il Piccolo del Cremasco

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Il

PICCOLO giornale del

CREMASCO

VENERDI’ 7 NOVEMBRE 2008 • Supplemento settimanale al n° 43 de "Il Piccolo Giornale"

€ 0,02 Copia Omaggio

Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: cremasco@cuticomunicazione.it Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona

TELERISCALDAMENTO, QUANTO CI COSTERA' E' più sicuro delle caldaie. Inquina di meno. Ci farà risparmiare dal 10% al 20% sulla bolletta a seconda del contratto che firmeremo. Perché allora sono scoppiate le polemiche in città? Perché ci abbiamo investito 20 milioni, ma resta un oggetto misterioso. Chi doveva promuoverlo, non l'ha ancora fatto. E così...

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Quando finirà la crisi Parola di esperto

Concerto-evento

12 novembre: concerto di Grignani al S.Domenico a pagina 21

Istruzione

Università: tagli anche a Crema. Li spiega Piuri ▲

a pagina 7

COMMERCIO: A CACCIA DI 451MILA EURO Le risorse messe a disposizione dalla Regione per i negozianti che lavorano in comuni come il nostro sono di 451mila euro. Per rifare, per esempio, facciate o vetrine, per l'acquisto di tavolini e sedie all'esterno dei bar, per installare telecamere. Ma bisogna inviare i progetti al Pirellone entro il 15 dicembre. Si deve fare in fretta.

Sondaggio

Primo bilancio sulla chiusura di via XX Settembre ▲

no fortemente sulla competitività del sistema produttivo, subisce profondamente la riduzione delle aspettative dell'economia mondiale. Non ritengo che la contrazione del credito possa colpire qualche settore produttivo in particolare. La recessione e il «credit crunch» stanno già condizionando negativamente le prospettive degli investimenti con ripercussioni regative per l'intera economia. Le possibilità di una ripresa dell'economia, finita la stagione della «finanza creativa», sono connesse a quelle di una recuperata centralità dell'industria. A mio vedere, la spinta a uscire dalla recessione verrà dalla domanda di beni (consumi e investimenti) in primo luogo dalle popolazioni dei Paesi emergenti. L'Italia può sperare di essere in prima linea nella ripresa solo se sarà in grado di essere competitiva, modificando rapidamente il contenuto delle produzioni per adattarlo alle modificazioni della composizione della domanda».

ian Maria Gros-Pietro, laureato in Economia all'università di Torino, direttore del dipartimento di Scienze economiche e aziendali della Luiss di Roma, membro dei consigli di amministrazione di Atlantia, Fiat, Edison e Pagine Gialle è stato disponibile a rilasciare una sua dichiarazione al nostro giornale. «Come già alcuni osservatori avevano anticipato, e come ora anche i principali istituti di ricerca confermano, la crisi finanziaria si sta propagando all'economia reale; si tratta di quantificare per quanto tempo e quali saranno i danni. Secondo il Rapporto di previsione pubblicato qualche giorno fa da Prometeia, l'economia italiana è in una fase recessiva che durerà per 4 trimestri, cioè fino alla metà del prossimo anno, ma solo a partire dal 2010 l'economia mondiale, e con essa quella italiana potranno uscire dalla congiuntura. In effetti, la nostra situazione è molto particolare perché se è vero che il sistema bancario italiano è risultato meno esposto agli effetti diretti della crisi, è vero altresì che l'Italia, già affetta da bassa crescita a causa di carenze strutturali che pesa-

a pagina 3

Il Polo industriale di Castelleone: il sindaco Chiara Tomasetti spiega tutte le novità dell'iniziativa - A pagina 12


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Cronaca

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A due mesi dalla chiusura i commercianti si dividono tra chi è favorevole all'area pedonale e chi no

Via XX Settembre, preoccupati e no

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di Barbara Milanesi

circa due mesi dalla chiusura al traffico di via XX Settembre i commercianti cominciano a tirare le somme. Qualcuno è soddisfatto, qualcun altro meno. Per qualcuno il periodo “economicamente negativo” non lascia

Elia Avaldi

molto spazio ad altre riflessioni e molti dicono che «non è proprio la chiusura della via a preoccuparci in questo momento». In ogni caso la zona pedonale continua a far discutere, non solo i commercianti, ma anche i clienti che hanno perso antiche comodità. Sta di fatto che, anche a distanza di tempo, i pareri sono diversi e contrastanti. Coloro che non erano d’accordo con la chiusura della via restano della stessa opinione. «Certo. E molti altri la penseranno come me a lungo andare. Succederà come a

Brescia e dopo 4 anni si riaprirà la via al traffico» spiega arrabbiato Paolo Zanaboni, titolare, insieme al fratello Francesco, del bar-tabacchi. «Sono le 16 e in giro ci sono per tutta la via 27 persone. Non ci sono i soldi. Quindi la gente non spende. Chi può farlo, sceglie le comodità. Qui ci sono pochi parcheggi nei dintorni e i clienti non fanno metri a piedi per comprare sigarette e bere il caffè. Si fermano lunga la strada in auto. Come va? Male, direi sempre peggio». Meno arrabbiato ma dello stesso parere è Giuseppe Bertolasi, della omonima tabaccheria: «Ero contrario e lo sono ancora. Ho visto un peggioramento e non i “passi avanti” tanto ventilati dopo i lavori». Invece Luigi Boselli di Monticelli abbigliamento si è detto contento della nuova soluzione: «Eravamo perplessi inizialmente. Si temeva che la chiusura della via andasse ad incidere sul nostro lavoro. Invece la gente si è lentamente abituata. Certo, molti clienti continuano a lamentarsi. Preferivano la zona a traffico limitato. Ma noi non abbiamo avuto cali di lavoro e sostanzialmente è restato tutto come prima». Qualcuno più realisticamente fa i conti con la situazione attuale lasciando perdere la zona pedonale. Elia Avaldi, titolare con la moglie della boutique Piacentini spiega che le ragioni del momento negativo non vanno

cercate nell’area pedonale: «Purtroppo non è un buon periodo per tirare le somme. Crisi economica e maltempo di certo non aiutano i commercianti ai quali risulta praticamente impossibile esprimersi circa la chiusura della via che potrebbe essere un deterrente. Allora a quel punto credo che si potrebbe pensare ad un passo indietro. Di certo ora è presto per fare previsioni». Molti la pensano come Avaldi. A partire da Renata Moretti, titolare del negozio

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possibile calo dell'attività all’area pedonale sarebbe avventato. Innanzitutto perché sono trascorsi solo due mesi. Poi perché molti fattori negativi giocano a sfavore dei commercianti in questo momento. L’area pedonale non può ancora essere annoverata tra questi fattori. Io aspetterei a fare delle valutazioni in questo senso. Passata la tempesta, allora sarà possibile tirare le somme». Di certo il clima non è dei migliori e il maltempo dell’ultima settimana non ha fatto che peggiorare la situazione. «Io sono sempre stato d’accordo con la chiusura della via» conferma Diana. «Alla lunga sono convinto che la chiusura potrà rivelarsi una buona soluzione. Oggi non si possono fare bilanci».

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fare bilanci. E’ presto e ci sono altre problematiche che non rendono valutabile la situazione». E aggiunge Guido Ziccardi de Il Viaggiatore Curioso: «Le somme si potranno tirare solo quando sarà passato questo momento negativo e solo quando la via sarà trasformata sul serio in una via pedonale. Per ora vedo ancora molte macchine passare». Qualcuno, però, è soddisfatto. Santo Barbieri, del Bar Nazionale, per esempio, ne parla entusiasta: «A me non è

La chiusura di via XX Settembre continua a sollevare polemiche tra i commercianti

Diana: «Troppo presto per tirare dei bilanci»

La crisi economica si fa sentire in diversi settori. Anche i commercianti ne risentono e valutare obiettivamente la questione Via XX Settembre area pedonale risulta davvero impresa ardua. «Credo che la situazione sia critica sotto diversi aspetti» spiega Silvio Diana, titolare della boutique Diana. «E’ un momento di difficoltà in cui la questione area pedonale passa in secondo piano. L’operazione andava fatta da tempo. Da molti anni si ventilava l’ipotesi di allargare l’area commerciale del centro storico. Il prolungamento di via Mazzini con l’aggiunta di via XX Settembre sembrava naturale. So che la decisione ha creato delle preoccupazione nei commercianti della via. Ma dare oggi la responsabilità di un

Ottica Moretti, la quale era convinta che la chiusura della via non avrebbe cambiato nulla della sua attività: «Un po’ mi sono ricreduta anche se è difficile stabilire quali siano le cause dell’andamento non propriamente positivo del mercato». Dello stesso avviso Susanna Fiammelli, titolare della profumeria Fiammelli: «E’ chiaro che la gente ha bisogno di tempo per adattarsi ai cambiamenti e prima o poi accetterà anche via XX Settembre pedonale. Di certo oggi non si possono

0372.43.54.74 Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000

Direttore responsabile: Sergio Cuti cremasco@cuticomunicazione.it

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Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona

Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona

Numero chiuso in tipografia: Giovedì 6 Novembre ore 16,00

Santo Barbieri

cambiato nulla. Vedo la gente passeggiare tranquilla. Vedo week end affollati di persone che passeggiano e si fermano per un caffè. Non vedo più tutte quelle macchine che rendevano a volte invivibile la via». Anche Caterina Ambrogi di Max&Co esprime parere favorevole: «All’inizio risposi che non sarebbe cambiato nulla. Invece mi sono dovuta ricredere. La situazione è cambiata eccome. In meglio però. Il fatturato di ottobre è decisamente cresciuto. Ora non so dire se il merito sia del provvedimento della chiusura della via o del bel tempo. Sta di fatto che per ora la mia valutazione non può che essere positiva». Altri negozianti aspettano a dare le loro opinioni. Almeno un paio di settimane. Con l’arrivo di dicembre e del periodo natalizio, si vuole capire se la chiusura al traffico di via XX Settembre per loro è stata un'opportunità o no. Dopo le feste, la resa dei conti.


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451mila euro per i commercianti Sono i soldi che spetteranno a comuni come quello di Crema se inviano alla Regione progetti per il Distretto

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di Rol Stone

ascono i Distretti del c o m m e rc i o . Finanziati in parte dalla regione Lombardia. Si tratta di questo. I capoluoghi di provincia (come Cremona) e i comuni superiori ai 25mila abitanti (come Crema), possono inviare

Quali progetti? Le aree sono queste. Promozione a animazione: ideazione e realizzazione di percorsi tematici, iniziative ed eventi volti ad aumentare l'attrattività del Distretto. Interventi strutturali di qualificazione urbana: interventi di restauro, risanamento, ristrutturazione dell'arredo urbano e del parimonio edilizio destinato al commercio, com-

Via Mazzini, una delle strade più commerciali della città

progetti al Pirellone nei quali si chiede un finanziamento a secondo delle aree di intervento. Il progetto deve essere trasmesso dal municipio insieme a progetti stilati dai singoli commercianti. Mentre per Cremona, il contributo arriverà a un massimo di 664mila euro, per Crema sarà di 451mila euro.

prese le aree pubbliche. Accessibilità e mobilità: realizzazione di piste ciclopedonali, abbattimento delle barriere architettoniche, riqualificazione di aree per la sosta, acquisto di biciclette, veicoli a metano ed elettrici. Sicurezza: opere per la sicurezza delle persone, come delle merci e degli

immobili, quali sistemi di videosorveglianza e di allarme. Gestione di servizi in comune: innovazioni organizzative e di marketing, servizi aggiuntivi di pulizia degli spazi urbani, personalizzazione della segnaletica, prevenzione e rimozione dei graffiti, servizi di sorveglianza e security. E ancora: comnicazione e marketing di Distretto: esempio, studi ed analisi del posizionamento del Distretto con l'ausilio di indicatori applicabili anche ad altre realtà commerciali, analisi e profili dei consumatori-clienti, monitoraggio delle performace del Distretto, creazione di carte di fedeltà del Distretto, iniziative di promozione congiunta di sistemi integrati di scontistica. Come si vede, alcuni di questi progetti riguardano essenzialmente il comuni, altri il settore commerciale nel loro genere, alri ancora dei singoli commercianti che, sempre per esempio, possono chiedere un contributo per rifare le facciate, le

vetrine e le insegne del loro negozio. O ancora, cambiare tavolini, sedie e fioriere se hanno il permesso di "allungare" il loro negozio sulla strada. O, ancora, installare telecamere. Come si vede, le possibilità di ottenere un contributo sono le più varie. Il tempo a disposizione: Cremona ha tempo fino al 28 di novembre per presentare i progetti - suoi del comune e dei commercianti in Regione. Entro il 7 di novembre, quindi entro domani, i privati dovranno far pervenire le loro richieste in municipio. Ma nella città del Torrazzo, la situazione è ottima perché sia il comune che l'Ascom hanno pubblicizzato bene e alungo l'iniziativa. Per i comuni con più di 25mila abitanti, Crema per l'appunto, il termine per la presentazione dei progetti in municipio scade il 15 di dicembre. Al momento, non sembra che questa iniziativa sia stata pubblicizzata. Per saperne di più ci siamo rivolti all'assessore al Commercio, Luciano Capetti: «Abbiamo convocato i commercianti per un incontro la settimana prossima. E da questa riunione cercheremo, insieme anche all'Assessorato ai Lavori Pubblici, di mettere insieme qualche progetto». Comunque, siamo in già in ritardo.

In Breve Cisvol: due incontri sul welfare Su proposta del Forum del Terzo Settore Lombardia, Cisvol e Forum di Crema e del Cremasco sono stati organizzati due appuntamenti per approfondire un tema importante come il futuro sistema del welfare regionale in relazione alla legge 3/2008. Il primo - curato dal Forum -, si terrà venerdì 14 novembre 2008 nel Centro giovanile S.Luigi di via Bottesini 27. Il secondo - curato dal Cisvol - si terrà il 18 novembre 2008 alle ore 17.00 alla sala Cisvol di via S.Bernardo 2 a Cremona. Il futuro del sistema del welfare dipenderà infatti anche da come verrà applicata la legge numero 3 del marzo 2008. Allo stesso modo, anche i processi di determinazione delle decisioni che riguardano l'interesse generale potrebbero essere influenzati. Lo scopo degli incontri è quello di mettere il Terzo Settore della provincia nelle condizioni si svolgere pienamente e con soggettività il proprio ruolo. I temi che varranno trattati saranno: il percorso e i nodi politici presenti nella legge e nei suoi atti applicativi; l'analisi di come la legge modifica le condizioni di partenza e le possibilità di sviluppo del sistema di welfare della Lombardia; le misure di sostegno e qualificazione offerti al Terzo Settore.

Don lingiardi ricorda carlo rivolta La Cattedrale ha ricordato l'attore Carlo Rivolta nel giorno del suo onomastico (martedì 4 novembre) con la proiezione di un filmato. L'idea è stata di don Emilio Lingiardi, parroco del Duomo, che conosceva bene l'attore cremasco e che già tanti anni fa fece debuttare proprio nella cattedrale facendogli recitare il Cantico dei Cantici. Il video trasmesso martedì sera alle 21.00 rappresentava una delle più suggestive declamazioni dell'attore, tenute in pellegrinaggio in Terra Santa. In quell'occasione, Rivolta lesse brani evangelici, salmi e testi dei profeti nei contesti geografici stessi che li hanno creati. Un filmato che in pochi hanno visto, ma che rappresenta un momento emozionante del percorso artistico di Rivolta.


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Ecco come saranno scaldate le case dei cremaschi. Ce lo spiega Duilio Allegrini, presidente di Scca

Il teleriscaldamento: che cos'è e quanto ci costerà

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di Roberto Bettinelli

he cos'è il teleriscadamento? Ma soprattutto, quanto ci costerà? Duilio Allegrini è il presidente della Scca (Società Cremasca Calore), l’azienda mista pubblico-privata che ha realizzato l’impianto e la rete di teleriscaldamento della città di Crema. La società è controllata per il 52% dalla Società Cremasca Servizi (che fa riferimento alla Scrp, Società cremasca reti e patrimonio, con azionisti il comune di Crema e gli altri comuni del territorio, e per una quota del 4% della Provincia). La Scca ha scelto come partner una società leader in Europa per l’energia ed il teleriscaldamento. Abbiamo intervistato il presidente Allegrini per capire quali sono i vantaggi e gli eventuali svantaggi di questa tecnologia e cogliere gli aspetti caratterizzanti del progetto. «L’impianto di teleriscaldamento della Società cremasca calore produce energia elettrica ed acqua calda mediante la cogenerazione utilizzando motori e caldaie alimentati a metano fornito dalla ACG di Crema, posizionati nella centrale localizzata all’esterno del centro abitato di Crema. Tramite una rete di tubi di acciaio preisolati ed interrati, l’acqua calda viene distribuita e venduta ai singoli utenti che tramite scambiatori di calore, possono utilizzarla per alimentare i loro impianti di riscaldamento, di acqua calda per usi domestici ed eventualmente di raffrescamento. E’ un sistema conveniente? «Assolutamente sì. Il teleriscaldamento è diffuso ed apprezzato in moltissimi comuni italiani e del nord e centro Europa. Dove abbiamo realizzato gli impianti abbiamo sempre riscosso dalle istituzioni e dalla cittadinanza notevoli apprezzamenti e riconoscimenti. Oltre a migliorare la qualità dell’aria ed eliminare i rischi legati alle combustioni all’interno dei vari locali caldaia degli edifici, il teleriscaldamento migliora l’efficienza energetica, riduce i rumori delle caldaie, i costi dell’energia ed elimina tutti i costi di manutenzione e sostituzione delle caldaie, i costi della messa a norma degli impianti termici, i costi per la prevenzione incendi, i costi di pulizia delle canne fumarie. Nelle città dove operiamo, riceviamo continue richieste da parte di cittadini e amministratori condominiali che vogliono allacciarsi alle reti esistenti o che ci invitano ad estendere le reti di distribuzione per poter be-

neficiare dei vantaggi del teleriscaldamento che vengono loro testimoniati da parenti, amici e conoscenti». Quanto si risparmia con il teleriscaldamento? «Dipende dalla tipologia degli impianti dei clienti e dal loro stato di conservazione. In generale si può dire che i clienti risparmiano come minimo un 10- 15%. Il calcolo esatto del maggior risparmio lo si può fare per ogni singolo cliente dopo aver rilevato

gislazione italiana a livello nazionale e regionale. Anche la Lombardia ha recepito le norme comunitarie». Chi paga l’allacciamento alla rete? «SCCA realizza a sue spese le dorsali della rete di distribuzione e gli scambiatori di calore. Ai clienti viene chiesto solo un contributo per il tratto finale che collega gli scambiatori alla rete. Ovviamente, poi, si devono valutare le economie di scala e ci sono soggetti a cui viene riservato un approccio differenziato. Mi riferisco a quei soggetti,

costi del progetto iniziale? «Assolutamente no. Il piano industriale e finanziario che abbiamo approvato non è stato modificato, non ha superato i limiti di spesa prefissati e ad oggi non abbiamo elementi che ci inducano a pensare a derive. Il progetto è stato realizzato da professionisti di primo ordine che hanno previsto circa 15 milioni di euro per la parte tecnologica ed altri 5 milioni per altre voci di spesa importanti come l’acquisto del terreno, gli oneri di urbanizza-

come l’ospeL'impianto del teleriscaldamento dale di Crema e altre alcuni parametri tecnici destrutture cittadine, che per gli impianti. Sulla base di la loro rilevanza sociale e per una consolidata esperienza l’elevato consumo di acqua maturata negli anni , anche a Crema, proponiamo ai clienti due tipologie di contratti. Il cittadino è libero di scegliere quello che preferisce. La prima tipologia, detta a "forfait", è rivolta a chi, non conoscendo bene il teleriscaldamento, manifesta la massima cautela verso la nostra proposta e preferisce limitarsi ad assicurarsi un risparmio minimo garantito calda godranno di particoladel 10% . Il cliente ci forniri agevolazioni. Con questi sce l’importo delle sue vecsoggetti è possibile prochie bollette e noi sulla base grammare un piano di invedi questa cifra assicuriamo e stimento tale per cui l’allacgarantiamo uno sconto del ciamento è a nostre spese. 10%. La seconda tipologia Agli altri utenti chiediamo un di contratto detta "a misura" contributo che dipende dalprevede che il cliente paghi la lontananza della loro abisolo quello che consuma». tazione dalla nostra dorsale. Quale dei due contratti Fatto questo investimento il viene preferito dai clienti? cittadino non deve preoccu«Normalmente rileviamo parsi di niente. che i nostri clienti più pruLo scambiatore di calore denti che hanno sottoscritto che viene posizionato nella il contratto a forfait, dopo un sua proprietà è a nostre speprimo periodo di prova e di se così come tutto quello conoscenza dei vantaggi che riguarda la sua manudel teleriscaldamento, ci tenzione». chiedono di passare al seVi interessano solo i condo contratto perché si grandi complessi o anche rendono conto che riescono le piccole abitazioni? a spendere complessiva«Il teleriscaldamento offre mente anche il 15% - 20% i maggiori vantaggi prevain meno». lentemente ai medi e grandi Perché? complessi abitativi come «E’ il vantaggio intrinseco ospedali, scuole, uffici, cendel teleriscaldamento. E' tri direzionali, centri comuna tecnologia più efficienmerciali e condomini. Le te. Indiscutibilmente convievillette godono di tutti i vanne dal punto di vista econotaggi del teleriscaldamento, mico oltre che da quello ma l’incidenza del contribuambientale. Non è un caso to di allaccio va attentamenche l’Unione Europa abbia te valutata. Se il singolo proemanato precise direttive prietario vuole allacciarsi comunitarie ed allocato fialla rete, non diciamo di no nanziamenti che indirizzano a priori, ma il contratto va verso un uso sempre più difattentamente calibrato». fuso del teleriscaldamento. E’ vero che a Crema c’è Lo stesso vale sia per la lestata un’impennata dei

zione o altre spese previste dalla convenzione con il comune quali ad esempio il costo di riasfaltatura delle strade, della segnaletica orizzontale, di allocazione del terreni, oneri compensativi e similari. Posso segnalarle che il progetto esecutivo è stato elaborato in perfetta sintonia e collaborazione tra i vertici di Scca, le amministrazioni pubbliche e i tecnici progettisti e la sua approvazione definitiva, avvenuta nel 2007, ha recepito e integrato alcune migliorie tecniche ed ambientali volte alla maggior tutela della cittadinanza. Mi riferisco ai miglioramenti del percorso di rete per servire nuove aree di prossima urbanizzazione, ai moderni sistemi di filtraggio che consentono di ridurre ben oltre i limiti di legge l’impatto ambientale, all’interramento parziale della centrale. Tutto questo è stato fatto in assoluta trasparenza e all’interno del nostro budget di spesa». A che punto siete con i contratti? «Tra qualche settimana verranno alimentati alcuni edifici comunali ed altri lo saranno nei primi mesi del 2009 . Entro la fine del 2008 anche l’ospedale ed alcune utenze private saranno serviti e stiamo perfezionando alcuni aspetti relativi agli edifici provinciali. Siamo forse in anticipo sui tempi di realizzazione degli impianti ed ora dovremo anticipare anche la campagna di comunicazione ai cittadini che avevamo previsto per le prossime settimane. Credo che, vista la qualità del progetto, la sensibilità dei cremaschi ai temi economici ed ambientali, il sostegno di cui ha giustamente goduto il progetto da parte del comune, della provincia e della Regione, l’impegno profuso dai precedenti ed attuali vertici di Scca e dai vari partner industriali, non dovrebbe essere lontano il raggiungimento e superamento dei pur prudenti obiettivi che ci siamo posti».

Due i contratti: a “forfait” e “a misura”

Ospedale allacciato entro il 2008 Luigi Ablondi: «Risparmiamo e inquiniamo meno»

Luigi Ablondi, direttore generale dell’ospedale Maggiore, ha detto di sì al teleriscaldamento. L’abbiamo contattato per capire quali sono le ragioni della sua decisione. «L’ho fatto per diversi motivi. Prima di tutto, io non pago il teleriscaldamento, ma me lo trovo già fatto. La società che gestisce il servizio ha calcolato che tra le spese da sostenere per i cambiamenti interni alla struttura dell’ospedale e quelli relativi alla rete di trasmissione del calore, bisognerà spendere circa 250mila euro. Ma noi non ci mettiamo un euro. Per noi è gratis». L’altro motivo? «In questo modo abbiamo voluto aderire a un’iniziativa promossa dalla Regione che

intende tutelare il fattore ambientale. Il teleriscaldamento consente di sviluppare calore in modo meno inquinante. In questa prospettiva, dal momento che siamo un ente pubblico, c’è sembrato giusto appoggiare un’operazione che ha come finalità l’igiene dell’ambiente». Ma l’ospedale ci guadagna solo sull’allacciamento gratuito? «Noi abbiamo in essere un contratto di fornitura che durerà fino al 2012-2013. Devo dire che rispetto a quello che pagavo prima di bollette, ho già un risparmio di 10mila euro all’anno. Sui cinque anni di gara, siamo a 50mila euro. Ma al termine di questo periodo, quando sarà indetta la nuova gara, avremo il teleriscaldamento già fatto. E senza spendere niente».

