Settimanale Il Piccolo

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il

SETTIMANALE

PICCOLO www.ilpiccologiornale.it

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Anno III • n. 14 • SABATO 9 APRILE 2016

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

SICILIA, UN MEDICO DI EMERGENCY RACCONTA L’ESPERIENZA TRA I PROFUGHI a pagina 3

REFERENDUM

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ESCLUSIVA CASO PENSIONI INTERVISTA AL SEGRETARIO UIL BARBAGALLO ▲

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Decordi, il vino non ha confini

di Vanni

PROVINCIA

Che noia le banalità. I social sono un ricettacolo in questo senso. C’è il tipo che ti ha chiesto l’amicizia e mica potevi dirgli di no, che pubblica quei post imbarazzanti che vanno dai “metti mi piace al gatto coccolone” ai “piove governo ladro”. Come quel tale, sì, Gianluca Gemelli. Il compagno di vita dell’ormai ex ministro Federica Guidi. Ma, al di là del rapporto altolocato, come può scrivere quella roba sui social uno che è al comando di due aziende petrolifere? I social, un ricettacolo. Un angolino dove tutti torniamo bambini e ci facciamo confidenze. Dove si fanno discorsi da bar, oggi che al bar nessuno fa più discorsi.

CASALASCO

a pagina 12

Terrae Fluminis, si firma

he differenza c'è tra l'inchino della statua davanti alla casa del boss e l'inchino di Bruno Vespa davanti al figlio di Riina? La trasmissione di “Porta a porta” di mercoledì ha suscitato tante discussioni, e non poteva essere altrimenti. Come noto, il celebre giornalista Rai ha ospitato nel suo salotto televisivo Salvo Riina, figlio del purtroppo celebre Totò, il quale ha da poco scritto un libro fatto di ricordi del suo rapporto col padre. Un libro in fondo poco utile, e poco interessante, se non parla mai del padre nel suo ruolo di capo mafia. “La mia vita con Salvatore Riina, mio padre”, si intitola. A chi può interessare leggere del “normale” rapporto tra un padre e un figlio? A Vespa sì. Fare giornalismo significa anche impastare le mani nella melma, ma altra cosa è dedicare tanta attenzione a chi non ha sprecato nemmeno un secondo per dissociarsi dalla mafia e anche solo dirsi spiaciuto per le infamie commesse dal padre. Non ho visto il programma, meglio così, nemmeno voglio rivederlo in replica, e dunque perché ne scrivo? Mi basta la notizia di quella presenza, e qualche nota letta sui giornali. Salvo Riina non ha preso soldi per partecipare, e ci mancava solo questo. Era lì per promozionare il libro, e c'è riuscito benissimo. Si ha ben da consigliare ora di non

BASKET A

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All’ora di pranzo la vanoli si gioca il terzo posto

di Vanni Raineri

comprarlo: la verità è che la prima edizione è già andata esaurita. Non solo, la Rai ha ammesso che il baby Riina ha chiesto, e ottenuto, di firmare la liberatoria solo dopo aver visionato la trasmissione. Volendolo, avrebbe potuto anche cancellarla, e da qui si capisce anche la comprensibile titubanza del conduttore di fare domande “cattive”. Lo stesso presidente del Senato Grasso ha detto di aver firmato la liberatoria prima di andare in onda. Non tutto è concesso dunque, soprattutto se per fare quella trasmissione si paga il canone. Non è qualunquismo, è anche una forma di rispetto. Per le vittime del boss mafioso (gli stessi eredi di Falcone e Borsellino hanno espresso la loro nausea), condannato quale mandante degli omicidi dei giudice Falcone e Borsellino e per aver compiuto una lunga serie di altre efferatezze. Secondo alcune interpretazioni, Salvo Riina si sarebbe comportato da perfetto capo mafioso, ma non avendolo visto, appunto, sorvolo. Resta tanta amarezza. Cosa non si fa per l'audience. Che dobbiamo aspettarci ora da Vespa, che già ospitò in una puntata altrettanto contestata il clan dei Casamonica? Peccato che ieri abbiano arrestato il ricercatissimo terrorista belga, sai che scoop se avesse accettato l'invito?

CALCIO LEGA PRO

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HOCKEY SU PISTA

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STORIA

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Toscolano, si ritenta la vendita

Il salotto e l’ospite indigesto

C

Da Cremona per aiutare il Nepal

Fatemi capire...

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AL VIA VINITALY

pag. 12-18

POST TERREMOTO

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«Un “SÌ” per l’addio ai fossili»

POMI’, SFIDA AI CAMPIONI PER LA STORIA

Tra oggi e domani a Montichiari le rosa in campo per la Final Four di Champions League. Grande attesa

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CANOTTAGGIO

Guareschi Candido e i frontisti a pagina 25

Consolazione Cremo: La Pieve 010 prova Dopo il D’Aloja Brighenti può essere a restare in corsa Valentina Rodini prenota Lucerna il re del marcatori per la salvezza


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CREMONA Aperto il giovedì

Sportello Lav a SpazioComune

Ha iniziato la propria attività giovedì, a SpazioComune, lo sportello informativo e gratuito curato dalla Lega Anti Vivisezione onlus (LAV). I volontari della sezione di Cremona saranno a disposizione dei citta-

dini per accogliere segnalazioni, rispondere a richieste inerenti la convivenza uomo-animale, fornire informazioni riguardanti le leggi e i regolamenti locali. Lo sportello sarà aperto il giovedì dalle 17 alle 18,30.

Emergency tra i profughi della Sicilia

Il dottor Luca Corso è impegnato in “Programma Italia” per soccorrere chi fugge da guerre e povertà

V

di Daniele Tamburini

enti di guerra soffiano ovunque. Guerre guerreggiate, guerre striscianti, guerre silenti. Guerre dimenticate, quasi “congelate” (chi sa cosa stia succedendo, per esempio, in Ucraina?). Guerre combattute per il controllo delle risorse primarie. Guerre cosiddette di religione. Gli equilibri mondiali mutano, il processo di unificazione europea è in forte crisi. Fiumi di profughi disperati costretti a vagare perché si alzano muri, concreti, simbolici, legislativi. Che futuro possiamo sperare per il pianeta, per la sorte di milioni di persone, per noi tutti? Abbiamo rivolto alcune domande a Luca Corso, medico di Emergency, l’organizzazione umanitaria che da anni, nei luoghi difficili di tutto il mondo e, ormai, anche in Italia, nelle situazioni di guerra, degrado, miseria, è in prima linea per curare chi ha bisogno e per difendere i diritti di chi non ha la forza di farlo. Il dottor Corso in questi giorni è in Sicilia, e la sua attività è ovviamente legata agli sbarchi di profughi. Dottor Corso, ovunque nel mondo ci sono conflitti. È stata quindi una pia illusione pensare che la fine della guerra fredda, con la caduta del muro di Berlino e del sistema che ruotava attorno all’Urss, avrebbe provocato un allentarsi della tensione mondiale? «Non sono un politico. Credo solo che tensioni e conflitti si perpetuino ogni volta che continua-

no ad essere calpestati i diritti fondamentali di donne e uomini, di nazioni, e si sceglie la guerra invece di impegnarsi nella risoluzione pacifica delle controversie. “Come le malattie, anche la guerra deve essere considerata un problema da risolvere e non un destino da abbracciare o apprezzare” (Gino Strada). Prendersi cura delle persone e abolire la guerra non devono rimanere illusioni». Quali sono le “tipologie” principali delle guerre che si combattono oggi? «Penso che al di là delle “tipologie”, guerra è sempre quella violenza che produce gli stessi tragici effetti: morte di civili, spesso bambini, soprusi, sofferenza, povertà e distruzione. Le guerre che si combattono oggi, come le guerre che si sono combattute in passato, hanno prodotto ovunque le stesse immagini: bambini senza braccia o gambe, famiglie distrutte e ridotte in povertà, donne e uomini morti o costretti ad abbandonare la loro terra in cerca di futuro. Come molte persone che Emergency cura all’estero o nei progetti del Programma Italia». Ci parli della questione profughi e rifugiati, soprattutto alla luce della sua attività in Sicilia. Su cosa si dovrebbe intervenire secondo lei per migliorare le situazione? «Il Programma Italia dal 2006 offre gratuitamente assistenza medica e orientamento sociosanitario a migranti, stranieri, poveri e persone in stato di bisogno. Qui in Sicilia, dove medici, infermieri e mediatori culturali garantiscono

cure presso centri di accoglienza e porti di sbarco - come ad Augusta e Pozzallo - molti dei nostri pazienti sono profughi e rifugiati, persone in fuga dal proprio paese a causa di guerre o dell’estrema povertà. E’ un’esperienza molto toccante assistere bambini, donne, uomini, a volte anziani, costretti a lasciare tutto ciò che hanno per intraprendere un viaggio molto pericoloso ed estremamente provante. Soprattutto in un momento in cui l’Europa sta sperimentando la fragilità dei propri confini, credo non si dovrebbero perdere di vista gli unici modi per gestire questa crisi umanitaria: aprendo corridoi sicuri e legali e affrontando i motivi che, nei paesi di provenienza, inducono le per-

sone a fuggire». La sua organizzazione, Emergency, è in prima linea per curare e alleviare le sofferenze. Combatte per la vita, e non per la morte. Ci parli di questa scelta e della sua esperienza. «Emergency è un’organizzazione italiana indipendente e neutrale, che da oltre 20 anni offre gratuitamente cure medico-chirurgiche a vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Attualmente lavora in Afghanistan, Iraq, Libia, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sudan e Italia. In particolare Programma Italia nasce perché nel nostro paese, nonostante il diritto alla salute sia riconosciuto, spesso è anche disatteso: scarsa conoscen-

za dei propri diritti, difficoltà linguistiche e incapacità a muoversi in un sistema sanitario complesso fanno sì che persone in stato di bisogno non abbiano facile acceso alle cure. La mia esperienza come medico in Emergency si inserisce in questo contesto, in particolare nei progetti della Sicilia orientale, agli sbarchi. Trovo molto importante occuparmi di persone all’interno di un’organizzazione che, oltre ad offrire cure di alta qualità, promuove anche una cultura di pace e di rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo. Mi ricorda ogni giorno che il lavoro di un medico, se ben svolto, può fare davvero la differenza per una persona che si trovi in difficoltà».

Col Piano Provinciale

Al Pirellone la cava di Ticengo

Il polo estrattivo di Ticengo è stato al centro giovedì dell’audizione che la Commissione consiliare Ambiente, presieduta da Luca Marsico, ha svolto a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia, nell’ambito della trattazione del nuovo Piano provinciale di Cremona. La cava, posta nelle vicinanze del Pianalto della Melotta, rifornisce di argilla il locale sito produttivo della Danesi, a poche centinaia di metri di distanza. La questione riguarda la definizione dei quantitativi estraibili, da cui – hanno sostenuto i dirigenti dell’azienda – dipende la continuità della fornace. A favore della continuità estrattiva e della sua compatibilità con l’ambiente, si sono espressi tutti i sindaci dei Comuni dell’Unione dei Fontanili (erano presenti il Vice Sindaco di Soncino Fabemoli, i primi cittadini di Romanengo Polla e di Casaletto Sopra Cristiani), oltre che il direttore dell’Associazione Industriali di Cremona Falanga, e i tre Segretari generali di Cgil Palmieri, Cisl Demaria, e Uil Grossi. Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri Malvezzi, Lena e Alloni. Sempre nell’ambito del piano cave della Provincia di Cremona la Commissione ha inoltre svolto le audizioni sul polo di Cascina Calvagnino, di San Daniele Po e del recupero dell’ex cava Franzoni.


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Cronaca

Sabato 9 Aprile 2016

«Pensioni flessibili, un atto di giustizia» Intervista esclusiva al segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo: contributo di solidarietà, lavori usuranti e altri temi caldi della previdenza

P

di Vanni Raineri

ensioni minime da rinforzare, pensioni alte da abbassare nel segno della solidarietà, età pensionabile troppo alta per certe categorie economiche, pensioni anticipate con taglio dell’importo. Il tema pensioni è sempre più all’ordine del giorno. Per questo abbiamo chiesto il parere ad uno dei protagonisti principali del mondo sindacale italiano, vale a dire il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, che ringraziamo per la cortese collaborazione. Recentemente lei si è dichiarato d’accordo col presidente Inps Boeri sulla necessità di intervenire subito per garantire flessibilità, ma senza ulteriori penalizzazioni. In effetti le ipotesi circolate su un taglio del 3% annuo hanno allarmato. Quale è la sua posizione, sperando in un tavolo col governo a breve? «Noi consideriamo la flessibilità verso il pensionamento un atto di giustizia, oltre che una necessità economica. Non è razionalmente possibile che si vada in pensione tutti alla stessa età perché i lavori non sono tutti uguali tra loro. Solo a titolo di esempio, io ricordo sempre che a 70 anni un edile non può più salire su un’impalcatura, un’infermiera non garantisce più l’incolumità dei pazienti, un autista di un pulmino scolastico non fornisce adeguate garanzie di sicurezza per gli scolari. Inoltre, introducendo la flessibilità per gli anziani, si possono aprire prospettive per i giovani ai quali occorre assicurare la stabilità necessaria a mettere su famiglia. In sostanza, dunque, rendere flessibile l’accesso alla pensione può avere ripercussioni positive sull’occupazione e, conseguentemente, an-

«Abbiamo 300mila iscritti in più. Ma dobbiamo arrivare al Sindacato unico»

che per l’economia del Paese. Ecco perché chiediamo al Governo di convocarci rapidamente: bisogna modificare radicalmente la legge Fornero che ha generato enormi disagi e ha fatto una gigantesca operazione di cassa sulle spalle dei pensionati e pensionandi. Per quel che riguarda, infine, il ragionamento sulle penalizzazioni non possiamo accettarne di ulteriori rispetto a quelle che già derivano naturalmente dal numero ridotto di contributi versati in conseguenza della quiescenza anticipata. Le pensioni sono già troppo povere ed è impensabile ridimensionarle ancora». Boeri ha anche proposto un contributo di solidarietà a chi ha una pensione molto superiore all'importo minimo, e pure a chi da tanti anni riceve la pensione avendo sfruttato regole un tempo molto più vantaggiose. Che ne pensa? E cosa pensa in generale del fatto che “i diritti acquisiti non si

toccano”, che a volte sembra premiare i privilegiati? «C’è una questione di principio che vorrei sottolineare: per quale ragione, ogni volta che si parla di solidarietà si chiede sempre ai soliti noti di mettere mano al portafoglio. A chi mi chiede: “Per fare un intervento sulle pensioni, così come rivendicato dal Sindacato, servono soldi: dove si prendono?” io rispondo: “A Panama!”. Nel nostro Paese ci sono 120 miliardi di evasione fiscale e 60 miliardi di corruzione: quando ci decidiamo a intervenire su questi capitoli? Peraltro, le pensioni sono frutto di contributi versati dai lavoratori e dalle imprese: dove sta il privilegio? Certo, se parliamo di quelle dei parlamentari o dei grandi manager di Stato o di impresa, allora è giusto intervenire, ma questo è un altro discorso». Cosa fare per far sì che in certi mestieri “usuranti” si possa andare in pensione in un’età idonea?

«Bisogna sedersi intorno a un tavolo e, anche con l’aiuto di esperti, individuare le categorie sottoposte a una particolare usura. Per loro potranno essere stabilite norme specifiche, nell’ambito dell’introduzione generalizzata del principio di flessibilità». Lei ha anche detto che l’invio della busta arancione è poco significativo, perché le regole cambiano troppo spesso. Cosa fare dunque perché la gente sia informata su quel che l’aspetta e possa già oggi agire di conseguenza (esempio versamenti integrativi)? «Io non discuto il fatto che occorra informare i lavoratori circa la loro posizione previdenziale e le loro prospettive pensionistiche, ma a questo proposito potrebbero attivarsi i diretti interessati, se lo vogliono, contattando l’Inps o qualche Patronato. Bisogna sapere, però, che quella comunicazione sarà inevitabilmente soggetta a cambiamenti. Che senso ha, allora, spendere dei

soldi per una campagna così diffusa e capillare i cui effetti sono limitati nel tempo? Piuttosto, perché non si destinano risorse alla pubblicizzazione delle forme di previdenza integrativa? Perché non si decide di riportare la tassazione dall’attuale 20% ai livelli precedenti? Noi abbiamo creato, anche grazie a importanti accordi sindacali, un sistema di previdenza integrativa che è stato studiato nel mondo, ci è invidiato e sta producendo risultati eccezionali. E’ l’unico modo concreto per aiutare i futuri pensionati ad avere un reddito dignitoso. E invece di pubblicizzare e agevolare questo sistema, cosa si fa? Lo si tassa come se fosse un investimento finanziario classico: è assurdo». La sua formazione sindacale è iniziata alla Fiat. Oggi il mondo del lavoro è profondamente trasformato, così come sembra cambiato il ruolo del sindacato. Secondo lei il sindacato ha saputo adeguarsi a questo nuovo ruolo? E la presenza

delle tre tradizionali sigle sindacali risponde a questo bisogno? «Io sono convinto che il Sindacato abbia una sua strutturale capacità di adattamento che gli deriva dal fatto di essere necessariamente in contatto con la gente che rappresenta. Per quel che riguarda la Uil c’è un dato oggettivo a sostegno di questa tesi: nel corso degli ultimi 10 anni, i nostri iscritti sono cresciuti di 300mila unità e sono aumentati i consensi riscossi in occasione delle elezioni delle Rsu: in molte realtà, peraltro, siamo diventati la prima Organizzazione. Noi stiamo facendo un percorso di riforma e razionalizzazione della nostra struttura organizzativa, iniziato più di tre anni or sono, che ci sta trasformando in un moderno Sindacato a rete con l’obiettivo, però, di tornare a fare il Sindacato come ai vecchi tempi e cioè sempre più a contatto con i luoghi di lavoro. Io stesso partecipo costantemente e direttamente a molte assemblee in tutta Italia. E la risposta positiva dei lavoratori, come dicevo prima, si vede chiaramente. Concludo col ribadire una mia intenzione: io mi sto impegnando per rilanciare, riveduta e aggiornata, la vecchia Federazione unitaria del 1972. Ritengo che Cgil, Cisl, Uil debbano proseguire con determinazione il percorso verso il Sindacato unitario. Abbiamo già sottoscritto il Testo unico sulla rappresentanza, abbiamo definito una proposta per la modifica delle relazioni industriali e la nostra base e i delegati di tutt’e tre le organizzazioni sindacali guardano a questo progetto unitario con molta attenzione e con molto favore. Credo che siamo sulla buona strada e che ci siano tutte le condizioni per perseguire questo obiettivo. E’ difficile, ma io ci credo e non demordo».


Cronaca

Sabato 9 Aprile 2016

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“Passo dopo passo”, in Nepal la scuola ritrova vita Ospiterà 230 bambini. Col contributo di studenti italiani verrà arricchita la dotazione didattica. «Il Paese ha reagito, ma c'è ancora molto da fare»

Il vigile del fuoco cremonese Salvatore Belluardo torna dopo un anno nel disastrato paese asiatico con l’amico Giorgio Pieri

L

di Giulia Sapelli

a solidarietà non conosce confini di tempo o di spazio. Lo sa bene il vigile del fuoco cremonese, Salvatore Belluardo, che ad un anno di distanza è tornato in Nepal, dove nel 2015 si era recato per portare aiuti alle popolazioni colpite dal terremoto, insieme all’amico Giorgio Pieri, dell’associazione “Passo dopo Passo”. Quanto trovato in quei luoghi dimenticati gli è rimasto nel cuore, tanto che ha trascorso l’ultimo anno a raccogliere fondi. Lo scopo, ricostruire una scuola di montagna, situata nel distretto di Nuwakot, distante circa 45 km dalla capitale Kathmandu, andata distrutta dal terremoto, per restituire a quei bambini la possibilità di avere una istruzione. E il sogno ora si è avverato: un team di nove persone, provenienti da Cremona, Alessandria e Genova, è partito il 2 aprile per mettere in atto il progetto. Soggetti con competenze specifiche - medici, fotografi, insegnanti, architetti e manager di “Passo dopo Passo” - svolgeranno attività diversificate tutte mirate a consolidare l’impegno che è stato preso con i bambini e gli abitanti del villaggio. Un cronoprogramma molto circostanziato accompagna la spedizione: dalla predisposizione logistica al reperimento del materiale medico e scolastico da trasportare al villaggio, ma soprattutto fondamentale è allacciare una rete di contatti con il General Agreement e le autorità locali nepalesi per arrivare a stilare accordi che devono garantire entrambe le parti nella ricostruzione. Al villaggio di Nuwakot verrà istallato un “free medi-

cal camp” a disposizione di tutti gli abitanti della zona: importante sarà fare uno screening sui bambini della scuola per capire la loro condizione sanitaria. Sono previsti momenti di aggregazione durante i quali verranno esposti i lavori svolti dagli alunni delle scuole italiane, manufatti e scritti che verranno lasciati per arricchire la scarsa dotazione didattica. Un programma serrato di attività che verrà documentato dai fotografi, immagini e filmati che al ritorno dal viaggio serviranno alla divulgazione delle attività svolte in questa fase del progetto. Sul sito di “Passo dopo Passo” è stato predisposto un diario di viaggio, dove il gruppo di Belluardo racconta la propria esperienza. «L’arrivo a Kathmandu non finisce mai di stupirci» raccontano i membri della spedizione. «Dal finestrino dell’aereo si apre la visuale sulla catena himalayana, si vedono gli 8000 della terra, maestose montagne innevate che si

innalzano nel cielo terso». Il 4 aprile si è entrati già nel vivo. Belluardo e gli altri si sono incontrati con il dottor Rishi, con cui esaminano il programma delle giornate seguenti. «Le domande più spinose riguardanti la parte formale circa la ricostruzione della scuola, per il momento, sono improntate su una risoluzione semplice e cautelativa», raccontano ancora i membri del gruppo. Sicuramente l’impresa non è facile e bisogna adeguarsi ai tempi della città e dei nepalesi, noti per la loro flemma ma anche per la voglia di reagire. «Girando per Kathmandu, un anno dopo il terremoto, si percepisce che la città ha reagito, il trauma è stato superato e le ferite più importanti si sono rimarginate» racconta Belluardo. «Le strade sono state ripulite, tuttavia mancano dei tasselli da questo complicato puzzle urbano; interi palazzi sono stati smantellati e nelle storiche piazze feriscono i vuoti causati dai monu-

menti che sono andati completamente perduti. Il bilanciamento architettonico creatosi in millenni di storia è stato menomato per sempre. Ciò nonostante, si percepisce la dignità di un popolo che ha reagito con le proprie umili forze, che non vuole decadere ne farsi sopraffare». L'unica nota dolente «è la reazione del mondo circostante che si tocca con mano a causa dalla scarsissima affluenza di turisti, trekkers e alpinisti». Il 5 aprile la spedizione è entrata nel vivo del progetto di ricostruzione, che vedrà sorgere una nuova scuola per 230 bambini. «Con l'aiuto di un valido interprete ci siamo fatti spiegare i dettagli dello pseudo progetto che ci era stato inviato via mail, le soluzioni proposte i materiali e i costi» spiegano ancora. «In quattro e quattr’otto abbiamo rivoluzionato tutto portando la situazione in un’ottica che a noi sembra più congegnale e fattibile, come era prevedibile abbiamo ricevuto il consenso dei pre-

senti. La cosa positiva è che dovremmo superare senza problemi la parte burocratica di accreditamento e autorizzazione alla ricostruzione: questo è già un grande risultato». Un’altra tappa fondamentale è stato l’acquisto di materiale sanitario e igienico per tutti i bambini, formando dei kit composti da: saponetta, asciugamano, dentifricio, spazzolino e ta-

gliaunghie. Ma il viaggio non finisce qui: se siete curiosi di conoscere e di seguire le imprese di Salvatore Belluardo e degli altri suoi amici, potete farlo seguendo il blog http://www.passodopopasso.eu. Intanto da parte nostra va un grosso in bocca al lupo ai membri della spedizione e al nostro vigile del fuoco, Salvatore Belluardo.


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Cronaca

Sabato 9 Aprile 2016

regione lombardia approvata mozione per l’abolizione del canone rai Abolire il canone Rai o in via subordinata usarne quote di concerto con le Regioni per sostenere il sistema televisivo locale. E’ questo il messaggio rivolto al Governo che il parlamento lombardo ha chiesto alla Giunta di fare proprio. In settimana il Consiglio regionale ha infatti approvato la mozione presentata dalla Lista Maroni e illustrata dal primo firmatario, Lino Fossati. A favore 31 Consiglieri di maggioranza, contrari 21 rappresentanti di Patto Civico e PD, astenuti 8 esponenti del Movimento 5 Stelle.

