il
Settimanale
Piccolo www.ilpiccologiornale.it
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Anno III • n. 19 • SABATO 14 maggio 2016
Edizione chiusa alle ore 21
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
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Redditi, cosa si può scaricare
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di Vanni
T
a pagina 23
Caprara e Micelli in pole per il dopo Barbolini alla Pomì
a pagina 9
li, perché mentre la squadra sta giocando la post season per la prima volta nella sua storia, la società è già al lavoro per pianificare la prossima avventura in serie A, per affrontarla ancora da protagonista. E la Vanoli ripartità da alcune certezze come il coach Pancotto, che non ha ascoltato le sirene arrivate da Pesaro, e l’ottimo Elston Turner, partito in sordina e diventato un beniamino dei tifosi. Ma siamo sicuri che con altri protagonisti del roster, la dirigenza avrà pianificato il futuro e questa programmazione è uno dei segreti dei successi biancoblu, che sopperiscono con le idee a un budget limitato. Un esempio da seguire da altre realtà locali, sulla scia di quanto mostrato nel volley a Casalmaggiore. Stasera per i tifosi biancoblu sarà una festa dello sport, anche se non dovesse arrivare la vittoria.
calcio lega pro
a pagina 24
La Cremo ripartirà senza Brighenti Rossitto in bilico
Un convegno sul trasporto pubblico storia
a pagina 8
Biffi con Condillac e Du Tillot
comunali piadena
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volley a1
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di Fabio Varesi
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Qualche giorno fa, un treno è transitato tra Ronca de’ Golferami e Pozzo Baronzio senza che le sbarre del passaggio a livello si abbassassero. L’autista di un’auto in transito, allibito, ha fotografato la scena. L’identica cosa è avvenuta lo scorso inverno, a poca distanza, al passaggio a livello tra Pontirolo e Drizzona. Anche lì l’autista ha scattato la foto del treno in transito con le sbarre alzate. Chissà quante volte è accaduto senza che ci fosse qualcuno pronto a immortalare la scena. Sta di fatto che io, che attraverso spesso entrambi i passaggi a livello, ormai comunque mi fermo e do la precedenza ai treni (non so cosa stabilisca il codice della strada ma me lo suggerisce l’intuito). Consiglio anche ai passeggeri dei treni di accomodarsi sui vagoni centrali o in coda, non si sa mai. Quanto a noi autisti, ci organizzeremo magari con cartelloni ai passaggi a livello che riportino gli orari dei mezzi di Trenitalia. Che, come noto, sono di puntualità svizzera.
Comunque vada, sarà un successo
utti davanti alla tv. Per i tanti tifosi che non saranno presenti al Taliercio, casa della Reyer Venezia, stasera non ci sono altri impegni. In diretta su Rai Sport 1 la Vanoli cerca l’ennesima impresa stagionale, forse la più difficile dopo un campionato estenuante, affrontato con un roster limitato, rispetto alle altre protagoniste dei playoff. Indipendentemente dal risultato finale della sfida di stasera contro Venezia, quanto hanno fatti i ragazzi di Pancotto merita un lunghissimo applauso, anche da chi non è appassionato di basket e non si è ancora avvicinato a una squadra capace di entusiasmare. L’aver allungato la serie, senza il capitano Vitali, è già un’impresa, ma siamo sicuri che stasera i biancoblu daranno l’anima per garantirsi la “bella” al PalaRadi, che diventerebbe una bolgia, come è già accaduto in gara 2. Ma gli exploit di questa stagione non sono casua-
Alessandro Mangia e i due referendum sull’autonomia
gruppo arriva
pagina 13-16
Fatemi capire...
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regionale e costituzionale
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basket playoff forza Vanoli: in palio c’e’ la “bella” al palaradi
pileri: puntare sulla ciclovia vento, per rilanciare l’economia pagine 4-5
dichiarazioni
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allarme pesticidi in po, tutto vero? Lo ha evidenziato il rapporto dell’Ispra, specialmente riferito alla Lombardia. Ma ci sono regioni che non hanno fornito i dati
a pagina 10
ciclismo
La sfida tra Francesconi e Cavazzini a pagina 26
Dopo quattro anni di assenza torna la corsa di Sesto
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cremona Commissione regionale
Sanità, eletto Fabio Rolfi
Fabio Rolfi, 39 anni, di Brescia (Lega Nord) è il nuovo Presidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia. L’elezione è avvenuta mercoledì a Palazzo Pirelli nel corso della seduta set-
timanale di Commissione. Rolfi, indicato da tutti gli esponenti della maggioranza (FI, Lega Nord, Lista Maroni, Ncd, Pensionati), ha ottenuto 47 su 77 voti rappresentati, 30 le schede bianche.
Allarme pesticidi? Non proprio
Il rapporto dell’Ispra ha creato grandi timori, ma le aree più inquinate sono quelle più controllate...
S
di Simona Raboni
empre più pesticidi nelle acque italiane, a giudicare da quanto si riporta nel “Rapporto nazionale pesticidi” pubblicato dall’Ispra. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale riscontra un aumento complessivo del 20% di tracce di pesticidi nelle acque superficiali e del 10% in quelle sotterranee. A risultare contaminato si tratterebbe del 63,9% delle acque superficiali (fiumi, laghi e torrenti); in Lombardia, il dato cresce fino al 78,5%. Anche le falde risulterebbero piuttosto inquinate, almeno nel 31,7% dei punti; in Lombardia, il dato cresce fino al 41,3%. La concentrazione maggiore delle acque inquinate riguarda la pianura lombardo-veneta, ma in termini relativi la maglia nera spetta a Toscana e Umbria, dove la percentuale delle acque inquinate arriva al 90-95%. Un sorprendente 100% se lo aggiudica invece la Provincia di Bolzano. I dati sono rimbalzati tra i media con toni di allarme ma, pur non trattandosi certo di una buona notizia, è forse il caso di limitare i danni. I dati vanno innanzitutto contestualizzati, in quanto “solo” il 55,4% delle acque superficiali non supera gli Sqa. Gli Standard di Qualità Ambientale sono parametri fissati dall’Unione Europea e si riferiscono alla presenza di rischi significativi per la salute uma-
na. Le acque sotterranee lombarde, per dire, violano i parametri nel 13,2% dei casi. Bisogna considerare poi che la distribuzione dei controlli è stata disomogenea: il 60% di questi si concentra nelle maggiori regioni dei Nord Italia (Lombardia, Emilia, Piemonte, Friuli, Veneto e Trentino), mentre le ricerche sono state molto più scarse nel centro-sud. Alcune regioni, poi, come il Molise e la Calabria non sono state nemmeno in grado di fornire dei dati. Per dirla con le parole di Pietro Paris, che ha coordinato i lavori della ricerca: «La maggior parte delle situazioni negative riguarda il nord e questo dipende dai controlli più attenti e regolari». Tutto ciò, senza contare che le vendite di pesticidi sono in calo da ormai quasi un decennio. L’aumento delle quantità di inquinanti trovato nei campioni analizzati può essere imputato, oltre a questo, anche al numero di sostanza rilevate, 175, «un numero sensibilmente più elevato degli anni precedenti». Di che sostanze si sta parlando? Pur essendo fungicidi e gli insetticidi in aumento, a farla da padrone restano i diserbanti: Ampa, terbutilazina, terbutilazina-desetil e glifosate. In particolare, il glifosate costituisce la pietra dello scandalo; da alcuni studi dell’Oms, infatti, è emersa la possibilità che la sostanza abbia un forte effetto cancerogeno. L’Unione Europea sarà chiamata a giungo a decidere
se sospenderne la legalità. La domanda che forse a questo punto si pongono molti cittadini è se l’acqua delle nostre case resta potabile a fronte dei risultati comunque non troppo confortanti. Padania Acque, la società che gestisce la rete idrica dell’intera provincia, si è sentita in dovere di rassicurare i cittadini: «L’acqua che arriva nelle case dei cittadini della Provincia di Cremona è pressoché immune da questo tipo di contaminazione. Le falde da cui l’acqua viene emunta sono profonde: gli inquinanti antropici… posso-
no raggiungere falde di una profondità nell’ordine di una decina di metri; le falde da cui viene prelevata l’acqua destinata al consumo umano, invece, superano il centinaio di metri di profondità. La profondità delle falde è la prima e principale garanzia di un’assenza di contaminazione. Il fattore di rischio, dunque, è molto basso». «Praticamente pari a zero», afferma Paris. Appurata la possibilità di continuare a servirsi dell’acqua potabile nelle case, resta comunque il fatto che per le acque della Provincia di Cremona
è certamente un limite il fatto di trovarsi a valle di una delle aree più industrializzate d’Europa. E a risentirne di più è certamente il suo grande fiume, il Po: anche se nel 2013 questo grande malato fu dichiarato sano dall’Arpa di Cremona, l’anno successivo è tornato a essere bocciato dalle province di Parma e Piacenza. D’altro canto, sono lontani i tempi in cui il Po costituiva il mare in miniatura dei cittadini di tutte le città rivierasche padane. Ma di ciò non si allarma più nessuno. Al massimo, per qualcuno, vale solo un po’ di nostalgia.
Oreste Pegno, dalla Uil al canale dell’app Telegram per la scuola Dieci anni fa dalla sua città, Napoli, si trasferì a Cremona, il lavoro la sua priorità. Da giornalista precario a docente delle scuole superiori dove insegna officina meccanica e milita nelle fila della Uil Scuola, il sindacato schierato, da sempre, al fianco dei precari come lui. Oreste Pegno, classe ’78 gavetta da “emigrante” come si definisce lui per citare Massimo Troisi e passione indiscussa per la tecnologia. Ed è proprio grazie a questa sua passione, pionere dei social, che ha inventato il primo canale Telegram per la scuola. La app concorrente di Whatsapp, utilizzata in ben 46 paesi del mondo ma in Italia ancora sconosciuta ai più. Che cosa è esattamente Telegram? Si tratta di un’applicazione di messaggistica istantanea simile al più noto Whatsapp ma con funzioni inedite e col vantaggio di essere completamente gratuita. La sua caratteristica sono i canali, più estesi dei gruppi Whatsapp e, nel caso della scuola capaci di arrivare, in contemporanea. a docenti, studenti e genitori Attraverso il canale che ha creato (https://telegram.me/uilscuolacremonalodi) si possono inviare e ricevere messaggi direttamente dalla segreteria ai docenti, raggiungere contemporaneamente tutti i membri del consiglio di classe, comunicare a studenti e genitori eventi straordinari e, non ultimo, parlare alla classe senza che il docente lasci agli studenti il numero di cellulare. Ottima anche la funzione che permette di vedere tutti i messaggi precedenti all’iscrizione così da non perdere ciò che è stato detto E’ assolutamente agevole da utilizzare. Basta installare sul proprio pc, smartphone o tablet il programma, cliccare su “Unisciti al canale” e il gioco è fatto. Anche nelle scuole la comunicazione può così avvenire in tempo reale. Oggi giorno è tutto alla portata di un click.
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Cronaca
Sabato 14 Maggio 2016
C
di Vanni Raineri
on le belle giornate di primavera (pioggia permettendo), cosa c’è di meglio che inforcare la bici e farci un giro all’aria aperta? E magari approfittare di una pausa per visitare quel piccolo museo di campagna, e poi fermarsi a pranzare in quella trattoria che prepara i piatti tradizionali come una volta. E se poi piove? Beh, ci si ferma a dormire da quei tipi simpatici del maneggio. Ma come ci arrivo? Un tratto posso farlo, ma poi vale la pena avventurarsi su una strada in cui sfrecciano le auto, o passare per quello stradello pieno di buche? Mica siamo in Olanda, forse è meglio lasciar perdere. Chi qualche anno fa ha deciso di non lasciare perdere, anzi di coinvolgere tutti per dare una svolta decisa, è il professor Paolo Pileri, del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano. Proprio dal Politecnico ha preso il via il progetto oggi conosciuto come VenTo (VeneziaTorino), che consiste, come ormai noto, in una ciclovia che colleghi i capoluoghi del Piemonte e del Veneto lunga 679 chilometri. E’ con lui, che oggi coordina il progetto, che facciamo il punto sulla situazione. La novità positiva recente viene dalla Legge di Stabilità che ha finanziato piste ciclabili di lunga percorrenza. Al progetto, leggiamo sul sito ufficiale (progetto.vento.polimi. it), hanno già aderito oltre 300 tra associazioni e istituzioni. Ma riguardo alle azioni concrete e alla spesa, qual è la reazione istituzionale? «Non è ora che le istituzioni devono mettere soldi. Il dispositivo della Legge di Stabilità deve consentire al progetto di raggiungere il livello preliminare di progettualità per potere in futuro, assieme alle regioni, accedere ai finanziamenti europei per dare il via alle fasi esecutive. Non si richiede dunque oggi ai comuni di garantire un riscontro economico, anche perché sono gravati da una situazione economica difficile; sono le regioni ad avere da tempo dichiarato la loro disponibilità. Credo sia preferibile
Intervista al professor Paolo Pileri, che coordina col Politecnico di Milano il progetto di ciclovia lu
Con il VenTo verso il m
utilizzare le risorse che ci sono per uno-due progetti forti che possano generare nuove economie a livello locale. Quanto alla Legge di Stabilità, è un fatto molto positivo: per la prima volta nella storia repubblicana una legge dello stato prende in considerazione le grandi piste ciclabili: VenTo e altre tre. Giusto così: solo sulle grandi distanze si attivano meccanismi turistici con economie collegate. Al momento i 91 milioni di finanziamento non coprono l’intero costo della progettazione, ma sono importanti. VenTo nasce dal basso, da noi che poi abbiamo coinvolto i comuni, ma la legittimazione dello stato è importante».
21 -22 Maggio 2016
Lei ha detto che oggi non è più il tempo della cazzuola ma di sfruttare le risorse ambientali e paesaggistiche. Il fatto che il progetto nasca al Politecnico, che per la gente comune riporta ai concetti di scienza, tecnologia, architettura e ingegneria, suona strano. L’input ce lo si sarebbe aspettati da un’associazione ambientalista. «Nell’immaginario collettivo noi ci occupiamo di piattaforme
«Solo sulle grandi distanze si attivano le economie»
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petrolifere e autostrade, e questo è un tema fondamentale. Oggi l’ingegneria, l’architettura, la programmazione territoriale ha nella questione del paesaggio un obiettivo a lungo dimenticato: possiamo costruire quella che è la prima missione culturale, che è il lavoro. Vorrei anche far capire che il know how ingegneristico serve per fare una strada ma anche una ciclabile. E’ giusto che il Politecnico lavori su questa frontiera, così come sul
Comitato Provinciale Brescia
comune di
fiesse
Rievocazione storica battaglia di bezzecca FIESSE - Località Boschetto al Ponte - Sede Amici de la Gàmbera
PROGRAMMA
SABATO 21 MAGGIO 2016 Ore 10.30 Apertura al pubblico accampamento militare Ore 14/15 Dimostrazione Manovre Militari d’epoca Ore 16.00 Commemorazione di Mauro Anelli presso il Cimitero di Fiesse Ore 21/22 Rievocazione Battaglia Ponte Caffaro DOMENICA 22 MAGGIO 2016 Ore 10.30 Santa messa in memoria Mauro Anelli con i Gruppi di Rievocazione Storica Ore 11.30 Parata per le vie del Paese, Commemorazione Caduti di tutte le Guerre. Ore 12.30 Pranzo con Spiedo Ore 15.30 presentazione Targa in onore di Mauro Anelli Ore 16,30/18,30 RIEVOCAZIONE
Battaglia di Bezzecca
Gruppi presenti: Gruppo Storico Montichiari Associazione storico-culturale Cannoni e Moschetti Artiglieri Forte Ardietti Peschiera Gruppo storico KK IR 14 Von Klebeck (Peschiera) Associazione Nazionale Bersaglieri Casalmaggiore Gruppo Storico Zelo Buon Persico Lodi
Siete Invitati
recupero di edifici spesso abbandonati, come le cascine». Lei ha detto che VenTo è un progetto a basso costo e alto rendimento sociale e culturale, occasione per lo sviluppo territoriale e di occupazione concreta e stabile. Non crede che gli amministratori fatichino a comprendere il concetto? «Faticano molto, ma meno di 5 anni fa, quando iniziammo. Il cicloturismo non è la bicicletta in luoghi turistici, ma favorire la scoperta di luoghi che in questo modo diventano turistici. Se creiamo un passaggio sul Po, il fiume e i luoghi limitrofi saranno visti da centinaia di migliaia di persone, e questo
genera nuovi turisti che alimentano il tessuto imprenditoriale locale che già esiste, pur faticando. Non è un caso che ci siano spinte per promuovere il cicloturismo in zone con turismo già sviluppato, ma la scommessa è farlo, con infrastrutture leggere, dove oggi i tessuti economici faticano, quel che chiamiamo rigenerazione territoriale. Un turismo diverso, non di destinazione: faccio un’esperienza e “inciampo” nei luoghi. Per questo dico agli amministratori: basta col fare ciclabili corte, raccogliamo i finanziamenti con maggiori ambizioni. Se un giorno i finlandesi verranno a Casalmaggiore, sarà per VenTo».
ungo 679 chilometri
mare Paolo Pileri
E’ il caso di mandare qualche amministratore in gita in Nord Europa? «Basterebbe che ci accompagnassero per 50 km: si accorgerebbero cosa significa progettare una struttura ciclabile turistica e non urbana». Ha parlato anche di occasione per le aziende agricole, che invece spesso non consentono il passaggio di bici con l’utilizzo di sbarre. E poi c’è il problema dei tratti condivisi con le auto. Pensi che il tracciato di VenTo, in provincia di Cremona, è quasi interamente individuato su un argine maestro (a volte ben distante dal Po) aperto agli autoveicoli.
«Da sempre proponiamo ai sindaci, nonostante alcuni di loro non siano d’accordo, di togliere il traffico di auto dagli argini. VenTo corre per 632 km lungo il Po (la parte restante è il collegamento per Milano, ndr) e deve essere solo ciclopedonale, altrimenti per il turismo è fallimentare. In Germania ci sono ben 45mila km solo di grandi ciclabili e l’88% è solo ciclopedonale: per questo milioni di turisti scelgono di trascorrere così le loro vacanze. Mi spiace per i sindaci, ma serve coraggio. Quanto all’argine maestro, è grazie alla sua altezza che si gode la vastità del paesaggio. Un altro ingrediente del successo è creare un tracciato il più possibile rettilineo; se usassimo gli arginelli, oltre un certo limite non sarebbe più un tracciato appetibile. Piuttosto, potrebbero essere utilizzati per ciclabili secondarie collegate alla principale per chi volesse inoltrarsi nella golena. Ma la suggestione dall’alto di un argine maestro è diversa». E le tante strade sbarrate dai proprietari? «Giusto inibire il transito alle auto. Nel Lodigiano sono state disegnati diversamente per consentire il passaggio delle bici». Si figuri che a Gussola, in provincia di Cremona, al posto della sbarra è stata realizzata una cancellata con pilastri esterni in muratura e una recinzione che attraversa pure il fosso: non ci si passa neppure a piedi. E quella strada conduce a un’area Lipu promossa da un bel manifesto appena prima
della cancellata. «Questo è assurdo. Aggiungiamo che in certe zone abbandonate si è fatto quel che si voleva. Sono aree da restituire ai cittadini, anche immaginando una seconda vita di quella golena e di quelle cascine. Solo lungo il Po, VenTo incontra più di 10mila aziende agricole, che potrebbero giovarsi di un reddito complementare importante. Si pensi che un km di grandi ciclabili in Europa genera mediamente un indotto che va dai 100mila ai 300mila euro l’anno, e in gran parte riguarda vitto e alloggio. Serve che le aziende agricole riconoscano il valore di queste infrastrutture, e dobbiamo fare attività di informazione spiegando che proprio loro dovrebbero benedire le ciclabili per le possibilità di reddito che offrono. Poi serve che l’azienda agricola resti tale mantenendo prezzi bassi garantendosi la clientela. Come accade in Olanda: meno profitto sul singolo cliente e margini sui grandi numeri». Come valuta la possibile interazione tra ciclovia e fiume Po, soprattutto nella bella stagione? «Proprio nel Cremonese abbiamo sempre percorso tratti di navigazione, un esempio per dire a tutti che la navigazione turistica con la bici è un elemento fondamentale su cui investire. Ciò apre ad un punto di vista del paesaggio differente. Poter imbarcarsi a Isola Pescaroli e scendere a Boretto sarebbe un grande valore aggiunto». E a quel punto saremmo sul Canal du Midi in Francia. «In Francia c’è un turismo enorme di questo genere, con l’utilizzo di chiatte e bici. Noi abbiamo immaginato con gli studenti progetti di qualificazione per il canale Milano-Cremona, che oggi si ferma a Pizzighettone. Serve creatività per immaginare l’acqua come elemento vitale della nostra cultura, affinché il Po non sia un confine meridionale della Lombardia, ma il centro della vallata». Un aspetto importante è il collegamento con altre grandi
ciclabili, come la ciclopista del Sole che arriva al Brennero. «Che è pure compresa nella Legge di Stabilità. A Mantova VenTo incontra uno snodo fondamentale con la grande direttrice nord-sud. L’ambizione massima è quella di creare un sistema, con grandi a piccoli circuiti». Sappiamo che le variabili sono tante, ma quando immagina il taglio del nastro? «I fattori sono davvero molti. Tecnicamente abbiamo proposto un modello di realizzazione che parte col rendere ciclabili tutte le vie che lo sono quasi. In tre anni potremmo concludere il percorso: questo se si fanno in fretta gli accordi politici tra le regioni. Nel frattempo però possiamo realizzare ampie parti ciclabili. Muovendo qualche sbarra ad esempio conquisteremmo parecchi chilometri. Ci sono azioni politiche che necessitano di ordinanze. Tecnicamente il tempo che serve è breve, i soldi ci sono, le capacità progettuali pure. Serve che gli amministratori imparino ad andare d’accordo». Intanto da poco è uscito il libro “VenTo. La rivoluzione leggera a colpi di pedale e paesaggio”, scritto a sei mani (in italiano e in inglese) da Pileri con Alessandro Giacomei e Diana Giudici. Infine, si sta già preparando la quarta edizione di “VenTo Bici Tour” (che prevede anche un tratto navigabile), che vedrà la partenza il 17 o 18 settembre da Venezia e l’arrivo il 25 a Torino in occasione del Salone del Gusto.
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Il costo 418mila euro su un totale di 1.300mila
Ciclabile di Cava, al via il progetto per il primo lotto
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l Comune si è assunto il compito di procedere alla realizzazione della pista ciclabile di Cavatigozzi per un costo complessivo pari 1.304.363 euro. Questo dopo che, a fine aprile, il privato ha deciso di restituire al Comune, entro dicembre 2016, gli oneri di urbanizzazione derivanti da precedenti convenzioni edilizie anziché utilizzare quelle somme per costruire una parte della pista ciclabile di Cavatigozzi (757.519 euro). Su queste basi, martedì si è tenuto un incontro tra gli assessori Rosita Viola, Andrea Virgilio e Alessia Manfredini con il Direttivo del Comitato di Quartiere 3 (Zona Nord-Ovest: Cavatigozzi-S. Predengo), per un aggiornamento sulla tempistica riguardante la realizzazione dell’opera. Con apposita determina dirigenziale, sono stati approvati il progetto esecutivo e l’indizione della procedura negoziata per l’aggiudicazione, entro luglio, dei lavori del primo lotto, il tratto compreso tra via Corazzi e via Picenengo, per un importo di 418.000 euro. Durante l’incontro, i componenti del Direttivo sono stati informati sui passi successivi. In particolare, per quanto riguarda il secondo lotto, tra via Picenengo e via Grassi, sono già stati avviati i contatti per gli espropri. Sarà così possibile procedere, nei prossimi mesi, alla definizione del progetto esecutivo, in modo che i lavori possano iniziare nel 2017, una volta approvato il bilancio preventivo e reperite le restanti risorse necessarie a completare l’opera. Il confronto con il Comitato di Quartiere 3 proseguirà nelle prossime settimane. E’ infatti già programmata una serie di incontri, riguardanti la scuola e la Valutazione di Impatto Ambientale per il progetto presentato dalla Società Acciaieria Arvedi S.p.A., ai quali parteciperanno la vice sindaco Maura Ruggeri e l’assessore all’Ambiente Alessia Manfredini.
