Il Piccolo del Cremasco

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CREMASCO Il

PICCOLO

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ANNO II • NUMERO 44 • SABATO 16 NOVEMBRE 2013

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Ipotizza un’aggregazione con Lodi. Contrari Alloni e Pdl. Malvezzi: «Sta già facendo il funerale al nosocomio»

OSPEDALE, BUFERA SUL SINDACO IL PUNTO DI VISTA/1

Sono anche loro caduti sul lavoro

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di Salvatore Vetere s.vetere@ddlspa.it

o sempre apprezzato e letto con interesse gli articoli di Dario Di Vico, sul Corriere della Sera, che parla spesso degli imprenditori che si sono tolti la vita. E’ successo anche da noi a Soncino (vedi articolo a pagina 12). Secondo l’editorialista - e sono d’accordo con lui - questi imprenditori devono essere considerati a tutti gli effetti dei caduti del lavoro. Meritano il massimo del riconoscimento pubblico. Come avviene «giustamente per i troppi operai che finiscono crudelmente i loro giorni in fabbrica. Schiacciati da una macchina o intossicati da un veleno». Imprenditori che sono stati oppressi e soffocati dalla Grande Crisi. Spesso è gente che aveva coronato il sogno di mettersi in proprio. E che fino all’ultimo non hanno tagliato un posto di lavoro; anzi, hanno messo nella loro azienda i soldi della famiglia. Hanno difeso la loro impresa fine alla fine. Queste persone sono in gran parte degli «invisibili» come li chiama Di Vico. La loro vita è il lavoro. Quando viene a mancare, manca purtroppo, per loro, la ragione di vita. Ma c’è anche la lista (lunga, da Nord a Sud) di imprenditori che si sono uccisi perché ossessionati dalle cartelle di pagamento. La somma tra crisi, banche che non danno credito, pagamenti in ritardo e quelli, moltiplicati dall'aggio che pretende lo Stato italiano, produce un cocktail micidiale, a cui molti non sopravvivono. Troppi debiti, troppi soldi da dare al fisco senza averne più dai creditori, strozzati: così si sono suicidati in molti. Poi ci sono le vittime dei mancati pagamenti della Pubblica amministrazione. Una di queste si chiamava Giacomo Schiavon, imprenditore edile. «Scusate, non ce la faccio più» è il biglietto che aveva lasciato prima di puntarsi la pistola. Nel silenzio della politica, su Facebook è nata la pagina «Piccoli imprenditori e suicidi di Stato». L'alternativa è fallire, o fuggire. Come stan facendo anche molti piccoli imprenditori. E Svizzera, Germania, Romania, Slovenia, Carinzia, Croazia, Serbia spalancano le porte.

IL PUNTO DI VISTA/2

Stefania Bonaldi ci tasserà ancora? di Giovanni Palumbo info@studiopalumbo.it

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l sindaco, Stefania Bonaldi, ha perso tempo a realizzare il difficile quadro di riferimento della finanza pubblica “impelagandosi” a tal punto da essere in palese difficoltà nel mettere al sicuro il pareggio di bilancio dei prossimi anni senza pesare ulteriormente sulle tasche dei cittadini, i quali si aspettano di tutto tranne che essere ulteriormente vessati. L’assessore al Bilancio e il sindaco, contro l’eccessivo aumento delle tasse 2013, non hanno mantenuto fede all'impegno di incidere in modo significativo sul contenimento della spesa. La minoranza li aveva messi di fronte alla realtà, dimostrando di avere più chiaro il difficile stato di salute delle finanze comunali e delle spese ordinarie, invitandoli a non prendere in giro i cittadini, ma hanno sottovalutato il problema. Rinunciando ideologicamente ad incidere sui servizi a domanda individuale hanno perso la scommessa senza risultare capaci di risparmiare un centesimo di euro sulla spesa pubblica. Le famiglie rischiano di vedersi rimettere le mani nel portafoglio. Servono scelte di politica amministrativa di breve, medio e lungo periodo, incisive e strutturali e non un “controller” per verificare quanta carta piuttosto che quante biro usa un dipendente. Se ad oggi è stato possibile il pareggio di bilancio con poste straordinarie di entrata dal 2014 questo non sarà più possibile se non sarà certo l’incasso entro il 31/12 dell’anno stesso. Non sarà più possibile “postare”, ad esempio, residui di cartelle esattoriali per ICI o per IMU o crediti da Cremasca Servizi se non vi è la certezza di incassarle, tanto meno portarle a residuo nel bilancio successivo. L’assessore al bilancio sa da tempo che il bilancio del 2014 dovrà essere reale. Come coprirà allora i milioni di euro che verranno a mancare in entrata per chiudere a pareggio il bilancio preventivo 2014 senza “escamotage”? Non c’è più tempo per giocare alla politica tanto meno per continuare a spennare i cittadini



CREMONA CORSO SERVIMPRESA

“Prassi igienica negli allevamenti zootecnici”

Servimpresa organizza il corso di formazione gratuito “Prassi igienica negli allevamenti zootecnici”, rivolto a tutti gli allevatori. Il corso, gratuito, verrà organizzato in due edizioni: A Crema

il 20, 27 novembre e 11 dicembre, dalle 14 alle 18 in Camera di Commercio; a Cremona nei giorni 21, 28 novembre e 12 dicembre, dalle 14 alle 18, presso la Camera di Commercio.

«Elezioni, no al “mercato” dei voti»

Perri sempre più possibilista rispetto alla sua ricandidatura: «Ma prima voglio certezze da coloro che vorranno fare il percorso con me»

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di Laura Bosio

on nascondo di essere possibilista ad una mia candidatura, nell'ottica di portare a termine il lavoro iniziato durante questo primo mandato» dichiara Oreste Perri, sindaco di Cremona, da mesi al centro del dibattito su una sua possibile ricandidatura. Non fa mistero del fatto che sta valutando seriamente la possibilità di ripresentarsi, né del fatto che l'idea da un lato gli piace, anche se, per adesso, non scioglie la riserva. «Non aspetterei gennaio a dare una risposta in merito alla mia candidatura, se fossi certo di coloro che faranno parte della mia squadra e di vorrà condividere» dichiara Perri. «Prima di decidere voglio sapere chi sarà disposto a sostenermi e se c'è condivisione sul percorso da parte di chi mi sta accanto, sia dal punto di vista politico che personale. Se si decide di rendere un servizio alla città bisogna anche essere in grado di farlo». Del resto non è un mistero che a Perri siano giunte diverse pressioni per una sua ricandidatura. In primis dal suo vice sindaco, Roberto Nolli, ma anche dal gruppo di maggioranza in Consiglio comunale. «Mi fa piacere che stiano pensando a me, ma voglio essere cauto, anche se non nego che sto valutando seriamente l'ipotesi». Le voci su un suo "sì" anticipato, circolate nei giorni scorsi sulla stampa locale, sono nate dalla lettera che lo stesso sindaco ha inviato ai suoi assessori, chiedendo loro di fare il punto rispetto a quanto fatto durante il mandato. «Credo sia doveroso per qualsiasi amministrazione fare i conti con quello che era il proprio programma, andando a rivedere quello che è riuscita a fare,

Occorre un programma unitario da subito, per evitare che tutti corrano da soli al primo turno per poi schierarsi con chi “offre di più” in fase di ballottaggio

quanto tutto questo è costato ai cittadini e quanti fondi si è riusciti a reperire esternamente. Oltre a Giovanni Arvedi sono molti, infatti, coloro che hanno investito sulla città, senza contare che siamo riusciti a ottenere dei finanziamenti europei consistenti» spiega ancora il sindaco. «Fare il punto della situazione è una cosa che va fatta indipendentemente dalla decisione o meno di ricandidarsi. Anche perché se decido di scendere di nuovo in campo, la priorità sarà fare il punto su quello che ancora non è stato fatto, piuttosto che sulle opere realizzate, al fine di stendere un programma puntiglioso». Si sfoga, il sindaco, per la mancata sistemazione di via Dante, che lo ha visto sotto accusa da parte dell'opposizione. «E' vero che il programma elettorale va rispettato, ma bisogna anche essere sufficientemente elastici da sapere che in certi momenti bisogna

cambiare il tiro. I tre milioni che avevamo stanziato per via Dante sono convogliati nel progetto di eliminazione di sette passaggi a livello, che ci ha permesso di ricevere fondi per altri dieci milioni, stanziandone quindi 13 per un'opera pubblica che la città attendeva da tempo. Non ho cambiato idea sulla necessità di intervenire su via Dante, ho solo fatto una scelta di buon senso, come dovrebbero fare tutti coloro che ricoprono posizioni pubbliche. Sa cosa mi preoccupa rispetto alle prossime elezioni? Che con tutte le liste civiche, le esperienze politiche e i partiti divisi che abbiamo oggi, la competizione elettorale rischia di diventare un mercato di voti, dove si corre al primo turno per avere un pacchetto di voti da mettere poi "in vendita" al migliore offerente in fase di ballottaggio, andando da chi promette di più. Per questo credo sia importante andare a elezioni con

un programma politico condiviso fin dall'inizio, onde evitare di cadere nei soliti giochi politici fini a se stessi: l'ho già provato sulla mia pelle. Non è più il momento di questa politica, oggi serve concretezza». A questo proposito, Perri ha le idee chiare sul ruolo dei partiti: «Credo di aver dimostrato di essere stato il sindaco più equo e trasversale di tutti. Ho sempre ascoltato chiunque avesse qualcosa da dirmi, indipendentemente dal colore politico. E' una convinzione che condivido con numerosi colleghi sindaci: il nostro ruolo è quello di fare scelte per il bene della città, aiutando le persone in base al loro bisogno e non al loro colore politico. La gente si deve rendere conto che non ci sono buoni o cattivi, ma persone che hanno bisogno, senza distinzioni». La preoccupazione del primo cittadino va anche al difficile momento politico: «Mi rendo conto che ci troviamo in un periodo piuttosto complesso. Basti pensare che solo nel corso del mio mandato abbiamo visto tre diversi governi, che si sono caratterizzati con continui cambiamenti normativi. Accanto a questo la situazione economica è tutt'altro che rosea, e fatico a vedere la luce in fondo al tunnel». Perri non è l'unico a non aver ancora sciolto le riserve: nessuno, infatti, si è ancora pronunciato definitivamente rispetto alla propria candidatura. «Tutti sono consapevoli dell'impegno che ci vuole a fare il sindaco: non è una decisione da prendere a cuor leggero. Per quanto mi riguarda, poi, non posso non pensare che se nel primo mandato ci vuole un pizzico di incoscienza, come quella che ho avuto io, per affrontarne un secondo ci vuole coraggio e determinazione» E coraggio e determinazione al sindaco Perri non mancano.

COMMISSIONE TERRITORIO

Via libera alla riforma delle Aler lombarde: da 13 enti si passa a 5

Via libera a maggioranza in commissione territorio alla riforma delle Aler, approvata con il voto favorevole dei gruppi PdL, Lega Nord e Maroni Presidente, astenuti Partito Democratico e Patto Civico, contrario il gruppo M5Stelle. Dalle 13 Aler oggi esistenti si passa a 5, con i seguenti accorpamenti: Milano, Lodi-Pavia, Brescia-Cremona–Mantova, Bergamo–LeccoSondrio, Busto Arsizio–Como–Varese-Monza Brianza. Vengono azzerati i Consigli di amministrazione attualmente composti da sette componenti e viene istituita la figura del presidente unico: in sostanza si passa da 91 consiglieri di amministrazione ai soli 5 presidenti attuali. Una soluzione diversa rispetto a quella inizialmente proposta, che ricalca in parte la proposta - che ufficialmente è stata respinta avanzata dal consigliere del Pd Agostino Alloni - sostenuto da Carlo Malvezzi, consigliere Pdl - che proponeva un accorpamento di Cremona con Mantova (mentre inizialmente avrebbe dovuto stare con Pavia e Lodi, che però sono fortemente indebitate). L'idea di Alloni era di istituire 6 Aler scorporando Cremona e Mantova da Brescia. Una richiesta motivata dal fatto che l’accorpamento Lodi-Pavia, così come approvato, presenta un numero inferiore di alloggi rispetto alle sole Mantova e Cremona. «Abbiamo trovato una soluzione di equilibrio in grado di garantire un sensibile contenimento della spesa grazie a una forte razionalizzazione di enti, cariche e costi gestionali, dando contemporaneamente risposte dal punto di vista sociale, anche attraverso la ristrutturazione del patrimonio edilizio» ha detto il presidente della commissione Alessandro Sala. Alcuni aspetti della governance dovranno essere ancora oggetto di un ulteriore approfondimento demandato ad una apposita riunione dei capigruppo prima dell’esame definitivo in Aula, previsto per martedì 26 novembre. «Proporrò di mantenere un organismo di tre revisori di cui uno indicato dalle minoranze al posto del revisore unico - ha anticipato Sala -: questo a maggiore garanzia dell’attività di controllo e di trasparenza sull’attività gestionale e contabile di ciascuna delle 5 nuove Aler».


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Cronaca

Sabato 16 Novembre 2013

Energia e occupazione, interrogazione di Torchio: «Quali ricadute sul territorio?» La Giunta comunale di Cremona ha preso, nei giorni scorsi, importanti decisioni in tema di lavori pubblici. A partire dallo stanziamento di 340.000 euro per la sistemazione di strade e marciapiedi. Il progetto definitivo relativo ai lavori di manutenzione straordinaria è stato predisposto da Aem. Gli interventi riguardano riguardano via Barosi (asfaltatura strada), via Fabio Filzi (asfaltatura strada), via Oglio (asfaltatura strada), via Ciria (asfaltatura strada), via Trebbia (asfaltatura strada), piazza Sorgente a Cavatigozzi (asfaltatura strada), piazza Migliavacca (asfaltatura strada), viale Cambonino (marciapiedi), via Serio (marciapiedi), via Giuseppina (marciapiedi), via Milano (marciapiedi). Approvati anche interventi su edifici comunali storici o a destinazione sociale, per un importo pari a 230.000 euro. Gli interventi previsti nel progetto riguardano: il risanamento della terrazza sud del Palazzo Duemiglia; la realizzazione di nuovi servizi igienici nel centro sociale di Bagnara; la realizzazione di opere varie di manutenzione straordinaria al centro civico di San Felice; la manutenzione straordinaria di quattro alloggi di edilizia residenziale pubblica in via Aselli 76, destinati agli sfrattati; il rifacimento del manto di copertura della cupola del VI androne a celle del Civico Cimitero. Stanziati infine anche fondi per lavori da eseguire su edifici scolastici per 190.000 euro. «Le scuole Abbadia, Stradivari, Trento Trieste, la media Campi e la media Vida – spiega l'assessore ai Lavori Pubblici Francesco Zanibelli - necessitano di interventi di manutenzione straordinaria di natura edile ed impiantistica destinati a migliorare lo standard igienico, quali ristrutturazione di servizi igienici, eliminazione di infiltrazioni dalle coperture, solo per fare alcuni esempi, ed al generale miglioramento del livello di decoro dei locali». Approvato infine anche il progetto di adeguamento della piscina convertibile, per un importo complessivo di 300.000 euro. «L’intervento approvato – spiega l'assessore ai Lavori Pubblici Francesco Zanibelli - ha come obiettivo quello di garantire l’efficienza e la sicurezza dell’immobile e dei suoi componenti costruttivi ed impiantistici, per consentire il regolare svolgimento delle attività sportive. I lavori comprendono la realizzazione di un bagno per disabili a servizio del pubblico che assiste alle manifestazioni, il rifacimento dell’impermeabilizzazione della copertura della vasca e degli spogliatoi, la sostituzione delle porte di sicurezza, la sostituzione dell’impianto di trattamento aria». he assiste alle manifestazioni, il rifacimento dell’impermeabilizzazione della copertura della vasca e degli spogliatoi, la sostituzione delle porte di sicurezza, la sostituzione dell’impianto di trattamento aria».

Tamoil, il caso “sicurezza” è approdato in Regione

Audizione dei cassintegrati in Commissione attività produttive. Maroni: «Interverremo»

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di Michele Scolari

l caso della sicurezza in Tamoil approda in Regione Lombardia. Alle 14 di giovedì in IV Commissione Attività Produttive, presieduta da Angelo Ciocca, si è svolta l’audizione del “Comitato cassa integrati di Tamoil Raffinazione Cremona” che ha esposto il problema relativo ai forti punti interrogativi inerenti la sicurezza. I commissari, in particolare Daniela Maroni (della lista Maroni Presidente), Agostino Alloni (Pd) e Carlo Malvezzi (Pdl), hanno preso a cuore il problema e si prevede un interessamento sia politico che privato nei confronti della situazione esposta nell’audizione (riportata nelle inchieste su Il Piccolo di sabato 13 luglio e di sabato 3 agosto). Tutto parte a seguito di un’interrogazione depositata in Consiglio Regionale dal consigliere della Lega Federico Lena lo scorso giugno, in cui il consigliere regionale poneva forti dubbi in merito alla sicurezza nell’ex raffineria, ora deposito. Questo a partire da una lettera inviata il 3 dicembre 2012 a Ministero dell’Ambiente, Prefettura, Vigili del Fuoco, Provincia e Comune di Cremona, in cui veniva segnalata una forte carenza di personale, con anomalo conferimento di mansioni ad un numero esiguo di lavoratori del “Reparto Logistica” dell’impianto. La missiva faceva riferimento, in particolare, ai numerosi compiti attribuiti a due soli addetti, da svolgere anche su turni, riguardanti la “movimentazione di prodotti finiti, sorveglianza movimento prodotti, controllo carico autobotti e cisterne, assistenza e controllo permessi per lavori interni ed attività antincendio e primo soccorso». Come segnalato sulle due inchie-

Federico Lena

ste pubblicate su Il Piccolo di sabato 13 luglio e di sabato 3 agosto) sarebbe emerso, nel reparto logistica, un anomalo accumulo di cinque mansioni rilevanti su due soli operatori superspecializzati per turno (sui tre turni dalle 6 alle 13, dalle 13 alle 21 e dalle 21 alle 6), impiegati sull’intera area (di 800mila metri quadrati). Oltre ai due della logistica, un terzo operatore superspecializzato sarebbe attivo negli stessi turni al separatore acqua-idrocarburi (separatore Api). Un quarto, infine, sarebbe attivo al carico e scarico autobotti, su due turni dalle 4 alle 17.30 (esclusa la domenica) e dalle 5 alle 12 il sabato. I due operatori della logistica sarebbero soli sull’intera area ogni giorno dalle 17.30 alle 4, oltre che dalle 12 del sabato alle 4 del lunedì. I punti interrogativi sulla sicurezza riguardano chi, in caso di emergenza (rottura, perdita, spandimento, incendio) sarebbe devoluto ad intervenire e con quale esito. Questo perché sia l’addetto al separatore Api che quello alle autobotti non potrebbero muoversi (a loro rischio e pericolo). Quindi soltanto uno dei due operatori impie-

gati alla logistica potrebbe intervenire (l’altro dovrebbe restare al terminale del controllo Tds): ma per manovrare il veicolo antincendio occorrono almeno 3 persone. Tra le mansioni dei due super specializzati alla logistica compaiono quelle di vigilanza antincendio di terzo livello (safety) e di primo soccorso. Ed era emersa anche l’intenzione di utilizzare il personale in questione anche per la vigilanza, con l’incarico di guardia giurata (security). Un documento risalente al 15 di maggio 2013 (firmato dall’azienda e dalle parti sindacali) comunicherebbe la creazione di un servizio di sorveglianza svolto da persone della Società (in particolare, i ruoli coinvolti sarebbero quelli di Capoturno Preposto del Settore Logistica e Addetto Operativo del Settore Logistica), con un apposito distintivo di Guardia Giurata Tamoil. Il 30 maggio 2013 era poi giunto alla Prefettura un altro documento, contenente il parere del Ctr (Comitato Tecnico Regionale, presso la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco): ebbene, la risposta del Ctr è fonda-

mentale, perché aveva espresso la non cumulabilità dei servizi di safety (antincendio) e security (sorveglianza), invalidando il documento del 15 maggio. In luglio la Giunta regionale aveva risposto all’interrogazione di Lena, il quale aveva tuttavia espresso ancora dubbi su alcuni punti, commentando una situazione ancora «approssimativa». Il nodo fondamentale sarebbe proprio la non cumulabilità delle mansioni “antincendio” e “sorveglianza”. Ora il caso è approdato al tavolo della Commissione, le cui prossime mosse saranno mirate ad intervenire sulla questione, cominciando da ulteriori verifiche presso il Comitato Tecnico Regionale. Ma le mosse richiederanno tempi di azione rapidi. Infatti tra l’11 e il 13 dicembre i cassintegrati verranno interpellati per il licenziamento il passaggio nelle liste di mobilità. Un futuro non certo roseo. E qualcuno si pone una domanda: se i lavoratori firmeranno il licenziamento e verranno inseriti nelle liste di mobilità, chi si occuperà eventualmente della sicurezza?


Cronaca

Sabato 16 Novembre 2013

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Manca la viabilità necessaria allo sviluppo

Balotta, Legambiente: «Gli enti proprietari di Centropadane, anziché tagliare i servizi ai cittadini e aumentare le tasse, dovrebbero accelerare la vendita dei loro asset»

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di Laura Bosio

Expo 2015 si avvicina a grandi passi, ma il territorio cremonese soffre tuttora la questione dei collegamenti viabilistici e anche per questo non ha prospettive di crescita. «Non abbiamo ancora visto le opere accessorie legate alla realizzazione della Bre.Be.Mi. e della Ti.Bre.» dichiara Giuseppe Torchio, consigliere provinciale. «A fronte di questo, il presidente della Provincia Salini ha venduto le quote relative alla propria partecipazione nella Bre.Be.Mi., prima di veder realizzate le opere in questione. Stesso discorso vale per la Ti.Bre., opera che doveva essere accompagnata dalla realizzazione della circonvallazione di Casalmaggiore, che invece ancora non è stata fatta». In questo scenario si colloca, secondo Torchio, la vicenda di Centropadane, il cui futuro si prospetta piuttosto nebuloso da che il Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica del Governo), nell’ambito del Programma delle infrastrutture strategiche (legge 443/2001), ha deciso di non dare ulteriore corso alla delibera 32/2013, riguardante lo schema di convenzione per la gestione dell’autostrada Piacenza Cremona-Brescia (A21), a causa delle

Giuseppe Torchio

Dario Balotta

Torchio: «Nella gestione Centropadane ci sono troppe criticità e nessuna delle opere promesse è stata realizzata» criticità emerse. La convenzione era scaduta il 30 settembre 2011 ed è stata successivamente prorogata per 24 mesi, al solo fine di assicurare la gestione delle infrastrutture autostradali, senza la possibilità di effettuare nuovi investimenti. Nel frattempo era stata avviata dall'Anas la procedura di gara per la scelta del nuovo concessionario, ma l’Anas ora non è più competente in materia, in quanto dal 1° ottobre 2012 le funzioni di concedente in materia di concessioni autostradali sono state trasferite alla Struttura vigilanza concessionari autostradali del Ministero delle Infrastrutture.

«Assurdo continuare a procrastinare il destino di un'azienda pubblica - la Centropadane - che peraltro ancora non è riuscita a mettere in campo operazioni importanti, come il raddoppio della Paullese tra Cremona e Crema; per non parlare della sistemazione della viabilità sulla Codognese, con il raccordo per il polo produttivo di Tencara. Una situazione su cui anche il presidente degli industriali Caldonazzo si è molto impegnato durante il suo mandato e su cui ha atteso invano risposte che non sono mai arrivate». Nel frattempo la società che gestisce il tratto autostradale tra

Piacenza e Brescia ha portato avanti solo i lavori in terra bresciana: «Ci hanno tolto la possibilità del casello di Corte de' Frati, che sarebbe stato importantissimo per il territorio, soprattutto a fronte del fatto che quella zona rappresenta l'epicentro del Distretto del dolce, oltre ad essere sede di uno dei più grandi produttori italiani di cioccolato» spiega ancora Torchio. «Allo stesso modo non abbiamo visto il raccordo autostradale tra Pontevico e Robecco. Senza contare che vi sono altre infrastrutture da tempo bloccate - come la CremonaMantova o il Terzo Ponte - di cui il territorio avrebbe fortemente biso-

gno. In parallelo non vediamo neppure un rafforzamento del trasporto ferroviario sulle tratte che ancora sono deboli. A questo proposito è importante che anche il ministro Lupi e il presidente della Regione Maroni intervengano, prendendo in mano la situazione». La questione della vendita di Centropadane, del resto, è delicata, secondo il responsabile del settore trasporti per Legambiente Lombardia, Dario Balotta. «Assurdo che dopo un anno non si sappia nulla della gara, a cui hanno partecipato 5 concessionarie autostradali, tre italiane e due straniere. E' chiaro che se un Paese fa gare da mezzo miliardo (la base d’asta per il cambio di mano era complessivamente di 683 milioni di euro.) e poi si comporta così, perde credibilità. Questo risultato fa piacere solo a Centropadane, che intanto mantiene la gestione del tutto». Tuttavia opere come il Terzo Ponte e la Cremona-Mantova, secondo Balotta, altro non fanno che rendere impossibile la prosecuzione della gara: «Si tratta di opere che neppure nella più rosea delle ipotesi potranno mai essere ripagate dagli introiti» continua Balotta. «Si tratta di opere discutibili, sia dal punto di vista trasportistico, che da quello ambientale, che neppure con un pedaggio/salasso ripagherebbe costi d’investimento. Le Province e i Comuni proprietari di Cen-

tropadane - Brescia, Cremona e Piacenza - in questa fase di crisi, anziché tagliare i servizi ai cittadini e aumentare le tasse comunali dovrebbero accelerare la vendita dei loro asset, ma preferiscono invece le rendite di posizione che danno luogo ad una gestione clientelare e ad un devastante consumo di suolo delle poche aree agricole che restano sui nostri territori». Per questo, Legambiente Lombardia chiede «al Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi che si attivi per una rapida privatizzazione dell’Autostrada attraverso la cancellazione delle opere inutili che in essa sono comprese». Ma non è tutto: secondo Balotta anche le dichiarazioni recentemente rilasciate alla stampa locale dagli stessi vertici di Centropadane non tornano. «Hanno dichiarato che per quanto riguarda la gara, sono già stati presi accordi con una delle aziende partecipanti, secondo i quali la sede di San Felice rientrerà nella nuova società di Gestione» sottolinea Balotta. «Tutto ciò mi sembra assurdo e poco regolare nell'ambito dello svolgimento della gara: significa che uno dei concorrenti ha una strada privilegiata e informazioni in più rispetto agli altri. Insomma, una delle tipiche situazioni "all'italiana", in cui osserviamo l'uso improprio delle società pubbliche da parte della politica».

Via libera della Giunta comunale per il Piano di diritto allo studio La Giunta comunale di Cremona ha dato parere favorevole al Piano del diritto allo studio per l’anno scolastico 2013-2014, un insieme di interventi economici del valore complessivo di 501.000 euro che vanno a sostenere la frequenza degli alunni e studenti cremonesi da 3 a 18 anni e la qualificazione dell’offerta formativa

delle scuole. Il prossimo passo sarà il passaggio in Consiglio comunale per l’approvazione. Gli interventi sono rivolti a sostenere la spese per la gestione e organizzazione delle scuole per l’infanzia comunali, gli interventi didattici e i materiali; acquistare materiali didattici e di gioco per le scuole infanzia

statali; sostenere il funzionamento delle scuole materne autonome; garantire la gratuità dei libri di testo nelle scuole primarie; favorire l’acquisto di materiale didattico ad uso individuale e collettivo nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. In queste ultime i contributi sono rivolti anche a sostenere, con parziali

rimborsi, le spese degli studenti per pasti e trasporto; garantire il funzionamento della ristorazione scolastica; assicurare servizi aggiuntivi al trasporto scolastico come l’assistenza agli alunni sui mezzi di trasporto urbani e la sorveglianza nei pressi delle scuole; sostenere la qualificazione dell’offerta formativa.


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Cronaca

Sabato 16 Novembre 2013

Fermo dell’autotrasporto dal 9 al 13 dicembre Il comitato esecutivo dell’Unatras ha ratificato la decisione di proclamare il fermo dei servizi dell’autotrasporto a partire da mezzanotte di lunedì 9 dicembre fino alle ore 24 di venerdì 13 dicembre, assunta dalla presidenza dell’Unatras al termine dell’incontro con il sottosegretario Girlanda avvenuto lo scorso 13 novembre. «Gli autotrasportatori cremonesi saranno al fianco delle associazioni a sostegno del settore in questa iniziativa unitaria» fa sapere la Cna di Cremona. «La riunione di Unatras, infatti ha visto l'unità di tutta la categoria e ha manifestato l'intendimento di rivolgersi direttamente al Presidente del Consiglio Lett , chiedendogli un incontro urgente, al fine di porre rimedio alla drammatica situazione che si potrebbe verificare a seguito della riduzione delle Accise,. Solo l'intervento diretto del Governo potrà scongiurare il fermo Nazionale della categoria. «Il taglio del rimborso delle accise – afferma Adriano Bruneri, responsabile regionale di Cna Fita - l’assoluta incertezza sulle risorse destinate al settore con particolare riferimento agli interventi per il contenimento del costo del lavoro, la mancata emanazione dei provvedimenti richiesti sulla riforma dei poteri assegnati all’Albo, l’assenza di iniziative concrete per arginare il fenomeno del cabotaggio abusivo praticato dai vettori esteri, sono le principali motivazioni che hanno indotto le associazioni aderenti all’Unatras ad assumere all’unanimità la decisione. Il Governo, nel corso di questi mesi si è completamente disinteressato delle questioni sollevate dall’autotrasporto, dimostrando in tal modo di non aver compreso il ruolo fondamentale del settore nella auspicata ripresa econonomica».

“Angeli custodi” a sostegno degli ospiti delle case di riposo E' nata anche a Cremona l'associazione "Angeli custodi", che si occupa di fornire un sostegno ai comitati familiari degli ospiti nelle case di riposo. «Preme ricordare che l'attuale crisi economica colpisce le famiglie in modo così rilevante, tanto da non riuscire ad arrivare a fine mese con il proprio stipendio o la propria pensione» spiega il presidente Giuseppe Bruno. «La situazione è tanto più grave quando nella famiglia c'è una persona anziana o disabile che necessita di cure e attenzioni particolari che ci costringono, nostro malgrado, a ricoverarle in una casa di riposo. Attraverso il dialogo con le Istituzioni si deve lavorare per risolvere le problematiche di carattere economico, organizzativo, igienico e sanitario per rendere più confortevole il soggiorno dell'anziano nella struttura residenziale».

