il
Settimanale
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Anno III • n. 25 • SABATO 25 giugno 2016
Edizione chiusa alle ore 21
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
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a pagina 4
Alla Libera la spuntano i rinnovatori
libri
euro 2016
pagine 14-16
L’Italia sogna la rivincita di Euro 2012
T
rovo che sia troppo riduttivo, nei confronti di Matteo Renzi, lo sprezzo che molti stanno esprimendo nei suoi confronti dopo la sconfitta subita dal Pd alle amministrative. Insomma, l'uomo non è un semplice bulletto di paese. Certo, ha fatto di tutto per esporsi ad attacchi vendicativi, dal punto di vista del linguaggio e dei comportamenti (i gufi, i professoroni... ciaone non lo ha detto lui, ma insomma...). E nelle azioni (i precari, gli insegnanti, i sindacati, i magistrati...), di fatto ha più diviso che unito il Paese. Renzi ha inteso e intende la politica come una scommessa, un giro di tavolo, e ha perso questa mano. Una mano importante. Aveva puntato, per mantenere il consenso nonostante una serie di misure per cui molti lo combattono aspramente, sulla ripresa. Il Paese, invece, è ancora in grande affanno, e le battute non bastano più. L'uomo è ricco di risorse, soprattutto mediatiche, e penso che, in qualche modo, saprà cavarsela. Non mi è piaciuto, comunque, l'aver gettato addosso ad altri la responsabilità della sconfitta: a chi è ancora troppo "vecchio", troppo legato a schemi
BASKET
a pagina 23
Vanoli al lavoro per annunciare i primi rinforzi
a pagina 6
passati. Caro dottor Renzi, questa poteva risparmiarsela: perché, Berlusconi, che lei ripescò, è un uomo nuovo? E che novità comporta Denis Verdini? Sarò vecchio anch'io, ma ammiro tanto quei comandanti di una volta, che si vedono nei film, i quali, di fronte ad una sconfitta, dicono "mi assumo io tutte le responsabilità!" (vedi Cameron dopo Brexit). Una cosa, comunque, è certa: chi governa in questo momento il Paese lo fa sulla base di un consenso spurio e, soprattutto, non di scopo: il "famoso" 40 per cento. Dirò di più: con l'Italicum cucito sul risultato, appunto, delle Europee, oggi il Pd sarebbe all'opposizione. Prevedo topi in fuga dalla nave che affonda. Dopo le amministrative, abbiamo molte città importanti in mano a personalità politiche fuori dai soliti schemi: la conferma De Magistris, le novità Appendino e Raggi. Il Movimento 5 Stelle ha una grossa carta in mano: non dovrebbe sprecarla. Però, cara sindaca Raggi, magari non nomini assessore Lo Cicero, che straparla, offende e assale i giornalisti... via, cominci meglio!
calcio
a pagina 24
Cremo, aquistati tre giocatori in un colpo solo
Lgh-A2A, una nuova indagine storia
di Daniele Tamburini
canottaggio
a pagina 8
Cremona e i tumulti mazziniani casalasco
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Urbinati e la seconda a pagina 10 repubblica
E le Stelle (non) stanno a guardare
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a pagina 9
Proposta: abolire i saldi
di Vanni
L’Osservatorio siriano accusa: i turchi sparano ai nostri migranti che cercano di passare il confine turco, una decina sono stati uccisi alcuni giorni fa. E noi che c’entriamo? Sono loro che hanno sparato, mica noi. Già, che c’entriamo noi? Noi abbiamo solo dato miliardi di euro ai turchi per bloccare i profughi. Almeno una parte di quei soldi servirà pure per alleggerire la coscienza.
anticorruzione
a pagina 3
codacons
a pagina 5
Fatemi capire...
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femminicidio enrica amaturo lancia il monito: «donne, occhio a questi segnali»
Toninelli (m5s): esulteremo soltanto a risultati ottenuti a pagina 7
il voto di giovedì
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cottarelli: i rischi della brexit L’economista ha presentato il libro “Il macigno” alla Feltrinelli: «Aiuterei la Cremonese. Io sindaco? E’ presto»
a pagina 13
a pagina 26
Gentili è ancora in lizza per Rio Raineri ai saluti
Artista sceglie l’Oglio Po
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cremona L’ex ministro a Cremona
Cesare Damiano parla di lavoro
L’onorevole Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro oggi presidente della Commissione Lavoro alla Camera, interverrà lunedì 27 giugno alle 21 in Sala Zanoni a Cremona nell’incontro “Parliamo di lavoro
e pensioni”, organizzato dalla locale sezione del Pd. Un incontro-confronto con i tre segretari lombardi dei sindacati: Elena Lattuada (Cgil), Osvaldo Domaneschi (Cisl) e Danilo Margaritella (Uil).
«Donne, reagite alle prime avvisaglie» I casi di femminicidio sono diminuiti, ma è salita la sensibilità sociale. Intervista a Enrica Amaturo, docente di Sociologia alla Federico II di Napoli
U
di Vanni Raineri
ccide la donna che l’aveva lasciato... poi magari l’uomo decide di farla finita, oppure sconta anni di carcere, di fatto non preoccupandosi troppo delle conseguenze di quel gesto che di amorevole non ha nulla, ma che rimanda a un senso atavico del possesso. Quante volte negli ultimi tempi abbiamo letto notizie di questo genere? Per approfondire il fenomeno, abbiamo interpellato Enrica Amaturo, da 15 anni Professore Ordinario di Sociologia generale e Direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli. Tra i tanti incarichi istituzionali, accademici e non, è stata assessore del Comune di Napoli. Numerosi i convegni cui ha partecipato (recentemente anche proprio sul fenomeno del femminicidio), anche di livello internazionale, e decine le pubblicazioni. Osservando il grafico degli ultimi anni, le facciamo notare, complessivamente il numero dei “femminicidi” (intendendo col termine l’omicidio di genere di una donna) in Italia è in calo, anche se molto meno marcato rispetto agli omicidi in generale. Crede che la differenza nella percezione del fenomeno stia nella aumentata sensibilità generale delle donne sul tema e in un comportamento diverso dei media? «Sicuramente la percezione del fenomeno è cambiata; mentre prima gli omicidi erano trattati
tutti nello stesso modo, questa accresciuta sensibilità nei confronti soprattutto di donne uccise dall’ex o dal marito, ci colpisce di più. Poi in generale è vero che questo tipo di reati è diminuito, ma lo è altrettanto che gli omicidi che vedono vittime le donne calano molto meno rispetto agli omicidi complessivi». I casi di femminicidio sono in aumento nel nord Italia, in netto calo al sud. Il dato a suo parere ha qualche significato? «Probabilmente dipende dalle motivazioni che spingono al femminicidio. Le donne che sono più esposte sono coloro che in un certo momento rifiutano di sottoporsi a un modello tradizionale e trovano la forza di staccarsi dal partner, e questo accade maggiormente laddove la società le aiuta di più a compiere il passo di addio. Al sud invece spesso sentono di non avere alternative, quindi sono disposte a subire maltrattamenti». Quindi di per sé non è un dato positivo per il sud. «Non credo, semplicemente le donne riescono di meno a sottrarsi o a ribellarsi al modello femminile tradizionale». L’abbandono dell’uomo da parte della donna è nettamente il primo movente. Gran parte dei casi si verifica nei primi mesi dopo l’addio. A cosa le donne devono prestare attenzione per far scattare l’allarme? «Sicuramente all’insistenza e a come viene preso dal partner l’abbandono. La reazione molto violenta, al di sopra delle righe, è
A sinistra Enrica Amaturo, a destra l’efficace campagna dell’Onu “finchè morte non ci separi” (till death do us part)
il primo campanello d’allarme. Sottolineo poi che spesso l’omicidio arriva dopo un periodo di stalking. E soprattutto, l’omicidio avviene spesso quando si chiede un ultimo incontro, quando la donna accetta l’ultima volta cercando di aiutare la persona che sta soffrendo per il suo abbandono. Le donne stiano attente a questo, devono essere più egoiste, pensare meno ai problemi dell’uomo ma più a salvaguardare se stesse e la propria incolumità. Non accettare quindi l’ultimo incontro da un uomo che si è dimostrato in passato violento e incapace di accettare di essere lasciato». Saper distinguere quindi tra amore e possesso. «Qui esiste solo un sentimento di possesso, la donna viene derubricata a oggetto proprietà di
qualcuno, questo va evitato e si deve prestare molta attenzione. Le donne devono capire di dover essere considerate come persone, e iniziare a spaventarsi di un rapporto ossessivo». Essere capaci in definitiva di ritagliarsi un’autonomia che sia rispettata dal partner. «Certo, non pensare che la gelosia sia un sintomo di interesse o di amore, è proprio il contrario». Una recente ricerca ha stimato che il 35% delle donne nel mondo ha subito violenza fisica o sessuale, in Italia quasi 7 milioni di donne nel corso della propria vita. Di questi solo una piccola parte riguarda i casi di stupro, che in gran parte sono commessi dal partner o ex partner, raramente da sconosciuti. Gli omicidi di don-
ne in Italia sono avvenuti in gran parte in ambito domestico. Si tende ad alzare la guardia quando si esce di casa, mentre sembra che sia logico il contrario. «Infatti, il punto è questo; non c’è ancora una sensibilità e una conoscenza attenta di questo fenomeno. Spesso i media demonizzano l’esterno, l’immigrato appena sbarcato, ma il vero rischio sta all’interno della famiglia, della cerchia amicale e affettiva. Inoltre, quando le donne trovano la forza di denunciare, non trovano presso la polizia personale preparato e sensibile. Se si accoglie una denuncia e si pensa che il problema è familiare e si possa risolvere con una paternale, diventa tutto più difficile. Servirebbe anche un’educazione specifica del personale che rac-
coglie le denunce, il che aumenterebbe il senso di sicurezza potendo intravedere una strada percorribile». E’ d’accordo con chi propone di inserire nel codice penale un’aggravante per il femminicidio? «Penso che inasprire la pena funzioni poco come deterrente. In questi casi servirebbe molto più la prevenzione nel senso citato, come preparazione delle istituzioni, creazione di una rete sociale che comprende assistenti sociali eccetera. Prevenzione intesa anche come educazione rivolta agli uomini ai sentimenti e al rispetto dell’altro». Spesso risulta che l’autore dell’omicidio era indagato per stalking. Si potrebbe secondo lei intervenire con maggiori restrizioni sulle persone colpite da provvedimenti per questo reato? «Servirebbe apportare delle modifiche. Aver introdotto il reato di stalking è un risultato importante, ma servono strumenti che permettano poi di intervenire. Se si fanno ordinanze restrittive ma non si hanno gli strumenti per farle rispettare, a cosa serve? Bisogna investire più mezzi in questo, e crescere personale dedicato per occuparsi di questo tipo di reati». In chiusura, un appello. «Invito le donne ad avere una maggiore autostima e fiducia verso se stesse. Probabilmente il primo modo per combattere la violenza contro le donne sta nel non essere disposte ad accettarle, e saper reagire alle prime avvisaglie».
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Cronaca
Sabato 25 Giugno 2016
Alla Libera la spuntano i “rinnovatori”
Giovedì si sono svolte le elezioni per il nuovo Consiglio: la lista di Pasquali strappa il risultato. Si volta pagina?
N
di Federico Centenari
uovo Consiglio, vecchie dinamiche, ma anche la speranza concreta in un cambiamento. La Libera Associazione Agricoltori esce dal commissariamento, durato poco meno di un anno e affidato ad Antonio Boselli, ed elegge il nuovo Consiglio al quale spetterà, nei prossimi giorni, indicare il nuovo presidente. Le elezioni dell’Associazione si sono tenute giovedì, dalle 9 alle 18. Al voto hanno partecipato 640 elettori sul totale di 1.440 aventi diritto. A prevalere è stata la lista che fa capo a Stefano Pasquali e che si è presentata sotto lo slogan “Agricoltori per il rinnovamento”. L’ala dei “rinnovatori”, di fatto la più lontana, ideologicamente parlando, rispetto alla gestione di Antonio Piva, ha eletto dieci consiglieri: oltre a Pasquali, Elisabetta Quaini, Giovanni De Poli, Paolo Salomoni, Federico Dizioli, Giuseppe Cabrini, Stefano Fioni, Davide Balestreri, Cesare Soldi ed Emanuela Donelli Ferlenghi. Le operazioni di voto, per la prima volta concentrate in una sola giornata, si sono svolte senza particolari problemi, ad onta di qualche fibrillazione registrata nelle ore precedenti. Dal punto di vista procedurale, ai 28 consiglieri eletti dagli associati se ne aggiungono altri sei di prossima nomina, ossia i presidenti delle sezioni economiche dell'associazione: latte, cereali, zootecnia, orticola, essenze legnose, agroenergie. Due i componenti di diritto che completano il Consiglio: il presidente della sezione Giovani e del presidente della sezione
Il 13 luglio asta di bici rinvenute
Ma per il nuovo presidente conteranno gli accordi tra le anime interne. Novità all’orizzonte per il quotidiano “La Provincia”?
La sede del quotidiano La Privincia di Cremona. Gli sviluppi dell’elezione alla Libera si ripercuoteranno sul giornale
Pensionati. Entro una decina di giorni dalle elezioni si passerà alla nomina dei presidenti dei sindacati interni alla Libera: proprietari, affittuari, impresa familiare. A quel punto il Consiglio dovrà riunirsi per la prima volta per eleggere il presidente. Ed è qui che conteranno gli accordi interni, gli equilibri e le trattative tra le tre aree che si sono presentate alle elezioni: l’area vincitrice, ossia quella dei “rinnovatori” (“Agricoltori per il rinnovamento”), poi l’area che fa capo ad Alessandro Bettoni (“LiberAzione”) e
Mercoledì 13 luglio, dalle ore 9.30 ai Magazzini Ex Maai – via dell’Annona 11 (zona Stadio) si terrà l’asta pubblica per la vendita, al miglior offerente (prezzo più alto off erto per ogni singolo bene) di beni mobili di proprietà comunale provenienti dalla gestione degli oggetti rinvenuti.
infine quella vicina alla gestione Piva e incarnata da Francesca Reverberi. E se da un lato è impossibile, allo stato attuale, ipotizzare il nome di un papabile presidente, dall’altro qualche dato di fatto si può registrare. Anzitutto l’uscita di scena, poiché non si erano nemmeno candidati, di nomi storici quali Antonio Piva, Ernesto Folli (già presidente del Consorzio), Pino Lanzoni e Pierluigi Filippini, ultimo presidente eletto prima del commissariamento guidato da Antonio Boselli. Inoltre, le elezioni di giovedì hanno
Si tratta di 67 biciclette che sarà possibile visionare lunedì 11 e martedì 12 luglio 2016 dalle ore 9.30 alle 11.30 presso i Magazzini ex Maai di via dell’Annona 11. Per ulteriori informazioni o chiarimenti in merito alla procedura rivolgersi a Grazia Callero – tel.
escluso qualche “nome eccellente” tra i candidati, a partire da Alessandro Bettoni, di fatto il candidato della lista alternativa a Pasquali e denominata “LiberAzione”. Fuori dal consiglio sarebbero anche Francesca Picasso e Mauro Begatti. Piccola annotazione finale: da più parti non si escludono cambiamenti all’orizzonte del quotidiano “La Provincia”, di proprietà della Libera. Tra i rinnovatori non manca infatti chi è pronto a scommettere su grosse novità nei prossimi mesi. 0372407029 - e Tania Secchi – tel. 0372407241. Eventuali comunicazioni, anche relative a variazioni della data di svolgimento dell’asta, verranno pubblicate all’Albo Pretorio e sul sito del Comune dove è presento l’elenco completo dei lotti con relativa descrizione.
rifiuti, incontro della cabina di regia
Incontro operativo ieri della cabina di regia incaricata di monitorare l’andamento della raccolta differenziata. Per il Comune sono intervenute l’assessore alla Rigenerazione Urbana Barbara Manfredini, l’assessore all’Ambiente Alessia Manfredini, affiancate dal dirigente del Settore Ambiente Mara Pesaro, per il gestore erano presenti il direttore di Linea Gestioni Primo Podestà e il direttore tecnico Giovanni Damiani. Durante la riunione è stato fatto innanzitutto il punto sulle attività da intraprendere in vista dei Giovedì d’Estate e delle manifestazioni estive in programma anche nelle ore serali. Si è quindi parlato della riorganizzazione dei cestini porta rifiuti iniziata nelle scorse settimane. Scopo dell’incontro verificare le migliori azioni da adottare per garantire il decoro urbano in occasione dei numerosi eventi che si susseguiranno anche nei giorni infrasettimanali. Si è convenuto di incrementare le attività di comunicazione ricordando ai titolari delle varie attività commerciali e ai cittadini a collaborare per tenere pulita la città rispettando il calendario e gli orari di esposizione dei rifiuti. Su questo aspetto è prevista, per i prossimi giorni, una comunicazione mirata. Per quanto riguarda i cestini porta rifiuti, Comune e gestore hanno deciso di effettuare una riorganizzazione e ottimizzazione, puntando su raccoglitori nuovi, dotati di posacenere (ad oggi ne sono già stati collocati 295), eliminando quelli in cemento, ormai vetusti. Iniziata l’estate, sarà potenziata la campagna per abituare i fumatori ad essere più rispettosi evitando di gettare a terra i mozziconi di sigaretta. Su questo saranno mobilitate anche le Guardie Ecologiche Volontarie (Gev) che saranno presenti durante i Giovedì d’Estate, affiancate dagli agenti ambientali, per sensibilizzare i cittadini sui danni causati dalla dispersione proprio dei mozziconi, indurre chi fuma a tenere comportamenti corretti, nonché rafforzare il rispetto del decoro urbano per una città sempre più pulita ed accogliente. Un’iniziativa questa legata alla recente approvazione delle disposizioni in materia ambientale, per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali. In base a tali norme, chi getterà a terra mozziconi di sigaretta, chewing-gum e scontrini dovrà pagare una sanzione che va da 30,00 a 300,00 euro.
Cronaca
Sabato 25 Giugno 2016
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Cottarelli: Brexit, occhio al nervosismo dei mercati «Se potessi fare qualcosa per la Cremonese la farei. Io sindaco di Cremona? E’ presto per pensarci ora» U L’economista cremonese ex commissario alla spending review ha presentato alla Feltrinelli il suo ultimo libro “Il macigno” sul debito pubblico
di Vanni Raineri
n macigno. Questo è il debito pubblico per ogni italiano. E se lo dice lui c’è da credergli. Lui è Carlo Cottarelli, cremonese trapiantato negli Usa, dove è Direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale, per cui lavora da quasi 30 anni. Chiusa la parentesi romana, con l’incarico di commissario alla spending review durato meno di un anno, ha scritto due libri sul tema della spesa pubblica italiana. Il primo, “La lista della spesa” approfondiva i possibili tagli, quelli della spending review che lo aveva tenuto impegnato. Il secondo, da poco sul mercato, è “Il macigno”. Sottotitolo: “Perché il debito pubblico ci schiaccia e come si fa a liberarsene”. Un libro scritto in modo da risultare comprensibile anche a chi non mastica abitualmente economia, e che Cottarelli ha presentato mercoledì pomeriggio, presso la Libreria Feltrinelli di via Mazzini, intervistato dal giornalista Simone Bacchetta. Una presentazione che assume ancor più valore alla luce dell’abbandono della Gran Bretagna dell’Unione Europea. Da subito la piccola sala al primo piano si è rivelata stretta per accogliere i convenuti. Il primo tema affrontato da Cottarelli ha riguardato proprio la Brexit, prima che il risultato del giorno dopo fosse noto. Il rischio per il Regno Unito, ha detto, è quello di perdere il 5% del pil, mentre l’Italia solo lo 0,2% a lungo termine. Un’inezia, ma il vero rischio diventa di tipo politico: esce la Gran Bretagna, poi l’Olanda si accoda, e dove si arriva? Inoltre il nervosismo dei mercati si ripercuoterebbe sui paesi indebitati, quindi il nostro. Il timore dunque deriva dall’incertezza, in questo scenario che alla luce dei risultati inizia a delinearsi. «Scommetterei per il “remain” - ha affermato -, sperando di aver ragione. In questo modo si rafforzerebbe l’Europa». Non è andata così. La speculazione è uno dei temi del libro, che avrebbe dovuto chiamarsi “Schiavi del debito”, se solo fosse andato a genio all’editore (Feltrinelli). «Ma gli speculatori fanno il loro mestiere» ha aggiunto l’economista, che poi è entrato nel merito del debito pubblico: «Abbiamo 36.200 euro di debito a testa, bambini compresi. Il rapporto col pil è del 130%. Dall’Unità d’Italia arrivammo a tale quota dopo la prima guerra mondiale, mentre dopo la seconda si arrestò al 100%. Oggi ci siamo arrivati senza guerre». Grecia e Giappone, nota, hanno un debito più alto del
Sopra Carlo Cottarelli con Simone Bacchetta e il pubblico presente alla Feltrinelli. A destra il libro dell’economista cremonese
nostro, e infatti la prima è nei guai, mentre la seconda ha il vantaggio che il 90% del debito è detenuto dai giapponesi (il nostro è “interno” per il 60%), il che gli consente di gestire meglio i momenti di incertezza. Cottarelli è tornato sui timori degli investitori che lo stato dichiarasse bancarotta nel 20112012, sostenendo che un altro freno è dato dal fatto che il “macigno” assorbe risparmi che potrebbero essere dirottati a finanziare le imprese. E invece siamo costretti a mantenere alte le tasse e spingiamo le nostre imprese verso l’estero. Quindi Cottarelli ha toccato il punto caldo: come ridurre il debito? Sono 4 le vie possibili: ripudiarlo dichiarando bancarotta, uscire dall’euro e tornare alla lira, condividere il debito con gli eurobond, privatizzare facendo cassa. Ha quindi esaminato una ad una le 4 vie. La bancarotta è nei fatti una tassa sui creditori, che però sono in gran parte italiani, e per gli altri le ricadute sarebbero comunque da noi condivise. Per non parlare della reputazione persa che comprometterebbe i prestiti successivi. Il ritorno alla lira è una teoria con basi valide, ma il controllo del debito passerebbe per un’elevata inflazione, per azzerare il rischio default (basta stampare denaro). E’ vero che l’ingresso nell’euro ci ha fatto crescere di meno? I grafici direbbero di sì: «In effetti credo sia avvenuto, non per un meccanismo automatico ma perché era-
«Gli speculatori non ce l’hanno con noi, fanno solo il loro mestiere»
vamo impreparati. Pensavamo di continuare ad aumentare prezzi e salari, il che ci ha fatto perdere competitività sui mercati, aumentando il nostro costo di produzione». Terza ipotesi, introdurre gli eurobond o almeno chiedere ai vari stati di garantire il debito di tutti: «Non accadrà. Ma non perché i tedeschi sono cattivi, ma perché perfino nelle aree economiche a moneta unica non accade, Anche negli Usa tutti hanno il dollaro e un’unità politica ben più avanzata, ma il governo federale non garantisce il debito dei singoli stati. L’ultima chance è quella di privatizzare, di “vendere i gioielli della corona”. Un introito difficile da quantificare, ma valutato sui 300 miliardi, attorno al 17-18% del pil (dopo le prime vendite, oggi la stima è scesa attorno al 15%), incassabile in 10 anni. Non è la soluzione principale, però. E allora, cosa fare? «La via maestra è quella di attuare riforme strutturali per aumentare la crescita, con un moderato livello di austerità fiscale. Questo per pareggiare il bilancio e mantenerlo nel tempo». In pratica, se il “macigno” smette di crescere, l’aumento del pil anche solo dell’1% farebbe sì che in 15 anni si potrà scendere dal 130% addirittura al 70%, anche perché nel frattempo aumenterebbero le entrate dello stato. Intanto siamo al secondo anno di (lieve) crescita: avanti così ma con prudenza. Il rischio però è dietro l’angolo secondo Cottarelli: «Per un po’ di anni dobbiamo resistere alla tentazione di aumentare le spese dello stato, che vanno congelate ai livelli del 2016, fino al pareggio
«Sono 4 le vie possibili per ridurre il debito pubblico. Servono riforme»
di bilancio atteso nel 2019». A più riprese l’economista cremonese si rifà ad esempi famigliari: «E’ come se io preveda entrate in aumento, ma mantenga ferma la spesa per rientrare dai debiti contratti». Detto questo, «nessuna austerità selvaggia». E richiama una citazione del libro dal brano “I muscoli del capitano” di Francesco De Gregori: «Il mozzo avvista l’iceberg e chiede di spostare la nave, il capitano dice di proseguire. Aveva ragione il mozzo». Pareggiare il bilancio è però tutt’altro che facile. L’Italia ci riuscì solo nel 1875 e nel 1876. «Ma io credo che ce la faremo». Cottarelli, dopo le sollecitazioni di Bacchetta, ha risposto alle tante domande dei presenti. Gli chiediamo, rifacendoci all’esempio della famiglia: l’impressione è che i paesi del nord Europa pensino di noi quel che pensa il fratello che ha uno stile di vita moderato e non ha debiti, nei confronti del fratello che ha un superiore tenore di vita ma che è indebitato, e che ogni tanto gli chiede di dargli una mano. Insomma: ci rinfacciano che abbiamo un elevato debito pubblico, ma anche
una superiore ricchezza delle famiglie. «E’ vero, i paesi del nord ci vedono così; proprio per questo è impossibile pensare di mutualizzare il debito, che non va azzerato, di per sé fa bene perché così si finanziano investimenti e infrastrutture, ma noi siamo ben oltre il livello ideale». Un altro rischio: «Pensare che i tassi di interessi restino bassi per sempre. Dovranno aumentare, anche senza crisi. Se poi si verifichera la Brexit, probabilmente lo spread salirà». Una previsione subito concretizzata. Altra domanda: quanto ha inciso sulla crisi il cambio lira-euro deciso nel 1999? «Non credo sia stato un fattore decisivo. Lo è stato invece il fatto che i nostri prezzi hanno iniziato a salire più che all’estero». Il governo Berlusconi è caduto per una congiura internazionale? «E’ caduto perché la pressione era forte, ma non credo a una congiura. Il debito elevato espone al rischio, le banche tedesche hanno ridotto l’investimento in titoli di stato italiani ma non è stato per Berlusconi». Una critica al nostro senso civico: «Siamo sempre stati abitua-
«Non pensiamo che i tassi di interesse restino bassi per sempre. Saliranno»
ti a pensare che lo stato debba fare le cose per noi, ma la spesa pubblica non è di nessuno, è di tutti». Chiusura con due sollecitazioni cremonesi. Gli chiediamo se, alla luce del salvataggio della Cremonese di mezzo secolo fa da parte di suo padre, quella della famiglia Cottarelli per i salvataggi impossibili sia una sorta di missione. « Mio padre fu commissario della Cremonese poi vicepresidente con Luzzara. Ricordo ancora lo slogan che si cantava: “Con Luzzara e Cottarelli son tornati i tempi belli”. La Cremo sono andata a vederla lo scorso inverno contro il Bassano (mia moglie è di lì, per noi era una sorta di derby), mi ha scoraggiato la poca gente presente, e quella grande gradinata chiusa al pubblico. Non so se quella della mia famiglia sia una predestinazione, ma so che se potessi fare qualcosa per la Cremonese la farei». Chiusura di Simone Bacchetta: come si sentirebbe nelle vesti di candidato sindaco di Cremona? «Il 2019 è troppo lontano, io sto negli Stati Uniti, è presto per pensarci ora». Se voleva essere una smentita, è risultata poco convincente.
