Settimanale Il Piccolo

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il

SETTIMANALE

PICCOLO www.ilpiccologiornale.it

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Anno II • n. 47 • SABATO 19 DICEMBRE 2015

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Si chiama Zestrip e porta la firma di Andrea Pasino, Michele Arisi e Carlo Vezzoni. Pianifica al meglio i tour nel mondo

a pagina 4

UN’APP CREMONESE PER VIAGGIARE a pagina 5

CRESCE IL NUMERO DI GIOVANI IN UN’AGRICOLTURA INNOVATIVA

ALLA BISSOLATI

a pagina 6

Il sogno di una piscina coperta

PAOLO CANDERA’

Banche, è successo l’inevitabile

a pagina 8

A2A-LGH: IL CONSIGLIO ACCETTA L’OFFERTA a pagina 3

di Vanni

N

on riuscite a capire perché il calcio sia lo sport più amato nel mondo? Non avreste dovuto perdervi Leicester-Chelsea di lunedì sera. Di fronte i “poveri” del nostro mister Ranieri e i “ricchi” del magnate russo allenati (fino a giovedì) da Mourinho. Il Leicester ad inizio stagione era la cenerentola, il Chelsea campione in carica. Ma allo stadio le parti si erano invertite. Questo è il calcio, dove la palla rotola in modo (apparentemente) bizzarro. Ha vinto il Leicester, 2-1, conquistando il primo posto solitario e relegando i blues un solo punto sopra la zona retrocessione. Ha segnato ancora Vardy (ha già 28 anni, a 24 lavorava in fabbrica): chi avesse puntato una sterlina su di lui ad inizio stagione, ne vincerebbe 500 se si confermasse capocannoniere. Il Leicester campione era dato addirittura a 2000. Il “Lesta” (più o meno si pronuncia così) non ha mai vinto un titolo in 131 anni di storia. Il King Power Stadium straboccava di gente presa da un entusiasmo incontenibile. I locali, pur esausti, al 90’ erano in 5 nella metà campo avversaria a fare pressing. Il valore di una squadra di calcio è ben lontano dall’essere una sommatoria di

VOLLEY A1

pagina 23

La Pomì ospita Firenze e strizza l’occhio alla vetta

L’INTERVISTA

di Vanni Raineri valori individuali e ci sono esempi a bizzeffe. Ecco perché il calcio trascina, perché davvero un giorno può toccare a te, in barba ai milioni. Oddio, con qualche correttivo. Diamo un’occhiata alla suddivisione dei diritti tv (dati della stagione 2014-2015). In Premier League i club che ricevono di più sono Chelsea e Manchester City, con 124 milioni a testa. All’ultimo posto il Qpr con 79 milioni, cioè il 64% della quota massima. In Italia al primo posto c’è la Juventus con 94 milioni, all’ultimo l’Empoli con 21 (siamo al 22%). Si può far peggio? Sì, in Spagna: al Real Madrid vanno 163 milioni, al Barcellona 162, distanziatissimo al terzo posto il Valencia con 48, mentre in coda c’è l’Eibar con 15 (un misero 5,7%). E chi vince sempre? Sarà un caso che il campionato inglese sia più avvincente e alla fine più appetibile sui mercati internazionali? Non è per la qualità dei giocatori, come dimostrano i risultati di Champions League. Ed essendo più appetibile, consente di distribuire molti più soldi ai club. Dunque, dividere senza ingordigia, porta vantaggi a tutti.

BASKET SERIE A

pagina 25

Domani la Vanoli prova a salire sull’ottovolante

CALCIO LEGA PRO

I nostri nuovi eroi sono i curdi che combattono l’Isis in terra, che però ce l’hanno coi cugini curdi iracheni che appoggiano in Siria Assad, amico dei russi (che infatti boicottano i curdi) che però sono alleati coi francesi, che invece assieme agli americani appoggiano dal cielo le operazioni curde di terra. Sembra la filastrocca della fiera dell’Est di Branduardi. Fatto sta che proviamo a sbrogliare la matassa e poi ci arrendiamo. Meno male che c’è un punto fermo: viva i curdi siriani che combattono l’Isis in terra, anche grazie a quelle belle guerrigliere. Tutti con quelle bandiere che ritraggono il loro eroe, chiuso in prigione. Come si chiama? Ocalan. Aspetta, ma non è quello che chiese asilo politico a D’Alema che glielo negò e fu considerato terrorista da Usa e Unione Europea? E allora che ci fa in galera? Ah, è in Turchia? Che sta nella Nato però... ok, cedo.

Il calcio e quelle formule magiche

CASALMAGGIORE

a pagina 24

Tra la Cremonese e il riscatto c’è l’ex Venturato

a pagina 7

Ventura, l’opposizione fa pressing

Si pianifica il futuro del fiume Po CICLISMO

a pagina 12

a pagina 26

Il giovane talento Elena Bissolati correrà tra le Elite

Fatemi capire...


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CREMONA Lunedì in via Riposo

Assemblea di Quartiere

Il Comitato di Quartiere delle zone Annona, Lucchini, Stadio e Zaist indice una Assemblea Pubblica che si terrà lunedì 21 dicembre alle ore 18 presso il centro anziani Bonfatti di via Riposo 6.

All'ordine del giorno ci sono la relazione delle attività svolte dal Direttivo e la presentazione delle iniziative per il 2016, oltre naturalmente alle varie e ai saluti augurali che chiuderanno l'incontro.

Compatto il centrosinistra, con l’eccezione di Schifano assente. Il sindaco Galimberti annuncia la chiusura dell’inceneritore nel 2024

Via libera dal Comune all’offerta di A2a

Dopo circa sei ore di discussione, il Consiglio delibera di accettare l’offerta vincolante per il 51% di Linea Group Holding

E

di Vanni Raineri

meno male che c'era solo un ordine del giorno nella seduta di ieri del Consiglio comunale. Iniziata alle 14,30, si è protratta per ore ed ore, per chiudersi alle 20,40 con l'accettazione dell'offerta vincolante di A2a per l'acquisto del 51% di Lgh. Mentre al piano superiore maggioranza e minoranza si sfidavano su un tema che nelle ultime settimane ha visto la partecipazione di tutti gli esponenti politici, monopolizzando quasi il dibattito, nel cortile Federico II alcune decine di manifestanti radunati dal Comitato Acqua Pubblica del territorio cremonese agitavano manifesti e scandendo slogan sottolineando la loro contrarietà.

La politica cremonese ha visto nelle ore precedenti la seduta la divisione a sinistra tra Rifondazione Comunista e Sel, che nelle ore precedenti aveva annunciato di appoggiare la scelta del sindaco. Non erano proprio le 14,30 ma quasi le 15 quando il sindaco Gianluca Galimberti ha iniziato il suo intervento, volto a motivare la scelta della maggioranza di approvare l'operazione. Un'operazione determinante per il futuro del territorio, in quanto è chiamata ad influenzare servizi che coinvolgono tutti i cittadini, dall'erogazione di luce e gas al teleriscaldamento, dallo smaltimento rifiuti alle telecomunicazioni. Lungo ed articolato l'intervento di Galimberti, che si è concluso quando mancava poco alle 16,30. Innanzitutto il primo cittadino ha tenuto a rimarcare che solo di A sinistra un momento del lungo intervento del sindaco Gianluca Galimberti ieri in Consiglio comunale. Sopra la protesta inscenata nel cortile Federico II dal Comitato Acqua Pubblica

alcuni servizi, sebbene importanti, si parla nell'ottica dell'operazione. Operazione che è vista come necessaria anche alla luce del fatto che alcuni servizi (leggi il gas) a breve andranno a gara, e per aggiudicarsela è necessario avare a disposizione capitali che possano consentire i necessari investimenti. Anche sul tema delle telecomunicazione, Lineacom ha comunque bisogno di un rilancio industriale per poter mantenersi competitiva. Galimberti ha riassunto il lungo lavoro di analisi, negando di aver posto ostacoli al coinvolgimento: «La maggior parte degli incontri istituzionali era aperta, tutti potevano ascoltare e farsi un'opinione». Sulla scelta: «Mi auguro che la decisione sia frutto di una più larga convergenza. Ciò che stiamo facendo è per il territorio e per la città. Abbiamo incontrato i movimenti ambientalisti, le categorie economiche, i

rappresentanti dei professionisti e dei sindacati». Le strade davanti, ha proseguito, erano quattro. Scartata l'ulteriore capitalizzazione e l'ingresso in una holding, un fondo strutturale, perdendo il controllo degli sviluppi, restavano la quotazione in Borsa e l'accordo con multiutilities possibilmente più grandi. Scelta l'ultima opzione, «restava da decidere se procedere a una vendita, una fusione o una partnership, e quest'ultima ci è sembrata la soluzione idonea, con la condivisione di un piano industriale». E dunque da qui la scelta di A2a, nel segno di una continuità territoriale. Quanto al prezzo, è stato definito congruo da Unicredit. Infine l'inceneritore. Galimberti ha ribadito che nel 2024 non si procederà alla costruzione di un nuovo impianto né al

revamping dell'attuale, e nell'offerta di A2a è stata formalizzata la dismissione. Tutti i consiglieri hanno avuto a disposizione 10 minuti per il loro intervento, infine Galimberti ha potuto replicare. Le controrepliche di alcuni consiglieri hanno chiuso la discussione dopo la 20,30. Quindi si è passati al voto, che non ha riservato sorprese. La maggioranza si è schierata compatta per il sì, con la sola eccezione del consigliere Pd Giancarlo Schifano che non si è presentato, dopo aver manifestato perplessità sulla scelta del suo gruppo. I consiglieri dell'opposizione di destra hanno invece deciso di ritirare il badge prima del voto, per non partecipare al voto (il che equivale all'assenza dal consiglio). In vista di un possibile ricorso alla Corte dei Conti. Ed ora la parola passa agli altri Comuni, a partire da Rovato.


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Cronaca

Sabato 19 Dicembre 2015

E’ rivolta ai turisti cui è consentito di rivolgersi senza intermediari a professionisti del posto per pianificare le vacanze. Sono loro a presentarcela

Zestrip, una app di successo targata Cremona

Andrea Pasini, Michele Arisi e Carlo Vezzoni, che hanno tutti meno di 30 anni, protagonisti della piattaforma on-line

M

di Federico Pani

ilano. Tre ragazzi di Cremona, coinquilini, dopo una giornata di lavoro, si trovano una sera a parlare di vacanze. Andrea, uno di loro, racconta di un suo viaggio in Indocina. È tornato da poco: difficile dire, fra le tante meraviglie, quella che lo ha affascinato di più. Eppure, il ricordo più vivo, nel suo racconto, lo ha lasciato un minuscolo villaggio sulle colline, tra la Cambogia e il Laos, scoperto quasi per caso: ad accompagnarlo, infatti, è stato un nativo del posto, felice di mostrargli usi e costumi del luogo natale. I coinquilini, Michele e Carlo, restano colpiti proprio da quest’ultimo particolare. Dall’episodio, nasce l’idea di Zestrip. Nasce a Milano, lontano dal Sud est asiatico. Eppure, l’intenzione è restituire l’esperienza provata in quel villaggio sperduto tra le risaie. Andrea, infatti, non sarebbe mai potuto arrivare laggiù senza l’aiuto di quel nativo, presentatogli dal gestore di un albergo in cui si trovava. Senza quella conoscenza, si capisce, il viaggio non avrebbe avuto quel “sapore in più”. E in inglese “zest” significa proprio “gusto in più”. La startup pensata da Andrea Pasino, Michele Arisi e Carlo Vezzoni, dunque, è una piattaforma on-line che permette a turisti e viaggiatori di rivolgersi direttamente ai locali per poter avvantaggiarsi delle loro conoscenze e provare esperienze altrimenti non immaginabili. «Nel mondo esistono già diverse piattaforme di questo tipo», spiega Andrea Pasino. «Nella maggior parte dei casi, le piattaforme si rivolgono ad amatori. Zestrip, a differenza di queste, si rivolge ai professionisti, a coloro che organizzano attività legate al turismo e lo fanno per professione. L’aspetto innovativo deriva dai vantaggi del peer to peer, un modello di scambio alla pari: invece di rivolgersi agli operatori turistici, i viaggiatori possono personalizzare le loro escursioni o le loro vacanze direttamente con professionisti del posto. I costi sono ridotti (Zestrip

A fianco i tre giovani cremonesi, sopra un'immagine del sito

trattiene il 20% delle spese, ndr). In poche parole, garantisce a poche o singole persone la qualità e il servizio che si offre normalmente a chi viaggia in gruppo e lo fa tramite agenzia». Un modello di business chiaramente impensabile al di fuori del web. La procedura è semplice: si sceglie una meta, si contatta un “local” tramite una chat e ci si accorda sul tipo di vacanza o di esperienza che si desidera. Si va dalle escursioni, alla visita dei musei, alle degustazioni e assaggi di prodotti tipici, a veri e propri laboratori (dedicati per esempio alla moda o alla cucina). Il progetto dei tre ragazzi di Cremona ha preso ufficialmente avvio più di un anno fa. Certo il team prometteva abbastanza bene. Andrea Pasino è laureato in

giurisprudenza ed ha frequentato un master presso la Bocconi. Michele Arisi è ingegnere gestionale. Carlo Vezzoni è ingegnere informatico. Tutti e tre hanno meno di trent’anni. Tutti e tre hanno lasciato il lavoro per dedicarsi a Zestrip a tempo pieno. Gli sforzi incrociati e le loro competenze hanno permesso loro di fare entrare presto il loro progetto in Polihub, l’incubatore di startup del Politecnico di Milano. Ciò certifica, oltre l’aspetto innovativo, anche la qualità del progetto. «Il Politecnico ci ha fornito delle risorse e l’open space dove lavorare, qui a Milano, ma la maggior parte dei fondi siamo riusciti a ottenerli in modo autonomo». Zestrip si muove all’interno di due frontiere dello sviluppo e dell’innovazione. Prima di tutto è una startup: un’idea

che è stata capace di realizzarsi, crescere velocemente e creare profitto. In secondo luogo, sfrutta un’importante novità legata alla sharing economy: la “disintermediazione”. In altre parole: invece di rivolgersi a soggetti terzi (le agenzie di viaggio, in questo caso), i fruitori contattano senza intermediari gli erogatori di un servizio (le guide turistiche, per esempio). Nel dibattito che è sorto attorno questo modello di scambio e business alternativo, alcuni hanno sollevato delle obiezioni: il rischio, si sente dire, consisterebbe nel prendere la disintermediazione per assenza di regole. È vero: una completa regolamentazione della sharing economy non esiste. «Con ciò, Zestrip – ci tiene giustamente a precisare Pasino – ha particolarmente a cuore proprio l’aspetto delle regole. A differenza di altri analoghi, la nostra startup si rivolge esclusivamente a professionisti. In Italia esistono figure professionali ben definite legate al turismo. La nostra impresa si muove perciò nei limiti del sistema italiano delle guide abilitate». Il lavoro del team di Zestrip, finora, si è concentrato dunque soprattutto sui professionisti. Grazie a Expo, l’attività ha attecchito rapidamente in Lombardia. Nel corso degli ultimi mesi ha raggiunto almeno cinquanta città italiane, tra cui Venezia e Roma, quest’ultima comprensibilmente avvantaggiata dal Giubileo imminente. Al momento, Zestrip conta almeno seicento attività turistiche italiane

con cui intrattiene rapporti di lavoro. Non finisce qui: «Nelle prossime settimane, sul nostro sito comparirà anche Londra tra le città visitabili. Zestrip insomma si prepara a esordire anche all’estero». All’obiettivo di estendere l’attività anche fuori dall’Italia, si somma una precisa intenzione di allargare il bacino di utenti del servizio: «Il futuro prossimo ci vedrà senz’altro più impegnati sul lato utenti», spiega Pasino. A raccontarlo così, il mondo delle startup sembra semplice. In realtà, si tratta di un ambiente che, ad oggi, è fra i più competitivi e affollati. Tuttavia, per Pasino esistono due tipi di startup: «Quelle che lavorano sulla “competition”, promuovendo più che altro la loro immagine, e quelle che lavorano su un prodotto. Zestrip fa parte senz’altro di queste ultime. Se ne fai parte, la pubblicità non può che avere un ruolo secondario. E, infatti, vinto il bando del Politecnico di Milano, sono stati gli investitori a raggiungerci, senza che ci muovessimo dalla scrivania». Quando gli si chiede quale sia il segreto del successo di Zestrip, Pasino non ha dubbi: «il nostro team e l’impegno che ci mettiamo. Certo a volte discutiamo anche molto animatamente. Ma sono convinto che siamo le persone giuste per portare avanti quest’attività. Ecco, trovare le persone giuste con cui lavorare: questo è, in generale, il segreto per farcela». E c’è da dire che i fatti, finora, hanno dato loro ragione.


Cronaca

Sabato 19 Dicembre 2015

L’agricoltura alletta i giovani I segnali arrivano da più parti. Crescono anche tecnologia e innovazione S Gli addetti under 35 sono aumentati del 9%, e sono soprattutto i maschi del centro-sud i futuri coltivatori

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IL CONSIGLIO APPROVA IL BICIPLAN. ECCO I PRIMI 4 PROGETTI PRELIMINARI

di Vanni Raineri

e la ripresa economica fatica a manifestarsi, nonostante i ripetuti annunci, proprio dal mondo dell’agricoltura, che da sempre è considerato particolarmente lento a reagire agli stimoli del mercato globale, viene un segnale importante. Gli under 35 in agricoltura sono aumentati del 9%. Un risultato che offre segnali di fiducia: intanto per il numero che è davvero elevato, e poi perché questo fenomeno consente di svecchiare una popolazione agricola che negli ultimi decenni aveva visto l’età media dei propri addetti salire costantemente. Da non sottovalutare nemmeno la maggiore capacità delle nuove generazioni ad aprirsi all’innovazione. Non sono pochi insomma i ragazzi che guardano al futuro e si vedono impegnati nella lavorazione del campi. Un’indagine condotta da Swg per Pink Lady ha poi intervistato un campione di 2000 persone. I futuri agricoltori hanno tra i 25 e 30 anni e risiedono specialmente nel centrosud (nota bene: soprattutto nelle grandi città) e nelle isole. E’ chiaro che la prospettiva di trovare lavoro è una molla importante, soprattutto per zone che sono penalizzate da una disoccupazione giovanile elevatissima, ma tra i motivi elencati dai potenziali nuovi agricoltori ce ne sono alcuni legati al piacere di restare in contatto con la natura e poter dare il proprio contributo alla sostenibilità sia pur all'insegna dell’innovazione. Dunque la valorizzazione del territorio è uno stimolo sempre più grande, e l’agricoltura, coi suoi prodotti, è da questo punto di vista fondamentale. Anche i dati sulle iscrizioni alle università vanno nella stessa direzione: gli iscritti alle facoltà di scienze agrarie, forestali e alimentari sono cresciuti del 2,9% sul 2011/2012, e anche negli istituti tecnici in agraria, agroalimentare e agroindustria si

è assistito ad un incremento del 25% nell’ultimo triennio. Il tutto si innesta in un quadro nazionale che deve necessariamente cambiare. Oggi quasi il 40% delle aziende è gestito da over 65, mentre solo il 5% ha alla guida giovani (una cifra che nell’Unione Europea sale all’8%). Le imprese in Italia sono tante, circa un milione e mezzo, ma il numero elevato è dovuto soprattutto alla frammentazione. In crescita, nel triennio 20112013, anche la superficie biologica,

che dal 6,1% è salita al 7,7% del totale complessivo. Un’altra indagine interessante è quella condotta da Image Line e Nomisma, presentata in settimana al Museo della Scienza e della tecnologia di Milano. Riguarda l’utilizzo delle nuove tecnologie tra gli agricoltori. Evidenzia che il 61% di loro utilizza quotdianamente la rete per le proprie attività, e oltre il 95% sfrutta banche dati on-line. Si cercano indicazioni relative alla coltura, ovviamente, ma ancor più notizie

relative al meteo. Segue il numero di chi si aggiorna su prodotti e servizi da acquistare, chi consulta le quotazioni dei prodotti agricoli e chi si informa sulle nuove normative. Oltre il 20% degli ihìntervistati ha un suo sito internet, e oltre un quarto di questi ha anche una piattaforma di e-commerce. La piattaforma social più utilizzata è Facebook (56,8%), seguita da Google+ (43%), YouTube (41,4%), WhatsApp (37,7%), LinkedIn (20,3%), Twitter (11,6%) e Instagram (6,3%).

Dopo l'approvazione, mercoledì, del Biciclan in Consiglio comunale, per dare immediata concretezza ai 18 itinerari individuati nel Piano, sono stati presentati giovedì i primi 4 progetti preliminari, approvati dalla Giunta comunale, che gli Uffici hanno redatto per partecipare al bando dei fondi Por-Fesr 2014-2020. Ad illustrare i quattro progetti preliminari predisposti dagli Uffici insieme all’ufficio progettazione della Provincia di Cremona, l'assessore al Territorio e alla Salute Alessia Manfredini, il consigliere con delega al coordinamento del Biciplan Filippo Bonali, il direttore del Settore Lavori Pubblici e Mobilità Urbana Marco Pagliarini con i tecnici del Servizio Gestione e Progettazione infrastrutture Viarie e mobilità sostenibile e Piercarlo Bortolotti di Fiab Cremona. Nel suo intervento l'assessore Manfredini ha ringraziato tutti i Consiglieri comunali che ieri in modo unanime hanno votato il Biciplan, dimostrando di aver compreso, al di là delle diversità politiche, il lavoro svolto dall’amministrazione Galimberti. «Un lavoro di squadra che prosegue – ha detto Alessia Manfredini per dare subito concretezza. Oggi presentiamo i primi 4 progetti preliminari che gli uffici hanno elaborato grazie alla collaborazione avviata i mesi scorsi con l’amministrazione provinciale, e ci apprestiamo ad inviare alla Regione per concorrere al bando Por Fesr, 4 piste ciclabili che sono molto attese dai cittadini». Del perchè la priorità a questi progetti lo ha spiegato Marco Pagliarini, in quanto avevano i due principali requisiti richiesti dal bando, ovvero, essere collegati a reti ciclabili regionali e ai nodi di interscambio ferrogomma. Queste le quattro piste: Pista 5 “Migliaro-via Bergamo” (lunghezza 2,8 km), Pista 7 “Via Brescia” (lunghezza 1,7 km), Pista 9 “Via Mantova” (lunghezza 1,7 km), Pista 18 “ring interno -viale Trento Trieste” (lunghezza 1,2 km). Il costo complessivo è di 2.3 milioni di euro.


