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SETTIMANALE
PICCOLO www.ilpiccologiornale.it
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Anno II • n. 9 • SABATO 28 FEBBRAIO 2015
Edizione chiusa alle ore 21
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
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GRAZIE ALLA POMI’ E’ SCOPPIATA LA VOLLEY MANIA ▲
Ben 262mila euro ogni anno: questo l’importo che lo Stato deve pagare al Fondo Eridano per la sede
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PREFETTURA, AFFITTO A PESO D’ORO PUNTO & VIRGOLA
TAGLI
Il caso Parma deve servire a moralizzare il nostro calcio
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Uffici postali, chiusure e proteste
VIABILITA’
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Una città impraticabile per le bici
POLEMICA
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Inceneritore, Bordi non molla
CASALMAGGIORE
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di Fabio Varesi
Agricoltori in subbuglio per i divieti
S
iamo al teatro dell’assurdo, caro a Samuel Beckett. Quanto sta accadendo al Parma Calcio è paradossale, ma se ci pensate bene, non è poi tanto distante dall’italian style, che certo non è un vanto esportare. In tutti i campo stiamo arrancando e spesso i rimedi peggiorano le situazioni. Come sta accadendo nel calcio con il Parma, gloriosa società che negli anni ’90 ha addirittura primeggiato in Europa. Dopo la dolorosa uscita di scena di Tanzi, sembrava tornare all’antico splendore con la presidenza Ghirardi, ma da qualche mese vive momenti difficilissimi, tanto da rischiare di sparire dal professionismo. Ma come è possibile, passare in così breve tempo dalla qualificazione all’Europa League all’impossibilità di scendere in campo per mancanza di risorse economiche? Noi comuni mortali, se non abbiamo soldi sul conto corrente, non possiamo fare acquisti, mentre nel mondo del calcio si può acquistare una società di serie A senza sborsare alcun euro. Misteri del mondo pallonaro, che però non è più dorato come un tempo. Scoprire che i giocatori fanno sciopero per rivendicare i propri diritti fa sorridere,
ALL’INGRESSO DEL PALARADI
Domani torna il Magazine della Vanoli
perché stiamo parlando di atleti che in carriera hanno guadagnato milioni di euro, ma in Italia sembra più grave che una società possa fallire, piuttosto che vi sia un’interminabile moria di aziende. Torniamo alla realtà e soprattutto pretendiamo che nel nostro Paese vi sia un controllo minuzioso in tutti i settori. Il calcio non può più essere una zona franca, dove l’indebitamento sia una consuetudine e auspichiamo che la crisi del Parma possa servire a moralizzare un ambiente che deve assolutamente voltare pagina. I rimedi? Prima di tutto il tetto salariale dei giocatori, che deve essere commisurato con la crisi economica italiana e per certi versi mondiale e in secondo luogo l’obbligo di puntare sui giovani dei vivai, che costano alle società tanti soldi. Costruirsi buoni giocatori in casa, eviterebbe poi di farsi strangolare al calciomercato e di trovarsi in rosa “bufale” pagate a peso d’oro. Ma questo ridimensionamento deve avvenire subito, altrimenti di casi analoghi al Parma ne vedremo altri in un futuro non troppo lontano. Ce la faremo? Anche in questo caso è lecito essere pessimisti...
BASKET SERIE A
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CALCIO LEGA PRO
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I biancoblu contro Cremo: serve Caserta vogliono un’impresa oggi blindare la salvezza ad Alessandria
DOPO 15 ANNI ANCHE I BANCARI FANNO SCIOPERO CICLISMO
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Medaglie iridare “pesanti” per l’Italia del ct Marco Villa
Volley Tim Cup con l’Oratorio di San Bassano
CREMONA Saranno le ragazze dell’Oratorio di San Bassano a rappresentare Cremona nelle finali della Volley Tim Cup, l’iniziativa promossa da Tim, Lega Pallavolo Serie A Femminile e Centro Sportivo Italiano. L’atto conclusivo del torneo, che vede
protagoniste le squadre femminili degli oratori diocesani delle città sede delle squadre di serie A1, si svolgerà a Rimini durante questo fine settimana, in concomitanza con le finali di Coppa Italia di volley. La finale è in programma domani.
La Pomì in azione davanti a un PalaRadi gremito (foto Mario F. Rossi)
Con la Pomì è scoppiata la volley mania Domenica scorsa erano presenti più di 3mila spettatori, 300 dei quali entrati gratuitamente grazie al coupon de il Piccolo
Grande entusiasmo per l’esordio al PalaRadi della formazione di Casalmaggiore, impegnata in serie A1
U
di Fabio Varesi
n successo annunciato. Il PalaRadi gremito per l’esordio cremonese della Pomì Casalmaggiore, è la conferma di quanto sia apprezzata la pallavolo sotto il Torrazzo. Uno sport, ad alto livello, assente da alcuni anni e quindi l’arrivo della massima serie è stato accolto con entusiasmo dalla città. Più di tremila persone (300 delle quali entrate gratuitamente esibendo il coupon de il Piccolo, anche questo è un successo) hanno assistito a un grande spettacolo, culminato con la bella affermazione delle ragazze in maglia rosa, già beniamine del pubblico cremonese, che si aggiunge (ovviamente) agli appassionati tifosi casalaschi. Insomma, un amore a prima vista, che promette di durare a lungo, visto che per tutto il resto della stagione, la casa della Pomì sarà il PalaRadi, a causa dell’inagibilità dell’impianto di Viadana. Insomma, la scelta obbligata (ma non così scontata) di trasferirsi a Cremona è stata più che mai azzeccata e permette agli appassionati di sport della città di assistere alla serie A di basket (grazie alla Vanoli) e di pallavolo e non è cosa da poco. Come dicevamo, a gongolare di più sono gli innamorati del volley, che da sei anni sono rimasti orfani della serie A, dopo il ridimensionamento dell’Esperia, che nel 2009 ha deciso di mettere in vendita i diritti di A2. Quella della sezione pallavolistica dell’Esperia è stata una bella favola, iniziata nel lontano 1961. Poi sono arrivati i campionati di serie B e nel 2004 la scelta coraggiosa di acquisire il titolo di B1 e successivamente quello di A2 del Curtatone Volley. Un grande salto, affrontato nel migliore dei modi dall’Esperia, griffata Magic Pack, che addirittura nella stagione 2007-2008 ha raggiunto la finale dei playoff per la promozione in A1, persa contro Villanterio. Risultati che crearono entusiasmo tra gli appassionati, sempre presenti al PalaRadi. Ma restare ad alto livello costa molto e quindi al termine della stagione successiva, l'Esperia
La Magic Pack Esperia ai tempi della serie A2
La grinta della Pomì (foto Giuseppe Storti)
ha deciso di mettere in vendita i diritti di A2 (acquistati da Verona) e di ripartire dalla serie D. Una storia simili è quella della Pallavolo Cremona, che addirittura raggiunge la serie A1 negli anni ’80 e che poi fu costretta a ripartire dai campionati regionali. In pratica, a Cremona la massima serie mancava da quasi 28 anni e quindi è più che comprensibile che sia stata accolta con entusiasmo dagli sportivi. Il primo contatto della Pallavolo Cremona con il volley d’alto livello è datato 1980, quando la Gala Filpa partecipò con alterne fortune al campionato di A2, terminato al 9° posto su undici squadre. Anche due anni dopo,
l’avventura in A2 (affrontata con lo sponsor Nello) fu poco felice, mentre al terzo tentativo i cremonesi fecero centro, conquistando lo storico approdo nella massima serie. Una promozione conquistata a suon di vittorie 17 in 22 giornate) sotto la guida del tecnico Dimko Antonov. L'Olio Zeta Zucchi, nel 1986-87, affrontò quindi un campionato di altissimo livello, con squadre storiche come Modena e Parma, composte da grandissimi giocatori. Una generazione di fenomeni, che pochi anni dopo avrebbero fatto incetta di trofei internazionali con la maglia della Nazionale, sotto la guida del mitico allenatore
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Julio Velasco. Cremona lottò con grande coraggio, conquistando anche storiche vittorie contro Parma (poi campione d’Italia) e Catania, che allora era una grande del nostro volley. Con 6 vittorie in 22 giornate di regular season, l’Olio Zeta Zucchi si piazzò 9ª su 12 squadre e fu costretta allo spareggio contro la Giomo Fontanafredda, che non premiò i cremonesi, retrocessi così in A2. In estate, la dirigenza decise di ripartire dalla serie minori e per gli appassionati fu un duro colpo. Ma nel 2015 sotto il Torrazzo è tornata la volley mania grazie alla Pomì... Altro servizio a pagina 23
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Cronaca
«Spegnere l’inceneritore è un dovere politico»
L’ex assessore Bordi: «Il Comune, che decanta trasparenza, istituisca un apposito osservatorio»
L
di Giulia Sapelli
Le lancette dell'orologio scorrono inesorabili, e già quasi nove mesi sono passati dall'insediamento di Galimberti: mancano dunque ancora solo due anni e tre mesi all'ipotetico spegnimento dell'inceneritore, come da promesse di Galimberti in campagna elettorale. Ma a che punto siamo? Come si intende gestire la cosa? Quale sarà l'impatto, al punto di vista dei costi? Ancora molte sono le domande senza risposta e soprattutto le cose ancora non chiare. Se lo chiede anche Francesco Bordi, ex assessore all'ambiente, che durante l'amministrazione Perri ha seguito da vicino la questione. «Credo che il Comune, che decanta la sua trasparenza, dovrebbe essere più trasparente anche su questo tema - evidenzia -. Sarebbe quindi opportuno istituire un Osservatorio sull'Inceneritore, smettendola di nascondersi dietro osservatori (quello palesato sui rifiuti) che sono fumo negli occhi per i cittadini. La prima linea dell'inceneritore è già spenta e questo è un segnale incoraggiante, ma serve chiarezza su quanto si sta facendo». Sono tante le cose poco chiare: come il famoso studio fatto da Aem sulla sostenibilità dell'operazione di spegnimento, mai reso pubblico (con la giustificazione, da parte di Galimberti, che non era completo e che lo renderà noto solo quando ci sarà quello definitivo). Ma anche le sorti dell'impianto cremonese a fronte del rischio di inserimento nello Sblocca Italia. La cosa certa è che l'amministrazione dovrà prendere una decisione a breve termine: «Entro quest'anno devono decidere cosa vogliono fare dell'impianto, a fronte del fatto che nel 2017 scadrà l'Aia (Autorizzazione di impatto ambientale). Dunque l'azienda (Lgh) dovrà far sapere quali sono le sue intenzioni, e l'amministrazione comunale dovrà fornire il proprio indirizzo». Ci sono poi tesi che sostengono l'antieconomicità dello spegnimento. Ma per Bordi non è così: «Lo spegnimento è antieconomico solo per chi intende guadagnare ancora su quell'impianto: ovviamente tenerlo acceso e magari bruciare rifiuti provenienti da fuori comporta un guadagno. Dunque ora si tratta di una decisione di volontà politica. In campagna elettorale questa Giunta ha fatto della chiusura il suo cavallo di battaglia, ora vediamo se saranno in grado di mantenere le promesse».
Entro quest’anno Lgh e l’amministrazione dovranno decidere cosa fare, a fronte della scadenza dell’Aia nel 2017 LA GIUNTA Intanto da parte della Giunta il lavoro su questo tema continua. E' di pochi giorni fa l'ennesimo incontro, in Regione del gruppo di lavoro interistituzionale del protocollo di decommissioning del termovalorizzatore. Come ha evidenziato Enzo Favoino tecnico e ricercatore presso la Scuola Agraria del Parco di Monza, lo sviluppo delle pratiche di raccolta differenziata, potrebbe portare velocemente allo spegnimento dell'impianto. Durante l'incontro sono stati affrontati i possibili scenari alternativi agli inceneritori la cosiddetta “exit strategy”, la dismissione progressiva a partire dagli impianti più vetusti e per quelli che hanno raggiunto il limite di vita tecnica utile, le metodologie per individuare i piani finanziari a supporto e gli impianti alternativi. Naturalmente si è parlato anche del decreto “Sblocca Italia”, che come una spada di Damocle pende sulla possibilità di chiudere l'impianto: uscirà nei prossimi giorni la lista della rete degli inceneritori nazionali prevista del decreto governativo, in cui potrebbe essere compreso anche l'impianto cremonese. L'OPPOSIZIONE Che la raccolta differenziata sia la soluzione a tutti i problemi non è il parere dell'opposizione in consiglio comunale. E' Federico Fasani, consigliere comunale di Nuovo Centro Destra, a evidenziarlo. «Mi sembra che si stia facendo l'errore di legare l'incremento della differenziata allo spegnimento dell'in-
ceneritore. Non sono affatto due cose collegate, o comunque non quando vuol far credere l'amministrazione. Lo spegnimento o meno dell'inceneritore, infatti, segue tutt'altra strada». LA RACCOLTA DIFFERENZIATA Nei giorni scorsi la Giunta ha approvato le nuove linee guida sulla raccolta differenziata. Dalla percentuale di raccolta differenziata del 53,67% (anno 2014) si andrà verso il 70%, rendendolo così omogenea su tutto il territorio comunale. Entro luglio la raccolta differenziata inizierà nei quartieri ed entro ottobre nel centro storico. Il servizio sarà omogeneo su tutto il territorio, la raccolta avverrà principalmente all'esterno delle abitazioni e verranno messe le basi per la tariffa puntale con costi più equi e un servizio di raccolta sicuro, veloce e efficiente. Nei prossimi mesi sarà avviata una compagna informativa capillare, quartiere per quartiere, coinvolgendo gli amministratori di condomini, le categorie economiche, i comitati di quartiere, le associazione ambientaliste e del terzo settore, le scuole. Nelle linee guida, oltre al controllo delle Guardie Ecologiche Volontarie, sono previsti, gli agenti ambientali e gli eco-responsabili. Tante le novità, tra cui la raccolta dei pannolini, il decalogo delle eco-feste, il rinnovo dei cestini vetusti a partire dal centro storico, il centro di riuso, e la cabina di regia tecnica tra Comune e Aem Gestioni per l’attuazione del progetto di estensione del ‘porta a
porta' con una staff specifico sul decoro urbano e sulla comunicazione. Dunque la differenziata porta a porta verrà estesa a tutto il territorio, centro storico compreso. A questo proposito l'opposizione ha sollevato qualche dubbio, in sede di commissione ambiente, sulla sostenibilità economica della cosa. A rispondere è stato l'assessore Alessia Manfredini. «E' tempo per la nostra città che il sistema di raccolta dei rifiuti diventi omogeneo in tutte le zone della città in modo tale che i cittadini paghino per il medesimo servizio, in attesa di poter arrivare nel 2016 alla tariffa puntuale, ovvero si paga in base a quanto si produce» ha detto l'assessore -. Il Comune, con le linee programmatiche, si propone, dunque, di mettere in atto un progetto che comprende la riorganizzazione delle modalità di gestione integrata dei rifiuti, l’approvazione del Piano economico finanziario, la revisione dei regolamenti vigenti, la messa a punto di azioni e iniziative volte alla riduzione e prevenzione dei rifiuti prodotti. Il Piano Economico Finanziario 2015 è in fase di costruzione con particolare attenzione ai costi, dunque dichiarazioni su rincari del servizio sono del tutto infondate e premature. Prima definiamo il modello e poi definiamo i costi con l’obiettivo di contenerli e di equilibrarli in funzione dei contenuti del servizio, entrando nel merito delle singole componenti. Su questo, come sulle modalità del porta a porta, la Giunta assicura massima condivisione».
Sabato 28 Febbraio 2015
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MASTERCLASS PER EXPO, IN ARRIVO UN’ORCHESTRA DALLA FRANCIA Nell’ambito del progetto Masterclass per Expo 2015 è in arrivo dalla Francia l’“Ensemble Orchestral de Dijon”. Dal 28 febbraio al 7 marzo saranno a Cremona 50 musicisti dell’Ensemble Orchestrale di Digione per una masterclass e un concerto finale. Il concerto si terrà all’Auditorium Giovanni Arvedi presso il Museo del Violino, venerdì 6 marzo alle ore 21, con ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’iniziativa dell’orchestra francese, realizzata con il contributo della Camera di Commercio di Cremona, del Comune di Cremona, della Fondazione Museo del Violino, del Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” e di altri enti del territorio Cremonese rientra nel progetto delle Masterclass per Expo 2015. Studenti e insegnanti da tutta Italia, da Europa, Asia e America arriveranno a Cremona in occasione di Expo 2015. Frequenteranno lezioni e workshop, visiteranno botteghe liutarie, alloggeranno in alberghi, pranzeranno in bar e ristoranti, visiteranno musei, si esibiranno in contesti splendidi della città e del territorio. Il progetto delle Masterclass per Expo 2015 vede in prima linea la Camera di Commercio e il Comune di Cremona, in collaborazione con la Regione Lombardia e Unioncamere, il Comune di Casalmaggiore e il Comune di Crema, il Distretto culturale e il Distretto della Musica, il Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” Cremona, l’Istituto di Studi Musicali “Claudio Monteverdi”, la Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari, la Fondazione Stauffer, l’Ipiall, il Touring Club e le Associazioni di categoria, Confcommercio Cremona e le Botteghe del Centro. Il ricco programma di iniziative trova spazio nel progetto “Le eccellenze del territorio cremonese per Expo 2015” a valere sul Bando sull’attrattività turistica per Expo 2015 cofinanziato da Regione Lombardia. «Nell’anno di Expo – commenta il Presidente della Camera di Commercio Gian Domenico Auricchio – un programma così articolato di masterclass e iniziative musicali può davvero contribuire a valorizzare il brand di Cremona e del territorio provinciale che ha nella musica, nella liuteria e nell’arte organaria i suoi elementi identificativi. Iniziative che possono diventare punti di forza da sfruttare in un’ottica di marketing territoriale con un impatto economico sulle attività locali e in particolare della filiera ricettiva e turistica, dei musei e del settore culturale in genere, dell’artigianato liutario, dei negozi di vicinato e dei prodotti alimentari».
CISVOL: UN CORSO DI FORMAZIONE SULLA GIUSTIZIA RIPARATIVA La giustizia riparativa è ai più sconosciuta oppure spesso svuotata del suo reale significato e funzione all'interno del sistema penale italiano: per questo nei mesi di marzo e aprile si terranno dei corsi formativi sulla giustizia riparativa a Cremona, Casalmaggiore e Crema promossi da Cisvol, Asl Cremona, Coop. Iride. Gli obiettivi sono offrire elementi di senso legati all’accoglienza e all’organizzazione delle attività per persone che hanno commesso reato, comprendere la caratteristiche dei diversi dispositivi di giustizia riparativa, partendo dalla normativa di riferimento, e le funzioni dei soggetti che ne sono coinvolti, fornire strumenti pratici alle organizzazioni per capire come diventare ente di accoglienza e a come gestire dal punto di vista organizzativo la presenza di una persona sottoposta a provvedimenti dell’autorità giudiziaria. I destinatari sono volontari e dirigenti di enti del terzo settore, amministratori, funzionari e operatori di enti pubblici. La partecipazione ai corsi è gratuita e le iscrizioni saranno chiuse al raggiungimento dei 40 partecipanti. Per questa iniziativa è stato richiesto l’accreditamento all’Ordine degli assistenti sociali della Lombardia per la concessione di crediti Ecm.
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Cronaca
Sabato 28 Febbraio 2015
Amianto, incontro dell’Osservatorio con l’Amministrazione L'Osservatorio Nazionale Amianto di Cremona, rappresentato dai Coordinatori Danilo Dilda, Ivano Bonoldi e Massimo Rizzi, ha partecipato ad un incontro organizzato dagli assessori Alessia Manfredini ed Andrea Virgilio per fare il punto sulla situazione amianto a Cremona e provincia. «La situazione è critica - fanno sapere i portavoce di Ona, poichè emergono dati inquietanti circa i siti censiti contenenti amianto,soprattutto residenziali e privati». Preoccupano inoltre le statistiche riguardo le patologie asbesto-correlate, in primis il mesotelioma pleurico maligno, che registra un incremento. Il picco di malattie da amianto è previsto - sostengono i Patologi dell'Ona - fra il 2015 e il 2030, con numeri che fanno tremare. Addirittura in tutta Europa sono previste circa 500.000 morti da esposizione ad amianto. «Facciamo notare che anche nelle nostre zone si verificano casistiche di persone esposte alle fibre di asbesto per motivi legati all'Hobbistica e Bricolage o addirittura casi di residenza nei pressi di capannoni industriali dismessi con coperture in eternit deteriorato». Il coordinatore Danilo Dilda insiste sulla richiesta di aiuto e collaborazione delle forze politiche, «affinchè vengano erogati fondi da Stato e Regioni per la bonifica delle aree contaminate, soprattutto quelle residenziali. Tengo a specificare che l'unica certezza per evitare patologie mortali come quelle da asbesto,è la non esposizione, che si ottiene esclusivamente con la bonifica e lo smaltimento». Sotto il profilo sanitario,la ricerca prosegue, e l'Ona ha chiesto aiuto anche ai medici locali, dato che Cremona può vantare il nuovissimo Centro di Terapia molecolare e Farmacogenomica, il cui responsabile - dottor Daniele Generali - ha già iniziato a raccogliere materiale bioptico per sviluppare studi clinici sui tumori dell'amianto, che troppo spesso hanno prognosi infausta poichè sono chemio resistenti. Gli assessori hanno quindi proposto di estendere la materia giuridico-sanitaria in tema di amianto anche a Provincia e Regione, creando una sorta di rete d'informazione, poichè il Piano Regionale Amianto Lombardia (Pral) prevede la bonifica di tutto il territorio regionale entro il 2016, ma i termini stanno per scadere. Si organizzerà quanto prima un congresso ,a cui saranno inviati medici oncologi, ricercatori, penalisti, il presidente nazionale Ona, parti sociali e politiche.
Chiusura uffici postali, le proteste
L’operazione portata avanti da Poste Italiane comporterà l’eliminazione di 3 presidi e la razionalizzazione di altri 26
Levata di scudi bipartisan: in campo politici, amministratori locali e sindacati. Alloni: «La situazione è pesantissima»
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di Giulia Sapelli
a razionalizzazione degli uffici postali, portata avanti da Poste Italiane in queste settimane, comporterà alla chiusura di tre uffici postali sul territorio e alla razionalizzazione di altri 26. Il nostro territorio, peraltro, risulta essere uno dei più colpiti in Lombardia. Mentre le chiusure si concentrano sul Cremasco e sul Casalasco (Gallignano, Ombriano e Vicomoscano), le razionalizzazioni ricadono pesantemente anche sulla parte più cremonese del territorio: Acquanegra Cremonese, Bonemerse, Camisano, Capergnanica, Capralba, Casale Cremasco, Casaletto Ceredano, Casalmorano, Castelvisconti, Cicognolo, Credera Rubbiano, Cremosano, Cumignano sul Naviglio, Fiesco, Genivolta, Izano, Malagnino, Martignana Po, Motta Baluffi, Paderno Ponchielli, Pescarolo, Pieve San Giacomo, Ricengo, Ripalta Arpina, San Daniele Po, Stagno Lombardo. Una situazione che preoccupa notevolmente sia la politica, a tutti i livelli e di tutti i colori, che gli amministratori pubblici. Tanto che è stata approvata all’unanimità (e verrà discussa già martedì prossimo in Consiglio regionale per il voto definitivo) la Risoluzione sulla riorganizzazione degli uffici postali sul territorio regionale lombardo. Complessivamente l'operazione porterà alla chiusura, in Lombardia, di 61 sportelli (in comuni sotto i 5000 abitanti o in frazioni di comuni più grandi) e la riorganizzazione di 121. «C’è stata una sottovalutazione dell’impatto del piano. Per questo crediamo che siano tutti gli elementi per chiedere di contestualizzare il piano nei territori, condividendolo con Anci e con le rappresentanze dei lavoratori, attraverso un tavolo
che riunisca i vari portatori d’interesse – ha detto il consigliere regionale Agostino Alloni - . Per questo impegniamo la Giunta con una risoluzione condivisa». Il documento impegna la Giunta ad intervenire presso il Governo al fine di sospendere il processo riorganizzativo e chiede, appunto, di mettere tutti gli interlocutori attorno ad un tavolo. «La situazione è pesantissima - evidenzia ancora Alloni -: per i piccoli paesi spesso l'ufficio postale è un punto di riferimento. Basti pensare agli anziani che devono andare a ritirare la pensione, o a fare qualche pagamento. Senza contare che capita che vi siano dei paesi in cui non vi è neppure la banca, e il venir meno dell'ufficio postale porterebbe alla cancellazione completa di alcuni servizi per i residenti». Ma anche sul territorio la preoccupazione è notevole, tanto che la Provincia ha organizzato un incontro, convocanto tutti i sindaci del
territorio, per fare il punto della situazione, per mercoledì 4 marzo. Un momento di confronto per chiarire la situazione, alla presenza dei delegati di Anci Lombardia, Ivana Cavazzini e Gianni Rossoni. «Con riferimento alla decisione di Poste Italiane di chiudere molti uffici postali, anche nel nostro territorio provinciale, nel condividere la forte presa di posizione dei sindaci coinvolti e di Anci, ritengo utile proporre un momento di confronto con Poste Italiane, perchè il processo di razionalizzazione in atto non determini, con la chiusura degli uffici postali, pesanti ricadute sotto il profilo sociale e dei servizi. In molti Comuni, infatti, con la chiusura degli sportelli verrebbero penalizzate soprattutto le fasce deboli della popolazione. Al riguardo sarà necessario capire le motivazioni di tale scelta e le conseguenti modalità di attuazione». A livello nazionale, invece, in prima linea è Franco Bordo, deputato di
Sel, che nei giorni scorsi ha incontrato Alessio Beltrame, capo della segreteria del sottosegretario di Stato, e l'onorevole Antonello Giacomelli, che si occupa in prima persona, per conto del Governo, del Piano strategico di Poste Italiane. Bordo ha «riportato tutte le motivazioni di preoccupazione e protesta che sono pervenute e stanno pervenendo da comuni di tutte le regioni coinvolti nel piano di chiusura e riduzione di orario di oltre mille Uffici postali: depauperamento dei territori, messa in discussione del "servizio universale postale", difficoltà arrecate ai residenti (anziani e disabili in primis),irrazionalità nell'applicazione del piano, mancanza di comunicazione e collaborazione con gli enti locali. Ho ricordato che Poste Italiane, ai sensi dell'art 2 del Contratto di programma, deve dimostrare la mancanza di condizioni di equilibrio economico per ogni singolo ufficio soggetto a chiusura o riduzione d'orario». Da parte dell'ufficio del Governo è già iniziata una fase di monitoraggio verso l'applicazione del Piano. «Ho evidenziato l'incongruità della chiusura di un Ufficio importante come quello di Ombriano, ho raccontato della raccolta firme contro la chiusura da parte del partito di Renzi e della netta contrarietà espressa dall'Amministrazione Comunale di Crema. Beltrame, sorpreso per la mia esposizione del "caso Ombriano", si è reso disponibile a verificare personalmente la situazione. Ma ovviamente ho sottolineato anche le penalizzazioni che subiranno frazioni importanti come Gallignano (Soncino) e Vicomoscano (Casalmaggiore), e l'irrazionalità di riduzione di orari, anche del 50%, di Uffici di comuni limitrofi, penalizzando così un'area vasta».
