Settimanale Il Piccolo

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il

SETTIMANALE

PICCOLO www.ilpiccologiornale.it

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Anno II • n. 49 • GIOVEDÌ 24 DICEMBRE 2015

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Lo ha deciso il Tribunale. Di Martino ha incaricato quattro consulenti tra cui Cristina Cattaneo, nota per i casi Yara e Bozzoli

a pagina 10

CASO ZARDI, IL CADAVERE VA RIESUMATO a pagina 2

a pagina 8

Qualità vita Cremona ristagna

ASSESSORE PD

PER LE FESTE SI SCEGLIE IL MENU DELLA TRADIZIONE

TUTTI I DATI

a pagina 7

Intervista ad Andrea Virgilio

DELUDENTI NELLA CREMO PROTAGONISTI IN SERIE A E B alle pag. 4-5

La vita non è guerra continua

Auguri...

Le festività natalizie sono l’occasione per ringraziare tutti coloro che ci seguono con affetto: i nostri inserzionisti e i tanti tanti lettori. Auguriamo a tutti un felice Natale e un sereno anno nuovo. Il 2 gennaio il Piccolo non sarà in distribuzione L’appuntamento è quindi per sabato 9 gennaio 2016.

I

l Natale, per chi è credente, segna il momento in cui Gesù Cristo, fattosi uomo, porta la salvezza della fede al genere umano e annuncia la buona novella. E’ il momento in cui si celebrano la nascita e l’amore materno; è un’occasione di riconciliazione. La nascita del bambino viene salutata da un gloria a Dio nell’alto dei cieli e un augurio che ciascuna donna e ciascun uomo, al di là della fede, può fare proprio: “pace in terra agli uomini di buona volontà”. Questo è il grande messaggio del Natale. Riflettere su questo semplice, bellissimo messaggio ci porterebbe a sentirci “meno in guerra” con gli altri, a riscoprire i valori fondativi della vita: l’amore, la famiglia, il senso di comunità, il rifiuto della vio-

CULTURA

a pagina 21

L’operetta a Santo Stefano al Ponchielli

VOLLEY A1

pagina 23

Sosta salutare per una Pomì con il fiato corto

di Daniele Tamburini

lenza. La guerra e la violenza non sono inevitabili, anche se ci toccano ormai da vicino. E allora, iniziamo dal non fare uso spropositato ed eccessivo di parole di guerra. Non sentiamoci sempre “in trincea”, pronti ad una “battaglia”, certi della “sconfitta” altrui e della “vittoria” propria. La vita non è guerra continua: l’altro – che può essere chiunque si trovi sulla nostra strada - non va comunque “combattuto” o “guardato con sospetto”. Dal giorno di Natale, vicino al solstizio di inverno, nasce una nuova luce: cerchiamo di essere pronti a coglierla, per una volta disarmati, accoglienti, attenti. Buon Natale a tutte e a tutti.

BASKET SERIE A

pagina 25

CALCIO LEGA PRO

Fatemi capire...

di Vanni

a pagina 24

a pagina 23

Appena incassata la vittoria elettorale in Spagna, il leader di Podemos ha affermato: «Da oggi non saremo più periferia della Germania». Bene. I greci imputano alla Germania e al suo rigore ogni misfatto, non parliamo di noi italiani e dei nostri politici, per i quali la Germania è un alibi straordinario. Non a caso Renzi ha appena accusato la Germania di aver favorito il populismo dilagante in Europa. Un giorno, forse nemmeno troppo lontano, probabilmente riusciremo a far sì che la Germania non possa più darci direttive, finalmente sganciati dal treno europeo. Allora sì, saremo soli di fronte ai nostri doveri.

HOCKEY SU PISTA

Chiusura d’anno La Vanoli recupera La Cremo dovrà 20 punti a Varese tornare sul mercato in tono minore ma va ko all’overtime per invertire la rotta per la Pieve 010


CREMONA A Cremona Rossi

I nuovi vertici della Sanità

Il presidente Maroni ha nopminato i nuovi vertici della sanità lombarda sulla base della riforma approvata. Il direttore generale dell'ATS Valpadana è Aldo Bellini, che sostituisce Lorenzo Ardissone,

nominato inizialmente ma che ha rinunciato. Direttore generale dell'Asst di Cremona è Camillo Rossi, già direttore sanitario. All'Asst di Crema è stato confermato Luigi Ablondi.

Natale, a tavola vince la tradizione

Durante le feste la maggior parte dei pranzi e delle cene, a casa o al ristorante, si basa su prodotti “nostrani”

L

di Lorenzo Balestreri

a tradizione è sempre la tradizione. Nonostante la nostra alimentazione sia cambiata nel corso dei decenni, durante le feste di Natale e Capodanno a tavola molte persone rimangono legate ai piatti classici. Certo, viene data maggiore attenzione a quanto si spende, ma si rinuncia a qualche regalo piuttosto che a un bel pranzo o una bella cena “nostrana”. Ultimamente, rispetto ad anni più “bui”, è ritornata anche l’usanza di donare cesti di prodotti alimentari tipici della nostra zona. Sicuramente anche in questo caso si sta più attenti al portafoglio e si predilige fare questo gustoso regalo soprattutto a persone vicine come parenti e amici. La maggior parte delle persone è molto legata al “rito” delle feste in famiglia e quindi i pranzi e le cene si fanno rigorosamente a casa attorniati da amici e parenti. C’è però chi preferisce andare nei ristoranti che propongono magari menù nuovi e più vari. Anche nel settore della ristorazione c’è sempre un occhio di ri-

Alla Bissolati un brindisi per lo scambio degli auguri

A trionfare sono sempre zampone e cotechino, capitone, tortelli di zucca, mostarda, panettone e torrone

guardo ai gusti classici rifacendosi ai piatti di un tempo: «Siamo molto legati alla tradizione - precisa il signor Fermo del Ristorante Centrale di vicolo Pertusio - e, Un brindisi per fare gli auguri di Natale, ma soprattutto per ringraziare tutti i volontari che danno un’importante collaborazione alla Bissolati. Presenti anche gli allenatori e i dipendenti della canottieri, che ha vissuto un 2015 indimenticabile per i risultati sportivi ottenuti, soprattutto nel canottaggio. Il presidente Maurilio Segalini ha ringraziato anche la stampa e in particolare il settimanale Il Piccolo.

fino ad ora, abbiamo sempre avuto successo. Sicuramente sulla tavola per le feste non possono mancare né il cappone né i marubini».

Legato ai sapori di sempre anche il Ristorante Duomo di via dei Gonfalonieri, anche se il proprietario è ben conscio dei gusti che stanno cambiando: «Il nostro

menù si rifà alla tradizione - sottolinea il signor Nicola Mandara -. Stiamo però pensando di apportare modifiche in futuro per venire incontro anche alla gente che ha

Devastazione del 24 gennaio Il Comune parte civile

richieste diverse». Sulle nostre tavole durante le feste abbondano - sì abbondano, perché per la dieta c’è tempo lunedì (naturalmente quello dopo l’Epifania) - vari cibi tra cui tortelli di zucca, ravioli, tanti tipi di pesce e carne, mostarda, formaggi, frutta fresca e secca, panettone, pandoro, torrone. A proposito di pesce, consumato prettamente il giorno della Vigilia poiché “di magro”, oltre al classico “bisèt” in questo periodo vanno molto «il polpo, le insalate di mare e le lumachine», così come confermato dal signor Michele Bongiovanni di Sapori di Mare in via Cappuccini che sottolinea anche come la gente sia più attenta alla spesa ma per le feste non rinunci a qualcosa di extra». E così, se in un ristorante milanese si festeggia il “Veganno”, con cenone a base di specialità tipiche rivisitate in chiave vegana (tra queste i cappelletti in brodo, l'arrosto di seitan con patate e le immancabili lenticchie di mezzanotte, naturalmente senza cotechino), da noi a trionfare sono i pranzi e le cene “classiche”.

Il Comune di Cremona, in qualità di persona offesa, si costituisce parte civile nel processo penale per gli atti di devastazione durante la manifestazione del 24 gennaio, ritenuti dall’Amministrazione “gravemente lesivi degli interessi patrimoniali e non patrimoniali della comunità cremonese”. Lo ha deciso ieri la Giunta. La difesa è stata affidata all’avvocato Cesare Gualazzini del Foro di Cremona.


Cronaca

I

di Federico Pani

l 10 dicembre di un anno fa Matteo Renzi prometteva in un videomessaggio l’introduzione del reato di omicidio stradale e l’ergastolo della patente. A distanza di un anno, la promessa è stata mantenuta, o quasi. L’11 dicembre scorso il Senato ha approvato l’introduzione del reato di omicidio stradale. Seguendo l’iter consueto, il decreto di legge tornerà presto in Parlamento per l’approvazione definitiva. L’ergastolo della patente, invece, non compare più. La novità consiste nell’introduzione di due nuove fattispecie giuridiche: l’“omicidio stradale” appunto, e il reato di “lesioni stradali”. Di questa modifica al codice penale, Renzi e il suo governo avevano fatto un cavallo di battaglia. Nel videomessaggio dello scorso dicembre si percepisce tutto l’aspetto emotivo della vicenda: il premier si rivolge direttamente ai familiari di Lorenzo Guarneri nel giorno in cui il ragazzo avrebbe compiuto 20 anni. I genitori sono fondatori dell’associazione omonima, a sostegno della prevenzione della violenza stradale e in favore delle sue vittime. Lorenzo Guarneri, fiorentino e appena diciassettenne, era rimasto vittima di un pirata della strada. Già in veste di sindaco di Firenze, Renzi aveva sostenuto la raccolta firme dei familiari di Lorenzo, volta a introdurre una nuova fattispecie di reato per gli omicidi stradali. Ma facciamo un passo indietro per capire le modifiche apportate al codice penale dal decreto legge. Resta innanzitutto intatta la pena dai due ai sette anni per chi si rende responsabile di un omicidio perché ha violato il codice della strada. L’inasprimento riguarda la guida in stato di ebbrezza grave o sotto l’effetto di sostanze psicotrope: chi guida ubriaco o drogato e causa la morte di una persona rischia da otto a dodici anni di galera. La soglia per decidere l’ubriachezza in questione è di 1,5 grammi per litro: per un maschio di circa 75 chili, tre birre a gradazione alcolica doppia prese a stomaco vuoto potrebbero bastare, per intendersi. Tra i cinque e i dieci anni rischiano coloro che uccidono alla guida con un tasso alcolemico superiore agli 0,8 grammi per litro: in questo caso, a una donna di 50 chili a stomaco vuoto, potrebbero bastare due bicchieri di vino. La stessa pena, inoltre, viene applicata a chi provoca un incidente mortale, perché ha adottato un comportamento rischioso. In altre parole, la stessa pena tocca a chi uccide per colpa della sua guida spericolata. I casi

3 Il drogato e l’ubriaco che provocano incidenti mortali rischiano 12 anni. Ma per i pirati della strada sarà ancora peggio Giovedì 24 Dicembre 2015

Omicidio stradale, è quasi legge

Dopo l’ok del Senato si attende l’approvazione definitiva. Niente ergastolo della patente

menzionati sono l’eccesso di velocità, l’attraversamento col semaforo rosso, l’inversione di marcia. Ancor peggio, per chi in questi casi è sprovvisto di patente. Finora si è parlato di omicidio. L’altra importante novità della legge riguarda l’introduzione del reato di “lesioni personali stradali gravi o gravissime”. Anche in questo caso, le pene sono aumentate nel caso la guida sia irresponsabile o sia sotto l’effetto di alcol o droghe: per lesioni gravi o gravissime, dai tre ai quattro anni in stato di sobrietà, fino ai cinque e sette anni se alterati psico-fisicamente. Un aspetto non meno sentito dall’opinione pubblica riguarda, poi, i pirati della strada: la fuga del conducente porterà a un aggravante di due terzi della pena (in precedenza veniva aumentata di un terzo). L’arresto potrà essere immediato. Dunque, chi uccide ubriaco al volante e fugge rischia diciotto anni di galera. Chi si aspettava l’ergastolo della patente resterà deluso: la patente è conseguibile dopo quindici anni, nel caso di omicidio stradale, cinque in quello di lesioni. Nei casi più gravi, come quelli di ubriachezza o fuga, la revoca raggiunge i trent’anni. Qualche dettaglio in più: sono previste delle ag-

gravanti per i conducenti di mezzi pesanti, i termini della prescrizione del reato stradale sono raddoppiati e al giudice è consentito, nel caso di mancato soccorso, il prelievo immediato e forzoso del Dna. La strada che ha portato all’introduzione di una nuova fattispecie giuridica per i crimini della strada può dirsi cominciata nel 2011. Nel giugno di quell’anno le associazioni Lorenzo Guarneri, Asaps e Lorenzo Borgogni cominciarono una raccolta firme. Si trattava del primo passo per l’introduzione del reato di omicidio stradale: la raccolta, ad oggi, ha superato le 81mila firme. L’opinione pubblica cominciò da quel momento a farsi sempre più sensibile: nel giro di pochi mesi, lo scorso anno, la madre di Stella Manzi consegnò al Senatore Borioli 152 mila firme per l’introduzione del medesimo reato. La macchina su cui viaggiava la piccola era stata centrata da un conducente ubriaco e sotto l’effetto di alcolici. Al criminale erano stati concessi i domiciliari, scatenando la polemica nell’opinione pubblica. La soluzione arriva, dunque, dopo un iter lento e piuttosto accidentato. Non ul-

timo, una certa sorpresa l’ha destata l’opposizione, astenendosi o votando contro il decreto di legge appena approvato. I motivi, stando a quanto detto, sarebbero dovuti a motivazioni di natura tecnica. Dal 2001 le morti su strada in Italia si sono dimezzate. La percentuale di chi è rimasto vittima di guidatori in stati di alterazione psicofisica, invece, è aumentata. Ciò dovrebbe bastare a giustificare la legge appena approvata, definita da più parti “sacrosanta”. E così è. Tuttavia, non mancano voci che, se non critiche, sono consapevoli si tratti solo di un primo passo. La direzione da intraprendere consisterebbe nel diffondere una nuova cultura della circolazione stradale: «Perché invece non puntare sui più sicuri fattori educativi e civici? Perché non imporre limiti di velocità più bassi nelle strade?», ha scritto il filosofo e giurista Patrizio Gonnella, su Micromega. In un articolo comparso sul Fatto Quotidiano, Franco Vespignani e Eleonora Farneti forniscono in maniera completa il costo umano degli incidenti automobilistici in Italia. Oltre a ciò, suggeriscono di integrare il reato di omicidio stradale con una specifica politica sulla

viabilità: «una manutenzione delle strade, dell’impiantistica e della segnaletica adeguata, limiti di velocità sensati, controlli puntuali, e molto altro ancora, ma, soprattutto, una nuova coscienza di chi si mette al volante basata sul rispetto delle regole e del prossimo». Restando al Fatto, per Elena Valdini è il riconoscimento di un'importate battaglia di civiltà. Anche Cremona nel 2014 ha pagato a caro prezzo la guida irresponsabile: venti morti, tra cui ubriachi alla guida e perfino un minorenne. Una magra ma importante consolazione consiste nella recente diminuzione dei morti su strada (-53%) nella nostra provincia. I dati si riferiscono agli ultimi quattro anni. Con ciò, in una recente classifica pubblicata dal Sole 24 Ore, Cremona ha raggiunto la 75esima posizione, su un centinaio di città italiane, per sicurezza stradale: quasi sette morti ogni 100 mila abitanti. Il risultato è ben poco lusinghiero: in città come Bologna o Salerno il risultato è sette volte inferiore. I feriti restano un numero spaventoso: più di milleseicento persone, un centinaio dei quali neopatentati, solo l’anno scorso, secondo l’Istat. Ben venga dunque l’inasprimento delle pene. A patto che la funzione di deterrente possa funzionare. Come è noto, la deterrenza di una pena, la sua funzione intimidatrice, dipende da due fattori: la sua severità e dalla probabilità che sia applicata. Prendiamo un esempio: le stragi del sabato sera sono state più che dimezzate negli ultimi dieci anni. Merito di un controllo più serrato fuori dalle discoteche e del giro di vite sulle pene per chi si mette ubriaco al volante. Il bilancio del sabato sera resta comunque troppo alto: l’anno scorso sono morte solo nei primi sei mesi ottanta persone e quasi duecento sono rimaste ferite. Perciò, nell’articolo già menzionato, Vespignani e Farneti credano serva di più: «Controlli serrati sulla distribuzione incontrollata di alcolici e di droghe all’interno delle discoteche e dei locali, verifica sullo stato di coloro che si mettono alla guida all’esterno, ma soprattutto rendere i locali fruibili facilmente con i mezzi pubblici».

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Il portiere Sirigu (ora al Psg in Francia) e il difensore Astori hanno addirittura vestito più volte la maglia della Nazionale. Anche l’austriaco Buchel, poc

G

di Vanni Raineri

iochino di fine anno. Con una Cremonese che sta disputando la decima stagione consecutiva in terza serie, quante sono le occasioni per recriminare sul rendimento di giocatori che non sempre, nel loro periodo grigiorosso, hanno lasciato intuire tutto il proprio potenziale? Abbiamo passato in rassegna i giocatori che hanno militato in grigiorosso nelle ultime 10 stagioni, a partire dal 2006/2007, che vide la squadra ripartire dalla serie C dopo l’annata da incubo che ne segnò la retrocessione dalla serie B, nella stagione delle 9 sconfitte consecutive. Il primo anno fu l’ultimo della gestione di Gigi Gualco, poi come noto arrivò il Cavaliere Giovanni Arvedi a risollevare decisamente le condizioni finanziarie del club, garantendo anche una bella fetta di futuro grazie al gioiello che è il Centro Arvedi tra via Mantova e via Persico. Ma i risultatui sul campo, come ben noto, non hanno dato seguito alle aspettative, per i motivi più vari, compresi alcune promozioni evaporate nel finale e situazioni spiacevoli che hanno visto coinvolti giocatori in ambito penale. Fatto sta che è trascorso un decennio e siamo ancora qui, ingabbiati in quella che da serie C è diventata Lega Pro, ma sempre terza serie è. E non sembra che all’orizzonte si vedano i presupposti per risalire la china. Torniamo al nostro giochino, e vediamo dove sono finiti alcuni giocatori che ci hanno lasciato per conquistarsi gioie sportive lontano dallo Zini. Emerge una squadra tipo che abbiamo abbozzato, fatta tutti da giocatori di serie A e B, se non in grandi squadre estere e nel giro della Nazionale. ALLENATORI Mister di questo ipotetico dream team non può che essere Marco Giampaolo, l’ultimo ad averci lasciato. Chi poteva pensare che dopo aver salutato Sarri (diretto a Napoli) l’Empoli avrebbe potuto non solo ripetersi, ma addirittura migliorarsi? Nonostante le cessioni di Rugani alla Juve, Sepe, Hysaj e Valdifiori al Napoli e Vecino alla Fiorentina, Giampaolo ha fatto il miracolo, tanto che i toscani festeggeranno il Natale al 7° posto, subito dietro alle grandi. Buoni risultati li hanno ottenuti anche nel tempo altri mister. Giorgio Roselli ha vinto quest’anno la Coppa Italia di Lega Pro col Cosenza, Vincenzo Torrente allena una Salernitana che cerca di salvarsi in B, Roberto Venturato ha ripreso da Cittadella dove si è portato un manipolo di vecchie conoscenze dei tempi del Pice e della Cre-

Grazie Cremona, ma p

Mentre i grigiorossi affrontano il decimo anno di fila in terza serie, vediamo quanti tra gioca Salvatore Sirigu con la maglia del Psg, che veste da 5 stagioni scaglia (Latina, B)

astori (Fiorentina, A)

Manaj (Inter, A) buchel (Empoli, A) coda (Salernitana, B)

Sirigu romagnoli (Psg, Ligue 1) (Carpi, A) PESTRIN (Salernitana, B)

cremonesi (Crotone, C)

Alfonso Cittadella, C

mo e cerca di ripetere il miracolo. Intanto proprio domenica ha espugnato lo Zini riportando i veneti in vetta. Non dimentichiamo Marco Baroni, che dopo Cremona andò ad allenare la Primavera della Juventus, poi portò il Lanciano vicino al sogno della serie A e oggi è autore di una grande rimonta sulla panchina del Novara, salito sino al 3° posto in serie B nonostante i 2 punti di penalizzazione. PORTIERI Nessun dubbio su chi debba essere il titolare. Salvatore Sirigu, classe 1987, arrivò a Cremona il primo anno dell’era Arvedi, quando Erminio Favalli riuscì a portare giovani di grande prospettiva (oltre a Sirigu, anche Astori e Perticone). Si mise subito in luce, poi salì in B con l’Ancona prima di due anni al Palermo in A che lo consacrarono. Passato al Paris Saint Germain, è alla quinta stagione parigina. Ha anche 15 presenze in Nazionale con cui è giunto secondo agli Europei 2012 e terzo in Brasile nella Confederation Cup, oltre al terzo posto dell’Europeo Under 21 del 2009.

