Infatti, al Tour of Taihu Lake, ha portato a quota quattro i successi ottenuti in questa edizione della corsa cinese «Queste vittorie sono frutto di un grande lavoro di squadra - commenta Mareczko - che mi ha messo nella migliore posizione per affrontare gli sprint. Ci sono tante tappe adatte alle mie caratteristiche, punto alla generale e dovrò essere bravo a non lasciarmi sfuggire l’occasione». Su di lui la Southeast, formazione Professional Teams del team manager Citracca, ha investito per il futuro visto che prima della trasferta cinese gli ha prolungato il contratto fino
Uno dei successi di Mareczko in Cina
al 2017. La grande sfida di Mareczko (da Under la “ciliegina” è stato il Circuito del Porto di Cremona, al quale era arrivato all’asciutto di trionfi e poi ha chiuso con 13 successi nel 2014, sulla vetta del ranking italiano), l’anno prossimo sarà il Giro d’ Italia, con i big delle volate (la sua squadra vi parteciperà come vincitrice
della Coppa Italia). I numeri e le statistiche nel ciclismo non dicono tutto, ma sono comunque indicativi: il top scorere stagionale è il norvegese Alexander Kristoff del Team Katusha, con 20 centri. ELIA VIVIANI 3° ALLA COPPA DEL MONDO SU PISTA A CALI Ci sono quelli come Alberto Contador e Peter
Sagan del Team Tinkoff, che sono già in raduno a pedalare e programmare la prossima stagione. E poi c’è gente come Elia Viviani, 26 anni, campione europeo nell’omnium a Grenchen, che è sceso ora dalla sella. Tra strada e pista, il veronese, stacanovista del ciclismo italiano, ha chiuso il suo 2015 in Colombia, partecipando alla prima tappa di Coppa del mondo a Cali. Viviani si prende il podio dell’omnium e conquista il bronzo con un totale di 173 punti. L’oro è andato al russo Manakov con 182 punti, l’argento al tedesco Kluge con 178. «E’ un bronzo che vale oro - ha detto l’azzurro della Sky - ho racimolato punti nel ranking olimpico che ora mi vede terzo a livello mondiale e primo a livello europeo. Sono stato attaccato da tutti i lati e se all’Europeo ho risposto a tutti, qui a Cali non ce l’ho fatta. Il russo e il tedesco mi sono sfuggiti ed è stato un quel momento che ho deciso di difendere il terzo posto con le volate. Ora mi prendo qualche giorno di vacanze. Destinazione? Brasile». STi vuoi portare avanti con il lavoro olimpico? «Effettivamente Elena (Cecchini, la fidanzata e campionessa italiana, ndr) vuole approfittare dell’occasione per dare un’occhiata al percorso di Rio. Però subito dopo ci trasferiremo sulla spiaggia di Copacabana».
Aru è stato l’atleta a fare più notizia EXPO
Fabio Aru è lo sportivo che ha fatto più notizia all’Expo. A sostenerlo, è una speciale classifica dell’Eco della Stampa, società leader italiana sul monitoraggio dei mezzi di comunicazione di mazza. Il ciclista sardo dell’Astana, infatti, ha incassato 122 articoli che parlano della sua visita al padiglione del Kazakistan, il Paese d’origine del team. Seconda piazza per il centrocampista ivoriano del Manchester City, Yaya Tourè in veste di ambasciatore Unep con 116 articoli pubblicati, terzo il cestista italiano dell’Nba, Danilo Gallinari con 111 uscite, che è stato anche Ambas-sador della manifestazione. A seguire l’ex cestista americano Horace Grant, il pugile italiano Clemente Russo, che si è aggiudicato il pass per le Olimpiadi di Rio 2016 proprio grazie alla vittoria contro Pinchuk in un incontro tenutasi nel teatro di Expo. F.C.
Premiati i baby a Castelverde I premiati a Castelverde
Salone della biblioteca comunale di Castelverde stracolmo di premi e persone, un menù completo per la sfilata dei piccoli campioni che si sino particolarmente distinti nella prima edizione della Challange Roberto Martinelli, targata 2015, patrocinata dal Pedale Cremonese, presieduto da Mario Vicini con il prezioso aiuto di Franco Bordoni. Era presente anche Alessandro Rossi, componente e responsabile del settore giovanile del Comitato provinciale di Cremona. E’ stata praticamente la festa
dei mini corridori, ragazzi e ragazze, con entusiasmo e occhi lucidi di commozione, che hanno ricevuto uno dei loro primi premi della ancora verde carriera ciclistica. Ecco i premiati. G1: 1) posto Paolo Ferraina (CC cremonese), 2) Simone Invernizzi (Team Serio), 3) Gioele Cardia (Imbalplast Soncino). G2: 1) Stefano Ganini (Uc Cremasca), 2) Daniel Zanoni (Imbalplast), 3) Claudia Margarita (Polisportiva Madignanese). G3: 1) Gabriele Durelli (Uc Cremasca), 2) Giuseppe Grazioli (Polisportiva Madignanese), 3)
Nicolò Moriggia (Imbalplast). G4: 1) Matteo Cattivelli (Polisportiva Madignanese), 2) Mirko Coloberti (Imbalplast), 3) Mattia Karol Ganini (Uc Cremasca). G5: 1) Luca Pollini (Imbalplast), 2) Nicholas Botti (Polisportiva Madignanese), 3) Elisa Rocca (CC Cremonese). G6: 1) Matteo Bertesago (Imbalplast), 2) Riccardo Tomasoni (Polisportiva Madignanese), 3) Ervis Shehi (Polisportiva Madignanese). Inoltre sono state premiate Miriam Vece, Anna Pedroni, Marta Cavalli, Elena Bissolati, Vittoria Maggi.
Giro del 2017: partirà dal Giappone?
Il Giro d’ Italia prepara lo sbarco in Giappone. E sarebbe una prima assoluta per una grande corsa a tappa. Negli ultimi anni si era parlato di New York, Washington o di Medio Oriente, ma nessuna opzione era andata in porto. Ora, la pista asiatica sembra essere molto concreta per la grande partenza del 2017, quella del Giro del centenario.
SAXO ROTTURA CON TINKOFF Saxo Bank, la banca danese specialista nel trading multi-asset e negli investimenti online, ha annunciato la sua decisione di non rinnovare la sponsorizzazione del team di ciclismo professionistico con circa 6 milioni di euro l’anno, brand in qualità di sponsor della Tinkoff, né nessun altra casacca, per la prossima stagione.
il
SETTIMANALE
PICCOLO www.ilpiccologiornale.it
Edizione chiusa alle ore 21
Direttore responsabile Daniele Tamburini • Società editrice: Immagina srl via San Bernardo 37 - Cremona • Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 0372 435474 - fax 0372 597860 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 454931 • redazione@ilpiccologiornale.it • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 • direzione@immaginapubblicita.it Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2013 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it
Anno II • n. 42 • SABATO 7 NOVEMBRE 2015
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
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Si costituisce a Cremona la cooperativa Fenice, che sostiene gli over 40 nella ricerca di un’occupazione
a pagina 3
IL LAVORO NON FINISCE A 40 ANNI a pagina 13
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il Piccolo è sempre gratis... Anche online!
C’ERA UNA VOLTRA LA RONDINE L’AUTO FATTA A CASALMAGGIORE
SANITA’
Nuovi tagli Enti locali in ginocchio
www.ilpiccologiornale.it
L’EXPO 2015 RACCONTATA DAI GIOVANI CREMONESI
pagine 4-5
di Vanni
C
on o contro Valentino. Punizione giusta o eccessiva. Da quasi due settimane non si parla d’altro, ovvero dopo il contatto tra Rossi e Marquez nel Gp di Sepang in Malesia. Se non fosse coinvolto un pilota italiano, nel nostro Paese ce ne saremmo infischiati delle vicende di un Mondiale di MotoGp finalmente combattuto. Invece, trattandosi di uno degli sportivi più vincenti dello sport azzurro, il caso è diventato una questione di Stato, più importante dei gravi problemi che affliggono l’Italia. Addirittura si sono scomodati anche politici, naturalmente schierati al fianco di Rossi, senza nemmeno sapere cosa realmente è accaduto. Personalmente sono convinto che la provocazione sia censurabile come la reazione e quindi più che invocare allo scandalo per la penalizzazione di Rossi, mi indigno che Marquez non sia stato minimamente scalfito dalla vicenda di Sepang. Insomma, tutta la colpa è ricaduta su Valentino, che però dall’alto della sua esperien-
SPECIALE VOLLEY
pagine 14-17
Pomì in Champions contro il Chemik per stupire ancora
SERIE A
di Fabio Varesi
za, avrebbe dovuto tenere i servi saldi, pensando solo ad arrivare al traguardo. Domani si corre quindi a Valencia un Gp carico di tensione e la speranza è che tutti i piloti stiano calmi e pensino solo a fare la propria gara. A Rossi, del resto, viene offerta una possibilità incredibile: vincere il mondiale partendo dall’ultima fila nella gara decisiva. Se ci riuscisse, diventerebbe un eroe delle due ruote in tutto il mondo. In caso di risultato negativo (mi associo agli scongiuri), avrà comunque la consolazione di essere tornato ai massimi livelli a 36 anni, un’età considerevole per un centauro dalla MotoGp. E comunque l’eventuale vittoria di Lorenzo, sarebbe macchiata da una decisione dei giudici di gara, che ha fatto discutere. Ma si tratta pur sempre di sport, ricordiamolo. Chi siede in Parlamento, farebbe bene ad occuparsi di come va l’Italia, perché Rossi è in grado di badare a se stesso.
pagina 25
CALCIO LEGA PRO
IL SINDACATO OGGI
Intervista a Germano Denti (Uilm)
a pagina 7
CASALMAGGIORE
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Per fortuna, ancor prima che Expo iniziasse, da più parti avvertivano che sarebbe stato un flop, che non ci sarebbe andato nessuno, altro che 20 milioni di presenze. Grazie di cuore, a voi che mi avete avvisato. Sapendo di avere campo libero, sono andato. Per visitare il padiglione Italia potevo cavarmela con 5 ore di coda, per prendere un gelato bastava attendere un’ora e il caffé la bazzecola di una mezzoretta. Un po’ di più per entrare nel padiglione del Giappone, 7 ore di attesa in coda, ma un piccolo sforzo si può mettere in preventivo. Io sono entrato solo in un paio di piccoli spazi di paesi africani e mi sono aggirato tra i padiglioni, non c’era nemmeno mezzo milione di persone là dentro quel giorno. Sì, davvero un grosso flop questo Expo.
Tifiamo Valentino, ma senza esagerare
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Fatemi capire...
a pagina 24
Grande basket Con il Pro Piacenza stasera al PalaRadi per la Cremonese con Vanoli-Reggio è come un derby
a pagina 12
CANOTTAGGIO
San Carlo, una Fiera a gonfie vele a pagina 23
Le Fiamme Gialle hanno “ingaggiato” Valentina Rodini
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CREMONA Iniziata in settimana
Vaccinazione antinfluenzale
L'Asl di Cremona comunica che dal 2 novembre ha preso il via la campagna vaccinale antinfluenzale presso le varie sedi dell'Asl, gli ambulatori dei medici di Medicina Generale e presso le sedi messe a
disposizione dai comuni. Per informazioni rivolgersi alle sedi distrettuali dei Distretti Socio Sanitari di Cremona (0372-497502 e 497521), Crema (0373218511 e 218520) e Casalmaggiore (0375-284040).
Disoccupati over 40, una Fenice per rinascere
Il responsabile Vigliotta: «Presto avremo una sede in città. Siamo in 50, perché intanto non affidarci alcuni parcheggi in gestione?» A giorni sarà fondata la cooperativa che si propone di reinserire nel mondo del lavoro chi ne è stato espulso in età avanzata
L
di Vanni Raineri
a crisi morde e la disoccupazione non dà tregua. Soprattutto non risparmia le giovani generazioni, ma siamo certi che l'emergenza per chi resta senza lavoro oltre i 40 anni sia inferiore? Una cosa è il dramma generazionale che coinvolge i giovani, altra quello soggettivo, di chi non può trovare sostentamento nella famiglia di origine e anzi spesso è chiamato lui (o lei) a sostenere una famiglia. A Cremona da qualche tempo è nata una associazione di disoccupati denominata “Icaro”, che presto si trasformerà i cooperativa, per poter svolgere alcuni lavori. Il nome è già stato scelto: si chiamerà “Fenice”. Ne parliamo col fondatore Giuseppe Vigliotta (nella foto), molto attivo nel raccogliere adesioni (ad oggi sono già 50 i cremonesi affiliati) e nel tessere rap-
porti con le aziende: solo negli ultimi giorni ha incontrato Auricchio, Coop Lombardia, Arvedi, Esselunga e questa settimana Barilla. «A breve anche Lameri e Ocrim - afferma Vigliotta. E' un giro tra le realtà economiche della città. Inoltre c'è un rapporto consolidato con l'Amministrazione comunale». Come è iniziato questo interesse? «Io vengo da Caserta, dove ho spesso avuto rapporti coi disoccupati e in generale in campo sociale. Sono arrivato a Cremona nel 2008 e sono pensionato». Se è pensionato, come mai questo slancio? «Ho avuto modo di conoscere alcuni amici cinquantenni disoccupati da tempo, e da qui è nata l'idea dell'associazione. Per prima cosa abbiamo sentito il Comune di Cremona. Non nego che l'interesse inizialmente ho dovuto conquistarmelo, anche a suon di cartelloni sotto il Municipio. Con que-
LUNEDÌ A SPAZIOCOMUNE Lunedì 9 novembre doppio appuntamento organizzato in provincia di Cremona da Sinistra Ecologia Libertà per porre all'attenzione dell'opinione pubblica la situazione del popolo Kurdo, in prima linea nei combattimenti contro l'Isis e sottoposto a persecuzione nei territori Turchi. Il primo appuntamento è per le ore 18.30 a Cremona presso Spazioco-
sto spirito sono riuscito sin qui a coinvolgere diversi soci». Quest'anno la Fondazione Comunitaria della provincia di Cremona ha messo a disposizione uno stanziamento cospicuo chiedendo che sia la Provincia di Cremona a formulare progetti e proposte a sostegno di questa tipologia di lavoratori. Si parlava di 420mila euro di cui 260mila a carico della Fondazione e
160mila a carico della Provincia. «Al momento questa città, che ha 500 disoccupati over 45, non ha destinato un centesimo al progetto finanziato dalla Fondazione. Ho anche scritto al sindaco: facciamo una festa in meno e incrementiamo il fondo. Dal Comune non è ancora arrivato nulla, quanto alla Provincia siamo rimasti in attesa dell'approvazione del bilancio, ma sappia-
Con Sel si parla di Kurdistan
mune in Piazza Stradivari, il secondo alle alle 21 a Crema presso Sala dei Ricevimenti, Palazzo Comunale, in Piazza Duomo. A parlare dell'argomento sarà l'onorevole Franco Bordo, che ha condotto due viaggi nel Kurdistan Turco, il primo nelle zone di confine con la Siria dove infuriano i combattimenti a ridosso della città di Kobane
e il secondo come osservatore internazionale sempre in Kurdistan in occasione delle elezioni presidenziali turche, dove e visibile il clima di intimidazione e di ferreo controllo militare sulla popolazione civile da parte delle autorità turche. Assieme a lui Firat Ak, rappresentante di Uiki onlus, l'Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia.
mo che c'è un'emergenza economica pesante. Presto comunque dovremo vederci per i dettagli tecnici». Il rischio è che una grossa cifra (260mila euro) possa essere inaccessibile per l'impossibilità di aggiungerci 160mila euro pubblici, e quindi progetti importanti, che mirano al reinserimento e alla formazione, non possano decollare. Intanto però sta per arrivare una sede. «Il Comune già ci aveva assegnato dei locali, ma al secondo piano, e tra noi ci sono disabili. Ora attendiamo un nuovo ufficio al piano terreno. La nostra sede metterà a disposizione degli associati una serie di servizi, di tipo legale, tributario, previdenziale e sociale. L'assessore Rosita Viola ha ben capito le nostre esigenze». Ma veniamo alla cooperativa. «E' un passo necessario. La coop abbraccerà molti settori e potrà svolgere varie tipologie di
lavori. Ci confronteremo sia col pubblico che col privato». Alcuni esempi di aree di intervento: «Perché non dare a noi in gestione alcuni parcheggi? Recentemente abbiamo svolto un sondaggio presso il parcheggio dell'ospedale, chiedendo ai cittadini se fossero d'accordo nell'affidare a noi la gestione, non tornando alla tariffa oraria ma al costo di 1 solo euro giornaliero. Abbiamo raccolto 110 giudizi, e il 95% di questi erano positivi. Potrebbero darci in gestione quel parcheggio e quello di via del Sale, abbiamo calcolato che potrebbero lavorarci 1012 persone. Garantiremmo ordine e pulizia. Chiederemo anche alle associazioni di agricoltori terreni incolti per dedicarci all'agricoltura. E poi… perché non creare a Cremona una cittadella delle arti e dei mestieri magari in una ex caserma?». Chi fosse interessato può contattare Vigliani (338-7011800).
Cronaca
4 Luca Guarneri: «Per me una seconda casa». Marta Emiliani: «Speravo in una maggiore condivisione» Sabato 7 Novembre 2015
L’Expo dei ragazzi cremonesi I commenti sono entusiastici Denise Curcio: «Le critiche smentite dai fatti». Karin Morinelli: «Evento irripetibile»
I
di Federico Pani
visitatori previsti per Expo 2015 erano stati stimati attorno ai 20 milioni. Quelli effettivi sono stati 21,5 milioni: evento riuscito, in poche parole. E, in questo caso, sono i numeri che contano: chi è pronto a non insinuare che, senza la buona riuscita di Expo, il “modello Milano” non sarebbe diventato di colpo una garanzia di efficienza e successo? L’azzeccata scelta del format e dei modi di promozione dell’evento sembrano lasciare da parte ogni critica: anche di chi notava che l’orario di attesa per il favoloso stand del Giappone, in certi casi, era superiore alla durata di un volo Milano-Tokyo. Poi, c’è certamente la qualità o, come si dice oggi, l’eccellenza dell’esposizione, a spiegarne la riuscita. Forse, tra le altre cose, c’è anche il numeroso staff che, con ritmi sempre più crescenti e frenetici, si è trovato a gestire una massa umana enorme. Tra i molti ragazzi chiamati “in trasferta” a gestirne l’organizzazione, anche quelli di Cremona hanno dato il loro contributo. Nelle loro esperienze si ritrova una buona dose di entusiasmo e un punto di vista privilegiato su Expo. Denise Curcio ha 25 anni e tanta esperienza come hostess e organizzatrice di eventi. Quando si candida per partecipare a Expo, le viene subito affidato il ruolo di team leader. Il suo padiglione è quello del Principato di Monaco.
A sinistra Luca Guarneri, a destra Karin Morinelli, due dei ragazzi cremonesi intervistati
«Questi sei mesi – racconta – sono stati eccezionali, diversi da tutto quanto avevo fatto finora. Non è stato, però, sempre così: nelle prime settimane, ci congratulavamo quando superavamo i mille visitatori al giorno. Nelle ultime settimane eravamo passati a 14mila ogni giorno». Denise non condivide molte delle critiche su Expo comparse sui quotidiani: «Molte di queste derivano, tra l’altro dall’aver equivocato il titolo “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. Non si trattava, insomma, di
una semplice mostra sulle culture gastronomiche. Le critiche relative al successo dell’evento, invece, sono state smentite dai fatti». Luca Guarneri ha 18 anni. È studente, ma fa già molti lavori, fra cui speaker radiofonico e collaboratore di spettacoli televisivi. All’apertura dei lavori si è candidato come volontario. Dopo qualche settimana è riuscito a farsi notare ed entra a tutti gli effetti nel team di Expo: «Dall’inizio dell’estate in poi ho lavorato sei giorni la settimana nel ser-
vizio “Passaporto”, gestore dei gadget ufficiali dell’evento». Pur pendolando quasi tutti i giorni da Cremona, Luca riesce a far valere la sua determinazione: nello stand “Alessandro Rosso” organizza Share your life, il suo primo evento in assoluto. Poi, raccontando delle condizioni di lavoro – impegnative, senza sconti, ma assolutamente gratificanti – dice: «Posso dire che Expo è stata come una seconda casa per me». Fra le altre numerose attività, può vantare anche la comparsa nelle
tre puntate di “La mia Expo”, andata in onda su MTV. Anche Karin Morinelli, 24 anni, ha molta esperienza professionale come hostess e organizzatrice di eventi. La sua esperienza a Expo è durata qualche settimana: «Lavoravo presso il padiglione USA. Il mio compito consisteva nell’accompagnamento e nell’accredito degli ospiti, oltre a un servizio di assistenza». L’esposizione, per Karin, è stata dunque soprattutto un susseguirsi di convention, seminari sull’agricoltura e conferenze dedicate ai responsabili di aziende: «Ho partecipato, per dirla così, a una sezione vip di Expo, dove non mancavano buffet ed eventi di intrattenimento». Nel suo racconto, Expo appare come un evento irripetibile, senza paragoni, coi difetti che un’enorme esposizione comporta: «C’era un
gran caos. Le corsie preferenziali non venivano rispettate. L’organizzazione, a volte, è mancata. Però, naturalmente, non è stata la solita fiera: l’aria che si respirava era internazionale» Marta Emiliani, 25 anni, laureata in lingue, partecipa fin da subito all’esperienza Expo. Il suo punto di vista è quello di una studentessa decisamente lanciata nella dimensione internazionale: «L’evento, anche visto dall’interno, è stato un grande successo. Le mie aspettative, però, erano diverse: vengo dal mondo dell’università e dell’Erasmus e, proprio per questo, mi ero immaginata un clima di maggiore condivisione. Per dire: mi sarei aspettata di vedere lo staff di ogni padiglione incuriosito dal visitare i padiglioni vicini. E invece no, tutti erano molto, forse troppo, concentrati sul proprio lavoro».
