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CREMASCO Il

PICCOLO

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ANNO III • NUMERO 19 • SABATO 10 MAGGIO 2014

€ 0,02 Copia Omaggio

Sono ormai territorio marocchino. La gente evita di passarci. Mega rissa martedì scorso con cocci di bottiglia

CREMA HA PERSO I SUOI GIARDINI IL PUNTO DI VISTA/1

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Renzi e i sindacati: un’altra musica di Enrico Tupone tuponee@alice.it

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iò che sta succedendo in questi giorni nel sindacato è solo l’atto finale di una fase storica a cui stiamo assistendo in cui prende corpo la caduta di reputazione del sindacato, il venir meno della fiducia nella capacità di rappresentazione di tutto il mondo del lavoro, l’incapacità di elaborare idee e strumenti per far fronte ad una delle crisi economiche più pesanti della storia, l’identificazione del sindacato come forza di conservazione. L’elezione di Renzi e la sua nomina a capo del governo non ha fatto altro che far da detonatore ad una situazione ormai matura e le sue frasi come «In un paese civile non può bastare l'iscrizione al sindacato per fare carriera. Il sindacato deve cambiare con noi» dimostrano chiaramente che il vento è cambiato, che non è più tollerabile che un sindacato blocchi i lavori del governo, che le riunioni a porte chiuse senza che vengano prese decisioni non sono più accettabili, che la concertazione oggi non è più percorribile ma si devono chiarire una volta per tutti i ruoli di ognuno, di chi governa e fa le leggi da una parte e del sindacato dall’altra. Cito ancora Renzi quando dice che «i sindacati devono capire che la musica è cambiata, non possono pensare di decidere o bloccare tutto loro. Se vogliono dare una mano bene ma noi non stiamo ad aspettarli» causando con queste parole la reazione di Susanna Camusso che lo accusa di distorcere la democrazia, di impedire la critica, di togliere la parola a chi non è d’accordo. Forse è in parte vero ma forse è in parte anche il problema del nostro Paese dove non si decide mai nulla, dove si fanno montagne di leggi inapplicabili, dove tutto è fermo e immobile, dove il sindacato difende la politica dell’accordo fra le parti sociali senza rendersi conto che dietro questo paravento si è occultata la degenerazione del sistema decisionale in questo Paese. Il governo decida, il sindacato valuti e, se necessario, si opponga, ma è importante che il tutto avvenga nella chiarezza dei ruoli, nel rispetto delle competenze, soprattutto nel rispetto dei cittadini che devono capire.

OFFANENGO, SI CANDIDA SOLO ROSSONI: SUICIDIO PD E SINISTRA? A PAGINA 12

Interviste a Tarcisio ed Elena Viscardi, e Omar Bragonzi La dichiarazione di Corlazzoli

Sabato, l’evento organizzato da Asvicom

«CREMA IN UNA NOTTE»: TUTTA

LA CITTA’ IN ROSA

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CREMONA 13 MAGGIO AL CITTANOVA

Il paesaggio: incontro formativo per professionisti

Appuntamento per martedì 13 maggio al Cittanova (ore14-18) con l'ultimo incontro del ciclo formativo promosso da Ance Cremona per i professionisti del settore edile

(con rilascio di crediti formativi). Tema del corso è "Obblighi derivanti dal tema paesaggio: complessità, interdipendenze, differente modo di progettare".

«Tsipras si pone il tema di una nuova Europa»

Nostra intervista al leader di Sel, Nichi Vendola, che domenica terrà un comizio in piazza Roma, a Cremona (ore 11) «E’ importante stare in una Europa giusta nelle politiche sociali e libera dalle oligarchie finanziarie e monetarie»

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di Daniele Tamburini

residente di Sinistra Ecologia Libertà e governatore della Puglia dal 2005, Nichi Vendola è un uomo politico di lunga esperienza, ma all’ascoltatore non dà l’impressione del politico “navigato”, di chi della politica ha fatto un mestiere asettico. A prescindere dai contenuti dei suoi interventi, con cui si può, ovviamente, concordare o dissentire, Vendola è ancora un oratore “all’antica”, capace di catturare l’uditorio con un argomentare, comunque, fitto e approfondito. Niente slogan, ma il ragionamento insieme all’uditorio . Nichi Vendola terrà un comizio a Cremona domenica 11, alle 11, ai giardini pubblici di Piazza Roma, per la campagna elettorale, per il rinnovo del parlamento europeo, a favore della lista Tsipras. Lo abbiamo intervistato. Presidente Vendola, il prossimo 25 maggio si svolgerà nel nostro Paese un’importante tornata elettorale amministrativa, ma voteremo anche per il Parlamento Europeo. Perché è importante stare in Europa? Per molta parte dell’opinione pubblica i nostri guai derivano in parte dall’Europa… «E’ importante stare in un’Europa che sia, come indicava il più lungimirante dei suoi padri fondatori a cui noi ci ispiriamo, Altiero Spinelli, giusta e libera. L’Europa di questi anni di crisi ha segnato il fallimento delle sue classi dirigenti, politiche ed economiche. Le conseguenze di questo fallimento sono sopportate dal peso delle condizioni di vita quotidiana di gran parte della popolazione europea, nel lavoro come nella sanità, nel degrado dell’ambiente come nella cancellazione di diritti e di libertà fondamentali. E’ importante stare

in un’Europa giusta nelle politiche sociali che pratica e libera dalle oligarchie finanziarie e monetarie. La vera questione da risolvere non è se stare o meno in Europa, ma quale Europa siamo capaci di costruire al posto di quella attuale». Lei sostiene la lista Tsipras. Ci dica chi è Tsipras e perché un cittadino italiano dovrebbe votare per una lista col nome di un politico greco… «Alexis Tsipras è un giovane politico greco che partendo dal disastro sociale ed umano praticato dalle classi dirigenti europee con le politiche di austerità si è messo in testa di tramutare la giusta protesta di un popolo nella proposta di una nuova idea di Europa. In questo e nel programma che propone c’è una piena sintonia con la nostra azione in Italia. In questi anni la Grecia è stata usata come il laboratorio di una sperimentazione sociale che ha prodotto povertà, diseguaglianze, vite sradicate. Lì come altrove si sono le-

vati i venti di ritorni nazionalisti, di populismi dal segno autoritario, di rigurgiti xenofobi. Tsipras con le sue idee di sinistra si pone il tema di una nuova Europa e del suo governo, non di uscirne per disintegrarla. Lui, come noi, è un cittadino di questa nuova Europa da costruire, uscendo ognuno dai propri ristretti confini e realizzando finalmente quel programma che è la vera, unica risposta alla crisi: politiche comuni dell’occupazione e del lavoro, del welfare e del fisco, grandi investimenti pubblici comunitari per l’economia verde, leggi che smontino il potere ormai assoluto della finanza speculativa, non il fiscal compact imposto dalle banche ma il social compact che guarda ai diversi cittadini europei in una reale unità di condizioni nuove di vita». Il suo partito, Sel, si colloca all’opposizione in Parlamento e “a macchia di leopardo” nelle amministrazioni locali: un po’ all’opposizione di giunte PD, un

po’ alleato del PD, e allo stesso modo si presenta alle amministrative. Non è un atteggiamento contraddittorio? «Nel Parlamento siamo all’opposizione perché, in coerenza con il programma con cui ci siamo presentati al voto lo scorso anno, siamo una forza politica che si pone l’obiettivo di governare questo paese non insieme alla destra, ma in alternativa ad essa. Non potevamo certo tradire un impegno preso nelle piazze di tutta Italia con centinaia di migliaia di persone. Nelle amministrazioni locali deve valere una sola logica, quella di rispondere ai bisogni di cambiamento e di governo di quel determinato territorio, rispondendo direttamente ai cittadini. Le nostre scelte, nelle alleanze, dipendono prima di tutto da questo. Qui sta la nostra coerenza. Non abbiamo ordini di scuderia da calare dall’alto, imponendo alleanze contro l’espressione di questo o quel territorio. Nella gran parte delle città in cui si vota siamo alleati con il Partito Democratico sulla base di un programma comune di governo locale. E’ evidente che là dove vi sono divergenze di merito sull’idea di città, di sviluppo del territorio, di qualità urbana, la nostra scelta può essere diversa e i cittadini liberamente potranno valutarla attraverso il voto». Facciamo una simulazione, presidente: lei è premier, con una salda maggioranza parlamentare. Le poniamo tre temi: riforme istituzionali, lavoro, debito pubblico. Come li affronterebbe? «Affronterei le riforme istituzionali mettendo il paese sulla strada maestra da cui in questi anni la politica italiana, con i diversi governi, si è sempre più allontanata: la Costituzione. Anziché smontarla pezzo dopo pezzo

come si sta facendo, proporrei riforme nella direzione di applicarla, dato che nei suoi principi fondamentali, penso al lavoro, alla cultura, allo stesso ruolo dell’impresa, ai diritti collettivi e soggettivi, essa è spesso disattesa. Affronterei il tema del lavoro abrogando quelle norme che in questi anni hanno fatto dell’Italia il paese con il record europeo di precarietà e flessibilità e metterei in atto, soprattutto attraverso forti investimenti pubblici, un piano per l’occupazione a partire dai quei settori della società oggi più esposti: i giovani, le donne, i lavoratori over cinquanta. Affronterei infine il tema del debito pubblico uscendo dalla spirale delle politiche fin qui praticate e rivelatesi inefficaci, dato che non sono mai andate al cuore del vero problema italiano. Che è quello di praticare, come nel resto dell’Europa, una politica contributiva capace di contrare alla radice evasione ed elusione fiscale, con una reale lotta alla corruzione economica, con il recupero degli ingenti patrimoni che un certo tipo di capitalismo italiano ha collocato al riparo di paradisi fiscali anziché investire parte di quei profitti derivati dal lavoro nel lavoro stesso. Risorse ingenti sottratte ad una azione sociale del paese che in tal modo non redistribuisce la ricchezza che produce. Queste risorse vanno messe a disposizione di una crescita nuova per qualità e consumo, di una domanda di nuovi beni sociali, comuni, materiali ed immateriali. Il debito pubblico, con queste politiche attive che nessun governo fin qui ha praticato, scenderà fino al punto che potremmo lasciare in eredità, ai cittadini di domani, non un cappio economico al loro collo, ma un lavoro di risanamento e di cambiamento del paese da proseguire». Grazie, Presidente


Cronaca

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Sabato 10 Maggio 2014

I commenti dopo le vicende di sabato scorso a Roma, in occasione della finale di Coppa Italia. Zucchetti (Uisp Calcio): «Provo disgusto»

Tifo violento, esasperazione anche nel calcio giovanile

Mario Macalli (presidente Lega Pro): «I soggetti che si rendono responsabili di violenza restano spesso impuniti. Serve una svolta al più presto»

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di Laura Bosio

re persone ferite, un giovane in fin di vita, pestaggi e tafferugli, scontri con la polizia: è il triste epilogo di una giornata di ordinaria follia, che ha preceduto una partita di calcio: la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. Una vicenda drammatica, che poco ha a che fare con lo sport, ma piuttosto con un tifo malato in odor di malavita. Sono in molti a sostenere che la camorra si sia infiltrata nelle tifoserie organizzate, dettando legge: lo dimostra il fatto che per giocare la partita sia stato necessario chiedere "il permesso" ai tifosi, e non è la prima volta. «Fatti come quelli di sabato scorso provocano disgusto nei confronti del mondo del calcio». Un commento molto duro quello di Ettore Zucchetti, presidente dello Uisp Calcio di Cremona. «E' inaccettabile che si verifichino episodi come questo». Il problema più grosso è che anche il calcio amatoriale viene sempre più spesso "contagiato" dagli episodi che si verificano a livello nazionale. «Purtroppo, anche se il calcio amatoriale non è condizionato da tutti gli interessi economici che ruotano attorno a quello professionistico, episodi come quello di sabato condizionano anche questo settore, soprattutto in ambito giovanile continua Zucchetti -. Purtroppo anche nei campionati Csi e Uisp mi capita di osservare episodi ben poco confortanti: ho assistito a incontri del settore giovanile in cui i genitori, invece di tifare i propri figli, finiscono con il litigare tra loro per quanto accade in campo. C'è un clima di tensione incredibile nel calcio, a qualsiasi livello. Racconto un episodio: abbiamo tardato di un solo giorno nello spostare una partita e la squadra ha presentato ricorso a livello nazionale, vincendolo. E' vero, abbiamo fatto un errore, ma questo episodio descrive bene a che punto siamo arrivati e quale sia la situazione che stiamo vivendo in quello che dovrebbe essere semplice-

mente un bel gioco. Tutto viene contaminato da quanto accade nella Serie A e soprattutto da quello che i media raccontano». Quale soluzione? Secondo Zucchetti occorrono misure drastiche: «A mio avviso si dovrebbe fermare il campionato almeno per due anni, in modo da avere il tempo di ripulirlo da tutto lo schifo che è diventato: così non si può più andare avanti. E non mi vengano a dire che chi va sugli spalti a fare il direttore d'orchestra possa essere definito tifoso: quella è gente che fa tutto meno che tifare. Purtroppo il calcio professionistico è diventato solo un giro di interessi economici. E' assurdo che per una partita si debbano schierare centinaia di agenti, quasi un esercito, a spese dei contribuenti. Se non viene presa una decisione forte, il

problema non verrà mai risolto, a discapito di tutti quei giovani che vorrebbero accostarsi in modo sano al mondo del calcio. Così come ai giovani non fanno bene quei concorsi spesso promossi dalla stampa locale, in cui si deve votare il talento migliore: un clima di competizione tutt'altro che sano, con concorsi che non definiscono affatto chi sia realmente il migliore». Sulle vicende di sabato scorso interviene anche il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, che in questi anni della "civilizzazione" del mondo calcistico ha fatto un vero e proprio cavallo di battaglia. «Purtroppo di episodi assurdi ne vediamo molti anche negli stadi di Lega Pro. In questi anni abbiamo fatto molto per migliorare la situazione, e possiamo definirci all'avanguardia. Molte sono state le ini-

«Ai giovani non fanno bene quei concorsi promossi dalla stampa locale»

L’analisi di Guido Ettari del sindacato Silp-Cgil

«Con la spending review a rischio anche la sicurezza degli agenti»

I gravissimi incidenti accaduti la scorsa domenica nei pressi dello stadio Olimpico di Roma gettano una luce molto preoccupante sulla generale situazione dell’ordine pubblico negli stadi. La violenza che spesso purtroppo accompagna le principali manifestazioni sportive rappresenta una minaccia per i cittadini ma anche per gli operatori di polizia, colpiti dai tagli della spending review nell’organico e nell’equipaggiamento. Sono preoccupanti le cifre comunicate da Guido Ettari del sindacato Silp Cgil di Cremona: «Nel primo quadrimestre del 2013 si sono contati 60 poliziotti feriti durante i disordini. Nello stesso periodo del 2014 il numero è quasi raddoppiato: quest’anno sono già 110 operatori che hanno riportato lesioni e ferite. Questo è il termometro di come vanno le cose». All’origine vi è «la mancanza di turn-over, la cui naturale conseguenza sono le mancate assunzioni che provocano il progressivo aumento dell’età media degli operatori di polizia, giunta attualmente a 45 anni (ed anche nel resto del pubblico impiego, dove si aggira sui 50anni). Di questa situazione è responsabile il decreto legge del 2010 che riduce le assunzioni nella polizia, dove vi sono soltanto 6mila

unità che hanno un’età inferiore ai 35 anni. Contestualmente, si registra una preoccupante carenza di organico che costringe talvolta gli operatori ad intervenire senza il consueto appoggio, anche in situazioni piuttosto pericolose che coinvolgono decine di persone». Questa situazione precaria delle forze di polizia, prosegue Ettari, ha pesanti ricadute anche sulla sicurezza per il cittadino. Altro problema, relativo alla sicurezza degli operatori, riguarda l’equipaggiamento, inadeguato: «vi sono forti problemi riguardanti l’approvvigionamento delle risorse di tutti i tipi, che toccano persino la cancelleria e il vestiario, sia per le squadre volanti che per le sezioni di polizia stradale. In molti casi si ricorre ad abiti usati e manca un’adeguata varietà nelle misure. Recentemente a Cremona sono arrivate le nuove divise, che però sono insufficienti a coprire il totale degli operatori, perciò è stato deciso di assegnarle al ufficio volanti di Crema. Molti mezzi del parco volanti hanno ormai superato il chilometraggio ed è sempre più urgente il rimpiazzo con auto nuove. E che dire delle due motociclette assegnate nuove alla questura di Cremona, ma che non sono mai en-

trate in servizio perché sono arrivate già difettose: questo fatto, come altri, ha rappresentato anche la rinuncia alla gratificazione per gli agenti qualificati ed in possesso della patente per la guida delle motociclette. Questi ovviamente sono problemi che rimbalzano come boomerang su tutte le città italiane. E i punti esclamativi proseguono con l'accorpamento dell'Ufficio di Polizia Postale e la crescente privatizzazione della sicurezza, rappresentata ad esempio dalla sostituzione degli agenti di polizia ferroviaria pensionati con guardie giurate (che presentano un range d’azione più limitato). Come Silp Cgil stiamo insistendo sulla proposta di un accorpamento delle forze di polizia (che in Francia è già realtà), destinato però ad incontrare parecchi ostacoli, assieme ai risparmi sulla logistica con la creazione di “poli della sicurezza” (a Cremona è fermo il progetto auspicato per la Caserma Manfredini). Il punto – conclude Ettari – è che un paese rivolto al futuro deve investire in ricerca, sanità e sicurezza. E in Italia stiamo andando nella direzione diametralmente opposta, con il rischio di sprecare il know-how tesaurizzato in decenni di esperienza dalle forze di polizia». Michele Scolari

ziative che stiamo portando avanti per rendere gli stadi più sicuri e vivibili, eliminando le barriere e tenendo lontano chi non si comporta bene». Purtroppo il problema principale è di tipo normativo: «Episodi come quello di sabato fanno solo male al mondo del calcio - evidenzia il presidente Lega Pro. Per contrastarli è necessario che si riveda la normativa a livello nazionale: in Italia oggi quei soggetti che si rendono responsabili di episodi di violenza, spesso restano impuniti. Ora la politica si è presa degli impegni specifici rispetto a quanto accaduto; ma in questi anni di parole ne sono già state dette a fiumi: ora servono i fatti. Chi delinque deve andare in galera, punto. E' assurdo che questi soggetti possano fare qualsiasi cosa nella convinzione di poter restare impuniti, sfidando le forze dell'ordine e l'intero sistema». Purtroppo questi episodi hanno in-

fluenzato molto anche coloro che il calcio vorrebbero viverlo con passione: «In questi anni abbiamo avuto un calo notevole degli spettatori negli stadi di Lega Pro, e non è solo per il fatto che molte strutture sono obsolete: anche questo sicuramente ha il suo peso, ma il problema maggiore è che i padri non vogliono portare i propri figli in stadi dove c'è sempre il rischio di ricevere un pugno. Nelle curve accade di tutto: si spaccia, ci si prostituisce. Sono cose risapute, ma nessuno fa nulla per fermare davvero questi fenomeni. E' ora di cambiare. Le brave persone non devono avere paura di andare a vedere una partita della propria squadra del cuore. In questo le società sportive giocano un ruolo fondamentale e hanno la loro parte di responsabilità: spesso, infatti, sono troppo condiscendenti nei confronti di questi soggetti, lasciandogli fare il bello e il cattivo tempo. Serve una svolta, al più presto».


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Cronaca

Sabato 10 Maggio 2014

Autotrasporto, già chiuse 88 aziende

Dilaga la moda del booknominate

In risposta ai fenomeni negativi, come la neknominate, si è diffusa una vera e propria sfida letteraria, a colpi di citazioni»

Cresce però la preoccupazione per il cyberbullismo, anche a causa del social “ask.fm”, che garantisce anonimato

Grido di allarme da parte degli autotrasportatori della Cna Fita di Cremona, riunitisi nei giori scorsi in assemblea: ben 88 le aziende che hanno chiuso nel settore. Forte la preoccupazione emersa dai partecipanti rispetto allo stato di salute delle imprese italiane, attanagliate da costi altissimi, fiscalizzazione e burocrazia alle stelle, stigmatizzando il forte distacco da parte di alcune associazioni di settore dalle reali esigenze delle imprese. «Il trasporto italiano è marginalizzato - affermano dalla Cna Fita - dalla costante e ingombrante presenza di stranieri ai quali è permesso quasi tutto (la statistica desolante dei controlli e delle sanzioni della polizia stradale ne è la drammatica conferma) mentre a noi Italiani spesso un minuto di guida in più o l’assenza della scheda di trasporto, responsabilità quasi sempre a carico del committente, ti costa il fermo del veicolo. Due pesi, due misure inaccettabili”. A fronte della facoltà concessa ma spesso abusata alle aziende nate nei Paesi dell’Est o esterovestite che operano costantemente in Italia, di svolgere attività di trasporto applicando ai lavoratori i contratti, la contribuzione sociale e assicurativa dei Paesi in cui hanno sede legale, la Cna Fita chiede l’omogeneità fiscale, del costo del personale, del costo del gasolio e delle regole.

S

di Laura Bosio

e nella rete si nascondono spesso insidie, come il fenomeno della neknominate, di cui avevamo parlato qualche settimana fa, capita talvolta che vi si generino anche fenomeni virtuosi. E' il caso di una delle ultime "mode" che stanno spopolando in questi giorni su Facebook, quella della booknominate: una sfida buona, positiva, in controtendenza con i fenomeni più negativi. «In tanti aderiscono a fenomeni come il neknominate, ma qualcuno ha saputo andare oltre: si sono lanciate mode alternative, sfidando il social ad essere una volta tanto spazio di buone notizie, belle perché segno di qualcuno che pensa e impiega bene il proprio tempo - spiega don Paolo Arienti, presidente della Focr -. Si è vista passare così una valanga di nominations alternative, a sfondo librario, dimostrazione che qualcuno, magari giovane o giovanissimo, ha qualcosa da dire. Cosa non banale, vista la nomea che certo mondo adulto appioppa ai più giovani, senza forse interrogarsi di quanto sta preparando e lasciando a chi verrà dopo». E' questo il fenomeno della booknominate, ossia la sfida a rilanciare citazioni di un libro o di un autore che si apprezza particolarmente. «Moltissimi ragazzi hanno aderito con entusiasmo a questo tipo di sfida - continua don Arienti -. Sono iniziate vere e proprie gare di citazioni che hanno riaperto un mondo non solo di lettura, ma anche di pensiero, dove l'amicizia spesso bistrattata sul web, ridotta a un "I like" equivalente ad un "ho visto", torna a raccontarsi con spessore. Non sarà certo l'unica possibilità né l'unica occasione... Ma comunque fa riflettere». Un'altra moda positiva, nella grande massa delle "sfide" sui social, è quella della baby-nomination, ossia la sfida a pubblicare le proprie foto di quando si era bambini: «Un'altro fenomeno positivo che risponde all'incattivimento dei social come fb» spiega ancora il sacerdote. E' sbagliato, quindi, l'atteggiamento di

Don Paolo Arienti

Don Arienti (Focr): «Sbagliato l’atteggiamento di chi si ribella al web con pregiudizio»

chi si ribella al web con pregiudizio: più fruttuoso è interagire, argomentare, proporre stili in cui l'adulto può essere se stesso e ai più giovani sono offerte occasioni di confronto maturante - spiega -. Di libri ce ne sono e di spessore: quelli che generano non carta provvisoria, ma sintesi perenni dell'umano, che hanno il sapore della biografia collettiva. E magari si scopre che qualcuno si appassiona anche a letture sentite a scuola, oltre il disfattismo di orizzonti sempre neri. Alcune volte anche dai più giovani emergono sensibilità grandi per quanto è bello e dà respiro al cuore umano. Un'occasione in più per tutti di dare un contributo ad un'intelligenza del web che generi pensiero». Qualcosa da portare avanti, quindi, in forme sempre nuove, partendo dalla con-

sapevolezza che è assolutamente normale che le persone reclamino uno spazio. Purtoppo, però, continuano a imperversare anche i fenomeni negativi, ed è a quelli che bisogna prestare particolare attenzione. Don Paolo richiama il ruolo degli adulti nel monitorare il diffondersi sempre più preoccupante di fenomeni come il cyberbullismo. «La preoccupazione da parte di noi educatori è molto forte. L'utilizzo della rete per lo scambio di materiale fotografico, che va dal ragazzo o dalla ragazza nudi ad altre foto compromettenti, sfocia spesso in episodi di bullismo o di ricatto. Una situazione che è sempre più fuori controllo». A peggiorare le cose interviene l'utilizzo di Ask.fm, quello che viene denominato "Il social dell'anonimato": si tratta di una community di domande e risposte con la partico-

larità che non richiede di svelare la propria identità. «Questo diminuisce la possibilità di difendersi - spiega ancora don Paolo -. Purtroppo per i giovanissimi spesso questi siti sono vere trappole. Ci sono persone che hano reicevuto proposte sconcertanti o si sono trovate vittime di cyberbullismo». Per un giovane è difficile gestire queste situazioni, in quanto in adolescenza «la gestione del sè è immatura, così come la propria sessualità o lo schema corporeo - spiega Arienti -. Di per sè sono concetti positivi, ma se vengono privati della propria sedimentazione educativa, diventano dirompenti. La corporeità si trasforma così in esibizionismo, l'estetica diventa manipolazione dell'immagine. Gli effetti sui giovanissimi possono essere devastanti». In tutto questo il ruolo fondamentale dovrebbero giocarlo gli adulti, per i quali, secondo don Paolo, «c'è la necessità di riuscire a intercettare queste dinamiche. Invece oggi vediamo sempre più spesso adulti che "fanno i ragazzi", utilizzando lo strumento "social" nello stesso identico modo. Questo fa venir meno il distacco tra le generazioni, necessario alla crescita. L'adulto deve imparare ad assumersi le proprie responsabilità, non omologandosi ai più giovani ma diventando per loro una guida».


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Cronaca

Sabato 10 Maggio 2014

Altiero Spinelli e Ernesto Rossi, autori del Manifesto di Ventotene: «Un’Europa libera e unita è premessa necessaria del potenziamento della civiltà moderna»

L’Europa: non spauracchio o inutile orpello. Una ricchezza I di Francesco Agostino Poli

l 9 maggio 1950 è nata l'Europa comunitaria. L’8 maggio del 1945 si era chiusa una guerra terribile, la seconda guerra mondiale: l’Europa era stata devastata fisicamente e moralmente; lutti, distruzioni, l’evento terribile della Shoah, intere popolazioni costrette a spostarsi, a migrare. Le città e gli animi erano pieni di macerie, ma era viva anche la speranza di costruire pace e convivenza civile. Ma subito, lo spettro di una terza guerra mondiale angosciò tutta l'Europa: la spartizione del mondo in due blocchi di influenza, quello americano e quello sovietico, e la conseguente “guerra fredda” che ne derivò, avevano portato la tensione internazionale a livelli molto pericolosi. Occorreva una nuova, grande speranza. Già nel 1941, nel periodo in cui il fascismo li aveva confinati a Ventotene, Ernesto Rossi e Altiero Spinelli avevano elaborato il cosiddetto “Manifesto di Ventotene”, vero e proprio documento antesignano dell’idea europeista. Il mondo era a fuoco, e gli autori erano ben consapevoli che anche la vittoria su Hitler non sarebbe bastata ad assicurare pace e stabilità all’Europa ed al mondo. Scrivevano: “Quando, superando l'orizzonte del vecchio continente, si abbracci in una visione di insieme tutti i popoli che costituiscono l'umanità, bisogna pur riconoscere che la federazione europea è l'unica garanzia concepibile che i rapporti con i popoli asiatici e americani possano svolgersi su una base di pacifica cooperazione, in attesa di un più lontano avvenire, in cui diventi possibile l'unità politica dell'in-

tero globo”. L’Europa unita era quindi pensata come un vero e proprio “laboratorio politico” di un nuovo ordine mondiale, basato sulla cooperazione e sulla pace. A Parigi, il 9 maggio 1950 la stampa era stata convocata per le sei del pomeriggio al Quai d'Orsay, sede del Ministero degli Esteri, per una comunicazione della massima importanza. Le prime righe della dichiarazione del 9 maggio 1950 redatta da Robert Schuman, Ministro francese degli Affari Esteri, in collaborazione con il suo amico e consigliere, Jean Monnet, danno un'idea dei propositi ambiziosi della stessa. "La pace mondiale non potrebbe essere salvaguardata senza iniziative creative all'altezza dei pericoli che ci minacciano […] Mettendo in comune talune produzioni di base e istituendo una nuova Alta Autorità le cui decisioni saranno vincolanti per la Francia, la Germania e i paesi che vi aderiranno, saranno realizzate le prime fondamenta concrete di una federazione europea indispensabile alla salvaguardia della pace". Fu infatti Jean Monnet ad elaborare la proposta, a quel tempo rivoluzionaria, della messa in comune, sotto il controllo di un governo europeo, delle risorse franco-tedesche di carbone e acciaio. La cosa si verificò nel 1951, con il Trattato di Parigi, quando sei paesi - Francia, Germania, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo – dettero vita alla Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA). Si affidava ad una istituzione europea sovranazionale la gestione delle materie prime che all'epoca erano il presupposto di qualsiasi potenza militare, il carbone e l'acciaio, e questo, a pochi anni di distanza dalla fine del

«Creare progressivamente tra gli uomini d’Europa il massimo grado possibile di interesse comune, gestito da istituzioni comuni democratiche, cui è delegata la sovranità necessaria» (Jean Monnet)

Secondo conflitto mondiale. Per fare un paragone, pensiamo all’impatto che avrebbe una decisione simile presa oggi, ad esempio, dai Paesi arabi e da Israele. Al vertice tenuto a Milano nel 1985, i capi di Stato e di governo decisero di festeggiare il 9 maggio come Giornata dell'Europa. Ogni paese che ha democraticamente scelto di aderire all'Unione europea adotta i valori di pace e di solidarietà su cui si fonda la costruzione comunitaria. Questi valori si realizzano grazie allo sviluppo economico e sociale e all'equilibrio del contesto ambientale e delle varie regioni, i soli fattori che possono garantire un livello di qualità della vita diffuso equamente tra i cittadini.

