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SETTIMANALE
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Anno II • n. 37 • SABATO 3 OTTOBRE 2015
Edizione chiusa alle ore 21
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
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Oltre a Prefettura, Questura e Vigili del Fuoco, anche l’Ats si sposta a Mantova. E l’ospedale rischia l’isolamento
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CREMONA PERDE COLPI ANCHE NELLA SANITA’ a pagina 7
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Toscolano, si rischia di svendere
SIGARETTE IN CALO
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TONINELLI: PERCHE’ SERVE IL REDDITO DI CITTADINANZA
NUOVA ASTA
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Il sigaro è tornato di moda
LAVORI SOCIALMENTE UTILI PER CHI NON PAGA LE BOLLETTE
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CON POMI’ E VANOLI
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Lo sport in campo per l’acqua
Fragilità dei giovani Un convegno
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YOUNGLE CONTEXT
Tutto come previsto
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on mi sorprendono le forti polemiche in corso rispetto all’accorpamento della Prefettura e della Questura con quelle di Mantova. E’ il risultato di un percorso di “riforma” che prima ha coinvolto le Province, poi gli enti sopra richiamati, e chissà dove si fermerà. Già in tempi non sospetti, proprio sulla questione Province abbiamo scritto: attenzione a smantellare senza prevedere qualcosa di nuovo e di strutturato; attenzione a seguire le sirene del “dagli alla cosa pubblica”, quando, poi, quelle stesse sirene si lamenteranno sicuramente di non avere più servizi adeguati, uffici disponibili, sedi pubbliche facilmente raggiungibili. E tutto si sta rivelando, ahimè, vero. Pensando a qualche anno fa, quando ero giovane e, sicuramente, meno indisponente, riflettevo che, quando sentivamo parlare di riforme, subito ci riferivamo a operazioni che ampliavano i diritti di cittadinanza e quelli sociali, che cercavano di dare risposte ai profondi mutamenti in corso nel Paese su base di equità. Adesso, sentiamo par-
CASALASCO
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Villa Medici Mezzo milione per il restauro
di Daniele Tamburini
VOLLEY A1
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Pomì, è iniziato il countdown della Supercoppa
lare di riforme e ci chiediamo: a chi tocca, ora, il colpo di mannaia? Però, una cosa mi stupisce sinceramente: la preoccupazione per gli effetti di queste “riforme” espressa da chi ha un ruolo istituzionale e politico rilevante. Ho letto: “Dobbiamo interrompere l'iter dello schema di decreto (che prevede questo accorpamento)...”. E a me lo dite? Chi le fa, le riforme? Il governo. Chi le ha votate quelle riforme? Chi le sta portando avanti se non l’attuale governo? E allora, che succede, signori miei? Prima si sostiene il predetto governo, magari senza se e senza ma, poi ci si indigna quando tagli, accorpamenti, azzeramenti picchiano duro? Se si reputa che una misura sia necessaria, e se si sostengono, legittimamente, ci mancherebbe, le ragioni di chi mette in atto quella misura, non si dovrebbe forse accettarne le conseguenze negative, anche se ci colpiscono da vicino? Insomma, ciò che è cattivo per Cremona sarebbe buono per Mantova? Mah... forse qualcosa mi sfugge (o forse no).
CALCIO LEGA PRO
pagina 24
BASKET SERIE A
a pagina 25
Fatemi capire...
di Vanni
Luciano Pizzetti nei giorni scorsi è stato chiaro: non accetterò i tagli a prefettura, questura e comando dei vigili del fuoco di Cremona, mi batterò per evitarlo e sono pronto a dimettermi. Qualche giorno dopo sul Corriere della Sera, Pizzetti ha affermato: i temi degli emendamenti alla riforma del Senato li definiremo nei prossimi giorni. In fretta allora, Luciano, prima delle dimissioni.
CICLISMO
a pagina 26
Cremo, il carattere Esordio stagionale Giovani sugli scudi: non manca, ora La Vanoli a Sassari stavolta sul podio serve la vittoria Diretta su RaiSport è salito Stefano Baffi
CREMONA Tarsu e Tari
Notifiche ai “morosi”
Il Comune di Cremona informa che sono in corso di notifica, ai soli contribuenti totalmente o parzialmente morosi, i solleciti di pagamento relativi a Tarsu (Tassa rifiuti solidi urbani) 2013 e Tari (Tassa rifiu-
ti) 2014. L'iniziativa è finalizzata al raggiungimento di una maggiore equità tributaria. I contribuenti interessati sono invitati a prestare particolare attenzione a quanto comunicato con la lettera di sollecito.
Riforma della Sanità, Cremona si isola
Crema si è staccata, Viadana è tornata con Mantova e cerca di trascinare il Casalasco. Si rischia un Asst con un solo ospedale
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di Vanni Raineri
alla fine a trovarsi isolata potrebbe essere proprio Cremona. La corsa contro il tempo per approvare la cosiddetta riforma sanitaria regionale potrebbe concludersi con un finale opposto rispetto al disegno col quale si era partiti, e Cremona, che nel progetto Rizzi allargava i suoi confini, rischia di ritrovarsi con un solo ospedale da gestire, quello cittadino. Ricordiamo che nel suo impianto originario la riforma prevedeva l’istituzione dell’ATS Val Padana, composta da due diverse Asst, facenti capo a Cremona e a Mantova. In pratica la conferma dei confini provinciali, con un’eccezione: il territorio viadanese che passava sotto C re m o n a p e r m a n t e n e re un’unità con il Casalasco perseguita anche nella sanità sin dai tempi della realizzazione (1992) dell’ospedale Oglio Po. Quel che è seguito è cosa nota. Mentre la politica a Cremona sonnecchiava, a Crema si mobilitava in nome di un’autonomia da preservare, mentre i comuni mantovani dell’Oglio Po, spinti dalla forza centripeta del capoluogo virgiliano, si ribellavano in nome di un’identità da conservare. Il silenzio restava su Cremona, mentre Maroni confermava le promesse fatte di rivedere il disegno qualora il territorio avesse condiviso scelte diverse. E dunque
Dopo i casi dei presidi di sicurezza, anche la sede del nuovo ATS è destinato ad essere posizionato a Mantova
quadro ribaltato con l’ATS divisa non in due bensì in tre Asst, con Crema ad aggiungersi a Cremona e Mantova, che conservava il viadanese. Questa la situazione ad oggi, che però è ancora possibile modificare, ma c’è solo un mese di tempo. Entro il 31 ottobre infatti è possibile avanzare nuove proposte (condivise) di modifica. Nell’Oglio Po si ripetono sforzi per garantire un futuro comune in tema di sanità tra i 20 comuni cremonesi e i 10 mantovani del territorio, anche p e r p re s e r v a re i s e r v i z i
LUNEDÌ POMERIGGIO SEDUTA DEL CONSIGLIO Consiglio comunale a Cremona lunedì 5 ottobre alle ore 14,30. All'ordine del giorno 4 interrogazioni di Forza Italia, riguardanti le nuove modalità operative che verranno adottate per effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti in centro città, i motivi del ritardo per l'ampliamento della raccolta differenziata, il danneggiamento della statua dei due Ercole posizionata sotto la Loggia dei Militi da parte di un paio di ragazzi e la richiesta che i dirigenti siano super partes rispetto alle scelte politiche dell'Amministrazione. Quindi il conferimento della cittadinanza onoraria di Cremona all'ensemble musicale “Quartetto di Cremona", composto da Cristiano Gualco, Paolo Andreoli, Simone Gramaglia e Giovanni Scaglione, l'adesione alle procedure di alienazione delle quote societarie dell'Autocamionale della Cisa SpA, l'approvazione della convenzione con la Provincia per la fornitura di servizi tecnicoprogettuali, le nuove tariffe cimiteriali di cremazione, e infine comunicazioni e mozioni varie.
dell’ospedale di Vicomoscano, il cui impoverimento degli ultimi anni è stato denunciato dall’Associazione “Amici dell’Ospedale Oglio Po”. Quest’ultima ha proposto la creazione di un ambito (non un Asst, ma in grado di garantire la presenza di un Distretto sanitario) dell’Oglio Po alle dipendenze dell’Asst di Cremona, ma con sede propria a Viadana, per invogliare i mantovani, ancora ritrosi. Il no della giunta di Bozzolo pronunciato giovedì ha fatto cadere l'ipotesi definitivamente. Cedrik Pasetti, consigliere provinciale leghi-
sta di Mantova eletto nell’Oglio Po, ha consegnato a Maroni una proposta di modifica per riunificare l’Oglio Po, ma non sotto Cremona. Si prevede, nell’impossibilità di realizzare una quarta Asst per scarsità di residenti, di non disperdere la razionalizzazione tra Vicomoscano e Bozzolo, altrimenti scorporati, realizzando un ambito distrettuale alle dirette dipendenze dell’ATS Val Padana. L’ambito gestirebbe i territori (prevenzione, cure primarie, consultori, medicina legale e assistenza domiciliare, già
competenza dell’Asl), mentre gli ospedali rimarrebbero alle dipendenze dei due Asst: Casalmaggiore con Cremona e Bozzolo con Mantova. Altri politici mantovani stanno spingendo per convincere i casalaschi ad approdare con l’Oglio Po unito sotto Mantova. Ma che si arrivi a un qualche accordo non è scontato. Proprio ieri sera tutti i sindaci cremonesi e mantovani si sono incontrati per riuscire ad approdare ad un'intesa, o per lo meno per avvicinarsi a una possibile soluzione.
In definitiva, mentre l’Asst di Crema gestirà gli ospedali di Crema, Soresina e Rivolta d’Adda, e quella di Mantova potrebbe aggiungere ai suoi 5 addirittura l’Oglio Po, l’Asst di Cremona rischia di rimanere col cerino in mano, cioé il suo solo ospedale Maggiore. Inoltre con ogni probabilità la stessa sede dell’ATS Val Padana sarà a Mantova, e non a Cremona. Come rischia di avvenire per Prefettura, Questura e Vigili del Fuoco, anche la sanità cremonese potrebbe presto dipendere dalle decisioni prese a Mantova. L’Oglio Po ha ragione a rivendicare un certo abbandono al quale l’ha sottoposto Cremona negli ultimi anni, ma la sorte da sesto ospedale mantovano non sarebbe migliore, per di più con diversi centri decisionali che rischiano di creare confusione e scarsa programmazione. La soluzione prospettata dai comuni mantovani, che nelle ultime ore ha preso quota, è la possibile Asst unica di Cremona-Mantova, che a sua volta prevederebbe più ambiti distrettuali al suo interno, fermo restando l'Asst cremasca. Cremona in definitiva rischia di pendere da decisioni prese altrove, in una riforma che cambierà radicalmente la sanità lombarda, e non solo le (ex) aziende ospedaliere ma anche le varie aziende di servizi sociali.
Riforme, sindaci uniti. Galimberti: «Confermare i presidi di sicurezza»
«Stiamo facendo la nostra parte per l'efficienza e lo sviluppo del territorio e non ci sottraiamo alle riorganizzazioni purché siano coordinate, ma siamo contrari alla rimozione dei presidi di sicurezza, dei comandi, sui nostri territori». Così il sindaco del Comune di Cremona Gianluca Galimberti ha aperto l'incontro con i sindaci della provincia di Cremona, convocato giovedì in San Vitale insieme al presidente dell'Area Vasta Carlo Vezzini. «I cambiamenti in atto sono molti e riguardano Provincie, Prefetture e Comandi, Camere di Commercio, Aziende Ospedaliere e ASL - ha proseguito il sindaco Galimberti -. Vogliamo accompagnare ed anche anticipare i cambiamenti che tendano ad unire territori e migliorare l’efficienza delle istituzioni, ma siamo preoccupati perché non vediamo un disegno complessivo dentro il quale si inseriscono gli accorpamenti pro-
spettati tra Cremona e Mantova delle Prefetture e dei Comandi preposti alla sicurezza». «Dobbiamo chiedere che il processo di possibili accorpamenti sia
sospeso per lasciare il tempo alla costruzione di un progetto chiaro e coerente - le parole del sindaco -. Si tratta di un tempo in cui ci sentiamo coinvolti, anche insieme alla vicina
Mantova, nel contribuire ad un percorso di cambiamento positivo e capace di valorizzare e non deprimere i territori». «In particolare sul tema della sicurezza - ha sottolineato il sindaco proprio in un territorio che sta lavorando intensamente su questo versante, la diminuzione dei presidi è scelta profondamente sbagliata». Il sindaco del Comune di Cremona ha proposto di condividere entro lunedì un documento da sottoscrivere e da inviare al governo, congiuntamente ad un ordine del giorno da condividere nei rispettivi Consigli comunali. Inoltre, verrà costituita una cabina di regia che lavorerà sui temi che riguardano sicurezza, sanità e camere di commercio. «Questo è il primo di una serie di incontri su diversi temi che ci coinvolgono tutti perché 115 comuni insieme contano», ha concluso il sindaco Galimberti.
Cronaca
Anche quest’anno i Musei Civici di Cremona partecipano alla “Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo”, in programma domenica 4 ottobre, nata da un’idea di KidsArtTourism e realizzata con la collaborazione di Artkids. L’edizione 2015 è dedicata al tema “Nutriamoci di cultura per crescere”. Ecco le iniziative che si terranno nelle varie sedi museali. Museo della Civiltà Contadina - ore 10. Dopo una breve presentazione del Museo e delle sue
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Domenica la “Giornata nazionale delle famiglie al museo” attività sarà possibile visitare liberamente i diversi ambienti della Cascina Cambonino. I bambini, come in una festa di paese, potranno animare i banchi del mercato vendendo e comprando prodotti e realizzando piccole opere. Museo di Storia Naturale ore 11. L’iniziativa è rivolta alle famiglie che vogliono scoprire qualche curiosità su cosa man-
di Vanni Raineri
ià ai tempi di Salini, quando la Provincia ancora non si chiamava “Area Vasta” ma le casse erano già vuote, si era deciso di vendere l’ingente patrimonio immobiliare, e per questo si era incaricato un advisor (39mila euro di spesa). Sono passati tre anni, oggi a Vezzini non sono rimaste nemmeno le briciole dell’ex presidente da poco passato nelle file di Forza Italia, e una fetta importante di quella torta è rappresentata dall’immobile di Toscolano Maderno, in splendida posizione panoramica sul Lago di Garda. Quello che un tempo fu l’Hotel Bristol, all’inizio del 2014 fu conferito al Fondo Immobiliare Eridano, per un valore stimato in 13 milioni e 400mila euro. Dei beni di proprietà della Provincia di Cremona, solo il palazzo che ne ospita la sede ha una valutazione superiore (oltre 20 milioni). Nel dicembre scorso la Provincia ha disposto l’affidamento a un notaio di una relazione in vista della vendita, che era considerata imminente. La cifra che allora la Provincia di Cremona contava di introitare era di 13 milioni e 800mila euro, e secondo i più critici si trattava già così di una svendita, considerato che il comune di Toscolano Maderno, nell’ambito di un’operazione per il cambio di destinazione dell’area, aveva dato all’immobile e alla sua vasta area (la superficie complessiva è di poco inferiore ai 10mila mq) nel 2008 un valore di 16 milioni di euro. Secondo alcune stime, un anno fa la valutazione del complesso, tra l’altro restaurato di recente, si aggirava sui 17 milioni di euro, ma l’impressione è che i possibili acquirenti, che non mancano di certo e si sono già fatti vivi per le verifiche sul posto, attendano di fare l’affarone, consapevoli del grave dissesto finanziario dell’ente pro-
giano gli animali con piccoli approfondimenti come sempre finalizzati alla valorizzazione del territorio. Per rendere piacevole questa esperienza, sono previsti per i più piccoli semplici e divertenti momenti legati ai colori e alle forme che caratterizzano la biodiversità nella Pianura Padana. Museo Archeologico – ore 14,30. Le storie del mito per i più
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Sabato 3 Ottobre 2015
piccoli e la vita quotidiana al tempo dei Romani per i bambini dai sei ai dieci anni saranno il filo conduttore delle attività proposte nel suggestivo percorso del Museo Archeologico nella chiesa medievale sconsacrata di San Lorenzo. Si parlerà degli usi alimentari dei nostri progenitori e ci si cimenterà nella realizzazione di qualche oggetto usato sulla tavola, ispiran-
dosi ai reperti esposti. Per gli adulti accompagnatori sarà possibile seguire un percorso guidato dedicato in particolare all’alimentazione in età romana. Pinacoteca - ore 15,30. “Oggi ti leggo una…immagine!” un percorso mirato, all’interno della Pinacoteca, alla scoperta di opere tematiche legate al cibo. Dopo una breve spiegazione degli ali-
menti presenti, verrà letta una favola o un racconto che abbia come tema il cibo trattato. Le opere individuate sono anche nelle parti meno visitate della Pinacoteca dove sono rappresentati formaggi, salumi, dolci, canditi e altro. Si potrà inoltre guardare l’episodio di Matì e Dadà, il cartone animato coprodotto da Actoons e RAI Fiction, dedicato a Caravaggio. L’attività è gratuita per i bambini, per gli adulti è previsto il pagamento del biglietto d’ingresso.
Prezzo da saldo, villa vista lago vendesi Stimato quasi 14 milioni, il valore scende nella nuova asta a meno di 12 milioni di euro. E c’è chi fiuta l’affare
La Provincia vende immobile e vasto parco a Toscolano in riva al Garda, ma nessuno fa l’offerta
vinciale costretto a vendere i gioielli di famiglia. Ovvio che l’investimento non sia alla portata di tutti, e quei pochi stanno fiutando la possibilità di strappare un prezzo da saldo. Nel dicembre 2014 la vendita a quella cifra era saltata, come annunciò il presidente dell’Area Vasta Carlo Vezzini. L’inverno ha portato allo svuotamento
delle deleghe alle ex province, con dipendenti ancora a carico. Il default ha iniziato ad essere uno spettro sempre più realistico e quindi si è pensato di trovare una nuova strada per vendere Toscolano. Dopo la rescissione dell’accordo con Prelios, e quindi il rientro dei beni dal fondo Eridano, ora è la Provincia a doversi occupare dell’operazione.
Quello che fu l’Hotel Bristol, costruito un secolo fa, e poi l’Hotel Cremonese per curare i malati di tubercolosi, fu gestito poi dalla Fondazione di Sospiro per i soggiorni estivi dei suoi ospiti, e quindi divenne sede di formazione specialistica per operatori sanitari. Seguì un periodo di non utilizzo, sino a che fu predisposto un progetto per il recupero con
fini socio-sanitari. Per continuare a rispondere alle finalità di chi tempo fa donò il bene, si pensò di ristrutturare l’immobile per ospitarvi un nuovo hotel, un bar-ristorante e anche una struttura dedicata ai disabili con piscina e palestra riabilitativa. Ma rinvio dopo rinvio i soldi erano sempre meno fino alla decisione di vendere. Dopo aver risolto anche il comodato d’uso già stipulato con l’Istituto Ospedaliero di Sospiro, lo scorso agosto è stata indetta un’asta, confermando il valore di 13 milioni e 800mila euro. Come noto però alla scadenza del 21 settembre a mezzogiorno nella sede di Corso Vittorio Emanuele non è arrivata alcuna offerta. Tre i soggetti che avevano manifestato interesse, uno dei quali ha svolto un sopralluogo sul posto. Ma di offerte concrete neanche l’ombra. Ora la Provincia ci riprova, abbassando la base d’asta del 15%. Non più 13,8 milioni ma 11 milioni e 730mila euro. «Riguardo all’alienazione di Toscolano Maderno non ci fermiamo – ha precisato il residente Carlo Vezzini – proseguiamo con una nuova gara ed abbassiamo il prezzo a base d’asta. Diversi sono stati gli interessamenti così come la richiesta di informazioni con visite all’immobile medesimo. Ora attendiamo che gli interessi si traducano in offerte concrete». Il prezzo scende, l’acquolina in gola cresce a chi fiuta l’affare, come cresce l’acqua alla gola nell’Area Vasta.
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Cronaca
Sabato 3 Ottobre 2015
RACCOLTA DELLA CARTA CREMONA TRA I LEADER La Lombardia si conferma regione attenta all’ambiente con una raccolta di carta e cartone in aumento di oltre 3 punti percentuali rispetto al 2013 e un procapite di 56,3 kg per abitante, superiore alla media nazionale di 52 kg/ab. Nel complesso, la Lombardia si caratterizza come il maggior bacino regionale in Italia per volumi di materiale a base cellulosica raccolto. A livello provinciale, è a Mantova che si registra la raccolta pro capite più alta della Regione con 65 kg/ab, seguita a breve distanza da Sondrio (63,3 kg/ab). Troviamo poi Varese (60,7 kg/ab), Brescia (60,4 kg/ab), Cremona (60,1 kg/ab), Bergamo (58,9 kg/ab) e Milano (57,7 kg/ab), posizionate su livelli di raccolta pro capite superiori al dato medio nazionale. A seguire le altre provincie, dove si registra un miglioramento nella raccolta di carta e cartone rispetto al 2013, ma anche il potenziale di crescita più consistente: Monza-Brianza (54,6 kg/ab), Como (50,8 kg/ab), Lecco (46,68 kg/ab), Lodi (45,6 kg/ab) e Pavia (41,3 kg/ab). Questi i dati diffusi da Comieco (Consorzio Nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica) durante la presentazione del XX Rapporto annuale tenutasi nel Salone della Biodiversità a Expo. «Nel 2014 la raccolta differenziata di carta e cartone al Nord è aumentata dell’1,6% e la Lombardia ha contribuito a questo risultato che ha ricadute positive sull’ambiente e, al contempo, ha consentito ai comuni in convenzione di ricevere da Comieco oltre 10 milioni di euro come corrispettivi per i servizi organizzati di raccolta differenziata comunale» ha dichiarato Ignazio Capuano, Presidente di Comieco –. «Expo Milano è stato un successo anche dal punto di vista della raccolta differenziata: secondo i dati del Contatore Ambientale di Conai è stata vinta la sfida della qualità nella gestione dei rifiuti con il 70% di raccolta tra i padiglioni di Expo permettendo così il riciclo di tutti i materiali tra i quali carta e cartone, che rappresentano il 16% del totale». A livello nazionale, nel 2014 la raccolta di carta e cartone ha registrato un aumento del +4% per un totale di oltre 3,1 milioni di tonnellate: 120 mila tonnellate in più rispetto all’anno precedente e un pro capite che sfiora i 52 kg/abitante (nel 2013 erano 48). Le variazioni sono tutte in positivo per le tre macro aree: +1,6% per il Nord, +4,7% per il Centro e il Sud con +10,6%.
