il
PICCOLO
Giornale
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Edizione del Sabato
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Anno XII • n°75 • SABATO 3 NOVEMBRE 2012
Edizione chiusa alle ore 21
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sul riordino delle amministrazioni provinciali. Le elezioni a novembre 2013
NASCE LA GRANDE PROVINCIA DEL PO L’EDITORIALE
Serve una nuova politica
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di Daniele Tamburini
pagina 3
UN WEEKEND DI MALTEMPO VERSO LE REGIONALI
IL PDL CREMONESE RISCHIA DI PERDERE IL SEGGIO AL PIRELLONE ▲
a pagina 7
MARIA GRAZIA MERIGGI
PIOGGE PERSISTENTI DURANTE IL FINE SETTIMANA
IL CLIMA SI ALLINEA CON LE CARATTERISTICHE DELLA STAGIONE LEGA PRO - CONTRO IL COMO
Cremo sul lago per tornare alla vittoria
La Vanoli sogna di calare una favoloso tris a pagina 26
PRIMA DEL MATCH
E ai tifosi biancoblu in regalo il magazine
SCUOLA
Ritardare la scelta dei percorsi scolastici superiori?
a pagina 3
CASALMAGGIORE
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pagine 25
BASKET - SFIDA CON ROMA
a pagina 8
Serve un’altra politica, ma la gente non ha fiducia
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SPORT
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a pagina 6
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a domanda su chi riuscirà ad avere la maggioranza nelle prossime elezioni ha già una risposta plausibile: l'astensionismo. Il 53 per cento di astenuti nella tornata elettorale delle regionali in Sicilia: la maggioranza assoluta. In questa luce, l'affermazione (anche questa attesa, forse con pronostici più generosi) delle liste di Grillo, anzi pardon, del Movimento 5 Stelle non possiede tutto l’effetto che, in un’altra cornice, avrebbe presumibilmente avuto. Un breve inciso: si sa di una sorta di “decalogo” che il Movimento 5 Stelle sta diffondendo tra gli organi di stampa, in cui insiste sulle espressioni che non si dovrebbero usare, per esempio “grillini”: a loro dire, è un termine offensivo e riduce la loro formazione politica alla figura del leader. Mah... Forse non è questione di nomi, ma dipende dalla politica che si fa, sottrarsi alle varie derive leaderistiche. Ad ogni modo, tornando all'astensionismo, è vero che si governa perché si prevale tra i voti espressi, fossero anche una percentuale minima: ma per quanto può durare? Come si può pensare di reagire efficacemente alla crisi, se la fiducia verso chi si candida a governarla è minima? Serve una politica nuova, ma la gente non ha fiducia nel fatto che la politica possa davvero cambiare, dice la professoressa Maria Grazia Meriggi, da noi intervistata. Le forze politiche devono uscire dall’incanto mediatico e tornare ad una presenza sul territorio, confrontarsi con i problemi della gente, con la realtà, tanto lontana dai salottini televisivi. Dunque serve una nuova politica: quale? Su “il Piccolo” abbiamo iniziato a parlarne: il dibattito è più che mai aperto.
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Ma non mancano le polemiche. Torchio: «Sbagliato accentrare tutti i poteri nelle mani della Regione»
a pagina 18
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CREMONA
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Sabato 3 Novembre 2012
Dagli Usa proposte a costo zero per gli studenti Marco Magnani: «Contro la staticità sociale, ritardare la scelta del percorso scolastico superiore»
L
di Martina Pugno
a prima condizione per far sì che un obiettivo sia raggiungibile, è renderlo attuabile: su questa premessa si fonda il progetto Italy 2030, attivato da Marco Magnani, senior fellow alla Kennedy school of government di Harvard. L'elaborazione si articola in una raccolta di proposte per superare le sfide sociali ed economiche dei prossimi decenni, attraverso ricette di crescita che mirano alla riscoperta dei punti di forza per l’Italia. A caratterizzare il progetto, la consapevolezza non solo delle risorse, ma anche dei limiti: la maggior parte delle proposte sono a costo zero, mentre le altre non richiedono comunque investimenti che il Paese non sarebbe in grado di sostenere. Accanto a linee guida incentrate su alcuni dei temi più prevedibili, come il rilancio e la valorizzazione del patrimonio naturalistico, artistico e culturale del Paese, emerge anche la proposta di ritardare di due anni la scelta dell'indirizzo scolastico superiore da parte degli studenti, in modo tale da favorire la mobilità sociale permettendo una scelta più consapevole. La proposta sembra incontrare i favori dei genitori italiani, che però auspicano interventi più ampi, come afferma Luciana: «Sarei
Cambiare la scuola per cambiare la società: il progetto Italy 2030 punta sui giovani Italy 2030, come da nome, guarda al futuro e prende in considerazione in particolare i giovani ai quali toccherà costruirlo, risorsa tra le più preziose per lo sviluppo di una economia nuovamente in crescita. Tutte le proposte delineate da Marco Magnani, docente presso l'Università di Harvard, tengono conto delle possibilità economiche del Paese, per una serie di iniziative di concreta attuabilità. Ogni ambito o settore che costituisce un punto di forza sul quale investire è trattato in modo separato, per ricavare dalle “tante Italie” un insieme di strategie per “rendere unica l'Italia”, in un progetto che presto diventerà anche un libro, disponibile in italiano e inglese. Tra le iniziative a costo zero che potrebbero cambiare il volto del Paese ne prossimi anni, la proposta di ritardare la scelta del percorso formativo specifico superiore dagli attuali 13 ai 15 anni per tutti gli studenti, in modo tale che gli studenti stessi possano compiere scelte più mature e consapevoli, basate su una maggiore conoscenza delle proprie attitudini, ma an-
anche a favore del posticipo della scelta, ma l'intero sistema andrebbe riformato, la preparazione degli anni precedenti deve poter semplificare la scelta». D'altra parte, sottolinea Paola, «Ritardare il momento della scelta potrebbe essere a sfavore di chi invece non è portato per gli studi o preferisce entrare in fretta nel mondo del lavoro e necessita quindi di una formazione specifica". Il posticipo, comunque, deve accompagnarsi al miglioramento di un sistema considerato attualmente poco
che delle realtà lavorative che li circondano. Gli effetti, secondo lo studioso, sarebbero di notevole impatto non solo sulla formazione del singolo, ma anche sulla mobilità sociale, che in Italia trova ancora difficili attuazione: "In questo modo diminuirebbe notevolmente l’influenza delle famiglie di origine sulla decisione stessa, lasciando spazio alle attitudini e alle passioni del giovane. Questo è importante, perché la scelta della scuola superiore condiziona inevitabilmente il proseguimento degli studi ed è oggi tra le cause principali della scarsa mobilità sociale in Italia. Non solo siamo il Paese in cui chi ha fatto il liceo classico lo impone ai propri figli, ma anche quello in cui circa il 40% dei medici e dei farmacisti ha almeno un genitore che ha svolto la stessa professione. Per avvocati, notai e architetti la percentuale è ancora più alta”. Meritocrazia, dunque, ma anche visione a lungo termine e concretezza di realizzazione: questi gli ingredienti della ripresa a costo zero.
soddisfacente, come Angelo, papà di due ragazzi di 10 e 12 anni: «Bisognerebbe almeno poter fare in modo che l'attuale biennio sia davvero orientativo, e che faciliti la possibilità di cambiamento se un ragazzino si accorge di non aver fatto una scelta in linea con le proprie attitudini». Le lacune del sistema attuale sembrano sentite da molti genitori, tra i quali anche Rita: «Ritardare la scelta darebbe la possibilità di compierla con maggiore sicurezza da parte degli stu-
denti, ma gli anni precedenti dovrebbero essere davvero formativi e il triennio più specifico. Si dovrebbe offrire un percorso più legato alla realtà del mondo del lavoro, poterne avere contatto, per avere anche un'idea più chiara di ciò a cui andranno incontro». D'accordo anche Ivana: «In Italia, dove tendenzialmente se inizi a fare un lavoro ti tieni quel ruolo per il resto della tua vita, è particolarmente importante fare la scelta giusta per quanto riguarda la scuola, quindi si,
penso andrebbe ritardata». Scelta posticipata oppure no, emerge dunque chiaramente la necessità, sentita da molti genitori, come Lisa, di un cambiamento: «Il problema nemmeno si porrebbe se gli anni della formazione generica fossero davvero formativi... il livello culturale di base non mi sembra un granché. I ragazzini dovrebbero poter avere le idee chiare su ciò che vanno a scegliere e sul futuro lavorativo che il percorso si prepara ad offrigli; spesso ne hanno un'idea molto vaga».
Unire le forze per la massima professionalità: Ughetta Spose e Cosetta Fiori Anche Cremona, ogni tanto, si apre a qualche novità indubbiamente interessante, questa volta per volontà di due imprenditrici cremonesi, Ughetta Del Ninno e Cosetta Cerri. Ughetta Spose e Cosetta Fiori hanno inaugurato con successo, sabato scorso, un meraviglioso ed elegante shoow room in corso Garibaldi 187 al primo piano. Due aziende distinte che si uniscono per offrire la loro professionalità ed esperienza e poter essere al fianco del cliente
per ogni sua esigenza. Una formula risultata vincente in molte città, ora anche Cremona gode di questa opportunità, Ughetta insieme a Cosetta offrono la loro consulenza per organizzare qualsiasi tipo di evento. Non solo matrimoni ma eventi, meeting, feste in genere; trovando la location più adatta, l'allestimento esclusivo, gli inviti e tutto ciò che necessita per rendere ogni momento...un momento speciale!
Ughetta e Cosetta ottimizzano i tempi e soprattutto ottimizzano i costi, cosa da non sottovalutare in momenti difficili come questi. Sabato scorso tante sono state le persone che hanno affollato il nuovo shoow room ammirando gli splendidi abiti da sposa di Ughetta e le scenografiche composizioni floreali di Cosetta. Per avere una consulenza telefonate senza impegno ai numeri 339 4108063 oppure 328 6387472.
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Cremona
Sabato 3 Novembre 2012
Quelle tradizioni che resistono Ancora oggi si celebra la commemorazione dei defunti con un piatto di fagiolini con le cotenne
I più giovani la snobbano, ma l’aspetto gastronomico resiste. Per i più anziani è un momento per ritrovarsi in famiglia
S
di Laura Bosio
i sta con i parenti, si preparano pranzi a base di fagiolini e cotenne, si fa il giro dei cimiteri a rendere visita ai propri cari scomparsi… una tradizione, quella della festa dei Santi e della commemorazione dei defunti, che affonda le radici in tempi remoti, ma ancora oggi è molto radicata nel territorio cremonese. Ma non tutti sono pronti a rispettare queste tradizioni, specie tra i più giovani. «Per noi niente fagiolini» raccontano Elena e Marco, coppia trentenne. «Andremo tre giorni da alcuni amici in Veneto: approfittiamo del ponte per regalarci un po’ di svago a basso costo, visto che di soldi ce ne sono pochi. Le tradizioni sono sicuramente importanti e vanno mantenute in vita, ma ormai la tradizionale mangiata con i parenti è cosa superata, e le visite al cimitero è meglio farle in periodi meno caotici». Secondo molti giovani anche ritrovarsi con i parenti è ormai una tradizione superata. «Non mi piacciono le cene e i pranzi con decine di zii e cugini» dice Claudia, 22 anni. «Amo la mia famiglia, ma questi raduni sono noiosissimi, e me ne sottraggo volentieri. Per il giorno di festa me ne andrò in montagna con degli amici. Fagiolini e cotenne? No, grazie!». Dello stesso parere Roberta, 28 anni, che ricorda con
poco piacere i lunghi pranzi in famiglia della sua infanzia: «Andavamo sempre a Milano per il giorno dei morti: si mangiava dagli zii, e i fagiolini dall’occhio erano una costante; poi c’era il giro al cimitero, che durava tantissimo. Per me era una noia mortale. Non appena ho potuto sottrarmi da queste tradizioni l’ho fatto, e non me ne pento. Ora che lavoro, approfitto volentieri delle feste per riposare». Tuttavia ci sono anche giovani che, pur non apprezzando il cimitero e i ritrovi di parenti, sono rimasti affezionati ai sapori tradizionali, come i “fasulin de l'oc cun le cudeghe”: «Non amo andare al cimitero, ma non rinuncerei mai ai fagiolini con le cotenne che prepara mia madre» dice Giorgio, 34 anni. «Ogni anno per il 2 novembre ci ritroviamo da lei, con la mia famiglia e quella di mio fratello; anche ai miei figli piace questo tipico e intramontabile piatto della nostra tradizione». Insomma, se la tradizione è così gustosa, perché mai abbandonarla? Ne è convinta anche Katia, 26 anni: «Le festività di santi e morti non fanno per me, visto che sono atea, ma le tradizioni culinarie del nostro territorio mi piacciono molto e non mi vergogno a dirlo: aspetto con ansia la sagra dei fagiolini con le cotenne, per gustare
questo piatto, che mi piace molto. Di solito con la mia compagnia di amici ci organizziamo per andare tutti insieme, ed è sempre piacevole». La sacralità della festa resta invece inviolabile per le persone con età più avanzata. «Il ritrovo di famiglia per il giorno dei morti? Non me lo perderei per nulla al mondo» dice Pietro, 76 anni. Mia moglie cucina i fagiolini con le cotenne, e vengono da noi figli e nipoti, che ora abitano a Brescia e a Milano. Le occasioni per vedersi sono poche, e se non approfittiamo di queste feste rischiamo di perderci di vista. Spesso i giovani non capiscono l’importanza di questi momenti, non si rendono conto di quanto siano necessari per
«Il 2 novembre venivano serviti nelle osterie»
I fasulin de l'oc cun le cudeghe
tenere unita la famiglia». La tavola è sempre stata un elemento di unione della famiglia, nella tradizione delle no-
stre terre, e chi ha vissuto i periodi più difficili lo sa bene. «Quando ero bambina c’era la povertà, il cibo scarseggiava, e spesso le feste erano l’occasione per fare uno sforzo in più e mettere in tavola qualcosa di più nutriente del solito pane e cipolle» racconta Ester, 82 anni. «Ricordo che le cotenne e i fagiolini per il giorno dei morti, il 2 novembre, venivano serviti nelle osterie di paese; ma molti non potevano permettersi un pranzo fuori. Così si preparavano in casa, ed era una festa per tutti. Ci riunivamo intorno alla tavola tutti quanti: nonni, figli, nipoti, zii e cugini. Ancora oggi in quel giorno preparo i fasulin de l'oc cun le cudeghe, perché è una tradizione a cui sono
molto legata, anche se purtroppo in famiglia siamo rimasti in pochi a festeggiarla…». Per chi ha trascorso decenni a festeggiare la tradizione, diventa quindi un appuntamento irrinunciabile. «I fasulin cun le cudeghe evocano in me ricordi bellissimi» racconta Sandro, 71enne. «Mia mamma ne preparava un pentolone enorme, che durava poi per almeno tre giorni, ed era una vera e propria festa per tutti. Spesso ne preparava un po’ di più e lo donava ad alcune famiglie meno fortunate di noi. Ho voluto trasmettere queste tradizioni anche ai miei figli, e ancora oggi ci si trova tutti insieme per gustare questo piatto, che ora cucina mia moglie».
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Cremona
Sabato 3 Novembre 2012
Riordino delle province: le prossime tappe Cremona sarà Capoluogo in quanto è il comune con il maggior numero di abitanti. Ma non mancano le polemiche
Dal 1º gennaio decadono giunta e consiglio. Sedi o presìdi distaccati sui territori per ridurre il disagio dei cittadini?
I
di Laura Bosio
l Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto sul riordino delle Province, e, posto che il provvedimento non subisca modifiche in fase di trasformazione in legge, la macchina amministrativa si dovrà muovere con rapidità per rispettare tutte le scadenze: dal 1° gennaio prossimo le giunte delle Province italiane saranno soppresse e il presidente potrà delegare l’esercizio di funzioni a non più di 3 consiglieri provinciali. Entro il 30 aprile 2013, le Province oggetto di riordino dovranno «realizzare la ricognizione dei dati contabili ed economico-finanziari, del patrimonio mobiliare, incluse le partecipazioni, e immobiliare, delle dotazioni organiche, dei rapporti di lavoro e di ogni altro dato utile ai fini dell’amministrazione, a decorrere dal 1° gennaio 2014, delle Province istituite» si legge nel decreto. Il quadro dovrà comunque essere pronto entro novembre 2013; infatti, la data delle elezioni per la costituzione degli organi delle nuove Province è fissata dal ministro dell'Interno in una domenica compresa tra il 1° e il 30 novembre dell'anno 2013. In particolare, diverrà capoluogo di provincia il comune, tra quelli già capoluogo di provincia, avente maggior popolazione residente, salvo il caso di diverso accordo tra i medesimi comuni. Per quanto riguarda la nuova Provincia che comprende Lodi-CremonaMantova, sarà quindi Cremona, per maggioranza di popolazione (72.000 residenti, contro i circa 49.000 di Mantova e i 44.500 di Lodi). «Ciò non significa che la struttura cremonese avrà un peso più rilevante» fanno sapere dagli
Torchio: «Concentrare il potere nelle mani della Regione è dannoso»
Il riordino delle Province, che ne ridurrà fortemente il numero, non è un'operazione indolore, e sta provocando proteste, preoccupazioni, incertezze e recriminazioni. «A fronte del fatto che le Regioni si stanno dimostrando un disastro un po' ovunque, mi chiedo se abolire le Province sia stata la strada giusta» commenta Giuseppe Torchio, consigliere provinciale ed ex presidente della Provincia. «Oggi ci troviamo di fronte a un potere sempre più accentrato nelle mani della Regione, che sta occupando tutti gli spazi possibili, togliendo ogni diritto al territorio». Qualche esempio: il tema dell'agricoltura. «Si è fatta una grande Provincia, come quella di Lodi, Mantova e Cremona, che di fatto rappresenta il primo distretto agricolo in Italia, ma le competenze sul tema dell'agricoltura passano alla Regione, accentrandosi nella realtà milanese, dove l'agricoltura non è affatto rilevante. Allo stesso modo preoccupano le sorti di altre deleghe importanti, come viabilità, scuola, lavoro, che erano strategiche. Del resto, abbiamo già avuto diversi esempi di quanto possa essere dannoso il centralismo regionale: la vicenda di Cappella Cantone insegna. Le Province già contavano troppo poco di fronte al colosso Regione. Ora cosa accadrà?». C'è poi il tema delle deleghe che passeranno ai Comuni, su cui c'è ancora molta confusione. «Mi chiedo se poi verranno erogate le risorse per gestire tali deleghe» si chiede Torchio. Tutto questo, poi, a fronte di quale risparmio? Secondo il consigliere «si parla di cifre davvero irrilevanti. Il taglio dei consigli provinciali, ad esempio, corrisponde allo 0,08% dei costi complessivi. Una operazione simile andava pilotata con un passaggio politico, in modo da creare un consenso popolare, invece non si è fatto nulla. E questo, in un clima di già forte astensionismo dal voto e di anti-politica diffusa, in cui molti rimpiangono la Prima Repubblica, rischia di aggravare ulteriormente la situazione». uffici della Provincia. «Si dovrà creare una situazione paritaria in cui tutti i territori hanno la stessa rilevanza. Gli enti ora hanno circa un anno di tempo per mettersi in contatto tra loro e per riorganizzarsi sulla base del nuovo decreto». Di fatto, la nuova Provincia «succede a quelle ad essa pre-esistenti in tutti i rapporti giuridici e ad ogni altro effet-
to, anche processuale» recita il decreto. Per quanto riguarda il personale, sicuramente chi non ha un contratto a tempo indeterminato non lo vedrà rinnovare, mentre chi è già fisso dovrà essere riassegnato. «Il passaggio dei dipendenti di ruolo delle Province preesistenti a quelle istituite avviene nel
rispetto della disciplina prevista dall’articolo 31 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Decorsi trenta giorni dall'avvio dell'esame congiunto con le organizzazioni sindacali rappresentative del settore interessato, in assenza dell'individuazione di criteri e modalità condivisi, le nuove Province adottano gli atti necessari per il passaggio di
ruolo dei dipendenti» si legge nel decreto. Resta invece in dubbio la questione della sede: il decreto non prevede esplicitamente sedi decentrate sul territorio, ma dalla Provincia fanno sapere che «si farà in modo di ridurre al minimo il disagio degli utenti, ipotizzando la realizzazione di presidi distaccati».
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Cremona
Sabato 3 Novembre 2012
Il convegno
«Respirando Cremona» lotta all’inquinamento e nuovi sistemi di monitoraggio Lotta serrata all'inquinamento per il Comune di Cremona, che organizza un convegno - dal titolo “Respirando Cremona” per il 9 novembre (ore 9-17) a Palazzo Cittanova, in collaborazione con Asl e Arpa Lombardia. Durante la giornata saranno presentati studi effettuati negli anni 2011 e 2012 per il monitoraggio della qualità dell’aria e gli impatti sulla salute e sull’ambiente. «Gli studi che verranno illustrati» dichiara l'assessore alle Politiche Ambientali Francesco Bordi «sono stati realizzati a Cremona da medici ed esperti in vari settori ed in ambienti diversi, in questo modo il convegno riesce ad offrire una fotografia fedele e precisa della qualità dell'aria presente in città, nelle sue molteplici sfaccettature». Tra gli studi illustrati, troverà ampio spazio il “Progetto Comuni”, che nasce dall’esperienza maturata dalla Fondazione Maugeri di Pavia nell’ambito di tre progetti supportati dalla Commissione Europea (Macbeth, Resolution e Artemide) e che si propone di offrire ai comuni un sistema integrato per il monitoraggio della qualità dell’aria urbana, con misure precise ed accurate. Il Progetto ha proposto una serie di campagne di misure ad alta risoluzione spaziale che ha permesso di ottenere un quadro rappresentativo della distribuzione degli inquinanti aerodispersi sull’intero contesto urbano. I risultati conseguiti hanno permesso di approfondire il problema della valutazione dell’inquinamento urbano consentendo di validare metodologie già sperimentate e di ottenere informazioni utili agli interventi che possono essere realizzati al fine di migliorare la qualità dell’aria. Lo studio consente di progettare adeguati interventi correttivi nell’ambito della pianificazione urbanistica, con particolare attenzione alle problematiche del traffico e all'esposizione dei cittadini agli inquinanti dell’aria.
All’autunno non c’è scampo Piogge persistenti caratterizzeranno il fine settimana in arrivo, ma al momento non si temono calamità
Mazzoleni: «Addio temperature sopra la media, prepariamoci a precipitazioni frequenti e continue»
A
di Martina Pugno
quanto pare, è il momento di rassegnarsi: dopo un'estate tormentata dall'afa e caratterizzata da temperatura sotto la media e rare piogge, l'autunno è davvero arrivato. Ne sono prova le perturbazioni che in questo periodo hanno coinvolto il nord Italia e rabbuiato i più recenti fine settimana. Dopo le intense piogge che hanno interessato il week end del 26 - 28 ottobre, i timori di fronte alla notizia di una nuova perturbazione in arrivo a partire dal pomeriggio di sabato, destinata a protrarsi per alcuni giorni, sono più che leciti. "Niente di cui preoccuparsi", però, rassicura il meteorologo Massimo Mazzoleni: "dobbiamo solo rassegnarci al fatto che siamo entrati in un periodo in linea con le caratteristiche tipiche della stagione. Non a caso, abbiamo visto i temporali lasciare spazio alle piogge insistenti e prolungate, tipiche della stagione autunnale". La bella stagione, insomma, è inesorabilmente alle nostre spalle, nonostante le temperature elevate dei giorni scorsi abbiano destato qualche speranza: "In questi giorni si sono viste temperature anomale e sopra la media: soltanto nella giornata di venerdì, nel milanese si sono registrati i 17 gradi, mentre la minima notturna è stata di 10 gradi. Ma si tratta di un fenomeno sporadico: nel corso del prossimo sabato e di domenica non assisteremo a cali di temperature drastiche come quelle che si sono verificate il fine settimana precedente. Il maltempo non porterà drastici cali di temperature, ma esse si stabilizzeranno entro la media stagionale, con una massima di circa 10 gradi". Se progettate passeggiate all'aperto per godere degli ultimi raggi di sole, dunque, affrettatevi nel corso del primo pomeriggio di sabato: la perturbazione colpirà infatti la Lombardia a parti-
re dal tardo pomeriggio, quando inizieranno le prime piogge, che cresceranno di intensità nella giornata di domenica accompagnandosi ad un sensibile calo delle temperature. Le piogge proseguiranno poi con intensità costante nei giorni successivi, mentre anche le temperature si manterranno costanti e rientreranno in modo stabile nella media del periodo. "Niente allarmismi però: non si tratta di nubifragi tali da portare disagi e calamità. Stando alle più recenti indicazioni, le precipitazioni non avranno portata tale da dare origine a problemi sul territorio lombardo. Ovviamente, se sono presenti
gravi danni all'asfalto o problemi di manutenzione specifici, in tal caso non è possibile fare previsioni a livello locale, e assicurare che non si verificheranno problemi, ad ogni modo al momento non ci sono segni che lascino prevedere alcuna forma di emergenza". Nessun pericolo, dunque, almeno al momento, per quanto riguarda i livelli dei fiumi, che si mantengono regolari e non generano allarmi. Con piogge che infastidiscono il fine settimana dei più, le condizioni climatiche di quest'anno si rivelano dunque in linea con le caratteristiche stagionali, salvo qualche piccola eccezione: "Di fatto, fino ad ora l'unica nota inusuale ed eclatante è stata data dalla presenza di nevicate a bassa quota, nell'area delle Prealpi". La neve, per la gioia di tutti gli appassionati di montagna e di cime innevate, potrà tornare a scendere anche nel corso di questo fine settimana, ma al di sopra dei 2000 metri: anche in questo caso, dunque, nessuna particolare sorpresa. "La percezione di una stagione particolarmente piovosa, dunque, è probabil-
mente derivante dal fatto che nel corso dei mesi precedenti le precipitazioni sono state estremamente sporadiche. Ma basta fare qualche confronto con gli anni precedenti per rendersi conto della normalità della situazione corrente: se si osservano i dati relativi alle precipitazioni autunnali del 2000 o del 2002, ci si rende conto che è piovuto quasi tutti i giorni nel solo mese di novembre e in tale periodo si sono registrati oltre 1000 millimetri di acqua, corrispondenti a circa un terzo delle intere precipitazioni annuali". Per il resto del mese di novembre, dunque, non resta che prepararsi ad un periodo di frequenti alternanze tra pioggia e bel tempo: dopo la perturbazione di domenica ne seguiranno altre, tanto che il mese alternerà fasi perturbate a quelle più stabili e soleggiate. Altra caratteristica sarà l'altalena delle temperature con i valori più alti attesi nella prima parte, quelli più bassi nella seconda. Le temperature nel complesso risulteranno nelle medie eccetto che al Sud, dove invece risulteranno al di sopra della climatologia del periodo.
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Sabato 3 Novembre 2012
Elezioni regionali: per la prima volta il Pdl cremonese trema
Intanto, immancabile, scatta il totonomi su Salini, Gallina, Jotta, Malvezzi Via alla caccia ai candidati
Un seggio al Pd, uno ai 5 Stelle: se non scatta il terzo consigliere, centrodestra fuori dal Pirellone?
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Di Federico Centenari
ent’anni tra i banchi di maggioranza al Pirellone, se non direttamente in giunta. E adesso, di colpo, si affaccia il rischio che il centrodestra cremonese possa non avere suoi rappresentanti in Regione Lombardia. A pochi giorni dallo scioglimento della giunta Formigoni e dal varo della nuova legge elettorale lombarda, e in vista delle elezioni di fine gennaio, nel Pdl locale crescono dubbi e interrogativi. Sì, perché anche se il quadro è ancora magmatico, in continuo assestamento, in città nessuno è pronto a dare per scontata l’elezione di almeno un consigliere regionale in quota al Pdl. Decisamente più quotata – anche tra le fila dello stesso centrodestra – è l’ipotesi che su al Pirellone Cremona riesca a spedire un consigliere del Pd e uno del Movimento 5 Stelle. A bocca asciutta, complici scandali e percentuali ridimensionate in un amen, resterebbero dunque il Pdl e la Lega. Tradizionalmente, il nostro collegio ha sempre espresso due consiglieri (basti pensare all’ultima tornata: Alloni per il Pd e Rossoni per il Pdl). Con la nuova legge elettorale, è stato detto, a Cremona potrebbero andare tre seggi. Questo perché è stato eliminato il cosiddetto “listino” del presidente: sedici nominativi pronti a entrare di diritto in Consiglio in caso di vittoria del candidato presidente al quale il listino era collegato. Ora, senza il listino, questi sedici seggi (sul totale di 80) verrebbero “spalmati” tra le varie province lombarde in virtù dei futuri risultati elettorali. Ecco perché in molti hanno ritenuto (e ritengono) che il numero dei consiglieri cremonesi sia destinato a passare da due a tre. I più smaliziati, tanto dal Pdl quanto dal Pd, tuttavia, avvertono: dare per scontato il terzo consigliere sarebbe un errore grossolano. Basta esaminare il dato cremonese delle precedenti elezioni regionali per rendersene conto. Se la nostra provincia ha sempre espresso due consiglieri è solo grazie al complicato meccanismo dei resti, in base al quale un consigliere entrava a pieno titolo e un secondo, appunto, grazie ai resti. «Per fare tre consiglieri – avverte Titta Magnoli, segretario provinciale del Pd – devi avere il peso per eleggerne due a pieno titolo e
Nelle foto da sinistra i cinque papabili candidati alle regionali: sopra Massimiliano Salini, Carlo Malvezzi sotto: Mino Jotta Gabriele Gallina e Fabio Bertusi
buoni resti per il terzo. E con il basso peso elettorale di Cremona sarà davvero dura». Di qui i timori che serpeggiano in questi giorni nel centrodestra, dove ci si rende perfettamente conto che tra crollo delle percentuali, difficile rapporto con la Lega, rischio astensionismo (magari non in percentuali eclatanti come in Sicilia, ma comunque importanti) e, infine, boom dei 5 Stelle anche dalle nostre parti (grazie anche all’effetto di trascinamento avviato dalla Sicilia), la batta-
glia sarà durissima. Le percentuali lombarde, d’altra parte, parlano chiaro. E danno il Pd attorno al 28%, il Pdl al 16% e la Lega al 14%. Non solo. L’atteso boom dei grillini e l’altrettanto atteso astensionismo dove possono colpire se non, soprattutto, in casa Pdl e Lega? Cautela, dunque. Anche a fronte del totonomi immancabilmente partito all’impazzata, come sempre in queste occasioni. «Per la scelta dei candidati – frena infatti Luca Rossi, coordinatore provinciale del Pdl – aspettiamo
«Il nostro collegio ha sempre espresso due candidati»
Agostino Alloni
Gianni Rossoni
indicazioni dal nazionale. Parlo del metodo di scelta: primarie o meno, perché di certo l’individuazione dei candidati dovrà avvenire sul territorio. Non accetteremo scelte imposte dall’alto». Le indiscrezioni, s’è detto, abbondano. Gianni Rossoni, forte anche della corposa buonuscita dopo ventidue anni al Pirellone, non dovrebbe ricandidarsi. C’è chi è pronto a scommettere sulla scesa in campo di Massimiliano Salini, che, in virtù dell’accorpamento delle Province decretato dal governo, da gennaio si ritroverà senza giunta e più vicino al ruolo di commissario liquidatore che non a quello di presidente. Un giro al Pirellone se lo farebbero, sempre per il Pdl, anche Gabriele Gallina, consigliere provinciale e vicesindaco di Soncino, così come Fabio Bertusi, vicesindaco di Soresina. Poi Mino Jotta, già coordinatore provinciale e, perché no, anche il vicesindaco Carlo Malvezzi. Tutti nomi in libertà, per ora, dal momento che sono tutt’altro che chiusi i giochi sul candidato presidente (sebbene il nome dell’ex sindaco di Milano, Albertini, cominci ad essere un punto fermo), così come quelli sulle possibili alleanze. E senza la Lega, inutile ribadirlo, il rischio che il Pdl si veda scippare il seggio dai 5 Stelle è piuttosto concreto.
per il Consiglio
Alloni (Pd) si ricandida ma chiede le primarie Nel quadro in via di definizione per le regionali un primo punto fermo c’è. E’ la ricandidatura del cremasco Agostino Alloni, consigliere regionale uscente per il Pd. Alloni ha già comunicato la sua decisione al partito, dicendosi però pronto a passare nuovamente per il filtro delle primarie. Conferma Titta Magnoli, segretario provinciale del Pd: «Per le regionali ogni partito presenterà una lista di tre candidati, alternando uomini e donne. Agostino si ricandida e vuole fare le primarie. Valuteremo insieme al partito altre candidature e, se si renderanno necessarie, faremo le primarie. Personalmente, a partire dalla prossima settimana inizierò una serie di incontri per capire come attrezzarci in vista non solo delle regionali, ma anche delle prossime politiche». Settimana decisiva, quella che si apre lunedì, anche per la Lega, che deve ancora ufficializzare la corsa in solitaria candidando Roberto Maroni. «Il 5 novembre – commenta il segretario provinciale Simone Bossi – si riunirà il direttivo nazionale. All’ordine del giorno abbiamo proprio le regionali. In base alle indicazioni del nazionale valuteremo cosa fare a livello locale». Dipendesse da lui, il segretario provinciale non avrebbe dubbi: nessuna alleanza con il Pdl. «Parlo a titolo personale – premette Bossi -: visto il passato e visti i risultati, io preferisco non allearmi con nessuno. Sì, vorrei che la Lega andasse da sola, così come la stragrande maggioranza dei leghisti, la base, che in occasione delle primarie con i gazebo ha chiesto di candidare Maroni». Ancora tutta da decidere, infine, la linea dell’Udc. «Ne parleremo lunedì nel comitato provinciale – spiega il segretario Giuseppe Trespidi -. Lo schema sarà però quello nazionale. Diciamo che l’orientamento è per presentare una nostra lista in Lombardia». In caso di alleanze, a chi guarderanno i centristi? «E’ presto per dirlo – taglia corto il segretario provinciale -. Valuteremo anche in base alle candidature in campo». LA NUOVA LEGGE - Dal punto di vista tecnico, per le prossime regionali lombarde (la prima data utile è il 27 gennaio), si voterà con la nuova legge elettorale approvata nell’ultima seduta al Pirellone. Sparisce dunque il listino bloccato collegato al presidente (16 consiglieri che entravano di diritto in caso di elezione del candidato presidente al quale il listino era collegato) ed entra in vigore il limite massimo del doppio mandato consecutivo per il presidente eletto. Previsto inoltre un premio di maggioranza attribuito su base circoscrizionale e il tetto massimo di 80 consiglieri eletti in rappresentanza di tutte le province lombarde. A questo proposito, la legge regionale fa riferimento alle province esistenti alla data del primo di gennaio 2012, dunque alle “vecchie province” e non ai nuovi enti derivanti dagli accorpamenti decretati dal governo. f.c.