Il Kennedy è fuori per 9 anni

Walter Donzelli: «Mai ricevuto un preventivo» Walter Donzelli, presidente della Fondazione Benefefattori Cremaschi che gestisce la casa di riposo di via Zurla e l'ospedale di via Kennedy, è diventato suo malgrado uno dei protagonisti della bufera politica che si è scatenata intorno al teleriscaldamento. Sembrava infatti che la Fondazione dovesse adottare automaticamente il teleriscaldamento. Come già è successo per l’ospedale Maggiore. Invece non è andata così. Nel mese di luglio, il presidente Donzelli ha firmato un contratto con l’Atet di Trescore Balneario (Bg) per un impianto di trigenerazione che deve garantire acqua calda, condizionamento e energia elettrica per i prossimi 9 anni. Un contratto che Donzelli ora non può rescindere, pena il pagamento di una sanzione. «Abbiamo scelto la proposta dell’Atet perché rispetto al precedente contratto ci consentiva un risparmio secco del 10%. E’ un contratto che risale allo scorso luglio e in quella data nessuno ci aveva contattato per il teleriscaldamento. Non ho mai avuto la possibilità

Walter Donzelli

di avere a disposizione preventivi. Qui sembra quasi che io abbia preso decisioni sulla base di valutazione tra le diverse offerte. Non è vero. Non ho mai avuto in mano niente, non ho mai fatto comparazioni tra le diverse proposte». Quanto è durata la trattativa con l'Atet? «L’istruttoria per chiudere il contratto con l’Atet si è prolungata per quasi un anno. Alla fine l'abbiamo reputata conveniente e abbiamo preso la nostra decisione. Ma nessuno ci ha mai presentato i preventivi del teleriscaldamento. Questo deve essere chiaro».


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Piano finanziario e contratti: l'analisi di Beretta

L'assessore ai Lavori Pubblici: «Aumentati i costi? Sono sciocchezze. Il budget è rispettato»

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di Roberto Bettinelli

eleriscaldamento, la bufera politica. l punti che hanno attirato l'attenzione sono stati la presunta lievitazione dei costi dell'operazione e il ritardo della stipulazione dei contratti con i clienti rispetto alla realizzazione dell'impianto e della rete. Abbiamo sentito l'assessore ai Lavori pubblici Simone Beretta per saperne di più. Chi ha pagato l’impianto di teleriscaldamento? «L’impianto l’ha pagato la SCCA, società partecipata per il 48% dalla Cofathec e per il 52% dalla parte pubblica. Il comune di Crema partecipa attraverso la SCS Servizi locali (di proprietà al 35% di Cremasca Servizi detenuta al 100% dal Comune di Crema ed al 65% di SCRP). Le risorse economiche e finanziarie per far fronte al piano industriale sono state reperite sul libero mercato. Un investimento dai risultati certi, perché assicura vantaggi per l’ambiente e risparmio all’utente finale. La Comunità Europea ha messo a disposizione finanziamenti per svariati miliardi di euro. La regione Lombardia ha messo a disposizione risorse per il teleriscaldamento». E’ vero che è stato sforato il budget iniziale? «Non è sforato alcun budget. Era gennaio 2008. Il consiglio comunale di Crema approvò un patronage per circa quattro milioni di euro rispetto ai venti previsti, non di quattro rispetto a quindici. Vorrà pur dire qualcosa. Per

L'assessore Simone Beretta

chi usa il buon senso certamente si». E’ obbligatorio aderire al teleriscaldamento? «Vi sono disposizioni e normative regionali che obbligano solo le nuove costruzioni a collegarsi. Non, quindi, un obbligo tout court per tutti quelli che risiedono da tempo nelle aree che saranno servite dalla rete del teleriscaldamento. Sono comunque personalmente convinto che anche i proprietari di costruzioni già esistenti prima o poi chiederanno di collegarsi al nuovo servizio. L’utente finale avrebbe un risparmio di almeno il 10% sulla tariffa oltre a ridurre quasi a zero i pericoli di esplosioni e ad annullare i costi di manutenzione. Il rapporto costi benefici è a tutto vantaggio di chi si collega, il che non significa evidentemente che chi ha fatto gli investimenti, la SCCA, non abbia un ritorno economico da distribuire ai suoi soci, ma

è un ritorno contenuto ed in linea con il mercato». E’ vero che non c’è stata un’adeguata campagna di marketing? «Nella prima fase sarebbe servita a poco e lo dimostra il fatto che i risultati previsti dal business plan proprio per la prima fase sono stati pienamente raggiunti. Sono certo che anche per l’autunno/inverno del 2009 saranno conseguiti gli obiettivi previsti. Negli anni successivi credo che saranno addirittura superati. Al di la di necessarie campagne di marketing sarà soprattutto il passa parola di chi si sarà collegato ad essere il più qualificato strumento commerciale. Ciò detto è a partire da ora che si rende comunque necessaria una campagna di marketing rivolta in modo particolare all’utenza privata che si potrà collegare al teleriscaldamento ma più in generale a tutta la città. La SCCA ha già avuto modo di anticipare ai suoi soci di riferimento che tutto ciò avverrà a breve». E’ possibile un’estensione della rete ai comuni vicini? «Non è possibile con l’attuale impianto di teleriscaldamento che è dimensionato per un’utenza prevista su una parte della città Crema. Altre zone di Crema per essere servite dal teleriscaldamento avrebbero bisogno di altre centrali. Anche un comune, valutati costi benifici, può decidere di dotarsi di impianti di teleriscaldamento. Per ora i comuni, i cui rischi sono pressoché nulli, beneficeranno, invece, in futuro degli utili, non solo economici, che il teleriscaldamento produrrà».

Alloni, da sempre a favore Ma precisa: «Non hanno fatto marketing»

Il vice presidente dell’amministrazione provinciale Agostino Alloni ribadisce l’utilità e la convenienza del teleriscaldamento: «I risparmi del teleriscaldamento riguardano prima di tutto l’ambiente. S’inquina meno. Ma i vantaggi interessano anche gli utenti. Non si spende più per l’acquisto e la manutenzione della caldaia. L'impianto è più sicuro». Qual è la storia del teleriscaldamento a Crema? «Nessuno vuole assumersi il merito di niente, ma è giusto dire che dietro il teleriscaldamento c’è una storia che parte dal lontano ’78 quando assessore ai Lavori pubblici era Peppino Strada. Ci fu poi una seconda tappa verso la metà degli anni ’90 da parte dell’Aem di Cremona. Infine il progetto del centrosinistra con la Giunta Ceravolo». Perchè a Brescia e Cremona il teleriscaldamento è alimentato con i rifiuti? «In queste due realtà il teleriscaldmento è nato dopo l’inceneritore. Ci si è posti il problema di creare calore attraverso questo ciclo. Ma a Cremona si bruciano già più rifiuti di quanti ne produce la città. E’ un dato che deve fare riflettere».

Agostino Alloni

Il teleriscaldamento a Crema sembra in difficoltà. Perchè? «Il progetto è andato avanti secondo i piani per quanto riguarda la parte tecnologica. Il problema si è creato quando ci si è resi conto che non c’era il supporto adeguato del marketing. Chi doveva fare i contratti non l’ha fatto. Un’iniziativa commerciale, anche di queste proporzioni e con queste finalità, funziona solo se c’è un’attività commerciale efficiente. Se questo tipo di operazione non viene fatta o viene fatta in ritardo rispetto alle esigenze del progetto, tutto non sta in piedi».

Gli amministratori di condomini Torchio: «Attenti ai conti»

Condomini. Sono questi i destunatari ideali del teleriscaldamento. Ne abbiamo parlato con Gabriele Bissa, amministratore di 130 condomini in città e nel cremasco. «La proposta che mi hanno fatto per il teleriscaldamento è interessante. Si parla di un risparmio del 15% e del 20% sulle spese dei condomini per ciò che riguarda le bollette e la manutenzione dell’impianto». Ha accettato? «Avrò proprio questa settimana due assemblee in due condomini per discuterne con i proprietari». Ma si risparmia? «Non ci saranno più le caldaie. Questo significa rispar-

miare tutti i costi di questo tipo di impianti. Resta il problema dell’allacciamento alla rete. Che si paga. Ma forse è per questo che i contratti durano 5 o 10 anni. Così si realizza l’ammortamento dei costi di allacciamento con i risparmi futuri su bollette e manutenzione». Vale per tutti i condomini? «Il teleriscaldamento è rivolto soprattutto ai condomini che hanno un impianto centralizzato. Nel mio caso una percentuale del 20% dei condomini che amministro. In città credo siano il 30%. Il passaggio da un impianto centralizzato al teleriscaldamento non è traumatico. Per

gli impianti autonomi è molto più complesso». Raffaele Ursi amministra molti condomini in città. «Sono eliminate le diverse caldaie e c’è un solo impianto per ogni condominio. In più la società che gestisce il servizio si prende la responsabilità della manutenzione». E' già stato contattato? «Ho ricevuto una proposta per un condominio di 12 appartamenti in via Mercato. La cifra era intorno agli 800 euro all’anno per l’intero condominio. Per 10 anni. In tutto 8mila euro. Comprendeva i costi di allacciamento, l’adeguamento dell’impianto alla rete di teleriscaldamento e gli interventi straordinari».

Il presidente dell’amministrazione provinciale Giuseppe Torchio è favorevole al telerisaldamento, ma vuole chiarezza sui conti dell’operazione. «Noi vogliamo mantenere l’impegno del teleriscaldamento a Crema. Io ho chiesto solo di fare una nuova riflessione sul piano finanziario. Credo sia doverosa. Se prima il progetto del teleriscaldamento costava 14 milioni di euro, e ora è lievitato di 6 milioni di euro portando la cifra finale a 20 di milioni di euro, è legittimo chiedersi se tutto questo è ancora conveniente o no». Ma non c’è verso di trovare altre risorse? «Noi abbiamo individuato un bando europeo destinato a chi adotta il teleriscaldamento. E’ un bando di 19 milioni di euro. Il problema è che il progetto del teleriscaldamento a Crema risale a un periodo precedente il bando. Questo, in teoria, ci impedirebbe la possibilità di partecipare. Ma vedremo di fare il possibile per aggirare gli ostacoli». E’ il caso di aggiornare il progetto? «Il piano di finanziamento del teleriscalda-

mento risale a qualche anno fa. Sappiamo tutti come cambia il mondo dell’energia. In quest’anno abbiamo visto come sono state travolte le modalità di approvvigionamento energetico. Dobbiamo solo fare una verifica per capire se il progetto iniziale è ancora valido». Il problema riguarda il costo dell’impianto e della rete di trasmissione del calore. Ma le bollette che si pagheranno in futuro? «Il problema è doppio. Non ci sono solo i 6 milioni di euro in più. Ma c’è anche il futuro da prendere in considerazione. La proposta del teleriscaldamento deve consentire un risparmio anche per il futuro». La Provincia entra nell’operazione in quanto azionista di Scrp insieme agli altri comuni cremaschi. Ci sono problemi su questo fronte? «Dal teleriscaldamento sono esclusi i comuni. Allo stato attuale non è stato pensato un allacciamento alla rete di Offanengo. Perché non allargare il teleriscaldamento all’hinterland di Crema? In questo modo si potrebbe ottenere il massimo risultato coinvolgendo nuovi utenti».


Cronaca

il PICCOLO

Università: tagli anche a Crema Nostra intervista a Vincenzo Piuri, direttore del Dipartimento

A

di Barbara Milanesi

pprovato il dec re t o G e l m i n i sulla scuola, si attendono risposte circa l’università italiana. Per ora l’unica cosa che si conosce è che sono stati approvati in finanziaria i tagli: 1,5 miliardi di euro nei prossimi quattro anni. Nulla di più. Presumibilmente, e in base alle parole del ministro Gelmini, i tagli potrebbero riguardare i corsi di laurea, i dottorati, i master e la ricerca. Il governo ha, in ogni caso, dichiarato che prenderà una scelta solo dopo aver aperto una discussione più ampia, nel Paese e in parlamento. La paura di molti atenei è questa: la soppressione dell’ateneo stesso e il futuro della ricerca scientifica. La preoccupazione c'è soprattutto per le piccole realtà. A Crema c’è una sede staccata della Statale di Milano: il Dipartimento di Tecnologie dell’informazione con circa 1.200 studenti iscritti e una crescita del 20% dal 2004. Quale sarà il suo futuro? Vincenzo Piuri, direttore del Dipartimento, ce ne ha parlato. «Innanzitutto la sede di Crema è un distaccamento dell’Uni-

giornale del

Cremasco

versità degli studi di Milano, non un ateneo autonomo. Questo significa che già i costi sono ridotti rispetto agli atenei italiani piccoli e autonomi. Crema, quindi, già si inserisce nell’ottica del risparmio. Detto questo, i tagli ci sono stati e ci saranno anche per la nostra università. Ci daremo da fare per avere altri tipi di finanziamenti. Potrebbero darci una mano i fondi europei, anche se l’Europa finanzia più volentieri la ricerca finalizzata. La ricerca di base è la più importante e costosa. Ma va fatta, ed è una scelta politica. In ogni caso non aspetteremo solo i finanziamenti ministeriali. Non penso che la riforma possa cambiare radicalmente il destino di questa sede». Eppure qualcosa succederà. Anche a Crema? «I tagli più che modificare la situazione non ci permetteranno di crescere. Mi spiego. Avremo meno possibilità di assumere personale, quindi meno docenti e meno ricercatori. Inoltre la riduzione dei finanziamenti disponibili graverebbe sulle attività didattiche: meno laboratori, meno attrezzature, meno tutor di laboratorio. Per i giovani sarà più problematico e i neo dottorati diventeranno più difficili. Una volta raggiunta

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«No ai grembiuli» nelle nostre scuole

riamo di poterla risolvere. Mi chiedo però come faranno le facoltà umanistiche. Per loro sarà più problematico». Quindi in qualche modo i tagli graveranno anche su Crema? «In modo relativo, se riusciremo a coinvolgere ed avere il supporto del territorio. Il nostro obiettivo è quello di mantenere le diverse attività già in atto». Cosa pensa dei tagli della finanziaria? «Penso che i tagli sarebbero sbagliati se dovessero gravare sulla ricerca di base. Sono convinto però che il Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) farà il possibile per trovare un dialogo con il governo, che mi pare si sia reso disponibile a discuterne. Credo si possa ancora trovare una soluzione ragionevole. Perché è doveroso contenere i costi, quindi ben vangano i tagli, ma fatti a dovere».

Se ne parlava prima dell’estate e all’inizio della scuola: grembiule a scuola per evitare di evidenziare le differenze delle classi sociali dal genere di abbigliamento. Questa era una delle idee lanciate dal ministro Gelmini per risolvere il problema delle griffe, delle pance scoperte a otto anni e dei pantaloni a vita bassa. Tra fine agosto e settembre molti genitori si sono chiesti se i loro figli avrebbero dovuto ricominciare la scuola con il grembiule. Anche a Crema. Le scuole elementari della città hanno continuato con la linea tenuta da sempre. Nessuna delle scuole elementari della città adotta il grembiule come divisa. Solo la Fondazione Carlo Manziana di via Dante ne prevede l’uso: «Noi utilizziamo da sempre il grembiule come divisa, indipendentemente da quello che è stato detto dal ministro Gelmini» ha spiegato Marianella Soardi, preside della scuola elementare della Fondazione. Le altre scuole, dall’elementare Borgo San Pietro

Dopo le proteste confluite nello sciopero in piazza di giovedì 30 ottobre, docenti e studenti continuano la polemica. In qualche caso cercano di organizzarsi in un coordinamento composto di comitati spontanei. Un coordinamento che intende portare avanti il movimento contro la riforma Gelmini. Anche i sindacati continuano il lavoro di mobilitazione nelle scuole. «Il nostro lavoro non termina. Il nostro scopo è di divulgare una corretta informazione di quelli che sono i provvedimenti Gelmini in materia di scuola» ha spiegato Monica Manfredini, responsabile Cisl-scuola di Cremona. «Il lavoro è cominciato

prima dello sciopero nazionale ed ha visto Cgil, Cisl e Uil uniti nell’obiettivo comune di creare una giusta lettura dei provvedimenti. Ora, data la crescente richiesta di mobilitazione verificatasi anche con la nascita di coordinamenti autonomi, si vorrebbe ottenere la possibilità di intervenire con regolamenti attuativi. L’idea è quella di redigere un documento da sottoporre ad un confronto. Il fine ultimo è l’abolizione della riforma. Una revisione del decreto Gelmini appare indispensabile». I sindacati si stanno organizzando a livello nazionale. Anche l’opposizione punta all’abolizione del decreto.

L'università di Crema

la laurea, per alcuni studenti venivano stipulati dei contratti a tempo determinato che permettevano ai neo dottori di fare ricerca, di evolversi e di capire se quella poteva essere la strada adeguata da intraprendere. Sarà più complicato. Non impossibile. Cercheremo comunque di puntare su attività di ricerca applicata, quindi con imprese del territorio. E cercheremo anche di coinvolgerci in alcuni progetti europei». A Crema sono circa 30 i liberi ricercatori stipendiati dall’Università. Cosa rischierebbero? «Ci auguriamo il meno possibile. L’ Università ha sempre creduto in questi ragazzi. Li sostiene con assegni e contratti a tempo determinato. Per noi, tutto sommato, può essere meno difficile trovare i fondi, magari privati. Qualche difficoltà ci sarà, ma ci augu-

Venerdì 7 Novembre 2008

al plesso di via Braguti, così come le elementari dei Sabbioni e di Ombriano, non prevedono l’utilizzo del grembiule come divisa. «Ognuno viene vestito come crede» ha spiegato Velia Polenghi, responsabile della scuola primaria Braguti. «Il grembiule viene usato solo quando i bambini svolgono i laboratori creativi per evitare che si impiastrino di tempere e colori. Non condivido l’idea della Gelmini. Credo che l’errore di base sia sempre lo stesso: partire dalla scuola elementare, che rappresenta il fiore all’occhiello dell’istruzione italiana. Il problema del grembiule nasce alle medie o alle superiori, anni in cui i ragazzi si vestono alla moda. Moda che spesso propone modelli “da pancia e sedere fuori”. Il grembiule passa oggi in secondo piano. Sono altri i provvedimenti che dimostrano come a rimetterci sono ancora le scuole elementari». Ma la Polenghi si ferma. La questione “riforma” è un’altra cosa, ben più complessa.

L'assessore Zanibelli: La protesta continua «Più giusto collaborare» Coordinamento in città. Posizione dei sindacati

Maria Laura Zanibelli, assessore all’Istruzione del Comune di Crema esprime il suo parere. «Mi sembra che spesso si faccia della confusione in merito ai provvedimenti Gelmini». Cosa risponde all’accusa di molti secondo cui, dietro alla motivazione pedagogica, si nasconde solo una manovra economica? «Mi sembra che non si voglia proprio nascondere alcuna manovra economica dietro ad una motivazione pedagogico-educativa. Credo, al contrario, che l’idea del maestro prevalente, e non unico, rappresenti un provvedimento utile al processo educativo. Credo inoltre che dei tagli siano necessari. Di certo gli insegnanti non resteranno senza lavoro, ma sarannosempre legati al mondo della scuola. Magari con delle mansioni diverse rispetto a quelle che avevano. Turnover non significa necessariamente tagli indiscriminati». Come giudica lo sciopero di giovedì scorso? «Non mi sono messa a contare le persone che manifestavano in piazza. La

mia impressione è che non fossero poi così tanti gli studenti e i professori che vi hanno partecipato. So che alcuni circoli autonomi si stanno organizzando in un coordinamento, anche se non so proprio come possa evolversi la situazione. Credo che scioperare e dire la propria sia un diritto di chiunque. Chiedo, allora, a queste persone, oltre ad elencare cosa non va del provvedimento, di collaborare anche in modo diverso». Cosa significa? In che senso collaborare in modo diverso? «Si potrebbe discutere di qual è l’idea di scuola che si vorrebbe. Parlare insieme delle proposte che potrebbero giovare alla scuola. Il limite tra informazione e disinformazione è sempre molto labile. Mi è capitato di vedere qualche volantino che parlava dello sciopero e delle sue motivazioni. Non tutto era corretto. La “riforma” ha introdotto dei cambiamenti necessari. Se alcuni punti non soddisfano tutti è giusto farlo presente ma anche con delle controproposte attendibili. Altrimenti, tutto resta pura polemica».

Rifondazione attacca Cielle Presidio di Rifondazione Comunista in piazza Duomo sabato 1 novembre, dalle 9.30 alle 12.30. Il Fumetto satirico «Lassù qualcuno li ama» riassume bene la vicenda. Rifondazione attacca la regione Lombardia per i finanziamenti da 4,5 milioni di euro concessi al progetto della scuola privata di Cl che sorgerò su un terreno in viale Europa, nelle vicinanze di Cascina Valcarenga. La Giunta regionale ha approvato una delibera relativa a tutti gli interventi e finanziamenti in Lombardia per il 2008 in materia di edilizia scolastica. Questa contiene anche la prima parte di 1 milione di euro destinati al progetto della scuola di Cielle a Crema. Sui

22 milioni stanziati da quella delibera, 2.9 sono andati a 5 progetti non statali (Milano, Como, Varese e due a Crema). Il progetto di Cl a Crema è l’unico tra i 5 interventi a favore di privati che non consiste in ristrutturazioni ma in una nuova costruzione. «Alla scuola pubblica cosa resta?» si chiede Rifondazione. Oltre a lasciare qualche interrogativo sulla celerità dei tempi intercorsi tra la richiesta e la concessione del finanziamento. Presenti: Luciano Muhlbauer, consigliere regionale; Franco Bordo, consigliere comunale; Gabriele Piazzoni, segretario del circolo di Rifondazione di Crema e Attilio Galmozzi, consigliere provinciale di Rifondazione.

«Mi sembra che le strade del referendum abrogativo e delle diverse petizioni siano lunghe e a rischio» aggiunge Monica Manfredini riguardo alle idee dell’opposizione. «Una volta allargato il consenso, e sta davvero avvenendo a macchia d’olio, le vie da percorrere sono altre. Il governo ha mascherato, con la scusa della motivazione pedagogico-educativa, una manovra di tipo esclusivamente economico». Intanto, anche a Crema una ventina di ragazzi e professori si sono riuniti sabato 1 novembre presso il circolo Arci di via Mulini per creare un coordinamento cremasco.


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il PICCOLO

Cronaca

giornale del

CREMASCO Venerdì 7 Novembre 2008

Uni-Crema: sono già 150 gli iscritti ai corsi U

Quante sono e chi sono le scuole private in città? Ecco il panorama

niversità Crema (UNI-CREMA): una nuova realtà culturale ha preso il via presso la sede dell’Università Statale di Milano, sede di Crema. Si tratta di una «Università per adulti» residenti nel territorio cremasco, e per iscriversi non c’è bisogno di particolari titoli di studio. E’ una «associazione culturale e sociale, senza scopo di lucro, della quale il Vescovo è il presidente onorario, il prof. Rinaldo Zucchi il presidente effettivo; si basa sul volontariato, ed è ispirata ai principi dell’umanesimo cristiano e della tradizione cristiana», così afferma l’art. 1 dello statuto. Nel piano studi di UniCrema i diversi insegnamenti

sono stati raggruppati nei seguenti settori culturali: Scientifico-ambientale, Medicopsicologico, Storico-umanistico, Socio-politico, Artistico-estetico, Teologico-religioso, Hobbistico, Antropologico-etnico, Laboratorio linguistico, Laboratorio informatico multimediale. Una trentina sono i docenti, 23 gli insegnamenti, mentre già oltre 150 sono gli iscritti, anche se le iscrizioni sono possibili anche in corso d’anno. «Uni-Crema è una realtà culturale e sociale che, partendo da una proposta del Vescovo di Crema Monsignor Oscar Cantoni, si propone di raccogliere la crescente richiesta di cultura e di formazione» spiega don Marco Lunghi che della nuova istituzione didattica è il direttore

Il cardinale Paul Poupard dei corsi. Il Cardinale Paul Poupard - che recentemente ha deciso di trasferire a Crema tutta la sua documentazione di «ministro della cultura» del Vaticano per oltre un ventennio (presidente del Pontificio Consiglio per la cultura) – ha tenuto la prolu-

sione d’inizio anno dell’università per adulti. Commenta don Marco Lunghi: «Se il cristianesimo è l’anima dell’Europa, lo è come matrice originale di tante nazioni e di tante culture la cui molteplice ricchezza va valorizzata. La maggioranza degli iscritti è nella fascia d’età dai 50 ai 65 anni, quasi a dimostrare che a questa età si cerca una seconda opportunità di conoscere e di fare. Su 150 iscritti, 20 sono i laureati, che ricercano un approccio culturale diverso da quello che ha caratterizzato la loro vita fino ad ora. La speranza è che questa iniziativa formativa possa continuare nei prossimi anni, e dare occasioni ulteriori perché le persone possano aprirsi ad una migliore conoscenza di sé e degli altri».

Istituto superiore di Scienze religiose

C’è un istituto universitario a Crema per ottenere una laurea in scienze religiose: è l’ ISSR (Istituto Superiore di Scienze religiose), un istituto accademico collegato con la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale. Direttore dell’Istituto è don Pier Luigi Ferrari della diocesi di Crema. «Siamo partiti lo scorso anno con un centinaio di iscritti e 14 insegnanti» spiega don Ferrari. «Da quest’anno gli allievi superano i 130 fra ordinari, straordinari ed uditori e gli insegnanti sono saliti a 23. Gli ordinari sono allievi in possesso di regolare titolo di studio

per accedere all’università e quindi intendono completare con la laurea (baccalaureato dopo tre anni, licenza dopo cinque anni). Gli allievi straordinari e gli uditori sono quelli che frequentano solo alcuni corsi, non hanno il diploma di scuola superiore e quindi non possono conseguire la laurea». Continua don Ferrari: «L’Istituto prevede un primo ciclo di studi per tre anni ed ulteriori due anni per il completamento finale della laurea magistrale in Scienze religiose. La quota annuale degli studenti ordinari è di

800 euro in due rate. Per gli altri è proporzionata ai corsi che si intendono seguire. Sono trattate le fondamentali discipline filosofiche e teologiche, Sacra scrittura, Teologia fondamentale, Teologia dogmatica, Teologia morale, Liturgia, Patrologia, Storia della Chiesa, Diritto canonico, Scienze umane. Possibilità di lavoro? L’abilitazione all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali, lezioni di catechismo, collaborazione sul piano teologico-dottrinale con i sacerdoti, la possibilità di accedere alle funzioni di diaconato».

