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CREMASCO Il

PICCOLO

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ANNO III • NUMERO 6 • SABATO 8 FEBBRAIO 2014

€ 0,02 Copia Omaggio

VIA BRAGUTI E OMBRIANO Problemi all’ex Folcioni e via Rampazzini. Le soluzioni dell’assessore Bergamaschi

PIOVE DENTRO LE SCUOLE IL PUNTO DI VISTA/1

Grillo, grillini e grilletti

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Quanto ci costa questa burocrazia di Daniele Tarenzi info@tarenzicar.it

di Enrico Tupone tuponee@alice.it

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ndubbiamente il senso di malcontento generale che è venuto montando in questi anni fra la gente ha trovato in Grillo l’interprete ideale. Non bisogna meravigliarsi delle reazioni dei parlamentari del movimento 5Stelle né dei loro attacchi alle istituzioni. Siamo di fronte a gente arrabbiata, delusa, inviperita da anni di cattiva politica, da anni di promesse mancate, da ormai migliaia di episodi di furti commessi sfruttando il ruolo pubblico, da un incredibile mancato rispetto delle decisioni popolari, per non parlare delle riforme mai fatte. Tutto ciò giustifica il movimento 5Stelle, ma non giustifica insulti e minacce, e fa paura a chi nella classe politica non ha ancora capito che è finito il momento di far finta di niente perché è arrivato il momento di decidere, di fare, di smuovere le acque paludose della politica italiana, di fare qualcosa perché un movimento di protesta democratica non si trasformi in un momento drammatico per la vita delle istituzioni. Personalmente credo che la democrazia italiana abbia ancora la capacità di assorbire queste spinte trasformandole in qualcosa di positivo, o per lo meno me lo auguro, sperando di non ripercorrere vicende già vissute in anni passati e che seguirono le grandi crisi del secolo scorso. Non per nulla Napolitano ha sollecitato il parlamento europeo ad allentare le misure di austerità che stanno soffocando l’Europa perché esse possono provocare sconvolgimenti sociali da cui nascono, e sono nati, movimenti politici totalitaristi, movimenti che hanno spento la luce della democrazia per anni. Le strade da percorrere sono dunque due: da un lato fare quelle riforme tanto attese e mai realizzate, dall’altro ridare fiato ad una economia che ormai non ha più forza propulsiva. E come disse Grillo: «Tutto passa meno l’autobus che stiamo aspettando», e speriamo che questo autobus passi per l’Italia.

IL PUNTO DI VISTA/2

FOIBE, RICORDO IL 10 FEBBRAIO. DOPO LE POLEMICHE, PARLA TOMMASO CAIZZI

A PAGINA 10

orse l’unico apparato burocratico snello fu realizzato da Napoleone Bonaparte. Poi, il disastro. Oggi, burocrazia è sinonimo di: inutili e dannose rigidità, lentezza nel prendere decisioni, incapacità di adattamento alle esigenze di ogni singolo caso, sostanziale deresponsabilizzazione, prevalente conservatorismo. Il tutto condito da un linguaggio difficile e spesso incomprensibile (il burocratese), più funzionale ad evitare qualsiasi responsabilità che alla soluzione dei problemi. Si definisce «burocrate» (l’affermazione non è mia, ma la condivido), colui il quale si sente appagato quando può affermare: «Mi dispiace, il tempo è scaduto». Certo, non bisogna fare di ogni erba un fascio. Spesso si incontrano nella publica amministrazione persone intelligenti, attente alle esigenze degli utenti, comprensive dei loro problemi. Ma nel nostro paese, come dimostrano attendbili e frequenti indagini, quasi mai è così. Una recente indagine della Cgia (associazioni artigiani piccole imprese) di Mestre, ha evidenziato in 31 miliardi di euro circa i costi provocati alle piccole e medie imprese dalla burocrazia, dovuti a eccessivi e spesso inspiegabili adempimenti che rappresentano una soffocante «tassa occulta», pari a circa il 2% di Pil. Purtroppo, si è ormai diffusa una certa rassegnazione a questo modo di essere della nostra burocrazia. Ci sottomettiamo troppo facilmente alle sue prepotenze. Invertire questa tendenza non è facile. Ci hanno provato vari governi, fino ad oggi senza apprezzabili risultati anche perché molte delle patologie di cui è afflitta la burocrazia sono, in gran parte, riconducibili alle inadempinze e alle debolezze della stessa classe politica. Poche iniziative sono state poste in essere per far sì che nella pubblica amministrazione, anche locale, la progressione di carriera sia dovuta al merito e non all’anzianità di servizio. Evidentemente, non si è ancora compreso che proprio la mancanza di una diffusa e sana competitività, dovuta al merito, è la causa principale della creazione di quello spirito di casta che porta molti burocrati a difendere prevalentemente i propri interessi.


CREMONA

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Sabato 31 Agosto 2013

Poste, disservizi e problemi organizzativi

Rispetto alle necessità mancherebbero 12 portalettere, ma il sindacato ridimensiona: «numeri esagerati, nuove risorse già operative»

Ritardi nelle consegne e difficoltà a smaltire le ferie. Slp-Cisl: «Questione di giorni, in arrivo la mappatura delle zone»

Slp-Cisl «Ma quale Privatizzazione?»

«Da quando il Governo ha deciso di cedere quote di minoranza di Poste Italiane, e di altre aziende - lamenta la Slp-Cisl nazionale - tutti i mezzi di comunicazione, per semplificazione di linguaggio, hanno cominciato a parlare di “privatizzazione”. E tutti i pappagalli replicanti ora parlano di privatizzazione!! Una azienda si privatizza quando si cedono le quote di maggioranza e di controllo dell'azienda stessa, cosa che non accadrà con Poste il cui controllo resta nelle mani dello Stato con il 60 per cento della proprietà. Il “padrone” delle Poste è uno Stato fortemente indebitato e quindi alla ricerca disperata di risorse per far fronte alle emergenze del paese. Anche noi critichiamo severamente alcune passate privatizzazioni che hanno regalato ad “amici degli amici” aziende importanti come Telecom e quindi seguiamo con attenzione le scelte dell'Esecutivo. Il decreto del Governo va nella giusta direzione per alcuni buoni e semplici motivi: anzitutto, viene messa sul mercato una quota di minoranza di Poste Italiane indivisa; secondariamente, le quote vengono offerte ai risparmiatori oltre che agli investitori istituzionali; terzo, una quota (noi insistiamo per il 5%) viene offerta ai dipendenti postali. L'operazione è solo agli inizi e durerà alcuni mesi durante i quali, siamo certi, il sindacato avrà un ruolo importante nella discussione. La nostra posizione è che le quote vadano distribuite ad una platea la più ampia possibile per evitare pericolose concentrazioni di quote a pochi soggetti. Le quote importanti offerte ai dipendenti postali debbono essere gratuite e indivise in modo tale che anche i lavoratori-azionisti (e non i sindacati) possano esprimere la loro rappresentanza negli organi societari al pari degli altri azionisti e partecipare agli utili d'impresa. Così funziona in altri paesi ed è questa la strada che indica l'Unione Europea per aprire le aziende alla democrazia economica. Noi faremo la nostra parte per difendere, come sempre, Poste Italiane e la sua unicità a garanzia della difesa dei posti di lavoro dei 140 mila dipendenti della più grande azienda del paese».

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di Michele Scolari

opo le proteste degli utenti suscitate dal trasferimento del ritiro raccomandate al centro di smistamento di via S. Bernardo, sembra che per le Poste si profilino ancora altri nodi da districare. Da indiscrezioni raccolte negli ultimi giorni, sembrerebbe che vi siano altri problemi cui l'azienda si troverebbe a dover far fronte, e non riguardanti solamente le proteste degli utenti destinatari della corrispondenza (per la quale, in alcune zone della città, i ritardi nella consegna della posta raggiungerebbero anche le due settimane). Si parlerebbe sì di ritardi nelle consegne, ma anche di carenze d'organico (che secondo alcune voci raggiungerebbe addirittura il numero di dodici portalettere per la zona di Cremona). Contestualmente, i nodi insoluti riguarderebbero anche i giorni di ferie da smaltire nonché la mancanza di risorse per le sostituzioni. E in alcune zone, gli utenti lamentano, nella consegna della corrispondenza, ritardi anche di un paio di settimane. Un quadro che i sindacati condividono su alcuni punti, ma che ridimensionano su altri. A cominciare dal numero dei portalettere mancanti: una cifra che Pietro Triolo, della segreteria sindacale Slp-Cisl, giudica «sicuramente esagerata. E' innegabile che la carenza di personale rappresenti un problema, ma non mi risulta affatto che sia così elevata. E' facile discutere sui numeri e, inoltre, ciascuno poi li può leggere come vuole. Invece un dato concreto che presume una lettura unilateralmente positiva è il recente rinforzo del nostro organico con risorse fresche giunte nelle scorse settimane: si parla di quattro nuovi contratti a tempo indeterminato. Certo il problema della carenza non sarà così comple-

tamente risolto e al netto la carenza di personale c'è, ma l'arrivo delle quattro nuove unità rappresenta una risposta concreta ed organizzata dell'azienda ai problemi sollevati dal sindacato. Tra l'altro, va aggiunto che questi nuovi arrivi costituiscono una prima "goccia", destinata ad essere seguita nel prossimo futuro dall'arrivo di altre risorse». La carenza di personale, inoltre, sarebbe legata al problema delle ferie arretrate. Per le quali, precisa Triolo, sarebbe meglio parlare «non di ferie arretrate ma di ferie da smaltire. Non si fa tanto fatica a fare le ferie ma a smaltirle». Per questo, Triolo insiste anche su alcune osservazioni di natura contrattuale: «Come sindacato, stiamo cercando di proporre soluzioni alle criticità spingendo in due direzioni: anzitutto verso trasformazioni contrattuali da part-time a full-time, e secondaria-

mente verso un numero maggiore di contratti a tempo determinato. Le assunzioni trimestrali infatti sono utili soprattutto a per coprire le ferie, le malattie, ecc.». Il sindacato si trova più in accordo invece sui disagi relativi alle consegne della corrispondenza, ponendo però l'accento su alcune osservazioni. «Ci sono stati un po' di disguidi a gennaio - spiega Triolo - imputabili soprattutto ad un periodo in cui si accumulano arrivi straordinari e scadenze come il canone Rai o come le imposte, ad esempio Tarsu, Imu, ecc. Una circostanza dalla quale non va sottratta neppure la recente agitazione dei tecnici alla meccanizzazione, che ha naturalmente contribuito a causare altri disguidi ancora o ad amplificare quelli già esistenti. L'azienda inoltre ci aveva detto che i flussi di corrispondenza sarebbero diminuiti invece non è stato così: una circostanza

In arrivo quattro nuove assunzioni

dovuta anche all'acquisizione di nuove commesse da Equitalia ed altri enti simili. E, non per negare i problemi ma per cercare di vedere le cose con obiettività, «non va trascurato poi un altro fattore», che può avere senza dubbio «un influenza psicologica che può riflettersi anche sulla percezione della qualità del servizio da parte dell'utenza». Triolo si riferisce «alle recenti polemiche sulla "privatizzazione delle Poste", un concetto non corretto e frutto di una semplificazione di linguaggio, legato al tam tam mediatico che è seguito alla scelta di Poste Italiane». In quel frangente, la segreteria nazionale Slp-Cisl aveva replicato che «un’azienda si privatizza quando si cedono le quote di maggioranza e di controllo dell'azienda stessa, cosa che non accadrà con Poste il cui controllo resta nelle mani dello Stato con il 60 per cento della proprietà. Il “padrone” delle Poste è uno Stato fortemente indebitato e quindi alla ricerca disperata di risorse per far fronte alle emergenze del paese. Per queste ragioni si è parlato, ciclicamente, della vendita del Bancoposta o della vendita del patrimonio immobiliare di Poste o, cosa ancor più pericolosa discussa dal governo a dicembre, della vendita di Poste Vita. Tutti sappiamo, anche noi “contadini”, che qualunque di quelle tre scelte avrebbero decretato la morte di Poste Italiane che riesce a sopravvivere solo grazie alla sua unicità e alla sua sussidiarità incrociata tra i diversi settori dell'azienda». Tornando ai problemi cremonesi, premesso che «qualche disguido è possibile in questo periodo dell'anno», «la situazione comunque è in fase di normalizzazione - assicura il sindacalista - con l'assegnazione imminente delle nuove zone, con una mappatura completa delle esigenze dei vari settori in arrivo per la prossima settimana».


Cronaca

Sabato 8 Febbraio 2014

Lettera dell’Ance alle pubbliche amministrazioni: «Usufruite dell’allentamento delle restrizioni»

Rovinati dal Patto di stabilità: 35 milioni di risorse bloccate

Carlo Beltrami: «Decine di imprese aspettano i pagamenti, con ritardi che vanno da qualche mese a due anni»

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di Laura Bosio

rentacinque milioni di euro bloccati dal Patto di stabilità nelle amministrazioni locali della provincia di Cremona: queste le cifre raccolte da Ance, individuando in questo problema la principale causa di ritardo di pagamenti alle imprese. Detto in breve, è come avere soldi in cassa, ma non poterli usare per legge. «Sono decine le imprese che vantano crediti nei confronti della pubblica amministrazione - spiega Carlo Beltrami, presidente di Ance Cremona -. Si parla di ritardi che vanno da un paio di mesi fino addirittura a due anni. Questo perché da un paio di anni a questa parte anche i piccoli Comuni hanno dovuto assoggettarsi alla legge di stabilità, che prevede il blocco delle risorse per non uscire dal Patto di stabilità. Questo ha comportato lo stop ai pagamenti a moltissime imprese, non solo nell'edilizia ma anche nei settori dei servizi». Accanto a questo c'è il problema degli interessi passivi che con i ritardi nei pagamenti si accumulano: «Non è giusto che siano le imprese a doverli pagare, visto che il passivo non dipende da loro ma dai ritardi dei pagamenti». La sofferenza delle aziende è un problema che sembra non avere soluzione: «Molte aziende le abbiamo già perse lungo la strada, altre sono a rischio di chiusura. Al problema dei pagamenti si aggiunge la crisi che da alcuni anni ha colpito il settore dell'edilizia, legata anche alla difficoltà di accesso al credito. «Anche se negli ultimi mesi da parte delle banche si è vista una leggera apertura verso le aziende, la difficoltà di accesso al credito da parte delle fami-

glie comporta che molti rinuncino all'acquisto della casa». Duro quindi l'attacco nei confronti del governo da parte di Beltrami: «Un Governo che sembra essere lì in prestito e che non è in grado di prendere delle decisioni responsabili ci sta portando alla rovina. Il problema del Patto di stabilità deve essere affrontato in modo serio e concreto. Siamo arrivati al punto che vi sono delle imprese che si sono viste costrette a fare decreti ingiuntivi alle pubbliche amministrazioni per poter esser pagate». A questo proposito l'Ance di Cremona ha scritto nei giorni scorsi una lettera al presidente della Provincia Massimiliano Salini e ai sindaci del territorio, chiedendo di fare qualcosa, nei limiti del possibile. “Il problema del ritardato pagamento dei lavori pubblici regolarmente realizzati dalle imprese continua a rappresentare un elemento di criticità che sta mettendo a rischio la sopravvivenza

delle imprese di costruzioni operanti nel nostro territorio in un momento di crisi particolarmente forte per il settore”, si legge nella lettera. “Rispetto a questo problema, il Governo ha adottato, a partire dalla scorsa primavera, alcune misure per consentire il pagamento dei debiti pregressi attraverso l’allentamento del Patto di stabilità interno e l’erogazione di anticipazioni di liquidità per gli enti con difficoltà di cassa”. E' vero che la Legge di stabilità (Legge 27 dicembre 2013, n. 147) ha previsto per il 2014 un allentamento del Patto di stabilità interno per 500 milioni di euro. La possibilità di beneficiarne è però condizionata alla formulazione di specifiche richieste da presentare da parte delle Amministrazioni. Di qui la richiesta: “Come Associazione Nazionale dei Costruttori Edili della Provincia di Cremona, si segnala a codesta Amministrazione, al fine di massimizzare i benefici della misura sul sistema economico locale, l’assoluta

necessità di presentare, entro il 14 febbraio, domanda di allentamento del Patto di stabilità interno alla Ragioneria dello Stato, mediante il sistema web della stessa Ragioneria, con richiesta degli spazi finanziari necessari per sostenere il pagamento dei debiti di parte capitale certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012, nonché dei debiti di parte capitale per i quali è stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro la medesima data, ivi inclusi i pagamenti delle regioni in favore degli enti locali e delle province in favore dei comuni. Tale sblocco permetterà inoltre di sostenere i debiti in conto capitale riconosciuti alla data del 31 dicembre 2012 ovvero che presentavano i requisiti per il riconoscimento di legittimità entro la medesima data". Inoltre nelle prossime settimane –indicativamente entro il 28 febbraio -, sarà possibile presentare una domanda di ulteriore anticipazione di liquidità.

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Custodia sociale: un progetto per promuovere le cure domiciliari

La nuova frontiera della cura domiciliare si chiama "Custodia sociale": un progetto che mira a sperimentare interventi innovativi sul fronte della domiciliarietà. Il progetto, presentato da un gruppo di lavoro il cui capofila è la Cooperativa Altana (Azienda Sociale del Cremonese, Istituto “Vismara De Petri” di San Bassano, Società Cooperativa Sociale “Sentiero”, Auser Comprensoriale) è stato recentemente approvato da Fondazione Cariplo e opererà in due contesti territoriali della provincia: l’ambito di Cremona città e quello di San Bassano– Pizzighettone. A Cremona una prima sperimentazione del servizio di custodia sociale ha messo in luce quanto tale figura possa essere utile nella creazione di un vero e proprio servizio di prossimità alla persona anziana alla sua famiglia e alla comunità. Il progetto, che ha una validità di 18 mesi, fino al giugno 2015, ha ottenuto un finanziamento dalla Fondazione Cariplo di 134 mila euro su un budget di 228 mila euro. Esso ha obiettivi ben specifici: 1. sostenere la famiglia nella scelta consapevole verso le possibili soluzioni di domiciliarità per la persona anziana; 2. supportare la famiglia nella libertà di scegliere e costruire progetti di cura per le persone anziane; 3. facilitare l’accesso delle famiglie ai Servizi pubblici del territorio e ai Servizi resi dall’associazionismo e dal privato sociale; 4. favorire il benessere personale dell’anziano e il mantenimento delle relazioni; 5. sviluppare la capacità dei soggetti coinvolti di interloquire con il territorio, promuovere la rete territoriale dei servizi di cura; 6. costruire e attivare azioni di prossimità nella comunità stessa, attraverso un lavoro sociale di comunità.


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Cronaca

Sabato 8 Febbraio 2014

Settimana di ritardi continui per i pendolari: media di 30 minuti Settimana da incubo per i pendolari, quella appena trascorsa: un po’ a causa del maltempo, un po’ per i soliti disservizi firmati Trenord, sulla linea Cremona-Milano si è viaggiato con “un ritardo medio di 20-30 minuti per ogni viaggio”, come racconta Andrea. Disservizi che puntualmente ricompaiono, “spesso senza un motivo apparente, o comunque senza che nessuno ne spieghi il motivo”. Lo stesso è accaduto venerdì mattina sul Mantova-Cremona-Milano delle 6.10, “Mezz’ora di ritardo senza spiegazioni – evidenzia Andrea. -Sembra vi sia la volontà di boicottare i pendolari cremonesi. La situazione è insostenibile”. Sembra poi che a rallentare ulteriormente la circolazione ferroviaria sia intervenuto giovedì un guasto tra Codogno e Piacenza, che ha richiesto lunghi tempi di intervento. Sul gruppo di pendolari della CremonaTreviglio presente su Facebook Enrico ha scritto, nei giorni scorsi: “Oggi 5 febbraio 2014, presso la stazione FS di Treviglio il treno 2090 delle 8:13 per Milano è stato soppresso, il sucessivo treno delle 8:32 numero 10624 diretto a Sesto S. Giovanni è arrivato in stazione già pieno con sole 3 carrozze. La gente era già in piedi sia nelle carrozze che sulle porte di accesso ai vagoni”. L’alternativa era il treno delle 9.02 “ma a quel punto in quanti sarebbero riusciti a salirvi dei passeggeri che non erano riusciti a prendere i 2 treni prima?” si chiede ancora Enrico. Sapendo che il numero di passeggeri, in caso di treno soppresso, aumenta, “perché’ non mandare un treno con piu’ carrozze?”. Durante la mattinata alcuni pendolari, in preda alla rabbia, hanno persino occupato i binari, rendendo necessario l’intervento delle forze dell’ordine e causando nuovi rallentamenti al traffico ferroviario.

Arriva il “Lombard”, moneta-baratto

L’11 febbraio in Consiglio regionale approderà la nuova “moneta”. In commissione passata con voto di maggioranza e M5S

Alloni: «Hanno fatto una propaganda non realistica: non si tratta di una valuta ma di un sistema di scambio»

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di Giulia Sapelli

n Lombardia da qualche tempo si sta parlando di una nuova moneta, complementare all’Euro tutta lombarda, che si chiamerebbe appunto "Lombard", come l'antico tasso di cambio dei commercianti medievali. Nei giorni scorsi, a questo proposito, la commissione regionale per le Attività produttive ha varato un progetto di legge per dar vita a una moneta virtuale a cui si lavorava da tempo. Il capitolo della moneta lombarda fa parte di un progetto di legge che elabora nuove norme per competitività e semplificazione a favore delle imprese lombarde. L'iniziativa, illustrata dal "Giornale", è passata con i voti favorevoli della maggioranza (Lega, Forza Italia, Nuovo centrodestra) del Movimento 5 Stelle. L'11 febbraio la nuova moneta sarà votata in Consiglio regionale. Naturalmente non si tratterebbe di una moneta corrente, bensì di una operazione territoriale, finalizzata a sostenere

le imprese paralizzate dal blocco dei finanziamenti. «Sono circolate molte informazioni sbagliate su questo tema, come sbagliato è il modo in cui hanno cercato di presentarla in commissione spiega il consigliere regionale Agostino Alloni (Pd). «Stanno facendo una operazione mediatica su questa cosa, che in realtà altro non è che una forma di baratto. In commissione ci siamo astenuti dal voto proprio perché è stato presentato come qualcosa che non è. L'iniziativa in sé è condivisibile e probabilmente la voteremo in consiglio». Di fatto l'idea è presa dalla

svizzera, che già dal 1934 ha attivato una sorta di accordo tra privati che aderiscono a una piattaforma informatica che mette i soggetti in un rapporto commerciale. Il Wir è utilizzato da un'impresa su quattro e muove il 2 per cento dell'economia con 75mila iscritti al circuito. Anche in questo caso, quindi, ci sarà un "circuito di credito" a cui iscriversi con un istituto di garanzia per l'emissione. Il denaro sarà virtuale e sarà caricato su un borsellino digitale. La moneta costa meno perché non è legata ai mercati finanziari, incentiva gli scambi visto che è

svalutabile, non c'è l'interesse ad accumularla e aiuta l'economia locale, basandosi sul principio del baratto. «Un'azienda offre un servizio ad un'altra e riceve in cambio una sorta di cartamoneta, valida per acquistare un altro servizio all'interno del circuito - spiega ancora Alloni -. Naturalmente si tratta di una valuta che può essere utilizzata solo tra privati all'interno del circuito in questione, non vale come normale moneta al di fuori di esso». Insomma, un vero e proprio baratto, regolamentato da un istituto privato, che si occuperà di gestire il progetto. L'ESEMPIO: BANCA WIR La Banca Wir è un sistema indipendente di valuta complementare in Svizzera, che serve le piccole e medie imprese. Esiste solo come un sistema contabile. Wir è stata fondata nel 1934 da imprenditori Werner Zimmermann e Paolo Enz a causa di carenza di valuta dopo il crollo del mercato azionario del 1929. Entrambi Zimmermann e Enz sono sta-

ti influenzati dall’economista tedesco Silvio Gesell. L’idea venne dalla cooperativa danese J.A.K., un analogo sistema di credito senza contanti, anch’esso iniziato nel 1934. Zimmermann e l’altro socio fondatore, ebbero modo di osservare questo sistema danese durante due viaggi studio. Nel 1936 gli fu riconosciuto lo status di banca. Durante la crisi economica del ’29 molte imprese, restie a investire i loro capitali, peggiorarono la situazione, togliendo liquidità ai mercati. Con la fondazione della cooperativa wirtschaftring i piccoli imprenditori reagirono a questa penuria con una iniziativa di mutuo soccorso. Per contrastare l’accumulo di capitali, fu creato un sistema valutario complementare, il Wir appunto. Il valore del Wir è agganciato a quello del Franco Svizzero (1 Wir= 1 CHF) e il tratto più distintivo è l’assenza di interessi, per incentivare i soci a reinvestire il loro denaro e mantenerlo in circolazione tra le piccole e medie imprese della Svizzera.

Al via il Fondo sociale contro il taglio delle utenze per morosità incolpevole: un sostegno alle famiglie in difficoltà La Giunta ha dato il via libera alla bozza del protocollo di intesa da stipulare con le organizzazioni sindacali territoriali confederali e dei pensionati Cgil, Cisl e Uil, Aem Cremona Spa e Aem Gestioni per la predisposizione di piani di intervento di contrasto alla povertà. A questo proposito si procederà all’istituzione di un Fondo Sociale perché alle famiglie che si trovano in stato di necessità non vengano disattivate le utenze, nonché la possibilità di affrontare i conseguenti piani di rientro dalle morosità che verrà alimentato da tutti i soggetti pubblici e privati inte-

ressati a realizzare interventi contro la povertà. Il Comune si impegna a sostenere i cittadini che versano in situazioni di difficoltà socioeconomica, attraverso il pagamento delle bollette per la fornitura dell’acqua attivando, di pari passo, percorsi virtuosi finalizzati alla responsabilizzazione del cittadino ad onorare i piani di rientro dalla morosità in misura compatibile alle proprie risorse. Il Fondo, oltre al finanziamento dell’Amministrazione Comunale, potrà e dovrà ottenere finanziamenti da altri portatori di interesse del territorio, pubblici e privati. Partiranno

inoltre percorsi di accompagnamento per prevenire le situazioni di morosità e di indebitamento attraverso un maggiore presidio del territorio. I Servizi Sociali del Comune hanno già messo in atto servizi specifici, per la situazione di difficoltà nei pagamenti degli utenti delle case Erp in via Caprera, Largo Pagliari e Divisione Acqui, sono in corso interventi tecnici che dovrebbero risolvere il problema della eccessiva dispersione; per quanto concerne tutti i casi di morosità delle utente gas e luce, continua la proficua collaborazione con Aem per la

rateizzazione e il mantenimento, in caso di morosità e durante la predisposizione di un piano di rientro dei debiti, di un “minimo vitale” di energia pari al 15%; per le persone prese in carico dai Servizi sociali la rateizzazione del pregresso viene fatta sulla base delle effettive possibilità di pagamento; viene predisposto un piano di rientro e il Comune garantisce un proprio intervento di abbattimento del debito tra il 25% e il 30% a seguito ovviamente dell’impegno da parte dell’utente a far fronte alle rate predisposte.


Cronaca

Sabato 8 Febbraio 2014

La storia di una famiglia messa in ginocchio dalla ludopatia: una vera e propria patologia psichica

Dipendenza da gioco, come combatterla

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Il sindaco di Cento ringrazia i lavoratori del Gruppo Arvedi per le donazioni fatte

Poli (psichiatra): «E’ una dipendenza simile a quella da droga, ma ha in più una forte componente economica»

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di Laura Bosio

inire prigionieri del vizio del gioco, una dipendenza che può travolgere un'intera famiglia. E' la storia di Maria (nome di fantasia), che di punto in bianco si è trovata di fronte a una dura realtà: suo marito era diventato un "drogato" del gioco. «Non l'ho capito subito, purtroppo ci racconta -. Lui aveva una piccola attività in proprio e ci vedevamo solo la sera, in quanto anch'io lavoravo tutto il giorno, in un'altra città. I suoi atteggiamenti sembravano assolutamente normali e mai lo avevo visto interessato ai videopoker». Maria iniziò a sospettare qualcosa solo quando iniziarono i primi problemi economici. «Lui mi diceva che sul lavoro le cose non andavano bene, che la crisi si faceva sentire. Mi chiese in prestito dei soldi per saldare i fornitori ed io, ingenuamente, glieli diedi. Poi per un po' le cose sembrarono tornare alla normalità, e ancora non mi rendevo conto di quanto stesse davvero accadendo. Tutto crollò quando mi disse di voler chiudere il negozio perché non andava bene. E mi chiese ancora dei soldi. Fu allora che iniziai ad indagare. Chiedendo in giro mi ci volle poco per scoprire che durante la giornata chiudeva le porte del negozio e si recava nei bar, nelle sale gioco delle vicinanze, trascorrendo ore a giocare. Quando gli dissi che avevo scoperto tutto tentò di negare l'evidenza, mi disse che giocava poco. Invece si era mangiato tutti i soldi, compresi quelli che gli avevo prestato io». La storia di Maria è simile a quella di tante altre persone, che si sono trovate a dover fare i conti con qualcosa che neppure riuscivano a capire. «La dipendenza da gioco è paragonabile in tutto e per tutto alle altre dipendenze, come l'alcol e la droga» spiega il dottor Roberto Poli, psi-

Roberto Poli

chiatra cremonese. «Gli effetti sono gli stessi ed è devastante allo stesso modo, forse anche di più in quanto la rilevanza economica è maggiore. E' una dipendenza che spesso porta ad una dimensione di rottura, in quanto i familiari del malato spesso faticano a comprendere il problema, più di quanto non accada per chi è dipendente da sostanze psicotrope. Spesso, infatti, si tende a pensare che si tratti di un comportamento del tutto correggibile con la volontà; in realtà si tratta di un problema con tutte le caratteristiche della dipendenza, con le conseguenze psicologiche del caso». La mancata comprensione diventa quindi un forte problema all'interno di una famiglia, dove si creano conflitti che spesso portano alla rottura dei legami esistenti . «Come dicevamo il problema economico è rilevante, in questi casi: molte famiglie finiscono sul lastrico - continua Poli -. Tanto più che spesso il giocatore tende a minimizzare o nascondere la gravità del problema». L'atteggiamento della famiglia del malato deve allora andare nella direzione del supporto. «E' sbagliato considerarlo un "cattivo" o comunque qualcuno che vuole fare del male. Si tratta di soggetti con un disagio psichico importante. Se la famiglia assume un atteggiamento di opposizione, otterrà solo un rafforzamento, da parte del soggetto, dei propri comportamenti errati, perché

l'emarginazione accresce il disagio esistenziale». Diventa allora fondamentale convincere il malato ad affrontare il proprio problema, rivolgendosi al Sert e agli appositi servizi di supporto alle dipendenze. Insomma, prevenzione non è solamente spostare o vietare le macchinette, ma aiutare i familiari di una persona a rischio a riconoscere i segnali di una possibile dipendenza, permettendo di evitare danni economici, ma soprattutto sostenendolo verso un percorso terapeutico. «E' importante che chi vive al fianco di una persona affetta da ludopatia sappia come leggere i segni e sappia quali accorgimenti adottare per prevenire non solamente una situazione patologica, ma anche il pesante impatto economico che questo tipo di malattia solitamente ha -, evidenzia Stefano Angelini, psicologo di webmedicine.it (portale dedicato alle consulenze specialistiche online). In Italia una persona su due nell'ultimo anno ha giocato d'azzardo almeno una volta. Ma c'è chi ha trasformato il gioco in rischio: il Ministero della Salute (dati 2012) stima che il numero dei giocatori d'azzardo problematici possa variare dall'1,3 al 3,8% della popolazione, ovvero tra i 700mila e i 2 milioni di persone a forte rischio. Situazioni che rischiano di devastare famiglie e affetti. «Il gioco d'azzardo patologico (Gap) è riconosciuto come una malattia - continua Angelini -. Spesso è difficile da

prevenire quando è ancora nello stato "problematico" e non ancora "patologico", ma chi vive accanto ad una persona di questo tipo può fare molto per aiutarla. Trattandosi dell'inizio di una dipendenza, c'è la tendenza a negare i fatti o a raccontare bugie per far apparire la situazione del tutto normale. Il primo aiuto deve arrivare dalle persone vicine affinché la situazione non degeneri diventando patologica. È un aiuto fondamentale per prevenire». Segnali come le bugie, il cambiamento di abitudini (per esempio i passaggi sempre più frequenti nei luoghi dove si trovano le slot), l'irritabilità quando si affronta l'argomento specifico, la perdita di relazioni anche importanti, una sempre maggiore richiesta di danaro sono indice di una situazione che si sta aggravando. «Solo chi è a stretto contatto con queste persone può cogliere i segnali del malessere». Ma, per esempio, come bypassare le menzogne? «I familiari non devono essere lasciati soli: necessitano di un accompagnamento affinché possano affrontare il problema e non venirne travolti - prosegue lo specialista -. Possono essere guidati sul percorso migliore da seguire per aiutare la persona cara a non ammalarsi, ma anche possono svolgere un'importante azione affinché sia la stessa persona a farsi aiutare prima che la situazione diventi patologia e particolarmente onerosa sotto il profilo economico».