La crisi ha colpito duramente le economie europee, e soprattutto la sua sponda sud e orientale. Sull’onda della disoccupazione sempre più drammatica, della mancanza di risorse e di prospettive, della reazione a fenomeni epocali come la migrazione, sono cresciuti in tutta Europa movimenti antieuropeisti e xenofobi. Ma l’obiettivo deve rimanere la costruzione di un'Europa che rispetti la libertà e l'identità di ciascuno dei popoli che la compongono, gestita in comune applicando il principio per cui "ciò che può essere meglio fatto in comune, deve esserlo". Solo l'unione dei popoli può garantire all'Europa la sovranità sul suo destino e il suo prestigio nel mondo. Pur mantenendo la sua specificità, le sue abitudini di vita, la sua

lingua, ogni cittadino deve tuttavia sentirsi a casa nella patria europea, nella quale può circolare liberamente. Scriveva Jean Monnet: «Creare progressivamente tra gli uomini d'Europa il massimo grado possibile di interesse comune, gestito da istituzioni comuni democratiche, cui è delegata la sovranità necessaria: questa è la dinamica che non ha smesso di funzionare dalla nascita della Comunità europea, stroncando i pregiudizi, cancellando le frontiere, estendendo nel giro di qualche anno alla dimensione continentale il processo che nel corso dei secoli aveva plasmato i nostri vecchi paesi». I due enormi cambiamenti epocali che sono avvenuti (la globalizzazione, l’interdipen-

denza crescente fra le economie del mondo e l’emergere di una «economia globale»; e la rivoluzione tecnologica con la comparsa di Internet e delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione) hanno posto la necessità di una modernizzazione radicale dell’economia europea. Riunitosi a Lisbona nel marzo 2000, il Consiglio europeo aveva conferito all’Unione un obiettivo strategico: «L’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale». Dovrebbe essere questa la bussola per orientare anche le politiche anticrisi: aggiornare il welfare, per esempio, non vuol certo dire ridurlo ai minimi termini. La gestione dell’euro ha provoocato sperquazioni tra le economie dei Paesi aderenti. Il rischio è il riufiuto indifferenziato di tutto quello che richiama l’idea di Europa, vissuta come l’Europa delle draconiane misure anticrisi e non come l’Europa dei diritti e della solidarietà. Il rischio è che crescano, fono all’implosione, le spinte centrifughe, i razzismi, la xenofobia, lo stesso rifiuto dell’euro. Per parte nostra, ribadiamo l’augurio di Victor Hugo, pronunciato nel 1849: «Giorno verrà in cui (…) voi tutte, nazioni del continente, senza perdere le vostre qualità peculiari e la vostra gloriosa individualità, vi fonderete strettamente in una unità superiore e costituirete la fraternità europea (…). Giorno verrà in cui non vi saranno altri campi di battaglia all’infuori dei mercati aperti al commercio e degli spiriti aperti alle idee. Giorno verrà in cui i proiettili e le bombe saranno sostituiti dai voti (...)».


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Cronaca

Sabato 10 Maggio 2014

Tre stands tra i più ampi ospitavano aziende cremonesi: a sinistra la Latteria Soresina, al centro il Consorzio Casalasco del Pomodoro col marchio Pomì e a destra la Plac (Produttori Latte Associati Cremona)

L’agroalimentare cremonese al Cibus Oltre venti aziende della provincia presenti all'importante fiera di Parma, trampolino per conquistare i mercati stranieri

I

di Vanni Raineri

n settimana, da lunedì a giovedì, si è svolta la 17ª edizione di Cibus, fiera internazionale dell’alimentare che si tiene a Parma ogni due anni. Per molti esperti (e le cifre sono lì a testimoniarlo) l’agroalimentare è la primaria ricchezza del nostro paese, le esportazioni sono in continua espansione e la voglia di made in Italy nel mondo è in crescita esponenziale. Anche i numeri lo testimoniano: record di 67000 visitatori, 2700 aziende espositrici e 950 giornalisti accreditati. Tenuto conto che la scelta dei giorni (tutti infrasettimanali) e il prezzo d’ingresso proibitivo per i visitatori ordinari favoriva quasi esclusivamente gli operatori del settore, è un successo di grande rilievo, e anche il gran numero di stranieri fa bene alle nostre speranze di ripresa. Tra le varie conferenze (presente anche il ministro Martina), è emerso uno studio presentato da Cibus che mostra come il nostro export alimentare abbia le potenzialità per passare da 26 a 70 miliardi di euro in 10 anni.

Da sinistra gli stands di Antica Dolceria Cremona, Mulan Group e Wal-Cor

Delle 24 aziende della provincia di Cremona presenti con propri stands a Cibus 2014, otto facevano parte della collettiva organizzata dalla Camera di Commercio di Cremona. Degli 8 ministands, uno era occupato proprio dall’ente, che ha prenotato l’area all’ente Fiera di Parma ripartendolo poi con le 7 aziende: Carioni (Trescore), Bandirali (Crema), Ellegi (Gadesco P.D.), La Cicogna (Cicognolo), Leccornie (Pandino), Migliorati (Cremosano) e Santini (Torre de’ Picenardi). Questi ultimi due sono salumifici, e Santini in particolare ha

riscosso successo e suscitato curiosità con la specialità del Pizzetto, il salame con filetto tipico di Torricella del Pizzo. Oltre alle ditte citate, un piccolo spazio nello stand della Camera di Commercio promozionava i prodotti di altre tre aziende: Tosca, Capritaly e Free G. Lo stand del Consorzio Casalasco del Pomodoro, con la megascritta Pomì a contrassegnare l’area, già lunedì è stato visitato da una serie di vip: tra questi il capitano del Parma Alessandro Lucarelli e i cuochi/personaggi tv Mattia Poggi e Monica Bianches-

si (castelleonese). Un altro stand di grandi dimensioni era quello di Latte Soresina. «Le previsioni sono state rispettate - rispondono i responsabili – sono soprattutto gli stranieri ad interessarsi del prodotto. D’altronde in Italia già siamo conosciuti, e ci sono diversi modi per acquisire il cliente. Piuttosto, le fiere sono ancora il mezzo idoneo?». Se siete qui la risposta è un sì. «Per l’estero è un sì, gli stranieri cercano nuove opportunità». Altro stand consolidato a Cibus è quello di Auricchio: «Anche quest’anno prevalgono gli

stranieri. Gli italiani sono interessati per le novità, ma per loro la nostra presenza è più una forma di cortesia per la grande distribuzione; anche grossisti e dettaglianti vengono comunque ad informarsi». Tra gli stranieri? «Tanti orientali, interessati soprattutto a mozzarella e mascarpone, prodotti che là non arrivano». Per ora. Tra i cremonesi merita di essere sottolineata la presenza di Mulan Group, azienda gestita da cinesi con sede a Gadesco: «Siamo a Gadesco da 20 anni – afferma la titolare - e riforniamo

la grande distribuzione. Abbiamo iniziato proprio dal vicino Iper, e produciamo e confezioniamo in loco, con ingredienti in gran parte italiani, cibi della tradizione cinese». Un’altra realtà in espansione è il Panificio Cremona Italia (Levata di Grontardo), con uno stand grande e profumato di prodotti appena sfornati. «Lanciamo in particolare la nuova Linea Bio, e promuoviamo la linea di punta, il senza glutine. I nostri sono prodotti precotti e surgelati, il 2530% dei quali vanno sul mercato estero, anche in Sud America». Oleificio Zucchi (Cremona) ha presentato a Cibus il progetto “Zucchi”, il nuovo marchio rinnovato nell’immagine e negli assortimenti che ha il preciso obiettivo di sfondare sui mercati esteri. Questo l’elenco delle altre aziende presenti: Antica Dolceria Cremonese (Sesto), Biacchi (Casalbellotto di Casalmaggiore), Cloetta (Cremona), Fieschi (Cremona), Galletti (San Daniele Po), Imei Division (Crema), Plac-Produttori Latte Associati Cremona (Persico Dosimo), Saviola (San Giovanni in Croce) e WalCor (Pozzaglio).

Sopra da sinistra gli stands di Auricchio, Camera di Commercio-La Cicogna, Cloetta, Imei Division, Santini e Zucchi. Più in alto, sempre da sinistra, Biacchi, Caroni-Migliorati-Bandirali-Bonizzi, Fieschi-Galletti, Panificio Cremona e Saviola


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Cronaca

Sabato 10 Maggio 2014

Le interviste Laura Carlino e Juri Alessandro Brocchieri, candidati sindaco rispettivamente per “Cremona Città Nova” e per I Verdi

«Due gli obiettivi principali: solidarietà e sviluppo»

L

aura Carlino, un passato in Forza Italia e un decennio da consigliera comunale di opposizione, si candida alla carica di sindaco con la lista civica Cremona Città Nova.

Cosa l'ha spinta a tornare sulla scena politica dopo anni di assenza? «Sono due anni che lavoro a questa lista: sono partita da un piccolo gruppo, che poi si è ampliato. L'aver fatto esperienza nei partiti mi ha portato a capire che in quegli ambienti vi sono sempre dei padroni, che siano il partito stesso, i suoi referenti o gli sponsor che lo sostengono. Di qui ho avvertito l'esigenza di mettermi in gioco per la città e per cercare di cambiare le cose». Lei ha un passato in politica abbastanza corposo, tuttavia... «Vero: sono stata per dieci anni in Forza Italia e mi sono poi accostata al Pdl, anche se di fatto la mia esperienza politica l'ho abbandonata prima. Ho fatto la tessera Pdl nel 2011 perché mi era stato garantito che si sarebbe fatto un vero Congresso. Invece ciò non è accaduto, e me ne sono stata fuori. Così come avevo scelto di starmene fuori da Forza Italia prima: così come era struttu-

I Verdi di Cremona tornano sulla scena politica, proponendo come proprio candidato sindaco Juri Alessandro Brocchieri: una lunga esperienza come sindacalista e grande sensibilità sui temi ambientali. I Verdi erano assenti da anni dalla politica, a Cremona: per quale motivo questo ritorno? «Abbiamo deciso di tornare a dire la nostra e di avere visibilità, dopo essere stati silurati alle elezioni di cinque anni fa dal Pd, con cui eravamo in coalizione. Per questo abbiamo deciso, stavolta, di correre da soli, con un nostro candidato. Vogliamo recuperare il nostro spazio all'interno della scena politica cremonese, ma soprattutto vogliamo dare visibilità al partito, camminando con le nostre gambe. Negli anni passati siamo stati penalizzati da una politica nazionale autodistruttiva, ai tempi di Pecoraro Scanio e della Francescato. Ad affossarci ulteriormente c'è stato l'exploit del Movimento 5 Stelle, che ha cavalcato gli stessi temi ambientali che noi portavamo avanti da anni. Co-

Laura Carlino: «Cremona Città Nova riparte dai cremonesi con i cremonesi per i cremonesi» rata era inconcepibile. Così come ritengo assurdo che ora abbiano chiamato a condurre il partito rifondato la stessa persona che lo ha gestito tanto male in passato. La mia esperienza passa anche da 10 anni in consiglio comunale, dove ho

combattuto il metodo di gestione della città impostato dal centrosinistra, specialmente in ambito culturale. I fatti mi hanno poi dato ragione. Al di fuori dalla politica, faccio l'insegnante alla Beata Vergine, sono impegnata nel volontariato in campo artistico

- come presidente dell'Associazione artisti cremonesi - e sociale - come referente, insieme a mio marito, dell'Aifa Onlus Lombardia». Quali criteri ha utilizzato per scegliere i membri della sua lista? «Ho scelto liberi cittadini che non abbiano rivestito cariche nei partiti. Sono persone che provengono dal centrodestra e dal centrosinistra, a riprova della trasversalità della mia lista. Non ho cercato dei nomi eclatanti, ma persone con delle competenze. Su 23, 8 sono commercianti, sfiduciati dagli altri schieramenti. I due terzi circa sono donne (14, contro 9 uomini)». Parliamo del vostro programma: quali sono le peculiarità? «Si sviluppa su due filoni: solidarietà e sviluppo. Per quanto riguarda quest'ultimo, si lavora sulle politiche culturali, sul turismo, sull'ambiente, sul commercio: tutti aspetti su cui vogliamo lavorare seguendo un progetto unitario, dove tutto converge verso un unico obiettivo, in cui investire tutte le risorse disponibili. Cremona ha molti finanziatori privati, ma spesso queste risorse vengono disperse in piccoli progetti che danno visibilità al politico di turno ma che non lasciano nulla alla città. L'importante è non lavora-

re a compartimenti stagni, soprattutto ora che, con la dismissione delle Province, i Comuni verranno caricati di nuove responsabilità. Per quanto riguarda la solidarietà, bisogna muoversi nel contrasto alle nuove povertà, servendosi delle reti sociali e di volontariato di cui Cremona è ricca. La cosa fondamentale è che l'istituzione lavori per identificare il problema prima che si presenti, in modo da poterlo prevenire. A questo proposito credo che si dovrebbe sfruttare meglio l'Azienda sociale, che deve diventare un punto di riferimento per il territorio». Per quale motivo i cittadini dovrebbero votarvi? «Il nostro slogan è "Cremona Città nova riparte dai cremonesi, con i cremonesi e per i cremonesi": per questo ci devono votare, perché mettiamo loro al centro». In fase di ballottaggio quale sarà la vostra scelta? «Premetto che, a dispetto di quanto alcuni millantano, non esiste alcun accordo tra noi e altri partiti. Decideremo di dare il nostro appoggio a chi saprà confrontarsi con noi sul programma. Non escludo, comunque, neppure l'ipotesi di non sostenere nessuno».

Verdi: «Vogliamo riprenderci i nostri spazi»

me segretario del partito mi sono

O ancora abbiamo Roberto Bot-

trovato nella posizione di dire: "O facciamo qualcosa, o tanto vale che mi dimetta". Così sono sceso in campo». Qual è stato il suo percorso politico? «In realtà non ho mai amato il fare politica, ma vedere il marciume che c'era mi ha spinto a cercare di interrompere questo schifo, mettendo fine a una politica degli inciuci. In realtà sono pochi anni che milito con i Verdi. In compenso ho fatto a lungo il sindacalista con la Usb (Unione sindacale di base), portando avanti molte battaglie». Quali criteri ha usato per scegliere i candidati della propria lista? «Ho voluto puntare sull'esperienza e sulla professionalità, nei più svariati settori. Ad esempio nella mia lista c'è un veterinario perché ritengo sia prioritario occuparsi del problema del canile.

taioli, esperto di rifiuti. Altri ancora hanno esperienza nel sociale. Sono stato contento di aver ricevuto numerose risposte positive ma soprattutto tanta condivisione sul programma e sulla decisione di correre da soli». A proposito di programma: quali sono i punti principali? «Le nostre tematiche favorite sono quelle ambientali. Ad esempio, siamo per uno stop netto al consumo del suolo e alla cementificazione, come si è fatto nella zona del Morbasco o con la nascita dei molti centri commerciali. Per questo siamo molto contrari al Pgt approvato dal Comune, che non dà chiare indicazioni per fermare il fenomeno. Per quanto riguarda l'inceneritore, siamo per una chiusura graduale, portando la differenziata al 100%. Per l'area Tamoil ci vorrebbe invece una riconversione ecologi-

ca, che portasse anche nuovi po-

sta giunta l'addizionale regionale

gi Erp vanno gestiti in maniera

è continuamente aumentata. Il nostro impegno è anche nel sociale: diciamo stop agli sfratti e ai distacchi delle utenze: gli allog-

diversa e soprattutto devono essere risistemati, in quanto molti ora sono vere e proprie topaie”. Per quale motivo i cittadini dovrebbero votarvi? «Prima di tutto bisogna votare la persona, e io sono sempre stato molto attento alle fasce più deboli. Inoltre siamo un partito trasversale, mentre gli altri partiti rispecchiano sempre la vecchia politica: la gente spesso si lamenta, ma è alle urne che può fare la differenza. Invece finisce sempre per votare le stesse persone». Al ballottaggio chi sosterrete? «Sicuramente non andremo con Perri. Tuttavia bisognerà studiare bene i programmi che ci sono in campo, perché anche un eventuale apparentamento con la coalizione di Galimberti non ci convince ... Potremmo anche decidere di non schierarci con nessuno».

Alessandro Juri Brocchieri: «Stop al consumo del suolo e alla cementificazione. Inceneritore: dismissione graduale» sti di lavoro. Siamo anche per l'abolizione della Tasi e per la riduzione delle altre imposte: da quando c'è que-

IN BREVE

Il ministro Martina sabato a Cremona

Perri: «Associazionismo fondamentale»

Rifiuti e innovazione ambientale nell'incontro tra il candidato sindaco Gianluca Galimberti e l'assessore all'Ambiente della provincia di Reggio Emilia Mirko Tutino, presente giovedì mattina alla sede del comitato di largo Boccaccino. "Aumento della raccolta differenziata, diminuzione del rifiuto urbano residuo, risoluzione del problema discarica e di quello del teleriscaldamento, partita Lgh sono tutti elementi fondamentali che devono essere inseriti in un piano industriale - ha detto il candidato. Per sabato 10 maggio è invece atteso il ministro Maurizio Martina, che sarà a Cremona presso l’Hotel Continental (ore 18), per un incontro sull’Expo.

Giovedì mattina il candidato Oreste Perri ha fatto visita a tre importanti realtà dell'associazionismo cremonese: Agropolis, Anfass e Lae. «Il mondo del terzo settore - ha ricordato il candidato - è fondamentale per il contributo che quotidianamente offre, dando risposta concreta ai bisogni dei cittadini. La sinergia creata tra Comune e associazionismo è importante non solo perchè viste le oggettive difficoltà economiche degli enti pubblici si rivela una strada obbligata per garantire l'erogazione di servizi di qualità, ma soprattutto perchè rappresenta una risorsa di esperienze e professionalità. In questi cinque anni abbiamo rafforzato questa vicinanza. Anche in futuro questo è il cammino che vogliamo continuare a seguire».

In città il viceministro all’Economia Calenda Il viceministro dell’Economia Carlo Calenda sarà a Cremona giovedì 15 maggio. alle ore 21, presso il Teatro Filodrammatici (saletta interna), ospite del Terzo Polo di Cremona, per parlare dei temi dell’internazionalizzazione con particolare riferimento a Cremona ed alle sue prospettive di sviluppo. Per l’occasione interverranno anche Pietro Signorini, candidato Sindaco per il Terzo Polo per Cremona e Gemma Mantovani, candidata cremonese alle elezioni europee per Scelta Europea. In programma nei prossimi giorni anche l’incontro con l’onorevole Stefano Quintarelli (19 maggio) di Scelta Civica, uno dei massimi esperti italiani di nuove tecnologie e con il sottosegretario ai Beni Culturali, Ilaria Borletti Buitoni (20 maggio).


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CREMA dalla redazione

orse perché non hanno un lavoro e non sanno come passare il tempo. Forse perché sono abituati a vivere sulla strada e stare insieme tra di loro. O ancora perché, seduti nelle tre panchine dei giardini di porta Serio che confinano con i Licei, sbrigano meglio i loro affari anche a cielo aperto. Il fatto è che i cremaschi in questa parte della città non ci passano più, o ci passano malvolentieri o non si sentono più tranquilli. Il risultato? Comunque si giri la frittata, è uno solo: questa parte del parco principale di Crema è ormai terra marocchina. Nella quale i conti si fanno a bottigliate in testa: vetro acuminato per farsi del male. E’ successo martedì scorso, alle 21.30 circa.. Una rissa violenta tra dieci di loro. Sono intervenuti i carabinieri chiamati da qualcuno - che hanno denunciato alcuni giovani: T.O., 20anni, in Italia senza fissa dimora; A.S., 28 anni, domiciliato a Romanengo; L.O., 29 anni, residente a Romanengo; R.A., 22anni, di Offanengo. Gli altri? Tutti scappati. Solo uno dei feriti è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari per ferite da taglio all’avambraccio destro; altri contusi e tumefatti hanno preferito non finire al pronto soccorso. Poco circa un’ora è toccato ai poliziotti intervenire sempre ai riordini pubblici: ancora due marocchini se le stavano dando di santa ragione: identificati, sono stati portati in ospedale. E denunciati a piede libero per ubriachezza molesta. Se questa è la situazione, chi ha il coraggio di passeggiare nel verde fuori porta Serio? Noi ci siamo stati, dopo le 19: i soliti marocchini seduti o in piedi davanti alle solite tre panchine e, quando passi, ti scrutano per capire se puoi rappresentare un pericolo o no, un affare o no. Di cremaschi? Neppure l’ombra. Forse abbiamo sbagliato orario, e qualche minuto prima gli abitanti di Crema affollavano i giardini pubblici.

Una parte del parco è regno dei marocchini. Che i conti li fanno a bottigliate in testa

Crema ha perso i suoi Giardini Beretta: «Ci sono zone della città off limits per i cittadini»

Ovviamente, così non va. Comunque la si voglia spiegare e nonostante le rassicurazioni. Chi ha il coraggio di camminare nelle poche zone verdi in città, di sera, con il pericolo di vedere spuntare bastoni e cocci di bottiglia. Una rissa isolata? No. Siamo andati velocemente a spulciare alcuni avvenimenti avvenuti solo un anno fa. Giugno 2013, a Bagnolo: mega rissa fra cremaschi e tunisini fuori dal bar. Otto giovani denunciati, Uno è finito all'ospedale. Ottobre 2013: rissa nella zona dei pub: straniero ubriaco rompe bottiglia in testa a un cremasco. Dicembre 2013: rissa sul piazzale della polizia locale; sudamericano picchiato da un gruppo di italiani, ricoverato

in ospedale e sottoposto alla Tac. Gennaio 2013: rissa a Madignano tra un gruppo di ecuadoregni e un cremasco, ricoverato in prognosi riservata. Poi non dimentichiamo le continue liti nel parcheggio dell’ospedale tra extracomunitari, l’auto di una cremasca presa a calci perché si rifiuta di dare l’obolo al posteggiatore abusivo, i furti nelle case all’ordine del giorno. Il sindaco Bonaldi sta portando in giro i responsabili delle forze dell’ordine in centro città e nei quartieri: per tranquillizzare la popolazione e spiegare come difendersi dai malviventi. Ma a queste riuioni, poca gente. A cui,probabilmente, non bastano più le parole.

Maggioranza: coordinamento e unico gruppo liste civiche Dopo le dimissioni dell’assessore Giorgio Schiavini, e la nomina di due nuovi assessori di estrazione politica (Matteo Piloni, segretario provinciale del Pd, e di Attilio Galmozzi, ex segretario di Sel), c’è ancora una novità per quanto riguarda la maggioranza. Infatti, c’è l’accordo tra due delle liste civiche che hanno appoggiato l’elezione di Stefania Bonaldi a sindaco di Crema, e cioè «Lavoro@Imprese» e «Buongiorno Crema» («Crema Bene Comune non ha aderito a questo progetto) di formare un unico gruppo in Consiglio comunale. Lo sottolinea il comunicato emesso da Enrico Tupone, coordinatore della lista «Lavoro@Impresa». «I rappresentanti delle Liste Civiche, che hanno contribuito alla elezione di Stefania Bonaldi a Sindaco di Crema, hanno concordato di avviare un lavoro di coordinamento fra le varie Liste Civiche teso a individuare temi comuni sui quali avanzare proposte concrete per la città di Crema, concordando inoltre l’accesso alle commissioni per i rappresentanti di quelle liste che non hanno eletto un Consigliere Comunale («Obiettivo Crema» e «Crema Crea» ndr) in modo tale da ampliare la partecipazione, soprattutto al mondo dei

Enrico Tupone (Lavoro@Impresa)

giovani. La decisione è frutto di un percorso già in atto da tempo ed ha come obiettivo, oltre ad un più serrato coordinamento, quello di creare le condizioni per la costituzione di un GRUPPO CONSILIARE CIVICO con un unico capogruppo. Ciò rappresenta il primo passo verso una forma di “civismo condiviso” con cui bisognerà confrontarsi nelle occasioni amministrative più importanti. Chiaramente ne trarrà beneficio il lavoro del consiglio comunale e delle commissioni, nell’ottica di una auspicata semplificazione e dei relativi risparmi di costi». Soddisfatto di questa decisione il sindaco, Stefania Bonaldi: «Ritengo il contributo delle liste civiche di fonda-

Dante Verdelli ((Lavoro@Impresa)

mentale importanza per la nostra azione amministrativa, non solo con la presenza di due assessori nell’esecutivo, ma anche con la valorizzazione della figura del consigliere incaricato per lo sport e per i quartieri, proprio con due consiglieri comunali provenienti da liste civiche». Stefania Bonaldi, inoltre, sente il «dovere di ringraziare le liste civiche perché in due anni di attività amministrativa hanno sempre mostrato un atteggiamento molto concreto, costruttivo e collaborativo ed instaurato con la giunta e con la sottoscritta un rapporto di grande stima reciproca e condivisione, che a mio avviso risulterà rafforzato anche con questa scelta».

Stop ai clandestini, raccolta firme della Lega A Crema, la locale sezione della Lega organizza una serie di gazebo informativi che vedranno la partecipazione di diversi candidati ai seggi del parlamento europeo. Inoltre sarà possibile per tutti i cittadini apporre le loro firme in calce alla nuova proposta di referendum, in aggiunta alle 5 lanciate a fine marzo, avente come obbiettivo la reintroduzione del reato di ingresso clandestino in Italia, abolito lo scorso primo di aprile con il voto favorevole del Partito Democratico, Forza Italia, Ncd, Sel, Udc e l’astensione del M5S. Gli appuntamenti in programma sono i seguenti: sabato 10 maggio, ore

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Sabato 10 Maggio 2014

Daniele Belotti

9-12, via Verdi angolo via Tensini (mercato) e ore 14-18, piazza Duomo. Domenica 11 maggio, ore 1418, piazza Duomo. Alla raccolta delle firme al mercato coperto, a partire dalle 10.30, sarà presente il candidato alle ele-

zioni europee della Lega, Daniele Belotti. Ex assessore regionale al Territorio e all'Urbanistica, Belotti ha incassato il sostegno ufficiale dell’attuale assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Fava: «Invito con forza il mondo agricolo a votare Belotti. Gli ho chiesto in particolare di far parte della commissione Agricoltura e di diventare il mio interlocutore diretto in Europa, a vantaggio di tutto il mondo agricolo lombardo». Ha un forte legame con il territorio cremasco. «La mia candidatura è stata accolta con entusiasmo da un gruppo di amici che mi sta aiutando su tutto il vostro territorio».