Per sensibilizzare sull’uso consapevole delle risorse idriche promuovendo lo sport ma anche migliorare gli impianti con Comune, Padania Acque, Coni e Panathlon
Pomì e Vanoli unite a difesa dell’acqua
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di Lorenzo Balestreri
romuovere le attività sportive, il miglioramento degli impianti e l’uso attento e consapevole dell’acqua. Sono queste le finalità del Protocollo d’Intesa, presentato giovedì a SpazioComune, che vede uniti Comune, Vanoli, Pomì, Padania Acque, Coni e Panathlon Club. Le diverse realtà porteranno avanti una campagna di sensibilizzazione contro lo spreco dell’acqua negli impianti sportivi della città, partendo dal PalaRadi. L’iniziativa prende spunto da “Ti voglio bere”, progetto per le scuole realizzato da Padania Acque. Con il Protocollo le parti si impegnano anche a definire un progetto per il miglioramento delle strutture sportive al fine di garantirne la piena accessibilità a tutti i bambini. Il primo anno della durata dell’accordo saranno prese in esame le migliorie da realizzare per la Palestra Spettacolo, la palestra Cambonino, la pista di pattinaggio e gli spogliatoi di piazza Atleti Azzurri d’Italia e la palestra San Felice. Verrà creato un gruppo di coprogettazione a cui parteciperà un rappresentante per ogni ente che aderisce all’iniziativa che sarà coordinato dall’Ufficio Sport del Comune. Verrà istituito anche un gruppo tecnico dedicato esplicitamente al miglioramento strutturale degli impianti costituito, anch’esso, dai rappresentanti delle realtà coinvolte. «Lo scopo ambizioso di questo accordo – ha detto l’assessore al Welfare con delega allo Sport Mauro Platé – è quello di unire promozione sportiva, gestione degli impianti, salute e ambiente. Tra tutti i firmatari c’è il comune interesse per il benessere dei cittadini e per lo sport, di ogni livello e per ogni età. Realtà importanti come la Vanoli e la Pomì hanno la responsabilità di essere un riferimento ed è importantissimo che facciano da trai-
Alle due società sportive di punta verranno consegnate borracce azzurre (basket maschile) e rosa (volley femminile)
Da sinistra Giovanni Ghini, Cesare Beltrami, Alessandro Lanfredi, Stefano Busi, Mauro Platé, Achille Cotrufo e Andrea Conti
no per iniziative come questa. L’attività di sensibilizzazione per l’uso corretto dell’acqua e la campagna contro gli sprechi è fondamentale. L’unione dei protagonisti dello sport cremonese dimostra come l’attività sportiva funga da collante e sia sempre a favore della sostenibilità e dell’ambiente». «L’iniziativa – ha sottolineato il presidente di Padania Acque Spa Alessandro Lanfranchi – è a favore del territorio, dell’ambiente e del risparmio. Se oltre a questo si avrà anche un’attenzione particolare per gli impianti tecnologici e sportivi ben venga». Del progetto ha parlato anche il direttore generale di Padania Acque Gestioni Stefano Busi che, nel suo intervento, è tornato sul tema del risparmio. «Il progetto – ha detto – è partito l’anno scorso quando ci è stato chiesto di fornire acqua per le feste di paese, evitando così il consumo di bottigliette di plastica. Al PalaRadi verranno installati due naturizzatori. La società di Firenze che li fornisce
provvederà a consegnare anche le borracce alle due società sportive. Rosa per la Pomì, azzurre per la Vanoli. Questo è solo l’inizio, speriamo che il progetto continui a crescere». Le ricadute positive dell’iniziativa anche sui giovani sono state sottolineate dal presidente della delegazione provinciale del Coni Achille Cotrufo. «La “cultura dell’acqua” – ha precisato – deve essere insegnata anche ai ragazzi. Sicuramente la Vanoli e la Pomì sono importanti testimonial, ma vogliamo promuovere questa consapevolezza anche nelle società sportive di base che non militano nella massima serie e tra i ragazzi delle scuole. Per fare questo è importantissima la collaborazione attiva tra pubblico e privato». Dell’azione formativa di questo progetto ha parlato anche il presidente del Panathlon Club Cremona Cesare Beltrami. «Il problema dell’acqua è importante – ha detto – e va analizzato sia dal punto di vista ecolo-
gico, sia dal punto di vista legato all’alimentazione dello sportivo. Bisogna educare le persone al rispetto dell’acqua e l’azione capillare anche nelle scuole è fondamentale». Sia Andrea Conti sia Giovanni Ghini si sono dimostrati entusiasti dell’iniziativa. «In un anno – ha detto il general manager della Vanoli – consumiamo dieci bancali d’acqua. Molto spesso diciamo ai ragazzi delle giovanili di portarla da casa e comunque di stare attenti allo spreco, anche sotto la doccia. Sicuramente con questa iniziativa risparmieremo molto. Siamo molto attenti all’ambiente tant’è che da domani sarà completata la nuova illuminazione del palazzetto, votata al risparmio energetico». «Nel ritiro a Forte dei Marmi – ha precisato il direttore generale della Pomì – abbiamo consumato 2.000 litri di acqua in 15 giorni, davvero tanto. Indubbiamente questa iniziativa volta al risparmio è ottima ed è stata accolta con entusiasmo dalla società».
Cronaca
Sabato 3 Ottobre 2015
Non paghi la bolletta? Lavora per la città Milano dà il via libera. E Cremona? Platé: «Interessante, ci stiamo ragionando» N
Il Decreto Sblocca Italia prevede attività compensative per i morosi invece di procedere a pignoramenti e aprire contenziosi
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IN PROVINCIA IL PIANO ANTI NUTRIE
di Vanni Raineri
on riesci a pagare le bollette? Lavora per il tuo comune. La semplice proposta sta facendo discutere, e parecchie amministrazioni stanno valutando i passi necessari per attuarla. L'appiglio è dato dall'articolo 24 del cosiddetto Decreto Legge Sblocca Italia (misure di agevolazioni della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio). In pratica si dà la possibilità ai comuni di decidere le condizioni per riqualificare il territorio su progetti di singoli cittadini. Sono interventi che possono essere “di pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze e strade, e interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano”. “In relazione alla tipologia dei predetti interventi - prosegue la norma -, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere”. In pratica si consente ai cittadini non in grado di rispettare le scadenze di pagamento di offrire il loro contributo non solo alla manutenzione urbana ma anche nella gestione di beni pubblico inutilizzati, ottenendo un credito con cui cancellare il debito contratto. La città di Milano è una delle prime ad aver approvato quello che in gergo si chiama “baratto
amministrativo”, uno scambio etico che in questo periodo di grande crisi viene incontro alle esigenze di tante famiglie. Ci sono anche i furbi, è chiaro, ma in gran parte chi non paga con regolarità Imu, Ici, tassa sui rifiuti, rette scolastiche e altre tasse comunali non è davvero in grado di farlo. Consentirgli di saldare il debito, senza procedere a pignoramenti o aprire contenziosi, con una prestazione utile alla comunità garantirebbe giustizia e dignità. Tra l'altro gli stessi comuni, alle prese con una sanguinosa spending review, potrebbero vedere risolti alcuni problemi. Il comune di Milano ha deciso di applicare la normativa dal
gennaio 2016. E a Cremona? In realtà Cremona già in passato aveva approvato forme simili di reciprocità, come spiega l'assessore al Welfare e alla Famiglia Mauro Platé: «A Cremona da tempo con Padania Acque si è strutturata una formula di azione simile al baratto amministrativo riferita alla bolletta dell'acqua». Tale formula era stata pubblicizzata ampiamente lo scorso inverno, ma deve ancora essere attivata. «Dobbiamo prima attivare la fondazione che dovrà curare l'aspetto organizzativo. Nel frattempo ci occupiamo dell'assistenza di circa 490 nuclei in difficoltà nel pagamento delle utenze. Per molti di loro sono previsti per-
corsi di responsabilità a seconda dell'entità del disagio. Forme come quella avviata a Milano di lavoro per sopperire a morosità non sono ancora attive, ma non nascondo che è un'ipotesi sulla quale stiamo ragionando. Vanno valutati costi e possibilità di lavoro socialmente utile, e serve superare una serie di difficoltà tecniche. Tra i costi, oltre a quelli di copertura dei crediti, ci sono quelli determinanti dall'avvio della pratica, poi per l'assicurazione, i corsi per la sicurezza, l'acquisto di attrezzature e materiali». L'ipotesi sarà presa in seria considerazione: «Sicuramente sono iniziative interessanti. Ci
sono state anche in passato forme di intervento di questo tipo, ad esempio quest'estate abbiamo avviato diversi moduli di formazione al lavoro che prevedevano una piccola retribuzione, destinate a persone con morosità. Il comune dovrebbe individuare i lavori di pubblica utilità adatti allo scopo, e l'idea è poterlo fare in collaborazione con altri attori sul territorio. Milano stessa ha avviato anni fa una forma propedeutica: si affiancava a diverse associazioni di volontariato, anche con inserimento lavorativo, chi aveva un Isee basso. Noi stiamo andando in quella direzione, che è interessante».
«Abbiamo rispettato il cronoprogramma dettato dalla normativa, che prevedeva l’invio in Regione del “Piano Provinciale di Controllo della nutria 20152017” entro il 30 settembre; ora spetta alla stessa Regione esprimersi, valutando e confrontando le linee ed indirizzi espressi rispetto alla Legge regionale». Così precisa il presidente della Provincia Carlo Vezzini, che prosegue: «Vi è infatti anche la possibilità che vengano introdotti eventuali correttivi. Possiamo dire che l’impianto generale è evinto da quelli precedenti, ma con importanti novità, suffragate dalle stesse norme regionali con estensioni nel lasso di tempo e nello spazio fisico. Rimaniamo in attesa della decisione della Regione». Ha poi concluso Vezzini: «Mi congratulo con il consigliere provinciale, delegato all’agricoltura, Alberto Sisti per il lavoro svolto assieme su tale complessa tematica, con gli Uffici e la struttura per aver risposto in tempi rapidi ad un annoso problema che affligge non solo gli agricoltori, ma tutte le comunità locali per i danni ambientali, idraulici ed economici causati dalle nutrie. A breve incontreremo anche le Associazioni di categoria e gli operatori per seguire tutto l’iter e le sue fasi applicative».
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Cronaca
Sabato 3 Ottobre 2015
cremona. detenuto dà fuoco alla cella nuove proteste del sindacato E' di giovedì sera la notizia che presso la casa circondariale di Cremona un detenuto di origine italiana di circa 40 anni definitivo con fine pena previsto per dicembre 2016 per reati di furto ed evasione ha dato fuoco alla propria cella. «Il detenuto, trasferito nel carcere di Cremona da Bologna 3 settimane fa, sembrerebbe aver posto in essere la sua manifestazione di protesta per ragioni legate ad una richiesta di trasferimento in altro istituto e per il fatto di non aver avuto interlocutori per rappresentare il suo problema», spiega il Segretario Regionale Sappe della Lombardia Alfonso Greco. «Per tale ragione, il detenuto in parola ha dato fuoco prima al materasso e successivamente all'intera cella, ove una unità di personale di Polizia penitenziaria intervenuta per spegnere l'incendio è rimasto fortemente intossicato tanto da dover essere ricoverato presso il nosocomio di Fidenza nella camera iperbarica, al quale il Sappe, ovviamente, esprime la propria solidarietà e l'auspicio di una pronta guarigione». «Ormai gli eventi critici presso l'istituto cremonese sono all'ordine del giorno: altro che clima sereno e tranquillo come sostengono taluni più attenti a disinformare che non a informare sulle criticità del carcere cremonese», aggiunge il Segretario Generale del Sappe Donato Capece. «Il personale di Polizia Penitenziaria è fortemente preoccupato per le proprie sorti, visto che non sa ciò che potrebbe accadergli nel corso della giornata lavorativa. Il clima che si respira nell'istituto cremonese è ormai teso da diverso tempo e le condizioni lavorative di certo non miglioreranno sino a che non vi sarà un reale intervento da parte degli organi preposti sia a livello regionale che nazionale circa un reale incremento di organico e migliorie sulla gestione sia dei detenuti che del personale». «A quanto pare - concludono i dirigenti sindacali del Sappe - a nessuno più importa del personale di polizia Penitenziaria che viene bistrattato da un'amministrazione sempre più a favore dei detenuti che non del personale che amministra».
Sigarette in calo, ma è boom dei sigari Il presidente della Federazione locale dei Tabaccai Alessandro Rossini spiega il fenomeno, che coinvolge giovani e anche donne
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di Giulia Sapelli
e il consumo di sigarette è in netto calo nel nostro paese, lo stesso non si può dire per i sigari, in grande crescita. A partire dal 2003, quando la legge ha vietato il fumo nei luoghi pubblici, e sino al 2014, la vendita di sigarette è scesa del 26,7%, mentre contestualmente quello dei sigari è cresciuto del 35,3%. Il sigaro italiano è sinonimo di toscano, sino a qualche tempo fa esclusiva dei Monopoli di Stato, che ancora oggi detengono il 90% del mercato. Oggi, a sfruttare il nuovo business, si sono aggiunte altre manifatture che cercano di scalfire il monopio pubblico, come la Amazon, che sfrutta le coltivazioni presenti in Campania (la zona in Italia in cui è più alta la produzione), ma c'è pure il Consorzio tabacchicoltori Monte Grappa che propone l'Antico Toscano del Brenta. D'altronde proprio nel Brenta ci fu il primo insediamento di questa coltura che abbiamo importato dopo la scoperta dell'America. Proprio monaci di ritorno dall'America introdussero in Veneto la coltivazione del tabacco già attorno al 1550, ma anche nelle nostre campagne il tabacco sino al secolo scorso veniva coltivato. Si pensi ad un'isola nella provincia di Cremona che ancora oggi i residenti chiamano, in dialetto, l'isola del tabacco, a ricordo dell'antico utilizzo. D'altro canto, rispetto alle altre colture, quella del tabacco non gode più di sovvenzioni europee, a causa delle politiche antifumo, il che ha contribuito allo smantellamento. Il toscano intanto si accinge a compiere 200 anni. La scoperta dei sigari fermentati fu casuale, quando una pioggia bagnò accidentalmente del tabacco accatastato che fu ugualmente venduto a basso costo, incontrando subito il favore dei fumatori per il gusto singolare. Accade in Toscana nel 1818. Oggi il sigaro rappresenta poco meno del 10% del mercato nazionale del fumo. Del fenomeno parliamo con Alessandro Rossini, presidente della Federazione dei Tabaccai per le province
Smettono di fumare le sigarette per i sigari aromatizzati, passano poi ai toscani di Cremona, Brescia, Bergamo e Mantova, oltre che grande estimatore della “fumata lenta”. Quali, gli chiediamo le radici di questa moda? «I giovani si avvicinano più al sigaro cubano, più morbido, mentre il toscano è più “aggressivo”, con l'eccezione del Modigliani. Nel complesso la gente fuma meglio. Tanti abbandonano le sigarette per il sigaro, qualcuno per provare qualcosa di diverso. Lo stesso discorso vale anche per le pipe, che però sono più impegnative». Difficile che accada il contrario, gente che lascia il sigaro per le sigarette. «Effettivamente non ne ho mai conosciuto uno». Non si torna alla sigaretta dunque, anche perché la nicotina assunta col sigaro compensa l'astinenza delle “bionde”. «Col sigaro di nicotina se ne assimila anche di più». Anche se ovviamente il fumo non si respira. Chi passa al sigaro lo fa anche per motivi di salute, perché ritiene che faccia meno male? «Sono tanti coloro che lo fanno per
smettere di fumare, passando soprattutto ai sigari aromatizzati. Poi di regola passano ai classici toscani». Dal sapore più intenso anche se dall'odore più sgradevole per chi ci circonda. Se si può parlare di moda, difficile però credere che la cosa riguardi anche le donne. La donna col sigaro nell'immaginario collettivo non ha grande appeal. «Ci sono donne che fumano cubani, quello sì. Nelle serate che organizzia-
mo ci sono almeno una decina di donne fumatrici di sigaro». Quali serate? «A Cremona lo scorso dicembre abbiamo formato un Cigar Club (vedi facebook cercando “Cigarclub Torrazzo”, ndr). Per il momento ci troviamo una volta al mese ed è una scusa per scambiare opinioni con chi condivide la nostra stessa passione. Si discute di tabacco e si mangia e si beve assieme, poi si fanno anche esperimenti».
Cronaca
Sabato 3 Ottobre 2015
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Reddito di cittadinanza, perché sì
La proposta lanciata nel panorama politico dal M5S è oggi uno degli argomenti più discussi. Toninelli spiega i motivi e risponde alle critiche
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za e soprattutto dimostrando di aver percepito un reddito per due anni. Non crede che in queste condizioni il caporalato manterrebbe su di loro lo stesso potere? «Anche per questa domanda vale quanto già detto sul lavoro nero, di cui il caporalato è una forma particolarmente odiosa. Occorre combattere questo fenomeno fermamente, potenziando i controlli e rendendo certe le sanzioni, non certo utilizzarlo come pretesto per ridurre o negare altri diritti».
di Vanni Raineri
a qualche tempo uno degli argomenti più discussi della politica italiana è il reddito di cittadinanza. Un tema che interessa da vicino milioni di italiani che vivono al di sotto di quello che l'Istat considera la soglia di povertà. Soglia fissata in 780 euro al mese, ed è proprio la cifra che il Movimento 5 Stelle, che da anni propone la sua introduzione ed oggi in maniera particolarmente insistita, propone di considerare come reddito minimo che ogni maggiorenne deve avere a disposizione. Anche Porta a Porta in settimana (martedì) si è occupato dell'argomento, e nello studio di Bruno Vespa, per spiegare la propria proposta, il M5S ha mandato il deputato cremonese Danilo Toninelli, che si è confrontato con Deborah Serracchiani del Pd. Per spiegare meglio la proposta, e soprattutto per rispondere ad alcuni dubbi sulla stessa, abbiamo contattato lo stesso Toninelli. Perché, innanzitutto, c'è bisogno in Italia di un reddito minimo? «Per salvare sei milioni di italiani dalla povertà e per rilanciare l'economia reale. Il tessuto produttivo italiano è composto per più del 90% di piccoli imprenditori. Questi vivono se il mercato interno va bene. Dare 780 euro ai cittadini italiani maggiorenni che guadagnano meno di questa cifra (chi guadagna 500 euro percepirà l'integrazione di euro 280, pensionati compresi) significa permettere alle nostre piccole imprese di tornare a produrre, vendere e quindi ad assumere nuova forza lavoro. Forme di reddito di cittadinanza sono presenti in tutta Europa, ad eccezione dell'Italia e della Grecia».
I beneficiari sono coloro che non arrivano al reddito minimo di 780 euro. Ma coloro che non lavorano perché non ne hanno bisogno in quanto ricchi? «Chi non lavora perché ricco non ha diritto al beneficio. Si contano anche i patrimoni, non solo il reddito percepito».
«Porte aperte a chiunque voglia ragionare insieme a noi per un progetto concreto e permanente di aiuto ai cittadini italiani. La povertà per le persone di buona volontà va abolita. Ad oggi però alla nostra porta non è venuto a bussare nessuno. Il progetto di Maroni in Lombardia è stato accolto con favore quando si è trattato di mettere delle risorse del bilancio regionale a disposizione del progetto e abbiamo dato massima disponibilità sul tema, ma ora, come spesso accade, quando si è entrati nei dettagli sembra si sia trasformato in nient’altro che un insieme di misure già presenti nella legislazione regionale. Ma noi non rinunciamo a cercare una convergenza, perché se per questi ultimi mesi del 2015 ormai c’è poco da fare, speriamo in un intervento diverso e più in linea con la nostra proposta con il quale impiegare il quasi mezzo miliardo disponibile per il prossimo anno».
Serve per salvare sei milioni di italiani dalla povertà e rilanciare l'economia
Come mai il M5S che lanciò l'idea qualche anno fa spinge oggi così forte il progetto? «Perché oggi più che mai povertà e disoccupazione sono dei mali sociali molto diffusi. Quindi bisogna intervenire velocemente. Ci rammarica che il Pd faccia finta di non sentire le grida di aiuto che giungono dai milioni di italiani in difficoltà. Fossimo al Governo in poche settimane il RdC sarebbe legge». C'è possibilità di convergenza con le proposte fatte da altri partiti e movimenti che pure si dicono favorevoli? E il progetto di Maroni in Lombardia ha punti di contatto con la vostra proposta?
Per la spesa, che sarà significativa, serve indicare una copertura finanziaria, e quella da voi indicata è accusata di essere, diciamo così, poco monetizzabile nell'immediato, quindi con scarse possibilità di essere approvata. «Il progetto di legge M5S è stato depositato a novembre 2013 e nel corso dell’iter le coperture all’epoca previste sono state certificate dalla Ragioneria
generale dello Stato. Nella sua recente audizione al Senato il Presidente dell’Istat tenendo conto di variabili intervenute ha anche ridimensionato la previsione di spesa a 14,9 miliardi rispetto ai circa 17 ipotizzati. Quella della “monetizzabilità” della copertura nell’immediato è una questione rilevante, ma chi ne fa una preclusione vuole in realtà solo nascondere una mancanza di volontà politica. Per averne un’idea basti pensare che per il salvataggio delle banche di altri Stati coinvolte nelle crisi della finanza speculativa attraverso i vari fondi “salvastati” in questi anni di recessione e di ristrettezza dei bilanci sono stati impiegati oltre 60 miliardi di euro». La critica fatta più spesso alla vostra proposta è che, con i redditi cui spesso ci si deve accontentare, avere un minimo di 780 euro consiglierebbe tanti a rimanere a casa. Anche il minimo di 9 euro lordi all'ora da voi previsto per tanti oggi è un sogno. «Questa critica è del tutto infondata. I destinatari del reddito di cittadinanza per averne diritto non possono “rimanere a casa” devono partecipare a programmi di formazione e impegnarsi nella ricerca di un nuovo impiego, destinare parte del tempo a servizi socialmente utili e non possono rifiutare più di tre offerte di lavoro. La fissazione di un salario minimo generalizzato, misura complementare al reddito di cittadinanza, fa parte della nostra proposta di legge ma era anche
I beneficiari per mantenere il diritto dovranno impegnarsi e svolgere servizi
uno degli impegni previsti dalla legge delega del Jobs Act, che però il Governo Renzi non ha mai attuato. Senza un salario minimo il venire meno delle garanzie dello statuto dei lavoratori unito all’assenza di strumenti quali il reddito di cittadinanza fanno del Jobs Act un sistema utile solo a comprimere le retribuzioni oltre che i diritti, a “cinesizzare” il lavoro. Cosa che infatti è avvenuta e sta avvenendo. Il fatto che in assenza di queste tutele la disoccupazione dilagante induca a lavorare a qualsiasi salario e a qualsiasi condizione è uno scandalo, oltre che un freno ai consumi e quindi all’economia nel suo complesso e anche per questo servono un reddito di cittadinanza e un salario minimo che, oltre a dare una speranza a chi è in grave difficoltà, ridiano valore al lavoro di tutti».
mento di sussistenza di larghe fasce della popolazione. Con il reddito di cittadinanza tutto questo cambierebbe. In ogni caso, la nostra proposta di legge introduce una serie di strumenti deterrenti tra cui la previsione della revoca permanente del beneficio, con restituzione di quanto ricevuto, per chi svolga attività di lavoro irregolare durante la sua percezione e anche uno specifico reato in caso di frodi in quest’ambito».
Il Jobs Act rischia di “cinesizzare” il lavoro comprimendo retribuzioni e diritti
Altro rischio. La somma garantita rischierebbe di veder “premiato” il lavoro in nero, che ovviamente si aggiungerebbe al reddito di cittadinanza e diverrebbe quindi ancor più conveniente per chi bara. «È un’obiezione senza senso: se fosse sensata, bisognerebbe eliminare tutte le pensioni, i sussidi, gli assegni di invalidità e ogni altro strumento di aiuto che intervenga nelle situazioni di svantaggio. Il fatto che una qualsiasi misura sia suscettibile di abusi non può essere un valido motivo per non adottarla: semmai andrebbero migliorati i controlli. La verità è che oggi in molti casi il lavoro nero è tollerato anche in quanto unico stru-
Gli stranieri in base al disegno di legge ne avrebbero diritto dopo due anni di residen-
Di fatto si tratta di un reddito minimo garantito. Perché invece non un reddito di cittadinanza vero e proprio per tutti, che eviterebbe truffe e difficili verifiche? A pagarlo sarebbero comunque i più ricchi. «La proposta del M5S è un reddito di cittadinanza, una misura universale destinata a tutti coloro che ne hanno bisogno. In questo è diverso da altre forme di reddito minimo, che hanno varie limitazioni come quella relativa alla durata oppure alla somma percepita. Ciononostante, anche la proposta del M5S è soggetta a specifici limiti e condizioni. Se fosse esteso a tutti, indistintamente e senza condizioni, allora sarebbe realmente insostenibile dal punto di vista finanziario oltre che profondamente ingiusto».
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Cronaca
Sabato 3 Ottobre 2015
CAMBIA LA VIABILITÀ
Via Brescia a senso unico e due rotatorie
Ieri, 2 ottobre, i collettivi studenteschi della rete StudAut, provenienti da tutta Italia, sono scesi in piazza per contestare ila nuova riforma della scuola, entrata da poco in vigore nonostante le numerose critiche, arrivate da tutti coloro che in
prima persona vivono l'ambiente scolastico. Pertanto, anche il Collettivo Autonomo Studentesco di Cremona annuncia di aver voluto percorre-
re “le strade della nostra città al fianco degli studenti di tutti i nostri istituti, che già da quest'anno subiranno le conseguenze del nuovo disegno di
legge; mercificazione del sapere, privatizzazione delle scuole e tagli all'istruzione pubblica sono i tre, ormai consolidati, paradigmi del riformismo sco-
lastico italiano, che da Berlinguer fino a Renzi&Giannini non hanno fatto altro che rafforzarsi e diffondersi, indifferentemente dal colore di questo o quel governo”. La partenza è avvenuta da via Palestro, all'altezza del Liceo Scientifico Aselli.