Peppa Pig, successo mondiale: torna il mito della famiglia felice

L’esperta: «Dopo un periodo in cui la violenza era esasperata è un’inversione di tendenza positiva»

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di Laura Bosio

l mito della famiglia felice non è passato di moda: da un paio di anni a questa parte assistiamo all'incredibile fenomeno del cartone animato Peppa Pig, che sta riscuotendo un successo incredibile, sia tra i bambini sia tra i genitori. Una inversione di tendenza che ci allontana dal periodo in cui i cartoni intrisi di violenza andavano per la maggiore in tv. Abbiamo assistito, negli ultimi anni, alla messa in onda di cartoni, prevalentemente giapponesi, che non avevano certamente una valenza educativa, ma esaltavano la violenza e l'eroismo. Sono dunque cambiati i tempi? Sta tornando il desiderio di positività per tanti anni trascurato? Ne abbiamo parlato con Emanuela Iacchia, docente di psicopatologia presso la facoltà di scienze dell'educazione dell'Università Bicocca di Milano e grande esperta di psicologia infantile. «Peppa Pig è un cartone animato con caratteristiche molto particolari» ci spiega: «La narrazione è semplice e lineare, le parole, sia del narratore che dei personaggi, hanno un immediato riscontro nell'immagine, e ciò

Emanuela Iacchia

«I bambini sono sempre di corsa perché lo vogliono gli adulti. Loro vorrebbero tranquillità» fornisce una grande concretezza all'insieme. Molto importante è anche l'attenzione allo sguardo e agli occhi dei personaggi, che sono sempre ben visibili: questa è una cosa importante per il bambino. Un'altra caratteristica importante è il ritmo: Peppa Pig è un cartone animato lento e ciò permette ai bambini di seguirlo con attenzione e farlo proprio. Ricordiamo che i bambini di oggi sono spesso "in accelerazione", ma questo non perché lo vogliano loro, ma perché sono i genitori a volerli così: loro invece si vorrebbero fermare un po', fare le cose con un po' di tranquillità». Quali sono i messaggi positivi di questo cartone animato? «Da esso traspare l'idea della famiglia unita, che alla sera sempre si ritrova insieme. I bambini hanno il desiderio di essere tranquillizzati nei propri bisogni primari, come appunto la famiglia e l'affetto. Anche i finali dei vari episodi sono sempre positivi, e le storie si basano su fatti concreti di vita quotidiana, cose che tutti po-

tremmo vivere, come fare la spesa al supermercato. Non si trasmette un rimprovero malevolo, ma la tendenza a cercar sempre di raggiungere un'armonia familiare. Poi a volte vengono presentati argomenti interessanti e importanti, come una nuova nascita o la scuola, che hanno anche una valenza educativa per la crescita del bambino. Tra l'altro essendo un cartone animato assolutamente positivo, il genitore può anche permettersi di lasciare proprio figlio davanti alla televisione senza timore che debba vedere qualcosa che possa spaventarlo». Insomma, si va in controtendenza rispetto al periodo in cui i cartoni animati erano spesso e volentieri un inno alla violenza... «Purtroppo abbiamo vissuto un periodo in cui la violenza veniva esasperata, anche nei prodotti destinati ai bambini. Così essi finivano per prendere ad esempio queste situazioni, cercando di riprodurle. Ritengo quindi che questa inver-

sione di tendenza sia decisamente positiva: vi leggo il desiderio di tornare all'essenziale, alla famiglia, ai valori dello stare insieme. Da parte degli adulti c'è il desiderio di passare ai più piccoli un messaggio positivo, soprattutto in un'epoca in cui il 60% delle famiglie vivono una situazione di separazione. Questo è il motivo del successo di questo cartone animato. Il periodo che ci stiamo lasciando alle spalle, caratterizzato da cartoni animati violenti, forse era un modo per esorcizzare le paure che avevamo accumulato. Quello era il tempo di demolire. Ora, invece, ritengo sia venuto il tempo di ricostruire. Abbiamo il desiderio di ripartire dalle cose semplici, e magari proprio attraverso i nostri bambini. Così passa di moda il mito della conquista del pianeta, che per anni è stato ricorrente nei cartoni animati. Oggi si vuole riconquistare la propria quotidianità, il proprio spazio nella famiglia: una necessità di cui probabilmente tutti avevamo bisogno, come dimostra il successo di Peppa Pig».


Cronaca Il November Pork fa tappa a Zibello Sabato 16 novembre il November Porc fa tappa a Zibello, fermandosi fino al 17. Si inizia nel primo pomeriggio di sabato 16 novembre con l’apertura del Mercato “Piaceri e delizie alla Corte di Re Culatello”. E per rimanere in tema di specialità, alle 18.30 riapre il grande stand gastronomico, dove si gusteranno i piatti tipici della zona. Attenzione che dalle ore 20.30 si scateneranno deejay e conduttori in diretta radio, che precederanno le esibizioni live di bravissimi gruppi, mentre sarà in funzione il takeaway “McPorc” che distribuirà hot dog, hamburger “nostrani” e birra per tutta la durata della festa. Domenica 17, appuntamento invece alle 15.30 con la distribuzione gratuita dello Strolghino da Guiness e un’ora dopo, realizzazione della Torta monumentale.

Successo per il convegno sulla celiachia, al Bontà In occasione del Bontà 2013 si è svolto un interessante convegno dal titolo “I clienti celiaci e la ristorazione” con la partecipazione della nutrizionista Annalisa Subacchi (presidente dell’associazione Aliac onlus), il professor Lucillo Soncini (presidente dei Cuochi mantovani) e l’avvocato Matteo Cabianca (penalista ed esperto di frodi alimentari). Durante l'incontro si sono messe in evidenza le problematiche che i celiaci affrontano nei rapporti con la ristorazione, ancora poco preparata ed in grado di affrontare con serenità questi particolari clienti. «Vi è spesso il timore da parte dei ristoratori delle conseguenze mediche nel servire piatti ai celiaci ed agli intolleranti, soprattutto causa la scarsa conoscenza del problema» hanno sottolineato gli esperti. «Ma il celiaco ‘non è malato’, deve fare solo attenzione a non ingerire prodotti con glutine e pertanto quando esce a pranzo oppure a cena, solo o con familiari ed amici, sceglierà di conseguenza quei locali che hanno maggiore attenzione al suo problema o che presentino nel menù piatti tranquillamente consumabili». La dottoressa Subacchi ha messo in evidenza con chiarezza cause e sintomi della celiachia, con una carrellata finale sui prodotti alimentari da evitare e quelli sicuri per il celiaco.

Normativa sulle locazioni, alle Acli incontro gratuito Per fornire ai cittadini un’adeguata informazione in merito alla normativa sulle locazioni (come ad esempio l’obbligo di presentazione, presso l’Agenzia delle Entrate, della certificazione energetica relativa agli immobili concessi in locazione o le modifiche introdotte alla “cedolare secca”), il Caf della Acli di Cremona organizza per sabato 16 novembre, a partire dalle 10, un incontro gratuito, aperto a tutti, presso la sede di via Cardinal G. Massaia, 22. Un operatore esperto e un tecnico abilitato affronteranno le tematiche di cui sopra. Nei limiti di tempo dell’incontro sarà inoltre possibile verificare, gratuitamente, singole posizioni.

E’ disponibile in redazione il ricettario “Ricette d’autunno” E' finalmente uscito il ricettario “Ricette d'autunno”, disponibile presso la redazione al costo di un euro, che come ogni anno vi propone i migliori piatti per i mesi autunnali, con ingredienti rigorosamente stagionali. Un vero e proprio "viaggio" tra i sapori più accattivanti ed evocativi. Ecco di seguito un esempio. ARROSTO DI VITELLO LARDELLATO AI TARTUFI Ingredienti per 6 persone: 700 g di carne magra di vitello (noce o contronoce); lardelli di grasso di prosciutto; tartufo nero; olio extra-

vergine d'oliva; sale e pepe. Preparazione. Praticate con la punta di un coltello delle piccole incisioni nella carne e introducete dei lardelli di grasso di prosciutto cosparsi di sale, pepe e pezzetti di tartufo nero. Fate prendere una forma regolare alla carne legandola con spago da cucina, mettetela in una teglia e fatela cuocere in forno per oltre un'ora con abbondante olio extravergine d'oliva. Di tanto in tanto, girate la carne e bagnatela con qualche cucchiaiata d'acqua se vedete che tende a prendere troppo colore.

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Sabato 16 Novembre 2013

PUOI TROVARE LA TUA COPIA OMAGGIO PRESSO: FAVER centro Vaillant via Giuseppina 31/d - Cremona CORISELLI OTTICA – via Brescia, 51 VIVI E SOGNA articoli per la casa via San Tommaso, 9 Cremona EMILIO CARUBELLI gioielleria via Ghinaglia, 99/B – Cremona CONTINI GASTRONOMIA via Giuseppina 37/C – Cremona LA TAGLIA GAIA abbigliamento – Corso Vacchelli – Cremona KE BONTÀ prodotti biologici corso vittorio Emanuele 24 - Cremona PANE E AMORE bar e panetteria via Tonani, 24 - Cremona

Inceneritore? Possiamo farne a meno

Le associazioni ambientaliste hanno presentato un documento alle istituzioni per chiedere di stoppare l’ampliamento

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di Laura Bosio

ocietà civile cremonese schierata contro l'ammodernamento dell'Inceneritore di via San Rocco. Un'alzata di scudi a più voci, che vede in campo le associazioni ambientaliste, scientifiche e culturali del territorio, nonché molti comitati, riunitisi per realizzare un documento che verrà sottoposto in questi giorni agli amministratori locali e regionali, allo scopo di «sottoporre loro la nostra riflessione e proposta operativa di cambiamento, in discontinuità con l'attuale fallimentare politica di gestione integrata dei rifiuti nella nostra provincia» dichiarano i portavoce dei vari movimenti - Maria Grazia Bonfante, Francesca Pontiggia, Carla Bellani, Maurizio Mele, Marco Pezzoni, Giovanni Vaudetto, Benito Fiori, Ferruccio Rizzi, Giovanna Perrotta, Luigi Iengo, Consuelo Cabrini, Domenico Ferrari, Cesare Vacchelli, Ugo Difelice, Antonio Bozzetti. L'idea di ammodernamento dell'inceneritore, spiegano le associazioni, arriva «a fronte di un diverso indirizzo deliberato dal comune capoluogo e da 48 comuni del cremasco che all’unanimità in sede istituzionale si sono pronunciati per l’avvio di una nuova strategia di gestione dei rifiuti prodotti nella nostra provincia, avente costi inferiori per i Comuni e maggiori tutele per la salute dei cittadini e dell’ambiente in cui viviamo attraverso il sostegno di tutte le azioni necessarie per la promozione ed il potenziamento di tutte le filiere di riciclaggio e per la marginalizzazione del ricorso alla discarica ed all’incenerimento» Le associazioni si sono riunite in un “Tavolo delle Associazioni Ambientaliste e di Volontariato Sociale” con il precipuo scopo di avanzare richieste e proposte operative “per un futuro sostenibile della città di Cremona e più in generale del Territorio Cremonese, Cremasco e Casalasco”. «E' l’ora di fare delle scelte coraggiose, per il bene comune del territorio» sottolineano i promotori del tavolo, concentrando l'attenzione sulla gestione dei rifiuti. Secondo il Tavolo, «l'indirizzo avviato dal Comune è quello giusto, con la riduzione dei rifiuti, su cui innestare la raccolta differenziata “porta a porta” completa di tariffa puntuale, nonché il riciclo totale di tutte le frazioni, differenziate e

«Solo con un’attenta raccolta differenziata è possibile privilegiare un recupero pulito dell’umido» indifferenziata”. L’obiettivo è rispettare integralmente quanto previsto dal “sesto programma d’azione per l’ambiente”, promosso dalla Comunità Europea nel 2001, che prevede la riduzione dei rifiuti del 50% minimo al 2050 rispetto al 2000, e la Direttiva quadro 2008/98/ CE che prevede il riciclaggio del 50% minimo dei rifiuti al 2020. «Il combinato di questi due obiettivi evidenzia un concetto basilare: la raccolta differenziata è un mezzo e non un fine, a monte deve esserci la riduzione dei rifiuti e a valle il riciclaggio totale» spiegano i promotori del documento, che ribadiscono l'inutilità dell'inceneritore, portando a supporto della propria tesi il parere di diversi esperti del settore secondo cui, laddove la raccolta differenziata è effettuata correttamente, il rifiuto residuale non è sufficiente per tener acceso un impianto di questo genere, che comunque può risultare dannoso per la salute. «Come mai, di fronte a tutte le ricadute positive in termini economici ed ambientali della raccolta differenziata, gli amministratori scelgono ancora la strada dell'incenerimento, che porta con sé ulteriore incremento dell’ inquinamento, delle malattie, nonchè alti costi economici e sociali?» si chiedono le associazioni. La situazione del nostro territorio non è delle più ottimali, secondo le associazioni, soprattutto considerando che nella nostra regione «appaiono sconcertanti - al pari di quelle

dei rifiuti - anche le politiche energetiche, in particolare nella nostra provincia, che detiene il primato per numero di impianti a biogas e biomasse autorizzati (170), in quanto incentivano la combustione da biomasse a scapito del loro compostaggio, unico processo in grado di ottenere fertilizzante organico da restituire ai nostri terreni ormai in “via di desertificazione”». Per quanto riguarda nello specifico l'inceneritore, i promotori del tavolo fanno notare che l'impianto di Via San Rocco «è giunto a fine vita» e «non ha mai adempiuto alla prescrizione dell’Arpa non ponendo in funzione la preselezione prevista, con una resa di conversione dell’energia contenuta nei rifiuti estremamente bassa, nel senso che 2/3 della stessa risultano attualmente dissipati in ambiente senza alcun recupero. Il binomio inceneritore discarica scoraggia l’aumento della raccolta differenziata, prova ne è la percentuale raggiunta dalla città di Cremona che si colloca al di sotto del 50%». Il gruppo di associazioni dice “no”, quindi, all'operazione rilancio e consolidamento dell'inceneritore per i prossimi 20 anni: «ci troveremmo di fronte ad un gravissimo colpo della democrazia locale, allontanando i sindaci e i cittadini dai centri di potere, per favorire una logica totalmente speculativa e privatistica». Gli attuali Piani di gestione dei rifiuti, secondo le associazioni, «sono in perfetta continuità con la fallimentare logi-

ca del “ciclo integrato”. Il Piano provinciale prevede al 2020, quindi in nove anni, un incremento complessivo della produzione di rifiuti che passa 171.042 T a 171.982 T, con un incremento dello 0,5%, nonostante tutte le buone premesse. Noi siamo per una significativa riduzione a monte e per un modello circolare che, gestendo una vera filiera dei materiali, tenda a ricostruire le dinamiche del ciclo naturale basandosi sul recupero e riciclo totale della materia. Una raccolta differenziata di qualità, attraverso il sistema del porta a porta, rimane il momento più importante ed imprescindibile di responsabilità, di cittadini e amministrazioni; ad essa si deve connettere un sistema di impianti di selezione meccanica, ricerca e recupero. Inoltre solo con una attenta raccolta differenziata è possibile privilegiare un recupero pulito dell'umido e favorire le filiere corte col mondo agricolo, evitando l’utilizzo di imponenti impianti di biodigestione che, oltre a mascherare i difetti di raccolta, producono biodigestato inservibile». Le richieste che il tavolo fa agli amministratori sono molto chiare: si chiede il fermo “circa la contaminazione del territorio, del progetto di ammodernamento dell’inceneritore e di ogni forma di combustione dei rifiuti o di recupero energetico dalla materia”. Si chiede inoltre di svolgere un'indagine sullo stato di salute della popolazione del cremonese, cremasco e casalasco “con particolare riferimento all’incidenza di cancro, patologie endocrine, riproduttive, respiratorie”. Il Tavolo chiede altresì di conoscere “le sostanze inquinanti emesse dagli impianti di combustione”. Nel documento si evidenzia la necessità di diminuire “la quota di materiali avviati ad incenerimento e discarica onde arrivare allo spegnimento dell’impianto di San Rocco da realizzarsi ragionevolmente entro il 2014 attraverso: accelerazione dell’attuazione della raccolta porta a porta; svincolo definitivo da Lgh alla fine dei contratti in scadenza, separando la fase della raccolta da quella del riciclo e costituzione di una società completamente pubblica per la gestione del servizio”. Stop anche all'apertura di nuove discariche, compreso l'ampliamento di Malagnino, nonché all'ammodernamento dell'inceneritore».


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Cronaca

Sabato 16 Novembre 2013

Si tinge di giallo l’Ultima Cena di Campi in Cattedrale: Giovanni è ancor più femminile che nel Cenacolo di Leonardo

Quell’apostolo che sembra una donna A

di Michele Scolari

mmicca tra preziosi stucchi e tabernacoli dalla penombra in fondo alla parete destra della Cappella del Santissimo Sacramento, che chiude la navata destra della Cattedrale di Cremona. E’ l’Ultima Cena dipinta da Giulio Campi nel 1568, contenente un particolare che lega l’opera (e forse l’intera cappella) alla tradizione del Santo Graal o, meglio, del “Sang Real”: la coppa in cui, secondo il vangelo apocrifo di Nicodemo, Giuseppe d’Arimatea raccolse il sangue di Gesù Cristo crocifisso. A segnalare l’incredibile scoperta sono Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu, sia sul sito web Luoghimisteriosi.it sia in un suggestivo video su Youtube.it. Lo sguardo dei due documentaristi si concentra sull’apostolo Giovanni, che nel dipinto di Campi «è indubbiamente una donna, basti osservare queste immagini sotto gli occhi di tutti per togliere ogni forma di dubbio. Il volto è assolutamente femminile, i lineamenti sono dolci e inquadrano una donna anche particolarmente bella». Insomma, «siamo di fronte alla più incredibile rappresentazione dell'Ultima Cena, addirittura ancora più forte dello stesso famoso affresco di Leonardo da Vinci a Milano». Ma c’è di più. La tela di Campi, osserva Dalla Vecchia, «si trova all'interno di un ciclo di opere in cui vengono rappresentati tutti i momenti salienti della vita di Maria

Maddalena»: L’adultera, Il lavaggio dei piedi (G. Campi, 1569) e L’apparizione di Cristo alla Maddalena (Giovanni Angelo Borroni, 1750). La Maddalena è insomma il filo conduttore di questo “ciclo”, tanto da indurre nei due documentaristi il sospetto che fosse proprio lei la destinataria dell’intera cappella (rivisitata nel 1633-34 su progetto dell’architetto Carlo Natali). Inoltre, l’altro fatto incredibile è che in tutte queste opere la donna è sempre la stessa: «lo stesso volto, come fossero le vignette d’un fumetto, e persino vesti simili». Ora, che c’entra il Cenacolo in un ciclo di opere sulla vita della Maddalena? Nulla, a meno che ovviamente Giovanni non fosse in realtà la Maddalena: circostanza che vedrebbe quindi l’Ultima Cena inserita in posizione cronologicamente perfetta tra Il lavaggio e L’Apparizione. E ciò riconduce alla tradizione, invero sempre respinta dalla Chiesa, che vorrebbe la Maddalena la vera “coppa” del sangue di Cristo, in quanto sposa e madre dei suoi figli. Questa tradizione è stata ripresa ne Il Codice Da Vinci, che lo scrittore Dan Brown, senza inventare nulla, scrisse attingendo a piene mani da Il Santo Graal di Baigent, Lincoln e Leigh. In realtà, molti fatti di entrambi i best seller risultano mistificazioni romanzesche (vedi box a piè di pagina). Ma ciò non esclude affatto che, eliminati i numerosi elementi “da giallo” (a cominciare dal Priorato di Sion), vi sia effettivamente stata una forte e antica tradizione esoterica basata sull’amore tra Gesù e la Maddalena e la fuga di

Che c’entra il cenacolo in un ciclo sulla vita della Maddalena?

L'Ultima Cena di Giulio Campi (foto Dalla Vecchia)

questa con i loro figli in Provenza dopo la crocifissione (attestata per la prima volta nella Vita della Maddalena scritta nel IX sec. da Rabano Mauro, abate di Fulda, e poi nella Legenda aurea di Jacopo da Varagine del XIII sec). Tracce di questa tradizione sommersa (della quale sarebbero stati individuati echi nei vangeli apocrifi) sarebbero poi rintracciabili in molte opere di Leonardo da Vinci, nell’Et in arcadia ego del Guercino (al secolo, Giovanni Francesco Barbieri) o nei Pastori in Arcadia di Nicolas Poissin, come anche in molte le rappresentazioni della Maddalena con un teschio tra le mani o posto accanto. Tornando a Cremona, non sono attestati interessi esoterici o “massonici” del Campi. Dunque, dove il pittore potrebbe aver preso lo spunto per una raffigurazione così lontana dal suo stile, ufficialmente ritenuto ligio ai precetti sull'arte

pittorica dettati dal Concilio di Trento? Si potrebbe cominciare col dire che nel Medioevo a Cremona è registrata la presenza di una radicata comunità di Catari, che godettero, come altri eretici, di una certa libertà di culto e movimento (il credo cataro comprendeva anche il matrimonio di Gesù con la Maddalena e la nascita di una discendenza). Contestualmente, è ipotizzabile che Campi avesse a disposizione tutta una tradizione iconografica ben precisa sui tratti femminili di Giovanni, a cominciare dalla rappresentazione dell’apostolo nel Cenacolo di Milano (per il quale sembra che Leonardo si sia servito di un disegno, conservato alla Biblioteca Reale di Torino, rappresentante il volto di una fanciulla). Ma non si può escludere anche un’altra suggestiva ipotesi: ovvero che il pittore cremonese abbia ricavato lo spunto per le anomalie della sua Ulti-

ma Cena durante il suo periodo di formazione a Mantova, sotto la guida di Giulio Romano. Proprio nella città virgiliana esisteva una secolare tradizione che al cristianesimo mescolava aspetti esoterici e massonici, inclusi numerosi riferimenti alla Maddalena e al Santo Graal (vedi approfondimento sotto): riferimenti che si riscontrano soprattutto nell’abbazia di Polirone (dove fu attivo Giulio Romano) fondata dai benedettini su terre donate da Tedaldo di Canossa (all'epoca su di un’isoletta alla confluenza del Po e del Lirone) nonché estremamente cara alla duchessa Matilde di Canossa. E’ possibile che proprio a Mantova il Campi fosse venuto in contatto con l’antichissima tradizione cristiana esoterica legata al culto del Graal e della Maddalena. D’altra parte, quello del Campi non è l’unico caso cremonese in cui Giovanni presenta tratti troppo femminili. Altre due anomalie simili si riscontrano nell’Ultima Cena del refettorio del monastero di S. Sigismondo (dipinta da Tommaso Aleni), nonché nel Cenacolo risalente al XIII secolo (prima di Leonardo) nell’abside della chiesetta di Rivolta d’Adda, ancora dedicata a S. Sigismondo (tutte segnalate sul sito Luoghimisteriosi.it). E la stessa anomalia è diffusa nei Cenacoli conservati in molte chiese italiane, tra cui Dalla Vecchia e Succu indicano quello di Gaudenzio Ferrari nel Duomo di Novara (quartier generale degli eretici Dolciniani nel medioevo), quello della Cattedrale di S. Maria Assunta a Bobbio, quello della chiesa vecchia di Oropa o quello dell’Oratorio dei Disciplini di Clusone (Bg).

Il pittore potrebbe essere entrato in contatto con la tradizione del Graal e della Maddalena nelle terre dei Gonzaga E’ ormai risaputo che Campi fu al servizio dei signori di Mantova a Palazzo Ducale. Ben tre fonti (Baldinucci, Lanzi, Lancetti) insistono su un suo periodo di formazione nella città virgiliana presso Giulio Romano (artista di corte dei Gonzaga). Ipotesi definitivamente dimostrata dall'attribuzione al cremonese di alcuni puttini alati nella loggia affrescata di un ambiente al pianterreno della Rustica (la notizia è riportata da Marco Tanzi nel novembre 2012 sul quotidiano Il Vascello). Dunque, il Campi non era solamente “apprendista” ma durante il suo periodo a Mantova i Gonzaga gli commissionarono anche opere di una certa importanza. Ora, proprio a Mantova esisteva una secolare tradizione legata all’esoterismo (inclusi numerosi riferimenti alla Maddalena e al Graal): dalle complesse simbologie ermetiche di Palazzo Tè e di Palazzo Ducale, agli interessi alchemici degli stessi signori virgiliani, all'ipotesi, avanzata dallo storico Alberto Cavazzoli, di un legame dei Gonzaga con l'Ordine dei Templari, sino alla tradizione secondo cui il centurione Longino,

Campi a Mantova e i segreti esoterici dell’abbazia benedettina di Polirone

EL'ultima Cena di Bonsignori nel refettorio di Polirone

dopo aver ferito Gesù con la lancia, ne avrebbe raccolto il sangue portandolo proprio nella città virgiliana. In particolare, Giulio Romano, di cui Campi sarebbe stato apprendista, non fu attivo soltanto a Mantova ma anche in un

luogo ad alcune decine di chilometri dalla città: si tratta dell'abbazia di Polirone, fondata dai benedettini su terre donate da Tedaldo di Canossa (su un’isoletta alla confluenza del Po e del Lirone) nonché estremamente cara alla duchessa Matilde di

Canossa. Proprio questo luogo è avvolto da molti imprecisi misteri che rimandano alla tradizione esoterica del Graal e della Maddalena. Sulla parete di fondo del refettorio (edificato nel 1478) campeggia una copia dell’Ultima Cena di Leonardo dipinta dal domenicano Gerolamo Bonsignori (attualmente è stata sostituita da una fotografia mentre l’originale è conservata al Museo Civico di Badia Polesine). Anche in questo cenacolo Giovanni presenta i tratti di una donna con i capelli biondorossi: ancora la Maddalena? Inoltre, fa notare Cavazzoli, sembra che presso la Pinacoteca di Monaco esista una copia di più modeste dimensioni del dipinto posto nell’Abbazia di Polirone, che pur se attribuita ufficialmente ad anonimo, alcuni esperti sostengono dipinta da Nicolas Poussin, lo stesso pit-

tore che conosciamo molto bene per il famoso dipinto Pastori in Arcadia, che presenterebbe numerosi indizi della tradizione esoterica legata al Graal, alla Maddalena ed alla “morte di Gesù”. Entrando nella chiesa dell’abbazia, la prima cappella a sinistra è dedicata a S. Simeone, ma ai lati, accanto alla statua del santo, c’è quella di Maria Maddalena. Ancor più indicativa è la pala interna della Cappella (sempre dipinta dal Bonsignori): vi è raffigurata una donna, avvolta in un mantello rosso (generalmente tipico delle raffigurazioni della Maddalena) con il volto coperto da una nube; inoltre, l’indice della mano destra è rivolto verso l’alto come in alcune rappresentazioni di Leonardo e la destra sorregge un calice (il Graal?). Anche questa cappella, come quella della Cattedrale di Cremona, poteva

essere dedicata originariamente alla Maddalena? Altrettanto misterioso poi è il committente dei due dipinti del Bonsignori tra il 1510 e il 1514 (la copia del Cenacolo di Leonardo e la pala nella cappella di S. Simeone). Costui è Gregorio Cortese: umanista, grammatico, filosofo e teologo, fu lui ad commissionare a Giulio Romano, “maestro” di Giulio Campi, il restauro della chiesa e del monastero. Ufficialmente scrupoloso seguace della Riforma Cattolica e nominato cardinale, si sa che Cortese intrattenne comunque frequenti rapporti anche con alcuni amici assai vicini a movimenti eretici. Dunque, in virtù delle sue, più o meno segrete, frequentazioni eretiche, Cortese conosceva e condivideva il messaggio ermetico legato alla tradizione della Maddalena e del Graal, decidendo di riprodurlo a Polirone? E, dal canto suo, Giulio Campi avrà voluto immortalare in una delle opere dell’estrema maturità quello stesso messaggio, appreso a Mantova sotto Giulio Romano, magari proprio nell’abbazia di Polirone? mi.sco.

Le invenzioni de “Il codice Da Vinci” Secondo Lincoln, Baigent e Leigh, autori de “Il santo Graal”, Gesù era sposato con la Maddalena e aveva avuto dei figli da lei prima di morire in croce: il Santo Graal non sarebbe dunque una coppa ma la Maddalena, ovvero il contenitore del “Sang Real” (in francese antico “sangue reale”), la stirpe reale di Gesù. Questi, senza mai pretendere di essere Dio, avrebbe deciso di nominare lei quale fondamento della sua chiesa e guida spirituale della prima comunità cristiana. Non aveva però fatto i conti con gli agguerriti discepoli maschi, che malsopportando di vedersi sopravanzare da una donna, l’avrebbero esiliata, inventando di sana pianta un altro cristianesimo basato su un principio maschile e cancellando ogni traccia del matrimonio tra Gesù e la Maddalena. L’imperatore Costantino avrebbe poi fatto ratificare il nuovo cristianesimo maschile al

Concilio di Nicea del 313 d.C. con la complicità della Chiesa, pronta a esprimersi favorevolmente con un voto, e un risultato a maggioranza risicata, nientemeno che sulla divinità del figlio di Dio. Il piano sotteso prevedeva da un lato la soppressione dei vangeli che provavano la verità e lasciando sopravvivere soltanto gli «innocui» testi di Matteo, Marco, Luca e Giovanni. Dall’altro l’eliminazione fisica di tutti i discendenti di Gesù e la Maddalena alla quale però questi si sarebbero sottratti fuggendo in Provenza e dando origine alla stirpe dei Merovingi. Il compito di difendere questa stirpe “reale” sarebbe stato devoluto al Priorato di Sion, creato da Goffredo di Buglione in Terrasanta, al quale sono collegati i Templari e la massoneria. Di questa organizzazione segreta avrebbe-

ro fatto parte alcuni dei maggiori artisti e letterati della storia (tra cui Leonardo e Ferrante I Gonzaga). In realtà, molti fatti di entrambi i best seller risultano mistificazioni: dal gioco di parole tra “Santo Graal” e “Sang Real” (non si parla di Graal prima del XII secolo e non è attestata la leggenda secondo cui Giuseppe D’Arimatea avrebbe raccolto il sangue di Gesù con la coppa usata nell’ultima cena), alla fantasiosa trovata della discendenza gesuana dei merovingi, sino al magistrale falso storico del Priorato di Sion (la setta che Goffredo di Buglione avrebbe creato per proteggere la stirpe di Gesù e Maddalena) che è risultata una dotta invenzione dell’estremista destrorso Pierre Plantard nel secolo scorso. mi.sco.