«Stiamo ricostruendo la nostra città. Non il borgo dove siamo cresciuti, ormai scomparso, ma la nuova Cento, che sta rinascendo grazie al sacrifico, la dedizione, la tenacia, la solidarietà diffusa di molti. Quando ho ricevuto la telefonata con la quale mi è stato annunciato che i lavoratori e le aziende del gruppo Arvedi volevano essere concretamente al nostro fianco, mi sono commosso. Grazie a tutti voi possiamo ultimare la nuova scuola elementare per 60 bambini. Oggi vi dico grazie a nome di tutta la comunità». Piero Lodi, sindaco di Cento, comune di 37mila abitanti, il secondo centro della provincia di Ferrara, duramente colpito dal terremoto che il 29 maggio del 2012 ha interessato l’Emilia Romagna, ha ringraziato con queste parole i lavoratori del gruppo Arvedi, durante la sua odierna visita presso l’Acciaiera Arvedi nel corso della quale ha ritirato il contributo di 53mila euro raccolto per il 50 per cento tra tutti i lavoratori del gruppo e per la restante parte messo a disposizione dalle aziende. Il primo cittadino è stato accolto da Mario Caldonazzo, a.d. Finarvedi, Bruno Falanga, Gabriele Almi e Alessio Barbieri per la direzione Risorse Umane del Gruppo Arvedi. Per la RSU dell’Acciaieria Arvedi erano presenti Vania Guerriero, Paolo Gaiardi e Massimo Giazzi. Per la RSU dell’Arvedi Tubi Acciaio : Angelo Simonetti e Giancarlo Zanoni: Per la RSU dell’ Ilta Inox: Mirko Romani e Guglielmo Triglia. «Lo spirito solidale è una caratteristica del nostro Gruppo, della sua proprietà, della direzione aziendale e dei suoi lavoratori - ha commentato Caldonazzo -, emulando l’esempio del nostro presidente Giovanni Arvedi. Rientra inoltre nelle caratteristiche dei cremonesi, città dove la nostra azienda ha le radici. L’aiuto al comune di Cento significa unità d’intenti delle varie componenti la nostra azienda per esprime concretamente la vicinanza a chi è provato dalla sventura. Ammiriamo lo spirito e la forza con cui le popolazioni emiliane e di Cento hanno reagito al dopo terremoto: un esempio per tutti noi». «Il vostro gesto di oggi ci conforta e ci conferma che la solidarietà non ha confini geografici - ha concluso il primo cittadino -. Racconterò ai miei concittadini il gesto generoso e solidale dei lavoratori e della proprietà di un grande gruppo come Arvedi».


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Cronaca

Sabato 8 Febbraio 2014

Maltempo, a rischio il raccolto autunno-vernino

Coldiretti: rischio allagamenti, danni alle colture e problemi agli argini a causa delle nutrie. Problemi anche per le semine primaverili

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di Laura Bosio

e piogge delle scorse settimane hanno provocato notevoli danni all'agricoltura e alle nostre campagne: campi allagati, esondazioni di rogge e fossati ma anche di alcuni corsi d'acqua, come l'Oglio, che in prossimità di Ostiano e Isola Dovarese ha allagato la golena. Continua a salire anche il livello del fiume Po, sempre più vicino allo zero idrometrico (venerdì mattina era a -0,50), anche se per ora non desta preoccupazioni. Coldiretti Cremona sta monitorando con attenzione l'evolversi della situazione, e proprio nei giorni scorsi ha fatto il punto delle problematiche. «Un primo, grave problema riguarda la nostra zootecnia, in relazione alla direttiva nitrati» fanno sapere dall'associazione. «Le vasche dei liquami degli allevamenti si stanno rapidamente riempiendo, a causa della continua pioggia, e in questo momento non c’è la possibilità di smaltimenti in campagna. Quest’anno, la delibera della giunta regionale che fissa il fermo invernale per lo smaltimento dei liquami aveva previsto la possibilità a fine gennaio di valutare una finestra di apertura, ma le attuali condizioni meteorologiche non consentono tale possibilità». Questi giorni di maltempo stanno portando alla luce anche i danni legati alla forte presenza di nutrie nelle nostre campagne. Pur non essendoci state, per ora, particolari esondazioni di corsi d'acqua, rive e argini si stanno rivelando particolarmente fragili, in quanto già duramente provati dalla presenza delle nutrie, che «creano le tane in prossimità di canali e arginature scavando lunghe e ampie gallerie, che rendono all’ordine del giorno crolli e allagamenti dei campi» spiega ancora Coldiretti. Fortemente a rischio è anche la produzione dei cereali a semina autunnovernina (frumento, orzo, triticale), come di colture quali il loietto. «Le radici sono da tempo in acqua e il rischio è quello dell’asfissia della pianta» spiegano gli esperti dell'associazione. «Già lo scorso anno, a causa del perdurante maltempo, si è persa gran parte del raccolto autunno-vernino, e il timore è che la situazione si possa ripetere». Allo stesso modo sono a rischio le semine primaverili: nei campi zuppi d’acqua non è infatti possibile dare avvio alle operazioni di preparazione alle semine primaverili. «Si avranno quindi dei ri-

Grosso (MeteoLive)«Un inverno decisamente anomalo». Precipitazioni fino a metà marzo

Un inverno, con temperature a volte quasi primaverili e precipitazioni abbondanti, che per ora non accennano a cessare. A parte qualche breve parentesi di sole, le prossime due settimane saranno caratterizzate da una serie di perturbazioni, la prima delle quali è già in corso durante questo fine settimana. Domenica nelle nostre zone potrebbe esserci una temporanea tregua, ma già da lunedì è previsto l'arrivo di una perturbazione atlantica che porterà piogge anche intense al nord e nelle regioni tirreniche, accompagnata da venti di scirocco, carichi di aria mite e umidità che potrebbero aumentare l'abbondanza delle piogge. Le temperature continueranno ad essere sopra la media stagionale, come del resto è accaduto durante tutto il periodo invernale. Come conferma Alessio Grosso, meteorologo di MeteoLive, «il trend degli ultimi inverni ci ha mostrato spesso una stagione relativamente mite. La presenza costante dell'anticiclone non è più ingombrante come un tempo». Dopo il gelo storico del febbraio 2012, anche l'inverno che sta terminando è da considerarsi estremo, secondo gli esperti: «Se è ancora probabile che nei prossimi anni le stagioni fredde possano risultare miti, questa estrema mitezza e questa eccezionale produzione di fenomeni non potrà essere la regola, perlomeno non in questi termini», spiega ancora Grosso. Il problema principale è l'eccessiva antropizzazione del territorio, che porta anche agli episodi di piogge fuori dal comune. «Ci aspettano giorni difficili. Sulle Alpi potrà ancora cadere mediamente oltre un metro di neve in pochi giorni oltre i 1500 metri e siamo già al limite "sopportabile", dunque sarà facilmente prevedibile qualche situazione di ulteriore disagio oltre ad un grave rischio di valanghe che potranno anche raggiungere le vie di comunicazione. In pianura la situazione peggiore si riscontrerà a nord e lungo le regioni tirreniche, già colpite e particolarmente vulnerabili ad ulteriori drammatiche ricadute alluvionali». Una situazione quindi di grande incertezza, che secondo gli esperti si protrarrà almeno fino alla metà di marzo e forse anche oltre. «Quello che sorprendentemente ancora non si vede è il classico colpo di coda stagionale che difficilmente manca all'appello» spiega il meteorologo. «Questo però è un anno decisamente anomalo e probabilmente vorrà esserlo sino in fondo».

Si ripropone il problema del divieto di spandimento dei liquami. Prandini: «E’ un cappio al collo per gli allevamenti» tardi nella semina, con il rischio di cali nel raccolto» fa sapere Coldiretti. «Nella zona Casalasca si rischia di perdere anche quest’anno il raccolto della barbabietola da zucchero. Si tratta della prima coltura che viene seminata, ad inizio anno. Già l’anno scorso l’intero raccolto è andato perso: a causa delle continue piogge gli agricoltori avevano rinunciato a seminare la barbabietola. Il timore è che la situazione si possa ripetere». Stesso timore per i medicai. A causa del maltempo l’anno scorso il raccolto di erba medica si è ridotto al minimo. Questo ha reso (e rende tuttora) particolarmente costoso il reperimento del fo-

raggio. La situazione si potrebbe ripetere, a causa di un'ondata di maltempo che sembra non accennare a fermarsi. È grande la preoccupazione per il territorio, come evidenzia Ettore Prandini, commissario di Coldiretti Cremona e presidente di Coldiretti Lombardia, soprattutto per la questione "liquami": il divieto di spandimento dei reflui che scadrà il 28 febbraio prossimo sta creando una situazione insostenibile per molti allevamenti zootecnici. Da una parte le aziende agricole hanno le vasche di contenimento piene a causa della pioggia, dall’altra l’acqua caduta ha ridotto i campi a una poltiglia di fango e anche

se si volesse intervenire ora la terra non è nelle condizioni di essere lavorata e ingrassata con il concime naturale. «In Lombardia – spiega Ettore Prandini – ci sono almeno diecimila allevamenti alle prese con il problema dello spandimento dei reflui, mentre oltre 100 mila ettari di campi, più del 10% della superficie agricola regionale, rischiano danni alle coltivazioni di frumento, orzo, segale e triticale. Sono cereali autunno vernini che con il blocco dello spandimento non hanno potuto essere nutriti con il concime naturale dei reflui nonostante le piantine fossero cresciute a causa dell’inverno mite. E adesso quel-

le stesse piantine rischiano di “annegare” con le radici soffocate dalla troppa pioggia». Duro l'attacco contro il divieto di spandimento dei liquami: «Un divieto di spandimento così lo abbiamo solo noi in Italia – spiega ancora Prandini – si tratta di un cappio al collo degli allevamenti perché impedisce di lavorare la terra e di prepararla per le colture primaverili quando ce ne sarebbe più bisogno. Per questo chiediamo l’appoggio della Regione: è necessario che gli assessorati lombardi all’Ambiente e all’Agricoltura si muovano nei confronti del Ministero per la cancellazione del divieto».

IN BREVE

In scena al Filodrammatici lo spettacolo dialettale “La mata longa” "La mata longa" è il titolo dello spettacolo che si terrà al teatro Filodrammatici l'11 febbraio nell'ambito della rassegna "Il Filo benefico". E' la storia di quattro comari, Menega, Rosina, Luigina, Pina, che si presentano per una disputa davanti al giudice Carmelo Dellamorte: una di loro deve rispondere di aver rubato, ammazzato e mangiato una gallina. Un divertente atto unico in dialetto scritto da Augusto Fioni e messo in scena dalla compagnia teatrale "Il Canovaccio", regia di Lole Boccasasso. In scena Agnese Demicheli, Pierangela Barbieri, Colomba Bandera, Paola Galelli, Carlo Zanotti e Mario Carotti. I soldi raccolti dalla vendita dei biglietti,

per questo come per tutti gli spettacoli della rassegna, saranno devoluti alla Fondazione "Operation Smile", che realizza programmi medici globali tesi a favorire l’autonomia professionale e strutturale dei Paesi Beneficiari attraverso progetti di sviluppo sostenibile che si uniformano agli Standard Medici Globali dell’organizzazione, e che comprendono: missioni mediche internazionali e locali, aggiornamento e Formazione del personale medico locale, cure Post Operatorie, creazione di Centri Sanitari all’avanguardia, attività di Ricerca in collaborazione con le Autorità, le Università e le Istituzioni mediche locali, World Care Program.

Auser: corsi gratuiti di informatica per gli anziani Si rinnova anche nel 2014 la collaborazione tra L’Auser Insieme Università Popolare - Scuola di Pace di Cremona e Aemcom per offrire corsi gratuiti di alfabetizzazione informatica ai cittadini ultrasessantacinquenni. Gli anziani di Cremona potranno infatti imparare ad utilizzare il computer e internet: un importante progetto che favorisce la diffusione dei benefici dell’uso del pc anche ai meno giovani. Il nuovo ciclo di apprendimento inizierà il 17 febbraio e si articolerà in dieci appuntamenti di un’ora e mezza, due volte a settimana, presso l’Istituto Beltrami di Via Palestro 33, sem-

pre a Cremona. Il progetto formativo darà la possibilità ai partecipanti di imparare ad usare il personal computer e fruire di tutte le opportunità di comunicazione che da questo ne potranno derivare. In futuro potranno utilizzare queste conoscenze ed entrare in rete: per restare in contatto con parenti e amici, per effettuare prenotazioni e acquisti online, per accedere facilmente ad informazioni e contenuti culturali, turistici etc. , ed ai servizi digitali della pubblica amministrazione. Per informazioni contattare il 0372-4487678 o l’indirizzo email: unipop.cremona@auser.lombardia.it.


Cronaca

«Legge elettorale, ma che Italicum è?» Felice Besostri: è come se la sentenza di incostituzionalità sul “porcellum” non sia esistita

«La Consulta ha detto che il Parlamento è legalmente in funzione, ma, diciamolo chiaramente, è politicamente delegittimato»

C

di Daniele Tamburini

he l’attuale legge elettorale (quella che il suo stesso propugnatore, e cioè Roberto Calderoli, definì “una porcata”, da cui, con un certo humor, la definizione di “porcellum”, data da Giovanni Sartori) non andasse bene era chiaro a tutti, o così poteva sembrare. Tant’è che un gruppo di avvocati era ricorso alla Consulta, e la Corte costituzionale, il 4 dicembre 2013, ne aveva ha dichiarato l'incostituzionalità, in riferimento al premio di maggioranza assegnato e all'impossibilità per l'elettore di fornire una preferenza. Il noto accordo Renzi–Berlusconi (che, tra l’altro, ha rimesso in gioco, pur dopo la condanna in via definitiva, l’ex presidente del consiglio, unico “vero” interlocutore istituzionale del neosegretario del Pd sul piano delle riforme) non pare apporti sostanziali novità rispetto ad un Porcellum dichiarato incostituzionale. Molti costituzionalisti hanno firmato appelli e sottoscritto dichiarazioni, perché il Parlamento non approvi questa riforma della riforma. Il Renzellum, anzi l’Italicum, insomma, somiglia, e molto, al Porcellum. O no? Abbiamo chiesto di dirci la sua opinione all’avvocato Felice Besostri, senatore nella XIII legislatura, che, con gli avvocati, Aldo Bozzi, Giuseppe Bozzi e Claudio Tani, ha promosso la causa di incostituzionalità. Avvocato Besostri, siamo punto a capo, come sostengono in molti, o la proposta Renzi – Berlusconi è innovativa, rispetto al “Porcellum”? «No, non tiene conto della sentenza n. 1/2014. Per essere sintetico: è come se quella sentenza non fosse stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 15 gennaio 2014, ma stampata su carta igienica. Non uno dei paletti della Corte è stato rispettato perché a) tutti i parlamentari sono predesignati dai partiti, cioè nominati non eletti dai cittadini; b) la soglia per accedere al premio, in assenza di un parametro come la partecipazione al voto, è troppo bassa. La differenza tra fascismo e democrazia richiede qualcosa di ben maggiore di un misero 12% in più sul 25% della legge Acerbo del 1923; c) Le soglie di acce-

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Sabato 8 Febbraio 2014

in breve

Approvate le tariffe per il bike sharing Approvate dalla Giunta comunale le tariffe da applicare al servizio di bike sharing. In particolare l'abbonamento annuale costa 20 euro di iscrizione e consente un utilizzo gratuito per i primi 30 minuti, 0,80 centesimi ogni mezz'ora da 31 a 90 minuti e oltre 2 euro ogni mezz'ora. C'è poi l'abbonamento 4ForYou della durata di 24 ore dal primo prelievo della bicicletta che costa 8 euro e prevede un utilizzo per 4 ore complessive. Infine l'abbonamento 8ForYou dura 48 ore dal primo prelievo della bicicletta, costa 13 euro e prevede l'utilizzo della bici per 4 ore/ giorno (8 ore totali).

Contributo di 430mila euro per 23 progetti L’avvocato Felice Besostri

so sono troppo elevate; d)Viola l'uguaglianza di voto che una lista coalizzate sotto il 4,5% con elegga nessuno, ma i suoi voti siano conteggiati per un premio di maggioranza, di cui beneficiano integralmente altre liste, qui la violazione degli artt. 48, 56 e 58 sul voto personale e diretto è palese». Lei come la giudica? «Negativamente. Con il Presidente della Repubblica sotto attacco, una delegittimazione della Corte Costituzionale è pericolosa: non avremo più organi costituzionali di garanza». Molti costituzionalisti lanciano appelli alle istituzioni ed alla società civile perché questa ipotesi non proceda… «Lo so perché sono tra i firmatari di uno di questi appelli e in compagnia di giuristi come Pace, Azzariti, Cerri, Siclari e Ferrajoli». Secondo lei, quali sono le motivazioni di Renzi, da una parte, e di Berlusconi dall’altra? «Renzi deve dare un segno di decisionismo e affermare che il capo del PD è lui. A mio avviso non ha una responsabilità personale: sono i suoi consiglieri che non hanno capito la sentenza della Corte. Diceva Lichtenstein che "la scrittura è uno specchio che riflette

«Una delegittimazione della Corte costituzionale è pericolosa»

i dati di ance lombardia

l'immagine di chi legge". Quei giuristi che per anni hanno detto che una legge deve essere maggioritaria e bipolare della sentenza hanno capito solo un passo esplicativo dove si diceva che le "liste bloccate corte"consentivano si conoscere i candidati. Ma se li conosci puoi approvarli o evitarli, quindi il voto di preferenza o la cancellatura di un candidato deve essere prevista. Berlusconi aveva interesse a essere anche formalmente il capo dello schieramento alternativo, anche dopo la decadenza da senatore e soprattutto di avere una legge che teoricamente gli consenta di vincere: questa legge è perfetta, perché non lasci spazio al Centro. Casini è tornato e tornerà Alfano e se non lui il 90% degli alfaniani: se cade Letta il 101%».

ge ignora questo fatto. Non tiene conto che con legge 482 del 1999 (la conosco bene, perché ero il relatore al momento dell'approvazione finale), abbiamo riconosciuto 12 minoranze linguistiche, mentre nella legge europea ci sono norme speciali solo per il francese della Val d'Aosta, il tedesco della Provincia di Bolzano e lo sloveno del Friuli Venezia Giulia; ebbene, i friulani e i sardi son ben più numerosi e non hanno norme speciali. Poi, una chicca: il Parlamento ha fatto scadere una norma sul riequilibro della rappresentanza di genere, la legge è contraria ai Trattati UE solo per questo».

«Come cittadino che paga le tasse sono insoddisfatto»

Promuovereste un’altra causa? «Se approvano la legge definitivamente entro il 14 aprile non abbiamo bisogno di cominciare da capo, chiederemo alla Cassazione di spedire alla Consulta anche l'Italicum». Lei ha presentato ricorso anche nei confronti della legge elettorale europea: ce ne parla? «La legge è del 1979; il Trattato di Lisbona è entrato in vigore, insieme con la Carta dei Diritti Fondamentali nella UE, il 1 dicembre 2009. La nostra leg-

Una domanda, anzi due, sul governo Letta: come giudica il suo operato? Ha un futuro? «Se sono intervistato come costituzionalista non voglio fare il politico. Il Governo Letta, e prima di lui Monti e Berlusconi, ha avuto la fiducia da un Parlamento eletto con una legge incostituzionale, che la Consulta ha detto che è legalmente in funzione, ma, diciamolo chiaramente, politicamente delegittimato. Come cittadino che paga le tasse sono insoddisfatto. Sia chiaro, non di pagare le tasse, ma di quello che ricevo in cambio. Spero solo che non cada in modo che si facciano elezioni politiche nazionali insieme con le europee. Per il suo futuro chiedete a Renzi».

Compravendite di case ancora in calo: -44% in città

Il settore immobiliare a Cremona continua a segnare il passo, a differenza di molte altre città lombarde, dove la tendenza si è invertita. Nella città di Cremona le compravendite di abitazioni sono calate del 39,6% dal 2006 al 2012, mentre il calo è stato del 54% in tutta la Provincia. Nel primo trimestre 2013 invece, il calo per Cremona, rispetto al 2012, è stato del 10,7% per la città e del 23% per tutta la Provincia. Nel secondo trimestre si parla invece di un -44,6% per la città e di un -18,9% per il territorio. Anche nell’edilizia non residenziale ci sono problemi: in città si registra, tra il 2006 e il 2012, un -60,5% a

Cremona, mentre in tutta la provincia si parla di un calo del 44,3%. Nel primo trimestre 2013, rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, a Cremona si registra un -8,2% e un -29,4% nella Provincia. Per quanto riguarda infine il secondo trimestre, in città non vi sono state variazioni, mentre sull’intero territorio si parla di un -17,9%. «I dati del primo semestre sulle compravendite di abitazioni in Lombardia, -15,8% nel I° trimestre e -10,4% nel II° trimestre rispetto agli stessi periodi del 2012, ci dicono che la crisi sta rallentando e in alcuni capoluoghi siamo tornati in positivo.” Così ha dichiarato Luigi Colombo, presidente di Ance Lombardia, com-

mentando i risultati del V° Rapporto sul Mercato Immobiliare realizzato da Ance Lombardia in collaborazione con Cresme. “Sono segnali importanti, che ci fanno sperare, pur in un mercato che resta purtroppo in negativo, con un fatturato ancora in contrazione che si assesterà per il 2013 intorno ai 15 miliardi di euro, il livello più basso degli anni 2000, con -12,6% sul 2012, in attenuazione rispetto alla caduta dell’anno precedente, pari al -27,7%». La Lombardia rimane la principale piazza immobiliare a livello nazionale, con un fatturato di 11,8 miliardi provenienti dal settore residenziale e 3,1 dal non residenziale.

Sono 23 i progetti che verranno finanziati, dal bando emanato lo scorso settembre dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, con un contributo pari al 50% del costo complessivo del progetto stesso. A disposizione degli enti no profit operanti nella Provincia di Cremona ci sono 340mila euro, che verranno distribuiti in tre filoni di intervento: servizi alla persona (58,33%), promozione di attività ludico sportive per soggetti svantaggiati (6,03%), tutela del patrimonio storico, artistico e culturale (35,62%). Erano 33 i progetti per i quali si è presentata richiesta di finanziamento ma solo 23 quelli approvati. Dal punto di vista della distribuzione territoriale, il 32,75% sono a Cremona, il 32,69% a Crema e il 34,56% a Casalmaggiore. La Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona dispone oggi di un patrimonio di oltre 15 milioni di Euro con il quale in questi tredici anni ha finanziato 532 progetti ed erogato 10.390.611 euro. Per contribuire ad incrementare il patrimonio della Fondazione, ma anche concorrere alla realizzazione dei 23 progetti finanziati con del terzo bando 2013, i cittadini di tutta la Provincia sono invitati ad “adottare” quello che ritengono più vicino alla loro sensibilità donando alla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona il proprio contributo.

Centro aiuto alla vita, aiutati 800 bambini Oltre 800 i bambini aiutati in 30 anni di attività: numeri importanti quelli del Centro di aiuto alla vita, che salva i bambini a rischio di aborto accompagnandoli nei primi 36 mesi della loro esistenza. Due i principali fronti di intervento. Da un lato c’è lo sportello attivato presso il nosocomio cittadino, dove le volontarie, grazie alla convenzione stipulata con l’azienda ospedaliera, hanno a disposizione un ufficio. Loro non possono entrare in contatto con le ricoverate: sono le future mamme a dover chiedere un colloquio. Una presenza nascosta e discreta che nel 2013 ha permesso di scongiurare una decina di aborti.


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Cronaca

Sabato 8 Febbraio 2014

Il racconto dell’Esodo da Fiume

«Davanti alle avversità della storia serve la forza di “far fronte” adattandosi elasticamente alle situazioni»

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di Michele Scolari

unedì 10 febbraio si celebrerà il decimo Giorno del Ricordo in memoria delle vittime dell'eccidio detto delle “foibe”, perpetrato dai partigiani jugoslavi di Josip “Tito” Broz ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia, tra il 1943 sino all'immediato dopoguerra. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici, che nella Venezia Giulia sono chiamati, appunto “foibe”, dove furono gettati i corpi di alcune vittime (in realtà la recente storiografia ha messo in luce come in realtà le uccisioni fossero in massima parte perpetrate in modo diverso). E’ una questione storica ancor oggi complessa e con molte ombre da chiarire, sulla quale, se ormai risulta chiara la responsabilità dei partigiani comunisti di “Tito” a partire dal 1943, il dibattito si è riacceso a seguito di un intervento nel quale lo storico croato Predrag Matvejevic, ha citato un documento in cui l'allora ministro fascista dei Lavori Pubblici Giuseppe Caboldi Gigli datato 1927, parlava delle foibe come «luogo degno per la sepoltura di quelli che nella provincia dell'Istria danneggiano le caratteristiche nazionali (italiane) dell'Istria» (l'intervento, originariamente pubblicato il 12 febbraio 2005 sul quotidiano fiumano Novi List, è stato tradotto e ripubblicato in italiano dalla testata web Osservatorio Balcani e Caucaso). Si tratta in ogni caso di una ferita profonda, rimasta principalmente nell’oblio per oltre 60anni (sino allo storico reportage del 1996 sul Corriere della Sera) ma mai dimenticata da coloro che la vissero in prima persona. Ad un giorno dalla celebrazione (che a Cremona si terrà presso il monumento al Cimitero in presenza degli esuli, delle loro famiglie e delle massime cariche civili e militari) e degli eventi organizzati dall'Associazione (il primo appuntamento è per sabato 8 febbraio alle 17 a Spazio Comune) ascoltiamo il racconto di una testimone oculare: Laura Calci Chiozzi (vicepresidente dell'Associazione Venezia Giulia Dalmazia), giuliana, originaria di Fiume e costretta a fuggire dalla propria terra natale approdando in Abruzzo. Un racconto e un lucido resoconto, paura e speranza assieme al ricordo indelebile dell'azzurro mare lasciato per sempre alle spalle.

La testimonianza di Laura Calci Chiozzi. costretta ancora bambina all’esilio dai titini ungherese. Mio nonno sotto gli asburgo era stato un Honvéd, un fante dell’esercito ungherese. Mio padre invece, chiamato nell’esercito, era arruolato nell'artiglieria contraerea, nelle batterie sopra le alture della città. Fino all'armistizio dell’ottobre 1943 comunque, la guerra la sentivamo ma non in modo pesante. Fu dopo quella data che la situazione peggiorò velocemente e sensibilmente, sia in senso culturale che in senso sociale col l’arrivo prima dell'occupazione tedesca e poi dei “titini”. Aumentarono la miseria, con la scomparsa dei generi di prima necessità, e la fame. Verso il '46 tiravamo avanti ormai solamente con i pacchi Unrra dell'esercito americano. Si cercava di andare a Trieste a comprare la farina da polenta e si arrivò a servirsi di forme rudimentali di scambio come il baratto». Poi arrivarono i “titini” e iniziò il cosiddetto “terrore”… «La paura in realtà c’era già prima, durante l'occupazione tedesca, appena dopo l'armistizio. Già in quel periodo furono operati dai soldati tedeschi rastrellamenti e uccisioni (delle vittime si diceva che “xe in bosco” perché uccise nei boschi sopra Fiume). Una notte alcuni tedeschi irruppero in casa nostra perché dicevano che c’era luce che usciva dalle tende (contrariamente alle disposizioni per i bombardamenti): fortunatamente i miei genitori parlavano tedesco e riuscirono a spiegarsi, evitando che quelli sparassero. Ma c’è da dire che i tedeschi erano occupanti “marziali”, nel senso che davano delle regole e chi le osservava sapeva di potersi salvare. Con l’arrivo dei partigiani “titini” invece la situazione divenne aleatoria e caotica per tutti. C’era una corrente autonomista che voleva Fiume autonoma come lo era stata sotto il l’impero austroungarico: quelli furono i primi a sparire senza fare ritorno, tant’è che ancor oggi noi il 4 maggio ci rechiamo a Kastua per deporre i fiori sulla fossa dove giacciono i cadaveri di una decina di quelle persone. Poi cominciarono a sparire le personalità della classe dirigente cittadina (prelevati principalmente di notte), e infine anche comuni cittadini che venivano giudicati come “oppositori” al costituendo regime di Tito (in moltissimi casi mai più ritrovati). Venivano convocati con una scusa in questura e poi portati via. Oppure venivano prelevati di notte nelle loro abitazioni. Da noi non c'erano foibe,

«Ho una visione “evoluzionistica” dei fatti»

Come si svolgeva la sua vita a Fiume prima dell'esodo? «In quel periodo avevo circa 10 anni e vivevo con i miei genitori e i miei tre fratelli. Mio padre lavorava come economo dell'amministrazione provinciale. Prima della guerra Fiume era un meraviglioso crogiolo di culture, una città cosmopolita dove molti parlavano tre lingue, italiano, tedesco e anche un po’ di croato e

le uccisioni avvenivano in altri modi, ad esempio buttando le vittime in mare, dopo essere state barbaramente torturate (l’ex sindaco fu appeso ad un gancio da macellaio per alcuni giorni). Tanti altri furono internati nei campi jugoslavi. La gente viveva costantemente con addosso lo spavento. Ogni giorno nostro padre usciva per andare al lavoro e stavamo in angoscia per ore con la paura di non vederlo tornare. Non c’erano più regole con le quali sperare di salvarsi: ogni mossa ed ogni parola potevano potenzialmente rappresentare un rischio. Ricordo che la mia maestra delle elementari sparì e non fu mai più ritrovata. Sembra che sua figlia, mentre passeggiava, avesse strappato per gioco il lembo penzolante di un manifesto appeso dai “titini”: la presero e la sbatterono in prigione. Poi convocarono la madre, con la scusa di prelevare la figlia, e nessuna delle due fu più rivista. Un altro ricordo che ho è quello di un bambino con le gambe crivellate dalle schegge di una scatoletta di sardine che era stata riempita di esplosivo dai “titini” ed alla quale il bimbo aveva dato un calcio per gioco. Erano scene tutt’altro che infrequenti. Di tutte queste cose all'esterno non si sapeva nulla, non si poteva neppure fare foto (se non a rischio della vita). Diversamente da Pola, a Fium egli Alleati non giunsero mai. E anche se a Fiume non vi fu quel “interregno” così crudo tra l'armistizio dell'8 settembre e l'arrivo dei Tedeschi in cui si verificarono le uccisioni più efferate come quelle di Norma Cossetto, il martirio continuò imperterrito anche dopo che a altrove erano giunti gli Alleati».