Adolescenti e nuove fragilità
Comune, Prefettura e Asl promuovono il convegno “Youngle Context” l’8 e 9 ottobre alla Camera di Commercio
Q Via Brescia sarà a senso unico, in direzione centro storico, mentre in via Persico sarà istituito il senso unico di marcia in via Persico, nel tratto tra via Brescia e via Gallazzi, in direzione contraria. Cambia decisamente la viabilità della zona nord della città, comprendente via Esilde Soldi e via Francesco Soldi in base al progetto approvato dalla giunta. Soddisfatti i ciclisti, che avranno a loro disposizione ampie piste per la circolazione nei due sensi di marcia, e pure i negozianti di via Brescia hanno vista accolta la loro richiesta relativa alla direzione di marcia. In particolare si potrà transitare nel sottopasso di via Brescia al limite di 20 km/h, ed è prevista la realizzazione di una rotatoria all'incrocio tra le vie Brescia, San Bernardo ed E. Soldi in sostituzione dell'attuale impianto semaforico. Lungo via Persico fino al quartiere Maristella verrà realizzata una pista ciclabile su entrambi i lati, e realizzato un dosso rallentatore per favorire l'attraversamento ciclopedonale. Anche qui si sperimenterà una rotatoria urbana all'incrocio tra via Persico e via F. Soldi. Quindi senso unico in via E. Soldi da via Brescia a via Persico con chiusura e impedimento dell'immissione su via Persico. E poi chiusura di via Arata prima dell'incrocio con via F. Soldi. Le vie Turati, Pozzoli e Minuti saranno a senso unico, quindi ci sarà la regolamentazione del comparto di vie sopraindicate mediante istituzione di zona 30.
Buona Scuola, gli studenti in marcia
di Federico Pani
uando si è adolescenti, a volte, ai problemi basta dare un nome: vederli pronunciati sulla bocca di qualcun altro che è disposto a discuterne con te. Youngle Context. Gli adolescenti, le competenze, le risorse e le nuove fragilità (che si terrà l’8 e il 9 ottobre nella Sala Borsa, l’auditorium della Camera di commercio) è un convegno rivolto principalmente agli alunni delle scuole secondarie del Comune di Cremona. Si può vederlo così: come una mano tesa verso i “giovani”, come la possibilità di comprendere e di vedere con occhi diversi quei problemi che, più dell’età anagrafica, accomunano molti ragazzi. E di poterlo fare con degli esperti. Come ha ricordato il vice sindaco del Comune di Cremona Maura Ruggeri, la platea a cui potenzialmente si rivolge il progetto, infatti, è quella della normalità. Questo punto è importante, e lo ricordano anche Alessandra Lupi, psicoterapeuta e consulente del Consultorio di Milano il Minotauro, Maura Longari, funzionario assistente sociale della Prefettura di Cremona, Fabio Santini dell’ASL di Cremona e Maria Carmen Russo, responsabile dell’Agenzia Informagiovani del Comune di Cremona. La normalità, appunto: una definizione tanto comprensiva quanto vaga, dove i problemi personali rischiano di essere confinati nell’ambito di un’introspezione solitaria, tanto dolorosa quanto poco utile. Ben venga, dunque, una possibilità come questa, per poter ascoltare e dialogare con esperti dei disagi legati all’adolescenza. La prima giornata sarà dedicata a “Bellezza o bruttezza imma-
Da sinistra tre componenti lo staff di Informagiovani tra cui Maria Carmen Russo, e poi Silvia Toninelli, Maura Ruggeri, Beaumont Bortone, Maura Longari, Fabio Santini
ginaria. La paura di essere brutti in adolescenza”; la seconda allo Stay tuned, lo «stare sintonizzati». Su quest’ultimo punto si concentra evidentemente, sottolineano gli organizzatori, l’aspetto più innovativo: come si manifestano i disagi sui social network e se sia possibile un intervento, proprio a partire da questa dimensione, sarà il principale oggetto della seconda giornata d’incontri. Così, accanto a temi classici dell’adolescenza come “La complicata relazione col corpo” (relatore: lo psichiatra e psicoterapeuta Gustavo Pietropolli Charmet) o interventi sul rapporto tra genitori e figli o l’attività dei consultori, si terranno incontri legati a “Gli adolescenti, i media e la vita quotidiana” (intervento che terrà Cosimo
Scarcelli, sociologo presso l’Università di Padova). Il format comprende relazioni ma anche interessanti forme di laboratorio, pensate, va da sé, per stimolare il coinvolgimento. Il programma è comunque interamente consultabile sul portale web: http://informagiovani. comune.cremona.it. Il progetto si inscrive nell’ambito dell’ampia e senza dubbio dinamica offerta dei servizi sociali offerti dal Comune di Cremona, cui va riconosciuto il merito di rappresentare, come ha ben ricordato il vice prefetto Beaumont Bortone, una «punta avanzata» del settore. Sono eventi come questo, ha proseguito, che permettono all’intera città di segnalarsi, anche dall’esterno, come un centro di riferimento: oltre all’ASL, la prefettura di Cremona, la
cooperativa il Minotauro e l’Azienda sociale e l’Informagiovani del Comune di Cremona, l’evento ha ricevuto infatti il patrocinio anche da parte del Ministero dell’Interno. L’interlocutore naturale sarà la scuola secondaria: sono già più di duecento infatti gli iscritti provenienti dagli istituti secondari, cui potrà aggiungersi chi interessato, previa iscrizione sempre sul portale dell’Informagiovani del Comune di Cremona. Un appuntamento imperdibile, dunque, per chi è interessato ad approfondire il panorama dell’offerta formativa e sociale del territorio legata ai disagi dell’adolescenza, in un’eventuale prospettiva lavorativa o di impiego nel settore. E poi naturalmente per chi, questi problemi, è chiamato a viverli sulla propria pelle.
I Fatti della Settimana IN PRIMO PIANO lunedì 28 SETTEMbrE
Sabato 3 Ottobre 2015
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Gatto incaprettato salvato da un passante. Denunciato un professionista in pensione
Era stato incaprettato, legato e gli avevano infilato una spugna in bocca: vittima un gatto, salvato per miracolo da un passate, che con il suo intervento ha messo in fuga l’improvvisato torturatore di felini. La vicenda risale alla scorsa settimana e ’uomo sibirà una denuncia per maltrattamento di
venerdì 25 Settembre TENTATIVO DI FURTO ALL’ESSELUNGA
Domenica sera l’Esselunga di via Ghisleri ha subìto un tentativo di furto: un uomo di nazionalità marocchina ha rubato svariati prodotti di igiene personale e generi alimentari, per un valore di 50 euro. Quindi, con la refurtiva nascosta addosso, ha tentato di uscire senza pagare. La guardia del supermercato ha però notato i suoi movimenti e lo ha bloccato prima che uscisse, chiamando poi la polizia. Il marocchino, con numerosi precedenti alle spalle, è stato accompagnato negli uffici della Questura, quindi identificato e denunciato a piede libero con l’accusa di tentato furto aggravato. La refurtiva è stata restituita.
venerdì 25 Settembre SECONDINO AGGREDITO CON LAMETTA DA BARBA
Un poliziotto penitenziario è stato aggredito da un detenuto extracomunitario armato di una lametta al rientro dalle attività al campo sportivo. L’agente si trovava solo in mezzo a trenta detenuti e si è salvato grazie al tempestivo intervento di un carcerato e di altri poliziotti. Proseguono quindi gli interventi critici nel carcere di Cremona: «Non capisco come si possa dire che nel carcere di Cremona si respiri aria nuova - tuona Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, alla luce dell’ennesimo duro episodio alla casa circondariale di Ca’ del Ferro - rinnoviamo l’auspicio che i competenti uffici ministeriali e regionali del Ministero della Giustizia adottino urgenti interventi per sanare le costanti criticità in atto nel carcere di Cremona».
MARTedì 29 Settembre DISTRUGGE IL BAR IN VIA DEI MILLE, ARRESTATA
Ha dato in escandescenze durante una lite con la sorella nel bar gestito da
animali. Era la tarda mattinata del 23 settembre quando una pattuglia della Squadra volante è intervenuta in via Carnevali, allertata dal passante che ha visto la scena. Il giovane ha raccontato agli agenti di aver notato poco prima una persona con un gatto legato. Questi, utiliz-
zando dei guanti, stava cercando di infilare una spugna nella bocca dell’animale e quindi di mettere il micio in un sacchetto. Ad attirare la sua attenzione erano stati proprio i lamenti del felino. Il ragazzo aveva quindi messo in fuga il maltrattatore, che aveva ab-
bandonato il gatto. Una volontaria del vicino gattile aveva quindi aiutato il soccorritore a liberare l’animale. Secondo gli agenti, tra l’altro, a giudicare dal forte odore che emanava la spugna, essa era probabilmente imbevuta di qualche sostanza nociva per il micio. Il quale, per fortuna, non ha ri-
GIOVedì 2 ottobrE
Shopping con carte clonate, due arresti In manette un 31enne e un 33enne, entrambi rumeni. Rinvenuti anche 500 gr di droga
Sono stati arrestati per avere utilizzato carte clonate e per la detenzione, in casa, di mezzo chilo di droga. I due uomini, un 31enne e un 33enne di origine rumena, sono stati femati in un negozio di elettronica dai carabinieri di Crema, che sono intervenuti attorno alle 18 di giovedì presso l’esercizio commerciale. I due soggetti avevano infatti un atteggiamento sospetto, che ha messo in allarme il personale: volevano infatti acquistare materiale di grande valore, utilizzando delle carte di credito straniere. I commessi hanno quindi pensato bene di allertare le forze dell’ordine, mentre cercavano di far perdere tempo ai due acquirenti. I carabinieri sono arrivati sul posto proprio quando l’acquisto stava per essere concluso e hanno potuto accertare che le carte di credito utilizzate erano state clonate. I due sono stati condotti in caserma, dove successivi accertamenti hanno consentito di scoprire la reale identità dei due rumeni, entrambi con domicilio nella provincia di Milano e le loro intenzioni. I due sono così stati arrestati. E’ seguita una perquisizione domiciliare delle rispettive abitazioni, dove gli uomini dell’Arma hanno trovato altre sorprese. Nella casa del 33enne, infatti, i carabinieri hanno scoperto la presenza di oltre 500 grammi di cocaina in sasso (pura), ben nascosta nella camera da letto. Si tratta di droga che presumibilmente aveva un alto livello di purezza. Sempre nascosto nella camera c’era un bilancino, del materiale entrambe in via dei Mille: così una 31enne cinese è stata fermata dalla polizia, dopo aver completamente distrutto il locale, in un raptus di rabbia. Per fermarla sono dovuti intervenire 4 poliziotti con gli scudi, per evitare di essere feriti. La donna è stata accompagnata in ospedale e sottoposta a Tso.
MARTedì 29 SettembrE TENTANO DUE VOLTE IL FURTO DI RAME, PRESI
Sono stati arrestati in flagranza di reato al secondo tentativo di furto di rame nel cimitero di Casaletto di Sopra. Il pri-
per il confezionamento e migliaia di euro ritenuti il provento di spaccio (i conteggi complessivi parlano di 5mila euro in banconote sotto sequestro). Sulle spalle del il 33enne, di conseguenza, pende anche l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio. Grande soddisfazione espressa dal tenente colonnello Cesare Lenti, che ha parlato della forte presenza, sul territorio, di «criminalità a tutto campo, difficile da individuare e colpire per il modo di agire imprevedibile».
mo tentativo era stato sventato dai carabinieri di Crema grazie alla segnalazione fatta da un cittadino, il secondo bloccato direttamente dai carabinieri. La prima volta risale al 23 settembre, quando un cittadino aveva chiamato i carabinieri durante la notte, segnalando strane presenza al cimitero. L’intervento delle forze dell’ordine aveva messo in fuga i ladri. I militati avevano poi rinvenuto, vicino alla recinzione, oltre 100 kg di rame, che sono stati restituiti al sindaco di quel Comune. Pochi giorni dopo, la sera del 29 settembre, intorno alle 22, i malviventi ci hanno riprovato. Ma stavolta ad atten-
derli c’erano due pattuglie, una di Crema e una di Soncino, che li hanno bloccati mentre si stavano allontanando a bordo di una Fiat Panda di colore rosso. I due, 30enni italiani con diversi precedenti specifici alle spalle, sono stati immediatamente arrestati. Nell’auto sono stati rinvenuti oltre 100 kg di rame.
MERCOLedì 29 SettembrE AGGREDISCE GIOVANI A CINGHIATE IN CENTRO
Un giovane 21enne marocchino, completamente ubriaco, ha dato in escandescenze in piazza Roma nella
portato grosse conseguenze. Gli accertamenti successivi hanno portato la polizia all’identificazione di un professionista in pensione che, secondo la ricostruzione dal testimone, ha raccontato di aver agito perché esasperato dai movimenti del gatto al di fuori della proprietà dei propri padroni.
notte del 30 settembre, aggredendo poi un gruppo di ragazzi. Erano circa le 22.30 quando si è avvicinato al gruppetto (due ragazzi e due ragazze, fra 21 e i 29 anni), nei pressi dei giardini di piazza Roma. Dopo averli insultati, si è sfilato la cintura e l’ha utilizzata per prendere a cinghiate i due ragazzi. Sul posto è stata chiamata la polizia, che ha cercato di fermare il 21enne riottoso. Per tutta risposta lui ha minacciato gli agenti, cercando di colpirli con un pugno. E' stato allora immobilizzato e ammanettato. E’ stato quindi arrestato, con l’accusa di resistenza, minacce e ingiurie aggravate a pubblico ufficiale. Inoltre, i ragazzi presi di mira in piazza Roma hanno sporto denuncia per lesioni. Il giorno dopo il giovane aggressore ha patteggiato un anno e sei mesi di reclusione.
GIOVedì 1 ottobrE SCHIANTO A CASTELLEONE, MUORE UNA DONNA Un terribile incidente verificatosi a Castelleone nella tarda mattinata di giovedì ha provocato la morte di una donna di 49 anni, residente in paese. La donna viaggiava in sella al suo motorino, quando il suo mezzo si è scontrato con una station wagon. Un impatto devastante per la vittima. I soccorritori, giunti sul posto hanno tentato inutilmente di rianimarla.
GIOVedì 1 ottobrE GRAVISSIMO INCIDENTE A CREMA, MORTO 22ENNE
Non ce l’ha fatta il 22enne di Vaiano Cremasco vittima di un gravissimo incidente stradale verificatosi la mattina del 29 settembre sulla tangenziale di Crema. Il giovane si è spento in ospedale dove era ricoverato già in condizioni disperate. Lo scontro frontale ha coinvolto l’auto del ragazzo, una Renault Scenic ed un camion rimorchio Volvo destinato al trasporto merci che al momento dell’incidente era senza carico.
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Territorio
Sabato 3 Ottobre 2015
L'estate sta finendo... ma non manca certo la voglia di viaggiare. Il Cta Acli promuove una serie di gite e viaggi per tutti i gusti. • Dal 13 al 15 Novembre - Un viaggio per visitare Roma. Si visiteranno: Il complesso del Laterano (Basilica, Battistero e Scala Santa), il Quirinale, passeggiata tra la Roma Imperiale e la Roma Barocca, Villa Borghese e piazza San Pietro. • Dal 28 al 29 Novembre - Due giornate all’insegna dei paesaggi naturali della Svizzera con lo splendido percorso del Trenino Rosso del Bernina, “Patrimonio Mondiale dell’Unesco” da Tirano a Saint Moritz, per poi proseguire con il Trenino rosso dell’Abula fino a Tiefencastel. Infine con il pullman si proseguirà fino a Coira, capoluogo del Cantone dei Grigioni per la visita dei mercatini di Natale. • Il 29 Novembre - Una giornata nei Borghi più belli d’Italia del Trentino, Canale di Tenno e Rango per la visita libera dei “ Mercatini di Natale”. • Dal 5 all'8 Dicembre - un viaggio tra città storiche e Borghi Medioevali della Germania. Si visiteranno: Ulm con i suoi Mercatini, Rotenburg-obder-Tauber, Norimberga ed i suoi mercatini che vantano una tradizione di oltre 400 anni. • 6 Dicembre - Una giornata a Trento per la visita libera dei Mercatini di Natale nell’incantevole Piazza Fiera. • 6 Dicembre - Una giornata a Merano per la visita libera dei Mercatini di Natale. • 7 Dicembre - Una giornata a Milano per la “Fiera degli O-Bej O-Bej”, dove sono allestiti mercatini che offrono prodotti di artigianato e dolciumi. • Il 10 Dicembre ed il 13 Dicembre - Una giornata a Milano per la Fiera dell’Artigianato: “Mostra Mercato Internazionale dell’Artigianato”, il più grande evento dedicato alle imprese artigiane. • Dal 12 al 13 Dicembre - Week end nel Salisburghese per vedere i suoi mercatini. Si visiteranno: Salisburgo e ST Wolfang sul lago omonimo. • Dal 12 al 13 Dicembre - Un fine settimana tra laghi e Castelli della Germania ed Austria. Si visiteranno: Prien sul Lago di Chiemsee, l’Isola di Herreninsel, il Castello di Herrenchimsee detto “La Versailles della Baviera” e Kufstein per la visita dei Mercatini di Natale. • Dal 18 al 20 Dicembre - Minitour in Svizzera per vedere i suoi mercatini di Natale. Si visteranno: Berna, Il Lago di Leman (Lago di Ginevra), con il Castello di Chillon e Montreaux. • 19 Dicembre - Una giornata a Verona per la visita libera dei “Mercatini di Natale”, tra atmosfere natalizie e graziose idee regalo. • Il 20 Dicembre - Una giornata a Milano per la visita libera dei “ Mercatini di Natale” nella Piazza del Duomo, che si riempirà di bancarelle e casette natalizie. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372-800423, 800429. Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema (Piazza Manziana 17. Crema tel. 0373250064). Sito: www.ctacremona.it
Nuovi sacerdoti per le parrocchie del Cremasco: don Marinoni, don Ghisoni e don Cortellazzi Il Vescovo di Cremona, monsignor Dante Lafranconi, ha nominato tre nuovi sacerdoti. In particolare si tratta di don Mario Marinoni, che diventa parroco
delle Parrocchie “San Quirico” in Casaletto di Sopra e “S. Bernardo abate” in Melotta, mantenendo gli attuali incarichi di parroco di Soncino e di Isengo,
confermando le nomine di don Fabrizio Ghisoni come vicario parrocchiale e don Massimo Cortellazzi come collaboratore parrocchiale anche per le me-
Circuito ciclopedonale tra Pizzighettone, Formigara e il Parco Adda Sud
P
di Simona Raboni
izzighettone Formigara. Parco Adda Sud”: è questo il titolo del circuito ciclo-pedonale proposto domenica 4 ottobre 2015, dalle ore 9.30 alle 17.30, nell’ambito di “Via Lattea”, il progetto ideato e organizzato dal Fai – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Expo 2015 S.p.A., per promuovere e valorizzare l’agricoltura lombarda. Si tratta di un interessante itinerario a tappe, inserito nel calendario di eventi Expo in città, da percorrere liberamente – a piedi o in bicicletta, per intero o solo in parte – alla scoperta delle terre dell’Adda e del Serio Morto, partendo dalla Piazza d’Armi a Pizzighettone. Il percorso, lungo 18 km, permetterà di conoscere le marcite, i prodotti del territorio, la mungitura e la macinatura del mais in cascina con soste nei gustosi punti ristoro in agriturismo. Dagli attracchi di Gera (Pizzighettone) e Formigara sarà possibile effettuare la navigazione in compagnia di una guida naturalistica del Parco Adda Sud (prenotazione obbligatoria sul sito www.faiprenotazioni.it). La prima tappa. La prima tappa sarà la Cascina Camozza, dove dai primi anni del Novecento si mantengono a prato marcitorio due appezzamenti di terra. I campi sono in pendenza per facilitare l’irrigazione a scorrimento e l’acqua utilizzata, da ottobre a novembre, proviene dal Serio Morto. A seguire sosta all’Attracco Formigara, dove si potrà navigare sull’Adda con una guida naturalistica del Parco Adda Sud (prenotazione obbligatoria sul sito www.faiprenotazioni.it). Seconda tappa. La tappa successiva sarà Formigara, dove per l’intera giornata sarà allestito un mercato di prodotti agri-
coli locali e verranno organizzate visite guidate al centro storico e a Palazzo Binda, la sede municipale (dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 14.30 alle 16.30). A seguire verrà proposta la sosta alla Cascina Sant’Eusebio, dove dalle ore 14 alle 16 sarà possibile assistere alla mungitura e alla macinatura della farina di mais. Tappe successive. Il percorso ciclo-pedonale proseguirà all’Eremo Sant’Eusebio, chiesetta campestre nei pressi della roggia Caorsa, in un contesto di insolita e romantica bellezza, e alla Cascina Vallate Ponte, dove sarà possibile ritemprarsi al punto ristoro dalle ore 12, degustare il formaggio Grana Padano e assistere, dalle ore 15.30, all’esibizione di danze popolari a cura del Gruppo Fare. Le tappe successive saranno l’antica Cascina Fortezza Guarnera, la Latteria Pizzighettone, dove sarà possibile acquistare prodotti caseari dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15 alle 17, e l’Imbarco Gera Pizzighettone, dove si potrà partecipare a una navigazione su motonave, accompagnati da una guida naturalistica del Parco Adda Sud (prenotazione obbligatoria sul sito www.faiprenotazioni.it). Il circuito terminerà all’Agriturismo Valentino, una cascina costruita nel 1870 con le stalle per il bestiame e un impianto a
biogas per la produzione di energia elettrica. Alle ore 16 sarà possibile effettuare una visita guidata all’azienda, mentre dalle ore 12 alle 14 si potrà consumare uno speciale menu degustazione (prenotazione obbligatoria al numero 338 8517867). VIA LATTEA - Si tratta di un progetto quinquennale organizzato dal Fai con Expo 2015 S.p.A., con il sostegno della Camera di Commercio di Milano e con il Patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Cremona, Parco Adda Sud, Comune di Formigara e Comune di Pizzighettone, in collaborazione con Confagricoltura Lombardia, Coldiretti Lombardia, Copagri e Fiab onlus. Via Lattea si concluderà domenica 25 ottobre con il percorso ciclo-pedonale “Tra Albairate e Cisliano, per cascine e fontanili. Autunno nel Parco Agricolo Sud Milano”. L’itinerario si svolge nel cuore del Parco Agricolo Sud Milano, fra i territori dei Comuni di Albairate e di Cisliano, costeggiando anche il Naviglio Grande, primo testimone dell’importanza del sistema delle acque per questo territorio, che ha potuto svilupparsi grazie alla ricchezza della fitta rete di fontanili e rogge presenti.
desime Parrocchie. Nomina anche per il diacono permanente Raffaele Ferri per il servizio diaconale, sempre per le stesse parrocchie.
Torna la truffa dello specchietto Tornano i ripetuti tentativi di truffa dello specchietto in territorio cremonese e cremasco. Tre gli episodi nella sola giornata di lunedì, di cui uno a Castelleone, uno a Dovera e uno a Spino d’Adda. Il ‘modus operandi’ è sempre lp stessp: i truffatori viaggiano a bordo di Fiat Punto, Alfa 147 e Golf, percorrendo volutamente strade secondarie molto strette. Quando incrociano una macchina che sopraggiunge dalla parte opposta, mediante l’utilizzo di un manganello o di un bastone di gomma, colpiscono repentinamente la carrozzeria del mezzo, simulando di essere stati colpiti allo specchietto laterale. Il truffatore ferma la marcia, oppure la inverte lampeggiando ed attirando l’attenzione della ‘vittima’, costringendola a fermarsi. A quel punto il malvivente scende dal proprio veicolo e in modo molto agitato mostra lo specchietto (già rotto) della propria auto e il segno prodotto sulla fiancata della macchina della vittima con il bastone in gomma, lamentando la responsabilità del danno e pretendendo subito un risarcimento di diverse centinaia di euro. Spesso la ‘vittima’ cade nel tranello e paga, per poi accorgersi, dopo che il malfattore si è allontanato, che in realtà si è trattato di un raggiro.
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Sabato 3 Ottobre 2015
Prosegue il tour delle imprese
Il presidente Vezzini visita Fortuna a Torre
Il presidente della Provincia Carlo Vezzini ha visitato l’azienda agricola della famiglia Fortuna, alla presenza dei titolari Milly ed Enrico e del Sindaco di Torre de’ Picenardi Mario Bazzani. “Abbiamo un territorio che ha saputo cogliere le sfide dell’innovazione, pur rimanendo ancorati ad una forte tradizione e vocazione agricola ed agroalimentare. Molte sono le imprese che hanno saputo rinnovarsi e continuare a garantire altissimi livelli di qualità in un momento difficilissimo per le nostre imprese”. Ha continuato Vezzini: “E’ il caso dell’azienda Fortuna che, con passione per la genuinità e per la tipicità dei propri prodotti, ha saputo connotare un’intera filiera dalla terra alla tavola, con salumi di alta qualità partendo proprio dall’alimentazione degli animali con cereali coltivati in loco”.
