CREMASCO Il
PICCOLO giornale del
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ANNO III • NUMERO 31 • SABATO 2 AGOSTO 2014
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Disavanzo di 70mila euro nel 2013. Ora, luglio disastroso: centro chiuso 15 giorni su 20 di pioggia. Non succedeva da 20 anni
LA PISCINA PERDE: SARA’ VENDUTA Nuovo Cda al Kennedy
Coda velenosa dopo il voto sullo Sportello per le imprese
La maggioranza: «Siete degli irresponsabili» La minoranza: «Troppi di voi non partecipano ai Consigli comunali» Non si è ancora spenta l’eco della bagarre scoppiata in consiglio comunale la settimana scorsa. Come abbiamo scritto, la maggioranza, che si era presentata a ranghi ridotti, è stata costretta ad accettare gli emendamenti dell’opposizione sulla delibera sullo Sportello unico per le imprese e sulla convenzione tra il Comune e Consorzio.it, per la gestione via internet dello stesso Sportello. Ecco lo scambio di accuse. a pagina 10
CREMA: «NO» ALLA MOSCHEA
LEGA, RIPARTE IL REFERENDUM
C’è una possibilità di uscire da questa lunghissima crisi
Aziende della meccanica decidono di fare «rete» I progetti di aggregazione che hanno avuto successo
Si torna a discutere di moschea o musalla, come la definisce il sindaco Stefania Bonaldi. Il concetto non cambia, e il dibattito in città torna ad animarsi con un’unica risposta: i cremaschi non vogliono la moschea. Paura? Pregiudizio? Campanilismo? Niente di tutto questo, assicurano dalla minoranza. Se da un lato l’amministrazione comunale continua a difendere la propria volontà invocando una città «accogliente, solidale e che garantisce diritti a tutti», dall'altro Lega, Forza Italia e Liste civiche danno voce alla città mettendo in luce tutti i dubbi e le perplessità su una scelta che divide Crema. ▲
Si è svolto a Reindustria un partecipato incontro che ha visto come protagoniste le aziende della meccanica la cui presenza corposa ha evidenziato la presa coscienza dell’importanza di partecipare a una «rete». Sono intervenute, infatti, numerose aziende del Cluster Mec e di Polmec che hanno portato la testimonianza dei vantaggi che derivano dall’essere in un network consapevole della propria potenza. a pagina 11
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TABA, UN’AZIENDA CHE LA CGIL CONSIDERA “OSSERVATA SPECIALE”
Il sindaco Stefania Bonaldi ha nominato il Cda e il Collegio dei revisori della Fondazione Benefattori cremaschi. Le erano arrivate 21 candidature. Ecco la sua scelta. • Paolo Giovanni Bertoluzzi, laurea in Giurisprudenza, manager, consulente di direzione, con precedenti esperienze di amministratore delegato di realtà di rilievo nazionale e internazionale nel settore alimentare e farmaceutico. Sarà il presidente della Fondazione. • Anna Acerbi, laurea in Giurisprudenza e in Lingue, è direttore della sede operativa di Crema del CFP, azienda speciale di formazione della Provincia di Cremona. • Bianca Baruelli, laurea in Economia Aziendale. Impenditrice. Amministratore unico di azienda operante nel settore dei riordini irrigui, con ruolo di coordinamento della gestione economico finanziaria. • Lucia Campi, laurea in Sociologia, è stata dirigente dei servizi sociali, socio educativi, istruzione, sport del Comune di Crema; master al Politecnico di Milano per l’organizzazione dei servizi per anziani; esperienze formative e di ricerca in ambito socio sanitario e socio assistenziale. • Romano Demicheli, laurea in Fisica e in Medicina, è senior researcher della Direzione scientifica dell’Istituto tumori di Milano, presso cui è stato anche vicedirettore medico dell’Istituto, occupandosi del settore clinico di tutti i reparti dell’Istituzione oltre che vicedirettore della divisione di oncologia medica del medesimo istituto. «La mia scelta» ha detto il sindaco, «si è indirizzata su queste candidature, ignorando ogni ragione di contiguità e di appartenenza, lasciandomi guidare unicamente dell’interesse collettivo, che reclama la massima qualità in chi si candida a servirlo. Per tale ragione, il primo criterio guida è stato quello delle competenze, attestate dai «curricula vitae" sopra sintetizzate. Ma la notevole qualità tecnica dei prescelti è anche frutto della volontà, perseguita senza pentimenti, di aprire una fase nuova nella selezione nei nomi e nell’uso dei metodi, onde approdare ad una discontinuità capace di garantire piena autonomia all’attuale consiglio. Per questo si è evitato di inserire nel consiglio persone che avessero già svolto un ruolo di amministratore nella Fondazione in precedenza. Ciò permetterà ai nuovi amministratori di agire con la mente sgombra e senza quelle suggestioni del passato, che finiscono per rendere le cose sempre simili a se stesse. Abbiamo bisogno di elevare la qualità del nostri servizi e di farlo a costi inferiori rispetto al passato, impresa che possiamo realizzare solo scegliendo il meglio che ci offre il mercato dei talenti». Per quanto riguarda il Collegio sindacale, sono stati scelti Roberta Jacobone (presidente), Alberto Perolini e Matteo Zucca.