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Cronaca
Sabato 25 Giugno 2016
a scuola e... altrove progetto innovativo per l’integrazione di alunni disabili A Scuola e... Altrove, percorso per la definizione di prassi innovative per l’inclusione scolastica e sociale degli alunni disabili che coinvolge varie istituzioni, è stato presentato ieri mattina in Comune dall’assessore alla Trasparenza e alla Vivibilità Sociale Rosita Viola, da Piergiorgio Poli, dirigente del Centro Territoriale Inclusione, ed Eugenia Grossi, dirigente del Settore Politiche Sociali del Comune di Cremona. Accanto a loro un gruppo di operatori che hanno lavorato per costruire e portare avanti tale esperienza. Il progetto A Scuola e… Altrove è nato dall’esigenza di mantenere e migliorare il livello di inclusione scolastica degli allievi e degli studenti disabili nel territorio del Comune di Cremona. Ha preso forma come diretta conseguenza del Protocollo di Intesa sul tema dell’integrazione scolastica che il Comune di Cremona e il Centro Territoriale Risorse Handicap (oggi C.T.I. Centro Territoriale Inclusione) hanno sottoscritto nel 2012. Come ha sottolineato l’assessore Viola, il percorso è iniziato nel 2013 e ha avuto una sperimentazione biennale che ha coinvolto 20 alunni disabili (le progettualità al di fuori della scuola hanno visto il coinvolgimento di altri 15 ragazzi disabili) e 50 operatori tra insegnanti ed assistenti per l’autonomia personale. Un risultato importante, come ha avuto modo di sottolineare l'Assessore, facendosi interprete dell’intera Amministrazione e in particolare della vice sindaco Maura Ruggeri che ha ha delega all'Istruzione, frutto del lavoro e delle competenze che, in piena autonomia, tutti gli operatori sono riusciti a portare avanti per una scuola sempre più accessibile. Una realtà che merita di essere portata a conoscenza non solo a livello regionale ma anche nazionale. Aspetto questo sottolineato anche dal dirigente Poli, che ha ribadito come l’esperienza messa in atto a Cremona ha raggiunto un livello di qualità davvero alto, una buona prassi che può diventare un modello per altri territori. La novità è che, nell’anno scolastico 2016/2017, il progetto si rinnova includendo anche studenti in situazione di disagio scolastico.
Linea Group-A2A, nuova indagine Dopo l’Antitrust, anche l’Anticorruzione chiede chiarimenti: perché non è stata esperita la gara? Ventura: possibile danno erariale
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di Federico Centenari
i dice che una cosa nata male è difficile da raddrizzare. Se un caso sembra attagliarsi al modo di dire, è quello della vendita di Linea Group al colosso dei servizi milanese-bresciano A2A. Nata e proseguita sotto il segno dei dubbi e delle polemiche, l’operazione per la cessione del 51% di Lgh ha incassato lo scorso 23 maggio un primo, pesante altolà: l’Antitrust ha infatti aperto un’istruttoria argomentando che la vendita «appare suscettibile di costituire o rafforzare una posizione dominante di A2A nel mercato della gara per la selezione del soggetto affidatario del servizio di distribuzione del gas naturale nell’Atem di Brescia 3, nonché nel mercato lombardo del trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati». All’inizio di questa settimana, ecco la nuova tegola: sull’operazione anche l’Autorità nazionale Anticorruzione ha aperto una sua istruttoria. Al centro del nuovo approfondimento, il mancato esperimento della gara pubblica per “collocare” quel 51% di Lgh. Non c’è pace, dunque, per una trattativa contestatissima sin dall’uscita delle prime indiscrezioni, una trattativa sulla quale la minoranza in Consiglio comunale, a Cremona è più volte intervenuta chiedendo chiarezza, avanzando dubbi e perplessità. Forti anche le contestazioni registrate da comitati, associazioni e singoli cittadini, tutti accomunati dal timore che Cremona perda il controllo sulla holding una volta che questa sarà passata sotto l’ala di A2A. A ribadire le perplessità, all’indomani dell’uscita della notizia dell'indagine dell’Anticorruzione, è il Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese. «Questa è l’Italia – ha commentato Giampiero Carotti per il Comitato –: siamo costretti ad attendere che autorità di controllo affermino ciò che sarebbe evidenza persino per un cieco: sono elementi che tutti i comitati acqua (e molti altri soggetti) in Italia hanno da
subito evidenziato, avendo davanti agli occhi il quadro delle altre grandi multiutility italiane, che di concorrenza reale non amano sentir parlare». «A fronte di tutto questo – ha aggiunto –, cioè di una operazione che ha totalmente tagliato fuori la cittadinanza, che ha svenduto le nostre principali aziende pubbliche locali a un unico offerente, che ora inanella istruttorie dietro istruttorie, che non riesce neppure a ottenere il contentino della chiusura dell’inceneritore, poniamo una semplice ma pragmatica domanda. Non converrebbe, anche solo come sorta di “assicurazione”, di tutela, cominciare a lavorare a una A2Aexit? Il percorso non è concluso, non è troppo tardi. Perseverare è diabolico». Sull’argomento, sempre in settimana, è tornato anche il consigliere di Fratelli d'Italia, Marcello Ventura. L’Anticorruzione, osserva il consigliere, «chiede espressamente ai soci Lgh, per cui anche a Cremona, di chiarire le motivazioni ed i riferimenti normativi in base ai quali l’individuazione dell’ope-
Perché non è stata fatta una gara a evidenza pubblica? Si rischiano terribili conseguenze a livello economico ratore economico che acquisterà il pacchetto di maggioranza della società è avvenuto in seguito a trattativa privata, senza il previo esperimento di un confronto concorrenziale. Tradotto: perché non è stata fatta gara ad evidenza pubblica?». Dovessero i dubbi dell’authority avere un fondamento, avverte Ventura, si avrebbero conseguenze «terribili a livello economico, con sanzioni elevatissime». «Se sarà così – conclude l’esponente del centrodestra – sarò il
primo a denunciare per danno erariale l’Amministrazione producendo tutta la mia documentazione che esprimeva preoccupazione e che non ha mai avuto risposte». E l’impressione è che la partita sia in grado di riservare altre sorprese. Un clamoroso scivolone dell’Amministrazione Galimberti? All’Antitrust e all’Anticorruzione la risposta in grado di dare o meno all’opposizione l’arma per un affondo politico realmente pericoloso per la Giunta.
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Cronaca
Sabato 25 Giugno 2016
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Il M5S pronto a sfondare a Cremona
Il deputato Danilo Toninelli commenta l’exploit alle Comunali: «Nella nostra Provincia abbiamo un gruppo forte, ma dobbiamo aumentare di numero»
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di Vanni Raineri
n exploit che è andato oltre le aspettative, quello del Movimento 5 Stelle alle recenti elezioni comunali, un segnale di allarme per i partiti tradizionali in vista dei prossimi appuntamenti, sia amministrativi che politici, anche grazie alla conclamata capacità del movimento di raccogliere voti nei diversi segmenti della politica tradizionale, sia a destra che a sinistra. Danilo Toninelli, oltre che deputato cremonese del M5S, è sempre più un volto noto grazie a parecchie presenze in programmi televisivi, è insomma uno dei politici su cui punta maggiormente il movimento di Beppe Grillo per convincere l’elettorato. Il risultato, gli chiediamo, ha superato anche le sue, di aspettative? «Ho sempre sostenuto che per come è costituito, il Movimento 5 Stelle può portare solo a una costante crescita, e per questo ci basta avere anche un solo consigliere nei comuni, in quanto in questo modo allarghiamo la rete. Si tratta comunque di un successo storico, perché oggi ha vinto un’idea diversa di paese, dopo che abbiamo fatto quanto promesso in merito ai tagli sugli stipendi, ad esempio. Un fatto storico per le due città di Torino e Roma, la prima e l’odierna capitala d’Italia, e perché abbiamo dimostrato che le donne possono avere un ruolo importante in politica, senza dover imporre quote rosa dall’alto. A Roma in particolare dopo 3000 anni è una donna ad amministrare la città». Gli suggeriamo il precedente di Cleopatra sposa di Antonio, ma effettivamente la sua influenza su Roma non fu diretta. Virginia Raggi è proprio la prima. Quanto crede che abbia pagato la svolta comunicativa, col via libera ai politici 5 Stelle ad andare in tv? «Credo sia servita solo a canalizzare il messaggio che noi siamo diversi, che ci interessano i contenuti e i cittadini. E’ servita comunque meno della nostra presenza costante nelle piazze e sul territorio». L’esito dei ballottaggi (ne avete vinti 19 su 20) in particolare ha mostrato che non esiste una fascia di popolazione che ha preclusioni nei vostri confronti. «Quando viene meno l’ideologia, e abbiamo dimostrato in Parlamento come sinistra e destra siano la stessa cosa, emerge che noi rappresentiamo i cittadini molto meglio dei vecchi partiti che agiscono solo per loro stessi. Noi non parliamo di affari interni nostri o a distribuirci soldi, ma come farlo ai cittadini e alle piccole medie imprese». Avete attaccato fortemente l’Italicum, ora emerge chiaramente che questo sistema elettorale vi potrebbe favorire decisamente. E’ ancora così contrario? E non teme magari un “ritocco strategico” da parte di chi si è reso conto del nuovo pericolo? Forse vi conviene lasciarlo così com’è. «Sappiamo che i nostri avversari politici pur di mantenere le poltrone possono fare di tutto, tanto che fanno leggi che riguardano solo loro. Detto questo preferiamo parlare di altro. Quanto all’Italicum, noi lavoriamo per il no al referendum costituzionale, e se vinciamo cade sia la riforma che l’Italicum, strettamente collegato in quanto è la legge elettorale prevista per l’unica Camera». Già l’idea di gestire una città come Roma, dopo quanto abbiamo visto e letto negli ultimi mesi, appare un’impresa. Farlo contro il tifo di Palazzo Chigi non si dimostrerà impossibile? Come prima cosa dovrete contrattare il grosso debito romano con politici che avranno tutto l’interesse a farvi fare brutta figura. «Penso che sarà molto difficile, ne siamo consapevoli, ma è altrettanto vero che l’unica forza politica che possa far rialzare Roma siamo noi, unici esterni al sistema di clientele e corruzione che governa la città da anni. Non credo sarà necessario fare miracoli, ma
riflessioni
Ttip, i dubbi e due casi che allarmano
Qui sopra Danilo Toninelli (in primo piano) al fianco di Luigi Di Maio. In alto da sinistra le neosindache Virginia Raggi e Chiara Appendino
solo cose normali. La prima che faremo sarà verificare le spese che sono state fatte, e stabilire di chi sia la responsabilità di aver gestito male i soldi dei romani. Poi dovremo rinegoziare con Cassa Depositi e Prestiti i mutui, che hanno tassi altissimi, ben oltre quelli di mercato, e si tratta di milioni di euro l’anno». Lo sciopero dell’Atac in occasione della partita della Nazionale di calcio sembra un gesto di strafottenza, come a dire: anche se vi scandalizzate tanto qui non cambia nulla. «Noi dobbiamo premiare il merito e non guardare in faccia chi cerca di fermare la macchina amministrativa sana. Useremo tutti gli strumenti per fermare chi sta remando contro l’amministrazione. Rimetteremo le cose a posto, ridistribuendo gli incarichi e migliorando l’organizzazione. Non sarà difficile, credo siano in maggioranza le persone in buona fede, le quali però sono condizionate da chi è in malafede e ha comportamenti che vogliamo emergano alla luce del sole». Anche in questi giorni la abbiamo vista in parecchi programmi televisivi. Che idea si è fatto dei salotti tv? «Penso che la televisione dovrebbe occuparsi di informare senza rendere star i politici. Questi dovrebbero intervenire solo per informare quando si fa qualcosa, mentre i salotti hanno a cuore le parole e non i fatti. Si sentono promesse che diventano titoli dei giornali sul nulla. Serve un cambiamento totale del sistema dell’informazione, che sia basato sui consensi e non sui programmi». Non teme però che a furia di pre-
«La nostra presenza in tv è servita a dare il messaggio che siamo diversi»
senziare lei possa diventare parte dell’ingranaggio? «In tv noi andiamo in tanti, scegliendo per competenza. Non diventiamo una macchina da tv, ma siamo 50-60 che si alternano». Si sono sentiti ancora esponenti del suo movimento dire che avete vinto nonostante i media. Ma siete proprio così certi di avere contro il mondo dell’informazione? «Generalmente è così, perché siamo portatori dell’idea che chi merita debba andare avanti indipendentemente dai finanziamenti pubblici all’editoria. Tanti stanno in piedi solo per quello, e sono quella maggioranza che abbiamo contro. Ma non è vero che tutti ci contrastano, però sta di fatto che in questa campagna elettorale si è dato troppo peso a contestazioni contro la Raggi non solo artefatte, ma fondate sul nulla. La politica si è abbassata su livelli di polemica bassissimi». A Roma vi aspettate qualche avviso di garanzia. «Non ci spaventa, a meno che evidenzi un comportamento che violi i nostri principi di trasparenza ed etica. Il caso di Nogarin (sindaco pentastellato di Livorno, ndr) è emblematico, indagato per aver stabilizzato 33 precari. Se arriva per casi simili, l’avviso di garanzia non ci spaventa». A prescindere dai rapporti che avete con Pizzarotti, anche il caso del sindaco di Parma indagato per l’esondazione del torrente in città sembra sulla stessa linea. «Un’opinione che condivido». Ha detto prima che vi basta un consigliere nelle città per favorire il
«Ci opponiamo al referendum costituzionale, quindi anche all’Italicum»
cambiamento. A Cremona avete solo un consigliere. «E anche qui ci è assolutamente servito, perché porta il M5S a una costante crescita. In questo modo riusciamo a portare problematiche locali come il sottopassaggio, la discarica, l’inquinamento Tamoil, in Consiglio Regionale e farle diventare questioni nazionali. Ci basta un solo consigliere per interessare il Parlamento Europeo, e questo accade solo a noi grazie alla rete di collegamenti fra tutti i portavoce che ci consente di unire le forze, fare squadra». Chiara Appendino e Virginia Raggi sono diventate sindaco di Torino e Roma dopo un’esperienza in Consiglio comunale nella minoranza. A Cremona in Consiglio siede Maria Lucia Lanfredi. D’accordo che non è il partito a indicare le candidature, ma ritiene che possa toccare a lei fra tre anni? «Io penso che a Cremona dobbiamo ancora migliorare. Ogni realtà va considerata a se stante e autonoma. Dobbiamo trovare sempre più persone che partecipino assieme a noi per affrontare le problematiche locali. A Crema e a Cremona abbiamo un gruppo forte, ma dobbiamo aumentare di numero, trovare nuove forze, e non avendo un centesimo dobbiamo essere tanti, solo così potremo vincere nelle nostre due principali città». Chiudiamo con la battuta postelettorale di Beppe Grillo che vi ha avvisato: “Non montiamoci la testa”. Ha ragione di temerlo? «Io non ho esultato neanche per un attimo. Da lunedì mattina siamo a Roma a lavorare per il referendum, e gioiremo solo quando avremo ottenuto i risultati. Aver vinto oggi non è la concretizzazione del nostro programma».