Superate le speranze sul numero di ingressi. Un trampolino per Sala e Tronca
Dopo la paura, sin troppo entusiasmo
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a è andato bene o male ’sto Expo? La domanda è meno banale del previsto. Le previsioni erano poco meno che catastrofiche, i giudizi finali sin troppo entusiastici. Iniziamo dalle aspettative sugli ingressi: si sperava in 20 milioni di visitatori, e gli ingressi sono stati circa 21 milioni e mezzo, quindi prova superata. Da qualche parte si ribatte dicendo che negli ultimi mesi ci sono state tante promozioni che hanno consentito di entrare a Expo con una cifra molto inferiore al normale costo del tagliando. Vero, ma la gente c’era, e lo sanno bene soprattutto coloro che hanno atteso gli ultimi mesi per visitare l’esposizione. La raffica di inchieste e arresti per gli appalti fortunatamente ha concesso una pausa, e il ritardo nei lavori, la corsa a consegnare l’area attrezzata per l’inaugurazione del 1° aprile sono solo lontani ricordi. Forse i toni entusiastici che si sentono oggi sono anche figli della grande paura. In fondo l’Italia ha fatto la sua bella figura, ma tornare a candidare Milano quale capitale morale del Paese perché Expo è andata bene... Eppure il commissario nominato dal Governo per Expo, Giuseppe
Sala, è il più ambito in ambito politico, sarà forse il nuovo sindaco di Milano prescelto dal Partito Democratico, mentre anche la nomina del prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca a commissario prefettizio di Roma per il dopo-Marino sa tanto di voglia di esportare a Roma la bella esperienza appena chiusa. Proprio il grande afflusso degli ultimi mesi pone alcune domande. La prima critica è che gran parte dei visitatori si sono trovati nell’imposssibiltà di entrare nei padiglioni più ambiti, se non a costo di lun-
ghissime code. Ore in fila per visitare un padiglione non sono giustificabili, soprattutto in tempi in cui la tecnologia permetterebbe di ovviare al problema in tanti modi. Forse servirebbero spazi più ampi, o spazi esterni per i padiglioni, magari riservati alla ristorazione. Poi ci sono quelli che vanno a un evento solo se si può fare la coda, e sembra non siano nemmeno pochi, ma sono casi patologici. Di buono resterà qualcosa riguardo al sito, la cui destinazione è ancora incerta, ma l’albero della vita e altre realizzazioni rimarranno e dovrebbero essere valorizzate. Nessuno si attende che quell’installazione divenga la nuova Tour Eiffel, che nel 1889 a Parigi avrebbe dovuto essere smantellata dopo Expo e invece sappiamo bene come finì, certo ci sono quartieri di Milano che hanno cambiato faccia, in positivo. Un’ondata dfi freschezza che si sente anche girando per la città. Soprattutto l’area della Darsena e dei Navigli sono stati finalmente trasformati, ma anche il quartiere di Porta Nuova che ha cambiato lo skyline meneghino con gli alti grattacieli che si affacciano su piazza Gae Aulenti. Alla fine con un sospiro di sollievo possiamo dirlo: è andata bene. Vanni Raineri
Ma anche qui non tutti sono d’accordo: Caritas e Slow Food non l’hanno firmata
La Carta di Milano, la verà eredità destinata al mondo
Era iniziata coi black bloc, con tante gente che postava sui social previsioni catastrofiche, con i cortei anti-Expo. E' finita con un grande silenzio dei contestatori. Solo qualcuno osa ancora condividere foto che mostrano gli ingressi deserti, sono più quelli che mettono in discussione i conti economici, anche se certe cifre che circolano sanno decisamente di bufala. E poi, mentre i costi ci sono subito, i vantaggi sono diluiti nel tempo, per vari aspetti. La vera eredità che lascia Expo è la Carta di Milano, che si rifà allo slogan “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. E pure questa per la verità ha diviso non poco. Basti pensare al clamoroso rifiuto di firmarlo da parte di Caritas e Slow Food, vale a dire l'organismo cattolico che
promuove la carità e un'associazione in prima linea per difendere i presidi alimentari. La Carta di Milano è stata consegnata un paio di settimane fa al segretario delle nazioni unite Ban Ki-moon, ma non ha accontentato tutti. Troppo generalistico il messaggio, e non vengono toccati i nodi fondamentali. Non bastano le buone intenzioni. Si ribatte che importante è smuovere la situazione e le coscienze, lanciare un primo messaggio e aprire un dibattito. La Carta di Milano si propone di creare una nuova consapevolezza a livello mondiale su quanto mangiamo e quanto invece buttiamo, un esame che va fatto a livello globale anche se deve coinvolgere l'individuo.
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CHIEDONO CHIAREZZA
Minoranze compatte sull’affare A2A-Lgh
La minoranza in consiglio comunale chiede compatta che si faccia chiarezza su una trattativa importante per il futuro di Cremona. Si tratta ovviamente dell'offerta vincolante di A2A per l'acquisizione del 51% delle quote di Linea Group. Per questo si è tenuta giovedì pomeriggio una conferenza stampa a SpazioComune. La minoranza ha firmato un documento unitario col quale non si nascondono timori su alcuni aspetti delicati, quali la perdita di controllo da parte del Comune e la probabilità che le tariffe aumentino. Così recita il documento: “Dopo una attenta valutazione su LGH che ha come obiettivo fondamentale il soddisfacimento delle esigenze dei territori di riferimento, dei cittadini e dello sviluppo locale, ribadiamo le nostre perplessità in merito all'operazione A2A-LGH che è tra le più impattanti degli ultimi anni nella politica comunale ma soprattutto sulla vita dei cittadini. E' assolutamente inquietante e incomprensibile come il silenzio sull'intera vicenda da parte dell'attuale maggioranza, della giunta e del Sindaco sia compatto e condiviso”. Il documento è siglato da tutte le forze di opposizione in Consiglio: Fratelli d’Italia, Nuovo Centrodestra, Gruppo Misto, Movimento 5 Stelle, Obiettivo Cremona con Perri, Forza Italia, Lega Nord. Presenti in conferenza stampa tutti i capigruppo, ad eccezione della Lista Perri (assente “giustificata”): Marcello Ventura (FdI), Federico Fasani (NCD), Alessio Zanardi (Gruppo Misto), Lucia Lanfredi (M5S), Ferruccio Giovetti (FI), Alessandro Fanti (Lega Nord, in sostituzione di Alessandro Carpani).
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Cronaca
Sabato 7 Novembre 2015
il november porc inizia oggi a sissa
Tagli alla sanità, le Regioni allo stremo Va ripensato il rapporto tra lo Stato e gli enti locali. Dal federalismo monco all’ultimo scontro sulle risorse destinate dalla legge di stabilità
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di Vanni Raineri
E’ novembre, e per tutto il “mese del maiale”, la Bassa parmense, è la sede ideale di “November Porc... speriamo ci sia la nebbia!!”. Il riferimento alla nebbia ha un duplice aspetto: è un componente essenziale per la maturazione del Culatello di Zibello dop e rende il paesaggio più suggestivo, ovattando rumori e immagini. E proprio partendo dal Culatello (che qui diventa Denominazione protetta) si è voluto valorizzare i suoi “parenti poveri” e un territorio poco conosciuto nonostante sia stata la terra di Verdi e di Guareschi. Così, 14 anni fa è nato November Porc, che, come tradizione, inizia da Sissa. Ieri è iniziato ufficialmente “I Sapori del Maiale”. Oggi, alle ore 10, in piazza Roma inizia il mercato di prodotti tipici “Antichi Sapori e Tradizioni”. Per i più coraggiosi, ci sono i voli in elicottero di EliWork (a pagamento anche domenica). Dalle ore 12 si potrà pranzare nelle varie tensostrutture/punti ristoro che offriranno menù per tutti i palati e, davanti alla Rocca, assaggio di Polenta Consa. Interessanti varie attività, come quella dei panificatori rivolta ai ragazzi delle scuole o la dimostrazione pratica di lavorazione della Mariola. Alle 20,30 ecco la musica (e il cibo) ritornare protagonisti: in piazza Roma si terrà la consueta “notte giovane” con musica live e diretta di Radio Bruno, mentre la novità viene dalla Tensostruttura, che ospiterà una kermesse di ballo liscio e revival per i meno giovani. Altra novità è che “Menabrea dà gusto a November Porc”, e da Sissa inizia la collaborazione con la birra di Biella. Domenica 8, il mercato delle prelibatezze apre alle ore 9 e inizia la cottura del Mariolone. Proseguono per tutto il giorno intrattenimenti, dimostrazioni di lavorazione di carni, spettacoli per ragazzi, oltre alla pesca di beneficenza. E alle 15,30 degustazione gratuita del Mariolone.
a che razza di autonomia dà questo federalismo all’italiana? A rialzare la criticità tra i vari livelli dello Stato è la discussione sulla dotazione del fondo sanitario nazionale, che prevede, nella legge di stabilità del governo, 111 miliardi per il 2016. Proprio ieri è arrivato al Consiglio dei ministri il decreto salva-regioni. Ma è proprio necessario che sia lo Stato a salvare le regioni? Perché regioni nelle quali lo spreco non è consuetudine (o comunque più efficienti) devono versare gran parte delle imposte allo stato e poi andare a bussare per riprendere una parte della somma come fosse beneficenza? Quel che è stato spacciato per federalismo sembra più la decisione al centro di trattenere più risorse per ovviare al livello allarmante del debito pubblico e, in cambio, consentire agli enti locali di coprire il buco attraverso nuove tasse. Il risultato è stato: da un lato risorse in meno per gli enti locali ridotti con bilanci rosso vivo (la sanità da sola copre l’80% del bilancio delle regioni), dall’altra la gente arrabbiata soprattutto con gli stessi enti locali perché ovviamente le nuove tasse sono quelle più difficili da digerire. Ovviamente a rasserenare il clima non hanno provveduto gli scandali esplosi a qualsiasi livello amministrativo. Anche stavolta assistiamo a tagli agli enti locali, già in ginocchio e alle prese con la cancellazione dell’Imu sulla prima casa. Le compensazioni? Vedremo. Intanto le province si avviano verso l’estinzione, i comuni sono costretti ad unirsi per respirare ma chissà come e quando, e le regioni... 5 sono commissariate e altre 3 hanno vincoli rigidissimi di bilancio per il deficit elevato. Di queste 8, una si trova al nord, ed è il Piemonte del presidente Chiamparino (e smettiamola di chiamarli governatori, quelli Usa hanno ben altre prerogative), che per protestare contro la finanziaria si è dimesso dalla presidenza della Conferenza Stato-Regioni. Proprio Chiamparino (Pd come Renzi) ha lanciato l’allarme sulla sanità in un’audizione al Senato.
I bilanci degli enti locali sono ormai allo sfascio forza italia e lega nord per il referendum sull’autonomia lombarda La Lombardia ha un residuo fiscale (la differenza tra quanto versa allo Stato e quanto riceve in servizi) di circa 50 miliardi di euro l'anno. Su questa base, la Regione promuove un referendum consultivo che mira ad attribuire alla stessa ulteriori forme di autonomia. L'iniziativa è stata presentata in settimana a Cremona congiuntamente dai vertici locali di Forza Italia e Lega Nord, che in una conferenza stampa che si è tenuta a SpazioComune hanno presentato un documento che verrà sottoposto a tutti i Consigli Comunali della nostra provincia, come sta avvenendo anche Mercoledì Renzi ha incontrato le Regioni, annunciando di non poterne più degli sprechi regionali e dicendo che non si può sempre scaricare i problemi sugli italiani. Spiazzante. Intanto che fine fanno i costi standard? Sarebbe giusto considerare gli scostamenti dai costi effettivi e inserire finalmente qualche elemento premiante per chi persegue una gestione migliore della cosa pubblica. E invece arriva puntuale il ricorso ai tagli lineare con buona pace per chi si era dimostrato “previdente”, che aggiunge così al taglio la beffa. Ad esempio il calcolo delle inefficienze delle Regioni (calcolato dall’Ufficio Studi Confcommercio su dati Istat) vede la
nelle altre province lombarde. Si tratta di un vero e proprio referendum sull'autonomia fiscale della Lombardia, che ovviamente non può essere che consultivo, e che sta contribuendo a rafforzare il legame tra Forza Italia e Lega Nord in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Per FI erano presenti il segretario provinciale Mino Jotta, Fabio Bertusi, Gianluca Pinotti, Ferruccio Giovetti, Carlalberto Ghidotti e Giorgio Everet, per la Lega i segretari provinciale Fabio Fabemoli e cittadino Alberto Mariaschi, Alessandro Carpani e Alessandro Fanti.
spesa pro capite della Lombardia come la più bassa in assoluto, e la nostra è l’unica regione con eccesso di spesa pro capite pari a zero, mentre la media nazionale sfiora i 1500 euro all’anno. Drammatico lo squilibrio nelle regioni a statuto speciale, sia a nord che a sud. Ma hanno ancora senso gli statuti speciali nell’Europa unita? Ma questo è un altro capitolo. L’adozione del criterio di responsabilità, con premio al diligente e non allo sprecone, è auspicabile, ma le resistenze sono dure a morire, come abbiamo analizzato recentemente nel caso dei premi delle polizze auto, che alcuni province penalizzate vorrebbero mischiare nel cal-
derone nazionale, facendo pagare a tutti i comportamenti deplorevoli di qualcuno. La prossimità tra chi ha comportamenti scorretti e chi ne sopporta le conseguenze è un buon criterio per aumentare, o almeno aiutare, il senso civico. A sottolineare la necessità di garantire maggiore autonomia agli enti locali una volta era soprattutto la Lega Nord, che ha avuto il merito di portare nell’agenda politica la questione. Oggi però il movimento di Salvini sembra aver puntato su altri temi, in primis l’opposizione all’ingresso in Italia dei clandestini. Temi che pagano in termini elettorali, a scapito di una partita come quella delle autonomie che era stato il cavallo di battaglia.
Cronaca
Sabato 7 Novembre 2015
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«Non si devono sottovalutare i lavoratori»
Il Sindacato oggi Intervista a Germano Denti segretario Uilm di Cremona: «A volte abbiamo in mano il futuro delle persone»
«Ci dovrebbe essere più coscienza da parte del dipendente e del datore di lavoro: quando serve, si deve poter dire “ho sbagliato”»
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di Daniele Tamburini
iviamo una realtà in cui, da una parte, il mondo del lavoro sta subendo radicali trasformazioni, (dalla scomparsa della centralità della fabbrica, al cosiddetto "lavoro immateriale", al progressivo tramonto del lavoro a tempo indeterminato: il modello per cui lo stesso impiego, lo stesso orario, la stessa unità produttiva permanevano per tutti gli anni di attività); dall'altra, il ruolo tradizionale di tutela e di contrattazione del sindacato sembra messo in un angolo, e anzi sottoposto fortemente a discussione: dal governo, dai mezzi di informazione, oltre che dalla parte datoriale. Il "modello Marchionne" snobba le rappresentanze del mondo del lavoro, sui mezzi di informazione spesso il sindacato appare come un soggetto legato al conservatorismo, invece che all'innovazione, e il governo, in primis lo stesso Renzi, non si fa scrupolo di accusare le organizzazioni sindacali di non volersi confrontare con la realtà mutata e di essere interessate solamente a mantenere lo status quo dei garantiti, magari difendendo comportamenti sbagliati di chi lavora. In questa rincorsa, vengono messi in discussione diritti che sembravano ormai far parte del dna della nostra democrazia: il diritto a scioperare, pur con le regolamentazioni previste per legge, lo stesso diritto a riunirsi in assemblea (si ricorderà il caso Colosseo). E il sindacato cosa dice, di questa vera e propria "crisi di ruolo"? Ne parliamo con Germano Denti segretario responsabile dei metalmeccanici UIL di Cremona: undici anni di sindacato, persona conosciuta e molto stimata nell'ambiente, punto di riferimento per molti lavoratori cremonesi.
perché a volte abbiamo in mano il futuro delle persone. Dieci anni fa era più facile fare sindacato? Dieci anni fa c’era una condizione economica complessiva positiva, il che ha fatto sì che, da un certo punto di vista, il sindacato si sia un po’ sclerotizzato. La crisi che stiamo vivendo, che riguarda l’economia, il lavoro, la vita delle persone, ha rimesso in discussione il valore del sindacato. Siamo un Paese in cui qualsiasi organizzazione viene percepita come “casta”, e anche il sindacato soffre di questo. Ora escono fuori gli aspetti legati a ciò che non si è fatto, poiché andava tutto bene: la mancanza di un ricambio adeguato, ad esempio, a tutti i livelli, in tutti gli ambiti. E questo non è rispettoso nei confronti dei giovani. Troppo spesso qui da noi prevalgono gli interessi di bottega, il rifiuto dell’altro. Dipende dalla crisi del concetto di famiglia e dall’incapacità della scuola a farsi “scuola di vita”: le scuole, oggi, sono contenitori vuoti. Anche tra i sindacalisti e i politici, a volte, si parla di “merito”, senza sapere di che cosa si parli. C’è rigidità, non c’è flessibilità, anche nel campo in cui lavoro io: non si può affrontare la realtà di una fabbrica di duemila dipendenti con gli strumenti che utilizziamo per una realtà produttiva di dieci - quindici lavoratori. Occorre cogliere la peculiarità di ogni realtà. Nella grande fabbrica c’è ancora
«Questa crisi ha messo in discussione il valore del sindacato»
Quando ha deciso di impegnarsi nel sindacato, e perché? Il mio impegno risale all’ottobre del 2004. Ho deciso di impegnarmi nel sindacato quando, avendo lavorato per venti anni come educatore in un centro per disabili, ho cercato di riportare nella organizzazione sindacale il senso del rispetto verso le persone, che deve essere sempre al centro della nostra azione. Non dobbiamo dimenticare mai che il nostro datore di lavoro sono i lavoratori e che noi siamo qui per tutelarli; occorre un estremo rispetto verso di loro,
un’ossatura sindacale, ma il problema da affrontare sono le realtà piccole, che sono la maggioranza del mondo del lavoro. Le cooperative, il mondo del commercio, le piccole imprese, realtà in cui esistono vere discriminazioni. Il sindacato non si è mai occupato di queste realtà, in questi anni. Si dice che il suo sindacato, quello dei metalmeccanici, ed il sindacato in generale siano superati da una realtà in cui le fabbriche ed il lavoro dipendente in generale non rivestono più la centralità di una volta nel tessuto produttivo: è così? Non è ancora così, ma la domanda coglie un problema. I lavoratori hanno perso fiducia nel sindacato, ma c’è un vasto spazio in cui, se essi capiscono che c’è un sindacato, un sindacalista che si impegna, che ascolta i loro problemi, che rispetta i loro bisogni, si riavvicinano. La gente non riconosce più il sindacato come sigla, ma riconosce le per-
sone che lavorano concretamente, indipendentemente dalla sigla di cui fanno parte. La UILM mi ha sempre dato la possibilità di sviluppare il mio lavoro senza pressioni: ho sempre avuto campo libero. Cosa ne pensa dell'azione del governo Renzi rispetto al mondo del lavoro? Qual è la sua opinione sul jobs act? Il jobs act può essere una soluzione che muove qualcosa, che snellisce alcuni procedimenti, ma ascolti questa metafora che ripeteva spesso mio padre: non devi dare il pesce al popolo, devi insegnargli a pescare. Dalla scuola, prima, si usciva e si era pronti ad affrontare una professione, si avevano strumenti veri. L’esperienza la si faceva sulla base della preparazione ricevuta. Nel mio settore, si cercano affannosamente idraulici, elettricisti, manutentori meccanici ed elettrici, ma ce ne sono pochi. Pensiamo al personale che lavora nelle stalle, sul
nostro territorio: la maggior parte sono indiani. Quanto a Renzi, colpisce perché, a volte sbagliando, a volte indovinando, sa decidere. A parte la questione pensioni: quella è veramente uno scandalo, una cosa scandalosa su cui i sindacati non hanno mai avuto voce in capitolo, o non hanno alzato abbastanza la voce. Occorreva studiare meccanismi per favorire il ricambio generazionale sui luoghi di lavoro, accompagnando chi è di mezza età alla pensione. ci sono lavori che non si possono fare a sessantacinque anni! Bisogna mettere le mani sulla riforma con urgenza, non può rimanere tutto così, come è adesso. Ma, ripeto, occorre investire nella scuola, per una formazione certificata, sul campo, che dia professionalità, che possa creare prodotti di eccellenza. Noi possiamo competere con i cinesi solo con la sfida della qualità. Ci sono ambiti di nicchia in cui siamo eccellenti: Cremona, pochi lo sanno, è la capitale mondiale della termometria. È un campo di impiego che va dall’incubatrice all’elicottero, alla macchina per il caffè: sono prodotti che presuppongono molto studio. Così l'Ocrim: potrebbe essere leader a livello mondiale. Infatti, la situazione a Cremona... Cremona, per storia, è sempre stata una realtà agricola, magari ricca. Una città ricca, ma addormentata: non abbiamo più voluto investire veramente, perché la realtà agricola è questa. Abbiamo interrotto la filiera agroalimentare: la pianura padana è una delle più fertili d’Europa, e la vocazione di città agricola doveva essere sviluppata. Il casalasco è rimasto uguale a cinquanta anni fa. Peraltro, gli industriali, tranne Arve-
di, Ocrim e pochi altri, hanno preferito speculare, invece che investire. Il polo cremasco si è sviluppato maggiormente dal punto di vista industriale, anche per motivi logistici, quali la vicinanza con Milano. Poi, non abbiamo investito sull’aspetto turistico: abbiamo luoghi meravigliosi, che potr ebbero essere valorizzati. Ci sono città minori che hanno investito su questo aspetto e ne hanno un grande ritorno. C’è la questione delle vie di comunicazione: la valorizzazione del fiume, con i canali navigabili; le linee ferroviarie. Si potrebbe valorizzare il fiume anche sotto l’aspetto turistico: pensiamo alle chiuse leonardesche. Sarebbe anche un bacino di lavoro. Io sono innamorato di questa città, e mi accaloro proprio per questo. Una curiosità: la vertenza più difficile? Non c’è mai una vertenza uguale ad un’altra. Ne ricordo una, con una grande multinazionale, che ha visto una grossa collaborazione con il nostro studio legale: una vittoria, che poi si è rivelata un fallimento, ma che, comunque, ha fatto sentenza. Dietro ogni vertenza c’è un mondo. Adesso va di moda dire: io ti denuncio, e il tutto si risolve sul mero aspetto economico. L’importante è la chiarezza e la trasparenza nei confronti del lavoratore, perché ci sono vertenze non perseguibili: occorre che il sindacato faccia le sue valutazioni oneste ed obiettive, trovando la giusta mediazione. La vertenza deve essere anche un gesto di onestà e di principio, ma entrambi gli aspetti vanno valutati. Ci dovrebbe essere più coscienza da parte del lavoratore e del datore di lavoro: a volte, si deve poter dire “ho sbagliato”. Non sopporto il settarismo. In conclusione, il sindacato deve darsi una mossa, ed è ancora quell’elemento che ha gli strumenti per parlare con la gente, e la gente può ancora aiutarci ad essere forti. A partire dalle cose apparentemente piccole: sui diritti, sull’organizzazione del lavoro, sui problemi del posto di lavoro, sulla sicurezza. Trattare queste cose rende il sindacato credibile. C'è tanta gente, che parla in televisione, ma che i lavoratori non li ha mai visti. È un brutto vizio, quello di sottovalutare i lavoratori. Io ci sono a contatto tutti i giorni, e quando mi dicono: “Grazie Gerri”, sono felice.
«Trattare i problemi quotidiani dei lavoratori rende il sindacato credibile»
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Cronaca
Sabato 7 Novembre 2015
IN DICEMBRE A CREMONA
Nuovo vertice tra i 4 sindaci a Bergamo
Accordo del Comune con Auser nel sociale
Accordo di collaborazione con l’Associazione “AUSER Volontariato Comprensorio di Cremona” onlus. Dopo la relazione dell'assessore al Welfare di comunità Mauro Platè, la Giunta ha deciso di instaurare una collaborazione con l’Auser per l’attuazione di politiche a tutela e protezione delle fasce più deboli della popolazione, in particolare disabili ed anziani. «Questo accordo - dichiara l’assessore Platè - intende favorire l’innesco
di sinergie finalizzate allo sviluppo di azioni da progettare insieme a favore dei disabili, degli anziani e dei loro famigliari. Con questo atto concretizziamo inoltre la volontà di riconoscere il ruolo dei soggetti del Terzo Settore, quali espressioni organizzate delle autonome iniziative dei cittadini per realizzare un sistema integrato di interventi e servizi sociali». Auser si è resa disponibile, nel rispet-
to dei ruoli, a lavorare sia nei momenti programmatori sia gestionali per un sistema integrato di interventi e servizi rivolti alle persone fragili e alla città nell’ambito delle politiche sociali. L’Amministrazione riconoscerà all’Associazione un rimborso delle spese sostenute per lo svolgimento delle attività previste dalla collaborazione. L’accordo, che sarà prossimamente sottoscritto, scadrà il 30 giugno 2017.