Secondo dati Rai 2014 gli abbonati in Italia sono 16,7 milioni (oltre sette milioni di famiglie lo “evadono”) che versano allo stato 1,9 miliardi all’anno. Quanto alle percentuali sul pagamento del canone in vetta si trova l’Alto-Adige con l’81%, la Lombardia è al 73%, il Lazio al 64%, la Campania al 53%. In Sardegna il canone è pagato dal 70% degli abbonati, in Sicilia la percentuale scende al 57%.

Agenzia Immobiliare Provincia Nuovo tentativo di vendita di diversi immobili. Per Toscolano Maderno il prezzo fissato scende del 25% a poco più di 10 milioni di euro

I

di Vanni Raineri

l Consiglio Provinciale ha approvato il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari relativo al triennio 2016-2018, integrando i documenti già approvati in passato. Lo ha annunciato ieri il presidente della Provincia di Cremona, Carlo Vezzini, presentando la delibera in cui si evidenzia, appunto, come la Provincia di Cremona abbia individuato un elenco di beni immobili (fabbricati e reliquati) suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Ha affermato Vezzini: «Nel Piano vi sono numerosi reliquati, con terreni, boschi misti, seminativi irrigui e pioppeti per un valore totale, stimato pari ad € 2.704.589 ed immobili, composti da case cantoniere, l’ex Chiesa di San Vitale a Cremona, per un valore stimato di €. 2.267.000, il compendio immobiliare “Ex Sanatori” in località “Croce di Salven” nel Comune di Borno per un valore stimato di €. 2.294.000, il compendio immobiliare “Ex Ospedale Sanatoriale” già

L’ex Hotel Cremonese di Toscolano Maderno, che la Provincia riprova a vendere

denominato “Albergo Ex Cremonese” Via Lungolago Giuseppe Zanardelli a Toscolano Maderno, con un valore stimato pari ad euro €. 10.322.400 (cifra che è stata ridotta rispetto al primo bando di alienazione pari ad euro da € 13.800.000) e diverse interessanti case

cantoniere. Per quanto riguarda gli immobili si parla di un valore complessivo posto sul mercato pari ad euro €. 15.278.440”. «Un’operazione complessa, che mira ad alienare il patrimonio in dismissione e dove i nostri Uffici sono a disposizione

Bissolati, la priorità è l’efficientamento energetico

per qualsiasi chiarimento ed informazione tecnica», ha concluso Vezzini. Vediamo l’elenco delle case cantoniere messe in vendita (non certo per la prima volta): sono quelle di Calvatone (€. 75.451), di Cicognolo (€. 109.800), di San Giovanni in Croce (€. 64.800), di Soncino (€. 120.000) e di Torre de’ Picenardi (€. 24.988). Ovviamente la proprietà che spicca maggiormente è l’ex sanatorio, già ex Albergo Cremonese, e pure ex Hotel Bristol, di Toscolano Maderno, situato ai bordi del Lago di Garda. Ci siamo già occupati in passato di questa vendita, sin qui non andata a buon fine. L’ultimo tentativo era stato fatto sulla base di una somma di 13 milioni e 800mila euro, che già sembrava una cifra allettante tenuto conto dell’immobile, ma nessuno aveva presentato un’offerta. Si diceva che la nuova offerta sarebbe stata fatta sulla base di un ribasso del 15%, quindi alla quota di 11 milioni e 730mila euro, invece il ribasso è stato superiore al 25%. Speriamo che stavolta qualcuno metta mano al portafoglio.

Il presidente Segalini annuncia: «I conti sono in ordine, più avanti la piscina coperta e altri investimenti»

«Quello che mi preme dire annuncia il presidente della Canottieri Bissolati Maurilio Segalini - è che la Bissolati è una società in salute. Nei primi tre mesi dell’anno abbiamo registrato 40 nuovi soci. I conti sono sani e in attivo e abbiamo a disposizione soldi per opere di ristrutturazione e restyling della nostra Canottieri, prima fra tutte la risistemazione degli spogliatoi maschili e di quelli degli atleti. In questi anni abbiamo prestato particolare attenzione alla questione del risparmio energetico: stando attenti e facendo continue gare per i fornitori di energia abbiamo avuto un risparmio ge-

nerale del 20%. Quello che ci preme ora è migliorare tutto questo. Il primo passo verso il futuro della Bissolati è l’efficientamento energetico. All’anno spendiamo attorno ai 200.000 euro di acqua, luce e gas, ma il nostro obiettivo è di abbattere questo costo del 50% grazie al riammodernamento delle strutture e alla costruzione di nuovi impianti di produzione di energia. La possibilità sarà inoltre quella di vendere energia. In parallelo a tutto questo, posizioneremo delle isole ecologiche all’interno della Canottieri per poter portare avanti un progetto di raccolta differenziata. Finiti

questi interventi, allora potremo pensare al futuro della società in maniera più concreta e, dopo un’Assemblea Straordinaria in autunno, pensare ai nuovi investimenti e alla realizzazione di uno spazio ricreativo, ai nuovi spogliatoi per gli atleti, al centro benessere e alla nuova piscina coperta che sono il fulcro del progetto “Bissolati tutto l’anno”. Prima di fare questi lavori è necessario partire dalle basi e quindi proprio dall’efficientamento energetico per quel che riguarda elettricità, acqua e gas in modo tale che i prossimi lavori possano già sfruttare questo ammodernamento dei nostri im-

pianti. Lo scorso anno abbiamo dovuto affrontare diverse emergenze come la nevicata di febbraio, l’eliminazione dell’amianto in alcune nostre strutture e l’obbligo imposto dalle autorità di rifornirsi di acqua non dai pozzi ma dall’acquedotto. Tutti questi “imprevisti” li abbiamo risolti senza mai chiedere nulla ai soci; penso sia stato un segno importante della serietà di questa Canottieri. Non vogliamo dormire sugli allori però, ed è per questo che continuiamo incessantemente a guardare al nostro futuro e a portare avanti una campagna di promozione della società.

Quest’anno abbiamo registrato una grande crescita per quel che riguarda i settori sportivi: le iscrizioni ai corsi di nuoto estivi sono raddoppiate, nuoto e pallanuoto vanno bene, il tennis è migliorato e, come sempre, canottaggio e canoa sono il nostro fiore all’occhiello. Sono tutti segnali incoraggianti. Nei prossimi

mesi ci muoveremo per cercare convenzioni territoriali affinché sempre più giovani possano usufruire delle nostre strutture. Ritengo che i ragazzi siano davvero il nostro futuro e che molti interventi alla Bissolati vadano fatti “in prospettiva” anche pensando a loro». Lorenzo Balestreri


Cronaca

Sabato 9 Aprile 2016

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Con Decordi, il vino non ha confini

Intervista a Quirico Decordi sul momento della viticoltura italiana alla vigilia della 50ª edizione di Vinitaly, da domani fino a mercoledì

L’azienda di Motta Baluffi produce 15 milioni di bottiglie l’anno con 200 tipi di vino ed esporta l’85% della produzione

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di Vanni Raineri

i può amare il caviale, nascere a Brescia e realizzare un’azienda capace di diventare la numero uno nella produzione del caviale (Agroittica Lombarda di Calvisano). Si può amare il vino, nascere nel Cremonese e diventare una potenza capace di produrre 15 milioni di bottiglie l’anno. E’ il caso della Vinicola Decordi di Motta Baluffi. La ricetta è semplice: basta essere grandi imprenditori. Quale momento migliore per parlare del vino italiano se non alla vigilia della principale manifestazione del settore, il Vinitaly di Verona (da domani a mercoledì 13 aprile), che quest’anno compie 50 anni? Lo facciamo con Quirico Decordi, che è anche presidente dell’Unione Italiana Vini. Nel 1967, primo anno di Vinitaly, il consumo pro capite di vino in Italia era di 106 litri, oggi è sceso a 33 litri. L’export 50 anni fa era al 4%, oggi è molto più alto. Una rivoluzione nel mondo dell’enologia. «Nel ’67 la produzione era di 60 milioni di quintali di uva, ed il consumo pro capite ha raggiunto anche la quota di 126 litri (un litro di vino ogni 3 giorni in media per ogni italiano, neonati inclusi, ndr). Il cambio è dovuto alla globalizzazione del prodotto, alle recenti politiche sul consumo del vino e alla variazione delle tendenze legate all’alimentazione. A quei tempi l’agricoltura manuale richiedeva energia che era fornita anche dal vino». Immagino che oggi ci sia più attenzione alla qualità. Ma cosa devo pensare se al supermercato vedo bottiglie in vendita a 99 centesimi? «Certo la qualità è lievitata, con le tante denominazioni di origine, poi la competitività aggressiva e la competizione internazionale hanno fatto il resto. Il prezzo molto basso di alcuni vini non deve allarmare, è frutto di azioni promozionali. Il vino non di qualità non esiste, dati i molteplici controlli cui è sottoposto il prodotto.

«Alessandro, completati gli studi alla Bocconi, ha fatto esperienza in diverse aziende (Vodafone, Autostrade, Foxcom), ora è qui a Motta Baluffi da 12 anni, prima come direttore commerciale poi come direttore tecnico-amministrativo. Giulia (nota per i grandi risultati ottenuti nel volley, dove ha indossato anche la maglia azzurra, ndr) si è laureata in dicembre in Enologia alla Cattolica di Piacenza e ora sta frequentando uno dei master più difficili al mondo ad Angers, in Francia, dove ha fatto 6 mesi di full immersion. La attendono altri 4 mesi in Cattolica, 6 mesi a Valencia e altrettanti negli Stati Uniti. La aspettiamo in azienda a fine 2017 per gestire il reparto enologico, dalla scelta dei vini alle lavorazioni fino al prodotto finito». Spesso il passaggio generazionale è traumatico. Fare crescere gli eredi nell’economia globale in giro per il mondo oggi è fondamentale per avere una visione complessiva del mercato. «Già, come me è stato ben diverso. Altri tempi: finiti gli studi ho iniziato a lavorare qui». Qui che in realtà era la zona golenale di Solarolo Monasterolo, dove un tempo aveva sede l’azienda. Una decina di anni fa questa si è spostata, sempre nella frazione di Motta Baluffi, in zona sicura, al di qua dell’argine maestro. Nel 1921 si iniziò con vini della zona. Oggi è riconosciuto che Cremona non ha un territorio vocato alla viticoltura. «Un’affermazione non vera. Io stesso ho prodotto qui uva ottima. Furono le politiche agricole a privilegiare in zona coltivazioni alternative. Pensiamo che oltre il Po in Emila si producono ottimi vini, e poco a ovest già a Sabbioneta c’è il lambrusco. Stessa cosa nel piacentino, per non andare oltre, sempre sul Po, tra Pavese e Monferrato. Per scelta politica la Bassa Lombardia ha privilegiato colture intensive abbandonando i vigneti». Tenuto conto dei gravi problemi che assillano le coltiva-

zioni tradizionali, e nel contempo il valore in costante aumento dei terreni coltivati a vite, crede che ci possa essere in futuro un ritorno? «E’ difficilissimo, in quanto per le norme europee i nuovi impianti devono sostituirne altri dismessi. Inoltre il vigneto comporta un investimento notevole, con costi elevati di manutenzione, anche se la meccanizzazione ha consentito di abbassarli». Vinicola Decordi, coi suoi brand Borgo Imperiale, Cortesole e Vallecalda, è spesso presente nelle principali fiere internazionali, e recentemente vi sono state assegnate tre medaglie d’argento nel principale salone mondiale del vino bio che si è tenuto in Francia. «Ogni anno partecipiamo a competizioni, per testare l’alta gamma che produciamo, e siamo sempre premiati con riconoscimenti importanti. Recentemente eravamo presenti al Prodexpo a Mosca, a Prowein a Dusseldorf e la scorsa settimana ad Alimentaria a Guadalajara, in Messico. Dopo il Vinitaly saremo a fine aprile ad Alimentaria a Barcellona, poi in Giappone e in Brasile. E’ un bell'impegno». Premiato dai risultati. «Nel 2015 abbiamo imbottigliato quasi 15 milioni di bottiglie, e la produzione è assorbita per l’85% dall'export. I mercati di riferimento sono Spagna, Russia, Brasile ma anche Messico, Giappone e Usa. Distribuiamo nel mondo più di 200 tipi di vino, il che ci consente di sfruttare ogni opportunità e soddisfare ogni esigenza della clientela». Numeri da capogiro per un imprenditore a cui tutti riconoscono anche grande spessore umano. Basti dire che, assieme alla carica di presidente dell’Unione Italiana Vini e ad oltre venti cariche importanti in vari cda, ha il ruolo di “coadiuvante in cucina” nella locale Pro Loco “I Corvi” di Solarolo Monasterolo. Non è raro vederlo tra i fornelli in occasione di feste paesane estive. Legato al territorio, saldo come le radici dei suoi vigneti.

Presidente dell’Unione Italiana Vini ma anche volontario nelle feste estive di paese

Sopra Quirico Decordi nel suo ufficio. A destra con la figlia Giulia (a destra) nella fiera Alimentaria la settimana scorsa in Messico

In Italia abbiamo vini pregiati e altri a coltura estensiva con grandi rese, e prezzi ovviamente più bassi». Quest’anno al Vinitaly si presenta per la prima volta la Cina con suoi prodotti. E’ più un’opportunità di mercato o un rischio competitivo per il made in Italy nel mondo? «I cinesi non conoscono il vino, ma sono il 5° produttore mondiale di uva. Hanno mega aziende realizzate in collaborazione con francesi e statunitensi, ma la commercializzazione è deficitaria. E’ un potenziale mercato immenso, anche se oggi il vino là è conosciuto solo a livelli sociali molto alti. Un continente che viene da uno sviluppo economico incredibile». L’export del nostro vino, secondo i dati recenti riferiti al 2015, è in aumento anche se non dirompente. Cresce soprattutto il settore delle bollicine. «I flussi verso l’estero hanno sempre origini e forme diverse. L’aumento delle bollicine si deve

«La qualità in Italia è controllata, il prezzo basso non deve allarmare il cliente»

all’enorme popolarità del prosecco, anche se gli spumanti italiani sono da sempre apprezzati nel mondo». Come mai questo boom del prosecco? Una buona operazione di marketing? «E’ la somma di tante operazioni ben studiate, poi incide l’ottimo rapporto qualità/prezzo, oltre che la piacevolezza del gusto». L’Italia nell’export è al primo posto nel mondo per quantità, ma per fatturato la Francia ci precede. «In Italia abbiamo oltre 500 denominazioni di origine, l’analisi va

differenziata. Il lugana ad esempio ha un’area limitata e di conseguenza prezzi più alti, mentre al contrario il lambrusco, uno dei vini più conosciuti nel mondo, è prodotto su un territorio molto vasto, un po’ come montepulciano, nero d’avola e sangiovese. Poi va aggiunto che esportiamo una grande quantità di vino sfuso, sia da imbottigliare che da taglio, che abbassa la media del prezzo». Veniamo alla sua azienda, fondata nel 1921, che quindi si accinge a festeggiare il centenario. Con i suoi figli siamo alla quarta generazione.

La Decordi è del ’21 Con Alessandro e Giulia siamo alla quarta generazione

Una grande mostra sul genio cremonese Torriani Cremona ha il merito di dedicare al suo concittadino Janello Torriani, Genio del Rinascimento, una grande mostra, dal 10 settembre 2016 al 29 gennaio 2017, presso le sale espositive del Museo del Violino. A promuoverla sono Comune di Cremona, Fundación Juanelo Turriano, Fondazione Arvedi Buschini, Unomedia e a curarla Cristiano Zanetti e Cinzia Galli. Il nome di Janello Torriani è quasi sconosciuto, anche se in vita era spesso affiancato a quello di Archimede. Egli riuscì ad affascinare i due più potenti Sovrani del suo tempo, Carlo V e suo figlio Filippo II, che lo vollero al loro fianco,

considerandolo un genio come per noi oggi è Leonardo da Vinci. A differenza di Leonardo, Janello Torriani non sapeva dipingere, era uomo rozzo e tutt’altro che nobile, eppure le sue grosse mani da fabbro sapevano creare meraviglie che tutta l’Europa ambiva: meccanismi sofisticatissimi, gestiti da combinazioni meccaniche elaborate che a noi oggi sono garantite dalla tecnologia più avanzata. Dalla sua mente e dalle sue mani uscivano orologi perfetti, nelle loro decine di funzioni, e bellissimi. Meravigliosi automi che suscitavano l’ammirazione e lo stupore delle Corti. Fu lui a elaborare le applicazioni della sospen-

sione cardanica tutt’ora di uso quotidiano, ma che prese il nome da un altro, il Cardano appunto. Quando sia nato nessuno lo può dire con certezza, si suppone verso il 1500. La leggenda racconta l’evento che si verificò nel preciso istante in cui Janello veniva alla luce: un fulmine squarciò il cielo per scaricarsi sull’orologio del Torrazzo. Come a presagire che quel neonato sarebbe stato indissolubilmente collegato al funzionamento degli orologi. A quel tempo era mitico l’Astrario di Giovanni Dondi, ma il Torriani, su commissione di Carlo V, costruì il più complesso orologio planetario della storia mosso da circa 1800 com-

Il curatore Cristiano Zanetti e il sindaco Gianluca Galimberti nel corso della presentazione avvenuta ieri mattina sulla Bertazzola del Torrazzo

ponenti meccaniche chiamato Microcosmo. Non si tirava indietro davanti a nessuna sfida, neppure a ciò che pareva a tutti impossibile, come il sollevare le acque del Tago sino alla sommità dell’Alcazar di Toledo. Costruì infatti per il Re di Spagna la prima macchina ciclopica della storia che elevava acqua per

cento metri di altezza (quasi come il Torrazzo di Cremona) portando 18mila litri di acqua al giorno al castello reale lungo un percorso di 300 metri. La fama di Torriani lo portò a partecipare alla riforma gregoriana del calendario: nessuno come lui conosceva la perfezione del tempo.


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Rubrica

Sabato 9 Aprile 2016

L’attacco di Guareschi a Miglioli Le elezioni del 18 aprile 1948 avvengono in un clima incandescente, uno dei cui aspetti è lo scontro frontale di Giovannino Guareschi con il cremonese Guido Miglioli, entrato nel Fronte Popolare. Sul numero 12 di “Candido” del 20-3-1948 “Il Forbiciastro” (lo pseudonimo di Guareschi) scrive: “L’On. Miglioli parlando a Brescia dei

contadini siciliani, ha affermato di aver parlato con ‘uno di quei poveretti, tanto miserabile che era costretto a coltivare il proprio ettaro di terreno con le unghie perché non possedeva nemmeno un attrezzo, aiutato nello stesso modo dai suoi tre bimbi meno che decenni’. Questa affermazione fa il paio con quella di Togliatti secondo il quale ‘al tempo dei nostri nonni, nelle campagne del bresciano, i padroni mettevano la museruola ai contadini perché

non mangiassero l’uva’. E il bello è che i nostri trinariciuti ci credono a queste cose, poveretti, e al pensiero della museruola emetton fiamme dalle nari”. Sempre nello stesso articolo, Guareschi riferisce di un incidente accaduto nel Duomo di Cremona. Protagonista di questo incidente è “una trimammelluta”, la versione femminile del “trinariciuto” comunista. (continua sotto)

I “trinariciuti” della satira di Guareschi, che disegnava i militanti del Pci come provvisti di 3 narici

Candido schierato contro il Fronte Popolare Giovanni Guareschi il “Candido” e il Cremonese . 5ª puntata

di Paolo A. Dossena

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crive Guareschi: “Passando direttamente in rassegna la Cronachetta rosa notiamo che a Cremona, in Duomo, una trimammelluta durante la spiegazione del Vangelo ‘pronunciava ad alta voce delle volgarità. Invitata dall’arciprete a uscire immediatamente e severamente redarguita da alcune donne presenti dava in escandescenze profferendo parole inguiriose all’indirizzo del sacerdote’. Poi ‘si recava alla sede dell’Udi dove, come alcuni testimoni oculari hanno esattamente notato, veniva abbracciata e complimentata’ (L’Italia). Visto da sinistra risulta invece che ‘a un certo punto questo sacerdote ritenne opportuno mutare il testo del discorso in un fervorino politico. Una umile donna del popolo, una vecchietta umile e credente, ritenne opportuno fare una pacata rimostranza’ (Fronte Democratico)”. Già su “Candido” numero 17 del 26 aprile 1947 Guareschi disegna una “trimammelluta”. Nella vignetta è ritratta una donna sovietica che mostra orgogliosa le sue tre gigantesche mammelle, e una “compagna” spiega: “Ecco, compagne italiane, che cosa ha saputo fare il governo sovietico per la donna madre!” Proprio il 18 aprile 1948 – il giorno delle elezioni che segnano il destino dell’Italia del dopoguerra – esce un numero di “Candido”. Qui, Guareschi scri-

ve: “Intanto i frontagni di Crema aggrediscono e percuotono ferocemente, in una drammatica caccia all’uomo, alcuni esponenti del Msi che dovevano tenere un comizio. E le squadre di vigilanza dei frontagni di Cremona pestano a sangue gente accusata di aver avuto l’intenzione di strappare un manifesto comunista”. La stessa cosa (aggressioni agli attacchini cremonesi) era già accaduta due anni prima. Infatti, sulla rubrica “Cronachetta rosa” del numero 14 del “Candido” (7-4-1946) Guareschi aveva scritto: “Cremona - I soliti ignoti aggrediscono e malmenano studenti sorpresi ad affiggere manifesti anticomunisti. Gli stessi soliti ignoti comunisti, sfondata la porta, penetrano nell’appartamento del colonnello Serra, esponente del partito democratico, buttando all’aria tutto”. I risultati delle elezioni del 14 aprile 1948 sono noti: il fronte popolare fu sconfitto. Uno dei momenti più negativi della storia della federazione comunista cremonese fu la mancata elezione di Guido Miglioli (erano stati diffusi 30.000 volantini con l’indicazione di voto a suo favore). Sconfitte le sinistre, “Candido” continua la sua battaglia, e sul numero 38 del 19-9-1948 appare un articolo che per i cremonesi può essere interessante. Infatti da Cremona non pochi amano recarsi nella vicina Monticelli d’Ongina (Piacenza) a mangiare la “Chisöla” (“chi-

Amche in Duomo a Cremona Guareschi segnala una “trimammelluta”

Sopra a sinistra Guido Miglioli, a destra Palmiro Togliatti. A destra le trimammellute”. Sotto a sinistra un primo piano di Guareschi

sool” in cremonese, delle speci di focacce) nelle fiere di paese, o a comprare l’aglio. Ed ecco come Guareschi racconta la storia del sindaco di Monticelli d’Ongina: “Qui, purtroppo, prima di andare avanti dovrò raccontarvi un fatterello nel quale sono implicate casse da morto. E’ successo a Monticelli d’Ongina. Il signor Giuseppe Piacentini, tempo fa, era andato in giro raccontando di aver visto presso un impresario di pompe funebri alcune casse da morto recanti sul coperchio i nominativi di coloro che dovevano essere eliminati qualor il Fro-de avesse vinto le elezioni. Allora il segretario Frode locale, Enzo Armelloni, aveva querelato con ampia facoltà di prova il Piacentini. In sede istruttoria è risultato che effettivamente il Piacentini aveva visto nel magazzino dell’impresario funebre tre casse da morto con sopra scritto Adamo (il parroco), Pietro (il farmacista), e Nato (un Dc commesso viaggiatore). In conclusione le affermazioni del querelato sono risultate esatte, quindi: sfumata la querela e le spese a carico del querelante e annesso Fro-de.” Su “Candido” numero 32 del 10-81946 Guareschi spiega il senso di “Messico d’Italia”, denunciare le continue scomparse che avvengono in Emilia: “Il Giornale dell’Emilia fa presente che in provincia di Bologna ci sono circa 190 famiglie che invocano notizie di loro di loro congiunti ‘prelevati’. Si restituiscano almeno i cadaveri di questi infelici. I morti non parlano, non denunceranno nessuno. Ma da quelle parti, si vede, si ha paura persino dei morti”.