Scuola parificata Dante Alighieri

La Scuola parificata Dante Alighieri accoglie studenti per la scuola media e per il liceo classico e il liceo scientifico. Walter Cazzalini è il dirigente scolastico. «I nostri studenti sono una novantina circa per quanto riguarda la scuola media e altrettanti per le due sezioni di liceo» spiega Cazzalini. «Le classi del Classico seguono il sistema

sperimentale mentre per il Liceo Scientifico i corsi seguono l’ordinamento statale normale. Per quanto riguarda i docenti sono una decina per la media ed altrettanti per il liceo». Continua Cazzalini: «Oltre allo svolgimento dei programmi, da noi si propongono una serie di corsi opzionali; tre vengono inseriti nell’orario scolastico e sono

offerti gratuitamente (cultura cristiana, una seconda lingua europea, diritto e istituzioni europee). Ci sono poi altri corsi a pagamento di 50 ore annuali (greco e latino, un’altra lingua straniera,fra cui russo, cinese, spagnolo, tedesco ecc.), economia, storia ed arte locale, giornalismo, danza…). Sì, la famiglia paga una retta in base alla propria

situazione economica. La regione Lombardia copre dal 25% al 50% della retta. La nostra scuola, poi, è in grado di offrire delle borse di studio. Si offre la possibilità a tutti di rimanere a scuola fino alle 17,30 dal lunedì al venerdì, svolgendo alcune attività quali: svolgere i compiti, fare attività di gioco e di sport, laboratori».

LICEO SHAKESPEARE

Open Day: vivere fino in fondo la lingua straniera

Alunni del Liceo linguistico in gita a Firenze

Il Liceo Linguistico «W. Shakespeare» nasce da una genialità che appartiene alla tradizione cristiana. L’educazione non avviene accanto alle discipline ma nel lavoro serio e appassionato che caratterizza la vita di questa scuola. Per questo non ci accontentiamo semplicemente di studiare almeno tre lingue straniere della Comunità Europea e di favorire un’approfondita conoscenza tecnico-strumentale delle lingue ma desideriamo affrontare le stesse lingue come l’ambito in cui culture e mentalità diverse si fanno incontrabili. Del resto i ragazzi che si iscrivono al Liceo Linguistico si pongono nella prospettiva di futuri incontri e, frequentando questa scuola, devono poter sperimentare che il primo incontro è la lingua straniera come veicolo di vita. L’insegnante è chiamato a favorire questa apertura attraverso un metodo di lavoro teso a valorizzare lo spirito di esplorazione e di indagine, la percezione estetica, i procedimenti argomentativi e dimostrativi, il rigore metodologico delle discipline. Negli ultimi dieci anni si è lavorato allo scopo di individuare scuole superiori all’estero che garantissero ai nostri studenti un percorso scolastico omogeneo al nostro. I paesi individuati, in corrispondenza alle lingue studiate, sono Germania, Austria, Irlanda, Spagna e Stati Uniti. Si tratta di un’esperienza che in que-

sti anni ha dato ottimi frutti sia scolasticamente che educativamente. Oltre ad individuare le scuole, il nostro istituto si è preoccupato di individuare famiglie che accogliessero i nostri alunni con una preoccupazione educativa reale. Sono state anche consegnate diverse borse di studio perché a questa possibilità potesse accedere il maggior numero di studenti. Attualmente circa il 17% dei nostri alunni di classe quarta frequenta un anno all’estero. La sistemazione in famiglia favorisce poi il confronto con culture e tradizioni differenti che lo studente vive dall’interno, partecipando alla vita del nucleo familiare. Al termine dell’anno, gli esami sostenuti all’estero vengono riconosciuti dal Liceo e l’alunno, con esami integrativi, completa la propria preparazione, qualora non avesse affrontato discipline previste dal proprio piano di studi. A ciò si aggiungono soggiorni estivi all’estero. Per meglio conoscere questa realtà Vi invitiamo ai nostri Open Day che per noi sono l’occasione di andare più a fondo del nostro lavoro. Per questo verranno ricreati alcuni ambienti storici, in cui reincontrare quanto abbiamo studiato, ripresentare ambientazioni proprie della ricerca scientifica con la possibilità di dialogare con i ragazzi sul contenuto della loro esperienza scolastica e su quanto stanno appassionatamente conoscendo.


Cronaca

il PICCOLO

giornale del

Cremasco

In breve bettazzi al circolo dei cattolici Sarà mons. Luigi Bettazzi l’ospite del nuovo incontro promosso dal Cenacolo dei Cattolici Democratici Cremaschi “Le nostre radici” che si terrà sabato 8 novembre alle ore 18 presso la sala del palazzo della Provincia a Crema. Il vescovo emerito di Ivrea affronterà il tema legato all’impegno dei cattolici nell’ambito socio-politico dopo la “diaspora” seguita alla fine dell’esperienza della Democrazia Cristiana. Mons. Bettazzi bene conosce il territorio cremasco, avendo vissuto in prima persona la crisi Olivetti, che ebbe pesanti ripercussioni anche a Crema, ma condivide con la nostra città anche l’affettuosa e riconoscente devozione verso il vescovo Franco Costa, che guidò per un breve periodo la diocesi di Crema e che il 10 agosto 1963 ordinò vescovo don Luigi Bettazzi. Durante il suo incarico di vicario presso la diocesi di Bologna ha insegnato presso il Pontificio Seminario Regionale ed è stato impegnato nei movimenti giovanili come assistente diocesano e vice assistente nazionale degli universitari cattolici. Partecipa a tre sessioni del Concilio Vaticano II, al termine del quale il 26 novembre 1966, diviene vescovo di Ivrea. Nel 1968 è nominato presidente nazionale di Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace e nel 1978 ne diventa presidente fino al 1985.

banca etica festeggia 10 anni La circoscrizione locale per la provincia di Cremona dei soci della Banca Etica, con il patrocinio del comune di Crema, invita la popolazione per martedì 11 novembre, ore 21, nella sala dei Ricevimenti del municipio per festeggiare i primi 10 anni della banca. Parteciperà Marco Piccolo, responsabile dei soci di Banca Etica. Al termine della serata, gli organizzatori saranno lieti di invitare tutti i presenti a brindare insieme. Aderiscono: Acli Crema, Coop. La Siembra, MaschiRuah, le parrocchie di Castelnuovo, Ombriano, Madignano.

cassa rurale alla fiera di bologna La Cassa rurale del cremasco organizza la visita alla Fiera agricola Eima di Bologna per venerdì 14 novembre. Partenza da Capralba, dove c’è la sede della Cassa rurale, alle ore 9 eda Bagnolo (piazza della Chiesa) alle 9,20. Partenza da Bologna alle ore 18. Cena presso un ristorante tipico sulle colline piacentine. Iscrizioni entro il 7 novembre (salvo esaurimento posti). Quota partecipazione (inclusa cena, no biglietto d’ingresso alla fiera): 30 euro.

associazione «alfio privitera»

La rete di Cure palliative, in collaborazione con l’associazione cremasca cure palliative «Alfio Privitera» di Crema, invita i cittadini per domenica 9 novembre, ore 16, nella chiesa di San Bernardino, auditorium Manenti, via Battisti, a «Il momento del ricordo», letture di testi spirituali con accompagnamento musicale per ricordare le persone assistite dalle cure palliative.

i quartieri sul sito del pd

Da oggi è attivo sul sito del partito democratico di Crema www.pdcrema.it uno spazio dedicato ai quartieri. Ciccando sul banner “Il pd nei quartieri” sarà possibile entrare in una pagina dove ogni cittadino potrà far arrivare le proprie considerazioni, le proprie riflessioni e le proprie indicazioni sullo sttao in cui si trovano i quartieri della città. Tali informazioni arriveranno direttamente ai consiglieri comunali del gruppo del PD che intendono, nelle prossime settimane, come già annunciato, girare i quartieri e raccogliere le segnalazioni necessari da portare in consiglio comunale.

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Schianto: muore un 32enne Venerdì 7 Novembre 2008

Era in ritardo per la cena. Il padre lo cercava e si è imbattuto nell'incidente

L

di Roberto Bettinelli

o scontro tra le due auto è avvenuto intorno alle 20 di martedì 4 novembre sulla strada che collega Capralba a Campagnola all’altezza dell’incrocio che porta a Campisico. La Ford Fiesta guidata da Alessio Gillardi, 32 anni, di Farinate (frazione di Capralba) proveniva da Casaletto Vaprio verso l’incrocio. Nello stesso istante lungo il rettilineo da Capralba in direzione Campagnola arrivava una Rover con alla guida una gio-

La Ford Fiesta dopo l'incidente

vane residente a Izano. Le due auto si sono scontrate all’incrocio: la Fiesta del 32enne dopo l’impatto è finita nel fosso, mentre la Rover è schizzata una ventina di metri più avanti, proiettata nel piccolo canale che accompagna la strada sul lato sinistro. I primi a fermarsi sono stati gli automobilisti che percorrevano la strada. Sono partite le chiamate al 118 e al

112. All’inizio sembrava una pericolosa uscita di strada. La giovane che era alla guida della Rover è stata liberata da un automobilista. Stava bene. Era cosciente. Ha riportato ferite lievi a un ginocchio. Invece per Alessio Gillardi lo schianto è stato mortale. Sono stati i pompieri di Crema ad estrarre il corpo senza vita del 32enne dall’abitacolo sotto una pioggia battente. L’auto aveva la parte anteriore immersa nelle acque del fosso e quella posteriore inclinata sulla strada. I carabinieri del nucleo radiomobile di Crema hanno eseguito i rilievi dell’incidente. Gli accertamenti sono ancora in corso, ma potrebbero essere stati la pioggia e l’asfalto viscido a tradire il 32enne. Siamo comunque nel campo delle ipotesi e la ricostruzione della dinamica richiederà altre verifiche. La salma è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale Maggiore. Alessio Gillardi lavorava come operaio in una ditta a Rivolta d'Adda. La strada è rimasta bloccata per circa due ore. I funerali di Alessio Gillardi saranno celebrati oggi venerdì 7 novembre nella chiesa parrocchiale di Farinate domani da don Vito Barbaglio. Il sacerdote conosceva molto bene Ales-

Lei tronca la storia, le bruciano l'auto

Tre auto bruciate e due pregiudicati denunciati per favoreggiamento dai carabinieri di Crema. Una vicenda sulla quale stanno indagando gli investigatori di via Macallè e che non si è ancora conclusa. La vittima è una ragazza cremasca di 24 anni proprietaria di una delle auto, una Volkswagen Golf, andate a fuoco nel garage della sua casa prima dell’estate. In quell’occasione era rimasta danneggiata anche la Ford Fiesta della madre. Erano intervenuti i pompieri e i carabinieri per spegnere l’incendio, ma sembrava tutto a posto. Almeno fino a quando anche la seconda auto della madre della ragazza, una Opel Corsa, è bruciata in circostanze simili. I carabinieri, a quel punto, hanno iniziato a sospettare che ci

sio, il 32enne deceduto martedì sera sulla strada tra Capralba e Campagnola in seguito a un scontro tra la sua Ford Fiesta e una Rover 200 all’altezza dell’incrocio per Campisico. Martedì sera c’è stata la veglia sulla salma nell’abitazione della famiglia Gillardi. «E’ una famiglia che amiamo molto” racconta don Barba-

glio, «sono persone oneste che si sono guadante l’affetto e il calore di tutta la nostra comunità. Il papà di Alessio, Lino Gillardi, fa parte del consiglio parrocchiale. E’ una persona buona ed era molto legata al figlio. Quello che è successo è terribile, ora cerchiamo tutti di stargli vicino. Deve sentire che non è solo davanti al dolore».

Halloween: notte da incubo per un anziano Notte di Halloween da incubo per molti cremaschi, infastiditi dagli scherzi e dall’esplosione dei petardi quasi fino all’alba. L’episodio più grave si è verificato a Monte Cremasco dove una banda di ragazzini tra i 13 e i 15 anni, circa una decina, hanno preso di mira un anziano. L’uomo era nella sua abitazione e guardava un programma alla televisione quando i vandali hanno iniziato a lanciare dei sassi contro la sua finestra. L’uomo si è affacciato e a quel punto i ragazzini hanno lanciato anche delle uova. L’anziano ha aspettato, convinto che i ragazzini si stancassero. Ma non è stato così. Esasperato, è sceso in strada e ha raggiunto il gruppo dei minorenni. Prima sono volate delle parole grosse, poi l’anziano, sentendosi preso in giro, ha afferrato uno dei ragazzi e gli ha dato uno schiaffo in volto. Subito dopo il gruppo è scappato. La cosa sembrava essere finita, ma per tutta la notte, così l’anziano ha raccontato ai carabinieri il giorno dopo, si è sentito in colpa. Così la mattina, appena sveglio, si è vestito, è salito sulla sua auto e ha guidato fino alla caserma dei carabinieri di Pandino. Qui si è autodenunciato per aver picchiato il ragazzo. I militari hanno indagato sull’episodio e dopo aver accertato che non fosse successo niente di grave, l’hanno rimandato a casa.

fosse qualcosa di strano. E così, scavando nella vita privata della giovane, hanno scoperto che da alcuni mesi frequentava un uomo sposato e con figli, un imprenditore edile siciliano residente a Lodi. Era stato l’uomo, dopo che era iniziata la relazione, a regalare la Golf alla 24enne. Una persona dai modi gentili, galante, generoso, quasi un uomo d’altri tempi. Ma quando la giovane gli ha comunicato la sua intenzione di interrompere la relazione, lui non lo ha accettato. Poco dopo, la Golf ricevuta in regalo dall’ex va a fuoco. Prima del rogo però si sarebbero fatti vivi i due pregiudicati amici dell’imprenditore chiedendo alla ragazza di restituire la macchina. È questo l’episodio che ha spinto i carabinieri a interrogare i due pregiudicati. Agli occhi degli investigatori il secondo incendio è sempre sembrato sospetto. Un sospetto fondato sulla base di alcune tracce trovate vicino all’auto incendiata. Sta di fatto che nei giorni scorsi i due pregiudicati, sentiti dai carabinieri, sono stati denunciati per favoreggiamento.

Imprese, la Provincia aumenta i fondi di un milione di Euro Provincia e Camera di Commercio uniscono le forze per contrastare la crisi economica mondiale che già sta avendo pesanti ripercussioni sul nostro territorio. Crescita del ricorso alla Cassa integrazione, diminuzione degli ordini, difficoltà delle aziende nell’accesso al credito. Il presidente Giuseppe Torchio, con l’assessore all’Economia e Lavoro Agostino Savoldi, hanno illustrato le misure che si intendono adottare per facilitare e rendere meno oneroso l’accesso al credito per le imprese di tutte le categorie produttive, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni. «Annualmente il finanziamento della Provincia agli organismi di garanzia fidi è pari a oltre 100mila euro complessivi» ha

Da sinistra l'assessore Savoldi e il presidente Torchio

esordito il presidente della Provincia, «in via straordinaria, dato il periodo particolare, lo stanziamento è stato raddoppiato rendendo così disponibili per l’anno in corso 200mila euro. Per il prossimo esercizio c’è l’impegno ad aggiungere ulteriori 200.000 euro estensibili a 300mila a valore sui fondi del “Patto per lo sviluppo”. Nel complesso, quindi, nelle due

annualità mettiamo a disposizione 500mila euro nell’arco di 60/90 giorni, che andranno ad aggiungersi ai fondi messi a disposizione della Camera di Commercio per una cifra complessiva di circa un milione di euro. Ci siamo mossi con tempestività e concretezza, poiché in questo delicato momento tali devono essere le caratteristiche dell’intervento a favore

delle nostre imprese». Unanime il plauso di tutte le categorie presenti per la decisione della Provincia e della Camera di Commercio, la cui rappresentante, Maria Grazia Cappelli, ha illustrato le vie di azioni ipotizzate dall’ente camerale: «Si lavora alla creazione di un Fondo unico di garanzia per le operazioni di finanziamento delle imprese». Si prospettano due vie concrete di azione: destinare gli stanziamento al fondo rischi degli organismi di garanzia fidi come fatto fino ad ora dalla Provincia, oppure integrarli con il finanziamento della Camera di Commercio per creare un fondo di maggiore consistenza, poi ulteriormente incrementato da Unioncamere attraverso una operazione che sarebbe

destinata a fornire garanzie di secondo livello. «Al presidente Torchio va il ringraziamento per i tempi rapidi con cui si è attivato» ha esordito Ernesto Cabrini, direttore di Assoindustria, «la richiesta di Cassa integrazione è già cresciuta di 56mila ore rispetto a otto mesi fa, siamo in presenza di un calo degli ordini, mentre gli istituti di credito stanno attuando una forte selezione nella concessione di nuovi crediti. La mia proposta è di un intervento diretto alle imprese attivando un fondo unico da utilizzare a favore delle aziende, più che al sistema Confidi». Da Giulio Ferrari (Confartigianato), Bruno Cavagnoli (Cna), Francesco Grandi (Api) e Bressanelli (Asvicom), è giunto il corale apprezzamento

per l'azione posta in essere. «Restiamo in attesa di una posizione univoca da parte delle categorie sulle modalità di impiego dei fondi che abbiamo reso disponibili tra mille difficoltà e con un bilancio provinciale ridotto all’osso» ha concluso l’assessore Savoldi, «chiediamo tempi altrettanto rapidi di risposta da parte delle associazioni, diversamente impiegheremo le risorse a sostegno del sistema Confidi in accordo con la Camera di Commercio. A livello regionale il presidente Torchio sta lavorando per far convergere risorse europee (fondi Fas Fesr e Por competitività) ma serve una posizione coesa del territorio, poiché la frammentazione ci penalizzerebbe notevolmente».


10

il PICCOLO

Cremasco Venerdì 7 Novembre 2008

Bcc, la fusione adesso è ufficiale L'aggregazione tra la Cassa Rurale del Cremasco e la Banca dell'Adda

C

Cronaca

giornale del

di Barbara Milanesi

assa Rurale del Cremasco e la Banca dell'Adda di Rivolta hanno annunciato la loro prossima fusione che avverrà ufficialmente intorno alla primavera dell’anno prossimo. La conferma ufficiale del via all'operazione è stata data giovedì 30 ottobre in una conferenza stampa fortemente voluta dai Cda delle due banche. In rappresentanza della Cassa Rurale del Cremasco sono intervenuti Giorgio Merigo, il presidente, e Daniele Migliazzi, direttore generale. A rappresent a re l a B a n c a dell'Adda Angelo Manfredi, il presidente, e Gian Maria Campagnoli, direttore generale. Il progetto era stato anticipato dal nostro giornale. I Consigli d’amministrazione delle due banche di Credito cooperativo, ipotizzata la fusione, decisero di approfondire l’eventualità di aggregazione tra le loro realtà. Realtà che presentavano sia peculiarità interessanti che potenzialità di complementarietà. La Federazione lombarda delle banche di Credito coopera-

tivo ha condotto un’analisi e ha indicato i vantaggi che una fusione avrebbe potuto produrre. Ed ecco la realizzazione. Giorgio Merigo, presidente di Cassa rurale del Cremasco, ha precisato: «In un periodo in cui le grandi istituzioni finanziarie stanno dimostrando di avere i piedi d'argilla. penso che questa "nuova" banca di credito cooperativo, che poi è l'insieme di un processo già ben sperimentato con la

di migliorare il servizio bancario offerto ai soci e per rafforzare le capacità di sviluppo e di sostegno al territorio. Proprio sulle opportunità del territorio sono intervenuti anche i direttori generali delle due realtà, Gian Maria Campagnoli e Daniele M i g l i a z z i : « L’ o b i e t t i v o dell’unione è puntare su tre punti: miglior presidio del territorio, un miglior servizio alla clientela grazie all'unione dei servizi offerti attual-

no chiamati a deliberare in merito a tutti gli aspetti di governance (sede centrale, Consiglio d'amministrazione, presidente). «La scelta di fondere in un unico istituto di credito le due storiche banche cremasche non trova giustificazione solo nella contiguità territoriale» ha aggiunto Merigo, «ma anche nel percorso storico, culturale e sociale che i due istituti hanno portato avanti in questi anni, e che ha rap-

Da sinistra Daniele Migliazzi, Giorgio Merigo, Angelo Manfredi, Gian Maria Campagnoli

fusione tra le Bcc di Rivolta d'Adda e Agnadello e tra quelle di Capralba e Bagnolo, possa generare un messaggio di fiducia alla nostra gente e di orgoglio per le opportunità che si possono creare nel nostro territorio». La fusione è avvenuta appunto, come sottolineato dai due direttivi, nell’ottica

mente dalle due banche, e una miglior politica di costi di gestione». L'area operativa della nuova struttura si comporrebbe di ben 56 comuni localizzati nelle provincie di Cremona, Lodi, Milano e Bergamo. Nei prossimi mesi verranno convocate le assemblee dei soci che saran-

presentato un ottimo volano per lo sviluppo del territorio cremasco». La nuova struttura potrà contare su 120 dipendenti, distribuiti in 21 filiali ed un totale di 3.670 soci, numero che i rappresentanti della futura banca sperano di veder crescere con lo stesso ritmo degli ultimi anni.

Progetti: 1.465.750 euro Questa mattina, venerdì 7 novembre, alle ore 11, presso la sede di Crema Ricerche di via Di Vittorio, nell'ex area Olivetti, verranno illustrati i tre progetti presentati in regione Lombardia nell'ambito del Programma di sviluppo, innovazione e ricerca. I tre progetti, predisposti dal Consorzio Crema Ricerche hanno visto la partecipazione di aziende, università, centri di ricerca e associazioni di categoria. Alla riuscita dell'iniziativa ha collaborato attivamente anche Reindustria.: fare "sistema" tra le imprese, le università, i centri di ricerca e le associazioni di marketing territoriale è, infatti, indispensabile per poter implementare una strategia di supporto alla competitività. I progetti presentati promuovono le eccellenze del territorio: da una parte il Polo tecnologico della cosmesi, con il progetto «La sicurezza dei consumatori: verso il progetto Ecolabel», dal'altra il settore della meccanica, con due differenti progetti: «Metalmeccanica eccellenza cremonese» e «Polo cremonese della meccanica». L'investimento è di 2.785.700 euro, di cui 1.465.750 euro finanziabili dal conributo regionale. L'evento sarà l'occasione per presentare la neonata Accademia del Design che Reindustria e Crema Ricerche hanno avviato in collabo-

razione con Christophe Bouckaert, designer belga in Italia con il progetto europeo Leonardo da Vinci-Ipod. Verso il sistema Ecolabel. Parallelamente alla creazione di un canale di comunicazione che riduca la distanza ra i centri di ricerca e le aziende, sarà portata avanti un'azione di sensibilizzazione del consumatore finale, attraverso workshop e convegni, riguardo la salubrità e la qualità del prodotto cosmetico che utilizza. Quindi: 1. creare una linea di cosmetici make up senza conservanti. 2. robor antropomorfo e macchina semiautomatica assemblaggio trousse. 3. recupero energetico truccioli. 4. principi attivi di origine naturale per formulazioni cosmetiche senza conservanti. 5. creare un prodotto cosmetico multifunzionale, che non sia un semplice prodotto di make up, ma che possa essere anche un bijoux. Meccanica eccellenza cremonese. Le azioni hanno obiettivi tecnologici legati a innovazioni di prodotto, di processo od organizzative, così struturate. 1. progetto di motore per veicoli ultraleggeri RPM 2,5 a basso consumo energetico. 2. progettazione di ondulatori per laboratori di luce sincrotrone.


Agricoltura

il PICCOLO

giornale del

Cremasco Venerdì 31 Ottobre 2008

11

Si inaugura domenica 9 novembre in occasione della Festa del Ringraziamento, con un aperirivo

Un nuovo agriturismo a Romprezzagno

D

edicato a quanti apprezzano i sapori tipici del nostro territorio, preparati con alimenti genuini e secondo ricette custodite in famiglia, un nuovo agriturismo si prepara ad aprire ufficial-

mente i battenti: si tratta de «La Cantina», locale condotto dalla famiglia Penci, presso la frazione di Romprezzagno (Comune di Tornata). Un altro agriturismo che entra a far parte della grande famiglia Coldiretti. L’inaugurazione è fissata per domenica 9 no-

vembre, intorno alle ore 12, con la presenza di tanti amici, accanto ai rappresentati del territorio e al parroco, che impartirà la benedizione ad un’azienda che nasce come una grande sfida affrontata nel segno del legame con la terra, della passione per il proprio

MERCATI - SETTIMANA DALl 31/10/2008 AL 6/11/2008 PRODOTTO

UNITà DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

137,00141,00

150,00155,00

141,00146,00

167,00170,00

Tonn.

126,00127,00

137,00138,00

130,00132,00

141,00143,00

Tonn.

N.q.

338,00340,00

319,00324,00

--

FRUMENTO

tenero buono mercantile

GRANOTURCO

ibrido naz. 14% um.

SEMI DI SOIA nazionale

ORZO NAZ.

Tonn.

144,0-149,0 146,0-151,0- 146,00-153,0 157,0-162,0 N.q. 160,0-165,0 161,0-166,0 169,0-171,0

alla rinfusa

Tonn.

80,00-82,00

93,5095,00

97,0099,00

97,0098,00

FIENO maggengo agostano

Tonn.

N.q.

82,00.132,00 102,00-142,00

N.q.

--

peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CRUSCA

PAGLIA

Tonn.

N.q.

lattonzoli locali

15 kg.

3,120

3,130

3,130

3,190

SUINI lattonzoli locali

25 kg.

2,280

2,270

2,290

2,310

SUINI lattonzoli locali

30 kg.

2,170

2,160

2.170

2,210

SUINI lattonzoli locali

40 kg.

1,97

1,930

1,960

1,990

Suini da macello

156 kg.

1,420

N.q.

1,345

1,422

Suini da macello

176 kg.

1,420

N.q.

1,375

1,450

Suini da macello

Oltre 176

1,420

N.q.

1,275

1,415

Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)

Kg.

