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SETTIMANALE
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Anno II • n. 39 • SABATO 17 OTTOBRE 2015
Edizione chiusa alle ore 21
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
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Il racconto dei cremonesi che si trovano da tempo nella capitale inglese e quello di chi è intenzionato a partire
a pagina 3
LONDRA META PIU’ AMBITA DEI GIOVANI a pagina 4
CREMONA, EMERGENZA LUDOPATIA UN ESERCIZIO OGNI 500 ABITANTI
L’ALLERTA RESTA ALTA
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a pagina 8
Polemica sui presidi di sicurezza
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UN CREMONESE CI HA SVELATO LA PROVINCIA A LUCI ROSSE a pagina 6
ANTISMOG AL VIA
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a pagina 5
Il Comune: ok piano sosta e Ztl
La Pomì si presenta sul palco
a pagina 7
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IN AUDITORIUM
Viva la Rai, che ci fa crescere sani...
S
appiamo bene quanto sia importante il ruolo dell’informazione. Stavo per dire: “nella società attuale”, ma, a ben vedere, tale ruolo ha sempre goduto di grande risalto, e il potere, qualsiasi potere, ha cercato sempre di gestirlo e di indirizzarlo. Dagli araldi che giravano città e campagne nel Medioevo per rendere note le decisioni del signore, ai fogli o proclami che, dopo l’invenzione della stampa a caratteri mobili, venivano affissi e recavano le volontà di sovrani, governanti e reggitori. Non solo uno strumento in mano al potere, però: anzi. Basti citare il grandissimo ruolo che ebbe, nella preparazione e nello svolgimento della Rivoluzione francese, la messe di giornali, bollettini, fogli di informazione, riviste. E non è un caso che i totalitarismi e le dittature del Novecento abbiano investito molto nella costruzione di apparati di informazione pubblica persuasivi e pervasivi. Quando arrivò la tv, lo sappiamo, fu una rivoluzione: si narra di molti politici assai sconcertati, quando non terrorizzati, dal dover entrare con la propria immagine, oltre che con le parole, nelle case degli italiani. Man mano, ci si rese conto di quanto lo strumento fosse divenuto potente, e ci si pose il problema di
CASALASCO
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a pagina 13
San Matteo, un esempio da imitare
VOLLEY SERIE A1
pagina 23
Le rosa stasera iniziano la difesa del titolo tricolore
di Daniele Tamburini
una regolamentazione: tot minuti a te, tot a me, tot a lui. Una sorta di manuale Cencelli (Era quello inventato dal democristianissimo Cencelli per distribuire ruoli politici e governativi ad esponenti di vari partiti politici o correnti, in maniera proporzionale). Ma il meccanismo, di dubbio funzionamento fin da subito, dal punto di vista dell’equità, è saltato con l’avvento dell’informazione radio tv privata. Ponete il caso (il caso, eh!) che ci sia un imprenditore padrone di tv che si metta in politica: pensate che si sentirà in obbligo di assicurare il giusto spazio per tutti? O non gli verrà la tentazione di una presenza costante, ficcante, luccicante? Ponete poi il caso che non ci sia direttamente al governo uno che possieda le tv ma che abbia in mente di costruire un partito (forse chiamato “della nazione?”) in cui, per il bene del Paese, non ci sia tanto posto per critiche e dissensi, che, oltre un certo limite, disturbano e fanno perdere tempo a chi deve lavorare: lo spazio per l’informazione lascerà margini sempre più esigui per le opposizioni. Ma è per il bene del Paese, senz’altro. Chissà: rimpiangeremo anche Massimiliano Cencelli?
BASKET SERIE A
pagina 25
Basta sprechi: la Vanoli deve battere Caserta
CALCIO LEGA PRO
a pagina 24
Fatemi capire...
di Vanni
Per ridurre ulteriormente il numero di fumatori, il governo ha preparato un decreto che elenca una serie di interventi. Tra questi, la vendita vietata di pacchetti da 10 sigarette, in quanto sono le più comprate dai giovani. E si crede forse che i giovani fumeranno meno per questo? Un po’ come se, per ovviare agli incidenti stradali, si vietasse la vendita della Golf solo perché è la più amata dai giovani. Mica andrebbero a piedi...
HOCKEY PISTA A1
a pagina 23
La Cremo va piano Pieve 010, buona Serve più cattiveria la prima. Ora serve per puntare in alto il bis a Trissino