Auser, vent’anni di servizio
Parla il presidente Giorgio Toscani: «Ben 20.000 cremonesi di ogni età hanno partecipato ai corsi che organizziamo»
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di Lorenzo Balestreri
Sindaci della Lombardia orientale di nuovo riuniti. Si è tenuto nel pomeriggio di mercoledì il secondo incontro tra i sindaci del Comune di Cremona Gianluca Galimberti, di Bergamo Giorgio Gori, di Brescia Emilia Del Bono e di Mantova Mattia Palazzi. Questa volta a Bergamo. E’ il secondo momento dopo il primo avvenuto il 6 ottobr e scorso nella città di Brescia. Un appuntamento mensile che i sindaci hanno scelto di organizzare per confrontarsi su alcune tematiche care alle rispettive, costruire sinergie e progettualità comuni. I sindaci sono stati accolti nella sede del comune di Bergamo a Palazzo Frizzoni. A seguire hanno visitato la Pinacoteca all’Accademia Carrara per poi riunirsi in un tavolo operativo nell’ufficio del sindaco Gori. «Continua la collaborazione fruttuosa tra sindaci della Lombardia orientale - il commento del sindaco Galimberti - per costruire progetti comuni e alleanze territoriali. Innovazione tecnologica nel sistema museale, pareggiati, trasporto ferroviario: sono solo tre dei temi che abbiamo affrontato e sui quali continuiamo a lavorare. Ovviamente è sempre all’ordine del giorno la preparazione dell’European Region of Gastronomy 2017, titolo prestigioso che abbiamo ricevuto insieme e per il quale siamo fortemente impegnati». Il prossimo appuntamento dei quattro sindaci sarà a dicembre nella città di Cremona.
a conoscenza, la possibilità di imparare, l’aiuto verso gli altri. Questi sono solo tre dei cardini fondamentali su cui si fonda l’Auser Unipop. Per approfondirli e conoscere più da vicino questa importante realtà abbiamo incontrato Giorgio Toscani, il presidente dell’Associazione. Queste le sue parole: «Nel 2016 festeggeremo vent’anni di attività a Cremona. In questo lasso di tempo abbiamo dato la possibilità a circa 20.000 cremonesi di partecipare ai nostri corsi. Negli ultimi 3 anni abbiamo una media di 800 iscrizioni all’anno, distribuite su 90 corsi tenuti da ottobre a maggio. Degli iscritti la percentuale più alta in base all’età è quella dai 20 ai 50, a testimonianza che la nostra realtà è aperta a tutti e non è solo legata alle persone anziane, la cui percentuale è attorno al 20-25%». «Le nostre proposte - ha proseguito - sono divise in 9 aree da 10-20 corsi l'una. Abbiamo corsi che ripetiamo ogni anno, quelli “fissi”, come: cucina, informatica, lingue, ginnastica dolce, yoga, storia dell’arte, storia di Cremona, filosofia... solo per citarne alcuni, ma ogni anno cerchiamo di introdurre anche qualcosa di nuovo. Quest’anno abbiamo aggiunto una nuova area ovvero quella “genitori-figli” nella quale vengono tenute alcune attività create per entrambe le figure contemporaneamente. Le persone oltre i 65 anni di età godono dello sconto del 50% sui corsi di informati-
Anna Mosconi, Giorgio Toscani e Maura Ruggeri all’inaugurazione dell’anno accademico lo scorso 16 ottobre
ca. Gli iscritti alla Cgil hanno il 30% di sconto sul primo corso al quale partecipano. Non abbiamo limiti di età per i nostri corsi». «Siccome siamo un’associazione che si occupa anche della promozione sociale - ha precisato Toscani -, il nostro obiettivo, oltre a quello di permettere alle persone di frequentare i nostri corsi, è quello di dare una mano a risolvere problemi di carattere sociale. Per questo motivo collaboriamo anche con altre realtà a progetti creati per aiutare i “soggetti deboli” come immigrati, profughi, donne che vivono situazioni difficili... Per le donne, in collaborazione con l’Azienda Sociale,
seguiamo il progetto “Donne al lavoro”, attraverso il quale cerchiamo di dare loro un orientamento alla cittadinanza dando una mano a capire, ad entrare nel mondo del lavoro e a districarsi con la burocrazia. Per gli immigrati invece, con la Cooperativa Sentiero, gestiamo la loro accoglienza e formazione organizzando corsi di alfabetizzazione. Attualmente seguiamo 60 persone». «Dal punto di vista culturale - ha aggiunto - aderiamo al progetto “Cultura Partecipata” del Comune per quel che riguarda il tema della Costituzione. Tra marzo e aprile dell’anno prossimo, assieme a Libera e all’As-
sociazione delle arti e dei giochi di Piadena, organizzeremo diverse iniziative per ricordare la figura di Mario Lodi e la sua Costituzione per i bambini. In più portiamo avanti il progetto “Adotta un monumento”. Organizzeremo ad inizio anno una sottoscrizione collettiva pubblica (crowdfounding) attraverso la quale le persone potranno dare un piccolo contributo per restaurare la Chiesa della Beata Vergine situata al Museo della Civiltà Contadina-cascina Cambonino. Una struttura di importanza artistica e culturale, ma anche simbolo del legame con il territorio, luogo di incontro e di culto».
I Fatti della Settimana IN PRIMO PIANO
mercoledì 4 novembre
Sabato 7 Novembre 2015
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Fertilizzanti tossici per produzioni convenzionali e biologiche, sequestri in tutta Italia Sequestrati prodotti in tantissime città d’Italia, Cremona compresa, nell’ambito di una maxi-operazione della Guardia di finanza di Cagliari e del Dipartimento dell’ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) di Cagliari, a tutela della sicurezza ali-
sabato 31 ottobre fanno esplodere bancomat a persico dosimo: 25mila euro
Hanno fatto esplodere il bancomat della filiale della Banca Popolare di Cremona situata a Persico Dosimo, portando via circa 25mila euro. E’ accaduto nella notte tra venerdì 30 e sabato 31 ottobre, quando una gang è entrata in azione usando un mix di sostanze che una volta innescato ha distrutto il bancomat e una parte della struttura. E’ possibile che, come in molti casi simili, sia stato usato principalmente dell’acetilene. Il tutto è durato circa tre minuti ed è avvenuto dopo la mezzanotte.
domenica 1 novembre tentano colpo all’ex monopolio, messi in fuga dall’allarme
Tentato colpo di ignoti ladri all’ex Monopolio di Stato di Costa Sant’Abramo. E’ accaduto nella notte di domenica 1 novembre, quando i malviventi sono entrati in azione, sfondando il cancello con un furgone. Ma subito dopo sono stati costretti alla fuga dall’allarme. Immediato l’intervento degli agenti della squadra volante della Questura, ma i malviventi erano appena scappati. Il furgone usato come ariete, risultato rubato; è stato sequestrato e sarà esaminato dagli esperti della scientifica di Milano con nuove tecniche per rilevare le impronte.
lunedì 2 novembre arrestati due marocchini che spaccio di droga anche a cremona
Rifornivano anche molti clienti cremonesi i due fratelli marocchini arrestati dai carabinieri di Codogno per spaccio di droga, in particolare cocaina. I due, un 34enne (iniziali R.E.B.) e un 31enne (H.E.B.) sono stati bloccati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare dopo un’indagine del Nucleo operativo e
mentare. L’operazione, denominata “Alga avvelenata”, riguarda esercizi commerciali che hanno acquistato prodotti da un’azienda romagnola operante nel settore agroalimentare, che avrebbe immesso sul mercato fertilizzanti tossici per produzioni convenzionali e biologiche non conformi alla legi-
slazione vigente e altamente pericolosi per la salute pubblica. Ben 366 i sequestri in atto su tutto il territorio nazionale. Si tratta di pesticidi organici e battericidi ottenuti da estratti vegetali e prodotti derivanti dalla specie sophora flavescens. L’analisi dei prodotti sequestrati, effettuata nei laboratori
domenica 1 novembre
Colpo nella casa di un ufficiale dell’esercito
Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata una vicina, che ha visto luci accese e finestre aperte Colpo nella notte tra sabato e domenica nell’abitazione del maggiore Saverio Cucinotta, ufficiale dell’esercito attualmente di stanza a Verona, ma da sempre residente a Cremona e che per anni ha lavorato alla caserma Col di Lana. Ad avvertirlo una vicina di casa, che aveva notato visto le luci di casa accese e la portafinestra aperta. In quei giorni il maggiore era di stanza a Milano, in quanto lavorava presso Expo. Ovviamente il capitano è partito subito per Cremona, dove ha trovato i Carabinieri, avvertiti dalla stessa vicina di casa. Dentro l’abitazione tutto era a soqquadro. Dall’appartamento sono stati rubati telefoni cellulari e vari oggetti d’argento. Fortunatamente il militare non aveva lasciato molti oggetti di valore nella casa di Cremona, dove comunque spesso si recava, nelle pause dal lavoro. «La cosa che mi fa più rabbia non è tanto per gli oggetti rubati, che erano comunque cari ricordi, ma per il senso di violazione della mia privacy, della mia intimità», dice il maggiore.
radiomobile, condotta per mesi con appostamenti e intercettazioni. Secondo il quadro accusatorio i due rifornivano persone tra i 20 e i 50 anni – fra cui molte donne – provenienti dal Lodigiano, dal Piacentino e dal Cremonese per fare acquisti a Codogno, dove risiedono i due arrestati. Una trentina i clienti identificati. Secondo gli investigatori i due fratelli avevano la capacità di spacciare fino a 100 grammi di cocaina al mese.
dell’Icqrf di Catania, ha permesso di individuare le merci ottenute da estratti vegetali pericolosi derivati da alcaloidi presenti nella specie sophora flavescens. Dopo tali analisi, i finanzieri hanno provveduto ad individuare gli acquirenti, per poi andare a sequestrare il prodotto nocivo.
accompagnata in un secondo momento da un familiare, giunto a prenderla per portarla via. Nei prossimi giorni deciderà se sporgere denuncia nei confronti del marito.
venerdì 6 novembre ARRESTATO TRAFFICANTE DI DROGA SPAGNOLO DEVE SCONTARE 14 ANNI
In manette trafficante di droga spagnolo, latitante da 10 anni dopo una condanna del Tribunale di Roma diventata definitiva nel 2005. A fermarlo è stata la polizia di Cremona, in un albergo poco fuori dalla città. L’uomo (le iniziali sono G.P.M.), classe 1954 e originario di Malaga, deve scontare una pena di 14 anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. La Squadra volante lo ha trovato al motel Cuore di Gadesco nella notte tra il 4 e il 5 novembre. Era arrivato da poco. Nel corso del controllo i poliziotti hanno scoperto che pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Procura romana.
Tra l’altro a quanto pare c’erano state alcune circostanze sospette, in precedenza: la figlia tempo prima, dopo essere andata a giocare da una sua amica che abita in una casa vicina, gli aveva riferito di aver visto in giro delle persone dall’aspetto inquietante che si guardavano intorno. Il che fa pen-
lunedì 2 novembre picchiata dal marito, in una casa di periferia
Momenti di tensione in un appartamento della periferia cremonese, dovesono intervenuti i carabinieri nel primo pomeriggio di lunedì, insieme al 118, chiamati da una donna, che raccontava di essere stata picchiata dal marito. La giovane, una marocchina 30enne, presentava diverse ecchimosi.
sare ad un colpo preparato da tempo. Ora toccherà ai carabinieri cercare di rintracciare gli autori del furto, partendo probabilmente dalle riprese effettuate dalle telecamere di sicurezza di cui la villa è provvista e che sono state girate dai ladri dopo che si sono introdotti nell’abitazione.
Ai militari, intervenuti sul posto, ha raccontato che il marito, 31enne, anch’esso marocchino, durante una lite in famiglia l’avrebbe picchiata in diversi punti, per poi metterle le mani intorno al collo e minacciarla violentemente. La donna, spaventata, è stata dapprima soccorsa dai vicini di casa, poi dal 118, intervenuto sul posto. La donna ha però rifiutato di recarsi in ospedale in ambulanza. Vi è stata
martedì 3 novembre tragico incidente, muore 32enne di bagnolo
Tragico incidente nella notte tra lunedì e martedì lungo la strada nota come “Bergamina”, che collega Pandino ad Agnadello, in cui un uomo di 32 anni, Mattia Croci di Bagnolo Cremasco, ha perso la vita mentre si recava al lavoro, ad Agnadello. Erano circa le 4.40 della mattina quando, per cause ancora in corso di accertamento, la vettura su cui viaggiava il giovane, una Toyota Yaris, ha invaso la corsia opposta, lungo cui stava giungendo un tir che trasportava latte. Il conducente ha frenato, ma non è stato sufficiente: l’impatto è stato inevitabile e devastante. Il tir è uscito di strada, ribaltandosi nel campo vicino, mentre l’auto è rimasta completamente distrutta nello schianto.
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Territorio
Sabato 7 Novembre 2015
• Dal 28 al 29 Novembre - Due giornate all’insegna dei paesaggi naturali della Svizzera con lo splendido percorso del Trenino Rosso del Bernina, “Patrimonio Mondiale dell’Unesco” da Tirano a Saint Moritz, per poi proseguire con il Trenino rosso dell’Abula fino a Tiefencastel. Infine con il pullman si proseguirà fino a Coira, capoluogo del Cantone dei Grigioni per la visita dei mercatini di Natale. • Il 29 Novembre - Una giornata nei Borghi più belli d’Italia del Trentino, Canale di Tenno e Rango per la visita libera dei “ Mercatini di Natale”. • Dal 5 all'8 Dicembre - un viaggio tra città storiche e Borghi Medioevali della Germania. Si visiteranno: Ulm con i suoi Mercatini, Rotenburgobder-Tauber, Norimberga ed i suoi mercatini che vantano una tradizione di oltre 400 anni. • 6 Dicembre - Una giornata a Trento per la visita libera dei Mercatini di Natale nell’incantevole Piazza Fiera. • 6 Dicembre - Una giornata a Merano per la visita libera dei Mercatini di Natale. • 7 Dicembre - Una giornata a Milano per la “Fiera degli O-Bej O-Bej”, dove sono allestiti mercatini che offrono prodotti di artigianato e dolciumi. • Il 10 Dicembre ed il 13 Dicembre Una giornata a Milano per la Fiera dell’Artigianato: “Mostra Mercato Internazionale dell’Artigianato”, il più grande evento dedicato alle imprese artigiane. • Dal 12 al 13 Dicembre - Week end nel Salisburghese per vedere i suoi mercatini. Si visiteranno: Salisburgo e ST Wolfang sul lago omonimo. • Dal 12 al 13 Dicembre - Un fine settimana tra laghi e Castelli della Germania ed Austria. Si visiteranno: Prien sul Lago di Chiemsee, l’Isola di Herreninsel, il Castello di Herrenchimsee detto “La Versailles della Baviera” e Kufstein per la visita dei Mercatini di Natale. • Dal 18 al 20 Dicembre - Minitour in Svizzera per vedere i suoi mercatini di Natale. Si visteranno: Berna, Il Lago di Leman (Lago di Ginevra), con il Castello di Chillon e Montreaux. • 19 Dicembre - Una giornata a Verona per la visita libera dei “Mercatini di Natale”, tra atmosfere natalizie e graziose idee regalo. • Il 20 Dicembre - Una giornata a Milano per la visita libera dei “ Mercatini di Natale” nella Piazza del Duomo, che si riempirà di bancarelle e casette natalizie. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372-800423, 800429. Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema (Piazza Manziana 17. Crema tel. 0373-250064). Sito: www.ctacremona.it
Eroi di guerra e reduci bonemersesi in un quadro donato al Comune L’Associazione culturale 'Il Peverone' di Bonemerse colloca un tassello importante per il recupero della memoria storica del paese. E' stata donata infatti al comune, grazie alla famiglia Milanesi, copia del quadro che riproduce eroi e reduci bonemersesi della Prima Guerra Mondiale. Il documento riproduce 60 militari, 14 caduti nel conflitto e 46 reduci, specificando di ognuno l’identità e l’anno di nascita. Di Zerbini Guido classe 1880 manca la foto di riconoscimento. I
caduti sono: Azzoni Giovanni, Bodini Angelo, Comandulli Ercole, Dasola Giuseppe, Fanfoni Luigi, Faverzani Zenobio, Galelli Stefano, Gerevini Lineo, Mazzolari Viscardo, Mori Luigi, Pavesi Ernesto, Pedrini Ernesto, Rossetti Primo e Soregaroli Daniele. Tra i reduci Milanesi Stefano, padre di Dina e di Albertina, donatrici. Molti tra i cognomi dei militari corrispondono a famiglie ancora presenti in paese, Fanfoni, Persico, Gerelli, Zerbini, Feraboli, Rossi ecc. Il documento è stato
donato nel corso della cerimonia del 4 Novembre, davanti al monumento ai caduti, da Liliana Ruggeri, presidente dell’Associazione Il Peverone, presenti i familiari di chi ha custodito questo importante cimelio. Il prossimo appuntamento con la storia è previsto per domenica 29 Novembre, giornata scelta per ricordare il sindaco Sergio Bassi nel centenario della nascita e recuperare nello stesso tempo la memoria di un paese.
Innovazione digitale, azienda cremonese premiata a Smau
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A San Daniele giornata sulla Grande Guerra
di Simona Raboni
a una matrice cremonese l'azienda che ha vinto il Premio Innovazione digirale a Smau 2015. Si chiama Lindbergh S.p.A. ed ha sede a Pescarolo Ed Uniti. L'azienda ha da poco lanciato Corriererifiuti.it, il primo servizio 100% online e che guarda agli uffici. «Corriere RifiutiTM è il primo e unico servizio che ti consente di ordinare e pagare online il ritiro e lo smaltimento dei tuoi rifiuti speciali, da ufficio o da manutenzione» spiega Marco Pomè, presidente di Lindbergh S.p.A., società cremonese specializzata nella fornitura di servizi logistici ed ambientali da sempre orientata all'innovazione. «E' un servizio pensato per le officine meccaniche che si ritrovano ogni giorno a gestire importanti rifiuti da manutenzione, ma anche per gli uffici che vogliono liberare i propri spazi da vecchie apparecchiature elettroniche, lampadine, cartucce e documenti riservati». E proprio quest'ultimo target è parte integrante della novità introdotta da Corriererifiuti.it. La produzione nazionale di rifiuti speciali si attesta a 131,6
milioni di tonnellate: di questi il 20,2% è attribuibile al settore dei servizi, del commercio e dei trasporti (fonte: Ispra, Rapporto Rifiuti Speciali, Edizione 2015). Le apparecchiature da ufficio possono contenere sostanze nocive per l’ambiente, come i policlorobifenili (PCB), dannosi per la nostra salute, e g l i i d ro c l o ro f l u o ro c a r b u r i (HCFC), che impattano sull’ozono. Se sottoposti a specifici trattamenti, molti elementi componenti anche i rifiuti
più semplici (quali vetro, plastica e gomma) possono inoltre essere recuperati e riutilizzati per la creazione di altre apparecchiature. «Grazie ad una politica di lancio aggressiva (solo 50 euro per 50 kg di rifiuti da smaltire) e ad un servizio speciale di triturazione documentale nel rispetto e tutela della privacy, studi professionali ed uffici possono trovare così l'occasione per smaltire i rifiuti in un modo semplice, economico e a
norma di legge» evidenzia l'azienda. Collegandosi a Corriererifiuti.it è possibile in pochi click ordinare il ritiro di questi rifiuti, pagare con carta di credito e attendere l'arrivo di un operatore autorizzato entro massimo 5 giorni lavorativi (Calabria ed isole escluse). I rifiuti vengono così trasportati presso centro regolarmente autorizzati per il recupero e lo smaltimento entro massimo 48 ore, come previsto dalla normativa vigente.
Appuntamento lunedì 9 novembre presso la sala della biblioteca comunale di San Daniele Po, con “Il Piave mormorava”, manifestazioni in ricordo della Ia guerra mondiale. Durante la giornata verrà presentato il volume "Memorie Umane", contenente scritti sulla guerra di Federico De Roberto. A curare la presentazione sarà l'ormai ben noto professor Angelo Rescaglio. Verranno fatte alcune letture ad alta voce, al cura di Alberto Branca. In questa occasione sarà possibile visitare la mostra di reperti della I guerra mondiale allestita a cura della scuola elementare di San Daniele Po. La mostra rimarrà aperta anche nelle giornate di domenica 8 e domenica 15 novembre dalle 16 alle 19. La manifestazione è organizzata dai Comuni di Gerre De' Caprioli, Pieve d'Olmi, San Daniele Po e Stagno Lombardo.