«Togliere all’Aler la gestione delle nostre case popolari»


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CREMA

di Gionata Agisti

i è tornati a parlare di ospedale, in questi ultimi giorni, sulla scia delle dichiarazioni rilasciate da Fabio Rizzi, consigliere regionale leghista, nonché presidente della commissione regionale Sanità e Politiche sociali. A proposito del probabile accorpamento tra l’ospedale di Crema e quello di Cremona, così come è già successo per il tribunale, secondo Rizzi sarebbe più logico che il nosocomio cremasco andasse con quello di Lodi, con cui avrebbe più analogie e, comunque, dovrebbero essere i territori a suggerire la soluzione migliore. Tra le altre, è stata avanzata anche l'ipotesi Crema-Lodi-Treviglio, o solo Crema-Lodi. Quel che è certo è che l’ospedale di Crema è a misura di territorio, con tanto di eccellenze da vantare. L’estate scorsa, sulle pagine di questo giornale, il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Luigi Ablondi, ci aveva riferito che l’unico problema concreto a cui l’ospedale di Crema potrebbe andare incontro, in caso di accorpamento con Cremona, sarebbe una svalutazione, negli anni, delle proprie strumentazioni. Nel momento degli investimenti, infatti, è logico supporre che sia l’ospedale ritenuto principale e quindi quello cremonese - a beneficiarne. Tuttavia, come sottolinea un altro consigliere regionale, questa volta del Pd, Agostino Alloni, quello di Rizzi è solo un parere individuale, nemmeno condiviso dal suo partito e, comunque, non vi è ancora alcuna proposta in merito. «Non si può parlare nemmeno di crono-programma, perché non esiste ancora una data entro cui fare una riforma. L’unica data è quella del prossimo 22 dicembre, entro la quale deve essere votata la legge finanziaria della Regione ma, in quest’ultima, non vi è nemmeno un cenno riguardo alla riorganizzazione delle strutture ospedaliere» ha precisato Alloni. «Per di più, occorre prima aspettare che si esprima il gruppo di lavoro, presieduto da Umberto Veronesi: è questa la prima tappa attraverso cui dovrà passare un eventuale provvedimento legislativo». Detto questo, Alloni ritiene possibile ragionare in merito a eventuali accorpamenti, purché «sia salvaguardata l’eccellenza. Mi interessa poco che si vada con Lodi o Cremona - anche se

La lettera

«Noi siamo contenti dei numerosi servizi che la struttura offre ai cremaschi» L'ospedale di Crema, trattato come se fosse un giocattolo. Il consigliere tegionale leghista Rizzi vede di buon occhio un'aggregazione dell'ospedale di Crema e del Cremasco con l'Azienda ospedaliera di Lodi; il cremonese Malvezzi (Pdl) dice no. Per lui, ovviamente, l'ospedale di Crema - come già il tribunale e la praocura della Repubblica - è predestinato a essere accorpato da quello di Cremona. Dellera e Galmozzi (Sel) dicono il vero, esiste il rischio che l'ospedale di Crema, aggregato ad altra Azienda ospedaliera, possa perdere cruciali branche specialistiche. Io non parlerei di rischio, ma di certezza. Bettenzoli, un tempo grande lottatore, si arrende a una delle tre soluzioni: difesa dell'autonomia dell'ospedale cremasco, in alternativa aggregazione Crema- Lodi, da ultimo accorpamento di Crema a Cremona. Al sindaco di Crema, Bonaldi, pure piace giocare al gioco delle tre carte. Io ho protestato davanti all'ospedale per circa un mese e mezzo in difesa dell'autonomia del nostro ospedale e contro a qualsiasi diversa soluzione. I medici dell'ospedale sono contrari ad aggregazioni varie, i parenti dei Ricoverati sono contentissimi della qualità attuale dei servizi dell'ospedale di Crema. Non vogliono altro! Cesare Forte

Sabato 16 Novembre 2013

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Ospedale: da soli o con Lodi? Alloni (Pd) e il Pdl d'accordo per l'autonomia. Ablondi risponde su Inama e Zambelli

Luigi Ablondi

Simone Beretta

Agostino Alloni

Federico Lena

andare con Cremona significherebbe, probabilmente, finire poi con Mantova e abbiamo poco o niente a che fare con quest’ultima -, quello che mi preme è che non si proceda con l’unica bussola del risparmio economico. Me lo devono dimostrare che ci sarebbe un risparmio tramite un accorpamento, altrimenti non ha senso. E siccome io non ci credo, personalmente non sono d’accordo sull’esigenza di procedere a una riorganizzazione». Diverso il parere di un altro esponente della Lega, Federico Lena, che smentisce Alloni riguardo alla presunta posizione solitaria di Rizzi: «Rizzi parla a nome del movimento, in quanto ne è il responsabile per le politiche legate alla sanità. Ora, non ritengo il caso di entrare in merito alla sua proposta,

anche perché dovremo confrontarci con gli alleati di governo e, poi, perché la strada è ancora lunga. L’unica cosa che mi preme è che la riforma porti a un risparmio dei costi, perché si possa poi procedere con la riduzione del ticket per quanti si trovano in difficoltà». «Mi batto per un solo obiettivo» interviene il consigliere comunale del Pdl, Simone Beretta, «cioè il mantenimento dell’autonomia dell’azienda ospedaliera di Crema che, per efficienza, qualità delle prestazioni e della gestione economica e amministrativa, merita di essere straconfermata. Ogni corollario rischia di depotenziare l’obiettivo prioritario. Altra cosa è la razionalizzazione dell’offerta specialistica sanitaria e le nostra azienda, in questo campo, vanta di certo una qualche eccellenza, che va

Lena (Lega): «La riforma deve farci risparmiare»

ulteriormente valorizzata e potenziata, per essere un punto di riferimento sovra regionale. Non mi piace chi, come il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, prelude già alla svendita e tifa per Lodi e Treviglio, piuttosto che per Cremona, mettendo pure nero su bianco queste inopportune migrazioni di ospedali, come fossero delle mandrie. La politica può molto: faccia il suo dovere rispetto al mantenimento dell’autonomia della nostra azienda ospedaliera, che non merita di essere svenduta a nessuno e che si è conquistata sul campo le credenziali che sono davanti agli occhi di tutti». Accorpamento a parte, è un fatto che, recentemente, se ne siano andati 8° stanno per andarsene) due importanti primari dell’ospedale cremasco. Per la precisione, primari di

due dei reparti di eccellenza a cui si accennava: Giuseppe Inama, di Cardiologia, all’istituto privato San Camillo di Cremona e Alessandro Zambelli, di Gastroenterologia, in pensione. Abbiamo chiesto al direttore generale, Ablondi, se non si sarebbe potuto trattenerli un po’ di più. «Erano obbligati dalla legge a lasciare un ospedale pubblico, perché quanti hanno raggiunto i requisiti previsti - 65 anni di età e 40 anni di servizio -, prima dell’entrata in vigore della legge Fornero, devono lasciare l’attività. Abbiamo sondato eventuali strade praticabili ma non c’è stata alcuna alternativa. Abbiamo già fatto richiesta in Regione per i relativi sostituti ma, purtroppo, i tempi di attesa in questi casi non sono brevissimi».

Beretta: «Non mi piace il tifo per Lodi o Cremona»

Sospettato di fare gli interessi di Cremona, Carlo Malvezzi, consigliere regionale del Pdl, attacca sindaco e Lega

«Sindaco, hai già celebrato il funerale del nosocomio» Si racconta in città che Carlo Malvezzi, consigliere regionale del Pdl, cremonese, voglia aggregare l’ospedale di Crema a quello di Cremona. Come è già successo per il tribunale. «Denigrazione allo stato puro». E, allora, Malvezzi, ci spiega qual è la situazione? «A tutt’oggi, metà novembre, non è stata depositata in Regione alcuna proposta di riforma della sanità. In piedi c’è soltanto il “Gruppo di approfondimento tecnico”, istituito lo scorso 23 ottobre dalla Direzione Sanità della Regione e che si riunirà il prossimo 21 novembre». Il che significa, dunque? «Che non ci sono proposte in merito, che non c’è ancora alcun avvallo tecnico su eventuali ipotesi, che non è aperta nessuna discussione. Non c’è niente di niente». Quindi non si parla di accorpare Crema con nessun altro ospedale. E’ così, Malvezzi? «Certo. L’ospedale di Crema, poi, è in sostanziale pareggio economico, ha incrementato le prestazioni, il che significa che è molto utilizzato, e infine vi operano buone professionalità. Può benissimo restare autonomo». Lei è pronto a dare battaglia perché resti indipendente? «Lo ridico ufficialmente: lotterò per la completa autonomia dell’ospedale di Crema. Anche perché è anche su queste strutture che punta la Regione». Malvezzi, ci spieghi meglio. «Allora, tre sono i livelli sui quali si sta indirizzando la sanità regionale. Il primo livello è quello di ospedali e cliniche ad altissima specializzazione che intervengono su specifiche patologie. Il secondo è quello degli ospedali territoriali, come lo sono quelli di Crema e di Cremona. Il terzo livello poggia sui presidi ospedalieri che si occupano di malati post-acuti o cronici: tra questi possiamo mettere il nuovo Robbiani di Soresina, la struttura di Soncino e il

Alvaro Dellera

centro di riabilitazione di Rivolta d’Adda». Chiaro. Ma allora perché si è cominciato a parlare di aggregazione tra gli ospedali di Crema, Lodi e Treviglio o di CremaCremona? «Il primo a parlarne è stato il leghista Fabio Rizzi, che ha avanzato anche alcune ipotesi. Il presidente della commissione regionale della Sanità e delle Politiche sociali è partito dal fatto, tutto dimostrabile, che in Lombardia sarebbero sopravvissute solo quattro grandi Asl e questo avrebbe comportato un’aggregazione tra alcuni ospedali. Su questo tema ribadisco che nessuna proposta in tema di riforma sanitaria è stata depositata da Rizzi all’attenzione del Consiglio regionale. E questo taglia la testa al toro». Non proprio… «E perché no? Per accorpare due ospedali, bisogna prima capire che strutture abbiamo di fronte, il loro tipo di offerta sanitaria, i bisogni dei pazienti di un territorio. Servono, quindi, proposte che servono casomai a mettere a punto un sistema, non a stravolgerlo. Questa è la presa di posizione del Pdl che rimane contrario, quindi, alle aggregazioni tra ospedali. Parlarne è autolesionismo». Eppure i cremaschi non si fidano. Si può restare anche autonomi sulla carta, ma se l’investimento in macchinari – che diventano obsoleti dopo cinque anni – viene fatta a favore dell’ospedale di Cremona, è evidente che ci sarà una migrazione sanitaria verso il nosocomio del capoluogo di provincia. «Ri-

ferisco solo questo dato: gli ultimi 9 milioni di finanziamento regionale per la sanità cremonese, sono stati così divisi: 3 milioni a Cremona, 6 milioni a Crema. Ho risposto alla sua domanda?». Non del tutto, Malvezzi. Il fatto che non si debba parlare di futuri accorpamenti, a Crema viene letto anche così: è il solito trucco dei cremonesi che, quatti quatti, ci stanno per servire un’altra polpetta avvelenata. «Ma è proprio per fugare qualsiasi sospetto che ho Carlo Malvezzi promosso per fine novembre una Consulta territoriale della Sanità nella quale saranno inviatati i direttori delle due Asl, i rappresentanti dei medici e del personale non medico, i sindaci, i consiglieri regionali, i parlamentari. Lì ci si guarderà in faccia e ci si confronterà». Ma forse è proprio la scarsa fiducia nei cremonesi che ha spinto il sindaco Stefania Bonaldi, a suggerire un’aggregazione tra gli ospedali di Crema e di Lodi. Insomma, potrebbe avere messo le mani avanti… «Quello di Strania Bonaldi è stato un errore gravissimo. Parlare di accorpamenti prima ancora di eventuali valutazioni tecniche è un autogol. Il sindaco di Crema ha già celebrato il funerale dell’ospedale della sua città. Questa è una corsa verso il suicidio. Il Pdl, con l’assessore regionale Mario Mantovani, è stato chiaro: l’aggregazione tra ospedali non è tema da riforma sanitaria. Parlare, quindi, di un’ipotetica fusione tra l’ospedale di Crema e di Lodi crea solo allarmismo».

Sel: «Meglio soli. Andare con altri, ci impoverisce» Anche il Sel è contrario a qualsiasi aggregazione. Non ne vogliono sentir parlare. Il motivo? «L’ipotesi ventilata dal leghista Fabio Rizzi (Crema con Lodi ndr) non solo propugna una fusione a freddo tra due realtà ospedaliere, ma contiene un

pericoloso messaggio per l’ospedale di Crema. Che si prefigura come un presidio di prim livello, dove saranno attive le brache specialistiche di base (medicina, chirurgia, pediatri, ortopedia e ginecologia) a discapito delle altre discipline che, proba-

bilmente migreranno verso altri lidi. Pensiamo solo ai livellidi eccellenza raggiunti dalla radiodiagnostica, piuttosto che dalla gastroenterologia: eccellenze che rischiano di scomparire, con buona pace del territorio».


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Crema

Sabato 16 Novembre 2013

Non era nel programma elettorale del centrosinistra. La Lega, dopo aver raccolto le firme, si prepara a dar battaglia

La moschea si farà, lungo la Paullese L

di Gionata Agisti

a notizia è nell’aria: sembra proprio che il centro culturale islamico si farà. La cosiddetta moschea, come è stata chiamata dagli oppositori o la «musalla», come ha precisato l’amministrazione culturale, ad ogni modo una sede ufficiale per il culto islamico, sorgerà nella zona dell’ex Voltana, sulla strada che collega Crema alla tangenziale per Milano, nei pressi del podere Ombrianello, per intenderci. La delibera della Giunta comunale sarebbe pronta, anche se poi occorreranno alcuni mesi per la necessaria variazione al Piano di Governo del Territorio. La Lega Nord si è messa fin dall’inizio sul piede di guerra. Il Carroccio si è opposto per primo alla possibilità di erigere un luogo di culto per la comunità islamica, in primo luogo raccogliendo un centinaio di firme di cittadini cremaschi per una petizione e, successivamente, visto che il sindaco, Stefania Bonaldi, ha ricordato loro che lo statuto comunale nega la possibilità di un referendum in materie attinenti alla tutela delle minoranze e alla professione della religione, presentando un’interpellanza firmata dal consigliere comunale Alberto Torazzi. Un’interpellanza che prova ad aggirare l’ostacolo, proponendo un sondaggio, se non un vero e proprio referendum, che questa volta abbia come oggetto la questione urbanistica. Non si può insediare un luogo di culto islamico, che stravolge un quartiere e va a danneggiare i cittadini, le cui abitazioni perderanno così di valore, sostiene la Lega. Finché ai cittadini non sarà data possibilità di esprimersi in merito, il movimento, guidato a livello locale da Dino Losa, non cesserà di chiedere questa forma di partecipazione diretta.

PDL CRITICO

«Ma se non c'è reciprocità, niente da fare» Stefania Bonaldi

Sulla moschea o luogo di preghiera dei musulmani, la posizione del Pdl è diversa da quella delle Lega. Per il «Popolo della libertà» cremasco, è corretta la posizione presa al riguardo da Renato Ancorotti, consigliere comunale del Pdl, per il quale «nessuno vuole vietare alla gente un luogo dove pregare, ma gli islamici che abitano e lavorano nel nostro territorio devono firmare un documento nel quale chiedono che i Paesi musulmani usino lo stesso trattamento nei confronti dei cristiani. Reciprocità di diritti, insomma. Altrimenti, nessuna concessione

Dino Losa

«Siamo ancora indignati per il comportamento del sindaco riguardo alla nostra raccolta firme», commenta lo stesso Losa. «Il primo cittadino avrebbe dovuto rispondere entro un tempo di 60 giorni dalla presentazione della petizione e, invece, la sua risposta è arrivata con oltre un mese di ritardo, per di più poco soddisfacente, perché di fatto evasiva e scritta in un linguaggio burocratese. È vero che non si possono indire referendum, ma sondaggi sì e per di più in qualsiasi forma il sindaco ritenga utile, la legge le lascia piena discrezionalità. In merito a questo, il sindaco evi-

«Link 2013»: saper scegliere la scuola superiore che fa per te Come da alcuni anni, anche il 2013 Crema si prepara a partecipare a «Link» che l’Orientagiovani descrive come un « evento volto ad informare ed orientare gli studenti delle scuole secondarie di primo grado e le relative famiglie, rispetto al variopinto ventaglio di possibilità circa l'offerta formativa secondaria superiore di Crema». In parole molto più semplici, è un’iniziativa rivolta agli studenti di terza media che devono scegliere quale scuola superiore frequentare. Una tre giorni importante (da giovedì 21 a sabato 23 novembre, al Multisala di Porta Nova), insomma, per non sbagliare l’istituto in cui continuare gli studi. Saranno coinvolti oltre mille studenti. Tra le scuole, saranno presenti anche i rappresentanti dell’istituto aeronautico Locatelli di Bergamo, della scuola agroalimentare di Caravaggio e dell’istituto Ponzini di Soresina. Gli studenti avranno la possibilità di raccogliere materiale informativo sulle scuole, confrontarsi con i docenti attraverso colloqui. Saranno coinvolti oltre mille studenti. Due i momenti importanti. Il primo è dedicato agli studenti delle scuole secondarie di primo grado di Crema e del territorio, ma aperto anche ai genitori. Il secondo, dedicato unicamente ai genitori e agli operatori scolastici, prevede due incontri serali in palazzo comunale nei giorni 28 novembre e 5 dicembre: l’obiettivo è supportare le famiglie che devono a loro volta aiutare i figli in questa delicata e difficile scelta del futuro scolastico. Infatti, giovedì 28 novembre in Comune, Alberto Superti, della Provincia di Cremona presenterà «L'offerta formativa del territorio cremasco». Giovedì 5 dicembre toccherà alla psicoterapeuta Lucia Portella tenere una relazione dal titolo «Accompagnare i figli nella scelta della scuola superiore».

ta di rispondere, nonostante la maggior parte dei firmatari sia proprio di Ombriano, dove dovrebbe sorgere la moschea». Quanto alla questione urbanistica, Losa precisa: «Dobbiamo ancora capire bene anche noi. Prima, si parlava di un privato disposto a cedere un suo immobile. Ora, invece, di una costruzione ex novo. Fatto sta che la questione è meramente politica: se l’amministrazione comunale vuole procedere in questa direzione lo può certo fare, ma non ci si può nascondere il fatto che, dal punto di vista urbanistico, le case e i capannoni

della zona perderebbero giocoforza valore. E il fatto che abbiano scelto una zona di Crema un po’ defilata significa che la stessa amministrazione è consapevole del problema. Inoltre, c’è anche una questione di traffico: la zona della ex Voltana è situata nei pressi di uno snodo stradale significativo. Dipenderà anche dalle dimensioni del luogo di culto, ma è chiaro che quello che si dovrebbe evitare è una congestione». Dai ranghi della Lega Nord, interviene anche il consigliere regionale Federico Lena: «Trovo sia stata politicamente una scorrettezza, da parte del centrosinistra,

non aver inserito l’intenzione di concedere un luogo di culto ai musulmani nel proprio programma elettorale. Era diritto dei cittadini sapere che, votando l’attuale amministrazione, avrebbero consentito alla realizzazione della moschea. Mi piacerebbe sapere quanto i cremaschi siano contenti, perché qui la questione non ha a che fare tanto con la religione, quanto con la sicurezza: luoghi di questo genere attirano personaggi di ogni genere e tipo. Basti ricordare l’esempio di Cremona, la cui moschea venne anche chiusa. I rischi sono sempre quelli legati al terrorismo, non sono cambiati».

Cosmoprof Asia di Hong Kong: in prima fila gli stand delle aziende cremasche

Molti affari per le imprese della cosmesi

Si sono aperte, mercoledì scorso, le porte di uno dei saloni più importanti del sud-est asiatico. Infatti, Cosmoprof Asia di Hong Kong si sta imponendo sempre di più come evento capace di richiamare i più importanti marchi internazionali e punto di riferimento per le aziende dell'area asia pacific che sono sempre più fortemente interessate alla tecnologia e alla creatività italiana. Anche per quest'anno le aziende del Polo Tecnologico della Cosmesi portano in fiera ciò che le rende uniche: la grande capacità creativa trasformata in prodotto dalla tecnologia. Le aziende presenti in fiera, precisamente nella hall 5G che accoglie le imprese conto terziste e di marchio: Gi Piccos's Cosmetics, Crystalmoda, Regi, Omnicos, Eurovetrocap e Icc. Poco distanti gli imponenti e prestigiosi stand di B.kolomakeup&skincare, Baralan, Brivaplast Group, Landoll, SILC, San e Chromavis. I numeri, alla chiusura del primo già parlano di un 10% in più dello scorso e di un'area espositiva di 76.000 mq, racconta Dino Tavazzi, consigliere delegato di Sogecos, organizzatore della fiera che con Bologna e Las Vegas completa la piattaforma internazionale Cosmoprof. Le condizioni oramai strutturali del sistema italiano portano le aziende a prestare sempre più attenzione agli investimenti, come racconta Fabio Bellavita di Icc, azienda lodigiana specializzata nella formulazione e produzione di smalti. Una realtà molto flessibile costituita da 50 dipendenti in cui il meno giovane non ha più di 40 anni. Un'azienda molto attiva dal punto di vista dell'internazionalizzazione, numerose sono infatti le fiere e missioni che realizzano a livello mondiale. Bellavista racconta che attualmente conviene concentrare tutto il ciclo produttivo all'interno dell'azienda piuttosto che esternalizzare alcune fasi che lo caratterizzano. Si torna sempre al punto distintivo delle aziende del Polo: meglio puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Sicuramente non manca la possibilità di trovare nuovi stimoli attraversando i corridoi delle vastissime hall del salone. Giornate intense, ritmi serrati. Numerosi sono i visitatori da tutto il mondo e tantissimi i contatti portati a casa dalle aziende del Polo che

Da sinistra: Roberto Nolli, Alessandra Ginelli, Jean-Luc Ansel e Giuseppe Capellini

confermano anche quest'anno l'importanza di essere presenti a questa fiera e mostrano il loro interesse per la partecipazione del prossimo anno. Ma prima di arrivare a novembre 2104 le imprese stanno preparando le novità per il prossimo Aprile, in occasione di Cosmoprof - Cosmopack a Bologna di cui è stata data è un'anticipazione durante il Dinner Party organizzato da BolognaFiere Group e da Cosmetica Italia. Ospite della serata la show girl Heather Parisi che ha intrattenuto gli ospiti presenti presentando, assieme ai presidenti degli entri organizzativi, rispettivamente Duccio Campagnoli e Fabio Rossello, la prossima edizione del salone. I grandi schermi presenti nella sala hanno proiettato video suggestivi da cui si è potuto percepire la passionalità italiana e il saper

fare degli imprenditori italiani. Lungo i corridoi si incontrano visi conosciuti come il direttore generale della Cosmetic Valley, Jean-Luc Ansel, che ha invitato alla firma della Convenzione tra Polo della Cosmesi e Cosmetic Valley anche il presidente di Reindustria, Giuseppe Capellini che, assieme al vice sindaco di Cremona, Roberto Nolli, ha voluto partecipare al salone per vedere da vicino l'intenso lavoro che vi è dietro e durante la realizzazione di una fiera di importanza internazionale. Convenzione, fortemente voluta dal Presidente del Polo, Matteo Moretti, che andrà a definire una stretta collaborazione tra i due network la cui distanza territoriale viene annullata dalla forte condivisione dei concetti di fondo che caratterizzano una rete di impresa, valori come cooperation, condivisione e collaborazione.


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Crema

Sabato 16 Novembre 2013

Dalle 7 alle 13. Per abbattere lo smog e per far correre la «Maratonina» nelle vie centrali

Domenica, centro senza auto

U

na giornata senza auto. Domenica 17 novembre, infatti, dalle 7 alle ore 13, tutti i cremaschi sono stati invitati a partecipare attivamente alla «Giornata ecologica senz'auto» e a muoversi a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici. Per l’amministrazione della città, Crema è sotto una cappa di smog. Nel mese di novembre – è stato reso noto - i valori delle Pm10 hanno toccato i 94 microgrammi

per metro cubo l’8 novembre. Ed è per questo che, anche quest’anno, l’assessore Giorgio Schiavini ha deciso di riproporre per domenica la giornata ecologica senza auto. A partire, come si diceva, dalle 7 fino alle 13 non sarà possibile circolare in auto nelle vie del centro e in quelle vie interessate dalla Maratonina e dalla Marian Ten. I residenti del centro storico potranno utilizzare l’auto solo per uscire dal centro storico, ma vi potranno

rientrare solo dopo le 13.30. Si informa, inoltre, che sempre nella stessa mattinata di domenica 17 novembre, si svolgerà la 7.a edizione della «Maratonina Città di Crema»: pertanto Piazza Garibaldi, Via Mazzini, Via Manzoni, Piazza Duomo, Via XX Settembre e Piazza Giovanni XXIII saranno transennate e chiuse al traffico, anche per i residenti. E’ possibile visionare tutta la documentazione sul sito del Comune di Crema

www.comune.crema.cr.it e avere informazioni presso il Servizio Ambiente (e-mail: servizioambiente@comune.crema.cr.it). «Partecipate alla giornata all’insegna della sostenibilità: sarà una riconquista gioiosa degli spazi cittadini, normalmente occupati dalle automobili, e un’occasione propizia per riscoprire la bellezza della nostra città senza auto, senza smog e senza rumore» ha commentato commenta l'assessore all’Ambiente Giorgio Schiavini.

Pdl, mozione sul Cre: «Serve il sostegno economico»

«Il sindaco aveva promesso incontri con banche e sponsor». Poi, più alcuna notizia Riceviamo e volentieri pubblichiamo: «Decisamente stiamo assistendo a passi da giganti da parte della Regione Lombardia nei confronti del Cre, Regione che da sempre peraltro riconosce il valore di quest'opera. Ha dovuto mettere in campo azioni non da poco per rendere disponibili nuovi spazi al Cre, fino alla recente firma della convenzione pluriennale. Quindi, nonostante lo spostamento dell'Ersaf dall'area degli "stalloni", ha garantito il personale senza del quale il Cre non potrebbe mantenere la presenza dei cavalli per l'ippoterapia. C'è solo un attore silente però in tutti questi mesi: dov'è il sindaco, a sostenere il Cre? Non basta qualche visita in opportune occasioni. Sorride felice l'assessore Bergamaschi per i risultati raggiunti dalla regione Lombardia. Dovrebbe imparare da questo centrodestra, che nei suoi consiglieri siano comunali o regionali, di ieri e di oggi, non abbando-

na il Cre. Ma dov'è finito l'impegno del sindaco per promuovere il sostegno dal territorio, non solo istituzionale, ma economico-produttivo, perché il Cre possa continuare ad erogare il servizio di ippoterapia? Erano stati promessi incontri con

incontro fissato a maggio, la disdetta, e poi? Di istituti bancari e sponsor il sindaco ne ha incontrati tanti, ma per le iniziative della sua amministrazione, non per proporre un sostegno economico e duraturo che dia respiro a quanti operano al Cre dando un servizio, da tutti apprezzato, necessario e riconosciuto dalle famiglie, anche oltre il nostro territorio. Glielo avevamo suggerito anche in una mozione, di tempo ne è passato. Quanto ne passerà ancora? Abbiamo già illustrato la nostra posizione costruttiva per il progetto degli "stalloni", possibile grazie a Provincia e Regione, ma ora bloccato in comune. Siamo anche disponibili a mettere in campo ulteriori sforzi per il Cre, non è certo il lavoro che ci spaventa e non ne facciamo un problema di "proprietà". Alla prossima! Gruppo Consiliare PDL Laura Zanibelli, Simone Beretta, Renato Ancorotti

istituti bancari per vagliare strade volte a reperire sostegno economico all'attività e così anche a rafforzare verso la regione Lombardia il valore di questa realtà. La nostra Regione, lungimirante, non ne ha avuto bisogno, ma il Cre sì. Promesse a febbraio, un

Lutto in città

E' morto l'artista Mario Toffetti

E’ morto Mario Toffetti. Qualche giorno dopo aver consegnato la cattedra del Duomo di Crema con scolpiti i papi Paolo VI e Giovanni Paolo II. Ad incontrarlo per l’ultima volta, prima di spirare, il vescovo Oscar Cantoni che era andato a trovaroo nella sua abitazione a Mozzanica. Mario Toffetti era diventato famoso come «scultore dei papi» per aver lavorato in Vaticano al battistero della Cappella Sistina e alla basilica di Santa Maria Maggiore. Lascia la sua eredità artistica anche a Crema, nella cattedrale dove aveva realizzato l’altare maggiore su commissione del vescovo Carlo Manziana. Ha scolpito il battistero e il presbiterio della chiesa di San Carlo dove lunedì scorso sono stati celebrati i funerali. L’ultima sua eredità resta l’ambone del Duomo incompiuto che si trova nel suo laboratorio a Fornovo San Giovanni. Verrà completato dai figli Michelangelo e Fidia.

