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Anno IX • n° 6 • VENERDI’ 8 FEBBRAIO 2008
Politica/1
Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio
Politica/2
Inchiesta
Vegetalia
Comunicatore della sicurezza: ed è polemica
Caso del Papa: un Consiglio già infuocato
I cremonesi e l’alcol: si beve troppo
La sinergia fra agricoltura e cosmesi
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Sto diventando vecchio? Mi sono reso conto che sto diventando vecchio. Venerdì scorso stavo passeggiando in Piazza Roma, incontro una giovane signora che mi saluta con un sorriso bello e luminoso. Rispondo «Buonasera, buonasera». Porca miseria, è una settimana che cerco di ricordare chi è, dove l’ho conosciuta, perché mi saluta. Niente, il vuoto, e non è la prima volta. Chi ha superato i 60, si accorge che non è più come prima. C’è poco da fare. Per i Latini la vecchiaia iniziava a 60 anni “atra senectus - oscura vecchiaia”. Meglio non indagare sul perché “oscura”. Nel «De senectute», Catone, a una domanda di Lelio che gli chiede come mai abbia accettato serenamente la propria vecchiaia, a differenza di tanti altri, risponde: “E’ una conseguenza della giovinezza e rifiutarla è come combattere contro gli dei e nessuna consolazione potrà lenire una così stolta vecchiaia». Ancora nella società agricola il vecchio era un saggio. Oggi in quella industriale è un rudere. A meno che non sia un politico. I politici non invecchiano mai. Sempre verdi. Parlano solo di futuro. Per forza. Un politico che ammette d’esser vecchio rischia di perdere il potere. Dicono che i giovani non rispettano i vecchi. E’ vero più il contrario. La nostra è una società dominata dai vecchi, che non rispettano i giovani. Mi viene in mente Lamberto Dini da Firenze, tra un mese 77 anni. Ha fondato un partito, i Liberaldemocratici, LD: la sigla del suo nome. Un partito forte, di massa, ma soprattutto coeso intorno a valori che si ispirano al rinnovamento (rinnovamento di ché?). Tre senatori. Alla votazione sulla fiducia uno ha votato contro, uno a favore, uno si è astenuto. Da non credere. Vecchie ciabatte che impediscono il futuro dei giovani, occupando tutto l’occupabile.
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A CREMONA SI PARLA SOLO DI LORO
TORCHIO INVESTITO: PROGNOSI RISERVATA
Il presidente della Provincia travolto da uno scooter. Numerosi traumi e fratture.
MINO GROSSI SVENTA UNA RAPINA IN BANCA
Il sindacalista ha affrontato il bandito, armato di pistola, e lo ha costretto alla fuga.
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A pagina 9 Tribunale/2
Tribunale/1
Bracchi: colpo di scena Il processo viene sospeso a pagina 5
Setta religiosa: otto gli imputati nel processo ▲
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La Coldiretti di Cremona ha un piano strategico a sostegno delle aziende agricole - a pag. 11
Cronaca
Venerdì 8 Febbraio 2008
De Bona: «E’ una vergogna». Malumori anche in Provincia di Silvia Galli «Una grande vergogna, basterebbe ascoltare la gente. Evidentemente l’amministrazione ha soldi da buttar via. Ma mi chiedo cosa comunica? Va da quelli che subiscono i furti a comunicargli la sicurezza?». Questo il commento di Nicoletta De Bona, capogruppo di An in consiglio comunale, sulla volontà di inserire un comunicatore della sicurezza,
Ciriaco Sorrentino
“assunto” come consulente dal Comune di Cremona fino al 30 aprile. La figura del comunicatore alla sicurezza ha provocato molti malumori anche in amministrazione provinciale, dove sta arrivando in porto il «Patto
per la sicurezza» che vedrà come coordinatore l'ex vicequestore Ciriaco Sorrentino. Hanno così commentato la notizia tra l’altro appresa dalla stampa: «E’ stato bizzarro che il Comune sia andato per conto suo». «Poteva essere un elemento che si poteva inserire nel Patto e inoltre la spesa non sarebbe gravata tutta sul comune». «Invece di criticare dovrebbero essere contenti». Il sindaco Gian Carlo Corada si mostra sorpreso per i dubbi sollevati sulla figura del comunicatore alla sicurezza e la decisione del Comune di rivolgersi a un consulente perché lo aiuti «a dare maggiore visibilità a tutte le attività che caratterizzano l'impegno trasversale dell'Amministrazione» sul fronte sicurezza. La scelta è caduta su un sociologo ed esperto di informazione, Giovanni Boccia Artieri, che insegna teoria dell’informazione, sociologia dei new media e teoria della comunicazione e cultura dei media presso l'Università degli Studi di Urbino «Carlo Bo». Boccia Artieri è anche direttore, dal 2005, del Master in management delle politiche di sicu-
rezza urbana e membro dell'Osservatorio regionale sulla sicurezza delle Marche. Un po’ comunicatore e un po’ pubblicitario, comunque esperto del binomio in-
Nicoletta De Bona di An
formazione-sicurezza. Il Comune, non avendo nel proprio organigramma una figura professionale in possesso delle conoscenze e delle esperienze necessarie per tali compiti, ha affidato dunque l’incarico a Boccia Artieri, in modo che lo aiuti «a dare maggiore visibilità a tutte le attività che caratterizzano l'impegno trasversale dell'Amministrazione». Tra i compiti assegnati al consulente: definire un piano di comunicazione della sicurezza; realizzare una se-
Non aumenta né Ici nè canone occupazione aree pubbliche
Approvato il Bilancio di previsione 2008 Approvato dalla giunta comunale, che si è riunita in via straordinaria lunedì pomeriggio, il progetto del Bilancio di previsione 2008. Nell’ambito delle decisioni assunte in vista della presentazione del Bilancio in sede di commissione e quindi in Consiglio comunale, la giunta ha confermato anche per il 2008 l'aliquota dell'addizionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche in vigore nel 2007, così come ha confermato le aliquote già in vigore nel 2007 per quanto riguarda l'Ici. Commentando inoltre i dati pubblicati da «Il Sole 24 Ore» - riferiti ai tributi locali chiesti da ciascun Comune capoluogo ai propri cittadini - la giunta ha preso atto con soddisfazione che Cremona, con una media di 410 euro a testa, si colloca all'ultimo posto in Lombardia per l'ammontare dei tributi locali richiesti. Per quanto riguarda inoltre la media per il Nord-Ovest, calcolata in 470 euro, Cremona si posizione anche in questo caso nella parte più bassa della classifica. La giunta ha deciso di determinare i limiti di reddito ai fini dell'applicazione dell’aumento della detrazione per l'abitazione principale, ai fini Ici, per l'anno 2008. Per un equo trattamento tributario, ha ritenuto opportuno aggiornare le
fasce di reddito ai fini dell'applicazione della maggiore detrazione per abitazione principale al fine di mantenere inalterati i rapporti individuati dal Consiglio comunale in base all'andamento dei livelli retributivi. Sono state così stabilite le seguenti detrazioni: detrazione di 258,23 euro per redditi fino ad 11.727,80; detrazione di 206,58 per redditi compresi fra 11.727,81 e 14.659,78 euro; detrazione di 154,94 euro per redditi compresi fra 14.659,78 e 17.591,17 euro. Sono state approvate quindi le tariffe relative al canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche confermando quelle in vigore lo scorso anno, per non appesantire il carico fiscale ai cittadini, mentre sono stati aggiornati il canone forfetario per le occupazioni con cavi, condutture, impianti o con qualsiasi manufatto da aziende di erogazione di servizi pubblici e la maggiorazione tariffaria, prevista per i chilometri in più che le linee del trasporto pubblico locale si trovano a dover percorrere, su itinerari alternativi a quelli previsti, a causa di deviazioni causate da lavori stradali. Nessuna modifica, infine, per quanto concerne le vigenti tariffe relative all'imposta comunale sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni.
rie di interviste «con testimoni qualificati al fine di delineare un’analisi di sfondo sulle forme di comunicazione relative al territorio»; studiare «le forme di comunicazione della stampa locale sui temi della sicurezza». Ancora: mettere in piedi «un laboratorio di analisi delle forme interne all'amministrazione della comunicazione pubblica sui temi della sicurezza». Scadenza del contratto il 30 aprile, compenso 6.796 euro. «E’ da tempo che, insieme con il comandante della polizia municipale e il sindaco, ci siamo convinti della necessità di avvalerci della collaborazione di un tecnico qualificato rispetto alla comunicazione in materia di sicurezza» spiega l'assessore Caterina Ruggeri. «Quest’amministrazione sta facendo molto sul fronte sicurezza, ma forse deve imparare a comunicarlo meglio. Un esperto che ci aiuti a capire anche dove, per quanto riguarda gli aspetti informativi, sbagliamo. Quanto ai giornali, voglio chiarire che quella in programma non intende essere un'analisi critica». Ma le critiche sono già molte.
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Comunicatore della sicurezza: è polemica
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Prosegue dalla Prima pagina
Quando sei vecchio, il potere è una delle poche cose che ti resta. Ci resti avvinghiato. Per niente al mondo ci si rinuncia. E’ anche per questo che non vogliono cambiare la legge elettorale. Con questa legge, i candidati non sono scelti dagli elettori, ma dai partiti. Ne consegue che coloro che saranno eletti risponderanno non tanto agli elettori, ma a chi li ha candidati, ossia ai partiti e alla nomenclatura. Così l’attuale sistema si autoalimenta e si garantisce la continuità. Dalle nostre parti i politici non sono vecchi. Magari qualcuno è stanco e un po’ logoro. Dopo vent’anni di politica, si può essere vecchi anche a 50 anni. Dicono che per uscire dall’attuale situazione e per risolvere i problemi, una strada è quella delle grandi intese, magari delle grandi coalizioni. Un’altra, dico io, potrebbe essere quella di iniziare a ringiovanire la classe politica. Andremo a votare per il Parlamento. Tanta gente è stanca, delusa, nauseata. Questa volta per sedurci dovranno impegnarsi di più. Vedrete che torneranno a prometterci la felicità in 10 punti. Scommettiamo? Ricomincia il teatrino. Vespa, Floris, Mentana. Una volta mi appassionavo, oggi non più. Sarà perché davvero sto diventando vecchio?
LA NOTIZIA
Assessori, stipendi invariati
Giunta, nessun aumento in busta Assessori e sindaco di Cremona hanno deciso di non ritoccarsi gli stipendi. Provvedimento prevedibile, ma non dovuto. La Finanziaria del 2008 prevede infatti la possibilità per il sindaco e gli assessori degli enti locali di effettuare adeguamenti sui compensi. Gli amministratori cremonesi, di comune accordo, hanno deciso di non cogliere questa opportunità.
Alla fine del 2006, la giunta aveva effettuato un adeguamento dei compensi abolendo il taglio del 10% sulle retribuzioni previsto dalla Finanziaria del governo Berlusconi. Quest’anno, invece, la facoltà di incrementare le indennità di funzione non è stata presa in considerazione. La decisione è stata presa in via definitiva dal sindaco Gian Carlo Corada. ba
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Cronaca
Venerdì 8 Febbraio 2008
Centrosinistra diviso, Ceraso contro tutti: «La mozione non la ritiro neppure se vengono i carabinieri»
Il caso del Papa:sarà un consiglio di fuoco Di Silvia Galli «Io non la ritiro manco se vengono i carabinieri». Così dice Ceraso, consigliere comunale del Pd, rispondendo alla sinistra radicale e ad Andrea Virgilio, capogruppo del Pd. Per capire che cosa ì successo partiamo da Bergonzi, consigliere comunale dei Comunisti Italiani: «In relazione alla richiesta del capogruppo del Partito democratico, Andrea Virgilio, di ritirare dalla discussione in Consiglio comunale le mozioni e gli ordini del giorno» scrive, infatti, Bergonzi, «relativi ai gravi fatti dell'università “La Sapienza”, preciso che l'Odg di cui sono primo firmatario a sostegno dei 67 docenti ha l'obiettivo dichiarato di raccogliere la maggioranza dei consensi del Consiglio comunale e che è stato sottoposto al Consiglio in conseguenza alla presentazione della mozione del consigliere Ceraso. Pertanto in presenza di un ritiro della mozione iniziale del suddetto consigliere, la rinuncia di detto Odg risulterebbe automatica. Tutto ciò sarebbe probabilmente utile all'intero Consiglio comunale la cui divisione su temi fondanti quali laicità, democrazia, Costituzione, può costituire solo un fatto negativo». «Non ritiro un bel niente», questa la risposta secca di Ceraso. E se arrivasse un ordine dal Pd? «Mi obbliga il Pd a ritirarla? Io l’ho presentata, non è un obbligo votarla, io ho posto il problema da solo, sarò da solo ad affrontarla». Si prospetta, dunque, un consiglio comunale infuocato, e un po’ di ten-
sione dentro il Pd esiste: «Io la mozione di Ceraso la voto» ha spiegato il capogruppo del Pd, Virgilio, «perchè ne condivido i contenuti. Dico solo che all'interno del consiglio comunale spesso si affrontano questioni di carattere simbolico, ma talvolta c'è abuso. E si vanno a generare polemiche strumentali e inutili. Con questa richiesta non invito il consigliere Ceraso a togliere la mozione». «Non trovo alcuna motivazione né politica né morale» ha risposto il consigliere Ceraso «per ritirare la mozione. Anzi visto che, come afferma Virgilio, la mozione non è del Pd, ma di Ceraso, che vuole ancora più visibilità, sono convinto, con tutto il rispetto che ho per l’amico Bergonzi, che la mozione di solidarietà al Papa si debba discutere. Nessuno è obbligato a votarla. Il dissenso ci può stare così come è capitato per altre cose. E non mi sembra che si sia mai aperta una crisi su qulle opere pubbliche che Rifondazione, i Comunisti e i Verdi hanno sempre contestato (Terzo Ponte, CremonaMantova, strada Sud, n.d.r.)». Veniamo ai fatti: la scorsa settimana è stata presentata un ordine del giorno dalla sinistra radicale contrapposto alla mozione di Ceraso - che solidarizza con i 67 docenti firmatari della famosa lettera, che aveva criticato la presenza di Papa Ratzinger all’inaugurazione dell’anno accademico alla «Sapienza». A presentarlo i segretari provinciali di Rifondazione, Maurizio Guerrini, dei Comunisti Italiani Ongari, i consiglieri comunali di Rifondazione, Cinzia Zampini e
Pieremilio Bergonzi, Kramer Zanella della Sinistra democratica e Matteo Lodi dei Verdi. «Il nostro ordine del giorno» ha spiegato Bergonzi «è un atto di solidarietà verso i docenti firmatari della Sapienza. Anche noi volevamo presentarci con la nostra posizione. Con la mozione viene messa in discussione la libertà di critica». A questo punto Bergonzi ricostruisce i fatti riguardanti al vicenda soffermandosi sul fatto che «dopo mesi di silenzio, in cui viene invitato il Papa, Marcello Cini scrive la lettera e definisce incongrua la scelta di far inaugurara l’anno accademico al Papa in ragione della laicità dell’università e dell’universitalità della scienza. Tale presa di posizone non voleva significare preclusione alla presenza del Papa in università in occasione diversa dall’inaugurazione dell’anno accademico. All’epoca la lettera non provocò reazioni. Solo a due mesi di distanza è stata scatenata una indecente campagna mediatica. Si tratta di intidimidazione, di censura. Va anche detto che il Papa in televisione appare di più del presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio messi insieme. Non si capisce perché ci sia stata questa reazione di fronte ai 67 docenti. Nei fatti, questo indica che se sei una voce piccola non puoi essere critico nei confronti della chiesa, ma tutto questo lede il principio di libertà». «Da tempo»
ha spiegato Cinzia Zampini «in Italia è difficile potersi permettere un pensiero alternativo a quello dominante». Secondo Lodi, «si tratta di vittimismo del mondo cattolico che mira a distogliere
mozione inutile e intollerante verso le idee altrui». Riferendosi poi alle boutade di Ceraso sui due brigasti Curcio e Scalzone, Guerrini ha detto: «Dovremmo fare una mozione di solidarietà anche noi per loro, visto visto che Ceraso non li voleva. Siamo di fronte al fatto che la nostra opinione è negativa, la sua positiva. Non rispettiamo le sue opinioni e quelle dei cattolici integralisti che creano eversione alla democrazia nei confronti dello Stato. E la Regione è in prima fila con la questione dell’aborto. E’ necessario che venga fatto qualcosa per tutelare la laicità dello Stato. Cercheremo in consiglio di avere tutti dalla nostra. E se il sindaco non voterà sicuramente non ci sarà crisi di giunta». E sulla laicità così si è espressa l’assessore Daniela Polenghi: «La laicità Il consigliere comunale Giuseppe Ceraso dello Stato è fondamento della Costituzione». Secondo Kramer Zanella: «La Bindi l’attenzione dai reali problemi che ha espresso una posizione ragioper noi sono salute e ambiente». nata di dialogo. C’è un modo di raE’ stato poi il turno del segretagionare anche da cattolici. Ma c’è rio di Rifondazione Comunista, anche un relativismo strano: c’è Guerrini: «Si tratta dell’ennesima chi dice no all’aborto, no al divorsituazione di intolleranza con zio, poi va in piazza dal Papa ed è aspetti di intimidazione tipica del divorziato». Vaticano e dei cattolici, quelli non Ceraso ha risposto: «Se chiededialoganti». Riferendosi poi a Cere al consiglio comunale una moraso ha detto: «L’ennesima provozione di solidarietà al Santo Padre cazione di un consigliere comuper i fatti della Sapienza vuole dinale che ha come obiettivo quello di creare tensione e spaccare la re mettere in difficoltà la maggioranza, questa affermazione la maggioranza, dove sa benissimo considero un'altra vergogna». che ci sono diverse sensibilità, una
Cronaca
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La difesa deposita a sorpresa un’istanza di remissione degli atti ad altra sede
Caso Italo Bracchi, processo sospeso di Sara Pizzorni Colpo di scena nel caso che vede imputato di peculato e falso il commercialista Italo Bracchi. Il processo è stato sospeso fino al 14 aprile. In apertura di udienza è stata depositata dai difensori un'istanza di remis-
ha chiesto il rigetto dell'istanza. La Corte, presieduta dal giudice bresciano Francesco Rigato, con i giudici a latere Serena Nicotra e Cristina Ferrari, dopo essersi ritirata in camera di consiglio, ha disposto la trasmissione degli atti alla Cassazione. In attesa di una deci-
viale Trento e Trieste, sono stati invitati a ripresentarsi per quella data. La decisione della difesa di depositare l'istanza è maturata dopo le dichiarazioni rese in aula in qualità di testimone dell'accusa dall'ex socio di Bracchi, Adriano Lazzarinetti, che per i reati di pe-
Il pm Messina risponde a tono: una richiesta senza senso Un momento del processo
L’avvocato di Cesare Gualazzini
sione del processo ad altra sede, con contestuale istanza di sospensione del procedimento, arrivato alla sua sesta udienza. In particolare, secondo gli avvocati Cesare Gualazzini e Francesco Arata, «il processo si starebbe celebrando in un clima non sereno». Dopo aver letto l'istanza, il pm Francesco Messina ha replicato spiegando che è stato chiamato a pronunciarsi su questa vicenda un giudice proveniente da Brescia perché tutti i magistrati giudicanti del tribunale di Cremona, in passato, per ragioni di organico, si erano dovuti occupare di atti inerenti l'attività professionale dell'imputato. E ha quindi aggiunto: «Non è assolutamente vero, come sostiene la difesa, che tutte le vicende processuali relative al caso Bracchi siano state strumentalizzate». Per questo il magistrato
sione, il processo è stato aggiornato al 14 aprile.I testimoni, i tabaccai e i dipendenti dell'ex studio associato Bracchi Lazzarinetti di
culato e falso l'anno scorso aveva patteggiato una pena di quattro anni e otto mesi. Il ragioniere aveva citato nomi e cognomi di magistrati, sia cremonesi che bresciani, che «avevano intrattenuto rapporti privilegiati con la famiglia Bracchi» e aveva ricordato di quando "l’avvocato Simona Bracchi suggerì al padre di conferire l'incarico come sindaco in una società loro cliente al marito della dottoressa Terzi, a quel tempo in servizio a Brescia, ma che
Adriano Lazzarinetti
prima era stata giudice delegato ai fallimenti a Cremona». Il testimone aveva citato anche il nome di Carlo Fogliata: secondo il ragioniere «ci sarebbe stato uno scambio di ruoli tra lui e Italo negli incarichi delle Autostrade Centro Padane e dell'ospedale». Lazzarinetti aveva parlato di «relazioni di amicizia non solo con magistrati come gli ex procuratori Padula e Caimmi, il pm Cinzia Piccioni e il giudice Foglia, ma anche con l’ex presidente del Tribunale Mazzoncini e la presidente Lapalorcia, la moglie del giudice Beluzzi e il giudice Platè. Il «super» testimone era tornato sull'argomento «cene organizzate a spese dei Bracchi anche in favore dei magistrati» e dei «regali che venivano consegnati al termine delle varie serate ai partecipanti». Secondo la difesa di Bracchi, che ha tenuto a precisare che «non si tratta di un atto di sfiducia nei giudici, ma solo di un atto di tutela per il clima in cui si devono prendere le decisioni», ha spiegato che «la sentenza, se fosse pronunciata a Cremona, avrebbe sicuramente una seconda lettura: in caso di assoluzione, l’opinione
pubblica potrebbe interpretarla come un atto conseguente alle presunte relazioni dei magistrati con i Bracchi, in caso di condanna, come un modo per i
co del ragioniere e ai danni dei magistrati stessi». Il collegio ha ritenuto però che «non è emerso alcun elemento che possa anche solo astrattamente far confi-
Italo Bracchi
giudici di dimostrare di non aver fatto parte del gruppo vicino alla famiglia». I difensori di Bracchi hanno sollevato anche un’eccezione di incompetenza funzionale, che riguarda i procedimenti riguardanti i magistrati, «poichè le dichiarazioni di Lazzarinetti avrebbero potuto profilare inchieste per calunnia a cari-
gurare procedimenti in cui i magistrati risultino persone offese», e ha rigettato l'eccezione. Il pm Francesco Messina ha considerato la mossa della difesa come un «espediente per rimandare l'esito di un processo che la difesa vede in salita. Non c'è alcun turbamento se non nei difensori che si turbano facilmente».
