CREMASCO Il
PICCOLO giornale del
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SABATO 2 FEBBRAIO 2013 • ANNO II • NUMERO 5
Alla disperata ricerca di 4 milioni e 600 mila euro che mancano nel bilancio 2013: aumento dell’Irpef, e forse dell’Imu
IN ARRIVO NUOVE TASSE DAL COMUNE
L'attacco di Agazzi: «Era già tutto scritto e previsto. Dopo la campagna elettorale i nodi sono venuti al pettine». Durissima la Lega: «Hanno buttato via altri soldi». Il movimento di Oscar Giannino: «Meglio tagliare le spese correnti e riorganizzare le municipalizzate».
L
a polemica divampa in città. L’amministrazione di Stefania Bonaldi per poter presentare il bilancio 2013, è costretta alla disperata ricerca di 4 milioni e 600 mila euro. Soldi che mancano all’appello e che il sindaco, ma soprattutto l’assessore al bilancio Morena Saltini, vogliono recuperare con l’aumento delle tasse. Una scelta difficile, ma confermata dalla stessa Saltini che ha dichiarato: «L’orientamento dell’amministrazione è fortemente preordinato a una revisione complessiva del gettito delle entrate tributarie di competenza propria del Comune». A onor di cronaca va detto che il nostro municipio è tra i più virtuosi in Lombardia e tutto quello che poteva essere tagliato sarebbe stato tagliato, e all’interno della struttura comunale non esisterebbero sprechi di risorse. Come recuperare quindi le risorse che mancano? Le parole dell’assessore Saltini sono chiare: aumentando le tasse e ridisegnando alcuni servizi. L’ipotesi discussa all’interno del tavolo di maggioranza prevede l’innalzamento della aliquota Irpef, dall’attuale 0, 5 a 0,8. L’operazione consentirebbe di recuperare circa 1 milione e mezzo di euro. Poi ancora: l’Imu. E’ vero che è un’imposta provvisoria, ma qualora dovesse essere confermata dallo Stato centrale, il comune di Crema sta pensando di innalzarla. Oggi è allo 0,4%, una delle più basse d’Italia,
lasciata in eredità dalla giunta Bruttomesso. La legge consente di innalzarla fino all’1,6. E non è escluso che a Crema ci si avvalga di questa opzione. Poi c’è il capitolo servizi. Anche in questo caso potrebbero essere ritoccate all’insù numerose tariffe. Dai parcheggi sino alle rette degli asili. Opzione quest’ultima che non piace a una parte della maggioranza. Sinistra ecologia e Libertà, infatti, si dice «pronta a litigare» su questo argomento. Insomma, come la si guardi, la coperta è sempre troppo corta e rischia di scontentare cittadini e forze politiche. Il malcontento successivo alla diffusione della notizia è stato da subito interpretato dall’opposizione. Antonio Agazzi, ex candidato sindaco oggi consigliere comunale ha dichiarato: «Il Comune di Crema si appresta ad aumentare la pressione fiscale e tributaria. Per quel che mi riguarda, invece, era tutto già scritto, tutto prevedibile. La Bonaldi, in campagna elettorale, ha fatto molta demagogia e adesso i nodi vengono al pettine». Ancora più duro Dino Losa, segretario cittadino della Lega Nord: «Il sindaco Bonaldi, insieme alla sua maggioranza, sostiene che sia necessario un incremento della tassazione per ripianare un debito di oltre 4 milioni di euro. Chissà se era a conoscenza di questa situazione anche quando, pochi mesi orsono, ha
Morena Saltini, assessore al Bilancio
letteralmente gettato alle ortiche ben 3mila euro di noi cremaschi per tappezzare la città con dei manifesti pro immigrati dei quali, eccezion fatta per gli addetti ai lavori, nessuno ne ha capito il significato. Incompetenza? Oppure le priorità del sindaco sono altre?». A proposito del bilancio, è entrato nella discussione anche il coordinatore di Crema di «Fermare il declino», Guido Conio. Il movimento di Giannino fa una proposta costruttiva: la riorganizzazione delle società partecipate. Spiega Conio: «E' evidente che il problema sono le spese e non le basse entrate. “Fare per Fermare il declino” ritiene che la manovra correttiva dovrà mettere in conto un taglio sostanziale delle spese correnti, ottenuto attraverso una riorga-
nizzazione delle municipalizzate ed una gestione più attenta delle attività, eliminando sovrapposizioni ed effettuando sinergie tra i servizi pubblici salvaguardano scuola e salute. Occorre inoltre recuperare ulteriori risorse da destinare agli investimenti e per incentivare l'impresa, attirando capitali dall'esterno con veri strumenti di marketing territoriale. Non si tratta insomma di far quadrare solo i conti, ma di ripensare la distribuzione della spesa in un ottica di crescita e sviluppo del territorio». Un tema molto caro a Stefania Bonaldi che però, ad oggi, ha dato davvero pochi frutti. Il numero delle società partecipate dal Comune di Crema non è ancora cambiato. Il sistema delle scatole cinesi, un intricato puzzle di Cda, controllori e controllati è ancora li. Per il momento le società in perdita che tutti volevano liquidare, come Scs Servizi Locali, sono in fase di ristrutturazione. Gli uomini del centrodestra congedati e sostituiti con fedelissimi del centrosinistra. Poco è cambiato. Ma la città si aspetta che, proprio davanti al bilancio, il sindaco sia capace di gettare il cuore oltre l’ostacolo, rompere i legami con i poteri forti dei partiti e portare fino in fondo la razionalizzazione tanto invocata in campagna elettorale. Lo chiedono i cittadini, che allo stesso tempo invocano meno tasse. Michela Bettinelli Rossi
TENTATO OMICIDIO A PIANENGO: ANCORA GRAVE LA DONNA ACCOLTELLATA DAL FRATELLO Voleva suicidarsi Agostino Gaffuri, l’operaio di Pianengo di 47 anni finito in carcere a Cremona con l’accusa del tentato omicidio della sorella Susanna, invalida di 46 anni. Addosso aveva un biglietto d’addio. L’hanno trovato gli agenti del commissariato. Un foglio scritto prima di pugnalare la donna che è ancora ricovera. La tragedia che ha scosso il Cremasco e il paese
di Pianengo in particolare, è scoppiata lunedì scorso. Verso le 18.30, Gaffuri è rientrato in casa, una villetta in via Rossini, dove vive con la sorella e la madre anziana, che però è ricoverata in ospedale. Probabilmente ubriaco, ha preso un coltello in cucina ed è salito in camera da letto dove la sorella stava dormendo. L’ha pugnalata più volte, colpendola ripetutamente all’addome, al torace e al collo.
Poi, l’uomo ha telefonato alla polizia farfugliando di un omicidio-suicidio. Ed ha riattaccato, Dalla centrale sono scattate le ricerche e una pattuglia è piombata a Pianengo. Era presente anche il vice questore Daniel Segre. Gaffuri era all’esterno dell’abitazione. E’ stato lui a condurre i poliziotti nel letto dove giaceva la sorella gravemente ferita. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.
IL PUNTO DI VISTA
Banche e partiti: miscela esplosiva di Enrico Tupone tuponee@alice.it
U
n noto proverbio Milanese dice «ofelè fa el to mesté” ossia pasticciere fai il tuo mestiere, proverbio di notevole saggezza che utilizziamo subito per dire alla classe politica italiana di fare il proprio mestiere senza avventurarsi in cose che non sanno fare. I politici devono andare fuori dalle banche lasciando ai banchieri la responsabilità di gestire il denaro su basi di buona finanza e non di spartizione. Il caso del Monte dei Paschi è l’ultimo scandalo in ordine di tempo che vede uomini politici, del PD nel caso, coinvolti in quanto presenti nella fondazioni che oggi controllano le banche. Un grosso pasticcio quello di MPS in cui sono presenti tutti gli ingredienti perlomeno di una pessima amministrazione: acquisizioni strapagate, derivati, false comunicazioni agli organi di vigilanza. L’apparente atteggiamento morbido del Pdl non deve sorprendere in quanto uomini di punta di partiti (di ieri e di oggi) legati a Silvio Berlusconi erano presenti negli organi direttivi di MPS. Un ruolo importante lo ricopre anche Denis Verdini, coordinatore Pdl e coinvolto nel fallimento del Credito Cooperativo Fiorentino, che garantiva i rapporti con le banche toscane e con MPS in particolare. Per dire che i politici debbono stare fuori dalle banche possiamo anche citare la banca di riferimento della Lega, Credieuronord, fallita dopo quattro anni dalla sua fondazione, istituto che doveva servire per il popolo padano come dichiarava Umberto Bossi sui manifesti pubblicitari. La fame di soldi della politica, se non bloccata, finirà per affossare il paese e non potremmo neppure rifugiarci in Vaticano come le note vicende dello IOR, Istituto per le Opere di Religione, ci hanno insegnato.
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CREMONA
Passaggi a livello, cantiere da agosto
Accordo firmato nei giorni scorsi. I primi lavori partiranno in via Persico e San Felice. Ne verranno eliminato sette
E’
di Giulia Sapelli
stato sottoscritto nei giorni scorsi l'accordo attuativo del protocollo di intesa per la riqualificazione e il potenziamento del sistema viabilistico delle province di Cremona e Mantova. Firmatari, Regione Lombardia, Provincia di Cremona, Comune di Cremona e Rete Ferroviaria Italiana SpaSi. L'accordo permetterà di dare il via ai lavori di eliminazione dei passaggi a livello a Cremona. I cantieri partiranno in agosto per San Felice e via Persico, mentre via Brescia avrà avvio nella prima metà del 2014. A essere oggetto di intervento saranno sette passaggi. In base all’accordo, Regione Lombardia, Comune di Cremona e Rete Ferroviaria Italiana concorrono al finanziamento dell'intervento, che ha un costo complessivo 13.035.0000 di euro, in questa misura: Regione Lombardia per 6.934.284 euro, Comune di Cremona per 3.100.716 euro, Rete Ferroviaria Italiana per 3.000.000 euro. I lavori sono inseriti nel Programma triennale delle opere pubbliche, e il progetto definitivo è già stato approvato nella seduta del 20 dicembre 2012 del Consiglio comunale per quanto riguarda il progetto definitivo relativo ai lavori per l’eliminazione dei passaggi a livello sulla linea ferroviaria Cremona-Mantova in corrispondenza di via Brescia, via Persico e via S. Felice. «Ci troviamo alla conclusione di un lungo percorso» ha detto il sindaco Oreste Perri. «Ora si può finalmente passare alla fase operativa. L’intervento permetterà, tra l’altro, di migliorare l’accessibilità alla rete viaria attraverso il punto di innesto rappresentato dal casello autostradale di Cremona sull’autostrada A21 Piacenza-Brescia attraverso l’alleggerimento del traffico e l’eliminazione delle numerose code di veicoli che si formano nei pressi dei passaggi a livello. Questo comporterà una riduzione delle emissioni inquinanti e il miglioramento della qualità dell’aria. La realizzazione di queste opere porterà inoltre ad una maggiore sicurezza delle strade cittadine». A beneficiare di questi interventi, secondo il presidente della Provincia Massimiliano Salini, saranno «sia la situazione del traffico cittadino, sia quella dei nostri pendolari, dato che i treni spesso subiscono rallentamenti a causa del cattivo funzionamento dei passaggi a livello». Il Comune di Cremona, in qualità di ente proprietario della strada, ha espresso la volontà di anticipare la realizzazione, rispetto al quadro complessivo degli interventi programmati per l’eliminazione dei passaggi a livello della linea ferroviaria Cremona – Mantova, delle opere di sottopasso in via Brescia e in via Persico e dell’opera di scavalco in via San Felice, poste sul proprio terri-
Iniziati i lavori per il raddoppio della tangenziale fino al casello
Sono partiti i lavori preliminari per il raddoppio del tratto di tangenziale che collega la rotatoria di via Mantova al casello autostradale della A21 all'altezza di San Felice. «Attualmente stiamo facendo un lavoro sulla rotatoria di via Mantova, realizzando delle svolte continue nei punti di immissione, che risulterà utile per fluidificare i flussi di traffico in transito da e per il casello» spiega l'assessore comunale Francesco Zanibelli. «Con questi lavori vogliamo risolvere un problema urbanistico creatosi anni fa, quando si decise di realizzare l'area industriale cittadina nei pressi del porto anziché vicino al casello, con conseguenti problemi alla viabilità, che spesso risulta congestionata perché i mezzi pesanti devono attraversare tutta la tangenziale per raggiungere tale area». Naturalmente la vera opera sarà appunto il raddoppio della tangenziale fino al casello. «Vogliamo che quel tratto di strada, che è purtroppo stato scenario spesso di incidenti anche mortali, diventi più sicuro e scorrevole». Il costo totale dei lavori è pari a 3.222.000 euro già interamente finanziati. Obiettivi dell'intervento non soltanto, quindi, la semplificazione dell'accesso alla rete autostradale, ma anche la messa in sicurezza dell'area.
torio, anche per garantire maggiori livelli di fruibilità e di servizio e sicurezza. Inoltre, come ente attuatore dell'intervento, avra' il compito di completare la progettazione per poter appaltare l’opera, di mettere a gara, di realizzare e di collaudare l’opera di scavalco e la viabilità necessaria a rendere funzionale la stessa e garantire la chiusura dei passaggi a livello. SOTTOPASSO DI VIA PERSICO. Verrà realizzata una struttura che prevede una strada urbana di quartiere di larghezza pari a 7.50 metri e una pista ciclabile da 2.50 metri, per un ingombro totale pari a 10 metri. A completamento di questo primo step progettuale si prevede la riorganizzazione della viabilità limitrofa così da eliminare le conflittualità tra via Brescia, via Gallazzi e via Persico. I lavori prevedono la realizzazione di una rotatoria a raso su via Brescia (all’incrocio tra via Vecchia Dogana e via Gallazzi), una seconda rotatoria su via Persico, all’incrocio con via dell’Annona e via Gallazzi, ed infine
la riqualificazione della via Gallazzi stessa; qui verranno ricavati 18 posti auto, 25 in via Persico in prossimità di via Cavo Cerca, e 6 presso l’impalcato ferroviario, per ripristinare la disponibilità di parcheggio ora presente. Verrà di conseguenza sistemato l’innesto con via Serafina e asfaltato l’attuale incrocio tra via Persico, via Cabrini e via Soldi, senza modificarne la geometria. Le aree limitrofe alle rotatorie, ora sede stradale, verranno sistemate a verde. SOTTOPASSO DI VIA BRESCIA. Verrà realizzata una struttura che prevede una strada urbana di quartiere di larghezza pari a 5.50 metri e una pista pedonale da 1.50 metri, per un ingombro totale pari a 7 metri. Il progetto stradale è fortemente condizionato dalla presenza dell’edificato esistente e soprattutto da due manufatti idraulici sotterranei che confluiscono uno nell’altro proprio in corrispondenza dell’ambito interessato dall’intervento. L’area di intervento, infatti, è limitata ad
«Queste opere porteranno a una maggior sicurezza»
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Sabato 2 Febbraio 2013
LAVORO
Bandi per l’occupazione giovanile
Mimmo Palmieri
Ovest dal Cavo Robecco (è posizionato parallelamente a via Brescia) e a Sud dal Cavo Cerca. La presenza del Cavo Cerca che interseca perpendicolarmente via Brescia a circa 45 m dal binario obbliga a progettare una rampa con una livelletta al 10% di pendenza ed un'altezza utile del sottopasso pari 2,50 metri, sufficiente solamente per autovetture e furgoni di dimensioni ordinarie. All’inizio della rampa posta sul lato Sud del sottopasso, partono due controstrade, una sul lato sinistro ed una sul lato destro, che danno accesso rispettivamente al “vicolo cieco” e a via Cavo Cerca, mantenendo così il collegamento di queste due strade con la via Brescia. La carreggiata stradale sarà poi completata da una percorso pedonale affiancato. SOVRAPPASSO DI SAN FELICE. Il viadotto è costituito da un’unica campata lunga 22.85 metri, del tutto adeguata ad accogliere il binario esistente, più il suo eventuale futuro raddoppio. La carreggiata stradale è poi affiancata da una pista ciclabile separata da barriera di sicurezza metallica e con una larghezza di 2,50 metri. Le spalle sono fondate su platee di fondazione dotate di 16 pali trivellati della profondità di 35 metri. Sia a Nord, sia a Sud della linea ferroviaria sono stati previsti gli innesti alla strada esistente per garantire l’accesso alle strutture ed alle attività presenti. Il progetto prevede inoltre l’allargamento della sezione stradale di via Postumia, consentendo la realizzazione della corsia centrale per l’accumulo dei veicoli che da Cremona devono svoltare a sinistra per San Felice, e per quelli che da San Felice svoltano in direzione opposta, verso Malagnino. CHIUSURA DI VIA MULINO E SOPPRESSIONE DEGLI ATTRAVERSAMENTI PRIVATI. Si procederà in accordo con Rfi Spa, all'individuazione di misure atte all'interdizione del transito.
Pubblicati nuovi bandi rivolti alle imprese per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato (0,5% annuo) cui sono ammessi i progetti che prevedono occupazione a tempo indeterminato, aggiuntiva rispetto alla media totale degli addetti degli ultimi 12 mesi, di giovani con età non superiore a 35 anni alla data di assunzione. Nel caso di assunzioni superiori a 3 unità, almeno un terzo dei posti deve essere riservato a giovani laureati con età non superiore a 28 anni. Lo rende noto la Cgil in un comunicato, sottolineando che i settori per cui possono essere concessi i finanziamenti per la realizzazione di progetti sono: protezione del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico; ricerca, sviluppo e produzione di biocarburanti di seconda e terza generazione; ricerca, sviluppo, produzione ed installazione di tecnologie nel solare termico, solare a concentrazione, solare termo-dinamico, solare fotovoltaico, biomasse, biogas e geotermia; incremento dell'efficenza negli usi finali dell'energia nei settori civile, industriale e terziario, compresi gli interventi di social housing; processi di produzione o valorizzazione di prodotti, processi produttivi od organizzativi o servizi che, rispetto alle alternative disponibili, comportino una riduzione dell'inquinamento e dell'uso delle risorse nell'arco dell'intero ciclo di vita. Il finanziamento potrà essere concesso per una quota parte del costo totale dell'investimento (dal 60 al 75%). «Si tratta evidentemente di una importante opportunità per favorire gli investimenti delle imprese in occupazione qualificata, ricerca, innovazione, sviluppo sostenibile, così come sostenuto dalla Cgil nel Piano del lavoro» sottolinea Mimmo Palmieri, segretario della Cgil di Cremona. «Pertanto, anche per il nostro territorio, esiste la possibilità di elaborare progetti di investimento al fine di attivare una possibilità di uscita dalla crisi e di sviluppo sostenibile, creando occupazione giovanile stabile e qualificata».
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Cronaca
Sabato 20 Febbraio 2013
Variante del Pgt, ecco cosa cambia per la città Il vicesindaco Malvezzi: «Un’idea di rilancio di Cremona attraverso il lavoro, gli investimenti, l’agricoltura» Le priorità strategiche
1. La sostenibilità ambientale delle scelte, tendente alla conservazione e valorizzazione dei paesaggi, delle risorse fisiche e della rete ecologica; 2. Il contrasto al consumo di suolo e la conseguente restituzione all'uso agricolo di circa 600 mila metri quadrati di superficie potenzialmente utilizzabile per altre funzioni dal previgente Pgt; 3. Il governo della riqualificazione urbana, teso a favorire il recupero delle aree dimesse, la rigenerazione di contesti urbani che hanno perso le loro originarie funzioni, la riduzione dell'inquinamento ambientale e l'incremento dell'uso di energie alternative, la mitigazione delle condizioni di rischio; 4. La rigenerazione del tessuto urbano consolidato; 5. La riqualificazione del sistema urbano attraverso un nuovo quadro normativo snello che favorisce il riutilizzo dei volumi esistenti; 6. La collaborazione tra l'Amministrazione ed i soggetti del privato che erogano servizi di pubblica utilità e svolgono un ruolo attivo nella trasformazione del contesto urbano, nel rispetto del principio di sussidiarietà; 7. La significativa semplificazione e il notevole snellimento degli strumenti attuativi per interventi edilizi, limitando a casi straordinari i piani/ programmi, previlegiuando il permesso di costruire convenzionato; 8. L'adeguamento delle infrastrutture della mobilità con operazioni di completamento ed integrazione sia del sistema delle comunicazioni regionali e nazionali, sia dei fabbisogni locali, anche con attenzione alla mobilità lenta; 9. Ridare attualità alla rilevanza agricola, fattore trainante dello sviluppo economico locale.
«Vogliamo fare in modo che le aziende tornino a insediarsi a Cremona, attraverso pacchetti convenienti»
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di Laura Bosio
n argomento all'ordine del giorno, un fatto importante per la città: parliamo della variante al Piano di governo del territorio, lo strumento urbanistico approvato nei giorni scorsi in Consiglio comunale, che introduce molte novità. Vediamo di scoprire di cosa si tratta e cosa cambierà nella gestione della città. Ne abbiamo parlato con il vice sindaco Carlo Malvezzi. «La variante si è resa necessaria per modificare il Piano che era stato varato nel 2009, quando le condizioni economiche erano ancora ben diverse. Quanto accaduto in seguito e le difficoltà sempre più stringenti che hanno colpito il territorio hanno
reso necessaria la realizzazione di uno strumento che favorisse un cambio di rotta e un rilancio del territorio» spiega il vice sindaco. Sono quattro i grandi temi su cui si basa la variante, a partire dalla riduzione del consumo di suolo. «Rispetto al Piano che era stato redatto nel 2009, con la variante si restituiscono 600mila metri quadrati di terreno all'utilizzo in agricoltura. Spazi che invece nel Piano originale erano stati destinati ad altri scopi» spiega ancora Malvezzi. Un secondo punto di intervento riguarda il tema del lavoro. L'intervento della variante consentirà di creare le condizioni per cui nuove imprese possano scegliere di insediarsi nel nostro territorio, perché particolarmente conveniente. «In sostanza abbiamo individuato un parternariato pubblico/ privato che ci consenta di m e t t e re a disposizione delle imprese delle aree di in-
sediamento a prezzi molto competitivi» spiega il vice sindaco. «Stiamo inoltre definendo, in accordo con le associazioni di categoria, dei pacchetti localizzatvi che contengono misure urbanistiche, edilizie, amministrative e fiscali molto vantaggiose. In particolare, oltre a dei prezzi particolarmente competitivi, è prevista la garanzia di ottenere il permesso di costruire entro 30-40 giorni, l'impegno a rilasciare gli strumenti urbanistici attuativi entro 90 giorni (contro i sei mesi previsti normalmente), la possibilità di una riduzione dell'aliquota Imu alla sola quota statale per 5 anni (nei quali il Comune si impegna a rinunciare alla propria parte), l'abbattimento della Tares. Si tratta di uno strumento innovativo che pochissime realtà nazionali stanno valutando. Noi siamo tra i primi». Anche il recupero del patrimonio edilizio esistente è tra i punti fondamentali della variante. «Abbiamo introdotto delle norme che consentano di recuperare gli edifici in maniera più semplice e soprattutto più flessibile» spiega Malvezzi. In sostanza, la variante consente il superamento di moltissimi vincoli che prima scoraggiavano la ristrutturazione degli edifici. «Ad esempio sarà possibile recuperare una mansarda e innalzarla per realizzare un nuovo appartamento per il figlio, o creare nuovi locali nell'abitazione di una persona anziana che, non più autosufficiente, si trovi ad aver bisogno di un'assistenza continua» spiega il vice sindaco. «Abbiamo inoltre previsto delle misure di incentivazione fiscale per chi restaura, attraverso la riduzione per tre anni della quota Imu comunale,
Si restituiscono all’agricoltura 600 mq di terreno
Queste misure rendono più economico il restauro dell'immobile. Si tratta di una novità molto importante, soprattutto se pensiamo che la diseconomia dei restauri ha spinto, negli ultimi 30 anni, ben diecimila persone ad abbandonare la città, spostandosi nei comuni di cintura. Abbiamo una dotazione di servizi per 80mila persone, a Cremona, ma siamo solo in 70mila: bisogna ripopolare la città. Sempre allo scopo di riportare gente a Cremona, abbiamo previsto piccole aree di nuova edificazione collocate lungo il margine urbano. A fronte di esse, chiediamo a chi edificherà di svolgere degli interventi di riqualificazione del margine stesso. Lo scopo di tutto ciò è rendere la città più bella e curata agli occhi di chi vi entra, evitando che essa si presenti da lato B». Ultimo, ma non meno importante tema è quello del protagonismo dei cittadini nella vita della città. «La nostra idea è che chi costruisce o effettua lavori di trasformazione possa poi mettersi in campo anche nell'erogazione di servizi o nella realizzazione di opere. Ad esempio nell'ambito della riqualificazione di un'area, il privato che interviene potrebbe decidere di realizzare un asilo nido e scegliere a chi darlo in gestione e il Comune concederebbe il riconoscimento pubblico della sua funzione» sottolinea il vicesindaco. In conclusione, «così come è stata impostata, la variante, in tempo di crisi, tende a contrastare questo fenomeno, introducendo risposte che favoriscano attrattività, competitività e innovazione nella realtà comunale valorizzando l'unicità dei talenti e le capacità delle esperienze cremonesi».
«Vogliamo rendere attrattivo il territorio»
Cronaca
Sabato 2 Febbraio 2013
Cimitero verso la gestione privata?
L’assessore Demicheli risponde alle polemiche dell’opposizione: «Non ho abbastanza dipendenti per gestirlo»
«Ci siamo rivolti a una cooperativa perché è impossibile assumere nuovo personale»
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di Laura Bosio
opo la richiesta di chiarimenti, avanzata, nei giorni scorsi, dal Pd circa la privatizzazione dei servizi cimiteriali («Non ci risulta che quello cimiteriale sia un servizio in perdita» aveva scritto Maura Ruggeri. «Si chiariscano quali sono le criticità dal punto di vista gestionale, prima di arrivare a discutibili soluzioni»), l'assessore competente , Claudio Demicheli, risponde che «si tratta di polemiche sterili. Non abbiamo privatizzato niente, stiamo solo valutando se esternalizzare un servizio, cosa che peraltro viene fatta già da tempo per diversi altri servizi legati alla gestione del cimitero. Voglio ricordare che sia l'amministrazione Bodini che quella Corada avevano privatizzato diverse attività legate al Cimitero: il servizio verde, i trasporti funerari e le pulizie, che poi rappresentano già il 50% delle attività cimiteriali. Ora tocca a me fare una riflessione di questo tipo: i dipendenti di questi servizi, infatti, o sono andati in pensione o sono vicini al pensionamento, o soffrono di problemi di salute che rende loro impossibile svolgere determinati lavori.
“Storia confidenziale della letteratura italiana”
Martedì 5 febbraio, alle ore 17, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Statale di Cremona, tre ospiti di eccezione presenteranno la nuova edizione della "Storia confidenziale della letteratura italiana" di Giampaolo Dossena. Il giornalista e scrittore Stefano Bartezzaghi, l’amministratore delegato della Zanichelli Editore Lorenzo Enriques e Giorgio Thoeni della Radio Svizzera Italiana si confronteranno con le mille e più pagine dei due volumi che compongono quest’opera che, nella sua struttura stessa, appare come un gioco (un altissimo gioco) intellettuale.
Ca’ de Mari: fischio d’inizio del “4º Torneo dell’amicizia”
Caludio Demicheli
Mi trovo così nella situazione di non avere personale a sufficienza per gestire tutto. Per questo, già da due anni ho fatto un accordo con una cooperativa specializzata, che mi garantisce quotidianamente 2 o 3 persone per la gestione dei servizi cimiteriali, che si affiancano ai dipendenti, che come dicevo sono in numero insufficiente». Per quanto riguarda la questione del polo crematorio, che è al centro della polemica, Demicheli sottolinea che «la
struttura che abbiamo attualmente in funzione è obsoleta, e entro la fine di quest'anno sarà pronto il nuovo Polo. Una struttura che sarà tecnologicamente avanzata e che necessiterà di tecnici esperti per essere fatta funzionare. Per questo, stiamo valutando se a s s u m e re n u o v o personale o se esternalizzare il servizio. Assumere nuovi dipendenti costerebbe al Comune 150.000 euro l'anno, e con la spending review non possiamo
«Anche Corada e Bodini avevano privatizzato alcuni servizi»
Impianto fotovoltaico sui tetti del camposanto Il Polo crematorio è solo una delle opere in corso nel cimitero cremonese, che tra pochi mesi inaugurerà il nuovo grattacielo (1.500 posti). «Abbiamo inoltre appena terminato la realizzazione di un lotto di nuove cappellette - 17 - e ve ne sono altre 44 in costruzione, tutte già assegnate, oltre a 64 tombe romane» dice l'assessore Demicheli. «Accanto a questo, stiamo valutando un investimento per implementare sui tetti del cimitero un impianto fotovoltaico per circa 3mila metri quadrati. Questo ci permetterebbe anche di ottenere un ricavo, in quanto avremmo un quantitativo di energia da rivendere in rete. Sempre nell'ambito del risparmio energetico, abbiamo
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inoltre appena sostituito tutte le luci del cimitero con lampade Led (oltre 50mila) a basso consumo, che abbiamo ottenuto grazie a dei fondi europei». Seguendo alcuni suggerimenti emersi dal rapporto di customer satisfaction compilato nel 2012, ci sono in programma l'apertura di una terza entrata, lato San Zeno; la collocazione di alcune panchine all'interno del camposanto; la collocazione di telecamere per combattere il fenomeno dei piccoli furti e atti vandalici che spesso si verificano. «Infine ho dato disposizioni per l'ampliamento del cimitero di Cavatigozzi, utilizzando il terreno che viene prelevato durante i lavori per il raddoppio di via Mantova».
permetterci costi troppo elevati. Se invece esternalizziamo, scegliendo se fare una società mista o affidare l'incarico a terze aziende, per il Comune non vi saranno grandi costi». Peraltro la necessità di un nuovo Polo crematorio si fa sempre più forte, soprattutto a fronte del fatto che le cremazioni, dal 2009 a oggi, sono aumentate del 30%, e il Comune non riesce più a far fronte a tutte le richieste. «Ci chiamano anche molte persone da fuori provincia, ma dobbiamo spesso rifiutare perché non riusciamo a soddisfare tutti. Con la nuova struttura potremo incrementare l'attività notevolmente; avremo bisogno di implementare anche l'apparato amministrativo per la gestione di questa attività, vista la forte crescita del lavoro. Con la crisi sempre più persone scelgono questa soluzione, che senza dubbio rappresenta un risparmio per le famiglie». Tra le preoccupazioni sollevate dall'opposizione, tra l'altro, c'è anche quella di un incremento dei costi di cremazione, nel caso di gestione da parte di privati. Ma Demicheli rassicura anche su quello: «Le tariffe sono comunque stabilite a priori dal Comune in sede di realizzazione del bando di gara, quindi non ci saranno aumenti legati all'esternalizzazione».