Quando decideste di lasciare la città? «Tra miseria e terrore, la situazione era divenuta insostenibile e tutti cominciarono a scappare. I cosiddetti “regnicoli”, italiani impiantati in Venezia Giulia e prevalentemente appartenenti alla classe dirigente, furono i primi a fuggire. La situazione peggiorava di giorno in giorno e decidemmo anche noi di partire. Bisognava fare però richiesta, perché l'Italia doveva accoglierci. Rispetto ad altri, noi fummo relativamente fortunati perché mio padre, come dipendente di un ente pubblico, aveva diritto ad essere trasferito mantenendo la stessa qualifica in Italia. Partimmo da Fiume alle 18 del 22 dicembre 1946 e, dopo un viaggio estenuante, arrivammo in Abruzzo, dove mio padre era stato assegnato alla Provincia di Chieti. Volevamo restare vicini al mare (per conservare almeno un elemento di continuità con Fiume) ma non fu possibile. I miei nonni invece rimasero a Fiume, per “salvare le proprietà”: questa in effetti è rimasta, ma che ci si può fare oggi? C'è ancora aperta la questione dei “Beni abbandonati”: dopo 67 anni lo Stato italiano non ha ancora risarcito a istriani e giuliani quei beni, con i quali aveva pagato parte dei debiti verso la Jugoslavia».

«Fiume, un fantastico crogiolo di culture»

I disagi poi continuarono anche dopo l'arrivo in Italia, un periodo molto duro per tutti gli esuli... «Purtroppo sì. A Chieti sono rimasta fino al diploma: la paura di morire era passata ma furono anni di duri sacrifici e di vita disagiata. Prima ci misero in un campo profughi, che però era già

pieno della gente proveniente da tutta la zona che era stata la prima linea (Francavilla, Ortona, ecc.). Siamo arrivati con la nostra tragedia, in un’Italia già distrutta dalla tragedia della guerra: insomma un carico su carico. Ci assegnarono una stanza in un vecchio albergo e allora realizzai che non avrei più visto casa, e scoppiai a piangere. Siamo stati lì per qualche tempo, andando al campo a prendere il cibo con le gamelle. Ricordo le scarpe bucate e le cartoline messe dentro per coprire il buco. Continuavamo a vivere e a vestirci con quel che c'era nei pacchi dell’Unrra. Poi riuscimmo ad avere una casa popolare, in una stanza singola per sei persone, dove ho dormito per anni su una sedia a sdraio (per fortuna non sono rimasta gobba). Infine riuscimmo a trasferirci in una comoda abitazione costruita dalla Provincia per i dipendenti, dove quasi non ci sembrava vero di poter avere una stanza ciascuno. A Chieti abbiamo frequentato le scuole superiori, prima di disperderci di nuovo in altre regioni per lavoro o matrimonio». Cosa Le resta oggi di tutta questa tragedia? «A parte decine di foto appese alle pareti ed altrettanti ricordi, non ho rancori, ho maturato una visione “evoluzionistica” dei fatti e della storia (anche se in questo caso si può parlare di evoluzione in senso negativo): nel senso che le cose a volte vanno come devono andare. Fiume sta tornando lentamente una città interculturale, ma non ha più riacquistato lo splendore di città di confine che aveva prima della distruzione di quel delicato equilibrio di culture. La storia va avanti e di tragedie ce ne sono state tante oltre alla nostra (talvolta più gravi, anche se una tragedia rimane tale). Basta guardare cos’è successo con la Shoah, o cos'hanno subito altri paesi dell'Est. L’unica cosa che si può fare dinanzi alle avversità della storia è cercare di capire e adattarsi a ciò che succede. Non significa soccombere ma avere la forza di “far fronte” adattandosi elasticamente alle situazioni e cercando di guardare sempre la parte piena del bicchiere, anche se a volte si riduce a qualche goccia. Purtroppo anche noi che vivemmo quei tragici eventi stiamo finendo, e, anche se ci rechiamo costantemente a Fiume ogni anno, i nostri figli, ovviamente, ci dicono che non vedono più la nostra città come possiamo vederla noi. Loro vivono questa storia di riflesso, mentre le cose, per sentirle fino in fondo, bisogna viverle di persona».

Dalle tensioni nell’impero asburgico, alla radicalizzazione dei nazionalismi sino ai crimini di guerra durante l’occupazione italiana Il nome “Foiba” indica un inghiottitoio naturale tipico della zona carsica ed è associato alle stragi perpetrate dai partigiani del maresciallo Tito, quando le foibe venivano utilizzate per l’eliminazione delle vittime tra il ’43 sino al oltre il ’45. Ancora oggi tuttavia, il cosiddetto “eccidio delle foibe” rimane un fatto assai complesso nella sua interpretazione storica. Nell’intervento del 2005 sul quotidiano fiumano “Novi List” lo storico croato Predrag Matvejevic (che in questo articolo riportiamo nella traduzione pubblicata dal Centro studi Osservatorio Balcani e Caucaso), docente di Slavistica alla Sapienza di Roma sino al 2007, «le fosse, o le foibe come le chiamano gli Italiani, sono un crimine grave, e meritano la più dura condanna. Tuttavia, a quel crimine ne sono preceduti degli altri, forse non meno gravi». La tragedia infatti affonda le radici in un complesso intrico di cause storiche dove è possibile isolare una serie di elementi non trascurabili, come osserva anche Guido Crainz (docente di storia contemporanea all'Università di Teramo e collaboratore di “Repubblica”) nel saggio "Il dolore e l'esilo". Fra questi andrà conside-

Foibe e intrico di cause alla radice della tragedia rato «l'acutizzarsi delle tensioni tra nazionalità già all'interno dell'impero asburgico» nonché «la radicalizzazione nazionalistica provocata dalla Prima Guerra Mondiale e l'annessione all'Italia di territori in cui vivevano centinaia di migliaia di sloveni e croati», con conseguente contrapposizione nazionale ed etnica fra questi ultimi da un lato e italiani dall’altro; assieme ai fenomeni di opposti irredentismi che volevano Venezia Giulia e Dalmazia appartenenti all’uno o all’altro Stato. «Lo Stato italiano estesosi dopo il 1918 – spiega Matvejevic - non tenne in considerazione le minoranze e i loro diritti, cercò o di denazionalizzarli totalmente o di cacciarli». Contestualmente a queste, che sono le cause precedenti al secondo conflitto mondiale, la storiografia ha aggiunto un altro fatto. Matvejevic spiega che «la storia ingloriosa iniziò molto prima non lontano dai luoghi in cui poi furono commessi i crimini», riferendosi al tentativo di assimilazione forzata delle minoranze slave (nella Venezia Giulia) durante il Ventennio Fascista nonché ai crimini di guerra contro la

popolazione civile che si sarebbero verificati durante l’occupazione militare italiana di diverse zone della Jugoslavia. A tal proposito, Matvejevic riferisce di «fucilazioni individuali e di massa», «un'intera gioventù falcidiata», « 80.000 Croati e Sloveni esiliati durante gli anni Venti e Trenta» oltre a «città e villaggi che cambiano nome»). Oltre a ciò, Crainz aggiunge anche «l'operare dei tedeschi - dopo l'8 settembre del 1943 – nella regione definita “Zona di operazioni Litora-

le Adriatico"». Su questo quadro incandescente, in seguito all’armistizio del 1943, si innestò la natura totalitaria del costituendo regime comunista slavo e la convinzione dei partigiani di "Tito" del carattere “sociale” della guerra di liberazione (con la percezione della popolazione italiana come “classe dominante” contro cui lottare). «Già nello scatenarsi della prima ondata di cieca violenza in quelle terre, nell'autunno del 1943 – ha scritto

il presidente Giorgio Napolitano nel 2007 - si intrecciarono "giustizialismo sommario e tumultuoso, parossismo nazionalista, rivalse sociali e un disegno di sradicamento" della presenza italiana da quella che era, e cessò di essere, la Venezia Giulia. Vi fu dunque un moto di odio e di furia sanguinaria, e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una “pulizia etnica”». Una tragedia cui seguì l'esodo della quasi totalità degli italiani. Secondo quanto messo in luce dalle testimonianze e dalla più recente storiografia, non si trattava di “semplici fucilazioni”. Prima di venire gettati nelle foibe, le vittime, uomini e donne, erano destinati ad un massacrante supplizio: esposti alla fame ed alla sete, al freddo pungente ed al caldo più spossante, digiuni e dissetati con fiaschi d’urina. Da più parti si riportano casi di stupri (come quello efferato di Norma Cossetto), evirazioni, o accecamenti. Sebbene le foibe venissero inizialmente adoperate per occultare i cadaveri, in seguito

alcune vittime vennero precipitate vive nei crepacci, legate con il filo spinato: i carnefici sparavano al primo che, cadendo, con il suo peso trascinava giù tutti gli altri. Chi arrivava vivo sul fondo era quasi sempre destinato ad una morte lenta ed atroce. Pochissimi furono coloro che riuscirono a risalire vivi. Uno di questi fu Graziano Udovisi, assieme a Giovanni Radeticchio; un’altro fu Vittorio Corsi. Lo “infoibamento” costituì tuttavia solo una delle modalità con cui vennero uccise le vittime. «In Istria e a Kras – sottolineava Matvejevic nel 2005 - dalle foibe sono stati esumati fino ad ora 570 corpi». Altre vittime vennero annegate o morirono nei campi di concentramento jugoslavi. Ciononostante, il metodo particolarmente barbaro dell’infoibamento divenne il simbolo dei massacri. Quella della tragedia legata alle Foibe e alle sue cause, conclude Crainz, è dunque «un intrecciarsi di dolori e lacerazioni che possiamo comprendere appieno solo ponendo a confronto punti di vista differenti, facendo dialogare le diverse e opposte memorie che in questa storia si sono sedimentate, al di qua e al di là di confini che dovrebbero ora avviarsi a scomparire».


CREMA

Sabato 8 Febbraio 2014

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Prima in via Braguti, poi a Ombriano. Sospese le lezioni. L’assessore Bergamaschi: «Questi edifici sono datati»

Piove dentro le scuole del Comune

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di Gionata Agisti

l 17 gennaio era toccato alle aule della scuola Braguti, il 4 febbraio è stata la volta delle scuole elementare e media di Ombriano. Tutte hanno subito dei danni per infiltrazione d'acqua piovana. Nel primo caso, i bambini sono stati rimandati a casa, dopo l'allarme dato dai bidelli che, arrivati al lavoro, si sono accorti del completo allagamento di due aule al primo piano e di una zona comune al pianterreno. Causa dell’allagamento: un problema nelle gronde di scarico dell’acqua piovana, nonostante l'intervento di pulizia nei giorni precedenti. Scuola elementare e media di Ombriano sotto l'acqua. Martedì scorso l'acqua è scesa in segreteria, nell'atrio e nelle scale del plesso della frazione, mentre un secchio è stato posizio-

A proposito di finanziamenti ministeriali, sono arrivati 100mila euro per il consolidamento anti sismico della scuola dell'infanzia di via Curtatone e Montanara. Ma da sistemare c'è anche la pavimentazione della palestra della scuola media di via Rampazzini, ormai usurata. E tornando alle infiltrazioni, ci sono altri edifici scolastici soggetti a questo tipo di problemi? «Gli uffici comunali non mi hanno segnalato altre emergenze» risponde sempre Bergamaschi. «Certo, dobbiamo fare i conti con degli edifici spesso datati, un fattore che, unito al maltempo insistente degli ultimi giorni, accresce il rischio di disagi. È evidente che oggi non possiamo intervenire per consolidare tutte queste strutture, ma è bene cominciare».

«Una priorità l’edilizia scolastica»

nato in palestra, per raccogliere le gocce provenienti dal soffitto. Anche l'anno scorso, nello stesso istituto, si era verificato

il medesimo incidente, a cui si era rimediato con una soluzione tampone. A quanto pare, sembra giunto il momento di

interventi più strutturali. «L'edilizia scolastica è una priorità di questa amministrazione» interviene l'assessore ai La-

Sabato la «Raccolta del farmaco» Sabato 8 febbraio 2014 si terrà in tutta Italia la XIV Giornata di Raccolta del Farmaco. Recandosi nelle farmacie che aderiscono all’iniziativa, si potrà acquistare e donare farmaci da automedicazione che verranno destinati alle persone in stato di povertà su tutto il territorio nazionale. La giornata è realizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus in collaborazione con Federfarma e CDO

vori pubblici, Fabio Bergamaschi. Che continua: «Da qui ai prossimi anni, compatibilmente con le risorse disponibili, intendiamo mettere mano a una serie di soluzioni critiche, che non riguardano solo le infiltrazioni di pioggia. Penso, ad esempio, alla ex Folcioni, il cui edificio presenta una facciata da sistemare e, tra le altre cose, elementi non a norma: gli infissi delle finestre. Il tutto costa attorno ai 120mila euro. Vedremo se riusciremo a ottenere il finanziamento dal Ministero competente; ad ogni modo, finanziamento o meno, è una nostra priorità, già concordata da tempo con il sindaco. Si potrebbe valutare, in caso negativo, di utilizzare parte di quei 375mila euro ricavati dalla vendita dell'ex Corpo di Guardia».

Opere Sociali e si terrà in oltre 3.400 farmacie distribuite in 94 province e in più di 1.200 comuni. Sabato 8 febbraio, nelle farmacie che esporranno la locandina della «Giornata di Raccolta del Farmaco», oltre 14.000 volontari accoglieranno i cittadini che vorranno aderire all’iniziativa. A beneficiare della raccolta saranno le oltre 600.000 persone che quotidianamente vengono assistite dai

1.506 enti assistenziali convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico in tutta Italia. In 13 anni, durante la Giornata di Raccolta del Farmaco, sono stati raccolti oltre 3.050.000 farmaci, per un controvalore commerciale superiore ai 20 milioni di euro. «Di fronte ad una crisi economica che colpisce sempre di più famiglie ed anziani » spiega Paolo Gradnik, presidente della

Fondazione Banco Farmaceutico onlus, «siamo convinti che iniziative come la Giornata di Raccolta possano essere per tutti l’occasione di donare speranza a chi l’ha persa, con un gesto semplice come la donazione di un farmaco. I dati sull’aumento della povertà sanitaria in Italia sono drammatici, con un incremento del 60% in 5 anni e il coinvolgimento di oltre 4,8 milioni di persone».

Sartoria cinese, blitz dei carabinieri Mercoledì 5 febbraio, a Casaletto di Sopra, in via Soncino i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Cremona e della stazione di Camisano, nell’ambito dell’attività di contrasto all’impiego di manodopera proveniente dall’immigrazione clandestina disposta dalla direzione territoriale del lavoro di Cremona, hanno eseguito un controllo amministrativo presso un laboratorio di confezioni abbigliamento intestato a una cinese 35enne. Nello stabilimento sono stati sorpresi oltre alla titolare, suo marito coadiuvante e sei collaboratori stranieri, cinesi, tutti irregolarmente adibiti al lavoro nell’opificio, uno di loro con permesso di soggiorno scaduto, altri ne erano privi. Sequestrate ventidue macchine da cucire, 248 capi di abbigliamento “prêt-à-porter”, 2.000 euro in contanti, provento di attività illegale, merce del valore complessivo di circa 100mila euro soprattutto pantaloni e camicette: pantaloni con marchio fiorentino da 180 a 530 euro a capo, pantaloni con marchio milanese da 239 euro a capo, camicette con marchio milanese da 100 euro. La signora e il marito, di 37 anni, residenti in provincia di Cremona, sono stati

deferiti alla procura della Repubblica per concorso in favoreggiamento dell’ immigrazione clandestina e impiego di manovalanza priva di documenti validi per il soggiorno. Il marito non è nuovo ad infrazioni del genere, è regolare in Italia dal 2000, lavorava presso una ditta di confe-

zioni a Prato, poi si è spostato a Rimini, Bertinoro (FC), Brescia, Borgoforte (MN), Soresina, Casalbuttano. La moglie ora compare come titolare, era anche lei a Prato nel 2002, e dal 2006 a Soresina sempre come operaia nelle confezioni di abbigliamento.

CORTE DEGLI ARCHI: STRETTA SULL’ABBANDONO RIFIUTI Dopo la segnalazione di rifiuti abbandonati nella piazzetta di via IV Novembre, è scattato un nuovo sopralluogo dell’ufficio ambiente. All’arrivo i tecnici hanno constatato presenza di bottiglie e cartacce, mentre due addetti stavano correttamente provvedendo alla pulizia delle aiuole e dei cavedii di areazione dei parcheggi interrati di pertinenza al condominio della Corte degli Archi. Nel recente passato, infatti, fu fatto presente da parte della polizia locale all’amministratore che la rimozione dei rifiuti dal cavedioaiuola è di competenza del con-

dominio stesso. La piazzetta risultava pulita, a parte due piccoli cespugli laterali. Sì è provveduto alla rimozione delle cartacce e delle bottiglie presenti sotto i cespugli. Alla gestione del pub verrà ricordato come sia necessario collaborare al fine di mantenere in condizioni migliori l’intera zona, trovandosi il punto di abbandono rifiuti nell’area privata condominiale. La polizia locale effettuerà, visto l’atteggiamento recidivo di qualche maleducato, una maggiore sorveglianza in loco con ulteriori controlli al decoro, non

escludendo provvedimenti amministrativi. «E’ importante» ha commentato l’assessore all’Ambiente, Schiavini, «che i cittadini sappiano che gli eco-furbi verranno controllati e invitati a rimuovere in tempi brevi i rifiuti illecitamente abbandonati. Questa mancanza di civiltà e di decoro crea un danno non solo all’ambiente ma anche alla collettività, chiamata a sostenere poi i costi per il loro mancato corretto smaltimento. Dovrebbe essere il buon senso delle persone a prevalere, ma sembra, purtroppo, che non sempre sia così».

Via Toffetti: 13 nuovi pali-luce. E’ ottimo

Fabio Bergamaschi

Il percorso ciclopedonale di via Toffetti - che si estende tra il campo da calcio Dossena ed il campo da calcio dell’oratorio dei Sabbioni - è stato oggetto di un importante intervento di illuminazione che era assente. Questa preoccupazione da parte dei residenti è stata raccolta, mesi fa, dall’assessore ai Lavori Pubblici, Fabio Bergamaschi che, unitamente ai tecnici dell’ufficio tecnico comunale e di «Scs Servizi locali», hanno effettuato un sopralluogo per concordare le modalità di intervento. E’ stato valutato necessario inserire 13 pali in acciaio verniciato nero di altezza metri 4,50, con altrettanti corpi illuminanti da 70 watt ai vapori di sodio ad alta pressione. Una soluzione ottimale per coniugare le esigenze di efficienza dell’impianto di illuminazione con le disponibilità di bilancio. L’intervento ha avuto un costo complessivo di quasi 20mila euro. «Ho mantenuto un impegno nei confronti dei residenti e di me stesso» ha commentato l’assessore Fabio Bergamaschi, «gravato dalla difficoltà di reperire le necessarie risorse economiche. Era giusto farlo. Mi sono prefissato l’obbiettivo di realizzare, ogni anno, un intervento di potenzia-

mento dell’illuminazione pubblica cittadina, laddove si ravvisino situazioni di pericolo e di insicurezza. L’ho fatto in viale Repubblica, in Piazza Garibaldi ed al parchetto di Vergonzana, dove l’illuminazione è stata raddoppiata. Qui, ora, nel quartiere dei Sabbioni c’è stata una realizzazione ex novo, che conferisce alla zona tutto un altro aspetto». Ha continuato l’assessore Bergamaschi: «Ho individuato altri due contesti simili rispetto ai quali desidero intervenire. Mi riferisco sia al passaggio pedonale che porta alla palestra di via Braguti a Crema Nuova (molto utilizzato anche da bambini e ragazzi e oggi completamente al buio) sia al passaggio perdonale di via Kennedy che presenta un impianto ormai vetusto ed inadeguato, per capacità illuminante ma anche come profilo estetico. Tema questo da non sottovalutare considerando il pregio della via. Per il primo intervento auspico di trovare le risorse a breve per metterlo in cantiere entro l’anno. Circa il secondo la partita è più complessa per maggiori costi, ma gli uffici stanno già lavorando per la progettazione, al fine di partire immediatamente appena reperite le necessarie provvigioni».

«Ultimate Frisbee», per imparare non solo a vincere All’interno dell’Unione sportiva dilettantistica Pianenghese sta nascendo la sezione di «Ultimate Frisbee», uno sport di squadra fino ad oggi assente nel nostro territorio ma molto coinvolgente, spettacolare ed in grande crescita. L’«Ultimate» è uno sport auto-arbitrato, tutti i giocatori sono responsabili della conduzione del gioco e del rispetto delle regole. Si basa sullo “spirito del gioco” che pone la responsabilità del fair play (correttezza) su ogni giocatore. Scopo del gioco è segnare punti passandosi il disco (frisbee) ed afferrarlo al volo nell’area di metà avversaria. Essendo l’attività agli esordi e lo sport poco conosciuto, si è deciso di intraprendere un percorso di diffusione della disciplina coinvolgendo alcune scuole superiori di Crema dove

nei prossimi giorni verranno svolte alcune lezioni. Ciò che ci si propone di fare è quello di portare nelle classi è un nuovo sport, caratterizzato da basi educative di assoluto rilievo, e contemporaneamente dare ai ragazzi la possibilità di intraprendere un vero e proprio cammino, che attraverso il divertimento ed una pratica responsabile dello sport, li conduca ad un diverso approccio alla vita ed alle relazioni sociali. La nostra associazione lavora con lo scopo di diffondere l’Ultimate Frisbee® sia come disciplina agonistica che come modello educativo per i più giovani. Attualmente gli allenamenti si svolgono il martedì sera dalle 21 alle 22.30 a Pianengo. Per info, contattare Riccardo Cantoni, cellulare 3386567119.


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Crema

Sabato 8 Febbraio 2014

«Le foibe, che cosa è successo»

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Gionata Agisti

ome ogni anno, anche questa volta, alla cerimonia pubblica in occasione della «Giornata del Ricordo», per rendere omaggio alle vittime delle foibe (il 10 febbraio), sarà presente Tommaso Caizzi, memoria storica della città, che quella tragedia l'ha evitata per un soffio. Caizzi, classe 1926, era appena un ragazzino quando, insieme alla sua famiglia - 12 persone in tutto -, lasciò il rifugio, presso il porto della città dalmata di Zara, per imbarcarsi verso Trieste. Da quel giorno, quasi 70 anni fa, non ha più fatto ritorno nella sua amata Dalmazia, che lui, come tutti coloro che vi hanno vissuto prima dell'invasione dei partigiani slavi di Tito, ha sempre considerato italianissima. «L'Istria e la Dalmazia erano italiane da secoli» sottolinea lo stesso Caizzi. «Negarlo significa ignorare la storia». Il riferimento va alla polemica scoppiata nei giorni scorsi, in seguito alle parole del neo consigliere comunale di Rifondazione comunista, Camillo Sartori, che aveva definito il «Giorno del Ricordo» come una ricorrenza «frutto del revisionismo storico, dove c’è l’oltraggio del paragone tra le vittime partigiane e quelle repubblichine. Un’onta rispetto alla vita, alle opere e la morte delle migliaia di partigiani che hanno combattuto per liberare l’Italia dall’invasione nazista e soprattutto dai veri traditori della patria, veri fascisti italiani». Nella sua vita, di frasi del genere Tommaso Caizzi ne ha sentite molte e, nel suo piccolo, ha sempre cercato di contrastarle, anche tra i banchi del Consiglio comunale, dove è stato eletto più volte, in passato, come unico rappresentante del Movimento Sociale Italiano. A quanti hanno voluto negare quanto successo ha sempre opposto la sua testimonianza personale, testimonianza di chi ha vissuto sulla pro-

La nostra intervista a Tommaso Caizzi, esule dalmata. E le polemiche di Rifondazione La «Giornata del Ricordo» il 10 febbraio

Tommaso Caizzi

«Loro ci uccidevano perché eravamo soprattutto italiani»

Mozione presentata da Forza Italia. Sarà firmata da tutti in consiglio? Questa è la mozione presentata dai consiglieri di Forza Italia, Simone Beretta e Renato Ancorotti perché sia iscritta all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale e sia votata da tutti i consiflieri. Ne riportiamo un sunto. Premesso che con la legge del 30 marzo 2004 n°. 92 « La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale», i consiglieri condividono a questo proposito le dichiarazione dei due presidenti della Repubblica (Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano). Ritengono inaccettabile quanto di-

pria pelle il dramma e il dolore dell'esiliato. «Quella della Dalmazia, per molti italiani, rimane purtroppo una questione sconosciuta, perché quanto vi è accaduto

centi infoibate ed agli esodati istriani, fiumani e dalmati oggetto di una furia sanguinaria», è per questo che i due consiglieri di Forza Italiana chiedono ai consiglieri comunali di Crema di sottoscrivere che quanto segue: «Il Consiglio comunale di Crema • respinge erronee ed ideologiche ricostruzioni storiche di tragedie che non vuole che si ripetano mai più in futuro • nel richiamare i propri e consolidati sentimenti di civiltà, di pace, di tolleranza e di solidarietà manifesta e rinnova, a nome della città, la sua totale solidarietà e vicinanza alle vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata • consolida la sua totale ed incondizionata adesione alla «Giornata del ricordo» affinché le generazioni future abbiano a conservare la memorie di quelle inaccettabili ed orrende vicende».

chiarato dal consigliere di Rifondazione Comunista …. per il quale «.. la prossima giornata commemorativa (Giornata del Ricordo) è stata voluta forse come riconoscimento amorale da parte della destra, da quelli che indossano la kippah ebraica il giorno della memoria e quando la tolgono l’indomani si inventano una Bossi-Fini, e creano con altre forze politiche nuovi lager» perché questa ricostruzione storica è «ideologicamente e spudoratamente parziale che disconosce e mina alle fondamenta la verità come quella fatta dallo stesso consigliere comunale». Avendo, inoltre, ben chiaro «che la nostra città nella sua totalità e sensibilità umana e democratica respinge tale ricostruzione storica completamente sbagliata e fuorviante, e che la nostra città da sempre è vicina alle vittime inno-

alla fine della Seconda guerra mondiale è sempre stato cancellato dai nostri libri di storia, a causa di una certa cultura di sinistra. Un comportamento questo che per quanti hanno

vissuto quella tragedia è causa di grande tristezza. Gli italiani che vivevano a Zara erano, se possibile, più italiani nel loro cuore di tanti connazionali della penisola». Perché lei, i suoi genitori e i suoi fratelli siete scappati quel giorno? “Sapevamo quello che stava succedendo fuori dai confini di Zara. I partigiani comunisti di Tito stavano avanzando verso la città, con l'obiettivo, tra le altre cose, di operare un massacro ai danni della popolazione italiana. Alcuni miei amici erano già stati uccisi. Se fossimo rimasti, sarebbe stato un eccidio. I partigiani titini non ci volevano lì, ma gli italiani abitavano quelle terre da secoli: dai tempi della Repubblica di Venezia».

Che cosa risponde a chi sostiene ancora, anche all'interno dell'amministrazione comunale, che a essere uccisi furono solo i fascisti? «Stanno sbagliando, non conoscono la storia. Non era questione di fascismo o non fascismo. Noi siamo scappati per rimanere italiani, perché l'unica colpa, in quella circostanza, era proprio essere italiani in un posto che si voleva interamente slavo. Ho letto e sono al corrente della polemica di questi giorni. Io, per conto mio, non intendo alimentare contrasti. Ho trascorso la mia vita lottando perché si sapesse la verità e si riconoscesse la italianità dei miei concittadini dalmati che, forse più di altri, proprio per la tragedia che hanno vissuto, hanno portato e portano nel cuore l'orgoglio di essere italiani.”

«Molti miei amici erano già stati ammazzati. Noi...»

«La soppressione dell’articolo 8 del decreto “Destinazione Italia” è una vittoria della Lega Nord, che fin da subito si è fortemente opposta a una norma liberticida il cui unico scopo era favorire le assicurazioni senza alcun beneficio per gli utenti». Questa è la dichiarazione di soddisfazione della senatrice della Lega Nord, Silvana Comaroli, perché grazie al lavoro dei colleghi del Carroccio alla Camera «è stata stralciata una misura che avrebbe mandato in grave crisi l’intero settore della riparazione indipendente e la cui unica conseguenza sarebbe stata quella di distruggere quel che resta del lavoro e dell'economia del Paese». «Abbiamo tutelato i carrozzieri, battendo la lobby delle assicurazioni che voleva impedire la libertà di scelta dei consumatori» continua Silvana Comaroli che mercoledì 15 gennaio, aveva partecipato al punto d’incontro organiz-

L’incontro nella sede della Cna di Cremona. La manifestazione a Roma

Lega Nord: «Siamo stati noi a difendere i carrozzieri»

Guido Guidesi

Silvana Comaroli

zato presso «Il Capranichetta» a Roma dalle associazioni nazionali di categoria degli autocarrozzieri accanto ai rappresentanti e alle aziende di Confartigiana-

Giovanni Bozzini, Cna

to , Cna e Casartigiani, a cui è legata la Libera artigiani di Crema. Alla dichiarazione di Silvana Comaroli si è aggiunta una nota congiunta dei

deputati della Lega Nord, Filippo Busin e Guido Guidesi. «Abbiamo partecipato da subito alla sacrosanta protesta dei carrozzieri perché abbiamo condiviso al 100% la loro battaglia per fermare le assurde norme sulla Rc-Auto contenute nel decreto “Destinazione Italia”. Norme che, avrebbero messo a rischio 17 mila imprese e 60 mila posti di lavoro e che violavano le norme sulla libera concorrenza in favore della lobby delle assicurazioni. Oggi finalmente con lo stralcio dell'articolo 8 del decreto “Destinazione Italia” è stata ripristinata un po' di giustizia». I due leghisti aggiungono: «La soppressione dell’articolo 8 del decreto

Dal sito della Croce Rossa Italiama: «Dopo la "Giornata della memoria" per le vittime della Shoah, il 10 febbraio in tutta Italia si celebra il "Giorno del ricordo" per non dimenticare i 5mila italiani massacrati in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia tra il 1943 e il 1945. Uccisi dai partigiani comunisti di Tito solo perché erano italiani: una "pulizia" politica ed etnica in piena regola, mascherata come azione di guerra o vendetta contro i fascisti. In realtà nelle cavità carsiche chiamate foibe vennero gettati ancora vivi, l'uno legato all'altro col fil di ferro, uomini, donne, anziani e bambini che in quel periodo di grande confusione bellica si erano ritrovati in balìa dei partigiani comunisti jugoslavi. Il "Giorno del ricordo" non è solo dedicato alle vittime delle foibe, ma anche alla grande tragedia dei profughi giuliani: 350 mila costretti all'esodo, a lasciare case e ogni bene per fuggire con ogni mezzo in Italia dove furono malamente accolti. In gran parte finirono nei campi profughi e ci rimasero per anni. Uno di questi campi fu organizzato anche a Fertilia. Per mezzo secolo sulle stragi delle foibe e sull'esodo dei giuliani si è steso un pesante silenzio. Nel 1996 è stato un politico di sinistra, Luciano Violante, all'epoca presidente della Camera a infrangere il muro del silenzio e a invitare a una rilettura storica degli avvenimenti. Appello ripreso sul fronte opposto dal leader della destra Gianfranco Fini e poi dal presidente della Repubblica Ciampi. Ed è stato un altro ex comunista, il capo dello Stato Giorgio Napolitano, a firmare la legge con cui nel 2004 il Parlamento ha istituito una giornata commemorativa per le vittime dei titini, allo stesso modo delle celebrazioni per l'Olocausto degli ebrei. Perché il 10 febbraio? E' una data simbolica che si riferisce al 1947 quando entrò in vigore il trattato di pace con cui le province di Pola, Fiume, Zara, parte delle zone di Gorizia e di Trieste, passarono alla Jugoslavia. Le stragi avvennero all'indomani dell'armistizio dell'8 settembre 1943 quando si scatenò l'offensiva dei partigiani comunisti contro nazisti e fascisti. Nel mezzo furono colpiti indiscriminatamente tutti gli italiani. Ma il massacro più vasto fu messo in atto a guerra finita, nel maggio del 1945, per costringere gli italiani a fuggire dalle province istriane, dalmate e della Venezia-Giulia. Secondo fonti accreditate, le vittime furono almeno 5mila, ma diversi storici parlano di 10mila e più.