«Io non ho esultato, siamo già al lavoro e gioiremo solo a risultati ottenuti»
In occasione del bel convegno sulla zona di libero scambio EuropaUsa, avvenuto a Cremona a fine maggio, Paola Binetti, senatore, componente della Commissione Salute e Affari Sociali del Senato, aveva espresso delle obiezioni alla formulazione del trattato, ancora in cantiere, di questa iniziativa essenzialmente positiva, come tutti gli allargamenti e la libertà di mercato. Mancando però un’autorità capace di imporre regole che evitino ai piccoli di essere divorati dai più forti, la parte normativa relativa al settore alimentare, salute, diritti d’autore (o proprietà intellettuale) sono particolarmente delicati. Lo dimostra il caso di Ilaria Capua, tra i 50 più importanti scienziati del mondo, direttrice dell’Istituto Zooprofilattico di Padova, che per 10 anni venne inquisita dalla magistratura italiana con l’accusa infamante di commercio di virus capaci di provocare epidemie (pena prevista l’ergastolo). La sua vicenda è stata descritta da Paolo Mieli a fine maggio di quest’anno: le autorità statunitensi, alla ricerca di possibili terroristi mediante virus, individuarono la spedizione di un virus, per motivi di ricerca, ad uno scienziato italiano; il Nas e la magistratura italiana indagarono su questa spedizione di virus e, sbagliando la ricerca, sono giunti a inquisire Ilaria Capua per traffico illecito di virus, corruzione e commercio illecito. Dopo 10 anni, in sedi diverse di magistrati (Roma, Pavia, Padova e Verona), non c’è stato più luogo a procedere contro di lei che ebbe il merito di pubblicizzare la sequenza del virus H7N3 (influenza aviaria) per evitare la proprietà privata come diritti d’autore che avrebbero favorito le aziende farmaceutiche prime arrivate ad approntare i vaccini antiepidemia, con un giro d’affari di centinaia di milioni di euro. L’esempio della Capua era quello candeggiato dalla Binetti durante il convegno di Cremona. Ilaria Capua è stata ora invitata a lavorare per una ditta prestigiosa di ricerca in Florida, quando non le è stato richiesto neppure il visto. Il secondo episodio è relativo al traffico di minerali insanguinati: sono minerali preziosi per l’industria più avanzata come il coltan, tungsteno, stagno, tantalio e oro grezzo, localizzati negli stati sub-sahariani, preda di mercenari bianchi e neri, interessati al commercio al mercato nero di questi prodotti, attuando un intreccio perverso e criminale a danno di questi stati poverissimi. L’Unione Europea sta tentando con enormi difficoltà di attuare un accordo, per disciplinare il commercio sottraendolo alle bande, riconoscendo a questi paesi poveri una percentuale del valore e disciplinare pertanto il prezzo dei minerali anche in Europa, la maggiore importatrice. L’Avvenire del 17 giugno ha denunciato l’enorme lentezza di attuare questo accordo e le pressioni sulla Commissione e sul Parlamento europeo da parte delle lobby che costruiscono computer, televisori e telefoni cellulari. Lo stesso ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda, dopo aver valutato positivamente il TTIP, ha fatto parzialmente marcia indietro, chiedendo che qualsiasi decisione in merito possa avvenire “in modo trasparente e nel pieno rispetto della partecipazione democratica”, dicendosi tutt’altro che certo che la trattativa in corso possa sfociare in un accordo. Giovanni Borsella
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Rubrica
Sabato 25 Giugno 2016
Origini di una tragedia Per capire la tragica giornata di sangue del 24 giugno 1859 (la battaglia di Solferino e San Martino) occorre fare un passo indietro. Nel 1851 il terrorista Felice Orsini (si veda la puntata precedente) risiede a Nizza. Nonostante questo in Lombardia c’è una situazione di instabilità politica, come testimoniato nel 1851 da arresti e condanne a morte di vari
elementi come il tipografo Luigi Dottesio, il prete Giovanni Grioli, il tappezziere Amatore Sciesa. Quest’ultimo cospiratore è il caso più famoso: era stato sorpreso a Milano, nella notte del 30 luglio 1851, ad affiggere violentissimi manifesti rivoluzionari. Era stato condannato alla forca, ma non essendoci un boia libero fu fucilato. Nel 1852 c’erano stati un centinaio di arresti di cospiratori legati a Mazzini, con l’emissione
(da parte di un tribunale militare) di dieci condanne a morte di cui cinque eseguite il 7 dicembre 1852 per impiccagione a Belfiore (fuori Porta Pradella, Mantova). Nel 1853 Felice Orsini lavora in stretto rapporto con Giuseppe Mazzini alla preparazione dei tentativi rivoluzionari di Milano (6 febbraio 1853) e Cremona (notte tra il 2 e 3 marzo 1853). (continua sotto)
Il mercato del sabato a Piazza Piccola Cremona e il carnaio di Solferino e San Martino, 1859 . 2ª puntata
di Paolo A. Dossena
E’
infatti dal 1850 che Mazzini è impegnato in un’intensa opera di riorganizzazione della sua rete clandestina. Cardini di questo progetto sono il terrorista Orsini e l’idea che fosse necessario lanciare una nuova grande ondata insurrezionale partendo dalla Lombardia (Milano e Cremona). Il piano di Mazzini comincia con un moto scoppiato a Milano il 6 febbraio 1853. Il piano, come spesso accade con le iniziative mazziniane, è un totale fallimento dovuto alla fretta e allo spirito di improvvisazione. Il risultato saranno centinaia di arresti e a quindici impiccagioni. Epicentro del complotto diventa allora Cremona, nella descrizione di un noto storico locale, Fiorino Soldi. Il quale racconta che gli scambi di notizie tra i congiurati cremonesi e quelli di altre località avevano luogo in città, in Piazza Piccola (oggi Piazza Stradivari). La quale “era il palcoscenico del settimanale mercato del sabato, con i posteggi di banchi di vendita dei prodotti delle ortaglie che si stendevano oltre le porte della Città; ma era anche il segreto ritrovo per incontro con i forestieri e ‘inviati segreti’ dei comitati clandestini. La polizia attuò sempre rigorosa sorveglianza su questa piazza dove l’afflusso di gente di gente d’ogni borgo fu costante”. Ed ecco come Fiorino Soldi racconta i fatti di Cremona: “L’importanza del Comitato Mazziniano di Cremona venne testimoniata dagli avvenimenti che, tra il 1849 ed il 1859, contrassegnarono le vicende clandestine lombarde. Andati in esilio tutti i capi della rivoluzione del 1848 venne poi realizzato un ‘Comitato segreto di propaganda’ che raccolse anche taluni volontari garibaldini rientrati in Cremona dopo i fatti di Roma e di Venezia ed usufruendo di un provvedimento di grazia del Maresciallo Radetzky (12 agosto 1849)… Questa attività fece capo alla vicenda poliziesca culminata col processo Dottesio (istruttoria e perquisizioni nel gennaio 1850 a Cremona…) e successivamente con i ‘processi di Mantova… La situazione era assai tesa; basti ricordare che nel 1851 le Università erano state chiuse…Drammatiche anche le peripezie di numerosi congiurati, poi fuggiti in Piemonte, da Giovanni Cadolini ad Angelo Bargoni (1852). Il Comitato Mazziniano di Cremona era in collegamento con quello di Milano
La Cremona del 1853 al centro dell’ondata insurrezionale mazziniana
attraverso l’ing. Pietro Cadolini (e dove operava l’ing. Francesco Rigotti). Quando si trattò di studiare il piano di una insurrezione in Lombardia, capeggiata da Piolti de Bianchi, questi si recò in Svizzera (gennaio 1853) per incontrare Mazzini; intermediario fu l’antico fondatore della ‘Giovane Italia’ a Cremona, ing. Tentolini. La tentata insurrezione di Milano (6 febbraio 1853) si concluse con un fallimento ed aspre reazioni militari. L’ultima fase del ‘piano mazziniano’ venne egualmente tentata a Cremona nella notte tra il 2 ed il 3 marzo: un gruppo di insorti sparò in diversi punti della città uccidendo una sentinella, mentre erano sparse voci rivoluzionarie. Il tentativo della sommossa cozzò contro il formidabile apparato del Comandante Alth”. Il 3 marzo 1853, il comandante della Piazza di Cremona Alth diffonde un avviso in merito ai fatti accaduti nella notte tra il 2 e il 3 marzo. Un interessante lato di questo avviso è la minaccia di arresto per quanti avessero indossato cappelli detti alla “Montagnarda”. (Montagnardi è il nome col quale si indicò, durante la rivoluzione francese, il gruppo politico radicale della Montagna, in cui si riconobbero Robespierre e i suoi giacobini. Essi costituivano i radicali, i cui eredi politici erano in Italia i radicali di Mazzini). L’avviso (dove “I. R.” sta per “Imperial Regio”) è riprodotto nel box a destra. Questa situazione così tesa esplode quindi con una raffica di colpi organizza-
ti da Mazzini e Orsini: l’insurrezione di Milano (6 febbraio 1853); un tentativo rivoluzionario a Cremona (notte tra il 2 e 3 marzo 1853); un tentativo rivoluzionario in Lunigiana (2 settembre 1853) un tentativo rivoluzionario nel Cadore (settembre 1853) tre tentativi insurrezionali in Lunigiana, Parma e Valtellina (1854) l’attentato terroristico di Orsini di Parigi (14 gennaio 1858, di cui ho riferito la settimana scorsa). Questi tentativi del duo Mazzini-Orsini si basavano anche su strategie di tipo terroristico: per esempio a Parma il piano prevedeva di appiccare il fuoco ad abitazioni private per distrarre la truppa che avrebbe dovuto domare gli incendi. Un progetto di insurrezione milanese di Orsini prevedeva di assassinare a pugnalare un gruppo di personalità giudicate da eliminare. In realtà questi eccessi di Mazzini ed Orsini non erano apprezzati praticamente da nessuno (il secondo tentativo rivoluzionario in Lunigiana di Orsini fallì anche per l’ostilità della popolazione che si voleva sollevare). Scrive infatti lo storico Franco Gonzato: “Questa serie d'insuccessi procurò un gran danno al partito mazziniano… i proclami, le persecuzioni, le condanne, i capestri, esasperavano, bloccavano le attività economiche già in crisi da anni… L’assottigliamento inoltre era dovuto alle divisioni in varie correnti. E fra queste c’era dentro di tutto (riguardo alle ideologie, piuttosto
Qui sopra Felice Orsini, più in alto a sinistra Piazza Stradivari, ex Piazza Piccola, e soldati austriaci. Sopra al titolo immagine storica di Piazza Piccola
vaghe, utopistiche)”. Questo lo sfondo storico sul quale si inserisce la Cremona del 1859, che sarà trasformata (racconta Fiorino Soldi) “in una immensa città ospitaliera raccogliendo diecimila feriti d’ogni contrada”. Lo vedremo nelle prossime puntate. (Fine della seconda puntata, la terza sarà pubblicata sabato 2 luglio)
Dopo un attentato in città
Bando esposto a Cremona dagli austriaci
“I. R. Comando Militare della Città e Provincia – Avviso – La scorsa notte furono scaricati due colpi d’arma da fuoco sopra una Sentinella Militare – altri colpi di fuoco si udirono in diverse parti della Città. Tali fatti mi obbligano di adottare rigorose misure, sia per prevenire nuovi attentati alla vita del Militare, sia per tutelare il pacifico Cittadino intento soltanto ai propri affari; si prescrive pertanto agli Abitanti di questa Città e Circondario di notificare entro 24 ore all’I. R. Ufficio Provinciale di Polizia tutti i forestieri che alloggiassero con o senza passaporto, sotto comminatoria di L. 100 di multa e di 15 giorni d’arresto, e di più grave penalità a sensi della Notificazione 12 Aprile 1831 N. 837-II. P. dell’Eccelso I. R. Comando Militare della Lombardia. E siccome anche in questa Città corrono notizie menzognere e voci allarmanti sparse nella popolazione e allo scopo iniquo di intimidirla, e di tenerla agitata, così trovo di ricordare, che gli autori di false notizie, e quelli che le diffondessero saranno sottoposti a Giudizio Militare e puniti a sensi del Proclama 10 Marzo 1849 di S. E. il Sig. Feld-Maresciallo Conte Radetzky. Resta inoltre proibito di portare Cappelli così detti alla Montagnarda e tutti gli altri che non sono della forma comune sempre usata dai tranquilli e ben pensanti Cittadini, sotto comminatoria di arresto. E si prescrive, che al verificarsi di un fatto qualsiasi durante la notte, tutte le vicinanze del luogo ove segue il fatto stesso dovranno essere illuminate a cura dei singoli abitatori delle Case, sotto pena di essere in caso di inobbedienza assoggetati a multe ed anche all’arresto immediato. Cremona, 3 marzo 1853. L’ I. R. Tenente Colonnello Comandante Militare della Città ALTH”.
Cronaca
Sabato 25 Giugno 2016
Al via il 2 luglio, ma come ogni anno c’è chi usa stratagemmi per anticiparli di fatto. I consigli su come muoversi tra le vetrine
Ma hanno ancora senso i saldi? Il Codacons: «Lasciamo ai commercianti la libertà di scegliere come e quanto scontare» L’ di Simona Raboni
estate è finalmente arrivata e con essa stanno per arrivare anche i saldi estivi: l’appuntamento in tutte le regioni (con la sola eccezione della Sicilia) è per il 2 luglio, quando anche le vetrine cremonesi inizieranno a riempirsi di prodotti scontati, e si protrarranno fino al 30 agosto. Dunque ancora una settimana per prepararsi, per fare il giro dei negozi e valutare i prodotti più appetibili prendendone nota, in modo da poterli acquistare poi in saldo. Tuttavia, le cose non sono sempre trasparenti come la legge vorrebbe. Se anche la data è infatti stabilita con chiarezza e dispone che sarebbe vietata qualsiasi promozione precedente, sono moltissime le catene di abbigliamento, profumeria e scarpe che già stanno cercando di attrarre i clienti con degli sconti, utilizzando degli escamotage per “mascherare” gli sconti che in realtà sono già in essere. Naturalmente senza che compaia da nessuna parte la scritta “saldi”, in quanto altrimenti si andrebbe incontro a sanzioni. Così c’è chi offre il metà prezzo, o l’“offerta del giorno”. Come se non bastasse, grazie alle tessere fedeltà spesso le offerte arrivano direttamente via telematica. Una prassi sempre più spesso utilizzata e che penalizza invece il piccolo commercio, ligio al dovere e al rispetto della legge. A questo proposito è intervenuto anche il Codacons, che chiede a gran voce di abolire i saldi e di liberalizzare le offerte. «La data di inizio dei saldi è puramente formale e simbolica e oramai da anni non trova più alcun riscontro nella realtà» evidenzia l’associazione. «Sono sempre più numerosi i negozi
che anticipano l’avvio degli sconti di fine stagione, proponendo - prima della partenza ufficiale dei saldi - ribassi sul prezzo direttamente ai consumatori in fase di acquisto, o accettando le richieste di sconti dei cittadini, oppure inviando mail e sms ai clienti fidati». «Questo avviene perché gli sconti di fine stagione sono superati ed obsoleti, e non incontrano più le esigenze dei consumatori i quali, sempre più numerosi, approfittano delle offerte e delle promozioni presenti tutto l’anno sul web attraverso i negozi online» prosegue il Codacons, che fa una richiesta ben precisa. «E’ arrivato il momento di abolire definitivamente i saldi stagionali, lasciando ai commercianti la libertà di sce-
gliere quando e come scontare la propria merce senza alcun vincolo e limitazione, incentivando così gli acquisti e consentendo l’attesa ripresa del commercio». Federconsumatori e Adusbef, come ogni anno, stilano un decalogo che dovrebbe mettere al riparo da ogni rischio. 1. Verificare prima della partenza dei saldi il prezzo pieno del prodotto che si intende comperare; se possibile fotografarlo con il telefono cellulare per avere una testimonianza certa. Solo in questo modo sarà possibile valutare la reale convenienza. 2. Non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, girare più negozi, confrontare i prezzi e, in ogni caso, orientarsi verso beni o
prodotti che servono veramente. 3. Diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%. 4. I prodotti venduti a saldo devono essere di fine stagione ma non di quelle passate. La merce di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo ma dovrà essere venduta separatamente. 5. Occhio al cartellino: su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto. 6. Non esiste l’obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del negoziante. Diffidare co-
munque di capi di abbigliamento che si possono solo guardare ma non provare. 7. I commercianti in possesso del Pos hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat. 8. Conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato. 9. Le anomalie devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o ad una Associazione dei Consumatori. 10. Per non eccedere con le spese, in ogni caso, stabilire sempre un budget massimo per gli acquisti.
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omaggio al po festa sull’aia al cambonino
Una festa sull’aia in omaggio al Po. E’ l’iniziativa che si terrà martedì 28 giugno a partire dalle 21 nella suggestiva cornice della Cascina del Museo della Civiltà Contadina “Il Cambonino vecchio”, voluta dall’Amministrazione comunale come occasione per valorizzare il Grande Fiume in termini di sviluppo della cultura, della tradizione e dell’economia del territorio cremonese. “Terra e fiume” è il titolo della serata organizzata dal Comune di Cremona, in particolare dai Settori Cultura, Musei e City Branding e Politiche di Area Vasta. All’iniziativa, con ingresso gratuito ed aperta a tutta la cittadinanza, parteciperanno il sindaco Gianluca Galimberti, gli assessori all’Area Vasta Andrea Virgilio e alla Città vivibile e Rigenerazione Urbana Barbara Manfredini, Mara Pesaro, dirigente del Settore Area Omogenea e Ambiente, Cinzia Galli, Conservatrice del Museo di Storia Naturale, Anna Mosconi, responsabile del Museo del Cambonino e il naturalista e collaboratore del Sistema Museale Riccardo Groppali. Durante la serata sarà possibile effettuare visite guidate al nuovo spazio espositivo ‘Terra e fiume’, dedicato alla pesca sul fiume, realizzato dal Comune di Cremona e dalla Famiglia Ghizzoni in sinergia con Rotary per il Po. Non mancheranno la musica con “I Museicanti”, Gruppo Folk del Museo Cambonino e una degustazione di prodotti tipici. Verrà inoltre inaugurata la mostra di disegni e dipinti di autori cremonesi dal titolo ‘Immaginati un Po!’, curata da Euro Paulinich. Saranno presenti anche le Guardie Ecologiche Volontarie che svolgono un importante e prezioso lavoro anche a tutela dell'ambiente.
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Cronaca
Sabato 25 Giugno 2016
i martedì della salute
L’alimentazione nella prevenzione delle malattie
Da sinistra Paola Cavagnoli, Guiduccia Spotti, Maria Grazia Binda Beschi, Maria Teresa Delfanti
Terzo appuntamento dei “Martedì della salute” in Provincia: questa settimana si è analizzato il tema riguardante “Il ruolo dell’alimentazione nella prevenzione delle malattie”, in collaborazione con la Dott.ssa Cavagnoli dietista della Galeno Srl, Associazione Diabetici Cremonesi ed Apom – Associazione Patologia Oncologica Mammaria. L’iniziativa rientra nel progetto Whp (Workplace Health Promotion), in collaborazione con l’Azienda di tutela della salute Val Padana di Cremona, nel cui ambito la Provincia di Cremona, all’interno delle iniziative sul versante della sicurezza del lavoratore e della prevenzione come previsto dalla normativa, ha organizzato una serie di incontri informativi riguardanti i temi dell’alimentazione e della sicurezza stradale. Presenti in sala il responsabile del servizio Sicurezza della Provincia di Cremona, Elisa Bentivoglio con Guiduccia Spotti, consigliera dell’Associazione Diabetici Cremonesi, Maria Grazia Binda Beschi, presidente dell’Apom con la consigliera Maria Teresa Delfanti e Paola Cavagnoli della Galeno Srl. Seguiranno altri incontri, con il seguente cronoprogramma: il prossimo 28 giugno, con tematiche relative alla sicurezza: “Pedalando in sicurezza - il cicloturismo – i percorsi ciclopedonali del territorio cremonese”, in collaborazione con Fiab, polizia provinciale e settore infrastrutture stradali e, ultimo appuntamento, il 5 luglio, che affronterà il tema “corretto comportamento alla guida degli autoveicoli – prepararsi alle vacanze in sicurezza” in collaborazione con Aci e Polizia Provinciale.
A San Vitale presentato l’ultimo libro di Nadia Urbinati sul referendum costituzionale di ottobre
Il rischio “Seconda Repubblica”
P
di Federico Pani
repariamoci: ad ottobre, se il sì vincerà, entreremo a tutti gli effetti nella «vera Seconda Repubblica». Eccola qua, la chiave di lettura del libro presentato giovedì da Nadia Urbinati, filosofa e presidente di Giustizia e Libertà, nella sala della chiesa di San Vitale, affollata nonostante il caldo. Ad organizzare l’incontro l’associazione 25 Aprile Cremona. Il volume, scritto a quattro mani insieme a David Ragazzone, è stato presentato, insieme al coautore, dal cremonese Ernesto Bettinelli, ordinario di diritto costituzionale presso l’Università di Pavia. Veniamo al libro. Il libro di Nadia Urbinati ha un merito: fa chiarezza su cosa si debba intendere con l’espressione Seconda Repubblica. Innanzitutto una questione formale: per parlare di una nuova repubblica servirebbe una modifica dell’assetto costituzionale che ancora non c’è stata. Dunque, normalmente, viene usato in modo scorretto. Il discorso, però, non si ferma qui: senza insterilirsi nella polemica lessicale, il libro prende sul serio il termine e lo ricolloca all’interno di un nuovo contesto di significato. L’espressione Seconda Repubblica, infatti, non è semplicemente un termine della vulgata giornalistica; e non è nemmeno soltanto – come ha fatto notare Ernesto Bettinelli – un omaggio a forme di neo gollismo all’italiana, malcelata tentazione del caudillo di turno di fregiarsi del titolo di fondatore di una nuova repubblica. C’è di più: la Seconda Repubblica è l’espressione di un’ideologia, di un desiderio strisciante di anti-pluralismo parlamentare. In altre parole: la voglia di semplificare, di scavalcare e oltrepassare il dibattito in parlamento. In nome di una struttura più funzionale ed efficiente, si invoca allora il vero passaggio cruciale della nostra storia costituzionale, lo si voglia chiamare Seconda Repubblica o meno, come per primo fece Giorgio Almirante, pensando proprio a De Gaulle: l’adozione di una forma di democrazia diretta, presidenziali-
Dall’alto i relatori e il folto pubblico presente
sta e plebiscitaria, il cui margine di scelta si esaurisce nei termini del bipolarismo tra leader. O con me o con chi sta contro di me: è qui che, ridotta all’osso, si giocherebbe la partita della politica; un comitato elettorale permanente, per dirla in una battuta. Se le cose stanno così, a voler ricostruire una genealogia dell’idea di Seconda Repubblica, Almirante a parte, i precedenti nella storia italiana non mancano. Non solo Berlusconi e Renzi, ma – primo fra tutti – Alcide de Gasperi: proprio lui, il mite leader della Democrazia Cristiana, sarebbe stato il primo ad immaginare, con la Legge Truffa, un’investitura plebiscitaria, sotto l’egida del suo partito. Poi ci sono state le ambizioni represse di Fanfani, sono emerse personalità come Craxi, Cossiga e D’Alema. Tutti quanti accomunati da tentazioni di presidenzialismo. A sfiorarlo più di tutti è stato Berlusconi,
la cui capacità di spaccare il paese in due è provata, tra le tante cose, dall’effimera ascesa di Walter Veltroni: un rivale uguale e contrario, sorto in perfetta antitesi al leader del Centrodestra. Potremmo dire allora che il ventennio appena passato, di fatto, ci ha reso più familiare la politica dei leader di partito, sostituendosi alla politica dei partiti. La legge Renzi-Boschi sarebbe dunque solo un atto formale per sancirne il passaggio. Ma per gli autori del libro – che costituisce un sostanziale endorsement al «no» al referendum di ottobre – bisogna tener ben presente almeno due questioni. Primo: quali sono le forze che hanno spinto finora nella direzione della Seconda Repubblica? E ancora: è proprio vero che l’avvento di un modello bipolare e presidenzialista si convertirà in una salutare forma di decisionismo? Su questo punto i tre relatori sono
d’accordo: il modello consociativo – quando non soffocato dal clientelismo e dalla corruzione – era in grado di mettere a frutto l’arte del compromesso. E non si può dire che la cosiddetta Prima Repubblica non abbia portato grandi risultati. Gli esempi non mancano: lo Statuto dei lavoratori, l’obbligo scolastico fino ai 14 anni e il sistema sanitario gratuito, per citare solo alcuni dei grandi risultati del turbolento periodo degli anni ’70. Il bipartitismo imperfetto, insomma, sapeva funzionare. La forza di questo modello ha un nome ed è pluralismo, cioè la capacità non di far lottare le idee in maniera esclusiva, ma di sommarle in modo virtuoso. Certo non si può negare che la contrattazione, o meglio la costruzione di uno spazio politico condiviso costi fatica e dibattiti estenuanti. Ma per il mantenimento del sistema parlamentarista non ci sono alternative: è nel dialogo – qualche professore direbbe: nella dialettica parlamentare – che la democrazia trae la sua linfa. E poi c’è la vera forza, sotterranea e decisiva, che per Nadia Urbinati spinge nella direzione di un presidenzialismo senza contraltari: l’ideologia neoliberista. Il criterio efficientista vince sulla rappresentanza, vince sulla seconda parte della Costituzione – quella che si vuole modificare – e che rappresenta il potere politico dei cittadini. Quasi a voler dire che trattare uno Stato come un’azienda massimizzerebbe il benessere e la libertà dei cittadini. Per la Urbinati, invece, si tratta di una forma di semplificazione brutale e anti-democratica. Se poi si esaminano con attenzione i risultati dei «governi del fare» – e non ci si riferisce soltanto a quello in carica – viene meno anche la forza degli argomenti a favore dei sostenitori della Seconda Repubblica; le idee e i proponimenti della nuova classe dirigente, infatti, si sfarinano e non trovano terreno nei risultati concreti. In fondo, sostiene la presidentessa di Libertà e Giustizia, è il Parlamento che gestisce ancora con vitalità ed efficacia le sorti del paese, piaccia o meno. Anche se lo fa con ben maggiore modestia.