La sua riserva è Enrico Alfonso, capolista in Lega Pro nel Cittadella. Classe ’88, è uno dei tanti ex Pizzighettone approdati in grigiorosso, dal 2011 al 2013. Dopo aver avuto poco spazio al Vicenza, è stato titolare nel Pro Piacenza prima del rilancio recente. DIFENSORI Partiamo dalla difesa a tre, fatta addirittura da due giocatori nati a Cremona. Al centro mettiamo Simone Romagnoli, che non ha mai giocato in prima squadra in quanto fu ceduto al Milan dal vivaio, quando già militava nelle Nazionali giovanili. Simone da Soresina, classe ’90, si fece le ossa in C nel Foggia, poi è andato al Pescara dove ha vinto il campionato di serie B. Fatte 7 presenze in serie A, è ripartito dallo Spezia in B e poi al Carpi, dove ha vinto il secondo campionato cadetto. Oggi è titolare in A con 11 presenze all’attivo. Sul centro-destra mettiamo Michele Cremonesi, grigiorosso di famiglia (l’indimenticato padre è stato allenatore giovanile). Sempre alla Cremo fino al 2013, il difensore classe 1988 ha superato periodi di gran-

Pisacane Cagliari, B

nizzetto (Modena, B)

carlini (Frosinone, C)

La panchina AllENATORE: Giampaolo, Empoli, A Caracciolo Vitofrancesco Palermo Brescia, B Alessandria, C Virtus Entella, B

de sfortuna (infortuni a ripetizione) e sta affrontando la terza stagione consecutiva nel Crotone, squadra rivelazione al comando in B. Sul centro-sinistra ovviamente il posto è di Davide Astori, classe '87, altro pupillo di Favalli, che nel 2007 passò al Cagliari dove ha disputato 6 stagioni in A. Quindi Roma e quest'anno Fiorentina. Come Sirigu, anche Astori è stato più volte convocato in azzurro, dove vanta 10 presenze e un gol segnato nella finale per il 3° posto di Confederation Cup all'Uruguay. Sfortunato ad Euro 2012: è stato tagliato in extremis per il recupero di Barzagli. In panchina si merita un posto Fabio Pisacane, classe '86 e trasformato da esterno a centrale. Se ne è andato nel 2006, poi tanta B con Ancona, Ternana e Avellino, ed oggi è titolare con 16 presenze (e un gol) nel Cagliari secondo tra i cadetti. Con lui Antonio Caracciolo, classe, '90, non benissimo alla Cremo ma poi titolare quando è tornato a Brescia. Quest'anno è protagonista dell'ottimo girone di andata delle rondinelle, recordman con 19 presenze su

Djuric Cesena, B

Bocalon Cittadella, C

19 senza mai essere sostituito. Merita una menzione anche Leandro Vitiello, classe '85 oggi al Benevento in Lega Pro, che se ne è andato nel 2006 giocando in B con Ascoli (in due diversi periodi) e e Grosseto (3 stagioni). L'anno dopo, nel 2007, ha lasciato Cremona un altro ex Pice come l'86 Romano Perticone. Se ne andò al Livorno dove vinse subito la serie B. Poi fu titolare in A, seguì una carriera in gran parte in B, con Modena, Novara e quest'anno Trapani dove è titolare con 17 presenze e un gol in Coppa Italia che ha eliminato il Como. CENTROCAMPISTI In cabina di regia siede Marcel Buchel, austriaco naturalizzato del Liechtenstein (con 2 freschi gettoni in Nazionale) classe 1991. Cremona l'ha conosciuto come elemento promettente ma incompiuto. Nel 2013 è andato alla Virtus Lanciano e poi al Bologna, due stagioni in B da titolare. Ma è quest'anno che è esploso: Giampaolo lo schiera titolare nell'Empoli dove è uno dei protagonisti. Ha anche già segnato due reti, alla Roma e alla Fiorentina. Curiosità: in agosto era


5 co valorizzato allo Zini, si sta togliendo grandi soddisfazioni in serie A con l’Empoli, guidato dal tecnico Giampaolo, rinato dopo l’esperienza cremonese Giovedì 24 Dicembre 2015

per vincere ti devo salutare

atori e allenatori si sono consacrati. E qualcuno ha trovato l’azzurro Mister Giampaolo: solo pochi mesi fa era allo Zini, oggi il suo Empoli è la rivelazione in serie A

tesserato con la Juventus (di passaggio) quindi ha tecnicamente vinto la Supercoppa Italiana. Al centro con lui Manolo Pestrin. Dopo Cremona ha conosciuto solo la C e sembrava destinato a una parabola discendente, ma ha vinto a Salerno e oggi, a 37 anni, è titolare in B, capitano degli amaranto e idolo dei tifosi. Un suo gran tiro al volo, doppiato da un gol dell'altro ex Coda, ha consentito alla Salernitana di superare lo scorso 12 dicembre il Como. Passiamo alla fasce. A destra Luca Nizzetto, classe '86, in grigiorosso per ben 4 stagioni dal 2009 al 2013, autore di buone fiammate ma senza troppa continuità. E' andato al Trapani (4 gol) ed è al secondo anno al Modena, sempre titolare, con tre gol all'attivo di cui 2 in Coppa Italia. A sinistra scegliamo Luigi Alberto Scaglia, classe '86 a Cremona nel 2010 autore di una partenza fulminante senza seguito. Tornato al Brescia, ha conquistato la maglia di titolare con 132 presenze e 10 gol in 4 stagioni. Quest'anno è al Latina, sempre titolare e in gol contro il Bari.

In panchina Ferdinando Vitofrancesco, classe '88. Nel 2009 ha lasciato Cremona per il Grosseto in B, poi è rientrato e quindi ha giocato titolare due stagioni in B nel Cittadella. Dopo una stagione in C col Perugia, quest'anno è tra i protagonisti dell'Alessandria seconda nel girone di Lega Po della Cremonese. Bene si sta comportando anche il freschissimo ex Simone Palermo, classe '88. Dopo due stagioni e mezza allo Zini, è andato alla Virtus Entella dove si sta ritagliando parecchio spazio guadagnandosi il posto di titolare (13 presenze). Menzione per Giovanni Fietta, classe '84, un altro dei “Favalli boys”: nel 2007 è stato ceduto allo Spezia, poi, dopo altri 5 anni in grigiorosso, al Como, dove al secondo anno ha conquistato la promozione in B. Dove sta andando malino, anche se lui recentemente è rientrato tra i titolari. ATTACCANTI Al centro dell'attacco Massimo Coda. Nei tre anni alla Cremonese ha messo a segno un buon bottino (24 reti). Si ricorda in particolare l'exploit nel ritiro estivo quando segnò un poker di

gol al Livorno che si preparava ad affrontare la serie A. Nel 2010 è tornato al Bologna; sembrava destinato ai campi di C (Siracusa, San Marino), poi l'anno scorso la chance nel derelitto Parma in serie A, dove si è messo in luce con 18 presenze e 2 gol, contro Chievo e Genoa. Oggi è titolare alla Salernitana in B (2 gol). Attaccante di destra Massimiliano Carlini, classe '86. Dopo una stagione e mezza in grigiorosso, nel 2014 il passaggio al Frosinone, col boom: storica promozione in A dove quest'anno ha messo in fila 7 presenze. A sinistra il ragazzino Rey Manaj, classe '97 ceduto la scorsa estate all'Inter. Qui l'anno scorso ha totalizzato 22 presenze con 2 gol e altrettante espulsioni, Mancini l'ha già fatto esordire sia in A che in Coppa Italia. Panchina per Milan Djuric, classe '90. Dopo un anno allo Zini, lo spilungone bosniaco ha giocato in B con Trapani e Cittadella, poi il ritorno a Cesena e l'esplosione, con 28 presenze l'anno scorso condite da 2 gol al Chievo e alla Juventus (la firma del 2-2). Oggi è ancora al Cesena in B, con 2 gol in carniere. L'altra alternativa è Riccardo Bocalon, classe '89 rimasto a Cremona una mezza stagione. Dopo ha giocato in 6 squadre diverse in tre anni. Due anni fa in Lega Pro 17 gol nell'Unione Venezia, e il seguente 16 nel Prato. Quest'anno ha accelerato: sempre in Lega Pro ne ha già firmati 10 con l'Alessandria, ed è capocannoniere del girone A davanti al grigiorosso Brighenti. Da rimarcare anche l'exploit di Coppa Italia, dove il suo gol a Marassi ha consentito ai grigi di eliminare il Genoa. Menzione per Giacomo Casoli, classe '88. Nel 2014 il passaggio al Como e la conquista da titolare della promozione in B, dove sta giocando titolare in una stagione nerissima per i lagunari. Chiudiamo con l'ennesimo ex Pice, Claudio Coralli, classe '83. Scese dalla B per venire a Cremona, nel 2012 va all'Empoli con pochi gettoni poi dà il meglio di sé a Cittadella, sempre in B (17 gol), ma in estate retrocede. Quest'anno ha ritrovato mister Venturato: per lui 11 presenze con 0 gol, ma anche ben 7 gol in 5 presenze in Coppa Italia.

Novellino e Juary, due meteore allo “Zini” che hanno poi conquistato storici trofei

Non tutti lo sanno, soprattutto i più giovani, che da Cremona sono transitati due giocatori, che poi hanno conquistato storici trofei. Partiamo da Walter Novellino, soprannominato “Monzon” per la vaga somiglianza al famoso pugile argentino, arrivato (a 20 anni) alla Cremonese nella stagione 1973-74 (in serie C). Le cronache dell’epoca raccontano di un attaccante talentuoso, che però non riesce ad incidere, forse perché troppo “innamorato” del pallone. In 30 presenze, segna solo due gol e dopo un solo campionato, si trasferisce all’Empoli. Ma di lui si parlerà a lungo, perché dopo essere stato protagonista in serie A nel Perugia, viene acquistato dal Milan e in rossonero conquistata lo storico scudetto della stella nel 1979. Dopo quattro stagioni in rossonero, passa all’Ascoli, poi torna al Perugia e quindi termina la carriera a Catania, per poi iniziare quella di allenatore. Ancora più incredibile è la storia di Juary, brasiliano reso famoso dalla sua danza attorno alla bandierina dopo un gol segnato. E’ tra i primi stranieri a sbarcare in Italia dopo la riapertura delle frontiere. Gioca con profitto ad Avellino e in due stagioni segna 13 gol. Nell’estate dell'82, l’Inter lo acquista nell’intento di girarlo poi al Cesena per arrivare all’austriaco Schachner. Ma l’operazione non si concretizza e Juary resta a Milano, tra il malumore dei tifosi. La sua stagione in nerazzurro è un flop (21 presenze e 2 gol) e Juary fa le valigie per Ascoli, dove torna protagonista. Ma la società marchigiana non lo conferma e quindi il brasiliano resta senza squadra. A stagione in corso, di lui si ricorda la Cremonese, alla sua prima espe-

rienza in serie A. Juary esordisce con il Verona (poi campione d’Italia) e si procura un rigore, poi sprecato da Chiorri. Non è in grande forma e il suo apporto è limitato, tanto che in molti credono sia sul viale del tramonto. Ma a sorpresa trova un ingaggio al Porto, dove conquista subito il titolo portoghese e soprattutto raggiunge nel 1987 la finale della Coppa dei Campioni. A Vienna il Bayern Monaco è nettamente favorito e passa in vantaggio. Ma nella ripresa l’algerino Madjer (di tacco) pareggia e nel finale è proprio Juary a segnare la rete del clamoroso sorpasso, che regala la coppa ai portoghesi. La stagione successiva conquista anche Supercoppa Europea e Coppa Intercontinentale, prima di chiudere la carriera in Brasile. Fabio Varesi


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Cronaca

Sabato 24 Dicembre 2015

MESSA CON LA FONDAZIONE MORENI E’ il miglior modo per iniziare il nuovo anno: ritrovarsi insieme per pregare e ringraziare il Signore del dono di un 2016 carico di promesse, di sogni e di speranze. E’ questa la proposta che Fondazione Moreni rivolge ad operatori, familiari, amici e simpatizzanti, invitando tutti alla S. Messa che verrà celebrata in cappella, nella Cascina di via Pennelli 1, a Cremona, il primo gennaio alle 18. La funzione liturgica sarà preceduta dalla recita comunitaria del S. Rosario alle ore 17.30. Sarà questa l’occasione per far memoria della signora Valeria Arata, mamma di Fabio Moreni, nel 7° anniversario della sua morte ed anche per vivere in sintonia con la Chiesa universale la ricorrenza della 49ª Giornata mondiale della Pace. Tema, che in modo speciale richiama la testimonianza lasciataci da Fabio Moreni, il quale, proprio perché non indifferente alla guerra che stava devastando l’ex-Jugoslavia, diede la propria vita per portare aiuti umanitari alle popolazioni provate dal conflitto. Fabio è un esempio concreto di cosa significhi avere la pace nel cuore e portarla al prossimo.

MONITORAGGIO DIFFERENZIATA In questi giorni è stato fatto il punto sulla raccolta differenziata a distanza di 5 mesi dall'estensione del Porta a porta. Sono stati confermati i buoni risultati ottenuti. Nel mese di novembre è stato superato il 70% di raccolta differenziata. Il gestore e il Comune stanno lavorando intensamente per continuare a migliorare il servizio e consolidare i risultati ottenuti grazie alla sensibilità dei cittadini cremonesi. Sono in fase di pianificazione le attività da attuare nel corso del prossimo anno, previsto anche l'avvio della sperimentazione sulla tariffa puntuale. I dati complessivi dell'avvio su tutta la città della raccolta differenziata con il metodo porta a porta saranno presentati all'Osservatorio Rifiuti che verrà convocato a gennaio. In quella occasione saranno anche esaminati i dati sulle varie frazioni differenziate raccolte e sulla loro valorizzazione. Martedì il gestore del servizio ha incontrato gli amministratori di condomini. E' stata fornita loro una breve informativa sullo stato del progetto, richiamata la necessità del rispetto del calendario e orari di esposizione, oltre che parlare del costo del servizio per il 2015 ma anche delle attività per il 2016.

Legge di Stabilità, tutte le misure Scompare la Tasi, il canone Rai si paga con la bolletta della luce. Confermato l’incentivo per le ristrutturazioni. C’è anche un bonus cultura

E’

stata approvata la Legge di Stabilità, la vecchia Finanziaria, e non sono poche le novità per i cittadini. Vediamo quali sono le principali di questa manovra di 35 milioni di euro circa, che naturalmente attende il via libera di Bruxelles. TASI - E' uno dei provvedimenti più attesi. L'abolizione della tassa sulla prima casa avviene in contemporanea con la sparizione dell'Imu sui terreni agricoli. Potrebbe invece essere aumentata l'Imu sulle seconde e terze case. Tutte misure che dovrebbero costare circa 5 miliardi di euro. CANONE RAI - Lo avevamo anticipato qualche mese fa. Il canone Rai scende da 113 a 100 euro ma sarà ben più difficile scampare dal pagamento dell'imposta, in quanto si pagherà con la bolletta elettrica. Dal 2017 il canone scenderà ulteriormente, a 95 euro. BONUS RISTRUTTURAZIONI - Gli incentivi per le ristrutturazioni sono stati prorogati per un altro anno. Le ristrutturazioni edilizie potranno essere detratte dall'Irpef per il 50%: mentre quelle legate al risparmio energetico per il 65%. IRES E IVA - Rinviato il taglio dell'Ires, la misura più costosa riguarda l'Iva, ben 17 miliardi di euro. La finalità è evitare che i consumi si deprimano ulteriormente.

FORZE DELL'ORDINE - Anche gli esponenti delle forze dell'ordine avranno diritto al bonus mensile di 80 euro. INCENTIVI ALLE ASSUNZIONI Nuovamente prorogati gli incentivi per chi assume. Chi assume un dipendente a tempo indeterminato o converte un contratto a tempo determinato avrà uno sgravio sui contributi da versare, ma rispetto a oggi saranno meno generosi: dagli attuali 8mila euro si scende al 40% (circa 3mila euro) per l'anno a venire. Per quanto invece riguarda le aziende del sud, sarà ancora possibile ottenere una decontribuzione al 100%. PARTITE IVA - La soglia massima di redditi per i professionisti per poter accedere al regime agevolato forfettario passerà dagli attuali 15mila a 30mila euro. La tassazione fissa sarà del 15%, per i primi tre anni solo del 5%. LIMITE DEI CONTANTI - Innalzato a tremila euro il limite dei pagamenti in contati, dagli attuali mille. Una misura molto contestata (per questioni di lavoro nero ed evasione fiscale), che però secondo il governo potrebbe rilanciare i consumi. PENSIONI - Sarà possibile per chi ha più di 63 anni lavorare part time con una retribuzione quasi pari a quella ordinaria. Sale la no tax area dei pensionati, che da 7.500/7.750 euro (a seconda dell'età) diventa per tutti di 8.142

euro (pari a quella dei dipendenti). OPZIONE DONNA - Potrà essere esercitata dalle lavoratrici dipendenti o autonome che raggiungono i 57 o 58 anni e 3 mesi di età entro il 30 dicembre 2015, oppure che compiono i 57 o 58 anni entro il 30 settembre 2015. I 35 anni di contributi vanno raggiunti entro il 31 dicembre. Chi opta per questa possibilità può andare in pensione prima ma con l’importo della pensione calcolato con il sistema contributivo.

CARTA FAMIGLIA - E' una card per sconti sull'acquisto di beni di prima necessità o servizi che prevede riduzioni tariffarie con soggetti pubblici o privati che aderiscono all'iniziativa. E' destinata a famiglie con almeno 3 figli minori residenti in Italia (anche se stranieri). Verrà rilasciata solo ai nuclei familiari che ne fanno richiesta, in base all'Isee. BONUS CULTURA - Chi compie 18 anni l'anno prossimo avrà a disposizione 500 euro da spendere in libri e altri prodotti culturali.

Interventi su scuole, strade, palestre e marciapiedi. Un piano da 11 milioni Scuole, palestre, strade e marciapiedi: il 2016 sarà un anno di interventi manutentivi. La Giunta ha adottato il Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2016-2018 e il relativo elenco di lavori per il 2016 confermando l’indirizzo espresso lo scorso anno: priorità e concretezza. Sono priorità per l’Amministrazione le scuole, con interventi di manutenzione in asili nido, materne, elementari e medie (540 mila euro), lavori di restauro, risanamento, bonifica e miglioramento sismico alla palestra della scuola primaria A. Stradivari (290 mila euro), la messa in sicurezza e rifacimento dei pavimenti alla scuola secondaria di primo grado Virgilio (338mila euro). 320mila euro è la spesa prevista per la messa in sicurezza di soffitti e solai di asili nido,

materne, elementari e medie. Per quanto riguarda gli impianti sportivi, nel Pop per il 2016 è prevista la riqualificazione del campo da calcio al Cambonino (400mila euro), la manutenzione straordinaria del Bocciodromo (80mila euro), intervento per la copertura della palestra Cavatigozzi (100mila euro) e la manutenzione straordinaria degli impianti sportivi comunali (100mila euro). Per la manutenzione strade e marciapiedi è previsto 1 milione e 600 mila euro. Diverse le opere nei quartieri: rotatoria in via Persico al Maristella, ampliamento della strada S. Felice e S. Savino, riqualificazione comparto via Giordano-via del Sale-via Cadore, piste ciclabili tra via Milano e Picenengo, al Boschetto e a Cavatigozzi. Nel piano è prevista an-

che l’attuazione degli itinerari previsti nel Biciplan e presentati alla Regione per la richiesta finanziamenti con priorità a via Mantova, viale Trento Trieste, via Brescia, via Brescia e via Bergamo. Si conferma nel Pop la rigenerazione urbana, per la quale sono previsti 80mila euro da destinare a viale Po e ai quartieri. Attenzione anche ad attrezzature giochi nei giardini pubblici e all’arredo urbano (in particolare nel centro cittadino e parco Fazioli) per i quali sono previsti 100mila euro. Interventi anche sugli edifici pubblici: per Centri anziani e sedi dei Comitati di quartiere destinati 50mila euro, per impiantistica di sicurezza al Museo Civico 100mila euro, per progetti di sviluppo su Palazzo Grasselli 200mila euro e per Palazzo Affaitati 200mila euro.


Cronaca

Giovedì 24 Dicembre 2015

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Virgilio, il piano case per Cremona

L’assessore Pd si occupa anche di area vasta: «Subalterni a Mantova? Il tema è valorizzare alleanze territoriali». «In palazzo Affaitati il Centro Fumetto e Informagiovani»

Dall’inizio dell’anno il comune di Cremona avrà in gestione anche gli alloggi dell’Aler, per un totale di oltre mille abitazioni

A

di Vanni Raineri

ndrea Virgilio è assessore all'area vasta e alla casa della giunta Galimberti. I suoi compiti sono in realtà molteplici: piano strategico di area vasta, Po e contratto di fiume, Casa, Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) e Piano efficientemente energetico, patrimonio pubblico, sportello unico e progetto Campus Alta formazione. Un'assessore di... area vasta appunto. Con lui partiamo dagli alloggi comunali, anche perché la novità è dietro l'angolo. Col nuovo anno gli alloggi Aler saranno gestiti dal Comune. In totale gli alloggi comunali in gestione Aler erano 853, di cui 696 occupati e 157 vuoti, mentre gli alloggi comunali in gestione diretta sono 187, di cui 136 occupati e 51 vuoti. «Da gennaio - esordisce Virgilio - torneremo a gestire gli oltre mille alloggi di proprietà del comune, anche quelli che erano in gestione all'Aler. Il rientro nella gestione diretta è stata una nostra scelta, vogliamo comunque garantire un rapporto proficuo con l'Aler: l'approccio strategico deve essere condiviso. L'idea è quella di ragionare su un sistema integrato all'interno della macchina comunale. Per questo abbiamo individuato la figura dei mediatori condominiali che saranno presenti in questi alloggi. In questi giorni stiamo distribuendo agli inquilini i riferimenti telefonici. Ci avvarremo di sedi di quartieri per affrontare le problematiche sociali». Non è che avete preso in mano una patata bollente? «E' una scelta politica dettata dal fatto che non ci sarà più un soggetto terzo. C'è consapevolezza che forse questo è il modo migliore per abituare la macchina a lavorare in modo integrato. Non possiamo più procedere per compartimenti stagni. Recentemente abbiamo messo a disposizione gli alloggi Erp di via Platina e altri in centro storico di emergenza abitativa sociale». Un altro aspetto è il finanziamento da poco giunto dalla Regione. «Ha approvato il finanziamento di 4 milioni distribuiti al nostro Comune lungo il mandato. E' una cifra significativa che ci consentirà di recuperare una parte importante degli alloggi, soprattutto a San Felice e in quartiere Giuseppina (dove c'è stato il noto sequestro del garage per amianto, ndr).

in alto a sinistra Andrea Virgilio, sotto il palazzo Affaitati e sopra l'ex ospedale

La prima tranche di 300.000 euro è arrivata e verrà utilizzata per il recupero e la manutenzione straordinaria». Lei si occupa anche di efficientamento energetico. Il Movimento 5 Stelle ha chiesto una mappatura degli edifici pubblici. «Su questo tema abbiamo dato priorità agli edifici scolastici, e i nostri purtroppo sono “energivori”, cioé consumano parecchio, soprattutto scuole come la Virgilio e l'Anna Frank. Ci stiamo preparando per partecipare ai bandi. La Regione li predisporrà tra un paio di mesi, come ci siamo preparati per i bandi Erp lo faremo con questi». Capitolo area vasta. Lei tra l'altro è stato capogruppo del Pd in Provincia. «L'area vasta si affronta facendo in modo che il capoluogo si prenda sempre più carico del rapporto coi comuni limitrofi nella gestione dei servizi. Penso all’efficientamento amministrativo, alla sicurezza, all'urbanistica. C'è una serie di possibilità che stiamo verificando in collaborazione coi co-

Abbiamo ricevuto 4 milioni dalla Regione per il recupero di alloggi

muni della cintura che nel frattempo si sono aggregati in piccole unioni per condividere le funzioni. Ma non ci si deve limitare all’area omogenea, serve un rapporto forte con i capoluoghi vicini. Il comune capoluogo deve tornare ad essere tale. Da 20 anni si enfatizza la retorica della grande Cremona ma la città dal punto di vista urbanistico ha sin qui pensato solo a se stessa». Nei vari settori sta uscendo una suddivisione in Regione di 5-6 aree omogenee, e in tutte Cremona sembra aggregarsi con Mantova, una scelta che sembra obbligata anche per motivi geografici. Senonché ovunque sembra che il ruolo di Cremona sia subalterno a Mantova. Non per fare questioni campanilistiche, ma è giustificato? «Credo che in prospettiva il tema per Cremona non sia quello di diventare capoluogo rispetto a una provincia più ampia, ma di costruire reti. Il rapporto con Mantova è fondamentale e richiede un approccio equilibrato. Il punto di partenza non è quello di

pensare a chi tocchi fare da capoluogo, ma valorizzare il più possibile alleanze territoriali. L'area vasta futura non può limitarsi alla provincia di Mantova ma il ragionamento deve allargarsi al sud della Lombardia, e Pavia e anche alla parte oltre il fiume Po. Inoltre Vezzini ha avviato un percorso su altre partite con Brescia e Bergamo. In questa fase è essenziale allargarsi ma non per chiudersi in nuovi recinti». Parliamo di Po e di contratto di fiume. Canale navigabile e progetti di navigabilità si ripetono da decenni. Cosa le fa pensare che stavolta possa essere quella buona? «Noto un'attenzione diversa rispetto agli anni scorsi, da parte soprattutto della Regione. Qualche anno fa il governo Berlusconi sottrasse al Po 180 milioni di euro di risorse, nel silenzio degli enti locali. Fa piacere che invece oggi ci sia un interesse diverso. Come comune capoluogo dobbiamo stare all'interno di questo processo, sempre però con attenzione, che non consiste nel

Sul Po navigabile e Tencara vedo un interesse diverso rispetto al passato

discutere di un orizzonte ma cercare la concretezza. Nel frattempo noi ci muoviamo su cose più piccole ma che sanno generare movimento attorno al fiume. Ad esempio abbiamo riaperto il tema delle crociere (ne abbiamo fatte una quarantina coinvolgendo comuni dell’asta cremonese). Stiamo lavorando sull’implementazione del percorso turistico, all’interno di un orizzonte di navigabilità e rilancio di aree come Tencara. L'obiettivo è non fermarsi a questo orizzonte proprio perché in passato tante promesse sono state disattese». Una delle deleghe riguarda il progetto Campus alta formazione. «La priorità in questa fase è valorizzare le nostre università sul territorio, gran parte dei progetti che facciamo sono finalizzati a questo. Non possiamo perdere radicamento di queste realtà sul territorio». Si occupa anche del patrimonio pubblico. In particolare è chiamato a vendere per fare cassa. «Le alienazioni si attestano nel 2015 attorno ai 500-600mila euro.