Cronaca
In banca come in fabbrica
Sciopero dei bancari contro l’annullamento dei contratti nazionale e integrativo. Marrone: «Sono state fatte scelte assurde»
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di Laura Bosio
nche i bancari scioperano. Una notizia che, fino a qualche anno fa, avrebbe potuto stupire. Si tratta dei dipendenti della Bcc – non succedeva da 15 anni – per la durata di due giorni: il 2 marzo avrà valenza nazionale e il 3 marzo regionale. «Le nostre motivazioni riguardano il contratto, ma non si tratta solo di una questione di tipo economico - evidenzia Dario Marrone, segretario di Abi Cremona -. Federcasse, scopiazzando Abi, ha disapplicato non solo il contratto nazionale, ma anche quello integrativo di secondo livello: quest'ultimo, se le cose non cambiano, verrà meno già dal primo di aprile. Questo significa che arriveranno tagli pesanti per i bancari». Ma c’è di più: «Addirittura abbiamo fatto delle controproposte, chiedendo di rinnovare il contratto con decurtazione anche di 100-150 euro al mese, o togliendo i benefit. Ma non ci hanno voluto ascoltare. Per noi sindacalisti aver dovuto proclamare sciopero è stato uno smacco. Avremmo preferito si fosse riusciti a raggiungere un accordo. Del resto è assolutamente inaccettabile che venga completamente azzerato un contratto nazionale, per sostituirlo con un regolamento unilaterale. Siamo i primi ad essere consapevoli che il periodo di crisi vale anche per le banche e che le cose sono difficili, ma è necessario che i dirigenti si fermino a riflettere». Il problema grosso, secondo Marrone, è la gestione stessa della banca: «In questi anni sono stati fatti errori enormi in Bcc del Cremonese. Sono state chiuse filiali storiche, come quella di Castelverde, Annicco, Sesto Cremonese e Paderno Ponchielli, per aprirne altre in zone a noi sconosciute, come Parma, Noceto, Casalmaggiore. La Bcc di Bergamo ha invece finanziato la costruzione di un albergo in Val d'Aosta, che poi non è andato a buon fine, perdendo 2 milioni di euro. Però poi si fanno problemi a fare un piccolo prestito ad un cliente. Insomma, vengono fatte scelte as-
«Nelle Bcc si sono fatte operazioni fallimentari per milioni di euro, poi però si fanno problemi a fare un piccolo prestito ad un cliente» surde, e adesso cercano di risolvere i problemi tagliando sui contratti. E vogliamo parlare di Cremona, dove si sono spesi 20 milioni per una nuova sede? Che senso aveva, in un periodo di crisi, una scelta simile?». Lo sciopero vuole allora essere prima di tutto un modo per richiamare l'attenzione dei dirigenti, chiedendo loro di ripensare alle proprie scelte. «Ma soprattutto, perché i dirigenti per primi non danno l'esempio, decurtandosi i propri stipendi da 20mila euro al mese?» si chiede Marrone, che guarda con preoccupazione anche i cambiamenti previsti per il futuro: «Ora circolano voci di fusione tra Banca Cremonese e Bcc dell'Assa e del Cremasco, che però guarda verso il milanese. Una scelta azzardata, in quanto comunque vi sarebbe un buco territoriale tra il castelleonese e Crema». Molto chiaro, rispetto alle motivazioni dei dipendenti, anche il volantino dello sciopero: «“siamo tutti in una grande famiglia”, ecco quello che ci dicono alle convention. Ma nel momento di fare
sacrifici sono solo i dipendenti che devono fare rinunce mentre non vengono assolutamente messi in discussione né scelte aziendali né sprechi di sistema spiegano i sindacati -. E per rimarcare il concetto, arriva la lettera che Federazione Lombarda ha mandato alle Banche di Credito Cooperativo non più tardi di venerdì 20 febbraio scorso, una circolare dettagliata in cui si rimarcano i passaggi della trattativa contrattuale (a cui non era presente neanche uno dei 42 presidenti della lombardia) e dove il sindacato viene accusato di minare la serenità del percorso negoziale. Dettagliatamente si descrivono tutti i risparmi economici e normativi che il contratto integrativo porta a favore dei dipendenti, per cui con la sua completa eliminazione le banche sarebbero finalmente messe in sicurezza, pronte ad affrontare un radioso futuro». Una posizione con cui il sindacato ovviamente non concorda: «Crediamo non siano questi costi (irrisori) che fanno traballare i bilanci delle nostre aziende ma altre voci, ben più consistenti e
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Sabato 28 Febbraio 2015
“malate” (sofferenze, incagli, consulenze, duplicazione di poltrone, ecc.) che non sono certo da attribuire ai lavoratori - spiegano ancora i sindacalisti -. Non ci sottraiamo certo ad un confronto con le nostre aziende e anzi lanciamo loro una sfida in Lombardia: vorremmo, con chi ne ha coraggio, fare un convegno aperto - così da rispondere anche alla necessaria trasparenza - sul tema contratto nazionale e regionale delle Bcc in lombardia. Chiediamo quindi alle nostre aziende di dichiarare ufficialmente che non verrà applicato il regolamento unilaterale presentato da Federlombarda. Vogliamo che i nostri amministratori e i nostri dirigenti confermino senza riserve la continuazione dell’applicazione del contratto integrativo lombardo fino al rinnovo effettivo di un nuovo contratto. Pretendiamo, insomma, una forte e chiara presa di posizione da parte dei nostri presidenti, che ci confermi il rispetto verso noi “collaboratori”, coerentemente con i valori del movimento cooperativo, nel rispetto dell’etica e della giustizia sociale».
Dies Academicus all’Università Cattolica Si terrà venerdì 13 marzo prossimo alle ore 15, presso l’Università Cattolica di Cremona (Palazzo Ghisalberti, via Milano 24), la cerimonia del Dies Academicus per l’anno accademico 2014/15, tradizionale momento d’incontro della comunità universitaria con le autorità e i rappresentanti della realtà locale. Nell’occasione sarà celebrato il trentennale della Sede di Cremona e della Smea – Alta Scuola di Management ed Economia Agro-alimentare. Il programma prevede il discorso introduttivo del rettore Franco Anelli e i saluti della vicesindaco Maura Ruggeri, del presidente della Provincia Carlo Vezzzini, del presidente della Camera di Commercio Gian Domenico Auricchio e dell’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava. Successivamente il professor Gabriele Canali, della Smea, terrà una lectio su “L’agro-alimentare italiano e la sfida dell’internazionalizzazione”. Seguiranno le testimonianze del professor Giovanni Galizzi, primo Direttore Smea, e di ex allievi Smea che presenteranno casi di internazionalizzazione di imprese agro-alimentari italiane. Le conclusioni sono affidate a Maurizio Martina, Ministro per le Politiche agricole alimentari e forestali, con delega ad Expo 2015. Le prime attività didattiche dell’Università Cattolica furono inaugurate a Cremona il 19 novembre 1984 dalla Smea. Da allora l’offerta formativa si è ampliata e comprende le lauree triennali in Scienze e tecnologie alimentari e in Economia aziendale (quest’ultimo corso è stato attivato su iniziativa dell’Istituto Gregorio XIV per l’educazione e la cultura); l’Alta Scuola Smea, con il Master di secondo livello in Management agro-alimentare e la laurea magistrale in Economia e gestione del sistema agro-alimentare (Agricultural and food economics), i cui insegnamenti sono tutti in lingua inglese.
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Cronaca
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Sono iniziati in mattinata gli interventi per la rimozione delle coperture in amianto dei garage facenti parte del complesso di edifici Erp di via Giuseppina 6, finiti al centro delle polemiche già alcuni mesi fa. Gli operai della ditta Olivini Coperture srl di Pompiano (Brescia), che si è aggiudicata i lavori a seguito di procedura negoziata, hanno iniziato a ripulire tutta l'area togliendo i rami delle piante circostanti caduti a causa dell'abbondante nevicata dei primi giorni di febbraio, a rimuovere sterpaglie, le porte basculanti ed altro materiale. Terminato questo intervento, indispensabile per innalzare il ponteggio lungo tutto il perimetro dei garage, come già in parte è stato fatto, inizierà nei pros-
Gli operai hanno iniziato a ripulire l’area, togliando i rami caduti durante la nevicata
Amianto, lavori ai garage in via Giuseppina
simi giorni la rimozione vera e propria delle coperture, un'azione di bonifica che deve avvenire
seguendo specifiche precauzioni e che interesserà l'intera superficie della copertura.
«Il 14 gennaio scorso l’area era stata recintata ed isolata, per impedirne l’utilizzo e stabilire una separazione dalle zone circostanti, a seguito del sopralluogo effettuato dai tecnici comunali nella mattinata di lunedì 12 gennaio, così come richiesto dall'assessore all'area vasta Andrea Virgilio e dal dirigente all'Urbanistica Ruggero Carletti - evidenziano dal Comune -. Successivamente si è proceduto ad affidare ad una ditta specializzata l'esecuzione dei
lavori di bonifica, dopo che è stato presentato all’Asl, ente competente, con carattere d'urgenza, il relativo piano che concerne la "gestione di manufatti contenenti amianto". L'intervento di bonifica delle copertura era stato inserito a suo tempo all’interno dell’appalto di manutenzione edifici Erp previsto nel Programma delle Opere Pubbliche 2014». Rispetto alla presenza di amianto nelle proprietà comunali, l'amministrazione specifica
che «a partire dall’inizio 2012, i tecnici del Comune di Cremona hanno realizzato una campagna sistematica di aggiornamento del Piano Regionale Amianto Lombardia, affidando anche incarico a una società specializzata in analisi di laboratorio, con l’obiettivo di accertare l’eventuale presenza di amianto anche in componenti edilizi per i quali siano impossibili analisi visive o empiriche. All'interno del Piano regionale, per quanto riguarda gli interventi, la priorità è stata data all’edilizia scolastica e a quei casi nei quali la presenza di amianto è stata accertata in ambienti interni, riconoscendo in tali situazioni il maggior livello di rischio per la salute pubblica».
Biciclette in città: slalom tra le automobili
Comtinuano le proteste contro la maleducazione di certi conducenti, che spesso parcheggiano le auto sulle piste ciclabili, o le usano come fossero strade
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di Laura Bosio
opo l’articolo che abbiamo pubblicato sul “parcheggio selvaggio” , alcuni numeri fa, altre segnalazioni ci sono giunte in redazione, da parte di cittadini che fanno notare quanto spesso sia diffusa la maleducazione tra gl automobilisti, soprattutto nei confronti di chi si muove in bicicletta, che spesso si sente un utente "di serie B". L'ultima testimonianza arriva da Emanuela, 30enne cremonese, che da ciclista denuncia una situazione insostenibile per chi sceglie di muoversi in modo ecologico. «Come ciclista ma soprattutto come cittadina cremonese, sono allibita per la mancanza di rispetto che si riscontra nella nostra città verso chi si sposta con mezzi diversi - racconta la giovane -. Nello specifico, faccio riferimento alla pista ciclabile di Viale Po, dove quasi ogni mattina mi imbatto in mezzi, anche di grandi dimensioni come i Suv, parcheggiati (quindi a motore spento e senza conducente a bordo) negli
spazi riservati alle biciclette. Spesso è necessario spostarsi dalla pista ciclabile o scendere dalla bicicletta per poter proseguire, con tutti i disagi che si possono ben immaginare». Una situazione che per chi è abituato a girare in bici non è più tollerabile. «Io ho fatto alcuni ciclo-viaggi all'estero e devo ammettere che nei Paesi del Nord Europa i ciclisti sono assolutamente rispettati, e nel frattempo questi si impegnano a circolare nelle aree a loro riservate - evidenzia ancora Emanuela -. A Cremona, e non solo, vedo sempre più spesso pedoni che camminano in strada, auto parcheggiate sui marciapiedi e, perché no, ciclisti che pedalano in mezzo alla strada. Non molto tempo fa stavo attraversando la strada sulle strisce pedonali; ero la sesta persona e l'automobilista in attesa di passare ha tirato giù il finestrino dicendo “Ce ne sono ancora tanti?”. Ma il rispetto verso gli altri dov'è finito? Come mai i vigili non sorvegliano anche le piste ciclabili ma solo i parcheggi a pagamento?».
ciclabili, diventa essenziale far rispettare le regole.
Anche sui social network il problema dell'automobilista indisciplinato viene spesso segnalato da diversi cittadini. Di qualche giorno fa il racconto di un ragazzo, che in bicicletta ha rischiato di venire investito mentre attraver-
sava la strada in uno degli appositi attraversamenti, lungo una pista ciclabile. Un'altra vicenda simile è capitata ad una signora anziana, che ha raccontato di essersi dovuta spostare dalla pista ciclabile a causa di un'auto di
grosse dimensioni che vi transitava tranquillamente all'interno, come se si trovasse in strada. A fronte di un impegno dichiarato da parte dell'amministrazione comunale sulla mobilità sostenibile e in particolare sulle piste
IL BICIPLAN In questi giorni continuano i lavori dell'amministrazione comunale nella realizzazione del BiciPlan, Piano della rete delle piste ciclabili, che vede impegnata l'assessore Alessia Manfredini, il consigliere comunale Filippo Bonali, i tecnici comunali del settore Lavori Pubblici, Mobilità urbana e Ambiente e la Polizia Locale, in sinergia con Fiab Cremona (Federazione Italiana Amici della Bicicletta). Sotto esame ci sono 18 piste ciclabili, ipotizzate come grandi arterie dedicate alle biciclette. E’ partita anche la progettazione del piano di comunicazione per presentare il BiciPlan e per sensibilizzare la cittadinanza all’utilizzo della bicicletta, sempre nel rispetto delle regole del Codice della strada. E' già attiva inoltre la mail istituzionale (biciplan@comune.cremona.it) per comunicazioni riguardanti problematiche e proposte relative alla ciclabilità.
Cronaca
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Tensioni nel centrosinistra, Piloni minimizza
Dall’uscita di due consiglieri dal gruppo del Pd in Consiglio comunale all’affaire Siboni, che ha scatenato le polemiche della sinistra più estrema
Il segretario provinciale «Una decisione difficile da comprendere sia nel metodo che nel merito»
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di Laura Bosio
ensioni nel Partito Democratico cremonese: da un lato, due consiglieri, Renato Fiamma e Carla Chiappani, hanno deciso di lasciare il gruppo consiliare del Pd, , per entrare nel gruppo misto sotto il nome di 'Con Renzi per Cremona', una “corrente” di cui neppure lo stesso Renzi sembra essere a conoscenza, e dietro cui vi sarebbero, tra gli altri, alcuni vecchi nomi della politica cremonese. Dall'altro lato, si registra una certa tensione nell’ala sinistra della maggioranza; se già la situazione era piuttosto tesa su determinate questioni, ora la notizia che il nuovo presidente di Aem, Massimo Siboni, è un ex An, non va giù a Rifondazione, come ha fatto sapere nei giorni scorsi Celestina Villa, che, con una lettera, ha dichiarato che non parteciperà più alle riunioni di maggioranza. Due vicende complicate, per il partito e per il suo segretario, Matteo Piloni, che però non si scompone più di tanto, seppur sostenga di non potersi spiegare in alcun modo la decisione dei due consiglieri dissidenti. «Una decisione incomprensibile, nel metodo e nel merito - dice il segretario -. Così come è incomprensibile la totale assenza di predisposizione al dialogo. Basti pensare che li ho cercati al telefono, subito il giorno dopo aver saputo della loro decisione, ma non hanno mai risposto alle chiamate. Ai giornali hanno dichiarato di volere uscire dal Pd perché non accettano le correnti interne che esso ha, come è naturale che sia, e lo fanno creando una corrente propria e comportandosi come se il partito fosse un tram su cui salire o scendere a piacimento. Intanto usano impropriamente il nome del segretario nazionale». Dunque verranno espulsi dal Partito Democratico? «Non è questione di espellere, in quanto essendo usciti dal gruppo consiliare in Consiglio comunale, automaticamente, sono usciti anche dal partito. Non si può tener il piede in due scarpe. Naturalmente siamo tutti dispiaciuti per questa situazione e ci auguriamo possano esserci future occasioni di confronto, ma se le cose restano così da parte nostra verranno prese delle misure, come la sospensione della tessera». C'erano state anticipazioni di quanto sarebbe accaduto? «Avevamo avvertito che qualcosa non andava, ma non ci aspettavamo di arrivare a questo punto. Anche perché c'era un rapporto di impegno reciproco,
Il Cta Acli promuove una serie di gite e viaggi per tutti i gusti, in vista della bella stagione, che inizia a fare capolino tra una gelata e l'altra.
Matteo Piloni, segretario provinciale
Renato Fiamma spiega le proprie motivazioni: «Lascio perché il Pd non ha condiviso il progetto dell’ampliamento del Poligono di tiro» Il rifiuto, da parte del gruppo consiliare del Pd, di condividere il progetto dell'ampliamento del Poligono di tiro di Cremona è una delle principali motivazioni per cui Renato Fiamma, consigliere comunale cremonese del Pd, ha lasciato il gruppo consiliare, insieme ad un collega, ed è entreto nel Gruppo misto. Così si racconta Fiamma: «Sono giunto a Cremona 14 anni fa e qui vivo con mia moglie e mia figlia. Ci siamo perfettamente integrati, ci sentiamo parte di questa comunità ed ho sempre ritenuto un dovere civico partecipare alla vita sociale, culturale, politica di questa collettività, dedicare parte del mio tempo e delle mie esperienze ad essa, solo per la soddisfazione ed il piacere di farne parte, per la gratificazione di essere considerato un "Cittadino Attivo"». Ed è stato proprio da semplice cittadino, neofita della politica, che Fiamma ha deciso di candidarsi alle amministrative, «considerando la Politica (con la P maiuscola) un impegno civile ed utile per restituire a questa città parte dei benefici che ha procurato a me ed alla mia famiglia". Eletto consigliere, «Ho iniziato questa attività nelle file del Partito Democratico e, sin dall'inizio della consiliatura, il giorno dell'insediamento del sindaco e della giunta, con un mio intervento ho identificato il mio profilo, ho tracciato il mio percorso, ricevendo personalmente dal primo cittadino plauso e condivisione». Ma la delusione è arrivata presto: «Ho subito affrontato i problemi che mi venivano sollecitati dai cittadini a me più vicini, ed ho che improvvisamente è venuto meno. Peraltro loro hanno dichiarato di essere fedelissimi a Renzi, ma non mi risulta abbiano mai votato alle primarie». Non siete preoccupati per la maggioranza in Consiglio comunale, dopo l'uscita dei dissidenti? «Assolutamente no: dopotutto sono stati eletti per il loro appoggio al sindaco Galimberti e per il suo progetto, dunque il mi-
sempre cercato di dare ad essi risposte concrete, fattive, spesso sollecitando le strutture organizzative e gli organi deputati del mio partito. Ma spesso ho dovuto constatare che il partito è più impegnato in argomenti ed attività che attengono a problematiche interne e meno a quelli della nostra comunità. Cosa che peraltro ha confermato anche la lettera del senatore Pizzetti, circolata nei giorni scorsi». Si è così giunti alla questione poligono. «Mi sono fortemente attivato ed impegnato su un progetto, che mi è stato sottoposto all'inizio della consiliatura, ed ad esso ho dedicato tutte le mie energie; il progetto è portato avanti da persone che stimo e che si stanno impegnando fortemente perché si realizzi e che hanno riposto in me, consigliere comunale, speranze e certezze. Questo progetto riguarda l'ampliamento del poligono di tiro a Segno di Cremona, ampliamento che, se si realizzerà, porterà la nostra città a competere in ambito internazionale in questo settore, con ricadute inimmaginabili per la nostra comunità in termini di immagine, economici, occupazionali». Per questo, il consigliere ha dato vita ad un percorso, presentando una mozione che «avrebbe impegnato il Consiglio Comunale in questa lodevole iniziativa, senza che essa, peraltro, comportasse alcuna spesa per
nimo sindacale è che continuino a sostenerlo». I mal di pancia nel Pd non si esauriscono con questa vicenda: anche il caso Siboni ha creato non pochi problemi... «Credo che ogni problema in questo senso sia rientrato. Posso capire che quando si fanno scelte di rottura rispetto al passato non sempre si venga compresi, ma credo che i criteri utilizzati da Galimberti per le nomine, basati
l'Amministrazione comunale». Ma le cose non sono andate come lui sperava: «Sin dal momento della presentazione, avvenuta nel mese di dicembre 2014, ho dovuto confrontarmi con atteggiamenti critici, non di merito ma di metodo, nei riguardi della mia iniziativa da parte di organi del partito e questo mi ha sorpreso ed amareggiato, perché ritenevo e ritengo che il ruolo di un consigliere comunale, eletto dai cittadini, sia quello di rispondere ad essi e deve adoperarsi per il bene della città - si sfoga Fiamma -. Dopo settimane di discussioni e di continui confronti, ho capito che la mia mozione non era gradita ad una parte del mio partito. Così ho ritenuto che era giunto il momento di prendere una dolorosa, spiacevole, ma necessaria decisione, che mi avrebbe restituito libertà di pensiero e di azione nell'espletare il mio ruolo di consigliere comunale. E lo ho fatto all'interno di un gruppo che si rifà a colui, il nostro primo ministro Renzi, che sta cercando con tutte le sue energie di riportare il Partito Democratico tra la gente e per la gente, emarginando portatori di culture politiche opportunistiche, che mirano solo al proprio interesse, ma che, alla luce di quanto sta avvenendo in Italia, verranno superate dalla forza di noi riformisti ed innovatori».
soprattutto sulla valutazione delle competenze, siano legittimi. Il presidente di Aem viene scelto dal sindaco per portare avanti gli indirizzi della Giunta e del Consiglio comunale: è questo che conta. Se poi questa persona in passato è stata segretaria di un circolo di un altro partito, credo che non sia assolutamente un problema. Seppur conosca Siboni, non sapevo nulla del suo passato politico, e non credo che esso debba avere un qualche peso».
I malumori arrivano però anche da altri settori della maggioranza, la sinistra più radicale ... Come Celestina Villa, che si è detta decisamente indignata dalla situazione ... «Auspico che quello di Celestina Villa sia solo uno sfogo, una incomprensione che possa rientrare. Credo che vi siano tutti i presupposti per un chiarimento. C'è bisogno di essere uniti e di guardare oltre, per affrontare i veri problemi».
• Dal 3 al 7 aprile “Pasqua in Abruzzo per Borghi e sapori antichi”. Viaggio alla scoperta dell’Abruzzo. Si visiteranno: Pescara, Chieti, Isola del Gran Sasso, Aquila, Bominaco, Lanciano, Sulmona, Scanno, Teramo e Civitella del Tronto. • Dal 3 al 7 aprile “Pasqua in Piemonte con le sue Abbazie”. Viaggio in Piemonte per vedere le sue Abbazie e Castelli. Si visiteranno: Asti, Vezzolano, Torino e Venaria reale, Val di Susa, Cuneo, Abbazia di Saffarda e Saluzzo • Dal 02 al 08 Aprile Pasqua in Versilia. Un soggiorno a Ronchi di Massa, presso l’Hotel Villa Freschi. • Dal 7 al 10 Maggio - Un viaggio per visitare Roma. Si visiteranno la basilica di S. Pietro e le tombe dei Papi, dai Giardini Vaticani a Trinità dei Monti, dalle ville di Tivoli a Ostia Antica. • 6 Giugno 2015 - Giornata all’insegna dei paesaggi naturali con lo splendido percorso del Trenino Rosso del Bernina accompagnato dalla visita di Saint Moritz. • Dal 21 al 27 Giugno 2015 - Soggiorno in Val Venosta con incantevoli escursioni all’Abbazia di Monte Maria, in Val senales, al Passo Resia, in Austria e Svizzera. • Dall'11 luglio al 8 agosto soggiorni quindicinali ad Andalo presso l’Hotel Stella Alpina 3***. • Dal 06 al 16 Agosto 2015 un Gran Tour di Ferragosto in Scozia e Londra. Si visiteranno: Dover; Cambrige; Edimburgo; Roslyn; Styirling; Balmoral Castle; Inverness; Lago di Loch-Nes; Isola di Skye; Fort William; Gren.Coe; Glagow; Carlisle; Oxford e Londra. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372-800423, 800429. Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema (Piazza Manziana 17. Crema tel. 0373-250064). Sito: www.ctacremona.it
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Cronaca
Sabato 28 Febbraio 2015
Prefettura, 262mila euro di affitto
L’immobile di Mantova costa meno della metà, quello di Monza è il più caro in Lombardia dopo Milano. E a Roma la cifra è di 12 milioni
Lo Stato deve riconoscerli al Fondo Eridano. Pubblicati tutti i canoni di locazione riconosciuti ai privati
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di Vanni Raineri
n ordine all’operazione trasparenza del governo sui conti pubblici, segnaliamo la recente pubblicazione delle informazioni concernenti i beni immobili di proprietà privata in uso all’amministrazione per i propri fini istituzionali. In particolare il documento reso noto elenca i vari uffici di Prefettura presenti sul territorio nazionale, ovviamente solo se in locazione da privati, ed il relativo canone di locazione. Tra le voci ecco Cremona, dove il palazzo che ospita la Prefettura effettivamente ha cambiato referente dopo che l’ente Provincia, un tempo proprietario, l’ha ceduto al Fondo Immobiliare Eridano. La cifra pagata annualmente dallo Stato a detto fondo ammonta esattamente a 262.427,25 euro l’anno, ed è nella fascia medio-alta a livello nazionale. Restando in Lombardia, tutte le 12 sedi provinciali sono affittate da privati. A Bergamo il canone è di circa 380mila euro, a Brescia 266mila euro (divisi in tre diversi edifici), a Como 327mila euro, a Lecco 342mila euro, a Lodi 301mila euro, a Mantova 130mila euro, a Milano un milione 834mila euro (in due edifici, però adiacenti), a Monza 400mila euro, a Pavia 381mila euro, a Sondrio 189mila euro (in due edifici), a Varese 187mila euro. Per curiosità, la cifra per Roma, come prevedibile, è molto più alta: circa 12 milioni di euro, comprendente 7 immobili ad uso uffici di amministrazione centrale. Ci si domanda come mai un bel palazzo come quello di via Principe Amedeo a Mantova valga “solo” un canone mensile di affitto di 10.800 euro e quello in corso Vittorio Emanuele a Cremona quasi 22mila euro,
oltre il doppio. Certo che l’edificio di primo impatto meno pregiato di Monza a oltre 33mila euro al mese... Il fatto che in tutti i 12 capoluoghi lombardi lo Stato paghi un canone ai privati dimostra come l’operazione di cessione sia stata portata a termine ovunque in Lombardia (non così nel resto d’Italia). A Cremona fu il presidente della Provincia Salini ad effettuare l’operazione. Il 28 dicembre 2012 fu costituito dalla Provincia di Cremona il Fondo Eridano, cui confluirono 13 immobili dei proprietà dell’ente. La finalità, in momenti di scarsa disponibilità economica (in realtà florida se paragonata alle disastrate condizioni attuali dell’ente), era quella di diminuire il debito relativo ai mutui contratti ed avere una disponibilità di risorse per garantire lo sviluppo. Il Fondo Eridano aveva un valore iniziale di mercato di 40 milioni di euro, conferiti in parte attraverso l'apporto di immobili dalla Provincia di Cremona a fronte dell'emissione di quote del fondo, ed in parte mediante compravendita con operazioni di finanziamento. Il portafoglio del Fondo Eridano include edifici di grande pregio (tra cui la sede stessa della Provincia, il famoso Palazzo Tinti Pallavicino Clavello, l’aeroporto del Migliaro e a Casalmaggiore le sedi della Provincia e dei Carabinieri), alcuni locati proprio alla Provincia, altri affittati a soggetti terzi oppure sfitti. La durata del Fondo Eridano fu fissata in 15 anni. Le prime banche ad aderire furono il Banco Popolare e il Credito Valtellinese. Oggi in realtà il fondo è privato ad apporto di immobili pubblico, promosso dalla Provincia, per questo figura nell’elenco. Un fondo comune di investimento immobiliare gestito da “Prelios Società di Gestione del Risparmio spa”.
Da sinistra le sedi che ospitano le Prefetture di Cremona, Mantova e Monza
Oscar Romero, sempre al fianco dei poveri Oggi in sede Acli un convegno sulla figura dell'arcovescovo assassinato 35 anni fa, e presto beato
Oggi alle ore 15, presso la sede Acli provinciali in via Massaia 22, a Cremona, si terrà il convegno: “Mons. Oscar Romero, una buona notizia per i poveri di ieri e di oggi”: a 35 anni dal martirio, in vista della prossima beatificazione, se ne ricorda la testimonianza di giustizia e pace. Al convegno interverranno Lucia Capuzzi, giornalista di Avvenire esperta di America Latina, il teologo cremonese don Antonio Agnelli, studioso di mons. Romero, don Mario Aldighieri, coordinatore tavolo interreligioso e Mauro Castagnaro, giornalista. Assume un particolare significato quest’anno il consueto incontro promosso a Cremona alla fine di febbraio per ricordare la figura dell’arcivescovo di San Salvador, Oscar Arnolfo Romero Galdámez, che il 24 marzo di 35 anni fa fu ucciso mentre era sull’altare per la celebrazione della Messa. Papa Francesco, infatti, proprio nelle scorse settimana ha autorizzato la promulgazione del decreto riguardante il suo martirio con la cerimonia di beatificazione che do-
vrebbe avvenire entro la fine del 2015 nel paese latinoamericano. Il convegno è organizzato per approfondire la vita e il messaggio di questo intrepido pastore. Il convegno anticipa di alcuni giorni il 35esimo anniversario dell’uccisione “in odio alla fede” di mons. Romero: il 24 marzo 1980 stava celebrando l’Eucaristia all’altare della cappella nell’ospedale della Divina Provvidenza, a San Salvador, quando un sicario dei militari, mentre levava il calice, lo uccise con un colpo di fucile al collo.
L’anniversario di quest’anno cade dopo l’ufficializzazione del martirio del vescovo che difendeva i poveri e denunciava l’orrore delle migliaia di desaparecidos trucidate dagli squadroni della morte. Proprio nelle scorse settimane, infatti, Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto nel quale si riconosce il “martirio” dell’arcivescovo di San Salvador, “ucciso in odio alla fede”, “perché aveva incarnato la Chiesa del Concilio Vaticano secondo e della conferenza di Medellin”, quella in cui i presuli del Sudamerica avevano postulato l'opzione per gli ultimi, che è stata poi alla base della teologia della liberazione. Un riconoscimento – quello del martirio – che dunque non richiede il riconoscimento di alcun miracolo per arrivare alla gloria degli altari. La serata è promossa dalle Acli insieme a Caritas Cremonese, Ufficio missionario diocesano, Zona pastore VI, Parrocchia di Corte de’ Frati, gruppo missionario di S. Abbondio, Ass. Latino-americana, Nonsolonoi e Pax Christi.