CASALMAGGIORE
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
Mezzo milione per la rocca
SAN GIOVANNI IN CROCE Il sindaco Asinari annuncia una serie di interventi radicali per il restauro dell’ala est
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on nasconde un filo di emozione il sindaco Pierguido Asinari quando illustra alla stampa convocata sul posto il nuovo intervento a Villa Medici del Vacsello. In arrivo per il restauro dell'ala est ben mezzo milione di euro di contributo a fondo perduto. Di questa cifra, 100mila euro arrivano da Fondazione Cariplo, mentre 400mila euro saranno disponibili grazie al Decreto Sblocca Italia, con il contributo determinante di Fabbricadigitale: il Comune di San Giovanni si è classificato al 39° posto in Lombardia (su 500) per i nuovi progetti d'intervento finanziati dal Ministero delle Infrastrutture. Da qui i sentiti ringraziamenti del primo cittadino nei confronti di Giuseppe Guzzetti, Renzo Rebecchi e Luisa Vespertini di Fondazione Cariplo, di Francesco Meneghetti fondatore e ceo di Fabbricadigi-
Non solo, Asinari anticipa che «vogliamo creare un percorso esperienziale che possa conciliare la storia di Villa Medici e dei suoi personaggi storici con il mondo virtuale attraverso una tecnologia d’avanguardia. Così chi ha abitato nella Rocca nei secoli passati rivivrà in ambientazioni virtuali». Il progetto esecutivo già pronto, e l'intenzione degli amministratori è quella di procedere alacremente. Già entro il 31 ottobre
Interno di una delle sale che ospiteranno gli interventi radicali di restauro
tale e di Lara Cavalli, consulente bandi del Comune. Gli interventi saranno concentrati nella ventina di stanze che compongono l'ala orientale della Villa. Verranno eliminate le bar-
riere architettoniche, realizzata una nuova scala, un ascensore e un accesso pedonale da via Matteotti. In un secondo momento si passerà alla sostituzione di tutti gli impianti, alla posa dei pavi-
menti e dei serramenti. Sull'utilizzo delle sale rinnovate, si sa che certamente troveranno spazio esposizioni temporanee, oltre ad un infopoint e alla sede del bookshop.
è previsto infatti l’affidamento dei lavori. Il Comune emanerà un bando a cui potranno partecipare le ditte specializzate nel settore del restauro. Con questo atteso intervento presto sarà possibile visitare l'intero complesso di Villa Medici, dallo splendido parco alle tante sale che compongono l'interno della rocca. Chi l'avrebbe immaginato solo due decenni fa?
Mauro Adorni fa ancora centro
TORRICELLA DEL PIZZO - Equivoci, scontri tra famiglie in vista del matrimonio dei figli, storie di sesso ma senza mai scendere nel volgare, l'uso del dialetto con l'italiano relegato a personaggi pittoreschi da prendere in giro. In fondo gli ingredienti sono sempre questi, ma Mauro Adorni sa mescolarli e interpretarli con grande capacità da decenni, e anche l'ultima commedia proposta dalla sua
Compagnia Dialettale Sissese (a proposito, sempre più bravi anche gli altri attori) nella Fiera di Torricella, “Che bèla la tòssa”, ha colpito nel segno. Applausi scroscianti per quello che da anni è un appuntamento fisso della Fiera, che richiama anche gente da fuori provincia, soprattutto il parmense dove Adorni è un personaggio notissimo, spesso sulle tv locali.
IN BREVE
Nel museo nasce la Sala del Vivaio CANNETO SULL’OGLIO – Inizio autunno effervescente per Canneto, dopo la riuscita (nonostante il meteo) domenica scorsa della 22ª Mostra Scambio del giocattolo d’epoca e del modernariato (nella foto), nel cui ambito è stato festeggiato il 60° compleanno di Tonino, una punta di diamante della fabbrica Furga che per le sue particolari ed innovative caratteristiche vinse nel 1959 il premio “Pinocchio d'oro”. Ieri sera presso il Teatrino Parrocchiale il Complesso Bandistico Cannetese ha proposto il Concerto per la Festa dei Nonni, mentre stamattina alle 9,30 la Sala Civica di piazza Gramsci ospiterà un convegno sul vivaismo, attività fondamentale per l’economia locale, e nel contempo si procederà all’inaugurazione della “Sala del vivaio” presso il Museo Civico. Il convegno, organizzato e promosso con l'A.E.M.O.C., l'Ecomuseo Valli Oglio-Chiese ed in collaborazione con l'Istituto “A. Carantani”, tratterà sulla storia del vivaismo che si intreccia indissolubilmente con la storia economica, sociale e culturale del territorio, dalle sue origini fino ai nostri giorni. Intanto entra nel vivo la “Fiera d’ottobre e dintorni”. Da oggi sino a lunedì pesca di beneficenza all’oratorio San Giovanni Bosco; stamattina dalle 8,30 alle 12 vendita di torte a scopo benefico sul sagrato della Chiesa del Carmine. Domani tra via Garibaldi e piazza Gramsci Mostra Mercato “Campagna Amica” e imprese locali, in sintonia con Expo 2015, e punto informativo del Complesso Bandistico Cannetese e della Scuola di Musica con intrattenimenti musicali. Alle 15 in piazza Tessaroli la “Ruota della fortuna” a cura dell’oratorio. Il programma proseguirà nei prossimo due weekend.
Fiera a Motta Baluffi MOTTA BALUFFI – La stagione delle fiere si conclude da tradizione a Motta Baluffi, come sempre la prima settimana di ottobre. Il programma della Fiera 2015 prevede per oggi alle ore 19 una serata di beneficenza con piano bar presso la Trattoria La Pace. A preparare la torta fritta penseranno i volontari della Pro Loco I Corvi di Solarolo Monasterolo. L’incasso sarà devoluto all’associazione Medea Onlus e al sostegno dell’Arce. Domani dalle ore 10 alle 18 la sala consiliare ospiterà una mostra di arte e mestieri proposta da artisti locali, tra cui il 90enne liutaio Franco Premoli coi suoi violini e le chitarre, Marta Canova con la mostra “I percorsi”, Elisa Aporti con i disegni naturalistici e gli artisti del Centro Studi Laboratorio del Cotto con le statue in creta realizzate per l’occasione. Sempre domenica, piazza del Comune ospiterà i mercatini e l’esposizione dei trattori d’epoca, mentre dalle ore 15 in oratorio ci sarà una gara di tiro con l’arco con l’associazione “La Fenice”. Sempre in oratorio si terrà una mostra di oggetti sacri e, dopo la messa delle ore 11, spazio al menù “dla feera”, con degustazione piatti (20 euro). Alla sera sempre in oratorio tombola gastronomica. In entrambe le giornate saranno presenti i gonfiabili per i bambini e la pesca di beneficenza.
Eridanos, premiazioni GUSSOLA – Questa sera presso la Sala Polivalente Giovanni Paolo II di Gussola si terrà la cerimonia di premiazione del Concorso Letterario Eridanos, un’iniziativa consolidata che porta la firma del Circolo ArciBassa presieduto da Giuseppe Marconi e che è giunta alla sua 9ª edizione. Ecco l’elenco, in stretto ordine alfabetico, di tutti gli autori (tra parentesi il titolo dell’opera) considerati meritevoli di un riconoscimento da parte della giuria. Asquini Maurizio (“Cento mani cento occhi”) di Novara, Barillaro Fiorella (“I sassi”) di Catanzaro, Bergamaschi Miriam (“La stanza in disordine”) di Cremona, Bregoli Fabrizio (“Terra di pianura”) di Cornate d’Adda (MB), Catalani Gaetano (“A mùrfura”) di Ardore Marina (RC), Chiesa Claudio (“La rusàda”) di Vicobellignano, Franchini Michelangelo (“Mica un operaio”) di Roma, Giovelli Maria Francesca (“La bambola in braccio”) di Caorso (PC), Lazzari Giampietro (“Salàm day”) di Casalmaggiore, Loatelli Silvia (“Nadal soeta la nef”) Belforte (MN), Piazzi Zellioli Franca (“El spéc”) di Cremona, Ponseggi Franco (“U j’è”) di Bagnacavallo (RA), Rainero Pietro (“Le ombre non si staccano da terra”) di Acqui Terme (AL), Rosa Samantha (“L’avventura di Anna”) di Bareggio (MI), Ros Nicolina (“Il fiume del cuore”) di San Quirino (PN), Silla Chiara (“L’ultima sigaretta”) di Brugnolo, Solari Andreina (“Tramonto”) di Leivi (GE).
Drizzona, incontro sulla scuola DRIZZONA – Oggi, sabato 3 ottobre, la Casa delle Arti e del Gioco “Mario Lodi” di Drizzona ospiterà l'incontro formativo “Educare, giocare, leggere. Il futuro della scuola sulla strada segnata da Mario Lodi”. Si tratta di una giornata che apre il ciclo di incontri formativi programmati nell'anno scolastico 2015-2016 e inaugura una serie di eventi (una mostra, laboratori e presentazioni di volumi) in collaborazione con Giunti Scuola e Fitcemea. «Il programma proposto - afferma Cosetta Lodi - evita posture celebrative e intende piuttosto mettere in crisi svilimenti passatisti ed entusiasmi pubblicitari sul presente e il futuro della scuola». Tre voci esperte condivideranno infatti pensieri sulle tre parole da tenere a mente per creare una scuola migliore: educazione, gioco e lettura. La giornata si concluderà con un laboratorio sul gioco, elemento fondamentale della pedagogia di Mario Lodi e dispositivo indispensabile all’educazione attiva. L’incontro inizierà alle 10,30 per concludersi alle 16,30, con pausa pranzo. In mattinata: “La buona scuola: tutti promossi in quinta” con Francesco Tonucci, ricercatore dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione CNR Roma; seguirà “Mario Lodi scrittore per ragazzi” con Carla Ida Salviati, giornalista e autrice di “Mario Lodi maestro” (Giujnti). Infine “Gioco e scuola: un binomio possibile” con Gianfranco Staccioli, segretario nazionale della Fitcemea. Dopo la pausa, alle 14,30 “Laboratorio sul gioco” con Antonio Di Pietro, responsabile nazionale Ludocemea. L’incontro è gratuito previa iscrizione online.
Casalmaggiore
Sabato 3 Ottobre 2015
Gorla, l’uomo che corregge il tempo
Abita a Cividale, ed è uno tra i più richiesti esperti di restauro di grandi orologi da campanile, astronomici e astrologici
C
di Vanni Raineri
hi è il genio, se non colui che alla frase “non è possibile” aggiunge un punto di domanda? La storia di Alberto Gorla da Cividale è affascinante, è per raccontarla, lui che usa solo il dialetto e con parsimonia, si avvale della moglie Rosa. «Un giorno vedo un orologio restaurato in malo modo e dico agli autori: “Ha tutti i denti sballati, l’unica sarebbe mettere un dente solo, ma non è possibile”». “Non è possibile”, ed è qui che “Berto” aggiunge il punto di domanda. Si scervella e alla fine lo costruisce, quell’orologio dal dente unico. «E dopo anni non sa cosa sia l’usura», aggiunge. Ovviamente il tutto in dialetto, che usa anche con gli stranieri in visita che chissà come riescono a capirlo. «Questo si chiama orologio misterioso, non si capisce dove prenda la forza». O meglio: «Vön al stà lé n'an e al capés mia cùma al và». Balle, lui lo sa bene. Gli orologi li frequenta da tanto tempo, dagli anni in cui nelle chiese li buttavano per sostituirli con quelli moderni. Lui li raccoglieva, se necessario faceva un sacrificio per comprarli e li ammassava nel suo laboratorio da fabbro. Pian piano li ha conosciuti, ha iniziato ad aggiustarli e poi a replicarli. Ha la licenza elementare ma si diverte sotto i baffi a sbugiardare presunti esperti che assommavano lauree mentre lui si addestrava sul campo. Principiante, ma con quella genialità che fa rabbia agli “specializzati”. A visitare il laboratorio di Gorla è stato il Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po, in una bella domenica che si è conclusa con una conviviale al ristorante La Clochette di Solarolo Rainerio. L’ottica, a detta del nuovo presidente Francesco Meneghetti, è quella di riscoprire i talenti del nostro territorio. Gorla e moglie hanno accolto i visitatori nella loro bella casa illustrando il funzionamento del grande orologio in cima alla facciata, con meccanismi progettati e inventati da egli stesso. Nel laboratorio iniziato come deposito poi come luogo di studio (si può dire che abbia letto tutti i libri che trattano di orologeria), e dove “Berto” ha imparato a ricostruire i grandi orologi, ora è alle prese con una sfera armillare (nota anche come astrolabio sferico). Una bella coppia, lei forbita e precisa (scrive anche con successo favole per bambini e poesie in dialetto), lui dall’aspetto burbero e dalle battute sferzanti. E piene di saggezza. Come quando ricorda il prestigioso restauro dell’Orologio dei Mori di Venezia in piazza San Marco: «Mi chiamarono a ristrutturarlo e l’ho ripara-
Gorla illustra a Meneghetti sul soppalco il funzionamento del grande orologio di casa sua (sotto, la facciata)
to in due fasi. Nel 2006 è stato rimesso sulla torre. Ogni 4 anni scade la manutenzione straordinaria, però mi han detto che va talmente bene che non ce n’è bisogno, e poi ci sono pochi soldi. Sono lieto che funzioni bene, ma ripararlo dopo costerà di più». L’opera cui è più affezionato? «Un planetario che si trova a Macerata». E poi via con gli aneddoti, come quel comitato scientifico europeo formato da 6 esperti per comprendere i disegni di Leonardo che arrivano a Cividale e vedono l’orologio già in funzione. Fanno cadere le valigie e chiedono “come ha fatto”? E lui ha pronta la spiegazione scientifica: «A l’o fàt a cül insö». Alla Clochette sono state proiettate immagini che riportano i tanti interventi di Gorla in giro per l’Italia del centro-nord. Da quando Elvira Sanguanini, sindaco di Commessaggio, gli chiese di andare a vedere, lui fabbro, certe ferraglie che si trovavano nella soffitta del Municipio. Era l’orologio che Vespasiano Gonzaga donò a Commessaggio. Lui lo studiò, lo mise sul campanile e da lì esplose la sua nuova attività. Furono in molti a chiamarlo, un passaparola che risolse il problema della carenza di persone capaci di metter mano a quei prodigi di tecnica spesso indecifrabili. Tra loro nell’89 il sindaco di Mantova per il restauro dell’orologio sul campanile in piazza delle Erbe, che lo proiettò sulle riviste mondiali del settore, e quindi l’orologio di Lorenzo della Volpaia su incarico del direttore del Museo Galileo di Firenze. Gorla si accorge che quello schizzo sul codice leonardesco non riguarda la macchina volante ma è uno scappamento per orologeria. Tutti a bocca aperta e il suo prestigio varca ogni confine. Seguono la torre del palazzo del podestà a Mantova, il Castello Sanvitale di Fontanellato, la citata Torre dei Mori a Venezia (non solo il meccanismo ma anche la staticità, dato il peso di
35 quintali). Qui la celebre orologeria e gioielleria svizzera di lusso Piaget lo incarica di riprodurre in scala ridotta i 5 piani del palazzo. E ancora un orologio astronomico astrologico e astrolabio in una grande nave da crociera, il
castello visconteo di Brignano Gera d'Adda, il Santuario di Montesenario a Firenze, la rocca di Sissa («Uno dei più antichi d'Italia, che aveva non ancora il pendolo ma addirittura il foliot»), un grande girarrosto in stile leonar-
desco per un agriturismo, Palazzo Pretorio a Rivarolo Mantovano, Torre Colombaia di Corte Costavecchia a San Giorgio, l’orologio astronomico in piazza della Loggia a Brescia. Suscita ancora la meraviglia dei turisti di Casier (Teviso) l’idrocronometro con orologio con funzionamento a acqua, che cadendo sulle campanelle suona una melodia. E l’orologio ricciano a Macerata, in ricordo di padre Matteo Ricci, il grande matematico, che ha fatto il giro del mondo. E poi il Duomo di Gargnano sul lago di Garda, il Santuario Madonna delle Grazie a Curtatone, l’Abbazia di Chiaravalle (lavoro commissionato dal Museo di Storia della Scienza di Firenze su un disegno di Leonardo, mai fatto prima), la Chiesa di San Filippo Neri a Torino, Palazzo Ducale di Venezia (anche questa opera chiesta dalla Piaget), il Planetario a Corte Costavecchia, lo Svegliatore monastico per Urbino, il nuovo Idrocronometro in Val di Non a 4 facciate (siamo già nel 2010), e poi l’Orologio Planetario della Torre Civica di Macerata inaugurato recentemente alla presenza di 2000 persone: il meccanismo prevede un uccello che annuncia la processione, poi un angelo con trombetta e i tre Re Magi che si inchinano alla Madonna. E’ questa l'ultima fatica di Gorla, che tre mesi fa ha anche ricevuto dalle mani del presidente Maroni il premio Rosa Camuna per essere l'unico al mondo a fare certe cose. «E’ difficile - chiude Meneghetti - trattenere i talenti, attratti dall’estero, ma è importante che le intelligenze possano esprimersi sul nostro territorio. Noi sviluppiamo service in questa direzione e oggi premiamo questa fonte di ispirazione che è Alberto Gorla. Gorla che fa tanto altro, ad esempio lavora anche il legno». Risposta di genio: «Ma làsa stà».
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TONI CAPUOZZO AL BIFI Dopo la serata alla Canottieri Eridanea nella quale è sato consegnato l’attestato rotariano alla Pomì Casalmaggiore, il Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta torna a riunirsi lunedì 5 ottobre alle 20,30 al RistoBifi di Casalmaggiore. Ospite il giornalista Toni Capuozzo, tema della serata “Il segreto dei Marò”, che non è altro che il titolo dell’ultimo libro dello stesso Capuozzo, noto per i suoi tanti reportage in tv dai fronti di guerra oltre che per essere conduttore della trasmissione “Terra” ed ex vicedirettore di Canale 5.
NATI PER LEGGERE Prosegue il Progetto nazionale “Nati per leggere” presso la Biblioteca Civica Mortara di Casalmaggiore, un corso destinato agli operatori (bibliotecari, educatori, pediatri di famiglia e di comunità, operatori sociosanitari delle cure primarie, operatori delle associazioni culturali e di sostegno alla genitorialità) e ai volontari lettori. Il secondo appuntamento, venerdì 9 ottobre, è con “Nati per Leggere e lettura dialogica: a chi e come”, dalle ore 10 ale 12, relatore il dottor Costantino Panza, pediatra dell’Associazione Culturale Pediatri. Un incontro che si svolge nell’ambito della settimana dedicata alla promozione dell’allattamento al seno “Nutri la vita... in tutte le lingue del mondo” a cura di Asl Cremona.
CICLAMINI BENEFICI Oggi e domani, in occasione della Festa dei Nonni, le cooperative Santa Federici e Storti Maria allestiranno banchi in numerose parrocchie casalasche per la vendita di ciclamini, il cui ricavato verrà devoluto alle attività ricreative dei ragazzi diversamente abili.
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obbligo di eliminare entro il 2015 tutti i residui di amianto dagli edifici è reso ancor più stringente dai riscontri dell’Asl, che evidenzia come siano ancora moltissimi i siti da bonificare. In riferimento al Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL) di cui alla Legge Regionale n° 17 del 29 settembre 2003 e deliberato in data 22 Dicembre 2005, in Lombardia vige l'obbligo di bonifica dei materiali contenti amianto entro e non oltre 10 anni dalla pubblicazione del PRAL sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia (BURL). La pubblicazione del PRAL sul BURL è avvenuta in data 17 Gennaio 2006 e, pertanto, la bonifica dovrà essere eseguita entro il 16 Gennaio 2016. Per bonifica si intendono diverse procedure che impediscono la dispersione delle fibre di amianto nell'ambiente dopo che le stesse si siano distaccate dal manufatto e conseguentemente si siano rese disponibili all’inalazione. Intanto la Regione ha approvato e pubblicato online il 15 giugno 2015 i nuovi criteri per l’attivazione di servizi per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto in matrice compatta che dovranno essere seguiti da tutti i Comuni del territorio. Il provvedimento è stato originariamente pubblicato con delibera di Giunta il 30 aprile 2015 (ai sensi della Legge regionale 19/2014) ed è stato integrato con decreto dirigenziale n.4523 il 3 giugno 2015. Vengono fornite ai Comuni indicazioni sulle procedure utili all’attivazione dei servizi, accompagnate dai modelli necessari per l’avviso di manifestazione di interesse e per la stipula di convenzioni. Il Comune secondo i nuovi criteri potrà procedere nell’istituzione di un servizio che dovrà rispettare le seguenti caratteristiche: essere affidato alla società che effettua la gestione dei rifiuti a livello comunale, ove ne abbia le caratteristiche, oppure aggiudicato ad un’azienda specializzata attraverso una procedura di gara pubblica. Il materiale interessato dovrà essere esclusivamente in matri-
Bonifica amianto, ancora poco tempo per mettersi in regola
ce compatta e non friabile e in particolare: • manufatti in cemento amianto di vario tipo in matrice compatta posti in opera che possono essere smontati senza frantumazione (es. canne fumarie, vasche) con peso complessivo non superiore a 450 Kg; • manufatti di vario tipo in matrice compatta non in opera (es. canne fumarie, vasche, mattonelle in vinilamianto ecc.) con peso complessivo non superiore a 450 Kg;
• altri materiali contenenti amianto in matrice compatta (es. guanti, coperte, sottopentole, guarnizioni, phon, teli da stiro ecc.) con peso complessivo non superiore a 10 Kg”. Prevista infine l’estensione anche ai quantitativi piccoli, inferiori a 30 metri quadrati e 450 kg. Per quanto riguarda il cittadino, il servizio dovrà essere con preventivo e sopralluogo gratuiti, la rimozione dovrà essere effettuata entro 60 giorni dall’incarico e dovrà essere istituito un numero telefonico oppure un numero verde.
GLI SGRAVI FISCALI - Continua fino al 31 dicembre 2015 la detrazione del 50% sulle spese per gli interventi di ristrutturazione, che vale anche per la rimozione dell’eternit dagli edifici (resta da capire, in realtà, se l’ecobonus verrà poi prorogato anche per il 2016, ad oggi nulla è ancora stato deciso). Dunque le spese per lo smaltimento di eternit, amianto su edifici privati ad uso abitativo possono essere sottoposte alla detrazione entro un tetto massimo di 96 mila euro.
Lo sgravio viene poi ripartito in 10 rate annuali, la prima scatta nello stesso anno di attuazione dell’intervento di bonifica. La rimozione del materiale cancerogeno è da considerarsi come intervento di ristrutturazione. IN LOMBARDIA - Il Piano Regionale Amianto Lombardia (Pral) si è posto una serie di obiettivi tra cui il completamento del censimento dei siti con presenza di amianto e la rimozione dell’amianto dal territorio re-
gionale. In attuazione della dgr IX/3913 del 6/8/2012 “Attività inerenti la messa a sistema delle fonti d’informazione sulla presenza di amianto in Lombardia finalizzata al monitoraggio della relativa bonifica”, in coerenza con la logica che persegue la semplificazione amministrativa e la limitazione delle attività inefficienti e inefficaci, la Direzione Generale Salute ha progettato e realizzato il servizio telematico per la trasmissione di comunicazioni, piani e relazioni relativi al tema amianto. L’applicativo denominato Ge.M.A., acronimo di Gestione Manufatti in Amianto, consente al datore di lavoro delle imprese esercenti attività di bonifica amianto (iscritte all’ Albo Nazionale Gestori Ambientali categoria 10A e 10B) di rendere immediatamente fruibili notifiche e piani per i lavori di bonifica, artt. 250 e 256 DLgs 81/08, all’organo di vigilanza territorialmente competente. L’invio telematico di questi documenti alimenta, peraltro, senza soluzioni di continuità, la composizione informatica della relazione annuale prevista dall’art. 9 L. 257/92 per un facile assolvimento dell’obbligo di trasmissione posto a suo carico. Per l’Asl, Ge.M.A. costituisce opportunità per un’efficiente programmazione dei controlli, anche dove l’intervento di bonifica rivesta carattere d’urgenza; permette l’implementazione del Sistema Regionale della Prevenzione ed in particolare dei dati anagrafici degli addetti, del carattere e della durata delle loro attività e delle esposizioni all'amianto alle quali sono stati sottoposti. La trasmissione della notifica e del piano per i lavori e delle relazioni annuali è disposta con d.d.g. n.1785 del 04.03.2014. Conclusa nell’anno 2013 la fase sperimentale con alcune imprese volontarie, in Regione Lombardia l’utilizzo della modalità di invio informatizzata è obbligatorio: per le notifiche art. 250 DLgs 81/08 e i piani di lavoro art. 256 DLgs 81/08 a partire dal 1 aprile 2014; per la relazione annuale ex art. 9 L. 257/92, relativa alle attività realizzate nell’anno 2014, a partire dal 28 febbraio 2015.