Lettere & Opinioni
Sabato 7 Novembre 2015
Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it
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presidio
Forse qualcuno non ha capito che il comparto lattiero è al collasso Egregio direttore, domani mattina alle ore 9 (oggi per chi legge) sarò al presidio di Coldiretti Lombardia a Ospedaletto Lodigiano, per manifestare la mia solidarietà agli allevatori presenti e a denunciare il fallimento della negoziazione sul latte. Mi dispiace che qualche acuto pensatore, anziché condividere l’analisi oggettiva e fondata sui numeri operata dal sottoscritto, mi abbia accusato di vaneggiare. La manifestazione di Coldiretti, che non sarà solo lombarda, denuncia invece che il comparto lattiero è al collasso. Se poi c’è chi si diverte a dire che va tutto bene e che Fava vuole fare polemica col ministro Martina, è libero di farlo. Anziché alle agenzie di stampa dovrebbe spiegarlo direttamente agli allevatori, che attendono invano un Piano latte annunciato dal Governo per lo scorso giugno e del quale nulla è dato sapere e che stanno per chiudere definitivamente le stalle, mentre a Roma qualcuno gioca con i tavoli interprofessionali. Gianni Fava Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia ***
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sostegno
Il Governo non può ignorare la protesta di Coldiretti Egregio direttore, condivido pienamente la mobilitazione organizzata per la giornata di sabato da Coldiretti per protestare contro la sempre maggiore compressione del prezzo del latte alla stalla che sta facendo strage delle nostre aziende agricole, attraverso la pretesa delle multinazionali come Lactalis di pagare un prezzo sottocosto agli allevatori, senza fra l’altro minimamente ridurre il prezzo al consumatore finale, ma solo aumentando i propri profitti a scapito del nostro settore zootecnico. Proprio su questo tema nel febbraio di quest’anno in Commissione Agricoltura avevo presentato, assieme ad altri colleghi, una risoluzione, approvata in sede di voto, che impegnava il Governo ad intervenire per garantire la congruità del prezzo dei prodotti lattiero-caseari, al fine di impedire il depauperamento del nostro comparto agricolo a vantaggio di poche grandi multinazionali. Ad oggi Il Governo ha ignorato quella risoluzione, non mettendo in pratica alcuno dei suggerimenti in essa contenuti per ristabilire l’equilibrio economico nel settore, con gravi conseguenze per questo importante comparto della nostra economia nazionale. Spero che questa azione di protesta serva a far capire al Governo che non può fare finta di nulla e lasciar morire decine e decine di aziende agricole, stritolate dallo strapotere di aziende come Lactalis, incuranti della sostenibilità dei prezzi che impongono ai nostri allevatori e altrettanto incuranti quando si tratta di decidere il rialzo dei prezzi ai consumatori finali, magari di un prodotto straniero, meno controllato di quello italiano. Franco Bordo Deputato di Sel ***
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auspicio
Spero vivamente che Rossi vinca il Mondiale della MotoGp Signor direttore, il Tas ha confermato la penalizzazione di 3 punti sulla patente e la conseguente penalità inflitta dalla direzione di gara dopo il contatto con Marquez in Male-
FOCUS
Rilanciamo la costituzione di una consulta provinciale
Signor direttore, accogliendo favorevolmente la sollecitazione pubblica avanzata in questi giorni da Virginio Venturelli, i socialisti cremaschi condividono le valutazioni espresse sul processo decisionale in corso teso alla costituzione della futura “area vasta” sostituente l’attuale provincia. Ribadiscono come effettivamente grave sia che le rappresentanze economiche, sociali ed istituzionali della nostra provincia non abbiano finora mostrato alcun segno di coordinamento tra di loro, demandando in tal modo, senza alcun positivo condizionamento alla Regione Lombardia ogni decisione al riguardo. Al riguardo pertanto rilanciano la costituzione di una consulta provinciale, dedita specificatamente alla formulazione di una ipotesi aggregativa che faccia coincidere, in modo ottimale, la maglia ammini-
strativa a quella economica, sociale, infrastrutturale ed ambientale del territorio. Al di fuori da questa preliminare considerazione, rilevano essere riconducibili tutte le varie ipotesi di accorpamento in esame tra Mantova, Cremona, Lodi e Pavia, nonché anche l’area
sia. «Il mio atteggiamento non cambia, dobbiamo provarci». Questo è stato il primo commento di Valentino Ross, a “botta calda”. «Era già difficile prima, adesso lo è ancora di più. In ogni caso l’epilogo della stagione “non cambierà le decisioni per il futuro». La direzione gara ha valutato che Rossi aveva investito deliberatamente Marquez al fine di costringerlo ad andare fuori gara. Per tale violazione del regolamento, la Fim ha imposto 3 punti di penalità sulla patente del pilota. Il Tas ricorda poi di “aver ascoltato i rappresentanti di Rossi e della Fim negli uffici di Losanna, al fine di esaminare esclusivamente la richiesta urgente di una sospensiva per stabilire se Rossi dovesse o meno partire dall’ultima posizione a Valencia». Rivedendo più volte al replay, si è visto benissimo che in precedenza, era una scorrettezza unica tra i due piloti, lo stesso Rossi ha dichiarato che anche nelle prove c’erano state scaramucce con Marquez. Poi in gara il nostro pilota (sempre provocato), ha perso come si suol dire la “testa”, e ha fatto quello che tutti abbiamo visto. A mio avviso andavano puniti entrambi i piloti. Anche questa volta, hanno usato due pesi e due misure. Ma conoscendo Rossi, cè la metterà tutta anche partendo in ultima posizione e chissà che non riesca, alla sua maniera, “spericolato” e abile pilota quale è, a rimontare e vincere il titolo mondiale! Io lo spero e tifo fortemente. Andrea Delindati Cremona ***
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crema
Basta con la propaganda di questa maggioranza Egregio direttore, a proposito del Matteo Piloni... pensiero: osservazioni solo politiche alla “Variante parziale n. 1 al Piano di governo del territorio comprensiva del Piano delle attrezzature religiose”? A me sembra che l’unica reale azione politica sia stato piegare - da parte della Giunta e della maggioranza del sindaco Bonaldi delle norme urbanistiche valide e oggettive al tornaconto di una parte del mondo islamico (quella guidata dal marito di una candidata al Consiglio comunale in lista con il Pd). A dispetto, fra l’altro, della maggioranza della popolazione cremasca - mai messa a parte di tali
omogenea del Cremasco, individuata dai sindaci, completamente priva di indicazioni circa la sua collocazione nel nuovo assetto istituzionale. Affidano al neo consigliere comunale di Crema, Gianantonio Rossi, il compito di seguire la tale questione insieme a quella
propositi in campagna elettorale - e che già aveva reso disponibili luoghi sufficienti per la preghiera islamica (Colonia Seriana, Palestra Toffetti, CremArena, Sala Alessandrini...). Affermare, comunque, che le osservazioni siano “solo” di natura politica, come se tale fatto costituisse un errore, significa ritenere, da parte di Piloni (che è pure un segretario provinciale di partito!) che la politica non abbia quel valore nobile che, invece, può avere, quando è esercitata nei binari della correttezza e della rappresentanza delle istanze dei cittadini. E’ profondamente “politico” essere in grado di immagine la strada adeguata per dare risposte soddisfacenti alle reali necessità della gente. L’altra uscita comica della settimana “piloniana” è l’aver sbandierato come rimedio all’inquinamento il divieto alle auto senza marmitta catalitica. Quante ce ne saranno a Crema, cinque? Estremizzo, ovviamente, ma il concetto è chiaro, credo… Sappiamo bene, fra l’altro, che l’inquinamento si combatte con la collaborazione di tutto il territorio e che dipende da fattori che non possono essere risolti da un solo Comune. Un’azione comprensoriale, su tale annosa questione, è stata mai posta in essere dalla città e dell’amministrazione che si piccano di esercitare una leadership territoriale rispetto all’area omogenea cremasca? Ben vengano le domeniche a piedi che, per altro, hanno un compito eminentemente educativo. Ma basta con la propaganda! Antonio Agazzi Capo Gruppo di “Servire il cittadino” in Comune a Crema ***
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protesta
Il Sud della Lombardia non deve diventare la discarica d’Italia Egregio direttore, Iolanda Nanni, consigliere regionale pavese del Movimento 5 Stelle, prima firmataria dell’interrogazione, dichiara: «Nella nostra interrogazione all’assessore regionale all’Ambiente, denunciamo l’allarme dettato dallo spargimento fanghi in tutto il sud della Lombardia. Le province più colpite sono senz’altro quelle di Pavia e Lodi. In particolare, la provincia di Pavia è quella in cui si riversa nei campi la maggior quantità di fanghi, circa 400mila tonnellate, il 20% del-
più specificamente della incorporazione della società di servizi pubblici Lgh in A2A. A quest’ultimo proposito, anticipano delle fortissime perplessità essendo per nulla chiari, al momento, i conseguenti vantaggi per la comunità cremasca, mentre più evidenti, ancora una volta, appaiono quelli per la società Aem di Cremona, in difficoltà economiche da anni, con l’avallo dei partiti alla guida della città e dei cda di loro espressione, succedutisi nel tempo. A quest’ultimo proposito, chiedono che nella trattativa avviata, sia espressamente prevista la monetizzazione totale della quota azionaria di Scrp, oggi detenuta in Lgh, affinché la società cremasca, ovvero ogni singolo Comune, possa recedere da una operazione finanziaria non condivisibile, dietro semplice richiesta. Socialisti Cremaschi
la produzione annua nazionale e il 50% di quella dell’intera Lombardia. Questo fenomeno è ormai del tutto fuori controllo, considerata l’assenza di studi, monitoraggi e controlli capillari sulle aree in cui vengono sparsi i fanghi. C’è in atto una vera e propria speculazione da parte di società senza troppi scrupoli che fanno di questo settore un vero e proprio business con la complicità di una classe politica compiacente, che autorizza con superficialità qualsiasi genere di impianto, senza tenere conto delle conseguenze disastrose che ne derivano. Questo vero e proprio business sta ingrassando le tasche di pochi e, al contempo, svuotando quelle dei cittadini, dato che sono altissimi i costi per la collettività in termini sanitari e di compromissione dell’ambiente in cui viviamo. Diversi Paesi storicamente e culturalmente vicini al nostro, fra i quali la Svizzera e molti land tedeschi, hanno vietato l’utilizzo in agricoltura dei fanghi - che sono a tutti gli effetti rifiuti – per motivi legati agli aspetti sanitari ed ambientali. Già nel 2003, il Consiglio della Federazione Svizzera ha decretato il divieto di spandere fanghi sui terreni. Nella nostra interrogazione, chiediamo a Regione Lombardia di adottare una moratoria a nuovi impianti di trattamento rifiuti in Lombardia. E’ evidente che i lombardi non vogliono che questa Regione e province come Pavia o Lodi diventino la discarica d’Italia. Nella sola provincia di Pavia, A2A (società partecipata dai Comuni di Milano e Brescia) ha insediato ben 7 impianti di smaltimento rifiuti, molti dei quali enormi e di fatto industriali, di questi 7 impianti, ben 6 sono situati in soli due Comuni: Giussago e Corteolona! Come si può solo pensare che non producano impatti devastanti sull’ambiente e sulla nostra salute? Inoltre, oltre agli impianti A2A, ce ne sono altri 16 con almeno 4 nuovi progetti enormi di impianti con autorizzazione in corso. E’ chiaro che con questa “filosofia” la provincia lodigiana è obbligata a importare abnormi quantitativi di rifiuti da ogni dove per rendere “economici” questi impianti. Infine, lo spandimento di fanghi civili ed industriali nei terreni agricolipone un serio problema relativo all’effetto accumulo di sostanze inquinanti, in particolare di metalli pesanti e diossine. In Provincia di Pavia l’unico studio sui suoli risale al 2005: sono passati dieci anni e non è più stato fatto un monitoraggio organico, strutturale ed istituzionale sui suoli. Evidente-
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mente è impossibile valutare l’effetto accumulo di sostanze inquinanti nei suoli se l’unico monitoraggio risale al 2005. Nell’interrogazione, chiediamo a Regione Lombardia di far eseguire ulteriori monitoraggi sui suoli attraverso studi programmati in modo strutturale e non “spot”, ricorrente e comparabile da monitoraggio a monitoraggio. I cittadini lombardi hanno diritto di sapere quale quantitativo di rifiuti e fanghi venga importato annualmente in Lombardia, quale destinazione agricola abbiano tali fanghi, quale sia lo stato dei suoli lombardi in merito all’inquinamento cumulato da metalli pesanti e diossine. Come gruppo consiliare M5S, chiediamo urgentemente alla Giunta lombarda che l’agricoltura, prendendo a modello il divieto svizzero di spandere fanghi sui terreni agricoli, sia riorientata a pratiche virtuose e in rispetto della salute nonché della qualità dei prodotti agroalimentari. M5S Lombardia ***
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petizione
Fermiano l’introduzione nell’ambiente delle sostanze chimiche tossiche Egregio direttore, le sostanze chimiche tossiche introdotte continuamente nell’ambiente producono un grave danno alla nostra salute, all’ambiente stesso e agli animali che lo abitano. La loro pericolosità viene trascurata in quanto le prove di valutazione di tossicità sono sistematicamente offuscate da interessi economici (con la connivenza delle strutture amministrative e politiche) e invalidate da un metodo di ricerca errato: la sperimentazione animale. A fronte della crescita esponenziale delle malattie, dobbiamo pretendere il divieto delle sostanze problematiche (quali il glifosato) e l’obbligatorietà dell’uso di un sistema di valutazione delle sostanze chimiche specifico per l’uomo che superi reach e la sperimentazione animale. Per accelerare tale processo di cambiamento e sollecitare le autorità europee, invitiamo a firmare la petizione, lanciata da importanti esponenti del panorama scientifico internazionale, tra cui il dott. Claude Reiss e il dott. André Menache. Aiutateci a fermare questa strage silenziosa. Per la tutela della nostra salute, degli animali e del pianeta, per la sopravvivenza delle generazioni future. Equivita ***
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denuncia
Chi ha messo a rischio la privacy dei lombardi, deve pagare Egregio direttore, quanto accaduto è gravissimo: per giorni sono risultati accessibili sul web dati sensibili di dieci milioni di lombardi. Chiunque poteva ottenere facilmente indirizzi, telefoni e informazioni di ogni lombardo, anche minorenne,e usarli per altri fini. E’ un errore inammissibile, è il risultato delle nomine politiche in aziende di rilevanza strategica. In Lombardia Informatica chi ha sbagliato grossolanamente e penso ai vertici dell’azienda, si deve fare da parte: stiamo parlando della sicurezza di migliaia di persone. Se l’azienda tratta così dati sensibili generici, come possiamo credere che i nostri dati sanitari, che hanno maggior valore, siano in mani sicure? Su questo andrà fatta una verifica in Regione. Abbiamo poi sollecitato il garante della privacy perché intervenga e verifichi: chi ha sbagliato deve essere cacciato da Lombardia Informatica. Stiamo valutando un esposto alla Procura, perché valuti quali e quante falle nel sistema ci sono. Chi ha messo a rischio i lombardi deve pagare. Dario Violi Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
SABATO 7 novembre DOMENICA 8 novembre
LUNEDI’ 9 novembre
MARTEDI’ 10 novembre
MERCOLEDI’ 11 novembre
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Sabato 7 Novembre 2015
INTERFLUMINA, IL DIRETTIVO Lunedì 9 novembre alle ore 21 presso la sede sociale di via Baslenga 32 si riunirà il Consiglio Direttivo della società Interflumina E’Più Pomì. Tra gli argomenti all’ordine del giorno, gli indirizzi organizzativi per il nuovo anno 2016 che vedranno il coinvolgimento sempre maggiore delle Scuole e dei Comuni del Comprensorio Oglio Po Parma aderenti all'interflumina. Si tratterà poi la convenzione stipulata con la Fondazione Ospedale Aragona - Istituto Riabilitativo - di San Giovanni in Croce, già favorevolmente sperimentata in occasione dei recenti Campionati Italiani Paralimpici di Atletica Leggera che ha visto presso il Campo Scuola del Centro Sportivo Baslenga la presenza attiva del fisiatra Alberto Formis ed il suo prezioso staff di fisioterapisti.
AL VHO RASSEGNA DI PRESEPI PIADENA – La Cooperativa “La Famiglia” del Vho di Piadena organizza la 19ª edizione della rassegna di presepi. Chi desidera esporre una personale realizzazione della natività può rivolgersi al bar Caffé del Vho, o ai numeri di telefono 0375/98698 e 333/2879640.
UNA TOMBOLA PRO EMERGENCY GUSSOLA – Stasera, sabato 7 novembre alle ore 21, presso il Centro Culturale di Gussola il Coordinamento Popolare di Gussola invitata tutti a trascorrere una serata in compagnia giocando a tombola. A rafforzare l’invito, la decisione di devolvere una parte del ricavato in beneficenza all'associazione Emergency di Gino Strada.
WEEKEND CON COURCHINOUX Il Consorzio Tenda ECM organizza un weekend di salute “Corpo e Coscienza Metodo Georges Courchinoux” che si terrà il 21 e 22 novembre presso Casa Grimm, in via San Giovanni a Vighizzolo di Montichiari. L’incontro è aperto a tutti, e assegnerà 12 crediti ai professionisti per i quali il weekend ha valore propedeutico. Le iscrizioni vanno effettuate entro il 18 novembre (telefono 349/7588584). Informazioni anche presso il circolo di Casalmaggiore.
CASALMAGGIORE
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
La Fiera, battesimo riuscito
Il primo “San Carlo” della Pro Loco targata Cinzia Soldi oltre ogni attesa, anche grazie alle condizioni meteo
E’
di Vanni Raineri
un bilancio decisamente soddisfacente quello della Fiera di San Carlo che traccia la nuova presidente della Pro Loco di Casalmaggiore, Cinzia Soldi. A pochi mesi dal suo insediamento, Cinzia Soldi può essere ben felice di come è andata, anche se su un ingrediente, e lei conviene, i meriti non sono del sodalizio che presiede: il bel tempo. E’ indubbio infatti che le giornate primaverili abbiamo agevolato l’afflusso dei visitatori. «Sì, è andata bene – afferma la Soldi -, siamo soddisfatti a partire dai nostri stand di alimentari (il mercato agroalimentare) che abbiamo allestito in via Formis. Sono stati tutti contenti, tanto che già domenica qualcuno aveva già finito la merce. L’anno prossi-
Cinzia Soldi a destra nella foto durante la Fiera di San Carlo
mo si sono ripromessi di ritornare con più prodotti». Ci sono già dati sulla vendita di cotechino e blisgòn? «Sì, e abbiamo superato i già grandi numeri del passato. Sono state vendute 1600 porzioni di tortelli e 1250 ci cotechino. Ma
anche al di là dell’aspetto gastronomico ci sono aspetti da sottolineare. Il primo riguarda le visite alla Torre Littoria, aperta per la prima volta in occasione della Fiera. La domenica di apertura sono venute a visitarla ben 305 persone, tan-
to che ci è stata richiesta una seconda apertura. Lo abbiamo fatto mercoledì 4 novembre, quando sono arrivati altri 228 visitatori nelle due ore a disposizione. Stiamo valutando di ripetere l’esperimento a Natale». Ottimo anche un bilancio delle mostre. Non ci sono i numeri, ma è stato evidente come tante persone hanno approfittato dell’occasione. «Anche qui le belle giornate hanno aiutato. L’offerta di mostre è stata ampia, oltre alle due da noi allestite. Anche le scuole sono venute in visita, e ovunque l’afflusso è stato buono». Al di là della Fiera, che è stato un po’ il primo banco di prova della Pro Loco nuovo corso, come sta andando l’esperienza? «Per ora bene, in generale dobbiamo gestire i rapporti tra “nuovi” e “vecchi”, personalmente è faticoso conciliare il lavoro con l’impegno in Pro Loco. Eravamo già inse-
diati in occasione della Fiera di Piazza Spagna, io e Giangiacomo Maroli (il vice, ndr) ma da poco, quindi questa è la prima organizzazione vera che ci vede protagonisti, io». Il prossimo impegno è già alle porte: «Sì, verrà riproposta la pista di pattinaggio in piazza Garibaldi». L’iniziativa, che vedeva lo scorso anno la collaborazione tra Pro Loco, Comune e Amurt, quest’anno vedrà Amurt sostituito dagli Amici di Casalmaggiore, e non solo: «Ci saranno anche Confcommercio e gli altri commercianti, finalmente. Un accordo importante». Già, finalmente perché sino ad oggi i rapporti tra i commercianti non sono sempre stati ottimali, diciamo così. Sarà possibile utilizzare la pista di pattinaggio per oltre un mese: la data d’inizio verrà scelta tra giovedì 3 e sabato 5 dicembre, e la chiusura è prevista per domenica 10 gennaio.
Il Toson d’Oro 2015 va a Philippe Daverio Verrà consegnato al noto critico e personaggio televisivo giovedì a Sabbioneta
SABBIONETA – Al noto oncologo Umberto Veronesi venne assegnata l’anno scorso la prima edizione del Toson d’Oro di Vespasiano Gonzaga, Premio Nazionale istituito dal Comune di Sabbioneta in collaborazione con il Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta. Quest’anno tocca al Philippe Daverio, critico d’arte ben noto al pubblico in quanto presentatori di programmi culturali in tv soprattutto sulla Rai e autore di libri di successo. Il Rotary Club presieduto da Massimo Mori conferma così il suo impegno in campo culturale, dopo la recente presentazione di un intervento di recupero storico-filologico a Palazzo Ducale, sempre a Sabbioneta, corredato da un pregevole catalogo curato da Gianluca Bocchi e Giovanni Sartori. Il Toson d’Oro, che si ispira al celebre collare ritrovato
a Sabbioneta, è un premio col quale vengono insignite “personalità che hanno onorato in modo eccezionale la società senza limiti d’età, di nazionalità, di sesso, di censo, di professione e di appartenenza politica o religiosa”. Ciò è affermato nel regolamento approvato nel 2013, dopo che il Ministero dei Beni Culturali diede il via libera all’utilizzo del monile che duplicato viene consegnato ai vincitori. Un riconoscimento dovuto soprattutto al fatto che un socio rotariano oggi scomparso, l’ex sindaco Luigi Monici, ebbe un ruolo importante nel ritrovamento. Philippe Daverio sarà a Sabbioneta per ritirare il premio giovedì 12 novembre presso il Teatro allAntica, cn inizio alle ore 18. Saranno presenti varie autorità, ma l’ingresso è libero a tutti i cittadini.
Philippe Daverio
L’Oglio al Sondrio Film Festival Il video dedicato alla Greenway dell’Oglio è stato ammesso al Sondrio Film Festival, diventando parte del rinomato evento. Il documentario (Produzione Audiovisioni, Regia, Fotografia e Montaggio Eric Tornaghi, Musiche Francesco Curatella, Sceneggiatura Luisa Mandrino, Voce narrante Oliviero Corbetta) è stato realizzato in occasione della prima edizione del Bike Tour dell’Oglio (2014), evento che ha coinvolto in primis gli enti Parco (Oglio Sud, Oglio Nord e Adamello), le Comunità Montane (Sebino Bresciano, Valle Camonica), i GAL (GAL Oglio Po, Valle Camonica Val di Scalve e Golem) e FIAB Brescia. I GAL, nell’ambito di due progetti di cooperazione transnazionali (LANDsARE e Green Line), ne hanno sostenuto la realizzazione per valorizzare i territori. Da segnalare che la Greenway dell’Oglio è anche protagonista del progetto promosso da Fondazione Cariplo con il bando BREZZA (dedicato alle ciclabili sui fiumi affluenti del Po, che intersecano la dorsale VENTO). Il video è un racconto fatto di immagini, parole e musiche inedite, e per la prima volta ha consentito una prospettiva unica dei territori uniti dall’acqua che dall’Adamello scende al Po. L’originalità e l’eccezionalità del prodotto è stata riconosciuta, e il video è stato ammesso alla sezione fuori concorso (in quanto il concorso è esclusivamente riservato alle aree protette).