PopCrema, convegno Ancora i tortelli cremaschi: cucina aperta fino lunedì a CremArena sul mercato russo

Ha preso il via, mercoledì 13 novembre, la prima edizione autunnale di «Tortelli & Tortelli» che durerà fino a lunedì 18 novembre. Dunque, Un evento lungo sei giorni dedicati al piatto tipico cremasco, ma anche ai piatti tipici della stagione. La kermesse si sta svolgendo all’interno della tensostruttura riscaldata installata nello spazio di CremArena, all’interno del Sant’Agostino. L’organizzazione è curata dall’associazione «Tavole Cremasche». La tensostruttura può accogliere 480 persone. Il menù, oltre ai classici tortelli, propone anche altri piatti tipici dell’autunno: zuppe, stracotto, costine, nervetti , dolci dei pasticceri cremaschi. La manifestazione, domenica 17 novembre, è con-

temporanea (vedi articolo in questa pagina) a un importante evento sportivo: la Maratonina, giunta alla settima edizione. Quindi c’è stata una partnership tra i responsabili dell’evento gastronomico con quelli della manifestazione sportiva. Ciascun partecipante alla corsa troverà nel pacco-gara un buono sconto per le consumazioni presso il tendone di «Tortelli & Tortelli» che potrà utilizzare nelle giornate di sabato 16 e domenica 17. Lo sconto sarà usufruibile anche da eventuali familiari ed accompagnatori. Infine, sarà premiato il miglior piatto di tortelli cremaschi: alla competizione possono partecipare tutti. Per qualsiasi informazione consultare la pro-loco di Crema

Sclerosi multipla: se ne parla approfonditamente in sala Polenghi Si terrà sabato 23 novembre dalle 9, presso la sala Polenghi dell’Ospedale maggiore di Crema, il convegno «La sclerosi multipla verso il futuro», organizzato dal gruppo operativo cremasco «Mai Vinti» guidato Maria Paola Rossi dell’Aism, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, di Cremona. Ad aprire il convegno, l’intervento di Gianluigi Colleoni, responsa-

bile sezione Aism di Cremona. Alle 10 il presidente nazionale di Aism, Roberta Amadeo, presenterà il Manifesto della ricerca Aism. A seguire il responsabile del Centro Sm di Crema, Maria Teresa Ferrò, interverrà su «Sclerosi multipla, inquadramento e ruolo del centro clinico». Alle 10.40 si parlerà di «Attualità terapeutica nella Sm» con il responsabile del centro Sm di Cremona e alle

11 «Le nuove frontiere terapeutiche della ricerca» con il ricercatore del San Raffaele, Luca Muzio. Dopo la pausa alle 11.30 seconda sessione con un question time tavola rotonda e le conclusioni dei lavori. Il convegno è patrocinato dal comune di Crema, dall’Ospedale maggiore di Crema e dal Sistema Sanitario della Regione Lombardia. Spiegano gli organizzatori: «Per rendere

ancora più concreto ed interattivo l’incontro, e ben consapevoli delle difficoltà che ciascuno può incontrare, abbiamo pensato di offrire a possibilità di avanzare le proprie domande in forma anonima compilando il modulo allegato che sarà imbucato nell’apposita urna all’inizio del convegno. Le domande saranno oggetto di discussione durante una tavola rotonda multidisciplinare».

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«Internazionalizzazione delle imprese: le opportunità del mercato russo». Sarà questo il titolo del convegno organizzato dalla Banca Popolare di Crema, per giovedì 21 novembre, ore 17,30, nella sala dei Ricevimenti del comune di Crema.. «Crescere anche in altri mercati, oltre che in quello domestico, è diventato un obiettivo irrinunciabile per un numero sempre maggiore di imprese, di ogni dimensione, si legge nel comunicato diramato dalla Banca Popolare. Che continua: superare i limiti territoriali di produzione, distribuzione o approvvigionamento rappresenta, in molti casi, un’azione indispensabile per il successo e la crescita dell’impresa. Per questo motivo, la Popolare di Crema ha deciso di indire una tavola rotonda per spiegare le potenzialità del mercato russo, tracciandone il profilo e informando gli imprenditori sui mezzi necessari all’espansione commerciale in tale mercato. Interverranno: Maurizio Zucchetti, responsabile dell’ufficio di rappresentanza di Mosca del Banco Popolare; Fabrizio Marchetti, responsabile Divisione Banca Popolare di Lodi; Leonora Barbiani, segretario generale della Camera di Commercio Italo-Russa; Renato Ancorotti, presidente della Ancorotti Cosmetics Spa; Tommaso Carioni, titolare del caseificio Carioni; Giampaolo Romanello, amministratore della Elex Spa, azienda leader nel mercato internazionale della produzione di impianti ascensore. Modera Alessandra Ginelli, direttore generale di Reindustria.

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Crema

Sabato 16 Novembre 2013

Coopi, ong di cooperazione, e la sua «Polenta solidale»

Celebre Milonga di Santa Crus: tutti gli appuntamenti Sempre il tango di Santa Crus in primo piano. Tanti gli appuntamenti di questi mesi. Partiamo da domenica 17 novembre: la Milonga inizia alle 21.15 e terminerà all’una di notte nella sede dell’Arci di Santa Maria in via Mulini. In preservata lo stage di Canyengue, con i maestri Roberto Comini e Jolanda Beretta, dalle 19,30 alle 21. Domenica 1° dicembre, la «Milonga di Natale» e stages di tecnica maschile e femminile, con i ma-

estri Alberto Scarico e Sabrina Rovelli (sono previste anche lezioni private) che si esibiranno durante la Milonga. Estrazioni a premi di fine anno: primo premio 12° lezioni di tango Argentino, 2° premio 6 lezioni, con i maestri Alberto e Sabrina, ed altri bellissimi premi a sorpresa offerti dagli sponsor; sarà presente nella serata un espositore di scarpe da tango (scarpette rosse). Musicalizza Walter «Zorro gris».

Soncino e tutto il mondo delle aziende cremasche è sotto shock per questa tragedia

La sezione cremasca di Coopi, ong di cooperazione internazionale presieduta dall’ex sindaco di Crema Claudio Ceravolo, organizza per venerdì 6 dicembre a partire dalle 20, presso l'Arci di Santa Maria, la manifestazione «Polenta Solidale». Durante la serata infatti è prevista una breve presentazione dei progetti che Coopi porta avanti nel mondo e lo stesso ricavato della serata sarà devoluto in questa direzione. Il dopocena sarà animato da una lotteria musicale. Il menù della serata prevede: antipasti misti della casa, torte salate, frittate e salatini, polenta vegetariana con salciccia e uva e mediterranea con baccalà, dolci artigianali acqua e vino. La quota di adesione è di 15 euro per gli adulti e 10 per i bambini fno a 12 anni. Per info e prenotazioni, entro il 2 dicembre, 34804084821.

Spacciavano 100 euro falsi I carabinieri li hanno presi I carabinieri di Rivolta d’Adda hanno deferito alla procura della Repubblica di Cremona tre calabresi: C.V., 44 anni, residente a Grezzago (MI), F.V., 37anni, residente a Cassano d’Adda (MI) e G.P., 28 anni, di Isola di Capo Rizzuto, tutti senza fonte ufficiale di reddito e già censurati, responsabili, in concorso tra loro, di avere speso di banconote false. L’11 novembre scorso, a Pandino, con il pretesto di procurarsi banconote di piccolo taglio utili al rifornimento automatico al vicino distributore di carburante sono riusciti a cambiare una banconota falsa di 100 euro in un bar. Poco dopo in Trescore Cremasco in un bar-tabaccheria hanno pagato un pacchetto di sigarette di 5 euro con altra banconota da 100 euro risultata falsa; ottenuto il resto si sono dileguati con una Fiat Stilo intestata a un altro calabrese residente a Joppolo. Seguiti da uno dei commercianti sono stati raggiunti a Vailate dove il primo è stato raggiunto dai militari mentre entrava in un supermercato. I due complici l’hanno abbandonato e si sono allontanati. Sono stati rintracciati dai carabinieri di Rivolta che li hanno bloccati. La perquisizione ha consentito il recupero altre tre banconote da 100 euro false e due carnet di assegni bancari falsi.

Overdose dopo il rave party: ora sta meglio

Sta meglio il 22enne ricoverato in coma da overdose nell’ospedale di Crema, dopo aver partecipato al rave party di Trigolo che, così, ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Dai referti è emerso che il giovane avrebbe assunto un mixi di droghe e di alcol. I carabinieri stanno indagando per capire se ha comprato la droga durante il rave o prima. E’ stato interogato anche il proprietario dell'agriturismo che ha 23 anni. E che avrebbe raccontato di non sapere nulla della festa. I partecipanti al rave party, in generale, si avvertono tra di loro con gli sms. Cristian Sacchetti, sindaco di Trigolo: «Ci hanno raccontato dell'overdose, dell'ambulanza e delle forze dell'ordine. Per molti è stato uno choc. Nessuno avrebbe immaginato che a Trigolo potesse svolgersi un rave party.Questo è un paese con tante associazioni di volontariato».

Agenzia immobiliare in crisi Un imprenditore si è ucciso

L’

Era uscito di casa presto. Con sé, la pistola di grosso calibro. Ha camminato lungo l’Oglio, fino alla località Pedrera. Qui si è sparato alla testa. Non ha lasciato alcun biglietto per spiegare il tragico gesto. Né sul luogo del suicidio, e neppure a casa o nello studio. Solo qualche parola di sconforto confidata ad un amico per un mercato dell’edilizia completamente fermo. Nessuno si aspettava un gesto così disperato. La notizia del suicidio ha scosso il paese, non solo amici e parenti. E l’immediata decisione: cancellato il premio «Soncinese dell'anno». Le vittime di queste tragedie sono anzitutto i piccoli imprenditori. Per i quali l’impresa coincide con la vita. Se crolla il lavoro, crolla tutto.

azienda è entrata in crisi, e un ennesimo imprenditore imprenditore si è ucciso. Il tragico gesto è avvenuto a Soncino, nella campagna tra via Brescia e via Ponte Nuovo, in località «Pedrera», sulla sponda del fiume Oglio. Ad intervenire sono stati i carabinieri della stazione locale insieme ai colleghi di Crema. L’uomo che si è suicidato è Alessandro Carlo Cuneo, 51enne, due figli piccoli, titolare di un'agenzia immobiliare. Sul posto è stata trovata la pistola semiautomatica di proprietà dell’uomo. E' stata esclusa la responsabilità di terzi. A trovare il corpo senza vita di Cuneo è stato un pescatore. Il 51enne lascia due figli piccoli.

L’imprenditore cremasco individuato come candidato unico dal consiglio direttivo

Cabini futuro presidente degli Industriali E' il cremasco Umberto Cabini il candidato unico alla presidenza dell'Associazione Industriali di Cremona, indicato dal consiglio direttivo dell'associazione, riunitosi giovedì pomeriggio per indicare appunto il futuro candidato. Cabini - che andrà a sostituire Mario Caldonazzo, non più rieleggibile alla presidenza a termini di Statuto - è attualmente presidente del Comitato Piccola Industria e vice presidente dell’associazione. L'elezione formale si svolgerà, come stabilito dal consiglio direttivo stesso, martedì 3 dicembre, durante l’assemblea ordinaria degli associati. Il consiglio direttivo ha ringraziato i componenti della commissione di designazione – Gian Domenico Auricchio, Mario Buzzella e Vito Zucchi – e ha rimarcato la grande condivisione che c'è stata nella scelta del candidato. Il

consiglio ha ringraziato inoltre il presidente uscente. Umberto Cabini è nato a Milano il 27 marzo 1949, è amministratore delegato di Icas Srl, amministratore della Cabini & C. - storica azienda di famiglia specializzata nella produzione di componenti metallici - e socio della Fly Plast. E' entrato a far parte del comitato di presidenza dell’Associazione Industriali durante il mandato di Mario Buzzella (2005-2009) e dal 2010 è presidente del Comitato Piccola Industria e vice presidente della associazione stessa. Dal 2006 al 2012 è stato presidente della Fondazione teatro San Domenico di Crema. Nel 2003 ha ricevuto il riconoscimento della Laurea Honoris Causa in Scienze Industriali. Dal 2013 è membro del consiglio di amministrazione della Banca Cremasca.

Disturbava gli autovelox: multa

Aveva sul cruscotto dell’auto un apparecchio che disturbava gli autovelox. L’hanno scoperto gli agenti della Polstrada che hanno fermato, alle tre di notte, un imprenditore cremasco sulla Paullese, nei pressi di Spino d’Adda. Gli avevano chiesto che cosa fosse

Andrà a sostituire Mario Caldonazzo dal 3 dicembre

quell’aggeggio, ma il guidatore era stato reticente. Finché la scoperta, dopo una verifica. Era un apparecchio antiautovelox che riusciva a spegnere i misuratori di velocità. L’infrazione è costata 800 euro e la confisca dell’oggetto.


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ForWedding e Vicenza Sposi

DUE APPUNTAMENTI FIERISTICI PER CONOSCERE TUTTE LE NOVITÀ SUL MONDO DEL MATRIMONIO

e state pensando di sposarvi l'anno prossimo, la è giunto il momento di iniziare ad informarvi su tutte le possibilità che il settore wedding vi può offrire oggi, dall'abito all'organizzazione per la cerimonia. Una soluzione rapida ed utile per farsi un'idea è partecipare a una Fiera dedicata agli sposi: in questo periodo se ne trovano in abbondanza, in quanto è il momento adatto per iniziare ad organizzare le cerimonie che si svolgeranno a partire dalla primavera. Potrete così recarvi a Vicenza dove, nei giorni 23 e 24 novembre si svolge la 2° edizione di Vicenza Sposi, un appuntamento irrinunciabile per i futuri sposi. L'evento si terrà presso Villa Curti a Sovizzo (Vicenza), facilmente raggiungibile e con ampi parcheggi per visitatori e per le aziende espositrici. Villa Curti è la location ideale per ospitare l'evento che occuperà circa 1.500 mq riservati ad espositori selezionati, che vi proporranno tutte le novità nei diversi settori: abbigliamento uomo donna da cerimonia, abiti da sposa e sposo, agenzie di spettacolo e animazione, agenzie viaggi, articoli da viaggio, audiovisivi, filmati e videoregistrazioni di cerimonie, autonoleggi, macchine d'epoca, banche ed istituti di credito, biancheria e corredi, bomboniere ed accessori, catering per cerimonia, ricevimenti e banchetti, centri estetici e di bellezza, complessi artistici e musicali, elettrodomestici, articoli casalinghi, fioristi, fotografi, gioiellerie, oreficerie, intimo lista nozze, parrucchieri ed acconciatori, partecipazioni e biglietti augurali, pasticcerie e confetterie, posaterie, piatti e vasellame, ristoranti, riviste di

Sposarsi in inverno: attenzione al make up

settore, servizi di consulenza, siti specializzati, ville, agriturismi e location specializzate, wedding planner. Nell'ambito della manifestazione sarà possibile seguire, in esclusiva, una "Lezione di trucco sposa trend 2014": 2 ore di lezione di trucco durante le quali ogni partecipante avrà l'opportunità di osservare tutti i passaggi dalla A alla Z eseguiti dalla make up artist direttamente su una modella. Il corso è finalizzato fornire tutti i segreti, la tecnica professionale e l'utilizzo dei prodotti indispensabili per valorizzare al massimo la propria

bellezza e splendore con un trucco mirato che dovrà essere: a lunga durata; apparire eccezionale in foto. Un altro appuntamento da non perdere è l'apertura - dal 23 novembre al 23 gennaio - di ForWedding Temporarystore, presso Spazio Vincenzo Dascanio in Via Gonzaga 7 (angolo Via Albricci), una delle zone più rappresentative di Milano. Per due mesi ForWedding diventa un esclusivo e raffinato Temporary Store con un'area espositiva di 600 metri quadrati, con 20 aziende partecipanti accuratamente selezionate tra: moda sposa,

ricevimento, catering, animazione, foto e video, bomboniere, liste di nozze, partecipazioni, trucco e acconciature, fedi e gioielli e viaggi di nozze. ForWedding Temporarystore è un palcoscenico sul quale si alterneranno le aziende del settore per presentare i propri prodotti, servizi e novità o per aumentare la propria notorietà ed immagine: un modo nuovo di proporsi agli sposi e una nuova modalità di comunicazione e di commercio che punta sull'attrattiva e la curiosità dell’avvicendarsi di marchi esclusivi e di iniziative speciali.

La lista nozze deve essere pensata su misura per le esigenze degli sposi Ogni matrimonio costituisce un eventorealizzato su misura per gli sposi: nessuna cerimonia pertanto sarà identica ad un'altra. Allo stesso modo, anche la lista nozze è un elemento che varia a seconda delle esigenze della coppia. Mentre per coloro che si accingono ad abbandonare la casa dei genitori in favore di un nuovo nido si rivela utile la stesura di una lista tradizionale contenente i principali elettrodomestici ed oggetti d'uso quotidiano, per gli sposi che già vivono insie-

me o hanno vissuto da soli possono risultare utili liste studiate ad hoc. Tra le soluzioni più diffuse e che stanno prendendo maggiormente piede negli ultimi anni vi è la scelta di stilare la lista nozze presso agenzie di viaggi, per poter avere un contributo alla quota della luna di miele e permettere agli sposi di raggiungere mete più particolari o prolungare il soggiorno rispetto a quanto potrebbero altrimenti permettersi. Anche per coloro che decidono di realizzare una

lista nozze tradizionale, ad ogni modo, le possibilità di personalizzazione sono pressochè infinite ed è importante identificare le principali esigenze della coppia: gli appassionati di tecnologia potrebbero puntare proprio su questa, gli amanti delle serate conviviali potrebbero invece preferire strumenti di cucina e servizi da tavola, o ancora i più attenti all'impatto globale della propria scelta potrebbero preferire le liste nozze equo e solidali.

Il make up è un elemento fondamentale per la bellezza della sposa: quel giorno dovrete essere irresistibili, pur senza rinunciare alla vostra personalità. L'effetto deve essere il più naturale possibile, rendervi belle senza apparire eccessive, facendo risaltare i dettagli più belli del viso e nascondendone eventuali difetti. La bravura di un make up artist sta proprio nel saper valorizzare il viso di ogni sposa, rendendolo bellissimo e naturale, ma allo stesso tempo evidenziandone le caratteristiche predominanti, senza lederne l'armonia e la bellezza. Dal trucco devono poter risaltare i punti di forza del viso, nonché la personalità di chi lo porterà per tutta la giornata. Per chi sceglie di sposarsi quando ancora fa freddo, tutto questo è da coordinare, come sempre, ai colori ed alle sfumature dell'abito e della stessa stagione invernale, andando così a creare un make up coerente con la vostra scelta di sposarvi durante i mesi più "freddi". Sebbene elaborato su misura in base alle caratteristiche del viso, infatti, il trucco non deve essere considerato un elemento autonomo e a sè stante, ma i suoi colori predominanti devono poter entrare in armonia con quelli prescelti per caratterizzare questo giorno speciale. Primo fra tutti, un consiglio, che in realtà non è un vero e proprio consiglio, bensì una constatazione che non potrà che far piacere a tutte le spose invernali, ovvero il fatto che a differenza delle stagioni più calde, il trucco creato per le stagioni fredde, necessiterà di minor attenzione alla durata, in quanto l'alta temperatura estiva è un'acerrima nemica dei make up, anche se i prodotti professionali ormai stanno ovviando a questo problema. Per quanto riguarda le nuances, date libero sfogo alla vostra fantasia, ma non dimenticate che non solo le tonailità del blu e del grigio fanno parte del contesto invernale, perché anche colori più vivaci come il rosso accesso, il bronzo e tutte le tonalità dorate, possono rientrare benissimo nel make up di una perfetta sposa d'inverno.


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ACCONCIATURA: LA MODA 2014

Scegliete un tema e una nuance e utilizzateli come filo conduttore di tutta la giornata

Il colore del vostro matrimonio S

La scelta dell'acconciatura va fatta insieme alla propria parrucchiera, che saprà darvi i giusti consigli. Ma vediamo quali sono le nuove tendenze per la stagione in arrivo. Partendo dal capello raccolto, che in questi anni è molto in voga, ricordiamo che il 2014 è l'anno dello chignon. Si può optare per quello classico, tutto tirato indietro a mo' di ballerina, oppure con una riga laterale bassa e la frangia leggermente scesa sulla fronte. O ancora: alto e abbastanza spettinato formato da ciocche prese singolarmente e lavorate a ”caso”. In qualunque caso, si tratta di una scelta di sicura eleganza. La sposa più chic può scegliere di impreziosire questa acconciatura con un filo di punti luce o rose, per creare movimento e armonia sui capelli. Per chi preferisce un semiraccolto, nel 2014 impazzeranno le onde, tipicamente anni '30. Molto glamour saranno i capelli delicatamente legati da una mezza coda che, vezzosamente, scenderà al centro della schiena o di lato su una spalla. Ad impreziosire di più questa acconciatura basteranno delle fasce in raso, magari dello stesso stile del vestito, in grado anche di donare un effetto principessa che non guasta mai. Se invece volete un'acconciatura che vi lasci i capelli sciolti, il 2014 vuole una cascata di boccoli sciolti che scendono morbidi sulle spalle. Il tocco decisamente glam a questo tipo di acconciatura verrà dato dall'applicazione di cerchietti in tinta con il vestito, fasce di raso che si intrecciano, o fili di punti luce. Tutti questi dettagli, oltre a definire l'acconciatura, la renderanno raffinata e di gran classe senza appesantirla o renderla volgare.

embra una banalità, ma prima di partire con gli acquisti è importante scegliere quale dovrà essere il colore del vostro matrimonio: tutto deve essere coordinato, dall'allestimento in chiesa agli accessori. Innanzitutto sarà necessario trasmettere il mood del matrimonio fin dalla cerimonia: ad attendere familiari, parenti e amici sui banchi della chiesa ci sarà il libretto per la messa decorato con un fiocco del colore scelto dagli sposi. Allo stesso modo, del colore scelto dovranno essere gli addobbi floreali - naturalmente in abbinamento con il bianco, che non deve mai mancare. Un'idea molto originale da utilizzare per i matrimoni all'avanguardia è quella di creare appositamente un logo, da utilizzare come fil rouge per tutto lo svolgimento dell'evento. Tableau, menu e segnatavolo con fiocco e cartoncino dovranno essere del colore scelto e sempre abbinati con il bianco. Allo stesso modo i segnaposto con scatolina porta confetti potrano essere in plexiglass decorata con nastri colorati, decisamente elegante. Per le bomboniere una pioggia di fiocchetti del vostro colore su scatoline in carta lavorata che nascondono il regalo tutto da scoprire per gli invitati. Quello che fa la differenza è la cura del dettaglio: qui basta ripetere il fiocchet-

to già proposto per il libretto messa, per il tableau, per il menu e per i segnaposto per avere un risultato di sicuro effetto. Il tavolo dei dolci è un altro elemento imprescindibile per un matrimonio di successo. Per allestire questo tavolo

non c'è niente di più delizioso di una serie di scatole, con motivi floreali del vostro colore, magari abbinato ad un secondo colore, che regalano a tutto il contesto un'atmosfera molto romantica. Stupire gli invitati con un dettaglio inaspettato dà alla cerimonia una mar-

cia in più: a questo proposito un'ottima idea può essere personalizzare delle bottigliette d'acqua con un'etichetta che riporta il nome degli sposi, la data di matrimonio e un simpatico disegno di sposi, ovviamente nelle tonalità del colore che avrete scelto.

Wed-site: condividere online il meglio delle vostre nozze Arriva direttamente dagli Usa una nuovissima moda in campo di matrimonio: stiamo parlando del wed-site, il sito internet del vostro matrimonio: un modo divertente, originale, e veramente molto pratico per condividere con parenti, ospiti ed amici tutto il meglio delle tue nozze! Si tratta di un modo pratico per informare tutti e risparmiare tempo e fatica. Gli ospiti possono leggere e stampare tutte le informazioni sulle vostre nozze in modo facile e veloce, evitando lunghe e laboriose spiegazioni telefoniche: orari, indirizzi, alberghi, strade, mezzi pubblici, previsioni del tempo. Sul wedsite basta-

no pochi minuti per rendere disponibile agli amici e ai parenti la lista di nozze, segnalando i negozi reali o i collegamenti ai siti web dove acquistare i regali che hai scelto, il tutto in maniera elegante, leggera e senza imbarazzo.

L'utilità del wed-site è anche di poter condividere le foto con parenti e amici che vengono da lontano e che non potranno vedere l'album del vostro matrimonio. Il wedsite elimina il costo dei duplicati e rende disponibili anche ad amici e parenti lontani le foto di voi due da fidanzati, del matrimonio, del viaggio di nozze, ecc.


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in tempo di crisi una delle preoccupazioni maggiori per i futuri sposi è senza dubbio quanto dovranno spendere per le proprie nozze: è infatti vero che il matrimonio è il giorno più bello della vita, ma è anche il più costoso. Per sposarsi ci vogliono circa 27mila euro, secondo le statistiche: calcolando una media di 130 invitati, oltre la metà del budget è destinato solo a pranzo e location, poi ci sono gli abiti, i fiori, le foto, la musica e tutto il resto. Come ridurre i costi? Molti pensano al "fai da te" come miglior soluzione, con il rischio, però, di fare davvero una magra figura. Tuttavia organizzare un matrimonio low cost è possibile: si sceglie di festeggiare solo con gli amici e i parenti più cari, rinunciando magari allo sfarzo eccessivo, rittoccando a ribasso le tradizioni più comuni e dispendiose. Partiamo dagli invitati: spesso ai tavoli si salutano zii e cugini che neppure si sapeva di avere. Allora cercate fin da subito di fare una bella scrematura rispetto a chi invitare e scegliete con cura chi volete davvero avere accanto in quel giorno. Guardando alle location, non è necessario scegliere a tutti i costi quelle più "in" e costose: ci sono ristoranti, locande, trattorie, agriturismi, dove magari la festa è meno formale ma sicuramente più divertente e soprattutto dove i prezzi sono decisamente più contenuti. Senza contare che, invece del pranzo, si

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Rinunciate allo sfarzo eccessivo ma non alla consulenza dei professionisti del settore

Matrimonio low cost: si può fare

può scegliere il buffet o addirittura un ricco happy hour. Basti pensare che gli sposi più modaioli hanno lanciato la colazione di

nozze: cappuccino e brioche, con qualche incursione nel brunch (torte dolci e salate, tramezzini e mini wedding cake).

Anche sull'abito si può scegliere di risparmiare: cercate negli outlet le collezioni sposa degli anni precedenti, che costano de-

cisamente meno. Ma anche nei negozi più in voga, volendo, trovate proposte adatte per tutte le tasche. L'importante è stanziare

Una coppia inglese si sposa con meno di mille euro Sposarsi senza spendere una fortuna, riducendosi a chiedere prestiti a genitori e parenti? E' possibile. In tempo di crisi, la moda del matrimonio low cost sta ormai dilagando. Un esempio davvero emblematico di come questa tendenza stia prendendo piede è stata una cerimonia verificatasi in Inghilterra, dove una coppia ha sborsato meno di mille euro per le proprie nozze, senza rinunciare allo sfarzo: ben 200 invitati, un abito bianco da principessa, una torta a quattro piani. Ma come si fa a organizzare un matrimonio da favola con un budget così ristretto? A sentire i neo

sposi il segreto starebbe nel pianificare tutto nei minimi dettagli per tempo. Ma soprattutto nella possibilità di contare sull’aiuto di parenti e amici. I due sposini britannici hanno raccontato la propria storia al Daily Mail, spiegando che per risparmiare sul buffet, ad esempio, hanno acquistato dei surgelati, spendendo per il pranzo poco più di 4 euro a invitato. Le bibite le hanno fatte portare agli ospiti: una scelta sicuramente economica, ma anche poco elegante. La torta è invece stata fatta in casa. Per quanto riguarda l’abito bianco, la sposa lo ha preso in prestito da un'amica, mentre per rea-

lizzare il bouquet e le altre composizione floreali la coppia ha optato per fiori artificiali. I due hanno risparmiato anche sul servizio fotografico, chiedendo a uno degli invitati di improvvisarsi fotografo. Ad assicurare il divertimento della combricola, infine, i due hanno optato per discoteca e karaoke per una spesa complessiva di circa 170 euro. Insomma, scelte sicuramente economiche, anche se forse un tantino eccessive: vi sono settori in cui l'improvvisazione rischia di diventare un vero disastro, e per i quali è indispensabile la consulenza di professionisti del settore, se non si vogliono fare brutte figure.

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un proprio budget, che non deve mai essere sforato. Anche gli addobbi floreali possono essere belli e modesti, se si rinuncia allo sfarzo ad ogni costo. Affidatevi alle mani di un esperto spiegandogli le vostre esigenze, e troverete le idee più economiche. L’idea ecologica è invece di usare, dove possibile, le piante al posto dei fiori recisi, che volendo possono essere noleggiati e poi restituiti al fiorista. Per quanto riguarda le foto, in questo periodo è molto in voga il sistema delle wedding camera, le macchine fotografiche usa e getta lasciate sui tavoli a disposizione degli invitati. Tuttavia rischia di essere una soluzione costosa (tra acquisto delle macchine e sviluppo) e che non fornisce un grande servizio. In questi casi meglio girare diversi professionisti, facendo un confronto tra i preventivi. Se avete pochi soldi da stanziare per le foto, potete sempre ingaggiare un fotografo per il servizio senza richiedere l'album di nozze, che potrete comunque far fare in un secondo momento. Così risparmierete oltre il 50%. In ogni caso, anche se volete risparmiare, non rinunciate mai e poi mai a: sposarvi nel periodo che preferite; a qualche portata per limare le spese del pranzo tradizionale; il risparmio è minimo in compenso il gesto è poco elegante; al viaggio di nozze per rimandarlo a tempi migliori: piuttosto fatevelo regalare mettendolo nella lista nozze; a coronare il sogno d’amore con il matrimonio.