0,99.1,19

Montichiari peso vivo 0,5-1,15

0,9701,070

--

Vacche fris. 2ª qualità (p.v)

Kg.

0,78-0,88

0,65-0,78

0,650-0,750

--

Manze scottone 24 mesi

Kg.

2,20-2,58

1,00-1,20

1,00-1,70

--

Kg.

0,70-0,90

0,80-1,00

0,800-1,100

--

(50-60Kg) pie blue belga

Kg.

3,00-4,95

4,50-5,00

4,200-4,600

--

BURRO pastoriz.

Kg.

1,60-1,65

1,500

--

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,05-5,20

5,05-5,15

--

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,30-5,50

5,25-5,45

--

--

Kg.

5,80-6,15

5,70-6,10

5,850-6,050

--

Kg.

6,00-6,15

6,15-6,65

6,250-6,500

--

Kg.

N.q.

--

--

--

press.rotoballe

SUINI

Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.

Vitelli Baliotti

44,00-55,00 28,00-33,00

--

fino a tre mesi

oltre tre mesi

GRANA Scelto stag. 9 mesi

GRANA Scelto stag. 12-15 mesi

Latte naz. Crudo

(16-30 giugno)

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

lavoro e dell’affiatamento familiare. Per l’avvio ufficiale dell’attività si è scelta la domenica in cui la Parrocchia di Romprezzagno celebra la «Festa del Ringraziamento»: dopo la Santa Messa celebrata alle ore 11, cui seguirà la benedizione di trattori e mezzi agricoli (che saranno raccolti proprio nel cortile dell’agriturismo), si terrà la benedizione dei locali de «La Cantina». Poi, un aperitivo ‘benaugurante’ per tutti i presenti. Immerso nel verde della campagna, l’agriturismo «La Cantina» si propone come il luogo ideale dove godersi un pranzo o una cena in un clima accogliente, gustando alimenti tipici delle nostre terre. «La nostra è una cucina realizzata con i prodotti della zona. Abbiamo antipasti che nascono nella nostra azienda, come il salame nostrano, la pancetta coppata, il fiocco di prosciutto

L'agriturismo "La Cantina" di Romprezzagno

e vari altri salumi. Proponiamo primi piatti legati alla tradizione locale e alle stagioni». “La Cantina” conta quaranta coperti ed è rigorosamente a gestione familiare. Il titolare è l’imprenditore agricolo Mattia Penci, che ha al suo fianco i familiari, a partire dallo zio Mario Penci, cui sarà affidata la gestione

dell’agriturismo, e il cugino Stefano, studente presso la scuola alberghiera «L. Einaudi» di Cremona. “E’ una bella scommessa, tutta vissuta in famiglia» conferma Mario Penci. «Ad un’azienda orto-cerealicola, con allevamento di animali da corte, affianchiamo la grande avventura dell’agriturismo».

Accordo sul prezzo del latte, incontro Coldiretti Dopo molteplici occasioni di confronto, Coldiretti Lombardia e le altre organizzazioni agricole regionali hanno raggiunto un accordo con Italatte Spa (la maggior industria del settore che rappresenta i marchi Galbani, Invernizzi e Cademartori) sul prezzo del latte alla stalla valevole a partire dal corrente mese di ottobre e sino al 30 aprile 2009. L’intesa, siglata a Caravaggio, prevede un prezzo di 0,40 euro/litro + Iva per il latte consegnato nel mese di ottobre, 0,39 euro/litro + Iva per le consegne dei mesi di novembre e dicembre e di 0,385 euro/litro + Iva per le consegne del periodo 1° gennaio 2009 – 30 aprile 2009. Per approfondire insieme le dinamiche di mercato che hanno portato al nuovo accordo con Italatte, Coldiretti Cremona ha convocato gli

allevatori ad un incontro, venerdì 7 novembre, alle 10, presso l’ufficio Zona di Crema in Via del Macello. «Italatte ha dichiarato la disponibilità e la volontà di aumentare i quantitativi di latte italiano lavorati nei suoi stabilimenti al fine di salvaguardare il futuro delle imprese e di tutta la filiera» sottolinea Roberto De Angeli, Presidente di Coldiretti Cremona. «Tengo ad evidenziare che, anche in questo frangente, la parte agricola ha saputo dimostrare quel senso di responsabilità che troppo spesso è mancato ad altre componenti della filiera. Scopo del nuovo accordo è anche quello di dare agli allevatori un più ampio margine di tranquillità per il primo quadrimestre dell’anno, consentendo a tutti di avere un punto di riferimento».


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il PICCOLO

Cronaca

giornale del

Cremasco Venerdì 7 Novembre 2008

Castelleone

Prende corpo il futuro Polo industriale Intervista al sindaco, Chiara Tomasetti

S

ta accelerando il progetto del nuovo Polo produttivo di Castelleone, chiamato anche della «Fornace» che si trova sulla Paullese, fra Madignano (Oriolo) e Castelleone. Ne parliamo con il sindaco, Chiara Tomasetti. Sono più di 10 anni che si parla di questa nuova area industriale. Oggi, di passi in avanti ne sono stati fatti. «Sì, c'era stato un protocollo datato 1999. Poi, tutto bloccato. Forse per pigrizia. Forse per immobilismo. Il fatto è che nessuno si era preso la briga di metterci i soldi. Questa amministrazione, invece, è andata avanti. Non da sola. Castelleone è il capofila di altri 7 comuni: Madignano, Montodine, Moscazzano, Gombito, Formigara, Fiesco, Ripalta Arpina. Abbiamo anticipato i soldi per la progettazione dell'area, mettendo

a disposizione 90mila euro. L'area è di 240mila metri quadri, di cui 90mila edificabili. Ci hanno supportato molto la Provincia, che si è occupata della viabilità, e Reindustria che, invece, si sta interessando del marketing e nel reperire risorse presso la Regione. Venerdì ci sarà una riunione fra i comuni interessati e spero che da gennaio ci sia il nuovo ente attuatore. Siamo, insomma, sulla buona strada per vedere realizzata a breve quest'opera che serve al territorio». C'era una forte domanda di una nuova area industriale? «Non ci siamo posti questo interrogativo. Abbiamo solo pensato a questo: Castelleone non aveva più aree di espansione produttiva. Era doveroso, quindi, pensarci e rimboccarsi le maniche. Anche per fare un certo ordine. Non più una fabbrica per ogni campanile con spreco di terra

Il sindaco Chiara Tomasetti

agricola, ma una grande area industriale per otto comuni. E, poiché le aziende si portano dietro i dipendenti che hanno bisogno, poi, di un'abitazione, le aree residenziali troveranno posto negli altri 7 comuni di questo patto fra

Bagnolo

Inaugurata la nuova palazzina di Koch

La nuova palazzina della Koch di Bagnolo.

Una nuova palazzina per uffici sarà inaugurata sabato, 29 novembre, a Bagnolo Cremasco, a Koch Haet Trnsfer Company Srl, ex Officine mecaniche di Bagnolo. In un momento di crisi come questo, è senza dubbio una buona notizia che va registrata. La Koch è di proprità di un'industria americana che

Pianengo

ha altri tre stabilimenti a Houston (nel texas) e in Canada (a Toronto e Sarnia) e produce scambiatori di calore. Tuttoha inizio nel 2005 quando nasce Koch Heat Tranfer, risultato di un merging con IBM e Brownfinttube Houston. I dipendenti, a quel tempo, erano 135. E gli spazi già cominciavano ad essere stretti. L'azienda aveva trovato nuovi locali inuna vecchia falegnameria. Ma era diventato necessario trovare ancora degli spazi idonei per uffici e parcheggi perché nel frattempo i dipendenti erano aumentati agli attuali 200 circa. Da qui la progettazione della nuova palazzina che verrà inaugurata a fine mese con l'invito a tutte le autorità, ai dipendenti e alle loro famiglie. La Koch Heat Transfer ha un fatturato che ormai supera i 70 milioni di euro ed è in continua espansione anche se gli scambiatori di calore vengono utilizzati soprattutto per l'industria petrolifera e, come si sa, l'«oro nero» in questi ultimi tempi sale e scende come se fosse sullemontagne russe. L'inagurazione della nuova palazzina è importante anche per far conoscere questa realtà produttiva ai cremaschi. Il gruppo ha raggiunto ormai i 500 dipendenti e ha più di 20 uffici di vendita e di rappresentanza nel mondo.

amministrazioni». Ma c'è un'interesse per quest'area produttiva? «Certo, Alcune aziende hanno manifestato un grande interesse. Se questo interesse si trasformerà, poi, in contratti concreti, metà dell'area verrebbe già occupata. Uno spazio industriale-artigianale che dovrebbe contenere, secondo le prime stime di Reindustria, da 10 a 15 aziende». Che tipo di aziende? «Saranno privilegiate quelle ad alta tecnologia e le imprese artigiane di forte specializzazione. No, quindi, a industrie che possono provocare un forte impatto ambientale come la logistica e la meccanica pesante. Sì, invece, ad aziende di nanotecnologie, della cosmeesi, dell'agroalimentare per alimenti e via dicendo, Faccio un esempio: nell'area si insedierà la Biofor che fa teleriscaldamento e teleraffrescamento con impianti di

biogas utilizzando umido e liquame di maiali. Come si vede, è un Polo che sta nascendo già moderno». Anche sulla viabilità ci sono innovazioni importanti. E' proprio così? «Certo. Venendo da Crema, si arriverà a una nuova rotonda, da qui a un cavalcavia che sarà percorso da chi entrerà nell'area industriale per non aumentare il traffico sulla Paullese. Nell'area vera e propria, poi, sarà costruita un'altra rotonda. Il tutto per rendere sicuro e scorrevole il traffico». Come sta andando l'attività produttiva a Castelleone, nonostante la crisi? «Non è certo un bel momento, ma abbiamo sul territorio delle aziende eccellenti, ognuna nel suo settore. Ne vogliamo avere delle altre, altrettanto eccellenti nel nuovo Polo produttivo».

Case Popolari

Bando per gli alloggi Conferenza stampa congiunta mercoledì 5 novembre, fra Maurizio Borghetti assessore ai servizi sociali del comune di Crema e Walter Donzelli presidente della Fondazione Benefattori Cremaschi. Argomento la disponibilità di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica: a canone moderato – soggetto gestore Comune e Fondazione, e a canone sociale -soggetto gestore l’ALER. Per l’esattezza si tratta della disponibilità di n. 20 alloggi a canone sociale e di 9 alloggi a canone moderato (Curt da la Russia, via Diaz, via Patrini), pur sempre inferiore ai prezzi di mercato (52 € anno per metro quadrato). Condizione fondamentale per avanzare la domanda è quella di essere in possesso della cittadinanza italiana e di risiedere da almeno 5 anni nel comune di Cre-

ma, oltre ad una disponibilità di reddito compresa fra i 14.000 euro e i 23.000 euro ISEE-erp (inferiori di circa la metà del reddito lordo). I nuclei famigliari interessati al bando di assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, devono rivolgere la domanda entro il 12 dicembre 2008 ad uno dei seguenti soggetti convenzionati: ALER via Matteotti 39 Crema; Caaf.Cgil; Caaf-Cisl; Caaf-Uil; Caaf-Acli; Caaf-Mcl. Da notare che coloro che hanno presentato domanda nell’anno 2005 ed eventualmente inseriti in graduatoria devono provvedere alla conferma-rinnovo della domanda pena la decadenza dalla graduatoria. Ad ogni conto per ogni eventuale informazione ci si può rivolgere all’Ufficio Servizi alla Famiglia e alla Persona in via Manini 19 a Crema.

Amanti del rock: appuntamento da non perdere il 13 novembre al Ritmia

La band «Ultima Chiamata»: Live e un nuovo Cd «Una notte di note …». Questo potrebbe essere il titolo del prossimo giovedì 13 novembre quando la mitica band cremasca «ULTIMA CHIAMATA» si esibirà dal vivo presso il RITMIA di Pianengo . L’occasione per veri amanti della musica rock italiana, si svolgerà dell’ambito di un concorso musicale organizzato dalla Sala Prove «GARAGE» di Izano ed il RITMIA stesso. Nel corso della serata il gruppo «ULTIMA CHIAMATA» oltre che deliziare i timpani degli spettatori con la loro musica sopraffina, pre-

senterà in anteprima nazionale la loro fresca fatica , un nuovo CD intitolato «LAMA SOTTILE» che raccoglie ben nove brani inediti con la ormai collaudata produzione del noto talent scout Alabardo Piastrelli, famoso mentore di bands che, a partire dalla fine degli anni ’80 , hanno fatto la storia del nuovo rock in Europa ( come non ricordare l’album di esordio degli iberici LLAMADA o lo sfavillante «Avec mois» dei transalpini LES APPEL, passando dai fasti berlinesi dei mitici ANRUFEINTRAG ). Una produzio-

ne di tutto rispetto, quella dell’ ULTIMA CHIAMATA, infatti sin dal primo brano, che dà il titolo al disco ( LAMA SOTTILE ), si viene catapultati nell’onirico e puntuale pathos che accompagna tutta l’opera di questo storico gruppo. Difficile trovare punti in cui perdere il contatto, nel susseguirsi di brani tesi a rimarcare l’innato equilibrio sonoro (MANDAMI VIA) e l’eventualità soggettiva (DIRIMPETTAIO DEL PALAZZO e L’IMPORTANZA DELLE COSE) che finisce letteralmente per “guidarci” attraverso il di-

sco. In questo, la mano del Piastrelli rimarca decisa, tanto che lo stesso cantante e autore Marco Giovanetti ha più volte dichiarato che la forza delle canzoni viene portata dove mai avrebbe immaginato, tanto che, allorquando l’ascoltatore ormai sazio e appagato si inoltra incautamente nell’ultimo brano del disco («TRA LEGNO E MARMO») non sa ignaro, di cadere nel vortice di una delle più belle ed emozionanti pagine wave degli ultimi 20 anni! Marco Giovanetti, Marco Bertolotti, Carlo Schira ed Enri-

co Zaninelli sono i fautori di una simile iperbole, ben coadiuvati dalla collaborazione di Annalisa Carelli. Grazie alla fitta rete di contatti del grande produttore i nostri nuovi beniamini

hanno già una serie di impegni, soprattutto fuori dagli italici confini, ed è per questo motivo che non bisogna mancare a questo invitante e prelibato appuntamento LIVE. Rod Rennie


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il PICCOLO

Cronaca

giornale del

CREMASCO Venerdì 7 Novembre 2008

Incastrati dai video delle banche Rapinatori arrestati a Pandino, i carabinieri scoprono tutti i colpi precedenti

S

di Roberto Bettinelli

ono salite a otto le banche rapinate dalla banda che lo scorso 22 ottobre ha assaltato la Banca del'Adda di Agnadello. Gennaro Sivero, 21 anni, Mauro Pecoraio, 30 anni, Antonio Peluso, 21 anni, erano stati arrestati vicino a viale Europa a Pandino. Natale Volpe, 22 anni, era riuscito a scappare alla guida della Fiat grigia con targa francese usata per la rapina, ma i carabinieri al comando del maresciallo Stefano Lo Presti, comandante della stazione di Rivolta d’Adda, l’avevano arrestato mentre abbandonava l’auto ricercata e saliva sulla Lancia Y10 parcheggiata nel viale. Ora i carabinieri sono riusciti a inchiodare i quattro banditi, attribuendo al loro gruppo ben otto rapine, tutte

Uno dei rapinatori in azione

commesse a Milano e nell'hinterland tra il giugno e il settembre 2008. Sarebbero stati i filmati delle videocamere presenti nelle filiali svaligiate a incastrare i rapinatori. Una lunga sequenza di

sucessi che si è interrotta quando hanno deciso di asaltare la banca di Agnadello. I militari al comando del capitano Antonio Savino si erano precipitati sul luogo della rapina, mentre altri equipaggi si dirigevano nei punti dove in passato altri rapinatori avevano lasciato la macchina usata per il colpo per salire su quella “pulita”. Il colpo alla filiale della banca dell’Adda di Agnadello era iniziato alle 10.30 quando un bandito, fingendosi un normale cliente, era entrato. Subito dopo aveva aperto la porta agli altri due complici che avevano il volto mascherato. Erano armati di forbici. Avevano immobilizzato un impiegato legandogli le mani dietro la

Pietro Ichino a Crema

Lunedì 10 novembre nella sala dei Ricevimenti del Comune di Crema alle 21.00 si terrà un incontro con il senatore Pietro Ichino dal titolo “Merito, equità, pari opportunità si possono conciliare?”. L’incontro vedrà nella veste di moderatore l’assessore provinciale all’Economia e al lavoro Agostino Savoldi. L’incontro è organizzato dal Circondario cremasco del Partito Democratico. Ichino 22 marzo 1949) è un giurista, giornalista e politico italiano. È docente ordinario di Diritto del lavoro nell'Università statale di Milano. Ha inoltre svolto l'incarico di deputato dal 1979 al 1983, come indipendente di sinistra nelle file del PCI. Nel

2008 è stato eletto senatore nella circoscrizione della Lombardia per il Partito Democratico. E' sostenitore di una riforma dei contratti di lavoro che, in riferimento a tutti i nuovi contratti di lavoro (salvi quelli stagionali o puramente occasionali), abolisca le forme di lavoro precario e i contratti a progetto, prevedendo l'assunzione subito a tempo indeterminato come forma normale di assunzione, principale e più diffusa nei rapporti di lavoro, ma con un periodo di prova di sei mesi, poi un regime di protezione crescente con la durata del rapporto di lavoro. Propone anche una riforma della disciplina dei licenziamenti

schiena con il nastro adesivo. Poi avevano chiesto alla direttrice di aprire la cassaforte della filiale e quella dello sportello bancomat. Un altro impiegato era stato immobilizzato. Nel frattempo un bandito aveva arraffato tutto il contante rimasto nelle casse, circa 5mila euro. Un passante, attirato dalla Fiat di colore grigio che era fuori la filiale con il motore acceso, aveva provato a guardare dentro la banca. Aveva incrociato lo sguardo di uno dei banditi che aveva il passamontagna calato sul viso. Il passante si era spaventato e il bandito aveva atto un cenno ai complici. Subito dopo si era spalancata la porta della filiale all’improvviso e i tre malviventi erano usciti di corsa buttandosi sulla Fiat Uno che era partita velocemente fingendo di prendere la direzione a est di Agnadello, mentre in realtà aveva puntato verso Pandino. In quello stesso istante la direttrice aveva chiamato il 112. I carabinieri erano arrivati, ma non avevano abboccato alla finta fuga. Gli equipaggi di Rivolta e del nucleo radiomobile avevano puntato verso Pandino dove i banditi erano stati arrestati poco dopo. Da allora sono rinchiusi in carcere a Cremona. Ma i carabinieri continuano le indagini. Sono convinti di poter dimostrare che i quattro hanno portato a termine altri colpi. Forse hanno svaligiato anche una banca a Palermo. Ma una cosa è certa. Si tratta di una pericolosa banda di professionisti degli assalti alle banche.

L'opinione di CINZIA FONTANA

Merito ed equità Lunedì 10 novembre si terrà a Crema un'iniziativa con la presenza del sen. Prof. Pietro Ichino presso la Sala Ricevimenti del Comune sul tema "Merito, equità, pari opportunità: si possono conciliare?". La serata, organizzata dal Partito Democratico del cremasco, vuole essere un momento di confronto pubblico sui temi più attuali - merito, equità, uguaglianza di opportunità, formazione, produttività, qualità del lavoro e dell'impresa, contrattazione aziendale, ... - in un tempo in cui sempre più è necessaria una riflessione approfondita sulla promozione della mobilità sociale e della valorizzazione dei meriti delle persone. Per noi merito non significa soltanto meritocrazia, ma anche opportunità per abbattere le barriere, per consentire di salire sul cosiddetto "ascensore sociale" e insieme garantire la coesione, per non perdere talenti, per favorire l'integrazione. Troppo spesso si confonde il merito con il talento naturale o con il genio, come se si trattasse di una prerogativa per pochi. Il merito, invece, si costruisce sin dai banchi di scuola e si alimenta gior-

no dopo giorno con relazioni personali e professionali improntate alla verità e alla trasparenza, contro la logica del più furbo o del più protetto. Una logica, questa, che ha effetti sociali disastrosi perché disincentiva gli individui a investire su se stessi, sul proprio futuro, sulla circolazione delle idee. In società complesse e spesso disorientate, il merito può essere una risorsa per la democrazia, un valore aggiunto che restituisce dignità alla comunità e rende trasparente e certificabile la 'competizione' tra gli attori sociali. E che, soprattutto, garantisce l'equità tra gli individui perché il riconoscimento del merito significa, in primo luogo, aver offerto a tutti, indistintamente, le stesse opportunità di partenza. "Al di là dell'Atlantico il figlio di un emigrato keniota degli Stati Uniti, dopo aver studiato ad Harvard grazie ad una borsa di studio conquistata sulla base del merito, è diventato 'Obama'. E non casualmente lo stesso Obama anima folle di giovani proprio perché rilancia il sogno basato su un ascensore sociale che funziona." (da Il Sole 24Ore, 5/11/2008).


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Speciale Sposi

giornale del

Cremasco Venerdì 7 Novembre 2008

Come scegliere l'abito delle nozze

E’ arrivato il grande momento! Tra le tante cose a cui pensare per organizzare il proprio matrimonio, la più importante è sicuramente la scelta dell’abito della sposa. Per stabilire qual’è l’abito più adatto bisogna conoscere se stesse e le proprie proporzioni, considerare la propria statura, corporatura, colore dei capelli e la forma del viso. Lo stile dell’abito da sposa deve seguire il più possibile le caratteristiche

fisiche della sposa. I fisici più slanciati sono privilegiati, possono permettersi di indossare quasi tutti gli abiti, dai più semplici ai più decorati. I fisici molto magri, vanno valorizzati con un abito dalle linee ampie e fluide. Le donne con fianchi stretti ma seno e spalle evidenti potrebbero scegliere di indossare due pezzi, magari un corpino scollato ed una gonna con forma a scivolare sui fianchi. Per chi ha fianchi larghi ed addome

Per lui il tight, ma si presta anche un elegante monopetto grigio

pronunciato, il consiglio è quello di indossare un abito stile imperiale, cioè il modello con taglio sotto il seno ad allargarsi verso il basso. Nello scegliere lo stile non conta solo il proprio aspetto fisico, la personalità riveste un ruolo decisamente importante. Classico, jeune fille o retrò: è possibile scegliere tra una vasta varietà di modelli, cercando possibilmente quello che riflette meglio il tuo modo di essere, di pensare e di vivere. Anche il colore può essere scelto tra diverse possibilità; dai più attuali abiti color avorio, panna o champagne, al tradizionale abito bianco, dall’eccentrico abito rosso alle nuove tonalità pastello. Il tessuto dell’abito può essere scelto in base all’orario e al luogo del matrimonio.
Se ci si sposa di mattina in cattedrale, sarebbe meglio scegliere un tessuto che renda l’ abito importante; raso in seta pesante o seta consistente e rigida. Se ci si sposa di pomeriggio in chiesa, sarebbe meglio scegliere tessuti più fluidi, come il raso leggero o la georgette. Il consiglio è quello di visitare più di un atelier. Prima di avventurarsi, è preferibile informarsi da riviste specializzate e siti web. Meglio visitare i negozi in compagnia della mamma o di un’amica fidata. L’abito deve essere prima di tutto comodo. Durante le prove, si deve indi-

care alla sarta qualsiasi dettaglio che potrebbe creare disagio. E’ importante indossare lo stesso reggiseno che si porterà durante

d’obbligo indossare il tight. Comunque va benissimo anche un elegante monopetto grigio con gilet e cravatta in tinta. Per lo sposo è d’obbligo indossare la camicia bianca e le calze lunghe nere unitamente alle scarpe stringate. Il consiglio che lo sposo deve dare al sarto è che il tessuto dell’abito sia comunque leggero e possibilmente non facile alle pieghe. Per un matrimonio formale, celebrato entro le 18.00, l’abito più adatto alla cerimonia è il tight, comL'abito deve essere adeguato alle caratteristiche della sposa posto da una giacca a cola cerimonia per valutare de lunghe, gilet grigio o nebene l’effetto reale. L’abito ro, pantaloni a righe nere o è bene che sia scelto e grigio antracite. E’ importacommissionato almeno sei te che la giacca sia portata mesi prima.
 Prima di qua- allacciata. La cravatta, lunque altro acquisto biso- possibilmente grigia, va gna fissare nella propria fermata da una spilla. I Polmente che l’abito dello sini della camicia sono sposo sarà necessaria- chiusi da una coppia di gemente dipendente da quel- melli. lo della sposa. Se lei ha Le scarpe necessariascelto un abito lungo sarà mente stringate. Una ceri-

monia importante richiede un tight classico, con guanti e cappello a cilindro. Per una cerimonia informale consigliamo di indossare un classico completo a tre pezzi in tinta unita. Anche in questo caso, saranno i particolari a determinare l’eleganza della scelta. In inverno, per il tessuto, possiamo scegliere tra i diversi tipi di lana; nel periodo estivo ammessi il misto lino e lo shantung. Il colore del completo va ricercato in un range di tinte unite. La giacca è monopetto, senza spacchetti, con due tasche a filetto e non a toppa, e con il taschino. I pantaloni sono di taglio classico, senza risvolto, con cintura nera in coccodrillo o in vitello; il gilet, nel medesimo tessuto, può essere monopetto o doppiopetto. La camicia bianca, con collo morbido, con i polsini chiusi da gemelli. Gli accessori restano quelli classici: calze nere o grigio scuro in cotone, scarpe in vitello nero, gemelli ai polsi e fiore bianco all’occhiello. Se lo sposo lo desidera, può portare la pochette nel taschino, ma se ha giù il fiore all’occhiello, è sconsigliato. Anche qui, come per la sposa, vale il “per tempo”: sia che si scelga un abito di firma sia uno più commerciale. La scelta va meditata e il modello provato e riprovato al fine di evitare dubbi, ripensamenti e intoppi dell’ultimo momento.