Oggi pianifichiamo di partire nel 2016 con un progetto di recupero di palazzo Affaitati nel quale vorremmo inserire due servizi rivolti ai giovani: il Centro Fumetto e Informagiovani. Ciò consentirà un risparmio di canoni passivi di 50mila euro l’anno. In questo senso potremo abbinare il rilancio di un contesto di pregio e il risparmio sulle locazioni passive. Inoltre siamo in relazione con Cariplo per la valorizzazione di palazzo Grasselli, che è un altro obiettivo di mandato, almeno per recuperare una parte dell'edificio. Poi stiamo ragionando con l’amministrazione provinciale rispetto ad altri contesti. Abbiamo messo in vendita San Francesco e l'ex ospedale di via Radaelli. Rispetto al comparto del parco monasteri stiamo valutando, per un progetto pubblico non ci sono risorse, possiamo perseguire una destinazione flessibile e l'interazione con un soggetto privato». Lei è un esponente politico mai al centro di polemiche, spesso ben visto anche dagli oppositori. Nel recente caso di A2a però si è detto che, come esponente dell'area pizzettiana del Pd, era tra i più critici rispetto all'offerta per l'acquisto di Lgh. «Sulla vicenda c'è stata la coesione di tutta la maggioranza, soprattutto in ambito Pd. Quanto allo stile, credo che i toni aspri in politica debbano esserci ma devono essere rivolti sempre ai contenuti. Con questo obiettivo sia la maggioranza che la minoranza hanno la responsabilità di costruire un rapporto dialettico che può essere anche pesante ma basato sul merito, senza strumentalizzazioni. Complessivamente è un rapporto che deve essere rivisto perché costruire solo teatrini basati sulla polemica non fa bene a nessuno». Chiudiamo con un'autocritica. «Penso che dovremmo essere più chiari nella capacità di trasmettere le nostre priorità. Su questo ci devono venire incontro anche i soggetti politici della maggioranza che devono chiarire in modo più netto quali sono le priorità». Scusi, ma viene in mente Berlusconi, non proprio un suo riferimento politico, che alla domanda rispose più o meno “dovremmo essere più bravi a spiegare alla gente le meravigliose cose che facciamo”... «Dico allora che non possiamo permetterci anche in questa fase approcci autoreferenziali. Dobbiamo essere noi bravi a capire le cose che stiamo facendo».

In politica giusto ci siano toni aspri, ma rivolti sempre ai contenuti


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Cronaca

Giovedì 24 Dicembre 2015

Qualità della vita, lieve crescita

Cremona sale al 52º posto, ma resta nel limbo. Aumentano i reati. Spendiamo, investiamo, ma non abbiamo spirito di iniziativa

E’

QUALITA' DELLA VITA, LA PAGELLA

di Vanni Raineri

sempre atteso l'appuntamento di fine anno con la classifica della qualità della vita nelle province italiane stilata dal Sole 24 Ore. Un appuntamento che ha tagliato il traguardo della 25ª edizione. Come ogni fine anno, ecco dunque il resoconto dettagliato. Partiamo con la situazione di Cremona, che complessivamente guadagna 5 posizioni rispetto al 2014, ma come si legge nella tabella in pagina rimane ben al di sotto del 34° posto conquistato nel 2013. A prevalere a livello nazionale è tornata Bolzano, per anni tra il 1° e 2° posto prima della momentanea discesa dello scorso anno (10ª posizione). A stupire di più è la costante crescita di Milano, che ogni anno rosicchia posizioni sino ad arrivare all'odierno secondo posto, nonostante la presenza di alcuni parametri che la penalizzano, come l'ordine pubblico che piazza il capoluogo lombardo al terzultimo posto (108ª su 110). Tra le province lombarde, anche Sondrio sale nella top five guadagnando ben 9 posizioni. Il confronto con le realtà vicine penalizza Cremona: delle 7 province confinanti, solo Lodi è messa peggio. In coda Reggio Calabria, 110ª. Perde 4 posizioni rispetto al 2014, quando però le province analizzate erano 107, tre in meno (le new entry sono Barletta-Andria-Trani, Fermo e Monza Brianza). Vediamo ora l'analisi della situazione nei 6 settori base, a loro volta suddivisi ciascuno da 6 segmenti. TENORE DI VITA - Cremona occupa il 27° posto, in crescita di quattro. La migliore posizione è quella relativa alla spesa per l'acquisto di beni durevoli, che ci vede in 12ª posizione assoluta. Si

pos.

1 2 3 4 5 13 24 28 29 37 52 62 70 110

Provincia

Bolzano Milano Trento Firenze Sondrio Parma Bergamo Brescia Mantova Piacenza CREMONA Lodi Pavia Reggio Cal.

posizione anni precedenti 2014

10 8 2 16 14 19 41 26 34 22 57 69 59 106

tratta dei consumi per famiglia in euro (2.449 euro per ciascuna famiglia cremonese). Siamo al 16° posto in base all'assegno di chi è a riposo: l'importo medio della pensione al mese è di 900 euro. Per ricchezza dei privati siamo al 31° posto: il patrimonio medio delle famiglie è di 416.826 euro (dato che in questo caso risale al 2013). Per valore prodotto siamo al 36° posto, con un valore aggiunto pro capite di 25.392 euro. Scendiamo al 43° posto nella spesa per turismo all'estero, che che consiste in 340 euro pro capite. L'abitazione ci vede al 65° posto, con il costo della casa in semicentro di 2.000 euro al metro quadrato. AFFARI E LAVORO - Buono il comportamento in questo settore, che ci vede occupare la 17ª posizione, in salita di 6 rispetto al 2014. Cremona emerge per la propensione a investire: 12° posto con un rapporto impieghi/depositi di 1,63. Siamo al 18° posto per i crediti difficili, che consiste

2013

2 10 1 7 11 16 33 53 38 17 34 65 66 105

2012

1 17 3 18 20 6 37 26 34 12 51 69 64 92

2011

2 19 6 7 9 13 36 32 37 16 43 67 66 94

2010

1 21 2 16 3 13 36 44 33 18 37 65 70 103

in un rapporto sofferenze/impieghi di 13,09. Quanto a export siamo al 26° posto: la quota di esportazione è il 39,40% del pil. In questa graduatoria sorprende il 1° posto di Siracusa, dovuto all'industria petrolifera. Il tasso di occupazione è del 64,61%, il che ci colloca al 34° posto. Male il dato sui giovani imprenditori: abbiamo solo 46,16 imprenditori fra i 18 e i 29 anni ogni 1000 giovani, il che ci vale il 74° posto. Meritiamo una posizione bassissima (99ª) per spirito di iniziativa, con sole 8,24 imprese registrate ogni 1000 abitanti. SERVIZI AMBIENTE E SALUTE - Anche questo settore ci vede in crescita, passati come siamo dal 35° al 28° posto. Ci distinguiamo (16°) quanto a connessioni web, col 99,35% della popolazione coperta da banda larga. Il 100% è raggiunto solo da Milano e Monza Brianza, mentre in coda il dato di Asti è di poco superiore all'83%.Buono anche il 21° posto nella sanità, calcolato su un tasso

di emigrazione ospedaliera del 4,30%. Bergamo svetta con l'1,94, in coda Matera col 27,26. La pagella ecologica ci promuove col 24° posto, grazie all'indice Legambiente Ecosistema urbano di 60,2. Il fondo è monopolizzato dalle province di Sicilia e Calabria. C'è di peggio anche per velocità della giustizia: siamo al 28° posto grazie al 42,1% di cause nuove e pendenti. Promossi anche nelle strutture per i più piccoli: il 34° posto grazie al 15,7 di indice di presa in carico negli asili nido. C'è solo un dato che ci penalizza, ma lo fa in modo pesantissimo, e d'altra parte non è una novità, e possiamo fare ben poco per modificarlo: è il clima. Siamo al 108° posto alla pari con Bolzano, il che significa che alle nostre spalle c'è solo Parma. E' calcolato sulla differenza tra il mese più caldo e quello più freddo, ed è di 25,7 gradi. Da segnalare che, tolte le tre province citate, le altre sono distanti di almeno un grado. In vetta Trapani con 15,8 gradi. POPOLAZIONE - Qui siamo in picchiata, dal 43° al 77° posto. Ci salviamo (34° posto) per la formazione, con 10,22 anni di studio in media. Siamo poi al 56° posto per tasso migratorio totale (1,20 il saldo migratorio ogni 1000 abitanti), al 58° per longevità (82,05 anni la speranza di vita media alla nascita), al 59° per coppie in crisi (58,38 separazioni ogni 10mila coppie coniugate) e al 61° per “anziani e giovani” (l'indice di vecchiaia è 174, calcolato sul rapporto tra over 64 e under 15). Le differenze in campo nazionale sono abissali: Napoli comanda con 100, Trieste è in coda con 250. Infine, 66° posto nella densità demografica, con 204,18 abitanti ogni chilometro quadrato. ORDINE PUBBLICO - La situazione peggiora vistosamente. Scendiamo dal 77° all'88° posto. Restiamo nella media nella micro-

criminalità: 47° posto con 124,17 scippi e borseggi l'anno ogni 100mila abitanti. Scendiamo al 58° posto nelle rapine: sono 32,08 ogni 100mila abitanti. Peggio nelle frodi: 76° posto con 219,85 truffe e frodi informatiche sempre ogni 100mila abitanti, e siamo al 78° posto nel numero di appartamenti svaligiati, che sono 521,83 ogni 100mila abitanti. Come recentemente segnalato, siamo i peggiori in Lombardia, e all'81° posto in Italia, per numero di estorsioni: 15,21 casi ogni 100mila abitanti. Infine c'è una graduatoria che segnala la variazione, vale a dire il rapporto dei reati totali pro capite tra il 2014 e il 2011, che è di 1,05. TEMPO LIBERO - Chiudiamo con una classifica che ci vede crescere, dal 77° al 65° posto, ma c'è poco di che essere soddisfatti. L'indice di sportività ci vede al 37° posto con 451,96 punti, mentre le sale cinematografiche sono 2,77 ogni 100mila abitanti, il che ci vale il 47° posto. Scendiamo in 51ª posizione per presenze agli spettacoli: 1088,9 ogni 1000 abitanti, il che significa che ognuno di noi va poco più di una volta all'anno. Abissali le differenze: Bolzano comanda con 8635, a Crotone, con 0,2, in pratica nessuno esce mai. Il fascino all'estero consiste nella spesa totale dei turisti stranieri, che a Cremona è di 45 milioni di euro. Siamo in 73ª posizione. Al comando nell'ordine Roma, Milano, Venezia, Firenze e Verona. Negativo anche il 78° posto nella ristorazione, con 549,5 ristoranti e bar ogni 100mila abitanti. Anche quest'anno possiamo vergognarci del 97° posto per numero di librerie, che sono 4,98 ogni 100mila abitanti. Considerata la popolazione di Cremona e provincia, abbiamo a disposizione solo 18 librerie. Ma forse non ne abbiamo bisogno.

TENORE DI VITA pos.

Provincia

pos.2014

27

CREMONA

31

36

valore prodotto

31

ricchezza dei privati

16

assegno per chi è a riposo

12

spesa per beni durevoli

43

oltre confine

65

l'abitazione

AFFARI E LAVORO pos.

Provincia

pos.2014

17

CREMONA

23

99

spirito d'iniziativa

12

propensione a investire

18

i crediti difficili

26

l'export

34

l'occupazione

74

giovani imprenditori

SERVIZI AMBIENTE E SALUTE pos.

Provincia

pos.2014

28

CREMONA

35

34

strutture per i più piccoli

24

pagella ecologica

108

il clima

21

sanità

16

connessioni web

28

velocità della giustizia

POPOLAZIONE pos.

Provincia

pos.2014

77

CREMONA

43

66

densità demografica

56

tasso migratorio totale

59

coppie in crisi

34

la formazione

61

anziani e giovani

58

longevità

ORDINE PUBBLICO pos.

Provincia

pos.2014

88

CREMONA

77

47

microcriminalità

78

appartamenti svaligiati

58

rapine

81

estorsioni

76

frodi

83

variazione

TEMPO LIBERO pos. 65

Provincia

pos.2014

CREMONA

77

97

librerie

47

sale cinematografiche

78

ristorazione

51

in piazza

73

il fascino all'estero

37

in forma


I Fatti della Settimana IN PRIMO PIANO martedì 22 dicembre

Giovedì 24 dicembre 2015

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Carabinieri impegnati nella lotta a spaccio, alcol e degrado nel Cremasco

Nella lotta a spaccio, alcol e degrado, 120 persone sono state controllate da carabinieri, dal primo pomeriggio sino a notte fonda, nelle principali vie, nei parcheggi dei centri commerciali e nei luoghi malfamati del Cremasco, per contenere e prevenire i reati predatori, in aumento in questo periodo. In primo

SABATO 19 dicembre SPACCIATORE ARRESTATO GRAZIE ALL’INTERVENTO DEL QUESTORE DI CREMONA

La Squadra Mobile ha arrestato in flagranza di reato per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio M.M., classe 1961 e residente a Cremona. Intorno alle 10.20 di ieri, il questore, accompagnato dall’autista, stava percorrendo la tangenziale per recarsi sul luogo dove era in atto il posto di blocco effettuato dalla polizia su disposizione dello stesso Bonaccorso. Arrivato all’altezza del Palazzetto, però, il questore ha notato due persone in uno spiazzo. Una era a bordo di uno scooter, l’altra in sella a una bicicletta. L’uomo a bordo dello scooter stava consegnando qualcosa all’altra persona: questo particolare ha insospettito il questore, che ha fatto fare inversione all’autista per raggiungere lo spiazzo dove stavano le due persone. Mentre l’uomo sullo scooter aveva già preso il largo, quello sulla bicicletta ha deciso di consegnare spontaneamente lo stupefacente appena acquistato. A quel punto è partita la caccia allo spacciatore, rintracciato piuttosto facilmente grazie al fatto che il questore era riuscito a prendere nota della targa. Gli agenti della Mobile sono dunque arrivati a casa di M.M. e, mentre salivano le scale, hanno incrociato una persona. Fermata, quest’ultima è risultata in possesso di una dose di eroina: evidentemente era un altro cliente di M.M. Lo spacciatore ha patteggiato a un anno e 4 mesi ep er l’uomo è stato mantenuto il regime dei domiciliari.

DOMENICA 20 dicembre RuBa un anello del valore di 7 euro: denunciato un 15enne tunisino

Prova a rubare un anello in un negozio esterno al centro commerciale CremonaPo, del valore di circa 7 euro : denunciato un 15enne di origini tunisine. L’esercente di un negozio cinese di via dell’Artigiana-

luogo i militari dell’Arma si sono concentrati sul controllo e sullo sgombero di luoghi malfamati. A Crema, in particolare, sono state controllate diverse persone che solitamente bivaccano nei giardini di Campo Marte, sgomberandoli.Sono state identificate otto persone pregiudicate per reati di varia natura

e per due di questi (stranieri clandestini) sono state attivate le procedute per l’espulsione dal territorio nazionale. Due sono stati trovati in possesso di hashish per uso personale (sequestrato) e saranno segnalati alla Prefettura come tossicodipendenti, mentre un giovane di Vaiano è stato trovato in possesso di

un coltello a serramanico (sequestrato), venendo denunciato per porto illegale d’arma. In secondo luogo, gli uomini dell’Arma si sono dedicati al contrasto ai reati predatori. Risultati di spicco a Camisano, dove la Compagnia locale ha sorpreso tre romeni, mentre stavano tentando di rubare del materiale ferroso

MERCOLEDI’ 23 dicembre

Denunciate dieci persone che operavano nel Piacentino, nel Cremonese e nel Lodigiano

Aiutavano cittadini indiani a ottenere la patente Un giro atto ad aiutarecittadini indiani nell’ottenimento delle licenze di guida – dietro pagamento – che dal Piacentino è sconfinato anche nel Cremonese e nel Lodigiano e che ha portato al termine delle indagini dei carabinieri alla denuncia di dieci persone. L’indagine (denominata “Easy drive”) è iniziata nel 2013 e il primo reato si è verificato a Piacenza. Intoppi burocratici, come il dover inviare gli atti cremonesi alla Procura piacentina e lo scambio continuo di documenti, ha allungato necessariamente i tempi della risoluzione. Tre i soggetti che costituivano lo zoccolo duro del nucleo criminale. Si tratta di J.M., classe 1979, residente a Soragna (Parma), cittadino indiano che fungeva da tramite con altri connazionali che avevano bisogno della patente e di P.F. e C.F., ambedue classe 1975 e resi-

Il materiale sequestrato

denti a Besenzone, nel Piacentino, che si occupavano fisicamente di aiutare i candidati nel passaggio dell’esame scritto. Come funzionava la truffa? I cittadini extracomunitari hanno il diritto, durante l’esame scritto, di poter ascoltare a voce le domande dei quiz, oltre a poterle vedere scritte, tramite cuffie in dotazione alla motorizzazione. Sotto queste, i candidati mettevano

to lo nota entrare e lo tiene d’occhio, attraverso le telecamere di sorveglianza. Lo vede maneggiare nella zona dei monili e mettere qualcosa in tasca. Al momento dell’uscita viene fermato, in attesa dell’arrivo di una Volante della Polizia di Stato. Denunciato e affidato a una comunità di Cremona, città dove risiede.

un auricolare fornito da trio, i due italiani si appostavano fuori dalla sede e suggerivano – dopo aver ascoltato la domanda al telefono – quale fra le quattro risposte fosse quella corretta. Per la loro truffa, i tre si appoggiavano a due scuole guida nel Piacentino, gestite da soggetti amici ma ignari del loro operato. Il compenso che chiedevano ai cittadini indiani per avere la patente

DOMENICA 20 dicembre Evade dai domiciliari arrestato un indiano residente a Robecco d’oglio

I carabinieri del Nor (Nucleo operativo radiomobile) della Compagnia di Cremona, unitamente a quelli di Robecco d’Oglio, in tarda serata di ieri hanno arre-

andava dai 2.500 ai 3.000 euro. Alcuni dei loro “clienti” non parlavano nemmeno l’italiano, diversi erano oltre la quarantina d’anni e probabilmente avevano già una patente in India. I casi accertati, complessivamente, dal 14 marzo 2013 all’8 ottobre dello stesso anno sono stati dieci, anche se gli indagati sono stati quasi il doppio e alcune posizioni sono state poi stralciate.

stato un cittadino indiano. L’uomo, sottoposto agli arresti domiciliari a Robecco d’Oglio, nel tardo pomeriggio è evaso e, mentre camminava lungo la strada provinciale 45 bis in direzione Brescia, è stato investito da un automobilista. Trasportato in ambulanza al Pronto Soccorso di Cremona, gli sono state riscontrate

dall’isola ecologica. I tre sono stati denunciati per tentato furto e muniti di foglio di via per la durata di tre anni. A Castelleone, invece, è stato denunciato un cittadino marocchino di 49 anni di Crema trovato in possesso di una bicicletta appena rubata a una donna del posto, alla quale è stata restituita.

lievi lesioni. Due giorni dopo si è tenuto il processo e l’indiano è stato condannato ad 1 anno e 10 giorni, con successiva applicazione della misura cautelare in carcere, in quanto aggravata dall’evasione dai domiciliari.

LUNEDì 21 dicembre NASCONDEVA LA COCAINA NEL CRUSCOTTO DELL’AUTO IN MANETTE UN ALBANESE

Aveva co sé oltre sei etti di cocaina, nascosti in un vano segreto dietro il cruscotto dell’auto. Un quantitativo che una volta tagliato e spacciato, gli avrebbe fruttato circa 50mila euro. Per questo motivo che è finoto in manette K.G., 27enne di origini albanesi, residente a Pandino. E’ accaduto allo svincolo della BreBeMi: la Stradale di Chiari ha fermato per un controllo un’Opel Astra guidata dal 27enne. Oltre alla droga, sono stati sequestrati anche due telefoni cellulari, un navigatore satellitare e 350 euro in contanti. Non solo: gli agenti della Polstrada hanno poi perquisito anche l’abitazione del pandinese, dove hanno trovato altri 1.850 euro in contanti (secondo gli inquirenti provento di spaccio), due cellulari e un computer portatile.

MARTEDI’ 22 dicembre controlli a tappeto in tutta la provincia undici persone denunciate

Undici persone denunciate a piede libero, 254 le persone controllate, 187 i veicoli fermati e controllati, trenta sanzioni per violazioni del codice stradale, otto patenti ritirate e tre persone segnalate in qualità di assuntori di sostanze stupefacenti. Questo il bilancio dell’operazione congiunta dei Carabinieri di tutta la provincia di Cremona effettuata sul territorio provinciale. Impegnati sul campo i militari delle tre compagnie (Cremona, Crema e Casalmaggiore), su disposizione del comandante provinciale, Cesare Mario Lenti.


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Territorio

Giovedì 24 Dicembre 2015

All’Antica Rocca la festa prenatalizia del Lions Club Soncino

SONCINO - Si è tenuta venerdì 18 dicembre presso il ristorante “Antica Rocca” a Soncino la tradizionale e irrinunciabile “Festa degli Auguri” del Lions Club Soncino, anticipata per garantire la presenza numerosa di soci e ospiti, che infatti non hanno smentito le attese partecipando numerosissimi. Accolti dal Presidente Mauro Bodini, accompagnato dalla moglie Maria e coadiuvato dal cerimoniere Luigi Vedrietti, numerosi sono stati i Soci del Lions Club che non hanno voluto mancare alla serata, accompagnati dalle gentili con-

Il freddo invernale ormai ha preso il sopravvento, e con esso la voglia dei viaggi invernali: dalle gite in montagna ai giri presso i mercatini di Natale. Per non parlare dell'ultimo dell'anno, per molti ancora da organizzare. Il Cta Acli promuove una serie di gite e viaggi per tutti i gusti. • Dal 19 al 20 dicembre 2015 Mercatini di Natale in Svizzera - Un fine settimana in Svizzera per vedere i suoi mercatini di Natale. Si visteranno: Berna, Il Lago di Leman (Lago di Ginevra), con il Castello di Chillon e Montreaux. • 19 Dicembre - Una giornata a Verona per la visita libera dei “Mercatini di Natale”, tra atmosfere natalizie e graziose idee regalo. • Il 20 Dicembre - Una giornata a Milano per la visita libera dei “ Mercatini di Natale” nella Piazza del Duomo, che si riempirà di bancarelle e casette natalizie. • Dal 29 Dicembre 2015 al 02 Gennaio 2016 - Capodanno nel sole del Cilento. di festeggiare con noi il Capodanno 2016 al sole sulla costa del Cilento tra arte, tradizione, luci e sapori, con escursioni a Paestum, Agropoli, Pompei, Sorrento e Salerno. • Dal 04 al 06 Gennaio 2016 Andare per Presepi nelle città d’Arte dell’Umbria. Una gita per andare per Presepi Uelle città d’arte dell’Umbria. Si visiteranno: Orvieto, Assisi, S. Maria degli Angeli, e Gubbio. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372800423, 800429. Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema (Piazza Manziana 17. Crema tel. 0373-250064). Sito: www.ctacremona.it

sorti unitamente ai graditi ospiti Aldo Villogrossi – industriale – e il Generale Raffaele Campis, relatori della prossima conviviale del Club, in programma con l’arrivo dell’anno nuovo. La serata è trascorsa in perfetto stile natalizio, in amicizia e gioia, caratterizzata da piacevoli intrattenimenti musicali ma anche dall’elegante scenografia che ha avuto come protagonista l’albero di Natale prestato dal socio Angelo Pedrinazzi. Come da tradizione, la serata è stata inoltre dedicata alla lotteria

per raccolta fondi che ogni anno vede la straordinaria partecipazione dei tutti i soci e ospiti: la lotteria targata 2015 non ha infatti tradito le attese concludendosi con un proficuo risultato, merito anche dei ricchi premi in palio, grazie alla generosità di numerosi sponsor e di alcuni soci. L’importo raccolto sarà destinato a service che il Club ha già previsto. La serata si è quindi chiusa con il saluti e gli auguri del Presidente Bodini, il quale ha dato appuntamento a tutti per i primi appuntamenti del 2016.