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Pitturare casa? Prova con il Feng Shui
La scelta della tinta da utilizzare è molto importante per dare un’identità e un vero e proprio carattere alla stanza
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olorare le pareti di casa non è solo un modo per rendere più bello l’ambiente; la scelta della tinta da utilizzare è molto importante per dare un’identità e un vero e proprio carattere alla stanza. Per capire quale colore scegliere ci si può far aiutare dai principi del Feng Shui. Secondo questa antica arte orientale, l'arredamento e i colori utilizzati per una casa devono creare armonia tra interno ed esterno per migliorare la vita di chi ci abita. Il termine Feng Shui significa "vento" e "acqua" che, secondo la cultura cinese, sono simboli di salute, felicità e benessere. I suoi principi, riadattati all’epoca moderna, vengono seguiti ancora oggi da architetti e appassionati di interior design. Vediamo allora quali sono alcuni colori e la loro applicazione secondo i canoni del Feng Shui. Bianco - Il bianco è il colore tuttora più diffuso sulle pareti delle nostre case, anche in virtù della sua duttilità e praticità. Questa tinta è associata alla determinazione, ma a volte può dare un senso di freddezza e di monotonia. Un utile accorgimento potrebbe, quindi, consistere nel donare una leggera tonalità al colore puro. Un bianco che tenda leggermente al pastello, al beige o al giallo, contribuisce a creare calore in ogni ambiente della casa, senza disperderne il profondo significato di purezza. Verde - Il verde è un colore freddo, dai poteri rilassanti. È associato alla natura, all'aria aperta e agli alberi che donano ossigeno. È il colore della conoscenza e dell'illuminazione e ci consente di lasciare la nostra mente libera di viaggiare e di rilassarsi. Per questo motivo il verde potrebbe essere particolarmente indicato per la stanza da letto. Ovviamente bisogna fare attenzione all'intensità del colore, prediligendo le tinte tenui a quelle molto scure che sono assai più impegnative. Rosso, rosa e lilla - Il rosso è il colore della potenza e della passione, elementi indispensabili della vita purché non se ne abusi. Il rosso deve, pertanto, essere dosato con cura, esattamente come la passione.
Il rosso chiaro ed il rosa contribuiscono a creare un effetto rilassante ed armonioso, perfetto per la camera da letto, mentre le tinte scure sono troppo vivaci per l'ambiente del riposo. Il lilla è, inoltre, particolarmente indicato per il soggiorno, il luogo in cui accogliere gli amici in un'atmosfera che stimoli la comunicazione e la socialità. Le persone che prediligono il rosso vivo non devono comunque temere: il colore deciso è perfetto per le finiture in ogni am-
biente della casa, dalla cucina alla camera da letto. Una nota di colore che evoca energia e prestanza fisica si può adeguare a qualunque contesto, è sufficiente non esagerare. Giallo- Il colore che evoca il sole, e in generale gli elementi più caldi della natura, dona sensazioni di calore ed energia. La tinta calda è particolarmente indicata per la cucina e, se molto chiara, anche per il soggiorno. Bisogna, infatti, ricordare
che il giallo dà carica e creatività, elementi in armonia con la zona giorno, ma non altrettanto con il luogo destinato al riposo. Blu - Il feng shui sconsiglia tendenzialmente di impiegare i colori freddi, a meno che non siano tenui. Il blu rappresenta la profondità, la meditazione e la riflessione, ma il rischio è di navigare eccessivamente nel proprio mondo interiore lasciandosi vincere dalla malinconia. Una camera da letto o un soggiorno intera-
mente blu sono quindi da evitare, mentre una tonalità azzurra potrebbe essere adeguata sia per la zona giorno che per quella notte. Nero - Difficile immaginare di dipingere un’intera stanza di nero, ma è un colore pur sempre presente in molte case. Molto simile al blu, ha una connotazione però ancora più enigmatica e seria. Da usare con molta parsimonia ed assolutamente vietato nella camera dei bambini.
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I
l riutilizzo di materiali da scavo e/o demolizione provenienti da opere soggette a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) o Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), è disciplinata dal Decreto Ministeriale 10/08/2012, n.161 e prevede la stesura di un piano di utilizzo che deve essere approvato dallo sportello unico. Il piano di utilizzo è il documento fondamentale; esso attesta che i materiali da scavo e/o demolizione derivanti dalla realizzazione di opere o attività manutentive saranno utilizzati, nel corso dello stesso processo (in sito) o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione (fuori sito), da parte del produttore o di soggetti terzi. La durata temporale del piano di utilizzo è definita all'interno del documento: decorso questo termine esso smette di produrre effetti. I riferimenti per i parametri di contaminazione dei materiali da scavo sono quelli contenuti nel Decreto Legislativo 03/04/2006, n. 152.
Rimozione terra: le norme e i decreti
Il riutilizzo dei materiali in opere soggette a Via o Aia è disciplinato dal Dm 10/08/2012, n.161
La redazione del piano di utilizzo non è richiesta, se il progetto prevede il riutilizzo integrale del terreno scavato allo stato naturale all’interno dello stesso cantiere di produzione. In questo caso si applica la clausola di esclusione prevista all'articolo 185 del Decreto Legislativo 03/04/2006, n. 152., purché il materiale non sia contaminato. Il proponente del piano di utilizzo deve comunicare allo sportello unico l'esecutore dello stesso. In ogni caso l'esecutore, che deve far rispettare il piano di utilizzo e ne è responsabile, deve essere nominato prima dell'inizio dei lavori di realizzazione dell'opera (articolo 9 del Decreto Ministeriale 10/08/2012, n.161). Redige inoltre il documento di trasporto (sottoscritto anche dal proponente) e la dichiarazione di avvenuto utilizzo. L'utilizzo dei materiali da scavo è soggetto al regime proprio dei beni e dei prodotti. Per questo motivo il trasporto di questi materiali è accompagnato, se previsto, dal documento apposito o da copia del contratto di trasporto redatto in forma scritta o dalla scheda di cui all’Allegato 6 del Decreto Ministeriale 10/08/2012, n.161. Questo documento è equipollente alla scheda di trasporto prevista dall'articolo 7-bis del Decreto Legislativo 21/11/2005, n. 286 (articolo 3 del Decreto Ministeriale 30/06/2009). Pertanto dovrà essere inviato allo sportello unico, prima dell’inizio del traspor-
to, un apposito documento che deve accompagnare l'uscita del materiale da scavo dal sito di produzione al sito di destinazione. Su ciascun mezzo di trasporto dovrà essere conservata la seguente documentazione: una copia del modulo, la caratterizzazione analitica del materiale trasportato, un documento nel quale siano registrati tutti i viaggi compiuti dal mezzo con la quantità trasportata, la data e l'ora di partenza e di arrivo. La registrazione di ogni viaggio dovrà essere controfirmata dal trasportatore e dal responsabile del sito di destinazione. I soggetti coinvolti devono conservare il documento di trasporto per 5 anni e tutta la documentazione deve essere resa disponibile, in qualunque momento, all'autorità di controllo che ne fa richiesta. A conclusione del riutilizzo dei materiali da scavo, l'esecutore del piano di
utilizzo deve presentare apposita dichiarazione di avvenuto utilizzo (articolo 12 del Decreto Ministeriale 10/08/2012, n.161). La dichiarazione deve essere inviata entro il termine in cui il piano smette di avere validità, deve essere conservata per 5 anni e rimanere disponibile in qualunque momento per l'autorità di controllo che la richiede. Se si verificano situazioni di emergenza (ad esempio un dissesto idrogeologico) il materiale potrà essere gestito come sottoprodotto presentando allo sportello unico una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà redatta nella forma della dichiarazione di avvenuto utilizzo. Dalla data di presentazione della dichiarazione il materiale sarà gestito come sottoprodotto, salvo l'obbligo per il soggetto che ha rilasciato la dichiarazione di presentare entro 15 giorni dalla
data di inizio dei lavori il piano di utilizzo. Questa procedura non è applicabile se la situazione di emergenza si verifica in aree soggette a bonifica. Se il sito di produzione è caratterizzato da fenomeni naturali a causa dei quali le concentrazioni di elementi nel materiale di scavo superano le concentrazioni soglia di contaminazione di cui colonne A e B della Tabella 1 dell'Allegato 5 alla Parte IV del Decreto Legislativo 03/04/2006, n. 152, queste concentrazioni potranno essere assunte pari al valore di fondo naturale esistente per tutti i parametri superati. Prima di predisporre il piano di utilizzo, il proponente dovrà dunque segnalare il superamento delle concentrazioni allo sportello unico attraverso un piano di accertamento eseguito in contraddittorio con l'ARPA.
Dopo l'esecuzione del piano di accertamento, si potrà presentare il piano di utilizzo secondo la procedura e i termini previsti in via ordinaria. L'utilizzo del materiale sarà consentito solo nel sito di produzione oppure in un altro sito con fondo naturale con caratteristiche analoghe. Per i materiali provenienti da luoghi soggetti a interventi di bonifica oppure di ripristino ambientale, i requisiti di qualità ambientale dovranno essere individuati dall'ARPA su richiesta del proponente. L'ARPA dovrà fornire una risposta sui valori riscontrati entro 60 giorni, indicando la compatibilità dei materiali di scavo (compresi i riporti) con la destinazione d'uso urbanistica del sito di destinazione. La presentazione del piano di utilizzo avverrà secondo la procedura ordinaria e sarà possibile solo dopo l'esito positivo dell'ARPA.
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Vecchie caldaie addio, ecco le novità
Dal 26 settembre sono entrate in vigore le dispsizioni emanate dalla Ue che vietano la fabbricazione di apparecchi non a condensazione
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ddio alle vecchie caldaie. Dal 26 settembre sono infatti entrate in vigore le disposizioni emanate dall'Unione Europea per i produttori di energia, a partire dal divieto di fabbricare apparecchi non a condensazione. Le norme recepiscono due direttive europee: l'Erp (Energy Related Products, anche nota come Ecodesign, 2009/125/ Ce) ed Eld (Energy labeling directive, il regolamento sull'etichettatura energetica, 2010/30/Ue). La prima (Erp) fissa requisiti più stringenti per l'efficienza energetica e un tetto massimo alle emissioni di CO2. La seconda (Eld) impone l'obbligo di etichettare i prodotti secondo una scala energetica decrescente che va da A+++ a G. Entrambi gli interventi rientrano nel Piano Ue 20-20-20: riduzione delle emissioni di CO2 del 20%, aumento dell'efficienza energetica del 20% e incremento dell'utilizzo di energie rinnovabili del 20%. In particolare, le misure riguardano gli apparecchi per il riscaldamento, gli apparecchi dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria e i sistemi misti. Siccome la norma non è retroattiva, il consumatore finale non è obbligato né ad acquistare un nuovo apparecchio né a sostituire quello già installato. Queste direttive hanno un impatto diretto su
produttori, distributori e installatori, e sono valide, naturalmente, per tutti gli Stati Membri dell’Ue. Questo significa che, d’ora in poi, cambieranno i requisiti minimi di performance energetica per la libera circolazione in Europa degli apparecchi e, come già accade per lavatrici, frigoriferi e forni, ci sarà un obbligo di etichettatura energetica anche per
caldaie e scaldacqua che dovranno rispettare i nuovi standard di efficienza della direttiva. L’etichetta, che riporta i consumi e altre caratteristiche che aiuteranno i consumatori a scegliere i prodotti più efficienti, dovrà essere chiaramente esposta nell’ambito di tutte le offerte commerciali relative al prodotto. Gli apparecchi tradizionali potranno essere venduti solo fino a esaurimento delle scorte nei magazzini, mentre la produzione di nuove caldaie che non rispondono ai requisiti di efficienza energetica comunitari sarà vietata. In Europa in questo modo tutte le vecchie apparecchiature lasceranno pian piano il posto a pompe di calore, sistemi ibridi e caldaie a condensazione che dovrebbero far risparmiare, secondo le stime dello European Environmental Bureau, l’equivalente di 47 centrali nucleari da qui al 2020 con una netta diminuzione delle emissioni di gas serra (si stima di ridurre le emissioni di CO2 per 136 milioni di tonnellate) grazie al consumo di 56 milioni di tonnellate di petrolio in meno all’anno. Una caldaia a condensazione può arrivare a costare sino al doppio di una tradizionale, ma può portare a risparmi energetici di circa il 20%-30% dei consumi per il riscaldamento. Riscaldamento che, insieme alla produzione di acqua calda sanitaria, rappresenta circa l’80% dei consumi di un’abitazione.
L’investimento sui modelli in linea con “Ecodesign” può ripagarsi in fretta: il tempo stimato per il recupero dell'investimento in risparmi in bolletta oscilla fra i tre e i cinque anni a seconda del modello. Tra le altre cose, investimenti “green” di questo tipo sono agevolati dal fisco. Chi acquista una caldaia a condensazione può godere della detra-
zione del 65% su Irpef e Ires (interventi di «riqualificazione energetica degli ambienti esistenti») o del 50% sul solo Irpef in caso di «ristrutturazioni edilizie e interventi finalizzati al risparmio energetico in immobili residenziali esistenti». Il bonus dovrebbe scadere il 31 dicembre 2015, ma sta prendendo piede l'ipotesi di una proroga.
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a porta blindata, è uno dei serramenti anti-intrusione più utilizzati per rendere sicura la casa. Ne esistono di diversi tipi, classificati con una numerazione che va da 1 a 6 in base alla resistenza. La blindatura è regolamentata dalla normativa europea Uni Env 1627. Per quel che riguarda la classificazione, essa avviene dopo il superamento o meno di una “prova di tipo”, o prova del prototipo ingegnerizzato presso un istituto di prove specializzato. La resistenza della porta determina poi il suo impiego. Ecco la classificazione in base alla normativa Uni Env 1627: - CLASSE 1: lo scassinatore tenta di forzare la porta usando la violenza fisica (spinte, urti, spallate, sollevamento, strappo). Esempi di utilizzo: porte caposcala con rischio normale, porte di magazzini di merce di basso valore intrinseco. - CLASSE 2: lo scassinatore cerca di forzare la porta usando attrezzi semplici (cacciaviti, tenaglie, cunei). Esempi di utilizzo: porte caposcala con rischio considerevole, uffici di edifici industriali, ville. - CLASSE 3: lo scassinatore tenta di entrare usando, in aggiunta a quanto sopra, un piede di porco. Esempi di utilizzo: porte caposcala con rischio considerevole, uffici di edifici industriali, villette signorili. - CLASSE 4: lo scassinatore usa, in aggiunta a quanto sopra, seghe, martelli, accette, scalpelli e trapani portatili a batteria. Esempi di utilizzo: uffici di banche, orologerie, ospedali, impianti e laboratori industriali, ville signorili. - CLASSE 5: lo scassinatore usa, in aggiunta a quanto sopra, attrezzi elettrici, trapani, seghe e sciabola, mole ad angolo con un disco massimo di 125 mm di diametro. Esempi di utilizzo: banche, orologerie e gioiellerie, protezione di documenti riservati, ambienti militari in genere ad ambasciate.
Porte blindate: l’importanza della scelta Ne esistono di vari tipi, tutti classificati in base alla normativa europea Uni Env 1627
stabiliti dalla norma. Particolare attenzione è posta sul cilindro, il meccanismo che permette, tramite l’inserimento della chiave, la mandata o il ritiro degli elementi che chiudono la porta. Siccome solitamente è proprio su questo elemento che si concentrano gli sforzi degli scassinatori per superare la porta blindata (attraverso l’uso di vari attrezzi, trapani, agenti chimici e microesplosivi), anch’esso ha una sua particolare certificazione europea ovvero la Uni En 1303:05 che ne stabilisce i requisiti di durata e resistenza agli attacchi. Se acquistate una porta blindata, chiedete specificatamente le caratteristiche del cilindro e l'eventuale classe di certificazione.
- CLASSE 6: lo scassinatore usa, in aggiunta a quanto sopra, attrezzi elettrici con alta potenza, trapani, seghe a sciabola e mole ad angolo con un disco di 230mm di diametro al massimo. Esempi di utilizzo: banche, orologerie e gioiellerie, impianti nucleari, protezione di documenti riservati, ambienti militari ed ambasciate.
Per le classi dalla 2 alla 6, la certificazione della porta blindata è subordinata alla resistenza di effrazione per prova di attacco reale (simulato), effettuata da persone specificamente preparate. La prova è preceduta da un pre test, volto ad individuare le aree più deboli tra cui gli elementi di chiusura della porta, le
parti mobili, gli accessori e altre aree rilevanti. Sia la prova di attacco sia il pre test vengono filmati dall'istituto certificatore. In funzione della classe sono richiesti tempi netti massimi operativi di attacco dai 3 ai 20 minuti, mentre i tempi totali, che includono i tempi per le preparazioni degli attrezzi, di osservazione e di ri-
poso vanno da 15 a 50 minuti. Gli attrezzi impiegabili sono individuati in 5 gruppi distinti per tipologia, dimensioni e potenza. Siccome la serratura è parte integrante della porta, se una porta blindata ha una classificazione certificata in base alla Uni Env 1627, anche la serratura deve aver superato i test
La resistenza allo scasso o all'effrazione di una porta blindata riguarda anche l'ancoraggio della porta stessa all'edificio. Una porta solida ma ancorata ad un muro non resistente può permettere comunque una agevole intrusione. Se la muratura è fragile è necessario rinforzare la parete sia sul lato su cui viene ancorata la porta, sia sul lato della serratura. Il metodo comune per rinforzare la parete è l'applicazione di una rete metallica elettrosaldata lungo i 3 lati della porta per una lunghezza determinata in base al muro interessato (comunque dell'ordine di decine di centimetri sino al metro). La rete deve essere applicata sotto l’intonaco che, se necessario, va rifatto. Oltre a questo è possibile rinforzare il tutto con prodotti (miscele cementizie) che si applicano ad iniezione. È l’installatore che, dopo un sopralluogo, indica la soluzione migliore per rafforzare la parete.
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e pellicole per vetri, anche se negli ultimi anni si sono diffuse in Italia, sono un prodotto ancora conosciuto da pochi, ma per gli addetti ai lavori la loro utilità è nota da tempo, testata e verificata. Le pellicole per vetri sono dei film adesivi che si applicano esternamente o internamente ad una superficie vetrata. Vi sono diverse pellicole in commercio, studiate per scopi diversi. Si trovano pellicole di sicurezza anti-infortunio, anti-caduta, anti-sfondamento, anti-effrazione e anti-esplosione, pellicole decorative o per la privacy, pellicole filtranti per proteggere gli interni di musei, pellicole a specchio ed infine le più recenti pellicole a risparmio energico, oggi la più diffusa pellicola anche nel settore residenziale.
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Sabato 3 Ottobre 2015
Pellicole per vetri: sicurezza, privacy e soprattutto risparmio
Ancora poco conosciute sono una soluzione ottimale e versatile per edifici pubblici e privati
Recentemente si sono sviluppate molto quelle riflettenti, o pellicole a controllo solare, la cui funzione è filtrare i raggi del sole ed evitare il surriscaldamento degli ambienti. Grazie a questa loro funzione, permettono di risparmiare sull’uso di climatizzatori e ventilatori. Sono utilizzate sia in edifici privati sia in edifici pubblici e luoghi di lavoro. Il testo di riferimento alla base della tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro è il Decreto legislativo numero 81 del 9 aprile 2008. Viene presa in considerazione la Uni En 7697 “Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie”. Trattandosi di prodotti finalizzati all’applicazione vetraria, le normative del settore costituiscono un preciso riferimento di legge per l’utilizzo delle pellicole. Esistono poi pellicole studiate anche per migliorare l'isolamento termico: esse permettono il contenimento del calore nei mesi invernali. Vi sono naturalmente pellicole a vari livelli di riflettenza (o trasmittanza) luminosa. La scelta del livello di trasmittanza è il compromesso tra protezione del calore e luminosità dei luoghi. Solitamente la trasmittanza in una pellicola viene classificata in base alla quantità di luce trasmessa, non in base alla luce riflessa.
Quindi una pellicola 20% è da intendersi quella che fa passare il 20% della luce, riflettendone l’80%. Esistono pellicole che hanno una trasmittanza del 70%, ma il range tipico d'utilizzo nel nord Italia è intorno al 20% - 30%. L'applicazione esterna risulta di solito più performante. Nell'installare una pellicola per vetri è necessario considerare anche l'effetto che la pellicola ha durante la notte perché una nor-
male pellicola riflettente non consente di vedere all'esterno con il buio. Normali pellicole si usano solitamente su stabili commerciali o uffici, i quali vengono utilizzati sostanzialmente di giorno e per i quali, appunto, non è un problema la visione notturna. In una abitazione, viceversa, è senz'altro limitante non vedere all'esterno col buio: da questa esigenza nascono le pellicole “dual reflective” che consentono una visione sia diurna che notturna.
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Rumori in casa, alcuni rimedi per prevenirli o eliminarli I rumori domestici possono essere spesso fonte di stress. A esserne afflitti sono molto spesso coloro che abitano in un condominio. Se il problema è riconducibile ai rumori provenienti dall’appartamento adiacente, per limitare i danni può essere sufficiente applicare alle pareti semplici barriere antirumore. Il sistema più rapido ed economico per isolare le mura domestiche consiste nel posare una serie di pannelli fonoassorbenti sul muro che confina con l’abitazione dalla quale provengono i rumori. Si tratta di un lavoro che prevede l’incollaggio al muro di uno strato di materiale isolante, in genere sono consigliate la lana di roccia e le fibre minerali, al quale vengono poi applicate particolari lastre di cartongesso cosiddette preaccoppiate perché abbinate a materiali sempre con caratteristiche isolanti, come ad esempio spugne insonorizzate. Queste lastre hanno la superficie già predisposta per la tinteggiatura così, una volta posate, è facile stendere la mano di finitura e uniformare la parete alle altre. Un aspetto da considerare è che la controparete può essere spessa da 3 a 12 cm, a seconda della correzione acustica che si vuole ottenere. Il ridimensionamento della stanza è minimo, ma va tenuto presente perché pochi centimetri possono essere preziosi soprattutto se lo spazio già scarseggia. Per ottimizzare il risultato e isolare al meglio l’abitazione, talvolta occorre coibentare anche il soffitto e il pavimento, che sono altrettanto responsabili della diffusione di suoni e rumori. Il primo può essere controsoffittato sempre con pannelli in cartongesso, mentre a terra possono bastare anche semplici tappeti.
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Salute
Sabato 3 Ottobre 2015
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
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di Giulia Sapelli
a salute al femminile continua ad essere tra gli obiettivi prioritari della sanità pubblica. A questo proposito si svolgerà venerdì 9 ottobre l'iniziativa “Salute della donna, iniziative di prevenzione”, promossa da Onda - Osservatorio sulla Salute della Donna - con il patrocinio delle principali Società Scientifiche. L'evento coinvolgerà gli ospedali a “misura di donna” presenti sul territorio nazionale, tra cui l’Azienda Ospedaliera di Cremona. Quest'anno il focus sarà su due fondamentali temi della salute femminile: i problemi dell'alimentazione e quelli della psiche. Venerdì 9 ottobre 2015, dalle 13 alle 17, presso gli Ospedali di Cremona e Oglio Po sarà quindi possibile effettuare colloqui e consulenze per patologie femminili attinenti al tema dell’alimentazione e colloqui per la gestione degli attacchi di panico. La partecipazione è gratuita e senza obbligo di prenotazione. L'ATTACCO DI PANICO - Gli attacchi di panico o disturbo da panico sono una classe di disturbi d'ansia, a loro volta i più comuni disturbi psichiatrici, che costituiscono un fenomeno sintomatologico complesso e piuttosto diffuso (si calcola che 10 milioni di italiani abbiano subito uno o più attacchi di panico). Il disturbo di solito esordisce nella tarda adolescenza o nella prima età adulta ed ha un'incidenza da due a tre volte maggiore nelle donne rispetto agli uomini. Tuttavia, spesso non vengono riconosciuti e di conseguenza non vengono curati. La maggior parte delle persone guarisce senza terapia specifica, mentre una rilevante minoranza sviluppa invece un disturbo da recidiva di attacchi di panico. Le consulenze. Si svolgono presso l'unità operativa di psichiatria e psicologia e consistono in colloqui per la gestione degli attacchi di panico. Dove? Ospedale di Cremona ambulatorio piano terra (piano 1) • Ospedale Oglio Po – ambulatorio piano terra n. 4
Venerdì 9 ottobre appuntamento agli ospedali di Cremona e Oglio Po
Salute della donna: focus su alimentazione e psiche
LA SALUTE A TAVOLA - La salute si conquista e si conserva prima di tutto a tavola. Un’alimentazione sana ed equilibrata mantiene attivi e dinamici lungo l’arco della nostra vita, aiutandoci a contrastare gli inevitabili effetti dell’invecchiamento e l’insorgere di moltissime condizioni patologiche. Non vi è dubbio che la situazione alimentare dei Paesi economicamente più evoluti sia migliorata negli anni ma, para-
a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio
dossalmente, il benessere ha generato nuovi problemi legati all’eccesso di calorie e alla qualità raffinata dei cibi: basti pensare a malattie come diabete e obesità, che sono diventate una vera e propria emergenza sociale. Le buone scelte alimentari insieme ad una regolare attività fisica, contribuiscono invece a prevenire il rischio di sviluppare gravi patologie, come l’osteoporosi, l’ipertensione arteriosa, malattie car-
diache e anche alcuni tipi di tumore. Le consulenze. Si svolgono presso il Servizio di dietetica e nutrizione clinica e consistono in colloqui e consulenze per patologie femminili attinenti al tema dell’alimentazione. Dove? Ospedale di Cremona – Ambulatori di dietetica e nutrizione clinica (5 piano) • Ospedale Oglio Po – ambulatorio piano terra n. 11.