Destinazione Italia è una vittoria della Lega Nord, che fin da subito si è fortemente opposta a una norma liberticida il cui unico scopo era favorire le assicurazioni senza alcun beneficio per gli utenti. Grazie a noi è stata stralciata una misura che avrebbe mandato in grave crisi l’intero settore della riparazione indipendente e la cui unica conseguenza sarebbe stata quella di distruggere quel che resta del lavoro e dell'economia del Paese» L’onorevole leghista Guido Guidesi rappresentante del territorio cremasco e cremonese alla Camera dei Deputati - nei mesi scorsi aveva partecipato a Crema ad un incontro promosso dalla Cna durante il quale i rappresentanti dell’associazione avevano manifestato la loro preoccupazione sul contenuto dell’articolo 8, che avrebbe messo in seria difficoltà i carrozzieri, i riparatori d’auto e i consumatori.


Crema

Donato Dolini. Stressato dallo Stato. Ai cittadini: «Non ci sto più a questo gioco osceno»

Si è dimesso il sindaco di Pandino

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l sindaco di Pandino, Donato Dolini, si è dimesso. La sua dimissione è stata espressa alla fine del consiglio comunale nel quale si è vissuta molta tensione. Gli unici che sapevano delle dimissioni erano i consiglieri di maggioranza, che si sono dimessi pure loro (come vuole la legge). Il Pd ha cercato di convincere Dolini a non rinunciare alla sua carica di sindaco, ma l’ormai ex primo cittadino è stato inflessibile. In una lunga lettera (ne riportiamo le parti più salienti), Dolini ha spiegato le ragioni ragioni della scelta, legate soprattutto all’impossibilità, visti i continui tagli, di governare in maniera efficiente ed efficace. Ora, a Pandino, si voterà come il 25 maggio prossimo, come negli altri Comuni del Cremasco che andranno alle urne. «Vi comunico che ho deciso, in piena autonomia, di rimettere ai pandinesi il mio mandato… Anche se può sembrare una decisione improvvisa, non lo è. Da tempo stavo considerando questa possibilità, per due ragioni. La prima ragione è personale ed è lentamente maturata negli ultimi quattro anni come forma estrema di protesta verso la politica di smantellamento delle autonomie locali che è stata attuata da tutti i governi in carica, nessuno escluso. Questi anni li abbiamo impiegati ad inseguire provvedimenti di legge sempre più numerosi e confusi: l’inasprimento del Patto di Stabilità che ha bloccato le nostre risorse impedendoci di spenderle, i tagli ai trasferimenti che ci hanno tolto ulteriori risorse e che oggi si

Artisti di Sanremo mangeranno anche prodotti cremaschi

Il Comune di Crema partecipa al Festival di San Remo. Il logo “Made in Crema” sarà utilizzato per un pranzo a cui prenderanno parte circa 250 persone, artisti compresi, che avranno la possibilità (qualcuno per la prima volta) di degustere i prodotti della terra cremasca.

Donato Dolini

terà ad un ulteriore innalzamento della pressione fiscale su famiglie e attività. «Io non ci sto più. Non ci sto più a questo gioco osceno che vede i Sindaci ridotti al ruolo di grigi funzionari dello Stato, spogliati di ogni autonomia decisionale tranne quella di mettere la propria faccia davanti ai propri concittadini mentre gli aumentano le tasse per compensare buchi prodotti da altri, mentre le casse dei loro comuni sono piene di soldi che non possono spendere. Io mi rifiuto di chiedere ai miei concittadini altri sacrifici per conto terzi. Però continuo ad avere grande rispetto per l’istituzione che ho l’onore di rappresentare e non potrei mai venir meno al mio dovere di Sindaco. Anche per questo ho deciso di dimettermi».

quando si lavora sotto pressione ad attività del tutto impreviste succede anche di sbagliare. «L’idea di lasciare è affiorata diverse volte, soprattutto nel 2012, quando siamo stati costretti, nostro malgrado, ad alzare le aliquote dei tributi locali.... E invece, se possibile, sta andando anche peggio: dopo un anno trascorso a farci prendere in giro tutti, comuni e cittadini, con la farsa dell’Imu, adesso abbiamo la Iuc, nuova di zecca, che contiene un mostro giuridico che si chiama Tasi, una colossale presa in giro, una patrimoniale iniqua e anticostituzionale camuffata da tassa sui servizi, che por-

sono ridotti quasi a zero, la continua e contraddittoria introduzione di vincoli che hanno fortemente limitato la nostra autonomia operativa, fin quasi a raggiungere la paralisi. Invece di dedicarci ai progetti che avevamo in programma, dall’estate del 2010 abbiamo dovuto ripensare tutta la strategia degli interventi per salvare il salvabile, cambiando continuamente passo per seguire prescrizioni che si accavallavano tra loro, solo per evitare che la macchina comunale deragliasse, costretti ad adottare provvedimenti che non avremmo voluto adottare e commettendo anche degli errori, perché

La rabbia: «Sindaci ridotti al ruolo di grigi funzionari»

Nella sanità il saldo dopo 211 giorni. L’ospedale di Crema paga in 67 giorni Alcuni giornali nazionali hanno parlato nei giorni scorsi del nostro ospedale.Ecco che cosa ha scritto «L’Avvenire»: dei 27,2 miliardi stanziati nel 2013 per pagare i propri debiti, al 22 gennaio risultano pagati 21,6 miliardi, quasi l'80%. E se lo Stato ha finora pagato il 94,3% delle somme stanziate, la situazione peggiora se i debitori sono le Regioni (si fermano all'81,5%), o Comuni e Province (inchiodati al 70,2%). Peggio di tutti stanno però le imprese che at-

tendono la liquidazione delle fatture da Asl, Aziende Ospedaliere (Ao), istituti di ricovero e cura. Secondo Assobiomedica, i tempi medi di pagamento di Asl e Ao, sono passati dai 276 giorni di ritardo di dicembre 2012 ai 211 giorni di fine 2013. Ci sono, però, delle eccezioni. Cinque "mosche bianche" che rispettano i tempi: Asl 4 Medio Friuli, l'AsI 2 Isontina, l'Ireos Burlo Garofalo, l'AsI Provincia di Bergamo, Ospedale Maggiore di Crema. Per il resto attese che supe-

rano anche i tre anni e mezzo. È il caso della Calabria, dove l'Azienda ospedaliera Mater Domini di Catanzaro, paga dopo 1.337 giorni; la Campania (l'Azienda sanitaria Napoli 1 che fa aspettare 1.149 giorni), il Molise (Azienda sanitaria di Campobasso, 915 giorni, pari a due anni e mezzo). Nel Lazio "brilla" il Policlinico Gemelli con 495 giorni di attesa e la Asl di Frosinone (424 giorni). In Puglia l'azienda sanitaria di Foggia con 431 giorni. (M.Car.)

Romanengo, per la tentata rapina Pizzeria incendiata: al DiPiù, sono condannati a 5 anni ignoti i piromani Condannati, enrtrambi, a 5 anni di carcere. Lo ha deciso il giudice Letizia Platè nei confronti di due dei due rapinatori che lo scorso 3 settembre avevano assaltato il supermercato «DiPiù». Uno dei banditi, Claudio Micheli, 44 anni, bergamasco, era entrato nel supermercato con la pistola in pugno, ma era stato accoltellato il titolare, accorso a difendere la cassiera, che è sua sorella, armato con un coltello da macellaio. Micheli era accusato di rapina, tentato omicidio e ricettazione della pistola con matricola abrasa, L’altro bandito, Roberto Dassi, 63anni, monzese residente a Mornico

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al Serio (Bergamo), attendeva il complice, seduto al volante; dopo aver sentito i colpi partiti dalla pistola di Micheli durante la colluttazione con il titolare, aveva sfondato la vetrina del supermercato per aiutarlo a scappare. Anche per Dessi, le accuse erano di rapina e tentato omicidio. I due banditi, dopo la tentata rapina, erano fuggiti in auto, ma erano stati tercettati vicino dell’ospedale di Romano di Lombardia, dove Roberto Dassi stava portando Claudio Micheli ferito. Alla vista dei poliziotti, avevano cercato di investire gli agenti, ma la corsa era finito contro un palo.

Martedì 4 febbraio, a Salvirola, in via Vittoria, i carabinieri di Romanengo e i vigili del fuoco sono intervenuti nella pizzeria d’asporto «Due bandiere», gestita da meno di due anni da un egiziano del luogo 34 anni. Il fatto: alcuni ignoti, attraverso la finestra aperta, avevano lasciato cadere all’interno un contenitore di detersivi in plastica, contenente liquido infiammabile. Risultato: il danno è stato lieve, comunque da quantificare e non coperto da assicurazione. Il sostituto del gestore, un esperto connazionale che da circa un mese mantiene aperto l’esercizio in assenza del titolare all’estero, sentito dai carabinieri non ha fornito indicazioni utili su perché di questo vandalico.

I carabinieri di Castelleone, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato alla procura della repubblica di cremona per concorso in truffa, falso documentale, uso di atto falso e sostituzione di persona, G.P., 42enne comasco, e M.Z., 40enne bresciano. Entrambi, nel 2013, utilizzando false fideiussioni bancarie, con artifizi e raggiri, in piu’ occasioni, hanno ordinato consistenti quantitativi d’acciaio per 100.000,00 euro dalla ditta «Outukumpu» senza mantenere gli impegni assunti. Il tempestivo intervento dei carabinieri ha consentito di scoprire il raggiro e bloccare le consegne.

Programmazione settimanale Spaziocinema Cremonapo (0372-803674) www.spaziocinema.info • RoboCop • Smetto quando voglio • La gente che sta bene • A proposito di Davis

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Il Rotaract Terre cremasche ha consegnato alla «Lega italiana, lotta ai tumori» 2000 euro previsti dall’iniziativa natalizia di raccolta fondi. L’idea è stata questa: personalizzare alcune bottiglie di spumante delle Cantine Ferrari, e devolvere, poi, il ricavato della vendita alla Lilt. Mettendoci davvero tanto impegno, raccontano a Rotaract, sono state vendute tutte le 300 bottiglie: 91 di queste sono state acquistate dal Rotary Visconteo di Pandino. «Siamo felici che qualcuno abbia festeggiato anche grazie a noi» ha rimarcato Raimondi Cominesi. «Un grazie di cuore» ha sottolineato il vicepresidente, Pietro Perolini, «va anche agli sponsor che ci hanno sostenuto: le Cantine Ferrari, IMP di Bagnolo, Grafin e Lacea». La collaborazione con la lega italiana contro i tumori non si fermerà qui. C’è già in calendario una giornata di informazione, screening dermatologici, senologici e ginecologici, in collaborazione con Rotaract. Non solo. Nelle iniziative per il 2014, la Lega anti-tumori ha inserito la partecipazione alla “gior nata della donna” organizzata dall’ospedale di Crema, e un incontro pubblico con medici e specialisti sul tema della prevenzione tumorale. Grazie alla Lega contro i tumori, nel 2013 si sono effettuate 486 visite di controllo al seno con 245 mammografie ed 88 ecografie effettuate nel reparto di radiologia del nostro nosocomio. A queste si sono agiunte 248 visite di controllo dei nei, 164 paptest e 14 controlli alla prostata. Numeri importanti.

Castelleone, truffa: due denunce

CINEMA CREMONA

Rotaract: 2mila euro sono stati donati a «Lega anti-tumori»

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Stessa tabaccheria, il furto è sventato

Dopo pochi giorni, hanno tentato di rubare ancora alla tabaccheria di via Brescia. Ma i ladri hanno dovuto abbandonare la refurtiva perché è prontamente arrivata la polizia. Sono però riusciti a fuggire. Scattato l’allarme nel negozio alle 3 di notte, immediato è stato l’intervento della volante: gli agenti hanno sorpreso due uomini, uno mentre stava chiudendo la saracinesca del locale e l’altro a bordo di una Nissan Micra pronto a partire con la refurtiva. Bloccata l’auto gli agenti hanno cercato di fermare anche i due uomini che sono scappati. Recuperata la refurtiva: sigarette e gratta e vinci. L’auto del furto è risultata rubata a Milano.

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Crema

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per l’expo 2015

«Promuovere tutte le nostre eccellenze»

Nelle scorse settimane, con una lettera d’invito, il Comune di Crema ha chiamato le istituzioni del territorio, con l’obiettivo di presentarsi ad Expo 2015 fornendo una proposta condivisa. L’iniziativa curata dall’assessorato alla Sostenibilità con delega Expo2015, intende istituire una «task-force» che lavori a un progetto di formazione internazionale a Crema, primo ente pubblico del territorio ad aderire al progetto voluto dalla Camera di commercio di Cremona Inoltre, nei giorni scorsi, è svolto un incontro operativo in cui erano presenti oltre alla Camera di commercio, il Comune di Crema, Reindustria, CremaRicerca, il Cersi dell’università Cattolica, l’Università di Crema, la Libera Artigiani e molti altri soggetti. Questo e i prossimi tavoli di confronto serviranno a redigere un piano di lavoro e di promozione turistica che vada anche oltre l’esposizione internazionale. Le istituzioni si sono dette d’accordo con l’iniziativa. «Lo possiamo definire il giorno zero di un programma di rilancio promozionale della città» ha spiegato l’assessore allo Sviluppo Economico, Morena Saltini.

Morena Saltini

«Un evento internazionale della portata di Expo 2015, infatti, deve vedere tutte le forze di Crema a raccolta per un unico obiettivo, rilanciare tutto il territorio, ma con la logica di dare il via ad un investimento che, utilizzando come volano l’Expo, possa aumentare l’offerta turistica e la visibilità di Crema anche per il futuro». Soddisfatto anche l’assessore Schiavini: «Alimentare, cultura, arte, architettura, storia e paesaggio: questi settori si autopromuovevano viaggiando ognuno su binari diversi. Oggi siamo tutti d’accordo che è arrivato il momento di raccogliere e promuovere insieme tutte le nostre eccellenze».

«Questa amministrazione ha ascoltato e ascolta chiunque, tiene presente ogni istanza, si confronta e ragiona con tutti i soggetti della città. Nel corso di questo primo anno e mezzo di governo ho tenuto oltre 20 riunioni e ho incontrato singolarmente numerosi operatori del commercio. Non pretendo naturalmente che non ci siano opinioni anche distanti. Ma non si possono accettare forzature e soprattutto affermazioni non corrispondenti al vero».

Evento lungo quattro domeniche (l’ultima il 9 marzo). Le novità

Carnevale, si parte il 16 febbraio

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ran carnevale cremasco, sta per partire la 28.ma edizione. Quattro le domeniche di sfilate a partire dal 16 febbraio (poi 23 febbraio, 2 e 9 marzo). Come è tradizione, c’è voluto un intenso anno di lavoro che ha coinvolto almeno 50 volontari, tra cui elettricisti, carpentieri, falegnami, pittori. Se i nostri carri, lunghi ognuno 18 metri, costruiti in cartapesta, che sfileranno nel tradizionale percorso con epicentro in piazza Giovanni XXIII e nelle vie adiacenti a porta Ombriano. Ma c’è una novità: il Carnevale cremasco avrà il suo inno che sarà suonato dall’orchestra «Il Trillo» sabato 15 febbraio al San Domenico. Ha sottolineato il presidente del Comitato del carnevale cremasco, Eugenio Pisati: «Sono orgoglioso della collaborazione che abbiamo attivato nelle scuole. Dagli alunni delle elementari che abbiamo coinvolto in laboratori, spettacoli e concorsi, agli studenti delle Marazzi che hanno realizzato i costumi per il carro di Pinocchio, a quelli dello Sraffa che hanno seguiti corsi di scenografia e ristrutturato il trenino Beniamino dedicandolo ai monumenti di Crema». Tre i gruppi storici che si daranno battaglia: i «Barabèt», gli «Amici» e i «Pantelù». Ora si spera in un grande pubblico: più delle 40mila presenze che hanno caratterizzato le scorse edizioni. Ad animare la sfilata anche quest’anno ci saran-

no gruppi provenienti da tutta Italia e dall’estero. Presenti ancora il Carnevale dei bambini, con gonfiabili, truccabimbi, e col trenino Beniamino in largo Falcone e Borsellino, i mercatini in piazza Aldo Moro il 23 febbraio e il 2 e 9 marzo, le visite guidate della città con i pacchetti per turisti comprensivi di visita, pranzo e ingresso alla sfilata. Confermata anche la mostra in piazza Duomo di motociclette e macchine d’epoca curata dal Motoclub Crema per il 16 febbraio e il raduno dei camperisti dal 28 febbraio al 2 marzo. «In questa edizione» ha ricordato il presidente Pisati, «ci è venuto a mancare il supporto di uno dei volontari storici del Comitato. Ci ha lasciato, infatti, Piero Vailati, e a lui vorremmo dedicare questa edizione del Gran Carnevale». Un ricordo che si è concretizzato in una delle tante iniziative benefiche del Comitato, ovvero una donazione alla Lega Tumori.

L’assessore: «Cosa ho fatto per voi commercianti» Questa la piccata risposta dell’assessore allo Sviluppo Economico e alle Attività Produttive Morena Saltini, in merito al dibattito degli ultimi giorni sul commercio in centro storico. «Premesso che» sostiene ancora l’assessore, «purtroppo la crisi colpisce ogni città ciò che non può non essere riconosciu-

to sono i fatti concreti. A cominciare da una realtà che ritengo davvero significativa quale il “Distretto del Commercio” sostenuto dalla Camera di Commercio e dalla Provincia di Cremona: è il nostro tavolo permanente di confronto e il ruolo di manager del distretto è stato affidato ad Alessandra Ginelli. E’ anche e

Marocchino tenta di investire carabiniere Arrestato un marocchino accusato di spaccio di cocaina, ma non solo. Mentre gli stavano mettendo le manette ai polsi, ha collezionato questi altri capi d’accusa: resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, utilizzo di documenti falsi e intestazione fittizia di beni. E’ successo tutto questo a F.R, 23 magrebino, senza fissa dimora e disoccupato. Era stato sorpreso, durante una operazione contro lo spaccio di droga, dopo che aveva appena venduto una dose di cocaina ad una ragazza fermata alla guida della propria vettura a Rivolta d’Adda. I carabinieri si sono messi subito sulle tracce dell’Alfa 147 rossa del marocchino, intestata ad un invalido di Offanengo ospite della Caritas.

Il presidente Eugenio Pisati

L’hanno intercettata a Calvenzano. Alla guida l’extracominitario che, invece di fermarsi all’alt dei militari, ha accelerato cercando di investire un carabiniere. Poi, vistosi ormai braccato, ha abbandonato la vettura ed è scappato a piedi. Raggiunto, ha opposto resistenza con calci e pugni a un carabinieri che, poi, è

riuscito a immobilizzarlo e arrestarlo. Perquisito, il marocchina aveva in tasca 700 euro provento dello spaccio, altre sei grammi di cocaina divisi in dosi, documenti falsi e una carta di qualificazione per conducente intestata ad un uomo di Camisano, ceduta in cambio di una dose di cocaina.

soprattutto in questa sede dove vengono insieme affrontate le soluzioni valide per salvaguardare e rivalutare tutta la zona del centro storico” Infine, sempre Morena Saltini: «Proprio nelle settimane scorse, insieme alle categorie economiche, ai produttori e ai ristoratori, abbiamo completato il percorso di scelta del

logotipo “made in Crema”, finalizzato ad identificare un percorso di identità culturale che passa attraverso la gastronomia e le altre eccellenze del territorio». Morena Saltini conclude: «Cito anche l’attenzione che si sta riservando alle possibilità per Crema offerte dal turismo religioso verso i luoghi cristiani: simbolo di Crema, come il Duomo, anche la Basilica di Santa Maria inserita in un percorso di itinerario religioso della fede».

Riflettori puntati su Bertolotti Illuminazione e Arredo

é difficile poter ammirare questo oggetto dal vivo. L’operazione “Ciak” vi permetterà non solo di vederla in dimensione reale, ma anche in piena operatività, come essere su un set fotografico: potrete quindi fotografarvi a fianco o sotto la luce di questa Icona, divertendovi a fare i registi e a scattare le vostre foto. Ma c’è dell’altro: la foto piu’ originale che invierete all’indirizzo mail info@bertolottiilluminazione.it sarà pubblicata sul sito internet www.bertolottiilluminazione.it. Non vi resta che recarvi al cinema… Ciak, si scatta!

L’

illuminazione può essere una vera e propria arte, da declinarsi nelle più svariate forme. Questa è la filosofia di Bertolotti Illuminazione e Arredo, che il 14,15 e 16 febbraio saranno al cinema multisala Portanova di Crema per l’evento “Ciak”, installazione a cura di Chiara e Silvia Dellera. Il lavoro consiste nella presentazione della lampada “Fortuny”, disegnata da Mariano Fortuny nel 1985 per Pallucco. Ispirata dalla sperimentazione di un nuovo sistema di illuminazione in diretta per il palcoscenico, nel 1987, Fortuny è considerata un’icona contemporanea e intramontabile. A suggerire la base fu il trepiedi della macchina fotografica, con la gamba centrale regolabile e dei paralumi ribaltabili, realizzati invertendo i paralumi tipici dell’epoca. Pallucco propone la lampada Fortuny nella versione originale Nera e in alcune varianti Moda. L’interno della lampada per queste versioni è bianco. Essa ha una struttura in profilato a C, piatto trafilato e tubo d’acciaio. La verniciatura è realizzata con polveri epossidiche in colore nero. Orientabile e regolabile in altezza, la lampada monta una Lampadina ad incandescenza da 500W, attacco e40.


Speciale Salute

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Influenza, ci avviciniamo al picco

Più colpiti i bambini al di sotto dei quattro anni (13 per mille). Incidenza totale pari a 4,34 casi ogni mille assistiti

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ontinua l'escalation della sindrome influenzale, che in queste settimane sta incrementando notevolmente per numero di casi, avvicinandosi sempre più al picco, previsto per fine febbraio. Secondo i dati di Regione Lombardia l’incidenza totale è aumentata e si è attestata a 4,34 casi per 1000 assistiti. La morbosità per sindrome influenzale è aumentata in tutte le classi d’età e più spiccatamente nelle classi di età pediatriche, in cui ha raggiunto un valore di 13‰ nella fascia 0-4 anni e 6,5‰ in quella 5-14 anni. Anche a livello nazionale la fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni, in cui si osserva un’incidenza superiore a 5 casi per mille assistiti, seguita dalla fascia di età 5-14 anni a 2,25 casi per mille assistiti, dalla fascia 15-64 anni a 1,89 e dagli individui di età pari o superiore a 65 anni a 0,86. Il valore di incidenza dell'influenza finora è stato inferiore a quello registrato in alcune precedenti stagioni influenzali. Nell'ultima settimana di gennaio i medici sentinella della regione Lombardia hanno inviato 28 tamponi naso-faringei, di cui 6 (21%) sono risultati positivi per virus influenzale di tipo A. In particolare, 3 (50%) sono risultati positivi per virus influenzale A(H3N2) e 3 (50%) per virus influenzale A(H1N1). Complessivamente, dall’inizio della sorveglianza sono stati raccolti e analizzati 180 campioni respiratori, di cui 35 (19%) sono risultati positivi per virus influenzale di tipo A: 27 (77%) di sottotipo H3N2 e 8 (23%) di sottotipo H1N1. Misure di igiene e protezione individuale La trasmissione del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle se-

Per la cura: paracetamolo ma soprattutto riposo

crezioni respiratorie. I più attuali studi scientifici con-

fermano che le misure di protezione personali (buona igiene

delle mani e delle secrezioni respiratorie) hanno un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza. Il Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (Ecdc) raccomanda quindi le seguenti azioni: • Lavarsi spesso le mani (in assenza di acqua uso di gel alcolici), in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito, questo gesto semplice ed economico è utile a ridurre la diffusione di diversi altri agenti infettivi; • Coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattatare i fazzoletti e lavarsi le mani; • Evitare contatti ravvicinati in caso di malattie respiratorie febbrili in fase iniziale.

Anche quest'anno, secondo gli esperti, l'influenza si sta sviluppando nei tempi standard. «Il trend di sviluppo è nella media, sia come incidenza che come tempistiche - spiega il dottor Angelo Pan, coordinatore dell'unità operativa di malattie infettive dell'Ospedale di Cremona - che risultano vicine a quelle del 2011 e del 2013. Il picco dovrebbe essere identificato tra la sesta e l'ottava settimana di febbraio, quindi tra tre o cinque settimane» Una cosa a cui fare attenzione, secondo i medici, è quella dell'assunzione di antibiotici in presenza di sindrome influenzale senza particolari condizioni di complicazioni batteriche. «Gli antibiotici non andrebbero mai assunti di propria iniziativa, ma solo dietro prescrizione medica e solo in caso di una sopraggiunta complicazione di origine batterica - evidenzia Pan -. Solo in questo caso, l’utilizzo degli antibiotici è d’obbligo. Invece nel nostro Paese si registra troppo spesso un abuso di antibiotici, soprattutto nella stagione fredda, in concomitanza con il sopraggiungere delle sindromi influenzali. Ma nel caso di infezioni virali, come l'influenza, l'antibiotico è del tutto inutile». Secondo il medico, il modo migliore per curare l'influenza è l'utilizzo del paracetamolo o ibuprofene quando la temperatura supera 38-38,5 °C, ma se il malessere è molto intenso o a esserne interessato è un bambino che tende ad avere convulsioni, si può somministrare anche per valori più bassi. Una volta scelto il farmaco antipiretico, è buona norma continuare a utilizzare lo stesso fino alla guarigione. Contro tosse e mal di gola si possono sciogliere in bocca losanghe lenitive e/o antinfiammatorie oppure ricorrere agli sciroppi per la tosse secca (com'è quella tipica dell'influenza) reperibili in farmacia. Qualora compaia catarro, invece, è bene consultare il medico e seguire le sue indicazioni: potrebbe trattarsi di bronchite, da trattare in modo mirato. Gli antivirali, invece, hanno ruolo molto limitato nella cura dell'influenza. «Oltre ai rimedi farmacologici - conclude Pan per superare nel migliore dei modi l'influenza è utile seguire alcuni accorgimenti pratici e cercare di riposarsi, nella certezza che anche i sintomi più fastidiosi passeranno in pochi giorni».


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Speciale Salute

Sabato 8 Febbraio 2014

Italiani troppo sedentari

Si fa troppo poco sport: secondo i dati Istat il 38% delle persone dai 3 anni in su non pratica attività fisica sport: ad ognuno il suo Bambini. Per i bambini e i ragazzi la partecipazione ai giochi e ad altre attività fisiche, sia a scuola che durante il tempo libero, è essenziale per un sano sviluppo dell'apparato osteoarticolare e muscolare, il benessere psichico e sociale, il controllo del peso corporeo, il corretto funzionamento degli apparati cardiovascolare e respiratorio. Inoltre, lo sport e l'attività fisica contribuiscono a evitare l'instaurarsi di comportamenti sbagliati, come l'abitudine a fumo e alcol e l'uso di droghe. L'Oms consiglia almeno 60 minuti al giorno di attività moderata-vigorosa. Donne in gravidanza. L'attività fisica non è controindicata in gravidanza. Tutt'altro. Se svolta osservando alcune accortezze può essere benefica per mamma e bambini. Aumenta infatti la capacità di trasporto nel sangue dell'ossigeno e di sostanze nutritive indispensabili per il feto. Inoltre, l'esercizio fisico aumenta l'efficienza degli apparati cardiocircolatorio e respiratorio, migliora la circolazione negli arti inferiori riducendo quindi il senso di gonfiore, riduce gli episodi di dolore, di crampi e di affaticamento. Il movimento regolare, in più, limita l'aumento del peso corporeo, diminuendo il rischio di diabete gestazionale. Tuttavia, non bisogna esagerare. Per le donne in buona salute bastano 30-40 minuti al giorno di attività fisica a bassa intensità: vale a dire passeggiate, nuoto o ginnastica dolce. Dall'ottavo mese, tuttavia, occorre prestare particolari cautele e limitarsi a eseguire esercizi per la respirazione e di rilassamento. Anziani. Anche per gli anziani l'esercizio fisico è particolarmente utile. Il movimento quotidiano ritarda l'invecchiamento, previene l'osteoporosi, contribuisce a prevenire la disabilità, la depressione e la riduzione delle facoltà mentali. Previene il rischio di cadute accidentali migliorando l'equilibrio e la coordinazione. Secondo l'Oms sono sufficienti 150 minuti alla settimana di attività moderata con attività orientate all'equilibrio per prevenire le cadute. Per chi non ha tempo Non tutti possono dedicare una parte del giorno a svolgere attività fisica. Tuttavia, ciò non significa che non sia possibile svolgere la giusta quantità di movimento. Basta mantenersi attivi sfruttando ogni occasione. Per esempio è possibile: andare a lavorare o a scuola a piedi o in bicicletta; quando si usano i mezzi pubblici, scendere una fermata prima e finire il tragitto a piedi; non prendere la macchina per effettuare piccoli spostamenti e, quando la si usa, scegliere di parcheggiare un po' più lontano dalla destinazione finale; fare le scale e non prendere l'ascensore; portare a spasso il cane; fare giardinaggio o i lavori domestici; andare a ballare; giocare con i bambini possibilmente all'aperto o attraverso attività che richiedono movimento fisico.

A

Lo stile di vita dell'era moderna è sempre più sedentario. I dati emanati dal ministero della Salute d'altro canto parlano chiaro: in Italia il 30% degli adulti tra 18 e 69 anni svolge, nella vita quotidiana, meno attività fisica di quanto è raccomandato. In particolare, il rischio di sedentarietà aumenta con il progredire dell'età, ed è maggiore tra le persone con basso livello d'istruzione e difficoltà economiche. La situazione è migliore nelle regioni del nord Italia, ma peggiora nelle regioni meridionali (Rapporto Passi 2011). Secondo i dati Istat, nel 2010 in Italia il 38% delle persone da 3 anni in su ha dichiarato di non praticare, nella vita quotidiana, né sport né altre forme di attività fisica. Secondo i dati del sistema di monitoraggio "Okkio alla salute," soltanto un bambino su 10 fa attività fisica in modo adeguato per la sua età e circa un bambino su 4 (26%), al momento della rilevazione, dichiarava di non aver svolto alcuna attività fisica il giorno precedente l'indagine. Come in altri paesi europei, l'attività motoria della popolazione in Italia è diminuita di pari passo con i grandi cambiamenti del lavoro e dell'organizzazione delle città. Da una parte lo sviluppo dell'automazione, anche nel lavoro domestico, e il deprezzamento sociale del lavoro manuale, dall'altra la dominanza del trasporto motorizzato e la riduzione di spazi e sicurezza per pedoni e ciclisti. Assieme a questi fattori, si sono sempre più ristretti gli spazi per il gioco libero dei bambini e per i giochi e gli sport spontanei e di squadra; queste attività hanno ora luoghi deputati la cui accessibilità è limitata ed ha un costo, non solo monetario. Inoltre, giocano un ruolo il valore che viene socialmente assegnato alle attività motorie ed altri fattori come i modelli genitoriali e il peso attribuito all'attività motoria nel curriculum scolastico. Questi ostacoli rendono difficili i comportamento motori attivi. I benefici dell'attività fisica Muoversi quotidianamente produce effetti positivi sulla salute fisica e psichica della persona.