A un certo punto “Messico d’Italia” si trasforma e diventa “Placido Don”: gli omicidi indiscriminati proseguono, ed essendo ormai chiaro a tutti chi li commette, Guareschi cambia il titolo della sua rubrica, con un riferimento esplicito al mondo comunista-bolscevico. Su “Placido Don” di “Candido” numero 36 del 5-9-1948 appare anche Cremona, sulla ferrovia della quale era stata collocata una bomba: “Le ossa degli assassinati continuano a riaffiorare sulla grassa terra di quell’Emilia che un tempo, e non ingiustamente, definimmo Messico d’Italia. Arrestati Tommaso Bosi e Alberto Solmi che il 24 agosto 1945 giustiziarono gli agricoltori Giulio e Domenico Baietti. I due agricoltori tornavano in calesse dal mercato di Bologna: fatti scendere e portati dietro una siepe vennero eliminati e rapinati per conto del loro mezzadro Arnaldo Carini (la terra ai contadini!). Arrestata la guardia scelta della Questura di Mantova Mario Anderlini che il 14 maggio 1945, nella sua qualità di comandante partigiano e aiutato da Giorgio Ragazzi, Aristide Marzoli e altri, giustiziò Luigi Garagnini e Arnaldo Vignali. I due furono prelevati a casa, portati nella stalla del mezzadro Galetti Giorgio, condannati dal tribunale del poppolo [in corsivo nel testo originale, ndr], seziviati e indi eliminati fisicamente. Il Galetti seppellì i due assassinati in un suo campo e lo seminò a granoturco, ma la melica crebbe dappertutto fuorché nel punto dove erano sepolte le due vittime della giustissia del poppolo [in corsivo ndr].

Arrestati Aimone Mondini, Leopoldo Lambertini e Romeo Tinti i quali, il 20 maggio del ’45, ‘giustiziarono’ l’agrario Luigi Cavallotti colpevole di avere indosso lire 40.000 e un orologio (quello che portò alla identificazione dei ‘giustizieri’). Arrestati Cleto Masi e Pietro Astolfi che il 12 maggio del ’45, nel fondo di Mario Alberghini (allora comandante di formazioni partigiane), giustiziarono [in corsivo ndr] Alberto Garofolo. Così giorno per giorno si va risolvendo per opera dei carabinieri il cupo mistero di quell’orrendo Triangolo della morte [in corsivo ndr] di Castelfranco Emilia [in corsivo ndr], dove la paura aveva creato una impenetrabile cappa di piombo. Intanto a Castelvetro Piacentino [in corsivo ndr] vengono fermate 13 persone (tra cui il segretario della CdL e l’ex sindaco) come gravemente indiziate nell’attentato alla ferrovia Cremona-Fidenza avvenuto il 15 luglio. E tiriamo avanti senza aggiungere verbo avvertendo che, per truffa di 8 milioni, viene arrestato l’ex podestà di Gallarate [in corsivo ndr] Antonio Bianchi, e a Sondrio [in corsivo ndr] viene catturato mentre (con in tasca due pistole, parecchie centinaia di dollari e quasi un milione in biglietti da 1.000) stava squagliandosela da una finestra l’ex comandante partigiano Dionisio Gambaruto detto Nicola [in corsivo ndr], già ampiamente ricordato nell’inchiesta per la sparizione del tesoro di Dongo”. (Fine della quinta puntata, la sesta e ultima sarà pubblicata sabato 16 aprile)


Cronaca

Sabato 9 Aprile 2016

Serve coerenza con gli impegni assunti alla conferenza sul clima di Parigi programmando l’utilizzo di fonti alternative

Un Sì per uscire dall’era dei fossili N

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FIERA DEL LIBRO CON GLI AUTORI IN GALLERIA

di Agostino Poli

on credo che ci sia bisogno di essere un dottore geologo, per capire quale sia la posta in gioco con il referendum – negletto e sconosciuto ai più - del 17 aprile prossimo. Si tratta del referendum detto “contro le trivelle”. Sapete che in molti, fino a qualche tempo fa, pensavano che si svolgesse solo nelle regioni interessate dalle perforazioni, e che, quindi, non fosse a carattere nazionale? Quindi, prima affermazione: quello del 17 aprile è un referendum nazionale. Necessita, per essere valido, che vada a votare la maggioranza degli aventi diritto al voto, come tutte le consultazioni di questa natura. Se questo obiettivo fallisse, anche perché il governo non ha voluto accorparlo al voto per le amministrative, si tratterebbe di gettare al vento centinaia di milioni di euro. Questo, unito al fatto che la posta in gioco è rilevante, oltre all’amore per la democrazia, dovrebbe spingere ognuno di noi ad andare a votare, checché ne dicano alcuni autorevoli esponenti di governo (qualcuno si ricorda la frase: “Gli italiani vadano al mare, invece che votare al referendum” di tal Bettino Craxi? Ma gli italiani non ci andarono, al mare … fu un bel boomerang). La TV del servizio pubblico, per dovere istituzionale, sta passando qualche spot informativo, negli ultimi giorni. Ma si sa come siano complicati e farraginosi i quesiti referendari, a partire dal fatto che, in quelli abrogativi, per dire “No” all’oggetto del contendere (in questo caso, la possibilità data alle compagnie petrolifere di trivellare i nostri mari oltre il periodo di concessione, già molto lungo, fino ad esaurimento del giacimento) occorre scrivere “Sì”. Da questo punto di vista, uno slogan fatto bene, nel senso che dà un messaggio chiaro, è: “Vota Sì al referendum del 17 aprile: cambia energia! Per un futuro senza fonti fossili”. E questa posizione, francamente, ha, per me, un forte valore. È di

pochissimi mesi fa la conferenza sul clima di Parigi, in cui si partì da un presupposto fondamentale: “Il cambiamento climatico rappresenta una minaccia urgente e potenzialmente irreversibile per le società umane e per il pianeta”, richiedendo pertanto “la massima cooperazione di tutti i paesi” con l’obiettivo di accelerare la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra”. E noi, invece, scegliamo di dare una sorta di patente a vita per continuare a cercare petrolio, gas ecc… Bene ha detto, tra gli altri, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi: ma dove mai si è vista una concessione a vita? Il nostro Paese deve operare scelte energetiche strategiche in coerenza con gli impegni assunti alla recente conferenza sui cambiamenti climatici di Parigi. Se vogliamo che l’aumento della temperatura media non superi l’1,5 gradi centigradi come è stato deciso alla conferenza, da subito si deve accelerare la transizione energetica verso il 100% delle rinnovabili al 2050. Il referendum del 17 aprile sulle trivelle in mare vuole abrogare nello specifico la norma per cui le compagnie che dispongono di titoli abilitativi per estrarre idrocarburi possono sfruttare i

giacimenti “sine die” e non alla scadenza dei contratti, entro le 12 miglia dalle coste italiane, praticamente sotto costa. Si intende abrogare una norma che è stata introdotta dal governo a far data dal 1 gennaio 2016. Con la vittoria del Sì i permessi e le concessioni già rilasciati e relativi alle attività ricadenti entro le dodici miglia avranno scadenza certa e resteranno vigenti fino alla data fissata al momento del conferimento del titolo (sei anni per la ricerca e trenta anni per l’estrazione) ovvero fino alla scadenza delle proroghe eventualmente disposte. Altra obiezione: si perderanno posti di lavoro. Quanto sopra scritto dimostra di no: non verrà perso alcun posto di lavoro (va bene la riforma delle pensioni, ma chi lavorerà oltre trenta anni da oggi, su quelle piattaforme?), anche perché sulle piattaforme fisse di produzione di petrolio o metano lavorano tra due e quattro persone, essendo gestite da remoto attraverso ponti radio o cavi. Dai dati del Ministero dello Sviluppo Economico che rappresentano la dislocazione delle piattaforme e dei pozzi nel mar Adriatico, nel mar Ionio e nel canale di Sicilia, è possibile calcolare che il numero presumibile degli ad-

detti diretti non è superiore alle cento unità, che continueranno comunque a lavorare fino alla scadenza – lontana – delle concessioni in atto. Occorre programmare seriamente l'uscita dalle fonti fossili per investire in efficienza energetica e nella riconversione e innovazione delle attività produttive. Puntare sui combustibili fossili e non sulle energie rinnovabili è una scelta sbagliata in termini di posti di lavoro e di impatto sanitario, oltre che di disastri sempre più frequenti e al dramma dei cambiamenti climatici in corso, delle polveri sottili nelle città, dell’inaridimento del suolo, dell’innalzamento del livello del mare, degli eventi climatici estremi. Investire sulle fonti fossili è inoltre una scelta che trascura i rischi specifici dovuti all’estrazione in mare, comportando rischi di abbassamento dei fondali, di inquinamento delle coste e di compromissione della catena alimentare. Io credo che si debba uscire dall’era dei fossili. Andrò alle urne, per esprimere un mio diritto costituzionale e democratico, e voterò Sì, contro le trivelle a vita, per le energie rinnovabili, per un mare pulito e una vita puliti.

Prosegue in Galleria XXV Aprile a Cremona la Fiera primaverile del Libro 2016, “Libri in Galleria e incontri con gli autori”. La rfassegna è iniziata venerdì 1 aprile con “L’amore prima di internet”, di Elena La Rosa, e “L’argine al volo” di Guido Moreschi. Sabato 2 aprile è stata la volta di “Solo il tempo di morire” di Paolo Roversi, e domenica 3 aprile “Sai maestro che... da grandse voglio fare il premier” di Alex Corlazzoli e Mattia Costa. Ieri Annalisa Subacchi ha presentato “La dieta della dott.ssa Subacchi secondo le intolleranze alimentari”. Oggi alle 17,30 doppia presentazione: “Bellezze letali” di Raffaella Ferrari e “Binari divaganti” di Matteo Melotti. Domani, alla Pagoda Giardini di piazza Roma, alle 17,30 “Concerto per solisti” di Antonella Bertolotti. Si prosegue martedì 12 aprile alle 18,30 a Palazzo Cittanova con “Ho osato vincere” di Francesco Moser, con Davide Mosca. Venerdì 15 aprile (17,30 in Galleria) “Cantiere poesia: ultime da Cremona”, letture poetiche coordinate da Vincenzo Montuori. Sabato 16 aprile (17,30 in Galleria) “La scelta di Sigmund” di Carlo A. Martigli. Domenica 17 aprile (17,30 in Pagoda Giardini) “Il duca che non poteva amare” di Elena e Michela Martignoni. Venerdì 22 aprile (17,30 in Galleria) “I colori della vita” di Maria Grazia Flebus e “Senza paura fai 90” di Laura Giupponi. Sabato 23 aprile (17,30 in Galleria) “Una storia quasi perfetta” di Mariapia Veladiano. Domenica 24 aprile (17,30 in Pagoda Giardini) “Meno Dodici” di Pierdante Piccioni, con Pierangelo Sapegno. Ultimo appuntamento lunedì 25 aprile (17,30 in Sala Eventi di SpazioComune) “Le radici nell’anima” di Guido Rampi e Primula Bazzani.


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Territorio

Sabato 9 Aprile 2016

Le Orme, nel 2016 hanno compiuto 50 anni. Per festeggiare questo importante traguardo, hanno pubblicato il doppio album ‘Felona e/and Solona’, rivisitazione con nuove sonorità e arrangiamenti dell’omonimo album del 1973 - cui fa seguito il tour italiano attualmente in corso, che approderà venerdì 15

“Le Orme”, storica band italiana, in concerto al Teatro Sociale di Soresina aprile 2015 alle ore 21 al Teatro Sociale di Soresina. Per la prima volta nella loro storia, Le Orme proporranno brani tratti dai due fortunati album storici ‘Uomo di Pezza’, ‘Collage’, oltre a quelli del nuovo

cd. La formazione, in trio, vede Michi Dei Rossi, unico componente rimasto della formazione originale alla batteria, Michele Bon (con ‘Le Orme’ dal 1990) alle tastiere, organo hammond, piano-

forte e synth e Fabio Trentini, voce della band dal 2009 alle chitarre, basso e basso pedale. Venerdì Ad aprire il concerto sarà la Alex Carpani band, guidata da Alex Carpani, con Ettore Salati, Joe Sal,

Giambattista Giorgi e Gigi Cavalli Cocchi: proporranno il nuovo album ‘So Close. So Far, pubblicato da Ma.Ra. Cash Records e distribuito da Self, interamente scritto, prodotto e arrangiato da Alex Carpani. Per informazioni, è disponibile il sito www.diedi.com. Prevendite sul circuito on line VivaTicket.

Aggregazioni territoriali, Crema guarda verso Lodi

S

di Simona Raboni

i continua a discutere di confini e di area vasta, un po' a tutti i livelli. Ma mentre è ormai quasi certo che Cremona si unirà in matrimonio a Mantova, si sta ancora discutendo del futuro di Crema, che ora sembra guardare con favore ad una unione con Lodi e Treviglio, a ormare l'area vasta dell'Adda. Nei giorni scorsi si è svolto a Lodi un incontro interlocutorio sul tema. E' il Pd a spingere soprattutto in questa direzione, Tanto che il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni, durante la serata, ha donato a Roberto Maroni la cartina del 1848 della provincia Crema-Lodi: inserita nel Regno Lombardo-Veneto, istituita nel 1815 ed esistita dal 1816 al 1859. Il presidente della Regione ha ribadito il desiderio di realizzare in Lombardia otto cantoni, con una dimensione maggiore rispetto alle 12 province attuali. L'evoluzione delle aree vaste dovrebbe assecondare le vocazioni

territoriali e promuoverne il protagonismo limitando se non le frizioni, quantomeno le divisioni. Invece secondo il Pd, come ha già dichiarato più volte alloni, è puntare «su territori più contenuti ed omogenei». «Il riferimento istituzionale e legislativo – prosegue Alloni – non è più la Legge Delrio (n 56 del 2014) ma la legge regionale che il Consiglio regionale dovrà approvare in seguito a quanto previsto dalla legge di riforma costituzionale (art 40 delle norme transitorie), che prenderà sostanza dopo il referendum con-

fermativo del prossimo ottobre. Certo – conclude Alloni – il Cremasco non dovrà essere solo un luogo riconosciuto geograficamente, ma avere un progetto di sviluppo che giustifichi la specificità territoriale». «Se gli enti locali sono comunità naturali – ha sostenuto Stefania Bonaldi - è vitale prendere atto che Crema è vicina a Lodi, Treviglio o Milano e lontana da Cremona, Mantova o Pavia. Distanze che non si misurano solo coi righelli sulle mappe ma chiamano in causa la vita reale dei cittadini, delle imprese, delle attività dei territori, leggendo i flussi

economici e commerciali, così come quelli legati alla professione, allo studio, alla cura, al tempo libero. Il Cremasco sinora si è mosso in modo solidale e “dal basso”. In moltissimi consigli comunali è approdata la delibera di costituzione dell’Area Omogenea Cremasca. Noi miriamo a rafforzarci, a valorizzare tutti i Comuni del Cremasco, a conseguire obiettivi istituzionali, ma non solo: occorre definire una visione per il Cremasco da raggiungere senza frammentazioni». Per Alloni l’Area Omogenea Cremasca dovrebbe muoversi in autonomia e divenire Area Vasta, contando su dimensioni e popolazione ottimale per l’assegnazione di funzioni delegate, dunque di risorse e per l’interlocuzione con la Regione. . Intanto in questi mesi alcuni sindaci hanno già avviato contatti coi colleghi delle aree circostanti del Trevigliese, del Lodigiano, del Bergamasco e del Bresciano. «Il Cremasco come il Lodigiano registra una fortissima attrazione nella direzione del capoluogo lombardo e questo è

uno dei tratti di omogeneità che dobbiamo considerare, la collocazione prospettica verso Milano» ha detto ancora Bonaldi. «E' realistico dunque pensare a un’Area Vasta dell’Adda, in grado di comprendere i territori collocati lungo le tre direttrici: la via Emilia fino a Lodi; la Paullese fino al Cremasco; la Rivoltana sino a Treviglio. Siamo omogenei a queste realtà, assai più che col basso Cremonese o col Mantovano, confinanti con l’Emilia. Con la TEM in 35 minuti siamo a Monza, impieghiamo due ore ad andare a Mantova». Del resto sono numerose le affinità sociali ed economiche tra i due territori, a partire dalle dimensioni demografiche simili: il Lodigiano con i suoi 220 mila abitanti ed il Cremasco coi suoi 165 mila. «Territori che ben possono integrarsi e allearsi anche nella ricollocazione di alcuni servizi importanti, con minori disagi per i nostri cittadini e per le attività produttive dei nostri territori. È sui temi che toccano la vita delle persone che dobbiamo ragionare» ha concluso Bonaldi.

Via i treni diesel sulla Cremona-Brescia: si passa a convogli elettrici

Da metà aprile sulla tratta Brescia-Cremona i treni diesel cederanno il passo a quelli alimentati a energia elettrica. Lo ha comunicato l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte. La promessa era arrivata domenica 17 marzo, e ora diventa realtà: tutte le 31 corse della linea Brescia-Cremona potranno essere garantite da convogli elettrici. Un beneficio anche per l'ambiente; infatti, rispetto ad oggi, Cremona godrà di una di-

minuzione del 50 per cento dei convogli diesel di passaggio per il rifornimento di gasolio. Soddisfazione da parte del consigliere regionale Carlo Malvezzi: «Si tratta di un altro importante passo avanti per il servizio ferroviario dedicato ai pendolari cremonesi» evidenzia. «Anche in questo caso, gli impegni assunti da Regione Lombardia per il nostro territorio sono stati mantenuti, a dimostrazione dell'attenzione riservata ai

pendolari che da tempo attendevano questo miglioramento. Terminati i lavori Rfi a Brescia, Trenord passerà a sostituire subito i treni diesel, dimostrando di aver ben chiare le problematiche e le richieste del territorio cremonese. Certamente, il mio personale impegno per il trasporto ferroviario che interessa l'intero territorio provinciale non calerà d'intensità». Secondo consigliere e assessore, anche la puntualità sta migliorando. «Anche

Trenord, come già in altre occasioni - concludono Sorte e Malvezzi - conferma di lavorare in modo competente per fornire il meglio ai propri clienti. Anche se i recenti dati sulla puntualità della linea MantovaCremona-Codogno-Milano confermano un netto miglioramento rispetto ad un anno fa, ci sono ancora margini per migliorare.Trenord concentrerà il proprio impegno anche su altre linee, tra cui la Cremona-CremaTreviglio che presenta ancora criticità».

Soncino cede 20mila mq a Torre Pallavicina La Provincia di Cremona perde un “pezzettino” di territorio, che passerà a Bergamo. Sta infatti arrivando a conclusione un iter iniziato 13 anni fa dalle amministrazioni comunali di Soncino e di Torre Pallavicina (Bg), per cedere a quest'ultima una porzione di territorio cremonese. Nei giorni scorsi,infatti, la Camera dei Deputati ha dato il via libera alla proposta di legge dei deputati Pd Cinzia Fontana e Gregorio Fontana. Ora manca solo l’ok del Senato per chiudere definitivamente la partita. Soddisfazione da parte di Vittore Soldo, amministratore a Soncino e membro della segreteria regionale Pd. «La questione riguarda lo spostamento dovuto per l’allargamento di una strada che già collegava i due comuni». Una vicenda che si è trascinata per le lunghe. Le giunte di allora avevano convenuto che si cedessero 20.000 mq di area entro i confini del Comune di Soncino, al Comune di Torre Pallavicina. Questo sarebbe servito per mettere in sicurezza, previo allargamento della sede stradale, il transito dei mezzi tra i due comuni.


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CASALMAGGIORE

Color rosa Casalmaggiore Una città impazzita di gioia ha accompagnato le ragazze del volley all’appuntamento internazionale di oggi a Montichiari

U

di Vanni Raineri

na simbiosi del genere tra una città e la sua squadra non si era mai vista, a queste latitudini. La Settimana Rosa ha davvero dipinto di rosa tutta Casalmaggiore, Municipio compreso, e coinvolto tutti, dalle scuole alle associazioni, dai commercianti fino agli ospedali. Come detto, il palazzo municipale è stato abbagliato nelle ore notturne di luce rosa, come si vede nella foto in pagina, mentre da qualche giorno a questa parte sulla facciata campeggiano le foto delle protagoniste di questa meravigliosa avventura. Per dare un’idea ai non addetti ai lavori, la piccola Casalmaggiore, 15mila abitanti, sfiderà due squadre di una metropoli di 14 milioni di abitanti come Istanbul e di una città, Kazan, che supera comunque abbondantemente il milione. La Final Four di Montichiari è un evento che sarà trasmesso dalle televisioni di 86 Paesi nel mondo.La partecipazione a quello che è il maggior avvenimento di volley femminile per squadre di club al mondo consente a Casalmaggiore di godere di una visibilità mai raggiunta in passato. Potere dello sport di squadra. Le conquiste singole del canottaggio alle Olimpiadi, pur non inferiori dal punto di vista agonistico, non hanno potuto dare questa spinta alla città, in quanto la celebrità investe soprattutto il nome del singolo atleta. Tutto ciò giustifica il grande attaccamento che ha portato Casalmaggiore ad identificarsi con la squadra, non compreso da tutti. Era immaginabile che iniziassero i primi “ma che è tutto questo?”, “non si sta esagerando?”, e via di questo passo. Da un lato, c’è l’invidia che è sempre una brutta bestia, e poi l’abitudine ai grandi risultati, la nostra indole che porta all’assopimento e a quella riservatezza di per se’ positiva ma che in queste occasioni è bene mettere da parte: quando mai capiterà a Casalmaggiore una vetrina del genere? Speriamo dunque che la Pomì possa proseguire a portare nel mondo il nome di queste splendide atlete abbinato alla città

Dall’alto il Municipio rosa, il tifo degli ospiti del Busi e gli studenti della Diotti

del bijou, del canottaggio, dei musei, del Po e oggi anche del volley. Detto questo, come riportato nello speciale che trovate in questo numero, vincere è impresa ai limiti del possibile, ma già esserci e poterci

provare è una grande cosa. A parte il Municipio, come detto sono state tantissime le iniziative che hanno coinvolto i casalesi in questi giorni. A partire dal rosa che ha fatto capolino un po’ in

tutti i negozi, con addobbi a tema. Mercoledì sera il Panathlon ha organizzato una conferenza sul tema “Sport e corretta alimentazione”, giovedì sera al Circolaccio di Cappella c’è stato un concerto, ieri sera un dj-set al Sottosopra, e stasera altro concerto (a sorpresa) alla Tana del Lupolo, a primo risultato acquisito. Domani mattina alle 8 in piazza Garibaldi si terrà il 3° trofeo ciclistico “Città di Casalmaggiore”. Fino al 25 aprile in Pro Loco rimarrà visitabile la mostra “13 donne per passione”, con foto e backstage del calendario 2016 della Pomì realizzato da Antonella Pizzamiglio. Ci sono anche diversi ristoranti che propongono menu a tema, mentre la stessa Pro Loco ha invitato tutti a documentare emozioni e festeggiamenti (hashtag #SettimanaRosa). Oltre a ciò, il coach Massimo Barbolini martedì mattina ha tenuto una speciale lezione agli studenti dell’Istituto Santa Chiara. Più che una lezione, quella offerta ai tanti e attentissimi studenti è stata una serie di riflessioni, sui valori dello sport, dalla capacità di accettare la sconfitta all’onestà, e quindi alla rinuncia di scorciatoie quale il doping. Più tardi, gli studenti si sono spostati in Baslenga a seguire l’allenamento delle ragazze, offrendo poi balli e coreografie. Le scuole hanno anche offerto simpatici messaggi di incitamento e hanno anche prodotto un video musicale postato sui social, premiati dalla volontà espressa dalla capitana Valentina Tirozzi di ricambiare il grande affetto con una bella prestazione. Anche il centro diurno della Fondazione Busi ha indossato il rosa per incitare la Pomì: gli ospiti non hanno dimenticato la visita fatta da alcune giocatrici tempo fa alla struttura, poco prima di conquistare lo scudetto. Da segnalare infine che anche l’assistenza sanitaria sarà fornita dal Casalasco. Sarà infatti la Padana Soccorso a garantirla, grazie a personale e mezzi che saranno presenti al PalaGeorge oggi e domani: saranno anche a disposizione dei medici sociali della Vbc Graziano Sassarini e Claudio Toscani.