Di fronte a una situazione che diventa sempre più esplosiva, durissimo è il commento di Simone Beretta, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale: «Per la Bonaldi» spiega, «serve a poco andare nei quartieri facendosi accompagnare dalle Forze dell’Ordine. E’ lanciare fumo negli occhi facendo vedere che fa qualcosa, ma i cittadini pretendono ben altro: di essere sicuri in città e a casa loro». Beretta avverte che il primo cittadino «non può chiudere gli occhi di fronte alla verità di accadimenti delittuosi Simone Beretta che rendono Crema sempre più insicura. Ma vedo che anche il doveroso grido di allarme della sua compagna di partito, l’onorevole Fontana, non è stato preso sul serio dalla Bonaldi che continua ad esercitarsi in inutili passerelle». Questo primo cittadino, insomma, secondo Forza Italia, «non ha mai preso sul serio e per tempo il tema della sicurezza contribuendo così a rendere tutti noi molto più insicuri, in modo particolare i cittadini più deboli». Il motivo? «Continua a ragionare all’interno di una logica di sinistra ed ideologica che considera il problema della sicurezza e della malavita extracomunitaria un tema di destra, così che è sorda alle insistenti denunce di una minoranza, l’unica a farsi carico di rappresentare le paure e la crescente mancanza di serenità dei cittadini. Per le strade le persone non si sentono più tranquille ed è sempre più difficile trovare qualcuno che affermi il contrario. I giardini pubblici sono off limits, alcuni parcheggi tra i quali certamente quello dell’ospedale pure, piazza Garibaldi anche e dopo una certa ora della sera gli stessi giovani, soprattutto le ragazze, non si fidano più a muoversi in centro città, immaginatevi in periferia, da soli. Immaginatevi gli anziani. Ma i cremaschi di questo si ricorderanno. Al momento opportuno».

Paullese, Alloni (Pd): «La Giunta mantenga gli impegni per finanziare i lavori tra Zelo e Spino e il prolungamento della M3»

Si riuscirà a finire la Paullese?

inquinanti in atmosfera». Il consigliere regionale del Le richieste formulate attraPD, Agostino Alloni, ha depoverso la mozione sono sostansitato oggi una mozione che zialmente tre. «Chiediamo alla verrà discussa nelle prossime giunta di riconvocare il tavolo sedute del Consiglio regionale dell’Accordo di programma in merito al finanziamento dei della Teem per confermare, lavori di completamento della rafforzare e mantenere gli imex Paullese tra Zelo Buon Perpegni presi sugli interventi di sico e Spino d’Adda e al conintegrazione delle reti viarie, seguente prolungamento della Agostino Alloni ferroviarie e metropolitane, fiMetropolitana da S. Donato. nalizzate al potenziamento del sistema «Ad oggi abbiamo notizie incomplete della mobilità nell’est milanese e nel e contrastanti sul completamento di nord lodigiano attraverso il prolungaquesta opera» dichiara Alloni. «Sono mento M3 fino a Paullo e Zelo Buon ormai trascorsi 17 anni dall’approvazioPersico. Inoltre chiediamo di riaprire il ne del protocollo “Paullese” e molti tavolo regionale sul trasporto pubblico soldi sono stati spesi per le diverse fasi lungo la Paullese già previsto dai diversi del progetto e per altre opere viabilistiprotocolli d’intesa fra i diversi Enti e di che connesse alla stessa ex statale. reperire le risorse necessarie per comNessuno parla più del prolungamento pletare i due lotti dei lavori rimasti senza della M3 e si ha la netta sensazione che copertura finanziaria. Parliamo del segli impegni presi e i soldi spesi per il condo lotto secondo stralcio dei lavori progetto definitivo siano finiti nel nulla e di raddoppio fino a Zelo Buon Persico e questo sarebbe un grave errore anche la successiva realizzazione del ponte in considerazione dell’ Expo». sull’Adda, senza i quali si creerà un imAlloni ricorda come «il prolungamenbuto di traffico attorno agli abitanti dei to della M3 rappresenta per i territori due comuni interessati dall’opera. Ocsud-est e per la stessa città di Milano correrà infine trovare le risorse locali una grande opportunità. Sarebbe una necessarie per sbloccare il parere ne“cura del ferro” indispensabile per blocgativo della Corte dei Conti che concare all’origine i flussi di traffico dal sud sentano di richiedere l’indispensabile della Lombardia verso la città capoluocompartecipazione economica del gogo di Regione in un’area, purtroppo, tra verno nazionale». le più compromesse in Europa per gli Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91) - Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.maxwork.it • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004 Maxwork S.p.A. - Agenzia per il lavoro Sede Legale – via Dell’Esquilino, 38 – 00185 Roma Sede Amministrativa e Direzione Generale Largo Porta Nuova, 14 - 24122 Bergamo

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Crema

Sabato 10 Maggio 2014

Scatta oggi, sabato 10 maggio, la prima edizione di «Crema in una notte». Dalle ore 16 alle 2

Tutta la città in rosa, grazie ad Asvicom

E’

di Gionata Agisti

il rosa il tema della prima edizione di «Crema in una notte», che andrà in scena oggi, sabato 10 maggio, per le vie della città, dalle 16 alle 2. L’evento è stato organizzato da Sistema Commercio e Impresa-Asvicom Cremona. Ma perché proprio il rosa? Lo ha spiegato il presidente dell’associazione, Berlino Tazza, durante la conferenza stampa di presentazione, lo scorso 7 maggio: «Il colore rosa evoca il femminile e la donna, colonna portante della società e che deve essere sempre più valorizzata. Inoltre, sono donne la maggior parte degli operatori commerciali della nostra città e, infine, perché speriamo in un futuro più roseo per il nostro commercio». Alla conferenza, hanno preso parte anche Franco Bozzi, presidente del Gruppo Olimpia, collaboratore di «Crema in una notte» e suo primo ideatore, Fabiano Gerevini, vice di Tazza e organizzatore della manifestazione e, per le istituzioni, l’assessore comunale al commercio, Morena Saltini e il suo collega, in Provincia, Matteo Soccini. Proprio le istituzioni sono state ringraziate vivamente da Asvicom, per la disponibilità dimostrata nei confronti di «Crema in una notte», in particolare il Comune, che ha sospeso il costo del plateatico per l’intera giornata, su cui i commercianti allestiranno personali dehor, per ospitare concertini, dj set e altri eventi musicali. «La macchina comunale si è messa a disposizione con spirito encomiabile», ha commentato

Franco Bozzi, Fabiano Gerevini (vice presidene Asvicom), Berlino Tazza (presidente Asvicom), Matteo Soccini, Morena Saltini

Gerevini, «dimostrando sensibilità di fronte a sforzi organizzativi come questo, volti a incentivare lo sviluppo del commercio locale». Saranno 12 gli appuntamenti, di shopping, fashion, enogastronomia, cinema, arte e molto altro, che si terranno nelle strutture, negli spazi urbani, nei luoghi storici e di pregio della città. Fra le location, che ospiteranno i singoli eventi, non solo le zone più conosciute, come piazza Duomo o piazza Garibaldi, ma anche quelle più insolite: piazzale Rimembranze, dove si terrà l’inaugurazione della manifestazione, con la fontana, per l’occasione, dipinta di rosa, o largo Falcone e Borsellino, dedicato allo sport. Obiettivo prioritario, come si diceva: offrire maggiori opportunità di visibilità e business all’intero commercio cittadino che, per l’occa-

sione, è stato sollevato da qualsiasi contributo economico e alla città in generale, perché possa essere sempre più conosciuta al di fuori della nostra provincia. L’auspicio è fare di «Crema in una notte» un format replicabile. «In un momento di difficoltà, come quello che stiamo vivendo», ha spiegato Tazza, «abbiamo voluto supportare i commercianti, costruendo loro un contenitore capace di attrarre numerosi visitatori, dai diversi gusti. Le iniziative ludiche, come il video “Happy from Crema”, sulle note della popolarissima canzone di Pharrell Williams, sono un invito a trasmettere un po’ di ottimismo. Il monito è quello di fare squadra e rete, perché, insieme, i progetti sono davvero vincenti». Proprio il video, realizzato con la collaborazione divertita di molti commercianti cremaschi, verrà proiettato, alle 23 di sabato 10 maggio, sul Torrazzo. Oltre alle iniziative organizzate da Asvicom, anche gli stessi commercianti hanno voluto proporre qualche idea, studiata appositamente per l’evento: è il caso della preparazione, da parte delle gelaterie aderenti, del «Gusto Rosa-Crema in una notte» e l’elaborazione, ad opera dei bar e ristoranti, di uno speciale «Menu Rosa». Presso il negozio Cover Store, di via Racchetti, sarà allestito, invece, il punto «Selfie in Rosa». Scattandosi un selfie vestiti di rosa e taggandosi su instagram con l’hashtag #selfieinrosa o mandando una mail a info@cremainunanotte.it, si potrà partecipare a una caccia al tesoro. Il negozio in cui troverete la vostra foto vi offrirà un regalo, uno sconto o un gadget.

Non solo Offanengo. Un paese di cui si parla è Bagnolo Cremasco: i protagonisti della sfida

Lo scontro sarà all’ultimo voto

Centrosinistra: Doriano Aiolfi alla ricerca del bis. La squadra

Centrodestra: Andreina Broglio punta sul lavoro e sulle imprese

«Gruppo Progetto Bagnolo al termine degli incontri pubblici finalizzati al massimo coinvolgimento dei cittadini per la stesura del programma elettorale, ha provveduto al deposito della propria lista e del proprio programma». Ecco i nomi dei 12 candidati consiglieri, oltre al candidato sindaco Doriano Aiolfi: Bertoletti Paolo; Bianchessi Gian Battista; Crespiatico Rosolo; Dagheti Claudio; Fontana Gaia; Fumagalli Alberto; Germani Emanuele; Pollastri Lorenzo; Ramaschiello Rosa; Spini Gabriele; Samele Giuliana; Vanelli Tagliacane Valentino. «Riteniamo che la squadra sia un buon mix tra persone nuove e ricandidature che possono apportare al Gruppo esperienza e continuità nella realizzazione del programma amministrativo» avverte Aiolfi. «L’età media del gruppo è di circa 42 anni, viene garantita una significativa presenza di donne, così come vengono rappresentate un po’ tutte le varie categorie professionali, passando dalla studentessa, all’operaio, all’imprenditore, al medico, al funzionario di banca, alla bidella, ed all’ingegnere». Il programma elettorale, così come quello di cinque anni fa, si caratterizza per la forte attenzione alle politiche sociali, alla scuola, con progetti di legalità e di avvicinamento dei giovani alle Istituzioni, e alla cultura; amministrazione pubblica sempre più snella che cerca sempre di più di ottimizzare al meglio le risorse umane ed economiche a disposizione, opere pubbliche rivolte a interventi di risparmio

«Il momento economico è molto difficile e complesso. Per tanti lavoratori e tante imprese l’uscita dalla crisi è ancora lontana. Per questo motivo, anche se le possibilità di intervento di un’amministrazione comunale non sono molte in materia, il Lavoro e le Imprese saranno la nostra priorità» Lo dice Andreina Broglio, candidato sindaco di «Rinnoviamo Bagnolo Insieme». Il Comune può divenire un punto di collegamento per favorire le opportunità per i tanti disoccupati e per tutti i cittadini del paese in cerca di lavoro. Pertanto, tra le numerose iniziative, il gruppo punterà: 1. sulla creazione di un Fondo di Solidarietà per cittadini in difficoltà che non riescono a ricollocarsi, da integrare con le risorse di Fondazioni, Banche territoriali ed enti; 2. sul mantenimento ed il potenziamento dei voucher per lavoro accessorio e sulla facilitazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro in collaborazione con enti preposti e sindacati; 3. sulla creazione di una «postazione pc ed internet gratis» negli uffici comunali a disposizione di disoccupati e lavoratori in difficoltà, in modo che possano usufruire di uno strumento a costo zero per l’invio di domande di assunzione e l’effettuazione di ricerche in rete di opportunità di lavoro. «Il tema che sta più a cuore ai cittadini è il lavoro; anche se non possiamo fare miracoli, un’amministrazione deve fare quanto possibile per rispondere a queste richieste. Le nostre proposte sono un primo passo

Intitolata una sala a Laura Prati A Laura Prati, sindaco di Cardano al Campo uccisa lo scorso luglio da un ex vigile urbano sospeso dal servizio per truffa e peculato, ed al suo esempio è stata intitolata, lo scorso sabato, la sala conferenze del Centro Culturale di Bagnolo Cremasco. Una serata di grande partecipazione e commozione anche grazie alla testimonianza di Costantino Iametti, attuale sindaco facente funzioni di Cardano al Campo, e rimasto anche lui ferito durante il folle gesto di un agente di ppolizia municipale che ha portato alla morte di Laura Prati. Iametti ha tracciato il profilo di una persona da sempre impegnata nel sociale e dedita alla collettività, una donna che nascondeva, dietro all’immancabile sorriso e disponibilità, una grande determinazione. Anche il marito di Laura Prati ha portato la sua commossa testimonianza e, nel ringraziare l’Amministrazione di Bagnolo, ha riferito una frase del figlio che sottolinea l’importanza di gesti come questo (l’intitolazione di una sala): «Si può vincere e fare giustizia anche al di fuori dei tribunali». L’occasione è stata offerta dalla presentazione del Rapporto 2013 di Avviso Pubblico «Amministratori sotto tiro» dedicato proprio al sindaco della città varesina e a commentare il rendiconto, oltre a Iametti, vi era anche David Gentili, presidente della commissione antimafia del comune di Milano, che ha illustrato il perché la città meneghina, dopo anni di “negazionismo”, ha deciso di dotarsi di questo organo e quali sono stati i suoi primi incoraggianti risultati. energetico, fonti rinnovabili, ciclabili e sicurezza stradale, principalmente per pedoni e ciclisti. Interventi urbanistici che incentivano il recupero dell’esistente a salvaguardia del territorio, così come il nuovo si inserisce in maniera armonica con l’esistente per uno sviluppo razionale del

paese; proseguimento degli interventi di riqualificazione del centro storico, volano anche per una incentivazione del settore commerciale per gli esercizi di vicinato. Presenze in piazza Moro: le domeniche 11 e 18 maggio; presenze al mercato: lunedì 12 e 19 maggio.

Andreina Broglio

per guardare avanti con maggiore fiducia!» sottolinea ilo candidato sindaco il candidato. Se si desidera favorire la creazione di opportunità di lavoro, non si possono dimenticare le micro e piccole imprese, primo grande motore occupazionale. Quindi, tra le molte idee, quelle da attuare al più presto sono: 1. La riduzione di tributi municipali e di oneri di urbanizzazione per nuovi insediamenti produttivi e commerciali; l’obiettivo è concedere agevolazioni maggiori per il recupero delle aree dismesse e l’occupazione dei residenti; 2. la costituzione del Fondo di Garanzia per le Imprese Bagnolesi, sull’esempio di altri comuni, dove con un piccolo stanziamento di bilancio e con l’intervento delle cooperative di garanzia e istituzioni del territorio si potrebbero garantire fino a 500.000 euro di nuovi finanziamenti bancari, da destinare

prioritariamente ai pubblici esercizi ed alle nuove imprese; 3. favorire la creazione di «wifi zone hotspot» a costi ridotti per i pubblici esercizi; 4. la promozione delle attività artigianali, commerciali, agricole ed i pubblici esercizi del paese attraverso la partecipazione a progetti del comprensorio sovracomunale ed alle iniziative culturali e di aggregazione di Bagnolo. «Insieme a queste iniziative l’amministrazione deve promuovere appuntamenti con cadenza annuale per incontrare imprese, associazioni di categoria e sindacati. E’ un metodo che consente al Comune di essere attivo nel circuito territoriale». «Negli ultimi anni è stato fatto poco; se i cittadini ci daranno la loro fiducia, la nostra squadra lavorerà per concretizzare il programma elettorale che stiamo presentando ai Bagnolesi».


Crema Il Comune di Crema ha aderito alla «Giornata nazionale della bicicletta» organizzata per domenica 11 maggio. Con questa iniziativa, giunta alla sua quinta edizione, l’amministrazione comunale intende sensibilizzare all'uso della bicicletta con evidenti vantaggi dal punto di vista ambientale e del benessere psico-fisico di chi si muove pedalando. In piazza Garibaldi dalle ore 14 alle ore 19 sarà presente uno stand informativo, in collaborazione con FiabCremasco (sezione locale di Fiab Biciclettando Cremona). E qui proseguirà il programma di targatura

In piazza Garibaldi, dalle 14 alle 19, presso lo stand informativo. Tutti i vantaggi

Domenica, se vuoi mettere la targa alla tua bici nale» afferma l’assessore all’Ambiente Matteo Piloni, «promuove l’uso consapevole della bici negli spostamenti quotidiani e si propone di sollecitare le istituzioni affinché mettano al centro dell’attenzione politica la tutela dei ciclisti e la salvaguardia dell’ambiente, attivando possibilmente misure legate alla moderazione del traffico e alla pedonalizzazione, cercando di promuovere il più

delle biciclette EasyTag , iniziato alcuni mesi fa con l’iniziativa BicialCentro, che consentirà ai cittadini di acquistare la targa e registrare la propria bicicletta. Il sistema di targatura delle biciclette, insieme a buon antifurto e al Registro Italiano Bici, consultabile dalle forze dell’ordine, consentirebbe la riduzione dei furti. Oggi sono oltre 50 le biciclette targate in città. «L’evento, di iniziativa nazio-

La roggia Comuna è sempre stata un habitat perfetto per numerose specie di pesci. Si potevano salvare

Soncino, lo “spurgo” fa una strage

T

pesci. Agricoltori, contadini e pescatori ne traevano cibo squisito per le loro mense. Poi vennero leggi sempre più restrittive per la pesca. Poi venne l'inquinamento delle acque. I poveri pesci si adattarono anche alle acque sporche e nella roggia Comuna fino a pochi giorni fa era un guizzare festoso che attirava l'attenzione di adulti e bambini. Forse qualcuno avrebbe anche pensato a pescare tanto ben di Dio ma pare che ci voglia una licenza particolare molto costosa perchè si tratta di corsi d'acqua con classifica speciale. Leggi speciali a protezione della fauna ittica. Ma tanta abbondanza non poteva avere qualche deroga? Era prevedibile che, limitando

di Franco Occhio

utti gli anni, in occasione dello "spurgo" delle rogge, siamo costretti a vedere questa moria di pesci. Quest'anno poi, con la stagione piovosa che ha ritardato la pulizia dei fossi, il fenomeno è addirittura clamoroso. La roggia Comuna, scavata dai nostri antenati ai limiti del territorio comunale di Soncino, rimpinguata da numerosi fontanili minori lungo il suo percorso, oltre che a muovere le ruote di numerosi mulini, a dare acqua potabile a tutti gli abitanti del borgo entro le mura, ad irrigare i campi dei territorio meridionale, è sempre stata anche un habitat perfetto per numerose specie di

l'afflusso di acqua per le operazioni di spurgo, sarebbe venuto a mancare l'habitat sufficiente per la sopravvivenza di tanti pesci. Forse bastava garantire una maggiore quantità di acqua corrente. O magari avere la collaborazione di qualche società sportiva di pescatori per la cattura dei pesci e l'immissione in altri corsi d'acqua. Ed invece siamo costretti a vedere questi poveri abitatori delle acque condannati ad una tragica agonia. Lo spettacolo di tanti pesci che boccheggiano in attesa di una morte certa e inutile provoca grande tristezza e commenti di irritata contestazione che non trova tuttavia l'Entità contro la quale protestare.

Ridiamoci sopra: tutte le prossime multe

«Oggi corro anch’io», camminata a Ombriano

Venti euro di multa a chi getta per terra un mozzicone di sigaretta. Questa proposta fatta da due consiglieri di maggioranza, Sebastiano Guerini e Matteo Gramignoli - verà discussa in Consiglio comunale. Ma altri consiglieri di maggioranza vogliono fare di meglio. Ed ecco, le multe per comportamenti incivili o poco consoni.

«Oggi corro anch’io», una camminata organizzata per sabato 10 maggio. «Una camminata» spiega il preside dell’istituto comprensivo Crema 2, Pietro Bacecchi, «a favore dell’inclusione scolastica di tutti gli alunni». L’iniziativa è iniziata nel 2011. I percorsi sono due: uno più breve, da tre chilometri, e uno più lungo, di cinque chilometri. La partenza è stata organizzata per le ore 15, dalle scuole medie di Ombriano-in via Rampazzini. Lungo il tragitto sono stati predisposti alcuni punti ristoro, in collaborazione con il Gruppo Podisti Ombriano. Chiunque volesse iscriversi potrà acquistare un biglietto al costo di tre euro. Sconti comitiva.

Mezziconi in terra: 20 euro, Carte in terra: 25 euro, Sputare in terra: 28 euro, Fare puzze in strada: 29 euro, Toccarsi davanti e dietro (per gli uomini) mentre si passeggia: 33 euro, Toccarsi solo dietro (per le donne) mentre si passeggia: 31 euro.

Le vetrine di Bertolotti illuminazione si aprono a élite total living & lighting

Appuntamento venerdì 16 maggio con un aperitivo, offerto da Campari Soda, per brindare alla nascita di èlite che sposa la filosofia Be Original lanciata da Elle Decor Italia: un’iniziativa promossa da Bertolotti Illuminazione per promuovere un progetto di ristrutturazione della struttura dell’attività storica. Le case élite saranno progettate e arredate con sedie, lampade, poltrone, librerie, tavoli e tavolini, progettati dai più noti designer internazionali icone

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Sabato 10 Maggio 2014

del nostro tempo, classici da sempre. Uno staff seguirà la progettazione, il reelooking, la scelta dei materiali e delle finiture, fino alla fornitura e consegna delle case, chiavi in mano. Un progetto ambizioso già iniziato qualche anno fa dall’interior designer Chiara Dellera, che oggi si concretizza e cresce insieme ad aziende partner e protagonisti del progetto come Valentina Ghilardi Interior Designer e Silvia Dellera, laureata

alla facoltà di architettura. Tutto accade la sera del 16 maggio, dalle 18 alle 20, presso lo show-room di Bertolotti illuminazione (Viale de Gasperi), dove per l’occasione e solo per le 2 ore dell’apertivo, su tutti i pezzi esposti verrà applicato un prezzo promozionale: un’occasione unica e irripetibile per acquistare il design 100% originale . L’invito è aperto a tutti quelli che vogliono vivere questo evento!

possibile anche le piste ciclabili su sede propria. A Crema siamo orgogliosamente in prima linea su tutti questi aspetti e il mio assessorato sta programmando iniziative, come le giornate ecologiche, che si svilupperanno lungo tutto il mandato amministrativo, coinvolgendo anche gli operatori nel settore ciclistico del panorama Cremasco che credono nelle soluzioni per la mobilità sostenibile».

Crema, città europea dello sport 2016

Walter Della Frera

« Crema città europea dello sport 2016» non è più un sogno. La comunicazione è stata fatta da Gian Francesco Lupattelli, presidente di Aces Europa. «Ce l'abbiamo fatta» è stato il commento di Fabiano Gerevini, ex presidente del Panathlon, che insieme al sindaco Stefania Bonaldi e al consigliere delegato allo Sport, Walter della Frera, si è speso per ottenere il riconoscimento. Tra le le personalità che hanno appoggiato la candidatura di Crema: Riccardo e Giacomo Ferri, Mario Macalli, Beppe Servergini, Marco Villa, Michele Rota, Stefano Agostino, Giorgio Veneri, Maurizio Lucchetti, Dario Ubner.


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Crema

Sabato 10 Maggio 2014

di Gionata Agisti

ncredibile ma vero: alle elezioni comunali di Offanengo correrà un’unica lista, quella di centrodestra, capeggiata da Gianni Rossoni, già vice presidente della Regione e ora candidato sindaco del suo paese d’origine. Nessun’altra forza politica tenterà di ostacolargli la pur facile vittoria - è dal dopoguerra che a Offanengo amministrano liste di centro o centrodestra - e questo nonostante il Pd, il principale partito di centrosinistra, abbia una sua sede nel borgo. Che è successo? Qualche giorno fa, il coordinamento cremasco del Partito Democratico, guidato da Omar Bragonzi, ha diramato un comunicato, le cui giustificazioni ci paiono, però, originali, per usare un eufemismo: in sostanza, parte della colpa sarebbe da imputare alla stessa società civile offanenghese, incapace di mettere in campo un progetto alternativo a quello del centrodestra. Una società vittima del pensiero unico, dunque? Scusi Bragonzi, ma da quando la colpa di una sconfitta, anzi, in questo caso di una resa a priori, è da imputare agli elettori? Non sono forse i partiti che devono dimostrarsi capaci di convincerli della bontà delle proprie idee? «Chiariamo una cosa: non ci sono dubbi che in questa vicenda il Pd abbia la sua parte di colpa. Sicuramente, la sezione locale non è stata capace di affrontare un ricambio adeguato, come è avvenuto in altri paesi, ma c’è anche un limite da parte di una fetta di società, che non intende impegnarsi. Non mi è piaciuto, per dirne una, l’atteggiamento di alcuni consiglieri comunali uscenti della lista civica di centrosinistra: qualcuno di loro ha detto che, dopo 5 anni di impegno amministrativo, ritiene di aver già dato, quando invece c’è chi si è impegnato per 20 anni. Ma questo dipende anche dal fatto che, negli ultimi anni, le liste civiche che fanno riferimento al centrosinistra non hanno

Alle comunali si presenta solo il centrodestra. Scoppia il “caso”. Parlano i protagonisti

Offanengo: il suicidio della sinistra?

Gianni Rossoni

voluto collegamenti col partito, prova ne è che, nell’ultimo mandato, l’unica consigliere del Pd eletta è stata Elena Viscardi». Rimane il fatto che una sede del Pd a Offanengo esiste. Se nessun esterno era disposto a impegnarsi, perché non si è fatto avanti un iscritto? «Non basta certo un candidato, servono una decina di nomi per formare una lista ma ripeto: non voglio nascondere i limiti del partito. Bisogna avere l’umiltà di riconoscere il fatto che non siamo stati in grado di incidere adeguatamente in questi anni e, di fronte a ciò, non credo che sia una soluzione quella di presentare una lista raffazzonata, solo per partecipare a tutti i costi. Ma voglio dire un’altra cosa: come mai tutta questa attenzione su quanto è successo a Offanengo, quando a Soresina, ad esempio, è stata Forza Italia a non presentare la sua lista? Prendo atto che, probabilmente, l’attenzione

Tarcisio Viscardi

è rivolta su di noi perché stiamo facendo un buon lavoro nel Paese, mentre altri partiti che in Italia stanno morendo, evidentemente non riscuotono lo stesso interesse». Invita a non farne un dramma anche un personaggio di primo piano del centrosinistra di Offanengo, Tarcisio Viscardi, da qualche tempo non più impegnato in prima linea. ma pur sempre un uomo di riferimento per quell’area politica: «Ricordiamo che, qui a Offanengo, neppure la Lega Nord o i 5 Stelle hanno presentato una loro lista. Dunque, non è solo un problema del Pd. Detto questo, può darsi che sia il nuovo che avanza: oggi, vanno di moda le primarie, ma l’esperienza insegna che, senza un’organizzazione e una comunità di partito, non ci si può stupire se si ottengono questi risultati. Comunque, ribadisco: non ne farei un dramma. In questo modo, almeno, chi amministra non po-

trà dare la colpa all’opposizione se non riesce a fare quello che vuole. Ma, a questo proposito, azzardo una mia previsione: se l’esperienza mi ha insegnato qualcosa, vedrete che ci sarà presto una rottura all’interno di questo centrodestra, composto da più forze diverse, e quindi non mancherà una minoranza in Consiglio». Viscardi, perché non si è candidato lei? «Ho fatto il consigliere comunale per 23 anni. Penso che la politica sia importante, ma non è tutto. Continuo a essere un uomo di sinistra ma non un uomo per tutte le stagioni». Sua figlia è Elena Viscardi, citata prima da Bragonzi. Anche lei viene da un’esperienza ventennale tra i banchi dell’opposizione, iniziata da giovanissima e anche lei aveva già fatto sapere, per tempo, che non si sarebbe ripresentata: «Stanno montando un polverone per niente. Chi conosce la storia di questo paese,

da 50 anni a questa parte, sa che non è così scontato riuscire a trovare gente disponibile a impegnarsi all’opposizione, sapendo infatti che la vittoria va sempre alla parte avversa, spesso con il 70 per cento delle preferenze. Da parte mia, non ho alcun rammarico, mi sono divertita e sono orgogliosa di come è andata, ma fare opposizione non è facile: significa lavorare il doppio dei colleghi di maggioranza. Si spende in fatica, studio e, a volte, anche in denaro. Capisco che qualcuno si sia anche spaventato. Ad ogni modo, ricordo che è possibile fare opposizione senza bisogno di sedere tra i banchi del Consiglio comunale: gli atti sono pubblici e tutti possono consultarli». Un altro personaggio politico molto conosciuto a Offanengo è Alex Corlazzoli. Anche lui ci ha rilasciato una dichiarazione, scritta, sul perché ha ritenuto di non presentarsi: «L’assenza di

una lista del Partito Democratico o di altre forze di centrosinistra è il simbolo del fallimento dei partiti in Italia. Il “caso Offanengo” rischia di diventare un laboratorio politico in provincia di Cremona. Tuttavia, non ci si può fermare a guardare il dito puntato alla luna: l’intero paese vive succube di un pensiero unico e in un preoccupante stato di stagnazione culturale. La questione politica non riguarda solo chi è attivamente impegnato ma tutti: la Chiesa, il volontariato, etc. Ho dato per decenni un contributo, mettendoci la faccia, creando importanti occasioni di incontri culturali, portando in Consiglio comunale giovani che hanno fatto esperienza amministrativa. A 39 anni, credo sia giusto passare il testimone e non fare l’errore della generazione che ha preceduto la mia, sempre pronta ad ostacolare i giovani, senza lasciare loro spazio in politica».