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Cronaca
Sabato 14 Maggio 2016
la sicurezza sul lavoro cresce. ance crea un fondo Sono disponibili sulla banca dati statistica dell’Inail i dati relativi agli infortuni totali e mortali nel settore delle costruzioni, aggiornati al 31 ottobre 2015. L’analisi mostra una significativa flessione degli infortuni totali e mortali, in atto ormai da diversi anni. Il trend è confortante in quanto continua a diminuire anche il dato degli infortuni rapportato al totale degli occupati. In particolare, il numero di infortuni indennizzati totali nel 2014 è diminuito del 16% rispetto all’anno precedente, confermando le riduzioni già avvenute negli anni passati. Anche l’incidenza degli infortuni totali rispetto al numero di occupati si è ridotta, passando da 25,8 nel 2013 a 22,7 nel 2014 per 1.000 occupati. Per quanto riguarda il numero di infortuni mortali, i dati evidenziano un calo di circa il 10% rispetto al 2013. E’ diminuita anche l’incidenza degli infortuni mortali rispetto al numero di occupati. Ance ha ritenuto opportuno predisporre un documento di analisi dei dati ufficiali dell’Inail relativi agli infortuni dal titolo “La sicurezza sul lavoro: un investimento e non un costo”. Il documento riporta, inoltre, alcune azioni e proposte che Ance intende sostenere a sostegno della sicurezza dei lavoratori. In particolare, in occasione dell’ultimo rinnovo del Contratto collettivo, è stata prevista l’istituzione di un “Fondo prepensionamenti”. Ance auspica che il lavoro degli operai edili venga ricompreso tra i lavori usuranti. Ulteriore obiettivo è la messa a punto del “Contratto di cantiere” per gestire le attività di chi opera nel cantiere, ricomprese quelle relative alla sicurezza e alla formazione.
Redditi, ma cosa posso scaricare? In questi giorni i cittadini si rivolgono a professionisti o ai Caf per compilare la dicharazione annuale. Le detrazioni e le deduzioni
E’
di Simona Raboni
tempo di dichiarazione dei redditi, e fuori dai Caf o negli studi di commercialista c’è la fila di persone che devono compilare il 730. Tuttavia, complice anche il fatto che ogni anno cambia qualcosa nelle normative, sono in molti ad avere dubbi su quali siano le spese deducibili e detraibili. Vediamo allora di fare un po’ di chiarezza. Innanzitutto ricordiamo che le spese detraibili riguardano appunto la detrazione, ovvero, l’agevolazione riconosciuta dalla legge che consente al contribuente di poter essere scaricata dal reddito complessivo in modo da diminuire l’imposta dovuta. Le spese deducibili riguardano invece le voci di spesa da portare in deduzione sostenute nel corso dell’anno di imposta 2015 dal contribuente, che intervengono a ridurre il reddito complessivo sul quale calcolare l’imposta dovuta. Prima di tutto, il contribuente nella dichiarazione dei redditi può scaricare le spese sostenute a nome dei familiari a carico come il coniuge, figli, nipoti, genitori eccetera, qualora essi nel 2015 non abbiano posseduto redditi che concorrono alla formazione del reddito complessivo se superiore a euro 2.840,51. Per le spese detraibili effettuate dal contribuente per familiari a carico, in particolar modo quelle spettanti alle famiglie con figli di età inferiore o uguale a 3 anni, la detrazione base passa da 900 a 1.220 euro, con figli a carico con più di 3 anni è passata dagli 800 ai 950 euro per ciascun figlio, mentre sui figli portatori di handicap è prevista una quota aggiuntiva da 200 a 400 euro. I costi. Chiedere l’assistenza fiscale per la compilazione del 730 ad un Caf ha costi molto variabili. Generalmente i costi di un Caf o di un professionista del settore variano tra i 40 e gli 80 euro in base alla complessità della dichiarazione e al territorio d’appartenenza in Italia. Il costo è più o meno lo stesso sia che si tratti di un 730 precompilato sia che si tratti di uno ordinario. Infine vi è la via cartacea. Sfruttandola, è possibile consegnare al Centro di Assistenza Fiscale il modello 730 in versione cartacea. Il modello deve essere precedentemente compilato, con allegate
le certificazioni, ricevute o fatture. Ovviamente, diminuendo la mole di lavoro per il Caf, anche il costo si abbasserà notevolmente. Tuttavia i costi possono variare molto da un Caf all’altro e ancora di più se ci si rivolge a un commercialista. Ad esempio, c'è chi prevede tariffe graduate per fasce di reddito (da un minimo di 26 a un massimo di 106 euro). O ancora, c’è chi applica tariffe diverse a seconda di quanto vada rettificato il modello precompilato. L’importante è stare alla larga dai truffatori. Spesso, infatti, può accadere che taluni applichino tariffe che si aggirano intorno ai 10-20 euro, il che è davvero ridicolo e deve insospettire. LE DETRAZIONI - Detrazioni spese sanitarie. I contribuenti hanno la possibilità di accedere ad una detrazione Irpef del 19 per cento sulle spese sanitarie sostenute nel corso dell’anno, oltre la franchigia pari a 129,11 euro. Sono inclusi nell’elenco delle spese detraibili, i costi sostenuti per: prestazioni chirurgiche, prestazioni ospedaliere, trapianti di organi, prestazioni specialistiche, analisi, ricerche, radiografie, protesi dentarie e sanitarie in genere, acquisto (o affitto) di attrezzature sanitarie e dispositivi medici, spese per medicinali, prestazioni mediche generiche, assistenza specifica. Per quanto riguarda le spese sostenute dai portatori di handicap o dai soggetti af-
fetti da patologie per le quali è prevista l’esenzione dal ticket, esistono delle regole ad hoc. A livello generale, il contribuente deve documentare le spese mediche effettuate e conservare la documentazione in vista di eventuali controlli. Nel 730 precompilato dovrebbero essere già state inserte le spese effettuate per le visite mediche. Per quanto riguarda i farmaci però, all’interno della dichiarazione saranno inserite solo le spese comunicate dalle farmacie al Fisco, mentre non ci saranno gli esborsi relativi ai farmaci da banco acquistati senza ricetta medica. Nel caso in cui si volessero dunque portare in detrazione ulteriori spese, occorrerà inserire la somma all’interno del rigo E1, colonna 1 e 2, conservando tutti gli scontrini fiscali ad esse riferite sui quali dovrà esserci il codice fiscale del contribuente. Detrazione mutuo. E’ possibile detrarre il 19% anche per le spese riguardanti gli interessi passivi ed eventuali oneri accessori (costi di istruttoria o la perizia, ecc.) sui mutui. In questo caso la detrazione si applica su un importo massimo di 4 mila euro l’anno e deve essere suddivisa tra tutti gli intestatari del mutuo. Detrazione lavori di ristrutturazione. Per quanto riguarda gli interventi di ristrutturazione edilizia, la detrazione Irpef prevista è pari al 50% su una spesa massima di 86mila euro per immobile. La detrazione
dovrà essere suddivisa in dieci quote annuali. La detrazione per i lavori di efficientamento energetico (Ecobonus) è calcolabile nella misura del 65% su una spesa massima variabile dai 100mila euro per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti ai 30mila euro per acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili. Detrazioni figli. Esse riguardano: iscrizione in palestra dei bambini tra i 5 e i 18 anni (fino a 210 euro per ogni figlio), asili nido (fino a 632 euro), affitto per gli studenti universitari fuori sede fino a un massimo di 2.633 euro a patto che la sede sia distante almeno 100 chilometri da casa, tasse universitarie, tesse relative all’istruzione secondaria. Dal 2016 è possibile detrarre (19%) anche le spese sostenute nelle scuole paritarie. Le altre voci di spesa relative l’istruzione dei figli – i cosiddetti contributi volontari per acquistare materiali di consumo o fare riparazioni all’edificio – sono detraibili al 19%, senza alcun limite. Le altre detrazioni. Nell’ambito della dichiarazione precompilata sarà possibile detrarre anche: i premi assicurativi, i contributi previdenziali, i contributi versati per i lavoratori domestici, le spese sostenute per i funerali per un importo pari o inferiore a 1.549,37 euro.
Cronaca
Sabato 14 Maggio 2016
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Autonomia a colpi di referendum
In autunno la consultazione con voto elettronico voluta da Regione Lombardia e la riforma costituzionale che toglie poteri agli enti locali
L’
di Vanni Raineri
appuntamento di ottobre per l’approvazione della riforma costituzionale è noto, meno lo è la consultazione voluta da Regione Lombardia per chiedere maggiore autonomia allo Stato centrale. Quest’anno i lombardi saranno chiamati alle urne per altri due referendum. Curiosamente, un referendum reclama maggiore autonomia regionale, l’altro (di ottobre) chiede di diminuirla. Il Governo ha detto no alla richiesta della Regione Lombardia di unificare il voto amministrativo a quello referendario, che dunque dovrebbe slittare al prossimo autunno. Si tratta in questo caso di un referendum consultivo, chiesto sulla base dell’art. 116 della Costituzione grazie ai voti del centrodestra e del M5S, col Pd contrario, e quindi con la prevista maggioranza dei due terzi. Un’importante novità è che si tratterà della prima consultazione che si terrà con voto elettronico. Un sì o un no non cambieranno direttamente le cose, ma i promotori ritengono che un sì espresso da una larga fetta dell’elettorato regionale non potrà non avere un peso politico, anche in vista del successivo referendum. Sull’argomento abbiamo chiesto l’autorevole parere del professor Alessandro Mangia, ordinario di Diritto Costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Milano che, fra l’altro, ha lavorato alla stesura del nuovo Statuto d’Autonomia di Regione Lombardia, entrato in vigore nel 2008, dopo la riforma “federalista” della Costituzione del 2001, e su cui il Governo sta tornando adesso. Sotto la spinta della Lega, negli anni Novanta si è assistito a un’escalation di rivendicazioni, poi scemato sia perché i leghisti sembrano oggi interessati ad altro, sia per una certa disaffezione dei cittadini nei confronti delle Regioni provocata dalle tante inchieste giudiziarie. Oggi non è un caso che ci riprovino Lombardia e Veneto (che voterà in autunno), le uniche due regioni che fecero prevalere il sì in occasione della riforma costituzionale sulla devolution.
Sopra il professor Alessandro Mangia. A fianco una seduta del consiglio regionale lombardo
Sembra proprio un tira e molla questo dell’autonomia, chiediamo al professor Mangia, ma come mai un paese come il nostro definito dei mille campanili è così accentrato politicamente? «L’accentramento politico dell’Italia nasce da due circostanze, per capire le quali occorre andare un po’ indietro nel tempo. Alla base di tutto sta l’ispirazione delle leggi di unificazione amministrativa introdotte in Italia nel 1865, subito dopo l’unificazione. E si capisce perché: al Regno di Sardegna che era diventato Regno d’Italia serviva un impianto amministrativo uniforme per iniziare a governare i nuovi territori. E il modello amministrativo francese, fortemente unitario e centralizzato, imperniato sul rapporto tra Ministeri e Prefetture era lì, pronto da essere usato. Persino le Municipalità preunitarie sono state avvolte da questa amministrazione gerarchizzata e centralizzata, che pretendeva di governare tutto dalla Capitale, fino a diventare, di fatto delle articolazioni periferiche dell’amministrazione statale. Su questo modello è poi intervenuta, cent’anni dopo, la riforma regionale che ha funzionato in modo molto diverso nelle diverse parti d’Italia. Il secondo dato su cui riflettere è che il sistema
«L’accentramento politico italiano nasce dal Regno di Sardegna»
politico italiano, quello che si chiamava sistema dei partiti, non si è mai regionalizzato. A governare nelle Regioni sono sempre articolazioni locali di partiti nazionali. E questo impedisce ogni identificazione tra popolazioni e politica. Se ci pensiamo, ci accorgiamo che non c’è una classe politica locale in nessuna parte d’Italia se non in Valle d’Aosta e nelle Provincie di Trento e Bolzano, dove invece questa identità si ritrova. C’è poi da dire un’ultima cosa, essenziale: in tempi di riduzione della spesa pubblica è ovvio che il Governo voglia accentrare il controllo del potere di spesa. E questo taglia le gambe ad ogni discorso autonomistico. E’ difficile fare governo con risorse decrescenti. Il che ci fa capire che tra autonomismo e crescita (o decrescita) economica c’è una correlazione diretta». Crede che, in vista del referendum di ottobre, l’esito di questo appuntamento regionale possa avere un peso politico? Nel quadro attuale, che è quello che le ho appena descritto, sono dubbioso. Molto dipenderà dal lavoro che le classi politiche del territorio sapranno fare da qui ad ottobre. Al momento non saprei dirle quanto i cittadini lombardi siano informati di questa iniziativa e se siano avvertiti del suo contenuto. Né saprei dirle fino a che punto siano interessati. Credo che ci sia molto da lavorare da parte di chi
«A governare le regioni sono da sempre articolazioni locali dei partiti»
ha voluto questa iniziativa che, di per sé, potrebbe rivelarsi interessante. E’ un fatto che prova quanto le dicevo un momento fa: i cittadini di Lombardia non si percepiscono come una comunità unitaria, innanzi tutto perché non hanno una classe politica locale che si percepisca come distinta da quella nazionale e si faccia portatrice degli interessi di un territorio. E’ questa una saldatura che si trova, invece, poco lontano da qui. Basta risalire il Garda e arrivare in Provincia di Trento, dove una identità locale, che nei secoli non è mai stata troppo forte, è stata costruita a tavolino nel dopoguerra per difendere i cospicui flussi finanziari garantiti dalla tutela costituzionale della specialità. Lì c’è stata una classe politica che ha lavorato bene. Per se stessa e per il territorio. Bisogna però vedere la questione anche da un’altra angolazione. Questo discorso può reggere per piccole porzioni di territorio. Se questo discorso si applica ad una regione con 10 milioni di abitanti su 60 e che fa, a spanne, il 20/25 % del Pil nazionale è chiaro che si squilibra un sistema che, dal 1948 in poi, si è retto su un patto di produzione e consumo tra diverse parti del territorio nazionale. Per dirla tutta e breve, il Nord doveva produrre e il Sud doveva essere il mercato di sbocco della produzione interna. L’uno senza l’altro non poteva stare in piedi. Finché
ad intermediare questo rapporto c’è stata una classe politica che poteva governare l’economia liberamente la situazione ha retto. Quando il governo interno delle politiche economiche è stato reso impossibile da Maastricht il sistema ha cominciato a gripparsi. Tutto il problema italiano sta qui. Il risultato è che adesso il Sud Italia è pericolosamente vicino alla Grecia del dopo crisi. E il Nord vivacchia, e vivacchia male, con un mercato ridotto, cercando di esportare con una moneta sopravvalutata che rende tutto più difficile. E non vende all’interno perché la domanda del Sud si è ridotta. Non è difficile da capire che, in questo contesto, parlare seriamente di autonomie diventa difficile». Hanno ancora senso le regioni a statuto speciale? Ed è vero che in qualche caso (vedi provincia di Bolzano) siamo vincolati da accordi internazionali? «Guardi, il bello di Internet è che, volendo, e sapendo cosa cercare, si trova tutto. Basta avere curiosità e sapere cosa cercare. Si tuona da parte di quelle classi politiche locali di cui le parlavo prima che le autonomie speciali sono intoccabili e che avrebbero copertura internazionale. Il famoso patto De Gasperi Gruber che ogni tanto si tira fuori per tappare la bocca all’interlocutore. Mi chiedo davvero se chi ne parla se lo sia mai letto e sia in buona fede. Oppure
«In Trentino ci sono dei finti invalidi linguistici: là il bilinguismo rende»
stia cercando di gabbare l’interlocutore per difendere quei flussi finanziari che Le dicevo. Il De Gasperi Gruber è lì da leggere. Basta cercarlo. Garantisce il bilinguismo nella Provincia di Bolzano e nei comuni germanofoni della Provincia di Trento. Che per chi sa la geografia significa Val di Non e nulla più. E garantisce una autonomia legislativa e amministrativa che si spiega in ragione della garanzia linguistica. Altro non dice. Non dice nulla di imposte trattenute sul territorio. E non dice nulla di trasferimenti in eccedenza dal Centro alla Provincia. La verità è che l’ordine pubblico da quella parti è stato mantenuto riempiendo di soldi territori che per secoli sono vissuti di economia di montagna, trasformando terre di povertà antica in un piccolo Paese dei Campanelli costruito con soldi pubblici. In fondo, la quinta o quarta o sesta potenza industriale del mondo – cresciuta prima sulla domanda interna e poi sulle esportazioni – poteva spendere un po’ per evitare di riempire la Val di Non di Carabinieri e agenti dei Servizi. Come poteva elargire al Sud un po’ di pensioni di invalidità come sussidi di disoccupazione che andavano ad alimentare la domanda interna. Il risultato è stato che gente italianissima come quella che sta in Provincia di Trento ha cominciato da una generazione a far studiare il tedesco ai figli semplicemente perché il bilinguismo rende. E allora anche se non sei bilingue lo diventi per continuare a prender soldi. Sono, praticamente, dei finti invalidi linguistici. Adesso però quei soldi adesso sono finiti. E chi vive da quelle parti prima o poi dovrà rassegnarsi alla realtà. Renzi per il momento ha tenuto fuori dalla riforma le autonomie speciali, riaccentrando tutto il resto, perché gli servivano i voti dei partitini locali. Quando però le disparità tra territori si accentueranno troppo – e si accentueranno – anche il Paese dei Campanelli vissuto sulle spalle di Nord e Sud sparirà. Non so se sarà un male. Quando la Lega urlava “via da Roma” il nord era tutto un pullulare di autonomisti, oggi altri argomenti sono all’ordine del giorno, e la stessa Lega si è appiattita sulla politica dell’immigrazione che rende elettoralmente. Ma noi italiani cosa vogliamo davvero? «Lo chieda agli italiani».
E intanto a Fiesse si celebra la storia d’Italia
Tra oggi e domani viene riproposta da 5 gruppi storici la rievocazione della Battaglia di Bezzecca. Dedicata a Mauro Anelli
FIESSE (BS) - Per la quarta volta, mantenendo la cadenza biennale, l'Associazione “Amici de La Gambera” di Fiesse propone l'appuntamento con la rievocazione storica. In collaborazione con l'Arci “38 luglio” di Fiesse, il 21 e 22 maggio verrà messa in scena la rievocazione storica della Battaglia di Bezzecca, presso la località Boschetto al Ponte, sede dell’associazione organizzatrice. Come accaduto nelle edizioni 2010, 2012 e 2014, il tema ricorrente è il ricordo degli 11 volontari fiessesi partiti per partecipare alle diverse spedizioni garibaldine, su più fronti e in diverse campagne per l’Unità d’Italia. La finalità è quella di mantenere viva la memoria storica su quegli avvenimenti, soprattutto nelle giovani generazioni. Quest'anno si ripropone la Battaglia di Bezzecca celebrando il 150° anniversario della Terza Guerra d’Indipendenza, intrapresa da Garibaldi al comando di Truppe Volontarie nel 1866, nel Trentino e in Sud Tirolo, contro l’impero Austro-Ungarico. A Bezzecca si registrò la storica conquista della città da parte delle truppe volontarie,
avvenimenti che furono contrassegnati da episodi celebri quali il ferimento dell’eroe dei due mondi, il suo trasporto sul campo di battaglia in carrozza, la ferrea volontà di rimanere al comando e di dare la svolta decisiva e vittoriosa alla battaglia. Infine l’ancor più celebre altolà del Re d’Italia a Garibaldi, che replicò al Re con lo storico telegramma: “Obbedisco”. L'intensa due giorni dedicata alla rievocazione prevede la ricostruzione storica degli accampamenti militari, dove saranno alloggiati i vari gruppi partecipanti con tende, bivacchi, fuochi da campo, il tutto all'insegna del più rigoroso rispetto della verità storica. Un motivo in più per celebrare l’evento ce l’ha la popolazione fiessese: verrà infatti ricordata, a distanza di quasi un anno, la figura di Mauro Anelli, prematuramente scomparso il 17 giugno 2015, uno dei grandi protagonisti delle passate rievocazioni. Anelli verrà commemorato sabato 21 maggio, alle ore 16, presso il cimitero di Fiesse dai gruppi storici. Verrà ulteriormente ricordato nel corso della Santa Messa che sarà celebrata la domenica
A destra il compianto Mauro Anelli
mattina del 22 maggio nella chiesa parrocchiale di Fiesse. Nel pomeriggio, infine, alle 15.30 verrà svelata al pubblico una targa in suo onore alla presenza di diverse autorità locali presso la sede dell’associazione organizzatrice. Il programma della rievocazione prenderà il via la mattina di sabato 21, con l’apertura al pubblico e alle scuole alle ore 10.30. Domenica 22, dopo la Messa, si terrà la parata dei gruppi storici per le vie del paese con commemorazione ai Caduti di tutte le guerre in piazza dei Caduti,
davanti al Monumento. Attorno alle 12 è previsto il rientro con pranzo nella suggestiva area degli “Amici de La Gambera”, sul corso del torrente (d’obbligo la prenotazione). Nel pomeriggio, dopo la scoperta della targa dedicata a Mauro Anelli, alle ore 16.30 avrà luogo la rievocazione storica, che si svolgerà negli spazi aperti della campagna circostante la sede, con conclusione verso il centro di Fiesse, il tutto per una durata di circa un’ora e mezza. Diversi sono i gruppi storici che prenderanno parte all'evento: il Gruppo Stori-
co Montichiari, l’Associazione Culturale Cannoni e Moschetti di Medole, il Gruppo KKIR 14 di Peschiera del Garda, il Gruppo Artiglieri di Forte Ardietti e l’Associazione Nazionale Bersaglieri di Casalmaggiore. Un grazie da parte degli organizzatori, oltre che ai gruppi citati, anche ai volontari e agli sponsor che hanno consentito la realizzazione della manifestazione. Infine un invito a grandi e piccoli a partecipare, per vivere qualche ora di divertimento e ripasso di quegli importanti eventi storici, oltre che ai collezionisti di armi e uniformi d’epoca. Questa è la nostra storia, comunque oggi la si giudichi. Come diceva Mauro Anelli, “La storia è storia, la si può condividere o meno, ma… è storia”. Per prenotare il pranzo e info, telefonare ai numeri 338/7612252, 334/7521433 o 333/4955440.