Intanto il Rotary celebra i successi del canottaggio Il club CVS ha insignito Umberto Viti della Paul Harris Fellow. Eridanea al completo

Non è la prima e non sarà neanche l’ultima, ma l’onorificenza assegnata a Umberto Viti lunedì 4 aprile dal Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta è stata davvero “sentita”. Lui, l’allenatore dei campioni olimpici Farina e Raineri, ha reagito con la abituale gentilissima modestia (e pure una battuta: «Ma ce l'ho già!»), ma il conferimento della Paul Harris Fellow («E' con zaffiro, questa vale di più», ha risposto il presidente) ha davvero commosso e suscitato applausi infiniti. Le doti umane e professionali, le capacità tecniche e le intuizioni pionieristiche che Viti ha messo in campo (in acqua, meglio) in 40 anni di straordinaria attività professionistica gli sono valse gli elogi e i ringraziamenti ufficiali di Massimo Mori, di Gianluca Farina, del presidente dell’Eridanea Marzio Azzoni, e quelli inespressi di tutti i presenti, ancora pieni d’orgoglio per i risultati raggiunti dai campioni di Viti nel mondo intero e riconoscenti della notorietà che ha dato a tutto il nostro territorio. In uno sport, il canottaggio, in cui i valori e il valore sono ancora fondanti: «E’ una scuola di vita che insegna a reagire nei momenti di difficoltà, spor-

tiva e non. In 40 anni di attività non mi è mai capitato di venire a conoscenza di un canottiere - campione o no che abbia intrapreso una strada sbagliata. Ciò è dovuto, in buona parte, al valore morale, e sano, di questo sport», queste le parole con cui Umberto Viti ha chiuso la sua relazione, ricordando che insieme ai muscoli, servono cuore e cervello. Alla serata erano presenti quasi al completo gli attuali allenatori e supporters della Società Canottieri Eridanea, che Viti ha voluto elencare e ricordare: Federico Federici, Francesco Azzali, Paride, Giorgio e Riccardo Zaffanella, Gianluca Cozzini, Giovanni Bottoli, Andrea Germani, Michele Pinardi, Mauro Morini, Edoardo Buoli, Gabriele Cagna, Nicola Grazioli, Claudio Zardi, Simone e Francesco Raineri, Diego Rivieri, Damiano Chiarini, Paolo Savi, Marco Tascarella, Gianmaria Grassi, Francesco Gerevini, Luca Basghini, Alessandro Agosta, Federico Invernizzi, Walter Lazzarini, Michele Ferrarini, Xepa Ardit, Filippo Affanni, Lorenzo Spattini, Igor Piazza, Luigi e Fabio Ferroni, Marzio e Daniele Azzoni, Pietro Raineri… «e altri che ora non ri-

Gianluca Farina e Umberto Viti

cordo e ai quali chiedo scusa». In queste settimane la società presieduta da Azzoni è impegnata nell'organizzazione di una importante iniziativa regionale di canottaggio indoor, prima volta per Casalmaggiore; il periodo dovrebbe essere quello della Fiera di San Carlo, ma avremo modo di risentirne parlare.

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Con fabbricadigitale

Alla scoperta di Mantova

In occasione del lancio ufficiale dell’applicazione per smartphone del progetto “Mantova Phygital City”, domenica 10 aprile si svolgerà a Mantova la prima edizione della “Caccia ai Tesori”, realizzata da fabbricadigitale di Casalmaggiore con il patrocinio del Comune di Mantova. Un innovativo phygital game che coinvolgerà gli utenti dell’App in un’appassionante caccia al tesoro per le strade di Mantova. Con gli indizi e le indicazioni offerte dall’app stessa, si dovranno scoprire i tesori artistici e architettonici della città nel minor tempo possibile. Sarà il nostro stesso smartphone, grazie all’interazione con una tecnologia innovativa, ad indicarci quando avremo trovato un tesoro e a fornirci l’indizio per il successivo. L’appuntamento è alle 16.30 in piazza Martiri di Belfiore dove tutti i giocatori potranno scaricare gratuitamente l’app sul proprio smartphone e partecipare a questo divertente evento collettivo che terminerà alle 17.30 con la premiazione dei vincitori sul palco in piazza Erbe. Obiettivo del gioco, gratuito e aperto a tutti, è riscoprire il patrimonio storico, artistico e culturale in modo divertente e nuovo. Grazie a ciò che la tecnologia mette a disposizione, impareremo a dare un nuovo valore ai tesori che ci circondano e a scoprire, così, anche i luoghi meno noti. Questa “Caccia ai Tesori” si inserisce nell’ambito del progetto Mantova Phygital City: un'unica piattaforma digitale come punto di contatto tra la città e i suoi cittadini, i suoi turisti e i suoi pendolari. Un innovativo sistema d’intelligenza artificiale che, sfruttando la mappatura e la digitalizzazione di tutto il tessuto urbano e della sua offerta culturale, offrirà un’esperienza personalizzata aiutando dinamicamente gli utenti ad usufruire al meglio di tutto ciò che la città può offrire, nel luogo e nel momento in cui si trovano.


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Casalmaggiore

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REFERENDUM, INCONTRO PER IL SÌ Giovedì 14 aprile, alle ore 20,30 presso l’Auditorium Santa Croce, il Comitato Casalasco-Piadenese “Vota Sì per fermare le trivelle” invita i cittadini a partecipare a una serata informativa sulle tematiche del referendum del 17 aprile. Ovviamente si parlerà anche del permesso di ricerca di idrocarburi che riguarda gran parte del territorio, il progetto denominato “Gussola”. Alla serata interverranno il Docente di Biologia Gianni Tamino, il Consulente ambientale Paolo Rabitti e per il Comitato organizzatore Cesare Vacchelli.

CON AUSERINSIEME A TRENTO GUSSOLA – Il circolo AuserInsieme di Gussola organizza un viaggio “Tra storia, scienza e cultura”, che si terrà domenica 22 maggio a Trento. Il programma prevede la partenza alle ore 7 da piazza Comaschi, con arrivo a Trento alle 10 e pranzo alle 13. Nel pomeriggio visita al centro storico della città accompagnati da una guida turistica. Nel ritorno, possibile visita alla distilleria Marzadro di Rovereto. La quota di partecipazione è di 50 euro. Le iscrizioni si raccolgono entro il 30 aprile o al raggiungimento dei 54 posti. La cifra comprende viaggio con assicurazione, pranzo, ingresso ai musei e guida. Rivolgersi a Nadia Reggi (320/8190196) o Sante Gerelli (0375/260100).

IN GITA SUL PONTE GALLEGGIANTE TORRICELLA DEL PIZZO – L’oratorio San Nicolò, in collaborazione con la Biblioteca Comunale, organizza per domenica 19 giugno una gita sul Ponte Galleggiante, “The Floating Piers”, la grande opera dell’artista Christo che verrà posizionata sul Lago d’Iseo: un percorso pedonale provvisorio per un totale di 4,5 km sulle acque del lago che accoglierà nelle previsioni tantissimi visitatori. La partenza è prevista per le ore 7,30 da piazza Boldori, con pranzo libero e ritorno alle ore 20. Il prezzo è di 20 euro a persona, chi presenterò la tessera dell’Associazione “Noi” verrà applicato uno sconto di 5 euro. Le iscrizioni, da farsi entro il 30 aprile, si ricevono presso l’oratorio il sabato e domenica pomeriggio oppure telefonando a Cristina (348/5557287) o Stefania (339/8947642).

LA DIVINA JULIA A SABBIONETA SABBIONETA - Nel 1556 nel convento di San Francesco alle Monache di Napoli veniva a mancare Giulia Gonzaga, una delle donne più celebri del Cinquecento italiano, zia di Vespasiano, fondatore di Sabbioneta. Nel giorno del 450° anniversario della scomparsa, sabato 16 aprile, a Sabbioneta alle ore 17 nell'Aula Magna di Palazzo Forti, si terrà la conferenza storica “Divina Julia” nella quale si ricorderà la sua figura, divenuta celeberrima, quasi leggendaria. Lo studioso Giovanni Sartori, grande esperto della storia di Sabbioneta, tratteggerà la vita e la figura di Giulia che, nata a Gazzuolo nel 1513, mandata in sposa a soli 13 anni a Vespasiano Colonna, rimasta vedova a 15 anni, creò per alcuni anni una piccola corte a Fondi da dove fuggì dal pirata turco Barbarossa. La ricercatrice modenese Anna De Rossi si soffermerà sulla ritrattistica di Giulia. gli interventi degli storici saranno alternati da quelli della poetessa Tersilla Federici.

Nasce l’Unione Terrae Fluminis La firma dell’atto costitutivo oggi alle 10,30. Si uniscono Gussola, Martignana Po e Torricella del Pizzo

E’

di Vanni Raineri

in arrivo l’unione numero 18 della Provincia di Cremona. Anche stavolta nel Casalasco, il territorio che più passi avanti ha fatto in questa direzione. Mentre alcuni comuni già pianificano il processo di fusione (nel Casalasco Ca’ d’Andrea con Torre de’ Picenardi), Gussola, Martignana Po e Torricella del Pizzo questa mattina firmano l’atto costitutivo dell’Unione Terrae Fluminis. Per quale motivo i nostri amministratori prediligano la lingua latina (si veda Municipia, Foedus, Palvareta Nova, Terrae Nobilis) è circostanza singolare. Forse si potrebbe valorizzare nel nome la storia locale, ma tant’è, sta di fatto che con i tre comuni citati tutto il Casalasco, Casalmaggiore a parte (non ne ha bisogno, dall’alto dei suoi 15mila abitanti) ha formalizzto il processo di unione. La firma dello storico accordo

verrà posta questa mattina alle ore 10,30 nel Municipio di Gussola. I tre Comuni entro lo scorso dicembre hanno già deliberato la procedura necessaria, e nel contempo hanno revocato tutte le convenzioni esistenti. Dopo l’atto costitutivo, firmato dai sindaci Stefano Belli Franzini, Alessandro Gozzi ed Emanuel Sacchini, seguito alla necessaria pubblicazione sul bollettino regionale, gradualmente verranno aggregati i diversi servizi a partire da quelli più impellenti. Un processo che dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno. Da oggi dunque saranno formalizzate anche la giunta dell’Unione, formata dai tre sindaci e da tre assessori, e l’assemblea, che comprende anche per ciascun comune un rappresentante della minoranza. Il primo presidente di Terrae Fluminis sarà il sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini, il cui mandato scadrà proprio nel 2019, contemporaneamente a quello del

Comune. Nel triennio successivo presidente sarà il sindaco di Torricella del Pizzo, per garantire anche a lui un triennio senza ostacoli (a Torricella le prossime amministrative saranno già nel 2017), quindi dal 2022 al 2025 presidente sarà il sindaco di Martignana Po, che come quello di Gussola sarà eletto nel 2019. Come primo passo, tutto il personale passerà in capo all’Unione. Tarrae Fluminis avrà un’estensione teritoriale di 63 km quadrati, in buona parte in territorio golenale, e una popolazione di 5500 abitanti. Tempo fa sembrava approdare a buon fine il tentativo di allargare l’odierna Unione Municipia (formata da Scandolara Ravara, Cingia de’ Botti e Motta Baluffi) ai tre comuni di Terrae Fluminis, per raggiungree la quota ritenuta ideale di 10mila abitanti, ma alla fine l’accordo è saltato. Tutto lascia pensare che avanti nel tempo si riproporrà il progetto di unire le due unioni e i sei comuni.

Il Municipio di Gussola, dove si firmerà il documento

Note d’Autore a Piadena, la prima edizione fa centro

Decine di eventi in due giorni, oltre cento musicisti, bel tempo e tanti spettatori

Musica nei Giardini e il gruppo I Maggiaioli

PIADENA – Una festa di note, tradizioni e cultura: Piadena con le sue Note d’Autore, s’è animata nello scorso weekend, grazie alla presenza di un numero davvero consistente di artisti, capaci di abbellire ulteriormente i luoghi più suggestivi del comune casalasco. Un festival promosso da Pierguido Asinari, musicologo e docente all’Università di Torino, che tra sabato e domenica ha richiamato un buon numero di appassionati, grazie anche al sole primaverile che ha accompagnato la due giorni. Musica classica, jazz, soul e un ballo, quello del gruppo folk dei Maggiaioli che ha trascinato piazza Garibaldi, proiettata per qualche ora lontano dal Casalasco e nel

pieno della Lucania. Proprio il gruppo di Accettura ha consentito di festeggiare in musica il gemellaggio tra il comune lucano e quello casalasco, suggellato dal sindaco facente funzioni Marica Dall’Asta per Piadena e il sindaco Alfonso Vespe per Accettura. Ma non mancavano ovviamente le tradizioni nostrane, quelle riscoperte in museo dal Gruppo Padano di Piadena, né è venuta meno la magia dei 23 violoncellisti del Cello Ensemble Freude che hanno conquistato la sala polivalente delle scuole. Note e luoghi, musica e spazi, come Villa MagioTrecchi, la chiesa del Vho, Drizzona e gli stessi giardini di Piadena: 140 artisti, quaranta spettacoli e dieci luoghi

diversi, numeri di un successo annunciato, impreziosito anche da Walter Savelli, collaboratore di Claudio Baglioni e Celso Valli. Anche per la sua forma ancora sperimentale, l’evento ha soddisfatto il comune e la Pro Loco di Piadena oltre ad Asinari, direttore artistico del Festival, e tutti i partecipanti, nella consapevolezza che esperienze del genere vanno promosse e accresciute, oltre che perfezionate. Ma per essere un numero zero, assolutamente, le Note d’Autore piadenesi hanno colto nel segno, imbastendo e associando forme d’arte diverse e promuovendo anche scrittori, musicisti e in generale uomini di cultura del Casalasco, spesso nascosti o semplicemente in attesa di un’occasione.

A Canneto domani il Mercatino di Primavera, Hobbistica e Co.

CANNETO SULL’OGLIO - Domani, domenica 10 aprile, a Canneto sull’Oglio si terrà l’ormai consueto appuntamento con il “Mercatino di primavera – Hobbistica & Co”, organizzato dall’Assessorato alla Cultura. Dalle ore 10 del mattino e per tutta la giornata vi sarà una rassegna di espositori che coltivano la passione dell’hobbistica nei più svariati campi. Un centinaio di bancarelle coloreranno piazza Matteotti e via Garibaldi: si potranno ammirare ed acquistare oggetti fatti e/o decorati a mano, creati con le più svariate tecniche: lavorazione del legno, del ferro, del gesso, decoupage, pittura su ceramica, creazioni con perline, cucito, ricamo e tanto altro ancora. Non mancheranno punti di degusta-

Una recente edizione della manifestazione di Canneto sull’Oglio

zione e di ristoro, oltre alle bancarelle della solidarietà, gestite da chi vede il volontariato come l’hobby preferito. Alle ore 11.30 verrà offerto un aperitivo per tutti i presenti. Dalle ore 14.30 animazione per bambini con laboratori, truccabimbi e palloncini ed intrattenimento musicale per tutti. Dalle ore 15.30 Warrior’s Workout presenterà una nuova meravigliosa esibizione, con novità sia in fatto di atleti che di figure proposte. Durante tutto il pomeriggio animazione musicale. La Sala Consiliare infine ospiterà una mostra di pittura curata dall’Associazione Artisti della Bassa Bresciana.


Speciale Final Four di Champions

Pomì in campo per scrivere la storia

VOLLEY Sulla carta la semifinale con la Dinamo Kazan è mission impossible, ma le rosa ci credono

N

di Vanni Raineri

ella storia c’è già. Ora si tratta di fare un salto sul Monte Olimpo, la sede degli Dei. La Pomì Casalmaggiore sfida da oggi due squadre turche di Istanbul e una russa di Kazan per aggiudicarsi il trofeo per club più importante in assoluto nel volley femminile, la Champions League. Anche dal punto di vista del prestigio, non si poteva chiedere di più: le tre avversarie sono quelle che hanno vinto le ultime tre edizioni, fatta eccezione per l’ultima vincitrice, la Eczacibasi sempre di Istanbul. E proprio quest’ultima squadra è stata scelta come sparring partner per testare le rosa in vista del magico impegno che le assorbirà da oggi al PalaGeorge di Montichiari. Mercoledì Barbolini ha potuto rifinire i dettagli affrontando i detentori, già sconfitti dalla Pomì nella fase preliminare di Champions. I 4 set vinti (a uno) dalle turche vanno presi con beneficio di inventario. Così come non deve preoccupare la doppia sconfitta nei recenti test contro la Volero Zurigo, eliminata ad un passo dalla Final Four dalla VakifBank. Diciamola tutta: la Pomì è una squadra forte e il vantaggio che ha è quello di giocare in casa (si fa per dire), davanti a tanti suoi tifosi. Ma le tre avversarie sono delle corazzate e non pos-

La grinta delle rosa (foto Giuseppe Storti)

POMÌ CASALMAGGIORE 1 3 5 6 7 8 10 12 13 14 15 16 18

Lucia Bacchi 1981 Carli Lloyd 1989 Imma Sirressi 1990 Giada Cecchetto 1991 Marianna Ferrara 1996 Lauren Gibbemeyer 1988 Carlotta Cambi 1996 Francesca Piccinini 1979 Rossella Olivotto 1991 Margareta Kozuch 1986 Jovana Stevanovic 1992 Velentina Tirozzi 1986 Tereza Matuszkova 1982

COACH: MASSIMO BARBOLINI siamo nasconderci che battere oggi le russe sarebbe una grande impresa. Tirozzi e compagne hanno abituato bene i loro tifosi, che ancora sognanti per il titolo tricolore non mettono limiti al destino, ma nessuno si sogni di parlare di delusione in caso di sconfitta. Le quote dei bookmakers parlano chiaro: la vittoria della Dinamo Kazan è pagata tra l’1,25 e l’1,33 (GazzaBet), quella della Pomì da 3 a 3,45 (Eurobet). Una differenza abissale, pur considerato che le

scommesse raccolte in Italia tendono a privilegiare le nostre squadre, in quanto il tifo spesso è cieco. Insomma, pochissimi tra gli adetti ai lavori ci credono. Come un anno fa, appunto... La gara che inaugura la manifestazione di Montichiari sarà il derby tutto di Istanbul. Il Fenerbahce è dato lievemente favorito rispetto alla Vakifbank. Condividiamo, una squadra che abbina gli attacchi di Kim al genio di una Skorupa che ben conosciamo, assistite da Lucia

Con il secondo posto le rosa hanno pescato Bergamo (foto Giuseppe Storti)

1 3 5 8 9 10 11 13 14 15 16 17 18 19

Maria Borodakova 1986 Centrale Elena Ezhova 1977 Libero Irana Malkova 1989 Centrale Anna Matienko 1981 Palleggiatrice Victoria Kuzyakina 1985 Libero Elena Gendel 1984 Centrale Ekaterina Gamova 1980 Schiacciatrice Evgeniya Startseva 1989 Palleggiatrice Ekaterina Ulanova 1986 Libero Antonella Del Cora 1980 Schiacciatrice Anna Melnikova 1995 Centrale Olesya Nikolaeva 1994 Schiacciatrice Elitsa Vasileva 1990 Schiacciatrice Daria Stolyarova 1990 Schiacciatrice COACH: RISHAT GILYAZUTDINOV

Bosetti, Mihajlovic, Erdem Dundar e Harmotto deve partire favorita in assoluto. La Vakifbank di Sheila Castro parte però tutt’altro che battuta: quello delle 15.30 tra le due turche con panchina italiana sarà un match che promette grande spettacolo. Alle 18,30 toccherà quindi alla Pomì. Di fronte avrà la Dinamo Zakan che ha conquistato il pass eliminando la Nordmeccanica Piacenza cui non ha lasciato nemmeno le briciole. Gli ultimi spifferi dallo spogliatoio rosa parlano di

IL CAMPIONATO

Come lo scorso anno, la Pomì ha chiuso la stagione al secondo posto. Un anno fa davanti c’era (nettamente) Novara, stavolta (di misura) Conegliano. Neanche il tempo di assorbire lo choc Champions, che mercoledì si tornerà in campo. Avversaria nei quarti, essendo giunta al 7° posto, la Foppapedretti Bergamo. Non l’avversario più morbido immaginabile, ma un gruppo che se trova i giusti meccanismi in campo può diventare un problema. Ne sa qualcosa proprio la Pomì che, dopo aver sconfitto le orobiche nella doppia sfida di campionato, si è fatta rimontare in modo clamoroso nella semifinale di Coppa Italia, con

DINAMO KAZAN

Schiacciatrice Palleggiatrice Libero Libero Schiacciatrice Centrale Palleggiatrice Schiacciatrice Centrale Schiacciatrice Centrale Schiacciatrice Schiacciatrice

Bergamo che poi ha bissato il successo nella finale vinta nettamente contro Piacenza. Mercoledì si gioca a Bergamo alle 20.30. Gara 2 è in programma venerdì a Cremona sempre alle 20.30 e pure l’eventuale gara 3 si giocherà al PalaRadi lunedì 18 aprile alla stessa ora. Le cifre di fine stagione hanno evidenziato i maggiori pregi della Pomì. In primis il muro, con la Stevanovic capace di stabilire il record assoluto del campionato italiano con 107 muri (e in passato le squadre al via erano in numero maggiore). Al comando della classifica degli ace in battuta la capitana Valentina Tirozzi con 36 punti individuali.

una serie di piccoli guai fisici. Tante delle ragazze non sono al meglio, ma in una gara come quella che le attende gli acciacchi scompaiono d’incanto. Domani sempre al PalaGeorge c’è l’appuntamento delle 14.30 per il terzo posto, quello cui la Pomì è designata, poi il gran finale delle 17.30 seguito dalla cerimonia di assegnazione del trofeo, quello cui la Pomì non è invitata. Ma queste ragazze sfacciate sanno anche come infilarsi, negli appuntamenti più cool.

