il Piccolo del Cremasco

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Il

PICCOLO giornale del

CREMASCO

VENERDI’ 7 NOVEMBRE 2008 • Supplemento settimanale al n° 43 de "Il Piccolo Giornale"

€ 0,02 Copia Omaggio

Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: cremasco@cuticomunicazione.it Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona

TELERISCALDAMENTO, QUANTO CI COSTERA' E' più sicuro delle caldaie. Inquina di meno. Ci farà risparmiare dal 10% al 20% sulla bolletta a seconda del contratto che firmeremo. Perché allora sono scoppiate le polemiche in città? Perché ci abbiamo investito 20 milioni, ma resta un oggetto misterioso. Chi doveva promuoverlo, non l'ha ancora fatto. E così...

G

Quando finirà la crisi Parola di esperto

Concerto-evento

12 novembre: concerto di Grignani al S.Domenico a pagina 21

Istruzione

Università: tagli anche a Crema. Li spiega Piuri ▲

a pagina 7

COMMERCIO: A CACCIA DI 451MILA EURO Le risorse messe a disposizione dalla Regione per i negozianti che lavorano in comuni come il nostro sono di 451mila euro. Per rifare, per esempio, facciate o vetrine, per l'acquisto di tavolini e sedie all'esterno dei bar, per installare telecamere. Ma bisogna inviare i progetti al Pirellone entro il 15 dicembre. Si deve fare in fretta.

Sondaggio

Primo bilancio sulla chiusura di via XX Settembre ▲

no fortemente sulla competitività del sistema produttivo, subisce profondamente la riduzione delle aspettative dell'economia mondiale. Non ritengo che la contrazione del credito possa colpire qualche settore produttivo in particolare. La recessione e il «credit crunch» stanno già condizionando negativamente le prospettive degli investimenti con ripercussioni regative per l'intera economia. Le possibilità di una ripresa dell'economia, finita la stagione della «finanza creativa», sono connesse a quelle di una recuperata centralità dell'industria. A mio vedere, la spinta a uscire dalla recessione verrà dalla domanda di beni (consumi e investimenti) in primo luogo dalle popolazioni dei Paesi emergenti. L'Italia può sperare di essere in prima linea nella ripresa solo se sarà in grado di essere competitiva, modificando rapidamente il contenuto delle produzioni per adattarlo alle modificazioni della composizione della domanda».

ian Maria Gros-Pietro, laureato in Economia all'università di Torino, direttore del dipartimento di Scienze economiche e aziendali della Luiss di Roma, membro dei consigli di amministrazione di Atlantia, Fiat, Edison e Pagine Gialle è stato disponibile a rilasciare una sua dichiarazione al nostro giornale. «Come già alcuni osservatori avevano anticipato, e come ora anche i principali istituti di ricerca confermano, la crisi finanziaria si sta propagando all'economia reale; si tratta di quantificare per quanto tempo e quali saranno i danni. Secondo il Rapporto di previsione pubblicato qualche giorno fa da Prometeia, l'economia italiana è in una fase recessiva che durerà per 4 trimestri, cioè fino alla metà del prossimo anno, ma solo a partire dal 2010 l'economia mondiale, e con essa quella italiana potranno uscire dalla congiuntura. In effetti, la nostra situazione è molto particolare perché se è vero che il sistema bancario italiano è risultato meno esposto agli effetti diretti della crisi, è vero altresì che l'Italia, già affetta da bassa crescita a causa di carenze strutturali che pesa-

a pagina 3

Il Polo industriale di Castelleone: il sindaco Chiara Tomasetti spiega tutte le novità dell'iniziativa - A pagina 12


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