Inclusione scolastica alunni disabili, stanziati dalla Regione 3 milioni di euro
LA GIUSTA PER CHI HA PROBLEMI DI DIVERTICOLI Da qualche giorno, a seguito di colonscopia, ho scoperto di avere dei diverticoli, allo stato molto infiammati, che sto curando con degli antibiotici, antinfiammatori ed altro. Considerato che questa forma di diverticolosi mi ha provocato stipsi e accumulo di feci nel colon, che al momento ho risolto con l'assunzione di fermenti vivi, posso assumere quotidianamente la crusca di avena? Nella sua lettera riporta una sintomatologia che è attribuibile ad un quadro di diverticolite o infiammazione dei diverticoli. In questa fase NON sono consigliate le fibre, tutt'altro! Occorrerebbe non stimolare troppo l'intestino. Le fibre potranno essere reintrodotte, poco per volta, quando la sintomatologia scomparirà, fino ad arrivare ad un quantitativo consigliato intorno 30-40g. totali al giorno. Sarebbe comunque auspicabile assumerle direttamente con gli alimenti quali frutta e verdura, in modo da introdurre, insieme alla fibra, anche un congruo quantitativo di acqua. Ricordi infine che dovrebbe bere almeno un litro-un litro e mezzo di acqua al giorno, in modo da mantenere una buona idratazione, migliorando le funzioni intestinali. La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0372-803801 CREMA SPAZIO BENESSERE VIA CASTELLO 12. Cel 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134
Uno stanziamento di 3 milioni di euro per il sostengo degli alunni disabili della scuola secondaria di secondo grado con l'obiettivo di potenziare l'inclusione scolastica, migliorare l'assistenza educativa e il trasporto delle persone disabili. Questa la decisione di Regione Lombardia, come ha comunicato il governatore Roberto Maroni. Il fondo sarà assegnato alle amministrazioni provinciali e alla città metropolitana e da attuazione all'Intesa tra Regione Lombardia e Upl sul finanziamento delle funzioni provinciali. «Nell'Intesa - spiega Maroni - come Regione ci eravamo impegnati, tra l'altro, a rendere disponibili, per l'anno 2015, 10 milioni di euro per far fronte alle criticità legate al mondo scolastico delle persone disabili (trasporto e assistenza). Di questi 10, sette sono stati
già stanziati dalla Dg Istruzione e oggi gli altri tre dalla Dg Famiglia». «Con la decisione di oggi della Giunta - commenta il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata della Regione Lombardia Daniele Nava - abbiamo mantenuto l'impegno preso lo scorso aprile firmando l'accordo con le Province. E' l'ennesima conferma che Regione Lombardia è attenta ai bisogni dei suoi cittadini, in particolare quelli più fragili. Abbiamo sempre sostenuto che la riforma Delrio avrebbe provocato molti disagi, in particolare per gli studenti disabili, ed è esattamente quello che sta avvenendo. Con questi fondi restituiamo alle famiglie i servizi che il Governo ha tolto con le ultime manovre finanziarie e la Legge Delrio».
Cultura&Spettacoli Concerto domani sera in S. Agata
Prosegue la rassegna “Porta della musica 2015”, organizzata dalla Fondazione Città di Cremona e dall’Associazione Costanzo Porta che vuole coniugare la valorizzazione del patrimonio artistico cittadino e la forza espressiva della musica sacra e classi-
ca. Un evento in cui l’arte promuove l’arte. Il terzo concerto si svolge domani alle 21 nella chiesa di S. Agata. Cittadini e avranno la possibilità di ammirare autentici gioielli del patrimonio monumentale cittadino, avvolti da note immortali e dal bel canto.
A 25 anni dalla scomparsa l’attore viene ricordato con una ricca serie di iniziative e di eventi
Cremona rende omaggio al grande Ugo Tognazzi
Mario Biondi sul palco (foto Michela Drago)
Mario Biondi live al Teatro Ponchielli
Sull’onda del successo del “Beyond Tour”, Mario Biondi farà tappa a Cremona sabato 19 dicembre presso il Teatro Ponchielli con il suo nuovo show. Mario Biondi, artista siciliano e parmigiano d’adozione, ad una settimana dalla certificazione oro di “Beyond” e dopo lo straordinario successo dei live in Italia e all’estero degli scorsi mesi, presenterà il nuovo disco di inediti dal titolo “Beyond” e i suoi più grandi successi, in un imperdibile viaggio in musica, tra sonorità soul e funky. Sul palco con Biondi la sua band, composta da Alessandro Lugli alla batteria, Federico Malaman al basso, Massimo Greco alle tastiere e programmazione, David Florio alle chitarre, Marco Scipione al sax e Fabio Buonarota alla tromba. “Beyond” (Sony Music) è un album dal sound moderno nel quale lo stile di Biondi si sperimenta in nuove sonorità accrescendo il prisma della sua vocalità in 13 straordinarie tracce. Una produzione curata da musicisti d’eccellenza tra i quali i Dap-Kings, gruppo musicale funk-soul di Brooklyn, band di Sharon Jones che ha collaborato con Amy Winehouse ed altri artisti. Tra gli autori dei brani Bernard Butler (ex chitarrista degli Suede) e D.D. Bridgewater. Dopo il primo singolo estratto “Love is a temple”, è attualmente in rotazione radiofonica “I chose you”, quinta traccia dell’album dove l’artista si mette in gioco mantenendo l’inconfondibile eleganza che lo contraddistingue in un brano dal gusto pop moderno, ma con il tipico sapore jazz. I biglietti sono già disponibili presso la biglietteria del Ponchielli e tramite il circuito www.ticketone.it
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dalla redazione
opo passato 25 anni dalla scomparsa di Ugo Tognazzi (avvenuta il 27 ottobre 1990) e Cremona rende omaggio al suo celebre concittadino attraverso una ricca serie di iniziative e di eventi. L’attore, il 23 marzo 1922, è stato uno dei massimi protagonisti della commedia all’italiana e ha animato un quarantennio della storia del cinema nazionale ed europeo, attraverso oltre 150 pellicole dirette da registi come Marco Ferreri, Mario Monicelli, Dino Risi, Marco Bellocchio e molti altri. Tognazzi stesso si è cimentato nella regia in alcuni film. Per approfondire la conoscenza e per non disperdere la memoria del suo illustre concittadino, il Comune di Cremona ha dato origine a un “Comitato Tognazzi” – in collaborazione con la famiglia dell’attore – che ha coordinato gli eventi celebrativi e ad un “Archivio Tognazzi”, con l’Università di Pavia – Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali, per la raccolta di materiali e la ricerca sull’attività professionale dell’artista cremonese.Si parte il 4 ottobre al Teatro Ponchielli, ore 21 (ingresso libero con assegnazione dei posti) con la proiezione del video “Le grandi abbuffate”. Il cibo, la cucina, la tavola rappresentano degli ingredienti ricorrenti nei film interpretati da Ugo Tognazzi. All’interno di una cornice prestigiosa – come il Teatro Ponchielli, di cui l’attore ha calcato le scene – rivivono le immagini culinarie dell’artista. L’evento, che inaugura le manifestazioni cremonesi per Ugo Tognazzi, è curato dalla Fondazione Cineteca Italiana di Milano. Dal 24 ottobre al 10 gennaio 2016 si potrà visitare la mostra dal titolo “La voglia matta”, il cinema di Ugo Tognazzi”, allesti-
ta presso il Museo del violino (dal martedì alla domenica, ore 10-18 a ingresso libero). “La voglia matta”, dal titolo di un film di Luciano Salce interpretato da Ugo Tognazzi nel 1962, è un percorso espositivo che attraversa la filmografia dell’attore cremonese a partire da “I cadetti di Guascogna” (Mario Mattoli, 1950) fino alle ultime interpretazioni. Manifesti, locandine, fotografie e rari documenti video raccontano la vitalità, l’energia e la verve attoriale di uno dei più significativi interpreti italiani. Un caleidoscopio di passioni, di registri, di maschere, di intonazioni che lo vedono protagonista prende vita nell’arco di una lunga e fortunata carriera sul set: in fondo è il cinema
stesso l’espressione più piena dell’inguaribile e inesauribile “voglia matta” di Ugo Tognazzi. Un’altra mostra, “33t d’autore” adl 17 ottobre al 22 novembre presso Spazio Tapirulan (in corso XX Settembre 22 a Cremona), sarà aperta al pubblico il martedì, giovedì, venerdì e domenica ore 16-19, mercoledì e sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 (ingresso libero). Come sarebbero i manifesti dei film di Ugo Tognazzi se uscissero oggi al cinema? L’Associazione Tapirulan lo ha chiesto a 33 grafici e illustratori e il risultato sono altrettanti manifesti “rifatti”, attraverso i quali si può ripercorrere la carriera cinematografica della quarta T di Cremona: Ugo Tognazzi. Si parte dagli
esordi degli anni Cinquanta, passando da grandi successi degli anni Sessanta e Settanta, arrivando alle ultime apparizioni degli anni Ottanta. Suggestiva sarà anche la mostra diffusa “Io lo conoscevo bene”, ovvero un viaggio semiserio nei personaggi di Ugo Tognazzi, dal 27 ottobre al 20 dicembre per le vie del centro cittadino. I corpi, i volti, le maschere a cui Ugo Tognazzi ha dato vita nei suoi film sono numerosissimi. “Io lo conoscevo bene” è un percorso tra i personaggi più rappresentativi dell’attore, realizzato in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale di Roma. Non mancheranno i percorsi gastronomici, “A cena con Ugo” dal 24 ottobre al 10 gennaio 2016: piatti ispirati alle ricette di Ugo Tognazzi da degustare nei ristoranti aderenti. In collaborazione con la delegazione di Cremona dell’Accademia italiana della cucina e l’Associazione Strada del Gusto Cremonese. E’ previsto pure un concorso di cortometraggi dal titolo “Come fosse Antani”, corti da ridere nello stile di Ugo Tognazzi, in programma il 27 ottobre al Cinema Filo. Un concorso per videomaker italiani o stranieri che hanno prodotto cortometraggi comici (della durata compresa tra i 5 e i 16 minuti) ispirati alla figura di Ugo Tognazzi, ai suoi personaggi, al suo stile di recitazione. Tre sono gli appuntamenti della rassegna cinematografica “Un multiforme ingegno - Tognazzi e la commedia d’autore”: il 13, 27 ottobre, 10 novembre al Cinema Filo (ore 21 a ingresso libero). Una rassegna cinematografica di film interpretati da Ugo Tognazzi nei quali la vis attoriale del protagonista viene posta al servizio di importanti autori del cinema italiano. I film sono introdotti da un critico cinematografico.
Il Principe Doria protagonista al Museo del violino Ludovico Einaudi Il celebre strumento di Guarneri del Gesù resterà esposto a Cremona fino a gennaio, poi volerà a Phoenix
Da pochi giorni le collezioni del Museo del violino si è arricchita di un nuovo capolavoro: il violino “Principe Doria” 1734 di Giuseppe Guarneri del Gesù. Appartenente ad una collezione privata, sarà esposto nell’ambito del progetto “Friends of Stradivari”, network internazionale tra quanti amano la liuteria classica cremonese. «Diamo il benvenuto – ha esordito Paolo Bodini, presidente dei “Friends” – al Principe Doria: sarà al Museo fino a gennaio, quando volerà a Phoenix per una mostra sulla tradizione liutaria cremonese. Ovviamente speriamo poi possa tornare qui». Sarà esposto nella sala Scrigno dei Tesori, nella teca dello Stradivari “Clisbee”, momentaneamente a Padiglione Italia in occasione di Expo. «Ogni strumento di Guarneri – ha osservato Fausto Cacciatori, conservatore delle collezioni Mdv - è occasione per riabilitare la figura del liutaio, spesso adombrata da un’aneddotica fantasiosa, venta di tinte fosche. Invece i documenti ci raccontano una vita ordinaria e retta, tanto che fu perfino testimone testamentario di un sacerdote». Il restauratore e storico della liuteria Gregg Alf, membro del
Paolo Bodini e Gregg Alf mostrano il Principe Doria
Comitato scientifico del museo, ha ripercorso la storia dello strumento. Il primo documento relativo al violino Principe Doria di Giuseppe Guarneri “del Gesù” risale al 1858, anno in cui lo strumento fu venduto da Jacquot, massimo esperto francese dell’epoca, alla famiglia Doria. I Doria, di origini spagnole e residenti a Tolosa da varie generazioni, furono proprietari di
altri preziosi strumenti italiani. Negli ultimi 150 anni il Principe Doria ha subìto pochi passaggi di proprietà. Nel 1950 Rembert Wurlitzer cedette il violino a Leopold Godowsky Jr., figlio del grande pianista russo e co-inventore della pellicola Kodachrome. Dodici anni dopo fu acquistato dalla famiglia Lionel Perera per il giovane aspirante violinista Zvi Zeitlin. In una lettera del
Al Filo il teatro-poesia dal titolo “Inventario” Dopo la pausa estiva, la Società Filodrammatica Cremonese continua le sue finalità di solidarietà con la rassegna “Filo benefico” coordinata da Lole Boccasasso. Nella stagione 2014-2015 la grande novità parte dalle stesse compagnie teatrali (sette in tutto di città e provincia) che di comune accordo hanno deciso di autogestire il ricavato (incasso dedotte spese vive) per un’ iniziativa denominata ProFilo che ha come finalità l’acquisto di materiale di primissima necessità per il buon funzionamento del teatro stesso. Si deve infatti sapere che il palcoscenico del teatro Filo ha urgente bisogno di
ristrutturazione ed il gesto della rassegna sottolinea quanto sia importante matenerlo vivo e funzionante anche in senso teatrale, dotandolo delle minime strutture necessarie al buon utilizzo di un teatro. La rassegna riprende con l’Ensemble Alma Libera che giovedi 8 ottobre alle ore 21 presenterà “Inventario” - La poesia di Mario Benedetti, uno spettacolo di teatro-poesia basato su una selezione delle liriche del poeta uruguaiano Mario Benedetti. La voce recitante è del poeta Giovanni Uggeri accompagnato dalla viola da gamba e dal canto di Luciana Elizondo e dalla chitarra di Lorenzo Colace.
1962, Rembert Wurlitzer scrisse che lo strumento era il migliore tra tutti i Guarneri da lui conosciuti, soprattutto per le sue qualità timbriche. Il professor Zeitlin lo utilizzò come violino da concerto per oltre quarant’anni, fino a quando fu acquistato dagli attuali proprietari che lo hanno temporaneamente affidato al Museo del violino. Il Principe Doria è ritenuto uno dei migliori violini da concerto di Guarneri “del Gesù”. Considerati i robusti spessori delle tavole, è possibile che la sua fama dipenda dal fatto di non aver subìto nel corso del tempo, diversamente da altri strumenti antichi, interventi di riduzione e redistribuzione degli spessori. L’interno del fondo riporta infatti tracce originali della pialla a denti utilizzata da “del Gesù”. Sono già in calendario due momenti di approfondimento al Museo del violino: la mattinata di sabato 17 ottobre sarà dedicata ad un incontro di studio con Fausto Cacciatori e Gregg Alf mentre domenica 18, alle 11, nell’Auditorium Giovanni Arvedi, la violinista Lena Yokoyama ed il pianista Diego Maccagnola saranno protagonisti di una speciale audizione.
fuori abbonamento
In aggiunta ai consueti nove appuntamenti della Stagione concertistica 2015-2016, il Teatro Ponchielli ha deciso di inserire anche un concerto fuori abbonamento (martedi 26 gennaio alle 21), tenuto da Ludovico Einaudi, pianista e compositore assai apprezzato a livello internazionale, che nelle sue esibizioni incrocia le avanguardie musicali e i suoni ancestrali alle melodie jazz, al rock e alla musica contemporanea non tralasciando particolari e inaspettate incursioni nell’elettronica e sperimentazioni anche nella musica etnica e nel pop. Nella sua prima esibizione al Ponchielli, Ludovico Einaudi presenterà anche brani tratti dal suo ultimo album “Elements”, ricco di ispirazioni di diversa provenienza, come racconta lo stesso artista: «“Elements” nasce da un desiderio di ricominciare daccapo, di intraprendere un nuovo percorso di conoscenza. C’erano nuove frontiere - sul filo di quello che conoscevo e di quello che non conoscevo - che da tempo desideravo indagare: i miti della creazione, la tavola periodica degli elementi, le figure geometriche di Euclide, gli scritti di Kandinsky, la materia sonora, ma anche i colori, i fili d’erba di un prato selvaggio, la forme del paesaggio. Per mesi ho vagato dentro una miscela apparentemente caotica d’immagini, pensieri e sensazioni; poi, tutto gradualmente si è amalgamato in una danza, come se tutti gli elementi facessero parte di un unico mondo, ed io anche. Questo è “Elements”. Se non fosse musica sarebbe una mappa dei pensieri, a volte chiari, a volte sovrapposti, punti, linee, figure, frammenti di un discorso interno che non si ferma mai». Oltre alla presenza del gruppo ormai stabile di Ludovico, tra cui Francesco Arcuri, Marco Decimo, Mauro Durante, Alberto Fabris, Federico Mecozzi, Redi Hasa, l’album si avvale della collaborazione dell’ensemble d’archi olandese Amsterdam Sinfonietta, del musicista elettronico Robert Lippok, dei percussionisti dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, del percussionista Mauro Refosco e del grande violinista Daniel Hope.