Cronaca
Sabato 28 Febbraio 2015
Auto quasi storiche, si torna a pagare il bollo
Dopo un periodo di confusione, in cui la situazione non era chiara, la Regione Lombardia ha deciso di non stanziare nulla
Unica possibile scappatoia è iscrivere il veicolo ad un registro di auto storiche. Ma la procedura è lunga
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di Vanni Raineri
vete un’auto che ha più di 20 anni di età e meno di 30 e il bollo vi è scaduto a fine 2014? Allora avrete cercato di pagarlo entro il 31 gennaio, come al solito, ma sino ad oggi non ci siete ancora riusciti. Il caos è totale, per di più variegato a seconda della regione di residenza. Alla fine la Lombardia ha deciso, e non nel verso gradito ai possessori di auto “quasi storiche”. Questi torneranno a pagare l’imposta piena, come sino a qualche anno fa, dimenticando il graditissimo esonero, che non era totale ma si risolveva con una minitassa di poche decine di euro. In verità il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni si era esposto in altro senso, ma evidentemente non aveva fatto bene i conti con le casse del Pirellone. Ricordiamo che lo scorso mese di dicembre la Legge di Stabilità ha decretato che le auto di età superiori ai
vent’anni devono pagare il bollo. In gran parte delle Regioni la variazione è stata registrata subito, in altre, come appunto
la Lombardia, sembrava che si potesse ripristinare la situazione dell’anno precedente. In ogni caso le polemiche si
sono moltiplicate, inizialmente per il ritorno della tassa piena, e poi per la completa incertezza sull’argomento. La legge nel frattempo è entrata in vigore, ma poiché riguarda una disciplina regionale, spetta alle amministrazioni locali l’ultima parola. Una telefonata all’Aci di Cremona conferma la situazione: «Si pagherà la tassa intera come accadeva prima». Con un’unica possibile scappatoia: iscrivere il veicolo ad un registro di auto storiche. Occhio però che la procedura non è immediata, richiede qualche settimana e servirebbe solo ad evitare la tassa del 2016, non quella corrente. Ma, torniamo a chiedere alla gentile interlocutrice, dato che la scadenza era il 31 gennaio scorso, entro quando si dovrà pagare l’imposta? «La Regione non ha ancora predisposto i ruoli per effettuare il pagamento, saranno loro a comunicarlo ai possessori delle auto indicando scadenza e importo da corrispondere». Che varierà, come per le auto più giovani, a seconda dei kilowatt.
Successo per il convegno di studi sulle identità mutevoli di Tognazzi
Successo per il convegno svoltosi giovedì pomeriggio sulla figura del celebre attore e regista cremonese Ugo Tognazzi. E' stato il primo della lunga serie di eventi per celebrare il 25º anniversario della sua morte, promossi dal Comitato Tognazzi. Un convegno intitolato “Uno, due, tre... Ugo. Le identità mutevoli di Tognazzi tra cinema e televisione”, che ha visto numerosi interventi di docenti universitari, di esperti di cinema e di stu-
denti che hanno scritto la tesi sul celebre personaggio cremonese. Si è parlato delle identità mutevoli del personaggio, che cambiava a seconda che facesse cinema o televisione. Molto apprezzato, a questo proposito, l'intervento di Giorgio Simonelli, docente all’Università Cattolica di Milano e opinionistaalla trasmissione televisiva Tv Talk su Rai3 e sul Fatto Quotidiano. Si è parlato del Tognazzi di programmi come Carosel-
lo o "Un due tre", ma anche del Tognazzi, più conosciuto, dei celebri film, come il Federale, I Mostri, ecc. Ma anche nel cinema, hanno fatto notare i relatori, Tognazzi è sempre stato in grado di mostrarsi con diversi volti. Una particolare attenzione, nella relazione di Elena Mosconi, si è data al tema del matrimonio, che è stato protagonista di diversi film di Tognazzi, che lo ha affrontato con uno stile graffiante,
rappresentando i cambiamenti che si sono verificati nella famiglia italiana. La conferenza si è conclusa con l'inaugurazione di una mostra dedicata ai manifesti cinematografici dei film di Tognazzi: un vero e proprio viaggio tra le immagini più rappresentative della vita cinematografica del celebre personaggio. Successo anche per la proiezione, la sera, del film "Amici miei", uno dei più celebri di Tognazzi.
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Ennesimo episodio di violenza nel carcere di Cremona
Sono settimane difficili per il carcere di Cremona, queste. Una tensione sempre più forte si sta creando per i detenuti ma anche per gli agenti della polizia penitenziaria, che sono sfociati in episodi di violenza. Ultimo della serie, venerdì, quello di un detenuto che ha dato fuoco a un materasso e di un agente di custodia che durante una perquisizione si è punto con una macchinetta per i tatuaggi. Dal sindacato Sappe arriva l'ennesimo grido di allarme e una nuova richiesta di ispezione ministeriale, «Nell'episodio di venerdì – dichiara commentando gli episodi Donato Capece, segretario generale del Sappe - un detenuto romeno ha dato fuoco ad un materasso in cella. Subito è intervenuto un agente che ha fatto uscire il detenuto e ha portato fuori anche il materasso, scongiurando in questo modo conseguenze peggiori. Lo stesso detenuto ha reagito al personale con offese e sputi. Un altro poliziotto durante una perquisizione ordinaria si è punto un dito con una macchinetta dei tatuaggi ed ora è comprensibilmente in forte stato di ansia per l’accaduto. Si tenga conto che nel carcere di Cremona mancano anche i guanti in lattice e tutto ciò che occorrerebbe per operare in sicurezza».
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trasporti
Sogni e suggestioni non rispondono alle esigenze della popolazione Egregio direttore, il 5 novembre 2007 a Milano, tra Regione Lombardia, ministero delle Infrastrutture, Provincia di Milano, Provincia di Lodi, rappresentanza dei Comuni, Cal spa e Anas spa, veniva siglato l’accordo di programma, per la realizzazione della tangenziale Est esterna di Milano e il potenziamento del sistema della mobilità dell’Est Milanese e del Nord Lodigiano. All’art. 24 del documento, si richiamavano gli impegni di Regione Lombardia, tra gli altri, quello di “trovare un percorso condiviso al fine del reperimento delle risorse finanziarie in capo agli enti locali per la realizzazione del prolungamento della linea metropolitana 3”. A pagina 17 dell’accordo, si legge la firma autografa dell’assessore Raffaele Cattaneo. Il 30 marzo 2009, la Giunta regionale, esprimeva parere favorevole ai progetti di prolungamento della linea 2 e della linea 3 della metropolitana milanese, sino a Paullo attraverso San Donato Milanese, Peschiera Borromeo, Pantigliate, Mediglia, Settala, e Zelo Buon Persico. Entro il 2009 si prevedeva di avere i progetti definitivi, nel mese di febbraio 2010 di tornare al Cipe per l’approvazione definitiva, “così da assicurare l’avvio dei lavori per ottobre 2010 e la conclusione per il settembre 2014”. In quell’occasione, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, commentava il parere favorevole della Giunta, sottolineando come M2 e la M3 fossero da considerare “infrastrutture fondamentali”. Venerdì 20 febbraio 2015 il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, rispondendo alle sollecitazioni degli amministratori locali del territorio e delle migliaia di cittadini che già hanno firmato la petizione “Prolungalametro”, affermava che “è un’idea suggestiva ma non fattibile”. A meno che si sia di fronte a un caso di omonimia e che l’ex assessore ai Trasporti e attuale presidente del Consiglio siano due persone diverse, se ne deduce che si è siglato un accordo di programma e si sono spesi soldi pubblici sostenendo i costi di progettazione della linea Metro 3 (900.000 €) solo perché attratti da “un’idea suggestiva”. Non resta che sperare che la gestione della cosa pubblica, soprattutto in tema di trasporti e mobilità, sia d’ora in poi affrontata con una visione un poco più strategica e pragmatica, nella consapevolezza che si è di fronte a questioni di vitale importanza, non solo per il benessere delle popolazioni, ma anche per la struttura economica e sociale della regione. Sogni e suggestioni, a tutt’oggi, non pare abbiano efficacemente risposto alle esigenze della popolazione e le migliaia di firme che continuano ad unirsi alla petizione ne sono una prova. Come Legambiente Alto Cremasco, insieme alla sezione locale di Fiab, abbiamo accolto e promosso sul territorio cremasco l’appello del circolo Arcobaleno di Melegnano e continueremo a farlo. Insieme ai cittadini, molte realtà istituzionali ci sono vicine in questo percorso, non ultimo il comune di Crema: lunedì scorso, durante il Consiglio comunale, tutti i consiglieri e assessori presenti hanno discusso e firmato la nostra petizione. Ci auguriamo quindi che dichiarazioni future vengano rilasciate con più prudenza e piuttosto che ci si concentri a mantenere gli impegni istituzionalmente assunti. Circolo Legambiente Alto Cremasco ***
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Lettere & Opinioni
Sabato 28 Febbraio 2015
crema
Parcheggi in via Borgo San Pietro, la situazione è insostenibile Egregio direttore, ringraziamo i due agenti della pattuglia del Commissariato di Crema, intervenuti per accertamenti in via Borgo San Pietro
Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • incomsc@gmail.com
La nuova responsabilità dei giudici La riforma sulla responsabilità civile dei magistrati è diventata legge dopo il sì definitivo della Camera. Cosa cambierà dunque rispetto al passato? La nuova disciplina mette in soffitta la precedente Legge Vassalli (Legge n. 117 del 13 aprile 1988) apportando diverse modifiche. In particolare, il cittadino che si sente danneggiato da una sentenza potrà finalmente fare causa senza prima subire il filtro di ammissibilità. In altri termini, non ci saranno più controlli preliminari nei riguardi dell'ammissibilità della domanda di risarcimento. Viene infatti cancellata l'attività di verifica dei presupposti e di valutazione della fondatezza delle domande da parte del tribunale distrettuale. Come in passato però il cittadino non avrà la possibilità di proporre un'azione diretta contro il magistrato. La domanda di risarcimento, infatti, andrà fatta diretta-
A cura di Emilia Rosemarie Codignola*
mente allo Stato, che dovrà obbligatoriamente rivalersi contro il giudice che ha sbagliato. La rivalsa dunque, con la nuova disciplina, diventa obbligatoria, vale a dire che lo Stato dovrà necessariamente chiedere al giudice i soldi che ha dovuto anticipare, a titolo di risarcimento, al cittadino. Il risarcimento andrà chiesto entro due anni dalla sentenza di condanna. Viene modificata anche la misura della rivalsa dall'attua-
a Crema (vigili urbani assenti sia lunedì 26 che venerdì 30 gennaio). Questi agenti, poco prima delle 16, vista la situazione viaria insostenibile, richiamati da un residente che aveva ben due auto che bloccavano l’accesso al suo passo carrabile, anche se non di loro stretta competenza, si sono prodigati per reprimere il parcheggio selvaggio che quotidianamente si ripropone all’entrata e all’uscita della scuola. Soprattutto attorno alle 16 la situazione è invivibile anche in presenza dei vigili urbani, si trascina da anni, auto parcheggiate ovunque, ad ogni angolo, in doppia fila, sulle strisce pedonali, davanti ai passi carrabile, prigionieri nei garage, è vietato entrare od uscire con la propria auto, insulti e litigi quotidiani, residenti magari multati e incivili graziati, nel nome della tolleranza. Ad un agente che la vuole allontanare da un passo carrabile, una signora dice: “Ma ho sempre parcheggiato qui.” L’agente si fa rispettare ed esclama: “No, oggi lei non può”. La “signora” se ne va inviperita. Volere è potere. Per mezz’ora i nostri diritti sono stati tutelati. Grazie di cuore. Purtroppo dal giorno dopo tutto rientrerà nel caos quotidiano. A. Carelli Crema ***
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auspicio
Novità nella pubblica istruzione Se son rose... fioriranno Egregio direttore, il ministro Giannini, della Pubblica Istruzione, ha presentato un progetto educativo «che ha come cardine importante un piano di assunzioni straordinario e la previsione di tornare ad assumere soltanto tramite concorso pubblico». Ribadisce: «Vogliamo portare la scuola italiana dal ’900 al terzo millennio». Parole più che giuste, per entrare nella pubblica amministrazione, o sotto lo Stato, da che esiste il “mondo”, si sono sempre fatti i concorsi pubblici aperti a tutti, senza limite di età, come previsto dalla Legge. Basta con le graduatorie, che sono come una torre di “babele”. Dunque finalmente si fanno passi avanti in ambito scolastico, pubblica istruzione in primis. Basta aspettare numerosi anni, con le famose “graduatorie”, che lasciavano a casa. In attesa, parecchi docenti e personale sco-
le terzo alla metà dello stipendio netto annuo del giudice. Mentre in caso di dolo, l'azione risarcitoria è totale. La responsabilità del giudice è prevista in caso di: diniego di giustizia, dolo e colpa grave. Cambia anche il contenuto di quest'ultima, che scatterà non solo per l'affermazione di fatti inesistenti o per la negazione di fatti esistenti, ma anche nelle ipotesi di violazione manifesta della legge e del diritto comunitario e in
lastico. Si è abbattuto un paradigma che sembrava inamovibile. A luglio le scuole presenteranno un rapporto di autovalutazione. E il fatto che l’anzianità non scomparirà del tutto nel decreto, ciò non significa che rimarranno le misure per premiare il merito. Inoltre, dulcis in fondo, a detta della ministra, il progetto del Governo prevede anche il potenziamento di alcuni insegnamenti, come lettere e matematica, così come: arte, musica e le lingue straniere. Se son rose….fioriranno. Andrea Delindati Cremona ***
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appello
Non sprechiamo l’opportunità di fare equità sulle tariffe idriche Egregio direttore, Il Consiglio provinciale ha approvato la proposta di unificare in un’unica società Padania Acque Patrimonio – proprietaria delle reti idriche e senza dipendenti – con Padania Acque Gestioni,detentrice del contratto ventennale di gestione del servizio idrico integrato. La proposta di fusione è stata presentata ai Comuni soci di Padania Acque Patrimonio nel luglio 2014 dal presidente Lanfranchi insieme alla proposta di commissionare uno studio per realizzarla. A sua volta Padania Acque Gestioni – non coinvolta nella definizione della proposta di fusione – nel gennaio di quest’anno ha commissionato uno studio per valutare quale fra le opzioni in campo: Padania Acque Gestioni che viene incorporata Padania Acque Patrimonio o viceversa oppure proseguire con società separate. Il Consiglio provinciale, senza aspettare l’esito di questo studio, il cui esito si conoscerà a breve, accelera di fatto una scelta ed un percorso condivisibile ma che poteva essere rinviato di alcune settimane. Il Comitato di indirizzo e controllo di Padania Acque Gestioni, promotore dello studio, pur esprimendo nel merito un parere positivo riteneva che la questione era opportuno affrontarla dopo i risultati dello studio che si conosceranno a fine febbraio. Non solo. Riteneva che avrebbe dovuto avere priorità la presentazione da parte del cda di Padania Acque Gestioni di un piano di efficientamento aziendale insieme alla situazione
caso di travisamento delle prove e dei fatti (il quale però dovrà essere evidente e macroscopico per far scattare la responsabilità civile del magistrato). Sopravvive la clausola di salvaguardia di cui all'art. 2 della legge Vassalli, in forza della quale il magistrato non è considerato responsabile se il danno deriva dall'attività di interpretazione della legge o dalla valutazione delle prove e dei fatti, ma l'istituto viene ridelineato escludendo dall'ambito di irresponsabilità le ipotesi di colpa grave, dolo e violazione manifesta del diritto italiano e comunitario. *Avvocato Stabilito del Foro di Milano
degli affidamenti degli investimenti previsti dal Piano d’Ambito. Ma tant’è, come si dice in gergo: cosa fatta capo ha! Ritengo invece che in questa circostanza i sindaci e la politica abbiano la possibilità di fare in modo che il servizio idrico integrato abbia una tariffa non basata solo sui consumi, ma che tenga conto di quanti utenti usufruiscono del consumo. Penso che sia cosa diversa un consumo di 200 metri cubi fatto da un nucleo familiare di uno o due persone da quello con nuclei familiari composti da 5 o 6 persone. Non sprechiamo l’opportunità di fare equità sia sulle tariffe sia in termini di efficienza aziendale sia riguardo ad una solidarietà territoriale la cui sperimentazione deve, finalmente, trovare una sua strada con corsia preferenziale. Giuseppe Trespidi Segretario provinciale dell’Udc ***
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dopo l’omelia
Spronati da Papa Francesco a ricercare la giustizia sociale Gentile direttore, vorrei condividere questa riflessione a voce alta del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl) del territorio in riferimento all’omelia del Santo Padre del 20 febbraio scorso: «Se uno va a messa la domenica e fa la comunione, gli si può chiedere: com’è il rapporto con i tuoi collaboratori? Li paghi in nero? Paghi il salario giusto? Versi i contributi per la pensione?». Queste sono parole che non hanno bisogno di essere “contestualizzate”. Sono parole “normali” per un Papa, si è sentito dire, cercando di minimizzare la portata del discorso pontificio a Santa Marta. Effettivamente, il magistero petrino non è cambiato, almeno dall’enciclica Laborem exercens di Giovanni Paolo II del 1981 in poi, e Papa Francesco non fa eccezione. Al contrario, pigia sull’acceleratore dei diritti e lo ha ripetuto a Santa Marta: «Non puoi fare offerte alla Chiesa sulle spalle dell’ingiustizia che fai con i tuoi collaboratori. E’ un peccato gravissimo: è usare Dio per coprire l’ingiustizia». Quindi la frase, «se uno va a messa la domenica e fa la comunione, gli si può chiedere: Com’è il rapporto con i tuoi collaboratori? Paghi il salario giusto? Versi i contributi per la pensione?». Il discorso papale è in linea con lo spirito della Qua-
resima, si dirà. Vero. Questo è il tempo della coerenza: amore a Dio come amore al prossimo. E il prossimo individuato dal Santo Padre è il collaboratore che viene “sfruttato”, ma si potrebbe dire che è il consumatore che viene raggirato, è il fisco che viene eluso o evaso, è il cliente che viene truffato. Il Papa ha sottolineato anche che bisogna distinguere tra “il formale e il reale”, che “non è digiuno non mangiare la carne” se poi la stessa persona si distingue per “litigare e sfruttare gli operai”. Papa Francesco non usa mezzi termini per condannare l’ipocrisia, d’altronde, non li usava nemmeno Gesù Cristo. La Chiesa ha sempre difeso i poveri e coloro che sono oppressi dall’economia che uccide, ma adesso lo fa con maggiore convinzione, con una determinazione che non va confusa con l’accanimento; sarebbe fuorviante intendere questi ammonimenti come uno schieramento politico del Papato. Anzi, l’errore più comune è quello di considerare queste parole di Francesco una prova del suo “comunismo” come da alcuni sostenuto e dallo stesso pontefice più volte smentito; se le si legge con serenità non si fatica, al contrario, a collocarle nella continuità del magistero dei Papi. Quel che infonde loro un vigore nuovo è la convinzione del Papa di vivere tempi peggiori e decisivi per l’uomo e per il Vangelo. La “durezza” della denuncia è un tutt’uno con la gravità della deriva dei costumi occidentali in materia economica e con l’evoluzione della globalizzazione economica in un capitalismo sempre più impersonale e feroce. La voce di Francesco risuona forte non perché debba colpire un bersaglio politico, ma perché vuole difenderne uno esistenziale: il lavoratore sempre più sfruttato. La persona umana. Il Movimento Cristiano Lavoratori non può non sentirsi fortemente provocato da queste parole del pontefice e orienterà ancor di più la sua quotidiana azione a ricercare quella giustizia sociale cara al magistero sociale della Chiesa, “bussola” da sempre del nostro agire e ora come non mai così attuale da declinare. Michele Fusari Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori ***
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petizione
Educare i bambini al gender non è certo una priorità Signor direttore, la petizione contro l’ideologia gender nelle scuole e per una sana educazione, indirizzata al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio e al Miue, ha superato le centomila firme in poco più di 8 settimane. L’iniziativa, promossa da ProVita onlus, Age, Agesc, Gpv e Mpv, si è trasformata in un vero e proprio “Family day on line”. «Abbiamo ancora centinaia di moduli cartacei da trascrivere e molti altri da ricevere e pensiamo di arrivare a circa 120mila firme - ha dichiarato Alessandro Fiore, membro dell’esecutivo di ProVita onlus -. In molte scuole, e perfino negli asili nido, mediante libretti e altro materiale didattico, con il pretesto della “lotta alla discriminazione”, si insegna ai bambini a negare la naturale differenza sessuale, a identificarsi in qualsiasi “genere”, sia esso transgender, omosessuale o bisessuale, equiparando ogni tipo di “famiglia” e si vuole normalizzare quasi ogni comportamento sessuale. Si promuove anche una “sessualizzazione precoce” dei nostri bambini, seguendo gli “standard sull’educazione sessuale in Europa” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che stanno già trovando applicazione nelle nostre scuole». Antonio Brandi, presidente di ProVita onlus, ha aggiunto: «Trovo semplicemente pazzesco che mentre le nostre scuole cadono a pezzi e i nostri figli devono portarsi la carta igienica a scuola, il nostro Governo consideri una priorità assoluta educare i nostri bambini al gender». ProVita onlus
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Sabato 28 febbraio
Domenica 1 marzo
Lunedì 2 marzo
MArtedì3 marzo
Mercoledì 4 marzo
CREMA C
di Gionata Agisti
olpo di scena in tema di moschea. Negli ultimi giorni, si è affacciata alla ribalta una nuova proposta proveniente dal presidente del Comitato bocce, Franco Stabilini. Quest’ultimo, che gestisce il bocciodromo di via Indipendenza, ha avanzato la possibilità che il luogo di culto dei musulmani si insedi nell’impianto. Qui, infatti, si trova una pista sopraelevata, di oltre 300 metri quadrati, isolata e con tanto di servizi igienici. La proposta di Stabilini non è disinteressata visto che, in questo modo, l’impianto potrebbe beneficiare di entrate sicure, per poterne sostenere i costi. Una prima risposta è arrivata dall’assessore all’Urbanistica, Matteo Piloni: da parte sua sembra esserci una disponibilità a prenderla in considerazione questa ipotesi. L’impressione è che una soluzione di questo tipo, se è vero che implica un passo indietro rispetto al progetto di un vero e proprio centro culturale in via Milano, potrebbe però rappresentare un’occasione per levare le castagne dal fuoco all’amministrazione comunale cherischia di vedere incrinato il proprio rapporto con gli elettori. Che dice la minoranza che ha fatto fronte comune contro la moschea? Tino Arpini, di “Solo cose buone per Crema” rompe il fronte dell’opposizione: «La proposta del gestore dell’impianto del bocciodromo di ospitare i musulmani per la preghiera, corrisponde pienamente alle indicazioni che, personalmente,
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Sabato 28 Febbraio 2015
Solo Tino Arpini è favorevole nel centrodestra. Giossi (Pd) si mostra scettico. FI: è «una boutade»
Moschea al bocciodromo, pareri
ho sempre suggerito alla politica che governa la città, in alternativa alla costruzione di una moschea o, peggio, di un centro culturale arabo. Infatti, un luogo pubblico, capiente e controllato, utilizzato in promiscuità con altri servizi di pubblica utilità, regolamentato da orari di apertura e chiusura, accessibile facilmente dalle forze dell’ordine, attenua quelle preoccupazioni di sicurezza, che
denunciamo da sempre, per tutta la nostra città e per la stessa comunità islamica che abbia onestamente in animo il desiderio di esercitare il culto». Quella del capogruppo di Forza Italia, Simone Beretta, è invece una posizione molto scettica: «Reputo il tutto una boutade. L’unico che sembra averla presa sul serio è l’assessore Piloni. Per cui, attendiamo sue illuminazioni in merito.
MoVimento 5 stelle: referendum per dire sì o no alla musalla Il M5S ribadisce di essere l'unica forza politica che ritiene che, su questioni di fondamentale importanza, siano i Cittadini a doversi esprimere e non debba essere una amministrazione pro-tempore a prendere decisioni che avranno un impatto sulle generazioni a venire. A beneficio degli smemorati e degli incoerenti, vogliamo sottolineare come circa 4 anni fa, durante la Giunta Bruttomesso e ancora prima di entrare in consiglio comunale, il M5S Cremasco avesse chiesto la modifica dello statuto comunale, con l'introduzione dei referendum abrogativo, consultivo e propositivo vincolante per l'Amministrazione comunale. Al tempo non abbiamo notato grande entusiasmo da parte di tutte le forze politiche, comprese quelle che ora lo chiedono a gran voce. Cambio d’opinione, opportunismo o ipocrisia? Per quanto concerne la richiesta della maggioranza di sedersi attorno ad un tavolo e proporre l'area migliore tra quelle esistenti per la realizzazione della musalla, rispondiamo che il M5S si è già seduto al tavolo istituzionale
della commissione ambiente e territorio ed abbiamo già chiesto esplicitamente perché le aree esistenti e attualmente previste dal PGT non andassero bene: la risposta però non è mai pervenuta. A distanza di mesi si apprende che il motivo per cui le due aree pubbliche esistenti non sarebbero adatte è l'eccessiva vicinanza ad altri luoghi di culto. E quindi? Da quando questo sarebbe un problema? Quali sarebbero le conseguenze negative? Perché realmente non si possono prendere in considerazioni le aree già previste nel PGT? Premesso che la maggioranza dovrebbe saper garantire la massima trasparenza e non aver paura del confronto con le altre forze politiche e i cittadini, avendo vinto le elezioni, spettano a lei onori, ma anche gli oneri, del governo della città. Riteniamo, pertanto, grottesco che la Giunta cerchi ora di coinvolgere le minoranze, al fine di scaricare su di loro il malcontento per una decisione che la Cittadinanza non gradisce, dal momento che è stata scientemente tenuta all’oscuro sulle intenzioni di governo della città.
Per quanto mi sforzi, non riesco a trovare un senso a questa proposta del presidente del comitato bocce. Mi sembra un gesto disperato, alla ricerca di soldi per pareggiare il proprio bilancio». Dubbi sulla concretezza di quest’ipotesi li nutre anche Antonio Agazzi, di «Servire il cittadino». «Non so quali ragioni muovano Stabilini a formulare questa proposta. Può anche essere che ci sia anche la volontà di aiutare l’amministrazione comunale a risolvere una situazione molto critica, in cambio di lavori di manutenzione al bocciodromo. Tuttavia, a parte ciò, abbiamo sempre sostenuto che il problema non è mai stato quello di offrire ai musulmani di Crema un luogo per pregare». Ed ecco le perplessità di Laura Zanibelli, del Nuovo Centrodestra: «Se la proposta di Stabilini sia seria o meno ce lo deve dire lo stesso Stabilini, così come spetta all’assessore Piloni farci sapere se la considera tale. Certo, non è immediato capire come si possa conciliare un’attività sportiva, come il gioco delle bocce, con un’attività religiosa. Diciamo che, al momento, è ancora tutto un po’ aleatorio. Resta anche il fatto che la comunità islamica non ha chiesto un semplice luogo di preghiera ma un Centro culturale e, quindi, bisogna vedere se è disposta a tornare sui suoi passi». Nello stesso centrosinistra, comunque, c’è chi invita alla prudenza. Gianluca Giossi, capogruppo del Pd, non nasconde infatti qualche titubanza: «Sì, potrebbe essere un’alternativa, ma va valutata. Se si trattasse della mia chiesa, come cristiano, sinceramente non la considererei una soluzione molto idonea». a gente dovrebbe cogliere l’importanza di una soluzione di questo tipo». Alberto Torazzi, consigliere della Lega Nord, è preoccupato che non si faccia confusione: «Noi vogliamo il referendum. Se l’idea fosse sempre quella di istituire un Centro culturale islamico, moschea o musalla, non ci interessa il luogo dove dovrebbe sorgere. Riteniamo che a esprimersi debba essere la cittadinanza. Per il resto, nessuno ha mai impedito alla comunità islamica di pregare liberamente, come tuttora succede all’interno di spazi comunali».
Martedì prossimo Magdi Allam al Sant’Agostino
Il Club socio culturale «Forza Silvio Crema 1», invita martedì 3 marzo alle ore 21, nella sala Pietro da Cemmo a Crema alla presentazione del libro: «Non perdiamo la testa: il dovere di difenderci dalla violenza dell’Islam». Sarà presente l’autore: Magdi Cristiano Allam. Introdurrà l’incontro Gianmario Donida, presidente del Club Forza Silvio Crema 1. Condurrà l’intervista all’autore: Antonio Guerini, giornalista de «La Provincia». Il recente dibattito sulla necessità o meno di una moschea a Crema, fa sentire i cittadini coinvolti e richiede molteplici momenti di riflessione e di partecipazione e il Club «Forza Silvio Crema 1» attraverso questo incontro intende dare un ulteriore contributo all’approfondimento. Madgi Cristiano Allam, ex vicedirettore del Corriere della Sera, giornalista e politico, presentando il suo libro pubblicato con «Il Giornale», porterà il suo punto di vista relativamente all'islamizzazione dell'Occidente, al pericolo del fondamentalismo islamico di casa nostra e all'assenza di un Islam moderato.