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Cronaca

Sabato 19 Dicembre 2015

ARRIVA EASYPARK IL PARCHEGGIO DA LUNEDI’ SI PAGA COL CELLULARE

L'avevamo anticipato lo scorso 10 ottobre, oggi diventa realtà. Dal 21 dicembre anche a Cremona si potrà gestire e pagare la sosta su strisce blu con EasyPark, il sistema di mobile parking più diffuso in Europa. Con EasyPark, l’automobilista può comodamente attivare, prolungare, terminare e pagare la propria sosta tramite l’App EasyPark, scaricabile gratuitamente per iOS, Android e Windows Phone. Diversi i vantaggi del sistema: l’utente risparmia tempo, non dovendo più ricorrere al parcometro, alle monetine od ai tagliandi; può prolungare la durata prevista della sosta direttamente dal proprio cellulare o interromperla anticipatamente al rientro in auto, e pagare solo per la sosta effettivamente consumata, nel rispetto delle tariffe previste dal gestore. L’automobilista può inoltre usufruire del servizio in tutte le città in cui EasyPark è operativo: oltre 40 comuni italiani, tra i quali, in Lombardia, Milano, Monza, Brescia e Saronno, e più di 250 città europee. Una prerogativa esclusiva per chi viaggia spesso. «Siamo molto soddisfatti - commentano gli assessori Alessia Manfredini e Maurizio Manzi - perché grazie ai gestori abbiamo selezionato un sistema che rende Cremona più smart e proiettata verso il futuro, e semplifichiamo la vita ai cittadini e ai turisti». «Siamo lieti che anche Cremona abbia deciso di entrare a far parte del nostro circuito», dichiara Giovanni Laudicina, Country Manager di EasyPark Italia. Per usare il servizio EasyPark bastano poche operazioni: registrarsi tramite l’App EasyPark o attraverso il sito www. easyparkitalia.it, oppure chiamando il n. 089.92.60.100 e acquistare un credito di sosta, ricaricabile, con carta di credito, anche prepagata.

Bissolati, si lavora per la piscina coperta

Intervista al presidente Segalini, che parla del momento della società e dei programmi futuri. Anche un centro ricreativo e un centro benessere

L

di Lorenzo Balestreri

a Bissolati guarda al futuro per garantire sempre maggiori servizi ed opportunità ai suoi soci. Abbiamo chiesto al presidente Maurilio Segalini di parlarci delle idee e dei progetti che sono in fase di elaborazione. Ecco le sue parole. «Da circa un anno e mezzo sono presidente del Consiglio di Amministrazione della Società Bissolati. Solo nel 2015 abbiamo realizzato 64 interventi di ristrutturazione e restyling della Canottieri facendo fronte così ad alcune urgenze. A questi interventi vanno sommati anche i 20 che abbiamo realizzato nel 2014. E’ vero, alcune cose sono ancora da sistemare, come ad esempio gli impianti degli spogliatoi maschili, ma stiamo lavorando perché tutte le opere vengano completate». «Il tema vero che dobbiamo affrontare è però quello delle presenze all’interno della nostra struttura. Indubbiamente i periodi di maggiore afflusso vanno da maggio a settembre; nei restanti mesi le persone che utilizzano la Canottieri sono circa 1/5. Alla Bissolati abbiamo 4.300 iscritti con quote differenziate e 500 bambini non paganti per un totale di 4.800 persone. Si stima che nei periodi di maggior movimento durante l’estate le persone presenti nelle nostre strutture siano 2.000; nel periodo invernale raggiungiamo circa 400 presenze che possono essere così suddivise: 250 atleti, 100 tra palestra e altri impianti, 50 frequentatori del bar». «Dall’analisi di questi dati è nata l’idea

Per un circo senza animali Petizione Lav al sindaco Galimberti

Ne serve una da 36 metri con 10 corsie del progetto “Bissolati tutto l’anno”, la cui finalità è quella di incentivare le persone ad utilizzare la Canottieri 12 mesi su 12. Quella che ci poniamo è una sfida intellettuale per fare qualcosa per gli iscritti e per la città». «Dopo il no del Circolo Ricreativo della Tamoil, che ha rifiutato la nostra proposta di creare un tavolo di lavoro condiviso, abbiamo voluto riflettere sul nostro futuro e abbiamo così messo in campo un gruppo di tecnici che fanno parte della nostra Canottieri che lavorano gratuitamente per migliorarne i servizi. Vogliamo creare una struttura ancora più attraente per i soci e per i cittadini. Quel-

Si è svolta lunedì presso la Sala Eventi di Spazio Comune una conferenza stampa indetta dall’associazione LAV di Cremona. Lo scopo dell’iniziativa è la consegna nelle mani del Sindaco di Cremona della Petizione Popolare chiamata “Per un circo senza animali”, una raccolta firme dove i cittadini chiedono che venga emanato un regolamento comunale maggiormente preciso e restrittivo che vincoli l’attendamento dei circhi a criteri di detenzione e gestione degli animali che ten-

lo su cui stiamo concertando è un progetto di massima; non ci sono ancora date o cifre. Ciò che ci proponiamo di realizzare è: una piscina coperta di 36 metri, dotata di “pontone” idoneo ad accorciare la vasca a 33 o 25 metri all’occorrenza, con 10 corsie per poterle sfruttare contemporaneamente per gli atleti, per il pubblico e per i corsi. Una sala/centro ricreativo per feste e, perché no, ricevimenti nuziali. Un centro benessere. Una nuova centrale energetica per abbattere i costi. Su questi punti lavoreremo intensamente nei prossimi mesi, consapevoli che servirà tempo. Non dimentichiamoci

gano conto delle loro esigenze etologiche. Lav e i cittadini firmatari sono convinti che la prigionia, l’addestramento e l’esibizione in spettacoli non siano una libera scelta dell’animale, ma una costrizione che porta necessariamente una violenza con conseguente sofferenza. Ritengono che la vita nei circhi sia incompatibile con le caratteristiche etologiche dell’animale e che è invece è apprezzabile e fonte di divertimento condivisibile la visione di abilità umane negli spettacoli circensi, attività

che per dare vita all’ultimo grande investimento fatto alla Bissolati, ovvero la palestra, sono serviti 10 anni. Stiamo pensando ad un percorso per presentare queste novità ai soci. Abbiamo fatto un primo incontro lo scorso 28 novembre. Quello che stiamo cercando di fare è guardare in prospettiva pensando ai nostri ragazzi, che possono godere di spazi sicuri e a tutti i nostri soci presenti e futuri. Stiamo gettando le basi per un progetto concreto che dovrà naturalmente essere approvato dall’Assemblea dei soci. Noi, come Consiglio Amministrativo, stiamo provando a portare avanti questa iniziativa e ci crediamo molto».

volontarie e non coatte. Lav puntualizza che studi scientifici dimostrano che lo spettacolo circense con animali può contribuire a costruire nel bambino e nel giovanissimo una idea distorta del mondo animale. Per questi motivi molti paesi dell’Unione Europea hanno vietato gli spettacoli circensi con animali. Erano presenti alla conferenza il Sindaco Galimberti, gli assessori Viola e Manfredini, le attiviste di LAV Cremona Pia, Romina, Tina, Elda, Manuela.


Cronaca

Sabato 19 Dicembre 2015

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Marcello Ventura, la spina nel fianco

Ha fatto discutere per una condivisione “fascista” e nozze finte celebrate con la fascia tricolore. Oggi dice: «La Azzolini? Sembra faccia una Fondazione con Gipponi»

Dalla maggioranza all’opposizione in Consiglio Comunale, è il recordman per interventi polemici sull’operato degli amministratori

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di Vanni Raineri

l suo ingresso in politica è avvenuto non in giovanissima età, ma in pochi anni si è distinto per attivismo come nessun altro a Cremona. Parliamo di Marcello Ventura. A prescindere dalla posizione politica, non si può negare la sua costante partecipazione al dibattito politico anche quando tocca argomenti extraprovinciali. Ventura, non si può dire che lei sia uno che lavora dietro le quinte. Specie da quando siede in minoranza. «Se sei in maggioranza è difficile, specie se non hai un ruolo di assessore, che in effetti io avevo, stipendio a parte. Ero consigliere con delega allo sport, ricevuta con decreto ministeriale. Ma lo sport a Cremona era emarginato, anche perché la mia carica e la mia voglia davano fastidio ad alcuni assessori, che hanno sempre sostenuto come sostanzialmente un consigliere non dovesse avere più visibilità di loro, senza considerare che in effetti io ero come loro. A parte il fatto, ripeto, che non percepivo lo stipendio». Tra l'altro ha gestito l’anno di Cremona città europea dello sport. «In quell’occasione avremmo potuto fare di più, se non fossi stato osteggiato. Ma è stata per me un’esperienza talmente negativa che mi ha portato la Stella di bronzo al Merito sportivo del Coni. La visibilità Cremona l'ha avuta, se poi gli altri assessori avessero destinato una minima parte del budget loro assegnato...». Non l'han fatto per... «Invidia, perché facevo bene e loro erano sottoposti a critiche. Ma se qualcuno di loro non era all’altezza di fare l’assessore non è colpa mia». E’ evidente che qualche rapporto non è rimasto idilliaco, come narrano anche le cronache politiche. E ora, è diventato il Savonarola anti maggioranza? «Cerco di interpretare al meglio il mio ruolo, che è quello di dare voce ai cittadini. In tanti anni non mi era mai successo di essere fermato per strada con l'invito ad intervenire sulle questioni emerse in consiglio. Forse noi lavoravamo meglio». Forse allora fermavano quelli all’opposizione... «Avrebbero comunque potuto farmi delle critiche, ma non acca-

Sopra un primo piano di Marcello Ventura, a destra con il leader nazionale di Fratelli d’Italia-An Giorgia Meloni

deva. I rapporti tra maggioranza e minoranza erano di maggiore rispetto. Noi rispettavamo più gli avversari rispetto al cerchio magico dei galimbertiani, col loro fare sempre altezzoso, che denigrano continuamente quanto fatto dai loro predecessori invece di lavorare per Cremona». Soprattutto sulla vicenda A2a lei è intervenuto spesso. Venerdì c'è la votazione (l'intervista è stata fatta prima del voto). «Sono fortemente contrario a un’operazione che è politica, che serve alla resa dei conti nel Pd. Quelli che fanno capo a Pizzetti tante domande se le sono poste, come si è visto nelle riunioni dei capigruppo, ma sono stati tenuti a l l ’ o s c u ro d a l l ’ o p e r a z i o n e sott’acqua condotta da Galimberti, Siboni, Manzi e Mazzini, partita dai tavoli delle Feste dell'Unità di Cremona, Crema e Lodi. Hanno trattato un'azienda pubblica come fosse loro. Non dico che l’operazione non si debba fare, ma andrebbe esaminata per bene mentre non abbiamo avuto gli strumenti per farlo. E così il territorio è stato svenduto con una vendita mascherata da partnership». Dopo il via libera di Cogeme, oggi (sabato 19) si attende il voto decisivo di Rovato. Si aspetta un dietrofront? «Immagino le grandi pressioni

In maggioranza mi boicottavano: erano assessori non all’altezza

e le ingerenze politiche già denunciate, ma non sono ancora certo che ci sarà un sì». Sta di fatto che quando si registrano situazioni di questo tipo si assiste allo scontro tra i partiti, che danno alla gente la netta impressione di sfruttare il ruolo per occupare spazi a danno di scelte responsabili e svincolate da interessi di parte. E questo vale per tutti. C’è chi chiede che i partiti siano esautorati da queste decisioni, ma allora a cosa servirebbe la politica? «Queste sono decisioni che non possono prendere solo dei tecnici, devono farlo i politici ma dopo un’informazione adeguata. Non escludo alla fine dell'operazione A2a-Lgh di rivolgermi alla Corte dei Conti e all’Anac di Cantone». Capitolo impianti sportivi. Lei se ne è occupato, la situazione resta critica. «Erano il fiore all’occhiello di Cremona e hanno portato qui la città dello sport. Mi aspettavo un miglioramento da chi sosteneva che noi li abbiamo lasciati andare, invece la situazione è peggiorata. Hanno trasformato le convenzioni in contratti di affitto a tariffe scontate, non più agevolate, pagando molto di più. Nessun gestore di impianto ad oggi ha firmato la nuova convenzione. Quella della piscina comunale scade il 31 di-

cembre, e alcuni privati (Ventura mostra il messaggio telefonico, ndr) mi hanno scritto lamentandosi di aver inviato una richiesta di gestione senza aver ancora ottenuto risposte». Come mai? «Me lo chiedo anch’io, probabilmente diventa scomodo fare la gara. Ci sono 80mila ingressi l’anno, la Fin prende dal Comune 250mila euro senza di fatto fare nulla. Non spendono in manutenzione, risparmiano sul riscaldamento e non pensano, con tutti quegli utenti, magari a un bar o a un ristorante». Lei è stato al centro di alcuni episodi che hanno fatto discutere. Il più recente la condivisione via facebook di una vignetta inneggiante alla politica fascista rispetto alla democrazia odierna. «Ho condiviso una vignetta satirica, non ho nulla di cui vergognarmi. Ammetto la leggerezza considerato il mio ruolo di consigliere, ma non ho inneggiato a nulla, non era certo apologia di fascismo». E poi quella storia dei matrimoni finti celebrati da lei e dalla consigliera Mirella Marussich che 4 anni fa la portò sui media nazionale. «Sono stati momenti bellissimi, abbiamo fatto felici alcune persone che si erano sposate in Comune senza invitati. La fascia che

Dove sono le convenzioni per la gestione degli impianti sportivi?

indossavamo non era quella del sindaco, ed era un rito diverso dall’ufficiale, goliardico. Non c’era volontà di denigrare alcunché. Anche quello lo rifarei ancora». Ma li sposava a pagamento? «Non ho mai preso un euro. Forse un bicchiere di spumante per il brindisi degli sposi. E nessun registro è mai uscito dal Comune». Intanto l’hanno nominata responsabile regionale per gli enti locali di Fratelli d’Italia-An. «Il partito a Cremona è cresciuto molto, lo vediamo dal numero dei tesserati. Mi spiace ci siano forze politiche di centro-destra cui diamo fastidio per la nostra onestà e trasparenza, tanto che non ci chiamano a certi tavoli politici (i casi di Padania Acque e Lgh) dove erano presenti Forza Italia e Ncd». E sì che a livello nazionale con Forza Italia è iniziato il dialogo per un riavvicinamento. «Forse Iotta questo non lo sa, lui frequenta più la Gelmini di altri esponenti. Intanto io lavoro, sto girando varie province e incontro tutti gli eletti a vari livelli in Lombardia per radicare di più il partito, che alcuni sondaggi danno vicino al 5% in Italia. A Cremona abbiamo costituito un gruppo di lavoro che mi consente di essere affiancato da persone preparate su ogni argomento».

E’ per questo che interviene su tutto? «Chi fa politica deve farlo a 360 gradi, nel limite del possibile. Chi mi affianca mi consente di “essere sul pezzo” come per la differenziata, l'inceneritore, Padania Acque, Cremona Solidale...». Ecco, Cremona Solidale. La storia della signora Azzolini è straordinaria: i soldini li metto io e quindi deciso io se metterli. Quanti anziani vorrebbero poter decidere se foraggiare la casa di riposo che li ospita... «Il sindaco ci ha messo tre mesi per incontrarla, venne snobbata da lui e dal presidente del cda, ma non dalla Fondazione Città di Cremona». Oggi come stanno le cose? «Non l’ho incontrata ma è in continuo contatto col dottor Gipponi che rimpiange continuamente. Ho sentito che potrebbe fare una Fondazione con lui». Questa è grossa. Sta di fatto che anche qui lei ci aveva messo lo zampino. «L’avevo convocata in commissione di vigilanza. Lei aveva espresso il desiderio di intervenire prima di decidere se lasciare i soldi alla fondazione». E quindi voila, il colpo di scena in commissione. «Successivamente sono rimasto allibito della scelta fatta. Hanno nominato un dirigente che non ha mai gestito case di riposo ma fatto solo consulenza, il solito amico degli amici degli amici. Il Tar intanto non ha concesso la sospensiva sul ricorso di Gipponi, che però va avanti. Il nuovo direttore generale non è ancora legittimo, ed è un male per l’azienda. E’ il secondo ricorso che pende su Cremona Solidale dopo quello di Verdi per i 200mila euro che ha incassato». Proprio lei a presiedere la commissione vigilanza. La maggioranza forse non sapeva a cosa andava incontro. «La scelta toccava alla minoranza, quindi se qualcuno si è pentito della scelta, quello sta in Forza Italia. Quando sono uscito da FI per entrare nel gruppo misto qualcuno ha rivendicato il posto, senza riuscirci. Ma io non voglio gestire la commissione come il tribunale dell'inquisizione, voglio solo scoprire la verità. Ma io posso anche fare gli interventi nella mia qualità di consigliere. Ogni volta che ci riuniamo il segretario generale si raccomanda sui toni usati. Pensano di metterci il bavaglio, ma a me non lo mettono perché io guadagno col mio mestiere, non da politico».

Le nozze le rifarei, abbiamo reso felici persone sposate senza invitati


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Cronaca

Sabato 19 Dicembre 2015

In memoria di Licio Gelli, e non solo

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isteri d'Italia. E non misteri buffi, alla Dario Fo. Misteri tragici, avviluppati, straniti. Misteri in cui tutti gli attori sembrano coinvolti in una danza macabra. Di pochi giorni fa l'anniversario di piazza Fontana, a Milano. La madre di tutte le stragi, l'inizio di quel periodo che fu definito: la strategia della tensione. Era il 1969, il 12 dicembre, e qualcuno mise una bomba nella Banca Nazionale dell'Agricoltura. Uno scoppio terribile: i soccorritori trovarono sangue e brandelli umani ovunque.

IL FONDO di Daniele Tamburini

Morirono ventisette persone. Ricordo un ragazzo, costretto a subire l'amputazione di una gamba. Avevo quattordici anni, fu uno shock. Furono subito accusati gli anarchici.Uno di loro, Giuseppe Pinelli, arrestato poco dopo la strage, morì il 15 dicembre, cadendo da una finestra della Questura. Un'altra scia di sangue:pochi anni dopo, venne ucciso il commissario Luigi Calabresi, ritenuto da molti colpevole - mai provato, peraltro - della morte di Pinelli. Venne allora sbattuto in prima pagina un mostro, che sembrava perfetto per il ruolo:

Pietro Valpreda. Anarchico, ballerino, di orientamento omosessuale. Gli rovinarono la vita, questo è certo. Quando non resse più neppure l'ipotesi Valpreda, iniziò una ridda di accusati, di ipotesi, di depistaggi, e un numero infinito di processi. Le conclusioni? Si parlò di neofascisti, di corpi deviati dello Stato, di strategia della tensione appunto. Una cosa è certa: tra le carte di Licio Gelli, a capo della loggia massonica deviata P2, questi elementi ci sono tutti. Un disegno criminosamente politico e politicamente criminoso, quello di Gelli:

un obiettivo certo, il restringimento degli spazi di democrazia del Paese, a favore di poteri occulti, di finanze occulte, di alleanze occulte. Eppure, è morto molto vecchio, anche se non rispettato, senza aver subito alla fine alcun danno, anzi molto ricco. Uomo, in fondo, banale, da "banalità del male". In conclusione, voglio rivolgere ai lettori una domanda: ricordate qualche nome tra gli affiliati alla loggia P2? Erano in molti, alcuni ancora adesso noti e influenti.

Così viene meno la fiducia dei risparmiatori italiani

Crisi banche, intervista a Paolo Canderà, esperto di finanza e di mercati: «E’ successo l’inevitabile»

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di Daniele Tamburini

uella delle banche è una grossa debacle : non solo per chi ci ha rimesso e ci rimetterà direttamente, ma per tutto il sistema creditizio e, in ultima analisi, per il Paese. E’ una crisi che colpisce il risparmio delle famiglie, un campo di azione ancora molto forte, nonostante la crisi, e, proprio per la crisi, un rifugio residuo per i molti che tirano avanti la carretta facendo leva proprio sul denaro accantonato. E anche se il numero degli obbligazionisti coinvolti è relativamente modesto (circa 12.500, ma sale a 135.000 persone se si considerano anche gli azionisti), l’effetto shock si espande su milioni di risparmiatori, già ansiosi dopo le numerose turbolenze bancarie degli ultimi anni. Il fatto, poi, che sia coinvolta in forte misura una esponente del governo, non direttamente ma per stretti legami familiari (il padre della ministra Boschi è stato vicepresidente della Banca Etruria, una della quattro coinvolte nel recente scandalo) non aiuta certo a ristabilire un clima di fiducia. Ma cosa è successo? Per spiegarlo in maniera chiara a chi del sistema creditizio sa poco o nulla, ma che desidererebbe dormire sonni tranquilli una volta affidato il proprio denaro a un istituto di credito, abbiamo rivolto alcune domande a Paolo Cardenà, esperto di finanza e dei mercati e private banker, autore del seguitissimo blog www.vincitorievinti. com, sito dedicato all’analisi economica e finanziaria.

caduta del mercato immobiliare (per i crediti assistiti da ipoteca), il valore degli immobili posti a garanzia si sono rivelati drammaticamente incapienti rispetto ai mutui concessi. Il seguito è cronaca di questi giorni.