Lettere & Opinioni punto di vista
La sfida del “sì” al referendum non è la sfida del Partito Democratico Egregio direttore, a scrutini avvenuti, faccio i miei migliori auguri a tutti i candidati eletti. I cittadini hanno deciso e per me che sono un convinto democratico, hanno sempre ragione. Sono molto contento che a Milano e Bologna abbiano vinto i candidati del mio partito, aspettiamo alla prova le elette a Roma e a Torino. Roberto Giachetti e Piero Fassino c’é l'hanno messa tutta e non è andata. Ma meritano un grazie, perché hanno fatto del loro meglio e sono persone oneste, capaci, su cui nessuno può spendere una parola di malignità. Da domani rifletteremo, parleremo, ragioneremo, ma oggi è un giorno in cui si festeggia un Paese libero che sceglie gli amministratori delle proprie città, è un bene prezioso, non dimentichiamocene mai. Vedrete che non tutto vien per nuocere, adesso il Movimento 5 Stelle deve passare “dal dire al fare” e qui la vedo molto dura, non ci resta che aspettare. Innanzitutto non è corretto collegare l’esito del voto amministrativo con il referendum costituzionale di ottobre. Perché domenica scorsa si è votato per i sindaci in alcune realtà locali, non per il referendum costituzionale, non per il Governo, non per le Politiche. Al referendum ci sarà un’altra questione, molto precisa: bisognerà scegliere se cambiare o non cambiare il nostro sistema costituzionale. La sfida del sì al referendum non è la sfida del Partito Democratico. E’ la sfida di cittadini, semplici e umili, che sono stufi di avere 945 parlamentari strapagati, che sono stufi di avere due camere che fanno la stessa identica cosa, che sono stufi di avere un consiglio da 64 consiglieri strapagati per dare pareri, che sono stufi di avere le Province, che sono stufi di avere consiglieri regionali che prendono più di Obama... La nostra non è mai stata e non è una posizione partitica, è una posizione civica. Per questo ci saranno tantissimi elettori del Movimento 5 Stelle, di Forza Italia, della Lega Nord che voteranno sì al referendum costituzionale, perché sono stufi di un sistema istituzionale vecchio, costoso e inefficiente e soprattutto la lupa capitolina non ha più latte! Adesso andiamo avanti, con ancora più determinazione e passione, nel raccontare i contenuti della riforma che vuole davvero rendere l’Italia più semplice, più giusta, più moderna. A ottobre si voterà su altro, il referendum è altro. Chi addirittura collega l’esito del Pd a queste amministrative con il referendum, non ha capito proprio nulla. Ieri hanno votato alcuni cittadini italiani, non tutti, per i loro sindaci e al voto, comunque, non si può dare un analisi netta e totalizzante. A Roma e a Torino assistiamo al miracolo democratico dell’antipolitica che si fa politica, trasformando in personale politico i propri esponenti e sostituendoli a chi ha governato fin qui. Che questo accada, certo, brucia a chi in queste due città ha perso la sfida, dunque al mio partito Pd. Ma almeno per un aspetto è bene che accada: perché solo in questo modo l’antipolitica è costretta a fare direttamente i conti con la grande complessità del governo di un Paese evoluto, con la vischiosità degli apparati burocratici, con le resistenze durissime dei titolari di rendite, con la necessità di sostituire alle invettive le soluzioni efficaci, con la difficoltà di mantenere le mille promesse facili della campagna elettorale. Se il M5S saprà passare dai “vaffa e offenderié -bugiarderie varie” del suo leader alla buona politica, tanto di cappello; e la politica italiana si sarà arricchita di una forza giovane, capace di guardare ai problemi vecchi con occhi nuovi. Se invece il M5S non ne sarà capace, sarà bene assai che questa incapacità si manifesti sul piano dell’amministrazione comunale, prima che su
FOCUS
Sabato 25 Giugno 2016
Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • redazione@ilpiccologiornale.it
La nuova Europa rischia di essere peggiore Egregio direttore, l’Unione Europea non c’è più, almeno per come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi. Una buona notizia ed il primo risultato concreto per i molti che l’hanno percepita negli ultimi anni come l’Europa “delle banche”, “dei poteri forti”, “delle multinazionali”, “delle elite”, “dei burocrati”, “del formaggio in polvere” e così via. Eppure, in un mondo sempre più globalizzato, dove superpotenze statuali e soprattutto non statuali riescono a imporsi sulle democrazie dei singoli Paesi, la risposta più ragionevole sarebbe stata continuare il percorso verso l’unione piuttosto che isolarsi. Solo un soggetto sufficientemente robusto è in grado di difendere la propria sovranità e influire sul lento ma indispensabile processo di regolamentazione globale, oggi affidato quasi esclusivamente ai rapporti di forza (militare e soprattutto economica). Per non parlare di quella grande e maledetta storia del nostro continente, che fino all’avvio del progetto europeista settant’anni fa, aveva conosciuto continue guerre tra nazioni, facendo infine dell’Europa l’epicentro di due conflitti mondiali senza precedenti. Ma alle prime vere difficoltà che hanno colpito l’Unione Europea, ancora incompiuta e quindi ancora inadeguata a farvi fronte, in tanti - anche tra coloro che fino a quel momento si dicevano europeisti - l’hanno abbandonata stizzosamente, invece di rafforzare il faticosissimo e inglorioso cammino verso un’unione sempre più stretta. Votando forze antieuropeiste e antisistema, dando loro l’irreversibile abbrivio, per rabbiosa protesta o persino con “buone intenzioni”, la maggioranza degli europei (e forse anche degli statunitensi, pare di vedere) si è convinta
quello del governo nazionale. Vedo solo due vie d’uscita: Renzi prende il lanciafiamme e prosegue nel rinnovamento della politica, oppure media fino allo sfinimento veltroniano, dalemiano, la sua esperienza. Per mio conto non ho bisogno di “speranza”, ma di aria nuova, di giovani che prendano in mano il loro e il nostro destino. Vorrei morire in battaglia e non prigioniero della vecchia politica. Celso Vassalini Brescia *** inceneritore
Iniziativa pubblica criticata da chi non è informato Signor direttore, il 18 scorso, presso la sala Eventi a Cremona, si è tenuta un’iniziativa pubblica con l’intenzione di informare sugli effetti pericolosi per la salute umana in generale degli inceneritori e sullo stato dell’arte di quello di Cremona e fare così intendere le ragioni, grazie alle relazioni di tre medici cremonesi, che sono alla base della richiesta della chiusura dell’impianto. Un signore, che si firma con il nickname di un vecchio cellulare e follower di un noto foglio informatico cremonese, aveva criticato chi l’ha organizzata con queste parole: «Silvio Garattini e Umberto Veronesi sostengono tesi contrarie con studi documentati e riconosciuti a livello internazionale. Basta con questi improvvisati esperti. I Paesi ambientalisti (Svezia e Danimarca, ma anche Svizzera, Francia e Germania) inceneriscono i rifiuti, i Paesi dove la criminalità ed i politici comici comandano, si affidano alle discariche.». Benché poco disponibile a replicare alle critiche di chi si nasconde dietro pseudonimi, essendo tra coloro oggetto del suo sprezzante giudizio, questa volta sento il bisogno di rispondere, sperando di fare comprendere quanto egli sia lontano dal conoscere le cose di cui parla. Non perché io sia un “esperto” e per giunta “improvvisato”, ma perché da ormai oltre venti anni cerco solo di essere “informato” sulle questioni ambientali. Non per hobby, ma perché si tratta di tematiche che riguardano la salute mia e di tutti. Circa le ridicole allusioni a collegamenti con la criminalità e/o con qualche partito, la cosa non mi sfiora neppure. Questi i punti cui ho dovuto rispondere: lo smaltimento dei rifiuti, l’assenza (volontaria?) di qualsiasi accenno alla raccolta differenziata (Rd),
che l’origine di tutti i mali sia il “sistema”: la democrazia liberale (“votare non serve”), i partiti politici (“tutti corrotti”), le fragili organizzazioni internazionali, l’Unione Europea. Sono ritornati prepotenti gli stereotipi e le rivendicazioni nazionalistiche, pronunciate senza più alcun pudore. Chiunque votava partiti europeisti è stato tacciato di conservatorismo o addirittura complicità col “sistema”, nella insostenibile convinzione che sfasciare il presente per tornare al passato equivalga al progresso. Un po’ ovunque, la rivoluzione antisistema sta conquistando i cuori e le menti dei popoli occidentali e Brexit ne è il primo vero effetto. Probabilmente ne seguiranno molti altri, come ha entusiasticamente profetizzato il leader dell’Ukip e del Brexit, Nigel Farage qualche giorno fa in un’intervista al Corriere della Sera: “Grillo e io distruggeremo la vecchia Unione Europea. Il 19 giugno i 5 Stelle eleggono il sindaco della capitale e cambiano l’Italia. Il 23 giugno la Gran Bretagna esce dall’Unione e cambia l’Europa. Avremo un effetto domino. Dopo di noi gli altri Paesi del Nord se ne andranno uno dopo l’altro. Per prima la Danimarca, poi l’Olanda, la Svezia, l’Austria. Questo referendum è l’evento più importante dal 1957: l’Ue sta per crollare. Disintegrata in tanti pezzi”. L’Europa disintegrata in tanti pezzi meglio dell’Unione Europea? Ora, volenti o nolenti, potremo tutti cominciare a verificarlo sul campo. Con la speranza che non sia ormai troppo tardi per tornare indietro se, come credo, questa “nuova” Europa si rivelerà infinitamente peggiore di quella appena abbattuta. Pietro Yates Moretti Vicepresidente Aduc
la questione sanitaria, l’inceneritore di Cremona. Poiché lo spazio assorbito è contrario alle regole in uso per una “lettera al giornale”, chi fosse curioso o interessato può cliccare su www.ambientescienze.it/2016/06/24/basta-con-inegazionismi-disinformati/ Benito Fiori Circolo culturale “AmbienteScienze” *** crema
E’ assurdo vantare il recupero di uno stabile venduto a un privato Egregio direttore, l’ex Corpo di guardia irinato, «da orrendo biglietto da visita all’ingresso del centro, a gioiello». Queste, più o meno, le parole dell’assessore alla Pianificazione territoriale Matteo Piloni. Il lettore che cosa potrebbe dedurre? Che l’amministrazione comunale è meritoriamente impegnata a riqualificare il proprio patrimonio! Ovviamente le cose non stanno così. ripropongo, al riguardo - visto che Piloni è recidivo - un mio comunicato stampa del 9 aprile 2015, che conserva intatta la sua validità: «Ormai non mi stupisco più di nulla, con riferimento al pressappochismo nella migliore delle ipotesi - della Giunta Piloni-Bonaldi. Tuttavia, non si può lasciar correre il fatto che l’assessore alla Pianificazione territoriale Matteo Piloni si renda protagonista di quella che ha tutta l’aria di essere - mi si passi il termine - un'autentica “marchetta” a un’operazione di privati, avente legittimamente scopo di lucro. Leggo resoconti mediatici, con tanto di fotografia dell’assessore affiancato dai professionisti che si occupano del restauro dell’ex Corpo di guardia, sito in piazza Giovanni XXIII, in cui Piloni elogia il recupero in atto come esempio di “collaborazione pubblico-privato”. In che senso? Come gli stessi articoli precisano, l’edificio in questione non è più del Comune di Crema, essendo stato dallo stesso alienato. E’ l’acquirente - un privato - a restaurarlo e lo fa con l’intento di affittarlo a un istituto di credito, le banche, per altro, sono inquilini appetibili, in quanto pagatori sicuri. Tutto ciò è chiaramente leggibile nei resoconti sopra citati. Quindi? Quindi non è una collaborazione pubblico-privato, il Comune non c’entra più, ha venduto l’ex Corpo di guardia, per fare cassa, trattasi di legittima operazione privatissima, messa in atto, lo ripeto, a fini di
lucro. Che l’assessore faccia “marchette” a qualsivoglia privato è inaccettabile. Un assessore dovrebbe essere e anche apparire equidistante da tutti gli operatori. La smania di guadagnare ribalte, di far credere a lettori poco accorti che l’amministrazione starebbe facendo qualcosa, starebbe per esempio risanando una “ferita” aperta nel centro cittadino, porta a simili scivoloni amministratori cui, evidentemente, manca l’abc. La vendita ai privati dell’ex Corpo di guardia non è un successo ma una sconfitta per la pubblica amministrazione, che non è riuscita a recuperarlo e a trattenerlo nel patrimonio comunale, che per vedere risanato un bene, nel proprio centro storico, ha dovuto fare un passo indietro, vendendolo. L’ex Corpo di guardia, ora, non è più di tutti, della collettività ma farà la fortuna del privato che si è potuto permettere l’investimento. Che si facciano conferenze stampa per contrabbandare come vittoria, come medaglia da appuntarsi, una sconfitta del pubblico, lascia basiti. Cosa non si fa nel goffo tentativo di stare a galla…». Fossi nell’amministrazione Piloni-BonaldiBergamaschi, riqualificherei siti comunali che sono orrendi biglietti da visita all’ingresso del centro, per esempio l’area adiacente a Porta Serio su cui insiste, da troppo tempo, un distributore di carburante dismesso. Antonio Agazzi Capo gruppo di “Servire il cittadino” in Comune a Crema *** Brexit
Sulla scelta della Gran Bretagna non c’è nulla da esultare Signor direttore, non c’è nulla di cui esultare. Ha vinto l’egoismo nazionalistico di poter fare meglio da soli, chiudendosi in una visione politica senza futuro. E’ vero, l’Europa ha compiuto degli errori e la Germania ha grandi responsabilità al riguardo. La politica del rigorismo non ha garantito quella crescita e ripresa economica che aveva promesso, ma al contrario ha generato un clima di sfiducia, indebolendo quel sogno di grande Europa in cui io credo fermamente. La Gran Bretagna ha scatenato un terremoto che porterà solo instabilità e incognite. Gli altri stati membri, adesso, dovranno assolutamente ripensare ad un nuovo modello di Unione Europea più efficiente, che dia stabilità e
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sicurezza economica e politica. Stefano Maullu Europarlamentare di Forza Italia *** crema
Scrp ha un futuro solo se le premesse sono chiare e condivise Egregio direttore, è in scadenza il cda di Scrp e partono le solite manovre per le nuove nomine. Il M5S crede che non abbia alcun senso parlare di nomine in questo momento, per due motivi: mancano pochi giorni all’entrata in vigore della legge Madia, che prevede l’amministratore unico per società come Scrp e nominare un cda ora ha il solo scopo di collezionare qualche poltrona in più, cosa del tutto inutile se non deleteria e ovviamente a spese dei cittadini. Inoltre, prima di parlare di nomine, deve essere chiaro cosa deve fare questa società nell’immediato futuro. Se Scrp deve essere stazione appaltante per servizi del Cremasco, come i varchi elettronici, i rifiuti, ecc., certamente deve avere la struttura e le competenze interne per farlo, ma purtroppo in questi anni, crediamo abbia ampliamente dimostrato di non avere questi requisiti. Il bando rifiuti, la caserma dei vigili o persino il bando sul canile hanno avuto problemi, ritardi e ripensamenti. Una volta individuata la mission di questa società, serve che sia messa nelle condizioni di farlo, senza spendere centinaia di migliaia di euro l’anno pagando consulenze esterne, poiché non possiede le competenze e le risorse interne adeguate. In caso contrario Scrp, senza più patrimonio, spolpata da tutti i servizi che aveva in capo, non ha alcun senso di esistere e deve essere liquidata. Il M5S crede che un nuovo futuro per questa società sia possibile, ma le premesse e soprattutto le intenzioni dei sindaci, devono essere chiare e condivise. Movimento 5 Stelle Cremasco *** provincia di cremona
Troppe strade e autostrade e poca cura delle linee ferroviarie Signor direttore, «troppe strade e autostrade e poca cura del ferro». Questo il parere del consigliere regionale del Pd Agostino Alloni che spiega così il voto contrario espresso dal Pd al Piano regionale della mobilità licenziato nei giorni scorsi in Commissione Infrastrutture e Mobilità. «Il Piano regionale della mobilità è un importante lavoro di mappatura delle opere infrastrutturali programmate per il territorio lombardo – spiega Alloni - ma conferma indirizzi che non sono più attuali. Si prevedono troppe autostrade rispetto alle necessità della Lombardia, programmazione fatta prima della crisi economica e basata su previsioni di traffico e su capacità economica che oggi sono radicalmente cambiati. Mobilità sostenibile significa altro». Il testo continue alcune importanti proposte e progetti grazie ad emendamenti specifici presentati da Alloni. «La Commissione ha accolto i nostri emendamenti che puntano al miglioramento viabilistico in provincia di Cremona – continua -. Innanzitutto il raddoppio selettivo del tratto ferroviario da Codogno a Cremona e da Cremona a Mantova. Poi il potenziamento della linea ferroviario Treviglio-CremaCremona con il prolungamento dell’orario cadenzato del servizio fino a Milano senza rottura di carico a Treviglio. Un altro emendamento, invece, riguarda la navigazione fluviale con l’importante connessione intermodale del porto di Pizzighettone, con l’ipotesi del polo industriale di Tencara e la possibile sinergia con il porto di Cremona per rafforzare lo scambio delle merci nel sistema acqua-ferro-gomma». Pd regionale
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
SABATO 25 giugno DOMENICA 26 giugno
LUNEDI’ 27 giugno MARTEDI’ 28 giugno MERCOLEDI’ 29 giugno
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Sabato 25 Giugno 2016
casalmaggiore
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
Rotary Club, passaggio di consegne Nel corso della settimana si sono celebrati i cambi al vertice dei tre club del Casalasco. Complessivamente circa 500 tra soci presenti e invitati
Al Cop Daniele Damia sostituisce Francesco Meneghetti, al Cvs Elena Anghinelli per Massimo Mori, al Poc Maurizio Turrini per Antonio Morini
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di Vanni Raineri
el corso della settimana, i tre Rotary club del Casalasco hanno celebrato il passaggio delle consegne, un momento importante che vede l’avvicendamento alla guida del sodalizio. Una situazione che si ripete ogni anno, come deliberò felicemente oltre 100 anni fa il fondatore del Rotary International Paul Harris. Il primo club è stato il Casalmaggiore Oglio Po, sabato sera alla Casa Giardino di Casalmaggiore, dove Francesco Meneghetti ha ceduto il testimone a Daniel Damia. Domenica sera presso l’Agriturismo Cascina Fortuna a Pozzo Baronzio, frazione di Torre de’ Picenardi, è stata la volta del Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, con Massimo Mori che ha ceduto la presidenza a Elena Anghinelli. Infine giovedì sera, a Villa Ferrari a Gussola, ha chiuso il cerchio il Piadena Oglio Chiese, con Maurizio Turrini che ha ricevuto il bastone del comando da Antonio Morini. Alla Casa Giardino per il club COP erano presenti un centinaio di persone, tra soci, loro ospiti, suore, ospiti della Casa, accompagnatori ed educatori. La cerimonia è stata allietata dall’esibizione del Soana Quartet composto da Tiziana Paoli, Loris Lari, Andrea Acquaroni e il grande musicista Emilio Soana, che ha proposto applauditissimi assoli con la sua rinomata tromba. Nel corso della serata sono state assegnate dal presidente Meneghetti 6 Paul Harris Fellow (Phf, riconoscimenti rotariani), ai presidenti dei club “cugini” Antonio Morini e Massimo Mori, con cui si è creata una grande e proficua amicizia, a Marzio Somenzi per aver coordinato la grande operazione del Ryla Junior, a Claudio Rivieri molto più che tesoriere, a Daniel Damia che gli succederà per l’apporto decisivo e alla compagna Romina Stringhini per averlo supportato.
Da sinistra i tre passaggi delle consegne: Daniel Damia e Francesco Meneghetti (COP), Elena Anghinelli e Massimo Mori (CVS), Maurizio Turrini e Antonio Morini (POC)
Dopo un intervento di suor Maria Buongiorno, il presidente uscente ha ricapitolato i service svolti dal club e la sua esperienza, lasciando al successore Daniel Damia una sorta di testamento fatto dalle tante cose apprese su come intendere la vita rotariana. Non bisogna fermarsi ai piccoli problemi relazionali che possono nascere tra soci ma alzare lo sguardo e ammirare quanti progetti importanti e traguardi il Rotary anche quest’anno è riuscito a fare in tutto il mondo. Quindi il passaggio delle consegne a Daniel Damia, che, estremamente emozionato, ha ringraziato tutti per la fiducia in lui riposta dicendo però che di tutti avrà bisogno, poiché assieme si arriva lontano anche con piccoli passi. Ha poi sottolineato la responsabilità di condurre il club dopo la svolta importante di Francesco e ha invitato i soci alla sua serata di apertura dell’anno rotariano fissata per il 6 luglio. Il club CVS nel corso della conviviale di domenica ha accolto tre nuovi soci e consegnato tre Phf. I nuovi entrati sono Massimo Federici, imprenditore viadanese titolare della Sintostamp di Cividale, presentato da Enzo Rosa; Gianluca Pirotti, figlio di Domenico, artefice del ritrovamento del Toson d’Oro a Sabbioneta, e come lui titolare di un avviato studio tec-
nico a Casalmaggiore, presentato da Massimo Mori; Andrea Borgarino, architetto e insegnante residente a Martignana Po, presentato da Luca Gardani; alla prossima conviviale entrerà anche Simone Galli, dottore commercialista di Sabbioneta, purtroppo assente domenica per un lutto familiare. Le massime onorificenze rotariane sono state attribuite a Patrizia Vezzani per il suo impegno con la Croce Rossa di Viadana, a Fabio Poli e Paolo Concari per la costante disponibilità prestata in tutti i services realizzati. Un diploma di merito è andato alla psicologa Elena Ferrari per la collaborazione al seminario Ryla. Tra una portata e l’altra, nell’elegante cascina della famiglia Fortuna, Mori ha ripercorso il tragitto dell’annata trascorsa ricordando i momenti più belli e significativi: gli importanti services portati a termine, le gite, i prestigiosi relatori che si sono succeduti nelle conviviali dell’anno (il generale Mario Mori, lo chef Bruno Barbieri, il presidente Andos Claudio Pagliari, l’allenatore di canottaggio Umberto Viti, solo per ricordarne alcuni). Infine, il primo, emozionato, saluto di Elena Anghinelli, che ha annunciato un anno intenso e ricco, «anche con l’aiuto di voi tutti» e ha dato l’appuntamento per domenica 3 luglio a Villa Montanarini (Vil-
Il progetto Coni-Miur con Noemi Lana coinvolge oltre 700 alunni
Grande successo per i giochi finali del Progetto Nazionale C.O.N.I.-M.I.U.R. “Sport di classe 2016”, dove il Tutor sportivo Noemi Lena ha operato su 3 Istituti Comprensivi : I.C. Dedalo 2000 di Gussola, I.C. G. Diotti di Casalmaggiore e I.C. G. Marconi di Casalmaggiore coinvolgendo più di 700 alunni. Va ricordato che il percorso svolto ha preso il via lo scorso 2 febbraio e per 10 incontri ogni classe ha partecipato ad attività di multi-sport con il Tutor in affiancamento ai docenti di classe, nel rispetto dei programmi ministeriali. Il tema del progetto 2016 è stato “I sani e corretti stili di vita”, durante gli incontri sono stati promossi approfondimenti sulla corretta alimentazione, con particolare riferimento ai cibi del nostro territorio; sulla lotta alla sedentarietà e alla promozione della partecipazione e dell’inclusione. A conclusione del progetto sono stati preparati dei bellissimi car-
telloni da parte di tutte le classi coinvolte per partecipare al Concorso Provinciale che vedrà il sorteggio del miglior elaborato che vincerà un kit di attrezzi per educazione motoria. Nei giorni scorsi, le 6 classi della scuola primaria Maroli di Martignana Po si sono alternate per un’intera mattinata con giochi, tornei e attività individuali nella bellissima cornice della palestra comunale. Quindi, per tre giorni, le 5 classi della scuola primaria di Vicobellignano si sono alternate tra il prato della palestra Baslenga e la palestra della scuola Media Diotti in giochi a squadre miste, ottima la riuscita dei giochi con le classi 4ª e 5ª che si sono cimentate in un maxi-quiz ad orientamento. In ulteriori tre giornate è stata poi la volta delle 14 classi della scuola primaria di Casalmaggiore che si sono alternate in palestra e sul prato della Baslenga con giochi di squadre nel divertimento generale.
larotta di Luzzara, RE) per la prima conviviale del nuovo anno rotariano. La prima calda serata d’estate ha invece accompagnato il Club POC nella location della splendida Villa Ferrari a Gussola. Era la notte che accompagnava alla ricorrenza di San Giovanni, che per tradizione ha qualcosa di magico, come ha sottolineato Jim Graziano Maglia, che ha proposto alcune riflessioni sul tema e letto poi una poesia di Gabriele Mastini, presente alla serata come anche il musicista Perry Magnani che l’ha musicato. I momenti musicali sono stati proposti dal Duo Miniature, formato da Camilla Finardi (mandolino) e Gabriele Zanetti (chitarra). Il primo ringraziamento di Antonio Morini è andato ad alcuni soci per quanto fatto per il club. Quindi anche qui si è passati alla consegna delle Phf: a Leonardo Tiranti (assente, gli sarà consegnata), al segretario Ezio Paroli, a Marco Bazzani per l’appoggio dell’organizzazione del Ryla Junior. Quindi il congedo: «Per me è stato un anno molto bello, grazie per la vostra disponibilità e per l’amicizia. E una grande amicizia si è creata anche con Massimo Mori e Francesco Meneghetti, che un an-
no fa non conoscevo nemmeno e mi hanno aiutato tanto. E’ stato poi proposto un filmato riassuntivo delle attività del club nell’ultimo anno, dal passaggio di consegne precedente con Giampaolo Perteghella alle varie conviviali, dagli ospiti prima australiani poi americani e canadesi alla presentazione dei nuovi soci, dai concerti ai dibattiti, dai convegni ai service, dalle donazioni alle gite fatte. E’ poi intervenuto l’assistente del Governatore Maurizio Mantovani, che ne ha portato i saluti, quindi la parola è passata a Maurizio Turrini, che ha riservato poche parole, a braccio, che però hanno saputo toccare le corde del cuore: «Tre anni fa ho attraversato un momento di evoluzione, e avevo l’impressione di avere un potenziale inespresso nel mio club. Ho anche pensato di allontanarmi. Oggi ringrazio chi ha insistito per convincermi, per darmi l’opportunità di potermi esprimere. E’ stato bravo un secolo fa (il riferimento è al fondatore Paul Harris, ndr) chi ha dato la possibilità di non radicare situazioni di “potere”, con passaggio di consegne annuale: qui nessuno può “far carriera”. Non sarò né meglio né uguale né peggio di chi mi ha preceduto, sarò quel che sarò, farò quello che saprò esprimere con l’aiuto vostro, perché il Rotary siamo tutti noi».
Il Karate Team Atmosphere ha premiato i suoi piccoli campioni
A conclusione della stagione sportiva 2015-2016, si è svolto presso il Centro Sportivo Comunale di Casalmaggiore il Saggio dell'Asd Karate Team Atmosphere. L'argomento centrale del saggio è stato il combattimento; si è spiegato e dimostrato, con prove pratiche, ai genitori come, fin da piccoli, con la giusta metodologia, è possibile che i loro figli si divertano senza pericolo. Sono stati festeggiati con calorosi applausi, poi, gli allievi che si sono distinti nel Campionato Provin-
ciale, già stati premiati a Bonemerse il 29 maggio scorso, qualificandosi nelle 4 prime posizioni nelle rispettive categorie, che sono: i tre campioni provinciali Ledio Kerci, Matilde Araldi e Federico Bologni, le tre medaglie d’argento Riccardo Figliano, Giovanni Zambelli e Chiara Guarino, le 6 medaglie di bronzo Daniel Oppenheimer, Luca Pace Edoardo, Artur Gergelash, Filippo Bonfatti Sabbioni, Sara Pini e Mattia Trombini (Kumite) e le tre medaglie da 4° posto Martina Franchini, Mattia Trombini (Kata) e Aurora Galafassi.