Speciale Playoff Lega Pro

La Cremonese non può più sbagliare

Dopo una settimana di polemiche la squadra di Dionigi deve riscattarsi bettendo l’AlbinoLeffe in una gara secca ra le scuse sono finite. Domani pomeriggio, alle 18, sul campo amico dello “Zini”, la Cremonese si gioca il primo “dentro o fuori” della stagione. Lo spareggio contro l’AlbinoLeffe sarà, infatti (come noto, su gara secca) e solo il superamento della sfida consentirà di giocare poi i successivi turni validi per gli spareggi-promozione. O dentro o fuori dicevamo, al termine peraltro di una settimana di tensioni anche per le continue provocazioni lanciate dall’ambiente vercellese che non ha digerito la debole opposizione al trionfo dell’Entella. In realtà, in certi ambienti cittadini, come sempre forieri di malelingue e pettegolezzi, si è anche andata moltiplicando una voce del tipo “nemmeno quest’anno vogliono andar su’”. Maldicenze che dovrebbero stimolare l’orgoglio dei giocatori a disputare una grande gara contro l’AlbinoLeffe, per mettere a tacere tutti e presentarsi alla semifinale con la faccia cattiva. Ma non sarà facile. L’AlbinoLeffe è formazione tosta e giovane che tende ad esaltarsi Davide Dionigi contro le big, come testimonia l’impressa ottenuta in campionato contro l’Entella, vincitrice del girone. A livello tattico è una squadra che in fase difensiva concede, ma resta sempre molto insidiosa spese sui calci piazzati, dove il sinistro di Regonesi rimane una delle armi in più dell’intera categoria. Mister Dionigi, dal canto suo, deve spazzare via le brutte sconfitte rimediate in regular season che hanno fatto scendere la squadra fino al quarto posto finale e presenta per l’occasione una formazione convinta e motivata. A centrocampo l’assenza di Loviso per squalifica verrà compensata con l’accentramento di Armellino, mentre in avanti dovrebbe tornare il bomber Brighenti, accantonato a sorpresa nella sfida contro la Virtus Entella. Tanti ex da una parte e dall’altra (Tedeschi in casa AlbinoLeffe, Minelli e Bergamelli in casa grigiorossa) condiranno ulteriormente gli animi di una sfida che verrà anche trasmessa in diretta televisiva. Arbitrerà l’incontro Rosario Abisso della sezione di Palermo.

stadio giovanni zini ore 18

girasole

VISCONTI

SALVI

BERGAMELLI PALERMO

BREMEC

ABBATE

TEDESCHI

calvano

cisse

BRIGHENTI

OFFREDI

ARMELLINO VALOTI

BRUCCINI

gazo

allievi

DELLA ROCCA

CARACCIOLO

Un attacco della Cremonese domenica scorsa (fotoservizio Luigi Dassi)

3-5-2

allenatore: DAVIDE DIONIGI

regonesi

BEDUSCHI

AVOGADRI

diretta su rai sport 1

allenatore: ELIO GUSTINETTI

Prima Div. 30ª giornata AlbinoLeffe-U. Venezia

2-1

Como-Pavia

0-1

Cremonese-Virtus Entella

1-2

Pro Patria-SudTirol

1-2

Pro Vercelli-Carrarese

2-0

Reggiana-Feralpi Salò

0-1

San Marino-Vicenza

2-2

Savona-Lumezzane

4-1

classifica Girone A

O

di Matteo Volpi

4-4-2

Virtus Entella 58 Pro Vercelli 57 49 SudTirol Cremonese 47 Vicenza (-4) 47 Savona 44 AlbinoLeffe 43 Como 42 Feralpi Salò 41 U. Venezia 41 Carrarese 36 Reggiana 32 Pro Patria (-1) 32 Lumezzane 29 San Marino 24 Pavia 23

I VERDETTI DELLA STAGIONE I quarti di finale si giocano domani in gara unica sul campo della squadra meglio classificata, mentre le semifinali sono in programma il 18 e il 25 maggio. La finale, invece, si giocherà il 1° e il 7 giugno.

Virtus Entella promossa in serie B. Pro Vercelli, SudTirol, Cremonese, Vicenza, Savona, AlbinoLeffe, Como e Feralpi Salò ai playoff (Unione Venezia penalizzata dalla classifica avulsa). Non ci sono retrocessioni.


Speciale Playoff Lega Pro

Gustinetti sogna la rivincita 16 anni dopo

L’INTERVISTA Alla guida del Lumezzane venne eliminato con tanti rimpianti dalla Cremonese nei playoff del 1998

D

opo aver preso in corsa la squadra, Elio Gustinetti è riuscito ad agganciare i playoff grazie alla vittoria nello scontro diretto con l’Unione Venezia. Un successo che conferma il valore dell’AlbinoLeffe, avversario molto ostico da affrontare in una gara secca, con il palio le semifinale dei playoff. Gustinetti, domenica ritrova la Cremonese nei playoff, dopo la grande delusione patita nel 1998 alla giuda del Lumezzane. Cosa ricorda di quella doppia sfida? «Ricordo una partita giocata benissimo dal Lumezzane e finita solo 1-0 (nel ritorno allo “Zini”, ndr) e nel computo della doppia sfida non riuscimmo a passare il turno». Se l’aspettava la squadra grigiorossa soltanto quarta al termine della stagione regolare? «E’ stato un campionato strano, sembrava che alcune squadre potessero dare più fastidio all’Entella e invece i risultati hanno dato verdetti diversi». Che sfida si aspetta allo “Zini”? «Sarà una partita difficile, vista la caratura della Cremonese. Noi ce l’abbiamo fatta a centrare l’obiettivo che ci eravamo prefissati, non ci aspettavamo di trovare la Cremonese, ma i risultati hanno detto questo. Il fatto di giocare fuori casa, renderà ancora più impegnativo il match». Peserà molto il fattore campo? «Giocare in casa dà sempre qualche vantaggio in più, perché si scende in campo davanti ai propri tifosi, avendo quindi una carica in più e conoscendo il

La sfida dello “Zini” in questo campionato

terreno di gioco». Come valuta la stagione dell’AlbinoLeffe? «Abbiamo vissuto questo campionato anomalo tra alti e bassi, tra risultati importanti e altri meno, però quello che era nelle aspettative, vale a dire conquistare una buona posizione, non è stato raggiunto per qualche punto, ma abbiamo ancora negli occhi il fatto che nell’ultima gara potevamo restare fuori. Questi

I PRECEDENTI TRA CREMO E ALBINOLEFFE 04-10-2005 AlbinoLeffe-Cremonese 17-01-2006 Cremonese-AlbinoLeffe 09-09-2012 Cremonese-AlbinoLeffe 13-01-2013 AlbinoLeffe-Cremonese 13-09-2013 AlbinoLeffe-Cremonese 19-01-2014 Cremonese-AlbinoLeffe * a tavolino per decisione del Giudice Sportivo

0-0 0-0 1-1 1-1 0-3* 1-1

serie B serie B Lega Pro Lega Pro Lega Pro Lega Pro

playoff sono una conquista importante per un gruppo che è cresciuto insieme dal settore giovanile. Spero si giochino le proprie carte al meglio». Crede che la promozione della Virtus Entella sia meritata? «Sinceramente dava la sensazione di essere una buona squadra già dall’anno scorso. Poteva vincere con ampio anticipo, poi si è complicata la vita, ma penso che la vittoria sia ampiamente meritata. Complimenti ai giocatori, alla società e al mister che in tre anni li ha portati in B». Chi è la squadra favorita di questi playoff? «La Pro Vercelli». Tornando alla partita di Cremona, chi teme di più della squadra grigiorossa? «Temo la compattezza, la squadra al di là dei singoli che ho apprezzato tante volte da avversari come Della Rocca. Ma ci sono tanti altri giocatori con grandi trascorsi e di conseguenza si parla di una squadra che in questi anni, pur non riuscendo a salire in serie B, ha sempre

Elio Gustinetti, tecnico dell’AlbinoLeffe

dimostrato di allestire organici importanti». Per concludere, crede sia stato giusto estendere i playoff fino ai quarti di finale? «Io penso che sarebbe stato bello avere dei playoff a quattro squadre, con le retrocessioni. Questo avrebbe dato ancora più interesse alle ultime sfide». LUTTO ALL’ALBINOLEFFE Nella notte tra mercoledì e giovedì, è morto il vicepresidente Mario Servalli, storico dirigente della società da sempre a fianco di patron Andreoletti. «La società - si legge sul sito dell’AlbinoLeffe - con il presidente, i dirigenti, i giocatori e lo staff bluceleste, esprime il proprio profondo cordoglio e si stringe attorno alla famiglia del nostro vice presidente Mario Servalli, scomparso nei giorni scorsi. Il signor Servalli è sempre stato parte di questa famiglia, condividendo con i soci e lo staff una grande passione per i nostri colori e per la nostra missione e rappresenta una parte importante della storia dell’AlbinoLeffe. Il suo ricordo resterà per sempre nei cuori della società bluceleste».


Speciale Playoff Lega Pro

«Sarebbe bello tornare a festeggiare»

i TIFOSI Gli spalti in questi anni si sono svuotati, ma molti custodiscono ancora la segreta speranza della promozione

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elusione, rabbia, perplessità, a volte persino indifferenza ma anche qualche timida speranza. Questi i sentimenti dei cremonesi sulla situazione della squadra grigiorossa, che ha parecchio deluso domenica scorsa contro la Virtus Entella, ma che fa ancora sognare qualche irriducibile ottimista. «Siamo di nuovo ai playoff, una storia che sa di deja vu - dice Gigi, che segue la Cremonese da oltre 20 anni -. La squadra in questi anni ha perso troppe occasioni, spesso buttandole letteralmente via. Vorrei vedere in campo una squadra più motivata e convinta». Molti vorrebbero più combattività, più voglia di portare a casa un risultato: «Dopo un anno in cui la squadra ha decisamente arrancato, è già molto essere arrivati ai playoff - dice Cristian -. Adesso però dobbiamo crederci. E deve essere la società a farlo per prima. Coloro che ogni settimana ancora vanno in curva a sostenerli, è questo che vogliono vedere. Le vittorie e le sconfitte spesso sono qualcosa di imprevedibile, ma quando c’è l’impegno, si è già a metà dell’opera». Tra i tifosi di una certa età, si torna con la mente alla gloriosa Cremonese degli anni '90, quando la serie A non era

Un’occasione della Cremo contro la Virtus Entella

un miraggio: «All'epoca in cui eravamo una grande squadra, era un piacere seguire la Cremo - racconta Ernesto, 70 anni -. Erano gli anni di Gigi Simoni, quando si ottenevano vittorie spettacolari e ci sentivamo sulla vetta del mondo. Oggi quei tempi sono lontani, ma mi piacerebbe tornare a vedere la nostra squadra che lotta per una promozione. Potrei anche pensare di ricominciare a frequentare lo stadio». «Per anni ho frequentato la curva, ma ho smesso di andarci da tempo - racconta Giovanni, 68 anni -. Ora guardo la

Cremo in televisione, ma non mi entusiasma più come un tempo. Non vedo gioco, non vedo grinta, né voglia di vincere». Negli ultimi anni, del resto, il numero dei tifosi sugli spalti è diminuiti: molti sono coloro che hanno seguito per anni la squadra per poi decidere di abbandonarla. «Un tempo andavo sempre in curva e mi piaceva - racconta Roberto -. C’era un bel clima, si cantava, si tifava... ora ci vanno sempre meno persone. Io ho smesso da alcuni anni, perché avevo perso le motivazioni». «L’ultimo anno in cui ho seguito i gri-

Alla Baldesio servizi di qualità, strutture all’avanguardia e tanta tranquillità

Francesco Sanfelici Presidente Canottieri Baldesio Finalmente le belle giornate tornano a splendere e con esse torna la voglia di giornate all’aria aperta: i cremonesi hanno un’opportunità in più, fornita da società canottieri attrezzate di tutti i comfort e i servizi per trascorrere delle domeniche piacevoli, immersi nel verde e nella tranquillità: è questo il caso della società Canottieri Baldesio, una delle pietre miliari delle società sportive della città. «La nostra società canottieri ha una storia lunga oltre un secolo: era infatti il lontano 1887 quando venne fondata, dieci anni prima della costituzione della Federazione italiana canottaggio - spiega il presidente Ettore Sanfelici -. E’ una delle società di questo tipo più vecchie d’Italia e la più antica di Cremona». Una società che ha voluto prediligere fin da subito l’attività sportiva, specialmente per i giovani, aprendo anche agli esterni. Ma soprattutto la Baldesio punta molto sulla tranquillità dei propri soci. «Il nostro obiettivo primario, da sempre, è la tranquillità dei soci, che devono poter vivere la società con calma, senza stress, avendo tutto lo spazio di cui hanno bisogno, senza rischiare di non trovare una sdraio libera o di dover fare la coda al bar. «Fortunata-

mente abbiamo un numero di spazi abbondantemente più ampi rispetto a frequenze e numero di soci, proprio perché secondo la nostra filosofia la tranquillità del socio è in primo piano» spiega Sanfelici -. Vogliamo che i soci diventino parte integrante della società, ma soprattutto che abbiano voglia di restarci dentro, difendendo i colori sociali con l’attività sportiva. La società deve entrare nel cuore delle persone che la frequentano: il senso di appartenenza è fondamentale. Vogliamo che i soci si sentano a casa propria». Ingenti gli investimenti fatti in questi anni sulle strutture, tutte all’avanguardia. «Abbiamo terminato lo scorso anno la realizzazione di un pallone pressostatico che consente di giocare a tennis al coperto sulla terra battuta - spiega il presidente -. Siamo gli unici in città a offrire una struttura di questo tipo che, insieme al centro benessere con sauna e bagno turco, consente ai soci di vivere i nostri spazi per tutto l’anno, con servizi di grande qualità. La nostra piscina di 50 metri, terminata da due anni, è un fiore all’occhiello dell’estate cremonese. Inoltre le nostre piscine sono tutte riscaldate a 28,2 gradi». Grande è anche l’impegno per il futuro, mirato a rendere servizi ancora più mirati: «Vogliamo realizzare una nuova palestra, in quanto quella attuale, pur avendo attrezzature all’avanguardia, è troppo piccola: in questi anni è infatti aumentato il numero dei soci che ne usufruiscono. Il lavoro verrà discusso nella prossima assemblea». La segreteria della società è sempre disponibile a valutare tutte le richieste di potenziali nuovi soci, anche con piani pluriennali personalizzati di assorbimento dei costi di iscrizione».

giorossi è stato quello della promozione in B, mi pare fosse il 2005 - racconta Elia, 53 anni -. L'anno successivo fu così deludente che a metà campionato smisi di seguire la squadra. Ora sinceramente non mi interessa più». La vicenda del Calcioscommesse ha avuto il suo peso nelle defezioni: «Mi hanno demoralizzato molto le recenti vicende del extra calcistiche; mi chiedo che serva tifare qualcuno che sceglie deliberatamente di perdere - racconta Mario -. Ho smesso da tempo di andare allo stadio e di seguire il calcio, locale o nazionale che sia». «Da quando è uscita la storia del calcioscommesse non ho più seguito la Cremo - dice Clara, 45 anni -. Non andavo allo stadio neppure prima, ma mi piaceva seguire le partite in tv, o almeno i risultati. Ora neppure so dove sia posizionata in classifica». Molte sono anche le persone che da tempo hanno fatto una scelta, ossia quella di seguire solo il calcio di serie A, abbandonando i colori grigiorossi: «La Cremo? Non so neppure in che serie sia. Seguo la mia squadra del cuore, l’Inter, ma non mi interessa la quella grigiorossa», dice Michele, 39 anni. Dello stesso parere è Stefano, 19 anni, milanista: «Allo stadio vado solo per

vedere il Milan. La Cremo? Mai seguita. Non vale la pena seguire una squadra di serie C». «Allo “Zini” non ho mai messo piede dice Mattia, 24 anni -. Seguo il calcio, ma preferisco vedermi le partite di serie A... Mi dispiace comunque che la squadra della nostra città non stia passando un bel periodo e spero riesca a fare un buon risultato ai playoff». Tuttavia sono molti i cremonesi che, pur non seguendo la Cremo, non dimenticano i colori grigiorossi: «Non seguo il calcio e quindi neppure la Cremonese, ma auguro alla squadra di riuscire nell'impresa di raggiungere la serie B. Alla nostra città non farebbe che bene una promozione», commenta Monica. «Anche se non sono una tifosa e il calcio non mi interessa, l'ho sempre seguito di riflesso, con mio marito e sarei contenta di sapere che la Cremonese ha ottenuto un buon risultato - aggiunge Sara -. Un tempo mio marito andava sempre allo stadio e quando c’era una promozione lo accompagnavo a festeggiare alla fontana a Porta Po. Chissà che quest'anno i cremonesi non possano tornare a festeggiare, dopo tanti anni di silenzio e delusioni». Laura Bosio


Speciale Playoff Lega Pro

Spareggi felici con Marini e Roselli

AMARCORD Nel 1998 la Cremo vinse la finale contro il favorito Livorno, mentre nel 2004 arrivò la promozione in C1

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opo anni di serie A e serie B, la Cremonese ha giocato per la prima volta i playoff dell’allora C1 (ora Prima Divisione di Lega Pro) al termine della stagione 1997-98. I grigiorossi, con Marini in panchina, hanno terminato la stagione regolare al secondo posto dietro il Cesena, promosso direttamente in serie B. Gli spareggi promozione hanno visto la Cremonese esordire contro il sorprendente Lumezzane, che sulla carta sembrava l’avversario più abbordabile, ma che sul campo ha reso la vita durissima ai grigiorossi. Nella sfida in Valgobbia, sul risultato di 1-1, un perfetto colpo di testa di Manfredi a tempo scaduto regalò un preziosissimo successo alla squadra di Marini. Il ritorno allo “Zini” doveva essere una formalità, ma non fu così. La Cremo fece l’errore di voler controllare la partita e il Lume prese coraggio. Nella ripresa arrivò il gol di Taldo e sulla ali dell’entusiasmo i bresciani continuarono ad attaccare, fallendo clamorosamente più di un’occasione. Il triplice fischio finale fu una liberazione per i tifosi grigiorossi. Emblematica la confidenza che mi fece il bomber Mirabelli, fermo ai box perché operato di ernia del disco: «Rivedendo la partita il giorno dopo in televisione avevo ancora paura di prendere gol…». Avanti senza glorio, dunque, ma con la possibilità di giocarsi la serie B in gara unica contro il favorito Livorno, che aveva eliminato a fatica (0-0 e 3-2) l’ambizioso Alzano. Durante la stagione i labronici avevano battuto per ben due volte la Cremo e volevano fortemente la promozione che mancava da tantissimi anni. In 20mila scesero al “Curi” di Perugia (il 14 giugno 1998) per spingere la squadra al successo, mentre la Cremonese (sostenuta da uno sparuto gruppo di sostenitori) sembrava una vittima sacrificale. Nel calcio, però, non sempre vince chi è favorito. Dopo un gol annullato (giustamente) per fuorigioco e un salvataggio sulla linea, la Cremo inizio a prendere coraggio, mentre la spinta dei toscani andò lentamente a scemare. Nei sup-

Marini sulla pancina grigiorossa (foto © Ivano Frittoli)

plementari non ci furono grandi occasioni e i grigiorossi iniziarono a pregustare la grande impresa (bastava il pareggio per la promozione). A due minuti dalla fine, la ciliegina sulla torta: punizioni dai 25 metri di Guarneri e palla all’incrocio per la vittoria che sanciva l’immediato ritorno in serie B. Fu quella l’ultima stagione felice dell’era Luzzara. Seguirono anni bui, con la retrocessione in C2. Con la presidenza di Graziano Triboldi, la Cremonese tentò la risalita, che fu comunque lenta. Solo al termine della stagione 2003-04, la squadra di Roselli (che aveva preso il posto di Maselli) riuscì ad agganciare i playoff con il secondo posto dietro il

Mantova di Di Carlo. In semifinale scontro fratricida con il neopromosso Pizzighettone, che forse appagato dall’exploit, venne battuto agevolmente sia in casa (3-1), che allo “Zini” (3-0). Finale con il SudTirol, che si dimostrò avversario ostico, ma che alla fine dovette cedere alla voglia di risalita dei grigiorossi, vittoriosi 2-1 sia a Bolzano che nella partita di ritorno allo “Zini”. La stagione successiva arrivò anche la promozione in serie B, stavolta senza passare per i playoff. Dopo due stagioni felici, tornarono i tempi cupi e dopo il ritorno in C1, la squadra riuscì ad evitare i playout solo all’ultima giornata. F.V.

Giorgio Roselli


Speciale Playoff Lega Pro

Nel 2008 e nel 2010 due beffe atroci

Sia con il Cittadella che con il Varese i grigiorossi sono stati castigati proprio sul traguardo AMARCORD

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el 2007, con l’avvento di Giovanni Arvedi e il ritorno sulla panchina di Mondonico (21 anni dopo), i tifosi speravano di ritornare subito in serie B, ma fu solo un’illusione. Eppure al primo tentativo il presidente sfiorò l’obiettivo: terminata la stagione regolare (2007-08) dietro il Sassuolo di Allegri (non senza rimpianti), la Cremo riuscì ad eliminare il Foggia in semifinale con due pareggi e in finale le cose si misero subito bene. All’andata a Cittadella, arrivò una vittoria grazie al gol di Temelin. Allo “Zini” era pronta la festa per il ritorno tra i cadetti, visto che ai grigiorossi bastava un pareggio. Ma peggio di così la partita non poteva iniziare: al 3’ Meggiorini (ora al Torino) portò in vantaggio i veneti. Buona la reazione della Cremo, che al 32’ si procurò un rigore, trasformato da Viali. Solo un fuoco di paglia, perché due minuti prima del riposo Coralli (poi grigiorosso) sfruttò un errore di Viali e riportò in vantaggio il Cittadella. Ripresa per cuori forti: con la Cremo in confusione, il Cittadella prima sprecò un rigore con lo stesso Coralli e poi fece calare il gelo sullo stadio segnando il 3-1 con De Gasperi. Con la forza della disperazione, la Cremo tentò un forcing disperato e nel recupero venne annullato a Graziani (figlio di “Ciccio”) il gol che sarebbe valso i tempi supplementari. Una mazzata tremenda per tutto l’ambiente, che faticò a riprendersi e la stagione successiva fallì l’accesso ai playoff. Poi però, con Venturato in panchina (già protagonista del “miracolo” Pizzighettone), la squadra riuscì a tornare protagonista, terminando il campionato dietro l’imprendibile Novara e al sorprendente Varese. Ai playoff il primo avversario fu l’Arezzo, eliminato con una vittoria per 2-0 e una sconfitta di misura (2-1). Ancora una volta la finale (contro il Varese di Sannino) sembrava alla portata dei grigiorossi, tanto più che allo “Zini” arrivò una vittoria grazie alla rete di Tacchinardi. Come due anni prima, bastava un pareggio per abbandonare l’ex serie C, nel frattempo diventata Lega Pro. Ma ancora

La protesta dei grigiorossi a Varese (foto www.uscremonese.it)

una volta l’epilogo fu amarissimo, anche se a dieci minuti dalla fine tutto sembrava deciso a favore dei grigiorossi. Al 35’ della ripresa, però, Buzzegoli sorprese Paoloni e a tempo scaduto, quando i supplementari sembravono inevitabili, l’arbitro Palazzino decise di concedere un dubbio rigore al Varese per un presunto fallo di Paoloni in uscita. Dopo le proteste dei grigiorossi, Buzzegoli fece centro dagli undici metri, gettando nella disperazione la Cremo, ancora una volta beffata a due passi dal traguardo. Stavolta, anche se la strada è lunga (si parte dai

quarti di finale), i tifosi hanno tutto il diritto di incrociare le dita… GLI ALTRI SPAREGGI Non si trattava di playoff di serie C, ma la Cremonese in tempi non troppo lontani ha giocato ben tre spareggi per salire in serie B. La prima volta al termine della stagione 1982-83. Grigiorossi di Mondonico protagonisti per tutto il campionato, ma beffati all’ultima giornata a Varese (ancora una volta). Con il pareggio raggiunto in extremis, i grigiorossi giocarono lo spareggio a tre con Como e Catania. A Roma arrivarono due pareggi per 0-0 e in serie A ci andò il Catania,

grazie all’1-0 al Como. Stesso copione nel 1986-87. La Cremo di Mazzia, in testa per tutta la stagione, ebbe un calo nel finale, ma con un pareggio contro il Pisa di Gigi Simoni all’ultima giornata, sarebbe comunque tornata in serie A. Invece, i toscani s'imposero per 2-1 e spedirono i grigiorossi ad un altro spareggio a tre con Lecce e Cesena. La sconfitta all’esordio con il Lecce (4-1) fu già fatale alla Cremo, che perse anche con il Cesena e vide sfumare di nuovo il sogno della serie A. Finalmente, nel 1989, arrivò la ven-

detta grigiorossa. Ultima giornata ad alta tensione: alla Cremo serviva la vittoria a Licata per festeggiare, ma a pochi minuti dalla fine i siciliani erano avanti 1-0. Una zampata di Lombardo servì per salvare almeno lo spareggio, stavolta a due (contro la Reggina di Nevio Scala) perché il regolamento era cambiato e la squadra peggiore nella classifica avulsa a tre squadre (il Cosenza) fu penalizzata. A Pescara si giocarono 120’ tiratissimi, ma con poche emozioni. Tutto si decise ai rigori e stavolta i grigiorossi ebbero la meglio (4-3 malgrado l’errore di Chiorri).