Ha preso il via nei giorni scorsi il “4° Torneo dell’amicizia” fra squadre di immigrati extracomunitari e squadre “indigene” presso la palestra di Cà de Mari nel comune di Gadesco Pieve Delmona. Vi partecipano ben sei formazioni, tra cui l’Associazione Kossovara(vincitrice dell’ultima edizione), l’Unione degli Stati Africani, l’Associazione Ghanese, la Caritas, l’Associazione Rumena e la rappresentativa Cremona calcio, squadra mista composta da giocatori cremonesi ed extracomunitari. Gli incontri si disputano nelle serate del venerdì e mercoledì dalle ore 20 alle 22, e si concluderanno il 12 marzo con la cerimonia delle premiazioni, cui prenderanno parte i dirigenti provinciali dell’Uisp e della Lega Calcio. Da sottolineare che la manifestazione calcistica rientra fra quelle realizzate col contributo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona che ha ritenuto meritevole di riconoscimento il progetto dell’Uisp cremonese intitolato “Lo sport per l’inclusione sociale”.
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Cronaca
Sabato 2 Febbraio 2013
Libri scolastici nuovi ogni anno
NUOVA COLLABORAZIONE
Una circolare ministeriale ha abrogato l’obbligo di mantenere in adozione gli stessi testi per più anni
L’assessore alle Politiche Ambientali, Francesco Bordi ha incontrato i presidenti dei comitati di quartiere. All’ordine del giorno il rinnovato servizio delle guardie ecologiche volontarie (Gev) che da sette sono ora salite a 15. Dal confronto è emersa la necessità di consolidare una stretta collaborazione per effettuare interventi rapidi e mirati sulle situazioni più critiche che verranno evidenziate dai cittadini attraverso i loro rappresentanti. Le guardie ecologiche volontarie svolgeranno pertanto un’attività di controllo sul territorio per rilevare situazioni anomale e nel contempo fornire le indicazioni necessarie ai residenti per trovare soluzioni a problematiche non complesse. In tal senso la sinergia tra le Gev, l’Ufficio Periferie e il vigile di quartiere rappresenterà un’ulteriore opportunità per i cittadini di vedere evase le loro richieste con efficacia e in tempi ragionevolmente brevi. Come ha spiegato l'assessore Francesco Bordi, «le guardie ecologiche volontarie svolgeranno la loro attività di controllo soprattutto in materia di rifiuti: tale azione verrà rafforzata quando verrà avviato il nuovo servizio di raccolta differenziata». In ogni caso il compito delle Gev sarà soprattutto di prevenzione, in quanto cercheranno di educare i cittadini al rispetto delle norme vigenti in materia di ambiente e di igiene pubblica. «La loro presenza sul territorio potrà inoltre rappresentare un valido deterrente per attività illecite» ha detto Bordi. Tra i temi in discussione, anche la possibilità di coltivare orti urbani su terreni di proprietà comunale riconoscendo la valenza sociale di tale attività. Questo potrà avvenire solo attraverso un’apposita convenzione da stipularsi tra il Comune ed i richiedenti. Sono una decina le aree sulle quali potrebbero essere ritagliati spazi da destinare ad orti. Ai rappresentanti di quartiere è stata chiesta la loro collaborazione perché, una volta individuate le zone, promuovano l’iniziativa insieme ai responsabili degli uffici comunali coinvolti anche per la revisione del Regolamento di gestione degli orti. Entro il mese di febbraio i cittadini interessati potranno chiedere l’assegnazione di spazi per coltivare orti nelle aree destinate a questa attività. La precedenza sarà data ai residenti. Il controllo sugli orti assegnati verrà effettuato dalle guardie ecologiche volontarie con la collaborazione del consigliere comunale Giorgio Everet, incaricato di affiancare l’assessore Francesco Zanibelli per quanto riguarda il verde pubblico, e naturalmente dei presidenti dei comitati di quartiere.
Scuola troppo cara, cresce l’abbandono. Perin: «Spesso le famiglie non possono permetterserla»
Guardie ecologiche a tutela della sicurezza urbana
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di Laura Bosio
l ministero della Pubblica Istruzione comunica che, a decorrere dal primo settembre 2013, si stabilisce «l’abrogazione dell’obbligo, previsto dall'articolo 5 dalla legge n. 169/2008, di mantenere in adozione gli stessi testi scolastici per un quinquennio nella scuola primaria e per un sessennio nella scuola secondaria di I e di II grado». Gli insegnanti potranno quindi decidere di cambiare i libri adottati, senza più vincoli: in teoria, anche ogni anno. Una notizia che si aggiunge alla preoccupazione delle famiglie italiane: più difficile riutilizzare i testi in famiglia, più difficile avvalersi del mercato dell'usato. Pare, però, che i limiti a suo tempo imposti dalla ministro Gelmini, secondo i dati dell'Aie, non
abbiano sortito l'effetto di risparmio sperato. Tali dati infatti documentano un calo globale di spesa pari a 18 milioni di euro tra il 2009 e il 2011, tradottosi in due euro e mezzo di risparmio all'anno per le famiglie. Lo conferma anche Maria Teresa Perin, responsabile della Cgil scuola. «Il problema non è tanto l'eliminazione del blocco, quanto tutto un sistema che non valorizza la scuola e l'istruzione. Se esiste un obbligo scolastico fino a 16 anni, lo Stato dovrebbe garantirne la gratuità, anche dal punto di vista dell'adozione di testi scolastici. E' giusto che l'adozione del libro venga lasciata alla libera scelta dell'insegnante, come prevede la legge, ma è anche giusto non gravare le famiglie di una spesa che dovrebbe essere a carico dello Stato. Invece ci troviamo a fare i conti con un governo che da anni non si preoccupa minimamente di cultura ed istruzione. Se lo facesse cercherebbe anche di intervenire sul problema delle lobbies delle case editrici, che magari pubblicano nuove edizioni di un testo cambiando solo una o due pagine e costringendo quindi le famiglie a cambiare spesso libri». Ed è proprio al tema dei costi eccessivi della scuola che è legato l'allarme sull'abbandono scolastico, che risulta ogni anno sempre più forte, come ha denunciato Adiconsum. Tra le motivazioni dell’abbandono scolastico la ricerca di Adiconsum, finanziata dal Forum AniaConsumatori, ha rilevato una serie di cause che riportano a condizioni di svantaggio socio-economico, che comunque riguarda anche il resto d'Europa. «Attualmente nell’Unione europea sono più di 6 milioni i giovani che abbandonano gli studi o altri percorsi formativi» fa sapere Adiconsum. «Il tasso medio europeo di abbandono scolastico è del 14,4%. A questo proposito la Commissione europea ha inserito l’obiettivo del 10% nella strategia “Europa 2020” che prevede l’emanazione delle seguenti misure: di prevenzione, ossia di sostegno all’apprendimento; di intervento, contro l’assenteismo e il cattivo rendimento scolastico; di compensazione, favorendo la ripresa del percorso scolastico».
Maria Teresa Perin, responsabile Cgil scuola
«Ci sono famiglie che non hanno i soldi per mandare i propri figli a scuola e questo porta a un incremento degli abbandoni scolastici» spiega ancora Perin. «Accanto a questo, le scuole hanno sempre meno risorse per riuscire a seguire i giovani per fare in modo che non abbandonino la scuola. Così capita sempre più spesso, anche a causa della legge Sacconi sull'apprendistato, che molti giovani a 14-15 anni abbandonino gli studi per cercarsi un lavoro». Il problema non riguarda solo le superiori, ma anche l'università, dove non solo sono calate le iscrizioni, ma si sono anche incrementati gli abbandoni. «Purtroppo si nota una forte regressione culturale nel nostro Paese, in cui si privilegia il "saper fare" a basso costo rispetto al "saper essere"» continua Perin. «Questo sicuramente non ci aiuta a tornare a crescere, a essere competitivi e ad uscire dalla crisi. Un ragazzo che abbandona gli studi a 15 anni non sarà mai un lavoratore in grado di riconvertirsi, come invece chiede oggi il mercato. In questi giorni sto facendo molte riunioni con gli insegnanti, e percepisco una fortissima preoccupazione sul futuro del Paese, legato a un totale disinteresse per l'istruzione e per la cultura».
«Ci troviamo a fare i conti con un Governo che da anni non si preoccupa di istruzione»
Volvo C70 2.4 D Summum Automatico Anno 2007 11500 Euro
BMW 320 D X Drive 12/2008 Tetto Toyota Yaris Verso Anno 2000 Xeno 13500 Euro 2850 Euro
Mercedes G 240D Carrozzeria da sistemare Anno 1980 4500 Euro
VW Golf 1.6 TDI 2009 Climatronic 13950 Euro
BMW X120D Climatronic Cerchi Anno 2010 22500 Euro
Kia Carnival Pelle Automatico Anno 2005 4000 Euro
BMW X5 3.0 Rest. Pelle Navi Full Anno 12/2010 33500 Euro
Audi A4 C.Automatico o Navigatore tutte con Xenon 2012 30000 Euro
Toyota Aygo 1.0 Benzina Sol Anno 2006 5500 Euro
L’autosalone è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 19,00. Sabato dalle 9,00 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 18,30
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Cronaca Dalla merenda all'aperitivo, dal pranzo alla cena: nel calderone dell'inchiesta della Procura di Milano sui presunti rimborsi sospetti, con l'ipotesi di peculato, sono finite abitudini e sfizi dei consiglieri regionali dell'opposizione, oltre che quelli di maggioranza. Tra i ventinove indagati per presunti rimborsi illeciti, ci sarebbero anche i capigruppo di Pd, Sel, Idv, Pensionati e Udc al Pirellone. A ventidue di loro sono stati inviati gli inviti a comparire. Tra le spese elencate dalla Procura si trovano: “Focaccia e Fanta in bottiglia”, "servizio taxi tratta non specificata", "acquisto dvd corso inglese Speak Now", un pc da 550 euro, ma anche 2 euro e 70 per la Nutella. Dubbi riguardano anche "66 coperti", "libri: Stil novo, Chi governerà il mondo, I riluttanti, La
Con l’ipotesi di peculato sono finiti nel mirino della Procura i consiglieri regionali dell’opposizione
Pizzetti: «Non ho mai chiesto alcun rimborso» dell'informazione di garanzia anche tre cremonesi: Luciano Pizzetti, Agostino Alloni e Fortunato Pedrazzi. In merito alla ricevuta informazione di garanzia, il candidato del Pd al Senato, Luciano Pizzetti non mostra dubbi: «Io non ho mai chiesto alcun rimborso, ho fiducia nella giustizia e sono certo dell’archiviazione». Piombata nel bel mezzo della campagna elettorale, logico che la notizia abbia dato fastidio ai diretti interessati, ma il candidato cremonese al Parla-
mento non fa esercizi di dietrologia: «La stessa informazione di garanzia, a differenza di quelle inviate ad altri, non contiene alcun addebito nei miei confronti, né alcun invito a comparire davanti al magistrato. Non esiste nulla, non ho mai chiesto il rimborso nemmeno per un caffé. Comprendo la necessità di ricerca nell’ambito dell’indagine, ma sono certo che sia io che Alloni e Pedrazzi ne usciremo indenni. Al di là dell’amarezza per un sentimento negativo verso la politica che
«Sono certo che ci sarà l’archiviazione»
Luciano Pizzetti
crisi globale, shopper carta". «Ho chiesto ai candidati delle altre liste, perché il problema non riguarda la mia lista civica, l'impegno di dimettersi, qualora
rieletti, nel caso in cui fossero rinviati a giudizio» ha detto Umberto Ambrosoli, candidato alla presidente del Pirellone per il centrosinistra. Tra i destinatari
Mino Jotta: «Sì, posso farcela»
L’ex segretario, candidato in Regione per il Pdl, spiega le motivazioni del suo impegno»
«Le polemiche sulla scelta dei candidati? Le condivido: il territorio non può restare ancora senza rappresentanti»
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di Laura Bosio
ià coordinatore provinciale del Pdl e presidente dell’Aler di Cremona, Mino Jotta è candidato alle elezioni regionali per il Popolo delle libertà. «Sono sempre stato a disposizione per la componente politica di cui faccio parte, accettando i ruoli che mi sono stati assegnati, a livello politico e amministrativo. Stavolta è lo stesso: mi hanno proposto un incarico, e credo di avere le caratteristiche e la voglia per accettarlo. Sono onorato che il mio partito abbia deciso di darmi fiducia ancora una volta». Quali sono, secondo lei, le priorità oggi, sulle quali deve intervenire la Regione? «In un momento di forte crisi come quello attuale credo vi siano alcuni punti fondamentali da prendere in considerazione come prioritaria: salute, lavoro, casa e famiglia. Quest'ultima è un presidio fondamentale per la società, in quanto funge da ammortizzatore sociale. D'altro canto in Lombardia partiamo avvantaggiati, perché abbiamo l'eredità del governo Formigoni, che ne ha fatto una delle migliori Regioni d'Europa. Partiamo dal mercato del lavoro: è fondamentale continuare a offrire sostegno alle imprese, che possono diventare competitive attraverso percorsi di formazione e innovazione. La casa è un altro punto importante: è assurdo che non vi siano abbastanza alloggi di edilizia popolare per rispondere alle esigenze delle famiglie. E' un problema che va affrontato al più presto. In questo momento di crisi bisogna impegnare risorse, defiscalizzare il settore edile, in
Le banche devono tornare a occuparsi di econonia reale e sostenere le nostre aziende modo da liberare risorse per poter costruire o ristrutturare». Quali obiettivi vi prefiggete? «Il nostro atteggiamento è quello dell'ascolto nei confronti delle persone, delle categorie sociali e di coloro che hanno bisogno di ottimizzare il proprio percorso lavorativo. Credo che il compito della politica sia quello di mettersi a disposizione delle persone in modo che possano fare bene il proprio lavoro. Bisogna sburocratizzare, semplificare i percorsi e sostenere le imprese con un atteggiamento di umiltà e disponibilità». Se verrà eletto cosa pensa di fare per il territorio? «Sicuramente la partita prioritaria è quella delle infrastrutture, che si riveleranno fondamentali quando partirà la ripresa. Ad esempio la Spagna ha fatto molti investimenti in questo senso, e ciò li aiuterà a tornare a crescere più velocemente. Detto questo anche in Lombardia ci sta lavorando molto. Anche sul territorio, come dimostra il raddoppio della Paullese. E' fondamentale avvicinare la nostra provincia
«Fondamentale intervenire nelle infrastrutture»
ai gangli dell'economia, e lo si fa proprio lavorando sulle infrastrutture, soprattutto quelle ferroviarie: sono noti a tutti i grandi problemi che vivono quotidianamente i nostri pendolari, ed è indispensabile analizzare le motivazioni di questi disagi, per intervenire puntualmente». E per le imprese? «Il sostegno alle imprese è un altro dei punti focali su cui intervenire, attraverso la facilitazione nell'accesso al credito, che oggi è il problema più rilevante. La Regione Lombardia ha fatto molto per i confidi, ma spesso le banche non hanno svolto il loro ruolo da banca, concentrandosi invece molto di più sulla finanza virtuale. Dobbiamo riportare il mondo del credito a occuparsi dell'economia reale. Quella di chi ogni mattina tira su la saracinesca e lavora: è quella la finanza in cui credere, perché la spina dorsale della nostra economia sono le imprese, piccole e grandi». Il Pdl cremonese ha recentemente polemizzato con i vertici nazionali rispetto alle scelte dei candidati per Camera e Senato... «Una polemica che condivido a pieno: Cremona non può, per l'ennesima volta,
Il capolista del Pd al Senato in Lombardia sarà sul territorio per una serie di incontri
Massimo Mucchetti in provincia di Cremona
Il prossimo sabato 2 febbraio Massimo Mucchetti, capolista Pd al Senato in Lombardia, sarà in Provincia di Cremona per una serie di iniziative e di incontri. Nella mattinata il giornalista bresciano, editorialista e già vicedirettore del Corriere della sera, insieme a Luciano Pizzetti, Cinzia Fontana e Maura Ruggeri, parteciperà ad un incontro con l’associazione Rete Imprese alle 11.30 presso la sede dell’Ascom a Cremona. L’incontro servirà per approfondire i temi e le questioni esposte dall’associazione qualche giorno fa con iniziative a Cremona e in tutta Italia. Alle 13 Mucchetti incontrerà i rappresentanti dei sindacati presenti sul territorio, per discutere della situazione occupazionale e delle proposte per rilanciare la-
voro e sviluppo. Nel pomeriggio il capolista Pd in Lombardia sarà nel Cremasco. Alle 16.30 visiterà la struttura e incontrerà il personale dell’Anffas, insieme a Cinzia Fontana, Luciano Pizzetti e al candidato al consiglio regionale Agostino Alloni. Successivamente, alle ore 17.30 Mucchetti parteciperà ad un’iniziativa pubblica presso la Sala dei Ricevimenti del Comune di Crema, dove incontrerà i cittadini insieme a Cinzia Fontana, capolista Pd nella circoscrizione Lombardia 3, e Luciano Pizzetti, candidato al Senato. I tre candidati saranno in serata a Casalmaggiore per un altro appuntamento pubblico, che si terrà alle ore 21 presso l’Auditorium Santa Croce, a cui parteciperà Ivana Cavazzini candidata al consiglio regionale.
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Sabato 2 Febbraio 2013
non avere un candidato che sia espressione del territorio a livello nazionale. E questo è un grave errore, da parte dei vertici. Il territorio cremonese ha necessità di avere una propria rappresentanza diretta, perché altrimenti le persone rischiano di sentirsi emarginate, e finiscono per assumere un atteggiamento critico». Dunque sarete di nuovo rappresentati da “paracadutati”? «E' ora che si cambi rotta, e che ai “paracadutati” si sostituiscano delle persone che rappresentano direttamente il territorio. Rossoni è nella lista in una posizione buona e auspico che possa diventare lui il nostro rappresentante. E' normale che il paracadutato dalle nostre parti sa impopolare: si è visto a malapena un paio di volte in campagna elettorale e poi è sparito. Se questa figura dimostrasse di avere a cuore le sorti del territorio, forse la sua candidatura sarebbe più accettabile. Ma se si tratta di una persona, pure autorevole, ma che non si vede per tutto il mandato, è assurdo...». Recentemente vi sono state anche polemiche all'interno del partito… «Credo sia ormai il momento di trovare una sintesi delle polemiche e chiudere il discorso. Oggi abbiamo la necessità di lavorare per il partito, per portarlo alla vittoria. Le polemiche fanno disperdere delle energie che devono invece concentrarsi nella competizione elettorale e nella raccolta dei consensi. Quindi invito chi è intervenuto in tale discussione a superare questa fase iniziale, nonostante lasci amarezza, tensione e strascichi, e di mettersi al lavoro concretamente». Pensa di riuscire ad essere eletto? «Non li sottovaluto i miei avversari, non l'ho mai fatto, tuttavia ho la sensazione che le relazioni territoriali e umane che ho instaurato in questi anni possano aiutarmi ad avere numerosi consensi».
cresce tra i cittadini, non esistono scontrini o fatture da valutare. I magistrati colpiscano duramente chi ha agito contro la legge ma anche contro l’etica, è certo che troppi consiglieri regionali hanno abusato di risorse pubbliche in modo criminale. Dopo che la magistratura avrà fatto il suo corso, costoro andranno sanzionati duramente. Noi tre però, lo ripeto, non abbiamo nulla a che vedere con queste cose». Pizzetti ha concluso sottolineando che «nutro la più completa fiducia nel rigore della giustizia. Rigore nel punire i colpevoli, rigore nel togliere rapidamente dall’inchiesta chi colpe non ha. Proprio perché ho fiducia nella giustizia confido nella rapida archiviazione, visto che per quanto mi riguarda il fatto semplicemente non sussiste».
Fermare il declino in Galleria XXV Aprile Sabato mattina la sezione cremonese di Fare per fermare il declino sarà presente con un banchetto in Galleria XXV Aprile e, dopo le 11, con il candidato alla presidenza della Regione, Carlo Maria Pinardi. Quest'ultimo avrà modo di intrattenersi con i tutte le persone che vorranno chiedere od ottenere informazioni sul suo programma elettorale. Successivamente sarà ospite ad un pranzo organizzato dai comitati cremonesi al quale parteciperanno simpatizzanti ed invitati interessati al programma del partito che fa capo ad Oscar Giannino.
Il Pdl presenta i propri candidati
Sabato 2 Febbraio alle 170 presso Sala Rodi (Piazza Giovanni XXIII - Cremona) si terrà la presentazione pubblica alla stampa dei candidati regionali e nazionali. Parteciperanno i candidati alla Regione Lombardia: Carlo Malvezzi, Silvana Lissandrello e Mino Jotta. Sarà presente il capolista alla Camera dei Deputati della Circoscrizione , Daniela Santanchè e i candidati cremonesi Gianni Rossoni, Francesco Zanibelli e Orazio Adorni. Oltre ai candidati al Senato della Repubblica Mino Jotta e Antonio Agazzi. L’incontro rappresenta una tappa del tour regionale di presentazione dei candidati che sta toccando tutte le province della Lombardia e che vedrà presente anche il Coordinatore regionale PdL Sen. Mario Mantovani e altri big del partito. Alla presentazione sono stati invitati anche gli amministratori e i coordinatori comunali della provincia e i simpatizzanti.
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Cronaca
Sabato 2 Febbraio 2013
Stipulavano polizze assicurative per veicoli in agenzie in provincia di Cremona, con documentazione falsa, poi le “giravano” a ditte e persone residenti in Campania. In questo modo pagavano premi inferiori rispetto a quelli previsti se li avessero pagati nella regione in cui risiedevano gli assicurati. Così hanno causato danni ingenti alle compagnie di assicurazioni ma anche al Sistema sanitario nazionale e al Fondo per le vittime degli incidenti stradali, a cui è destinata parte del pagamento dei premi. La Polizia stradale di Cremona, guidata dal comandante Federica Deledda, ha eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere, truffa ai danni dello Stato e altri reati nei confronti di altrettante persone residenti in
Assicurazioni “taroccate”: quattro arresti per truffa
Il gip Salvini ha evidenziato contiguità con la criminalità organizzata Campania. I destinatari delle ordinanze, emesse dal gip di Cremona Guido Salvini, su richiesta del procuratore Roberto di Martino, sono G.A., 29 anni, nato a Nola, residente a Torricella del Pizzo, Massimiliano Muto, 42 anni, residente a Napoli, Patrizio Salvatore, 29 anni, nato a Foggia, residente a Colorno, ed Eugenio Guaglione, 40 anni, residente a Napoli. Tutti sono risultati con precedenti penali e l’ultimo è tutt’ora latitante. Dalle indagini, iniziate
nell’ottobre dello scorso anni, sono emerse quasi trecento le polizze taroccate: queste erano apparentemente destinate a camion adibiti al trasporto merci e, in particolare, a marmo in blocchi. In questo modo i mezzi ottenevano anche sconti riservati a queste categorie di merci. Ottenute le polizze, poi, provvedevano a destinarle ai reali proprietari dei veicoli, tutti residenti nelle province di Napoli e Caserta. Il gip Guido Salvini, nelle otto
Sono oltre 300 le polizze stipulate con falsa documentazione
pagine dell’ordinanza di custodia cautelare, rimanda a contiguità con la criminalità organizzata. Si legge che «quasi con certezza il gruppo non è isolato, ma che rappresenta il terminale di un’organizzazione di maggior spessore» e che «lo studio delle modalità operative, l’acquisizione della documentazione fittizia o falsificata e i contatti con i ‘clienti’ in provincia di Napoli (probabilmente in buona parte consapevoli di concorrere ad una truffa) cui rivendere le polizze comportano una serie di complicità e di appoggi che sinora non sono venuti alla luce. Comunque le modalità con cui l’attività di frode è stata dispiegata non solo a Cremona, ma in più province dell’Emilia, denota schemi operativi assimilabili a quelli della criminalità organizzata».
Giustizia: ancora troppa lentezza? Nei processi civili la durata dei procedimenti tende a protrarsi in secondo grado, ma diminuiscono le pendenze
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E’ uno dei problemi emersi in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2013
di Michele Scolari
iustizia troppo lenta, processi che si protraggono per un periodo troppo lungo? E’ uno dei problemi emersi in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2013 al Palagiustizia Zanardelli di Brescia. Il tema è trattato in uno specifico capitolo della relazione presentata dalla presidente della corte d’appello Graziana Campanato. Emerge che, nel caso dei processi civili nel distretto, «i tempi di definizione dei procedimenti si aggirano intorno ai due anni. E, in particolare, nel Tribunale di Brescia la durata media è di 736 giorni. In grado di appello invece, per i motivi già esposti, i tempi si vanno proporzionalmente allungando e si possono orientativamente indicare in quattro anni circa». Scendendo più nello specifico, «mentre da un lato si nota in questi ultimi anni nel distretto una abbreviazione, seppur modesta, dei tempi di definizione dei processi di primo grado, dall'altro i processi di appello hanno registrato un considerevole aumento, con sopravvenienze più che raddoppiate dal 2000 ad oggi, tendenza che appare essere inarrestabile». Questo a seguito dell’istituzione del giudice di primo grado e della conseguente «ricaduta di tutte le impugnazioni e di tutti i reclami sulla Corte, rimasta ad organico invariato di magistrati e personale amministrativo, e per di più con vistose scoperture di entrambi gli organici». A far le spese di tale situazione è la durata dei processi civili: essa, sostanza, «tende a protrarsi in secondo grado, nonostante il numero dei processi definiti sia sempre elevato in questa sede», lasciando come unica nota consolatoria «una risicata diminuzione delle pendenze civili».
Grazia Campanato
Marcello Lattari, avvocato
Per quanto riguarda la durata dei processi penali, i dati indicano una situazione prevalentemente stazionaria. «Per le Procure della Repubblica, circa il 60% dei procedimenti viene definito entro l’anno e, di questi, la parte assolutamente preponderante entro 6 mesi (dato sostanzialmente omogeneo rispetto al periodo precedente)». Anche se, però, sarebbe consistente la percentuale di processi definiti in oltre 2 anni (si parla del 30,69%). Sostanziali variazioni non si registrano neppure nell’ambito del rito collegiale, dove è aumentata dal 39,30% al 40,65% la percentuale di processi definiti entro 6 mesi mentre è diminuita la percentuale di processi definiti tra i 6 mesi e l’anno (dal 25,31% al 23,37%). Ed è comunque diminuita la percentuale dei processi definiti in oltre 2 anni (da 12,14% a
11,59%). La situazione rimane stazionaria anche per il rito monocratico, dove si sono registrati dati non molto dissimili dal periodo precedente: «la percentuale dei processi definiti entro sei mesi è infatti scesa dal 63,9% al 61,24% ma quella dei processi definiti da 6 mesi a 1 anno è salita dal 15,29% al 19,74%; la percentuale dei processi definiti in oltre 2 anni è passata dal 3,47 al 3,69». Relativamente a Cremona, per quanto riguarda il Tribunale (sezione Gip e Gup) i dati parlano dell‘81,5% di processi conclusi entro 6 mesi, mentre a terminare tra i 6 mesi e 1 anno sono il 7,70%, tra 1 e 2 anni l‘8,76% e solo l‘1,96% supera i due anni. Relativamente alla Procura della Repubblica, i dati riferiscono del 35,32% di procedimenti conclusi entro i 6 mesi, il 12,2% tra 6 mesi e 1 anno, il 14,1% tra 1 e 2 anni,
Pesano le problematiche legate alla mancanza di organico
e del 17,16% oltre 2 anni. In sostanza, non si segnalano nel penale situazioni patologiche, anche se, va detto, «è evidente la tensione esercitata sui tempi di durata dall’aumento delle sopravvenienze e dalle problematiche legate alle scoperture di organico che perennemente assillano i tribunali del Distretto». «L’eccessiva durata dei processi penali in Italia dipende da numerosi fattori, - afferma l’avvocato Marcello Lattari alcuni dei quali correttamente individuati dalla Presidente della Corte d’Appello di Brescia, Grazia Campanato, nella relazione dimessa in occasione della recente inaugurazione dell’anno giudiziario. Le cause della lentezza della giustizia penale, per un verso, dipendono da ragioni normative e, sotto altro profilo, sono riconducibili a motivi logistico-organizzativi. Mi limito ad alcune telegrafiche considerazioni sul primo dei citati aspetti. Non ci si può esimere dal rileva-
re come la vigente legislazione – sostanziale e processuale – sia farraginosa e disomogenea, in quanto frutto di rimaneggiamenti continui, frammentari e privi di coerenza sistematica. Per quanto attiene alla legislazione sostanziale (ossia, in estrema sintesi, al complesso di norme che stabilisce quali condotte umane costituiscano un illecito penale e la relativa sanzione), sarebbe necessaria una generale riorganizzazione del sistema, prevedendo la depenalizzazione di molti reati minori, così da ridurre quantitativamente il numero dei casi che “finiscono sulla scrivania del magistrato”. Sotto il profilo processuale, si impongono due riflessioni: occorre, anzitutto, notare lo scarso ricorso ai riti alternativi (patteggiamento e giudizio abbreviato), che – concepiti per ridurre il numero dei dibattimenti - sono invece utilizzati solo nel 10% circa dei casi; in secondo luogo, elementari ragioni di civiltà impongono che le eventuali e comunque necessarie modifiche alle regole del processo (in primis in punto di notifiche, la cui irregolarità costituisce la prima causa di rinvio delle udienze, secondo lo studio realizzato nel 2008 dall’Unione delle Camere Penali e da Eurispes) non possano ledere le garanzie del cittadino sottoposto a processo, come invece sembrerebbe paventare parte dell’opinione pubblica, tentata da pericolosi intenti giustizialistici. Preme da ultimo sottolineare che i processi rinviati per ragioni riconducibili all’avvocato o all’imputato (ad esempio per il sempre attuale “legittimo impedimento”) costituiscono una percentuale irrisoria ( il 7% secondo il sopra citato studio UCPI/Eurispes, basato su oltre 13.000 processi monitorati): la “colpa” della lentezza della giustizia penale deve, quindi, essere cercata altrove!».