Nuova svolta nell’omicidio Zardi Chiesta la riesumazione del cadavere

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di Vanni Raineri

iesumazione. E' questa la decisione del Tribunale di Cremona in merito alle lunghe indagini che da oltre 14 anni riguardano la morte di Arianna, Zardi, 25enne di Casalbellotto. Il pm Roberto Di Martino ha nominato 4 consulenti tecnici incaricati di svolgere i nuovi esami sui resti della giovane. Uno di loro è Cristina Cattaneo, nota per essersi occupata in passato della morte di Yara Gambirasio e più recentemente della scomparsa dell'imprenditore bresciano Mario Bozzoli. La Cattaneo, medico legale presso l'Istituto di Medicina Legale dell'Università di Milano, sarà affiancata da Vittorio Fineschi, della Sapienza di Roma, Emanuela Turillazzi, dell'Università di Foggia, e Andrea Verzelletti di Brescia. La riesumazione consentirà di effettuare una tac sul corpo, e si farà pure un esame ap-

profondito sui vestiti e anche sulla borsa già in passato al centro dell'attenzione per una serie di macchie riscontrate. Arianna Zardi fu trovata priva di vita nell'ottobre del 2001 sotto un ponticello in area golenale, tra Torricella del Pizzo e Motta Baluffi. Al termine delle prime indagini furono arrestate

tre persone, poi in tempi diversi scagionate. Il caso fu poi riaperto nel 2012, e nel maggio scorso il gip Salvini ha accolto la richiesta del pm Roberto Di Martino, disponendo da un lato l'archiviazione delle posizione delle tre persone indagate, e contestualmente ordinando nuove attività di indagine, che

hanno oggi la possibilità di utilizzare tecniche di indagine più moderne. La famiglia Zardi d'altro canto non si era mai arresa, ed ha accolto la notizia con sollievo, come aveva sottolineato l'avvocato Giovanni Bertoletti che la rappresenta. La riapertura del caso ha portato a nuovi sopralluoghi nel territorio di Torricella del Pizzo, e sono stati sentiti e risentiti alcuni testimoni, per verificare se potessero emergere nuovi dettagli interessanti. Già nel 2007 furono compiuti esami sul corpo di Arianna: una nuova autopsia, dopo quella effettuata all'indomani della morte, e una perizia entomologica, basata sullo studio degli insetti e delle larve trovate sul cadavere. Sono quindi stati prelevati campioni biologici da alcune persone. Un elemento importante è che il consulente tecnico della Procura aveva rilevato negli slip indossati dalla Zardi tracce di un soggetto di

sesso maschile, ed era in questa direzione che si erano avviate le nuove indagini. Se all'inizio la morte di Arianna fu ritenuta accidentale, il perito rilevò in seguito che alcune lesioni non potevano essere compatibili a quelle che si producono a seguito di una caduta. Si è anche sempre considerata strana l'altezza ridotta dalla quale la ragazza è caduta: non un luogo che si possa collegare a un tentato suicidio. A seguito della riapertura dell'indagine, anche i programmi televisivi, che a suo tempo seguirono la vicenda, sono tornati ad occuparsene. Sara Zardi, sorella di Arianna, era stata ospite a fine maggio di Magalli a “I fatti vostri”, che è tornato ad occuparsi della vicenda in settembre. A "Chi l'ha visto" poi il caso è seguito costantemente. In luglio un'altra persona, all'epoca dei fatti minorenne, fu indagata ma l'esame del dna diede esito negativo.


Lettere & Opinioni

Giovedì 24 Dicembre 2015

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it

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critica

Renzi invoca le dimissioni solo quando interessa a lui Egregio direttore, quando scoppiarono gli scandali legati alle figure di Josefa Idem, ministro dello Sport che si è dovuta dimettere per non aver pagato l’Ici sulla sua abitazione, o di Anna Maria Cancellieri, ministro della Giustizia intercettata in una conversazione privata con la famiglia Ligresti, Matteo Renzi e Maria Elena Boschi sostenevano la tesi delle dimissioni perché, pur in assenza di reati, la posizione del ministro interessato metteva a repentaglio la fiducia degli italiani nelle istituzioni. Nei giorni scorsi ho letto le argomentazioni del ministro Boschi in replica a chi chiedeva le sue dimissioni. Mi è tornata in mente la battuta di un gerarca nazista il quale disse che quando sentiva parlare di cultura, metteva mano alla pistola. Bene, oggi, quando sento un politico parlare di fiducia dei cittadini nelle istituzioni, mi viene voglia di mettere mano alla pistola, anche se non ho il porto d’armi! G. Andreassi Cremona ***

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punto di vista

Il reddito di cittadinanza è l’unico antidoto per risanare l’economia Signor direttore, mi vorrei soffermare su questa notizia: «sconti per servizi pubblici e privati alle famiglie. La misura viene introdotta nella legge di stabilità con un emendamento già approvato al capitolo “poveri”. Dai bus ai gruppi d’acquisto, i nuclei con almeno tre figli minorenni potranno usufruire di prezzi più bassi grazie a una “carta della famiglia” assegnata sulla base delle certificazioni Isee. L’agevolazione varrà sia per le famiglie italiane sia per quelle straniere». Ora, ditemi voi, chi sono quelle famiglie che si azzardano a mettere al mondo tre figli? Intendo dire famiglie italiane! Ed intanto il nostro Stato, intendo dire quello italiano, continua a finanziare gli extracomunitari pronti a finanziare, a loro volta, le loro economie con bonifici verso i loro Paesi che ci impoveriscono giorno dopo giorno. Non ci vuole un laureato alla Bocconi (e noi di esempi ne abbiamo tanti, Monti docet). Ed intanto il reddito di cittadinanza, richiesto dal Movimento

FOCUS

Contro lo smog servono soluzioni condivise

Signor direttore, letterina ai cremonesi per un 2016 con un’aria meno pericolosa. Da giorni ormai tutti gli organi di stampa italiani, giustamente, danno ampio spazio allo smog e ai superamenti dei livelli delle emissioni. Specie di quelle delle polveri sottili: a Cremona in questi ultimi giorni non si è mai scesi sotto i valori limite di legge per il PM10 e, tanto meno, per il PM2,5 (e minori). Martedì, ad esempio, la centralina di piazza Cadorna i micidiali PM2,5 hanno fatto registrare una concentrazione di 72 µg/m3: quasi il 300% rispetto ai 25 µg/m3 del limite di legge, mentre le pericolose PM10 con i loro 85 µg/m3 erano “solo” il 70% in più dei 50 µg/m3. (www2.arpalombardia.it/ sites/QAria/_layouts/15/ QAria/DettaglioStazione. aspx?IdStaz=627). Bene ha fatto il signor sindaco, ufficiale sanitario per legge, a

prendere i provvedimenti che ha preso, ma i miglioramenti non saranno significativi. Quello incisivo si avrà quando le quattro regioni della Pianura Padana si decideranno a trovare soluzioni condivise sull’uso delle auto elettriche, dei mezzi pubblici per l trasporto di uomini e cose, sui controlli più severi alle emissioni e sulla chiusura delle fonti emissive di pro-

5 Stelle, viene ignorato dalla maggioranza (pazienza), ma anche dall’opposizione. E qui la compagnia è numerosa: Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia. Eppure, questo reddito di cittadinanza, sarebbe l’unico antidoto per risanare la nostra economia. I nostri cittadini sono l’unica speranza che possa dare un respiro di sollievo ed una ripresa economica dei consumi. Non la moltitudine di stranieri che gode di continui benefici, sconosciuti ai disoccupati italiani ed ai nostri figli che faticano a trovare un posto di lavoro. A questi stranieri, di noi cittadini italiani, non gliene frega niente. Questa è la realtà e non è razzismo o populismo, quello che il governo Renzi (usurpatore e democraticamente non eletto) vuole venderci con proclami degni dei migliori anni del ventennio fascista. E tutto questo con la complicità della presidente della camera Boldrini, del presidente del senato Grasso e del presidente della repubblica Mattarella, cultori di una retorica esasperante. Sono stanco di leggere

prietà pubblica. Una domanda all’Arpa Lombardia, però, andrebbe fatta. Perché i dati della mappa relativi alla quantità di emissioni di inquinanti per km2 (voce per voce) sono fermi al 2012? Eppure, sono così significativi! Ad esempio, Cremona aveva emesso da 2 a 5 ton/km2 di PM10 (www2.arpalombardia.it/ sites/QAria/_layouts/15/ QAria/LeEmissioni.aspx):

lettere come quella di un disoccupato di 48 anni, che ha perso il lavoro e non riesce a trovarne un altro. A questa persona, che non osa rendere noto il proprio nome, quasi se ne vergognasse, va tutta la mia solidarietà. Vogliamo dare a Cesare quello che è di Cesare. Vogliamo ridare dignità ai nostri figli? Diamo loro un lavoro onesto! Solo così l’economia conoscerà una vera ripresa. Solo così vedremo la luce in fondo al tunnel e non i fari di una locomotiva che ci sta venendo addosso. Massimo Pelizzoni Gussola ***

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salva-banche

Purtroppo in Italia si stava meglio quando si stava peggio Egregio direttore, manifestanti in piazza, a Roma, chiedono il rimborso dei soldi e le dimissioni del governatore Visco. «L’incarico al

più o meno come Milano, o Monza, o Bergamo, o Brescia! Anche se parliamo di gas serra, siamo nella stessa condizione: Cremona e i Comuni vicini hanno emesso dalle 5 alle 50 ton/km2. Crema, una volta il nostro polo industriale, ne ha emesso da 2 a 5 ton/km2. Dobbiamo dire che Cremona nel 2012 si era trasformata in zona industriale? Oppure, che quelle due o tre ciminiere che aveva e che ha, di gas serra e inquinanti ne hanno emesso davvero tanto? Una di quelle, di proprietà pubblica ed in parte dei cittadini cremonesi, fra qualche giorno sarà di fatto gestita e controllata da un’azienda di Milano per la quale, come sempre, Cremona è solo una provincia dell’impero. Meditiamo gente, meditiamo! Benito Fiori Referente Circolo culturale “AmbienteScienze”

procuratore Rossi era legittimo», replica il vicepresidente del Csm Legnini. Circa 400 risparmiatori delle banche coinvolte dal salva-banche hanno giustamente manifestato, a pochi metri dalla sede di Bankitalia. I manifestanti chiedono il rimborso integrale dei risparmi e le dimissioni del governatore Ignazio Visco per il mancato controllo. Anche se lui asserisce che il controllo esisteva. La manifestazione è stata organizzata dalle associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori insieme al comitato vittime del salvabanche, che vede la partecipazione di una delegazione del Movimento 5 Stelle, e altre sigle politiche. La manifestazione si è tenuta, davanti al Palazzo delle esposizioni perché la Questura non ha autorizzato che fosse davanti la sede di Bankitalia, anche se solo un gruppo di manifestanti ha portato alcuni cartelli davanti al portone di Palazzo Koch (Banca Italia). I manifestanti hanno esposto cartelli come “Lo Stato assassina la democrazia”, “Ucciso dal terrorismo finanziario”, poi un ri-

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chiamo al gioco del Monopoli che diventa “Renzopoli” e diversi altri cartelli con vari slogan, con i quali chiedono giustamente la restituzione dei risparmi e attaccano Banca d’Italia e Consob per la mancata vigilanza. Siamo nel terzo millennio, cari signori, cosa altro aggiungere, se non il famoso detto che ora, è diventato attuale, sulla bocca di tutti: “Si stava meglio, quando si stava peggio”! Un sereno Natale a tutti. Andrea Delindati Cremona ***

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protesta

La Regione fa troppo poco per la qualità dell’aria Egregio direttore, martedì mattina i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle della Lombardia si sono presentati nell’aula del Consiglio regionale indossando una mascherina antismog con sopra disegnato un teschio ed esposto cartelli per contestare l’assenza di politiche regionali e risorse nel bilancio in discussione per la riduzione delle emissioni inquinanti. Gianmarco Corbetta, consigliere regionale di M5S Lombardia, ha dichiarato: «E’ in atto una strage silenziosa, 10800 lombardi muoiono ogni anno per il PM2,5. E’ un problema gravissimo e che dovrebbe essere prioritario nel-l’agenda politica di tutte le istituzioni, ma che non viene mai considerato se non nei casi di emergenza e per pochi giorni. La nostra protesta vuole sottolineare l’inerzia di Regione Lombardia che sta facendo troppo poco e non investe quanto serve per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. Serve urgentemente, per esempio, un piano pluriennale di investimenti e politiche strutturali durature regionali e sovra regionali. Il fallimento delle politiche antismog in Lombardia è il fallimento delle politiche di mobilità efficiente. Manca da trent’anni un piano strategico di mobilità, si insiste solo sulla costruzione di autostrade inutili. Occorre che il trasporto pubblico diventi la scelta più conveniente e rapida per i cittadini e non sia una soluzione di serie B rispetto alle auto. Serve anche intervenire massicciamente sulla mobilità elettrica e sull’efficientamento energetico degli edifici, anche sostituendo le vecchie caldaie. Tutti devo capire che d’inquinamento la gente muore e non possiamo occuparcene solo nei momenti di emergenza». Movimento 5 Stelle Lombardia


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Giovedì 24 Dicembre 2015

VHO, DA OGGI PRESEPI IN MOSTRA

CASALMAGGIORE

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

La Befana porterà l’autovelox

Iniziati i lavori per posizionare il dispositivo sull’Asolana a Martignana Po, tra Casalmaggiore e San Giovanni

D PIADENA – Una delle rassegne di presepi di tradizione più consolidata è quella che si svolge ogni Natale al Vho, giunta quest’anno alla sua 19ª edizione. Ad organizzarla, come sempre, la Coop La Famiglia, presso la sala mostre della sede al Vho. La mostra sarà visitabile ogni giorno a partire da oggi, giovedì 24 dicembre, fino al 6 gennaio nei seguenti orari: festivi dalle 11 alle 12 e dalle 15,30 alle 18,30, feriali dalle 15,30 alle 18,30.

DOMENICA LA TOMBOLATA BIJOU Si è conclusa la bella esperienza di “Fatti un regalo” in collaborazione tra Biblioteca Comunale e Museo del Bijou, iniziativa grazie alla quale bambine e bambini della Scuola Primaria sono stati invitati ad ascoltare storie e racconti natalizi presso le sale della biblioteca e poi a realizzare artigianalmente monili e oggetti in tema nel laboratorio didattico del museo. Manca però la coda di questi “pomeriggi Biblio Bijou”, vale a dire la tombolata speciale per famiglie di ogni età fissata per domenica 27 dicembre alle 15,30. Nell’occasione, presso la Sala Zaffanella del Museo del Bijou saranno esposti i gioielli d’autore donati negli anni al museo casalese.

LA FAVOLA DI NATALE AL GERMANI

CINGIA DE’ BOTTI – Si conclude domenica 27 dicembre alle 15,30 il tour natalizio casalasco di Jim Graziano Maglia. Presso la Fondazione Germani di Cingia l’attore-regista presenterà una lettura scenica di pagine scelte da “La Favola di Natale” di Giovannino Guareschi, in ricordo di sua figlia Carlotta, la “pasionaria” recentemente scomparsa. Ad accompagnare Maglia “tra suggestioni e colori di note natalizie” ci sarà la fisarmonica di Pierpaolo Vigolini, che di Cingia è sindaco in carica. Assieme a loro il Gruppo Formazione A.A.A., che Maglia coordina nel progetto che si sta sviluppando nel Teatro Gallerani di San Giovanni in Croce. L’ingresso è libero.

opo l’autovelox fisso posto all’ingresso di Piadena, l’Asolana nel tratto tra Casalmaggiore e Piadena si “arricchisce” di un nuovo dispositivo antivelocità. Sarà posizionato tra Casalmaggiore e Martignana Po, in un’area facente parte di quest’ultimo Comune, non distante dal tempio degli indiani sikh. Una notizia che non farà certo felici gli automobilisti, e che li accoglierà nel nuovo anno. Dunque chi transita tra Casalmaggiore e Padena dovrà presto fare attenzione non con uno, ma con due rilevatori di velocità, all’inizio e alla fine del tratto. E’ la Provincia ad aver deciso di posizionare l’autovelox, e sarà la Provincia ad incassarne gli introiti, che daranno un leggero sollievo ad un bilancio che più rosso non si può. Perlomeno l’installazione di questo dispositivo ha un tocco di ipocrisia in meno rispetto a quello piadenese. In quel caso funziona unidirezionalmente, il motivo della sua installazione sta nel rendere meno pericoloso l’incrocio per Voltido ma stranamente multa chi proviene non da Piadena, che quindi transita a ridosso dell’uscita da Voltido, ma da San Giovanni, cioé chi arriva da un lungo tratto rettilineo e probabilmente ha velocità pù elevata e non da chi arriva da una vicina rotonda. Nel caso di Martignana, ancora non si conoscono i dettagli del funzionamento, ma il motivo non è un incrocio limitrofo, ma la semplice velocità in quel tratto spesso troppo alta (si tratta di un lungo rettilineo), e inoltre

Il tratto interessato dai lavori per la posa dell’autovelox

dovrebbe funzionare in entrambe le direzioni. Insomma, attenzione, anche perché in alcuni orari della giornata, col traffico meno intenso, si è soliti percorrere quel tratto a una velocità davvero eccessiva, il che ha provocato sino ad oggi non pochi incidenti. I lavori per la posa dell’autovelox sono in corso in

questi giorni, e dovrebbe essere installato (sul lato opposto rispetto al tempo sikh) in gennaio. Come accade per i nuovi dispositivi, anche questo probabilmente potrà stanare non solo chi procede a velocità eccessiva, ma anche chi viaggia senza assicurazione e con l’auto non revisionata.

Operazione interforze nel campo nomadi Condotta da agenti di Polizia di Stato, Polizia Locale e Carabinieri in via del Porto a Casalmaggiore. Nessuna sanzione

Vasta operazione interforze condotta sotto la regia della Questura nel campo nomadi Casalmaggiore. Il Reparto prevenzione crimine della Questura di Cremona ha impegnato una quarantina di agenti tra uomini della Polizia di Stato (con due pattuglie di rinforzo provenienti da Milano), della Polizia locale e della stazione dei Carabinieri di Casalmaggiore. L’esito dell’operazione, condotta ad inizio settimana (alle 5 di mattina) nel campo nomadi di via del Porto, è stato

poi al centro di una conferenza stampa che si è tenuta a Cremona da parte del dirigente della squadra mobile Nicola Lelario. «L’obiettivo – ha affermato Lelario – era quello di monitorare i soggetti presenti e approfondire le situazioni investigative. Sono state controllate tutte le persone presenti, una cinquantina in tutto. Un paio di essi non sono risultati censiti, erano solo temporaneamente presenti. Sono stati controllati anche i veicoli. Non è stata elevata alcuna san-

Sopra e a sinistra, due immagini dell’operazione interforze condotta nel campo nomadi di via del Porto a Casalmaggiore coordinata dalla Questura di Cremona

zione. Diversi soggetti avevano precedenti di polizia, ma nulla che fosse in atto». «Oltre ad agenti in divisa – ha aggiunto – sono intervenuti anche uomini delle forze dell’ordine in borghese. C’è stata collaborazione da parte dei presenti. L’intervento si inserisce nell’attività di mappatura di tutto il territorio cremonese portata avanti dal questore Gaetano Bonaccorso, che punta molto

sull’aspetto preventivo, ancor prima di quello repressivo». Nel corso dell’ultima settimana è stato imponente il dispiegamento di forze nella provincia cremonese. «Sono state controllate in tutto circa duecento persone e ottanta veicoli – fa sapere Lelario -. Sono state comminate una decina di sanzioni legate al codice della strada. I controlli proseguiranno sia in città che in provincia».


Casalmaggiore

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Censimento piante, Comuni in ritardo Il Corpo Forestale dello Stato attende i risultati entro fine anno, ma non li avrà. C’è il rischio che i privati taglino per il timore del vincolo

Entro il 31 luglio scorso avrebbero dovuto compilare l’elenco da spedire alla Regione Lombardia, ma l’hanno fatto in pochi

A

di Vanni Raineri

lberi monumentali cosa? Ma noi non ne abbiamo. Più o meno è stato questo l’approccio telefonico nei vari Comuni. D’accordo che questi hanno tanti di quei problemi da risolvere che il censimento degli alberi meritevoli di tutela può passare in second’ordine, ma così non la pensano non solo tanti ambientalisti, ma chi ha a cuore la salvaguardia del territorio, schiaffeggiato da decenni e che meriterebbe un’inversione di tendenza. Parliamo della legge n. 10 del 14 gennaio 2013, intitolata “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”. Anche il termine “urbani” è fuorviante, in quanto il concetto è ben più ampio. La legge detta le disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale a livello nazionale. Il successivo Decreto interministeriale 23 ottobre 2014 dettaglia e precisa le competenze e istituisce l’Elenco degli alberi monumentali d’Italia, alla cui gestione provvede centralmente il Corpo forestale dello Stato. Sono stati previsti anche i termini. Funziona così: entro il 31 luglio 2015 tutti i Comuni avrebbero dovuto inviare alla propria Regione l’elenco degli alberi e filari da tutelare secondo le indicazioni, ed entro il 31 dicembre 2015 le regioni dovranno inviare gli elenchi al Comando del Corpo Forestale dello Stato a Roma. Successivamente, i comuni pubblicheranno sul proprio Albo pretorio l’elenco degli alberi monumentali, presenti nel loro territorio, inseriti nell’elenco nazionale. Senonché il termine del 31 luglio scorso è stato in gran parte disatteso, e non sembra che la Regione Lombardia stia sollecitando in modo particolarmente pressante le amministrazioni comunali. Noi stessi abbiamo inviato una richiesta di informazioni alla mail indicata dalla Regione, ma sin qui senza aver avuto risposta.