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Sabato 10 Maggio 2014

CASALMAGGIORE

PRO LOCO CREMONESI E MANTOVANE IN FESTA RIVAROLO MANTOVANO - Le Associazioni Pro Loco del territorio Oglio-Po organizzano domani, domenica 11 maggio, nella splendida cornice di Piazza Finzi, la manifestazione “Pro Loco in piazza”. E’ la 4ª edizione della festa che, dopo le prime svoltesi a Sabbioneta e a San Martino dall’Argine, quest’anno è organizzata dalla Pro Loco di Rivarolo Mantovano. Nella mattinata, a partire dalle 11, le Pro Loco di Calvatone, Casteldidone, Commessaggio, Pomponesco, Rivarolo Mantovano, Sabbioneta e San Martino dall’Argine apriranno gli stand espositivi in cui presenteranno le loro attività, quelle dei rispettivi comuni di appartenenza, distribuiranno materiale informativo e degustazioni di prodotti del territorio. Nel pomeriggio, dalle 16, è prevista la parte spettacolare e di intrattenimento. Si esibiranno il Gruppo Storico Città di Sabbioneta, i Commedianti di Commessaggio, gli sbandieratori ed i musici “Terre dei Gonzaga” di Rivarolo Mantovano, il gruppo storico “Cacciata dei francesi da Pomponesco”, il gruppo dialettale Fogoler di San Martino dall’Argine, il cantastorie Fanfaron di Calvatone e il gruppo “Mia tral via” di Pomponesco. La presenza delle cremonesi Calvatone e Casteldidone si pone sulla linea degli organizzatori di ampliare la partecipazione, nelle prime edizioni limitata alle Pro Loco della provincia di Mantova, fino a coprire tutta l’area del territorio Oglio-Po a scavalco delle due province. In questa zona la funzione delle Pro Loco è essenziale in molti settori e fondamentale per lo sviluppo e la promozione del territorio.

LE “MEDITAZIONI” DI TIZIANA PRIORI AL DIOTTI Negli spazi del Museo Diotti di via Formis, s’inaugura oggi alle ore 17 la mostra “Meditazioni per Gea”, personale di Tiziana Priori, artista di origini cremonesi, ma operante a Milano. La mostra, curata da Valter Rosa, si avvale di una presentazione in catalogo di Tiziana Cordani. Le opere, che rimarranno esposte fino al 15 giugno (ingresso libero, da martedì a venerdì 8-13, sabato e festivi 15,30-18,30), documentano diversi aspetti della produzione più recente dell’artista, coagulati attorno ad un tema portante. Attraverso dipinti (realizzati su speciali carte nepalesi), installazioni e video, Tiziana Priori pone infatti al centro della sua ricerca il rapporto con il mondo naturale, ribadendo, nella sfera magico-simbolica propria dell’arte, il principio dell’aver cura, essenziale ad ogni relazione fra l’uomo e l’ambiente che lo circonda. Opere quindi da intendersi, al di là della dimensione estetica, come formule propiziatorie, elementi augurali, parole di saggezza, come un invito a scoprire tutta la sapienza che è nascosta in ogni forma della natura. Una delle installazioni presenti in mostra è realizzata in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Diotti” di Casalmaggiore nell’ambito del progetto Comenius Smart and Simple.

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

In bici, da soli o col tutor Campagna elettorale effervescente in città e frazioni. In arrivo Tosi. Strappati manifesti di Silla

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di Vanni Raineri

hi chiama a raccolta grandi nomi della politica nazionale e dello spettacolo, chi chiede una rivoluzione ecosostenibile, e chi risponde facendo il tour delle frazioni in bicicletta. E' davvero ricco di spunti il panorama politico di Casalmaggiore in vista delle Comunali, e purtroppo ieri si è verificato un episodio che non fa altro che riscaldare gli animi tra i diversi gruppi. Un lettore ci ha segnalato un nuovo episodio verificatosi a Vicoboneghisio, dove i manifesti a sostegno del sindaco Claudio Silla sono stati strappati a nemmeno 24 ore di distanza dalla posa. Nella frazione casalese già in passato si sono verificati casi simili, limitatisi però a qualche piccolo strappo o a (forse peggiori) scritte offensive sul manifesto. Sperando che non si scatenino emulatori di diversa fazione, il clima si riscalda, anche per l'arrivo in città di esponenti politici di primo piano. Dopo il ministro Maurizio Lupi, il leghista Filippo Bongiovanni avrà il supporto del sindaco di Verona Flavio Tosi, uno dei primi cittadini più amati d'Italia, che domenica sarà in Santa Chiara in occasione della

presentazione delle due liste a supporto di Bongiovanni, prima di recarsi in piazza Garibaldi per l'ultimo giorno della Festa dell'Europa, lui che si è candidato proprio alle Europee: accoglierà con favore la necessità di cambiare gli euro in “maggiorini”. Tutti i gruppi stanno percorrendo in lungo e in largo il territorio del comune, che conta una decina di frazioni, in un programma di incontri davvero fitto. Il Movimento 5 Stelle snocciola parti del programma a rate, per ottenere maggiore visibilità, ed è una scelta che sta pagando. In questi giorni punta il dito sulla green economy, chiedendo anche un minor consumo di suolo. Sembra quasi una risposta la decisione della maggioranza di Silla di spostarsi nei vari centri per gli incontri in bicicletta. Quanto a Matteo Rossi, ha suscitato discussioni la sua scelta di non lasciare il proprio lavoro anche in caso di vittoria. E' proprio strano che un sindaco si guadagni da vivere senza l'incarico politico?

A destra dall'alto Claudio Silla e il gruppo che lo sostiene, Matteo Rossi e i suoi, Filippo Bongiovanni, Orlando Ferroni e Luca Storti Sotto Adamo Manfredi

“TEMPO SOSPESO” SI CONGEDA AL COMUNALE Martedì 13 maggio si terrà l’ultimo dei 4 incontri della rassegna “Tempo sospeso. Incontri extra-ordinari di poesia con contrappunto di musica”. Sarà il Teatro Comunale ad ospitare, alle ore 21, “Nomi e luoghi del canto dei poeti”, con i poeti Loretto Rafanelli e Antonio Riccardi; introduce il noto artista Marco Nereo Rotelli, mentre Marta Hernàndez Santos (oboe) e Camilla Baraldi (pianoforte) eseguiranno musiche di Wenzel Kalliwoda, Schumann e Pasculli. Organizza il Teatro Comunale in collaborazione con la Biblioteca Civica Mortara e il Casalmaggiore International Music Festival.

IL PENSIERO DI MARIO LODI NELLA SUA “CASA” DRIZZONA – Appuntamento oggi alla Casa delle Arti e del Gioco fondata dal Maestro Mario Lodi. Si tratta di un incontro formativo per educatori, insegnanti, genitori e per tutti gli adulti che amano l'arte e i bambini. Il titolo dell’incontro è “L’arte del bambino. Il pensiero e la ricerca di Mario Lodi”: si svolge partendo dalla visita guidata alla famosa mostra “L'arte del bambino” per conoscere e approfondire il tema dei disegno infantile, delle sue tappe evolutive e del ruolo che gli adulti dovrebbero avere per favorire l'espressività di questo linguaggio. Un tema molto caro al Maestro e sempre attuale. Docenti Barbara Bertoletti e Cosetta Lodi. Per partecipare è necessaria l’iscrizione, scaricabile alla pagina “www.casadelleartiedelgioco.it”.

Il ricchissimo menu della Festa dell’Europa Tante le iniziative organizzate dagli Amici di Casalmaggiore. Nel Ristotenda piatti tipici del continente

La Festa dell’Europa in corso d’opera si appresta a vivere i due giorni più intensi. L’edizione 2014 organizzata dal’Associazione Amici di Casalmaggiore è iniziata con la Europa Run, corsa non competitiva nella golena del Po, cui hanno preso parte oltre un centinaio di concorrenti. Ricchissimo il programma di eventi. Oggi alle 10,30 in piazza Garibaldi incontro con lo scrittore Pier Paolo Corradini su “Quello che

le etichette non dicono”, alle 12 apertura del Ristotenda. Alle 17 presso il Teatro di via del Lino 50, pagine di poesia in omaggio all’Europa, dalla voce di Luciana Monteverdi, “A casa della poesia come a teatro”, e alla stessa ora in piazza spettacolo per bambini “Ortondo – storie di orti quasi veri” a cura di Ortocolto. Riaprirà il Ristotenda alle 19, mentre alle 21,30 concerto dei Manzella Quartet. Per l’intera giornata

WORKSHOP DI CHIARA ZANETTI AL MUSEO BIJOU Oggi dalle 15.30 alle 17.30, si terrà al Museo del Bijou di Casalmaggiore il workshop di Chiara Zanetti, giovane creativa di Desenzano del Garda che realizza splendidi monili in pelle. Il costo del workshop è di 15 euro (comprensivi di materiali). Iscrizioni allo 0375-284423 (Ufficio Cultura) o 0375/205344 (Museo del Bijou) e via e-mail: info@museodelbijou.it

La partenza giovedì sera dell'Europa Run

in piazza laboratorio degli strumenti musicali di una volta a cura dell’associazione Miatralvia. Domani dalle 8 alle 19 Mercatino del riuso in via Favagrossa; alle 11 presso il Ristotenda showcooking sul km 0, con lo chef Cristian Broglia dell’Alma di Colorno. Il Ristotenda rimarrà aperto con orarrio continuato dalle 12 alle 24. Alle 17 nuovi appuntamenti con il Teatro di via del Lino e lo spettacolo per bambini “Ortondo”. Alle 17,30, nel Ristotenda, convegno su “Arte e cibo: sinfonie del gusto” con il professor Carlo Marchesi dell’Università di Parma. Chiusura alle 21,30 con il concerto di Elena Soul & The Wanderers in piazza Garibaldi. Da ricordare, tra gli eventi colllaterali, i giri in carrozza nella golena del Po che si potranno effettuare nella giornata di domani, e sino a domenica giochi e gonfiabili per bambini in piazza Turati. E poi il Festival dei Cantastorie in giro per la città, “I giochi di una volta” per i bambini nel cortile dell’ex Circolo Turati e tanto, tanto altro. Quanto al menu, è assai variegato, tra piatti tipici della tradizione italiana e dei diversi paesi europei. Il dettaglio del menu e il programma completo della festa si possono consultare sul sito “www.amicidicasalmaggiore.it”.


Casalmaggiore

Sabato 10 Maggio 2014

All’insegna dell’equilibrio

Nei centri principali del Casalasco è difficile fare previsioni su chi sarà favorito alle imminenti Comunali

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PREVENZIONE

Un Cuore per Amico

di Vanni Raineri

a data del 25 maggio si avvicina, e consegnerà al territorio i nuovi sindaci e gruppi di consiglieri che lo amministreranno. E' opinione corrente che la grande penuria di risorse costringa chi amministra ad una strada obbligata, e quindi non cambi poi molto che vinca l'uno o l'altro. In realtà i nuovi ammministratori del territorio dovranno fare i conti con scelte che saranno deetrminanti per il futuro, prima fra tutte la definizione delle unioni di comuni. In alcuni comuni il tema rischia di condizionare l'elettorato sino a decidere il vincitore. Uno di questi è Martignana Po, dove a contendersi la poltrona di primo cittadino sono il sindaco uscente Alessandro Gozzi (che in extremis ha optato per l'unione di Municipia e Gussola) e Domenico Fazzi, propenso invece ad appoggiarsi a Casalmaggiore. L'ex sindaco ha riscaldato la campagna

Ospiti e autorità rotariane ad Acquanegra

Due gruppi giovani si battono a Scandolara: a sinistra quello che appoggia Velleda Rivaroli, a destra quello di Francesco Borghesi

elettorale con un voloantino che accusa il rivale del dissesto ecnomico comunale. Unione tema caldo anche a Cingia de' Botti, dove Giovanni Maccagnola (vice del sindaco Claudio Soldi) è convinto che la recente scelta di spostarsi verso Municipia sia la migliore. L'avversario è Pierpaolo Vigolini, che in verità non intende mettere in discussione la scelta e che oggi col suo gruppo sarà nelle vie del paese per pre-

sentarsi ai cittadini. Gli altri comuni, anche per dimensione, nei quali la battaglia elettorale potrebbe provocare sorprese sono Piadena, Gussola e Scandolara Ravara. Qui l'equilibrio sembra prevalere. A Piadena per contrastare Luciano Di Cesare (assessore uscente, che raccoglie l'eredità di Bruno Tosatto e di Gianfranco Cavenaghi, che l'ha sostituito dopo la scomparsa) la sinistra si appoggia ad

Ivana Cavazzini, nome forte già sindaco di Drizzona a candidata alle Regionali. C'è anche la novità Forza Nuova che candida Annamaria Panzeri. Interessanti anche i duelli a Gussola, dove la sinistra si è riunita sotto il nome di Stefano Belli Franzini per sconfiggere il sindaco Marino Chiesa, e Scandolara, dove l'assessore Velleda Rivaroli se la vedrà con Francesco Borghesi, a capo di due team decisamente giovani.

Festa domenica a Gussola per il 30° anniversario della sezione Aido

L'ultima edizione del Concorso di disegno

GUSSOLA – La sezione Aido di Gussola compie 30 anni, e festeggia l’importante ricorrenza con una iniziativa che si terrà domani, domenica 11 maggio. Il ritrovo è fissato per le ore 9,45 presso la sede Aido di via XX settembre 39, mentre alle 10,30 verrà celebrata una Santa Messa presso la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Annunciata. Alle 11,30 presso l’adiacente salone parrocchiale ci sarà il saluto del presidente Giovanna Favagrossa con l’intervento delle autorità:

è atteso l’annuncio di un’importante iniziativa. Infine, prima del rinfresco conclusivo, alle 12 verranno consegnati i premi ai vincitori del concorso di disegno “Non esiste un livello più alto della parola dono: da vita a vita”, cui hanno partecipato gli alunni della scuola Roncalli. In occasione del 30° della fondazione è stato realizzato un libretto, che riassume i tanti passi percorsi, e che segnala come solo negli ultimi 5 anni si sia registrato un incremento del 20% del numero di iscritti (oggi sono

220), giovani in particolare. Il libretto contiene anche interventi del presidente Favagrossa, del presidente provinciale Enrico Tavoni, del sindaco Marino Chiesa, del parroco don Ettore Conti, quindi la bella testimonianza di un trapiantato di fegato ed altro, tra cui è ricordata la beatificazione di don Carlo Gnocchi, primo, nel lontano 1956, a donare le cornee. Purtroppo da allora i passi avanti fatti ci sono stati, ma non come sarebbe logico attendersi: oggi in Italia ci sono meno di 20 donatori per milione di abitanti.

Di Stefano: «La terapia non dipenda da un giudice»

Relazione del presidente dell’Ordine dei Medici di Brescia, dopo l’intervento in Parlamento sul caso Stamina

SOLAROLO RAINERIO – “Etica e medicina”, tema decisamente attuale oltre che universale, è l’argomento della conviviale del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po tenutasi mercoledì alla Clochette. Di rango il relatore, il dottor Ottavio Di Stefano, presidente dell’Ordine dei Medici di Brescia e membro della Commissione Etica Ospedali Civili di Brescia, che tra l’altro era fresco reduce da un intervento in Parlamento sul noto caso Stamina. Con lui, al fianco del presidente Leonardo Stringhini, anche lo psicologo rotariano Nedo Brunelli. Il dottor Di Stefano ha svolto una relazione che in estrema sintesi ha percorso le varie epoche della medicina e del rapporto con l’etica. Il termine bioetica fu inventato nel 1971 da Potter, come la specializzazione degli interventi dell’uomo sull’uomo in medicina e chirurgia. L’insegnamento di Ippocrate resta un pilastro, perseguire la difesa della vita e il sollievo dalla sofferenza è uno scrupolo per tutti i

medici, mentre il codice di deontologia medica è «la nostra Costituzione». Dopo il medico ippocratico che esercita il potere sul paziente, fa capolino nel Novecento il consenso informato (1964, Dichiarazione di Helsinki). Il paternalismo medico sembra svanito, così come l’illusione con la bugia, nel XX secolo si sposta la titolarità del diritto alla salute. Oggi l’anziano ha spesso tanti farmaci, e sta al medico individuare le priorità, spesso non scontate come sembrano. Negli anni Novanta nascono i comitati etici indipendenti, ecco lo scontro tra la bioetica cattolica (sacralità della vita) e laica (qualità della vita). L’avanzamento biotecnologico è infinito? Può essere, o almeno non è prevedibile. Oggi passa il concetto che la medicina cura e guarisce tutto, niente di più falso, ma da qui parte il gran numero di denunce, e il conseguente timore dei medici che ha effetti deleteri. La redistribuzione delle competenze ha portato il paziente al centro, «e quando la candela si spegne?»,

domanda Di Stefano. Vivere fino a quando? è la provocazione finale, con un aneddoto commovente, di un anziano curato con costosissime cure sino alla nascita del nipotino, che ha provocato grande felicità e la serenità di dire basta. Al termine, con le domande dei soci, non si poteva evitare di tornare sul caso Stamina. «L’informazione sbaglia: non è mai stata fatta sperimentazione. Pochi in Italia sono in grado di capire il tema, i medici di Brescia prima erano indagati perché applicavano il trattamento Stamina, poi denunciati per averlo interrotto. Medici costretti a proseguire a forza di decreti e sentenze. Per la prima volta il ruolo del medico viene messo in discussione, mentre non dovrebbe avere condizionamenti. Se la terapia dipende dalla sentenza di un giudice è la fine del nostro mestiere. Un medico poi ha anche diritto a cambiare idea, anzi, fermarsi quando una cosa non funziona è atteggiamento nobile».

Il dottor Di Stefano durante la relazione

ACQUANEGRA SUL CHIESE – Cuore Amico è un’associazione di Mantova che in dieci anni di vita ha saputo radicarsi sino a raggiungere ben 1400 associati. Per presentare la sua storia, le finalità e le varie attività svolte sul territorio, il Rotary Club Piadena Oglio Chiese ha organizzato giovedì sera una conviviale che si è tenuta presso il ristorante Ever Green. Dopo l’introduzione del presidente del club Manlio Troletti, il socio Maurizio Turrini ha presentato i tre relatori. A rompere il ghiaccio è stato il presidente di Cuore Amico Luciano Chinaglia, che ha illustrato la mission dell’associazione di volontariato onlus, che consiste nella lotta contro le malattie cardiovascolari. Chinaglia ha rimarcato come negli ultimi anni le malattie cardiovascolari abbiano segnato un significativo incremento, sfatando il luogo comune che le donne siano meno colpite: lo stress e il tabagismo sono fattori di rischio che le accomunano agli uomini. Il presidente ha presentato anche l’edizione 2014 della Maratona del Cuore, una tre giorni (dal 23 al 25 maggio) dedicata alla prevenzione con esami gratuiti, conferenze e incontri di formazione, che prevedono una camminata della salute sul lungolago il 24 e una biciclettata nel Parco del Mincio il 25. Il segretario del comitato scientifico Francesco Agostini (cardiologo all'ospedale Poma di Mantova) ha spiegato l’importanza della prevenzione, e di rendere cosciente il singolo individuo del proprio rischio, confermando che la donna non è meno a rischio, anzi si è registrato il poco gradito sorpasso sull’uomo. Maria Rosa Ferrari, anche lei cardiologa, dal canto suo ha lamentato come l’enorme progresso scientifico sia ostacolato da una grave carenza di informazione. Soprattutto tra le donne il livello di consapevolezza e la conoscenza sono piuttosto bassi, e la prevenzione è un’arma fondamentale. Quindi i sogni nel cassetto dell’associazione: dotarsi di un ecocardiografo portatile (valore di 20mila euro) e di un’unita mobile di prevenzione cardiovascolare (in pratica un camper adattato, del valore di 60mila euro). «La sanità in futuro – ha concluso Agostini – non potrà garantire il meglio sul mercato, i cittadini devono rendersi consapevoli che il contributo diventerà essenziale». Nel corso della serata il Rotary club ha illustrato il recente service che consiste nella dotazione di tre defibrillatori messi a disposizione dei comuni di Asola, Canneto sull’Oglio e Derovere. A ritirarli per Asola il sindaco Giordano Busi e l’assessore Massimo Tozzo, per Canneto l’assessore Barbara Alberini. Quest’ultima ha annunciato che il prezioso strumento sarà posizionato presso il locale campo sportivo, dove il 17 e 18 maggio si terrà la manifestazione “Tutti in gioco”, con la partecipazione di 14 squadre di disabili. Il sindaco Busi (che è anche chirurgo presso l’ospedale Oglio Po) ha detto che il defibrillatore troverà spazio presso le scuole, che accolgono ogni giorno oltre mille studenti.


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Lettere & Opinioni

Sabato 10 Maggio 2014

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • incomsc@gmail.com

replica

Si può annullare il matrimonio per mammismo?

Il biglietto da visita di Cremona è sicuramente fatto male Egregio direttore, sono perfettamente d'accordo col suo editoriale del 3 maggio scorso, Cremona ha tante piccole preziosità da far vedere oltre alla stupenda zona del Duomo e meriterebbe la pubblicizzazione di percorsi da fare nella nostra città, ad esempio la chiesa di santa Maria Maddalena in via IX Febbraio o Sant’Agata con dipinti del Gatti e del Campi o San Sigismondo (ma non si può trovare un accordo per cui si renda visitabile in alcune ore del giorno?), il Museo Civico con opere importanti di Boccaccino, Pedro Fernandez, Aleni, Galeazzo Campi e non dimentichiamo San Francesco in meditazione di Caravaggio. Insomma, Cremona ha molto da offrire non solo piazza del Duomo. Ciò nonostante Cremona negli ultimi anni ha perso sia in presenze (18%), sia in pernottamenti (11%). Come faccio a credere a quello che dice Perri e cioè che punterà molto sul turismo se verrà eletto e fino ad ora cosa è stato fatto? Cremona è una città da amare e da rispettare, ma non mi sembra che ci sia molto rispetto per le zone che sono il simbolo di Cremona. E’ sufficiente vedere come viene considerata largo Boccaccino, perennemente invasa da auto e camioncini che stazionano giorno e notte ovunque capiti (a volte ho visto camioncini sostare davanti all’entrata laterale del Duomo e turisti che tentavano disperatamente di trovare la posizione per scattare una foto...). Se questo è il nostro biglietto da visita, è decisamente fatto male. Oreste Rotini Cremona ***

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punto di vista

Presidio al Cimitero, ripensamento dettato da un senso civico Egregio direttore, l’ufficio elettorale del Comune di Cremona, di fronte alle esigenze di presentazione di ben ventuno liste, ha svolto durante le scorse settimane un lavoro enorme, ammirevole per disponibilità, dedizione, efficienza ed efficacia dei suoi addetti. Del resto è risaputo quanto sia alta, da sempre, la considerazione e la stima della comunità cremonese verso i servizi demografici, fiore all’occhiello della municipalità locale. Ebbene, la dirigente di questi servizi d’eccellenza, presiede i lavori tecnici della cosiddetta “interpartitica”, vale a dire della riunione settimanale attraverso la quale il Comune fornisce indirizzi ai delegati delle liste, affinché la campagna elettorale venga gestita con canoni di correttezza e di reciproca comprensione e tolleranza. I delegati delle liste ovviamente sono tenuti ad accogliere gli indirizzi e le indicazioni che vengono fornite in quella sede. Perché è la dirigente che rappresenta in questo caso l’autorità di comando. Ed eccolo qui allora il vulnus, che è semplice da spiegare. Se attorno a quel tavolo siedono anche degli assessori, che di fatto sono “superiori” in chiave gerarchica della dirigente, come può la stessa dirigente “dirigere” i lavori dei delegati con l’autorità dovuta? Il caso del presidio sconsigliato del cimitero, da parte della stessa dirigente, è una prova di questa anomalia, di questo “condizionamento istituzionale”. Infatti, di fronte all’indirizzo della dirigente di non usare come presidio elettorale gli spazi antistanti il cimitero, si è sentita una voce dire: “Nuàalter che ‘ndóm li stès”. (noi ci andiamo ugualmente). La voce era quella di un assessore presente, superiore in scala gerarchica alla dirigente, un assessore che ha risposto in sostanza al

Buongiorno avvocato, io e mio marito siamo sposati da un anno e mezzo ma le cose tra noi non vanno bene, dato che mio marito per qualsiasi decisione pende letteralmente dalle labbra di sua madre. La situazione è diventata insostenibile, che cosa posso fare? Antonella *** Da quello che scrive, temo che suo marito sia affetto dal cosiddetto “mammismo”, vaIe a dire la dipendenza psicologica dai propri genitori (soprattutto dalla mamma), per cui per ogni scelta è necessaria l’approvazione del genitore, che di fatto diventa psicologicamente il vero coniuge, mentre la persona sposata diventa un mero sostituto. Ebbene, secondo il Tribunale ecclesiastico ligure un matrimonio è nullo se uno dei partner è mammista. In particolare, il coniuge che si trova in detta Condizione di dipendenza psicologica è ritenuto dal Tribunale ecclesiastico incapace di assumere i

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

propri oneri coniugali a causa dell’invadenza dei genitori nella vita di coppia. Secondo monsignor Paolo Rigon, vicario giudiziale, in questi casi di mammismo la vita di coppia si riduce ad un simulacro, un involucro vuoto e rientra in uno di quei motivi che possono determinare la nullità per vizi di volontà. Il cardinale Angelo Bagnasco sostiene, infatti, che «il matrimonio dev’essere un atto di volontà libero e consapevole. Quando si dipende in ogni passo totalmente dai

consiglio della sua sottoposta come il marchese del Grillo di Alberto Sordi: «Io so’ io e tu nun sei un c….». Va pure aggiunto che la dirigente sottoposta al marchese del Grillo di casa nostra, dopo che era salito un fremito d’indignazione attorno a quel tavolo, si è permessa di dire ancor più dubbiosa: «Allora ci andate proprio?». Ed il delegato della lista che porta, suo malgrado, il nome dello stesso assessore, non ha potuto altro che dire «Sì!». Penso che questo quadretto, i cui termini sono di facile lettura da parte di tutti, non abbia bisogno di ulteriori commenti, ma di un ripensamento dettato dal civismo e dal rispetto che si deve al Camposanto. Agostino Melega Cremona Libera ***

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expo 2015

Lasciamo perdere la precarietà e concentriamoci sulla legalità Signor direttore, «la preparazione di Expo 2015, da risorsa per il nostro territorio, sta diventando un grave problema. Expo 2015 sarà una vetrina importantissima per la Lombardia e il Paese, per questo non possiamo permetterci altri passi falsi, dopo i recenti e clamorosi arresti - lo afferma il deputato lombardo di Sel Franco Bordo, capogruppo in Commissione Agricoltura, commentando i recenti arresti disposti dalla Procura milanese -. La deregolamentazione dei controlli antimafia, legata alla fretta di realizzare le grandi opere, si dimostra un fortissimo rischio. Per questo motivo crediamo che i tempi stretti e le difficoltà derivanti dalla platea mondiale di Expo non possano assolutamente giustificare l’allentamento dei controlli che, anzi, devono essere maggiormente incentivati. Per la realizzazione di Expo non c’è bisogno di accordi per rendere ancora più precarie le tutele e i contratti di chi ci lavora, ma di procedure e regole che rendano più trasparenti gli appalti e che si riveda la regola perdente dei massimi ribassi, così come l’abusata pratica della trattativa privata, che in Italia è più del doppio della media europea. Chiediamo al Go-

genitori, la persona sposata è in grado di capire quello che fa, ma lo fa perché è alla ricerca costante del consenso di una terza persona e dunque non è libero». Così, aumentano e pesano sempre di più la litigiosità e la conflittualità fra coniugi. Non solo il mammismo può essere causa di annullamento del matrimonio, ma anche il narcisismo e l’egocentrismo sono atteggiamenti che portano il coniuge a non fare nulla, a delegare tutt’altro, a perdere di vista i propri dirit-

verno Renzi e a quello lombardo di lasciar perdere la precarietà e di concentrarsi sulla legalità, per far si che l’evento internazionale torni a crescere su sane fondamenta». Franco Bordo Onorevole di Sel ***