Sedicesimo congresso Gegic avrebbe individuato il “Mister X” dell’Aics provinciale Tremano i giocatori della massima Serie. Il cerchio della Procura di Cremona si stringe ancora
Almir Gegic, ex giocatore del Chiasso, uno dei principali indagati dell’intero filone di indagini avrebbe riconosciuto uno dei due Mister X, i broker di informazioni, che l’ex calciatore serbo aveva incontrato all’hotel “Una Toq” di Milano e che, a detta dello stesso Gegic, avrebbe avuto contatti con il mondo della serie A. Secondo le indiscrezioni a questo punto il cerchio della Procura di Cremona si starebbe cominciando a stringere attorno al misterioso uomo del calcio scommesse. Fonti vicine alle figure principali della Giustizia parlerebbero di nuovi nomi di giocatori coinvolti.
Il serbo avrebbe riconosciuto la foto del personaggio che “sussurrava i tarocchi” di Serie A in cambio di 600 mila euro. Ma chi è questo Mister X e perché è così importante? Quello che sembra ormai nitido è che i due personaggi, Mister X e il suo “socio”, avrebbero creato un vero e proprio network dove affluivano le informazioni sulle varie partite. Questa rete era stata creata grazie ai contatti con diversi calciatori e dirigenti di Serie A. Il pm Roberto Di Martino si è dato al massimo novanta giorni poi probabilmente usciranno altri nomi e allora la Serie A potrebbe essere messa sotto scacco.
Nell’ambito del XVI° Congresso Nazionale dell’AICS, è stata fissata la data del VI° Congresso Provinciale del Comitato cremonese. I lavori congressuali si svolgeranno Sabato 9 febbraio ’13, dalle ore 14,45, presso il saloncino CONI in Via Fabio Filzi, e avranno per Tema “ Associazionismo In Campo Sportivo, Culturale, Solidaristico ”. Il titolo riprende, nelle lettere iniziali, l’acronimo AICS. L’introduzione all’assise verrà svolta dal Presidente uscente Renato Bandera e verterà sulla disamina di ciò che è accaduto nel Terzo Settore, a seguito di Leggi emanate, o di disposizioni governative o regionali, e delle conseguenze pratiche che ne sono derivate per l’Associazionismo Sportivo e di Promozione Sociale. Verranno valutati i risultati dell’azione sviluppata nell’ultimo quadrienni dall’AICS cremonese e il ruolo assunto nel quadro dell’associazionismo locale, anche considerando i soddisfacenti risultati numerici raggiunti. Sarà l’occasione per progettare le nuove linee operative, considerando che nell’ultimo periodo del mandato congressuale, iniziato nel 2008, l’Associazione va trasformandosi in un’aggregazione con mission plurima.
Cronaca
Sabato 2 Febbraio 2013
San Daniele resiste alla sentenza Torchio: «Una comunità unita in tutte le sue componenti per ripristinare il senso della legalità»
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Martedì il sindaco incontrerà il prefetto. E spunta l’ipotesi di un ricorso alla Cassazione
M
di Michele Scolari
«Mi rifiuto di chiedere soldi ai cittadini». Così il sindaco Davide Persico, nel Consiglio comunale straordinario convocato per questa sera (giovedì 31 gennaio) al municipio di San Daniele Po, ha sottolineato la propria volontà di andare fino in fondo nel valutare tutte le soluzioni possibili per trovare una via d’uscita all’impasse dei 380mila euro che il Comune deve restituire alla Regione Lombardia, a seguito di sentenza del Consiglio di Stato. L’importo è una parte della cifra, pari di 1,6 milioni di euro, erogata dal Pirellone a seguito di una norma promossa dall’allora sottosegretario Enrico Letta, destinata ai cittadini di Sommo con Porto all’indomani della disastrosa piena del 2000 in cui il Po sommerse il piccolo centro abitato con oltre cinque metri d’acqua. Quattro i punti all’ordine del giorno, davanti ad una sala gremita, alla presenza dell'ex presidente della Provincia Giuseppe Torchio: la disamina tecnico-politica della Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dip. della Protezione Civile); le modalità operative degli interventi di ricostruzione e conseguenti rendicontazioni ai sensi della Direttiva; l’analisi della sentenza con la quale due settimane fa il Consiglio di Stato si esprimeva a favore della Regione nell’esigere parte del fondo erogato e, soprattutto, le iniziative dell’Amministrazione comunale relative alle esecuzione degli adempimenti previsti dalla sentenza del Consiglio di Stato. L’ex sindaco Giampaolo Dusi ha rivisitato l’intera cronologia di quel tragico momento, ponendo di nuovo l’accento sulla necessità di agire ve-
Giuseppe Torchio
Davide Persico
locemente per permettere ai sommesi il rientro nelle proprie abitazioni per il periodo natalizio (come specificato nella Direttiva). «Dopo l’alluvione, Sommo era un paese morto. Dovevamo spostare le famiglie negli alberghi e farle rientrare dopo mesi?». Secondo la direttiva, al contributo risultavano ammesse «tutte le spese documentabili mediante fatture». Ma, si legge nella direttiva assunta in data 23 ottobre 2000, «per contributi fino a
otto milioni di lire è sufficiente l’autocertificazione». Proprio su questa parte si basa la controversia tra le parti. Il Comune aveva considerato una sorta di “franchigia” fino a 8 milioni (poco più di 4mila euro), cifra che quindi era comunque erogabile, dovendo rendicontare solo l’eventuale eccedenza. La Regione al contrario, riteneva che i contributi superiori ai 4mila euro dovessero essere rendicontati interamente (inclusi quindi i
4mila euro). «Noi siamo sicuri di ave Ed alla fine, il quadro emerso è quello di un consiglio politicamente unito, espressione di una comunità compatta e pronta a far fronte ad una situazione che rischia di affondare il Comune. «Non ho intenzione di inasprire le tasse per far fronte a questa incombenza - ha rimarcato infatti il primo cittadino - in caso contrario sono pronto a consegnare le chiavi del municipio». Estremo gesto di protesta verso quella che anche Torchio ha definito «un’ingiustizia davanti alla quale la comunità è unita per ritrovare il senso della legalità». Un’«ingiustizia» che però Giunta e Consiglio sono lungi dal ritenere conclusa con la sentenza del Consiglio di Stato. E’ infatti stata pianificata tutta una serie di azioni proposte in una mozione d'ordine, approvata ieri sera all’unanimità. Azioni che prevedono subito martedì prossimo un incontro tra il sindaco e la Regione (nella persona della funzionaria delegata per il territorio cremonese). Ed altri incontri seguiranno con la Prefettura e con la Provincia, perché «ci attendiamo un intervento del presidente Massimiliano Salini nella questione». Intervento peraltro già caldeggiato dall’interrogazione firmata pochi giorni fa da Torchio e da Giovanni Biondi). Ma non è tutto. «Tramite il nostro avvocato si prefigura anche l’intenzione di un prosieguo giudiziario - ha fatto sapere ancora ieri mattina il primo cittadino abbiamo inviato al nostro legale la documentazione per valutare se ci possono essere gli estremi per un ricorso in cassazione contro la sentenza emessa dal Consiglio di Stato». La vicenda dunque è lungi dall’essere conclusa e il prossimo capitolo è ancora tutto da scrivere.
Pescarolo, strada interrotta sull’Aspice. Torchio: «Quali azioni previste?» Qual è il destino della strada che collega Pescaroloa Gabbioneta, interrotta da un cedimento strutturale del ponte sul fiume Aspice? E’ l’ex presidente della provincia Giuseppe Torchio a chiederlo, in un’interrogazione a risposta scritta depositata nei giorni scorsi. «A causa dell’aggravarsi della situazione - prosegue il consigliere - l’amministrazione provinciale di Cremona ha deciso la chiusura della strada». Fatto che ha suscitato «parecchie lamentele degli utenti, sia a livello di disagi per il servizio di trasporto scolastico che più in generale per le altre attività, ivi comprese quelle agricole ed economiche, anche in previsione delle prossime attività di coltivazione, di spargimento dei liquami e di svolgimento delle normali iniziative di stagione. A suo tempo l’ammministrazione del fiume Aspice era in capo alla Provincia e successivamente è stata delegata al Magistrato per il Po, ora Aipo, ed infine il comprensorio pare che sia stato definitivamente affidato al consorzio di bonifica “Dugali”, ora Dugali Adda-Serio». Ma dalla segnalazione fatta agli uffici consortili, «il manufatto risulta di competenza provinciale». Dunque, l’ex presidente della provincia «chiede alla giunta provinciale se abbia definito l’entità del danno al predetto manufatto, se e con quali risorse e con quali sinergie e in quali tempi voglia garantire il sollecito ripristino dell’arteria stradale, anche attingendo alle risorse recentemente stanziate quali compensazioni ambientali per lo stoccaggio sotterraneo del sito Stogit di Bordolano»
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CREMA
Sabato 2 Febbraio 2013
La minoranza lo ha sfiduciato, ma la maggioranza lo ha difeso
Piloni, si ritrova come presidente dimezzato
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di Michela Bettinelli Rossi
n presidente del consiglio espressione della sola maggioranza. E’ questo, da lunedì scorso, Matteo Piloni. La mozione di sfiducia proposta dal «Movimento 5 Stelle» è stata respinta con 13 voti a 8. Ma il dato politico è evidente: la sfiducia di tutte le minoranze. Lega Nord, PDL, Cinque Stelle, «Solo cose Buone per Crema», Antonio Agazzi. Loro non si riconoscono più nel presidente del consiglio comunale. Il caso dei rimborsi pagati dal comune al Pd per le ore non lavorate presso il partito dal funzionario Piloni con la sovrapposizione di ruoli tra il Piloni presidente del consiglio e il Piloni segretario del Pd non è chiuso, tutt’altro. Le minoranze affilano le armi e c’è da giurare che nel corso delle prossime settimane si tornerà a parlarne. Lunedì, in sala del consiglio, si è assistito a un dibattito lunghissimo. Quattro ore di tensione. Con accuse pesanti nei confronti del sindaco Stefania Bonaldi e del Partito democratico da parte dell’opposizione. Nel suo intervento, il consigliere comunale Paolo Patrini di «Solo cose Buone per Crema» ha attaccato: «Le richieste per i rimborsi non quadrano. Avete fatto richiesta di rimborso per le riunioni dei capogruppo da 3 ore, quando in verità al massimo durano un’ora. Vi è stata chiesta spiegazione del computo delle Nel corso della conviviale di gennaio di lunedì scorso, la prima dell’anno, il Panathlon Club Crema ha premiato i partecipanti al concorso indetto per festeggiare i 50 anni dalla sua fondazione. Il concorso grafico è stato vinto dalla classe 3B SPP del liceo Classico Racchetti che si è aggiudicata un assegno da 2 mila euro. Settecentocinquanta e 250 euro sono andati invece al secondo e terzo classificato: Cristian Clerici del liceo Artistico Munari e Apostu Ovidiu Andrei del liceo scientifico Leonardo Da Vinci. Obiettivo del concorso promosso dal Panathlon era trasmettere alle nuove generazioni una riflessione sui valori sociali, come la disciplina, il rispetto alle autorità, il fair play, l’uguaglianza delle razze, la democrazia e la lotta contro le illegalità come il doping e la violenza. Stesso obiettivo per l’altro concorso, quello letterario che ha visto l’arrivo di oltre 63 elaborati da tutta Italia.
ore, ma non avete fornito risposta ai dubbi del Movimento Cinque Stelle». «Io timbro il cartellino, ho un badge» gli ha fatto eco Antonio Agazzi, «quindi i miei movimenti sono tutti certificati e nessuno può mettere in dubbio la legittimità dei rimborsi al mio datore di lavoro. Infine, il Pd per cercare di sviare l’attenzione ha fatto delle ricerche sui rimborsi versati al mio datore di lavoro fornendo dei dati, strumentalizzandoli. Per far apparire la cifra più alta ha preso in esame, mischiandoli, i dati dal 2004 al 2011». La maggioranza ha strenuamente sostenuto la posizione del Pd e ha difeso Piloni. Emanuele Coti Zelati di Sel, ha dichiarato: «Irricevibile e illogica la mozione del Movimento Cinque Stelle». Agostino Alloni di «Lavoro & Impresa» ha snocciolato la legge che prevede i rimborsi per i dipendenti, equiparando i partiti alle aziende. Legge di cui si è avvalso il Pd e che rende i rimborsi richiesti del tutto legali. Duro l’intervento di Renato Ancorotti del Pdl che gli ha risposto: «Non condivido questa legge che equipara partiti e aziende. Noi imprenditori non riceviamo soldi pubblici per fare il nostro lavoro. Li chiediamo alle banche e siamo costretti a ritornarli con gli interessi. La cosa è molto diversa». Si è poi tornati a parlare anche della questione imparzialità. Per le minoranze il fatto che Piloni continui ad esercitare un ruolo di coordinamento politico all’interno del Pd non può coesistere con il ruolo di
Matteo Piloni
“garante” del consiglio comunale. Alberto Torazzi della Lega Nord ha detto: “Ci ha preso in giro. Aveva promesso di dimettersi se lo avessimo eletto come presidente del consiglio comunale. Gli interventi della maggioranza di stasera con cui viene difeso il suo ruolo nel partito confermano invece che non è stato cosi. Per questo non godrà più della mia fiducia”. Accuse di non essere super partes sono arrivate anche dal Pdl. Ma non è bastato. La maggioranza ha difeso strenuamente il proprio uomo e alla prova del voto si è presentata più compatta che mai. La mozione è stata respinta 18 i voti contrari, 8 invece quelli favorevoli. In pratica le forze di minoranza hanno disconosciuto il presidente del consiglio comunale. E’ la prima volta che accade nella storia della nostra città. Un presidente del consiglio dimezzato.
Pdl, molti hanno chiesto la sua testa. Bertusi si difende. Così
to opportuno e nella sede più oppor«Intanto non capisco di quali colpe tuna». Queste candidature hanno mi si accusi. E comunque non è il cacreato malcontento. Lei cosa ne so di discuterne sui giornali». E’ lapipensa? «Credo che le candidature dario Fabio Bertusi, vice coordinatorappresentino le varie sensibilità del re provinciale del Pdl. In molti all’inpartito. C’era una rosa di nomi e le terno del partito in questi giorni hanno scelte le ha fatte il coordinamento rechiesto la sua testa. All’origine del gionale, come previsto». contendere, la candidatura di Cesira Non c’è stato però il rinnovaBassanetti, sindaco di San Bassano mento di cui lei e il suo gruppo siealle elezioni regionali. Dopo essere te da sempre sostenitostata scelta come terzo ri… «Ci deve essere un elemento della terna prorinnovamento nelle forme posta per il Pirellone, la e nei contenuti. C’è un Bassanetti avrebbe fatto problema generazionale, un passo indietro. può essere. Ma tutti poteA poche ore dalla scavano candidarsi liberadenza per la presentaziomente e presentare le canne delle liste. Costringendidature che noi abbiamo do il Pdl a rimediare una portato al tavolo regionale candidata di fortuna, Silche era l’unico deputato a vana Lissandrello, per scegliere». poter presentare le liste. Fabio Bertusi Adesso che cosa farà? Secondo i detrattori Ber«E’ il momento di serrare i tusi avrebbe fornito al sinranghi e lavorare per vincere. Non daco di San Bassano delle garanzie possiamo pensare di consegnare di elezione poi venute a mancare e, l’Italia in mano a una sinistra a trazioinfine, avrebbe affossato la candidane Vendola- Cgil. Dobbiamo sostenetura di Gabriele Gallina, ex alleato re il presidente Berlusconi che da che avrebbe davvero potuto rapprequando ha ripreso in mano il partito ci sentare il cambiamento, almeno geha portato a crescere di dieci punti nerazionale, all’interno del PDL. Dapercentuali». vanti alla lista di accuse Bertusi sorriSi dice che Mantovani le abbia de. «Mi sembrano accuse campate in imposto di sostenere Jotta. E che aria. Detto questo, ho chiesto un cosi stia spendendo in questo senso. ordinamento provinciale che servirà E’ vero? «No. Mario Mantovani si è per chiarirci. E lo faremo a mente sedimesso da coordinatore del partito rena». perché si è candidato per le regionali Ma allora chi sostiene Fabio Bere deve pensare alle sue preferenze. tusi adesso? «Io sono il vice coordiNon credo abbia il tempo di occuparnatore provinciale. Quindi non prendo si di quello che farò io». Sono tutti posizione a favore di nessuno dei tre. suoi candidati, quindi? «Certo, lo riPer me sono tutti sullo stesso piano. peto, per me sono tutti candidati Pdl. Quello che conta è il risultato finale». Dobbiamo fare del nostro meglio. E la questione Gabriele Gallina? L’obiettivo è vincere per tutti e non «Non c’è nessuna questione Gallina. fare un risultato al di sotto delle previQuello che ci sarà da dire in merito sioni». MBR alle candidature, lo faremo al momen-
Panathlon Club Crema ha premiato i partecipanti al concorso per festeggiare 50 anni di fondazione
Chi sono i primi due classificati del premio letterario
Ad aggiudicarsi il primo premio Giovanni Barlocco, con la novella «La Corsa dei Marziani». Al secondo posto si è clas-
sificato Michele D’Amore giovane coprywriter milanese con un brano dal titolo «Miracolo a Stramilano». Ai primi due
classificati sono andati rispettivamente un assegno da 200 euro e un assegno da 100 euro. Terzo classificato Paolo Tomè
APPUNTAMENTI ELETTORALI
Pd e Lega: dove li potete trovare e sentire LEGA NORD
PARTITO DEMOCRATICO
La segreteria cittadina della Lega di Crema organizza, nel prossimo fine settimana, una prima serie di gazebo elettorali a sostegno della candidatura di Roberto Maroni alla carica di presidente della Regione Lombardia. Gli appuntamenti sono per: sabato 2 febbraio, 9-13, via Verdi angolo Via Tensini (mercato) e 14-18 in piazza Duomo (fronte edicola). Domenica 3 febbraio, 14-18, piazza Duomo (fronte edicola). Oltre a materiale informativo sul programma elettorale della Lega Nord, presso i gazebo sarà possibile sottoscrivere la petizione popolare contro l’insediamento di un centro islamico in città. Un’iniziativa che ha riscosso un notevole interesse tra tutta la cittadinanza di Crema e non solo.
Massimo Mucchetti, capolista del Partito Democratico al Senato per la Lombardia, editorialista e vice-direttore del Corriere della Sera, sarà a Crema sabato 2 febbraio. Alle ore 16.30 è prevista una visita alla sede dell'Anfass insieme al consigliere regionale Agostino Alloni, ricandidato al Pirellone. Mucchetti poi incontrerà i cittadini cremaschi in un’iniziativa pubblica alle ore 17.30 presso la Sala dei Ricevimenti del Comune di Crema insieme a Cinzia Fontana, capolista Pd alla Camera per la circoscrizione Lombardia 3, e al candidato al Senato. Luciano Pizzetti.
per la novella a prescindere. Al giovanissimo scrittore il Caffè letterario di Crema ha anche consegnato la targa Paolo Scorsetti, in memoria dell’imprenditore appassionato di sport e fondatore della libreria Il Viaggiatore Curioso. Tutte le opere pervenute sono state raccolte in un libro edito dal club e che diventerà il regalo ufficiale del Panathlon Crema per tutti gli appuntamenti del 2013. «Abbiamo scelto un libro» ha spiegato Fabiano Gerevini presidente del Club, «perché intendiamo affermare una presenza in città e nel territorio. Lo doneremo a enti, istituzioni e amici come prova tangibile, come messaggero, dei valori che il Panathlon intende diffondere». Presenti alla serata Paola Orini, assessore provinciale, Walter della Frera, consigliere comunale delegato allo sport, il presidente internazionale del Panathlon Club, il senatore Giacomo Santini il governatore Area 2 Lombardia, Lorenzo Branzoni.
Crema Il ministero delle Infrastrutture ha bocciato il progetto. «No» ai 4 milioni chiesti dal Comune
Stalloni, è proprio tutto da rifare
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di Michela Bettinelli Rossi
occia fredda per il sindaco Bonaldi. Il ministero delle Infrastrutture ha bocciato il progetto di riqualificazione degli Stalloni e non ha concesso il finanziamento di 4 milioni di euro necessario per realizzare l’opera. Sul tavolo del ministero sono arrivate 457 proposte, giunte da tutta Italia. Solo 28 hanno avuto il finanziamento sperato. «Non ci nascondiamo dietro a un dito» commenta il sindaco Bonaldi. «Non abbiamo ancora avuto conferma ufficiale, ma Lombardia Infrastrutture ci conferma che in Lombardia ad essere finanziati sono solo tre progetti: due sul Milanese e uno a Pavia». Il che significa che i soldi per Crema non ci sono. Come procedere ora? Stefania Bonaldi spera in un nuovo bando. «E’ un bando che viene fatto tutti gli
anni, adesso cercheremo di capire quali sono state le criticità del progetto e poi ci attiveremo per ridefinirlo» spiega il sindaco. Che continua: «Vedremo anche di recuperare
fonti di finanziamento alternative investendo sull’housing sociale e soprattutto sull’obiettivo di tutelare il Centro di Incremento Ippico». Una battuta di arresto che però non spa-
venta il primo cittadino. «I progetti finanziati sono solo 28 su quasi 500. Insomma non siamo gli ultimi della classe. E’ proprio che ci sono poche risorse e tante domande… con i tempi che corrono, non è una novità». Il progetto di riqualificazione degli Stalloni aveva ottenuto il via libera della giunta comunale e da Regione Lombardia a ottobre. L’area, di proprietà di regione Lombardia, avrebbe dovuto ospitare l’Asl, case per anziani, un parco, piste ciclabili, parcheggi interrati, il museo della carrozza, il Sert e il Centro di riabilitazione equestre. Il totale del progetto di riqualificazione è di 13 milioni di euro, quattro dei quali sarebbero dovuti arrivare dal «Piano nazionale delle città». Ma il ministero ha detto «no» costringendo il comune di Crema a cercare una alternativa. Ora il sindaco Bonaldi e la sua giunta dovranno dire quale.
Sei milioni e mezzo
Banca Cremasca supporta la ristrutturazione del Kennedy
Walter Donzelli
Sei milioni e mezzo di euro. E’ questa la cifra che la Banca Cremasca, presieduta da Francesco Giroletti, ha messo a disposizione della Fondazione Benefattori Cremaschi per la ristrutturazione del complesso di via Kennedy, che comprende anche l’ampliamento di sei posti all’Hospice. Ad annunciarlo il presidente della Bcc con la presenza,
nella sede di piazza Garibaldi, del presidente della Fondazione Benefattori Cremaschi, Walter Donzelli, del direttore della banca, Cesare Cordani, del direttore generale della Fondazione, Gian Paolo Foina, e del consigliere dell’ente Franco Conz. Per ritornare i soldi alla banca, la Benefattori vorrebbe che il comune, grazie a una variante al
Residenti del centro: schiamazzi di notte A differenza di tutti gli altri quartieri, all’incontro con la giunta all’oratorio di San Luigi dei residenti delle vie del centro città si sono presentate poche persone. Chi era presente, si è lamentato dell’abbandono del “salotto” cittadino nelle ore notturne e del disturbo che arrecano, alla quiete pubblica, i locali che tengono aperto fino alle due di notte. Una delle vie incriminate è via Piccinardi. «Tutti i giorni» si sono lamentati alcuni residenti della zona, «da ormai vent’anni siamo costretti a non dormire, causa schiamazzi notturni di chi si ferma fuori dal locale oltre le due di notte. Siamo asserragliati in casa con tappi e qualsiasi accorgimento per attutire i rumori che inevitabilmente sente chi abita sopra il locale. Non sappiamo cosa sia il silenzio di notte. Siamo disperati! Con le liberalizzazioni volute dal governo Monti il locale tiene aperto anche il lunedì, che prima era considerato giorno di chiusura. Senza contare che, alle 4 del mattino, passano i camion per la pulizia delle strade. Non viviamo più». Un’altra residente ha sottolineato: «Il centro ha due anime, quella diurna dove si esprime la parte più sana della città di chi lavora e vive tutti i servizi che Crema sa offrire e quella notturna, dove vige il più totale abbandono e si diventa ostaggio del popolo della notte. Non esiste alcun tipo di controllo. Forse l’errore è aver dato il permesso di aprire i locali notturni in luoghi abitati ed in centro città». L’assessore al Commercio e Attività Produttive, Morena Saltini, ha spiegato che, «del problema l’amministrazione si è già fatta carico e che non sono solo gli abitanti del centro a lamentarsi. M si troverà un rimedio».
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Sabato 2 Febbraio 2013
Prg, concedesse la possibilità di lottizzare un’area di 53mila metri quadri a San Bernardino. Nessuna speculazione, solo la possibilità di ripagare velocemente capitale e interessi all’istituto di credito. Il finanziamento sarà concesso a tasso molto agevolato. «Questo è un altro modo di fare beneficenza» ha sottolineato il presidente Giroletti.
Francesco Giroletti
Scuola primaria Ombriano
Sono terminati i lavori della nuova sala mensa
«Ora i bambini della primaria di Ombriano, in via Renzo da Ceri, possono mangiare in un luogo adeguato, tutti insieme. Da tempo si richiedeva tale intervento. Abbiamo mantenuto la promessa». E’ il commento dell’assessore ai lavori Pubblici, Fabio Bergamaschi. Un investimento di 220mila euro per le casse comunali che ha comportato la realizzazione di un nuovo prefabbricato che ha ampliato la capacità ricettiva del refettorio. Se prima dell’intervento, il refettorio poteva ospitare un centinaio di bambini obbligando gli altri 68 a mangiare nei corridoi, con la nuova sala mensa si raddoppia la capacità ricettiva. Sono 200 i posti mensa a disposizione. Ci stanno tutti i bambini insieme alla maestre. Altre ricadute positive di questo nuovo intervento sono: l’aumento delle vie di fuga e l’isolamento termico ed acustico dell’edificio. Ciò permette di scaldare velocemente lo spazio al momento dell’accensione del riscaldamento. Le pareti fonoassorbenti della sala refettorio sono state pensate per garantire un ambiente acusticamente idoneo e confortevole. Ma c’è di più. I progettisti del Comune sono riusciti a soddisfare un'altra richiesta, senza esborso: un corridoio coperto che collega la scuola alla palestra.«Ci avevano segnalato» spiega l’assessore, «il disagio dei bambini tutte le volte che si spostavano dalla scuola per andare in palestra. Costretti ad uscire dalla scuola, si sporcavano le scarpe, o dovevano prendere l’ombrello, in caso di pioggia o neve, anche per un breve tratto di strada. Questo corridoio, lungo 35 metri, permette di ovviare all’inconveniente».