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Cremona
Sabato 3 Novembre 2012
Serve un’altra politica, ma la gente non ha fiducia Maria Grazia Meriggi, docente di storia contemporanea: dopo il voto in Sicilia, prospettive, difficoltà e possibili risorse della politica italiana
I
di Daniele Tamburini
I risultati delle elezioni regionali in Sicilia hanno mostrato tutta l’evidenza di una profonda crisi della politica e dei partiti tradizionali: il dato dell’astensionismo, arrivato al 53%, si impone su ogni altra considerazione. L’astensione è la prima aggregazione politica in assoluto, e raggiunge la maggioranza assoluta. Possiamo parlare anche della vittoria di un esponente del Pd, dopo anni di dominio del centrodestra; del crollo del Pdl, dell’affermazione, anche questa prevedibile, del Movimento 5 stelle: ciò non toglie che ci sia più della metà degli aventi diritto che non si sono recati alle urne. Solo un campanello di allarme, o la prefigurazione di cosa possiamo aspettarci alle prossime tornate elettorali, amministrative o politiche che siano? Un’altra valutazione: il premier Monti ha dichiarato che “la percezione di quel che fa questo maledetto governo, anche se non è rosea, ha un livello di gradimento molto più elevato rispetto a quello dei vari partiti”. Siamo in mezzo ad un guado, tra rifiuto dei partiti e ricerca di forme di espressione diversa, tra cui la fiducia accordata alle figure “tecniche”. Ne parliamo con Maria Grazia Meriggi, docente di storia contemporanea all’Università di Bergamo.
Professoressa Meriggi, partiamo dall’astensione alle elezioni siciliane, pari al 53%. È un fatto che non ha precedenti: i motivi? Crede che il “caso Sicilia” sia isolato o che prefiguri un vero e proprio orientamento dell’intero Paese? «Una premessa: per valutare il consenso delle forze politiche si devono misurare i voti assoluti, non le percentuali che invece servono a definire la cosiddetta "governabilità". Da questo punto di vista l'astensionismo è anche più ampio - e grave - del voto al movimento di Grillo. Poi qualche osservazione in risposta alle due domande. Innanzitutto: credo che nonostante delle specificità siciliane in questa spaventosa astensione, si tratti di un trend nazionale ed anzi, europeo. La destrutturazione della destra, del voto al Pdl in Sicilia, dove questa forza si era affermata in modo quasi totalitario in passato, può avere avuto gli effetti di "messa in libertà" che nel Nord potrà avere la crisi della Lega. Ma la tendenza all'astensione dipende probabilmente da due ordini di aspetti. Il primo, più evidente e messo in luce da interventi messi in rete dall'ex parlamentare europeo Luigi Vinci: la stampa e i media hanno amplificato al massimo gli scandali e i privilegi del sistema politico, la cosiddetta "casta", attribuendo ad essa la sofferenza sociale che il mondo del lavoro e i ceti popolari subiscono da anni e con particolare spieta-
tezza a causa del Governo che pure ci ha liberati dallo scandalo internazionale del governo Berlusconi. E' lo slogan "sono tutti uguali e tutti ladri" che ha finito per penalizzare anche forze tradizionali ma del tutto estranee a quel sistema, come Rifondazione e Sel. Ma c'è un problema più grave, sottostante, che viene registrato dai comportamenti elettorali: anche le forze "non uguali" e genuinamente intenzionate a intervenire positivamente nella crisi hanno sempre meno strumenti e risorse per fare una politica riformatrice efficace che è necessariamente anche una politica di spesa. Pensiamo all'enorme paradosso: la spesa pubblica elevatissima di questi anni è provocata in larga misura dal fatto che la banca centrale europea non è prestatore diretto di quelle dei diversi Paesi che aderiscono all'Unione e quindi questi devono pagare enormi interessi al sistema bancario privato. Alta spesa pubblica e contrazione dei servizi e del welfare.
de su di noi la minaccia del patto fiscale di stabilità. L'astensione così rischia di essere la denuncia scoraggiata dell'impotenza della politica. Impotenza che potrebbe essere invertita da una iniziativa delle principali forze della sinistra europea per mutare radicalmente le norme europee. L'internazionalismo di cento e più anni fa è oggi un'esigenza sempre più concreta. La principale forza del centro sinistra italiano da questo punto di vista - e da altri - mi sembra particolarmente paralizzata dalle sue contraddizioni interne».
Le forze politiche devono uscire dall’incanto mediatico e tornare ad una presenza sul territorio
Negli anni noti come i cosiddetti "Trenta Gloriosi" del II dopoguerra una politica riformatrice voleva dire: redistribuzione di reddito alla cittadinanza e legislazione che ampliava, in forme diverse a seconda delle diverse tradizioni organizzative, i diritti dei lavoratori. Oggi assistiamo alla contrazione accelerata di questo welfare e di questi diritti, a normative anti-monopolio che di fatto paralizzano l'intervento degli stati nelle crisi industriali e pen-
Ritiene che le forze politiche siano in grado di raccogliere il segnale e dare risposte? «Non credo che si possa parlare di "forze politiche" in generale. Quelle di destra e liberali hanno scelto in Italia a differenza che in altri paesi europei di affidarsi alla suggestione mediatica da cui nemmeno coloro che di mestiere fanno i politologi - ed io sono una storica sociale - prevedono come potranno emergere dopo il crollo ormai definitivo di Berlusconi. Penso alle forze della sinistra che ancora subiscono gli effetti della distruzione volontaria della forza maggioritaria della sinistra, il "vecchio Pci", che aveva costituito un luogo straordinario di acculturazione politica e di socializzazione civica veramente nazionale ed anche di fronte alle innovazioni organizzative del movimento operaio e della Nuova sinistra degli anni Settanta era stato la trincea dietro la quale si sono consolidate le conquiste permesse da quelle innovazioni. La stessa opera di mediazione politica e culturale spettò alla Dc sul versante cosiddetto "moderato". Sono nata a Stradella, una cittadina ad amministrazione Pci, poi Pds, poi Pd, dalla Liberazione a oggi; vivo a Milano e insegno a Bergamo: parlo quindi non solo da storica ma da cittadina che dal '68 in poi è sempre stata attiva in questi processi ed ha incontrato nella vita quotidiana quest'opera di socializzazione. Nonostante gli sforzi anche generosi - che non possiamo qui descrivere - nessuna delle forze politiche che si richiamano alla tradizione comunista e socialista ha saputo mantenere la credibilità di quella storia che permetteva al Pci, grazie anche alla perfetta rappresentanza del sistema proporzionale, di influenzare le politiche dei governi pur restando all'opposizione. In conclusione: naturalmente una rigorosa moralizzazione della politica è indispensabile ma le risposte significative devono andare in due sensi complementari. Da una parte: uscire dall'in-
canto mediatico e tornare a una presenza sul territorio e nei luoghi di lavoro (che sono anche i call center e centri di lavoro interinale) costante e non solo elettorale. I partiti socialisti che facevano riferimento al mondo del lavoro e non ai notabili e ai potenti hanno inventato il partito politico moderno, che infatti troviamo in Europa in forme assai più simili al passato che in Italia. Dall'altra parte, ricreare gli strumenti per incidere sul quotidiano degli elettori e soprattutto dei lavoratori (precari e non) e dei ceti popolari. L'opinione pubblica degli elettori invia un messaggio contradittorio che possiamo leggere così: o il voto all'opposizione come denuncia generica e populista quale quella del Movimento 5 Stelle (che ha altre caratteristiche ancor più pericolose, come l'onnipresenza della teoria del complotto). O il voto a una forza che possa garantire un intervento concreto nelle situazioni quotidiane del lavoro e del reddito, intervento, come si è detto, sempre più difficile e aleatorio. Ne consegue un'altra novità che rompe con la tradizione italiana, una certa volatilità del voto, da un partito o un blocco all'astensione (più che da destra a sinistra e viceversa). Questo aumenta le difficoltà delle forze della sinistra tradizionale come quelle raccolte della Federazione della Sinistra che hanno spesso le analisi più incisive ma non sono in condizione di farle pesare come proposte di governo e rifiutano - e spero continuino a rifiutare - l'agitazione demagogica». È evidente che si chieda altro, al posto di “questa” politica, di “queste” forze politiche. Che cosa? «Se avessi una risposta chiara a questa domanda! Possiamo solo azzardare qualche ipotesi, a partire però da alcuni dati incontrovertibili. In questi anni il discredito dei partiti si è tradotto anche in calo precipitoso delle iscrizioni. Ma esiste un'organizzazione in controtendenza, che fa tradizionalmente, anche se liberamente, riferimento alle forze politiche della sinistra, ed è la Cgil con le sue categorie. Nonostante il ruolo efficace di altri sindacati nella gestione di servizi ed enti bilaterali, la Cgil è il primo sindacato in Italia, e il tesseramento del 2011 segnala 5.775.962 iscritti dei quali circa la metà pensionati con un costante sia pure lieve trend in aumento. Poiché molte osservazioni malevole e qualche volta in malafede sono fatte a questo proposito ricordo ai lettori che il sindacato dei pensionati, lo Spi, ha quelle enormi dimensioni perché è intercategoriale, comprende quindi tutti, dal metallurgico al postino, dal medico ospedaliero all'insegnante alla commessa. Persino il Nidil, il sindacato che presta servizi soprattutto giuridici ai precari, va aumentando gli iscritti(con un incremento, nel 2010, del 28%). Anche il ben noto e problematico fenomeno dell'iscritto Cgil che vota Lega indica - paradossalmente - il prestigio della Cgil, la sua credibilità presso i lavoratori. Ed anche la percezione, anche in chi vota a destra, di un conflitto di interessi immediato almeno nel rapporto di produzione. D'altra parte - e viceversa- questa percezione e l'adesione a un sindacato che accetta e può praticare il conflitto non si traducono, come in passato, in scelte politiche conseguenti. Un episodio significativo: nel maggio 2010 una bella mattina arrivarono i risultati del referendum imposto da Marchionne a Pomigliano con più del 36% di contrari. Un dirigente della Cgil che aveva seguito le assemblee precedenti il voto, che aveva scambiato opinioni, giudizi,
Il Governo Monti si è dimostrato forte con i deboli, debole con i forti e anche chiacchiere con quei giovani e coraggiosi operai mi diceva, a margine delle riflessioni sul risultato, che, a differenza di quanto sarebbe accaduto 30 ma anche 20 anni prima, non avrebbe potuto, sinceramente, avanzare alcuna ipotesi su come essi avrebbero tradotto in politica quella scelta coraggiosa di dignità, di lavoratori e di uomini e donne. Dunque non si tratta - è una tentazione che a volta si vede riemergere - di spingere dirigenti sindacali a presentarsi direttamente alle elezioni (il limitato successo della candidatura di Giovanna Marano in Sicilia, una candidata splendida dal punto di vista del rigore, della trasparenza, onestà e spirito di servizio) ma di capire come la Cgil e la Fiom potrebbero pesare con la loro forza contrattuale spostando in direzione non liberista e generosamente riformatrice l'asse di un eventuale governo di Centrosinistra. Forse con l'appoggio e il sostegno a liste civiche, come suggerisce l'illustre politologo Giorgio Galli? E' comunque certo che solo da questo canale può passare la rilegittimazione di un voto di sinistra utile ed efficace».
C’è una grande difficoltà di proposta politica in presenza di alta spesa pubblica e contrazione dei servizi e del welfare
Secondo lei, ha ragione il premier Monti, rispetto alla fiducia che nutrirebbe il suo governo, molto al di là di quella riposta nei partiti? «Credo che non si possa parlare di fiducia, forse di "minore non sfiducia". Non certo di consenso: in Italia, come in tutta Europa quasi ogni giorno ci sono mobilitazioni e lotte: dai settori industriali in crisi, all'ormai eterno dramma della Fiat, dalla scuola, (dagli studenti ai custodi ed ausiliari agli ordinari delle Università!), alla Funzione Pubblica taglieggiata nelle retribuzioni e nella dignità, dai Call center al vero e proprio scandalo sociale dei cosiddetti "esodati" ai pensionati, malati, invalidi. Questo governo si è dimostrato - per recuperare la felice formula di Pietro Nenni - forte coi deboli e debole coi forti e non può certo aspirare a un consenso di cui dichiara orgogliosamente di fare a meno. La vicinanza delle elezioni spinge i partiti che l'hanno sostenuto a prendere le distanze da questo o quel provvedimento impopolare: segno evidente che nessuno pensa che l'aver sostenuto il governo Monti porterà un grande consenso fra i ceti popolari. Ciò che manca è la fiducia nella praticabilità di un'altra politica ed è un compito che ci spetta: non come professori di storia (!) ma come cittadini e cittadine».
Cremona Ornella Celletti Maresciallo dei Carabinieri di Soresina
Arrestati dai carabinieri, i due potrebbero essere gli autori di altri tre furti
Scippo a Soresina, giovanissimi in manette
Due giovanissimi finiti con le manette ai polsi per aver rubato la borsa ad un’anziana signora che stava rincasando in bicicletta. E’ il bilancio dell’intervento concluso a Soresina giovedì pomeriggio dai carabinieri, guidati dal maresciallo Ornella Celletti, che ieri mattina nella sala stampa di Viale Trento e Trieste ha fornito i particolari dell'operazione assieme al capitano della compagnia di Cremona, Livio Propato. A finire nei guai sono stati un romeno e un italiano, entrambi 16enni. Erano circa le 14.50 quando i due, entrambi a bordo di una bicicletta, si sono avvicinati ad una
74enne residente in paese che stava ritornando a casa, anch'ella in bicicletta. Una volta accanto alla donna, il giovane seduto sul manubrio le ha afferrato la borsa dal cestino, dileguandosi poi in fretta a furia assieme al complice. La donna, sotto choc ma per fortuna illesa, si è rivolta alla figlia che ha immediatamente allertato l’Arma. Intervenuti sul posto i carabinieri hanno raccolto numerosi elementi utili per risalire agli autori dello scippo, inclusa una loro accurata descrizione fatta dalla donna. Proprio grazie all’identikit i militari sono riusciti a rintracciare i due giovanissimi, e li
hanno trasportati in caserma, dopo aver avvertito i loro genitori. Perquisiti, addosso ad uno di loro è stato rinvenuto il cellulare contenuto nella borsetta della donna assieme a 23 euro in contanti. Uno dei due ha anche fornito ai carabinieri indicazioni per ritrovare la borsetta nel luogo dove era stata abbandonata dopo lo scippo. Le indagini dei militari sono concentrate su altri tre furti, avvenuti in paese con dinamiche simili, rispettivamente il 13, il 21 e il 26 di ottobre: i carabinieri stanno cercando di appurare se anche quegli episodi possano essere ricondotti ai due 16enni
arrestati. «I due - ha fatto sapere il capitano Propato - fanno parte di un gruppo di giovani del paese inclini a compiere atti di microcriminalità». L’italiano e il romeno arrestati giovedì sono infatti risultati entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio e per furto di biciclette. «E’ possibile - ha proseguito il capitano - che i proventi dei furti vengano utilizzati per l’acquisto di sostanze stupefacenti. I genitori dei due ragazzi, convocati ieri in caserma, si sono mostrati molto preoccupati ed angosciati». Michele Scolari
Immigrati, in Lombardia sono oltre un milione
Mercato del lavoro, gli extracomunitari dimostrano maggiore capacità di adattarsi a nuove mansioni
S
di Laura Bosio
e è vero che molti stranieri stanno scappando da un'Italia in crisi, è anche vero che l'ondata migratoria verso l'Italia è ben lungi dallo spegnersi. Lo conferma il XXII Dossier Immigrazione 2012 della Caritas. Gli immigrati, infatti, continuano a crescere di numero: per la prima volta hanno superato quota 5 milioni nel Paese, passando da 4.968.000 (dato 2010) a 5.011.000 (dato 2011). In Lombardia, è stato confermato il sorpasso della soglia del milione di stranieri messo in luce già dal rapporto dello scorso anno. Secondo una stima del XXII Dossier sono 1 milione e 178 mila gli immigrati regolari presenti nella regione al 31 dicembre del 2011. Dunque, quasi uno straniero ogni quattro (il 23,5%) sceglie di vivere in Lombardia che si conferma la prima regione in Italia per numero di immigrati. Dal rapporto emerge che la crisi occupazionale ha colpito gli stranieri come gli italiani. Tuttavia, rispetto, ai nostri connazionali gli immigrati mostrano una maggiore capacità di tenuta. Sebbene il tasso di disoccupazione tra gli stranieri sia del 12,1%, quattro punti in più rispetto alla media degli italiani, gli occupati nati all’estero sono aumentati nel 2011 di 170 mila
totale dei lavoratori si è mantenuto sostanzialmente stabile (passando dal 16,1% del 2010 al 16,3% del 2011). Ciò dimostra che pure nella contrazione complessiva del mercato del lavoro, gli stranieri hanno mostrato maggiore flessibilità e capacità di adattarsi a nuove mansioni, magari più precarie e meno retribuite. Le difficoltà di mercato non hanno fermato nemmeno la propensione imprenditoriale degli stranieri. Il numero degli imprenditori con cittadinanza straniera in Italia è più che raddoppiato negli ultimi 7 anni sia nel Paese (passando da 116.694 nel 2005 a 249.464 nel 2011), sia in Lombardia, dove i titolari di impresa di origine straniera registrati a fine 2011 da
Unioncamere sono 56.308, mentre erano 27.931 nel 2005. Infine la crisi non sembra aver avuto impatto sui progetti migratori degli stranieri che continuano a pensare al nostro Paese come il luogo dove far crescere i propri figli. Un utile indicatore è fornito dall’andamento della popolazione scolastica: in Italia le iscrizioni degli alunni stranieri sono aumentate oltre il 6% rispetto all’anno 2010/11. In Lombardia, dove già studiano un quarto degli alunni stranieri che frequenta le scuole italiane (il 24,4%), le iscrizioni hanno avuto un incremento rispetto all’anno precedente. Inoltre nella Regione, ormai quasi l’80% degli stranieri coniugati vive con il partner.
In aumento anche le iscrizioni nelle scuole
unità, a fronte di una diminuzione di occupati nati in Italia di 75 mila. «Il che sta a dire» si legge nel Rapporto, «che se, da un lato, gli stranieri perdono più facilmente degli italiani il lavoro,
dall’altro, sono in grado di ritrovarlo con altrettanta maggiore facilità. La stessa tendenza si riscontra in Lombardia dove l’incidenza degli occupati immigrati sul
Tragedia sulla via Bergamo, cordoglio per la morte di Chiara Pagliari «Una ragazza meravigliosa e una perdita gravissima per l’intera comunità». Così Enrico Manifesti, sindaco di Casalmorano, ha commentato la scomparsa di Chiara Pagliari, 34enne del paese, tragicamente deceduta in seguito allo schianto avvenuto poco dopo le 9.30 di giovedì 1 novembre, sul tratto della via Bergamo (ex ss 498) tra Casalbuttano e Casalmorano. «Una tragedia - prosegue il primo cittadino - che ha gettato nello sconforto l’intera comunità». Il passaparola è stato istantaneo e la notizia ha fatto immediata-
mente il giro del paese. «Siamo tutti scioccati dall’accaduto. Dopo la laurea in Storia dell’Arte, conseguita in tempi record e col massimo dei voti all’Università Cattolica di Brescia, era diventata responsabile del negozio Calzedonia di corso Campi a Cremona e da qualche anno si era sposata. La famiglia è molto stimata in paese, attiva nel volontariato e impegnata nella parrocchia. Siamo loro vicini. E, in segno di lutto, abbiamo sospeso la festa delle associazioni combattentistiche in programma per domenica 4
IN BREVE
Psicoterapeuti dell’adolescenza, il libro Sabato 10 novembre, si terrà, presso gli spazi del consultorio Ucipem di Cremona (via Milano 5/c), alle ore 17 la presentazione del libro: “La vocazione psicoterapeutica: come si diventa psicoterapeuti dell’adolescenza” che Gustavo Pietropolli Charmet ha pubblicato insieme a Chiara Assante, Marianna Bufano e Marta Malacrida, psicoterapeute diplomate presso la scuola di specializzazione Arpad Minotauro di Milano.
novembre». Dalle ricostruzioni delle forze dell’ordine, al vaglio delle quali sono le dinamiche della tragedia, pare che lo scontro sia avvenuto presso una curva, in prossimità della quale la Seat guidata dalla vittima, diretta verso Casalbuttano, avrebbe sbandato impattando con la Opel Zafira (proveniente dalla direzione opposta) guidata da R.Z., 59enne di Monticelli d’Ongina, trasportato in codice giallo al Pronto Soccorso dove è stato escluso il pericolo di vita. Dopo lo schianto, la Zafira è finita
nel fosso mentre la Seat è rimasta semidistrutta al centro della carreggiata, liberata poi dall’intervento dei Vigili del Fuoco di Cremona. L’intervento del 118 è stato immediato ma purtroppo, nonostante i reiterati tentativi di rianimazione, per la giovane non c’è stato nulla da fare. Stando alle ricostruzioni, non è da escludere che possa essere stata accecata da un colpo di sole ma l’esatta ricostruzione delle dinamiche della tragedia è tutt’ora al vaglio delle forze dell’ordine. mi.sco
November Pork, si parte il 3 novembre
Sabato 3 novembre apertura ufficiale della staffetta più golosa d’Italia: stiamo parlando del November Pork, la kermesse della Bassa parmense che valorizza i “parenti poveri” del Culatello. Così quattro paesi della “Bassa parmense” si passano il testimone nei quattro fine settimana di novembre, mese dedicato al maiale. Sabato 3 novembre, la staffetta “parte” quindi da Sissa (dove prosegue anche domenica 4), in mattinata: alle ore 9 ci sarà l’apertura del mercato “Antichi Sapori e Tradizioni”, che proporrà un vero e proprio incontro fra le culture del mangiar bene e del benessere, ovvero fra i prodotti tipici (ed autentiche eccellenze alimentari) del territorio e quelli di parecchie Regioni, in modo che sarà possibile effettuare - in poche centinaia di metri - un vero e proprio “Giro d’Italia dei Sapori”. A mezzo-
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Sabato 3 Novembre 2012
giorno si apriranno gli stand gastronomici e si potrà gustare la Polenta “cònsa" nella tensiostruttura davanti alla Rocca. Alle ore 14.30, Maria Grazia Cavanna, sindaco di Sissa, inaugurerà ufficialmente il November Porc, con l’accompagnamento della Juniorband di Cremona. Alle 15 inizierà la terza edizione del “Palio della Spalla Cruda di Palasone-Sissa”, una vera e propria gara tra le spalle crude prodotte sia da massalini (o norcini) professionisti che da persone private, con premi per le due categorie Professionisti ed Amatori Nel primo pomeriggio aprirà anche il Luna Porc (ovvero il luna park di November Porc). Sempre nel pomeriggio, alle ore 17, Happy hour con intrattenimento musicale nel Mercatino Vintage di piazza Picelli con musica. Alle ore 19 riapriranno gli stand Gastronomici, con
Con l'arrivo dell'autunno, torna la voglia dei viaggi invernali. A questo proposito il Cta di Cremona propone una serie di interessanti proposte. • 11 novembre. Una gita ad Alba, alla scoperta delle Langhe, attraverso profumi, gusti e sapori… Ci saranno degustazioni di vini e soste enogastronomiche. • 25 novembre. Un’occasione per idee regalo alle carattesitiche e tradizionali ‘Festa di Santa Lucia’ e ‘Festa di Natale’ a Bologna • Dal 1 al 02 dicembre. Weekend natalizio a Candelara per la caratteristica ‘Festa delle Candele’, tra la magia delle luci di cera e atmosfere suadenti. Si visiteranno anche i Mercatini di Natale di San Marino definiti "Natale delle Meraviglie". • 2 dicembre. Gita ai ‘Mercatini di Natale’ di Verona tra atmosfere natalizie e graziose idee regalo. Si potranno anche vedere gli splendidi Presepi collocati nell’Arena. • dal 07 al 09 dicembre. Viaggio per l’Immacolata a Roma con la Mostra ‘Vermeer, il secolo d’oro dell’arte olandese’ presso le scuderie del Quirinale. Si visiteranno inoltre le Domus Romane di Palazzo Valentini, la basilica di San Clemente, la basilica di San Giovanni in Laterano, la basilica di Santa Maria Maggiore, l’Isola Tiberina. • 8 dicembre. Giornata presso la Fiera dell’Artigianato di Milano; una grande vetrina per le imprese artigiane e un’occasione irrinunciabile per quanti condividono ed apprezzano la bellezza e l’originalità del prodotto artigianale italiano, europeo ed extraeuropeo. • Dall'8 al 9 dicembre. Weekend dedicato ai ‘Mercatini di Natale’ di Lindau, Bregenz e Vaduz. • 9 dicembre Gita ai ‘Mercatini di Natale’ di Aosta tra profumi, suadenti atmosfere e graziose idee regalo. • 16 dicembre. Una gita ai ‘Mercatini di Natale’ di Lucerna ricca e caratteristica cittadina della Svizzera. • Dal 29 dicembre 2012 al 02 gennaio 2013. Un Capodanno nel Golfo di Napoli. Si visiteranno: Capri, Salerno, Vietri sul Mare e Sorrento. • Dal 02 febbraio al 02 marzo 2013. Soggiorni con turni quindicinali ad Alassio presso l’Hotel Spiaggia 4**** • Dal 02 febbraio al 16 febbraio 2013. Soggiorni con turni quindicinali a Diano Marina presso l’Hotel Torino 4****. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Sant’Antonio del Fuoco, 9/A o contattando i numeri di telefono 0372.800423, 800429. Sito: www.ctacremona.it
menù a base di piatti tipici locali. Nella tensostruttura di P.za Scaramuzza, alle ore 21, si terrà la "Festa giovane" con la musica dei Simpsong Cover band rock e i DJs Stanlio en Stanlio in diretta con Radio Malvisi Network. Per tutto novembre i ristoratori della Strada del Culatello di Zibello propongono “A tavola con November Porc”, menù a prezzo concordato, a base di maiale, con ricette della tradizione e della creatività degli chef.