E i comuni, appunto, sembrano in gran parte ignorare l’obbligo di compilare l’elenco. Il termine “albero monumentale” abbinato a “spazi verdi urbani” può darsi abbia contribuito a generare l’equivoco. Scrutando la legge, si nota come la gamma di piante interessate sia ben più ampia. Sono compresi infatti: a) l'albero ad alto fusto isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali che può essere considerato come esempio di maestosità e longevità o, per rarità botanica, o per valore ecologico o quale preciso riferimento ad eventi o memorie storiche, culturali o delle tradizioni locali; b) i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale; c) gli alberi ad alto fusto inseriti in complessi architettonici di importanza storica e culturale. Nel profilo a entra ad esempio non solo l’albero longevo, ma anche quello che ha interesse storico locale. Ad esempio l’albero piantato circa vent'anni fa in onore del Dalai Lama al Lido Po di Casalmag-

Navarolo, bilancio approvato Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica Navarolo ha approvato il Bilancio di previsione per l’anno 2016, stabilendo un aumento delle aliquote di contribuenza dell’1,5% Un risultato ritenuto più che soddisfacente dal Consiglio di Amministrazione. “In considerazione del momento di particolare difficoltà economica che attraversa il territorio in ogni sua componente – afferma la nota del Consorzio - sia agricola che extra agricola, ha ritenuto di approvare un bilancio di previsione che tenga conto non solo della normale prudenza nella stima delle varie componenti di spesa, ma anche ad una particolare attenzione alla riduzione dei costi, facendo in modo che le aliquote

di contribuenza subiscano un ritocco molto ridotto, globalmente intorno al 1,5%”. Ciò si colloca in un contesto temporale che nell'ultimo quadriennio, ha visto pressoché immutate le tariffe. Un risultato di molta soddisfazione da parte degli amministratori del Consorzio, eletti per il quinquennio 2013-2017, come rimarca anche il presidente Guglielmo Belletti. Si ricorda che il Consorzio di Bonifica Navarolo provvede alla indispensabile attività di salvaguardia idraulica (bonifica) del comprensorio costituito da 25 comuni in territorio cremonese e mantovano, ed assicura la possibilità di irrigazione per le attività agricole.

giore. Nel profilo b ci sono i filari, e soprattutto i comuni rivieraschi del Po sono evidentemente interessati. Nel c ci sono gli alberi delle tante ville storiche del nostro territorio, si pensi solo a Villa Medici a San Giovanni in Croce (dove comunque il parco è già sottopposto a tutela). Dunque il ruolo dei Comuni diventa determinante, ma anche la sinergia con la Polizia Provinciale per la compilazione degli elenchi. Il termine obbligatorio è stato in gran parte disatteso, a parte alcuni comuni che hanno provveduto, anche se in ritardo. Parliamo di Piadena, Isola Dovarese, Torre de’ Picenardi e Torricella del Pizzo, e probabilmente qualcun altro. La maggior parte però non ha ancora provveduto. Tra questi gli altri rivieraschi del Po Casalmaggiore, Martignana Po e Gussola. La legge prevede che i Comuni abbiano tempo poi per aggiornare gli elenchi. Quale sia l’obiettivo della legge è chiaro. Evitare che, come accaduto troppe volte in passato, si possa procedere a tagli indiscriminati. Quanti filari lungo il Po

sono scomparsi, e come è cambiata la vegetazione in zona golenale? E quanto questo incide a peggiorare le condizioni idro-geologiche del nostro territorio? Il problema sottolineato da alcuni osservatori, e sembra corroborato da episodi che si sono verificati, è che alcuni cittadini potrebbero, in previsione della catalogazione, disfarsi di vecchie piante scomode o che intralciano progetti che non li prevedono, nel timore un domani di non poter più intervenire se non dopo autorizzazioni che sono sempre problematiche. La legge infatti prevede che “l’abbattimento e le modifiche della chioma e dell’apparato radicale degli alberi inseriti in elenco saranno autorizzati dai comuni, solo per casi motivati e per i quali è accertata l’impossibilità di adottare soluzioni alternative, previo parere vincolante del Corpo forestale dello Stato”. Motivo per il quale sarebbe preferibile agire con una certa tempestività, onde evitare il ripetersi di tanti episodi censurabili cui si è assistito in passato. Sul tema abbiamo sentito Orlando

Ferroni, consigliere comunale di Casalmaggiore con delega ai bandi e al parco Golena del Po. «Sono da sempre sensibile sull’argomento- afferma Ferroni – ed ho spesso criticato le scelte delle passata Amministrazione. Oggi abbiamo questa presunta Amministrazione di centro-destra. Per scelta del gruppo, non ci siamo messi all’opposizione, ma non è che per questo condividiamo le priorità che la maggioranza ha messo in essere. Nello stesso tempo non siamo nelle condizioni di imporre alcunché. Spero che la maggioranza mi ascolti. La sinistra è stata al potere per decenni, non si pretenda che un sistema così radicato e incancrenito possa cambiare di punto in bianco». Ma sul censimento? «Io mi sono mosso sul tema della moria degli olmi, e anche in quel caso sto assistendo a situazioni allucinanti. Facendo parte della commissione Parco Golena del Po, anche in quel contesto ho sottolineato come il parco potrebbe autogestirsi con propri fondi, ma per disinteresse e convenienza non accade. Lo dico perché è un’elevata fonte di legname, e sappiamo quale sia il suo valore economico, così come sappiamo quale fonte di risorse culturali, turistiche e scientifiche, rappresenti. A me non fa paura lavorare senza soldi, mi fa paura chi ostacola chi fa». La delega al parco ce l’ha lei. «Ogni mia iniziativa viene presa sottogamba. Si pensi alla mia idea di rivoluzionare il presunto porto di Casalmaggiore, dove a costo zero avrei permesso la costruzione di un campo da golf. I privati chiedevano solo di poter gestire un prato verde, ma anche qui ho trovato contrasti. Oggi basta vedere in che condizioni è quell’area, con una discarica di ferro. Gli stesso ambientalisti quando vedono una discarica abusiva aspettano che altri denuncino, senza metterci la faccia». Il censimento. «Mi muoverò. E’ una cosa molto positiva. Casalmaggiore non si muove per disinteresse e per paura di creare norme. Quando il censimento fu ventilato molto hanno tagliato piante per timore di non poterlo più fare in futuro».


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Speciale Auguri

dalle Istituzioni

«Lavorare insieme per il bene della città»

Il sindaco Gianluca Galimberti traccia un bilancio sull’operato della Giunta e analizza le sfide che l’attendono nel futuro

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uest’anno per il biglietto di auguri di Natale ho “preso in prestito” il disegno colorato di Francesco della Scuola d’infanzia comunale Martini che rappresenta la natività. L’ho fatto, e parto da qui per questo intervento, perché l’infanzia e le scuole sono state una priorità di questo anno e mezzo e rimangono, ovviamente, una priorità per questa Amministrazione anche per i prossimi anni. Abbiamo fatto un’analisi dei soffitti e dei controsoffitti in alcune scuole e siamo intervenuti nei casi più critici, migliorando la sicurezza dell’edificio e rendendolo più bello e più accogliente come nel caso della Realdo Colombo. Grazie all’indirizzo politico forte e all’impegno, all’attenzione e alla tempestività dei tecnici del Comune, abbiamo vinto dei bandi ministeriali che ci consentono di proseguire questa analisi in tutti gli edifici scolastici della città ed avere finalmente un quadro completo della situazione. Abbiamo introdotto l’isee per le mense nelle scuole che ha consentito il riavvicinamento di bambini e famiglie all’importante momento della ristorazione scolastica. Questo perché crediamo che le scuole siano un luogo fondamentale per la nostra comunità e per il suo sviluppo. Sono i bambini il nostro futuro. Lo abbiamo detto anche in occasione della Giornata per i diritti dell’infanzia: ripartiamo dai più piccoli e dai più fragili per costruire una città più giusta e più coesa, una società di pace. L’impegno sulle fragilità è forte e costante. In questi mesi il lavoro in particolare sul tema della disabilità è stato intenso. Abbiamo istituito il disability manager, una nuova figura che favorirà accessibilità e fruibilità dei servizi comunali e partecipazione dei cittadini con disabilità. Abbiamo avviato percorsi per implementare progettualità di ‘musei per tutti’. Abbiamo vinto bandi che ci hanno consentito di portare avanti il bellissimo progetto Exsportabile per la promozione e la valorizzazione dello sport integrato. Un progetto importante che ci ha insegnato a stupirci della ricchezza del nostro territorio nel raccontare il rapporto tra normalità e diversità, tra chi offre sostegno e chi ne ha bisogno. Perché ne siamo convinti: tutti, noi tutti abbiamo una disabilità, nessuno escluso. Perché ogniuno di noi ha bi-

Per l’Amministrazione l’infanzia e le scuole sono state una priorità di questo anno e mezzo, e continuano ad esserlo

sogno dell’altro. Abbiamo partecipato ad un bando europeo perché vogliamo portare avanti e sviluppare ancora Exsportabile.

Di questo anno, tra tantissime cose fatte, desidero sottolineare anche l’implementazione della raccolta differenziata che in sei mesi è passata dal 53%

al 72%. Questo ha fatto fare un balzo in avanti alla città che ora finalmente è in linea con gli standard europei. Un grazie va ai cittadini cremonesi che ci hanno creduto e che, anche a costo di cambiare qualche piccola abitudine quotidiana, hanno risposto in maniera ottima. Ma non ci fermiamo qui, Cremona non si ferma qui. Dopo aver approvato il primo bilancio ambientale, abbiamo vinto un bando europeo Horizon 2020: siamo capofila di 24 enti in sei paesi di un progetto sulla riduzione dei rifiuti e l’ambiente. Anche questa, quella della cura dell’ambiente, è una scelta di futuro che la nostra Amministrazione ha perseguito e perseguirà. In questi mesi, abbiamo lavorato intensamente in un’ottica di area vasta: il Comune ha costruito alleanze e ora è pronto per impostare servizi condivisi con i comuni vicini, a partire dal progetto sovraregionale del ‘contratto di fiume’ per la valorizzazione del nostro Po. Un’ultima cosa desidero sottolineare. La vitalità culturale che la nostra

città in questi mesi ha vissuto è stata intensissima. Abbiamo, parlo come Sistema culturale e museale, fatto grandi festival e grandi eventi, mostre e rigenerazione urbana. La città di Cremona si è spesso riempita di persone e di animazione per il Concorso Triennale, per il Monteverdi Festival, per il Festival Acquedotte, per la Festa del Torrone, per il Cremona Summer Festival, successo dell’Ats, solo per citare alcuni eventi. Centinaia di cremonesi e turisti si sono fermati quest’estate sotto il balcone della casa di Stradivari, hanno alzato lo sguardo e hanno ascoltato la musica suonata da una violinista talentuosa che si è formata qui, nelle nostre istituzioni culturali che costituiscono il Sistema Cremona e sulle quali stiamo intensamente lavorando. Tutto questo all’interno di un bilancio ben fatto che, nonostante i tagli, ci ha consentito di fare cose senza alzare le tasse e all’interno di un processo importantissimo di contrasto all’evasione. Per il 2016 sono tante le partite aperte: dalla manutenzione piccola e mediopiccola in città che va implementata alle risposte ai quartieri che vanno accelerate, dal sociale che deve rispondere alle crescenti povertà all’edilizia pubblica che, dopo un intenso lavoro, torna in gestione al Comune, dall’indirizzo e controllo sulle partecipate che continua alla nascente Laurea in Restauro degli strumenti musicali, prima in Italia, all’interno del Distretto Culturale sostenuto da Cariplo. Per questo, anche per questo, abbiamo dato una impostazione nuova alla macchina comunale. Quest’anno è stato un anno intensissimo di lavoro. Tante sono le cose che abbiamo fatto. Tante sono le cose per le quali abbiamo avviato un percorso. Tante sono le cose che dobbiamo ancora fare. Ma ripartiamo dalle cose belle che ci sono e che si fanno. Riconosciamole come città perché non è più il tempo della rassegnazione. E’ il tempo dell’orgoglio di essere una città unica che ha la responsabilità di raccontarsi al mondo. E’ il tempo dell’impegno e dell’entusiasmo. E’ tempo di lavorare insieme per il bene della città. Questo stiamo facendo.


Auguri dalle Istituzioni

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Il presidente Carlo Vezzini parla della città, del territorio e della sua importanza in un’ottica di Area Vasta

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n bilancio di quest’anno? Un anno intenso, difficile, complesso e non ancora terminato. Lo dico da Sindaco e ancor più da presidente di un ex Provincia non ancora Area Vasta. Dover per legge svolgere funzioni e compiti e avere un taglio drastico ai trasferimenti finanziari per svolgere tali compiti non è più una sfida, ma una missione. La riforma della PA nei suoi principi ispiratori è stata giusta, ma applicata in modo non congruo alle realtà locali: indirizzi contrastanti tra Ministeri hanno ingessato la stessa PA come è accaduto per la passata Finanziaria ed ora, vedremo per l’attuale, con tutto quello, poi, che ne è conseguito per la mobilità del personale. Ecco il bilancio, in mezzo a questo complicato scenario; tuttavia, grazie alla volontà di amministratori locali, consiglieri provinciali, dipendenti della Provincia, presidenti di enti ed associazioni abbiamo comunque tirato una linea diritta in mezzo alle incertezze future, portando avanti e realizzando progetti dalle opere stradali ad interventi di edilizia scolastica ed anche turistico-culturali. Non solo, si fa un gran parlare di Aree Vaste, noi un’idea precisa l’abbiamo e la porteremo avanti: Cremona con Mantova e la bassa pianura bresciana potrebbe essere, tra le tante ipotesi, un interessante traguardo, con la riorganizzazione dell’ex Provincia, che già abbiamo pianificato e stiamo attuando, con servizi sempre più dedicati ai Comuni, alle imprese ed ai territori. In questo mutato contesto geografico ci lega una profonda tradizione agroalimentare cosi come medesime caratteristiche socio-economiche. Già l’agenzia del TPL, così come le ATS in sanità e le Camere di Commercio andranno in quella direzione, con una forte relazione con Mantova, dove Cremona, però,

Il futuro della Provincia di Cremona

Abbiamo continuato a lavorare in modo sinergico, dando un futuro e prospettive di crescita sia all’Area Vasta che allo sviluppo delle comunità locali

vuole essere protagonista di un equo riparto di funzioni e presidi nonché di centri decisionali. Il nostro territorio ha continuato a lavorare in modo sinergico, dando un futuro e prospettive di crescita sia all’Area Vasta che allo sviluppo delle comunità locali; lo abbiamo dimostrato con l’ATS costituita per Expo, così come l’unione di intenti per lo start-up di Tencara all’interno della navigabilità del Po e l’idea di valorizzare l’agroalimentare non solo promuovendo sempre più incontri con buyers esteri ma sviluppando a Cremona le condizioni perché possa nascere un campus universitario dedicato

proprio alle nostre eccellenze del comparto primario e della trasformazione, foriero di occupazione e volàno per l’economia. Il mio augurio è che Cremona ed il suo territorio possano tornare a crescere e divenire un punto di riferimento lombardo per le proprie specificità locali, portando occupazione e benessere, con una migliore qualità della vita per tutti, con un’Area Vasta che diventi sempre più, come lo è sempre stato in passato la Provincia, un riferimento certo per le Istituzioni, i cittadini e le imprese, con il supporto di Regione e Governo.


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Auguri delle Istituzioni

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«Le sfide del 2015 sono state vinte»

Il prefetto Paola Picciafuochi ringrazia chi ha contribuito a mantenere alti gli standard della Provincia di Cremona

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n occasione delle imminenti festività natalizie e del nuovo anno, ho il piacere di rivolgere all’intera collettività cremonese un sentito messaggio di auguri. Il Natale è solitamente una ricorrenza in cui rinascono la determinazione e la consapevolezza di dover proseguire in un cammino di crescita e di miglioramento, sia esso individuale o collettivo. Questo percorso ci porta a riflettere sulle esperienze già vissute per comprendere se la direzione assunta sia quella corretta. Il 2015 è stato, per la provincia di Cremona, un anno contrassegnato ancora dagli effetti della crisi economica e, quindi, da fattori di incertezza che hanno influito pesantemente su molti aspetti della vita sociale ed istituzionale. Ad aggravare il quadro hanno contribuito fattori di instabilità internazionale da cui sono derivati un flusso di richiedenti asilo senza precedenti e la minaccia terroristica. Di fronte a queste sfide lo Stato e, quindi, la Prefettura ritiene di aver adottato le misure più idonee, assicurando - col sostegno delle altre istituzioni preposte - il mantenimento degli standard di sicurezza cui il territorio della provincia di Cremona è oramai abituata. In tale contesto desidero ringraziare pubblicamente le Forze dell’Ordine per il costante impegno profuso nelle attività operative e il supporto dato al mio Ufficio in ogni circostanza che presentasse profili di ordine pubblico. Espressioni di gratitudine sento di dover rivolgere anche al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco che, pur tra mille difficoltà, è riuscito a far fronte, con la consueta professionalità, a tutti i propri impegni istituzionali. Un sentito messaggio augurale voglio far pervenire anche al Decimo Reggimento Guastatori che, nelle emergenze di protezione civile, ha rappresentato una risorsa insostituibile per la Prefettura. Sentimenti di particolare vicinanza vorrei manifestare alle amministrazioni locali in generale perché occorre ammettere che, quando il Paese entra in crisi, sono i sindaci a farsi carico dei maggiori oneri. Tra gli amministratori degli enti locali mi sia consentito un augurio speciale

E’ stato un anno contrassegnato ancora dagli effetti della crisi economica e da fattori di incertezza che hanno influito pesantemente su molti aspetti della vita sociale e istituzionale al Sindaco della città di Cremona e al Presidente dell’Area Vasta i quali, ognuno su diversi fronti, hanno combattuto e vinto - a volte insieme alla Prefettura - battaglie importanti, riuscendo a ben rappresentare la tenacia della comunità cremonese. Un messaggio augurale vorrei far pervenire anche ai direttori ed agli operatori degli organi di informazione che, con il loro lavoro quotidiano, hanno permesso alle istituzioni di veicolare ai cittadini le proprie iniziative e, in tal mo-

do, essere più vicine alla comunità. Ma questa occasione è per me particolarmente felice, per rivolgere, infine, un saluto affettuoso ed un ringraziamento sincero al Vescovo di Cremona, Mons. Dante Lafranconi il quale non ha mai mancato di farsi sentire vicino alla Prefettura ed alla mia persona nei momenti di maggiore difficoltà. A tutti loro ed a tutti i cittadini di questa bellissima provincia giungano i miei migliori auguri di un sereno Natale e di un felice anno nuovo.


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Auguri dalle Istituzioni

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La Questura al servizio dei cittadini

Il questore Gaetano Bonaccorso parla dei suoi primi mesi a Cremona e dell’importanza di un dialogo costruttivo tra Forze dell’Ordine e territorio

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ono in carica a Cremona dal 1° settembre e posso dire che ho avuto un’impressione estremamente positiva. Lo dico a ragion veduta, dato che ho avuto un’esperienza variegata sul territorio nazionale: ho lavorato prima al sud, in Sicilia e Calabria, poi dal 2004 a Bologna, Genova e Padova. La realtà cittadina cremonese, per quel che riguarda i profili criminali, è sufficientemente tranquilla. Sono davvero convinto dell’importanza dei dati nella valutazione dei fenomeni criminali e nella valutazione delle strategie repressive e di prevenzione, ma ciò con cui dobbiamo davvero confrontarci è la richiesta di sicurezza da parte delle persone; questo è il vero nodo che per altro varia con il variare degli standard qualitativi della vita. Per intenderci, in un posto dove la criminalità è estremamente bassa, anche solo il furto di una bicicletta viene percepito come una grave carenza di sicurezza. Come detto, le statistiche e i dati sono da controllare anche perché con le moderne tecnologie offrono un grande supporto al nostro lavoro poiché ci permettono di studiare gli archi temporali dei crimini e le diverse zone nelle quali questi vengono commessi, ma sicuramente oltre a questo dobbiamo tenere in considerazione altri parametri altrettanto importanti. Ciò su cui mi piace insistere è poi il concetto di organizzazione. La Questura è composta da tantissime “articolazioni” e per questo motivo solo un’azione convergente può essere uno strumento preventivo importantissimo i cui benefici ricadono su tutti. E’ importante interconnettere l’attività degli operativi - delle persone che si muovono sul campo - con quella burocratica e amministrativa. Da questo punto di vista devo dire che un lavoro molto importante è stato fatto per esempio

Spero, e speriamo, di lasciare una buona traccia nella comunità, nel ricordo della gente diminuendo il timore e l’insicurezza

dall’Ufficio Immigrazione. Diverse persone sono state espulse dal suolo nazionale, non a caso, ma perché rappresentavano delle minacce e perché si scontravano con il piano della sicurezza della Polizia. Sul territorio, a livello locale, ma anche a livello nazionale, indubbiamente i fenomeni criminali più frequenti sono furti e truffe, ovvero gli atti predatori. Sono anche i reati che colpiscono e aggrediscono in particolar modo la sfera privata delle persone e quelli che, proprio per questo motivo, generano più insicurezza. Di questo dobbiamo assolutamente tenere conto.

Un altro ambito fondamentale è l’ordine pubblico, che seguiamo con molta attenzione. C’è un grandissimo lavoro di prevenzione per quel che riguarda questo aspetto per evitare che si arrivi al punto di crisi, quando oramai sarebbe troppo tardi. Riguardo alla carenza dell’organico non mi piace lamentarmi e vorrei che in generale si smettesse di farlo; dobbiamo dare il massimo con gli strumenti che abbiamo e con questi cercare di ottenere il massimo dei risultati per offrire standard sempre più elevati. Per conseguire questo obiettivo,

come dicevo prima, l’interconnessione tra i diversi organi della Questura diventa quindi fondamentale. Spero, e speriamo, di lasciare una buona traccia nella comunità, nel ricordo della gente diminuendo il timore e l’insicurezza. Ciò che davvero cerchiamo di fare quotidianamente è interloquire con la città per comprenderne appieno i suoi bisogni. Sono convinto che la Questura per essere efficiente deve essere servente. Proprio per questo motivo anche nel nuovo anno porteremo avanti dei progetti come quello degli incontri con i quar-

tieri per capire fino in fondo ciò che chiede la gente in termini di sicurezza, quali sono i bisogni delle persone e quali sono le principali problematiche presenti nelle diverse zone della città. Lo faremo con un’attività informativa e che favorisca un dialogo costruttivo. Vogliamo formare sempre più “diffusori della legalità”. Un esempio sono gli amministratori di condominio, con i quali cerchiamo di creare un costante scambio, perché possano veicolare le informazioni dove noi magari non arriviamo; mi riferisco soprattutto ai soggetti isolati come gli anziani che vivono soli e non si

informano più di tanto. Raggiungere anche loro e renderli consapevoli è fondamentale. Sicuramente nel 2016 proseguirà e verrà incentivato anche l’importante lavoro di formazione del nostro personale. Questo permette di sopperire ad eventuali carenze di organico perché il personale preparato riesce a ridurre notevolmente i tempi e consente di aumentare l’efficacia delle attività svolte. Questo verrà realizzato attraverso convegni e un lavoro costante e verrà svolto sempre tenendo ben presente i nostri obiettivi finali: prevenzione e repressione.