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verso il voto

I candidati del Pd non sanno quanto ha fatto l’amministrazione Egregio direttore, la propaganda appartiene a regimi molto distanti dalla mia sensibilità politica. Quelli che elenco, come lista civica ma anche come assessore, non sono slogan, bensì fatti concreti. In tal senso infondato e pretestuoso appare l’attacco mossomi nei giorni scorsi tramite la stampa locale da due candidati del Pd, Francesca Pontiggia e Luigi Lipara. Dire che l’amministrazione Perri ha realizzato il collegamento con l’acquedotto per Gerre Borghi, le barriere antirumore allo Zaist, il rondò sulla via Mantova, il parcheggio di Porta Mosa, l’asfaltatura completa di via Giordano, di via San Savino, di via Mincio e di via S. Francesco d’Assisi, numerosi lavori di ampliamento e potenziamento presso il cimitero di Cremona e presso quelli periferici di San Savino, Cavatigozzi e Gerre Borghi, anche con conseguenti interventi viabilistici, lo scolmatore della roggia Quistra, l’istituzione del servizio di Protezione Civile e dei vigili di quartiere, la progettazione dei mercati rionali del Cambonino, del Maristella e del Cascinetto, l’installazione di nuovi giochi per bambini e di nuove panchine presso parchi ed aree verdi della città e molto altro ancora, significa soltanto dire la verità, non fare ideologia, quell’ideologia cui la tradizione, di cui il Pd è erede, ci aveva abituati… Per quanto riguarda le piste ciclabili, come al solito la vigente amministrazione si è ritrovata a dover metter pezze sui disastri combinati da quella precedente. I nostri sono itinerari realmente ciclabili e non falsi, come quelli raffazzonati da chi ci ha preceduti addirittura sui marciapiedi, aggiungendo criticità a criticità, rischio a rischio. Si pensi allora ai

ti e doveri coniugali. Si tratta di uomini e donne sposati che vogliono continuare a vivere da single, pensando solo a se stessi. Secondo il Tribunale ecclesiastico, oggi si assiste ad un panorama più complesso rispetto al passato. Se, infatti, anni fa il matrimonio non consumato, l’impotenza era il motivo cui si ricorreva per cercare l’annullamento del matrimonio, oggi entra in gioco tutta la persona e il suo atteggiamento mentale. Pertanto, se suo marito non riuscirà a tagliare il cordone ombelicale che lo lega alla mamma, lei potrà chiedere l’annullamento del matrimonio per mammismo. *Avvocato Stabilito del Foro di Milano emiliacodignola@libero.it

lavori da noi ormai iniziati per la realizzazione della pista che collega Cavatigozzi a Cremona ed a quella che collega il Boschetto a CremonaFiere o alla realizzazione della pista ciclabile che collega Bosco ex Parmigiano al centro. E cito solo le ultime opere in ordine di tempo. Ma i candidati del Pd Pontiggia e Lipara ne sono al corrente? Conoscono il territorio in cui vivono? Circa i quartieri, ricordo loro come l’esperienza precedente presentasse due enormi limiti: la politicizzazione estrema intrufolatasi nelle cariche e la loro struttura pressoché spontaneistica. Oggi i Comitati di Quartiere hanno invece l’autorevolezza propria di un’istituzione con criteri di democrazia interna e capacità rappresentativa, oltre alla disponibilità di una task force di 3 persone, messa a disposizione dal Comune per vari interventi: direi che si tratta di un bel salto di qualità, al punto tale da ritenere che soltanto chi sia contrario ad un coinvolgimento reale dei cittadini possa aver alcunché da obiettare. La riprova è data dal fatto che gli stessi partiti (tanto a

destra quanto a sinistra, Pd compreso, cari Pontiggia e Lipara!), in questa campagna elettorale abbiano trovato proprio tra i membri dei comitati di quartiere volti nuovi e preparati da “arruolare” quali candidati, a dimostrazione di quanto tramite questo strumento fortemente voluto dal mio Assessorato si sia riusciti ad instillare tra i cremonesi una rinnovata spinta alla partecipazione ed un rafforzato senso civico, proprio mentre altrove si parla di “crisi della politica”. Direi che questo è un ottimo risultato, un risultato che parla da solo… Certo, come ho sempre detto, si sarebbe potuto fare di più, se solo ci fossero state le risorse, se non ci fossero stati tagli ai trasferimenti statali pari a circa 14 milioni di euro, se la sinistra non ci avesse lasciato in eredità 3 milioni di euro di spese in consulenze esterne ed un Comune fortemente indebitato. Perché questa è la realtà! Ciò che non siamo riusciti a completare questa volta, speriamo di poterlo fare alla prossima tornata amministrativa. I cittadini hanno capito chi sia davvero per il fare e chi sia invece capace solo di parlare. Io e la mia lista civica preferiamo i fatti alle parole. Cludio Demicheli Lista Demicheli ***

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offanengo

Gli elettori del Pd non potranno esercitare il loro diritto di voto Egregio direttore, intervengo sulla candidatura unica di Gianni Rossoni al Comune di Offanengo e l’assenza di un candidato del Pd in uno dei più grandi Comuni del Cremasco. Gli elettori del Pd pertanto non potranno esercitare il loro diritto di voto grazie al loro partito e al loro segretario che non sono stati in grado di esprimere un candidato. E sul segretario del Pd Matteo Piloni grava oltre la palese incapacità politica, la gravissima responsabilità di accettare che in un Comune manchi la democratica possibilità di esercitare l’opposizione e il controllo nei confronti di chi governa. Ai tempi della Dc e del Pc c’era in tali casi il “candidato di bandiera”, fosse il segretario di sezione o un semplice iscritto poco importava: era la conferma di una presenza, di una dignità politica da tutelare, del rispetto dei propri elettori, del senso dell’istituzione. Neppure quello il segretario Piloni, neo assessore a Crema per evidenti meriti acquisiti sul campo, è stato in grado di assicurare. Che tristezza. Giuseppe Ghidotti Cremona

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Sabato 10 maggio

Domenica 11 maggio

Lunedì 12 maggio

MArtedì 13 maggio

Mercoledì 14 maggio


Salute “Medicina complementare in ambito fisioterapivo e patologia tumorale”

Appuntamento per giovedì 15 maggio alle 17 - presso la Sala Benaco, Palazzina Azzolini, Cremona Solidale - con un corso sulla "Medicina complementare in ambito fisioterapico e patologia tumorale", promosso dall'associazione Tecum. Tra gli interventi: "Indicazioni e controindicazioni delle terapie fisioterapiche nei malati oncologici. Osteoporosi e tumore della mammella", con la dottoressa Gabriella Busè, medico specialista in medicina fisica e riabilitazione Presso Ospedale Maggiore di Cremona; "Terapia combinata nel trattamento del linfedema secondario” con la dottoressa Tatiana Pecchia Medico specialista in medicina fisica e riabilitazione Presso Ospedale Robbiani di Soresina; “Approccio fisico per il controllo dell’osteoporosi”, con Rita Brunelli; "Power Tube e BionsPads per la riduzione delle tossine fino al 70% e per alleviare dolori acuti senza effetti collaterali".

Psicosomatica, un corso il 17 e 18 maggio Appuntamento con un corso breve, (promosso dalla Società italiana di medicina psicosomatica) introduttivo alla medicina psicosomatica, che si svolgerà presso l'ospedale di Cremona (aule del Corso Universitario di Scienze Infermieristiche) il 17 e 18 maggio. Il corso, riservato a giovani colleghi medici, psicologi e di altre professioni sanitarie interessate, ha lo scopo di introdurre alla cultura psicosomatica attraverso l’esposizione dei paradigmi su cui si fonda la Psicosomatica ed il coinvolgimento dei partecipanti in gruppi di discussione clinica che consentano di associare la conoscenza teorica alla pratica esperenziale. Il corso

si svilupperà in quattro moduli nel corso di due giornate consecutive, 17 e 18 maggio 2014 a Cremona presso le aule del Corso Universitario di Scienze Infermieristiche. Il corso è gratuito. Ogni edizione prevede 80 iscritti. Verrà rilasciato un attestato di partecipazione. I docenti e i coordinatori-conduttori dei gruppi di lavoro sono membri del Direttivo della Simp o indicati dal direttivo medesimo. Le persone interessate possono iscriversi inviando una mail a segreteria@scuolapsicoterapiaconversazionale.it con nome, cognome, professione, data di nascita, indirizzo, telefono, email e specificando se socio o non socio Simp.

Simona Mariani (direttore): «Ambizioni di diventare punto di riferimento in alcuni settori»

Sette nuovi primari per l’ospedale

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Laura Bosio

ell'ottica della riforma della sanità che la Regione sta preparando da mesi, Cremona ambisce ad avere un ruolo primario, cercando di diventare punto di riferimento del sud della Lombardia. E' per questo che nel corso degli ultimi anni la direzione strategica dell'Azienda ospedaliera di Cremona ha lavorato al potenziamento e sulla crescita della struttura. Un percorso culminato con la nomina di sette nuovi primari. Intenti comuni sono quelli di operare in sinergia per migliore il servizio ai cittadini, promuovere l’integrazione fra colleghi e unità operative, valorizzare il rapporto con i pazienti e la collaborazione con i medici di medicina generale. Perché è attraverso professionalità, competenza e entusiasmo che nasce il “gioco di squadra”. «Stiamo anche mettendo in atto una grande riorganizzazione della struttura - evidenzia la direttrice Simona Mariani -. Vi sono alcuni settori in cui l'ospedale si pone come punto di riferimento: quello del grande trauma, la Stroke unit, la patologia neonatale, l'emodinamica, la radioterapia. Possiamo puntare su eccellenze che ci distinguono. Con questi presupposti, qualsiasi riforma della sanità possa essere messa in atto, credo che l'Ospedale di Cremona rimarrà un punto fermo. Stiamo lavorando molto anche per il potenziamento dell'oncologia». Dei sette nuovi primari, alcuni sono già conosciuti, in quanto già lavoravano presso l'ospedale: è il caso del dottor Angelo Pan, direttore dell'unità operativa Malattie Infettive, che già dal 2011 ricopriva quella posizione in qualità di facente funzioni; il dottor Carlo Poggiani, direttore dell'Uo di patologia neonatale con Utin e già direttore di pediatria, incarico che ha mantenuto; il dottor Pasquale De Luca, che dal presidio Oglio Po passa a dirigere l'unità operativa di psichiatria di Cremona. Quattro sono invece i nuovi volti: il dottor Marco Ungari, proveniente dall'ospedale di Brescia, a cui è stata affidata la direzione dell'unità operativa di anatomia patologica; il dottor Fulvio Tartara, proveniente dal Molinet-

GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA d Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

te di Torino, che ha iniziato il 30 marzo come primario della neurochirurgia; Il dottor Giorgio Ragni, proveniente dall'Ospedale di Parma e che ricopre ora il ruolo di primario dell'unità operativa di medicina presso il presidio Oglio Po; la dottoressa Maria Sessa, proveniente dal San Raffaele di Milano, che andrà a ricoprire, dal prossimo 15 maggio, il ruolo di primario dell'unità operativa di neurologia dell'Ospedale di Cremona. Fondamentale sarà portare avanti un lavoro sempre più multidisciplinare e di rete che interconnetta tra loro le varie discipline. La prima unità operativa a essere impegnato in questo senso è proprio l'anatomia patologica, che deve fornire «efficienza e tempestività nelle prestazioni, sviluppare la collaborazione tra il servizio di Anatomia Patologica e le singole Unità Operative al fine di ottimizzare il percorso diagnostico del paziente - evidenzia il dottor Ungari. Stiamo portando avanti da tempo indagini di genetica/biologia molecolare per una terapia oncologica sempre più personalizzata. Per il momento lavoriamo su tumori mammari, su quelli dell'intestino e su quelli ai polmoni, ma nel tempo vorremmo estendere quesgto sistema della 'terapia intelligente' anche ad altri settori». Per quanto riguarda la psichiatria, si punta sulla «Promozione di una sempre maggiore in-

tegrazione delle diverse componenti della Unità Operativa al fine di favorire una ulteriore integrazione funzionale fra le nostre attività e il contesto della rete socio-sanitaria cremonese - evidenzia il dottor De Luca -. Per questo verrà avviata una revisione delle Policy organizzative ed assistenziali, una rivalutazione delle procedure e dei ruoli». Fondamentale è il nuovo modello organizzativo basato sull'intensità di cura, già partito all'Oglio Po e a cui i primari tengono molto. «Fare una differenziazione dei malati in base all'acutezza già in fase di ingresso in ospedale, ne permette una miglior gestione e consente di ridurre i tempi di degenza" afferma il dottor Ragni. Dello stesso parere il dottor Tartara: "Questo percorso ci obbliga tutti a mettere in atto un grosso sforzo organizzativo ma anche a mantenere standar di qualità sempre molto elevati". Inoltre, secondo la dottoressa Sessa, con un percorso di questo tipo "diventa fondamentale il ruolo dei medici e del personale infermieristico nel dare continuitò al paziente: una cosa che al giorno d'oggi spesso manca perché uno stesso paziente si trova ad essere seguito da figure sempre diverse. Credo che si debba fare uno sforzo per andare in questa direzione, garantendo una continuità rispetto ai punti di riferimento che il paziente ha".

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio Gentile dottoressa sono un po’ in sovrappeso. Approfittando della bella stagione ho intrapreso un’attività sportiva ( corsa) ma i risultati non arrivano. Mi da qualche consiglio? Paolo. Gentilissimo Paolo, con la bella stagione si è più invogliati a fare sport: lunghe passeggiate all’aria aperta, corsa e bicicletta la fanno da padrone con i primi caldi. Solitamente si è talmente concentrati allo sport e ci si dimentica di mangiare correttamente. Spesso si esce durante la pausa pranzo, saltando così il pranzo. Arriviamo a cena affamati e “divoriamo” qualsiasi cosa. Consumiamo si tante calorie , che spendiamo durante l’attività sportiva, ma che recuperiamo in momenti sbagliati della giornata. La cena diventa “l’abbuffata” e si va così a vanificare il sacrificio dell’attività sportiva. Ecco alcuni consigli: • Colazione: Fette biscottate, marmellata oppure yogurt con macedonia di frutta, 3-4 noci e miele. • Un’ora prima dello sport un piccolo panino con bresaola o crudo. • Terminato l’esercizio fisico bere parecchio per ripristinare i Sali persi con la sudorazione, e consumare 2-3 frutti di stagione. • Merenda yogurt con 20 gr di frutta secca. • Cena proteica a base di carne o pesce con verdure a volontà e altra frutta. Se invece si decide di uscire dopo il lavoro, tardo pomeriggio, consiglio sempre un’abbondante colazione, seguita da un pranzo a base di pasta in bianco con olio e verdura ( ricordo che il pomodoro ricco di acido citrico è sconsigliato prima di un’attività sportiva perché aumenterebbe troppo la digestione durante lo sport e faremmo fatica a “carburare” correttamente). Infine cena a base sempre di proteine di carne o pesce o legumi seguite da verdura e un piccolo panino. Ricordatevi che non esiste uno sport senza regole e senza una sana e consapevole alimentazione. La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0373-803801 CREMA Poliambulatorio SANTA CLAUDIA c/o ipercoop GranRondo’ 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134

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Sabato 10 Maggio 2014

SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Buongiorno, mi chiamo Bruno , dovrei essere contento perchè ho fatto tanto per sistemarmi ed ora che ho una bella casa, una splendida famiglia, un ottimo lavoro..... mi sento triste. Non riesco a comprendere il motivo di questa tristezza ed ho paura di ammalarmi. La domanda è: Perchè, pur avendo una vita serena, sento dentro di me un disagio così forte? Grazie Obbligare un animale selvatico a stare in gabbia vuol dire procurargli sofferenza. Anche l'uomo rischia di ammalarsi quando ha uno stile di vita che va contro le sue inclinazioni personali. Se per "sistemarsi" si inibiscono i propri veri bisogni, se per seguire l'ideale della famiglia del Mulino Bianco ci si chiude in una gabbia dorata, è inevitabile ,ed anche una fortuna, soffrirne. Dopo un pò di tempo ci si adatta e si dimentica quale era la nostra vera inclinazione, ci si abitua ad una vita innaturale. Nonostante in apparenza tutto funzioni.....c'è un malessere che si fa strada e che fa dire: "io non sono felice". Il disagio che fa pensare a questo non è una malattia da curare, anzi: è la parte sana che si ribella . E' l'anima che pretende di vivere con tutti i suoi colori, le emozioni, è quella parte dell'uomo che vuole giocare con la vita. Bisogna ritornare ai propri sogni, ai propri desideri, bisogna permettere a ciò che ci caratterizza di uscire, permettendo così alla nostra unicità di riprendere vita. Soffro di terribili mal di testa da anni e mi scarico una volta la settimana in media. Può darmi un aiuto? Per prima cosa va regolarizzata la funzione intestinale, mi chiami per un incontro (gratuito) così potrò avere un quadro completo su cui poggiare delle risposte. Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.


Cultura&Spettacoli

Collezione Pro Loco in mostra

saranno presenti artisti del calibro di Asnicar, Enea Ferrari, Bandirali, Prospet, Verani, Capetti, Palvarini, Ghisoni, Boriani, Di Fazio, Lombardini, Sacchi, Tira e molti altri. La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12, sabato e domenica anche dalle 16 alle 19.

Oggi pomeriggio alle ore 17.30 presso la sala mostre dell’ex filanda Meroni a Soncino, sarà inaugurata la mostra “50 anni di pittura italiana collezione Pro Loco”. Verranno messi in esposizione i quadri raccolti nel corso degli anni di attività dell’associazione e

Il festival Monteverdi celebra il 250º anniversario della morte di Jean-Philippe Rameau

Il week end è dedicato alla musica francese

Un’opera di Fontana

Le opere di Fontana a Corte de’ Frati

Oggi alle ore 17, presso la Sala Polifunzionale di Corte de’ Frati, si tiene l’inaugurazione della mostra personale di Roberto Fontana dal titolo “L’emozione del colore” (che si chiuderà il 10 giugno). Nel corso della storia dell’arte vi sono pittori che si sono soffermati, con passione ed impegno, su determinati soggetti che sono diventati l’emblema del loro comporre. Ciò è dovuto, nella maggior parte dei casi, a una prossimità affettiva verso di essi che si è sempre più affinata negli anni. E’ ciò che è accaduto a questo noto artista cremonese, che ha trasposto sulla tela il suo grande amore per i cavalli, mostrando una chiara empatia verso di essi che non ha confini sin da quando era bambino. Fra l’altro questi animali sono fra i più complessi da raffigurare dal momento che tutta la loro muscolatura, sia al passo che al trotto, è in costante movimento, determinando un dinamismo che certamente impone di realizzare quadri in cui va assolutamente abolita qualsiasi staticità. Parimenti interessante è la ricognizione espressiva che Fontana attua sull’anatomia umana, dando vita a figure, spesso di grande dimensioni, in cui l’equilibrio armonico delle membra diventa il punto di partenza e di arrivo per la costruzione di affascinanti immagine collocate in rarefatte atmosfere gravide d’attesa.

I

dalla redazione

l secondo week end del Festival Monteverdi è tutto dedicato alla musica francese, dalle celebrazioni dell’anniversario di Rameau con il Concert d’Astrée (sabato 10 maggio), diretto dall’affascinante direttore in rosa Emmanuelle Haïm, fino ad un giovane ensemble (Les surprises), che renderà omaggio alla musica di Rebel padre e figlio, entrambi eccellenti violinisti delle celebre orchestra di Versailles. Ecco il programma: stasera alle ore 21 al Teatro Ponchielli, Airs & Symphonies di Jean-Philippe Rameau proposta da Le concert d’Astrée con Emmanuele Haïm direttore e maestro concertatore, Katherine Watson soprano, Anders J. Dahlin tenore. Un concerto spumeggiante per celebrare il 250° anniversario della morte di uno dei compositori e teorici più importanti della storia della musica: Jean-Philippe Rameau, compositore di corte di Luigi XV, che all’opera dedicò quasi esclusi-

Il soprano Katherine Watson

vamente gli ultimi trent’anni della sua vita. Innovazione, ma nell’alveo della tradizione, prassi e teoria, regole dell’armonia da formulare e tradire, tragédieslyriques e comédiesballets. Iil Concert d’Astrée, diretto dall’affascinante direttore in rosa

Emmanuelle Haïm, affronta sinfonie ed arie interpretate da Anders Dahlin e Katherine Watson, tratte da Les Indes galantes, Castor & Pollux, Hippolyte & Aricie e Dardanus. Prima tappa di una tournée internazionale, il concerto di Cremona è l’unica

data italiana. Domani mattina alle ore 11, sempre al Ponchielli, appuntamento con Rebel et ses amis, musiche di JeanFéry Rebel, François Rebel, François Francoeur, Jean-Philippe Rameau, proposto da Les Surprises con Juliette Perret soprano, Alice JulienLaferrière e Gabriel Ferry violono, Sandra Latour flauti Juliette Guignard viola da gamba Louis-Noël Bestion de Camboulas clavicembalo. Prosegue quindi la collaborazione con il prestigioso Centre culturel de rencontre-Festival d’Ambronay, proponendo una Residenza ad uno degli ensembles selezionati per il 2014 per aprire nuovi Orizzonti della musica antica. Un programma squisitamente francese, omaggio musicale a Rebel padre e figlio, entrambi eccellenti violinisti delle celebre orchestra di Versailles – Les Vingtquatre Violons du Roi – e al loro entourage, per riecheggiare i concerti strumentali della Chambre du Roi e gli eleganti affreschi danzati de l’Opéra Royal, intrecciati alla cantata Le Berger fidèle di Rameau.

Paesaggi padani in mostra a Isola Dovarese

Oggi alle ore 18 sarà inaugurata la mostra collettiva dal titolo “Lungo il fiume e tra gli alberi, paesaggi padani” a Isola Dovarese. La collettiva è il primo evento dell’anno associativo 2014 organizzato da CremonArte; con l'occasione il presidente Giuseppe Termenini e gli associati storici, daranno il benvenuto ai nuovi iscritti che da quest’anno hanno deciso di entrare a far parte del gruppo. Elevata la presenza di giovani talenti che hanno ritenuto opportuno confrontarsi con i loro colleghi più esperti. Tra le novità che riguardano l’as-

Treves e la sua band stasera al San Domenico

Ospite speciale della rassegna “Crema in scena” l’apprezzato musicista di jazz di Tiziano Guerini Chi, fra gli appassionati di jazz, non conosce Fabio Treves? Dopo 40 anni di attività sempre esuberante ed innovativo il grande Treves torna a Crema, al Teatro San Domenico, questa sera alle ore 21 come special all’interno della rassegna “Crema in scena”. Con la sua armonica ha fatto il giro del mondo, da quando mise in piedi la sua Blues Band nel 1974 scommettendo che ci poteva essere anche un blues italiano e che questa musica apparentemente tanto lontana dal nostro gusto musicale, poteva attrarre e sedurre le folle. E così è stato. Per la passione profonda e per una ricerca attenta delle vere radi-

Fabio Traves sul palco

ci della musica tradizionale nordamericana che Treves ha saputo coltivare. «I suoi concerti sono un viaggio nella storia di questa musica, dai primi canti di lavoro, a quello arcaico e campagnolo, dal blues elettrico di Chicago a quello più moderno», ha detto Treves, che ha suonato con i più grandi musicisti jazz del mondo e li ha spesso ospitati nei suoi dischi, come del resto loro hanno fatto conb lui. E’ l’unico artista italiano ad aver suonato sul palco con il grande Frank Zappa. A Crema con lui i componenti storici della band Alex “Kid” Gariazzo chitarre e voce, Massimo Serra batteria e percussioni e i nuovi arrivati Guitar Ray chitarre e voce, Gab D basso.

sociazione anche una nuova collaborazione con la galleria Cremonabooks di Largo Boccaccino a Cremona. La mostra vuole essere un omaggio al territorio in cui gli artisti vivono, ricco di corsi d’acqua, primo fra tutti il grande fiume Po. Ognuno ha elaborato il tema seguendo il suo stile e la sua tecnica preferita. L’autore Vincenzo Montuori sarà presente all’inaugurazione e leggerà alcuni passi da lui scritti appositamente per l’occasione, osservando le opere. La location è il suggestivo Palazzo Quaranta a Isola Dovarese (nella foto).

Le opere di Rieu alla Pro Loco

Una presenza artistica internazionale per la mostra che si inaugura venerdì 16 maggio alle ore 17 nei locali della Pro Loco di Crema in piazza Duomo: il francese Paul Rieu (nato a Bordeaux ma residente a Nimes da quando era ragazzo) esporrà i propri lavori – carte geografiche di fantasia dipinte con cura quasi maniacale dei particolari – sotto il titolo di “Geografia meta-fisica”. La definizione vuole esplicitamente richiamarsi al Festival della filosofia che nei prossimi giorni presenterà a Crema filosofi e teologi per discutere del IX° Comandamento. «Questa mostra - scrive Paul Rieu nel pieghevole di presentazione - è un invito a sognare: fate di queste carte geografiche il luogo di un vostro viaggio immaginario per un itinerario di vacanza felic». Una mostra indubbiamente insolita che merita di essere visitata. Aperta in orari d’ufficio sabato 17 e domenica 18 maggio.

Venerdì prossimo prenderà il via il festival “Crema del pensiero” Le opere di Valentini da oggi in mostra

Venerdì 16 maggio alle ore 21 prenderà avvio la IX edizione del festival della filosofia di Crema denominato “Crema del pensiero”. Come è noto il festival della filosofia di Crema organizzato dall’associazione culturale Le Muse, dedica ogni anno il proprio appuntamento ad approfondire un comandamento del Decalogo: quest’anno “Non desiderare la donna d’altri”. E’ certamente grande la curiosità di ascoltare come filosofi e teologi possano declinare un co-

Lo scorso giovedì 1° maggio, presso la sala del centro culturale del Comune di Bagnolo Cremasco è stata inaugurata e ora ormai terminata, la mostra dal titolo “Una terra per una scultura - dalla Factory di Andy Warhol all’Accademia dello Scivolo di Aldo Spoldi”. Curata da Eleonora Petrò e ideata dall’artista virtuale Angelo Spettacoli, fondatore dell’Accademia, la mostra ha inteso testimoniare lo scambio tra la scultura “Il mangiatore di

mandamento che pare essere oggi fra i più obsoleti, se non il più disatteso. Per la prima sera è prevista la presenza del filosofo Carlo Sini dell’Università statale di Milano che a questo argomento ha dedicato, poco tempo fa, un suo scritto. Per la mattinata di sabato 17 maggio alle ore 10.30 al Teatro San Domenico, sarà a Crema il filosofo milanese Giulio Giorello che del festival è il presidente onorario del Comitato scientifico, che affronterà il tema con il filosofo veneziano Massimo Donà

avendo come moderatore Fabio Canessa, critico cinematografico, che presenterà in proposito anche un cortometraggio di Martin Scorsese. Al pomeriggio, ore 17, l’orchestra “speciale” di Piero Lombardi “Dedicato alle donne” e alla sera, ore 21.30, il teologo Vito Mancuso con “Disciplina del desiderio”. Il programma del festival continuerà poi per il pomeriggio di domenica 18 maggio alle ore 16.30 con il filosofo Salvatore Natoli e alla sera ore 21 con lo psicoterapeuta Paolo Crepet.

“Una terra per una scultura” a Bagnolo Cremasco

mondi” di Spoldi ed il terreno fino ad ora di proprietà comunale, detto “Vascavolano”, scambio avvenuto tra l’Accademia e il Comune di Bagnolo. Chi ha detto che con la cultura non si mangia? «Qui c’è la dimostrazione - sostiene con la sua ironica serietà Aldo Spoldi - che invece l’arte si fa terra e la terra si fa acqua (Vascavolano è

detto il terreno concesso dal Comune all’Accademia di Spoldi perché destinato a raccogliere l’acqua dei terreni vicini) cioè esattamente gli ingredienti primordiali, assieme al sole, per la ricchezza del mondo, animali e uomini!». In esposizione, oltre alle opere di Aldo Spoldi e ai progetti dell’Accademia dello Scivolo, si è potuto am-

mirare anche una serigrafia di Andy Warhol di proprietà della stessa Accademia, opera realizzata tempo fa quando ad essere preso di mira era il mondo del consumismo e dello sfoggio di disponibilità di ricchezza: oggi invece, in tempo di crisi, si ritorna all’origine: terra ed acqua appunto. Una lezione esplicita pur nel sottinteso dell’arte.