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CREMA
Sabato 3 Novembre 2012
Ma che ci faceva Teresa Caso a Ombriano? I
di Michela Bettinelli Rossi
ngerenza del Pd e mancanza di progettualità. E’ questo che emerge dalle parole del capogruppo Pdl, Laura Zanibelli all’indomani dell’incontro della giunta comunale d Ombriano. Come suo solito, la Zanibelli è pacata, ma precisa. L’incontro della giunta Bonaldi con il quartiere, la lascia un po’ perplessa. Primo perché durante la serata si è discusso poco dei reali problemi di Ombriano; secondo perché i progetti proposti dalla giunta, a suo parere, sono in pratica quelli già avviati dalla amministrazione di Bruttomesso; terzo per la presenza, forse fuori luogo, della coordinatrice del Pd, Teresa Caso a fianco della giunta e del
La coordinatrice del Pd, all’assemblea, era a fianco di sindaco e giunta. Presenza “ingombrante”
Laura Zanibelli
Teresa Caso
sindaco. «Io e gli altri consiglieri di minoranza» racconta Zanibelli, «eravamo seduti tra il pubblico. Nella zona riservata all’amministrazione c’erano il sindaco, al-
cuni assessori della giunta, consiglieri di maggioranza e la coordinatrice del Pd». Una presenza “ingombrante” quella di Teresa Caso, che fomenta alcuni dubbi
relativi all’effettiva indipendenza degli assessori dal partito di riferimento della maggioranza. Nei mesi scorsi c’erano state numerose polemiche: da un lato, la Bonaldi a difendere strenuamente le sue scelte, dall’altro gran parte dell’opinione pubblica a sostenere che molti degli assessori erano espressione del Pd. L’assessore al Bilancio, Morena Saltini, in passato è stata revisore dei conti delle farmacie comunali su proposta del Pd; l’assessore Fabio Bergamaschi è stato esponente dei giovani del partito, ed infine Giorgio Schiavini, che non ha una precisa posizione politica, ma che tutti identificano come “uomo di fidu-
cia” di Agostino Alloni. Legami, più o meno forti, che da sempre lasciano il campo a qualche interrogativo, rinverdito appunto dalla presenza della segretaria del Pd accando a sindaco e giunta. Ma la serata di Ombriano ha lasciato nei presenti anche altri dubbi. Gran parte della discussione si è focalizzata sulla questione “moschea”. Ricorda Laura Zanibelli: «E’ emerso che gli ombrianesi non la vogliono. C’è stato chi ha espresso perplessità in modo pacato, e chi invece si è reso protagonista di uscite più vivaci. La maggior parte delle obiezioni è di carattere logistico, sui parcheggi, sulle ripercussioni
per la viabilità». L’ex assessore della giunta di Bruttomesso è uscita perplessa dall’incontro: «L’assessore Bergamaschi ha spiegato di due interventi, piuttosto importanti: i lavori di ampliamento della scuola primaria di Ombriano e il rifacimento della copertura del tetto della scuola materna dello stesso quartiere. Due progetti che avevamo messo in campo noi dell’amministrazione precedente. Insomma mi sembra che sia emersa una mancanza di progettualità». Laura Zanibelli ha raccontato anche della promessa fatta dagli assessori Morena Saltini e Paola Vailati di esportare alcune attività commerciali e culturali nel quartiere per ridurne la distanza con il centro: «Staremo a vedere come questi progetti verranno attuati».
SUCCEDE A OPIMIO CHIRONI
Matteo Moretti nuovo Presidente del Polo della Cosmesi sfide internazionali che si susseguono senza sosta. Il neo presidente Moretti e tutto il direttivo hanno ringraziato Opimio Chironi per l’impegno profuso con grande determinazione durante questi due anni di mandato, durante i quali si è contraddistinto per la volontà di alzare il livello qualitativo delle aziende aderenti al Polo della cosmesi, attraverso il «Percorso Affidabilità», e di realizzare la Cittadella della cosmesi, uno spazio situato nel centro di Crema dove celebrare il settore cosmetico e il forte legame con il territorio.
Lunedì 29 ottobre, in occasione della riunione del direttivo del Polo della cosmesi e conseguentemente alle dimissioni presentate da Opimio Chironi durante la seduta del 21 settembre, è stato eletto nuovo presidente Matteo Moretti dell’azienda Lumson. Il nuovo numero uno dell'associazione si è dichiarato molto entusiasta di questa nuova sfida che lo vedrà in carica per i prossimi tre anni, un periodo molto importante per il Polo che dovrà affrontare con grande unità e coesione i cambiamenti normativi a livello europeo e le
Dovrà rinverdire i fasti dell’era Ancorotti Il nuovo presidente del Polo della cosmesi è Matteo Moretti, direttore generale della Lumson. Un giovane ambizioso e da tempo attivo nel settore, scelto all’unanimità dal consiglio direttivo dell’associazione. Moretti succede al dimissionario Opimio Chironi che aveva raccolto a suo tempo il testimone da Renato Ancorotti. Saprà, il neo presidente ripetere i fasti della pre-
sidenza Ancorotti? E’ quello che le imprese del settore si augurano. L’entusiasmo e le idee, infatti, non sono più quelle di una volta. E’ vero, sono rimaste le fiere di settore, ma non bastano più. Sempre più aziende disertano l’opportunità di aggregarsi nello stand del Polo per affrontare gli appuntamenti da sole o addirittura vi rinunciano. Basta pensare alle ultime uscite: po-
che imprese del settore, una decina su 150, hanno aderito all’iniziativa collettiva del Polo, e di queste meno della metà erano cremasche. Cosa è successo, quindi, a quest’associazione? Le perplessità sul futuro sono forti. In molti si chiedono cosa farne ora: una volta aggregate le aziende nel Polo, quali sono i vantaggi per gli imprenditori del settore? I viaggi all’estero per
LA BANDA ATTIRA PIÙ PUBBLICO DELL’ASSESSORE VAILATI Uno spettacolo di beneficienza. Si è tenuto lo scorso 27 ottobre, «Terre in movimento», promosso dall’assessorato alla Cultura di Paola Vailati. Uno spettacolo che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto riempire il teatro San Domenico. Il programma era di tutto rispetto. Ballerini e cantanti noti in tutto il Paese si sono resi disponibili gratuitamente per la serata che, a 18 euro a spettatore, avrebbe dovuto raccogliere fondi per la città terremotata di Concordia sulla Secchia. Peccato che la serata sia stata un flop. Sarebbero stati, infatti, poco più
di 50 gli spettatori intervenuti. Ad oggi l’amministrazione comunale non ha ancora confermato l’importo raccolto durante la serata né ha fornito il consueto comunicato stampa. Ma tra gli spettatori capitati al San Domenico, c’era il consigliere comunale del Pdl, Simone Beretta che racconta: «Sono arrivato lì per caso, in sala ho visto circa 50, forse 60 persone». In attesa di sapere, quanto l’amministrazione sia riuscita a raccogliere a favore di Concordia sulla Secchia e di quanto sia stato speso per poter organizzare l’iniziativa, Beretta
commenta: «La stessa sera, la banda di Ombriano è riuscita a riempire sino al limite della capacità, la chiesa di San Benedetto. Senza nulla togliere agli artisti scelti dall’amministrazione mi sembra che il messaggio dei cremaschi rispetto a certe iniziative, sia chiaro». L’ennesimo duro colpo per l’assessore Paola Vailati che dopo aver incassato più di una bocciatura, spesso bi-partisan, sui manifesti di InsideOut, ora si trova ad essere rimandata anche per lo spettacolo in favore del comune terremotato di Concordia. mbr
quanto divertenti e produttivi, non sono più una necessità, così come la tutela e la promozione del «made in Crema» necessitano di altre strategie. Le aziende, insomma, chiedono risposte chiare ed esaurienti: finanziamenti da bandi regionali, nazionali ed europei, formazione, supporto nell’affrontare la crisi, una presa di posizione nei confronti del-
la delocalizzazione e della concorrenza, spesso sleale, di paesi esteri. Tutti problemi che il Polo della cosmesi ha il dovere di affrontare se davvero vuole tornare ad essere risorsa per il territorio. Ci vuole una nuova strategia, ci vogliono nuovi contenuti. A Moretti il compito di trovare il modo migliore per trovare le risposte vincenti. mbr
Alloni (Pd): «Salvini promette di ampliare le esenzioni, Formigoni e Gibelli le riducono» «La Lega fa proclami sui giornali e poi, nella prima seduta utile, obbedisce in giunta» attacca il consigliere Pd Agostino Alloni. «Mentre Salvini continua a predicare l’abolizione dei ticket per le fasce di reddito più svantaggiate e fa la voce grossa con Formigoni assicurando che per aumentare la fascia di esenzione alla compartecipazione sanitaria i soldi si trovano e la Lega indicherà la strada, in Giunta la stessa Lega fa passare una delibera che, a partire dal 1 novembre, vede diminuire le fasce di esenzione».
Se sino a oggi disoccupati, lavoratori in cassa integrazione straordinaria, in cassa integrazione in deroga e quelli con contratto di solidarietà avevano diritto all’esenzione dei ticket per la diagnostica e la farmaceutica, dal 1 novembre ne avranno diritto solo se il loro reddito familiare risulta pari o inferiore a 20 mila euro. «Noi avevamo proposto di abbassare i ticket per le famiglie al di sotto dei 30mila euro e di applicare il principio della progressività alle altre fasce, rendendo così la compartecipazione sanitaria più equa» spiega il consigliere Pd.
Lega: gazebo a Santa Maria per sottoscrivere la petizione contro il Centro culturale arabo
La segreteria cittadina della Lega di Crema, dopo la prima uscita dello scorso fine settimana, prosegue nella raccolta delle firme a sostegno della petizione popolare, rivolta al sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, sul tema della richiesta di apertura di una «centro culturale arabo». Il prossimo appuntamento è per domenica 4 novembre, dalle
8.30 alle 12.30, in Via Battaglio (all’altezza dell’ufficio postale) a Santa Maria. Uno dei due quartieri indicati dalla giunta come possibile “location” per l’insediamento del centro. Nel dispositivo finale della petizione i cittadini cremaschi che la sottoscriveranno chiedono al sindaco ed alla giunta di non adottare atti amministrativi tali da
consentire l’insediamento di «Centri Culturali», «Moschee» ed altri «Luoghi di Culto», collegati alla religione musulmana, nonché di valutare concretamente la possibilità di attuare quanto disposto dall’articolo 36 comma “f” dello Statuto Comunale, vale a dire la «realizzazione di ricerche e sondaggi presso i cittadini» sul tema oggetto della petizione.
AVVISO SCS: MANUTENZIONE AL POZZO DI VIA DOGALI Si rende noto che dal lunedì 5 a sabato 10 novembre saranno effettuate operazioni di manutenzione straordinaria al pozzo di via Dogali. In detto periodo, si potranno verificare dei cali di portata e di pressione ai rubinetti e potrà sgorgare acqua con lieve torbidità. Si consiglia pertanto, prima dell’utilizzo, di far scorrere acqua dai rubinetti per un breve periodo. Scusandoci per gli eventuali disagi, peraltro necessari a garantire le migliori condizioni di distribuzione, invitiamo i Signori clienti a contattare i nostri uffici solo in caso di effettiva emergenza. Scs Gestioni assicura che i lavori verranno svolti nel minor tempo possibile e ringrazia sin d’ora per la cortese collaborazione.
Crema
Quattro passi nell’arte in biblioteca a Pandino
Si apre domenica alle 15.30, in biblioteca a Pandino, l'edizione di «Quattro Passi nell'arte». Si parlerà di arte con Gabriele Imberti, di geroglifici con Mario Lauro, dell'Assedio di Crema con don Giuseppe Degli Agosti, del Cammino di Santiago con Graziano Berra, di cioccolata con Eva Cotizelati, della musicista Carlotta Ferrari con Angelo Stroppa, di numero aureo con Vincenza Vannucci, di gatti nelle arti con Giovanna Antolini e di mosaici bizantini con Sandra Martani.
Ultimatum al sindaco Bonaldi: liquidare «Scs servizi locali» e mandare a casa l'amministratore unico
Ervin, 24 sindaci contro
S
di Michela Bettinelli Rossi
ulle partecipate, Stefania Bonaldi ha indirizzato la frecciatina al centrodestra. Ai 24 sindaci del territorio cremasco, con in testa Paolo Riccaboni di Spino d’Adda, che nel tentativo di essere il più possibile rappresentati avevano chiesto la nomina di un tecnico e non di una figura politica. L’obiettivo? Liquidare, e in fretta, la società «Scs servizi locali» che oggi ha un debito di 8 milioni di euro che pesa sui bilanci dei comuni soci di Scrp indebolendone la capacità di fare investimenti. Una bella gatta da pelare, per i sindaci, che non perdono occasione di ricordare che «Scs servizi locali», a loro, non offre nessun servizio. Insomma, è come una auto nella quale continuano a mettere benzina, senza mai usarla. E proprio dai sindaci del Cremasco ora arriva l’ultimatum: la Bonaldi ha imposto Ervin? Non va bene, ma ci tocca accettarlo.
Gianpietro Denti
Ora, però, gli dica in maniera ufficiale di chiudere questa società e a noi dica entro quanto tempo intende farlo. E’ questo in sostanza il messaggio che il presidente della consulta dei sindaci del Cremasco, Gianpietro Denti, lancia a nome dei 24 che hanno firmato la richiesta, poi disattesa dalla Bonaldi e dal presidente di Scrp Corrado Bonoldi, di avere un tecnico a «Scs servizi locali». «I sindaci» racconta Denti, «non hanno accolto con favore la nomina di Ervin. E’ una nomina
Paolo Riccaboni
che non rispecchia i requisiti che tutti, Stefania Bonaldi compresa, abbiamo richiesto: profilo tecnico, non politico, professionalità e competenze. Nulla contro Ervin, ma cosa ne sa lui dello stato della società, visto che è arrivato solo oggi?». I 24 sindaci si sono espressi all’unanimità: «Scs servizi locali» va liquidata, nel minor tempo possibile. Continuare a rimandare l’operazione significa continuare a perdere soldi. Una situazione che pesa sulle tasche dei
cittadini. Per risparmiare tempo i sindaci avevano chiesto un tecnico, cioè l’attuale direttore generale di Scrp, Giuseppe Soffientini, o un membro del Cda: andava bene anche l’uomo proposto dalla Bonaldi, Dino Martinazzoli. In poche parole chiunque fosse già a conoscenza della situazione interna e potesse avviare subito le operazioni di liquidazione. Cosa che, secondo i sindaci, richiederà invece a Ervin, estraneo al mondo delle società pubbliche e a Scs, più tempo del previsto per poter dare via al processo di liquidazione della società. Ma la Bonaldi vuole davvero liquidarla questa società? «A pensare male a volte ci si indovina» risponde Denti lasciando intendere che la scelta di Ervin, di spiccata estrazione politica possa nascondere la reale intenzione del sindaco o meglio del Pd di tenere in vita la società, come più volte auspicato da Agostino Alloni, l’uomo che veramente conta di via Bacchetta.
Non accennano a diminuire le polemiche sulla nomina anche in campagna elettorale, riSulla nomina di Gianfranco spetto alle quali non intendo defletErvin ad amministratore unico tere di un millimetro». di «Scs Servizi locali» è poleDichiara ancora il primo cittadimica. Il sindaco, Stefania Bono: «Il nuovo amministratore portenaldi, ha ovviamente difeso la rà avanti il piano di ristrutturazione propria scelta. Racconta che aziendale, dopodichè si rimetterà a la nomina c’è stata nella serata ogni opportuna soluzione di raziodi venerdì 26 ottobre nell’asnalizzazione, accorpamento ed semblea dei soci della società Stefania Bonaldi eventuale soppressione della so«Scs servizi locali» (rispettivacietà medesima voluta dai soci, cioè i sinmente il presidente di Scrp Corrado Bonoldaci. La nomina di un amministratore unico di che detiene il 65% della società e l’amnon solo è in linea con le prescrizioni della ministratore unico di «Cremasca Servizi» recente legge sulla spending review, ma ho Claudio Bettinelli che detiene il restante concordato con Gianfranco Ervin un com35%). Ervin, viene sottolineato nel comunipenso massimo di 300 euro mensili (allineacato stampa inviato da palazzo comunale, to a quello dell’amministratore di Cremasca succede al precedente Cda composto da servizi) pertanto tale soluzione è rispettosa Barbati- Verdelli- Tomaselli, «consiglio di anche di una doverosa esigenza di risparamministrazione molto discusso in passato mio e razionalizzazione dei compensi nelle e che aveva ricevuto un simbolico, ma forte società partecipate in un momento storico atto di sfiducia, in misura più o meno tradifficile che richiede sforzi da parte di tutti». sversale, anche da parte del Consiglio CoLa risposta del Pdl non si è fatta attendemunale della precedente legislatura cittadire. «Il sindaco di Crema, sulla nomina del na per la nota situazione del cosiddetto nuovo presidente di “Scs servizi locali”, Calciotto». prima rompe scioccamente il territorio con La nomina di un amministratore unico la proposta “unilaterale e non rappresentaper «Scs servizi locali» è stata descritta cotiva” di Gianfranco Ervin, poi addirittura rime «un vero braccio di ferro fra il sindaco lascia una dichiarazione che è un capolaBonaldi e i sostenitori di una soluzione di voro di insipienza politica. Addebita a conservazione, che per un paio di mesi qualcuno un presunto ostruzionismo quanhanno tentato di ostacolare tale designaziodo invece tanti sindaci» che si opponevano ne. Il cambio di amministrazione a Crema a questa scelta della Bonaldi, «avevano a impone scelte di discontinuità, promesse
cuore gli interessi reali del proprio territorio e la difesa delle loro partecipazioni e dei loro rischi economici nelle società. Aspiravamo ad una soluzione condivisa. In questo caso è prevalsa l’arroganza del potere del PD attraverso il sindaco, tenendo a margine la necessità di spendersi al fine di favorire soluzioni condivise». Ma l’attacco è ancora più pesante: «Essendo l’ostruzionismo, soprattutto quando era in minoranza, uno strumento suo e del suo partito, Stefania Bonaldi è portata a pensare che gli altri siano come loro. No. Non è così. Difficile essere, per esempio, come Garatti che resiste, lautamente pagato, a se stesso, in buona compagnia con Pagliari, come presidente di Scs Gestioni senza una maggioranza politica e con la evidente copertura di Lgh che non ha mai rinnovato quel consiglio. Chissà perché?» Infine, la finale velenosa del comunicato. «La Bonaldi in una situazione di palese debolezza avrebbe dovuto unire le forze. Invece si è assunta una grave colpa, quella di disunire il territorio disimpegnandosi dal trovare con i sindaci un accordo vero sugli obiettivi strategici di “Scs servizi locali” e su chi chiamare per conseguirli, candidando contro ogni logica di buon senso - un uomo del PD. E poi ci viene a raccontare di Crema leader del territorio: una fiaba finita male a dimostrazione di una coerenza fatta di vane parole»
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Ospedale, la formazione al top Un importante riconoscimento per tre progetti di formazione aziendale è andato all’Azienda Ospedaliera dell’Ospedale di Crema per i progetti dell’Ufficio Formazione è stato conferito il 12 ottobre a Cagliari in occasione dell’annuale convegno dell’Associazione Italiana dei Formatori. L’Ospedale di Crema da anni investe sulla formazione del personale e punta a fare in modo che la formazione diventi un impegno di tutti i sanitari. Realizza ogni anno 200 iniziative (corsi, convegni, gruppi di lavoro, affiancamento di neoassunti, ecc) con circa 40.000 ore di formazione e il coinvolgimento di 1123 operatori (81%).
Cure palliative, convegno a Crema L’associazione Cure Palliative Alfio Privitera Onlus con la collaborazione di altri enti organizza per sabato 10 novembre, dalle 9 alle 13, il Convegno dal titolo: «Il limite della cura... con cura al limite: le cure palliative accanto alle cure attive» nella sala Alessandrini, via Matilde di Canossa 18 . «Questo convegno» afferma la dottoressa Maria Assunta Mariconti vuole rappresentare un punto d’incontro e confronto tra gli operatori per quanto riguarda le esperienze e le prospettive delle cure palliative nelle malattie oncologiche e non oncologiche».
«Sapori nella Nebbia», la rassegna gastronomica della associazione Tavole Cremasche
Dal 1 al 30 novembre ritorna puntuale la rassegna gastronomica autunnale “Sapori nella Nebbia”. Ormai giunta alla nona edizione, viene proposta per tutto il mese dai ristoratori che aderiscono all'Associazione Tavole Cremasche e che propongono un menù dall'antipasto al dolce, caffè ed acqua compresi ad un prezzo che oscilla da 25 ai 30 euro. Quest'anno la manifestazione oltre ad essere patrocinata dall'Assessorato al Turismo e Commercio del Comune di Crema, Proloco di Crema e dalla Strada del Gusto Cremonese, vede la partecipazione del Consorzio Tutela Grana Padano. La tradizione e l'innovazione si fondono perfettamente insieme nelle cucine dei nove ristoranti, per creare cinquanta ricette a base di prodotti prettamente autunnali come zucca, funghi chiodini, cotechino, lumache, merluzzo, anatra, faraona, mele renette, cachi, castagne, mascarpone e Grana Padano Dop, una vastità di emozioni culinarie. Per prenotazioni e info: tel. 0373-273046, info@tavolecremasche.it Isabella Bettinelli
Lancia la cocaina fuori dall’auto, arrestato Domenica 28 ottobre, alle ore 4.30, a Chieve, in via Aldo Moro, i carabinieri di Bagnolo hanno fermato dopo un breve inseguimento l’Audi A3 condotta da un noto pregiudicato che avendo scorto i carabinieri gettava dal finestrino un involucro, poi recuperato, contenente nove dosi di cocaina per complessivi sei grammi. L’uomo alla guida D.V., 37enne residente a Castelleone, è stato arrestato e posto a disposizione della procura della Repubblica. Era già arrestato in flagranza a Casalbuttano, nel marzo del 2011, ed a Cremona, nell’ambito di un’indagine dei carabinieri del comando provinciale, nell’ottobre 2002, sempre per violazioni alle leggi sugli stupefacenti. Anche questa volta in macchina vi erano tre passeggeri: una giovane operaia di Chieve che forse stavano riaccompagnando a casa; un pizzaiolo di Genivolta e un impiegato di Soresina, questi entrambi con qualche significativa esperienza per stupefacenti.
Cerca di affogare una prostituta: in manette Lunedì 29 ottobre, alle ore 15, a Bagnolo Cremasco, nei pressi di un centro commerciale, dopo aver contrattato una prestazione sessuale con una rumena 19enne proveniente da Milano, un giovane in bicicletta si appartava nella strada rurale adiacente alla Paullese. In prossimità di un canale, l’uomo improvvisamente afferrava la donna al collo, immergendole più volte il capo in acqua, e minacciandola di morte per costringerla a mollare la presa della borsetta che conteneva 50 euro, avendola vinta alla fine La ragazza, sebbene dolorante, ritornava in strada dove fermava un automobilista a cui chiedeva di chiamare il “112”. I carabinieri di Crema e Bagnolo si sono attivati. La prostituta in caserma a Bagnolo riconosceva senza alcun dubbio la foto dell’aggressore tra quelle mostrate. Si tratta di un disoccupato 31enne residente a Bagnolo autore di numerosi reati negli ultimi dieci anni. Il giovane ancora in bicicletta veniva rintracciato lungo la strada di casa intorno alle 17:00. Recuperata una parte delle banconote, è stato arrestato. Dovrà rispondere di rapina aggravata dalle lesioni.
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Crema
Sabato 3 Novembre 2012
Primarie PD, io voto per...
Per votare, iscriversi dal 5 al 25 novembre
E’ partita la macchina organizzativa delle primarie del centrosinistra anche nel territorio cremasco. In vista dell’appuntamento del 25 novembre, si sta ultimando in questi giorni la costituzione dei seggi elettorali, che nella città di Crema e nei paesi del Cremasco saranno in tutto più di trenta. Da lunedì 5 novembre, come prevede il regolamento nazionale, sarà possibile iscriversi allo speciale «Albo degli elettori del Centrosinistra», passo necessario per poter votare alle primarie. Infatti, per garantire la massima trasparenza e regolarità nelle operazioni di voto, da quest’anno i cittadini che vorranno partecipare alle primarie dovranno iscriversi a questo speciale albo, sottoscrivendo la carta d’intenti della coalizione di centrosinistra e versando un contributo di 2 euro. Le iscrizioni all’albo degli elettori saranno aperte dal 5 al 25 novembre, presso la sede Pd di Crema (via Bacchetta) dal lunedì al venerdì (ore 9-12 e 13-18) e il sabato (ore 9-12); oppure presso la sede Sel di Crema (via Tensini) tutti i martedì, giovedì e sabato (ore 9-12). Inoltre in alcuni paesi del Cremasco si terranno, sempre dal 4 al 25 novembre, banchetti o aperture straordinarie delle sedi dei circoli Pd per permettere l’iscrizione al maggior numero di cittadini possibile. Ricordando che è prevista la possibilità per tutti gli elettori di iscriversi all’albo anche domenica 25 novembre (giorno delle primarie) direttamente al proprio seggio, il Comitato Organizzatore invita tutti i cittadini che abbiano già deciso di partecipare alla consultazione ad iscriversi preventivamente, per evitare code e lungaggini ai seggi nella giornata delle elezioni primarie.
viene dalla società civile
«Sostengo Laura Puppato»
Premessa: non conosco personalmente Laura Puppato, quindi il mio sostegno non deriva dall’amicizia ma dall’apprezzamento per la sua figura. Per prima cosa, è una politica che viene davvero dalla società civile: si sentono spesso discorsoni e filippiche dai politici stessi che si (auto)ammoniscono sul fatto che la politica dovrebbe aprirsi alla partecipazione della gente, alla società civile, quella che conosce da vicino i problemi delle persone…però difficilmente la politica “ufficiale” è pronta a sostenere queste candidature. Ecco perché io lo farò! Laura Puppato è una donna legata al territorio che ha saputo amministrare con una sensibilità attenta ai diritti umani e della famiglia, alla qualità dell’ambiente e con spiccate doti innovatrici (si vedano i vari premi ottenuti: Premio Amico della Famiglia, Leone dell'Innovazione, Premio Qualità delle Amministrazioni Pubbliche). Si badi bene: Laura ha vinto per due volte le elezioni comunali a Montebelluna, provincia di Treviso, profondo Veneto, presentandosi con una lista civica, poi appoggiata dall’Ulivo; si è schierata contro la costruzione di un inceneritore nel suo territorio; ha partecipato alle elezioni regionali ed europee nelle quali il PD le ha sempre anteposto un altro nome, più gradito al partito, e nonostante ciò Laura ha saputo ottenere un grande successo personale in termini di preferenze espresse. Insomma, la perseveranza di lavorare per ciò in cui si crede, cioè per il bene dei propri concittadini, indipendentemente dai riconoscimenti ufficiali. Non sostengo Laura Puppato perché è l’unica candidato donna: non lo ritengo un argomento valido, altrimenti domani dovrei sostenere Daniela Santanché contro qualche maschietto. Preferisco guardare a questioni più concrete: ha vinto quando non era favorita, senza grandi appoggi politici, in un territorio ostico (terra di Lega Nord e Pdl), ma ha saputo farsi apprezzare. Ecco, non me ne vogliano gli altri candidati: Renzi, mi sembra voglia rottamare un sistema del quale è egli stesso un prodotto: troppo facile approfittare di certi metodi quando conviene. Come lui disse, se si è trovato in una certa posizione così giovane (Presidente della Provincia di Firenze, poi Sindaco della città) è perché è stato cooptato dall’establishment. Ora, siccome il metodo “nun gli garba più” (come potrebbe dire lui), vuole cambiarlo. La domanda sorge spontanea: non sarà che ora soffia il vento della rottamazione, e non gli resta che riciclarsi come rottamatore? Altrimenti, a 37 anni, rischia di essere il più giovane dei rottamati. Senza dimenticare, cari compagni, che sull’Arno è più semplice vincere che in zona Piave. Per quanto riguarda Bersani, se ne può parlare solo bene: come Presidente di Regione, come Ministro, come Segretario di partito. Ma c’è un tempo per tutto: credo sia giunto il tempo di ringraziarlo sinceramente per quanto fatto. Mauro Granata
Sono ricavati nel parcheggio interrato di via Griffini. Ecco quanto costano
Box auto, 24 sono in vendita
L
di Gionata Agisti
a giunta comunale ha deliberato l’autorizzazione a contrattare la vendita di 24 posti auto singoli, ricavati nel parcheggio interrato di via Griffini, tramite bando pubblico. Questo significa un cambio di strategia, rispetto a quanto aveva provato a fare l’amministrazione precedente senza riuscire nell’impresa. La soluzione adottata dall’ex maggioranza di centrodestra era stata quella della cessione a lotti ma le relative aste erano sandate deserte, da qui il cambio di passo da parte del sindaco Stefania Bonaldi, che vuole provare a risolvere questo problema, spacchettando il parcheggio e quindi riducendo i costi per gli eventuali compratori. Fermo restando che, qualora un concorrente presentasse un’offerta per tutti i posti macchina, avrebbe la precedenza nell’aggiudicazione, indipendentemente dall’aumento percentuale offerto. L’area in questione era stata ricavata, come onere di urbanizzazione, nello spazio poco distante da piazza Garibaldi, un tempo destinato a parcheggio dei pullman, ma finora è rimasta sulle spalle del Comune, che intende liberarsene per recuperare quella liquidità oggi così importante per qualsiasi ente locale, che debba fare i conti con la crisi e la spending review. La base
Morena Saltini
d’asta è di 1.061 euro al metro quadro, un importo che s’intende al netto d’imposte e spese aggiuntive. La procedura prevede un’asta pubblica per singolo posto auto, in cui sono ammesse solo offerte segrete, in aumento rispetto all’importo a base d’asta, ma è consentita la possibilità di aggiudicazione anche per più posti. Ad ogni modo, si farà luogo all’assegnazione solo se saranno presentate offerte valide per almeno 14 posti auto sui 24 totali. In aggiunta all’importo offerto, l’aggiudicatario dovrà versare, a titolo di rimborso per le spese di procedura, la somma di 500 euro per ciascun posto auto assegnato. Il termine di presentazione delle offerte, presso l’Ufficio Protocollo del Comune, è previsto per il mezzogiorno del prossimo 20 novembre. Anche grazie all’incasso che potrebbe
derivare dal buon esito di questa operazione, il Comune spera di poter ricavare il denaro necessario a portare a compimento una serie di lavori che sono inseriti nel programma triennale delle opere pubbliche, a partire da quelle calendarizzate per l’anno prossimo. «A cominciare dal completamento del secondo lotto della scuola materna di Ombriano, per cui occorrono 150mila euro» precisa l’assessore Morena Saltini, con delega al Patrimonio. «Oltre a tutta una serie di interventi su altri fabbricati scolastici e a manutenzioni stradali urgenti». Senza contare che, nell’elenco delle opere pubbliche previste per il 2013, figura anche la tanto attesa pista ciclabile per Offanengo, da tempo al centro dei programmi dei due Comuni.
Della Frera: «cifra non inferiore al milione di euro»
Quanto costerà il velodromo al comune di Crema?
Il Comune dovrebbe far valere il diritto di prelazione gratuito sul velodromo «Pierino Baffi» entro il prossimo 11 novembre, in cambio della gestione e della manutenzione dell'impianto. È questa l'idea del Comitato Pro Velodromo che, tramite il suo presidente, Luciano Ricci, ha già scritto al sindaco Stefania Bonaldi e al consigliere comunale delegato allo Sport, Walter Della Frera, per sollecitarli in questa direzione. Non solo: il Comitato ha presentato anche un esposto alla procura della Repubblica di Crema, per evitare che lo storico velodromo possa essere venduto dalla Coni Servizi che, sempre a detta del Comitato, dovrebbe avere il compito di garantire la manutenzione e lo sviluppo degli impianti sportivi, invece di alienare un velodromo ancora funzionante e utile all'allenamento dei tanti giovani atle-
ti della scuola di ciclismo cremasca. L'accusa del Comitato Pro Velodromo alla Coni Servizi è quella di voler fare cassa ma, per l'appunto, il Comune potrebbe far valere i suoi diritti, così come previsto dalla Direzione regionale dei Beni culturali. Poter rivendicare una prelazione a titolo gratuito è giudicata però un sogno da parte del consigliere Della Frera: «Non capisco le mosse del Comitato Pro Velodromo, che sta cercando di convincere la Federazione ciclistica a sollecitare la Coni
Servizi, perché ci consegni l'impianto gratis. Questa procedura fatta di ricorsi alla Procura non credo porterà a nulla. Ho già parlato con il presidente della Federazione ciclistica, Renato Di Rocco, con cui mi incontrerò di nuovo a breve, che mi ha confermato ciò che sapevo già: la Coni Servizi vuole vendere. Ha già inviato a Crema due ispettori: uno per valutare i costi della messa a norma dell'impianto, l'altro per quantificare il suo valore sul mercato». «Non conosciamo le stime effettuate» continua Della Frera, «perché non sono state ancora rese note ma, dalla differenza tra questi due costi, si ricaverà la cifra a cui il velodromo verrà venduto. Una cifra che presumo alta e comunque non inferiore a quel milione e 100mila euro, a cui l'impianto era già stato venduto alla Sai e che il Comune non può certo sostenere. Non
sta scritto da nessuna parte che l'amministrazione comunale abbia il diritto di rivendicare l'impianto a titolo gratuito. Dipende solo dalla Coni Servizi: se nessun compratore si facesse avanti, piuttosto di mandarlo in rovina potrebbe decidere di vendercelo a prezzo scontato». «Personalmente, dal punto di vista pratico» cintinua Della Frera, «ritengo che il velodromo sia invendibile: c'è un vincolo della Soprintendenza, che ha già costretto il compratore precedente a restituire l'impianto. L'unica possibilità per il Comune e sulla quale stiamo lavorando è un accordo con proprietà per gestire e utilizzare il velodromo fino al momento in cui si presentasse un'offerta ma bisogna capire se questa possibilità sia legittima dal punto di vista legale. Per ora, attendiamo l'esito delle valutazioni degli ispettori sui costi”.