Dott. Canderà ci può spiegare, per favore, in maniera chiara, che cosa è successo a Banca Etruria e alle altre coinvolte nel dissesto? E’ successo quello che era inevitabile accadesse: anni e anni di gestione bancaria disinvolta, di gestione del credito clientelare, per lo più con lo scopo di catalizzare consensi politici. Mutui concessi a fronte di perizie sopravvalutate al fine di concedere più credito, magari erogato a parenti, amici e amici degli amici. Utili distribuiti alle fondazioni sulla base di dati di bilancio per i quali si nutre più di un dubbio, e utilizzati per comprare consensi elettorali spendendo soldi nei territori. Organi di vigilanza assenti, o quantomeno non incisivi nell’azione di controllo. Prodotti finanziari venduti con troppa leggerezza, nella migliore delle ipotesi, o con malafede nei casi più gravi. Insomma, un grave scandalo che colpisce non solo le banche coinvolte nei salvataggi, ma getta molte ombre su una parte non marginale del sistema, a tutti i livelli. Un grave danno per il sistema bancario e per la fiducia dei risparmiatori, che è elemento fondamentale e imprescindibile per il corretto svolgimento dell’attività bancaria, come presidio posto a tutela dei risparmi, dell’interesse dei risparmiatori e dell’interesse generale. Fino ad un certo punto della storia, tutto è filato liscio come l’olio, come si dice. La crisi, che ormai si protrae da 7 anni, ha determinato l’esplosione delle sofferenze bancarie per via del fatto che molte imprese sono risultate fallite o hanno visto contrarsi i ricavi in maniera significativa, a livelli non idonei a sopportare l’indebitamento; la disoccupazione è esplosa e i redditi disponibili dei soggetti privati sono precipitati, tornando ai livelli di 20 anni fa. Tutto ciò ha determinato l’esplosione delle sofferenze, salite a 200 miliardi di euro, che arrivano a 350 miliardi se si considerano anche gli altri crediti problematici.E’ chiaro che, in un contesto del genere, le banche più colpite sono state quelle la cui gestione è risultata censurabile sotto ogni punto di vista. Complice la

Non c’è pericolo che, proprio in un momento in cui le possibilità di uscire dalla crisi economica sono strettamente legate alla funzionalità del sistema creditizio, venga meno la fiducia verso il sistema bancario? Direi proprio di si, e lo abbiamo appena detto. Il fattore fiducia è elemento fondamentale, non solo per il corretto funzionamento del sistema creditizio, ma anche per il comportamento degli agenti economici. E’ ovvio che il dramma patito da decine di migliaia di risparmiatori che hanno visto andare in fumo i propri risparmi, finisca per riflettersi anche sui comportamenti di altri risparmiatori e quindi sulla fiducia in tutto il settore. Questo non esaurisce gli effetti nefasti solo nella fiducia verso il sistema bancario, ma anche sui comportamenti degli agenti economici, che risulteranno ancor più cauti proprio per la diffidenza determinata da fatti così gravi, che peraltro si inseriscono in contesti economici e territoriali già ampiamente provati da lunghi anni di crisi, nei quali il risparmio è stato anche un grande ammortizzatore sociale. Inoltre, come abbiamo detto, il sistema bancario ha imbarcato molte perdite che hanno eroso il patrimonio delle banche. Poiché la massa dei crediti concessi da una determinata banca dipende anche dalla massa del patrimonio della banca che li concede, a questo punto, per rientrare negli standard del rapporto crediti /patrimonio "sostenibile" per quella determinata banca, si hanno due strade: o si aumenta il patrimonio attraverso aumenti di capitale, oppure si riducono i prestiti. La prima strada è quasi preclusa. Perché, ammesso che i soci abbiano le risorse per poterlo fare, nessuno sarebbe disposto ad investire in banche che operano in un contesto economico complicato e fragile come quello italiano, in taluni contesti. Quindi, non resta che la seconda strada, cioè ridurre gli affidamenti. Ed ecco spiegato il motivo per il quale le banche stentano a concedere

«Un grave danno per il sistema bancario e per la fiducia dei risparmiatori»

prestiti. Inoltre, in alcuni contesti e limitatamente ad alcune banche, nelle fasi più acute della crisi, si è arrivati al paradosso che le banche, per poter ridurre il rapporto tra la massa dei crediti e il patrimonio, abbiano perfino ridotto gli affidamenti alle aziende virtuose, “condannando” anche queste ultime. Cioè, cerco di essere più chiaro: Le banche, non potendo ridurre gli affidamenti alle aziende in condizioni precarie –perché avrebbe significato imbarcare ulteriori perdite- , sono stati ridotti a quelle aziende che sono risultavano più virtuose e che quindi avevano la possibilità di poter rientrare, senza troppi problemi. L’esaltazione del paradosso, direi. Perché le banche emettono le obbligazioni subordinate? La risposta è facilmente intuibile e si individua nel perimetro entro il quale si esprimono le lobby di potere che comandano le banche (fondazioni e quindi la politica). Posto il fatto che gran parte delle emissioni obbligazionarie servono a creare cuscinetti aggiuntivi di capitale supplementare, le banche, in genere, ricorrono a questi strumenti per ovviare ad aumenti di capitale che, se posti in essere, oltre ad essere troppo onerosi per gli azionisti, finirebbero per diluire le partecipazioni di chi controlla le medesime banche (le fondazioni e quindi la politica), diminuendone quindi il potere di controllo. Ecco quindi che si ricorre a strumenti “ibridi” idonei ad irrobustire dei segmenti di capitale, senza con ciò dimi-

nuire il potere di controllo, in quanto sono prestiti che, ovviamente, non incorporano diritti di voto, contrariamente alle azioni. Come vede il futuro delle altre banche commissariate dalla Banca d’Italia? E’ difficile da dire. Le banche commissariate non pubblicano i bilanci e quindi le notizie sono poche. A tal proposito, non aiuta nemmeno il comportamento tenuto da esponenti del Governo riguardo alla solidità del sistema bancario. Più volte, vari ministri o lo stesso Presidente di Consiglio, hanno usato toni rassicuranti vantando la solidità del sistema bancario italiano, salvo poi scoprire che 150 mila risparmiatori hanno perso i risparmi, proprio perché alcune banche erano in conclamato stato di dissesto. E, pur con le dovute eccezioni, un sistema bancario nel quale si verificano tali sciagure, è tutto tranne che solido. E non lo è per definizione. Per il semplice motivo che, lo stesso sistema bancario, in anni di commissariamento di queste banche, non è stato in grado di produrre delle soluzioni tali da evitare il disastro che si è abbattuto su decine di migliaia di risparmiatori che, come abbiamo detto, in un certo qual modo, rischia di sfiduciare l’intero sistema. Soprattutto se si considera che, nel caso delle banche salvate, stiamo parlando di appena

«Occorre maggiore consapevolezza da parte degli investitori»

l’1% dei depositi complessivi. Insomma, si sarebbe potuta articolare una soluzione alternativa, tale da limitare il danno subito dai risparmiatori, se solo il sistema bancario italiano fosse stato realmente più solido rispetto a come viene descritto. Ma tornando alla domanda, mi sento di suggerire cautela. A parte chi può contare su grossi patrimoni, come possono tutelarsi i piccoli e medi risparmiatori? Il risparmiatore deve conoscere e prendere cognizione e atto che ci troviamo in un contesto storico ed economico che non ha precedenti e che, per forza di cose, si riflette nella gestione dei risparmi e sui rischi connessi. Non vi è solo la questione della solidità delle banche e delle nuove norme europee che prevedono che, in taluni casi, ricorrendo determinate condizioni, siano anche i risparmiatori a contribuire alla risoluzione delle crisi bancarie. Questi sono tutti rischi che possono essere facilmente arginati, depositando i risparmi in banche solide. E posso assicurare che ce ne sono.

«Le banche ricorrono alle obbligazioni per ovviare ad aumenti di capitale»

Come se ne esce? Quali sono le strade che può percorrere il risparmiatore? Dal mio punto di vista, il risparmiatore ha una sola strada da percorrere: 1) sviluppare ed evolvere la propria cultura finanziaria, fattore di estrema importanza per salvaguardare i propri risparmi; 2) affidarsi a consulenti seri, preparati e di comprovata affidabilità, in modo da costruire un dialogo serio e professionale che possa contribuire a rendere edotto il risparmiatore su tutti i possibili rischi e anche sulle opportunità, colmando così quell'asimmetria informativa che, invece, troppo spesso si perpetua, fino a che non si giunge all'inevitabile disastro: la perdita dei risparmi. Per concludere, una maggiore consapevolezza da parte del risparmiatore costituisce la migliore forma di garanzia per tutelare i risparmi; senza tuttavia dimenticare che la responsabilità di quanto avvenuto nei recenti salvataggi bancari (che hanno mandato in fumo i risparmi di 150mila persone) ricade anche su quei risparmiatori che hanno gestito con troppa leggerezza e pressapochismo i propri risparmi, rifiutandosi di considerare le più elementari regole di investimento. Che poi sono regole si solo buon senso.


I Fatti della Settimana IN PRIMO PIANO martedì 15 dicembre

Sabato 19 dicembre 2015

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Irregolarità fiscali e prostituzione: centro massaggi orientale chiuso dalla Guardia di Finanza

Chiuso per irregolarità fiscali, di lavoro e per esercizio della prostituzione, il centro massaggi orientale di via Ghinaglia, che la Guardia di Finanza di Cremona ha messo sotto sequestro sequestrato martedì mattina. L’attività trae origine da un’intensificazione dei controlli sull’emissione delle ricevute e

LUNEDì 14 dicembre cerca di rapinare un uomo: marocchino arrestato ed espulso

In manette un 36enne marocchino che aveva tentato di rapinare un uomo di 54 anni che aveva conosciuto in una chat per incontri. I due si erano accordati per vedersi nella notte tra domenica e lunedì a Cremona, nell’appartamento di un conoscente. Ma al termine della serata, il nordafricano senza fissa dimora e già destinatario di un ordine di allontanamento del questore, ha chiesto di essere pagato. Il 54enne ha rifiutato, sostenendo di aver capito che si trattasse di un incontro libero. Ne è seguito un litigio, durante il quale il 36enne avrebbe anche minacciato con una lama il malcapitato e in un secondo tempo lo ha chiuso a chiave nell’appartamento. Poi si è dato alla fuga. La Squadra mobile, intervenuta sul posto, ha portato avanti le indagini fino a identificare e arrestare l’uomo, nella mattinata di lunedì. Martedì quindi è stato scarcerato ed espulso.

mercoledì 16 dicembre maxi-controlli su venditori abusivi, fermate due persone

Raffica di controlli contro gli ambulanti abusivi, mercoledì mattina sul piazzale dell’Ospedale e in centro storico. L’operazione, scattata su ordine del questore Gaetano Bonaccorso, mira anche al contrasto dei reati in genere. Coinvolta la polizia di Stato, supportata dal Reparto prevenzione crimine di Milano e dal polizia municipale. Sette sono state le persone sottoposte a controllo, ambulanti e non, due delle quali sono risultate irregolari e senza documenti. Quest’ultimi sono stati portati in Questura e probabilmente verranno espulsi. Molti anche i prodotti sequestrati.

degli scontrini fiscali eseguiti nelle ore notturne a cavallo delle giornate del 13 e del 14 dicembre. Tra gli esercizi ispezionati anche un centro massaggi dove erano state rilevate in passato varie mancate emissioni di ricevute fiscali. Nel corso dell’ultimo controllo diversi clienti di sesso maschile hanno dichia-

rato di aver ricevuto, al prezzo di 50 euro, un “massaggio rilassante”, nonché una prestazione sessuale. Per questo motivo i militari hanno eseguito un’ispezione all’interno dei locali, al termine della quale la proprietaria del centro, una 40enne cinese, non è stata in grado di esibire la documentazione

fiscale, né un titolo abilitativo per l’esecuzione dei massaggi. Giudicate pessime le condizioni igienico-sanitarie in cui versava il locale, il quale era stato adibito dalla donna a propria dimora. E’ stata, infatti, rilevata la presenza di una camera da letto con i suoi indumenti ed effetti personali, una stanza

venerdì 18 dicembre

Nei guai un cileno, scoperto dagli uomini della Polizia penitenziaria. Denunciato

Tenta di portare droga in carcere ad un parente Gli uomini della polizia penitenziaria del carcere di Cremona hanno scoperto e sequestrato della droga ad un familiare di un detenuto cileno, che si era recato a trovarlo. Trovato in possesso di hashish, l’uomo è stato denunciato. Sull’episodio è intervenuto Donato Capece, segretario generale del Sappe. «Questo ennesimo rinvenimento di stupefacente destinato a detenuti, scoperto e sequestrato in tempo dall’alto livello di professionalità e attenzione dei Baschi Azzurri di Cremona, a cui vanno le nostre attestazioni di stima e apprezzamento, evidenzia una volta di più come sia reale e costante il serio pericolo che vi sia chi tenti di introdurre illecitamente sostanze stupefacenti in carcere. Ogni giorno la polizia penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti. L’hashish, la cocaina, l’eroina, la marijuana e il subutex – una droga sintetica che viene utilizzata anche presso il Sert per chi è in trattamento – sono quelle che più diffuse e sequestrate dai Baschi Azzurri. Questo fa comprendere come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della penitenziaria sia fondamentale. Questo deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, come ad esempio le attività finalizzate a prevenire i tentativi di introduzione di droga in carcere, proprio in materia di contrasto all’uso ed al commercio di stupefacenti». Capece è poi tornato a denunciare le criticità del carcere di Cremona ed il sistema della vigilanza dinamica e del regime penitenziario “aperto” a favore dei detenuti, che fa

GIOVEDì 17 dicembre cronotachigrafo truccato, camionista denunciato

Ennesimo camionista scoperto dagli agenti della polizia stradale di Cremona con un cronotachigrafo truccato. Si tratta di un napoletano fermato al casello di San Felice. Dai controlli è

ricavata nella sala caldaia adibita a cucina ed un bagno ad uso privato. L’elevato stato di degrado verrà segnalato nei prossimi giorni alle Autorità locali competenti, ai fini di un controllo mirato alla sicurezza dei luoghi di lavoro, all’igiene e al rilascio delle licenze commerciali.

peranti ai tempi di guida e di riposo previsti dalla legge; 670 sono state invece le violazioni riscontrate in merito alle irregolarità dei cronotachigrafi, mentre 80 le violazioni per alterazione degli strumenti. Per queste ultime violazioni, 13 conducenti sono stati denunciati per il reato penale di rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.

GIOVEDì 17 dicembre bullismo, controlli della polizia municipale

venire meno i controlli: «Cremona è un carcere senza direttore titolare da molto, troppo tempo. Si spendono soldi dello Stato per mantenere una reggenza, con altro direttore carcerario proveniente da altra sede, che non ha alcuna ragione d’essere. Serve un direttore titolare al carcere di Cremona». Sul sistema di "vigilanza dinamica" e del regime penitenziario aperto, Capece si è chiesto: «E’ rieducativo, dà un senso alla pena detentiva far stare molte ore al giorno i detenuti fuori dalle celle senza però che facciano nulla? Al superamento del concetto dello spazio di perimetrazione della cella e alla maggiore apertura per i detenuti deve associarsi la necessità che questi svolgano attività lavorativa e che il personale di polizia penitenziaria sia esentato da responsabilità derivanti da un servizio svolto in modo dinamico».

emerso che l’autotrasportatore manovrava la centralina elettronica del cronotachigrafo a suo piacimento, alterando i dati reali, attraverso un microcircuito regolato da un telecomando. L’uomo, a cui è stata ritirata la patente, è stato segnalato alla procura per il reato penale di rimozione od omissione

dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Indagato anche il proprietario del mezzo. Del resto casi come questo sono in crescita. Nel corso dell’anno, infatti, la stradale ha controllato su tutto il territorio provinciale 5.879 mezzi commerciali. Di questi, 1.200 sono risultati inottem-

Polizia municipale al lavoro con controlli mirati per contrastare il fenomeno del bullismo. Nella mattina di giovedì gli agenti sono saliti a bordo di una linea degli autobus molto frequentata da ragazzi, minori in particolare, delle scuole cittadine, per monitorare il comportamento degli studenti. Insieme a loro, alcuni controllori della Km hanno verificato i titoli di viaggio. Quattro sono state le multe elevate. L’azione dei vigili, peraltro, è seguita alle lamentele di alcuni genitori per atti di bullismo – spintoni e parolacce – avvenuti nei giorni scorsi. A questo proposito gli agenti hanno invididuato due dei ragazzi indicati come autori di questi episodi. Li hanno quindi accompagnati a casa per poi raccontare ai genitori delle segnalazioni ricevute.

GIOVEDì 17 dicembre malore fatale, muore un 78enne mentre è a caccia

E’ stato fatale il malore che ha colpito giovedì mattina alle 9 un 78enne residente a Pizzighettone. Con la sua auto, l’uomo ha raggiunto la località Tencara, il luogo dove avrebbe iniziato la caccia, ma improvvisamente si è sentito male e si è accasciato a terra. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte dei medici del pronto soccorso. Sul posto anche i carabinieri di Pizzighettone per i rilievi.


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Territorio

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Il freddo invernale ormai ha preso il sopravvento, e con esso la voglia dei viaggi invernali: dalle gite in montagna ai giri presso i mercatini di Natale. Per non parlare dell'ultimo dell'anno, per molti ancora da organizzare. Il Cta Acli promuove una serie di gite e viaggi per tutti i gusti. • Dal 19 al 20 dicembre 2015 Mercatini di Natale in Svizzera - Un fine settimana in Svizzera per vedere i suoi mercatini di Natale. Si visteranno: Berna, Il Lago di Leman (Lago di Ginevra), con il Castello di Chillon e Montreaux. • 19 Dicembre - Una giornata a Verona per la visita libera dei “Mercatini di Natale”, tra atmosfere natalizie e graziose idee regalo. • Il 20 Dicembre - Una giornata a Milano per la visita libera dei “ Mercatini di Natale” nella Piazza del Duomo, che si riempirà di bancarelle e casette natalizie. • Dal 29 Dicembre 2015 al 02 Gennaio 2016 - Capodanno nel sole del Cilento. di festeggiare con noi il Capodanno 2016 al sole sulla costa del Cilento tra arte, tradizione, luci e sapori, con escursioni a Paestum, Agropoli, Pompei, Sorrento e Salerno. • Dal 04 al 06 Gennaio 2016 Andare per Presepi nelle città d’Arte dell’Umbria. Una gita per andare per Presepi Uelle città d’arte dell’Umbria. Si visiteranno: Orvieto, Assisi, S. Maria degli Angeli, e Gubbio. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372800423, 800429. Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema (Piazza Manziana 17. Crema tel. 0373-250064). Sito: www.ctacremona.it

Alla scuola elementare di Pozzaglio solidarietà per i bambini nigeriani malati La solidarietà non ha età: lo ha dimostrato ancora una volta all'associazione Pobic (che si occupa dei bambini nigeriani malati) la scuola primaria don Renzo Cominetti di Pozzaglio e Uniti, un paesino in provincia di Cremona. Già da anni le maestre, le collaboratrici, la direzione, le famiglie si impegnano in azioni di beneficenza in sostegno di Pobic,

coinvolgendo in questo tutti gli oltre 150 alunni della scuola. Anche quest'anno quindi l'insegnante Alfreda Magni, assieme a Elena Binda responsabile del progetto “Natale Solidale”, si sono attivate per coinvolgere, sin dai mesi scorsi, bambini e genitori nella creazione di oggetti manufatti da destinare al mercatino di Natale che quest'anno verrà alle-

stito lunedì 21 dicembre presso la scuola. In quell'occasione saranno messi in vendita tutti gli oggetti che i bambini e i loro genitori hanno creato appositamente con l'intento di essere d'aiuto ad altri bambini meno fortunati di loro: alberi di Natale in legno, piatti decorati, piccoli giochi e tanti altri oggetti tutti rigorosamente fatti a mano.

Stalloni di Crema, la Giunta Regionale stanzia 2,3 milioni per la riqualificazione

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di Simona Raboni

a Giunta della Regione Lombardia ha comunicato la propria decisione di finanziare con 2,3 milioni di euro l'intervento di riqualificazione e valorizzazione del Centro Ippico di Crema (noto come "Gli Stalloni). Le risorse, su cui la giunta regionale ha dato via libera nella seduta di oggi, corrispondono circa al 50% del costo complessivo dell’operazione, per la quale la stessa Regione, il comune di Crema e la Provincia di Cremona avevano sottoscritto uno specifico Accordo di programma a marzo 2014 con l’obiettivo di valorizzare un immobile di rilievo per tutta la città e, allo stesso tempo, renderlo disponibile ad ospitare funzioni pubbliche e private. Lo ha annunciato Carlo Malvezzi, consigliere regionale del Nuovo Centrodestra, dopo l’approvazione dello stanziamento delle risorse regionali per la riqualificazione del Centro ippico di Crema, di proprietà della Regione. «In questo momento – ha spiegato l’esponente regionale – è in atto il percorso di Valuta-

zione Ambientale Strategica, la cui chiusura è prevista entro la prossima estate, e la predisposizione della variante urbanistica da parte degli uffici di Infrastrutture Lombarde e del Comune di Crema». Il progetto di riqualificazione prevede «un mix polifunzionale che permetterà di esaltare la vocazione dell’area, con la presenza del Centro Rieducativo Equestre (Cre) a cui Regione Lombardia ha da tempo concesso il mantenimento della propria sede all’interno dello stabile di via Verdi, e contestualmente valorizzerà gli spazi verdi ad uso della cittadinanza (con le aree denominate “piaz-

za comunale”, “prato grande” e area dedicata al mercato) e inserirà importanti funzioni pubbliche». La riqualificazione dello stabile, infatti, prevede l’insediamento della nuova sede dei servizi sanitari ex Asl, che saranno gestiti dalla Asst di Crema, riunificando in un’unica struttura di adeguate dimensioni i servizi erogati attualmente in più sedi dislocate in vari punti della città. «Per i cittadini e per Regione Lombardia significa semplificazione e risparmio di risorse. In più, altri due obiettivi potranno essere raggiunti: «Innanzitutto lo spostamento dell’area mercatale

dalle attuali pensiline situate in via Verdi all’interno delle aree verdi del Centro Ippico, che avverrà solo quando queste saranno ultimate e pronte. Nessun disagio per la cittadinanza, dunque, abituata a fruire sistematicamente dell’attività commerciale legata al mercato. E in secondo luogo, daremo in concessione al comune di Crema alcuni spazi in cui potranno trovare sede le associazioni culturali e sociali ed altre importanti realtà cittadine». Malvezzi ha concluso dicendo che «le ulteriori risorse per arrivare a coprire la spesa dell’intero intervento di riqualificazione (5 milioni di euro) dovranno arrivare dall’alienazione dell’immobile di Toscolano Maderno (BS) di proprietà della Provincia di Cremona i cui primi tentativi non sono andati a buon fine». «Questa bella notizia – ha commentato il Sindaco di Crema Stefania Bonaldi - non giunge inaspettata perché da mesi la nostra Amministrazione sta lavorando, sul piano politico e sul piano tecnico, con Regione Lombardia ed Infrastrutture Lombarde, ad un progetto di riqualificazione dell'area Stalloni».

«Proprio lunedì scorso, infatti, - spiega nel dettaglio il Sindaco - al tavolo Aqst (Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale) a Cremona abbiamo convenuto con il sottosegretario Daniele Nava l'inserimento della riqualificazione degli Stalloni fra i progetti strategici del territorio ed il giorno successivo c'è stata al Pirellone una ulteriore sessione della commissione tecnica. “Questo di oggi è un passaggio molto significativo per il quale esprimiamo soddisfazione. Nell'arco di sei mesi puntiamo a chiudere con la Regione l'accordo di programma che formalizzerà gli impegni reciproci, ma ovviamente lo stanziamento regionale attesta la serietà del lavoro che Comune e Regione stanno compiendo». «Voglio da ultimo evidenziare che la destinazione del cuore degli Stalloni al mantenimento in loco del Cre per l'ippoterapia da un lato, e alla nuova sede degli uffici dell'Asl dall'altro, è pienamente coerente con le premesse che abbiamo sempre voluto dare affrontando l’argomento: la vocazione pubblica di questo luogo e la necessità di una restituzione alla comunità cremasca per una fruizione collettiva».