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Auguri dalle Istituzioni

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La misericordia e l’amore di Dio

Le parole di monsignor Dante Lafranconi in occasione del suo ultimo Natale come vescovo di Cremona

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uesto è l’ultimo Natale che celebro con voi come vescovo della Chiesa di Dio che è in Cremona. Come certamente saprete il prossimo 30 Gennaio accoglieremo con gioia e trepidazione il nostro nuovo pastore, mons. Antonio Napolioni, proveniente dalla diocesi di Camerino-San Severino Marche. A lui indirizziamo il nostro augurio, il nostro pensiero, la nostra preghiera. Riflettendo sui Vangeli dell’infanzia di Gesù mi ha colpito quel versetto di Luca che annota: «Non c’era posto per loro nell’albergo» (Lc 1,7). Maria e Giuseppe, giunti da Nazareth a Betlemme per il censimento, non trovano ospitalità e sono costretti a ripararsi in una grotta: qui, nella povertà e nel nascondimento, viene alla luce il Figlio di Dio. E' davvero un mistero d’amore quello che avvolge la notte di Natale: Dio viene incontro all’uomo, gli spalanca le braccia, desidera fargli sentire tutto il calore della sua misericordia, ma questi spesso si ritrae, accampa delle scuse, addirittura chiude la porta. Non c’è posto per Dio! Non c’è posto nelle case di chi bolla la fede come un mero insieme di regole da rispettare, di chi fraintende la libertà con l’arbitrio, di chi pensa di bastare a se stesso, di chi si accontenta di accumulare “cose”, di chi scambia la verità con l’opinione, ma anche di chi non è più capace di stupirsi, di meravigliarsi del grande miracolo della vita. Sono convinto, infatti, che la fede nasca dallo stupore di scoprirsi amati, immeritatamente, da Dio; così tanto amati da essere sempre accolti da lui nonostante il nostro rifiuto, le nostre infedeltà, il nostro peccato. Egli è Misericordia! Sapete da dove deriva il termine misericordia? Dal latino “miser” e “cor” che indicano il cuore toccato dalla miseria. Dio, che in questo provvidenziale Anno Santo celebriamo come il Misericordioso, ha un cuore che patisce per i nostri peccati. Egli soffre perché siamo infelici, insoddisfatti, tristi. Nel 1981 affermava, profeticamente, san Giovanni Paolo II: «Il mondo, che non accetta Dio, cessa di essere ospitale nei confronti dell’uomo!». Non ci scandalizza un mondo, dove si uccidono ogni giorno migliaia di persone solo per conquistare potere e ricchezza? Dove i ricchi sono sempre più

Ripensando alla notte di Natale forse è un bene che Gesù non abbia trovato posto nell’albergo. Solo in questo modo egli può identificarsi con gli ultimi della terra, con coloro per i quali non c’è mai posto, con chi non ha abbastanza voce per reclamare i propri diritti

ricchi e i poveri sempre più poveri? Dove le risorse del pianeta sono sfruttate da pochi a scapito di tutti? Dove il proprio interesse viene prima del bene comune? Dove il Creato è costantemente violentato e sfruttato? Dove non c’è posto per accogliere chi fugge dalla guerra e dalla fame, per consentire la redenzione a chi ha sbagliato, per ridare dignità a chi si è imbruttito nelle tante di-

pendenze? Dove esistono solo diritti e mai nessun dovere? Non ci scandalizza un mondo dove per molti la corruzione è la regola, la prepotenza la legge, l’appagamento del proprio piacere l’unico orizzonte di senso? Dove si scambia la giustizia con vendetta? Dove la religione è usata, anche in questo Natale, per scopi politici e propagandistici?

Ripensando alla notte di Natale forse è un bene che Gesù non abbia trovato posto nell’albergo. Solo in questo modo egli può identificarsi con gli ultimi della terra, con coloro per i quali non c’è mai posto, con chi non ha abbastanza voce per reclamare i propri diritti. E’ un bene che sia nato nella mangiatoia perché così nessun potente potrà utilizzare il suo nome per schiacciare i più deboli.

E' un bene che Gesù non abbia trovato un posto nell’albergo, solo così egli potrà continuare a scandalizzare chi continua a vivere al calduccio, chiuso nella propria casa, intento a curare soltanto il proprio interesse, incurante del grido dei poveri, degli inermi, degli ultimi. A tutti e a ciascuno l’augurio di un Natale sereno e sempre un poco “inquieto”.


Auguri dalle istituzioni

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«Assumere il bene come criterio di azione»

Don Antonio Pezzetti, direttore della Caritas Cremonese, parla di fratellanza ed ospitalità partendo dagli insegnamenti e dall’esempio che Dio ha dato

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no dei nomi più belli che il Nuovo Testamento attribuisce a Gesù è Emmanuele, “Dio è con noi”. L’aveva scritto il profeta Isaia in un momento difficile della storia di Gerusalemme, quando la città era assediata da eserciti nemici. Mentre il re Acaz era angosciato e agitato nella ricerca di rimedi militari, il profeta aveva garantito la protezione gratuita di Dio. Nascerà un bambino, disse allora Isaia, e gli verrà dato nome Emmanuele; quella nascita dunque , segnerà un capovolgimento della situazione: gli eserciti aggressori dovranno ritirarsi e Gerusalemme potrà vivere in pace. Se qualcuno valuta la situazione solo dal punto di vista delle forze in campo, finirà inevitabilmente per essere disperato; ma se si fa entrare nel gioco anche la presenza e la forza di Dio, la speranza può rinascere. Non so se si possa leggere nello stesso modo la situazione presente. Che viviamo una crisi di speranza non ha bisogno di essere dimostrato. Bisognerà certo fare una analisi corretta e completa delle cause e immaginare i rimedi da approntare. Ma la speranza ha radici più profonde, essa deve uscire dall’autoreferenzialità e deve aprirsi alla comunione: si spera “insieme”, nel momento in cui si ha fiducia nell’altro e si è disposti a collaborare con lui superando sospetti, paura ed egoismi. Possiamo dire, allora: “Noi speriamo in Dio per il futuro della famiglia umana?” Il Natale ci dice che da parte di Dio questo è possibile. Dio, che conosce bene gli uomini e sa la loro debolezza, ha però preso posizione a loro favore. L’Incarnazione – il mistero per cui il Figlio di Dio si fa uomo – è il segno inequivocabile di questa fiducia di Dio in noi; ed è una fiducia senza pentimento. Dio non la ritira a motivo dei nostri peccati o delle nostre infedeltà. Da quando Gesù è nato a Betlemme, Dio è “con noi” e con noi rimarrà attraverso i secoli. Il vero interrogativo è se da parte degli uomini ci sia una corrispondente speranza in Dio; se siamo convinti di poterci “fidare” di Dio e di potere immaginare un futuro costruito insieme con Lui. Se poi qualcuno chiede che cosa significhi costruire un futuro “con Dio”, la risposta è ancora Gesù di Nazaret. Di lui dice S. Pietro che è passato “facendo del bene e sanando tutti

Lo Spirito di Gesù ci è donato perché diventi dentro di noi sorgente di coraggio e forza di coerenza. Il cammino ci è possibile.

quelli che erano sotto il potere del male”. Ecco: si tratta di assumere il bene come criterio di azione, con lucidità e coerenza; senza lasciarsi distrarre da interessi personali o di gruppo; senza lasciarci sedurre da ciò che appare facile e gradevole. Il Vangelo rimane davanti a noi come parola che illumina, critica, condanna

le nostre ipocrisie e dà slancio ai desideri più veri. Lo Spirito di Gesù ci è donato perché diventi dentro di noi sorgente di coraggio e forza di coerenza. Il cammino ci è possibile. Il Giubileo della Misericordia, indetto da Papa Francesco per questa travagliata stagione della storia, sia occasione per una nostra ripartenza spirituale,

morale e sociale. Possiamo essere certi della misericordia del Padre, se ci apriamo a Lui con cuore sincero; ma vivere il Giubileo non significa soltanto accogliere una grazia interiore e meno ancora celebrare un rito religioso. Deve significare sperimentare e imprimere, a livello di pensiero e di comportamenti, un dinamismo nuovo di misericordia

che diventa anima e fine delle relazioni umane quotidiane. Misericordia è gratuità: dono di Dio, a nostra volta da ridonare ai fratelli con gli stessi sentimenti di Gesù. Il Natale infonda in tutti noi visioni, progetti e comportamenti di fratellanza ospitale, che sappiano donare dignità e speranza.


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Salute

Giovedì 24 Dicembre 2015

GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

L

di Giulia Sapelli

e abitudini alimentari, spesso, nascondono la causa di disturbi fisici molto comuni quali nausea, vomito o gonfiore addominale. Cibi o alimenti apparentemente insospettabili, come uova, grano, lattosio, possono rivelarsi tossici per il nostro organismo. Ecco perché in caso di sintomi sospetti è importante affidarsi allo specialista. Ne parliamo con Susanna Facchetti, specialista del Centro Allergologico Aziendale della unità operativa di Pneumologia del Presidio Ospedaliero di Cremona. «La reazione avversa a un alimento viene definita come una risposta clinica anormale all’ingestione di un particolare cibo o additivo» spiega. «Si tratta di intolleranze quando non è dimostrato il ruolo del sistema immunitario nella genesi dei sintomi. Al contrario, se vi è il coinvolgimento di meccanismi immunologici il termine appropriato è allergia alimentare. Fra le intolleranze si annoverano quelle metaboliche (es. intolleranza al lattosio), farmacologiche (es. intolleranza a caffeina, alcool) e indefinite o idiosincrasiche (es. reazioni a solfiti)». Quali sono i sintomi? «I sintomi tipici delle intolleranze sono prevalentemente gastrointestinali: dolore addominale, diarrea o stipsi, meteorismo (gonfiore), nausea, vomito. In qualche caso possono manifestarsi anche orticaria, fatica a respirare, sintomi simile all’anafilassi». Quali sono le intolleranze più diffuse? Esistono degli “antidoti” per curarle? «Senza dubbio la più diffusa è l’intolleranza al lattosio, in cui la riduzione fisiologica di funzionalità dell’enzima betagalattosidasi (lattasi) porta a disturbi gastrointestinali dopo il consumo di latte. Altri esempi di ipersensibilità alimentari non allergiche sono l’intolleranza al fruttosio, al sorbitolo o il deficit di glucosio 6 fosfato deidrogenasi (favismo). Le forme idiosincrasiche, infine, rappresentano una catego-

Cibi o alimenti apparentemente insospettabili possono rivelarsi tossici per l’organismo

Intolleranze per fattori genetici o ambientali

ria di intolleranze in cui la reazione all’alimento avviene attraverso meccanismi ancora sconosciuti: un esempio è l’asma indotta da solfiti. Non esistono antidoti, ma eventualmente dieta di eliminazione». Qual è la differenza tra intolleranza e allergia? «L’allergia (IgE mediata) si caratterizza per sintomi molto precisi quali prurito al cavo orale, orticaria, vomito, diarrea, rinite, asma, shock anafilattico, che insorgono entro un’ora dall’assunzione dell’alimento. La minima quantità dell’alimento è in grado di scatenare sintomi drammatici. L’intol-

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio

leranza causa sintomi molteplici, anche dopo molte ore dall’assunzione dell’alimento e i sintomi sono in genere dose-dipendenti». Quali esami vengono prescritti per la diagnosi di un’intolleranza? «Gli esami per la diagnosi dipendono assolutamente dalla storia clinica e dall’esame obiettivo. L’iter diagnostico può avvalersi di test cutanei, esami ematochimici, breath test, gastroscopia, colonscopia, test di scatenamento con alimento o additivi alimentari. Negli ultimi anni sono emersi vari test diagnostici cosiddetti alternativi: test citotossico, DRIA test, biorisonanza,

analisi del capello ed altri test “fantasiosi”. Alla luce dei dati scientifici attuali nessuno di tali test si è dimostrato utile per la diagnosi di allergie o intolleranze alimentari». Intolleranti, si nasce o si diventa? «Fattori genetici e fattori ambientali concorrono alla genesi di tali patologie: nel caso della celiachia e dell’allergia alimentare IgE mediata la familiarità è ben dimostrata, quindi è ragionevole pensare che anche per le intolleranze possa essere presente una predisposizione, a cui si assommano le abitudini alimentari e lo stile di vita del soggetto».

Due poltrone per il Triage: dono dell’associazione “Siamo noi”

KAMUT, FARRO PASTA INTEGRALE: FANNO BENE?

Sono una signora di 47 anni, peso circa 72 kg per un'altezza di 163 cm. (bmi 27 se correttamente calcolato) mi considero quindi in sovrappeso. Non faccio attivita' fisica regolare, ma cammino almeno mezz'ora al giorno. Sono vegetariana e vorrei chiederLe alcuni consigli. Posso mangiare il Kamut ed il farro bolliti conditi con poco olio? In quale quantita'? Adoro la pasta integrale, di farro o kamut, posso mangiarla tutti i giorni? Quanti grammi? Ha calcolato esattamente il suo BMI che identifica quindi un certo sovrappeso. Una mezz'ora al giorno di camminate a passo sostenuto può andare molto bene, temporaneamente anche in assenza di una specifica attività che la aiuti nel dimagrimento. Mi chiede se può assumere kamut e farro bolliti e la pasta integrale. Direi proprio di sì!! Sono ottimi alimenti in alternativa alla pasta comune. Può anche provare l'orzo. Possono essere usati per fare delle ottime zuppe (magari insieme ai legumi), in insalata, come primo piatto e in quantità solitamente pari ad altri carboidrati come pasta e riso (una porzione equivale a circa 80 gr. a crudo). Nella sua lettera dichiara di essere vegetariana, ma non specifica se consuma latte e uova (o magari anche pesce), quindi diventa difficile darle degli indirizzi alimentari. Faccia comunque attenzione ai condimenti limitando il consumo di olio extravergine di oliva a due cucchiaini a pasto e cercando di salare con moderazione. Importanti sono poi le modalità di cottura degli alimenti. Prediliga preparazioni semplici: bollitura, vapore, griglia evitando fritture, stracotti ecc. Eviti i dolci e faccia attenzione a un eccessivo consumo di frutta (ricca di zuccheri) e di frutta secca. Se vuole può contattarmi di nuovo per maggiori dettagli.

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0372-803801 CREMA SPAZIO BENESSERE VIA CASTELLO 12. Cel 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134

La scorsa settimana il presidente dell’Associazione “Siamo Noi”, Claudio Bodini, ha donato ai direttori Simona Mariani, Camillo Rossi e Ida Beretta dell’Azienda ospedaliera di Cremona, in segno di riconoscenza, una targa che testimonia la collaborazione proficua dimostrata in questi anni. Durante l’incontro ha inoltre annunciato che l’Associazione donerà due poltrone ergonomiche al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cremona, per rendere più confortevole il “turno di lavoro” agli infermieri del triage. L’Associazione Siamo Noi ha introdotto, all’interno del Pronto Soccorso di Cremona, una nuova figura (operatore volontario) con la funzione di supporto (non sanitario) al servizio di accoglienza e ascolto dei pa-

zienti e loro familiari. L’attività svolta dai volontari di “Siamo noi” non è di tipo sanitario. Come è noto, il contesto del Pronto Soccorso rappresenta un luogo di emergenza, stress, dolore e il personale sanitario impegnato nella gestione dell’attività di urgenza non sempre riesce a rispondere a tutte le esigenze di attenzione e ascolto degli utenti in attesa. Per questo le figure volontarie rappresentano una autentica risorsa anche in virtù dalla possibilità di divulgare informazioni rispetto al progredire delle attese e delle prestazioni diagnostico-assistenziali. Per creare una figura di facilitatore e mediatore volontario e favorire il suo inserimento in Pronto Soccorso, i volontari dall’Associazione partecipano ad un corso di formazione ad hoc.


Cultura&Spettacoli A gennaio in scena “MM&M”

CASALMAGGIORE

Con il nuovo anno, torna in scena la prosa al Teatro Comunale di Casalmaggiore. Sabato 16 gennaio, alle ore 21, appuntamento con “MM&M - Movies, Monstrosities, and Masks-Dodicesima parte di Interior Sites Project”, per la regia di

Renato Cuocolo. Interpreti principali Roberta Bosetti e Renato Cuocolo. A partire da elementi autobiografici lo spettacolo affronta il rapporto tra realtà e finzione e l’ambigua relazione tra attorepersona e personaggio.

Il 26 dicembre alle ore 16 il Ponchielli propone un classico come “Al Cavallino bianco”

La grande operetta per Santo Stefano

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dalla redazione

Santo Stefano torna al Ponchielli la grande operetta. «Al Cavallino è l’hotel più bel, è il dolce asilo che invita a farci godere la vita…». In questi versi c’è sicuramente la sintesi del nuovo adattamento de “Al Cavallino bianco” della Compagnia Corrado Abbati, che il 26 dicembre (alle ore 16) propone due ore di puro divertimento, un “dolce asilo in uno spettacolo che sembra un fuoco d’artificio, una coppa di champagne, un rifugio di armonia e letizia dove anche lo spettatore si sente in vacanza, allietato da marce folkloristiche e ritmi sincopati, quadri di elegante spettacolarità e colpi di scena che portano all’immancabile happy end”. L’operetta è di Hans Müller e Erik Charell e la musica è di Ralph Benatzky, proposta al Ponchielli con il nuovo allestimento in esclusiva nazionale su licenza di Edizioni Suvini Zerboni Milano. «Venite “Al Cavallino bianco” - afferma Corrado Abbati perché la felicità è in arrivo! Il sole splendente e il cielo azzurro si riflettono nel lago di una nuova scenografia, capace, all’aprirsi del sipario, di creare un ambiente accogliente dove si risveglia la febbre d’amore che, oggi come ieri, agita gli spiriti in vacanza. Gli amori, i sospiri e il sentimentalismo di un turbinio di personaggi

I musei sono aperti per le feste

Un momento dell’operetta

I “Ghernika”

Uscito il cd d’esordio della band “Ghernika”

pieni di vigore ed esuberanza, rapiscono ed affascinano lo spettatore. Musica, coreografie scattanti, costumi colorati trasformano l’Austria-cliché in uno spettacolo non banale e ricco di divertimento. Una miscela di commedia musicale, rivista ed operetta, capace di emozionare, ieri come oggi, grazie anche allo stra-

ordinario talento di Ralph Benatzky e alla sua capacità di evocare con umorismo e spensieratezza gli stati d’animo dei tanti personaggi. Ciò fa di questo straordinario musicista, che affonda le sue radici nel modulo della chanson, uno dei maggiori talenti del teatro di intrattenimento musicale grazie anche al contributo di famosi

Musei e mostre in città aperti nei giorni delle feste. Ad eccezione del 25 di dicembre e del 1° gennaio 2016, alle sedi espositive del Sistema museale si possono visitare mostre e collezioni durante tutto il periodo delle festività, compresi il giorno di Santo Stefano (26 dicembre) e l’Epifania (6 gennaio), ed escluso solo il Museo della Civiltà Contadina. Al Museo del Violino (da martedì a domenica, ore 10-18) si può ripercorre

In mostra le opere di Roberto Fanari L’opera dal titolo ”Appello”

Fino al 10 gennaio, si può visitare la personale di Roberto Fanari, allestita presso la galleria di arte contemporanea Interno18 (in via Beltrami 18 a Cremona). «L’arte di Fanari si muove in un universo che sfugge a collocazioni spaziotemporali prestabilite – spiegano gli organizzatori –. Chi osserva gli oggetti e i personaggi da lui creati può immaginarli in un contesto preciso, senza tuttavia afferrarlo del tutto. Essi sono immersi in uno spazio invisibile in cui la linea, elemento essenziale di tutto il lavoro, costruisce il profilo del soggetto attraverso una fitta trama di ferro cotto che assume una forte valenza cromatica. Sono proprio i vuoti che si alternano alla marcata struttura dell’opera a riempire lo spazio creandone un volume in bilico tra realtà ed immaginazione». «L’artista non modella soltanto il metallo – dice di lui Marta Cereda nel volume “L’uomo di latta” – ma anche il vuoto che gli sta intorno. Dal bilanciamento tra queste due componenti deriva la struttura delle sue sculture, i cui volumi sono definiti tanto dalla solidità del materiale quanto dall’immaterialità dell’aria. La bidimensionalità della linea viene trasformata aggiungendo una terza dimensione data dalla possibilità di utilizzare anche quello che non c’è. L’assenza, il vuoto, l’intercapedine. Forse nelle didascalie delle opere di Roberto Fanari non si dovrebbe indicare, come materiale utilizzato, solo filo di ferro cotto, ma anche aria». Nato a Cagliari nel 1984, Fanari nel 2003 consegue il diploma all’istituto d’arte Carlo Contini di Oristano. Si trasferisce poi a Sassari dove si laurea in scultura presso l’Accademia di Belle Arti. In seguito ad un soggiorno a Berlino torna in Italia, a Milano, dove tutt’ora vive e lavora.

compositori dell’epoca come Robert Stolz e Jean Gilbert. Seguite dunque questo “Cavallino” al trotto: moderno, veloce, ironico e divertente, in cui gli ospiti dell’Hotel vivranno un momento di vacanza ed euforia, in attesa di un happy end tutto da scoprire che ci farà sospirare e dire… peccato che questa vacanza sia finita!

l’attività e la vita di Ugo Tognazzi, visitando “La voglia matta”, mentre spostandosi in via XX settembre all’Associazione Tapirulan (martedì, giovedì, venerdì e domenica ore 16-19, mercoledì e sabato ore 10-13 e 16-19) si può ammirare la creatività di 33 grafici e illustratori che hanno “rifatto” i manifesti cinematografici del grande attore cremonese (entrambe le mostre sono a ingresso gratuito). A Palazzo comunale

In questi giorni è in usicta il cd dal titolo “Pensiero liquido”, esordio discografico della giovane rock band alternative cremonese “Ghernika”. Otto tracce originali scritte, arrangiate e cantate rigorosamente in italiano. Il cd, registrato presso lo studio “Città della musica” di Cremona (con Alberto Venturini tecnico di ripresa, mixing e masterizzazione), è prodotto dall’etichetta “Turnaround” per Aemme Records di Alberto Venturini & C. I componenti la band sono: Eduardo A. Meazzi batteria, Gabriele Stanga voce, Sasha Mainardi chitarre e cori, Dario Camozzi basso e cori, Simone Antollovich chitarre, Alessandro Somenzi pianoforte e tastiere. Nonostante la giovane età, la band ha già partecipato a numerosi contest a Cremona e in provincia e nel 2014 ha aperto, con grandi apprezzamenti, il concerto della storica band rock cremonese i “Diskanto” a Cigole (Bs) e si è esibita in occasione della Festa del Torrone nel 2013 (con 2 concerti in corsìso Garibaldi) e nel 2015 (concerto il 24 ottobre in piazza Stradivari).

(feriali ore 9-18, - festivi ore 10-18) sono in esposizione “50 anni di Linus”, cinquant’anni di cultura del fumetto organizzati dal Centro del fumetto “Andrea Pazienza”. Da non perdere la mostra “1937. La vittoria alata e le celebrazioni stradivariane”, anche questa collocata in due sedi: al Museo Archeologico San Lorenzo e al Museo del Violino, dove è possibile ripercorrere le Celebrazioni Stradivariane 1937.