In bici tra natura e gastronomia lungo il fiume Serio
Domenica 4 novembre saprà offrire un’opportunità attrattiva a tutto tondo a Crema: natura e gastronomia accompagneranno il turista lungo le terre fluviali del Serio. Per chi lo desiderasse, si potranno degustare menù tipici con «A tavola con gusto»: a pranzo con
le Tavole Cremasche. Nel pomeriggio «Il Parco del Serio nella città di Crema»: a piedi o in bicicletta passeggiata sulle rive del fiume e nei pressi dell’abitato. Per i buongustai, alla scoperta delle tipicità culinarie cremasche, possibilità di piacevoli soste a: Spaccio Az.
Agricola Corte dei Monaci, a S. Bernardino di Crema (cell. 3383139107), con produzione di salumi e vendita della farina da polenta del Parco Serio, oltre alle pasticcerie Della Congrega della Spongarda, a Crema, per assaggiare il dolce tipico della città.
Crema Ha aderito, quindi, al progetto del centrosinistra «Inside Out»? Lui spiega, ma non si spiega
Foto di Agazzi sui manifesti
A
di Michela Bettinelli Rossi
ntonio Agazzi sui tanti discussi manifesti di Inside Out che sono stati affissi dalla maggioranza di centro-sinistra sui muri della città. Il capogruppo di «Servire il cittadino» ha stupito tutti. Perché aderire ad un progetto, considerato un buco nell’acqua e soprattutto uno spreco di risorse per il bilancio comunale? Agazzi è a favore della cittadinanza breve per gli immigrati? E pensa che un progetto come quello dei 200 manifesti possa contribuire in maniera concreta all’integrazione? Abbiamo girato le domande, i dubbi e le perplessità al diretto interessato, che non si è sottratto al confronto e ha raccontato come sono andate le cose. Ha accettato di comparire, ma solo per non togliere la fiducia ad alcuni giovani che lo avevano coinvolto. In un altro progetto, però. E sulla concretizzazione del progetto attuale, non è molto d’accordo. «Come la foto documenta» racconta Agazzi, «sono in camicia estiva. La foto è stata scattata a maggio, presso i chiostri del San Domenico, all'inaugurazione di Artshot. In quella occasione il fotografo Simone Mizzotti mi ha chiesto di farmi fotografare per una campagna che avrebbe messo a tema il concetto di “fare comunità”. Nel tempo però le cose sono cambiate. Il progetto si è trasformato
Antonio Agazzi
ed è divenuto quello che tutti conosciamo: Inside Out. Ricorda sempre Agazzi: «Circa 15 giorni prima delle affissioni, a polemica in atto, Simone Mizzotti, correttamente, mi ha telefonato, spiegandomi che, nel frattempo, avevano aderito alla ormai arcinota campagna mirante, in sintesi, all'integrazione degli extracomunitari. Ho chiesto se vi fossero a corredo delle didascalie di sorta: mi è stato assicurato di no. Non ho ritenuto di ritirare la disponibilità offerta, a suo tempo, anche se qualche condizione era, oggettivamente, mutata». Ma oggi, a campagna conclusa, cosa ne pensa Antonio Agazzi? «Non mi piace il fatto che non si siano utilizzati gli stalli appositi. A
Beretta: meno impiegati e dirigenti Così costerà di meno la tassa rifiuti Simone Beretta, consigliere comunale Pdl, ha presentato un’interpellanza nella quale mette innanzitutto in chiaro tre questioni: a suo parere, gli utili prodotti e spesso sbandierati dal presidente di Scs Gestioni, Bruno Baratti, sono eccessivi rispetto a un servizio primario, come la raccolta e lo smaltimento rifiuti, che incide sulle tasche dei cittadini in modo considerevole; ritiene, inoltre che l’attuale costo e smaltimento della raccolta differenziata non è più accettabile. Quindi? Beretta reputa che ormai sia «incontrovertibilmente possibile ridurre le tariffe all’utente e che non farlo determina un ingiustificato ed insostenibile prelievo “forzoso” verso i cittadini. Ma per la riduzione «della tariffa applicata all’utente andrebbe messa mano a una ristrutturazione e razionalizzazione della società, probabilmente eccessiva nelle maestranze dal livello impiegatizio in su».
me, ovviamente, ciò non era stato detto all'epoca. Ed inoltre, ritengo l'esborso economico stridente con la congiuntura che cittadini ed enti locali stanno vivendo: l'uso dei soldi pubblici - in tempi come questi - deve ispirarsi, se possibile ancor più che nell'ordinarietà, a criteri rigorosi. Il messaggio in sè - i figli di extracomunitari nati in Italia...sono Italiani - può essere condivisibile...ma rappresenta una fuga in avanti: è il Parlamento che deve legiferare in tal senso». Antonio Agazzi quindi, concorda con tanti suoi colleghi di minoranza. I manifesti non sono stati una bella idea e sono stati gestiti in modo un po’ superficiale contrariamente alle sue aspettative.
Link 2012: quale scuola scegliere dopo le medie Torna Link edizione 2012, manifestazione destinata agli studenti delle secondarie di primo grado di Crema e del territorio, finalizzata a offrire un’opportunità per approfondire la conoscenza dell’offerta formativa delle scuole superiori e degli enti di formazione professionale. La manifestazione si svolgerà secondo le seguenti modalità: giovedì 8, venerdì 9 e sabato 10 novembre al mattino: Link per gli studenti e i genitori con presentazioni degli istituti superiori ed enti di formazione professionale presso il Multisala Portanova di Crema. Giovedì 15: serata per le famiglie di presentazione del piano offerta formativa in provincia di Cremona, alle ore 21, presso la sala Ricevimenti del comune di Crema. Infine, venerdì 30 novembre: serata per le famiglie sul tema della scelta nell’età adolescenziale, sempre alle ore 21 presso la sala Ricevimenti del Comune.
Aspettando il Natale
Sabato 3 Novembre 2012
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AREA B A MILANO: APOLLINEA
Le nuove tendenze dell’arte AREA B presenta APOLLINEA mostra di Alice Colombo e Marco Demis, che inaugurerà martedì 6 novembre alle h 18.30 nella sede della galleria, Via Cesare Balbo 3, Milano. La mostra resterà aperta fino al 22 dicembre. E’, quindi, una doppia personale a riaprire la stagione artistica di Area B, galleria che individua, segue e propone giovani artisti che si contraddistinguono per ricercatezza del linguaggio, innovazione e ricerca. Apollinea, che dà il titolo alla mostra, è il termine che meglio individua le somiglianze tra Alice Colombo e Marco Demis: pur partendo entrambi da un punto di vista razionale e razionalizzante, riescono a rendere le loro opere assolutamente impalpabili, calate in una realtà astratta che risulta allo stesso tempo imprescindibile dalla forma. Si pronunciano attraverso modalità tecniche completamente differenti: Alice Colombo impiega uno stile che molto ha a che fare con quello Vittoriano, dispensato soprattutto dalla presenza costante come un
ROBERTO MARCHESINI,SCO CREMA-
Dal San Domenico a Roma
Dai chiostri del San Domenico agli esclusivi saloni dello Spazio Novecento a Roma. Il pittore cremasco 48enne Roberto Marchesini protagonista della 23esima edizione di «Medaglie d'Oro - Una vita per il Cinema». Le sue opere hanno accompagnato la serata di gala di uno dei riconoscimenti più importanti del cinema italiano. Sette quadri astratti, di grandi dimensioni. Una pittura gestuale, tutta fondata sulla libertà del colore e sull'abilita della mano. La mostra è stata promossa dallo Studio Asci. Allo Spazio Novecento erano presenti attori, attrici, registi, sceneggiatori oltre a tutte le professioni delirate cinematografica. Marchesini, musicista e pittore, si è affermato come una delle personalità più interessanti della pittura astratta lombarda. Ha alle spalle esposizioni importanti a Torino, Milano, Treviso, Brescia, Rimini. L'ultima mostra al San Domenico. Alla prossima Mostra del cinema di Venezia sarà presente con una serie di opere. Il suo sito internet www.robertomarchesini.it parteciperà alla gara nazionale indetta dal «Sole 24 Ore» e che ha l'obiettivo di stilare una classifica dei prodotti editoriali on line più creativi.
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lamentela
Gli spettacoli al Ponchielli sono sempre più scadenti Gentile direttore, crediamo che sia arrivato il momento di dire basta! Basta proporre opere liriche con cantanti dell’oratorio, vedi nella Tosca e rappresentazioni alquanto discutibili, vedi i Capuleti e i Montecchi. Ci ostiniamo a rimanere in un circuito che penalizza il nostro prestigioso Teatro Ponchielli. Questo è capitato spesso già in passato ed ha portato molte persone ad allontanarsi dal nostro monumento cittadino, noi compresi. Pensavamo che un abbonamento da 100 euro, ovvero 25 euro a rappresentazione, per vedere comunque la lirica al teatro Filo fosse una esagerazione, ma anche quello che ci viene propinato al Ponchielli a questo punto è molto simile, al doppio del prezzo per rappresentazione. E poi la sovrintendente Cauzzi si lamenta che non ci sono abbastanza abbonamenti? E ti credo. Che il Comune gli ha ridotto il contributo di 50mila euro? Secondo noi dovrebbe restituire anche gli altri 800mila euro a fine stagione. Ci preoccupa il fatto che la stessa persona sia anche consigliera artistica del Museo del Violino, che sta diventando la cattedrale nel deserto di questa città. Ed invece di essere un fiore all'occhiello di questa amministrazione, sarà l’incubo perché ora che si tratta di amministrarlo, c’è un fuggi fuggi generale. Magnate compreso! Siamo convinti che quando alle persone vengono offerti apparenti contratti, come quello offerto alla sovrintendente Cauzzi (amministratore di sinistra in un governo di centrodestra) dal Teatro di Brescia, si debbano lasciare andare e non rincorrerle. Sarebbe stata una liberazione e ne avremmo tratto beneficio tutti: amministratori locali e cittadini amanti della lirica e della prosa. Se la percezione è che il concetto di cultura sia patrimonio della sinistra, non concordiamo con questa affermazione, siamo convinti che la gestione organizzativa ed i bilanci siano cultura di centrodestra. Il problema è che qui abbiamo anche l’assessore alla cultura, Nocoletta De Bona, che è non è competente. Siamo messi veramente male. Quindi chi decide a questo giro? Sta di fatto che le rappresentazioni sono davvero scadenti e non sempre si deve considerare che il pubblico sia maleducato! Michele Grassi Cremona ***
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Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • cremasco@cuticomunicazione.it
Sabato 3 Novembre 2012
segnalazione
Perché nessuno mi dice se quell’albero è pericolante? Caro direttore, ho bisogno del suo aiuto per raggiugere, in ultima istanza, i responsabili della protezione civile cittadina. A giugno segnalai, attraverso l’apposito modulo compilato in Spaziocomune la presenza nel giardino pubblico di piazza Roma di un alto ed esile platano secco, la cui vicinanza all’angolo dei giochi dei bimbi consigliava a mio avviso di eliminare prudenzialmente. Ebbi la grata sorpresa di una comunicazione telefonica che
Pedone investito: le responsabilità del conducente Buongiorno avvocato, vorrei sapere se, nel caso di investimento di un pedone da parte di un automobilista, il pedone ha comunque ragione o vi può essere un concorso di colpa? Fabrizio *** Dipende dalle circostanze del caso concreto. Ad esempio, nel caso di attraversamento con la luce semaforica rossa per i pedoni e verde per i veicoli, secondo un orientamento giurisprudenziale, si escludeva la responsabilità dell’automobilista che non aveva saputo evitare il verificarsi del sinistro stradale ai danni del passante, in quanto il conducente non era tenuto ad accordare la precedenza al pedone, che stava attraversando appunto con semaforo rosso. Detta pronuncia non fu condivisa dai giudici della Cassazione (n. 9683/2011), secondo cui in caso d’investimento di pedone, la responsabilità del
A cura di Emilia Rosemarie Codignola*
conducente prevista dall’art. 2054 c.c. è esclusa solo quando risulti provato che non vi era, da parte di quest’ultimo, alcuna possibilità di prevenire l’evento. Situazione, questa, ricorrente allorché il pedone abbia tenuto una condotta imprevedibile e anormale, sicché l’automobilista si sia trovato nell’oggettiva impossibilità di avvistarlo e comunque di osservarne tempestivamente i movimenti. (Cassazione n. 21249/2006). La ratio dell’art. 2054 comma 1 c.c. richiede che il conducente del veicolo abbia un comportamento oculato e prudente, fino ai limiti estremi della diligenza. Pertanto, anche nel caso in cui un automobilista occupi un incrocio regolato da semaforo verde in suo favore, permane a suo carico un obbligo di diligenza nella condotta di guida che deve tradursi nella necessaria cautela ri-
mi segnalava un «intervento appena possibile». Il fatto che a fine ottobre l’albero sia ancora al suo posto testimonia che le possibilità del Comune di Cremona sono quanto meno scarse. La mia successiva comunicazione per posta elettronica all'indirizzo mail di Spaziocomune, nonostante una profonda crepa documentata dalle fotografie allegate al messaggio, non ha avuto risposta. Nemmeno un successivo inoltro del messaggio alla protezione civile cittadina ha avuto riscontro. Se tutto ciò vuol dire che il pericolo non c’è, non vedo che cosa costerebbe una più responsabile risposta che lo negasse. Se invece, come ritengo, il pericolo c’è, può darsi che il Comune non abbia la possibilità di intervenire. In tal caso si chiuda al pubblico l’area a rischio. Non voglio nemmeno menzionare la terza ipotesi: si abbiano danni a persone e cose con relative responsabilità per omissione. Grazie per la pubblicità che vorrà gentilmente dare al mio messaggio di cittadino frustrato. Giancarlo Casella Cremona ***
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Lettere & Opinioni
allarme
Dobbiamo fare qualcosa per i giovani disoccupati Egregio direttore, non vi sono più alibi: siamo in piena emergenza occupazionale e dentro la crisi che divora posti di lavoro, a pagare di più sono i giovani. I dati non ammettono ignoranza. Cinque anni fa un giovane su cinque tra i 18 e i 24 anni risultava disoccupato (20,1%); oggi lo
chiesta dalla comune prudenza e dalle concrete condizioni esistenti all’incrocio. (Cass. n. 8744/2000). A ben vedere, il concorso colposo col pedone investito è ravvisabile solo qualora egli abbia tenuto una condotta assolutamente imprevedibile e del tutto straordinaria e, pertanto, non è ipotizzabile nel caso di semplice attraversamento pedonale “frettoloso ed a testa bassa”. In altri termini, il conducente del veicolo ha il dovere di rallentare fino a fermarsi per consentire l’attraversamento del pedone sulle strisce pedonali. Al contrario, nessun dovere ha il pedone (che può essere anche un bambino) di valutare l’intenzione del conducente di lasciarlo effettivamente passare. Che poi egli controlli nel primario suo interesse qual è la situazione che in concreto gli si presenta è opportuno e auspicabile. Concludendo, i casi nei
è più di uno su tre (35,1%), un balzo di 25 punti! I disoccupati ufficiali sono 2,8 milioni, 554 mila in più di un anno fa (+24,9%). L’assuefazione ai veleni e la rassegnazione sono le malattie da battere. Mentre la politica parla d’altro (ognuno pensa a sé e ad accapparsi uno scranno a montecitorio). E’ necessario selezionare le priorità, mettendo al centro il lavoro e, in particolare, il futuro dei giovani. Tre milioni di senza lavoro è un baratro devastante che si sta aprendo davanti a noi. Nell’immediato, al primo posto va sottoscritto un patto per la ripresa e per la crescita. Gli investimenti attendono, i consumi calano. E’ un circolo vizioso che non può aggrapparsi all’alibi della crisi internazionale. Se si vuole arrestare l’emorragia di posti e ottenere ora e subito un delta aggiuntivo di occupazione, è necessario favorire una nuova flessibilità in entrata. Allo sforzo per aiutare le aziende ad assumere, va appaiata una campagna eccezionale a favore della scuola e dello studio. Quello che manca alla nostra scuola, sia agli istituti tecnici che ai licei, è il rapporto costante con il mondo del lavoro. Vanno resi stabili i dialoghi tra apprendimento e mercato del lavoro, puntando sui fabbisogni nazionali e su quelli territoriali. Alternanza scuola-lavoro, apprendistato e stage devono essere strumenti di proficua conoscenza reciproca e non misere furbizie per risparmiare qualcosa su stipendi e costo del lavoro. Purtroppo, la rete dei servizi all’impiego pubblici e privati non ha nerbo né energia; non per questo va affossata, ma rigenerata, assegnandole un ruolo alto di creazione di occupazione e di cambiamento culturale e non solo di inter-
quali si può parlare di concorso di colpa tra pedone e conducente secondo la giurisprudenza sono: 1) l’attraversamento fuori dalle strisce; 2) l’attraversamento in prossimità del semaforo rosso; 3) attraversamento in un punto in cui è vietato o sconsigliato farlo. In tali ipotesi, tuttavia, vi sarebbe concorso di colpa solo nei casi di condotta imprevedibile e anomala da parte del pedone. In ogni caso la prova del concorso di responsabilità del pedone deve essere fornita esclusivamente dal conducente del veicolo. *Avvocato Stabilito e Mediatore civile emiliacodignola@libero.it
mediazione. Orientare giovani e adulti a trovare un lavoro è il mestiere più bello a cui si possa aspirare. Non chiediamoci che cosa l’economia e la crescita possono fare per i giovani. Chiediamoci che cosa possiamo fare noi, oggi e subito, perché i giovani abbiano un lavoro e un futuro migliore. Andrea Delindati Cremona ***
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infrastrutture
Che fine fanno i finanziamenti per il Porto di Cremona? Signor direttore, mi corre l’obbligo di intervenire ancora per segnalare nuovi pericoli di “scippo” di finanziamenti al nostro sistema di infrastrutture provinciali. Infatti, richiamo nuovamente l’attenzione sul rischio che spariscano anche quei 4,5 milioni euro per opere strategiche sul Porto di Cremona , che in sede di Conferenza di Servizi, Centropadane si era impegnata con la Provincia di Cremona a realizzare a proprie spese, a titolo di completamento del nuovo collegamento autostradale Cremona-Castelvetro. Ma ora il Cipe, se da una parte obbliga “il subentrante” alla concessione di A21 a realizzare il “terzo ponte”, come può garantire che verrà rispettato anche questo impegno per il Porto di Cremona? Ma non finisce qui, perché la Giunta regionale che nel 2011 aveva scelleratamente cancellato i già erogati 15 milioni di euro per il Terminal intermodale al Porto collegato al raddoppio del binario Cremona-Cava, ma che si era poi impegnata a restituirne alla Provin-
cia di Cremona una parte (4,5 milioni di euro), per realizzare almeno i primi due binari al servizio del Polo siderurgico, poche settimane prima di cadere, con una lettera perentoria, ha invece intimato alle Province lombarde di sospendere l'iter di qualsiasi opera, causa blocco finanziamenti regionali. E ora che succederà? Chiedo pertanto al presidente Salini e all’assessore Leoni di intervenire su ambedue i fronti (che insieme fanno 9 milioni di euro a rischio) per poi rassicurare gli operatori economici, anche internazionali, che da anni nonostante la congiuntura sfavorevole, stanno continuando ad investire sul Porto di Cremona. Giorgio Albera Ex presidente Azienda Regionale per i Porti di Cremona e Mantova ***
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assolto
Vendola rappresenta il volto buono della politica Egregio direttore, Nichi Vendola è stato assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste” dall'accusa mossagli dalla Procura di Bari di concorso in abuso di ufficio. La sentenza della magistratura con questa formula sancisce la totale inconsistenza delle accuse che gli erano state mosse e perfino l’inesistenza del reato sul quale era stato costruito l’impianto accusatorio. Vendola chiedendo il rito abbreviato e annunciando le sue dimissioni in caso di condanna, ha dimostrato come nel nostro Paese esista una politica onesta e corretta, che non fugge dalle aule di tribunale e non offende l’operato della magistratura. Ora ancor più di prima, Nichi Vendola rappresenta il volto della buona politica; il tempo delle etichettature “tanto sono tutti uguali” è finito e sia il comportamento di Vendola, che questa sentenza lo hanno sancito. C’è chi fugge dalla magistratura con i vari trucchetti visti in questi anni: lodo Alfano, lodo Schifani, legittimo impedimento, ecc. e chi semplicemente non ha nulla da nascondere, chiede subito il processo e viene assolto. Gabriele Piazzoni Coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia Libertà ***
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provocazione
Equipariamo le pensioni agli stipendi dei parlamentari Egregio direttore, spesso sento dire in televisione e leggo sui giornali che si cerca, invano, di diminuire il costo della politica. Visto che ricondurre alla ragione i politicanti è un’impresa titanica, perché non si può cambiare sistema? Invece di ridurre le loro entrate (immense), perché quando si rinnovano i contratti di lavoro o si determianano le pensioni, non si parametra il tutto agli emolumenti dei parlamentari, privilegi inclusi? Se in Italia tutti devono andare sulla stessa barca, nessuno più di può lamentare: al massimo affondialo tutti! Marco Riccardo Spernazzati Cremona
privatizzazione dell’acqua Signor direttore, dopo il coro di proteste, manifestazioni di dissenso, catene umane attorno al palazzo, invito (a cinque giorni di distanza) di Pizzetti, che rimane favorevole alla privatizzazione, a ridiscutere la questione, arriva la richiesta del sindaco Perri di parlare dell’argomento in sede di assemblea dei sindaci. Tuttavia Perri, come Pizzetti, conferma l’opzione privata e si limita a chiedere un’assemblea della quale tra assenteisti cronici, double face, tiraindré, taia e medèga, eletti nei cda delle aziende, terrore per i depuratori, etc. si può ben immaginare lo sbocco. Così di fronte a dubbi e vibrati proteste sull’uso del silenzioassenso da parte del direttivo dell’Aato ed alle libere interpretazione dei verbali di precedenti sedute assembleari, votate dagli assenti, che hanno portato alla privatizzazione del servizio, si andrebbe ad una decisione blindata di conferma da parte dell’assemblea, mettendo una pietra tombale sulla possibilità di ricorso al Tar sui passaggi precedenti. Nulla emerge da Perri sul faraonico piano d’ambito votato dal suo rappresentante all’Aato, nonostante le molteplici ri-
chieste di ridimensionamento in ragione della riduzione delle risorse che non può andare solo su pensioni e buste paga, ma dovrebbe riguardare anche investimenti previsti pre spending review. Nemmeno “en bùf” di collegamento alle decisioni assunte ed assumende da amministrazioni omologhe di centrodestra tra Lodi e Milano per mantenere il servizio idrico totalmente pubblico. Son questioni che riguardano l'Aato e la Provincia, dice Perri... “mi son de Rovigo, non m”intrigo!” e intanto il suo assessore Bordi vota per la privatizzazione e i sindaci vengono chiamati in assemblea per ratificarla. Così dal combinato-disposto delle differenze e dei distinguo si confermerebbe un quadro d’insieme, non si comprende se gattopardesco o kafkiano, di conferma della privatizzazione. Il dado è tratto, indietro non si torna, andiamo al cinema a cura dell’Anicagis... si diceva un tempo e tutto torna. Con un particolare: manca quel tocco di rispetto per le persone che non sono sempre bòn e cuiòn o minus habens. Giuseppe Torchio Lista civica provinciale
Egregio direttore, Perri chiede di convocare i sindaci. Forse si dimentica che non può da solo fare questa richiesta, la richiesta deve venire da un folto gruppo di sindaci: ma forse lo fa (dimostrando una certa astuzia politica) solo per arrivare prima di un’altra richiesta di convocazione che altri sindaci potrebbero fare, che ponga seriamente all’ordine del giorno la scelta una volta per tutte del modello gestionale. Le ridicole scuse accampate da Bordi, Perri, Denti e Rastelli per la scelta della privatizzazione dell’acqua le hanno ormai ascoltate tutti e non convincono nessuno, tant’è vero che sono state smontate una per una pubblicamente. Bene scrive (forse freudianamente) un quotidiano: “Dietro al semaforo verde ai privati non c’è niente”: è tragicamente vero, manca ogni motivazione seria. E se non è l’ideologia (come affermato in aula consigliare) forse sarebbe meglio per il signor sindaco Perri tacere le ragioni reali. Il tentativo odierno di lanciare la pietra e
nascondere la mano asserendo che l’accelerazione dipende da decisioni altrui è però davvero molto più squallido e vergognoso del voto stesso dato dal Comune di Cremona in cda: se l’Aato accelera su una decisione per la quale il territorio è come minimo spaccato in due, il dovere del sindaco di un capoluogo è frenare, non correre a votare sì. E se si è pressati ad un voto e non si ha il coraggio di mettere un freno al disastro, come si possono far prevalere le proprie scelte personali sulla volontà chiaramente espressa dalla maggioranza assoluta dei cittadini? La realtà è invece, ormai l’hanno capito tutti, che il territorio propende in maggioranza per la società pubblica; anche il voto unanime nell’ultima assemblea di Padania Acque è stato dato dai sindaci proprio in questo senso: estromettiamo il privato dal servizio per poterlo gestire con forme esclusivamente pubbliche. Ora il risultato di quel voto rischia di essere un boomerang perché il privato messo alla porta è libero di
partecipare alla gara aggiudicandosi l’intero piatto e non le briciole. I sindaci sono stati bassamente ingannati: chi vuole da sempre a tutti i costi mettere in tasca (o meglio, in tasche altrui) la succulenta privatizzazione del servizio idrico cremonese, è costretto a provare il colpo di mano. Da questo punto di vista poco importa ai cittadini, in fondo, sapere quanto l’inaspettata deliberazione dell’Ufficio d’Ambito sia o meno stata concordata con il governo della Provincia: ciò che conta è che essa si pone in controtendenza al percorso intrapreso da gran parte dei sindaci e alle tanto sbandierate dichiarazioni di disponibilità al dialogo dei mesi scorsi. Se il presidente Salini vuole far credere (come ha tentato di fare pochi giorni fa sui giornali) che essa coincida “per caso” proprio con la soluzione da lui preferita, forse si abusa del buonsenso e della pacatezza di sindaci e cittadini. Giampiero Carotti Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese
Speciale Sposi
Matrimonio con atmosfere da fiaba C
Pagine a cura di Martina Pugno
olori tenui, luci crepuscolari, temperature frizzanti: i matrimoni celebrati nel tardo autunno e nel periodo invernale sono ricchi di fascino e prendono sempre più piede, comportando diversi vantaggi e originali atmosfere. Abbandonati i disagi legati alla calura estiva, i matrimoni invernali permettono di sfoggiare ampi abiti dai lucenti riflessi e di dare vita ad ambientazioni fiabesche. Il vestito da sposa invernale è, generalmente, composto da un abito lungo in raso o altro tessuto pesante, drappeggiato e con piccole parti in lana o pelliccia. Gli alleati della sposa contro il freddo sono gli accessori: guanti, coprispalle, scialli e cappotti che, in alcuni modelli, completano il vestito creando lo strascico tipico della cerimonia e arricchiscono la mise dii dettagli eleganti e raffinati. In inverno come in estate, la regola principale da seguire per lo sposo è apparire senza "superare" stilisticamente la sposa. Anche per l'uomo, se il freddo è pungente, è permesso l'uso di cappotti e soprabiti in lana, che andranno tolti prima di entrare in Chiesa. La scelta di modello e tessuti per il vestito dello sposo è ampia, ma prevede sempre di uno stile classico ed elegante, dal colore nero o blu notte, anche se nulla vieta di stupire con colori più originali. Anche per lo sposo gli accessori sono importanti perché donano un tocco di personalità e singolarità all'abito, purche siano di numero discreto e strategicamente scelti, in modo tale da mantenersi entro la valorizzazione e il buon gusto, senza strafare. Se al matrimonio saranno presenti paggetti e damigelle, anche i loro abiti saranno accuratamente scelti dagli sposi, secondo una tradizione diffusa in Europa e di crescente risconto anche in Italia. I vestiti delle damigelle e dei paggetti, seppur eleganti, devono essere semplici e a dimensione bam-
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Sabato 3 Novembre 2012
Sfruttare i colori dell’inverno per una giornata dai toni magici
UNA SPOSA ROMANTICA Abiti e accessori per i mesi freddi
bini, che una volta svolto il loro compito, vorranno muoversi, correre e giocare rischiando, magari, di rovinare i begli abiti che indossano. E' importante scegliere vestiti che riparino dal freddo, ma non ingoffino troppo, soprattutto durante la cerimonia, dove i bambini dovranno camminare e stare, in molti momenti, in piedi.Per le damigelle, si può scegliere un abito semilungo invernale in tessuto di velluto o flanella. Il colore deve riprendere la tonalità del vestito della sposa, o altrimenti scegliere colori tenui e caldi.Anche per i paggetti, il tessuto adatto per l'inverno è il velluto o la flanella. Il modello del vestito è classico di colore scuro, in sintonia con il colore e lo stile dell'abito dello sposo. Indosseranno un pantaone classico con camicetta e giacca accompagnata da una cravatta o papillon abbinato. Per tutti gl altri ospiti, vale una regola fondamentale in ogni stagione e per ogni tipo di cerimonia: mai oscurare la sposa.