Una gardenia contro la sclerosi multipla
Il banco piange, si cambia
Il 7 e l’8 marzo per la Festa della Donna DON(n)A la Gardenia di Aism. Aiuterai la ricerca sulla sclerosi multipla Dona 2 euro alla ricerca al 45599 dal 23 febbraio al 15 marzo. L’Italia è un paese ad alto ‘rischio’ di SM: • 1 diagnosi ogni 4 ore • 72.000 persone con SM in Italia, 2,3 milioni nel mondo. Un milione di questi ha la forma grave di SM: 25 mila gravi solo in Italia • 2.000 nuovi casi all’anno, con una netta prevalenza tra donne e giovani • 4 per 100.000 abitanti la sua incidenza • tra i 20 e i 40 anni la fascia d’esordio. un caso su 20 di sclerosi multipla insorge prima dei 16 anni di età • 2,7 miliardi di euro il costo totale annuo della SM in Italia Sono i numeri della Sclerosi multipla. Malattia che colpisce le donne due volte più degli uomini. Cronica, imprevedibile, spesso progressivamente invalidante e prevalentemente femminile, per la quale ancora non esiste una cura risolutiva. Nei giorni 7 e 8 marzo, in occasione della Festa della Donna, la Gardenia di AISM torna in oltre 4.000 piazze. Ha permesso negli anni di raccogliere significativi fondi destinati al finanziamento dei progetti di ricerca e al potenziamento di servizi per le persone colpite da Sclerosi multipla, in particolare per le donne a cui questa manifestazione è dedicata.
Per pareggiare il bilancio di parte corrente in profondo rosso di 2.800.000 euro, l’amministrazione comunale - secondo il capogruppo di Forza Italia, Simone Beretta - aprirà due fronti. Il primo è quello di un’«azione straordinaria di recupero arretrati 2010-2014 di IciImu». Una «una tantum» - come avevamo già anticipato la settimana scorsa –che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) portare nelle casse comunali 2 milioni circa di euro. «E’ troppo banale chiedersi» aggiunge Beretta, «perché tutto questo non sia stato messo in cantiere prima di aumentare le tasse in modo irriflessivo ed imprudente mettendo ingiustamente le mani nel portafoglio di onesti contribuenti ed annullando di fatto anche gli 80 euro di renziana memoria, peraltro assegnati non certo alle persone e famiglie più in difficoltà». Da una parte, quindi, questa amministrazione sta mettendo da anni le mani nelle tasche dei cremaschi con lo sconsiderato aumento della pressione fiscale, senza avere mai il coraggio di tagliare le spese o far pagare i servizi il giusto con il risultato che qualcuno si gode i servizi che tutti siamo costretti a pagare. Dall’altra parte, per recuperare gli 800mila euro che mancano a pareggiare i coti di 2.800.000 euro, avverte il capogruppo di Forza Italia, «questa amministrazione vuole far cassa con le multe». «Incomincio a sospettare» dice Beretta, «che la scelta di approva-
Beretta denuncia: «Il Comune vuole pareggiare il bilancio con le multe»
Simonr Beretta
re il bilancio entro la fine di marzo sia determinata dalla necessità di avere a disposizione soldi per installare» alcuni autovelox «in tangenziale. E pensare che quando
l’attuale maggioranza politica era in minoranza, Sel e Bordo in particolare, soleva criticare l’eccesso di entrate da contravvenzioni». Ma, a differenza del passato, «oggi la situazione economica è completamente diversa; la qualcosa dovrebbe far ritenere che è una pessima scelta il tentativo di fare cassa in questo modo scegliendo deliberatamente di farlo. In un periodo come quello che stiamo attraversando ci vuole più buon senso, meno repressione e più prevenzione». A ciò, purtroppo, s’è ridotta questa amministrazione orami sempre più in carenza di partecipazione, sostiene Forza Italia. «Non potendo più aumentare le
tasse già al massimo consentito l’unica strada che sono riusciti ad elaborare sono le sanzioni da codice della strada. Che pena amministrativa». Un altro fatto è certo, avverte Beretta: «Se il prossimo bilancio è costruito su queste premesse (la «una tantum e le multe ndr), c’è poco da stare allegri considerato fra l’altro che l’unica certezza in campo è l’incertezza totale delle entrate con tutto quello che ne consegue sul piano degli investimenti, evidentemente pari a zero per il 2015, e con la più totale delle incertezze anche rispetto alle spese correnti ragionieristicamente blindate. A farne le spese potrebbero essere non solo i lavori pubblici ma anche il sociale».
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L
Crema
Sabato 28 Febbraio 2015
di Gionata Agisti
a felice intuizione del maestro Mauro Bolzoni, insegnante di musica alle elementari di Borgo San Pietro, sta dando i suoi frutti. La sua proposta - istituire un corso di coro facoltativo, un pomeriggio alla settimana, dopo lezione - ha convinto a tal punto da spingere anche un’associazione come l’Asvicom a dare una mano perché l’iniziativa continui a camminare e ad avere ricadute positive anche sulla resa degli alunni nel percorso scolastico in generale. «L’idea mi è venuta, constatando la felicità dei bambini che dirigo nel coro di voci bianche a Sergnano» ha spiegato il maestro. «Per questo motivo, ho proposto di organizzare la stessa cosa anche qui, a Borgo a San Pietro». A far da mediatore tra l’Asvicom e la dirigente del circolo didattico Crema 1, Maria Cristina Rabbaglio, è stata l’associazione genitori di Borgo San Pietro, presieduta da Maria Luisa Crotti. Grazie a questa collaborazione, l’istituto cremasco e il coro, in particolare, hanno ottenuto in dono una tastiera, sfoggiata la mattina del 25 febbraio, nella palestra della scuola. Per l’occasione, i bimbi delle tre classi quinte e quelli di terza
Il corso si svolge alle elementari di Borgo San Pietro. Presente il vice presidente, Fabiano Gerevini
Asvicom ha regalato la tastiera al coro
e quarta, iscritti al corso di coro, si sono esibiti in un concerto vocale e strumentale - l’accompagnamento era offerto da flauti dolci, cembalo, tamburello e triangolo - per ringraziare Asvicom e l’associazione genitori. I brani selezionati erano dedicati all’amicizia e alla solidarietà senza confini geografici e quindi all’integrazione, essendo diversi gli alunni di origine straniera che siedono tra i banchi della scuola di Borgo San Pietro. «Grazie a tutti i bambini che si
sono esibiti» è intervenuta la presidente Crotti. «La vostra energia è davvero speciale e il fatto che abbiate cantato sorridendo dimostra la bontà di questo progetto, partito da un’idea valida e intelligente del maestro Bolzoni». L’associazione genitori, peraltro, aveva già offerto un prezioso aiuto all’istituto, finanziando l’ora di integrazione di musica e permettendo così alle famiglie di non pagare nemmeno un euro. Ora, tramite questo suo nuovo interessamento, ha
permesso che si tenesse anche l’esperimento corale che, al suo primo anno, può già contare su oltre cento iscritti. «Evidentemente, il maestro Bolzoni ha saputo intercettare quella che era un’esigenza di numerosissime famiglie. Per di più, questo corso ha delle potenzialità molto importanti per quanto riguarda l’apprendimento in genere. Il lavoro di gruppo, tipico di una formazione corale, l’attenzione all’altro e la concentrazione, senza contare il supe-
Poste di Ombriano, chiudono o no?
pubblicitario del Partito Democratico per la raccolta firme di protesta contro il progetto di sopprimere lo storico ufficio postale di Ombriano. Sembra quasi che la privazione di un servizio indispensabile alla vita del quartiere diventi un’occasione propizia per fare pubblicità al partito, proprio nel momento in cui è in corso il tesseramento». Ed ecco, dunque, l’invito: «Il Pd, in quanto tale, potrebbe prodigarsi meglio e direttamente con i suoi rappresentanti politici, come il senatore Pizzetti, eletto a Crema e sottosegretario nel governo Renzi, perché le firme tanto pubblicizzate, alla fine, serviranno come leva politica per smuovere verso questi stessi personaggi. Per questo, pur avendo poca fiducia nella efficacia di queste firme tardive, mi sono attivato anch’io, nel mio ruolo di consigliere comunale, raccogliendo finora 200 firme»
Comune paga i suoi fornitori a 34 giorni Il Comune di Crema paga con puntualità e regolarità i propri fornitori, in un tempo medio di 34 giorni, certificato alla direzione centrale della Finanza locale del ministero dell'Interno, nell'ambito delle nuove regole sui pagamenti, mentre i tempi di pagamento nell’ambito della pubblica amministrazione italiana oscillano tra un minimo di 92 giorni ad un massimo di 664, e l’entità dei ritardi mediamente accumulati è circa doppia rispetto alla media europea: 128 giorni contro i 65 dei Paesi Ue. «Abbiamo attivato un circolo virtuoso» dice l’assessore al Bilancio, Morena Saltini, «che ci consente di liquidare le fatture. Siamo riusciti a eliminare tutte le posizioni debitorie. Un'ottima risposta nei confronti dei nostri creditori, che non possono lamentarsi del trattamento ricevuto». Continua l’assessore: «Paghiamo in tempi record, e le medie tendono a scendere. Con i pagamenti veloci le aziende riprendono ossigeno, in controtendenza con quanto avviene in molti altri Comuni che rallentano e spostano in avanti i pagamenti per lavori già fatti mettendo in difficoltà le imprese del territorio. La velocità di pagamenti e liquidazioni è oggetto di continuo monitoraggio da parte degli uffici, che pongono in essere tutti gli accorgimenti possibili per ridurre al minimo i tempi di spesa».
Arte e solidarietà al teatro San Domenico Grande spettacolo il 7 marzo alle ore 21,00 al teatro San Domenico di Crema. Artisti di chiara fama hanno infatti risposto con slancio e generosità ad un invito della Ccsvi nella sclerosi multipla Cremasca per un fine benefico (Insufficienza venosa cronica cerebro spinale nella sclerosi multipla e Associazione per la Sclerosi Multipla ). Sotto la direzione del famoso direttore d’orchestra statunitense M° Robert W. Butts, che tra l’altro dirigerà anche una sua composizione musicale come prima mondiale assoluta dal titolo «Saturnalia String», andrà in scena «La serva padrona» di Giovanni Battista Pergolesi. Sul palco si esibiranno la soprano polacca Dominika Zamara nelle vesti di Serpina, che ha di recente anche registrato un DVD di musica sacra con l’accademia Certosa in una Chiesa del cremonese. Accanto a lei ci saranno il basso Alessandro Colombo nelle vesti di Uberto e l’attore e regista Gianluca Mancuso che interpreterà Vespone . L’orchestra che accompagnerà le esibizioni dei cantanti è costituita dal Quartetto Moody. Lo spettacolo , che è a offerta libera e di sicuro valore, servirà a finanziare i servizi a favore dei portatori di sclerosi multipla e malattie genetiche del Cremasco ed in particolare i trasporti che saranno effettuati grazie al pulmino da alcuni giorni in dotazione alla ccsvi nella SM di Crema
natalizia. Sappiamo, per i riscontri che abbiamo avuto, che la vostra esibizione ha riscosso molto successo tra il pubblico, per cui, quando la presidente Crotti ci ha proposto di donarvi una tastiera, l’abbiamo ritenuta un’ottima occasione per ringraziarvi di cuore». Per di più, lo stesso Gerevini si è ripromesso di coinvolgere nuovamente il coro di Borgo San Pietro, quando Asvicom organizzerà nuovi eventi di festa. Il primo di questi è previsto per il prossimo maggio.
Intraprendere, è iniziata la fase finale del concorso
Più ottimista Bordo, più pessimista il sindaco. Arpini polemico Dopo avere perso il tribunale e con l’ospedale a rischio autonomia, per l’ammonistrazione comunale di Crema sarebbero un duro smacco vedersi chiudere anche le poste a Ombriano, con Renzi al governo sostenuto da Pd e Sel, i principali partiti di maggioranza anche a Crema. Ed è per questo che nel centrosinistra locale si cerca disperatamente di salvare il salvabile. Il deputato Franco Bordo di Sel ha comunicato di avere incontrato Alessio Beltrame, capo della segreteria del sottosegretario Antonello Giacomelli che si occupa in prima persona, per conto del governo, del Piano strategico di Poste. Con lui ha protestato per la chiusura di oltre mille uffici postali in tutta Italia, tra cui quello di Ombriano. «Beltrame» racconta Bordo, «sorpreso per la mia esposizione del "caso Ombriano", si è reso disponibile a verificare personalmente la situazione. Oggi non ho trovato la porta chiusa». Protesta anche il sindaco contro il suo partito al governo. Scrive, infatti, Stefania Bonaldi: «Avendo appreso incredula e con sgomento la volontà di Poste Italiane di chiudere l’ufficio postale di Ombriano ho chiesto un urgente incontro per chiarimenti in merito... Ho manifestato il mio fermo e totale disappunto per la decisione… constato con rammarico che al di là della cortesia istituzionale, i vertici provinciali di Poste Italiane non hanno mostrato una concreta disponibilità a riconsiderare l'ipotesi di chiusura». Nella questione è intervenuto anche Tino Arpini, consigliere di «Solo cose buone per Crema». Che ha detto: «Spiace a me, e a tante persone, vedere un insistente battage
ramento dell’iniziale timidezza, sono qualità che, una volta sviluppate, rivestono un ruolo molto importante anche nella restante attività scolastica». Soddisfazione e applausi anche da parte del vice presidente di Asvicom, Fabiano Gerevini: «La serietà e l’impegno dell’istituto di Borgo San Pietro ci sono noti da tempo. Come Asvicom, abbiamo già avuto modo di avvalerci della collaborazione di questo coro di voci bianche, in occasione della nostra manifestazione
Sono stati selezionati gli studenti finalisti della decima edizione del Concorso Intraprendere 2013-2015. Dei 1.840 studenti partecipanti alla prima fase del progetto, sono stati ammessi alla fase finale coloro che hanno dimostrato più spirito di iniziativa e attitudine. Ora siamo alla fase finale del progetto. L’obiettivo è l’ideazione e l’elaborazione - da parte di gruppi composti da un massimo di 3 studenti - di un progetto imprenditoriale con il quale partecipare al concorso (i progetti saranno giudicati da una giuria composta da imprenditori associati alla Libera artigiani di Crema). Gli studenti, a questo punto, dovranno partecipare a un percorso formativo di 10 ore durante il quale acquisiranno le conoscenze e le competenze utili per individuare un’idea imprenditoriale («Business Idea» di 5 ore) e progettarne la realizzazione («Business Plan» di 5 ore). La fase finale è iniziata martedì 10 febbraio e si concluderà lunedì 30 marzo 2015. Gli incontri di terranno presso la sala del Consiglio ed il Centro di formazione della Libera artigiani. La cerimonia di premiazione dei
migliori progetti è stata programmata per sabato 9 maggio ore Il Concorso Intraprendere 2013-2015 si è potuto realizzare solo grazie al contributo della Libera Associazione Artigiani (presidente Marco Bressanelli) e l’Associazione Intraprendere (presidente Andrea Bergami). Gli sponsor principali: Associazione Popolare Crema per il Territorio (presidente Giorgio Olmo), Banca Cremasca (presidente Francesco Giroletti) e Camera di Commercio di Cremona (presidente Gian Domenico Auricchio), Linea Gestioni srl (presidente Bruno Paggi), Achitex Minerva (amministratore delegato Giorgio Pagliari), COIM spa (presidente onorario Mario Buzzella) e Landoll srl (sales manager Fabrizio Luca Ascoli) Il Concorso Intraprendere è finalizzato a sviluppare un’intraprendenza ed uno spirito imprenditoriale socialmente responsabili premiando i migliori progetti imprenditoriali elaborati, al termine di un originale percorso di orientamento, formazione e motivazione, da studenti frequentanti gli ultimi due anni delle superiori della provincia di Cremona.
Primo premio per Fabiano Venturelli e mostra “Universo Donna” a Bagnolo Fotografia e sport, un connubio che da sempre si rivela vincente. Fra le foto inviate a gli organizzatori dello SPORT AWARDS BERGAMO INTERNATIONAL FICTS FESTIVAL ne sono state selezionate 20 e fra di esse ne spiccano due realizzate dal cremasco Fabiano Venturelli, una dedicata al nuoto nel Paratriathlon e l'altra dal titolo Come sempre, grande occhio da parte di Venturelli nel cogliere i momenti migliori di una gara sportiva. La premiazione del concorso, organizzato da Associazione Festival Internazionale del Cinema e Teamitalia, si è svolta a Bergamo lo scorso 23 febbraio. Nell'occasione Fabiano Venturelli è salito sul gradino più alto del podio con la foto intitolata “Paratriathlon” fra gli applausi del pubblico presente in sala. Questa la motivazione della giuria che ha decretato la foto vincitrice: »Lo scatto rappresenta lo sforzo e il grande impegno del mondo paralimpico catturando perfettamente l’intensità della prestazione, grazie ad un’ottima nitidezza dell’immagine».
La fotografia «La gioia al traguardo» sarà esposta anche alla mostra fotografica «Universo Donna» che il Fotoclub Ombriano-Crema proporrà presso il Centro culturale di Bagnolo Cremasco in occasione della festa dell'8 marzo. Appuntamento per mercoledì 4 marzo per l'inaugurazione (alle ore 20.30), mostra visitabile tutte le sere fino a domenica 8: sabato anche dalle 10 alle 12, domenica in orario 10-12 e 16-18.
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Crema
a notizia ha tenuto banco tutta la settimana su Internet e in città. Se ne è parlato in famiglia, nei luoghi di lavoro, nei bar. Ai più è sembrata incredibile. Venti persone circa, per 40 minuti, hanno protestato davanti agli uffici della Caritas in viale Europa. Volevano soldi in tasca loro, vestiti nuovi e si sono lamentati del cibo. In poche parole, hanno chiesto di poter spendere direttamente loro in sigarette e telefonate i 35 euro al giorno che lo Stato passa alle organizzazioni che si occupano del vitto e dell'alloggio di questi stranieri. Altri hanno fatto presente di non volere più abiti usati, ma vestiti nuovi. Le proteste hanno toccato anche il cibo: questi stranieri chiedono che sia inserito nel menù del pranzo quotidiano il pollo e il riso. E’ arrivata anche una volante della polizia per controllare la situazione, poi il gruppo è rientrato nelle aule dove viene insegnata la lingua italiana. La Caritas ha lanciato acqua sul fuoco. In un momento in cui a Crema si paga il massimo delle tasse e c'è crisi, la notizia che dei profughi - che costano, a testa, mille euro circa al mese protestino per poter spendere i soldi in fumo e telefono sarebbe come accendere una miccia. Ed ecco il comunicato che ha voluto sgonfiare il caso: «In merito alle notizie relative ad una “protesta inscenata da alcuni richiedenti asilo davanti alla sede della Caritas diocesana” si offrono alcune brevi puntualizzazioni al fine di dare la giusta dimensione a quanto accaduto e non alimentare versioni parziali o in alcuni casi false che anche in queste ore stanno dando vita a preoccupanti reazioni sui social network». «Le forze dell’ordine» spiega la Caritas, «sono state contattate solo per garantire la sicurezza dei passanti e degli stessi richiedenti asilo in un punto della strada molto trafficato, specialmente in
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Chiedono di spendere direttamente i 35 euro dello Stato, vogliono vestiti nuovi e si lamentano del cibo
Protesta davanti alla Caritas
un giorno di distribuzione alimenti agli indigenti come è il mercoledì; non ci sono stati atti di violenza né minacce di alcun tipo, le rimostranze di alcuni (una minoranza, altri erano in classe) rientrano né più né meno nel rapporto educativo e di percorso che in molte altre occasioni ha riguardato, riguarda e riguarderà anche ospiti italiani, spesso affonda le radici anche in differenze culturali, di comprensione (ci sono anche ragazzi analfabeti) e linguistiche che rendono più complicato per alcuni capire il contesto in cui si trovano. In particolare l’oggetto delle loro richieste era relativo
al capire il perché, a seconda dei territori in cui sono ospitati (alcuni di loro hanno contatti parentali o amicali con richiedenti accolti in altre zone d’Italia), possono esserci differenze nelle regole e modalità di accoglienza» E ancora: «Non mancheranno, come del resto avviene dall’inizio dell’esperienza con i profughi, occasioni di maggiore approfondimento attraverso articoli (peraltro rintracciabili sul sito della Caritas), interviste o incontri pubblici nei quali entrare maggiormente nel dettaglio della questione “accoglienza profughi” ed evitare pericolosi “incidenti in-
formativi” (il più grosso riguarda la richiesta di gestire direttamente 35 euro giornalieri da parte dei profughi, importo confuso con il cosiddetto “pocket money” di 2,50 euro per convenzione destinato direttamente agli stessi); ad oggi, considerato anche il delicato periodo storico che stiamo vivendo, è forte la necessità di non lasciare che si strumentalizzi una questione così complessa affrontandola con superficialità, opportunismo o malafede». A questo proposito c’è stata una precisa presa di posizione della Lega. «La protesta di fronte alla Caritas di
Crema da parte di un gruppo di immigrati che chiedevano un menu diverso e soldi per comprare le sigarette la trovo assolutamente irrispettosa nei confronti di tutti i cittadini italiani che con i soldi delle proprie tasse stanno mantenendo migliaia di clandestini. Infatti, ciascun immigrato costa alle tasche degli italiani circa 33 euro al giorno, il che significa 1.000 euro al mese per ogni persona che arriva illegalmente sul suolo italiano. Un costo assolutamente insopportabile per le casse dello Stato e per i cittadini italiani già vessati da un fisco canaglia». E ancora continua il comunicato firmato dal segretario leghista del Cremasco, Andrea Bombelli: « La protesta per avere un menu diversificato o per comprare le sigarette è una conclamata mancanza di rispetto verso gli italiani, in particolare verso tutti quei cittadini che con fatica e sacrificio cercano di arrivare alla fine del mese tagliando al massimo le spese del proprio bilancio familiare». Infine: «Voglio ricordare a questi manifestanti e a tutti coloro che fingono di non saperlo, che prima dei diritti vengono i doveri. Sempre più spesso qualcuno dimentica che per far sì che una comunità funzioni con efficienza e giustizia è necessario che tutti, compresi gli ultimi arrivati nel nostro paese, contribuiscano pagando le tasse e lavorando. Solo una volta che queste due irrinunciabili condizioni saranno state soddisfatte, allora ci sarà spazio per reclamare le proprie pretese. In caso contrario, nessuno vincola queste persone a rimanere sul nostro territorio».
Mostra: Anfaas in visita Bcc di Adda e del Cremasco: 20 milioni alle imprese a «Visì e luntà dal Sère» «Ripartiamo con...», per contribuire al nuovo avvio dell’economia del territorio
Sulla base del successo riscosso dall'iniziativa «Ripartiamo con…», messa in campo dalla Cassa Rurale lo scorso autunno, al fine di contribuire alla ripartenza dell’economia del territorio, la Bcc ha voluto proseguire nell’impegno a sostenere famiglie e imprese con un secondo plafond, anch’esso di 20 milioni di euro, sempre a condizioni di assoluto favore. La Bcc dell'Adda e del Cre-
Il presidente Giorgio Merigo
masco-Cassa Rurale, anche attraverso questa nuova e importante iniziativa, vuole continuare a testimoniare la propria vicinanza e prossimità alle attività imprenditoriali dei vari settori produttivi, alle famiglie e a tutte le realtà del tessuto socio-economico delle nostre comunità. Questa iniziativa vuole consolidare, con proposte efficaci e concrete, l’importante ruolo ricoperto dalle banche di Credito
cooperativo a sostegno delle comunità locali. Basti pensare che le 4 Bcc della provincia di Cremona, in questi momenti di difficile crisi economica, hanno continuato a sostenere con grande impegno le famiglie, il settore del volontariato e delle piccole e medie imprese (per esempio la quota di mercato nei finanziamenti erogati alle PMI della provincia ha toccato il 30%).
«Luoghi del cuore»: Crema è 35esima in Italia Si è conclusa mercoledì 18 febbraio la VII edizione de «I Luoghi del Cuore», il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare (con l'intento di salvarli dal degrado, valorizzarli e proteggerli) promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Importanti i numeri: 1.658.701 segnalazioni pervenute al FAI da tutta Italia, 20.027 luoghi votati, 4.712 comuni coinvolti, 276 comitati attivati. Ma importanti soprattutto i dati che riguardano Crema: 6.210 voti raccolti che hanno posizionato la nostra città al 53esimo della classifica generale. «Un risultato entusiasmante» ha detto l’assessore Fabio Bergamaschi, che attesta come il gioco di squadra e la condivisione degli obiettivi paghino. «Siamo riusciti a far innamorare i cremaschi del progetto per la tutela del Torrion di Porta Serio e delle Mura Venete. Il mio è un ringraziamento sincero per tutti coloro che si sono spesi per questo risultato ed un invito a proseguire nella proficua collaborazione». Il Fianco, o Torrion, di Porta Serio sorge a Crema a lato e in difesa di uno dei due storici ingressi principali alla città ed è inserito all'interno di un'intensiva area urbanistico/difensiva che nel corso dei secoli ha subito molte trasformazioni. Il Torrione è stato realizzata alla fine del XV sec. per volontà del podestà Bernardo Barbarigo.
Un gruppo di ragazzi accompagnati dagli educatori Anfaas di Crema si sono recati in visita alla mostra fotografica «Visì e luntà dal Sère» in corso presso la sala Agello del Sant’Agostino. L’entusiasmo e l’interesse suscitato nei visitatori, di fronte ad immagini di flora e fauna locale, hanno reso la visita piacevole e ricca di spunti e curiosità circa le modalità di scatto delle foto naturalistiche esposte, l’ affascinate scoperta di specie ornitologiche e sulla biodiversità ancora presente in ambienti naturali del nostro territorio. La sezione dedicata alle fotografia da tutto il mondo ha appagato la loro curiosità soffermando i loro sguardi increduli sui soggetti più attraenti che abitano le savane i deserti e le steppe, e che da sempre affascinano l’uomo per la loro biologia la loro bellezza ed il lo comportamento. La mostra rimane aperta ancora fino al 1° marzo nei giorni feriali solo per i gruppi organizzati e le scolaresche mentre sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo la mostra è aperta al pubblico dalle 10 alle 19 con orario continuato .
Marocchino arrestato: riforniva di droga i tossici
Festa della donna a Bagnolo: mostra, uncinetto, autodifesa L'Amministrazione comunale di Bagnolo e la commissione Cultura, in occasione della ricorrenza dell' 8 marzo propongono un percorso articolato che coinvolga il più possibile la componente femminile del paese, senza per questo essere indirizzato solo a loro. Il percorso offre, senza nulla togliere alla festa della mimosa e al desiderio del-
le donne di ritrovarsi insieme l'8 marzo, uno sguardo sulla quotidianità che, troppo spesso, ci parla di donne sopraffatte. La proposta si sviluppa in tre serate: mercoledì 4 marzo, ore 20.30, inaugurazione della mostra fotografica «Universo donna» in collaborazione con il Foto Club Ombriano. La mostra sarà visitabile anche sabato 7 (10-
12) e domenica 8 (10-12 e 1618). Ore 21 incontro «Una storia a lieto fine»: Relatrice Vanya Tomella. Giovedì 5 marzo ore 20.30: dimostrazione pratica ed esposizione dei lavori di uncinetto e maglia delle donne che si ritrovano al Centro Culturale e dimostrazione pratica ed esposizione dei lavori di hobbystica e creati-
vità di Veronica Perra, creare ed abbellire il materiale da riciclo. Venerdì 6 marzo ore 20.30: dimostrazione di autodifesa femminile, dimostrazione ed esposizione di cucito e ricamo, e di stencil su tela delle donne che si ritrovano al Centro Culturale. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno al Centro Culturale in piazza Roma.
Lo stavano controllando perché avevano il sospetto che rifornisse di droga alcuni tossici e così quando l’uomo è spuntato nei pressi di un campo sportivo di Brignano Gera d’Adda, i carabinieri di Crema hanno deciso di intervenire. L’hanno fermato l’uomo, un marocchino di 36 anni senza fissa dimora. Allo straniero hanno trovato in tasca 10 grammi di hascisc e tre di cocaina, divisi in dosi, oltre a 100 euro. L’uomo era ricercato in quanto condannato in via definitiva per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio: deve scontare quattro anni, nove mesi e 14 giorni per una sentenza emessa dal tribunale di Brescia nel giungo del 2012. Il marocchino è stato accompagnato nel carcere di Bergamo.
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INAUGURA MOSTRA DI PIGOZZI
Oggi, sabato 28 febbraio, verrà inaugurata presso il Museo Diotti la mostra “Immagini postume” di Guglielmo Pigozzi. In occasione dell’inaugurazione, prevista per le ore 17, verrà presentato un nuovo video in cui Pigozzi stesso, sollecitato dalle domande del curatore Valter Rosa, illustra le opere esposte. Si tratta della prima esposizione della nuova stagione del Museo Diotti, una mostra fotografica dell’artista mantovano nato a Viadana nel 1955. I lavori più recenti che saranno esposti in mostra (grandi opere su tela tra fotografia, elaborazione digitale e pittura) costituiscono una ricerca sul paesaggio urbano e industriale contemporaneo dove i luoghi si caricano in senso espressivo e talora drammatico attraverso un’accorta manipolazione di luci e colori. La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile fino al 22 marzo.
SI INAUGURA LA SEDE ANMIL Nella mattinata di oggi, sabato 28 febbraio, alle ore 10, verrà inaugurata la nuova sede Delegazionale dell’Anmil (Associazione fra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro), presso il Consorzio Casalasco Servizi Sociali di Via Corsica 1 a Casalmaggiore. Interverranno per l’occasione il Sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, il Consigliere Regionale Carlo Malvezzi, autorità locali, rappresentanti delle maggiori ditte del territorio Casalasco nonché soci e non soci dell’Associazione.