Lettere & Opinioni "

punto di vista

Desidero un Partito Democratico che prenda posizione Egregio direttore, alle Primarie del 2012 ho votato per Bersani, convintamente, ritenendolo un galantuomo che portava avanti un modello e dei valori in cui mi identificavo, pur sentendo tutta la debolezza di una comunicazione poco chiara, fatta anche di posizioni che non si delineavano mai. Poi c’è stata la grande delusione: tutto ciò non bastava per governare. Quell’approccio, quella visione politica non raccoglieva una fiducia tanto ampia da farci governare in autonomia il Paese. Se riproporremo le stesse idee, negli stessi modi, cambiando unicamente la faccia proposta per rappresentarli, Cuperlo dopo Bersani, allora perderemo ancora. Non convinceremo quella parte dell’elettorato che è disillusa dalla politica e allora non va a votare o vota M5S, non che è di destra. Ho apprezzato la serietà di Renzi quando è stato sconfitto, non ha “diviso” il partito portando via i “renziani” pur avendo i numeri per poterlo fare. Mi pare quantomai pretestuoso e ingiusto attribuirgli ora questa volontà, forse sono altri a coltivare desideri di spaccatura. Renzi con i suoi comportamenti ha dimostrato di tenere al partito e di non sentirsi un corpo estraneo ad esso. Apprezzo la chiarezza con cui esprime le sue posizioni, alcune si possono anche non condividere, ma dice sempre come la pensa. Finalmente questo partito ha tra chi si candida a guidarlo qualcuno che fa dell’essere chiaro e diretto il suo modus operandi, dopo anni in cui ho sentito “giravolte” di parole per non dire e non prendere posizione. Ora desidero un Pd che prenda posizione, sempre. Essere chiari va bene e fa bene al partito e all’elettorato. Renzi ha le idee chiare su che partito vuole e su che Paese vorrebbe che diventasse l’Italia. Il suo modello è trascinante, tanto d’aver fatto tornare l’interesse per la politica a molte persone che si sentivano sfiduciate e quindi avevano preso le distanze. Abbiamo bisogno di nuova linfa, senza temere di perdere la nostra identità solo perché ci apriamo un po’ di più al fuori. Se ci rinchiudiamo nel fortino a presidiare siamo destinati ad un non tanto lento esaurimento. Questo partito non deve coltivare la vocazione alla minoranza, ma deve lottare per tornare ad essere maggioranza, senza “larghe intese” che sono indigeste alla base e agli elettori. Non si vota Pd per governare con il Pdl e solo Renzi da garanzie in tal senso. Il ricambio generazionale è necessario, non possiamo chiedere alla gente di votare un partito dove le facce sono le stesse da 20-30 anni. La politica non deve essere il lavoro a vita. Questo partito ha al suo interno le risorse umane per rinnovarsi. Non è Renzi che rottama, è questo partito che troppo spesso si è mangiato i suoi figli per far sopravvivere i padri. Sostenete il “figlio” Renzi, perché il padre non ha le forze per riuscire a vincere questa battaglia per il Paese. Cristina Cerri Gussola ***

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denuncia

Basta con l’assurdo rimborso telefonico ai parlamentari Egregio direttore, per la serie “un piccolo rimborso non si nega mai”. Ogni singolo parlamentare riceve mensilmente un rimborso spese “forfettario” (senza bisogno di giustificativi come fatture o ricevute che attestino la spesa) di circa 550 € per “spese tele-

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scoraggia molti cittadini a chiedere giustizia, magari perché non possono permettersi di perdere un giorno di ferie dal lavoro o di viaggiare centinaia di chilometri per ripetere le stesse cose già scritte nel ricorso. Una semplice modifica alla procedura di cui beneficerebbe anche il funzionamento degli uffici del giudici di pace, riacquistando preziose energie da dedicare ad una giustizia più rapida. Pietro Yates Moretti Vicepresidente dell’Aduc ***

Casa venduta all’asta, quando deve essere lasciata libera? Buongiorno avvocato, vorrei sapere nel caso di vendita all’asta di una casa, quando il proprietario deve lasciare l’abitazione? E come ci si regola nel caso in cui la casa andata all’asta sia occupata da inquilini? Matteo *** La vendita all’asta di un’abitazione avviene al termine della procedura di pignoramento immobiliare avviata da parte del creditore per recuperare somme di denaro dovute dal debitore proprietario dell’immobile. Detta procedura si conclude con il decreto di trasferimento dell’immobile che viene pronunciato dal giudice dell’esecuzione a favore della persona che si è aggiudicata l’immobile pagandone il prezzo. Con il decreto di trasferimento, il giudice trasmette direttamente all’aggiudicatario la proprietà dell’immobile venduto all’asta. In questo mo-

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

do, l’aggiudicatario diviene a tutti gli effetti proprietario esclusivo dell’abitazione. Il decreto di trasferimento, inoltre, contiene l’ingiunzione al debitore di lasciare libero l’immobile, in forza della quale, l’aggiudicatario può diffidare il debitore a liberare l’immobile entro un determinato termine. Superato il quale, l’aggiudicatario potrà avviare la procedura di esecuzione forzata finalizzata al rilascio dell’immobile, intimando al debitore di liberare il locale entro un termine non

foniche”. Mi chiedo, ma come è possibile che nessuno si sia accorto, nonostante l’incessante pubblicità, che sul mercato tutti i principali operatori telefonici offrono pacchetti “all inclusive” che permettono di chiamare qualsiasi utenza nazionale senza limiti (fissi e cellulari) a partire da 29 € mese? Facciamo due calcoli: 550 €-29 € = 521 € che moltiplicato per i circa 1000 parlamentari (630 alla Camera + 330 al Senato + senatori a vita, etc.) darebbe un risparmio di circa 500.000 € al mese, 6.000.000 € all’anno. Sei milioni di euro sottratti dalla “casta” a tutti i cittadini (percepiscono 550 € e spendono 30 €-40 € al mese) solo sul rimborso “falso” delle spese telefoniche. Senza contare tutti gli altri “aventi diritto” al cellulare “di Stato”. La soluzione? Facile… leviamo il rimborso “forfettario” di 550 € ad ogni parlamentare “avente diritto” e regaliamogli un bell’Iphone nuovo con contratto “all inclusive” che non ci costerebbe più di 30-40 € al mese. Ok? Questo, solo per fare un piccolissimo esempio. Ma ci sarà chi griderà al populismo, alla demagogia al ben altro, per non cambiare niente e mai: all’italiana. Anselmo Gusperti Cremona ***

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in regione

Un primo passo sulla riforma delle politiche abitative Signor direttore, esprimo la mia soddisfazione per l’ottimo lavoro svolto all’interno di questa Commissione rispetto ad un tema così importante qual è quello della revisione della legge regionale in materia di edilizia residenziale pubblica. Si è trattato di un lavoro particolarmente positivo, improntato alla massima condivisione dentro al quale maggioranza e minoranza, nel rispetto dei ruoli, hanno portato avanti una dialettica costruttiva e propositiva. Naturalmente va rilevato che questo è il primo passo del percorso di riforma complessiva delle politiche abitative. Superato ora il tema della governance, come previsto dalla scadenza dei Commissari straordinari in carica fino al prossimo 31 dicembre, ora

inferiore a 10 giorni. In caso di mancata liberazione del locale entro il termine suddetto, l’ufficiale giudiziario notificherà al debitore un avviso contenente giorno e ora in cui dovrà lasciare l’immobile. L’ufficiale si recherà dunque presso l’immobile nel giorno e ora stabiliti e potrà procedere alla liberazione dei locali, servendosi, se necessario, anche della forza pubblica. Una volta liberato l’immobile, questo viene consegnato a tutti gli effetti all’aggiudicatario, che su-

c’impegneremo in maniera altrettanto seria e incisiva a una riforma generale della legge sulla casa entro i primi tre mesi del prossimo anno. Tra i punti caratterizzanti del provvedimento, occorre rimarcare l’eliminazione dei Consigli d’amministrazione, grazie ad un emendamento del nostro gruppo, con l’introduzione della figura del presidente-amministratore unico e del direttore generale e la riduzione del numero delle aziende. Interventi che garantiranno un significativo risparmio di risorse pubbliche che in prospettiva potranno essere utilizzate per interventi a favore delle politiche per la casa con una speciale attenzione alle giovani coppie e all’housing sociale. Inoltre, va evidenziato il ruolo centrale che giocheranno i territori e le comunità locali attraverso l’istituzione del Consiglio territoriale. Rispetto alla riduzione del numero delle Aler, benché la Commissione abbia votato il passaggio da 13 a 5, personalmente, ho sottoscritto un emendamento che prevedeva l’istituzione di 6 agenzie con l’accorpamento delle sole Aler di Cremona e Mantova mantenendo autonoma Brescia. Infatti, se le tre province dovessero rimanere insieme in un’azienda, ci ritroveremmo con un’area troppo vasta, circa un terzo del territorio lombardo, con la presenza di circa 15 mila alloggi a fronte di una media tra i 6 e 7 mila. Su questo, il capogruppo Parolini ha tenuto aperta la possibilità, durante la seduta in Consiglio, di estendere il numero delle Aler da 5 a 6». Carlo Malvezzi Consigliere regionale del Pdl-Forza Italia ***

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appello

Ma quando verrà creato un fondo di solidarietà? Egregio direttore, la Giunta Perri ha predisposto l’assestamento di bilancio e, siccome i conti non tornano, ossia non hanno la copertura necessaria per il rispetto del Patto di stabilità , ricorrono all’escamotage di portare al massimo l’aliquota prima casa contando sul giochino che pagherà lo Stato e non i cittadini, ma chi garantisce che lo Stato si sobbarcherà compensazioni superiori a quelle previste? E a chi, in ultima analisi, toccherà di coprire il buco del bilancio comunale in caso di probabile mancata copertura statale, se non ancora ai cittadini? Rispetto al pagamento della seconda rata dell’Imu, il Pd chiede sia data attuazione alla facoltà, concessa dallo Stato ai Comuni, di considerare come prima casa l’abitazione avuta in comodato gratuito da parenti di primo grado in linea retta, ma è bene che gli interessati sappiano che la Giunta Perri non intende cogliere questa possibilità. Per quanto riguarda la Tarsu-Tares, in clima di elezioni imminenti, tutto è rimandato al 2014, ora si reputa prudente mantenere il regime Tarsu pur con gli aumenti comunque previsti dallo Stato, ma cosa accadrà nel 2014? Ci sono delle stime? La Giunta Perri introdurrà la tariffa puntuale che premia i cittadini che fanno la raccolta differenziata porta a porta, ossia: più differenzi, meno paghi? Chiediamo che se parli, il 2014 è vicino! Infine è stata data notizia di un accordo Comune-Aem-sindacati per far fronte alle situazioni di forte crescita dei tagli delle utenze dovuti all’aumento delle

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bentra nel pieno possesso dell’abitazione. Le cose cambiano nel caso in cui il locale venduto all’asta sia occupato da terzi in forza di valido contratto di locazione. L’aggiudicatario non potrà, in questo caso, chiedere all’inquilino l’immediata liberazione del locale, poiché dovrà attendere la naturale scadenza del contratto di locazione. Solo al termine del contratto, l’aggiudicatario, in qualità di nuovo proprietario dell’immobile, potrà chiedere lo sfratto per finita locazione, nel caso in cui l’inquilino non abbia lasciato libero il locale. *Avvocato Stabilito del Foro di Milano emiliacodignola@libero.it

povertà. L’assessore alla partita ha pure annunciato che il Comune praticherà riduzioni sulle bollette del teleriscaldamento agli inquilini Erp laddove si sono registrati problematiche dovute al funzionamento degli impianti. Anche il Pd ha più volte proposto la creazione di un fondo di solidarietà, ma ci sono risorse dedicate a bilancio? Ricordiamo che nelle variazioni di bilancio 2012 il budget destinato ai contributi e all’assistenza venne ridotto di circa 150.000 euro e continuiamo a ricevere quotidiane segnalazioni da persone indigenti che non ricevono più aiuti dal Comune per mancanza di fondi dedicati. Maura Ruggeri Capogruppo del Pd ***

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segnalazione

I vigili devono intervenire contro chi occupa i posti auto per i disabili Caro direttore, come al solito e come oramai accade quotidianamente, per me accompagnare mio padre invalido e posteggiare la vettura, è divenuta una vera e propria odissea! Io sono felice e approvo che la Polizia municipale osservi attenta e vigile e che sanzioni gli eccessi di velocità, ma che controlli anche i posti assegnati ai disabili, perennemente ed insolentemente occupati dai soliti “furbetti di bassa lega”. Già stare al mondo è divenuta impresa eroica, se poi ci si mettono pure i concittadini non osservanti delle leggi, beh allora credetemi diviene una faccenda non impossibile, ma quantomeno scabrosa. Non vorrei un giorno passare per colui che buca le gomme degli “ignoranti”... Ivan Loris Davò Spinadesco ***

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proposta

Aboliamo l’obbligo dell’udienza per i ricorsi al giudice di pace Egregio direttore, chiunque ci abbia provato sa che fare ricorso al giudice di pace contro una multa costa denaro e soprattutto tempo. Spesso, per un’udienza di pochi minuti si perde un’intera mattinata, sgomitando in piedi tra ricorrenti, avvocati e testimoni. Quando non si ha fortuna, dopo aver atteso delle ore, ti viene comunicato il rinvio dell’udienza all’anno successivo. E se qualcuno non può permettersi di aspettare ore, perché deve rientrare al lavoro o deve andare a prendere il figlio all’uscita di scuola, rischia di vedersi respinto il ricorso per il solo fatto di non essere presente quando viene chiamato... nonostante la legge preveda che il giudice debba esprimersi comunque nel merito. Una banale modifica legislativa permetterebbe di risolvere buona parte di questo desolante spettacolo: abolire l’obbligo dell’udienza per i ricorsi al giudice di pace. Come già avviene per i ricorsi al Prefetto o alla Commissione tributaria, l’udienza si tiene solo se espressamente richiesta dalle parti. Il ricorrente, cioè, può decidere se richiedere o meno l’udienza. Molto spesso, infatti, le motivazioni sono chiaramente esposte nel ricorso scritto e l’udienza diviene del tutto superflua. E’ proprio l’obbligatorietà di presenziare all’udienza che

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carceri sovraffollate

Serve una riforma strutturale dell’esecuzione della pena Signor direttore, la rilevazione mensile sull’affollamento delle carceri italiane contava 64.323 persone detenute lo scorso 31 ottobre, rispetto ai circa 38mila posti letto regolamentari. Solamente 435 in meno rispetto alle presenze di un mese prima, il 30 settembre 2013, quando i detenuti in carcere erano 64.758. E da fine agosto a fine ottobre i detenuti in Italia sono calati per un numero complessivo di 512 unità, un dato assolutamente insignificante confrontato ai drammatici numeri del sovraffollamento attuale, che vede più di 26mila persone in cella rispetto ai posti letto regolamentari a tutto discapito delle condizioni lavorative dei poliziotti penitenziari. Non abbiamo i dati di quanti non sono entrati in carcere per effetto del decreto legge, che pure prevede che il magistrato possa disporre il ricorso ai domiciliari, anziché la custodia cautelare in carcere per coloro che commettono reati con una pena prevista fino ai 4 anni, ma le uscite sono state assolutamente minime. Quasi il 40% dei detenuti è in attesa di un giudizio definitivo mentre i quasi 23mila detenuti stranieri in Italia rappresentano oltre il 35% della popolazione detenuta. Dati in controtendenza anche nelle regioni con la maggior concentrazione di detenuti: se il calo, ancorché impercettibile, si registra in Lombardia (8.908 detenuti a fine ottobre rispetto ai 8.980 presenti a fine settembre), Campania (oggi 8.092, un mese fa 8.103), Lazio (7.100 oggi, 7.157 il 30 settembre), Piemonte (erano 4.869, ora sono 4.773) Emilia Romagna (3.767 rispetto ai 3.802) e Veneto (3.085 rispetto ai 3.158 di un mese fa), la Sicilia vede aumentare le presenze nelle celle regionali. Il 30 settembre avevamo nelle carceri regionali siciliane 6.987 detenuti che oggi sono saliti a 7.009. La situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose. Amnistia e indulto da soli non bastano: serve una riforma strutturale dell’esecuzione della pena, come pure ha sottolineato il capo dello Stato Giorgio Napolitano nella sua lettera ai parlamentari di Camera e Senato lo scorso 8 ottobre sulla grave situazione penitenziaria del Paese. Donato Capece Segretario generale del Sappe ***

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presentata dal pd

Una mozione per combattere la povertà dei più piccoli Signor direttore, una mozione per combattere la povertà delle bambine, dei bambini e degli adolescenti che, come l’Istat ci ricorda, rappresenta una delle emergenze del Paese. In vista della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la mozione a firma (discussa in aula il 19 novembre) impegna il Governo a dotarsi di una strategia nazionale che preveda una pluralità di misure per contrastare le diverse manifestazioni della povertà che agisca su diverse dimensioni, anche sfruttando a pieno gli strumenti finanziari che l’Unione Europea mette a disposizione; ad elaborare un apposito piano di contrasto alla povertà minorile e giovanile; ad assumere iniziative per istituire un apposito Fondo nazionale cui possano accedere gli enti locali; ad assumere iniziative per rifinanziare in modo adeguato la legge n. 285 del 1997 «disposizioni per la promozione dei diritti e le opportunità dell’infanzia e l’adolescenza»; a prevedere misure e iniziative urgenti di sostegno all’educazione di minori e all’indigenza dei genitori; infine a favorire il consolidamento delle reti di associazioni di volontariato nell’ambito familiare che sviluppino legami solidali tra famiglie e tra le generazioni nella direzione del Welfare solidale e relazionale, fondato su un mix di risorse economiche e relazionali e a mettere a sistema tutte le sperimentazioni positive e le buone pratiche già esistenti in Italia. Scuvera, Iori, Zampa e Capone Deputati del Pd


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Sabato 16 Novembre 2013

COMMERCIO

Il Gasalasco Oglio Po lancia Slow Family Street

Centosessantasette negozi chiudono al giorno, 60mila l'hanno fatto nel corso dell'anno, in Italia. Da queste premesse è partita l'interessante serata organizzata presso Casa Lana di Vicomoscano, solitamente quartier generale del Listone, che martedì sera però si è aperta al Gasalasco Oglio Po, senza alcun “cappello” politico. Il progetto Slow Family Street, proprio per la sua componente fortemente innovativa (e per qualcuno utopica, forse), è stato spiegato partendo da lontano. Giancarlo Simoni, coadiuvato da Claudia Barbieri e da Michele Marchini, ha spiegato che nell'idea della Slow Family Street è forte la compenetrazione tra commercio del centro e mobilità sostenibile (meglio se ciclabile, anche se tale identità non è necessaria). «A Casalmaggiore abbiamo contato, sinora, 60-70 saracinesche chiuse - ha attaccato Simoni - o negozi che già annunciano la chiusura. Anche a Cremona si conta un buon 35% di vetrine vuote, dunque è un problema generale. Chiudono anche le banche, che si spostano e il commercio va fuori dal centro e vicino alla grande distribuzione. Pensiamo al piccolo negozio di alimentari o drogheria: negli anni '70 Casalmaggiore ne aveva 46, ora ne sono rimasti 2-3 al massimo». L'anno zero dei commercianti («Ma forse è già arrivato da un po'») si combatte, secondo Gasalasco, ascoltando i macro-trend, che i paesi nordici hanno adottato negli anni '70. Ma quali sono? «In primis la mobilità. Nel 2012 si è assistito al sorpasso delle bibiclette vendute rispetto ad auto e ciclomotori». Simoni non si è comunque detto favorevole alla chiusura totale del centro e alla sua trasformazione in isola pedonale: «Dobbiamo fare in modo che le auto non solo passino dal centro, ma che si fermino anche. Una delle idee è proprio la velocità limitata ai 30 km all'ora, che da tempo abbiamo lanciato. Noi non parliamo di strade vuote, ma di strade slow». Andiamo con ordine e torniamo ai macro-trend. «Il commercio parla di crollo delle botteghe. Il trend oggi parla di apertura dei mercati contadini, dei Gas, dei Des, dei Farmer o dei Market: si salta la grande distribuzione per non morire». Terzo macro-trend, il cibo: «Si inizia a parlare di biologico, un mercato diverso, in crescita, che ha avuto nel 2012 una crescita del 9%. E cresce il Km zero, perché anche il consumatore inizia a preoccuparsi di quanto sia sostenibile una produzione». Quarto, i trend sociali: «La gente ha iniziato a dire no, sono nati movimenti come il “no al biogas” o il “no alle autostrade”, esiste una petizione europea per i 30 km all'ora in centro, i social network hanno creato idee nuove, come la social street». Esiste anche un trend locale: «Gas, Ecofiera, Guerrilla Parking, Mensa a ko zero e bio: questi sono i traguardi raggiunti, per ora. Nel 2014 arriveranno lo spaccio dei prodotti sfusi bio a km zero e l'orto sinergico. Abbiamo iniziano a investire sulla qualità e sul locale». Ultimo trend, quello istituzionale: «Si sta parlando del Distretto del biologico Oglio Po, sei Gal si uniranno dando vita al Distretto di Economia Solidale e a livello legislativo la Lombardia sta incentivando mense a km zero, biologiche, puntando a incentivare prodotti locali anche sulla grande distribuzione». L’incontro si è chiuso con gli interventi di Costantino Rosa, noto agronomo del territorio, e dell'assessore al Bilancio del comune di Casalmaggiore Carla Visioli.

CASALMAGGIORE

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

Via gomme per 100mila euro Il furto compiuto da 7-8 persone la notte tra giovedì e venerdì presso Cova Gomme a Vicobellignano

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n furto con bottino che ammonta a circa 100mila euro è stato compiuto la notte tra giovedì e venerdì ai danni di Cova Gomme, azienda che si trova a Vicobellignano in zona Lamari. Ovviamente il bottino è rappresentato da parecchi prenumatici soprattutto per mezzi pesanti, che i ladri indisturbati sono riusciti a trafugare. Solo verso la fine dell'operazione alcuni di loro sono stati visti

mentre si accingevano ad abbandonare l'area, per questo le forze dell'ordine che stanno indagando sul reato valutano la possibile presenza di 7-8 malviventi. Un'operazione, la loro, fatta in grande stile: erano all'incirca le 2 di notte quando il gruppo di ladri si è portato al cancello elettronico dell'ingresso, ha scassinato il motore dello stesso, quindi aperto entrando nell'area con un tir, servito per caricare la refurtiva. Attraverso carrelli elevatori sono quindi riusciti a caricare sul

proprio (?) mezzo gomme per un valore appunto che si è presunto, nel corso del primo sopralluogo, in circa 100mila euro. E pensare che all'interno dell'azienda, precisamente in un capannone adiacente, si trovavano due impiegati, che stavano svolgendo il turno notturno, ma che non si sono accorti di nulla. E' stato proprio uno di loro ad uscire per un attimo e a vedere il tir che se ne andava, ben più carico di quando era arrivato. E ovviamente a dare l'allarme.

“Mauri” Scaglioni, un casalasco a X Factor Israele

Stasera in tv l’audizione del cantante, che dopo aver girato l’Europa oggi vive presso Tel Aviv: presenta Bar Refaeli

Nascita e crescita a Casalmaggiore, un cuore un po’ gitano, voce poliglotta, che ama cantare in italiano, inglese e spagnolo. Avrà anche l’X-Factor giusto? Inizieremo a scoprirlo soltanto stasera. Maurizio Scaglioni ha 32 anni e una bella famiglia: ora vive in un kibutz vicino a Tel Aviv, in Israele, è sposato con Liri e ha due bambini, Romeo (un anno e sette mesi) e Ada (quattro mesi). Stasera la sua prima sfida verso il mondo dello spettacolo pop sarà l’audizione per entrare al secondo step del programma: ne sono previsti tre (audition, boot camp, home visit), in Israele come in Italia perché il format è internazionale, prima di entrare in finale, ossia essere associato ad uno dei maestrigiudici della trasmissione e potere così competere tra i migliori dodici per il super premio, un contratto con una casa discografica. «Ebbene sì, tocca a me - spiega Maurizio, per tutti a Casalmaggiore conosciuto come “Mauri” - ed è già bello esserci. Per regolamento non potrò esibirmi con pezzi miei, ma con alcune cover. Non potrò nemmeno suonare, canterò e basta. Ma è un primo passo che voglio affrontare al massimo». Esibirsi davanti ad un pubblico, per Mauri, non è mai stato un problema. Lui ha girato prima l’Italia, poi

Un'immagine di Maurizio Scaglioni

l’Europa, infine il mondo. «Organizzavo concerti in piazza, partivo a piedi e poi strada facendo trovavo risorse. Più che di organizzazione, parlerei di improvvisazione. Sono partito da Casalmaggiore a 24 anni, lasciandomi alle spalle amici ed esperienze soprattutto in campo musicale. Ho suonato con lo “Zero” (Emanuele Piseri, ndr) da quando avevo 15 anni e onestamente spero di poterlo ritrovare presto. L’Italia? Un po’ mi manca, ho nostalgia e magari con Liri potremmo anche pensare di stabilirci lì».

Il Comune: a “La Baia” tutto regolare Aveva fatto discutere non poco la presenza di una piattaforma di cemento in piena golena a Casalmaggiore, in corrispondenza del locale “La Baia”, che si affaccia sul Po. E aveva mosso anche un’interpellanza da parte dei tre gruppi consiliari di minoranza, a firma di Carlo Gardani, Filippo Bongiovanni e Orlando Ferroni in merito alla mancanza dell’ok da parte della Commissione Paesaggistica sull’opera. Ora è arrivata la risposta del comune che si scusa dell’errore spiegando che la documentazione in merito, “pur se redatta da tempo, è rimasta inevasa”. I gestori de “La Baia” hanno fornito tale documentazione il 10 aprile 2013, precisando che l’opera è da considerare “provvisoria e precaria” in quanto “semplicemente appoggiata al suolo” e “realizzata con materiali cementizi lisci, facilmente lavabili e disinfettabili, non assorbenti e non tossici”. Da qui partono le considerazioni di Giorgio Lipreri, responsabile del servizio Urbanistica del comune di Casalmag-

giore. Nella sua risposta si specifica che l’opera “eseguita soprasuolo” con una planimetria di 13,50x15,50 metri, non necessita di autorizzazione paesaggistica perché rientra nell’articolo 149 che esclude “gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, di consolidamento statico e di restauro conservativo che non alterino lo stato dei luoghi e l’aspetto esteriore degli edifici”. Nel documento si specifica poi che la piattaforma è stata costruita su una superficie già priva di erba e livellata: i lavori dunque, dicono dal comune, non hanno portato a scavi o livellamenti forzati. L’ufficio tecnico precisa di non avere effettuato controlli durante i lavori ma spiega che “dopo la segnalazione dei giornali e del web ha effettuato un sommario sopralluogo” che avrebbe dimostrato che l’impatto ambientale dell’opera “è pressoché nullo”, in particolare perché la piattaforma è considerata “opera pertinenziale di edificio esistente”, dunque non sottoposta ad autorizzazioni.

La tua storia, però, vede Casalmaggiore esclusivamente come punto di partenza. «Ho viaggiato molto, spesso a piedi, ripeto. Sono stato in Spagna e in Danimarca, ho suonato per strada e nelle migliori piazze europee o lungo i passi marittimi. Un concerto che non dimentico, ad esempio, è quello a Vernazza, alle Cinque Terre, con spettatori improvvisati anche sui balconi delle case. Poi sono stato in Belgio, a Bruxelles, dove ho conosciuto Liri, poi ancora in Spagna, in Toscana e ora eccomi qui, in Israele». Ed eccoti a X-Factor. «E’ un passaggio, una prova. Quando inizi non puoi avere la presunzione di vincere. Il mio vero sogno è piuttosto continuare a fare concerti, magari proprio in Italia. Canto e scrivo canzoni in italiano, spagnolo e inglese e ho alle viste un album che sarà un mix di lingue, comunque vada a X-Factor». Dove Mauri avrà l’onere e l’onore conoscere la super top model Bar Refaeli, già ospite a Sanremo nel 2012, conduttrice del programma. E per chi da Casalmaggiore volesse fare il tifo? Per gli aggiornamenti vi rimandiamo al profilo facebook di Maurizio Scaglioni (“Mauri”, rintracciabile all’indirizzo https:// www.facebook.com/pages/Mauri/209469435895269) oppure su youtube digitando “Scaglioni Maurizio”.

Bibliocafé, per stimolare la lettura nei ragazzi GUSSOLA - “Biblio Cafè” è stato presentato ieri presso le scuole medie di Gussola e poi, a seguire, presso le medie di Cingia de’ Botti: al progetto hanno aderito l’Unione Municipia (Scandolara Ravara, Motta Baluffi e Cingia de’ Botti), Gussola, Martignana Po, Torricella del Pizzo, con le loro biblioteche, oltre alla Cooperativa Umana Avventura, che ha curato la pianificazione delle attività grazie al lavoro di Alessandro Portesani e Giuseppe Feraboli. Il progetto è articolato su più livelli, e più attività, per coinvolgere le scuole del Casalasco, e dei comuni che hanno aderito, e stimolare nei più giovani la voglia di leggere e di confrontarsi con i libri e le biblioteche, anche in forme accattivanti e innovative. Un progetto che è piaciuto talmente tanto alla Fondazione Cariplo da risultare l’unico finanziato in provincia di Cremona, con 75mila euro di fondi, ai quali si aggiungono 75mila euro di investimenti da parte dei comuni interessati. Alla presenza dei sindaci Marino Chiesa (che ha fatto gli onori di casa per Gussola), Gianmario Magni (Scandolara Ravara), Alessandro Gozzi (Martignana di

Po), Emanuel Sacchini (Torricella del Pizzo) e degli assessori Velleda Rivaroli (Scandolara Ravara) e Mara Viola (Gussola), oltre che di tutte le bibliotecarie coinvolte, l’Aula Magna delle medie di Gussola si è riempita di studenti. Il progetto si articola in tre fasi: “Everywhere – Fateci spazio in biblioteca” mira a fare entrare i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado in questo luogo, ripensato con iniziative un po’ diverse dal solito; “Torre di Babele” è rivolto ad adolescenti extra scuola dai 16 ai 22 anni, per aiutare a comprendere ed apprezzare, sempre in biblioteca, culture diverse; “Test the difference”, infine, coinvolgerà sempre gli studenti delle scuole medie aiutandoli a conoscere le varie forme della cultura, dalla cucina, alla musica, alla danza, alla lettura.


Casalmaggiore

Sabato 16 Novembre 2013

Casteldidone, Comune a costo zero Presentato il progetto con cui verrà soddisfatto l'intero bisogno energetico con il fotovoltaico

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n paese a consumo zero, capace cioé di sostenere il proprio intero fabbisogno di energia elettrica con l’utilizzo dei raggi solari. Il progetto è stato presentato ieri sera a Casteldidone, comune che si candida così a battistrada nella svolta ecologista nazionale. L’operazione in cantiere prevede la costruzione, in zone già individuate del territorio comunale, di 5 impianti fotovoltaici con utilizzo di moduli in silicio policristallino in grado, appunto, di soddisfare il fabbisogno energetico di tutte le utenze comunali, ossia illuminazione pubblica, municipio, scuola, eccetera. Il progetto è portato avanti dall’ingegner Lorenzo Stagnati e dall’ingegner Igor Ilardi di Studiorinnova, presenti all’incontro di ieri sera in via Mazzini 8 a Casteldidone. Il comune di Casteldidone, in linea con quanto previsto dal piano strategi-

Il progetto sull'area di Casteldidone studiato da Studiorinnova

co “20/20/20� (ridurre le emissioni di gas serra del 20%, alzare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili del 20%, risparmiare il 20% a livello ener-

getico, tutto entro il 2020 secondo il protocollo di Kyoto), sarà in grado di soddisfare il proprio fabbisogno semplicemente sfruttando l’energia prodotta

dagli impianti fotovoltaici. Questi avranno una potenza nominale complessiva di 74,47 kw e saranno in grado di ridurre l’emissione di anidride carbonica di 58mila tonnellate in un anno. L’energia che sarà prodotta in un anno sarà di circa 89mila kwh con conseguente risparmio economico. Risparmio che peraltro – altro particolare non di poco conto – sarà possibile richiedendo al Gestore dei Servizi Energetici la sola convenzione di Scambio Altrove (SSA), senza dover richiedere gli incentivi previsti dal conto energia. In buona sostanza l’energia prodotta ma non autoconsumata può essere rimessa in rete per essere poi riutilizzata al momento del bisogno: in questo modo anche le eccedenze non devono essere sperperate subito, ma possono essere accantonate ed utilizzate all’occorrenza. Grazie alla convenzione di Scambio Altrove saranno peraltro anche azzerati i costi di gestione di energia elettrica comunale.