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Rubrica
Sabato 14 Maggio 2016
Illuminismo e occulto Il giovane Giambattista Biffi crede di essere chiamato alla vita religiosa. Dissuaso da Federigo Maria Pallavicino, nel 1756 il cremonese esce dal collegio dei nobili di Milano (diretto dai Padri della Compagnia di Gesù) e si trasferisce a Parma, dove avrebbe terminato gli studi giuridici (1756-1760). E dove sarebbe stato
testimone della storica battaglia delle monarchie e dei governi illuminati europei contro la Compagnia di Gesù. E’ così che Giambattista Biffi, nato a cresciuto in ambiente gesuitico e religioso (gli studi, le sorelle monache, eccetera), diventa un illuminista e un massone, senza per questo rinunciare alla sua fede (amerà sempre le cerimonie di
tipo antico, le grandi, suggestive processioni cattoliche e cose di questo tipo). Nell’“aurea Parma” (come Biffi chiama questa città) l’illuministra cremonese ha modo di conoscere personaggi come Etienne Bonnot de Condillac, il conte Francesco Algarotti e Carlo Innocenzo Frugoni. (continua sotto)
Biffi a Parma discepolo di Condillac e Du Tillot La figura di un discusso illuminista cremonese del Settecento . 3ª puntata
C
di Paolo A. Dossena
ondillac è un personaggio di statura europea e si trova nella capitale del ducato, che all’epoca di Biffi è un fulcro della civiltà del continente. Infatti Filippo di Borbone ha fatto del ducato di Parma Piacenza e Guastalla un centro di riforme e di influenza francese con l’aiuto del ministro Guillaume-Léon Du Tillot, grande esponente della massoneria. A Parma tutto comincia quando, dopo tre giorni di atroci sofferenze, nel 1731 viene meno il grasso, libertino e goloso Antonio Farnese, vittima dell’ennesima indigestione. In questo modo era finita la dinastia dei Farnese, famiglia per la quale il ducato di Parma e Piacenza era stato appositamente fondato nel 1545 (più precisamente, Alessandro Farnese, ovvero Papa Paolo III, con la bolla datata 26 agosto 1545, aveva concesso al proprio figlio Pier Luigi l’investitura del ducato). Quindi, in quel 1731 (più precisamente il 29 settembre), le comunità e i feudatari dei ducati giurarono fedeltà al nuovo duca di Parma e Piacenza: l’infante don Carlo di Borbone, figlio di Elisabetta Farnese e del re di Spagna Filippo V. Il giuramento venne ricevuto, a nome dell’infante, dall’ava duchessa Dorotea, mentre il nuovo duca, un diciassettenne, faceva il suo ingresso a Parma il 9 ottobre. Il periodo di transizione dinastica fu lungo e difficile: il ducato fu coinvolto in quelle che passeranno alla storia come “guerra di successione polacca” (17331738), e “guerra di successione austriaca” (1740-1748). La pace di Aquisgrana del 1748 aveva messo fine ai disordini: grazie ad essa il ducato di Parma e Piacenza era tornato unito, con l’aggiunta di Guastalla, priva di reggenza a causa dell’estinzione della dinastia dei Gonzaga. Don Carlo di Borbone non c’era più: era rimasto a Parma poco più di un anno, poi aveva optato per Napoli. Il nuovo Stato venne affidato a don Filippo di Borbone, un altro figlio di Filippo V e di Elisabetta Farnese. La quale (“scaltra come una zingara”, secondo il giudizio del cardinale Giulio Alberoni), vedeva nella dinastia dei Borbone quasi una prosecuzione della propria famiglia: i Farnese. Ecco comunque, quali sono le idee degli illuministi. La tradizione liberale risalente all’inglese John Locke è destinata ad influenzare profondamente la cultura del continente; l’alleanza di Parigi con Londra (1716) apre la seconda all’influenza della
Il politico e il filosofo francesi furono i protettori e maestri di Giambattista nel Ducato
Sopra a sinistra la Reggia di Colorno, a destra Giambattista Biffi. Sotto da sinistra Etienne Bonnot de Condillac e Leon Guillaume du Tillot
prima, mentre i soggiorni in Inghilterra di Voltaire (1694-1778), e del barone di Montesquieu (1689-1755), rendono la filosofia di Locke (“diritti naturali”, cioè vita, libertà e soprattutto proprietà, e negazione del principio di idee innate, che deriverebbero invece dai sensi e dall’esperienza) la base dell’Illuminismo francese. E’ dunque la Francia il fulcro dell’illuminismo continentale, il luogo in cui la pubblicazione delle Lettere persiane di Montesquieu (1721) segna simbolicamente l’avvio del movimento, che si afferma soprattutto dal decennio successivo. Montesquieu e l’enciclopedista d’Holbach hanno in mente un modello all’inglese di democrazia limitata, e possono essere definiti anche come dei liberali all’inglese. Si può dire che la componente principale dell’illuminismo è, a livello di teoria politica, quella che arriva da Locke. (Anche la rivoluzione americana – in realtà una sanguinosa guerra civile – sarà di ispirazione lockiana: lo scopo sarà quello di ottenere un parlamento). Ma Isaac Newton, con la sua nuova scienza, ha a sua volta un enorme influsso sul continente (Newton non è solo uno dei massimi esponenti della rivoluzione scientifica, ma è anche un “‘whig’, cioè un fautore
del parlamento tale da essere considerato per le scienze naturali quello che il ‘whig’ Locke è per la scienza politica”). Nel 1758 il re di Francia Luigi XV invia (come precettore del duchino Ferdinando) Etienne Bonnot de Condillac a Parma, città dove questo uomo di chiesa conosce Giambattista Biffi che lo citerà
sul suo “Diario”. Etienne Bonnot de Condillac e l’illuminismo francese accolgono la critica dell’innatismo (espressa da John Locke nel Saggio sull’intelletto umano, 1690), vedendo nella sensazione la fonte della conoscenza. Su basi lockiane, poi riprese anche da Condillac, la critica del princi-
pio d’autorità si estende a tutti i campi del sapere e conduce tra l’altro al rifiuto della ragion di Stato e della teoria del diritto divino dei re. L’influsso di Condillac sarà comunque enorme: il suo sensismo influenzerà il gruppo degli idéologues (sarà un gruppo di personalità della rivoluzione francese, tendenzialmente vicine al violento gruppo rivoluzionario dei girondini) arrivando fino alla Lombardia di Pietro Verri, Cesare Beccaria e Giambattista Biffi. Resta tuttavia difficile afferrare la vera natura del pensiero di Biffi, che a volte sembra più interessato al paranormale, al mesmerismo, alla magia o alle origini templari della massoneria che non a tematiche tipicamente illuministe come il sensimo del suo maestro Condillac. Scrive infatti Giampaolo Dossena che leggere il “Diario” del cremonese non è in questo senso di nessun aiuto: “la reticenza del Biffi su tutto ciò che riguarda la sua attività e i suoi convincimenti latomistici tocca il massimo punto di ambiguità”. In “Settecento riformatore” Franco Venturi dà del cremonese la stessa interpretazione. (Fine della terza puntata, la quarta sarà pubblicata sabato 21 maggio)
Cronaca
Piccioni, l’uomo senza memoria, alla Feltrinelli
Ieri nel tardo pomeriggio il medico cremonese Pierdante Piccioni ha presentato il suo libro “Meno dodici”, scritto col giornalista de La Stampa Pierangelo Sapegno, in cui racconta la propria incredibile vicen-
da. Si tratta infatti del medico che dal maggio 2013, a causa di un incidente stradale, ha perso parzialmente la memoria, nel senso che non ricorda nulla di quanto avvenuto negli ultimi 12 anni. Un caso che ha
Sabato 14 Maggio 2016
attirato l’attenzione della stampa nazionale e ieri di tanti cremonesi che hanno assistito alla presentazione del libro, fatta attraverso un’intervista del giornalista Simone Bacchetta (nella foto assieme all’autore).
convegno con mapei
Arriva Italia, società che ha rilevato KM, si presenta con il convegno “Smart: società, mobilità, ambiente, reti, trasporto”
Il futuro del trasporto pubblico locale
S
i terrà il 19 maggio alle ore 17, presso l’Auditorium Museo del Violino di Cremona, una vivace tavola rotonda organizzata da Arriva Italia, gruppo inglese che nel 2010 è stato acquisito dalla tedesca Deutsche Bahn, diventando uno dei leader mondiali nei servizi di trasporto passeggeri, per fare il punto su quello che è il tema della mobilità, con particolare focus sulla città di Cremona. Parteciperanno allo stimolante dibattito Marco Vitale, economista, Gianluca Di Pasquale, digital&smart infrastructures strategist di Ernst&Young, Guido Garrone, direttore generale Metroweb e Simone Gragnani, senior manager Lem Reply. A moderare i lavori Marco Piuri, direttore Sud, Centro ed Est Europa Arriva. «Il trasporto pubblico locale – afferma Leopoldo Montanari, ad Arriva Italia - è un settore che può generare valore e crescita per il territorio, soprattutto grazie a un virtuoso e proficuo dialogo tra le amministrazioni locali e gli operatori dei servizi che ponga al centro le esigenze di mobilità dei cittadini, il rispetto per l’ambiente e le condizioni per una gestione attenta all’efficacia e all’efficienza dei servizi. Un buon sistema di
Sopra un automezzo della KM, società rilevata da Arriva Italia
mobilità contribuisce a valorizzare la cultura, il turismo e in generale la conoscenza del territorio. Questa evento vuol essere l’occasione per presentarci alla città, per affrontare da varie pro-
spettive il tema della mobilità per le città d’arte e cultura e per proporre alcune idee di sviluppo del trasporto pubblico cremonese». Arriva, con 60mila addetti totali, tra-
Martedì al Maristella si inaugura la Sala del Quartiere Martedì 17 maggio alle ore 18 verrà inaugurata la Sala del Quartiere concessa dal Comune di Cremona al Comitato Q7 e al Gruppo Anziani. Tutta la cittadinanza è invitata in via Corazzini 6 al Maristella. Il Gruppo Anziani si è impegnato a rendere agibile e accogliente la sala per le varie esigenze dei residenti nel quartiere. Ospiterà il punto di incontro con il vigile di
quartiere ogni lunedì dalle 17 alle 19, la misurazione della pressione e della glicemia il martedì e il venerdì dalle 9 alle 10, la biblioteca tutti i lunedì dalle 16 alle 17. Inoltre, ogni primo martedì del mese alle ore 21 ospiterà la riunione del Comitato di Quartiere e ogni primo giovedì del mese alla stessa ora la riunione del Gruppo Anziani.
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sporta ogni anno 2,2 miliardi di passeggeri in 14 paesi generando ricavi annui per oltre 4 miliardi di euro e offre soluzioni modali su gomma e su ferro, principalmente riferite a servizi di trasporto pubblico locale. In Italia, Arriva oggi è tra i primi operatori nel settore del Trasporto Pubblico Locale su gomma, con circa 100 milioni di km di percorrenza annua e 340 milioni di euro di ricavi gestiti, con circa 3.400 dipendenti e una flotta di oltre 2.300 autobus. Oltre a Cremona, Arriva Italia opera con società controllate in Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia-Giulia e in joint ventures con enti locali a Trieste e Como.
Gran partecipazione all’evento del gruppo Interprofessionale
E’ stato un successo l’evento organizzato dal gruppo Interprofessionale lunedì scorso. Architetti, ingegneri, geometri, periti agrari, periti industriali, dottori agronomi si sono visti impegnati con la ditta Mapei S.p.A., azienda leader nel settore edile che si occupa principalmente di leganti, isolanti, impemeabilizzanti. Il convegno ha visto tra i relatori Stefano Corbari che ha trattato di “recupero e consolidamento dei solai dell’edilizia storica”, Guido Mori che ha trattato di “tecniche ed interventi di miglioramento strutturale degli orizzontamenti esistenti” e Giuseppe Melcangi di Mapei che ha illustrato le nuove tecnologie per gli irrigidimenti strutturali nel rispetto delle nuove tecnologie entrate in vigore con l’individuazione delle nuove zone sismiche. Data la massiccia affluenza all’evento, segno dell’evidente successo conseguito, i presidenti dei rispettivi ordini e collegi del gruppo Interprofessionale (Bruna Gozzi, Adriano Maria Faciocchi, Giacomo Groppelli) si sono ripromessi di organizzare, sempre con la partecipazione di relatori locali e con la stessa Mapei S.p.A., per il prossimo autunno un incontro sulle nuove tecnologie di prodotti impermeabilizzanti. La serata si è conclusa con l’assemblea del collegio geometri. Con l’assistenza del direttore dell’Associazione Professionisti della provincia di Cremona Zanotto, sono stati presentati i bilanci consuntivo 2015 e di previsione 2016 per l’approvazione. A seguire l’assemblea dei geometri si è arricchita con la premiazione dei neoiscritti (Pietro Ciliberti, Dana Comanduli Messa, Gabriele Gaudiosi, Massimo Pariscenti, Fabio Pelizzari, Debora Romagnoli) col benvenuto del Presidente dell’Associazione Professionisti Ernesto Quinto, che ha consegnato personalmente ai nuovi iscritti il distintivo Cng e dispositivo D.P.I. per la sicurezza cantieri.
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Sabato 14 Maggio 2016
Alle urne il 5 giugno
Si vota in tre paesi casalaschi Il 5 giugno si torna al voto. Lo faranno i cittadini che saranno chiamati a partecipare alle elezioni amministrative per il rinnovo delle cariche in scadenza. Degli 8.000 comuni italiani, ad andare al voto saranno in 1.363, di cui 26 capoluoghi di Provincia. In Lombardia i comuni interessati sono 239, tra cui Milano e Varese e le vicine Caravaggio, Treviglio e Codogno. In provincia di Cremona si va al voto in 14 comuni, dei quali tre nel Casalasco. Si tratta di Piadena (3.580 abitanti), il secondo centro dell’area dopo Casalmaggiore, San Giovanni in Croce (1.875) e la piccola San Martino del Lago (473). I tre sindaci uscenti si ripresentano, anche se in un caso, quello di Piadena, Ivana Cavazzini ha potuto ricoprire la carica solo per un anno, prima di essere dichiarata ineleggibile per le tardive dimissioni dalla precedente carica di consigliere provinciale, ed essere stata sostituita nell'ultimo anno dalla vice Elisa Castelli. Iniziamo a presentare ai lettori quali sono le forze che si sono candidate ad amministrare i tre paesi, dopo che sabato scorso a mezzogiorno sono scaduti i termini per la presentazione delle liste. Partiamo con Piadena e San Martino del Lago. A Piadena dunque Ivana Cavazzini si ripresneta agli elettori con la squadra uscente quasi confermata in blocco, e dovrà fronteggiare l'opposizione guidata da Pietro Francesconi, che ha raccolto le forze del centrodestra. A San Martino del Lago Dino Maglia stavolta non ha avversari, ed il pericolo è il raggiungimento del quorum. A San Giovanni in Croce, come vedremo, contro Pierguido Asinari si presenta l'ex sindaco Libero Monteverdi. Vanni Raineri
casalmaggiore
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
Cavazzini contro Francesconi PIADENA - Il sindaco decaduto si ripresenta dopo due anni con la stessa squadra. Avversario l’ex assessore di Isola Dovarese
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llo scoccare delle 12,30, mezzora dopo la chiusura della presentazione delle liste che non ha riservato novità (contro Ivana Cavazzini solo il gruppo che appoggia Pietro Francesconi), la lista “Obiettivo Piadena” si è presentata al completo nei giardini della Casa di Riposo San Vincenzo del Vho. Sono passati due anni e sembra un déjavu: il gruppo dei 12 candidati più il sindaco seduti sulla panchina del parco con la bicicletta. Sembra il gioco “trova le differenze”: rispetto alla foto ufficiale del 2014 mancano solo i due palloncini, ed è cambiato un solo volto, quello della 27enne Daniela Lana che sostituisce Marco Corti. Il perché si voti a breve distanza dall’ultima consultazione è cosa nota: la Cavazzini di fatto ha potuto governare un anno, poi è decaduta per il ricorso della minoranza che le imputava il ritardo delle dimissioni da consigliere provinciale. L’ultimo anno stata sostituita nelle funzioni dal vice sindaco Elisa Castelli. Nell’intervista ad Ivana non si può non partire da quell’episodio: «Il gruppo è rimasto compattissimo. Hanno dimostrato carattere lavorando duro con grande senso di responsabilità, imparando i meccanismi dell’amministrazione senza paura di metterci la faccia in un clima di maggior coinvolgimento che si respira in paese, frutto dello spirito di servizio». Per una volta il “delfino” non ha tradito (il
riferimento è alle tante occasioni in cui il vice si è messo in competizione col “maestro”): «Ne abbiamo parlato: di fronte all’eventuale volontà di Elisa di proseguire l’esperienza avrei fatto un paso indietro, invece ci ripresentiamo compatti». «E’ stata un’esperienza bellissima – le fa eco Elisa Castelli – che mi ha aiutato facendomi imparare molte cose, ma lascio volentieri a Ivana». In fondo, torniamo al candidato sindaco, avete guadagnato due anni... «Certo, se vinciamo. Vedremo di continuare il percorso già impostato, completando le opere che riguardano le strade, i marciapiedi, la riqualificazione del paese con arredi urbani e valorizzando il patrimonio pubblico come già fatto col recupero del chiostro, della cappelletta del viandante, dell’affresco della Motta eccetera. Un altro punto resta la persona al centro della nostra azione: abbiamo mantenuto fisse le tariffe e vogliamo arrivare a tutti, garantendo sicurezza. C’è tensione sul fenomeno dell’immigrazione, ma non sono stati due anni trascorsi invano. Tra gli obiettivi c’è quello di potenziare il servizio di videosorveglianza posizionando telecamere digitali per monitorare le situazioni più delicate». Ad appoggiare la Cavazzini sono: Maurizio Bastoni, Andrea Cantoni, Elisa Castelli, Marica Dall’Asta, Roberta De Togni, Vincenzo Di Fonzo, Elisa Dossena, Federica Ferrari, Daniela Lana, Fulvio Notari, Michele Risi e Andrea Volpi.
La lista “Obiettivo Piadena” che appoggia la candidatura a sindaco di Ivana Cavazzini
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Pietro Francesconi, candidato della lista “Piadena al centro”, chiediamo innanzitutto come è nata la decisione di presentarsi ai cittadini: «Prima della mia candidatura è nato il gruppo, all’indomani della decadenza di Ivana Cavazzini. Abbiamo iniziato a fare gli incontri raccogliendo persone intorno al progetto, sorretto dall’idea di mettere assieme le varie anime del centro-destra. Dopo aver costituito il gruppo e concordato il programma, è emersa la mia candidatura. Inizialmente si era pensato a due possibili candidati che però per motivi personali hanno rinunciato, e io nel gruppo ero l’unico ad avere avuto esperienze amministrative, e che poteva fare da collettore alle varie anime dell'area, essendo considerato un “moderato”». Francesconi infatti è stato assessore allo sport e all’ambiente di Isola Dovarese dal 2009 al 2014. Originario di Piadena, il matrimonio nel 1988 lo ha portato a Isola. «Ma ho sempre vissuto Piadena per motivo di lavoro, presto aprirò qui il mio ufficio e valuto di tornarci ad abitare». In fondo anche la sua concorrente non è pianese doc, essendo di Drizzona. «Neanche ci è nata lei a Piadena: è di Castel Goffredo». Ha condiviso il ricorso per far decadere la Cavazzini? «Innanzitutto bisogna dire che la legge è uguale per tutti, quindi non è stato fatto nulla di strano: lei, esperta di politica e militante, doveva conoscere le regole.
Inoltre, il vero conflitto di interessi lo aveva quando, presidente dell’Unione in quanto sindaco di Drizzona, e presidente Anci per i piccoli Comuni, ha approfittato del ruolo per candidarsi a Piadena. La legge non lo impediva, ma il conflitto c’era. A differenza di Giuseppe Torchio, lei è stata avvantaggiata dalle cariche ricoperte. Io stesso, che partecipavo da assessore agli incontri dell’AC12, ho assistito ai suoi scontri con gli amministratori di Piadena». Nel vostro programma emerge il tema della sicurezza, oltre all’assistenza delle fasce deboli, purché si tratti di italiani. «Vogliamo dare la precedenza a chi risiede in Italia, intendendo anche gli extracomunitari che hanno cittadinanza italiana. Ho toccato con mano situazioni in cui gente che vive da tempo in paese è penalizzata nei confronti di chi arriva da fuori, e lo trovo inaccettabile. Quanto alla sicurezza, la intendo a 360 gradi, non limitata alla delinquenza». E poi spicca il sostegno alle imprese. «Io sono un imprenditore, e vedo che la giunta odierna non ha assessori che si occupino di politiche economiche. Con me ci sarà, e si occuperà anche di commercio, bandi per finanziamenti e aiuto alle startup». Ad appoggiare Francesconi sono: Maurizio Bonacorsi, Rudy Bruschi Robusti, Monica Griffini, Silvia Guarneri, Graziella Leali Bompani, Rinaldo Mura, Paola Pellizzoni, Laura Lucini Pigoli, Fabrizio Pozzi, Matteo Priori e Marialuisa Rosati.
I componenti di “Piadena al centro” che sostengono la corsa a primo cittadino di Francesconi
L’incubo di Maglia è il rispetto del quorum
SAN MARTINO DEL LAGO - Il sindaco uscente non ha rivali, ma invita i cittadini al voto per evitare il commissariamento SAN MARTINO DEL LAGO – Non avranno scelta i cittadini di San Martino del Lago: il sindaco uscente Dino Maglia, che ha amministrato il comune dal 2011 ad oggi, non ha avversari. Sa bene però il primo cittadino che il vero pericolo si chiama quorum. «Spero che la gente capisca - afferma Maglia - che la questione non è se vinca io o meno, ma che si raggiunga il 50% per evitare che il comune sia commissariato, con la
conseguenza di bloccare l’amministrazione. Se la gente si presenta alle urne, comunque vincerà San Martino». Ma si aspettava di essere solo? «No, pensavo che l’odierna minoranza si presentasse. Guido Stradiotti (avversario 5 anni fa, ndr) non poteva candidarsi in quanto il ruolo di comandante della polizia locale (di Foedus e dell’aggregazione Eridanus, ndr) glielo impedisce. Avrei preferito le due liste per
il motivo suddetto, in quanto in quel caso non sarebbe servito raggiungere il quorum del 50%, ma così è». Sicuramente la novità principale degli ultimi anni è l’attività dell’autodromo, recentemente intitolato ad Angelo Bergamonti. Dopo qualche mese di pausa, c’è stata la riapertura con la nuova gestione, e sono stati completati i lavori per le barriere antirumore, dopo che qualcuno nella frazione
di Ca’ de’ Soresini aveva espresso qualche lamentela. «Tutti i problemi sono stati risolti, e le barriere potenziate». Anni fa San Martino abbandonò l’Unione Municipia, ora siete da anni con Palvareta Nova, come va? «Il bilancio è molto positivo anche se c’è sempre da migliorare. Anche la collaborazione con gli altri sindaci è ottima». Ma al di là dei bilanci e dei programmi la cosa che sta più a cuo-
re a Maglia è una: «Mi appello a tutti i cittadini: andate a votare, se non volete farlo per me lasciate scheda bianca, ma cerchiamo di scongiurare il commissariamento del paese». Nel consiglio uscente ci sono 9 consiglieri (6 di maggioranza e 3 di minoranza) più il sindaco. Nel prossimo con la nuova legge ce ne sarà uno in più. Per questo ad appoggiare Maglia ci sono dieci nomi. Si tratta di: Nicole Balestre-
Dino Maglia
ri, William Bonoldi, Nazzareno Ceretti, Annamaria Conti Zanazzi, Matteo Gerelli, Giancarlo Guarneri, Sara Lazzarini, Gianfranco Peschiera, Donatella Scaglioni Galli e Mirco Zapperi.
Casalmaggiore
Rotonda Conad, nuova rivoluzione alle porte Via Paul Harris sbucherà in via Petofi, e il supermercato si allarga con doppio accesso
La viabilità a Casalmaggiore si prepara a una nuova radicale trasformazione che coinvolgerà l'area della rotonda Conad. Il Comune infatti, grazie alla fideiussione da 170mila euro incassata dal fallimento del piano urbano prece-
dente, intende già completare via Paul Harris, da anni sbarrata a metà, e collegarla a via Petofi. Ma la modifica urbanistica si annuncia ben più ampia, considerata la richiesta pervenuta dalla Conad di ampliare di circa 500 mq il super-
mercato, e acquisire il parcheggio destinato a tornare al comune. La trattativa è in atto, e dovrebbe prevedere pesanti modifiche alla rotonda, che dovrebbe consentire non solo l'ingresso ma anche l’uscita (separata) dalla Conad.