LA STORIA
Dal 1995 sono stati sottratti in tutto circa 2,5 milioni di euro da 20 procedure fallimentari Il caso ammanchi nell'ex studio associato Bracchi Lazzarinetti di viale Trento e Trieste era scoppiato il 2 maggio del 2005, quando, a seguito della denuncia presentata in procura dal professor Italo Bracchi, il ragioniere Adriano Lazzarinetti era stato arrestato con l'accusa di peculato e appropriazione indebita. Dopo otto mesi, il 3 gennaio del 2006, la Guardia di finanza aveva arrestato lo stesso Bracchi, accusato di peculato in concorso con l'ex socio di studio. Nel luglio del 2006, il pm Francesco Messina aveva chiesto il rinvio a giudizio per Lazzarinetti e Bracchi per peculato e falso in concorso. Per il reato di calunnia, inve-
Bracchi-Lazzarinetti: maestro e allievo ce, la moglie di Bracchi Vanna Lazzarini e la figlia Simona che avevano denunciato Lazzarinetti di essersi indebitamente appropriato del denaro corrisposto da Simona per pagare le imposte sui redditi. Tale versione era stata confermata da Italo Bracchi, anch’egli accusato di calunnia, nel gennaio del 2006. Il 31 maggio del 2007 si era tenuta l'udienza preliminare per Bracchi e Lazzarinetti. Il primo era stato rinviato a giudizio per peculato e falso, per cui ora è a processo, il secondo aveva invece patteggiato
Simona Bracchi
una pena di quattro anni e otto mesi. L'ipotesi di accusa di peculato per Bracchi riguarda le sottrazioni di denaro, per altro già ammesse da Lazzarinetti, dai libretti dei fallimenti di cui quest'ultimo era stato nominato curatore. Maestro e allievo, insomma, avrebbero sottratto - dal 1995 al 2005 - 2,5 milioni di euro da 20 procedure fallimentari, più un concordato preventivo e due liquidazioni coatte amministrative, confezionando falsi atti giudiziari. Per il reato di calunnia, i tre Bracchi
avevano scelto di procedere con il rito abbreviato. L'udienza a loro carico è fissata al 20 marzo 2008. Il 20 novembre 2007 si era tenuta l’udienza di opposizione alla richiesta di archiviazione dell'indagine per appropriazione indebita a carico di Lazzarinetti. Parallelamente andava avanti un altro filone di inchiesta, quello della guerra dei mobili di studio. L'indagine per appropriazione indebita a carico di Italo e Simona Bracchi e di ricettazione a carico del nuovo socio di Bracchi, Alfredo Azzini, è aperta. Il mobili erano stati sequestrati il 28 marzo 2007, ma nel novembre dello stesso anno la Cassazione ne aveva disposto il dissequestro.
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Cronaca
Venerdì 8 Febbraio 2008
Giunta al termine la fase d’indagine in zone campione sulle abitudini dei cittadini
Per i cremonesi l’alcol non è un problema di Barbara Antoniazzi Il 73,9% dei cittadini cremonesi consuma bevande alcoliche. C’è da preoccuparsi? Questo è quanto emerge dalla fase d’ indagine, appena conclusa, del progetto «Alcol, meno è meglio», promosso dall’associazione la Bussola, in collaborazione con il Comune di Cremona e con il N.O.A (nucleo operativo alcologia) della provincia cremonese. L’obiettivo dell’iniziativa è decisamente ambizioso ma, allo stesso tempo stimolante, si punta infatti a raggiungere una riduzione del consumo di bevande alcoliche pari al 10% nei quartieri campione, in accordo con le vigenti direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
all’iniziativa sono residenti nelle zone di Cavatigozzi, Bagnara, S.Felice e Boschetto e sono stati suddivisi in quattro gruppi in base all’età(15-24 anni, 25-44, 45-64 e mag-
comprenda persone decisamente adulte. Ciò, di primo acchito, potrebbe apparire confortante visto che giovani e adolescenti sembrano molto meno interessati all’alcol rispetto ad adulti e anziani, ma una lettura disattenta e parziale dei risultati emersi dai questionari può risultare fuorviante. Se si analizzano infatti i dati relativi alle singole sostanze si potrà notare che il consumo di birra raggiunge il picco massimo (57,3%) nella fascia di età compresa tra il 25 e i 44 anni e come una cospiqua parte della popolazione giovanile (17,2%) beva superalcolici. Un altro dato interessante emerge dal quesito riguardante il grado di preoccupazione relativo alle abitudini di cui è oggetto il que-
450 persone intervistate nell’inchiesta della Bussola
i danni provocati dall’alcol sono spesso sottovalutati
L’indagine compiuta tramite questionario cartaceo ha visto la partecipazione di 450 persone, suddivise per fasce d’età e ha riguardato, oltre al consumo di alcolici, anche l’alimentazione, il fumo e l’attività fisica. I soggetti che hanno preso parte
giori di 65 anni). Tra il campione esaminato si è riscontrato un livello di consumo leggermente superiore alla media nazionale (dati Istat 2006) e si è evidenziato come la categoria maggiormente interessata all’assunzione di sostanze alcoliche
Case popolari, affitti non pagati “Pugno di ferro” del comune di Cremona contro gli inadempienti che ritardano il pagamento degli affitti nelle case popolari. Il primo a farne le spese è stato un immigrato, residente in via Brescia che aveva accumulato arretrati per ben 21.878 Euro. Un atto dovuto, soprattutto in un periodo in cui, a causa del dissesto economico, la questione degli alloggi è, più che mai prioritaria. Il problema dell’assegnazione dei domicili popolari si sta complicando sempre di più, con la lista delle richieste che si “allarga a macchia d’olio” e una disponibilità di immobili sufficiente a soddisfare solo una minima parte di domande di alloggio. Per capire l’entità del
problema basta tenere presente che, le richieste sono passate in pochi mesi, da 800 a1200 e che le abitazioni comunali sono ad oggi 900, seicento delle quali gestite dalle amministrazione, mentre le restanti 300 sotto la tutela dell’Aler. Va poi tenuto conto che, la maggior parte degli inquilini non in regola ha effettivamente difficoltà a pagare il pur esiguo canone d’affitto, ma che esiste anche un a minoranza che sceglie volontariamente di non pagare pur avendone le facoltà. In un quadro della situazione così desolante appare dunque chiaro come non sia possibile fare sconti o differenze di sorta nella speranza che, almeno chi è in condizione di farlo, rispetti le scadenze imposte.
stionario, mentre il 12,7% degli intervistati si dichiara in ansia per il proprio peso e il 7% manifesta preoccupazioni riguardanti il fumo, solo lo 0,2% mostra perplessità riguardanti l’assunzione di alcolici. Dati alla mano dunque, il quadro dipinto può apparire confortante ma, letti da un punto di vista divergente, questi risultati possono anche implicare una scarsa considerazione del problema e un atteggiamento di sufficienza nell’affrontarlo. Le istituzioni, le forze dell’ordine e l’Asl dal canto loro, si stanno impegnando al massimo per sensibilizzare la popolazione
I DATI
Un nemico per la società La riduzione dell’alcol è considerata un fattore determinante in materia di salute. Infatti secondo i dati recenti dell’OMS(organizzazione mondiale della sanità), una diminuzione del 10% del consumo pro-capite di alcol, si riflette in una diminuzione di circa il 20% della mortalità alcolcorrelata negli uomini e del 5% di incidenti stradali mortali, omicidi, suicidi in tutta la popolazione. Non solo i ben noti rischi fisici, ma anche alcune significative torbe comportamentali possono essre dunque correlate all’abuso di sostanze alcoliche. Occorre dunque partire dalla prevenzione e sensibilizzare la popolazione su una qustione ritunuta realmente problematica solo da pochi. Per far questo è necessario il massimo impegno di tutti, dalle istituzioni, alle forze
sulla spinosa questione del consumo di alcolici con la promozione di campagne di prevenzione e con controlli “a tappeto” su strade urbane e provinciali per cercare di
dell’ordine al singolo cittadino, il fine di far nascere, in seno alla nostra società, una cultura improntata sulla consapevolezza e sul senso di responsabilità.
Non ci si limita ai danni fisici: l’alcol genera altre patologie Il problema non è infatti circoscritto all’alcolismo o alle altre patologie alcol correlate, ma riguarda la vita quotidiana e l’incolumità di tutta la comunità, troppo spesso minata dai misfatti compiuti dalle vittime dell’alcol.
sanare la piaga degli incidenti stradali dovuti alla guida in stato di ebbrezza che da troppo tempo ormai mietono vittime su tutto il territorio, soprattutto tra i più giovani.
Novità interessanti dalla giunta Attraversamento ciclo-pedonale, piscina, aree verdi, nuova palestra La giunta comunale ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione di un nuovo attraversamento ciclo pedonale sul Morbasco in via al Depuratore. Il costo dell’opera è di 489.562 euro. La finalità della costruzione è connessa all’ampliamento del circuito ciclo-pedonale cittadino, in modo da collegare gli argini, garantendo continuità al percorso ciclopedonale del flusso proveniente dalla via del Sale sino alla fine di via Giordano inizio di via Novati. L’attraversamento è previsto totalmente in acciaio. La scelta dei materiali nasce sia da valutazioni paesaggistiche (il ponte è inserito nel Parco del Morbasco), sia dalle dimensioni piuttosto rilevanti del ponte stesso (circa 40 metri). La tipologia adottata è di ponte metallico strallato a campata unica.Tutta la struttura sarà colorata di verde per meglio integrarla con il paesaggio circostante e facilitarne l’inserimento ambientale.A corredo dell’opera sarà realizzato un impianto di illuminazione del percorso mediante punti luce a terra. Durante la medesima riunione della giuunta comunale, tenutasi il 6 feb-
braio scorso, il vice sindaco e sssessore allo Sport Luigi Baldani ha illustrato la relazione annuale sulle attività svolte nella piscina comunale nell’anno 2007. L’impianto natatorio è rimasto aperto 363 giorni, registrando 44.799 ingressi pari ad una media giornaliera di frequenza di 1374 persone. La Giunta ha apprezzato la continua attenzione ed il costante miglioramento delle attività svolte negli impianti in sintonia con gli interventi programmati dall’Amministrazione. Nell’ultima seduta della giunta è stata inoltre accolta la proposta, avanzata dal centro commerciale Cremona Po, di provvedere a proprie spese alla manutenzione delle aree verdi comunali poste intorno al centro stesso. Gli addetti del centro commerciale provvederanno pertanto alla manutenzione di oltre 50.000 metri quadrati di terreno. Non meno importante l'approvazione del progetto definitivo per la realizzazione della nuova palestra a servizio della scuola primaria e secondaria di primo grado «Sacra Famiglia». Il consiglio ha anche affrontato la questione dell’approvazione di un di-
Il vicesindaco di Cremona, Luigi Baldani
sciplinare che regoli le modalità di vendita nei mercati riservati alla vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli. il provvedimento dovrà essere conforme alle normative inserite nel decreto legge 20 novembre 2007 del ministero delle politiche agricole e forestali e dovrà essere comunicato all'assessorato regionale all’agricoltura.
Cronaca
Venerdì 8 Febbraio 2008
In Breve SEMINARI DI APPROFONDIMENTO La Smea organizza, nell’ambito dell’attività formativa del corso master, sminari di approfondimento aperti anche al pubblico estereno. Di seguito le date e contenuti: mercoledì 6 febrario ore 14.30 «La rintracciabilità, il caso carni bovine in Italia» relatore Francesco Scala, giovedì 14 febbrario ore 10.30 «La produzione della pasta alimentare industriale, individiuazione delle cause di presenza di impurità solide» rlatore Fabio Molinari, venerdì 15 febbrario ore 14.30 «Il marketing della distribuzione, il caso Interdis», mercoledì 20 febbrario ore 15 «Scoprire talenti è una delle cinque straregie di Cargill» relatore Silvio Ferrari, giovedì 21 febbrario ore 10.30 «Contiaminazione di alimenti confezionati ad opera insetti e roditori, è possibile individuare quando si è verificata?» relatore Piero Cravedi, mercoledì 27 febbrario ore 15 «Il proccesso di sviluppo di una “molecola” dalla ficerca alla fase comercciale», giovedì 28 febbraio ore 14.30 «Problemi connessi alla presenza di mictossine nella granella di cereali autunno-vernini» relatore Vittorio Rossi. Tutti i seminari si svolgeranno presso la sede Smea.
LA CNA SVOLGE SEMINARI FORMATIVI La Cna di Cremona, per venire incontro alle esigenze di impantisti, idraulici e manutentori che dal 1 gennaio 2008 si trovano a dover far fronte alle nuove disposizioni reginali, organizza seminari formativi che si svolgerannno mercoledì 6 febbraio ore 18 presso la sede di Cremona e mercoledì 13 febbraio ore 18 presso la sede di Crema. L’accesso ai seminari è gratuito e aperto a tutti. Dal momento in cui è operativa la sala trasmissione informatizzata delle dichiarazioni è consentito l’invio delle dichiarazioni in via telematica secondo due modalità o l’inserimento diretto da parte delle singole ipreseche siano strutturate per farlo o l’inserimento attravesro l’attività dei Cait. La trasmissione telematica è obbligatoria sia per gli allegati «F» e «G», oltre che per le schede identificative deli impanti.
IL DIVIETO INVERNALE AGRONOMICO Il settore Agricoltura, caccia, pesca della Provincia di Cremona informa che la Regine Lombardia ha approvato il Decreto del direttore generale agricoltura n. 729 avente per tema «Utilizzo agronomico di letami, liquami, fanghi e fertilizzanti azotati diversi dagli effluenti di allevamento». Questo atto riguarda la deroga al divieto invernale di uttilizzo agronomico dei suddetti fertilizzanti sia nelle zone vulnerabili che in quelle non vulnerabili. Nelle zone vulnerabili il periodo di utilizzo di letame, fanghi e fertilizzanti azotati diversi dagli effluenti di allevamento va da 5 al 22 febbraio su tutti i terreni, mentre è limitato ai terreni coltivati con prati, cereali autuno-vernini ecc. Nelle zone non vulnerabili l’utilizzo è subordinato all’andatamento meteorologico. Ersaf predisporrà appositi bollettini agrometeorologici in base ai quale sarà possibile l’utilizzo su tutti i terreni coltivati in letame, liquami, fanghi e fertilizzantiazotati diversi dagli effluenti di allevamentonel periodo dal 5 al 29 febbraio. Ersaf monitorerà constantemente l’andamento meteorologico nel periodo cosiderato al fine della verifica della sussistenza delle condizioni climatiche previste per l’utilizzo agronomico dei reflui e fertilizzanti azotati.
L’Anffas per la disabilità Casa alloggio ferma in attesa della Regione Ultimi coriandoli prima della quaresima, con il carnevale in piazza, che ha richiamato la partecipazione di moltissimi bambini. Da 3 anni il Carnevale in piazza Duomo è organizzato dall’Anffas. Particolarmente intensa è stata l’animazione musicale. Due gruppi, cantando e suonando, hanno introdotto “la vecia”. Tema di quest’anno infatti è stato «Daghe a la vecia», che è stata accolta dal pubblico... a suon di pallate. «Quest’anno» ha spiegato il presidente Amedeo Diotti «i ragazzi con i maestri di laboratorio hanno creato una serie di cappelli che hanno indossato durante il Carnevale, uno diverso dall’altro. Anche le maschere le creano loro. I nostri ragazzi sono in tutto in 17, in più tre volte la settimana vengono 6 ragazzi da Sospiro a fare attività di laboratorio». E’ molto intensa l’attività dell’Anffas di Cremona. «Al mattino quando arrivano leggono insieme all’insegnante il giornale. A questo si aggiungono le attività di laboratorio, e poi le varie attività sportive. Per quanto riguarda le bocce, ad esempio, stiamo organizzando un torneo provinciale per
questa primavera. E ancora: tennis, nuoto, calcio, calcetto nelle società canottieri che ci ospitano. Vanno anche a pattinare sul ghiaccio. «Poi c’è anche attività teatrale» continua Diotti. «A fine maggio organizzeremo una rappresentazione al teatro Monteverdi, insieme a tutte le altre scuole, dove i ragazzi si esibiranno. Ma non mancano i momenti di cultura, proprio perché i ragazzi devono avere una autonomia anche dal punto di vista culturale». Una scelta che rientra nel progetto Sfa, (Servizio di formazione di autonomia). Si fa matematica. Ora che c’è la mostra dei dinosauri, è stato approfondito anche questo tema. «Lo scorso anno invece è stato fatto un approfondimento sui Romani» continua il presidente, «e abbiamo accompagnato i ragazzi a Roma per 4 giorni. In primavera vorremmo andare a Pisa». Si tratta di ragazzi disabili ai quali si cerca di far imparare una vita indipendente. «Una volta la settimana ad esempio cuciniamo noi» ha continuato Diotti, «oppure decidono loro dove andare a mangiare. Questo viene fatto proprio per cercare di ren-
derli indipendenti». E proprio in questa direzione l’importante progetto che viene portato avanti a Cremona è denominato «Dopo di Noi», che si colloca nell’ampio panorama delle disabilità, e più specificatamente nell’ambito della residenzialità di persone disabili rimaste in assenza dei propri familiari e/o in condizione di non autosufficienza. «La famiglia del disabile» ha spiegato Diotti, «vive con angoscia il momento in cui non sarà più in grado di prendersi cura di lui, e tende a trattenerlo in casa e ad accudirlo finché ne ha la forza e la possibilità. Questo è sbagliato, perché il ragazzo va inserito da subito nella comunità alloggio proprio perché in questo modo viene stimolato da subito nella sua autonomia. Due comunità alloggio sono già aperte in via Cattaro, in cui alloggiano 7 ragazzi. Una è della Lae, e l’altra della Fondazione Dopo di Noi, per disabili gravi e gravissimi. La terza, per ragazzi medio lievi, è in fase di apertura. L’apertura dipende dalla Regione che purtroppo non dà l’autorizzazione. E la casa alloggio è lì ferma da tre anni». sg
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La decisione arriva dalla Sovrintendenza
Cavalcavia del cimitero: trasloco anche per i fioristi di Silvia Galli I chiostri dei fioristi del cimitero saranno definitivamente spostati dall’altra parte della strada, a ridosso della parete dello stesso cimitero dopo gli uffici, a lato dell’ingresso. A deciderlo la Sovrintendenza. A comunicarlo ai fioristi è stato lo stesso assessore comunale Stefano Campagnolo durante una riunione che si è tenuta lunedì 28 gennaio. La comunicazione è arrivata sul banco della giunta comunale 6 febbraio. La motivazione data dalla Sovrintendenza e annunciata durante la riunione dallo stesso l’assessore è, come ha spiegato Campagnolo, la seguente e cioè che «i chiostri non devono occultare lo scalone monumentale del cavalcavia». Così si apre un ennesimo capitolo sugli spostamenti dovuti ai lavori del cavalcavia del cimitero: prima i marmisti, ed ora il capitolo fioristi. E i fioristi non ci stanno e sale la protesta soprattutto per i costi che devono affrontare. «Ci spostano subito dopo Pasqua» hanno spiegato. «I costi che dobbiamo sostenere non sono pochi. Dobbiamo spostare la cella frigorifera e il magazzino-deposito che ora è sotto il cavalcavia. Questo significa che dobbiamo acquistare una nuova cella,
Vasi di fiori al cimitero di Cremona
che sia adatta all’esterno, da mettere di fianco al chiostro. Il comune procederà a costruire il basamento su cui appoggiare i chiostri, a realizzare gli attacchi di acqua, luce e fognature, mettendo disposizione la gru. A conti fatti, i costi del forzato trasloco possono giungere fino a 10mila euro». Che costi sosterrà il comune? «E’ stata approvata in consiglio comunale una mozione» ha risposto l’assessore Campagnolo, «che allevia il disagio economico, causato dallo spostamento, non solo per i fioristi, ma anche per i marmisti». I disagi continueranno anche dopo, fanno sapere i fioristi, «perché a fine lavori del cavalcavia, riporteremo le celle fri-
gorifere sotto il cavalcavia e riutilizzeremo gli spazi per il magazzino. I disagi sicuramente ci sono, soprattutto per la distanza, che intercorre tra la nuova ubicazione al di là della strada e il magazzino». E poi si pone il problema del sole. «Mentre su questo lato siamo riparati, dall’altro avremo il sole tutto il giorno». Altro gravissimo disagio sarà per i visitatori del cimitero che si vedranno decurtati di numerosi posti auto, occupati dalla nuova collocazione dei chiostri. «I parcheggi?» ha risposto l’assessore Campagnolo. «Si vedrà. E’ un problema che, al momento, non abbiamo ancora preso in considerazione».