CASALMAGGIORE
Cavazzini, tempo tiranno
Si è dimessa troppo tardi da sindaco di Drizzona ed è decaduta a Piadena. E mancano meno di 90 giorni all’election day
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di Vanni Raineri
iadena si ritrova di colpo senza sindaco. Niente a che vedere con Viadana, dove da mesi amministra il commissario, qui il sindaco non è stato sfiduciato dai suoi consiglieri, ma dal Tribunale. Di fatto non ha pace il Comune, dopo la necessaria sostituzione del compianto sindaco Tosatto con Cavenaghi, sino alle elezioni della scorsa primavera. Elezioni che sono state invalidate per il motivo che Ivana Cavazzini, che le aveva stravinte, ha rassegnato oltre il termine previsto le dimissioni da sindaco di Drizzona. Dunque è stata dichiarata decaduta, accogliendo il ricorso presentato dai candidati consiglieri dell’opposizione. I cittadini a questo punto attendono di conoscere la decisione del sindaco, che ha davanti a sé due strade: o il ricorso oppure l’indizione di nuove elezioni, lasciando spazio nel frangente al suo vice Elisa Castelli. Proprio per oggi attorno a mezzogiorno, dopo l’incontro tra le due amministratrici, è attesa la decisione, che
ovviamente verrà comunicata prima alla giunta comunale. Una decisione tutt’altro che semplice. La tentazione, visto l’ampio margine con cui ha vinto la tornata elettorale, è quella di andare al voto al più presto, il problema è che anche in questo caso il tempo è tiranno: per indire nuove elezioni sono necessari 90 giorni, che partono dal recapito del dispositivo della sentenza al Comune, il che non è ancora avvenuto. Se come paventato l’election day sarà il 17 maggio non ci sono i tempi per inserirsi, e nemmeno se slittasse al 24. Considerato poi che in base alla spending review viene individuata una sola data all’anno per votare, ecco che il rischio assai concreto è di non poter andare al voto, qualunque sia la decisione della Cavazzini, prima della primavera del 2016. E sino ad allora che succederà? In caso di ricorso (importante sarà anche la sentenza del caso Torchio, assai simile, atteso a Mantova, ma quando arriverà?) in appello il sindaco potrebbe avvalersi della sospensiva (che però non è automatica, solo probabile, devono essere accol-
AUSERINSIEME, PRANZO SOCIALE GUSSOLA - Il circolo AuserInsieme di Gussola invita tutti i propri associati questa sera alle ore 21 presso il centro culturale di Gussola a trascorrere un fine settimana in compagnia giocando a tombola. Da segnalare che domani, domenica 1 marzo, lo stesso circolo organizza il pranzo sociale presso l'agriturismo Corte del Re a Recorfano di Voltido: ritrovo presso il ristorante alle ore 12.30 per l'aperitivo. Chi desidera partecipare deve comunicarlo a Nadia Reggi e a Graziella Zanoni.
Ivana Cavazzini con il gruppo che l'ha sostenuta nella primavera del 2014
ti gli “urgenti motivi”) e mantenere sino alla sentenza definitiva la carica di primo cittadino, ma sui tempi ovviamente si rischia di andare per le lunghe, provocando magari esborsi economici e contrarietà di una cittadinanza sin qui al suo fianco. Se invece si accetterà la decisione del Tribunale di Cremona, a capo dell’amministrazione salirà il vice sindaco Elisa Castelli
(anche da qui l’incontro di stamattina per valutare la situazione assieme), con Ivana Cavazzini che dovrà rinunciare alla carica, a con questa anche al ruolo importante che riveste nell’Anci (associazione dei piccoli comuni), dove è coordinatrice regionale, oltre che alla carica di consigliere provinciale: entrambe le cariche discendono infatti da quella di sindaco.
Sversamento chimico, timori poi rientrati
Alcuni cittadini hanno notato una sostanza biancastra in via delle Salde: era bicarbonato d'ammonio. Valori nella norma
COMMEDIA DELL’AVIS TEATRO SCANDOLARA RAVARA – Secondo appuntamento con la rassegna di teatro dialettale “Da sganasas dal rider” proposto dal Circolo AcriBassa di Gussola in collaborazione con i Comuni di Gussola e Scandolara Ravara. Domani, domenica 1 marzo, presso la Sala Polivalente di Scandolara ad esibirsi sarà la compagnia Avis Teatro di Casalmaggiore, con la commedia “Casa di bambola? Mei costa!” di Giancarlo Loffarelli.
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
Lo sversamento con la sostanza biancastra
Uno sversamento nei fossi di Casalmaggiore, vicino alla zona di via delle Salde, ha allertato alcuni cittadini che hanno subito contattato sia la Polizia Locale sia le Guardie Ecologiche Volontarie che l’Arpa, prontamente intervenute. E’ accaduto nel pomeriggio di ieri, quando una sostanza bianco latte (questo il colore a contatto con l’acqua) ha iniziato ad affiorare in superficie, scorrendo nei fossati laterali alle strade secondarie. Da una prima analisi pare che la sostanza sversata potesse essere bicarbonato
d’ammonio, concentrato lungo un fronte di circa 300 metri, fin quasi alla struttura che ospita le Suore Figlie di Gesù Sofferente, sempre in via delle Salde, vicino anche alla ditta Azotal. Si può parlare più genericamente di sali alcalini precipitati. Si escludono danni particolari, anche perché il tempestivo intervento sul posto degli uomini dell’Arpa ha consentito di ripulire i fossi. Gli stessi uomini hanno controllato il livello del Ph dell’acqua, con particolari strumenti chiamati appunto piaccametri, rivelando che i valori erano nella norma, ossia
erano inferiori a quelli previsti dalla vigente normativa. Per un’analisi più precisa si sarebbe reso necessario un prelievo alla fonte, per il quale sarebbe però occorsa la presenza almeno di una autorità. Non sono invece stati effettuati prelevamenti in quanto alle ore 18, quando l’Arpa è intervenuta, non era più in atto alcun sversamento. Trattandosi di una sostanza chimica, comunque, il fatto ha suscitato una forte impressione tra i cittadini testimoni, anche per il colore decisamente innaturale dell’acqua nel fossato di via delle Salde.
Borghesi: a Scandolara tasse alte, perché accantonare 100mila euro?
SCANDOLARA RAVARA - Il capogruppo di minoranza Francesco Borghesi, a nome della lista “Insieme per la svolta”, ha presentato 4 interpellanze che verranno discusse in Consiglio comunale. Così motiva l’iniziativa il capogruppo: “Vedendo che molte decisioni della giunta comunale appaiono alquanto allegre se non discutibili, in un momento particolarmente grave e di disagio per la cittadinanza, dovuto a una delle più pesanti crisi economiche di tutti i tempi che ha colpito indistintamente la maggior parte dei cittadini, preoccupati nel vedere che l’attenzione dell’amministrazione è rivolta esclusivamente al borgo e a eventi culturali non ai bisogni reali della cittadinanza, chiediamo la risposta scritta e verbale nel prossimo consiglio comunale”.
La prima richiesta: “Chiediamo una spiegazione motivata delle scelte sui fondi di accantonamento (oltre 100.000 €) così come da delibera di giunta n° 29, in quanto la pubblica amministrazione non è una società per azioni che deve produrre reddito e vantaggio degli azionisti! Tale somma si sarebbe potuta spalmare sulle tasse comunali Tasi, Iuc/Imu evitando di innalzare al massimo le aliquote già in essere sia su edifici civili che rurali e terreni. Questo avrebbe contribuito a una pressione fiscale meno forte per il cittadino, aiutandolo di fatto a sopportare questo duro momento e come al solito si fanno pagare i più deboli!”. Seconda questione: “Come mai a fronte di un aumento delle tariffe sulla raccolta rifiuti, Tari, si è ridotto il servizio
di raccolta del verde? Non è giustificabile con l’aumento dei costi da parte della Casalasca, in quanto riducendo il servizio si riduce di una buona percentuale il costo di raccolta. Come al solito si fanno pagare i più deboli!”. E ancora: “Un Natale di ristrettezze, quello passato, soprattutto per molte famiglie bisognose e tra queste le famiglie composte da anziani, i quali con misere pensioni sono costrette a sbarcare il lunario tra questa giungla di gabelle, nemmeno più la soddisfazione di un panettone offerto dall’amministrazione in segno di riconoscenza per la loro attività nel nostro paesello! Con tutti quei soldi accantonati per gli azionisti (da punto 1) non siete riusciti a trovare qualche centinaio di euro per dare loro una piccola
soddisfazione e un segno di riconoscenza. Chiediamo chi sono le famiglie bisognose di questi pochi euro, augurandoci che non siano le solite già note”. Infine, il quarto e ultimo punto: “Sono state nominate le commissioni per le varie attività e per tutte è stato chiesto alla minoranza di nominare un suo rappresentante, tranne per la commissione Ecologia, Ambiente ed Energie Rinnovabili. In tale commissione, tranne due personaggi non noti, nello specifico alla minoran za, consapevoli che gli altri membri scelti non hanno nessuna competenza in materia, tranne forse il presidente... Ci domandiamo: quali sono stati i criteri di scelta dei componenti e quali competenze e titoli hanno in tale settore?”.
Casalmaggiore
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Agricoltori in subbuglio. E le associazioni?
Il nuovo regolamento comunale di Casalmaggiore prevede divieti rigidi su semina, diserbo, uso di attrezzi e dei cannoni spaventapasseri. La minoranza a supporto
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di Vanni Raineri
are l’agricoltore? Sempre più difficile, almeno da noi, e nemmeno le associazioni di categoria, stando alle tante proteste che si stanno alzando, fanno molto per i propri assistiti. Al centro della polemica il regolamento di Polizia Urbana approvato a fine dicembre dal consiglio comunale di Casalmaggiore e le nuove norme sulle aree rurali. Tra i divieti più contestati dagli agricoltori, quello che prevede la semina ad almeno 8 metri da fossi e canali, inoltre l’orario fisso per l’uso di attrezzi da giardino tra i quali anche i decespugliatori e le motoseghe, e oltre a
questo anche i cosiddetti “cannoni spaventapasseri”, quei cannoncini elettronici che fanno partire un colpo ad intervalli prestabiliti e che hanno la funzione di allontanare gli uccelli dalle coltivazioni. E’ possibile attivarli solo dalle ore 8 alle 13, e dalle 15 alle 20, e la loro distanza dai centri abitati e dalle strade deve essere di almeno 500 metri. Il problema, a loro dire, è che agli sgraditi volatili i divieti fanno un baffo, e il danno lo fanno anche al di fuori degli orari canonici. Per non parlare del regolamento sull’uso dei diserbanti. Il citato regolamento di Polizia Urbana fu approvato dalla maggioranza, e oggi la minoranza cavalca la protesta degli agricoltori, che non hanno trovato la spalla delle as-
sociazioni, accusate di lassismo. Il gruppo consigliare “Casalmaggiore la nostra casa” ha presentato una mozione che verrà discussa nella prossima seduta. I consiglieri di centrosinistra difendono le buone ragioni dei coltivatori, come afferma Pierluigi Pasotto a nome del gruppo: «Già ci siamo espressi in Consiglio sulla contrarietà a modificare alcune normative, e su un modo di fare politica incapace di tenere conto del parere della parti interessate. Ai tempi dell’amministrazione Silla, quando ci fu da approvare il regolamento sull’attività di pioppicoltura, si presero in considerazione tutte le istanze delle parti interessate, cosa che non è stata fatta da questa maggioranza».
Festa di compleanno con invitati speciali
Il Rotary Casalmaggiore Oglio Po compie 20 anni. Tre iniziative all'insegna dell'inclusione dei più fragili
Se per il Rotary International questo è il 110° anno di vita, per il club Casalmaggiore Oglio Po è il 20° compleanno. Nel 1995 infatti avvenne la consegna da parte dell’allora Governatore distrettuale, Enzo Cossu, della Carta Costituente. Tra gli 8 soci promotori, due lo sono ancora oggi: Mario Cozzini e Oscar Vaghi. Per celebrare l’avvenimento il club ha deciso di promuovere una settimana dando voce alle realtà più fragili del nostro territorio, persone che, come afferma il presidente Carlo Stassano, hanno molto da dare in fatto di sentimenti, umanità e presenza. Sono tre gli appuntamenti fissati. Oggi, sabato 28 febbraio, si terrà un Convegno presso il Teatro Comunale che ha l’obiettivo di far prendere coscienza a tutti i cittadini di questa realtà. Il titolo è “Gli altri siamo noi”, ed ha un ricco programma, che prende il via alle 9,30 con il saluto del sindaco ospitante Filippo Bongiovanni e dell’assistente al Governatore Giuseppe Torchio. A seguire gli interventi di Nedo Brunelli, Luigi Croce, Cristina Cirelli della Cooperativa Santa Federici, Angela Bigi della Fondazione Conte Busi. Dopo un coffee break con visita ai pannelli espositivi delle Cooperative e Associazioni, alle 11,30 si riprenderà con Padre Francesco Zambotti della Tenda di Cristo, e poi Carla Calviello presidente di Agorà Il Portico,
Suor Maria Buongiorno dell’Associazione Figli di Gesù Sofferente, Elena Visioli di Play Dog Mileo, Paolo Azzali del Centro Natura Amica onlus, Federica Passera dell’Interflumina, infine il saluto del presidente Stassano. Il secondo appuntamento è fissato per mercoledì 4 marzo presso la Ristorazione Fondazione Santa Chiara, per una conviviale con il Centro Natura Amica: alle 20,30 verrà proiettato il filmato “I 20 anni del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po”, realizzato da Mario Cozzini. Al termine della conviviale (riservata ai soci rotariani e del Centro Natura Amica) ci sarà la relazione del Presidente del Centro sul tema “Un progetto di attività di mediazione con l’asino. Onoterapia: l’impegno dell’asino nei percorsi esistenziali, educativi, rieducativi e terapeutici”. Seguirà dibattito. Infine il terzo appuntamento, con ingresso a offferta libera, venerdì 6 marzo alle ore 20 al Teatro Comunale, con “Hacademia TeatroINmovimento”, un progetto scenico-formativo di Jim Graziano Maglia, pedagogista teatrale, con musiche di Jerry Mangoni. L’obiettivo del progetto, come afferma lo stesso Maglia, è quello di favorire e migliorare la relazione, la comunicazione e la creatività sia soggettive che di gruppo attraverso lo studio, l’esercizio pratico-operativo di tecniche espressivo-teatrali, con destina-
Il tavolo dei relatori della conviviale di mercoledì
tari giovani e adulti diversamente abili e altri “normodotati”. E’ l’esito di un percorso di 120 ore tenutosi presso la Comunità Santa Federici, il Centro Baslenga, il Centro Interflumina e il Teatro Comunale, iniziato un anno fa. Intanto nella recente conviviale di mercoledì scorso, organizzata assieme al Panathlon Casalmaggiore Viadana Oglio Po Parma, il club ha ospitato al ristorante La Clochette di Solarolo Rainerio un poker di ospiti, e anche in questo caso ampio spazio è stato dato a chi ha saputo superare limiti fisici di vario tipo con una grande forza di volontà. La serata avrebbe dovuto avere come
ospite il presidente del Coni regionale lombardo Pierluigi Marzorati, uno dei più grandi cestisti italiani della storia, ma le note vicende che hanno portato alle dimissioni pochi giorni fa dei 6 dei 9 membri della giunta regionale del Coni (e quindi alle necessità di nuove elezioni) hanno portato Marzorati a declinare l’invito per motivi di opportunità. Nessun problema, il tema rotariano del mese di febbraio è “Comprensione mondiale e Pace”, e il valore dello sport come grande risorsa per avvicinare persone di diversa nazionalità può favorire la comprensione ed avvicinare la pace. Lo sport dunque come veicolo di
Il gruppo dei soci fondatori nel 1995
pace, e se non è stato Marzorati a parlarne lo hanno fatto 4 importanti esponenti dello sport nostrano. Si tratta del delegato provinciale del Coni di Cremona Achille Cotrufo, del presidente del Panathlon Cremona Cesare Beltrami, e poi l’atleta di Martignana Po Andrea Devicenzi, protagonista di Progetto 22, e Giuseppe Bresciani, presidente di Futura Onlus, accompagnato
dalla figlia Maria, grande campionessa di nuoto paralimpico. Dunque, tre dirigenti di spicco e due atleti che nonostante la disabilità, in un caso fisica nell’altro intellettiva, hanno ottenuto grandi risultati in varie parti del mondo, e che quindi si sono confrontati con atleti di diversa nazionalità, lingua e religione. Ognuno ha presentato la propria esperienza in quattro diversi interventi.
E il Rotaract riceve la visita del Rappresentante Distrettuale Nella splendida cornice del ristorante Satèn di Piadena si è svolta lo scorso martedì la visita al Rotaract Club Piadena Casalmaggiore Asola della Rappresentante Distrettuale Distretto 2050, Clara Pavesi. Oltre alla numerosa presenza dei membri del Rotaract, la serata ha visto la partecipazione di numerosi ospiti rotariani, l’assistente del Governatore del Distretto 2050 per il Gruppo Po, Giuseppe Torchio, il Presidente del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po, Carlo Stassano, il Presidente del Rotary Club Piadena Oglio Chiese, Gianpaolo Perteghella, i delegati Rotary per il Rotaract Elisa Gozzi e Marzio Somenzi (rispettivamente del Rotary Club di Casalmaggiore e di quello di Piadena), il Presidente incoming del Rotary Club COP, Francesco Meneghetti ed, infine, il Consigliere distrettuale Marcello Redaelli. Prima della cena la Rappresentante Distrettuale ha incontrato i membri del Consiglio di Club presieduto dalla Presidente Romina Stringhini, la quale, dopo aver informato l’R.D. della gestione economico/sociale interna al Club e della assidua partecipazione dei soci alle attività associative, le ha descritto le numerose attività di service che dal mese di settembre il Club ha svolto. Al termine della cena, avvenuta nella massima cordialità e amicizia tra tutti i presenti, la
Il gruppo dei rotaractiani del club Piadena Casalmaggiore Asola con Clara Pavesi
Rappresentante Distrettuale ha voluto ricordare a tutti soci gli obiettivi programmatici del proprio anno sociale 2014-2015, ovvero il rafforzamento dei club, lo sviluppo della leadership e personalità dei soci, le attività di service, la comunicazione ed, infine, i rapporti con i Rotary Club padrini. Al termine del suo discorso Clara Pavesi, complimentandosi per i risultati raggiunti in termini di service svolti, di ampliamento del numero di soci nonché degli ottimi rapporti di collaborazione con i Rotary Club padrini, ha citato una frase emblematica di Eleanor Roosvelt, ovvero “Il futuro appartiene a coloro
che credono nella bellezza dei propri sogni”, esortando, quindi, tutto il Club a continuare a lavorare e collaborare fattivamente sul territorio al fine di realizzare attività di service sempre più ambiziose. La serata si è poi conclusa con un riconoscimento all’impegno a livello distrettuale della socia e past president Melania Tabaglio e con il tradizionale scambio tra la Rappresentante Distrettuale e la Presidente di Club dei gagliardetti raffiguranti, rispettivamente, gli emblemi del Distretto Rotaract 2050 e quello del Rotaract Club Piadena Casalmaggiore Asola.
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Speciale Terza Età
Sabato 28 Febbraio 2015
Secondo l’Istat negli ultimi anni è notevolmente incrementata la speranza di vita: gli uomini arrivano a 80 anni, le donne a 84
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n significativo calo della mortalità ha determinato, negli ultimi anni (con una particolare impennata tra il 2012 e il 2013), un ulteriore aumento della speranza di vita alla nascita: gli uomini oltrepassano la soglia degli ottanta, le donne sono ormai prossime a quella degli ottantacinque. In particolare, è di 80,2 anni (+0,4 rispetto al 2013) la stima riguardante i primi, di 84,9 anni (+0,3) quella delle seconde. A dirlo sono gli ultimi dati Istat, che fotografano la situazione del nostro Paese, evidenziando come si stia assistendo ad un incremento notevole della popolazione anziana. Un aumento della sopravvivenza così significativo e che viene conseguito in un solo anno non rappresenta un evento raro, basti pensare all’identico incremento che si ebbe tra il 2009 e il 2010. In questo caso, come allora, il positivo risultato ottenuto è frutto dell’inaspettato calo dei decessi (4 mila in meno sul 2013) che, al contrario, in un meccanismo di progressivo invecchiamento della popolazione, come accade nel contesto italiano, sono destinati ad aumentare anno dopo anno nonostante il miglioramento sottostante delle condizioni di sopravvivenza. Secondo l'Istat, "il percorso di convergenza della sopravvivenza maschile a quella femminile perdura anche nel 2014: la differenza di genere per la vita media scende a 4,7 anni. Nel corso di un decennio (20042014) gli uomini hanno così recuperato un anno esatto di speranza di vita nei confronti delle donne". In miglioramento appaiono anche le condizioni di sopravvivenza della popolazione anziana. Nel 2014, all’età di 65 anni la speranza di vita residua è di 18,8 anni per gli uomini (+0,5 sul 2011) e di 22,2 anni per le donne (+0,4). Tradotto in mesi, il gua-
Anziani, una popolazione in crescita I SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI
Con l'incremento del numero di anziani, risulta particolarmente importante anche la presenza di presidi socio-assistenziali. Secondo l'Istat, in Italia, al 31 dicembre 2012, risultano attivi 11.571 presidi residenziali. Le “unità di servizio” che operano al loro interno ammontano a 14.022 e dispongono complessivamente di 372.962 posti letto, 6,2 ogni 1.000 persone residenti. La parte prevalente dell’offerta residenziale è di tipo socio-sanitario. Le “unità di servizio”, che sono ad integrazione socio-sanitaria, sono 7.851 per un ammontare di oltre 280 mila posti letto (il 76% dei posti letto complessivi). Gran parte dell’offerta socio-sanitaria (83% dei posti letto) fornisce un livello di assistenza sanitaria medio-alto4, erogando trattamenti medico-sanitari estensivi o intensivi di lungo periodo a pazienti in condizioni di non autosufficienza. Soltanto il 17% dell’offerta socio-sanitaria, misurata in termini di posti letto disponibili, si colloca in unità di servizio caratterizzate da un livello di assistenza sanitaria basso o assente, in grado di fornire soltanto prestazioni sanitarie di base. Le unità socio-sanitarie si rivolgono prevalentemente a utenti anziani (autosufficienti e non) destinando a questa categoria di ospiti l’81% dei posti letto disponibili. Molto inferiore è la quota di posti letto rivolta a persone con disabilità o con problemi di salute mentale (rispettivamente il 9% e il 6%), mentre la parte residuale di posti letto (il 4%) si divide tra le altre tipologie di ospiti: minori, tossicodipendenti, adulti con disagio sociale, immigrati. L’offerta residenziale si riduce considerevolmente nelle “unità di servizio”, che
dagno conseguito nel 20112014 consente agli ultrasessantacinquenni un incremento di vita residua pari a sei mesi, se uomini, a cinque se donne. Le regioni del Paese dove si
La Fondazione “Conte C.Busi” si trova nel centro cittadino di Casalmaggiore, in via Formis n.4, a fianco del Duomo. La Fondazione amministra che gestisce le seguenti unità di offerta: • RESIDENZA SANITARIO ASSISTENZIALE La R.S.A. Busi è una struttura con 165 posti letto suddivisi in 11 nuclei e si articola su 4 piani . I nuclei dispongono di stanze a due letti, con servizi igienici, bagno clinico, sala da pranzo, soggiorno con televisore, cucina e ambulatorio ed impianto di climatizzazione. Le stanze di degenza sono modernamente arredate con letti snodati ad altezza variabile predisposti per l’aggiunta di spondine e aste sollevamalati, con comodini, armadi con sopralzi e poltroncine. Ogni posto letto è dotato di campanello per chiamata personale e testaletto attrezzato per erogazione di ossigeno e gas medicali. Le stanze
riscontrano le condizioni di sopravvivenza più favorevoli continuano a essere quelle del Nord-est e del Centro. Il primato regionale tra gli uomini compete alla Provincia di Bolzano (81,3
sono predisposte per installazione di TV e telefono. • NUCLEO ALZHEIMER: nella struttura funziona un nucleo di 15 posti letto per persone affette dal morbo di Alzheimer. Il nucleo risponde a requisiti di sicurezza architettonica ed ambientale per la tutela ed incolumità degli ospiti disorientati. • CENTRO DIURNO INTEGRATO “FIORELLA”: il CDI è un’unità di offerta semiresidenziale con finalità intermedia tra la struttura residenziale e l’assistenza al domicilio rivolta a persone anziane in condizioni di autonomia o con un livello di autosufficienza ridotta che necessitano di una assistenza globale volta ad una migliore qualità della vita. Può ospitare fino a 22 utenti. Il Centro Diurno è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.45. Si rivolge principalmente a persone residenti nel territorio
anni), seguita dalla quella di Trento (81,2) e dalle Marche (81,1 anni). Lo schema si ripete quasi identico tra le donne dove, tuttavia, è la Provincia di Trento a primeggiare con 86 an-
svolgono prevalentemente funzione di tipo socio-assistenziale. Queste unità, classificate come socioassistenziali, ammontano a 5.921 e dispongono in totale di 89.474 posti letto, pari al 24% dei posti letto complessivi. I servizi di tipo socioassistenziale, seppure non del tutto sprovvisti di prestazioni medicosanitarie, sono prevalentemente destinati a fornire accoglienza e tutela a persone in condizione di svantaggio sociale e svolgono funzioni diverse in risposta ai molteplici bisogni assistenziali dei loro ospiti. Il 54% dei posti letto destinati all’offerta socio-assistenziale si colloca in "unità di servizio” orientate a fornire prevalente accoglienza abitativa, offrendo ospitalità, assistenza e occasioni di vita comunitaria a un’utenza composta soprattutto da anziani, stranieri e adulti con disagio. A questa tipologia di offerta si aggiungono i servizi rivolti all’accoglienza di emergenza, che dispongono di circa l’8% dei posti letto, questi servizi hanno lo scopo di rispondere con immediatezza ai bisogni dei propri ospiti (immigrati, senza fissa dimora, terremotati ed altre categorie di ospiti che necessitano di sistemazione immediata in attesa di soluzioni mirate). Il 21% dell’offerta socio-assistenziale è indirizzata prioritariamente a utenti al di sotto dei 18 anni, per i quali le unità di servizio svolgono una funzione socioeducativa. La disponibilità di posti letto scende al 16% nei servizi che svolgono principalmente funzione tutelare, rivolta a supportare l’autonomia dei propri ospiti (anziani, adulti con disagio sociale, minori) all’interno di contesti protetti.
ni di vita media, davanti a Marche (85,8) e Provincia di Bolzano (85,7 anni). Tra le regioni del Nord-ovest primeggia la Lombardia con 80,7 anni di vita media per gli uomini e 85,5 per le
casalasco. E’ possibile usufruire del servizio di trasporto da e per il domicilio con il pullman della Fondazione. • ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA: La Fondazione è accreditata per l’erogazione dell’assistenza domiciliare integrata (A.D.I.). Il servizio è rivolto agli anziani, ai disabili e alle persone cosiddette “fragili”, che necessitano di assistenza al proprio domicilio. I cittadini possono utilizzare voucher per acquistare direttamente dai soggetti accreditati, garantiti dall’ASL, le prestazioni socio sanitarie integrate di cui necessitano che verranno svolte al domicilio da personale qualificato. Per i voucher, il cittadino si rivolge al proprio medico e sceglie a quale ente rivolgersi per ricevere gratuitamente servizio. • SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (S.A.D.) La Fondazione è gestore accreditato per l’erogazione dei servizi di assistenza domiciliare. Il servizio viene erogato 6 giorni alla settimana, dal lunedì al sabato, dalle ore 7.00 alle ore 20.00. La Fondazione è accreditata anche per la fornitura del servizio pasti caldi al domicilio. • AMBULATORIO SPECIALISTICO DI RIABILITAZIONE E TERAPIA FISICA Presso la R.S.A.si trova un ambulatorio specialistico di riabilitazione aperto all’utenza esterna. La buona pianificazione delle prenotazioni e dei trattamenti rende brevissimi i tempi di attesa. Le prestazioni sono a totale
donne. Nel Mezzogiorno, infine, la Puglia tra gli uomini (80,4) e la Sardegna tra le donne (85,2) esprimono una posizione di relativo vantaggio sulle restanti regioni.
carico dell’utente. • COMUNITÀ SOCIO SANITARIA “I GIRA SOLI” La Comunità Socio Sanitaria offre un’assistenza di tipo residenziale ed è rivolta sia a persone disabili dotate di buona capacità e autonomia sia a persone con disabilità grave, in età giovane/adulta (14-65 anni). Capacità ricettiva di 10 posti. • MINI ALLOGGI PROTETTI Nella palazzina di Via Romani sono presenti n. 14 mini alloggi protetti, destinati ad anziani, soli o in coppia, che conservano un discreto grado di autonomia e consentono la conduzione di una vita indipendente, tipica dell’abitazione privata, con la possibilità di usufruire di tutti i servizi sociali, assistenziali e sanitari offerti dalla Fondazione. Servizi offerti: utenze, pulizia dell’alloggio, pranzo e cena, assistenza infermieristica e assistenziale. Ogni altra informazione sui servizi offerti dalla Fondazione può essere reperita sul sito www.geriatricobusi.it
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Anziani sempre più poveri e in difficoltà
Marco Goccini (Fnp Cisl): «Vogliamo ampliare i servizi da offrire ai cittadini, per esser loro più vicini»
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pensionati sono tra le componenti della società che maggiormente hanno risentito della crisi economica di questi anni. «Purtroppo negli ultimi anni sono venute meno le capacità di consumo dei pensionati, che spesso si trovano a rinunciare anche a beni di prima necessità, risparmiando addirittura sulla salute - spiega Marco Goccini (Fnp Cisl Asse del Po). Per non parlare di quei pensionati che non riescono più ad affrontare il pagamento dell'affitto o delle utenze. Si tratta di una situazione decisamente grave: vediamo allargarsi la base di poveri che necessitano di attingere ad uno stato sociale sempre meno disponibile». Vengono quindi meno dei diritti fondamentali, che non riguardano solo l'anziano ma che ricadono anche sulla famiglia, che sempre più spesso oggi sopravvive proprio grazie alla pensione del nonno. «Questo mette in difficoltà anche i giovani, che hanno meno libertà nelle proprie scelte a causa delle difficoltà economiche delle famiglie. Quindi la richiesta di destinare delle risorse maggiori alla terza età non deve esser vista nella chiave egoistica di anziani che sacrificano i diritti dei giovani, ma nell'ottica del miglioramento della qualità di vita di intere famiglie. Al contrario di quello che vorrebbe farci credere il Governo, gli interessi di ogni generazione rappresentano gli interessi comuni della società civile. Renzi e il suo Governo cercano di far litigare tra loro le varie generazioni, ma il "dividi ed impera" non porta a risultati positivi». In primo piano anche il confronto con le istituzioni locali: «La nostra priorità è quella di verificare l'entità delle risorse disponibili da destinare all'assistenza sociale. C'è il tema delle rette delle case di riposo, che diventano sempre meno accessibili, soprattutto per le famiglie in difficoltà. Dover ricoverare un familiare autosufficiente è spesso proibitivo. C'è una legge che prevede dei contributi regionali per le famiglie che non sono in grado di pagare le rette, ma non sono comunque sufficienti. Così si allarga la forbice tra il costo del servizio e la capacità di copertura della famiglia». Il problema delle pensioni in ogni caso riguarda anche i giovani, soprattutto a fronte del fatto che per i lavoratori di
oggi sarà sempre più difficile accedere alla pensione domani. «Nell'ipotesi del passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo, viene sollecitata l'attenzione rispetto al fatto che, stanti le attuali normative, i giovani di oggi non andranno neppure in pensione. E se anche riusciranno a versare 40 anni di contributi, cosa molto difficile, vista la precarietà del lavoro, avranno comunque una pensione che sarà al massimo pari al 46-48% dello stipendio, ossia più o meno quanto una pensione sociale. Insomma, la prospettiva, rispetto ad una società che prevede un periodo di contribuzione anche lungo, non è certo delle più rosee. Per questo oggi è meglio stare particolarmente attenti all'accantonamento, anche con il contributo dei datori di lavoro. Altrimenti avremo un nuovo popolo di poveri». La Cisl a Cremona è impegnata in un forte lavoro di riorganizzazione, che mira ad avere una maggiore rappresentatività sul territorio. «Stiamo facendo un processo di accorpamento delle strutture, volto a razionalizzare le risorse. I cittadini sentono le istituzioni sempre più lontane, anche a causa della carenza di risorse, e noi sindacati spesso ci accolliamo il compito di supplire a tale carenza, creando un rapporto più diretto con gli iscritti e attraverso un processo formativo dei volontari per migliorare il rapporto con le persone e per aiutarli meglio a risolvere i propri problemi». Tra i servizi forniti agli anziani, anche quello di alfabetizzazione informatica, attraverso corsi specifici. O la realizzazione del programma Linea Diretta, su Cremona1, il martedì e il giovedì (ore 18) e con replica il mercoledì e venerdì. «Verrà ampliato anche il servizio di consulenza che viene offerto ogni mercoledì mattina presso Spazio Comune - conclude Goccini -. ampliando la gamma di servizi. Vorremmo anche rilanciare il turismo sociale. Importante anche l'iniziativa che promuoveremo per l'8 marzo di sensibilizzazione contro la violenza alle donne».