Sindacato pensionati Cisl: la rivincita di Capetti Lo si può definire il fronte cremasco del sindacato pensionati della Cisl. L'idea di organizzare una proposta alternativa all'attuale gestione provinciale, a guida Jindra Rubasova, è nata infatti un anno fa, su iniziativa del presidente di Comunità Sociale Cremasca, Luciano Capetti, di Sebastiano Guerini e Fortunato Pedrazzi, tutti e tre con un passato da dirigenti del sindacato alle spalle. Ora, però, che i nodi stanno venendo al pettine, grazie all'appuntamento con i diversi congressi locali e in attesa di quello interprovinciale del prossimo 6 marzo, che unisce le province di Cremona, Lodi e Mantova, la proposta di Capetti e soci sta riscontrando successo ben oltre i confini di Crema. Qui, in particolare, si è votato martedì 29 gennaio, per eleggere i sei delegati al congresso di marzo e i dissidenti si sono imposti per 5 a 1. Come ci spiega Capetti: «Non sono solo vecchi dirigenti della Cisl a condividere questo progetto ma anche molti attivisti, scontenti come noi dell'attuale gestione provinciale del sindacato pensionati, riguardo al quale
ding review anche qui da anche la direzione regionale noi. In poche parole, la Cisl sembra ormai aver preso deve essere una casa di veatto che occorre un camtro e non una struttura chiubiamento». Tre sono i punti sa, dove si viene a sapere principali attorno ai quali si quello che è stato fatto solo sviluppa il programma dei ogni quattro anni, in occadissidenti: più democrazia sione del congresso». interna, maggiore parteciNessuna mira ai posti di pazione e trasparenza sui vertice da parte della vecbilanci. chia guardia, assicura Ca«Il nostro obiettivo non è Luciano Capetti petti, tanto più che, nel suo quello di creare divisione, caso, vi sarebbe l'incompatibilità, per mettendo così in cattiva luce un sindavia della sua carica pubblica in Comunicato a cui vogliamo bene, ma piuttosto tà Sociale Cremasca. Quello che vogliofare in modo che torni a funzionare al no è conquistare il maggior numero meglio, soprattutto ora, che la gente fa possibile di delegati per il congresso infatica per via della crisi economica. Octerprovinciale di marzo. Per ora, a parte corre fare in modo che il sindacato utilizCrema, Capetti e i suoi hanno pareggiazi al meglio le tante risorse di cui dispoto a Pianengo e perso solo a Bagnolo. ne e che migliori il suo rapporto con gli Giovedì, si sono imposti a Soresina - 4 a iscritti. Non per niente, questa nostra 2 -, mentre l'11 gennaio ci sarà il coniniziativa ha già contribuito ad aumentagresso a Soncino e anche in questo care la partecipazione. I conti del sindacaso, come per Castelleone, al voto il to devono essere a disposizione di tutti prossimo 18 gennaio, Capetti si dice gli iscritti, che hanno il diritto di sapere convinto di avere ottime chance di vittocome vengono spesi i loro soldi. Senza ria. Gionata Agisti contare che c'è bisogno di una spen-
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Crema
Sabato 2 Febbraio 2013
Trasporto pubblico: Nuove fermate all’Inps e all'università
«Miobus» arriverà fino ai paesi vicini a Crema La rivoluzione annunciata diventa realtà. La vincita della gara pubblica della nuova società che gestirà il servizio del trasporto pubblico locale per i prossimi 8 anni, in tutto il territorio provinciale, sta portando a Crema un cambiamento radicale. A partire dall’introduzione di nuove fermate. Una all’Inps, l’altra all’Università. Zo-
na, finora, totalmente esclusa dai mezzi pubblici che richiedeva da tempo un collegamento cittadino. A ciò si devono aggiungere due nuovi automezzi, il biglietto integrato per i percorsi urbani ed extraurbani, un potenziamento del servizio a chiamata «Miobus» che si allarga ai Comuni limitrofi della città, corse anche nei giorni
Scuola, vera innovazione
Contro i disturbi dell’apprendimento Nella foto da sinistra: Elena Gatti, Emanuela Confalonieri, Pietro Bacecchi
È stata presentata nei giorni scorsi, dal professor Pietro Bacecchi, dirigente del Circolo didattico Crema 2, la nuova collaborazione in materia di psicologia dell'educazione tra i plessi scolastici che fanno capo a quest'ultimo e l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Si tratta di una doppia collaborazione: la prima riguarda un servizio di ascolto e consulenza psicologica, qualcosa in più del normale sportello presente già in altre realtà scolastiche. Come ha spiegato la professoressa Emanuela Confalonieri, docente associata di Psicologia dello sviluppo e partecipazione, alla Cattolica: «L'idea è quella di mettere a disposizione una figura professionale che cerchi di supportare il lavoro delle insegnanti a trecentosessanta gradi e di interfacciarsi anche con le famiglie, per individuare il percorso migliore per ogni singolo ragazzo». La seconda collaborazione rappresenta la vera innovazione, che colloca il Circolo didattico Crema 2 all'avanguardia in tutta Italia, insieme a poche altre realtà nazionali. Il progetto, infatti, è stato importato nel nostro Paese direttamente dalla Tufts University di Boston per opera delle università Cattolica e Bicocca, che ne detengono l'esclusiva. Si tratta di un laboratorio di potenziamento linguistico per quegli alunni delle classi seconde e terze delle scuole primarie del Circolo Crema 2 che presentano difficoltà di lettura, scrittura e linguaggio. I tre gruppetti di alunni selezionati - 12 bambini in tutto - si ritrovano un'ora alla settimana sotto la guida di Elena Gatti, dottore in ricerca in metodi e tecniche dei processi di apprendimento. A essere all'avanguardia è la metodologia di lavoro, come precisa la stessa Gatti: «La novità, rispetto al recente passato, consiste nel saper unire l'aspetto prettamente linguistico alle componenti dell'autostima, motivazione e capacità di credere in se stessi. Prima, al contrario, si procedeva sempre per settori, senza una visione di sintesi. Il nuovo metodo si avvale di attività ludico-creative, durante le quali i bimbi non sono lasciati soli con l'insegnante ma imparano a confrontarsi e a sostenersi a vicenda. Chi soffre di disturbi di apprendimento ne è infatti consapevole e vive con disagio il suo non sentirsi capace, presentandosi già fortemente demotivato nei confronti di tutto ciò che abbia a che fare con lo studio e la conoscenza. Con questa modalità, invece, grazie all'opportunità di un percorso più accattivante, i bambini si sentono maggiormente coinvolti». Questo progetto è gratuito, visto che ha ottenuto un finanziamento dalla Regione, mentre, per quanto riguarda il primo servizio, quello di ascolto e consulenza psicologica, il Circolo didattico ha potuto azzerare ogni spesa, attingendo ai contributi già messi a disposizione dal Comune per l'attività didattica. Gionata Agisti
festivi, dalle 7 alle 20, orari più efficienti per i collegamenti da e con Milano. Lunedì la giunta ha infatti approvato il pacchetto che il Comune di Crema ha messo a punto con la provincia di Cremona, con la finalità di migliorare e rendere più efficiente il trasporto urbano ed extraurbano. Il costo dell’operazione per Crema equivale a 775.000
euro l’anno, coperti, in parte, da finanziamenti pubblici, con un risparmio annuale di circa 30mila euro. «A Crema» afferma l’assessore alla Mobilità e Sostenibilità, Giorgio Schiavini, «partiremo con tutte le novità nel giro di poche settimane; a livello extraurbano invece la tempistica non sarà dettata da noi».
Rotary club Crema: invito agli imprenditori perché non dimentichino l’Alternativa
Ancorotti: «I vari politici...»
U
di Antonio Milesi
n appello agli imprenditori cremaschi - quei pochi che nonostante la crisi stanno continuando ad assumere perché non dimentichino le persone più deboli. Lo ha rivolto ieri Luciano Ricci, membro del Consorzio Arcobaleno, alla conviviale meridiana del Rotary club Crema. Ad invitarlo, il presidente Fabio Patrini. Un’esposizione sintetica e appassionata, la sua, che è decollata dalla vicenda de «L’Alternativa», la cooperativa sociale chiusa a dicembre quando stava dando lavoro a 172 persone. Ora in cassa integrazione. Ed ecco la situazione attuale, con 2 partenariati - e cioè reti che vedono collaborare istituzioni pubbliche e soggetti privati - già attivi e uno in divenire per ricollocare in totale circa 60 persone. Ricci ha menzionato i primi due:
Nella foto, da sinistra: Pino Gatti, Renato Ancorotti, Luciano Ricci, Fabio Patrini, Umberto Cabini.
«quello con la Ancorotti Cosmetics, e quello che vede protagonista il Consorzio Arcobaleno, formato da 8 cooperative sociali». Ma nonostante questo impegno, ancora in attesa rimangono oltre 90 persone. «Almeno 60 ricomprese nelle categorie del disagio sociale - ha precisato l’operatore sociale - tra cui 40 disabili».
Da qui l’impegno del Consorzio Arcobaleno, che si traduce in un appello. Triplice. Il primo, rivolto alle aziende del territorio ancora floride. Un invito a «darci commesse di lavoro». Il secondo, sempre all’indirizzo delle imprese, ma di quelle poche in grado di assumere nuovi lavoratori: «Non dimenticare le persone più
deboli, anche se meno produttive di altre». Il terzo, inserendo i soggetti svantaggiati in attività e laboratori gratuiti che li coinvolgano a livello corporeo, sociale e relazionale. «Per evitare che, non avendo più un’occupazione, rimangano senza un riferimento e un senso da dare alla giornata» ha spiegato. Ad ascoltarlo, diversi imprenditori soci del club presieduto da Fabio Patrini. Tra questi, Renato Ancorotti, Remo Moretti e Umberto Cabini. Ancorotti, intervenendo a fine conviviale, ha espresso qualche riserva nei confronti delle varie amministrazioni pubbliche: «Ogni volta che si profilava un problema occupazionale, i vari politici di turno caricavano il problema su “L’Alternativa”, delegandola all’assunzione. Così facendo, a un certo punto è scoppiata. E lo dico sulla premessa che io, a quella cooperativa, dò lavoro da 20 anni».
Lo ha richiesto Agostino Alloni dopo l’ennesimo ritardo
Arrestato barista Vendeva marijuana
RFI a fare maggiore manutenzione degli impianti oltre a garantire una gestione del trasporto pubblico finalmente civile e rispettosa dei diritti degli utenti». «A stretto giro è arrivata la risposta dell’assessore che ringrazio» continua Alloni, «apprezzando la disponibilità dimostrata per cercare di trovare una soluzione condivisa con RFI e Trenord. Nonostante la fase di depotenziamento del Consiglio ho continuato ad occuparmi del tema incontrando, nei giorni scorsi, il direttore regionale di RFI Lebruto per parlare dei problemi che vivono costantemente i pendolari cremonesi. Ho chiesto all’assessore Gilardoni di indire un tavolo di confronto tematico a cui partecipino i rappresentanti dei pendolari delle linee Cremona- Crema-Treviglio, Mantova- Cremona- Milano e CremonaBrescia. Sarebbe un’ottima occasione per fare il punto sul trasporto ferroviario regionale del quadrante del Sud-est Lombardia».
I carabinieri di Crema hanno arrestato un giovane di 30 anni, incensurato, residente a Ripalta Cremasca, coadiuvante nella gestione di un bar in centro, perché ritenuto responsabile di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il 31 gennaio, alle ore 14 circa, in Crema, in piazza Giovanni XXIII è stato bloccato alla guida della sua Alfa Romeo subito dopo aver ceduto un involucro contenente 2,30 grammi di marijuana a un operaio 31enne poi segnalato alla prefettura quale assuntore. Quest’ultimo ha ammesso di aver chiesto al barista il giorno prima la disponibilità dello stupefacente per uno spinello. I militari erano in un bar e attraverso la vetrata hanno avuto modo di scorgere il passaggio della droga. Immediato l’intervento, il recupero e quindi la perquisizione dell’indagato in auto. Presso il suo domicilio di Crema, poi, c’è stato il recupero di una busta contenente circa 790 grammi di analoga sostanza.
«Treni, confronto con i pendolari» Il consigliere regionale del Pd, Agostino Alloni, su sollecitazione dei pendolari, ha scritto nuovamente all’ assessore regionale ai Trasporti, Gilardoni, per sollecitare Trenord ed Rfi affinché si mettano in atto interventi puntuali sulla linea Cremona- CremaMilano e in generale sulle linee cremonesi. «L’episodio incriminato nella lettera» spiega Alloni, «risale a mercoledì 30 gennaio quando il treno numero 10480, in partenza da Cremona alle ore 17.41 diretto a Milano, è arrivato a Crema alle ore 19.50 con un ritardo superiore ai 90 minuti. Inoltre sul treno per più di mezz'ora i pendolari sono rimasti al buio e invano in attesa di un cenno da parte del personale di Trenord. Questo è solo l’ultimo di una lunga serie di disservizi che palesano la situazione delle linee "minori" del Sud Lombardia troppo spesso trascurate in questi anni da parte di Regione Lombardia. Ho segnalato il tutto all’assessore chiedendo di invitare Trenord e
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Crema
Sabato 2 Febbraio 2013
Una domenica speciale con i mercatini di piazza Moro. E sabato, i Burattini e spettacoli con Asvicom e Fatf
Carnevale, sono arrivate 200 persone in più
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li scongiuri hanno evitato la temuta pioggia che, negli ultimi due anni, ha rovinato più di un giorno di festa al Gran Carnevale Cremasco. Per cui, niente cattivo tempo, domenica scorsa, in occasione della prima uscita della 27esima edizione della rassegna carnevalesca più importante della Lombardia ma molto freddo, questo sì, ha rischiato di dar vita a una festa in tono minore, con poca gente ad animare le vie del centro storico. E, invece, è andata molto meglio del previsto: la sfilata dei carri allegorici ha preso il via puntuale alle 14.30, in piazza Giovanni XXIII. Davanti a tutti, come tradizione, il carro dedicato alla maschera cremasca per eccellenza, il Gagèt col so uchèt e, a seguire, i carri dei Barabèt, dei Pantelù, del gruppo Amici e degli ospiti della manifestazione. Da segnalare, il gruppo modenese delle «Fruste infuocate» specializzati nella frusta acrobatica. «Rispetto alla prima domenica dell’anno scorso, abbiamo fatto registrare addirittura qualche persona in più» commenta soddisfatto il presidente del Comitato Carnevale, Eugenio Pisati. «Siamo sull’ordine delle 200 persone in più. In tutto avremo avuto 700 visitatori, anche se al momento è troppo presto per dare dei numeri precisi, perché solo alla fine avremo un riscontro sicuro del numero
di biglietti o coupon strappati». Quella dei coupon gratuiti, distribuiti a pioggia, è una delle questioni dibattute negli ultimi anni, in seguito alle domeniche sospese per il maltempo. Messi di fronte alle mancate entrate, che avevano fatto ipotizzare una possibile, seppur re-
mota, ipotesi di sospendere la manifestazione, la politica dei coupon gratuiti era stata considerata passibile di essere messa in discussione. Così, però, non è stato: anche a causa della crisi economica, il Comitato ha deciso di venire incontro alle famiglie, incrementando addirittu-
Il tour scozzese del Collegium Vocale di Crema
Sabato 2 febbraio: «Crema nel mondo». E’ un titolo evocativo, quello che alle 21 radunerà tanti cremaschi nella sala Pietro da Cemmo del Museo civico di Crema. Un titolo sotto cui si snoderà la presentazione del tour scozzese del Collegium vocale, il prossimo giugno, ma anche la prima proiezione di nuovo un filmato: «Crema nel mondo», giustappunto. Quattro minuti che attingono al passato della nostra città, culla di musicisti, di costruttori di organi, di campane. Che inscrivono la trasferta del coro e dell’orchestra diretti da Giampiero Innocente - grazie a cui la nostra città ormai da anni può beneficiare della pre-
senza di un coro inglese, a luglio - in questo glorioso passato. Ma dietro questo supporto c’è ben di più: un vero e proprio progetto di comunicazione, a cura del Centro culturale diocesano «G. Lucchi» e sostenuto in modo convinto dal Comune, che verrà presentato all’incontro del 2 febbraio. Un momento corale, in tutti i sensi. Perché si tratterà di una presentazione in musica perfettamente bilanciata tra interventi parlati e cantati. In avvio di serata, la presentazione dell’amicizia che ormai da anni lega il Collegium Vocale alle realtà corali d’oltremanica.
Arrestato pregiudicato per maltrattamenti in famiglia ogni genere di violenze, culminate con l'ultimo episodio nel quale la donna è stata brutalmente picchiata e costretta al ricovero ospedaliero per la brutta frattura. La sofferta testimonianza della donna e i gravi elementi raccolti nella ricostruzione del quadro probatorio, divenuto schiacciante, hanno svelato agli uomini della polizia un'agghiacciante situazione di abusi, minacce e violenze, sfociate in gravissimi episodi di botte e umiliazioni. La donna era già dovuta ricorrere negli anni passati alle cure dei medici per rotture di denti, escoriazioni e tumefazioni, sempre nascoste sotto il paravento di fantasiosi incidenti
domestici. La ricostruzione storica di questi continui e gravissimi maltrattamenti ha portato il PM presso il tribunale di Crema a richiedere al GIP (Giudice per le indagini preliminari) di emettere una misura cautelare di custodia a carico del marito violento, S.R.. pluripregiudicato di 41 anni. Il GIP, di fronte a questo contesto di brutalità, non ha esitato a emettere un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, liberando la donna dalle continue sevizie del marito. Per l'uomo si sono spalancate le porte del carcere di Cremona, dove avrà molto tempo per riflettere sulle sofferenze provocate alla sua famiglia.
Buongiorno dottore, è qualche giorno che la mia cagnolina Camilla ha un alito molto “pesante”...ma è vero che dovrei lavarle i denti? (Luciana)
a cura del Dott. Diego Santini Medico Veterinario
presso lo Studio veterinario associato Via del Macello, 21 CREMA Tel. 0373 259546
per altri Carnevali. Bisogna anche tenere conto che quest’anno abbiamo cominciato presto, con un clima ancora rigido, per cui confidiamo in un numero ancora maggiore di presenze per le prossime giornate». Questa domenica sarà speciale perché sfileranno come ospiti del Carnevale Cremasco gli spettacolari costumi «I Tesori della Valle» del Carnevale di Alba Adriatica, da anni gemellato con Crema. Nel frattempo sabato pomeriggio il Comitato offrirà ai bimbi l’atteso spettacolo di Burattini della Compagnia Onofrio, presso la Sala Alessandrini alle ore 15, dedicato alle maschere del Gagèt. Mentre in piazza Duomo, in collaborazione con il FATF e l’Asvicom proporrà spettacoli e animazione per tutte le età a partire dalle ore 16. Infine in programma domenica i classici mercatini legati alla manifestazione più festaiola di Crema, che accoglieranno cremaschi e turisti per l’intera giornata in Piazza Aldo Moro e vie adiacenti, corredati dalle visite guidate alla città organizzate ogni mezz’ora, dalle 10.30 di mattino (partenza dallo stand del Carnevale cremasco). G.A.
Ma i cremaschi sono ancora poco presenti alle sfilate
Crema nel mondo
La settimana scorsa gli investigatori del settore anticrimine del commissariato di Crema hanno appreso del ricovero in ospedale di una donna quarantenne per una frattura mandibolare, a seguito di un grave fatto traumatico. La circostanza ha immediatamente allertato gli investigatori, ormai da tempo specializzati nelle tematiche della violenza domestica e dei maltrattamenti in famiglia, che hanno scandagliato l'ambiente familiare della vittima e sentito numerosi testimoni, prima di sentire l'interessata che, purtroppo, non ha potuto che confermare i gravi sospetti: da tempo il marito la maltrattava e la sottoponeva a
ra la possibilità di trovare i biglietti omaggio che, da quest’anno, si possono scaricare anche da internet. «In questo modo, diamo la possibilità di avere 2 euro di riduzione sugli 8 totali. Devo dire, però, che nonostante questo i cremaschi continuano a essere poco presenti al Carnevale». La scarsa affluenza dei nostri concittadini è un altro degli argomenti al centro della questione: non è la prima volta che se ne parla come una delle cause del calo di partecipanti. Sembrerebbe quasi che la presa del Carnevale sulla città si sia allentata, ma Pisati smentisce che si tratti di una novità delle edizioni più recenti: «Abbiamo sempre avuto parecchia affluenza dall’esterno, anche da altre regioni, rispetto alla partecipazione da parte della cittadinanza. Secondo me, dipende dal fatto che i cremaschi sono un po’ restii a collaborare e a partecipare a questo genere di eventi. È la mia impressione». Di domeniche di Carnevale ce ne sono in calendario ancora tre: una in più quest’anno, l’ultima a Quaresima già cominciata, proprio per premunirsi in caso ne debba saltare qualcuna per le cattive condizioni climatiche. «La prima domenica è stata di rodaggio. È sempre così anche
Cara Luciana, Camilla potrebbe davvero soffrire di un problema dentario, nonostante l’alitosi possa comparire anche in altre situazioni. Il forte odore che sente uscire dalla bocca è spesso causato dal tartaro che si deposita sui denti e che andrebbe rimosso prima dell’insorgenza di danni alla matrice dentaria. L’igiene orale è molto importante non solo per la salute della bocca ma per quella di tutto l’organismo. Nel caso Camilla abbia già una considerevole deposizione di tartaro sarà opportuno ricorrere all’ablazione mediante ultrasuoni che però richiederà l’intervento del suo veterinario. Se invece è ancora agli inizi allora potrà essere lei ad aiutarla, direttamente da casa, utilizzando delle diete specifiche e la pulizia dentale quotidiana. Quest’ultima è un’operazione molto semplice e avviene, nei primi tempi, attraverso il leggero strofinamento dei denti con una garza, per abituare la cagnolina, per passare poi all’utilizzo della pasta dentifricia e dello spazzolino. Coraggio Luciana..il più è iniziare!
ospedale maggiore
Tumore al polmone, fai lo screening. E’ gratis
L’Azienda Ospedaliera «Ospedale Maggiore» di Crema, con la sponsorizzazione dell’Associazione Popolare di Crema per il Territorio e con il Patrocinio dell’Asl Provinciale prosegue per il 2° anno il Progetto di screening di base del tumore polmonare (patologia toracica) rivolto a persone dai 55 ai 75 anni, fumatori di 10 o più sigarette al giorno. Lo screening è gratuito. Per prenotazioni telefonare allo 0373/280411 (Uomar - Unità Operativa per le Malattie dell’Apparato Respiratorio) dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 10. Le assistenti sanitarie fisseranno l'appuntamento per la visita di recluta-
mento. Lo screening si articolerà in tre momenti. 1 giorno. Selezione-reclutamento: verifica dei criteri di inclusione, informazione, firma consenso informato, compilazione scheda personale e programmazione della TAC a bassa dose di radiazioni senza mezzo di contrasto (LDCT). 2 giorno. Esecuzione della LDCT. 3 giorno. Fase conclusiva: consegna di documentazione radiologica e relazione conclusiva con suggerimento di indicazioni operative secondo l’algoritmo decisionale condiviso dalle Unità Operative di Pneumologia, Chirurgia, Radiologia, Pneumologia.
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Sabato 2 Febbraio 2012
La prevenzione tutti i giorni
Speciale Salute Il vaccino protegge dalle patologie influenzali, ma non dagli altri mali di stagione
Influenza o raffreddore?
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I numeri parlano chiaro, l'influenza sta raggiungendo il picco di massima diffusione e anche i mali di stagione sono in agguato, complici sbalzi teermici o esposizione alle intemperie: in questo periodo entrare a contatto con persone contagiose è pressoché inevitabile, tuttavia alcune semplici attezioni quotidiane possono aiutare a prevenire questo tipo di disturbi. La regola base del benessere e della salute è quella di lavarsi spesso le mani; detergersi con frequenza e in modo scrupoloso le mani riduce in maniera significativa la possibilità di contrarre virus. Come hanno dimostrato diverse ricerche, inoltre, bisogna prestare più attenzione ad oggetti come la tastiera del computer (che va anch’essa mantenuta pulita e disinfettata), i pulsanti dell’ascensore o il telefono in ufficio, e più in generale tutte le occasioni nelle quali si entra in contatto con superfici toccate frequentemente da più persone. In questi casi è utile avere a disposizione un gel igienizzante per le mani: quando lo si utilizza è importante sfregare bene le mani in modo tale che il gel si asciughi completamente per non lasciare la pelle umida. Soprattutto quando si starnutisce o si tossisce, sarebbe opportuno avere a portata di mano delle salviettine per pulirsi le mani. Un altro caposaldo è una alimentazione corretta: mangiare bene è fondamentale per il mantenimento degli equilibri interni al nostro organismo. Le stesse difese immunitarie sono alzate da alcuni cibi, come l’aglio, la cipolla, le mandorle, lo yogurt, il salmone, il cioccolato e la frutta sia di stagione sia secca. Vanno evitati, se possibile, gli sbalzi termici. Se in casa sono presenti delle persone malate, si consiglia di arieggiare spesso le stanze per evitare all'ambiente di arricchirsi di microbi e germi, mantenendo le superfici pulite e igienizzate. Se sono presenti umidificatori d'aria, durante l'inverno (la stagione del raffreddore e dell'influenza) si consiglia di pulirlo ogni tre giorni e cambiare l'acqua tutti i giorni.
untuale come ogni anno, il picco di influenze è arrivato e ha lasciato a letto, dall'inizio dell'autunno, 1.6 milioni di italiani, con 379mila contagi solo nell'ultima settimana. La misura preventiva più sicura è quella del vaccino antinfluenzale: obbligatorio per le categorie a rischio, è a libera discrezione di chi vuole evitare il disagio della malattia invernale. Il vaccino può ancora essere effettuato anche da coloro che già sono stati colpiti dall'influenza, per mettersi al riparo dal contagio causato da altri ceppi: tre, infatti, sono quelli principali diffusi quest'anno ed essere stati colpiti da uno di questi non mette al riparo dal contagio da parte degli altri due . Una volta effettuato, il vaccino garantirà copertura trivalente già da pochi giorni dopo l'iniezione e con il successivo richiamo potrà garantire una elevata protezione per tutta la stagione. Va ricordato che la vaccinazione eseguita nell'inverno scorso non può costituire assicurazione contro la diffusione attuale dell'influenza, a causa della rapidità di mutazione dei ceppi che di anno in anno presentano differenze tali da richiedere vaccini specifici. Influenza o raffreddore? Per coloro che si sono sottoposti alle vaccinazioni sarà per forza di cose più facile distinguere l'arrivo dei disturbi parainfluenzali. Fare confusione è facile, proprio perchè si tratta di disturbi che possono mostrare sintomi simili: si tratta di patologie che colpiscono prevalentemente le vie respiratorie, come il raffreddore, e possono colpire anche chi si è sottoposto al vaccino influenza-
le. Una piccola guida per distinguere queste patologie, in realtà più comuni e diffusi dell'influenza stessa, è fornita dalla Società Italiana di Medicina Generale, che indica come segno di contagio influenzale l'insorgenza di tre sintomi pressochè in contemporanea, nell'arco di 6-8 ore: febbre alta, anche superiore ai 38 gradi, almeno un disturbo respiratorio come tosse, mal di gola o naso chiuso, e un disturbo sistemico, come dolore osseo e muscolare, mal di testa, stanchezza, brividi e sudorazioni, senso di malesse-
re generalizzato. Saper riconoscere e distinguere raffreddore ed influenza è molto importante per poter individuare la giusta terapia. Un sistema del tutto efficace per fare la distinzione tra influenza e diversi tipi di malattie invernali è il test specifico che si può eseguire dal medico: effettuando un tampone nasale o faringeo, il medico è in grado di appurare se il virus dell'influenza è presente. Se l'esito del test è positivo e la comparsa dei sintomi ha avuto inizio nelle 48 ore antecedenti il
test, il medico potrà prescrivere un trattamento antivirale per favorire una guarigione più rapida. L'influenza può essere brutale, ma l'assunzione di farmaci antivirali, entro due giorni dalla comparsa dei sintomi, favorisce una più rapida guarigione. I farmaci da banco possono alleviare alcuni sintomi influenzali come tosse e congestione. Altri farmaci possono essere d'aiuto invece in caso di raffreddore, tosse o mal di gola per alleviare i sintomi intanto che la malattia farà il suo decorso naturale.
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Speciale Salute
Sabato 2 Febbraio 2013
Interventi farmacologici contro tosse e bronchiti acute o croniche Un ambiente chiuso, con poco ricambio d'aria e senza una adeguata umidificazione è terreno fertile per virus e germi: non a caso è l'inverno la stagione che si caratterizza per il maggior rischio di sviluppare malattie alle vie aeree. Anche le temperature troppo elevate nelle case o negli uffici possono favorire lo sviluppo di raffreddori, tossi o bronchiti, perchè l'aria si asciuga e risulta più difficile per il corpo mantenere le mucose sufficientemente umide da svolgere il loro ruolo protettivo in modo efficace contro l'invasione di germi, virus e batteri. Se non adeguatamente curato, anche un semplice raffreddore o
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influenza quest'anno non risparmia nessuno: gli adulti e i bambini sono ugualmente preda di questa fastidiosa malattia stagionale. Se in un adulto sano si tratta di un disturbo che, debitamente curato, non presenta una particolare gravità, ci sono delle categorie per le quali l'influenza può presentare gravi pericoli: si tratta prevalentemente di persone che già presentano patologie più o meno gravi, di persone anziane e dei bambini, per i quali è consigliato il vaccino antinfluenzale. Anche per quanto riguarda la cura possono sorgere delle perplessità: notoriamente non tutti i farmaci adatti agli adulti possono essere somministrati anche ai bambini. Nei più piccoli, come negli adulti, i sintomi possono essere diversi: brividi di freddo, mal di testa, febbre, dolori muscolari, mal di gola, tosse, raffreddore, inappetenza, vomito e diarrea. Con l’influenza non bisogna avere fretta perché, a seconda dei casi, può avere un decorso anche piuttosto lungo. La tosse ad esempio, può protrarsi fino a due settima-
una bronchite possono degenerare in bronchite. A preannunciare il suo arrivo può essere un bruciore al petto, localizzato dietro lo sterno (è interessata anche la trachea). Dopo pochi giorni compare la tosse: all'inizio è secca e stizzosa, poi diventa profonda e con abbondante secrezione di catarro. In seguito all'infiammazione i bronchi si gonfiano e producono muco e pus. A volte si ha la febbre (non supera i 38,5°C e dura 3-5 giorni) e si respira con difficoltà: all'inizio in situazioni di sforzo, poi anche a riposo. La bronchite acuta si risolve per lo più nel giro di pochi giorni con il riposo in ambiente ri-
scaldato. In ogni caso il fumo va assolutamente abolito. Quando è presente la febbre si possono assumere farmaci antipiretici (paracetamolo). Gli antibiotici, necessari solo nelle bronchiti batteriche, devono essere usati sempre sotto stretto controllo medico. Un discorso a parte meritano i farmaci contro la tosse, il sintomo più fastidioso e persistente della bronchite, che può avere un effetto benefico quando facilita la risalita del muco lungo le vie aeree e quindi la sua eliminazione. Proprio per questo la tosse non va "calmata", soprattutto se il catarro è abbondante: se questo dovesse ristagna-
re nei bronchi, la funzione respiratoria sarebbe gravemente alterata. Sono dunque indicati i prodotti che favoriscono la fluidificazione e il passaggio dalla tosse secca alla tosse grassa. Nei casi in cui l'infezione acuta si ripeta più volte nel corso di un anno, come può accadere nei bambini, il medico talvolta prescrive un vaccino anticatarrale allo scopo di rafforzare le difese immunitarie dell'organismo. Se i disturbi dovessero proseguire nel tempo, è bene non sottovalutarli e rivolgersi al medico, per accertare l'eventuale presenza di bronchite cronica, da riscontrare tramite appositi esami.