Haca Rap, su il sipario
Stasera al Comunale lo spettacolo dei ragazzi delle comunità Gira Soli, Santa Federici e Maria Storti
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er il secondo anno consecutivo, il Teatro Comunale ospita stasera, sabato 14 maggio, uno spettacolo teatrale “diversamente uguale”, proposto da attori della Comunità “I Gira Soli” della Fondazione Busi, della Cooperativa “Santa Federici” e della Cooperativa “Maria Storti” di Casalmaggiore. Hacademia Teattrazione (acronimo di tre parole unite insieme: teatro, azione, attrazione), è la 2ª edizione di quel percorso formativo iniziato con Hacademia TeatroInMovimento, promosso e patrocinato dal Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po nell’anno 2014-2105, sotto la presidenza di Carlo Stassano, e continuato quest’anno con il presidente in carica, Francesco Meneghetti. Il laboratorio pedagogico-espressivo, come il precedente progettato e curato da Jim Graziano Maglia, ha posto ancor di più in questa edizione l’accento sulla relazione, sulla comunicazione personale e sulle capacità creative personali, riuscendo così a raggiungere una buona alchimia espressiva e un suggestivo clima operativo tra tutto il cast. Sia tra i “Div.a” che tra i “Norm.a”, senza più barriere, ostacoli o altre corbellerie inventate dai “grandi”. Ecco allora la proposta di un’auspicata integrazione di ogni diversità (che in ogni caso è un prezioso dono), che partendo dalla finzione scenica, potrebbe favorire un auspicato nuovo modo di vivere il variegato e ricco mondo delle “disabilità”, in modo unico e rigenerante, o come dice l’originale ‘leit-motiv’: Haca Rap. Haca rap, un atto unico della durata di circa un ora e 20 minuti, si avvale anche della collaborazione di artisti e musicisti professionisti, che con la loro arte (musiche e dipinti del tutto originali), si sono perfettamente fusi nel disegno progettuale performativo complessivo. Un gioco che è diventato via via professionalità, passione, amore, stima, intrigo, collaborazione, condivisione, conoscenza. Ma anche dubbi, perplessità, incertezze, talvolta incomprensioni, amoreggiamenti. Insomma la Vita, in una parola. E il teatro, se inteso come miglioramento delle proprie capacità comunicativoespressive, e non solo come pura “spettacolarizzazione”, può veramente diventare (per la verità per certi versi lo è sempre stato), ancor di più il motore propulsore, trainante e rinnovativo di quella macchina, in questi
Jim Graziano Maglia e un momento dello spettacolo del 2015
tempi un po’ logora, che risponde al nome di quotidianità. Il laboratorio pedagogico-formativo è iniziato a novembre 2015 e svolgendosi ogni lunedì pomeriggio, si è protratto sino a questa rappresentazione. Un percorso e un cammino affascinante e sempre più arricchente, grazie allo straordinario cast partecipante. Dai vari responsabili, alle educatrici (alcune di esse in scena), al Rotary Club Casalmaggiore Oglio e alla Direttrice dell’Istituto di Istruzione Professionale e di Formazione Professionale Fondazione Santa Chiara
di Casalmaggiore Antonella Maccagni, che da subito, con entusiasmo, ha messo a disposizione la locale Sala Convegni, dove fisicamente si è svolta e materializzata Haca Rap. Haca Rap, ossia Hacademia Radio produzioni è la storia (teatrale?) di un gruppo di giovani diversamente abili (Div.a) titolari per l’appunto di una famosissima emittente radiofonica locale, ”unica e rigenerante”. Le scene teatralmente rappresentate fotografano una tipica giornata lavorativa, fatta di trasmissioni varie, e di tipico lavoro settoriale. Dalla lettura delle
news quotidiane alla messa in onda di canzoni della classifica musicale internazionale, e soprattutto ad alcune dirette in studio, di cantanti o musicisti che fanno appunto parte della scuderia della compagnia teatrale-musicale Hacademia Teattrazione di cui Haca Rap è il braccio operativo e produttivo. Ecco pertanto l’arrivo sulla scena di star (presunte e normodotate, Norm.a), che ospiti di una nota trasmissione presentano alcune loro famosissime hit. Ecco il gioco teatrale. Un gruppo di persone con abilità diverse che hanno scritturato e danno lavoro ad un gruppo di persone con capacità normali. Resterà solo una finzione o presto in un prossimo futuro si potrà realizzare qualcosa di simile anche nella vita “vera”? E non solo nella loro, cioè in quella di tutti questi straordinari protagonisti. Ma forse anche per altre persone o altre situazioni lavorative, in questi momenti non propriamente positivi per il mondo del lavoro, per i giovani ma anche tanti adulti in cerca di prima occupazione. Appuntamento quindi per sabato 14 maggio per lo spettacolo che vede alla regia l’autore Jim Graziano Maglia, scenografia di Vanni Braga, musiche originali di Ettore Stefanoni, Pierpaolo Viglini e Perry Magnani.
«Il teatro non evidenzia i limiti, ma le risorse» Lo spettacolo Haca Rap è stato presentato mercoledì mattina presso la Fondazione Conte Busi. Presenti il “padrone di casa” Franco Vacchelli, presidente della Fondazione, Francesco Meneghetti presidente del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po che promuove e sostiene il progetto, Cristina Cirelli a rappresentare la Santa Federici e la Maria Storti, le altre cooperative impegnate nell’evento gratuito che andrà in scena al Teatro Comunale, e Roberto Amico per la comunità I Gira Soli. «Questo - ha affermato Meneghetti - è il momento terminale di un percorso iniziato a ottobre col bravissimo Jim Graziano Maglia dopo che per tutto l'inverno si sono svolte prove in Santa Chiara. Nelle nostre intenzioni il progetto proseguirà stabilmente, anzi, da imprenditore ho deciso di garantire la continuità di questa esperienza: l’azienda (Fabbricadigitale, ndr) la sostiene quest’anno e lo farà comunque in futuro. Quest’anno l’esperienza è ancor più professionale, avendo coinvolto altri artisti che hanno composto musiche e scenografie originali». «Sabato - ha aggiunto Cirelli - non si vedranno persone disabili, ma persone cui il teatro offre la possibilità di esibirsi così come sono. L’augurio e che gli spettato-
ri vedano sul palco delle persone. E’ la grandezza del teatro che non evidenzia i limiti ma le risorse. Un valore aggiunto è il legame di amicizia che si è stabilito tra di loro». Loro che saranno 19: 8 dei Gira Soli, 7 tra Santa Federici e Maria Storti, oltre a 4 elementi esterni, che non frequentano le comunità, a dimostrare anche l’aspetto inclusivo del progetto. Vacchelli ha sottolineato “l’entusiasmo dei ragazzi e lo spirito con cui si sono impegnati. E' una modalità inusuale e terapeutica per esibirsi, fuori dalla quotidianità, e per loro dunque utilissima». «Il gioco di parole teatro-azione-attrazione - ha detto Amico - mi ha attratto. Questo è anche un momento culturale, che disabilita il concetto tradizionale che abbiamo di norma, e rigenera il concetto di disabilità ponendolo come valore, risorsa e non limite. Ci sono due piani in questa rappresentazione: quello del sogno e della realtà. E’ un sogno o realtà realizzare una compagnia teatrale stabile? Questi ragazzi hanno la possibilità di esibirsi un sabato sera di maggio davanti a un pubblico nel Teatro Comunale. Ci illudiamo di essere noi ad aiutare i ragazzi, ma sono loro che ci danno lavoro, e ci insegnano anche la magia della vita. Sarà uno spettacolo indimenticabile».
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santa chiara, giovedì la sfilata sul listone Piazza Garibaldi a Casalmaggiore sarà teatro giovedì 19 maggio alle ore 20.30 della sfilata di fine anno formativo degli studenti dell’Istituto di Istruzione Professionale e di Formazione Professionale Fondazione Santa Chiara. La nuova edizione della sfilata, in collaborazione col Comune e la Pro Loco, avrà come tema l’interpretazione della Divina Commedia: il programma sarà ovviamente suddiviso tra Inferno, Purgatorio e Paradiso. Da notare che i prodotti e gli accessori utilizzati in occasione della sfilata e le fotografie realizzate durante l’evento possono essere visionati ed acquistati nei negozi sponsor della manifestazione.
al gallerani gli attori del progetto a.a.a. SAN GIOVANNI IN CROCE – Si conclude con la rappresentazione al Teatro Cecilia Gallerani venerdì 20 maggio la terza edizione del progetto teatrale-formativo “A.A.A-Avviamento all’Arte Attoriale”, ideato a condotto dal pedagogista teatrale Jim Graziano Maglia. Ad invitare il pubblico (l’ingresso è libero) il 20 maggio alle ore 21 sono il Comune e la Biblioteca di San Giovanni, la Fondazione Aragona e la Parrocchia San Giovanni Bosco, per la presentazione scenica tra corse nel dilagante Web e contatti Social de “L’officina delle Parole”. Sul palco saliranno Ave Bianchi, Mirella Bisoffi, Laura Dusi, Lucrezia Ottoboni, Teresa Paganini, Albina Raimondi, Rosella Ressi, Maria Tartari, Benedetta Vasta e Nadia Visioli. Sorprese e coloriture musico-pianistiche di Perri Magnani e Pierpaolo Vigolini.
la storia della zecca ducale in un libro SABBIONETA – “La Zecca Ducale di Sabbioneta. Origini e storia”. E’ il titolo dell’ennesimo libro sulla storia della Piccola Atene di Fausta Gandolfi che verrà presentato oggi pomeriggio alle ore 17.30 nella Sala Rosa di Palazzo Forti a Sabbioneta. Assieme all’autrice, interverranno il sindaco di Sabbioneta Aldo Vincenzi, la Bibliotecaria Barbara Nardi e Alberto Sarzi Madidini, cultore di storia locale.
incontro a scandolara sul piano nutrie SCANDOLARA RAVARA - Il comune organizza una serata informativa sul piano provinciale di eradicazione nutrie 2015/2017. L’incontro si terrà mercoledì 18 maggio alle ore 21 presso la Sala Polivalente di via Marconi. Interverranno il presidente della Provincia di Cremona Carlo Vezzini e il Consigliere Delegato Agricoltura/Caccia/Pesca della Provincia. Vista l'importanza del tema, si sollecita la partecipazione di agricoltori e operatori utilizzati sul territorio dell'Unione Municipia.
il 2° landini day domani alla “torretta” TORRICELLA DEL PIZZO – L’Agriturismo Torretta organizza per domenica 15 maggio la seconda edizione del “Landini Day... e non solo”. Il programma prende il via alle 10.30 con il ritrovo; alle 12.30 pranzo conviviale (solo per chi ha prenotato al numero 347/2297863), e alle 16.30 sfilata dei trattori storici Landini all’interno del paese.
nel teatro all’antica incontro sul diabete SABBIONETA - Sabato 14 maggio, nella straordinaria cornice del Teatro all’Antica di Sabbioneta (MN), si terrà un convegno dedicato al Diabete mellito e alle sue complicanze. Dalle ore 9 numerosi specialisti si confronteranno sulle recenti evidenze scientifiche e sui nuovi farmaci a disposizione nel trattamento di questa patologia. L’evento è aperto anche ai cittadini, studenti e volontari interessati. Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata da iperglicemia, cioè da un aumento degli zuccheri (glucosio) presenti nel sangue, causata da una ridotta secrezione di insulina da parte del pancreas o dalla combinazione di ridotta secrezione di insulina e di resistenza dei tessuti periferici all´insulina stessa. Si colloca tra le principali patologie croniche, secondo l’Oms al mondo sono 346 milioni le persone interessate, 52 milioni solo in Europa. L’evento formativo si svolge con il patrocinio dell’Associazione Diabetici del Territorio Oglio Po onlus e del Comune di Sabbioneta.
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Speciale Salute
RADIOLOGIA AL SAN CAMILLO:
L’Unità Operativa è diretta dal dottor Stefano Folzani, un punto di riferimento non solo per i cremonesi
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trumentazione di ultima generazione, tecnologia avanzata e alta professionalità di medici e personale, fanno del reparto di radiologia, un'eccellenza in campo sanitario, un motivo di vanto della Casa di Cura San Camillo: la storica struttura di via Mantova. Primario del servizio di radiologia è il dottor Stefano Folzani, che abbiamo incontrato ed al quale abbiamo rivolto alcune domande.
Una eccellenza nel campo della sanità
Dottor Folzani, quali sono le ultime novità del reparto? “Abbiamo recentemente trasformato e rinnovato la tecnologia della radiologia tradizionale con l’acquisto di un nuovo apparecchio digitale di ultima generazione per eseguire le radiografie. Le lastre, infatti, rappresentano ancora oggi una base fondamentale per la radiologia e quindi per la diagnostica per immagini. Questo nuovo apparecchio ha una notevole precisione di immagine ed è interamente supportato da tecnologia digitale: permettendo così una migliore definizione dell’immagine acquisita e al contempo eroga una “dose radiante” inferiore a carico del paziente.” “Inoltre, prosegue Folzani, è stato da poco inaugurato, sempre in capo alla Radiologia della Casa di Cura, il servizio di elevata specializzazione nel campo oncologico: la sezione ultraspecialistica di “Diagnostica Oncologica EpatoPancreatica”. Tale sezione si occupa principalmente dello studio e della diagnosi delle malattie di fegato e di pancreas, sia di tipo tumorale che di tipo infiammatorio. In tale contesto si è dato particolare sviluppo allo studio e alla terapia del Epatocarcinoma primitivo in cirrosi e alla terapia con Radiofrequenza delle metastasi epatiche specie da carcinoma del colon retto. Queste sono solo due novità relative alla parte medico-sanitaria della Sezione di Radiologia ma non le uniche, prosegue il Dottor Folzani: “in accordo con la Direzione della Casa di Cura siamo voluti andare in contro alle esigenze della cittadinanza e abbiamo esteso la fascia oraria di apertura del Servizio di Radiologia, istituendo un orario continuato dalle 7.30 del mattino alle 21, permettendo così a persone che lavorano e che non riescono a recarsi in una struttura ospedaliera durante la fascia oraria diurna, tipica-
mente lavorativa, di avere accesso al servizio in orari più comodi e congeniali ad un lavoratore”. Ci spiega le caratteristiche del personale medico che opera nella Casa di Cura? “Abbiamo dato spazio a medici giovani, affiancati a quelli con maggiore esperienza, così da favorire la crescita professionale di tutti e mettere a confronto le varie esperienze e competenze. Questo perché la medicina è una scienza in continua evoluzione, e quindi c'è bisogno di continuo aggiornamento. Le generazioni di medici che si confrontano continuamente garantiscono l'eccellenza del servizio e per una riuscita ottimale, bisogno mettere insieme conoscenza ed esperienza. Il paziente che viene al San Camillo giunge con un problema, e tutti i medico del reparto sono preparati per affrontarlo con tecnologie all'avanguardia e giungono ad una diagnosi che consente di indirizzare il paziente verso la corretta terapia. Nel reparto operano cinque medici, dal lunedì al sabato mattina, rispondendo alle normative regionali che chiedono di offrire fasce orarie di servizio anche al di fuori dei normali orari di lavoro.”
ELENCO REPARTI:
Dipartimento chirurgico ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA OCULISTICA CHIRURGIA GENERALE UROLOGIA
ELENCO AMBULATORI:
Dipartimento medico
MEDICINA GENERALE REUMATOLOGIA EMATOLOGIA RIBILITAZIONE SPECIALISTICA RIABILITAZIONE DI MANTENIMENTO RIABILITAZIONE GENERALE GERIATRICA CURE PALLIATIVE
CARDIOLOGIA CHIRURGIA GENERALE CURE PALLIATIVE DERMATOLOGIA EMATOLOGIA ENDOCRINOLOGIA FISIATRIA MEDICINA INTERNA
NEFROLOGIA NEUROLOGIA OCULISTICA ORTOPEDIA PSICOLOGIA E NEUROPSICOLOGIA REUMATOLOGIA UROLOGIA
SERVIZI
CENTRI SPECIALISTICI
RADIOLOGIA E DIAGNOSTICA PER IMMAGINI LABORATORIO ANALISI FISIOTERAPIA GASTROENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA
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Speciale Playoff di Basket
Stasera la Vanoli cerca un altro miracolo SERIE A Sotto 1-2 nella serie, i biancoblu sono obbligati a vincere per restare in corsa. Ma sarà dura
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di Giovanni Zagni
urtroppo contro l’Umana Venezia, gli uomini di Pancotto si sono complicati la vita, giocando in casa e perdendo gara 1, per poi esaltarsi sino ad annientare l’avversario in gara 2 nella bolgia del PalaRadi. Parità dunque dopo le prime partite, ma il terzo confronto, al PalaTaliercio, è stato il peggiore disputato dai biancoblu e conclusosi sul 76-61 per l’Umana. Alla luce del risultato della serie (2-1 per i veneti), per garantirsi la “bella” bisogna vincere stasera, ma non sarà facile, vuoi perché la Vanoli ha la panchina corta rispetto a Venezia, vuoi perché gli avversari sono certamente di buona levatura tecnica ed in un contesto di partite così ravvicinate, possono non subire l’effetto stanchezza fisica. Ma non possiamo che far finta che non siano reali le nostre considerazioni e sperare nell’ennesimo “miracolo” stagionale. Per tornare all’ottimismo voglia rivedere gara 2, con un sintetico “devastante” riferito all’intensità ed alla voglia della squadra in tutti i suoi componenti, tanto da mettere in crisi uno squadrone come la Reyer. Ma non dovremmo più meravigliarci di nulla, dopo un'annata passata a battere record individuali e di squadra. Comunque non dovremo rimproverare nulla o quasi alla squadra ed al meraviglioso pubblico del PalaRadi. Tutti hanno fatto il loro dovere, dirigenti, tecnici, atleti e tifosi. Non è ancora tempo di bilanci dettagliati. Aspettiamo con ansia notizie dalla laguna di Venezia. IN DIRETTA TV Quella di stasera, palla a due
le due sfide al palaradi
CREMONA-VENEZIA 73-79 (22-19, 40-35; 58-59)
VANOLI CREMONA: Dragovic 5 (2/3, 0/1), Starks 10 (5/8, 0/2), Mian 3 (1/2 da due), Gaspardo 2 (1/3, 0/1), Cusin 7 (3/6 da due), Cazzolato, Washington 13 (3/4, 2/3), Biligha 8 (3/5 da due), McGee 1 (0/2, 0/1), Turner 24 (6/9, 3/5). Coach: Cesare Pancotto. UMANA VENEZIA: Pargo 2 (1/5, 0/2), Ejim 12 (1/2, 2/5), Bramos 10 (1/2, 2/4), Tonut 2 (1/2 da due), Jackson 10 (2/3, 2/2), Krubally 2 (1/4 da due), Green 21 (4/6, 3/5), Ruzzier ne, Visconti ne, Ress (0/3 da tre), Ortner 17 (8/8 da due), Viggiano 3 (0/1, 1/3). Coach: Walter De Raffaele. ARBITRI: Mattioli, Lo Guzzo, Bartoli.
CREMONA-VENEZIA 77-67 (17-24, 29-35; 54-50)
Starks a canestro in gara 2 (foto Mario F. Rossi)
alle 20.45, è l’unica partita valida per gara 4, visto che le altre tre serie si sono concluse sul 3-0. Per i tanti tifosi biancoblu che non seguiranno la squadra in trasferta, c’è la possibilità di vedere il
VENEZIA-CREMONA 77-61 (17-14, 39-27; 52-41)
UMANA VENEZIA: Pargo 24 (5/8, 4/6), Ejim 14 (3/3, 2/4), Bramos 11 (1/3, 3/5), Tonut 7 (2/4, 1/2), Jackson 3 (0/2, 1/1), Krubally 8 (3/4 da due), Green 4 (0/4, 1/3), Ruzzier (0/1 da due), Ambrosin ne, Simioni ne, Ortner 4 (2/6 da due), Viggiano 2 (1/1, 0/3). Coach: Walter De Raffaele. VANOLI CREMONA: Dragovic 4 (1/2, 0/4), Starks 9 (3/7, 1/5), Mian 4 (2/3, 0/1), Gaspardo 6 (2/6 da due), Cusin 10 (4/5 da due), Cazzolato ne, Washington 7 (1/4, 0/2), Biligha 4 (2/4 da due), McGee 7 (1/3, 1/4), Turner 10 (2/3, 2/5). Coach: Cesare Pancotto. ARBITRI: Sabetta, Vicino, Baldini.
match del Taliercio in diretta e in chiaro su Rai Sport 1. Speriamo che l’epilogo si uguale al match di ritorno in regular season anche in quell’occasione trasmesso dalla Rai.
VANOLI CREMONA: Dragovic 14 (5/6, 1/3), Starks 13 (4/5, 1/4), Mian 5 (1/3, 1/2), Gaspardo (0/1, 0/1), Cusin, Cazzolato ne, Washington 8 (3/6, 0/1), Biligha (0/3 da due), McGee 21 (7/8, 2/6), Turner 16 (2/5, 3/3). Coach: Cesare Pancotto. UMANA VENEZIA: Pargo 13 (3/6, 1/4), Ejim 9 (3/6, 0/2), Bramos 5 (1/1, 1/3), Tonut 9 (3/3, 1/1), Jackson 4 (2/4, 0/3), Krubally 4 (1/3 da due), Green 10 (1/4, 1/3), Ruzzier, Visconti ne, Ress 3 (1/4 da tre), Ortner 6 (3/4 da due), Viggiano 4 (1/1 da tre). Coach: Walter De Raffaele. ARBITRI: Sahin, Aronne, Widmann.
Pargo è stato decisivo per la netta vittoria veneziana GARA 3 AL TALIERCiO
Dopo l’esaltante vittoria in gara 2, che però ha prosciugato le residue energie della squadra, la Vanoli ha ceduta di schianto sul parquet del Taliercio. Solo in avvio il match è stato equilibrato, con un primo quarto giocato punto a punto. Poi però l’Umana ha provato l’allunga, grazie alle giocate di Ejim (14 punti), ma soprattutto di Pargo (24). A metà match i veneziano erano avanti 39-27 e in avvio di terzo quarto, la Vanoli ha subìto un ulteriore strappo della squadra di casa, arrivata anche al +15 punti (44-29). Grazie al ritrovato Cusin (ristabilitosi dagli acciacchi pa-
titi in gara 2) e al solito McGee, la Vanoli ha provato a rientrare nel punteggio, arrivando fino al -3 (44-41). Ma un ispiratissimo Pargo, autore anche di una tripla da nove metri, permetteva all’Umana di riallungare sul 52-41 al 30’. Nell’ultimo parziale, era ancora il play di Chicago ad essere decisivo e con le sue giocate permetteva a Venezia di chiudere sul 77-61. Nelle file della Vanoli, solo Cusin e Turner sono andati in doppia cifra, a conferma della serata di scarsa vena della squadra, che dovrà riscattarsi stasera, se vuole restare ancora nella serie.
Pargo in azione
Speciale Playoff di Basket
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Luca Vitali, un’assenza che pesa
Dopo l’operazione, il play ha iniziato la riabilitazione e spera che la Vanoli continui a stupire
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di Fabio Varesi
ltre ad essere il capitano, Luca Vitali è indubbiamente una colonna della Vanoli, la cui lunga assenza si è fatta parecchio sentire, anche se la squadra è comunque riuscita nell’impresa di centrare i playoff con un fantastico quarto posto. In questa stagione il play bolognese (30 anni compiuto da poco) è sceso sul parquet solo 14 volte, per un totale di 441 minuti (31.5 di media) ed ha realizzato 112 punti, ma soprattutto a confezionato 65 assist, preziosi per le giocate di Cusin. Da alcuni mesi Vitali è assente, a causa di un problema all’osso del piede destro, che da parecchio tempo lo limitava, tanto da rendersi necessario un intervento chirurgico. In una serie equilibrata come quella con Venezia, il suo impiego sarebbe stato determinante per la Vanoli. Luca, come la vedi? «La serie con Venezia è molto dura, contro una squadra che ha molta esperienza. Se riusciamo a mantenere la nostra aggressività sull’arco dei quaranta minuti, limitando al massimo gli errori, possiamo ulteriormente allungarla e provare a sognare». In generale, come valuti il campionato della Vanoli? «E’ una stagione storica, frutto di una società che lavora aiutandosi gli uni con gli altri, con giovani italiani che crescono Bravi anche i ragazzi americani, che si sono inseriti bene nel progetto, insieme
Luca Vitali infortunato...