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Pensioni, finalmente qualche novità positiva
Massimo Sarzi Sartori (Inas Cisl): «La più importante è l’eliminazione della penalizzazione per chi va in pensione anticipata prima dei 62 anni»
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olte le novità in tema di pensioni e più in generale di previdenza sociale, con le nuove riforme introdotte dal Governo. A spiegarle è Massimo Sarzi Sartori, del patronato Inas Cisl. Novità che vanno a migliorare la situazione, anche se siamo ancora lontani da una vera e propria svolta. «La più importante delle riforme è l'eliminazione della penalizzazione per chi va in pensione anticipata, prima dei 62 anni. Questa norma sarà applicata dal 2015 e fino al 31 dicembre 2017. Questa norma non è invece applicata per chi è andato in pensione tra quando è uscita la legge (nel 2012) e il 2014. Tuttavia potebbe esserci un intervento dal Governo per trovare una soluzione». Un po' meno positiva è la decisione sull'adeguamento della speranza di vita. «Dal 2016 i requisiti aumenteranno di 4 mesi, per cui la vecchiaia andrà a 55 anni e 7 mesi mentre le anticipate prevederanno 42 anni e 10 mesi di contribuzione per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Questo è un aspetto negativo». Tra le cose negative, anche il meccanismo di perequazione automatica in rapporto all’inflazione reale, con recupero delle somme relative all’anno precedente, che ha permesso allo Stato di sottrarre a partire dal mese di gennaio alcune decine di euro ad ogni titolare di pensione, in misura variabile a seconda del reddito. «Questo ha creato un po' di scontento nei pensionati, per quanto si tratti di importi abbastanza bassi» spiega Sarzi Sartori. In compenso, mentre la riforma delle pensioni va a regime poco alla volta, «sta dando risparmi superiori a quanto previsto. Questo consente di prevedere delle proposte di legge che ammorbidiscano la riforma Fornero, come l'alleggerimento dell'accesso alla pensione. Il Governo sembra non essere d'accordo, ma da parte della parti sociali e della politica vi sono forti pressioni in questo senso».
accedervi si dovrà aver versato almeno tre mesi di contributi l'anno prima e un mese nell'anno di disoccupazione. Tale indennità avrà una durata pari alla metà dei mesi lavorati nell'anno precedente la disoccupazione sommati a quelli lavorati nell'anno della disoccupazione, e per un massimo di sei mesi». Si tratta di tante misure utili, ma che per ora sono solo sperimentali. «Sarebbe ideale che venissero confermate anche per i prossimi anni».Positivo anche il Decreto di stabilità «per scoraggiare le pensioni d'oro, con l'introduzione di un calcolo del rendimento delle pensioni basato sui 40 anni di contribuzione nel sistema retributivo, anche se si sono accumulati più anni di lavoro. Novità anche per le donne optanti, che fino alla fine di quest'anno potranno andare in pensione a 57 anni e 3 mesi e a con 37 anni di contributi. Su questa sperimentazione è però aperta una discussione, affinché possa essere estesa fino a fine 2016».
Nell'ambito della previdenza sociale la carne al fuoco è molta: «Dal 1 gennaio è uscito il decreto per il Bonus bebè, pari a 80 euro al mese per 3 anni, a chi ha un reddito Isee inferiore a 25.mila euro. Per chi è invece al di sotto dei 7mila, l'importo viene raddoppiato. Tra le altre iniziative positive, in termini di lavoro, c'è la nuova Naspi, indennità di disoccupazione che sostituisce quelle che c'erano prima. Per accedervi si dovrà aver lavorato almeno tre mesi negli ultimi 4 anni e 30 giorni nell'anno precdente. Essa viene calcolata con un limite massimo che viene aumentato fino a 3mila euro. Introdotta anche l'Asdi, indennità per soggetti che restano disoccupati e che ha un nucleo famigliare con figli minori e, essendo già avanti con l'età, non trovano più lavoro. Ad essi verrà corrisposto un assegno sociale. Infine viene introdotta la DisCol, una indennità di disoccupazione per le collaborazioni coordinate continuative: per
Le altre novità previste dalla Legge di Stabilità Comunicazione del decesso per via telematica A decorrere dal 1° gennaio 2015, il medico che accerta il decesso deve trasmettere all’Inps, entro 48 ore dall’evento, il certificato di accertamento del decesso per via telematica on line. Cure termali Dal 1° gennaio 2016, le prestazioni economiche relative alle cure termali non saranno più a carico dell’Inps. Vittime del terrorismo I dipendenti privati invalidi che sono stati vittime del terrorismo (nonché i loro eredi aventi diritto alla pensione di riversibilità) e che hanno presentato domanda entro il 30 novembre 2007, potranno beneficiare, al posto della maggiorazione del 7,5%, di un incremento sulla retribuzione pensionabile corrispondente a quella della qualifica superiore,
prescindendo da qualsiasi sbarramento della stessa, derivante dalla differenza tra la retribuzione contrattuale immediatamente superiore a quella contrattuale posseduta all’atto del pensionamento, nel caso sia più favorevole. Inoltre, l’aumento figurativo dei 10 anni di versamenti contributivi utili ad incrementare, per una pari durata, l’anzianità pensionistica maturata, la misura della pensione, nonché il trattamento di fine lavoro o altro trattamento equivalente, spetterà anche al coniuge e ai figli dell’invalido non presenti al momento dell’evento, nel caso in cui lo stesso beneficio non sia stato attribuito ai genitori della vittima. I benefici previdenziali dovranno essere applicati anche nel caso in cui le posizioni assicurative siano state aperte successivamente all’evento terroristico.
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I consigli della polizia per non cadere nella rete dei malviventi. Responsabilità anche per parenti e vicini di casa
Anziani vittime di truffa: come difendersi
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e truffe agli anziani continuano ad essere una vera e propria piaga sociale, forse una delle peggiori, in quanto vanno a colpire coloro che sono definiti "soggetti deboli". Sempre numerosi sono infatti coloro che tentano di approcciarsi a persone che, ingenuamente, si fidano di chi non dovrebbero, finendo con il farsi fregare.
EVITARE LE TRUFFE: CONSIGLI DELLA POLIZIA E' la Polizia di Stato a fornire consigli ben precisi per evitare di finire nella rete dei truffatori. Innanzitutto non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un'uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 113. Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili. Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all'interno della banca o dell'ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto o una compagnia sicura. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall'ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con scono-
sciuti e non fatevi distrarre.Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato. Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.
CONSIGLI PER FIGLI E PARENTI • Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani • Ricordategli sempre di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare il 113. • Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi. Consigli per i vicini di casa • Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli. • Se alla loro porta bussano degli sco-
nosciuti esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li renderà più sicuri. • Segnalate al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l'anziano vostro vicino di casa .
Consigli per gli impiegati di banca o di uffici postali • Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco per evitare un
dramma. • Spiegategli che all'esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli. • Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi.
Incontri pubblici promossi dalla Polizia Locale di Cremona Nei giorni scorsi sono ripresi gli incontri pubblici "Consigli per evitare le truffe ai danni degli anziani" organizzati dalla Polizia Locale in collaborazione con la Questura di Cremona. Agenti e ufficiali della Polizia Locale spiegano le tecniche comunemente utilizzate dai truffatori che cercano di raggirare soprattutto le persone anziane, forniscono consigli e indicazioni utili ad evitare di cadere vittime di truffe e sul comportamento da adottare nel caso in cui si venga avvicinati da persone sospette. Prosegue dunque l'attività di prevenzione che vede impegnata la Polizia Locale da un lato nelle scuole, a contatto con i giovani, e, dall'altro, nei vari quartieri cittadini a fianco degli anziani. In particolare, lo scorso scorso, l'attività di contrasto alle truffe è stata caratterizzata da 14 incontri ai quali hanno partecipato circa 500 persone. «Siamo stati ospiti di numerosi oratori, di centri
anziani e anche di associazioni che svolgono attività culturali ed educative rivolte alla terza età dichiara il Comandante della Polizia Locale Pierluigi Sforza -. Abbiamo sempre riscontrato grande attenzione ed interesse, aspetto questo che è motivo di grande soddisfazione. Gli incontri con le persone anziane sono sempre momenti di arricchimento personale per tutti gli operatori della Polizia Locale. Va detto inoltre che gli anziani partecipano sempre in maniera molto attiva a questi corsi, al punto che, in molti casi, hanno acquisito capacità e sensibilità tali da diventare delle vere e proprie 'sentinelle' del territorio: mettendo in pratica i consigli loro forniti, non solo evitano di rimanere vittime di persone senza scrupoli, ma, in alcuni casi, riescono a sventare le truffe e ad avvertire per tempo le forze dell'ordine aiutandole in questo modo ad individuare i malviventi».
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Salute
Sabato 28 Febbraio 2015
GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito:
ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA d Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Rete Whp Lombardia: si punta sulla promozione della salute Si è svolta nei giorni scorsi la prima Cerimonia di premiazione delle Aziende promotrici di salute della provincia di Cremona, in occasione del Comitato Provinciale di Coordinamento delle Attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Le Aziende, che verranno accreditate alla Rete Workplace Health Promotion (WHP) Lombardia, presenteranno alcune significative espe-
rienze e buone pratiche adottate nel 2014 per migliorare la salute e il benessere dei propri dipendenti. La rete WHP Lombardia è una rete di luoghi di lavoro che si impegnano a realizzare buone pratiche nel campo della promozione della salute dei lavoratori, secondo un percorso predefinito la cui validità è garantita da esperti delle Aziende Sanitarie Locali, della Regione e del Ministero della Salute. In
Regione Lombardia la Rete ha ricevuto impulso da una serie di provvedimenti Regionali che hanno definito obiettivi e modalità di intervento delle Asl nel campo della promozione di stili di vita favorevoli alla salute negli ambienti di lavoro. Per il 2015 è previsto l’allargamento del network, con l’adesione al programma WHP di nuove realtà produttive sul territorio cremonese.
Ottimo piazzamento secondo la classifica di Thatmorning. Intanto la salute diventa sempre più social
Radiologia di Cremona terza in Italia
A
di Giulia Sapelli
nche la salute oggi viaggia in rete. L'Ospedale di Cremona punta sempre più in questa direzione, attraverso una comunicazione interattiva che lo renda “virtualmente” aperto ai cittadini 24 ore su 24. Ed è proprio la rete a premiare l'unità operativa di radioterapia di Cremona, che si colloca al terzo posto in Italia per professionalità e gradimento del servizio, dopo Firenze e Brescia. A dirlo è “thatmorning”, piattaforma social nata per raccogliere i giudizi sugli ospedali e i reparti ospedalieri italiani, con l’intenzione di orientare le scelte in materia di cure e terapie. Una sorta di Tripadvisor esportato nella sanità, un portale che cerca di disegnare una mappa dei migliori ospedali d’Italia, reparto per reparto, incrociando due tipi di dati differenti: valutazioni provenienti dal campo scientifico e impressioni e commenti raccolti tra i pazienti. Il portale fornisce una fotografia di 1.200 ospedali e 8.500 reparti, tutte strutture pubbliche o convenzionate. All’interno anche un’area personalizzata per memorizzare note sulla propria salute (ma non solo), inserire anche copie digitali degli esami ed averli sempre a disposizione. Il reparto di radioterapia cremonese, del resto, non ha nulla da invidiare alle più grandi strutture, tanto che si integrerà nel progetto del cancer center con il suo tris di acceleratori lineari, tra cui il famoso “Vero” che permette di centrare la massa tumorale attraverso la rilevazione del respiro, limitando i possibili danni a altro organi al minimo (sono solamente 3 su 29 gli ospedali lombardi che possono vantare il possesso di tale strumento), e che per ora ha in cura 195 pazienti.
Ines Cafaro, Simona Mariani e Camillo Rossi
LA DIMENSIONE SOCIAL In Italia cresce il numero di Asl e Ospedali che hanno iniziato ad usare Facebook e Twitter come strumento per comunicare con utenti e cittadini. In Lombardia circa 33% delle Azienda Ospedaliere e Asl hanno scelto di iniziare questa strada: l’Azienda ospedaliera di Cremona è fra le prime. “Con l’obiettivo di raggiungere un target più eterogeneo possibile, dal 2014 ogni azione di comunicazione mette al centro il cittadino adottando strumenti diversificati - fanno sapere dall'ospedale. Strumenti che tengono conto delle differenti esigenze per fasce d’età, in grado di coinvolgere molti soggetti, dai più giovani ai più anziani. Ogni azione è divulgata e promossa non solo attraverso le classiche piattaforme generaliste (tv, radio, carta stampata), ma anche attraverso la comunicazione web e social. Il desiderio è quello di puntare alla semplificazione per assicurare ai cittadini piena e corretta conoscenza dei servizi disponibili, delle potenzialità diagnostiche, terapeutiche e assistenziali delle nostre strutture”.
Il cambiamento globale dell’informazione derivato dall’uso sempre più crescente del web e dei social network interessa in modo rilevante anche la sanità. L’80% degli italiani, infatti, si affida alla rete per cercare informazioni riguardo alla salute. Gli argomenti più gettonati riguardano l’uso dei farmaci (65%) l’autodiagnosi (47%) le informazioni sugli ospedali (42%) e sui medici (26%). Il 13% invece utilizza i social per fare domande rispetto all’accesso ai servizi e alle modalità di prenotazione (dati pubblicati dalla ricerca internazionale della London School of Economics sui servizi sanitari). “Per questo l’AO di Cremona nell’ultimo anno ha “investito” tempo ed energie per potenziare l’informazione on-line e i dati sono confortanti - continuano dall'Ospedale -. Nel 2014 gli utenti digitali che hanno visitano il nostro sito sono stati 203.113. Lavora con Noi, Amministrazione trasparente, Cup, le schede delle Unità operative e l’area video i tasti più cliccati. Sull’onda della stessa filosofia è appena nata la newsletter aziendale. Pensata per un pubblico eterogeneo è ricca di no-
tizie e curiosità per restare in forma: per iscriversi basta collegarsi a www.ospedale.cremona.it, inserire il proprio indirizzo e-mail nello spazio dedicato nella homepage”. L’informazione virtuale oggi è reale: la rete, pur non essendo dotata di cinque sensi, è un luogo di incontro e scambio che ha ampliato in modo imprevedibile e democratico il potenziale di conoscenza di ciascuno di noi. “L’informazione on-line abbatte le barriere, favorisce l’aggiornamento costante è ipertestuale, flessibile e garantisce la partecipazione del cittadino conclude l'Ospedale -. Quando in ballo c’è la salute la comunicazione web diventa anche uno spazio di accoglienza all’interno del quale il paziente può trovare conforto e ascolto. Attenzione però al proliferare delle fonti – alcune delle quali poco autorevoli. Per questo l’invito ai cittadini è di verificare sempre l’attendibilità delle informazioni e consultare solo i siti ufficiali. Senza dimenticare mai che per la prescrizione di farmaci e di prestazioni specialistiche il medico di famiglia resta in assoluto l’unica fonte affidabile”.
FILI DI SOSPENSIONE PER IL RINGIOVANIMENTO DEL VISO A CURA DI ALESSANDRA SERRAGLIO Col passare degli anni, a causa della forza gravitazionale, si osserva un cedimento sempre più evidente di alcune parti del viso. I casi più comuni sono la caduta del terzo laterale del sopracciglio, l’abbassamento e lo svuotamento della regione zigomatica e della guancia, la formazione di una plica molto evidente a livello del solco naso-labiale, il cedimento della cute del collo. Questi cedimenti diventano ancora più evidenti se subentra anche un notevole dimagrimento generale, che determina una perdita ulteriore di grasso sottocutaneo. Un lifting tradizionale, che implica taglio ed eliminazione del tessuto cutaneo in eccesso, lasciando delle cicatrici residue, può essere oggi sostituito da tecniche più soft come quella dei fili di sospensione. LA TECNICA Si effettua un’anestesia locale e, dopo aver segnalato le zone da
trattare, si introduce un ago a doppia punta collegato ad un filo elastico in un piano sottocutaneo e, attraverso più passaggi, si crea un vero e proprio legamento sospensorio, tirando su la porzione anatomica trattata. La seduta dura circa trenta minuti e, dopo un giorno di riposo, si può riprendere la normale attività quotidiana. LE ZONE I distretti anatomici del viso: il profilo mandibolare, l’area zigomatica e l’area periorbitaria. Il filo è riassorbibile e ha una durata di 12-15 mesi . Il dottor Angelo Serraglio riceve il mercoledì dalle 10.00 alle 14.00 Presso il poliambulatorio stomatologico cremonese a Cremona, in piazza della Libertà 24. INFO@MCEITALIA.NET
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentilissima Naturopata buongiorno e grazie per l'attenzione, si parla molto di fumo, di quanto faccia male, ecc... Mi chiedevo se il fumo ha una storia, una provenienza, se fa parte di qualche cultura. Fa davvero così male o è allarmismo? Ci sono rimedi naturali che aiutano a vincere la dipendenza? Leggo sempre la sua rubrica perchè mi piace molto. In attesa di una sua cortese risposta la saluto con affetto. Martina Il tabagismo, meglio conosciuto come "fumo", è l'atto di bruciare le foglie secche della pianta del tabacco e inalarne il fumo derivato per piacere, per fini rituali, per abitudine o dipendenza. Questa pratica era comune tra i nativi americani, sia del nord che del sud America, e fu in seguito introdotto anche nel resto del mondo dopo l'esplorazione delle Americhe da parte degli europei. Il fumo di tabacco contiene nicotina, uno stimolante che crea dipendenza, migliorando temporaneamente la memoria, l'umore e la velocità dei riflessi, ma genera anche una forte dipendenza chimica, fisica e psicologica. La nicotina, come tutti gli stimolanti, può aumentare l'ansia, la difficoltà nel riposo e disturbi al sistema metabolico. Il fumo è anche un fattore causale di alcune malattie legate all'apparato respiratorio, cardiocircolatorio e di ipertensione. La cessazione dell'uso del tabacco provoca una sindrome da astinenza, la cui intensità e durata variano da soggetto a soggetto, in relazione con il grado di abuso preesistente. I sintomi che creano più disagi sono: bisogno compulsivo di fumare, irritabilità, ansia, difficoltà a concentrarsi, insonnia, cefalea, aumento dell'appetito. Alcuni sintomi scompaiono in pochi giorni, altri tendono a durare più a lungo. La fitoterapia si avvale di "Tinture Madri, Macerati Glicerici e Oligoelementi" per aiutare i fumatori che desiderano smettere ad affrontare meglio il periodo di difficoltà che una scelta del genere comporta.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema in via Castello 12 e telefonando al 388 9037275.
Cultura&Spettacoli In vendita i biglietti per Conte
Paolo Conte salirà sul palco del Teatro Ponchielli di Cremona, giovedì 14 maggio alle ore 21, per una tappa del suo tour internazionale per celebrare la sua lunga e inimitabile carriera. Da mercoledi scorso è possibile acquistare i biglietti del concerto presso
la biglietteria del teatro con le seguenti modalità: distribuzione contromarche alle ore 10, apertura della biglietteria alle ore 10.30 (sempre da mercoledì, è possibile acquistare, a partire dalle 10.30, sul sito www.vivaticket.it).
Stasera al Ponchielli appuntamento con un testo classico reinterpretato con una carica di humor nero
In scena il Don Giovanni riscritto da Timi
Le sale del Podestà a Soresina
“La Macia de color” in mostra a Soresina
E’ stata inaugurata, sabato scorso presso le sale del Podestà di Soresina, la rassegna “Oltre il tempo”, che vede esposti i lavori eseguiti dai membri dell’associazione culturale “La Macia de color” di Verona. L’esposizione, aperta fino all’8 marzo (venerdì e sabato dalle 17.30 alle 19, domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19) è stata allestita sotto la supervisione di Roberto Dellanoce, responsabile degli spazi di via Matteotti. Il presidente de “La Macia de color”, Erminio Todeschini, ha affermato: «L’era in cui viviamo, ci porta a una pittura completamente innovativa, in cui l’uomo, soggetto sensibile, si rinnova immergendosi nella natura e nella materia. Si parla di arte nuova, che diventa motivo di continua ricerca, una piacevole e sottile superficie su cui proiettare sogni e desideri in una totale libertà d’espressione, oltre il tempo è una grande sfida, verso l’ignoto che può diventare». A seguire, Simone Fappanni ha presentato i protagonisti di questa mostra che comprende oltre un centinaio di lavori, fra dipinti, grafiche e sculture eseguite con numerose, diverse tecniche. Si possono, dunque, ammirare i lavori di Daniela Bertelli, Monica Bertoldo, Claudia Bombarda, Mariateresa Castioni, Salvatore Cona, Cinzia Contin, Mara Isolani, Veronica Mengali, Enrico Mezzani, Daniele Pedrolli, Laura Veronese e Federica Zanetti.
D
dalla redazione
opo l’Amleto, con il Don Giovanni, Filippo Timi continua il suo percorso di riscrittura e di reintepretazione intervenendo su un testo classico con quella carica di humor nero, che fa presagire la morte, tanto che il suo Don Giovanni sa già di dover morire, conosce la sua fine e deve semplicemente rincorrerla. Dopo l’appuntamento di ieri sera, lo sperracolo viene replicaro questa sera alle 20.30 al Teatro Ponchielli. Il Don Giovanni di Timi è il prototipo di una umanità volubile, che ha fame di potere, che ama la mistificazione e l’autoinganno, proprio perché sa che è condannata ad estinguersi, che non potrà esimersi dal suo appuntamento con la morte. Egli ha capito che la vita è ingiusta, una farsa che si trasforma in tragedia e che la vita è giustificata solo dalla morte. Questa consapevolezza lo trattiene, non lo fa bruciare, benché desideri di bruciare, essendo convinto che un desiderio morto non è più un desiderio. Il suo rapporto con Donna Anna, Donna Elvira e Zerlina è molto teatrale, proprio perché la sua
Filippo Timi interpreta Don Giovanni
arte è tutta teatrale. Donna Elvira è, forse, l’amore vero, quello che appartiene al passato, Donna Anna è l’amore ingannatore e pertanto, violento, Zerlina è l’amore della seduzione, del desiderio di purezza. Tutte hanno le loro storie, così
come Don Giovanni ha la sua, proprio per questo non si sottrae all’essere se stesso. Tutti i personaggi si trovano ingabbiati negli straordinari costumi di Fabio Zambernardi e nelle luci di forte spettacolarità, disegnate da Gigi Siccomandi. Don
Giovanni conosce la sua fine, è solo questione di rincorsa. Don Giovanni è l’umanità volubile e insaziabile, l’umanità finalmente priva di quelle morali colpevoli dell’assurdo destino verso cui stiamo precipitando. E la colpa non è certo della storia, o di tutti quei Cristi che c’hanno professato amore, ma la nostra: la fame di potere insita nell’uomo, nessuno escluso, la fame di resistere, di mistificare, di ingannarsi piuttosto che sopravvivere. Meglio morire da idioti ma tutti insieme che svegliarsi e di colpo comprendere l’errore? Evidentemente sì. Ma stavolta l’evidenza lascerà una firma sanguinaria, una firma così profonda da spazzare via l’intera umanità. Don Giovanni è un’intera storia dell’umanità che muore. Finalmente, dopo la sua rincorsa, dopo millenni di fame, eccolo pagare il conto. Non c’è scampo: se neppure un’umanità sveglia e godereccia, fuori dalle regole e concentrata sul piacere come Don Giovanni, non può esimersi dal suo più importante appuntamento con la morte, allora, neppure noi possiamo più far finta di nulla. Solo schiavi delle proprie miserie e desideri più neri ci si riappacifica con la propria infanzia e si è pronti a vivere la morte.
“Immagini, Spazio, Arte” propone la mostra “Sensibilità parallele”
“Sensibilità parallele” è il titolo dato alla mostra collettiva allestita nelle sale di “Immagini, Spazio, Arte” in via Beltrami a Cremona, per iniziativa dell’associazione Italart. Come ha spiegato il critico d’arte Gianluigi Guarneri, «nella mostra trovano spazio diverse sensibilità espressive, accomunate dall’unica passione per la forza comunicativa dell’arte». La collettiva si apre con le opere
della svizzera Katia Mandelli Ghidini e le sculture del bresciano Francesco Pozzi. Poi ci sono i quadri della veneziana Elena Visotto, oli su tela nei quali si va alla scoperta delle armonie cosmiche e dei loro abitatori, quelli che definiamo alieni. La padovana Grazia Azzali, invece, con uno stile del tutto originale, utilizza elementi della cultura indonesiana per comunicare all’uomo contemporaneo le
sue sensazioni. Col romano Stefano Sandri si entra nel filone della ricerca informale, mentre la siciliana Giuseppina Caruso ama esprimere i suoi stati d’animo ed i suoi pensieri con la tecnica della elaborazione digitale delle immagini. La collettiva si chiude con le opere della bolognese Silvana Mascioli e della romana Federica Scoppa. La mostra resterà a disposizione dei visitatori fino a venerdì 13 marzo.