ULTIMA GIORNATA

Bergamo-Bolzano Busto Arsizio-Piacenza Pomì-Club Italia Firenze-Conegliano Novara-Vicenza Scandicci-Modena Ha riposato: Montichiari

I VERDETTI

3-1 0-3 3-1 3-1 3-0 3-0

Quarti playoff (gara 1 12-04) Montichiari-Conegliano Modena-Novara Bergamo-Casalmaggiore Scandicci-Piacenza Firenze e Bolzano in A2

CLASSIFICA

Conegliano Casalmaggiore Piacenza Novara Modena Scandicci Bergamo Montichiari Busto Arsizio Vicenza Club Italia Firenze Bolzano

57 55 54 50 44 42 41 31 30 21 20 13 10


CO LO PI C il

foto Rubin/Lvf


Speciale Final Four di Champions

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Sabato 9 Aprile 2016

«Per noi è una grande occasione»

L’INTERVISTA Il tecnico delle rosa Massimo Barbolini presenta lo storico appuntamento contro la Dinamo Kazan

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ue giorni per fare la storia. Due giorni per inseguire il sogno di essere campioni d’Europa. Prende il via oggi pomeriggio a Montichiari la Final Four di Champions League femminile. Alle 15.30 scenderanno in campo VakifBank Istanbul e Fenerbahce Istanbul in un derby caldissimo, mentre alle 18.30 ci sarà la partita che tutti i tifosi della Pomì aspettano con impazienza e trepidazione: CasalmaggioreDinamo Kazan (Russia). Domani sarà poi la volta della finale per il terzo e quarto posto (alle 14.30) e dell’attesissima finale che decreterà la squadra regina d’Europa (alle 17.30). Di questo week end di grande pallavolo abbiamo parlato con l’allenatore della Pomì, Massimo Barbolini. Qual è il significato di questo storico traguardo e cosa significa aver raggiunto la Final Four di Champions League? «E’ indubbiamente un appuntamento importantissimo e storico. Ci sono allenatori e giocatrici che inseguono questa opportunità per una vita e non è detto che riescano a centrare l’obiettivo. E’ un’occasione importante per noi, che va sfruttata nel migliore dei modi». Cosa può dirci sulla preparazione della squadra e il morale delle ragazze? «Il tempo che abbiamo avuto per pre-

Massimo Barbolini durante un time out (foto Rubin/Lvf)

pararci alla partita è stato forse anche un po’ troppo. Quando c’è così tanto tempo è difficile stare concentrati, ma le ragazze sono state molto brave e siamo pronti. Le ragazze sono forti mentalmente, basta pensare a come sono state capaci in campionato di fare un girone di ritorno addirittura migliore di quello dell’andata. In questa settimana abbiamo lavorato bene, in

tranquillità e senza mai strafare. Siamo fiduciosi dei nostri mezzi. Sicuramente nei giorni prima della Final Four di una competizione così importante come la Champions League le emozioni che si vivono sono strane, ma fanno parte del gioco; è normale che sia così. Siamo carichi e pronti a dare il massimo in campo». Cosa ne pensa dell’avversaria di

L’ALTRA SEMIFINALE

FENERBAHÇE ISTANBUL 2 3 5 6 8 9 10 11 12 13 14 15 16 18

Merve Dalbeler Gizem Karaday Ergül Avcı Polen Uslupehlivan Dicle Nur Babat Meliha Ismailoglu Kim Yeon-Koung Ezgi Dilik Brankica Mihajlovic Christa Harmotto Eda Erdem Dundar Seyma Ercan Lucia Bosetti Katarzyna Skorupa

1987 1987 1987 1990 1992 1993 1988 1995 1991 1986 1987 1994 1989 1984

Libero Libero Centrale Schiacciatrice Centrale Schiacciatrice Schiacciatrice Palleggiatrice Schiacciatrice Centrale Centrale Schiacciatrice Schiacciatrice Palleggiatrice

COACH: MARCELLO ABBONDANZA

VAKIFBANK ISTANBUL

Marcello Abbondanza

Giovanni Guidetti

1 Gizem Örge 1993 Libero 2 Gözde Kirdar 1985 Schiacciatrice 5 Robin De Kruijf 1991 Centrale 6 Kübra Akman 1994 Centrale 7 Çagla Akın 1995 Palleggiatrice 8 Melis Gürkaynak 1990 Centrale 9 Seda Aslanyürek 1986 Schiacciatrice 10 Lonneke Slöetjes 1990 Schiacciatrice 11 Naz Aydemir 1990 Palleggiatrice 12 Anne Buijs 1991 Schiacciatrice 13 Sheilla Castro 1983 Schiacciatrice 15 Kimberly Hill 1989 Schiacciatrice 16 Milena Rasic 1990 Centrale 17 Cansu Çetin 1993 Libero 18 Ayça Aykaç 1996 Libero COACH: GIOVANNI GUIDETTI

oggi, la Dinamo-Kazan? «La partita che ci aspetta è difficilissima. L’ossatura di questa squadra è quella della nazionale russa. Le ragazze sono molto forti e il gruppo si è molto rinforzato rispetto allo scorso anno. Non dobbiamo neppure dimenticare che due anni fa la Dinamo-Kazan si è laureata campione del mondo per club. Noi siamo comunque pronti per la sfida. Non siamo solo noi a doverci preoccupare per le altre squadre, anche loro devono preoccuparsi di noi e del nostro gioco». Tre delle quattro squadre finaliste sono guidate da allenatori italiani: oltre a lei troviamo Marcello Abbondanza (Fenerbahçe) e Giovanni Guidetti (VakifBank Istanbul). E’ difficile pensare che sia un caso. Evidentemente la “scuola italiana” sa il fatto suo. Cosa ci può dire al riguardo? «Questo è un premio per una generazione di allenatori che ha fatto bene durante gli anni. In effetti non è un caso. Bisogna dare merito alla nostra “scuola”. Questi allenatori stanno facendo bene ed è giusto che il loro lavoro venga premiato. Abbiamo avuto modo di crescere dieci-quindici anni fa nel nostro campionato dove abbiamo avuto la possibilità di allenare giocatrici favolose. Questo è stato un grandissimo insegnamento che ci siamo portati dietro nel tempo e ci ha permesso di migliorare». Parliamo dei tifosi della Pomì: cosa si sente di dire loro? «Di godersela fino in fondo. La società ha fatto e sta facendo davvero tanto. Organizzare un evento così importante è un onore, ma anche un onere. Spero che i nostri tifosi possano godersi questo grande spettacolo e possano apprezzare anche il grande valore dei nostri avversari, così come quello di tutte le squadre che sono arrivate a questa Final Four. Un conto è assistere alle prime partite della Champions League, un conto è entrare nelle fasi finali e decisive: l’asticella si alza e le squadre sul campo faranno vedere davvero tutto il loro valore e giocheranno al massimo delle loro potenzialità. Spero che le persone possano davvero vivere appieno questa esperienza e questo grande momento di sport». Lorenzo Balestreri

ALBO D’ORO

1960-61 1961-62 1962-63 1963-64 1964-65 1965-66 1966-67 1967-68 1968-69 1969-70 1970-71 1971-72 1972-73 1973-74 1974-75 1975-76 1976-77 1977-78 1978-79 1979-80 1980-81 1981-82 1982-83 1983-84 1984-85 1985-86 1986-87 1987-88 1988-89 1989-90 1990-91 1991-92 1992-93 1993-94 1994-95 1995-96 1996-97 1997-98 1998-99 1999-00 2000-01 2001-02 2002-03 2003-04 2004-05 2005-06 2006-07 2007-08 2008-09 2009-10 2010-11 2011-12 2012-13 2013-14 2014-15

Dinamo Mosca Burevestnik Odessa Dinamo Mosca Levski Sofia Dinamo Mosca Cska Mosca Cska Mosca Dinamo Mosca Dinamo Mosca Dinamo Mosca Dinamo Mosca Dinamo Mosca Nim-Se Budapest Dinamo Mosca Dinamo Mosca Stella Rossa Praga Cska Mosca Schweriner Cska Sofia Stella Rossa Praga Uralocka Ntmk Uralocka Ntmk Uralocka Ntmk Cska Sofia Adk Alma Ata Cska Mosca Uralocka Ntmk Teodora Ravenna Uralocka Ntmk Uralocka Ntmk Mladost Zagabria Teodora Ravenna Pvf Matera Uralocka Ntmk Uralocka Ntmk Pvf Matera Volley Bergamo Ok Dubrovnik Volley Bergamo Volley Bergamo Volley Modena Rc de Cannes Rc de Cannes Volibol Tenerife Volley Bergamo Sirio Perugia Volley Bergamo Sirio Perugia Volley Bergamo Volley Bergamo VakıfGünes Istanbul Fenerbahçe Sk VakıfGünes Istanbul Dinamo Kazan Eczacıbası Istanbul


Sabato 9 Aprilr 2016

Speciale Final Four di Champions

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Pomì più forte del girone di ferro

Le rosa hanno superato avversarie molto quotate e oggi ci provano con le russe che hanno dominato Piacenza

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nserita in un girone di ferro, la Pomì Casalmaggiore è stata subito protagonista nel primo turno di Champions League, onorando al meglio lo scudetto conquistato la scorsa stagione. Fantastico l’esordio contro le campionesse in carica dell’Eczacibasi Istanbul, battute in trasferta al tie break (22-25, 18-25, 25-13, 27-25, 11-15 i parziali a favore delle rosa). Più amaro l’esordio casalingo con le polacche del Chemik Police, passate 2-3 (16-25, 23-25, 25-23, 25-19, 12-15) al PalaRadi al termine di un match combattutissimo. Sconfitta subito cancellata dalle due nette affermazioni con il Vk Prostejov (Repubblica Ceca), superato 3-0 (25-20, 25-16, 25-21) al PalaRadi e battuto anche in trasferta per 1-3 (1525, 23-25, 25-23, 15-25). Ma il capolavoro la squadra di Barbolini l’ha compiuto sul parquet del Chemik Police, espugnato 1-3 (23-25, 25-12, 23-25, 17-25), mentre è stato ininfluente il ko interno al quinto set con Eczacibasi Istanbul (25-23, 25-20, 18-25, 22-25, 8-15), malgrado il quale la Pomì ha conquistato il primo posto del girone. Poi la società rosa ha ottenuto l’organizzazione della Final Four e quindi e volata subito in semifinale. Dal divano le rosa hanno assistito prima ai playoff a 12 e poi quelli a 6, che hanno decretato le avversarie della Pomì. L’altra italiana superstite, la Nordmeccanica Piacenza, ha pescato le fortissime russe della Dinamo Kazan, dominatrici in entrambe le sfide, come testimoniano i tabellini. Dinamo Kazan-Piacenza 3-0 (25-14, 25-23, 25-21) DINAMO KAZAN: Borodakova 7, Ezhova (L), Malkova, Kuzyakina (L), Yureva 5, Gamova 20, Startseva 3, Del Core 11, Melnikova 1, Vasileva 12. Non entrati Matienko, Ulanova, Nikolaeva, Isaeva. All.: Rishat Gilyazutdinov. NORDMECCANICA PIACENZA: Sorokaite 13, Valeriano, Belien 9, Bauer 9, Leonardi (L), Marcon 3, Meijners 12, Ognjenovic 1. Non entrate Melandri, Petrucci, Pascucci e Taborelli. All.: Marco Gaspari.

La Dinamo Kazan al completo

Piacenza-Dinamo Kazan 0-3 (21-25, 22-25, 21-25) NORDMECCANICA PIACENZA: Sorokaite 12, Belien 7, Bauer 8, Marcon 7, Meijners 1, Ognjenovic, Leonardi (L), Valeriano, Petrucci 2, Pascucci 5. All.: marco Gaspari. DINAMO KAZAN: Borodakova 1, Gendel 10, Gamova 9, Startseva 4, Del Core 12, Vasileva 15, Kuzyakina (L), Ulanova (L), Malkova 3, Melnikova 1. All.: Rishat Gilyazutdinov. Le russe allenate da Rishat Gilyazutdinov sono molto forti, trascinate dall’italiana Antonella Del Core, grande protagonista sia all’andata che al ritorno a Piacenza. Ma non sempre scendere in campo da favorite, può essere un vantaggio. Anzi...

La Pomì in azione in Champions (foto Giada Passamonti)


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Speciale Final Four di Champions

Sabato 9 Aprile 2016

La città del Torrazzo si tinge di rosa

L’INIZIATIVA Anche a Cremona cresce l’attesa per l’evento pallavolistico: tante vetrine allestite con i colori della Pomì

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nche a Cremona e non solo a Casalmaggiore, cresce l’attesa per la Final Four di Champions League. Per l’occasione, infatti, le vetrine dei negozi cremonesi si tingono di rosa per sostenere la Pomì, impegnata da oggi pomeriggio al PalaGeorge di Montichiari nella coppa più importante d’Europa. Un segnale colorato ed accattivante per sostenere la squadra di coach Barbolini. E’ questa una delle iniziative che, in sinergia con la Vbc Pomì Casal-maggiore (che organizza l’evento europeo), il Comune di Cremona, insieme a Musei Civici, al Museo del Violino, alla Provincia e alle associazioni del commercio, hanno predisposto in modo da coinvolgere la città del Torrazzo per un’occasione così speciale. Sono previste poi numerose agevolazioni per i tifosi della squadra rosa. Oltre all’impegno dei rappresentanti delle associazioni di categoria presenti nel Duc (Distretto urbano del commercio), in particolare le Botteghe del centro, con le vetrine dei negozi inondate di rosa, viene proposto il binomio sport e cultura. Chi si presenterà ai musei cittadini (Museo Civico,

Tre vetrine di negozi della città colorate di rosa

Museo Archeologico e Museo del Violino) con il biglietto dell’evento sportivo, avrà lo sconto sull’ingresso alle esposizioni permanenti e temporanee.

Tra queste, alla Pinacoteca si può visitare la mostra internazionale di fotografia dal titolo “Scarsità e spreco” di Syngenta, al Museo del Violino la

mostra “Concerto per Sofonisba Gabriella Benedini dialoga con Sofonisba Anguissola”. Sempre al Museo del Violino, sono ad ingresso

ridotto per i possessori di un biglietto della Final Four le audizioni, in programma oggi alle ore 12 con Giuseppe Mondini e alle ore 15.30 con Lena Yokoyama, eseguite con un violino Stradivari nella splendida cornice dell’Auditorium Giovanni Arvedi. In sinergia con la Provincia di Cremona, inoltre, ai tifosi che si presenteranno all’Ufficio Turistico di piazza del Comune con il biglietto della due giorni eurpea, verrà consegnata gratuitamente la guida del Touring Club Italiano di Cremona insieme al materiale promozionale sulla città. Infine, stamattina alle ore 10.30, nella Sala dei Quadri di Palazzo comunale, è in programma la conferenza stampa di presentazione della “2016 Cev DenizBank Volleyball Champions League Final Four Women”, alla quale interverranno Gianluca Galimberti (sindaco di Cremona), Aleksandar Boricic (Presidente Cev European Volleyball Confederation), Renato Arena (senior vicepresident Cev), Niels Hoorelbeke (Delegato stampa Cev), Carlo Magri (presidente Federazione Italiana Pallavolo). altro servizio a pagina 12


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Lettere & Opinioni

Sabato 9 Aprile 2016

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it

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punto di vista

Mi auguro si arrivi presto allo statuto dei lavori Egregio direttore, non concordo con la Carta dei diritti promossa dalla Cgil. L’esatto opposto di quell’antropologia non evoluta delle organizzazioni sindacali e quindi sulla malafidenza verso le persone che non la pensano come loro. Viviamo in un momento storico caratterizzato dall’incertezza e della discontinuità. Oggi i lavori sono “tanti” ed è doveroso proteggere, oltre che i lavoratori dipendenti, anche quelli indipendenti caratterizzati da debolezza socio-economica. Confronto di discussione, che servirà a formulare ipotesi condivise di riforma del settore, mirando alla ripresa e a “produrre lavori di qualità”, non dimenticando mai l’obbiettivo primario quella che io chiamo “antropologia positiva”, che vuol dire innanzitutto avere fiducia nella persona e nelle sue proiezioni relazionali, dalla famiglia alle imprese ai corpi intermedi e nella sua attitudine a potenziare l’autonomia capacità dell’altro. L’esatto opposto di quell’antropologia non evoluta delle organizzazioni sindacali e quindi sulla malafidenza verso le persone che non la pensano come loro. Ereditiamo da loro uno stato pesante e invasivo che conosciamo e che vogliamo cambiare. La prima è quella relativa alla promozione del valore, anche economico, della vita dal concepimento alla morte naturale. Il riconoscimento, anche empirico, della ricchezza e dell’unicità della persona consente di individuarne l’attitudine alla socialità. E ciò conduce ad assegnare alla famiglia e a tutti i corpi intermedi il giusto rilievo per la coesione della società. Ciò comporta la realizzazione diffusa della pratica del principio di sussidiarietà secondo il quale lo Stato, le amministrazioni pubbliche centrali e locali, operano per sollecitare il libero gioco delle aggregazioni sociali. E ancor più nelle nuove condizioni prodotte dalla crisi, la crescita deve essere sostenuta non tanto dalla leva della spesa pubblica quanto dalla vitalità delle persone, delle famiglie, delle imprese, e delle forme associative. Si tratta insomma, di stimolare una sorta di rivoluzione nella tradizione quale risultato di comportamenti istituzionali, politici e sociali coerenti con la visione di “meno Stato, più società”. E’ comunque la collaborazione tra governo e popolo, tra istituzioni e corpi intermedi, la fonte fondamentale dello sviluppo economico e civile del Paese. Liberare il lavoro significa esattamente liberare i lavori. Vale a dire, incoraggiare nelle imprese l’attitudine ad assumere e a produrre lavori di qualità. A cogliere ogni opportunità di crescita, ancorché incerta. A realizzare attraverso il metodo della sussidiarietà orizzontale e verticale, e quindi il flessibile incontro tra le parti sociali nei luoghi più prossimi ai rapporti di lavoro, le condizioni per “more jobs, better jobs”. Il mio sogno che si arrivi presto ai fini del passaggio dallo Statuto dei lavoratori allo Statuto dei lavori, è capire l’idea ispiratrice. Vorrei che rivivesse lo Statuto dei lavoratori nella realtà che cambia. Una parte del nuovo Statuto, attinente ai diritti fondamentali della persona e del lavoro, deve restare ferma come norma inderogabile di Legge. Un’altra parte, attraverso la contrattazione collettiva, si adeguerà meglio alle diverse condizioni e situazioni, così da rendere più efficaci quelle tutele. Il vecchio Statuto, che pure quarant’anni fa il nostro Paese la visse come una grande conquista, è stato costruito per un’Italia che oggi non c’è più e per un’economia fordista, della grande fabbrica e delle produzioni seriali. Oggi i lavori sono «tanti» ed è doveroso proteggere, oltre che i lavoratori dipendenti, anche quelli indipendenti caratte-

FOCUS

Anche il Comune aderisce all’iniziativa di Amnesty

Egregio direttore il Comune di Cremona aderisce all’iniziativa “Verità per Giulio Regeni” promossa da Amnesty International. Lo ha deciso la Giunta che ha accolto la proposta pervenuta da Amnesty che in tutta Italia sta raccogliendo adesioni a questa campagna per “non permettere che l’omicidio del giovane ricercatore italiano finisca per essere dimenticato”. Il Comune di Cremona va quindi ad aggiungersi a tutte le istituzioni che hanno già aderito 5 Regioni, 2 Province, 86 Comuni, 29 università, 21 scuole e 13 biblioteche, 23 organi di informazione, 76 gruppi ed associazioni oltre a numerosi cittadini privati. Tantissimi sono infatti i messaggi di sostegno alla campagna che Amnesty riceve ogni giorno, anche sui social network, da parte della società civile sia italiana sia estera. Comune di Cremona

rizzati da debolezza socio-economica. Quell’accordo rappresenta senza dubbio una svolta, come a suo tempo avvenne per la scala mobile. Il referendum di giugno 2010, e quello di gennaio 2011, così come quello per l’accordo di S. Valentino del 1985, ha chiesto ai lavoratori di dare il proprio consenso a scelte difficili. E anche questa volta i lavoratori hanno scelto con lungimiranza. E segna una svolta nel metodo più che nei contenuti, che dipendono in larga misura dalle singole realtà aziendali locali. Ma il caso dei due referendum sono innovativi nel metodo e resterà come pietra miliare nelle relazioni industriali. Meno Stato più società. Come diceva il prof. Marco Biagi, «non c’è incentivo finanziario che possa compensare un disincentivo regolatorio da norme o da contratti». Solo i lavoratori e le loro organizzazioni possono determinare quella produttività che garantisce il ritorno dell’investimento. Insomma, se il Governo resiste, dovrebbe arrivare il tanto atteso nuovo Statuto dei lavori (dopo tanti rinvii il condizionale è d’obbligo). Avanti, avanti con le riforme. Celso vassalini Brescia ***

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denunCia

per molte donne italiane cercare lavoro è fatica sprecata Signor direttore, le donne fanno meno figli, in primis perché il lavoro non c’è, poi ci sono anche quelle poche che vogliono fare carriera. Sembra uno dei tanti stereotipi negativi che ancora esistono nei confronti delle donne che vogliono lavorare. Nei Paesi più avanzati non è una scelta alternativa, anzi. Invece da noi è ancora così. Come rileva l’ultimo rapporto sull’occupazione pubblicato ai primi di febbraio, il tasso di occupazione maschile è di nuovo in calo, dopo il fallimento del Jobs act, mentre quello femminile ancor di più. Le donne inattive, che sono oltre 9 milioni (il 49% del totale) dai 15 ai 64 anni, una parte di loro sono studenti o casalinghe ma una gran parte sono scoraggiate, sanno che cercare lavoro è fatica sprecata. Anche in questo triste primato siamo primi in Europa. E se un lavoro lo trovano è come collaboratrice, l’unico profilo professionale in cui le donne sono più degli uomini. La decisione di avere figli richiede una sicurezza, un livello minimo di reddito, se in una fa-

di scoprirlo? La aspetto. Forse querelano il Tar per aver dato loro torto. Marcello ventura Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ***

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CreMona

Complimenti per l’esposizione fatta con mattoncini Lego

miglia c’è solo uno stipendio è più difficile. Ormai la scelta di avere figli è fatta in consapevolezza, se non ci sono sicurezze economiche la scelta potrebbe risentirne. Ma c’è anche un problema di discriminazione: bisogna che le imprese assumano le donne, e non è così scontato perché ancora molte imprese preferiscono scegliere un uomo. C’è poi oltre alla difficoltà di conciliare, una componente di preferenze perché in Italia c’è una cultura in base alla quale la donna per realizzarsi deve avere dei figli, una famiglia. Da buon inteditor poche parole…! andrea delindati Cremona ***

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CreMa

nella Giunta Bonaldi non sono all’altezza del ruolo che ricoprono Egregio direttore, il problema della Giunta Bonaldi? Non sono, in tutta evidenza, all’altezza del ruolo che ricoprono ma, essendo oltremodo supponenti, si considerano bravissimi e non tollerano la critica politica da parte di chi si fa carico di ricondurli a una più umile e realistica considerazione di sé e del proprio operato... Pare essere comunque arrivata, verso fine mandato, la fase del “contrordine compagni”: sulla controversa questione del cantiere dismesso della “Fondazione Charis” è finalmente dietrofront, ma deve apparire come l’esito coerente di un percorso lucidamente pianificato. In realtà, si passa da “scuola pubblica o morte”, dal no al nuovo Racchetti a San Bartolomeo, al cambio di destinazione d’uso in direzionale-commerciale e al sì al nuovo Racchetti a San Bartolomeo. Nel frattempo, si è investito nell’adeguamento dello stabile delle “Vailati”, di proprietà non comunale, da dismettere allorché sorgesse il “Nuovo Racchetti”, riunificato in un unico plesso a San Bartolomeo e le Vailati traslocassero, conseguentemente, in Largo Falcone e Borsellino, nell’immobile delle ex Magistrali. Chi lo va a raccontare ora a Rete Scuole Crema, a Sel, a Rifondazione Comunista, a Renato Stanghellini? Si adegueranno alla giravolta del Pd? Della rivisitata viabilità in zona Porta Ombriano è presto detto: si è costretti a prendere atto di un risultato disastroso, rispetto al quale si lasciano esporre tecnici e consulenti, come se non esistesse a Crema un assessore alla viabilità, depositario della responsabilità politi-

co-amministrativa, insieme all’intera Giunta, notoriamente organo collegiale. Si sottolinea che quella in atto sarebbe una “sperimentazione” e, ora, si prova a invertire il senso di marcia: peccato che siano state spese risorse pubbliche per realizzare un manufatto; peccato siano stati tagliati alberi sani; fatti molto concreti…che documentano una sperimentazione non esattamente reversibile. Che dire, poi, delle “isole spartitraffico” tanto decantate, a suo tempo, dall’assessore Bergamaschi? In via Viviani ci si accorge solo ora che, forse, sono elemento di complicazione e di rischio. Solo in Via Viviani? Anche, in tal caso, soldi gettati al vento, consueto dilettantismo… Di chi, per altro? Dell’assessore? Di tutta la Giunta? Dei tecnici e/o consulenti? Per fortuna il 2017 non è così lontano… antonio agazzi Capo gruppo di “Servire il cittadino” in Comune a Crema ***

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provoCazione

Bando di aem, come mai il tar ha dato ragione allo studio veronese? Signor direttore, settembre 2015: Aem pubblica un bando per l’affidamento servizi advisor e finanziario per una somma di 255mila euro per rinegoziare i contratti Aem. Quattro società partecipano e vince Albion. Kpmg viene esclusa perché aveva già avuto un contratto con Lgh. Uno studio veronese arriva secondo, non è sicuro della trasparenza per la vittoria di Albion, fa le sue verifiche e scopre che anche Albion aveva ricevuto un incarico neanche direttamente da Aem, ma dal Comune per conto di Aem, per fare uno studio. Quindi ricorso al Tar ed è notizia di oggi che lo studio veronese ha vinto il ricorso perché non esisteva più la par condicio, in quanto Albion aveva già lavorato 3 mesi in Aem. E pensate che Comune ed Aem in tutti i modi hanno cercato di bloccare il ricorso sostenendo che i criteri per Albion erano diversi rispetto per esempio a Kpmg. Bella figura! A che pro? Il professore, l’assessore Manzi con il fido Siboni, uomo al comando (?) di Aem, cosa hanno controllato? Come mai non se ne sono accorti? O se ne sono accorti ed hanno fatto finta di niente? Come la mettiamo adesso? Chi lavora in Albion di così importante, per aver voluto con così tanta abnegazione dare questo secondo incarico così ricco ad Albion? Mi arriverà una diffida od una querela per impedirmi

Egregio direttore, mi permetta complimentarmi con i faautori delle splendide costruzioni in Lego esposte in piazza Giovanni XXIII, aperta al pubblico in orario continuato (dalle 9 alle 20 per tutta la settimana). Sono rimasto largamente meravigliato di vedere in miniatura, il realizzarsi con l’assemblaggio di tanti pezzettini di plastica, la costruzione rappresentanti le principali opere monumentali della nostra città. In particolare, sarà forse per nostalgia, avendo trascorso la mia esistenza lavorativa a pilotare treni in orario, di essere rimasto ammaliato dalla perfezione della costruzione in Lego di un treno, tanto di essere tentato, col pensiero, di rubarlo e posarlo sui binari della tratta Cremona-Milano, perché mi aveva preso la convinzione che, anche se non dovesse arrivare in orario, almeno un orario ce l’avrebbe. Grazie e di nuovo sinceri complimenti, siete una mia concorrenza che ammiro e stimo tantissimo, così penso anche da parte del fiume di persone che hanno visitato la vostra esposizione Giorgio de pietri Cremona ***

