Il Piccolo del Cremasco

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CREMASCO Il

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ANNO IV • NUMERO 9 • SABATO 28 FEBBRAIO 2015

LA PROTESTA Chiedono i soldi, vestiti nuovi e si lamentano del cibo. Arriva anche la polizia. La Caritas minimizza l’accaduto

MIGRANTI, FUOCO SOTTO LA CENERE? IL PUNTO DI VISTA/2

IL PUNTO DI VISTA/1

Per la solidarietà, 5.500 euro a testa

Se lo dice Paolo Fox... siate nervosi di Federico Biondini federico.biondini@logiman.it

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n po’ come Paolo Fox fa con le stelle: la politica è da leggere e interpretare. E come Paolo Fox, il messaggio è: «Non credete, verificate». Renzi ha “riformato” le Popolari e ha “salvato” il Monte dei Paschi di Siena. Ma avevate dubbi ? Tanto i soldi sono i vostri! Registro che la Borsa è ormai in balia della politica: se vuoi fare 4 soldi in piazza Affari o ci sei (fra i bene informati), o altrimenti è meglio che fai altro. Un elemento che mi fa pensare che nel 2016 ci saranno le elezioni è dato dal fatto che prima o poi l’Europa “dovrà girarsi di qua” e prendere atto che siamo una democrazia da Paese centro-africano. E siamo un Paese da Terzo mondo. Persino in Lombardia, considerata in Europa la regione più sviluppata d’Italia, a più grande intensità industriale, con capitale una Milano che fa tendenza nel mondo. Bene, l’avete sentita tutti la storia della retribuzione dei macchinisti di Trenord, legata non all’efficienza di guida, ma al tempo trascorso in cabina. Quindi, più il treno ritarda, più il personale ci guadagna. Ma dov’erano quei dirigenti che hanno firmato un contratto simile, cioè l’articolo 54 del contratto aziendale che offre una sorta di premialità proprio sui ritardi? E’ arrIvato il tempo che qualcuno porti la responsabilità di quello che fa. Invece, nessuno risponde mai di nulla e tutto si ripete con fatalistica rassegnazione. Tornando alla politica politicante, la cosa che ci colpirà direttamente è che le probabili vicine elezioni politiche porteranno con sé 8 mesi di fermo delle attività produttive; e quindi la spintarella nel baratro del fallimento delle aziende che sono ancora in piedi, ma che fanno fatica a sopravvivere, sarà data da questo stop. Quindi se già Paolo Fox vi dice che l’anno prossimo sarete nervosi, credeteci! Conviene pensare se chiudere alla fine del 2015 e rilassarsi un attimo o attendere che la saracinesca la tiri giù il fisco. L’unico che non si ferma neppure con le elezioni.

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IL PUNTO DI VISTA/3

di Luciano Capetti • lcapetti@yahoo.it

Curva nord dipinta di nerobianco? Si faccia

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erché è giusto colorare di nerobianco la curva nord? Per rispetto innanzitutto al presidentissimo Pepo Voltini, a cui è intitolato lo stadio, e che è stato una figura nobile e storica del calcio cittadino. Poi per rispetto alla squadra che porta il nome della città di Crema che è la città anche dei tifosi della Pergolettese. Ma non è finita: è innegabile che il nuovo gruppo dirigente della società nerobianca stia onorando il calcio cittadino avendo messo in campo una bella squadra che ha portato più tifosi al Voltini, che si sta facendo ono-

re nel suo campionato e che sta rilanciando il calcio di casa nostra. Se, poi, si pensa che i lavori di tinteggiatura sono a carico della società, è un altro punto d’onore per chi ci mette i soldi, a differenza delle centinaia di milioni di lire che qualcun altro ci ha obbligato a sborsare come Comune per adeguare la sicurezza della stadio; denari che abbiamo sborsato molto volentieri come amministrazione comunale. E poi diciamo la verità: quella curva è quella di tutti i tifosi locali, cremini compresi. A PAGINA 11

COMUNE: 800MILA EURO DI MULTE PER FARE CASSA

di Salvatore Vetere s.vetere@ddlspa.it

dati sono autorevoli. Vengono dalla Cgia di Mestre, universalmente riconosciuta per la sua serietà. Dunque, secondo l’associazione artigiani e piccole imprese di Mestre, ogni lombardo (neonati e ultracentenari compresi) dà in solidarietà al resto del Paese oltre 5.500 euro l’anno. I veneti offrono 3.733 euro a testa. L’Emilia-Romagna devolve 4.076 euro per abitante. Il Piemonte elargisce agli altri territori 2.418 euro per abitante. La Liguria dà al resto del Paese 701 euro per ogni cittadino. Al contrario, la Sicilia ha il peggior saldo tra tutte le 20 regioni d’Italia: -1.782 euro per siciliano; Calabria: -2.408 euro procapite; Sardegna: -2.566 euro per ogni residente; Campania: -714 euro per ciascun abitante. Puglia: -861 euro pro capite. Il problema della solidarietà non viene messo in discussione: le Regioni più ricche stanno aiutando, da tempo immemorabile, quelle più in difficoltà. Ma se lo Stato centrale continuerà nella sua politica dei tagli lineari, a trovarsi in difficoltà sarà soprattutto il Nord, e allora chi potrà dare i soldi al Meridione? Se cade il Settentrione, cadrà l’Italia intera. Questa è un’analisi incontrovertibile, non c’è proprio niente di antimeridionalismo: le Regioni del Nord tengono in piedi tutto il Paese. Sono dati economici che possono capire anche i bambini a scuola. Che fare, dunque? C’è un rimedio che può salvare capra e cavoli: lasciamo correre libere le Regioni del Nord perché solo loro sono davvero in grado di moltiplicare la ricchezza che andrebbe a beneficio anche del Sud. Ma se limitiamo la libertà d’impresa e di guadagno del Settentrione, chi darà i soldi alle Regioni meridionali che - dati alla mano - succhiano in modo continuo e sistematico la solidarietà che arriva soprattutto dal Nord? “Lasciar correre” la Lombardia, che cosa significa? Fornire ai lombardi quello che chiedono da tempo: una maggiore autonomia. Solo così potranno davvero rispondere alla necessità di sistemare i conti dell’intero Paese. Se non lo faranno i lombardi, chi ci riuscirà?


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