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GUARESCHI A SAN GIOVANNI SAN GIOVANNI IN CROCE – Dopo la “prima” a Cingia de’ Botti e il secondo appuntamento giovedì all’Adafa di Cremona, Jim Graziano Maglia ripropone nel Casalasco la lettura scenica di pagine scelte da “La Favola di Natale” di Giovannino Guareschi, che Maglia ha dedicato a Carlotta, la “pasionaria” figlia di Guareschi recentemente scomparsa. L’appuntamento per San Giovanni è doppio: questo pomeriggio alle ore 16 alla Fondazione Ospedale Aragona, domani sera alle 20,45 al Teatro Cecilia Gallerani. In entrambi i casi Maglia sarà accompagnato da Pierpaolo Vigolini alla fisarmonica e da Carla They all’arpa. “Contrappunti tra sogni e voli di fantasia” a cura del Gruppo Formazione A.A.A. L’ingresso è libero.

BABBO NATALE A SABBIONETA SABBIONETA - Per il secondo anno consecutivo, la Piazza Ducale di Sabbioneta sarà allietata dal Villaggio di Babbo Natale. Dalle ore 10 di domenica 20 dicembre partirà il mercatino con le degustazioni di prodotti tipici del territorio, che tanto successo ha riscosso l’anno scorso, e apriranno i gioiosi stand natalizi. A emozionare i più piccoli sarà l’arrivo di Babbo Natale, previsto per le 16. Santa Klaus leggerà le letterine dei bambini e regalerà giochi e dolci; quindi un pastorello porterà con sé degli agnellini veri e suonerà il violino, mentre una veggente leggerà la sfera di cristallo. A rendere l’atmosfera ancora più magica sarà la musica prodotta dagli organetti a manovella di Amarcord Museo degli Strumenti Musicali e Meccanici di Torricella del Pizzo, mentre clown e truccabimbi coinvolgeranno tutti, e anche i più refrattari alle festività potranno ammirare le auto corsa ufficiali di Pegaso Team.

INTERFLUMINA, CLINIC E 40° L’Associazione Atletica Interflumina chiude questo straordinario 2015 con una doppia iniziativa. Si parte con un’iniziativa formativa in programma oggi pomeriggio, un clinic (tema “L’utilizzo dell’optojump per la valutazione del gesto di gara e del mezzi di allenamento”) nel quale verranno testati i migliori atleti azzurri della velocità (tra cui Desalu e Marani). Al termine del lavoro in palestra, i dati verranno analizzati nel Centro di Medicina dello Sport Interflumina con confronti tra i tecnici del nord Italia che parteciperanno al convegno: Nicola Silvaggi, responsabile del Centro Studi e Ricerche Fidal, e Vincenzo De Luca, componente del Centro stesso nonché massimo esperto tecnico sulla corsa ad ostacoli. Inoltre, come già riportato, martedì 22 dicembre si terrà la festa per i primi 40 anni della società a partire dalle ore 18 nel Palatenda in Baslenga.

GUSSOLA, TOMBOLA DI NATALE GUSSOLA - Stasera alle ore 21 presso il Centro Culturale di Gussola il Coordinamento Popolare organizza per i propri associati una tombola, occasione per scambiarsi gli auguri di buon Natale.

CASALMAGGIORE

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

Come scrivere il futuro del Po

Un progetto di 2 milioni per rendere il fiume navigabile. E stasera la presentazione degli studi sull’isola del Ballottino

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ue iniziative, una ambientale e una strutturale, con il denominatore comune del fiume Po. Parliamo di un incontro organizzato dal WWF e dell’ultima puntata dell’ambiziosa prospettiva di rendere il fiume navigabile tutto l’anno. Due incontri distanti tra loro, ma che intendono riportare l’attenzione sul ruolo che il Po potrebbe tornare ad occupare per il territorio. A Motta Baluffi questa sera si terrà un importante incontro, che il WWF organizza assieme alle amministrazioni comunali di Motta e di Torricella del Pizzo. Alle 20,30 nella sala consigliare verranno presentati i risultati degli studi entomologici effettuati negli ultimi anni sull’isola fluviale del Ballottino (nota localmente come “isola del tabacco”, per la coltivazione che ospitava, in territorio dei due comuni casalaschi), oggetto di una recente forestazione da parte del Consorzio Forestale Padano. Ad esporre sarà l’entomologo danese Soenke Hardersen, del Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità Forestale “Bosco Fontana” di Verona: si è laureato in Biologia a Kiel, in Germania, prima di svolgere il dottorato in Nuova Zelanda con una tesi sulla potenzialità delle libellule (Odonata: Zygoptera) come bioindicatori di contaminazione da insetticidi delle acque. Il tutto nell’ambito del progetto di forestazione, riqualificazione ambientale e fruizione dell’isola. Verranno presentati i risultati dello studio “Lepidotteri diurni ed Odonati dell’Oltrepo Cremonese-Isola Ballottino 2010-2014, oltre al progetto Life Mipp-Monitoraggio degli insetti con la partecipazione pubblica. Dallo studio degli insetti al vecchio sogno di rendere navigabile il Po alla stregua di quel che avviene per i grandi fiumi

A sinistra il progetto di regimazione del Po presentato sulla motonave Stradivari, a destra l'entomologo Soenke Hardersen

del centro Europa. L’ultima puntata è stata “trasmessa” sulla motonave Stradivari attraccata al porto fluviale di Viadana. Mercoledì si è tenuto il convegno Prospettive di sviluppo della rete navigabile del Nord Italia”, dedicato alla presentazione dei primi risultati degli studi sull’evoluzione della navigabilità del Po nel corso del 2015 e co-finanziati dall’Unione Europea. Il progetto “365 Po River System. Studio per lo sviluppo della navigabilità del fiume Po da Cremona al Mare Adriatico” vanta un budget di due milioni di euro, che vede la spesa divisa in parti eguali da un lato dall’Unione Europea e dall’altro dalle Regioni Lombardia, Emilia Romagna e Veneto e dall’Aipo. E’ stato condotto parallelamente allo “Studio di fattibilità del nuovo canale navigabile Milano-Cremona”, che ha un budget di un milione e vede protagonisti sempre Unione Europea e Aipo, al 50% ciascuno. Come noto l’annoso problema è quello di garantire la navigabilità anche nei periodi di secca. E’ risaputo come per gran parte dell’anno il Po sia già navigabile, ma la grande variabilità della profon-

dità crea non pochi problemi, soprattutto a chi, per motivi turistici ma soprattutto commerciali, debba pianificare l’utilizzo del bacino per il trasporto. I bassi fondali ovviamente rendono difficoltosa, se non impraticabile, la navigazione. Il convegno, cui ha partecipato ovviamente una larga rappresentanza delle autorità locali ed enti del settore, è stato aperto dai dirigenti dell’Aipo Ivano Galvani e Luigi Mille, che hanno parlato anche delle interrelazioni con il territorio fluviale. E’ intervenuto poi Paolo Ferrecchi, Direttore reti infrastrutturali, logistica e sistemi di mobilità della Regione Emilia Romagna, che ha ricordato come la politica abbia registrato sin qui contrasti sulle decisioni da adottare, e come dunque questi progetti finanziati possano rappresentare finalmente la svolta condivisa. E quindi la parola è andata a chi ha svolto gli studi: Alessandro Paoletti, Tiziano Binini e Francesca Ramazzina hanno presentato gli aspetti progettuali, quindi Lorenzo Carapellese e Marco Pascucci, consulenti di Unioncamere VenetoEurosportello Veneto, hanno analizzato costi e benefici delle opere.

Nello specifico, la regimazione avverrebbe con la realizzazione di cinque traverse lungo il corso del Po che regolerebbero il deflusso delle acque, il che ne renderebbe stabile il livello. Oltre alla garanzia per le imbarcazioni commerciali, ci sarebbe anche un benefico innalzamento del fondo alveo. I dubbi investono gli aspetti paesaggistici, i problemi alle coltivazioni per l’innalzamento della falda e il costo notevole, che però rientrerebbe in parte grazie agli introiti garantiti dalla produzione idroelettrica. Per non parlare dei benefici in termini assoluti (anche per l’inquinamento) che comporta un maggior trasporto su acqua rispetto alla gomma. Al termine, è seguito un dibattito moderato da Silvia Volpato (Dirigente Struttura navigazione e intermodalità di Regione Lombardia), al quale sono intervenuti il direttore del Consorzio di bonifica Delta del Po Giancarlo Mantovani, Raffaele Monica del Consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga-Destra Po, entrambi portatori di alcune perplessità, e Francesco Pareti, esperto di programmi europei.

L’invariabile forza evocativa del Presepe

A dimostrazione di come la tradizione superi qualunque polemica, al concorso di Torricella ne sono arrivati oltre 50

TORRICELLA DEL PIZZO – L’Agriturismo Torretta di Torricella ha allestito la quarta edizione della mostra “I presepi della Bassa” decidendo di aprire il concorso non solo alle scuole ma anche ai privati, ed è stata subissata da opere provenienti da ogni parte del CasalascoPiadenese. Chi se l’aspettava che oltre 50 composizioni giungessero da parte dei privati? E soprattutto la qualità di alcuni presepi è davvero notevole. La mostra-concorso, organizzata in collaborazione con il Comune di Torricella del Pizzo, si propone di “sostenere e riproporre la tradizione del presepe quale rappresentazione della Natività, la cui forza evocativa induca a riflessioni collettive su tematiche che riguardano tutto il genere umano, a prescindere dalla nazionalità, dalla cultura e dalle condizioni sociali”. Il regolamento è semplice. Prevede che i presepi siano monoblocco disposto su base unica, con libera interpretazione e uso dei materiali. La partecipazione è

A sinistra una panoramica dell'ampia esposizione di presepi, a destra un particolare presepio ricavato da una radice d'albero

gratuita (la scadenza per aderire è già trascorsa). Il presepe che avrà ottenuto il miglior punteggio dalla giuria popolare sarà proclamato vincitore, e si aggiudicherà un cesto gastronomico.

L’esposizione è già aperta, e le opere rimarranno esposte ogni pomeriggio dei giorni prefestivi e festivi dalle ore 14,30 alle 18, con ingresso libero, sino a domenica 10 gennaio, giorno della premiazio-

ne, fissata per le ore 15. Contemporaneamente si terrà anche la premiazione del concorso “Illuminiamo il Natale”, che premierà i migliori addobbi natalizi realizzati nelle abitazioni del paese.


Casalmaggiore

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Rotary club tra auguri e futuro

I tre sodalizi si sono riuniti tra nuovi ingressi e service sul territorio. Eletti i presidenti del 2017: Alessandro Gnaccarini, Marzio Somenzi ed Elisa Gozzi

RC Casalmaggiore Viadana Sabbioneta

Da sinistra Fazzi, Anghinelli, Mori, Galli e don Bruno Galetti

La conviviale prenatalizia del più antico club del territorio, il Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, si è tenuta lunedì sera al RistoBifi di Casalmaggiore. Ad inizio serata un importante cerimonia: l'ingresso di tre nuovi soci, che porta il totale oltre quota 100, per la precisione 101. Si tratta dell'imprenditrice Oriella Sartori, dell'ingegner Ivano Ferrari e del global banker Paolo Marchini, presentati rispettivamente da Stefano Spaggiari, Fabrizio Cantini e dal presidente Massimo Mori. Al vicario di San Leonardo don Bruno Galetti è toccato il momento della riflessione. A fianco di Mori tra gli altri

c'erano Alessandro Maroli ed Elena Ferrari che stanno portando avanti il service dello screening sulla dislessia nelle scuole dell'infanzia del territorio. Presente anche il gruppo del Rotaract che ha presentato una delle iniziative che sta conducendo, il progetto di pet-therapy a favore delle persone con disabilità in collaborazione con la cooperativa Agorà di Rivarolo Mantovano. A questo progetto è stato destinato l'introito della lotteria benefica. Il presidente che succederà in giugno a Massimo Mori è Elena Anghinelli, mentre per il 2017-2018 è stato eletto Alessandro Gnaccarini.

Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po

Serata all'insegna del clima natalizio e decisamente divertente quella che hanno condiviso mercoledì alla Clochette di Solarolo Rainerio i 100 circa tra soci e invitati del Casalmaggiore Oglio Po. Anche per l'intrattenimento proposto da Alessandro Zaffanella e dagli Alterego, che hanno fatto ballare tutti fino a tarda ora. Il presidente Francesco Meneghetti era affiancato dall'assistente del governatore Maurizio Mantovani (che ne ha portato i saluti e gli auguri), e dai past governor Oscar Vaghi e Raul Tentolini (entrambi soci del club), ma erano presenti anche il segretario distrettuale Nedo Brunelli ed i prossimi due governatori del Distretto: Angelo Pari e Lorenza

Dordoni. E poi il consigliere distrettuale Giuseppe Torchio e i massimi esponenti degli altri club del territorio, tra cui la presidentessa del Rotaract Mariavittoria Pagliari. Meneghetti ha illustrato tanti service che si stanno affrontando. La cooperativa Santa Federici ha prodotto gadget per ciascun presente, mentre il ricavato della distribuzione dei panettoni è andato al service nazionale contro il Parkinson e alla squadra di disabili di Rivarolo Mantovano Fuorigioco. Jim Graziano Maglia ha proposto alcune suggestive letture ispirate al Natale. Il presidente che succederà in giugno a Meneghetti è Daniel Damia, mentre per il 2017-2018 è stato eletto Marzio Somenzi.

Da sinistra Damia, Pari, Meneghetti, Somenzi e Dordoni

Rotary Club Piadena Oglio Chiese

Da sinistra don Sanni, Sanguanini, Morini, Vijlay Sharma e Mantovani

Il club Piadena Oglio Chiese si è riunito per lo scambio di auguri giovedì al Saten di Piadena. Il presidente Antonio Morini ha accolto i colleghi degli altri club Meneghetti e Mori, oltre a Pagliari del Rotaract e Barbara Alberini dell'Inner Wheel. Il socio onorario don Massimo Sanni, da poco parroco di Calvatone, Romprezzagno e Tornata, ha espresso un pensiero natalizio ispirato da Michelangelo, che vedeva già nei blocchi di pietra le immagini eccezionali che ne avrebbe ricavato. Accompagnato da Daniela Sanguanini del club Mantova San Giorgio era presente anche Vijay Sharma, rotariano del Club indiano of Jaipur East, che

conta 280 soci, il quale ha illustrato le attività portate avanti, dalle donazioni di sangue all’istruzione ai bambini orfani al sostegno delle donne vedove e ai disabili e alla distribuzione di materiale agli indigenti. Ad inizio serata è stato ufficializzato l'ingresso del nuovo socio onorario, il direttore dell'Agenzia delle Entrate di Mantova (già direttore a Cremona) avvocato Marco Simonazzi. Anche qui sono stati distribuiti a fine serata i panettoni benefici in collaborazione col Rotaract. Il presidente che succederà in giugno a Morini è Maurizio Turrini, mentre per il 2017-2018 è stata eletta Elisa Gozzi.

Conviviale prenatalizia a Piadena anche per l’Inner Wheel Casalmaggiore Sabato scorso presso il Ristorante Saten di Piadena, anche il Club Inner Wheel di Casalmaggiore ha festeggiato il Natale in una conviviale molto partecipata, caratterizzata da una bellissima atmosfera di serenità ed amicizia in perfetta sintonia con il periodo natalizio. Relatore Don Marco Notarangelo,

Vicario della Parrochhia di S. Stefano e S. Leonardo di Casalmaggiore che ha svolto una profonda e molto gradita riflessione dal titolo “La confessione inconfessata” prendendo spunto dall'ultima opera letteraria dell'intervenuto Notaio Mauro Acquaroni “Delatour - Il peccato del tennista”, già nota alle socie innerine.

Graditi ospiti della serata: Cristina Groppali Scandelli, Presidente del Club Inner Wheel di Cremona, i tre presidenti dei Rotary Club del territorio Francesco Meneghetti, Massimo Mori e Antonio Morini. Duranta la serata si è svolta la consueta lotteria benefica grazie al prezioso contributo di tutte le socie ed il cui

cospicuo ricavato sarà utilizzato per proseguire con gli importanti service locali, nazionali ed internazionali che il Club ha in progetto per il presente anno sociale. Nella foto a destra vediamo Barbara Alberini, presidente dell'Inner Wheel di Casalmaggiore, e Cristina Groppali Scandelli.

Borgo di Castelponzone, Infoturismo al servizio dei visitatori Ha inaugurato al fianco della Locanda dei Cordai, che ha riaperto in piazza Italia

CASTELPONZONE – Un altro passo verso la valorizzazione del territorio, in particolare del Borgo di Castelponzone, da tre anni tra i più belli d’Italia. Un passo importante quello fatto la mattina di sabato 12 dicembre, che ha visto l’inaugurazione dell’Infoturismo, un infopoint fisso destinato ai turisti a pochi metri dalla piazza. Un’apertura valorizzata ancor più dal ritorno alla vita sociale della ex Locanda Il Calcante, giustamente ribattezzata Locanda dei Cordai (in onore all’omonimo museo ispirata alla antica tradizione locale), inaugurata poche ore più tardi. Entrambi i locali, nello stesso stabile, sono di proprietà di Legacoop, e a presentare la nuova sede in rappresentanza della proprietà era presente Vittoriano Ferioli, presidente dell’Associazione Circoli Cooperativi Lombardi, che ha affermato: «Oggi le nuove tecnologie stanno cambiano il modo di fare turismo: quello di massa ci sarà sempre ma c’è la possibilità di offrire nuove mete se ci sono gli ingredienti giusti, e qui ci sono tutti. Abbiamo trovato anche la persona giusta, Melissa Fontana, che manterrà aperto l’Infoturismo ogni sabato e domenica,

quando siamo convinti che verrà gente a visitare il borgo». Il sindaco Velleda Rivaroli: «Non siamo chiusi su Castelponzone, pensiamo ad esempio all’Acquario del Po, esempio unico. Se gli enti locali non sono affiancati dalla parte privata non vanno da nessuna parte. Sono convinta che nel nostro territorio, comprendendo l’intero Oglio Po, i turisti possano restare anche una settimana». Dopo un breve intervento della direttrice del Gal Giuseppina Botti, c’è stato un ringraziamento ai due giovani soci della Locanda dei Cordai, Matteo Bergamaschi e Nicholas Braga, per il rinfresco offerto e soprattutto per essersi messi in gioco come parte importante del progetto. Melissa Fontana, responsabile dell’Infoturismo, ha poi accompagnato i presenti negli spazi al piano superiore, dove si stanno già mettendo a punto laboratori con le scuole. Era presente anche Gianni Gaboardi, ex dirigente di Legacoop cui è stato dato il merito di aver convinto tutti, già nel 2001, della bontà dell’operazione. E con loro pure Simone Agazzi, vice sindaco di Motta Baluffi.

Da sinistra Fontana, Ferioli e Rivaroli


Speciale un anno di sport

Il volley femminile si è tinto di rosa

Incredibile exploit della Pomì Casalmaggiore, che nel 2015 ha vinto scudetto e Supercoppa italiana

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a cura di Fabio Varesi

ipercorrendo il 2015 in ambito sportivo, è doveroso partire dallo storico scudetto conquistato nel volley dalla Pomì Casalmaggiore. Un traguardo inatteso, ma più che meritato e che ha infiammato un’intera provincia. La squadra di Mazzanti non era certo annoverata tra le favorite, ma dopo una buona regular season, le rosa sono letteralmente esplose nei playoff, eliminando prima la quotata Conegliano e poi in una finale thriller la favoritissima Novara. La scelta forzata di giocare al PalaRadi, a causa dell’inagibilità dell’impianto di Viadana, ha finito per favorire la Pomì, che ha trovato nel pubblico cremonese l’elemento in più per mettere le mani sullo scudetto. Ma chi temeva che questo exploit fosse isolato, si sbagliava di grosso. In estate, la dirigenza della Vbc ha rivoluzionato la squadra, guida tecnica compresa. Salutati Mazzanti e la moglie Ortolani, approdati a Conegliano, la Pomì ha scelto un allenatore di grande spessore internazionale come Barbolini, ex tecnico della Nazionale, che ha subito dato una sua impronta alla squadra. Alle confermate Gibbemeyer, Sirressi, Tirozzi e Stevanovic, la società ha affiancato giocatrici di grande valore come la Piccinini, icona del volley femminile italiano, la tedesca Kozuch, la palleggiatrice americana LLoyd e la ceca Tereza Matuszková e il gruppo ha dimostrato di essere ancora molto competitivo. Nella sfida con il palio la Supercoppa italiana, infatti, le rosa sono subito andate a segno in un match combattutissimo e ancora una volta Novara ha dovuto alzare bandiera bianca al tie break. La nuova stagione, oltre al campionato, ha proposto anche lo storico impegno in Champions League, con le rose finite in un girone di ferro. Ma l’esordio è stato subito con il botto: la Pomì ha, infatti, espugnato il parquet di Istanbul, al cospetto delle campionesse d’Europa dell’Eczacibasi, battute al quinto set. Un successo che ha dato su-

La Pomì campione d’Italia (foto Rubin/Lvf)

bito fiducia al gruppo, che dopo il ko interno, sempre al quinto set, con le polacche del Chemik Police, ha inanellato due successi che le ceche del Prostejov ed ora guida il girone, che la possibilità di passare il turno. Anche in campionato le cose stanno andando molto bene. Solo a Modena (ko per 3-0) le rosa hanno steccato e in classifica sono al momento al secondo posto appaiate a Novara, a un punto dalla capolista Conegliano, che deve però riposare. Il turno contro Piacenza ha confermato, se ce ne fosse ancora bisogno, della forza di un gruppo che non fallisce mai gli appuntamenti importanti e che non ha ancora finito di regalare soddisfazioni ai tanti appassionati. Il 2015 è stato un anno importante anche per la Nazionale di volley maschi-

Un time out delle rosa In Champions League

le, che dopo le dimissioni di Berruto, ha centrato due grandi obiettivi: sotto la guida di Blengini, ha ottenuto la qualificazione a Rio 2016 ed è salita sul podio (3ª) agli Europei. Meno bene è andata alle azzurre di Bonitta, eliminate nei quarti della rassegna europea dalla Russia e costretta a conquistare il pass olimpico nel torneo di qualificazione a 8 squadra che si disputerà ad Ankara, in Turchia, dal 4 al 9 gennaio 2016. L’Italia è stata inserita nel girone con Russia, Belgio e Polonia. La vincitrice accederà direttamente a Rio, mentre la seconda e la terza parteciperanno a un altro torneo che si disputerà a maggio in Giappone. Per concludere, il campionato maschile di volley è stato vinto da Trento, che in finale ha battuto Modena.