Sui cataloghi e nelle vetrine dedicate agli abiti da sposa siamo abituati a vedere fini modelli ricamati e decorati con pizzi, abbelliti da scollature, con ricercati tessuti che danno vita a giochi e trasparenze: una ricerca più approfondita, però, vi permetterà di scoprire con stupore il fascino, forse perfino maggiore, degli ampi abiti strato su strato e delle sete che caratterizzano gli abiti pensati per i giorni più freddi. La seta è un tessuto perfetto, sia per l'estate perché tiene freschi, che per l'inverno, perché trattiene il calore. Quindi via libera ad abiti in seta, o anche in raso, che mantengono la temperatura. Spesso poi gli abiti invernali sono orlati in pelliccia sul decolleté o sui polsi, ma se non siete amanti di questo genere, nessun problema: sarà sufficiente scegliere uno scalda cuore in lana bianca, che si abbini all'abito, magari che si allacci davanti con un gioco non eccessivo: l'abito deve comunque restare il protagonista. Se il freddo è davvero pungente, è possibile aggiungere altri accessori, come la stola e i guanti, in lana o anche in cachemire, per essere certe di non avere freddo e godersi al meglio questo giorno speciale. Se l'abito ha la manica corta, i guanti sopra il gomito rivelano un irresistibile fascino romantico. Per le più freddolose, all'abito è possibile abbinare un cappotto bianco di lana, da indossare prima e dopo la cerimonia. Le calze, secondo il bon ton, dovrebbero essere indossate sempre, estate o inverno che sia. Ma se d'estate ormai sono sorpassate, in inverno danno un valido aiuto al quale non vale la pena rinunciare. Quindi via libera alla calza, che però non può essere indossata con sandali gioiello o scarpe aperto, ma va d'accordo con un paio di decolleté.
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Speciale Sposi
Sabato 3 Novembre 2012
Il make up della sposa d’inverno
Sposarsi in un caldo abbraccio Accessori per una mise elegante e confortevole anche nei mesi più freddi
E’
Il make up costituisce per la sposa uno degli elementi più importanti: esso non deve necessariamente stupire o dare nell'occhio. La parola d'ordine al riguardo è naturalezza: il trucco deve saper far risaltare i dettagli più belli del viso della sposa nascondendo eventuali difetti, senza però che l'effetto sia artificiale e costuito. La bravura e la sapienza di un/a make up artist sta proprio nel saper valorizzare il viso di ogni sposa, rendendolo il più naturale possibile, ma allo stesso tempo evidenziandone le caratteristiche predominanti, senza lederne l'armonia e la bellezza. Dal trucco devono poter risaltare i punti di forza del viso, nonché la personalità di chi lo porterà per tutta la giornata. Nel matrimonio invernale, tutto questo è da coordinare, come sempre, ai colori ed alle sfumature dell'abito e della stessa stagione invernale, andando così a creare un make up coerente con la vostra scelta di sposarvi durante i mesi più "freddi".Sebbene elaborato su misura in base alle caratteristiche del viso, infatti, il trucco non deve essere considerato un elemento autonomo e a sè stante, ma i suoi colori predominanti devono poter entrare in armonia con quelli prescelti per caratterizzare questo giorno speciale. Primo fra tutti, un consiglio, che in realtà non è un vero e proprio consiglio, bensì una constatazione che non potrà che far piacere a tutte le spose invernali, ovvero il fatto che a differenza delle stagioni più calde, il trucco creato per le stagioni fredde, necessiterà di minor attenzione alla durata, in quanto l'alta temperatura estiva è un'acerrima nemica dei make up, anche se i prodotti professionali ormai stanno ovviando a questo problema. Per quanto riguarda le nuances, date libero sfogo alla vostra fantasia, ma non dimenticate che non solo le tonailità del blu e del grigio fanno parte del contesto invernale, perché anche colori più vivaci come il rosso accesso, il bronzo e tutte le tonalità dorate, possono rientrare benissimo nel make up di una perfetta sposa d'inverno.
proprio vero che "per bella apparire, un poco bisogna soffrire"? Il proverbio tradizionale non si applica, fortunatamente, alle spose che decidono di convogliare a nozze nei mesi freddi: sono molti gli accessori e le soluzioni a disposizione della sposa che le permettono di mantenersi al caldo e godere appieno del proprio giorno più bello senza dover rinunciare per nessuna ragione al fascino, alla bellezza e all'eleganza. Il matrimono autunnale o invernale non comporta necessariamente sacrifici e compromessi: al contrario, i dettagli possono impreziosire l'abito e renderlo ancora più unico e originale. Si parte dai piedi: che siano bassi o alti, gli stivali sono un accessorio indispensabile per un matrimonio invernale. Con un abito corto, degli stivali alti metteranno degnamente in risalto le vostre gambe proteggendole allo stesso tempo dal freddo. Finemente decorati, gli stivali potranno spiccare ancor più delle tradizionali scarpe, attirando l'attenzione e affascinando tutti i presenti. Per un abito a maniche corte, dei guanti lunghi saranno perfetti. Se l'abito da sposa è invece a maniche lunghe, è ovviamente preferibile la scelta di guanti corti. Infine un eventuale manicotto di pelliccia, chic e pratico allo stesso tempo, darà un tocco d'eleganza in più al vostro abito. Coprispalle, bolero, mantellina o mantello: scegliete l'accessorio che più si adatta al vostro abito da sposa tra le moltissime soluzioni proposte, in grado di conferire diverse personalità all'abito e adattarlo ancora di più a chi an-
drà ad indossarlo. Per un'immagine sofisticata, una mantellina abbinata a dei guanti lunghi avranno un risultato d'effetto. Se il velo non rappresenta un must, l'inverno offre la perfetta occasione per stupire: cappelli, cappucci e perfino colbacchi potranno conferire alla sposa un aspetto sofisticato, da principessa. Molti stilisti alternano alle proposte di abiti da sposa invernali bianchi anche dei delicati azzurri fino a spingersi in alcuni casi al rosso; ai piedi delle delicate cha-
nel o stivaletti stringati per le spose più moderne. Cappe e copri-spalle proteggono gli abiti da sposa che si mostreranno nel loro splendore solo dopo la cerimonia, quando nel caldo della sala – rallegrati dal vino e dall’euforia – saranno solo gli addobbi a ricordare il freddo dell'ambiente esterno. Le location del matrimonio saranno riscaldate da camini e candele così da regalare un ricevimento ricco di suggestioni e luci soffuse. I dettagli andranno così
a perfezionare un abito che già nei lunghi drappegg e nei soffici tessuti sarà in grado di convogliare in sè tutto il fascino della stagione fredda, con rimandi e giochi di luci e riflessi che tingeranno il vestito delle stesse mille sfumature della neve. L'abito della sposa invernale sarà completato da decori nella lunga chioma sciolta e da un trucco dalle tinte tenui e dai color freddi, per rendere la sposa ancora più eterea, oppure accesi e vivaci per un netto contrasto.
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Sabato 3 Novembre 2012
CASALMAGGIORE
FESTA DEL 45°
Domani in teatro nasce la nuova Interflumina Il “rinnovamento” predicato dal presidente Pietro Bonfatti Paini è ormai vicino: l’Atletica Interflumina ÈPiù Pomì si prepara alla festa per i propri 45 anni di onorata storia sportiva pensando al futuro e alle elezioni del nuovo direttivo. Domani, dalle ore 16 alle 18, nel ridotto del teatro comunale di Casalmaggiore, i soci voteranno il ricambio generazionale del prossimo quadriennio olimpico. Per la carica di presidente, la candidatura di Alfredo Azzoni (ex atleta dell’Interflumina, oltre che amministratore di spicco di importanti realtà imprenditoriali nazionali) è sostenuta da Bonfatti Paini e Carlo Stassano, quest’ultimo in procinto di lasciare il posto di vicepresidente nei settori Fidal a Corrado Lodi (già presidente Panathlon Club Casalmaggiore, Viadana, Oglio Po, Parma). Di ampio respiro, il rinnovamento dell’Interflumina passerà anche per due conferme: Federica Passera (al Cip) e Filippo Allodi (alla Fiso). Domani sera, ultimata l’assemblea elettiva, a partire dalle ore 18 sempre in teatro inizierà la festa. Non verrà però presentato il libro sui 45 anni dell’associazione, com’era invece in previsione: per l’almanacco, bisognerà aspettare ancora un po’ di tempo.
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
Va in porto il nuovo pontile
Il Comune contribuirà con oltre 35mila euro. Dal Pirellone 80mila euro, 56mila dai privati
La ditta veneta Co.Ge.Ad l’unica ad aver presentato un’offerta. Inizio lavori entro il 12 dicembre
A
di Simone Arrighi
rchiviate le lungaggini e qualche polemica di matrice economica fra comune e privati, la realizzazione a Casalmaggiore del nuovo pontile per attracco di imbarcazioni da diporto può dirsi ormai prossima. L’opera, che costerà 171,640 €, è stata provvisoriamente aggiudicata alla CO.GE.AD. Srl di Taglio di Po (in provincia di Rovigo), l’unica delle quattordici ditte contattate che, alla conclusione delle operazioni di gara (31 ottobre scorso), avesse formulato una proposta offrendo un ribasso dell’8,4%. Il termine per l’inizio dei lavori è fissato al 12 dicembre prossimo, così come stabilito dal decreto n.ro 5254 del 13 marzo scorso della Direzione Generale Commercio, Turismo e Servizi di Regione Lombardia, pena la decadenza dell’affidamento. Morale: se la realizzazione del pontile non dovesse iniziare per tempo, verrebbe a mancare il fondamentale contributo regionale di 80mila €, che insieme ai 56mila € garantiti dalle concessioni triennali dei privati e dai 35.640 € stanziati dal comune di Casalmaggiore, permettono di coprire l’investimento
A sinistra lo scivolo in zona Lido Po e a destra l'inaugurazione del pontile a Berra, pure realizzato dalla ditta CO.GE.AD. Srl
necessario per una realizzazione già calendarizzata nel piano triennale delle opere pubbliche. La direzione dei lavori prevede l’ultimazione degli stessi entro 300 giorni dall’apertura del cantiere. Prima del posizionamento delle strutture (pontile, zattere e quant’altro) dovranno essere portati a termine alcuni interventi preliminari, come: pulire la sponda dagli arbusti in esubero, dare conformità alla riva e livellare il fondale. La fase successiva verterà sul prolungamento (di una ventina di metri) dello scivolo per l’alloggio delle imbarcazioni. L'immissione
del pontile (lungo 109 metri, secondo il progetto originario dell’ingegner Secondo Visioli) implicherà quindi il posizionamento di una bitta, della paleria, dei distanziatori e dei cavi di sicurezza. Il collegamento con l’argine verrà garantito da una scaletta. Le imbarcazioni potranno essere attraccate alle zattere che verranno posizionate parallelamente alla sponda del fiume: in tutto, garantiranno una quarantina di posti barca. L’attracco sarà al chilometro 415.4, laddove era posizionato il ristorante galleggiante di cui verranno riutilizzate alcune attrezzatu-
San Siro: questo non è uno stadio per disabili
re. Con quest’opera, oltre ad andare incontro alle esigenze dei tanti diportisti presenti a Casalmaggiore e titolari di una serie di concessioni demaniali per zattere singole, il comune punta ad aumentare anche l’afflusso turistico fluviale, oltre a costituire un ulteriore servizio al territorio ed alla cittadinanza. La CO.GE.AD. Srl ha già realizzato un lavoro analogo a Berra, in provincia di Ferrara: superate positivamente le verifiche di rito, la ditta veneta potrà vedersi assegnata definitivamente anche la realizzazione del pontile casalese.
La denuncia di due ragazzi di Casalmaggiore, tifosi del Milan: obbligati in piedi e con scarsa visuale
Luca va allo stadio da tre anni. L’amico Alessandro più o meno dallo stesso periodo. Entrambi tifosissimi del Milan, entrambi disabili ma con la possibilità di deambulare. Senza carrozzina, insomma. Luca e Alessandro sono due nomi di fantasia, che tutelano la privacy di due giovani ragazzi di Casalmaggiore. Ad essere vera, purtroppo, è la loro storia. «Abbiamo seguito il Milan in diverse trasferte anche quest’anno: Bologna, Torino, Parma. I disagi di San Siro, il nostro stadio, altrove non si riscontrano mai». L’ultimo episodio è legato al derby, Milan-Inter. Triste per i cuori rossoneri, ancora di più per Luca e Alessandro, che quella partita l’hanno di fatto solo potuta immaginare. «I disabili in carrozzina hanno il loro posto al primo anello arancione e lì non ci sono problemi. Noi, invece, disabili deambulanti siamo sotto al primo anello verde, sotto la curva Nord di San
Siro. Ci piazzano dentro un portichetto, sotto al primo anello vero e proprio. Ma da lì, stando seduti, non vediamo nulla». Perché? «Perché tanti passano o sostano davanti a noi, perché striscioni e cartelloni pubblicitari ci ostruiscono la visuale (come le foto dimostrano, ndr), perché siamo arrivati al punto che, per vedere il Milan, noi dobbiamo alzarci e vedere la gara per 90’ stando
in piedi e riposandoci durante l’intervallo. In più, se non stai seduto, spesso vieni rimproverato». Luca si è già fatto sentire. «Ho chiesto a uno degli steward, e poi al Milan tramite una lettera di piazzare qualche seggiolino un po’ più avanti rispetto a quelli seminascosti del portichetto, proprio nella zona in cui molti tifosi guardano la gara in piedi. Mi hanno risposto che, finché il Milan non avrà uno stadio di proprietà, non è possibile fare nulla». Eppure per Alessandro la soluzione sarebbe semplice. «Quello che occorre capire è che siamo accompagnati e che di conseguenza non abbiamo problemi a fare qualche gradino. Quasi sempre le ultime file del primo anello sono deserte. La soluzione più logica sarebbe spostarci in quella zona. Ma ogni volta è un litigio e, credetemi, è umiliante dovere sempre arrivare a domandare piaceri di questo tipo davanti a tutti,
Sopra l'area riservata ai disabili, a sinistra la vista da lì
quando si potrebbe evitare usando il buon senso. Non è possibile che una grande società come il Milan conviva con una situazione del genere». «La giustificazione - chiude Luca - è che noi disabili dobbiamo essere i primi ad evacuare in caso di problemi. Ma posso garantire che questa difficoltà, in caso, non sussisterebbe, perché dagli ultimi gradini del primo anello al portichetto non cambia nulla. E’ vero che la società Milan spesso ci fornisce biglietti gratuiti e per questo le siamo riconoscenti. Però se entrare gratis significa non vedere affatto la partita, beh, allora preferisco pagare qualcosa e godermi lo spettacolo come si deve».
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Casalmaggiore
Sabato 3 Novembre 2012
Autonoleggio, quelle vane promesse I titolari chiedono il servizio taxi e soprattutto che si ponga fine alla concorrenza dei servizi di volontariato
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di Giovanni Gardani
opo sei mesi siamo ancora al punto di partenza». Questa la denuncia di Cesare Mori, titolare dell’autonoleggio con conducente Cma di Casalmaggiore, condivisa anche dalla collega Alessandra Gazzani di Fi.Ma. Il problema, discusso davanti al difensore civico lo scorso 17 maggio 2012, comincia laddove viene meno la doverosa distinzione tra servizio pubblico e volontariato. «Parto da una constatazione» spiega Mori. «Viviamo in una zona nella quale, stante la presenza dell’OglioPo, il trasporto da noi offerto dovrebbe andare per la maggiore proprio in zona ospedale. Invece, se fosse per le richieste dei clienti casalaschi, sia Cma che Fi.Ma. potrebbero chiudere domani. Capisco la crisi, per carità, ma qui c’è sotto qualcosa di più». Un qualcosa che Mori già denunciò per tempo. Ottenendo promesse, ma non risultati. «Al termine della riunione del 17 maggio il comune promise che sarebbero
Gli autonoleggiatori casalaschi riuniti in assemblea
stati stampati cartellini da fornire ad alcuni cittadini, individuati dai servizi sociali di Casalmaggiore, che avrebbero potuto usufruire del servizio gratuito. Perché è giusto che chi ha problemi economici o di altra natura possa sfruttare un passaggio, senza pagare nulla. Il fatto è che questi cartellini sono stati stampati – o almeno così mi hanno riferito gli uffici comunali – ma probabilmente giacciono ancora in un cassetto. Soltanto martedì ho osservato con attenzione tre clienti scesi da una delle auto messe a disposizione dei volontari: del cartellino non c’era traccia. Ed è solo l’ultimo di molti esempi».
«Il problema è che se tutti possono sfruttare questo servizio di volontariato precisa Mori - allora la nostra attività di autonoleggio con conducente non ha motivo di esistere. Ripeto, capisco la crisi, ma sono convinto che il fenomeno sia acuito dalla discrepanza di servizio di volontariato rivolto a clienti non idonei, che non hanno diritto a questa agevolazione». Un altro problema è quello delle chiamate dell’ultimo minuto. «Il cliente ha sempre ragione e ha diritto di chiamare anche mezzora prima per chiedere la disponibilità del servizio. Quel che però accade è che, nei rari casi in cui veniamo chiamati in causa per fornire il
servizio di collegamento con l’ospedale Oglio-Po, il cliente comincia così la chiamata: «Non ho trovato nessun volontario, mi accompagna lei?». E’ successo più di una volta da parte di persone che non hanno alcun pass dai servizi sociali. Non solo: la visita in ospedale si prenota settimane prima, mi risulta. Mi sembra strano che ogni volta, puntualmente, il “servizio taxi”, chiamiamolo così, venga richiesto solo all’ultimo minuto. Evidentemente siamo considerati una extrema ratio». E a proposito di taxi. «Nel nostro comune questo tipo di servizio non esiste. Quindi noi, come autonoleggio, possiamo andare a colmare il gap. Ebbene, da due anni abbiamo chiesto di rifare le strisce per il taxi davanti alla stazione ferroviaria e davanti all’anagrafe, ma nessuno ci ascolta. Inoltre, per legge, ci vorrebbe un cartello di segnaletica verticale che segnala la possibilità di chiamare un taxi. Niente di tutto questo, nonostante tante promesse. E pensare che ci siamo pure offerti di contribuire alla spesa, che dovrebbe aggirarsi attorno ai 2/300 euro».
San Giovanni, l’elastico dell’Imu: giù per le prime case
SAN GIOVANNI IN CROCE – L’ultimo consiglio comunale a decidere in merito alle aliquote Imu per l’anno 2012 è stato San Giovanni, e lo ha fatto in extremis, a poche ore dal termine concesso dal governo. Se ne è occupato il consiglio del 31 ottobre. Alla fine della discussione sono state modificate già prese a fine giugno: si è deciso infatti di riportare l’aliquota sulla prima casa al minimo dello
0,4 per cento (lo si era annalzato allo 0,5%), in compenso si è elevata l’aliquota sulla seconda casa, attività produttive eccetera sino allo 0,96%. Il minimo è dello 0,76%, e la prima decisione lo aveva portato allo 0,86%. La soglia decisa eguaglia il record stabilito dalla vicina Solarolo Rainerio, che però, oltre ad aver optato per lo 0,96%, aveva comunque innalzato l’aliquota Imu sulle prime case
allo 0,50%. «Eravamo davanti ad una scelta – afferma il sindaco Pierguido Asinari – ed abbiamo privilegiato le necessità delle famiglie». Anche la vicina Casteldidone ha provveduto nella seduta del 30 ottobre: l’aliquota sulla prima casa è stata portata allo 0,50%, quella sugli altri immobili allo 0,80%.
Al Teatro Gallerani sul palco la Provincia del Po Interessante dibattito col presidente Salini e il sindaco Silla sulle conseguenze dell'accorpamento con Mantova e Lodi
SAN GIOVANNI IN CROCE – Un buon numero di persone, tra cui parecchi amministratori, ha assistito martedì sera al teatro Cecilia Gallerani al dibattito sul riordino delle Province organizzato da Visioni Contemporanee e Democratici nel Mondo e che ha visto come relatori il presidente della provincia, Massimiliano Salini, ed il sindaco di Casalmaggiore, Claudio Silla. Ad introdurre la serata, a nome delle associazioni organizzatrici, Roberto Vitali e Fabrizio Aroldi. Il sindaco di San Giovanni Pierguido Asinari ha dato il benvenuto, quindi il moderatore, il giornalista Marco Bazzani, ha iniziato con le domande ai due ospiti. Da segnalare che solo il giorno dopo la serata il governo ha dato il quadro definitivo del riordino, anche se l’avvento della “Provincia del Po” con Mantova ad unirsi a Cremona e Lodi era dato per probabile. «Lo status quo – ha esordio Salini – non va difeso ad gni costo, certo partire dalle Province è sintomo di debolezza del governo, in quanto è frutto di campagne orchestrate da alcuni media nazionali.
Da sinistra Vitali, Aroldi, Salini, Bazzani e Silla
Non ci sarà alcun risparmio di spesa. Detto questo, alcuni territori si sono arroccati nell’autodifesa (a precisa domanda ha poi negato un riferimento a Mantova, ndr), noi no, in modo responsabile e maturo abbiamo accettato la sfida. Siamo però ancora in attesa di conoscere le competenze delle nuove Province». «Non possiamo sostenere uno Stato così – ha ribattuto Silla, su posizioni diverse rispetto a Salini -. Non si tratta di debolezza, ricordiamo che molti partiti in campagna elettorale erano favorevoli all’abolizione delle Province. Credo che il risparmio ci sarà, ma andrà a scapito dei servizi ai cittadini».
Salini ha avvertito dei problemi derivanti dall’affidamento ai comuni di gran parte delle funzioni oggi assolte dalle Province, ed entrambi si sono detti contrari alle Province quali enti di secondo livello, coi rappresentanti nominati e non eletti dal popolo: su questo tema dovrà pronunciarsi a breve la Corte Costituzionale. «Se si intende riorganizzare i servizi – ha detto Salini – lo si faccia direttamente, e non riassegnarli senza fondi. Ieri ho saputo di un ulteriore taglio di 4 milioni sul 2012, e siamo già a novembre. Meglio parlare chiaro, mentre oggi i rappresentanti dei partiti a Roma danno l’ok e
quelli sul territorio si ribellano». «Il prossimo passaggio toccherà i Comuni – non si nasconde Claudio Silla – ma ricordiamo che tutto questo nasce da carenze della politica». «Possiamo anche mantenere i Comuni – ha ribattuto Salini – l’importante è che si riducano le unità amministrative». Per finire, ancora il primo cittadino casalese: «Per il casalasco la Provincia del Po rappresenta una sfida e anche un’opportunità. Siamo talmente omogenei col viadanese, per storia, cultura, economia e modello sociale, ma siamo sempre stati divisi da confini amministrativi, entrambi periferia, da oggi con circa 100mila abitanti saremo uniti e baricentrici». La prossima conferenza in programma a San Giovanni in Croce, sempre alle 21 al Gallerani, si terrà il 9 novembre. Ospiti Antonio Piva (Libera) e Alessio Piccarelli (Autorità di bacino del Po). Tema della serata: “AAA La terra dei fiumi. Agricoltura/alimentazione/acqua”. Vanni Raineri
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LA FESTA DELLA COLONIA
CASALMAGGIORE - La Casalmare torna in onda: parafrasando il tema di quest’anno, venerdì 9 novembre si riaccenderanno i riflettori per i tre turni minori che hanno soggiornato, fra giugno e luglio scorsi, presso la colonia di Casalmaggiore a Forte dei Marmi. Il tradizionale appuntamento di restituzione con bambini, ragazzi e famiglie si terrà in auditorium Santa Croce, alle ore 20,30. Gli educatori della cooperativa l’Umana Avventura di Cremona ed il direttore della Casalmare Daniele Occhipinti, referente della cooperativa Pronto Servizi, introdurranno la serata di festa che prevederà la proiezione dei divertenti filmati realizzati in colonia dagli stessi minori dei tre turni estivi. Sarà inoltre possibile acquistare il dvd contenente foto e video della vacanza. Per prenotarlo via mail: michele.tosini@alice.it (primo turno); arry84@alice. it (secondo e terzo turno).
IN GITA COL SEL A STENICO GUSSOLA - Il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Gussola organizza una gita in Trentino per visitare i suoi castelli e suoi borghi. La gita si terrà l’antivigilia di Natale, domenica 23 dicembre. L’inizio della visita riguarderà il Castello di Stenico, quindi tutti alla tavola di Cavrasto per un pranzo con specialità trentine. Nel pomeriggio visita ai mercatini di Natale di Rango, uno dei borghi più belli d’Italia che offre un fascino d’altri tempi, reso ancor più suggestivo dalle atmosfere natalizie condite da musica e spettacoli. Per informazioni sulla gita è possibile telefonare ai numeri 0375-260100 e 0375261040.
MOSTRA IN SANTA CROCE CASALMAGGIORE - Aperta al pubblico giovedì scorso, la mostra fotografica dedicata alla rassegna “Il Teatro delle Possibilità”, proposta dagli assessorati alle Politiche Giovanili e alla Cultura del comune di Casalmaggiore, rimarrà aperta fino a domenica 11 novembre. L’ingresso all’auditorium Santa Croce, che ospita l’esposizione, è gratuito.
TOMBOLATA A GUSSOLA GUSSOLA - Il Coordinamento Popolare di Gussola organizza presso il Centro Culturale alle ore 21 di questa sera una tombolata aperta ai suoi aderenti. Un appuntamento che offre la possibilità di trascorrere una serata in compagnia, giocando e costruendo amicizie tra i partecipanti.
Cultura&Spettacoli Trivium Brass Quintet stasera in concerto
Stasera alle ore 21 a Castelverde, nell’ambito della “Festa del fungo” (in programma oggi e domani), si tiene un concerto del Trivium Brass Quintet, il quintetto di ottoni della Banda di Trigolo formato da Gherardo
Dacquati (tromba e cornetta), Fabio Carioni (tromba), Alessandro Pini (corno), Marco Valcarenghi (euphonium e trombone) e Nereo Scarinzi (basso tuba). L’ingresso al concerto di stasera è libero e gratuito.
“Sifasera” esordisce con le avventure dell’attore comico con Gioele Dix Stasera alle ore 21 al Teatro Sociale di Soresina P di Federica Ermete
rende il via l’XI edizione della rassegna teatrale Sifasera, promossa da Teatro del Viale. Gli ingredienti della serata d’esordio sono un’anteprima nazionale e la presenza di uno straordinario attore. Stasera alle ore 21, al Teatro Sociale di Soresina, va in scena “Nascosto dove c’è più luce” di e con Gioele Dix. Dopo tre anni di fortunata tournée con il suo antologico “Dixplay” e due felici esperienze come regista, Gioele Dix si propone con un suo spettacolo nuovo di zecca. Il testo prende spunto dal geniale paradosso con cui uno psicanalista argentino ha definito il complesso e contraddittorio rapporto fra l’attore e il suo stare in scena. Quel “nascondersi” sotto i riflettori descrive il desiderio di mettersi in mostra che combatte con l’impulso a sottrarsi e fuggire lontano, racconta dell’illusoria sensazione di immunità che prova chi si esibisce in pubblico, certifica la protettiva solitudine in cui si rintana chi vive nella costante esposizione di sé. In “Nascosto dove c’è più luce”, Gioele Dix racconta le stravaganti avventure di un attore comico in vena di confessioni. Quella volta che fu dimenticato in un teatro al termine di una trionfale serata, quel personaggio che gli si rivoltò violentemente contro, quel terribile sogno ricorrente... E poi gli amici e gli avversari, i dilettanti sempre pericolosi, certi uo-
Gioele Dix mini concentrati unicamente sul proprio benessere, certe donne per cui la bellezza è un impegno che non val la pena di assumersi. E ancora i luoghi, i viaggi, gli spostamenti, le soste... Gli incontri casuali e quelli decisivi, gli amori anche deludenti. E infine la gratitudine del pubblico, la fama, il
successo, l’immortalità e altri indispensabili, o più probabilmente inutili, traguardi. Un diario di annotazioni e memorie, in bilico fra verità romanzate e bugie più che plausibili. Cronache esilaranti e amare, in perenne altalena fra riso e pianto, fra minuzie e massimi sistemi. “Nascosto dove c’è più
luce” è uno spettacolo in cui il flusso ininterrotto dei pensieri del protagonista si trasforma a vista nel copione di una commedia. In scena con Gioele Dix, nel duplice ruolo di un’eterea dj e di un’impertinente angelo custode, una giovanissima attrice italiana al suo esordio.
Bobo Rondelli incontra il poeta Franco Loi
Domenani alle ore 17, il Teatro Comunale di Casalmaggiore presenta la consueta stagione teatrale. A seguire, alle ore 18, viene proposto il primo spettacolo: “Da bambino il cielo”, ovvero Bobo Rondelli incontra il poeta Franco Loi (nella foto), con la presenza dei due artisti e la partecipazione di Fabio Marchiori. Il cantautore livornese e il poeta milanese, uniti dalla stessa passione per la musica delle parole, evocano l’universalità del linguaggio poetico in un intenso duetto in cui canzoni, poesia, parole e pensieri, mossi dalla voce ispirata del poeta, sono accompagnati dal cantante in un ascolto autentico e di grande empatia. Al centro ci sono la parola e la poesia ma, al cuore di questo incontro, c’è soprattutto la vita, le biografie di due uomini così lontani e al tempo stesso così vicini, in un’idea vera e profonda di cultura. Se rimanere in ascolto di Franco Loi significa anche ripercorrere gli avvenimenti fondamentali della nostra storia contemporanea, la voce profonda e malinconica di Bobo Rondelli ci accompagna in terre desolate e, al tempo stesso, appassionate, grazie al suo incandescente carisma segnato da una lieve timidezza, caratteri che sono messi ben in evidenza dal documentario “L’uomo che aveva picchiato la testa” che il regista Paolo Virzì gli ha dedicato nel 2009. Bobo Rondelli incontrò, casualmente, Franco Loi durante l’edizione 2009 della rassegna poetica “Ai margini del bosco” di Castiglioncello. Da allora, il poeta italiano, candidato al Nobel per la letteratura nel 2005 e il cantautore livornese, duettano insieme nei festival e durante i concerti di Rondelli. “Da Bambino il cielo” è anche un libro che la casa editrice Garzanti, nel 2010, ha dedicato al poeta milanese: «Attraverso le parole di Loi i ricordi diventano la chiave per capire il mondo, per ripassare gli anni cruciali della storia italiana, dagli anni 30 a oggi».
Appuntamento oggi alle 18 a Spazio Tapirulan con l’autore del libro
Alberto Mori presenta il suo “Piano”
Oggi alle 18, presso Spazio Tapirulan, Alberto Mori (nella foto) presenta il libro “Piano” (FaraEditore). Il testo è una vibrazione linguistica, un pensiero multilaterale, un suono oscillante della carne, un taglio vivido permanente nella liquidità del nostro vivere. C’è dunque una tensione ossimorica e invasiva, distillata da uno sguardo incarnato in una realtà che il poeta trova sorprendente e, pur criticandola, in un certo senso la salva: ce la porge, ce la fa considerare, ci chiede un implicito impegno a trasformarla. Come afferma Maria Grazia Martina nella sua prefazione, in queste poesie troviamo la «cura appassionata nella ricerca della parola e sulla parola, che Alberto Mori infaticabilmente pondera, plasma e matematizza col gesto nel senso del fare poetico». C’è in fondo ancora un piano auspicato nei versi di questa raccolta, un quid in cui «l’iperbole si lancia ed intercetta/La litote appena asciugata», una dimensione laterale in cui è possibile assaporare lo spiazzamento zen del «tempo organico effato dalle ombre chete delle posate».