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Cronaca
Venerdì 8 Febbraio 2008
Torchio investito da uno scooter Ricoverato in prognosi riservata Il presidente della Provincia è stato investito ieri a Cremona da uno scooter. Torchio, che è abituato a fare un’ora di jogging tutte le mattine, stava correndo in via Porcellasco, nella zona dello zona stadio. Ma quando ha attraversato la strada per imboccare via Persico è stato travolto da un giovane che era in sella a uno scooter. Erano le 8.30. Alcuni passanti hanno sentito il rumore del ciclomotore che cadeva a terra e l’urlo di dolore del presidente della Provincia. Torchio è stato falciato all’altezza delle gambe. Lo scooter era vicino, riverso sul lato. Il giovane, invece, dopo l’impatto, è stato lanciato più avanti. Aveva la testa protetta dal casco. Ha rotolato sull’asfalto per alcuni metri, ma anche lui è rimasto ferito.
I passanti hanno chiamato subito il 118. L’unità di soccorso è arrivata in pochi minuti in via Porcellasco insieme a un equipaggio della polizia locale. I paramedici si sono occupati di Torchio e del giovane che sono stati trasportati immediatamente al pronto soccorso. Il più grave è sembrato subito il presidente della Provincia. Nell’urto con la parte anteriore dello scooter si è procurato lesioni agli arti inferiori e all’addome. Il medico che l’ha preso in cura, ne ha ordinato il ricovero. Torchio è stato visitato poi da uno specialista che non ha sciolto la prognosi. Il presidente della Provincia avrebbe accusato lesioni di una certa entità, ma non è in pericolo di vita. Più lievi le contusioni del giovane, medicato al pronto soccorso e, dopo alcune ore nelle quali è stato tenuto sotto osservazione, è stato dimesso.
Egregio Responsabile Provinciale del Patronato Epaca, un automobilista che investe un cane provocandogli lesioni che lo rendono inidoneo alla riproduzione naturale, quindi tali da produrre un’invalidità permanente, può essere condannato al pagamento delle spese veterinarie che il padrone dell’animale dovrà sostenere? Lettera firmata
Il bollettino medico per Giuseppe Torchio
dell'Università di Bologna): «Valorizzazione integrata dei sottoprodotti dell'agroindustria come materie prime per l'industria cosmetica» Ore 14.50. Alessandro
Filippini (Phenbiox Srl): «Bioliquefazione Controllata per nuovi ingredienti per la cosmetoceutica» Ore 15.20. Giada Maramaldi (Indena Spa): «Estratti botanici standardizzati nella cosmesi funzionale». Ore 16,10. Giangiacomo Beretta (Istituto di Chimica Farmaceutica e Tossicologica - Università Milano) su «La soia e i suoi derivati: dalla coltivazione all'impiego cosmeceutico e nutraceutico». Ore 16.40. Gian Andrea Positano (Unipro): «L'andamento economico dei cosmetici in erboristeria».
“Decalogo” commercianti Ecco l’accordo trovato in Comune a Crema Dopo l’incontro tra l’assessore al Commercio Luciano Capetti, le forze dell’ordine e i rappresentanti del Comitato spontaneo baristi di Crema per i problemi relativi al rispetto della quiete pubblica, si lavora per trovare delle soluzioni che possano mettere d’accordo tutte le parti in causa. Scopo della riunione sarebbe stato proprio quello di ridiscutere i provvedimenti fino ad ora adottati perchè considerati eccessivamente penalizzanti nei confronti degli esercizi pubblici. Nel primo incontro avvenuto venerdì 31 gennaio è stato dettato un “decalogo” di regole (in realtà si tratta di 8 punti) che gli esercenti dovrebbero seguire e rispettare. Eccolo: 1) Impegno a mantenere pulito l’isolato ove si trova il locale pubblico, soprattutto da rifiuti connessi all’attività (bottiglie, tovagliolini di carte, eccetera); 2) Impegno a non servire, oltre una certa ora, bevande in bicchieri di vetro; 3) Impegno a non servire bevande in bottiglie di vetro; 4) Effettuare verifiche periodiche con il fonometro per il rispetto dei limiti di emissioni sonore; 5) Acquisto etilometri da installare all’uscita del locale; 6) Prevedere meccanismi incentivanti o premianti per gli autisti che a fine serata risultano negativi all’etilometro;
Responsabile Provinciale Patronato Epaca
Questa rubrica rappresenta un luogo d’incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato (epaca.cr@coldiretti.it).
Vigitalia edizione 2007 ciale Agricoltura) e Renato Ancorotti (presidente del Polo Tecnologico) Ore 14.20. Leonardo Setti (Dipartimento di Chimica Industriale e dei Materiali
di Damiano Talamazzini
Invalidita’ causata a un cane
Sinergia cosmesi e agricoltura Il Polo tecnologico della Cosmesi organizza, venerdì 22 febbraio, il convegno «Agroalimentare e cosmesi: nuove frontiere per l’economia cremonese» che si svolgerà nell’ambito di Vegetalia 2008, la mostra-convegno di prodotti, macchine, tecnologie e servizi per la filiera vegetale giunta alla settima edizione, organizzata da Fiera Cremona Spa. Cosmesi e mondo agricolo saranno i temi affrontati nel corso del convegno, con un particolare accento posto sulla possibilità di utilizzare principi attivi per i cosmetici a partire dagli scarti vegetali e in generale con le materie prime provenienti dall’agroindustria locale. Saranno evidenziate le potenzialità che possono nascere dall’incontro di due settori molto strategici per l’economia cremonese: da una parte la produzione agricola tipica del nostro territorio (mais, grano, soia, pomodoro, latte), dall’altra parte l’eccellenza espressa dal settore cosmetico, che nella sola provincia di Cremona conta circa 90 imprese, con 3000 addetti compreso l’indotto. L’esigenza di affrontare queste tematiche innovative nasce dalla forte propensione verso i cosmetici di derivazione vegetale che il mercato esprime: la sensibilità dei consumatori si sta spostando sempre più verso i prodotti naturali e si presta maggiore attenzione ai componenti riportati in etichetta e alla salubrità del cosmetico. Al convegno si potranno ascoltare le relazioni di esponenti del mondo universitario e scientifico, collegato alle imprese cosmetiche che stanno negli ultimi tempi sperimentando con successo l’utilizzo innovativo di materie prime provenienti dal mondo vegetale. Questo il programma del convegno: Ore 14: Agostino Savoldi (presidente di Reindustria), Giuseppe Torchio (presidente della Provincia), Giorgio Toscani (assessore provin-
DALLA PARTE DEI CITTADINI
7) Responsabilizzazione e controllo dell’utenza che sosta oltre una certa ora al di fuori del locale; 8) Acquisto di videocamere per la videosorveglianza da installare davanti al locale o nelle immediate vicinanze, nel rispetto della normativa vigente. Qualche giorno dopo la prima riunione, è intervenuto anche Francesco Martelli, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale. L’azzurro ha sottolineato le potenzialità esplicite che i locali cremaschi hanno saputo mettere in campo facendo della città una delle più vivaci del sud-est della Lombardia. Stefano Sesini, responsabile del settore turismo e presidente di categoria per Asvicom Crema, ha dichiarato in merito: «Non credo ci siano dei problemi per ora. Anche perché l’amministrazione è stata estremamente chiara e pronta ad accettare qualsiasi tipo di modifica possa venire proprio dagli esercenti. Credo che con il prossimo incontro sarà già possibile dire qualcosa con maggiore precisione. Penso che lo sviluppo a livello turistico di Crema stia a cuore a tutti. La riunione è stata fatta anche per questo motivo». «Nessuno degli esercenti pare essere particolarmente critico nei confronti delle regole dettate» sottolinea Sesini. Insomma, si aspetta la riunione del 19 febbraio per stabilire qualcosa di più preciso.
E’ considerato un atto di superbia ritenere che l'essere umano sia un essere superiore che può infierire liberamente, mentre gli altri sono solo "animali". Gli animali, per il C0dice Civile, sono beni, ossia cose che possono formare oggetto di diritti. Agli animali deve essere riservato un trattamento che risponda nel miglior modo possibile alle loro necessità. Chi detiene animali deve far sì che venga assicurato il loro benessere. Nessuno può far soffrire un animale o arrecargli danno senza motivi giustificabili. Chi possiede animali è comunque obbligato a riservare loro un trattamento adeguato alla specie ed a provvedere alla loro pulizia, al loro mantenimento e alla loro regolare nutrizione. Per quanto riguarda la loro sistemazione, deve essere garantito uno spazio vitale e di movimento adeguato alla specie. Per evitare inutili sofferenze, gli animali possono essere ricoverati in idonee strutture appositamente a disposizione, per il tempo necessario alla loro guarigione. Dopo la loro guarigione, devono però essere rimessi immediatamente in libertà. Chi trova un animale ferito o lo ferisce involontariamente è tenuto a prestargli soccorso o a provvedere affinché gli venga prestato soccorso. Secondo il Codice Penale viene punito colui che uccide, rende improduttivo o comunque maltratta o ferisce animali altrui. Il reato è doloso, quale specie di danneggiamento e, in coerenza con la classificazione civilistica, è collocato fra quelli che offendono il patrimonio (art. 638 c.p.). Una ratio diversa sostiene la norma che punisce chiunque compia crudeltà verso animali, secondo la L. n. 473 del 22.11.1993. Sul versante della responsabilità penale del proprietario, sono puniti l’omessa custodia e il mal governo degli animali (art. 672 c.p.). Fermi restando l'applicazione delle sanzioni penali là dove il fatto costituisce reato e l'eventuale diritto al risarcimento del danno subito, è soggetto ad una sanzione amministrativa pecuniaria: a) da euro 258,00 a euro 774,00 chi abbandona o tortura animali, li costringe a lavorare nonostante l'età avanzata, la malattia o le ferite nonché chi maltratta gli animali durante il trasporto o arreca loro sofferenze e danno in altro modo o chi li uccide senza un motivo valido; b) da euro 774,00 a euro 3.098,00 chi tortura animali a morte o chi li maltratta in modo che si renda necessaria una macellazione d'urgenza. Pertanto rispondendo alla Sua domanda specifica….. “L’automobilista che investe un cane provocandogli lesioni tali da produrre un’invalidità permanente e quindi un danno biologico, può essere condannato al pagamento delle spese veterinarie che il padrone dovrà sostenere”. È quanto si evince da una pronuncia della Cassazione ( sentenza n.17991). La Cassazione, nello specifico, ha confermato la condanna al guidatore di un autocarro che aveva investito un cane "provocandogli lesioni che lo rendevano inidoneo alla riproduzione naturale", imponendogli di sborsare 1000,00 euro. È l'inizio di un nuovo approccio ai rapporti dell'uomo con gli animali. In particolare con gli animali da compagnia, cane, gatto ecc. È interessante conoscere non solo quello che decidono i Giudici, ma soprattutto è importante il nostro pensiero, ossia quello della gente comune, anche di quanti non possiedono animali. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un’adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811
Cronaca
Venerdì 8 Febbraio 2008
Il segretario Uil non esita e mette in fuga il rapinatore
Grossi, coraggio da eroe: sventa rapina in banca di Sara Pizzorni Rapina sventata giovedì mattina alle 8,30 alla San Paolo Imi di piazza Stradivari. Il colpo è andato male grazie al coraggio di Mino Grossi, segretario della Uil di Cremona, che in quel momento non era in veste di dipendente della banca, ma era un normale cliente che si trovava in coda insieme ad altre persone. Ad un certo punto nell'istituto di Credito del centro cittadino è entrato un giovane a volto scoperto e armato di pistola che ha superato la coda, arrivando davanti all'impiegata contro la quale ha puntato la pistola, minacciandola di riporre il denaro in un sacchetto verde che il rapinatore aveva in mano. Di fianco a lui c'era il sindacalista che ha intimato al malvivente di andarsene. «Ma cosa stai facendo», gli ha detto. «Vattene, guarda che sono un poliziotto, ti conviene an-
dare via».Grossi, evidentemente molto risoluto e sicuro nel pronunciare quelle parole, ha effettivamente convinto il malvivente a desistere, tanto da farlo indietreggiare e fuggire a mani vuote. «Praticamente l'ho accompagnato alla bussola per farlo uscire» ha proseguito Grossi. «Quando ho visto la mia collega che veniva minacciata, è stato spontaneo per me dire così, anche se so che non si dovrebbe reagire, ma è stato più forte di me». Sul posto sono intervenuti gli agenti della terza sezione della Mobile della questura che hanno sentito le testimonianze dei clienti e dei dipendenti, sequestrato le telecamere e accompagnato in Questura Mino Grossi perchè raccontasse nei particolari i fatti e descrivesse il malvivente. In tarda mattinata, grazie ad un’indagine lampo e alla descrizione particolareggiata fornita dallo stesso sinda-
calista e dai testimoni, l'autore della tentata rapina è stato identificato. Si tratta di D.V.R., 34 anni, pluripregiudicato originario dell'Emilia, attualmente latitante e colpito da altri provvedimenti restrittivi. Nei suoi confronti sarà depositata una denuncia alla procura della Repubblica di Cremona. La notizia è stata resa nota negli uffici di via dei Tribunali alla presenza del dirigente della squadra mobile, Sergio Lo Presti, e dello stesso sindacalista, ancora visibilmente scosso per l'accaduto. Il comportamento di Grossi è stato sicuramente eroico e coraggioso, anche se forse troppo impulsivo. E lo ha
Nessuna conseguenza per le persone
Danneggiato oleodotto A Grumello Cremonese, in località Cascina Deserto, ignoti hanno danneggiato un tratto dell’oleodotto Cremona-Trecate. Il danneggiamento è avvenuto nell’ambito di lavori di escavazione ed ha comportato la fuoriuscita di un limitato quantitativo di benzina. «Immediatamente», hanno fatto sapere i responsabili della raffineria Tamoil «è stata attivata la procedura operativa di emergenza e le relative misure di prevenzione e messa in sicurezza del sito ai sensi di legge, in partico-
lare è stato posto in sicurezza l’oleodotto, si è provveduto ad informare i vigili del fuoco e si è intervenuti con la squadra di pronto intervento ambientale effettuando il recupero del prodotto con autospurgo e stendendo specifico materiale in grado di assorbire eventuale prodotto residuo. Tale mobilitazione quindi, con professionalità e tempestività, ha permesso il rapido ed efficace contenimento della fuoriuscita. L’incidente non ha pertanto avuto conseguenze per le persone.
Fa sparire 400mila euro Indagato un cremonese dipendente di banca Mino Grossi
confermato lui stesso più volte: «Le banche sono assicurate per le rapine, quindi è molto meglio sottostare alle richieste dei banditi per evitare la loro imprevedibile reazione; ma quando ho visto la collega minacciata non ho pensato e ho agito d'impulso». Per fortuna questa volta è andata bene: rapina sventata e malvivente identificato.
Scoperta una setta nel Cremonese Sono otto gli imputati coinvolti nel processo Corsi di yoga, arti marziali, discipline filosofiche orientali, seminari, viaggi, riunioni, feste. Tutto apparentemente nella norma, se non fosse che secondo l'accusa erano «specchietti per le allodole» per avvicinare gli ignari iscritti ad una vera e propria setta creata dagli otto imputati che ora sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata in concorso. Giovedì in aula è stato acquisito il certificato medico di una delle presunte vittime e prodotto il documento del Viminale relativo alle sette religiose. Le indagini che erano state condotte; avevano accertato che nel 2004 il gruppo svolgeva diverse funzioni all'interno di varie società organizzando programmi destinati agli adepti e pretendendo in cambio esosi pagamenti per la partecipazione ai corsi, seminari, gite, vacanze e persino prestazioni lavorative non retribuite, oltre alla vendita di videocassette, libri e materiale pubblicitario.
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Contestualmente era nata una gerarchia interna, che, per esercitare pienamente il controllo economico, doveva poter influire sugli affiliati anche sotto il profilo psicologico. C'erano i «maestri», come W. A. F., 49 anni, nato a Cuneo e residente a Castelvetro Piacentino e A. D.T., 57 anni, nato a Milano e residente a Cremona; c'era «l discepolo», nella persona di F. P., 45 anni, nato a Cremona; «i monaci», M. Z., 50 anni, di Roma; G. M. M., nata a Torino (questi ultimi tre residenti a Castelvetro Piacentino) e A.S., 47 anni, nato e residente ad Acquanegra sul Chiese, che si occupava anche di organizzare feste private allo scopo di irretire gli affiliati più danarosi. E c'erano anche «gli allievi vicini al maestro», identificati nelle persone di R. S., 53 anni, nato a Milano e residente a Cremona, e F. M., 42 anni, nato in provincia di Udine e residente a Soresina. L'udienza preliminare nei loro confronti sarà celebrata il 3 aprile.
Un dipendente di una banca cittadina è stato denunciato, dopo un'inchiesta interna, con l'accusa di appropriazione indebita per aver fatto sparire 400.000 euro dagli uffici. L’uomo, che in passato non ha mai avuto alcun problema o richiamo, è stato licenziato e a marzo dovrà comparire in tribunale per rispondere delle accuse. La cifra, a quanto, pare, alcuni mesi fa era stata lasciata in un contenitore in attesa di essere impiegata in un'operazione. E poi era spa-
rita. L'inchiesta interna aveva subito focalizzato l'attenzione sul bancario, assistito dall’avvocato Mario Tacchinardi, e gli elementi raccolti nei suoi confronti sarebbero gravi, a tal punto da far scattare una denuncia e il successivo licenziamento per il quale l’uomo, in parallelo con la causa penale, comparirà davanti al giudice del lavoro. L’udienza penale è stata fissata al 20 marzo. Il dipendente ha sempre dichiarato la sua totale estraneità ai fatti.