Casalmaggiore
Sabato 25 Giugno 2016
Porto l’arte nell’Oglio Po
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Cristina Mazzotti, scultrice svizzera che ha esposto in tutto il mondo, ha scelto Torricella. Insegnerà ai ragazzi
c’è lastrico venerdì sul listone
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Anche quest’anno la rassegna Musica in Castello, che tocca soprattutto le località parmensi, arriva anche a Casalmaggiore. Venerdì 1 luglio alle ore 21.30 Maurizio Lastrico presenterà in piazza Garibaldi con Mé, Pék e Barba il suo ultimo libro “Nel Mezzo del Casin di Nostra Vita”. Si tratterà però di uno spettacolo di parole e musica, d’altro canto Lastrico è un comico ben noto ai seguaci del fortunato programma tv Zelig. In caso di maltempo lo spettacolo, in collaborazione con la Pro Loco, si sposterà in Teatro Comunale. Tanti i nomi di rilievo della rassegna. Ad esempio, domani sera a Fontanellato saranno di scena Ale e Franz. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.
di Vanni Raineri
cussi, parlo poco italiano». Ma lo imparerà presto. Cristina Mazzotti è una sorta di emigrata di ritorno ad ampio raggio. Suo padre nacque in Italia, a Torricella del Pizzo, lei invece è nata in Svizzera, ma presto si trasferirà a Torricella per scelta. Un grande cerchio che si chiude. Ma non ne parliamo solo per questo. Cristina è una scultrice che ha esposto le sue opere in ogni parte del mondo. Assieme ad altre 41 artiste di ogni provenienza, fa parte del gruppo Gam Y, una sorta di piattaforma artistica internazionale. Facile pensare al gamete per indicare l’appartenenza di sesso (anche se il cromosoma femminile è l’y... mah), ma in inglese gamy significa audace, coraggioso. E coraggioso è il tentativo di queste 42 donne (nessuna è italiana) di farsi largo nel mondo dell’arte con un network che unisce le varie forme d’espressione artistica. Ma ci torneremo poi. Ora conosciamo Cristina Mazzotti, cui chiediamo che ci faccia in Italia. «Mio nonno visse qui, mio padre ci nacque ma durante la guerra emigrò in Svizzera». Lei dove vive? «Tra Basilea e Zurigo, ho sempre vissuto lì, ma ho visitato un paio di volte Torricella, e quando sono venuta ho avuto subito il desiderio di trasferirmi per trascorrere qui una parte della mia vita. Ho molto amato questo luogo, non l’ho mai dimenticato, e la gente che ci vive è molto aperta, ci si aiuta l’un l’altro, quindi con mio marito abbiamo deciso: tra un anno lui sarà in pensione e verremo qui a vivere». E infatti hanno da pochi giorni acquistato una casa in paese. Ma suo marito, che non ha radici italiane, è d’accordo? «Lui è ancora più entusiasta di me. Anche lui come me ha girato il mondo, ma questo posto è speciale. Abbiamo visitato tanti luoghi, il suo lavoro di chimico ci ha portato a vivere anche alcuni anni a Shanghai, città molto interessante in cui ho potuto imparare il cinese. Ho viaggiato dappertutto, conosco tante cose nel mondo e ora mi fermo qui e potrò visitare per bene l’Italia». Ma veniamo all’attività artistica. «Ho lavorato in campo farmaceutico – afferma Cristina Mazzotti - come alchimista ed erborista, poi 20 anni fa ho iniziato a dedicarmi alla scultura». Ed ha appreso l’arte del “Raku”, un’antica tecnica giapponese che parte dalla lavorazione dell’argilla, per ottenere, ad elevate temperature (fino a 1000 gradi) una composizione cui unisce carta e legno in proporzioni variabili. Lo shock termi-
notte romantica a castelponzone
Cristina Mazzotti, l’inseparabile cagnolina Mia e una delle sue opere esposte all’agriturismo Torretta
co provoca crepe e colorazioni particolari. «Ho sempre amato lavorare unendo manualità e idee, non amo copiare e questi lavori non possono essere uno uguale all’altro. Non posso copiare neanche le mie opere, il risultato dipende pure dalle condizioni atmosferiche. Ho lavorato anche il ferro, il problema è che ho tante idee e poco tempo a disposizione». Anche a Torricella continuerà l’attività: «Voglio trovare un’altra casa per trasformarla in laboratorio per la cottura dell’argilla e insegnare la tecnica raku ai giovani. Oggi in Svizzera tengo tre corsi per adulti e altrettanti per ragazzi. Qui lo farò dopo aver imparato bene la lingua italiana, che sto studiando sia in Svizzera che qui in Italia». E veniamo al gruppo Gam Y: «Siamo 42 donne di ogni parte del mondo che organizzano mostre insieme secondo un concetto moderno di esposizione. I visitatori possono immergersi nell’arte a 360° con la scultura che si unisce alla pittura, alla musica, alla lettura e tanto altro. Negli ultimi 12 anni ho esposto in tutto il mondo, solo nell’ultimo anno in Svizzera, in Germania, in Belgio e in Cina. Nel gruppo c’è un’arti-
sta che oggi vive a Roma, e a tirare le fila è Dodo Hartmann, una pittrice e scrittrice. Ho già contattato il gruppo affinché una prossima mostra sia qui a Torricella». La base è quella dell’agriturismo Torretta, che ospita già due musei e che già oggi espone in una sala alcune delle opere di Cristina. «Lascio qui alcuni pezzi da mostrare, si tratta in gran parte di opere da interno: per questo nella mia casa svizzera ho creato un padiglione per ospitarle. Una volta l’anno ho l’abitudine di fare una mostra a casa mia riservata solo agli amici, e ho il vezzo di inserire in ogni esposizione un vaso con fiori, molto impegnativo perché tutto realizzato col metodo raku». Le radici famigliari sono dure da recidere, e il destino ci ha messo del suo: «Appena arrivata in paese ho chiesto in giro se ci fossero case in vendita. Mi hanno segnalato quella che poi ho comprato, scoprendo che l’avevo già visitata in quanto apparteneva a una persona che tanto tempo fa lavorò in Svizzera con mio padre». E ora possiamo dire che il cerchio si è davvero chiuso.
Municipia, prima assemblea in vista della fusione
Si è tenuta a Motta. In settembre seguiranno Scandolara e Cingia. Il referendum nell’ottobre 2017
MOTTA BALUFFI - Cingia, Motta e Scandolara, comuni associati in Unione Municipia, hanno preso la decisione di intraprendere un percorso in vista della fusione. Dopo i necessari passaggi con tutti i consiglieri e l’approvazione dell’atto indirizzo, è stato affidato l’incarico di svolgere lo studio di fattibilità al Dottor Maurizio Pellizzer, che era presente martedì 21 giugno, presso il comune di Motta Baluffi, insieme ai tre sindaci ed altri amministratori per la prima assemblea pubblica su questo tema. Gli abitanti dei tre paesi già interagiscono, grazie all’istituzione dei poli scolastici, dell’unità pastorale e delle attività associative sportive. Pertanto l’amministrazione, preso atto di questo, ha valutato di intraprendere il percorso, che prevede vari passaggi istituzionali; il più importante e decisivo sarà il refe-
Un momento dell’assemblea che si è tenuta nella Sala Consigliare di Motta Baluffi
rendum popolare previsto per ottobre 2017 attraverso il quale le popolazioni esprimeranno il loro parere in merito,
che sarà vincolante, ovvero dovranno vincere i sì in tutti e tre i paesi per poter vedere nascere il nuovo comune.
Con il nuovo comune è prevista una razionalizzazione della spesa e delle procedure amministrative: oggi, essendo l’unione un ente, esistono 4 giunte, 4 consigli, 4 bilanci. Inoltre lo stato prevede un bonus economico che per le dimensioni del nuovo comune sarà di 388.000 euro per dieci anni. Regione Lombardia invece per un anno continuerà ad elargire il contributo all’unione che nel 2015 è stato di 124.000 euro. Patenti, carte d’identità, carte dei servizi (tessere sanitarie) rimarranno valide fino alla loro scadenza. Sarà anche possibile prevedere nello statuto del nuovo comune di istituire dei Municipi ed eleggere rappresentanti che si facciano portavoce delle istanze dei cittadini dei singoli municipi. Per ulteriori approfondimenti l’appuntamento è per il mese di settembre, con assemblee a Scandolara e Cingia.
CASTELPONZONE – Il borgo di Castelponzone, come tutti i borghi più belli d’Italia, ospita questa sera la “Notte romantica”. L’appuntamnto è presso la Locanda dei Cordai, dove alle 20 verrà servito l’aperitivo, quindi alle 20.20 “InCanto al Borgo”, visita al borgo con intermezzi di canti proposti dall’Ensemble Lux Animae e racconti del tempo passato. Alle 21 “Cena Romantica” proposta alla Locanda dallo chef Daniel Schiavetta, con un ricco menu. Le iscrizioni si sono chiuse, ma non si sa mai: per informazioni si può telefonare allo 0375/95370 o 327/9332677. Per chi passeggerà per le vie del borgo, una sosta all’Angolo Dolce in piazza con la Biogelateria “La Poesia”. Alle 22 e alle 23 suggestive visite guidate al borgo alla luce delle stelle, con partenza dal Museo dei Cordai.
prorogata la mostra a villa medici SAN GIOVANNI IN CROCE – E’ stata prorogata la mostra “Bargoni. Grandi formati” presso Villa Medici del Vascello. Lo comunica l’Associazione DondolandoArte, curatrice dell’evento. Sarà possibile visitare l’esposizione fino al 18 luglio negli orari estivi, la domenica e i giorni festivi dalle 10 alle 20 e per i gruppi su prenotazione (0375/310279 o 370/3379804).
domani gara di pesca ail oglio po GUSSOLA – Domani, domenica 26 giugno, si tiene presso il laghetto Monte Bianco Rosalba la gara di pesca organizzata dall’Ail Oglio Po. Si tratta del 9° Trofeo Ail, con quota di iscrizione di 10 euro. Il raduno è alle ore 6.30, e la gara durerà dalle 8 alle 11. Saranno premiati i primi tre di ciascuna categoria. Per le iscrizioni rivolgersi a Market Natura di Zani Renato in via Donatori Avis Aido 1 Gussola, domenica mattina compresa. A fine gara rinfreso per tutti.
sabbioneta presenta “retro_futuro” SABBIONETA – Lunedì 27 giugno alle ore 10.30 presso la Sala Consiliare di Sabbioneta si terrà una conferenza stampa per presentare il progetto “Retro_Futuro”, premiato da Regione Lombardia con un riconoscimento di 200mila euro per l’innovazione introdotta unendo design e rinnovo del contesto urbano. Un vero e proprio modello di sviluppo, che per la prima volta in assoluto avvia una filiera creativa che è una vera novità in Lombardia. Già richiesto da altri enti del territorio, il progetto coinvolge il Comune, il GAL Oglio Po terre d’acqua, il Distretto Florovivaistico PlantaRegina, il designer Zambelli (premiato con il Premio dei Premi 2015) e il Politecnico di Milano (Unità di Ricerca TEMA, Polo Territoriale di Mantova), che saranno tutti presenti lunedì.
Speciale Euro 2016
Italia-Spagna quattro anni dopo OTTAVI Gli azzurri vogliono vendicare la sconfitta nella finale di Kiev, ma anche stavolta sarà dura
U
di Fabio Varesi
n accoppiamento beffardo. Dopo aver vinto il proprio girone. Gli azzurri hanno ricevuto come premio, i campioni in carica. Insomma, ItaliaSpagna quattro anni dopo. Nel 2012 le due nazionali si sfidarono in finale a Kiev e sappiamo tutti come è andata a finire. Ora rappresenta, invece, l’ ottavo di finale più nobile e una delle prime a passare il primo turno, dovrà tornare a casa. Entrambe le squadre sono reduci da una sconfitta: ma se per gli azzurri è stata indolore (anche se la prestazione è stata deludente contro l’ Irlanda), agli spagnoli è costato il primo posto e un ottavo sulla carta più morbido contro il deludente Portogallo. A parte le affermazioni di rito, nessuno in casa azzurra è contendo di affrontare un avversario di tale valore, che con la Croazia ha sprecato un calcio di rigore e nel finale ha erroneamente abbassato la guardia, pensando di aver già archiviato il pareggio. Ma contro l’ Italia, vedremo la miglior Spagna, quella che ha dominato Repubblica Ceca e Turchia e ha messo sotto i croati per almeno mezzora. A un centrocampo di qualità superiore, l’ Italia dovrà contrapporre la proverbiale tenuta difensiva, ma anche un contropiede efficace e una grinta extra, che si è vista solo contro il Belgio. In poche parole, servirà una grande presta-
Saint-Denis lunedì ore 18 FLORENZI
CHIELLINI
BUFFON
GIACCHERINI
juanfran
EDER
fabregas piquè
morata
DE ROSSI
BONUCCI
david silva
Busquets
De gea
PELLè
BARZAGLI
PAROLO
sergio ramos
nolito iniesta
CANDREVA
3-5-2 Ct: ANTONIO CONTE zione per arrivare ai quarti e almeno sperare di conquistarli. Lunedì pomeriggio, Conte proporrà la squadra che ha battuto la Svezia, con Insigne pronto a subentrare a uno degli attaccanti Eder e Pellè, mentre la Spagna schiererà il solito undici e l’ unica variante potrebbe riguardare il ruolo di portiere, con il veterano Casil-
JORDI ALBA
arbitro: da designare
DIRETTA SU rai 1
Bonucci e David Silva durante la finale di quattro anni fa
ct: Vicente del Bosque 4-3-3
las in predicato di avvicendare De Gea, che non è piaciuto contro la Croazia. Tra gli azzurri, recupererà Candreva, mentre a sinistra nel centrocampo a cinque, Florenzi è apparso il meno peggio, rispetto ai deludenti Darmian e De Sciglio. I PRECEDENTI Sono addirittura vent’anni che non battiamo la Spagna in
una grande manifestazione. Nel 1994, ai Mondiali americani, gli azzurri eliminarono le furie rosse nei quarti per 2-1 grazie a un gol nel finale di Roberto Baggio. Poi ci sono state tre sfide agli Europei e una nella Confederations Cup di tre anni fa. A Euro 2008, l’ Italia giocò una grande partita nei quarti, ma venne piegata ai
calci di rigore da una Spagna che poi volò alla conquista del titolo. Quattro anni fa ci fu una doppia sfida: 1-1 nella fase ai gironi e 4-0 in finale per gli spagnoli. Pareggio (0-0) anche in Confereration Cup in Brasile e ancora successo iberico ai rigori. Insomma, è ora di tornare a sorridere...
La Germania è favorita contro la solida Slovacchia L’ALTRO MATCH
Il ct tedesco Joachim Löw
Non ha particolarmente brillato nella fase a gironi, ma è ancora imbattuta e soprattutto non ha subìto gol. La Germania campione del mondo continua a godere dei favori del pronostico e sicuramente crescerà nel corso dell’Europeo. Come due anni fa, dopo le prime due partite Löw ha rinunciato al “falso nueve”, inserendo una punta di peso e con Gomez al centro dell’attacco, la squadra è apparsa più pericolosa. Domani sera ne avremo una ulteriore conferma contro la solida
Slovacchia, che giocherà come ha fatto contro l’Inghilterra: strenua difesa della propria trequarti e contropiede innescato da Hamsik e Weiss. Basterà per spaventare i tedeschi? Sulla carta assolutamente no, ma in una sfida ad eliminazione diretta, tutto può succedere, anche se la Germania non dovrebbe fallire l’accesso ai quarti di finale. Unico dubbio per Löw è rappresentato da Goetze, che continua a deludere. Probabilmente gli verrà concessa un’ultima possibilità per ritrovare lo smalto
di due anni fa. In ogni caso, Schürrle e Draxler sono pronti a sostituirlo. LILLE domani ore 21 GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Howedes (Kimmich), Boateng, Hummels, Hector; Khedira, Kroos; Ozil, Müller, Goetze; Gomez. Ct: Joachim Löw. Slovacchia (4-3-3): Kozacik; Pekarik, Skrtel, Durica, Hubocan; Mak, Kucka, Pecovsky; Hamsik, Weiss, Duda. Ct: Jan Kozak. ARBITRO: Szymon Marciniak (Polonia).
Speciale Euro 2016
Sabato 25 Giugno 2016
Croazia all’assalto di CR7
GLI ALTRI OTTAVI Interessanti anche le sfide Ungheria-Belgio e Galles-Irlanda del Nord
D
opo Italia-Spagna, l’ottavo più atteso è Croazia-Portogallo. I croati hanno destato un’ottima impressione, soprattutto contro gli spagnoli, malgrado alcune assenze pesanti come Modric e Mandzukic, quindi godono dei favori del pronostico contro la grande delusione Portogallo, qualificatosi con tre pareggi e dopo aver rischiato tantissimo con l’Ungheria. Nell’ultimo turno, si è sbloccato Cristiano Ronaldo, che però spesso predica nel deserto e trova collaborazione solo in Nani. Il resto della squadra è poca cosa e malgrado la presenza di CR7, pensare a un successo sulla Croazia, sembra davvero difficile. Interessante è anche UngheriaBelgio, che si affrontarono nella finale per il terzo posto agli Europei del 1972. Da allora i magiari non si sono più qualificati per la rassegna continentale e quest’anno sono tornati alla grande, vincendo da imbattuti il proprio girone. Ora però l’ostacolo è davvero duro: il Belgio che non è più la squadra timida battuta nettamente dall’Italia. La nazionale di Wilmots si è sbloccata e può diventare la mina vagante dell’Europeo. Gli ottavi vengono aperti da Svizzera-Polonia, sfida incerta anche se i polacchi possono spuntarla soprattutto se ritroveranno il miglior Lewandowski. Da non perdere il derby britannico tra Galles e Irlanda del Nord, con la squadra di Bale favorita per continuare la propria favola, dopo aver vinto il girone davanti all’Inghilterra. Nella parte bassa del tabellone. Francia e Inghilterra non dovrebbero faticare a sbarazzarsi rispettivamente di Irlanda e Islanda, già paghe degli ottavi raggiunti. F.V.
GRUPPO A
Francia-Romania Albania-Svizzera Romania-Svizzera Francia-Albania Svizzera-Francia Romania-Albania
GRUPPO B
Galles-Slovacchia Inghilterra-Russia Russia-Slovacchia Inghilterra-Galles Slovacchia-Inghilterra Russia-Galles
ore 15
svizzera polonia ore 21*
croazia portogallo ore 18
GRUPPO C
galles
Polonia-N. Irlanda Germania-Ucraina Ucraina-N. Irlanda Germania-Polonia N. Irlanda-Germania Ucraina-Polonia
irlanda del nord ore 21*
ungheria belgio ore 18
germania
GRUPPO D
slovacchia
Turchia-Croazia Spagna-Rep. Ceca Rep. Ceca-Croazia Spagna-Turchia Croazia-Spagna Rep. Ceca-Turchia
ore 18*
italia spagna ore 15
francia irlanda
gruppo E
ore 21*
Irlanda-Svezia Belgio-Italia Italia-Svezia Belgio-Irlanda Svezia-Belgio Italia-Irlanda
inghilterra islanda
*In diretta su Rai 1
LE SORPRESE
L’Islanda ha compiuto un’impresa
Sono due le più grandi sorprese di Euro 2016: il Galles di Bale e l’Islanda, nazionale che rappresenta un popolo di nemmeno 350mila abitanti. I britannici, a differenza del Portogallo, hanno mostrato buoni giocatori accanto al campione del Real Madrid ed ha vinto con merito il proprio girone. Oltretutto, la sconfitta con l’Inghilterra è arrivata solo nel finale, mentre contro la Russia, i dragoni hanno dominato sin dal fischio d’inizio. Ora la bella favola può continuare, perché
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l’Irlanda del Nord è formazione modesta e priva di elementi di classe. Ancora più clamoroso il passaggio del turno degli islandesi, che dopo i pareggi con Portogallo e Ungheria, hanno piegato l’Austria al termine di una battaglia, che ha premiato la matricola allenata dalla coppia LagerbäckHallgrímsson. Ora l’Islanda affronta i maestri inglesi ed anche se le possibilità di passaggio del turno sono poche, per la piccola isola è un evento da raccontare ai posteri.
gruppo f
Birkir Bjarnason (Islanda)
Austria-Ungheria Portogallo-Islanda Islanda-Ungheria Portogallo-Austria Ungheria-Portogallo Islanda-Austria
2-1 0-1 1-1 2-0 0-0 0-1
2-1 1-1 1-2 2-1 0-0 0-3
1-0 2-0 0-2 0-0 0-1 0-1
0-1 1-0 2-2 3-0 2-1 0-2
1-1 0-2 1-0 3-0 0-1 0-1
0-2 1-1 1-1 0-0 3-3 2-1
Speciale Euro 2016
16 Cristiano Ronaldo (Potogallo)
Sabato 25 Giugno 2016
Wayne Rooney (Inghilterra)
Bale e Morata le stelle più decisive
I PROTAGONISTI Vedremo se gli altri giocatori più attesi si sbloccheranno nelle sfide a eliminazione diretta
E’
l’Europeo delle stelle cadenti. I giocatori più attesi, per il momento, hanno stentato ad ingranare e a parte qualche giocata di classe, sono nettamente al di sotto delle attese. Su tutti Paul Pogba, inseguito da mezza Europa, ma ancora poco efficace con la maglia della Francia. Contro la Svizzera ha mostrato segnali di risveglio, che dovrà confermare nelle sfide ad eliminazione diretta. Anche Cristiano Ronaldo ha parecchio deluso nelle prime due esibizioni, riscattate dalla doppietta realizzata all’Ungheria, decisiva per spingere il Portogallo a una soffertissima qualificazione. Non è piaciuto neppure Wayne Rooney, spedito in panchina da Hodgson contro la Slovacchia e non a suo agio nel ruolo di centrocampista. Con Vardy e Kane in ascesa, Rooney rischia di fare la comparsa per tutto il torneo. Non ha entusiasmato neppure l’altra stella francese Antoine Griezmann, che avuto un solo acuto contro l’Albania e che per ora non sta offrendo il rendimento fornito con l’Atletico Madrid. Sottotono anche il tedesco Thomas Müller, spremuto dalla lunga stagione con il Bayern e quasi mai efficace il area di rigore. Se tornerà il giocatore che conosciamo, la Germania può davvero puntare al titolo. Ha deluso anche l’altra stella dei bavaresi, il polacco Robert Lewandowski, ancora a secco dopo tre partite e lontano dalla miglior condizione. Veniamo ora alle note più liete: il gallese Gareth Bale e lo spagnolo Alvaro Morata, in testa alla classifica dei marcatori con tre gol. Sono loro, per ora, i giocatori più apprezzati in un Europeo che sta valorizzando maggiormente il collettivo, a discapito dei singoli. Ma quando si possono schierare giocatori in grado di fare la differenza, il com-
Gareth Bale (Galles)
pito diventa più facile. Nella prima fase non sono dispiaciuti anche il croato Modric e il belga Hazard, talenti di due squadre che possono fare molta strada, favorite dal un tabellone che nella parte alta
Alvaro Morata (Spagna)
è prima di grandi nazionali. Ora però si fa sul serio e quando il gioco si fa duro, i campioni escono dall’anonimato e tornano ad essere protagonisti. Vedremo se succederà anche stavolta.
Contemporaneamente a Euro 2016, è in svolgimento negli Stati Uniti, l’edizione del centenario della Coppa America. In finale sono arrivare Argentina e Cile, che si sfideranno domani.
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Sabato 25 Giugno 2016
Speciale Gite fuori porta
E’ sicuramente una delle meraviglie storiche del nostro territorio. La origini del castello affondano le radici nel X secolo
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l castello sforzesco di Soncino costituisce senza ombra di dubbio una delle meraviglie storiche del nostro territorio ed è uno dei più tipici castelli lombardi dell’area cremonese. La suggestiva rocca è stata eretta a partir dal X secolo, per la precisione in tale periodo è stato realizzato un primo cerchio di mura attorno a una primitiva struttura difensiva, con il castello che ha poi conservato un ruolo fondamentale nella difesa dell’area sino al Cinquecento.