I sintomi e i rimedi per gestire al meglio la malattia dei bambini
Affrontare l’influenza dei più piccoli
ne dopo la comparsa dei primi sintomi. Nei bambini che contraggono l’influenza, persiste per giorni uno stato generale di stanchezza diffusa, in proporzione maggiore che negli adulti. Anche per questa ragione è bene lasciare al virus il tempo di
esaurirsi, per evitare inutili ricadute che potrebbero debilitare ulteriormente i piccoli. Prima di procedere al vaccino antinfluenzale nei bambini è sempre bene consultare il pediatra, per verificare che non ci siano controindicazioni o rea-
zioni allergiche indesiderate. Per i più piccoli vengono preparati vaccini ad hoc chiamati split, che contengono piccole quantità del virus. In attesa del naturale decorso della malattia, si possono alleviare i sintomi come la tosse,
uno dei disturbi più fastidiosi, con inalazioni o sedativi, sempre compatibili con l’età del bimbo. Contrastare la febbre vuol dire sostanzialmente disperdere il calore eccessivo che ha aumentato la temperatura corporea: per ottenere questo
risultato è utile far bere molta acqua al bambino, passare un panno umido sulla fronte, o immergerlo velocemente nell’acqua tiepida, preoccupandosi poi di asciugarlo rapidamente. A seconda della temperatura si potrà fare ricorso ad antipiretici, nelle dosi e nelle modalità previste in base all'età e al peso del bambino. È noto che l’eccessiva produzione di muco può causare grande disagio, e questo vale anche quando non siamo in presenza di raffreddore. Il muco occlude la principale via respiratoria e il disturbo aumenta ulteriormente se il bimbo è molto piccolo e non è ancora in grado di soffiarsi il nasino. Le narici inoltre svolgono la funzione di “filtro”, perché trattengono gli agenti patogeni e le impurità presenti nell’aria. È quindi molto importante controllare che le cavità nasali siano sempre ben pulite, anche per evitare patologie più gravi, quali ad esempio l’otite. Ridurre i sintomi permetterà ai più piccoli di patire meno gli effetti influenzali e di affrontare meglio il periodo di malattia, con una maggiore serenità anche da parte dei genitori.
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Speciale Salute
Sabato 2 Febbraio 2013
hi soffre di dolori cervicali sa bene quanto questi disturbi possano essere fastidiosi, soprattutto nel periodo invernale, quando i sintomi possono venire accentuati dalle condizioni atmosferiche e climatiche. In inverno, iil freddo che proviene dall'esterno e l'umidità possono infatti rendere i sintomi ancora più fastidiosi. Contratture e irrigidimento muscolare sono problemi che in inverno si possono presentare con maggiore frequenza e intensità per coloro che già ne soffrono anche nel resto dell'anno. L’infiammazione alla cervicale (cervicalgia) è riconoscibile facilmente da una sensazione di fastidio e dolore che parte dal collo e spesso coinvolge anche spalle e braccia, il tutto, talvolta, accompagnato da nausea e vertigini. Prima di curare la cervicale con il fai-da-te sarebbe opportuno consultare uno specialista per capire quali sono le cause dell’infiammazione, la quale può essere dovuta a semplice stress,
Freddo e umidità favoriscono la cervicale In inverno aumentano i disturbi muscolari, da contrastare con attenzioni quotidiane
postura errata e contrattura muscolare, oppure da cause più serie come lo schiacciamento delle vertebre. Il dolore alla cervicale difficilmente può essere curato definitivamente, ma sicuramente può essere alleviato tramite l’assunzione di farmaci antinfiammatori nei momenti di maggior fastidio e nei periodi dell'anno nei quali il disturbo si presenta più frequentemente. La scelta dei farmaci deve essere effettuata previo consulto medico, molto importante anche per stabilire le ragioni e le cause che provocano il disturbo. Questo è l'unico modo, infatti, per poter sviluppare una terapia e una difesa efficace contro i singoli episodi e per il mantenimento del disturbo, in modo tale che non possa costituire un limite nello svolgimento delle attività
quotidiane. Nel periodo invernale, una forma di protezione molto importante è quella di coprirsi debitamente il collo quando si esce e si prevede di trascorrere del tempo all'aperto, assicurandosi anche di non mantenere all'interno della propria casa un clima troppo umido: piccole attenzioni che possono apparire banali, ma che significano molto in termini di benessere e salute del collo. Se non è possibile o necessario ricorrere a farmaci specifici, è comunque consigliato lo sfruttamento di altri rimedi per calmare il dolore: in farmacia sono disponibili cerotti specifici in grado di mantenere calda la zona del collo e di rilasciare sostanze benefiche per la distensione muscolare. Esercizi specifici da svolgere quotidianamente sono altrettanto utili per la prevenzione dell'insorgere degli episodi di dolore più acuto. Anche alcuni alimenti possono aiutare a curare la cervicale: quelli che contengono vitamina D, acidi grassi, omega 6 e omega 3.
Combattere il mal di schiena
Cerotti e prodotti specifici possono alleviare i dolori che in questa stagione si fanno più acuti
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l mal di schiena, nelle sue diverse forme, colpisce moltissime persone soprattutto nella stagione invernale, per diverse ragioni. In parte sono le stesse condizioni climatiche ad essere responsabili, con l'aumento dell'umidità e del freddo che favoriscono le contratture muscolari. Esistono diversi tipi di mal di schiena, a seconda della parte della colonna vertebrale interessata e delle origini del dolore, che può essere sintomo di diverse patologie o malfunzionamenti. Tuttavia, è possibile individuare alcune linee guida per la cura e la prevenzione del mal di schiena nelle sue diverse forme. Ad avere un ruolo di primaria importanza è, innanzitutto, lo stile di vita che si tiene quotidianamente: il movimento è la prima e forse più efficace forma di prevenzione contro questi tipi di disturbo, da svolgere all'aperto anche in inverno se possibile, per rafforzare le pro-
prie difese immunitarie. L'attività fisica quotidiana si rivela ancora più importante se si svolge una vita sedentaria, magari per ragioni di lavoro, o se si tende ad assumere spesso posizioni scorrette durante la giornata. In ogni caso, prima di svolgere esercizi specifici e sottoporre la schiena a sollecitazioni, è bene consultare il proprio medico e stabilire la causa del disturbo, per evitare di aggravare la situazione anzichè portare beneficio. Per i momenti di maggiore dolore si può ricorrere ad una terapia farmacologica, che però non può costituire la soluzione ultima: essa permette di ridurre l'episodio doloroso ma non sempre di
risolvere completamente il problema. Per dolori di media entità, invece, è possibile ricorrere a prodotti specifici acquistabili presso ogni farmacia, come cuscini e collarini riscaldanti oppure cerotti in grado di alleviare la tensione muscolare. Anche in questo caso, la soluzione deve essere considerata solo parziale e seguita da una ricerca delle cause per poter risolvere il problema in modo definitivo o comunque mantenerlo sotto controllo.
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Speciale Salute
Sabato 2 Febbraio 2013
Ora il contagio si monitora tramite Twitter
I social network sono risorse preziose per tenere sotto controllo l'influenza: può sembrare una notizia strana, ma è quanto riportato da un gruppo di studiosi americani che hanno monitorato la diffusione del disturbo proprio grazie ai messaggi lanciati nel web dagli utenti.'Cinguettare' il proprio stato di salute su Twitter può aiutare tantissimo i medici a seguire la diffusione geografica e temporale della malattia, in particolare quelle ad ampio contagio come le influenze stagionali. Tanto che un gruppo di ricercatori della John Hopkins University ormai da tempo usa il sito di microblogging più famoso al mondo per valutare l'intensità e la capacità di penetrazione nella popolazione delle varie malattie infettive che ogni anno colpiscono la popolazione americana. Lo scrive il Wall Street Journal, in un articolo dal titolo: "Ora il dottore ti segue su Twitter". Il merito di questo nuovo approccio è avere informazioni utili praticamente in tempo reale, in più da un campione vastissimo di pazienti delle varie epidemie, in modo molto più efficace ed economico rispetto ai tradizionali sistemi di rilevazione seguiti sinora. Una procedura che sta insidiando seriamente la raccolta dati sulla salute pubblica sinora affidata all'agenzia federale che si occupa di questo argomento, la Center for Disease Control and Prevention.
Proteggere la pelle dal freddo eccessivo L unghe giornate con gli sci ai piedi e passeggiate nella neve, ma anche ore e ore trascorse all'aperto, magari con scarpe poco adatte o senza l'utilizzo di guanti: questo è sufficiente per incorrere nel rischio dei fastidiosi geloni, disturbo tipicamente invernale causato dalle rigide temperature. Un gelone colpisce la pelle ed i tessuti immediatamente sottostanti: la pelle si raffredda moltissimo, si intorpidisce, si indurisce e diventa pallida. Di solito colpisce le zone piccole e maggiormente esposte dell’organismo, ad esempio le dita delle mani e dei piedi, il naso, le orecchie, le guance e il mento. Il congelamento di primo grado irrita la pelle ma non provoca lesioni permanenti, è possibile curarlo ricorrendo a semplici misure di primo soccorso come ad esempio scaldare lentamente la pelle con acqua tiepida. Il congelamento vero e proprio, invece, è un’emergenza medica perché può danneggiare la pelle, i tessuti, i muscoli e le ossa e causare complicazioni, ad esempio infezioni e lesioni ai nervi: un problema da non sottovalutare e sul quale intervenire in modo tempestivo consultando il medico. I principali sintomi del congelamento, che può avere diversi stadi di gravità, sono una sensazione di dolore, pizzicorio o prurito alla zona colpita, pelle arrossata oppure pallida e gialla-
Precauzioni e rimedi per contrastare i geloni causati dalle basse temperature
stra, pelle indurita, sensazione di intorpidimento e rigidità muscolare, con difficoltà di movimento, fino alla formazione di vesciche. Per i casi meno gravi, sotto consulto medico, è possibile assumere degli antidolorifici e antinfiammatori, applicando creme o gel sulle zone colpite per ridurre l'infiammazione. L'applica-
zione di creme specifiche può essere effettuata, se necessario, più volte al giorno. Un errore comune è quello di esporre la parte colpita al calore: questo potrebbe aumentare l'infiammazione. Per le stesse ragioni occorre evitare anche lo sfregamento. Le eventuali vesciche non devono venire rotte, in
quanto costituiscono una protezione naturale per la pelle sottostante. I geloni possono essere prevenuti con le dovute attenzioni quando ci si prepara a trascorrere del tempo in aree molto fredde e all'aperto: vestirsi a strati, con abiti comodi e caldi, è la prima attenzione da mettere in atto: l’aria contenuta tra i diversi strati fa da isolante contro il freddo. I vestiti devono poter isolare dall’acqua e dall’aria per proteggervi dal vento, dalla neve e dalla pioggia. A contatto con la pelle invece gli abiti devono essere traspiranti e non trattenere l'umidità. In caso di geloni, il riscaldamento della parte colpita deve essere effettuato in modo molto graduale: se la pelle si arrossa e insorge una sensazione di puntura e bruciore, significa che la circolazione sta riprendendo e che si può continuare a riscaldare la parte colpita, sempre in modo graduale per evitare, come visto, di provocare ulteriori lesioni. Se invece durante il riscaldamento la zona rimane intorpidita o fa molto male, oppure se si formano delle vesciche, è necessario l’intervento tempestivo di un medico, che potrà ricorrere, se necessario, alla rimozione della parte di pelle infetta o in necrosi per poter mantenere gli altri tessuti in salute.
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Sabato 2 Febbraio 2013
CASALMAGGIORE
ANGELO VERGANI RACCONTA LA CANOA IN MONGOLIA Stasera, presso il bar ristorante della Polisportiva “Amici del Po” di Casalmaggiore, si terrà una serata ad hoc per tutti gli appassionati canoisti. Dalle ore 20,45 verranno proiettati i filmati sulla spedizione in canoa sui fiumi della Mongoli, realizzati da Angelo Vergani. L’autore, molto conosciuto nel mondo della canoa, è anche un apprezzato scrittore: suoi i libri “Fuga nella gola” e Attrazione fluviale”. Stasera, agli Amici del Po, il canoista illustrerà un modo alternativo di fare vacanza: 700 chilometri di fiume, una canoa canadese, un amico fidato ed esperto, una tenda e un’immersione completa nel mondo della natura incontaminata.
A DRIZZONA LABORATORI MUSICALI PER INSEGNANTI DRIZZONA – La Casa delle Arti e del Gioco di Drizzona organizza una serie di tre incontri/laboratori di didattica musicale per insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria. Il corso si terrà il 9, il 16 e il 23 marzo dalle ore 14,30 alle ore 18,30 presso la sede di via Trento Trieste 5 della associazione culturale presieduta dal maestro Mario Lodi. Si tratta di una proposta, intitolata “Quale musica a scuola?”, per gli insegnanti di scuola dell'infanzia e primaria e sarà condotto dal professor Pierguido Asinari, musicista e docente universitario. Per maggiori informazioni visitare il sito www.casadelleartiedelgioco.it o telefonare al numero 329/2124933.
CORSO DI INTAGLIO NELLA SALA EX ZUCCHERIFICIO L’Assessorato a Cultura e Istruzione del Comune di Casalmaggiore istituisce anche per quest’anno un Corso di Intaglio: 14 incontri di due ore ciascuno (20.30-22-30), a scelta nelle sere di mercoledì o giovedì, dal 13-14 febbraio 2013. Il corso si terrà presso la Sala ex Zuccherificio in via Mazzola 43/A e prevede una quota d’iscrizione di € 130,00. Informazioni ulteriori e iscrizioni presso il Museo Diotti (via Formis 17), dal martedì al venerdì dalle 9 alle 12 e il sabato dalle 15.30 alle 18.30; info@museodiotti.it; 0375/200416.
Oglio Po, i tagli sono realtà La Regione ha approvato il Piano Organizzativo Aziendale: via due primariati e il laboratorio analisi
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di G. Gardani e V. Raineri
ppelli politici, raccolta di firme, mobilitazioni. A nulla sono servit: il destino dell’ospedale Oglio Po è segnato. La Regione Lombardia infatti ha approvato il POA, Piano Organizzativo Aziendale. Sembrava che l’approvazione definitiva potesse slittare di qualche settimana, almeno a dopo le elezioni, invece ecco che dal Pirellone è giunta la notiza, ancora non ufficiale ma purtroppo certa. Per l’ospedale Oglio Po l’approvazione comporta il taglio del primariato di Pediatria, di quello di Ortopedia e del laboratorio di analisi, tutti spostati all’ospedale Maggiore di Cremona. L’unica eccezione, come noto, riguarda i pochi casi di urgenza che verranno soddisfatti a Vicomoscano. D’altro canto già due settimane fa Monica Vangi, della Cigl, ci aveva confessato dopo un incontro a Cremona di non nutrire grandi speranze, e che da aprile la macchina organizzativa aveva già previsto l’effettuazione di tutte le analisi nel capoluogo. Ieri la stessa Vangi, in merito alla notizia, ha affermato: «In realtà non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale, ma la realtà purtroppo è questa».
L’assessore ai Servizi Sociali di Casalmaggiore Pierluigi Pasotto è comprensibilmente contrariato: «Abbiamo visto cosa valevano le promesse fatte in campagna elettorale, con Orlando Ferroni e la Lega Nord che in Consiglio garantivano che il piano sarebbe stato congelato. Così come le parole del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Cremona Simona Mariani sempre nel consiglio convocato appositamente. La sanità però è una cosa seria, e la gente queste cose le deve sapere». Quello che arriva da Milano è un forte schiaffo al territorio dell’Oglio Po, che al di là dei confini burocratici già decenni fa scom-
mise su un’uniformità territoriale che comportò rinunce nei vari centri (addio ai preesistenti ospedali di Casalmaggiore e di Viadana, ad esempio), la cui gente nel tempo ha mostrato di essere affezionata al nuovo nosocomio, come dimostrano le raccolte fondi per l’acquisto di macchinari. Il nuovo piano è approvato dunque ed è immdiatamente operativo. Nei prossimi giorni è facile immaginare che il fronte della protesta si compatterà e che pure sindacati e dipendenti faranno sentire la loro voce. Intanto aspettiamo quella dei politici che si candidano e si accingono a chiedere voti al territorio. E che sia una voce forte e chiara.
Prevenire il bullismo
Aria, bene comune
Oltre quaranta ragazzi di origine straniera dell’Istituto Comprensivo Diotti hanno ricevuto mercoledì scorso, dal sindaco Claudio Silla e dall’assessore alla Cultura Ettore Gialdi, la cittadinanza onoraria di Casalmaggiore. L’atto non ha valore legale, in quanto i giovani dovranno attendere la maggiore età per essere considerati legalmente italiani, salvo cambiamento della legge in vigore. Il primo cittadino Silla l’ha comunque definito un ideale abbraccio. La cerimonia è stata anticipata dalla proiezione del film “Il sole dentro”, di Paolo Bianchini, regista legato a Casalmaggiore dall’amicizia di lunga data con la compagnia teatrale de I Genitori Instabili. La pellicola narra una storia di integrazione drammatica che prende le mosse da un fatto realmente accaduto, ossia la morte di due ragazzini guineani Yaguine e Fodé, avvenuta nella stiva di un aereo mentre trasportavano una lettera di richiesta d’aiuto indirizzata al parlamento europeo. Bianchini ha spiegato che da Strasburgo non sono mai arrivate risposte a questa missiva: dunque il regista ha voluto realizzare questo film, proiettato martedì in Senato, «per dare voce a chi non ce l’ha».
“A scuola di benessere: prevenire e contrastare il bullismo” è un progetto che unisce più soggetti impegnati nella lotta al bullismo. Coinvolti, il Comune di Casalmaggiore in primis, come soggetto capofila, e quello di Viadana. Con loro, gli istituti comprensivi Diotti di Casalmaggiore, Parazzi e San Mateo di Viadana, oltre alle forze dell’ordine (Carabinieri e Polizia Locale), ed una cooperativa sociale, L’Umana Avventura di Cremona, che fornirà i servizi di monitoraggio, coordinamento, organizzazione e valutazione. Un progetto ad oggi abbozzato, da presentare a Regione Lombardia nell’ambito del bando per l’assegnazione di finanziamenti per la realizzazione di iniziative di interesse regionale in materia di educazione alla legalità. Alla riunione di giovedì in sala Giunta a Casalmaggiore, si sono confrontati tutti i soggetti coinvolti nel progetto (vedi foto): fatte salve alcune riserve sui tempi, strettissimi, imposti dal bando, la sottoscrizione è stata unanime. Tre le fasi previste: una prima d’indagine, una seconda che condurrà alla realizzazione coi ragazzi di un sito per la promozione della legalità, una terza improntata sull’attività educativa di strada. Il bando, in scadenza il prossimo 10 febbraio, mette a disposizione fondi fino ad un tetto massimo di 30mila euro, a fronte di un progetto di 37500. L’ottenimento del finanziamento è decisivo per la realizzazione del progetto.
SAN GIOVANNI IN CROCE – Il vicepresidente di AmbienteScienze Benito Fiori e il progettista e consulente di CasaClima Damiano Chiarini sono stati i protagonisti di un incontro sul tema “Per una giustizia climatica. Aria acqua: beni comuni in una economia sostenibile”, che si è tenuto martedì sera al Teatro Gallerani di San Giovanni in Croce. Intervistati dal giornalista del Piccolo Vanni Raineri, i due hanno iniziato la serata con una breve relazione: Fiori ha affrontato l’emergenza legata all’inquinamento atmosferico in Pianura Padana, con la presenza ben oltre le soglie di allarme di polveri sottili, mentre con Chiarini si è passati a quello che possiamo fare per abitare e costruire in modo sostenibile. Nel corso della serata, organizzata dall’associazione “Democratici nel mondo” ed introdotta da Fabrizio Aroldi, si è parlato anche di malattie connesse all’inquinamento, di cambiamento climatico, di green economy e smart cities. Le conclusioni che si possono trarre riguardano il necessario passaggio da comportamenti virtuosi individuali ad un nuovo modello di sviluppo sociale, al ruolo che in questo passaggio deve avere la politica, alla necessità di garantire una maggiore informazione ai cittadini. Non siamo condannati quindi dalla storia, ma dal nostro comportamento che può e deve cambiare. Come ha ben detto Chiarini, “l’energia più pulita è quella che non consumiamo”.
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Stranieri, ma casalesi
Bar Giulia GR2 di Rivieri Gianfranco Fermata KM Polo Romani Via Pascoli Sportime Bar Barracuda Portici del Municipio Bar Italia Farmacia Comunale Bar Tavola Calda Distrib. carburante ENI Distr. carburante Ariete Rist. Pizz. Piccolo Paradiso Cartoleria Cartol. Tabacch. Campanini Alim. Tabaccheria Vicini Cartoleria Giamei Alim. Tabacch. Tosi Remo Bar La Nuova Luna Portici del Comune Portici Caffè Roma Edic. Tabacch. Camozzi Edic. Tabacch. Lorenzini Bar Time Out Sido Café Fermata KM Tabaccheria Venturini
angolo Conad Casalmaggiore via Guerrazzi 4 Casalmaggiore via Trento 20 Casalmaggiore via Giovanni Pascoli 28 Casalmaggiore via E. Fermi 19 Casalmaggiore via Martelli 2 Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore piazza Garibaldi Casalmaggiore Centro Commerc. Padano Casalmaggiore via Repubblica rotonda Diotti Casalmaggiore via Repubblica 76 Casalmaggiore via Molossi 47 Vicobellignano via Dante Alighieri 9/B Vicobellignano via Manzoni 39/B Vicomoscano via Gioberti 74 Quattrocase via Nicolò Tommaseo 101 Casalbellotto via Canzio 100 Roncadello via Roma 7 Torricella del Pizzo piazza Italia Scandolara Ravara via Mazzini 3 Castelponzone via Giuseppina 97 Solarolo Rainerio via Matteotti 113 San Giovanni in Croce via Giuseppina 103 Cingia de' Botti via della libertà 46/b Martignana di Po via Bardellina Martignana di Po piazza Comaschi Gussola via Roma 93 Gussola
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Casalmaggiore
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I candidati democratici incontrano i vertici del Consorzio Casalasco del Pomodoro
Pizzetti e Cavazzini alla Pomì D di Vanni Raineri
alla campagna del pomodoro alla campagna elettorale il passo può essere breve. Il tour dei candidati non poteva certo ignorare quella che da tempo è ormai da considerarsi la realtà economica più rilevante del casalasco. Una realtà che a livello sociale, al di là del mero fatturato, è ben radicata nel territorio, sia perché è in forma di cooperativa formata da 300 aziende, sia perché offre lavoro, anche in termini di indotto, a tantissime persone. La storia e il presente del Consorzio Casalasco del Pomodoro è stato presentato a Luciano Pizzetti e a Ivana Cavazzini, candidati del PD, dal direttore Costantino Vaia e dal presidente Paolo Voltini ieri mattina presso lo stabilimento di Rivarolo del Re. Vaia ha accolto i due politici partendo dalle radici storiche, dal 1977 in cui nacque la cooperativa al 1982 con la realizzazione dello stabilimento rivarolese. Quindi il passo decisivo, nel 2007, quando si passò dalla pura lavorazione per altri gruppi all’acquisizione di marchi importanti nell’agroalimentare, quali Boschi, Pomì, Pomito e Pais. Oggi il gruppo ha tre stabilimenti (due nel parmense), 600 addetti (1000 in estate) ed un fatturato consolidato di 215 milioni. La mis-
sion aziendale consiste nell’aggregare i produttori diretti di pomodoro, garantire qualità e sicurezza ed applicare un modello gestionale etico. Oggi il CCDP è un modello in Italia per la produzione sostenibile e l’agricoltura sostenibile: «Noi non possiamo certo delocalizzare», ha detto Vaia, intendendo che le radici e il futuro sono ben salde nel nostro territorio. La tracciabilità di filiera è un valore importante anche per chi esporta due terzi di ciò che produce: la competizione non si fa certo sul prezzo o sul costo di produzione, hanno affermato Vaia e Voltini: «All’estero non basta più la bandiera italiana sulla confezione, ma una nicchia in Usa, Russia o Cina è un mercato enorme». Infine, un accenno all’agricoltura di precisione, che consiste nella sperimentazione in atto in molte aziende associate di sistemi di irrigazione e fertilizza-
Vaia, Cavazzini, Pizzetti e Voltini, ieri mattina al CCDP
zione computerizzati, che consentono non solo una maggiore resa, ma anche minori consumi idrici ed energetici e ridotto inquinamento. Ivana Cavazzini ha chiesto come la cooperativa stia affrontando la crisi globale, e la risposta in termini di vendite è assai confortante. Pizzetti ha voluto invece in-
formazioni sulla formazione del prezzo, tema alquanto attuale, e Voltini ha spiegato come le aziende associate siano in una posizione particolare, ricoprendo sia il ruolo di fornitori che quello di aventi diritto alla suddivisione degli utili. Viviamo una fase importante, e le aziende come questa non vanno lasciate sole: è questo l’invito fatto ai due politici che si candidano a governare paese e regione dai dirigenti del Consorzio, che hanno tenuto a sottolineare come sin qui tutti i risultati siano arrivati senza finanziamenti pubblici. Pizzetti e Cavagnoli ovviamente conoscevano già il Consorzio, ma l’incontro di ieri è servito per addentrarsi nelle attuali necessità di una realtà che è un grandissimo valore aggiunto per il territorio, e che è in prima linea anche quanto ad innovazione.
GIUSEPPE TORCHIO IN VISITA ALL’OGLIO PO Presso l’ospedale Oglio Po si è tenuto il preannunciato incontro tra i rappresentanti della lista civica Centro Popolare Lombardo con Ambrosoli, consiglieri provinciali e comunali ed il direttore del nosocomio, dottor Rosario Canino. Per l’occasione, erano presenti (nella foto da sinistra) il consigliere comunale di Viadana Daniele Mozzi, candidato della lista civica regionale nel collegio di Mantova; il consigliere proviciale cremonese Massimo Araldi (tra i fondatori dell’ospedale); il consigliere provinciale e coordinatore politico della lista civica CPL, Giovanni Biondi; il direttore Rosario Canino e Giuseppe Torchio, capolista della Lista civica Centro Popolare Lombardo per le province di Cremona e Mantova. La delegazione si è fatta interprete delle indiscrezioni trapelate a livello sindacale e amministrativo riferite al piano di organizzazione dell’azienda ospedaliera di Cremona, che comprende l’ospedale Oglio Po, e che vedrebbero un arretramento di tre importanti servizi in particolare ortopedia, che da struttura complessa diventerebbe struttura a valenza dipartimentale; di pediatria e laboratorio analisi che sarebbero declassati a struttura semplice, con la conseguente perdita dei relativi primari. Peraltro, alcune specializzazioni recentemente introdotte come oculistica e urologia, hanno generato un vasto gradimento, quindi la struttura risulterebbe del tutto idonea nel fornire altri servizi sul piano sanitario.
STASERA MASSIMO MUCCHETTI IN SANTA CROCE CASALMAGGIORE – La giornata cremonese del candidato alla Camera del Partito Democratico Massimo Mucchetti si conclude questa sera a Casalmaggiore. L’editorialista e vice direttore del Corriere della Sera sarà protagonista di un vero tour de force, e dopo diversi incontri tra Cremona e il cremasco, incontrerà i casalesi alle ore 21 presso l’Auditorium Santa Croce. Nell’occasione sarà accompagnato da alcuni candidati sia al Parlamento che alla Regione Lombardia tra i quali Luciano Pizzetti e Ivana Cavazzini.
Mugabo, Gaggia e la casalese Bandini a sostegno di Ambrosoli presidente hanno ricoperto cariche di alcun tipo in passato. E proprio in tal senso si è posto l’intervento di Jean Claude Mugabo, che ha parlato da capolista, evidenziando l’importanza del voto da due diverse prospettive. «Chi ragiona sulla possibile malafede - ha detto - può tranquillamente pensare che Ambrosoli non ha ancora rubato perché non è ancora stato al potere. Non appena sarà sulla poltrona, dicono, sarà come tutti gli altri. Noi non abbiamo prove, non possiamo dire che
VICOMOSCANO - Una cena per pochi intimi, in attesa di svelarsi in pubblico. Mercoledì scorso Michelangelo Gaggia, Jean Claude Mugabo e la padrona di casa Paola Bandini (nella foto) hanno parlato ai sostenitori del Listone, che come noto ha candidato proprio la commerciante casalese nella lista “Patto Civico – Con Ambrosoli Presidente” per le elezioni Regionali della Lombardia. Si tratta di una lista e di tre candidati slegati dal contesto politico, che non
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non sarà così. Ma abbiamo una certezza: Ambrosoli è ancora un puro e non può pagare le colpe diffuse della politica, non può cioè essere giudicato a priori. Dopo di che emerge la pars costruens: io dico a voi di non votare me ha sottolineato Jean Claude, professore universitario alla Cattolica di Milano e amico personale di Ambrosoli - ma votate Paola, perché la conoscete. Avete una possibilità incredibile, stavolta: votare una persona di fiducia, con la quale
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10.55 APRIRAI. Attualità 11.10 I RACCONTI DELLA TERRA DEGLI ORSI.Doc 12.00 LA PROVA DEL CUOCO.Att 13.30 TG1/TELEGIORNALE 14.00 EASY DRIVER. Attualità 14.30 LE AMICHE DEL SABATO.Att 17.00 TG1/CHE TEMPO FÀ 17.15 A SUA IMMAGINE 17.45 PASSAGGIO A NORD-OVEST 18.50 L'EREDITÀ. Game show 20.00 TG1 TELEGIORNALE 20.35 AFFARI TUOI. Game 21.10 I MIGLIORI ANNI. Varietà 24.00 S'È FATTA NOTTE. . Attualità
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TG1 L.I.S. MAXITALIA. Attualità A SUA IMMAGINE. Att SANTA MESSA RECITA DELL'ANGELUS LINEA VERDE. Attualità TG1 Telegiornale DOMENICA IN L'ARENA TG1 Telegiornale DOMENICA IN COSÌ È LA VITA L'EREDITÀ. Game show TG1 Telegiornale AFFARI TUOI. Game TUTTA LA MUSICA DEL CUORE. Fic SPECIALE TG1. Attualità
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APRIRAI. Attualità SULLA VIA DI DAMASCO. Att MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 GIORNO / DRIBBLING THE LYING GAME. Telefilm NORA ROBERT'S. Film SERENO VARIABILE. Attualità 90°MINUTO. Sport COPS. Telefilm TG2 NOTIZIE CASTLE. Telefilm BODY OF PROOF. Telefilm TG2 NOTIZIE SABATO SPRINT. Sport TG2 DOSSIER
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REAL SCHOOL. Att ALIEN SURF GIRLS. Tf RAGAZZI C'È VOYAGER.Var A COME AVVENTURA. Att MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 GIORNO/METEO/MOTORI QUELLI CHE SPETTANO. Var QUELLI CHE. Varietà STADIO SPRINT. Sport 90°MINUTO. Sport COPS SQUADRA SPECIALE. Tf TG2 NOTIZIE NCIS. Telefilm ELEMENTARY. Telefilm LA DOMENICA SPORTIVA
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avete condiviso tante esperienze, senza passare dal filtro dei politici. Nel peggiore dei casi, se non manterrà le promesse, saprete a chi rivolgervi senza più burocrati a fare da intermediari». Un modo di fare e di porsi davvero innovativo rispetto alle campagne elettorali più ortodosse. In questi giorni Paola Bandini sta presentando un programma elettorale ad hoc sui problemi e le esigenze del casalasco che sottoporrà ad Ambrosoli.