Violenze e soprusi nei confronti di una donna brasiliana
Prostituzione, un nuovo caso Una storia di violenze e di soprusi nei confronti di una brasiliana ventenne è approdata davanti al giudice per l'udienza preliminare che ha rinviato a giudizio i due imputati. La ragazza aveva sporto denuncia alla polizia dopo essere riuscita a sfuggire ai suoi aguzzini. Poi, dopo essere stata sentita dai magistrati in sede di incidente probatorio, era tornata in Brasile dalla sua famiglia. Ma intende essere risarcita per quanto subito durante la sua permanenza in Italia, in particolare in un appartamento di via Giordano a Cremona. La ventenne, infatti, si è costituita parte civile. Due gli imputati accusati di sequestro di
persona, sfruttamento della prostituzione, violenza sessuale, minacce e lesioni. Si tratta di F.S., 27 anni, di Bonemerse, e M.B., brasiliana di 39 anni. Entrambi erano stati arrestati dalla polizia il 27 novembre del 2006. Era stata proprio la ventenne, dopo essere riuscita per caso a sfuggire alla coppia, a chiedere l'aiuto della polizia che già stava indagando sulle attività dei due, e a raccontare il suo calvario, dando così una svolta decisiva all'inchiesta. Spinta a lasciare il Brasile con la promessa di un lavoro onesto, la ragazza aveva detto di essere finita nelle mani della connazionale e del suo convivente e poi
avviata alla prostituzione. Gli incontri sessuali avvenivano in appartamenti di città e di provincia, a volte alla presenza della stessa "maitresse", che, a detta della giovane, interveniva violentemente se lei non acconsentiva alle richieste dei clienti. Per costringerla a sottomettersi, secondo la polizia, i due si avvicendavano nel picchiarla e violentarla. La brasiliana, tenuta spesso prigioniera, senza cibo né acqua, aveva anche detto di essere stata ricattata con la minaccia di ritorsioni nei confronti dei figli e dei familiari rimasti in patria. Il processo nei confronti della coppia si aprirà il 9 giugno.
IL CASO
Anziano viene adescato e derubato
Sul fatto stanno indagando i carabinieri
Sospiro: il raggiro vicino all’ufficio postale. Sono stati estorti i 700 euro della pensione
Adescato e derubato da una ladra molto sexy. E' accaduto qualche giorno fa a Sospiro ad un pensionato di 74 anni che si era recato in posta per ritirare i suoi 700 euro di pensione. Uscito dall'ufficio postale, era stato fermato da una giovane in macchina che l'aveva avvicinato con la scusa di chiedere un'informazione stradale. Alla fine l'anziano era salito sull'auto "abboccando" ad un invito
di natura sessuale della ladra. Ma in auto la donna, con finte moine, era riuscita a distrarlo e a rubargli la pensione. Una volta a casa l'uomo si era accorto di essere stato derubato e non ha potuto far altro che avvertire i carabinieri. I militari, che dispongono di una descrizione molto particolareggiata della bionda truffatrice, hanno iniziato le indagini per cercare di rintracciarla prima che possa
mettere a segno ancora qualche truffa ai danni di un altro anziano. La ricercata è una donna tra i 40 e i 34 anni, bionda, truccata, appariscente e procace, che dopo il colpo è sparita a bordo di un fuoristrada. Identificarla non dovrebbe essere difficile. Pare infatti che, nonostante la sua astuzia, abbia compiuto qualche errore che le potrebbe essere fatale.
Agricoltura
Venerdì 8 Febbraio 2008
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Un piano strategico per ogni comparto per potenziare il reddito delle imprese agricole
Un sostegno per le aziende zootecniche L’obiettivo che Coldiretti si è posta, a livello provinciale, regionale e nazionale, è sostenere il comparto della zootecnia da carne bovina che, com’è noto, sta attraversando una fase di grande difficoltà, determinata dall’azione congiunta di diverse
variabili economico-commerciali ed in particolare dall’andamento sempre al ribasso dei prezzi di mercato e dall’incremento vertiginoso fatto registrare dai costi di produzione. Dopo l’incontro promosso da Coldiretti Cremona
con gli allevatori del territorio, è seguito la scorsa settimana a Milano un secondo “tavolo”, con la regia di Coldiretti Lombardia e la partecipazione di dirigenti e allevatori, teso a fare il punto della situazione ed esaminare nel dettaglio le varie pro-
MERCATI - SETTIMANA DAL 25/01/2007 AL 31/01/2007 UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
234,00241,00
257,00263,00
256,00261,00
--
Tonn.
222,00223,00
231,00232,50
225,00227,00
236,00237,00
Tonn.
N.q.
444,00446,00
422,00425,00
--
Tonn.
250,0-259,0 N.q.
N.q N.q
Tonn.
148,00150,00
164,50166,00
173,00176,00
168,00169,00
Tonn.
N.q.
104,0-114,0 104,0-114,0
--
--
Tonn.
N.q.
50,00-66,00
--
--
15 kg.
2,98
2,980
2,980
2,990
SUINI lattonzoli locali
25 kg.
2,00
2,000
2,000
2,050
SUINI lattonzoli locali
30 kg.
1,70
1,700
1,700
1,790
SUINI lattonzoli locali
40 kg.
1,36
1,370
1,370
1,460
Suini da macello
156 kg.
1,235
N.q
1,170
1,217
Suini da macello
176 kg.
1,235
N.q
1,200
1,225
Suini da macello
Oltre 176
1,295
1,200
1,100
1,210
vacche fris. 1°qualità (p.v)
Kg.
1,80-2,10
Montichiari peso vivo 090-1,03
0,950-1,00
--
Vacche fris. 2°qualità (p.v)
Kg.
1,60-1,70
0,67-0,80
0,750-0,800
--
Manze scottone 24 mesi
Kg.
2,05-2,35
1,080-1,910 1,080-1,250
--
Kg.
1,00- N.q.
N.q.
1,050-1,450
--
(50-60Kg) pie blue belga
Kg.
3,00-4,50
4,10-4,50
4,200-4,600
--
BURRO pastoriz.
Kg.
2,00-2,05
N.q
--
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,05-5,20
N.q
--
--
Kg.
5,30-5,50
N.q
--
--
Kg.
6,35-6,55
N.q
6,640-6,750
--
Kg.
6,45-6,60
N.q
7,130-7,280
--
Kg.
--
--
--
--
PRODOTTO FRUMENTO tenero buono mercantile
GRANOTURCO ibrido naz. 14% um.
SEMI DI SOIA nazionale
ORZO NAZ. peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
CRUSCA alla rinfusa
FIENO maggengo agostano
PAGLIA press. rotoballe
SUINI lattonzoli locali
Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.
Vitelli Baliotti
255,0-255,0 268,0-273,0 267,0-272,0 267,0-272,0
fino a tre mesi
PROVOLONE VALPADANA oltre tre mesi
GRANA Scelto 01 stag. 9 mesi
GRANA Scelto stag. 12-15 mesi
Latte naz. Crudo (16-30 giugno)
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledi del mese. Questo dato, conseguentemente,va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il venerdi quello zootecnico che fa riferimento a quello di Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì, Modena il lunedì.
blematiche sul tappeto. Si è così giunti alla definizione di un documento di analisi e proposta di intervento a sostegno del settore che verrà nei prossimi giorni sottoposto all’attenzione della Regione Lombardia. «Dal dibattito apertosi tra gli allevatori del nostro territorio sono giunti numerosi spunti e proposte inserite nel documento condiviso da tutte le federazioni lombarde. Anche in questo comparto stiamo operando con grandissima determinazione, a tutela delle nostre imprese e dei consumatori, che hanno il diritto di portare in tavola un prodotto di qualità, sicuro, autenticamente made in Italy» evidenzia Assuero Zampini, direttore di Coldiretti Cremona, che ha preso parte all’incontro milanese insieme ai rappresentanti di strutture e cooperative del settore del nostro territorio: Celestino Vezzosi presidente del Centro casalasco produttori agricoli, Enrico Pasquali presidente della Cooperativa agricola produttori zootecnici e Maurizio Sarzi Sartori consigliere della Cooperativa agricoltori brugnolesi. «L’obiettivo di Coldiretti è dotare di un piano strategico ogni comparto, al fine di potenziare il reddito delle imprese agricole. Questo vale per la carne bovina come per il latte, la cerealicoltura, la suinicoltura, l’ortofrutta, l’avicoltura, senza trascurare la floricoltura, un settore che
Vitelloni in un’azienda zootecnica cremonese
presto ci vedrà in prima linea con un preciso piano di sviluppo. Per tutti i comparti abbiamo elaborato proposte e iniziative spaziando dall’economico alle gestioni politiche» sottolinea Roberto Biloni, presidente di Coldiretti Cremona. «Coldiretti punta su una proposta di piani strategici che organizzino tutta la filiera e gli attori della stessa. Il punto d’avvio di ogni percorso, naturalmente, è l’incontro con gli allevatori, per raccogliere le loro istanze e le loro proposte». Un importate passaggio, auspicato da Coldiretti, intanto è avvenuto: da giovedì scorso le importazioni di carne bovina dal Brasile vengono autorizzate solo se provenienti da un elenco di allevamenti selezionati «che rispettano interamente gli obblighi dell’Ue in materia di importazione».
«Questa imposizione, a nostro avviso doverosa, lascia prevedere che gli allevamenti brasiliani autorizzati alle esportazioni si riducano a circa 300. Si consideri che, finora, sono stati ben quindicimila» sottolinea Biloni. «Questa misura, introdotta dall’Unione Europea di fronte ai gravi allarmi legati alla bassa qualità della carne che veniva importata, è una giusta risposta alla richiesta di sicurezza alimentare che giunge dai cittadini consumatori. Si consideri inoltre che, insieme ai rischi sanitari, l’importazione agevolata di carne dal Brasile determina condizioni di concorrenza sleale nei confronti degli allevatori nazionali, che rispettano precise condizioni igienico-sanitarie ed hanno adottato un sistema di rintracciabilità che garantisce la qualità della produzione».
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Venerdì 8 Febbraio 2008
Diciamo no alla privatizzazione dell’erogazione del servizio idrico Egregio Direttore, Come sicuramente saprà, ben 132 Comuni della Lombardia, tra cui quattro in provincia di Cremona (Azzanello, Castelleone, Spino d’Adda e Vaiano Cremasco), hanno richiesto un referendum (la soglia minima è di 50 comuni) per l’abrogazione parziale della Legge Regionale 18/2006 che, com’è noto, impone la privatizzazione dell’erogazione del servizio idrico. Il 29 gennaio era convocata una seduta del consiglio regionale per discutere e deliberare circa l’ammissibilità del referendum. Per l’occasione i comuni referendari ed i comitati di cittadini di tutta la Lombardia si sono dati appuntamento sotto il Pirellone per fare sentire la loro voce. Bene, il presidente del consiglio regionale, Enzo Lucchini, su richiesta della maggioranza, ha pensato bene, il giorno prima, di sconvocare il consiglio (ed è già la terza volta di fila che succede). Quello che poteva però essere un tentativo di “smontare” la protesta ed assottigliare le fila dei sostenitori della richiesta di referendum ha sortito un effetto “boomerang”: al presidio sotto il Pirellone erano presenti ben 70 sindaci, molti dei quali muniti del gonfalone ufficiale, oltre a numerose rappresentanze dei comitati locali e provinciali di cittadini che da anni si battono per la difesa dell’acqua pubblica in Lombardia. Per tre lunghe ore cittadini e sindaci fianco a fianco hanno manifestato tutto il loro sdegno verso questa giunta regionale che ignora ormai sistematicamente la
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voce di coloro che è chiamata a rappresentare, rifiutandosi persino di discutere l’ammissibilità delle loro richieste. Una delegazione dei rappresentanti dei comuni è stata alla fine ricevuta dall’ufficio di presidenza del consiglio: nell’incontro è stata ribadita la non disponibilità dei sindaci a trattare prima che il consiglio regionale si sia espresso sull’ammissibilità del referendum, protestando contro le arroganti modalità finora adottate. Nonostante l’assicurazione ricevuta di mettere la questione al primo punto dell’o.d.g. della sessione già convocata per il 5 febbraio, nel pomeriggio, durante la riunione dei capigruppo, la maggioranza regionale ha deciso di inserire la questione non al primo ma… all’ultimo punto dell’o.d.g. Di fatto, l’ennesimo rinvio e l’ennesima beffa di sindaci e cittadini. Ora, è evidente che questa decisione è l’ennesima dimostrazione che la maggioranza di centro destra su questa questione è in enorme difficoltà, proprio perché la richiesta di referendum ha registrato maggioranze molto trasversali nei comuni richiedenti il referendum (la stragrande maggioranza delle votazioni è stata presa a larghissima maggioranza se non all’unanimità). In questo quadro è particolarmente importante che anche quattro comuni cremonesi abbiano aderito alla richiesta di referendum, ma ci permettiamo di rammentare a tutti i sindaci della provincia che la volontà sempre espressa in sede AATO in ogni occasione è stata di mantenere l’intero servizio idrico provinciale in mani esclusivamente pubbliche. Come comitato acqua pubblica ameremmo pertanto che anche altri comuni piccoli e grandi prendessero ufficialmente posizione in appoggio al referendum, visto che esso al momento risulta il solo strumento praticabile per attuare realmente tale volontà. Ci preme infine sottolineare una cosa: il rispetto davvero basso, nettamente al di sotto del minimo sindacale, che la giunta lombarda dimostra di avere per le regole democratiche. La maggioranza ha già violato la legge regionale sul referendum, dilatando ampiamente i tempi entro i quali il consiglio regionale deve esprimersi sull'ammissibilità della consultazione e nonostante ciò continua artatamente a tergiversare. Ma stiano tranquilli “lor signori”, se pensano di prenderci per stanchezza si sbagliano di grosso: mai come in questo caso vale il detto “a noi non la danno a bere”. Giacomo Bazzani Comitato Beni Comuni
Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000
Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana)
Progetto Grafico: Gianluca Galli
Numero chiuso in tipografia: Giovedì 6 Febbraio ore 24,00
Sabato 2 febbraio, festeggiati 13 anni di Ulivo Egregio Direttore, Oggi é sabato 2 febbraio. Il 2 febbraio del 1995 nasceva «L'Olivo», che poi si trasformerà in «L'Ulivo». Oggi l'Ulivo compie 13 anni. Ne abbiamo fatta di strada. Ne abbiamo date e ne abbiamo prese. Sia tra schieramenti, tra centro destra e centro sinistra.
Sia all'interno del nostro stesso schieramento. Partiva l'idea dell'Italia che vogliamo. L'idea di tenere insieme le diverse anime del riformismo italiano. L'idea della riforma della politica. Nascerà poi, da qui, l'idea delle primarie come metodo di selezione della nuova classe dirigente del centrosinistra. Parecchie idee. E parecchie battaglie delle idee. La gran parte sono oggi approdate nel progetto del Pd. Ci siamo lasciati alle spalle la pratica dell'Ulivo unanimista, dell'Ulivo che non sapeva e non poteva decidere. E speriamo di non esserci arrivati tardi. Certo é che se non ci fossero state formidabili resistenze, magari sarebbe stato possibile anche arrivarci prima. E forse la storia recente dell'Italia sarebbe stata diversa. Oggi festeggiamo i 13 anni di vita di un soggetto che prometteva bene, che ha dato molti frutti. E che ora va recuperato nel Pd - nel suo seme essenziale - rigenerato e modificato naturalmente, non geneticamente. Durante questi 13 anni si sono incrociate storie, destini. Sono nate esperienze associative come i «Cittadini per l'Ulivo», che hanno cercato spesso in piena solitudine, passando da Gargonza e dai giorni della “cicoria” - alle volte di rinsaldare il progetto, altre volte di salvarlo da chi voleva addirittura archiviarlo senza problemi. Abbiamo spesso lavorato fianco a fianco, si sono rinsaldate amicizie. Sono anche nati amori, e nuove famiglie. E' stato bello. Ma il più bello deve ancora venire. Ci aspettano momenti difficili. Dobbiamo affrontare battaglie importanti. La prossima campagna elettorale - in qualsiasi momento avverrà - sarà particolarmente difficile ed importante. Sapremo affrontarla con lo spirito di rinnovamento di 13 anni fa? Con la stessa voglia di cambiamento? Con la stessa fiducia? Se sapremo rispondere di sì a queste domande, avremo fatto il pezzo più importante del lungo tragitto che ci aspetta. A ben guardare, non c'é motivo per dire di no. Buon compleanno. Deo Fogliazza
ROBIN HOOD di Maurizio Guerrini
Serve un Governo che dia speranza Alle elezioni anticipate di aprile la sinistra si presenterà unita . I quattro partiti della sinistra Rifondazione , Sinistra democratica , Verdi e Comunisti Italiani hanno raggiunto un’ intesa che segna un punto importante nel percorso unitario avviato circa un anno fa dalle quattro formazioni politiche. La scelta ha ormai i caratteri della irreversibilità , anche se vi sono ancora nodi da sciogliere , dettagli da definire . Intanto già ora sono in cantiere iniziative unitarie in tutte le città italiane per il 23 e il 24 di febbraio che costituiranno una sorta di primarie sul programma per presentare agli elettori una proposta complessiva con la quale presentarsi alle elezioni. Il Partito Democratico ha dichiarato di voler correre da solo : è una scelta che non ci trova contrari se ciò contribuirà a rendere chiaro il panorama politico italiano e cioè ad evidenziare in modo inequivoco che esistono una destra , un centro e , finalmente , una sinistra. L’unico elemento di valutazione ulteriore rimane la verifica di un accordo tecnico con il partito di Veltroni al senato, ammesso che sia possibile , per evitare di assegnare una vittoria schiacciante alla destra e centrare invece l’obiettivo che sembra essere caro anche allo stesso Partito Democratico di determinare una maggioranza risicata al centro destra almeno in uno dei due rami del Parlamento. Rimane poi da sciogliere un nodo considerato importante da molti e cioè la
no, in un prossimo - anzi già iniziato - futuro, esser protagonisti di una "rivoluzione culturale" (quella cioè del risparmio energetico e della lotta allo spreco) di cui penso un giorno ormai non lontano - e finalmente anche in questo nostro Paese - ci si dovrà pur ritrovare. O meglio: si potranno ritrovare quei giovani che avranno saputo guardare senza lenti colorate alla realtà tecnologica in continua evoluzione. Luigi Bellini Unione Consumatori
questione del simbolo. Vi è chi continua ad insistere sulla necessità di affiancare al segno unitario i rispettivi simboli delle quattro forze politiche e vi sono coloro che rimangono fermi sulla determinazione che bisognerebbe presentare agli elettori un unico simbolo. Non siamo in verità molto appassionati a questo dibattito, ci sono cose più importanti a nostro giudizio , come ad esempio che vengano portati in primo piano, durante la campagna elettorale, i reali problemi della gente. Quindi l’auspicio è che la sinistra parli di pensioni , salari , di sicurezza del lavoro e sul lavoro, di diritti civili , di pace e di ambiente. Queste ed altre sono le cose che toccano da vicino le persone perché il governo sarà anche caduto, ma le drammatiche emergenze di milioni di persone sono ancora tutte li’. In un Paese in cui dobbiamo assistere alla presentazione di risibili e strumentali mozioni di solidarietà al papa, è arrivato il momento di pensare seriamente non ai Dini o ai Mastella o peggio ancora alla visibilità di ogni singolo partito, ma a rendere sicuri i posti di lavoro , a dare una speranza ai giovani precari, ai pensionati al minimo, ai lavoratori e a tutti coloro a cui, in nome del profitto vengono negati i diritti ad una vita dignitosa. Ci sono persone che aspettano risposte. La sinistra , in modo unitario ora ha la possibilità di rappresentare quelle persone e di farsi veramente interprete delle loro istanze.