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Cremasco

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Il segreto del matrimonio perfetto? La cura nei dettagli Venerdì 7 Novembre 2008

riportano le iniziali degli sposi. Vanno regalati circa due mesi prima ai compagni, colleghi di lavoro, conoscenti e vicini di casa che non sono invitati al rinfresco. Le bomboniere semplici sono quelle che saranno regalate a chi ha partecipato al pranzo nuziale e dovranno essere tutte uguali. Possono essere distribuite dagli sposi a fine ricevimento, regalandone una per ogni nucleo famigliare o coppia di fidanzati.
I regali

buona riuscita del matrimonio. Sarebbe necessario mettere fiori a casa, in chiesa e nel luogo dove si terrà il ricevimento, sui tavoli e nell’auto nuziale ed ovviamente il bouquet.
Quando si scelgono i fiori è importante tenere presenti più elementi. Innanzitutto va scelto uno stile, classico o moderno, bisogna valutare la stagione in cui ci si sposerà e non ultima, la chiesa. Ma anche l’abito ed in generale lo stile che avrà tut-

Fiori, bomboniere e fedi nuziali: tutto va scelto con gusto ti i particolari della cerimonia, mostrargli una foto dell’abito, della chiesa e del luogo del ricevimento. I fiorai sono abituati ai preparativi per un matrimo-

nio e spesso saranno loro a suggerire idee classiche p originali a seconda della cerimonia che si ha intenzione di ottenere.

La bomboniera, un ricordo che dura per sempre

Un matrimonio ben riuscito dedica grande attenzione alla cura dei particolari e dei dettagli. La scelta delle bomboniere è importante. Le bomboniere vengono regalate a parenti ed amici a ricordo del giorno speciale. Vanno ordinate almeno tre mesi prima quindi, per individuare il modello e la tipologia ideale, è necessario muoversi con largo anticipo. Da calcolare bene il quantitativo necessario: meglio qualcuna in più per non lasciar fuori nessuno, che

qualcuna in meno e una figuraccia. In ogni bomboniera va inserito un cartoncino con il nome degli sposi e la data del matrimonio (è necessario scrivere per primo il nome della sposa e ricordarsi che i cognomi non vanno inseriti). La scelta va orientata verso tre tipi di bomboniere: bomboniere a sacchettini; bomboniere semplici; regalo importante. Le bomboniere a sacchettini sono le bomboniere porta confetti in genere realizzate in tulle e che

Molto importanti gli addobbi floreali per la cerimonia

importanti sono quelli fatti per i testimoni. Per i testimoni è bene scegliere un regalo più importante, va bene qualsiasi oggetto scelto con cura nei negozio specializzati, purchè sia di buon gusto. Un altro elemento importante, nell’organizzazione del matrimonio, sono fiori ed addobbi. Creare una bella atmosfera, infatti, aiuta la

ta la cerimonia. Seguendo uno stile classico il bianco è sicuramente il colore più tradizionale, ma è possibile cercare nuove soluzioni, scegliendo forme e colori a proprio piacimento. E’ importante scegliere con cura ed in anticipo il fioraio, almeno 3 mesi prima del matrimonio. Quando ci si reca dal fioraio è necessario spiegargli bene tut-

I colori del bouquet vanno intonati all'abito


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Speciale Sposi

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Cremasco Venerdì 7 Novembre 2008

La lista nozze: utile e di gusto

La lista nozze è ormai molto diffusa. Sempre più spesso sono gli stessi fidanzati a definirla in uno o più negozi. La lista di nozze raccoglie sempre più consensi poichè permette di evitare doppioni e regali inutili. Normalmente, è possibile aprire una lista nozze in un negozio di oggettistica per la casa e in un negozio di casalinghi/elettrodomestici. La lista nozze deve essere già stilata, quando si spediscono gli inviti al matrimonio. Una lista nozze completa comprende: un servizio di piatti per tutti i giorni, un servizio di piatti formale, un servizio di po-

Un'idea originale: regalare il viaggio di nozze

E' possibile aprire la lista noze in un negozio di oggestica

sate per tutti giorni ed uno formale a cui si aggiunge un servizio da pesce, la cristalleria e l’argenteria. Ci sono liste indirizzate più verso gli accessori per la casa come set di pentole, asse da stiro, accessori per la tavola e per la cucina. C’è chi preferisce una lista di elettrodomestici come la lavatrice, la lucidatrice, il robot da cucina o di prodotti tecnologici come impianto stereo televisore, lettore dvd, telecamera. Oltre alle liste nozze tradizionali oggi si usano liste nozze originali e fantasiose come quella di rivolgersi ad un antiquario per poter completare l’arredamento con pezzi antichi e preziosi, o quella di farsi regalare il viaggio di nozze. Sono sempre più numerose or-

un’agenzia di viaggio permette di fare il viaggio ricordo della propria vita e di risparmiare grazie al generoso contributo di parenti ed amici. La romantica crociera nel Mediterraneo o nei Caraibi conserva sempre il fascino del lusso e dello sfarzo. Le mete esotiche molte volte divengono l’unica richiesta dei giovani sposi che non intendono cimentarsi in estenuanti spostamenti da un luogo all’altro. Meglio godersi il biancore di queste spiagge, la visione dei pesci tropicali l’ombra delle palme prima di rientrare a far parte di quel tram tram della

I servizi di piatti, un classico

mai le coppie che programmano il loro viaggio di nozze scegliendo mete lontanissime e spesso costose. Aprire una lista nozze in

vita di tutti i giorni. Due le strade da seguire durante la programmazione del viaggio, una toccata e fuga in modo da riuscire a vede-

re ed a toccare il maggior numero di realtà possibili, oppure un soggiorno prolungato in un paio di paesi per conoscerne a fondo usi e costumi. Breve o lungo che sia, il viaggio di nozze deve essere rivelarsi unico ed indimenticabile. Comunque sia, il consiglio per una buona lista nozze è quello di mettere insieme una serie di oggetti che permettano agli ospiti di scegliere in base alle loro possibiltà economiche. Per il corredo, rivolgetevi ai negozi specializzati, meglio senza ridursi all’ultimo momento. Meglio cominciare sempre con i capi classici: lenzuola di lino e cotone, coperte di fiandra, tovaglie realizzate a tombolo o ad uncinetto, tutto rigorosamente bianco. Per i capi di tutti i giorni, quelli da lavare in lavatrice, come lenzuola colorate, asciugamani decorati, strofinacci da cucina con vivaci fantasie e disegni, è meglio rimandare l’acquisto a pochi mesi prima in modo da essere scelti in base allo stile dell’arredamento. Il minimo indispensabile per il corredo, oggi chiamato biancheria d’arredo deve essere: sei coppie di lenzuola, sei set da bagno completi di asciugamani da viso, per ospiti e per la doccia sei tovaglie, due piumoni, quattro coperte, dodici strofinacci, biancheria intima slip, reggiseno, camicie da notte e vestaglie.


Speciale Sposi & Arredo

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Centro Antico: tutte le epoche del mobile e restauri di alta qualità di Barbara Milanesi

Acquistata la casa, è necessario pensare agli elementi di arredo. Ci diverse opzioni a quel punto: o scegliete un architetto, o vi affidate ad un arredatore, magari proprio del negozio al quale decidete di rivolgervi o fare da soli. Ma da dove iniziare? Dalla grandezza della casa e dal numero di stanze a vostra disposizione: prendere le misure è la prima co-

sca può certamente dare una mano in questo senso. Il Centro antico nasce principalmente come un’azienda casalinga che si occupa di restauro mobili antichi. Infatti, la Lusardi Eugenio Snc di Bolzone si occupa da oltre quarant'anni a questo tipo di attività. Restaurare mobili significa avere gusto e saper riconoscere i diversi stili che meglio si adattano alle più disparate situazioni. Non solo, spesso riutilizzare dei mo-

I mobili esposti nello showroom vengono volutamente presentati ancora da restaurare. Il Centro Antico oggi non

Uno showroom con dipinti, sculture, stampe e Sheffield

Il Centro Antico è a Ripalta Cremasca

sa da fare. Spesso rivolgersi allo showroom giusto è essenziale. Il Centro Antico, showroom di Ripalta Crema-

bili già in possesso e arricchirli con altri nuovi non fa che aggiungere valore alla casa che si sta per arredare.

che si vorrebbe creare.Nel Centro Antico è possibile trovare mobili ma anche dipinti, oggettistica, sculture, stam-

restaura solo mobili, è anche uno spazio espositivo che offre l’opportunità di entrare in sintonia con la futura casa

pe, Sheffield e ceramiche. Insomma, diversi complementi d’arredo che permettono di personalizzare la casa che state sistemando. La filosofia del Centro Antico è davvero semplice. Da sempre titolari e personale sono abituati a pensare che un mobile o un oggetto antico siano unici nel tempo, quindi sempre alla moda e di conseguenza un investimento che si rivaluta nel tempo. Un mobile è dotato di una storia, di una cultura, proviene da un periodo e da una società che lo rendono allo stesso tempo un pezzo unico di valore e un “gioiello” da custodire ma da mettere in mostra nella propria abitazione. Spesso nelle abitazione più moderne e all’avanguardia si cerca il pezzo antico che riesce a dare valore all’intera struttura. Ebbene, il Centro Antico valorizza l’antico ma

E' possibile trovare anche ceramiche

apprezza il moderno e spesso sposa entrambi gli stili per dare valore aggiunto alla soluzione finale. Visitare il Centro Antico anche prima del matrimonio potrebbe essere una buona idee. Tra la lista nozze si potrebbe aggiungere proprio quel mobile o quel quadro che darebbero al futuro appartamento quel tocco di classe in più. Non solo.

Al Centro Antico si potranno trovare altri oggetti d’arredo che completano la casa. L’accoglienza e la cortesia saranno un aiuto in più aggiunti alla professionalità che il personale sarà in grado di offrirvi. Vale la pena farci un salto, anche solo per dare un’occhiata e per vedere quanta cura e amore si dedica ad un mobile.


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Speciale Sposi

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Cremasco Venerdì 7 Novembre 2008

di Barbara Milanesi Per quanto riguarda la scelta della location è necessario sottolineare che, al giorno d’oggi, gli sposi non sono più obbligati come un tempo a scegliere il classico ristorante. Oggi gli sposi possono viceversa spaziare, tra tante possibili soluzioni alternative. Innanzi tutto, è preferibile che il luogo prescelto per il ricevimento di nozze non sia troppo distante da quello della celebrazione (al massimo 30

Il ricevimento dei sogni: come non sbagliare location

menticare la preventiva verifica delle condizioni di parcheggio per tutte le automobili degli invitati dando quindi

Un parcheggio ampio è essenziale

minuti d’auto); in ogni caso, onde evitare che ospiti che non siano del luogo o che, troppo emozionati per l’evento perdano di vista la macchina degli sposi, sarà opportuno che un fiocco bianco o un nastro colorato decori tutte le auto del corteo nuziale e che, inoltre, siano distribuite a tutti gli invitati presenti delle fotocopie indicative sulle quali sia dettagliatamente segnalata, la descrizione e la mappa del percorso da seguire per raggiungere la meta desiderata. Altro piccolo suggerimento è poi quello di non di-

ai medesimi, chiare e precise indicazioni avendo inoltre cura di non trascurare, un dettaglio tutt’altro che insignificante: è senz’altro preferibile che gli ospiti della cerimonia facciano qualche passo in più piuttosto che turbino la gioia di una tranquilla giornata di festa a causa di una multa di troppo!!!

Precisati questi primi dettagli, possiamo tranquillamente tornare nella specifica scelta della location. In quest’ambito, come su in parte è stato premesso, sono attualmente molteplici le soluzioni e, tra quelle di maggior

“impatto emotivo”, potremo qui suggerire quelle più “indovinate” non solo, per la suggestione del luogo ma an-

che, per quel che concerne il più “prosaico” trattamento economico: ville d’epoca, castelli da fiaba, palazzi storici, cascine rustiche e, addirittura (per i più eccentrici o più semplicemente, per gli amanti del mare!), antichi battelli a vapore o moderni motoscafi! Ce n’è per tutti i gusti. Se si desidera immergersi nell’antico fasto di tempi passati, la scelta della location dovrebbe senz’altro ricadere sulle dimore storiche più esclusive già appartenute ad antiche famiglie nobiliari e, in molti casi, ancora curate dai loro discendenti; esse si prestano, infatti, alla realizzazione di un matrimonio elegante, celebrato in cattedrale o in basilica, con la sposa in abito lungo.
Questi siti consentono, in genere di utilizzare, so-

Il parco è la cornice perfetta per il servizio fotografico

Molto indicate le residenze immerse nel verde

prattutto nella bella stagione diversi ambienti da destinare, ad usi differenti: benché infatti il banchetto si svolga spesso (sempre, nei mesi più rigidi!), nelle grandi sale ricche di affreschi e arredi preziosi, è inoltre possibile (e ormai, sempre più in voga), allestire alcuni angoli riservati per consentire ai diversi ospiti di chiacchierare tra loro in tutta tranquillità. Luogo d’eccezione per un matrimonio romantico e prestigioso, allietato dalla presenza di moltissimi invitati, scelta ideale nei mesi invernali magari, con la sorpresa di una leggera nevicata è certamente il castello. Già il

percorso per raggiungere la meta ha le sue attrattive; poi le mura e le torri merlate, ponti levatoi, imponenti portoni, scaloni danno maggior fascino. Tutto si svolge mirabilmente in ambienti che pullulano di storia e leggende. Il Palazzo storico è invece per chi predilige lo sfarzo raffinato senza doversi necessariamente allontanare dal centro della città. Ideale soprattutto per quegli sposi che decidano di celebrare il proprio “sì” durante la stagione fredda essendo, proprio l’inverno, la cornice che più si adatta a tale dipinto ricco di storia e di tradizioni secolari.


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Lettere

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Cremasco Venerdì 31 Ottobre 2008

piano triennale

Ardigò: «La Commissione è stata tagliata fuori» Le scrivo in qualità di vice – presidente della commissione “Ambiente e Territorio” per esternare la personale disapprovazione di come si e’ venuti a conoscenza delle tematiche che riguardano la Città di Crema. Mi riferisco alla presentazione del “Piano triennale delle opere” che invece di seguire i canali istituzionali sono stati presentati a mezzo stampa, scavalcando di fatto la commissione “ Ambiente e Territorio”. Questa commissione istituita appositamente per l’informativa politica ai rappresentanti del consiglio comunale, risulta praticamente nei fatti, priva di ogni attenzione. Mi creda consideravo e considero tuttora molto importante l’istituzione della commissione, ma purtroppo le faccio rilevare che non rientra nelle logiche di collaborazione e di apertura alle soluzioni che riguardano la Città di Crema. Ardigo’ Gianemilio Consigliere comunale Verdi - Crema franco agostino festival

Insegnanti ringraziano per la qualità degli spettacoli Gentilissimo direttore, siamo un gruppo di insegnanti di diverse scuole di Crema ed intendiamo, con questa lettera, ringraziare pubblicamente il Franco Agostino Teatro per tutte le opportunità didattiche che in questi 11 anni ha offerto e continua ad offrire, del tutto gratuitamente, ai nostri alunni e studenti. Parliamo di laboratori nelle classi con esperti molto preparati, di convegni e momenti di riflessione sui grandi temi quali la Costituzione, di incontri ravvicinati con artisti eccezionali come Luzzati, Catalano, Chiarenza, Spoldi, Soleri, Piumini, di spettacoli teatrali a Crema e al Piccolo teatro di Milano, di corsi di comunicazione con giornalisti affermati, di rassegne concorso e feste finali di piazza dove portare a tutta la città i prodotti di intense settimane di lavoro e di impegno svolti in classe. Senza il Fatf sarebbe stato impossibile fare tutto questo perché le scuole, lo sa bene anche Lei, non hanno risorse e non possono permettersi di affrontare spese per laboratori di musica, di teatro, di danza, di attività didattiche speciali (da quest’anno a Crema i bambini anche per il corso di nuoto in programma a scuola devono pagare 2 euro a lezione oltre al trasporto). Riteniamo, invece, che attività come quelle realizzate dal Fatf abbiano una grande valenza educativa, siano importantissime per la crescita dei bambini e dei ragazzi, permettano la loro libera

espressione, aiutino l’integrazione degli alunni stranieri e in difficoltà, incrementino la creatività e stimolino il confronto con gli altri in un ambiente sereno. Insegnanti delle scuole cremasche elezioni usa

Piloni: «Ha vinto la speranza di Obama» Egr. Direttore, molti ne stanno parlando e lo stanno facendo meglio di quanto possa farlo io. Ma anche io, nel mio piccolo, tenevo a fare un paio di considerazione sull’elezione di Baraci Obama alla presidenza degli Stati Uniti. Un’elezione storica. Un cambiamento che è stato possibile con la forza dei sogni e delle parole. Caratteristiche che, spesso, mancano ad un modo di far politica che, invece, ne avrebbe davvero bisogno. Obama, da perfetto sconosciuto, ha cominciato a parlare di sogni, di speranze, di cambiamento.Queste parole d’ordine, insieme alla sua spiccata personalità, hanno fatto si che diventasse Presidente degli Stati Uniti d’America il primo afroamericano della storia. E non è una cosa banale questa. E’ il segno che qualcosa sta davvero cambiando. Un’elezione storica, dunque, che ci può aiutare a pensare alla politica in maniera diversa. A sconfiggere il populismo e a creare le condizioni politiche per una nuova fase. Anche in Italia! matteo.piloni@pdcrema.it polemiche

Questi si sentono tutti «unti dal Signore» Egregio Direttore, leggendo i giornali di questi ultimi giorni mi chiedo dove stia sprofondando il Bel Paese. Si inizia dai deliranti consigli di Cossiga che “insegna“ come tenere a bada gli studenti ed i professori che osano manifestare contro la Gelmini, consigli che a mio parere la dicono lunga su quello che può essere successo durante il tristemente famoso G8 di Genova. Si passa poi alla notizia che ad un “venerabile” personaggio come Licio Gelli viene data l’opportunità, attraverso un programma TV, di sponsorizzare Berlusconi ed il suo governo chiarendo una volta per tutte i dubbi di chi ancora si chiedeva se il leader del centro destra avesse fatto davvero parte della loggia P2. Si torna poi a parlare di Alitalia e si scopre che oltre a pagare i debiti pregressi della compagnia di bandiera il povero contribuente rischia di doversi far carico anche dei 300 milioni del prestito ponte che CAI non vuole assolutamente accollarsi. Tutto questo alla faccia della crisi

e delle difficoltà che molti incontrano nel far quadrare il bilancio familiare. Leggendo la cronaca di Cremona tiene banco lo “scontro epistolare” fra la segretaria cittadina di An e il direttore del settimanale Vita Cattolica; l’unica cosa positiva di questa notizia è che ha portato alla luce la vera natura delle persone come la signora Capelletti che, se si sentono pungolate, fanno risaltare tutta la loro arroganza arrivando addirittura ad offendere. Per lo più sono persone capaci solo di riempirsi la bocca con parole come: radici , tradizione, presepe e crocefisso, senza riflettere che queste non sono solo parole vuote di significato ma che, specialmente nelle ultime due ci sono valori talmente grandi che se fatti propri cambierebbero in meglio il loro modo di porsi nei confronti del prossimo. Pieni della loro superbia si credono unti dal Signore e per questo intoccabili. Davanti a tutto ciò ancora una volta mi chiedo come abbiano fatto molti cattolici ad accettare di essere rappresentati da queste persone. A questa mia domanda viene data una risposta dalla cronaca di Crema e scopro così che la Regione ha stanziato parecchi soldi per finanziare una scuola confessionale soldi che comunque, sottovoce, il Presidente del Consiglio si è impegnato a trovare per la scuola privata. Si tagliano i fondi alla scuola pubblica, non si possono detassare le tredicesime perché la finanziaria è blindata ma dal cilindro si fanno uscire i fondi da dirottare a quel ricettacolo di voti che è la scuola privata. Tutto questo a proposito dei bei discorsi sul “vil denaro”. Berlusconi che con i suoi soldi è riuscito a comperarsi il consenso di mezza Italia ora crede di comperare anche le coscienze degli italiani. Tocca a noi resistere per smentirlo. Marchesi Rosa Maria Cremona domeniche in città

Troppi pochi parcheggi a ridosso del centro storico Con attenzione al grande afflusso di persone registrato in città nella data di domenica 26 c.m. a seguito della riuscita organizzazione espositiva che ha interessato il centro cittadino è stato facilmente notato la difficoltà di trovare, a ridosso del centro storico, parcheggi disponibili e occupati in ragione dell'afflusso straordinario. Naturalmente un singolo evento o una serie di questi non possono assolutamente essere un indice di assenza di parcheggi nella nostra città e in particolare a ridosso del centro storico, dove la scelta del parcheggio a pagamento con la logica, naturale, turnazione ha consentito di evidenziare la disponibilità degli stessi. Appare co-

munque ovvio che in considerazione del fatto che le case automobilistiche, oltre le momentanee difficoltà, continueranno a produrre automobili e i cittadini altrettanto ad acquistarle è scontata la logica saturazione della scelta in essere odierna e pertanto una necessaria politica di previsione futura per garantire a ridosso del centro storico una struttura adeguata e logicamente interrata, meglio compresa e intesa come parcheggio sotterraneo. Oltre alle belle progettualità in area Esarf, la cui realizzazione per quanto veloce potrebbe non vederne la realizzazione con i nostri tempi amministrativi, risulta importante la necessità di una valutazione politica riguardo alle possibilità realizzative di una simile opera che trova nell'area diocesana del San Luigi la sua logica collocazione, sostenuta per altro dalla già evidente fattibilità, dalla presenza di un progetto redatto per altro da uno stimato professionista dell'attuale maggioranza, ma soprattutto dalla disponibilità della proprietà. Proprietà aperta ad una trattativa che possa trovare l'interesse delle parti per una realizzazione evidentemente indispensabile nel futuro prossimo della nostra città. Appare chiaro che trovata la necessaria concordanza fra realizzatore e fruitore istituzionale, l'opera sarà assegnata alla positiva realizzazione effettuata da questa nostra Amministrazione. Certi della attenta valutazione, quanto della rapida decisiva scelta di indirizzo, riteniamo che la città saprà positivamente apprezzare. Ancorotti Renato Lorenzetti Fulvio Chironi Opimio Longo Stefania Fortini Marcello

stanze messe dalla Provincia) – prosegue Pedrazzi –. Mi chiedo, a questo punto, che valore si è dato alla mobilitazione dei sindaci e, dopo tanto discutere sull’argomento, mi piacerebbe conoscere il parere degli altri esponenti cremonesi presenti in Giunta e in Consiglio regionale sul piano rifiuti e sulle contestazioni mosse dall’assessorato regionale, che ha appunto abolito le distanze, dando così la possibilità che la discarica venga realizzata in quella ubicazione. Confido che il Consiglio regionale, nella prossima seduta, prenda in esame la mozione urgente depositata il 9 ottobre sulla discarica. Fortunato Pedrazzi, consigliere regionale del Pd. discarica/2

Per Gallina la Provincia deve individuare il sito Sono state accolte le istanze del territorio e dei sindaci del Soresinese e credo che l’assessore Buscemi abbia dimostrato buon senso nel rimandare di una settimana il provvedimento definitivo di approvazione del piano rifiuti di Cremona. Auspico che in questi giorni la Provincia possa finalmente localizzare un sito idoneo per lo stoccaggio dell’amianto in alternativa a quello di Cappella Cantone. Uno ‘stop and go’, quello deciso da Buscemi, che spero possa risultare fruttuoso per l’intera gestione della vicenda. Si tratta in ogni caso di un passo avanti che premia lo sforzo del territorio e responsabilizza gli amministratori provinciali per una corretta pianificazione dello smaltimento dei rifiuti sulla propria area di competenza. Mauro Gallina, Lega Nord

discarica

Pedrazzi: «Commissione non si riunirà più» In conferenza dei capigruppo, davanti alla delegazione dei sindaci cremonesi e alla presenza del Presidente del Consiglio regionale Giulio De Capitani, era emerso di riesaminare il piano rifiuti della provincia di Cremona in VI Commissione Ambiente. Ma a seguito dell’audizione che si è tenuta ieri, con i sindaci, il presidente della Provincia Torchio e l’assessore Biondi, dove è stato ribadito il no alla discarica di amianto in Comune di Cappella Cantone, oggi prendo atto che la mia richiesta, inviata alla presidente della commissione, esponente di Fi, di convocare nuovamente la seduta per esprimersi sul piano rifiuti della provincia di Cremona, è stata bocciata. La motivazione? Si è già espresso parere positivo verso le modifiche proposte dalla Giunta regionale (eliminazione delle di-

discarica/3

Dalla Regione devono arrivare delle risposte Gli amministratori regionali farebbero meglio a impiegare sforzi e risorse per attuare e migliorare il Piano Regionale Amianto e per pianificare e programmare le località idonee per realizzare le discariche invece di lasciare ai privati la prerogativa di proporre siti che sono solo convenienti economicamente, ma non sono sicuri per la salute dei cittadini. I cittadini sono e devono essere gli attori principali di questa vicenda perché sono i portatori degli unici interessi importanti: quelli della tutela della propria salute. Gli amministratori regionali ci devono dire esplicitamente perché vogliono attentare a tutti i costi alla salute dei cittadini della provincia di Cremona Noi chiediamo una "inchiesta pubblica". Aspettiamo una risposta. Mariella Megna


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giornale del

Bar Tabacchi

piazza Fulcheria, 15 - Crema

Cultura &Spettacoli

Gianluca Grignani al teatro San Domenico I Il concerto evento del cantautore milanese mercoledì 12 novembre

di Tiziano Guerini

l nome di Gian Luca Grignani è noto fra gli appassionati della musica leggera italiana fin da 1994 quando partecipò e vinse il festival di Sanremo, sezione giovani. Da allora, fra rock e pop, Grignani ha fatto molta strada, attraverso altre 3 o 4 partecipazioni a Sanremo fra cui quella subito dell’anno successivo – forse il suo anno migliore dal punto di vista del grande successo con oltre 2 milioni di dischi venduti dell’album “Destinazione Paradiso”. Un successo che, sia pure fra alti e bassi, dura tutt’ora se nel 2005 ha vinto la “Grolla d’oro” per il cinema con la canzone “Che ne sarà di noi”, ed ha partecipato ancora una volta anche quest’anno al festival di Sanremo. Il personaggio, o meglio l’uomo Grignani, ha avuto ed ha i suoi problemi (alcuni legati anche a vicen-

de legate al nostro territorio), ma quando sale sul palco è l’artista che ai suoi appassionati piace ascoltare; e così sarà per mercoledì 12 novembre quando sarà al teatro S, Domenico di Crema. Gian Luca Grignani per questo suo nuovo tour che si intitola “Cammina nel

sole”- e cha dà il titolo al nuovo album di inediti uscito nello scorso marzo, ed interamente firmato per musica e testi da lui stesso - ha a disposizione una sessantina di canzoni con le quali può ogni sera combinare uno spettacolo diverso dai precedenti, unico, anche

giornale del

Bar La Stazione

p.le Martiri della Libertà - Crema

TEATRO E'...