Speciale un anno di sport

Sabato 19 Dicembre 2015

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I tifosi della Vanoli (foto Mario F. Rossi)

Federico Ambrosio dopo un gol della Pieve 010 la scorsa stagione (foto Gabriele Baldi per Lega Nazionale Hockey Pista)

La Vanoli vola sempre più in alto E’ un 2015 indimenticabile sia per la squadra biancoblu di basket che per la Pieve 010, protagonista nell’hockey su pista

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n anno indimenticabile. Mai come nel 2015 la Vanoli si è fatta valere nel grande basket, centrando la storica qualificazione alla final eight di Coppa Italia a metà della scorsa stagione e arrivando addirittura al comando della serie A (seppur in coabitazione con altre quattro squadra) nell’attuale campionato. Risultati eccellenti, che premiano le scelte della società e il lavoro di un tecnico (Pancotto), che malgrado abbia superato le mille panchine in carriera, ha ancora tanta voglia di insegnare basket e di misurarsi con successo nella massima serie. Partiamo dall’ultima parte dello scorso campionato: la Vanoli, partita in sordina, hai poi intrapreso un passo spedito, tanto da terminare il girone d’andata tra le prime otto. In Coppa Italia, i biancoblu hanno poi fatto una bella figura, perdendo onorevolmente contro Sassari nei quarti (che poi ha vinto la coppa e successivamente anche il campionato), malgrado l’infortunio di Vitali. Una prima grande soddisfazione per la squadra del presidente Vanoli, che avrebbe potuto anche centrare lo storico accesso ai playoff, se non avesse perso per infortunio Cusin. Poco male, il bilancio della stagione è stato comunque ottimo. In estate, la dirigenza è ripartita dai due azzurri Vitali e Cusin, dal giovane Mian e naturalmente

quinto posto, dopo la dolorosa sconfitta in overtime nei quarti con la Lituania. Unica soddisfazione (piccola) l’accesso al torneo di qualificazione olimpica, che la squadra affidata ad Ettore Messina (dopo l’uscita di scena di Pianigiani) non può assolutamente fallire. Tornando al basket provinciale, è doverono segnalare le buone stagioni di Basket Team Crema (A2 femminile) e di Erogasmet Crema (B maschile), che anche nell’attuale campionato restano stabilmente nelle parti altre della classifica dei rispettivi gironi.

Marco Cusin in azione in questa stagione (foto Mario F. Rossi)

da coach Pancotto. Tutti nuovi gli altri, che si sono subito inseriti perfettamente nel gruppo e sin dall’esordio la squadra è apparsa competitiva, malgrado le incredibili sconfitte di Sassari e con Trento (sprecato un vantaggio di 33 punti!) e l’assenza dell’infortunato Vitali. Ma dalla trasferta di Torino, i biancoblu hanno cambiato marcia e inanellato sette vittorie consecutive, tra le quali quelle prestigiose con Reggio Emilia e Cantù. Ora l’approdo di nuovo alla final eight di Coppa Italia e molto vicino, ma la Vanoli

sembra voler alzare l’asticella delle proprie ambizioni, naturalmente restando sempre con i piedi per terrà. E il 2015 dei biancoblu non poteva avere un epilogo migliore: il match la sera di Santo Stefano contro la corazzata Milano, in un PalaRadi sicuramente stracolmo. Non c’è dubbio, è un anno da ricordare... Per quanto riguarda la Nazionale, agli Europei non è arrivata la tanto agognata medaglia, malgrado la presenza sul parquet di tutti gli assi che militano nella Nba. Alla fine gli azzurri si sono dovuti accontentare del

HOCKEY SU PISTA «Siamo andati al di là delle più rosee aspettative». Così sintetizzava il tecnico della Pieve 010, Ariano Civa, lo scorso maggio la conclusione della stagione 2014-2015, primo campionato in massima serie disputato dai rossoblu nella loro storia, simbolo di un anno da incorniciare. Un anno segnato da riconoscimenti che la squadra di Pieve San Giacomo, paese di 1.600 anime, contando anche le frazioni di Gazzo e Ognissanti, non aveva mai ottenuto nella sua giovane storia. Si parte da gennaio, con la prima volta di un match in diretta su Rai Sport, si prosegue con il testa a testa tra i cremonesi e la compagine del Lodi (con in mezzo uno scontro diretto da 5-5), che tiene banco sino all’ultima giornata di campionato, in un

continuo avvicendamento per l’ottava posizione in classifica, l’ultima utile per i playoff scudetto e valevole anche per la conquista dell’Europa. Quella posizione va poi ai ragazzi di Civa, grazie anche al vice capocannoniere, Federico Ambrosio, 59 reti in quella regular season, che a dieci minuti dal termine dell’ultima di campionato segna la rete del vantaggio pievese contro Valdagno, mentre Lodi cade a Breganze a due dal termine, con le squadre che chiudono entrambe a 35 punti, ma con i rossoblu a passare per differenza reti, con la conquista dei playoff scudetto (con eliminazione contro Forte dei Marmi) e conseguentemente dell’Europa. L’avvio della stagione in corso non è stata tutto rose e fiori, con la squadra smembrata in estate e ricomposta, la concomitanza di più impegni, l’avvio frenetico con una serie di incontri con formazioni che ambiscono al titolo di Forte dei Marmi, ma le soddisfazioni arrivano comunque, come in quella Coppa Cers conquistata all’ultimo minuto, con il passaggio dei sedicesimi contro i tedeschi del Darmstadt e il 2-2 nell’andata degli ottavi con i francesi del Saint-Omer. Il 2016, ora, è tutto da scrivere, e questo 2015, pur non toccando l’apice agguantato in primavera, si sta chiudendo sotto una buona luce: a testa alta.


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CALCIO PROVINCIALE

La Cremo non riesce a fare il salto di qualità

Ancora un anno avaro di soddisfazioni per i colori grigiorossi. Nessuno si era illuso che sarebbe stata una stagione facile, ma era lecito sperare di lottare almeno per un posto nei playoff. Le cose, invece, si sono subito complicate, con l’esonero di Mario Montorfano alla 13ª di campionato, con la Cremonese impantanata nelle parti basse della classifica. Il suo sostituto è stata una scommessa, perché Marco Giampaolo veniva da alcune esperienza negative e sembrava essere finito nel dimenticatoio. Con lui la squadra si è comunque risollevata, restando

sempre lontana dalla zona pericolosa, anche se mai in grado di puntare ai playoff. In estate Giampaolo è finito ad Empoli in serie A, dove sta facendo benissimo e la Cremonese ha deciso di puntare su Pea, altro tecnico molto preparato, ma in cerca di riscatto. Per fortuna la dirigenza è riuscita a trattenere la punta Brighenti, vera anima di una squadra, che continua però a faticare anche in questa nuova stagione. Con una classifica molto corta, la Cremo avrebbe potuto scalare molte posizioni, vincendo due partite abbordabili contro Giana e Pro

Patria. Invece, è arrivato un solo punto, che ridimensiona le ambizioni dei grigiorossi, costretti a fare risultato nel turno pre natalizio contro il Cittadella dell’ex Venturato, per non far precipitare le cose. Non va meglio alla Pergolettese, che dopo il sesto posto nella scorsa stagione in serie D, ha faticato tantissimo sotto la guida di Alessio Tacchinardi. Nelle ultime domeniche i gialloblu si sono ripresi, ma anche nel 2016 dovranno riporre nel cassetto i sogni di gloria. Insomma, il calcio il provincia continua a non decollare.

Brighenti dopo un gol (foto L. Dassi)

Dodici mesi nel segno della Juventus

Dopo una stagione esaltante, i bianconeri sono stati capaci di riscattare alla grande un campionato iniziato molto male

E’

un calcio italiano sempre più nel segno della Juventus. Dopo i tre scudetti targati Antonio Conte, c’era mola perplessità sull’operato di Allegri, il cui arrivo a Torino è stato mal digerito dai tifosi. Arrivato in sordina, l’ex tecnico del Milan ha dimostrato con i fatti di saperci fare e alla fine i bianconeri hanno vissuto una stagione esaltante e quasi perfetta. Dominato il campionato (e vinto il quarto titolo di fila), la Juve ha trionfato anche in Coppa Italia e soprattutto ha raggiunto la finale di Champions League, cosa che non accadeva dal 2003. Con Conte i bianconeri erano arrivati al massimo ai quarti di finale, mostrando più volte imbarazzo in ambito europeo. Invece, la scorsa stagione la squadra si è liberata delle proprie paure ed ha compiuto un capolavoro eliminando in semifinale il Real Madrid, con una grande prestazione al Bernabeu. E’ mancato il guizzo nell’atto conclusivo della competizione, anche se sul prato di Berlino la Juve ha messo in difficoltà il favoritissimo Barcellona. E se l’arbitro avesse decretato un evidente rigore sul punteggio di 1-1, i bianconeri avrebbe potuto anche vincere la coppa. Una sconfitta che non ha comunque intaccato minimamente l’orgoglio del popolo bianconero, che in pochi mesi ha dimenticato

Juventus campione d’Italia 2014-2015

Conte. Oltretutto, nell’attuale campionato, la Juve è partita malissimo, ma Allegri è stato molto bravo a non perdere la calma e a rilanciare la squadra, che con sei vittorie di fina è addirittura

tornata in gioco per il titolo, dopo aver centrato con largo anticipo l’accesso agli ottavi di Champions, dove incrocerà il Bayern. E tutte le altre squadre italiane? Un’autentica delusione, a par-

tire dalla Roma, per finire con il Napoli di Benitez e il Mian di Inzaghi, entrambi fuori dalla zona Champions. Ma mentre il Napoli si è rilanciato alla grande con Sarri, i rossoneri stanno stentando

anche con Mihajlovic, a conferma che il problema non sta in panchina. Sorride, invece, la Milano nerazzurra, che dopo aver archiviato la prima deludente stagione di Mancini, si gode ora il primato solitario in classifica, grazie soprattutto al carisma del tecnico di Jesi, che oltre ad allenare, svolge egregiamente anche il ruolo di manager all’inglese. Concludiamo con la Roma, mai così in basso con Garcia e abbandonata dai propri tifosi. La stentata qualificazione agli ottavi di Champions non è bastata a rasserenare gli animi e non è un caso la situazione sia precipitata proprio nel periodo in cui Totti è stato assente per infortunio. Per concludere la disamina del 2015 a livello calcistico, occupiamoci della Nazionale di Conte, che anche senza entusiasmare, è riuscita a staccare il pass per gli Europei, in programma il prossimo anno in Francia. Il carisma dell’ex tecnico della Juve è bastato per ottenere la qualficazione, ma non per migliorare il gioco, visto che il materiale umano è quello che è. Anche nel 2012 la squadra azzurra era poco considerata, ma poi è riuscita ad arrivare in finale e questo precedente deve dare fiducia a un gruppo, sul quale pesa ancora il disastro mondiale in Brasile. Sicuramente ci sono nazionali più accreditate di quella azzurra, ma in una competizione che dura un mese, tutto può succedere.


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Giacomo Gentili (a sinistra) e Andrea Cattaneo, oro a Rio (tutte le foto sono di canottaggio.org)

Valentina Rodini (prima da sinistra) oro a Plovdiv

Remi d’oro con tre giovani talenti

Grande stagione per i bissolatini Gentili, Andrea Cattaneo e Rodini. Bene anche la canoa grazie a Spotti e Miglioli

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he anno indimenticabile per la Bissolati! Merito degli sport remieri, da sempre fiore all’occhiello della canottieri di via Riglio, sin dai tempi in cui applaudiva le imprese iridate di Oreste Perri nella canoa. Il 2015 è stato però straordinario, perché sono arrivati ben tre titoli mondiali e un bronzo alle Universiadi nel canottaggio e un bronzo europeo nella canoa. Partiamo dal canottaggio e dai tre alfieri, che rappresentano il futuro di uno sport che prova a rilanciarsi in campo internazionale: Giacomo Gentili, Andrea Cattaneo e Valentina Rodini. I primi due hanno trionfato ai Mondiali Junior a Rio de Janeiro, mentre Valentina ha vinto l’oro nella rassegna iridate Under 23 di Plovdiv, al quale si deve aggiungere il bronzo conquistato alle Universiadi di Gwangju, sempre sul quattro di coppia. Gentili non ha avuto rivali nel singolo, vinto con autorità davanti al tedesco Henrik Runge. Una prestazione che non è passata inosservata ai tecnici della Nazionale Senior, tanto che il giovane bissolatino è stato addirittura convocato per i Mondiali di Aiguebelette in Francia e su una barca di punta come il

Gentili e Battisti in gara ad Aiguebelette

doppio con Romano Battisti, argento a Londra 2012. Gentili, malgrado l’inesperienza a livello assoluto, ha strabiliato tutti, contribuendo a qualificare la barca per Rio e candidandosi per partecipare

ai Giochi Olimpici. Oro iridato, sempre tra gli Junior, anche per Andrea Cattaneo, che a Rio si è imposto nel doppio insieme a Emanuele Fiume. Il terzo alloro iridato è arrivato da

una sempre più emergente Valentina Rodini, che con il quattro di coppia ha sbaragliato in campo di regata ai Mondiali Under 23 di Plovdiv (insieme a Nicole Sala, Greta Masserano e Giorgia

Lo Bue) ed è salita sul podio (terza) anche alle Universiadi, a conferma della continuità di risultati dell’atleta cresciuta alla Bissolati, ma da pochi mesi in forza alle Fiamme Gialle. Nel complesso, è stato un Mondiale Senior e PL soddisfacente per i colori azzurri, impreziosito da un titolo mondiale che mancava da 20 anni (grazie al quattro senza) e dalle 8 barche qualificate per Rio 2016 (3 nelle specialità paraolimpiche): un risultato eccellente e per certi versi insperato. Grandi soddisfazioni sono arrivate anche dalla canoa, che cerca faticosamente di ritornare ai fasti del passat0. Tra gli atleti provinciali, spicca sicuramente il titolo mondiale conquistato da Riccado Spotti a Montemor in Portogallo. Il promettente atleta della Baldesio ha trionfato nel K2 200 Junior insieme a Andrea Di Liberto, davanti alla coppia ucraina Daniyil Kuzmin-Ivan Semykin e a quella romena formata da Cosmin Lulciuc e Laris Nita. Sempre nella rassegna iridata, Matteo Miglioli della Bissolati, si è imposto nella finale B nel K1 Junior 200, concludendo il Mondiale al 10º posto. Miglioli e Spotti hanno poi conquistato un ottimo bronzo nel K2 200 agli Europei di Bascov in Romania.


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Due stelline azzurre sul tetto d’Europa

Ori europei nel ciclismo per Elena Bissolati e Marta Cavalli. Nel nuoto Italia sugli scudi e tra i giovani bene Giulia Verona

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osì come per il canottaggio, il 2015 è stato ricco di soddisfazioni anche per il ciclismo provinciale, che a livello giovanile ha trionfato anche a livello internazionale. Su tutti spiccano i due titoli europei conquistati in pista dalle stelline azzurre Elena Bissolati e Marta Cavalli, senza dimenticare le prestazioni dell’altro talento emergente Miriam Vece. E poi ci sono stati i sette titoli di campioni d’Italia su pista, un bottino senza precedenti per il movimento provinciale. Tra i protagonisti di questo exploit il velocista Stefano Baffi, che nel 2016 resterà a Cremona a difendere i colori del Gb Junior Team Arvedi Dicevamo delle due eccezionali affermazioni europee. Marta Cavalli, 17enne di San Bassano, insieme ad Elisa Balsamo, Rachele Barbieri e Sofia Bertizzolo, ha trionfato ad Atene nella finale dell’inseguimento a squadre Juniores su pista contro la Polonia, portando a casa il titolo europeo e stracciando il precedente record del mondo (4’36”147, stabilito dalla Gran Bretagna nel 2013) con un perentorio 4’33”463 sui 4 chilometri. E poi è arrivato l’oro di Elena Bissolati (Cicli Fiorin), che a distanza di 12 mesi si è riconfermata la regina dello scratch Juniores. La forte velocista di San Giovanni in Croce, con una gran volata, ha di nuovo fatto suo il titolo continentale, precedendo la britannica Elionor Dickinson e l’olandese Hetty Van Der Wouw. Importante è stato anche l’argento conquistato dal tandem composto dalla stessa Bissolati e dalla cremasca Miriam Vece, nella specialità della velocità a squadre. Le due, dopo una buona qualifica in mattinata, sono state superate in finale solo dalla formazione tedesca. A queste straordinarie medaglie, si devono aggiungere le affermazioni nelle corse di un giorni, soprattutto degli atleti del CC Cremonese-Arvedi, tante volte protagonisti, insieme ai ragazzi dell’UC Cremasca e dell’Imbalplast di Soncino. Tra i grandi, pochi lampi da parte dei ciclisti azzurri, con Vincenzo Nibali che non è riuscito a ripetersi al Tour de France, vinto nel 2014. Su tutti spicca il successo di Fabio Aru nella Vuelta di

Il quartetto d’oro agli Europei su pista: Marta Cavalli è la seconda da sinistra

Miriam Vece (a sinistra) e Elena Bissolati

Spagna, che si è aggiunto al secondo posto nel Giro d’Italia. Ancora una volta a secco nelle classiche del Nord e nel Mondiale, il ciclismo azzurro si è consolato con il trionfo di Nibali al Giro di Lombardia, che ha messo fine a un digiuno di vittorie nelle classiche monumento, durato sette anni. NUOTO In piscina l’Italia sta rialzando la testa. Dopo il digiuno a Londra 2012, la squadra azzurra capitana da Filippo Magnini è stata protagonista di un ottimo Mondiale, andato in scena a Kazan. Nel nuoto il bottino è stato di 1 oro (Gregorio Paltrinieri nel 1500), tre argenti (Paltrinieri negli 800, Federica Pellegrini nei suoi amati 200 stile libero e la staffetta 4x200 sl), mentre il bronzo è arrivato grazie alla staffetta 4x100 maschile. Risultati che

fanno ben sperare in vista di Rio 2016. Bene anche i nuotatori in acque libere (1 oro e due bronzi) e nei tuffi, con l’eterna Tania Cagnotto, che ha vinto da un metro ed è arrivata terza sia da tre metri che nel sincro con Maicol Verzotto. Bronzo, infine, per la pallanuoto femminile, mentre il settebello di Campagna ha dovuto accontentarsi del 4º posto. A livello giovanile, ottime le prestazioni della 16enne Giulia Verona, cresciuta alla Canottieri Flora, che ha conquistato due argenti (nei 100 e nei 200 rana) ai Giochi Europei di Baku. Giulia (che vanta già titoli assoluti in vasca lunga) si è poi ben comportata anche ai Mondiali Juniores di Singapore, dove ha colto il settimo posto nei 100 rana e il quinto nei 200 rana in 2’25”90 (primato personale). Il futuro è sicuramente dalla sua parte.

Giulia Verona, due argenti a Baku nel nuoto


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Dal tennis la gioia sportiva più grande

Finale tutta italiana a New York tra Pennetta e Vinci: un risultato incredibile. Flop mondiali per sci alpino e atletica leggera

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n doppio flop molto doloroso per lo sport italiano. Sia ai Mondiali di atletica leggera a Pechino che a quelli di sci alpino a Vail/Beaver Creek (come nel 1989), gli azzurri sono rimasti all’asciutto, sfiorando in rare occasioni il podio. Se nell’atletica, tra infortuni e squalifiche, le chance di medaglie erano ridotte al lumicino, con gli sciatori le speranze erano tante, soprattutto nel settore della velocità. Ma sulle nevi americane gli azzurri fanno sempre fatica e per la seconda volta consecutive, non sono entrati nel medagliere, vanificando quanto di buono fatto vedere in Coppa del mondo. In ogni caso, i buoni sciatori non mancano, anche se non abbiamo più fenomeni come Tomba e la Compagnoni e di sicuro sapremo rifarci nei prossimi appuntamenti che assegnano le medaglie. Ben più preoccupante è la situazione dell’atletica italiana, tenuta a galla negli ultimi anni da veterani, che hanno compiuto delle autentiche imprese, come il bronzo del 36enne triplista Donato a Londra o l’argento della maratoneta Straneo (37 anni) ai Mondiali di Mosca. Senza due talenti come Alex Schwazer e Andrew Howe, assenti per diversi motivi, il nostro movimento non sforna più atleti in grado di primeggiare in una disciplina sempre più competitiva e globalizzata. Per quanto riguarda gli atleti provinciali,

Roberta Vinci (a sinistra) e Flavia Pennetta dopo la finale a New York

merita un plauso il velocista Eseosa Fausto Desalu, che a ottobre ha vinto la finale dei 200 metri ai Giochi Mondiali Militari di Mungyeong, con il tempo di 20”64. Per il 21enne portacolori delle Fiamme Gialle, si è trattato del secondo

miglior crono in carriera, a nove centesimi dal personale stabilito nel 2014 agli Europei di Zurigo. Un buon viatico per la prossima stagione. Se nello sci alpino è andata male, le cose sono andate un po’ meglio nello

sci nordico. Nella rassegna iridata di Falun in Svezia, dopo alcune edizioni da dimenticare, gli azzurri sono riusciti ad entrare nel medaglie, grazie a due importanti medaglie: l’argento di Alessandro Pittin nella combinata nordica

MOTORI

Rossi è tornato protagonista, la Ferrari ancora no

Con Valentino Rossi di nuovo ai massimi livelli, la MotoGp è tornata ad entusiasmare gli appassionati delle due ruote. Peccato con il finale di stagioni, tra veleni e penalizzazioni, abbia guastato il duello rusticano tra Rossi e Jorge Lorenzo, vinto dallo spagnolo non senza polemiche. La collisione tra il “Dottore” e Marc Marquez a Sepang è costata tre punti di penalizzazione e soprattutto la partenza dall’ultima fila nel deciso Gp di Valencia al pilota italiano, che comunque ha dimostrato di poter dare ancora tanto a questo sport, che al momento non

può fare a meno di lui. Anzi, nel 2016 Rossi sarà ancora più combattivo nel cercare l’ennesimo titolo mondiale della sua ineguagliabile carriera. Meno trionfale è stata sicuramente la stagione della Ferrari in Formula 1. I tanti tifosi della rossa speravano che l’arrivo di un talento del volante come Vettel potesse interrompere il dominio della Mercedes, che però ha dimostrato di avere un’auto ancora imprendibile per tutti, soprattutto perché guidata da due talenti come Lewis Hamilton e Nico Rosberg. Per il secondo

anno consecutivo, l’inglese ha trionfato davanti al compagno di squadra tedesco ed insieme hanno regalato alla scuderia tedesca il titolo costruttori con larghissimo anticipo. Per il bene della Formula 1, l’auspicio è che il prossimo anno la Ferrari si possa avvicinare alla Marcedes, per allargare a più piloti la lotta per il titolo iridato, ma le prospettive in questo senso sono tutt’atro che favorevoli, malgrado l’ottimismo del team principal Maurizio Arrivabene. I tanti appassionato del cavallino sperano che stavolta abbia ragione lui...