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sostenitori deL si’

perché questo referendum? per tutelare i mari italiani, anzitutto Egregio direttore, con il referendum del 17 aprile chiediamo di cancellare la norma che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane senza limiti di tempo. Perché questo referendum? Per tutelare i mari italiani, anzitutto. Il mare ricopre il 71% della superficie del pianeta e svolge un ruolo fondamentale per la vita dell’uomo sulla terra. Con la sua enorme moltitudine di esseri viventi vegetali e animali, dal fitoplancton alle grandi balene produce, se in buona salute, il 50% dell’ossigeno che respiriamo e assorbe fino ad un terzo delle emissioni di anidride carbonica prodotta dalle attività antropiche. Un’eventuale vittoria del “sì” non farebbe perdere alcun posto di lavoro: neppure uno. Un esito positivo del referendum non farebbe cessare immediatamente, ma solo progressivamente, ogni attività petrolifera in corso. Se al referendum vincerà il “sì”, le società petrolifere che hanno ottenuto una concessione nel 1996, potranno estrarre per dieci anni ancora e basta e cioè fino al 2026. Dopodiché quello specifico tratto di mare interessato dall’estrazione sarà libero per sempre. C’è tutto il tempo per riconvertire al meglio in termini ecologici e sostenibili la ricerca e la produzione energetica anche se al vertice di Parigi per combattere i cambiamenti climatici, in cui si è sancita la volontà di limitare l’aumento del riscaldamento globale a 1,5° C, invece di diminuire del 1,5° C. Quindi il vero quesito è: Vuoi che l’Italia investa sull’efficienza energetica, sul 100% fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione? Ci auguriamo che il 17 aprile i cittadini votino “sì’, perché i nostri nipoti vivano in ambiente pulito, perché vogliamo che il nostro Paese prenda con decisione la strada che ci porterà fuori dalle vecchie fonti fossili, innovi il nostro sistema produttivo, combatta con coerenza l’inquinamento e la febbre del pianeta. sergio denti Lupi (Libera Unione Pensionati Italiani)

previsioni meteo a cura di dominique Citrigno per spazioMeteo.com e Meteowebcam.it

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Salute

Sabato 9 Aprile 2016

GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

P

di Giulia Sapelli

arlare di dolore e di sua cura non deve essere più un tabu. Così come la cura di questo tipo di disturbo deve essere alla portata di tutti. Il dolore, a livello clinico, è un sintomo trasversale e frequente: spesso segnale importante per la diagnosi iniziale di malattia, fattore sensibile nell’indicarne evoluzioni positive o negative durante il decorso, innegabile presenza in corso di molteplici procedure diagnostiche e/o terapeutiche e costante riflesso di paura e ansia per tutto quello che la malattia comporta. E’ fra tutti il sintomo che più mina l'integrità fisica e psichica del paziente e più angoscia e preoccupa i suoi familiari, con un notevole impatto sulla qualità della vita. Ecco perché è importante intervenire e gestirlo. Questo lo scopo dell'ambulatorio per la terapia del dolore che da alcuni anni è attivo presso l'Ospedale di Cremona, gestito dall’Équipe dell’Unità Operativa di Anestesia Analgesia e Medicina Perioperatoria dell’Azienda Ospedaliera di Cremona, diretta dal dottor Giorgio Danelli, in collaborazione con l'attività dell'Hospice, diretto dalla dottoressa Donatella Giannunzio. Nell’intera provincia di Cremona, rifacendosi alla media nazionale, sono presenti circa 94.000 pazienti colpiti da dolore, 18.000 dei quali risiedono nel capoluogo. Il diritto a non soffrire è sancito dalla Legge 38/2010. L’80% dei pazienti che afferiscono all'ambulatorio cremonese sono portatori di un dolore dovuto a lombalgie e cervico-brachialgie ma vi sono anche casi di artrosi diffuse, Herpes Zoster, dolore postoperatorio e dolore oncologico. Le prestazioni, prenotabili attraverso il Cup, vanno dall’inquadramento alla diagnosi, per arrivare al trattamento che è di tipo multimodale: terapia farmacologica e, se quest’ultima non si rivela efficace, trattamento invasivo, che può prevedere infiltrazioni peridurali, terapia con radiofrequenza o neurostimolazione. Il primo passo deve arrivare dai medici di medicina generale che rappresentano il primo riferimento

I casi più frequenti sono pazienti con problemi di lombalgia e cervico-brachialgia

La terapia del dolore migliora la qualità della vita

e situazione ed età, un evento particolarmente temuto e stressante. Il dolore si associa ad ansia e paura e non infrequentemente la sua presenza condiziona in maniera importante la qualità percepita di cura, nonché la qualità di vita. Attualmente sono a disposizione numerose possibilità d’intervento (farmacologiche e non) e modelli organizzativi efficaci ed efficienti.

sul territorio per i pazienti che soffrono. Saranno loro a prestare le prime cure. Il passaggio del paziente all’ospedale avviene poi per diagnosi specifiche o in casi particolarmente problematici, che possono richiedere interventi invasivi. LE TIPOLOGIE DI DOLORE - SI possono distinguere, tre tipologie diverse di dolore, con caratteristiche eziopatogenetiche, cliniche, di durata, e responsività terapeutica, specifiche. Si parla infatti di: dolore acuto, dolore cronico, dolore procedurale. Il dolore acuto ha la funzione di avvisare l'individuo della lesione tissutale in corso ed è normalmente localizzato, dura per alcuni giorni, tende a diminuire con la guarigione. La sua causa è generalmente chiara: dolore legato all'intervento chirurgico, al trauma, alla patologia infet-

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio

LE INDICAZIONI PER AFFRONTARE IL POST-INFARTO Ho bisogno che qualcuno mi aiuti, sono passati 13 mesi dal mio infarto con impianto di due stent medicati ed ho visto il mio peso anzichè scendere, salire di quasi dieci chili, devo ammettere che una leggera depressione dettata dalla paura mi accompagna ancora e l'aver smesso di fumare ha contribuito penso a fare il resto. So di avere al momento la voglia di cambiare assolutamente le cose, per questo ho bisogno che qualcuno mi indichi cosa posso fare... quali esercizi o attrezzi usare oltre che la quotidiana camminata, ho solo 57 anni e peso 115 kg. Vorrei potermi godere il mio meraviglioso nipotino!!! Capisco la sua paura dopo il difficile momento che ha trascorso. L'intervento di angioplastica che ha effettuato, le ha però permesso di riossigenare il suo cuore, in modo da poter tornare ad una buona qualità di vita. In merito a quali esercizi o attrezzi usare dovrebbe rivolgersi ad una persona specializzata, come ad es un fisiatra o un medico dello sport, che sapranno darle indicazioni utili per svolgere attività compatibili al suo stato attuale. Riguardo all'alimentazione non mi dice nulla! La inviterei a ricontattarci anche per via telefonica, o dettagliare la sua giornata alimentare per mail, in modo che possiamo insieme vedere cosa poter cambiare o migliorare per adeguare la sua alimentazione al suo stile di vita. La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0372-803801 CREMA SPAZIO BENESSERE VIA CASTELLO 12. Cel 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134

tiva intercorrente. Il dolore cronico è duraturo, spesso determinato dal persistere dello stimolo dannoso e/o da fenomeni di automantenimento, che mantengono la stimolazione nocicettiva anche quanto la causa iniziale si è limitata. Si accompagna ad una importante componente emozionale e psicorelazionale e limita la performance fisica e sociale del paziente. E’ rappresentato soprattutto dal dolore che accompagna malattie ad andamento cronico (reumatiche, ossee, oncologiche, metaboliche, ecc). E’ un dolore difficile da curare: richiede un approccio globale e frequentemente interventi terapeutici multidisciplinari, gestiti con elevato livello di competenza e specializzazione. Il dolore da procedura, che accompagna molteplici indagini diagnostiche/terapeutiche, rappresenta in ogni setting,

LA TERAPIA - Attualmente i farmaci indicati nella gestione del dolore appartengono alle seguenti categorie: analgesici non narcotici, analgesici narcotici, adiuvanti ed anestetici locali. La strategia terapeutica utilizzata dipende da molti fattori, comprendenti l'eziologia e l’entità del dolore, la durata prevista della terapia, le condizioni cliniche generali del paziente e la sua capacità di adattamento ad un determinato programma terapeutico. La terapia antalgica non farmacologica comprende molti tipi d'intervento assai diversi fra loro. Alcuni agiscono su altri sistemi sensitivi che bloccano la progressione dello stimolo doloroso, altri attivano i meccanismi nervosi centrali e/o periferici che inibiscono la nocicezione. In base alla metodologia d'intervento si possono suddividere in metodi psicologici (di supporto, cognitive, comportamentali) e fisici (agopuntura, massaggio, fisioterapia, ecc). Recenti interventi legislativi hanno introdotto modifiche sostanziali alla precedente normativa, al fine di agevolare l’impiego dei farmaci analgesici oppiacei nella terapia del dolore e di garantire così un più efficace trattamento del dolore nei malati terminali o nei pazienti affetti da dolore severo cronico.

Autismo, finanziamenti dalla Regione per le Ats In occasione della Giornata mondiale dell'Autismo la Giunta regionale della Lombardia ha approvato l'erogazione di 4 milioni di euro, da destinare alle 8 Ats lombarde, per la realizzazione di progetti finalizzati alla riduzione delle liste d'attesa per minori colpiti da sindrome autistica e/o con la necessità di avvalersi di prestazioni di logopedia. «Tutte le 8 Ats sono state coinvolte, affinché approvino programmi di riduzione delle liste d'attesa per queste prestazioni - ha spiegato il presidente Roberto Maroni -. Parliamo di minori, parliamo quindi della necessità di intervenire con ancora maggiore tempestività rispetto ad altri soggetti». Il riparto dei fondi tra le diverse Ats è direttamente proporzionale al numero dei minori residenti.

I fondi stanziati saranno così suddivisi: - Ats di Bergamo, 480.100 euro, Ats di Brescia, 498.000 euro, Ats della Brianza, 489.500 euro, Ats della Città Metropolitana di Milano, 1.339.900, Ats dell'Insubria, 569.500, Ats della Montagna, 129.800, Ats di Pavia, 195.800, Ats della Val Padana, 296.900.

Benessere in menopausa, incontri gratuiti "Benessere in menopausa", questo il titolo del ciclo di incontri gratuiti in consultorio che ha preso il via il 6 aprile e che vedrà altri due appuntamenti nelle prossime settimane. L'iniziativa è promossa dal consultorio familiare integrato dell’Asst di Cremona. Nella nuova sede di via San Sebastiano 14 (edificio B) la psicologa Laura Laz-

zari e le ostetriche Lucia Boffelli e Giancarla Bazzotti condurranno gli incontri informativi sui cambiamenti psico-fisici di questo periodo della vita della donna. Per partecipare agli incontri è necessario prenotare la partecipazione contattando il consultorio (tel 0372 497791 – 798, e-mail consultorio.salutedonna@ asst-cremona.it).

PROGRAMMA: Mercoledì 13 aprile dalle 17 alle 18.30 • Aspetti psicologici in menopausa

Mercoledì 20 aprile dalle 17 alle 18.30 • Stile di vita • Rimedi naturali e farmacologici • Prevenzione oncologica • Perineo


Cultura&Spettacoli

Mostra d’arte contemporanea domani al via

Domani pomeriggio (alle ore 17.30), presso le sale di “Immagini Spazio”, viene inaugurata una rassegna d’arte contemporanea aperta al pubblico fino al 23 aprile. Presenta dal professor Gianluigi Guarneri,

vede protagonisti i sueguenti artisti: Anna Boschi, Nadia Bonometti, Pasquale Celano, Maridelia Cocchiara “Marico” (scultrice), Valeria Iacone, Maria Matti “Mathi”, Simone Carole Levy (scultore), Luciano Vicentini (scultore).

Al Museo del Violino in piazza Marconi è allestita la mostra “Concerto per Sofonisba Anguissola”

Gabriella Benedini espone nella sua città

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dalla redazione

a oggi fino al 5 giugno, Gabriella Benedini torna nella sua città natale con una grande mostra intitolata “Concerto per Sofonisba Anguissola”, promossa dal Comune di Cremona e allestita nelle sale del Museo del Violino. Come si deduce dal titolo originale, gli elementi sono due: il riferimento a Sofonisba Anguissola, grande pittrice cremonese vissuta tra il 1532 e il 1625 e la componente musicale (insita nella parola “concerto”), così importante nella produzione artistica di Gabriella Benedini, che introduce così la sua mostra: «Ho pensato di fare un omaggio a Sofonisba Anguissola dopo aver cercato la sua tomba nella chiesa di San Giorgio dei Genovesi a Palermo. In quella chiesa semibuia, mi sono inginocchiata in meditazione riflettendo sui tanti coraggiosi passaggi della sua vita e sulla sua ammiratissima arte». L’altro fattore fondamentale da cui è scaturita la concezione della mostra, deriva dalla volontà di porre in relazione la figura di Sofonisba Anguissola con il luogo che la ospita: anzitutto Cremona, città della musica e della liuteria e il Museo del Violino. Da questo rapporto, tra arte e musica, tra l’omaggio a una pittrice cremonese del passato e

Cresce l’attesa per Ravi

Gabriella Benedini con una sua opera

quello alla creatività, alla sapienza, alla manualità e alla raffinata precisione dei liutai di questa città, sono derivate a Gabriella molteplici suggestioni. Da tempo le sue sculture echeggiano metaforicamente la forma di strumenti musicali: sono le ormai famose “Arpe”, grandi sculture realizzate con legno dipinto,

ferro, corde, vetroresina e piombo, che, come commentò Gillo Dorfles, “colmano d’una loro sonorità spaziale” l’ambiente in cui sono collocate, ispirando la sensazione di “note arcane, impercettibili, inafferrabili da orecchie umane”. Nelle “Arpe” di Gabriella Benedini, ma anche nelle sue altre opere pensate come fanta-

Cresce l’attesa per l’inaugurazione in grande stile della rassegna Cremona Jazz, arrivata alla sua seconda edizione, prevista per sabato 16 aprile, con un trio americano di grande richiamo e notevole interesse, composto dal saxofonista Ravi Coltrane, dall’arpista Brandee Younger e dal bassista Dezron Douglas. Il trio sarà in concerto alle ore 21.15 all’Auditorium “Giovanni Arvedi” presso il Museo del Violino. Ravi Coltrane è l’erede di una coppia d’oro del jazz ame-

Domani i bambini disegneranno l’arte

Il Museo Archeologico di Cremona ha aderito alla prima edizione di “Disegniamo l’arte”, l’iniziativa che vede protagonisti i bambini dai 6 ai 14 anni in 20 siti culturali convenzionati con “Abbonamento Musei Lombardia Milano” su tutto il territorio lombardo. Un week end per i bambini e le loro famiglie dedicato al disegno e all’originale scoperta dei 20 musei del circuito. Domani pomeriggio, alle ore 15, i piccoli abbonati, gli amici e le rispettive famiglie potranno visitare e scoprire in un modo originale e divertente il Museo Archeologico San Lorenzo di Cremona, disegnando le opere, gli spazi e le architetture che più lo caratterizzano, dando così nuove forme e colori al nostro patrimonio culturale e artistico. “Dei, eroi, animali e... mostri!” è il titolo dell’iniziativa cremonese. Partendo dall’osservazione di un frammento pittorico di una domus romana in cui è raffiguranto un grifo, animale mitologico composto da varie parti di animali diversi, i bambini realizzano con tecnica “collage” un animale di fantasia ma, come il Grifo, composto da più animali. Si procederà poi a colorare il grifo con i pastelli, utilizzando colori ricorrenti nella pittura romana. Guidati dal personale del Museo, i ragazzi potranno anche osservare un frammento di scultura romana raffigurante il volto della dea Venere e procederanno a una prima esperienza di copia dal vero. Si comincerà dalla definizione dei volumi principali (testa, capelli, collo) per poi definire i tratti somatici, eventualmente introducendo piccole nozioni di “chiaroscuro”. Il tutto sarà realizzato utilizzando i pastelli e le matite FaberCastell che saranno loro fornite. L’iniziativa, rivolta ai giovani possessori della tessera “Abbonamento musei Junior” e a tutti i loro piccoli amici, viene proposta per la prima volta anche sul territorio lombardo. I bambini e le loro famiglie avranno l’opportunità di vivere un’esperienza fantastica e coinvolgente, un’occasione unica per reinterpretare le bellezze artistico-culturali del territorio attraverso il disegno, che rappresenterà lo strumento per veicolare e valorizzare le collezioni, le architetture e tutti gli elementi suggestivi che gli spazi museali offrono al pubblico.

siosi strumenti ottenuti tramite l’assemblaggio “alchemico” di materiali di recupero, il riferimento alla musica si esplica nel suono: come scrive il curatore Paolo Bolpagni, è «un suono assente, potenziale, evocato, e perciò tanto più suggestivo. Il vuoto misterioso compreso all’interno della struttura delle “Arpe” è inoltre anche intervallo musicale, è il tempo come dimensione visibile dello spazio». Così Gabriella Benedini, ormai da più di vent’anni, continua a moltiplicare, come una liutaia nella sua bottega, i suoi singolari “strumenti musicali”, che nel tempo si sono arricchiti di forme, di differenti materiali e anche di sintesi, sempre alla ricerca della giusta metamorfosi, allo scopo di creare risonanze poetiche. In mostra saranno esposte diverse tipologie di opere di Gabriella Benedini: le sculture della serie “Mousiké”, le grandi “Porte del cielo”, un’installazione di metronomi, cento “libri d’artista” collocati su leggii, ovviamente le sue celebri “Arpe” e cinque grandi alte vele in vetroresina bianca, concave come se dovessero accogliere il vento per salpare verso lidi lontani. Durante la mostra si terranno varie iniziative ed eventi collaterali, come concerti e incontri di approfondimento, che saranno ospitati nella seconda sala del percorso espositivo, dove sono collocati i leggii musicali.

ricano, quella formata da Alice e John Coltrane. Ravi non si è sottratto al confronto diretto con l’icona del padre, ma ha saputo trovare col tempo la propria voce, il proprio modo di suonare e di far parlare lo strumento, testimoniando di avere un bagaglio genetico di tutto rispetto, attingendo al linguaggio del padre e facendolo suo. Per informazioni si può scrivere una mail a info@cremonajazz.it, oppure si può consultare il sito www.cremonajazz.it

Pinocchio diventa una fiaba musicale

Oggi pomeriggio, alle ore 16.30 nell’Auditorium della Camera di Commercio (in via Baldesio 10 a Cremona) le avventure di Pinocchio diventano una fiaba musicale con “L’ultimo Burattino”, poema sinfonico per banda e narratore, composto da Sergio Parisini. Si tratta dell’omaggio musicale della rassegna “Il violinista sul tetto” al più celebre personaggio di Carlo Collodi. Voci ed animazione teatrale sono a cura di Daniela Coelli e Federico Mecatti, con la partecipazione dei ragazzi di “VarieAzioni”, mentre Mario Vitale dirigerà l’ensemble “Amilcare Ponchielli” (nella foto). Lo spettacolo (con ingresso libero) è una esperienza d’ascolto e di immaginazione. Se le avventure di Pinocchio sono ben note, l’opera di Parisini le rilegge con approccio e tecnica originalissimi. I vari momenti sono descritti da una partitura dove episodi dolci ed espressivi, come il leitmotiv della Fatina o del Grillo, sono alternati ad altri altamente drammatici, come il tema di Mangiafuoco o del Pescecane. Nei diversi quadri sonori, la storia del burattino mantiene tuttavia intatta la sua capacità di novità e di sorpresa, accresciuta da quella dimensione fiabesca che il compositore, con i tratti sicuri della sua scrittura, amplifica con leggerezza, conferendole suggestione, attrattiva e profondità nuove. Benché pensato per i bambini, lo spettacolo non è destinato esclusivamente a loro perché, come annotava Gianni Rodari «le fiabe, come la musica e la poesia, appartengono alla vita dell’uomo libero, dell’uomo completo».

Risate in arrivo a Soresina grazie a Diego Ruiz

A fine mese per la rassegna “Sifasera” andrà in scena “Ti amo o qualcosa del genere” Il prossimo appuntamsnto di “Sifasera” sarà al Teatro Sociale di Soresina, quando il 30 aprile (alle ore 21) andrà in scena “Ti amo o qualcosa del genere” con Roberto Ciufoli, Gaia De Laurentiis, Francesca Nunzi e Diego Ruiz (che è anche il regista). La tavola è apparecchiata per due, le candele sono accese, la luna e le stelle sono particolarmente luminose e anche le zanzare non si sono fatte vedere per non rovinare quello che si prepara a essere il più romantico dei tète a tète. Allora che c’entra l’arrivo dell’amica di lui e, ancora peggio, che ci fa il fidanzato di lei? Insomma, qual è la morale? Che in amore bisogna essere sempre sinceri? O che le bugie dette a fin di bene possono essere considerate del tutto innocenti? Forse sono comunque dei piccoli tradimenti? Una cosa è certa: che bisogna disporre di tanti escamotage per far sopravvivere un sentimento ai continui naufragi della vita quotidiana! Il tutto in un’altra divertente com-

Un momento dello spettacolo

media di Diego Ruiz con le sue appassionanti e ironiche ricerche sulla qualità dei rapporti di coppia, visti però, questa volta, attraverso la lente spietata dell’amicizia. Sì, perché un amico alcune volte, più o meno involontariamente, può mettere i bastoni tra le ruote alla storia d’amore dell’altro. Se poi il tuo migliore amico, in realtà è un'amica, il pericolo è

dietro l’angolo. I quattro protagonisti danno vita a una girandola di equivoci e di fraintendimenti impossibili creando un groviglio inestricabile di bugie e mezze verità. Tra mille risate, situazioni imbarazzanti e gag esilaranti, tutti i nodi verranno al pettine e sarà l’amore a trionfare su tutto… o forse no? Per informazioni e prenotazioni: 0374-350944 - 3486566386.

Il Fatf sbarca alla fiera del libro di Abu Dhabi

Il teatro ragazzi come elemento fondamentale nell’educazione dei giovanissimi e nella crescita delle loro conoscenze civili e sociali oltre che ponte tra le diverse culture: parte da questa consapevolezza la decisione degli organizzatori della fiera internazionale del libro di Abu Dhabi di invitare il Franco Agostino Teatro Festival di Crema come esempio emblematico di un progetto in questo senso. Nella prossima edizione, che andrà in scena dal 27 aprile al 2 maggio e che vede l’Italia come Paese ospite d’onore, ci sarà dunque un grandissimo stand interamente dedicato al teatro ragazzi e gestito dal Fatf. All’interno sono previsti momenti sia di divertimento che di formazione. In particolare, gli amici di Dimidimitri di Novara (che a loro volta organizzano il 20 e 21 aprile una pre rassegna del Fatf nella loro città), rappresenteranno per i bambini di Abu Dhabi il loro spettacolo “Dimidimitri show” e li avvicineranno alla giocoleria e alle attività circensi che possono essere deci-

sive anche per lo sviluppo della loro fisicità. Inoltre, Roberta Carpani, membro del Comitato scientifico del Fatf e docente di Storia del Teatro all'Università Cattolica di Milano, sarà presente per illustrare agli educatori locali le dinamiche fondanti del Franco Agostino Teatro Festival, che vengono anche riepilogate in un filmato in lingua inglese e italiano, realizzato appositamente e che presto verrà pubblicato anche sul sito del festival www. teatrofestival.it. Significativamente, il titolo è “Il teatro come ponte tra le culture: istruzione, azione e l'arte della vita”. «Senza frontiere. Il teatro è un linguaggio universale afferma Roberta Carpani - che non si ferma ai confini fra le culture e i popoli e scavalca le differenze di lingua: è azione, gesto, movimento, danza, parola, canto, immagini, suoni, profumi, luce e buio, spesso anche silenzio. E’ un’arte che rappresenta la vita con i linguaggi della vita stessa e, per questo, tutti siamo competenti a comprenderla».