La storia del campione (e dell'uomo) Pantani A San Bernardino

Questa sera venerdì 7 novembre ore 21, per la Rassegna “Teatro è…” alla salateatro di SanBernardino di Crema via XI febbraio 34, Garabombo delle Risse presenta: “Per abbreviare la mia sofferenza. Ovvero dell’eroe perduto Marco Pantani”. Interprete Alessandro Pozzetti regia di Domenico Ferrari. «La storia di Marco Pantani da Cesenatico ha qualcosa di omerico, dell'eroe

nologo rievoca la Cesenatico degli anni Settanta e Ottanta per poi scivolare lungo capitoli che portano al finale tragico. Teatrali erano le sue imprese, teatrale, sotto i colori della tragedia, fu la sua morte. E teatrali furono le sue parole. Rispondendo a un giornalista che gli chiedeva perché mai andasse così forte in salita Marco rispose: "Per abbreviare la mia sofferenza". Un'espressione che

perché il coinvolgimento del pubblico per richiedere l’esecuzione di questo o quel pezzo rende ogni concerto diverso dai precedenti. Siamo sicuri che a Crema – dove Grignani è un poco di casa – saprà dare il massimo per la soddisfazione degli spettatori. Marco Pantani

Tutti i segreti dell'Antartide iparte a Crema la nona edizione di “Il viaggio attraverso le immagini”, il ciclo di videoproiezioni dedicata alla memoria di Elena Sangiovanni, grande amante dei viaggi e curata da Andreina Castellazzi, Lauro Sangaletti e Silvia Zangrandi, sempre presso la sala Alessandrini (in via Matilde di Canossa a Crema). Cinque le serate in programma a partire da novembre 2008, durante le quali si potranno conoscere paesi e culture dei 5 continenti grazie ai reportages realizzati da appassionati viaggiatori, che presenteranno loro immagini, video e racconti. Scopo dell’iniziativa è quello di offrire l’opportunità di pensare a un viaggio grazie all’aiuto dei racconti di quei viaggiatori che si muovono per le strade del mondo con umiltà, entusiasmo, fantasia, intelligenza e soprat-

tutto con il cuore. con le proprie domande senza risposta. Tito Il primo incontro, Barbini è un appassionmartedì 11 novembre, ato viaggiatore e foore 21 sala Alessandrini, ingresso libero, vetografo, ha partecipato a diverse serate di proidrà protagonista Tito Barbini che con un videzioni di viaggi presso associazioni e circoli eo dedicato all’Antartide culturali, e il suo primo ci farà conoscere un luogo ancora poco eslibro, Le nuvole non chiedono permesso. plorato, che lui stesso definisce «paesaggio Dalla Patagonia all’Alaska. Cento giorni dell’anima». Oltre alla a piedi e in corriera, ha testimonianza diretta del protagonista, farà venduto più di 5 mila copie ed è stato recenda sfondo il libro curato dallo stesso Barbini dal sito anche su quotidiani nazionali. titolo Antartide: perdersi Il libro di Tito Barbini e ritrovarsi alla fine del Gli appuntamenti di “Il viaggio attraverso le immagini” sono mondo (edizioni Polistampa, 2008), un promossi dall’Associazione Culturale libro nel quale l’autore, di fronte Angolo dell’Avventura in collaborazione all’immensità del mondo dei ghiacci, si confronta con le proprie inquietudini e con la Biblioteca Comunale di Crema.

CAFFÈ FILOSOFICO

La teoria di Darwin: errori e verità

Lunedi 10 novembre, al Caffè Gallery di via Mazzini a Crema, alle ore 21, col contributo della Associazione Popolare Crema per il Territorio, nuovo appuntamento del Caffè Filosofico: terzo ed ultimo incontro dedicato all’approfondimento del tema creazionismo/evoluzionismo. Dopo le considerazioni del prof. Telmo Pievani e quelle del prof. Ferrari

il PICCOLO

Gianluca Grignani

VIAGGIO ATTRAVERSO LE IMMAGINI

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don Pier Luigi, tocca ora al docente dell’Università Statale di Milano, dipartimento di matematica, prof. Bruno Cordani. Il titolo dell’ intervento introduttivo è “Evoluzionismo darwiniano, fisica classica, fisica moderna: paradigmi a confronto”. L’argomento pare difficile ai più, ma la regola del caffè filosofico è quella di non fare

trattati di tipo accademico, bensì quella di affrontare nel modo più comprensibile aspetti culturali di particolare interesse per tutti. “Se lo spirito dei tempi influenza la visione del mondo ed in particolare l’elaborazione scientifica, oggi – nella dimensione culturale del relativismo – anche la teoria di Darwin pur nella sua serietà, è impossibilitata ad assumere

un ruolo di visione del mondo assoluta e totalizzante”. Su queste considerazioni, e sul dibattito che sicuramente si svilupperà fra i presenti – anche sulla base dei precedenti incontri sull’argomento –, si chiude il progetto “creazionismo/ evoluzionismo”, lasciando peraltro aperta – ma ora con più consapevolezza – ogni valutazione conclusiva.

tragico. Era un omino spelacchiato di cinquantaquattro chili. Veniva da quella terra luminosa che è la Romagna, terra di poeti selvatici e visionari, che hanno il pallino di arrivare in cima al mondo. Ambientato nella riviera romagnola, tra un ombrellone, una sdraio e un manubrio di bicicletta, il mo-

pare una ricetta medica prescritta da un dio clemente. Oppure il titolo di una tragedia moderna, potente sulle verticali delle montagne, tragicamente in bilico sui gradini della vita, che parte dalla riviera romagnola e infila le salite di Italia e di Francia per spegnersi nella solitudine di un mare di inverno».

NARRATIVA

Incontro con Mario Desiati

Alla Biblioteca Civica Mercoledì 12 novembre secondo appuntamento della rassegna “Parole di fuoco-incontri con gli autori” promossa dalla biblioteca civica di Crema. Stavolta l’autore è Mario Desiati ed il libro “Il paese delle spose infelici”, Mondadori 2008. L’autore che vive a Roma, è editorialista di Panorama e direttore editoriale di Fandango libri. E’ alla sua terza pubblicazione in veste di romanzo. Mario Desiati “ti porta nel cuore di una terra insieme magica e reale, dove la tragedia coesiste con la farsa e la poesia, e dove da una piazza di paese semivuota è possibile assistere all’ascesa di un bizzarro personaggio a sindaco di Taranto e signore della televisione”.

Il libro di Mario Desiti

Forse prefigurazione o ritratto in miniatura dell’Italia intera. L’intervista durante la serata - ore 21 biblioteca civica di Crema - è a cura della giornalista cremasca Cristina Marinoni.


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il PICCOLO

Appuntamenti

giornale del

Cremasco Venerdì 7 Novembre 2008

Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA

Fino al 7 novembre 08

Fino al 16 novembre 08 cremona Mostra .......E' Donna Mostra fotografica di Giorgio Scolari. Orario: dal lunedì al sabato 9-13/15-19. Domenica e festivi 10-13/15-19 Centro Espositivo Ex Chiesa di San Vitale - piazzetta sant'Angelo.

crema Link 2008 Incontri di Orientamento per gli studenti delle scuole medie inferiori e i loro genitori. Sala dei Ricevimenti e Sala Alessandrini.

Fino al 18 novembre 08 crema Mostra I sette vizi capitali Collezzione d'arte della pittrice Wlady Sacchi. Orario: ore 10-12,30 e 16-19,30 sala Polifunzionale di Santa Maria di Porta Ripalta (via Matteotti).

Fino al 13 novembre 08 cremona Mostra Non muoio neanche se mi ammazzano Celebrazione di Giovannino Guareschi nel centenario della nascita. Orari: 8-13,30 / 16,30-19,30 - Palazzo Trecchi (Via Trecchi, 20).

Fino al 30 novembre 08 cremona Mostra Ugo Stringa: Ai Confini del Tempo Mostra di pittura del noto artista cremasco. Orario: dal lunedì al sabato 9-13/15-18; domenica e festivi 10-13/15-19 Palazzo Stanga (via Palestro, 36).

Fino al 16 novembre 08 cremona Mostra L'Arte Italiana dal 1945 / Pittura e Astrazione Arte e linguaggio negli anni 70' Orario: dal lunedì al venerdì 9-12,30 e 1519; sabato e festivi 17-19. Fondazione Città di Cremona piazza Giovanni XXIII, n°1.

Fino al 5 dicembre 08 cremona Mostra AnticoVecchioModerno Incontro nel Museo di Storia Naturale di oggetti di epoche diverse. Orario: da martedì alla domenica dalle 9 alle 13 Museo Civico di Storia Naturale (parco del Vecchio Passeggio).

Fino al 16 novembre 08 casalmaggiore mostra Ercole Priori: Disegni e Sculture Personale dedicata al famoso Artista. Museo Diotti. Costo: 3 euro. Fino al 16 novembre 08 cremona Mostra In Ricordo di Carla Bergamasco Cortese Galleria di ritratti dell'allieva di Carlo Vittori. Orario: feriali dalle 17 alle 19,30; festivi dalle 16,30 alle 19 - Adafa di Casa Sperlari (Via Palestro, 32).

SPETTACOLI

ALTRO

Dall'8 all'11 novembre 08 cremona fiera Il Bontà Salone delle eccellenze enogastronomiche artigianali e delle attrezzature professionali. Orario: da sabato a lunedì dalle 10 alle 20. Marted dalle 10 alle 18 - CremonaFiere (piazza Zelioli Lanzini, 1). 9 novembre 08 PANDINO COSE D'ALTRI TEMPI Tradizionale mercatino di antiquariato Orari: dalle ore 9 alle 19 Castello Visconteo. 9 novembre 08 RIVOLTA D'ADDA MOSTRA-MERCATO DELL'USATO E PICCOLO ANTIQUARIATO Piccolo antiquariato, mobili, oggettistica, dipinti. Orario: ore 8.30/19 -

Fino al 14 dicembre 08 cremona Mostra Enrico Della Torre «Prove» Orario: da mercoledì al sabato: 10,30-12,30 / 16,30-19,30; domenica: 16,30-19,30 Galleria Daniela Rallo (piazza Sant' Abbondio, 1). Presentazione dei lavori del famoso pittore nativo di Pizzighettone. Fino al 31 gennaio 09 cremona Mostra Alfonso Martini / Gran Gourmet Inaugurazione della mostra d'arte sabato 25 Ottobre alle ore 17,30.

8 novembre 08 castelverde Teatro MANIACI TEATRALI in «GIALLO DI SANGUE BLU» Una comica risoluzione di un caso di omicidio. Orari: ore 21.15 via Martiri della Libertà Teatro parrocchiale.

Piazza Vittorio Emanuele II°. 9 novembre 08 CASTELLEONE MOSTRA-MERCATO DEL PICCOLO ANTIQUARIATO Mercatino di antiquariato, oggettistica d'epoca, collezionismo, dipinti e artigianato artistico. Centro Storico - Orario: dalle ore 9 fino al tramonto. 13 novembre 08 cremona mostra mercato le Città DE.CO in tour Mostra Mercato dei prodotti a Denominazione d'Origine Comunale. I Produttori di 40 Comuni d'Italia presentano le loro eccellenze gastronomiche. Orario: dalle ore 10 alle ore 20 - corso Garibaldi e Portici di Palazzo Cittanova. 9 novembre 08 CAPPELLA DE' PICENARDI CASTAGNATA All'aperto. 9 novembre 08 CREMONA MARCIA DEL RINGRAZIAMENTO Manifestazione podistica su tre percorsi di 6 -11-22 Km (inizio ore 8 - termine ore 13.30) - partenza da via del Sale (Supermercato Coop).

Osteria Garibaldi Caffè (corso G. Garibaldi, 38). 7 novembre 09 cremona incontro La Bellezza e il suo significato: la riflessione estetica Conversazione d'arte organizzata dall'associazione culturale Eridano. Orario: ore 17,30 sede Avis (via Massarotti, 65). 7 novembre 09 cremona incontro Caro Cibo, nella mia Famiglia sei diventato un problema Convegno sulla tematica dei disturbi alimentari come bulimia ed anoressia. Orario: dalle ore 9 alle ore 17 sala Puerari / Museo Civico Ala Ponzone (via U. Dati, 4). 8 novembre 09 cremona incontro La Scuola migliora: Conosciamo insieme la Legge Gelmini Forza Italia Giovani riflette sulle novita' introdotte dal decreto Gelmini in materia scolastica. Orario: ore 18 - Sala Zanoni (assessorato Politiche Educative via del Vecchio Passeggio, 1). 8-9 novembre 09 cremona incontro Visita al Palazzo Silva-Persichelli Dopo il restauro è di nuovo visitabile il Palazzo Siva-Persichelli, Cittadella della Giustizia, sede del Tribunale e della Procura. Orario: sabato 8 novembre alle ore 15 e alle ore 16. Domenica 9 Novembre alle ore 10 e alle ore 11. I Gruppi-Visita saranno composti al massimo da 30 unità. (Via dei Tribunali, 13). 12 novembre 09 cremona incontro Il Romanzo della StoriaVortice d'inganni Elena e Michela Martignoni presentano il libro “ Vortice d'inganni”. Orario: ore 17,30 - sala Puerari (Museo Civico Ala Ponzone).

9 novembre 08 casalmaggiore Teatro Sussulti di luce Serata benefica di danaza, teatro in favore dell'Ospedale Oglio Po. Orario: ore 21 Teatro Comunale di Via Cairoli.

9 novembre 08 PALAZZO PIGNANO SAGRA DI SAN MARTINO 11 novembre 08 CHIEVE FESTA DEL RINGRAZIAMENTO Tradizionale sagra autunnale Piazza Roma - Orari:

musica

Ada Legori in mostra a Castelleone

Ospite in novembre dello Studio d'arte Via Quartiere 3, a Castelleone, è l'artista Ada Legori, che espone i suoi disegni. L'inaugurazione della mostra è sabato 8 novembre alle 15.45. Le opere saranno visionabili: domenica 9 (ore 10/19), sabato 15 (ore 17/19), domenica 16 (ore 11/13), sabato 22 (ore 17/19), domenica 23 (ore 11/13). Ada Legori frequenta il liceo artistico a Milano e successivamente si diploma in scenografia presso l’Accademia di Brera di Milano. Dall’accademia viene indicata alla Rai, sede di Milano con la quale inizia la collaborazione nel 1961. Numerosi sono gli spettacoli, nella rivista, nel varietà, e nell’intrattenimento, di cui firma le scenografie, gli arredamenti e talvolta anche i costumi, collaborando con autori quali Marcello Marchesi, Renzo Puntoni, Terzoli e Vaime. Queste alcune trasmissioni Rai di cui ha curato le scenografie: Portobello, Settevoci, l’Amico del Giaguaro, Canzonissima, Un Due Tre, No No Na-

nette, Acqua Cheta, Numeri Unici, La Sberla, La tivù delle Ragazze, Va pensiero, I miei primi quarant’anni. Per il cinema firma le scenografie di otto lungometraggi, nel 2005 la fiction trasmessa su Rai Uno La bambina dalle mani sporche. Dal 1975 realizza le scenografie di numerosi films pubblicitari. La mostra che Ada Legori presenterà a partire dal giorno 8 novembre 2008 presso lo Studio d’Arte via quartiere 3, a Castelleone, si compone di disegni su carta, anche di grande misura, con tratto a olio.

L’Oroscopo Della Settimana di Romeo

In questo periodo potreste provare a pianificare qualcosa, ma non è detto che vi lasceranno il dovuto spazio per agire come vorreste. Nei prossimi giorni fareste bene a concedere il beneficio del dubbio alle persone che non conoscete e che non potete rimproverare per piccole sciocchezze. Verrete messi alla prova dalla fortuna. Infatti ci saranno più occasioni in cui potreste cogliere al volo delle occasioni, ma sta solo a voi reagire nel modo giusto. Accettate che alcune situazioni abbiano preso il loro corso. Non dovete necessariamente fossilizzarvi su queste per trovare il vostro equilibrio e la vostra pace! Usate la vostra forza per cercare di cambiare qualcosa all'interno dell'assetto familiare o professionale. Verrete apprezzati soprattutto per la vostra sincerità. Voi avete il potere di portare molta gioia nella vita delle persone che frequentate, sia per la vostra sincerità, che per la vostra ingenuità, che per la vostra allegria. Anche se il romanticismo esasperato vi infastidisce, cercate di lasciar sfogare chi ne ha molto bisogno e vuole ostinatamente continuare a crederci. Cercate di mettere la vostra famiglia al primo posto poiché contano su di voi e sulla vostra capacità di risolvere qualsiasi situazione con molto temperamento. Avete bisogno di sfogarvi con una persona che vicina, poiché si stanno alternando tutta una serie di situazioni che difficilmente saprete gestire senza un aiuto.

13 novembre 08 cremona concerto Giornata Nazionale del Diabete Giornata di sensibilizzazione nei confronti del diabete con screening della glicemia, distribuzione di gadget e concerto con il Coro Caudana. Il Ricavato sarà devoluto a sostegno dell'Associazione Diabetici. Orario: dalle ore 10. Concerto alle ore 17 - Area Ex Borsino della Camera di Commercio.

Nei prossimi giorni potrebbero crearsi le condizioni giuste e necessarie per prendere in considerazioni mutui, finanziamenti o operazioni bancarie. Se state cercando un modo per trasformare la giornata, in una grande giornata, cercate di coinvolgere quanta più gente possibile nei vostri progetti. C'è probabilmente una persona che è sentimentalmente coinvolta da voi, molto più di quanto avreste immaginato e che non perde occasione per dimostrarvelo.


Coffee Break

A

nche le belle piangono. Parafrasando una buffa telenovela degli Anni 80, indichiamo la situazione sentimentale di alcune starlette della televisione italiana, che da più parti hanno sbandierato la loro solitudine. Difficile credere che donne tanto desiderate degli uomini italici (e non solo) possano soffrire di mal d’amore, ma pare sia proprio così. Insomma, la crisi di coppia non risparmia proprio nessuno e sembra essere il marchio degli anni Duemila.

il PICCOLO

Le bellone della tv soffrono di solitudine

Sono tante le “bellone” che ammettono di essere single: Alessia Marcuzzi, Elisabetta Canalis, Paola Barale, Manuela Arcuri e Michelle Hunziker. A tutte sono stati attribuiti numerosi fidanzati, ma alla resa dei conti nessuno che durasse più di un battito di ciglia. Sarà vero quanto affermato da Simona Ventura, che le donne della tv non trovano un uomo disposto a stare nell’ombra accanto a loro, ma alla base vi saranno anche problemi di altra natura. Per esempio, la Hunziker è stata sposata con un marito

più famoso di lei (Eros Ramazzotti), ma la storia è finita ugualmente non senza polemiche e gossip vari. La subrette svizzera si è detta tanto delusa da affermare in un’in-

giornale del

CREMASCO Venerdì 7 Novembre 2008

Kate Moss, diventa donna comune

tervista che non si sposerà più. Detto che in Italia esistono problemi più gravi delle pene di cuore di Michelle, prendiamo atto della presa di posizione che è condivisa da molte donne del

Un'immagine recente di Kate Moss

Pene d’amore per molte starlette del video Un primo piano di Michelle Hunziker, a lato Manuela Arcuri e sopra Paola Barale

pianeta. Non basta diventare famosi per risolvere d’incanto i problemi personali e ciò che appare sui giornali più essere davvero effimero. Gossip a parte, la Hunziker lancia un messaggio educativo a tutti i genitori: “Per il bene dei figli bisogna mettere da parte tutto e non denigrare il proprio partner”. Fosse sempre vero…

Kate Moss torna sulla terra. Una delle top model più pagate, fotografate e ammirate del mondo, dopo varie vicissitudini è ora immortalata dai fotografi per mettere in risalto i suoi difetti. In questi giorni circola sul web una foto che raffigura una Moss invecchiata, che mostra nitidamente i segni di una vita vissuta pericolosamente e con tanti eccessi. Del resto, negli ultimi tempi la modella è apparsa non in forma e barcollate durante le sfilate londinesi, ma negli ultimi scatti era semplicemente poco truccata e paparazzi spregiudicati hanno esaltato i segni del tempo sul volto della 34enne inglese. Kate Moss era affaticata da 11 ore di volo, ma questo non giustifica una forma poco consona a una top model. Insomma, Kate Mossa sembra proprio diventata una donna comune, con i suoi difetti. Sarebbe meglio lasciarla in pace.

IL CASO: dopo il grande successo di questa estate

Giusy Ferreri fa subito centro anche con il nuovo singolo

Chi si dimentica del tormentone dell’estate? Non c’è dubbio che stiamo parlando del brano “Non ti scordar di me” di Giusy Ferreri, l’ex commessa resa famosa dalla trasmissione “X Factor”. La Ferreri ha vissuto un’estate da grande star della musica, grazie a una canzone che è diventata la colonna sonora della bella stagione. Tanto successo rischia però di far girar la testa, ma Giusy sembra non voler perdere di vista la realtà e in una recente intervista ha affermato di non essere certa che farà la cantante a lungo. Timori che sembrano però ingiustificati, visto che la cantante lanciata dalla trasmissione di Raidue, ha di nuovo fatto cen-

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tro con il brano “Novembre”. Il singolo, scritto e prodotto da Tiziano Ferro, dopo dieci giorni dalla sua uscita è già tra i primi brani scaricati da internet. Ma non è tutto: il prossimo 14 novembre sarà disponibile anche l’album dal titolo “Gaetana”. “La tv l’ha fatta conoscere più rapidamente – ha rivelato Mara Maionchi – ma prima o poi Giusy sarebbe esplosa ugualmente”. Visto il grande successo della Ferreri, ci si domanda se nella nuova edizione di “X Factor” vi saranno altri giovani di talento. La Maionchi dice di aver ascoltato alle selezioni almeno un paio di ragazzi straordinari. Se lo dice lei…

Giusy Ferreri, dopo il seccesso dell'estate, ha fatto ancora centro con il brano "Novembre"


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Programmi televisivi da Sabato 8 a Venerdì 14 Novembre

Zingaretti innamorato del “suo” commissario

M

ontalbanoZingaretti, un connubio inscindibile. Lo è tal punto che l’attore romano si è rimangiato la parola data tre anni fa, quando annunciò di non voler più interpretare il ruolo del commissario nato dalla penna di Andrea Camilleri. “Quando uno dice una stupidaggine – ha rivelato Luca Zingaretti – deve avere il co-

raggio di ammetterlo”. Domenica e lunedì scorsi sono andati in onda i primi due episodi dei quattro previsti, nei quali abbiamo anche vinto un Montalbano travolto dalla passione amorosa, che bacia con passione una ragazza di vent’anni. Per la prima volta il commissario siciliano è attorniato da belle donne, alle quali non sa resistere. Lunedì prossimo sarà la volta dell’episodio dal titolo

L’attore romano è tornato nei panni del personaggio creato da Cammilleri

Sopra e a lato due immagini di Luca Zingaretti nei panni di Montalbano

tv

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la 7

Una valanga di risate con Vacanze di Natale 2000

sabato 8

“La pista di sabbia” e per finire il 17 novembre è in programma “La luna di carta”, presentato all’inizio di ottobre in anteprima a New York per la rassegna di fiction Rai negli Stati Uniti. Un successo annunciato anche per questa miniserie

domenica 9 Lunedi’ 10

(sempre con la regia di Alberto Sironi), alla luce dei numeri del passato. I 14 episodi precedenti (andati in onda 64 volte tra prime visioni e repliche) hanno inchiodato davanti ai teleschermi addirittura 350 milioni di spettatori. Lunedì, Raidue ore 21.30

Martedi’ 11

Una domenica sera all’insegna della risata con due mattatori come Christian De Sica e Massimo Boldi, impegnati in “Vacanze di Natale 2000”. Appartenente al filone di successo dei film di Capodanno, la pellicola (del 1999, diretta da Carlo Vanzina) è ambientata a Cortina d’Ampezzo nella settimana natalizia. La trama. La famiglia romana Covelli (De Sica e Scattini) e i coniugi milanesi Colombo (Ussi e Boldi) sono alle prese con il fidanza-

mercoledi’ 12

mento dei loro figli e protagonisti di un sacco di situazioni intricate. Nel film troviamo anche Nino D’Angelo (il cameriere Pasquale Esposito), diventato miliardario grazie alla vincita al Superenalotto e in vacanza con la sua numerosissima famiglia, la modella Megan Gale che interpreta se stessa e Carmen Electra nel ruolo di Esmeralda. Una valanga di risate come è nella tradizione della coppia De Sica-Boldi. Domenica, Canale 5 ore 21.30

giovedi’ 13

venerdi’ 14

11.30 12.30 13.30 14.00 14.30 16.15 17.00 17.15 17.40 17.45 18.50 20.00 20.35 21.30 23.50

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07.00 09.20 09.50 10.10 12.30 13.00 14.00 17.10 17.45 20.00 20.30 21.10 23.20 01.05

omnibus weekend l'intervista. Attualita' dogs with jobs. Doc. quando torna l'inverno tg la7 - sport 7 in tribunale con lynn rugby: italia- australia big game l'uomo che volle farsi re. Film tg la7 la valigia dei sogni il gatto. Film crozza italia. Varieta' tg la7 - M.o.d.a.