...e in azione nel corso della stagione
all’esperienza mia e di Marco Cusin e di un allenatore saggio». Peccato che tu abbia saltato gli appuntamenti più importanti della stagione. A proposito, come stai? «Sto iniziando la riabilitazione, dopo l’operazione eseguita con grande succes-
so dal professor Zini...». Lo rivedremo con piacere nella prossima stagione. la speranza è che la fortuna si ricordi di lui. Oltre a saltare gran parte dell’attuale stagione, la migliore di sempre della Vanoli, Vitali ha dovuto saltare, sempre per infortunio, gli ultimi Europei e la
sua assenza ha sicuramente pesato sul rendimento degli azzurri di Pianigiani, che riteneva il bolognese l’indispensabile sesto uomo della Nazionale. In quell’occasione Vitali ha riportato un trauma in iperestensione al ginocchio sinistro, rimediato in allenamento.
gli avversari
De Raffaele: «Decisiva la nostra difesa»
Criticato per la gestione del roster in gara 2 al PalaRadi, coach De Raffaele ha subito sedato il malumore dell’esigente pubblico veneziano, presentando una Reyer in grande spolvero, che ha dominato dall’inizio alla fine il terzo match della serie, il primo giocato al Taliercio. «Siamo molto contenti della vittoria - ha rivelato Walter De Raffaele - che ci porta in vantaggio nella serie, ma soprattutto per l’intensità difensiva, che ci ha contraddistinto per tutta la partita. Merito di tutti i giocatori, che si sono impegnati, ma ora dobbiamo ripeterci in gara 4. Abbiamo due chance per passare il turno, ma ci auguriamo che ne basti uno. Quello che chiedo ai ragazzi per gara 4 è la stessa appli-
cazione difensiva, che ci ha permesso di vincere giovedì sera. Un ringraziamento anche al pubblico, il cui incitamento costante è stato avvertito dai giocatori. Ne avremo bisogno anche stasera, in un match che affrontiamo con maggiore fiducia in noi stessi, mentre Cremona avrà qualche dubbio in più». Di sicuro l’Umana Venezia può contare sulla crescita di Jeremy Pargo, arrivato in laguna al termine della stagione regolare e apparso in grande spolvero in questi playoff. Chi temeva che l’assenza dell’infortunato Phil Goss potesse penalizzare la squadra, si sta ricredendo nell’assistere alla prestazioni del 29enne play di Chicago.
Coach De Raffaele
ALBO D’ORO dal dopo guerra
1945-1946 Virtus Bologna 1946-1947 Virtus Bologna 1947-1948 Virtus Bologna 1948-1949 Virtus Bologna 1949-1950 Olimpia Milano 1950-1951 Olimpia Milano 1951-1952 Olimpia Milano 1952-1953 Olimpia Milano 1953-1954 Olimpia Milano 1954-1955 Virtus Bologna 1955-1956 Virtus Bologna 1956-1957 Olimpia Milano 1957-1958 Olimpia Milano 1958-1959 Olimpia Milano 1959-1960 Olimpia Milano 1960-1961 Pall. Varese 1961-1962 Olimpia Milano 1962-1963 Olimpia Milano 1963-1964 Pall. Varese 1964-1965 Olimpia Milano 1965-1966 Olimpia Milano 1966-1967 Olimpia Milano 1967-1968 Pall. Cantù 1968-1969 Pall. Varese 1969-1970 Pall. Varese 1970-1971 Pall. Varese 1971-1972 Olimpia Milano 1972-1973 Pall. Varese 1973-1974 Pall. Varese 1974-1975 Pall. Cantù 1975-1976 Virtus Bologna 1976-1977 Pall. Varese 1977-1978 Pall. Varese 1978-1979 Virtus Bologna 1979-1980 Virtus Bologna 1980-1981 Pall. Cantù 1981-1982 Olimpia Milano 1982-1983 Virtus Roma 1983-1984 Virtus Bologna 1984-1985 Olimpia Milano 1985-1986 Olimpia Milano 1986-1987 Olimpia Milano 1987-1988 VL Pesaro 1988-1989 Olimpia Milano 1989-1990 VL Pesaro 1990-1991 Juvecaserta 1991-1992 Pall. Treviso 1992-1993 Virtus Bologna 1993-1994 Virtus Bologna 1994-1995 Virtus Bologna 1995-1996 Olimpia Milano 1996-1997 Pall. Treviso 1997-1998 Virtus Bologna 1998-1999 Pall. Varese 1999-2000 Fortitudo Bologna 2000-2001 Virtus Bologna 2001-2002 Pall. Treviso 2002-2003 Pall. Treviso 2003-2004 Mens Sana Siena 2004-2005 Fortitudo Bologna 2005-2006 Pall. Treviso 2006-2007 Mens Sana Siena 2007-2008 Mens Sana Siena 2008-2009 Mens Sana Siena 2009-2010 Mens Sana Siena 2010-2011 Mens Sana Siena 2011-2012 Mens Sana Siena 2012-2013 Mens Sana Siena 2013-2014 Olimpia Milano 2014-2015 Dinamo Sassari
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Speciale Playoff di Basket
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Turner, la guardia con il killer instinct
IL PERSONAGGIO Malgrado sia il giocatore della Vanoli più impiegato, è sempre lucido e spesso decisivo nei finali di match
I
ndipendentemente da come andrà a finire, sarà un successo. Il quarto posto il regular season e l’entusiasmo mostrato dai tifosi nei due match di playoff giocati al PalaRadi, certificano una stagione straordinaria e per certi versi irripetibile dei biancoblu, capaci comunque di allungare la serie con Venezia. E mentre la squadra sta giocando per la prima volta la post season, la società ha già iniziato a programmare il futuro, confermando due colonne come il coach Pancotto e la guardia Elston Turner (26 anni di Sacramento), decisivo in molte vittorie biancoblu e comunque sempre protagonista, soprattutto nei finali di match, quando la palla a spicchi “scotta” nelle mani dei giocatori. In attesa che rimangano a Cremona i due senatori Vitali e Cusin, resta da definire il futuro di Washington e McGee, ai quali non mancano le offerte. In ogni caso non saranno poche le conferme (probabili anche quelle di Mian, Gaspardo e Biligha), che permetteranno a Pancotto di dare continuità al proprio brillante lavoro. Dando un’occhiata alle statistiche generali dei giocatori della Vanoli, notiamo come Turner e McGee siano stati i più prolifici, mentre alla voce minuti giocati, Turner è nettamente primo. Un dato che conferma le qualità dell’ex giocatore di Pesaro e Brindisi, che malgrado stia tanto sul parquet, raramente perde la lucidità nel scegliere i tiri migliori e nel decidere i match. Proprio contro Venezia, al PalaRadi in regular season, è stato protagonista di una giocata favolosa: con la Vanoli sotto di 3 a pochi secondi dalla fine, Turner ha realizzato una tripla incredibile, mentre Washington subiva un fallo sotto canestro. Il libero dell’ex Pistoia ha completato una giocata da 4 punti, decisiva per piegare Venezia. Anche in questi playoff, Elston è stato decisamente prolifico, meritando di essere diventato uno dei beniamini della squadra. E i tifosi sono felici di poterlo ammirare anche nella prossima stagione. F.V.
Elston Turner al tiro a lato lato in azione in gara 2 contro Venezia (fotoservizio Mario F. Rossi)
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Speciale Playoff di Basket: il campionato Pietro Aradori (Reggio Emilia)
Sabato 14 maggio 2016
James Nunnally (Avellino)
Reggio-Avellino promette scintille
GLI ALTRI QUARTI DI FINALE La prima semifinale mette di fronte due squadre di talento. Milano non brilla, ma passa
E’
una semifinale nobile quella tra Reggio Emilia e Avellino, che in soli tre match si sono sbarazzate rispettivamente di Sassari e Pistoia. Gli emiliani sono favoriti, ma guai a sottovalutare gli irpini di Nunnally, mvp del campionato. REGGIO EMILIA-SASSARI 3-0 (85-68, 82-75, 99-85) Lo spauracchio sardo non ha minimamente spaventato la Grissin Bon, che soprattutto in gara 3 al PalaSerradimigni, ha dato una notevole dimostrazione di forza, travolgendo gli ormai ex campioni d’Italia e vendicando così la dolorosa sconfitta nella finale dei playoff dello scorso anno. Nelle file reggiane, segnaliamo uno stratosferico Aradori, il cui rendimento fa felice il ct Ettore Messina in vista del torneo di qualificazione olimpica. Per Sassari, si è chiusa una stagione deludente, malgrado i tre coach alternatisi alla guida della Dinamo. Ciò significa che il problema non era in panchina... AVELLINO-PISTOIA 3-0 (93-76, 83-70, 92-90) Sulla carta era il quarto di finale meno equilibrato, ma i toscani di Esposito hanno messo paura alla Sidigas in gara 3,
fonte: www.legabasket.it
condotta spesso nel punteggio e vinta dagli irpini solo sul filo di lana e dopo un supplementare. Alla fine le qualità realizzative di James Nunnally, opaco nel primo tempo, hanno fatto la differenza. Malgrado l’eliminazione, Pistoia merita
un plauso per l’ottima stagione, culminata con l’accesso ai playoff, grazie a un ottimo 6º posto. MILANO-TRENTO 3-0 (84-76, 79-71, 62-61) Anche senza brillare, Milano approda
in semifinale con soli tre match, ma solo in gara 1 ha vinto in scioltezza. Nella seconda sfida, Trento è partita a razzo (15-0) e nel finale ha messo paura alla squadra di Repesa, che si è imposta anche in trasferta, ma di un solo punto e
dopo aver rimontato lo svantaggio. Malgrado il valore del roster, l’Olimpia continua a faticare e pur restando una delle favorite per la vittoria finale, dovrà fare i conti con una Grissin Bon Reggio Emilia che si annuncia molto pericolosa.
Speciale Edilizia
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Zanzariere: caratteristiche e modelli
La scelta, che può comprendere alcuni elementi opzionali, dipende da molteplici fattori che vanno dall’estetica alla funzionalità
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a scelta della zanzariera da installare dipende da tantissimi fattori che vanno dalle esigenze personali alle tipologie di infissi installati alle proprie finestre. I modelli in vendita sono molteplici, ecco le loro caratteristiche.
ZANZARIERA A RULLO - Un pratico sistema di avvolgimento a molla, disponibile in versione laterale o verticale, adatto alle più disparate soluzioni di installazione della zanzariera. La possibilità di scegliere come e dove installare la propria zanzariera si rivela particolarmente utile sia quando si ha necessità di mascherarne la presenza sia quando si vuole metterla in rilievo rafforzando il gusto architettonico e adeguandosi allo stile della casa. E’ possibile optare per la variante zanzariera ad incasso qualora si abbia l’esigenza di integrare la zanzariera al blocco serramento per nascondere alla vista il profilo di alluminio. Capita ad esempio in certi edifici storici poiché l’estetica non può essere turbata da elementi estranei. ZANZARIERA A BATTENTE - E’ la soluzione ideale per quelle porte-finestre che costituiscono punti passaggio. E’ disponibile nella variante a battente a un’anta e due ante. Le ante rendono molto pratiche e veloci le operazioni di apertura e chiusura della zanzariera senza mai sottoporla ad un eccessivo stress meccanico. E’ una versione particolarmente adatta a chi ha l’esigenza di disporre di un’apertura di passaggio per un animale (un cane o un gatto) perché anche a zanzariera chiusa è possibile applicare alle ante un’apposita porticina passagatto.
za le soluzioni presenti in commercio, garantisce la massima tenuta del telo all’interno delle guide anche in presenza di forte vento e correnti d’aria.
ZANZARIERA A PANNELLO FISSO - Anche la presenza di porte-finestre o di finestre dalle forme particolari (come oblò, sopraluce, abbaini, ad arco o a trapezio) può condizionare la scelta delle zanzariere. Quelle a pannello fisso, per esempio, sono ideali per schermare porte e finestre che non sono aperte molto spesso o alle quali non si ha accesso. ZANZARIERA A PANNELLO SCORREVOLE - E’ un modello che può montare da uno a quattro pannelli, costruito in modo da far scorrere la zanzariera lateralmente o verticalmente. I vari pannelli si sovrappongono l’uno all’altro. La
modularità rende questa tipologia di zanzariera adatta alla chiusura di balconi e verande di grandi dimensioni. Facile da smontare e da rimontare, i pannelli possono possono essere rimossi per il periodo invernale.
ZANZARIERE DI GRANDI DIMENSIONI - Per “coprire” fino a sette metri di larghezza e tre di altezza, come sui balconi e sui terrazzi, c’è una tecnologia brevettata che, pur evitando l’antiestetica steccatura della rete che caratteriz-
ZANZARIERA A SOGLIA BASSA - In questa categoria rientrano le zanzariere comunemente conosciute come “plissé” e “tesa”. Le prime sono dotate di rete plissettata, le seconde invece sono simili alle classiche zanzariere ad avvolgimento con scorrimento laterale, ad anta singola o doppia, ma sono dotate di un particolare sistema a molla con ritorno controllato che consente di regolarne il grado di apertura. Particolarità comune alle due tipologie di zanzariere è quella di avvalersi di una guida inferiore in PVC bassissima (di spessore compreso tra soli 3 e 4 mm). Questa è una soluzione ideale per quelle zanzariere installate in punti di importante transito poiché con il suo ridottissimo ingombro il profilo plastico posto a terra agevola il passaggio di passeggini e carrozzine e non costituisce un ostacolo sul quale sarebbe possibile inciampare. Esistono poi alcuni componenti opzionali che possono essere applicati alle zanzariere. Vediamo quali sono.
ANTA PASSAGATTO - Pensata per chi ha un cane o un gatto domestico, è possibile installarla su tutti i modelli di zanzariera a battente e fissa. Consente l’ingresso e l’uscita del cane o del gatto che, così, non ci richiederà più di aprire l’intera struttura ogni volta che vorrà passare di lì RETE ANTI-POLLINE - Grazie a reti apposite ogni zanzariera può diventare una efficace protezione conto i malanni causati dai pollini. Esse possono bloccare il 90,8% dei pollini di ambrosia, il 93,1% dei pollini di ortica, il 99,71% dei pollini di betulla. La soluzione ideale per quanti hanno la necessità di difendere la propria casa dai fattori allergenici dispersi nell’aria. SISTEMA ANTIFURTO - E’ molto spesso possibile integrare in qualunque zanzariera a rullo un efficace sistema anti-intrusione. Particolari modelli includono nel telaio della zanzariera dispositivi a raggi infrarossi in grado di rilevare qualsiasi tipo di effrazione e, quindi, di proteggere la casa da spiacevoli intrusioni.
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Quando non è possibile realizzare un impianto fisso per molteplici ragioni o si vogliono contenere i costi (eliminando inoltre quelli di installazione) si può scegliere un climatizzatore portatile. Naturalmente bisogna tenere ben presenti i vantaggi e i limiti di questi modelli, che si sono comunque molto evoluti rispetto al passato.
freschi d’estate senza spendere troppo grazie ai climatizzatori portatili te. I portatili di ultima generazione offrono, su scala ridotta, le stesse prestazioni degli split fissi: consentono quindi, oltre che di rinfrescare, anche di riscaldare, deumidificare e purificare l’aria. I SISTEMI DI FILTRAGGIO MODERNI - Sistemi di filtraggio sempre più efficienti e a più livelli sono in grado di trattenere anche particelle di dimensioni infinitesimali (acari, pollini, allergeni) migliorando la qualità dell’aria indoor. Questi sistemi inibiscono la proliferazione dei microorganismi: l’importante è ricordarsi che i filtri
LE LORO CARATTERISTICHE - Monoblocco o formati da due unità, interna ed esterna, hanno un ingombro ridotto e si inseriscono facilmente in qualunque ambiente della casa, anche grazie a un design curato che li rende esteticamente gradevoli e adatti alle diverse tipologie di ambien-
si saturano con l’indirizzo prolungato e che per mantenerli in efficienza e assicurare la qualità dell’aria in uscita vanno lavati o sostituiti. Sul libretto d’istruzioni sono indicate le modalità di intervento, di solito veramente molto semplici. Alcuni modelli hanno potenze sufficienti per ambienti fino a 40 mq. Un vantaggio dei nuovi climatizzatori è quello di unire alle funzioni di raffrescamento e riscaldamento anche quelle di deumidificazione e purificazione dell’aria.
Le unità motocondensanti ad acqua offrono notevoli vantaggi in termini di installazione e rendimento
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e unità motocondensanti ad acqua si propongono come alternativa ai tradizionali sistemi di climatizzazione ad aria, sostituendo l’unità esterna con unità di dimensioni ridotte e senza il bisogno di praticare alcun foro sulla facciata dell’edificio. L’unità può essere installata all’interno di un edificio in un qualsiasi vano, con l’unica necessità di un carico e di uno scarico acqua come un normale lavello. Questa prerogativa ne permette l’installazione in caso di vincoli architettonici, urbanistici, estetici e condo-
I climatizzatori senza unità esterna
miniali. Questa caratteristica li rende ideali anche per le case di grande valore architettonico le cui facciate non possono essere rovinate da un climatizzatore o per tutti quei palazzi in cui il regolamento condominiale non ne permette l’installazione. Sono la soluzione ideale per tutti coloro che sino ad oggi credevano di non poter installare un
climatizzatore nella propria abitazione o attività commerciale. Inoltre sono eccellenti anche per tutti coloro che vogliono ottenere il massimo risparmio possibile; l’acqua infatti, oltre a far risparmiare e ad abbattere i consumi, permette anche di ottenere un’efficienza maggiore ai classici sistemi ad aria. I sistemi con condensazione ad acqua garantiscono il miglior rendimento in ogni condizione ambientale in quanto la temperatura dell’acqua subisce variazioni minimali in rapporto a quelle dell’aria. Oltre che con l’acqua prelevata dalla rete idrica urbana, le motocondensanti ad acqua possono funzionare con acqua di pozzo o di falda, e nei sistemi ad anello chiuso. Le unità delle marche più affidabili sono dotate di valvola modulante per la limitazione dei consumi d’acqua e la regolazione automatica della pressione di condensazione, pressostato di alta che interviene a protezione del compressore qualora la pressione di condensazione salga oltre i limiti di taratura, pressostato di bassa, fusibile a protezione delle unità evaporanti, isolamento termoacustico particolarmen-
te efficace e protezione elettrica del compressore. Inoltre i modelli sono dotati di un P.L.C. (Programmable Logic Controller) per il controllo automatico di tutte le funzioni. La struttura è solitamente realizzata con carter modulare in lamiera verniciata con polvere epossidica e pannel-
li laterali amovibili rivestiti con materiale fonoassorbente. Il pannello di ispezione frontale, permette un facile accesso ai componenti interni ed un rapido collegamento dei manometri ad apposita valvola di servizio per la misurazione delle pressioni di esercizio.
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La scelta varia in base all’ambiente e diventa essenziale per risolvere una serie di problemi legati alla pulizia e all’igiene
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a pittura non è solo un elemento estetico all’interno della casa, ma la sua scelta attenta è diventata essenziale per risolvere una serie di problemi legati alla pulizia e all’igiene dell’ambiente. Ecco alcuni tipi utilizzati per la tinteggiatura. LAVABILE - La pittura lavabile può essere tranquillamente lavata con acqua e detersivo (non troppo aggressivo) dopo circa due settimane dall’applicazione. Disponibile in diverse tonalità di colore, copre perfettamente intonaci, muri e legno e può essere applicata sulle superfici interne o esterne sia già verniciate sia da tinteggiare per la prima volta. Esistono prodotti inodore o profumati con diverse essenze alla frutta. Solitamente viene usata per tinteggiare superfici porose esterne ed interne di ambienti che si sporcano con facilità come cucine, bagni o aule scolastiche. E’ invece sconsigliata per superfici esposte alla luce solare diretta o a forti venti, piogge e gelate. ANTIMUFFA - La caratteristica della pittura antimuffa è la sua proprietà termoisolante adatta a prevenire la formazione di condense, muffe e batteri sulle superfici, dovuti all’eccessiva umidità (maggiore dell’85%). Solitamente non si trova in diverse gradazioni ma bianca. Può comunque essere colorata aggiungendo i pigmenti desiderati. Questo tipo di pittura è indicata per tutti i luoghi come cantine, garage, bagni, cucine o seminterrati particolarmente esposti all’umidità e a forti
Pittura: i tipi utilizzati per la tinteggiatura la resina per pavimenti e pareti
escursioni termiche. Si applica su tutti i tipi di supporto, dall’intonaco all’allumino, dalla plastica al legno al ferro. ANTICONDENSA - Le pitture anticondensa, grazie alla loro composizione a base di microsfere di vetro o ceramica, riescono a mantenere calda la parete formando uno strato che attutisce la differenza di temperatura tra interno ed esterno. Hanno anche un potere termoisolante che contribuisce al risparmio energetico ed un potere fonoassorbente che attutisce i rumori provenienti dall’esterno. Inoltre sono lavabili con acqua e sono di facile manutenzione, si sporcano difficilmente anche in presenza di smog e sono idrorepellenti. Si utilizzano su tutti i tipi di supporto e sono indicate per la tin-
teggiatura di locali umidi, rumorosi e soggetti a elevati sbalzi termici. Sono ottime per tinteggiare cucine, bagni, cantine, garage, lavanderie, spogliatoi. Utili anche per l’insonorizzazione di camere da letto e sale musicali. IDROREPELLENTE - La pittura idrorepellente serve a contenere i problemi legati all’umidità che condensandosi in vapore acqueo e depositandosi sui muri provoca il distacco della pittura. Inoltre serve per resistere agli agenti atmosferici e in particolare a piogge frequenti e al gelo, che nel tempo possono causare perdita di colore e deterioramento dell’intonaco. Altra caratteristica della pittura idrorepellente è la sua capacità di impedire le formazione di muffe e batteri sulle pareti dovuta ad eccessivi ristagni idrici. È autopulente perché grazie alla particolare struttura chimica che la compone impedisce allo sporco di aderire alla superficie, in modo che basta una piccola pioggia per lavarlo via. Infine può essere tranquillamente applicata su sottofondi disomogenei, come intonaci e rappezzature eseguiti in tempi e modalità differenti senza che questo comporti differenze nella resa finale del colore. E' ideale per la ristrutturazione di ambienti umidi o esposti agli agenti atmosferici come cantine, bagni, balconi e verande. Si può utilizzare anche in cucina vicino al piano di lavoro e vicino alle piscine. Può essere applicata su intonaci nuovi ma anche su muri già verniciati.
La resina per rivestimenti di pavimenti e pareti consente un’ampia possibilità di personalizzazioni, spessore sottile e facilità di manutenzione. Nella sua versione più classica, il rivestimento in resina ha un aspetto simile a quello del cemento, rispetto al quale ha peso e spessore notevolmente inferiori. Tra i vantaggi principali ci sono: resistenza all’usura, lunga durata, manutenzione ridotta e possibilità di personalizzare le superfici con motivi ornamentali o particolari decorazioni in rilievo. Gli spessori sono ridottissimi (soltanto 1-3 mm) e, cosa più importante, la superficie rivestita in resina – pavimento o parete – risulta uniforme e omogenea, senza fughe né giunture. Non attira polvere e microorganismi. Le resine sono anche impermeabili, caratteristica che può anche essere rinforzata con trattamenti specifici: motivo per cui questi rivestimenti sono molto adatti anche in ambienti umidi come bagni, docce, piscine e saune, dove evitano di conseguenza la proliferazione di muffe e la formazione di batteri. IN CUCINA – La resina è un’ottima alternativa alle piastrelle per rivestire, per esempio, la parete dietro il lavello o tutta l’alzata tra basi e pensili. Grazie alla sua resistenza all’acqua e all’umidità la superficie è infatti lavabile e molto funzionale. La finitura, che può essere lucida oppure opaca, permette a seconda dei casi di mimetizzare o evidenziare una zona della cucina. Questo tipo di rivestimento non crea nessun problema in caso di vicinanza con il piano cottura. IN BAGNO – Anche in quest’ambiente le resine sono molto adatte per pavimenti e pareti in alternativa alle piastrelle: qui vengono sfruttate al meglio le caratteristiche di igienicità, impermeabilità e facilità di pulizia del materiale. In bagno la resina si può utilizzare anche per altre superfici verticali o orizzontali, come per esempio per rivestire il top del lavabo, le pareti della vasca o anche i sanitari.