STORIA - Come accennato il castello ha iniziato a prender forma a partir dal X secolo, mentre nel Duecento la rocca è stata assediata e distrutta diverse volte dai milanesi e dai bresciani, poi ricostruita fino al 1283, quando si è parlato di una vera e propria nuova rocca; nel 1259 il condottiero veneto Ezzelino III da Romano è stato rinchiuso nelle segrete del castello, dove ha perso la vita. Nel 1312 il castello è stato occupato dai cremonesi, mentre nel 1391 i milanesi lo hanno utilizzato nella guerra contro i veneziani: ciò ha portato dal 1426 a nuovi rafforzamenti sul cerchio esterno delle mura. Successivamente è stata siglata la pace di Lodi (1454), con la quale sono stati stabiliti definitivamente i confini tra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano: Soncino e la rocca che sono passati sotto la mano della potenza milanese. E’ stata proprio in questa occasione che Francesco Sforza ha fatto rafforzare le mura attorno al castello e ha disposto la costruzione di un nuovo torrione dalla forma circolare nonostante la richiesta del popolo soncinese, con una lettera diretta al duca, per l’edificazione di una nuova rocca. Nel 1499 il castello è divenuto possedimento dei veneziani, restando sotto l’insegna del Leone di San Marco fino al 1509; in seguito è passato dai francesi nuovamente agli Sforza e nel 1535 al dominio spagnolo. Nel 1536 Carlo V di Spagna ha elevato Soncino a marchesato, infeudandolo alla famiglia milanese degli Stampa, che hanno trasformato progressivamente la rocca in residenza, costruendo nuovi corpi di fabbrica addossati alle mura interne e trasformando le strutture esistenti. Ed è sotto gli Stampa che sono stati chiamati a corte pittori del calibro di Bernardino Gatti e Vincenzo Campi, impegnati a decorare alcune sale interne del castel-
Soncino, la rocca conquista sempre
lo oltre alla cappella eretta in tal periodo. Nel 1876 Massimiliano Stampa, ultimo marchese di Soncino, ha ceduto per testamento il castello al Comune, il quale dal 1883, con l'ausilio dell’architetto Luca Beltrami, ha avviato i lavori di restauro al fine di portare la rocca al suo originario splendore, opera terminata nel 1895. STRUTTURA - Il castello di Soncino è posto in posizione strategica nei pressi dell'abitato, con il suo ingresso che dall'Ottocento si trova inserito sulla piazza. Il portale della rocca, un tempo resa accessibile da un ponte levatoio in legno, è stato sostituito dalla fine dell'Ottocento con un rivellino: esso dà accesso a una prima corte, un tempo utilizzata per il movimento delle truppe e pertanto dotata di scale che consen-
tono di avere accesso agli spalti delle mura esterne. Passato anche il secondo ingresso si giunge al cortile vero e proprio, al centro del quale si trovava un pozzo per garantire il rifornimento d'acqua in caso di assedio. Tra le torri più rilevanti del complesso (quattro in tutto), vi è indubbiamente la Torre del castellano, così chiamata perché un tempo era la residenza ufficiale del governatore della fortezza e come tale essa poteva essere isolata a sua volta dal resto del complesso in caso di attacco. La torre citata era collegata al suo interno direttamente con i sotterranei e da qui, attraverso un passaggio segreto, si poteva giungere al fossato per poter fuggire verso le campagne circostanti: è questa una delle aree decorate in maniera rinascimentale con affreschi e camini a cappa piramidale.
La torre sud-orientale, dal XVI secolo, accoglie la cappella del palazzo, realizzata come si è detto sotto i marchesi Stampa. Qui si possono ammirare ancora oggi tracce di affreschi, tra cui quello (di un artista rimasto anonimo) che raffigura lo stemma del ducato di Milano affiancato da torce e secchi d'acqua, a simboleggiare il motto personale di Francesco Sforza, "Accendo e spengo"; il soffitto è decorato con un motivo a pergolato come nel castello sforzesco di Milano. La Torre circolare è l'unica ad avere tale forma caratteristica e presenta al livello dei camminamenti una sala rotonda con calotta circolare, al centro della quale si trova un pilastro che conduce sul tetto del baluardo, di molto sopraelevato rispetto alle altre torri: ecco appunto la funzione di torre d’avvistamento.
CONTATTI - Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito turistico del Comune all’indirizzo www.soncino.org o telefonare in biglietteria al numero 0374/83188. La rocca è accessibile dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 14 alle 16. Sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19 (orario estivo fino al 29 ottobre). Inoltre da martedì a venerdì dalle 10 alle 12 e il sabato, domenica e festivi (negli orari sopra indicati) si possono visitare anche il Museo Bellico e quello Civico Archeologico Aquaria (interno castello) e, presso il centro storico di Soncino, anche il Museo della Stampa e la Sala di Vita Medioevale: il costo del tagliando d'ingresso intero è di 5 euro (17-59 anni), ridotto 3,50 euro; biglietto famiglia da 9,50 euro (genitori con figli sotto i 17 anni).
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Sabato 25 Giugno 2016
A Rivolta il nostro Jurassic Park
Sulle rive dell’Adda l’immensa area naturale dedicata ai dinosauri. Trovano spazio anche percorsi rivolti alla botanica e alla zoologia
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orse non tutti sanno, magari Steven Spielberg sì, che anche il cremonese ha il suo affascinante Jurassic Park: ebbene, stiamo parlando del suggestivo Parco della Preistoria di Rivolta d’Adda, situato sulla sponda sinistra del fiume Adda e immerso in una pregevole area naturale di oltre cento ettari costituita da un bosco secolare. Nel menu del parco sono state inserite oltre cinquanta ricostruzioni a grandezza naturale di ben trentuno specie preistoriche, tra cui artropodi, pesci, anfibi, rettili arcaici, dinosauri, pterosauri, mammiferi e uomini primitivi. L’area naturale, ricca di acque e laghetti, offre inoltre tante altre attrattive, tra cui il percorso botanico, il museo paleontologico, la possibilità di incontrare animali in semilibertà, aree attrezzate per il pic nic e il gioco, un labirinto e il gettonatissimo trenino.
PREISTORIA - I geologi suddividono i 4,6 miliardi di anni di storia della Terra in due principali intervalli di tempo: il Precambriano e l'Eone Fanerozoico. Il
primo periodo ha avuto una durata di circa 4 miliardi di anni e rappresenta non a caso la maggior parte della storia del pianeta. In questo lunghissimo intervallo di tempo sono avvenute molte trasformazioni, dalla formazione del pianeta alla comparsa degli oceani, dalla formazione di un'atmosfera ricca di ossigeno allo sviluppo dei primi organismi viventi pluricellulari. Invece durante i 500 milioni di anni dell'Eone Fanerozoico, o della “Vita manifesta”, una spettacolare evoluzione ha portato alla formazione di organismi sempre più complessi e differenziati. Questo secondo periodo è articolato in tre fasi: l’era Paleozoica, quella Mesozoica e la Cenozoica. Nella prima fase la vita esce dall’acqua, mentre nella Mesozoica i continenti si separano, assumendo una conformazione simile a quella odierna: tale periodo è definito “Era dei rettili”, visto lo
straordinario sviluppo di questi animali che hanno assunto il dominio di aria, terra e acqua con appunto la comparsa dei primi dinosauri. Il periodo si è poi concluso (145-66 milioni di anni fa) con un'imprecisata catastrofe planetaria, forse identificabile con la caduta di un enorme asteroide, che ha comportato l'estinzione di massa di una grande varietà di specie, tra cui sicuramente i dinosauri, oggi invece osservabili presso il parco. L’era Cenozoica è anche chiamata “Era dei mammiferi” in quanto sono qui iniziati i processi evolutivi che hanno portato all’arrivo dell’uomo. BOTANICA - Le foreste dell'Italia settentrionale hanno subito nel corso dei secoli diverse vicissitudini: dalle modeste attività di coltivazione degli uomini primitivi, alle bonifiche dell'epoca romana, al continuo disboscamento per lasciare posto ai campi di cereali e foraggio e alla costruzione di paesi e città degli ultimi due secoli. Solo alcuni tratti delle rive dei fiumi non sono state di-
sboscate perché i terreni, facilmente soggetti a inondazioni, sono stati ritenuti non adatti all'agricoltura: ecco che proprio in queste aree boschive possiamo oggi ritrovare gli ultimi lembi dell'originale foresta di latifoglie decidue che ricopriva le pianure settentrionali. Il Parco della Preistoria offre ai suoi visitatori la possibilità di conoscere la vegetazione di quelle formazioni boschive, o almeno ciò che di esse rimane. Nel bosco, insieme alle specie legate direttamente o indirettamente all'attività umana (pioppi, ibridi, robinia), convivono tutte le essenze legnose tipiche dell'antica foresta planiziale (farnia, olmo, pioppo, carpino, biancospino); inoltre è possibile osservare intatto anche l'ecosistema della palude.
indubbia la presenza di carnivori quali la volpe e il tasso e di alcuni insettivori come il riccio e la talpa. Tuttavia la classe che annovera il maggior numero di individui e di specie diverse è quella degli insetti: ricordiamo tra questi le stupende farfalle dai mille colori e le libellule. Per la salvaguardia di specie animali diverse, la direzione del parco ha continui e stretti rapporti con le associazioni naturalistiche e mette a loro disposizione il vasto ambiente per le "convalescenze" di animali feriti o come zona di lancio di animali da ripopolamento: tutte queste specie vivono libere in un ambiente che è pienamente consono alle loro necessità; negli appositi recinti si possono osservare cervi, asini, cavalli, capre e pecore.
ZOOLOGIA - Il Parco costituisce un grande ecosistema: infatti qui troviamo piccoli mammiferi come a esempio il coniglio selvatico, la lepre, il grazioso scoiattolo e il ghiro, quest’ultimo vivacissimo a primavera dopo il letargo. E'
CONTATTI - Per informazioni riguardo il Parco della Preistoria si può visitare l’ottimo sito internet dedicato all’indirizzo www.parcodellapreistoria.it o telefonando al numero 0363/78184; via email a info@parcodellapreistoria.it.
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Salute
Sabato 25 Giugno 2016
GLI ORARI
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. centro prelievi - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
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di Giulia Sapelli
e è vero che a Cremona l'estate ha tardato a farsi sentire, è anche vero che proprio in questi giorni anche nel nostro territorio le temperature stanno iniziando a diventare estive. E per quanto sia presto per preoccuparsi, è comunque sempre necessario prestare attenzione ai problemi che possono provocare afa e caldo intenso, soprattutto se associati agli elevati tassi di umidità tipici delle nostre zone, insieme a forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Tutte queste cose possono essere infatti causa di malori e problemi di salute. A questo proposito Regione Lombardia sta portando avanti una campagna informativa per promuovere l'attenzione al problema, specialmente per quanto riguarda le categorie più a rischio. Un’esposizione prolungata a temperature elevate può provocare disturbi lievi, come crampi, svenimenti, gonfiori, o di maggiore gravità come lo stress da calore o il colpo di calore. Le ondate di calore non colpiscono la popolazione in maniera omogenea. Alcuni sottogruppi, infatti, risultano essere maggiormente esposti per ragioni riconducibili a particolari condizioni personali, sociali e di salute: gli anziani sono i soggetti più a rischio di malesseri dovuti alle alte temperature, il loro organismo infatti può essere meno efficiente nel compensare lo stress da caldo e rispondere adeguatamente ai cambiamenti di temperatura. Nelle categorie a rischio rientrano anche: i malati cronici e, in particolare, i malati di malattie croniche polmonari e cardiovascolari, diabete, malattie neurologiche come il morbo di Parkinson e le demenze; le persone non autosufficienti perché dipendono dagli altri per regolare l’ambiente in cui si trovano e per l’assunzione di liquidi; chi assume abitualmente farmaci perché il meccanismo di azione di alcuni medicinali può essere potenziato dal caldo o può favorire direttamente disturbi causati dal calore; i neonati e i bambini piccoli che, per la ridotta superficie corpo-
Con temperature superiori ai 35 gradi possono sorgere complicazioni
Caldo in arrivo: la Regione mette in guardia dai rischi
rea e la mancanza di una completa autosufficienza, possono essere esposti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea e a disidratazione, con possibili conseguenze dannose sul sistema cardiocircolatorio, respiratorio e neurologico; la persona, anche giovane, che facendo esercizio fisico o svolgendo un lavoro intenso all’aria aperta si disidrata più facilmente degli altri. E’ comunque importante per tutti adottare stili di vita adeguati e sapere come comportarsi nel caso di un colpo di sole o di un collasso da calore. Per informare i cittadini sui possibili disagi causati dal caldo estivo, Regione Lombardia ha predisposto
a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio
l’opuscolo “Solo il bello del caldo” in cui sono racchiusi alcuni consigli generali e i comportamenti da tenere o evitare per prevenire i disturbi legati alle ondate di calore e i sintomi cui fare attenzione. Ad esempio è bene ricordare che il pericolo si insinua quando la temperatura esterna supera i 32-35 grdi e quando l'alta umidità impedisce una regolare sudorazione. La situazione è peggiorata quando la temperatura in casa è superiore a quell esterna.Tra le regole da seguire sempre, dunque, la Regione raccomanda: di bere pesso, di non svolgere attività all'aperto nelle ore più calde (11-17), di rinfrescare quanto possibile gli ambienti domesti-
ci e di lavoro, possibilmente evitando gli sbalzi termici eccessivi. Quando si esce meglio coprirsi con cappellino e occhiali scuri, indossando indumenti chiari composte di fibre naturali. In caso di mal di testa provocati dal sole, meglio bagnarsi il capo con acqua fresca. I bollettini del disagio da calore. Per le città di Milano e Brescia durante l’estate sono consultabili i bollettini emessi a cura del Centro di Competenza Nazionale del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale. Per gli altri capoluoghi di Provincia, è altresì possibile consultare il bollettino emesso da Arpa Lombardia, basato sull’indice bioclimatico Humidex.
Doping, nel 2015 controllati dai Nas 190 eventi sportivi
attività fisica prima di tutto
Ho 60 anni, svolgo lavoro d'ufficio quindi sedentario, faccio poca attività fisica, la mia domanda è questa: ho il colesterolo e trigliceridi alti pur non mangiando grassi, insaccati o formaggi… cosa sbaglio nel mangiare? Quali alimenti vanno assolutamente vietati? Aggiungo che mangio anche pochi farinacei (tre fette biscottate al mattino 50 gr. pane a pranzo e 50 a cena), il mio errore dov'è? Leggendo la sua mail ho notato che già da sola ha ipotizzato delle risposte alle domande che pone: "ho il colesterolo e i trigliceridi alti " però: "faccio poca attività fisica e non mangio nè insaccati nè formaggi"... Il fatto di fare poca attività fisica è un fattore che può peggiorare il suo problema, in quanto il movimento aiuterebbe a contrastare il colesterolo totale, facendole aumentare quello cosiddetto "buono". Oltre a non mangiare formaggi e insaccati, dovrebbe fare attenzione anche ad altre fonti di colesterolo come carni, specie quelle grasse, e uova, considerando anche il fatto che l'organismo stesso ne produce una certa quota. Sarebbe importante capire intanto quali sono i valori dei due parametri alterati (colesterolo e trigliceridi) e in base a questo e ad un'accurata anamnesi alimentare, provare ad organizzare una giornata alimentare equilibrata. Purtroppo mi ha dato pochissimi dati per poter rispondere alle ulteriori domande che mi pone. La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 Gadesco Pieve Delmona: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0372-803801 CREMA SPAZIO BENESSERE VIA CASTELLO 12. Cel 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134
Nel corso dell’anno 2015, la Sezione per la Vigilanza ed il controllo sul Doping e per la tutela della salute nelle attività sportive del Comitato Tecnico Sanitario (Cvd), istituita presso il Ministero della Salute, ha programmato controlli antidoping anche con il supporto del Comando Carabinieri per la tutela della salute - Nas su 190 manifestazioni sportive: nel 93,2% di queste (177 manifestazioni) i controlli si sono svolti regolarmente, mentre in 13 manifestazioni non sono stati portati a termine (6,8%). Nel 2015 non è stato predisposto alcun controllo fuori gara. Sono stati sottoposti a controllo antidoping 860 atleti, di cui 591 maschi (68,7%) e 269 femmine (31,3%) con un età media di 27,6 anni (28,2 i maschi e 26,1 le femmine). Il 20,8% degli atleti sottoposti a control-
lo antidoping (179), sono stati esaminati su specifica richiesta dei Nas. Di questi, 152 sono maschi (84,9%) e 27 femmine (15,1%). Degli 860 atleti controllati sono risultati positivi ai test antidoping 25 (5 femmine e 20 maschi), con una sostanziale differenza di genere: la percentuale di positività risulta pari al 3,4% per gli uomini e all’1,9% per le donne. La differenza di genere si nota nell’età media degli atleti risultati positivi: 39,3 anni per gli uomini e 31,2 per le donne. Nel 2015, la percentuale più elevata di principi attivi rilevati ai controlli antidoping appartiene alla classe degli agenti anabolizzanti (34,1%); seguono i diuretici e gli agenti mascheranti (14,6%) e i corticosteroidi (14,6%).
cultura&spettacoli
A Crema il corso di fumetto
A Crema nasce il primo corso di fumetto, grazie al quale si possono imparare le tecniche fondamentali e approfondire le tematiche di questa seguitissima arte. Le lezioni (una a settimana, della durata di due ore a partire da ottobre), saranno tenute dal maestro
Andrea Fontana. affermato autore che recentemente ha vinto il prestigioso “Lucca project contest”. Il corso è rivolto a tutti e i lavori del partecipanti saranno esposti nella 2ª edizione di “Crema.comX” in programma nella primavera del 2017. Info: 348-7418213.
Una delle più affascinanti voci nere del jazz si esibirà a Palazzo Trecchi venerdì 8 luglio alle 21.30
Cresce l’attesa per il concerto della Bridgewater
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dalla redazione
resce l’attesa per il cencerto di Dee Dee Bridgewater, una delle più affascinanti voci nere del jazz americano, che inaugurerà la seconda edizione del festival Acque Dotte. «Porto l’Italia nel cuore, non vedo l’ora di suonare per voi», ha affermato la cantante, protagonista di uno spettacolo attesissimo, sia perché sarà l’unica data estiva della Bridgewater nel centro-nord Italia, sia perché la cantante di Memphis onorerà sul palco il decennale dell’uragano Katrina con uno straordinario omaggio alle persone e alla cultura di New Orleans. L’appuntamento è per venerdì 8 luglio, alle 21.30 nella cornice di Palazzo Trecchi a Cremona, per il battesimo del festival con la Bridgewater. In scaletta, oltre ai brani del nuovo al bum “Dee Dee’s feathers”, ci saranno anche alcuni pezzi che ha registrato con Theo Croker e canzoni tratte dal suo repertorio. Considerata una della cantanti jazz più conosciute della sua generazione, Dee Dee Bridgewater si è ispirata nel corso della sua carriera musicale a personaggi importanti quali Ella Fitzgerald, da lei denominata la “First lady del jazz”. Sposata al trombettista Cecil Bridgewater, ebbe la completa ma-
Quattro spettacoli di danza
Dee Dee Bridgewater in concerto
turazione artistica e i primi grandi riconoscimenti a livello di critica e di pubblico dopo essersi trasferita in Francia all'inizio degli anni ottanta, imponendosi come raffinata interprete di un vasto repertorio che spazia dagli standard alle tendenze più
recenti, con un particolare apprezzamento per il suo modo di reinterpretare il repertorio di Billie Holiday e di altre grandi cantanti del passato. I biglietti sono disponibili sia sul sito www.vivaticket.it, che presso la biglietteria del Museo Civico di
Un doppio appuntamento, oggi pomeriggio per Cremona Danza: in scena il “Maris team in danza” (alle ore 16) di Raffaella Scarinzi con lo spettacolo “Sognando e danzando Shakespeare”, mentre a seguire le allieve dell’Lecolededanse (ore 17.15) di Laura Costa proporranno Giselle & Co. Il “Maris team in danza” presenta un saggio interamente dedicato all’opera di Shakespeare, il cui quattrocentesimo anniversario di morte viene celebrato proprio
Che musica ragazzi alle ore 18 a Crema
“Che musica ragazzi!” è il titolo del concerto che vede protagonista il Folcioni Jazzlab Quintet, oggi alle 18 nei chiostri del San Domenico a Crema. Il Folcioni Jazzlab Quintet è composto da strumentisti di esperienza, anche se non professionisti (Paola Tezzon al violino, Riccardo Bianchi alla tromba, Andrea Marchesetti al sax tenore, Alessandro Confortini alla chitarra elettrica, Enrico Zaninelli alla batteria, diretti da Enzo Rocco), propone una rielaborazione di una serie di classici di autori della letteratura jazzistica (Armstrong, Ellington, Monk, Coleman, Coltrane, Mingus, Mengelberg). I musicisti prendono spunto da un tema scritto, ma sempre arrangiato e organizzato in tempo reale elaborando improvvisazioni totalmente estemporanee, spesso addirittura a partire da spunti creati con la collaborazione del pubblico. Agli strumentisti si aggiunge un “conductor” il quale, ovviamente a sua volta improvvisando, tenta di coordinare le esecuzioni attraverso una serie di piccoli suggerimenti e segnali (gestuali, verbali o grafici) atti a cercare di fare comunicare il più possibile fra loro gli improvvisatori. Il “conductor” raccoglie al volo le idee dei musicisti durante la performance, le sottolinea e le fa rapidissimamente circolare, nel caso ne fornisce di proprie nel tentativo di rendere più organica, fluida e logica possibile l’improvvisazione che nel suo farsi definisce la forma, il modo, il colore, la direzione strutturale ed emotiva della musica. La serata è in sostanza una presentazione del lavoro del laboratorio. Laboratorio, appunto, work in progress, luogo dove si sperimentano e sviluppano idee e dove si apprende per osmosi e per sovrapposizionecontrapposizione-confronto di punti di vista, non attraverso l’applicazione di formule precostituite. Jazz, insomma.
Cremona. Dopo il concerto d’esordio, il Festival acque dotte 2016 proporrà altri dieci prestigiosi spettacoli, con l’acqua quale filo conduttore e si sviluppa sull’asse Cremona-Salò, città gemellate nel nome del violino e della liuteria.
quest’anno. Vedremo boschi incantati, feste in maschera, scene di amore e gelosia, incontri di streghe. Doppio appuntamento anche domani sera: alle ore 20.30 sul palco del Teatro Ponchielli si esibiremmo gli allievi di Danzarte di Mariagrazia Cavalli in “Ad occhi chiusi”, mentre alle ore 21.45 sarà Il sorriso di Hathor di Enrica Lena a presentare le coreografie “La bisbetica domata” e “I mille volti di Afrodite”.
Alessio Pollutri stasera ad “Alice”
Domenica sera alle 21, appuntamento di teatro e letteratura per tutti ad “Alice nella città”. Lo spazio di Castelleone ospita, infatti, l’attore e scrittore Alessio Pollutri (nella foto) già protagonista della stagione di teatro ragazzi di “Alice” con la residenza “Madame Rebinè” nei primi mesi dell’anno e - in qualità di scrittore vincitore del premio “miglior albo 8-12 anni” al concorso Syria Poletti (2013). Per l’occasione, Pollutri propone un incontro-spettacolo costruito a partire dal proprio libro “Come un colibrì”, edito da Edizioni Il Ciliegio nella collana Teenager. La peroformance si ispira alle dinamiche classiche delle presentazioni letterarie e ne diventa una sorta di parodia. Interpretando il ruolo dell’autore, del moderatore e dell’attoreballerino, Alessio si comporterà come il protagonista del suo libro e utilizzerà la fantasia per riempire il vuoto che ha affianco. La trama del libro è avvincente e coinvolgente: tutto ha inizio con una lettera dalla strana calligrafia che arriva a casa di Sandro Zucca un giorno di marzo, quando fioriscono le magnolie di via Gabetti e a Torino arriva la primavera. Sandro apprende che il suo vecchio amico immaginario è in punto di morte e decide di tornare nel paese delle campane per ricucire un buco del suo passato che per anni ha dimenticato. Da qui ha inizio un viaggio in cui i ricordi si intrecciano agli avvenimenti presenti e la fantasia diventa lo strumento con cui riempire i vuoti della vita.