Che significa fare della propria arte, della propria pittura l’unico mezzo per esprimere i propri sentimenti? Lo scoprirete visitando la mostra del giovane pittore milanese Leo Valentini che si inaugura oggi pomeriggio alle ore 18 negli spazi del chiostro di San Domenico in Crema. Curata dall’Atelier del Laboratorio di Ricerca Terapeutica Artistica coordinato dalla docente dell’Accademia di Brera Tiziana Tacconi, la mostra presenta 22 tele fra grandi e piccole realizzate con la tecnica dell’uso della materia (stucco e sabbia) e del colore a olio con grande capacità e inventiva espressionista. Si tratta di un viaggio nella materia nel colore e soprattutto nell’anima, la creazione di una dimensione dove lo spazio e il tempo si confondono e la vita ritrova la sua magia. Una complicità che porta ogni visitatore a commuoversi e ad immergersi in una realtà nuova senza limiti né confini.


SPORT

lo lettere@ilpiccologiornale.it BASKET

Minucci è finito nei guai

Guai giudiziari per il basket italiano. Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Ferdinando Minucci, ex presidente della Mens Sana Siena e presidente della Lega Basket. Attualmente agli arresti domiciliari,

Responsabile Fabio Varesi

Minucci deve rispondere delle accuse (insieme ad altre tre persone) di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di frodi fiscali con false dichiarazioni e falsa fatturazione. Insomma, una bella tegola caduta sul basket italiano.

La Vanoli decide il destino della Sutor

Dopo l’inevitabile sconfitta contro Milano la formazione di Pancotto saluta i propri tifosi e una stagione positiva

D

di Giovanni Zagni

opo la partita giocata a Caserta e persa negli ultimi 90 secondi al termine di una prestazione sostenuta da grande orgoglio e dignità, al cospetto di una squadra carica di motivazioni perché in corsa per un posto playoff, gli uomini di Pancotto sono tornati al PalaRadi mercoledì sera per il recupero con l’Armani Milano. In entrambe le occasioni la Vanoli s’è presentata con un organico ridotto (a Caserta mancavano Woodside e Zavackas, mentre a Cremona erano assenti lo stesso Woodside e Ndoja, con Zavackas a mezzo servizio, tutti per problemi muscolari). Assenze non trascurabili, che avrebbero reso ancora migliori le prestazioni di squadra, peraltro, specie quella di Caserta, eccellenti. Contro lo squadrone milanese, invece, il campo ha decretato una lampante superiorità degli avversari, mentre la non usuale difesa a zona della Vanoli, è riuscita tatticamente a non far dilagare Milano, che non dimentichiamolo ha perso d’un soffio la qualificazioni alla final four di Eurolega e che guida il nostro campionato con grande margine. Citazioni particolari meritano Langford e Jackson, quest’ultimo mai così prolifico e preciso come in queste circostanze. Certo con l’Armani si è giocato a ritmi bassi e oltretutto le due

SERIE A 29ª GIORNATA Bologna-Pistoia

70-77

Brindisi-Pesaro

70-74

Caserta-Cremona

71-65

Milano-Sassari

88-78

Montegranaro-Avellino

99-96

Reggio Emilia-Cantù

83-68

Varese-Siena

71-80

Venezia-Roma

75-83

CLASSIFICA

SERIE A Vincendo domani al PalaRadi i biancoblu decreteranno probabilmente la retrocessione dei marchigiani Milano 46 Siena 40 Cantù 38 Brindisi 36 Sassari 34 Roma 32 Reggio Emilia 30 Caserta 30 Pistoia 28 Varese 26 Venezia 24 Bologna 22 Avellino 22 Cremona 20 Montegranaro 18 Pesaro 16

Marchetti a canestro contro Milano (foto Mario F. Rossi)

IL PROSSIMO TURNO (11--05 h 18)

Avellino-Reggio Emilia, Cantù-Bologna, CremonaMontegranaro, Pesaro-Venezia, Pistoia-Caserta (diretta su Rai Sport 1), Sassari-Brindisi, Siena- Milano, Roma-Varese. squadre non avevano particolari motivazioni (specialmente gli ospiti badavano più che a colpire, a non farsi male), per cui non s’è vista la squadra spumeggiante di questo finale di stagione. Chiedere di più alla Vanoli, sarebbe stato ingeneroso. Ma domani la gara con Montegranaro avrà grandissima importanza per gli ospiti, che vogliono evitare la retrocessione sul campo in favore di una sorprendente Pesaro, che è andata a vincere anche in trasferta gare pesantissime e di

notevole difficoltà. Il team di Carlo Recalcati, pur con un organico “corto”, con i giocatori che da Natale non percepiscono stipendi o rimborsi spese, orgogliosamente si batte ed anche da noi, c’è da scommettere, venderò cara la pelle, guidato da quel Cinciarini, l’ex di turno, che domenica scorsa ne ha messi 38 (suo record in carriera) e che vuole restare in questa dimensione per continuare a sognare per sé e per i compagni. Ma che Vanoli si troveranno di fronte i marchigiani? Certamente

per determinazione ed impegno non ci sono dubbi, ma chi degli infortunati sarà in campo ed in che condizione ì? E chi ci sarà, avrà smaltito parte delle ultime fatiche? Speriamo di sì, non perché vogliamo male alla Sutor, ma perché sarebbe spiacevole che a decidere le sorti di Pesaro e Montegranaro fossero i medici e non i giocatori. In bocca al lupo a tutti e si salvi chi merita di più. La Vanoli il suo compito l’ha già completato da un po’.

Biancoblu, colpo esterno prezioso per la salvezza COSI’ ALL’ANDATA

Colpo esterno della Vanoli, che contro Montegranaro ha conquistato altri due punti importanti per la salvezza. Dopo un primo tempo equilibrato, la Vanoli ha piazzato un parziale importante nel terzo quarto, che le ha permesso di volare a +17 punti. La reazione dei marchigiani ha permesso alla Sutor di accorciare le distanze, ma i ragazzi di Pancotto sono comunque riusciti a portare a casa i due punti. Bene Woodside e Jackson, rispettivamente 24 e 26 punti a referto. Il play ha servito anche 4 assist ed è stato quasi perfetto al tiro, tanto da metitare 31 di valutazione. Buona prova anche dell’ex Kyle Johnson e di Jason Rich. MONTEGRANARO-VANOLI 93-75 (24-24, 44-48; 59-76) MONTEGRANARO: D. Cinciarini 20 (4/9, 3/7), Sakic 12 (5/7 da due), Mayo 15 (4/6, 1/2), Tessitore 3 (0/1, 0/1), Rossi (0/1 da tre), Lauwers 9 (0/1, 3/7), Campani 14 (5/9 da due), Mazzola 7 (3/5, 0/1), Mitrovic (0/1, 0/2), Skeen 10 (5/10 da due). All.: Recalcati. VANOLI CREMONA: Pisacane ne, Zavackas 7 (0/1, 1/4), Marchetti 3 (1/1 da tre), Woodside 24 (7/7, 2/5), Jackson 26 (5/9, 5/7), Ariazzi ne, Spralija 5 (1/2, 1/3), Johnson 7 (0/2, 1/1), Bertoncelli ne, Kelly 8 (4/7 da due), Rich 13 (6/11, 0/2), Ndoja 2 (1/2, 0/1). All.: Pancotto. ARBITRI: Mazzoni, Baldini, Morelli.

All’Erogasmet serve l’impresa contro Imola BASKET DNC

Dopo quaranta minuti di battaglia, l’Erogasmet Crema ha battuto Milanotre Basiglio e si è aggiudicata gara 3 del primo turno di playoff del campionato di Divisione Nazionale C, qualificandosi per le semifinali. Il punteggio finale di 71-60 non rende compiutamente l’idea delle difficoltà incontrate dagli uomini di Galli in un match nel quale a 4’ dal termine solamente due punti dividevano le due formazioni. Denti dimostrava immediatamente di avere la mano delle serate migliori, infilando 4 delle prime 5 conclusioni. Crema costruiva buoni tiri in attacco, ma spesso li falliva, lasciando agli ospiti la possibilità di restare a contatto e concludere una frazione tutta sorpassi e controsorpassi con una micidiale conclusione da tre allo scadere di Iacono, ancora una volta il migliore nelle file dei milanesi, che valeva il 18-19 di fine quarto. La seconda frazione sembrava il preludio di una cavalcata vincente per i biancorossi di casa. Milanotre era palesemente in difficoltà sui pick&roll tra Degli Agosti e Persico, che insieme a Colnago costruivano il break di 14-3 che portava Crema al primo vantaggio in doppia cifra. Negli ultimi due minuti prima del riposo lungo invece i basigliesi dimezzano lo svantaggio ed il quarto si

Cardellini in azione contro Milanotre

chiudeva sul 34-29. Al rientro in campo l’Erogasmet ritentava la fuga e toccava anche i dodici punti di vantaggio, ma un inarrestabile Iacono si carica la squadra sulle spalle e riduceva praticamente da solo lo svantaggio. Milanotre per due

volte arrivava a meno due, ma una dormita difensiva degli ospiti consentiva a Rambaldi di catturare un prezioso rimbalzo offensivo e di andare a segno e sul possesso successivo Denti infilava un canestro di enorme difficoltà tenendo a

distanza gli avversari. L’asfissiante marcatura di Rambaldi su Iacono, tagliava fuori il playmaker di Pugliese dal vivo del gioco, togliendo agli ospiti la principale fonte di punti. In quattro minuti, dal 58-56 si passava al 71-60 finale, con il PalaCremonesi in tripudio. Ora per l’Erogasmet arriva l’ostacolo Imola (stasera alle 21 gara 1 in Emilia), testa di serie numero uno dl tabellone dei playoff essendosi classificata seconda in regular season a pari punti con la già promossa Bergamo. Il confronto è complicato dal fatto che l’eventuale gara 3 stavolta si disputerà in terra emiliana. Faro della formazione di coach Solaroli è il capocannoniere del torneo Porcellini, uomo da oltre venti punti a partita. Altro punto di forza di Imola è il potente centro argentino Massari, ben coadiuvato sotto canestro dal nazionale giovanile Preti. Altri punti arrivano spesso dalle mani di Grillini e Corazza. Un confronto sicuramente impegnativo, ma stimolante per gli uomini di Galli, attesi ad una grande impresa. Marco Cattaneo

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2

IMOLA

9

Reggio E.

5

CREMA

6

Milanotre

3

LISSONE

8

Nerviano

67 74 73 54 80 55

4

SARONNO

66 76

7

Bologna

56 67

56 71 71 47 78 60

SEMIFINALI Imola-Crema Lissone-Saronno


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Sport

Sabato 10 Maggio 2014

Serie A Lotta incerta per Europa League e salvezza

Serie B: in zona salvezza Formula 1: la Mercedes grande risalita del Cittadella domina le prove libere

DALL’ITALIA & DAL MONDO

A Roma sfida platonica

(F.V.) Se Roma-Juventus ha un valore platonico, gli ultimi due turni propongono sfide ad alta tensione sia per la qualificazione all’Europa League, che per la salvezza. Partiamo dalla parte alta della classifica, dove il Torino è padrone del proprio destino: se i granata vincono entrambe le partite, sono sicuramente in Europa, ma battere il Parma nello scontro diretto e la Fiorentina al “Franchi” e tutt’altro che facile. Lo stesso discorso vale per il Parma, che però deve vincere a Torino e la cosa ha il sapore dell’impresa. Poi c’è l’Inter, che deve fare almeno un punto con la Lazio, mentre il Milan può solo vincere e sperare. In coda può succedere di tutto: difficile prevedere chi retrocederà tra Sassuolo, Chievo e Bologna. 36ª GIORNATA Catania-Roma 4-1, Chievo-Torino 0-1, Fiorentina-Sassuolo 3-4, Genoa-Bologna 0-0, Juventus-Atalanta 1-0, Lazio-Verona 3-3, Milan-Inter 1-0, Napoli-Cagliari 3-0, Parma-Sampdoria 2-0, Udinese-Livorno 5-3. 37ª GIORNATA (11-05 h 15) Atalanta-Milan (h 12.30), Bologna-Catania, CagliariChievo, Inter-Lazio (10-05 h 20.45, Livorno-Fiorentina, Roma-Juventus (h 17.45), Sampdoria-Napoli, Sassuolo-Genoa, Torino-Parma, Verona-Udinese (10-05 h 18). CLASSIFICA JUVENTUS 96; Roma 85; Napoli 72; Fiorentina 61; Inter 57; Torino 55; Parma, Milan 54; Lazio, Verona 53; Atalanta 47; Sampdoria 44; Udinese 42; Genoa 41; Cagliari 39; Sassuolo 31; Chievo 30; Bologna 29; Catania 26; Livorno 25.

Il campionato cadetto entra nel vivo, con la lotta per la promozione diretta che vede favorita l’Empoli. Ma la concorrenza non sembra arrendersi e con cinque partite ancora da giocare, tutto più ancora succedere. Più fluida la situazione in coda, con tre squadre in lotta per evitare i playout. Da segnalare la grande rimonta del Cittadella, che punta addirittura alla salvezza diretta. 37ª GIORNATA Brescia-Empoli 1-3, Carpi-Pescara 2-0, CesenaAvellino 2-0, Cittadella-Varese 5-1, Crotone-Padova 2-1, Juve Stabia-Latina 1-1, Novara-Palermo 0-1, Siena-Modena 1-3, SpeziaReggina 2-1, Ternana-Bari 1-3, Virtus Lanciano-Trapani 2-2 38ª GIORNATA (10-05 h 15) Avellino-Spezia, Bari-Juve Stabia, Empoli-Crotone (09-05 h 21), Latina-Ternana, Modena-Novara, PadovaCesena (09-05 h 19), Palermo-Lanciano, Pescara-Siena, Reggina-Brescia, Trapani-Cittadella, Varese-Carpi. CLASSIFICA PALERMO 78; Empoli 62; Crotone, Latina 58; Cesena 56; Viruts Lanciano 55; Spezia 54; Modena, Trapani 53; Siena (-8), Avellino 52; Bari (-3) 51; Brescia, Carpi 49; Pescara 47; Ternana 45; Varese 43; Cittadella 42; Novara 40; Padova 35; Reggina 27 (-3); Juve Stabia 18.

Il Mondiale di Formula 1 torna nel week end sul circuito di Barcellona per il Gp di Spagna. Anche in terra iberica prosegue il dominio della Mercedes, che è stata la più veloce nelle prove libere grazie a Lewis Hamilton. L’inglese ha preceduto il compagno di squadra Rosberg. Alle spalle dei due troviamo la Red Bull di Ricciardo, mentre il compagno di squadra Sebastian Vettel si è arreso a causa di un problema elettrico. Malgrado alcuni aggiornamenti aerodinamici, la Ferrari è ancora distante alla Mercedes, con Fernando Alonso che ha comunque strappato il quarto tempo. Quinto posto per Kimi Raikkonen, davanti a Kevin Magnussen e a Jenson Button, entrambi su McLaren. Oggi alle 14 le qualifiche (diretta su Sky Sport F1 e differita su Rai 2 alle 17.30). Domani alle 14 la gara (diretta su Sky Sport F1 e differita su Rai 2 dalle 21). CLASSIFICA PILOTI 1) Rosberg 79, 2) Hamilton 75, 3) Alonso 41, 4) Hulkenberg 36, 5) Vettel 33.

La Pergolettese ha salutato con un pareggio

Si sapeva che restare tra i professionisti sarebbe stato molto difficile, ma la squadra si è comunque arresa troppo presto

A

di Tiziano Guerini

Forlì, per l’ultima di campionato, la Pergolettese dei giovani fa le prove della serie D e tiene a bada una squadra avversaria scalpitante, ma velleitaria. I vari Chessa, Cogliati, lo stesso Jovine e soprattutto Nufi, Ardini e Piras, Juniores esordienti, danno vita ad un confronto con i nerorossi romagnoli senza complessi d’inferiorità. Anzi, vanno per primi in vantaggio con Mario Chessa al 37’ del primo tempo – su azione insistita di Cogliati – e reggono prima il vantaggio per circa una mezz’ora fra un tempo e l’altro (nonostante l’inferiorità numerica per l’affrettata espulsione di Tacchinardi per doppia ammonizione al 40’) e poi il pareggio fino alla fine. Nulla di trascendentale e nulla da dover rimpiangere, ma sufficiente per non terminare il campionato sulle ginocchia e mostrare uno spiraglio di futuro possibile. Per il resto la partita si è svolta all’insegna del “vorrei ma non posso” del Forlì, che deve così rassegnarsi alla scommessa degli spareggi per sperare di rimanere nella categoria. Per la cronaca, merita di essere sottolineato il rocambolesco gol per i romagnoli al 13’ della ripresa con un batti e ribatti in area gialloblu dopo una punizione dal limite con parata di Steni, cui segue un tiro che si stampa sulla traversa e infine nuovo tiro di Ferrini

SECONDA DIV. 34ª GIORNATA Alessandria-D. Porto Tolle

1-3

Castiglione-Bra

3-4

Cuneo-Vecomp Verona

2-2

Forlì-Pergolettese

1-1

Real Vicenza-Rimini

2-2

Renate-Monza

2-1

Santarcangelo-Bassano

1-1

Spal-Bellaria

3-1

Torres-Mantova

1-1

CLASSIFICA GIRONE A

LEGA PRO I gialloblu hanno evitato di terminare la stagione con una sconfitta. Ora si pensa al futuro PROMOZIONE

Per la Casalese situazione ingarbugliata

Bassano 69 Alessandria 57 Renate 57 Monza 54 Santarcangelo 53 Spal 53 Real Vicenza 51 Mantova 51 Forlì 49 D. Porto Tolle 48 Cuneo 47 Torres 47 Rimini 45 Vecomp Ve 44 Pergolettese 36 Castiglione 30 Bellaria (-1) 15 Bra 12

I VERDETTI: Bassano, Alessandria, Renate, Monza, Santarcangelo, Spal, Real Vicenza, Mantova promosse nella Lega Pro unica. Forlì, Delta Porto Tolle, Cuneo, Torres, Rimini ai playout. Rimini, Vecomp Verona, Pergolettese, Castiglione, Bellaria, Bra retrocesse in serie D. che si insacca. La pressione del Forlì alla ricerca del vantaggio favorisce il contropiede del Pergo che però non riesce ad approfittarne nonostante qualche buona occasione. Il campionato è finito, viva il campionato. Era iniziato all’insegna di una sicura speranza, poi le cose si sono via via complicate fino alla resa finale. Er-

Il centrocampista Quarantani

La Pergolettese in azione

rori? Chi non li fa? Peccato che si palesino solo dopo che si sono commessi! Si possono evitare per il futuro? Tutti ci provano… e forse ora le circostanze (cioè il salto all’indietro di categoria) lo possono meglio consentire. Intanto, il campionato è finito ed ha emesso i suoi verdetti. Definitivi per chi

rimane fra i professionisti e per coloro invece che precipitano fra i dilettanti. Promosse Bassano, Alessandria, Renate, Monza, Santarcangelo, Spal, Mantova, Real Vicenza, retrocesse Bra, Bellaria, Castiglione, Pergolettese, Virus Vecomp, Rimini,dovranno affrontare gli spareggi Forlì, Torres, Porto Tolle e Cuneo.

Eccellenza Domani al “Voltini” sfida secca contro il Base 96 Seveso. Ai nerobianchi basta il pareggio

Domani il Crema si gioca la salvezza in 90 minuti

Non è bastato un finale imperioso al Crema per evitare i temuti playout. Il successo interno contro il Fanfulla (rete decisiva di Pagano) e i 7 punti conquistate nelle ultime tre gare sono stati vanificati dal successo dell’Ardor Lazzate ottenuto sul campo del Villa d’Almé. Un vero peccato, perché bastava poco per festeggiare la salvezza, senza ricorrere allo spareggio, che vede i nerobianchi affrontare il Base 96 Seveso, classificatosi al penultimo posto. I pronostici sono per il Crema, che dovrà però giocare al meglio e soprattutto con i nervi saldi per garantirsi un altro campionato in Eccellenza. Appuntamento domani al Voltini alle 15.30, chi per-

de retrocede, in caso di parità al termine dei 90’ regolamentari si salva il Crema grazie al miglior piazzamento in campionato. Nulla da fare, invece, per la Rivoltana che ha salutato mestamente la categoria, perdendo 4-0 sul campo della Galbiatese Oggiono. Una stagione tribolata per i cremaschi, che malgrado il cambio in panchina, non sono mai riusciti ad ingranare e in pratica non sono mai stati in lotta per la salvezza. Ora la società ripartirà dalla Promozione, sperando di tornare subito protagonista. ULTIMA GIORNATA Ardor Lazzate-Villa D’Alme Vallebrembana 2-0, Base 96 Seveso-Real Milano 0-1, Cavenago-

Trevigliese 0-2, Cisanese-Sondrio 2-5, Ciserano-Mariano 1-0, Crema-Fanfulla 1-0, Desio-Verdello 3-4, Gal-biatese Oggiono-Rivoltana 4-0. CLASSIFICA FINALE GIRONE B Ciserano 64; Sondrio 62; Galbiatese Oggiono 54; Mariano 49; Trevigliese 48; Fanfulla 46; Cavenago 44; Desio 41; Verdello 39; Villa d’Almè, 36; Ardor Lazzate, Crema 34; Real Milano 33; Cisanese 30; Base 96 Seveso 27; Rivoltana 20. I VERDETTI Ciserano promosso in serie D. Playoff (secondo turno): Sondrio-vincente di Galbiatese OggionoMariano. Playout: Crema-Base 96, Real Milano-Cisanese. Rivoltana Retrocessa in Promozione.

il Magazine Vanoli Basket In regalo ai tifosi della

in occasione di tutte le partite casalinghe dei biancoblu

Situazione decisamente aggrovigliata per la Casalese in vista dell’ultima giornata, anche a causa della pesante sconfitta di domenica a Medesano, cui si sono accompagnate le pessime notizie giunte dagli altri campi. La Casalese ospita il fortissimo Bibbiano, già da tempo promosso, cercando di mantenere il vantaggio sulla Valtarese. Qualora Cadelbosco e Biancazzurra raccogliessero almeno un punto, una Casalese sconfitta e sorpassata dalla Valtarese retrocederebbe direttamente, perché terzultima, ma con oltre 9 punti di distacco dalla sestultima. In caso di pareggio potrebbe essere raggiunta dalla Valtarese, con cui è in vantaggio negli scontri diretti, ma ancora non è chiaro se in quel caso ci sarebbe o meno da disputare lo spareggio per accedere ai playout: lo stesso comitato emiliano, interpellato in proposito, ha le idee confuse. L’ideale sarebbe dunque battere il Bibbiano e sperare magari in un mezzo passo falso del Soragna (in svantaggio negli scontri diretti), così da giocarsi lo spareggio salvezza secco sul campo amico. Nel girone F lombardo quadro ormai chiaro: Soresinese seconda, Casal-buttano escluso dai playoff e Luisiana che cerca di ottenere il miglior piazzamento possibile nei playoff. CLASSIFICA (33ª giornata) Termolan Bibbiano 75; Carignano 64; Montecchio 61; Brescello 57; Medesanese 54; Terme Monticelli 53; Castellana 50; Ciano 48; Fontana Audax 46; Castelnovese 44; Traversetolo 43; Biancazzurra, Cadelbosco 42; Soragna 35; Casalese 33; Valtarese 31; Basilica 2000 25; Povigliese 9.


Sport

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Sabato 10 Maggio 2014

RUGBY

Impresa del Crema che agguanta la serie C1

Dopo ventisette anni il Crema torna in C1, vincendo lo spareggio promozione con il Gossolengo all’ultimo secondo, dopo una partita bellissima e combattutissima, giocata punto a punto. Il risultato è infatti sempre stato in bilico, a conferma di due squadre di eguali valori tecnici. Stavolta però ha fatto la differenza il cuore e la maggiore voglia di vincere di una squadra che, nonostante sia stata falcidiata da tanti infortuni, si è presentata in terra piacentina senza nessun timore reverenziale e con la consapevolezza di potersela giocare... e così è stato. La cronaca: parte meglio il Gossolengo, che realizza due calci piazzati, ma il Crema reagisce e al minuto 25 passa con una travolgente azione di Andrea Crotti, che schiaccia in meta e realizza la trasformazio-

ne. La partita è ora in sostanziale equilibrio, rotto solo all’ultimo minuto del primo tempo dal piede dell’apertura piacentina: 9-7 per i locali. Anche la ripresa riparte con le due squadre che si annullano reciprocamente e solo dei calci piazzati modificano il punteggio: al 12’ segna ancora il Gossolengo per il 12-7 e poi due calci di Andrea Crotti valgono il sorpasso cremasco (12-13). Il match cala di ritmo, ma al 30’ il Gossolengo approfitta di una disattenzione cremasca e va in meta con il pacchetto di mischia (meta poi trasformata per il 19-13). Dieci minuti e sei punti da rimontare e proprio quando tutto sembrava perduto, il giovane Finardi schiaccia in meta eludendo il placcaggio di tre avversari dopo una bellissima azione corale: 19-18. Meta alla bandierina

che però non basta, servono ancora i due punti della trasformazione: il piede di Andrea Crotti non trema e la palla vola in alto in mezzo ai pali per il 20-19, che vale la vittoria per i cremaschi. Finisce così un campionato esaltante che porta per la seconda volta (la prima nel 1987) la compagine del presidente Siniscalchi in serie C1. Grande è stato lo sforzo da parte di tutti per ottenere questo importante risultato, che ridà slancio alla palla ovale in provincia. Anche la Witor’s Cremona ha chiuso il campionato con una vittoria: 23-15 contro il Marco Polo cadetta. I grigiorossi hanno terminato la stagione con 2 vittorie e un pareggio e parteciperanno alla nuova C2. Vittoria pure per Casalmaggiore (47-7) con il Rugby Milano Cadetta e quarto posto finale.

La meta decisiva di Finardi

La Pomì si affida a Davide Mazzanti

«Sono impaziente di riassaporare il clima del nostro campionato» sono state le sue prima parole dopo la firma del contratto

VOLLEY A1 Scelto il nuovo tecnico della squadra rosa, attuale allenatore della Nazionale Juniores

S

arà Davide Mazzanti a sedere sulla panchina della Pomì Casalmaggiore nella stagione 2014-2015. Come promesso la società, all’indomani dell’approdo di Alessandro Beltrami alla guida della Liù-Jo Modena, si è messa subito al lavoro per arrivare quanto prima a definire la nuova conduzione tecnica. La trattativa intavolata con l’attuale tecnico della nazionale Juniores femminile, si è sviluppata in tempi brevissimi ed ha portato all’accordo raggiunto proprio nella giornata di mercoledì. Classe 1976, marchigiano di Fano, Davide Mazzanti torna dunque, dopo la parentesi azzurra che si chiuderà entro il mese in corso con gli ultimi collegiali, al campionato italiano dove era stato protagonista l’ultima volta nella stagione 2012-2013 sulla panchina della River Piacenza con la quale aveva interrotto consensualmen-

la Pomì Casalmaggiore mi inorgoglisce e mi stimola a dare il massimo. Ho avuto il piacere di vedere all’opera la squadra a Busto in occasione della gara di Coppa Italia con la Yamamay ed ho apprezzato le qualità delle sue giocatrici molte delle quali giovani e di ottime prospettive. Conosco molti dei dirigenti, il presidente Boselli in primis ed ho appurato proprio da loro che l’idea è quella di rinforzare ulteriormente l’organico per puntare ad effettuare un ulteriore salto di qualità ed arrivare a stazionare nelle formazioni di seconda fascia del torneo. Sicuramente a giugno verrò a conoscere di persona l’ambiente rosa, di cui mi hanno parlato in termini entusiastici, a stringere la mano a chi ha creduto in me per questo progetto di cui mi sono innamorato da subito e a collaborare fattivamente con la dirigenza per l’allestimento della squadra in vista della prossima stagione».