Gli studi scientifici che ne confermano gli effetti benefici sono ormai innumerevoli e mettono in luce che l'attività fisica: • Migliora la tolleranza al glucosio e riduce il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2. • Previene l'ipercolesterolemia e l'ipertensione e riduce i livelli della pressione arteriosa e del colesterolo. • Diminuisce il rischio di sviluppo di malattie cardiache e di diversi tumori, come quelli del colon e del seno. • Riduce il rischio di morte prematura, in particolare quella causata da infarto e altre malattie cardiache. • Previene e riduce l'osteoporosi e il rischio di fratture, ma anche i disturbi muscolo-scheletrici (per esempio il mal di schiena). • Riduce i sintomi di ansia, stress e depressione. • Previene, specialmente tra i bambini e i giovani, i comportamenti a rischio come l'uso di tabacco, alcol, diete non sane e atteggiamenti violenti e favorisce il benessere psicologico attraverso lo sviluppo dell'autostima, dell'autonomia e facilità la gestione dell'ansia e delle situazioni stressanti. • Produce dispendio energetico e la diminuzione del rischio di obesità.

Attività fisica. Quale? Quando si parla di attività fisica non è raro incorrere nell'errore di confonderla con lo sport. Non è così. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) la definisce come qualsiasi movimento corporeo prodotto dai muscoli scheletrici che richiede un dispendio energetico. In questa definizione rientrano quindi, non solo le attività sportive, ma anche l'attività lavorativa di coloro che svolgono un lavoro manuale e normali movimenti della vita quotidiana, come camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e i lavori domestici. Per svolgere attività fisica, quindi, non è necessario trovare del tempo espressamente dedicato a questo. Si può trovare l'occasione di fare movimento in ogni momento della giornata trasformando le normali attività quotidiane, in un pretesto per fare un po' di esercizio.

Quanto muoversi? Non esiste un livello di attività fisica che sia valido per ogni persona. Né è semplice misurare la quantità di movimento svolto. Nel 2010 l'Oms ha comunque tentato di dare indicazioni chiare valide per tutti, stabilendo la quantità minima di attività fisica per tre gruppi di età: • Bambini e ragazzi (5 - 17 anni): almeno 60 minuti al giorno di attività moderata - vigorosa, includendo almeno 3 volte alla settimana esercizi per la forza che possono consistere in giochi di movimento o attività sportive • Adulti (18 - 64 anni): almeno 150 minuti alla settimana di attività moderata o 75 di attività vigorosa, con esercizi di rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari da svolgere almeno 2 volte alla settimana. • Anziani (dai 65 anni in poi): le indicazioni sono le stesse degli adulti, con l'avvertenza di svolgere anche attività orientate all'equilibrio per prevenire le cadute. Chi fosse impossibilitato a seguire in pieno le raccomandazioni, dovrebbe fare attività fisica almeno 3 volte alla settimana e adottare uno stile di vita attivo adeguato alle proprie condizioni.


Speciale Salute

Sabato 8 Febbraio 2014

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In Italia si verificano circa 2 milioni 800mila incidenti domestici, con un’incidenza di 50 casi ogni 1000 abitanti/anno

Incidenti domestici: più a rischio sono gli anziani Q uello degli incidenti domestici è un problema sempre molto attuale, con cifre che fanno paura; basti pensare che ogni anno in Italia si verificano circa 2 milioni 800mila incidenti domestici, con un’incidenza di 50 casi ogni 1000 abitanti/ anno: al primo posto le cadute e in cima alla classifica delle vittime gli anziani. Soprattutto se donne, se soli o se ospiti di case di cura o di ospedali. Qui, infatti, l’incidenza delle cadute è 2-3 volte superiore rispetto a quella nelle abitazioni e per di più con complicazioni maggiori. Questi i dati dell'indagine multiscopo Istat sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana", anno 2011. Il tutto si traduce non solo in termini di disabilità e ricoveri ospedalieri, lunghi e costosi per il Servizio sanitario nazionale (è stata calcolata una spesa di circa 400 milioni di euro per un ricovero da incidente domestico), ma anche in gravi ripercussioni psicologiche: la perdita di sicurezza e la paura di cadere possono accelerare infatti il declino funzionale e indurre depressione o isolamento. Il problema è diventato una priorità sanitaria, dal momento che la popolazione italiana (e occidentale in generale) è sempre più longeva - nel 2050 una persona su cinque avrà più di 60 anni - e che tra gli anziani le donne sono la maggioranza (55%). Anche secondo i dati del Siniaca (Sistema informativo sugli infortuni in ambienti di civile abitazione dell'Istituto superiore di sanità) che si avvale di oltre 25 centri di Pronto soccorso dislocati sul territorio nazionale, le cadute rappresentano la prima causa di incidente domestico, soprattutto con l’aumentare dell’età, quando cominciano a comparire eventi strettamente legati a problemi di salute: cadute dal letto, cadute alzandosi dal letto o

dalla sedia o in seguito a malore fanno la prima comparsa a partire dai 60 anni. In particolare, si stima che nel 2012, in Italia siano finite in Pronto soccorso, per incidente domestico, oltre un milione 825 mila persone di cui: 20% bambini (014 anni), 30% adulti (15-49 anni), 22% adulti anziani (50-69 anni), 28% ultrasettantenni (70 anni e più). L’evento più frequente è sul totale dei casi rappresentato da: caduta/inciampo/salto/spinta da un’altezza non specificata (29,7%); caduta a livello (11,9%); urti (15,5%); incidenti con oggetti penetranti o taglienti (11,8%). Sommando tra loro tutte le dinamiche con caduta si ottiene una percentuale prossima al 50% dei casi (47,9%). Con l’aumentare dell’età appare incrementarsi la quota degli “inciampamenti” rispetto a quella degli “scivolamenti” perché l’anziano tende ad inciampare più facilmente in oggetti, strutture e fili, per problemi di postura, vertigini o semplicemente perché non vede bene.

LE CONSEGUENZE DELL CADUTE

L’analisi delle schede di dimissione ospedaliera (Sdo) relative ai ricoveri nel 2010 per incidente domestico mostra come negli anziani le diagnosi di ricovero più frequenti siano: la frattura del femore (46,5% nei maschi e 55,3% nelle femmine); la frattura dell’arto superiore (omero, radio e ulna: 6% nei maschi e 12% nelle femmine); la frattura della colonna vertebrale (5,2% nei maschi e 4,1% nelle femmine). Rilevante è pure il trauma cranico con conseguenti emorragie. Si può stimare anche, sulla base delle statistiche correnti, che le cadute degli over65 determinino il 65% di tutte le morti per incidente domestico. Gli anziani che cadono, in particolar modo quelli che cadono ripetutamente, tendono ad avere deficit della capacità di svolgere le attività quotidiane semplici e strumentali e sono ad alto rischio di successivo ricovero, di ulteriore limitazione fisica e morte. E’ chiaro pertanto che la vita dell’anziano cambia drasticamente dopo una caduta.

Gli interventi utili a prevenire gli incidenti: attenzione alla sicurezza Ecco gli interventi utili a prevenire gli incidenti: • Esercizi fisici individualizzati, mirati a migliorare la forza, la deambulazione, l’equilibrio, gli spostamenti e la salita delle scale. E' scientificamente provato che l’attività fisica contribuisce a prevenire le cadute. Non è necessario essere degli atleti, basta camminare, fare le scale, ballare, andare in bici. Almeno 2-3 volte, o mezz’ora tutti i giorni • Interventi di sicurezza nelle infrastrutture e nell’arredo delle abitazioni. E’ sicuramente efficace eseguire visite domiciliari per una valutazione degli aspetti strutturali e impiantistici associata a interventi informativo-educativi e alla fornitura di dispositivi come spie antincendio, strisce antiscivolo, maniglioni. Un aiuto può senz’altro venire dalla domotica, ovvero dall’applicazione delle tecnologie informatiche per l’automazione degli

ambienti domestici. Si riduce in tal modo la possibilità che si verifichino situazioni critiche, potenzialmente dannose, dovute a distrazioni ed errori di utilizzo (per es. mediante rilevatori di perdite d’acqua o di gas che procedano automaticamen-

te alla chiusura delle valvole del gas) • Revisione di eventuali terapie psicotrope (benzodiazepine, ipnotici, antidepressivi, tranquillanti). Informazione e counselling. L’informazione previene o riduce le cadute: alcuni studi fanno riferimento a interventi cognitivo-comportamentali su anziani residenti presso il proprio domicilio e dei quali non si conosce lo stato di rischio. Questi interventi si articolano nel counselling e in un’adeguata educazione individuale finalizzata a ridurre la paura di cadere, a informare su come comportarsi in caso di caduta e ad accrescere l’autostima del paziente. Supporto sociale. I fattori sociali potrebbero aumentare il rischio di caduta negli anziani. Infatti, la povertà, il grado di deprivazione relativa, l’isolamento hanno un impatto considerevole sulla salute della popolazione.

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Speciale Salute

Sabato 11 Gennaio 2014

Salute della schiena: 10 consigli utili Tra i giovanissimi molte le cattive abitudini: zaini troppo pesanti o posture scorrette durante lo studio e il gioco

La salute della schiena riguarda sempre più i giovanissimi. Purtroppo sono infatti molte le cattive abitudini ed errori che si commettono in quegli anni, come zaini troppo pesanti o posture scorrette durante lo studio e il gioco. E’ durante gli anni della scuola infatti in cui si svolge la crescita principale del corpo. Una cattiva postura può contribuire a uno sviluppo inadeguato della muscolatura che sostiene la colonna vertebrale, con conseguente minor elasticità, dolore e a volte atteggiamento di dorso curvo. E' peraltro in questo periodo che si possono presentare patologie della colonna vertebrale come la scoliosi. La protezione della schiena del bambino come la corretta gestione del peso dello zaino e la postura durante lo studio e il gioco devono quindi essere collocati all’interno di una più ampia educazione alla salute e alla promozione di corretti stili di vita, soprattutto una sana alimentazione e una buona attività fisica. "Controlli “globali” della crescita del bambino e del suo apparato muscolare e scheletrico, dai denti ai piedi, contribuiscono a proteggere la schiena e alla diagnosi e trattamento precoce delle malattie della colonna" fanno sapere gli esperti del ministero della Salute. 10 CONSIGLI UTILI • Postura corretta. Insegnare ai bambini ad assumere una corretta postura appena iniziano ad andare a scuola, sia in posizione eretta che da seduti. • Quando il bambino è seduto, deve mantenere una posizione dritta della colonna vertebrale. Banchi e sedie devono essere di altezza adeguatamente proporzionata al bambino che li usa, per evitare una posizione forzatamente curva della colonna vertebrale.

• Correggere la postura al bambino anche quando utilizza apparecchi elettronici e videogiochi. L’uso sempre più frequente di monitor, videogiochi, Ipad, ecc., anche al di fuori delle ore scolastiche, può favorire una prolungata

posizione scorretta e inadeguata • Sport e bambino, diamoci una mossa. L'attività fisica, fuori e dentro la scuola, è importante, perché nella fase della crescita (in altezza e peso) contribuisce ad allenare la muscolatura del dorso, che sostiene la colonna vertebrale del bambino. •Alleggerire zaini e maxi zaini. Il peso dello zainetto non dovrebbe superare il 10-15 per cento del peso corporeo dell’alunno che lo indossa. Scegliere un modello adeguato all’età e al peso del bambino, con bretelle ampie e imbottite, con un rinforzo schienale e una cintura addominale. • Indossare lo zaino in maniera corretta. Far sì che il carico venga ripartito simmetricamente sul dorso e non su un solo lato: un carico asimmetrico comporta un carico aumentato per la colonna in atteggiamento posturale non fisiologico. Lo zaino deve aderire alla schiena, bisogna perdere un po’ di tempo per

regolare bene le bretelle. Non portare mai lo zaino su una spalla sola o con la parte inferiore troppo scesa sul bacino. • Non sovraccaricare i "trolley". Spesso il carico è eccessivo “perché ci sono le ruote”, ma il peso rende necessari movimento bruschi e sollevamenti, anche per brevi tratti, di carichi eccessivi per un bambino, che possono provocare strappi e contratture lombari. • Educare a un corredo scolastico essenziale. I docenti sono parte attiva nella promozione della salute e della sicurezza dei bambini, anche attraverso l’organizzazione delle didattica. Già da qualche anno, le case editrici hanno iniziato a stampare i testi scolastici in fascicoli, proprio per consentire di alleggerire il peso degli zaini scolastici, in attesa degli e-book. • Prestare attenzione a segnali di possibili problemi alla schiena. Nel periodo tra la quinta elementare e la prima media i ragazzi si trovano in quella

fase dell’età evolutiva in cui possono manifestarsi alcune patologie della colonna vertebrale. Si tratta principalmente della scoliosi idiopatitica, del dorso curvo, del mal di schiena (causato a volte da spondilolistesi). Sono patologie poco frequenti, per esempio la scoliosi idiopatica può interessare 2-2,5% della popolazione, per le quali è però necessaria una diagnosi precoce e corretta. • Considerare le insidie di un’età "critica". L’ingresso nell’adolescenza può rendere difficile da parte dei genitori e degli insegnanti l’individuazione del problema alla schiena. Spesso una deformità in ipercifosi della colonna vertebrale viene erroneamente scambiata per una Sabato 8 febbraio 2014 si terrà in tutta Italia la XIV Giornata di Raccolta del Farmaco. Recandosi nelle farmacie che aderiscono all’iniziativa, si potrà acquistare e donare farmaci da automedicazione che verranno destinati alle persone in stato di povertà su tutto il territorio nazionale.

Sabato 8 febbraio: Giornata di raccolta del farmaco

Sabato 8 febbraio si terrà in tutta Italia la XIV Giornata di Raccolta del Farmaco. Recandosi nelle farmacie che aderiscono all’iniziativa, si potrà acquistare e donare farmaci da automedicazione che verranno destinati alle persone in stato di povertà su tutto il territorio nazionale. La Giornata è realizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus in collaborazione con Federfarma e Cdo Opere Sociali e si terrà in oltre 3400 farmacie distribuite in 94 province e in più di 1.200 comuni, tra cui molti in provincia di Cremona. In quel giorno, nelle farmacie che esporranno la locandina della Giornata di Raccolta del Farmaco, oltre 14.000 volontari accoglieranno i cittadini che vorranno aderire all’iniziativa. A beneficiare della raccolta saranno le oltre 600.000 persone che quotidianamente vengono assistite dai 1.506 enti assistenziali convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico in tutta Italia. In 13 anni, durante la Giornata di Raccolta del Farmaco, sono stati raccolti oltre 3.050.000 farmaci, per un controvalore commerciale superiore ai 20 milioni di euro. «I dati sull’aumento della povertà sanitaria in Italia – spiega Paolo Gradnik, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus - sono drammatici, con un incremento del 60% in 5 anni e il coinvolgimento di oltre 4,8 milioni di persone».


Speciale Salute

Prendersi cura dell’udito: soluzioni innovative Due persone su tre oltre i 60 anni soffrono di una riduzione della capacita uditiva: capita quindi di sentire gli altri che parlano ma di non capire bene le parole. Per capire se avete un problema provate a rispondere a queste semplici domande. • Ha l’impressione che la gente parli a voce bassa o molto meno chiaramente di un tempo? • Sente, ma fa fatica a capire ciò che le dicono quando c’è confusione? • Non sente più qualcuno dei normali rumori di casa, come il campanello della porta o il trillo del telefono? • Le capita sempre più spesso di chiedere alla gente di ripetere? • Ha più difficoltà a capire quando chi le parla si trova alle sue spalle? • I suoi familiari si lamentano perché lei alza troppo il volume di radio o televisione? Se rispondete si ad alcune di queste domande, significa che è giunto il momento per fare un controllo dell’udito. Vi sarà utile per capire l’entità del vostro problema e capire come

affrontarlo, al fine di evitare un peggioramento, ma anche per avere una certificazione del vostro problema. RONZII E ACUFENI? GRANDI MIGLIORAMENTI CON LA TERAPIA “WZT” Per combattere problemi come ronzii e acufeni, che possono rendere la vita davvero difficile, è oggi possibile sfruttare delle moderne terapie ad alta tecnologia a prezzi decisamente competitivi. Basti pensare che oggi l'acufene (ossia percezione di suoni e fischi non reali) colpisce circa il 15% della popolazione e il

70-90% di queste persone soffre di ipoacusia. Tuttavia si tratta di persone che nel 60% dei casi negano di avere problemi di udito. Una risposta a chi soffre di questo tipo di problematiche è il sistema Widex, che sfrutta la tecnologia dei Toni frattali e che il centro Udito finissimo utilizza. L'intento è quello di fornire una soluzione il più possibile completa al problema della reazione negativa alla percezione dell'acufene. In parole povere si lavora sull'aspetto emozionale del paziente. La Wzt incorpora quattro elementi che sono fondamentali per un corretto approccio al problema: quello del counseling, per intervenire sulla suddetta "reazione negativa"; quello dell'amplificazione, per stimolare apparato uditivo e cervello al fine di limitare al massimo l'effetto di sovracompensazione; quello dei toni frattali, con cui si offrono degli stimoli acustici rilassanti; quello del rilassamento, con un programma completo di strategie per la gestione del sonno. Uno degli aspetti fondamentali della Wzt è la modularità dell'approccio e lo studio delle reazioni al problema acufene.

I CONSIGLI DELLA DOTTORESSA ANNALISA SUBACCHI, DIETISTA E NUTRIZIONISTA CREMONESE

Recuperare il peso forma mediante il test delle intolleranze alimentari S ono ormai alcuni anni che il recupero del peso forma passa solo attraverso non la semplice dieta ipocalorica ma attraverso un piano alimentare costruito “su misura” del paziente a seguito degli esiti del test delle intolleranze alimentari o delle proprie allergie alimentari e respiratorie. E’ importante sapere che la sensazione di gonfiore, sovrappeso, accumulo di massa grassa, ritenzione idrica e cellulite ma anche, all’opposto, malnutrizione, sottopeso, crampi addominali, etc. non dipendono esclusivamente da scorrette abitudini alimentari ma anche dall’ingestione ingredienti nocivi. La causa del sovrappeso/sottopeso/malessere di molti miei pazienti è rappresentata da un mix di concause dove le intolleranze alimentari verso determinati alimenti è la principale ragione. Le intolleranze alimentari sono la reazione avversa del nostro corpo (ovvero dei nostri globuli bianchi) nei confronti di alcuni alimenti che troviamo sulla nostra tavola. E’ facile diventare intolleranti soprattutto verso quegli alimenti dei quali inconsapevolmente abusiamo con una alimentazione troppo routinaria (spesso mangiamo sempre gli stessi cibi per comodità e abitudine). Ecco alcuni esempi per comprendere al meglio: • Chi risulta intollerante alla mela dovrebbe eliminare per un certo periodo anche gli alimenti della stessa famiglia come pera pesca albicocca. Chi all’anguria, famiglia cucurbitacee dovrebbe eliminare anche zucchina e melone. •Chi risulta intollerante al nichel, lega metallica utilizzata anche per la bigiotteria, dovrebbe

Sabato 8 Febbraio 2014

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“TRE GIORNI PER IL TUO CUORE” Anche quest’anno l’Unità Operativa di Cardiologia (diretta da Salvatore Pirelli) dell’Azienda Ospedaliera di Cremona, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Educative del Comune di Cremona, organizza la manifestazione “Tre giorni per il tuo Cuore”, iniziativa dedicata alla sensibilizzazione e all’informazione rispetto alla prevenzione delle patologie cardiovascolari indirizzata soprattutto agli studenti. L’evento che si svolgerà dal 12 al 14 febbraio 2014 si propone quale “laboratorio creativo” che utilizza la musica, la didattica interattiva e il teatro per veicolare un messaggio di salute e rispetto del proprio corpo. Al centro sarà posta l’importanza dei corretti stili di vita con particolare attenzione allo sport e all’attività fisica in generale quale sana abitudine per pervenire le patologie cardiovascolari. «La prevenzione è fondamentale, soprattutto se pensiamo che le patologie cardiovascolari sono tra le prime cause di morte – evidenzia Simona Mariani, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Cremona -. Per questo in occasione della giornata mondiale per il cuore vogliamo puntare sui giovani, sensibilizzandoli sulla necessità di prevenzione e sui fattori di rischio». «Negli ultimi anni le terapie per la cura degli infarti hanno ridotto la mortalità in ospedale dal 30% al 2%. Tuttavia il problema è tenere in vita i pazienti prima che arrivino in ospedale – evidenzia il dottor Salvatore Pirelli -. La diffusione dei defibrillatori semiautomatici è stata molto importante in questo senso. Tuttavia ancora oggi il 30% degli infartuati muore prima di raggiungere l’ospedale». «Numerose sono le classi che hanno aderito alle iniziative in programma, che dimostrano – sottolinea Jane Alquati, assessore alle Politiche Educative – quanto sia necessario lavorare sulla sensibilizzazione ad adottare corretti stili di vita fin da piccoli per poter mantenere sano l’apparato cardiocircolatorio. Il compito di aprire i Tre giorni per il tuo Cuore spetterà all’Orchestra Giovanile Mousikè, la prima orchestra giovanile di Cremona, con il concerto A ritmo del tuo cuore, si prosegue con altri appuntamenti divertenti ed educativi destinati alle scuole e alle famiglie. La comicità degli attori del Franco Agostino Teatro Festival che con il suo spettacolo interattivo lascerà ai bambini presenti un messaggio educativo e la possibilità di avvicinarsi al golf, grazie alla disponibilità del Golf il Torrazzo, uno sport poco noto la cui pratica ha dei benefici legati alla prevenzione delle malattie cardio vascolari».

Dottoressa Annalisa Subacchi

anche eliminare gli alimenti che lo contengono maggiormente come i pomodori ed il caffè e cacao. Una volta individuati gli alimenti “nocivi” del paziente e il grado di intolleranza piu’ o meno elevato viene elaborato un piano alimentare di “esclusione” per disintossicarlo e successivamente un secondo piano con una graduale e progressiva reintroduzione di tali alimenti (le intolleranze alimentari da sovra-accumolo dei cibi non tollerati non sono una patologia permanente se adeguatamente gestita). Il test delle intolleranze alimentari Citotest viene eseguito sui principali alimenti presenti nella dieta mediterranea (oltre 60) oltre a 17 coloranti e conservanti e viene quindi analizzata la reazione dei globuli bianchi a contatto di suddetti alimenti. Con un piano alimentare equilibrato e bilanciato escludendo i cibi non tollerati, già dalla

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

Gentilissima Naturopata buongiorno e complimenti per la sua rubrica che trovo molto interessante. Ultimamente ho la passione per i cristalli e so che lei li utilizza, potrebbe spiegarmi qualcosa perché possa meglio capire? Fa dei corsi a tal proposito? Grazie Consu . I Cristalli contengono la memoria dell'Universo e sono portatori di potenti energie. Essi sono in grado di ricevere, contenere, proiettare, emanare e riflettere la luce che costituisce la forma più elevata di energia nota nell'Universo fisico. Ogni Cristallo produce un'informazione che varia a seconda del sistema di cristallizzazione, componenti chimiche e colori. I Cristalli trasmettono vibrazioni luminose ed energie capaci di mantenere o riportare il nostro organismo in una condizione di benessere, in particolare attraverso i chakra (ruote energetiche) che interagiscono con il nostro campo energetico (aura). Il 18 Febbraio dalle ore 20.00 alle 22.00 presso il centro di Nutur@patia in via U. Pallavicino 6 a Cremona inizia un corso di 4 incontri sulla "conoscenza" dei Cristalli, se è interessata mi contatti al n° 0372-412372. Chiunque lo desiderasse può telefonare sia per chiedere informazioni che per confermare la propria presenza. Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

prime settimane i benefici saranno: • Accelerazione del metabolismo, in quanto il corpo brucia alimenti sani e corretti, perdita di ritenzione di liquidi e di gonfiore, perdita del peso e sensazione di benessere. A queste intolleranze transitorie vanno poi considerate le intolleranze alimentari PERMANENTI che sono di natura genetica, spesso ereditaria quale la CELIACHIA (al glutine) e al LATTOSIO dove, una volta diagnosticate mediante apposito test del DNA o Breath test ( test del respiro) dovranno essere gestite mediante una esclusione definitiva per evitare problematiche ben piu’ significative. La Forma fisica quindi non è solo e semplicemente un fattore “estetico” per superare brillantemente la prova costume ma un obiettivo importante per il benessere psicofisico di ognuno di noi, da non sottovalutare mai.

RIFACCIAMOCI... LE OSSA! A cura di Rita Brunelli

B

uongiorno a tutti i lettori, oggi inizia questa nuova breve rubrica dove vi parlerò della salute delle nostre ossa! Vi siete mai soffermati un attimo a pensare a cosa serve il nostro scheletro? Molti hanno imparato o comunque sanno che serve per sostenerci e anche ci protegge, e ancora ha funzione emopoietica e poi fa da inserzione ai muscoli e tendini.... Ma ha pure un altra funzione importante: sviluppare forza! E cosa occorre alle ossa per produrre forza? Il confronto con la forza di gravità. Gli esseri umani sono in grado di stare eretti grazie alla capacità dello scheletro di sostenere la massa del corpo. “ La funzione dello scheletro è quella di cancellare la forza di gravità e di facilitare il movimento” Moshe Feldenkrais I vertebrati utilizzano la pressione del proprio peso corporeo che viene spinto nel terreno allo scopo di provocare una contro-pressione che solleva il corpo e lo spinge in avanti. In assenza di ossa saremmo come i bruchi che generano movimento esclusivamente con lo sforzo muscolare. La mobilzzazione dello scheletro è efficiente ed economica quando la pressione sul suolo è ritmica e viene prodotta con pulsazioni elastiche che scorrono da una polarità all’altra in una fluida transizione paragonabile all’effetto domino. Le ossa si rafforzano nella misura in cui sono utilizzate per sostenere con successo questa pressione nelle due direzioni. L’organismo trova una motivazione alla produzione di tessuto osseo nella necessità di ricorrere alla forza, la mancanza di questa necessità viene interpretata ( a livello neurologico) come se non ci fosse bisogno di forza. E parliamo quindi di movimento: la mancanza di movimento più o meno intenso, porta alla mancanza di forza nelle ossa che a sua volta produce un’ulteriore mancanza di movimento e si qui si chiude il cerchio! Come porre fine a questo circolo vizioso e muoversi in sicurezza in un corpo che non è ben

organizzato a questo fine? E’ dimostrato che la mancanza di movimento incide in modo importante sull’umore delle persone, sulla salute in generale ma anche sulla salute delle nostre ossa. La funzione del camminare mette in moto, a livello cellulare, il processo di irrorazione sanguigna del tessuto osseo a partire dalla pompa del piede portando con sè tutti i nutrienti e l’ossigeno. In questo modo viene stimolata la produzione di osteoblasti, le cellule deputate alla rigenerazione dell’osso. Ora domandiamoci quale potrebbe essere il movimento migliore e quale tipo di camminata si possa adottare perchè le nostre ossa mantangano o ritrovino la loro forza e si mantengano in buona salute. (Fine prima parte)

BONES FOR LIFE - OSSA PER LA VITA

il programma di Ruthy Alon per il controllo dell’osteoporosi

Info cell. 3493804916


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Sabato 8 Febbraio 2014

CASALMAGGIORE

Concari, un casalese ci protegge dall’alto

Non tutti sanno che c’è un pilota di Casalmaggiore che si occupa delle sicurezza aerea per la Nato, volando nei cieli di diversi paesi con i celebri awacs per garantire tranquillità ai potenti che si riuniscono, o nel corso di vari grandi eventi che si organizzano. Di questo ha parlato al RistoBifi, invitato dai Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta e Casalmaggiore Oglio Po, il Tenente Colonnello Alessandro Concari. Il 31° Stormo di Ciampino è proprio noto per essere il gruppo di trasporto delle Alte Cariche dello Stato e di trasporti sanitari, e curiosamente il suo odierno addetto stampa è un’altra casalese, il Capitano Ida Casetti. Concari ha ricordato le sue origini, salutato i tanti conoscenti alcuni dei quali non vedeva da tempo, e raccontato le sue vicende sin da quando, appena diplomato, partì da Casalmaggiore per l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Dopo la laurea in Scienze Aeronautiche a Napoli, è giunta la laurea in Ingegneria Gestionale a Tor Vergata (Roma), quindi il brevetto di Pilota Militare conseguito a Sheppard, in Texas. A seguire, le assegnazioni nel ’95 al gruppo Caccia Bombardieri di Ghedi, nel ’97 al 61° Stormo di Lecce in qualità di istruttore di volo, nel 2001 al citato Stormo di Ciampino, di cui dal 2006 al 2007 ha svolto l’incarico di Comandante del Centro di Addestramento Equipaggi. Nel 2008, con la promozione al grado di Tenente Colonnello, è stato assegnato alla componente E-3A (aerei radar) della base Nato di Geilenkirchen in Germania. Attualmente è Capo Sezione Sperimentazione Nazionale e Multinazionale al Centro Innovazione Difesa del 3° Reparto dello Stato Maggiore della Difesa a Roma. Con tali credenziali, e annunciando che ovviamente non avrebbe potuto entrare nel dettaglio di alcune operazioni e mettendo le mani avanti su alcune domande che avrebbero potuto coinvolgerlo (ad esempio sugli F35 o sul caso marò), Concari ha spiegato in cosa consiste il suo lavoro e illustrato alcune operazioni svolte negli anni recenti. Ad esempio mostrando tre video sull’utilizzo degli awacs, una sorta di Boeing 707 modificato, in occasione del terremoto ad Haiti, degli Europei di Calcio 2012 e della successione al trono d’Olanda. Questi celebri aerei radar, ha spiegato il pilota casalese, furono ideati ai tempi della guerra fredda per monitorare il nemico russo, ed oggi rappresentano uno strumento fondamentale per combattere il terrorismo mondiale. Quindi ha ricordato altre missioni cui ha partecipato, nei Balcani e più recentemente in Libia, spesso in collaborazione con le forze aeronautiche Usa, inglesi e francesi, e si è sottoposto infine al fuoco incrociato (in senso metaforico, ovviamente) delle tante domande e curiosità dei presenti.