promulgazione della prima Costituzione. Cioè in quella data, per la prima volta, in Italia, il popolo si era dato, da sé, una Costituzione. Lungi da me l’idea di proporre un pistolotto celebrativo per un’ operazione nostalgica piena di retorica e di nostalgie. Ma mi sia concesso almeno un confronto. Il Parlamento di quella Repubblica, che si riuniva in Roma assediata e sotto le cannonate francesi e borboniche, era formato da gente venuta da tutta l’Italia, che “faceva politica”. In quell’Assemblea sedevano : Maz-
Bisogna aprire la porta alla fiducia nel futuro Egregio Direttore, ho letto - e riletto con attenzione - l'esternazione di “Gabrino Fondulo” sul n°5 di venerdì 1° Febbraio '08, senza riuscire a comprendere tanto pessimismo! Direi che il fatto stesso che in altra parte del giornale - sia pure per scopi totalmente diversi... - Il Piccolo dedichi un paio di pagine alle tipologie e caratteristiche ( anche di carattere ambientale e di possibile risparmio energetico) dei serramenti oggi presenti sul mercato dovrebbe “lasciar aperta la porta” alla fiducia in un futuro non necessariamente tanto nero come vien dipinto dal misterioso personaggio storico... Ed anzi dar la possibilità a quanti vorran-
no, Pecoraro Scanio, Mastella con gentil consorte, Cuffaro, De Gregorio, Casarini, Caruso, Maisto... Ognuno di noi può integrare questa lista con conoscenze più o meno personali. Nessuno di questi individui (non me la sento di chiamarli onorevoli) ha mai rischiato la vita nonostante la “strenue lotte” e le “battaglie” sostenute. Là si difendeva il Granicolo e la Costituzione , qui si difende la poltrona : questione di valori e di obiettivi . Fra poco si tornerà a votare (tre, sei o dieci mesi e con quale legge poco importa): vorranno i partiti dare ai cittadini gli strumenti per una scelta adeguata, ma, quel che più conta, vorranno i cittadini, finalmente, scegliere delle persone degne e capaci di trascinarci fuori da queste sabbie mobili che ci stanno inghiottendo? Anselmo Gusperti Pri Cremona
Antifascismo e Resistenza nei valori fondanti del Pd
Che i cittadini scelgano persone capaci di tirarci fuori dalle sabbie mobili Egregio Direttore, fra pochi giorni ricorre il 9 Febbraio, anniversario della proclamazione della Repubblica Romana (1849) e della
zini, Armellini, Saffi, Garibaldi, Cernuschi, Mameli, E.Dandolo, Masina, L. Manara, tanto per citare alcuni nomi; molti di loro lasciarono la vita nella difesa della Repubblica. A 159 anni di distanza nel Parlamento Italiano e/o nel Governo o che “fanno politica” ad alti livelli ci sono personaggi che rispondono al nome di: Bassolino, Jervoli-
Caro Direttore, la dichiarazione di Veltroni sulla necessità di inserire l’Antifascismo e la Resistenza tra i valori fondanti del Partrito Democratico, mi tranquillizza e mi felicito per la decisione assunta, anche se un po‚ in ritardo. In tutti questi mesi ho “sofferto” per il silenzio che c’è stato sulla questione. Tanto che il giorno di TorinoLingotto, dove Veltroni ha fatto il discorso-programma, mi ero permesso di telefonare allo staff del sindaco Chiamparino - comune amico del Comitato Resistenza
Lettere & Rubriche del Colle del Lys in val Susa, zona dove ho operato come Commissario Politico della 17° Brigata Garibaldi «F. Cima» - affinché venisse suggerito a Veltroni di fare un giro in elicottero sorvolando le valli, passando sui luoghi della lotta e del martirio, quasi a salutare in un abbraccio fraterno quella storia e quell’epopea. Non ottenni alcuna risposta. La cosa mi lasciò un po’ di amaro i bocca. Amaro che oggi si scioglie, alla lettura di questa decisione assunta da Veltroni e dall’intero Pd. Tutto è bene ciò che finisce bene. Enrico “Kiro” Fogliazza presidente Anpi Cremona
Le emissioni di Arvedi sono molto al di sotto dei limiti di legge Egregio Direttore dobbiamo purtroppo constatare che la televisione locale Telecolor persiste nella sua attività di disinformazione in nostro danno, anche nell’immagine. Prendendo lo spunto dall’ultimo rapporto di Legambiente titolato «Mal’aria in città 2008», che riguarda l’intero territorio nazionale, nel corso del servizio «Telecolor News» andato in onda il 26.01.2008 l’Emittente ha spostato l’attenzione sui problemi della nostra città, manipolando i dati sull’ambiente e mandando in onda, con commento di un giornalista, immagini suggestive ove il cielo azzurro appare oscurato da fumi provenienti dal nostro stabilimento. Immagini sostanzialmente tese, nella loro artata sequenza, a convincere i telespettatori che la nostra industria è la fonte o la causa principale dell’inquinamento atmosferico locale, specie per quanto riguarda le polveri sottili (PM10). E’ una manipolazione della realtà delle cose. I fumi che si vedono nelle riprese trasmesse sono semplicemente vapori acquei non suscettibili di creare inquinamento. I vari controlli effettuati dalla P.A. hanno accertato che le emissioni di polveri sottili dalla nostra industria sono molto al di sotto dei limiti consentiti dalla legge. Questo al di là che la percentuali riportate dal Dott. Federico Balestreri di Medici per l’Ambiente, intervistato nel corso del servizio, e riferite ad un non meglio precisato rapporto del Politecnico di Torino, non sono certo quelle diffuse con quello richiamato di Legambiente, che invece attribuisce alle attività
industriali un contributo nell’emissione di polveri sottili pari al 24,6%, ben lontano da 60% riferito in trasmissione. A fronte di questi inaccettabili comportamenti la nostra Società prenderà, come a suo tempo preannunciato, le iniziative del caso anche a tutela della propria immagine; proponendo denuncia-querela ed avviando azione risarcitoria, per i gravi danni che ne sono derivati, nei confronti di tutti i responsabili di siffatta diffamatoria disinformazione. Acciaieria Arvedi SpA
Lavoro nero: bisogna triplicare i controlli Egregio direttore, in Italia, un milione di incidenti l’anno, e più di mille morti, un lavoratore ucciso ogni 7 ore: è il bollettino della guerra, che denuncia L’Anmil (Associazione dei mutilati e invalidi del lavoro). Che lamenta le troppe leggi inapplicate, le tutele negate, le «buone leggi che però restano solo sulla carta». Al punto che i fatti, dopo tanto parlare di prevenzione, dicono semplicemente che con il personale a disposizione impegnato a questo scopo, se si dovessero controllare tutte le aziende Italiane, ognuna di esse riceverebbe, stima l’Anmil un controllo ogni 23 anni. Tutto ciò è assurdo inaudito! «Non si può dire che in Italia un fondamentale diritto della persona alla vita e alla sicurezza, di ciascuno nel normale svolgimento della propria attività sia garantito» è il grido di allarme che l’Associazione ha lanciato al Ministro del Lavoro Cesare Damino e che ieri si è recata, dal Capo dello Stato al quale hanno consegnato un nuovo rapporto su quello che è lo Stato e più precisamente della tutela delle troppe innocenti e incolpevoli vittime di questa Caporetto quotidiana, e combattere la lotta al lavoro nero! A mio avviso bisogna triplicare i controlli da parte degli Ispettori del lavoro, fare intervenire l’Asl stessa su tutto il territorio nazionale, in modo che queste benedette morti bianche cessino, o diminuiscono in modo notevole. Andrea Delindati
Lazzarinetti/1 per Cremona è una brutta storia Egregio Sig Direttore Sono a disturbarla perché da affezionato lettore del suo giornale ho letto anche “l’ Ultimo articolo” del Signor
IL VENERANDA Qualcuno ogni tanto mi chiede che tempo farà domani. Rispondo sempre “ Domani te lo dirò, oggi non posso “.Vi confido la verità: non voglio imitare Massimo Mauro, pseudo- sponsor del museo del Calcio in Piazza Marconi ( basta che paghino gli altri …) “. Durante il prepartita di Sky , domenica scorsa 3 febbraio, ha dichiarato: “ Tra qualche ora Inter , Roma, Juventus , non avranno problemi “ . O Gesù !. L’inter ha vinto per grazia ricevuta, a Milano, contro l’Empoli penultimo in classifica. La Juve ha pareggiato in extremis a Torino giocando contro il Cagliari desolatamente ultimo nel librone della serie A. La Roma ha perso a Siena per 3-0, ma giocava fuori casa.Forse ho ragione a non dire mai che tempo farà domani.
Gian Carlo Storti, al quale comunque comunico che leggerei 1Il Piccolo! anche se dovessi pagarlo. Da ragioniere di banca, preciso come sono, mi sono informato da un mio cliente amico: mi ha riferito che al cognome Storti nell’elenco dei giornalisti professionisti non compare nessuno, mentre alla voce «Giornalisti Pubblicisti» compare il cognome «Storti» ma il nome è Maria Angela e non GianCarlo. Eventuali parentele non interessano nessuno. Ho letto con piacere «Milonga», che è certo uno pseudonimo, che però a mio parere scrive bene e anche con qualche spirito ben lontano dalle volgarità del nuovo “grillismo”: Se per caso allude a quanto è successo recentemente in Parlamento, il Signor G.S. Storti ha ragione. Ma sempre a mio parere, se vuol accusare lei e i suoi collaboratori di volgare parzialità, penso che si sbagli. Il suo giornale si è limitato a riferire, e anche moderatamente, fatti di cronaca, per un atteggiamento non corretto di alcuni professionisti che dalle persone citate hanno ottenuto per tanto tempo incarichi in aziende pubbliche e private: e anche incarichi politici, come ha ampiamente documentato il maggior quotidiano della città in servizi di varie pagine. Quello è certo un brutto affare per i nostri maggiorenti, che per altro all’epoca non erano tenuti a sapere ciò che combinavano i citati professionisti. Il processo relativo alle loro questioni economiche (visto come non sono “grillista”?) è ancora in corso e lo sarà per lungo tempo. Gli amministratori tirati in ballo hanno minacciato querele come nel loro diritto. Sta di fatto che per Cremona questa è una brutta storia. Vorrei concludere con un sorriso: al violino del suo collaboratore (non certo uno Stradivari) è saltata qualche corda, o si è incurvato troppo l’archetto. Veda di sopravvivere. Grazie per l’eventuale ospitalità e buon lavoro. M. R.
Lazzarinetti/2 Non si contesta sgarbatamente il punto di vista degli altri Egregio direttore, mi scuso ma non posseggo Pc. Non posso inviarle questa all’indirizzo segnalato, quindi uso la Posta. Ho letto, come dalla nascita, il n°4 del giornale, quindi ho letto anche l’«Ultimo Articolo» del Sig. G.Storti e la Sua risposta. Bravi tutti e due. Lei fermo a rispondere educatamente, lui bravo ad andarsene. Accusare il suo giornale di “grillismo” vuol dire confondere la cronaca che riguarda la brutta storia che non onora la nostra Città, con quanto avvenuto anche recentemente in Parlamento. Gli interessati forse reagiranno, anche se all’epoca non erano tenuti a sapere. Certo non sembrano persone che si vendono per «un piatto di lenticchie», anche se innaffiate con qualche bicchiere di vino e non di acqua. Se posso, auguro all’autore dell’«ultimo articolo» un onesto fu-
turo politico, anche se chi contesta sgarbatamente il punto di vista degli altri sembra più che ad una democrazia adatto ad una dittatura “all’italiana”, cioè all’acqua di rose. L.F.
Caso Lazzarinetti: Pizzetti replica alle accuse Egregio Direttore, la sacrosanta libertà di stampa non da titolo per mettere in discussione l’onestà e la correttezza di comportamento delle persone, sulla base di facili demagogie com’è invece accaduto sul Suo giornale la scorsa settimana a proposito delle incredibili vicende relative allo studio Bracchi-Lazzarinetti. Le rare cene cui abbiamo partecipato su invito della signora Vanna, nonostante le battutine tanto sceme quanto ingannevoli dell’editorialista, erano lapalissianamente cene, non riunioni informali. Umanamente gradevoli come lo sono tante per tanti. Si parlasse di musica, di stampa, di libri, di soldatini di piombo e qualcuno raccontasse barzellette poco importa, non riguarda né il Suo editorialista né altri. E alla signora Pina, al signor Mario, al cugino Giovanni, tanto cari all’editorialista, deve interessare solo il fatto che non si è discusso di alcuna vicenda riguardante il governo della cosa pubblica. Se a conferma di ciò non bastassero il nostro elevato senso etico e la correttezza dimostrata sempre, sappia che a quelle normalissime cene oltre ai padroni di casa e ai tanto vituperati Corada, Bodini, Galli e Pizzetti, erano presenti altre sei persone. E come Lei ben sa dato il Suo lavoro, neppure per assurdo volendolo sarebbe possibile orchestrare alcunché in simili contesti. Sarebbe come fare un pubblico comizio e dire agli astanti di non farne parola. Tutto questo è vergognoso oltre che ridicolo. Affinchè Le sia chiaro di che pasta siamo fatti ribadisco che, come è già stato scritto, gli incarichi al professor Bracchi sono stati conferiti dal Consiglio comunale di Cremona nel 1988, cioè quando eravamo all’opposizione. Le Amministrazioni di Centrosinistra hanno poi confermato quegli incarichi in base sia al giudizio sul lavoro svolto in precedenza, sia ai curricula. Questi sono gli unici criteri cui ci si è attenuti e nulla, assolutamente nulla, poteva allora far neppure lontanamente immaginare ciò che sarebbe successivamente emerso. Il professor Bracchi ha conseguito due lauree (in Economia e Commercio e in Giurisprudenza), ha scritto libri (Amministrazione e Gestione Alberghiera, Tecnica Amministrativa, Elementi di Economia e Sociologia), ha svolto funzioni importanti in uffici dello Stato (INAIL), ha insegnato materie attinenti ai propri studi nelle scuole superiori. Il dottor Lazzarinetti era iscritto nel Registro dei Consulenti Tecnici del Giudice presso il Tribunale di Cremo-
Un Paese normale Ormai è un bollettino di guerra! Ogni giorno assistiamo con un forte senso di disagio, incredulità, impotenza e di sconfitta alle notizie di morti sul lavoro. Abbiamo una legislazione all’avanguardia in tema di sicurezza sul lavoro ma le statistiche ci dicono che siamo il Paese europeo con il più alto numero di infortuni mortali e ci comunicano pure le scadenze orarie di quando si verifica l’infausto evento. Ogni sette ore un lavoratore muore vittima della più banale trasgressione a quelle leggi che lo dovrebbero tutelare. Lo possiamo chiamare, il nostro, un Paese normale? Ogni giorno assistiamo a dichiarazioni che ci spiegano che i lavoratori dipendenti e i pensionati hanno perso il loro potere d’acquisto e non riescono a “tirare” la fine del mese. Le dichiarazioni, a caratteri cubitali, stupiscono per le fonti da cui vengono tratte. Non dai sindacati ( è normale, perciò non fa notizia ), neppure dagli istituti di statistica ( adesso sono impegnati nei sondaggi elettorali ). Ma dal governatore della Banca d’Italia e dal presidente di Confindustria. Non perché stia loro a cuore il benessere sociale della gente ma perché questo non facilita la circolazione del denaro e l’acquisto di beni che loro stessi producono. E allora se i contratti non si rinnovano perché si chiede dignità e non elemosina ci pensano loro ad elargire denaro che poi si riprenderanno con interessi da usura. Lo possiamo chiamare, il nostro, un Paese normale? A sessant’anni dalla promulgazione della nostra Costituzione che abbiamo tenacemente salvato da molti tentativi di affossamento, stravolgimento e cancellazione di quelle parti di tutela dei diritti universali che tanti altri Paesi ci invidiano e che ci elevano a Paese civile, democratico e partecipativo come pensiamo di rappresentare questo Paese svuotando di significato ciò che rimane uno degli elementi fondanti del Patto Costitutivo nato all’indomani della dittatura fascista: il lavoro. Art. 1 : L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Lo possiamo chiamare, il nostro, un Paese normale? Giuseppe Scalisi CGIL Cremona
na, ha svolto funzioni in diverse Associazioni sociali con importanti ruoli tecnici e di direzione sia a livello locale che nazionale, ad esempio nell’Azione Cattolica. Il casellario giudiziario di entrambi era immacolato. Lo studio era noto e affermato in città e al di sopra di ogni sospetto. Sulla base di ciò, perché mai avremmo dovuto rifiutare l’invito a cena? Perché mai avremmo dovuto respingere le disponibilità di questi professionisti? Su quali elementi si basa il moralismo falso e straccione di chi si permette di dileggiare persone che hanno fondato sulla moralità il proprio agire pubblico? I fatti sono oggettivi, valutabili alla luce del sole in un contesto che ha visto abusare della fiducia di molte persone oneste compresa la nostra. La limpidezza e la correttezza dei nostri comportamenti è li da vedere. La nostra parola non vale certo meno di quella di qualunque altra persona onesta e sottolineo onesta. Non saranno affermazioni calunniose, nell’ambito di un’azione disinformativa che nella storia recente di Cremona non ha eguali, a farci abbassare lo sguardo.
Altri si devono vergognare, non noi, non io. Luciano Pizzetti (Milonga). Lei non ha colto il senso ironico del mio pezzo che tendeva a sdrammatizzare e svelenire i fatti. Contrariamente a quanto pubblicato, su pagine di altri fogli, io continuo a pensare che quelle cene fossero solo cene e non conciliaboli per discutere d’incarichi privilegiati. Mi sembra ovvio. La Sua lettera mostra una reazione piena di livore, la cosa mi imbarazza: quanto disgustoso disprezzo per chi legittimamente (in quanto essere pensante) si pone delle domande. Le garantisco che tanta gente a Cremona, gente comune, si poneva quella domanda. Certo, molti con facile e scontato sarcasmo. E’ così, ne prenda atto! Aggiungo che questo è anche il prezzo del “comando”. L’ironia può essere un modo intelligente per ridimensionare le cose, i fatti, le espressioni, sgravandole di quell’eccesso per il quale l’animale uomo può anche mostrare il peggio di se stesso. Lo so. Come diceva un mio vecchio maestro, in casi pasticciati come questi “gli articoli più graditi dalla classe dirigente (lui diceva dai potenti) sono quelli mai pubblicati, meglio se mai scritti”.