Torchio: far conoscere le nostre eccellenze cavalcando l’Expo

Si è tenuto a Milano, in piazza Città di Lombardia presso la sede della Regione, l’evento legato al progetto di cooperazione DES - “Distretto di Economia Solidale”. Ha aperto i lavori la dottoressa Fiorella Ferrario, dirigente dell'assessorato all'agricoltura di Regione Lombardia, che ha portato il saluto dell'assessore Gianni Fava, in missione in Cina. E’ poi intervenuto Giuseppe Torchio, Presidente del GAL Oglio Po che con altri 6 GAL partecipa al progetto. Torchio ha introdotto i lavori di presentazione del distretto di economia solidale (DES), tratteggiando le fasi di un’offerta aggregata delle nostre eccellenze agro-alimentari, partendo da una ricerca effettuate dall'Università degli Studi di Milano con un'indagine approfondita sul campo con i produttori, coordinata dal prof. Giovanni Ferrazzi. La ricerca ha approfon-

dito le possibilità inerenti un'offerta coordinata dei produttori locali alle comunità, mense scolastiche, case per gli anziani e ristorazione aziendale. «In previsione di Expo 2015 Nutrire il pianeta – ha proseguito Torchio - bisogna stringere le fila per garantire qualità ai nostri concittadini e per fare conoscere le nostre eccellenze». Secondo il presidente del GAL Oglio Po il miracolo del Consorzio del Pomodoro, primo distretto a livello nazionale con la sigla “Pomi' è qui”, è la dimostrazione che la riconversione di una rete di piccole e medie imprese è una scommessa possibile, che si può estendere anche ad altri prodotti e filiere. Torchio si è poi rivolto alla nuova programmazione comunitaria perché voglia raccogliere le proposte dei sistemi locali. Le conclusioni dei lavori, aperti da una relazione della coordinatrice del GAL

Oltrepo Mantovano Carmelita Trentini e con interventi di Maria Chiara Bassi dell'ASL di Mantova, sono state tenute dal presidente del GAL Oltrepo Mantovano, Alessandro Pastacci, Presidente della Provincia di Mantova, che si è soffermato sul tema della cooperazione tra i vari GAL della Lombardia. A margine del convegno gli stand promozionali dei prodotti dai territori dei sette GAL, con la presenza per l'Oglio Po dei produttori: Dolce Follia (“ufela” di Calvatone e torrone Cremona, Calvatone), Tenca (salumi, Casalmaggiore), Bernuzzi (formaggi di capra, Solarolo Rainerio), Bresciani (vini, Rivarolo Mantovano), Ganda Amalia (mostarde, confetture e succhi), Cavalli Valter (verdura, frutte e trasformati). Erano inoltre presenti i prodotti di Iris Bio (farine e pasta, Calvatone) e Le Bine (miele, Acquanegra sul Chiese).

Poste: i servizi aumentano, ma i disservizi?

Interessante incontro con i dirigenti locali dell’azienda, che hanno risposto anche su code, ritardi e sul caso Piadena

SOLAROLO RAINERIO – In questo periodo di Poste Italiane nel casalasco si parla anche per una serie di casi che sono stati ripresi dai media locali: il grande ritardo nel recapito di alcune lettere, le code in certi uffici postali e in certi giorni, e il caso, segnalato proprio dal Piccolo, di Piadena, dove oltre 2000 cittadini sono stati chiamati dall’Amministrazione comunale a dimostrare di aver pagato vecchie sanzioni, una situazione scabrosa per la quale è stata incolpata anche Poste Italiane, per non aver comunicato i nomi delle persone che hanno regolarmente pagato. Anche per questo la presenza al Ristorante La Clochette di Solarolo del direttore dell’Ufficio Postale di Casalmaggiore Michele Vigliotti e del direttore di filiale Paolo Rufo è stata interessante. Per la verità i due, ospiti del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po, hanno impostato la relazione sul tema

che li coinvolge direttamente nell’azienda, vale a dire le innovazioni che coinvolgono l’ampliamento dell’offerta, che negli ultimi 15 anni ha riguardato conti correnti postali, polizze assicurative, investimenti finanziari e, più recentemente, anche telefonia mobile con Poste Mobili. L’ingegner Paolo Rufo ha elogiato l’opera di Corrado Passera, che da amministratore delegato di Poste Italiane ha avuto un ruolo fondamentale nell’opera di trasformazione dell’azienda, e nella formazione dei dipendenti: «Un’azienda che stava per portare i libri in tribunale ha oggi una situazione positiva, tanto da finanziare l’operazione Alitalia». Quindi ha snocciolato qualche dato: 7 milioni di conti in Italia di cui 21mila in provincia di Cremona, dove sono presenti 120 uffici». Al dottor Vigliotti è toccato rispondere in merito ai casi verificatisi a livello locale. In pri-

mis sulle code: «Sarebbe importante convincere i casalaschi ad un uso meno massiccio del contante. Anche così si eviterebbe il forte afflusso soprattutto in corrispondenza dei primi giorni del mese, quando si distribuiscono le pensioni». Quanto alla rotazione assai frequente dei postini, anche questo è un problema, hanno ammesso gli ospiti, che si cercherà di risolvere, ma i tempi sono cambiati e non si può più pensare al postino di paese che lavora nello stesso posto fino alla pensione. La chiusura e il ridimensionamento degli uffici periferici? Era una necessità economica, ovviamente, ma «nella nostra provincia è andata meglio che altrove e comunque gli orari di apertura sono pensati per garantire un ufficio comunque aperto nel raggio di pochi chilometri». Quando è stato chiesto del ritardo nella consegna di qualche lettera, la risposta è stata

Da sinistra Rufo, il presidente Stringhini, il prefetto Rosa e Vigliotti

che la colpa spesso è di chi compila male o in modo incompleto l’indirizzo. In ogni caso il recente caso della missiva recapitata dopo due mesi è dovuto alla volontà di effettuare ricerche che alla fine hanno raggiunto l’obiettivo, ma si tratta di casi limite. Infine, il caso Piadena: è vero che chi ha pagato, anche se non trovasse la ricevuta, può richiedere la documentazione alle Poste, ma non attraverso il nominativo, bensì ricordando l’ufficio, un lasso di tempo breve in cui ha fatto l’operazione,

l’importo pagato e il conto del beneficiario. La ricerca su un numero vasto di operazioni è comunque difficile, e va ricordato che in ogni caso la ricevuta va conservata per 5 anni. La Polizia Municipale di Piadena aveva “accusato” Poste Italiane di non aver fornito alcuni nominativi: per tutti i bollettini, hanno risposto i vertici locali delle Poste, vengono fornite informazioni elettroniche o cartacee. Basterebbe che i Comuni controllassero giornalmente gli accreditamenti che casi simili non si verificherebbero.

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DOMANI GIORNATA DEL CAVALIERE

Domenica 17 novembre, a Casalmaggiore, si terrà la Giornata del Cavaliere per la Solidarietà. Il programma inizia alle ore 9 con la Santa Messa presso il Santuario della Beata Vergine della Fontana, e proseguirà alle 10,30 nella Sala Consiliare del Comune di Casalmaggiore con l'incontro dei Cavalieri alla presenza del Sindaco e delle autorità. Aprirà la cerimonia il Presidente Provinciale, Cavalier Ufficiale Mario Vicini, che presenterà il secondo appuntamento annuale de “la Giornata del Cavaliere per la Solidarietà a Casalmaggiore”. A seguire il saluto della Responsabile della Sede Casalasca Cavalier Ufficiale Anna Maria Sarzi Sartori, del Sindaco Claudio Silla e delle autorità. Nell'occasione sarà consegnato un contributo a favore dell'A.I.L. alla Presidente Ines Bodini. La giornata si concluderà con il pranzo sociale aperto a soci, familiari, amici e simpatizzanti presso il Ristorante La Clochette di Solarolo Rainerio. La giornata sarà interamente allietata da un quartetto di professori di violino della scuola di Liuteria di Cremona. Come consuetudine, per agevolare la partecipazione, l'Associazione Provinciale dei Cavalieri mette a disposizione un pullman per i partecipanti all'evento di Crema e Cremona. La partenza è prevista da Crema alle ore 6,50 da piazza della stazione, da Cremona alle 7,50 da piazzale DICO (via Ghinaglia, 51) e alle 8 dal piazzale dei vigili (Porta Venezia).

NELL'EDICOLA STORICA LE OPERE Fino al 24 novembre l'edicola storica di piazza Garibaldi ospita gli esiti del corso Creativa-Mente, organizzato al Museo del Bijou per gli utenti del servizio CPS (Centro Psico sociale) di Casalmaggiore dell'Azienda Ospedaliera di Cremona. Il laboratorio è stato tenuto dal maestro Francesco Vitale e dalla operatrice didattica Chiara Storci, ed ha rappresentato una preziosa opportunità di confronto interpersonale e integrazione sociale. All'allestimento hanno contribuito l'operatore CPS Umberto Maiocchi ed alcuni utenti del servizio.

CONCORSO FOTO, GUSSOLA PREMIA GUSSOLA – Il Gruppo Comunale Aido Gussola onlus presieduto da Giovanna Favagrossa, col patrocinio della locale Biblioteca Comunale “Giancarla Assandri”, ha organizzato il 6° concorso fotografico per dilettanti, la cui premiazione si terrà domani, domenica 17 novembre, alle ore 16 presso il Salone Parrocchiale di Piazza Comaschi. Già oggi dalle 16 alle 19 verranno esposte le opere, così come avverrà domani (10-12 e 15-19) e lunedì (9-12).

“PAESAGGIO”, EVENTI COLLATERALI Proseguono le iniziative collaterali alla mostra “Il paesaggio che mi fu rubato”, in corso fino all’8 dicembre presso il Museo Diotti. Venerdì 22 novembre presso la Biblioteca di San Matteo delle Chiaviche alle ore 21 si terrà un incontro sul tema “L’immagine del paesaggio nelle raccolte del Museo Diotti di Casalmaggiore”, a cura di Valter Rosa.

TOMBOLATA AL CENTRO CULTURALE GUSSOLA - Nuovo appuntamento con la tombola stasera presso il Centro Culturale, dove il Circolo AuserInsieme invita i propri associati per le ore 21.


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Salute

Sabato 16 Novembre 2013

GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA d Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715.

Tumori gastrointestinali, grande successo per il convegno in Ospedale re delle vie biliari. Si è fatto il punto sugli aspetti più rilevanti per quanto riguarda la diagnosi clinica, strumentale ed istologica, la stadiazione, la terapia chirurgica e medica, con particolare attenzione agli elementi di novità (nuovi approcci diagnostici, nuove indicazioni, nuovi approcci chirurgici, nuovi marcatori biomolecolari, nuovi farmaci). Ogni aspetto è stato trattato nell’ottica della mutidisciplinarietà, necessaria per garantire ai pazienti percorsi di cura completi, adattati alle specificità della malattia.

Successo per il convegno svoltosi Il 14 novembre sul tema “Grandi dibattiti e controversie nei tumori gastrointestinali”. In provincia di Cremona la mortalità per tumore è tra le più alte della Lombardia soprattutto per quanto riguarda i tumori gastrointestinali. L’incontro nasceva dall’esigenza di approfondire le questioni più dibattute su queste patologie alla luce delle evidenze scientifiche più recenti. Le patologie neoplastiche analizzate durante il convegno sono: il tumore dello stomaco, i tumori del colon retto e il tumo-

CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

I nati pre termine sono sempre più numerosi: circa 40-45 ogni anno vengono ricoverati a Cremona

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

i celebra il 17 novembre la Giornata mondiale delle nascite premature, che a Cremona si è già svolta giovedì scorso, con una giornata di porte aperte. E' particolarmente importante sensibilizzare l'opinione pubblica su una problematica che negli ultimi anni è in forte aumento. «Si tratta di un tema importante, in quanto il fenomeno è in crescita, e nascono sempre più frequentemente bambini fortemente sotto peso» spiega il dottor Carlo Poggiani, direttore della unità di terapia intensiva neonatale dell'Ospedale di Cremona. «Basti pensare che nel 2001 i neonati al di sotto del chilo e mezzo ricoverati a Cremona erano 5, mentre negli ultimi anni vanno tra i 40 e i 45 ogni anno. Questo dipende anche dal fatto che molti dei ricoverati - circa il 40% - vengono da fuori provincia. Resta comunque il fatto che l'incidenza delle nascite pre termine è in crescita». Basti pensare che ogni anno nel mondo nascono pretermine circa 15 milioni di bambini, in Italia sono circa 5000 (circa il 7% delle nascite) e la prematurità è diventata la principale causa di mortalità infantile e di disabilità congenite sia nei paesi sviluppati sia in via di sviluppo. Quando un parto viene definito pretermine? «La gravidanza dura mediamente da 37 a 42 settimane. Quando il parto si verifica prima del compimento della 37a settimana di età gestazionale la nascita è considerata pretermine.

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

Nascite premature, fenomeno in crescita S

LEGA ANTIVIVISEZIONE

Alimentazione salutare senza proteine animali

Il Dottor Carlo Poggiani, direttore dell'unità di terapia intensiva neonatale dell'Ospedale di Cremona

Se la nascita avviene prima della 28a settimana di gravidanza è considerata estremamente prematura» Per quale motivo si verifica il parto pre-termine? «Vi sono dei fattori di rischio che possono incrementare la possibilità del parto pre-termine. Da un lato vi sono le condizioni del feto: sofferenza fetale, gravidanza multipla, anomalie congenite. Dall'altro vi sono delle condizioni materne che possono favorire la nascita prematura. Ad esempio l'età materna avanzata (oltre i 35 anni), lo stile di vita (fumo di sigarette anche passivo, alcool, abuso di droghe), la storia ostetrica pregressa puo influenzare una gravidanza successiva; patologie materne preesistenti o insorte durante la gravidanza: malattie croniche (diabete, ipertensione arteriosa, epilessia) malattie del sangue

Il Gruppo Lav (Lega antivivisezione) di Cremona organizza, per il 24 novembre - ore 17.30 presso il Forum del Volontariato, in via Speciano, 2 - un momento conviviale di discussione e confronto aperto a tutta la popolazione. Tema della serata sarà l'alimentazione. La dottoressa Paola Chiari, dietista, presenterà i benefici di un'alimentazione salutare ed

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

Gentile Naturopata buongiorno, ho sentito dire che il fior di loto può essere usato come anti età, ma non sono riuscita a trovare il modo di saperne di più e allora ho pensato a lei, perché leggo da sempre la sua rubrica perché mi piace molto come scrive e quello che scrive. Complimenti vivissimi. Licia Il fior di loto, simbolo di purezza e vitalità, non è solo un meraviglioso fiore ornamentale che schiude le sue corolle in estate, ma è anche una pianta dalle straordinarie proprietà terapeutiche. Le virtù del loto bianco sono conosciute ai guaritori orientali e ai medici cinesi, che lo coltivano da millenni, classificandone le proprietà, sperimentandone l'efficacia in ogni sua componente, dai semi

(anemia), infezioni materne (CMV, Toxplasmosi), malattie mentali. Poi ci sono bambini che nascono a termine ma che sono comunque sottopeso». Come vengono trattati i bambini pre-termine? «Se la prematurità è di 36 settimane non è necessaria la terapia intensiva neonatale, ma è sufficiente lasciare il bambino nel nido, tenendolo sotto osservazione, in quanto sarà più delicato degli altri. Per i prematuri dalla 35esima settimana in giù è invece necessario il ricovero nell'unità di terapia intensiva neonatale. Appena nasce un bambino prematuro viene posto in incubatrice per garantire il controllo della temperatura e ricostruire artificialmente l'utero della mamma; si posiziona all'interno del “nido” realizzato con materiali morbidi e gli si fa indossare il cappellino e dei piccoli abiti

alle foglie. La pianta è apprezzata per le proprietà febbrifughe, cardiotoniche e per la capacità di migliorare la circolazione, in particolare quando fa caldo. Ogni componente del fiore ha una funzione specifica, che andremo a vedere (in breve): il seme contiene un particolare enzima che impedisce il deterioramento delle proteine, per questo i suoi semi sono considerati antiossidanti. Dai petali si ricava un olio lenitivo, che aggiunto all'acqua del bagno, aiuta a far sparire la fatica di una giornata. Le foglie e le radici sono ideali per contrastare l'azione del caldo, in particolare l'infuso di foglie smuove le tossine liquide responsabili della stasi circolatoria e della ritenzione idrica, mentre maschere o impacchi di radice grattugiate, proteggono la pelle da arrossamenti e macchie

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

che servono a creare il senso di contenimento e i limiti del proprio corpo». Di cosa hanno bisogno questi neonati? «A causa dell'immaturità, questi bambini hanno bisogno di monitoraggio continuo delle funzioni vitali, per cui i genitori vedono dei sensori collegati ad apparecchiature; e nel caso in cui non siano in grado di alimentarsi autonomamente necessiteranno di tubicini per l'infusione per via venosa di miscele di nutrimenti. Se il bambino non è in grado di respirare autonomamente possono essere necessarie delle mascherine o delle nasocannule per mantenere una pressione positiva continua nei polmoni durante tutto il ciclo respiratorio, ma nei casi più gravi il bambino viene intubato e collegato ad un respiratore automatico».

equilibrata priva di proteine animali, mentre i volontari illustreranno l'impatto animale ed ambientale causato da una alimentazione umana a base carnivora. Per l'occasione sarà possibile gustare vari piatti vegani preparati dalla chef Felicia Sguazzi che spiegherà il metodo di preparazione. L'ingresso è libero e aperto a tutti.

“L’efficacia delle tecniche di riabilitazione psichiatrica”: convegno il 20 novembre Mercoledì 20 Novembre dalle 9 alle 17, nell’aula magna dell’Ospedale di Cremona, si terrà un convegno dal titolo “L’efficacia delle tecniche di riabilitazione psichiatrica: dall’assessment alla recovery”. Responsabile scientifico dell’evento è Roberto Poli del Dipartimento di salute mentale di Cremona diretto da Antonino Minervino. Il convegno ha la finalità di approfondire il tema della riabilitazione in psichiatria, focalizzando l’attenzione su tecniche innovative e strutturate, atte a miRoberto Poli gliorare il funzionamento socio-relazionale e lavorativo del paziente affetto da disturbi mentali gravi. Per una riabilitazione non generica, ma specifica e individualizzata sui deficit e sui bisogni del paziente. L’Area riabilitativa della Psichiatria di Cremona da anni collabora con l’Università di Brescia al-

la ricerca e all’applicazione di tecniche specifiche di riabilitazione cognitiva, da anni riconosciuta come un intervento necessario per poter agire su altri livelli riabilitativi. Il Convegno vedrà la partecipazione di numerosi relatori esperti in questo specifico settore. Ci sarà Antonio Vita, docente di Psichiatria dell’Università di Brescia e presidente dalla Società italiana di Riabilitazione Psicosociale (Sirp) che ha patrocinato l’evento, e autore del libro appena pubblicato “La riabilitazione cognitiva della schizofrenia”. Testo alla cui stesura hanno collaborato riportando l’esperienza clinico-riabilitativa cremonese, anche Roberto Poli, responsabile del Spdc e Amedeo Mainardi psicologo e coordinatore delle attività riabilitative del Centro Diurno di Cremona.


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Taccuino

Sabato 16 Novembre 2013

numeri utili Cremona

Via Livrasco, via cà del Binda Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre

Via del Maris Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 febbraio 2014

Via Boschetto Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre

Via Milano (Cavatigozzi) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 21 Dicembre

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881

Via Persico Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre

Piazza Giovanni XIII Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 15 Novembre

Via Mantova Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 22 Novembre

Via Bottani Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Novembre

CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881

Via Morbasco Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 8 Novembre

VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233

• Via del Maris - cantiere per la ristrutturazione della fognatura e della condotta dell'acqua potabile (Fine prevista: 28 febbraio 2014). • Via Livrasco, via cà del Binda - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine prevista: 30 novembre). • Via Persico (zona Maristella) - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine prevista: 30 novembre).

• Via Morbasco - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione gas metano. (Fine prevista: 29 novembre). • Via Boschetto (tratto da via Aglio a tangenziale) - cantiere per la realizzazione dell'allaccio alla rete di distribuzione gas metano. (Fine prevista 30 novembre). • Via Milano località Cavatigozzi - cantiere per la ristrutturazione della linea dell'illuminazione pubblica. (Fine prevista: 21 dicembre).

• Via Mantova (sovrappasso FFSS) - Cantiere per la ristrutturazione della linea dell'illuminazione pubblica. (Fine prevista 22 novembre). •Via Bottani - Cantiere per la ristrutturazione della fognatura e della condotta del gas metano. (Fine prevista: 20 novembre). •Via Livrasco, via cà del Binda - Cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine prevista: 30 novembre).

OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Sabato 16 novembre

Domenica 17 novembre

Lunedì 18 novembre

MArtedì 19 novembre

i mercati agricoli - TABELLA AGGIORNATA A VENERDI’ 16 NOVEMBRE 2013 (Fonte: Coldiretti Cremona) PRODOTTO

UNITA’ DI MISURA

CREMONA (6 novembre)

Tonn.

190-197

Tonn.

182-184

SEMI di SOIA Nazionale

Tonn.

n.q.

423-428

430-433

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

Tonn.

181-188 189-193

n.q. 210-212

(Fino a 65) 208-212 (Fino a 70) 213-218

FRUMENTO tenero buono mercantile GRANOTURCO ibrido naz.14% um.

Tonn.

MANTOVA (7 novembre)

BOLOGNA (7 novembre)

211-2012

197-201

193-198

195-196

181,5-184,5

187-191

Triticale n.q. Sorgo 197-199

Cereali Minori CRUSCA Alla rinfusa

MILANO (5 novembre)

(58/60) 193-195 (62/64) 201-205

Sorgo: 177-181

UNITA’ DI MISURA

CREMONA

(6 novembre)

Montichiari MANTOVA (8 novembre) (14 novembre)

MODENA

(11 novembre)

vacche Frisone 1ª qualità peso vivo

kg.

P.v. 0,99-1,13 P.m. 2,25-2,45

0,80-1,00

Da macello 0,95-1,05

vacche Frisone 2ª qualità peso vivo

Kg.

P.v. 0,74-0,86 P.m. 1,75-2,00

0,60-0,70

0,73-0,83

vacche Frisone 3ª qualità peso vivo

kg.

P.v. 0,45-0,55 P.m. 1,15-1,35

0,30-0,40

0,51-0,61

kg.

P.m. 2,30-2,85

1,10-1,15

1,31-1,48

0,80-1,00

(1° q. 56/60 kg) 0,90-0,90

(da 46 a 55 kg) 1,20-1,40

(45-55 kg) 1,25-1,50

3,00-4,00

3,00-4,00

3,40-4,00

(pregiate 70 kg) 3,79-4,38

MANTOVA (14 novembre)

MODENA (11 novembre)

Pastorizzato 3,30 Centrifuga 3,85

3,00

Zangolato di creme X burrificaz. 2,70

n.q.

--

n.q.

PARMigiano REGGIANO 12 mesi 8,90-9,30

Manze scottone 24 mesi Vitelli Baliotti Vitelli Baliotti p.vivo (50-60 kg) pie blue belga

kg. kg.

Vitelloni femm. da macello pez. nere (kg. 450-500) p.v. 1,40–1,55 pm 2,70-3,00

Tonn.

160-162

147-148

159-162

FIENO Maggengo Agostano

Tonn.

165–185 loietto: 165–185

133-163 fieno di erba med: 200-210

Medica fienata 2° t. in campo 175-180

PRODOTTO

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

98-105

Paglia di frum. casc. 75-80

BURRO pastorizzato

kg.

3,75

kg.

(dolce) 5,45-5,60

5,40-5,55

kg.

(piccante) 5,65-5,90

5,60-5,85

7,35-7,55

7,10-7,35

7,40-7,60

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m 10,30-10,70

7,90-8,10

8,00-8,65

8,30-8,50

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre 11,65-12,50

PRODOTTO

UNITA’ DI MISURA

105-115

MANTOVA (14 novembre)

MODENA (11 novembre)

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

3,650

3,610

3,640

PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi

2,560

CREMONA MILANO (14 novembre) (11 novembre)

SUINI Lattonzoli locali

15 kg

SUINI Lattonzoli locali

25 kg

2,590

2,610

2,520

SUINI Lattonzoli locali

30 kg

2,350

2,350

2,230

SUINI Lattonzoli locali

3,630

120-121

PRODOTTO

2,270

40 kg

1,970

1,960

1,870

1,910

Suini da macello

156 kg

(da 145 a 160 kg) 1,530

n.q.

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,330

Suini da macello

176 kg

(da 160 a 180 kg) 1,600

n.q.

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1, 390

Suini da macello

Oltre 176 kg

(oltre 180 kg) 1,560

n.q.

n.q.

(da 11,4980 kg) 1,374

GRANA scelto stag. 9 mesi GRANA scelto stag. 12-15 mesi

UNITA’ DI MISURA

kg.

kg.

CREMONA MILANO (13 novembre) (12 novembre)

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono, per la “Granaria”, il martedì (comparto dei cereali e derivati). Per la zootecnia da latte si porta come riferimento anche Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mercato di Bologna, che con la Granaria di Milano fa da riferimento per i cereali, quota il giovedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.

Mercoledì 20 novembre


Cultura&Spettacoli Giorgio Canali questa sera in concerto

Giorgio Canali (chitarrista dei Cccp, Csi, Pgr) con il suo nuovo progetto acustico “Giorgio Canali & Rossotiepido”. Il concerto inizierà alle 20.30 e verrà aperto dai giovani cantautori selezionati per lavorare insieme ai relatori durante il workshop.

Stasera presso il presso il Teatro Monteverdi è in programma il concerto di chiusura de “La città della canzone”, laboratorio sulla canzone d’autore che si è svolto a Cremona dall’11 al 15 novembre. Sul palco si esibirà, come ospite speciale della serata,

Venerdì prossimo (alle 21) fa tappa al Ponchielli il tour del popolare cantante romano

A teatro sotto casa con le canzoni di Max Gazzè Risate a Castelleone con Giovanni Vernia

Un protagonista della comicità televisiva sul palco del Teatro del Viale - Sala Giovanni Paolo II di Castellone. Il 30 novembre alle ore 21 è in programma “Giovanni Vernia (live) a teatro”, con il mattatore da anni della fortunata trasmissione televisiva “Zelig”, spettacolo che racchiude ogni aspetto della sua verve comica. Dai monologhi in cui Giovanni si racconta in modo esilarante, ai personaggi, all’improvvisazione. Il pubblico non è un semplice spettatore, ma viene coinvolto fin dall’inizio dello spettacolo in gag, canzoni e interazioni. E’ uno spettacolo studiato appositamente per una bella serata all’insegna del divertimento. Non mancheranno ovviamente le acclamate imitazioni di Fabrizio Corona (nella foto), definita da Repubblica.it un “must” e di Marco Mengoni, a cui però se ne aggiungeranno molte altre che lasceranno il pubblico sorpreso per la capacità di trasformismo di Giovanni. Per i nostalgici non mancherà il fantastico Jonny Groove con la sua parodia del popolo della notte e il tormentone “Essiamonoi, essiamonoi…”. Laureato ed ex responsabile marketing di un’azienda americana, Giovanni Vernia ha sempre coltivato la passione per il palcoscenico e la comicità intelligente. Un amore che gli ha regalato la ribalta con Zelig e la grande popolarità, sino alla realizzazione del film “Ti stimo fratello”. Per la prenotazioni dei biglietti: 0374-350944 348-6566386 - biglietteria@teatrodelviale.it (la sera dello spettacolo la biglietteria sarà aperta dalle 19.30 presso il teatro).

C

dalla redazione

resce l’attesa per il concerto di Max Gazzè, in programma al Teatro Ponchielli venerdi 22 novembre (alle ore 21). Eclettico, ironico, musicista e compositore raffinato, Max Gazzè, dopo lo straordinario successo del “Sottocasa tour”, reinventa ora il suo repertorio vestendolo di un nuovo abito, consono all’eleganza, all’intimità e alla bellezza dei più importanti teatri italiani. Nel nuovo tour teatrale “A teatro sotto casa” – affiancato dalla sua band storica e da un quartetto d’archi - Max rivisiterà il suo intero repertorio: dopo un set acustico, con arrangiamenti morbidi incentrati sulle sonorità delicate degli archi, ci sarà l’esplosione finale con tutti i pezzi storici, da “Cara Valentina” a “Una musica può fare”, passando per il “Timido ubriaco” e “Il solito sesso”. Infaticabile e sorprendente come sempre, Max continua così la sua sperimentazione musicale, poetica ed artistica premiata dalla critica.

In occasione della tappa di Pescara, infatti, il cantautore romano ha ricevuto il Premio parole e musica “Torri Camuzzi 2013” all’interno del-l’undicesima edizione del Festival delle Letterature dell’Adriatico. Premio

giunto alla terza edizione, dopo quella del 2011 vinta da Francesco Baccini e del 2012 da Simona Molinari. LA SCHEDA Nato a Roma il 6 luglio del 1967, Max Gazzè si è trasferisce giovanissimo in Belgio, dove ha

frequentato la Scuola Europea. Sin da giovanissimo ha studiato pianoforte e a 14 anni si è dilettato già con il basso ed è rientrato a Roma nel 1991. Nel 1994 è escito il suo primo album, “Contro un’onda del mare”, che ha portato in edizione acustica ai concerti di Franco Battiato. Da quel momento la sua carriera è decollata. Nel 2010 ha esordito al cinema nel film diretto da Rocco Papaleo, “Basilicata coast to coast” per il quale ha firmato anche la colonna sonora: la canzone “Mentre dormi” si è aggiudicata il David di Donatello come miglior canzone originale. CURIOSITA’ La canzone “Sotto casa” è nata dall’incontro del cantante e di suo fratello Francesco con due testimoni di Geova che una mattina hanno suonato alla loro porta. Successivamente si sono immaginati le loro reazioni le volte che nessuno gli ha aperto la porta. I biglietti per il concerto del Ponchielli sono in vendita alla biglietteria del teatro e online sui siti www.ticketone.it e www.vivaticket.it

Tre pittori lodigiani espongono le loro opere a Corte de’ Frati

Fino 30 novembre, presso la sala Polifunzionale di Corte de’ Frati, si tiene la mostra collettiva dal titolo “Volti svelati”. Nell’ambito della rassegna “Arte a Corte”, promossa dall’associazione Co.Libri e patrocinata dall’amministrazione locale, espongono tre artisti lodigiani: Valentino Ciusani di Codogno, Daniela Bricchi di Casalpusterlengo e Mauro Sesini di San Martino Pizzolano. L’esposizione propone una serie di ritratti eseguiti secondo una sensibilità moderna. Infatti, seppure il ritratto come opera d’arte ha un’origine antica – si pensi all’importanza avuta nella rappresentazione del volto nelle società

arcaiche, seppure con le dovute eccezioni – la “storia” della ritrattistica vede l’evoluzione di questo genere, sia dal punto di vista dei significati, da quelli legati al ricordo di una persona scomparsa, i cosiddetti “ritratti votivi”, a quelli che raffigurano la “vanitas”, nel senso propriamente latino del termine, sino a quelli che afferiscono, variamente, alle più diverse finalità meta-rappresentative. “Un universo in continua espansione”, verrebbe da dire, in cui figurano artisti che, a qualsiasi altezza cronologica e culturale, hanno riprodotto il volto umano attraverso tecniche alquanto varie; anzi, forse con tutte le

tecniche possibili: da quelle primordiali sino alle moderne tecniche digitali, che si avvalgono della multimedialità. Di tutta questa lunga “tradizione in divenire”, i tre artisti lodigiani sembrano avere conoscenza, dal momento che non si limitano a “raffigurare” dei visi, ma cercano di coglierne la spiritualità più profonda, la “chiave d’accesso”, cercando insomma di dipingere persone vere, autentiche. Ciò viene confermato anche dalla scelta di raffigurare anche personalità di rilievo, come il cantautore Paolo Conte o la poetessa Alda Merini, autrice di capolavori letterari come la silloge “Vuoto d’amore”.