“Torneranno i prati” proiettato per gli studenti
Le scuole superiori di Crema assisteranno alla visione del lungometraggio sulla guerra di Ermanno Olmi di Tiziano Guerini Mercoledì 4 marzo avrà inizio il ciclo di manifestazioni di commemorazione della Prima guerra mondiale. Alle ore 10, ben 552 studenti delle scuole superiori di Crema assisteranno, presso la multisala Portanova, alla visione di “Torneranno i prati” del regista Ermanno Olmi. Alle classi sarà distribuita anche una scheda del film che potrà essere utile per una successiva conversazione in classe. La pellicola, presentata allo scorso Festival di Roma, è un omaggio ai soldati morti nella Prima guerra mondiale e contemporaneamente un atto d’accusa. Girato sull’Altopiano di Asiago, “Torneranno i prati” è un lungometraggio per non dimenticare coloro che sono caduti durante il conflitto: una pellicola in cui il regista mostra la terribile
Una scena del film
Si inaugura domani pomeriggio, alle ore 17 negli spazi espositivi del Teatro San Domenico, la mostra “Dinamica adesiva” del pittore Bruno Battaini. Nato a Milano il 26 marzo 1974, ma residente a Crema ormai da anni, è conosciuto come uno dei massimi
fine di quei soldati di cui si è persa, colpevolmente, memoria. Il senso dell’attesa, la paura di quanto potrà accadere da un momento all’altro, rende la pellicola straziante e drammatica: il nemico non ha volto, ma la minaccia è palpabile e incombente dal primo all’ultimo minuto. In mezzo a spari, feriti e morti, rimane la bellezza del paesaggio montano circostante, la cui pace si pone in evidente contrasto con la guerra che la sta attraversando. «Ringraziamo per la collaborazione Mauro Granata della multisala Portanova di Crema – afferma Graziella Della Giovanna, presidente del Comitato – per la sensibilità dimostrata verso questa scelta educativa e culturale. Un film bellissimo che non è solo un’accusa sull’inutilità della guerra, ma che riesce ad alimentare nello spettatore il desiderio di pace».
Il writer Bruno Battaini espone a Crema
esponenti nell’arte del writing dal 1991. Dipinge prevalentemente su muro, ma il contatto con la tela risale ormai all’anno 1995. Nei suoi lavori su tela, oltre agli spray, gli acrilici
e i marker, utilizza francobolli, lire, stikers e forme di ferro. Nella mostra che presenta al San Domenico, ha sintetizzato 24 anni di graffitismo che si possono ammirare sui i muri
della città. «Questa volta li ho spostati in questo spazio stupendo e caratteristico come la Galleria Arteatro della Fondazione San Domenico. L’obiettivo è quello di far avvicinare un
pubblico, di età differente, al mondo dei writer e della street art, in modo che l’opinione pubblica possa capirla sempre di più, senza timori e paure. L’arte, infatti, a mio parere, è positivo coinvolgimento, colore, fantasia e nessuno dovrebbe esserne privato».
Sgrilli canta “Prendila così” Fioretti ospite del Caffè Letterario
Domenica 8 marzo, alle ore 21 al San Domenico, un nuovo Sergio Sgrilli, più consapevole e maturo, più in pace con “l’essere considerato musicista tra i comici e comico tra i musicisti”, che non ha paura di mostrare tutti i suoi colori, propone “Prendila così” (non possiamo farne un dramma). Stavolta lascia riposare la sua chitarrina per imbracciarne una vera, per tornare al suo primo vero amore nella formula della “narrazione in canzone”. Se “Prendila così” è una palese citazione del brano di Battisti-Mogol, Sgrilli si propone come un “intonato Caronte” per un viaggio musicale che spazia tra Tenco e Capossela, toccando Dalla e De Gregori, dal mondo acustico di Bennato, fino a quello elettronico dei Subsonica.
Appuntamento per gli appassionati del Caffè Letterario per lunedì 2 marzo alle ore 20.45 al Teatro San Domenico di Crema. Ospite della serata lo scrittore Francesco Fioretti con il suo libro “La selva oscura”, che per l’occasione sarà intervistato da Carlo Alberto Sacchi. Musiche di Domenico Baronio e Roberto Quintarelli, letture di Luigi Ottoni. Francesco Fioretti è siciliano
d'origine, si è laureato in Lettere a Firenze e ha insegnato in Lombardia e nelle Marche. Ha collaborato per dieci anni con un editore scolastico milanese e ha approfondito gli studi danteschi col risultato che il suo libro più famoso è “Il libro segreto di Dante”, cui ha fatto seguito “La profezia perduta di Dante”. Ha pubblicato, inoltre, saggi critici e antologie scolastiche.
In arrivo il Museo d’arte organaria
Nell’anno di Expo, il Comune di Crema ha deciso di dar vita al Museo dell’arte organaria. Con febbraio sono iniziati i lavori che porteranno a breve all’ampliamento del Polo museale presso la Cittadella della Cultura ubicata nel centro culturale Sant’Agostino. L’obiettivo è la valorizzazione di una delle tradizioni più antiche della nostra città, l’arte organaria. Il nuovo Museo sarà creato all’interno degli ex magazzini comunali: attraverso questo intervento si recupereranno restaurati spazi attualmente utilizzati solo come depositi. Già previsto nel piano delle opere pubbliche e in parte finanziato dalla Fondazione Cariplo per 110mila euro il nuovo museo si aggiunge alle mostre permanenti e temporanee e all’attività scientifica che hanno sede al Sant’Agostino. Il nuovo Museo si propone di portare alla conoscenza di un pubblico più vasto possibile quegli strumenti dell'arte musicale che sono il frutto della sapienza costruttiva, del gusto e della tradizione della grande arte organaria attiva da secoli in Crema e nel Cremasco. Tutto dovrà esserea posto per Expo Milano 2015 e Crema sarà pronta anche con questa offerta turistico-culturale di qualità e nel rispetto della nostra tradizione.
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Taccuino
Sabato 28 Febbraio 2015
NUMERI UTILI Cremona
Via Volontari del sangue, Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Marzo
Via Milano, 2 Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 6 Marzo
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291
VIA BRESCIA Dal 10 novembre lavori stradali attuati per conto del Comune per realizzazione sottopasso: Fine lavori: primavera 2015
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427
Via dei Lanaioli Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 6 Marzo
POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511
Viale Manini, via Mosa, via S.M. in Betlem Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 6 Marzo
QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233
• VIA BRESCIA - CHIUSURA dal 10 novembre - lavori stradali per conto del Comune per il sottopasso (Fine prevista: primavera 2015).
NUMERI UTILI Crema
COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241
• Via Volontari del Sangue - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (fine prevista: 31 marzo).
• Via Manini, Via Mosa, Via S.M. Betlem - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (fine prevista: 6 marzo).
• Via Lanaioli - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione gas metano (fine prevista: 6 marzo).
• Via Milano, 2 - cantiere per la ristrutturazione della rete dell'illuminazione pubblica (Fine prevista: 6 marzo).
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668
CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540
MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320
VIGILI DEL FUOCO: 115 Centralino: 0373-256222
• 500 g di mascarpone • 4 tuorli • 2 albumi • 150 g di zucchero • 500 g di savoiardi Per le fragole: • 300 g di fragole • 80 g di zucchero • Il succo di un limone Per le arance: • 2 arance non trattate • Il succo di un'arancia • 200 g di zucchero
CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213
MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416
POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311
OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
•Montate lo zucchero con i tuorli finché saranno spumosi, poi incorporate il mascarpone e gli albumi montati a neve e lasciate riposare in fresco. • Pulite le fragole, tagliatele in 4, conditele con il succo di limone e lo zucchero e conservatele in fresco. • Fate uno sciroppo con lo zucche-
ro e 250 ml di acqua, lasciatelo bollire per 4 minuti, poi immergetevi le arance a fette e cuocetele a fuoco basso per 20 minuti. • Sgocciolatele dallo sciroppo e fatele raffreddare su un piatto. • Disponete uno strato di savoiardi in uno stampo rettangolare, bagnatelo con il succo delle fragole, co-
Banane gratinate con noci e arachidi INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 6 banane • 5 cu di zucchero di canna • 2 cu di succo di limone • Vaniglina • Noce moscata • 4 cucchiai di burro • 12 biscotti tipo savoiardi • 3 cucchiai di noci tritate • Un cu di arachidi tritate
PREPARAZIONE • Sbucciate le banane, tagliate ogni banana in 4 fette per il lungo e disponetele in una pirofila imburrata. • Cospargetele con lo zucchero mescolato con il succo di limone, la vaniglina e la noce moscata. • Fate fondere il burro rimasto in una piccola casseruola e aggiungete le noci e i biscotti sbriciolati. • Distribuite il composto sulle banane e cuocete in forno già caldo a 180° per 15 minuti. • Spolverizzate con le arachidi tritate, cuocete ancora per 5 minuti e servite il dessert caldo o tiepido.
INGREDIENTI • PER 4 PERSONE
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233
OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116
POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311
Tiramisù arance e fragole
Casalmaggiore
GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
Dolci
NUMERI UTILI
POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288
OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
prite con uno strato di crema al mascarpone e distribuitevi sopra le fragole sgocciolate. • Continuate con uno strato di savoiardi e bagnatelo con lo sciroppo di cottura delle arance mescolato con il succo d'arancia. • Coprite con un altro strato di mascarpone e con le arance sciroppate a pezzetti e tenete in fresco per 2 ore.
Dolce alle mele su letto di riso
INGREDIENTI • PER 4 PERSONE • una scorza di limone • 750 g di riso • una presa di cannella • mezzo litro di latte • burro • 8 cucchiai di zucchero • sale • 4 mele
PREPARAZIONE • In una pentola mettete il latte, la scorza di limone, una presa di sale e 4 cucchiai di zucchero. • Ponete sul fuoco e fate scaldare il tutto: quando bolle, aggiungete il riso e cuocetelo a fiamma bassa per mezz'ora, in modo che assorba tutto il latte. • Spostate il tutto in una pirofila imburrata e livellate. • Sbucciate le mele, dividetele a metà e privatele del torsolo, poi mettetele in una casseruola con un bicchiere di acqua, lo zucchero rimasto e la cannella. • Cuocete coperto per 10 minuti. • Appena pronte disponetele a corona nella pirofila, sul riso. • Fate addensare il liquido rimasto in casseruola e versatelo sulle mele. • Aggiungete qualche fiocchetto di burro e cuocete in forno caldo a 200°.
SPORT
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Grigiorossi mercoledì sera a Monza
TURNO INFRASETTIMANALE
La Lega Pro sarà in campo anche mercoledì, anticipando il 31º turno programmato il 25 marzo, perché in quella data la rappresentativa nazionale di Lega Pro Under 21 deve giocare la semifinale dell’International Challenge Trophy contro la Turchia. La Cremonese
Responsabile Fabio Varesi
sarà impegnata a Monza alle ore 20.30. Ecco le altre partite del turno: Alessandria-Torres, Como-Novara, Mantova-Bassano, Pavia-Lumezzane, Pro PatriaPordenone, Real Vicenza-AlbinoLeffe, Renate-Giana Erminio, Südtirol-FeralpiSalò, Unione Venezia-Arezzo.
Cremo, è una mission impossible
Fare punti ad Alessandria sarà molto dura ma la squadra ci deve provare perché la classifica si è fatta preoccupante
A
di Matteo Volpi
bbiamo riperso l’anima e senza quella non si va mai molto lontano. O forse, più semplicemente, ci siamo illusi che ci fosse, quando, in realtà, non c’è mai stata. Ad un passo dai playout e con all’orizzonte la sfida in casa della capolista, pensar positivo in casa grigiorossa è impresa assai ardua. Assenza di risultati, assenza di stimoli, assenza di gioco, assenza di tutto. Nelle ultime gare, il progetto tecnico di Giampaolo è andato sgretolandosi e quel poco di buono per cui il tecnico sembrava aver posto le basi nelle sue prime settimane di lavoro, è stato bruscamente spazzato via da infortuni, distrazioni di mercato e mancanza di rendimento sul terreno di gioco. Ora c’è un solo obiettivo: salvarsi il prima possibile. La società, investendo su Giampaolo e sul mercato di gennaio, anche quest’anno ci ha provato. Ma la “solfa”, purtroppo, non cambia. Anche il pubblico, ovviamente, ha perso la pazienza. Ogni anno l’illusione di poter far bene, quest’anno anche la chimera del progetto giovani, ma alla fine solo aria fritta e amaro in bocca. Da qui sino alla fine del campionato sarà un eterno vivere alla giornata, partita dopo partita, pensando a fare più punti possibili e finirla di dormire sugli allori. All’orizzonte ora c’è una sfida quasi proibitiva allo stadio “Moccagatta”, tana infernale dell’Alessandria capoclassifica. I grigi guidati da mister D’Angelo vogliono continuare il filotto che li ha visti assoluti protagonisti nell’ultime mese: 4 vittorie consecutive rispettivamente contro Giana, Pavia, Lumezzane e Südtirol parlano da sole. Così
LEGA PRO 26ª GIORNATA Arezzo-Bassano
1-0
AlbinoLeffe-Pavia
0-2
Como-FeralpiSalò
1-1
Cremonese-Pordenone
0-0
Giana Erminio-Monza
2-1
Lumezzane-Renate
3-1
Mantova-Pro Patria
2-0
Novara-Torres
2-0
Südtirol-Alessandria
1-2
U. Venezia-Real Vicenza
1-2
CLASSIFICA GIRONE A
LEGA PRO Dopo la deludente prestazione con l’ultima in classifica i grigiorossi sfidano oggi la capolista Novara 50 Alessandria 50 Pavia (-1) 50 Bassano 46 Como 41 FeralpiSalò 41 Real Vicenza 41 Südtirol 40 Arezzo* 36 Unione Venezia 34 Torres 34 Mantova (-3) 33 Monza 33 Renate 32 Cremonese 31 Giana Erminio 30 Lumezzane* 24 AlbinoLeffe 21 Pro Patria (-1) 17 Pordenone 17
PROSSIMO TURNO (27-02/01-03)
Alessandria-Cremonese (01-03 h 18), Bassano-Novara, FeralpiSalò-AlbinoLeffe, Monza-Unione Venezia, Pavia-Mantova, Pordenone-Arezzo, Real Vicenza-Lumezzane, Renate-Südtirol, Pro Patria-Como, Torres-Giana Erminio. come le sole 22 reti subite e le sole 4 sconfitte rimediate (squadra meno battuta insieme a Bassano e Novara). Per contro dovranno fare a meno del terzino sinistro Roberto Sabato (ex Pizzighettone), squalificato per una giornata. Grandi ex di turno sono anche
Un’azione offensiva della Cremonese contro il Pordenone (foto L. Dassi)
Taddei e Vitofrancesco. I grigiorossi al contrario non hanno mai vinto nelle ultime sei uscite e, come noto, dovranno fare di necessità virtù, specie alla luce dell’assenza di Brighenti sul fronte offensivo. La squadra, in ritiro da venerdì pomeriggio, ha qualche
dubbio di formazione, ma il destino appare chiaro: ad Alessandria non si parte sconfitti, ma quasi. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Galli; Campagna, Briganti, Castellini, Favalli; Marchi, Palermo, Jadid; Ciccone, Kirilov, Moroni.
SERIE D Dopo l’inatteso ko interno con il Ciliverghe, i gialloblu provano a riscattarsi sul campo dell’Olginatese
La Pergolettese stecca ancora con le “piccole” di Tiziano Guerini
Non si smentisce la regola di questo strano campionato, che vede le squadre di basso profilo strappare punti al Voltini. La Pergolettese ha distribuito regali a ripetizione nelle partite in casa per dare una mano alle squadre di bassa classifica. Così è stato anche contro il Ciliverghe, che ha potuto portare a casa tre punti importanti per la propria classifica, a spese di un Pergo molle, impacciato e mai veramente in partita. Qualche scusante - a partire dai tre nomi eccellenti fermi al palo, Scietti, Bastone e il portiere titolare Montaperto, oppure le tre partite giocate in otto giorni - ma una squadra che aspira ai playoff non può gettare al vento occasioni importanti. Eppure contro il Ciliverghe è accaduto, incomprensibilmente, proprio questo. Partita al rallentatore, la squadra si è andata via via spegnendo, non solo per assenza di determinazione, ma anche per mancanza di fantasia e volontà. Il primo tempo è, di conseguenza, povero di annotazioni: al 15’ tiro alto di Brunetti, al 30°’ su calcio d’angolo prima Martinelli e
Un attacco della Pergolettese domenica scorsa al Voltini
poi Lorenzi non colgono l’attimo davanti alla porta avversaria. E così fatalmente la squadra ospite acquista coraggio e al 34’ su calcio d’angolo il portiere gialloblu Mazzetti smanaccia malamente, ma il successivo gol a colpo sicuro è annullato per
fuorigioco. Al 40’ un pasticcio in area fra Mazzetti e Arpini, non si conclude in gol per mera fortuna. E’ purtroppo la prova generale del successivo analogo infortunio con un esito ben più grave. Nella ripresa nessuno sugli spalti si aspetta qualco-
sa di meglio dalla squadra di casa: il che la dice lunga su come stesse giocando la Pergolettese! Un poco di coraggio in più da parte di Compaore, che si sgancia talvolta in avanti sulla fascia destra - al 15’ sbaglia però il tiro da dentro l’area - fino a che al 27’ ancora un pasticcio in area - stavolta di Mazzetti, Compaore e Arpini - mette il numero 10 Mauri nella condizione di buttare la palla in rete. Nel frattempo al 21’ c’era stato il cambio fra Sangiovanni e Bigotto; un cambio dal significato oscuro. Nemmeno dopo lo svantaggio si nota una vera reazione: i giocatori sono sulle ginocchia e anche gli altri cambi (Rossi per Maggi e Arici per Brunetti) riescono a dare alla partita una inerzia diversa. Anzi al 47’ è ancora il Ciliverghe (nel frattempo rimasto in dieci per l'espulsione al 46’ di Mauri per doppia ammonizione) ad andare vicino al raddoppio. Domani si va sul campo della Olginatese e bisogna pensare che sia una fortuna giocare fuori casa. Unico dubbio: l'Olginatese è dietro in classifica e si attende, come prassi, il consueto regalo. Le feste, però, sono finite da un pezzo, come anche il Carnevale!
I NUMERI
26ª GIORNATA GIRONE B Caravaggio-Virtus Ve 0-0 Ciserano-Pro Sesto 2-1 Folgore Caratese-Seregno 2-1 Inveruno-Pontisola 0-2 Mapello-Castiglione 0-3 Montichiari-Castellana 0-1 Pergolettese-Ciliverghe 0-1 Sondrio-Aurora Seriate rinv. Villafranca-Olginatese 1-3 Ha riposato: Lecco 27ª GIORNATA (01-03 h 14.30) Aurora Seriate-Montichiari Castellana-Caravaggio Castiglione-Folgore Caratese Ciliverghe-Ciserano Olginatese-Pergolettese Pontisola-Sondrio Pro Sesto-Mapello Seregno-Inveruno Virtus Vecomp-Lecco Riposa: Villafranca CLASSIFICA Castiglione 54; Seregno 49; Ciserano, Lecco 45; Sondrio, Virtus Verona 39; Pergolettese 38; Pontisola 34; Inveruno 36; Pro Sesto 33; Olginatese 31; Aurora Seriate, Folgore Caratese, Caravaggio 30; Mapello, Ciliverghe 28; Villafranca 25; Castellana 18; Montichiari 3.
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Sport
Sabato 28 Febbraio 2015
CALCIO ECCELLENZA
Il tecnico Nicolini
A Travagliato il Crema deve subito rialzare la testa
Proprio sul più bello, come era già accaduto contro la capolista Grumellese, il Crema cade in casa con il Vallecamonica e perde il terzo posto, ma soprattutto vede allontanarsi la vetta della classifica (ora distante 5 punti). Su un campo pesante, le due squadre si sono date battaglia, ma le occasioni da rete sono state poche. La sfida si è decisa al 5’ della ripresa, quando il Vallecamonica ha trovato il gol della vittoria grazie a Turetti. Uno svantaggio che i nerobianchi non sono più riusciti a recuperare. Come è già successo
dopo il ko con la capolista, il Crema deve rialzare subito la testa, a partire dalla non facile trasferta di Travagliato contro l’Aurora, al momento settima in classifica e temibile sul proprio campo. Ma i cremini non hanno alternativa alla vittoria. 22ª GIORNATA Cavenago-Rezzato 0-2, CremaVallecamonica 0-1, Darfo Boario-Asola, 2-1 GrumelleseSarnico 2-1, Orceana-Palazzolo 8-0, Pedrocca-Fanfulla 1-1, Rigamonti Castegnato-Aurora Travagliato 0-0, Villongo-Orsa Trismoka 1-2.
23ª GIORNATA (01-03 h 14.30) Aurora TravagliatoCrema, Asola-Pedrocca, Fanfulla-Grumellese, Orsa Trismoka-Cavenago, Palazzolo-Darfo Boario, RezzatoRigamonti Castegnato, Sarnico-Villongo, Vallecamonica-Orceana. CLASSIFICA Grumellese 42; Darfo Boario 41; Vallecamonica 39; Crema 37; Rigamonti Castegnato 36; Rezzato 33; Aurora Travagliato 28; Orsa Trismoka 26; Orceana, Sarnico 25; Fanfulla, Cavenago, Villongo 24; Pedrocca 23; Asola 16; Palazzolo 7.
La Pomì ha blindato il terzo posto Nel week end è in programma a Rimini la final four di Coppa Italia. Il campionato tornerà domenica 8 marzo
E
rano davvero tanti (oltre tremila spettatori) a sostenere la Pomì Casalmaggiore nell’esordio al PalaRadi, entusiasti per il ritorno in città del grande volley. E la Pomì ha risposto da par suo, stendendo le avversarie di turno (il quotato Conegliano) rinforzando la terza posizione in classifica ed accorciando su Modena, sconfitta al quinto set nell’anticipo di Bergamo. Era grande la soddisfazione nelle fila della Pomì a fine gare. «Gioiamo per questo doppio riscontro – ha commentato il tecnico della Pomì, Davide Mazzanti – ho avvertito un grande calore da parte degli sportivi presenti al palazzetto per la nostra squadra e le ragazze hanno dato sul campo la risposta migliore. Dopo i primi due set giocati come piace a me, nel terzo abbiamo rinunciato al testa a testa nel finale, per poi tornare padroni della gara nel quarto. Dobbiamo e possiamo ancora fare meglio, ma partire da questo risultato sarà molto motivante». Alessia Gennari, da riserva di lusso a preziosa titolare ed mvp dell’incontro, ha aggiunto: «E’ un piacere essere tornata utile alla squadra e soprattutto in una occasione così importate come la prima al PalaRadi di Cremona e contro una nostra diretta rivale per il terzo posto. Questa vittoria ce la siamo costruita in settimana e meritata sul campo oggi». Un successo certificato anche dagli avversari: «Abbiamo lasciato troppa iniziativa alla Pomì nei primi due set - ha ammesso mister Chiappini - siamo rientrati nel match nel terzo parziale, ma poi è stato arduo controbattere alla combattività delle nostre avversarie». Il
Italiani protagonisti nel “Tour of Oman”
SERIE A1 18ª GIORNATA
Tirozzi in attacco contro Conegliano (foto Giuseppe Storti)
Bergamo-Modena
3-2
Casalmaggiore-Conegliano
3-1
Forlì-Busto Arsizio
1-3
Montichiari-Firenze
3-1
Scandicci-Novara
2-3
Urbino-Piacenza
0-3
CLASSIFICA
VOLLEY A1 Tra l’entusiasmo del tifosi del PalaRadi le casalasche hanno battuto nettamente Conegliano Novara 47 Modena 41 Casalmaggiore 38 Busto Arsizio 34 Piacenza 32 Conegliano 32 Bergamo 28 Montichiari 25 Scandicci 21 Firenze 17 Forlì 5 Urbino 4
PROSSIMO TURNO (08-03 h 18)
Busto Arsizio-Bergamo, Casalmaggiore-Urbino, Conegliano-Forlì, Firenze-Piacenza, Montichiari-Scandicci (07-03 h 20.30), Novara-Modena (h 17). libero dell’Imoco e della Nazionale azzurra Monica De Gennaro, ha aggiunto: «Due set un po’ al di sotto dei nostri standard, sono stati riscattati da un terzo parziale in cui ci abbiamo creduto maggiormente. Pesa questa sconfitta perché ci allontana dal terzo posto, ma abbiamo il dovere di continuare a
Andrea Guardini è al settimo cielo, entusiasta per la vittoria finalmente arrivata nella prima tappa del Tour Of Oman tra gli affascinanti panorami del Sultanato, al caldo tropicale. «Sapevo che il traguardo era in leggera salita e con il vento in faccia, mi sono incollato alle ruote del belga Tom Boonen (EtixxQuick Step), un totem delle classiche di primavera - ha spiegato il 25enne veronese dell’Astana - all’ultima curva ero ancora settimo, ottavo. Ma non mi sono scoraggiato. Boonen è partito lungo, tutto è girato a meraviglia, l’ho saltato e sono tornato ad essere “Flash” sul traguardo di Al Wutayyah». Terzo l’emergente Matteo Pelucchi (Iam) sul norvegese Alexander Kristoff (Katusha), poi Bouhanni, Sagan, Bennett, Modolo e Demare. Con uno scatto micidiale in salita l’elvetico Fabian Cancellara (Trek) s’impone nella seconda frazione su Alejandro Valverde (Movistar), Van Avermaet, Filippo Pozzato (Lampre-Merida) e Peter Sagan (Tinkoff Saxo), mentre Vincenzo Nibali (Astana), quando il forcing si è fatto duro il salita, non ha retto. Caldo torrido in Oman e quarto sprint vincente in nove gare del 27enne norvegese Alexander Kristoff (Katusha), re della Sanremo 2014, che ha vinto la terza tappa sul solito Guardini. Kristoff è stato pilotato allo sprint dal miglior Jacopo Guarnieri. Sul traguardo di Green Mountain, Nibali ha acceso le ostilità ai piedi della salita, il siciliano ha letteralmente frantumato il gruppo e sono rimasti in lizza solo una ventina di corridori: nella sua scia Van Garderen (Bmc) Valverde ( Movistar), Majka ( Tinkoff Saxo) e lo spagnolo Rafa Valls (Lampre Merida), che poi si è aggiudicato il Tour of Oman. F.C.
crederci, perché nelle ultime gare ci saranno tanti scontri diretti». Sarà vero, intanto però Comegliano in settimana ha perso un’altra posizione, dopo che Busto Arsizio ha visto agevolmente il recupero con Urbino, grazie al quale ha scavalcato le venete e Piacenza, appaiate al quinto posto. L’appuntamento
con il campionato è per l’8 marzo, festa della donna, perché in questo week end è in programma a Rimini la final four di Coppa Italia (senza la Pomì). Oggi le due semifinali: Novara-Conegliano (h 16), Modena-Busto Arsizio (h 18.30). Domani alle 19 la finale. Altro servizio a pagina 2
Stasera la Bissolati va all’assalto del Busto PALLANUOTO SERIE C
Come da pronostico, la Bissolati (ora 5ª) ha vinto nettamente a Treviglio contro il Milano 2, battuto 17-5. Mattatori del match sono stati Felissari (6 reti) e Fresia (4 gol). Stasera sfida casalinga molto più difficile contro il Busto. 7ª GIORNATA Busto Nuoto-Treviglio 6-5, Canottieri Milano-Aquatica Torino 5-6, Metanopoli-Monza 6-9, Milano 2-Canottieri Bissolati 5-17, Varese-Bocconi Sport 18-4, Vigevano-Vimercate 11-5.
8ª GIORNATA (28-02) Aquatica Torino-Metanopoli, Canottieri Bissolati-Busto Nuoto (h 20), Canottieri MilanoBocconi Sport, Monza-Varese, Treviglio-Vigevano, Vimercate-Milano 2. CLASSIFICA Monza 21; Varese 15; Busto Nuoto, Metanopoli 16; Canottieri Bissolati 14; Canottieri Milano 13; Acquatica Torino 10; Vigevano, Bocconi Sport 6; Treviglio 3; Milano 2, Vimercate 0.
Pieve 010 in Puglia per fare bottino pieno HOCKEY PISTA A1
(M.G.) Seconda trasferta di fila per la Pieve 010, che dopo essere uscita con le pive nel sacco dall’esterna a Forte dei Marmi, sconfitta per 8-4 a fronte di una buona gara (il risultato rotondo è infatti la conseguenza di episodi nella ripresa, che hanno sbilanciato l’equilibrio della prima frazione di gara), fa le valigie e va in Puglia, destinazione Giovinazzo. I rossoblu di Ariano Civa affronteranno la gara al PalaMoro, questa sera alle 20.45, con la chiara intenzione di far bottino pieno. La caduta della settimana scorsa non ha sconvolto la classifica, con la Pieve ancorata all’ultima piazzola dei playoff scudetto con 25 punti, perché anche Follonica (27) e le due inseguitrici Lodi e Matera (23) hanno subìto una battuta d'arresto, mantenendo le distanze. I biancoverdi di Massimo Giudice, nonostante arrivino da un filotto di tre partite perse, hanno dimostrato comunque di poter dare fastidio, come nella vittoria contro Lodi del mese scorso, con marcatori insidiosi come Dario Gimenez (30 marcature) e Antonio Dagostino (17). Unico precedente tra le due formazioni, la gara d’andata, conclusa con la vittoria dei cremonesi (5-2) al PalaPini. CLASSIFICA (20ª giornata) Forte dei Marmi 54; Breganze 47; Valdagno 43; Viareggio 41; Trissino 36; Bassano 35; Folloica 27; Pieve 010 25; Lodi, Matera 23; Giovinazzo 18; Sarzana 16; Prato 8; Correggio 6.