Per le Vostre lettere scrivete a: redazione@ilpiccologiornale.it
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Salute
Venerdì 8 Febbraio 2008
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800 448 800, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati Dove: piano Rialzato, padiglione 5 Orario: da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 16.00 Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. • ANATOMIA PATOLOGICA: consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Fax: 0372 405742. • RADIOLOGIA: Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-70 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell’Asl 800 318 999. • SENOLOGIA: prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M, monoblocco ospedaliero (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l’Ufficio Informazioni nell’atrio di ingresso). Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l’Ufficio Informazioni nell’atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO Allergologia per sospetti professionali Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, da 9.30 alle 13.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 408178. • MEDICINA DEL LAVORO: visite specialistiche di medicina del lavoro Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 17.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 405777. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30
(prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche) Telefono: 0372 405715. Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona è comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. LABORATORIO ANALISI È previsto per il prelievo l’accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all’ingresso dell’ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 09.00. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 Note: Per la prenotazione di prelievi a domicilio per pazienti allettati rivolgersi direttamente alla segreteria del Centro Prelievi dalle 10.00 alle 14.00 da lunedì a venerdì, con la richiesta del Medico di famiglia che specifica tale necessità. CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio della terapia anticoagulante orale. È previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Centro Prelievi all’ingresso dell’ospedale. Orario: dalle ore 07.00 alle 14.00 da lunedì a venerdì (prelievi e visite specialistiche). CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00; oppure personalmente presso la Medicina del Lavoro dalle 7.30 alle 13.00 da lunedì a sabato e il martedì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.30. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: emotrasfusioni, autotrasfusioni, salassi,terapia marziale endovenosa Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì Rivolgersi alla segreteria del servizio negli orari sopra indicati, muniti della relativa impegnativa al fine di stabilire un appuntamento, in base alle necessità del paziente. GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. MEDICINA GENERALE E ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare l o stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Un giovane medico, Sebastiano Buti, ha ricevuto il premio 2008 Asco per una ricerca sulla cura del tumore al rene
Premiato ricercatore cremonese di Laura Bosio Giovane medico cremonese premiato dalla più grande associazione oncologica del mondo. Si chiama Sebastiano Buti, ha 30 anni, è specializzato in oncologia nel novembre 2007 con 50/50 e lode, ed ha ricevuto il 2008 Asco Foundation Merit Award, per una ricerca sul tumore al rene. «Si tratta di uno studio che ha come destinatari i pazienti affetti da tumore del rene metastatico» spiega lo stesso Buti «e riguarda pazienti non solo alla prima fase, ma anche in fasi della malattia più avanzate». In cosa consiste esattamente questa ricerca? «Abbiamo voluto sperimentare l’abbinamento di tre trattamenti: la chemioterapia, l’immunoterapia e un farmaco antiangiogenetico (Bevacizum). Combinando insieme questi tre gruppi di farmaci, abbiamo avuto risultati molto buoni». Come si è svolta questa ricerca? Si è suddiviso il lavoro in due fasi. Nella prima sono state testate differenti dosi di farmaco su diversi pazienti, per vedere se tali combinazioni erano fattibili e ben tollerate dai pazienti. Restando fermi i dosaggi del farmaco immunoterapico e di quello antiangiogenetico, abbiamo cambiato solo quello chemioterapico. In questo modo abbiamo trovato la massima dose tollerata». Quindi è seguita la seconda fase... «Una volta trovata la dose giusta, abbiamo raccolto un certo numero di pazienti, per sottoportli al trattamento. I risultati ottenuti sono stati positivi, in quanto il 32 per cento ha ottenuto una riduzione della massa tumorale, e il 35 per cento ne ha ottenuto la stabilizzazione. Siamo
Sebastiano Buti
quindi a un totale del 70 per cento di controllo della malattia». E cosa succede invece con i tradizionali trattamenti? «I farmaci presi singolarmente danno una risposta che oscilla tra il 7 e il 12 per cento. Ora ci prepareremo a realizzare una terza fase, in cui fare uno studio randomizzato, prendendo due gruppi di pazienti, somministrando ad uno i trattamenti tradizionali, e all’altro quello sperimentale, per confrontare i risultati». Ma cosa succede ad un paziente malato di tumore al rene metastatico? «Solitamente, quando la malattia ha più metastasi, l’unica possibilità è di tenerla controllata il più possibile, ma l’esito è comunque nefasto. Nel caso che la metastasi sia una sola, invece, può anche regredire, ed essere asportata». Quanto sopravvive un paziente con tumore ai reni metastatico? «Fino a qualche anno fa si andava incontro al decesso dopo un anno, mentre ora ci si è spostati a 20 mesi.
Per quanto riguarda i pazienti che si sono sottoposti alla cura sperimentale, possiamo riscontrare un dato positivo: a un anno di distanza siamo a 81 per cento di pazienti ancora vivi». Quale è stata la motivazione del premio ricevuto? «Solitamente vengono presi in esame la ricerca, l’età del ricercatore e il suo curriculum. In questo caso nella lettera di motivazione hanno parlato di elevata qualità scientifica della ricerca». La paternità di questo studio è cremonese? «Il progetto è partito qui all’ospedale maggiore, sotto la direzione del primario di oncologia, Rodolfo Passalacqua, e successivamente sono stati coinvolti anche centri di ricerca a Fano, Pordenone e Aviano. La ricerca, unica nel suo genere, ha assunto quindi carattere nazionale. Qui a Cremona vi hanno lavorato Passalacqua con la sua equipe medica di oncologia, e una data manager, Silvia Lazzarelli».
REGIONE LOMBARDIA
Un sostegno alla maternità Rafforzare l'aiuto e il sostegno psicologico e specialistico alle donne che devono decidere se portare avanti o meno una gravidanza, tenendo conto sia della riflessione in atto sull'applicazione della legge 194 (tutela della maternità e interruzione volontaria della gravidanza), sia dei progressi scientifici e delle esperienze mediche di eccellenza maturate nei tempi recenti. E' lo scopo dei provvedimenti varati dalla Giunta della Regione Lombardia.
Due le iniziative. La prima riguarda il potenziamento delle attività preventive e di accoglienza delle donne in stato di gravidanza complessivamente effettuate dalle Asl, dai consultori e dai servizi di ostetricia e ginecologia, con attenzione alle sinergie rispetto ad altri soggetti rappresentativi del volontariato sociale. La seconda iniziativa consiste invece nella individuazione del termine ultimo di effettuazione delle interruzioni volontarie di gravi-
danza (di cui all'articolo 6b della legge 194, cioè il cosiddetto aborto terapeutico) non oltre la 22ma settimana +3 giorni, ad eccezione dei casi in cui non sussiste la possibilità di vita autonoma del feto. Per quanto riguarda l'attività di prevenzione sono stati stanziati 8 milioni di risorse aggiuntive destinate al potenziamento dell'attività dei consultori attivi sul territorio regionale e all'incremento del loro numero e delle loro prestazioni.
C ultura&S pettacoli
Dal 3 al 25 maggio una serie di concerti in omaggio al compositore
Claudio Monteverdi, Festival in arrivo di Silvia Galli
Si apre la XXV edizione del Festival di Cremona Claudio Monteverdi dal 3-25 maggio 2008 Venezia capitale del “concerto” vocale e strumentale: l’edizione 2008 del Festival di Cremona Claudio Monteverdi è dedicata ad un percorso dalle composizioni del celebre compositore e dei suoi allievi fino ad Antonio Vivaldi. Elemento centrale del programma del Festival è il repertorio musicale monteverdiano e quello dei compositori di area padana suoi contemporanei. Di fatto il cartellone suggerisce però anche un percorso cronologico all’interno della scuola veneziana, che, partendo da Monteverdi, passa attraverso al
colo sono rappresentati, con Palestrina e, soprattutto, con Marc’Antonio Ingegneri, maestro di cappella della Cattedrale di Cremona e maestro di Monteverdi. Il primo appuntamento del Festival (3 maggio) è con un eloquente esempio di come lo stile veneziano si andava rapidamente diffondendo in tutto il nord dell’Italia e in particolare nell’area padana, ed è costituito dal Vespro solenne di Lodovico Grossi da Viadana, una composizione a quattro cori con diversi strumenti, che sarà proposta con il concorso di 125 esecutori. Il Festival si sposterà poi in Cattedrale (6 maggio) per una rievocazione della Passione di Cristo affidata al cantus firmus, l’antico canto della Chiesa. I Cantori Gregoria-
Antonio Vivaldi
Il cremonese Claudio Monteverdi
suo allievo, cremasco di nascita, Francesco Cavalli, per approdare ad Antonio Vivaldi, nella cui opera sono annoverati straordinari esempi sia di concerto vocale che strumentale. Accanto a Monteverdi trovano spazio alcuni contemporanei: il viadanese Lodovico Grossi, attento alle innovazioni che venivano da Venezia, e Adriano Banchieri, ultimo cultore di quella commedia madrigalesca che aveva avuto il suo massimo esponente in Orazio Vecchi. Anche i polifonisti del XVI se-
canto ad alcune composizioni per strumento solista e orchestra, saranno proposti due mottetti per voce sola. Nella seconda parte l’esecuzione del Gloria per soli, coro e orchestra, oltre a consentire di ascoltare una delle pagine più famose del Prete Rosso, documenterà l’affermarsi della tipica forma del cantico con l’alternanza di arie e duetti solistici, in cui le voci “concertano” con gli strumenti, a brani corali. Un altro significativo esempio di concerto vocale e strumentale vivaldiano nella serata del 10 maggio: ne sono protagonisti la voce, impegnata in una Cantata, nella sequenza Stabat Mater e nel salmo Nisi Dominus, e il traversiere nel celebre Concerto “La notte”. La portata della “rivoluzio-
ni di Fulvio Rampi proporranno il Passio nella versione dell’evangelista Matteo, individuando, all’interno della narrazione, alcuni episodi cruciali della via al Calvario. La scelta dei brani sarà tale per cui dal gregoriano antico si arriverà alle forme più tarde, per l’interpretazione delle quali è prevista anche la partecipazione dellacantante solista Catherine King. Il concerto vocale e quello strumentale di Antonio Vivaldi sono accostati nella serata dell’8 maggio, quando, ac-
ne” monteverdiana sarà documentata in modo eloquente con l’esecuzione del Festino nella sera del Giovedi grasso di Adriano Banchieri (15 maggio). Capolavoro assoluto del repertorio sacro di Monteverdi, il Vespro della Beata Vergine (16 maggio) è l’opera che meglio documenta da un lato lo sfarzo delle esecuzioni musicali veneziane nel XVII secolo, dall’altro la portata della “rivoluzione” monteverdiana. Nella Stravaganza, così come nelle altre raccolte strumentali, Anto-
nio Vivaldi cumenta l’evoluzione formale del concerto e quella tecnica dell’esecuzione violinistica. I 12 concerti della Stravaganza – nel corso della serata ne vengono eseguiti sei – sono scritti per violino solista con orchestra d’archi e basso continuo. Solo occasionalmente fa la sua comparsa un secondo violino con funzioni solistiche. La serata (17 maggio), che prevede anche l’esecuzione di due Sinfonie, costituisce un documento della perfezione ormai raggiunta nella costruzione degli strumenti ad arco. Dall’edizione critica dell’Opera Omnia di Marc’Antonio Ingegneri, pubblicata dal Dipartimento di Scienze Musicologiche e Paleografico-filologiche della Facoltà di Musicologia di Cremona è stata scelta per questa serata (20 maggio) la Missa laudate pueri Dominum. facendola precedere dall’omonimo mottetto di Palestrina. Ad Ingegneri è accostato un compositore cremonese (anzi, cremasco), Francesco Cavalli, allievo di Monteverdi a Venezia, di cui viene proposta una delle sue composizioni più conosciute, la Messa da Requiem a 8 voci. “Monteverdi e Cavalli a Venezia” è il titolo del concerto (22 maggio). Gli influssi della scuola veneziana su quella tedesca, e in particolare sull’opera di Johann Sebastian Bach e Georg Friedrich Händel, sono esemplificati in due serate. (23 e 24 maggio). Il cartellone del Festival si completa con la Settimana Organistica, ambientata nel complesso monumentale di San Sigismondo. I programmi musicali dei quattro concerti organistici programmati prevedono l’esecuzione del repertorio italiano del XVIII secolo e dei Concerti di Vivaldi trascritti da Bach per il clavicembalo (l’organi storico “italiano” di San Sigismondo non consente di eseguire quelli trascritti per l’organo tedesco a più manuali e con pedaliera completa).
TEATRO BELLINI
Tognazzi in scena con «Prima Pagina» Il cinismo del mondo giornalistico Ritorna Gian Marco Tognazzi a Cremona, esattamente a Casalbuttano, al Bellini, con la piece «Prima Pagina», venerdì prossimo alle 21. E’ il mondo del giornalismo “cinico” e “baro” al centro di questa commedia di Ben Hetch e Charles Mac Artur, indissolubilmente legata al famoso film di Billy Wilder con Jack Lemmon e Walter Matthau. Nello spettacolo, presentato dalla Compagnia delle Indie Occidentali e con l’adattamento di Edoardo Erba, il giovane reporter è Gian Marco Tognazzi, l’irascibile direttore del suo giornale Bruno Armando che insieme a Roberto Tesconi, Corinna Locastro - nei tre ruoli femminili -, Fausto Sciarappa, Jean Marie Ferry, Mimmo Mignemi nel ruolo dello sceriffo, ricostruiscono, con la regia di France-
sco Tavassi, la rocambolesca vicenda da cronaca nera ambientata nella Chicago del 1929. “Prima Pagina” mette in risalto il rapporto tra il mondo dei cronisti, il loro direttore e la legge, riassumendo pregi e difetti di una categoria che non appartiene soltanto ad una classe sociale americana, ma a tutto il mondo dell’informazione. Per contrappunto non è difficile rilevare una calda partecipazione, da parte degli autori, al dramma del condannato, crudelmente braccato dai giornalisti ansiosi di notizie e dagli uomini della legge, non tanto preoccupati del rispetto di questa, quanto dalla salvaguardia dei propri interessi. «Prima Pagina» è anche un “colpo d’ascia” inferto all’allucinata euforia legata alla pena di morte.
TEATRO DEL VIALE
«Separazione», storia al telefono Appuntamento per sabato 9 febbraio Sabato 9 febbraio alle 21, nella Sala teatrale Giovanni Paolo II, Castelleone, Mario Zucca e Marina Thovez presenteranno 1Separazione» di Tom Kempinski. Mario Zucca e Marina Thovez tornano al Teatro del Viale con una straordinaria produzione. Un testo splendido di Tom Kempinski portato in scena con meravigliosa e coinvolgente capacità interpretativa. «Separazione» è la storia di un rapporto telefonico tra Sarah, attrice newyorkese, e Joe, commediografo londinese, “separati”, appunto, da un oceano. I due non si conoscono, ma il destino intreccerà le loro esistenze. Sarah vuole mettere in scena una famo-
sa commedia di Joe e lo chiama per chiedergli il permesso. Tutto finirebbe qui, se non fosse che Joe, bloccato da tempo sulla pagina bianca, buffo malato di agorafobia, ciccione e solo, ha un forsennato bisogno di parlare con qualcuno. Da qui la trafila di telefonate che raccontano la scoperta della non casuale affinità tra Sarah e la protagonista della commedia, la nascita di una grande amicizia, la voglia di ricominciare a scrivere, forse addirittura l’amore, ma anche le terribili cattiverie che nascono dalla paura dell’abbandono. E finalmente l’incontro. Ma Joe si tira indietro ed è di nuovo: separazione.
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Cultura
Venerdì 8 Febbraio 2008
SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori
«Da quando» Un paravento divide due persone: psicologo e paziente, due vite apparentemente indipendenti che si intersecano, e non per pura casualità. Nel libro «Da quando», di Camilla Carrara, Miki ha un’infanzia particolare, dominata dalla presenza della figura materna e della nonna, protetta dalle solide mura della vecchia casa di famiglia e un’adolescenza confortata dalla presenza dell’inseparabile amico Amedeo, compagno di giochi e di segreti inconfessabili. Il romanzo, psicologicamente indagato, offre al lettore una trama piena di suspense, in cui non mancano accenni a problemi di estrema attualità. «La scelta di questo mio pseudonimo» scrive l’autrice «è legata al desiderio di rendere omaggio alla memoria della nobil donna che fu, non solo nel blasone di contessa ma anche nello spirito, Camilla Carrara. Cosicché anche la sua immagine benefici del privilegio di non perdersi nell’oblio. Ella dimorò nello stesso luogo che mi accolse a periodi alterni nel corso degli anni. Sperando così di rendere cosa gradita alla sua comunità».
Orchestra da Camera di Mantova per celebrare il genio di Haydn L’Orchestra da Camera di Mantova dà inizio venerdi 8 febbraio (ore 20.30) al progetto biennale che il Teatro Ponchielli dedica a Franz Joseph Haydn nel bicentenario della morte. Con l’ensemble mantovano, affidato alla sua storica spalla Carlo Fabiano, suoneranno il giovane pianista Gabriele Carcano e la violoncellista Sol Gabetta, un’autentica rivelazione. Franz Joseph Haydn moriva a Vienna nel 1809, lasciando all’Europa un’eredità musicale di fondamentale importanza: il suo catalogo, infatti, comprende opere di grande bellezza in tutti i campi, dalla musica vocale a quella strumentale, dal repertorio sacro a quello profano, dalle pagine sinfoniche a quelle cameristiche. Ma i meriti di Haydn vanno oltre: a lui si deve la moderna definizione di forme musicali, quali il quartetto, il
L’orchestra da camera di Mantova
concerto e la sinfonia, che sarebbero diventate il banco di prova dei più grandi compositori romantici per tutto il XIX secolo. Ad oscurarne la fama, però, hanno pensato i suoi successori, anche quelli che, come Mozart, si ispirarono direttamente a lui e alle sue opere; Beethoven e Scubert, Schumann e Brahms gli rubarono la scena, così che la sua
grandezza venne accettata sulla parola, più che sperimentata nella pratica. In occasione del bicentenario della morte, che cadrà nel 2009, il Ponchielli intende proporre al suo pubblico una accurata scelta delle opere di Haydn, documentando tutti i generi in cui si è cimentato, e rivelandone così l’indubitabile fascino.
Per realizzare il suo «Progetto Haydn» il Ponchielli ha invitato alcuni ensemble da camera, prestigiosi solisti e, in particolare, l’Orchestra da Camera di Mantova, che darà avvio al progetto biennale con il concorso di due attesi solisti: il giovanissimo pianista torinese Gabriele Carcano, vincitore del «Premio Venezia» nel 2004, che sarà interprete del Concerto in re maggiore per pianoforte, e la violoncellista argentina poco più che ventenne Sol Gabetta, ormai acclamata in tutto il mondo come una delle migliori interpreti del repertorio violoncellistico: a lei sarà affidato il primo dei Concerti che Haydn ha composto per il violoncello, quello in do maggiore. Il programma sarà completato da due pagine sinfoniche: la Sinfonia n. 1 in re maggiore e la più matura Sinfonia n. 44 in mi minore Trauersymphonie.
LO SPAZIO DELL’ARTE
I Dinosauri approdano anche a Gardaland Di Enisa Gordani Cremona è ancora capofila di un accordo. Si tratta di un progetto educativodivertente realizzato in collaborazione con Gardaland, nell’ambito della mostra dei Dinosauri (che ha superato i 50mila visitatori), realizzata a Cà de’ Somenzi dall’Apic, in col-
laborazione con National History Museum di Londra. «E’ un grande onore di aver raggiunto questo accordo con Gardaland» ha commentato il presidente dell’Apic Giseppe Torchio. «Ma importante è anche il successo che sta avendo la mostra, sin da i primi giorni. Una piacevole e comune
proposta sia per i piccoli che per i grandi, in quanto è un progetto che offre nuove conoscenze, materializzazione dei loro sognispaziali e temporali». Altri presenti alla presentazione del progetto erano il direttore del marketing e comunicazione Paolo Viarengo ed il responsabile marketing ter-
ritoriale Massimo Zuccotti. La tappa cremonese della mostra è l’unica in tutta l’Italia, e Cremona ha saputo organizzare l’evento e raggiungere l’obiettivo chiamato Eduteiment, cioè di educare giocando. Per questo i superlativi per l’Italia non sono mancati da parte del presiden-
Successo in Spagna per le città d’arte Grande successo in Spagna per la mostra al Circuito delle 12 Città d'Arte della Pianura Padana e per la cena con prodotti tipici. E’ stata evidenziata la ricchezza del patrimonio artistico e culturale del territorio rappresentato dalle 12 città. Alessandria, Bologna, Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Modena, Parma, Pavia, Piacenza, Reggio Emilia,
Verona, tutte insieme si sono presentate come un unico sistema turistico declinabile in tanti itinerari culturali ed enogastronomici. Oltre ai temi classici del turismo culturale, è stato messo in rilievo il comparto dell'artigianato di qualità, dell'industria dei motori e dell'enogastronomia. Una cena rappresentativa delle eccellenze del territorio è
stata imbandita con la preziosa collaborazione di chef mantovani e dell'Istituto Alberghiero di Piacenza che ha garantito un servizio di ristorazione di alto livello con gli studenti coadiuvati dai docenti che li accompagnavano. Gli invitati hanno potuto ammirare gli oggetti in mostra e gustare i tanti sapori della cucina territoriale.
te del museo di Londra. Il successo della mostra si conferma considerando il fatto che si sta lavorando per ottenere una proroga dal museo di Londra. Le novità non finiscono qui, perché c’è anche un altro progetto, a cui si stà lavorando tanto, proprio a Gardaland: una scenografia ambientata al polo Nord cha sarà presto a disposizine dei visitatori, e di cui presso la mostra dei dinosauri è possibile vedere un’anteprima, collegandosi al sito di Gardaland. «Questa mostra si present erà anche alla Borsa Internazionale del Turismo a Milano» ha detto Franco Feroldi il responsabile dell’esposizione. Tutti coloro che hanno visitato la mostra avranno anche diritto a uno sconto di due euro per le visite che faranno a Gardaland.