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Speciale Edilizia
Sabato 14 Maggio 2016
La cromoterapia, che affonda le sue radici nell’antica scienza ayurvedica indiana, che associa i colori ai “chakra” (i punti energetici del corpo umano), è uscita dai luoghi professionali del benessere come Spa e beauty farm per entrare nelle nostre case. Merito dei soffioni doccia di ultima generazione, che ai benefici dell’acqua a diverse temperature e a getti differenziati abbinano colori e sequenze luminose per dare una sferzata di energia o al contrario placare l’animo. A soffitto o a parete, ormai disponibili in diversi formati e dimensioni per rendere al meglio in ogni ambientazione e con ogni tipo di box doccia (necessario però in questo caso il col-
SOFFIONI DOCCIA CON CROMOTERAPIA PER UN MOMENTO DI BENESSERE E RELAX QUOTIDIANO legamento alla rete elettrica), questi apparecchi incorporano diffusori a led ad alta potenza sia puntiformi sia raggruppati in piccoli fari. I più sofisticati fanno parte di sistemi sviluppati per offrire diverse esperienze sensoriali (luce, acqua, vapore) oppure danno la possibilità di gestire le sequenze cromatiche e i programmi di diffusione dell’acqua digitalmente, per mezzo di telecomandi e touch screen impermeabili. Discreti ed eleganti oggetti tecnologici che trasformano, con un semplice gesto di comando, un’abitudine quotidiana in un piacevole momento di cura del corpo e della psiche.
Fra i tre modelli quello senza spessore crea continuità con il pavimento, è moderno, essenziale e facile da pulire
P
er comporre la doccia si parte dal piatto, che è vincolato allo spazio disponibile, per poi passare al box, che segue la forma del primo e la cui apertura dipende dai centimetri liberi davanti e ai lati. Infine si sceglie il soffione: a parete con l’eventuale asta o flessibile oppure a soffitto, che consente piena libertà di movimento all’interno della cabina. Approfondiamo l’argomento piatto doccia. Innanzi tutto bisogna decidere a priori il posto della doccia nel bagno, verificare quale sagoma deve avere e calcolare l’ingombro a terra, tenendo conto che per casi difficili o spazi irregolari si può ricorrere a modelli in acrilico che si tagliano a misura, anche direttamente in opera. Diverse anche le altezze. Va considerato che quanto più il bordo è ridotto, tanto più ampio è il foro di scarico, per garantire il rapido deflusso dell’acqua. Sono tre le tipologie di installazione di un piatto doccia, cui corrispondono altrettante versioni di modelli. • Da appoggio: è quello tradizionale: rialzato rispetto alla quota di terra, forma una sorta di gradino per poi riabbassarsi all’interno. • A incasso: parzialmente inserito nel massetto, questo tipo di piatto ha un bordo molto sottile ma non impercettibile.
• A filo pavimento: i piatti doccia a
Piatto doccia, attenzione alla scelta
filo pavimento sono quelli che si presentano perfettamente inseriti nel rivestimento a terra in modo da creare con esso una superficie perfettamente continua, senza sporgenze o avvallamenti, cioè senza alcuna differenza di quota. Hanno in genere spessore molto ridotto e sono perfettamente rifiniti
per un facile incasso. Se hanno lo stesso rivestimento del resto del bagno, e soprattutto dello stesso colore, contribuiscono ad ampliare visivamente lo spazio. Grazie al loro design essenziale, sono particolarmente adatti a bagni moderni e dallo stile minimale. Questi piatti doccia presentano anche il gran-
de vantaggio della sicurezza, perché non costituiscono barriera architettonica rivelandosi più sicuri anche per bambini e anziani, facilitando al massimo l’accesso alla doccia. Possono essere realizzati in svariati materiali: dalla tradizionale ceramica sanitaria, ai materiali acrilici fino ai compositi di ultima
generazione, tutti materiali comunque molto resistenti ed igienici. Le forme possono essere molteplici come quelle dei piatti doccia tradizionali, anche se le più frequenti sono quella rettangolare e quadrata. Accanto al tradizionale bianco, gli attuali modelli si trovano anche nei colori nero, antracite o in altre tonalità, riprese dalle tinte della natura. In alternativa alla finitura opaca o lucida, ci sono piatti doccia a filo con ottica a doghe o realizzati con doghe facilmente asportabili per una più facile pulizia. La piletta può essere posizionata lateralmente o centralmente, in genere nello stesso colore del piatto doccia e ne riprende, in piccolo, anche la forma. Questi piatti doccia, detti anche rasi, sono infine più igienici dei modelli tradizionali, poiché sono privi di fughe in cui si potrebbero infiltrare sporco e batteri e consentono una più facile pulizia. L’isolamento sottostante al piatto deve essere eseguito a regola d’arte per evitare infiltrazioni d’acqua nel pavimento.
cultura&spettacoli
Domani la rassegna Voltese
Domani pomeriggio alle ore 17, nella Chiesa della Madonnina di Mezzacampagna-Cereta di Volta Mantovana, è in programma la Rassegna corale Voltese 2016, giunta alla 10ª edizione. Protagonisti il Coro voci bianche della Scuola di musica Claudio
Monteverdi di Crema e la Suite voices (ensemble femminile formata dalla Sweet Suite di Crema e dal coro Vocis Musicae Studium di Oggiono). I direttori sono Giancarlo Buccino, Fiorenzo Longoni, mentre al pianoforte si esibirà Simone Della Torre.
La mostra s’intitola “Partiture preziose - La musica di Monteverdi e il gioiello contemporaneo”
Gioielli ispirati al Monteverdi Festival
U
dalla redazione
n’esposizione particolare è allestita in occasione del Monteverdi Festival 2016. Il Teatro Ponchielli ospita nel suo foyer, infatti, la mostra dal titolo “Partiture preziose - La musica di Monteverdi e il gioiello contemporaneo” a cura di Barbara Caliendo, Monica Farnè e Sonia Patrizia Catena. La selezione, curata dalla storica e critica Sonia Patrizia Catena, conta ventuno pezzi unici d’autore creati ed ispirati al tema dell’edizione 2016 del Monteverdi Festival: vergini, ninfe e regine, realizzati con materiali alternativi, dove preziosa è l’idea e la ricerca progettuale. La mostra è organizzata da pAssaggi, progetto nato nel 2012 dalla volontà di Monica Farnè e Barbara Caliendo all’interno dell’associazione DanzArea Slapstick, in collaborazione con Ridefinire il Gioiello, nato nel 2010 a Milano con l’obiettivo di diffondere e valorizzare una nuova estetica del gioiello contemporaneo. Materiali innovativi e sperimentali danno vita a creazioni realizzate ad hoc, in cui design, arte, artigianato, concorrono insieme ad evocare l’universo femminile a cui il festival è dedicato. Ornamenti contemporanei pensati per corpi che vivono nelle trame delle note e del canto, tra le pagine, nella memoria e
Gli “Sgrunt” live stasera sul palco di Alice nella città
Stasera la “Selva morale e spirituale”
La monumentale “Selva morale e spirituale” di Claudio Monteverdi, affidata a Modo Antiquo di Federico Maria Sardelli, inaugurerà stasera alle ore 21 nella Chiesa di S. Marcellino a Cremona, “Vergini, ninfe e regine” del Monteverdi Festival 2016, dedicato alle donne nelle sue più svariate sfaccettature. Un doppio appuntamento è poi in programma per domani: alle ore 11 Justin Taylor evocherà con il magico suono del suo clavicembalo, misteriose dame nella suggestiva cornice di palazzo Fodri a Cremona, mentre alle ore 18 l’ensemble spagnolo “La Grande Chapelle” (fondato nel 2005 da Ángel Recasens e diretto ora dal figlio Albert), per la prima volta ospite del Festival, proporrà la Messa Salve Regina nella bellissima chiesa di S. Omobono. nelle emozioni, per sperimentare un “contatto” con queste figure femminili ed una dimensione “intima” al di là dello spazio e del tempo che da loro ci separa. “Partiture preziose” è un’anteprima di “IncorporAzioniGesti intorno al corpo” che verrà realizzato il prossimo autunno, il progetto è ideato e curato da Barbara Caliendo e Monica Farnè (pAssaggi),
“Tra palco e città” è il nome della rassegna di teatro integrato che ha preso il via martedì scorso al Teatro Monteverdi e che proporrà nove spettacoli dal 21 al 30 maggio. L’iniziativa si propone quale importante strumento di valorizzazione e consolidamento della rete di collaborazioni, già esistenti, tra scuole secondarie di secondo grado ed associazionismo. Si tratta di un’ulteriore proposta finalizzata a favorire l’integrazione e la realizzazione personale e sociale delle persone con disabilità. «E’ fondamentale creare una rete con tutte le realtà che operano nel sociale, con persone disabili e specificatamente per percorsi di teatro integrato. Questi sono infatti preziosissimi momenti di crescita personale ed artistica per i quali l’amministrazione è certamente in prima linea, fornendo massima attenzione, collaborazione e supporto», ha commentato la vice sindaco ed assessore all'Istruzione, Maura Ruggeri incontrando Serena Buongiorno (Anffas Cremona), Davide Zito (Agropolis) e Clara Malcontenti (Lae), rappresentanti delle realtà che, insieme al Comune, promuovono la rassegna. L’incontro tra il mondo scolastico e quello associativo favorisce lo scambio e la visibilità dei percorsi realizzati contribuendo in modo creativo alla realizzazione e alla contaminazione di linguaggi artistici capaci di coinvolgere attori e spettatori. Parte della rassegna sarà infatti realizzata in collaborazione con alcuni istituti scolastici cittadini offrendo opportunità formative anche a studenti di scuole secondarie di secondo grado. Nello specifico le rappresentazioni gestite dalla Cooperativa Agropolis vedranno il coinvolgimento dell’Istituto L. Einaudi e del Liceo S. Anguissola. La rassegna prevede spettacoli sia in fascia oraria diurna per le scuole che serale o pomeridiana per la cittadinanza ed i familiari. Il doppio turno degli spettacoli mattutini permetterà infatti agli studenti di assistere a spettacoli realizzati da ragazzi disabili e, viceversa, a questi di partecipare alle attività realizzate in ambito scolastico. Ricordiamo che la quasi totalità delle realtà che operano in ambito didattico e della disabilità a Cremona svolgono attività teatrali al Teatro Monteverdi. Per informazioni: 0372-407789 - 0372-407753.
Un modenese vince l’11º “El Cavalet”
Uno scorcio della mostra
Uno dei gioielli in mostra
Sonia Catena (Ridefinire il GioielloCircuiti Dinamici). L’inaugurazione e presentazione curata da Sonia Patrizia Catena, ad ingresso libero, è fissata per giovedi 19 maggio alle ore 18.30 nel foyer del teatro Ponchielli e rimarrà aperta al pubblico fino al 28 maggio, per spostarsi poi il 29 maggio in due location temporanee: Palazzo Cavalcabò
Stasera alle 22 torna il live ad “Alice nella città”. Dopo 9 anni dall’ultima esibizione, saliranno di nuovo sul palco a Castelleone gli “Sgrunt”, trio storico, anche se mai ufficialmente costituito in una band, i cui componenti (Umberto Bellodi, Filippo Guerini e Flavio Leva) hanno preferito coltivare esperienze parallele ed affini alle loro differenti caratteristiche, senza perdersi di vista. Con il nome di “Real Politik” prima e “Sgrunt”
Al via la rassegna di teatro integrato
Terzo il cremonese Fulvio Fiorini
(ore 10.30) e Palazzo Pallavicino Ariguzzi (ore 17.30), sedi che ospiteranno due concerti del Monteverdi Festival 2016. Ecco le date itinerante della mostra a Cremona: foyer Teatro Ponchielli 20-28 maggio (ore 9.30-17), Palazzo Cavalcabò (corso Matteotti 31), 29 maggio alle 10.30, Palazzo Pallavicino Ariguzzi (via Colletta 5), 29 maggio alle 17.30.
poi, hanno tenuto rarissimi concerti, uno dei quali proprio ad Alice, nel dicembre 2007. L'occasione per il ritorno live è data dalla mostra di picture disc da collezione privata che sarà allestita presso gli spazi nel corso della serata. La band proporrà una rivisitazione ruvida e blues di brani scelti dai repertori più tradizionali: Muddy Waters, Elvis Presley, Lennon-McCartney, Frank Zappa, Bill Withers fino al grande David Bowie.
Grande successo, in oiazza del Duomo sotto la Loggia dei Militi, per l’undicesima edizione del concorso nazionale di pittura “El Cavalet”, organizzato dalla Famiglia Cremounesa in collaborazione con gli infaticabili artisti Marina Sissa e Franco Ariberto Ariberti, Aics Cremona Arte e il patrocinio del Comune. Il presidente del sodalizio di piazza Sant’Antonio Maria Zaccaria, Ernesto Maestrelli, ha voluto ringraziare i trentacinque artisti partecipanti, provenienti dal Cremonese e da altre province, fra cui Brescia, Mantova, Modena, Milano e Novara, che hanno proposto, complessivamente, una sessantina di opere. Maestrelli ha voluto sottolineare come questa iniziativa culturale intenda promuovere «l’interesse per il patrimonio storico-artistico della nostra città e del suo territorio». A seguire, il presidente della giuria, Simone Fappanni ha proclamato i vincitori e letto le motivazioni che hanno portato al verdetto. Il primo premio è stato assegnato a Claudio Pezzini di San Martino del Lago per l’opera “Ombre nella notte”. La commissione vi ha ravvisato «un’atmosfera rabbrividente in cui viene raffigurata una sera metropolitana frustata da una pioggia scrosciante. Siamo di fronte a uno scenario urbano reso con pennellate decise e perentorie». Secondo posto per il modenese Mauro Filippini per il dipinto “Giochi di luce sulla spiaggia” (due bellissime e affascinanti giovani in costume da bagno conversano amorevolmente sulla spiaggia) e terzo il cremonese Fulvio Fiorini con “Resti di una civiltà contadina” (uno splendido volo prospettico).
Sei artisti protagonisti della mostra “Atmosfere” L’esposizione, curata da Gianluigi Guarneri, è allestita nei locali di “Immagini, Spazio, Arte”
“Atmosfere” è il titolo che il critico d’arte Gianluigi Guarneri ha dato alla mostra collettiva allestita nelle sale di “Immagini, Spazio, Arte” di via Beltrami a Cremona. Vi hanno trovato posto, come ha illustrato Guarneri al pubblico, le opere di sei artisti. Emanuele Biagioni, attivo a Barga in provincia di Lucca, ama descrivere le nostre città nei momenti più suggestivi della giornata, all’alba e al tramonto, quando luci ed ombre contribuiscono a suggerire emozioni allo spettatore. La peruviana Ilaria Flores, da tempo trasferitasi a Milano, propone al pubblico cremonese le sue sculture a tutto tondo, ricche dei colori e della cultura tipici del paese andino; caratteristici anche gli animaletti, da quelli casalinghi a quelli più selvatici. Si muove nell’ambito della scultura anche la passione artistica di Laura Gregnanin; la sua attenzione si rivolge in questo caso al mondo umano, con particolare attenzione all’universo femminile ed alle condizioni più critiche della vicenda umana quotidiana. Davvero suggestive sono le creazioni dell’iraniana Golsa Golchini, già vincitrice di diversi premi; nelle sue Terzo appuntamento della rassegna “Nonsoturisti” dedicato al cremasco Giorgio Bettinelli. Appuntamento alle 21 presso la Sala Alessandrini (in via Matilde di Canossa a Crema) in collaborazione con Vespa Club Crema-Castelleone. La serata sarà dedicata al mondo della vespa, tanto caro a Giorgio e dei vespisti e vedrà la partecipazione di Simone Sciuttieri di Eurovespa e di Luca Capocchiano. La serata è intitolata “I viaggi av-
La scultura di Laura Gregnanin
immagini fotografiche rielaborate al computer inserisce frammenti simbolici dell’esistenza della donna che suggeriscono allo spettatore riflessioni di ampio respiro. Con la brianzola Annamaria Gagliardi si entra in un ambiente rarefatto, quasi impalpa-
bile, dove i “battiti d’ali sull’acqua” richiamano a quel senso della libertà che resta il desiderio più recondito e vitale dell’animo umano. La collettiva si chiude con i dipinti di Fiammetta Mora, artista che ama descrivere gli ambienti che la circondano, cercan-
do di coglierne l’intima bellezza; il risultto che si ottiene è una serie di quadri dalle evidenti qualità estetiche in grado di catturare l’attenzione dello spettatore. La collettiva resterà a disposizione dei visitatori fino a sabato 21 maggio.
“Nonsoloturisti” in viaggio con la vespa
venturosi in giro con la vespa”. Simone e Luca presenteranno, attraverso foto e video, le loro avventure a bordo delle loro vespe. Per entrambi lo spirito è quello di rallentare il ritmo e di conoscere senza fretta nuovi luoghi e parlare con le persone che si incontrano lungo la strada. Forse entrambi, prossimamente, trasformeranno le loro avventure
in un libro e in un documentario: anche di questo ci parleranno durante la serata. La rassegna “Nonsoloturisti” un’iniziativa in cui il piacere di raccontare esperienze di viaggio attraverso le immagini, diventa un’occasione per privilegiare la dimensione culturale del viaggio, intesa come momento di scoperta, di confronto e di conoscenza - è a cura
di Andreina Castellazzi ed è patrocinata dall’assessorato alla Cultura, dall’assessorato alle Politiche giovanili del Cmune di Crema, dall’assessorato della Provincia di Cremona, dalla Regione Lombardia con la partecipazione della Biblioteca civica di Crema. Collabora all’evento l’associazione culturale “L’Angolo dell’avventura”. Gli orga-
nizzatori ringraziano «gli amici che hanno creduto alla validità dei contenuti proposti dalle rassegne “Nonsoloturisti” e “Il viaggio attraverso le immagini”, la collaborazione e il contributo tecnico che ha reso possibile la realizzazione delle manifestazioni e salutano tutti i numerosi appassionati di viaggi che, a partire da novembre, hanno seguito le nostre serate che hanno proposto viaggi e avventure negli angoli più remoti del mondo».
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Lettere & Opinioni
Sabato 14 Maggio 2016
punto di vista
L’introduzione delle diaconesse potrebbero far bene alla Chiesa Egregio direttore, le donne “diaconesse” oggi sono una possibilità. Papa Francesco ne ha parlato ricevendo in udienza le superiore religiose: è d’accordo a promuovere uno studio sulle usanze delle prime comunità. Una proposta in questo senso fu avanzata da Martini negli anni Novanta. A Padova è già in atto da tempo un esperimento in questo senso. Papa Francesco ha detto di voler riprendere lo studio sul diaconato femminile nella Chiesa primitiva. Ne ha parlato durante l’udienza all’Unione internazionale superiore generali (Uisg), ricevute in Vaticano. Il tema non è nuovo ed è stato riproposto anche in tempi relativamente recenti. Dopo il netto pronunciamento di Giovanni Paolo II, che in risposta alle aperture anglicane con la lettera “Ordinatio sacerdotalis” (1994) negava categoricamente la possibilità del sacerdozio femminile nella Chiesa cattolica, era stato il cardinale Carlo Maria Martini a parlare della possibilità di studiare l’istituzione del diaconato per le donne, non menzionata nel documento papale. L’allora arcivescovo di Milano disse: «Nella storia della Chiesa ci sono state le diaconesse, possiamo pensare a questa possibilità». Alcuni storici della Chiesa antica fecero notare che le donne erano ammesse a un particolare servizio diaconale della carità che si differenzia dal diaconato odierno inteso come primo grado del sacerdozio. Perché non costituire una commissione ufficiale che possa studiare la questione?. Il Pontefice ha risposto che una volta aveva parlato della materia qualche anno fa con un “buon, saggio professore”, che aveva studiato l’uso delle donne diacono nei primi secoli della Chiesa. Che cos’erano questi diaconi femminili?Avevano
Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it
FOCUS
comincio a capire!
Consumo di suolo, la nuova legge non va bene
Signor direttore, nel 2013, una delle mie prime azioni da parlamentare è stata la presentazione di una proposta di legge finalizzata a fermare il consumo di suolo a partire da quello agricolo. Con mia soddisfazione, dopo pochi mesi la proposta di legge ha trovato l’avvio di discussione in Commissione. Poi è arrivata la proposta del Governo Letta: non era uguale alla nostra, ma aveva tanti punti condivisibili. Poi sono arrivate le proposte e gli emendamenti del Governo Renzi che ancora una volta stravolgono il positivo lavoro impostato dal Parlamento. La legge uscita giovedì dalla Camera non è una buona legge, non ferma il consumo di suolo. La vera innovazione di questa legge è il ritorno al passato, al vecchio metodo tutto italiano: fatta la legge, trovato l’inganno. In questo caso l’inganno sta nel riscoprire l’antico sistema delle norme transitorie che dicono che si può fare tutto prima dell’entrata in vigore della legge, un po’ come ha fatto Maroni, tanto criticato dal Pd in Lombardia. Sinistra Italiana ha votato contro questo far West urbanistico. Ogni volta che si parla di beni comuni, questa maggioranza esprime sempre il peggio di sé. Sembra di assistere alla seconda puntata della
l’ordinazione o no? Qual era il ruolo della diaconessa in quel tempo? Serve costituire una commissione ufficiale che possa studiare la questione? Sarebbe bene per la Chiesa chiarire questo punto. «Accetto», ha detto il Papa successivamente. E’ una forma di diaconia femminile ispirata al Vangelo. Le collaboratrici apostoliche assumono la diaconia apostolica come progetto di vita accolto, approvato e orientato dal vescovo. Tra i compiti a cui sono chiamate le “diaconesse”, c’è l’annuncio della parola, l’educazione alla fede, le opere di carità al servizio dei poveri, la distribuzione della comunione, l’animazione della liturgia, o la gestione di strutture come scuole e istituti. Volendo dare brevemente un mio parere, dopo averci riflettuto “sopra”, i pro e i contro, si sa, sono all’ordine del giorno. Ma sicuramente, dato che ultimamente si sente spesso (troppo), parlare di pedofifila, omosseualità e scandali vari tra i prelati, sono fermamente con-
legge sull’acqua: si parte da lodevoli principi e si finisce con il far prevalere le lobby e gli interessi particolari. Il consumo sfrenato di suolo avanza al ritmo di 90 ettari al giorno: un’emorragia che erode terreno agricolo e produce dissesti idrogeologici continui e allarmanti. Era necessaria una legge che lo arrestasse: ciò che serve al Paese è una vera e propria riconversione ecologica dei sistemi di produzione, così come delle città e dell’urbanistica, che metta in sicurezza il territorio, e non conceda ulteriori regali ai professionisti del cemento. Sinistra Italiana ha votato contro e continuerà a dare battaglia. Una vera legge sul contenimento del consumo di suolo rimane ancora un provvedimento urgente per tutelare i terreni agricoli dalla speculazione edilizia indiscriminata e rimane un nostro obiettivo. Con l’approvazione della versione originale l’Italia ne beneficerebbe dal punto di vista paesaggistico e ambientale, così come da quello economico, dato che la ristrutturazione degli edifici è ormai il futuro rispetto alla cementificazione o alla costruzione di nuovi. Ci auguriamo che il Senato corregga le arroganti storture introdotte da Renzi. Franco Bordo (deputato di Sinistra Italiana)
vinto che tutto questo diminuerebbe decisamente. Andrea Delindati Cremona ***
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Massimo Pelizzoni Gussola ***
critica
Purtroppo per il presidente dell’Inps la matematica diventa un’opinione Egregio direttore, non voglio pronunciarmi sulla legge recentemente approvata in merito alle unioni civili, ma vorrei farvi riflettere su questa frase detta dal presidente dell’Inps: «C’è un impatto sui conti ed è inevitabile che ci sia, ma è nell’ordine di qualche centinaio di milioni di euro ed è quindi sostenibile». Lo ha detto il presidente dell’Inps, Tito Boeri, rispondendo ad una domanda sull’impatto delle nuove norme della legge sulle unioni civili in merito alla reversibilità delle pensioni per le coppie gay. Qual-
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unioni civili
Fatto finalmente un passo avanti nel percorso verso l’uguaglianza Signor direttore, con l’approvazione della legge sulle Unioni civili dell’11 maggio, l’Italia fa finalmente un passo avanti nel percorso verso l’uguaglianza. Nonostante lo stralcio dell’articolo 5 e l’eliminazione quasi totale dal testo dei riferimenti al concetto di famiglia, la legge contiene comunque molte delle tutele per cui Arcigay si impegna da trent’anni e che in Italia ancora non erano garantite. Da domani gli attivisti e le attiviste continueranno a battersi per il matrimonio egualitario, per la lotta contro l’omotransfobia e per la libera espressione della propria identità e del proprio orientamento come forme di ricchezza dell’esperienza umana. Oggi, però, ci concediamo di festeggiare questo primo traguardo: non più invisibili alle istituzioni! Ilaria Giani Presidente Arcigay “La Rocca” ***
che centinaio di milioni di euro? Ma qualche centinaio vuol dire cento come novecento milioni di euro! Ed è come se dicessero: ma si, “poche centinaia di euro” cosa vuoi che siano. Vi rendete conto che questo illustre signore cerca di stravolgere le regole della matematica? Oppure vive talmente al di fuori del mondo dall’alto del suo lauto stipendio, che ha perso di vista il vero valore dei soldi. Viviamo in un mondo, la nostra realtà italiana, dove le risorse scarseggiano, parlo di quelle finanziarie, e dove non ci sarà la certezza della pensione anche a fronte dei contributi versati, spariti, mangiati da politici impegnati a difendere i propri privilegi, indistintamente e trasversalmente. Qui non è più questione di destra, sinistra o centro. Durante gli anni di studi avevo un professore di matematica che mi disse: un giorno ti spiegherò che la matematica non è una scienza esatta, ma un’opinione. Non fece in tempo a dirmelo, ma ora
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Unioni civili/2
In Italia ha vinto il coraggio contro la discriminazione Egregio direttore, rispetto tutti dal profondo del cuore. Non si tratta di una lotta ideologica, è solo una battaglia di civiltà. Ma quel che conta è che ora tanti cittadini italiani si sentiranno meno soli. Ha vinto la speranza contro la paura. Ha vinto il coraggio contro la discriminazione. Tutte le famiglie si somigliano nella felicità, non importa se sono famiglie omo o eterosessuali. Ha vinto l’amore. Celso Vassalini Brescia
numeri utili Cremona
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 Via Esilde Soldi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 15 Maggio
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968
Via Volturno Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511
Via Cà del Vescovo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Giugno
QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
numeri utili Casalmaggiore
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668
• Via Esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 15/05/2016). • Via Cà del Vescovo (tratto da via Aleni a via Postumia) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile (Fine lavori: 30/06/2016). • Via Volturno (tratto da Via Magenta a Via Garibotti) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta dell'acqua potabile e della condotta della fognatura. (Fine lavori: 30/09/2016).
AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112
Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288
GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273
OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416
TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434
Museo del bijou www.museodelbijou.it Centralino: 0375-284423
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La Bissolati ci prova con Varese PALLANUOTO
sport
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Nulla da fare per la Bissolati, piegata 6-4 dalla Bocconi Sport. I cremonesi restano al terzultimo posto, con due squadre alle spalle, ma non possono rilassarsi perché oggi alle 18 arriva la capolista Varese. Sarà molto difficile muovere la classifica.
Responsabile Fabio Varesi
CLASSIFICA (18ª giornata) Varese 47; Canottieri Milano 37; Locatelli Genova 35; Metanopoli San Donato 32; Treviglio 26; Aquatica Torino, Vigevano 24; Busto Nuoto 21; Bocconi Sport 18; Sport Time Osio 17; Bissolati 14; Gam Team Brescia 11; Milano 2 7.
La Pomì pensa al dopo Barbolini Ufficializzato il Fivb Worl Championship 2016 a Manila che vedrà impegnate le casalasche dal 18 al 23 ottobre
VOLLEY SERIE A1 Caprara e Micelli sono i nomi dei tecnici seguiti della dirigenza per allenare le rosa
L
Stasera l’Abo inizia l’avventura ai playoff in terra bergamasca
di Vanni Raineri
SERIE B2
a notizia più interessante della settimana in chiave Pomì è l’ufficializzazione, da parte della Federazione internazionale della pallavolo, del Mondiale femminile che, come da anticipazioni, si svolgerà a Manila, capitale delle Filippine. Il Fivb Worl Championship 2016 avrà inizio il 18 ottobre per concludersi il 23. E’ stato reso noto nell’ambito della conferenza stampa di presentazione che hanno tenuto domenica scorsa il presidente della Super Liga filippina Ramon Suzara e il dirigente della Fivb Stav Jacobi. A contendersi l’ambito trofeo, che solitamente è assegnato in primavera (a fare slittare l’evento sono le Olimpiadi di Rio), saranno 8 squadre, tra cui la Pomì Casalmaggiore campionessa d’Europa, le brasiliane del Rexona Ades campionesse del Sudamerica, le thailandesi del Bangkok Glass campionesse asiatiche e la squadra All-Star della Super Liga delle Filippine. Le altre quattro formazioni parteciperanno in virtù di una wild card: un invito dovrebbe essere rivolto a una squadra europea, in particolare turca, probabilmente il Fenerbahce Istanbul. In questo modo l’Eczacibasi non potrà difendere il titolo conquistato nel 2015, succedendo (a ritroso) a Dinamo Kazan, Vakifbank, Sollys Nestle Osasco VC (Brasile),
Lorenzo Micelli
Giovanni Caprara
Rabita Baku e Fenerbahce, che trionfò nel 2010, quando fu Bergamo a classificarsi al terzo posto. Come si nota, di solito a prevalere è il livello delle squadre europee. Prima del 2010, si disputarono solo tre edizioni: nel 1991 e 1994 le brasiliane vinsero in casa, nel 1992 a Jesi trionfò Ravenna. Un albo d’oro dunque ancora scarno, ma che sta trovando continuità. Quanto alle sedi, le ultime tre edizioni si sono giocate a Zurigo, le tre precedenti a Doha, in Qatar. E’ la prima volta che ad ospitare la manifestazione è Manila, per la precisione il “Mall of Asia Arena”, impianto che può ospitare 15mila spettatori.
Il programma gare sarà decisamente impegnativo dal punto di vista fisico. Chi arriverà alla finale avrà giocato 5 gare in 6 giorni, dato che dal 18 al 20 sono previsti i match dei gironi a 4, il 22 le semifinali tra le prime due di ciascun girone e il 23 l’epilogo. Ma oltre a preparare con giusto anticipo l’impegno, la Pomì sta pianificando la prossima stagione, dopo che ha saputo con certezza che il tecnico Barbolini non rispetterà il secondo anno di contratto, tentato dalle sirene dell’Eczacibasi. Si cerca il 4° tecnico diverso nelle 4 stagioni di A1: i nomi dei papabili sono tanti, a partire da Caprara e Parisi, ma nelle ultime ore
è spuntata forte la candidatura di Lorenzo Micelli, nell’ultima stagione alla guida del Sopot (Polonia), che ha deciso di non iscriversi alla Champions. Micelli in carriera ha vinto due Champions League con Bergamo ed ha avuto qualche anno fa come assistente Mazzanti. Nel frattempo Francesca Piccinini (che giocherà nella prossima stagione a Novara assieme a Carlotta Cambi) e Imma Sirressi sono state confermate dal tecnico azzurro Bonitta in vista del torneo di qualificazione olimpica che è iniziato questa notte a Tokyo. Ad essere scartata dalla rosa delle 15 è stata infatti Valentina Diouf.
BASKET SERIE B
Terminati i playoff, la stagione dell’Erogasmet è super Del Sorbo a canestro contro Milano
Si è conclusa con la sconfitta nel doppio confronto con l’Urania Milano (84-64, 76-59) la stagione dell’Erogasmet Crema, al proprio secondo anno nel campionato di serie B. Nonostante il risultato negativo dell’ultimo incontro, come si auspicava alla sirena finale è partita la festa, con il pubblico che ha gremito il PalaCremonesi ad applaudire i leoni biancorossi, autori di una stagione sopra gli scudi, coronata dal primo approdo alla post season. Un anno caratterizzato da partite memorabili, con la serie di sei vittorie consecutive nell’autunno scorso a certificare la crescita di una squadra forse meno dotata di nomi altisonanti rispetto alla concorrenza, ma che ha fatto della combattività e dell’intensità difensiva i propri marchi di fabbrica. Gli uomini di coach Baldiraghi hanno conquistato un lusinghiero quanto inaspettato quinto posto
nella classifica generale del girone, arrivando poi con alcuni uomini chiave in precarie condizioni fisiche a giocarsi i primi playoff della storia contro l’altra sorpresa del torneo, l’Urania Milano. Montanari e compagni hanno messo a segno 69,7 punti a partita di media (nona posizione tra i migliori attacchi) ma hanno dato prova evidente di reattività catturando 39,9 rimbalzi a partita di media e risultando i migliori del girone in questa statistica, vincendo alla fine 19 partite su 32 in stagione, playoff compresi. L’ennesimo gradino scalato in una storia recente che ha visto costanti progressi anno dopo anno, dai primi playoff di serie C alla prima finale, passando poi per l’esaltante promozione del maggio 2014. Una storia che la società cremasca vuole allungare, scrivendo ancora qualche pagina nuova e memorabile.
Si è chiusa con una vittoria la regular season dell’Abo Offanengo, che si è preparata al meglio ai playoff grazie al 3-1 conquistato a Galliera Veneta contro il già retrocesso Team Volley 2007. In terra padovana, la squadra di Giorgio Nibbio (nella foto) ha fatto bottino pieno grazie l’apporto della panchina, con il tecnico delle cremasche che ha fatto ruotare la rosa ottenendo risposte molto positive. Al centro, Vincenti ha fatto la differenza (16 punti), ben assistita ai lati da Bassi e Grassi, entrambe in doppia cifra (13 punti a testa). Durante il match, spazio anche per Mazzurini (4 punti) e per le giovani Caravaggi (4 punti al centro), Premoli (7 punti da opposta) e Arpini. Così, l’Abo ha chiuso la stagione regolare nel girone C al terzo posto con 55 punti, frutto di 19 vittorie e 7 sconfitte. Ora tutte le attenzioni si spostano sui playoff, che partono oggi: Offanengo sfiderà la Pneumax Lurano (terza del girone B), con gara 1 in programma in terra bergamasca alle 21. Mercoledì 18 maggio secondo atto alle 20.30 al PalaCoim di Offanengo, con eventuale “bella” il 21 maggio sempre a Lurano.
Domani sera a La Spezia inizia la finale per la promozione Piadena e Pizzighettone puntano alla semifinale
SERIE A2 FEMMINILE
Per la seconda volta nella storia, il Basket Team Crema è arrivato a giocarsi la promozione in A1 al termine di una cavalcata entusiasmante. Primo atto della finale contro La Spezia e domani pomeriggio in terra ligure. PLAYOFF (quarti) Gara 1: Broni-Albino 73-43, CremaAlpo 72-50, Milano-Marghera 62-51, Vicenza-Pordenone 49-48. Gara 2: Albino-Broni 50-67, Alpo-Crema 67-75,
SERIE C GOLD
Marghera-Milano 58-61, Pordenone-Vicenza 42-65. Semifinali Gara 1: Broni-Milano 63-52, Crema-Vicenza 62-50. Gara 2: Milano-Broni 51-67, Vicenza-Crema 56-61. Finale Gara 1: La Spezia-Crema (15-05 h 18). Gara 2: Crema-La Spezia (18-05 h 21). Eventuale gara 3 a La Spezia il 22 maggio alle ore 18. Nell’altra finale si sfidano Broni e Castel San Pietro.
Pronto riscatto dell’Mg.K Vis Piadena. Dopo l’inatteso ko casalingo in gara 1, i piadenesi hanno sbancato Lissone per 84-63, grazie alle grandi prestazioni di Luca Falconi (26 punti) e Stefano Mascadri (15). Ora la serie torna a Piadena, dove stasera alle 21 si gioca la “bella” e l’Mg.K Vis non vuole fallire l’obiettivo della semifinale.
Sempre stasera alle 21, anche il Pizzighettone si gioca il passaggio del turno. Dopo aver battuto 74-67 (Casali 21, Pedrini 19) la Polisportiva Basket Lierna, i rivierschi hanno ceduto nettamente (84-65) in gara 2 e nella “bella” non posso sbagliare. E’ già in semifinale il Bernareggio, che ha piegato per ben due volte il Manerbio.
Sport
24 Il successo sul Cuneo ha alzato ulteriormente la media punti di Rossitto, che però non sembra avere chance di conferma Sabato 14 Maggio 2016
La Cremo non ripartirà da Brighenti
CALCIO LEGA PRO Il capocannoniere del girone ha salutato la curva e con ogni propabilità salirà di categoria
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di Matteo Volpi
LEGA PRO GIRONE A
utto tace, ma non c’è da stupirsi. Dopo la fine del campionato, la Cremonese si ritrova senza alcuna certezza in vista della prossima stagione. Un film tuttavia già visto anche gli anni scorsi, quando la società si è sempre mossa all’ultimo minuto, una volta terminati playoff e playout. Quindi che nessuno si strappi i capelli. Non resta che sbizzarrirci, per l’ennesima volta, nel campo delle ipotesi. La prima e più verosimile rimane la difficile conferma di mister Rossitto: l’allenatore che in pochi mesi è stato capace di ottenere la media punti migliore dell’era Arvedi, non sembra infatti godere dei favori della società in vista della prossima stagione. La seconda, più importante ma meno verosimile, riguarda l’ingresso in società di una cordata di imprenditori disposti a rilevare una parte del pacchetto societario da Arvedi, per riportare in alto le sorti dei colori grigiorossi. Ipotesi, come abbiamo detto, meno probabile. Dopo undici stagioni in Lega Pro, ricche di delusioni e rimpianti, sono pochi gli appassionati disposti ancora ad avere speranze
34ª GIORNATA
Cremonese-Cuneo FeralpiSalò-Pavia Lumezzane-Pro Piacenza Mantova-AlbinoLeffe Padova-Alessandria Pordenone-Giana Erminio Renate-Pro Patria Reggiana-Bassano Sudtirol-Cittadella
CLASSIFICA
Cittadella 76 Pordenone 65 Bassano 62 Alessandria 57 Padova 54 Cremonese 53 52 Reggiana FeralpiSalò 50 49 Pavia (-2) i verdetti Südtirol 44 Cittadella promossa in serie B Renate 43 Pro Pratria retrocessa in serie D. Giana Erminio 42 Pordenone, Bassano e Alessandria Lumezzane 42 ai playoff. Quarti di finale in gara unica in programma il 15 maggio: Pro Piacenza 39 Mantova 34 Lecce-Bassano Virtus (h 15.30) Cuneo 34 Pisa-Maceratese (h 16) AlbinoLeffe 20 Pordenone-Casertana (h 18) Pro Patria (-3) 7 Foggia-Alessandria (h 20.45)
Brighenti in gol contro il Cuneo (foto L. Dassi)
e fiducia in questa gestione societaria. Troppi gli allenatori e i giocatori cambiati, troppi soprattutto i procuratori (e altri addetti…) che si sono arricchiti dietro le delusioni di questa società, troppe le brutte figure per crederci ancora. Buona parte di quello che una volta era il pub-
2-1 1-3 0-0 1-1 4-0 3-1 3-1 2-2 2-3
blico dello “Zini” è persino diventato di colpo intenditore di basket, sposando la causa più nobile della Vanoli o preferendo il calduccio del palazzetto al freddo e triste spettacolo che va in scena allo “Zini”. Tutti lati negativi di un unico, grande, problema: questa società sem-
bra proprio non voler vincere. E oltre al pubblico, anche i giocatori orano guardano altrove. Capitan Brighenti ne è la dimostrazione: dopo aver onorato questa maglia nelle ultime stagioni a suon di gol, il bomber ha salutato la curva, festeggiando quel primato in classifi-
ca capocannonieri che gli varrà probabilmente una chiamata da squadra di categoria superiore. Le stesse dichiarazioni di Sansovini al termine della gara-congedo con il Cuneo sono state emblematiche: «Se restassi, lo farei per vincere». La palla ora passa alla società.
serie D
E’ calato il sipario sul campionato di serie D. La Pergolettese è arrivata malinconicamente alla fine con 46 punti a ridosso della zona playout, con ben 34 punti di distacco dal Lecco, 2º in classifica, per non dire dei 50 punti che separano i gialloblu dalla capolista Piacenza! Quali valutazioni a fronte di una conclusione che scontenta tutti? Eppure non si trattava nemmeno di aspettative particolarmente ambiziose, dal momento che è stato chiaro fin dall’inizio che il Piacenza risultava imprendibile e che almeno due altre squadre viaggiavano a ritmo doppio rispetto ad un inizio di campionato che per il Pergo è stato subito in salita. Rimaneva il dovere dell'im-
Pergolettese, una stagione da archiviare in fretta
pegno nei confronti dei tifosi e l’obiettivo dei playoff, dopo essere corsi ai ripari rispetto ad una rosa di giocatori che all'inizio era stata senz’altro male assortita. Un paio di partenze ed un paio di arrivi, con la Pergolettese che a metà campionato o poco più aveva raggiunto il quarto posto. Poi improvvisamente si è spenta la luce: quattro punti nelle ultime dieci partite, senza nemmeno una vittoria, sono stati un calvario che si fa fatica a spiegare con la logica. Spetta ora ai dirigenti, al presidente Andrea Micheli
e al consigliere delegato Cesare Fogliazza, fare rapidamente le valutazioni del caso. Cominciando a chiamare a rapporto mister Tacchinardi che non può cavarsela - come ha fatto in una intervista subito dopo la sconfitta con il Lecco - dando la colpa ai dirigenti ed ai giocatori giudicati oggi come una compagine meritevole solo di una stentata salvezza. Ben altre dichiarazioni aveva fatto solo qualche mese fa quando la squadra era stata rafforzata (si fa per dire!) con giocatori d’esperienza da lui chiesti e
lodati. La condizione per rilanciare squadra e società è che ciascuno si assuma le proprie responsabilità, senza furbe scorciatoie, né fughe in avanti. Tiziano Guerini CLASSIFICA (38ª giornata) Piacenza 96; Lecco 80; Seregno 64; Ciliverghe, Pontisola 61; Olginatese 56; Inveruno, Ciserano 53; Folgore Caratese 50; Monza 49; Grumellese 48; Pro Sesto, Varesina 47; Pergolettese 46; Bustese, Virtus Bergamo 45; Caravaggio, Fiorenzuola 33; MapelloBonate 30; Sondrio 24. I verdetti: promossa in Lega Pro, ai playoff, ai playout, retrocessse in Eccellenza.
SERIE A L’attaccante napoletano gioca domani sera la sua ultima partita con la maglia dell’Udinese
Con Di Natale un’altra bandiera viene ammainata 37ª GIORNATA
Atalanta-Udinese Bologna-Milan Carpi-Lazio Fiorentina-Palermo Frosinone-Sassuolo Hellas Verona-Juventus Inter-Empoli Roma-Chievo Sampdoria-Genoa Torino-Napoli
1-1 0-1 1-3 0-0 0-1 2-1 2-1 3-0 3-0 1-2
38ª GIORNATA (14/15-05)
Chievo-Bologna (15-5 h 18) Empoli-Torino (15-5 h 18) Genoa-Atalanta (15-5 h 18) Juventus-Sampdoria Lazio-Fiorentina (15-5 h 20.45) Milan-Roma (14-05 h 20.45) Napoli-Frosinone (14-05 h 20.45) Palermo-Verona (15-5 h 20.45) Sassuolo-Inter (14-05 h 20.45) Udinese-Carpi (15-5 h 20.45)
CLASSIFICA
Juventus Napoli Roma Inter Fiorentina Sassuolo Milan Lazio Chievo Genoa Torino Empoli Atalanta Bologna Sampdoria Udinese Palermo Carpi Frosinone Hellas Verona
88 79 77 67 61 58 57 54 49 46 45 43 42 41 40 39 36 35 31 28
Dopo Toni, tocca a Di Natale giocare la particaso di successo partenopei, diventerà ininfluente ta dell’addio. Non al calcio, probabilmente, ma l’eventuale affermazione della Roma, che comunalla sua amata Udinese, per la quale ha rinunciato que si annuncia bellicosa sul campo del Milan. alcune stagioni alla Juve. Quella con il Carpi sarà Un big match che stimola i giallorossi, comunque la sua 385ª presenza in campionato con la maglia sicuri dei preliminari di Champions. La sfida di S. bianconera, mentre i gol sono Siro si incrocia con quella del 190. Un’autentica bandiera, Mapei Stadium, tra la sorpresa che domani verrà ammainata, Sassuolo e l’Inter. Gli emiliani, anche se l’affetto dei tifosi friuprivi dello squalificato Berardi, lani resterà a lungo. Il risultato affrontano un avversario che della partita passerà quindi in non ha più nulla da chiedere secondo piano, anche il Carpi al campionato e che schiererà deve fare risultato, nella spechi ha giocato meno. Ciò non ranza che il Palermo non batta significa che la squadra di Di in Verona. Gli scaligeri voglioFrancesco avrà vita facile. In no salutare la serie A in modo caso di vittoria, il Sassuolo si degno, ma le maggiori motigarantirà il sesto posto, ma per Di Natale saluta l’Udinese vazioni dei siciliani potrebbefesteggiare l’accesso all’Euroro fare la differenza. Il piatto pa League, dovrà attendere la forte dell’ultima giornata, verrà comunque servito finale di Coppa Italia e la sconfitta del Milan con stasera, con tre partite che mettono in palio piazla Juventus. Le altre partire sono solo di contorno, zamenti Europei. Il Napoli, contro il già retrocesper chiudere una stagione comunque priva di quel so Frosinone, deve trovare la vittoria che garanpathos che era atteso in vetta alla classifica, soprattisce il secondo posto. Difficile che la squadra tutto dopo l’inizio negativo della Juve. Fabio Varesi di Sarri si facci sfuggire la ghiotta occasione. In
Cesena-Novara: in palio i playoff serie B
40ª GIORNATA Avellino-Como 1-1, Bari-Cagliari 0-3, CrotoneLatina 1-1, Livorno-Perugia 1-1, Novara-Ascoli 2-0, Pescara-Virtus Lanciano 4-0, Pro Vercelli-Trapani 1-1, Salernitana-Modena 0-0, Spezia-Brescia 2-1, Ternana-Cesena 1-1, Vicenza-Virtus Entella 2-1. 41ª GIORNATA (14 maggio h 15) Ascoli-Livorno, Brescia-Bari, Cagliari-Salernitana, Cesena-Novara, Como-Spezia (15-5 h 17.30), Latina-Vicenza, Modena-Pescara, Perugia-Pro Vercelli (ieri sera), Trapani-Crotone, Virtus Entella-Avellino, Virtus Lanciano-Ternana. CLASSIFICA Crotone 78; Cagliari 74; Trapani 66; Pescara, Bari 65; Spezia 62; Cesena, Virtus Entella 61; Novara (-2) 59; Brescia 54; Perugia 52; Avellino, Ternana 48; Ascoli 46; Vicenza 45; Pro Vercelli 42; Latina, Modena, Salernitana 41; Virtus Lanciano (-7) 39; Livorno 37; Como 29.