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CARABINIERI 2.Telefilm RICETTE DI FAMIGLIA. Att TG 4/METEO/NOTIZIE/TRAFFICO UN DETECTIVE IN CORSIA. Tf LA SIGNORA IN GIALLO. Tf TG4 TELEGIORNALE LO SPORTELLO DI FORUM.Att POIROT. Film DETECTIVE MONK. Tf PIANETA MARE. Att TG 4 - METEO 4 TEMPESTA D'AMORE. Soap WALKER TEXAS RANGER. TF SQUADRA ANTIMAFIA 2. Film LIFE. Telefilm
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PRIMA PAGINA Traffico/METEO TG5 MATTINA SUPERPARTES. Attualità FORUM. Attualità TG5 TELEGIORNALE/METEO 5 COUGAR TOWN. Telefilm AMICI. Talent VERISSIMO. Attualità AVANTI UN ALTRO. Game TG 5 telegiornale - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà ITALIA'S GOT TALENT. Talent X STYLE. Varietà TG5 NOTTE/METEO5
07.55 TRAFFICO - METEO 5 08.00 TG5 MATTINA 08.50 LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. Attualità 10.00 RITORNO ALLA LAGUNA BLU. F 12.00 MELAVERDE. Att 13.00 TG5 Telegiornale - METEO 5 13.40 L'ARCA DI NOÈ. Varietà 14.00 DOMENICA LIVE. Varietà 18.50 AVANTI UN ALTRO. Game show 20.00 TG 5 - METEO 5 20.40 STRISCIA LA DOMENICA.Var 21.30 CENTOVETRINE. Soap 23.30 UN SEGRETO TRA DI NOI. Film 01.30 TG5 NOTTE/METEO5
RETE 4
07.00 I'M THE BAND. Sitcom 07.20 I PINGUINI DI MADAGASCAR Cartoni animati 11.00 ROBIN HOOD. Telefilm 12.25 STUDIO APERTO - METEO 13.00 SPORT MEDIASET. Sport 13.40 MARS ATTACKS! Film 15.45 CAPTAIN ZOOM. Film 17.40 LA VITA SECONDO JIM. Sitcom 18.30 STUDIO APERTO/METEO ITALIA 1 19.00 JUMANJI. Film 21.10 LE CRONACHE DI NARNIA. F 24.00 KULL IL CONQUISTATORE. F 01.45 SPORT MEDIASET 02.10 STUDIO APERTO
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SUPER PARTES.Att SLOW TOUR. Att SANTA MESSA LE STORIE DI VIAGGIO A...Att TG 4 TELEGIORNALE RICETTE DI FAMIGLIA. Att PIANETA MARE. Attualità TG4/COME SI CAMBIA. Reality DONNAVVENTURA. Att DON GNOCCHI. Fiction TG4 Telegiornale - METEO 4 IL COMANDANTE FLORENT.F IL MIGLIO VERDE. Film PLEASANTVILLE. Film TG4 NIGHT NEWS
SUPERPARTES. Attualità CARTONI ANIMATI FLIPPER. Film STUDIO APERTO - METEO LA VERA STORIA DI BIANCANEVE. Film SYDNEY WHITE. Film LA VITA SECONDO JIM. Sitcom STUDIO APERTO LARA CROFT. Film LE IENE SHOW. Varietà CALIFORNICATION. Telefilm SPORT MEDIASET STUDIO APERTO LA PARTITA. Film
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DOMENICA 3 06.00 07.00 09.55 11.05 12.30 13.30 14.05 17.00 17.55 18.00 20.00 20.30 21.30 24.00
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Cultura&Spettacoli Da oggi le opere di Giagnacovo in esposizione
Oggi alle 18, la galleria Interno18 inaugura la prima personale di Matteo Giagnacovo allestita fino al 14 marzo. Le 20 carte e tele, medio e grande formato, tutte tecniche miste, si caratterizzano per una forte unitarietà. I lavori sono concepiti
attraverso l’uso di texture robuste e corpose; colori accesi e vibranti trattati con gesto istintivo, immediato; le figure sono spesso avvolte da aloni, geometrie di colore e superfici applicate che diventano parti integranti del soggetto.
Appuntamento martedì sera a Casalmaggiore con “Ferdinando” di Annibale Ruccello
In scena un capolavoro della drammaturgia
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casa, riaccendendo passioni sopite e smascherando vecchi delitti. Il regista ha spiegato: «Il testo di “Ferdinando” mi è sempre apparso molto diverso da tutti gli altri di Annibale: un testo più realistico, storico, dramma con una struttura classica... Un testo terribile per come rappresenta la depravazione, un atto cannibalico, un rapporto col religioso pieno di contraddizioni e rappresentato con cruda violenza, ma sempre con l’amore struggente che Annibale ha verso le ossessioni della sua vita. Il desiderio per un inafferrabile adolescente, nato da un inconsolabile bisogno d’amore, matura nella mente di personaggi disperati, prigionieri della propria solitudine, esacerbati dall’abitudine. Allora tutto l’aspetto storico mi è apparso una finzione, un teatro della crudeltà mascherato da dramma borghese, in cui anche la lingua, il fantomatico napoletano in cui si sostanzia Donna Clotilde, è esso stesso lingua di scena, lingua di rappresentazione, non meno del tanto “schifato” italiano».
di Federica Ermete
“The history boys” per Diversamente
Martedì 5 febbraio alle ore 20.30, la stagione di prosa del Teatro Ponchielli, propone uno spettacolo che rientra nell’ambito della rassegna “Diversamente”, il filone che dà spazio a nuovi linguaggi registici, autori contemporanei, giovani talenti, nonché a messe in scena rinnovate ed attuali. Ed ecco, ancora una volta, un autore contemporaneo, Alan Bennett, con “The history boys”, diretto dagli storici fondatori della compagnia Teatridithalia, Elio De Capitani e Ferdinando Bruni. E’ una storia di oggi “The history boys”, commedia di Alan Bennett del 2004, vincitrice di 6 Tony Award e trasformata in film nel 2006. Sulla scena, si esibiscono otto giovani attori nell’interpretazione di un gruppo di adolescenti alle prese con gli esami di ammissione agli esclusivi college di Oxford e Cambridge: sono ragazzi molto diversi tra loro ma fortemente affiatati: dal leader della classe, il donnaiolo Dakin, fino al fragilissimo Posner, innamorato - per nulla segretamente - di lui. Hector, il professore di inglese (interpretato da Elio De Capitani) e Mrs Lintott, la professoressa di storia (Ida Marinelli) hanno cercato di stimolare la loro curiosità andando oltre percorsi consueti e preconfezionati, infischiandosene del prestigio della scuola, delle tradizioni e delle convezioni. Ma il preside (Gabriele Calindri) è di tutt’altro avviso e, per la fama del suo istituto, li vorrebbe tutti ammessi alle Università più prestigiose. Si apre così uno scontro che vede scendere in campo anche un agguerrito professore (Marco Cacciola), incaricato di dare una “ripulita” al loro stile, renderlo raffinato, “giornalistico” e spendibile al “supermercato del sapere”. Uno spettacolo in cui si parla di letteratura, poesia, filosofia e si disserta sul cinema...
artedì 5 febbraio alle ore 21, al Teatro di Casalmaggiore, Fondazione Salerno Contemporanea, Teatro Stabile di Innovazione e Festival Benevento Città Spettacolo, portano in scena “Ferdinando” per la regia di Arturo Cirillo. Capolavoro della drammaturgia di Annibale Ruccello, al suo debutto, “Ferdinando” fu giudicato uno degli spettacoli più significativi della drammaturgia novecentesca. Con questo nuovo allestimento, Arturo Cirillo è al suo terzo incontro col drammaturgo stabiese, dopo le fortunate prove de “Le cinque rose di Jennifer” e “L’ereditiera” (entrambi Premio Ubu). TRAMA Campagna napoletana, agosto 1870: il Regno delle Due Sicilie è caduto e la baronessa borbonica Donna Clotilde (Sabrina Scuccimarra), nella sua villa vesuviana, si è “ammalata” di disprezzo per il re sabaudo e per l’Italia picco-
Un momento dello spettacolo
lo-borghese nata dalla recente unificazione. A fare da infermiera all’ipocondriaca nobildonna è Gesualda, cugina povera e inacidita dal nubilato, ma segreta amante di Don Catellino, prete corrotto e vizioso. A
sconvolgere lo stagnante equilibrio domestico è l’arrivo di Ferdinando, un sedicenne dalla bellezza efebica che, rimasto orfano, viene mandato a vivere da Donna Clotilde. Sarà lui a gettare lo scompiglio nella
“Gioca giocattolo” al Ponchielli Incontri su don Primo Mazzolari
Secondo appuntamento con la rassegna “Il Ponchielli per i piccoli”, la rassegna dedicata ai più piccini e alle loro famiglie. Domani alle 16, il Teatro del Buratto porta in scena “Gioca giocattolo” di Franco Spadavecchia, testo di Beatrice Masini e regia di Jolanda Cappi e Giusi Colucci. Il pagliaccio, l’orsacchiotto, una bambola arrivata per sbaglio e pochissimo usata e “l’amico immaginario”… Ecco i protagonisti di questa storia. I giocattoli sono sempre pronti a soddisfare ogni desiderio del bambino e lo conoscono bene perché lo vedono crescere, ma quando lui non c’è loro giocano davvero, scherzano e sognano. Un giorno il bambino confida all’amico immaginario la sua paura per l’arrivo di una sorellina... Così i genitori gli regalano un giocattolo nuovo. Ora sono i vecchi giocattoli ad aver paura di finire dimenticati in una soffitta, in un scatolone e poi alla discarica…
Don Primo Mazzolari “trova casa” nel cuore della città dove è nato, ha studiato, insegnato ed iniziato il suo cammino pastorale. Cremona rende omaggio al suo figlio illustre con il ciclo di incontri dal titolo “Fede ed Etica”, avente lo scopo di presentare al pubblico alcuni testi di recente uscita, portando il lettore a confrontarsi col pensiero del parroco. L’iniziativa, con il patrocinio del Comune di Cremona, nasce dalla collaborazione tra Libreria Cremonabooks, Fondazione
La storia artistica di Wlady Sacchi in mostra
Inaugurazione questa sera negli spazi del chiostro del teatro San Domenico
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uesta sera alle ore 17 negli spazi del chiostro del teatro San Domenico a Crema, si apre con l’inaugurazione ufficiale una nuova mostra del pittore cremasco Wlady Sacchi. Ogni anno Sacchi presenta una sua mostra, ma stavolta si tratta di una’esposizione particolarmente importante perché raggruppa quadri (una sessantina) che illustrano la sua opera di artista a partire dagli inizi dei primi anni Sessanta fino agli ultimi anni: una mostra antologica. «Wlady Sacchi è un pittore che onora il suo mestiere in una sintesi mirabile fra tradizione e modernità», ha citato Giovanni Marotta, presidente della Fondazione S. Domenico, presentando l’artista - con una grande padronanza tecnica ma anche con una lettura profonda della realtà”. Wlady Sacchi, da parte sua, ricorda le tappe prin-
La presentazione della mostra
cipali della sua (lunga) carriera di artista, dalla prima controversa mostra a Crema, alle importanti mostre a Milano o a Bergamo, per citare le più note. Questa mostra antologica infatti vuol essere l’illustrazione di un sogno d’artista durato decenni, che è riuscito a fare della sua vita un’esperienza unica in grado con la sua arte di rivelare “arcani messaggi o qualche verità da lasciar trasparire dalle pieghe dell’apparente insignificanza delle cose” (Mario Marubbi). Le ultime opere di Sacchi, infatti, dipingono un presente pieno di rottami, di bidoni vuoti, un paesaggio degradato per mostrare il pari degrado della società consumistica, specchio della (irreversibile) decadenza artistica e morale. L’atto creativo, così, in Wlady Sacchi, non è mai scindibile dall’impegno civico. Tiziano Guerini
Nuova rassegna teatrale ad “Alice nella città”: in scena “Infactory”
La nuova stagione di “Alice nella città” si arricchisce della rassegna teatrale “Un teatro da cercare in una nuova sala teatrale”, che si aprirà nella sede di via Cappi a Castelleone, questa sera con “Infactory”,
spettacolo della compagnia Teatrostalla. Si tratta di un ciclo di otto spettacoli caratterizzati da temi e tecniche varie, sguardi sulla contemporaneità, poesia, letteratura e storia e che compongono gli elementi di
un cartellone ricco di suggestioni e spunti. Ancora una volta l’iniziativa di “Alice” mette in campo la contemporaneità musical-teatrale nei suoi aspetti di massima creatività , innovazione e sperimentazione
Cinema e teatro propone il film “C’era una volta in Anatolia”
Ultimo appuntamento della rassegna “Cinema a teatro”: si proietta sul palcoscenico del teatro San Domenico di Crema, domani alle ore 17, il film del 2011 di Nuri Bilge Ceylan “C’era una volta in Anatolia”, vincitore
del Gran Prix di Cannes. Nel cuore della steppa dell’Anatolia – colline e strade sempre uguali di un paese diviso tra tradizionalismo e modernità – un assassino cerca di guidare dei poliziotti, un commissario, un procuratore e
un medico verso il luogo dove ha sepolto la sua vittima. Così commenta Marco Viviani, curatore della rassegna: «Una metafora dell’assurdo che lascia stupefatti per l’originalità e la forza suggestiva delle immagini». Si con-
clude così anche quest’anno la rassegna “Cinema a teatro” dopo appuntamenti interessanti per approfondire una cultura cinematografica assolutamente indispensabile per chi voglia vivere l’arte del presente.
“Don Primo Mazzolari” di Bozzolo e Acli cremonesi. La rassegna viene inaugurata lunedì 4 febbraio, alle ore 17.30, nella Sala SpazioComune, dalla conferenza “La politica come salvezza comune Mazzolari e l’impegno politico”. Interviene don Virginio Colmegna, direttore della Casa della Carità di Milano, che ha curato l’introduzione del libro “Come pecore in mezzo ai lupi”, raccolta di alcuni dei testi più significativi di Mazzolari sul tema della politica.
Il sipario e lo sguardo, ultimo appuntamento
Ultimo dei cinque appuntamento con Luigi Ottoni per “Il sipario e lo sguardo”, conferenza-storia del teatro, raccontata sul palcoscenico del San Domenico di Crema, che si concludono con l’incontro di mercoledì 6 febbraio alle ore 18. Dalle forme del dramma greco alla commedia dell’arte; dal teatro inglese di Shakespeare al classicismo francese di Molière; dal teatro borghese alla modernità e alle avanguardie. «Perché ognuno chiosa Luigi Ottoni - possa esplorare nuove ipotesi sul teatro e la sua storia, realizzare diverse connessioni e possibilità; provare a gettare uno sguardo alla disperata bellezza, a quella bellezza terribile e pericolosa che si “nega” tra le pieghe di un sipario; quella bellezza amara di cui parlava Rimbaud per cui anche la tragedia è bella». Una serie di appuntamenti che impreziosiscono la programmazione del teatro San Domenico nella sua funzione non solo di rappresentare lo spettacolo del teatro, ma anche di spiegarlo e di mostrarne tut-
ta la carica artistica di creatività e di innovazione. JUNIOR Mercoledì 6 febbraio alle ore 10 per la rassegna “Junior” - teatro per le scuole, va in scena al San Domenico lo spettacolo “La pecora nera”. Si tratta di un progetto teatrale ideato, diretto e interpretato da Daniel Gol, Laura Marchigiani e Alessandro Nosotti. La pecora nera rappresenta l’accezione, avvolta in un modo tutto suo, intenta a giochi solitari e fantasiosi, con compagni di viaggio diversi. La pecora nera sperimenta la diversità e la voglia coraggiosa di non lasciarsi cambiare. Il gregge, invece, rappresenta l’uguaglianza ordinata e solo il numero è la sua forza. Un prato verde per raccontare (ai più piccoli) la società e la vita. La rassegna Junior vive quest’anno una edizione di particolare fortuna, riuscendo ad accostare, numerosi, per la prima volta al teatro bimbi e giovani adolescenti ampliando così l’offerta educativa scolastica.
Lettere & Opinioni "
polemica
E i sottopassi di Stazione Cava e Picenengo dove sono finiti? Signor direttore, sono costretto a denunciare l’incomprensibile dimenticanza della Giunta del Comune di Cremona per aver escluso Stazione Cava e Picenengo dai progetti per l’eliminazione dei passaggi a livello. Infatti, appare gravemente pregiudizievole per la realizzazione del raddoppio del binario Cremona-Cava, che la Giunta non abbia dato incarico a Centro Padane di progettare, insieme alla rimozione delle barriere di S. Felice, via Brescia e via Persico, anche i sottopassi di Stazione Cava e Picenengo. Tale “dimenticanza” è in palese contraddizione con le affermazioni del vice sindaco Malvezzi che lo scorso 23 ottobre dichiarava pubblicamente che il rinvio del raddoppio ferroviario al 2014 era “solo tecnico” e che era «da fugare ogni dubbio circa la volontà dell’amministrazione di realizzare questa opera fondamentale e strategica per i pendolari della linea Cr-Mi e per l’area industriale portuale”. Invece, emerge al contrario che, se mai per il 2014 Rfi, Regione, Provincia e Comune di Cremona riuscissero davvero a trovare i 17 milioni di euro necessari per il raddoppio, a quel punto mancherebbero i progetti per i due sottopassi di Cava Stazione e Picenengo, col bel risultato che, se pure finanziati, non potrebbero essere realizzati così bloccando di fatto tutta l'opera! Chiedo pertanto che la Giunta del Comune di Cremona colmi tale carenza, subito affidando a Centro Padane anche la progettazione, almeno preliminare, dei sottopassi di Stazione Cava e Picenengo. Giorgio Albera Presidente del cda Porto-Polo Logistico di Cremona srl ***
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quesito
Meglio i sottopassi o il “mutuo sociale”? Gentile direttore, Casapound Italia lotta da sempre contro l’emergenza abitativa in cui versano migliaia di italiani. Anche a Cremona, su 549 domande presentate da famiglie bisognose per ottenere alloggi di edilizia residenziale pubblica, sono state accettate solo 46 domande. Questo significa che ci sono almeno 500 famiglie che rischiano di non avere un tetto sopra la testa. Gli alloggi gestiti dall’Aler, spesso sono indisponibili perché bisognosi di ristrutturazioni, ma i fondi, notoriamente, scarseggiano. Tuttavia in questi stessi giorni si sono trovati dei fondi per eliminare 7 passaggi a livello tra Cremona e Mantova, per un costo approssimativo di 13 milioni di euro. Denaro che avrebbe potuto essere speso meglio, tenendo presenti altre priorità. In questo momento di grave crisi, Casapound Italia vuole ribadire l’importanza del diritto alla proprietà della casa. Continuiamo a sostenere che la nostra proposta del “mutuo sociale” sia l’unica possibile soluzione a questo grave problema. Cos’è il mutuo sociale? E’ una proposta di legge che intende creare un ente che costruisca case e quartieri a misura d’uomo con soldi pubblici e che venda a prezzo di costo queste case a famiglie non proprietarie, con la formula, appunto, del mutuo sociale: ovvero una rata di mutuo senza interesse, non superiore ad un quinto delle entrate della famiglia, una rata che viene bloccata in caso di disoccupazione, una rata che non passa attraverso le banche, ma da finanziamenti comunali, provinciali o regionali. Sette minuti attesa in meno, possono valere centosessanta case in più? CasaPound Italia Cremona ***
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presa di posizione
I tagli alla cultura devono essere condivisi col territorio Egregio direttore, siamo tutti consapevoli che in questi anni gli enti locali sono stati pesantemente colpiti da tagli e da restrizioni, in particolare alle Province si è chiesto di ridurre i propri bilanci del 25%, imponendo alle stesse di colpire alcune spe-
Per dire la vostra, scrivete a:
lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it
A cura di Emilia Rosemarie Codignola* sarcimento in denaro, trasferendo al danneggiato la proprietà dell’animale che aveva causato il danno. Il padrone dell’animale non aveva alcuna scusante, né per caso fortuito, né per forza maggiore. Solo nel VI secolo d. C., quasi mille anni dopo le XII tavole, sotto l’Impero di Giustiniano, nel procedere alla revisione delle leggi dello Stato Romano, i compilatori introdussero un’attenuazione. In particolare, il padrone poteva evitare il risarcimento in denaro o la consegna dell’animale, se dimostrava che il comportamento di quest’ultimo, da cui era derivato il danno, era “anormale”. In questa attenuazione possiamo scorgere l’origine dell’attuale scusante per caso fortuito. Tornando ai giorni nostri, pertanto, il possessore di un animale che abbia causato un danno può evitare il risarcimento se il fatto è dipeso integralmente dall’azione di terzi totalmente estranei alla sua attività, o se esso è conseguenza esclusiva del comportamento colposo del danneggiato. Il proprietario dell’animale potrà altresì an-
cifiche spese considerate “aggredibili”. La situazione è pertanto pesante, per queste ragioni sarebbe utile garantire un maggiore confronto rispetto alla eventuale volontà di cancellare quasi completamente il contributo della Provincia di Cremona al mondo della cultura cremonese. Non è intenzione nostra strumentalizzare, in questi anni abbiamo infatti apprezzato e sostenuto il lavoro della Giunta, volto a rendere più omogeneo e più efficace il sistema bibliotecario provinciale, tuttavia su alcune partite importanti non vediamo particolare attenzione e soprattutto manca un ruolo centrale di regia e di coordinamento da parte dell’amministrazione e una governance efficace fra istituzioni. Ricordiamo che lo scorso anno la giunta Salini aveva predisposto un progetto strategico indirizzato al territorio che è tuttavia rimasto nel cassetto. Questo documento aveva il limite di circoscrivere le politiche culturali in una semplice ottica di marketing territoriale, questo approccio non è esaustivo, anzi è l’errore che molti governi locali commettono quando affrontano le potenzialità dello sviluppo correlato alla cultura. Pertanto a partire dalla consapevolezza che i problemi delle politiche culturali del nostro territorio vengono da lontano e che oggi sarebbe ancora più sconveniente ragionare su progetti ambiziosi, ma irrealizzabili o al contrario adagiati su una mera logica di risorse a pioggia, siamo però altrettanto consapevoli che una decisione drastica di questa portata che colpisce alcuni presidi importanti del nostro sistema culturale (la Fondazione Stradivari, la Monteverdi, il Folcioni) deve essere immediatamente condivisa all’interno del consiglio provinciale e soprattutto con il territorio. Andrea Virgilio Capogruppo del Pd in consiglio provinciale Vera Castellani Consigliere provinciale del Pd ***
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lamentela
Basta con le inutile promesse dei politici in campagna elettorale Gentile direttore, personalmente sono stufa di sentir parlare di Imu in campagna elettorale. Da Berlusconi, quando con un’azione da kamikaze tolse l’Ici all’ultimo minuto per farla in barba a Prodi, al prof. Monti che promette “mare e monti”, mi si conceda il bisticcio di parole, riduzione dell’Imu compresa. E ci si meraviglia se avanza l’antipolitica? Ma per chi ci prendono
dare esente da responsabilità se fornirà la prova del caso fortuito, ossia dell’esistenza di un fattore esterno, imprevedibile, inevitabile, assolutamente eccezionale, che ha determinato l’evento lesivo e che sia idoneo ad interrompere il nesso di causalità tra il comportamento dell’animale e l’evento lesivo. Ne consegue che per i danni cagionati dall’animale al terzo, sia esso una persona o un animale, il proprietario risponderà in ogni caso e in toto, a meno che non dia la prova appunto del caso fortuito. Se la prova liberatoria richiesta dalla norma non sarà fornita, il proprietario dell’animale sarà tenuto a ristorare il danneggiato per il danno subìto, danno sia patrimoniale che morale, quest’ultimo derivante dal patimento psicologico ingenerato dall’evento lesivo. La giurisprudenza appare ormai consolidata nello stabilire che il patimento derivante dalla morte del proprio animale, se causato da un terzo, è produttivo di danni morali. In particolare, ai sensi dell’art. 185 del codice penale, “l’atto illecito che determina la ma-
questi signori, nessuno escluso, che nulla hanno ancora pagato per la crisi? Non basta allettarci con lo specchietto dell’Imu per invogliarci ad andare a votare per questo o quel politico, tra l’altro senza aver cambiato la legge elettorale. L’Italia è piena di cavalli di battaglia da cavalcare anche più importanti, dalla lotta contro la corruzione dei partiti, all’immoralità, dal degrado ambientale, allo spreco di denaro pubblico, dalla lotta contro mafie, ’ndrangheta e camorra, alla disperante perdita dei posti di lavoro. Ne aggiungiamo altri? Ci sarebbe l’imbarazzo della scelta. E questi reiteratamente sparano il loro ballon d’essai con l’Imu? E’ forse l’unica tassa esistente che ci pesa sulle spalle? Per cortesia, se rinnovamento ci deve essere, incomincino con l’essere seri ed onesti, soprattutto nei nostri confronti a partire dalle promesse, tasse e Imu comprese. Lucia Zanotti Cremona ***
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appello
Fermate la produzione di pellicce nella moda Egregio direttore, anche quest’inverno abbiamo visto proporre una moda crudele, quella delle pellicce. Se negli ultimi anni la pelliccia come capo intero di abbigliamento è tramontata, è fiorita invece quella degli inserti su colli di giubbotti, bordi, polsi e persino di borse profilate, se non addirittura interamente di pelliccia, che non servono certo a scaldarsi. Se un tempo serviva a questo, da molti anni non è più necessaria in quanto validamente sostituita da altri materiali non di origine animale. La Lega AntiVivisezione ritiene che azioni come quella di Dovera non servano a diffondere l’idea di un modo diverso di vivere nel rispetto degli animali e dell’ambiente. Come documentato dalla Lav nel dossier “The environmental impact of mink fur production” (disponibile online), la produzione di 1 kg di pelliccia di visone causa un impatto ambientale di gran lunga maggiore rispetto alla produzione di 1 kg di un prodotto alternativo come cotone, acrilico, lana. Le persone sensibili verso tali temi dovrebbero essere messe al corrente di quanta sofferenza indossano dietro ogni singolo capo di pelliccia: anche se gli allevamenti rispettano gli standard europei di detenzione degli animali, sono comunque costretti a vivere in piccole gabbie metalliche e a morire, per mano degli allevatori, con metodi che comportano altissima sofferenza.