Il “mentalista” Tesei sul palco del Ponchielli Appuntamento la sera del 31 dicembre con uno spettacolo particolare dal titolo “The game”

La sera di S. Silvestro insieme al... mentalista. In una puntata del suo programma televisivo (Il Mentalista, in onda su Sky), durante la sfida con un campione italiano di scacchi, Francesco Tesei ha commentato: «Io sono un mentalista: non ragiono in termini di vittoria o di sconfitta. Quello che a me interessa è... il controllo». E’ proprio il controllo, dei pensieri, delle scelte e delle loro conseguenze sugli eventi, ad essere il focus di “The game”, in programma al Teatro Ponchielli per Capodanno (alle ore 21.15), alla ricerca degli “incantesimi della mente” che permettono di fare accadere le cose. Definito dai media come il miglior mentalista italiano, Francesco Tesei da molti anni è l’ideatore di un genere di spettacolo assolutamente originale ed unico che sta riscuotendo un successo e un riscontro sempre più ampio. Diventato famoso in tv proprio con il format “Il Mentalista” andato in onda su Sky, l’artista ha portato in scena, negli ultimi cinque anni, il suo spettacolo “Mind Juggler” visto ed applaudito da oltre 100mila spettatori, cui ora va ad aggiungersi il nuovo spettacolo “The game”. Lo spettacolo di Francesco Tesei

“The game” sul palco

non è prosa, anche se si basa su un copione preciso, non è musica, anche se l’utilizzo di questo linguaggio ha un ruolo importante per la riuscita “emotiva” dello show, non è monologo, perché non potrebbe esistere senza l’as-

soluto coinvolgimento degli spettatori, non è commedia, anche se è divertente e ironico, ma non è neanche (o solo) “magia”, perché tende sempre a lasciare un messaggio, una riflessione, un “contenuto” a chi vi assiste. In pratica,

La musica di Matthew Lee per salutare il 2015

Il Teatro San Domenico saluterà il 2015 in musica. Il 31 dicembre, alle ore 20.30, si esibiranno Matthew Lee (piano e voce), Frank Carrera (chitarra), JJ Latini (basso), Matteo Pierpaoli (batteria). Sul palco salirà uno straordinario performer, pianista e cantante innamorato del rock'n'roll, che ha fatto propri gli insegnamenti dei grandi maestri del genere. Un vero talento, un fenomeno degli 88 tasti. Nonostante la giovane età, ha già sulle spalle circa 1000 concerti. Matthew Lee (nome d’arte di Matteo Orizi) ha, infatti, suonato in tutta Europa: Italia, Belgio, Inghilterra, Francia, Svizzera, Slovenia, Olanda, Germania e si è inoltre esibito negli Stati Uniti ed in Africa. La stampa inter-

nazionale gli ha dedicato importanti recensioni definendolo “the genius of rock’n’roll”. Oltre a essere uno straordinario interprete, si sta facendo apprezzare anche come autore. E’ da poco uscito il suo nuovo disco nel quale ha collaborato alla scrittura di brani inediti con importanti produttori e autori del panorama internazionale. Recentemente ha firmato un importante contratto discografico con la storica etichetta Carosello Records, pronta a scommettere su di lui per lanciarlo definitivamente al grande pubblico. Ed è notizia di questi giorni la sua vittoria nella categoria giovani del prestigioso “Coca Cola Summer Festival”.

“The game” è un insieme e un crescendo di momenti di gioco tutti complementari tra loro e presentati con un arco narrativo che li collega quasi come se fossero singole tessere di un unico puzzle: “il controllo di ciò che appare incontrollabile”. Un tema che Tesei ha deciso di affrontare sfidando ciò che è (o appare) imponderabile per antonomasia - la fortuna - per suggerire come anche dietro di essa si nascondano meccanismi mentali ed emozionali tipici della natura umana e quindi gestibili e controllabili. “The game” è un invito a riflettere sul ruolo che ognuno di noi può avere anche nei confronti di ciò che sembra determinato da cause esterne. Lo spettacolo ideato dallo stesso Tesei, si presenta unico ed insolito anche nella sua costruzione: la prescrittura, infatti, è stata avviata grazie ad un costante confronto “social” con oltre 17mila utenti, invitati a rispondere a sondaggi, i cui risultati hanno determinato la struttura di momenti chiave dello spettacolo e la successiva la messa in scena definitiva è avvenuta attraverso prove aperte al pubblico, per poter testare nella pratica gli esperimenti immaginati dal mentalista.

Matthew Lee


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Taccuino

Giovedì 24 Dicembre 2015

NUMERI UTILI Cremona

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291

Via Castelleone Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Dicembre

Via Esilde Soldi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio

Via Picenengo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Dicembre

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -

Via Del Macello Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Dicembre

PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

Via A. Boldori Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 22 Dicembre

POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233

• Via Picenengo (da via MIlano a passaggio FFSS) Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 31/12/2015). • Via del Macello (tratto da via Lucchini a via del Chiesotto) - Opere di urbanizzazione cantiere City Hub (Fine lavori: 31/12/2015).

NUMERI UTILI Crema

COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241

NUMERI UTILI Casalmaggiore

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

• Via Esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 28/02/2015).

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212

• Via Castelleone (dal civico 128 al civico 83) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 31/12/2015)

OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

• Via Attilio Boldori (tratto da Via Rigotti a Via Ponchielli) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 22/12/2015).

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215 PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116

POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311 POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO: 115 Centralino: 0373-256222

SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320

OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

Ricette: il menù natalizio

INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 2100 ml di farina di ceci • 300 ml di acqua • 2 cucchiaini di zenzero fresco tritato • Un pezzetto di scorza di limone non trattato • Olio extravergine d’oliva

Frittatine allo zenzero

Filetti di merluzzo con dadini di zucca INGREDIENTI • PER 4 PERSONE • 500/600 gr di zucca • Pepe • 4 filetti di merluzzo • Aglio • Oio extravergine • Timo • Sale • Rosmarino

PREPARAZIONE • Mescolare la farina e l’acqua in modo da formare una pastella senza grumi e lasciarla riposare per qualche ora nel frigo. • Aggiungere un po’ d’olio, un pizzico di sale, lo zenzero e la scorza di limone finemente tritati. • Versare dell’olio d’oliva in una padella antiaderente e far scaldare a fuoco alto. • Quando l’olio è ben caldo versare l’impasto, distribuirlo velocemente in modo omogeneo e coprire, lasciando il fuoco alto. • Dopo circa un minuto girare la frittata e far cuocere a fuoco medio per un altro minuto, poi girarla ancora fino a dorare entrambi i lati.

Risotto alla melagrana INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 2 melograni • Brodo vegetale • 1/2 bicchiere di vino rosso • Uno scalogno • 270 g di riso • Grana • Una noce di burro; • Olio • Sale • Pepe

• Sgranare i melograni tagliandoli a meta, prelevare i chicchi e metteteli da parte. • Passare i chicchi nel passaverdura (lasciate una piccola parte di chicchi interi per guarnire il risotto al termine della cottura). •Tritare lo scalogno e farlo appassire in una pentola con l’olio, aggiungere il riso e farlo tostare. • Aggiungere il brodo bollente e continuare la cottura. • Aggiungere sale, una spruzzata di pepe, burro, grana e mantecare. • Guarnire i piatti di risotto con i chicchi di melograno tenuti da parte.

PREPARAZIONE • Tagliare la zucca a dadini di media grandezza. • Stendere la carta da forno su una teglia e adagiare i dadini a cubetti aggiungendo olio, sale, pepe e uno spicchio di aglio. • Infornare a 180° e lasciar cuocere per 45 minuti. • Cuocere i filetti di merluzzo al cartoccio posizionandoli al centro di una teglia ricoperta con carta da forno. • Aggiungere un filo d’olio, un pizzico di sale e uno spicchio d’aglio poi chiudere bene il cartoccio, utilizzando uno spago se necessario. • Infornare a 180° e lasciare cuocere per 15 minuti. • Estrarre il merluzzo e posizionarlo su un piatto da portata e aggiungere i dadini di zucca tutti intorno.


SPORT

lo lettere@ilpiccologiornale.it

Definiti gli stadi del calcio ROMA 2024

Prende sempre più forma la candidatura di Roma 2024. Ieri sono stati scelti gli undici stadi che dovrebbe ospitare il torneo di calcio: il “Barbera” di Palermo, il “Franchi” di Firenze, il “Bentegodi” di Verona, il “Friuli ”di Udine, il “Dall’Ara” di Bologna, il “Ferraris” di Geno-

Responsabile FABIO VARESI

va, il “San Nicola” di Bari, lo “Juventus Stadium” di Torino, il “San Paolo” di Napoli, il “Meazza” di Milano e ovviamente l’Olimpico di Roma. Rispetto a Italia ’90, manca solo Cagliari. «Il 17 febbraio presenteremo il dossier definitivo al Cio», ha detto Malagò.

Una sosta salutare per una Pomì stanca

Anche se sempre in vetta, a causa del quoziente set, le rosa hanno dovuto cedere il titolo d’inverno a Conegliano

VOLLEY A1 Dopo due vittorie al tie break contro squadre di bassa classifica, arriva il meritato riposo

S

di Vanni Raineri

tremate alla meta. Al termine del girone di andata le ragazze della Pomì hanno pagato dazio, comprensibilmente, al grande sforzo fatto per far coesistere gli impegni europei e nazionali, giocando per gran parte dei due mesi passati spesso due volte a settimana. Nel doppio turno conclusivo, le ragazze di Barbolini erano chiamate a raccogliere l’intera posta contro squadre sulla carta abbordabili, ma si sa che se non si affrontano tutte le avversarie al massimo della concentrazione e della forma fisica, si rischiano brutte figure. La caparbietà delle rosa alla fine ha consentito di portare a casa due vittorie, anche se si sono lasciati due punti per strada che hanno pregiudicato il titolo d’inverno. Sabato scorso, infatti, il pubblico del PalaRadi ha assistito al successo risicato contro il fanalino di coda Firenze e martedì anche la vittoria di Busto Arsizio nella tana del Club Italia è arrivata al tie break, pure questo (anche se di misura) chiuso a vantaggio delle campionesse in carica. Sembra quasi che la Pomì abbia voluto chiudere questo fantastico 2015 all’insegna di quel 3-2 che è stato spesso l’impronta delle sue imprese. Più realisticamente, è arrivata al termine del girone di andata col fiatone e solo grazie a classe e determinazione Si è conclusa con una débâcle, l’ultima giornata del girone d’andata per la Pieve 010. I ragazzi di Ariano Civa sono, infatti, inciampati nella trasferta a Sarzana, non riuscendo a strappare che un ko per 5-3 contro nello scontro diretto con la formazione ligure. La bella vittoria contro Monza di martedì scorsi (anch’essa per 5-3), sembrava aver galvanizzato i pievesi, che dopo essere scappati dai bassifondi della classifica, avrebbero potuto affrontare l’imminente periodo festivo con maggiore rilassatezza in corpo, aggiudicandosi lo scontro diretto. E invece ad aprire le danze sono stati i ragazzi di Alessandro Cupisti, in vantaggio con la marcatura Di Donato dopo soli cinque minuti. I cremonesi hanno poi cercato di prendere le misure ai locali, riuscendo a trovare la via del pareggio al 20’, grazie a una conclusione dell’argentino Balmaceda. Nella ripresa i padroni di casa sono tornato in vantaggio grazie a Dolce, con Marchini a rimettere le cose in chiaro dopo una manciata di giri di lancetta sull’orologio. Non è bastato nemmeno questo a dare la carica ai rossoblu, che si sono fatti mettere i pie-

12ª GIORNATA

Bergamo-Modena Busto Arsizio-Club Italia Casalmaggiore-Firenze Montichiari-Bolzano Novara-Piacenza Scandicci-Vicenza Ha riposato: Conegliano

CLASSIFICA

3-0 3-0 3-2 1-3 0-3 3-1

Conegliano Casalmaggiore Novara Piacenza Modena Bergamo Scandicci Montichiari Busto Arsizio Club Italia Vicenza Bolzano Firenze

13ª GIORNATA

Bolzano-Bergamo 0-3 Club Italia-Casalmaggiore 2-3 Conegliano-Firenze 3-0 Modena-Scandicci 3-1 Piacenza-Busto Arsizio 3-1 Vicenza-Novara 0-3 Ha riposato: Montichiari

è riuscita a portare a casa due punti. Adesso si apre la parentesi di una lunga sosta invernale, anche se non per tutte, in quanto qualcuna dovrà affrontare gli impegni della Nazionale alla ricerca di una poltroncina per Rio 2016. Tra queste non ci saranno però Imma Sirressi (non c’è verso di vederla in azzurro) e Francesca Piccinini, ultimamente frenata parecchio dall’infortunio alla spalla. Al termine del successo di Busto il presi-

La Bacchi al servizio contro il Club Italia

27 27 26 26 23 20 19 15 15 13 10 9 4

dente Boselli Botturi ha affermato: «Abbiamo forse commesso l’errore di lasciare a lungo il pallino del gioco nelle mani del Club Italia: soffriamo troppo quando non prendiamo l’iniziativa; quando invece dettiamo il gioco, non temiamo nessuno». Fatto sta che si va in letargo al primo posto, condiviso con Conegliano, che però, grazie al migliore quoziente set, è da considerare campione d’inverno. Il che vale poco per la bacheca, ma

determina la griglia per la final eight di Coppa Italia. Avversaria della Pomì in febbraio sarà dunque la settima in classifica, vale a dire Scandicci che è tra le tre squadre capaci di sconfiggere Casalmaggiore nel girone di andata. 14ª GIORNATA (17-01 h 18) Conegliano-Busto Arsizio, Firenze-Modena, Novara-Bolzano, Piacenza-Bergamo, Scandicci-Novara, Vicenza-Casalmaggiore.

HOCKEY PISTA A1 Dopo il ko nello scontro diretto di Sarzana, la classifica dei rossoblu resta modesta

Chiusura d’anno in sordina per la Pieve 010 Federico Balmaceda in azione (foto Lega Nazionale Hockey)

di in testa per ben due volte, da Pistelli e Sterpini, quest’ultimo su rigore. Prima della sirena finale, infine, c’è stato spazio anche per la segnatura di Scutece e

NUOTO

per la doppietta personale di Sterpini. La Pieve è così rimasta ancorata ai suoi 8 punti maturati in 13 gare di campionato – un bottino poco invidiabile, a dirla tut-

ta –, ma può parzialmente gioire del fatto che né Giovinazzo né Thiene, le dirette inseguitrici, abbiano messo nel paniere punti, venendo sconfitte rispettivamente da Matera (3-2) e Viareggio (6-0) e restando congelate, nell’ordine, a 7 e 6 punti, ambedue retrocesse se il campionato finisse oggi. E se in coda alla classifica la situazione ristagna, non si può dire la stessa cosa in testa alla graduatoria, in cui Breganze si è laureata campionessa d’inverno, chiudendo al top con gli stessi punti (28) di Forte dei Marmi, ma risultando in vantaggio per differenza reti (28 contro 32), formazioni seguite comunque a una lunghezza da Matera e a stretto giro da Viareggio e Lodi (25 e 24 punti). A queste cinque squadre di testa, si aggiungono Trissino, Bassano e Follonica che vanno a completare il tabellone, ora certificato, della final eight

di Coppa Italia, i cui incontri si disputeranno a partire dal prossimo febbraio. Sopra la Pieve, fuori dalle otto di vertice, solo Monza (17 punti), Sarzana (11) e Valdagno (10). In attesa della sfida proprio contro Valdagno del prossimo 9 gennaio, al PalaPini di San Daniele Po, spazio ora al riposo per i rossoblu, in particolare per la schiena del portierone Adriàn Vallina, con ancora qualche fastidio da smaltire e per il gomito di capitan Mattia Civa, a cui si è riacutizzata l’infiammazione che anche lo scorso anno l’aveva colpito, costringendolo a disputare una stagione a mezzo servizio. CLASSIFICA (12ª giornata) Breganze, Forte dei Marmi 28; Matera 27; Viareggio 25; Lodi 24; Trissino 22; Bassano 21; Follonica 20; Monza 17; Sarzana 11; Valdagno 10; Pieve 010 8; Giovinazzo 7; Thiene 6.

RUGBY

Doppio 5º posto per Giulia Verona Una pausa utile per i neroverdi, che devono riordinare le idee

Doppio 5º posto per Giulia Verona agli Assoluti invernali. L’atleta cresciuta al Flora (ora in forza al Team Nuoto Sport Management) ha nuotato i 100 rana in 1’10”36 e i 200 rana con il tempo di 2’30”37. Non del tutto soddisfatto l’allenatore e papà, Roberto Verona: «Purtroppo Giulia non si è sentita nella condizione fisica migliore. In acqua non aveva le giuste sensazioni, non riusciva ad aumentare i ritmi e quindi non ha ottenuto una prestazione del suo livello». In ogni caso, si è chiuso un anno ricco di soddisfazioni per l’emergente Giulia.

Ultimo impegno dell’anno amaro per il Crema Rugby. Troppo forte la capolista Rovato per i neroverdi e il risultato finale (80-14) è di per sé eloquente, ma non deve trarre in inganno sulla reale prestazione del Crema, che ha giocato alla pari per un tempo, il primo, chiusosi sul punteggio di 34-14. I bresciani hanno dovuto sudare più del previsto per avere

ragione di un buon Crema, realizzando le segnature pesanti solo alla quarta o quinta fase di gioco e subendone due, tra l'altro di pregevole fattura, da parte di Loda e Crotti. Nella seconda fase di gioco, il tecnico Forte ha dato spazio a quei giocatori meno utilizzati durante l'anno, mettendo in campo l'intera panchina e rivoluzionando di fatto la formazio-

ne. Ora la meritata pausa invernale (fino al 17 gennaio) durante la quale i neroverdi dovranno recuperare i tanti infortunati e riordinare le idee in vista della seconda fase, che metterà in palio la permanenza in serie C1. CLASSIFICA (9ª giornata) Rovato 45; Gussago 38; Fiumicello 26; Ospitaletto, Cus Brescia 11; Crema Rugby 6.


24

Giovedì 24 Dicembre 2015

Sport

La Juve è tornata a far paura E’ un campionato avvincente SERIE A

SERIE B

(F.V.) Un campionato finalmente equilibrato. Dopo un dominio assoluto della Juventus, assistiamo a una classifica con cinque squadre, tutte accreditate per la vittoria finale, racchiuse in quattro punto. Certo che la Juve, dopo un inizio shock, ha compiuto una grande ricorsa e con sette vittorie di fila, è tornata a far paura a tutti. La capolista Inter, invece, sembra aver ottenuto il massimo dal proprio potenziale e quindi la sensazione è che sarà una lotta a due tra Napoli e Juve. Ma è solo di una sensazione... 17ª GIORNATA Atalanta-Napoli 1-3, BolognaEmpoli 2-3, Carpi-Juventus 2-3, Fiorentina-Chievo 2-0, Frosinone-Milan 2-4, Hellas Verona-Sassuolo

1-1, Inter-Lazio 1-2, Roma-Genoa 2-0, SampdoriaPalermo 2-0, Torino-Udinese 0-1. 18ª GIORNATA (06-01 h 15) Chievo-Roma, Empoli-Inter, Genoa-Sampdoria, Juventus-Hellas Verona, Lazio-Carpi, Milan-Bologna, Napoli-Torino, Palermo-Fiorentina, Sassuolo-Frosinone, Udinese-Atalanta. CLASSIFICA Inter 36; Fiorentina, Napoli 35; Juventus 33; Roma 32; Milan 28; Sassuolo*, Empoli 27; Atalanta 24; Lazio 23; Chievo, Torino* 22; Udinese 21; Sampdoria 20; Bologna 19; Palermo 18; Genoa 16; Frosinone 14; Carpi 10; Hellas Verona 8. *Una partita in meno.

Come sempre stiamo assistendo a un campionato avvincente, anche se rispetto al recente passato, le prime della classifica hanno già accumulato un buon vantaggio sul resto del gruppo. 19ª GIORNATA Ascoli-Novara 1-3, Brescia-Spezia 1-1, Cagliari-Bari 2-1, Cesena-Ternana 4-0, Como-Avellino 0-1, Latina-Crotone 2-2, ModenaSalernitana 2-0, Perugia-Livorno 4-1, Trapani-Pro Vercelli 1-1, Virtus Entella-Vicenza 4-1, Virtus Lanciano-Pescata 1-2. 20ª GIORNATA (23-12 h 20.30) Avellino-Virtus Entella 2-0, Bari-Brescia, Crotone-Trapani, LivornoAscoli, Novara-Cesena, Pescara-Modena, Pro Ver-

celli-Perugia, Salernitana-Cagliari (24-12 h 13), Spezia-Como, Ternana-Virtus Lanciano, Vicenza-Latina. 21ª GIORNATA (27-12 h 15) Ascoli-Spezia, Brescia-Ternana, Cagliari-Pro Vercelli, Cesena-Avellino, Como-Salernitana, Latina-Pescara (h 12.30), Modena-Novara, Perugia-Vicenza (h 17.30), Trapani-Bari, Virtus Entella-Crotone, Virtus Lanciano-Livorno. CLASSIFICA Crotone 41; Cagliari 40; Novara (-2) 37; Bari 35; Brescia, Pescara 31; Cesena (-1) 30; Avellino, Virtus Entella 28; Perugia 27; Trapani, Spezia 25; Pro Vercelli 24; Livorno 23; Ternana 22; Latina, Modena 21; Vicenza, Salernitana 20; Ascoli 17; Virtus Lanciano (-1) 14; Como 10.

A Pea serve un centrocampista di qualità Dopo la pausa natalizia i grigiorossi dovranno cambiare marcia per puntare ancora al traguardo dei playoff

CALCIO LEGA PRO Le ultime due sconfitte consecutive hanno evidenziato le lacune di una squadra in difficoltà

C

LEGA PRO GIRONE A

di Matteo Volpi

he brutto Natale, cara Cremonese. La sconfitta contro il Cittadella apre scenari di grandi dubbi in merito all’operato sin qui altalenante di mister Pea. Il tecnico, fortemente voluto da Gigi Simoni, non sembra più intoccabile come ad inizio stagione e gli ultimi due scivoloni di quest’anno solare (Pro Patria e appunto Cittadella) hanno portato alla luce tutte le perplessità che avevano condito le critiche dei soliti “mai contenti” della tribuna sin dalle prime uscite stagionali. Anche la proprietà non sembra affatto convinta del tecnico giunto dal Monza. Ma cambiare ora significherebbe ripartire ancora una volta da zero. L’attenzione, invece, dovrebbe essere ora concentrata sul mercato, ormai alle porte. Brighenti è senza dubbio il pezzo da novanta da cercare di trattenere, visto che a suon di gol il bomber continua ad essere su taccuini di squadre di categoria superiore. Attorno a lui ruota tutto. Per aiutare il progetto Pea, però, se davvero lo si vorrà fare…serve intervenire cambiando qualcosa soprattutto a centrocampo. Una squadra che intende giocarsi il tutto per tutto per la conquista dei playoff, deve prendere un elemento di qualità che fornisca geometria ed equilibrio ad una zona mediana sin qui troppo passiva. Altro aspetto fondamentale è la piazza. Il rapporto tra tifosi e società continua ad essere latente e tutto continua a far pensare che anche gli obiettivi siano diversi. Da un lato il tifoso che si illude, anno dopo anno, dall’altro

RISULTATI 16ª GIORNATA

Cremonese-Cittadella Feralpisalò-Giana Erminio Lumezzane-AlbinoLeffe Mantova-Pro Patria Padova-Bassano Pordenone-Pavia Reggiana-Alessandria Renate-Cuneo Südtirol-Pro Piacenza

0-1 0-2 2-0 1-1 1-1 0-2 1-1 1-0 2-1

17ª GIORNATA (09/11-01)

AlbinoLeffe-Mantova Alessandria-Padova Bassano-Reggiana Cittadella-Südtirol Cuneo-Cremonese (10-01 h 14) Giana Erminio-Pordenone Pavia-FeralpiSalò Pro Piacenza-Lumezzane Pro Patria-Renate

Formiconi in azione contro il Cittadella (foto © Ivano Frittoli)

una società che per molti non ha la reale intenzione a fare i sacrifici necessari per il salto di categoria. E con tutto quello che ha speso sin qui, persino il nome del Cavalier Arvedi inizia ad essere sempre più attaccabile dai critici. Staremo a vedere, nel frattempo, meglio non pensarci e pensare positivo, magari inebriati da un buon prosecco natalizio. IL PROGRAMMA Sei giorni di vacanza per la

Cremonese, che sono cominciati ieri e finiranno domenica 27 dicembre. Poi, da lunedì una seduta al giorno in vista della partita del 10 gennaio contro il Cuneo (unica eccezione il 1° gennaio). Questo il programma dei grigiorossi per le festività natalizie appena iniziate. NEWS Cremonese-Bassano, valevole per la 18ª giornata del Girone A di Lega Pro, si giocherà do-

CLASSIFICA

Cittadella Alessandria Bassano FeralpiSalò Pavia Südtirol Reggiana Pordenone Cuneo Cremonese Padova Giana Erminio Lumezzane Pro Piacenza Mantova Renate AlbinoLeffe Pro Patria

32 31 28 27 26 26 25 22 22 22 22 21 19 19 15 12 11 7

menica 17 gennaio 2016 con inizio alle ore 17.30 allo “Zini” di Cremona. Il difensore della Berretti grigiorossa, Fabrizio Brignani ha partecipato (martedì e mercoledì) a un raduno della Rappresentativa di Lega Pro Under 18 presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano. Lo stage si è concluso con un’amichevole contro la Rappresentativa Under 18 di serie D.