09.20 09.50 10.00 12.30 13.00 14.05 16.00 17.45 20.00 20.30 20.35 21.30 23.40 00.30 01.25

la settimana. Attualita' dogs with jobs. Doc. un americano a parigi tg la7 - sport 7 in tribunale con lynn l'ispettore barnaby il marito. Film il boss e la matricola Tg La7 sport 7 chef per un giorno. Att. crozza italia live. Var. reality. Attualita' sport 7 - tg la7 tre colori - film blu

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punto tg due minuti un libro il tocco di un angelo matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore miss italia. Film mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' l'infedele. Attualita' storia proibita: l'italia fu ferita

09.15 10.10 10.15 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 16.15 19.00 20.00 20.30 21.30 23.15

OMNIBUS LIFE. Attualita' punto tg due minuti un libro il tocco di un angelo matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore gli amanti dei 5 mari mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' impero. Attualita' sex & the city. Telefilm

10.15 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.00 19.00 20.00 20.30 21.30 23.50 00.05 00.55

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10.10 10.15 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.35 00.50

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il PICCOLO

giornale del

Cremasco Venerdì 7 Novembre 2008

Il pugile e la ballerina

cinema programmazione settimanale cremona Megacine CremonaPo (199.404.406) www.cremona.megacine.it • 007 - Quantum Of Solace • Babylon A. D. • Frontiers • High School Musical 3 • Il Passato È Una Terra Straniera • Pride And Glory • The Burning Plain • Tropic Thunder • Wall-E Tognazzi (0372 458892) • Giù Al Nord • 007 - Quantum Of Solace • High School Musical 3

Filo (0372 411252) • Vicky Cristina Barcelona • Lunedì 10: Concerto • Giovedì 13: Serata Musicale crema Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • 007 - Quantum Of Solace • High School Musical 3 • Pride And Glory • Frontiiers • Giu' al Nord • Babylon A.D. • Wall-E

Rassegne a 3euro cinema qualita’ "Ora o mai più" • L'Uomo che Ama (lunedì) "Cineforum" • Paranoid Park (martedi') "Over 60" • L'Uomo che Ama (mercoledi') "Cineforum" • La Banda Baader Meinhof (giovedi') castelleone Cineteatro Giovanni Paolo II (0374 56052) • Hancock • Piccolo Grande Eroe • Giovedi - Cinema d'Essai Il Papà di Giovanna

ostiano Cinema Don Rosa (0372 840405) • Wall-E pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Un Altro Pianeta • Frontiers • The Burning Plain - Il Confine Della Solitudine • Il Pugile E La Ballerina • Deep Water • Just Friends - Solo Amici • Tiffany E I 3 Briganti • 007 - Quantum Of Solace • Un Gioco Da Ragazze

E’ la storia di Enzo e Fabio, una strana coppia che vive a Roma. Il primo è un mercante d’arte, è omosessuale e ama non corrisposto Fabio, pugile in declino e di differenti gusti sessuali. Nel racconto il prima e il dopo si confondono e si sovrappongono come se la storia cercasse strade capaci di districare le ragioni di questo amore impossibile. Anche Osho e Carletto sono una strana coppia: passano le giornate facendo piccole truffe, fingendosi polizziotti. Le due coppie vivono una vita parallela fatta di incomprensione e violenza. Sono infelici, vittime della loro solitudine. Si tratta di un film drammatico.

dI Giulio Manfredonia

CINEMA - “Quantum of Solace” sbanca il botteghino in Gran Bretagna

007 torna come agente segreto

E’ già un successo l’ultima avventura di 007 con Daniel Craig, per la seconda volta nei panni dell’agente segreto. Il film, infatti ha battuto il record britannico di incassi: sabato, nel primo giorno di proiezione, ha guadagnato 4,9 milioni di sterline (oltre 6 milioni di euro). Tradito da Vesper, la donna che amava, nel nuovo film 007 deve combattere

l'istinto di trasformare la sua missione in una questione personale. Cercando di scoprire la verità, Bond interroga Mr. White che rivela come l'organizzazione che ricattava Vesper sia molto più complessa e pericolosa di quanto immaginasse. Il lavoro di intelligence collega un agente MI6, che ha tradito l'agenzia, ad un conto bancario a Haiti dove, per uno scambio di persona, Bond conosce la bella e aggressiva Camille, una donna che ha una vendetta personale da portare a termine. Camille accompagna Bond da Dominic Greene, un uomo d'affari senza scrupoli, che è tra i membri principali della misteriosa organizzazione. In una missione che lo porta in Austria, Italia e in Sudamerica, Bond scoprirà che Greene è impegnato in una cospirazione per prendere il controllo di una delle risorse naturali più importanti del mondo, che lo spinge a stringere un patto con il generale in esilio Medrano.

sabato 8

canale 5

italia 1

rete 4

SOL REGINA po

25

Genere: Avventura

Di Marc Forster

Cast: Daniel Craig, Mathieu Amalric, Judi Dench, Olga Kurylenko, Gemma Arterton, Jeffrey Wright, Stana Katic, Giancarlo Giannini. Durata: 106 minuti. Produzione: Gran Bretagna, Usa 2008

Giovanni Biondi

Dentro le notizie...

Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore all'ambiente e all'agricoltora della Provincia di Cremona, Giovanni Biondi parlerà dei principali eventi del territorio. • Elezioni americane; • Discarica di Amianto di Cappella Cantone; • Cremona: Pronta la guida ai ristoranti 2009 - Il 10 novembre "vernice" al Bontà; • Cremona: Guareschi in mostra al Trecchi; • Premio "Angelo Ferri" Premi d'Onore al Merito Sportivo. La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.

I protagonisti dell'ultimo film di 007 dal titolo "Quantum of Solace" in azione

domenica 9 Lunedi’ 10

Martedi’ 11

mercoledi’ 12 giovedi’ 13

venerdi’ 14

08.00 08.50 09.50 09.20 13.00 13.45 14.10 15.30 18.50 20.00 20.30 21.10 00.40 01.30

tg5 mattina loggione. Musicale amici libri. Attualita' maurizio costanzo show tg5 - meteo 5 il supermercato. Sit-com AMICI. Reality verissimo. attualita' chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 STRISCIA LA NOTIZIA c'e' posta per te. Varieta' nonsolomoda: globish news. attualita' tg5 notte/meteo5

08.00 08.50 09.40 09.45 13.00 13.35 14.35 16.30 18.50 20.00 20.40 21.30 23.30 01.40

tg5 mattina LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. attualita' tgcom verissimo . attualita' - r Tg 5 - meteo 5 belli dentro. Telefilm AMICI. Reality questa domenica. Varieta' chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 paperissima sprint vacanze di natale 2000 maurizio costanzo show tg5 notte/meteo5

08.50 11.00 13.00 13.40 14.10 14.45 16.15 16.55 17.55 18.50 20.00 20.30 21.10 23.30 01.30

mattino cinque. attualita' forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap centovetrine. soap uomini e donne. attualita' AMICI. Reality pomeriggio cinque tg5 minuti - meteo chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia zelig. Varieta' matrix. attualita' tg5 notte - meteo 5

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mattino cinque. attualita' forum. attualita' Tg5 - meteo beautiful. soap centovetrine. soap uomini e donne. attualita' AMICI. Reality pomeriggio cinque tg5 minuti - meteo chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 striscia la notizia e' nata una... stella gemella. Film maurizio costanzo show

08.50 11.00 13.00 13.40 14.10 14.45 16.15 16.55 17.55 18.50 20.00 20.30 21.10 23.30 01.30

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08.50 11.00 13.00 13.40 14.10 14.45 16.15 16.55 17.55 18.50 20.00 20.30 21.10 23.30 01.30

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Espugnato il Voltini

Il Pergocrema incassa due reti. Andreini segna ma viene espulso. Nuova rosa per Novara

L

di Angelo Raider

o scorso 2 novembre, un Lecco corsaro, ben messo in campo dal bravo Adriano Cadregari, meritatamente, nello scontro diretto salvezza ha sconfitto e, soprattutto, messo alle corde il Pergocrema. Un 2-1 meritatissimo quello dei lariani. Altro che tabù, il Voltini è infestato da una vera e propria maledizione. Detto questo però è bene sottolineare per l’ennesima volta il seguente fondamentale concetto: dopo tre anni di lotta al vertice nei piani alti della classifica, quest’anno, l’obiettivo stagionale del team cannibale,

ritano però rispetto, gratitudine e fiducia. Se dopo trent’anni la Cremonese, evento assolutamente straordinario, eccezionale, è tornata ad esibirsi in campionato allo stadio Voltini, il merito è soltanto del Berga e dei suoi ex compagni di cordata. A proposito, il presidente del sodalizio bergacremasco ha i contatti giusti per apportare le opportune modifiche di mercato ad un organico bisognoso di innesti. Un centrocampista, una prima punta e un difensore centrale di peso arriveranno (presto) per provare a dare ossigeno all’ambiente, ma adesso non è il caso di drammatizzare, anche se, a Novara (campo tosto) i ragazzi dovessero (ma-

La Prima Divisione per Crema è un punto d’arrivo prestigioso da difendere, senza però inscenare processi sommari e, soprattutto prematuri. Squadroni del calibro di Verona e Ravenna hanno gli stessi punti dei Piantoni Boys, altre realtà calcistiche blasonate quali Sambenedettese, Legnano, Monza e Pro Sesto, in classifica stanno addirittura peggio dei gialloblù autoctoni. Insomma, il Ko subito dai lariani di Cadregari fa male, ma non è il caso di sparare sulla truppa canarina. Filippo “Tardelli” Sambugaro e soci, per salvare la pelle nella nuova dimensione agonistica dovranno sudare non sette, ma quattordici camicie, dopo anni di caviale e

I gialloblù sono stati sconfitti al Voltini dal Lecco (Su oncessione dell'US Pergocrema)

rosa agonistica alla mano, è quello di lottare per la salvezza. L’attuale posizione in classifica della truppa “canarina” quindi, almeno per il momento, è in piena sintonia con i programmi societari.

champagne, fisiologicamente, la dieta dei fantastici sostenitori gialloblù, volenti o dolenti muterà aspetto e gusto. Così va il mondo, Stefano Bergamelli (resista “pres”), Lord Max Aschedamini e soci me-

L'AVVERSARIA Il Novara Centenario capolista (è nato proprio nel 1908 come l’Ac Crema nostrano, ndr) punta diritto alla promozione in serie B. Mister Egidio Notaristefano e i suoi collaboratori Oreste Didonè, Gianpaolo Spagnulo (ex bandiera e portiere del Genoa, ndr) e Gigi Asnaghi “dispongono” di una rosa assolutamente all’avanguardia, competitiva. I pezzi forti? L’attaccante (“pupillo” dell’ex trainer gialloblù Daniele Fortunato, ndr) Cristian Bertani e l’esperto regista Fabio Gallo. La compagine novarese è la terza forza piemontese calcistica dopo Juventus e Torino; il presidente Carlo Accornero, l’amministratore delegato Massimo De

lauguratamente) perdere. «Almeno con Daniele Fortunato vedevamo qualche trama offensiva» questo lo sfogo più ricorrente in tribuna lo scorso weekend, al termine dell’inguardabile sconfitta del Pergo

Salvo e il general manager (addetto ai lavori preparato ed interessante) Sergio Borgo, in fase di calciomercato estivo hanno lavorato bene. Fa sul serio questo Novara interlocutore privilegiato, dalle sue parti in Piemonte, del locale Csi e dalla partecipe, capillarediocesi “calcistica”. Lo stadio dei ragazzi allenati da Notaristefano è intitolato a sua maestà Silvio Piola gloria autoctona e nazionalpopolare. Reduci dal pareggio (agrodolce e interlocutorio) esterno in quel di Cesena, Gallo e soci, contro il Pergo, proveranno in tutti i modi a conquistare tre fondamentali punti per alimentare la striscia positiva. Cremonese, Spal, Pro Patria e Padova, vale a dire le dirette avversarie nell’avvincente “corsa pro-

con il Lecco. Oscar Piantoni (mister urge una scossa!) è stato arruolato per dare concretezza alla formazione cremasca, tra un mese, il giudizio nei suoi confronti potrà essere aggiornato e completato. Al cospetto del team lecchese, l’infortunio (lungo stop) di capitan Stefano Ragnoli è costato carissimo. Probabilmente Piantoni ci ha messo (poi) del suo varando un assetto troppo offensivo (ma macchinosa) con tre punte e tenendo Facchinetti (ennesima esclusione) in panchina. Lo statico centrocampo “cannibale” e una difesa ballerina, oggi non riescono a reggere Andreini (out per squalifica nella prossima delicatissima trasferta), “Mutu” Bonazzi e Le Noci schierati contemporaneamente. A proposito di “Crespo” Andreini, una sottolineatura, pare utile: là davanti è troppo solo e isolato, costretto a una generosa, dispendiosa lotta contro i difensori avversari, tra l’altro messi meglio fisicamente. Al secondo portiere Danilo Russo, subentrato settimana scorsa all’acciaccato (e insicuro) Brivio, va infine la massima solidarietà: per buona parte del secondo tempo, sei o sette barbari travestiti da (pseudo)tifosi lecchesi l’hanno coperto di sputi. Analogo scambio di cortesie (ricambiato) c’è stato pure con Sandro Andreini nella prima parte del match. Mette decisamente tristezza, a volte, la frenesia di determinati (e malati) aspetti del moderno calcioshowbusiness. Vecchio Pergo, alla faccia delle tante assenze e della crisi, a Novara tieni duro. La recessione in fondo non fa ancora paura.

mozione” faranno sicuramente il tifo per il malmesso (ma vivo) Pergocrema. Gli aristocratici azzurri sabaudi giocano con il modulo tattico 4-3-1-2 e sanno far girare la palla come si deve. Con 14 reti all’attivo, l’attacco novarese è il secondo del girone, la difesa ha beccato invece 8 reti. “Sostenuta” dai tifosi di casa, “dalla curia” e dal quotidiano sportivo Tuttosport, la prima della classe, dopo anni di purgatorio, a occhi aperti sogna il salto nella cadetteria calcistica. Oltre alla prima punta Bertani, i difensori del Pergocrema dovranno seguire con estrema attenzione le giocate del fantasista Rubino. E… occhio ai calci piazzati dell’evergreen Gallo, illustre professionista del football italico.

L'avvocato Palmieri, primo tifoso nerobianco

L’avvocato Mario Palmieri (tra i fautori dell’operazione “risveglio orgoglio nerobianco”, ndr), presidente del Comitato promotore del “Trofeo Angelo Dossena”, indubbiamente è un cremino a denominazione d’origine controllata garantita. Il noto legale, sportivo convinto, nonché esponente (di spicco) del Coni provinciale, per meriti acquisiti sul campo appartiene alla “premiata” combriccola di cremini vip. Qualche nome

degli altri illustri fans dell’Ac Crema 1908? Gigi Aschedamini (pluridecorato Ct della nazionale Fesik di karate), l’assessore allo sport Capetti, gli imprenditori “Ferdi” Bettinelli e Umberto Cabini (raffinato esteta), “Ciccio” Piantelli, l’enogastronomo “Nick” Pappalettera, Silvana Farea, “Paolo” Donarini, Marchetti, Pinetto Riboldi, i giornalisti Giovanni Bassi, Luca Bettini, Antonio Guerini e Roberto Rabbaglio (attuale speaker uffi-

ciale allo stadio), il calciofilo (patron dell’altro Fbc Crema) Ennio Valdameri, Giacomo Ferri (ex bandiera del Torino), il presidente del Panathlon Fabiano Gerevini, Sir Gianni Crotti, Alfredo Bettinelli (Gran Maestro di pesca). Insomma, la compagine nerobianca vanta illustrissimi ammiratori. Al “Dossena 2009” mancano ancora parecchi mesi, ma nei giorni scorsi, Palmieri ha attivato i suoi preziosi, irrinunciabili collabo-

ratori: la macchina organizzativa del prestigiosissimo appuntamento calcistico giovanile è già in moto. Tornato ad attirare pubblico e attenzione mediatica dalla primavera 2007, il prossimo “Dossena” promette bene, si annunciano gustose novità. Lo sport, l’amore profondo per il Crema e il Milan: queste le sane passioni del dottor Mario Palmieri, stimata “Eccellenza” cremasca da esportazione.

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AC Crema 1908

Fermato Spino, ora il derby della bontà... Gianlauro Bellani, vulcanico team manager del Pergocrema, settimana scorsa, dai microfoni della popolare emittente Radio Antenna 5 ha rilanciato l’idea: «Giocare un derby a sfondo benefico con il Crema nella primavera 2009? Perché no, potremmo verificare la fattibilità della sfida». La palla ora passa a Francesco Barbaglio e ai suoi collaboratori. Ovviamente il pathos della kermesse non avrà lo stesso eco delle recente (real)contesa tra Pergo e Cremonese, ma, trattandosi di iniziativa con scopo finale beneficienza, il tutto meriterebbe maggiori, “informati” … approfondimenti. Settimana scorsa intanto, sul terreno amico del “Bertolotti”, la truppa cremina allenata da Davide Fiorani ha fatto un ulteriore passo verso la conquista della salvezza diretta in Promozione. I Fiorani Boys, opposti all’ambizioso Calcio Spino griffato Alan Saldini (trainer da serie D, ndr) hanno conquistato un pareggio contratto, nervoso, ma, ai fini della graduatoria, abbastanza salutare. Il management nerobianco, nonostante le smentite (giustificate) ufficiali, punta ai playoff Eccellenza, ma “Giannini” Patrini e soci, sino a pochi mesi fa, militavano in Prima categoria; anche per questo, tutto sommato, il “punticino” scaturito dal big match con la compagine rivierasca va letto in chiave ottimistica. La (maggiore) pecca attuale del sodalizio allenato da “fashion”? Probabilmente la mancanza di una punta centrale, una degna alternativa all’esperto Raimondi. Tornerà sul mercato a gennaio il direttore sportivo Carletto Brambillaschi? Lo scopriremo vivendo. Domenica intanto, l’Ac Crema 1908 farà visita alla malmessa Leoncelli guidata in panchina da Luigi Galli, ex coach di Cremonese e Fiorenzuola. Una vittoria a Vescovato, sicuramente alimenterebbe i sogni di gloria nerobianchi, ma sarà dura portare a casa la pelle sana e salva dalla Bassa cremonese. Il lanciato Calcio Spino invece riceverà tra le mura amiche la Soresinese di Riccardo Tessadori. A Spino, l’Eccellenza è (ampiamente) nel mirino.

casale vidolasco

Un pareggio d'oro col Palazzolo di Cantoni Dopo aver fermato (00), sul terreno amico (?) di Sergnano, il quotato Palazzolo di capitan Federico “Pinturicchio” Cantoni, il Casale Vidolasco, domenica farà visita all’ostico Desenzano. Sulla carta, la contesa si annuncia decisamente avvincente. Per la cronaca, prima e, a margine, del big match tra Casale e Palazzolo, Silvio Della Giovanna, esperto attaccante gialloverde, dai suoi tifosi casalaschi ha ricevuto un premio ricordo per i (suoi) trecento gol realizzati in carriera. L’attaccante lodigiano, ex bandiera del Fanfulla, nonostante la carta d’identità non più freschissima, a queste latitudini, sovente fa la differenza. Lo scorso weekend però, il buon Silvio si è mangiato una rete facile, facile. Chissà, magari,

l’ex punta del Voghera saprà rifarsi domenica sulle calcistiche rive del lago di Garda. La vetta del gruppo C dell’Eccellenza, per il momento, parla il dialetto bergamasco grazie alla premiata ditta capolista Pedrengo & Sarnico. In ripresa, dopo il cambio in panchina, è annunciata l’Orsa Iseo Cortefranca dei cremaschi Matteo Fornaroli e Dario Hubner. E’ invece, purtroppo, sempre ultima in classifica la nobile decaduta Romanese di Luca Coti. Il Casale presieduto da Giordano Boschiroli punta alla salvezza in Eccellenza senza il rischio della lotteria playout. Ebbene, salvo cambi di rotta improvvisi, l’obiettivo sembrerebbe alla portata della compagine sbarazzina allenata da Marino Bracchi, sereno maestro di football.


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Venerdì 7 Novembre 2008

Ciclismo

Il Giro del “centenario” snobba Milano Il capoluogo lombardo tagliato fuori. Si parte da Venezia il 9 maggio. L'arrivo a Roma

M

di Fortunato Chiodo

ilano fuori dal Giro o q u a s i . Nell’anno in cui Milano è la capitale europea dello sport, il Giro d’ Italia del Centenario ha declassato la città che la visto nascere la corsa rosa il 13 maggio del 1909, con la prima tappa: Milano- Bologna, e la passerella finale con: TorinoMilano. E’ come se annunciassero che Wimbledon

bledon. Cioè senza erba, ha firmato un sacrilegio. In generale, è sempre un po’ stupido e puerile ostacolare le novità. Le novità sono il sale della vita. Si sa il Giro e il Tour nella Grande Bouclé restano le ultime manifestazioni a livello mondiale capaci di conservare una propria liturgia, una propria tradizione, una propria sacralità. Il Tour non si sognerebbe mai, per nessuna ragione al mondo, di abolire l’arrivo dopo tre settimane di vagabondaggio sui Campi Elisi, con

politico di Milano, o un disamore per il ciclismo ? Uno sgarbo a Milano cancellato proprio nell’anno della storia centenaria, dicono una storia moderna a passo con i tempi, con passerella delle squadre in piazza San Marco, a Venezia, l’ 8 maggio prossimo. Il giorno dopo il via, con una cronometro a squadre al Lido di Venezia sulla distanza di 21 chilometri. Domenica 10 la carovana tornerà sulla terraferma con la Jesolo- Trieste, poi la Grado-Valdob-

Il Giro d'Italia compie cent'anni

ha steso un manto di tartan sulla mitica erba: possono esserci mille motivi logici, tutti buoni e fondati, ma per noi resta un ‘oscenità. Così ora questa idea di togliere Milano dal Giro, avrà mille motivi, più che altro economici, per partire al Lido di Venezia con la crono a squadre il 9 maggio e arrivare a Roma con una crono individuale il 31 maggio: ma da un punto di vista ideale ha steso un manto di asfalto sintetico sulla verde erba di Wim-

giornale del

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l’Arco di Trionfo a fare da solenne sfondo scenico. Il Giro, evidentemente si smarca, è un po’ come gli italiani- si smarcano e sono più ballerini, inaffidabili, voltaggabana. Evidentemente qualcosa è cambiato. Abbiamo asfaltato Wimbledon, che strano, soltanto l’anno scorso avevano fatto il diavolo a quattro per ottenere da Milano la giusta considerazione, sembrava fosse cominciata una nuova luna di miele, è già depennata, un autogogol

biadene. Il 12 maggio, martedì, è previsto un altro nobile ritorno: Padova, nove anni dopo la volata vincente di Ivan Quaranta in Prato della Valle ( 23 maggio 2000), ha scelto la città del Santo per rendere omaggio alla Società Ciclistica Padovani che celebra anch’ essa il proprio Centenario. Il giorno seguente la corsa rosa sale sui monti, da San Martino all’ Alpe di Castrozza a Alpe di Siusi, quindi da Bressanone a Myrhoffen, in Au-

stria. Poi da Innsbruck a Chiavenna ( 15 maggio), e si prosegue con la Morbegno- Bergamo( 16 maggio), prima di arrivare all’ ombra della Madonnina, con la partenza della: MilanoBiella, che precederà il 18 maggio il primo giorno di riposo. Si riprende con la Cuneo-Pinerolo, tappa monumento del Giro, poi via con la Torino- Arenzano ( 20 maggio), la crono individuale da Sestri Levante a Riomaggiore, la Lido di Camaiore-Firenze, prima della Campi Bisenzio-Bologna San Luca, la Forlì-Rimini, e della PergolaMonte Petrano. Il 26 maggio, secondo e ultimo giorno di riposo. Di nuovo tutti in sella dal 27 con la Chieti- Block Haus ( arrivo in salita), la Sulmona- Benevento, la suggestiva Avellino- Napoli Agnani, e il gran finale a Roma il 31 maggio con la crono individuale. Un giro innovativo, che a tratti ricorda quello del 1968, vinto dal belga Eddy Merckx, che affrontò le Dolomiti a metà corsa e si concluse a Napoli con il Block Haus posto al penultimo giorno. Roma sede d’arrivo. Solo nel 1911 ( vinse Carlo Galletti della Bianchi) e nel 1950 con lo svizzero Ugo Koklet, con 5’ 12” su Gino Bartali. Sarà un Giro che al passato si rivolge, ma per certi versi con il passato vuole anche rompere. Intanto chi ne esce a pezzi: Milano. La corsa rosa sarà ufficialmente presentata il 13 dicembre al teatro La Fenice di Venezia, ma intanto da qualche giorno si fa un gran vociferare.