Valentino Rossi in corsa

(poi quarto nella staffetta) e il bronzo di Dietmar Nöckler e Federico Pellegrino nella staffetta sprint. Non siamo certo ai tempi di quanto vincevamo gli ori olimpici (gli ultimi a Torino 2006), ma soprattutto con Pellegrino (protagonista anche in Coppa del mondo), possiamo dire la nostra anche in ambito internazionale, dove la Norvegia è sempre più dominatrice.

TENNIS Ancora una volta sono state le ragazze e far sognare gli italiani. Se in campo maschile non vinciamo un torneo del Grande slam dal 1976 (Adriano Panatta a Parigi), in quello femminile si contano quattro finali e due titoli in cinque anni. Dopo il successo di Francesca Schiavone a Parigi e le successive finali della stessa Schiavone e di Sara Errani, è stata la volta di Flavia Pennetta e Roberta Vinci far saltare il banco a Flushing Meadows. La brindisina si è sbarazzata in scioltezza di Kvitova nei quarti e Halep in semifinale, mentre la tarantina ha compiuto l’impresa della vita eliminando Serena Williams che era in corsa per il Grande slam. Una finale tutta italiana a New York, un risultato incredibile per tutto lo sport italiano. Il titolo è andato alla Pennetta, che ha poi annunciato il suo ritiro. In molti sperano che ci ripensi o che almeno giochi a Rio, ma dopo aver raggiunto l’apice, la scelta potrebbe anche essere giusta.


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Salute

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GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si fprenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

L

di Giulia Sapelli

e temperature sempre più rigide verso cui ci sta portando la stagione invernale e il clima tutt'altro che mite portano ad ammalarsi più frequentemente, soprattutto a causa degli sbalzi termici che si percepiscono passando da un luogo caldo ad uno freddo. Tuttavia, se è vero che per bimbi e persone anziane, in caso di temperature rigide, è bene adottare qualche precauzione prima di uscire, stare all’aria aperta è salutare e non bisogna rinunciarvi solo perché è inverno. Come spiegano i medici dell'Ospedale di Cremona, «non vi sono prove sicure che il freddo di per sé indebolisca il sistema immunitario nel suo insieme». Tuttavia bisogna fare attenzione: «Il freddo può agire con un effetto di vasocostrizione, cioè di riduzione di afflusso di sangue, sulle mucose delle vie respiratorie (naso, gola, bronchi), rendendo così queste zone più esposte agli agenti nocivi. In particolare l’epitelio ciliare dei bronchi può essere bloccato nella sua azione di rimozione di questi agenti nocivi. Ciò può facilitare infiammazioni, infezioni batteriche e virali. Vi sono poi dati che dimostrerebbero una riduzione delle funzioni immunitarie in queste sedi». Insomma, ecco spiegato il motivo per cui è così facile prendere il raffreddore in questa stagione. Stagione in cui, i dati lo confermano, ci si ammala di più. «Vi sono chiare evidenze epidemiologiche che nei mesi freddi, specie se il freddo si accompagna a elevata umidità (come in caso di piogge prolungate o nevicate), aumentano sia i ricoveri ospedalieri sia la mortalità nella popolazione, specie nelle città». Questo fenomeno è legato «sia al danno da freddo sulle vie respiratorie, ma anche al fatto che in inverno si vive in locali meno aerati, cioè con minore ricambio di aria o con concentrazione più elevata di persone e maggiore vicinanza. In queste condizioni aumenta il rischio di contagio specie per i vi-

I medici avvertono: non bisogna però rinunciare ad uscire all’aria aperta, con le dovute precauzioni

Come difendersi dai malanni della stagione invernale

rus tipo quelli influenzali che vengono trasmessi proprio per via aerea». Anche per questo è bene stare all'aria aperta. Dunque come comportarsi? "Una prima avvertenza è quella di evitare gli sbalzi termici troppo elevati: il riscaldamento in casa non va tenuto troppo alto e non dovrebbe superare i 22 gradi, con il giusto livello di umidità che dovrebbe essere tra il 50 e il 55%" spiegano ancora i medici. «Quando si esce è bene coprirsi in modo corretto: proteggere le vie aeree in modo che

l’aria inalata sia un po’ riscaldata (la classica sciarpa che protegge naso e bocca). Meglio evitare di uscire, soprattutto per le persone anziane, bambini o le persone con patologie, se la temperatura esterna è troppo rigida. Infine è importante assumere bevande calde,evitando gli alcolici». I rischi per la salute legati al freddo sono anche altri: «Come si accennava prima il freddo provoca vasocostrizione, ovvero riduzione di afflusso di sangue e tende ad aumentare la pressione sanguigna» continua-

no i medici. «Durante i periodi freddi aumentano patologie quali infarto cardiaco o ictus cerebrale specie nei soggetti predisposti, anziani oltre i 75 anni, ipertesi e cardiopatici. Oltre agli anziani le persone a rischio sono i bambini, i bronchitici cronici e persone affette da altre patologie croniche o in terapia con farmaci immunosoppressori. Da ricordare anche i traumatismi in presenza di neve o ghiaccio e le patologie da assideramento, che colpiscono soprattutto le classi sociali disagiate».

Il saluto di Simona Mariani all’ospedale durante la convention di fine anno Si è svolta lunedì pomeriggio, in un'aula magna gremita, la Convention "Sanità, quale futuro?" organizzata come ogni anno dalla direzione strategica dell'Ospedale di Cremona. Che quest'anno è stata però particolarmente commovente: il direttore generale Simona Mariani ha infatti salutato tutti i dipendenti, non senza un po' di commozione, annunciando che da gennaio non sarà più lì. I cambiamenti prospettati dalla riforma regionale della sanità, infatti, prevedono un rimescolamento di tutte le cariche. La convention è stata anche un'ottima opportunità per fare un bilancio delle attività svolte dalle strutture ospedaliere di Cremona e Oglio Po e per ringraziare tutti per il lavoro svolto. Molti i medici, gli amministrativi e il personale sanitario che hanno seguito gli interventi del Direttore generale Simona Mariani, del Direttore sanitario Camillo Rossi e del Direttore amministrativo Ida Beretta. “L’imminente l’applicazione della riforma sanitaria ci invita ad una riflessione profonda sul cambiamento che ci accingiamo ad affrontare” questo l’esordio di Simona Mariani che ha posto l’accento sull’importanza della coesione e del lavoro di squadra, indispensabili per la costituzione delle nuove Asst e Ast. Come ha precisato Ida Beretta, cambiamento che presenterà di certo qualche dif-

ficoltà soprattutto nella parte burocratica e amministrativa. Camillo Rossi ha voluto ricordare la crescita in questi anni dell’azienda e degli ospedali nel loro complesso, “una crescita costruita sulle collaborazione trasversali, la condivisione di una vision univoca, l’implementazione di alte tecnologie e saperi che hanno migliorato, a tutti i livelli, la cura dei malati.” La Convention è stata inoltre occasione per premiare i vincitori del concorso creativo “Igiene delle mani” - giunto alla seconda edizione - finalizzato a sensibilizzare gli operatori in materia di prevenzione delle infezioni ospedaliere. Per la categoria slogan vince Roberta Dall’Olmo (ufficio Formazione), per la fotografia vincono Elena Nevi, Maria Teresa Lodi Rizzini e Rossella Fanin (Medicina di Oglio Po), per la categoria video

primo premio a “Le buone abitudini si imparano da piccoli” di Cristina Santi e Alessia Zoncada (Malattie infettive), menzione speciale per il video dei bambini della Neuropsichiatria infantile di Cremona.Molto apprezzato il cortometraggio “5 di questi anni”, realizzato dall’ufficio Comunicazione (montaggio Matteo Sessa - Nuvola tv); un racconto appassionato delle iniziative più significative del quinquennio. In chiusura Simona Mariani in segno di riconoscimento ha rivolto un saluto speciale agli 87 operatori che nel 2015 sono andati in pensione e un pensiero commosso alle famiglie di chi quest’anno ci ha lasciato prematuramente (Angela Amigoni, Annamaria Caleffi, Francesco Filippazzo e Lucio Olivetti).


Lettere & Opinioni

Sabato 19 Dicembre 2015

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it

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FOCUS

viabilita’

Un problema non si risolve creandone degli altri Egregio direttore, la sottoscritta ed i residenti di via Belfuso e via Bella Rocca, che mi hanno contattato dopo aver letto la replica dell’assessore Alessia Manfredini ad una nostra lettera del 20 novembre, ringraziamo l’assessore per la solerte risposta, nella quale però è stato trascurato il senso della nostra rimostranza. Ben lungi dal sottovalutare il suo impegno a lavorare per cercare di migliorare la viabilità di Cremona, la nostra protesta riguarda gli ultimi provvedimenti presi (a noi incomprensibili e deleteri in quanto, evidentemente, privilegiano dei cittadini a scapito di altri), che hanno aumentato, in modo esponenziale, il traffico nelle due vie sopra menzionate: il cambio del senso di marcia in via Bell’Aspa e la chiusura al traffico di via Tibaldi, che la rende, di fatto, una via privata. Queste scelte, infatti, non solo hanno oggettivamente peggiorato lo scorrimento del traffico, ma creano continue tensioni per il pericolo e l’inquinamento a cui siamo costantemente sottoposti. Al contrario, ripristinando la precedente circolazione, verrebbe annullata un’evidente ed odiosa disparità di trattamento: le tre vie parallele e con medesime criticità, dunque, devono restare o tutte aperte o tutte chiuse al traffico. L’assessore afferma che, rispetto al problema di via Belfuso e via Bella Rocca, «vi sono delle priorità alle quali dare immediata attenzione», come quella quindi, che è stata data a via Tibaldi? Da subito sarebbe servita una prospettiva più ampia che riguardasse l’intero comparto e l’accessibilità al parcheggio Marconi: un problema non si risolve, infatti, creandone degli altri e soprattutto scaricandolo sugli altri... Maria Grazia Compiani Cremona ***

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iNvestimenti bancari

Meglio scegliere strumenti semplici e dalla comprensione lineare Egregio direttore, in questi giorni molti risparmiatori si

La Leopolda è molto di più di quello che sembra

Signor direttore, come mio solito, ho atteso qualche giorno prima di analizzare un evento, in questo caso la mia partecipazione in sordina alla Leopolda fiorentina, la numero 6. Tornando a casa, molti mi hanno chiesto com’è andata ed io non ho saputo rispondere subito, se non dire che è stato molto bello e di attendere una mia riflessione. Per certi versi si va alla Leopolda come un cellulare scarico che riceve la sua carica che dovrà durare tutto un anno. E’ un luogo dove si incontrano le speranze del futuro e la concretezza di quello che in un anno è stato realizzato dal Governo e dal Parlamento, concretezza che l’anno prima era solo speranza. Luogo dove si incontrano chi c’è l’ha fatta nel proprio campo di attività e chi vorrebbe farcela partendo da un’idea. Dove si incontrano giovani tenaci e meno giovani come me, pronti a dare il loro contributo. Luogo dove i diritti dei più deboli non sono alienabili, ma certezze da raggiungere, dove il rifugiato o l’immigrato irre-

golare non è un pacco, ma un essere umano, dove una barca piena di individui non è una minaccia, ma persone da salvare, dove chi nasce in Italia è un connazionale e non un extra-comunitario terrorista. Luogo dove la scuola e l’università sono posti dove concentrare le forze del Governo, dove 500 euro non sono una mancia elettorale, ma un modo di spendere bene i soldi dei contribuenti, nelle menti dei giovani e nelle casse di musei, teatri, cinema, eventi musicali e culturali che hanno tanto bisogno sia di fondi, che di giovani che

stanno chiedendo se hanno fatto le scelte più sicure per i propri soldi. Ma davvero esistono investimenti privi di rischio? Per definizione, non esistono investimenti senza rischio. Niente certezze granitiche, dunque, né sul conto corrente su cui viene versato il nostro stipendio, né sul libretto alle Poste dove teniamo i risparmi, né sui titolo di Stato, tanto per citare alcuni degli strumenti più diffusi tra le famiglie e che hanno un bassissimo grado di rischio. Si tratta, in ognuno di questi casi, di prodotti legati a un secondo soggetto (la banca, le Poste o lo Stato) a cui si

hanno voglia di conoscere. Un luogo dove la politica, espressa in modo semplice, è alla portata di tutti e dove i protagonisti nazionali non sono lì per fare selfie, ma tra la gente disponibili a scambi di battute sulla politica nazionale ed internazionale. Un luogo dove la guerra non è l’unica via, ma sinonimo di distruzione e morte, da evitare finché sia possibile. Un luogo dove un leader, Matteo Renzi, ti fa sentire a casa, ti accoglie, ti esalta, ti spiega e ti redarguisce... ma soprattutto ti rende complice di un progetto, che possiamo chiamare solidarietà,

affidano i propri soldi e che inglobano comunque e sempre un rischio di credito. Vuol dire che c’è la possibilità che non riescano a ridarci indietro i soldi. Questa incognita può essere alta o bassa. Prima di investire bisogna informarsi, possibilmente da fonti indipendenti e fare le giuste valutazioni del caso. Muoversi nel labirinto dei termini tecnici della finanza non è semplice e capire quello che davvero c’è nei nostri portafogli di investimento tante volte è un rompicapo. Meglio quindi tenersi su strumenti semplici, di comprensione lineare. Questa è una delle prime rego-

civiltà, benessere, bellezza... E infine, un luogo dove si incontrano tanti amici conosciuti in questi anni, magari solo sul web, con cui scambiare esperienze, abbracci o una semplice stretta di mano. Persone che stanno facendo un pezzo di strada come te, più coinvolgenti e genuini di mille leader... insomma bella gente. Tutto questo è la Leopolda e questo bagaglio lo porto dietro per riversarlo nel mio territorio, nel mio circolo, nella mia piccola grande bella città. Nella certezza che questa mia sicurezza sappia coinvolgere anche chi non è mai andato nella vecchia Stazione Fiorentina e comprenda cosa vuol dire essere “renziano”: non un adoratore di Renzi, ma un modo concreto di fare politica dopo 25 anni di fumo, dove quello che si annuncia si porta a termine e non rimane sulla carta. Un luogo dove non sventolano bandiere, che portiamo nel cuore: quella italiana, quella europea e quella del Pd-Pse. Celso Vassalini Brescia

le. Volendo invece fare una classifica dei prodotti meno a rischio oggi, ai primi posti ci sarebbero i conti correnti fino a 100mila euro, i conti o certificati di deposito e i depositi postali. Tra le obbligazioni è meglio guardare a quelle senior e poi c’è tutto il sistema del risparmio gestito. Quali sono le gradazioni di rischio tra le obbligazioni bancarie? Che differenza c’è tra bond senior e subordinati? Le obbligazioni senior hanno la precedenza nel rimborso. Vuol dire che i risparmiatori che hanno questo tipo di titolo saranno privilegiati e riavranno prima i loro soldi. Le subor-

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dinate, come rivela il nome stesso, in caso di guai finiscono agli ultimi posti dei rimborsi. Come si fa a sapere se un’obbligazione è senior o subordinata? Dove va cercata questa informazione? E’ scritta sul prospetto informativo dell’obbligazione, nelle primissime pagine. Le banche sono obbligate a pubblicare questo dato a pena di nullità del titolo. Una cosa molto importante, bisogna specificare che i banchieri, o direttori di filiali dei vari istituti di credito, non c’entrano assolutamente nulla, il marcio viene dall’alto, dalla sede centrale, chi ha in mano, le famose “redini” dell’istituto stesso. Che spende e spande, a destra e a manca, a loro piacimento, con i soldi, della povera gente. Ragion per cui tante volte (spesso), allo sportello sono costretti a dire il falso, o veramente non sanno nulla del “caos”, o se vogliamo, mangerie varie, che i “capoccioni” fanno a loro piacimento. Andrea Delindati Cremona ***

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internet

Non c’è campo al Boschetto La cosa è davvero scandalosa Signor direttore, per 15 anni ho vissuto e lavorato fuori Cremona (a Roma e a Milano). Ora per motivi personali mi vedo costretta a tornare per un periodo dai miei, in località Boschetto e il problema che per 15 anni ho segnalato inutilmente, diventa una reale deficienza: al Boschetto non c’è internet. Nel 2015 il Boschetto è ancora un buco nero in cui si perde ogni contatto col mondo. Gli stessi smartphone si rifiutano di collegarsi alla rete. Io da anni vivo e lavoro in internet e trovo davvero inaccettabile che in una città del laborioso e industrializzato Nord non ci si possa connettere. Ho provato con gli operatori Vodafone, Infostrada, Telecom e anche i minori come Linkem, ma o si spende una fortuna per società private (in un momento in cui i suddetti operatori lanciano offerte molto vantaggiose) o si accetta di essere esclusi da tutto perché “non c'è campo”. Mi domando come questo sia possibile, lo trovo scandaloso. Federica Cresci Cremona

numeri utili Cremona

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291

Via Picenengo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Dicembre

Via Esilde Soldi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 febbraio

Via Castelleone Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Dicembre

Via Del Macello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Dicembre

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427

Via Boldori Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 22 Dicembre

POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233

• Via Picenengo (da via MIlano a passaggio FFSS) Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 31/12/2015). • Via del Macello (tratto da via Lucchini a via del Chiesotto) - Opere di urbanizzazione cantiere City Hub (Fine lavori: 31/12/2015).

• Via Esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 28/02/2015).

• Via Castelleone (dal civico 128 al civico 83) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 31/12/2015)

OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

• Via Attilio Boldori (tratto da Via Rigotti a Via Ponchielli) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 22/12/2015).

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215


Cultura&Spettacoli

Il Fatf sbarca al Piccolo di Milano

Un regalo di Natale per tutti gli appassionati di Teatro. Grazie al Franco Agostino Teatro Festival, mercoledì 23 dicembre gli spettacoli che hanno vinto la XVII Rassegna concorso di teatro-scuola, svoltasi lo scorso maggio al Teatro San Domenico, saranno in

replica al Piccolo Teatro di Milano (con ingresso gratuito) e facilmente raggiungibile grazie al pullman messo a disposizione dal Fatf, che partirà da Crema alle 17 (prenotazione obbligatoria scrivendo a info@ teatrofestival.it oppure telefonando al 393-4716625).

Appuntamento al Ponchielli con “Father and son” il 21 e 22 dicembre (ore 20.30)

Con Bisio si alza il sipario della prosa

A

dalla redazione

l Ponchielli è tutto pronto per la prima della nuova stagione di prosa, che viene inaugurata da “Father and son” (ispirato a “Gli sdraiati” e “Breviario comico”) di Michele Serra, in scena il 21 e 22 dicembre (alle ore 20.30). Inventiva sfrenata, comicità, brutalità, moralità sono gli ingredienti di un irresistibile soliloquio che permettono al protagonista Claudio Bisio, al suo attesissimo ritorno sulla scena, di confrontarsi con un testo di grande forza emotiva e teatrale, comica ed etica al tempo stesso. “Father and son” racconta il rapporto padre-figlio radiografato senza pudori e con un linguaggio in continua oscillazione tra l’ironico e il doloroso, tra il comico e il tragico. E’ una riflessione sul nostro tempo inceppato e sul futuro dei nostri figli, sui concetti – entrambi consumatissimi – di libertà e di autorità, che rivela in filigrana una società spaesata e in metamorfosi, ridicola e zoppa, verbosa e inadeguata. Una società di “dopo-padri”, educatori inconcludenti e nevrotici, e di figli che preferiscono nascondersi nelle proprie felpe, sprofondare nei propri divani, circondati e protetti dalle loro protesi tecnologiche, rifiutando o disprezzando il confronto. Da questa assenza di rapporto nasce un racconto beffardo e tenerissimo,

Musica live e danza ad “Alice”

Un momento dello spettacolo (foto Bepi Caroli)

Mario Biondi sul palco (foto Michela Drago)

La musica di Biondi stasera al Ponchielli

un monologo interiore (ovviamente del padre, verboso e invadente quanto il figlio è muto e assente) a tratti spudoratamente sincero. La forza satirica di Serra si alterna a momenti lirici e struggenti, con la musica in continuo dialogo con le parole. La società dalla

quale i ragazzi si defilano è disegnata con spietatezza e cinismo: ogni volta che la evoca, il padre si rende conto di offrire al figlio un ulteriore alibi per la fuga. E’ una società ritorta su se stessa, ormai quasi deforme, dove si organizza il primo raduno nazionale degli

L’ultima settimana di spettacoli per il 2015 ad “Alice nella città”, che propone musica e danza: appuntamenti attesi e di richiamo che coincidono con l’apertura del tesseramento 2016. Tutti gli eventi proposti saranno infatti come sempre gratuiti per i tesserati 2015 mentre, per i non associati, Alice offre la possibilità di un mini-tesseramento (al costo simbolico di 1 euro) per assistere alle serate. Stasera, sempre alle 22, è

A Piacenza i ritratti di Uberto Pallastrelli

La mostra, curata da Vittorio Sgarbi (a cui vanno i nostri migliori auguri di pronta guarigione), lo definisce già nel titolo l’ultimo ritrattista, perché Uberto Pallastrelli (1904-1991) fu il ritrattista delle maggiori personalità e della migliore aristocrazia inglese e italiana del Novecento. Davanti alle sue tele, lavorate quasi sempre a spatola, posarono nel corso degli anni la regina Elisabetta II, la principessa di Piemonte Maria Josè, il re della Libia Idris I, gli Agnelli, la Begum, l’Aga Khan, Anita Ekberg e l’armatore Onassis, che lo ospitò sul suo panfilo per farsi ritrarre e per fargli eseguire i ritratti dei suoi figli. Formatosi all’Istituto d’Arte Gazzola di Piacenza – sotto la guida di Ghittoni e di Nazzareno Sidoli – e all’Accademia di Brera di Milano, Pallastrelli perfezionò la propria tecnica a Parigi prima di trasferirsi a Venezia, dove si impose in breve tempo graIl ritratto zie alle sue straordinadi Agnelli rie doti di ritrattista, apprezzate anche alle Biennali del 1938 e del 1942. Dopo Venezia, Pallastrelli soggiornò ed operò a lungo in Inghilterra, in Sud America, negli Stati Uniti e in Francia, raccogliendo ovunque unanimi consensi, sia di critica che di pubblico. Quando rientrò in Italia, visse a Santa Margherita Ligure, alternando il lavoro artistico tra la Riviera di Levante e il suo studio romano a Fontana di Trevi, che negli anni Sessanta divenne meta di illustri personaggi del mondo dell’industria, della politica, dell’aristocrazia e dello spettacolo, tutti desiderosi di farsi immortalare su tela dal grande ritrattista piacentino. In mostra a Palazzo Galli (in via Mazzini 14) – oltre all’esposizione di numerosi ritratti e di opere di altro tema – è stato anche ricostruito lo studio che l’artista piacentino ebbe nella città eterna. Uberto Pallastrelli morì nel 1991 a Santa Margherita Ligure. Grazie alla Banca di Piacenza, il genio artistico di questo grande ritrattista verrà celebrato per la prima volta anche nella sua terra natale, dal 20 dicembre al 17 gennaio.

evasori fiscali, si medita di sostituire al Porcellum il ben più efferato Sputum, dove non è chiaro se i vecchi lavorano come ossessi pur di non cedere il passo ai giovani o se i giovani si sdraiano perché è più confortevole che i vecchi provvedano a loro.

in programma un altro appuntamento atteso dagli amanti del genere heavy metal: tornano, infatti, sul palco di Alice i Suicide Solution. Dopo la reunion del 2014, la metal band cremonese di culto negli anni ’90, celebrerà il ritorno ad “Alice nella città” con un concerto dall’energia dirompente. L’opening act sarà ad appannaggio dei Raging Dead. Infine, domani alle 21, Alice anticipa alcuni temi che toccheranno la stagione teatrale

Appuntamento musicale stasera alle 21 al Ponchielli con Mario Biondi. Artista siciliano e parmigiano d’adozione, ad una settimana dalla certificazione oro di “Beyond” e dopo lo straordinario successo dei live in Italia e all’estero degli scorsi mesi, presenta stasera il nuovo disco di inediti, dal titolo appunto “Beyond” e i suoi più grandi successi, in un imperdibile viaggio in musica, tra sonorità soul e funky. Sul palco con Mario Biondi la sua band, composta da Alessandro Lugli alla batteria, Federico Malaman al basso, Massimo Greco alle tastiere e programmazione, David Florio alle chitarre, Marco Scipione al sax e Fabio Buonarota alla tromba. “Beyond” è un album dal sound moderno nel quale lo stile di Biondi si sperimenta in nuove sonorità accrescendo il prisma della sua vocalità in 13 straordinarie tracce. Una produzione curata da musicisti d’eccellenza tra i quali i Dap-Kings, gruppo musicale funk-soul di Brooklyn, band di Sharon Jones che ha collaborato con Amy Winehouse ed altri artisti.