Scontrini e fatture protagoniste lunedì sera Poesie in dialetto

Ospite del Caffè Letterario è Giuseppe Bortolussi (Cgia di Mestre) che parla del suo libro di Tiziano Guerini

Giuseppe Bortolussi

Dopo la storia della presenza agostiniana a Crema, ora altri tre appuntamenti sono dedicati all’Osservanza agostiniana. Oggi alle ore 16 nella saletta Angelo Cremonesi del Museo Civico di Crema, centro culturale S. Agostino di piazza W. De Gregory a

Torna il Caffè Letterario lunedì 18 novembre alle ore 20.45 al San Domenico con Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre e autore del libro “Evasori d’Italia” (ed. Sperling & Kupfer). L’intervista sarà curata da Stefano Righi, giornalista economico del Corriere della Sera. Non mancheranno le incursioni musicali satiriche dell’attore Alberto Patrucco con Daniele Caldarini al pianoforte e Francesco Gaffuri al contrabbasso. “Scontrini e fatture non salveranno l’Italia”: è la provo-

catoria tesi di Giuseppe Bertolussi che mette in guardia dai rimedi apparentemente semplici. «La lotta all’evasione fiscale è uno dei temi caldi di cui il nostro governo si sta occupando. Nel frattempo si alzano, con sempre maggior forza, le voci dei fautori di una “soluzione miracolosa”, ovvero la creazione di un sistema - definito “contrasto di interessi” - che ponga in competizione chi, non emettendo fattura, evita il pagamento delle imposte (il fornitore) con chi potrebbe ricavare da quella stessa fattura una diminuzione del pro-

prio carico fiscale (il cliente). Ma attenzione alle «bufale” - ammonisce il segretario della Cgia di Mestre in realtà dove questo sistema è stato introdotto non ci sono stati risultati positivi e, al contrario, l’evasione fiscale non è diminuita, mentre sono aumentati i costi amministrativi per Stato. Il problema non risiede nella ricevuta fiscale o nello scontrino non emessi e un’equa tassazione non si ottiene demonizzando il piccolo artigiano, il commerciante o il professionista. Così facendo si rischia una sola cosa: distogliere l’attenzione dai veri problemi”.

Appuntamenti dedicati all’Osservanza agostiniana

Crema, “Arte, iconografia, architettura, urbanistica agostiniane” con relatori Cesare Alpini, Ester Bertozzi e Walter Venchiarutti. poi gli altri due

appuntamenti: sabato 23 novembre “La bibliografia e la biblioteca degli Agostiniani a Crema” con Daniela Roinchetti e Vittorio Dornetti; sabato

30 novembre “Uomini e donne, laici e religiosi dell’Osservanza agostiniana in Lombardia” con Elena Benzi e Walter Venchiarutti.

“Teatri del tempo presente” Torna venerdì “Abitare la casa”

Terzo e ultimo prestigioso appuntamento della rassegna interregionale “Teatri del tempo presente”, venerdì 22 novembre alle ore 21 al Teatro San Domenico di Crema con “Rock Rose Wow” performance di danza contemporanea e di ricerca, selezionata dalla Regione Piemonte; coproduzione “Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Lavanderia a Vapore centro di eccellenza per la danza di Collegno, Balletto dell’Esperia, Mosaico Danza, Electa Creative Arts”. Coreografia di Daniele Ninarello, drammaturgia di Carlotta Scioldo, musiche di Mauro Casappa. Interpreti: Annamaria Ajmone, Marta Ciappina e Daniele Ninarello. Analizzando le diverse prospettive il tema della corsa alla realizzazione di sé, lo spettacolo riflette sulle molteplici personalità che si formano in noi, tutte differenti, e sulle infinite potenzialità sigillate e perse nel tempo. Il tentativo è quello di indagare il territorio dell’anima per tradurre nel corpo e sulla scena il “tutto ciò che si può”.

Si apre nella sala Agello della Cittadella della Cultura di Crema – in piazza W. De Gregory - venerdì 22 novembre (inaugurazione ufficiale sabato 23 novembre alle ore 17) la 2ª edizione della mostra “Abitare la casa – innovazione e creatività” curata dalla Pro Loco di Crema. Curata dall’architetto Silvia Bongioli, consigliere della stessa Pro Loco, la mostra raggruppa 13 espositori del settore della casa – dall’arredo, alla illuminazione, ai tappeti ecc. – che presentano i loro prodotti in un momento di particolare difficoltà per produttori, commercianti e clienti. E’ quello che sottolinea il presidente della Pro Loco, Luigi Ferrigno:

«La finalità della mostra è quella di contribuire a valorizzare il vasto mondo dei produttori, commercianti ed artigiani che si occupano del settore della casa, che per la sua ampia articolazione di prodotti, potrebbe essere quello da ci partire per rilanciare complessivamente l’economia». CAI Il Club Alpino Italiano, sezione di Crema organizza nei locali della propria sede di via Franco Donati 10 a Crema per questa sera alle ore 21 (ingresso libero) un incontro di presentazione e commento sullo “Sri Lanka”, isola splendente dell’oceano Indiano. Filmato e commento di Valeria Pellegrini.

in sei volumi

«Con l’intento di completare, integrare ed aggiornare le pubblicazioni e gli studi sui poeti dialettali cremaschi… ho pensato che fosse opportuno riproporre ai cultori ed agli amanti del nostro dialetto, nuovi strumenti di consultazione e di approfondimento»: così la prefazione di Filippo Rota – che ne è lo sponsor come “Immobiliare Francesca” (gli altri sono “Comune di Crema”, “Popolare Crema per il Territorio” e “Lion Club Crema Host”) – che presenta un’opera in due bei volumi per la stampa di Arti Grafiche di Crema, dal titolo “Profilo della produzione poetica contemporanea in dialetto cremasco (dal Pesadori ai nostri giorni)”, 270 poesie per 36 autori che Carlo Alberto Sacchi, che ne è il compilatore, presenta “quasi un viaggio attraverso quella che sorprendentemente si dimostra essere una vera e propria, nonché ricca – per quanto piccola – letteratura”. A questi primo corposo volume si affianca il “Vocabolario del dialetto di Crema con premessa morfologica” di Luciano Geroldi, già edito nel 2004 ed esaurito, ed ora riproposto in una nuova e bella veste tipografica. I due volumi raccolti in un bel cofanetto vengono ufficialmente presentanti alla città questa sera alle ore 17.30 presso la sala Pietro da Cemmo al Museo Civico di Crema, piazzetta W. De Gregory, per essere poi disponibili nelle librerie di Crema.


SPORT

lo lettere@ilpiccologiornale.it

Al Crema ora serve una scossa

ECCELLENZA

Travolto 5-1 dal Cavenago, il Crema è sprofondato in zona playout. Serve una scossa: arriverà domani al Voltini con il Ciserano? Boccata di ossigeno, invece, per la Rivoltana che con Cassani ha piegato il Base 96 e domani cerca conferme con l’Ardor Lazzate.

Responsabile Fabio Varesi

CLASSIFICA (10ª GIORNATA) Sondrio 24; Ciserano 22; Galbiatese 19; Trevigliese 17; Ardor Lazzate 16; Real Milano, Cavenago 15; Mariano, Fanfulla 14; Verdello 13; Desio 12; Crema 11; Cisanese 9; Rivoltana, Base 96 7; Villa d’Almè 5.

Cremo senza alternative ai tre punti

La sosta è servita ai grigiorossi per riordinare le idee dopo la pesante sconfitta con la Pro Vercelli (la 4ª stagionale)

M

di Matteo Volpi

entre l’attenzione dei cremonesi sarà rivolta soprattutto alla Nazionale di rugby, di scena domani sul terreno dello “Zini” (di cui saranno poi da verificare le effettive condizioni…), la Cremonese proverà a farsi perdonare delle ultime mediocri uscite allo stadio Olimpico di San Martino. Un terreno difficile, sul quale tuttavia Torrente e i suoi ragazzi dovranno fare di tutto per portare a casa i tre punti. La sosta ha fatto sbollire gli spiriti più bollenti e chiarito in parte le idee ad una squadra che è costantemente alla ricerca di se stessa. In questo senso, staremo a vedere anche se il ritiro effettuato in questi ultimi giorni a Rimini darà i frutti sperati. Sulla carta la gara si presenta decisamente alla portata: il San Marino fino ad ora ha totalizzato solo dieci punti, ma sul terreno amico ha perso solo due gare… per assurdo una meno dei grigiorossi, sconfitti invece per tre volte allo “Zini”. La compagine guidata da De Argila, infarcita di giovani e fortemente rivoluzionata in estate, vanta fino ad ora uno dei peggiori attacchi del girone con solo sei reti siglate e una delle due peggiori difese (15 reti incassate alla pari del SudTirol). Numeri a parte, questa Cremonese non ha già più scusanti. Non siamo nemmeno a

PRIMA DIV. 9ª GIORNATA Carrarese-Savona

1-4

Como-Pro Patria

0-0

Cremonese-Pro Vercelli

0-1

Pavia-Lumezzane

2-2

San Marino-AlbinoLeffe

1-0

Unione Venezia-Reggiana

2-1

Virtus Entella-Feralpi Salò

2-2

Vicenza-SudTirol

3-1

CLASSIFICA GIRONE A

LEGA PRO Per invertire la rotta è indispensabile vincere domani sul campo di un non irresistibile San Marino PROMOZIONE

La Casalese creca conferme alle Terme

Pro Vercelli 21 Virtus Entella 21 Savona 16 U. Venezia 16 Cremonese 15 AlbinoLeffe 13 Lumezzane 12 Feralpi Salò 11 Como 11 Vicenza (-4) 11 Reggiana 10 San Marino 10 SudTirol 9 Pro Patria (-1) 7 Pavia 6 Carrarese 5

IL PROSSIMO TURNO (16-11 H 14.30) AlbinoLeffe-Como, Lumezzane-Vicenza, Pro Patria-Carrarese, Pro Vercelli-Pavia, Reggiana-Virtus Entella, San Marino-Cremonese, Savona-Unione Venezia, SudTirolFeralpi Salò. fine novembre, d’accordo, ma serve una forte inversione di tendenza, percepibile solo ed esclusivamente con un risultato pieno su uno dei campi più alla portata del girone. Quanto alla probabile formazione, Torrente dovrà fare a meno dello squalificato Loviso, che fino a questo momento non ha saltato neppure una gara, ma recupera i difensori Giorgio e Bergamelli. A

Un’immagine della sfida della scorsa stagione (foto © Ivano Frittoli)

centrocampo, però, si segnala l’importante rientro di Palermo, autentico tutto fare che potrebbe fornire nuova verve ad una mediana in cui toccherà a Baiocco il ruolo di metodista davanti alla difesa. In avanti, scommettiamo sul rientro dal primo minuto di Elvis Abbruscato, che rimane elemento di rango, nonostante qualche discussione con Torrente, oltre

che attaccante in grado di fare reparto da solo. Brighenti, invece, più adatto a subentrare a partita in corso, partirà dalla panchina. Sugli esterni offensivi spazio a Casoli e Carlini. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Galli; Abate, Caracciolo, Bergamelli, Visconti; Armellino, Baiocco, Palermo; Casoli, Abbruscato, Carlini. All.: Torrente.

Pergolettese sempre nelle parti nobili della classifica. Posizione da difendere oggi sul campo del Bassano

L’umiltà e il lavoro spingono in alto i gialloblu di Tiziano Guerini

Per le attuali potenzialità della Pergolettese, quella giocata con il Monza e terminata con la vittoria netta dei gialloblu per 2-0, è stata la partita perfetta. Un primo tempo di buona pressione, senza pungere veramente, ma con quattro fiammate nei primi 15 minuti che hanno convinto il Monza a pensare più a difendersi, che ad attaccare. Al 10’ bel tiro di Tacchinardi da fuori area, al 12’ è Bertazzoli a calciare di poco a lato sulla sinistra del portiere avversario e al 13’ è Esposito a impegnare il numero 1 del Monza con una velenosa palla alta. Infine, ancora Bertazzoli quasi a colpo sicuro e grande parata d’istinto di Castelli. La nota positiva – che verrà confermata nella ripresa – è che si fanno vedere finalmente al tiro anche gli uomini di centrocampo. Tanto premere si concretizza subito all’inizio della ripresa: corre il 4° minuto quan-

Bardelloni festeggiato dopo il gol

do in una bella azione di rimessa, fugge Bertazzoli sulla destra, palla al limite dell’area a Bardelloni che con una giravolta si libera e spara in gol. Vantaggio meritato. Adesso tocca al Monza premere e lo fa senza impensierire troppo la forte difesa del Pergo. Anzi, fatalmente scoprendosi. E così al 13’ Esposito, dopo un batti e ribatti in area, calcia un bel tiro che esce di poco sulla destra della porta del Monza. E’ solo la prova generale, perché al 24’ lo stesso Esposito concede il bis e

colpisce in gol di testa dopo che Bertazzoli era stato bravo ad aver creduto ad una palla che sembrava essere destinata sul fondo. Finalmente un gol da un centrocampista, per quanto in un ruolo in posizione avanzata. La reazione del Monza si spegne al 28’, quando, su un colpo di testa ravvicinato, Grandi compie la miglior parata dell’incontro. La partita perfetta, si diceva. Il principale motivo? Finalmente un centrocampo che riesce a spingere e non solo a difendere e che sa

anche prendersi la responsabilità di tirare in porta; lo stesso Jovine, sempre un po’ timoroso all’inizio, pare acquistare sempre più convinzione partita dopo partita ed anche stavolta il suo secondo tempo è stato migliore del primo. Unica pecca sfortunata della partita la squalifica di Scietti per somma di ammonizioni. Ora avanti con il Virtus Bassano (attenzione, si gioca oggi alle ore 14.30) , che è secondo in classifica con 21 punti e con precedenti in Prima Divisione. Un buona squadra che viene dal quarto posto ottenuto la scorsa stagione, ma forse quest’anno non da primissimi posti se per vincere una partita in trasferta ha dovuto attendere fino a domenica scorsa contro il Bra ultimo in classifica. E’ però squadra costruita dall’allenatore Mario Petrone per essere micidiale in casa. Occhio al capitano Emanuele Berrettoni, che ha già sei gol all’attivo. Ma ora, questo Pergo non deve aver più pau-

ra di nessuno. A patto che rimanga umile e lavoratore.

2ª DIVISIONE

11ª GIORNATA AlessandriaSantarcangelo 1-1, BellariaForlì 3-2, Bra-Bassano 0-2, Castiglione-Renate 1-2, Mantova-Delta Porto Tolle 0-2, Pergolettese-Monza 2-0, Real VicenzaTorres 2-0, Spal-Cuneo 3-2, Vecomp Verona-Rimini 0-1. 11ª GIORNATA (16-11 h 14.30) Bassano-Pergolettese, CuneoAlessandria, Delta Porto TolleBellaria, Forlì-Spal, MonzaMantova (h 20.30), RenateBra, Rimini-Castiglione, Santarcangelo-Real Vicenza, TorresVecomp. CLASSIFICA Real Vicenza 23; Bassano, Rimini 21; Pergolettese, Santarcangelo, Monza 19; Renate 17; Alessandria, Vecomp Verona 15; Spal 14; Cuneo 13; Mantova 12; Forlì 11; Torres 10; Delta Porto Tolle 10, Bellaria 10; Castiglione 6; Bra 5.

Dopo aver sprecato l’inverosimile, la Casalese è stata beffata al 92’ dai neopromossi sorbolesi della Biancazzurra. Un 2-2 davvero difficile da digerire per i biancocelesti, che erano riusciti a portarsi sul doppio vantaggio, grazie ad un’autorete propiziata dallo scatenato Dall’Asta e ad una magnifica realizzazione di capitan Mariniello appena fuori dall’area. Prima del riposo, un fallo di Bazzani consentiva ai parmensi di accorciare le distanze, poi la Casalese ha mantenuto il controllo del match, fallendo diverse occasioni per chiuderlo. In particolare il citato Dall’Asta era in grande vena e con la sua tecnica mista a velocità saltava avversari in serie; poi però, purtroppo, giunto davanti alla porta ha sfiorato il bersaglio in diverse occasioni. E così la palla pizzicata di testa all’indietro di Palumbo (autore di entrambi i gol ospiti), dopo che la Casalese era rimasta in dieci (Piccinini è stato poi squalificato per 3 turni) ha replicato il 2-2 già maturato in Baslenga in Coppa. Rispetto ad allora però si è vista una Casalese di ben diverso livello, che merita la posizione che ha. Domani i biancocelesti fanno visita al Terme Monticelli (retrocesso dall’Eccellenza), 3 punti dietro nonostante ad inizio stagione venisse dato tra le favorite. Giornata positiva per le altre cremonesi: la Soresinese ha espugnato Treviglio, il Casalbuttano ha piegato nettamente il Real Casal e solo sfortuna e gran giornata del portiere avversario hanno bloccato sul pareggio la Luisiana a Melegnano. CLASSIFICA (12ª giornata) Bibbiano 32; Carignano 26; Castellana 25; Castelnovese 22; Fontana Audax 19; Ciano, Medesanese, Casalese 18; Brescello, Cadelbosco 17; Montecchio 15; Terme Monticelli 14; Traversetolo 12; Basilica 2000, Soragna, Bian-cazzurra 10; Valtarese 5; Povigliese 4.


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Sport

Sabato 16 Novembre 2013

Serie A Decisiva per il tecnico la sfida di Glasgow

Serie B: l’Empoli attende Formula 1: ora Vettel la capolista per il sorpasso insegue un altro record

DALL’ITALIA & DAL MONDO

Allegri resta in bilico

(F.V.) Mentre la Nazionale di Prandelli misura (nelle amichevoli) il proprio valore in vista dei Mondiali brasiliani, in serie A sono saltate altre due panchine (Chievo e Sampdoria) e una terza resta in bilico (quella del Milan). Decisiva per Allegri sarà la sfida di Glasgow con il Celtic, che può essere determinante per il passaggio dei rossoneri agli ottavi di Champions. In vetta, come avevamo preannunciato sette giorni fa, la sfida con il Sassuolo nascondeva molte insidie per la Roma, che infatti ha perso altri due punti preziosi. Di fatto, in due sole giornate la Juve ha quasi annullato il gap dalla capolista e dopo aver demolito il Napoli, si conferma la favorita per lo scudetto. Ora l’obiettivo è però il passaggio del turno un Europa. 12ª GIORNATA Atalanta-Bologna 2-1, Cagliari-Torino 2-1, Catania-Udinese 1-0, Chievo-Milan 0-0, Fiorentina-Sampdoria 2-1, Genoa-Verona 2-0, InterLivorno 2-0, Juventus-Napoli 3-0, Parma-Lazio 1-1, Roma-Sassuolo 1-1. 12ª GIORNATA (24-11 h 15) Bologna-Inter (h 20.45), Livorno-Juventus, Milan-Genoa (23-11 h 20.45), Napoli-Parma (23-11 h 20.45), Roma-Cagliari (25-11 h 20.45), Sampdoria-Lazio, Sassuolo-Atalanta, Torino-Catania, Udinese-Fiorentina, Verona-Chievo (23-11 h 18). CLASSIFICA Roma 32; Juventus 31; Napoli 28; Inter 25; Fiorentina 24; Verona 22; Genoa 17; Lazio, Atalanta 16; Milan, Parma, Udinese, Cagliari 13; Torino, Livorno 12; Bologna, Sassuolo 10; Sampdoria, Catania 9; Chievo 6.

Malgrado un evidente e fisiologico rallentamento, la Virtus Lanciano resta ancora in vetta alla classifica, anche perché alcune dirette concorrenti al primato hanno perso. Di tutto questo ha beneficiato il Palermo, rigenerato dalla cura Iachini, che in poche settimane ha riportato in quota i rosanero, veri favoriti per la promozione. Il match clou della 14ª giornata e comunque Empoli-Virtus Lanciano, con i toscani a caccia del sorpasso. 13ª GIORNATA Bari-Varese 2-1, Brescia-Avellino 0-2, Carpi-Crotone 1-2, Cittadella-Pescara 0-1, Juve Stabia-Modena 1-1, NovaraLatina 2-2, Palermo-Trapani 3-0, Reggina-Padova 2-1, TernanaEmpoli 1-0, Spezia-Cesena 2-1, Virtus Lanciano-Siena 1-1. 14ª GIORNATA (17-11 h 15) Avellino-Juve Stabia (h 20.30), CesenaCittadella, Empoli-Virtus Lanciano, Latina-Bari, Modena-Carpi (h 12.30), Padova-Brescia (16-11 h 18), Pescara-Ternana, Reggina-Palermo (16-11 h 20.30), Siena-Spezia, Trapani-Novara, Varese-Crotone. CLASSIFICA Virtus Lanciano 26; Palermo, Empoli, Avellino 24; Crotone 23; Cesena 22; Spezia 20; Modena 19; Varese, Latina 17; Pescara 15; Carpi, Siena, Ternana, Brescia, Cittadella 14; Bari, Novara 13; Trapani, Reggina 12; Padova 10; Juve Stabia 7.

Mentre la MotoGp ha già anchiviato il Mondiale, con il trionfo di Marc Marquez, in Formula 1 si devono ancora correre gli ultimi due Gp, che hanno ben poco da dire, visto che la Red Bull e Vettel hanno dominato il campionato, lasciando ai rivali solo le briciole. Il tedesco, quattro volte campione del mondo, non ha comunque alcuna intenzione di mollare la presa, anche perché insegue nel Gp di Austin due traguardi storici: le nove vittorie consecutive di Ascari (anche se ottenute in due diverse stagioni) e i 13 successi in un unico anno, conquistate sino ad ora solo da Michael Schumacher nel 2004 a bordo della Ferrari. Molto motivato è anche Lewis Hamilton, che vinse la prima edizione della gara di Austin e che vorrebbe regalare alla Mercedes il secondo posto nella classifica costruttori. Appuntamento in tv oggi alle 19 con le qualifiche (diretta su Rai 2 e Sky Sport F1), mentre domani alle 20 è in programma la gara (diretta su Rai 1 e Sky Sport F1).

La Vanoli deve subito reagire

Domani al PalaRadi arriva Cantù, bestia nera dei biancoblu e in vetta alla classifica con altre tre squadre. Servirà una grande prova

N

di Giovanni Zagni

GLI AVVERSARI

on senza sorprese è andata in archivio anche la quinta giornata del campionato di basket di serie A. Si vanno delineando, anche in questo caso con piacevoli sorprese, le squadre guida, alcune per forza del roster, altre per freschezza fisica, a nostro parere destinate a cedere il passo. Ci riferiamo per queste ultime, a Brindisi e Bologna, che con Cantù e Siena guidano il gruppo delle 16. Veramente da commentare con difficoltà la sconfitta di Milano a Bologna, stante la disparità ntecnica tra i due schierameenti. Brindisi ha battuto a fatica (72-71) Reggio Emilia nonostante gli exploit di Troy Bell, così come Siena ha piegato Venezia, altra squadra in attesa di una sua identità precisa (e che ha esonerato il coach Mazzon, sostituito da Zare Markovski). In coda Montegranaro, con un super Collins (rientrato dall’infortuni) ha battuto Pesaro 95-90 in un delicato scontro salvezza. La Vanoli, invece, ha perso con grande demerito a Pistoia,

LEGA A 5ª GIORNATA Bologna-Milano

79-71

Brindisi-Reggio Emilia,

72-71

Cantù-Avellino

74-67

Caserta-Roma

63-68

Montegranaro-Pesaro

95-90

Pistoia-Cremona

65-60

Sassari-Varese

105-74

Siena-Venezia

69-54

CLASSIFICA

SERIE A La deludente prestazione di Pistoia ha messo a nudo le lacune della squadra, mascherate con Sassari Siena 8 Cantù 8 Brindisi 8 Bologna 8 Sassari 6 Milano 6 Roma 6 Varese 6 Montegranaro 4 Reggio Emilia 4 Avellino 4 Caserta 4 Cremona 2 Pistoia 2 Venezia 2 Pesaro 2

Basket Team Crema all’assalto del Vigarano SERIE A2

Ben Woodside contro Sassari (foto Mario F. Rossi)

IL PROSSIMO TURNO (17-11 H 18.15)

Avellino-Caserta (16-11 h 20.30), Cremona-Cantù, Pesaro-Sassari, Reggio Emilia-Pistoia, Roma-Bologna (h 20.30 RaiSport 1), Siena-Montegranaro, Varese-Brindisi (h 19), Venezia-Milano (18-11 h 20.30). contro un avversario nettamente alla sua portata. Diciamo che individualmente tra gli uomini di Gresta ci pare che il solo Rich abbia meritato la sufficienza. Veramente impalpabili Kelly e

il nuovo arrivato Tripkovic, ma non bene nemmeno gli altri. Francamente una delusione per chi vuol bene alla Vanoli, dopo che si erano aperte aspettative migliori a seguito della vit-

Brianzoli in grande forma anche in Eurocup

Cantù è sicuramente uno degli avversari più ostici da affrontare in questo periodo. Oltre al buon rendimento in campionato, la squadra di coach Sacripanti può vantare un percorso netto in Eurocup. I brianzoli si confermano, infatti, al primo posto nel girone A, vincendo contro il blasonato Cibona a Zagabria per 86-79, al termine di un match sempre al comando. Ancora sugli scudi Aradori (20 punti), che si conferma sempre più l’uomo guida dei canturini.

Piadena in ripresa, cerca conferme con la capolista

Dopo aver rotto il ghiaccio, l’Mg.K Vis ci ha preso gusto. Incassate quattro sconfitte in altrettante sfide in questo inizio di stagione, Piadena sta pian piano ritrovando se stessa e dopo aver incamerato i primi punti contro Reggio Emilia, si è ripetuta in trasferta sul parquet di Pisogne, dove si è imposta 71-65. Una vittoria che dà morale, oltre che 2 punti importantissimi per la classifica, ora sicuramente più consona al valore della squadra. Anche se la crisi di risultati sembra alle spalle, è vietato abbassare la guardia, perché stasera alle 21 al PalaMgKVis arriva la capolista Virtus Imola, in vetta alla classifica con 10 punti insieme a Milano 3, ma reduce dal ko interno proprio con i milanesi. Un bel banco di prova sulle reali ambizioni dei piadenesi, che con la graduatoria molto corta, hanno la possibilità di rientrare nel gruppo di testa in breve tempo, soprattutto se ripeteranno le prestazioni fornite le due ultime due settimane. CLASSIFICA (6ª giornata) Milano 3, Virtus Imola 10; Lissone, Murri Bologna, Bergamo, Crema 8; San Lazzaro di Savena, Nerviano 6; Bernareggio, Piadena, Saronno, Pisogne 4; Reggio Emilia, Calolziocorte 2.

CIBONA ZAGABRIA-FOXTOWN CANTU’ 79-86 (16-30, 42-48; 60-70) FOXTOWN CANTU’: Awudu, Jones 7, Uter 7, Rullo 3, Leunen 11, Jenkins 15, Ragland 14, Aradori 20, Cusin 6, Gentile 3. All.: Sacripanti. CIBONA ZAGABRIA: Kus 9, Planinic 10, Blassingame 5, Saric 8, Rozic 2, Jagodik, Junakovic 11, Janning 18, Strawberry, Zizic 16, Arapovic ne, Gabric ne. All.: Spahija. ARBITRI: Garcia Ortiz, Viator e Van Den Broeck.

toria su Sassari. Inspiegabili questi alti e bassi di rendimento. Ed allora bisogna guardare alla classifica, sperando che la squadra reagisca ed acquisti personalità anche in trasferta. Domani intanto i biancoblu si troveranno di fronte la capolista Cantù, oltretutto forte della tradizione che la vuole sempre vincente a Cremona, ma quel che più conta ben preparata da Sacripanti che può contare su giocatori di gran livello come Ragland, Aradori, Jenkins, Leunen, Stefano Gentile e l’ex Marco Cusin, oltre ad una “panchina” ben coperta. Ci auguriamo di vedere la stessa Vanoli che abbiamo visto contro Sassari. Potrebbe non bastare, ma sarebbe già un segnale forte sulle aspettative stagionali dei biancoblu.

E’ inevitabile recriminare quando si perde di due punti (61-59). Ma certe sconfitte, seppur dolorose, devono servire per migliorarsi e crescere ulteriormente. Nessun dramma, quindi, in casa della Tec-Mar Crema, che ha ceduto di misura a Ferrara e deve tenersi strette le indicazioni positive che la squadra ha fornito in una serata poco fortunata, dove tutto ha girato a favore delle emiliane. Del resto, tutti e tre i match del girone sono stati vinti dalle squadre di casa, a conferma che il fattore campo si fa sentire sempre più. Ecco perché le azzurre non possono sbagliare, domani sul parquet amico contro il Vigarano, due punti avanti al Basket Team. Una buona occasione per perfezionare l’aggancio. 5ª GIORNATA Ferrara-Crema 61-59, Bologna-Broni 64-56, Civitanova MarcheAncona 69-65. Ha riposato: Viga-rano. 6ª GIORNATA (17-11 h 18) BolognaFerrara (16-11 h 20.30). Crema-Vigarano, Broni-Civitanova Marche. Riposa: Ancona. CLASSIFICA Vigarano, Broni 6; TecMar Crema, Bologna, Ferrara, Civitanova Marche 4; Ancona 2.