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Casalmaggiore
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A sinistra Agide Finardi con la sua Rondine sul traghetto diretto al Lido di Venezia. Al centro col figlio Pio ed il padre, a destra mentre serve Messa a San Giovanni Rotondo al fianco di Padre Pio
Rondine, l’auto di Casalmaggiore
La fabbricava alla fine degli anni Quaranta in via Romani Agide Finardi da Vicobellignano, che poi si trasferì a Bolzano e lavorò per Padre Pio
Alla Fiera di Milano, come racconta nel diario, erano piovute richieste: 1000 solo dall’Argentina
S
di Vanni Raineri
ono figlio unico, mio padre agricoltore, mia madre casalinga. Mio padre molto severo anche se ero l’unico figlio, voleva che diventassi veterinario, mentre io avevo ben altre intenzioni. Mia madre, di bontà infinita e molto religiosa, morì all’età di 53 anni, mio padre a 63 anni. Sono nato il 20 dicembre 1920”. Inizia così il diario di Agide Finardi, un diario che riporta e raggruppa vecchie annotazioni di un’esistenza singolare, con errori grammaticali ma intrisa di passione e devozione (a Padre Pio). Al netto dei tanti racconti sugli anni di lavoro in Puglia per realizzare tante opere per la futura chiesa grande di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo (tra cui i portali e altri pregevoli lavori in bronzo), spiccano eventi di grande interesse locale, risalenti ai primi anni del dopoguerra. Per chi l’ha conosciuto in Puglia, Agide Finardi fu uno scultore di Bolzano, autore di statue dedicate soprattutto al Santo da Pietrelcina e con altri soggetti religiosi. Addirittura alcune delle poche note che parlando delle sue origini, le fanno risalire a Cortemaggiore, (Pc), evidentemente confusa con Casalmaggiore. Testimoni dell’epoca riferiscono di come Padre Pio gli volesse molto bene. Che Agide ricambiò con grande devozione. Tra le
Il mio diario verità
Agide Finardi a colloquio con Padre Pio
Agide Finardi con la sua utilitaria Rondine alla Fiera di Milano. Sotto Padre Pio benedice la sua nuova auto
tante cose che racconta nel suo diario, ricorda che quando disse al Padre che non riusciva ad avere figli dopo anni di matrimonio, lui gli rispose che avrebbe avuto un bambino e lo avrebbe chiamato Pio. Così avvenne. Ma Padre Pio riempie il diario di Finardi con il racconto di tanti prodigi, parole inspiegabili al momento poi rivelatesi nel tempo. Insomma, i poteri mistici che tanti riconoscono al Frate con le stimmate. Venendo ai suoi anni casalaschi, Agide Finardi racconta che poco più che ventenne si appassionò di costruzione di automobili utilitarie, “microvetture 125-350 e 800 cm cubi”. “Nell’aprile 1949 – racconta all’inizio del diario – avevo esposto a Milano una vettura, e le ordinazioni piovevano da tutte le parti del mondo. Per citarne qualcuna, l’Argentina commissionò 1000 vetture da consegnare nel giro di un anno. La mia azienda era solo al suo iniziale sviluppo e quindi fu impossibile far fronte a tanti impegni; in più si aggiunsero India, Israele, Libano, Egitto, Grecia, Inghilterra eccetera”. Poi la svolta. Due vetture furono vendute a Foggia, ma una doveva ancora essere pagata. Nonostante insistenze e ricorso ad avvocati, il saldo non veniva rispettato e Agide decise di scendere lui stesso a Foggia. In treno conobbe alcune donne dirette da Padre Pio, che non conosceva, e ne fu in-
curiosito. Andò a riprendersi l’auto, non pagata perché aveva riportato un’ammaccatura probabilmente nel viaggio di andata. Quindi nel ritorno la decisione di fermarsi a San Giovanni Rotondo, che impresse una svolta alla sua esistenza. Il profumo di violette e qualche rivelazione impressionò Agide nel suo primo incontro, una folgorazione che trasformò la sua vita. Dopo un’incomprensione col padre, racconta ancora Finardi, “cercai di smobilitare la costruzione delle macchine e mi recai a Bolzano dove avevo delle conoscenze, cercando di far costruire le macchine alla Viberti, dove avevo già avuto rapporti di lavoro con il direttore ing. Fox. Niente da fare, feci domanda alla Lancia, ma mi fu difficile essere assunto per mancanza vista occhio sinistro. Mi misero a fare il tornitore”. Poco dopo, nel 1950, la nascita di Pio e il trasferimento di tutta famiglia a Bolzano. Arrivò la riconciliazione col padre, e il successo nel lavoro di tornitore alla Lancia di Bolzano, che lo riporterà da Padre Pio per svolgere alcuni lavori per la chiesa. Dopo la morte di Padre Pio, Agide Finardi continuerà sino allo sfinimento a realizzare statue a lui dedicate, che oggi sono a centinaia in giro per l’Italia. Questo fino alla morte, sopravvenuta nel 2010 a 90 anni, nonostante le sofferenze fisiche.
Tra i tanti impegni per San Giovanni Rotondo, Agide Finardi racconta che “non solo facevo arte sacra, ma anche macchine speciali”. La sua passione originale, la realizzazione di utilitarie, era ormai cancellata. Chissà cosa sarebbe accaduto se avesse potuto ampliare l'azienda per far fronte alle tante richieste da ogni parte del mondo. Quella ditta si chiamava Rondine, o meglio “Industria Automobilistica Microvetture”, e aveva sede in via Romani 7 a Casalmaggiore. Il logo indica anche il numero di telefono, un semplice 159. La “vetturetta superutilitaria” presentata alla Fiera di Milano era dotata di un motore M.V. di 125 cc, cambio a tre velocità con pre-selettore, raffreddamento ad aria forzata e sospensioni a balestra. Altre caratteristiche erano il telaio costuito in tubi di acciaio e la carrozzeria allestita in lamiera. Altre notizie è difficile ottenerne, anche a Casalmaggiore (Vicobellignano dove è originario) la vicenda è semisconosciuta. Curiosamente il web è pieno di gente che racconta di aver incontrato Agide Finardi, senonché le frasi riportate sono tutte risalenti al diario. In realtà Finardi ha sempre preferito non apparire, nonostante avesse ricevuto non poche richieste dai tanti che lo consideravano uno dei “figli spirituali” di Padre Pio.
Riportiamo l'introduzione del diario di Agide Finardi: Voglio dire a chi leggerà questo libro che ciò che è scritto corrisponde a verità, senza aggiungere nessun commento personale. Mi sono abituato a scrivere il diario tutti i giorni sin dal 1942. I primi dieci purtroppo sono andati perduti, così cominciano dal 1945. Come mi è un dovere recitare le preghiere alla mattina, durante il giorno e alla sera, così è anche scrivere tutto ciò che ho fatto e detto. Non ho le pretese di essere uno scrittore o un giornalista, ma queste pagine raccontano un po’ della mia vita vissuta a San Giovanni Rotondo vicino a Padre Pio, mentre lavoravo per i Padri e per l’Architetto Gentile durante la costruzione della nuova chiesa di Santa Maria delle Grazie. Se avrò la possibilità, avendo i diari a disposizione, continuerò a scrivere sino al 1967, anno in cui furono finiti da parte mia i lavori ordinatimi. Posso dire che Padre Pio mi ha sempre seguito nel mio lavoro, anche se non ho obbedito ai suoi consigli, di fare solo arte sacra, mentre in parte ho fatto altre cose. Un giorno dissi al Padre che ero stanco di vivere con l’affanno del lavoro, dei soldi, e mai un attimo di riposo. La risposta molto eloquente del Padre fu: “A chi avresti venduto l’anima, se tu fossi stato ricco? Fai di testa tua, così pagherai di tua borsa”. Non commento, ma dopo tanti anni devo convenire che il Padre aveva ragione, aggiungo però: se ho fatto di mia testa, non mi ha mai abbandonato. Grazie Padre Pio, ma il grazie è troppo poco... Lacrime amare ho versato, ma dai dispiaceri cercherò di uscirne.
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a cura di FABIO VARESI
CHEMIK POLICE
POMÌ CASALMAGGIORE 1 3 5 6 7 8 10 12 13 14 15 16 18
Lucia Bacchi 1981 Carli Lloyd 1989 Imma Sirressi 1990 Giada Cecchetto 1991 Marianna Ferrara 1996 Lauren Gibbemeyer 1988 Carlotta Cambi 1996 Francesca Piccinini 1979 Rossella Olivotto 1991 Margareta Kozuch 1986 Jovana Stevanovic 1992 Velentina Tirozzi 1986 Tereza Matuszkova 1982
Schiacciatrice Palleggiatrice Libero Libero Schiacciatrice Centrale Palleggiatrice Schiacciatrice Centrale Schiacciatrice Centrale Schiacciatrice Schiacciatrice
COACH: MASSIMO BARBOLINI
1 2 3 4 6 8 9 10 11 12 13 14 16 19
Anna Werblinska 1984 Schiacciatrice 1982 Libero Mariola Zenik Madelaynne Montano 1983 Schiacciatrice Katarzyna Gajgal-Aniol 1981 Centrale Agnieszka Bednarek 1986 Centrale Izabela Belcik 1980 Palleggiatrice Helena Havelkova 1988 Schiacciatrice Paola Pena Isabel 1993 Schiacciatrice Stefana Veljkovic 1990 Centrale Izabela Kowalinska 1985 Schiacciatrice Katarzyna Mroz 1981 Centrale Joanna Wolosz 1990 Palleggiatrice Aleksandra Jagielo 1980 Schiacciatrice Paulina Maj-Erwardt 1987 Libero COACH: GIUSEPPE CUCCARINI
Le ragazze di Barbolini al termine della sfida di Istanbul
La Pomì si gioca la vetta del girone
Le ragazze rosa vogliono continuare a stupire anche in Europa, dopo il fantastico esordio di Istanbul con l’Eczacibasi
VOLLEY Scontro al vertice contro il temibile Chemik Police, vittorioso nettamente nel primo turno
ria d’Europa al PalaRadi di Cremona, dove mercoledì 11 novembre la Pomì farà il suo esordio casalingo in Champions League, ospitando le polacche del Chemik Police. L’esordio assoluto, come noto, le rosa l’hanno già fatto, sbancando Istanbul nel magico pomeriggio del 27 ottobre. Quello tra Casalmaggiore e Police per la classifica è già big match, in quanto oppone le due vincenti della prima giornata. Il Chemik si è infatti imposto con un netto 3-0 sulle ceche dell’Agel Prostejov. Come l’Eczacibasi campione in carica, anche il Chemik ha partecipato lo scorso anno alla final four, anche se lo ha fatto da squadra ospitante: fu battuto in semifinale da Busto Arsizio, sconfitto poi all’epilogo dalle turche. Un avversario da prendere con le molle, come non si stanca di avvertire Barbolini, per il quale oggi il Police vale più della squadra di Istanbul, appena battuta. Per
La Pomì al gran completo schierata a Istanbul
presentare il match dell’11 novembre (PalaRadi, ore 20,30) la società ha organizzato una conferenza stampa che si è tenuta presso la sede del PalaBaslenga di Casalmaggiore. Sono intervenuti il tecnico Massimo Barbolini, la capitana
Valentina Tirozzi, l’addetto stampa Mauro Vigna, il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni e l’organizer director di Champions, Luciano Toscani. In particolare il primo cittadino ha espresso il grande onore di rappresentare una
cittadina di 15mila anime, capace di abbattere a domicilio la corazzata di una città di 15 milioni di abitanti. Uno su mille che a volte ce la fa davvero. «Stiamo facendo la storia – ha affermato Bongiovanni – ed è giusto che l’ammini-
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strazione comunale supporti come può la società». Oltre ai cinque indicati, nel corso della presentazione è intervenuto anche il presidente Massimo Boselli Botturi: «Dopo lo scudetto, la Champions per noi è una sorta di laurea. Attorno a Toscani è stata costruita una struttura che ha lavorato per poter far fronte alle esigenze di elevata professionalità richieste. Sono contento che ancora una volta ci siamo dimostrati in grado di rispondere grazie alle risorse del nostro territorio». Una novità della Champions, ma al via solo dalla prossima partita, riguarda il pullman personalizzato, come ha anticipato lo stesso presidente. Questo mezzo della ditta Minuti di Motta Baluffi sarà utilizzato a partire da gara 3 di Champions League contro l’Agel, in programma mercoledì 25 novembre sempre alle ore 20.30 al PalaRadi. Sarà un pullman bianco con le scritte Pomì e farà il suo primo viaggio all’aeroporto di Montichiari per accogliere le ceche provenienti da Prostejov.
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15 Dopo aver esordito alla grande nella massima competizione europea, la Pomì vuole continuare a stupire Speciale Champions
Sabato 7 Novembre 2015
«Proviamo a centrare un’altra impresa»
Il dirigente Luciano Toscani carica l’ambiente in vista dell’importante sfida di mercoledì al PalaRadi
C
di Lorenzo Balestreri
’è tanta carne al fuoco in questo inizio di stagione della Pomì: la vittoria al debutto in Champions contro le campionesse in carica dell’Eczacibasi, le tre vittorie e una sconfitta (più che onorevole contro Conegliano) in campionato, il gruppo che si sta sempre più amalgamando sotto la guida di Barbolini. Per approfondire il discorso Champions, abbiamo sentito il dirigente della formazione rosa di Casalmaggiore, Luciano Toscani. Cosa ha significato per la società debuttare in una competizione così importante? «Partecipare alla Champions League significa entrare in una dimensione internazionale e farlo attraverso la porta principale. E’ un salto di qualità notevole, una sfida importante da affrontare, un palcoscenico prestigioso su cui recitare. Lo sforzo organizzativo ci sta impegnando a fondo, siamo una società giovane e ancora poco strutturata, ma stiamo crescendo in fretta. Nello stesso tempo, andare all’estero a rappresentare il nostro volley, da campioni d’Italia, ci dà una carica incredibile. Quella che a Istanbul ci ha consentito di affrontare a testa alta le campionesse turche e di colorare il Bosforo di rosa Pomì». Come valuta la prestazione e la bella vittoria contro l'Eczacibasi, detentore del titolo? «Dopo 8 minuti di partita stavamo 10-1 per noi, da non credere. I campioni del mondo sembravamo noi, non loro. I nostri tifosi al seguito, una quarantina, hanno trasformato il palazzetto nel PalaRadi di Istanbul. La partita, poi, ha avuto momenti difficili, ma la squadra ha mantenuto calma e lucidità, guidata in modo magistrale dall’esperienza di Barbolini. Questa è una squadra che si diverte a stare in campo, non si scompone e trasmette serenità anche quando va sotto nel punteggio. Dal punto di vista tecnico, credo che in battuta, in ricezione e difesa siamo stati superiori alle turche, che sembravano a tratti innervosite dalla resistenza che trovavano dall’altra parte della rete». Qual è il morale in vista del debutto casalingo nella competizione contro il Chemik Police previsto per l’11 novembre? «E’ sempre lo stesso: ci prepareremo al me-
Luciano Toscani
glio e vogliamo gustare ogni attimo di questa competizione così ricca di fascino. Le polacche hanno vinto facile il primo incontro di Champions e la loro sarà la squadra contro cui ci giocheremo la qualificazione ai playoff. Con grande umiltà, perché sappiamo di avere molto da imparare, ma senza paura. Soprattutto con tanta voglia di giocarcela questa partita. Vorremmo trasmettere gli stessi sentimenti alla città, perché il calore del PalaRadi ci accompagni a tentare una nuova grande impresa». Al momento, quali sono le sue aspettative sulla squadra? «La squadra lavora assieme da meno di un mese, ci sono ampi margini di miglioramento su tanti aspetti. Lavoriamo su quello, giorno dopo giorno, senza fare proclami o progetti a lunga scadenza. Le mie aspettative? Che la squadra continui a farmi sentire orgoglioso di essere di Casalmaggiore…».
«Siamo consapevoli dei nostri mezzi» VALENTINA TIROZZI
Anche le giocatrici sono cariche per l’impegno europeo al PalaRadi, come emerge dalle parole della capitana Valentina Tirozzi (nella foto): «E’ stata una bellissima esperienza, oltre che una grande emozione, riuscire ad espugnare il campo delle detentrici del trofeo. Questo risultato ci ha dato una grande consapevolezza nei nostri mezzi, la certezza che la nostra squadra può fare bene in qualsiasi competizione, caricandoci all’inverosimile per la gara di mercoledì prossimo nella quale dovremo giocare senza pensare a quello che è successo ad Istanbul, bensì concentrate solo ed unicamente sull’avversario che ci troveremo di fronte».
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Speciale Champions
Le ragazze della Pomì al termine della partita con Montichiari (foto Rubin/Lvf)
«Incontriamo una squadra ancora più forte»
IL TECNICO Per Massimo Barbolini il Chemik Police è attualmente più pericoloso delle campionesse d’Europa battute all’esordio
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attute le campionese europee dell’Eczacibasi, ora tocca al Chemik Police. La Pomì scenderà in campo contro la formazione polacca, per il suo debutto casalingo al PalaRadi in Champions League, l’11 novembre alle ore 20.30. La squadra arriva all’appuntamento sulle ali dell’entusiasmo per l’ottima vittoria nel turno infrasettimanale di campionato contro Montichiari e potrà sfruttare il turno di riposo di questo fine settimana, per recuperare energie fisiche e mentalim prima di una partita così difficile e importante. Degli impegni in Champions e dei prossimi in campionato abbiamo parlato con l’allenatore Massimo Barbolini. Cosa ci può dire della prima storica vittoria in Champions della Pomì? «La nostra è stata una bellissima vittoria. E’ stata molto importante perché avvenuta all’esordio e contro la squadra campione in carica. I punti portati a casa sono fondamentali, dato che il nostro girone è davvero difficile». Come valuta la prestazione della squadra? «Penso che la squadra abbia disputato una grande partita, confermando tutto il suo valore. Parlando di risultati, tra campionato e Champions, possiamo dire di aver bruciato le tappe se si pensa che il gruppo si è formato da poco tempo; rimane il fatto che c’è comunque sempre da migliorare e lavorare». Qual è il morale delle ragazze in vista del debutto casalingo contro il Chemik Police?
Barbolini durante un time out (foto Rubin/Lvf)
«Sicuramente c’è entusiasmo per il debutto casalingo e puntiamo a fare bene. Ci aspetta però un secondo impegno ancora più difficile del primo perché il Chemik è, a mio avviso, in questo momento ancora più forte dell’Eczacibasi; dispone di ottime giocatrici che hanno avuto tempo per conoscersi e raggiungere un preciso assetto di squadra coordinate, peraltro, da un ottimo alle-
natore». Cosa ci può dire del vostro avvio di campionato? Gli impegni in Champions e i continui spostamenti possono incidere sulle prestazioni? «In generale ci possiamo ritenere soddisfatti. Abbiamo portato a casa punti importanti su campi difficili e questo è sicuramente positivo. Nel prosieguo pensiamo a fare bene e a migliorarci. Gli
impegni in Champions, soprattutto gli spostamenti, possono alla lunga stancare, ma dobbiamo restare concentrati e non pensarci. Sicuramente il problema di tutti questi impegni ravvicinati è il fatto che ci tirino via molto tempo per gli allenamenti, che invece altre squadre hanno. Dobbiamo però essere bravi ad adattarci». Lor.B.
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Le giocatrici polacche prima di una partita
Il Chemik Police a muro
Le polacche sono una realtà a livello europeo
LE AVVERSARIE Da alcune stagioni dominano in patria e nell’ultima edizione della Champions sono arrivate quarte
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l Chemik Police è sicuramente una squadra di rango nel panorama europeo e rappresenta, insieme a Impel Wroclaw e Pge Atom Trefi Sopot, la Polonia nella Champions League 2015-2016. Fondata nel 1988, la società di Police, nel giro di pochi anni, precisamente quattro, si è proposta con la propria squadra ai massimi vertici pallavolistici nazionali. La prima metà degli anni novanta hanno rappresentato il periodo di massimo splendore per il club, che ha vinto due scudetti consecutivi e tre edizioni filate della Coppa di Polonia. Agli exploit dei primi anni novanta, ha fatto da contraltare una successiva fase in cui il club, soprattutto per una ridotta disponibilità economica, è tornato a frequentare la Lega B polacca. Nel 2012, però, la Grupa Azoty ha investito fortemente sulla società, che ha così allestito un roster capace di tornare nel massimo campionato nazionale, la Orlen Liga e di arrivare nella stagione 2013-2014 ad ottenere la quarta Coppa
Il tecnico Giuseppe Cuccarini
di Polonia della propria storia. Al termine del medesimo campionato, è arrivato anche il terzo scudetto, bissato anche nella scorsa annata agonistica. Nelle ultime due stagioni il club si è anche aggiudicato altrettante Supercoppe polacche. Nell’ultima stagione, inoltre la formazione di Police è arrivata nello scorso aprile alla final four della Champions League come squadra organizzatrice (terminata al 4º posto). Nella stagione in corso la formazione polacca è partita in maniera molto ambiziosa, come certificano gli importanti arrivi in squadra. Il tecnico italiano Giuseppe Cuccarini (57 anni di Città di Castello) può, infatti, contare su un roster di primissimo piano, rinforzato dagli ingaggi delle ex Busto Arsizio, Wolosz ed Havelkova e della colombiana Montano. Insomma, un avversario di grande livello, che la Pomì dovrà affrontare con la massima determinazione, visto all’esordio in Champions ha travolto 3-0 (25-18, 25-16, 25-21) l’Agel Prostejov 3-0. Nel tabellino del march
spiccano la prestazione a tutto tondo di Havelkova (18 punti col 59% in attacco, 4 muri e 1 ace) ed i 4 ace di Werblinska. LA FORMULA Al termine delle 6 giornate, accederanno ai playoff a 12 le prime due classificate di ogni pool e la migliore terza, che prenderà il posto della società organizzatrice della final four, qualificata di diritto all’ultimo atto. Le ulteriori quattro migliori terze scenderanno in Coppa Cev. La classifica delle pool è determinata, come l’anno scorso, dal numero di partite vinte e solo successivamente dai punti conquistati. Ogni partita vinta per 3-0 e 3-1 assegna tre punti alla squadra vincente e nessuno alla perdente, mentre il 3-2 assegna due punti a chi vince e uno a chi perde. I playpff a 12 e i playoff a 6 si svolgeranno su partite di andata e ritorno, con il “golden set” in caso di parità di punti ottenuti nel doppio confronto (considerando il sistema di punteggio appena citato). Le tre vincenti i playoff a 6 accederanno alla final four, insieme alla società organizzatrice.
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Speciale Edilizia
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Iveco, dal 1975 vicino ai lavoratori
La società torinese è leader a livello internazionale nella produzione, vendita e assistenza di una vasta gamma di veicoli industriali leggeri, medi e pesanti
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rotagonista globale nel mondo del trasporto, Iveco è un'azienda leader a livello internazionale nello sviluppo, nella produzione, nella vendita e nell’assistenza di una vasta gamma di veicoli industriali, leggeri, medi e pesanti. Iveco produce inoltre mezzi speciali destinati alla difesa, alla protezione civile e a missioni specifiche come l’antincendio e, con il marchio Iveco Bus, i veicoli per il trasporto persone. I veicoli adottano le più moderne tecnologie motoristiche, applicate a una gamma completa di motori diesel e ad alimentazioni alternative (metano, biocombustibili, tecnologie ibride, propulsione elettrica)
e joint venture internazionali, Iveco è diventata uno dei protagonisti mondiali del trasporto su gomma. Oggi ha impianti produttivi in Europa, Cina, Australia, Argentina, Brasile e Africa ed è presente con le proprie strutture commerciali in più di 160 Paesi. Iveco offre prodotti in grado di rispondere a tutte le esigenze del trasporto professionale. Ha una gamma tra le più ricche e l’intera offerta di prodotto è continuamente rinnovata. L’innovazione, sia per quanto riguarda i motori (è stata la prima azienda a introdurre il turbo su tutta la gamma diesel, la prima ad adottare motori Common Rail e la prima a lanciare veicoli EuroV), sia per quanto riguarda i vei-
Iveco nasce nel 1975 dall’unione di 5 aziende in 3 Paesi europei (Italia, Francia e Germania), dimostrando una vocazione internazionale fin dalla nascita. Attraverso acquisizioni, alleanze
coli, è da sempre uno dei cardini dell’Azienda. Con circa 25.000 dipendenti, Iveco è presente in tutti e cinque i continenti: 24 stabilimenti ubicati in 11 Paesi del mondo producono veicoli con tecnologie di eccellenza sviluppate in 6 centri di ricerca. Una rete di assistenza capillare garantisce il supporto in tutte le aree geografiche in cui c'è un veicolo Iveco al lavoro. Nel mondo ci sono oltre 2.000 punti vendita e circa 5.000 punti di assistenza. Per questo l’Azienda si avvale di partner esperti e radicati sul territorio, che mettono al servizio dei clienti la loro capacità imprenditoriale e la loro professionalità.