Un libro sul fronte russo E’ stato edito nei giorni scorsi il volume «Dal fronte russo con amore», della casa editrice CremonaBooks. Questo volume raccoglie le lettere d’amore dell’ufficiale Gianfranco Taglietti, scritti alla neo sposa durante il periodo di guerra trascorso presso la Campagna di Russia, dove militava in qualità di ufficiale del 6° Reggimento bersaglieri di Bologna. Il protagonista e autore, ferito e reso in valido durante tale militanza, ha raggiunto il grado di tenente colonnello del ruolo d’onore. Servizio che gli è valso la medaglia d’oro della cultura e della scuola. Gianfranco Taglietti è un cremonese “purosangue”, essendo nato proprio nel centro di Cremona, in via Solferino.
Cultura
Venerdì 8 Febbraio 2008
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Le frattaglie protagoniste di un libro Ennesima pubblicazione dell’autrice cremasca specializzata in cucina, Roberta Schira di Silvia Galli «Nella collana Il lettore goloso non poteva mancare un libro sulle frattaglie» così ha spiegato Roberta Schira, autrice cremasca del suddetto libro. «Il motto della collana recita infatti “Per una vera cultura della cucina”, e in ogni cultura che si rispetti deve trovare espressione la minoranza, bisogna dar voce alla provocazione, a ciò che sembra non incontrare il favore dei più». Sicuramente fra tutti i cibi, le frattaglie godono probabilmente della reputazione peggiore: si dice che siano poco sane, poco nutrienti, troppo grasse, indigeste, quando non vengono rifiutate definendole esplicitamente ripugnanti. Meno si consumano, meno
si conoscono, più si alimentano i fraintesi e i luoghi comuni. «Lo scopo di questo libro» ha continuato l’autrice «che è il primo repertorio sistematico e completo mai pubblicato sulle frattaglie e il loro uso in cucina, è prima di tutto far conoscere il “quinto quarto” in tutte le sue parti, a partire dalle frattaglie di bovino fino a quelle di pesce. Quindi, ribaltare i luoghi comuni, mostrando quanto le frattaglie sono sane e nutrienti, e addirittura politicamente corrette». Che differenza c'è tra la Roberta Schira de «Piazza Gourmand» e quella di «Il libro delle Frattaglie»? «Il primo» ha spiegato l’autrice «è un romanzo, e lì esce la Roberta che ama le storie, lo scavare nell’animo uma-
no, la creatività, la fantasia e il rigore della scrittura limata sino all'osso. Il secondo è un trattato, qui esce la parte di me appassionata di storia dell’alimentazione, di antropologia e di cucina. Entrambi sono complementari alla mia realizzazione, fantasia,
ma anche ricerca e studio di due argomenti che mi appassionano: il cibo e gli esseri umani. Trecentocinquanta le ricette tratte dalla ricchissima tradizione italiana o proposte dagli autori più classici come dagli chef più innovativi. Il libro è il primo tentativo di classificazione di tutte le frattaglie di animali commestibili, dai bovini al pesce. Si parla poi di storia, di ricette regionali, psicologia, dietologia, letteratura, enologia. Infatti alla fine del testo che consta di più di 300 pagine ho raccolto i contributi di esperti nei vari settori per arricchire il testo. Si parla poi del fenomeno “mucca pazza”, di molte curiosità, di etimologie, di quasi 300 ricette in moltissime varianti regiona-
li. Questo libro è una provocazione. Non può suonare diversamente dedicare un intero volume a qualcosa che molti considerano poco più di uno scarto alimentare, indicibile e sempre dannato. Il nostro intento è di proporre le frattaglie per quello che in realtà sono: un cibo buono, sano e pulito. Le frattaglie costituiscono infatti la parte più vitale dell’animale: saporite e preziose, rappresentano nella loro essenza l’indizio primario della sua salute. Proprio dalle frattaglie, da questa parte così ricca di simbologie ambivalenti, che porta con sé tutta la negatività delle cose “invisibili” e nascoste, possiamo ricostruire storia, salute… tutto l’animale. E’ nutrendoci di parti come cuo-
re, rene, stomaco di un esemplare sano che assimiliamo la vitalità più pura, la potenza animale alla massima concentrazione». Allan Bay, Claudio Sadler, Gianni Bolzoni, Carlo Alberto Vailati, Franco Cazzamali: come nascono le tue sinergie con questi “uomini di gusto”? Il mondo del cibo e della ristorazione è popolato per lo più da figure maschili. Ho imparato a lavorare con loro ormai e conosco i trucchi per mantenere i rapporti sereni. Cazzamali è un amico, un bravo macellaio e un grande esperto di frattaglie: mi sembrava giusto chiedere la sua consulenza pratica per risolvere i dubbi che ho trovato nella stesura del testo».
Appuntamenti a Cremona e dintorni... A OLMENETA
Domenica di palloncini Domenica scorsa, 3 febbraio, la Comunità di Olmeneta si è radunata, dopo la Santa Messa, sul sagrato della Chiesa per assistere al lancio di palloncini colorati che i ragazzi del catechismo (elementari e medie) hanno liberato nel cielo con la speranza che i messaggini legati ai palloncini vengano letti e poi rimandati alla Parrocchia con la risposta. E’ stata una domenica carat-
MUSICA
8 febbraio 08 CREMONA CONCERTO Orchestra da Camera di Mantova - Progetto Haydn 1809 - 2009. Sol Gabetta, violoncello - Gabriele Carcano, pianoforte - Carlo Fabiano, primo violino. Teatro Ponchielli - cso Vittorio Emanuele II. Orario: ore 20,30. Costo: platea e palchi 24 euro: galleria 13 euro: loggione 10 euro
ARTE & CULTURA
Fino al 15 marzo 08 CREMONA DINOSAURI Una nuova grande mostra organizzata ad Apic Cremona e Natu-
terizzata, oltre che dalla Celebrazione della 30esima Giornta della Vita, anche dal ricordo di San Biagio e, il giorno prima, dalla Benedizione delle Candele (Candelora). Al termine della Messa, si è svolta la Benedizione della gola, a tutela della salute per intercessione del Santo e poi, nello spirito della Giornata, il lancio dei palloncini. Enrico Cordoni
ral History Museum di Londra CremonaFiere - loc Cà de' Somenzi. Orario: dal lunedì al giovedì 9- 21; venerdì e sabato 9-23; domenica e festivi 10-21. Costo: 8 euro - gratuito per bambini fino ai 5 anni compiuti, accompagnatori di scolaresche e di comitive di almeno 15 persone, giornalisti con tessera. Fino al 29 febbraio 08 CREMONA MOSTRA PIAZZA MARCONI: UN LIBRO APERTO La storia, l'arte, il futuro: mostra curata da Lynn Pitcher. Palazzo Comunale - sala Alabardieri. Orario: dal lunedì al sabato 9-180; domenica 10-18. 8 febbraio 08 CREMONA MOSTRA PERSPECTIVA ARTIFICIALIS Mostra di modelli sulla prospettiva e sulla geometria delle proiezioni Museo Civico Ala Ponzone - via U Dati, 4. Orario: dal martedì al sabato 918; domenica 10-18; lunedì chiuso. Costo: 5 euro. 8 febbraio 08 CREMONA A SCUOLA DI ASTRONOMIA - 8 SERATE SOTTO LE STELLE Gli asteroidi: montagne volanti prof Claudio Elidoro. Osservatorio astronomico Grup-
po astrofili cremonesi - v.le Trento e Trieste, 21. Orario: ore 21. 10 febbraio 08 CREMONA INCONTRO PROGETTO 2007/2008 IL FUTURO HA UNA MEMORIA Il dramma delle foibe durante la seconda guerra mondiale 1Foibe rosse. Vita di Norma Cossetto uccisa in Istria nel 1943» - Prof Frediano Sessi, conferenza per gli studenti degli Istituti superiori della provincia di Cremona. Itis Torriani - via Seminario, 17/19. Orario: ore 10.
SPETTACOLO
8 febbraio 08 CASALBUTTANO PROSA PRIMA PAGINA Con Gianmarco Tognazzi e Roberto Tesconi. Teatro Bellini. Orario: ore 21. Costo: platea 15 euro; galleria 12,50 euro. 8 febbraio 08 CREMONA PROSA IL BRIGANTE MASOLINO Teatro d'Opera dei Pupi Siciliani Capolavoro del Patrimonio Immateriale dell'Umanità - Giacomo Cuticchio, segnalato al JBT 2007, regia di Giacomo Cuticchio. Teatro Auditorium G Galilei 21,15. Costo: 10 euro. 9 febbraio 08 CASALMAGGIORE LE DOGLIANZE DEGLI ATTORI A MASCHERA Compagnai Teatrale Enzo Moscato - Teatro ercadante Stabile di Napoli - Benevento Città Spettacolo - La Biennale di Venezia. Teatro Comunale - via Cairoli, 53. Orario: ore 21.
Costo: platea e palchi 17 euro; loggione 11 euro. 9 febbraio 08 CASTELLEONE PROSA SEPARAZIONE Di Tom Kempinski, con Mario Zucca e Marina Thovez. Teatro del Viale - viale Santuario, 7. Orario: ore 21. Costo: poltronissime 18 euro; poltrone/galleria 14 euro. 10 febbraio 08 CREMONA PROSA ROMA ORE 11 Di Elio Petri - regia di Mitipretese - Teatro Eliseo. Teatro Ponchielli - cso Vittorio Emanuele II. Orario: ore 20,30. Costo: 15 euro. 12 febbraio 08 CREMA DANZA LA LUNA NEL NIDO di Chiarenza, regia di Chiarenza. Teatro San Domenico. Orario: ore 10. Costo: 5 euro. 12-13 febbraio 08 CREMONA PROSA TRILOGIA DELLA VILLEGGIATURA Di Carlo Goldoni - regia Toni Servillo. Teatro Ponchielli - cso Vittorio Emanuele II. Orario: ore 20,30. Costo: platea e palchi 20 euro; galleria 13 euro; loggione 8 euro. 13 febbraio 08 CREMONA DANZA VERGINE MADRE Canti, commenti e racconti di un'anima in cerca di salvezza; dalal Divina Commedia di Dante Alighieri. Teatro San Domenico. Orario: ore 10. Costo: 8 euro. 13 febbraio 08 CREMA CABARET NUOTANDO CON LE LACRIME AGLI OCCHI Uno spettacolo di canzoni e ragionamenti, di e con Cochi Ponzoni e
Renato Pozzetto, musiche di Jannacci, con l'Orchestra Good Fellas. Teatro San Domenico. Orario: ore 21. Costo: 30 euro. 13 febbraio 08 CREMONA PROSA ATTENTI AL LUPO di Stefano Benni - a cura del Gruppo Primadonne - regia di Maria Angela Bartoli. Cineteatro Filo - piazza Filodrammatici, 4. Orario: ore 21. Costo: 5 euro.
ALTRO
dal 9 all’11 febbraio 08 RIVOLTA D’ADDA FIERA REGIONALE DI SANT'APOLLONIA Rassegna di macchinari per l'agricoltura, esposizione di bestiame. Piazza Vittorio Emanuele II. Orario: ore 9. 10 febbraio 08 PANDINO COSE D'ALTRI TEMPI Tradizionale mercatino di antiquariato. Castello Visconteo. Orario: dalle ore 9. 10 febbraio 08 RIVOLTA D’ADDA MERCATINO Mostra mercato dell'usato e del piccolo antiquariato - piccoloo antiquariato, mobili, oggettistica, dipinti. Piazza Vittorio Emanuele II. Orario: dalle ore 8.30. 10 febbraio 08 CASTELLEOME MERCATINO Mercatino di antiquariato, oggettistica d'epoca, collezionismo, dipinti e artigianato artistico Centro storico. Orario: ore 9.
S port&S port Gli uomini del calcio
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il calcio
Eugenio Grignani
da un’idea di Alan Walde
Portieri,il titolare,il sostituto,una o due riserve
I
L PORTIERE
Normalmente si dice che il giocatore più importante di una squadra sia l’attaccante, ai miei anni di giovinetto il numero 9 sulla schiena, più tardi il 10 o l’11. Oggi anche il 20, 35, 47 e oltre. Non è vero. Il giocatore più importante è il portiere, col suo bel numero 1 incollato tra le scapole. E’ certamente il giocatore su cui si scatenano gli insulti se la squadra perde e solo raramente le lodi se salva il risultato. Difensori e centrocampisti, attaccanti e loro sostituti quando servono, sanno che qualche compagno può quasi sempre rimediare un loro passo incerto, un errore, una sbavatura. E’ una difesa psicologica che manca totalmente al portiere perchè lui sa che un suo errore può essere determinante per il risultato. Anche recentemente un’ ottima squadra lombarda ha dovuto lamentare un’amara sconfitta causata da un errore del suo portiere. Se è vero che il portiere è l’ultima difesa, un grande portiere non si limita a parare ma può comandare il gioco e dare l’avvio ai propri centrali che prepareranno l’attacco finale. Quasi sempre i contropiede micidiali per le difese avversarie partono dal piede
La fase finale del football è il gol , in inglese goal cioè traguardo, meta ,scopo. Ma in questo sport significa rete. Vedere una trama che si disegna sul prato è molto bello, ma è entusiasmante quando un piedino magico con destrezza da fantasista butta la palla in rete, o un piedone attaccato ad un gambone la scaraventa dentro a mezza altezza, al volo, di collo pieno, di punta, raso terra o nell’angolo alto, a sinistra o a destra ma nel rettangolo bianco, a volte il pallone viaggia a 100 km/h. Il pubblico che ha seguito con gioia o timore a seconda delle sponde e delle curve le fasi preparatorie, allora esplode,urla, applausi o insulti, maledizioni o imprecazioni, cuscini e berretti in aria o sotto i piedi, qualche volta una manata tra amici, qualche altra un pugno tra nemici di un paio d’ore se alcool (e altro) non s’intromettono. Il boato si spegne solo quando il pallone viene posizionato a centro campo per far ripartire il gioco . Per bravi che siano gli attaccanti non sempre riescono a infilare la rete avversaria: a volte sbagliano di brutto proprio al culmine dell’azione soprattutto se individuale: col fiato corto il sangue arriva scarso al cervello, gli occhi si annebbiano, l’atleta vede due o tre porte tutte sfuocate. A volte un ciuffo d’erba storto si intromette malamente, a volte il piede fa scherzi da prete, come si dice. Qualche volta, più spesso di quanto si pensi, si oppongono i portieri. Alè!
fatto rincuora i suoi compagni anche solo con la presenza. Qualche ordine urlato in maniera comprensibile alle orecchie dei suoi difensori, specie nei “ calci da fermo “ angoli e punizioni - spesso risulta determinante per il risultato desiderato e inseguito: che non è mai la sconfitta., anche se la squadra è la prima della classe relativa-
Lo spagnolo Ricardo Zamora mitico capostipite dei portieri moderni (anni’30)
o più spesso dalle manone del portiere, cosi diverse da quelle di un pugile. Il portiere ha ( dovrebbe avere) una visione completa del gioco, quindi anche se non riceve tiri sgarbati non è vero che resti inoperoso. Anzi per non riceverne del tutto deve stare sempre molto attento all’evolversi della partita e comandare almeno i difensori più prossimi. I terzini, laterali e centrale , il libero e in qualche caso anche chi accorre a dar mano alla difesa devono ascoltare con attenzione i suggerimenti urlati dal portiere, ma lui deve saper dare suggerimenti chiari , convincenti , sicuri. Se una squadra gioca bene ma avverte il suo portiere in stato calante, magari anche solo momentaneo, può subire contraccolpi negativi agli effetti del risultato finale desiderato, che può anche non essere la vittoria quando basta il pareggio. Ma deve essere pareggio già “ in cascina”. Un ottimo portiere, non solo di fama ma soprattutto di
mente allo scudetto. In caso poi di promozione alla categoria superiore oltre l’orgoglio c’è di mezzo la generosità dei Presidenti. Oggi non più, ma diventato giovanotto e anche un po’ più in là , sentivo dire nell’ambiente “presidente che non caccia niente presidente perdente “ oppure a Roma “ presidente avaro, presidente padellaro “, a Napoli “ presidente avaraccio presidente col pernacchio”. Una volta finiva in porta chi non sapeva districarsi bene col pallone tra i piedi. Col tempo allenatori intelligenti hanno capito quale fosse uno dei punti di forza della squadra, e ciò è avvenuto con l’ampliarsi dell’interesse per questo sport e il continuo perfezionamento delle varie componenti tecniche, aumentato vertiginosamente con l’entrata i campo della TV. La prima presenza di questa macchina da ripresa , di interessi e di soldi per tutti, esclusi gli spettatori salvo chi scommette - è coincisa
con il primo mondiale trasmesso in tutto il mondo. Le multinazionali e i loro apparati della comunicazione si sono proiettati a valanga sul nuovo giocattolo che ha assicurato affari colossali ai loro prodotti e stipendi proporzionati ad atleti, addetti e società divenute società di capitali. Anche il portiere ne ha tratto concreti vantaggi non solo economici. Un allenatore specifico, un fisioterapista di livello, un medico specialista per le sua sante mani , guanti adattati alle prese, cuscinetti paracolpi a protezione delle anche. Un allenatore al suo portiere ideale chiede alcune qualità comuni a tutti i giocatori ma che lui deve possedere ed affinare in modo particolare, una sopra le altre, e sarà l’ultima che elencheremo, quella che distingue il grande portiere dal “gatto di marmo”. Ecco l’elenco non completo ma sufficiente.
lina. Idem con il baseball e per tornare alle mani, con la box. Ma un portiere non agile deve cambiar mestiere se non sa fulmineamente reagire magari a un tuffo esagerato o a un volo sbilanciato. Con agilità può correggere non l’intenzione ma il gesto a tutto vantaggio del risultato: ghermire o respingere il pallone. LA FORZA FISICA. Magari può servire poche volte o anche mai nello svolgimento di una partita o di più incontri. Ma quando gli serve casualmente o per volontà dell’avversario, deve uscirne vincente, specie se ha lasciato la porta alle spalle. Non sarà un duello rusticano, ma con le mani, con le braccia, unico in campo autorizzato ad usarle sulla palla, con le spalle, con il collo e anche con i piedi, scarpe 45 o 47 non importa, in quell’occasione deve far valere la sua forza. IL CORAGGIO. Il calcio non è rugby (in inglese palla ovale, però il tema rug significa duro, aspro e simili) ma non è nemmeno un giro di valzer da educande.Tutti i giocatori dovrebbero possedere questa qualità, caratteristica negli sport che prevedono il contatto fisico. Nel portiere è qualità assoluta, determinate, certo la principale. Il portiere sa che in certi casi difficilmente potrà proteggere adeguatamente il suo corpo e impara col tempo ad uscirne con il minor danno possibile. Se il portiere è uomo-coraggio i suoi avversari lo conoscono bene, soprattutto oggi che videocamere e moviole riescono a leggere espressioni di ogni giocatore indirizzate al pubblico, al proprio allenatore o peggio all’arbitro. Non abbiamo memoria in tempi recenti di reazioni anche solo verbali di un portiere. Infatti il coraggio regala a un buon portiere grande dominio sui propri nervi . Giorgio Bianchi. Un buonissimo portiere che ha già conosciuto le vicende della serie B, durante un campionato ucciso dal Gabibbo genovese, e da un allenatore sfortunato ma presupponente. A Giorgio i nostri auguri per il ditone della sua manona. Benvenuto Sirigu.
LA DETERMINAZIONE. Spesso il ragazzo ha solo un brevissimo attimo per la decisione e niente ripensamenti. Meglio un rischio che un ripensamento. La palla qualche volta deve pur entrare. L’AGILITÀ. E’ una caratteristica in tutte le discipline sportive, ma nel portiere è indispensabile. Abbiamo conosciuto ciclisti lenti in corsa , potentissimi in salita . Campioni di golf quasi impacciati con la mazza , ma perfetti nell’imbucare la pal-
Conosce le sue responsabilità e sa di avere coraggio. Gli insulti non fanno parte del suo essere un bravo portiere.