L’Erogasmet vince e vuole aumentare i propri tifosi BASKET DNC

Convincente prova dell’Erogasmet Crema, che ha superato con il punteggio di 90-50 la Carpe Diem Calolziocorte, rilanciandosi dopo la brutta sconfitta patita la settimana scorsa a Lissone, all’inseguimento della coppia di testa Imola-Milano 3. Gara interessante solamente per i primi 10 minuti, con gli ospiti che appaiono ben disposti, aprendo l’incontro con una tripla di Casati, alla quale dopo due liberi del rientrante Denti, ha replicato dai 6 metri a 75 Degli Agosti. Si è poi gioca to punto a punto, con l’ultimo vantaggio ospite sul 6-7. A quel punto i leoni biancorossi hanno trovato il primo allungo, chiudendo la frazione sul 17-9. Nel secondo quarto l’Erogasmet ha scaricato a terra tutti i cavalli del proprio motore, con Bosio che infilava sei punti consecutivi, portando il vantaggio cremasco in doppia cifra. I padroni di casa non hanno mollato un centimetro in difesa, sporcando continuamente i rifornimenti ai tiratori avversari ed ostruendo le linee di passaggio del

gioco di Calolziocorte ed alzando decisamente le percentuali di realizzazione dalla lunga distanza. La seconda parte di frazione è stata tutta di Colnago, che si infilava imprendibile nella zona di coach Bertari e contribuiva a dilatare a dismisura il vantaggio cremasco. Quando le due formazioni sono andate al riposo, il punteggio recitava 50-15 ed il match era praticamente concluso. L’Erogasmet manteneva alta

la concentrazione, nelle fila ospiti si segnalavano alcune buone iniziative del baby Brambilla, mentre tra i cremaschi trovava il canestro anche il prodotto del vivaio Fontana. Dopo il massimo vantaggio sul 61-19, il match filava via liscio, con la formazione di Galli che controllava fino al 90-50 finale. Sicuramente sarà più arduo l’incontro di sabato a Bernareggio, contro una formazione rilanciata dalla bella vittoria di Scandiano. Da tenere d’occhio, nel roster avversario, soprattutto il tiratore Cacciavillani, a lungo capocannoniere nella scorsa stagione ed il tuttofare Quartieri, 33 punti nell’ultimo incontro casalingo, prelevato da Villafranca, oltre all’esperto Villa, neo acquisto di scuola Desio proveniente dall’Urania Milano. Mancherà invece per infortunio l’ala Delle Donne. La regia è affidata al giovane classe 1994 Gatto, prodotto del vivaio di Desio, cui dà il cambio l’esperto playmaker Bardotti. Sotto i tabelloni da seguire l’atletico centro Taborelli, brutto cliente per i biancoros-

si Persico e Denti. Il rientro sul parquet del capitano ha comunque ridato certezze alla formazione di Alessandro Galli, che ha ritrovato alcune rodate geometrie di gioco. L’EROGASMET SI METTE IN ABITO DI GALA PER LE VIE DELLA CITTA’ E’ questa l’immagine veicolata dalla nuova cartellonistica di presentazione degli incontri casalinghi della formazione che difende i colori della città nel campionato di Divisione Nazionale C. I manifesti mostrano l’allenatore Alessandro Galli ed i cestisti cremaschi Denti, Degli Agosti e Tagliaferri, assieme al neo acquisto Bosio, in frac e farfallino, in un’ambientazione teatrale. «Vogliamo incuriosire tutto quel pubblico di potenziali appassionati - fa sapere la società - che con un’immagine curiosa e stimolante possono trovare la voglia di vincere un po’ di pigrizia, avvicinandosi a quello che è sicuramente uno degli spettacoli sportivi più belli che offre Crema». Marco Cattaneo


Sport HOCKEY PISTA

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Sabato 16 Novembre 2013

TENNIS A1

La Pieve 010 è ora seconda Bassano favorito per sfidare Crema

Prosegue il magic moment della Pieve 010, che ha colto il secondo successo consecutivo e con 7 punti, ha raggiunto il secondo posto solitario in classifica. Non è stato facile passare a Bassano, che ad inizio partita a realizzato due reti, che potevano mettere in difficoltà qualsiasi squadra. Ma il team di Ariano Civa (che oggi osserva il turno di riposo) ha reagito con coraggio ed è andato all’intervallo sotto di un gol. E nella ripresa sono arrivate le reti del successo grazie a Mattia Civa e a Bresciani. ROLLER BASSANO-PIEVE 010 3-4 (3-2) ROLLER BASSANO: Ferronato, Marangoni 2, Pelva, Reginato, Guazzo 1, Vanzo, Zanin, Cherubin, Gammone, Paroli. All.: Nunes. HOCKEY PIEVE 010: Brioschi, Sanpellegrini,

Marchini 1, Bresciani 1, Fornasari, Baffelli, Mattia Civa 2, Manuele Civa, Panizza, Passolunghi. All.: Ariano Civa. 3ª GIORNATA Castiglione-Modena 6-1, Bassano-Pieve 010 3-4, Eboli-Montecchio Precalcino 4-3, Sandrigo-Vercelli rinviata al 28-12, Scandiano-Valdagno Pordenone 3-7. Ha riposato: Thiene. 3ª GIORNATA (16-11) Bassano-Eboli, Castiglione-Thiene, Modena-Vercelli, Montecchio Precalcino-Valdagno Pordenone, ScandianoSandrigo. Riposa: Pieve 010. CLASSIFICA Valdagno Pordenone 9; Pieve 010 7; Sandrigo, Eboli 6; Castiglione, Scandiano 3; Vercelli 2; Montecchio Precalcino, Thiene, Bassano 1; Modena 0.

Sarà con tutta probabilità lo Sporting Club Bassano l’avversario del Tennis Club Crema nella semifinale dei playoff del campionato di serie A1 di tennis a squadre. I veneti, nell’andata dei quarti di finale contro la Canottieri Casale, si sono imposti con un secco 5-1, che fotografa bene il valore delle due squadre. Vedremo se domani in Veneto i piemontesi riusciranno a ribaltare il risultato, anche se sulla carta appare molto difficile. Ecco, nel dettaglio, la sfida di Casale: Huta Galung (Bassano) b. Pospisil (Casale) 76 (5) 61, Brizzi (Casale) b. Di Mauro (Bassano) 64 36 63, Crugnola (Bassano) b. Ianni (Casale) 63 64, Gabrieli (Bassano) b. Bernardi (Casale) 63 64, Di Mauro-Salviato (Bassano) b. Massola-Brizzi (Casale) 36 64 10-2,

Crugnola-Huta Galung (Bassano) b. IanniPospisil (Casale) 67 (4) 61 10-8. La vincente, come detto, sfidera Crema in semifinale (il 24 novembre e il 1° dicembre). Nell’altro quarto, il Tennis Club Italia ha ipotecato il passaggio del turno, vincendo 5-1 in trasferta contro il Park Tennis Club Genova. Ecco i risultati: Marrai (Tc Italia) b. Mager (Genova) 36 62 61, Giorgini (Tc Italia) b. Nielsen (Genova) 76 (7) 64, Naso (Genova) b. Olaso (TC Italia) 63 62, Volandri (Tc Italia) b. Giannessi (Genova) 62 75, Marrai-Olaso (Tc Italia) b. Naso-Sanna (Genova) 26 62 11-9, Volandri-Giorgini (Tc Italia) b. NielsenGiannessi (Genova) 76 36 10-7. La squadra vincente di questo quarto di finale affronterà la Canottieri Aniene.

La Pomì sogna i quarti di finale Non sarà facile contrastare la Yamamay Busto Arsizio, vogliosa di riscatto. Ma la squadra promette battaglia

VOLLEY A1 Dopo il netto successo a Viadana (3-1) le casalasche sono impegnate nel match di ritorno

L

a Pomì Casalmaggiore si è finalmente regalata una serata di gloria, costringendo alla resa la Unendo Yamamy Busto Arsizio al termine di quattro set di grande intensità agonistica ed emotiva. Nel macth di andata degli ottavi di finale di Coppa Italia, si è infatti imponsta 3-1 (19-25, 25-23, 29-27, 25-23), mettendo una serie ipoteca sul passaggio del turno. Raggiante, al termine del match, il tecnico della Pomì Casalmaggiore Alessandro Beltrami: «Finalmente ho visto l’attacco che piace a me, aggressivo e coraggioso, la voglia e la forza di osare di più si è rivelata decisiva ai fini della nostra vittoria. Dopo un primo set giocato col freno a mano tirato il nostro potenziale offensivo è decollato dal secondo set in avanti e questo ci ha dato fiducia. Chiaro che la vittoria del terzo set sia stata determinante nell’economia del match, vincere così, dopo un gran recupero è stato determinante». Anche la regista Letizia Camera, finalmente padrona del gioco della propria squadra, si dice contenta della vittoria: «La squadra mi è piaciuta molto sotto tutti i punti di vista, bene la ricezione che mi ha permesso di smistare a dovere. Ho visto le centrali in gran serata ed ho deciso di appoggiare molto su di loro, poi ho anche optato per aprire il gioco per non dare riferimento al muro avversario e la tattica ha pagato. Ci meritiamo questo successo, in allenamento lavoriamo sodo e i risultati iniziano a vedersi».

CICLISMO SU PISTA

Elia Viviani è profeta anche a Montichiari

La Pomì Casalmaggiore impegnata a muro

Molto positica in coppa è stata anche la centrale serba Jovana Stevanovic, che sta confermando le grandi qualità tecniche che ne hanno fatto la miglior giovane degli ultimi campionati in Serbia e il suo impatto con il volley italiano si sta rivelando decisamente positivo. «Finalmente è arrivato il primo successo di stagione - esordisce la centrale - e di questo siamo molto felici. Sono soddisfatta del mio rendimento nell’ultima gara e del fatto che la squadra stia crescendo, un periodo di rodaggio andava messo in preventivo, siamo un gruppo giovane e la maggior parte di noi si trova a giocare insieme per la prima volta, mi auguro che i prossimi impegni possano segnare continui progressi».

Domani la consegna dei premi “Spasèta”

(F.C.) Il tappeto rosso è già al suo posto al Centro Sportivo Stradivari di Cremona per accogliere il “35° Oscar dei Premi Spasèta”, programmato domani alle ore 10,nella cittadella del ciclismo provinciale. I premi saranno assegnati a Mirko Nosotti (Fgm Impianti), dilettante con credenziali e che riuscito a esprimere tutta la sua grinta poliedrica. A Giovanni Pedretti, 17enne cremonese, Junior del CC CremoneseArvedi, diretto del team manager Massimo Rabbaglio, che ha fatto il vuoto su strada centrando tre vittorie e tanti scomodi posti d’onore e conquistando due titoli di Campione d’Italia, uno nel quartetto a squadre della Lombardia agli Assoluti su pista di Montechiari e l’altro nella corsa a punti. Al metodico e tenace Stefano Moro (Romanese), velocista più forte del vento, sette trionfi su strada e il titolo di campione italiano della velocità su pista Allievi al velodromo di Dalmine, ciclisticamente cresciuto nelle giovanile dell’Imbalplast di Soncino e che farà il salto nel 2014 tra gli Junior con la Ciclistica Trevigliese. I forti esordienti Diego Bosini (CC Cremonese-Arvedi), nove vittorie stagionali e compagno di squadra Davide Gastaldi completano la rosa dei premiati. Riconoscimenti alla casalasca Elena Bissolati (Pianeta Rosa), la sanbassanese Marta Cavalli (Valcar) e la romanenghese Miriam Vece (Valcar), allieve che hanno offerto saggi dello loro classe sia su strada e che nella sfida tricolore. Il premio Giampietro Tambani, infine, sarà consegnato ad Anselmo Francesconi (Uc Cremasca), 13enne di Salvirola, che al suo primo anno tra gli Esordienti ha colto sette vittorie stagionali.

Sulla tua crescita, come su quella del pacchetto centrale, sta contribuendo il grado di affiatamento raggiunto con la regista Letizia Camera. «L’intesa tra centrali e palleggiatrice è quella più difficile da raggiungere e da affinare, Letizia è una grande palleggiatrice, è arrivata alla viglia del campionato per via degli impegni con la Nazionale e sta entrando in sintonia con la squadra”». In questo inizio di stagione hai già affrontato tre delle formazioni più forti, prima Bergamo e Piacenza in campionato, quindi Busto in Coppa: che idea ti stai facendo del volley italiano? «Me ne hanno sempre parlato molto bene e sto constatando di persona che si tratta di una pallavolo di grande livello. Per me vivere

questa esperienza è fantastico, sia perché mi permetterà di crescere dal punto di vista tecnico, sia perché ho la fortuna di giocare con altre atlete giovani come me molto motivate». Domani alle 18 a Busto con la Yamamay vi giocate l’accesso ai quarti di Coppa Italia, dopo la vittoria dell’andata ti senti ottimista? «Il nostro obiettivo è crescere di partita in partita e con questo spirito affronteremo l’impegno di domani con la consapevolezza di trovarci di fronte un avversario desideroso di riscattare la sconfitta dell’andata. Se poi arriverà anche la qualificazione tanto meglio. Sicuramente scenderemo in campo molto concentrate, mi auguro che la gara possa vederci ancora vincitrici”».

(F.C.) Elia Viviani, 24 anni, veneto che difende i colori della Cannondale, è l’immagine polivalente (strada e pista) della rinascita della pista azzurra del ct Marco Villa. Agita le acque a 20 tornate dalla fine imprimendo un ritmo serrato e centra il titolo europeo derny 2013. Viviani dopo la corsa a punti e l’Americana (con Liam Bertazzo) ad Apeldoorn, in Olanda, chiude la stagione in bellezza vincendo il titolo continentale derny sulla pista di Montechiari (Bs), pilotato sulla motoretta da Cristian Dagnoni. Ha coperto i 40 km alla vertiginosa media di 62,577 km orari, precedendo il tedesco Theo Reinhardt e Marco Coledan (Bardiani Csf) 25 anni, oro nell’ inseguimento in Coppa del Mondo a Manchester. «Mi sembrava di essere un inglese che vince a Manchester ha detto Viviani -. Vincere il terzo titolo europeo in casa è bellissimo. Ora però vado in vacanza. Nel 2014 punto al Mondiale di Cali nella corsa a punti e a vincere quella tappa al Giro d’Italia».

Il presidente Pegoiani: «Dire che sono contento è poco» CICLISMO

C’è una certezza : il ciclismo cremonese non ha odore di muffa e guardandolo sulla cartina è migliore di tutti. Ha avuto qualche defezioni sul piano organizzativo, causa la crisi economica stagnante del nostro Paese, non vola in Borsa, nella sola Lombardia ha perso il 15% di corse in calendario. Questa è una giornata cui ti viene da urlare al cielo che il ciclismo è bello. Parole sante quelle di Antonio Pegoiani, volitivo e ambizioso presidente del Comitato Provinciale della Federciclismo, che traccia una stagione d’oro. «Dire che sono soddisfatto è ancora poco - comincia così la chiacchierata con il presidente Pegoiani - l’apparato organizzatore si è superato, tutto è filato nella direzione giusta, cancellando le preoccupazioni della vigilia e i pareri concordano sulla riuscita del Giro d’Italia Rosa 2013 in piazza Stradivari a Cremona con l’incoronazione della statunitense Mara Abbott, della vicentina Tatiana Guderzo, campionessa italiana della crono individuale e sul Campionato italiano a cronometro individuale a Romanengo, con un tasso tecnico che lascia ben sperare per il futuro». Mica male Giovanni Pedretti «Mi è piaciuto parecchio il “piccolo principe”, lo junior del CC CremoneseArvedi, che evidenzia chiari segni di maturità». Pedretti, bravo in salita, ottimo a crono, eccellente su pista: ai

Antonio Pegoiani durante una premiazione

Campionati italiani ha provocato una sbornia generale, bacchettando non solo gli Junior nell’inseguimento a squadre su pista, specialità di suprema sofferenza. Non esiste una tattica o strategia, è solo una questione di regolarità, sincronismo e sofferenza. Pedretti, 17enne di Cremona, si è laureato tricolore anche nella corsa a punti, stendendo come birilli i rivali nelle volate a punteggio, al velodromo

Fassa Bortolo di Montechiari. Ciclismo d’oro, quindi? «Un anno di successi importanti - continua Pegoiani - ma allo stesso tempo di grande apertura sul futuro. Sono sbocciati tanti giovani, che hanno mandato segnali importanti e messo in cassaforte tante medaglie d’oro conquistate ai Campionati italiani su pista al velodromo di Dalmine (Bg): ad creare entusiasmo nella “famiglia” cremonese, ci

hanno pensato le Allieve Marta Cavalli (Valcar Pbm), Elena Bissolati (Pianeta Rosa) e Mirian Vece (Valcar Pbm), triade tricolore». Ma qualche sassolino si sono tolti anche gli Esordienti, non è vero? “ Una nota di merito va a tutti – ha detto Pegoiani - a livello regionale il cremonese Diego Bosini (CC Cremonese 1891-Arvedi), è primo della classe davanti al cremasco Anselmo Francesconi (Uc Cremasca) ed occupano rispettivamente il 6° e 8° posto nel ranking italiano». C’è feeling e sinergia con i dirigenti delle società e ci sono margini di miglioramento sul calendario 2014? «Con i dirigenti delle società è stata stilata la prima bozza del calendario 2014, stiamo lavorando sul recupero di gare, ci sono segnali di crescita, è stato programmato per il 1° dicembre il Gran Galà di premiazione all’ex Filanda di Soncino». MARTINELLI ALLA COLPACK Davide Martinelli, figlio d’arte (campione italiano a cronometro Under 23), Damiano Cima, Giulio Ciccone e Iuri Filosi (2° al Piccolo Giro di Lombardia alle spalle dell’azzurro Villella) difenderanno l’anno prossimo i colori del Team Colpack, formazione orobica di Elite e Under 23 diretta dai trainer Gianluca Valoti e Antonio Bevilacqua. Fortunato Chiodo


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Sport

Sabato 16 Novembre 2013

Gli azzurri vogliono riscattarsi allo “Zini”

RUGBY Cresce l’attesa per il test match di oggi pomeriggio contro le Fiji, dopo la pesante sconfitta contro l’Australia

C

resce l’attesa per il test match della nazionale azzurra di rugby contro le Fiji, in programma oggi alle ore 15 allo “Zini” di Cremona (diretta tv in esclusiva su Sky Sport 2). Si tratta di un appuntamento sportivo molto importante per Cremona, che dovrebbe rispondere con entusiasmo all’evento. «Mi aspetto una partita molto difficile per noi, conosco bene i figiani dal momento che moltissimi di loro giocano in Francia e sono tra i migliori trequarti del Top 14», ha affermato il ct azzurro Jacques Brunel. Arbitra il match il gallese Leighton Hodges, che ha diretto l’Italia lo scorso giugno a Pretoria contro la Scozia nell’ultima gara del tour estivo. Ecco il 15 azzurro, che vuole riscattare la sconfitta subìta a Torino contro l’Australia: 15 Luke McLean (Benetton Treviso, 50 caps), 14 Giovambattista Venditti (Zebre Rugby, 17 caps), 13 Gonzalo Canale (Stade Rochelais, 84 caps), 12 Luca Morisi (Benetton Treviso, 5 caps), 11 Tommaso Iannone (Zebre Rugby, 4 caps), 10 Luciano Orquera (Zebre Rugby, 35 caps), 9 Edoardo Gori (Benetton Treviso, 27 caps), 8 Sergio Parisse (Stade Fran-

La Nazionale azzurra in allenamento

cais, 99 caps), 7 Mauro Bergamasco (Zebre Rugby, 94 caps), 6 Alessandro Zanni (Benetton Treviso, 78 caps), 5 Valerio Bernabò (Benetton Treviso, 21 caps), 4 Quintin Geldenhuys (Zebre Rugby, 39 caps), 3 Martin Castrogiovanni (Toulon Rc, 99 caps), 2 Leonardo Ghiraldini (Benetton Treviso, 57 caps), 1 Michele Rizzo (Benetton Treviso, 9 caps). Ecco, invece, la formazioni delle Fiji: 15 Metuisela Talebula (Bordeaux, 5 caps), 14 Timoci

Nagusa (Montpellier, 13 caps), 13 Asaeli Tikoirotuma (Waikato Chiefs, 1 cap), 12 Nemani Nadolo (Nec Green Rockets, 9 caps), 11 Napolioni Nalaga (Clermont Auver-gne, 13 caps), 10 Serenaia Bai (Castres, 55 caps), 9 Nemia Kenatale (Southland, 23 caps), 8 Sakiusa Matadigo (Montpellier, 10 caps), 7 Akapusi Qra (Gloucester, 33 caps), 6 Dominiko Waqaniburotukula (Brive, 11 caps), 5 Wame Lewaravu (Stade Montois, 22 caps), 4 Apisai

Naikatini (Toyota Verblitz, 13 caps), 3 Setefano Somoca (Nadroga, 18 caps), 2 Viliame Veikoso (Nadroga, 26 caps), 1 Jereremaia Yanuyanutawa (Glasgow Warriors, 11 caps). Dopo i venticinquemila presenti a Torino, ci si attende un a buona affluenza anche a Cremona, dove dopo il fischio finale del test match contro le Fiji, ci sarà un incontro tra gli azzurri ed il pubblico in Piazza Marconi, di fronte al Museo del Violino, dove Parisse e compagni in occasione della Festa del Torrone, saranno sul palco per ringraziare la città ed il pubblico ricevendo un pallone da rugby interamente costituito di torrone Sperlari. Il match dello “Zini” rappresenta, inoltre, un appuntamento speciale per capitan Parisse e Castrogiovanni, che collezionano la centesima presenza con la maglia azzurra. Un motivo in più per centrare la vittoria. «C’è voglia di riscatto dopo la brutta prestazione contro l’Australia - ha affermato Parisse - ed in settimana ci siamo concentrati sulla nostra difesa, che a Torino non è stata assolutamente all’altezza ed ha concesso cinquanta punti ai Wallabies». dalla redazione

SERIE C

Crema in crescita ospita la capolista Ospitaletto

Si chiedeva una vittoria per continuare la risalita in classifica e vittoria è stata per gli uomini di Zaini a Curno contro l'Orobic. Nonostante una formazione ancora non al meglio, il Crema Rugby si è imposto largamente con il punteggio di 47-5 ed è salito al quinto posto con 9 punti al netto delle penalizzazioni. Solo nella ripresa, con il risultato ampiamente in cassaforte, si è avuto un rilassamento che però non è piaciuto al mister in vista dei prossimi impegnativi appuntamenti. Domani alle 14.30, infatti, i neroverdi ospitano la capolista Ospitaletto, insieme al Botticino e all’Elephant tra le squadre favorite alla vittoria finale: sarà un incontro impegnativo per i ragazzi cremaschi, che servirà a far capire quale è la vera forza di questa squadra, capace di battere qualsiasi avversario, ma anche di perdere con chiunque. Nulla da fare, invece, per il Cremona Rugby sconfitto 15-30 dal Gussago, malgrado una buona prova, che ha visto i grigiorossi anche in vantaggio 20-15 a 10’ dalla fine. I cremonesi torneranno in campo il 24 novembre a Mantova. Turno casalingo, infine, per Casalmaggiore contro il Rugby Gerundi.

BOCCE

Beccaria-Guarnieri e Grimaldi-Testa vincono a Crema

In un gremito bocciodromo comunale (oltre cento spettatori!) ed con un clima ottimale si sono svolte le finali della targa “Bar Bocciodromo”, gara provinciale (con due finali separate) organizzata dalla bocciofila di via Indipendenza in collaborazione con il comitato tecnico cremasco. Non sono mancate le conferme, ma anche le sorprese, come nella categoria A/B dove si è messo in luce il boccismo lodigiano grazie al successo, abbastanza sofferto ma ampiamente meritato, di Luigi Beccaria e Marco Guarnieri. I portacolori della “Zeni” iniziavano la finale eliminando Bellini e Bresciani (12-7) e quindi superavano sul filo di lana Manclossi e Valdameri. Nella

I vincitori della categoria A/B

parte bassa del tabellone ancora una volta in evidenza Riccardo Podenzana e Antonio Vannucchi che nei quarti di finale s’imponevano sugli orobici Facchinetti-

(M.M.) Ormai è diventata una abitudine (o quasi) assistere sulle nostre corsie ad una coppia “straniera” arrivare in finale, di norma regalare un acuto e vincere la gara. La regola si è puntualmente ripetuta anche nella Targa “Azzurri d’Italia” dove a salire sul gradino più alto del podio sono stati i parmensi Alessandro Riva e Giuseppe Paglioli. Superato lo scoglio dello “spareggio” per assenza degli avversari, i rivieraschi Biazzi e Montini (lesione al tendine di achille per

Ton (12-6) mentre in semifinale avevano la meglio sui trescoresi Vailati-Bosi per 12-7. Match di finale molto equilibrato e ben giocato da entrambe le formazioni:

la spuntavano Beccaria e Guarnieri per 12-10, ma consensi anche per gli sconfitti offanenghesi Podenzana e Vannucchi. Nella categoria C/D trovano il loro momento di gloria, fulgido e spettacolare, Davide Grimaldi ed il giovane ma promettente Nicolas Testa. Dopo una sofferta semifinale dove i portacolori della “Vis Trescore” superavano BarbatiSoldati (12-10), molto più agevole il match di finale con Grimaldi e Testa che avevano la meglio nettamente su Luigi Mussi e Alfonso Ruotolo con il risultato finale di 12-4. Buono il quarto posto dei “cremosanesi” Andrea Paladini e Mario Raimondi nettamente battuti dai pianenghesi (12-2), mentre quinti classificati

sono stati i bocciofili della “Arci Crema Nuova” Corrado Galli e Alessandro Cerioli eliminati nei quarti da MussiRuotolo per 12-1! Ha diretto la gara Franco Cantelli coadiuvato dagli arbitri di finale Erminio Erba ed Evaristo Padovani, impeccabile come sempre l’organizzazione, squisito e molto gradito il rinfresco finale. FASOLI MALACHIA E CERIOLI Lunedì sera è iniziata la gara, come sempre organizzata dalla “Mcl Capergnanica”, giunta alla sua dodicesima edizione e che vede iscritti 192 individualisti. Le semifinali sono in programma mercoledì 20 mentre la finale, sotto la direzione di Franco Stabilini, è prevista per giovedì 21 (inizio ore 20.45) sulle corsie del bocciodromo di Capergnanica. Massimo Malfatto

Riva e Paglioli si aggiudicano la Targa “Azzurri d’Italia”

il piacentino) Riva e Paglioli si sbarazzavano di Bodini-Boccali (12-2) e qundi superavano TrombiniSonzogni per 12-4. Conquistavano la finale anche Roberto e Mattia Visconti, futura coppia della “Achille Grandi” dal primo gennaio. I bissolatini liquidavano con un doppio 12-2 Borlenghi-Franzini ed i compagni di società Cironi e Ferrari. Match di

finale con i favori del pronostico tutti per Paglioli e Riva, la famiglia Visconti tentava di opporsi ma con risultati poco soddisfacenti: punteggio finale 12-6 per la coppia emiliana. Alla manifestazione hanno partecipato 87 coppie sotto la direzione di Vanni Cappelli arbitri di finale Giancarlo Bongiorni e Giancarlo Tosi.

MEMORIAL GIANPIETRO BERLONGHI Durerà tre settimane la Regionale individuale (separata al possibile) organizzata dalla bocciofila “Tranquillo” e giunta alla diciottesima edizione. Iniziatasi lunedì scorso la gara si concluderà sabato 30 novembre sulle corsie del bocciodromo comunale di Soresina dove si svolgono tutte le batterie eliminatorie.

il Magazine Vanoli Basket della

Inai regalo tifosi in occasione di tutte le partite casalinghe dei biancoblu


Piccoli Animali

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Le patologie invernali: ecco come prevenire

Bettinelli, veterinario: «Importante non far venire meno la prevenzione, o si rischia di dover fare interventi più impegnativi dopo»

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n inverno cani e gatti possono soffrire di tutte le patologie legate al freddo: dalle influenze alle problematiche articolari. Ne parliamo con il veterinario Angelo Bettinelli. «Bisogna prendere delle precauzioni, soprattutto per quanto riguarda i cani più anziani» spiega. «Dopo una certa età, infatti, è bene che non vengano lasciati fuori al freddo, in quanto rischiano maggiormente di contrarre patologie legate al freddo. Vi sono forme respiratorie, come bronchiti, polmoniti e tracheiti, legate agli sbalzi di temperatura. Possono esservi poi problemi gastrointestinali, legati sempre alle temperature o magari all'assunzione di acqua troppo fredda perché rimasta fuori. Ma vi sono anche patologie articolari, come artriti o artrosi». Si tratta di patologie che riguardano cani e gatti. A rischiare non sono solo gli animali più anziani: anche i giovani rischiano di ammalarsi, soprattutto se sono animali che non escono spesso e che quindi non hanno la pelliccia invernale. Se

invece si abituano a stare fuori dalla primavera non hanno problemi. «Attenzione anche ai gatti che non si muovono mai: spesso si pensa che siano pigri, invece in realtà soffrono di forme di artrosi, che possono essere curate con terapie apposite» spiega Bettinelli. Lo studio del veterinario cremasco è anche l'unico pronto soccorso veterinario della provincia, aperto 24 ore su 24 a

qualsiasi ora. Siamo anche gli unici ad avere le attrezzature per il pronto intervento e un servizio di ambulanza per gli animali. «Abbiamo notato che, a causa della crisi, ci sono persone che non attuano la prevenzione. Questo è un problema, in quanto di conseguenza aumentano gli interventi più impegnativi, dovuti alla trascuratezza del problema in fase iniziale».

L’alimentazione va scelta in base ai problemi di salute del cane L'alimentazione è fondamentale nella crescita degli animali. Per questo il negozio Zoogreen di Crema si è specializzato in un'ampia offerta di mangimi, che comprende qualità bassa, media e alta. Come spiega Manuela, «Oggi i cani sono più delicati rispetto a prima, soprattutto dal punto di vista delle allergie. E' quindi importante avere degli alimenti dedicati a queste patologie. L'alimentazione va scelta sulla base dei problemi che ha il cane: questo permette di risparmiare sulle cure». La stagione invernale è quella in cui gli animali mangiano di più, e anche la scelta dei mangimi deve essere mirata: «In inverno è consigliabile stare su gusti diversi, come cavallo o carni bianche».



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