Oggi pomeriggio si inaugura la mostra presso la Galleria Pikidi Arte
“Lupi in scatola ed altre storie”
Oggi alle ore 18, presso la Galleria Pikidi Arte, viene inaugurata la mostra “Lupi in scatola ed altre storie”. Sono esposte le scatole narrative, i lavori giapponesi ispirati alla grafica di Kogamata, le fiabe raccontate con i pittogrammi, risultato dei percorsi di formazione legati al tema del “libro” e della “lettura” organizzati dal Comune di Cremona (assessorato alle Politiche Educative) per le educatrici dei nidi e delle scuole dell’infanzia e curati da Mariella Zeliani e Siria Bertorelli della Cooperativa Altana. Su prenotazione è, inoltre, possibile assistere alle letture animate e partecipare ai laboratori legati al percorso espositivo a cura dalle stesse formatrici. Per informazioni e prenotazioni: Cooperativa Altana 0372-412334 - Mariella Zeliani 329-1928899 oppure Siria Bertorelli 333-6580492. La mostra sarà visitabile fino a venerdì 23 novembre, da martedì a domenica dalle 18 alle 20.
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Cultura CREMA Spettacoli Concerto benefico stasera con il maestro Matteo Fedeli Domani alle ore 20.30 il Teatro San Domenico di Crema si apre al pubblico per un concerto del violinista Matteo Fedeli con “Uno stradivari per la gente”. Tutto parte dalla decisione del Comune di Cremona di mettere a disposizione del maestro Matteo Fedeli la collezione di Stradivari conservati in Palazzo comunale per una storica interpretazione delle “Quattro stagioni portene” di Astor Piazzola, realizzata al Ponchielli di Cremona. A Crema il maestro Fedeli, che ha suonato gli Stradi-
vari in tutto il mondo (nel 2013 sarà protagonista di una tournèe negli Stati Uniti con più di 20 concerti tra New York, Cleveland, Buffalo, Philadelphia, New Orleans, Baltimora e Chicago) presenterà musiche di Sergei Rachmainoff, Camille Saint-Saens, Jule Massenet, Bela Bartok ed altri. Ad accompagnare il maestro, che suonerà lo Stradivari ex Adam 1726, al pianoforte ci sarà il maestro milanese Andrea Carcano. Il concerto si propone una raccolta fondi per l’Associazione sclerosi multipla.
Una stagione ricca al Teatro San Domenico
L
Otto sono gli appuntamenti di prosa che hanno come filo conduttore i classici autori stranieri
o scorso martedì Giovanni Marotta, il presidente della Fondazione San Domenico, attorniato dal consiglio di amministrazione e dai collaboratori, ha presentato ufficialmente alla stampa il programma completo della 13ª stagione del teatro San Domenico. «Il mio impegno - ha detto fra l’altro - sarà seguire la linea del successo, ampliarne i settori e apportare miglioramenti affinché il Teatro, la Fondazione San Domenico e la città di Crema siano sempre più presenti nel panorama culturale nazionale». Senza dimenticare un cenno alla Scuola civica musicale Folcioni, parte integrante della Fondazione, perché sia sempre più inserita anche programmaticamente nelle iniziative del teatro. Cenno, questo, ripreso anche da Paola Vailati, assessore alla Cultura di Crema, che ha abbinato Teatro e Folcioni indicandoli come – assieme alla biblioteca civica ed
Siamo nel 1771: alla voce “negri”, l’Enciclopedia Britannica riportava: “Negri sono propriamente gli abitanti della regione Nigritia in Africa, chiamati anche neri e mori. Questo nome però è dato adesso a tutti i neri. L’origine dei negri e la ragione della loro rimarchevole differenza rispetto alle altre specie umane lascia incerti i naturalisti. Il signor Boyle ha osservato che non può dipendere dal clima: per quanto il calore del sole possa abbronzare la pelle, l’esperienza dimostra che non si può arrivare ad essere scuri come i negri”. Andiamo al 1823: stessa fonte, stes-
La presentazione della nuova stagione
al museo cittadino, i grandi riferimenti della cultura cremasca. «Grandi nomi, ma anche eccellenze locali», si è raccomandata Paola Vailati, riferendosi alla programmazione teatrale. Enrico Coffetti, consulente artistico, ha poi
illustrato i principali capitoli che costituiscono la programmazione 2012-2013 del San Domenico. Otto gli appuntamenti della prosa il cui filo conduttore è dato dal prevalere di classici autori stranieri, da Truman Capote (“Colazione
da Tiffany”) a Cechov (“Il giardino dei ciliegi”), da Tennessee William (“Un tram che si chiama desiderio”) a Samuel Beckett (“Aspettando Godot”), a Francis Veber (“La cena dei cretini”): in tutto, compresi altri non citati, otto spettacoli da novembre a marzo. A seguire le altre rassegne più o meno tradizionali: quattro appuntamenti per cinema a teatro, i concerti di capodanno, tre spettacoli per Wide Shut, sei appuntamenti musicali, tre di danza, domenica per le famiglie, spettacoli per le scuole, corsi di teatro. A tutto questo si aggiungano le edizioni di Crema in scena e di Crema in scena danza; nonché Caffè a teatro (caffè letterario) e Crema del pensiero (festival della filosofia). Un programma decisamente ricco: al pubblico il giudizio finale se sarà risultato anche accattivante e piacevole. Naturalmente daremo notizia volta a volta dei singoli appuntamenti teatrali. Tiziano Guerini
NIGRITIA sa voce, ma il razzismo è più evidente: “Negro, Homo pelli migra, è un nome dato a una varietà della specie umana. Essi sono interamente neri e vivono nella zona torrida, in particolare in quella parte dell’Africa compresa tra i tropici. Per quanto riguarda l’aspetto dei Negri, incontriamo molte forme diverse; ma allo stesso modo loro hanno visi diversi da tutti gli altri esseri umani… I vizi più conosciuti appartengono a questa razza infelice: pigrizia, inclinazione al tra-
dimento, vendetta, crudeltà, impudenza, furti, menzogne, alla profanazione, dissolutezza, cattiveria e intemperanza hanno prevalso sui principi della legge naturale e messo a tacere la voce della coscienza. Sono estranei a qualsiasi sentimento di compassione e sono un terribile esempio di dove possa arrivare la corruzione dell’uomo quando questi viene lasciato a se stesso”. Cosa era successo, tra una stesura e l’altra? Ahimè, l’opera di un grande filosofo,
Sabato 3 Novembre 2012
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Viaggio con le immagini nella misteriosa Cambogia Riprende a Crema la tredicesima edizione di “Il viaggio attraverso le immagini”, il ciclo di videoproiezioni dedicata alla memoria di Elena Sangiovanni e curata da Andreina Castellazzi e Silvia Zangrandi. La sala Alessandrini, in via Matilde di Canossa a Crema, è pronta ad accogliere martedì 6 novembre alle ore 21 il pubblico a ingresso libero, che anche quest’anno avrà la possibilità di “viaggiare” per il mondo. Quest’anno si inizia dall’Asia, con Alessandro Vannucci – fotografo freelance specializzato nei reportages di viaggi, nel fotogiornalismo umanitario - che ci porta in Cambogia. Antichi templi, spiagge deserte, fiumi impetuosi, foreste sperdute e solo una manciata di turisti: questa è la Cambogia, fFinalmente emersa da decenni di guerra e isolamento e che regala luoghi magici, come i templi di Angkor, che destano sempre stupore. Il viaggio inizia a Siem Reap, partenza ideale per visitare le meraviglie di Angkor, le cascate di Phnom Kulen, il villaggio galleggiante di Chong Kneas, l’incredibile comunità di Kompong Pluk, con case su palafitte alte fino a 7 metri e la magica foresta alluvionale. Seconda tappa Battambang, con i palazzi dell’epoca coloniale francese e il trenino di bambù, che ci porterà in mezzo a rigogliose risaie, tra le più belle di tutta la Cambogia con i suoi pittoreschi mercati locali, pieni di vita, di colori e di profumi.
La Comunidad ad Amenic
Amenic Cinema torna a presentare i migliori film al pubblico cremasco e lo fa lunedì 5 novembre, ore 21, con la proiezione del film “La Comunidad – Intrigo all’ultimo piano”, Spagna 2000, in sala Alessandrini (via Matilde di Canossa 18 a Crema). Il film, per la regia di Alex de Iglesia, è interpretato da Carmen Maura, Eduardo Antuna e Emilio Gutierez Caba. Il regista, descrivendo i mille sotterfugi dei residenti di un condominio per impadronirsi del malloppo di un vecchio inquilino deceduto, non si accontenta del film di genere e mira alla satira sociale muovendosi tra suspense e humour nero raccontando la cupidigia umana e il benessere (allora) iberico. In Spagna il film ha avuto un enorme successo e ha vinto il Festival internazionale del cinema di San Sebastian.
Immanuel Kant, preceduta dalla tassonomia di Carlo Linneo, che aveva individuato quattro razze umane, caratterizzate da altrettanti temperamenti e continenti di provenienza. Kant pubblicò le sue considerazioni sulle razze umane nel 1785. Una realtà, per il filosofo, data e immutabile: le razze erano quattro e i loro talenti erano inversamente proporzionali alla scurezza della pelle. I “negri” occupavano il gradino più basso. Colonialismo e schiavitù, apartheid e segregazione razziale erano congeniali ad un sistema economico preciso. “Dal 19° secolo la pigmentazione
scura della pelle cominciò a significare inferiorità morale e prospettive di guadagno attraverso la schiavitù, e la pelle bianca ad essere considerata la normalità” (Jablonski). Sono passate, da queste forche caudine, miserie, eroismi, tragedie e grandi atti di libertà e di lotta. Gli Usa, da quattro anni, hanno un Presidente dalla pelle scura, un esempio di melting pot straordinario. Auguri, Presidente Obama. Agopoli* *Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia
Il Gp di Abu Dhabi
Domenica alle 14 appuntamento con la Formula 1
Sabato sera con le serie tv
Un sabato sera a tutta serie tv. Sono tre, in onda in contemporanea, a proporre una ricca offerta a chi decide di restare a casa. Su Raidue alle 21.05 appuntamento in prima tv con il telefilm Castle, con il 9° episodio della quarta stagione dal titolo “Il cecchino”. Su Rai 4 è in programma la settima stagione di Desperate Housewives, le famose casalinghe disperate di Wisteria Lane, che combattono le loro battaglie domestiche sullo sfondo di molti misteri che sconvolgono l’apparente tranquillità della ricca periferia borghese americana. Gli episopdi si intitolano “Cambiamenti” e “Una serie fortunata”. Poco più tardi, alle 20.30, su Rete 4 va in onda “Law & Order: Los Angeles” con gli episodi della 1ª stagione dal titolo “Zuma Canyon” e “L’insospettabile”. La serie racconta le storie tipiche del franchise Law & Order, ambientate nella città di Los Angeles. La serie, infatti, segue le indagini del Los Angeles Police Department, raccontando sia l’attività investigativa della squadra di detective del dipartimento, sia l’aspetto giudiziario con l'iniziativa processuale del procuratore distrettuale. In particolare vengono trattati crimini di “alto profilo”, con protagonisti persone ricche, famose e senza scrupoli, abituate a farla franca
grazie a buoni avvocati. Domenica su Canale 5, alle 21.20, Enrico Brignano è protagonista del film commedia (in 1ª tv) “La vita è una cosa meravigliosa”, mentre su Raiuno spazio alla fiction “Questo nostro amore”, ambientata nella Torino della fine degli anni Sessanta, dove Anna (Anna Valle) e Vittorio (Neri Marcorè) vivono un amore intenso, ma osteggiato dalla società in quanto Vittorio è già sposato e all’epoca non esiste ancora il divorzio...Su Raitre alle 21.30, nuovo appuntamento con Report, che sta-
volta si occupa, tra le altre cose, del governatore lombardo Roberto Formigoni. Su Rai 4 va in onda alle 21.10 la fortunata serie tv “I Soprano”, con gli episodi della quarta stagione. Raidue mette sul piatto Ncis alle 21 e Hawaii Five-O alle 21.45, due serie tv che stanno riscuotendo un buon successo. Nel pomeriggio, dalle 14, atteso appuntamento con il Gp di Abu Dhabi, che potrebbe essere decisivo per la lotta al titolo mondiale di Formula 1. E poi tutte le rubriche in chiaro della domenica sportiva.
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GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.
PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
Salute PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Sabato 10 novembre Centro diabetologico aperto per informazioni e consulenze gratuite
Diabete: prevenzione e diagnosi precoce P DEVI SAPERE CHE...
di Laura Bosio
revenzione e diagnosi precoce sono le armi vincenti per combattere il diabete: se da un lato riconoscere per tempo i primi segnali (molta sete e tanta pipì) consente di iniziare al più presto un trattamento appropriato, dall'altro bisogna sapere che una regolare attività fisica e un’alimentazione corretta sono i migliori alleati per tenere lontano la malattia il più possibile. L'informazione su queste tematiche risulta quindi essenziale, oggi più che mai, a fronte di una patologia sempre più diffusa. A questo proposito il prossimo 10 novembre, in occasione della Giornata mondiale del diabete, gli operatori del Centro diabetologico (medici diabetologi, infermieri, dietista e psicologa) dell'Azienda ospedaliera di Cremona saranno a disposizione di chi lo desidera per consulenze informative gratuite in merito alla prevenzione e alla cura della malattia diabetica (ore 9-14). «Si tratterà di effettuare consulenze, ma no solo» spiega Patrizia Ruggeri, responsabile del Centro diabetologico. «Non solo verranno fornite informazioni e consulenze, ma somministreremo agli utenti un questionario per la valutazione dei fattori di rischio, e
Controlla la glicemia se hai: • più di 45 anni; • la pressione arteriosa alta; • grassi elevati nel sangue; • avuto il diabete in gravidanza; • partorito un neonato di peso superiore ai 4 chili.
Controlla la glicemia se sei: • in una famiglia di soggetti con diabete mellito; • in sovrappeso o obeso; • sedentario e poco attento alla tua alimentazione.
Il dottor Mauro Melpignano, direttore dell'Unità operativa di ginecologia dell'Oglio Po
sarà inoltre possibile fare dei colloqui individuali con la dietista. Per chi sa già di essere diabetico, invece, faremo dei piccoli interventi educativi sui vari aspetti della malattia». Cos’è il diabete mellito? «Si tratta di una malattia cronica che richiede trattamenti per l'intero corso della vita; è una condizione nella quale il nostro corpo non è capace di utilizzare lo zucchero presente nel sangue (glicemia). Ecco perché i livelli di questo stesso zucchero aumentano e il corpo cerca di eliminarli attraverso l’urina. Non a caso i primi segnali da non sottovaluta-
Quali possono essere le patologie correlate al diabete, soprattutto se non curato? • amputazioni non traumatiche; • infarto e ictus; • cecità e disturbi della vista; • dialisi.
re corrispondono al bisogno frequente di fare pipì e alla necessità di bere molto». Quante forme di diabete mellito esistono? «Esistono due forme principali di diabete: il diabete mellito tipo 1 (DM1), che in genere colpisce bambini e adolescenti (ma anche adulti), nel quale le cellule del pancreas che producono insulina sono distrutte da un processo autoimmune e non sono più capaci di produrre insulina. Questo tipo di diabete si cura con la somministrazione quotidiana di insulina sottocute. Il diabete mellito tipo 2 (DM2), che di solito colpisce gli adulti per lo più in sovrappeso (anche se l'età media si sta abbassando, fino a colpire anche i bambini e gli adolescenti), nel quale le cellule del pancreas producono insulina in modo inadeguato e l’insulina prodotta non è ben utilizzata. Il 90% dei pazienti è affetto da questo tipo di diabete, curabile con semplici accorgimenti nello stile di vita, anche se spesso è necessario l’impiego di farmaci e, talvolta, di insulina».
in conseguenza non solo dell’aumento della popolazione e della durata media di vita, ma anche di stili di vita non corretti». Qual è la portata del fenomeno nel nostro Paese? «In Italia sono più di tre milioni le persone con diabete. Con la prevenzione, da realizzare promuovendo stili di vita sani, è possibile prevenire fino al 90% dei casi di diabete tipo 2 e di conseguenza è possibile prevenire molte delle importanti complicanze di questa patologia silente, ma subdolamente aggressiva. In che misura il diabete può essere considerato pericoloso? «Il diabete può essere una malattia silente e non per questo meno aggressiva. La glicemia provoca sintomi solo quando è molto alta, per cui è possibile essere affetti dal diabete mellito per anni senza accorgersene. Nel tempo la glicemia elevata provoca danni seri a occhi, reni, circolazione del sangue, nervi, cuore, piedi».
«Nel nostro Paese ne soffrono oltre 3 milioni di persone»
Quanti sono i diabetici nel mondo? «Secondo gli ultimi dati sono 311 milioni le persone nel mondo colpite da diabete mellito e di queste 155 milioni sono affette da complicanze. Questo numero è destinato a crescere enormemente nei prossimi anni, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo,
Il diabete si può curare? «E’ importante sapere che tutti gli effetti deleteri del diabete mellito si possono prevenire o fermare; con il diabete si può condurre una vita assolutamente normale. Inoltre, il diabete non richiede una dieta complicata o piena di rinunce, ma semplicemente un’alimentazione corretta (come quella che tutti dovremmo seguire)».
23 Nel mese di novembre...
Iniziative contro la violenza alle donne
In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Comune di Casalmaggiore - assessorato alle pari opportunità - e il Gruppo "Mia-Movimento incontro-ascolto, pro-
muoveranno nel corso del mese di novembre una serie di iniziative. «Verrà allestito un banchetto in Piazza Garibaldi durante la Fiera di San Carlo» spiegano gli organizzatori. Tra le iniziative si prevede anche l’organizzazione della rassegna di Cineforum “Segreti di donna”; la partecipazione allo spettacolo teatrale “L’Odore del mondo”; la realizzazione di un progetto che affronta il tema dell’uso dei mezzi di comunicazione e il rispetto dell’identità di genere, promosso in collaborazione con I’Istituto superiore Polo Romani. Raccontando storie di vita vissuta, creando momenti di incontro e di riflessione, permettendo alle nuove generazioni di affrontare in modo consapevole un tema così delicato come quello del rispetto reciproco uomo-donna, oltre che attraverso la costante attività di sportello d’ascolto,
Mia, in collaborazione con il Comune di Casalmaggiore, porta avanti il suo progetto principale: fare cultura e sensibilizzare sul tema dell’affettività, del rispetto della donna e della dignità di ciascuno.
GLI APPUNTAMENTI
• Giovedì 1 novembre e Domenica 4 novembre dalle ore 15 alle ore 19 presso Galleria Gorni, Piazza Garibaldi: presidio e attività informativa da parte del gruppo Mia sullo sportello d’ascolto dedicato alle donne e sulla rete dei servizi presenti nel territorio provinciale; • Giovedì 15, 22 e 29 Novembre ore 20.45 presso la Biblioteca Civica E. Mortara: Rassegna Cineforum “Segreti di donna – Tre film sulla vita che nessuno conosce”.
Il documento è stato sottoscritto dalla Cna e dall’Azienda Sociale del Cremonese
Disabili e lavoro, protocollo di intesa D
isabilità e lavoro: un binomio spesso difficile da mettere in atto. Per questo si è voluto creazione di un “Marchio” di qualità per le imprese che accolgono manodopera disabili o in situazione di svantaggio anche al di fuori dell’obbligo. Questo lo scopo del Protocollo di collaborazione per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità e svantaggio sociale firmato tra l’Azienda Sociale del Cremonese e la Cna Provinciale di Cremona. Un passo importante per sensibilizzare il territorio cremonese e le piccole e medie imprese verso una nuova “cultura di accoglienza” delle persone con disabilità o svantaggiate nel mondo del lavoro, che tenga conto della differenza e della diversità come possibili risorse e non come limiti, impegnandosi a favorire il loro inserimento lavorativo per la piena realizzazione di se stessi e delle loro aspirazioni. L'assessore Luigi Amore, ha sottolineato come, per la prima volta, sociale e imprese stringano una alleanza strategica per intensificare gli sforzi comuni nell’offrire opportunità lavorativa a persone che troppo spesso rischiano di restare ai margini, nonostante la crisi economica colpisca fortemente il tessuto socio-economico anche nel territorio cremonese. Corrado Boni, vice-presidente della Cna cremonese, sottolinea, dal can-
to suo, come l’impegno di Cna nella promozione e diffusione sul territorio delle azioni condivise sia caratterizzato dalla volontà di offrire opportunità. Gli impegni presi da entrambi gli attori per il biennio 2013-2014 sono i seguenti: creazione di un “Marchio” di
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)
Gentile Naturopata, per prima cosa le faccio i complimenti per la sua rubrica e il problema che desidero esporle riguarda il colesterolo, vorrei sapere un suo parere su cos'è e cosa fare per mantenerlo nei limiti consigliati. Grazie, Lucia Il colesterolo è una sostanza prodotta dal fegato. E' essenziale per la vita , è il precursore della vitamina D, di alcuni ormoni e dei sali biliari, è costituente fondamentale delle cellule dell'organismo e della membrana che protegge i nervi, rappresenta inoltre una riserva energetica per l'organismo. il colesterolo circola nel san-
gue legato a specifiche proteine: l'HDL e l'LDL. L'HDL rappresenta il colesterolo buono, che è in grado di trasportare il colesterolo in eccesso al fegato dove viene eliminato. L'LDL o colesterolo cattivo, viene trasportato ai vari organi e se è in eccesso ci danneggia. Si può intervenire cambiando lo stile di vita oltre a ricorrere ad alcuni rimedi naturali. Bisogna assumere cibi sani e ridurre drasticamente fritti, dolci, formaggi, alimenti elaborati e troppo conditi. Evitare cibi che apportano colesterolo quali: uova, latticini, carni grasse e cibi conservati. Privilegiare pesce, pollo, frutta, verdura e svolgere sempre un'attività fisica
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.
CAMPAGNA ANTINFLUENZALE
qualità che certifichi l’impegno sociale delle imprese che accolgono manodopera disabili o in situazione di svantaggio anche al di fuori dell’obbligo, in modo da creare un valore aggiunto che possa fungere da strumento per un efficace marketing sociale
d’impresa; realizzazione di percorsi di inserimenti socio occupazionali o lavorativi di persone disabili e/o svantaggiate così come definito dalla normativa comunitaria e nazionale; collaborazione nella partecipazione a bandi pubblici e/o privati con progetti mirati di inserimento lavorativo; collaborazione nella diffusione del protocollo operativo negli ambiti di propria competenza; accompagnamento, sostegno e formazione alle imprese che offrono lavoro a persone disabili e con svantaggio sociale. La Cna si impegna anche a supportare le aziende associate alla Confederazione nell’attività di consulenza e gestione delle problematiche relative alla attuazione di progetti di inserimento lavorativo, sia nei casi di obbligo all’assunzione sia nelle altre situazioni relative al lavoro di persone disabili e/o con svantaggio. L’Azienda Sociale del Cremonese si impegna, nel caso in cui si procedesse ad un inserimento attraverso gli strumenti di “formazione in situazione”, “mediazione all’occupazione”, “tirocinio socio-occupazionale”, all’assunzione in toto dei costi assicurativi e di contributo motivazionale, così come previsto dalla Carta dei Servizi aziendali, oltre alle attività di tutoraggio e verifica dei progetti. Rimangono a carico dei soggetti ospitanti gli oneri previsti dal D. Lgs. 81/2008.
La Direzione generale sanità ha fornito alle Asl e alle Strutture sanitarie le “Prime indicazioni in merito alla Campagna antinfluenzale 2012 – 2013 in Regione Lombardia”, nella nota sono, tra l’altro, elencate le categorie di soggetti per i quali è "raccomandata" la vaccinazione e precisati i soggetti nei confronti dei quali è da prevedere l'offerta gratuita. Con nota prot. n. 28529 del 4 ottobre 2012 la Direzione ha fornito ulteriori indicazioni anche di carattere organizzativo e trasmesso la Circolare ministeriale “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2012-2013”. Anche per la stagione 2012-2013 è attivata sul territorio regionale la sorveglianza epidemiologica e virologica in collaborazione con la Sezione di Virologia dell'Università degli studi di Milano e dal Centro Interuniversitario di Ricerca sull'Influenza e sulle Infezioni Virali (Ciri-Iv).
STUDIO SULLA SICUREZZA ALIMENTARE Expo 2015 sarà l’occasione per la Lombardia di lanciare un importante progetto di studio che non solo cercherà di migliorare la sicurezza alimentare, ma sarà volto anche a valorizzare i prodotti tipici regionali. Si tratta di “Garantire la sicurezza alimentare - Valorizzare le produzioni” mira a studiare e caratterizzare alcuni prodotti tipici della tradizione italiana per valutarne il profilo di sicurezza igienico-sanitaria. Più in particolare, la ricerca tenterà di studiare i meccanismi molecolari di competizione microbica per poterli utilizzare anche al di fuori dei prodotti e dei processi nel quali sono stati studiati. Si è visto ad esempio che la proliferazione dei batteri patogeni in alcuni prodotti tradizionali non segue il trend tracciato dai modelli matematici di riferimento: nei cibi considerati ci sono dunque altri batteri che combattono, contengono o addirittura eliminano i batteri nocivi. Non si tratta di individuare semplicemente quali sono, ma di capire il meccanismo molecolare di biocompetizione di cui sono protagonisti, così da poterlo riprodurre. Se l’introduzione di un batterio “buono” tipico di un alimento in un alimento diverso potrebbe provocare un’alterazione delle caratteristiche dell’alimento.
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Agricoltura
Sabato 3 Novembre 2012
Bovino da latte, una fiera da record
Circa 80mila i visitatori, circa 10mila in più dello scorso anno. Tanta voglia di rilancio ma anche difficoltà per il prezzo del latte
D
LE PREMIAZIONI
• A cura di Libera Agricoltori •
omenica 28 ottobre si è chiusa a Cremona con uno straordinario successo la 67ª edizione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte. I visitatori sono stati circa 80.000, ossia quasi diecimila in più nell’arco dei quattro giorni, rispetto allo scorso anno. Secondo Antonio Piva, presidente di CremonaFiere e della Libera Associazione Agricoltori, con questa edizione è stato stabilito un nuovo record di presenze, nonostante la crisi che è sotto gli occhi di tutti. C’è aria e voglia di rilancio; unita purtroppo alle difficoltà legate alla mancata definizione del prezzo del latte alla stalla. Tale contrasto è emerso chiaramente in vari convegni ed anche nel primo meeting europeo degli allevatori, al quale hanno partecipato i rappresentanti di organizzazioni continentali e di altri Paesi. Una presenza certamente positiva, perché ha offerto agli allevatori la possibilità di far ascoltare le loro istanze da quanti sono impegnati nella zootecnia. Il presidente Piva ha poi proseguito alludendo all’assenza del Ministro delle politiche agricole Mario Catania (N.B.: SI RIPORTA A PARTE LETTERA DEL PRESIDENTE PIVA AL PREMIER MONTI). «Noi, comunque, possiamo solo dirci molto soddisfatti», ha ribadito Piva. «Anche per il continuo rafforzamento delle presenze straniere; di quel processo di internazionalizzazione cui lavoriamo da tempo, e che rappresenta una strada vincente». Si raccolgono dunque i frutti del «grande lavoro svolto da CremonaFiere negli ultimi anni; ci
Durante la giornata conclusiva della 67ª edizione della Fiera internazionale del bovino da latte si sono svolte come ogni anno le assegnazioni dei riconoscimenti messi in palio dell’Ente Fiera. Vi è stata dapprima la cerimonia di consegna del ‘Premio Balestreri’ in Sala Amati che ha visto vincitore Giovanni Grazioli un giovane allevatore di Verolanuova. Il ‘Premio Violani’, intitolato alla giornalista scomparsa Paola Sabina Violani, è stato assegnato invece a Marco Alfieri, varesino, giornalista ed inviato de ‘La Stampa’ che si occupa di politica ed economia, con particolare riguardo al nord Italia e alle sue trasformazioni nel campo agricolo/agroalimentare.
ha portato a collaborare con i protagonisti dell’agricoltura e della zootecnia a livello mondiale, permettendoci di mettere a punto un format fieristico efficace e di grande interesse per tutti gli operatori professionali». L’edizione 2012 ha confermato Cremona come una delle più importanti capitali europee del latte e della carne suina, e dà nuova spinta al settore. Da sottolineare anche la forte presenza in Fiera di giovani imprenditori agricoli, a ribadire che il comparto mantiene grandi prospettive. Non a caso i maggiori economisti internazionali definiscono l’agricoltura come uno dei settori più strategici a livello mondiale, ancor più di quello energetico. Lo sottolineano anche gli ultimi dati resi noti dall’Istat, che danno il prodotto interno lordo nazionale complessivo in calo del 2,6% nel secondo trimestre 2012, mentre nello stesso periodo quello del ‘primario’ è in controtendenza:
cresce e si attesta a + 0,9%. In questo contesto, la Fiera Internazionale del Bovino da Latte, con 843 marchi presenti ed un folto programma convegnistico-seminariale (55 affollatissimi appuntamenti) si conferma dunque come uno dei punti di incontro più importanti per tutto l’agroalimentare. Gli stessi espositori, giudicano il Bovino da Latte secondo in Europa solamente alla Fiera Agricola di Hannover, anche dal punto di vista dell’internazionalizzazione. Numerose sono state infatti le delegazioni di operatori stranieri in visita quest’anno, provenienti da Russia, Norvegia, Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Bielorussia, Ungheria, Croazia, Slovenia, Repubblica Slovacca, Usa, Polonia, Olanda, Grecia, Canada e Brasile. In contemporanea con la Fiera Internazionale del Bovino da Latte, si sono poi svolti i saloni Italpig ed ExpoCasearia.
Italpig, che si qualifica ormai come la più grande ed importante manifestazione per la suinicoltura nazionale, ha messo in evidenza tutte le criticità e le opportunità di un settore in ripresa ma ancora troppo instabile; ciò, in particolare, a causa dei costi di produzione elevatissimi, e della mancanza di una concreta tutela di una produzione d’eccellenza. Nuove proposte arrivano poi anche dal settore della trasformazione del latte: in Italia vale oltre 15 milioni di euro, e le piccole e micro imprese vi giocano un ruolo fondamentale, che deve quindi essere sostenuto. Quella dei caseifici aziendali è una trasformazione cui il mondo agricolo guarda con crescente interesse; rappresenta perciò una significativa opportunità di nuovo business per tutti gli allevamenti da latte nazionali, e CremonaFiere si propone anche in questo caso come una piattaforma espositiva di rilievo assoluto.
LE RASSEGNE ZOOTECNICHE Successo degli allevamenti cremonesi nelle rassegne zootecniche nazionali della vacca Frisona tenutasi durante la Fiera del bovino da latte. La vincitrice assoluta della mostra è stata infatti una vacca proveniente dall’allevamento M.E.Dal Farm Ladina di Pandino e sua vice la “piacentina” proveniente
dall’allevamento AL.BE.RO srl (Pc). La classifica degli allevatori ha visto al primo posto la Società Agricola Oitana Guido Ezio s.s. di Scalenghe (To), al secondo posto l’azienda ME.Dal Farm Ladina di Pandino (Cr) ed al terzo posto l’azienda Quaini Giuseppe - Castelverde Holstein di Castelverde (Cr).
TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 31 OTTOBRE 2012 PRODOTTO
PRODOTTO
L’APPELLO
Lettera aperta di Piva al premier Mario Monti Egregio Presidente, Le scrivo dalla Fiera di Cremona dove è in corso la 67° Fiera Internazionale del Bovino, una Rassegna che costituisce un appuntamento obbligato degli allevatori italiani ed esteri. Anche quest’anno nei padiglioni e nelle sale-convegno, si sono incontrati migliaia di produttori. Al centro del confronto, ovviamente, i temi della gravissima, drammatica crisi in cui versa la zootecnia, dovuta certo alla più generale contingenza economica, ma anche a specifiche e peculiari difficoltà del comparto. Gli allevatori, in questa occasione, si aspettavano un tangibile segnale di attenzione e l’apertura di un reale confronto con il massimo referente istituzionale vista l’urgenza dei problemi e la gravità della situazione in cui versa il settore. Ci è stata negata questa opportunità. Evidentemente non si ritengono meritevoli di attenzione i 40.000 imprenditori che operano in un comparto fondamentale, quello lattiero caseario, che rappresenta una quota rilevante di quei 32 miliardi di euro che l’agroalimentare italiano immette sui mercati mondiali (un terzo delle esportazioni dell’intera UE). Produzioni di eccellenza che sono l’orgoglio del “Sistema-Italia”. Il mercato sta dando segnali che devono essere valutati con attenzione: mentre aumentano le esportazioni, l’industria di trasformazione (che è sempre meno Italiana) umilia gli imprenditori zootecnici con prezzi ben al di sotto dei costi di produzione. Signor Presidente, le domande che avrei voluto rivolgere al Ministro possono riassumersi, alla fin fine, in un unico quesito: come può un produttore coprire i maggiori costi dovuti agli aumenti energetici, al rincaro dei mangimi, dei mezzi tecnici, della manodopera a fronte di un prezzo alla stalla inferiore a quello dello scorso anno? Il rischio, effettivo, è la morte di un comparto che produce e diffonde nel mondo la qualità e il prestigio italiano e che vede messa a repentaglio la propria sopravvivenza. Queste domande, questo vero e proprio grido di allarme, sono destinate a restare senza risposta? È vero, il Ministro Passera, che pure ha competenze marginali in materia, ha dato segnali di disponibilità. Lo ringraziamo sinceramente. Ci saremmo aspettati la presenza del Ministro per le Politiche Agricole. Non c’è stata. Per questa assenza non posso esimermi dal manifestare la mia delusione profonda e condivisa dalla stragrande maggioranza del mondo allevatoriale. Una delusione che diventa sconforto se si considera che il Ministro ha preferito, anziché sottostare a un confronto serrato, magari severo con una categoria di imprenditori che produce reddito e contribuisce in misura rilevante alle esportazioni, ha preferito (lo ribadisco) una passeggiata all’interno di saloni, massmediologicamente più appetibili, dove si coltivano sogni, si accarezzano utopie alimentari e si predica in buona sostanza l’antieconomia. Certo della sua sensibilità e del suo alto interessamento le porgo i miei più fervidi auguri di buon lavoro e i miei più cordiali ossequi. Antonio Piva Presidente di CremonaFiere e allevatore
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo
kg.
p.v. 1,14-1,33 p.m 2,60-2,90
MONTICHIARI 1,10-1,28
da macello 1,18-1,28
--
UNITA’ DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
240-244
272
n.q.
(fino) 267-272
VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo
Kg.
pv 0,92-1,01 pm 2,20-2,35
MONTICHIARI 0,75-0,90
0,98-1,08
GRANOTURCO ibrido naz.14% um.
Tonn.
237,5-238,5
250-251
242-247
253-254
kg.
pm 2,50-3,05
Vitelloni da macello 24/30 mesi 1,37-1,52
1,42-1,59
SEMI di SOIA Nazionale
MANZE SCOTTONE 24 mesi
Tonn.
n.q.
520-525
513-518
1,00-1,10
(da 46 a 55 kg) 1,20-1,35
(45-55 kg) 0,75-1,45
ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
MONTICHIARI (1° q. 56/60 kg) 1,00-1,10
Tonn.
220-224 225-230
n.q. 258-260
Fino a 65 239–244 Fino a 70 245– 250
(p.spec. 63-65) 251-253
4,15-3,90
(pregiate 70 kg) 3,56-4,60
CRUSCA Alla rinfusa
Tonn.
191–193
181–182
in sacchi 217-220
182-183
FIENO Maggengo Agostano
Tonn.
145 – 160 loietto: 145 – 160
141-151 145-150
Mag. 1° t. 140-145
Medica fienata (1° t. 2012) 133,0-151,0
PAGLIA press. (rotoballe)
Tonn.
75-85
80-92
Paglia da mietitr. r.b. 45-50
Paglia di frumento press. ball. 50-55
FRUMENTO tenero buono mercantile
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg ) frisona
SUINI Lattonzoli locali
15 kg
3,720
3,660
3,700
3,710
SUINI Lattonzoli locali
25 kg
2,730
2,800
2,715
2,720
SUINI Lattonzoli locali
30 kg
2,380
2,475
2,365
2,370
SUINI Lattonzoli locali
40 kg
2,130
2,170
2,120
2,130
SUINI da macello
156 kg
1,640
1,714
n.q.
(da 144 a 156 kg) 1,671
SUINI da macello
176 kg
1,700
n.q.
n.q.
(da 156 a 176 kg) 1,715
SUINI da macello
Oltre 176 kg
1,670
n.q.
n.q.
(da 176 a 180 kg) 1,699
kg.
Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500) p.v. 1,43–1,58 pm 2,80-3,10
VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg) pie blue belga
kg.
3,00-4,00
MONTICHIARI 3,85-4,00
BURRO pastorizzato
kg.
2,70
past. 1,85 centr. 2,50
2,10
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
kg.
(dolce) 4,95-5,15
5,05-5,20
n.q.
(piccante) 5,10-5,50
5,25-5,50
n.q.
7,15-7,40
7,20-7,45
7,15-7,40
PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 11,10-11,40
8,15-8,35
8,55-9,10
8,50-8,75
PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 12,65-13,05
PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi
kg.
GRANA scelto stag. 9 mesi
kg.
GRANA scelto stag. 12-15 mesi
kg.
Zangolato di creme X burrificaz. 1,70 --
PARMIGIANO REGGIANO 12 mesi 8,95-9,15
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.
SPORT
lo FORMULA 1
Abu Dhabi, Vettel vola nelle libere
Dopo il momentaneo dominio delle McLaren, nella seconda ora di prove libere Sebastian Vettel è tornato a fare la voce grossa e ha stabilito il miglior tempo (1’41”412) davanti a Hamilton e a Button. Quarto Mark Webber, davanti alle due Lotus di Grosjean e Raikko-
nen. Solo settimo il ferrarista Fernando Alonso (1’42”587), che ha iniziato la tre giorni di Abu Dhabi in salita. Sarà dura limitare i danni nel Gp di domenica (alle 14 su Raiuno), con un Vettel sempre più imprendibile, che ha ora 13 punti di vantaggio sullo spagnolo.
SERIE A Solo non perdendo, i nerazzurri manterrebbero in vita la lotta scudetto
Il campionato si aggrappa all’Inter
Chi fermerà la Juve? Al momento nessuno (almeno in Italia). Per non archiviare la lotta scudetto dopo sole 11 giornate, la serie A si aggrappa all’indomita Inter di Stramaccioni, che con sei vittorie consecutive, si è messa in scia degli imbattibili campioni d’Italia, capaci di vincere anche in giornate di scarsa vena (trascinati dal fenomeno Pogba). Lo scontro diretto di stasera obbliga i nerazzurri a racimolare almeno un punto, Pogba altrimenti la Juve scapperebbe a +7 e addio a un’accesa lotta scudetto. La sfida dello Juventus Stadium si annuncia interessante e incerta, soprattutto per la pericolosità
offensiva dell’Inter, che in contropiede può far male a chiunque, ma per battere questa Juve servirà la gara perfetta. Diretto interessato al match di Torino è il Napoli, reduce da due ko in tre gare e obbligato a battere il Torino per scongiurare una crisi sempre dietro l’angolo. Sfide delicate, infine, per il Milan con il Chievo e per la Roma col Palermo, con Allegri e Zeman sulla graticola. Fabio Varesi fabiovaresi16@libero.it
10ª GIORNATA Atalanta-Napoli 1-0, CagliariSiena 4-2, Chievo-Pescara 2-0, Genoa-
Fiorentina 0-1, Inter-Sampdoria 3-2, JuventusBologna 2-1, Lazio-Torino 1-1, Palermo-Milan 2-2, Parma-Roma 3-2, Udinese-Catania 2-2. CLASSIFICA Juventus 28; Inter 24; Napoli 22; Lazio 19; Fiorentina 18; Parma 15; Roma, Cagliari 14; Udinese 13; Atalanta (-2), Catania 12; Milan 11; Torino (-1), Sampdoria (-1), Chievo 10; Genoa 9; Palermo, Pescara 8; Bologna 7; Siena (-6) 3. 11ª GIORNATA (4-11 h 15) Bologna-Udinese, Catania-Lazio, Fiorentina-Cagliari, Juventus-Inter (3-11 h 20.45), Milan-Chievo (3-11 h 18), Napoli-Torino, Pescara-Parma (h 12.30), Roma-Palermo (h 20.45), SampdoriaAtalanta, Siena-Genoa.
SERIE B Il Sassuolo ha già preso il largo
12ª GIORNATA Ascoli-Novara 2-0, Bari-Empoli 2-3, Cesena-Grosseto 3-2, Cittadella-Brescia 1-1, Crotone-Verona 3-3, Juve Stabia-Reggina 1-0, Lanciano-Livorno 1-1, ModenaPadova, Pro Vercelli-Spezia 1-0, Ternana-Sassuolo 1-3, Varese-Vicenza 1-1. CLASSIFICA Sassuolo 31; Verona 25; Livorno 23; Padova (-2), Juve Stabia 18; Cittadella 17; Ternana, Varese (-1) 16; Modena (-2), Brescia, Ascoli (-1), Spezia 15; Bari (-7), Vicenza, Empoli (-1), Cesena 12; Crotone (-2), Pro Vercelli 11; Novara (-4) 10; Reggina (-3), Lanciano 9; Grosseto (-6) 3. 13ª GIORNATA (3-11 h 15) Brescia-Ternana, Empoli-Pro Vercelli, Grosseto-Ascoli, Livorno-Bari, Modena-Juve Stabia (5-11 h 19), Novara-Cittadella, Padova-Cesena, RegginaVarese, Spezia-Crotone, Verona-Sassuolo (5-11 h 21), Vicenza-Lanciano.
Cremo sul lago di Como per la svolta
LEGA PRO Il successo è indispensabile, anche se il tecnico Scienza è alle prese con numerose assenze 10ª Giornata
ul lago con scudo, elmetto e la lancia sempre pronta. Al ‘“Sinigaglia” di Como, domani la Cremonese è attesa da un’autentica battaglia, alla quale sarebbe stato opportuno presentarsi con almeno una vittoria, ma ormai il passato è andato. Nonostante si vada ad incontrare un avversario di pari calibro (il Como ha vinto poco in casa, ma nel complesso ha perso una sola gara in questo inizio di stagione), l’obiettivo non può che essere quello dei tre punti, in proiezione anche del turno di riposo della prossima settimana. Mister Scienza dovrà gestire una situazione di sostanziale emergenza, specie a centrocampo dove peseranno le contemporanee defezioni di Fietta e Magallanes per infortunio e di Buchel per squalifica. Quest’ultima, in particolare sarà una mancanza pesante, viste le ottime prestazioni del mediano scuola-Juventus da inizio anno ad oggi. Previtali e Degeri saranno, a questo punto, scelte obbligate con la possibilità di inserire Sambugaro (in ripresa ma non certo al top dopo il lunghissimo infortunio), oppure scegliere una soluzione forse più “provinciale” inserendo una difensore in più (Visconti) e alzando Armenise in un ipotetico centrocampo a quattro
AlbinoLeffe-FeralpiSalò Como-Cremonese Cuneo-Pavia Lecce-Portogruaro Reggiana-SudTirol Trapani-Tritium Treviso-San Marino Virtus Entella-Lumezzane Riposa: Carpi
Classifica
S
di Matteo Volpi
Lecce* Carpi Virtus Entella Portogruaro SudTirol Pavia Como Cremonese (-1) Trapani Feralpi Salò Lumezzane* Reggiana San Marino Cuneo Tritium Treviso (-1) AlbinoLeffe (-10)
22 17 15 14 14 13 12 10 11 10 10 8 7 6 4 1 -1
con Le Noci e Marotta liberi di svariare in avanti e Martinez davanti a Sales sulla destra. Il Como guidato da mister Paolucci e supervisionato da Mauro Gibellini nelle vesti di diesse, ha costruito una squadra giovane in cui spiccano il bomber Donnarumma, ma anche elementi di esperienza come Ardito e Giampà, che van-
Casalese, ancora delusioni esterne PROMOZIONE
(S.A.) Ai punti avrebbero perso in due: Povigliese e Casalese hanno dato vita ad un turno infrasettimanale dal bassissimo profilo tecnico, deciso da un ingenuo rigore costato ai biancocelesti la quarta sconfitta esterna consecutiva, la prima della gestione Agazzi. La gara di Poviglio è firmata dall’unico elemento di spicco presente in campo, il talentuoso Attolini, che nel cuore della ripresa ha realizzato l’1-0 definitivo dal dischetto. La Casalese ha almeno evitato di subire goleade come nelle precedenti tre trasferte: magra consolazione, considerata la pochezza dell’avversario. E domani in Baslenga arriva il Montecchio. CLASSIFICA (9ª giornata) Castellana, Meletolese 22; Arcetana 17; Povigliese 16; Medesanese, Montecchio 14; Brescello 13; Carignano, Ciano 12; Borgonovese, Castelnovese 11; Bobbiese, Cadelbosco, Langhiranese 10; Fabbrico, Falk, Traversetolo 8; Casalese 4.
Rivoltana in salute Il Crema non decolla ECCELLENZA
Un attacco della Cremo contro la Reggiana (foto L. Dassi)
tano un passato in serie B e qualche stralcio di serie A. METEO Dopo il bel tempo di questi ultimi giorni, per domani è previsto il ritorno della pioggia, specie nell’area lariana. Il campo pesante, in ogni caso, potrebbe quindi influire e non poco nelle decisioni di mister Scienza, a cui senza dubbio non in-
vidiamo in questa domenica l’ingrato compito di mettere insieme un undici competitivo alla luce delle tante assenze accumulate. PROBABILE FORMAZIONE (43-3): Alfonso; Sales, Tedeschi, Cremonesi, Armenise; Sambugaro, Previtali, Degeri; Martinez, Marotta, Le Noci. All.: Scienza.
Crema e Rivoltana, domenica scorsa hanno pareggiato rispettivamente contro Trevigliese e Zanconti. Un punticino, quello dello scorso week end agrodolce per entrambe, perché trattandosi di scontri diretti, per i playoff per la truppa nerobianca e per i playout per i gialloblu di Rivolta d’Adda, forse era decisamente meglio vincere. L’equipe cremina allenata da Lucchetti ha una malcelata voglia di vertice, per questo adesso, aspettando il calciomercato invernale di riparazione (data spartiacque), è fondamentale mettere fieno in cascina ed è per questo che il punto racimolato con la Zanconti non è da buttare, anche se contro squadre di bassa classifica si dovrebbe osare di più. Discorso analogo, ma contestualizzato alla lotta salvezza, va fatto per la neopromossa Rivoltana: da quelle parti dell’Adda, l’Eccellenza è un lusso da difendere con le unghie. Per questo motivo il successo ottenuto nel turno infrasettimanale contro il Desio (10) è vero ossigeno per i rivoltani. E domani si torna di nuovo in campo: il Crema ospita il forte Cavenago (secondo in classifica) con l’obbligo di tornare al successo, mentre la Rivoltana cerca punti a Sondrio. CLASSIFICA (10ª giornata) Giana Erminio 26; Sancolombano, Cavenago 21; Mariano, Ciserano, Base 96 18; Trevigliese, Desio 15; Crema 1908 14; Sondrio 13; Valle Brembana, Rivoltana 12; Arcellasco 11; Ardor Lazzate 10; Zanconti 8; Real Milano 6; Giussano 4; Cantù 1.
SERIE D Dopo il pari con l’Alzano Cene i gialloblu sono impegnati sul campo della capolista
Esame di maturità per la Pergolettese
Una vittoria pirotecnica (3-2 con errori sottoporta avversaria e in difesa) sui trentini del San Giorgio sette giorni fa, e un pareggio in rimonta (gol di Filippini) nella contesa infrasettimanale contro l’Alzano Cene. Questo il bottino dell’equipe allenata da Roberto Venturato. Reduce dunque dal tour de force agonistico poc’anzi menzionato, il Pergo domani impegnato sul difficilissimo campo dell’ambiziosa Caronnese. Che compagine è la capolista? Una squadra giovane, vincente e lungimirante, con il presidente del Consiglio d’amministrazione Augusto Reina che vorrebbe costruire un polo d’attrazione giovanile (sei elementi della rosa allenata da mister Cotta, con il diciannovenne attaccante scuola Milan, Stefano Moreo nel ruolo di gioiello, arrivano dal vivaio, ndr) capace, nel tempo di crescere talenti, possibilmente vincendo. Walter Vago, direttore sportivo della Caronnese, oltre a vantare ottimi rapporti col Milan e con altri team professionistici, è un appassionato conoscitore del football giovanile e di quello dilettantistico, ergo, la felicis-
Mister Vanturato
sima posizione in graduatoria dei rossoblù, sicuramente non è figlia del caso, o fato che dir si voglia. Insomma, capacità, conoscenza della materia, qualità (ottima) del materiale umano a disposizione, solidità economica, obiettivi chiari e lungimi-
ranti, ambizioni e chiarezza d’indenti, a Caronno non mancano. A pesare nella difficile ed estenuante rincorsa alla Lega Pro tuttavia, alla lunga la mancanza di strutture calcistiche d’avanguardia potrebbero condizionare il rendimento dei ragazzi di Cotta. Ciò detto, la Pergolettese, che nei prossimi giorni ufficialmente compirà ottant’anni (perché non organizzare una serata ad hoc, un appuntamento che sarebbe utile anche per parlare un poco del passato e tanto del presente e del futuro?) ha le carte in regola per mettere in difficoltà la Caronnese e le altre antagonista nella lotta al ritorno nel cosiddetto calcio che conta (ma conta poi così tanto davvero?). CLASSIFICA (11ª giornata) Caronnese 29; Pergolettese, Pontisola 24; Olginatese 23; Voghera 22; MapelloBonate 16; Pro Sesto, Lecco (-3), Caravaggio 15; Seriate, Montichiari 13; Seregno, Darfo Boario (-1), Mezzocorona12; Alzano Cene 11; Castellana 10; Sant'Angelo, St. Georgen 9; Fersina Perginese 8; Trento 4. Stefano Mauri
26 Come in preseason la squadra di Giroldi si conferma più forte e s’impone 65-54 Crema vince ancora il derby con l’Assi Sport
Sabato 3 Novembre 2012
BASKET A2
Come in precampionato, Crema si dimostra più forte dell’Assi e si aggiudicata il derby d’andata, sempre nelle mani della squadra di Giroldi, che solo nel finale ha permesso alla cremonesi di limitare il passivo. Con una classifica che si è fatta già deficitaria, l’Assi cerca punti stasera (ore 21) contro Marghera, mentre la TecMar ospita domani (ore 14.30) il fanalino di coda Cagliari: obiettivo scalare ancora la classifica. BASKET TEAM CREMA-ASSI MANZI CREMONA 65-54 (16-7, 33-22; 52-34) TAC-MAR CREMA: Conti 3, Biasini 6, Capoferri 12, Sangiovanni, Sforza, Caccialanza 7, Losi 23, Gibertini 2, Rizzi 6, Picotti 6. All.: Giroldi. ASSI MANZI CREMONA: Smaldone 9, Riz-
zi, Racchetti 21, Flauret, Misto 2, Brusadin, Maffenini 5, Scarsi 2, Zagni 2, Bona 13. All.: Anilonti. CLASSIFICA (5ª giornata) San Martino di Lupari 10; Venezia, Milano 8; Marghera, Crema, Alghero, Muggia 6; Udine, Broni, Valmadrera, San Salvatore 4; Biassono, Cremona 2; Cagliari 0.
DNC Stasera la capolista l’Erogasmet Crema è impegnata ad Arzignano, mentre domani l’MgK Vis Piadena ospita il Bancole. CLASSIFICA (3ª giornata) Crema, Pisogne 6; Lissone, Cantù, Montichiari, San Bonifacio Virtus Bergamo, Bernareggio 4; Orzinuovi, Bancole, Piadena 2; Cittadella, Milanotre Basiglio, Arzignano 0.
Una fase del derby
VELA
Regata delle castagne e del tempo inclemente
Il Circolo Vela Cremona ha organizzato domenica scorsa la “Regata delle castagne”. Nonostante le condizioni meteo non siano state favorevoli, è stato possibile disputare Da sinistra: Ponzoni, entrambe le prove in proBruni e Caporali gramma. Alla regata hanno preso parte sei equipaggi che si sono sfidati sulle acque del Porto Canale. La manifestazione ha chiuso l’attività agonistica degli atleti del Circolo Vela per l’anno 2012. Vincitori della manifestazione è stato il duo Ponzoni-Caporali, che ha preceduto l’equipaggio AbruzziAbruzzi e Arpini-Rigotti. Il prossimo appuntamento sarà per il Campionato sociale 2013.
La Vanoli prova a calare il tris
Con un classifica più rassicurante la squadra di coach Caja torna al PalaRadi forte dell’ingaggio del croato Peric
SERIE A Reduce dall’exploit di Ancona i biancoblu affrontano domani con ottimismo la temibile Acea Roma In trasferta con i tifosi
U
6ª Giornata
na disattenzione (contatto accidentale tra Harris e Johnson, con conseguente palla persa) ha rischiato di mandare in fumo le speranze cremonesi sul parquet di Ancona, campo di gara della Sutor Montegranaro, al termine di una contesa abbondantemente dominata e meritatamente vinta nel supplementare (74-80). Una gara dall’importanza enorme sia psicologicamente che, in soldoni, per la classifica, al cospetto di una avversaria di pari qualità. Ad Ancona s’è vista una ottima Vanoli sia in attacco che in difesa, purtroppo carente in precisione sia in azione che a gioco fermo sulla linea del tiro libero. Peccato, perchè ai punti, la Vanoli avrebbe meritato di far suo alla grande il match. Ma nel basket se non la butti mai dentro rischi, come si è effettivamente rischiato. Comunque abbiamo visto un gruppo in salute, voglioso di far bene per confermarsi dopo il brillante successo su Avellino, con un Johnson monumentale a condurre i compagni in attacco e grintosissimo in difesa, ben coadiuvato da Kotti sotto i tabelloni. Non si è fatto lesinare consensi nemmeno Harris, frenato da un problema muscolare, così come utilissimi sono parsi
Bologna-Biella Cantù-Avellino Caserta-Varese Cremona-Roma Sassari-Brindisi Reggio Emilia-Pesaro Siena-Milano Venezia-Montegranaro
Classifica
di Giovanni Zagni
Varese Sassari Siena Cantù Bologna Roma Pesaro Reggio Emilia Avellino Cremona Venezia Caserta Milano Montegranaro Brindisi Biella
SOCIETÀ
TIPO
CARATTERE
OTTOBRE 22-02/11 Comitato
Individuale
Provinciale (2 finali)
Vis Trescore Capergnanica Scannabuese
Coppie Individuale Coppie
Provinciale (2 finali) Provinciale Regionale (2 finali)
Casiratese Comitato Comitato
Camp.Provinciale Quattro Finali Individuale Coppie Provinciale (2 finali) Benefica Provinciale (2 finali)
Capergnanica Comitato Bocciodromo
Individuale Provinciale (2 finali) Camp.Provinciale Quattro Finali Coppie Provinciale (2 finali)
NOVEMBRE 5-09 12-23 26-30 DICEMBRE 3-7 10-21 27-6/1 GENNAIO 7-18 21-25 28-8/2
Lance Harris lotta sotto canestro (foto Castellani)
Stipanovic, Jackson, Ruini e Huff. Vitali, rispetto ad una settimana fa, ci pare abbia fatto un passo indietro. Ora la società ha deciso il taglio di Porzingis, che per diverse ragioni non si era integrato nel gruppo. Già
BOCCE DATA
10 10 8 6 6 6 4 4 4 4 4 4 4 2 2 2
da domani al PalaRadi potrebbe sedere in panchina Hrvoje Peric, ala grande croata di 27 anni, con un passato di tutto rispetto anche a livello Europeo. Dicono i suoi estimatori si un gran combattente e dalle buone
percentuali offensive. Un ulteriore sforzo economico di una società che vuol provarle tutte per cercare la riconferma in questo campionato per certi versi imprevedibile nei risultati (Reggio Emilia che vince a Milano!). Aspettiamo di vedere come si comporteranno i nostri eroi contro una “semi grande” del campionato, l’Acea Roma che vedremo domani alle 18.15 al PalaRadi, forte di qualche giocatore di eccellente livello come Gigi Datome, consacrato campione nelle recentissime qualificazioni per l’Europeo dell’anno prossimo. Con lui la guardia Phil Goss, statunitense come il play Taylor e l’ala Jones, nonché il centro nigeriano Lawal ed il polacco Czyz. Gran minutaggio tra gli uomini di coach Calvani sta ottenendo con merito Lorenzo D'Ercole, ex della Vanoli. Da osservare con interesse, tra i sostituti, l'ungherese Lorant ala grande di 206 centimetri e 110 kg di peso. Insomma, una squadra con ottime possibilità di ottenere eccellenti risultati subito, alle spalle delle tre grandi Milano, Siena e Cantù, o forse in grado di inserirsi da “quarto incomodo”. Naturalmente la tifoseria, “gasata” dai recenti progressi degli uomini di Caja, non mancherà l’appuntamento, perché non ci si può accontentare mai e chissà che non possa scapparci una piacevole sorpresa.
Come negli anni precedenti l’onore di inaugurare l’attività invernale è toccato alla Bagnolese. La chiusura a fine aprile
Varato il calendario dall’annata bocciofila cremasca CALENDARIO INVERNALE 2013 COMITATO CREMASCO FEBBRAIO 11-15 18-1/3
Bocciodromo Bagnolese
Individuale Individuale
Provinciale (2 finali) Provinciale (2 finali)
Bocciodromo Scannabuese Casiratese
Coppie Individuale Coppie
Provinciale (2 finali) Provinciale (2 finali) Provinciale (2 finali)
Comitato Bocciodromo Vis Trescore
Camp.Provinciale Quattro Finali Coppie Provinciale (2 finali) Individuale Provinciale (2 finali)
MARZO 4-8 11-22 25-29 APRILE 2-5 8-12 15-26
Come negli anni precedenti è toccato alla “Bagnolese” inaugurare l’annata boccistica cremasca. Non sono mancati i problemi per Franco Stabilini e per i suoi collaboratori, ma alla fine il calendario invernale è stato varato e si presenta ben omogeneo. Sono venti, come lo scorso anno, le gare in programma dal primo di ottobre alla fine del mese di aprile: di queste, tre competizioni sono riservate al campionato provinciale ed una alla tradizionale gara benefica indetta dal comitato tecnico in collaborazione con il laborioso Franco Bosi, macchina organizzativa che è già in fermento! Una sola gara regionale in programma (finali svoltesi ieri sera!),
L’esperienza ha deciso la corsa organizzata dal Ccc 1891
quella organizzata dalla “Scannabuese”, mentre le altre sono a livello provinciale e quasi tutte con due finali separate per categoria. Per quanto concerne le specialità delle gare, prevale quella individuale su quella a coppia, mentre vengono ignorate le gare a terna. Infine, per quanto riguarda l’organizzazione la parte del leone la fa il comitato tecnico cremasco con ben sei gare, seguita dalla “Nuova Bar Bocciodromo” con quattro, mentre due gare a testa saranno gestite da Bagnolese, Capergnanica, Casiratese, Scannabuese e Vis Trescore. Le bocciofile affiliate al comitato di Crema sono ventitrè. Massimo Malfatto
MTB
E’ stato il fango a farla da padrone lungo il circuito che gli organizzatori del Ccc 1891 hanno disegnato in golena per la sesta edizione della loro competizione di mtb, alla partenza della quale si sono presentati oltre 200 bikers. Qualche modifica è stata addirittura apportata in mattinata, per evitare i punti più pericolosi e si era temuto di gareggiare sotto la pioggia, ma al momento della partenza il cielo si è aperto e una splendida giornata di sole ha aiutato i concorrenti che, comunque, hanno visto la loro fatica diminuita dagli organizzatori, che hanno deciso di far disputare un giro in meno a ciascuna categoria. I soliti nomi si sono affacciati alla ribalta, anche se qualcuno, come Botticini che era tra i favoriti o come Di Stasio, ha sof-
Il gruppo organizzato White Blue Brothers, comunica che sono aperte le iscrizioni per seguire la prossima trasferta della Vanoli contro la Chebolletta Cantù dell’ex Trinchieri, in pogramma il l’11 novembre alle 18.15. La partenza col pullman avverrà alle ore 14.30 dal parcheggio di via Postumia a Cremona e il costo del pullman è di 12 euro a persona. Per prenotazioni telefonare a Daniela al numero 339-5345705 oppure, nelle gare casalinghe, rivolgersi al banchetto del gruppo allestito in prossimità della Tribuna Vanoli, che sarà quindi presente anche domani in occasione del match casalingo contro l’Acea Roma.
ferto il fango e gli inevitabili guai meccanici che esso comporta. Per contro è venuta a galla l’esperienza dei più anziani, com Fappani che ha azzeccato la scelta delle gomme e distribuito bene le forze a disposizione al punto da attuare una rimonta eccezionale nell’ultimo giro. Ha vinto Lazzaroni con quasi un minuto di vantaggio proprio su Fappani, mentre in campo femminile si è imposta Lorena Zocca. ORDINI DI ARRIVO Assoluto: 1) Oscar Lazzaroni (M3, WR Componenti) in 1 ora 20’09”, 2) Paolo Fappani (M4, Pennelli Cinghiale) a 52”, 3) Fabio Pasquali (M1, Pata Raschiani) a1’37”, 4) Marco Corsini (M1, Gruppo Nulli) a 5’11”, 5) Diego Di Stasio (M1, Team Superbici) a 5’13”, 6) Roberto Lombardi
(M5, Emporiosport) a 7’04”, 7) Gabriele Tacchinardi (M2, Team Superbici) a 8’28”, 8) Emanuele Massoli (M4, Mbo) a 8’34”, 9) Michele Righetti (ET2, Cicli Turrina) a 8’41”, 10) Marco Mangiarotti (M2, CC Cremonese Mtb) a 8’45”, 11) Ronaldo Telli (M3, Colpack) a 8’47”, 12) Riccardo Zanaboni (M4, Madignanese) a 9’12”, 13) Marco Valcarenghi (M3, Progressi) a 9’48”, 14) Patrizio Di Stasio (M4, Team Superbici) a 10’39”, 15) Luca Botticini (M3 Bi&Esse) a 10’40”. Donne: 1) Lorena Zocca (Carraro Team). Master 6,7,8: 1) Maurizio Conzato (Mtb Italia). Single Speed: 1) Ilich Frittoli (Vc Casalasco). Cicloturisti: 1) Luca Cerri (Team Sfrenati). Cesare Castellani
I protagonisti della corsa
Sport
Sabato 3 Novembre 2012
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Icos, tre ex che vogliono far bella figura 3ª Giornata
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a convincente vittoria dell’Icos Crema, che nel primo match casalingo di serie A1 ha liquidato Urbino con un secco 3-0, ha sicuramente galvanizzato l’ambiente violarosa. Una prestazione sopra le righe dell’intera squadra, offerta al PalaBertoni e davanti alle telecamere della Rai, con Dalia e compagne che sono riescite ad esprimersi nel migliore dei modi in tutti i fondamentali. La Chateau d’Ax, al contrario, non è riesce ad imporre il proprio gioco e ha lasciato spazio alle violarosa, che hanno così incamerato i primi tre punti della stagione, la prima in A1. Ovviamente soddisfatto il tecnico cremasco Leo Barbieri: «Abbiamo giocato molto bene, all’inizio siamo partite un po’ contratte per la tensione, ma poi ci siamo riprese e si sono viste giocate di gran classe. Siamo scese in campo molto più organizzate rispetto a Piacenza e abbiamo giocato un’ottima pallavolo soprattutto sul cambio palla. Loro ci hanno messo in difficoltà in posto 4 e con la Van Hecke, ma abbiamo saputo contenerle. Dobbiamo sistemare ancora alcune cose, ma contro Urbino siamo stati una squadra e siamo riusciti a vincere. Sono soddisfatto: tutto quello che ho chiesto le mie ragazze l’hanno fatto». Dopo l’euforia, la squadra si è rimessa al lavoro per preparare al meglio l’impegnativo
Bologna-Conegliano Busto Arsizio-Icos Crema Chieri-Pesaro Modena-Villa Cortese Piacenza-Bergamo Urbino-Giaveno
Classifica
VOLLEY A1 Matuszkova, Okaka e Paris vantano un passato a Busto Arsizio dove le violarosa cercano punti importanti
Piacenza Villa Cortese Modena Busto Arsizio Giaveno Bergamo Icos Crema Conegliano Pesaro Chieri Bologna Urbino
6 5 4 4 3 3 3 3 2 2 1 0
Reima, match proibitivo contro Cantù di Della Rosa SERIE B1
L’Icos a muro
match di Busto Arsizio contro la Unendo Yamamay, una formazione reduce da una buona prova a Bergamo, dove è stata superata solo al tie break, ma anche dalla sconfitta casalinga patita in Champions per mano del Galatasaray. Una squadra vogliosa quindi di riscatto, che spera di recuperare Julianne Faucette. Nelle fine dell’Icos giocano tre ex di Busto, che sicuramente vogliono far bella figura davanti ai loro ex tifosi: si tratta dell’opposto Tereza Rossi Matuszkova, della schiac-
SERIE A2
La Pomì esulta dopo un punto
ciatrice Stefania Okaka e del libero Sara Paris, tutte e tre grandi protagonisti nel match vinto contro Urbino. Arbitrano l’incontro Gini e Rapisarda: fischio di inizio domani ore 18 (con diretta su volleybusto.com con videocommento interattivo e tabellone live). Il resto del turno proprone il big match di Piacenza, tra la capolista Rebecchi e la Foppapedretti Bergamo, che ha stentato non poco in questo avvio di stagione e che cerca il rilancio in Emilia.