Marvulli alla “ sei giorni” di Cremona, l’addio ufficiale alla leggenda Marco Villa

Con le Sei Giorni di Grenoble (Francia) e Amsterdam (Olanda ), è cominciato il carosello invernale, e si comincia a respirare aria frizzante anche a Cremona, città pronta a organizzare dal 6 all’ 11 febbraio 2009, con la regia del “CC Cremonese 1891- Gruppo Arvedi", un evento di spessore internazionale che ti fa andare in brodo di giuggiole, e senza troppa ironia, con i migliori specialisti del mondo impegnati sulla pista in legno che misura 200 metri allestita alla Fiera di Cremona, struttura che garantirà 3.000 posti, e un parterre, lo spettacolo è garantito. Claudio Santi, team manager d’ eccellenza internazionale, capace di sincronizzare sport e spettacolo, annuncia un cast di primo livello, un compito non facile, ma nemmeno impossibile, nel complesso fieristico

della città del Torrazzo, la qualità logistica dei servizi è straordinaria, la dimensione del parcheggio del polo di Cremona, a due passi con nodo autostradale, dove la gente ci prova e si diverte, bar, birreria, ristorante, il sottofondo della musica, l’abilità dello speaker lodigiano Stefano Bertolotti coinvolge anche i moribondi…. Una apoteosi indescrivibile, l’ ultima Sei Giorni del calendario, ma soprattutto per festeggiare, il nostro caro amico, Marco Villa, (ciclisticamente cresciuto alla Cremasca, con papà Ettore presidente), al giro d’ onore d’ addio del re dei seigiornisti, leggenda sui pedali con le sue trentanove primavere sulle spalle, professionista con una carriera lungimirante sulle spalle e un palmarès d’ oro, e tanti momenti di gloria. Cominciano a fioccare i primi nomi

del cast internazionale, con l’ ingaggio a Cremona dello svizzero Franco Marvulli ( specialista che vanta 4 titoli iridati nello scratch nel 2002 e 2003, e nell’ americana nel 2003 e 2007, e medaglia d’argento nella corsa a coppie ai Giochi Olimpici di Atene), un “ furetto” mai domo, vanta un palmarès di 22 vittorie alle sei giorni invernali. Claudio Santi, direttore generale dell’ organizzazione, si è riservato di annunciare il nome del suo compagno, e la rosa delle coppie. Non è facile allestire come dio comandi una Sei Giorni, cominciano a fioccare i primi approcci, è stato siglato un accordo con “Cremona Palace Hotel” che ospiterà atleti e ospiti della Sei Giorni, predisponendo una navetta del trasporto di tutti gli ospiti italiani e stranieri di dieci diverse nazionalità alla Fiera di Cremona.

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CC Cremonese-arvedi

Ingaggiati i figli d’arte, Moreno Moser e Pierino Baffi

Ciclismo, una tradizione di uomini che si tramandano di padre in figlio la passione per le due ruote. Il ciclismo non muore, direi, al contrario, si aprono nuove grandi strade e si aprono nuovi orizzonti, un cammino più lieve, più sereno, più attento nelle cose che rappresentano il piccolo o grande paesaggio della sua vita, la consapevolezza che l’uomo ricolloca nel gusto, più naturale, più semplice, la sintonia col passo della bicicletta e dei suoi valori, dei profumi della sua terra e germoglia…, in questo grande patrimonio del ciclismo casereccio, impegnato la ingaggiare figli di personaggi che hanno fatto la storia e leggenda del ciclismo "mondiale”. Promette e mantiene, vive e si allena su strada e su pista, Piero Baffi junior (nipote e figlio d’arte di nonno Pierino e papà Adriano), ingaggiato dal CC Cremonese 1891Gruppo Arvedi, gruppo sportivo più forte dell’acciaio, che quest’ anno ha svezzato e promosso nel mondo dei pro’ alla Lampre, Carlo Saronni (classe 1984, figlio di Beppe Saronni), non ha ancora ufficializzato la rosa della formazione Under 23, ma da fonti attendibili il team manager Bruno Leali, intende potenziare l’ organico, con una rosa di junior di grossa levatura tecnica, a cominciare dal trentino e figlio d’arte Moreno Moser (della saga dei Moser continua, è figlio di Diego e nipote di Francesco), puledrino di razza che vanta un palmarès di una dozzina di vittorie sta-

gionali e una miriade di piazzamenti, e con lui: il bergamasco Fabio Barbin ingaggiato dal Team Giorgi ( 8 vittorie), Federico Rizza ( 4 vittorie), Eugenio Alafaci dal Pedale Canturino (Campione Italiano e Lombardo su pista, con 4 vittorie su strada), i veronesi Dal Cappello ( 4 vittorie) e Michele Piccoli ( 2) proveniente dalla Ausonia Pescantina, ai

Piero Baffi junior

quali si dovrebbero aggiungere il bresciano Bordogna (Team Giorgi), Lorenzo Pavan (Castanese), Fabio Pulcini ( Team Giorgi), e Alessandro Terlisio del “Gs Ronco” di Gussago (Brescia), vincitore della classicissima “Coppa Dondeo”. Ci vorrebbe un “pallottoliere” a contare le vittorie, i ricordi, le gesta di questi campioncini di razza ( senza tanto bla… bla..), il dono della simpatia, saliti sul “ gradone” del podio nel 2008, e pronti a indossare i colori del “ CC Cremonese-Gruppo Arvedi”, del presidente Fulvio Feraboli.

federciclo

Oneta al Coni per il nuovo calendario

Il Comitato Provinciale della Federciclo di Cremona, presieduto da Angelo Oneta, ha convocato i dirigenti delle società del comprensorio per venerdì 7 novembre alle ore 20,30 al Coni di Cremona, per l’ assemblea ordinaria, nel corso della quale sarà illustrato il bilancio 2008, confermate le gare del calendario 2009, fatti i nomi dei premiati, e illustrata la consultazione del bilancio alla chiusura del quadriennio Olimpico. Le società sono invitate a segnalare i nomi dei candidati per il rinnovo delle cariche provinciali 2009- 2012, raccogliere le indicazioni da presentare alla prossima conferenza degli stati generali della Federciclo a livello regionale e nazionale, definire la data per le lezioni alle nuove cariche, varie ed eventuali. Vista l’ importanza degli argomenti da trattare all’

ordine del giorno, la presenza si annuncia massiccia. Nella grande babele dei sondaggi, sembra che Angelo Oneta sia intenzionato a non ricandidarsi alla presidenza del Comitato, si fanno i nomi del vicepresidente Antonio Pegoiani e Luigi Denti, mentre tra i candidati alla composizione del consiglio, si fanno i nomi di : Gianluigi Francesconi e Matteo Casoni, mai come stavolta il duello elettorale ha espresso tante preferenze, uno sprint lunghissimo, cominciato da mesi, non si conosce ancora la data della votazione, la stragrande maggioranza di società e tesserati sono nel “Cremasco” i candidati alla “sala dei bottoni” del ciclismo provinciale non presenta delegati cremaschi, ci sono stati approcci con Albino Ferla, presidente della Unione Ciclistica Cremasca, con esito negativo.


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il PICCOLO

Sport

giornale del

Cremasco Venerdì 7 Novembre 2008

volley

Reima, pausa in attesa di Mantova

T

urno di riposo per i blues. Settimana di lavoro intenso per la truppa di Luca Monti, che oggi osserverà il turno di riposo dovuto alla rinuncia di Corigliano. Niente gara: la Samgas tornerà di fronte al proprio pubblico mercoledì 12 contro la Canadiens Mantova, dopo la trasferta del 9 a Catania. Nella settimana Luca Monti ha lavorato con il gruppo di dieci giocatori, mentre Ricardo e Botto stanno proseguendo i rispettivi programmi di recupero. Per Botto si parla di un rientro a febbraio, men-

tre più lunga sarà l'attesa per il brasiliano, che potrebbe essere del gruppo forse solo nelle ultimissime gare di regular season, anche se in questi casi il condizionale è sempre d'obbligo.... Sul fronte mercato la società sta definendo l'operazione che porterà a Crema il nuovo giocatore da inserire in rosa, che potrebbe essere già a disposizione di Monti per la gara di domenica 23 a Santa Croce. «La cosa che dispiace di più è che non potremo più vedere la vera Reima, quella costruita quest'anno insieme ad un allenatore, Monti, che ha scommesso forte sui giovani con l'innesto di uno dei giocatori più

completi della Serie come Ricardo Serafim» commenta, un po' abbacchiato, il diesse Rota, «speriamo di raggiungere la salvezza e poi vedere quello che si potrà eventualmente fare in più». Rota si è lasciato andare ad alcuni commenti caustici sull'organizazione dell'A2. «Non spetta a me introdurmi in questioni di cui non sono a conoscenza: certo è che il movimento ha bisogno di stabilità, e credo che una riduzione a 14 squadre del torneo con due retrocessioni sia tecnicamente la scelta migliore, anche se le regole, come sappiamo, le fa la Federazione. E' suf-

ficiente difatti un problema all'organico (un infortunio di un giocatore importante, ad esempio, tanto per rimanere in tema) per stravolgere improvvisamente i piani e gli obiettivi stagionali di un club: 4 retrocessioni su 16 squadre, anche se ora sono diventate 3 per la rinuncia di Corigliano, sono e restano troppe: 4 retrocessioni comportano troppe tensioni, e ciò a discapito del gioco. Gli sponsors condizionano, e ciò legittimamente, i contratti stipulati con i clubs alla permanenza in Serie A. Condannare quattro squadre (l'anno scorso addirittura 5) alla retrocessione è un rischio troppo alto che va ridotto»

Pallacanestro: fuochi d'artificio a Pisogne Dopo avere espugnato Pisogne, la Pallacanestro Crema se la vedrà domenica alle ore 18.00 con il Correggio, ancora una volta in trasferta. Non sarà una partita facile, visto che, almeno sulla carta, potrebbe trattarsi di un sfida contro una concorrente diretta per la salvezza. Dopo una partenza in sordina, la squadra emiliana ha regolato tra le mura amiche formazioni temibili come Piadena e Mirandola Non bisogna quindi lasciarsi ingannare dalla classifica: Correggio, infatti, se in trasferta ha sinora raccolto poco o niente, davanti al proprio pubblico è stata fermata solo da Piacenza, capolista solitaria a punteggio pieno. Correggio è una formazione che, rispetto agli ultimi avversari della Pallacanestro Crema – Bergamo e Pisogne – predilige ritmi controllati e non frenetici, cercando di non far correre gli avversari e facendo della propria difesa, soprattutto tra le mura di casa, il proprio punto di forza. Da temere soprattutto bomber Ferrrari (oltre 18 punti di media) e Rustichelli, ala molto atletica che viaggia a 13 punti e 8 rimbalzi di media. Sotto canestro, a fare la voce grossa sarà il lunghissimo (212 cm) Ancelotti, l’appena ventenne che si sta imponendo all’attenzio-

ISEO SERRATURE PISOGNE 84

EROGASMET CREMA 92

16 - 28; 36 - 52; 65 - 71 Sina 8, Tanfoglio 8, Cantamessa 12, De Marco 14, Filippi 32, Gamba ne, Salvetti 10, Pedretti ne, Laini, Tontini. All. Villa ne generale. La Pallacanestro Crema, invece, dovrà ancora una volta rinunciare a capitan Pellini, sperando nel recupero in extremis del Gufo Malavasi, da un mese fermo ai box per problemi a un ginocchio. Domenica scorsa a Pisogne i nostri ragazzi hanno colto la seconda vittoria consecutiva in trasferta, dopo una partita intensissima, a lunghi tratti dominata e poi riaperta nel finale dai lacustri. L’inizio sprint della compagine cremasca (Perego 14 punti nel primo quarto e Boffini 3 su 3 dall’arco) consentiva il primo allungo (18-26 al decimo). Nella seconda mini-frazione la precisione di Trentini (19 punti all’intervallo e 24 totali) e due bombe consecutive di Riccioni hanno dilatato ulteriormente il divario, tanto

Malavasi ne, Riccioni 12, Boffini 24, Perego 17, Annoni 6, Cattaneo ne, Aschedamini 2, Rota, Ciocca 7, Trentini 24. All. Colonnello che si è tornati negli spogliatoi sul punteggio di 36-52. A inizio terzo periodo Crema ha raggiunto il massimo vantaggio (+20) prima di bloccarsi completamente davanti alla zona avversaria. Pisogne, guidata da uno straordinario Filippi (32 punti) e da un De Marco dominante sotto i tabelloni (23 rimbalzi per lui), ha quindi recuperato punto su punto, sino a riportarsi in parità al 34 minuto (78-78). A questo punto i canestri erano come stregati e la partita restava in sostanziale equilibrio sino al trentottesimo, quando con un micidiale tre su tre dall’arco, Riccioni Boffini e Trentini hanno chiuso il discorso, coadiuvati da un monumentale Ciocca – fortemente limitato dai falli fino a quel momento – sotto le plance.

tennis da tavolo

Ggs, una trasferta da dimenticare

Gyorgy Szilard, il migliore dei ripaltesi

Terza sconfitta in quattro giornate per il Ggs Ripalta Cremasca di A1 di tennistavolo. I pongisti ripaltesi sono stati battuti per 5 a 1 a Pieve Emanuele dal Biancamano. L'unico punto del confronto è stato conquistato da Gyorgy Szylard, che ha superato il numero 3 milanese. Nonostante le loro buone prestazioni, Luca Ricci e Filippo Giuliani nulla hanno potuto contro i loro quotati rivali. Spiega il generaI manager ripaltese Andrea Goldaniga: «Abbiamo pagato le imperfette condizioni fisiche di Szylard, che in settimana colpito da febbre non ha potuto allenarsi. C'è anche da dire che il cinese del Biancamano è copriva sempre la pallina sulle battute, ma l'arbitro lo

ha lasciato fare nonostante le nostre pacate proteste. Stiamo un po' pagando lo scotto del salto di categoria, ma sono certo che intensificando gli allenamenti sapremo presto riprenderei e centrare la salvezza che è il nostro obiettivo stagionale». I padroni di casa si sono portati sul 4 a 0 ed hanno chiuso il conto subito dopo il punto conquistato da Szylard. Domenica prossima alle ore 14, il Ggs sarà di scena in Valle d'Aosta in casa del Pont Donnas In B1, il Ggs è stato battuto 5 a 0 dallo Sterilgarda Castelgoffredo, favorito alla vittoria finale. I pongisti ripaltesi proveranno a rifarsi sabato in casa con il Tt Marostica.

calcio a cinque

Videoton, sfumato l'assalto casalingo alla capolista to su errore della difesa: troppa confusione in area e un’incolpevole Sardi viene coperto e subisce il gol. 1-1. Ancora tanto Videoton con Serina e Molaschi che si avvicinano al gol più volte, ma non pungono. Poi è il turno di Ovena e Giacon a sfiorare la rete in più occasioni, ma niente da fare. La ripresa è ancora targata Videoton che ha a disposizione diversi corner e punizioni ma il massimo che ottiene è una traversa del capitano Severgnini. La squadra cremasca perde per infortunio prima Pavesi (distorsione al legamento ed 1 mese di stop), poi Cerioli (stiramento) e poi ancora Giulivi (problemi alla schiena). Con meno cambi a disposizione di mister Valente, il Videoton cala, gli avversari prendono coraggio e su contropiede arriva il gol. 1-2. Nel finale una punizione con Guerini Rocco e un libero di Giacon non portano nemmeno alla parata del portiere. Tre allenamenti ora serviranno per preparare il prossimo match (venerdì 14 novembre 2008) contro il Boca, attualmente seconda, e continuare su una strada che finalmente sembra essere quella giusta.

Videoton, la squadra

Lunedì 3 novembre alle 21.30 alla Palestra Toffetti - Ombriano sconfitta amara contro la capolista nella serie D del calcio a 5 da parte dei cremaschi di Videoton. Videoton 1990 - Futsal Hickory Arcore: 1 a 2 (p.t. 1-1). Marcatore Videoton: (1) Giulivi. Obbiettivo avvicinamento sfumato nel finale. I cremaschi fanno la partita ma non riescono a chiudere il match. Avversari schiacciati sul piano fisico ma che sfruttano la buona tecnica per concretizzare le poche palle gol loro concesse e per portarsi a quota 5 vittorie su altrettante partite. Le azioni iniziali sono tutte del Videoton che, dopo una serie di ripartenze veloci, arriva al gol con Giulivi che di punta mette la palla a mezza altezza per il vantaggio. 1-0. Gli avversari accorciano subi-

golf crema

Risu ltati gare

GOLF CLUB TOURNAMENT - 3^ Prova 18 Buche Stableford - 3 Categorie

1ª Categoria

Alessandro Garegnani Crema

1º Netto

Claudio

1º Lordo

2° Netto

3° Netto

2ª Categoria 1° Netto 3°Netto

3ª Categoria 1º Netto

34

27

Alberto

Lucchesi

Laghetto

33

Cesare

Pozzoni

Crema

36

Gabriele

Cancellieri Benessere 44

Anna Cinzia Arfini

2° Netto

Torrazzo

34

2° Netto

Silvio

Polenchi

Crema

1^ Lady

Cinzia

Cairo

Castellina 31

3°Netto Premi Speciali

Pallavicini Torrazzo

1° Senior

Gianfranco Dagheti

Crema

34

32

1° N.C.

driving contest

M/F

nearest to the pin

M/F

GOLF CLUB TOURNAMENT - 4^ Prova 18 Buche Stableford - 3 Categorie

1ª Categoria

1º Netto

Luigi

2° Netto Claudio

2ª Categoria 3ª Categoria

1ª Lordo Claudio

Ottoni Brun

Pallavicini

Ponte di Legno

Green Club Torrazzo

1° Netto Anna Cinzia Arfini

Torrazzo

1° Netto Andrea

2° Netto Arrigo 2° Netto Luca

Calci

Crema

32

41

36

Cancellieri

Crema

36

Gabler

Modena

30

Susanna

1° N.C.

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Nearest to the pin:

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DRIVING CONTEST

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Luciano

40

Grementieri Crema

1^ Lady

1° Senior

44

Marconato

Monza

39

33


Speciale Arredamento di Barbara Milanesi Una vola acquistata casa non resta che arredarla si diceva. Ma da dove iniziare? Dalla grandezza della casa e dal numero di stanze a disposizione. Quindi, prendere bene le misure. Iniziamo dal caso estremo: il monolocale. Bisogna innanzitutto pensare che da uno spazio di 15mq circa si può creare un ambiente confortevole dotato, in spazi alquanto ristretti, di un angolo cottura-pranzo e di uno salotto-notte. Come? Minimalizzando gli arredi ma non l’estetica; bisogna pun-

il PICCOLO

giornale del

Cremasco Venerdì 7 Novembre 2008

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Come arredare una casa con gusto senza spendere troppo abitabile-camera da letto, mantenendo così staccati lo spazio giorno da quello notte. Dovendo una stanza fungere da cucina abitabile, salotto e studio, sarebbe meglio pun-

zio alla vostra fantasia, sempre considerando le vostre esigenze. Non è detto che la soluzione migliore consista nel classico camera, cucina, salotto. Pensate sempre

nei palazzi imperiali. In un loft questo non è possibile, a meno che non ci si affidi a un ottimo arredatore, che sapientemente riuscirebbe a far convivere stili differenti in un unico spazio. Coerenza dunque nei colori, nei modelli e nelle forme, senza per questo rinunciare a qualche tocco frutto del vostro estro. Si vuole un arredamento di classe? Mai sentito parlare di Biedermeier, Impero, Art Noveau? Ecco alcuni spunti per approfondire le conoscenze sugli stili di arredamenti. Il Gotico (Trecento- Quattrocento): viene influenzato dall’architettu-

za, in antitesi al Gotico, le linee orizzontali e gli arabeschi. Il Barocco (Seicento): punta tutto sulla sfarzosità, la fantasia, la spettacolarità. L’avorio, gli argenti, i legni pregiati sono i protagonisti. Il Rococò (primo Settecento): esuberante, predilige le curve rispetto alle linee, adorno di motivi floreali, anticipa la rigidità neoclassica incipriandola. Il Neoclassico (secondo Settecento): il ritorno al classicismo e oltre; le linee rette soppiantano le curve del Rococò, dal quale elimina qualsiasi imbelletto. L’Impero (primo Ottocento): lo stile napo-

nee, legni curati ma privi di eccessivi ornamenti. La comodità prende il posto dell’ostentazione. L’Art Noveau (fine Ottocento): arte e disegno sono influenzati dalla natura, dallo stile giapponese e dalle linee femminili fluenti. L’Arte Moderna (Novecento): la rottura con il passato, l’utilizzo delle tecnologie, l’introduzione del nuovo nelle forme, nelle pratiche, nei materiali. Insomma ce n’è per ogni gusto. Basta avere prima le idee chiare e procedere con calma e pazienza. Una volta scelti gli elementi fondamentali per

Una disposizione logica degli elementi di arredo

tare all’essenziale, ai moduli componibili e, soprattutto, ai colori: non potendo usufruire di tutti quegli articoli più o meno ingombranti che abbelliscono solitamente gli appartamenti, si deve aver cura dello stile (anche povero, perché no?) con cui sistemare pareti, pavimenti e i pochi mobili di cui si usufruisce. Per quanto concerne il bilocale, si suggerisce il binomio cucina

tare a una riduzione della camera da letto, puntando al minimo indispensabile, costituito da letto e qualche armadio. E’ bene ricordarsi che, però, se quella è destinata a diventare la vostra casa per alcuni anni, allora è bene considerare da subito come organizzare gli spazi al meglio nell’ipotesi di eventuali nuovi arrivi (bebé!).Con i trilocali e oltre, è suggeribile dare spa-

all’eventuale arrivo di un nuovo membro della famiglia e se è più consono alle necessità un’area studio rispetto a un salotto che può essere sempre sostituito da una cucina dotata di tutti i comfort. Se si è scelto un loft? Coerenza. Il bello di un appartamento tradizionale suddiviso in stanze è dato dal fatto per cui è possibile associare uno stile a ogni camera, come avveniva

Le giovani ccppie amano lo stile minimal

ra medioevale delle chiese, con archi aguzzi e una forte tendenza alla verticalità. Il Rinascimento (Cinquecento): punta sulla funzionalità, sulla mobilia in quercia ed enfatiz-

leonico, bello inizialmente, severo successivamente; mogano e bronzo sono i materiali prediletti. Il Biedermeier (metà Ottocento): lo stile della Vienna borghese, linee rettili-

la vivibilità (letto, bagno, cucina) poi si passa ai particolari che ne faranno la qualità. Meglio prima viverci per un po’ con l’essenziale, le idee vengono con il tempo.


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il PICCOLO

Speciale Arredamento

giornale del

Cremasco Venerdì 7 Novembre 2008

di Barbara Milanesi Il sogno di ogni nuova coppia è quello di vivere in una casa bella e accogliente. Ma arredarla non è un'impresa facile per diversi motivi. Innanzitutto non è semplice trovare i mobili "giusti" e collocarli nel "posto giusto". Prima di tutto necessario fare un giro per i diversi show room d’arredo e farsi un’idea. Se la coppia ha uno stile comune allora il problema diventa solo di ordine pratico. Le difficoltà

Arredare una casa, come essere pratici senza rinunciare al bello

tutto deve essere funzionale, comodo e piacevole. Sono molte le idee che possono semplificare la vita ai fornelli

Uno stile funzionale.

sorgono quando le due persone hanno dei gusti davvero differenti. In quel caso è bene stabilire quali sono gli spazi in cui l’uno o l’altra trascorrono la maggior parte del tempo e arrivare ad alcuni compromessi per quel che riguarda le stanze di uso comune, come la camera e il soggiorno. In ogni caso rivolgersi ad un architetto o ad un arredatore che possono dare qualche suggerimento è sempre la scelta migliore. Senza ombra di dubbio un ambiente che merita davvero un occhio di riguardo è la cucina. In cucina

e rendere lo spazio fresco e accogliente. In questo caso sarà la donna ad avere maggiore voce in capitolo. Fondamentale è comunicare all’arredatore o al progettista dove si desiderano collocare gli elettrodomestici che dovranno avere delle prese di corrente particolari. Altro importante fattore da non sottovalutare la posizione delle luci, che in una casa sono importantissime e dettano le regole dell’arredo contemporaneo. A seconda della posizione si studia poi la cornice dell’ arredo cucina. Successiva-

mente viene il soggiorno. Il soggiorno deve essere comodo ma anche elegante ed originale e rappresentare un

po’ lo stile complessivo dell’abitazione (dal momento che è il luogo in cui si ricevono anche gli ospiti e in cui ci si rilassa maggiormente). Magari con un tocco etnico, che oggi è davvero di moda. In ogni caso sono davvero infinite le soluzioni che si possono trovare. Anche in questo caso i suggerimenti di un esperto sono sempre importanti. Uno spazio piccolo grazie al pavimento, al soffitto, all’inclinazione di una luce o al suo colore, può davvero cambiare aspetto. Certi particolari concorrono a determinare le sorti della stanza e permettono di trasformare lo spazio in un’ ampio soggiorno accogliente. Altra decisione fondamentale è la scelta della camera matrimoniale. Il letto deve essere

Il progettista deve entrare nella mente dei clienti.

Nuove e pratiche soluzioni per guadagnare spazio.

scelto all'insegna del riposo e della comodità. Anche l’armadio è fondamentale per contenere tutti i tuoi vestiti e per non avere caos in giro. Se si possiede una casa grande allora si potrà optare per la cabina armadio. Se si vive in un bilocale e è necessario ridurre gli ingombri allora servirebbe una soluzione pratica che ottimizzi lo spazio. Resta poi la scelta di tutti i comfort che possono concorrere a rendere ancor più rilassante l’ambiente in cui si andrà a vivere: idromassaggio, poltrone regolabili, saune,

tv color e dolbi sorround, arredi da giardino o da terrazzo, ecc. Lo stile può essere minimalista ed essenziale, ma anche ricco e barocco. Oggi davvero si presentano diverse soluzioni che possono concorrere a creare il nido d’amore di una coppia alle prime armi con il matrimonio. Moltissime idee sia per i grandi che per i piccoli spazi. Le dimensioni non contano perché c'è "spazio" per tutti i gusti e per tutte le tasche. Importante è far volare la fantasia in modo da trovare la risposta ai vostri sogni.




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