Ballerini vince da campione la Coppa San Geo CICLISMO
di Fortunato Chiodo
La 91ª Coppa San Geo, classicissima di apertura del ciclismo lombardo per Elite e Under, è andata all’azzurro Davide Ballerini, 20 anni, passista veloce che corre per la Contineltal Unieuro Wilier Trevigian, diretto dall’ex professionista bergamasco Marco Milesi, formazione bluarancio del team manager cremasco Massimo Rabbaglio. Sul traguardo di Prevalle, nel Bresciano, in una cornice umida e crepuscolare che sembrava allestita da un perfido coreografo, Ballerini ha compiuto il suo capolavoro di Ballerini, davanti al compagno di squadra Lorenzo Rota (orobico classe 1995) e al bresciano Davide Martinelli (Team Col pack), figlio d’arte che credeva moltissimo in questa vittoria e non ha potuto nascondere il proprio rammarico: «Mi spiace perché la San Geo si corre una volta all’anno e volevo vincer-
L’arrivo vincente di Davide Ballerini
la. E’ un buon terzo posto considerando che siamo ad inizio stagione, ma l’obiettivo era il risultato pieno. Devo ringraziare la squadra che ha fatto un grande lavoro. Quando Ballerini è partito a 700
metri dall’arrivo, non ho voluto spendere troppo perché avevo paura di bruciare troppe energie per la volata, ma lui è stato bravissimo, non ha perso nulla e ha meritato la vittoria. Noi ci rifaremo
presto». Dici Ballerini e il cognome non può non evocare ricordi e suggestioni dell’ex ct della Nazionale azzurra Franco Ballerini. «Me lo chiedano spesso, ma non c’è alcuna parentela con Franco. Però tutti mi chiamano “Ballero”, come chiamavano lui». Tra l’altro non è l’unica cosa in comune con il compianto ct azzurro, vincitore di due Parigi-Roubaix. “«Mi piacciono le classiche del Nord, la Roubaix l’ho già corsa da Junior, spero di correrla anche quest’anno con la Nazionale Under 23. E’ il mio grande obiettivo oltre al Mondiale». ORDINE D’ARRIVO 1) Davide Ballerini (Unieuro Wilier Trevigiani), 156 km in 4h 09’1, media 37,588, 2) Davide Rota (Unieuro Wiler Trevigiani), 3) Davide Martinelli (Team Colpack), 4) Nicola Gaffurini (Mg.K Vis Vega), 5) Marco Tizza (Team Idea), 6) Antonio Santoro (Mg.K Vis Vega), 7) Alberto Marengo (Delio Gallina Colosio).
Viviani, due medaglie iridate che premiano il lavoro di Villa
Una medaglia e l’Olimpiade in tasca. Omnium amara per Elia Viviani, che ai Mondiali su pista di Saint Quentin en Yvelines, periferia ovest di Parigi, ha centrato il bronzo dopo aver sognato a lungo l’oro: con questo avrebbe interrotto un digiuno lungo diciotto anni, perché l’ultima volta di un italiano iridato è ancora il titolo della corsa a punti conquistato a Perth nel 1977 da Silvio Martinello, che oggi è opinionista ai microfoni Rai. «E’ una medaglia che mi tengo stretta, anche se sono uno che corre sempre per vincere», è stato il primo pensiero del veronese della
Sky, nato il 7 febbraio 1989 a Isola della Scala e residente abita a Vallese di Oppiano, che sul podio mondiale c’era già finito quattro anni fa, ad Apeldoorn in Olanda: allora fu argento nello scratch, specialità che adesso fa parte di questo omnium in cui l’azzurro si misurerà anche ai Giochi Olimpici di Rio, dopo averlo già frequentato ai Giochi di Londra. Felice lui, felice il ct Marco Villa e il supervisore delle Nazionali, Davide Cassani, al debutto nel nuovo incarico “globale”. Ma non è finita. Un punto solo, infatti, ha separa l’Italia da un clamoroso oro, sfiorato dallo stesso Viviani e da
Liam Bertazzo (Southeast), nel Madison, più noto come Americana, specialità nella quale una coppia azzurra non andava sul podio iridato da 17 anni (Martinello-Collinelli nel 1988 a Bordeaux). E’ un argento vivo, che per un misero punto (21-20) non è diventato oro, vinto dai Morgan Kneisky e Bryan Coquard. Una gara straordinaria corsa sul filo dei 55 orari. Insomma, due medaglie in 24 ore valgono davvero tanto. «Evidentemente - dice Viviani - la maglia iridata per me è una maledizione, ci giro intorno da un paio d’anni, ma non vuole arrivare». Arriverà...
Sport
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Sabato 28 Febbraio 2015
Vanoli, vietato sottovalutare Caserta
Rispetto alla sfida del girone d’andata i campani sono più competitivi e con coach Esposito credono nella salvezza
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di Fabio Varesi
opo l’avventura nella final eight di Coppa Italia (terminata con un’onorevole sconfitta contro Sassari, che poi ha vinto il trofeo), la Vanoli si rituffa in campionato con rinnovato ottimismo. Il successo di Capo d’Orlando, arrivato dopo quattro ko di fila e malgrado l’assenza dell’infortunato Cusin, ha confermato che la squadra di Pancotto sa reagire nei momenti difficili e l’ottimo inserimento di Ed Daniel ha certamente facilitato il compito dei biancoblu in Sicilia. Domani al PalaRadi arriva Caserta ultima in classifica, ma è vietato pensare che sia un match facile. Prima di tutto perché nelle ultime cinque giornate, i campani hanno vinto quattro volte e poi perché rispetto alla partita del girone d’andata (vinta nettamente dai biancoblu), Caserta è cambiata tantissimo, a partire dalla guida tecnica. Dopo una prima parte di stagione choc (14 sconfitte di fila), la dirigenza, infatti, ha affidato la squadra a Vincenzo Esposito, uno degli eroi dello scudetto del ’91 e i risultati alla lunga si sono visti. E poi, oltre a recuperare Michele Vitali (fratello di Luca) sono stati ingaggiati alcuni elementi che hanno reso più competitivo il roster, come la guardia americana Henry Domercant, l’ala Michele Antoniutti, l’ala Amedeo Tessitori (arrivato dalla Dinamo Sassari) e il centro bulgaro Dejan Ivanov, ex Enel Brindisi. Completano il roster il veterano
SERIE A 19ª GIORNATA Bologna-Cantù
108-96
Capo d’Orlando-Cremona
57-74
Milano-Avellino
95-78
Pesaro-Reggio Emilia
75-74
Pistoia-Caserta
87-76
Sassari-Roma
72-61
Trento-Brindisi
95-83
Varese-Venezia
53-67
CLASSIFICA
SERIE A Il match contro Pesaro ha insegnato che affrontare squadre di bassa classifica può essere pericoloso Milano 34 Reggio Emilia 28 Venezia 28 Sassari 26 Brindisi 22 Trento 20 Cremona 18 Bologna (-2) 18 Pistoia 18 Cantù 18 Avellino 16 Roma 14 Capo d’Orlando 12 Varese 12 Pesaro 10 Caserta (-1) 7
IL PROSSIMO TURNO (01-03 h 18.15)
Avellino-Capo d’Orlando, Bologna-Pistoia, Cremona-Caserta, Milano-Reggio Emilia (h 20.30), Roma-Pesaro, Sassari-Cantù (28-02 h 20.30), Trento-Varese (01-03 h 20), Venezia-Brindisi. Marco Mordente (36 anni), il play americano Ronald Moore e l’ala grande Andrea Michelori (a lungo assente per infortunio), mentre il play sloveno Aleksandar Capin nei giorni scorsi ha rescisso il contratto. Malgrado il punto di penalizzazione (per aver effettuato in ritardo i pagamenti Irpef di ottobre 2014), Pesaro non è lontana e la gloriosa Juvecaserta crede ancora nella salvezza, quindi arriverà a Cremona con il coltello fra i denti alla ricerca di un successo prezioso. La sconfitta con Pesaro ha
Kenny Hayes in azione (foto Mario F. Rossi)
insegnato ai biancoblu che anche contro squadre di bassa classifica, è dura portare a casa i due punti, quindi è lecito attendersi una Vanoli molto concentrata, che vincendo potrebbe archiviare con larghissimo anticipo il discorso salvezza, per poi pensare più in grande. SI RIVEDE CAJA Dopo la sconfitta con Venezia (l’ennesima della stagione), coach Gianmarco Pozzecco ha dato le dimissioni da allenatore di Varese. Al suo posto Attilio Caja, vecchia conoscenza della Vanoli.
COSI’ ALL’ANDATA Dopo l’inattesa sconfitta casalinga contro Capo d’Orlando, la Vanoli si è subito riscatta passando con autorità a Caserta. Sugli scudi Hayes (21 punti) e Clark (17). CASERTA-CREMONA 66-81 (12-25, 24-45; 54-73) PASTA REGGIA CASERTA: Howell 12 (5/14 da due), Gaines 2 (1/3, 0/3), Mordente 3 (0/1, 1/2), Young 19 (4/13, 2/3), Vadi ne, Tommasini (0/1, 0/3), Michelori 7 (2/3 da due), Sergio (0/1 da tre), Capuano ne, Moore 15 (3/7, 3/6), Scott 8 (1/3, 2/7). Coach: Molin. VANOLI CREMONA: Hayes 21 (4/9, 3/4), Gazzotti (0/1 da tre), Vitali 14 (1/4, 2/3), Mian (0/1 da tre), Campani 7 (2/4 da due), Ferguson 14 (1/2, 2/4), Mei ne, Clark 17 (5/10, 1/3), Cusin 4 (1/1 da due), Bell 4 (2/2, 0/2). Coach: Pancotto.
SERIE A2 FEMMINILE
Tec-Mar imbattibile nei turni casalinghi, vuole confermarsi a Torino
Con una super Capoferri (29 punti, nella foto), la Tec-Mar Crema ha colto il terzo successo in altrettanti match disputati davanti al pubblico amico della Cremonesi, al termine di una sfida molto combattuta. Dopo Vicenza e Genova, stavolta è stato il Santa Marinella ad arrendersi ad un Basket Team
Crema bravo nel finale a chiudere i conti a proprio favore. Con questi due punti, le azzurre sono ora seconde da sole, grazie alla sconfitta di Torino a Vicenza. Proprio le piemontesi, domani sul parquet di Moncalieri, saranno le avversarie delle cremasche. Malgrado le ultime battute d’arresto, Torino è un
team molto forte e rappresenta un altro esame importante, che misurerà l’attuale forza della Tec-Mar, che anche in trasferta deve esprimersi come alla Cremonesi. POULE PROMOZIONE GIRONE D (4ª giornata) Crema-Santa Marinella 73-70, Genova-Castel San Pietro 34-61, Vicenza-
Erogasmet a Milano per sognare i playoff
Torino 68-60. 5ª GIORNATA (28-02 h 18) Castel San Pietro-Vicenza (h 21), Santa Marinella-Genova, Torino-Crema. CLASSIFICA Castel San Pietro 8; Crema 6; Torino 4; Genova, Santa Marinella, Vicenza 2.
SERIE B
I NUMERI 23ª GIORNATA Bologna-Arzignano 89-83, Cento-Trieste 91-64, CremaOrzinuovi 97-95, Desio-Montichiari 78-80, Lecco-Udine 70-74, Lugo-Urania Milano 73-76, Pordenone-Costa Volpino 60-77. 24ª GIORNATA (01-03 h 18) Arzignano-Montichiari, Bergamo-Lugo, Bologna-Desio, Costa Volpino-Lecco, Orzinuovi-Cento, Udine-Pordenone, Urania Milan-Crema. CLASSIFICA Cento 36; Udine 34; Bologna, Montichiari 30; Urania Milano 28; Orzinuovi 26; Pordenone, Bergamo 24; Lecco 20; Lugo, Crema 18; Costa Volpino 16; Desio 10; Arzignano, Trieste 4.
Non ha deluso le attese il derby regionale tra Erogasmet Crema e Gagà Orzinuovi. Ci si attendevano agonismo, bel gioco e punteggio sempre in bilico e così è stato. Di fronte ad un PalaCremonesi gremito in ogni ordine di posto, con un tifo incessante e colorito su entrambe le tribune, le due formazioni si sono date battaglia per 45’, senza mai riuscire a prendere con decisione il sopravvento l’una sull’altra, con un massimo vantaggio durante il match di soli 7 punti, a riprova dell’estremo equilibrio. Ha prevalso con il punteggio di 97-95 la formazione di casa, capace contro una delle corazzate del girone, anche se menomata dall’infortunio del centro Soloperto, di agguantare la vittoria ai tempi supplementari pur avendo tre uomini fuori per cinque falli, con capitan Tagliaferri e Persico che hanno capitalizzato al massimo il minutaggio a disposizione, completando un capolavoro costruito nei minuti regolamentari dalla dominanza sotto le plance di Zanella, immarcabile per Requena e Paunovic e dalla precisione dai 6,75 metri di Del Sorbo e di uno strepitoso Ferri, capace di battere ogni volta il raddoppio sistematico della difesa orceana, con Cardellini a mettere punti preziosi nei momenti
SERIE C Dopo il turno di riposo, che è servito per ricaricare le batterie, l’Mg.K Vis Piadena torna in campo stasera a Lissone, contro un avversario ostico che staziona nelle parti alte della classifica. Al comando c’è sempre il Saronno, che si è sbarazzato agevolmente dell’Oginate e vanta quattro punti in più della coppia 7 Laghi GazzadaManerbio. Stasera la capolista sarà impegnata ad
più caldi della gara e Tardito dominante in difesa. Ora il calendario propone ai leoni biancorossi un’ostica trasferta contro una delle sorprese del torneo, l’Urania Milano. La seconda società di Milano, ben allenata da Marcello Ghizzinardi, tecnico che ha avuto un ruolo importante nelle ultime fortune del florido settore giovanile di Casalpusterlengo, ha espugnato il difficile parquet dell’Orthos Lugo, mantenendosi stabilmente in zona playoff. Squadra con un’impronta fortemente difensiva, è stata capace di cogliere successi importanti, espugnando ad esempio il parquet di Montichiari, e vorrà vendicare la scialba prestazione dell’andata a Crema, quando un’Erogasmet in gran spolvero si impose con il punteggio di 80-56. Leader offensivo del quintetto meneghino è il centro Paleari, stabilmente tra i top scorer del girone; a completare il quintetto il play Giovanelli, due volte vincitore della serie C con Costa Volpino e Montichiari, la guardia Stijepovic e le ali Bazzoli e Torgano. Un incontro difficile per gli uomini di Baldiraghi, attesi da un’impegnativa prova del nove dopo il successo contro Orzinuovi e decisi a tener vive le speranze di playoff. Marco Cattaneo
Piadena cerca gloria stasera a Lissone
Arcisate, contro una squadra che nell’ultimo turno è caduta clamorosamente a Cantù: difficile che possa perdere punti. Lo stesso discorso vale per il 7 Laghi Gazzada a Boffalora e per il Manerbio a Olginate.
24ª GIORNATA Cantù-Arcisate 75-67, Carpe Diem Calolzio-Iseo 90-94, 7 Laghi Gazzada-Opera 97-73, Manerbio-Bernareggio 76-69, Milano 3-Lissone 69-62, Nerviano-Boffalora 80-56, Saronno-Olginate 76-50. Ha riposato: Piadena.
Una fase di gioco
25ª GIORNATA (28-02) Arcisate-Saronno, Bernareggio-Carpe Diem Calolzio, Boffalora-7 Laghi Gazzada, Iseo Cantù, Lissone-Piadena (h 21), OlginateManerbio, Opera-Milano 3. CLASSIFICA Saronno 34; 7 Laghi Gazzada, Manerbio 30; Lissone, Milano 3 28; Carpe Diem Calolzio, Iseo, Opera 24; Bernareggio, Olginate 22; Piadena, Arcisate, Nerviano, Boffalora 16; Cantù 4.
RUGBY SERIE C1
Malgrado la sconfitta, il Crema non ha sfigurato
Non è riuscita l’impresa di espugnare Pavia ad un Crema che, se pur rimaneggiato come non mai, si è battuto con voglia e cuore fino alla fine. Il campo pesante ha poi condizionato in maniera determinate l’andamento della partita, penalizzando oltremisura la già leggera mischia cremasca. E’ questo, infatti, il tallone d'Achille dei ragazzi di Zaini: la leggerezza e la mancanza di ricambi nei primi cinque uomini e contro il Cus se ne è avuta una lampante dimostrazione. Infatti, il pack di mischia neroverde ha effettuato la
solita commovente prestazione, come impegno e volontà, cedendo solo alla distanza non avendo, come gli avversari, forze fresche da inserire. Solo 18 gli elementi a disposizione del tecnio cremasco, contando anche i rinforzi provenienti dalla Under 18: da incorniciare le prove di Bassi e Cattani e del solito Dominoni. E’ finita 20-5, con i pavesi che non sono riusciti però ad andare in bonus, grazie alla tenacia dei cremaschi, che non hanno mollato fine alla fine. Dopo la pausa per gli impegni della Nazionale (oggi pomeriggio in
campo in Scozia), l’8 marzo è in programma l’incontro casalingo con il Valle Camonica, con la speranza di recuperare i tanti infortunati. A ranghi completi, infatti, le squadre affrontate fin ora non sono certamente superiori al Crema che con lo spirito visto Pavia, un pizzico di fortuna in più e l’arrivo della bella stagione può dire ancora la sua nella lotta per la salvezza. CLASSIFICA (3ª giornata 2ª fase) Cus Pavia 13; Cernusco 11; Lainate 10; Valle Camonica 6; Crema Rugby 4; Amatori Milano 2.
Serie C2: Casalmaggiore fatica a battere il modesto Codogno
Nulla da fare per la Witor’s Cremona, piegata 24-0 dal Cus Brescia Marco Polo Cadetta. Il turno di riposo sarà quindi salutare per ricaricare le batterie. Più sudato del previsto, invece, il successo di Casalmaggiore, passato solo 24-22 a Codogno contro la penultima in classifica. Una vittoria che comunque vale in secondo posto. Domani i casalaschi ospitano il Rugby Bergamo Cadetta (ottavo).
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Sport
Sabato 28 Febbraio 2015
CALCIO SERIE A
CALCIO SERIE B
E’ il caos Parma a tenere banco Il match clou si gioca a Bologna
Fischio d’inizio ritardato di 15 minuti e sciopero dei giocatori del Parma. E’ questo lo scenario apocalittico del calcio italiano, che fa da contraltare all’ottimo rendimento delle squadre della serie A nelle coppe europee. Il mondo pallonaro è quindi nell’occhio dl ciclone ed in particolare i vertici di Federazione e Lega. Tutto questo relega in secondo piano il fatto sportivo, che propone lunedì sera all’Olimpico il big match tra Roma e Juventus. In assenza di un successo dei giallorossi, la lotta scudetto sarebbe già decisa ai favore dei bianconeri. 24ª GIORNATA Cagliari-Inter 1-2, Empoli-Chievo Verona 3-0, Fiorentina-Torino 1-1, Hellas Verona-Roma 1-1, Juventus-Atalanta 2-1, Lazio-Palermo 2-1, MilanCesena 2-0, Napoli-Sassuolo 2-0, Parma-Udinese rinviata, Sampdoria-Genoa 1-1. 25ª GIORNATA (01-03 h 15.15) Atalanta-Sampdoria,
Cagliari-Hellas Verona (h 12.30), Cesena-Udinese, Chievo-Milan (28-03 h 20.45), Genoa-Parma rinviata, Inter-Fiorentina (h 18), Palermo-Empoli, Roma-Juve (0203 h 20.45), Sassuolo-Lazio, Torino-Napoli (h 20.45). CLASSIFICA Juventus 57; Roma 48; Napoli 45; Lazio 40; Fiorentina 39; Genoa, Sampdoria 36; Inter 35; Milan, Torino, Palermo 33; Sassuolo 29; Udinese* 28; Empoli 27; Hellas Verona 25; Chievo Verona 24; Atalanta 23; Cagliari 20; Cesena 16; Parma* (-1) 10.
Europa League: derby tra Roma e Fiorentina
Dopo tre pareggi consecutivi (due casalinghi), la capolista Carpi ha visto assottigliarsi il vantaggio sulla terza in classifica (ora a -7). Ecco perché la trasferta di oggi a Vercelli è molto importante per valutare lo stato di forma e le ambizioni degli emiliani. Il match clou si gioca comunque a Bologna tra i rossoblu e il soprendente Vicenza, 4º in classifica. L’Avellino (terzo) ospita la Ternana. 27ª GIORNATA Bari-Virtus Lanciano 2-0,
SORTEGGIO
Cinque squadre italiane agli ottavi di Europa League: un grande risultato, per certi versi inatteso. Ecco l’esito del sorteggio di Nyon per gli ottavi di finale (12 e 13-3): Everton-Dinamo Kiev, Dnipro-Ajax, Ze-
nit-Torino, Wolfsburg-Inter, Villareal-Siviglia, Napoli-Dinamo Mosca, Bruges-Besiktas, Fiorentina-Roma. MONDIALI SCI DI FONDO Steffetta 4x10 maschile, oro alla Norvegia (solo 6ª l’Italia).
Brescia-Perugia 1-2, Carpi-Virtus Entella 0-0, Cittadella-Bologna 0-1, Frosinone-Pro Vercelli 3-2, Livorno-Avellino 0-1, Pescara-Catania 1-0, SpeziaModena 3-2, Ternana-Latina 0-2, Trapani-Varese 0-0, Vicenza-Crotone 1-0. 28ª GIORNATA (28-02 h 15) Avellino-Ternana, Bologna-Vicenza (27-03 h 21), Catania-Frosinone, Crotone-Livorno, Latina-Trapani (27-03 h 19), Lanciano-Cittadella, Modena-Bari, Perugia-Spezia, Pro Vercelli-Carpi, Virtus Entella-Pescara, Varese-Brescia. CLASSIFICA Carpi 52; Bologna (-1) 47; Avellino 45; Livorno, Vicenza 43; Frosinone 41; Spezia 39; Virtus Lanciano 37; Perugia, Pescara 36; Ternana 35; Pro Vercelli, Trapani, Bari 33; Modena*, Latina, Cittadella, Virtus Entella 30; Brescia 29; Catania*, Varese (-3) 28; Crotone 25.
Conferme per Bissolati e Casc
BOCCE Campionato provinciale a squadre: la Coop Castelvetro è un rullo compressore. Vincono anche Flora e Stradivari
U
di Massimo Malfatto
na sola squadra è a punteggio pieno dopo la terza giornata del campionato provinciale a squadre, organizzato dal Comitato provinciale. GRUPPO A La vittoria non fa più notizia alla Coop Castelvetro, ma non sono mancati gli ostacoli alla squadra piacentina per avere ragione de Le Querce B. Conclusisi in parità i set tra Generali-Zigliani-Penotti opposti a Corbari-Bulfari-Galelli, l’individuale con Germano Betti di fronte a Luciano Bergamaschi e il match di coppia tra Bonetti-Penotti e Bongiorni-Galelli è stata determinante la vittoria di Corbari-Bulfari su Betti-Generali. Quando la Germana Cantarini gira, la Canottieri Bissolati va. Sotto la regia della pluricampionessa del mondo arrivano punti pesanti e decisivi, prima in terna, poi in coppia con Erminio Ferrari e per la Soms non c’è nulla da fare. Le coppie hanno fatto la differenza nell’incontro tra il Casc ed il Signorini con Cornacchia-Lodigiani e Fattebene-Ghidoni a regalare i punti alla propria squadra. GRUPPO B Regala un’altra bella prova di forza lo Stradivari, netto il successo della bocciofila di via Milano su Le Querce B. La terna Azzini-MininiGaimarri si sbarazzava di Bocchi-Vicardi-Lazzaretti, disco rosso per Man-
GRUPPO A - 2° Turno
vs SIGNORINI
2-0
COOP CAST.
vs LE QUERCE A
1-0
SOMS
vs BISSOLATI
0-3
GRUPPO B - 3° Turno BALDESIO
Risultato
vs FADIGATI
1-1
FLORA
vs ASTRA
2-0
STRADIVARI
vs LE QUERCE B
3-1
CLASSIFICA GRUPPO A COOP CASTELVETRO CASC BISSOLATI SIGNORINI SOMS LE QUERCE A
9 8 7 3 0 0
Guerrini e Zagheno vincono a Scannabue
Risultato
CASC
CLASSIFICA GRUPPO B STRADIVARI FADIGATI ASTRA FLORA BALDESIO LE QUERCE B
6 5 4 3 2 1
I vincitori Guerrini e Zagheno
PROSSIMO TURNO
Gruppo A (02-03) Signorini-Soms Bissolati-Coop Castel. Casc-Le Querce A
Gruppo B (02-03) Baldesio-Le Querce B Fadigati-Flora Astra-Stradivari
fredi (sostituito da Foroni) entrambi sconfitti da Bastoni. Parlano “stradivariano” gli incontri di coppia con i successi di Foroni-Minini e Azzini-Gaimarri rispettivamente su Vicardi-Bastoni e Bocchi-Lazzaretti. Emozioni nel match Baldesio-Fadi-
I giocatori de Le Querce A
gati vinto dai cicognolesi, seconda sconfitta consecutiva dei rivieraschi ai supplementari. Parità le terne ChittòPasseri-Bianchessi contro CesenaSalvaderi-Tessadri mentre Sergio Petrini ha la meglio su Carlo Ricini. La coppia Cesena-Salvaderi si sbarazza
di Passeri-Bianchessi, nulla di fatto tra Ricini-Tessadri e Chittò-Maffezzoni: si va al “tiro ai pallini” dove s’impone il Fadigati per 5-4. L’Astra conferma di non essere la bella squadra degli scorsi anni e viene sconfitta senza attenuanti dalla canottieri Flora.
Exploit di Pedrignani e Foroni-Manfredi Da sinistra Pedrignani e Chiappella
(M.M.) Ancora una sbalorditiva prestazione di Alberto Pedrignani che si è aggiudicato alla grande il 2° memorial Vittorio Muti, gara nazionale individuale svoltasi a Lentate sul Seveso. Dopo aver eliminato Walter Crespi (12-7) nei quarti di finale, il galattico e vulcanico “Pedro” superava Paolo Proserpio (12-10) in semifinale ed in finale aveva la meglio su Massimiliano Chiappella con il punteggio di 12-9. Ottimo sesto posto dell’offanenghese Claudio Lupi Timini. GP CITTA’ CARPANETO Un’ulteriore ragguardevole prestazione delle nostre formazioni in trasferta che, per la seconda volta consecutiva hanno sfiorato il col-
paccio sulle corsie piacentine. Nel 29°Gran Premio Città di Carpaneto eccellente secondo posto di Guerrino Foroni e Francesco Manfredi. Dopo aver eliminato i cremonesi Betti-Generali (12-6), gli stradivariani superavano i piacentini Malverni-Paganuzzi (12-9) ed i “sanitari” Benna e Tamagni per 12-8. Niente da fare in finale per i bravi Foroni e Manfredi nettamente sconfitti dai milanesi Mauro Campolungo e Stefano Fontebasso per 12-5. Nella fase finale anche i giovani Andrea Ferri ed Elia Ravasi (eliminati da Benna e Tamagni), i cicognolesi Ricini e Pedretti, i rivieraschi Zinetti e Ghisolfi ko contro i vincitori della gara.
(M.M.) Ha riscosso successo il 15° trofeo “Lorenzo e Carlo Ghiozzi” organizzato dalla Scannabuese. Una gara che “seduce” sempre di più la bocciofila Achille Grandi: lo scorso anno vinse Mattia Visconti, questa volta ha riguardato Stefano Guerrini ed Andrea Zagheno. Dopo aver superato Agosti-Marzolini (126), i pupilli di Elia Avaldi s’imponevano sui compagni di squadra Roberto e Mattia Visconti, che nei quarti avevano eliminato i beniamini di casa Belli e Pietrobelli. Finale equilibrata dove la spuntavano Guerrini-Zagheno su Chiappa-Galdi per 12-8. Parla “straniero”, ben quattro bocciofile extra-comitato su sei nella fase finale, la categoria C/D e prova di forza di Cristian Mariani ed Enrico Cantagalli. I portacolori della “Codognese” si sbarazzavano dei madignanesi Barbieri-Magnini (12-2) ed in finale avevano la meglio su Giuseppe Tuzzi e Mario Testa per 12-11. Quarto posto per l’ex baby trescorese Nicolas Testa accoppiato al papà Massimo eliminato dai lodigiani sul filo di lana. Ha diretto la gara Raimondi, arbitri di finale Morena e Padovani. ACHILLE GRANDI La bocciofila cremasca gioca oggi a Venezia contro la San Sebastiano, incontro valido per l’ultima giornata del campionato italiano di Serie C. Per quanto concerne la classifica formazione veneziana già retrocessa mentre per Pedrignani e compagni la possibilità di terminare al secondo posto che sarebbe un ragguardevole risultato all’esordio in questa manifestazione.