SERIE D Anche con il Lecco si è vista una squadra in crescita

Pergolettese, un pari confortante di Tiziano Guerini

Il pareggio conseguito dalla Pergolettese contro il Lecco nell’ultima partita dell’anno e del girone d’andata del campionato, è stato considerato generalmente positivo, sia perché giunto dopo due vittorie consecutive e quindi allunga la serie degli incontri utili, sia perché con il Lecco è stata affrontata la seconda in classifica e quindi una rivale di tutto rispetto. L’andamento della partita, però, aveva lasciato sperare ancora meglio, dal momento che la squadra di casa si è trovata subito in vantaggio con un gol a freddo al 4’ di gioco. Un bel gol che ha visto protagonista il solito Valente che ha recuperato una palla considerata persa sulla sinistra, per poi mettere al centro per un autorevole colpo di testa di Cesca che ha così centrato la porta alla sua seconda partita in gialloblu, lasciando intendere, anche muovendosi bene dopo, di essere stato un acquisto importante. Il Lecco, sorpreso dallo svantaggio, ha impiegato un bel po’ a riprendersi: ma quando una incertezza del portiere Prisco su una palla alta, ha rischiato l’autogol, i lariani si sono fatti più intraprendente e al 33’ sono giunti al pareggio con

Il gol di Cesca al Lecco

una punizione dalla sinistra ben calciata da Baldo, che è passa ta fra le gambe della barriera e si è infilata in gol alla destra di Prisco. La partita si è fatta piacevole, con il Lecco efficace a centrocampo e il Pergo con una difesa agguerrita e sempre pericoloso in avanti con Valente e Cesca, che dimostrano una buona intesa. La ripresa poteva essere una beffa per i gialloblu, che rischiavano subito di subire un gol al 47’, con Prisco che si opponeva con una parata miracolosa. Ad avere le redini del gioco è stato sempre il centrocampo del Lecco, ma Scietti e compagni si sono difesi bene ed hanno punto in contropiede, come al 70’ con Cesca ben lanciato verso l’area che ha però tirato alto. Il finale è stato tutto per i

gialloblu, che hanno cercato di far propria la partita sopratutto con un doppio tiro, sventato con una doppia parata. Il Pergo chiude così il girone di andata al settimo posto con 27 punti: non male se si pensa al cattivo avvio, anche se certamente non all’altezza delle speranze manifestate all’iniziò del campionato. Con gli ultimi inserimenti in squadra ora il Pergo ha però tutta l’intenzione di migliorare gioco e classifica. CLASSIFICA (19ª giornata) Piacenza 50; Lecco 37; Seregno 36; Ciserano 33; Monza 29; Olginatese, Inveruno 28; Pontisola, Pergolettese, Ciliverghe 27; Pro Sesto 26; Varesina 24; Folgore Caratese 23; Bustese, Grumellese, Caravaggio 21; MapelloBonate 17; Fiorenzuola 16; Virtus Bergamo 15; Sondrio 13.

ECCELLENZA

Solo un punto casalingo per il Crema

Occasione sprecata dal Crema, che si è fatto imporre il pari casalingo dal modesto Oggiono (1-1). Ora la vetta è a tre punti. Si ritorna in campo il 17 gennaio. CLASSIFICA (16ª giornata) Cavenago Fanfulla 36; Scanzorosciate 34; Cre-

ma 33; Villa D’Alme 31; Nibionno, Luciano Manara, Casateserogoredo 28, Cisanese 24; Caprino 23; Verdello 18; Gessate 15; Sandonatese 16; Sancolombano 15; Real Milano, Oggiono 13; Brugherio 8; Brembate 7.


Sport

25 A Varese si è interrotta la lunga striscia di vittorie. E sabato sera è in programma il big match con Milano (PalaRadi esaurito) Giovedì 24 Dicembre 2015

La Vanoli cade dopo una super rimonta

BASKET SERIE A Dopo aver recuperato 20 punti nella ripresa i biancoblu hanno ceduto all’overtime

M

di Giovanni Zagni

algrado una grande rimonta nella ripresa (partendo da -20), la Vanoli è inciampata a Varese (all’overtime) dopo otto vittorie di fila. Uno stop forse salutare, ma evitabile con un diverso approccio al match e che comunque non inficia la spledida stagione dei biancoblu, che ieri sera hanno ceduto 87-82 Un ko comunque indolore, visto che anche Milano e Reggio Emilia hanno perso e la Vanoli resta in vetta con altre quattro squadre. In ogni caso, in città e non solo c’è grande fermento per questa Vanoli delle meraviglie, che domenica scorsa ha infilato con Avellino l’ottavo successo consecutivo dopo un’aspra battaglia e che ha regalato ai cremonesi la qualificazione alla final eight di Coppa Italia con tre turni d’anticipo. La Scandone si è rivelata una signora squadra, il cui valore va ben oltre la sua non brillantissima attuale posizione di classifica. Gli uomini di Pancotto, soltanto nel finale (64-58) sono riusciti a mettere le mani sul sofferto successo in virtù di sagge giocate e spirito di gruppo. Una bella battaglia che ha confermato il valore dei biancoblu, che dopo il turno infrasettimanale di ieri, ora sono chiamati ad un esame seve-

SERIE B Zanella a canestro

12ª GIORNATA

Bologna-Pistoia 76-72 Cantù-Trento 87-77 Capo d’Orlando-Pesaro 69-72 Cremona-Avellino 64-58 Milano-Brindisi 77-72 Reggio Emilia-Caserta 87-62 Torino-Sassari 86-83 Venezia-Varese 84-58

13ª GIORNATA

Avellino-Caserta Bologna-Cantù Brindisi-Torino Pesaro-Milano Pistoia-Venezia Sassari-Reggio Emilia Trento-Capo d’Orlando Varese-Cremona

62-70 85-77 72-69 69-66 70-68 94-70 74-63 87-82

Cremona 18 Reggio Emilia 18 Milano 18 Pistoia 18 Trento 18 Sassari 16 Venezia 14 Brindisi 14 Cantù 10 Avellino 10 Caserta 10 Varese 10 Pesaro 10 Bologna 10 Capo d’Orlando 8 Torino 6

rissimo con l’Armani Milano che sabato sarà di scena al PalaRadi (da giorni c’è già il tutto esaurito sulle tribune). Milano ha cominciato questa stagione con parecchie incertezze e qualche assenza pesante nel roster, causa infortuni di varia natura. Sabato mancheranno sicuramente Hummel e Gentile, ma l’organico a disposizione di coach Repesa è certa-

Crema chiude l’anno in seconda posizione SERIE A2

CLASSIFICA

mente di grande levatura e non ha bisogno di particolari elogi anticipati. Ma come reagiranno Vitali e compagni davanti a tale avversario? Siamo curiosi anche noi di vederli all’opera al terzo impegno settimanale, tour de force forse al quale i milanesi sono più abituati, avendo giocato in Eurolega, peraltro con pochi risultati positivi. D’altronde, se la

Vitali in azione contro Avellino (foto Mario F. Rossi)

Vanoli si riconfermerà ai vertici della classifica, questo potrebbe essere il primo di tanti scontri playoff. 14ª GIORNATA (27-12 h 18.15) Cantù-Pesaro, Capo d’Orlando-Avellino, Caserta-Brindisi, Cremona-Milano (2612 h 20.45), Reggio Emilia-Varese, Sassari-Pistoia, Torino-Bologna (h 20.45), Venezia-Trento (28-12 h 20.45).

Superando un ostico Albino, il Basket Team Crema è salito al secondo posto dietro l’imprendibile Broni. C’è voluta tutta la grinta delle azzurre per ottenere due punti preziosi, arrivati dopo un overtime: 73-68 il finale con la solita Veinberga (21 punti) e Caccialanza (18) in evidenza. Comprensibile a fine gara la gioia delle ragazze di Visconti, che complice la battuta d’arresto del Sanga Milano a Bolzano, permette alle cremasche di passare un Natale e un fine anno alla grande, davanti proprio alle milanesi in virtù dello scontro diretto favorevole. Una posizione in classifica che tiene le azzurre pienamente in corsa per accedere alla final four di Coppa Italia. Si torna sul parquet il 6 gennaio con l’abbordabile trasferta di Castelnuovo Scrivia. CLASSIFICA (12ª giornata) Broni 24; Crema, Milano 18; Pordenone, Vicenza, Marghera, Alpo 14; Selargius, Albino 12; Bolzano, Costa Masnaga 8; Carugate, Castelnuovo Scrivia 6; Virtus Cagliari 0.

Fiorentina indigesta per un’Erogasmet in cerca di riscatto

Fiorentina indigesta per l’Erogasmet Crema, caduta dopo sei turni e raggiunta in classifica da Urania Milano e Bergamo. Gli avversari toscani sono apparsi da subito più in palla fisicamente e maggiormente reattivi, pur senza mostrare niente di straordinario e si sono imposti nettamente 83-60. Ora i leoni biancorossi sono attesi da una trasferta tra le più difficile del campionato, contro la Co.Mark Bergamo (domenica alle 18). La guida tecnica dei gialloneri è stata affidata a coach Cesare Ciocca, che ritorna in terra orobica, dopo aver militato nelle due ultime stagioni a Pordenone. Punto di forza di Bergamo sono gli esterni di talento e molto fisici, con lunghi molto atletici. In cabina di regia si alterneranno due playmaker

di grandi doti tecniche, Panni e Bloise. Alessandro Panni, classe ’91, già a Pordenone con Ciocca, è il miglior realizzatore della squadra, mentre Giacomo Bloise, classe ’90 con esperienza di serie A (Biella e Cantù), ha vinto una Coppa Italia di categoria con i piemontesi. La guardia Tommaso Milani è stato, invece, protagonista della promozione in Legadue con Legnano. Lo scorso anno ha saltato la seconda parte della scorsa stagione causa infortunio, ma ha dimostrato il pieno recupero fisico. Nel ruolo di ala piccola, giostra l’atletico Jacopo Mercante: il prodotto del vivaio Olimpia è uno dei giocatori più spettacolari del campionato. Andrea Scanzi, protagonista nell’ultima stagione a Montichiari ed ex capitano della

Centrale Del Latte Brescia, ricopre il ruolo di ala piccola. Vicino a canestro, si dividono il minutaggio Paolo Chiarello, vecchia conoscenza del pitturato, grande fisicità ed ottimo rimbalzista ed il giovane Rei Pullazzi, fresco convocato per il prossimo All-Star game di categoria, centro moderno bravo anche lontano dal canestro. Un incontro sicuramente difficile, contro una delle principali candidate ad uno dei primi posti della classifica, seguito dal big match del 3 gennaio (a crema) contro Orzinuovi. CLASSIFICA (13ª giornata) Orzinuovi, Udine 24; Crema, Bergamo, Urania Milano 20; Vicenza, Lecco 14; Costa Volpino, Desio 12; Pavia, Robur et Fides Varese 10; Firenze 10; Sangiorgese 8; Padova 6; Mortara, Moncalieri 2.


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Sport

Giovedì 24 Dicembre 2015

Da Aru e Nibali le più grandi soddisfazioni azzurre

Va in archivio un anno di ciclismo contraddittorio. Da una parte abbondano i soldi a tonnellate, ci si chiede se sia giusto continuare ad inseguire i grandi e facili capitali offerti da un emiro o un oligarca dell’Est e dall’altra piccole società caricate dalla passione dei loro dirigenti, costrette a chiudere perché non hanno più il becco di un quattrino? Come pensano di andare avanti i “miliardari” che irrompono nel ciclismo foraggiando una squadra, se poi le stesse ricchissime squadre non hanno il rifornimento dei campioni che solo le piccole società di paese sanno creare, reclutando i ragazzi e accompagnandoli nella loro passione? Nel 2016 andremo a disputare i Mondiali in Qatar,

oppure andremo a disputare gare nei deserti arabi tormentati da un sole feroce e sottrarremo i nostri campioni alla splendida tradizione del Giro di Lombardia e nel frattempo assisteremo alla chiusura dei battenti di piccole società che sono sempre il nutrimento essenziale del ciclismo. Due sono le forze che ancora salvano il ciclismo: il fuoco che tiene accesso il movimento e la passione dei corridori e la pari passione dei piccoli meravigliosi dirigenti locali. E’ stata un stagione d’oro per il norvegese Alexander Kristoff (20 vittorie), pilotato dal nostro Jacopo Guarnieri. A ruota si segnalano con 16 trionfi il tedesco Andrè Greipel e il britannico Mark Cavendisch

con 14 vittorie. Il primo italiano con 13 successi è Mattia Gavazzi, appaiato al giovanissimo velocista polacco-bresciano Jakub Mareczko. Alle loro spalle con 10 vittorie lo slovacco Peter Sagan, campione del mondo su strada. Nel 2015 è doveroso estrapolare dal palmarès di Nibali, una tappa al Tour de France e lo strepitoso Giro di Lombardia. Così come contano parecchio i trionfi di Fabio Aru nella Vuelta, grazie a una straordinaria prova di forza sul Cercedilla e nelle tappe di montagna al Giro d’Italia, dove si è dovuto accontentare, per dir così, del secondo posto alle spalle di Alberto Contador. Nibali e Aru sono i due assi azzurri su cui puntare anche nel 2016.

Fabio Aru alla Vuelta 2015

Elena è pronta ad iniziare l’avventura

CICLISMO L’atleta di San Giovanni in Croce inizierà il primo raduno invernale nella categoria Elite con la BePink-LaClassica

S

di Fortunato Chiodo

arà l’affascinante e maestosa imponenza del Cervino a fare da sfondo al primo raduno collegiale sul cammino che porterà alcune delle ragazze che quest’anno hanno vestito la maglia della BePink-LaClassica, del team manager Walter Zini e le new entry della squadra brianzola, verso le sfide del 2016. In Valle d’Aosta al primo campo invernale, focalizzato su allenamenti mirati a sessioni di building (necessari a preparare il corpo e la mente, allenandosi facendo trekking e rulli, oltre che di conoscere più a fondo) ci saranno le nuove arrivate, Elena Bissolati di San Giovanni in Croce e Giulia Nanni, che si aggiungono alle riconfermate Ilaria Sanguieneti, Ilaria Bonomi, Simona Bertolotti, Giorgia Fraiegari. Assenti giustificate Silvia Valsecchi, Michela Maltese, Francesca Pattaro, impegnate con la Nazionale italiani della pista e le atlete straniere che raggiungeranno il team per l’apertura di stagione. CAMPIONATI ITALIANI SU STRADA, CRONO E PISTA 2016 Nel corso del Consiglio federale che si è svolto a Milano, subito dopo la cerimonia del Giro d’onore 2015, tra le decisioni prese di maggior attesa e interesse erano quelle riguardanti l’assegnazione dei Campionati

Elena Bissolati (a sinistra) e Ilaria Sanguineti al Giro d’onore 2015

italiani su strada e pista 2016. Alla fine, senza grosse sorprese rispetto a quelle che erano le indiscrezioni della vigilia, sono stati ufficializzati le sedi e gli organizzatori delle sfide tricolori: Under 23 a Comonte di Seriate (Bg), Team Colpack, Juniores a Solbiate Arno (Va), Sc Carnaghese, cronometro individuale a Romanengo (Cr), Pedale Romanenghese, cronometro a squadre a Sacile (Pn), Sc Sacilese, esordienti e allievi a Comano Terme (Tn), SC Storo, Campionati giovanili su pista a Busto Garolfo (Mi) e Lanciano. Istituito, inoltre, il Campionato italiano derny femminile, Under 23 e Elite a

Montechiari (Bs) a fine gennaio. CONSONNI, GANNA E MARTINELLI SATELLITI DEL TEAM COLPACK Il Team Colpack di patron Beppe Colleoni e il team manager Antonio Bevilacqua festeggiano le nozze d’argento con il ciclismo, con trentatré successi su strada nel 2015 (più altri cinque su pista), con un accordo triennale con la LampreMerida, che anticipa la riforma del ciclismo, ovvero di fare della Colpack la squadra di sviluppo della Lampre. Tra i successi spiccano il tricolore di Davide Martinelli e di Simone Consonni, secondo al Mondiale Under 23 di Richmond, 7

successi nel 2015 tra cui la Cote Picare in Coppa delle Nazioni, tandem, che insieme a Edward Ravasi e Filippo Ganna dovrebbero passare professionisti con la squadra del team manager Beppe Saronni nel 2017, dopo aver fatto altri stage nel 2016. PREMIAZIONI DEI MEDAGLIATI AZZURRI 2015 La festa delle premiazioni dei medagliati azzurri del ciclismo, quest’anno si è svolta a Milano, rappresenta il ponte ideale fra la stagione che si è appena conclusa e la prossima, che riveste una valenza particolare perché si tratta dell’anno olimpico. Non a caso il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ammonisce: «Dal ciclismo mi aspetto molto, la Federazione ha molte frecce al suo arco e ci sono legittime e sacrosanti aspirazioni per questa trasferta ai Giochi Olimpici di Rio». E così il “Giro d’onore”, la tradizione festa della Federciclismo con le premiazioni di tutte le discipline (strada, fuoristrada, pista e paraciclismo), si è tramutata in una speranza rivolta verso il futuro. Il presidente federale Renato di Rocco ha aggiunto: «Quello che si sta chiudendo è un anno ricco di soddisfazioni per il ciclismo, finito in copertina con 49 medaglie vinte nel 2015 nelle manifestazioni internazionali in tutte le categorie e specialità, cinque di più del 2014 (erano state 44). Legittima è la soddisfazione della Fede-

razione che celebra 130 anni. D’altra parte, finché c’è bicicletta, c’è speranza». Mancava la stella, il vincitore della Vuelta. Fabio Aru («dopo il Collare d’Oro e l’incontro con il presidente della Repubblica, Mattarella ha preferito non perdere altri giorni di allenamento», ha spiegato il ds Beppe Martinelli). C’era l’argento iridato a cronometro Adriano Malori, che l’11 gennaio andrà in ricognizione sul percorso olimpico di Rio insieme a Vincenzo Nibali e a Fabio Aru, punte della Nazionale. La spedizione sarà guidata dal ct Davide Cassani, che ha detto: «Nibali e Aru uniranno le forze, il percorso è dalla loro». Ma le speranze a cinque cerchi dell’Italia hanno anche altri volti: in campo femminile, il ct Dino Salvoldi potrà giocarsi la carta su Elisa Longo Borghini, sui duri saliscendi brasiliani e nel frattempo ammirare il piccolo miracolo sportivo del quartetto su pista, formato anche dalle Juniores Elena Bissolati e Miriam Vece hanno conquistato uno storico bronzo mondiale e un argento europeo nella velocità. Nella stessa rassegna continentale, il baby quartetto con Elisa Balsamo, Rachele Barbieri, Sofia Bertizzolo e Marta Cavalli, si è preso l’oro con record mondiale. Elia Viviani è l’attuale modello di riferimento, campione su strada e pista e lo stesso dicasi di Simone Consonni, argento al Mondiale.

Coop Castelvetro: annata super BOCCE

di Massimo Malfatto

Conclusa l'annata è il periodo di consuntivi e quello della bocciofila Coop Castelvetro si può catalogare alla voce “stagione da ricordare”. Una società ripartita da zero che ha raggiunto un livello irragiungibile per le altre bocciofile certificata dal primo posto della classifica generale per società e di quella di categoria B oltre ad altri importanti successi. Presidente e deus ex machina della società è Gabriele Ceriati: «Sono felice e firmerei subito per un’altra annata simile, anche perchè vincere aiuta a vincere. Soprattutto mi è piaciuto lo spirito di questa squadra che si è subito ben assemblata con grande umiltà, serietà e determinazione. Siamo un gruppo unito, una trentina di giocatori che hanno trovato il giusto ambiente; per vincere non serve avere la squadra più forte, ma lavorare bene e costruire il giusto giocattolo come abbiamo fatto noi ed i risultati ottenuti nel corso dell'anno ne sono la dimostrazione». Il più importante prodigio di questa annata da incorniciare della “Coop” è stato sicuramente la conquista a Brescia del titolo italiano coppia categoria C: artefici di questo prodigio Sergio Tagliaferri e Claudio Bulfari. Scrivi “Coop” leggi garanzia ed ecco arrivare, al primo anno di partecipazione, il successo nel campionato provinciale per società (battuta in finale la Bissolati) e l'acquisizione di ben due titoli provinciali nel segno di Vanni Capelli con una doppietta: nella specialità individuale ed in coppia con Luciano Bergamaschi, formazio-

Gabriele Cerati, presidente della Coop Castelvetro

ne che ha anche sfiorato l’impresa (regionale a Piacenza) battuta solamente in finale da Tosca e Manghi. Le soddisfazioni in casa Coop Castelvetro sono proseguite nel corso dell'annata e sono arrivati i primi posti di CorbariPedretti e Bassotti-Galelli (profeti in patria), di Claudio Bulfari alle Querce ed a Piacenza in coppia con Tagliaferri mentre Capelli ha dettato legge a S.Nicolò. Gli esami da grande devono ancora arrivare e di solito non finiscono mai, ma a quegli esami e sempre meglio arrivarci così, davanti a tutti: «Non sarà facile ripetere una simile annata - prosegue Ceriati - ma i sogni possono continuare e noi ci proveremo. Mattone su mattone stiamo costruendo una piccola roccaforte senza mai fare il passo più lungo della gamba. I risultati hanno alzato le aspettative, non ci tiriamo indietro, la rosa della squadra ha bisogno di qualche forza nuova ed abbiamo provveduto all’innesto di Brunetti, Cavagnoli, Mei e Tosi e pensiamo di aver costruito le basi per continuare ad essere protagonisti.

Quest’anno speriamo di essere tra gli interpreti principali anche nella categoria A mentre a livello dirigenziale avremo la new entry di Capelli. Per quanto concerne la parte organizzativa, oltre alla tradizionale gara di luglio ed alla dieci ore, abbiamo intenzione di promuovere un’importante manifestazione giovanile (quadrangolare) a maggio. Non escludiamo altre novità ma per ora preferisco non sbilanciarmi mentre invece voglio ringraziare pubblicamente la “Coop Eridano” ed i numerosi sponsor che ci hanno sostenuto finanziariamente, ci hanno aiutato in occasione delle varie gare e ci hanno permesso di far ritornare l'entusiasmo delle bocce a Castelvetro Piacentino». GARA PROMOZIONALE Successo di Mario Gerevini ed Alberto Caccialanza nella gara organizzata dai gestori del bocciodromo comunale. Dopo aver eliminato Massarini-Testa, Gerevini e Caccialanza s’imponevano in finale su Foroni e Bergamaschi. Quarto posto per Azzini e Campanini.


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