Piazza Turati è da rilanciare «Se il Comune interviene contribuiamo per il 50%». E il sindaco Silla applaude

SUGLI AWACS

Da sinistra i presidenti Fazzi e Stringhini, l'assistente del governatore Torchio e Concari

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

S

di Vanni Raineri

e vive il commercio vivono le città”. La scritta campeggia sulla vetrata di un bar di piazza Turati. Ma il bar è chiuso da inizio gennaio. E come il bar sono abbassate le saracinesche della metà dei negozi che si affacciano sulla bellissima piazzetta. Basta venire dopo il tramonto per capire il perché: a quell’ora le luci di piazza Garibaldi arrivano tenui su “piazza vecchia”. A divedere le due piazze solo la maestosità del Palazzo Municipale, che disegna un contrasto lampante. Il progetto di sistemazione di una piazza che decenni fa era il parcheggio di piazza Garibaldi risale agli anni Ottanta, e nel 2000 ha trovato sbocco nella trasformazione decisa dall’amministrazione Toscani. Già nel novembre scorso avevamo lanciato l’allarme sulla mala conservazione del monumento di

Brunivo Buttarelli dedicato al Po (incuria, vandalismi, e soprattutto il corso d’acqua che non scorre per un errore di calcolo sul dislivello) e del cotto dei vialetti della piazza. Questa volta puntiamo l’attenzione soprattutto sull'illuminazione, spinti da un gruppo di professionisti e commercianti che si affacciano sulla piazzetta e che sono disposti a sopportare la metà dei costi di intervento. Ci incontriamo così con l’avvocato Emilio Azzini, Giovanni Rigolli dell’Immobiliare Diamante e Roberta Solimei dell’agenzia Ina Assitalia, che rappresentano anche altri commercianti e residenti dell’area. «Vorremmo sottoporre al Comune – esordisce Azzini – un’idea migliorativa che comporta un esborso limitato. Le luci sono scarse e soprattutto mal posizionate, specie in alcuni vialetti che conducono alla piazza. L’unico punto luce ex novo servirebbe in via Fantini, il viottolo che conduce all’acquedotto. Una luce gialla come quelle già presenti, non tutte però posizionate alla stessa altezza. Quindi andrebbe alzato il lampione che si trova verso via del Lino, di fronte a casa Bocchi (splendido palazzo che introduce alla piazza, che così sarebbe anche meglio valorizzato, ndr). E poi va alzata, magari mettendo una lampada gialla anche in quel caso, la luce sopra il negozio Kiwi. Pure sull’altro lato del Municipio, dove c’è la

farmacia, in realtà servirebbe un punto luce. Ci sono di sera tratti bui che facilitano incidenti e soprattutto furti, che si sono già verificati». Il messaggio è chiaro: giusto valorizzare un luogo se però c’è qualcuno che lo vede. «La piazza è indubbiamente bella, ma la gente deve entrarci, e lo stato delle vie di accesso è importante. Così come sarebbe importante far rispettare le ordinanze (leggi antenne esposte e altre situazioni critiche)». Ed ecco quindi la proposta: «Credo che questi interventi non comportino una grande spesa. Noi che siamo i diretti interessati siamo disposti ad accollarci la metà della spesa. Si vuole da più parti lanciare sinergie tra pubblico e privato, ecco qui un esempio concreto. E non si tratta solo di un interesse dei residenti, ma dell’intera città, un interesse pubblico per il quale siamo disposti a contribuire». Chiaro che nessuno si nasconde le altre criticità della piazza: «Le condizioni dei viottoli e del monumento sono sotto gli occhi di tutti, ma procediamo per gradi, sapendo che non è il momento di grandi investimenti». I tre non nascondono che la chiusura al traffico ha comportato l’isolamento: «Questa piazza ha sempre vissuto coi parcheggi, e i negozi funzionavano, ora chiudono uno dopo l’altro. Questa è una piazza da godere pedonalmente,

Sopra uno scorcio suggestivo di piazza Turati di sera. A sinistra Solimei, Azzini e Rigolli. Di fianco al titolo il bar chiuso

ma qualche novità sulla possibilità di consentire ingressi regolamentati a tempo e qualche parcheggio si potrebbe valutare». Giriamo la proposta fifty fifty al sindaco Claudio Silla che l'accoglie con favore: «Mi piace l'idea, e ancor più mi piace lo spirito costruttivo che la sostiene. E' mia intenzione incontrare al più presto chi l'ha avanzata. Finalmente qualcuno che si fa avanti non solo per chiedere».

Vergogna: tra i rifiuti alimenti dati in solidarietà Grana, latte, marmellate, pane e salame della San Vincenzo tra la spazzatura

La “caccia al rifiuto” delle Guardie Ecologiche Volontarie di Casalmaggiore non è certo uno sport simpatico, ma alle volte serve a svelare anche situazioni più scabrose di quanto non sia, ad esempio, il mancato rispetto della raccolta differenziata. Dopo avere individuato, grazie anche alle segnalazioni della Polizia Locale, le zone più a rischio della città, emergono, qua e là, documenti con nomi, cognomi e dati sensibili che consentono nel 90% dei casi di risalire al trasgressore. Ricette mediche, ad esempio, bollette da pagare, scontrini fiscali: materiale indispensabile per chiudere il cerchio attorno al responsabile. Uno degli ultimi rinvenimenti, tuttavia, fa ancora più arrabbiare, perché non riguarda più soltanto una questione di civiltà o di civismo nel rispetto dell’ambiente, ma è un insulto alla piaga della crescita delle nuove povertà e di chi si rivolge a enti o associazioni di solidarietà perché non sa cosa mangiare. In uno dei sac-

chi di spazzatura, rigorosamente confezionato senza seguire le regole della differenziata, sono infatti emersi alimenti di vario genere, come grana padano, latte, marmellate e anche pane e salame. Può capitare che gli alimenti vengano gettati via, malcostume purtroppo in voga un po’ ovunque (basti pensare ad un cibo dimenticato fuori dal frigo e magari scaduto, disavventura che capita a molte massaie). Il punto è che questi alimenti sono stati donati da associazioni come la San Vincenzo de' Paoli che, tra le parrocchie di Santo Stefano e San Leonardo (ora unite), cerca di andare in aiuto alle famiglie più bisognose. La prova inequivocabile di uno spreco assurdo arriva dal confezionamento di questi alimenti, che recano la dicitura “aiuti UE”, a testimoniare la finalità sociale e solidale della donazione. Si tratta cioè dei classici cartoni alimentari distribuiti da chi intende fare del bene a titolo gratuito. Peccato che non tutti, è il caso di dirlo, se lo meritino… Pe-

Il materiale ritrovato dalle Guardie Ecologiche Volontarie

raltro vicino al cibo buttato è stato trovato un documento che riconduce direttamente al colpevole di tale gesto: il suo nome sarà senza dubbio segnalato alla San Vincenzo.

Furto alla Snai di Casalmaggiore: i ladri acrobati entrano dal tetto Colpo alla Snai di Casalmaggiore, sulla strada Asolana, nella notte tra giovedì e venerdì: a colpire una banda di ladri acrobati, che sono riusciti a introdursi nel locale dal tetto, passando poi dal condotto di aerazione (parzialmente rovinato). Da lì i malviventi, col volto travisato da passamontagna (uno è stato ritrovato a terra), sono entrati nella sala slot machine, rubando monete da ogni singola macchinetta (nella foto la scena). Successivamente l’azione si è spostata nell’ufficio della famiglia Pizzamiglio, che gestisce il locale, rubando un computer

portatile. L’allarme era stato installato soltanto lunedì scorso ma non è partito: erano invece in funzione le telecamere, che avrebbero filmato la “missione” dei malviventi. Ancora da precisare l’orario del colpo: si presume però che fossero le 3 di notte. Sul posto i carabinieri di Casalmaggiore che hanno trovato qualche piccolo indizio nelle impronte di scarpe lasciate dai ladri lungo la parete, durante l’arrampicata. Anche per uscire, infatti, i malviventi hanno usato il condotto d’aerazione, arrampicandosi lungo un muro alto quasi tre metri.


Casalmaggiore

Sabato 8 Febbraio 2014

In attesa dell’inaugurazione, presentata ieri la sede del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Drizzona

Ecco la nuova caserma “Tosatto”

L

di Giovanni Gardani

a nuova caserma dei vigili del fuoco volontari di Drizzona adesso è realtà. Per la verità il distaccamento che fa capo a Cremona non è ancora attivo al 100%, lo diventerà a settembre con relativa inaugurazione. Per ora, come è stato precisato nella mattinata di ieri, la caserma è attiva (lo sarà dalla prossima settimana) ma non autonoma. Intanto però è stato finalmente tolto il velo sullo splendido locale di proprietà di Zani e Nolli, che è ormai in fase di ultimazione: una sala riunione spaziosa, una sala operativa, due camere da letto (perché i volontari saranno anche del gentil sesso e una ragazza in divisa era già presente sul posto), un enorme garage per ospitare i mezzi a disposizione dei volontari: dieci, per ora, quelli già abilitati al servizio, ma presto un'altra decina potrà aggiungersi dopo i corsi promossi dalla Regione Lombardia e i relativi patentini. La caserma di Drizzona servirà un bacino di ben 19 comuni, 6 mantovani e 13 cremonesi (con prevalenza casalasca), che formeranno un ideale anello con baricentro proprio nel piccolo comune casalasco. 30mila gli abitanti che

Il gruppo dei volontari in posa coi mezzi nella nuova sede della caserma a Drizzona

usufruiranno del servizio, dai 20 ai 30 il numero ideale di volontari per garantire copertura 24 ore su 24: si è, insomma, già a buon punto. Per la precisione la cintura coperta vedrà la partecipazione di Bozzolo, Canneto sull’Oglio, Casalromano, Rivarolo Mantovano, Acquanegra sul Chiese e Mariana per Mantova, di Drizzona e Piadena (padroni di casa, è il caso di dirlo), seguite a ruota da Calvatone, Tornata, Isola Dovarese, Pessina, Cà d’Andrea, Casteldidone, Spineda, più i quattro comuni dell’Unione Palvareta Nova ossia San Giovanni in Croce, Solarolo Rainerio, Voltido e

San Martino del Lago per Cremona. «Ma l'invito è esteso a tutti - ha spiegato Ivana Cavazzini, sindaco uscente di Drizzona ma già candidata a Piadena e le condizioni economiche già si conoscono». Ogni comune dovrà infatti pagare il servizio un euro per abitante all'anno. Spiccano per ora alcuni rifiuti, come quello della vicinissima Torre de' Picenardi, ad esempio. Ma in fondo si è solo all’inizio. Si tratta del primo distaccamento che fa capo a Cremona in provincia, come conferma il comandante Roberto Toldo: «In passato avevamo una

Confermato: niente pista ciclabile Gussola, altra multa per il depuratore GUSSOLA – L’anticipazione pubblicata sabato scorso sullo stop alla pista ciclabile tra Gussola e Martignana ha trovato conferma nel Consiglio Comunale. Il sindaco Marino Chiesa ha comunicato che il contributo dovuto all’azienda che sta realizzando l’impianto a biogas verrà dirottato al rifacimento di alcune strade comunale che necessitano di intervento. La scelta su come e dove fare la pista ciclabile a questo punto passa all’Amministrazione comunale che sarà scelta dagli elettori alle imminenti elezioni comunali. L’assessore Remagni Buoli ha specificato che non si è mai trattato di scegliere tra le strade e la pista, l’intenzione era di portare a compimenti entrambe, ma dovendo oggi compiere una scelta, si è pensato alla situazione più urgente. La novità è stata accolta ovviamente con favore dalle opposizioni, rappresentate da Mirko Fortunati, il quale ha ringraziato i cittadini che hanno firmato la petizione contro la pista sul lato sud della Provinciale, opposto rispetto al tratto esistente che da Martignana raggiunge il

L'ultimo Consiglio comunale di Gussola

confine gussolese. Ha infine sottolineato come questa sia democrazia, riconoscendo il merito al sindaco di aver saputo cambiare opinione. L’unico altro punto all’ordine de giorno riguardava il prelievo dal fondo di riserva per il pagamento di una nuova sanzione (1500 €) relativa alla mancata messa a norma dell’impianto di depurazione di via Valdemaggi. Purtroppo si tratta di un intervento assai oneroso, e il sindaco Chiesa ha auspicato che i Comuni interessati non siano lasciati soli, ma che presto un gestore unico possa farsi carico degli interventi.

base logistica anche a Casalmaggiore, ma se parliamo di Vigili del Fuoco volontari, questa è la prima caserma in assoluto. Non possiamo considerarla ancora operativa proprio perché prima verrà una fase di rodaggio, in cui i Vigili del Fuoco di Cremona, già esperti, faranno turni di affiancamento qui a Drizzona, rispettando una convenzione in vigore nel 2014 e nel 2015». Matteo Artoni sarà a capo del distaccamento e i volontari, in questi primi mesi, saranno dunque affiancati: potranno cioè effettuare interventi ma solo accanto a colleghi più esperti, appunto. Almeno fino a settembre, quando la caserma di Drizzona potrà camminare con le proprie gambe. Ivana Cavazzini ha voluto ringraziare la Prefettura, gli imprenditori che hanno investito, contribuendo alle spese e il senatore Luciano Pizzetti, che con il decreto dello scorso 8 agosto ha dato di fatto l'ufficialità al progetto, mentre Gianfranco Cavenaghi, vicesindaco di Piadena, ha confermato l'intenzione di dedicare la struttura al compianto Bruno Tosatto, sindaco di Piadena scomparso nei mesi scorsi, precisando che lo stesso Tosatto aveva proseguito con impegno un progetto iniziato dall'amministrazione precedente nel 2006.

Il caso Orefici

Tre condannati per circonvenzione

GUSSOLA - Franco Orefici (nella foto) era molto conosciuto a Gussola e dintorni. Non solo per abitare in una villa bellissima ed essere erede di un patrimonio considerevole, ma anche per quella alternanza tra euforia incontrollata e depressione tipica di chi, come avveniva per lui, soffre di bipolarismo. Giovedì il giudice Belluzzi ha condannato Donato Laino a 3 anni e 9 mesi di reclusione, sua moglie Isabella e la figlia Mara entrambe a 2 anni e 5 mesi. Il reato è quello di circonvenzione di incapace. Orefici morì ad Ibiza nel dicembre del 2006, e negli ultimi due anni, secondo la rcostruzione che ha portato alla con-

Hanno trovato piena conferma le voci di una gestione cinese del Bar Italia di piazza Garibaldi. Lunedì 10 febbraio il bar riaprirà mantenendo la denominazione attuale, ma la nuova conduzione cinese (nella foto il nuovo gestore) è all’opera in questi giorni per un poderoso restyling del locale, condotto per 17 anni da Vito Scandariato, scomparso recentemente.

C’è Chicco nelle scuole Anche nella seconda classe elementare di Vicomoscano il Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po, nella persona del presidente Leonardo Stringhini, ha consegnato agli alunni il libro “Chicco alla ricerca della nota perduta”, dando seguito a un service del Distretto che aveva già riguardato parecchie scuole primarie del casalasco.

PIADENA, CAVAZZINI SI CANDIDA PIADENA - Più unione di così... Il sindaco di Drizzona Ivana Cavazzini, già candidato del Pd alle ultime elezioni regionali, ha sciolto la sua riserva e si candida a sindaco della vicina e più grande Piadena, legata al suo comune dall'appartenenza da oltre 15 anni all'Unione Lombarda. Lo ha annunciato al circolo piadenese del Pd, sostenendo però che sarà a capo di una lista civica.

ROBBEN FORD ALLO ZENITH Si avvicina l'atteso appuntamento di venerdì 14 febbraio al Teatro Zenith di piazza Garibaldi. Ad esibirsi, con inizio alle ore 21,30, sarà il chitarrista Robben Ford, già in passato a Casalmaggiore. Ford, 62 anni, è noto per spaziare con grandi risultati tecnico-stilistici tra diversi generi quali il blues. il jazz e la fusion. La fama per Robben Ford arrivò nel 1986, quando con la sua chitarra accompagnò in tour il grande Miles Davis. Seguirono collaborazioni con altri grandi artisti quali George Harrison e Joni Mitchell. L'ultimo album, del 2013, è “Bringing it back home”.

AVIS TEATRO A SCANDOLARA SCANDOLARA RAVARA- Nuovo appuntamento domani presso la Sala Polivalente di Scandolara con la rassegna/ concorso di commedie dialettali “Da sganasas dal rider”. Alle ore 16,30 di domenica 9 febbraio sarà l’Avis Teatro di Casalmaggiore a presentare “Sartur da dona”, tratto dalla celebre opera in tre atti di Georges Feydeau.

PIPÉN, I BIGLIETTI VINCENTI

danna in primo grado, i tre hanno approfittato delle sue condizioni per appropriarsi di parte del suo patrimonio. Non solo, il suo testamento aveva nominato la famiglia condannata erede del 50% del patrimonio, e tale atto è stato annullato dal giudice. I condannati hanno preannunciato ricorso in appello.

IN BREVE

Bar Italia, ecco i cinesi

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Besa, un codice d’onore Oggi alle ore 17,30 presso l’Auditorium Santa Croce verrà inaugurata la mostra fotografica “Besa, un codice d’onore”, sugli albanesi musulmani che salvarono gli ebrei dallo sterminio. Relatore sarà don Mario Aldighieri. La mostra rimarrà aperta sino al 9 marzo, il sabato dalle 15,30 alle 19 e la domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19. Sarà possibile effettuare visite guidate per scolaresche su appuntamento.

TORRICELLA DEL PIZZO – Il comitato organizzatore della 9ª Festa dal Pipén comunica l’elenco dei 25 premi vincenti della lotteria a seguito dell’estrazione. Il primo premio (tv 39”) va al 3744, il 2° (prosciutto crudo) al 3671, il 3° (set pentole) al 1135. A seguire, dal 4° al 25°, questi i tagliandi premiati: 2792, 2059, 4311, 3523, 3435, 1278, 4772, 276, 3276, 4479, 3351, 365, 4204, 2564, 4644, 1349, 1801, 4582, 1781, 1509, 2730 e 2078.

A GUSSOLA NUOVA TOMBOLA GUSSOLA – Il Circolo AuserInsieme di Gussola invita i propri aderenti ad una tombola che si giocherà stasera, sabato 8 febbraio, alle ore 21 presso il Centro Culturale di via Marconi.

Burattini al Comunale Triplo appuntamento al Teatro Comunale per il Teatro Ragazzi. Martedì 11, mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio alle ore 10 il Laborincolo di Perugia proporrà “Il miracolo della mula”, per la regia di Gigio Brunello, con Marco Lucci. Si tratta di uno spettacolo di burattini nato dall’osservazione della torre dell’orologio di Praga, dove ci si domanda quale sia la storia delle statue situate dietro le porticine, che dà il la ad una leggenda meravigliosa.


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Lettere & Opinioni

Sabato 8 Febbraio 2014

complimenti

Molto utile mettere in evidenza il problema della sicurezza del Po Signor direttore, mi è sembrato utile ed opportuno che “il Piccolo” abbia messo in evidenza, dando notizia di una mozione di Giuseppe Torchio in Consiglio provinciale, il problema della sicurezza del Po a fronte dei sempre più frequenti disastri alluvionali, in Italia ed in Europa, anche in aree con corsi d’acqua considerati sino a ieri senza problemi. Davvero non sarebbe male se i nostri maggiori enti locali, con la Regione e l’autorità preposta al bacino del Po, dessero pubblica ragione dello stato dell’arte in merito a lavori, progetti e programmi per il maggior fiume nazionale. Quindi, in rapporto alle problematiche dell’alveo e delle arginature, alle “casse di compensazione” previste a monte per affrontare apporti straordinari degli affluenti appenninici (privi di laghi), ad eventuali opere di regolazione della portata (collegata alle molteplici finalità della sicurezza, dell’abbassamento dell’alveo, della disponibilità di acqua per agricoltura e navigazione, della produzione di energia pulita). Sono tutti problemi ben presenti, alcuni più acuti che in passato, sui quali sarebbe bene sapere se e come si sta operando e con quali orientamenti. Giuseppe Azzoni Cremona ***

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appello

Più che pensare alle nutrie occupiamoci dell’inquinamento Egregio direttore, mentre Cremona è, secondo la classifica di Legambiente, la terza città più inquinata d’Italia, invece di preoccuparci dei danni alla salute nostra e di tutti gli esseri viventi che condividono con noi l’ambiente in cui viviamo, stando ad articoli di cronaca e dichiarazioni di politici, il problema “vero e insormontabile” sarebbe la convivenza con altre specie animali, ad esempio nutrie, oche e cinghiali. Si soprassiede troppo spesso al comportamento di una specie umana che avvelena se stessa e le altre che la circondano, ma non si è più capaci di interagire con altri esseri viventi sulla base del rispetto e trovando, se necessario, soluzioni etiche per convivere. Sarebbe davvero ora di un deciso cambiamento di rotta! Giulia Lodigiani Grontardo ***

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critica al vescovo

E’ indispensabile adottare misura che contrastino l’omofobia Egregio direttore, apprendo dal comunicato stampa dell’onorevole Sonia Alfano che il vescovo di Cremona ha scritto una lettera agli europarlamentari per chiedere di votare contro la Relazione Lunacek (“relazione sulla tabella di marcia dell’UE contro l’omofobia e la discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere”). Non condivido questa scelta del vescovo Lafranconi per i contenuti e il metodo improvvido che espone l’immagine della città di Cremona, anche a livello europeo, alle giuste reazioni da parte di chi in prima persona subisce discriminazioni e violenze e di tutte e tutti coloro che in Europa considerano questi diritti una necessità della civiltà umana non più rinviabile. Abbiamo tutti modo di vedere dove porta la strada imboccata dalla Russia con l’istituzionalizzazione della violenza e della discriminazione contro gli omosessuali ed è giusto che l’Europa si doti di tutti gli strumenti necessari per contrastare questa deriva. E il primo strumento è quello del riconoscimento dei diritti e

L’uso dello spray al peperoncino Buongiorno avvocato, vorrei sapere se l’utilizzo di spray urticanti al peperoncino per autodifesa è consentito dalla legge e dove si possono acquistare. Michela *** E’ legale la detenzione di bombolette spray al peperoncino per uso di autotutela, tuttavia, a patto che detti strumenti offensivi rispettino le caratteristiche fissate dal Decreto Ministeriale (D.M. n. 103 del 25.05. 2011). In caso contrario, dette bombolette vengono equiparate dalla legge ad una vera e propria arma. Vediamo quali sono i requisiti fissati dal D.M. 131/2011 affinché questi strumenti siano considerati legali. In particolare, gli spray al peperoncino devono essere venduti solo in piccole dosi (ogni confezione non può essere superiore a 20 ml) e devono nebulizzare solo una miscela a base di

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

Oleoresin Capsicum (OC) sostanza derivata dal peperoncino di Cayenna. La miscela erogata dal prodotto non deve contenere sostanze infiammabili, corrosive, tossiche, cancerogene o aggressivi chimici. Ogni bomboletta deve essere sigillata all’atto della vendita e munita di un sistema di sicurezza contro l’attivazione accidentale. Lo spray può avere una gittata mas-

dell’adozione di misure concrete che contrastino l’omofobia. Questa è l’Europa che vogliamo e direi, anche alla luce della lettera del vescovo Lafranconi, che l’Italia ha un gran bisogno di più diritti e libertà per i propri cittadini. Franco Bordo Deputato di Sel ***

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punto di vista

Viviamo una “crisi di crescita” Serve un ricostituente Caro direttore, la democrazia italiana nacque nel 1945 e si sviluppò per venti anni. Poi assistemmo alla violenza delle idee (’68 e anni di piombo); arroganza e corruzione ci portarono alla violenza del denaro e della comunicazione (non ancora finite); arroganza, corruzione e mancanza di senso civico ci stanno spingendo verso la violenza fisica. In chiave storica questi passaggi (se riusciamo a superarli) si potrebbero definire “crisi di crescita” della democrazia, in chiave politica (contemporaneità) le leggiamo come debolezze. Serve un(a) ricostituente. Anselmo Gusperti Cremona ***

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trasporti

I treni lombardi hanno toccato il punto più basso dei disservizi Egregio direttore, mentre la congestione del traffico, la crisi economica ed ambientale spingono i pendolari a lasciare a casa l’automobile, Trenord piomba in una nuova crisi gestionale. Adesso è la volta di un’inchiesta interna che ha portato alla sospensione cautelativa di numerosi quadri aziendali dalla quale è emerso che per oltre un anno sono state pagate migliaia di ore straordinarie mai effettuate dal personale di condotta e di scorta. Nel dicembre 2012 fu l’introduzione del nuovo sistema informatico “Goal rail” ha provocare la peggior Caporetto della storia delle ferrovie italiane. Una decina di giorni di caos durante i quali sono stati soppressi migliaia di treni e i pendolari lombardi hanno vissuto i peggiori disagi mai patiti fino ad allora. Quest’estate a causa di un madornale errore gestionale, questa volta nell’as-

sima non superiore a tre metri. Questi spray di autodifesa, infine, non possono essere venduti ai minori di sedici anni. Se questi standard tecnici non vengono rispettati, questi strumenti di autotutela sono considerati comuni armi da sparo e il loro utilizzo è illegale. In effetti, essi costituiscono veri e propri strumenti di offesa alla persona, provocando dolori particolarmen-

segnazione delle ferie del personale viaggiante , sono stati soppressi 140 treni a luglio e 100 in agosto. Emerge con evidenza che Trenord, nata dalla fusione di Fnm e Fs più che economie di scala, ha prodotto diseconomie di scala e che la concentrazione monopolistica tra le due aziende ha peggiorato i servizi anziché migliorarli. La Regione Lombardia diventando allo stesso tempo il programmatore, il compratore (fa il contratto di servizio con Trenord, cioè se stessa), il gestore dei servizi ha toccato il punto più basso dei servizi, il più alto dell’inefficienza aziendale, basta vede i ritardi e i treni in circolazione e dei costi di gestione schizzati in alto. Dario Balotta Responsabile Trasporti di Legambiente della Lombardia ***

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rivendicazione

Vogliamo rispetto per le donne Noi non torneremo indietro Egregio direttore, vogliamo rispetto per le donne. Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad un crescendo di episodi in cui vengono attaccate donne impegnate nella politica: spintoni e allusioni volgari in Parlamento, minacce e offese sui social media. La presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini è stata fin dalla sua nomina bersaglio privilegiato di ogni volgarità ed è diventata un simbolo degli ostacoli incontrati dalle donne nella vita politica e della incapacità della nostra classe politica di riconoscere alle donne spazio, diritti, rispetto. Quando gli uomini incontrano la forza delle donne hanno bisogno di vederle come oggetti sessuali per esprimere il loro disprezzo. In questi attacchi sono state coinvolte donne di tutti i partiti e movimenti politici. Noi siamo con Laura Boldrini e con tutte le donne che a tutti i livelli della politica incontrano ogni giorno ostacoli e difficoltà. Se “Non Ora Quando” ha portato nelle piazze del nostro Paese uno sguardo nuovo per immaginare una società in cui uomini e donne insieme riconoscano il valore del rispetto reciproco. La libertà delle donne e la forza delle donne sono necessarie a tutti gli uomini e a tutte le donne che vogliono per il nostro Paese un futuro migliore. Vogliamo rispetto e non torneremo indietro! Se Non Ora Quando

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te elevati in grado di immobilizzare l’uomo per circa 20 minuti. Ma vi è di più. Secondo una recentissima sentenza della Corte di Cassazione (Cass. sent. n. 5719 del 5.02.2014) la detenzione di uno spray non omologato integra il reato di porto abusivo di armi. Le bombolette spray, dunque, entro determinati standard fissati dal decreto ministeriale, sono consentite dalla legge e si possono liberamente acquistare in farmacia, nelle armerie, nei negozi di videosorveglianza e persino in alcuni centri commerciali. *Avvocato Stabilito del Foro di Milano emiliacodignola@libero.it

fiera di s. apollonia

Sostituiamo la gara sportiva con carabine per giovanissimi Egregio direttore, anche quest’anno, nell’ambito della “Fiera di S. Apollonia” di Rivolta d’Adda, ci sarà una gara di tiro sportivo con carabine per chi ha dai 7 ai 12 anni. L’evento in sé sarà senza dubbio “sicuro”, ma ci chiediamo se sia veramente “sicuro” abituare dei bambini e dei ragazzini a maneggiare delle armi, che possono essere anche intese come giocattoli? Magari non nell’immediatezza della fiera e dell’evento, ma in assenza di controllo da parte di adulti. Inoltre, solitamente gare e campionati di questa disciplina per “giovanissimi” sono aperti solo a chi ha superato i 10 anni. Chiediamo che a partire da questa edizione della fiera e per quelle successive questa gara venga sostituita con un’altra altrettanto divertente, ma “educativa”. Irene Stampoylidou Rivolta d’Adda ***

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movimento 5 stelle

A parte le uscite inopportune, la nostra protesta è giustificata Egregio direttore, a chi critica l’azione politica di questi giorni di M5S, dico di non guardare in maniera strumentale solo alle uscite inopportune e da condannare di alcuni nostri esponenti - che tra l’altro hanno già chiesto pubblicamente scusa -, ma al motivo per cui questa azione di protesta è stata intrapresa. Per fare questo sottopongo alcune domande ai rappresentanti locali a tutti i livelli e di ogni colore politico, dal Parlamento in giù, e soprattutto a coloro che non hanno risparmiato parole di condanna ed accusa rivolte a M5S. Come reagireste se domani subiste un sopruso grosso come una casa? E se questo sopruso fosse lo zittimento della democrazia con un atto incostituzionale e non previsto dal regolamento detto “ghigliottina”? Cosa fareste se dopo questo sopruso sapeste che nulla più è come prima perché d’ora in poi le voci dissenzienti rispetto a quella del capo (del governo), saranno messe a tacere con un’altra ghigliottina? Non ritenete che la violenza l’abbia subìta,

con la ghigliottina, il Movimento 5 Stelle che, grazie ad un legittimo ostruzionismo, stava ottenendo la scadenza di un decreto porcata che regalava 7,5 miliardi di euro alle banche private, prendendoli dalle tasche degli italiani? Perché non parlate della proposta fattibilissima ed a norma di Costituzione che ha fatto il sottoscritto in aula e dove si chiedeva l’approvazione di una legge sanatoria che salvasse la parte del decreto relativa all’Imu (dicasi gli italiani non avrebbero pagato la seconda rata dell’Imu)? Come mai non avete risposto a questa proposta che avrebbe evitato la porcata dei soldi a Bankitalia? Non ritenete che la madre di tutte le battaglie sia quella del rispetto della democrazia e delle regole costituzionali (cosa non successa)? Perché non avete spiegato ai vostri elettori cos’è la ghigliottina, invece di cavalcare l’onda di folli accuse eversive nei nostri confronti, portata avanti da un presidente della Camera che è garante solo della voce del capo? Perché non avete accusato pubblicamente il questore Dambruoso per la sua violenza fisica contro la deputata Lupo? Unico atto violento avvenuto in aula. Perché non avete criticato la parole del deputato Cera pregne di violenza sessista e pronunciate in aula e non in un alterco al di fuori dei lavori? Non ritenete quindi che sia giunto anche per voi il momento di avere un sussulto di orgoglio democratico e denunciare i rischi sempre più concreti che questo Paese cada in una spirale di vera tirannia delle maggioranze e quindi del Governo? Io ed il gruppo parlamentare a cui appartengo le battaglie per il bene dei cittadini ed il rispetto delle regole democratiche le facciamo. Voi? Danilo Toninelli Deputato del Movimento 5 Stelle ***

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commercio a crema

Le affermazione dell’assessore non corrispondono alla realtà Egregio direttore, sinceramente ci lasciano stupìti le affermazioni a mezzo stampa dell’assessore Saltini sul tema del commercio: «Questa amministrazione ha ascoltato e ascolta chiunque, tiene presente ogni istanza, si confronta e ragiona con tutti i soggetti della città... Non pretendo naturalmente che non ci siano opinioni distinte e anche distanti. Ma non si possono accettare forzature e soprattutto affermazioni non corrispondenti al vero». Dirsi quanto è brava, senza ascoltare le diverse posizioni che le categorie del commercio esprimono, chiamandole forzature è non guardare la realtà. A meno che si riferisca ad altri problemi. Nessuno ha, soprattutto in questo periodo, la bacchetta magica per risolvere i problemi. Chi meglio dei commercianti può esprimere il disagio del commercio? Chi può avanzare proposte? E perché non ascoltarle senza pensare che le proprie siano le migliori? E le associazioni dei consumatori cosa dicono? Muovendosi per la città, chi non osserva, sia in centro che nei quartieri, quante vetrine si spengono e quante poche si riaccendono? Qual è stato il turn over aperture-chiusure nell’ultimo anno rispetto al precedente? Quante nuove presenze han portato gli eventi per esempio dei mesi scorsi, con le sere infrasettimanali aperte, le aperture domenicali, gli spettacoli, i mercatini vari? Le 4 domeniche di Carnevale saranno un ulteriore banco di prova in un periodo economicamente grave, in cui vedere come e se si coniugano, e non da ora, turismo, commercio, spettacolo e necessità delle famiglie. Cosa si potrebbe fare con i nuovi tributi senza ripetere l’esperienza Tares, già preannunciata a giugno, ma passata silente fino a scoppiare a dicembre? Laura Zanibelli Consigliere di Ncd a Crema

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Sabato 11 gennaio

Domenica 12 gennaio

Lunedì 13 gennaio

MArtedì 14 gennaio

Mercoledì 15 gennaio


Taccuino

Sabato 8 Febbraio 2014

21

numeri utili Cremona

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291

Via volontari del Sangue, Via del Maris Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 febbraio

Via Livrasco, Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 febbraio

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581

Via Milano (Cavatigozzi) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 febbraio

COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 Via Pecorari Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 febbraio

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 Via Mosa Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 22 Febbraio

POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881

Via Bella Chioppella Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 Febbraio

VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233

• Via Livrasco - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine prevista: 28 febbraio). • Via Volontari del Sangue, Via Paracaccia - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine prevista: 28 febbraio). • Via Milano località Cavatigozzi - cantiere per la ristrutturazione della linea

numeri utili Crema

COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241

numeri utili Casalmaggiore

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714

dell'illuminazione pubblica. (Fine prevista: 28 marzo). •Via del Maris - cantiere per la ristrutturazione della fognatura e della condotta dell'acqua potabile (fine prevista 28 febbraio). •Via Pecorari - cantiere per la realizzazione dell'allaccio alla condotta del teleriscaldamento (fine prevista 20 febbraio). GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212

OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

•Via Bella Chioppella - cantiere per la realizzazione dell'allaccio alla condotta del teleriscaldamento (fine prevista 28 febbraio). • Via Mosa - cantiere per la realizzazione degli allacci alla condotta del gas metano, della rete di distribuzione energia elettrica e della fognatura (fine prevista 22 febbraio). POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311 POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO: 115 Centralino: 0373-256222

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116 SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320

Santi della settimana

OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

San Valentino

8

Sabato

9

Domenica

S. Apollonia

AMMiNISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233

10

lunedì

SS. Arnaldo e Scolastica, Guglielmo, Wilma

11

martedì

S. Dante, B.V. di Lourdes, Eloisia, Durante

Centro per l’Impiego Centralino: 0375-42213

12

mercoledì

S. Eulalia, Alessio

Emblema: Giglio, Palma, Pinze

CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500

13

giovedì

S. Maura, Esmeralda, Fosca

14

venerdì

San Valentino martire

Martirologio Romano: Ad Alessandria d’Egitto, commemorazione di sant’Apollonia, vergine e martire, che dopo molte e crudeli torture ad opera dei suoi persecutori, rifiutandosi di proferire parole sacrileghe, preferì essere mandata al rogo piuttosto che rinnegare la fede.