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Il Nuovo Daily con cambio automatico a 8 rapporti - Il Nuovo Daily è il primo mezzo a montare il cambio automatico a 8 rapporti che ne migliora comfort e sicurezza. Il risparmio di carburante è garantito grazie alle modalità Eco e Power e i costi di manutenzione, grazie alla sua affidabilità, sono ridotti del 10% rispetto ad un cambio manuale. Il Nuovo Daily con cambio automatico è il “best-in-class” per prestazio-
ni, potenza (250 cv) e coppia (470 nm). Urban: perfetto per chi deve affrontare tutti i giorni il traffico della città, il Daily Hi-Matic Urban garantisce la massima guidabilità e comfort, grazie alla modalità di cambio marce autoadattativo che ottimizza il controllo del cambio di velocità, scegliendo tra 20 diversi programmi. Regional: il Daily Hi-Matic Regional è il compagno di lavoro ideale per chi ricerca un veicolo dotato della massima flessibilità. Offre prestazioni eccezionali con le due differenti modalità Eco e Power. In particolare per la versione Regional la modalità ECO permette di ottimizzare al meglio il consumo del carburante. International: il daily Hi-Matic International è un mezzo comodo e affidabile per chi deve affrontare lunghe distanze. Un veicolo che offre ottime prestazioni unitamente ad un eccezionale comfort di guida. La pre-
senza del doppio over drive nelle marce più lunghe e del convertitore di coppia con smorzatore torsionale garantisce la massima efficienza dei consumi. Eurocargo - Ancora più efficiente ed ecosostenibile, il nuovo Eurocargo cambia aspetto, ma l’essenza rimane immutata: rinnova il design e migliora la funzionalità, ma si conferma il veicolo robusto, affidabile e versatile già scelto da oltre mezzo milione di clienti Iveco in Europa, Africa, Medio Oriente, Australia e America Latina. Stralis - Il nuovo Stralis è un’eccezionale soluzione per il business del trasporto di oggi e di
domani. È l’unico della sua classe che ha un’offerta così ampia e integrata di funzioni per il contenimento dei costi, il migliore per efficienza grazie ai nuovi motori Euro VI con Iveco Hi-Scr HI-SCR e alla tecnologia che riduce al minimo i costi operativi, grazie anche alla maggiore coppia e potenza erogata dal propulsore. Tutto del nuovo Stralis è pensato per vivere e lavorare meglio: una cabina insuperabile nel comfort e rivoluzionaria nell’offerta tecnologica, il sistema Iveconnect, l’ergonomia di guida, i consumi più bassi della categoria, affidabilità e valore residuo sempre maggiori, un servizio pronto e accessibile.
Speciale Edilizia Il decreto Milleproroghe, approvato lo scorso gennaio dal Parlamento, ha fatto slittare il termine per l’adeguamento dei libretti relativi agli impianti di riscaldamento e condizionatori al 31 dicembre 2015. Per effetto delle recenti modifiche legislative, il libretto d’impianto e i rapporti di controllo per l’efficienza energetica sono diventati obbligatori per tutte le tipologie d’impianto, compresi i condizionatori. Dunque tutti gli impianti termici per la climatizzazione (invernale ed estiva) e per la produzione di acqua calda sanitaria, a partire dal 1 gennaio 2016, dovranno essere muniti del nuovo libretto d’impianto, compilato secondo il modello predisposto dal ministero dello
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Impianti di riscaldamento e condizionatori: per l’adeguamento c'è tempo fino al 31 dicembre Sviluppo Economico. Il libretto è una sorta di carta d’identità dell’impianto: ne registra tutta la vita dalla prima accensione fino alla demolizione, includendo le modifiche, sostituzioni di apparecchi e componenti, interventi di manutenzione e di controllo, valori di rendimento nel corso della vita utile, cambi di proprietà. Il modello in vigore dal prossimo 1 gennaio 2016 sarà formato da un modulo unico, personalizzabile, costituito da tante schede, usate e assemblate in funzione delle componenti dell’impianto. I libretti degli impianti già compilati in precedenza dovranno essere allegati al nuovo “Libretto per la
climatizzazione”. La prima compilazione sarà fatta dall’installatore all’atto del montaggio e della sua messa in funzione dell’impianto. In seguito dovrà essere aggiornato dal responsabile (cioè il singolo cittadino o, in condominio, dall’amministratore o da una ditta terza da questi delegato) o dal manutentore. La periodicità della manutenzione per l’efficienza rimarrà a discrezione delle singole Regioni e potrebbe variare dai due ai quattro anni (salvo indicazioni diverse). Per tutto ciò che riguarda la manutenzione e la verifica della sicurezza e salubrità fa fede quanto indicato dal manutentore.
Ne esistono di vari tipi che, grazie alla loro composizione, risolvono problemi di igiene e pulizia nei diversi ambienti
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a pittura non è solo un elemento estetico all’interno della casa, ma la sua scelta attenta è diventata essenziale per risolvere una serie di problemi legati alla pulizia e all’igiene dell’ambiente. Ecco alcuni tipi utilizzati per la tinteggiatura.
La pittura, una scelta importante per la casa ANTICONDENSA - Le pitture anticondensa, grazie alla loro composizione a base di microsfere di vetro o ceramica, riescono a mantenere calda la parete formando uno strato che attutisce la differenza di temperatura tra interno ed esterno. Hanno anche un potere termoisolante che contribuisce al risparmio energetico ed un potere fonoassorbente che attutisce i rumori provenienti dall’esterno. Inoltre sono lavabili con acqua e sono di facile manutenzione, si sporcano difficilmente anche in presenza di smog e sono idrorepellenti. Si utilizzano su tutti i tipi di supporto e sono indicate per la tinteggiatura di locali umidi, rumorosi e soggetti a elevati sbalzi termici. Sono ottime per tinteggiare cucine, bagni, cantine, garage, lavanderie, spogliatoi. Utili anche per l’insonorizzazione di camere da letto e sale musicali.
LAVABILE - La pittura lavabile può essere tranquillamente lavata con acqua e detersivo (non troppo aggressivo) dopo circa due settimane dall’applicazione. Disponibile in diverse tonalità di colore, copre perfettamente intonaci, muri e legno e può essere applicata sulle superfici interne o esterne sia già verniciate sia da tinteggiare per la prima volta. Esistono prodotti inodore o profumati con diverse essenze alla frutta. Solitamente viene usata per tinteggiare superfici porose esterne ed interne di ambienti che si sporcano con facilità come cucine, bagni o aule scolastiche. È invece sconsigliata per superfici esposte alla luce solare diretta o a forti venti, piogge e gelate. ANTIMUFFA - La caratteristica della pittura antimuffa è la sua proprietà termoisolante adatta a prevenire la formazione di condense, muffe e batteri sulle superfici, dovuti all’eccessiva umidità (maggiore dell’85%). Solitamente non si trova in diverse gradazioni ma bian-
ca. Può comunque essere colorata aggiungendo i pigmenti desiderati. Questo tipo di pittura è indicata per tutti i luoghi come cantine, garage, bagni, cucine o seminterrati partico-
larmente esposti all’umidità e a forti escursioni termiche. Si applica su tutti i tipi di supporto, dall’intonaco all’allumino, dalla plastica al legno al ferro.
IDROREPELLENTE - La pittura idrorepellente serve a contenere i problemi legati all’umidità che condensandosi in vapore acqueo e depositandosi sui muri provoca il distacco della pittura. Inol-
tre serve per resistere agli agenti atmosferici e in particolare a piogge frequenti e al gelo, che nel tempo possono causare perdita di colore e deterioramento dell’intonaco. Altra caratteristica della pittura idrorepellente è la sua capacità di impedire le formazione di muffe e batteri sulle pareti dovuta ad eccessivi ristagni idrici. È autopulente perché grazie alla particolare struttura chimica che la compone impedisce allo sporco di aderire alla superficie, in modo che basta una piccola pioggia per lavarlo via. Infine può essere tranquillamente applicata su sottofondi disomogenei, come intonaci e rappezzature eseguiti in tempi e modalità differenti senza che questo comporti differenze nella resa finale del colore. È ideale per la ristrutturazione di ambienti umidi o esposti agli agenti atmosferici come cantine, bagni, balconi e verande. Si può utilizzare anche in cucina vicino al piano di lavoro e vicino alle piscine. Può essere applicata su intonaci nuovi ma anche su muri già verniciati.
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Salute
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GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
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di Giulia Sapelli
ome ogni anno, il 12 novembre ricorre la Giornata Mondiale del diabete, un momento in cui fermarsi a riflettere su questa patologia, sempre più diffusa tra la popolazione. A questo proposito anche l'ospedale di Cremona celebra la giornata, aprendo le porte ai cittadini dalle ore 9 alle ore 13. Gli operatori del Centro Diabetologico (Medici Diabetologi, Infermieri, Dietista e Psicologa), condotto dalla dottoressa Patrizia Ruggeri, in collaborazione con l’Associazione Diabetici Cremonesi, saranno a disposizione (atrio dell’ospedale) per consulenze informative gratuite e per effettuare le seguenti prestazioni. In particolare ai partecipanti verrà questionario dei fattori di rischio/ prevenzione del diabete - rilievo peso corporeo- pressione arteriosa - misurazione del giro vita. Seguiranno dei colloqui individuali per l’educazione ad un corretto stile di vita nei soggetti a rischio e non. Infine al paziente verranno fornite delle indicazioni per la gestione del diabete. Ma ci sarà anche la possibilità di seguire degli interventi di educazione a piccoli gruppi in merito ad alimentazione, attività fisica e gestione della malattia. A tutti verrà poi distribuito del materiale informativo. Ma cosa intendiamo parlando di diabete? A spiegarlo è la dottoressa Ruggeri: «Il diabete mellito si colloca tra le principali patologie croniche. Nel 2030 si prevede che le persone con diabete saranno 5 milioni. Per l'elevata prevalenza, la lunga durata, l'ampio spettro di complicanze e le conseguenze emotive e psicologiche, rappresenta un problema sanitario rilevante per le persone di tutte le età e di tutte le classi sociali. Prendersi cura di una patologia cronica come il diabete comporta un approccio interattivo con il paziente al quale va assicurata, in ogni caso, una buona qualità di vita». Quali sono i sintomi? «I sintomi del diabete possono essere diversi e possono insorgere in maniera differente a seconda che si tratti di diabete tipo 1 o di tipo 2. Nel caso del diabete tipo 1- di solito - si assiste a un esordio acuto, caratterizzato da eccessiva sete (polidipsia), aumentata quantità e fre-
Il 12 novembre appuntamento all’Ospedale di Cremona per consulenze e incontri
Diabete, una giornata dedicata alla prevenzione PATRIZIA RUGGERI
«Prendersi cura di una patologia cronica come il diabete comporta un approccio interattivo con il paziente » IL CENTRO DIABETOLOGICO Il Centro Diabetologico è un servizio specialistico che offre sia la consulenza che la presa in carico della persona affetta da diabete; questo finalizzato alla cura della malattia e alla prevenzione delle complicanze (acute o croniche). In particolare: diagnosi di diabete mellito, impostazione della terapia, educazione terapeutica, screening delle complicanze, certificazioni relative alla patologia, educazione alimentare. Opera un team dedicato composto da medici diabetologi, oculista, infermieri, dietista e psicologo. quenza di urine (poliuria), sensazione di stanchezza (astenia), perdita di peso immotivata, pelle secca e aumentata frequenza di infezioni. Nel diabete tipo 2, invece, si manifestano più lentamente e spesso in maniera meno evidente; possono verificarsi casi di glicemia alta senza che si manifestino i sintomi. La diagnosi avviene spesso quando ormai la malattia è in fase conclamata. Migliaia di persone sono già diabetiche senza esserne a conoscen-
Va in pensione il primario di Medicina Paolo Bodini
Mercoldì 4 novembre è stato l'ultimo giorno di servizio del dottor Paolo Bodini, che da 23 anni era direttore dell'Unità operativa di Medicina dell Ospedale di Cremona. Un nome noto della sanità cremonese, ma anche del mondo politico, in quanto è stato per due mandati sindaco di Cremona. Recentemente si è anche avvicinato al mondo della musica, diventando presidente di Friends of Stradivari. Nato a Cremona il 14 aprile del 1948, Bodini è entrato in Ospedale un anno dopo essersi laureato, nel 1974. Ha preso in mano allora un reparto unico, con oltre 100 posti letto, che poi ha visto trasformarsi nel corso degli anni fino alla nascita dei vari reparti specialistici come oncologia, ematologia, gastroenterolgia e endoscopia digestiva.
LE ATTIVITÀ SVOLTE DAL CENTRO SONO: • Prelievo venoso per esami ematici relativi al monitoraggio del diabete e sue complicanze. • Day Service: nell'arco della mattina vengono effettuate le prestazioni atte a monitorare la malattia (ECG refertato dal cardiologo, visita oculistica per fundus oculare e visita diabetologia). • Certificazione per il rilascio o il rinnovo della patente di guida e per l'esenzione di patologia cronica (013). • Ambulatorio dedicato al diabete gestazionale. • Ambulatorio dedicato al diabete tipo 1 e alla gestione del microinfusore. • Educazione terapeutica individuale e di gruppo (autocontrollo, terapia insulinica, prevenzione piede diabetico). • Educazione alimentare. • Programmazione di percorsi dietetici (prima visita e visite di controllo) e addestramento al “counting” dei carboidrati negli alimenti. • Prescrizione di presidi terapeutici per il monitoraggio metabolico e la terapia insulinica; • Consulenze nei reparti del presidio ospedaliero per i pazienti ricoverati. • Educazione terapeutica alla dimissione per una dimissione protetta. za e pertanto esposte a un rischio maggiore». Quali sono le terapie indicate? E quale stile di vita bisogna adottare? «L'obiettivo della terapia del diabete è il mantenimento di un buon compenso metabolico e la prevenzione delle complicanze croniche. Questi obiettivi si raggiungono migliorando le abitudini di vita: ridurre la sedentarietà, aumentare l'esercizio fisico associato ad una corretta ali-
mentazione. A questo si può aggiungere la terapia farmacologica. Alla persona con diabete non si suggeriscono generalmente “diete” o “sacrifici”di breve termine. La sfida che il diabete pone è quella di condurre comportamenti più salutari abbandonando gradatamente le abitudini che non lo sono: riscoprire il piacere del movimento o dei cibi sani e naturali per esempio, rinunciando sempre più spesso alla comodità dell'auto e del divano».
Treni per Lourdes, la Regione chiede più attenzione Via libera in aula per la mozione presentata dalla consigliera regionale Fuxia People Maria Teresa Baldini riguardante i treni speciali per Lourdes. La giunta regionale sarà dunque chiamata a supportare con un confronto con Ferrovie dello Stato e Trenitalia, le associazioni lombarde che organizzano tali pellegrinaggi per avere più treni a disposizione e, soprattutto con costante e attenta manutenzione, che siano adeguati alle condizioni di salute dei malati. Baldini ricorda infatti i sempre più frequenti ritardi, disagi e scioperi che rendono i pellegrinaggi verso Lourdes delle vere e proprie odissee: «Si tratta nella maggior parte dei casi di malati con esigenze particolari che hanno gli stessi diritti di tutti gli altri passeggeri che intraprendono viaggi in Europa – sottolinea – Oggi i treni speciali vengono ridotti sempre di più e si riscontrano problemi ai convogli come la mancanza di aria condizionata o il deterioramento del vagone cucine a causa della mancata manutenzione o di furti e danneggiamenti: le associazioni che da più di un secolo si spendono per questo tipo di turismo religioso hanno difficoltà sempre maggiori per garantire un servizio decente a
migliaia di malati – sottolinea la consigliera – Chi va a Lourdes necessita di cure e attenzioni specifiche e di mezzi adeguati che siano muniti di cucina, cappella e farmacia; trasporti quali treni ad alta velocità, aerei e pullman non soddisfano questi bisogni. Spesso i treni si bloccano lungo il percorso perché non hanno avuto un’adeguata manutenzione o a causa di scioperi che costringono i pellegrini a viaggi lunghi anche 23 ore senza aria condizionata, bisogna garantire alle persone con malattia o disabilità la libera mobilità in Europa, il voto di oggi è il primo importante passo in questa direzione».
Cultura&Spettacoli
Marina Sissa, inaugurata la mostra
Ieri pomeriggio, presso la sede dell’associazione culturale Eridano in corso Vittorio Emanuele II al n. 48, è stata inaugurata la mostra della pittrice Marina Sissa, con la presentazione critica della storica dell’arte Gilla Stagno. La mostra si potrà visitare fino al
28 novembre, nei seguenti orari: dal lunedi al sabato tutte le mattine dalle ore 9 alle ore 12.30 e nel pomeriggio di mercoledì dalle ore 16 alle ore 18. L’autrice vive e svolge la sua attività artistica a Casanova del Morbasco, frazione di Sesto ed Uniti.
Lo hanno ribadito nei giorni scorsi il sindaco di Cremona e il rettore dell’Università di Pavia
Il restauro di strumenti musicali diventa una laurea
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dalla redazione
nsieme verso la prima laurea in restauro degli strumenti musicali». Lo ha ribadito Gianluca Galimberti, protagonista con il Museo del violino e il Laboratorio Arvedi di Diagnostica Non Invasiva all’Università di Pavia grazie al workshop organizzato dallo stesso laboratorio e promosso dal Centro Interdipartimentale di Studi e Ricerche per la Conservazione del Patrimonio Culturale dell’Università in collaborazione con Distretto Culturale di Fondazione Cariplo e Fondazione Arvedi Buschini. «C’è una questione chiave che il Paese si pone a partire dai territori - ha aggiunto Galimberti -. Come imboccare la strada del rinascimento? Siamo di fronte ad un bivio: il declino o il rilancio. Perché il rilancio si verifichi, i territori hanno un dovere, devono chiedersi quali sono le loro traiettorie di sviluppo. Una condizione chiave dello sviluppo è proprio la presenza di luoghi di sapere, conoscenza e ricerca. Affinché le università permangano nei territori ci sono due condizioni che sono necessarie: che le università rimangano universitas, ovvero si aprano al mondo e che si inseriscano dentro il dna del territorio, interpretandone la storia e portando innovazione. L’Università di Pavia a Cremona rappresenta esattamente questo. Il nostro territorio ha
“La scala di seta” domani in replica al Ponchielli
un’unicità mondiale, noi non siamo città della musica, noi siamo città di un trinomio che si trova a Cremona e da nessuna altra parte al mondo: suono, violini e musica. Il saper fare significa quella capacità artigianale di plasmare la materia per la costruzione di un’opera d’arte, che produce quella cosa così impalpabile, ma anche concretissima per lo sposta-
La Stagione d’Opera del Teatro Ponchielli prosegue con la vivace opera rossiniana dal titolo “La scala di seta”, che dopo l’appuntamento di ieri sera, verrà replicata domani pomeriggio alle ore 15.30. Commedia degli equivoci dal ritmo incalzante, “La
Prima a Crema con Gioele Dix
Giovedì prossimo (alle ore 21) si alzerà il sipario sulla nuova stagione teatrale del San Domenico di Crema, con il “Il malato immaginario” di Molière. Nei panni del malato confinato in una sorta di limbo odoroso di unguenti e medicinali, la regista Ruth Shammah ha scelto Gioele Dix (nella foto), attore in grado di interpretare con intelligenza e ironia, la paura e la solitudine del nostro tempo. Accanto a lui Anna Della Rosa, nei panni di Tonina capace di amare il padrone secondo i suoi umori e subirne le invettive: la quotidianità tra immaginazione e nevrosi. Shammah propone un “malato immaginario” senza tempo e di tutti i tempi, privo di convenzioni, in tensione continua, costruendo con la parola e la sua densità tragicomica, un doppio livello di angoscia esistenziale e gioco teatrale. Un omaggio al grande drammaturgo-attore francese per rappresentare le fragilità dell’uomo, la consapevolezza del disagio, del bisogno di difendersi dal mondo esterno e di fuggire le responsabilità dell’esistenza, in una consonanza col presente, con l’irreversibile condizione della perdita di fiducia in se stessi e nei propri simili. L’impianto scenico è privo di tendaggi, di segnali di benessere borghese e di eleganze barocche. Una stanza di tulle nero, inscatolata in una cornice grigia e dominata dalla rossa poltrona del malato, è il luogo in cui si consuma il vizio maniacale di Argante.
mento di molecole, che è il suono. A Cremona ci sono i laboratori di ricerca dentro il Museo del Violino che contiene le collezioni storiche, che è una presenza straordinaria e rara negli altri musei. Stiamo quindi costruendo con Musicologia dell’Università di Pavia la laurea in restauro degli strumenti musicali, prima in Italia perché questo Paese ha le più grandi colle-
scala di seta” fa del matrimonio clandestino il pretesto per un succedersi di malintesi, situazioni, accadimenti in cui i personaggi si nascondono, si spiano e si intralciano a vicenda. Una regia frizzante e briosa di Damiano Michieletto, sa valorizzare pienamen-
zioni al mondo, ma non ha restauratori che possono intervenire su questi strumenti. Sono scelte strategiche e difficili, ma da fare insieme per il territorio e per il Paese. Il saper fare liutario, infatti, si rinnova se accanto al saper fare ci mettiamo il saper innovare. E’ importante per quel rinascimento costruire grandi e concretissimi progetti: il nostro territorio deve essere unico al mondo non solo per il saper fare liutario, ma per la capacità di analizzare e studiare. Abbiamo praterie davanti da raccontare al mondo. Il mondo se lo aspetta da noi. Il nostro impegno è massimo. Questo progetto della laurea in restauro va a consolidare il sistema che vede la sinergia di tanti attori del territorio accanto alle università, resa possibile anche grazie alla scelta lungimirante della Fondazione Arvedi Buschini sul laboratorio di Diagnostica Non Invasiva». «Cremona è un’eccellenza riconosciuta nel mondo per la sua tradizione - ha commentato Fabio Rugge, magnifico rettore dell’Università di Pavia - e il Museo del Violino è uno straordinario esempio di come si fa vivere un museo. Con la città di Cremona e con il museo, l’Università di Pavia ha un rapporto speciale che deve continuare e rafforzarsi. Dobbiamo, proseguendo l’intenso lavoro fatto insieme, far partire questo il corso di laurea in restauro degli strumenti musicali». te questo divertissment musicale. Tutto giovanissimo il cast di Scala di seta, che vede il Teatro Ponchielli capofila in questa produzione per “Opera Lombardia”. A guidare l’orchestra c’è il giovane direttore Francesco Ommassini.
Uno momento dello spettacolo (foto Rota)
Il “Don Pasquale” al Teatro Ponchielli
Giovedì 19 e sabato 21 novembre (sempre alle 20.30) appuntamento al Teatro Ponchielli con “Don Pasquale”, opera buffa in tre atti, libretto di Giovanni Ruffini e musica di Gaetano Donizetti. Come già per “L’elisir d’amore”, anche per la composizione di “Don Pasquale”, l’altro capolavoro comico di Donizetti, l’autore bergamasco necessitò di un tempo di stesura assai breve: se nel caso di Elisir a Donizetti erano occorsi circa quindici giorni, per Don Pasquale gliene bastarono addirittura solo undici. La scelta del soggetto pare sia dipesa dalla lettura del tutto casuale di un precedente libretto di Angelo Anelli: incaricato dal Théâtre-Italien di Parigi di comporre un’opera buffa, Donizetti non ebbe esitazioni e decise di musicare la vicenda del vecchio burbero che, per fare un dispetto al giovane nipote, innamorato a suo dire della donna sbagliata, prende moglie e rimane alla fine gabbato. Il libretto definitivo non soddisfò appieno il suo autore, Giovanni Ruffini, che ritirò la firma dal lavoro, non realizzando forse che il testo era assolutamente ben riuscito e che nelle mani di Donizetti sarebbe diventato il capolavoro di teatralità e comicità che tutti conoscono. Gli interpreti principali sono: Paolo Bordogna (Don Pasquale), Maria Mudryak (Norina), Pietro Adaini (Ernesto) e Pablo Garcia Ruiz (Malatesta). La regia è di Andrea Cigni.