Il fascino della Rocca protagonista nel week end
A Soncino è in programma la 17ª edizione di “Cala la notte si illumina la Rocca” ambientata nel Medioevo
Il fascino di un borgo medievale e di una Rocca Sforzesca tra le meglio conservate in Lombardia, un centinaio di figuranti vestiti con abiti d’epoca, accampamenti militari rigorosamente allestiti e un mercato medievale con prodotti accuratamente ricercati e selezionati. E’ quello che la Pro Loco di Soncino propone per la 17ª edizione di “Cala la notte si illumina la Rocca” che si terrà a Soncino oggi e domani. Si potranno ammirare scene di vita quotidiana, tornei di ascia e lancia, spettacoli di maestri d’arme e entusiasmanti dimostrazioni cavalleresche mentre dame, giullari, imbonitori, artigiani, musici e numerosi personaggi in costume faranno rivivere le goliardiche e suggestive atmosfere dell’epoca. In occasione della “Notte romantica dei borghi più belli d’Italia”, in programma oggi, si potrà assistere e soprattutto partecipare ad un vero matrimonio celtico e medievale. Chi lo vorrà, infatti, potrà “farsi sposare” secondo il rito celtico e medievale usato in passato per la celebrazione dei matrimoni. Sarà possibile gustare prelibati manicaretti ai piedi dell’antico maniero, farsi incantare dalla voce dalle melodie delle Uttern con Denise Cannas e lasciarsi trasportare in un mondo magico grazie al gruppo “Ira Tenebris” che presenterà “Origines”, uno spettaDopo il successo della scorsa estate, gli appuntamenti musicali sul fiume sono tornati ieri e proongono altre tre serate per dare il benvenuto all’estate con un omaggio all’inscindibile legame tra fiume e musica. Il fiume viene principalmente percepito come relax, natura incontaminata ed ambiente e la sull’Adda rappresenta un
La Rocca Sforzesca di Soncino di notte
colo di fuoco e acrobatica aerea che si terrà nei fossati della Rocca Sforzesca, una degna conclusione per questa straordinaria “Notte romantica”. La domenica sarà impreziosita dall’evento più atteso, il 3° Torneo di ArcieriaCittà di Soncino che vedrà sfidarsi i migliori arcieri professionisti della Lombardia. Quest’anno prenderà il via anche il torneo di cucina medievale, i
concorrenti dovranno competere a suon di mestoli e cucchiai, in un’ambientazione unica, capace di ricreare i fasti e le suggestioni di un passato ricco di fascino e magia. Le giornate saranno all’insegna di antichi giochi, gare di spada e lancia, tornei di tiro con l’arco, dove il pubblico potrà assistere e cimentarsi imparando i segreti di queste antiche discipline.
CASALMAGGIORE Nel 20º anniversario della Biblioteca civica Mortara, oggi alle 18.30 prende il via la rassegna “Stupor mundi - Giappone” (giugno-dicembre 2016). Nell’occasione sarà inaugurata la mostra fotografica di Monica Benassi dal titolo “Il respiro del tempo”. Seguirà rinfresco con assaggi di cibi giapponesi a cura dello chef Giovanni Ottolini.
Emozioni in musica navigando sull’Adda
viaggio magico, da sperimentare nella lentezza di un paesaggio che varia a poco a poco per vivere al meglio questa magia del fiume, trasformando però la semplice navigazione in un’esperienza da ricordare. Musica e gusto saranno gli ingredienti degli
appuntamenti in navigazione sull’Adda che, tra note, sapori e panorami dall’ imprevedibile fascino, vi conquisteranno e vi trascineranno nell’atmosfera del Mississippi di inizio novecento. Si parte da Lodi alle 18.30 e alle 20, si naviga per circa 1 ora, al tramonto
o all’imbrunire, tra panorami indimenticabili e gli affascinanti colori che la natura ci regala in questa stagione… e mentre le melodie e il ritmo del jazz iniziano confondersi con il lento fluire del fiume, si potranno assaporare le produzioni dop del territorio pia-
centino. L’aperitivo è a buffet e la musica dal vivo vedrà protagonisti, l’8 luglio, il 29 luglio e il 9 settembre, Gianni Satta alla tromba e Roberto Lupo alla batteria, che proporanno tre differenti serate con tre generi musicali diversi per tre indimenticabili emozioni: serata New Orleans, serata blues e serata swing. Info: 333-9043539 - 333-9043511.
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Taccuino
Sabato 25 Giugno 2016
Insalata di puntarelle e uova di quaglia
Le Ricette - Secondi Freddi Ingredienti per 4 persone • 12 noci di capesante • Un mazzettino di asparagi sottili • Un pompelmo rosa • La scorza di un limone verde non trattato • 50 g di insalatina misticanza • 20 g di zenzero fresco • 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva • 2 cucchiai di succo di pompelmo • 2 cucchiai di succo di limone • 2 cucchiaiate di maionese • Sale e pepe bianco
numeri utili Cremona
Insalata di capesante e asparagi
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968
preparazione
Ingredienti • per 4 persone • un mazzetto di prezzemolo • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva • pepe macinato al momento
• un grosso mazzo di puntarelle • 24 uova di quaglia • 6 filetti di acciuga sott'olio • 2 cucchiai di aceto
•Pulite gli asparagi, lavali delicatamente, fateli cuocere brevemente al vapore per cinque minuti e passali un istante in acqua fredda per arrestarne la cottura. • Sbucciate il pompelmo al vivo e ricavate gli spicchi eliminando l'eventuale pellicina residua. • Mondate la scorza di limone e tagliatela a filetti.
Preparazione • Separate le puntarelle, dividetele a metà e affettatele finemente. • Mettetele in una ciotola con acqua ben fredda e lasciatele in frigorifero ad "arricciarsi" per alcune ore. • Prima di servirle scolatele bene e tamponatele con un telo. • Mettete le uova di quaglia in una casseruola coperte d'acqua fredda, portate a ebollizione, spegnete dopo 30 secondi, scolatele e passatele sotto l'acqua fredda. • Sgusciatele e tagliatele a metà. • In una piccola casseruola stemperate a fuoco dolce le acciughe con l'aceto, aggiungete l'olio poco alla volta mescolando con una piccola frusta, togliete dal fuoco e incorporate un cucchiaio di prezzemolo tritato e una macinata di pepe. • Versate la salsa sopra le uova e servitele con le puntarelle.
• Lavate l'insalata e sgocciolatela. • Sbucciate lo zenzero, tritalo, mescolalo agli ingredienti del condimento e conservate la salsina a parte. • Scaldate sul fuoco una padella antiaderente spennellata di olio, e fate dorare a fuoco vivo le noci di capesante mezzo minuto per lato. • Trasferitele sulla carta assorben-
te e tagliate quelle più grosse a metà. • Mescolate delicatamente l'insalata con gli asparagi e il pompelmo. Distribuiteila nei piatti, aggiungete le capesante, la scorza di limone, condite con la salsa allo zenzero e servite subito finché le capesante sono ancora tiepide.
POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881
Carpaccio ai tre colori
Ingredienti per 4 persone
• 250 g di filetto di vitello, fettine sottilissime • 3 costole di sedano • 150 g di porcini surgelati o champignons • 4 palmito in scatola • 100 g di insalatina • Grana • Olio evo • Un limone • Sale e pepe
VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511
Preparazione
• Pulite l'insalata e i funghi e affettate quest'ultimi sottilmente. • Affettate il sedano e i palmiti. • Tagliate in due e il limone, spremetelo e filtratene il succo. • Emulsionate 4 cucchiai di olio con 4 di succo di limone, un pizzico di sale e una macinata di pepe. • Disponete l'insalata in un piatto e distribuitevi sopra le fettine di carne. • Irroratele subito con metà della vinaigrette preparata. • Completate con i funghi, il sedano, le rondelle di palmito e il grana ridotto in scaglie. Irrorate con la vinaigrette rimasta, versata a filo, e servite subito.
PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
numeri utili Casalmaggiore
Via Caprera Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Luglio
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500
Via Volturno Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre
POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
Via Cà del Vescovo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Giugno
MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 Museo del bijou Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
• Via Volturno (tratto da Via Magenta a Via Garibotti) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta dell'acqua potabile e della condotta della fognatura. (Fine lavori: 30/09/2016). • Via Cà del Vescovo (tratto da via Aleni a via Postumia) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile (Fine lavori: 30/06/2016). • Via Caprera - Cantiere per la riqualificazione dei sottoservizi. L’opera è necessaria per la sostituzione della rete elettrica di bassa tensione e inoltre si procederà al rifacimento, se necessario, degli allacci all’acqua potabile. Durante gli interventi sarà ristretta la carreggiata nel tratto di strada interessato dal cantiere e garantito l’accesso pedonale alle proprietà laterali. Le modifiche alla viabilità saranno evidenziate con apposita segnaletica. (Fine lavori: 30/07/2016)
lettere@ilpiccologiornale.it
La Bissolati deve fare punti a Osio
PALLANUOTO
Streetball Tre giorni di basket, musica e solidarietà, in ricordo dell’amico Roberto. E’ iniziato ieri (fino a domani), l’appuntamento con il 3vs3 Classics’ Streetball – Memorial Robi Telli, giunto alla sua nona edizione. Il programma, ricco di novità, come il torneo femminile e un festival musicale gratuito, ha come unico scopo quello di ricordare Roberto Telli, portando avanti i valori in cui credeva, amicizia solidarietà e
sport
lo
Causa il maltempo, la Bissolati ha dovuto rinviare il match casalingo contro la Metanopoli San Donato ed ora vanta un solo punto di vantaggio sul Gam Team Brescia. Stasera a Osio serve un colpo esterno. CLASSIFICA (24ª giornata) Varese 59; Canottieri
Responsabile Fabio Varesi
Milano 55; Locatelli Genova 45; Vigevano 36; Treviglio 32; Metanopoli San Donato* 32; Busto Nuoto 29; Aquatica Torino 27; Sport Time Osio, Bocconi Sport 24; Bissolati* 20; Gam Team Brescia 19; Milano 2 10. *Una partita in meno.
Tre giorni di basket in ricordo di Roberto Telli
condivisione e promuovendo la sua più grande passione: il basket. La kermesse prosegue oggi, sul parquet del Campetto Roberto Telli, dove si giocheranno i gironi di qualificazione dei tornei Under per le annate dal 1997 al 2002, Senior maschile e per la prima vol-
ta Senior femminile. Durante la giornata andrà in scena anche l’All star baskin, ovvero una partita dimostrativa di baskin, lo sport nato a Cremona e pensato per permettere a giovani normodotati e giovani disabili di giocare nella stessa squadra. A seguire, di nuovo al Parco Ex Colonie Pa-
dane, si terrà il “Tanta Robba party”, la festa più attesa dell’estate cremonese sia dai cestisti ,sia dai profani del basket. Domani, invece, a partire dalle ore13, si terranno i playoff e le finali dei tre tornei (Under maschile e femminile), la Slam dunk competition (gara di schiac-ciate) e le fi-
nali della 3 Point shot competition. Al termine, le premazioni e l’aperitivo offerto dagli Amici di Robi. Le squadre vincitrici dei tornei maschile e femminile rappresenteranno Cremona alle finali nazionali Fisb che si terranno in agosto a Riccione. Anche i più piccoli saranno, infine, protagonisti del 3vs3 Classics’ Streetball – Memorial Robi Telli. Sarà infatti a loro dedicata un’area in cui potranno giocare.
La Vanoli sfoglia la margherita
Dopo la conferma di quattro giocatori, si attendono ancora i primi acquisti, ma c’è tutto il tempo per operare al meglio
SERIE A Sfumato il play Needham, la dirigenza sta ancora valutando i possibili rinforzi, soprattutto quelli americani
S
di Giovanni Zagni
ono giorni di grande attività per lo staff tecnico e per la dirigenza della Vanoli, trascorsi tra visionare filmati, accedere ad informazioni sulla disponibilità mentale di quei giocatori che interessano, nonché sui costi dell’eventuale ingaggio al fine di ap-prontare una squadra in linea con le aspettative, partendo dai già confermati Turner, Biligha, Gaspardo e Mian. Dopo la seppur dolorosa rinuncia a Vitali e Cusin, i citati 4 giocatori rappresenteranno la continuità del “progetto Vanoli” per il campionato a venire, a partire dalla scelta di fondo che dovrebbe portare a Cremona almeno tre o quattro stranieri, la maggior parte dei quali di scuola statunitense. Non siamo in grado, al momento e sicuramente sarebbe prematuro farlo, di snocciolare nomi a casaccio, perché le disponibilità sono tante sia dal punto di vista tecnico, sia per quel che riguarda i costi di gestione e tradizionalmente va rilevato come il mercato degli stranieri sia sempre l’ultimo a chiudersi. Chia-
La Parmesani si è aggiudicata il “Bulgheroni”
BASKET femminile
basketmercato
Cervi a Reggio e Carter a Sassari i migliori colpi
Mian è uno dei quattro confermati dalla Vanoli (foto Mario F. Rossi)
ramente il tempo non manca, per cui la società farà con calma le proprie scelte, anche avendo riguardo ad una eventuale partecipazione alle Coppe Europee,
La più piccola della famiglia Parmesani, ovvero Federica, si è fatta onore al “Bulgheroni” con la rappresentativa della Lombardia, che si è aggiudicato il prestigioso trofeo che ogni anno vede le selezioni giovanili regionali italiane affron-
alla quale la Vanoli avrebbe diritto, ma che potrebbe decidere di rinunciare. Intanto, diciamo che il nome di Derek Needham, play della Grissin Bon Reg-
tarsi a Bormio. Insieme alle sue compagne Federica è stata protagonista rappresentando nel modo migliore il Basket Team Crema, al termine di una stagione che l’ha vista mettersi in luce nelle formazioni Under 13 e Under 14 azzurre.
gio Emilia, che pareva interessare alla Vanoli, è sfumato perchè Reggio l'ha riconfermato, come ribadito nell’articolo a fianco. Sarebbe stato sicuramente un ingaggio interessante perché il giocatore, a nostro parere, poteva rappresentare un primo tassello “pesante” nel futuro roster. Ma non disperiamo, perché Andrea Conti ed i suoi collaboratori troveranno alternative valide nelle prossime settimane.
volley serie a1
Pomì, dopo la Peric è in arrivo una big
Klara Peric
Mentre le ragazze si preparano in vista degli impegni del Lega Volley Summer Tour 2016, che inizierà sabato 9 luglio, la società continua nell’impegno di potenziare la squadra in vista del campionato. Alcuni affari si stanno definendo, un paio invece si sono conclusi in settimana. Il primo è quello che ha portato in Baslenga Klara Peric, astro emergente del volley croato, che sarà la seconda palleggiatrice, alternativa di Carli Lloyd. La giovane atleta, classe ’98, ha firmato un contratto triennale. Klara ha solo 18 anni, ma due anni gioca titolare nell'Haok Mladost Zagreb, squadra con cui quest'anno ha vinto campionato e Coppa nazionale ed è stata eliminata in Challenge Cup dal Nantes, mentre nel 2014-2015 aveva
trionfato in Coppa arrivando seconda in campionato. Con la maglia della Nazionale giovanile croata ha disputato in marzo le qualificazioni all’Europeo Under 19. «Non credevo che una squadra del livello della Pomì fosse interessata a me», ha affermato l’alzatrice. Sulla seconda operazione conclusa invece si continua a mantenere il riserbo. Il velo si alzerà martedì prossimo, 28 giugno, nel corso di una conferenza stampa che sarà organizzata nella sede della Baslenga alle 14 per la presentazione ufficiale. Facile dedurre che si tratti di una big, che poi corrisponda al nome di Samanta Fabris o Lucia Bosetti, le due da tempo papabili per vestire il rosa, non è dato sapere. Vanni Raineri
Domani a Rieti Desalu cerca Rio ATLETICA
Secondo tentativo di Fausto Eseosa Desalu per centrare il tempo per Rio 2016. Domani lo sprinter casalese sarà in gara agli Italiani di Rieti, inseguendo il 20”50 sui 200 metri che lo qualificherebbe alle Olimpiadi brasiliane: alle 17.40 scatterà la batteria, alle 18.55 la finale (diretta su RaiSport 1). L’impresa non gli è riuscita al recente Golden Gala di Roma e in caso avrà un’ultima possibilità agli Europei di Amsterdam dal 6 al 10 luglio.
Anche se piano, il basketmercato inzia a muoversi. L’Olimpia Milano ha ingaggiato Davide Pascolo, interessantissimo giocatore già nel giro della nazionale. Nell’ultima stagione ha segnato 12.2 punti con il 57.5% da due, l’80.0% dalla lunetta. Ma è in arrivo una grande perdita per il roster milanese: infatti, nelle ultmime ore è arrivato l’annuncio del capitano Alessandro Gentile, che dichiara che l’anno prossimo giocherà in Nba e più precisamente con gli Houston Rockets, squadra di Mike D’Antoni. Per quanto riguarda Reggio Emilia, ufficializzata la separazione dopo 7 anni da OJ Silins e confermato il playmaker americano Derek Needham, ci sarà il ritorno di Riccardo Cervi che nella giornata di lunedì ha firmato un contratto che lo legherà con la società emiliana per 3 anni. La squadra più attiva in questo momento è sicuramente la Dinamo Sassari che in pochi giorni ha messo a segno molti e rilevanti acquisti. Il primo è stato Dusko Savanovic, ala grande proveniente dal Bayern Monaco e qualche giorno dopo è stato ufficializzato JohnsonOdom, ex Cantù. La società sarda ha poi messo sotto contratto anche Tautvydas Lydeka, centro lituano, ex Pesaro. Un altro acquisto è il giovane Diego Monaldi, proveniente da Proger Chieti, con cui ha giocato le ultime due annate. Ma il colpo più importante rimane sicuramente l’acquisto di Josh Carter, che in passato ha giocato a Siena. Un’altra squadra che ha messo a segno diversi colpi è l’Auxilium Cus Torino, che ha acquistato Abdel Fall, alacentro proveniente dalla Novipiù Junior Casale e Valerio Mazzola, in arrivo dalla retrocessa Virtus Bologna. Ma l’acquisto più importante è il playmake Giuseppe Poeta. Matteo Frittoli
Sport
24 Dopo gli acquisti di Belinghieri, Gemiti e Salviato, la Cremonese sta pensando alle conferme: in primis quella di Ravaglia Sabato 25 Giugno 2016
Brighenti sempre più vicino alla B
I
CALCIO LEGA PRO Sul bomber grigiorosso è forte l’interesse di Pro Vercelli e Perugia. Piace Vantaggiato di Matteo Volpi
l primo obiettivo di mercato in casa grigiorossa è la riconquista della piazza. Mentre l’attenzione di gran parte degli appassionati è rivolta alle innumerevoli voci di mercato, la società inizia a muoversi per ricucire i rapporti con un ambiente andato troppo sommerso negli ultimi anni dal predominio della Vanoli e persino della Pomì. Michelangelo Rampulla, un tempo ex portiere divenuto eroe nel cuore dei tifosi grigiorossi per quel gol segnato si testa all’Atalanta, ora presidente, sa bene quanto può incidere l’entusiasmo di una piazza come Cremona nel cammino per un grande traguardo. E il grande traguardo è lui stesso ad annunciarlo, anche se in tono scherzoso. Dopo la conferenza stampa ufficiale, nei giorni scorsi, ecco l’intervista su un quotidiano nazionale come “La Gazzetta dello Sport” in cui si sottolinea il senso di appartenenza ai colori grigiorossi e l’incontro con il sindaco Galimberti. Mosse senza dubbio istituzionali, che confermano tuttavia come sia costante e operativa la carica impartitagli dal Cavalier Arvedi. Un tassello importante dal quale ripartire, in attesa di conoscere, poco alla volta la fisionomia della nuova squadra che tra meno di un mese inizierà a sudare agli ordini di mister Tesser. Sul fronte mercato, nel frattempo, Stefano Giammarioli ha dichiarato ad alcuni siti internet che avvierà contatti con Pantaleo Corvino, tornato ad essere diesse della Fiorentina, per avviare rapporti di collaborazione in tema di settore giovanile
PROBABILE GIRONE A 2016-2017
Alessandria Bassano Virtus Bellinzago (promosso dalla D) Como (retrocesso dalla B) Cremonese FeralpiSalò Giana Erminio Lumezzane Mantova Modena (retrocesso dalla B) Padova Parma (promosso dalla D) Pavia Piacenza (promosso dalla D) Pordenone Pro Piacenza Reggiana Renate Südtirol Venezia (promosso dalla D) In caso di ripescaggio in Lega Pro del Cuneo, la Reggiana potrebbe passare nel girone B
Brighenti lascerà la Cremo (foto © Ivano Frittoli)
con la Viola. Contatti importanti come, ad esempio, quello che ha portato all’Inter Rey Manaj, dal cui riscatto (formalizzato dall’Inter proprio negli ultimi giorni), la società grigiorossa ricaverà un’entrata di 800mila euro. Un introito importante che spianerà la strada sul fronte mercato, così come l’eventuale
cessione in serie B di capitan Brighenti. Nelle ultime ore, sul bomber sembra esserci il forte interesse della Pro Vercelli, ma anche il Perugia sembrerebbe farci un pensierino. In entrata, ieri la società ha ufficializzato gli ingaggi di Belinghieri, Gemiti e Salviato, mentre restano valide le piste che porta-
no a Vantaggiato, Antenucci, Ghiringhelli e Stanco. Ma in settimana ci attendiamo anche importanti annunci sul fronte della riconferme. In primis, a costo di essere ripetitivi, quella di Ravagalia tra i pali. A seguire, quella di Pesce in mediana e, perché no, anche quella di Sansovini in attacco.
SERIE D La giovane punta cresciuta nell’Inter, arriva dal campionato svizzero
ECCELLENZA Il Crema ha ingaggito il difensore
Dopo aver scelto il nuovo allenatore per la prossima stagione (Paolo Curti), la Pergolettese ha iniziato le prime manovre di mercato. Per prima cosa, la società gialloblu ha confermato il centrocampista Alberto Boschetti (classe ’96), che ha dichiarato: «Ho sempre detto che, prima di prendere qualsiasi decisione, volevo parlare con la società a cui sono riconoscente per avermi dato la possibilità di farmi conoscere. E’ bastato un incontro con la dirigenza per trovare subito l’accordo per la prossima stagione. Sono felicissimo di continuare il mio cammino calcistico con la Pergolettese, in un ambiente in cui mi sono trovato benissimo. Aspetto di conoscere meglio il nuovo mister Curti, che so' di essere stato una tra le sue prime richieste di riconferma». Poi è arrivato il primo rinforzo: si tratta dell’attaccante esterno Thomas Pedrabissi, nato a Como nel 1995 e che ha vissuto tutta la sua crescita calcistica nel settore giovanile dell’Inter (dal 2006 al 2013). Nel 2012 ha fatto parte della rappresentativa Nazionale
Mario Scietti lascia la Pergolettese, ma resta a Crema. Nei giorni scorsi, infatti, la dirigenza dall’Ac Crema ha raggiunto l’accordo con l’ex gialloblu. Scietti è nato nel 1989 a Sant’Angelo Lodigiano e vanta oltre 250 presenze fra serie D e Lega Pro. Capitano dellaPergolettese nelle ultime quattro stagioni, la sua carriera è stata altresì caratterizzata dall’importante esperienza nel Pizzighettone, in cui ha avuto la possibilità di formarsi e divenire un giocatore di assoluta affidabilità. «Sono contento di vestire la Mario Scietti mostra la maglia del Crema maglia nerobianca - ha rivalto il giorno della presentazione perché ho colto con enorme entusiasmo le progettualità dell’associazione sportiva, non solo in ambito prettamente calcistico, che mi hanno convinto fin da subito. So che farò parte di una squadra che punta al massimo risultato e questo è lo stimolo di cui ho bisogno. Dopo tanti anni passati nella stessa squadra, un giocatore sente il bisogno di nuove motivazioni; sono certo di aver trovato l’ambiente ideale per continuare a esprimermi sui miei livelli».