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668

S. Girolamo Emiliani, Giacomina, Jacqueline, Onorato

POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 Museo del bijou Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

Storia: Visse nel III secolo dedicandosi completamente all’apostolato. Durante un massacro di cristiani fu catturata: per la sua determinazione e il coraggio dimostrato la minacciarono di bruciarla viva. San Dionigi narra che la vergine Apollonia temendo di non avere le forze per sopportare una simile tortura si gettò nel fuoco di sua spontanea volontà. Patronato: Dentisti, Malattie dei denti Etimologia: Apollonia = sacra ad Apollo, dal latino

Farmacie di turno Dal 1 al 7 Febbraio

Distretto di Cremona ACQUANEGRA CREMONESE GUIDA DONELLI S.N.C. Via Stazione, 27 - 26020 Acquanegra Cremonese Tel. 0372-729280 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Distretto di Casalmaggiore

REMONA - FARMACIA 9 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. VIA BRESCIA, 167 26100 Cremona Tel. 0372-434136

GussolA GUIDA s.a.s. Via Roma, 32 26040 Gussola Tel. 0375 64033

Casalmaggiore ZANELLA AURELIO Via Cairoli, 2 26041 Casalmaggiore Tel. 0375 42322

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Orari di apertura

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale

CASALMORANO STELLARI TIZIANO Via Anelli, 9 26020 Casalmorano Tel. 0374-74548

GADESCO P. DELMONA CERIALI PIERLUIGI SNC Via Berlinguer c/o Centro Commerciale “Cremona Due” 26030 Gadesco P. Delmona Tel. 0372-838429

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

ORARI DI APERTURA Mattino: 9 - 12:30 / 15 - 19:40 Lunedì: 15:00 - 19:40 Sabato: 09:00 - 19:40 Giorno di chiusura settimanale: LUNEDÌ MATTINA

Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Farmacie di turno e orari dei distretti sono consultabili sul sito: www.aslcremona.it

Casaletto di Sopra AVERSA ANTONELLA Via Fontanella, 1 26014 Casaletto di Sopra Tel. 0373 72175

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale SABATO

Distretto di Crema

lunedì

Monte Cremasco STRACCHI ADRIANO Via Vignali, 1 26010 Monte Cremasco Tel. 0373/792343

CREMA CENTRALE DI VILLA PIAZZA DUOMO, 14 26013 Crema Tel. 0373 256139

Orari di apertura Mattino: 09:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale SABATO POMERIGGIO

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale NO CHIUSURA


Cultura&Spettacoli Un incontro sulla figura di Focherini

no Maria Peri, nipote di Odoardo nonché storica e il rabbino Luciano Caro. Il beato Odoardo Focherini, nativo di Carpi, fu uomo di azione cattolica e giornalista nonché difensore e salvatore di ebrei durante la seconda guerra mondiale.

La commissione culturale diocesana “Gabriele Lucchi” propone per domani alle ore 16 presso la Sala Achilli di via Frecavalli 2 a Crema, un incontro di presentazione della figura esemplare di “Odoardo Focherini” beato e giusto di Israele. Relatori saran-

Domani presso l’Auditorium del Museo del Violino si esibisce la violinista Anastasiya Petryshak

Concerto per la rassegna “L’eredità di Amati”

La bella addormentata domani al Ponchielli

La rassegna “La danza 2014” del Teatro Ponchielli, viene inaugurata domani alle 20.30 con una prima ed esclusiva italiana, “La bella addormentata”, in una versione originale e contemporanea di Karl Alfred Schreiner, da poco direttore della compagnia Ballett des Gaertnerplatztheaters di Monaco, che arricchisce la trama, aggiungendo nuovi personaggi con il risultato finale di uno spettacolo fresco, colorato ed esilarante. La trama: Carabosse è una serva della corte che è in attesa di un figlio, fa un patto con la Regina (impossibilitata ad averne): lei consegnerà alla Regina la creatura che nascerá in cambio di denaro e ricchezze. Nel momento in cui Carabosse vede nelle braccia della Regina la sua piccola creatura, Aurora, si pente dolorosamente. Giunge il giorno del sedicesimo compleanno della principessa Aurora, la quale è destinata ad un matrimonio principesco. In tale occasione Carabosse, ormai accecata dal dolore e dalla rabbia, avvelena la corte e gli ospiti della festa con rose magiche che inducono tutti in un sonno eterno simile alla morte. Carabosse chiede a questo punto ad Aurora di andare con lei svelandogli di essere la vera madre. Aurora, terrorizzata da ciò che le accade intorno, prende una delle rose avvelenate e se la preme sul petto cadendo anch’essa nel misterioso e mortale sonno. Nel trattempo giunge a palazzo un ritardatario principe, Desiré, il quale aggirandosi tra i corpi addormentati della corte scopre la bella Aurora e si innamora di lei. Lo spazio e il tempo che separano le labbra del principe Deisré da quelle della principessa Aurora, danno luogo a un mondo sognante e fiabesco che pervade tutto il secondo atto. Atto, che si conclude con un singolare ma comunque positivo “happy end”...

D

dalla redazione

omenica mattina (alle ore 11), l’Auditorium del Museo del Violino di Cremona sarà il palcoscenico di un concerto straordinario con la violinista Anastasiya Petryshak che suonerà il violino l’ex Collin, realizzato da Niccolò Amati nel 1669, in duo con la pianista Chiara Cattani. In programma musiche di Franz Schubert, Maurice Ravel e Pablo De Sarasate. Il concerto inaugura la rassegna “L’eredità di Nicolò Amati” che, attraverso cinque concerti in mattinée domenicale tra febbraio e giugno, condurrà tutti gli appassionati alla scoperta dei protagonisti della liuteria cremonese della seconda metà del Seicento. Gli strumenti Amati, Guarneri, Stradivari e Rugeri, esposti nel Museo del Violino, saranno affidati ai giovani allievi dell’Accademia di Alto Perfezionamento “Walter Stauffer”. Alla violinista ucraina sarà affidato l’ex Collin, realizzato da Nicolò Amati nel 1669.

Anastasiya Petryshak

Il violino appartiene a Eva e Arthur Lerner-Lam ed è esposto al Museo del Violino nell’ambito del progetto Friends of Stradivari, network mondiale tra quanti amano, suonano, studiano o collezionano strumenti ad arco della scuola classica cremone-

se. Nicolò Amati può essere definito maestro dei grandi liutai cremonesi, come Stradivari, Guarneri, Rugeri: la sua bottega, nella seconda metà del Seicento, si anima per la presenza di collaboratori e allievi, probabilmente per rispondere ad una crescente ri-

Visita naturalistica alla golena del Po di Stagno Lombardo Domani alle ore 9, visita guidata naturalistica alla “golena del Po a Stagno Lombardo”, in collaborazione con il naturalista Sergio Mantovani. Ritrovo alle 9 in piazzale Libertà (parcheggio vigili urbani) a Cremona o alle 9.30 in piazza della chiesa a Stagno Lombardo (quota di partecipazione: 7 euro per gli associati Crart e 10 euro per i non associati). La visita ha come oggetto un ampio settore della golena di Stagno Lombardo a sud della cascina Ferrara, poco conosciuto e caratterizzato dalla presenza di diversi elementi di interesse ambientali: una

Il documento protagonista al Caffè Filosofico

Appuntamento lunedì sera a cura de “Gli amici dell’archivio di Stato di Cremona” di Tiziano Guerini Lunedì 10 febbraio, alle ore 21, incontro al Caffè Filosofico (come sempre presso il Caffè Gallery di via Mazzini a Crema) sul tema “Il documento: fonte di identità storico-culturale” a cura dell’associazione “Gli amici dell’archivio di Stato di Cremona” con Angela Bellardi, Elisabetta Bondioni, Emilio Giazzi, Anna Lucia Marmotti Politi. Cosa c’è di filosofico in un documento? C’è la memoria che diventa da identità individuale, patrimonio collettivo, sociale. E quanto nella memoria ci sia di filosofico è noto: il senso del tempo e quindi del “divenire” della realtà che si fa storia. Anche storia della filosofia. “L’esperienza dell’unità dell’io si ha attraverso la

La sede dell’archivio di Stato di Cremona

memoria in cui si declina, attraverso la scansione del tempo, identità e diversità. Analogamente la socie-

tà attraverso la memoria salvaguarda la propria cultura e le proprie specifiche caratteristiche che

la identificano o la diversificano dalle altre. Nei documenti la memoria assume consistenza e oggettività. I documenti sono permettono di datare i cambiamenti, le modifiche e di affidarli alla storia. Gli archivi sono custodi di testimonianze e consentono d’individuare l’oggettività che coincide con l’«effettivamente accaduto». A completare l’appuntamento ci sarà la presenza musicale della classe di canto moderno della prof. Jessica Sole Negri dell’Istituto civico Folcioni. Il Caffè Filosofico ringrazia l’Associazione Popolare Crema per il Territorio che anche quest’anno ha concesso il proprio concreto patrocinio, permettendoci di programmare per i soci e la città un nuovo anno sociale.

Il comico Maurizio Lastrico presenta “Facciamo che ero io” Venerdì 14 febbraio al PalAmbienti di Orzinuovi (Bs) il Teatro del Viale, per la rassegna “Si fa sera”, presenta alle ore 21 lo spettacolo comico-cabaret “Facciamo che ero io” con Maurizio Lastrico (nella foto), dello Zelig, per la regia di Gioele Dix. Un viaggio nell’inferno quotidiano raccontato in poesia ironica. La creatività e la cultura diventano gli strumenti per affrontare un

mondo che ci fa sentire inadeguati. Si passa dal serio al semiserio, alla ricerca della poesia anche laddove sembra non esserci più, con i suoi sketch danteschi in endecasillabi. Quando Maurizio Lastrico entra in scena, il pubblico si predispone istintivamente a ridere, perché capisce che è arrivato un attore comico di cui si può fidare. E subito si lascia conquistare dalla sua

Vaghe supposizioni stasera al Galilei

Il “Piccolo Parallelo” presenta al Teatro Galileo Galilei di Romanengo - questa sera alle ore 21.15 - il concerto-spettacolo dal titolo “Vaghe supposizioni”. Interpreti: Denis Guerini (voce e chitarra), Francesco Guerini (chitarra), Mattia Manzoni (sax), Elisa Tagliati (visual). Brani tratti dagli album “L’ultimo della classe” (2009) e “I giorni della fionda” (2012) verranno presentati dal

chiesta di strumenti e la sua lezione – più o meno diretta – arriva a influenzare i liutai della città, anche quelli che lo supereranno per maestria e fama. Inoltre, “La scuola toscana” è protagonista di una mostra, fino a venerdì 7 marzo, allestita in una sala del Museo del Violino per scoprire la scuola regionale toscana, importante crocevia per lo sviluppo della liuteria del secolo scorso. Saranno esposti venti strumenti, selezionati dal conservatore del Museo Fausto Cacciatori: alcuni intersecano la storia di Cremona, come il violino e la viola di Igino Sderci, vincitore della Mostra Concorso promossa in occasione delle celebrazioni stradivariane del 1937 o il violoncello di Piero Badalassi, premiato con medaglia d’oro al primo concorso Triennale Internazionale nel 1976. Tra le curiosità, il controviolino (1914) di Luigi de Zorzi, la viola d’amore di Silvio Vezio Paoletti e la viola tenore di Fernando Ferroni copia dello strumento stradivariano appartenente alla Collezione Medicea.

cantautore Denis Guerini (nella foto) in un contesto che unisce musica e immagini. I luoghi e i personaggi che popolano le sue canzoni saranno evocati dai video creati appositamente dalla videomaker Elisa Tagliati. Il pubblico verrà condotto in un viaggio “dentro” le canzoni, dove il linguaggio sonoro e visivo traccerà la strada che ogni spettatore sarà invitato a percorrere.

elegante figura dinoccolata, dalla sua originale e ariosa gestualità, da quella particolare fisicità che lo contraddistingue, generosa, a tratti debordante, eppure mai invadente. La sua carta vincente è però nella qualità dei testi e nell’energia comunicativa, quella tanto rara vis comica che gli permette di far ridere grazie a parole che prendono letteralmente corpo.

lanca tra le più lunghe di quelle rimaste lungo il Po, con una morfologia piuttosto peculiare (in un tratto scorre incassata tra pareti piuttosto ripide come in una sorta di piccolo canyon), alcune aree boschive superstiti a cui si sono aggiunti in anni recenti estesi rimboschimenti. Poi ovviamente c'è il Po, con un ampio spiaggione. Tra le specie presenti nell'area, mammiferi come volpe, tasso, scoiattolo e capriolo e, tra gli uccelli, varie specie di rapaci. E’ consigliato indossare scarponcini da montagna o gambali e munirsi di binocolo.

Serata culturale “Amore che cura”

L’associazione cremasca Cure Palliative “Alfio Previtera onlus” celebra il proprio 10° anniversario dalla fondazione presentando venerdì 14 febbraio alle ore 20.45 al Teatro San Domenico di Crema un evento culturale di canto, musica, danza e prosa dal titolo “Amore che cura”. L’associazione, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di Crema e la Fondazione Benefattori Cremaschi, gestisce grazie all’impegno dei propri 58 volontari una rete di cure palliative contro il dolore che è considerata una delle migliori della regione Lombardia. La serata, a ingresso libero, con la regia di Silvia Barbieri, sarà presentata da Francesca Merisi e vedrà all’opera i seguenti artisti: Giovanna Caravaggio mezzosoprano, Alessandro Lupo Pasini pianista, Michele Bargigia compositore, Luigi Ottoni attore, Luca Tommaseo direttore del coro, Paola Cadeddu insegnante di danza, Beatrice Caravaggio voce.

“Storie d’acqua” per i più piccoli

Domani pomeriggio alle ore 16 per la rassegna “Domenica per le famiglie” al Teatro San Domenico di Crema, Stefano Facoetti presenta “Storie d’acqua”. E’ la storia narrata ai più piccoli – fascia d’età 3-9 anni - del ciclo dell’acqua fra mare nuvole sole… come “una giostra “ricca di sorprese; come ad esempio scoprire per la goccia di poter essere anche vapore, fiocco di neve, pioggia. Cambiare rimanendo sempre se stessi: una lezione per la vita. Raccontare ai bambini il ciclo dell’acqua non significa solo sottolinearne la necessità vitale per l’uomo, ma diventa anche metafora del senso dell’amicizia e della solidarietà, del desiderio di scoperta e dell’importanza della conoscenza. Interpreti: Chiara Carrara, Sara Piovanotto, Patrizia Geneletti, Sofia Licini. Regia di Stefano Mecca. Regia di Stefano Mecca, realizzazione dei costumi di Marilena Burini.


SPORT

lo lettere@ilpiccologiornale.it ECCELLENZA

Il Crema cerca punti a Mariano

Un punto di speranza per il Crema (1-1 contro il Verdello), nulla da fare per la Rivoltana a Lodi con il Fanfulla (0-3 dopo aver sprecato un rigore). Domani i nerobianchi cercano punti a Mariano Comense, mentre la Rivoltana fa visita alla capolista Sondrio.

Responsabile Fabio Varesi

CLASSIFICA (17ª giornata) Sondrio 39; Ciserano 38; Galbiatese Oggiono 30; Verdello 27; Cavenago 26; Ardor Lazzate, Fanfulla, Trevigliese 25; Mariano, Desio 23; Real Milano 22; Crema 17; Cisanese 16; Villa d’Almè 15; Rivoltana 12; Base 96 10.

In vetta i giochi sono ancora aperti Nelle file grigiorosse si stanno mettendo in mostra Brighenti in zona gol e tra i pali il giovane portiere Galli

L

di Matteo Volpi

a scia è quella giusta. Il successo nel derby con la Reggiana consente alla Cremonese di restare a contatto delle prime della classe, la cui sagoma, tuttavia è ancora distante. Quattro le lunghezze che separano i grigiorossi dalla Pro Vercelli, otto quelle dall’Entella capoclassifica. Ma a dieci turni dalla fine del campionato tutto può ancora succedere; specie considerando i numerosi scontri diretti ancora in programma. L’abolizione delle retrocessioni contribuirà senza dubbio a far sì che fino alla fine le avversarie giocheranno a viso aperto, concentrandosi partita dopo partita e facendo pochi calcoli, motivo per cui la differenza sarà fatta dalla continuità di rendimento e soprattutto di risultati. Questa settimana, la formazione di mister Torrente ha il grande vantaggio di giocare in anticipo (il risultato della sfida di Como è pubblicato in prima pagina), passando poi la palla alle dirette concorrenti delle zone alte. Ma ora la classifica è tornata piacevole da guardare. La strada è ancora lunga e del tutto difficile da prevedere, ma l’undici grigiorosso targato 2014 sembra più quadrato in campo e con equilibri che meglio si sposano con una realtà balorda come la

PRIMA DIV. 20ª GIORNATA Carrarese-Feralpi Salò

2-0

Como-Savona

4-2

Cremonese-Reggiana

2-0

Lumezzane-SudTirol

0-0

Pro Patria-San Marino

2-1

Pro Vercelli-AlbinoLeffe

1-1

Unione Venezia-Pavia

2-2

Virtus Entella-Vicenza

1-1

CLASSIFICA GIRONE A

LEGA PRO Il rallentamento delle prime due consente a tutte le favorite di sperare ancora nel primato La Casalese deve battere la Povigliese PROMOZIONE

Virtus Entella 41 Pro Vercelli 37 Cremonese 33 Vicenza (-4) 32 Como 31 Savona 30 U. Venezia 30 SudTirol 30 AlbinoLeffe (-1) 27 Feralpi Salò 26 Lumezzane 23 Reggiana 22 Pro Patria (-1) 19 Carrarese 18 San Marino 14 Pavia 14

IL PROSSIMO TURNO (09-02 h 14.30) AlbinoLeffe-Virtus Entella, Como-Cremonese (ieri sera), Pavia-Carrarese, Reggiana-Pro Patria, San Marino-Lumezzane, Savona-Pro Vercelli, SudTirol-Unione Venezia, Vicenza-Feralpi Salò (16-02 h 14.30). Lega Pro, in cui ogni episodio può essere di colpo decisivo. In ogni caso il gruppo grigiorosso, nonostante mille difficoltà (anche ambientali….), sembra andare cementandosi in chiave futura. Sul mercato invernale la società a nostro avviso ha operato bene, con giudizio e dovizia di particolari, mettendo a disposizione di Torrente gli elementi adatti per

Una fase di Cremonese-Reggiana (foto L. Dassi)

poter apporre i giusti accorgimenti tattici e cambiare quel triste copione che aveva accompagnato fino al Natale. Ed ora si è di nuovo lì: in una bagarre di otto squadre raggruppate in soli 7 punti pronte a giocarsi le postazioni playoff, tenendo sulle spine le prima due del girone. Brighenti, come avevano preventivato ad inizio stagione, sta confermando fame e fiuto per

il gol, impreziosendo così al meglio la grande occasione venutasi ad aprire per lui in seguito all’infortunio di Elvis Abbruscato. Tra i pali, infine, il baby Galli rimane una interessante pedina da lanciare in chiave futura: un altro pezzo di vivaio grigiorosso che sembra aver già scomodato gli osservatori dei club più altisonanti della nostra zona.

I troppi pareggi penalizzano la classifica dei gialloblu, che contro il Porto Tolle sono obbligati a vincere

La Pergolettese deve subito cambiare marcia di Tiziano Guerini

Un altro pareggio… Peccato, perché la Pergolettese era andata per prima in vantaggio al 3’ della ripresa e per 10 minuti si è sperato finalmente nei tre punti. Invece, si torna a Crema con un punto e con una classifica sempre più deficitaria dopo cinque partite del girone di ritorno. Eppure avendo una difesa abbastanza solida (Ferri si è ripetuto positivamente come libero), un attaccante come Bardelloni (sostituito da Jeda al 30’ del secondo tempo) sempre in movimento e grintoso su ogni palla e un Tiboni volonteroso (anche se ha sofferto il campo molto pesante), qual è allora il problema? Un centrocampo che non spinge e che non porta su la palla. A fronte di Rizzi abbastanza attivo ed Esposito più ordinato del solito, si è visto Jovine un poco appannato, Zanola (sostituito da Cerniglia al 27’ del secondo tempo) non efficace come al

Christian Tiboni

solito e Sambugaro che si muove compassato davanti alla difesa ricevendo palla e rimandandola indietro. C’è da colmare un vuoto fra la difesa e l’attacco, se si vuole che la squadra provi a spingere con forza le partite verso la vittoria, senza attenderne fatalmente l’esito. A questo punto del campionato e con questa classifica il coraggio di rischiare è d’obbligo. Dopo un primo tempo ordinato ma, per l’appunto, attendista, al 3’ della ripresa arriva, su rimpallo in area, il bel tiro di Tiboni che

si insacca alla sinistra del portiere avversario. Come è logico che sia, il Cuneo accelera la propria azione e la Pergolettese va subito in difficoltà. E così al 13’ è già pareggio: stavolta la sfortuna veste i panni di una scivolata maldestra di capitan Scietti con Grandi a sua volta sorpreso. Al 41’ entra Tacchinardi per Sambugaro per arginare la spinta del Cuneo e subito è costretto ad un fallo tattico con relativa ammonizione. Finisce in pareggio e i gialloblu devono pure ringraziare. La conclusione della campagna acquisti del Pergo ha portato ben sei giocatori nuovi a disposizione di Salvatore Giunta. La squadra va rimodulata, soprattutto tenendo presente le lacune di un centrocampo che si vuole più aggressivo e propositivo. Ecco comunque i nuovi giocatori arrivati in maglia gialloblu: Christian Tiboni, attaccante viene dal Prato, Pietro Cogliati classe ’92 proveniente dal Feralpi Salò, Alberto Filiciotto

dall’Alessandria, Gabriele Puccio milanese classe ’89 proviene dal Savona ed è un centrocampista, Gian Luca Giovannini difensore, nato a Terni nel 1983, proviene dal Venezia (ha esperienze in serie B a Padova e ad Ascoli), Federico Rizzi cremonese nato nell’81, arrivato dalla Salernitana. L’occasione per un rilancio della squadra c’è, magari subito domani al Voltini contro il Porto Tolle: una diretta concorrente con un solo punto in meno in classifica. All’andata la Pergolettese seppe vincere per 2-1. Perché non ripetersi, dal momento che a questo punto tutte le partite o quasi, sono di vita o di morte.

SECONDA DIVISIONE

22ª GIORNATA AlessandriaReal Vicenza 2-0, Cuneo-Pergolettese 1-1, Delta Porto Tolle-Torres 1-1, Forlì-Bassano 2-0, Mantova-Bra 4-1, Rimini-Monza 1-2, Spal-Castiglione 1-2, Santarcangelo-Renate 0-0, Vecomp

Verona-Bellaria 2-1. 23ª GIORNATA (09-02 h 14.30) Bassano-Mantova, Bellaria-Rimini, Bra-Monza, CastiglioneSantarcangelo, PergoletteseDelta Porto Tolle, Real VicenzaCuneo, Spal-Alessandria, TorresRenate, Vecomp-Forlì. CLASSIFICA Bassano 42; Santarcangelo 41; Alessandria 36; Real Vicenza, Renate 35; Vecomp 34; Spal 33; Mantova, Monza 32; Rimini 30; Forlì 29; Pergolettese 28; Delta Porto Tolle 27; Torres 26; Cuneo 25; Castiglione 20; Bellaria 12; Bra 5. BIGLIETTI Chi acquista in prevendita il biglietto per la partita di domani al Voltini, avrà la possibilità di acquisire direttamente anche il tagliando per la partita del 23 febbraio (Pergolettese-Rimini) con una promozione speciale. Il doppio biglietto si può acquistare presso la sede della società in via De Gasperi e alla biglietteria ingresso curva sud, sabato e domenica dalle ore 10 alle 12.

La vittoria manca alla Casalese dal lontano 27 ottobre, sembra giunto il momento di porre fine all’astinenza. Dopo il turno (quasi) interamente rinviato per il maltempo domenica scorsa, i biancocelesti tornano in campo ospiti della Povigliese, fanalino di coda con soli 5 punti. Stavolta non basterà la conferma del buon momento fatto emergere dalle due gare pareggiate nel 2014, serve raccogliere i 3 punti per accorciare sul gruppone di centro classifica. Una classifica curiosa, che vede il blocco delle 4 squadre candidate ai playout distanti sia dalla retrocessione diretta, sia dalla zona salvezza, soprattutto dopo la goleada del Traversetolo domenica sul campo della Biancazzurra nell’unica gara disputata (sul sintetico di Colorno). La Casalese è sestultima, ma ci sono ben 6 punti da recuperare dalla posizione che precede, divario che è meglio stringere al più presto. Una notizia positiva giunge dall’infermeria: Andrea Favalli, uscito per un infortunio alla spalla nell’ultima gara disputata a Castel San Giovanni, si è sottoposto a risonanza magnetica, che sembra non aver evidenziato danni gravi ai legamenti. Se la visita specifica cui si sottoporrà tra qualche giorno desse esito positivo, probabile che già nel fine settimana possa iniziare ad allenarsi indossando un tutore. Tutte in campo domenica scorsa, e tutte vittoriose, le altre cremonesi di Promozione. Il Casalbuttano si è sganciato dalla zona a rischio con una goleada ai danni del Melegnano, successi più sofferti per la Luisiana col Casalmaiocco e per la Soresinese a Romano. CLASSIFICA (21ª giornata) Bibbiano** 49; Carignano* 41; Castellana* 37; Castelnovese* 31; Cadelbosco**, Medesanese**, Terme Monticelli** 30; Montecchio** 29; Traversetolo* 28; Ciano**, Fontana Audax*, Brescello* 27; Biancazzurra, Casalese* 21; Soragna** 20; Basilica 2000* 18; Valtarese** 11; Povigliese** 5.


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Sport

Sabato 8 Febbraio 2014

Serie A Roma costretta a vincere contro la Lazio

Serie B: le squadre in vetta Sochi 2014: oggi hanno rallentato la marcia è in gara Zoeggeler

DALL’ITALIA & DAL MONDO

Fari puntati sul derby

(F.V.) Complice il rinvio della partita della Roma (in campo solo 11’ minuti con il Parma), la Juventus è volata a +9. Oltretutto domani i bianconeri sono impegnati a Verona contro l’Hellas, mentre la Roma gioca il derby capitolino. La speranza, ovviamente in casa giallorossa, è che il divario rimanga almeno inalterato. In attesa del ritorno di Coppa Italia, che può valere una stagione, il Napoli di Benitez cerca una vittoria che manca da troppo tempo, ma stasera contro il Milan di Seedorf non sarà sicuramente una passeggiata. Anche Fiorentina e Inter sono a caccia della vittoria perduta, mentre in coda si fa dura per il Bologna, dopo la cessione di Diamanti al Guangzhou. 22ª GIORNATA Atalanta-Napoli 3-0, Bologna-Udinese 0-2, Cagliari-Fiorentina 1-0, Catania-Livorno 3-3, Chievo-Lazio 0-2, Genoa-Sampdoria 0-1, JuveInter 3-1, Milan-Torino 1-1, Roma-Parma sosp., Sassuolo-Verona 1-2. 23ª GIORNATA (09-02 h 15) Fiorentina-Atalanta (08-02 h 18), Inter-Sassuolo (h 20.45), Lazio-Roma, Livorno-Genoa, Napoli-Milan (08-02 h 20.45), ParmaCatania, Sampdoria-Cagliari, Torino-Bologna (h 12.30), Udinese-Chievo (08-02 h 18), Verona-Juventus. CLASSIFICA Juventus 59; Roma* 50; Napoli 44; Fiorentina 41; Verona 35; Inter, Torino 33; Parma* 32; Lazio 31; Milan 29; Genoa, Atalanta 27; Sampdoria 25; Cagliari 24; Udinese 23; Chievo, Bologna 18; Livorno, Sassuolo 17; Catania 15.