A Soncino la mostra “Mokuhanga” di Elettra Gorni
L’inaugurazione è in programma domenica prossima (alle ore 11) presso la Casa degli Stampatori S’intitola “Mokuhanga” la mostra di Elettra Gorni presso la Casa degli Stampatori di Soncino. L’inaugurazione è in programma domenica 15 novembre, alle ore 11 e la mostra resterà aperta fino al 29 novembre. “Mokuhanga” è il termine giapponese per indicare la xilografia. Il metodo giapponese è basato sull’uso di colori ad acquerello, pigmenti vegetali, colla ottenuta dal riso e carta washi; inoltre il sistema di stampa è completamente manuale e prevede l’utilizzo di un tampone di bambù chiamato “baren”. Queste caratteristiche permettono di ottenere inediti effetti di colore, che conferiscono alle stampe xilografiche realizzate attraverso di esso un affascinante aspetto pittorico. Elettra Gorni nasce a Suzzara nel 1967. Laureata in Lettere e diplomata in Scultura, inizia la sua carriera artistica nel 1989 come autrice di fumetti. Nel 2008 partecipa a una residenza artistica di due mesi ad Awaji, in Giappone: qui apprende la tecnica xilografica tradizionale chiamata appunto “Mokuhanga”, attraverso la quale grandi artisti del passato come Hiroshige e Hokusai realizzavano le
loro stampe Ukiyoe. Da quel momento orienta la sua ricerca allo studio della tecnica e dell’estetica delle stampe xilografiche giapponesi, che la affascinano per la loro visione del-
la natura e dello spazio. Le interessano i temi del ritratto, del paesaggio e della bellezza della natura. Ha esposto suoi lavori in Italia, in Giappone, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti e ha
ricevuto premi e segnalazioni in diversi concorsi di grafica. Attualmente vive e lavora a Milano. Orari: martedìvenerdì ore 10-12, sabato e festivi ore 10-13 e 14.30-17.30.
Uno spettacolo teatrale dedicato all’Alzheimer Uno spettacolo teatrale dedicato all’Alzheimer, in scena domenica 15 novembre alle ore 17 presso la Sala conferenze dell’Ex Filanda Meroni. S’intitola “Vuoti di memoria” ed è un reading teatrale tratto dal romanzo “Mamie Mémoire” di Hervè Jaouen, che narra la storia di una famiglia la cui nonna materna è colpita dal morbo di Alzheimer. Per limitare i danni della malattia, bisogna invogliarla, tenerne vivi i ricordi, disinnescare i meccanismi invisibili che le fanno commettere le più imprevedibili bizzarrie. In scena, a raccontare tutto
questo, la voce e la musica di cinque bambini la cui nonna, come la protagonista del romanzo, soffre della stessa malattia; la loro presenza, ribaltando la consuetudine scenica, accompagna il pubblico, con delicatezza e poesia, tra le pieghe tragicomiche di una vicenda drammatica ed emozionante. La regia è di Massimo Malanchini (Associazione Compagnia Brincadera). Protagonisti in scena: Diarra Niang, Anita Silvetti, Lucia Silvetti, Pietro Agazzi e Nicola Malanchini. Musiche dal vivo di Anita Silvetti (piano) e Pietro Agazzi (corno).
I protagonisti dello spettacolo
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Taccuino
Sabato 7 Novembre 2015
NUMERI UTILI Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291
Via Bembo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 7 Novembre
Via Del Maris Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 15 Novembre
Via Esilde Soldi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -
Via Del Macello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Dicembre
PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233
• Via Bembo (civico 15) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (FIne lavori: 07/11/2015).
• Via Del Maris (tratto da Via Volontari del Sangue a Via Corazzini) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 15/11/2015).
• Via Esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 30/11/2015).
• Via del Macello (tratto da via Lucchini a via del Chiesotto) - Opere di urbanizzazione cantiere City Hub (Fine lavori: 31/12/2015).
NUMERI UTILI Crema
COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241
NUMERI UTILI Casalmaggiore
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474
OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215 PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116
POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212
POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO: 115 Centralino: 0373-256222
SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320
OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
Ricette - I contorni
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 4 finocchi • 8 filetti di acciuga sott'olio • Una dozzina di olive nere • 70 g di burro • Un ciuffo di prezzemolo • Mezzo limone • 2 cucchiai di aceto • Mezzo cucchiaio di farina • Sale
Finocchi alle olive
Teglia di broccoletti filanti al vino rosso INGREDIENTI • PER 4 PERSONE • 600 g di cime di • 150 g di olive nere broccoletti surgelate snocciolate • 5 acciughe sotto sale • Un bicchiere di vino • 30 g di provolone rosso • Una cipolla di Tropea • Olio, Sale
PREPARAZIONE • Mondate i finocchi e lavateli accuratamente sotto l'acqua corrente, allargando leggermente le foglie in modo da eliminare anche l'eventuale terra penetrata. • Con un coltellino ben affilato praticate sul torsolo dei finocchi 2 incisioni, in modo da formare una croce. • Portate a ebollizione, inuna capace casseruola, abbondante acqua salata, unitevi il succo del limone e la farina. • Non appena l'acqua bollirà, immergetevi i finocchi e fateli cuocere per circa 15 minuti. • Dopodiché scolateli e tagliateli a
quarti, seguendo l'incisione praticata all'inizio. • In un largo tegame fate dorare il burro, unitevi i finocchi e fateli rosolare bene, in modo uniforme e a fuoco vivo. Salateli leggermente e unitevi le acciughe spezzettate e le olive nere, snocciolate • Mettete i finocchi in una pirofila o su un piatto da portata resistente al calo-
re lasciando nel tegame il sugo e le olive. • Diluite il fondo di cottura con 2 cucchiai di aceto e spolverizzate con il prezzemolo lavato e tritato • Fatelo restringere tenendolo per qualche istante su fuoco vivo. Irrorate i finocchi con il sugo, quindi metteteli in forno, sotto il grill, per una decina di minuti.
Polpette di piselli alle due salse INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 2 scatole di piselli • 2 uova • 30 g di parmigiano • Rosmarino • 50 g di mollica • Un limone • Origano • Una barbabietola cruda • Uno spicchio d'aglio • Yogurt greco • 5 foglie di menta • Olio • Sale
PREPARAZIONE
• Scolate i piselli dall'acqua di conservazione e frullateli nel mixer con la mollica di pane, un uovo, il parmigiano, una presa di sale e il rosmarino fino a ottenere un composto omogeneo. • Con le mani inumidite fate delle polpettine grandi come una noce, passatele nell'uovo sbattuto, nel pangrattato e friggetele in abbondante olio per pochi minuti, finchè non saranno belle dorate. • Scolatele su carta assorbente e tenetele in caldo; emulsionate il succo del limone con mezzo dl di acqua, l'origano e una presa di sale; pelate, tagliate a julienne la barbabietola e mescolatela con lo yogurt, l'aglio spremuto, la menta spezzettata e una presa di sale. • Servite le polpettine tiepide con le 2 salse preparate.
PREPARAZIONE • Diliscate le acciughe e dissalatele, sciacquandole abbondantemente sotto l'acqua corrente, quindi tagliatele a pezzetti minuti. • Riducete a spicchietti le olive nere, sbucciate la cipolla e affettatela al velo. • Eliminate la sottile crosta del provolone e tagliate a fettine il formaggio. • Sistemate in una casseruola, preferibilmente di coccio, le cimette di broccoletti, unite la cipolla, le fettine di formaggio, • I pezzetti di acciuga e le olive. Mescolate e irrorate il tutto con un cucchiaio di olio. 3) Bagnate con un bicchiere di vino, coprite e fate cuocere a fuoco basso fino a quando il vino sarà evaporato e i broccoli saranno ben cotti: occorreranno circa 20 minuti. • Trascorso il tempo indicato, togliete la casseruola dal fuoco e servite ben caldo, nel recipiente di cottura.
SPORT
lo lettere@ilpiccologiornale.it
Domani la corsa al titolo
MOTOGP
Gli azzurri si affidano a Messina
Responsabile FABIO VARESI
BASKET
Dopo che il Tas ha rigettato il ricorso, Valen-tino Rossi (+7 su Lorenzo) partirà dall’ultima fila nel decisivo Gp di Valencia (domani alle 14 in chiaro su Cielo), che mette in palio il titolo mondiale dei veleni, dopo le roventi polemiche di Sepang.
La nazionale riparte da Ettore Messina per il dopo Pianigiani. L’accordo con il ct è valido per il torneo pre olimpico di luglio e per l’eventuale partecipazione degli azzurri ai Giochi di Rio nell’agosto del 2016.
Pomì, una domenica in poltrona
In attesa del mercoledì di Champions, le casalasche si godono il meritato riposo dopo un autentico tour de force
VOLLEY A1 Turno di riposo per la squadra di Barbolini, che seguirà con attenzione la sfida di Novara
L
di Vanni Raineri
a Pomì si gode il meritatissimo riposo e lo fa in vetta alla classifica. Le rosa, infatti, sfruttano il turno di riposo che quest’anno il calendario regala a causa del numero dispari delle contendenti (a seguito dell’introduzione del Club Italia) e che capita al termine di un tour de force notevole, che ha visto le rosa di Barbolini cavarsela egregiamente. Impresa di Champions a parte (che trattiamo nello speciale all’interno del giornale), in campionato sono arrivate due vittorie che hanno confermato il pronostico (contro Vicenza e Montichiari), una sconfitta di misura sul campo di una delle favorite (Conegliano) e il preziosissimo successo in 4 set a Bergamo sul campo della Foppapedretti. Quattro gare che hanno portato 10 punti in classifica, quota che vale il primo posto alla pari con Piacenza, che giovedì ha battuto 3-1 Scandicci nel posticipo. Un primo posto che è arrivato grazie anche ad uno scivolone inatteso: quello di Conegliano che è stato sconfitto al tie break sul campo del neopromosso Bolzano. In realtà il primato virtuale CANOTTAGGIO Valentina Rodini in gara (prima da sinistra)
3ª GIORNATA
Bolzano-Firenze Club Italia-Piacenza Conegliano-Casalmaggiore Modena-Busto Arsizio Montichiari-Vicenza Scandicci-Bergamo Ha riposato: Novara
4ª GIORNATA
3-1 1-3 3-2 3-0 1-3 1-3
Bolzano-Conegliano 3-2 Busto Arsizio-Vicenza 3-0 Casalmaggiore-Montichiari 3-0 Firenze-Novara 0-3 Modena-Club Italia 3-0 Piacenza-Scandicci 3-1 Ha riposato: Bergamo
CLASSIFICA
Casalmaggiore Piacenza Novara Modena Conegliano Busto Arsizio Bolzano Scandicci Bergamo Montichiari Vicenza Firenze Club Italia
sarebbe da consegnare a Novara, un punto sotto, ma a punteggio pieno, avendo già riposato. La Pomì sarà dunque spettatrice in un turno che prevede il big match proprio a Novara, dove arriva Modena, pure lei a quota 9 punti. Anche la trasferta di Conegliano a Busto Arsizio è da prendere con le molle. Tornando al match di mercoledì al PalaRadi, la Pomì ha vinto in scioltezza in tre set. Non è
10 10 9 9 9 6 5 3 3 3 3 2 0
Uno muro della Pomì contro Montichiari (foto Giada Passamonti)
stata certo la migliore Pomì della stagione e non poteva esserlo, visto il livello non eccelso delle avversarie, ma ha dato prova di grande maturità, facendo la differenza nei pochi momenti in cui l’avversaria sembra poterla mettere in difficoltà. Montichiari, allenata dall’ex tecnico di Crema, Leo Barbieri, ha avuto al massimo un solo punto di vantaggio, sia nel primo che nel secondo set, ma non ha
mai avuto la possibilità di andare oltre. Mai si è avuta l’impressione che le bresciane potessero mettere in difficoltà Lloyd e compagne. Da segnalare che da pochi giorni è online il nuovo sito della società (sempre all’indirizzo www.volleyballcasalmaggiore.it). A realizzarlo sono stati Luciano Soldi e altri due giovani collaboratori, Filippo e Valentina. «E’ realizzato su una base semplice – ha detto
Soldi – ma con una grafica accattivante». Effettivamente un bel salto in avanti per la società, che si conferma leader nel settore tra i social. Da segnalare che la storia rosa è stata scritta dal presidente Massimo Boselli Botturi. 5ª GIORNATA (08-11) BergamoFirenze, Busto Arsizio-Conegliano, Montichiari-Club Italia, Novara-Modena, Scandicci-Bolzano Vicenza-Piacenza.
Valentina Rodini correrà per la formazione gialloverde delle Fiamme Gialle
Svolta importante nella carriera di Valentina Rodini. Da mercoledì, l’atleta della Bissolati indossa i colori gialloverdi della squadra di canottaggio delle Fiamme Gialle. Dopo tutte le formalità di rito ed il benvenuto del III Nucleo Atleti, la neo arruolata ha subito effettuato il suo primo allenamento a Sabaudia. Valentina Rodini, classe 1995, è campionessa del mondo in carica nel quattro di coppia Pesi Leggeri Under 23 ed è stata medaglia d’argento nella stessa imbarcazio-
ne nel 2014. In passato è stata anche campionessa del mondo nel quattro di coppia ai Mondiali Junior. In un 2015 sicuramente molto felice per lei, ha conquistato anche il bronzo alle Universiadi. Insomma, un importante riconoscimento per un’atleta che è un punto fermo della nazionale femminile di canottaggio. REMOERGOMETRO Cresce l’attesa per i Regionali indoor, in programma alla Baldesio il prossimo 22 novembre, quando si sfideranno 500
atleti lombardi (in rappresentanza di 40 società) nel palazzetto della caniottieri cremonese. Testimonial della manifestazione è Simone Raineri, campione olimpico nel 2000 e argento nel 2008 nel quattro di coppia. SILVER SKIFF Nel week end si svolge l’evento che attira sul fiume Po di Torino atleti e atlete da ogni parte del mondo. Sono 307 gli iscritti alla Kinder Skiff di sabato e 478 alla Silver Skiff di domenica. Al via anche i canottieri del Flora.
HOCKEY PISTA A1 Dopo la batosta di Forte dei Marmi (13-3) è obbligatorio battere martedì sera a San Daniele Po il Breganze
La Pieve 010 prova a risollevare la classifica
E’ in programma martedì 10 novembre, alle 20.45 al PalaPini di San Daniele Po, la sfida tra Pieve 010 e Faizanè Lanaro Breganze. I rossoblu di Ariano Civa arrivano da un filotto di insuccessi poco rassicurante, caratterizzato da soli 3 punti raccolti nei primi cinque impegni stagionali – unica vittoria contro Thiene alla prima casalinga –, mentre la formazione veneta ha dimostrato sin qui di essere maggiormente coesa. I precedenti tra le squadre sono due, che risalgono entrambi alla scorsa stagione in A1, sono entrambi favorevoli ai vicentini: vittoria di misura 2-1 a Breganze il 25 ottobre 2014 e un perentorio 5-2 a San Daniele Po il 31 gennaio. L’avvio di campionato da parte del team di Mirco
Pablo Jara a contrasto contro Forte dei Marmi sabato scorso (foto Gabriele Baldi per Lega Nazionale Hockey Pista)
De Gerone offre dati contrastanti: le due vittorie strabordanti con Thiene (4-0) e Monza (8-0) cozzano con i rallentamenti di Trissino (5-5) e Bassano (4-4) e con la sconfitta a Giovinazzo (4-3), ma ci sono due variabili assolutamente da non trascurare, ossia difesa e attacco. Sin qui, infatti, Breganze si è rivelata una macchina da gol, seconda potenza per bocche da fuoco in campionato (dopo Forte dei Marmi), con 24 reti all’attivo. Nonostante i soli 8 punti in campionato, che le valgono la zona mediana della graduatoria, i veneti hanno anche a loro favore la seconda retroguardia del campionato, sempre dopo Forte. E proprio contro Forte dei Marmi, in Toscana, per i rossoblu è arrivata sabato scorso una
sconfitta poco digeribile: un 13-3 che non ha lasciato spazio di replica ai cremonesi. Che sarebbe stata dura come il ferro, lo si sapeva già ancor prima di partire per la Versilia, che la Pieve fosse un po’ in défaillance dopo l’ultimo filotto di incontri spaccaossa, lo si era notato, ma pronosticare prima del match che Forte dei Marmi – seppur in casa – vincesse addirittura con dieci marcature di distacco era un’impresa più unica che rara. Così è stato però, con i soli Jara (doppietta) e Mattia Civa, che hanno trovato la via delle reti rossoblu, nel match contro il team allenato dall’ex pievese Pierluigi Bresciani. CLASSIFICA (4ª giornata) Forte dei Marmi 13; Matera, Follonica 11; Monza 10; Lodi, Viareggio 9; Breganze, Trissino 8; Valdagno 5; Bassano, Giovinazzo 4; Pieve 010 3; Sarzana 1; Thiene 0. Mattia Guazzi
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Sport
Sabato 7 Novembre 2015
Il match clou è il derby di Roma Il Cesena sfida il Latina di Somma SERIE A
SERIE B
(F.V.) La tre giorni europea è stata davvero felice per il nostro calcio, con quattro successi e un pareggio. Vittorie che danno morale soprattutto a Fiorentina, Napoli e Roma, impegnate nella corsa al primato in campionato. Il clou si gioca nella capitale, dove va in scena un derby molto delicato per entrambe le squadre, con la Lazio che non può permettersi un altro passo falso (sarebbe il 3º di fila). 11ª GIORNATA Bologna-Atalanta 3-0, CarpiVerona 0-0, Chievo-Sampdoria 1-1, FiorentinaFrosinone 4-1, Genoa-Napoli 0-0, Inter-Roma 1-0, Juventus-Torino 2-1, Lazio-Milan 1-3, Palermo-
Empoli 0-1, Udinese-Sassuolo 0-0. 12ª GIORNATA (08-11 h 15) Empoli-Juventus, Frosinone-Genoa, Milan-Atalanta (07-11 h 20.45), Napoli-Udinese (h 18), Palermo-Chievo, RomaLazio, Sampdoria-Fiorentina (h 20.45), SassuoloCarpi, Torino-Inter (h 12.30), Verona-Bologna (0711 h 18). CLASSIFICA Fiorentina, Inter 24; Roma 23; Napoli 22; Sassuolo, Milan 19; Lazio 18; Atalanta 17; Sampdoria 16; Juventus, Torino 15; Empoli 14; Chievo 13; Genoa, Udinese 11; Palermo 11; Frosinone 10; Bologna 9; Verona, Carpi 6.
Il 12º turno non offre scontri al vertice. Le due capofila, Cagliari e Cesena affrontano avversari sulla carta abbordabili, anche se sulla carta è più impegnativa la trasferta dei romagnoli a Latina, contro una squadra che ha cambiato allenatore (Mario Somma ha sostituito Mark Iuliano). 11ª GIORNATA Ascoli-Pro Vercelli 0-1, Bari-Novara 1-1, Brescia-Latina 1-0, Cagliari-Vicenza 2-0, Cesena-Virtus Lanciano 2-0, Como-Modena 1-1, Livorno-Trapani 2-0, Pescara-Crotone 4-1, Salernitana-Perugia 1-1, Spezia-Virtus Entella 0-0, Ternana-Avellino 0-3. Recupero: Novara-Pescara 1-0.
12ª GIORNATA (07-11 h 15) Bari-Salernitana (06-11 h 20.30), Cagliari-Modena, Crotone-Avellino (09-11 h 20.30), Latina-Cesena, Novara-Brescia, Perugia-Virtus Lanciano (08-11 h 17.30), PescaraTernana, Pro Vercelli-Livorno, Trapani-Spezia, Vicenza-Ascoli, Virtus Entella-Como. CLASSIFICA Cagliari, Cesena 23; Crotone 21; Livorno 20; Bari 19; Pescara 18; Brescia, Spezia 17; Novara (-2) 16; Vicenza 14; Avellino, Latina, Trapani, Virtus Entella 13; Perugia, Modena 12; Salernitana, Pro Vercelli 11; Ascoli, Ternana 10; Virtus Lanciano (-1) 9; Como 7.
Per la Cremo è pur sempre un derby
Rinfrancata dal successo con il Lumezzane la squadra di Pea cerca il rilancio contro un avversario abbordabile
CALCIO LEGA PRO Domani i grigiorossi sono impegnati al “Garilli” contro il Pro Piacenza di Viali
C
di Matteo Volpi
ugini o cuginastri? Poco importa, che derby sia. Dopo la vittoria interna contro il Lumezzane, per la Cremonese è giunta l’ora di tornare in scena nella odiata Piacenza. L’avversario sarà però il giovane Pro Piacenza, formazione al suo secondo anno tra i professionisti, che ha momentaneamente scavalcato il Piacenza tradizionale nelle gerarchie del calcio piacentino, dopo esserne stato per anni principale serbatoio come settore giovanile. L’attuale Pro Piacenza, dai colori rossoneri e non biancorossi, è in mano a due vecchie conoscenze del calcio cremonese ai tempi del Pizzighettone: il presidente, infatti, è il cremasco Domenico Scorsetti, dapprima in auge con il Sergnano e poi per una stagione in società al Pizzighettone dove conobbe Pietro Tacchini, altro ex vicepresidente ai tempi di Cesare Fogliazza. Dalla loro unione e dall’appoggio di altri sponsor importanti della zona è nato il Pro Piacenza, realtà parallela al Piacenza tradizionale con il quale è saltata la fusione anche e soprattutto per il volere della piazza. La “piazza”, appunto, sarà una delle principali incognite del pomeriggio di domenica. Sotto il profilo campanilistico, infatti, tra cremonesi e piacentini continua a non scorrere buon sangue, ma la tifoseria del Pro è composta da 700 anime e non ha formalmente nulla a che vedere con gli storici rivali biancorossi. Si giocherà comunque al “Garilli”, che nell’ultima occasione è stato teatro di scene di guerriglia urbana non indifferenti. Difficile
LEGA PRO GIRONE A RISULTATI 9ª GIORNATA
Cittadella-Alessandria Cremonese-Lumezzane Cuneo-AlbinoLeffe FeralpiSalò-Renate Mantova-Giana Erminio Pavia-Padova Pordenone-Bassano Südtirol-Reggiana Pro Patria-Pro Piacenza
2-1 2-1 2-2 2-4 1-2 2-0 3-0 0-0 0-1
10ª GIORNATA (08-11)
AlbinoLeffe-FeralpiSalò Alessandria-Pro Patria Bassano-Mantova Giana Erminio-Südtirol Lumezzane-Cittadella Padova-Pordenone Pro Piacenza-Cremonese (h 15) Reggiana-Cuneo Renate-Pavia
CLASSIFICA
Cittadella Reggiana Pavia Bassano Pordenone Alessandria Cremonese Giana Erminio Südtirol Padova FeralpiSalò Lumezzane Cuneo Pro Piacenza Mantova AlbinoLeffe Renate Pro Patria
che la tifoseria piacentina, quella biancorossa per intenderci, si mischi con i cugini per dare il “bentornato” ai grigiorossi; sta di fatto che a livello di sicurezza le forze dell’ordine saranno tutte allertate per la gara di domani pomeriggio. Tra le tante vecchie conoscenze grigiorosse troveremo però soprattutto William Viali che ora siede in panchina come allenatore del Pro Piacenza, fortemente voluto dal diesse Riccardo Francani, di Fiorenzuola, autentico uomo
20 19 19 18 14 14 13 13 12 12 12 12 10 10 8 7 7 0
L’esultanza dopo uno dei due gol di Brighenti (foto L. Dassi)
di fiducia di Tacchini e soci. Difficile che gli appassionati grigiorossi che seguiranno la squadra in massa al Garilli riservino a Viali cori di stima e affetto. Ai suoi ordini, in campo, troveremo l’ex Bini ma soprattutto una squadra giovane e inesperta, ma anche con qualche elemento esperto come Carrus a centrocampo e soprattutto il sempreverde Julien Rantier (decisivo anche nell’ultima sfida con la Pro Patria) in avanti. Per questa Cremonese, tuttavia,
l’imperativo dev’essere quello di vincere. Mister Pea dovrebbe confermare le scelte dell’ultima gara e sarà costretto ancora una volta ad appellarsi ai gol del bomber Brighenti. Espugnare il ‘Garilli’, in fondo, è sempre una soddisfazione… indipendentemente dall’avversario. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Ravaglia; Marconi, Zullo, Russo; Formiconi, Perpetuini, Rosso, Bianchi, Crialese; Forte, Brighenti.