CITTADELLA-CREMONESE Domenica 24 febbraio il Club Grigiorosso Erminio Favalli organizza una trasferta in pulman a Cittadella per assistere alla partitissima. Prenotazioni entro il 15 febbraio. Per informazioni: Club Grigiorosso E. Favalli Via Platina 32, Cremona
Ternana classifica bassa Cremonese alta da difendere
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erni è un capoluogo di provincia dell’Umbria, terra attraversata tutta dal Tevere, ma ricca di acque anche oltre il “biondo” , facile amica di etruschi prima e romani poi , quindi una delle prime mete dell’espansione dei Cesari. Quel cuore d’Italia vecchio di millenni, di storia e di arte, ha marciato con le sue gambe testarde e robuste: dopo piemontesi e bergamaschi “I Sabini” sono stati il più largo serbatoio delle nostre penne nere. Gambe e braccia forti ma mani abili nel costruire e ornare un raro concentrato di città tra le più attive e belle al mondo: Perugia, altro capoluogo , Città di Castello, Gubbio, Todi, Assisi, Foligno, Orvieto , Spoleto. E basti così . Devo guardare e riferire di una partita di calcio . Entro subito in argomento con Luca Giovanetti, inviato del Corriere dell’Umbria, e mio vicino di sedia : per motivi a me ignoti sono accreditato alla stampa ospite. A dirla intera allo Zini siamo tutti ospiti, con o senza tessera (di giornalismo!). Graditi quelli che pagano, assistiti e rispettati quelli che scrivono, con particolare attenzione non solo alle tirature (e relative vendite…) ma anche allo spessore e alla obiettiva anzianità delle testate. Vengo al punto e Luca mi confida che “… per noi sarà dura, è favorita la Cremonese” . Annoto e gli chiedo il perché, non ottengo risposta, si accapiglia con un microfono e mi fa segno col dito a ruota: “…dopo”. Mi sembra una scusa…ma lo capisco. I nostri ragazzi partono in sordina: annusano che aria tira, e poi per una decina di minuti mimano vivacità, prima con Carotti, poi con Chomahov e Temelin e di nuovo con Carotti: Cozzolino, che dopo la partita verrà rianimato dai commenti positivi dell’allenatore e di Giacomo Randazzo, devia involontariamente e la stupida palla che nulla sa, sfiora quella che dovrebbe essere la sua meta naturale, cioè la rete di Cunzi. Le due squadre giochicchiano con leggera padronanza di palla per gli umbri, ma è una tiritera che mi fa sporcare i fogli con inutili geroglifici e che l’arbitro osserva distaccato di passi e decisioni:pàr che ghe manc’el fiaa. Avrebbe bisogno di una pompata d’aria se Carotti “sette polmoni” (complimenti a Giorgio Barbieri) fosse in vena di beneficenza. Nel secondo tempo,visto che si riprende come per lo davanti, è proprio il caso di scrivere che il signor Mondonico rivolta tutta la situazione con l’inserimento di Ferrarese : una scelta tipica di chi possiede occhi attenti su una pagina che gli si muove tra le mani . Prendetela come volete,è la pura verità. Scompigliata tutta la tre quarti, quelli di Terni non si sono più raccapezzati, anche cercando oltre ogni limite il bandolo della matassa: le due laterali che per la Cremo erano fonte di continue apprensioni - soprattutto Lolli sulla sinistra - non sono più state in grado di combinare guai , e di far lavorare al meglio Morello e Rigoni. Il gol da tre punti nasce da un’azione di due alfieri da difesa , in quel momento in area ternana per il calcio d’angolo battuto da Chomakov. Il solito casino sotto porta e Argilli un po’ defilato riceve e riesce a passare sui piedi di Viali che esegue puntuale. E’ quasi la metà del 2° tempo, si comincia a cianciare calcio, ma annoto ancora un paio di contropiede a nostro favore. Concludo: se possono segnare anche uomini da difesa in una squadra priva di Zauli Brioschi Perticone e Graziani , e con Temelin un po’ così “ me mi suona bene”. Uno sguardo alle altre stelle del nostro girone fotografa alle spalle ancora il Sassuolo , ma la sua visita al Venezia racconta di tre espulsioni e sette ammonizioni: molto rumore per un gol. Fra Novara e Cittadella un pareggio, tre espulsioni e cinque ammonizioni : identico rumore, ma il distacco dalla Cremo è salito a tre punti. Vuoi vedere che le nostre inseguitrici più dirette sono un poco nervosette? LE NAZIONALI di B e A. Quella di Casiraghi va bene, lo si sapeva. Quella di Zurigo, alla faccia di Blatter il noto colonnello svizzero presidente della FIFA comandata, dal bergeimer Donadoni, fa su i lusitani che dopo il primo loro gol hanno sperato per 20 secondi in un pareggio. 20 secondi sono pochi, ma sufficienti per il 3 a 1 finale. Ciapa sù e porta à cà! Arriverà il contratto promesso dalla FIGC.
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Sport
Venerdì 8 Febbraio 2008
Vanoli, operazione riscatto di Cesare Castellani arà la Vanoli a tenere il clou del fine settimana sportivo a Cremona. Vanoli reduce da una bruciante sconfitta sul campo di Pistoia: sconfitta accettabile quando si pensi al valore della formazione toscana, ma non nel punteggio troppo severo nei confronti della squadra di Cioppi che per
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Anche la Magic pack cerca di superare la crisi di gioco hanno la possibilità di rimediare immediatamente al passo falso di Pistoia, o comunque, di tenere il passo delle prime. Quadre Lollis sembra aver recuperato con un paio di giorni di riposo, il leggero infortunio di Pistoia. Valenti pare ormai inserito in squadra in ogni schema e il pubblico lo attende con
Viali segna la rete della vittoria della Cremonese contro la Ternana
la prima volta non è riuscita a raggiungere i sessanta punti. La vittoria sulla Vanoli ha permesso a Pistoia di rientrare nel gruppo delle aspiranti ai play off ed ha offerto un altro vantaggio ai pistoiesi che hanno portato in attivo il loro quoziente canestri nei confronti di Soresina. Fattore che potrebbe assumere grande importanza quando si dovrà stilare la classifica, se vi saranno squadre a pari punti. Soresina, infatti, è già in svantaggio, oltre che nei confronti di Pistoia, anche di Caserta. A Pistoia era attesissimo Valenti al suo rientro nelle file soresinesi dopo la breve esperienza in A1 a Cantù. Forse il migliore in campo tra i biancoblu, ma i suoi undici punti non serviti che a limitare il passivo di una squadra apparsa ben diversa da quella vista solo sette giorni prima a Cremona. La sconfitta di Pistoia è costata parecchio alla Vanoli che dalla posizione di testa in classifica è letteralmente precipitata in quarta piazza. Domenica arriva la Coopsette Rimini e il calendario dà quindi una piccola mano agli uomini del presidente Triboldi che
impazienza per il suo debutto al Palasomenzi proprio mentre la società ricorda che il mercato di riparazione non è ancora
chiuso e, se è vero che è riuscita a catturare, con Valenti il miglior giocatore italiano disponibile, è altrettanto vero che se ci fosse in circolazione un play di grande valore, la stessa non si tirerebbe assolutamente indietro. Stiamo a vedere, anche perché Patron Triboldi ci ha abituato ai colpi di coda improvvisi e se effettivamente arrivasse un uomo di grande carisma e si potesse recuperare completamente Corey Albano, la squadra sarebbe veramente da promozione. Sempre nel basket, trasferta difficile per la Rossini’s che va ad affrontare la formazione più in forma del momento, Anzola. La Rossini’s che nelle ultime settimane è andata a corrente alternata, deve andare in Emilia caricatissima: deve vendicare la sconfitta casalinga (49-53) subita all’andata e deve assolutamente fermare la
Valenti della Vanoli Basket in schiacciata
squadra che la precede in classifica per tentare di affiancarla e riprendere quella marcia che solo ai primi di gennaio l’aveva portata in testa alla graduatoria. La squadra sembra aver ripreso fiducia dopo il successo di sabato scorso contro Valenza in una partita in cui ha ritrovato uno Speranzini in grandissima
vena e un Conti altrettanto preciso dalla distanza. Pallanuoto. Attesa per la WalCor che certamente si gioca contro Plebiscito Padova una fetta di salvezza. Strabattuti a Savona dove in pratica non hanno lottato suscitando anche qualche rimbrotto dalla presidenza per lo scarso impegno dimostrato nel corso della gara i biancoce-
lesti sono chiamati ad una prova soprattutto di orgoglio. Padova non gode senza dubbio di un organico superiore a quello della WalCor (all’andata la gara finì con un sonoro 7-17 per i bissolatini) pur priva di Azevedo. Ci vorrà anche un buon sostegno da parte del pubblico per infondere nei giocatori un po’ di quella fiducia che lo stabilizzarsi della situazione economica nelle ultime settimane non sembra aver favorito se si guarda alla prestazione di Savona. Nel volley trasferta in terra marchigiana per la deludente Magic Pack delle ultime settimane. Le marchigiane non sembrano squadra all’altezza della Magic, ma la sconfitta interna con Urbino non lascia certamente tranquillo il tecnico Miccoli che si trova con un pugno di giocatrici forse un po’ stanche più che demotivate, ma dalle quali ci si attende una rapida ripresa ed il ritorno al livello tecnico esibito all’inizio del campionato.
JUDO
Al via la nuova stagione, il nostro judo compie 50anni In occasione del Kagami Biraki, la festa tradizionale che inaugura il nuovo anno judoistico, creata a suo tempo da Jigoro Kano nella migliore tradizione dei samurai e ripresa a Cremona dal Kodokan, Giorgio Sozzi ha voluto ricordare i 50 anni di vita del judo cremonese. Correva infatti l’anno 1957 quando alcuni ragazzotti che giocavano al calcio nel campetto adiacente la caserma della Polizia Stradale di via Massarotti, incrociarono un poliziotto, tale Guerrazzi, di origine pugliese e cintura nera, uscito da quella scuola di campioni che era allora la Scuola di Nettuno. Fra questi ragazzi c’erano Felice Vella e Franco Capelletti. Per loro fu in incontro esaltante che li portò immediatamente a dedicarsi a quella che allora veniva chiamata «lotta giapponese» e che
gettarono il seme della nuova disciplina sportiva in città. Giorgio Sozzi ha voluto che i due fondatori della scuola cremonese di judo si ritrovassero in questa occasione e li ha invitati a partecipare alla sua festa allestita, come sempre, nella palestra di Via Corte. Mentre Felice Vella, dopo alcuni ottimi risultati, lasciò il judo, Franco Capelletti ha fatto la storia, in questo mezzo secolo, del judo non solo italiano, ma europeo. Ha guidato la nazionale e creato judoka di grandissimo calibro come il campione olimpico Ezio Gamba ed ora fa parte di numerose commissioni a livello europeo tanto da aver ottenuto recentemente il 9° dan il che lo conferma come la maggiore autorità judoistica in campo nazionale. Franco Capelletti ha partecipato
Felice Vella e Franco Capelletti
alla festa del Kodokan raccontando ai giovani presenti le sue prime esperienze nel campo del judo e fornendo qualche dimostrazione tecnica, ma sul tatami di Via Corte si sono esibiti per l’occasione anche molti altri personaggi come il maestro bergamasco Mario Pasotti, esperto conoscitore del wushu che insieme ai suoi allievi si è esibito con sciabole, catene, bastoni, come il maestro udinese Pierluigi Comino che insieme ad Alberto Grandi è stato protagonista di un momento culturale presentando le
più antiche forme della scuola di Kitpo, come Giorgio GB Sozzi e Antonio De Fazio che hanno presentato trrenta proiezioni del judo moderno. Alla fine, dopo il classico tagli della torta di riso che non può mai mancare in qeusta occasione, la premiazione dei migliori tleti della società, a partire da Alessandra Frittoli, vincitrice della Coppa Kodokan 2008 alla quale il simbolo del primato è stato consegnato dal presidente del Coni provinciale Rodolfo Verga.
Sport
Venerdì 8 Febbraio 2008
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TROFEO DOMI MARIO “BATELO”: Successo di gioco e di pubblico al D.L.F.
Mosconi e Sonzogni superano 12-11 Campanini e Caccialanza di Massimo Malfatto ttimo successo, sia tecnico che agonistico, ha riscosso il Memorial Domi Mario, tradizionale serale a coppie organizzata dal Dopolavoro Ferroviario. Ancora uno sforzo organizzativo, il secondo dei quattro previsti per il 2008, per i solerti dirigenti della bocciofila di via Bergamo che da or-
O
mai cinque anni, in collaborazione con parenti ed amici di Batèlo, sono promotori di questa manifestazione che vuole ricordare nel migliore dei modi l’amico e socio prematuramente scomparso. Ben 177 le formazioni iscritte sotto la direzione di gara di Renato Bonetti, coadiuvato dagli arbitri di finale Vanni Capelli e Graziella Mineri. Sul gradino più alto del podio sono saliti Giuseppe Mosconi e Massimo Sonzogni, un successo sofferto, ma
ampiamente meritato. Dopo aver “liquidato” nei quarti Ferrari-Borlenghi (12-3), i pupilli del presidente Bozzetti approdavano in finale superando Vitaloni-Daguati, con il punteggio di 12-8. Nella parte alta del tabellone in evidenza Massimo Campanini ed Alberto Caccialanza. I portacolori della canottieri Flora s’imponevano nei quarti su Foroni-Bodini (12-4) ed in semifinale avevano la meglio su DondoniLacca con il punteggio di 12-
Federazione Italiana Bocce - Comitato Provinciale di Cremona CALENDARIO GARE ANNO AGONISTICO 2008 PERIODO ESTIVO: 1 Maggio 2008 - 28 settembre 2008 MAGGIO
DENOMINAZIONE - SOCIETA’
TIPO
CARATTERE
01 05/10 05/17 11 12/16 12/23 18 19/24 19/30 26/31 26/5-06/06
COOP. CASTELVETRO Trofeo ARCARI CAN. BISSOLATI MEMORIAL SOCI COOP CASTELVETRO 7^ TARGA STRADIVARI 5° TROFEO ARENGHI STRADIVARI 13° TROFEO TRANQUILLO MEMORIAL NOCI D.L. FERROVIARIO (55° TROFEO DONATO) QUERCE 16° MEMORIAL G. RAINERI ASTRA 15^ TARGA 2° WAL-COR LA REGONESE TROFEO “I DUE CARLO CAN. FLORA 5° G.P. BAR ARMONIA & BLUES
SQUADRE COPPIE COPPIE NAZ. COPPIE COPPIE COPPIE COPPIE COPPIE COPPIE INDIV.
JUNIORES PROVINCIALE REG. AB-CD JUNIORES L-R REG. AB-CD PROVINCIALE NAZIONALE PROV. AB-CD REGIONALE PROVINCIALE REGIONALE
GIUGNO
03/14 09/13 09/20 16/21 16/27 23/28 23/06-05/07 30/06-11/07 LUGLIO
Sabato 12 14/18 14/26 Sabato 19 21/25 21/07-01/08 Sabato 26 27 AGOSTO
04/09 18/22 Sabato 23 25/29 Sabato 30 SETTEMBRE
01/06 01/13 07 08/20 Domenica 21
DENOMINAZIONE - SOCIETA’
DELMA-FOMI 1° TROFEO BISSOLATI-TAMOIL BERTONI/BERTONI G.B. TRANQUILLO MEM. ALDOVINI G.B. S.O.M.S. 5° TROFEO SOMS CAN. FLORA 30° TROFEO FLORA PIZZIGHETTONESE TR. BARACCHINO C.SP. QUERCE TROFEO LE QUERCE CASC MEMORIAL CERUTI DENOMINAZIONE - SOCIETA’
CAN. BISSOLATI (FANINO ALQUATI) AZZURRA 2000 TR. BRAGA-FERRARI G.B. TRANQUILLO Trofeo PAPA ANGELO SAN ZENO G.P. CONFARTIGIANATO FLORA Mem. PEDERNESCHI-DOMANESCHI FADIGATI 3° TROFEO TERMOTECH P.R.V. FONTE PADUS BALDESIO 5° TROFEO DEL PO DENOMINAZIONE - SOCIETA’
TRATTORIA MULINO Trofeo MULINO CAN. BISSOLATI –TAMOIL ASTRA 2° TROFEO DELLE STELLE CAN. BALDESIO 4° TROFEO UNICA TRANQUILLO- MILLY ONE Bocciodromo DENOMINAZIONE - SOCIETA’
PRV-MARTIRI-AMERICA TR. FORMICA G.B. AMICA 1° TROFEO ELYS CAFE’ TRANQUILLO 5° TR. PRESIDENTE BORGO LORETO TR. ANTICO BORGO COMITATO (MASTER 2008 A-B-C-D)
TIPO
INDIV. COPPIE INDIV. COPPIE COPPIE COPPIE INDIV. COPPIE TIPO
COPPIE COPPIE INDIV. COPPIE COPPIE COPPIE COPPIE INDIV. TIPO
COPPIE COPPIE COPPIE COPPIE COPPIE TIPO
INDIV. COPPIE TERNE INDIV. INDIV.
8. Match di finale giocato davanti ad un pubblico abbastanza numeroso (finalmente!), molto equilibrato e ben giocato da entrambi i giocatori conclusosi sul filo di lana: la spuntavano Mosconi e Sonzogni su Campanini e Caccialanza con il punteggio di 12-11. Alle finali era presente tutto il gotha del boccismo cremonese, dal presidente del comitato Soldi accompagnato dal suo vice Piccioni al presidente dell’EBA e FIB Lombardia Bruno Casarini, raffinato e gradito il rinfresco preparato dalla Marinella e Vittoria, gestori del bocciodromo Ferroviario.
CL ASSIFICA GENER ALE 5 ° Memorial Domi Mario 1° Mosconi-Sonzogni (Can.Baldesio) 2° Campanini-Caccialanza (Can.Flora) 3° Vitaloni-Daguati (Borgo Loreto) 4° Dondoni-Lacca (Astra) 5° Ferrari-Borlenghi (CASC) 6° Foroni-Bodini (PRV Martiri America) 7° Celardo-Minerva (Can.Bissolati) 8° Parmagnani-Boccali (Ferroviario) 9° Dilda-Mariani (Azzurra) 10°Turini-Taino (Ferroviario) 11° Fapulli-Signorini (Signorini) 12° Frittoli-Pagliari (CASC) 13° Brustolin-Ardoli (S.Zeno) 14° Bellini-Gallini (Can.Bissolati) 15° Santini-Zucchelli (Fadigati) 16° Colognese-Mazzurini (Can.Bissolati)
CARATTERE
REG. AB-CD REGIONALE REGIONALE PROVINCIALE REGIONALE PROVINCIALE REG. AB-CD REGIONALE CARATTERE
CIRCUITO FIB REGIONALE PROVINCIALE NOTT. REGIO. PROVINCIALE REG. AB-CD NAZIONALE TORNEO FIB CARATTERE
PROVINCIALE REGIONALE NOTT. PROV. PROV. AB-CD NOTT. PROV. CARATTERE
PROVINCIALE PROVINCIALE NAZIONALE PROV. AB-CD A-B-C-D
Massimo Sonzogni e Giuseppe Mosconi della Canottieri Baldesio, vincitori del Memorial Batelo
TROFEO SALVINI
Sabato 12 alle ore 18 finali al Comunale di Cremona E’ iniziato lunedì per concludersi sabato 9 la gara organizzata dalla canottieri Bissolati in ricordo di “Paco” Salvini e Walter Cavagnoli. Purtroppo non sono mancate le polemiche: infatti, su esplicita richiesta della società rivierasca, sono stati assegnati
ben otto gironi (dei ventidue complessivi!) al bocciodromo di Soresina con evidente contrarietà dei giocatori, ma soprattutto dei vari gestori dei bocciodromi cremonesi. Senza dubbio i dirigenti bissolatini avranno avuto i loro buoni motivi per una simile scel-
ta, ma la vicenda ci lascia piuttosto disorientati. La finale, che in un primo momento era in programma sempre a Soresina, si svolgerà invece sulle corsie del Comunale di Cremona con inizio alle ore 18, sotto la direzione di Gabriele Ceriati.