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appello
L’apporto dei nonni è indispensabile. Ricordatelo! Egregio direttore, la Festa dei nonni è stata celebrata il 2 ottobre ed è una delle ricorrenze che da noi in Italia è stata introdotta con una legge entrata in vigore a luglio 2005. Come volevasi dimostrare, anche nelle feste, siamo purtroppo indietro, rispetto agli altri Paesi. Negli Stati Uniti la Festa dei nonni esiste dal 1978. La legge dice che la giornata del 2 ottobre, serve a celebrare “l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale”. La legge assegna a Regioni, Province e Comuni il compito di organizzare il 2 ottobre iniziative ed eventi volte alla “valorizzazione del ruolo dei nonni”. La festa riguarda sia i nonni materni sia i nonni paterni. Ma vedi il mio caso personale, i nonni materni non li ho mai conosciuti (visti solo in fotografia), in quanto mia mamma, ora deceduta, è rimasta orfana, a tre anni dalla madre e a nove anni del padre. E per forza di cose costretta (famiglia numerosa), come si usava allora, dai fratelli maggiori messa in un orfanatrofio fino a 18 anni dalle suore. E con questo termino, altrimenti, i ricordi che mia madre mi raccontava, erano solo tristi e pieni di sofferenza! Mi sento di lanciare solo un appello: teniamoci ben stretti i genitori e di conseguenza i nonni, in quanto il lavoro e l’aiuto che ti danno in famiglia, è indispensabile, insostituibile e non ha prezzo. Evviva i nonni del mondo intero! Andrea Delindati Cremona ***
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treni e disservizi
Tanto per cambiare i pendolari sono sempre penalizzati Egregio direttore, tanto per cambiare, noi pendolari dobbiamo fare i conti con i disservizi di Trenord. Non si capisce perché tengono sempre chiuso il cancello che dà sul parcheggio delle bici. Questo rallenta l’uscita dei pendolari. Sono anni che lo segnalo, ma senza risultati. Da una settimana il treno che arriva a Cremona alle 19.30 lo fanno arrivare al binario 3 (4ª volte), anziché sul binario uno. Delle due una: o sono totalmente incompetenti o volontariamente vogliono penalizzare i pendolari. Ricordo che la sera il treno è pieno di gente che lavora e che merita rispetto. Cosa che la stazione di Cremona non manifesta. Oltretutto. dal binario uno partiva un treno vuoto per Milano... Andrea Burlini Cremona ***
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Lettere & Opinioni
Sabato 3 Ottobre 2015
cremona
Qualcuno deve mettere fine a questa situazione di degrado Signor direttore, vogliamo segnalare una grave situazione di disagio che da circa un mese affligge noi condomini di via Delle Acque n. 9 a Cremona. Abbiamo infatti scoperto che nello stabile diroccato di fronte al nostro condominio, soggiorna da diverso tempo un abusivo (o forspiù) del quale non conosciamo le generalità. Detto abusivo ogni mattina getta i suoi bisogni, sia urine che feci, dalla finestra del terzo piano del suddetto stabile, facendoli defluire nella roggia sottostante che di fatto separa i due edifici. Oltre a lanciare i suoi bisogni, è stato visto lanciare bottiglie di birra vuote e immondizia varia, che vanno a finire nel canale con grande allarme da
Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • incomsc@gmail.com
Condominio: ripartizione delle spese del lastrico solare Come vanno ripartite le spese per il lastrico solare in condominio? E’ una domanda frequente a cui cercherò di rispondere in maniera esaustiva. Anzitutto, il lastrico solare è un manufatto di copertura dello stabile costruito sopra l’ultimo piano dell'edificio a superficie piana ed è normalmente impermeabilizzato, piastrellato o asfaltato. La ripartizione delle spese del lastrico solare varia a seconda che il lastrico sia usato da tutti i condomini o da uno solo che ne sia l'esclusivo proprietario. In particolare, se il lastrico è ad uso esclusivo, in caso di riparazione o ricostruzione, le spese relative sono dovute per 1/3 da chi ne ha l’uso esclusivo e per 2/3 da parte di tutti i condomini dell’edificio coperto dal lastrico in proporzione del valore del piano o della porzione di piano di ciascuno. Le spese accennate poc’anzi si riferiscono alle riparazioni dovute
A cura di Emilia Rosemarie Codignola*
a vetustà, pertanto comprendono sia le spese di rifacimento in senso stretto, che le spese accessorie: riparazioni strutturali, impermeabilizzazione, risarcimento danni da infiltrazioni all'appartamento sottostante. Per quanto attiene invece alle spese che sono riconducibili a difetti originari di progettazione o di esecuzione dell’opera, la responsabi-
parte nostra, sia per quanto riguarda l’igiene, che per il degrado ambientale. Facciamo presente che nell’arco di questo periodo abbiamo chiamato carabinieri, polizia, fatto denuncia in Questura, contattato i vigili urbani, ma nessuna delle nostre segnalazioni è stata accolta. Ci rivolgiamo al vostro giornale sperando che tale degrado tocchi la sensibilità e che presto qualcuno possa porre fine al nostro disagio e alla crescente preoccupazione. I condomini testimoni oculari dei fatti sopracitati ***
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mini al sistema di teleriscaldamento. Così si sarebbe ottenuto un “bilancio ambientale positivo”: le emissioni della centrale a turbogas di Spinadesco sarebbero state superate dalla cessazione delle emissioni di caldaie a Cremona. A Spinadesco l’idea non è piaciuta. La centrale non è stata costruita e l’acciaieria ha acquistato all’estero la corrente elettrica. Ma in cambio ci sono sprechi super e i cittadini pagano... Sergio D. Cremona ***
scuola
Finalmente i genitori sono chiamati ad essere protagonisti attivi Egregio direttore, il Ddl su “la buona scuola” approvato dal Senato e dalla Camera in via definitiva, non possiamo dire che non rappresenti una vera rivoluzione nella scuola o un principio di rivoluzione. Tuttavia, anche se non condivisibili, sta di fatto che saltano alcuni schemi di fondo conservatori, considerati finora immodificabili, come la stabilità del posto di lavoro o la inamovibilità dei dirigenti. Così pure l’attribuzione al dirigente del compito di nominare e di licenziare i docenti rappresenta una novità assoluta, di certo uno strapotere del dirigente, con quali conseguenze non è dato sapere; forse con un po’ di fantasia possiamo immaginarle, tant’è che il Governo si è preoccupato di accantonare qualche decina di milioni per probabili contenziosi. Significativo il richiamo alla riduzione degli alunni per classe, quindi fine delle classi pollaio. Altro elemento di novità: il Comitato di valutazione interno all’istituzione scolastica, dove dirigente, insegnanti, genitori e nella secondaria di secondo grado anche studenti, insieme ad una figura professionale esterna sono chiamati ad esprimere un giudizio per la premialità del singolo docente. La presenza di genitori e studenti nel Comitato di valutazione supera il pregiudizio dell’incompetenza, per affermare il principio del diritto, di chi riceve il servizio, di esprimere un giudizio sul servizio offerto. Ma, dal nostro punto di
lità relativa alla mancata eliminazione delle cause del danno compete in via esclusiva al proprietario del lastrico solare e non anche al condominio (Cass. Sent. n. 9084/2010). Il proprietario del lastrico potrà in seguito rivalersi nei confronti del costruttore dell’immobile entro i primi 10 anni dalla consegna dell'immobile, a condizione che: abbia inviato dif-
vista, la vera rivoluzione sta nel fatto che i genitori e le associazioni dei genitori sono ripetutamente chiamati nella legge ed invitati ad essere protagonisti attivi, di tutto il progetto della scuola, dove le indicazioni delle famiglie, degli studenti e le esigenze del territorio costituiscono elementi imprescindibili nella formulazione del piano dell’offerta formativa (Pof). Esso viene approvato (non solo adottato come prima) dal Consiglio di istituto, dove sono presenti i genitori, “il dirigente deve tener conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti” (art. 1, 10, 4-5). “Il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni” (art. 1, 16). A questo proposito il Ministero ha affermato più esplicitamente il ruolo importante della “libertà di scelta educativa della famiglia”, che può essere esercitata dal singolo genitore, intervenendo nel delineare, in collaborazione con gli insegnanti, il piano delle attività da far frequentare ai figli: “la partecipazione a tutte le attività extracurricolari, anch’esse inserite nel Pof, è per sua natura facoltativa e prevede la richiesta del consenso dei genitori per gli studenti minorenni e degli studenti stessi, se maggiorenni, che, in caso di non accettazione, possono astenersi dalla frequenza” (CM. 6 luglio 2015). La riforma su “la buona bcuola” pone le basi di un impegno globale di tutte le componenti istituzionali ed il risultato dipende da ognuna di esercitarlo nell’ambito di diritti e competenze di propria pertinenza. Le premesse favorevoli alla partecipazione dei genitori ci sono tutte, occorre vedere nei contesti quali capacità ha il genitore di proporsi, per essere attore attivo dell’esperienza scolastica. Alle associazioni dei genitori e all’A.Ge in particolare, il compito di diffondere informazioni, di promuovere attività di formazione per i genitori per un’azione competente ed efficace nel ruolo di coprotagonista del progetto educativo. Fabrizio Azzolini Presidente nazionale A.Ge
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fida di denuncia del vizio entro un anno dalla scoperta e che entro un anno dall'invio della diffida abbia intrapreso la causa. Se il lastrico solare è usato da tutti i condomini in quanto è accessibile (per esempio se munito di parapetti), questi sono tenuti a contribuire alle spese di conservazione e riparazione in base ai millesimi di proprietà. Se il lastrico copre invece solo una parte dell’edificio, la spesa sarà ripartita tra i condomini cui il lastrico serve da copertura in proporzione ai millesimi di proprietà. *Avvocato del Foro di Milano
cremona
La scelta del teleriscaldamento si è rivelata sbagliata Caro direttore, questa storia dovrebbe essere spiegata e raccontata nei particolari ai cremonesi. Hanno diritto di sapere e di poter dire no a certe favole che diventano trappole, come il teleriscaldamento. L’Aem, il Comune e l’Aler sapevano che il teleriscaldamento costava troppo. Anche da prima che l’Aem fosse patrimonializzata e i servizi di Aem gestioni inseriti nella holding Lgh, lo sapevano, ma non hanno reso noto un problema drammatico e nulla hanno fatto per eliminarlo, dato che non poteva essere risolto. Cremona ha così conosciuto il volto peggiore delle istituzioni, ostile ai cittadini, loro nemiche, ferocemente avverse, fino a imporre ai più deboli bollette gigantesche e impossibili da pagare. Sin da prima dell’ingresso di Cremona in Lgh, l’Aem aveva potuto allacciare il teleriscaldamento alle case popolari, in parte di proprietà dell’Aler e in parte del Comune. Il contratto di quartiere finanziato dalla Regione e realizzato a Borgo Loreto risale alla giunta Corada (Ds), come altri allacciamenti di condomini popolari al teleriscaldamento (ad esempio in via Borroni, Largo Pagliari). Dagli anni ’80 funziona il teleriscaldamento, attivato per usare (giustificandolo con una teoria dannosissima) il calore dell’inceneritore. E negli anni Duemila, l’Aem si trovava a fatturare bollette enormi. Ai clienti che si rivolgevano agli sportelli Aem di viale Trento Triente veniva proposto il teleriscaldamento come “ecologico” ed “economico”. Economico a determinate condizioni: che la rete di tubature non disperdesse troppo calore e che il numero delle persone allacciate fosse elevato. Così non era. Cremona non è città adatta al teleriscaldamento, non ha densità abitativa sufficiente, il numero dei condomini allacciati non basta. Non a caso l’ex sindaco Bodini, all’inizio degli anni Duemila, proponeva oltre al progetto di centrale a turbogas dell’Aem e Edf a servizio dell’acciaieria anche la riduzione dei camini, cioè lo spegnimento di un certo numero di caldaie e l’allacciamento di nuovi condo-
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crema
Pensiamo agli interessi dei cittadini e non a quelli della politica Signor direttore, il bando di Scrp nel Cremasco è una questione essenziale, vale centocinquanta milioni di euro e coinvolge centinaia di migliaia di cittadini. Così rispose il sindaco Stefania Bonaldi a chi, giustamente, le contestava le spese pazze in consulenze esterne. Soldi pubblici prelevati dalle tasche dei cremaschi. Stiamo parlando di due studi legali per il bando e un terzo studio per controllare i controllati e di una persona appositamente assunta per coordinare tutti quanti. Il tutto senza dimenticare le migliaia di euro sborsate per verificare il conflitto d’interessi del direttore generale di Scrp con il ruolo di consigliere di amministrazione di Lgh. Nonostante questa pletora di consulenti, oggi la gara è ferma, anzi forse addirittura da cestinare. Il motivo? Ci sono sentenze del Tar confermate dal Consiglio di Stato, che vieterebbero la partecipazione di Linea Gestioni alla gara di Scrp. Sentenze che risalgono al lontano 2011 e che giungevano dal vicino Tar di Brescia. Sentenze, però, sfuggite ai super consulenti legali pagati con i nostri soldi. A questo punto le ipotesi sono due. La prima è che i legali, consulenti della Scrp difesi a spada tratta dal sindaco Bonaldi non volevano che venisse escluso dalla gara il vincitore annunciato: la Linea Gestioni del colosso Lgh, che con Scrp è in evidente conflitto di interessi. Oppure siamo di fronte ad una scena fantozziana in cui gli attori protagonisti, soprattutto piddini, si contendono lo scettro del più incapace. In ambedue i casi, i cittadini cremaschi ne escono sconfitti. Cosa accadrà ora non è dato sapere. In che modo gli amministratori locali, soprattutto del Pd, capeggiati dal sindaco Bonaldi, riusciranno comunque ad affidare il servizio da centocinquanta milioni di euro a Lgh, stante il divieto emerso dalle sentenze? L’alternativa sarebbe quella di perseguire la strategia di “rifiuti zero”, che punta a ridurre i costi dello smaltimento e quindi a ridurre le tariffe e le tasse e al tempo stesso salvare i cittadini dai tumori conseguenti all’inquinamento dell’aria causati dagli inceneritori come quello della Lgh. Una strategia che è oggetto di una mozione del Movimento Cinque Stelle approvata dal Consiglio cremasco. Potrebbe essere il momento in cui finalmente la vecchia politica dà attuazione alle sue promesse invece di limitarsi ad approvarle. E’ ora che la Bonaldi, sindaco del Comune capofila del Cremasco, si assuma le sue responsabilità e decida come sbloccare la situazione pensando agli interessi dei cittadini e non a quelli della politica che lucra con gli inceneritori. Da parte nostra possiamo darle un suggerimento utile a dare un segnale forte e chiaro: revochi l'incarico ai consulenti che hanno contribuito a causare questo pastrocchio e chieda loro di risarcire, alla società pubblica committente, i danni provocati dal loro operato. Danilo Toninelli Deputato Movimento 5 Stelle Christian di Feo e Alessandro Boldi Consiglieri comunali a Crema di M5S
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
SABATO 3 ottobre
DOMENICA 4 ottobre
LUNEDI’ 5 ottobre MARTEDI’ 6 ottobre MERCOLEDI’ 7 ottobre
SPORT
lo lettere@ilpiccologiornale.it
L’Italia sfida l’Irlanda RUGBY
Responsabile Fabio Varesi
inizio di stagione per l’atleta dell’Asd Un ottimo K. Ottimo Team Atmosphere di Casalmaggiore, Ledio Domenica scorsa Busseto, nel “5° Trofeo esordio Kerci. Terre Verdiane”, gara Fijlkam di karate ha vinto per Kerci la prova “Kata” di libera composizione. KARATE
Dopo il ko all’esordio contro la Francia e il successo con il Canada, l’Italrugby si gioca la qualificazione ai quarti di finale del Mondiale contro la forte Irlanda. Appuntamento domani all’Olympic Stadium di Londra alle ore 17.45.
Pomì, è iniziato il conto alla rovescia
Tra una settimana si inzierà a fare sul serio. Delusione per Valentina Tirozzi agli Europei, eliminata nei quarti dalla Russia
VOLLEY A1 Cresce l’attesa per l’esordio stagionale della formazione rosa sabato prossimo in Supercoppa
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Lunedì il Club Italia si è radunato a Milano
di Vanni Raineri
entre il volley femminile sta cercando di digerire l’eliminazione della azzurre agli Europei di Belgio e Olanda, si avvicina il primo impegno ufficiale, che vedrà impegnate le campionesse d’Italia della Pomì contro Novara, vincitrice della Coppa Italia. Parliamo ovviamente della Supercoppa che si giocherà tra sette giorni, per la precisione sabato 10 ottobre alle 17.30 al PalaRadi. E proprio per presentare l’importante appuntamento, la Lega Pallavolo serie A femminile, in collaborazione con Master Group Sport, che allestirà l’evento, organizzano per martedì 6 ottobre una conferenza stampa di presentazione della 20ª edizione della Supercoppa Italiana. L’appuntamento è per le ore 12 nello Spazio Comune-Sala Eventi di piazza Stradivari 7. Interverranno il sindaco Gianluca Galimberti, l’assessore allo Sport Mauro Platé, il responsabile relazioni esterne di Legavolley Consuelo Mangifesta e il direttore generale di Master Group Antonio Santa Maria. Tornando alla squadra, che presto riabbraccerà la capitana Valentina Tirozzi reduce dell’eliminazione ai quarti da parte della Russia, per preparare il match contro Novara oggi parteciperà al Memorial Scabari, un quadrangolare che si giocherà tra oggi e domani a Verona. Mancheranno anche Kozuch, Gibbemeyer e Stevanovic impegnate con le rispettive
La Pomì alla presentazione in piazza a Casalmaggiore
Nazionali. Il programma prevede per la Pomì la semifinale oggi alle ore 18 contro la Savino Del Bene Scandicci, quasi al completo. L’altra sfida (alle 16) opporrà Liu Jo Modena e Metalleghe Montichiari. Le finali si giocheranno domani alle 11 (3° posto) e alle 15 (1° posto). L’anno scorso proprio Montichiari si aggiudicò il trofeo battendo in finale le rosa di Casalmaggiore, vincitrici in semifinale su Monza. Prima di partire per il Veneto le ragazze sosterranno una seduta di rifinitura alle 10. Lo scorso week end la nuova Pomì è stata pre-
sentata ufficialmente prima a Viadana, poi soprattutto nell’ambito della Festa della Zucca in piazza Garibaldi a Casalmaggiore, dove si sono radunate centinaia di tifosi. Le ragazze sono arrivate sul trenino turistico verso le 19. Poco prima la band Alterego aveva presentato dal palco il nuovo inno. Quindi su quel palco sono salite loro, le attese protagoniste, presentate da Maurizio Toscani e Gianluca Federici di Radio Circuito 29. Mancavano ovviamente le 4 impegnate con le Nazionali. Poi sono stati presentati i quadri tecnici e i
dirigenti, sino al presidente Massimo Boselli Botturi che ha ringraziato tutti esprimendo l’auspicio di non deludere le grandi aspettative, regalando nuove grandi emozioni. Al termine è intervenuto il sindaco di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni, che si è detto onorato di poter ospitare una simile realtà, augurando alla squadra di conquistare nuovi traguardi. Prima del congedo, gli Alterego hanno riproposto l’inno “Il mio cuore batte qui, batte forte per la Pomì”. L’impressione è che lo sentiremo spesso nel calore del PalaRadi.
CANOTTAGGIO Nel Trofeo delle Regioni argento di Federica Cortesi (Baldesio) nel quadruplo
Flora, due bronzi agli Italiani di società
Lombardia show nelle regate disputata a Ravenna lo scorso week end. Lo squadrone biancoverde, coordinato da Giambattista Dalla Porta, ha primeggia in tutte le categorie e vinto la classifica generale confermando di essere la prima regione d’Italia. A Ravenna erano presenti anche le canottieri provinciali, che si sono ben distinte nelle categorie giovanili (impegnate nel Meeting nazionale Allievi, Cadetti e Master). I fari erano ovviamente puntati sulle finali dei Senior nel Campionato italiano di società, che hanno visto due equipaggi del Flora salire sul podio, un risultato di valore per la canottieri gialloblu. Hanno conquistato il bronzo Renato Avino e Luca Tenca nel doppio, vinto dall’equipaggio del Lario, davanti a quello del Saturnia. I due ragazzi del Flora hanno preceduto il doppio della Baldesio, formato da Lorenzo Cortesi e Marcello Caldonazzo. Bronzo anche per il due senza di Tamara Bernio e Alice Rossi,
Avino e Tenca in azione a Ravenna (foto L.Colombo - Canottaggio.org ©)
dietro al Circolo Canottieri Piediluco e al Cavallini. Nel Trofeo delle Regioni, importante argento conquistato da Federica Cortesi (Baldesio) nel quattro di coppia Cadetti del-
la Lombardia, battuto solo dal Friuli Venezia Giulia. La Cortesi ha gareggiato con Arianna Passini (Moto Guzzi), Greta Schwartz (Gavirate) e Sara Moja (Monate).
Entra nel vivo la stagione del Club Italia, la rappresentativa della Federazione che nella nuova stagione disputerà per la prima volta nella sua storia il campionato di serie A1. Lunedì al Centro Pavesi Fipav di Milano si sono radunate le giocatrici reduci dall’ottimo terzo posto con la Nazionale Under 20 ai recenti Mondiali a Portorico: tra loro la palleggiatrice Alessia Orro (classe 1998), le schiacciatrici Sofia D’Odorico (1997), Paola Egonu (1998) e Anastasia Guerra (1996), le centrali Anna Danesi (1996) e Beatrice Berti (1996), tutte in forza al Club Italia già nella scorsa stagione. Due le novità, a loro volta provenienti dal gruppo azzurro: si tratta di Elisa Zanette, schiacciatrice del 1996, lo scorso anno in A1 a Novara e di Ilaria Bonvicini, schiacciatrice classe 1997 prodotto del fiorente vivaio dell'Amatori Atletica Orago. Le ragazze giunte a Milano si sono riunite alle altre quattro giocatrici che si stanno allenando nell’impianto di via De Lemene già dallo scorso 8 settembre: l’opposto Vittoria Piani (1998), la centrale Alexandra Botezat (1998) e i liberi Ilaria Spirito (1994) e Simona Minervini (1994). Manca all’appello soltanto la palleggiatrice Ofelia Malinov (1996), impegnata con la Nazionale Seniores ai Campionati Europei. Il Club Italia disputerà le gare interne di campionato al PalaYamamay di Busto Arsizio.
Atletica: tante emozioni agli Italiani Paraolimpici
Molto positivo sotto tutti i punti di vista il bilancio dei Campionati italiani Paralimpici che si sono disputati lo scorso week end a Casalmaggiore. Dal punto di vista dei risultati va segnalato il record del mondo stabilito sabato da Oxana Corso (nella foto) sui 400 metri T35, col tempo di 1’19”27, ad un anno dal precedente primato. A trionfare tra le società l’Omero Runners Bergamo sia nella classifica maschile assoluta (davanti a Sempione 82 e Sardegna Sport) che promozionale e pure nella femminile assoluta le orobiche hanno tolto lo scettro alle Fiamme Gialle, mentre il titolo promozionale è andato alla Handy Sport Ragusa. «L’Atletica Interflumina e l’amministrazione comunale grazie all’infaticabile lavoro di Carlo Stassano ci hanno permesso di vivere importanti momenti di confronto valoriale e di trasmettere il messaggio del paralimpismo che, sono sicuro, resterà un marchio indelebile in questo territorio», ha detto Sandrino Porru, presidente Fispes.
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Sport
Sabato 3 Ottobre 2015
Milan-Napoli, sfida importante Il Cagliari è già al comando SERIE A
SERIE B
(F.V.) Il secondo turno di Champions ha ridato fiducia alla Juve, mentre ha depresso la Roma. Tutto l’opposto di quanto era accaduto nell’ultima giornata di campionato. Ora però i bionconeri non possono più steccare contro il Bologna, mentre la Roma deve risollevarsi sul campo del Palermo. Il match clou si gioca domani sera tra Milan e Napoli, crocevia delle stagione per entrambe le squadre. 6ª GIORNATA Atalanta-Sampdoria 2-1, Bologna-Udinese 1-2, Frosinone-Empoli 2-0, GenoaMilan 1-0, Verona-Lazio 1-2, Inter-Fiorentina 1-4, Napoli-Juventus 2-1, Roma-Carpi 5-1, Sassuolo-
Chievo 1-1, Torino-Palermo 2-1. 7ª GIORNATA (04-10 h 15) Carpi-Torino (03-10 h 18), Chievo-Verona (03-10 h 20.45), EmpoliSassuolo (h 12.30), Fiorentina-Atalanta, JuventusBologna (h 18), Lazio-Fiorentina (h 18), Milan-Napoli (h 20.45), Palermo-Roma, Sampdoria-Inter, Udinese-Genoa. CLASSIFICA Fiorentina, Inter 15; Torino 13; Sassuolo, Lazio 12; Roma, Chievo, Atalanta 11; Sampdoria 10; Napoli, Milan 9; Palermo 7; Udinese, Genoa 6; Juventus 5; Frosinone, Empoli 4; Verona, Bologna 3; Carpi 2.
Come da pronostico, il Cagliari è già in vetta alla classifica e senza il pareggio subìto in extremis a Terni, sarebbe a punteggio pieno. Oggi pomeriggio i sardi fanno visita al Pescara, che cerca il rilancio dopo un avvio stentato. Interessante è la partita di Cesena, tra i romagnoli (terzi) e il Livorno secondo, che vuole riscattarsi dopo il primo ko stagionale. 5ª GIORNATA Ascoli-Brescia 0-0, Bari-Avellino 2-1, Cagliari-Latina 3-2, Livorno-Spezia 1-2, Modena-Virtus Lanciano 1-0, Novara-Como 0-2, Perugia-Cesena 0-0, Pro Vercelli-Crotone 0-2, Salernitana-Ternana 2-1, Trapani-Virtus Entella 4-2, Vi-
cenza-Pescara 2-2. 6ª GIORNATA (03-10 h 15) Avellino-Vicenza, Brescia-Modena, Cesena-Livorno, Como-Ascoli, Crotone-Salernitana (02-10 h 20.30), Latina-Bari, Pescara-Cagliari, Ternana-Novara, Trapani-Perugia (05-10 h 20.30), Virtus Entella-Pro Vercelli, Virtus Lanciano-Spezia. CLASSIFICA Cagliari 13; Livorno 12; Cesena, Spezia, Crotone 10; Trapani 9; Salernitana, Bari 8; Vicenza 7; Latina, Pescara, Modena 6; Virtus Lanciano, Perugia, Como, Brescia, Pro Vercelli 5; Avellino, Ascoli 4; Novara (-2), Virtus Entella 3; Ternana 1.
Cremo, il carattere è quello giusto
Stasera allo “Zini” arriva il pericoloso FeralpiSalò, già giustiziere in trasferta di Alessandria e Pro Patria
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CALCIO LEGA PRO Anche contro il Mantova la squadra di Pea ha dato segnali confortanti di crescita di Matteo Volpi
l bicchiere per noi rimane mezzo pieno, dopo il pareggio al fotofinish nel derby con il Mantova. Il gol in extremis di Forte ha risparmiato una sonora brutta figura per gli uomini di Pea, che si sono visti rimontare il doppio vantaggio maturato nella prima entusiasmante mezzora di gioco. Vero. Ma la sensazione è che, in altre annate, non sarebbe nemmeno arrivato il pareggio. Sacrosanto. Quindi su le maniche e ripartiamo dalla sfida odierna (sempre allo “Zini” alle ore 20.30) contro il FeralpiSalò trascinato dall’ex Pinardi e dall’esperto portiere Scaglioni. L’ex squadra di mister Scienza (esonerato in settimana dall’Alessandria, al suo posto Gregucci), peraltro, rappresenta una delle squadre peggiori da affrontare sul terreno amico. Sino ad ora, infatti, ha vinto solo in trasferta (sui campi di Alessandria e Busto) confermandosi come la classica squadra capace di combattere ad armi pari sia in casa che fuori, non potendo contare sul fattore campo in virtù dell’apporto massiccio della propria tifoseria (ridotta solo a pochi fedelissimi). La Cremonese, dal canto suo, arriva all’appuntamento ancora imbattuta (altro aspetto importante per il morale e per la consapevolezza del gruppo). Pea, dal canto suo, avrà l’occasione per riprovare la variante tattica con Maiorino dietro le punte che è piaciuta nel primo tempo contro il Mantova e che ha offerto un po’ più di pepe alla manovra
LEGA PRO GIRONE A RISULTATI 4ª GIORNATA
AlbinoLeffe-Pro Patria Cittadella-Pro Piacenza Cremonese-Mantova Cuneo-Pavia FeralpiSalò-Padova Lumezzane-Alessandria Pordenone-Renate Reggiana-Giana Erminio Südtirol-Bassano
5ª GIORNATA (04-10)
2-1 1-1 3-3 2-3 1-1 2-0 0-0 0-0 0-2
Alessandria-AlbinoLeffe Bassano-Cuneo Cremonese-FeralpiSalò (03-10) Giana Erminio-Pro Piacenza Mantova-Reggiana Padova-Südtirol Pavia-Cittadella Renate-Lumezzane Pro Patria-Pordenone
CLASSIFICA
Bassano 10 Pavia 9 Padova 8 Giana Erminio 8 FeralpiSalò 7 Reggiana 6 Cremonese 6 Pordenone 6 Südtirol 6 Cittadella* 5 Mantova 5 Alessandria 4 Renate 3 Lumezzane 3 Pro Piacenza 3 AlbinoLeffe 3 Cuneo 0 Pro Patria* 0
rispetto alla trasferta di Alessandria. Rimane la conferma della compattezza difensiva, ma saranno da evitare certi atteggiamenti “rilassati” che hanno sostanzialmente permesso al Mantova di rientrare in partita. Cattiveria e cinismo sono senza dubbio caratteristiche fondamentali se si vuole provare a giocarsi
L’esultanza dei grigiorossi dopo un gol al Mantova (foto L. Dassi)
qualche chance importante. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-1-2): Ravaglia; Zullo, Briganti, Russo; Guglielmotti, Bianchi, Rosso, Crialese; Maiorino; Brighenti, Forte. La partita sarà arbitrata da Antonello Balice della sezione di Termoli con gli assistenti Giorgio Ceravolo di Busto Arsizio e Andrea Fusco di Torino.
NEWS Il ricorso del Cuneo per il lungo blackout che aveva portato alla sospensione della partita con la Giana è stato respinto. Resta valida quindi la vittoria dei martesani. Per finire, il recupero di Pro Patria-Cittadella si giocherà mercoledì 14 ottobre alle ore 15 allo “Speroni” di Busto Arsizio.