Pomì chiede strada al Mazzano dell’ex Kucerova E’ una Pomì in buona condizione quella che ha affrontato e sconfitto in amichevole la formazione di B1 della Saugella Team Monza. Cinque i set disputati (25-19, 25-17, 25-18, 25-15, 15-5), tutti vinti dalla formazione di Gianfranco Milano che non ha potuto impiegare la centrale Daniela Nardini, dolorante al ginocchio sinistro, ma che ha trovato in Vittoria Repice una validissima alternativa alla friulana. Ottimi i riscontri offerti da tutte le giocatrici anche dalle seconde linee subentrate progressivamente durante il match. La formazione avversaria, composta da ottimi elementi come le ex Busnago
Franco, Bruno e Bonetti, ma anche le ex Pomì Lugli, Sintoni e Polato, nonostante il severo punteggio, non è stata certo a guardare ed ha impegnato la formazione di Casalmaggiore. Un test decisamente benaugurante per la Pomì, visto che Monza è al primo posto in classifica nel proprio raggruppamento di B1 e si è rivelata valida sparring partner in vista della gara casalinga di campionato di domani alle 16.30 con la Sanitars Metalleghe Mazzano dell’ex Monika Kucerova, tenuta a riposo precauzionale nel test di metà settimana col Montichiari dopo il brutto scontro
CICLISMO
Il Tour 2013 vuole dimenticare Armstrong
Rossella Ratto, la promettente ciclistica bergamasca, 19 anni di Colzate, sorella del professionista Daniele della Liquigas, campionessa europea su strada e a cronometro tra le Junior nel 2011 e sesta al mondiali di Valkenburg, è stata ingaggiata dal Team Hitec Procts Uck, squadra di donne Elite affiliata in Svezia in cui milita anche l’altra azzurra Elisa Longo Borghini, medaglia di bronzo nella sfida iridata olandese. Il comasco Mauro Santambrogio, dopo tre anni nel team americano Bmc Racing (la formazione del campione del mondo Philippe Gilbert e del vincitore del Tour 2011 Cadel Evans), quarto classificato e primo degli italiani nell’ultimo Giro di Lombardia, approderà alla corte della Farnese Vini-Selle Italia, diretta dall’ex professionista toscano Luca Scinto. • TOUR DEL CENTENARIO Per la sua 100ª edizione, il Tour de France partirà dalla Corsica (il 29 giugno a Porto Vecchio), poi due crono, la prima a Mont Saint Michel, quattro arrivi in
E’ quasi tutto pronto per il ritorno dei blues al PalaBertoni (domani alle 18), dopo le due trasferte consecutive che hanno visto la squadra di Verderio offrire due prove molto diverse: la prima a Cagliari, senza mai entrare in partita, la seconda, in casa della attuale capolista Caloni Bergamo, in cui invece ha messo in grande difficoltà gli orobici, nonostante le due gravi assenze di Bigarelli e Bonizzoni. Con Cantù vedremo una Reima battagliera, anche perché giocare contro la squadra più forte del campionato regala sempre stimoli maggiori. I canturini di coach Della Rosa, retrocessi lo scorso anno dopo la parentesi in A2, hanno nella diagonale Gerosa-De Luca la linea più forte del campionato. Il primo è un palleggiatore di consolidata esperienza, che ha trovato grande spazio lo scorso anno nel sestetto titolare in A2 ed in B1 fa la differenza. De Luca è un opposto fuori categoria, che può tranquillamente giocare titolare in qualsiasi sestetto di serie A2 e che ha una media di punti impressionante. Se sulla carta la gara si preannuncia proibitiva, anche per l’assenza di Alberto Bigarelli e la non certa presenza di Aaron Bonizzoni, è anche vero che al PalaBertoni è sempre dura vincere per tutti. Intanto, L’operazione in artroscopia a cui si è sottoposto Alberto Bigarelli è perfettamente riuscita. Dovrebbe rientrare il 25 novembre contro Asti. CLASSIFICA (3ª giornata) Bergamo 9; Cantù, Genova, Milano 8; Asti 6; Cuneo 5; Cagliari, Olbia 4; Reima Crema, Brugherio, S. Antioco 2; Brescia, Cisano 1; Iglesias 0.
salita con il Mont Ventoux e la “doppia scalata” dell’Alpe d’Huez e si concluderà di sera sugli Champs-Elysees a Parigi il 21 luglio. C’era attesa, inutile negarlo. Dire due parole sullo tsunami che si è abbattuto sul Tour di quegli anni sarebbe stato il modo per esorcizzare il fantasma di Lance Armstrong. Certi silenzi fanno ancor più rumore. A regalare la battuta sul caso del momento ci ha pensato il primo inglese a sfilare in giallo nel Tour 2012, Bradley Wiggins (nella foto): sorride e annuncia che il prossimo anno correrà il Giro d’Italia e poi dice: «Armstrong è come Babbo Natale, ti rendi conto che non esiste». Ad Armostrong ci pensa anche Contador, che dall’americano ebbe più ostilità che appoggio quando correvano nello stesso team: «E’ stato umiliato e linciato. Lo hanno distrutto. Se il ciclismo è popolare negli Usa lo si deve a lui. Non c’ è alcuna prova contro di lui». Fortunato Chiodo
di gioco avvenuto domenica scorsa contro Sala Consilina, ma che dovrebbe regolarmente scendere in campo domani contro le sue ex compagne. 5ª GIORNATA Fontanellato-Ornavasso, Novara-Montichiari, Pomì CasalmaggioreMazzano, Sala Consilina-Marsala, San Casciano-Cadelbosco, San Vito-Pavia, Soverato-Frosinone CLASSIFICA Novara 11; Ornavasso 10; Pomì Casalmaggiore, San Casciano 9; Montichiari, Mazzano 8; Cadelbosco, Fontanellato, Pavia, Frosinone 5; Sala Consilina 4; Soverato 3; San Vito ; Marsala 0.
Lega Calcio: Valteriano Chiari è il nuovo presidente regionale
Ora c’è il timbro ufficiale dell’assemblea elettiva della Lega Calcio Regionale riunitasi sabato scorso a Lecco presso Villa dei Pini: Valteriano Chiari, da circa venti anni anima e timoniere del calcio amatoriale Uisp cremonese, è il nuovo presidente regionale della Lega Calcio Uisp Lombardia. Chiari ha ricevuto il consenso unanime dei delegati di tutte le province lombarde, che oltre alla carica di presidente hanno anche eletto i membri del Consiglio regionale. Nel suo intervento Chiari ha posto l’accento sull’importanza dell’attività con i disabili dei Dipartimenti di salute mentale delle Asl, che nelle intenzioni del neo-presidente «deve diventare il fiore all’occhiello della Lega Calcio»; egli ha anche richiamato la necessità di rafforzare i corsi di formazione a tutti i livelli. Chiari, che con Pio Carioni è il secondo cremonese che assurge a cariche di responsabilità regionali, ha un passato di calciatore in varie squadre cremonesi e di dirigente della Polisportiva BarDuomo, prima di assumere la carica di presidente provinciale della Lega Calcio cremonese ricoperta per oltre una decina d’anni.
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Speciale San Carlo
In piazza oltre un secolo di tradizioni
Sabato 3 Novembre 2012
Torna anche quest’anno la rassegna novembrina più amata dai visitatori
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La solidarietà scende in campo con la pesca di beneficenza Anche quest'anno la Fiera di San Carlo animerà le vie di Casalmaggiore con una serie di appuntamenti dedicati al gusto, alla tradizione, al divertimento ma anche alla storia e alla cultura di una terra che vanta un antico passato e la presenza, tra le pagine della sua storia di ieri e di oggi, nomi importanti a livello culturale. La Fiera, occasione di aggregazione gioiosa e di riscoperta conviviale di un territorio ricco di fascino, si completa con la presenza del Comitato A.n.d.o.s Oglio Po Onlus che, presso i locali di via Cairoli, 7 (ex Banca Sanpaolo), proporrà la tradizionale Pesca di Beneficenza: anche la solidarietà e l'attenzione per il sociale trovano spazio all'interno della Fiera, nel più puro spirito di condivisione e socialità. Sabato 3 Novembre invece, presso il ridotto del Teatro comunale (Fastassa), alle ore 18 si celebrerà la Festa dell’Interflumina con presentazione del libro sulla società dal 1968 al 2012. La Fiera si delinea quindi, anche quest'anno, dai toni variegati e in grado
di soddisfare qualsiasi tipo di visitatore e partecipanti di tutte le età. Accanto agli appuntamenti gastronomici e culturali, non vengono infatti dimenticati i più piccoli, ai quali saranno dedicati giorni di divertimento e svago. L’appuntamento fisso più atteso dai piccoli e dai giovani è senza dubbio quello ormai immancabile con il Luna Park, allestito anche quest'anno in piazza Garibaldi, con le attrazioni tradizionali più amate da tante generazioni di casalaschi e la nuova giostra Move It, che alzerà il tasso di adrenalina per i più coraggiosi di tutte le età. Le giostre si fermeranno anche nelle giornate di lunedì 5 e martedì 6 Novembre per celebrare Le giornate del bambino, protraendo il divertimento ancora per qualche giorno. La Pro Loco, l’Amministrazione Comunale ed i gestori del Luna Park offrono a tutti i bambini biglietti gratuiti che verranno distribuiti nelle scuole di Casalmaggiore nei prossimi giorni e che potranno essere utilizzati durante le due giornate.
a Fiera di San Carlo è un appuntamento ormai storico e imperdibile che si svolge a Casalmaggiore nella prima dedica di novembre e che è dedicata al Santo patrono della città. Curato dalla Pro Loco Casalmaggiore, è da sempre considerato il più importante evento casalasco dell'anno, il momento di maggior affluenza turistica. Nata secondo tradizione come fiera essenzialmente agricola, del bestiame e di scambio , nel tempo ha modificato il proprio modo di proporsi, incentrandosi maggiormente sul divertimento. Testimonianze d'inizio Novecento ne parlano come momento dell'anno che tutti attendevano con trepidazione, certamente per gli affari, ma non solo. Già allora per grandi e piccini del casalasco, la fiera era anche ottima occasione di svago e fenomeno di costume. Le giostre prendevano posto in Piazza Garibaldi, mentre il Circo si collocava
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in Piazza Vecchia , ora Piazza Turati Le vie che s'irraggiano dal centro erano occupate da bancarelle a mercato o venivano letteralmente invase da trattori, mezzi agricoli, utensileria ed esposizioni varie. Lo scambio economico e sociale, dunque, durante la fiera
di S. Carlo invadeva tutto il centro città, con gente e schiamazzi, risate e contratti. Unici impedimenti come sempre le piene del Po, che limitavano l'afflusso dal parmigiano. Già tra le due guerre, ci racconta Ezio Capelli, la fiera assunse a grandi linee il medesimo
carattere odierno. Piazza Garibaldi era infatti invasa da gente festante per l'arrivo della giostra dei cavalli, per gli spettacolari "numeri" di bravura di motociclisti spericolati, per le "montagne russe", per le curiosità come la donna cannone o semplicemente per le bancarelle dove acquistar dolci o vestiti per l'anno venturo. Contemporaneamente il Teatro Sociale era "occupato" dall'opera. Verdi, Stradivari, Rossini, erano gli autori maggiormente eseguiti dal coro casalasco accompagnato dall'orchestra. Nella zona dell'Arco di Trionfo in via Baldesio era allestita una sorta di balera in cui gruppi della zona come i fratelli parmensi "Cantoni" eseguivano il proprio repertorio e chi vi s'incontrava ballava fin a tarda ora. La fiera presenta gli stessi ingredienti con piccole me significative modifiche. Per esempio ora il Circo in Piazza Turati è stato sostituito da un ospite più moderno: un'amplissima galleria a cielo aperto degli ultimi modelli di automobili. Un "motor show" in piccolo offerto dalle principali concessionarie della zona. Le vie di Casalmaggiore, andando verso S.Stefano ,sono dedicate secondo tradizione all'attività agricola, con mezzi decisamente più "ingombranti" che in passato. Da alcuni anni inoltre la Pro Loco Casalmaggiore ha lanciato la "Sagra del Cotechino", occasione eccezionale per gustare piatti tipici della tradizione casalasca e pre-natalizia, cucinati con la cura delle "nostre" donne. Questa ed altre attività sono promosse dall'associazione durante la fiera novembrina, fenomeno d'incontro e di costume che ogni anno torna essenzialmente uguale, ma ricco di piccole modifiche che ne rinnovano l'interesse.
Speciale San Carlo
Sabato 3 Novembre 2012
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Arte, cucina e artigianato: il programma
Immancabile il luna park per i bambini, l’esposizione di mezzi agricoli ma anche le mostre
Museo del Bijou: l’industria casalasca attraverso i secoli
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rte, divertimento e anche cucina sono i principali protagonisti della Fera di San Carlo a Casalmaggiore, in programma dall'1 al 4 novembre, si accompagna quest'anno ai festeggiamenti di un altro importante traguardo, i 15 anni della “Sagra del Cotechino e Blisgòn”. Come da tradizione, essa si svolgerà presso il Cortile Fondazione Conte C. Busi dall’1 al 5 Novembre. Nella stessa struttura, il 5 di novembre ci sarà la tradizionale risottata casalasca ed il torneo di briscola (Memorial Garavaldi Ugo). La Fiera di San Carlo, ovviamente, non è solo ristorante ma costituisce un importante contenitore di eventi di vario genere. La kermesse è una passerella a cielo aperto, ideale vetrina per artigiani, agricoltori e commercianti locali. In piazza Turati tornerà il classico appuntamento con l’esposizione automobilistica delle più importanti concessionarie della zona mentre dall’Isola Bella fino a Piazza Marini ritroveremo gli stand artigiani ed agricoli con esposizione di veicoli industriali, veicoli ed attrez-
zature agricole e artigianali, stufe, caminetti a legna, pellets e altro ancora. Fra i numerosi eventi in programma troverete mostre fotografiche e pittoriche, presentazioni di libri ed appuntamenti culturali. Come ogni anno nel calendario della Fiera è inserita l’importante collaborazione con il Museo Diotti ed il Museo del Bijoux, dove sarà possibile visitare due mostre. Al Museo Diotti: “I Federici di Fossacaprara. Una famiglia di artisti e artigiani”; al Mu-
seo del Bijoux “Gh’è Pippo…smorsa la lüs. Casalmaggiore e la provincia di Cremona sotto i bombardamenti”. Non sono solo queste le occasioni culturali che ci riserva quest’anno la Fiera, infatti ad esempio, sempre presso l’Istituto S. Chiara, sarà possibile visitare la mostra collettiva di pittura con tante opere di artisti locali, mentre nella sala mostre della Pro Loco espongono due importanti artisti concittadini: Stefano Orlandi e Adriano Artoni. Nella Chiesa di San-
ta Chiara, in Piazza Marini, si terrà la mostra a cura dell’Associazione Famiglie di S. Stefano, Parrocchie di S. Leonardo e S. Stefano sulla figura di San Carlo dal titolo “San Carlo Borromeo: la casa costruita sulla roccia”. Presso l’Auditorium Santa è ospitata la mostra “Un autore, un tema” a cura dei soci del Circolo Fotocine Germani, con il quale collaboriamo da anni e fra le cui fila sono impegnati alcuni dei migliori fotografi (amatoriali e non) del nostro territorio. Costituisce una novità nel programma fieristico il concerto corale di domenica 4 Novembre presso il Duomo di Santo Stefano alle ore 21. Sarà possibile ascoltare l’esecuzione concertistica del Requiem di Faure’ a cura dell’Associazione Corale G. Verdi di Parma (nella quale si esibisce con successo il casalese Graziano Lanzetti, amico e prezioso collaboratore della Pro Loco in svariate occasioni) e della Società Estudiantina. La Fiera di San Carlo verrà ufficialmente inaugurata alla presenza delle autorità giovedì 1 novembre alle ore 11.30 presso il Museo Diotti.
La mostra del gruppo Air Crash Po presieduto da Stefano Merli “Gh’è Pippo..smorsa la lus”, che raccoglie ed espone testimonianze, immagini aeree e cimeli legati agli anni 1944-45, allestita in occasione della fiera presso il Museo del Bijou, permetterà di riscoprire i tanti piccoli tesori che documentano la storia del luogo da una angolazione insolita. Istituito nel 1986 e allestito nella sede attuale dieci anni dopo, il Museo del Bijou di Casalmaggiore si trova nel piano seminterrato dell’ex Collegio Santa Croce, edificio costruito dai Padri Barnabiti verso la metà del XVIII secolo; è un museo specializzato del patrimonio storico-industriale in cui sono conservati oggetti d’ornamento e accessori prodotti dalle diverse fabbriche di Casalmaggiore tra la fine dell’Ottocento e gli anni ’70 del Novecento. Oltre alle tipologie tradizionali della bigiotteria (spille, gemelli, bracciali, cinture, orecchini, ciondoli), sono presenti portacipria, portarossetto, portasigarette, occhiali da sole, medaglie devozionali, distintivi. A fianco degli oggetti sono collocati macchinari originali provenienti dalle antiche fabbriche di Casalmaggiore, attrezzi vari per la lavorazione della bigiotteria, cataloghi, documenti e fotografie d’epoca che offrono uno spaccato della vita del distretto industriale casalasco della bigiotteria. L’esposizione permanente è integrata da due laboratori (uno professionale e uno didattico) e da uno spazio adibito a Centro di documentazione. L’industria del bijou a Casalmaggiore è sorta in una piccola bottega – laboratorio per iniziativa del pioniere e maestro Giulio Galluzzi (Codogno 1855 – Casalmaggiore 1932) che, trasferitosi a Casalmaggiore nel 1878, riusciva a realizzare nel 1882 la prima lastra di metallo placcato oro. Da questa fortunata esperienza ebbe origine un’importante e florida impresa che già nel 1887 esportava i suoi prodotti anche in America Latina con il marchio “G.G.”.
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Speciale San Carlo
Sabato 3 Novembre 2012
Ingredienti e preparazione dei tradizionali “Blisgon”
• 1000 gr. di zucca mantovana • 160 gr. di amaretti • 200 gr. di mostarda mantovana • 160 gr. di grana • noce moscata • 1 uova • pan grattato • sale Preparazione Pulire la zucca, togliere la buccia e i semi e cuocerla a vapore o se preferite lessata o in forno, a cottura compiuta sgocciolarla. Passarla al setaccio e lavorarla con la forchetta fino a ridurla ad una crema uniforme. Aggiungere gli amaretti tritati, la mostarda, il formaggio, un pizzico di sale, noce moscata e l'uovo intero, il pane grattugiato (un pizzico di zucchero se si è usata una zucca poco dolce). Il ripieno non deve essere troppo dolce, anche la consistenza deve essere opportuna come il grado di piccantezza: una questione di delicati equilibri. Lasciar riposare l'impasto in un ambiente caldo. La sfoglia di pasta deve essere tagliata in rettangoli di circa otto per quattro centimetri, al centro dei quali va posta una giusta quantità di ripieno. Ripiegata la pasta si ottengono dei "sacchettini" di quattro centimetri di lato, che vanno chiusi ai lati facendo pressione con una forchetta. Cuocerli in acqua bollente adeguatamente salata. Sono cotti quando affiorano. Condire con burro fuso e formaggio grana o sugo con pomodoro e funghi.
San Carlo Borromeo: una mostra con 57 pannelli per ripercorrere la storia e il culto del patrono di Casalmaggiore, a cui la Fiera è sin dalle origini dedicata
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ra le molteplici proposte culturali offerte quest'anno dalla Fiera di San Carlo spicca la mostra "San Carlo Borromeo. La casa costruita sulla roccia" promossa dall'Associazione «Famiglie Santo Stefano» e dalle parrocchie cittadine di Santo Stefano e San Leonardo. Immancabile, del resto, un percorso che permetta conoscere la storia del santo a cui la festa è da sempre dedicata. L'allestimento, presentato al Meeting di Rimini nel 2011 e curato dall'arcidiocesi di Milano e dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, potrà essere visitato dal 1° al 6 novembre presso il suggestivo battistero di Santa Chiara di fronte al Duomo. La mostra, composta da 57 pannelli e creata in occasione del quarto centenario della solenne canonizzazione romana (1610), ci rimette sulle tracce del cammino che portò il Borromeo a dare una forma inconfondibile alla sua identità di uomo immerso nei fermenti di una società bisognosa di ritrovare le sue certezze e il suo destino autentico. Di lui colpisce la forza di
uno spirito capace di vincere la pigrizia delle consuetudini e la stanchezza delle comodità acquisite, accompagnando la scelta di Cristo con un coraggio e una baldanza ardente che da quattrocento anni costituiscono una vera sfida per quanti lo incontrano. Ma questa dedizione all’ideale, spinta fino al limite di un amore senza risparmio, non è esplosa magicamente da sé: è stata il frutto di una catena di incontri, di scoperte graduali, di una decisione che lo ha introdotto in una prospettiva profondamente nuova. Normalmente san Carlo viene raffigurato come un uomo di Chiesa austero ed esigente. In verità – come la mostra evidenzia – è un uomo vero: in lui veniva prima di tutto il “sì” pronunciato rispondendo a una chiamata spalancata davanti a lui, strada sicura per il suo bene più autentico, capace di imporsi anche davanti a quei fatti tragici – per il Borromeo fu la morte improvvisa del fratello – che per i più costituiscono il segno dell’assenza, e non della presenza di Cristo. San Carlo si è immedesimato nella carne viva della sua realtà e
lo ha riconosciuto come centro dell’intelligenza e del cuore, lasciandosi conquistare dal desiderio di identificarsi con la stessa logica che aveva dominato la vita di Cristo. Un gruppo di circa 20 volontari nelle scorse settimane si è preparato, grazie anche all'aiuto dell'arciprete don Alberto Franzini, per conoscere il periodo storico in cui è vissuto San Carlo - periodo della riforma cattolica e del concilio di Trento - e per potere così illustrare in maniera esaustiva i pannelli della mostra a chiunque entrerà in Santa Chiara, siano persone
di passaggio che gruppi che si prenoteranno. Grazie alla collaborazione con il negozio "Il Chiostro" di Cremona vi sarà anche un banchetto di libri tra i quali il bel catalogo della mostra con una interessante prefazione del cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano. La mostra sarà aperta dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 20 dal 1° al 4 novembre e dalle 15 alle 20 dal 5 al 6 novembre. È possibile prenotare visite guidate per singoli, gruppi o scolaresche telefondando ai numeri: 338-9453670 o 335 6010410.
Speciale San Carlo
I Federici di Fossacaprara al Museo Diotti, recentemente ristrutturato
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a mostra dedcata ai Federici di Fossacaprara, in programma dall'1 al 4 novembre e intitolata "I Federici di Fossacaprara, una famiglia di artisti e artigiani", costituisce perfetta occasione per approfondire la conoscenza del Museo Diotti, recentemente oggetto di lavori di restauro che hanno permesso di restituire all'edificio il suo maggior splendore. I lavori di restauro, realizzati anche grazie ad un contributo della Fondazione Cariplo, sono stati affidati all’architetto Giacomo Zani, il quale ha saputo efficacemente fondere le diverse anime del palazzo: quella più antica e nobile, ma nello stesso tempo intima e accogliente, della casa-atelier; quella più essenziale e luminosa degli spazi destinati alle collezioni moderne e alle mostre; quella più amena del giardino. Il Museo Diotti si configura in prima istanza come un museo dell’Ottocento: in tal senso sono state de-
terminanti la necessità di valorizzare uno dei momenti culturali più fecondi della storia cittadina (quello compreso fra l’età teresiana e l’unità d’Italia) e l’opportunità di recuperare la casa di Giuseppe Diotti (1779-1846), un antico palazzo ristrutturato nel 1837 dall’architetto Fermo Zuccari e destinato dal maestro della Carrara, che vi ha trascorso gli ultimi anni di vita, ad ospitare la sua raccolta d’arte nonché l’atelier dell’ultima grande impresa, quella della versione in grande del Giuramento di Pontida, costituendo una sorta di accademia privata frequentata da pittori locali. Il Museo Diotti è anche un museo della didattica artistica: la “vocazione didattica” del palazzo, la cui originaria raccolta d’arte (oggi dispersa) fu aperta per la prima volta al pubblico dagli eredi del pittore nel 1865, costituisce infatti la traccia che ha guidato il progetto museologico del prof. Valter Rosa, suggerendo un percorso cronologico volto ad evidenziare al-
cuni aspetti dell’iter formativo di Giuseppe Diotti e del suo metodo di lavoro. Accanto ad un nucleo di dipinti, posti a confronto con studi e bozzetti disegnativi, entrano a far parte del percorso espositivo anche materiali didattici come i gessi e le stampe. Ciò è stato agevolato dalla presenza a Casalmaggiore di un considerevole patrimonio didattico-artistico legato a una scuola di disegno attiva per un arco di tempo di quasi due secoli. L’immagine dell’atelier e il metodo di lavoro dell’artista saranno fra i temi portanti anche delle altre sezioni del Museo: la Galleria d’arte moderna, con le opere degli artisti locali più significativi e di una certa visibilità nel panorama nazionale (Tommaso Aroldi, Goliardo Padova, Mario Beltrami, Gianfranco Manara, Tino Aroldi), orientati prevalentemente sulla pittura di paesaggio e il Centro di documentazione, destinato alla formazione di una banca dati sull’attività degli artisti, non solo locali, presenti sul ter-
ritorio negli ultimi due secoli, alla conservazione dei materiali degli atelier (attrezzi e strumenti, schizzi e appunti, libri, stampe, fotografie, ecc.), oltre che ad accogliere una biblioteca specialistica e una sezione d’arte sacra con bozzetti e cartoni che documentano l’attività decorativa nelle chiese cremonesi intono alla metà del ‘900. È inoltre da sottolineare che il Museo Diotti oltre a documentare la “scuola locale”, possiede pregevoli opere di altri autori (citiamo solo i nomi di Paolo Troubetzkoy e di Amedeo Bocchi), la cui presenza nelle collezioni civiche è legata al collezionismo locale fra Otto e primo Novecento. Non poteva esserci location migliore, dunque, per una esposzione pensata per ripercorrere le orme di una famiglia di artisti ed artigiani che ha lasciato moltissime testimonianze di talento nei secoli, rivelatori di tradizioni artigiane locali e saperi ormai scomparsi o poco conosciuti, tutti da riscoprire.
Sabato 3 Novembre 2012
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Le piazze da visitare
La Fiera di San Carlo si svolge per tradizione nella piazza principale di Casalmaggiore, piazza Garibaldi. La kermesse, appunamento fisso ormai da molto tempo e in grado di attirare un crescente numero di visitatori ogni anno, permette dunque ai visitatori di riscoprire le più significative bellezze storiche ed architettoniche del comune cremonese, che con la loro tacita presenza si ergono a testimoni di secoli di storia e di avvenimenti. Piazza Garibaldi è il cuore della città, non solo perché nell'assetto urbanistico costituisce il fulcro verso cui convergono tutte le principali vie del centro, ma perché il cosiddetto Listone (il lastricato marmoreo centrale) è un punto di incontro per la popolazione. Qui si tiene il mercato settimanale (il sabato) e qui si svolgono tutte le principali manifestazioni all'aperto a partire dalla tradizionale Fiera di San Carlo (che si svolge tradizinoalmente nei primi giorni di novembre): Impossibile dunque non rimanerne affascinati. E' una piazza di grandi dimensioni (96m x 38m), creata nel XVII secolo e risistemata nel XIX. A quest'epoca risalgono la maggior parte degli edifici che vi si affacciano, a cominciare da quello importante e dall'aspetto più scenografico, il Palazzo Municipale. L'edificio fu progettato alla fine dell'Ottocento dall'architetto G. Misuraca per sostituirne uno settecentesco ormai pericolante. Mattoni a vista, arcate ogivali, bifore e merlature sono gli elementi tipici con cui lo stile neogotico dell'epoca cercava di ricreare un "effetto medievale". Non meno importante è piazza Turati, anch'essa dotata di grande fascino e la cui visita è irrinunciabile da parte di coloro che desiderano recarsi a Casalmaggore in occasione della Fiera e respirarne appieno l'atmosfera. Piazza Turati è situata dietro al Palazzo Municipale. Ristrutturata nel 2002 su disegno dell'arch. G. Zani, è ora area pedonale. Al centro della Piazza si trovano una fontana ed un monumento dedicato al Po realizzata da Brunivo Buttarelli, noto artista casalasco.