Sport
25 Sul podio anche Giulia Sforza a Caldaro, mentre ha colto un buon 11º posto Verena Steinhauser al suo esordio in Nazionale Sabato 14 Maggio 2016
Team Stradivari senza più confini
TRiATHLON Storico terzo posto per Fabrizio Bartoli nella prova del circuito mondiale XTerra in Malesia
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rosegue il magic momento dello Stradivari Triathlon Team, protagonista anche in ambito internazionale. E’ storico, infatti, il risultato di Fabrizio Bartoli nel circuito mondiale XTerra. In Malesia, l’atleta del team cremonese si è piazzato terzo, completando il podio con l’australiano Ben Allen (che si aggiudicato la prova) ed il sudafricano Bradley Weiss. A Cagliari, invece, Verena Steinhauser è stata protagonista di una splendida gara nel giorno del suo debutto con il body azzurro in Coppa del mondo. L’atleta brissinese si è classificata in 11ª posizione dopo una gara sempre a contatto con le prime. Grande la sua soddisfazione, come ha dichiarato al termine della gara ai microfoni di RaiSport. Sul podio del triathlon internazionale di Caldaro è salita Giulia Sforza, che ha chiuso al secondo posto in 2h11’55”, alle spalle di Alessia Orla (47ª Laura Sala in 2h49’03”. Nella stessa gara, ottimo quarto posto di Jacopo Butturini in 1h58’11” (59° Ivan Avaldi in 2h14’57”).
CANOTTAGGIO Cresce l’attesa per la partecipazione azzurra alla regata di qualificazione olimpica, in programma a Lucerna dal 22 al 24 maggio. Tra titolari e riserve la delegazione italiana in trasferta sul mitico bacino del Rotsee, che dal 27 al 29 maggio ospiterà anche la seconda Neroverdi in azione
A Contini l’alta qualifica Fidal atletica leggera
Verena Steinhauser
Contini con Baldini
Fabrizio Bartoli
Al Challenge di Rimini, 11° posto conquistato da Veronica Signorini, che ha chiuso in 5h08’05”, precedendo di una posizione la compagna di team Cristina
Sironi, al traguardo con il tempo di 5h11’59”. Jacopo Lodi si è classificato 28° in 4h45’15” e Stefano Albasi è arrivato al traguardo 76° in 5h02’37”.
Nella gara Sprint, 66ª Sabrina Strazzi in 1h36’03”, 125° Ernesto Giovan-nini in 1h15’24”. A Porto Venere, infine, 94° posto per Mauro Colombo in 1h11”03”.
Gentili e Rodini convocati per le regate di Lucerna
prova di Coppa del Mondo, è composta da 25 atleti (17 maschi e 8 femmine) che andranno a formare gli equipaggi che gareggeranno per strappare il passa per
Rio e che saranno ufficializzati al termine del raduno di preparazione programmato per il fine settimana. Questi i convocati: Senior, Giovanni Abagnale, Luca Aga-
mennoni, Domenico Montrone, Mario Paonessa, Paolo Perino, Luca Rambaldi, Alessio Sartori, Matteo Stefanini, Andrea Tranquilli, Simone Venier, Fabio Infimo,
Francesco Cardaioli, Pierpaolo Frattini, Enrico D’Aniello, Giacomo Gentili, Emanuele Fiume, Emanuele Liuzzi, Giada Colombo, Alessandra Patelli, Laura Schiavone, Sara Bertolasi, Gaia Marzari. PL, Laura Milani, Elisabetta Sancassani, Valentina Rodini (riserva).
Sabato scorso, nella prima giornata della prima prova dei campionati regionali di società, il prof. Gianciacomo Contini ha ricevuto dalla medaglia d’oro olimpica di Atene, Stefano Baldini, il frutto del suo impegno per la frequenza e la partecipazione all’intenso corso di formazione per l’ottenimento del riconoscimento di “allenatore tecnico specialista” (in prativa l’alta qualifica federale Fidal). Contini ha discusso il project work dal titolo “Il sistema Desalu” con referente il prof. Antonio Laguardia.
Neroverdi sconfitti tra le polemiche: retrocessione amara e con tanti rimpianti
RUGBY
Una decisione costestata dell’arbitro, che ha annullato una meta apparsa regolare all’ultimo minuto al Crema Rugby, condanna la squadra neroverde alla retrocessione. Questo episodio, purtroppo, ha fatto passare in secondo piano una partita bella e combattuta, nella quale le due formazioni si sono affrontate a viso aperto e senza esclusione di colpi, dando tutto quello che avevano e regalando ai tantissimi spettatori presenti uno spettacolo vibrante ed emozionante fino al triplice fischio fina-
le. Recriminazioni arbitrali a parte, tante, forse troppe alla fine sono state le occasioni gettate al vento dei neroverdi in questa annata sfortunata, con il Crema che avrebbe sicuramente meritato la permanenza nella categoria. Occasioni, che se sfruttate, avrebbero reso ininfluente il risultato di Ospitaletto (che è stato di 24-21 per i bresciani, retrocessi malgrado il successo). Senza dimenticare gli arrori della squadra, va però ribadito che tanti sono stati gli episodi dubbi, tutti a sfavore del Crema, che hanno determinato i
risultati delle partite nell’arco della stagione. Eppure, la squadra di Forte anche nell’ultima giornata della stagione, ha dato dimostrazione del proprio valore, giocando come sa e soprattutto con il cuore rendendo tutti, dal presidente ai giocatori stessi fino all'ultimo dei tifosi orgogliosi di appartenere a questo club, a prescindere dal risultato ed alla categoria. CLASSIFICA (10ª giornata) Vicenza 44; Altovicentino 25; Cus Brescia, Selvazzano 23; Ospitaletto 21, Crema Rugby 20.
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Sport
Sabato 14 Maggio 2016
Torna il Gp Sportivi Sestesi
CICLISMO Domani va in scena la corsa per Elite e Under 23, dopo quattro anni di assenza
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di Fortunato Chiodo
l ciclismo, è messa cantata, è festa patronale. E’ reality e fiction. Adesso è ufficiale. E’ stato presentato. presso la sala consigliare del municipio di Sesto Cremonese, la 34ª edizione del Gran Premio Sportivi Sestesi, classica del ciclismo cremonese, che dopo quattro anni d’assenza ritorna con un nuovo format dedicato alla categoria Elite e Under 23. S’accende quindi la miccia, con un menu che domani mette sul piatto un meeting stellare. La regia organizzativa dell’evento sarà affidata al vulcanico Fulvio Feraboli, responsabile tecnico del Velo Club Cremonese, personaggio carismatico che trasforma in domenica ogni giorno della settimana. E’ sempre così e ancora così, è tra i grandi e autorevoli cultori del ciclismo. Al vernissage erano presenti Corrado Lodi, consigliere nazionale della Federciclismo, Antonio Pegoiani, presidente provinciale del Comitato di Cremona Fci e il sindaco di Annicco Maurizio Fornasari. «Sara una sfida tra ruote veloci ci ha detto Feraboli - sono stati inseriti dei tratti tor-
tuosi, in una corsa che risveglia la passione per il ciclismo nel paese. Il percorso è piatto, si snoderà lungo un anello di 19 km da ripetere 8 volte, per complessivi 152 chilometri: Sesto Cremonese, Grumello e Annicco». Presente un cast eccezionale: tra le squadre già iscritte, figurano le corazzate Zalf Euromobil Desirèe Fior, che schiererà Marco Maronese, 22enne trevigiano recente vincitore del Circuito del Porto e la Viris Maserati Sisal Chiaravalli di Vigevano. Appuntamento alle 13 dalla centralissima piazza Garibaldi di Sesto Cremonese. TROFEO ARVEDI-MEMORIAL TAMBANI Giovanissimi impegnati domani sulla pista Alfio Ferrari di Cremona per il 21° Trofeo Arvedi-Memorial G. Tambani, organizzato dal CC Cremonese 1891-Gruppo Arvedi. Partenza della prima delle sei gare alle 9.30. BISSOLATI IN Cina In questa settimana la cremonese Elena Bissolati (Bepink di patron Walter Zini) ha partecipato al doppio appuntamento sulle strade asiatiche: il Tour of Chongming Island e il Tour of Zhoushan Island d’Este. Una buona occasione per la giovane ciclista per fare esperienza internazionale.
Marco Maranese sarà al via del Gp Sportvi Sestesi
Stefano Baffi sul podio anche a Taino juniores
Giovani cronoman alla ribalta nella prova del Bracciale del Cronoman andato in scena a Monticelli Brusati (Bs), Nel Trofeo Ristoranti Marchi, si è imposto lo Junior varesino Alessandro Covi (Team F.lli Giorgi), ex CC Cremonese. Tra gli Allievi ha vinto Andrea Piccolo (Vc Abbiategrasso), quarto posto di Diego Bosini (CC Cremonese-Arvedi). Samuele Zambelli (Ausonia Pescantina) ha vinto a Taino (Va) la 6ª edizione di “Corri per la Mamma” riservata agli Juniores e organizzata da Cycling Sport Promotion con 125 corridori al via ed un’affluenza di pubblico eccezionale. All’arrivo Zimbelli a battuto il super combattivo Stefano Baffi (Gb Junior Team), nipote d’arte degli ex professionisti nonno Pierino e zio Adriano.
Polisportiva Madignanese profeta in patria Giro d’Italia: tedeschi in evidenza
E’ stato un crescendo di entusiasmo e divertimento per i virgulti del ciclismo, che in un centinaio hanno partecipato al 27° Trofeo Fratelli Pavesi a Madignano, patrocinato dalla Polisportiva Madignanese, società che con un lavoro da certosino ha preparato l’avvenimento al meglio. E qui sta il punto: i padroni di casa hanno vinto sia il torneo a punti, che quello per il gruppo più numeroso, poi sportivamente ceduto alla Società Ciclistica Imbalplast di Soncino. ORDINI D’ARRIVO G1: 1) Umberto Vaselli (CC Cremonese-Arvedi), 2) Mattia Filipponi (Pol. Madignanese), 3) Christian Vaccari (Pol. Madignanese). G2: 1) Paolo Ferraina (CC Cremonese-Arvedi), 2)
Emozioni al Comunale per lo Special Olympics
I vincitori
Ruben Ferrari (UC Sforzatica), 3) Adriano Oros (CC Cremonese-Arvedi), 4.Ema-nuele Strepparola (UC Cremasca), 5) Daniel Penati (UC Cremasca). G3: 1) Damiano Giarelli (Polisportiva Madignanese), 2) Stefano Ganini (UC Cremasca), 3) Daniel Zanoni (Imbalplast Soncino), 4) Ionut
Domenica scorsa presso il bocciodromo comunale si è svolto un incontro Special Olympics Fib Lombardia: una splendida mattinata di sport e di allegria per questi atleti di bocce. Erano presenti quattro formazioni: il team Over Limits di Crema, il team Dany di Dalmine e due schieramenti di casa, il team Atletica-Mente 1 e AtleticaMente 2 con atleti della Fondazione Sospiro. Special Olympics è un movimento mondiale, un programma internazionale di allenamento che promuove l'inclusione ed il protagonismo sociale delle persone con disabilità intellettiva attraverso la pratica motoria e la partecipazione ad eventi. Ad ogni Special Olympics tutti noi possiamo sperimentare la purezza dello sport e vedere come questi atleti dimostrano determinazione, voglia di mettersi in gioco e di superare certi ostacoli: il loro segreto viene da dentro, dal cuore e noi abbiamo tanto da imparare! La manifestazione è stata curata nei minimi particolari da Sabrina Bonvini che desidera ringraziare per la loro disponibilità il direttore di gara Angelo Rotta, gli arbitri Dilda, Ghirardi, Lanfredi e Zovadelli il comitato Fib e la Croce Rossa che, vista la particolarità della manifestazione, ha fornito il servizio gratuito. M.M.
Matei Jjanu (Pol. Madignanese), 5) Christian Cambiè (Pol. Madignanese). G4: 1) Niccolò Moriggia (Imbalplast Soncino), 2) Giu-seppe Grazioli (Pol. Madignanese), 3)Tecla Garioni (Pedale Orceano), 4) Jaco-po Cucchi (Imbalplast Soncino), 5) Simo-ne Cucchi (UC Sforzatica). G5: 1) Matteo Cattivelli (Pol. Madignanese), 2) Federica Venturelli (Pol. Madignanese), 3) Mirko Coloberti (Imbalplast Soncino), 4)Ric-cardo Molo (Pol. Madignanese), 5) Daniel Shehi (Pol. Madignanese). G6: 1) Nicholas Botti (Pol. Madignanese), 2) Luca Pollini (Imbalplast Soncino), 3) Elisa Roccato (Pol. Madignanese), 4) Stefano Zipoli (Imbalplast Soncino), 5) Manuel Mosconi (Imbalplast Soncino).
Marcel Kittel dieci e lode. Con il decimo successo stagionale, l’Apollo tedesco ha indossato per la prima volta l’abito rosa. Il kaiser di Germania ha concesso il bis (successi nella 2ª e nella 3ª terza tappa), senza se e senza mo. Due su due per distacco, con la facilità dei grandi, di chi ha un altro passo. Con lui allo sprint non c’è partita. Poi è arrivato il sigillo del connazionale Greipel nella 5ª tappa, a conferma che gli eredi di Zabel crescono. L’Olanda è già un ricordo. Tre giorni fantastici e mozzafiato, dove il popolo orange ha abbracciato e coccolato la nostra corsa come se fosse cosa loro. Tom Dumoulin (Giant-Aklpecin), l’idolo di casa, indossa la maglia rosa e fa sognare i suoi connazionali, da sempre
amanti del ciclismo. Dopo l’exploit del belga Wellens nella Ponte-Roccaraso, nella tappa di ieri ancora Greipel ha battuto allo sprint Nizzolo e Modolo sul traguardo di Foligno. Oggi il Giro propone una tappa che bisognerà interpretare con grande attenzione. Quando mancheranno 25 chilometri al traguardo, la strada si inerpicherà verso l’Alpe di Poti, salita al debutto della corsa rosa (8° tappa, la Foligno-Arezzo), antipasto dell’appuntamento nella terra di quel rosso famoso nel mondo (il Chianti Classico) che celebra i 300 anni: la cronometro tra i vitigni toscani di Radda Chianti- Greve in Chianti (40,5 km) senza un attimo di respiro, che chiude la prima parte del Giro.
Applausi per Luca Domaneschi e poker nella Top 10 BOCCE
di Massimo Malfatto
Luca Domaneschi, ancora lui, copia e incolla. Il baby rivierasco fa poker vincendo anche la quarta tappa della Top 10. Una vittoria diversa dal solito dove la sofferenza di Luca (e dei genitori) è stata tanta al termine di una giornata intensa, ricca di emozioni. Subito le prime difficoltà per Domaneschi jr. contro Alessandro Repossi: vince all'esordio per 27-22, perde la seconda partita (25-26) ma è straordinario nei “pallini” dove fa en plein, 6 su 6! Grinta e personalità già da vendere ha questo Luca e per scolpire il concetto basta pensare all'epilogo del match successivo dove ha eliminato Manuel Persico per 35-32 dopo aver disputato ben due tornate aggiuntive in quanto il match termina 29-29. Nei quarti Luca supera Federico Capaldo (26-21), in semifinale si sbarazza di Rebecca Ceriani per 31-12 ed in finale ritrova l'eterno rivale
Alessio Rovelli: partita ricca di colpi di scena che si conclude 30-30. Si disputano due tornate supplementari che vedono prevalere Luca sul milanese per 38-37. Alessandro Minoia s'impone su Camilla Caracciolo (10-9) ma viene poi sconfitto da Jacopo Alfieri per 21-11. Buono l'avvio di Alessandro Massarini che supera Riccardo Previtali (19-12), Daniele Sala (22-12) ma trova disco rosso contro Rovelli (18-25). Sfortunata la prestazione di Andrea Stoian che, dopo aver perso contro Luca Manzoni (8-10) s'impone su Edoardo Colzani ma viene estromesso dalla fase finale per un solo pallino. Ancora dolenti note per Alessandro Ferri sconfitto in entrambe le partite. MEMORIAL GIUSEPPE RAINERI Questa sera la finale della Regionale. Si inizia alle ore 18 sulle corsie della Azzurra (in caso di pioggia al bocciodromo comunale) e del centro sportivo Le Querce di Pieve d'Olmi dove si concluderà la manifestazione.
La premiazione di Luca Domaneschi
Astra che colpo! Supera Cecina, un 3-0 che presagisce finale
(M.M.) La bocciofila Astra spazza via “Cecina Bocce” (3-0) nell’incontro di andata. Comincia con il piglio giusto la bocciofila cremonese: Filippo Celardo s’impone nettamente nel primo (8-1) mentre nel secondo recupera dal 2-6 e vince per 8-7. Nella specialità terna
una sola squadra in campo, Biazzi-Ferrari-Clementi che si sbarazza dei malcapitati toscani per 8-2 e 8-0. Più equilibrati gli incontri di coppia. Sfodera una ottima prestazione Daniele Biazzi, cresce di partita in partita e con l'essenziale apporto di Alessandro
Lodigiani s’aggiudica entrambi i set per 8-4 e 8-5. Discontinua, invece, la prestazione dei giovani Celardo-Clementi che, vinto il primo set (8-4), avanti nel secondo (4-1) si disuniscono e vengono sconfitti per 6-8. Ha diretto l'incontro Gabriele Ceriati.
27 Ipertensione, un campanello d’allarme da non sottovalutare Salute
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. centro prelievi - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.
T
di Giulia Sapelli
antissime patologie sono legate all'ipertensione arteriosa, un problema troppo spesso trascurato e che invece avrebbe bisogno di una accurata prevenzione. A questo proposito, il 17 maggio si celebra la XII Giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa, per sensibilizzare su quella che non è una patologia, ma un importante fattore di rischio per tantissime malattie, come l'ictus cerebrale, l'infarto di cuore, l'insufficienza renale e molte altre. Il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari cresce con l’aumentare dei valori pressori. Un soggetto con valori di pressione sistolica di 120 mm Hg (considerati assolutamente normali) ha comunque un rischio cardiovascolare leggermente superiore a chi presenti una pressione sistolica di 110 mm Hg. Tuttavia, secondo il consenso degli esperti, si ritiene che il rischio cardiovascolare aumenti al punto di giustificare un intervento terapeutico, anche farmacologico, in presenza di valori di pressione pari o superiori a 140 mm Hg per quanto riguarda la pressione sistolica (la “massima”) e/o pari o superiori a 90 mm Hg per quanto riguarda la pressione diastolica (la “minima”). Valori pressori compresi tra 140/90 e 160/100 sono definiti ipertensione arteriosa di grado 1, tra 160/100 e 180/110 si parla di ipertensione arteriosa di grado 2 e, oltre i valori di 180/110, si parla di ipertensione arteriosa di grado 3. L’obiettivo della Giornata è quello di diffondere un messaggio sociale sull’importanza di tenere sotto controllo i valori pressori, imparando anche a conoscere i sintomi della condizione ipertensiva, per una prevenzione che parta dalla consapevolezza che con alcuni accorgimenti è possibile limitarne consistentemente i danni. L’ipertensione arteriosa è la principale causa di malattie cardiovascolari come infarto del miocardio, ictus cerebrale e scompenso cardiaco. In
Il 17 maggio si celebra la XII Giornata mondiale per la sensibilizzazione al problema
Italia è presente in circa il 30% della popolazione adulta e, nonostante la disponibilità di terapie efficaci per la grande maggioranza dei casi, solo un paziente iperteso su quattro segue una terapia adeguata. L'automisurazione. La misurazione “fai da te” è di fondamentale importanza nella gestione dell’Ipertensione ma ciò avviene solo quando la misurazione è effettuata nel modo corretto e se l’apparecchiatura impiegata è tarata ad hoc. I vantaggi di questa misurazione sono: valutazione dell’efficacia terapeutica; assenza di reazione d’allarme; possibilità di rilevazioni nel tempo; possibilità di rilevazioni frequenti quando è difficoltoso raggiungere il domicilio; basso costo; misurazioni durante la gravidanza; facilità di esecuzione; coinvolgimento
a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio
CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Sabato 14 Maggio 2016
pane e marmellata fa ingrassare?
Volevo avere delle informazioni su questa cosa; io sono fissata con la dieta... Volevo sapere se mangio due fette di pane da 50gr con sopra la marmellata, fa ingrassare? In assoluto niente fa ingrassare e niente fa dimagrire.... deve essere valutato non solo l'alimentazione complessiva ma anche lo stile di vita, l'età, il sesso, in genere il metabolismo individuale. La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 Gadesco Pieve Delmona: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0372-803801 CREMA SPAZIO BENESSERE VIA CASTELLO 12. Cel 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134
attivo del paziente nella gestione del proprio controllo pressorio. Vi è anche una riduzione delle visite mediche, un’ottimizzazione della terapia prescritta e quindi un minor spreco della spesa sanitaria. Bisogna però stare attenti. Con l'automisurazione si rischiano infatti errori nella misurazione per motivi tecnici legati o alla scarsa capacità del paziente o al non corretto uso delle apparecchiature spesso non adeguate. Essa va dunque utilizzata sempre, in un’ottica di controllo della terapia quando questa è in fase di impostazione tutti i giorni all’ora in cui si è comodi per poter mettere in pratica le regole dette alle righe soprastanti sapendo che al risveglio del mattino la pressione è di circa il 10% più alta mentre al pomeriggio cala e quindi si dovrebbe fare una media.
Il dosaggio della microalbuminuria. Per il controllo della pressione fondamentale è l'esame del dosaggio della microalbuminuria nelle urine. Il riscontro di Mau, presente nel 15-20% dei pazienti ipertesi, e nel 25-35% dei diabetici, indica da un lato l’esistenza di un danno vascolare localizzato a livello renale, il che comporta un aumento del rischio di sviluppare insufficienza renale (diabete ed ipertensione arteriosa sono infatti le prime due cause di danno renale nei pazienti che necessitano di dialisi), dall’altro suggerisce anche il rischio di un danno vascolare generalizzato in tutti i distretti corporei, il che si traduce in una maggiore incidenza di infarto miocardico, ictus, arteriopatia ostruttiva etc, ampiamente dimostrata negli ipertesi microalbuminurici.
“Mangiando s’impara”: da oggi al via il ciclo di incontri a Spazio Comune Sabato 14 maggio alle ore 16.30, Spazio Comune in Piazza Stradivari a Cremona ospiterà il primo incontro della rassegna “Mangiando s'impara”, progetto ideato da Rotary Club Cremona Po in collaborazione con l’Associazione “Radici per volare” (Viale Trento e Trieste 23/e Cremona), che promuove valori e comportamenti legati al rispetto dell’ambiente e alla tutela della salute. Il progetto è rivolto alla salute di mamme e figli attraverso la conoscenza di comportamenti alimentari responsabili e corretti. Il tema del primo incontro è “La gravidanza: mi nutro bene, rendo sano mio figlio”. I relatori sono: la Dr.ssa Giuseppina Palazzoli, medico specialista in dietologia, che parlerà di “Cibo e salute di mamma e bimbo: il vero, il falso, il mito e le nuove frontiere del sapere”; la Dr.ssa Marina Valenti, Ostetrica, che tratterà il tema: “Alimentazione naturale in gravidanza: manuale d’uso per future mamme”. Moderatore degli incontri sarà Giuseppina Chiari, fisiatra. L'iniziativa è organizzata in collaborazione con l’As-
sociazione “Radici per volare” (Viale Trento e Trieste 23/e Cremona), che promuove valori e comportamenti legati al rispetto dell’ambiente e alla tutela della salute. GLI ALTRI INCONTRI Sabato 15 ottobre 16.30-18.30 • Incontro svezzamento e crescita:"Metto le basi per la mia salute". - Dottoressa Francesca Marchesi, pediatra: “Lo svezzamento naturale”. - Dottoressa Silvia Bardelli, tecnologo alimentare specializzato in nutrizione e dietetica, responsabile del servizio di ristorazione scolastica del Comune di Cremona: “Il cibo a casa e a scuola: luci, ombre e pregiudizi”. Sabato 12 novembre 16.30 - 18.30 Incontro adolescenza:"Sono sano e forte e affronto la vita". -Dottoressa Mariangela Menta, psicologo: “Gli aspetti psicologici legati al cibo nell’età adolescianziale". - Dottoressa Marianna De Santis, dietista specialista in disturbi dell’alimentazione e obesità: “Alimentazione equilibrata e stili di vita”.
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