Stasera a Ragazzola è protagonista il teatro dialettale

Esilarante appuntamento con il teatro dialettale stasera alle ore 21.15 presso il teatro di Ragazzola con la compagnia “I soliti di Podenzano” che proporrà lo spettacolo “Un bel pastiss”, una delle più divertenti commedie della compagnia dialettale piacentina, ospitata più volte al teatro di Ragazzola per la bravura degli attori, la comicità dei testi portati in scena e per il piacevole e facilmente comprensibile dialetto piacentino. La trama della commedia narra di una spassosa vicenda così riassunta dalla compagnia: «Tutta colpa di quel benedetto giorno di giugno, in cui la gelosia incurabile del commesso di banca Gigi Mignocchi, la dabbenaggine del meccanico Orlando Foralessi, la maliziosa e fedifraga galanteria del professore di educazione fisica Sergio Altrui si unirono, per una serie di coincidenze, in un equivoco cocktail esplosivo, pronto a far saltare in aria la vita del trio di amici e delle relative consorti, a far saltare i piani dell'ereditiere squattrinato Ciriaco Guzzaroli e della sua sensualissima domestica ad ore, e soprattutto a far sobbalzare il pubblico dalle poltroncine per le risate! Saranno proprio i protagonisti della commedia a raccontare agli spettatori cosa successe in quella vorticosa giornata, narrando come le cose si complicarono e come, forse, si risolsero...». Per info e prenotazioni: 3395612798.


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taccuino

Sabato 9 Aprile 2016

L

di Giuseppe Martelli

e indagini intorno all’origine di queste varietà di vite partono da un fattore comune, l’interpretazione del significato della parola Lambrusco. Al di là di una immediata correlazione con il termine “brusco”, identificativo di quella caratteristica tipica dei vini giovani, collegata ad una contenuta acidità e tannicità vivaci e gradevoli, le interpretazioni filologiche attribuiscono allo stesso il significato di vitigno selvatico che cresce ai bordi dei campi in modo spontaneo. Questa l’interpretazione riconoscibile dal latino: “labrum”, limitare, margine, bordo (riferito ai campi) e “ruscum”, pianta spontanea. Alle origini, pertanto, c’è la vite selvatica e spontanea, ben diversa, e più antica, di quella allevata. La prova che la vite “labrusca” della nostra zona, rappresentò la prima possibilità di venire a contatto con l’esperienza enologica, ci viene per ciò che riguarda l’Italia, dal periodo dell’età del bronzo. Ed è una scoperta dovuta al rinvenimento di semi di vite silvestre proprio nelle zone di produzione attuale del Lambrusco, trovati in località archeologiche poste presso le “terremare”, isole emergenti sugli acquitrini conseguenti allo scorrere del fiume Po e sulle prime propaggini appenniniche. Successivi rinvenimenti di altri semi, ci fanno ritenere senz’altro note queste uve selvatiche oltre che ai Latini anche agli Etruschi e ai Galli ligures. Ergo, la prima esclusiva festa del Lambrusco che determina un giusto plauso e riconoscimento a questo splendido prodotto italiano approda nella ridente cittadina di Viadana (MN) nei giorni programmati . Grazie alla solerzia della Proloco di Viadana e allo straordinario impegno dei volontari assisteremo ad una bellissima festa di sicuro successo.

A Viadana la festa del Lambrusco Tre giorni di musica, cibo e spettacoli

spettacolo di animazione per i più piccoli con “ Il circo più piccolo del mondo” a cura di Agide • Ore 21:30 - Piazza Manzoni: da Colorado di Italia Uno, spettacolo comico di BEPPE BRAIDA ( comico e conduttore televisivo) Spettacolo gratuito

il programma VENERDI’ 13 MaggIo • Ore 19:00 - Piazza Manzoni: inaugurazione manifestazione con sindaco Giovanni Cavatorta, assessori allo sport ed eventi Massimo Piccinini, assessore alla cultura e istruzione Ilaria Zucchini, assessore alle politiche agricole di Regione Lombardia Gianni Fava • Ore 19:30 - Piazza Manzoni: Da Fox Entertainment Responsabile Tv e Radio la Blogger Cinzia Veneziano, presentazione programma , “Il Lambrusco e il territorio” saranno invitati: Matteo Pessina (informatore enoico e docente di ALMA), rappresentate di ERSAF (ente regionale per i servizi all’agricoltura e foreste di Regione Lombardia), Gianni Fava (assessore alle politiche agricole di Regione Lombardia), Ercole Montanari (presidente dell’unione del commercio e del turismo della provincia di Mantova)

• Ore 21:00 - Piazza Manzoni: i commercianti del centro presentano sfilate di moda, aperitivi e dj set dal tema “ Un Po di Lambrusco” • Ore 22:00 Piazza Manzoni: Intrattenimento musicale a cura del gruppo “Forever Deep” SaBaTo 14 MaggIo • Ore 10:30 - Centro storico: apertura food truck village e stand gastronomici DEDICATI AL LAMBRUSCO • Ore 11:00 - Galleria d’arte contemporanea MUVI: coinvolgimento scolastico sul tema vino e territorialità; interverranno Primo Barzoni (amministratore delegato di PALM e promotore di PALM W&P coperativa sociale), Matteo Pessina (informatore enoico e docente di ALMA), Daniele Rossin sommelier di A.I.S. e TESSA GELISIO (conduttrice telesiva, scrittrice e ambientalista italiana).

Consegna delle mascotte dal progetto scolastico “Realizza la tua mascotte” promosso dall’assessore alla cultura e istruzione Ilaria Zucchini e dalla Proloco di Viadana • Ore 15:00 - Piazza Manzoni laboratori didattici, mago Muscolo, e consegna dei disegni fatti dai bambini dal progetto scolastico “ Il tuo paese in etichetta” promosso dall’assessore alla cultura e istruzione Ilaria Zucchini e dalla Proloco di Viadana, il miglior disegno verrà utilizzato dalla Proloco locale come etichetta da applicare sul proprio Lambrusco utilizzato nel corso delle manifestazioni 2016 • Dalle ore 15:00 alle 19:00 Piazza Manzoni : Intrattenimento musicale a cura di gruppi di allievi della scuola di musica “Giacomo Moro” di Viadana: “Sudden” e “Shuffle” • Ore 19:00 - Centro Storico:

DoMENICa 15 MaggIo • Ore 10:30 - Centro storico: apertura food truck village e stand gastronomici dedicati al Lambrusco • Ore 10:30 - sala Alfredo Saviola presso il MUVI: Giuseppe Flisi presidente della società storica Viadanese e A.I.S. (associazione italiana sommelier) introdurranno cenni storici su Viadana e il suo vino, a seguire Matteo Pessina (informatore enoico e docente di ALMA) terrà una degustazione “A scuola di Lambrusco”su prenotazione al numero : 336-2403592 • Ore 17:00 - Scalinata ingresso MUVI: intrattenimento canoro con saggio del coro di voci bianche e del gruppo di propedeutica della scuola di musica “Giacomo Moro” di Viadana (in caso di maltempo galleria civica d’arte contemporanea) MUVI • ORE 18:30 Piazza Manzoni: premiazione da parte degli assessori Zucchini (cultura e istruzione) e Piccinini (sport ed eventi) dei progetti scolastici “Realizza la tua mascotte” e “Il tuo paese in etichetta” • Centro storico: Per tutta la manifestazione Stand enogastronomici e Food Truck, Banco d’assaggio con selezioni, a cura dell’Osservatorio del Lambrusco

numeri utili Cremona

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

numeri utili Casalmaggiore

Via Esilde Soldi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 13 Maggio

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288

Via Volturno Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre

Via Monteverdi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 29 Aprile

GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIjOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

Via Cà del Vescovo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Giugno

• Via Esilde Soldi (tratto da Via Brescia a Via Persico) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile, della condotta della fognatura e della distribuzione di energia elettrica. (Fine lavori: 13/05/2015). • Via Claudio Monteverdi - (tratto da via Ala Ponzone a C.so V.Emanuele) - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine lavori: 29/04/2016). • Via Volturno (tratto da Via Magenta a Via Garibotti) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta dell'acqua potabile e della condotta della fognatura. (Fine lavori: 30/09/2016). • Via Cà del Vescovo (tratto da via Aleni a via Postumia) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile (Fine lavori: 30/06/2016).


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Neroverdi nella tana di Schio RUGBY

SPORT

lo

Domani alle 14.30 il Crema Rugby è impegnato nel difficile match di Schio nella prima giornata del girone di ritorno dei playout. Prima delle cinque partite decisive per la salvezza dei neroverdi.

Responsabile FABIO VARESI

Il motomondiale sbarca a Austin, con Vale Rossi Valentino Rossi pronto a dare battaglia agli (domani alle 21 la gara). In classici prova spagnoli fica generale, dopo due Gp, guida Marquez a Austin con 41 punti proprio davanti a Rossi (33) MOTOGP

Mezzogiorno di fuoco per la Vanoli

L’esaltante vittoria con Cantù (dopo due overtime) ha confermato ancora una volta le enormi qualità dei ragazzi di Pancotto

BASKET SERIE A Domani all’ora di pranzo i biancoblu sono impegnati ad Avellino: in palio il terzo posto

B

di Giovanni Zagni

attuta Cantù dopo due supplementari (95-85) ed avendo acquisito matematicamente il diritto a partecipare ai playoff col vantaggio di eventuale "bella" al PalaRadi per il primo turno - e non è cosa da poco - gli uomini di Pancotto si giocano domani all’ora di pranzo - una gara decisiva per la classifica finale, con il terzo posto in palio. Ma prima di andare in Irpinia, brevemente diciamo il nostro pensiero sulla faticosa quanto meritata vittoria con Cantù, contro cioè uno squadrone capitato nella zona retrocessione per caso, leggendo i nomi del roster e perciò affamato di punti in classifica. Riandando a vedere il film della gara, si capisce il perché la Vanoli quest’anno è così ben messa in classifica: squadra fisicamente tosta, in genere buona tecnica individuale, grande umiltà e compattezza, poi un ottimo staff tacnico che adatta le individualità ai bisogni di complesso, gara dopo gara, senza fronzoli e grande cuore. Con questo non ci rimane che evidenziare le grandi prestazioni di Washington, McGee e Dragovic. Ci complimentiamo con Biligha e indicando lui abbiamo detto tutto il buono di questa Vanoli. Ma andiamo allo spareggio di domani a mezzogiorno (diretta su Sky) contro Avellino. Ancora senza Vitali, la Vanoli troverà un avversario fortissimo, che si è distratto a Torino, ma era privo del suo metronomo quel Marques Green

26ª GIORNATA

Bologna-Trentino 68-75 Capo d’Orlando-Milano 78-71 Cremona-Cantù 95-85 Reggio Emilia-Brindisi 76-59 Sassari-Caserta 87-75 Torino-Avellino 78-74 Varese-Pistoia 91-78 Venezia-Pesaro 96-100

27ª GIORNATA (10-04 h 18.15) Avellino-Vanoli (h 12) Brindisi-Milano (h 20.45) Caserta-Reggio Emilia Pesaro-Capo d’Orlando Pistoia-Bologna Sassari-Torino Trento-Cantù Varese-Venezia

Milano 40 Reggio Emilia 38 Cremona 36 Avellino 34 Trento 26 Pistoia 26 Venezia 26 Sassari 26 Varese 22 Brindisi 22 Capo d’Orlando 22 Caserta 20 Cantù 20 Bologna 20 Pesaro 20 Torino 18

basso di statura, ma altissimo nell’ingegno, che insieme con Ragland forma il duo dei “piccoli” più decisivi del campionato. Insieme con loro indichiamo tra i migliori Nunnally e Acher (guardie),

Stasera si chiude la regular season SERIE A2

I biancoblu prima del match con Cantù (foto Mario F. Rossi)

CLASSIFICA

Il Basket Team Crema ha passeggiato ad Albino, vincendo con 20 punti di vantaggio (36-56). Sugli scudi ancora una volta Veinberga (19 punti) e Caccialanza (15). Stasera alle 20.30 ultimo turno di regular season per le azzurre che ospitano il Castelnuovo Scrivia, prima di pensare ai playoff. CLASSIFICA (25ª giornata) Broni 50; Crema 42; Vicenza 34, Milano 34; Marghera, Alpo 26; Pordenone 24; Costa Masnaga, Albino 22; Selargius 20; Carugate 18; Castelnuovo Scrivia 12; Virtus Cagliari, Bolzano 10.

Leunen ala di enorme esperienza nonchè i lunghi Buva e Cervi che cercheranno di mettere in difficoltà Cusin. Staremo a vedere e non lo nascondiamo, con una certa curiosità.

EUROCUP Malgrado la strardinaria prestazione di Davide Pascolo (22 punti e 13 rimbalzi), Trento si è fatta beffare da Strasburgo e per soli due punti ha visto sfumare la finale.

COSI’ ALL’ANDATA McGee All’andata

SERIE B

L’Erogasmet a canestro

VANOLI CREMONA-SIDIGAS AVELLINO 64-58 (15-16, 30-32; 43-47) VANOLI CREMONA: Southerland 7 (1/2, 1/6), Luca Vitali 10 (2/2, 1/5), Mian (0/1, 0/1), Gaspardo 2 (1/1, 0/2), Cusin 13 (5/11 da due), Cazzolato ne, Washington 6 (2/5, 0/1), Biligha 6 (3/3 da due), McGee 12 (3/9, 2/2), Elston Turner 8 (1/4, 2/7). Coach: Cesare Pancotto. SIDIGAS AVELLINO: Norcino, Ragland 3 (0/4, 1/3), Marques Green 3 (0/1, 1/3), Veikalas 5 (1/4, 1/4), Acker 7 (2/7, 1/2), Leunen 9 (0/1, 3/9), Cervi 4 (2/3 da due), Severini, Nunnally 14 (0/5, 4/8), Pini, Buva 13 (6/12 da due), Parlato ne. Coach: Stefano Sacripanti.

Piadena conserva il primato con Iseo Al termine di un match combattutissimo, Piadena ha piegato Pizzighettone (63-59) ed ha così conservato la vetta insieme a Iseo (impegnato stasera proprio con i rivieraschi). Nulla da fare per la Sansebasket a Opera. CLASSIFICA (26ª giornata) Piadena, Iseo 44; Vigevano 36; Pizzighettone 34; Milano 1958 32; Omnia Pavia, Milanotre 30; Manerbio, Voghera 28; Lumezzane 26; Opera 24; Robbio 20; Sarezzo 18; Sansebasket Cremona 12; Ebro Milano 8, Viadana 2.

Erogasmet a Firenze per puntare al quarto posto

L’Erogasmet Crema ha ingranato la quarta e ha battuto una coriacea Desio, replicando alla vittoria dell'Urania Milano e continuando a lottare per la quarta piazza della classifica. La Rimadesio si è dimostrata degna avversaria, lottando fino alla fine per evitare la settima sconfitta consecutiva, cedendo solo nel finale, mentre l’Erogasmet ha ben reagito ai problemi fisici di Tardito (non entrato) e Bozzetto, in campo per soli due minuti. Il match si è chiuso 85-78 per i cremaschi, con Montanari top scorer dell'incontro grazie ai 23 punti realizzatie la sconfitta di Lecco, ha regalato il quinto posto ai leoni biancorossi. Ora il calen-

dario pone l’Erogasmet di fronte alla difficile trasferta di Firenze. Vera novità di questo girone, i toscani sono al via di questo difficilissimo campionato di serie B dopo aver acquistato in estate il diritto sportivo di Montichiari, che dopo tre ottime stagioni ha deciso di ricominciare dalle serie inferiori. Punte di diamante del roster a disposizione dell’esperto coach Stefano Salieri sono il playmaker Mohamed Tourè, la guardia Tommaso Bianchi, l’ala grande ex Varese, San Giorgio e l’anno scorso Legadue Silver a Treviglio Andrea Marusic e la guardia Andrea Giampaoli, che l’anno scorso ha vinto la Legadue Silver a Rieti. Completano

il roster le guardie Simone Lasagni, l’ala piccola ex Montichiari Matteo Caroli, l’ala grande Andrea Vignali (out per squalifica), il centro Emanuele Di Giacomo, il play Danny Facchino e i giovani Marco Baggio, e Daniele Furfaro. Pericolo pubblico numero uno l’ala Valentini, che lo scorso anno ha conquistato la promozione in Legadue con la Fortitudo Bologna. CLASSIFICA (27ª giornata) Udine, Orzinuovi 46; Bergamo 44; Urania Milano, Crema 36; Lecco 34; Vicenza 32; Padova 26; Robur et Fides Varese, Desio 22; Firenze, Costa Volpino 18; Pavia 16; Sangiorgese 14; Moncalieri 12; Mortara 10.

Letizia Deriu (Stradivari) seconda agli Italiani Youth A La Bissolati cerca riscatto a Busto Arsizio

DUATHLON

Buon esordio per Fabrizio Bartoli, che ha concluso al sesto posto l’XTerra Malta (gara off road), tappa inaugurale del circuito europeo. L’atleta del team Stradivari, specialista della disciplina, ha portato a termine la prova con il tempo di 2h25’04”. A Quinzano d’Oglio, invece, si sono

PALLANUOTO

svolti gli Italiani di duathlon classico no draft age group: 64° posto per Ivan Avaldi in 2h05’28” (16° S4), 76° Marco Miglioli in 2h07’00” (13° M2). A Caorle, Letizia Deriu si è piazzata in seconda posizione nella classifica della categoria Youth A agli italiani di duathlon, a soli 3” dalla vittoria.

Sconfitta non senza rimpianti per la Bissolati, piegata 8-7 a Vigevano e impegnata stasera alle 19 a Busto Arsizio per cercare importanti punti salvezza. CLASSIFICA (13ª giornata) Varese 32;

Locatelli Genova 28; Canottieri Milano 27; Metanopoli San Donato 25; Aquatica Torino, Treviglio 24; Vigevano 18; Busto Nuoto 14; Bocconi Sport 12; Gam Team Brescia 10; Sport Time Osio, Bissolati 7; Milano 2 1.


24

Sport

Sabato 9 Aprile 2016

La Cremo può scalare ancora la classifica

Unica soddisfazione della stagione potrebbe essere l’affermazione di Brighenti nella classifica dei marcatori del girone

CALCIO LEGA PRO Battendo un Südtirol in affanno i grigiorossi potrebbero scavalcare alcune squadre

E

di Matteo Volpi

LEGA PRO GIRONE A 29ª GIORNATA

adesso basta resuscitare i morti. Dopo la comoda vittoria interna con il Renate, la Cremonese si appresta ad affrontare la seconda gara interna consecutiva contro il Südtirol. Una formazione che, dopo un finale del girone d’andata da protagonista, è scivolata da due mesi a questa parte in una brusca crisi che l’ha vista vincere una sola gara nelle ultime dodici disputate. A muovere la classifica e consentire alla formazione guidata da Giovanni Stroppa di stare a debita distanza dalla zona più bassa della classifica sono stati i numerosi pareggi. Attenzione però: nelle stesse gare i biancorossi hanno perso solo tre partite e l’ultima vittoria esterna, seppur lontana (si torna al 10 gennaio 2016), è stata sul campo della capolista Cittadella. Nelle file biancorosse, peraltro, ritroveremo due ex come Bassoli e Kirilov. Qualche insidia su cui scivolare, volendo c’è. E in genere questa Cremonese (che in settimana ha battuto 2-0 il Crema in amichevole) è piuttosto brava a cadere in questo tipo di tranelli. Nell’undici titolare ritroveremo capitan Brighenti (a segno con il Crema), rimasto inizialmente a riposo per un guaio fisico contro il Renate (sua ex squadra) e tutt’ora capocannoniere del girone nonostante il turno di digiuno. Per il resto, a cinque giornate dal termine del campionato, il calendario propone sfide tutte da vivere: il Cittadella di mister Venturato, capolista con dieci punti di vantaggio, cercherà di tornare a vincere in

AlbinoLeffe-Pro Piacenza Cittadella-Bassano Cremonese-Renate Cuneo-Padova FeralpiSalò-Mantova Pavia-Alessandria Pordenone-Reggiana Pro Patria-Giana Erminio Südtirol-Lumezzane

CLASSIFICA

0-4 0-2 2-0 1-1 1-0 0-2 1-0 0-2 1-1

Cittadella 65 Bassano 55 Pordenone 53 Alessandria 52 FeralpiSalò 49 Padova 45 Pavia 45 Reggiana 44 Cremonese 43 30ª GIORNATA (09/10-04) Südtirol 40 Bassano-Pro Piacenza Giana Erminio 35 Cremonese-Südtirol (09-04 h 17.30) Lumezzane 32 Giana Erminio-Alessandria Renate 32 Lumezzane-Cuneo Pro Piacenza 31 Mantova-Pavia Cuneo 30 Padova-Pro Patria Mantova 23 Pordenone-FeralpiSalò AlbinoLeffe 19 Renate-AlbinoLeffe Pro Patria (-3) 7 Reggiana-Cittadella

casa contro la Reggiana, dopo che la brusca sconfitta col Bassano in casa ha interrotto l’incredibile serie di undici vittorie consecutive (prima di domenica scorsa, nel girone di ritorno le aveva vinte tutte). In caso di sconfitta della Reggiana e di contestuale vittoria, la Cremonese guadagnerebbe una posizione in classifica. Il Bassano, dal canto suo, avrà la possibilità di restare in scia con la più che

La gioia dei grigiorossi dopo il primo gol al Renate (foto L. Dassi)

abbordabile sfida in casa contro la Pro Piacenza. La sfida Pordenone-FeralpiSalò ci darà un anticipo di playoff. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Ravaglia; Gambaretti, Russo, Marconi, Crialese; Pesce, Scarsella, Suciu; Sansovini, Brighenti, Maiorino. La partita sarà arbitrata da Alessandro Pietropaolo della sezione di Modena, con gli

assistenti Vincenzo Orlando di Empoli e Andrea Ragnacci di Gubbio. ANTICIPI E POSTICIPI Cremonese-Pro Patria sarà disputata domenica 24 aprile alle ore 18, Cittadella-Cremonese andrà in scena sabato 30 aprile allo Stadio Tombolato alle 14.30, mentre Cremonese-Cuneo si giocherà domenica 8 maggio alle ore 15.

SERIE D Anche contro il Fiorenzuola la Pergolettese non ha convinto. Non sarà facile passare a Seregno di Tiziano Guerini I pareggi servono a poco per la classifica e a questo punto del campionato non servono a nessuno. E’ esattamente il caso di questo pareggio senza gol fra la Pergolettese e il Fiorenzuola, che non migliora la situazione dei gialloblu, ormai tagliati fuori definitivamente dalla zona playoff e che lascia i rossoneri emiliani alle prese con una classifica pericolante. L’unico risultato positivo è una partita in meno per la fine del girone di ritorno: ora per far pace con i propri tifosi che non vedono una vittoria al Voltini dal 6 gennaio, non rimangono che solo due occasioni. Sarà il caso di non buttarle via, dal momento che sugli spalti si sono incominciate a sentire grida di contestazione contro i giocatori, il mister e la stessa dirigenza. Forse ingenerose, ma sarebbe un errore sottovalutarle. Contro il Fiorenzuola (squadra modesta che nella circostanza ha messo in luce solo un ottimo portiere) la Pergolettese non ha giocato male, ma se manca la determinazione di buttar dentro la palla quando c’è l'opportunità di farlo, alla fine tutti rimangono con l’amaro in bocca e

Gialloblu a caccia della vittoria perduta La Pergolettese contro il Fiorenzuola

con la spiacevole sensazione di aver mancato ancora un' occasione. L'elenco degli errori davanti al portiere Corradi è lungo, iniziato al 7’ con Brunetti che coglieva il palo dopo uno spunto veloce. Poi all' 11° e al 17° sempre Brunetti, prima non aggancia un pallone in area e poi effettua un tiro senza la necessaria convinzione. Al 20’ una

punizione da 25 metri a favore del Pergo, è stata ben calciata da Valente all’incrocio dei pali, ma il portiere Corradi deviava in angolo in bello stile. Nella ripresa i gialloblu hanno cercato di stringere i tempi, ma il gol non è arrivato, malgrado l’espulsione di Morga (82’) per doppia ammonizione per un brutto fallo su Donida. La partita, anzi,

si chiudeva con un brivido per il Pergo: al terzo minuto dei quattro minuti di recupero il Fiorenzuola guadagnava una punizione dal limite, con Franchini che colpiva il palo e poi, in mischia, è Castagna da un metro a sparacchiava alto. Contenti di un punto? A sentire i tifosi più accesi, che a fine gara contestano, parrebbe di no. Come dar loro torto... Domani i gialloblu viaggiano alla volta di Seregno: la squadra brianzola ha 56 punti in classifica ed è saldamente fra le prime cinque del girone, ma vede una insidia per il terzo posto (i primi due sono ormai acquisiti da Piacenza e Lecco) nel Ciliverghe a pari punti. Per la Pergolettese sarà una trasferta molto dura. CLASSIFICA (33ª giornata) Piacenza 86; Lecco 67; Seregno, Ciliverghe 56; Pontisola 51; Inveruno 49; Olginatese, Ciserano 48; Pergolettese 45; Folgore Caratese, Varesina 42; Monza 41; Pro Sesto 39; Grumellese, Bustese 38; Virtus Bergamo 35; Fiorenzuola 31; Caravaggio 28; MapelloBonate 27; Sondrio 24.