" lattia o la morte di un animale da compagnia è fatto produttivo di danni morali nei confronti di chi lo accudiva e ne aveva cura, in ragione del coinvolgimento in termini affettivi che la relazione tra l’uomo e l’animale domestico comporta, dell’efficacia di completamento e arricchimento della personalità dell’uomo e quindi dei sentimenti di privazione e di sofferenza psichica indotti dal comportamento illecito” (Pretura Rovereto 15 giugno 1994). Nel caso di specie, il proprietario del cane che ha aggredito mortalmente il suo gatto, dovrà rispondere dei danni cagionati dal proprio cane ai sensi dell’art. 2052 c.c., ma certamente l’introduzione fortuita del gatto nel giardino del vicino di casa potrebbe costituire una causa di esclusione della responsabilità. *Avvocato Stabilito e Mediatore civile emiliacodignola@libero.it
Per fortuna ci sono anche segnali di cambiamento: l’Olanda ha vietato lo scorso dicembre gli allevamenti di pelliccia, affiancandosi ad altri Paesi europei; diverse case di moda hanno optato per materiali sintetici che non tolgono nulla all’esteriorità e nello stesso tempo non comportano il sacrificio di esseri viventi senzienti. La campagna Lav 2011 ha riscosso grande successo con la raccolta di oltre 60mila firme per chiedere la messa al bando degli allevamenti di pelliccia. Per chi vuole saperne di più invitiamo a visitare www.lav.it Gruppo Lav Cremona ***
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ne. Occorre mettere in campo l’ambizione di “ripensare lo sport” con progetti concreti di sviluppo del patrimonio umano e materiale esistente. Goffredo Iachetti Presidente provinciale Uisp Natale Azzini Dirigente provinciale Uisp ***
Cane aggredisce: proprietario risarcisce salvo il caso fortuito Buongiorno avvocato, il mio gatto si è intrufolato nel giardino del mio vicino di casa ed è stato ucciso dal suo cane. Vorrei sapere se posso chiedere il risarcimento dei danni materiali e morali per la perdita del mio amato gatto. Matteo *** Il danno prodotto dagli animali è regolato dalla fattispecie di cui all’art. 2052 del codice civile, secondo cui “il proprietario è responsabile dei danni cagionati dall’animale, salvo che provi il caso fortuito”. E’ opinione comune in dottrina ed in giurisprudenza che tale disposizione preveda un caso di responsabilità oggettiva, fondata non sulla colpa, ma sul rapporto di fatto con l’animale. Le origini di questa norma sono antichissime e risalgono al primo codice di legge dei latini: le XII tavole, databili intorno al 450 a.C., nelle quali era contemplata la cosiddetta “actio de paupere”, in base alla quale il danno cagionato dall’animale era considerato un illecito civile ed era punito con un’ammenda (pena pecuniaria) a carico del padrone dell’animale. Quest’ultimo, tuttavia, poteva evitare il ri-
Sabato 2 Febbraio 2012
proposta
Ormai è indispensabile una politica dello sport Egregio direttore, abbiamo letto con estremo interesse l’intervento del prof. Stassano, di cui condividiamo appieno lo spirito ideale che lo muove, oltre alla sostanza delle considerazioni critiche e delle indicazioni strategiche in esso contenute. Così come è vero che il mondo della politica non può più reggersi sulle promesse di impegno dei partiti sulle questioni storiche irrisolte (le riforme istituzionali e sociali), è altrettanto innegabile che al mondo dello sport non bastano più le performance dei suoi campioni, ovvero le “passerelle” televisive e giornalistiche dei suoi protagonisti strapagati. Servono i fatti, scrive Stassano, e cioè interventi strategici sul sistema sportivo che producano una nuova cultura dello sport che tenga conto e valorizzi tutte le fasi della vita umana, dal bambino all’anziano, e aggiungiamo noi un nuovo assetto di poteri e responsabilità ed una diversa distribuzione delle risorse economiche nella struttura dello sport italiano. Serve una vera riforma dello sport e pertanto una svolta nella politiche nazionali per lo sport. Serve un Ministero con portafoglio, che sappia coordinare gli altri comparti governativi interessati allo sport (sanità, Welfare, Ambiente, Turismo, Lavoro, ecc.) che dia indirizzi e promuova campagne nazionali e serve una legge-quadro che definisca una volta per tutte ruolo e funzioni delle Regioni e degli Enti Locali, gli impegni del Coni come agenzia tecnica dello sport e dell’associazionismo sportivo nelle sue diverse articolazioni (federazioni ed enti di promozione). Una riflessione va aperta anche nella nostra città, dove non possiamo accontentarci del titolo di “Città europea dello sport” mentre le strutture comunali soffrono di scarsa manutenzio-
bordo e sel
Migliorare la scuola pubblica è uno dei nostri impegni Gentile direttore, la scuola pubblica sarà una delle priorità della nostra prossima azione di governo. E’ uno dei settori fondamentali su cui puntare per il rilancio formativo, culturale e occupazionale del Paese, anche per questo è giusto innalzare l’età relativa all’obbligo scolastico. Per fare ciò abbiamo bisogno di nuovi insegnanti e proponiamo un piano pluriennale di immissione in ruolo dei precari, fino ad esaurimento delle graduatorie, intendiamo reintrodurre il tempo pieno, le ore di laboratorio, la presenza di insegnanti di sostegno e garantire la formazione dei docenti durante tutto il percorso lavorativo. Per una scuola moderna, all’altezza del livello medio europeo, dobbiamo anche porre al centro della nostra azione l’attuazione di un piano di riqualificazione, messa in sicurezza e ammodernamento delle scuole attraverso un fondo unico per l’edilizia scolastica che raccolga tutte le risorse ora bloccate o disperse. Questo è il mio impegno, chiaro e forte, che prendo nei confronti degli studenti e delle loro famiglie, del personale che lavora nelle scuole, degli amministratori locali che quotidianamente devono fare fronte a situazioni spesso ingestibili per la mancanza di fondi. E' per questo che sottoscrivo un Piano straordinario a favore dell’edilizia scolastica pubblica. Franco Bordo Caondidato alla Camera per Sinistra Ecologia Libertà ***
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verso le Elezioni
A Cremona servono condidati locali e non certo la Santanché Gentile direttore, in questi giorni è difficile non commentare la scelta del Pdl di riavere come capolista Daniela Santanché nel nostro collegio, dimostrando, con la scelta delle candidature, di essere un partito allo sbando continuando a subire le decisioni direttamente da Berlusconi. A Cremona lunedì in Sala Mercanti, durante la manifestazione organizzata da Rete Impresa Italia, c’erano i candidati e le candidate alle elezioni regionali e nazionali del Pd, scelti in modo democratico. Erano presenti pure i candidati nelle liste alla Camera dei Deputati o al Senato del Pdl, quelli in posizioni ineleggibili, ma brillava per la sua assenza la capolista Santanché. Daniela Santanché, già candidata ed eletta nel lontano 2006 in provincia di Cremona, in un collegio extra residenza, si è rivelata già in quegli anni distante e ininfluente per Cremona. Ora, come allora, molto concentrata in altre attività politiche e economiche. Io credo che la strategia usata in televisione in questi anni dall’ex sottosegretario del governo Berlusconi, di urlare, insultare, non rispondere alle domande, sollevare argomentazioni molto opinabili, non incanti più nessuno, così come il suo curriculum politicamente controverso: da An, alla destra di Storace, al Pdl. Per non parlare della sua idea di donna in politica: sobrietà, pienezza di diritti per tutte le donne, un welfare che favorisca l’occupazione femminile, riduzione dei costi della politica, etc. A Cremona c’è bisogno di candidati locali e non di paracadutati, candidati che conoscano il territorio e i loro problemi. Quelli nelle liste del Pd sono molto conosciuti e apprezzati sul territorio, sono 8 di cui 5 donne, un gran risultato. La politica cremonese necessita di credibilità e di donne, forti e autorevoli, che si impegnino a modificare e migliorare la realtà, ad agire una effettiva democrazia paritaria nelle istituzioni, nella vita economica e sociale. Si cambia la politica se le donne coraggiose avranno voce, forza e determinazione. Alessia Manfredini Candidata del Pd alla Camera Collegio 3 Lombardia
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Salute
Sabato 2 Febbraio 2013
GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.
PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
La Psicoterapeuta Risponde... Gentilissima dottoressa mi sto preparando ad un periodo dove cambieranno molte cose. Fra poco tempo cambierò casa ma non potrò dedicarmi solo al trasloco, perché dovrò continuare a lavorare e occuparmi della mia bambina di tre anni. Da una parte sono molto contenta per questo cambiamento da tempo atteso, dall’altra però sono un po’ preoccupata… Vorrei evitare che questa situazione mi porti a vivere una condizione di stress. Come posso prevenire un probabile disagio? Grazie, Maria Gentile Maria, la invito a riflettere su alcune questioni implicite nella sua domanda. Da quanto accennato, mi pare di capire che lei si senta come se stesse affrontando un passo importante e risolutivo. Parlando del trasloco, mi sembra inoltre che lei sottolinei come questo cambiamento richieda una sua presenza attiva, specialmente nel
A cura della dottoressa Michela Barbieri, psicologa, psicoterapeuta familiare
portare avanti più impegni nello stesso tempo, e che le costi una grande fatica. Lo stress è una reazione generale dell’organismo che dipende dal modo in cui noi percepiamo una data situazione. La persona è “stressata” quando si sente sopraffatta da una situazione e la affronta mettendo in atto strategie che ostacolano, anziché favorire, l’adattamento al cambiamento. Una di queste potrebbe essere proprio il fatto di “rincorrere le cose”, occuparsi di faccende concrete come se fossero loro a guidare la sua vita. Per il momento eviterei di concentrarmi su questa sensazione di “affanno” e proverei a guardare altrove. Penso, infatti, che la domanda che lei pone rispetto alla paura di sviluppare una condizione di stress potrebbe diventare un’occasione per riflettere sulle emozioni che suscita in lei il cambiar casa. Da un lato, il timore di non farcela a vivere serenamente questo passaggio significativo potrebbe esprimere la paura di
non ritrovarsi più in ciò che era prima, di sentirsi “un’estranea in casa propria”. Dall’altro, lasciare la propria abitazione, soprattutto quando si hanno vissuto momenti speciali come i primi anni di vita di un figlio, può suscitare tristezza legata a un senso di perdita. Il passaggio da lei descritto, pur desiderato e pianificato, non è privo di emozioni conflittuali. Questa complessità delle nostre emozioni a volte ci confonde e ci lascia perplessi: com’è possibile non essere totalmente felici per il fatto di andare a vivere in una casa nuova e più confortevole? Forse, però, si può accettare di non sentirsi subito a proprio agio in una situazione nuova, perché si ha bisogno di tempo per familiarizzare anche solo con l’idea di aver intrapreso un cambiamento non reversibile. Le emozioni che lei prova sono legittime e tutte legate a un momento della sua vita che si sta presentando tanto impegnativo quanto ricco di vitalità.
STUDIO ASSOCIATO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E PSICOLOGIA di DOTT. LOCCI GRAZIELLA, DOTT.BARBIERI MICHELA & ASSOCIATI Orari: Lun-ven:15.30-19.30 - Sab: 9.30-12.30/ 14.00-19.00 tel 0372 429208 Castelverde (CR) Via Manzoni 12 - Loc. Castelnuovo del Zappa - Tel. 0372 429208 - mail: studioassociatocastelnuovo@gmail.com
Ruggeri: «Si sta sperimentando un farmaco che agisce sui reni come un “diuretico del glucosio”»
Nuove frontiere nella cura del diabete L’ invecchiamento della popolazione porta con sè anche un incremento dei malati cronici. Tra queste anche i diabetiti di tipo 2, affetti da una patologia che oggi è sempre più diffusa e che comporta notevole carico assistenziale in termine di visite, controlli e terapie. «Si tratta di una malattia metabolica caratterizzata da un'alterazione nell'utilizzo del glucosio. Il diabete 2 si manifesta con l'incremento della glicemia nel sangue, e questo può dipendere: o da una diminuzione della produzione di insulina da parte dell'organismo, o dall'incapacità dell'insulina stessa a svolgere la propria funzione» spiega la dottoressa Patrizia Ruggeri, responsabile del Centro diabetologico dell'Ospedale di Cremona. «Il diabete è una malattia evolutiva, che può cambiare nel corso degli anni: per questo anche la terapia va riadeguata periodicamente alle nuove esigenze del paziente». Come agisce la terapia? «Il suo scopo è di mantenere la glicemia del paziente vicino ai valori di riferimento, che sono 90130 prima dei pasti e inferiore a 180 dopo i pasti, in genere. Per talune persone, poi, questi valori variano in base all'età, alla durata della malattia, alle complicanze, ecc. L'importante dunque è che il paziente abbia ben chiari quali siano i propri obiettivi». Quali sono le nuove frontiere della terapia? «Negli ultimi anni sta emergendo un nuovo modo di intendere la strategia terapeutica: la cosidetta "target terapy". Si tratta di effettuare una terapia che sia sempre più precoce e che punti al raggiungimento degli obiettivi del
La dottoressa Patrizia Ruggeri, responsabile del Centro diabetologico dell'Ospedale di Cremona
singolo paziente. Quindi se con un determinato farmaco non vengono raggiunti tali obiettivi, bisogna correggere il tiro. Naturalmente qualsiasi approccio terapeutico deve essere accompagnato da un corretto stile di vita dal quale non si può prescindere». Quali sono i principali farmaci per questa patologia? «Ve ne sono di diversi tipi. Quello più noto è la metformina, un tipo di farmaco insulinico-sensibilizzante, che viene utilizzato da oltre 50 anni ed è indicato se non vi sono complicazioni come l'insufficienza renale. Ci sono poi i farmaci secretagoghi, che hanno la funzione di "spremere" l'insulina dalla milza. Essi però hanno un effetto collaterale di cui bisogna sempre tenere conto: possono infatti portare a episodi di ipoglicemia, i quali a volte favoriscono eventi cardiovascolari. Inoltre possono provocare aumento di peso. Negli ultimi anni si sono scoperti nuovi farmaci, le cosidette incretine: si tratta di ormoni gastrointestinali prodotti dalle cellule dell'intestino tenue dopo ogni pasto. Quando si ingesiscono dei cibi l'attività incretinica provoca l'incvremento dell'insulina e la soppressione della produzione di
glucagone (che ha funzione iperglicemizzante). La scoperta di questa classe di ormoni, che ha come capostipite il Glp-1, ha portato a capire che nel paziente diabetico l'attività di tale ormone è ridotto. Per di più esso ha una durata molto breve perché viene inattivato in pochi minuti dall'enzima Dpp-4. I farmaci introdotti sono quindi degli omologhi del Dpl-1, sono di tipo iniettivo e hanno un effetto sia sul controllo della glicemia ma anche sullo stomaco e sui centri della fame, determinando un calo di peso. Esiste poi un secondo gruppo di farmaci che hanno la funzione di inibire l'ensima Dpp-4. Quest'ultimi si utilizzano per via orale, hanno un'ottima tollerabilità, non provocano aumenti di peso nè ipoglicemie. Naturalmente si possono associare alle altre categorie di farmaci già noti, e sono indicati anche per chi soffre di insufficienze renali. Inoltre, a differenza dei secretagoghi, hanno un effetto protettivo nei confronti delle cellule del pancreas. Per questi motivi sono particolarmente indicati per i pazienti anziani». Quali sono i prossimi passi della ricerca in ambito diabetologico? «Si sta sperimentando un far-
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Gentile naturopata è vero che la pelle ha diverse funzioni e che se ha tante tossine non funziona bene creando tanti problemi? Può spiegarmi un pò tutto questo? Le faccio i complimenti perchè lei è davvero brava. Rossana
La pelle è l'organo di rivestimento del corpo, formato, dall'esterno verso l'interno, da tre strati: epidermide, derma e ipoderma o tessuto adiposo sottocutaneo, dotato di grande resistenza alla trazione e anche molto elastico. La pelle ha varie funzioni: difesa, assorbimento, escrezione e secrezione, sintesi, termoregolazione.percezione sensoriale. Se carica di tossine la pelle invecchia precocemente. Le zone che presentano i maggiori ristagni di scorie si arrossano facilmente, anche con un tocco lieve. In queste zone compariranno inestetismi quali: rughe, cellulite, fragilità capillare o semplicemente
maco (Dapagliflozin) che agirà a livello renale e che potremo considerare il "diuretico del glucosio": esso aiuterà infatti ad espellere il glucodio dalle urine. Nel campo delle insuline, invece, stanno progredendo gli studi su un nuovo farmaco insulineo, che è un omologo basale dell'insulina e che ha una durata di azione superiore alle 24 ore, con un effetto metabolico distribuito in maniera uniforme nel corso della giornata. Questo abbassa il rischio di ipoglicemie». In conclusione... «Nella cura del diabete oggi abbiamo a disposizione tanti nuovi strumenti, e la scelta terapeutica viene effettuata in funzione della persona: età, condizioni cliniche, lavoro, durata della malattia, ecc. Poiché è determinante mantenere stabile la glicemia durante tutta la giornata, è importante che gli auto-controlli domiciliari vengano effettuati secondo schemi ben precisi, predisposti dal medico. Con l'andare del tempo, qualora si sovrappongano complicanze gravi, i farmaci assunti per via orale possono risultare insuddicienti e controindicati. In quei casi deve essere utilizzata la terapia insulinica».
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275. un aumento del volume dovuto all'accumulo di grassi e acqua. Un eccesso di tossine può diventare una causa scatenante per la psoriasi, per la dermatite seborroica, per l'acne rosacea, ecc. La pelle è un organo delicato e sensibile e risente dello stress, inquinamento, alimentazione errata, abusi in genere, fumo, ecc. La pelle è anche lo specchio dell'anima. E' il confine che ci delimita e fa di noi un'unità, è la parte visibile del nostro corpo, esprime la nostra individualità e su questa noi scriviamo, ogni giorno, in modo inconsapevole, la nostra storia.
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Agricoltura
Pomodoro, si produce sottocosto
Centrale di Crotta d’Adda, si costituisce la commissione Si è tenuto presso la Provincia di Lodi un incontro in merito alla centrale idroelettrica di Castelnuovo-Crotta d’Adda, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei comuni rivieraschi coinvolti (Pizzighettone, Crotta, Castelnuovo, Maleo, Meleti, Maccastorna, Cornovecchio), delle associazioni agricole cremonesi e lodigiane (Coldiretti, Confagricoltura), dei consorzi di bonifica (Dugali Naviglio Adda Serio e Muzza bassa lodigiana) e del Parco Adda Sud, oltre al progettista dell’impianto, Franco Frosio di Brescia. Sarà costituita una commissione formata da tecnici specializzati, principalmente geologi, per studiare con la massima precisione i possibili effetti sui terreni agricoli causati, con l’innalzamento della falda, dalla centrale idroelettrica progettata a Castelnuovo Bocca d’Adda. La commissione sarà formata dalle Province di Lodi e Cremona e ne faranno parte i tecnici incaricati dai Comuni e dalle associazioni agricole,
Sabato 2 Febbraio 2013
Il prossimo 6 febbraio incontro tra industriali e produttori. Confagricoltura: «Ci sia più chiarezza»
insieme ai geologi indicati dal progettista. Questo è il primo risultato della riunione tenuta in Provincia a Lodi, convocata dall’assessore all’Ambiente Elena Maiocchi in accordo con il collega cremonese Gianluca Pinotti. L’iter è ancora in una fase preliminare, e successivamente saranno affrontati i dettagli del progetto. Per ora i punti fermi dai quali si parte, comunicati alla Direzione generale per le dighe del ministero delle Infrastrutture, sono l’altezza dello sbarramento di 3 metri, la portata di 120 metri cubi al secondo e l’invaso previsto a monte di 3 milioni di metri cubi. Dopo la presentazione del progetto l’incontro è proseguito con le osservazioni e i dubbi sollevati da tecnici e politici: diverse le problematiche poste sia sul tema ambientale che agronomico. L’innalzamento della falda, in un territorio dov’è peraltro già alta, e le conseguenze sui terreni, sono risultati essere l’aspetto più critico del progetto.
I
• A cura di Libera Agricoltori •
l prossimo 6 febbraio a Parma ci sarà il secondo ‘faccia a faccia’ tra industriali ed organizzazioni dei produttori, per un confronto partito sotto i peggiori auspici per la fissazione del prezzo 2013 del pomodoro da industria nel nord Italia (nel Sud non si è ancora cominciato, dopo un 2012 trascorso in totale mancanza di un accordo). Interpellata sull’argomento, Bianca Maria Balestreri, vice presidente nazionale e leader regionale della Sezione di prodotto di Confagricoltura ha rimarcato che la storia si ripete, uguale ogni anno. Il primo incontro della scorsa settimana era durato infatti solo cinque minuti: giusto il tempo di prendere atto della proposta formulata dalla trasformazione. I termini dell’offerta sono risultati inaccettabili e fuori mercato: 71 euro a tonnellata, in continua caduta libera rispetto agli 84 del 2012 ed agli 88 dell’anno precedente, e una riduzione della superfice compresa tra il 20% ed il 30%. Su quelle basi il confronto non poteva proseguire, e le quin-
so che il problema è legato «alla scarsa capacità competitiva dimostrata dall’industria, che non riesce a valorizzare adeguatamente sui mercati il miglior pomodoro trasformato del mondo, fiore all’occhiello del made in Italy. Il prezzo va quantomeno riposizionato su livelli di decenza, sotto i quali rimarrà solo il pomodoro di origine cinese; sebbene di questo passo anche in Cina il pomodoro verrà pagato più che in Italia».
di le Op avevano lasciato il tavolo di confronto. «Non avremmo nessun problema a ridurre le superfici, se questa fosse - come deve essere - una ‘leva’ per prevenire l’eccesso di offerta e dunque sostenere il prezzo», ha precisato Balestreri. «Ma se la superfice cala e lo stesso fa il prezzo, è chiaro che qualcosa non funziona». Anche nel corso di un summit sindacale dell’area nord Italia svoltosi a Bologna è emer-
Metanodotti, accordo con Eni
Mais, rese in calo in Italia e in Europa. Forte la concorrenza dell’Ogm Come accade da molti anni a questa parte, la Camera di Commercio di Bergamo ha organizzato la ‘Giornata del mais’ promossa dall’assessorato all’agricoltura della Regione Lombardia, con l’intervento dell’assessore Giuseppe Elias. E’ emerso che le rese del mais in Italia ed in Europa sono in calo, ad eccezione della Spagna, che sta puntando su coltivazioni ogm. Le tecniche di miglioramento genetico del mais, che avevano portato la Lombardia ai vertici del settore con rese tra le più alte al mondo, si trovano ora a dover fare i conti con una tecnologia che, a livello mondiale, scommette sui semi ogm. Attualmente il 70 per cento del mais commercializzato al mondo è ogm. La maiscoltura ha risentito delle condizioni climatiche, che nel 2012 hanno determinato una carenza
Le aziende agricole già oggi sono costrette a produrre sotto costo; una situazione con tutta evidenza insostenibile nel medio e lungo periodo. Come in tutti i comparti agricoli, i costi di produzione continuano a lievitare in misura esponenziale (basta pensare a gasolio ed urea), mentre la remunerazione cala... Un prezzo equo non dovrebbe essere comunque inferiore ai 95 euro a tonnellata: mentre ce ne propongono 24 in meno, e alla fine l’incasso potrebbe pure essere inferiore. Come era puntualmente accaduto lo scorso anno; quando gli 84 euro pattuiti, alla fine si erano abbassati ad una media di 76, per il meccanismo delle possibili decurtazioni legate alla qualità e ad altri parametri. La linea di Confagricoltura, che viene ribadita in ogni occasione di incontro con le Op, ed attorno alla quale si cerca di costruire un fronte quanto possibile vasto ed unitario, prevede proprio questo: riduzione delle superfici associata ad un adeguato aggiornamento del prezzo, ma anche chiarezza ‘preventiva’ su quanto verrà corrisposto ai coltivatori.
idrica nei terreni, e delle infestazioni che hanno colpito le piante, riducendo rese e produzione per ettaro. Tutto ciò ha portato anche ad un ulteriore calo del livello di auto-approvvigionamento che, da una condizione di autosufficienza, è progressivamente sceso negli ultimi anni sotto la soglia dell’80 per cento. L’assessore regionale Elias ha spiegato che è necessario invertire la rotta e rilanciare l’agricoltura lombarda e nazionale, partendo dalla coltivazione del mais, che è la più importante commodity agricola. La coltivazione del mais deve perciò tornare ad essere strategica nelle politiche europee, chiamate ad incentivare la ricerca e dare efficienza alle aziende, favorendo l’adozione di tecniche agronomiche innovative e sostenibili e costruendo dinamiche di filiera.
La Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, nell’ambito della propria attività sindacale di tutela degli associati, aveva raggiunto alcuni anni or sono un importante accordo con Eni (ora Snam Rete Gas). Accordo relativo agli indennizzi spettanti agli agricoltori in seguito alla realizzazione di lavori di posa in opera di nuove linee di metanodotti, e anche per la successiva rimozione di quelli vecchi. Lo spirito era stato quello consueto di collaborazione con gli enti pubblici e privati per opere ed interventi di interesse pubblico, tutelando per il meglio i propri
associati. Sono stati infatti stipulati accordi prevedenti opportuni indennizzi sia per la servitù che si viene a creare a seguito di tali opere, sia in ordine ai lavori di messa in opera, che comportano tempi più o meno lunghi e spesso la distruzione di colture in atto. Spiace dover constatare che non sempre i lavori vengono eseguiti a regola d’arte, secondo le segnalazioni degli agricoltori interessati, e con parecchie lamentele da parte degli stessi soprattutto perché i tempi di pagamento degli indennizzi si allungano ben oltre quelli pattuiti.
I MERCATI AGRICOLI - TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 1 FEBBRAIO 2013 PRODOTTO
CREMONA
MILANO
MANTOVA
BOLOGNA (27 dicembre)
Tonn.
244-248
n.q.
n.q.
(fino) 263-266 buono m. n.q.
Tonn.
232 -234
246-247
236-240
242-246
SEMI di SOIA Nazionale
Tonn.
n.q.
510-513
501-506
495-503
ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
Tonn.
225-229 231-236
n.q. 264-266
Fino a 65 249–254 Fino a 70 255–260
(p.spec. 62-64) n.q. (p.spec. 66-67) 258-260
FRUMENTO tenero buono mercantile GRANOTURCO ibrido naz.14% um.
UNITA’ DI MISURA
Tonn.
Triticale 268-270 Sorgo 271-273
CEREALI MINORI CRUSCA Alla rinfusa FIENO Maggengo Agostano PAGLIA press. (rotoballe)
PRODOTTO SUINI Lattonzoli locali SUINI Lattonzoli locali
Sorgo nazionale 263-267
Tonn.
174–176
172–173
in sacchi 205-208
Tonn.
n.q. loietto: n.q.
141-151 145-150
Mag. 1° t. 140-145
Tonn.
n.q.
80-92
Paglia di frum. casc. 45-50
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
15 kg
3,880
3,900
3,890
3,890
25 kg
2,820
2,860
2,830
2,810
UNITA’ DI MISURA
169-170
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MONTICHIARI
MANTOVA
VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo
kg.
p.v. 1,06-1,24 p.m 2,40-2,70
1,05-1,25
da macello 1,09-1,19
VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo
Kg.
pv 0,84-0,92 pm 2,00-2,15
0,75-0,85
0,91-1,01
VACCHE Frisone 3ª qualità peso vivo
kg.
pv 0,64-0,76 pm 1,65-1,85
0,50-0,60
0,75-0,85
kg.
pm 2,50-3,00
1,30-1,40
1,44-1,61
1,00-1,10
MONTICHIARI (1° q. 56/60 kg) 1,00-1,10
(da 46 a 55 kg) 0,80-1,10
(45-55 kg) 0,75-1,35
kg.
3,00-4,00
MONTICHIARI 3,85-4,00
3,05-3,60
(pregiate 70 kg) 3,56-4,50
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
BURRO pastorizzato
kg.
2,95
past. 2,60 centr. 3,30
2,30
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
kg.
(dolce) 5,05-5,20
5,05-5,20
n.q.
kg.
(piccante) 5,25-5,50
5,25-5,50
6,85-7,20
6,80-7,25
6,85-7,05
PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 10,70-11,10
8,00-8,25
8,00-9,00
8,05-8,25
PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 12,55-12,95
MANZE SCOTTONE 24 mesi VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60kg ) frisona VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga
PRODOTTO
SUINI Lattonzoli locali
30 kg
2,510
2,565
2,500
2,530
SUINI Lattonzoli locali
40 kg
2,100
2,150
2,080
2,100
SUINI da macello
156 kg
1,477
1,535
n.q.
(da 144 a 156 kg) 1,482
SUINI da macello
176 kg
1,537
1,535
n.q.
(da 156 a 176 kg) 1,537
Oltre 176 kg
1,507
1,510
n.q.
SUINI da macello
PRODOTTO
(da 11,49480 kg) 1,521
PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi GRANA scelto stag. 9 mesi GRANA scelto stag. 12-15 mesi
kg.
kg.
kg.
n.q.
MODENA
Vitelloni femm. da macello pez. nere (kg. 450-500) p.v. 1,48–1,63 pm 2,85-3,15
Zangolato di creme X burrificaz. 2,00 -PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 8,60-8,90
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono, per la “Granaria”, il martedì (comparto dei cereali e derivati). Per la zootecnia da latte si porta come riferimento anche Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mercato di Bologna, che con la Granaria di Milano fa da riferimento per i cereali, quota il giovedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.
SPORT
lo CALCIO
La Juventus rischia molto a Verona
SERIE A (3-2 h 15) Chievo-Juventus (h 12.30), Fiorentina-Parma, Genoa-Lazio, Milan-Udinese (h 20.45), Napoli-Catania, (2-2 h 20.45), Palermo-Atalanta, Pescara-Bologna, Roma-Cagliari (1-2 h 20.45), SienaInter, Torino-Sampdoria (2-2 h 18).
Responsabile Fabio Varesi
SERIE B (2-2 h 15) Ascoli-Virtus Lanciano (4-2 h 20.45), Brescia-Spezia, Cittadella-Crotone, GrossetoPadova, Livorno-Pro Vercelli, Novara-Cesena, RegginaVerona (1-2 h 20.45), Sassuolo-Empoli, Ternana-Bari, Varese-Modena, Vicenza-Juve Stabia.
Gigi Simoni carica la Cremonese
LEGA PRO Il direttore tecnico alla presentazione: «Possiamo ottenere risultati ragguardevoli» 21ª Giornata
n ritorno in grande stile, in stile Simoni per intenderci. «Essere stato in serie A con la Cremonese è stato meglio che allenare l’Inter, gli anni a Cremona sono stati meglio che essere in Coppa Campioni». Con queste parole, Gigi Simoni ha esordiato nella conferenza stampa ufficiale di presentazione tenutasi ieri pomeriggio presso la sede di via Persico. «In un ambiente come questo si può puntare a obiettivi importanti – ha continuato l’ex allenatore grigiorosso, ora nuovo direttore tecnico - il mio pensiero è quello di costruire e riuscire ad arrivare a dei risultati ragguardevoli. Il mio ruolo? Tutti, prima di agire, devono parlare con me: metterò il massimo impegno. Parlando con Arvedi ho espresso la ferma volontà di essere l’unico e reale responsabile di tutta la parte sportiva. La squadra è tecnicamente all’altezza, la società è solida e il centro di lavoro è stupendo. Ringrazio tutti i tifosi per quello che hanno scritto in questi giorni, mi hanno emozionato». MERCATO Matteo Momentè e Alex Pinardi per provare a offrire un po’ di pepe a ciò che rimane di questa stagione. Questi gli ultimi due volti nuovi che il mercato di gennaio ha regalato ai tifosi grigiorossi. Due nomi conosciuti, sebbene di età e curriculum differente, dietro ai quali si celano speranze, ma anche qualche interrogativo. Matteo Momentè, classe ’87, ex promessa ai tempi delle giovanili dell’Inter, è reduce da un lungo infortunio al ginocchio, in seguito al quale non è riuscito ad ingranare con la maglia del Varese. Alex Pinardi, trequartista classe 1980 dal curriculum illustre, cresciuto nella fucina di talenti dell’Atalanta e con una carriera che dal 1998 ad oggi lo ha visto collezionare 122 pre-
AlbinoLeffe-Cuneo Cremonese-Carpi Lecce-Treviso Pavia-San Marino Portogruaro-Como Reggiana-Feralpi Salò SudTirol-Lumezzane Trapani-Virtus Entella Riposa: Tritium
Classifica
U
di Matteo Volpi
Trapani Lecce Carpi SudTirol Virtus Entella Pavia Lumezzane San Marino Cuneo Feralpi Salò Cremonese (-1) Como (-1) Portogruaro (-2) AlbinoLeffe (-6) Reggiana Tritium Treviso (-1)
La Casalese deve fare punti con la Medesanese PROMOZIONE
Le Noci impegnato nella gara d’andata (foto © Ivano Frittoli)
35 34 31 30 30 29 29 28 24 24 22 20 20 20 19 9 8
senze e 12 reti in serie A, 173 presenze e 36 gol in serie B, anch’egli reduce da qualche guaio muscolare, potrebbe avere ancora la voglia di “usare il cuore” per la causa grigiorossa? A livello di ruoli, Momenté è senza dubbio una punta in grado di completare al meglio sia Djuric che i vari Le Noci, Carlini e Filippini, mentre Pinardi appare sostanzialmente un doppione di Caridi, ma la sua tecnica di base non si discute. Sta di fatto che ora le frecce
offensive all’arco di mister Scienza di certo non mancano, ma resta da vedere in che modo l’allenatore deciderà di cambiare tattica per tornare a fare gol specia in una gara molto delicata come quella di domani contro la sorpresa Carpi guidata dall’allenatore-rivelazione Daniele Tacchini. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Viotti; Sales, Moi, Tedeschi, Visconti; Baiocco, Buchel, Martina Rini; Caridi; Le Noci, Djuric. All.: Scienza.