SERIE D Contro la Grumellese serve una vittoria per scacciare la crisi
Pergolettese senza alternative di Tiziano Guerini
Non si può dire che la Pergolettese abbia giocato male, la partita che pure ha perso al 43’ della ripresa. Almeno fino all’ultimo quarto d’ora di gioco, quando i cambi fatti dal Pergo hanno tolto equilibrio alla squadra. Certo la volontà era di stringere i tempi, di serrare in attacco, ma come è risaputo, non basta aver tanti attaccanti per fare gol, anzi è più facile che la squadra si sbilanci e subisca. La Pergolettese era piaciuta nel primo tempo: Tacchinardi e Corti giravano bene e Valente, giostrando un poco arretrato rispetto a Lorenzi, giocava palle interessanti. Certo è mancato il gol che avrebbe premiato il Pergo, ma questa è la pecca maggiore di una squadra che vorrebbe ma non sa. Eppure c’è chi è convinto che bisogna insistere a far gioco a centrocampo, senza frenesia: bisogna aver la pazienza di aspettare la giocata finalmente fortunata. A proposito, non è il caso di parlare di sfortuna, è certo però che la compagna gialloblu in questo avvio di campionato non è certo la fortuna. D’altra parte il Ciliverghe si era presentato subito al 3’ e al 7’ dapprima con Bithiene che si inseriva bene in area e metteva al centro un pallone che nessuno intercettava, poi con una punizio-
Il Crema ospita la capolista
La grinta di Tacchinardi
ne dai 20 metri che Prisco respingeva di pugno. La partita si faceva abbastanza piacevole, con le due squadre che si affrontavano a viso aperto e il centrocampo del Pergo reggeva bene anche se non era facile servire Lorenzi, che come al solito si batteva bene, ma era marcato altrettanto bene. Il primo tempo termina con una azione insistente all'attacco dei gialloblu e la ripresa iniziava con due tentativi, il primo di Scietti, il secondo di Valente. Il Ciliverghe pareva voler solo contenere, ma alla mezz’ora lanciava un segnale che il Pergo non coglieva, con Zagari che superava anche il portiere, ma si faceva ribattere il tiro a colpo sicuro da Arpini. Al 42’ giungeva l’eccessiva punizione per la Pergolettese con Mozzanica che, servito da Mauri,
sfuggiva sulla destra ad Ardini e insaccava con un diagonale rasoterra sul palo più lontano. Ora per la Pergolettese la classifica si è fatta deficitaria con 2 punti dopo 5 partite: se ci si lascia prendere dall’assillo di recuperare a testa bassa, tutto diventa più difficile perché si rischia di perdere gli equilibri della squadra. Domani con la non irresistibile Grumellese (in trasferta), c’è l’occasione di dare una svolta positiva a questo inizio deludente di campionato. CLASSIFICA (5ª giornata) Piacenza, Pro Sesto 13; Lecco, Virtus Bergamo, Ciliverghe, Inveruno 10; Ciserano 9; Pontisola, Caravaggio 8; Monza, Seregno, Varesina 7; MapelloBonate 5; Fiorenzuola 4; Olginatese 3; Bustese, Pergolettese, Sondrio, Folgore Caratese 2; Grumellese 1.
ECCELLENZA
Con una doppietta di Alessandro Belleri (entrato dalla panchina), il Crema ha espugnato il campo della Casateserogoredo, restando così a -2 dalla vetta. E domani al “Voltini” arriva la capolista. CLASSIFICA (3ª giornata) Caprino
12; Cavenago Fanfulla, Crema 10; Villa d’Almè, Scanzorosciate, Ciserana 9; Casateserogoredo 7; Oggiano 5; Luciano Manara 4; Sancolombano, Real Milano 3; Sandonatese 3; Nibionno, Gessate 2; Brembate 1; Brugherio, Verdello 0.
Sport
25 La vittoria del Trofeo Lombardia ha confermato le qualità dei biancoblu, ancora privi di Vitali (al suo posto Adegboye) Sabato 3 Ottobre 2015
Vanoli, esordio da brividi in diretta tv
BASKET SERIE A Il team di Pancotto è impegnato domani sera a Sassari contro i fortissimi campioni d’Italia
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di Giovanni Zagni
erminata la lunga preparazione, tra allenamenti atletici e tecnici, amichevoli e tornei, finalmente si comincia a giocare con i due punti in palio. Valutando il cammino recente della squadra, le impressioni sin qui raccolte sono state buone in generale ed in qualche caso al di sopra delle aspettative pur con l’handicap dell’assenza di capitan Vitali e di Cusin entrambi, al servizio della Nazionale. Purtroppo Luca si è infortunato e si pensa ad un recupero piuttosto lungo alla ricerca della forma migliore, tanto che si è dovuto ingaggiare (con un contratto fino al 30 novembre, ma prorogabile) “Ogo” Adegboye play, nigeriano naturalizzato britannico, di scuola statunitense. “Ogo”, 28 anni, ha un palmares importante avendo già calcato i palcoscenici europei e vestendo anche la maglia della nazionale britannica. Marco Cusin, invece, sarà disponibile da subito, anche se con pochi allenamenti con i compagni. Si diceva del pre campionato fatto di tanti successi e poche sconfitte: eccellente la vittoria nel Trofeo Lombardia battendo prima Varese (89-78) ed in finale Cantù (88-84), compagini di alta classifica nel campionato che incombe.
Sorridono Lupi Timini, Visconti e Domaneschi
Conferme sono arrivate dalla individuale indetta dalla bocciofila “Nuova Bar Bocciodromo” in collaborazione con il comitato tecnico cremasco e che ha visto il trionfo di Claudio Lupi Timini. Il portacolori della “Offanenghese” eliminava Andrea Zagheno, Alberto Pedrignani (12-9) nei quarti ed il sergnanese Angelo Carniti per 12-8. Nella parte bassa del tabellone in evidenza Luciano Conti. L'orobico estrometteva il compagno di società Mario Pesenti, si sbarazzava del beniamino di casa Osvaldo Todeselli (12-3) ed in semifinale aveva la meglio su Davide Grimaldi per 12-7. Macht di finale a senso unico, troppo il divario tecnico tra i due giocatori e comodo successo di Lupi Timini su Conti con il punteggio finale di 12-1. Ha diretto la gara Arturo Casazza, arbitri di finale Eugenio Barbieri ed Eros Cazzaniga. TOP 10 Ancora in evidenza i nostri giovani nella settima (e ultima) tappa di questa manifestazione organizzata dalla bocciofila Luciano Manara di Lecco. Nella categoria Allievi buon successo di Mattia Visconti. Il vaianese si sbarazzava di Bonfichi (10-2), dei bresciani Mentronenko (10-3) e Rambotti (10-1), in semifinale s'imponeva su Andrea Gurnaschelli per 10-1 ed in finale aveva la meglio su Stefano Bonizzi per 12-9. Nella categoria Esordienti umiltà e personalità di Luca Domaneschi che dopo aver vinto la doppia partita contro Daniele Sala (22-14 e 31-12) s'impone su Stefano Rigamonti (2714) ma viene sconfitto da Alessandro Repossi per 20-22. Ora i due giovani sono attesi alla prova della verità: la finale interregionale in programma nei giorni 24-25 ottobre a Bardolino. M.M.
Nel fine settimana il 15º “Pasquini”
SERIE B
A2 FEMMINILE
L’Erogasmet cerca il bis contro Padova
Ogooluwa Adegboye in azione (foto Mario F. Rossi)
Ad una settimana dall’inizio del campionato di serie A2 Femminile, si disputa il “Memorial Nina Pasquini” giunto alla 15ª edizione. Nel week end al PalaCremonesi scendono sul parquet quattro formazioni che hanno tutti i numeri per essere protagoniste nella nuova stagione e tra queste c’è naturalmente il Basket Team Crema. IL PROGRAMMA Oggi ore 18.30 Ferrara-Broni; ore 20.30 Vicenza-Basket Team Crema. Domani ore 18.30 finale 3° posto, ore 20.30 finale 1° posto. Come detto, l’esordio sarà di estrema difficoltà, poiché al PalaSerradimigni di Sassari (diretta su Rai Sport 1 alle 20.30) la squadra biancoblu si troverà di fronte i neo campioni d’Italia. Visti in televisione (nella Supercoppa), ne abbiamo tratto delle eccellenti impressioni, soprattutto per l’aggressività
difensiva dei sardi che si sonno rinnovati parzialmente, inserendo atleti di grande esperienza e pericolosità offensiva. Sarà uno scontro di estrema difficoltà, ma anche di grande interesse perché davanti a un così importante avversario, si potranno valutare le effettive potenzialità degli uomini di Pancotto. A noi
non resta che fare il nostro in bocca al lupo e sempre...forza Vanoli. 1ª GIORNATA (04-10 h 18.15) Avellino-Pesaro, Bologna-Venezia, Capo d’Orlando-Cantù, Pistoia-Brindisi, Sassari-Cremona (h 20.30), Torino-Reggio Emilia (05-10 h 20.45), Trento-Milano (08-10 h 20.45), Varese-Caserta.
Trasferta veneta per l’Erogasmet Crema che affronta domani alle 18 la Virtus Padova, squadra neopromossa in serie B. La società veneta ha deciso di seguire la strada della continuità, confermando la rosa che ha conquistato la promozione lo scorso anno con qualche aggiunta nel settore lunghi, utile per affrontare la nuova categoria. Nella prima partita stagionale, i neroverdi hanno perso 69-63 a Scandicci, dopo aver chiuso in vantaggio il primo tempo. Il giocatore più rappresentativo del roster guidato in panchina da Massimo Friso è senza dubbio Leonardo Busca, playmaker classe ’72. Il quintetto che sfiderà Del Sorbo e compagni sarà probabilmente composto dallo stesso Busca, dalla guardia Gabriele Salvato, dal lungo Marco Lazzaro e dall’ala Federico Schiavon. I ragazzi di coach Baldiraghi sono chiamati alla riconferma dopo la bella prova di settimana scorsa in cui hanno conquistato i primi 2 punti stagionali contro Moncalieri (70-60).
Show di Bulfari e Tagliaferri, campioni italiani BOCCE
di Massimo Malfatto
L’edizione degli Italiani Seniores 2015 verrà ricordata dal boccismo cremonese principalmente per lo straordinario e prestigioso titolo italiano vinto, ma anche per gli inconvenienti accaduti ai nostri bocciofili: un vero sabato da incubo con un continuo peregrinare da un bocciodromo all'altro, un giocatore (Filippo Celardo) che inizia l'incontro per poi essere fermato e trasferito su un altro impianto e dulcis in fundo anche una formazione che non è scesa in campo. Andiamo con ordine e cominciano dalla fantastica e strepitosa vittoria di Claudio Bulfari e Sergio Tagliaferri nella coppia categoria C, tra l'altro formazione scelta all'ultimo istante dopo una diatriba con Crema. Una grande prestazione di qualità da applaudire quella dei portacolori della “Coop Castelvetro”, un cammino senza sbavature ed un titolo italiano ampiamente meritato. Un week-end da leoni quello di Bulfari e
Da sinistra: Bulfari, Casarini e Tagliaferri
Tagliaferri iniziato sulle corsie di Rezzato dove, dopo essersi salvati con le unghie e con i denti (12-10) contro una formazione romana nel secondo match, annientavano i contendenti. Nella fase finale si è abbattuto un'uragano sugli avversari con la coppia “Coop” iradiddio che faceva un
sol boccone della concorrenza: si sbarazzava dei napoletani Domenico e Raffaele Catuogno (12-4), in semifinale s'imponeva sui marchigiani MarinoniFraternali (12-7) ed in finale aveva la meglio sui toscani Emanuele Faini e Dino Carmazzi per 12-6. Delle altre nostre dodici formazioni, cremonesi e
cremasche, c’è ben poco da dire se non che sono letteralmente scomparse tra la prima o la seconda partita. Veniamo al giallo delle “cartoline”. Viaggio a vuoto per la tredicesima formazione, la terna formata da Zinetti-Domaneschi-Caccialanza che non ha giocato: la cartolina in loro possesso infatti doveva essere consegnata al comitato di Varese Non è stato l'unico scompiglio perchè le cartoline di Crema e Cremona erano uguali, quindi altri disagi: sembra evidente che lo sbaglio sia stato commesso dalla Fib Lombardia come confermato dalle parole di scuse che lo stesso Presidente ha rivolto ai nostri bocciofili per l'increscioso incidente che li ha visti coinvolti. «L’errore - sottolinea Alessandro Bianchi - è dovuto a problemi legati alle cartoline (misteriosamente mai giunte a Cremona dopo il loro invio effettuato per tempo) ed ad una successiva ed errata comunicazione spedita dallo scrivente comitato regionale».
Stasera al bocciodromo comunale la finale della Regionale
Riflettori puntati sulle corsie del bocciodromo comunale dove questa sera ci sarà l'epilogo della gara regionale organizzata da Ilir e Guido, gestori dell'impianto cremonese, in collaborazione con la bocciofila “Coop Castelvetro”. Ventitre le batterie dipanatesi in due settimane dove non sono mancate le sorprese ed una discreta affluenza di pubblico.
Nella categoria A successi di Casalini, Cigarini, Galantini e Guerrini, guarda caso tutti “stranieri”, mentre in categoria B, tra gli altri, note positive per Ardoli, Cavagnoli, Ciappei Mammoliti e Visconti. Infine in categoria C in evidenza Generali, Bedani, Blasco, Briggi, Furregoni ed il neo-campione italiano Tagliaferri. Tutta la fase finale si svolgerà al boccio-
dromo comunale, direttore di gara Gabriele Ceriati: si inizierà alle ore 17.30 con i sette spareggi, a seguire le semifinali e la finale. Frattanto lunedì 5 inizierà il trofeo Lombardia Sud, gara regionale individuale con finali previste per sabato 17 sulle corsie del bocciodromo di Crema. M.M.
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Sport
Sabato 3 Ottobre 2015
DALL’ITALIA& DAL MONDO
Giro di Lombardia domani al via Sagan, un’impresa mondiale
Il Giro di Lombardia, che compie 110 anni (primo atto nel 1905) e 109 edizioni, torna domani con partenza da Bergamo, territorio che vive di ciclismo come pochi, nell’ambito della staffetta alternata con Como che andrà avanti per altre due stagioni (dunque nel 2016 sarà Como-Bergamo, nel 2017 Bergamo-Como). Un percorso spettacolare, con ben sei salite: nella prima parte le ascese di Colle Gallo, Colle Brianza, ma è soprattutto a partire dal mitico passaggio alla Madonna del Ghisallo e cioè negli ultimi 64 chilometri (245 totali), che il gioco si farà duro. Insomma, l’ultimo monumento della stagionale non ha perso la voglia di stupire. L’anno
scorso a Bergamo s’impose Dan Martin, mentre l’ultimo in trionfo a Como (2010) è stato di Philippe Gilbert. Venticinque squadre al via (200 corridori) per una rivincita del Mondiale di Richmond. Al via Vincenzo Nibali (vincitore della Tre Valli Varesine e anche del Trittico Lombardo), Joaquin Rodriguez, Giovanni Visconti e Alessandro De Marchi. Sabato 3 settembre a Bergamo, intanto, verrà assegnato il 18° Premio Internazionale Vincenzo Torriani, dedicato allo storico patron del Giro d’Italia: quest’anno andrà a Giambattista Baronchelli, Gualtiero Marchesi e Pietro Santini (con lo speciale riconoscimento Cuore d’argento a don Antonio Mazzi).
Grande, grande, grandissimo! Incomincia da dove molti finiscono. Peter Sagan, a 25 anni ha già vinto parecchio e da solo ha battuto il mondo, laureandosi campionato iridato di ciclismo a Richmond (Usa) e lasciando tutti quanti con un palmo di naso. Impresa straordinaria quella dell’estroso corridore slovacco della Tinkoff-Saxo, che ha impallinato tutti e fatto impazzire i suoi fans negli States. Una maglia iridata per un collezionista di quattro maglie verdi consecutive della classifica a punti al Tour de France. E’ vero, non ha vinto la Sanremo (una volta secondo e due volte quarto), nemmeno il Fiandre (un secondo, un quarto e un
quinto) e nemmeno la Roubaix (un sesto), oma ora indossa la maglia che vale una carriera. Con una fucilata capolavoro è volato via a vincere il titolo iridato usando gambe e testa. Al Mondiale, dove gli altri possono contare su una squadra, lui è rimasto nascosto e invisibile per tutta la corsa e si è fatto vedere solo per lo show finale, beffando tutti. Dicevano che i milioni di Oleg Tinkoff e la vita nel principato di Monaco lo avessero rammollito e invece quello che si è visto sfrecciare per le strade di Richmond è il miglior Sagan di sempre. Nulla da fare per la nostra “giovine Italia”, che ha portato a casa un modesto 18º posto con Giacomo
Stefano Baffi protagonista a Lodi
CICLISMO Il promettente Junior del CC Cremonese-Arvedi è arrivato secondo nel Gp dietro solo ad Andrea Cesaro
I
di Fortunato Chiodo
I nostri rappresentanti della categoria Juniores hanno corso un bellissimo Gran Premio Città di Lodi. Proprio sul più bello qualcosa ha girato storto, ma non rimaniamo a bocca asciutta: con una stilettate delle sue il bresciano del team neroverde Andrea Cesaro (Feralpi Monteclarense), ha vince il Gp, precedendo il cremonese Stefano Baffi, nipote d’arte di nonno Pierino e zio Adriano e portacolori del CC Cremonese-Arvedi, terzo posto per il veneto Simone Bevilacqua della Work Service Brenta. Buona la prova anche di Nicola Forlani (Polisportiva Madignanese), giunto all’ottava piazza. Ordine d’arrivo: 1) Andrea Cesaro (Feralpi Monteclarense), 2) Stefano Baffi (CC Cremonese-Arvedi), 3) Simone Bevilacqua (Work Service Brenta), 4) Nabil Maararauf (UC Casano), 5) Luca Belloni (Fgm Varedo), 6) Nicola Forlani (Polisportiva Madignanese), 7) Mircpo Remondini (Aspiratori Otelli), 9) Loris Caliga (Tre Colli Città dei Campionissimi), 9) Diego ghepardi (Ciclistica Trevigliese). GP DI CALVATONE Non siamo alla Vuelta di Spagna, con tutti quegli arrivi in salita, ma l’entusiasmo dei corridori, degli sponsor tecnici e degli spettatori
La volata del Gran Premio Città di Lodi
sarà un terremoto ciclistico forza otto della Scala Mercalli. Al via un cast eccezionale, con tutte le migliore formazioni italiane schierate nella challange “Fiume Oglio e le Terre di Confine”, trittico infrasettimanale riservato alle categorie dilettanti di Elite e Under 23, kermesse cominciata martedì scorso a Bozzolo (dove ha vinto Leonardo Moggio) e che continua martedì 6 ottobre a Calvatone con in prima linea il sindaco Pier Ugo Piccinelli, mentre l’incoronazione definiti-
Ha destato come sempre vivo interesse il 16° Gran Premio Comitato Fiera di Torricella del Pizzo, ultimo atto del calendario provinciale, organizzato da una idea geniale del Pedale Cremonese, presieduto da Mario Vicini. Hanno dato vita a sei batterie durante le quali sono state le società cremonesi le protagoniste di spicco della rassegna con notevole affluenza dei giovanissimi, di sportivi e familiari che durante la spettacolare esibizione dei futuri campioncini non hanno fatto mancare il proprio sostegno ed entusiasmo sportivo. La Polisportiva Madignanese si riconferma reginetta del torneo a punti, mentre l’Imbalplast di Soncino sale sul gradino più alto del podio delle società con il maggior numero di partecipanti. Il ciclismo giovanile cremonese è vivo e vegeto: Paolo Ferraina (CC Cremonese), ragazzino solare, sale sugli scudi e firma il 16º centro stagionale, precedendo il cremasca Simone Invernizzi (Team Serio) nella G1. Che dire poi del duello della G2, una “copia e incolla” di Offanengo: l’izanese Stefano Ganini (UC Cremasca) che di sprint quest’anno ne ha vinti sei, lotta sui pedali e resiste alla rimonta del soncinese Daniel Zanoni (Imbalplast) e di Federico Saccani (Gioca In Bici Oglio Po). Il bresciano Giuseppe Smecca (Feralpi
va del leader avverrà martedì 20 ottobre ad ad Acquanegra sul Chiese, città del primo cittadino Erminio Minuti, triade politica che lavora sinergicamente con autorevolezza per lo sport, straordinaria e unica galleria delle grandi storie dedicate alla gente. Culla del ciclismo grandi firme che narra una collezione di nomi altisonanti nell’albo d’oro, il 65° Gran Premio di Calvatone non ha un favorito d’obbligo. Sguardi in cagnesco, protezione maniacale del proprio leader, alter-
nanza quasi svizzera nel tirare in testa e dopo tre ore di grande ciclismo, la volata, adrenalina passione pura, ciò per cui vivono i velocisti. Un realty di grande levatura che manderà in visibilio gli amanti del ciclismo e lo spettacolo è garantito. Nel 2013 si è imposto Andrei Nechita e nel 2014 l’azzurro Federico Zurlo della formazione Zalf Desirèe Fior, team che ha garantito la sua partecipazione. Il tracciato cittadino di Calvatone, piatto come un uovo, richiede maggiore concentrazione e poi si risolve con una volatona, dopo infinite azioni lungo i 37 giri del circuito, per complessivi 100 Km. La corsa è in programma martedì 6 ottobre con partenza alle 14.30 ed è la classicissima di chiusura del calendario ciclistico provinciale su strada della Federazione ciclisticaitaliana. CALENDARIO 2016: SANREMO E LOMBARDIA DI SABATO E’ arrivata l’ufficialità delle date del calendario per la stagione 2016 World Tour. Tra gli uomini, confermato il ritorno al sabato di Milano-Sanremo (19 marzo) e Lombardia (1º ottobre), la TirrenoAdriatico il 9-15 marzo, Giro d’Italia 6-29 maggio. Il Tour dal 2 al 24 luglio, la Vuelta dal 20 agosto all’11 settembre. Da segnalare anche la nascita del World Tour femminile con 3 prove in Italia (Strade Bianche il 5 marzo, Cittiglio il 20
Trofeo Città di Bergamo al via con tante novità ALLIEVI
Sarà un’edizione nel segno delle novità, con un percorso nuovo e tutti i migliori allievi schierati nel “Trofeo Città di Bergamo-65° Gran Premio L’eco di Bergamo”, gara che tradizionalmente si concludeva nel centro storico di Bergamo. Quest’anno offre un interessante e inedito arrivo a Pedrengo (a circa 5 km dal centro cittadino), una scelta dettata da esigenze di sponsor tecnici. Dopo la partenza domani a Bergamo (via Borgo Palazzo), la gara si dirigerà verso Pedrengo, poi salirà lo strappo di S. Rocco per il Gpm, scenderà a Cenate e punterà verso la Val Cavallina fino a Casazza, quindi l’ascesa al Colle Gallo, da sempre salita chiave della competizione. Infine, gli atleti scenderanno lungo i 7 km impegnativi di Fiobbio e si daranno ancora battaglia salendo al Colle dei Pasta dal versante di Torre di Roveri. Classicissima di fine stagione, ad oggi figurano già iscritti 214, ma il numero è destinato a crescere.
La Madignanese trionfa tra i Giovanissimi
L’arrivo della G2
Monteclarense), trionfa nella G3 davanti a Giuseppe Grazioli (Madignanese) e Gabriele Durelli (UC Cremasca). Lascia il segno Matteo Cattivelli, campione lombardo della G4 e portacolori della Polisportiva Madignanese, che gioca e si diverte sulla bici, come tutti del resto e mette in fila Matteo
Visioli, Nicola Storti e Giovanni Tenca, triade del team Gioca In Bici Oglio Po di Casalmaggiore. Filippo Regonini (GC Feralpi Monteclarense), si è preso il torneo della G5 (11 anni), precedendo quattro cremonesi: Nicholas Botti (Madignanese), Irene Oneda e Elisa Roccato (CC Cremonese) e Luca
Pollini (Imbalplast). Matteo Bertesago, giovane promessa di Soresina che difende i colori dell’Imbalplast di Soncino di patron Sergio Alzani, ha avuto la meglio sul cremonese Riccardo Tomasoni (Madignanese) e su Mattia Vanenti (Romanese). ORDINI D’ARRIVO G1: 1) Paolo Ferraina (CC Cremonese-Arvedi), 2) Simone Invernizzi (Team Serio Pianengo), 3) Chistian Gamba (Romanese). G2: 1) Stefano Ganini (UC Cremasca), 2) Daniel Zanoni (Imbalplast di Soncino), 3) Federico Saccani (Gioca In Bici Oglio Po Casalmaggiore). G3: 1) Giuseppe Smecca (Feralpi Monteclarense), 2) Giuseppe Grazioli (Polisportiva Madignanese), 3) Gabriele Durelli (UC Cremasca). G4: 1) Matteo Cattivelli (Polisportiva Madignanese), 2) Matteo Visioli (Gioca in Bici Oglio Po Casalmaggiore), 3) Nicola Storti (idem). G5: 1) Filippo Regonini (Feralpi Monteclarense), 2) Nicholas Botti (Polisportiva Madignanese), 3) Irene Oneda (CC Cremonese-Arvedi). G6: 1) Matteo Bertesago (Imbalplast), 2) Riccardo Tomasoni (Polisportiva Madignanese), 3) Mattia Vanenti (Romanese).