La Pergolettese punta su Pedrabissi Scietti passa ai cugini
Ad Alessandro Massarini la sesta tappa del Top 10
Si confermano due gioiellini Alessandro Massarini e Luca Domaneschi primo e terzo nella sesta tappa del Top 10. Dopo cinque vittorie consecutive di Luca, arriva il primo hurrà del giovane Alessandro: gli ha fatto bene l’aria del lago Maggiore! Dopo l’esordio vincente su Alessandro Campagna (2015, 21-13), Alex elimina Alessandro Repossi (18-12) ed è costretto a fare gli “straordinari” per avere la meglio su Elisa Sana: la spunta 26-22 dopo che il match era Alessandro Massarini terminato 19-19. Semifinale tutta di marca “Flora” con Alessandro che s’impone su Luca (24-22) ed in finale supera Fabio Braida per 27-17. Cammino insidioso anche per Domaneschi che trova subito l’eterno rivale Alessio Rovelli: vince la prima partita (31-15), perde la seconda (22-23). Si va ai “pallini” con Luca implacabile che non concede sconti. Dopo aver sofferto contro Andrea Simeone (21-20) Luca si sbarazza di Cristian Callegari (34-11) ma deve cedere contro l’amicone Massarini. Andrea Stoian supera al primo ostacolo Mattia Conti (10-3), ma non Edoardo Colzani (3-10); più che dignitosa la prestazione di Alessandro Minoia. M.M.
Thomas Pedrabissi
Alberto Boschetti
Under 17, mentre nel 2013 in quella dell'Under 18, con la quale nelle qualificazioni al Campionato Europeo di categoria, ha realizzato 3 reti. Nel 2014 è passato alla primavera del Cesena, dove ha realizzato 13 reti. Nel 2015, dopo aver iniziato la stagione nel Santarcangelo in Lega Pro (1 gol all’attivo), non trovando spazio, ha deciso di concludere l’annata
nelle file del Taverne (campionato svizzero), dove ha realizzato 9 gol). «E’ un ragazzo sul quale l’Inter ha sempre creduto - ha affermato il ds Fabrizio Urmi -. Non ha avuto ancora la possibilità di esprimere in pieno le sue potenzialità, ma crediamo nella sua voglia di emergere. Il giocatore è entusiasta e non vede l’ora di poter iniziare la nuova stagione».
Fusetti-Rossi-Todeselli nuovi campioni regionali BOCCE
di Massimo Malfatto
La conquista del titolo regionale della terna di categoria C regala un sorriso al boccismo cremasco mentre incassano altri sberloni i bocciofili cremonesi. Una cavalcata trionfale quella di Antonio Fusetti, Osvaldo Todeselli e Giordano Rossi iniziatasi con le nette vittorie su Vigevano (12-4), Milano (12-7) e Brescia Centro per 12-6 e proseguita al bocciodromo di Lainate dove la formazione della “Nuova Bar Bocciodromo” superava gli orobici Baratti-Brenta-Rota per 12-6 ed in finale i bresciani Cossandi-Denti-Faiper per 12-5. I vincitori hanno dedicato la vittoria all’ ex presidente del comitato tecnico cremasco Franco Stabilini. Quarto posto per la terna cremonese Mereni-Di Marco-Lupi. Le nostre altre sedici formazioni iscritte? Ennesima giornataccia. Da salvare la terna cremasca (categoria A) Negri-SuardiZagheno che, vinta la terzina, veniva poi sconfitta da Milano. Per il resto tutti eliminati nelle prime fasi a con-
ferma che i nostri bocciofili convivono sereni con la mediocrità e arrivano tanti flop. Ben 216 le formazioni partecipanti (432 gli atleti) a questa edizione regionale organizzata dal comitato di Milano in collaborazione con la Fib Lombardia. NOTTURNA DELL’ AMICIZIA Da Soresina con furore griffato Gianpiero Frattini e Paolo Guglieri, vincitori della gara regionale. Dopo aver eliminato gli orobici Brambilla-Galbusera (12-6) i trescoresi superavano Gaimarri-Ronda per 12-7 ed in finale avevano la meglio su Pandolfi-Salvaderi 12-6. Al quarto posto Ziglioli e Fapulli. Ha diretto la gara Giuseppe Mosconi. MEMORIAL PIETRO COSTANTINI Sulle corsie piacentine di S. Nicolò ottimo 2º posto di Giuseppe Domaneschi nella gara organizzata dalla bocciofila Fontanella. Dopo aver eliminato Maurizio Olini e Pierluigi Rossetti con un doppio 12-5, il portacolori del Flora estrometteva Lodovico Boccaccia (12-8) ma veniva sconfitto in finale da un sorprendente Giorgio Mancin 12-3.
I campioni regionali sul podio
Oggi a Crema la gara nazionale della “Achille Grandi” (M.M.) Tutto pronto per il primo evento boccistico cremasco. Oggi va in scena il 4° memorial don Natale Ginelli, gara nazionale riservata alla categoria A. Un notevole sforzo organizzativo della bocciofila Achille Grandi che con questa manifestazione vuole ricordare gli amici del circolo scomparsi e un'importante figura pastorale e spiritutale di Crema, parrocco del Sacro Cuore per oltre 50 anni. Iscritti 128 individualisti (come
lo scorso anno) in rappresentanza di 67 società, 22 comitati provinciali, sei regionali e ben 21 bocciofili della classifica nazionale. Le batterie (inizio ore 14) si svolgeranno sulle corsie dei bocciodromi di Crema, Arci Crema Nuova, S.Bernardino, Bagnolo, Capergnanica, Casirate, Pianengo, Cremosano, Madignano, Offanengo, Pieranica, Scannabue, Sergnano ed Achille Grandi dove in via De Marchi si concluderà la gara.
Direttore di gara sarà Mario Cortesi. TROFEO SARONNI-BIAZZI Esulta Claudio Lupi Timini nell'individuale organizzata dalla bocciofila Oratorio Pianengo. Superato nei quarti di finale Luca Maccalli (12-3), Lupi Timini s'imponeva sul cremosanese Massimo Paladini ed in finale aveva la meglio sul neo-campione regionale Osvaldo Todeselli per 12-5. Quarto posto per il trescorese Edoardo Padovani.
Sport
Sabato 25 Giugno 2016
calciomercato
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Perso Morata, la Juve punta sul giovane belga Batshuayi
Michy Batshuayi
La panchina rossonera resta sempre un rebus. Mentre rimangono in corsa Christian Brocchi e Marco Giampaolo, negli ultimi giorni si stanno valutando le piste De Boer, Van Gaal e André Villas-Boas. Per quanto riguarda il mercato, il primo acquisto è Gianluca Lapadula, capocannoniere della serie B, prelevato dal Pescara per circa 10 milioni. Con un blitz, la società rossonera ha anticipato Napoli e Sassuolo. Piace sempre Franco Vazquez, a prescindere da chi sarà il prossimo allenatore. Il trequartista italoargentino è un pupillo di Berlusconi e avrebbe indicato Vazquez come rinforzo da non lasciarsi sfuggire nel mercato estivo. La valutazione del giocatore si aggira intorno ai 25 milioni. Primo colpo di mercatodell’Inter: dal Genoa arriva il difensore argentino Ansaldi. Al Genoa andranno 3
milioni di euro e il cartellino di Laxalt. Nella giornata di martedì, in casa juventina, arriva l’annuncio di Marotta: “Il Real Madrid eserciterà il diritto di recompra per Morata”. Ora la Juve dovrà trovare un sostituto allo spagnolo. Già pronte le contromosse juventine, come il 22enne belga Michy Batshuayi del Marsiglia, che ha messo a segno 23 reti tra campionato e Europa League. Un affare praticamente concluso per il Napoli è quello che interessa il giocatore svizzero Silvan Widmer. Dopo le trattative sfumate per Vrsaljko, gli azzurri hanno deciso di puntare sul terzino dell'Udinese. Il Napoli, inoltre, si starebbe avvicinando ad Herrera, giocatore del Porto, valutato 25 milioni: sembrerebbe che la società partenopea sia arrivata a offrire intorno ai 22-23 milioni di euro per il giocatore mes-
sicano. In casa Roma, dopo l’acquisto di Mario Rui, terzino sinistro ex Empoli, Walter Sabatini è alla ricerca di un terzino destro. Negli ultimi giorni alla società romanista è stato accostato Pablo Zabaleta, 31enne laterale del Manchester City. L’ar-gentino potrebbe sbarcare a Roma per una cifra intorno ai 5-6 milioni di euro. Lo scoglio più grande riguarda l'ingaggio: infatti il giocatore percepisce 3.5 milioni a stagione e la Roma offrirebbe un triennale da 2.5 milioni. Inoltre, la società giallorossa ha acquistato a titolo definitivo Stephan El Shaarawy dal Milan, esercitando il diritto di riscatto. Infine, mentre l’Atalanta ha ufficializzato Alberto Paloschi (7 milioni allo Swansea), il Torino ha ingaggiato Adem Ljajic, in arrivo dall’Inter. Matteo Frittoli
Stefano Baffi tra i protagonisti
CICLISMO Tricolori a crono di Romanengo: il cremasco è giunto 6º nella prova vinta da Oldani
E’
di Fortunato Chiodo
la regina, la più folle e imprevedibile delle corse. La più carogna delle specialità. E’ la corsa ciclistica di un solo giorno più conosciuta al mondo, quella che raccoglie più storie e leggende, quella in cui tutti parlano, ma non tutti possono correrla: la crono individuale. C’era grande entusiasmo per i Campionati italiani a cronometro individuale di Romanengo, riservati a professionisti, donne Elite, Under 23, Junior e Allievi, maschili e femminili. C’erano tutti i migliori specialisti al meeting nazionale, organizzato dall’inconfondibile Gian Luigi Ferrari, presidente del Pedale Romanenghese, con il vice Attilio Polla (anche sindaco del paese), in sinergia con la Federazione Ciclistica Italiana. Dieci ore incessanti di ciclismo, con lo strappo che da Romanengo porta alla Cascina dei Polli sino alla Melotta, quattro chilometri di tracciato tecnico e poi via a tutto gas senza freni a velocità vertiginose. Manuel Quinziato, 36 anni di Bolzano della Bmc, due titoli mondiali della crono squadre in bacheca, ai 50,556 orari ha superato Manuel Boaro della Tinkoff e Moreno Moser (Cannondale). «Erano sei anni che non correvo un Campionato italiano cronometro - ci ha
Nelle foto, tre campioni italiani sul podio
detto Quinziato - sono uscito dal Giro d’Italia con le gambe grevi, ho chiamato l’ex commissario tecnico Dario Broccardo che mi ha incitato e negli ultimi quattro giorni mi sono accorto di volare». Elisa Longo Borghini, 24enne piemontese del Team Wiggle-High 5 fa saltare il banco e si è aggiudicata la maglia tricolore donne di Elite per soli 34 centesimi sulla vicentina di Marostica Tatiana Guderno, iridata su strada a Mendrisio e bronzo ai Giochi di Pechino 2008 (bronzo a Silvia Valsecchi, campionessa italiana uscente). «Non mi sono mai allenata a cronometro. A maggio ho spedito la bicicletta da crono dal Belgio, è arrivata a Malpensa e lì è sparita. Ho preso una bici nuova alla vigilia e con quella ho gareggiato. I miei obiettivi sono
i Giochi Olimpici di Rio nella prova su strada». Filippo Ganna ha aggiunto una terza perla alla sua stagione incredibile. Dopo la vittoria nell’inseguimento individuale su pista ai Mondiali di Londra e il successo stupendo nella Parigi-Roubaix Espoirs, il 19enne piemontese del Team Colpack di patron Beppe Colleoni si è laureato campione italiano a cronometro Under 23, sotto gli occhi di Davide Cassani e del ct della dei pistard Marco Villa. «E’ stata una vittoria sofferta - ha spiegato Ganna - non era un percorso adatto a me, c’erano troppi rilanci, ma ho dovuto dare tutto e soffrire nel finale per recuperare una manciata di secondi sul trevigiano Giovanni Carboni, a lungo in testa». Colpo grosso del lombardo
Stefano Oldani (Gb Junior Team), che si è aggiudicato il titolo italiano Juniores, precedendo di una manciata di secondi i veneti Filippo Ferronato e Fabio Mazzucco. Ottima prova di Stefano Baffi, compagno del vincitore, sesto a 32”. Nelle gare minori, successo tra le allieve di Sofia Collinelli, figlia d’arte dell’olimpionico Andrea e tra i maschietti del ligure Samuele Manfredi (UC Alassio). Tra le donne Junior, vittoria della bolzanina Alessia Vigilia (GS Mendel Speck), su Lisa Morzenti (Eutotarget) e Elena Pirrone (GS Mendelspeck). Ordini d’Arrivo Open: 1) Manuel Quinziato (Bmc), 41,3 km in 49’, media 50,571, 2) Manuele Boaro (Tinkoff) a 38”; 3) Moreno Moser (Cannondale Pro Cycling) a 1’. Elite donne: 1) Elisa Longo Borghini (Fiamme Oro) km 20,500 in 27’19” 78, media 45,027, 2) Tatiana Guderzo (Fiamme Azzurre) a 34 centesimo, 3) Silvia Valsecchi( Beping) a 23”. Under 23: 1) Filippo Ganna (Team Colpack) 25 km in 31’18”46, media 48,498, 2) Giovanni Carboni (Unieuro Wilier Trevigiani) a 5”, 3) Seid Lizde (Team Colpack) a 19”. Juniores: 1) Stefano Oldani (GB Junior Team) km 20, 500 in 26’08”, media 47,066, 2) Filippo Ferronato (Work Service Liotto) a 3”, 3) Fabio Mazzucco (Borgo Molino Rinascita) a 9”.
Entusiasmo a Trescore Cremasco per il ritorno delle due ruote
Rinasce il ciclismo a Trescore Cremasco, grazie al GS Bonetti Trescore di patron Pietro Bonetti. Massiccia l’adesione con più di 200 virgulti (con più di 60 iscritti nella G5, numero superiore al tetto consentito federale e quindi a dividere in due batterie. I bresciani del GS Ronco Maurigi si sono imposti nel torneo a punti, mentre l’Alzate Brianza in quello per il gruppo più numeroso. Ordini D’Arrivo G1: 1) Marco Gregori (GS Franco Zeppi), 2) Alessio Consolazio (Sangiulianese), 3) Sebastiano Menga (GS Franco Zeppi). G2): 1) Michele Torri
(Vallecamonica), 2) Andrea Saetti (Mazzano), 3) Enrico Bonfadelli (GS Ronco Maurigi). G3: 1) Andrea Roda (GS Alzate Brianza), 2) Martina Kapil (Camignone), 3) Valentino Fontana (Feralpi Monteclarense). G4: 1) Cristian Bonini (GS Ronco Maurigi), 2) Nicolò Rovizzi (Feralpi Monteclarense), 3) Tommaso Ribalzi (GS Alzate Brianza). G5 1ª batteria: 1) Omati Filippo (GS Franco Zeppi), 2) Riccardo Barbuto (GS Alzate Brianza), 3) Simone Proserpio (GS Alzate Brianza). 2ª batteria: 1) Manuel Franzoni (GS Ronco Maurigi), 2) Fabrizio Pastori (GS Ronco Maurigi), 3)
Andrea Gerlegni (GS Sprint Ghedi). REGIONALI Comitato di Cremona protagonista a Faloppio (Como) nel Campionato regionale giovanile. «Era un percorso selettivo - ha rivelato il responsabile Alessandro Rossi - con il trofeo Rosa al mattino e i ragazzi al pomeriggio. Comunque non sono mancate le soddisfazione, soprattutto con le ragazze: Viola Invernizzi (Team Serio Pianengo) è giunta 2ª nella G1 e Federica Venturelli (Pol. Madignanese) terza nella G5, mentre Stefano Ganini (Cremasca) ha colto il 5º posto nella G3».
Jacopo Guarnieri ha partecipato allo stage azzurro
Bertesago è quinto a Molinetto
E’ un argento che brucia, ma che rende onore al giovane lombardo Luca Colnaghi della Biringhello, che ha chiuso al secondo posto il Campionato italiano su strada Juniores, che si è disputato a Solbiate Arno (Varese). Al termine di una corsa combattuta e spettacolare, con ben 165 partenti, il gruppo si è presentato sul lungo violone di arrivo dove Mattia Bevilacqua, diciottenne toscano di Livorno, che corre per il Team Franco Ballerini (team intitolato all’ex ct) è stato il più veloce di tutti, superando Colnaghi, il trentino Nikolas Huber (Team Campana Sudtirol), Matteo donerà (San-carlese), Alessandro Covi (Team F.lli Giorgi), Alessandro Maritozzi (Tra-dica) e Stefano Oldani (GB Junior Team). BERTOLETTI SFIORA IL PRIMATO Stefano Bertolotti del GB Junior Team ha sfiorato il primato (2º) tra gli Juniores a Cardano al Campo (Va): ha lottato alla morte, ma ha devuto inchinarsi a Andrea Cervelliera della Biringhello. BERTESAGO PROAGONISTA A MOLINETTO Matteo Bertesago (Imbalplast Soncino), campione provinciale tra gli Esordiente del primo anno, è giunto 5º a Molinetto di Mazzano (Bs) nel Trofeo Officine Valtenesi, nella gara vinta allo sprint dal bergamasco Alessandro Romele (Seracchi Sovere). TRICOLORI SU STRADA Nel week end sono in programma le prove in linea dei Campionati italiani: oggi a Darfo Boario Terme (Bs) ci sono in palio i titoli su strada donne Elite e Junior, mentre a Comonte di Seriate (Bg) spazio agli Under. Chiusura domani, sempre a Darfo Boario Terme, con i professionisti e a Comonte con gli Elite senza contratto.
news
Il ct della nazionale Davide Cassani ha convocato a Boario Terme 29 ciclisti per due giornate intense, che hanno anticipato il Campionato italiano professionisti in programma domani nella cittadina termale. «E’ stato il momento giusto per incontrarci e valutare gli impegni internazionali che ci attendono dice Cassani - dai Campionati europei Elite, ai Mondiale su strada, dal 9 al 16
ottobre in Qatar, passando per i Giochi Olimpici di Rio 2016». Allo stage azzurro c’era anche il nostro Jacopo Guarnieri, ciclisticamente cresciuto nelle giovanili del CC Cremonese 1891, professionista di Castell’Arquato (Pc) e ultimo uomo del treno Katusha del norve-
gese Kristoff, reduce dal Giro del Delfinato. Guarnieri correrà al Tour de France, la Grande Boucle che scatterà sabato il 2 luglio da Saint Michel, con arrivo a Parigi il 24 luglio. Non è per nulla facile il ruolo di Cassani. L’abbiamo incontrato a Romanengo ai tricolori crono
e possiamo affermare che il ct è già entrato nel clima olimpico: «E’ vero, è dell’inizio del 2016 che sono concentrato sui cinque cerchi brasiliani, ho già individuato una rosa di 7-8 atleti dalla quale dovranno uscire i cinque” titolari». Possiamo conoscere i nomi? «E’
presto detto: oltre a Nibali ed Aru, sto tenendo in considerazione Ulissi, De Marchi, Rosa, Scarponin e Visconti, ma in questa lista potrebbero aggiungersi un paio di nomi dopo il campionato italiano di Darfo Boario Terme. Il 27 ci sarà l’ultimo raduno colleggiale a Fiuggi e il 30 luglio raggiungeremo Rio. Ovviamente andro al Tour de France e verso metà luglio renderò noti i nomi».
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Sport
Sabato 25 Giugno 2016
Gentili può continuare a sognare Rio
Dopo i buoni piazzamenti a Poznan in Coppa del mondo, nel week end spazio ai Campionati Italiani di Ravenna
canottaggio L’atleta della Bissolati è stato convocato con il gruppo olimpico e spera ancora di essere la riserva
D
ue sesti posti più che soddisfacenti per Valentina Rodini e Giacomo Gentili, che nella tappa di Coppa del mondo a Poznan hanno gareggiato con equipaggi interamente formati da atleti Under 23. Il bissolatino Gentili è sceso in barca nel quattro di coppia formato anche da Luca Rambaldi, Emanuele Fiume e Ivan Capuano, giunto a 14” dall’Australia che ha vinto la prova davanti a Germania e Polonia. Stesso piazzamento anche per la Rodini, impegnata nel doppio Pesi Leggeri insieme a Federica Cesarini. Il distacco di soli 6” dal podio conferma la bontà della prova delle due azzurre. «A mio parere sono arrivati riscontri positivi per entrambi gli equipaggi - afferma Gigi Arrigoni, tecnico della Bissolati - visto che stiamo parlando di atleti Under 23, che hanno il futuro dalla loro parte. La scelta di schierarli a Poznan è finalizzata ai Mondiali di categoria in programma a fine agosto a Rotterdam, dove sia Valentina che Giacomo possono fare molto bene. Ma la scelta di convocare Gentili con il gruppo olimpico, apre qualche spiraglio sulla sua possibile convocazione come riserva per Rio. Insomma, per lui il sogno olimpico non è ancora sfumato». Ora l’attenzione si sposta sul bacino della Standiana, campo di gara dell’ultracentenaria Società Canottieri Ravenna 1873, che per il secondo anno consecutivo ospita i Campionati italiani Assoluti, Pesi Leggeri e Junior. Come già preannunGiulia Verona in gara
Steinhauser, oro in staffatta agli Europei
di Fabio Varesi
TRIATHLON
Valentina Rodini nel doppio PL (foto © Mimmo Perna)
ciato un paio di settimane fa, Simone Raineri gareggerà per l’ultima volta, prima di appendere il remo al chiodo e terminare una gloriosa carriera, con un oro e un argento olimpici al collo. A Ravenna non sarà presente la Bissolati, visto che Andrea Cattaneo è ancora alle prese con il problema al ginocchio, che gli ha fatto saltare tutta la stagione, mentre Gentili preferisce concentrarsi sugli impegni con la naziona-
Giacomo Gentili nel quattro di coppia (foto © Mimmo Perna)
le. La Baldesio sarà rappresentata solo da Marcello Caldonazzo, al via nel singolo Junior, mentre più numerosa è la partecipazione di Flora ed Eridanea, a caccia di risultati importanti. Naturalmente sarà presente Valentina Rodini, che gareggerà per le Fiamme Gialle. Il programma prevede per oggi la disputa delle eliminatorie la mattina e dei recuperi nel pomeriggio. Domani, invece,
spazio alle semifinali e a seguire le finali per l’assegnazione dei titoli tricolori e dei premi speciali in palio. Per quanto riguarda le riprese televisive, RaiSport 1 e RaiSport 2, in contemporanea, trasmetteranno domani dalle 10.05 alle 12, la diretta delle finali dei Campionati italiani Assoluti, con telecronaca a cura di Umberto Avallone con il commento tecnico di Raffaello Leonardo.
Giulia Verona a caccia di conferme nel Trofeo Settecolli
nuoto
L’attesa è finita. Da ieri fino a domani, lo Stadio del nuoto del Foro Italico di Roma è teatro del 53º Trofeo Settecolli. Iscritti più di 500 nuotatori di club italiani e stranieri, in rappresentanza di 52 Paesi. Ai blocchi di partenza anche il Team Nuoto Sport Management con 25 atleti. In palio c’è la qualificazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Al via c’è anche Giulia Verona. Dopo il primo posto nei 100 rana al Meeting Città di Crema (01’11”25) dello scorso week end, l’atleta che si allena con il suo papà Roberto, è impegnata
nei 100 e nei 200 rana. Per lei è l’occasione non solo per provare a strappare la qualificazione a Rio 2016, ma anche per testare la condizione in vista degli Europei Juniores in programma dal 6 al 10 luglio in Ungheria. Tornando al “Meeting Città di Crema”, manifestazione che vanta una grande tradizione e che per il primo anno è stata organizzata dal Team Nuoto Sport Management, a vincere la classifica per società è stata la squadra di casa con 442 punti, davanti alla Robur rt Fides (182) e alla Gestisport Coop (174).
Ancora una soddisfazione per lo Stradivari Team. Verena Steinhauser (nella foto) ha vinto, infatti, il titolo europeo Under 23 di triathlon a squadre con la staffetta azzurra. In Bulgaria, l’atleta brissinese (classe 1994) ha fornito il suo contributo nella Mix Relay in cui l’Italia si è imposta davanti a Gran Bretagna e Russia. Nella prova individuale, che da Olimpico è stata trasformata in uno Sprint, la Steinhauser si è piazzata all’11º posto con il tempo di 1h06’31”. Per la giovane del Team Stradivari (sempre più stabilmente nel giro della nazionale) continuano dunque ad arrivare soddisfazioni ed a luglio, dopo un breve periodo di riposo, la stagione proseguirà con altri impegni di carattere internazionale.