Crema vicino al traguardo ECCELLENZA

Il Crema ha calato addirittura il settebello nella trasferta di Vimodrone, contro un Real Milano imbottito di giovani. Berishaku, Belleri (2), Cantoni, Pagano, Volpe, Sonzogni gli autori dei gol nerobianchi, che permettono alla squadra cremasca di consolidare il piazzamento nella zona playoff. Ma guai ad abbassare la guardia, a partire dalla sfida casalinga di domani con il Sancolombano, da vincere per tenere a distanza il Casateserogoredo. CLASSIFICA (29ª giornata) Villa D’Alme Valbrembana 64; Scanzorosciate 62; Cavenago Fanfulla 59; Crema 55; Nibionno 54; Casateserogoredo 51; Luciano Manara 46; Caprino 44; Verdello 41; Gessate, Cisanese 35; Sancolombano, Sandonatese, Brugherio 27; Oggiono 22; Real Milano 19; Brembate 13.

SERIE A La lanciatissima squadra di Allegri è ospite di un Milan che in campionato sembra aver staccato la spina

Milan-Juve, big match in tono minore

Se non siamo ai titoli di coda, poco ci manca. Stiamo parlando della lotta per il titolo, che ha visto il colpo di scena della sconfitta friulana di un Napoli nervoso e che ha perso per quattro turno il super bomber Higuain (30 gol in 31 partite). I sei punti di distacco da una Juventus spietata e inarrestabile (20 successi nelle ultime 21 giornate!) rappresentano una pietra tombale sulle ambizioni dei partenopei, che ora devono guardarsi le spalle dalla Roma. Malgrado gli acciacchi e una condizione poco brillante, i bianconeri dimostrano di saper gestire alla grande la tensione, a differenza del Napoli che deve ancora acquisire questa qualità, tipica delle grandi squadre. Sarà interessante vedere come la squadra di Sarri reagirà all'assenza di Higuain nella sfida con il Verona, che è tornato a sperare ancora nell'aggancio al treno salvezza. Ancora una volta il Napoli giocherà dopo la Juve, ospite

SERIE B

La perplessità di Mihajlovic

di un Milan alla deriva. In altri tempi la trasferta a S. Siro sarebbe stata molto complicata per i bianconeri, che invece affrontano un avversario reduce da due punti in quat-

Sedici punti di vantaggio sulle terze a otto giornate dalla fine. Numeri alla mano, il Crotone è vicinissimo a una storica e incredibile promozione in serie A dei pitagorici, partiti per salvarsi e arrivati in vetta sin dalle prima giornate di una stagione trionfale. Il tecnico Juric continua a predicare prudenza, ma nessuno può più contrastare la marcia trionfale dei calabresi, che addirittura possono sbarcare il serie A, vincendo il campionato. Sì, perché il Cagliari continua a fatica-

tro partire e dalla disastrosa prestazione di Bergamo. La società rossonera, con una settimana di ritiro, ha cercato di compattare la squadra, che però sembra aver staccato la spina in campionato, per puntare tutte le proprie fiches sulla finale di Coppa Italia, sempre con la Juve. Turno casalingo anche per la Roma, che dopo aver travolto la Lazio nel derby, chiede strada a un Bologna in netto calo. Se la lotta al vertice ha perso un po' di fascino, quella per evitare la retrocessione si annuncia affascinante, con tre squadre racchiuse in un punto e con il Verona che è tornato a sperare. Impegni non facili per Carpi (a Verona con il Chievo) e Frosinone (con l'Inter), mentre il Palermo potrebbe sfruttare la crisi della Lazio, affidata a Simone Inzaghi dopo l'esonero di Pioli. Ma si tratta solo di ipotesi, tutte da dimostrare sul campo. Fabio Varesi

RISULTATI 31ª GIORNATA

Atalanta-Milan Bologna-Verona Carpi-Sassuolo Chievo-Palermo Genoa-Frosinone Fiorentina-Sampdoria Inter-Torino Juventus-Empoli Lazio-Roma Udinese-Napoli

32ª GIORNATA (10-04 h 15)

Chievo-Carpi (09-04 h 18) Empoli-Fiorentina (h 12.30) Frosinone-Inter (09-04 h 15) Milan-Juventus (09-04 h 20.45) Napoli-Hellas Verona Palermo-Lazio (h 20.45) Roma-Bologna Sampdoria-Udinese Sassuolo-Genoa (09-04 h 18) Torino-Atalanta

Il Crotone può già iniziare a preparare la festa

re, anche se il ritorno in nella massima serie non è in discussione. Emozionante lo lotta per l'accesso ai playoff, con otto squadre racchiuse in quattro punti. 34ª GIORNATA Bari-Cesena 0-0, Cagliari-Spezia 1-2, Crotone-Virtus Lanciano 1-0, Latina-Avellino 3-0, Novara-Salernitana 1-1, Perugia-Ascoli 0-2,

2-1 0-1 1-3 3-1 4-0 1-1 1-2 1-0 4-1 3-1

Pescara-Como 2-1, Pro Vercelli-Mo-dena 1-1, Trapani-Brescia 3-0, Vicenza-Livor-no 2-0, Virtus Entella-Ternana 2-2. 35ª GIORNATA (09-04 h 15) Ascoli-Cagliari, Avellino-Pescara (08-04 h 20.30), Brescia-Perugia (11-04 h 20.30), Como-Pro Vercelli (10-04 h 17.30),

CLASSIFICA

Juventus Napoli Roma Fiorentina Inter Milan Sassuolo Lazio Chievo Genoa Bologna Atalanta Empoli Torino Udinese Sampdoria Carpi Palermo Frosinone Hellas Verona

73 67 63 56 55 49 48 42 41 37 36 36 36 36 34 33 28 28 27 22

Cesena-Vicenza, Livorno-Bari, Modena-Trapani, Salernitana-Latina, Spezia-Novara, TernanaCrotone, Virtus Lanciano-Virtus Entella. CLASSIFICA Crotone 70; Cagliari 68; Cesena, Novara (-2), Bari, Spezia 54; Trapani 53; Pescara 52; Virtus Entella 51; Brescia 49; Perugia 47; Avel-lino, Ternana 44; Latina, Ascoli, Virtus Lanciano (-2) 39; Pro Vercelli 38; Vicenza 37; Modena 35; Livor-no 33; Salernitana 32; Como 27.


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Sabato 9 Aprile 2016

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La Rodini si candida per Lucerna

In crescita anche il quattro di coppia di Giacomo Gentili, in vista delle qualificazioni olimpiche. Tre ori grazie agli Junior

CANOTTAGGIO L’ex bissolatina e Giulia Pollini hanno avuto la meglio su Milani e Sancassani nel D’Aloja

I

di Fabio Varesi

l Memorial D’Aloja è sempre un appuntamento importante di inizio stagione, ma quest’anno lo è stato ancor di più perché è servito ai tecnici per valutare gli equipaggi azzurri in vista delle qualificazioni olimpiche, in programma a Lucerna il 27-29 maggio. In quest’ottica, molto importante è l’affermazione di Valentina Rodini (in coppia con Giulia Pollini) nel doppio Pesi Leggeri, che nella gara del sabato hanno superato le più accreditate Milani e Sancassani. Il giorno dopo Valentina e la Pollini sono arrivare seconde dietro la Grecia, ma sempre davanti a Milani e Sancassani. «Premetto che prima di gareggiare - ha rivelato Valentina Rodini - sapevamo già che le selezioni interne (per decidere che barca gareggerà a Lucerna) si disputeranno a Varese alla Coppa del mondo (1517 aprile) e pertanto il D’Aloja serviva solo a noi per vedere come siamo messe. Nonostante questo, io e Giulia siamo partite col coltello fra i denti, perché non si possono mai sottovalutare le nostre avversarie italiane. Dopo un po’ di dieta per il peso, abbiamo fatto una bella gara. Insomma, è stata una bella esperienza, con una grande compagna. La tattica? Siamo partite forte per non farci prendere. Spero di continuare con questa grinta insieme a lei, per fare ancora meglio nei prossimi appuntamenti».

Valentina Rodini tra Giacomo Gentili e Giulia Pollini (foto © ph Mimmo Perna)

Il quattro di coppia di Gentilio (foto © ph Mimmo Perna)

Due podi anche per l’altro bissolatino Giacomo Gentili, che dopo aver qualificato il doppio per Rio, si è cimentato sul quattro di coppia, ancora alla ricerca del pass olimpico. Gentili (con Cardaioli, Alessio Sartori e Rambaldi) si è piazzato terzo il sabato dietro Lituania e Canada e secondo la domenica alle spalle del Canada. «La gare del Memorial - ha rivelato Gentili - sono state impegnative. La prima giornata l’abbiamo affrontata un po’ sotto tono, sbagliando completamente tattica. Infatti, siamo arrivati terzi a 5

secondi dai primi due equipaggi. Invece, la domenica abbiamo cambiata formazione, con me al secondo carrello e con una tattica più aggressiva, siamo arrivati secondi a 3 centesimi dal Canada, che è un equipaggio di tutto rispetto e che nella Coppa del mondo dello scorso anno è sempre andato bene. Per la qualifica di Lucerna io sono fiducioso: si sta creando un bell’equipaggio, stiamo migliorando di giorno in giorno e per questo sono molto fiducioso». Soddisfazioni sono arrivate anche dagli Junior,

HOCKEY SU PISTA A1 A due giornate dalla fine la salvezza dei rossoblu è appesa a un filo

Pieve 010, situazione complicatissima Mattia Civa

sconfitta nella terzultima di campionato per 5-3 dal Follonica e precipitata al penultimo posto i classifica. Oltretutto i rossoblu hanno dovuto incassare anche il secondo successo di fila di Giovinazzo, che dopo aver agganciato i ragazzi di Ariano Civa grazie al successo di San Daniele Po, si sono ripetuti con il Trissino, staccando di tre punti la zona pericolo. A Follonica ad aprire le danze, dopo un minuto, è stato Pagnini su rigore, ma Balmaceda ha subito pareggiato. Dopo il quarto d’ora Marinho infilava il bis per i padroni di casa e si andava al riposo col vantaggio minimo. Lo stesso Marinho in apertura di ripresa raddoppiava su punizione il proprio score personale, ma Cristià accorciava e Balmaceda trovava

piva ancora su punizione e Saavedra allungava definitivamente sul 5-3. A due sole giornate al termine della regular season, nonostante la sconfitta, c’è ancora speranza. La Pieve 010 giocherà stasera alle 20.45 a Monza, in contemporanea con lo diretto tra Sarzana e Thiene, comunque deleterio per i rossoblu, se non faranno punti con i brianzoli. In ogni caso dovrebbe essere dicisiva la sfida salvezza contro Sarzana a San Daniele. Un finale ad alta tensione, che non permette il minimo errore. CLASSIFICA (24ª giornata) Breganze, Forte dei Marmi, Matera 51; Lodi 49; Viareggio 46; Bassano, Follonica 40; Trissino 34; Monza 33; Valdagno 24; Giovinazzo 16; Sarzana, Pieve 010 13; Thiene 12

con due prestigiosi successi grazie ad Alice Rossi (Flora) e Alessandra Montesano (Eridanea) nel doppio) e a Marcello Caldonazzo (Baldesio), sempre nel doppio con Emanuele Giarri (Arno Pisa). Alice Rossi e Alessandra Montesano, seconde il sabato dietro la Grecia, si sono poi imposta il giorno dopo davanti all’altro equipaggio italiano formato da Guerra e Schettino. Doppio successo, invece, per Caldonazzo che si è sempre imposto davanti a Frigerio e Amalfitano.

Giulia Verona ha fatto incetta di medaglie ai Criteria giovanili NUOTO

Strepitosa prestazione di Giulia Verona nei Criteria giovanili di Riccione, che nelle vasca da 25 metri, si è imposta nei 200 rana 2’25”76. Per la giovane ranista, anche un titolo italiano con la 4x100 mista, due medaglie d’argento rispettivamente nei 100 rana (1’07”90) e con la 4x100 stile libero Cadette e un bronzo con la 4x200 sl. Da segnalare anche un 5° posto nei 100 sl (56”11). Buoni piazzamenti anche per Emanuela Tortomasi, l’altra atleta allenata da Roberto Verona. Per la Juniores 2001, da segnalare due quinti posti nei 200 sl (2’02”28) e nei 400 sl (4’16”64) e un 9° posto nei 100 sl (57”53). «Sono molto soddisfatto - ha detto coach Roberto Verona -. Dal punto di vista cronometrico forse Giulia poteva fare qualcosa di più nella gara dei 200 rana. Nelle altre gare, invece, ha migliorato i suoi personali».


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Sabato 9 Aprile 2016

Il Trofeo Cavalli ha dato spettacolo

CICLISMO Show di Martina Alzini, mentre Bissolati, Vece e Marta Cavalli non hanno avuto fortuna

U

di Fortunato Chiodo

città piccola e poco nota, ma certamente ricca di storia, un evento che si conferma anno dopo anno un banco di prova per chi ambisce al salto di qualità nel ciclismo di Elite femminile. Una nutrita pattuglia di prime donne se la sono giocate nel “3° Trofeo Ernesto Cavalli Camicie-Memorial Alessandro Maggi” di San Bassano, un evento da copertina: la “Giornata rosa” patrocinata dal team orobico Valcar Pbm. Tutte a loro modo, si sono ritagliate ruoli che vanno dall’importanza al fondamentale e meritano un titolone a sei colonne. Erano 306 le partenti, con le Open al mattino, le Allieve e le Esordienti al pomeriggio. Fari puntati su Martina Alzini, fortissima, incontenibile e irraggiungibile. Non solo ha colto la prima vittoria stagionale fra le Elite, ma la cinque volte campionessa d Italia e atleta della Alè Cipollini Galassia ha stravinto con uno sprint irresistibile ha superato Michela Pavin (Ina Bianchi) e la pisana Michela Balducci (Michela Fanini). «Sono stata brava, forte e fortunata - ha detto la diciannovenne legnanese Martina Alzini - sono stata supportata da una gran-

Pink). Tra le Esordienti, la milanese Aurora Mantovani (Busto Garolfo), ha avuto la meglio su Prisca Savi (VO2 Team Pink) e su Sara Bosisio (Valcar Pbm). Era presente il ct della Nazionale azzurra femminile, il lombardo Dino Salvoldi, che ho stuzzicato sul Mondiale su pista, sulle gare Open e su futuro dell’azzurra cremonese Elena Bissolati: «Sul Mondiale londinese, c’è poco da dire. Riguardo alle gare Open, servono perché sono poche in Italia, sono comunque qualcosa di magico. A San Bassano erano 153 le atlete al via nella gara Open (Elite e Under, molte delle quali titolate e polivalenti, strada e pista) mai c’era stata una sfida così. Elena Bissolati, tra le di Elite, mi ha esternato la preferenza alle prove su strada, almeno per quest’anno». Ordini d’arrivo Donne Open: 1) Martina Alzini (Alè Cipollini Galassia) km 85 in 2h.3’00, media 41,463 km/h, 2) Michela Pavin (Inpa-Bianchi), 3) Michela Balducci (Sc Michela Fanini), 4) Letizia Paternoster (Sc Vecchia Fontana), 5) Elisa Balsamo (Valcar Pbm), 6) Martina Fidanza (Eurotarget Still Bike), 7) Chiara Consonni (Valcar Pbm), 8) Dalila Zanini ( Gauss Team), 9) Alessandra Musa (Sc Valle Seriana-Cene Asd), 10) Danie Allietta Magnetto (Hagens Berman).

Il successo di Martina Alzini

dissima squadra, che mi ha messo nelle condizioni di fare la corsa che volevo. Un grazie particolare va ad Annalisa Cucinotta che mi ha favorito la volata. Dedico questo successo a mio nonno Mario, qui sul traguardo». La Alzini frequenta a Busto Arsizio il Liceo Sportivo intitolato a Pantani e tra i banchi di scuola pedala spedita verso la maturità. Spiace dire che Eleonora Bissolati e Miriam Vece sono rimaste nella pancia del gruppo. Anna Pedroni, invece, è stata

costretta a dare forfait a causa di una caduta durante la gara di Schiavonia d’Este, fortunatamente senza gravi conseguenze. Marta Cavalli, beniamina di casa, è vola via tutta sola alla penultima tornata, ma è stata inghiottita come un aspirapolvere. La romana Giada Capobianghi (Gs Cicli Fiorin Cycling Team) al termine di un confronto serrato e spettacolare, ha vinto allo sprint la gara delle Allieve, davanti a Gloria Scarsi (Valcar Pbm) e a Silvia Zanardi (VO2 Team

Madignanese e Imbalplast sugli scudi a Salvirola

Il Trofeo Avis-Aido-Trofeo Sipe di Salvirola, patrocinato dalla Uc Cremasca, ha aperto il calendario provinciale riservato ai Giovanissimi. A dividersi la posta in palio ci hanno pensato i virgulti della Polisportiva Madignanese, protagonisti nel torneo a punti, mentre alla Società Ciclistica Imbalplast di Soncino è andato il trofeo per la società con il maggior numero di partecipanti. Ordine d’arrivo G1: 1) Leonida Triboldi (Uc Cremasca), 2) Andrea Arnoldi (Sc Romanese), 3) Umberto Vaselli (CC Cremonese-Arvedi). G2: 1) Paolo Ferraina (CC Cremonese -Arvedi), 2) Simone Invernizzi (Team Serio Pianengo), 3) Mattia Arnoldi (Romanese). G3: 1) Stefano

Marcia senza limiti per Mattia Visconti

Ancora una settimana da urlo per Mattia Visconti che si supera e conferma di essere al momento il talento più cristallino del boccismo di casa nostra: un primo posto a Lodi impreziosito da un secondo in una gara nazionale. Partiamo proprio dal 4° Trofeo Mario Longoni, manifestazione nazionale organizzata dalla bocciofila Asd Bonate Sopra dove Mattia non trema e sfiora la grande l’impresa. Vinto senza problemi il girone eliminatorio Mattia estromette negli ottavi Luca Morlacchi (12-4), nei quarti Pierantonio Comizzoli (12-11) ed in semifinale si sbarazza di Roberto Antonini per 12-2. Match di finale contro Massimo Bergamelli in un bocciodromo gremito ed alla presenza di parecchie autorità tra cui Bruno Casarini: Mattia inizia male (0-5), non si spaventa e recupera ma viene sconfitto dall’orobico dopo quasi un’ora di partita per 12-8. MEMORIAL DON SAVARE’ Quarantotto ore prima dell’impresa orobica Mattia era stato il protagonista della Regionale organizzata dalla bocciofila lodigiana Convegno San Giuseppe. Dopo aver eliminato Andrea Zagheno, Visconti junior superava Valerio Pettinari, s’imponeva in semifinale su Battista Ventura ed in finale aveva la meglio su Gianmario Dragoni per 12-4. M.M.

Ganini (Uc Cremasca), 2) Damiano Giarelli (Madignanese, 3) Nicolò Enea Tofanetti (CC Cremonese-Arvedi). G4: 1) Thomas Gamba (Romanese), 2) Gabriele Durelli (Romanese), 3) Nicolò Moriggia (Imbalplast Soncino). G5: 1) Matteo Cattivelli (Polisportiva Madignanese), 2) Giuseppe Cavagnoli (CC Cremonese-Arvedi), 3) Mirko Coloberti (Imbalplast Soncino), 4) Marco Dadda (Imbalplast Soncino), 5) Lorenzo Celano (Uc Cremasca). G6: 1) Nicholas Botti (Polisportiva Madiganese), 2) Luca Pollini (Imbalplast Soncino), 3) Manuel Mosconi (Imbalplast Soncino), 4) Irene Oneda (Polisportiva Madignanese), 5) Alessandro Ronchini (Polisportiva Madignanese).

I vincitori

Gb Junior, doppietta a Parabiago

Grande prova di squadra dei ragazzi del Gb Junior Team, nella 63ª Coppa Caduti di San Lorenzo di Parabiago (Mi) per la categoria Juniores. Con uno grande show, Davide Ferrari si è imposto sul compagno di squadra Stefano Baffi, che ha commenta così la corsa: «Il regista è stato il mantovano Moreni, compagno di squadra che ringrazio, ha fatto un lavoro stupendo e poi è finito al decimo posto». BOSINI 2º A SOVICO Nella Coppa Filippo Chiuso a Sovico per allievi, vittoria di Marco Vergani (Velo Club Sovico) davanti al cremonese Diego Bosini (CCC-Arvedi) e al marocchino Imad Sekkad. A CASALMAGGIORE Si corre domani il 3° Trofeo Comune di Casalmaggiore, patrocinato dalla locale società Gioca in Bici Oglio Po, che scalda i motori, proponendo un meeting riservato alle categorie Giovanissimi, con partenza della prima gare alle 9. IL GRANDE CICLISMO A SESTO Era nell’aria da tempo, ora è arrivata l’ufficialità da Fulvio Feraboli, responsabile tecnico del Velo Club di Cremona: in sinergia con il Comune di Sesto Cremonese e la Pro Loco, rinasce il ciclismo. Formalmente ha incominciato a scaldare i motori e a reclamizzare l’evento, in programma il 15 maggio con una gara riservata ai dilettanti Under 23. Feraboli ha radunato i suoi stretti collaboratori, in una sorta di esecutivo.

Assegnati quattro titoli provinciali cremaschi BOCCE

di Massimo Malfatto

Conferme e anche qualche risultato inatteso hanno caratterizzato l’ultima fase dei campionati provinciali cremaschi. Nell’individuale di categoria A ancora protagonista, come lo scorso anno, Stefano Guerrini ed un altro titolo in bacheca. Il portacolori della Achille Grandi estrometteva in semifinale Ermanno Carniti (12-9) e in finale s’imponeva su Gianni Venturelli per 12-4. Quarto posto Gianpietro Frattini e quinto Erminio Erba. Esultano Walter Bettinelli e Gianbattista Defendenti vincitori nella categoria B dove hanno preceduto, nella terzina finale, BasiniOirav e i pieranichesi Giana e Gusmini. Infine. nella categoria C titolo provin-

Da sinistra: Guerrini, Defendenti, Bettinelli e Tresoldi campioni provinciali

ciale ad Egidio Tresoldi che eliminava Roberto Pedrini nei quarti, il sergnanese Secondo Raimondi ed in finale superava Ettore Giana. Ha diretto la

gara Oliviero Parati. COPPA BOCCIODROMO La bocciofila Capergnanica smaltisce (si fa per dire) la delusione dell'eliminazione

nel campionato italiano italiano del giorno precedente e si aggiudica la Regionale festiva organizzata dalla “Nuova Bar Bocciodromo”. Sul gradino più alto del podio sono saliti Alberto Pedrignani e Luciano Pezzetti. Dopo aver eliminato (nel recupero) i bresciani Palazzi-Passera (12-9), i capergnanichesi s'imponevano sui milanesi Favero-Bonfichi (12-4), superavano i cremonesi Ghisolfi e Monfredini (12-7) in semifinale e nel match di finale avevano la meglio su Giordano Rossi ed Osvaldo Todeselli 12-4. Quarto posto per Michele Gaetti e Luciano Ghisolfi sconfitti dai beniamini di casa per 12-4. Direttore di gara Gianpietro Raimondi arbitri di finale Roberto Cerioli ed Erminio Erba.

La bocciofila Astra cerca una difficile qualificazione

(M.M.) Archiviata la settimana corsa con la sconfitta (2-0) e la relativa eliminazione la pratica Capergnanica al nostro boccismo non resta che tifare Astra, unica formazione superstite nel campionato italiano per società. Crede nella possibilità di ribaltare

la sconfitta dell’andata (1-2) la bocciofila di Pozzaglio ma servirà più brillantezza e giocare senza troppe sbavature per aver ragione dei “Fratelli d’Italia”, squadra varesina ispirata da Barbara Guzzetti. Per questo importante match il c.t. Giovanni Rossi ha convocato

Biazzi, Celardo, Clementi, “Butta” Ferrari, Lodigiani e Trombini. L’incontro odierno si svolgerà sulle corsie del bocciodromo comunale con inizio alle ore 14.30 e si spera in una buona affluenza di pubblico a sostenere la bocciofila grigiorossa.




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