Davide Mazzanti è il nuovo tecnico della Pomì

te il rapporto di collaborazione per stare vicino alla moglie Serena Ortolani, altro grande nome della nostra pallavolo, ai tempi in dolce attesa. «Sono impazien-

te di riassaporare il clima del nostro campionato – queste le prime parole del neo allenatore rosa – e poterlo fare sulla panchina di una formazione come

LA SCHEDA 2002-2004 Pallavolo Corridonia (A2) 2004-2005 Star Falconara (B2) 2005-2006 Santeramo Sport (allenatore in seconda in A1) 2006-2007 Teodora Ravenna (B1) 2007-2009 Volley Bergamo (allenatore in seconda in A1) 2009-2010 Club Italia 2010-2012 Volley Bergamo (A1) 2012-2013 River Piacenza (A1) 2005-2009 Nazionale Italiana (allenatore in seconda) Da marzo 2013 Nazionale Juniores femminile

PALMARES

2010-2011 Campionato italiano 2007-2008 Coppa Italia 2008-2009 Champions League 2010 Medaglia di bronzo nella Coppa del Mondo per club

I Visconti e Tagliaferri-Cazzaniga spietati Visconti ok nella Top 10 BOCCE

di Massimo Malfatto

Ancora loro, la famiglia Visconti, a riproporre una ottima prestazione ed andare a segno nella targa “Bar Bocciodromo” organizzata in collaborazione con il comitato tecnico cremasco. Dopo aver vinto nettamente la propria batteria, papà Roberto e figlio Mattia s’imponevano nei quarti di finale sui compagni di società Valcarenghi e Valdameri (12-6) mentre in semifinale eliminavano gli offanenghesi Lupi Timini e Carniti. Conquistavano la finale, con pieno merito, anche Massimo Sonzogni e Piercarlo Trombini che superavano gli scannabue-

La famiglia Visconti

si Belli e Conforte per 12-7. Non c’è stato però nulla da fare in finale per i portacolori dell’Astra contro l’irresistibile famiglia Visconti nettamente vittoriosa con il punteggio finale di 12-3.

Il conto alla rovescia sta per iniziare e questo pomeriggio Achille Grandi e Vis Trescore giocheranno il match point per chiudere il girone eliminatorio. Il bilancio degli incontri di andata riassume di un pareggio e di una sconfitta, quindi è vietato sbagliare per le due formazioni cremasche. VIS TRESCORE Dovrà sfruttare al meglio il fattore campo e sperare nel rientro di Guglieri la formazione trescorese dopo il pareggio ottenuto contro

Nella categoria C/D ancora una gara da incorniciare ed un bel successo sulle corsie amiche per Eros Cazzaniga e Manuel Tagliaferri. Sofferta la semifinale dei beniamini di casa che ave-

vano la meglio sui sergnanesi Scarpelli e Dossena sul filo di lana mentre più agevole il match di finale dove il duo Cazzaniga e Tagliaferri infliggeva un “cappotto” a Bruno Lucchini e Giuseppe Abba. Quarti Mauro Poletti e Samuele Oirav eliminati dai pianenghesi (3-12) mentre al quinto e sesto posto due formazioni della Cremosanese formate rispettivamente da Marco Vailati e Anastasio Della Torre e da Pierangelo Paloschi con Enrico Raimondi. Ha diretto la gara Arturo Casazza, arbitri di finale Eugenio Barbieri ed Erminio Erba. Ieri sera la conclusione dell’ultima gara invernale.

(M.M.) Grande successo ha riscosso la quarta tappa della Top 10 organizzata dal comitato di Bergamo e che ha visto la presenza di oltre 100 giovani. Nella categoria Allievi non si ferma più Mattia Visconti che conquista la seconda vittoria consecutiva in questa manifestazione e consolida il primato in classifica. Dopo aver eliminato nella batteria il lariano Meroni, l’orobico Conti e Stefano Bonizzi, il baby della Achille Grandi supera nei quarti di finale Luca Capitani ed in semifinale Sebastiano Invernizzi. Finale appassionante, ricca di emozioni, giocate spettacolari da entrambi: la spunta Mattia sul beniamino di casa Eros Persico con il risultato finale di 12-11. Da segnalare ben sei gironi della categoria esordienti e massiccia la presenza dei nuovi giovani bocciofili bergamaschi, frutto dell’intenso lavoro di promozione che i responsabili e volontari della attività scolastica e giovanile stanno estendendo nelle scuole primarie della provincia da ormai sette anni. Nella categoria Esordienti vittoria di Lorenzo Porcellati mentre nei Ragazzi ancora in evidenza il neo-campione regionale Alessandro Bertocchi. CALENDARIO ESTIVO Sono 29 le gare in programma del calendario cremasco tra cui due Nazionali, sei Regionali e ben sette in notturna. Lunedì inizia l’individuale organizzata dall’Oratorio di Pianengo, finali previste per venerdì 16.

Match point per Grandi e Vis Trescore

“Ceresio” sulle corsie del bocciodromo di Carlazzo. Inizio difficile per la squadra del presidente Comolli. Nella specialità individuale Venturelli veniva strapazzato dal comasco, il ct Marazzi lo sostituiva con Pezzetti ma la musica con cambiava. Sull’altra corsia la terna formata da Frattini-Pedrignani-Comiz-

zoli perdeva il primo set ma con l’identico punteggio si aggiudicava il secondo. Nella specialità coppia Venturelli e Pezzetti si vendicavano della sconfitta subita nella prima fase ed in infliggevano una dura lezione agli avversari. L’altra coppia trescorese composta da Pedrignani e Comizzoli trovava disco

DUATHLON

rosso nel primo set, ma s’imponeva (8-7) in quello successivo. ACHILLE GRANDI Dopo la sconfitta casalinga (0-1) per guadagnarsi la fase successiva tutti i bocciofili guidati da Elia Avaldi dovranno offrire una prova maiuscola contro la “Caccialanza” sulle corsie del bocciodromo milanese, altri-

menti un prefisso della annata sarà concluso. Nell’andata note positive per Mattia Visconti che pareggiava il suo match contro Pietro Zovadelli (7-8 e 8-6) e per Guerrini-Visconti R.-Zagheno (8-2 e 2-8). Nulla di fatto nel match che vedeva impegnati R. Visconti e Zagheno mentre il punto della vittoria meneghina arrivava da Fontebasso-Santi che s’imponevano su Guerrini e Visconti jr. per 8-6 e 8-7. M.M.

ATLETICA

Bissolati, sconfitta amara con Varese Desalu, settimana importante

Esordio negativo per la Bissolati con la conduzione tecnica di Stefano Bolzoneti (proveniente dalla Under 15). Ha ceduto 4-3 alla piscina sociale di via Riglio contro il Varese. Dopo pochi minuti i padroni di casa si sono trovati sotto di tre gol. Tuttavia hanno reagito con Felissari e Fedeli rimettendosi in partita. Dopo un secondo periodo senza reti, nella terza frazione gli ospiti hanno siglato la quarta segnatura ed i locali hanno sbaglianto due rigori che hanno avuto un peso fondamentale sulla prosecuzione del match. Nell’ultimo tempo la Bissolati, con il freno troppo tirato, ha accorciato ancora le distanze, senza andare oltre. Ora a cinque giornate dalla fine i bissolatini hanno subìto dieci sconfitte e oggi sono in trasferta (inizio ore 19) a Milano contro la Canottieri. 12ª GIORNATA Aragno Rivarolesi-Torino 12-4, Bissolati-

Varese 3-4, Milano 2C-Treviglio 6-11, Monza-Busto Arsizio 6-7, Vigevano-Canottieri Milano 9-12. 13ª GIORNATA (10-05) Aragno Rivarolesi-Milano 2C (h 20.30), Canottieri Milano-Bissolati (h 19), Torino-Monza (h 18), Treviglio-Vigevano (h 21), Varese-Busto Nuoto (h 19.30). CLASSIFICA Aragno Rivarolesi 28; Canottieri Milano 27; Busto Arsizio 26; Varese 23; Monza 22; Vigevano 18; Treviglio 13; Bissolati, Milano 2C, Torino 6. NUOTO Dopo i campionati provinciali di giovedì 1° maggio, il calendario agonistico per le squadre cremonesi prosegue domani a Brescia con il trofeo “Città di Brescia” a carattere nazionale con la presenza dei migliori nuotatori italiani nelle varie specialità. Marco Ravara

Settimana importante per la carriera di Fausto Desalu. Il giovane velocista delle Fiamme Gialle-Atletica Interflumina E’ Più Pomì ha esordito nella Nazionale Assoluta a Rovereto, schierato in seconda frazione nella staffetta 4x100. Non granché il tempo di 40”01, causa i cambi del testimone decisamente da migliorare. Fausto si è ben comportato nella gara sui 200 metri organizzata a contorno del Meeting Quercia, strappando il secondo posto (ventoso, quindi non sarà registrato) con 20”65, alle spalle del campione italiano Marani (20”43). L’esordio ella stagione outdoor per l’atleta classe 1994 si era

registrato la settimana precedente, a Modena nel Trofeo Liberazione ed è stata una prima da applausi. Fausto Desalu, infatti, ha vinto la gara dei 100 metri facendo segnare il proprio personale di 10”53. Il precedente era di 10”60 (Europei Junior di Rieti l’estate scorsa), ed il netto miglioramento gli ha consentito di mettere alle sue spalle anche il favorito della vigilia Cattaneo. La speranza di Fausto ora è di poter partecipare a fine mese ai Mondiali di staffetta in programma alle isole Bahamas, ma al di là dei tempi, la scelta ricadrà anche su chi darà maggiori garanzie sul passaggio del testimone.


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Sport

Sabato 10 Maggio 2014

E’ scattata la corsa alla maglia rosa

CICLISMO Ha preso il via ieri sera a Belfast il Giro d’Italia, che lunedì farà ritorno in Italia e precisamente in Puglia

P

di Fortunato Chiodo

er l’undicesima volta nella sua storia centenaria, il Giro d’Italia ha preso il via dall’estero, con tre tappe in Irlanda: due giorni a Belfast, uno a Dublino, capitale della Repubblica d’Irlanda, la città in cui è nato Stephen Roche, unico irlandese ad aver vinto il Giro. Un lungo week end sull’isola britannica di sport e spettacolo, con migliaia di tifosi sulle strade, con un tuffo nella gastronomia irlandese, con il classico inizio dall’Ulster Fry (uova fritte, pane di patate e “soda bread” i due tipi di pane più comune d’Irlanda, due salsicce e due fette di bacon e due fette di “black pudding”, una sorta di gelatina). Poi tre aerei e un cargo planeranno sull’Italia (a Bari) e si comincerà col coltello tra i denti degli sprinter nella 4ª tappa la

Chi vincerà il Giro 2014?

Val d’Agri, famoso per il Santuario di Santa Maria del Monte, storica meta di pellegrinaggio della Basilicata e naturalmente c’è grande attesa per Dome-

Giovinazzo-Bari, con un finale in circuito. Ed eccoci alla quinta frazione del Giro, la Taranto-Viaggiano (14 maggio) di 203 km, con arrivo nel paese della

nico Pozzovivo. La strada salirà con uno strappo al 4% di pendenza. Il giorno successivo si arriverà all’Abbazia di Montecassino, passando dalla Reggia di Caserta, con gli ultimi otto chilometri in ascesa. Tracciato nervoso, quello di Foligno (7ª tappa). Prima settimana di corsa con il primo arrivo in salita ai 1.235 metri di Montecopiolo, con i primi 50 chilometri della tappa del 17 maggio, senza grosse difficoltà, poi si salirà al Cippo di Carpegna, la salita sulla quale si allenava il “Pirata” Marco Pantani (8 km con pendenza dell’8%), poi la discesa su Marciano, quindi la salita a Montecopiolo sull’Eremo. BICISCUOLA AL GIRO Con il Giro d’Italia tornano in primo piano i Giovanissimi di BiciScuola e Gazzetta Cycling Cup, i progetti di promozione della bici tra i bambini più piccoli (6-10 anni), che

Zampata di Mareczko nel Circuito del Porto

E’ venne il giorno. A Cremona per il 48° Circuito del Porto-Trofeo Arvedi, campionato del mondo di primavera riservato a Elite e Under 23. Stando a quanto ci hanno raccontato, succederà di tutto. Grazie a Dio, il “Porto” è qui. Hanno talmente atteso l’evento stratosferico da restare talmente paralizzati per più di tre ore sotto il sole primaverile, a rendere l’ambientazione ancora più apocalittica, la rosa dei partenti davvero eccezionale con otto nazionali straniere al via. La verità è che questo arrivo nella capitale del ciclismo giovanile, è servito sin qui da alibi a tanta bella gente, per prendere tempo, per evitare rischi, per scansare la fatica. Se Dante fosse un inviato al seguito, avrebbe già descritto due o tre gironi: il cirone degli ignavi, che non osano mai, il girone dei bugiardi che da settimane parlano di “corsa bellissima”, il girone dei traditori, che puntualmente tradiscono le attese dei tifosi. Mi sbaglierò, ma sempre sentiremo suonare la stessa musica, perché se il tracciato, hai voglia, puoi avere mille qualità, lo sanno anche le statue, il cataclisma che sconvolge la corsa è il gioco diabolico delle squadre dei velocisti, li lasciano cuocere, come si dice in gergo a bagno maria, controllano la corsa e poi in un baleno a velocità ultrasonica, li vanno ad inghiottire, come del resto è successo al leggendario Circuito del Porto 2014. Il gruppo pressoché compatto s’immette sul lungo viale Po senza agguati e senza curve assassine, aperto a ventaglio multicolore, come se fosse su una (H)onda, intesa come moto. Jakub Mareczko, 19enne bresciano di origini polacche, dà gas, trova un varco, tramortisce il marchigiano Rino Gasparrini e il bresciano

Bmx Martti Sciortino centra il bis a Olgiate

Erano 250 i corridori al via sulla pista di Olgiate Comasco per la seconda tappa del Circuito Italiano. Tra i tanti successi di giornata, è spiccata la bellissima e combattutissima finale degli Allievi, che fin dalle prime battute stagionali, ha regalato al pubblico attimi di vera adrenalina, con tutti gli otto finalisti potenzialmente vincitori. Al termine della seconda tappa italiana, due su due per Martti Sciortino, allievo del secondo anno della Bmx Action Cremona, che ha precedendo sul traguardo il neo campione lombardo. Una finale tutta da vedere, che ha regalato spettacolo al pubblico presente ed il gradino più del podio a Martti con la riconferma della tabella rossa leader di classifica. Piu' difficile per gli altri corridori biancorossi: D'Onofrio Filippo nella G2, si è fermato alla semifinale con il 15° posto di giornata, mentre i fratelli minori Mauri (esordiente del primo anno) e Matias Sciortino (nella G4), non sono riusciti a superare le batterie di qualificazione. Prossimo appuntamento a Grandson in Svizzera, per il 3° e 4° round dell’Europa League Bmx il 17-18 maggio.

Lo sprint

Nicolas Marini, re degli sprinter italiani con sette trionfi stagionali. Mareczko è frastornato, ancora con ci crede? «Ad essere sincero avevo sognato di poter vincere il Porto, ma ora che mi trovo qui a vestire la maglia di leader, mi sembra davvero un sogno… Dedico la vittoria a patron Maserati deceduto stanotte». Una sprint da finisseur? «E’ la quinta vittoria, la più bella e sofferta stagionale. Ai 200 metri ero ancora imbottigliato, ai 150 ho trovato un varco e con un acuto rossiniano eccomi con voi a festeggiare». «Ero a ruota del mio compagno Bertazzo - ha detto il marchigiano Rino Gasparrini - che era sui mozzi di Marini, ma non c’è stato nulla da fare». Telegrafico Nicolas Marini: «Sono

Il podio

partito ai 200 metri dal telone d’arrivo, ai 100 metri è partito Gasparrini e negli ultimi 20 metri Marecko è stato più forte di noi». Cerimoniale delle premiazioni con il presidente del CC Cremonese*-Gruppo Arvedi, Rossano Grazioli, il vice Italo Carotti, Antonio Pegoiani, direttore dell’organizzazione del Porto, il consigliere comunale con delega allo sport, Marcello Ventura, il consigliere nazionale della Federciclismo Corrado Lodi, e il ct azzurro Marco Villa. «E’ stata una giornata di levatura tecnica e spettacolare, con un lotto di partenti di spicco - ha detto Rossano Grazioli -, una giornata stupenda di sport. Sono contento perché è girato tutto a meraviglia, un podio superlativo a Cremona. Ringrazio

i volontari, le maestranze, gli sponsor tecnici e gli sportivi e grazie al CC Cremonese-Gruppo Arvedi, sempre vicino alla cor-sa dei cremonesi». ORDINE D’ARRIVO 1) Jakub Mareczko (Viris Maserati-Sisal Matchpoint) km 180 in 3h39’37”, media 49,117 km /h, 2) Rino Gasparrini (Mg Kvis Wilier Trevigiani), 3) Nicolas Marini (Zalf Euromobil Desiree Fior), 4) Liam Bertazzo (Mg Kivis Wilier Trevigiani), 5) Martin Weisse (Tirol Cygling Team), 6) Davide Martinelli (Team Colpack), 7) Xhuliano Kamberaj (Cipollini Alè Rime), 8) Marlen Zmorka (Team Palazzago Fenice), 9) Paolo Lunardon (Marchiol Emifero), 10) Alessandro Forner (Team Event Soullimit Cyberti). F.C.

festeggia la 13ª edizione con il record di 4.874 classi iscritte: coinvolti 1,2 milioni di ragazzi. Gazzetta Cycling, in collaborazione con la Federciclismo, è invece dedicato ai più grandi (10-12 anni), che si sfidano sul rettilineo del traguardo delle tappe del Giro d’Italia Nel 2013 sono state coinvolte 156 società e 468 “piccoli corridori”. CONTADOR SULLA VETTA DEL RANKING UCI Lo spagnolo Alberto Contador della Tinkoff Saxo, tornato alla grande sulle salite della TirrenoAdriatico, sarà il capitano da battere al Tour de France. Contador è anche leader del ranking mondiale di ciclismo Uci World Tour: lascia alle sue spalle l’australiano Simon Gerrans (Team Orica GreenEdge), vincitore di due classiche monumento come la Sanremo e la Liegi e lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar).

Primo acuto stagionale di Paolo Aldrighetti

Paolo Aldrighetti del CC Cremonese-Gruppo Arvedi (campione cremonese della categoria Juniores, titolo che ha conquistato alla mitica e leggendaria Coppa Dondeo), con un saggio di classe e bravura, ha ottenuto la prima vittoria stagionale a Borgomanero (No), al termine di una corsa tiratissima. Aldrighetti sull’ultima ascesa ha fatto il vuoto scrollandosi di dosso come “birilli” i sei compagni d’avventura ed ha preceduto al traguardo Davide Cantoni (Massa) di 4” e Stefano Solitari (Città del Campionissimo) di 6”. CLAUDIA CRETTI TRIONFA A CARPANETO Claudia Cretti, 17enne bergamasca della Valcar Pbm, ha colto la terza vittoria stagionale tra le donne Junior. Dopo i trionfi di San Bassano e Buttrio (Udine), ha vinto nella Giornata Rosa di Carpaneto. Decimo posto per la casalasca Elena Bissolati (Re Artù). Edoardo Broggini (Team Giorgi), ha vinto il 30° Trofeo Corazzana per Juniores svoltosi in provincia di Monza e Brianza, superando il compagno di fuga Francesco Curiazzi (Bergamasca Astro). Vincendo a Comerio il 2° Trofeo Sergio Binda, Alessandro Covi (Cadrezzate Guerciotti) ha conquistato la classifica finale del Giro della Provincia di Varese per Allievi: sul traguardo ha preceduto Stefano Oldani (Team Pro Bike) e Luca Colnaghi (Sovico Poliedra). Onorevoli piazzamenti arrivano dalla categoria Esordienti, con il 4° posto di Anselmo Francesconi, quattordicenne della Cremasca che regolava il gruppo a San Macarino di Fermo, nella corsa vinta da Simone Benassi sui due compagni d’avventura. Onorevole esordio tra gli Esordienti del 1° anno di Simon Curlo dell’Imbalplast di Soncino, 6° a Ronco di Gussago (Bs). TROFEO SPORTIVI AVIS AIDO DI SERGNANO Si corre domani pomeriggio il 15° Trofeo Sportivi Avis Aido di Sergnano, riservato alla categoria Giovanissimi (dai 7 ai 12 anni), con partenza alle ore 14. Organizza la corsa l’Uc Cremasca.

Imbalplast e Lissone in evidenza a Madignano

Promosso a pieni voti. Un’esperienza irripetibile, per fascino e interesse, per i valori espressi a sostegno del movimento giovanile, con 162 partenti dai 7 ai 12 anni a Madignano. Un pomeriggio di festa del ciclismo, con i giovani impegnati nel “25° Memorial Fratelli Pavesi”, organizzato dai dirigenti della Polisportiva Madignanese (sezione ciclismo) nel migliore dei modi. Una superlativa Imbalplast di Soncino ha monopolizzato il torneo riservato alle società con il maggior numero di partecipanti, mentre ai punti ha prevalso la Mobili Lissone, società con la quale ha esordito nel mondo del ciclismo Gianni Bugno. Un tuffo nella cronaca spicciola con i virgulti caserecci costretti a dividere la posta in palio con gli extraprovinciali, ma poco importa. Non si sono arresi e hanno conquistato tre primi posti: con Federico Ogliari, “puledrino” di Credera tra i più piccoli, Mirko Coloberti di Romanengo e Mattia Chiodo di Ripalta Cremasca, già vincitore nel Lodigiano e nel Piacentino. ORDINI D’ARRIVO G1: 1) Federico Ogliari (Gs Corbellini), 2) Stefano Ganini (Uc Cremasca), 3) Mirea Vallarin (Sangiulianese), 4) Gabriele Forconi (Imbal-

I sei vincitori

plast), 5) Daniel Zanoni (Imbalplast). G2: 1° Francesco Rotunno (Mobili Lissone), 2) Elia Montemezzani (Pedale Castellano), 3) Alessandro Milesi (Osio Sotto), 4) Alessandro Arosio (Mobili Lissone), 5) Davide Quadriglia (Osio Sotto). G3: 1) Mirko Coloberti (Imbalplast), 2) Vanessa Benuzzi (Nuvolera), 3)

Federica Venturelli (Polisportiva Madignanese), 4) Fabio Faletti (Gs Corbellini), 5) Stefano Grassi (Salus Seregno). G4: 1) Tomas Chianello (Mobili Lissone), 2) Manuel Mosconi (Imbalplast), 3) Mattia Rovati (Pessano), 4) Mattia Beretta (Salus Seregno), 5) Giorgio Omati (Pessano). G5: 1) Daniel Polato

(Nuvolera ), 2) Matteo Gjika (Cavenago), 3) Edoardo Gelosa (Mobili Lissone), 4) Maya Vallarin (Sangiulianese); 5° Marco Gaiani (Cernuschese). G6: 1) Mattia Chiodo (Gs Corbellini), 2) Andrea Piras (Cavenago), 3) Valerio Montuori (idem), 4) Daniel Ippona (Mobili Lissone), 5) Andrea Ciamballi (Pessano).


Festa della Mamma

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Sabato 10 Maggio 2014

Verso la conciliazione lavoro-famiglia

Le donne-mamme hanno cambiato il proprio ruolo negli anni, diventando una figura sempre più importante nella società attuale

L’

11 maggio si celebra la Festa della mamma, ricorrenza civile diffusa in tutto il mondo, celebrata in onore della figura di madre, della maternità e dell'influenza sociale delle madri. Si tratta di una ricorrenza che, dopo la Festa della donna, celebra la femminilità e il ruolo importante che una donna-mamma ha nella nostra società. Essa si celebra in date sempre differenti, in quanto cade la seconda domenica di maggio. Una data in cui riflettere sul cambiamento del ruolo della mamma oggi: per quanto la conciliazione famiglia-lavoro sia, per la donna, spesso ancora un ostacolo insormontabile, le cose sono molto cambiate rispetto al passato. La situazione economica impone che nella coppia entrambi lavorino, e sono sempre più numerose le donne che oltre a dover crescere i figli devono lavorare, spesso sfruttando l'aiuto dei nonni. La donnamamma oggi riesce anche ad un peso maggiore nelle decisioni assunte tra le mura domestiche, rispetto al passato. Così come è aumentato l'impegno degli uomini nella conduzione della casa, cosa che fino a qualche anno fa era impensabile. Si può dunque dire che da ieri ad oggi il ruolo della donnamamma abbia assunto sempre più importanza nella società attuale.

NEL MONDO Negli Stati Uniti nel maggio 1870, Julia Ward Howe, attivista pacifista e abolizionista, propose di fatto l'istituzione del Mother's Day for Peace (Giornata della madre per la pace), come momento di riflessione contro la guerra, ma non fu fatto con successo. Anna Jarvis ha celebrato la festa moderna Mother's Day (Giornata della madre) per la prima volta nel 1908, è stato un memoriale in onore di sua madre, una attivista a favore della pace. La celebrazione di Jarvis è diventata molto popolare e fu ufficializzata nel 1914 dal presidente Woodrow Wilson con la delibera del Congresso di festeggiarla la seconda domenica di maggio, come espressione pubblica di amore e gratitudine per le madri. La festa si è diffusa in molti Paesi del mondo, ma cambiano le date in cui è festeggiata. Con l'andare del tempo questa festività si è evoluta in una festa commerciale. IN ITALIA In Italia la festa è stata introdotta negli anni cinquanta da Raul Zaccari, senatore e sindaco di Bor-

AIRC: L’AZALEA DELLA RICERCA Domenica 11 maggio, Festa della Mamma, 20 mila volontari, affiancati da numerosi ricercatori, distribuiscono in 3600 piazze circa 600 mila piantine di azalea, simbolo della battaglia contro i tumori femminili. Con un contributo minimo di 15 euro possiamo scegliere l’unico regalo che dà forza alla ricerca per arrivare alla cura. «In questi trent’anni AIRC, con i suoi sostenitori, ha dato un contributo straordinario al progresso della ricerca nel campo dei tumori femminili - sottolinea Maria Ines Colnaghi, direttore scientifico Airc -. Solo nel 2013 l’investimento di Airc in questo settore ha superato i 9 milioni di euro. L’obiettivo della giornata dell’Azalea è raccogliere 9 milioni di euro per garantire la continuità di oltre 90 progetti di ricerca già attivi

in quest’area». Nell’ultimo trentennio la salute delle donne è cambiata radicalmente. "Nonostante l’aumento di incidenza di alcune forme di cancro - legato a errati stili di vita e all’allungamento dell’età media - oggi possiamo registrare un tasso di curabilità molto elevato: basti pensare che la sopravvivenza a 5 anni nelle donne colpite da tumore al seno arriva all'87 per cento e al 68 per cento per il tumore della cervice uterina" fa sapere Airc. Tra le conquiste della scienza a favore delle donne "ricordiamo la chirurgia sempre meno invasiva (in particolare per il cancro del seno), terapie con minori effetti collaterali (in particolare nei confronti della fertilità, che può essere conservata con un'attenta programmazione della cura) e

una grande attenzione agli aspetti psicologici, con lo sviluppo della psiconcologia, che affianca a pieno titolo le cure del corpo - spiega ancora l'associazione. Infine non bisogna dimenticare l'importanza della messa a punto di strumenti di prevenzione come il vaccino contro il virus del papilloma umano (Hpv) che in futuro incideranno in modo consistente sul numero di tumori della cervice". Che cosa manca, quindi, per migliorare questi dati? "In primo luogo una consapevolezza diffusa della necessità di aderire agli screening raccomandati e di abbandonare stili di vita scorretti (fumo, alimentazione sbagliata e sedentarietà) che sono all'origine del 70 per cento dei tumori" conclude l'associazione.

dighera (la cui idea maturò insieme a Giacomo Pallanca, presidente dell'Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di BordigheraVallecrosia), su iniziativa del quale venne celebrata a Bordighera la seconda domenica di maggio del 1956 (al Teatro Zeni e successivamente al Palazzo del Parco), e da don Otello Migliosi in Umbria, a Tordibetto di Assisi, nel 1957. L'idea di Don Migliosi fu quella di celebrare la mamma non già nella sua veste sociale o biologica ma nel suo forte valore religioso, cristiano anzitutto ma anche interconfessionale, come terreno di incontro e di dialogo tra loro le varie culture: il suo tentativo è stato ricordato, in due contributi, anche dal quotidiano vaticano. Da allora, ogni anno, la parrocchia di Tordibetto celebra ufficialmente la Festa con importanti manifestazioni a carattere religioso e culturale. Il 18 dicembre 1958 Raul Zaccari - insieme ai senatori Bellisario, Baldini, Restagno, Piasenti, Benedetti e Zannini - presentò al Senato della Repubblica un disegno di legge tendente ad ottenere l'istituzione della festa della mamma.



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