2016 con una serata interamente dedicata alla danza contemporanea. L’evento principale è sicuramente rappresentato dalla performance Minimal dance di Monica Gentile, danzatrice e coreografa cremasca. Laureata al Dams, si è formata come danzatrice contemporanea con vari coreografi fra cui Virgilio Sieni, direttore della Biennale Danza di Venezia, Cristina Rizzo e altri artisti di fama internazionale.

Il lago dei cigni sul palco del Teatro del Viale

Il primo appuntamento con la stagione di Sifasera è per il 6 gennaio alle 17 a Castelleone Al via la prevendita dei biglietti per gli spettacoli della stagione teatrale di Sifasera 2015-2016 e in particolar modo per il primo appuntamento, “Il lago dei cigni”, spettacolo di balletto classico con la Compagnia nazionale Raffaele Paganini e le etoiles del Macedonian Ballet Theatre Pasione, in programma il 6 gennaio alle 17 al Teatro del Viale di Castelleone. Protagonista della meravigliosa storia d’amore è la principessa Odette, trasformata in un cigno dal mago Rothbart, che tutte le notti a mezzanotte ritrova insieme alle sue compagne sembianze umane per alcune ore. Incontra così il principe Sigfried che si innamora di lei e promette di liberarla. Ma al ballo al castello, voluto perché il principe potesse scegliere la propria sposa, il mago si presenta vestito da cavaliere con la figlia Odile vestita da cigno nero. Sigfried viene sedotto e dopo averla scelta come sposa si accorge dell’inganno e fugge verso il lago dove Odette e le sue compagne piangono il loro destino. E’ qui che giunge Rothbart che scatena una tempesta che annega i due innamorati. Lo spettacolo proposto vive della lettura approfondita che

Un momento del balletto

Luigi Martelletta, per anni primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma, ne ha saputo dare, valorizzando aspetti del libretto mai sottolineati prima. Fortemente legato alla tradizione accade-

mica, Luigi Martelletta proporrà un lavoro stilisticamente più snello, più vivace, alleggerendo tutti i manierismi e le pantomime che fanno parte del repertorio classico.Non mancheranno

però tutte quelle danze e quell’itinerario danzato che molti conoscono e si aspettano: I cigni, la danza spagnola, la danza russa, il valzer, i passi a due, e molto molto altro.

In mostra l’astrattismo inverso di Bresciani “Dal caos alla forma”: è il cammino a ritroso che Fulvio Bresciani ha deciso di percorrere per dare corpo alle sue opere. Lo hanno spiegato a Cremona l’autore delle opere esposte nelle sale di “Immagini, Spazio, Arte” di via Beltrami e il critico d’arte Gianluigi Guarneri. Gli acrilici di Bresciani, all’apparenza semplici e quasi ordinari, nascono invece da un processo articolato e complesso dove l’intelligenza e la fantasia si danno la mano. Ingegnere nucleare, l’artista ha messo a punto un algoritmo che, grazie ad un computer, genera linee e traiettorie del tutto casuali, simulando il caos che ci avvolge. Nell’intrico di linee l’artista intrav-

vede le forme che, grazie ai semplici colori primari, fa emergere e risaltare, come in “Messaggio nella bottiglia”. Ecco nascere, così, il colibrì, il tributo a Venezia con le sue maschere, le piramidi e i cammelli del mondo egiziano e tante altre opere che costituiscono quello che Bresciani ha chiamato “astrattismo inverso”. «Queste opere e sopratutto questo metodo riflettono il tentativo dell’artista di riappropriarsi della forma», ha osservato Guarneri rilevando la straordinaria efficacia del metodo ideato da Bresciani nel ricostruire la realtà dal caos primordiale. La mostra resterà a disposizione dei visitatori fino a mercoledì 30 dicembre.

Un’opera di Bresciani


SPORT

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I 112 anni della Cremo in un libro EDITORIA

Responsabile FABIO VARESI

A Sabaudia, dal 7 al 24 Convocati gennaio, Giacomo Gentili (tedi Roma 2024) e Gentili stimonial Valentina Rodini si allenerane Rodini no con il gruppo olimpico. CANOTTAGGIO

Oggi alle ore 17.30, presso l'oratorio S. Zaccaria in via Milano a Cremona, presentazione ufficiale del libro “US Cremonese 112 anni di storia” di Paolo Monfredini, con le foto di Ivano Frittoli. Editore Geo Edizioni.

La Pomì prenderà il Bisonte per le corna

La squadra di Barbolini tornerà in campo martedì sera in trasferta contro il Club Italia prima della lunga pausa natalizia

VOLLEY A1 Stasera le rosa ospitano il fanalino di coda Firenze strizzando l’occhio alla vetta della classifica

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di Vanni Raineri

assato senza troppi danni il comprensibile momento di flessione, la Pomì Casalmaggiore ha ripreso la sua marcia irresistibile in vista della lunga e meritatissima pausa natalizia, che però non sarà tale per tutte le atlete. Domenica scorsa le rosa hanno finalmente sconfitto Piacenza, sempre vincitrice in campionato negli scontri precedenti e lo hanno fatto in un PalaRadi stracolmo ed entusiasta. Dopo un primo set vinto in modo convincente, la Nordmeccanica ha saputo pareggiare i conti aggiundicandosi il secondo parziale, ma nei due seguenti il match non ha avuto praticamente storia, con Piacenza costretta a fermarsi a quota 17 nel terzo set e 16 nel quarto. I tre punti raccolti consentono alla Pomì di riaffacciarsi in vetta. E’ vero che occupa il secondo posto, ma nel prossimo turno sarà la capolista Conegliano a dover riposare. Quindi alla pari con la squadra di Barbolini c’è solo Novara, capace di espugnare Bergamo, ma solo il tie break. Il calendario delle ultime due giornate parla a favore della Pomì, che ha l’opportunità di festeggiare il Natale col titolo di campione d’inverno. Syasera alle 20.30 le rosa saranno ancora impegnate sul campo amico contro il Bisonte Firenze, ultimo in classifica con soli 3

11ª GIORNATA

Un attacco di Francesca Piccinini (foto Giada Passamonti)

Bergamo-Novara 2-3 Bolzano-Modena 0-3 Casalmaggiore-Piacenza 3-1 Conegliano-Scandicci 3-1 Firenze-Montichiari 0-3 Vicenza-Club Italia 1-3 Ha riposato: Busto Arsizio

12ª GIORNATA (19-12 h 20.30) Bergamo-Modena Busto Arsizio-Club Italia Casalmaggiore-Firenze Montichiari-Bolzano Novara-Piacenza Scandicci-Vicenza Riposa: Conegliano punti. D’accordo che prima di raccogliere la posta serve vincere sul campo, ma è difficile pensare alle toscane capaci di uscire con un punto dal PalaRadi. Nel contempo Novara ospita Piacenza in uno scontro diretto di alta classifica. E martedì si torna in campo per l’ultima giornata di andata. La Pomì sarà ospite al PalaYamamay di Busto Arsizio del Club Italia, che come da pronostico sta chiudendo il girone di andata in netta crescita e

non sarà avversario facile. Come detto, poi si andrà in letargo, almeno per coloro che non saranno convocate nelle varie nazionali. L’Italia, ad esempio, sarà impegnata ad Ankara dal 4 al 9 gennaio per cercare di strappare il pass per le Olimpiadi. Poi si tornerà a giocare in campionato domenica 17 gennaio, ripartendo dal match contro Vicenza in terra veneta. Il PalaRadi riaprirà, invece, il 24 per il match contro la Foppapedretti

La Pieve 010 cerca punti salvezza a Sarzana (foto Lega Nazionale Hockey)

Francesco Dolce e Francesco Rossi, già a quota 11 realizzazioni a testa in campionato. Proprio come Sarzana,

nel corso dell’ultimo turno di campionato, la Pieve ha rialzato la testa. Ambedue ultime della classe con 5

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Bergamo. In Champions League, il 20 gennaio ci sarà la delicata trasferta polacca di Stettino con il Chemik Police, prima dello scontro del 27 contro l’Eczacibasi Vitra Istanbul, sperando di aver già in saccoccia il pass per gli scontri diretti. 13ª GIORNATA (22-12 h 20.30) BolzanoBergamo, Club Italia-Casalmaggiore, Firenze-Conegliano, Modena-Scandicci, Piacenza-Busto Arsizio, Vicenza-Novara. Riposa: Montichiari.

HOCKEY PISTA A1 Dopo il prezioso successo sul Monza i rossoblu devono muovere ancora la classifica

Questa sera alle 20.45 al Centro Polivalente di Sarzana, la Pieve 010 è impegnata nell’ultima giornata del girone d’andata nello scontro diretto contro i rossoneri di Alessandro Cupisti. Sarzana ha 8 punti, come i rossoblu di Ariano Civa, ma ha un minor numero di reti messe a segno (33 contro le 36 pievesi) e un maggior numero di marcature subite (65 contro le 58 cremonesi). Gli ultimi incontri tra le due formazioni, risalenti alla scorsa stagione in massima serie, pendono nettamente a favore dei rossoblu, con un 7-5 maturato in Liguria e un 10-4 ottenuto a San Daniele, anche se i team nel corso degli anni si sono sempre sfidati in confronti amichevoli sin dai tempi della serie B e tra le due contendenti corre stima e buon sangue. Attenzione però ai gemelli del gol rossoneri, ossia

CLASSIFICA

Conegliano Novara Casalmaggiore Modena Piacenza Scandicci Montichiari Bergamo Club Italia Busto Arsizio Vicenza Bolzano Firenze

punti, sono riuscite a vincere i relativi confronti portandosi a 8 e cedendo i loro posti a Thiene e Giovinazzo, entrambe battute, la prima proprio dai sarzanesi. Nell’infrasettimanale di martedì scorso, i ragazzi di Ariano Civa hanno invece battuto il Monza di Tommaso Colamaria, neopromossa con il quarto attacco del campionato, che fin qui aveva dato filo da torcere a Viareggio, Bassano, Valdagno e Trissino. Il riscatto della Pieve 010 è passato dall’ultima gara del 2015 al PalaPini, in cui i pievesi si sono imposti 5-3. La prima frazione di gara è stata quasi completamente di marca locale. Ha aperto le danze dopo poco più di dieci minuti Jara, a cui ha fatto seguito un minuto dopo Balmaceda, per il raddoppio. Dopo il quarto d’ora, lo stesso argentino ha indovinato il bis personale

e il tris di squadra e il rigore di Martinez ha assestato il risultato sul 3-1 prima del riposo. Nella ripresa, Panizza ha accorciato le distanze, ma Jara e Mattia Civa, quest’ultimo su punizione, hanno portato i cremonesi sul 5-2. Una punizione di prima di Compagno, a 14 secondi dal termine, ha reso il risultato meno amaro per i brianzoli. Il turno infrasettimanale di campionato si è reso necessario perché sabato scorso molte delle squadre italiane sono state impegnate nelle competizioni europee. Tra queste anche la Pieve 010. Il pareggio per 2-2 ottenuto nel match di andata di Coppa Cers, contro il SaintOmer dà buone speranze di superare il turno. Due volte sotto, i rossoblu hanno recuperato con le reti di Jara e di Balmaceda, che ha messo in rete un gol pesantissimo quasi allo scadere. CLASSIFICA (12ª giornata) Breganze 27; Forte dei Marmi 25; Matera 24; Lodi 23; Viareggio 22; Bassano 21; Follonica, Trissino 19; Monza 16; Valdagno 10; Pieve 010, Sarzana 8: Giovinazzo 7; Thiene 6. Mattia Guazzi

NUOTO

RUGBY

I neroverdi chiudono l’anno con la proibitiva trasferta di Gussago Giulia Verona in gara a Riccione

Il Crema non è riescito a cancellare lo zero dalla casella vittorie in questo girone di ritorno davvero avaro di soddisfazioni. Nonostante una superiorità dimostrata per tutto l’arco degli ottanta minuti, la formazione neroverde si è devuta accontentare del punto di consolazione per la sconfitta con meno di sette punti (17-15 con il Cus Brescia). Anche domenica

scorsa, la squadra cremasca è parsa più forte di quella bresciana, che incontrerà nuovamente nella seconda fase, ma nel momento di chiudere la partita, ancora una volta si è persa. La sconfitta è comunque indolore, visto che i giochi sono fatti e ci si giocherà tutto a partire dal prossimo febbraio nei playout e se il XV cremasco riuscirà a dare continuità al suo

gioco per tutti gli ottanta minuti, la salvezza non sarà una chimera. Domani, intanto, nell’ultima partita dell’anno la formazione cremasca sarà impegnata nella proibitiva trasferta di Rovato, in casa dell’imbattuta capolista. CLASSIFICA (8ª giornata) Rovato 40; Gussago 33; Fiumicello 21; Ospitaletto, Cus Brescia 11; Crema Rugby 6.

Sono iniziati ieri a Riccione gli Assoluti invernali, ultimo impegno agonistico del 2015. In vasca anche Giulia Verona (Team Nuoto Sport Management), reduce da un’ottima stagione, con l’argento nei 200 rana agli Assoluti primaverili e i buoni risultati ai Mondiali Juniores di Singapore. Giulia a Riccione è impegnata nei 100 e nei 200 rana. «Il podio rimane l’obiettivo, anche se contiamo di arrivare in forma ottimale agli appuntamenti che contano, ovvero Assoluti primaverili ed Europei», ha affermato il padre Roberto Verona.


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Sabato 19 Dicembre 2015

Sport

Atalanta-Napoli è il piatto forte La capolista Crotone tenta la fuga SERIE A

SERIE B

(F.V.) Gli ottavi di Coppa Italia hanno confermato l’ottimo stato di salute di Juve e Napoli e la crisi profonda della Roma, eliminata ai rigori dallo Spezia (serie B!). Ora la panchina di Garcia è a rischio e al tecnico francese potrebbe non bastare battere domani il Genoa, altra squadra in grande difficoltà. Il turno pre natalizio ha come piatto forte la trasferta del Napoli a Bergamo, su un campo difficile per tutti, mentre la capolista Inter chiede strada alla Lazio. 16ª GIORNATA Chievo-Atalanta 1-0, EmpoliCarpi 3-0, Genoa-Bologna 0-1, Juventus-Fiorentina 3-1, Lazio-Sampdoria 1-1, Milan-Verona 1-1, Napoli-Roma 0-0, Palermo-Frosinone 4-1, Sas-

suolo-Torino rinviata per nebbia, Udinese-Inter 0-4. 17ª GIORNATA (20-12 h 15) Atalanta-Napoli, Bologna-Empoli (19-12 h 20.45), Carpi-Juventus (h 12.30), Fiorentina-Chievo, Frosinone-Milan (h 18), Hellas Verona-Sassuolo, Inter-Lazio (h 20.45), Roma-Genoa (h 18), Sampdoria-Palermo, TorinoUdinese (h 18). CLASSIFICA Inter 36; Fiorentina, Napoli 32; Juventus 30; Roma 29; Sassuolo* 26; Milan 25; Atalanta, Empoli 24; Chievo, Torino* 22; Lazio 20; Bologna 19; Udinese, Palermo 18; Sampdoria 17; Genoa 16; Frosinone 14; Carpi 10; Hellas Verona 7. *Una partita in meno.

La capolista Crotone ospita il Trapani con l’obiettivo di allungare la striscia di vittorie. 18ª GIORNATA Avellino-Virtus Lanciano 3-2, Bari-Perugia 1-0, Crotone-Modena 1-0, LivornoCagliari 1-1, Novara-Trapani 4-1, Pescara-Virtus Entella 2-0, Pro Vercelli-Cesena 2-0, SalernitanaAscoli 2-0, Spezia-Latina 2-1, Ternana-Como 4-0, Vicenza-Brescia 1-2. 19ª GIORNATA (19-12 h 15) Ascoli-Novara, Brescia-Spezia, Cagliari-Bari (h 18), Cesena-Ternana, Como-Avellino, Latina-Crotone, Modena-Salernitana (18-12 h 19), Perugia-Livorno (18-12 h 21), Trapani-Pro Vercelli, Virtus Entella-Vicenza, Virtus

Lanciano-Pescata. 20ª GIORNATA (23-12 h 20.30) Avellino-Virtus Entella (22-12 h 20.30), Bari-Brescia, Crotone-Trapani, Livorno-Ascoli, Novara-Cesena, Pescara-Modena, Pro Vercelli-Perugia, Salernitana-Cagliari (24-12 h 13), Spezia-Como, Ternana-Virtus Lanciano, Vicenza-Latina. CLASSIFICA Crotone 40; Cagliari 37; Bari 35; Novara (-2) 34; Brescia 30; Pescara 28; Cesena (-1) 27; Virtus Entella 25; Perugia, Trapani, Spezia 24; Livorno, Pro Vercelli 23; Avellino, Ternana 22; Vicenza, Latina, Salernitana 20; Modena 18; Ascoli 17; Virtus Lanciano (-1) 14; Como 10.

Cremo, ora serve una prova d’orgoglio Domani allo “Zini” arriva la seconda in classifica dell’ex tecnico Venturato, che punta decisamente alla promozione diretta

CALCIO LEGA PRO Il doloroso ko di Busto Arsizio ha lasciato il segno e deve essere riscattato con il Cittadella

T

LEGA PRO GIRONE A

di Matteo Volpi

utto è ancora possibile. Quando anche i morti risorgono, dicono, serve avere fede. Difficile, battute a parte, averne ancora in questa Cremonese, specie dopo il brutto e inatteso scivolone di Busto Arsizio nel quale gli uomini di Pea hanno concesso alla Pro Patria di conquistare la prima vittoria della loro sin qui sgangherata stagione. Ora alle porte c’è la durissima sfida contro il Cittadella di Roberto Venturato, uno degli allenatori più rimpianti della gestione Arvedi, peraltro anch’esso reduce da una clamorosa sconfitta interna contro la FeralpiSalò. La seconda sin qui maturata dalla formazione veneta, protagonista di un inizio di stagione spumeggiante, come spesso capita alle squadre guidate dal tecnico veneto, ma cremonese ormai d’adozione. Del “suo” Pizzighettone dei miracoli, a Cittadella, Venturato ha ritrovato elementi come Coralli, Alfonso e soprattutto Manuel Pascali. Dopo Pizzighettone e Carpenedolo, Ghirardi se lo trascinò al Parma, ma non disputò nessuna partita in serie A e così finì in prestito al Foligno, con cui arrivò a giocare i playoff di serie C1, traguardo storico per la società umbra. A luglio 2008, su suggerimento di Stefano Salvatori (amico di Sergio Porrini, suo ex compagno di squadra nel Pizzighettone e di Jim Jefferies, allenatore del Kilmarnock) si presentò un’importante offerta da parte della squadra scozzese del Kilmarnock e Pascali si trasferì in Scozia per un periodo di prova a cui seguirono set-

RISULTATI 15ª GIORNATA

AlbinoLeffe-Reggiana Alessandria-Südtirol Bassano-Renate Cittadella-FeralpiSalò Cuneo-Pordenone Giana Erminio-Padova Pavia-Lumezzane Pro Piacenza-Mantova Pro Patria-Cremonese

Grigiorossi a colloquio con i tifosi dopo il ko con la Pro Patria (foto © Ivano Frittoli)

te stagioni da protagonista, che toccarono il culmine con la promozione a capitano e il successo nella Coppa di Lega scozzese. Ora, rispetto ai tempi di Pizzighettone, ha arretrato il proprio raggio d’azione ed è uno dei baluardi centrali della difesa granata… ma con il vizio del gol, specie di testa sui calci piazzati. In casa grigiorossa, il clima è teso. La società e la piazza non hanno certo ancora assorbito

0-1 2-1 2-0 0-2 0-1 1-2 0-2 0-0 1-0

CLASSIFICA

Alessandria Cittadella Bassano FeralpiSalò Reggiana Pavia Südtirol Pordenone Cremonese 16ª GIORNATA (19/20-12) Cuneo Cremonese-Cittadella (20-12 h 17.30) Padova Feralpisalò-Giana Erminio Pro Piacenza Lumezzane-AlbinoLeffe Giana Erminio Mantova-Pro Patria Lumezzane Padova-Bassano Mantova Pordenone-Pavia AlbinoLeffe Reggiana-Alessandria Renate Renate-Cuneo Pro Patria Südtirol-Pro Piacenza

l’enorme delusione del ko della scorsa settimana e per questo motivo si aspettano una pronta reazione che possa rendere meno amaro il congedo natalizio. Ma per resistere a questo Cittadella servirà una grande prestazione. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Ravaglia; Zullo, Briganti, Marconi; Guglielmotti, Bianchi, Perpetuini, Djiby, Crialese; Brighenti, Maiorino.