SERIE D Importante successo in rimonta con il Pontisola. Ora la Bustese
Pergolettese, tutto in 2 minuti di Tiziano Guerini
E’ strano il gioco del calcio: un’enorme fatica per il Pergo fare gol e poi... ne arrivano due in due minuti! E si capovolge il risultato. Nel breve volgere di cinque giorni la Pergolettese sconfigge per due volte il Pontisola, prima in Coppa Italia e poi in campionato. Eppure la squadra bergamasca è una buona formazione, ben assortita, compatta e veloce. Stavolta però la fortuna ha baciato, dopo molto tempo, la squadra di casa e proprio quando tutto sembrava ancora una volta difficile, il buon gioco e la tenacia hanno avuto il sopravvento. Perché la Pergolettese ha giocato bene la partita, specialmente nel primo tempo, nonostante lo svantaggio subìto al 24’ per un bel colpo di testa del talentuoso Nardi su calcio d’angolo. Un colpo a freddo, perché il Pontisola, pur rispondendo colpo su colpo, non aveva mostrato di essere particolarmente pericoloso. Al 32’ sarebbe potuto già arrivare il pareggio con una bella punizione dal limite di Valente, che ha colpito la traversa a portiere battuto. I gialloblù insistevano fino alla fine del primo tempo con una bella girata di Lorenzi sotto misura, fuori di
Il gol di Valente
poco e poi con una punizione di Valente e testa di Rossi fuori di un centimetro. Nella ripresa, al 5’ occasione, su passaggio di Lorenzi, per Valente al centro dell’area, ma manca però l’aggancio. Al 21’ entrava Bardelloni al posto di Rossi e sette minuti dopo, il solito scambio di palla fra Valente e Lorenzi mette va il centravanti nella occasione di segnare il gol. Nemmeno il tempo di esultare che Bardelloni complice una deviazione - metteva in rete il secondo gol. Ciò che non accade in intere partite, può accadere in due minuti! Una vittoria meritata e fondamentale
per il prosieguo del campionato. Prosieguo che vedrà i gialloblu affrontare in trasferta la Bustese. Si tratta di una squadra che viaggia nelle parti basse della classifica. Non una impresa impossibile salvare la pelle per i gialloblu. CLASSIFICA (11ª giornata) Piacenza 28; Lecco 21; Ciserano 20; Pro Sesto 19; Varesina 18; Pontisola 17; Seregno, Caravaggio 16; Fulgor Caratese, MapelloBonate, Virtus Bergamo, Ciliverghe 14; Monza, Olginatese, Pergolettese 13; Inveruno 12; Grumellese, Bustese 10; Fiorenzuola 8; Sondrio 4.
ECCELLENZA
Il Crema si affida a Zilioli
Malgrado il terzo posto in classifica (senza sconfitte), il Crema ha esonerato Aldo Nicolini, sostituito dal suo secondo, Silvio Zilioli. Dopo l’1-1 con il Brembate, i nerobianchi ci provano domani a Verdello. CLASSIFICA (9ª giornata) Cavenago
Fanfulla 22; Casateserogoredo 21; Crema 19; Scanzorosciate, Villa D’Alme, Caprino 18; Nibionno 17; Luciano Manara 15; Cisanese 13; Sandonatese, Sancolombano 9; Oggiono, Verdello, Real Milano 7; Gessate, Brembate 6; Brugherio 5.
Sport
25 Battere i vice campioni d’Italia sarà dura ma la Vanoli ha mostrato di essere in salute nella vittoriosa trasferta di Torino Sabato 7 Novembre 2015
Vanoli e la febbre del sabato sera
BASKET SERIE A Ale 20.30 al PalaRadi arriva l’ambiziosa Grissin Bon Reggio Emilia di coach Menetti
D
di Giovanni Zagni
opo i due punti pesantissimi conquistati a Torino da una rigenerata Vanoli con McGee, Cusin, Turner, Washington ed “Ogo” a guidare il gruppo di Pancotto, stasera alle 20.30 torna al PalaRadi la Vanoli per affrontare la Grissin Bon di Reggio Emilia, sicura protagonista dell’attuale stagione, che andrà ad insidiare le ambizioni della favoritissima Armani Milano. Reggio arriva a Cremona probabilmente priva di Kaukenas (infortunato), ma forte anzi fortissima sotto i tabelloni con Darjus Lavrinovic e Veremeenko, lituano dagli enormi mezzi fisici e sul perimetro con atleti di assoluto valore come Stefano Gentile, Della Valle, Silins, Polonara ed il ritrovato Aradori. Un gruppo insomma che coach Menetti guida con acume e competenza. Trovare subito Reggio, forse non ancora rodata del tutto, potrebbe essere un vantaggio, anche se alla Vanoli purtroppo mancherà ancora Luca Vitali (i cui tempi di recupero si sono allungati), ma non serve guardare alto o farsi eccessive illusioni. Questa è una gara nel pronostico da 2 fisso, ma sarà importante che la
SERIE B
Bozzetto in azione
RISULTATI 5ª GIORNATA
Milano-Pistoia Avellino-Trento Bologna-Caserta Cantù-Brindisi 100-103 Capo d’Orlando-Varese Reggio Emilia-Pesaro Sassari-Venezia Torino-Cremona
89-71 79-66 85-90
CLASSIFICA
Milano 8 Reggio Emilia 8 Venezia 8 Pistoia 8 62-66 Trento 6 83-66 Brindisi 6 70-82 Capo d’Orlando 6 80-93 Sassari 6 6ª GIORNATA (08-11 h 18.15) Cremona 4 Avellino-Sassari Caserta 4 Brindisi-Venezia Avellino 4 Caserta-Capo d’Orlando Varese 4 Cremona-Reggio Emilia (07-11) Cantù 2 Milano-Bologna Pesaro 2 Pistoia-Cantù Bologna 2 Trento-Pesaro Torino 2 Varese-Torino
nostra squadra riesca a mettere in imbarazzo avversario di tale livello. Quel che è certo è che Cusin e compagni si sono ripresi dopo le sconfitte pesanti per il morale subite a Sassari, con Trento ed a Venezia ove si era toccato il fondo. Anche i tifosi sono stati bravi ad incitare i propri beniamini, al contrario di quelli della Manital che
hanno protestato ed insultato a lungo sia coach Bechi che i giocatori in campo. Non vorremmo più vedere o sentire certe frasi dalle tribune. I nostri tifosi sono certamente più bravi ed educati. Forza Vanoli! EUROCUP La Grissin Bon arriva al PalaRadi molto carica dopo aver conquistato due punti importantissimi nel
Crema chiede strada al fanalino di coda
4° match della prima fase di Eurocup, contro Le Mans (93-82 il finale). Una vittoria non semplice e meritata dai biancorossi che dopo una prima parte di match equilibrato, hanno dominato la seconda raggiungendo anche il +17. Il prossimo impegno dei biancorossi sarà martedì 10 novembre contro Herbalife Gran Canaria alle ore 21.
Dopo due sconfitte, non prive di recriminazioni, il Basket Team Crema è riuscito ad avere la meglio di un Marghera coriaceo ed efficace, che per due quarti a imbrigliato le azzurre. Alla fine però la squadra di Visconti è riuscita ad imporsi 74-60. Con il morale alto, oggi pomeriggio (alle 15) le azzurre sono impegnate nella prima trasferta in Sardegna, contro la Virtus Cagliari, che malgrado una classifica deficitaria, merita rispetto e deve essere affrontata come se fosse una squadra di prima fascia. Dopo questo match, le cremasche saranno attese da un tour de force: Pordenone, Selargius, Vicenza e Broni saranno le prossime avversarie del Basket Team, ma prima è meglio concentrarsi sulla Virtus Cagliari. CLASSIFICA (4ª giornata) Broni 8; Milano, Pordenone, Alpo, Vicenza, Selargius 6; Albino, Costa Masnaga, Crema 4; Marghera, Carugate 2; Bolzano, Virtus Cagliari, Castelnuovo Scrivia 0.
Erogasmet, voglia di riscatto contro l’Urania Milano
Altra sfida d’alta classifica per l’Erogasmet Crema, che dopo la bella ma sfortunata prova di settimana scorsa ad Udine, finita con una sconfitta in volata al supplementare (64-61), torna al PalaCremonesi ospitando domani alle 18 l’Urania Milano, squadra che si trova appaiata ai biancorossi al terzo posto in classifica a quota 8 punti. La squadra allenata da Marcello Ghizzinardi, ha confermato buona parte della rosa che ha ben figurato nello scorso campionato di serie B per provare a fare un torneo di alta classifica e i risultati finora stanno dando ragione ai milanesi ,che si sono ben comportati anche nelle due sconfitte, patite in casa delle big Udine e Bergamo. Il giocatore più rappresentativo del
Successi di Comizzoli e Raimondi BOCCE
di Massimo Malfatto
Un ottimo profilo organizzativo e tecnico, una gara tirata e combattuta che ha entusiasmato il folto pubblico presente: non poteva avere un epilogo migliore la targa “Bocciofila Bagnolese” (due finali separate) organizzata dalla omonima bocciofila cremasca. Nella categoria A/B sofferta vittoria di Pierantonio Comizzoli obbligato a farsi in quattro dal primo all’ultimo incontro per aver ragione degli agguerriti avversari. Dopo aver eliminato Massimo Sonzogni (ko Pedrignani nel recupero) sul filo di lana, Comizzoli s’imponeva su Andrea Zagheno per 12-9. Nella parte bassa del tabellone in evidenza il cremosanese Evaristo Padovani che superava Agostino Bibiani (12-9) ed in semifinale aveva la meglio su Manuel Tagliaferri per 12-6. Match di finale molto equlibrato dove la spuntava l’estroso Comizzoli su Padovani con il punteggio finale di 12-11. Nella categoria C/D ancora protagonista la bocciofila Cremosanese (tre giocatori in finale!) ma questa volta con un esito finale più gratificante. Sul gradino più alto del podio è salito Enrico Raimondi: dopo aver superato lo scoglio del recupero (contro Gianfranco Capetti) estrometteva il compagno di società Massimo Paloschi ed il beniamino di casa Mario Lupo Pasinetti. Approdava in finale anche Davide Grimaldi che eliminava i lodigiani Maurizio Foroni e Andrea Pezzini. Nulla da fare in finale per il portacolori della “Nuova Andrea Doria” sconfitto da Raimondi per 12-7.
SERIE A2
Tyrus McGee in azione (foto Mario F. Rossi)
La formazione della Baldesio: da sinistra Cordani, Montini e Ghisleri
Ha diretto la gara Francesco Lanzi, arbitri di finale Eugenio Barbieri ed Oliviero Parati. GP PADANA IMPIANTI Due le nostre terne che facevano parte delle otto formazioni finaliste della gara organizzata dalla “Gambini” di Fiorenzuola ma nessuna è riuscita a conquistare la finale. Chiudono al quarto posto Odoardo Ghisleri, Luigi Montini e Fabio Cordani. Aggiudicatosi il derby cremonese contro Capelli-Frittoli-Ronda (12-1), i portacolori della canottieri Baldesio venivano sconfitti dai piacentini Schiavi-SchiaviCassinelli (12-8) in semifinale. COPPA LOMBARDIA Delusione per la rappresentativa femminile cremonese impegnata in questa manifestazione a squadre; una sconfitta (al debutto) contro Lecco era già messa in preventivo dalla formazione guidata da Roberto Dilda, soprattutto per effetto delle significative assenze di Germana Cantarini e Caterina Bono. Nella
specialità individuale Maddalena Azzini giocava una discreta partita ma veniva sconfitta (12-8), stessa sorte della terna formata da Sordini-Piazzi-Marcello. Disco rosso per la coppia Sordini-Marcello e il match che vedeva in campo Azzini-Piazzi era interrotto. MEMORIAL GINELLI La gara organizzata dalla bocciofila Signorini per ricordare un socio scomparso sembra proprio una esclusiva della “Achille Grandi”: la scorsa edizione successo della Visconti-family, quest'anno è stata la volta di Gianluca Negri e Roberto Suardi far festa nella notte di Halloween. Dopo aver estromesso BergamaschiCabrini (12-11) i neo-acquisti della corazzata cremasca s'imponevano in finale su Vanni Capelli e Graziano Boselli per 12-3. Quarto posto per Roberto e Mattia Visconti sconfitti dal duo della “Coop Castelvetro” sul filo di lana. Ha diretto la gara Ennio Clementi.
roster è senza dubbio il centro Andrea Paleari, giocatore moderno, capace di far male sia vicino a canestro, sia con il tiro da fuori, che sta confermando le ottime cose che aveva fatto vedere lo scorso anno dove era risultato uno dei giocatori più prolifici del girone. Altri due giocatori molto pericolosi nella squadra milanese sono l’ala Marco Torgano, buon tiratore dall’arco dei 6.75 e la guardia Giacomo Mariani, ottimo attaccante e molto bravo a mettere in ritmo i compagni. Completano il quintetto l’ala Thomas De Min, giocatore molto fisico e buon rimbalzista e il playmaker Federico De Bettin, promosso al grado di titolare dopo una buona scorsa stagione, giocatore bravo in penetrazione e ottimo di-
fensore. Dalla panchina, la squadra milanese può contare sul talento offensivo della guardia montenegrina Dusan Stijepovic, sul lungo Daniele Ganguzza, dotato di buona tecnica vicino al ferro e la giovane guardia Paolo Marra, classe ’98. Insomma, per l’Erogasmet Crema si prospetta una partita non facile, ma Montanari e compagni hanno dimostrato di poter lottare fino alla fine anche con squadre sulla carta più attrezzate grazie all’aggressività e all’organizzazione difensiva. CLASSIFICA (6ª giornata) Orzinuovi 12; Udine 10; Lecco, Crema, Bergamo, Urania Milano, Robur Varese 8; Vicenza, Costa Volpino, Sangiorgese 6; Padova, Desio 4; Mortara, Moncalieri, Pavia, Scandicci 2.
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Sport
Sabato 7 Novembre 2015
RUGBY SERIE C
Crema rimandato al Cus. Ora la capolista
Il Crema non è riuscito di bissare il successo ottenuto contro l’Ospitaletto ed è uscito sconfitto dal “Tartaglia” di Brescia per 24-20 contro i padroni di casa del Cus. I neroverdi non sono così riusciti ad allungare contro le dirette concorrenti alla salvezza, in un campionato che vede due squadre su tutte (Rovato e Gussago) e le altre quattro a giocarsi il terzo posto. La trasferta bresciana era sulla carta ampiamente alla portata dei ragazzi cremaschi, ma si è rivelata più
complicata del previsto non tanto per merito degli avversari, ma grazie a clamorose disattenzioni dei neroverdi, che hanno letteralmente regalato la vittoria agli universitari bresciani. Oltre alla sconfitta, i cremaschi hanno dovuto incassare i gravi infortuni occorsi a due pedine fondamentali dello schieramento di mister Forte: il terza linea Scaglia ed il centro Panzetti, infortunatisi rispettivamente alla spalla ed alla caviglia con tempi di recupero che si preannunciano lunghi.
Inoltre, un cartellino rosso rimediato da Crotti nel finale di gara, priverà la rosa cremasca di tre elementi di rilievo nel prossimo match casalingo contro il fortissimo Rovato. Negli altri risultati di giornata, il Gussago ha travolto l’Ospitaletto per 38-14, mentre il Rovato ha sommerso il Fiumicello con il punteggio di 95-5. CLASSIFICA (3ª giornata) Rovato 15; Gussago 14; Crema Rugby, Cus Brescia, Fiumicello 5; Ospitaletto 1.
Il mediano di mischia Manclossi
Jakub continua a stupire anche in Cina
CICLISMO Mareczko, trionfatore nel Circuito del Porto 2014, conferma di essere vincente anche tra i professionisti
S
di Fortunato Chiodo
e guardi il calendario o fuori dalla finestra, non sembra quasi vero che in qualche angolo del mondo si stia ancora correndo. Qualche squadrone di World Tour ha già fatto il primo ritiro in proiezione del 2016 e la cosa appare ancora più strana, paradossale. Eppure in Guatemala, nel Burkina Faso, nel Borneo e in Cina è proprio così, la lotta e ancora aperta. Jakub Mareczko, 21enne di origini polacche, ma trasferitosi in provincia di Brescia a cinque anni (vincitore anche al Tour of Hainan), alla sua prima stagione da professionista con la maglia della Southeast, continua il suo momento magico. Infatti, al Tour of Taihu Lake, ha portato a quota quattro i successi ottenuti in questa edizione della corsa cinese «Queste vittorie sono frutto di un grande lavoro di squadra - commenta Mareczko - che mi ha messo nella migliore posizione per affrontare gli sprint. Ci sono tante tappe adatte alle mie caratteristiche, punto alla generale e dovrò essere bravo a non lasciarmi sfuggire l’occasione». Su di lui la Southeast, formazione Professional Teams del team manager Citracca, ha investito per il futuro visto che prima della trasferta cinese gli ha prolungato il contratto fino
Uno dei successi di Mareczko in Cina
al 2017. La grande sfida di Mareczko (da Under la “ciliegina” è stato il Circuito del Porto di Cremona, al quale era arrivato all’asciutto di trionfi e poi ha chiuso con 13 successi nel 2014, sulla vetta del ranking italiano), l’anno prossimo sarà il Giro d’ Italia, con i big delle volate (la sua squadra vi parteciperà come vincitrice
della Coppa Italia). I numeri e le statistiche nel ciclismo non dicono tutto, ma sono comunque indicativi: il top scorere stagionale è il norvegese Alexander Kristoff del Team Katusha, con 20 centri. ELIA VIVIANI 3° ALLA COPPA DEL MONDO SU PISTA A CALI Ci sono quelli come Alberto Contador e Peter
Sagan del Team Tinkoff, che sono già in raduno a pedalare e programmare la prossima stagione. E poi c’è gente come Elia Viviani, 26 anni, campione europeo nell’omnium a Grenchen, che è sceso ora dalla sella. Tra strada e pista, il veronese, stacanovista del ciclismo italiano, ha chiuso il suo 2015 in Colombia, partecipando alla prima tappa di Coppa del mondo a Cali. Viviani si prende il podio dell’omnium e conquista il bronzo con un totale di 173 punti. L’oro è andato al russo Manakov con 182 punti, l’argento al tedesco Kluge con 178. «E’ un bronzo che vale oro - ha detto l’azzurro della Sky - ho racimolato punti nel ranking olimpico che ora mi vede terzo a livello mondiale e primo a livello europeo. Sono stato attaccato da tutti i lati e se all’Europeo ho risposto a tutti, qui a Cali non ce l’ho fatta. Il russo e il tedesco mi sono sfuggiti ed è stato un quel momento che ho deciso di difendere il terzo posto con le volate. Ora mi prendo qualche giorno di vacanze. Destinazione? Brasile». STi vuoi portare avanti con il lavoro olimpico? «Effettivamente Elena (Cecchini, la fidanzata e campionessa italiana, ndr) vuole approfittare dell’occasione per dare un’occhiata al percorso di Rio. Però subito dopo ci trasferiremo sulla spiaggia di Copacabana».
Aru è stato l’atleta a fare più notizia EXPO
Fabio Aru è lo sportivo che ha fatto più notizia all’Expo. A sostenerlo, è una speciale classifica dell’Eco della Stampa, società leader italiana sul monitoraggio dei mezzi di comunicazione di mazza. Il ciclista sardo dell’Astana, infatti, ha incassato 122 articoli che parlano della sua visita al padiglione del Kazakistan, il Paese d’origine del team. Seconda piazza per il centrocampista ivoriano del Manchester City, Yaya Tourè in veste di ambasciatore Unep con 116 articoli pubblicati, terzo il cestista italiano dell’Nba, Danilo Gallinari con 111 uscite, che è stato anche Ambas-sador della manifestazione. A seguire l’ex cestista americano Horace Grant, il pugile italiano Clemente Russo, che si è aggiudicato il pass per le Olimpiadi di Rio 2016 proprio grazie alla vittoria contro Pinchuk in un incontro tenutasi nel teatro di Expo. F.C.
Premiati i baby a Castelverde I premiati a Castelverde
Salone della biblioteca comunale di Castelverde stracolmo di premi e persone, un menù completo per la sfilata dei piccoli campioni che si sino particolarmente distinti nella prima edizione della Challange Roberto Martinelli, targata 2015, patrocinata dal Pedale Cremonese, presieduto da Mario Vicini con il prezioso aiuto di Franco Bordoni. Era presente anche Alessandro Rossi, componente e responsabile del settore giovanile del Comitato provinciale di Cremona. E’ stata praticamente la festa
dei mini corridori, ragazzi e ragazze, con entusiasmo e occhi lucidi di commozione, che hanno ricevuto uno dei loro primi premi della ancora verde carriera ciclistica. Ecco i premiati. G1: 1) posto Paolo Ferraina (CC cremonese), 2) Simone Invernizzi (Team Serio), 3) Gioele Cardia (Imbalplast Soncino). G2: 1) Stefano Ganini (Uc Cremasca), 2) Daniel Zanoni (Imbalplast), 3) Claudia Margarita (Polisportiva Madignanese). G3: 1) Gabriele Durelli (Uc Cremasca), 2) Giuseppe Grazioli (Polisportiva Madignanese), 3)
Nicolò Moriggia (Imbalplast). G4: 1) Matteo Cattivelli (Polisportiva Madignanese), 2) Mirko Coloberti (Imbalplast), 3) Mattia Karol Ganini (Uc Cremasca). G5: 1) Luca Pollini (Imbalplast), 2) Nicholas Botti (Polisportiva Madignanese), 3) Elisa Rocca (CC Cremonese). G6: 1) Matteo Bertesago (Imbalplast), 2) Riccardo Tomasoni (Polisportiva Madignanese), 3) Ervis Shehi (Polisportiva Madignanese). Inoltre sono state premiate Miriam Vece, Anna Pedroni, Marta Cavalli, Elena Bissolati, Vittoria Maggi.
Giro del 2017: partirà dal Giappone?
Il Giro d’ Italia prepara lo sbarco in Giappone. E sarebbe una prima assoluta per una grande corsa a tappa. Negli ultimi anni si era parlato di New York, Washington o di Medio Oriente, ma nessuna opzione era andata in porto. Ora, la pista asiatica sembra essere molto concreta per la grande partenza del 2017, quella del Giro del centenario.
SAXO ROTTURA CON TINKOFF Saxo Bank, la banca danese specialista nel trading multi-asset e negli investimenti online, ha annunciato la sua decisione di non rinnovare la sponsorizzazione del team di ciclismo professionistico con circa 6 milioni di euro l’anno, brand in qualità di sponsor della Tinkoff, né nessun altra casacca, per la prossima stagione.