Dopo la positiva trasferta a Brescello, culminata con un pareggio a reti bianche che per la Casalese significa la prima gara senza reti subite da un mese a questa parte, i biancocelesti si preparano ad affrontare un tour de force decisivo per la salvezza. La prima fatica è lo scontro casalingo di domani pomeriggio (ore 14.30 in Baslenga) contro la Medesanese, che in classifica ha otto punti in più dei maggiorini. Memore del poker subìto nella gara d’andata, il team di mister Agazzi dovrà garantire gli standard difensivi mostrati a Brescello, provando ad armare meglio le bocche da fuoco offensive, apparse sotto tono a gennaio: in tre partite, solo un gol all’attivo, quello del momentaneo pareggio di Scordamaglia (nella foto) a Ciano d’Enza, vanificato dal 2-1 reggiano. Mercoledì, tre giorni dopo la gara con la Medesanese, i biancocelesti saranno in campo al “Ferrari” contro la Langhiranese, nel recupero della prima giornata di ritorno slittata per neve: uno scontro diretto a tutti gli effetti. CLASSIFICA (18ª giornata) Castellana, Meletolese 36; Arcetana 34; Montecchio 31; Povigliese 29; Castelnovese 28; Medesanese 24; Brescello, Borgonovese Cadelbosco, Carignano 23; Falk 22; Ciano 21; Langhiranese, Traversetolo 18; Bobbiese, Fabbrico 17; Casalese 16. Simone Arrighi
ECCELLENZA Rivoltana col Base 96
SERIE D Dopo l’importante pari nel big-match con il Pontisola i gialloblu cercano la vetta
Due pareggi dal sapore diverso. Quello del Crema contro il Real Milano (1-1) rappresenta un’occasione persa per i neroversi, che escono momenteaneamente dalla zona playoff. Inutile il gol di Dario Pelizzari, che ha illuso la squadra di Lucchetti, che domani è impegnata sul campo del Ciserano, secondo in classifica. Un esame per misurare le reali ambizioni del Crema. Positivo invece il pirotenico 3-3 con il quale la Rivoltana (in gol Sala due volte e Divella) è rimasta imbattuta a Cavenago. Una prova di orgoglio dei rivoltani, importante nella lotta alla salvezza, a patto che domani arrivi una vittoria contro il Base 96. CLASSIFICA (19ª giornate) Giana 48; Ciserano* 43; Sancolombano 37; Cavenago 33; Trevigliese, Sondrio 32; Crema 31; Desio 26; Mariano, Base 96 25; Ardor Lazzate 24; Arcellasco, Rivoltana 19; Valle Brembana, Real Milano* 18; Zanconti 10; Giussano 7; Cantù 2. (*una gara in più)
«Siamo partiti col piede giusto, togliendo l’iniziativa ai nostri aversari. Poi dopo il nostro gol il rammarico è di aver sprecato il pallone del 2- 0 e da lì la partita è cambiata e il nostro errore è stato quello di aver concesso troppo campo al Pontisola, che ci ha messo un po’ in difficoltà nella seconda parte di primo tempo, raggiungendo meritatamente il pari. Dobbiamo crescere nell’essere più concreti sotto porta: in un campionato difficilissimo, sono situazioni che contano molto nell’arco delle partite». Questo è stato il commento di mister Venturato al termine della gara di recupero tra Pontisola e Pergolettese finita 1-1, con reti di Martinelli per i gialloblu al 7’ (sontuosa la sua partita) e pari del Pontisola con Crotti al 32’. Sfida al vertice tra la prima e la seconda in classifica che ha richiamato un folto pubblico sugli spalti dello
Crema, duro esame contro il Ciserano
La Pergolettese cerca gloria e punti a Darfo Zanola in azione a Pontisola
stadio di Ponte San Pietro, nonostante la giornata infrasettimanale, con ottima affluenza anche da parte cremasca. Una partita temuta alla vigilia, che ha messo di fronte il migliore attacco del campionato con 52 reti all’attivo e la migliore difesa (quella gialloblu) con solo 20 reti subite. E’ stato un incontro giocato con molta intensità da entram-
be le parti e il pari è stato il risultato più giusto, come hanno ribadito entrambi i trainer a fine match. Dopo la vittoria di domenica scorsa al “Voltini” per 3-1 contro il Sant'Angelo e il pari col Pontisola, la Pergolettese è impegnata domani a Darfo Boario contro la temibile formazione bresciana, che dopo il cambio in panchina tra Nember e Melosi, sta vivendo un ottimo momento di forma. «Ormai è una costante per noi andare ad affrontare squadre nel loro momento migliore, ma i ragazzi sono pronti e preparati per continuare lottare fino alla fine della stagione», ha affermato Venturato. Da segnalare nel Darfo Boario (reduce dall’amichevole con il Milan di Balotelli) la presenza di un ex gialloblu Lorenzo Mucchetti, che dopo aver lasciato Montichiari, è approdato a stagione in corso nelle file neroverdi. La Pergolettese, invece, do-
vrà fare a meno di capitan Scietti, squalificato dal giudice sportivo per aver raggiunto la quarta ammonizione. Al suo posto dovrebbe giocare il rientrante Zoppetti, mentre De Matteo è alle prese con un problema al menisco ed è in attesa di sapere se verrà operato. Ad inizio settimana, infine, la società ha comunicato l’ingaggio del difensore Michele Lorusso proveniente dalla primavera del Bari, città dove è nato il 22 luglio 1994. Una pedina utile a Venturato per completare l’organico. CLASSIFICA (24ª giornata) Pontisola 50; Pergolettese 49; Caronnese 45; Voghera 44; Olginatese 42; Lecco 39; Castellana 38; Montichiari 34; MapelloBonate 33; A. Seriate, Alzano Cene, Caravaggio 31; Seregno, Darfo Boario (-1) 30; Fersina P. 26; St. Georgen, Pro Sesto 24; Mezzocorona 14; Sant’Angelo, Trento 13 (-1).
Sport BASKET A2 Anche il derby del girone d’andata è stato vinto dalla Tec-Mar Crema, che è tornata al successo dopo due ko di fila. Ma l’Assi Manzi ha dato filo da torcere alle più quotate avversarie, a conferma della crescita del gruppo allenato Anilonti. Dopo il turno infrasettimanale, nel week end si torna sul parquet, con l’Assi Manzi impegnata a Marghera (stasera alle 21), mentre nel pomeriggio la Tec-Mar Crema proverà a sbancare
Sabato 2 Febbraio 2013
Crema vince il derby con l’Assi e torna a sorridere
Cagliari contro una Virtus in ripresa e tornata in corsa per la salvezza. ASSI MANZI - TEC-MAR 51-57 (19-15, 30-29; 38-42) ASSI MANZI CREMONA: Smaldone (0/4, 0/1), Rizzi ne, Racchetti 10 (4/7, 0/4), Flauret ne, Colico 6 (3/6, 0/2), Francesca Conti 6 (3/5 da due), Brusadin 8 (4/6, 0/1),
Maffenini 14 (5/18, 1/4), Zagni 4 (1/5 da due), Bona 3 (0/7, 1/1). All.: Anilonti. TEC-MAR CREMA: Camilla Conti 2 (1/4, 0/1), Biasini 3 (1/1 da due), Capoferri 8 (2/4, 0/1), Sforza (0/1 da tre), Caccialanza 5 (1/2, 1/4), Losi 19 (6/12, 2/7), Cerri 8 (4/8 da due), Gibertini 3 (1/6 da due), Rizzi 5 (2/4 da due), Picotti 4
25
(2/6, 0/1). All.: Giroldi. ARBITRI: Rossetti e Balzarini. CLASSIFICA (18ª giornata) Venezia 34; San Martino di Lupari 30; Milano 28; Tec-Mar Crema 24; Udine 22; Marghera 20; Broni, Alghero 18; San Salvatore, Muggia 14; Valmadrera 12; Assi Manzi Cremona, Virtus Cagliari 8; Biassono 2.
La Vanoli vuole fare un Brindisi
La formazione di Bucchi è una delle sorprese di questo campionato e per batterla servirà una grande prestazione
LEGA A Dopo l’incredibile sconfitta con Casera, i biancoblu cercano di rifarsi con i pugliesi 18ª Giornata
na Vanoli non brillantissima, ha dunque ceduto a Caserta (con un punto di scarto 73-74), avversaria discreta, ma certamente alla portata dei biancoblu di Gresta. Purtroppo alcuni tra gli interpreti principali del “copione” cremonese non sono stati all’altezza delle loro migliori prestazioni e come non mai (ultimo quarto in particolare) si è sentita la mancanza di un uomo come Vitali, capace di farsi valere anche per centimetri in difesa e così si sono concessi troppi rimbalzi ad un avversario che pareva essere in caduta libera, avendo uno svantaggio intorno ai 10 punti. La “frittata” poi si è completata con l’incredibile errore di Peric, che ha fallito la schiacciata decisiva a un secondo dalla sirena. Errore tattico poi è stato quello di non far fallo quando non ancora “in bonus” si è concesso il facile appoggio a canestro ad Akindele, per il sorpasso. Tante concause per una sconfitta che poteva essere evitata nonostante, ripetiamo, una prestazione globale non eccelsa con i soli Kotti, Johnson, Jackson e Peric nell’ordine, a meritare la sufficienza piena. Il nuovo arrivato Chase, che era stato determinante a Bologna la settimana prima, non ne ha indovinata una. Peccato, ma si rifarà perché ha mostrato
Bologna-Montegranaro Cantù-Sassari Caserta-Biella Cremona-Brindisi Milano-Avellino Reggio Emilia-Roma Siena-Varese Venezia-Pesaro
Classifica
U
di Giovanni Zagni
Varese Sassari Siena Roma Cantù Milano Venezia Brindisi Reggio Emilia Caserta Bologna Cremona Montegranaro Pesaro Avellino Biella
Stipanovic in azione contro Caserta (foto Castellani)
30 28 24 24 22 20 18 18 16 16 12 12 10 8 8 6
di avere gli attributi giusti per far bene in futuro. Così archiviamo la parziale delusione ed andiamo a “vedere” il prossimo avversario: quell’Enel Brindisi che s’è presa il lusso di battere senza discussioni la Montepaschi Siena (94-84). I brindisini di Bucchi erano pure in emergenza, avendo Viggiano in tribuna per infortunio
e potendo giostrare praticamente con soli 6 uomini e cioè Gibson, Reynolds, Robinson, Simmons, Fultz e Zerini. Pochi ma buoni si dirà ed è stato proprio così, con i senesi anch’essi in difficoltà causa l’assenza di Ress, sinora il più continuo sia in campionato che in coppa, lui pure infortunato. Ma indubbiamente la deter-
BOCCE
minazione e la lucidità offensiva dell’Enel ha fatto sensazione. Un complesso quello brindisino in grande condizione psicofisica che gioca basket con pochi fronzoli e tanta sostanza, sostenuto per 40’ da un pubblico strepitoso per entusiasmo ed attaccamento alla squadra, che non dimentichiamolo era partita per salvar-
si e non godeva di grande credibilità, mentre ora viaggia con tranquillità oltre la metà classifica e si permette di fare lo sgambetto anche alle grandissime del campionato. Cosa dovrà fare la Vanoli per fermare la furia pugliese? A nostro avviso dovrà sfoderare una prova maiuscola sia in attacco che in difesa, pronta a colpire ed a chiudersi poi, per spezzare le iniziative ficcanti degli ospiti, tirando fuori il meglio dai singoli al servizio della squadra intesa come entità tecnica. Non sarà facile e sarà indispensabile l’aiuto del pubblico, che avrà di fronte quello avversario, che di norma segue la squadra in gran numero anche nelle trasferte più lunghe. Se si riesce a prendere i due punti domani (alle 18.15 al PalaRadi) si farà un passo forse decisivo verso la salvezza. Forza ragazzi! VANOLI CREMONA: 4 Hrvoje Peric, 9 Stefano Fontana, 11 Tuukka Kotti, 13 Jarrius Jackson, 14 Francesco Belloni, 19 Brian Chase, 20 Fabio Ruini, 21 Aaron Johnson, 22 Lance Harris, 25 Andrea Conti, 31 Andrija Stipanovic. 33 Roberto Cazzaniga. All.: Gresta. ENEL BRINDISI: 4 Jeff Viggiano, 6 Antywane Robinson, 7 Scottie Reynolds, 9 Matteo Formenti, 12 Robert Fultz, 13 Klaudio Ndoja, 14 Cedric Simmons, 16 Alessandro Porfido, 19 Andrea Zeriniì, 22 Jonathan Gibson, 35 Elio Preite, 45 Jerai Grant. All.: Bucchi.
Nuovo successo nella categoria A dalla Vis Trescore dopo l’en plein nella specialità terna
I portacolori dell’Astra si sono piazzati al terzo posto a Pontenure
Dopo Casirate d’Adda è toccato alle corsie del bocciodromo comunale di via Indipendenza ospitare la seconda fase del campionato provinciale cremasco. Nella categoria A show di un’incontentabile bocciofila Vis Trescore che, dopo l’en plein nella specialità terna, conquista un altro titolo con l’instancabile Alberto Pedrignani che in semifinale superava Giovanni Moretti (12-10) ed in finale s’imponeva sul compagno di società Gianni Venturelli per 12-4. Quarto posto per Stefano Guerrini che ha preceduto Gianfranco Vassalli. Exploit di Riccardo Podenzana, vincitore nella categoria B al termine di una marcia irresistibile. L’offanenghese si sba-
Poche gare nel nostro calendario, bocciofili cremonesi che prediligono spostarsi sulle corsie piacentine dove può anche succedere di ottenere qualche discreto risultato. E’ il caso di Giuseppe Corbari e “Bobo” Pedretti che venerdì scorso hanno conquistato un buon terzo posto nel 2° Gp “Bar Bocciodromo”, una gara regionale organizzata dalla bocciofila Omi di Pontenure. Dopo aver superato CelettiCraviari (12-9), i portacolori dell’Astra eliminavano nei quarti di finale i compagni di società Paolo Visconti e Giovanni Rossi (12-4), ma in semifinale venivano superati (5-12) dai reggiani Gennaro Iannotta e Marco Giavelli, che poi avrebbero vinto la gara battendo nel match decisivo Paganuzzi e Zilocchi. Tra i sedici finalisti un sorriso anche per i bissolatini Pettinari-Piazza, per gli stradivariani”Foroni-Fornasari e per i cremaschi Guerrini e Zagheno. Ha diretto la gara il piacentino Gianluca Giulivi. Frattanto questa sera sulle corsie del bocciodromo di via Castelleone, con inizio alle ore 17.30, si concluderà la gara organizzata dalla bocciofila Signorini. M.M.
Provinciali cremaschi, altro show di Pedrignani Corbari e Pedretti sul podio
Da sinistra Pedrignani e Podenzana
razzava del bagnolese Franco Freri (12-2) e con l’identico punteggio aveva la meglio nel match decisivo di
Mario Lotti. Quarto posto per Antonio Bruni sconfitto nettamente (2-12) dal pieranichese. Ancora la bocciofila “Oratorio Pianengo” in evidenza nella categoria C e secondo titolo provinciale (dopo quello in terna!) per Luigi Mussi che in coppia con Fiorenzo Massi si aggiudicava la terzina finale imponendosi prima su Imberti-Branchi (12-9) e poi sui castelnuovesi RossettiPizzetti per 12-5. Infine, nella categoria D brillante vittoria degli scannabuesi Pietro Angelo Erba, Alviero Patrini, e Tiziano Mandotti che in finale superavano Bosio-Delfini-Tensini. Ha diretto la gara Francesco Lanzi, arbitri di finale Alessandro Morena e Mario Parati. Massimo Malfatto
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Sport
Sabato 2 Febbraio 2013
Pomì, attenzione al Sala Consilina 16ª Giornata
A
rchiviata la parentesi di Coppa Italia, con la qualificazione alle semifinali ai danni del Bisonte San Casciano, la Pomì è tornata a sudare in palestra in vista della ripresa del campionato che le propone la trasferta sul campo della Puntotel Sala Consilina. La settimana agonistica alle spalle, con tre impegni concentrati in pochi giorni, ha consigliato il tecnico Gianfranco Milano di regalare alle sue ragazze un giorno in più di riposo e, a giudicare dall’intensità dimostrata nella seduta tecnica di mercoledì, pare di poter dire che la scelta del tecnico si sia rivelata azzeccata. Ancora ai margini della seduta la centrale Serena Malvestito, arrivata in squadra da due settimana, ma già alle prese con in inconvenienti fisici. Durante uno dei primi allenamenti, l’ex centrale di Bologna ha rimediato una pallonata in fronte in azione di muro e l’inconveniente le ha procurato un colpo di frusta. La situazione è comunque in via di miglioramento, ma questo non fa che confermare il periodo nero delle centrali in casa rosa, che ha colpito prima Nardini, quindi Olivotto ed ora Malvestito, giunta proprio per tamponare il vuoto lasciato dallo stop della trentina. La squadra ha sempre fatto
Fontanellato-Soverato Frosinone-Montichiari Mazzano-Cadelbosco Marsala-Pavia Ornavasso-San Vito Sala Consilina-Casalmaggiore San Casciano-Novara
Classifica
VOLLEY A2 Dopo i successi in Coppa Italia le casalasche sono attese da una trasferta sulla carta pericolosa
Novara Pomì Casalmaggiore Ornavasso Frosinone Pavia Mazzano Soverato Montichiari Sala Consilina San Casciano Cadelbosco Fontanellato San Vito Marsala
Basket Dnc, per Crema match delicato a Lissone NEWS
39 37 36 27 24 22 22 21 20 19 18 15 8 7
Reduce dal successo con il Cittadella (74-65), che le ha permesso di conservare il secondo posto in classifica, l’MgK Vis Piadena è impegnata domani a Bernareggio contro una squadra pericolosa sul proprio campo. Un nuovo banco di prova per i piadenesi, fino ad ora protagonisti di una super stagione. Tempi duri, invece, per l’Erogasmet Crema, piegata anche a San Bonifacio (71-63) al termine di una prestazione non certo esaltante. Perso anche il quarto posto, i cremaschi sono obbligati a rifarsi a Lissone (stasera alle 21), per sfatare il tabù trasferta e soprattutto per riguadagnare le posizioni che contano in classifica. CLASSIFICA (15ª giornata) Montichiari 26; MgK Vis Piadena, Orzinuovi 22; San Bonifacio 20; Erogasmet Crema, Lissone 18; Milanotre Basiglio, Cantù 16; Pisogne 14; Bernareggio 12; Bergamo, Cittadella 10; Bancole 4; Arzignano 0.
Valentina Zago, mvp in Coppa Italia
buon viso a cattiva sorte e continuerà a farlo anche nel prosieguo del campionato con un secondo posto in classifica, considerate le vicissitudini dovute agli infortuni (non vanno dimenticati a tale proposito i risentimenti muscolari accusati da Valentina Zago per tutto il girone di andata), rappresentano sinora un risultato di tutto rispetto. Per difendere tale posizione, considerato che Ornavasso
dista un solo punto e continua a non perdere colpi, domenica in suolo campano al cospetto della formazione dell’ex Chiara Masotti, la Pomì sarà chiamata ad un’altra grande prova. La Puntotel, ma questo non lo si scopre certo ora, è abituata a sfoderare sul proprio campo ottime prestazioni, la riprova è la maratona alla quale costrinse nel girone di andata la capolista Novara. Il classico avversario,
VOLLEY B1
insomma, da prendere con le pinze, da rispettare a 360 gradi. COPPA ITALIA Frosinone-Novara e Ornavasso-Pomì Casalmaggiore sono dunque le due semifinali di Coppa Italia, che vedono impegnate le prime quattro in classifica. Le gare d’andata si giocheranno il 13 febbraio alle 20.30, mentre il ritorno è in programma il 20 frebbraio (sempre alle 20.30) a campi invertiti.
Reima obbligata a vincere oggi a Iglesias
Mercoledì sera la Reima Crema ha disputato un incontro amichevole contro il Costa Volpino, formazione bergamasca che milita nel campionato di B2, in preparazione della prima giornata di campionato prevista per soggi pomeriggio ad Iglesias. Il risultato finale di 4-1 ha premiato i blues di Marco Gazzotti (nella foto), che ha schierato in avvio Mazzonelli e Corti in diagonale, Egeste e Faccioli al centro, in posto 4 Bigarelli e Bonizzoni e Zoadelli libero. Il primo parziale è stato sostanzialmente equilibrato, ma Crema ha sempre tenuto in mano le redini del gioco sino al 23-21. Un break di quattro a
zero ha permesso agli ospiti di concludere 23-25. Nel secondo set, Gazzotti ha gettato nella mischia Binaghi e Verdelli e il Costa Volpino ha sfruttato al meglio alcuni errori in ricezione dei locali, ma Corti ed Egeste hanno griffato gli attacchi del 25-21. Il terzo set ha visto la Reima partire a vele spiegate (13-6), ma alcune incertezze hanno rimesso in corsa gli orobici (16-14). Alla fine Crema fa ha fatto valere il proprio muro, arrivando a concludere 25-19. Nella quarta frazione dentro Marazzi e Silva per Faccioli e Bonizzoni, la manovra cremasca è divenuta più fluida e veloce. Spazio anche a
PALLANUOTO
Mario Morelli per Corti, che ha mostrato alcuni numeri a rete molto interessanti e Sarubbi per Mazzonelli. L’ultimo set si è chiuso 25-20 a favore dei blues. Buon test in vista della delicata trasferta a Iglesias, prima gara del girone di ritorno, scontro diretto nel quale i blues sono obbligati a vincere per abbandonare l’ultimo posto in classifica e proseguire vesros il traguardo della salvezza. CLASSIFICA (13ª giornata) Cantù 32; Bergamo 28; Genova 25; Milano 24; Asti 23; S. Antioco 22; Cagliari 21; Mondovì 18; Iglesias, Olbia, Brugherio, Brescia 15; Reima Crema, Cisano Bergamasco 10.
Il big match della giornata di recupero giocatosi a Crema non ha tradito le attese ed il Videoton ha risposto presente, battendo 3-0 il blasonatissimo Pavia di Faccioli e soci. Le premesse della vigilia facevano presagire un incontro di altissimo livello tra la seconda e la terza della classe, distanziate di un solo punto, con la migliore difesa del torneo, quella cremasca e l’attacco atomico guidato dal bomber Mario Milito, rimasto però a secco nel tempio del futsal cremasco grazie ad una prestazione eccezionale del reparto difensivo guidato dall’estremo difensore Alex Sardi. Con questo ennesimo successo
casalingo, la matricola cremasca mantiene la seconda piazza restando in scia della capolista Saints Pagnano e allungano ulteriormente proprio sul Pavia.
Rugby, Cremona sfida la capolista Caimani
Archiviata la brutta prestazione di Codogno, il Cremona Rugby cerca di riscattarsi domani pomeriggio contro la capolista Caimani del Secchia. Nello stesso girone, dopo l’autoritario successo sull’Orobic (28-10), il Crema Rugby è impegnato domani (ore 12) nel primo dei tanti recuperi in casa con il Lodi. Casalmaggiore, infine, dopo l’exploit di Asola, tornerà in campo il 10 febbraio contro il Dalmine.
La Bissolati è pronta alla sfida per la salvezza
La rosa della Bissolati
Giovedì c’è stata la presentazione ufficiale della squadra che affronterà il campionato di serie C della Canottieri Bissolati. La squadra biancoazzurra, quest’anno come non mai “made in Cremona”, è pronta a battersi strenuamente per rimanere agganciata alla categoria, conquistando una difficile salvezza, base di partenza per il nuovo ciclo della pallanuoto cremonese iniziato quest’anno con l’arrivo in società del direttore tecnico Stefano Manfredi Uberti, che ha dichiarato: «Una sfida sportiva difficile, ma supportata
Impossibile perdonare il campione Armstrong
CICLISMO
Ci hanno tolto il gusto di credere sul dossier dell’americano Lance Armstrong. Confessione molto deludente, studiata per l’audience che la tv americana si aspettava. La completa verità, se davvero vuole diventare credibile, ha una sola strada: dire tutto e per essere pentito deve fare i nomi, perché non si possono vincere sette Tour senza doping, ma è più difficile riuscirci senza qualcuno che ti protegge. Tutto il mondo si aspettava botti cosmici, invece la confessione ci ha tolto il gusto di credere nel campione. La grande tribù della gente normale non potrà mai perdonagliela. Siamo come bambini: se ci tolgono il giocattolo, ci sentiamo
Futsal, il Videoton batte anche il Pavia
Lance Armstrong
traditi. Non giochiamo più. Noi vogliamo i campioni con l’aureola, quelli che stanno sulla nuvola e nessuno potrà mai intaccare. La parola “campione” ha un valore superiore ha qualunque altro. Il
campione non può essere un vetro che si rompe, un cristallo che si spacca. Deve restare intatto, intonso, il godimento dell’anima. Perché ad ogni campione, tifosi, suiveur, giornalisti, spettatori, regaliamo un’anima. Ecco perché a tutti si perdona, ad un campione molto meno. Armstrong ha confessato quello che tutti sapevano già, senza aggiungere una virgola, ha provato a far credere di aver fatto tutto da solo, come se il più sofisticato sistema del doping di squadra scoperto dall’Usada si potesse reggere semplicemente sulla fenomenale abilità del campione nel dribblare i controlli. Peccato... Fortunato Chiodo
da una politica societaria basata su un progetto pluriennale, che porterà i nostri giovani atleti all’esordio nella prima squadra. Una scelta sicuramente coraggiosa che, negli anni, frutterà al sodalizio di via Riglio la creazione di un settore pallanuoto con fondamenta solide ed un’ampia partecipazione di base. Noi siamo pronti ad affrontare questa sfida, con coraggio, cuore e passione. Lo staff tecnico sta lavorando ad ampio raggio, per trasmettere competenze tecniche curando l’aspetto culturale e storico al fine
di trasferire ai ragazzi l’amore verso questa disciplina, che richiede abnegazione e grande spirito di sacrificio. Per realizzare tutto ciò abbiamo bisogno di tutti. Noi impiegheremo tutte le nostre energie affinché il nuovo corso biancoazzurro abbia un futuro roseo. Dovremo superare momenti difficili, ma siamo pronti anche a questo. In fondo il bello dello sport è affrontare le grandi sfide e, alla fine, vince chi non si arrende mai. E noi non ci arrenderemo! Mai». Gabriele Marca
Ricette
Gnocchi di zucca con speck e fonduta di formaggio
• 250 g di farina "00" • 100 g di zucchero • 2 cucchiai di olio di oliva • La scorza di un'arancia • 100 ml di liquore tipo mandarinetto • 2 uova • Un pizzico di sale • Olio di semi • Zucchero a velo
PREPARAZIONE • Tagliate lo speck a striscioline e fatelo rosolare in una padella antiaderente con poco olio extravergine di oliva. • Una volta pronto, traferite in un piatto e conservate da parte. • Nella stessa padella, versate il parmigiano grattugiato, la panna e il latte. • Fate cuocere su fuoco dolce mescolando costantemente fino a far fondere il parmigiano e far ritirare leggermente la salsa. • Nel frattempo cuocete gli gnocchi in abbondante acqua salata e scolateli non appena vengono a galla. • Conditeli con la fonduta di parmigiano e lo speck croccante, quindi spolverate con pepe nero macinato al momento.
Ravioli con salsa di noci e brandy
Speciale Carnevale INGREDIENTI
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 500 g di gnocchi di zucca • Olio extravergine di oliva • 130 g di parmigiano grattugiato • 250 ml di panna fresca • 50 ml di latte • 100 g di speck • Pepe nero in grani
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Sabato 2 Febbraio 2013
Chiacchiere
PREPARAZIONE • Disponete la farina a fontana, su una spianatoia. • Al centro mettete lo zucchero, un pizzico di sale, l'olio di oliva, la scorza d'arancia, il liquore e le uova. • Lavorate il tutto con le mani fino a ottenere una pasta morbida ma compatta. • Copritela con un canovaccio e lasciatela riposare per 30 minuti. • Trascorso il tempo necessario, stendetela in una sfoglia con uno spessore di mezzo cm. • Ritagliate dei rombi con due tagli al centro, quindi incrociate le due estremità al suo interno, ricavando la tradizionale forma delle chiacchiere. • Fate friggere in abbondante olio caldo e scolatele su carta assorbente. • Quando saranno fredde cospargetele di zucchero a velo.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 500 g di ravioli ripieni di ricotta e spinaci • 250 ml di panna • 70 g di noci sgusciate • Brandy • 1/2 Cipolla
PREPARAZIONE • Tritate finemente una cipolla e lasciatela appassire in padella con l’olio. • Tritate le noci e aggiungetele alla cipolla, facendole tostare. • Sfumate con il brandy, mescolando spesso. • Infine aggiungete la panna e fate restringere il sugo. • Nel frattempo fate cuocere i ravioli in abbondante acqua bollente e salata. • Scolate i ravioli e spadellateli insieme al condimento.
Frittelle • 500 g di farina • 4 uova • 150 g di zucchero • 2 bicchieri di latte • Una bustina di lievito
• Zucchero a velo • Una scorza di limone grattuggiata • Olio per friggere • Sale
PREPARAZIONE • Lavorate le uova con lo zucchero fino ad ottenere una crema • Aggiungete la scorza di limone grattugiata, un pizzico di sale, la farina e il latte. • Mescolate bene e, quando il composto è omogeneo, aggiungete il lievito. • Formate delle palline del diametro di circa 2 centimetri con un cucchiaio e gettatele nell'olio bollente. • Quando sono cotte mettetele ad asciugare su di un piatto con carta assorbente e servitele spolverizzandole con lo zucchero a velo.