30 29 27 27 24 23 23 22 22 22 21 19 18 16 14 11 9 6

La partita dello “Zini” sarà arbitrata Alessandro Prontera della sezione di Bologna, con gli assistenti Fausto Rugini di Siena e Federico Granci di Città di Castello. NEWS Cuneo-Cremonese, valevole per la 17ª giornata del Girone A di Lega Pro, verrà disputata domenica 10 gennaio alle ore 14 allo Stadio Paschiero di Cuneo.

SERIE D I gialloblu sono in salute e ci provano contro il Lecco

La Pergolettese inizia a correre di Tiziano Guerini

Vittoria meritata della Pergolettese in trasferta ad Alzano Lombardo contro la Virtus Bergamo. Anche il punteggio di due reti a zero, segnate con precisione cronometrica alla mezz’ora di ciascun tempo, dimostra merito e qualità di gioco. Il primo tempo dei gialloblu è stato molto buono e non è sufficiente a giustificare il predominio degli ospiti il fatto, pur grave, che la Virtus sia rimasta presto, fin dall’11’, in dieci per l’espulsione di Meregalli per fallo da ultimo uomo su Cesca lanciato a rete. Dopo il netto rigore su Tacchinardi al 30’, segnato da Valente, è mancato solo il secondo gol, a fronte di diverse importanti occasioni, per rendere veramente perfetti i primi 45 minuti di gioco. Il secondo gol è arrivato, come detto, alla mezz’ora del secondo tempo, a dire la verità nel momento migliore della Virtus impegnata a recuperare lo svantaggio: lo ha segnato Boschetti su passaggio di Cesca il cui esordio, per tutta la partita, va giudicato del tutto positivo. Con 26 punti in classifica, che valgono il sesto posto, la Pergolettese può ora affrontare con maggior fiducia nei propri mezzi, domani alle ore 14.30, il Lecco secondo

I gialloblu mentre protestano con l’arbitro

in classifica. I lariani del presidente Evaristo Beccalossi, arrivano a Crema molto agguerriti (fra l’altro la Pergolettese è considerata tradizionalmente una rivale). Per quanto il loro distacco dal Piacenza (che occupa il vertice della classifica) sia notevole (10 punti!) il Lecco non ha ancora abbandonato velleità di primato. Del resto il prestigio dei blucelesti, che hanno alle spalle - per quanto lontana nel tempo - anche la militanza di serie A in tre campionati, li obbliga sempre a dare il massimo. Per la Pergolettese, a sua volta distanziata in classifica di 10 punti dai prossimi avversari, l’occasione è importante per dimostrare che il periodo sfortunato è definitivamente alle spalle! Intanto, dopo l’acquisto dell’attaccante Cesca,

che ha dimostrato di poter essere molto utile alla squadra, la Pergolettese ha annunciato in settimana l’ingaggio del centrocampista Diego Daldosso, classe ’83 quindi uomo di esperienza. I dirigenti sono stati di parola: avevano promesso un rafforzamento dell’attacco e del centrocampo e questo è accaduto. Andrea Molinelli e Lorenzo Iorianni, infine, hanno ottenuto dalla società lo svincolo. CLASSIFICA (18ª giornata) Piacenza 47; Lecco 36; Seregno, Ciserano 33; Monza 29; Ciliverghe, Pergolettese, Pro Sesto 26; Inveruno, Olginatese 25; Pontisola 24; Folgore Caratese 22; Bustese, Varesina 21; Grumellese, Caravaggio 20; MapelloBonate 17; V. Bergamo 15; Sondrio, Fiorenzuola 13.

ECCELLENZA

Il Crema è a un passo dalla vetta

Vincendo il big match a Lodi, grazie alle rete di Pagano, il Crema si è avvicinato a un solo punto dalla capolista e domani chiede strada al modesto Oggiono. CLASSIFICA (16ª giornata) Cavenago Fanfulla 33; Crema 32; Scanzorosciate,

Villa D’Alme 31; Nibionno 28; Luciano Manara 27; Casateserogoredo 25, Cisanese, Caprino 23; Verdello 17; Gessate 15; Sandonatese, Real Milano 13; Sancolombano, Oggiono 12; Brugherio 8; Brembate 7.


Sport

25 Anche contro Cantù i biancoblu hanno sfoderato una grande prestazione, che ha gasato ulteriormente i tifosi Sabato 19 Dicembre 2015

La Vanoli insegue l’ottava meraviglia BASKET SERIE A Reduce da sette successi consecutivi la squadra di Pancotto sfida domani Avellino

G

di Giovanni Zagni

iocando un grande match, la Vanoli ha espugnato il campo canturino, grazie ad una straordinaria prova difensiva di squadra ed alla crescita esponenziale del gruppo nell’attaccare il canestro avversario. Veramente una Vanoli quasi perfetta in difesa, dove ha lasciato spazio al solo incredibile Brad Heslip (30 punti per lui) limitando tutto il resto del potenziale offensivo canturino, che non è da sottovalutare. Sugli scudi uno straordinario Cusin, con tutti gli altri schierati da Pancotto, ribadiamo tutti, a portare il loro mattoncino, sostenuti sempre da un “pensante” Vitali. Dopo una prestazione come quella di lunedì sera in Brianza, è lecito cavalcare la fantasia e pensare in grande, ma prudenza impone di ricordare da dove siamo partiti. Diciamo che le montagne sono ancora tante da scalare, a cominciare da quella in arrivo, della Scandone Avellino, domani alle 18.15 al PalaRadi. Gli ospiti, che stanno ancora valutando qualche opportunità di mercato, hanno aggiunto al gruppo un giocatore (Ragland) di assoluto livello internazionale, mentre il centro Cervi e il play Green sono le assi portanti di coach Sacripanti. Interessante sarà il

SERIE B

Montanari a canestro

RISULTATI 11ª GIORNATA

CLASSIFICA

Reggio Emilia 16 Cremona 16 Trento 16 Milano 16 Pistoia 16 Sassari 14 Brindisi 12 Venezia 12 12ª GIORNATA (20-12 h 18.15) Avellino 10 Bologna-Pistoia Caserta 8 Cantù-Trento Cantù 8 Capo d’Orlando-Pesaro Varese 8 Cremona-Avellino Capo d’Orlando 8 Milano-Brindisi Pesaro 6 Reggio Emilia-Caserta Bologna 6 Torino-Sassari Torino 4 Venezia-Varese

Avellino-Torino Brindisi-Reggio Emilia Cantù-Cremona Caserta-Sassari Milano-Capo d’Orlando Pesaro-Venezia Pistoia-Varese Trento-Bologna

86-79 53-79 74-82 70-86 84-57 82-75 67-65 80-66

duello Cusin-Cervi, anche in chiave squadra nazionale. Sarà certamente un bel match, nel quale si farà sentire la tifoseria cremonese, quanto mai gasata dai recenti strepitosi risultati della Vanoli. GLI AVVESARI Dopo il successo di domenica scorsa contro Torino (il secondo consecutivo), coach Stefano Sacripanti ha affermato: «Sono contento e

Crema sempre in lizza per la final four di coppa SERIE A2

Cusin sta giocando una grande stagione (foto Mario F. Rossi)

credo che questi due punti siano importanti per la squadra e per i tifosi. Ringraziamo la società per lo sforzo economico che ha fatto con l’acquisto di Marques Green e Ragland. L’obiettivo è continuare a costruire sulla solidità della squadra. Giochiamo una partita alla volta e vediamo cosa viene fuori. A livello mentale non era facile, la squadra è

rimasta concentrata». VANOLI CREMONA: 0 Southerland, 7 Luca Vitali, 9 Mian, 10 Gaspardo, 12 Cusin, 15 Cazzolato, 17 Washington, 19 Biligha, 25 McGee, 31 Turner. SIDIGAS AVELLINO: 0 Norcino, 1 Ragland, 4 Green, 6 Veikalas, 9 Acker, 10 Leunen, 14 Cervi, 19 Severini, 21 Nunnally, 22 Pini, 25 Buva, 57 Parlato.

Prosegue il magic moment del Basket Team Crema, che ha fatto suo anche lo scontro al vertice con il Sanga Milano, battuto 67-49 (Caccialanza 23, Veinberga 14). Un successo importante per le azzurre, che le tiene in corsa per la conquista di quel secondo posto (il primo è già saldamente nelle mani di Broni), che permette di accedere alla final four di Coppa Italia (al momento, oltre alla formazione pavese, sono già qualificate Spezia e Ferrara). Le cremasche hanno comunque fatto un primo passo avanti, vincendo lo scontro diretto con le milanesi, determinante in caso di arrivo a pari punti. Ma non è tempo di rilassarsi, perché stasera (ore 20.30) è in programma il match casalingo contro Albino, assolutamente da vincere. CLASSIFICA (11ª giornata) Broni 22; Milano 18; Crema 16; Vicenza 14; Selargius, Pordenone, Alpo, Marghera, Albino 12; Costa Masnaga 8; Castelnuovo Scrivia, Bolzano 6; Carugate 4; Virtus Cagliari 0.

L’Erogasmet ospita Firenze per continuare a sognare

L’Erogasmet Crema continua ad inseguire la testa della classifica, dopo aver portato a casa il sesto successo consecutivo. Vittima di turno è stata l’Aurora Desio, superata in Brianza con il punteggio di 76-72. Incontro come si evince dal punteggio finale equilibrato e combattuto, con i padroni di casa più convincenti nei primi 20’ ed i leoni biancorossi sugli scudi dopo l’intervallo lungo. Il consueto terzo quarto tutto velocità e grinta, ha rimesso in partita l’Erogasmet. Sono stati soprattutto gli esterni Del Sorbo, Montanari e Liberati a propiziare la rimonta, con il play bolognese che ha insaccato la tripla del pareggio a quota 48 ed il talentuoso livornese a fargli eco, mettendo quella del sorpasso. E’ stata di un grande Ma-

nuelli la spallata decisiva nell’ultimo periodo. L’esterno genovese ha messo a referto 14 punti, propiziando l’allungo che ha portato l’Erogasmet fino al piu nove a quattro minute dal termine e contribuendo a rintuzzare il ritorno di Desio, capace di arrivare fino al meno due negli ultimi secondi del match. Domenica i leoni biancorossi sfidano Firenze, che ha acquisito in estate il diritto alla categoria, lasciato libero da Montichiari. Formazione giovane e pericolosa, forgiata ad immagine e somiglianza del coach bolognese Stefano Salieri, che ha guidato squadre di grande prestigio come Pavia (Legadue), Virtus Siena (vincendo 2 Coppa Italia Dilettanti) e nell’anno del nome Biancoblu anche Bologna (Legadue). La formazio-

ne toscana è reduce da due vittorie consecutive (tre nelle ultime quattro giornate) e nonostante i soli otto punti in classifica, rappresenta un avversario da non sottovalutare. I gigliati hanno decisamente cambiato passo con l’arrivo della guardia Jacopo Valentini, ex Matera, Napoli e Fortitudo Bologna, giocatore esperto e concreto, inserito al posto dell’ex nazionale Under 20 Giampaoli e del giovane centro Lenti. Stella della formazione è il playmaker Mohamed Tourè (’92), ex Olimpia Milano. CLASSIFICA (12ª giornata) Orzinuovi, Udine 22; Crema 20; Bergamo, Urania Milano 18; Vicenza, Lecco 14; Costa Volpino, Desio, Robur et Fides Varese 10; Pavia, Firenze, Sangiorgese 8; Padova 6; Mortara, Moncalieri 2.


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Sport

Sabato 12 Dicembre 2015

Più di una squadra s’interroga sul proprio futuro

Il 2016 sarà un anno molto particolare per almeno quattro o cinque squadre di ciclismo che, nonostante i successi sportivi, non attraversano un momento economicamente felice. Che Oleg Tinkov, il patron della Tinkoff, avesse deciso di chiudere, era risaputo da tempo. S’era parlato anche di un interesse di Bjarne Riis, spalleggiato proprio da Saxo, per il riacquisto in corsa del suo team a una cifra vicino ai 6 milioni di euro. Ma la trattativa si è arenata sulle sabbie mobili. Una serie di domande sul futuro se le stanno ponendo anche Katusha, Bmc, Trek e soprattutto Iam.

Tra tanta incertezza, è arrivata anche una buona notizia per il ciclismo italiano: nell’Elite c’è anche la Lampre-Merida, che ha superato l’esame della Commissione ed è a posto, quindi proseguirà la sua attività nella massima categoria. Al via del Giro d’Italia ci sarà anche una squadra africana. Ed è la prima volta nella storia della corsa rosa. Si tratta della Dimension Data, nuovo sponsor di quella che, fino al 31 dicembre, sarà Mtn-Qhuebeka e che tra le proprie file nella prossima stagione sarà guidata dal fuoriclasse delle volate Mark Cavendisch, formazione che,

dopo l’esame della Commissione Licenze, entra nel World Tour delle 18 formazioni di Elite del ciclismo mondiale. Infine, tra le 19 squadre che compongono la seconda fascia, cioè quelle Professional, al momento ci sono solo due italiane: Androni Giocattoli e Nippo Fantini. Salta all’occhio l’assenza di altri due team, Bardiani-Csf e Southeast, vincitrice nel 2015 della coppa Italia, trofeo importantissimo visto che garantisce la partecipazione al Giro. Sembra però che ci sono stati errori su dei documenti e che le due società abbiano provveduto a sanare.

Gli atleti della Lampre-Merida nel 2015

Elena Bissolati sbarca tra le Elite CICLISMO Il giovane talento di San Giovanni in Croce (premiata a Roma insieme a Cavalli e Vece) correrà con la BePink-La Classica

N

di Fortunato Chiodo

ella Sala delle Armi del Foro Italico del Coni, è andata in scena la cerimonia di consegna delle più alte onorificenze sportive: Collari d’oro, Stelle al merito sportivo e Palma d’oro al merito tecnico. Campioni di tutte le epoche, capaci di scrivere la storia sportiva, l’espressione più nitida di un movimento che rappresenta la quinta forza del medagliere olimpico di tutti i tempi, una carrellata emozionante di ricordi e trionfi, alla presenza del presidente del Coni, Giovanni Malaga e del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Nell’ambito della stessa cerimonia, sono stati insigniti anche uomini di sport, personalità e società che si sono particolarmente distinte nel corso della loro carriera e della loro storia e contestualmente attribuite le Stelle al merito. C’è stata quindi una parata di campioni ammessi al Collare d’oro 2015 al merito sportivo per il ciclismo: Fabio Aru, re della Vuelta, che si dice pronto per il Tour e le azzurrine Junior cremonesi Elena Bissolati (campionessa europea dello Scracth), Marta Cavalli (campionessa europea del quartetto a squadre) e Miriam Vece (campionessa d’Italia 500 metri da fermo e argento europeo). A proposito di Elena Bissolati, il talento

Elena Bissolati, regina della pista

emergente di San Giovanni in Croce (anche bronzo mondiale), passerà nel 2016 nella categoria Elite con la maglia della BePink-La Classica. Tra gli insigniti, anche i campioni olimpici dal 1948 al 1984 delle due ruote: Mino De Rossi e Guido Messina (Helsinki 1952), Ercole Baldini, Franco Gandini e Valentino Gasparella (Melbourne 1956), Franco Testa, Marino Vigna, Sergio Bianchetto, Giuseppe Beghetto, Antonio Bailetti, Livio Trapè e Sante Gaiar-

doni (Roma 1960), Pierfranco Vianelli (Messico 1968), Claudio Vandelli e Marco Giovanetti (Los Angeles 1984). E tra le società l’US Legnanese. Atlete e atleti, a conclusione del soggiorno romano, sono stati ricevuti al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. PREMIATI I BIKER DELLA COLUMBUS CUP Presso il ristorante Canadi di Spino d’Adda sono stati premiati i finalisti della Columbus Cup challange di

mountain bike, snodadati in sedici tappe (Rivolta d’Adda, Crespiatica, Lambrinia di Chignolo Po, Zelo Buon Persico, Merlino, San Giuliano Milanese, Meleti, Miradolo Terme, Montanaso Lombardo, Paullo, Camairago, Carpiano, San Martino in Strada, Bagnolo Cremasca e le ultime due a Cavacurta). Ecco i vincitori: Giovani, Chistian Rizzotto (Rizzotto); Senior, Diego Di Stasio (Hio Rcr); Veterani, Andrea Dedè (Hio); Gentlemen, Giampaolo Fappani (Conad Cinghiale Mantova); Super A, Carmelo Belcastro (Belgioioso); Super B, Giancarlo Sommaria (Rizzotto); Donne, Sabrina Bellati (Clamas Varese). SEGRAFREDO E MAPEI TORNANO NEL CICLISMO Due buone notizie, una più bella dell’altra. La Trek ha ufficializzato che dal prossimo anno il Centro studi e ricerche Mapei, gioiello di scienza applicata al ciclismo torna a pedalare a fianco di uno dei team più forti del mondo. Torna al fianco di uno dei “suoi gioielli”, quel Luca Guercilena, team manager lodigiano che si è formato proprio nel Centro voluto dall’attuale presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi (“il signor Mapei”, ma anche un grande appassionato dello sport a due ruote) e realizzato con sapiente passione e competenza dall’indimenticabile Aldo Sassi e ora di Claudio Pecci. La sua squadra è stata, negli Anni ’90, la

numero 1 al mondo, con le maglie a cubetti hanno segnato un epoca. L’altra notizia, è l’ingresso di un grande brand italiano, la Segafredo di patron Massimo Zanetti, imprenditore e politico trevigiano, che con il caffè ha costruito un impero che è arrivato fino alla Casa Bianca, visto che il presidente Obama beve il suo espresso. Il marchio Trek Factory Racing si sposa con Segafredo di Fabian Cancellara, Giacomo Nizzolo e Niccolò Bonifazio. Accordo triennale 2016-2018 e un’opzione per altre due stagioni. Queste saranno le fondamenta per la creazione di una grande squadra dal cuore italiano, con leader Vincenzo Nibali. Sì, anche questo non è un mistero, ma un progetto bello e buono, le imprese del messinese hanno finalmente smosso le acque dell’imprenditoria italiana, per costruirgli attorno una squadra a sua immagine e somiglianza. Sarebbe il sogno del team manager Luca Guercilena, ma anche di Massimo Zanetti e Giorgio Squinzi. Nibali è legato alla kazaka Astana ancora fino a tutto il 2016 (e vogliono tenerlo), ma è l’ago del mercato. Ha 31 anni, è integro fisicamente, può tranquillamente correre almeno tre o quattro stagioni ad altissimo livello. Staremo a vedere... Il 2016 sarà l’ultimo anno di “Spartacus” Cancellara in gruppo, lanciato proprio dalla Mapei.

Achille Grandi in versione lusso BOCCE

di Massimo Malfatto

Allunga la striscia positiva l'Achille Grandi nel campionato italiano per società serie C. Se voleva continuare a sognare e mantenere il primato la bocciofila cremasca era costretta a vincere sulle corsie del bocciodromo di Lainate: obiettivo centrato alla grande. Secondo successo consecutivo lontano da casa per la formazione del presidente Rodolfo Guerrini, nulla da fare per “La Primavera” nettamente sconfitta, al di là del punteggio, per 3-1. Inizia bene il match per l’Achille Grandi grazie alla terna Guerrini-Suardi-R.Visconti che si aggiudica entrambi i set per 8-5 e 8-7. Sulla corsia a fianco una prestazione meno brillante del solito di Mattia Visconti, anche sfortunata, con qualche sbavatura di troppo che può comunque capitare ed inesorabile arriva la doppia sconfitta per 6-8 e 2-8. Seconda parte di incontro tutto di marca cremasca grazie ad una prestazione da urlo, incontri di doppio che sono un vero capolavoro legittimati dalle splendide vittorie di R. Visconti-Suardi (8-5 e 8-0) e di Negri-M. Visconti per 8-3 e 8-0. Ora il campionato si ferma per oltre un mese ed alla ripresa la Grandi tornerà a giocare in casa dove una vittoria sarebbe un'iniezione di fiducia prima della trasferta a Lecco (13 febbraio) dove si potrebbe decidere il risultato finale del campionato. Risultati: La PrimaveraAchille Grandi 1-3; Fulgor-Madonnina 1-0. Classifica: Achille Grandi 7, Fulgor 5, Madonnina

La formazione dell’Achille Grandi

3, Primavera 1. Prossimo turno (30-01): Achille Grandi-La Primavera, Madonnina-Fulgor. TARGA AMICI SCOMPARSI Con un risultato a sorpresa, favorito anche dalla assenza di bocciofili della Achille Grandi nella fase finale (tutti e tre le formazioni eliminate alla terza partita), si è conclusa la gara organizzata dalla Vis Trescore. Sul gradino più alto del podio di questa penultima gara del calendario cremasco è salito una coppia orobica (categoria C), quella formata da Luciano Conti e Ferruccio Cavagnoli. I portacolori della “Caravaggio” eliminavano i beniamini di casa Padovani-Vailati (12-9) nei quarti di finale e i compagni di società Ferri-Crescimberti (12-7) in semifinale. Nella parte alta del tabellone in evidenza Mario Pellegrini e Francesco Denti Tarzia bravi ad imporsi prima sui cremonesi Capelli e Bergamaschi (12-7) e successivamente sui codognesi Beccaria-Gambazzi per 12-4. Nulla da fare in finale per i “bagnolesi” sconfitti da Conti

e Cavagnoli con il punteggio di 12-5. Ha diretto la gara Arturo Casazza, arbitri di finale Roberto Cerioli ed Oliviero Parati. TARGA TELETHON Ci sono alcune analogie sull'esito finale di questa ultima gara del calendario cremonese: il successo di una formazione della canottieri Flora che decreta la vittoria finale della bocciofila di via Riglio (ex aequo con la Coop Castelvetro) nella classifica generale per società. Nella scorsa edizione successo della coppia CiappeiMinoia, quest'anno è toccato a Giuseppe Domaneschi (seconda vittoria in sette giorni) e Massimo Campanini salire sul gradino più alto del podio. Dopo essersi sbarazzati nei quarti di finale di Gargioni-Gregori (123) i rivieraschi superavano gli stradivariani Azzini-Manfredi (12-9) ed in finale avevano la meglio su Gabriele Ronda e Marco Frittoli per 12-8. Quarto posto per i mantovani Padoan e Somaschi. Ha diretto la gara Roberto Soana, arbitri di finale Luca Pedrini e Angelo Rotta.




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