Malgrado il pareggio nello scontro diretto, Empoli e Palermo hanno allungato sulla terza in classifica, a conferma che in vetta tutte rallentano. La lunga pausa ha nuociuto a molte big del campionato, che oltretutto affrontano formazioni che si sono rinforzate al mercato di gennaio, rendendo ancor più equilibrato il campionato. Nel turno di oggi spiccano le sfide Trapani-Empoli e Virtus Lanciano-Cesena. 23ª GIORNATA Avellino-Latina 1-1, Brescia-Bari 2-1, Cesena-Crotone 1-0, Empoli-Palermo 1-1, Modena-Varese 4-1, Padova-Carpi 1-4, Pescara-Trapani 0-1, Siena-Novara 1-0, Spezia-Juve Stabia 1-1, Reggina-Virtus Lanciano 1-0, Ternana-Cittadella 2-1. 24ª GIORNATA (08-01 h 15) Bari-Siena, Carpi-Spezia, CittadellaModena, Crotone-Pescara, Juve Stabia-Reggina, Novara-Brescia (10-02 h 20.30), Palermo-Padova, Ternana-Avellino, Trapani-Empoli, Varese-Latina, Virtus Lanciano-Cesena (07-02 h 20.30). CLASSIFICA Palermo 42; Empoli 40; Avellino 38; Cesena 37; Trapani, Virtus Lanciano 36; Pescara 34; Latina, Spezia 34; Carpi*, Brescia, Crotone 33; Siena (-7) 31; Ternana, Varese 28; Modena 26; Novara 24; Bari (-3) 23; Cittadella 21; Reggina 20; Padova* 18; Juve Stabia 13. *Una partita in meno.

Dopo la cerimonia d’apertura, i Giochi Olimpici di Sochi entrano subito nel vivo. Nella giornata di oggi, fari puntati sul portabandiera azzurro Armin Zoeggeler (2 ori, 1 argento e 2 bronzi olimpici in bacheca): alle 18.30 e alle 20.40 sono in programma, infatti, le prime due manche dello slittino maschile. Domani l’appuntamento clou è con la discesa libera maschile: alle ore 11 si assegna una delle medaglie d’oro più prestigiose dell’intera rassegna olimpica. Tra i grandi favoriti ci sono il norvegese Svindal e l’americano Miller, ma anche l’Italia può essere protagonista grazie a Fill, Paris, Heel e soprattutto Innerhofer. Nel pomeriggio inoltrato e in serata (ore 18.30 e 20.40) spazio alle ultime due manche dello slittino maschile, con la speranza che Zoeggeler (e forse Dominik Fischnaller) sia ancora in corsa per una medaglia. Per il campione di Merano (40 anni compiuti lo scorso 4 gennaio) la conquista di una medaglie rappresenterebbe la degna conclusione di una carriera irripetibile.

Vanoli a riposo per ricaricarsi

Dopo la sosta la formazione di Pancotto sarà impegnata a Sassari contro un avversario forte ma un po’ in calo

L

di Giovanni Zagni

a capolista Brindisi ha battuto la Vanoli al PalaRadi, “insegnando a tutti cos’è il basket in difesa”. Una prestazione perfetta quella degli uomini di Bucchi, che in attacco non saranno dei “mostri”, ma che a presidio del proprio canestro sono stati decisamente spettacolari. E’ vero che di fronte avevano una “mezza Vanoli”, decimata dagli infortuni e capace, si fa per dire, di realizzare la miseria di 5 punti nel secondo quarto. Quasi incredibile per una squadra di serie A! Ma al di là delle circostanze negative che hanno condizionato pesantemente le prestazioni di una squadra in salute, reduce da quattro vittorie consecutive, abbiamo giustamente voluto esaltare i meriti di un avversario non per caso in cima alla classifica, oltretutto illuminato da un super Bulleri che “ruggisce” ancora in barba ai suoi 36 anni. Il “Bullo” s’è fatto anche male, in maniera grave (lesione completa del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro)

LEGA A 19ª GIORNATA Bologna-Siena

57-54

Cremona-Brindisi

53-64

Milano-Caserta

61-43

Pesaro-Cantù

82-79

Pistoia-Sassari

81-69

Reggio E.-Montegranaro

89-80

Roma-Avellino

72-80

Venezia-Varese

77-93

CLASSIFICA

SERIE A Dopo aver raddrizzato la stagione, ora i biancoblu devono recuperare tutti gli infortunati Milano 26 Brindisi 26 Cantù 24 Roma 22 Siena 22 Sassari 20 Reggio Emilia 18 Avellino 18 Venezia 18 Varese 16 Pistoia 16 Caserta 16 Bologna 16 Cremona 12 Montegranaro 10 Pesaro 8

BASKET A2

Tec-Mar Crema in cerca di conferme a Ferrara

Spralja impegnato contro Brindisi (foto Mario F. Rossi)

IL PROSSIMO TURNO (16-02 h 18.15)

Avellino-Varese, Brindisi-Venezia, Cantù-Roma (h 20.30 rai Sport 1), Caserta-Reggio Emilia (15-02 h 20.30), Montegranaro-Bologna, Pistoia-Milano (17-02 h 20.30 gazzetta.it), Sassari-Cremona, Siena-Pesaro. ed a lui vanno gli auguri di tutta Cremona cestistica, per una pronta guarigione. Chiudiamo il discorso su quel che è stato e guardiamo avanti. ce n’è biso-

gno, perché gli inseguitori (Pesaro) non mollano e si preannuncia un girone di ritorno infuocato. Ora siamo alla sosta per le finali di Coppa Italia, da ieri a domani a Milano, con l’Armani

PROSSIMI AVVERSARI

La Dinamo Sassari ha ingaggiato Benjamin Eze

Il Banco di Sardegna Sassari, prossimo avversario della Vanoli, ha ingaggiato Benjamin Eze, lungo di nazionalità nigeriana ma di passaporto italiano, giocatore di grande esperienza, in passato protagonista in maglia Montepaschi Siena, Olimpia Milano e Khimki. Un ingaggio che conferma le ambizioni del club sardo. Benjamin Eze (che prende il posto di Linton Johnson), è nato l’8 febbraio 1981 a Lagos in Nigeria. «E’ un centro di 208 centimetri per 115 chilogrammi di peso - si legge nel comunicato della Dinamo

Piadena è obbligata a vincere in trasferta

Nulla da fare per l’Mg.K Vis Piadena, che al termine di un match combattuto, ha dovuto cedere al San Lazzaro di Savena per 64-71. Non sono bastati ai piadenesi i 20 di Marenzi e questa sconfitta complica il cammino verso la zona playoff, che resta distante. All’Mg.K Vis non resta che vincere domani a Reggio Emilia (fanalino di coda), per mantenere almeno inalterate le distanze dall’ottavo posto in classifica. 16ª GIORNATA Lissone-Calolziocorte 71-78, Milanotre-Bernareggio 65-67, Nerviano-Murri Bologna 76-82, Piadena-San Lazzaro di Savena 64-71, Pisogne-Bergamo 65-58, Saronno-Crema 64-52, Virtus ImolaReggio Emilia 92-67. 17ª GIORNATA (09-02 h 18) Crema-Lissone (08-02 h 21), Murri Bologna-Milanotre (08-02 h 21), Nerviano-Bernareggio, PisogneCalolziocorte, Reggio Emilia-Piadena, San Lazzaro di Savena-Bergamo, Virtus Imola-Saronno. CLASSIFICA Virtus Imola 26; Saronno, Bergamo 24; Milanotre 22; Lissone, Murri Bologna 20; Crema, Nerviano 18; San Lazzaro di Savena 14; Piadena, Pisogne 12; Bernareggio, Calolziocorte 10; Reggio Emilia 8.

Sassari - e nell’ultimo decennio è stato fra i più dominanti giocatori ammirati in Italia e in Europa, protagonista in Lega A e in Eurolega: fattore spesso determinante e arma non convenzionale capace di lasciare il segno grazie alla sua presenza e al suo approccio alla pallacanestro. FINAL EIGHT DI COPPA ITALIA Quarti: Siena-Roma 76-67, Brindisi-Venezia 83-70, Cantù-Reggio Emilia 77-86. Semifinali (oggi): Siena-Brindisi (h 18), Reggio Emilia-vincente Milano-Sassari. Domani alle 18 la finale.

decisamente favorita, ma non per questo imbattibile. Staremo a vedere e sarà certamente uno spot per la pallacanestro. Dopo la sosta la Vanoli sarà in campo a Sassari che è squadra tostissima, specie quando gioca sul campo amico, anche se nell’ultimo periodo ha avuto qualche inciampo di troppo legato soprattutto allo scadimento di forma di alcuni uomini cardine. La nostra squadra ha avuto un paio di giorni di meritato riposo, dopo tanto lavoro imposto da Pancotto per raddrizzare la barca che faceva acqua e che pare aver imboccato la strada giusta per arrivare al porto più ambito: quello della salvezza, sperando che la sfortuna non ci metta lo zampino.

Grazie a una prestazione decisamente convincente, le azzurre della Tec-Mar Crema sono partite con il piede giusto, aggiudicandosi il match contro la Carpedil Salerno (battuto nettamente 76-55), che inaugurava la seconda parte della stagione e che mette in palio la permanenze in A2. Con questo successo (top scorer Martina Picotti con 19 punti), le cremasche raggiungono in classifica la formazione campana annullando fin da subito il marMartina gine di svantaggio nei Picotti confronti di Salerno e restano appaiate a Civitanova Marche che è riuscita ad avere la meglio su Ferrara, avversario stasera di Caccialanza & C. Un successo che si aggiunge a quello colto nell’ultimo turno di regular season e che conferma la crescita delle cremasche, che pare abbiamo superaro il momento difficile e che possono quindi giocarsi le proprie carte per raggiungere la salvezza. 1ª GIORNATA Civitanova MarcheFerrara 66-61, Crema-Salerno 76-55, Viterbo-Brindisi 61-71. 2ª GIORNATA (08-02 h18) BrindisiCivitanova Marche, Ferrara-Crema, Salerno-Viterbo (h 19.30). CLASSIFICA Brindisi 10; Ferrara 8; Crema, Salerno, Civitanova Marche 4; Viterbo 0.

Erogasmet incerottata ci prova contro Lissone BASKET DNC

Con una prova d’orgoglio, una Erogasmet Crema incerottata ma orgogliosa si mantiene in partita fin quasi al termine del match contro la Freestation Saronno (la squadra più in forma del momento, la cui striscia positiva è arrivata a 9 vittorie consecutive), pur dovendo rinunciare a Galiazzo per un guaio muscolare e con Bosio a mezzo servizio, sempre tormentato dai problemi ad un piede. Con capitan Denti espulso al 29’ per doppio fallo antisportivo, si comprende quanto fosse arduo sabato sera uscire da Saronno con un risultato positivo. Crema parte con Cardellini, Degli Agosti, Colnago, Anzivino e Denti, quintetto che rimarrà invariato per l¢intero periodo e si mantiene in vantaggio, pur con scarti minimi, per quasi tutto il primo quarto (7-11 al 6’) con tutti i cinque uomini a referto e soprattutto difendendo di squadra con grande intensità (17-17 al termine). Non cambia la musica nel secondo quarto, quando l’Erogasmet piazza un deciso allungo che la porta anche a +6 al 3’ con una bomba di Cardellini (20-26). Persico e Tagliaferri entrano in partita con la medesima voglia, dando un sostanziale contributo, poi i biancorossi subiscono un parziale di 11-0 che rischia di tagliare

le gambe ai leoni biancorossi e porta avanti i padroni di casa (31-26 all’8’). Una bomba di Anzivino ed un canestro di Degli Agosti fissano il punteggio sul 35-31 al riposo. Nella ripresa Saronno sembra scappare, grazie anche ad un fiscalissimo fallo tecnico comminato alla panchina cremasca (39-31 al 2’), ma Crema non ci sta, e grazie soprattutto a Colnago, si riporta a -2 (40-38 al 6’). L’equilibrio dura fino alla fine del periodo, che si conclude sul 47- 44. Nell’ultimo quarto la stanchezza dovuta alle scarse rotazioni, alcune palle perse e qualche errore di troppo ai liberi non consentono ai biancorossi di restare aggrappati al match fino al termine, dando campo libero alla formazione di Biffi. Rimane però l’immagine di una voglia di lottare e di una coesione di squadra che lascia ben sperare per il futuro. Ora l’Erogasmet non deve più guardare alla classifica, ma vivere ogni match come fosse decisivo, a cominciare dal difficilissimo impegno casalingo di stasera contro Lissone. L’imperativo è riscattare la larga sconfitta dell’andata, contro una formazione che viene da due sconfitte consecutive ed ha quindi alcuni problemi da risolvere, a dispetto di un roster di tutto rispetto. Marco Cattaneo

Cardellini dell’Erogasmet in azione


Sport

25 In attesa che la nuova arrivata sia in forma, la squadra deve cercare di fare punti a partire dalla trasferta di Bergamo Sabato 8 Febbraio 2014

La Pomì punta in alto con Tai Aguero

VOLLEY A1 La celebre italo-cubana sarà il punto di forza delle casalasche nelle seconda parte del campionato Raduno nazionale, tutti gli atleti sono in crescita italo-cubana Taismary Aguero, due ori olimpici e due mondiali conquistati con Cuba e triondi titoli europei con la maglia azzurra, oltre a tanti altri trofei alzati con i club. A qusi 37 anni, “Tai” ha ancora voglia di mettersi in gioco: «Insieme allo staff tecnico e al preparatore atletico abbiamo stilato un programma di allenamenti che in tempi brevi dovrebbe vedermi raggiungere la piena forma fisica. Ovviamente dipenderà dalla reazione dei mie muscoli, ma sono certa che tutto andrà per il meglio. Arrivare a poter essere disponibile per la parte finale del campianato e per i playoff sarebbe fantastico. Oltretutto ho la fortuna di rimettermi in gioco in un ambiente e in una squadra ambiziosi, anche io sono sempre stata ambiziosa, non mi è mai piaciuto perdere e in caso di sconfitta ho sempre puntato ad uscire dal campo dignitosamente. Il gruppo mi sembra ottimo, ben disposto a lavorare, il tecnico è giovane ma molto preparato, non avrò difficoltà ad integrarmi». Tra gli impegni dell’italo-cubana c’è anche la responsabilità di cimentarsi nel ruolo di madrina dei prossimi Mondiali per lanciare l’evento in Emilia e precisamente a Modena, una delle location della prossima manifestazione internazionale.

Le finali al “Signorini” e lunedì il campionato Riflettori puntati sulle corsie del bocciodromo Signorini dove questa sera si conclude il 2° memorial Adelio Pizzera, gara provinciale organizzata dalla omonima bocciofila di via Castelleone in ricordo del socio scomparso. Due settimane di batterie dove non sono mancate le sorprese, ma anche qualche discussione di troppo. Nella categoria A successi di Zinetti-Ghisolfi, Ferrari-Codazzi, Marzolini-Marzolini, Pincella-Tagliavini e degli offanenghesi Vannucchi e Lupi Timini, mentre in categoria B note positive per Bassotti-Pompini, Generali-Rossi e Sonzogni-Trombini. Infine, nella categoria C hanno vinto la propria batteria, tra gli altri, Ghizzoni-Bini, Azzini-Manfredi, GuadriniManzoli e Visioli in coppia con Pagliari. Le finali (direttore Vanni Capelli), inizieranno alle ore 18.30 con semifinali al Comunale ed al Signorini dove si concluderà la gara. CAMPIONATO PROVINCIALE Lunedì 10 febbraio prenderà il via il torneo a squadre organizzata dal comitato provinciale. Manifestazione che aveva riscosso successo lo scorso anno e che vedrà la partecipazione di dodici bocciofile suddivise in due gironi. Tutti gli incontri eliminatori si svolgeranno il lunedì sera nei vari bocciodromi di Cremona e Soresina. Le prime due formazioni classificate per ogni girone disputeranno le semifinali la mattina di domenica 16 marzo mentre la finalissima è prevista nel pomeriggio sempre sulle corsie del bocciodromo comunale. Questi sono gli incontri in programma nella prima giornata con tra parentesi i bocciodromi: Baldesio-Bissolati (Signorini), FadigatiSignorini (Stradivari), Astra-Tranquillo (PalaBosco), Casc-Dlf (Soresina) mentre FloraStradivari e Le Querce-Soms giocheranno al Comunale. M.M.

CANOTTAGGIO

La presentazione di Tai Aguero

«Mi aspetta un lavoro intenso anche in questa veste, lavoreremo sodo per pubblicizzare questa sede di gare e richiamare il più possibile gli appassionati nel palazzetto modenese, Un mio ritorno in Nazionale?“Ho vissuto in nazionale splendide emozioni, tra queste la vittoria del primo europeo, vestire questa maglia è stato un onore e un privilegio, ma il capitolo è comunque chiuso». Prima di vedere l’Aguero in campo, la Pomì deve pendare a fare punti in campionato, a partire dal difficile match di stasera Bergamo (in diretta tv).

12ª GIORNATA SERIE A1 Casalmaggiore-Busto A.

2-3

Forlì-Piacenza

0-3

Frosinone-Conegliano

0-3

Modena-Ornavasso

3-0

Novara-Bergamo

3-0

CLASSIFICA

A

ncora una sconfitta per la Pomì, anche se stavolta è arrivato almeno un punto contro Busto Arsizio, impostasi al tie break (23-25, 18-25, 25-14, 25-22, 15-17 i parziali). «Difficile non tirare in ballo le occasioni che abbiamo avuto per chiudere la gara - ha detto il tecnico Alessandro Beltrami ma un po’ per tensione da parte nostra, un po’ per merito dell’avversario, non siamo riuscite a concretizzarle. Resta comunque quanto di buono fatto dalla mia squadra in una gara che ci ha visto sbagliare qualcosa di troppo nel primo set, fallire l’approccio nel secondo, ma rimontare con cuore ed orgoglio nel terzo e quarto. Mi spiace per le ragazze, da un mese si trovano sotto due a zero e lavorano con serietà per tornare a raccogliere soddisfazioni. A loro dico che questa sconfitta deve essere considerata come una vittoria, perché hanno fatto di tutto per risalire la china e perché dopo tante situazioni in cui si sono trovate sotto di due set, questa volta hanno trovato la forza per provare a vincere la gara». Intanto da mercoledì la Pomì ha un’arma in più per centrare i playoff. La dirigenza casalasca ha, infatti, ingaggiato la celebre

Piacenza Modena Conegliano Bergamo Novara Busto Arsizio Urbino Casalmaggiore Ornavasso Frosinone Forlì

27 25 24 22 18 17 14 13 10 6 4

IL PROSSIMO TURNO (09-02 h 18)

Bergamo-Casalmaggiore (08-02 h 20.45 Rai Sport 1), Busto Arsizio- Forlì, Conegliano-Novara, Ornavasso-Frosinone, Piacenza-Urbino (08-02 h 20.30). Riposa: Modena.

Al termine del secondo raduno nazionale della stagione agonistica 2014 - al quale hanno preso parte anche Simone Raineri, Gabriele Cagna, Edorado Margheri e Valentina Rodini - su canottaggio. org il coordinatore della squadra nazionale Franco Cattaneo, propone la sua analisi sul raduno: «Stiamo approfittando delle location di Sabaudia per risparmiare risorse, poiché il nostro obiettivo rimane quello di coinvolgere tutte le vogatrici e i vogatori che possono portare un contributo alla crescita del movimento remiero italiano. Le uscite in barca si possono fare in uno spazio che consente il continuo controllo dei tecnici e, inoltre, abbiamo la possibilità di sfruttare più spogliatoi e più palestre, alcune delle quali gratis, in linea con l’alto numero di atleti coinvolti. Tutto questo risulta ottimale per la preparazione invernale. Sensazioni tecniche? Ho potuto notare una crescita uniforme in termini di motivazione verso il miglioramento tecnico e fisiologico dell’intera squadra. Credo, inoltre, che sia sotto gli occhi di tutti la volontà di inserire nella compagine il maggiore numero possibile di ragazzi e ragazze giovani per verificare ed insegnare loro come ci si prepara per il livello internazionale assoluto. Questa è una condizione da cui tutti i convocati traggono benefici».

Guerrini-Zagheno, primo successo per la Grandi BOCCE

Alessio e Pierangelo Belloni. I fratelli della bocciofila orobica “Pietro Scotti” s’imponevano su Barbati e Pellegrini (12-5) ed in semifinale battevano (sul filo di lana) Gamba e Bano. Approdavano in finale anche Giovanni Gusmini e Primo Moioli che in semifinale avevano la meglio sui bresciani Oneda-Fusetti per 12-8. Nulla da fare in finale per i casiratesi sconfitti nettamente dai Belloni con il punteggio finale di 12-5. Ha diretto la gara Franco Stabilini coadiuvato dagli arbitri Alessandro Morena e Massimo Testa. Frattanto lunedì 3 febbraio è iniziata una gara individuale (con due finali separate) organizzata dal “Bar Bocciodromo” e comitato tecnico. Le finali, sotto la direzione di Francesco Lanzi, sono in programma venerdì 14 alle ore 20.30 presso il bocciodromo di via Indipendenza.

di Massimo Malfatto

Copia ed incolla. Questo in sintesi la terza gara del calendario cremasco, la seconda organizzata dalla Asd “Nuova Bar Bocciodromo” in collaborazione con il comitato che ha riscosso notevole successo di pubblico (oltre cento persone alla finale!) e di gioco. Nella categoria A/B è arrivato il primo successo con la maglia della Achille Grandi di Stefano Guerrini ed Andrea Zagheno. Gli ex trescoresi eliminavano nei quarti di finale LacchiniCesana (12-8) ed in semifinale i compagni di società Mattia e Roberto Visconti (che avevano eliminato Pedrignani e Guglieri nel turno precedente) per 12-9. Nella parte bassa del tabellone in evidenza Ernesto Giana e Giovanni Gritti che superavano, con un doppio 12-6, prima Padovani-Tedoldi

I vincitori: Guerrini-Zagheno e i fratelli Belloni

e successivamente Agosti e Vailati. Match di finale a senso unico e netto il successo di Guerrini e Zagheno sui

pur bravi “pieranichesi” con il punteggio finale di 12-2. Parla bergamasco la categoria C/D grazie al successo di

Oggi inizia il campionato italiano per società

Comincia oggi il campionato italiano per società con l’innovazione che ai nastri di partenza ci saranno ben cinque formazione cremasche e il disimpegno di Cremona. Nella prima categoria due le squadre iscritte ma solamente una in campo oggi: la Vis Trescore che affronterà (ore 14.30) la “Primavera Lainatese” al Bocciodromo. Per questo match il ct Sergio Marazzi ha convocato Comizzoli, Frattini, Guglieri, Pedrignani e Venturelli. Per l’Achille Grandi esordio rinviato al 22 quando la bocciofila del presidente Rodolfo Guerrini sfiderà la società

HOCKEY PISTA SERIE A2

comasca Cadoraghese. In seconda categoria compito severo quello della Scannabuese, alla sua prima esperienza in campionato, in quel di Turbigo. Per oggi il c.t. Antonio Degli Agosti ha convocato Belli, Boiocchi, Conforte, Lanzi, Raimondi e Tentori. Martedì prossimo a Bergamo sarà di scena l’Achille Grandi: sulle corsie orobiche ci saranno Bettinelli, Cazzamalli, Seri, Tomella e Valdameri. Ultima formazione iscritta in categoria B è la “Pieranica” che inizierà la sua avventura il 22 a Ternate. M.M.

CAMPIONATO ITALIANO PER SOCIETA’ 2014 INCONTRI DI ANDATA 1ª CATEGORIA Vis Trescore-La Primavera Lainatese (Bocciodromo comunale) A. Grandi-Cadoraghese (Bocciodromo comunale)

2ª CATEGORIA Orobica-A. Grandi (Bocciodromo di Bergamo) Casa del Giovane-Scannabuese (Bocciodromo di Turbigo) Ternatese-Pieranica (Bocciodromo di Ternate)

PALLANUOTO SERIE C

Pieve 010 in grande forma Bissolati, riscatto che fa ben sperare

Trasferta più facile del previsto quella di sabato scorso a Modena per la Pieve 010. I ragazzi di coach Ariano Civa si sono imposti contro l’Amatori per 9-2 grazie ad un primo tempo in cui hanno infilato quattro reti. Baffelli sta attraversando un gran momento di forma ed in attacco offre un grande contributo insieme a Bresciani, Marchini e Mattia Civa. I rossoblu hanno confermato il secondo posto in classifica e questa sera alle 20.45 sono impegnati nel turno casalingo a San Daniele Po contro il Roller Bassano. Ecco il tabellino dei pievesi a Modena: Passolunghi, Sanpellegrini, Berto 1, Marchini 1, Bresciani 1, Fornasari, Baffelli 2, Mattia Civa 4, Manuele Civa, Brioschi. M.R.

13ª GIORNATA Bassano-Vercelli 7-3, Castiglione-Valdagno Pordenone 3-10, Modena-Pieve 010 2-9, Scandiano-Eboli 9-5, Thiene-Sandrigo 3-2. Ha riposato: Montecchio Precalcino. CLASSIFICA Valdagno Pordenone 25; Pieve 010, Scandiano 19; Sandrigo 18; Bassano 16; Montecchio Precalcino 15; Castiglione 12; Thiene, Eboli 11; Vercelli 9; Modena 0. 14ª GIORNATA (08-02) Montecchio Precalcino-Eboli, Modena-Castiglione, Hockey Pieve 010-Bassano, Valdagno Pordenone-Scandiano, Vercelli-Sandrigo. Riposa: Thiene.

La Bissolati si è prontamente riscattata della sconfitta iniziale del campionato subìta a Busto Arsizio esordendo positivamente davanti al pubblico amico battendo nettamente 9-2 il Treviglio. Gli ospiti, mai stati in partita, erano privi del centroboa titolare ed una volta in svantaggio 2-0 hanno subito mollato le redini senza più reagire. La Bissolati, con una ulteriore accelerazione, ha chiuso presto il discorso. Tra i cremonesi di coach Uberti Manfredi oltre a Felissari si stanno mettendo in mostra soprattutto in attac-

co Zoppi, Bartiloro ed il nuovo arrivato Rivetti (4 reti contro gli orobici), che ricordiamo ha il doppio tesseramento con Brescia. Oggi pomeriggio, con inizio alle 19.30, i biancoazurri saranno in trasferta a Varese, reduce dal ko di Monza. 2ª GIORNATA Aragno RivarolesiBusto Arsizio 7-4, Bissolati-Treviglio 9-2, Milano 2C-Canottieri Milano 7-16, Monza-Varese 10-6, VigevanoTorino 12-5. CLASSIFICA Canottieri Milano, Aragno Rivarolesi 6; Vigevano, Busto Arsizio, Bissolati, Varese, Monza,

Milano 2C 3; Treviglio, Torino 0. 3ª GIORNATA (08-01 h 19) Busto Arsizio-Monza, Canottieri MilanoVigevano, Torino-Aragno Rivarolesi, Treviglio-Milano 2C (h 20), VareseBissolati (h 19.30). NUOTO Il clou delle manifestazioni di febbraio sarà nei weekend del 15 e 16 e del 22 e 23 con i campionati regionali di categoria che si disputeranno a Monza ed a Desenzano. Oggi e domani si terranno a Cremona i campionati regionali Master. Marco Ravara


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Sport

Sabato 8 Febbraio 2014

Crema è in lizza per il terzo posto rugby Ripresa del campionato positiva anche per Cremona e Casalmaggiore. Domenica c’è la sosta, si torna in campo il 16

F

ine settimana trionfale per le tre formazioni provinciali, impegnate in serie C. Dopo la bella prova degli azzurri in Galles (sconfitti a testa alta e impegnati domani alle 16 in Francia), domenica scorsa è ripresa la marcia del Crema Rugby verso la serie C1, con una bella e convincente vittoria ottenuta ai danni del Lecco, nell’ultima giornata del girone di andata. Il 22-12 finale non rende appieno il vero andamento della partita, che è stata saldamente in mano dei neroverdi cremaschi fin dalle battute iniziali. Solo le pessime condizioni del campo, reso pesantissimo dalla pioggia e il calo di concentrazione nel finale dell’incontro, han fatto sì che lo scarto finale sia stato solo di dieci punti. I ragazzi di mister Zaini sono stati superiori in tutto, sia nel gioco al chiuso che in quello all’aperto. Netta soprattutto la supremazia in mischia, dove il pack cre-

Neroverdi impegnati in mischia

masco ha letteralmente “asfaltato” quello avversario, dando una dimostrazione di superiorità e di forza tale da rasentare la richiesta di mischia no contest da parte

dei malcapitati avversari. Domani è in programma la sosta, poi ci saranno le due partite che decideranno la stagione del quindici cremasco: con il Cus il 16

febbraio a Milano all’insolito orario delle 12.30 e il 2 marzo in casa contro il Dalmine. Due match che il Crema dovrà necessariamente vincere, per continuare a coltivare il sogno del terzo posto valevole per la collocazione dell’anno prossimo in uno dei gironi di C1. Può finalmente sorridere anche il Cremona Rugby, che ha centrato la prima vittoria stagionale sul campo dello Junior Bassa Bresciana. Un match condotto sempre in vantaggio, grazie anche ai 12 punti realizzati da Assandri. I grigiorossi torneranno in campo domenica prossima a Desenzano, contro un altro avversario alla loro portata. Bene, infine, anche il Casalmaggiore, che tra travolto 43-7 in trasferta il Codogno. Un successo che permette ai casalaschi di consolidare il quarto posto in classifica. Alla ripresa del campionato Casalmaggiore ospiterà l’Iride Cologno, secondo con 33 punti.

CLASSIFICHE

GIRONE 2: Bassa Bresciana Leno 34; Cologno 33; Cenusco 29; Casalmaggiore 20; Milano Cadetta 13; Bergamo Cadetta 9; Gerundi 5; Codogno 3; Mastini -1. GIRONE 3: Ospitaletto 38; Botticino 35; Cus Milano 20; Crema, Elephant 19; Dalmine 16; Lecco 10; Seregno 9; Orobic 0; Velate -4. GIRONE 5: Gussago 36; Mantova 33; Borgo Poncarale 29; Valle Camonica 26; Asola 15; Marco Polo Cus Brescia 9; Desenzano; Junior Bassa Bresciana 1; Cremona 0. *I punti in classifica sono al netto delle penalizzazioni.

CICLISMO

La stagione 2014 si è messa in marcia e comincia a darci nuove emozioni. L’Imbalplast, nostra signora del ciclismo di Soncino, conquista il ranking a squadre provinciale e dietro alle vittorie e alla loro programmazione, accanto al solito e inimitabile Alessandro Rossi che cura la “cucciolata” dei Giovanissimi, sull’aammiraglia della categoria Esordienti, viaggia il genivoltese Alessandro Terenzi, educatore di ragazzi e ragazze, con valori fondamentali dello sport del ciclismo. L’Imbalplast ha festeggiato un’annata magica nelle categorie Giovanissimi e Esordienti, ma per il marketing e la promozione di corse nel comprensorio provinciale. Guardando al futuro, siamo andati a scovare il “coach” Terenzi, uomo

L’Imbalplast Soncino punta ancora sui giovani

di sport e fondatore nel 1972 della ciclistica Genivoltese, poi conglobata nell’Imbalplast di “patron” Sergio Alzani, ex professionista conosciuto col nomignolo di “locomotiva” di Soncino. L’interlocutore comincia così: «Sotto certi punti di vista, facendo divertire la cucciolata, abbiamo fatto centro, soprattutto con i Giovanissimi. Ora guardo al futuro degli Esordienti, ho cominciato i primi allenamenti e anche non sono pochi i problemi, senza pressione tutto sembra facile e scontato, la chiarezza di idee e la fermezza dei propositi superano talvolta

difficoltà insormontabili». Avete infoltito l’organico degli Esordienti? «Certamente, sono stati riconfermati Cristian Franzelli, Alessandro Maggi e Elma Silovi del secondo anno, mentre faranno il loro esordio Simon Curlo e Mattia Andrini. Gli obiettivi? Per ora non voglio fare pronostici, ci avviciniamo gradualmente alla stagione con sedute specifiche, la cadenza di pedalata continua a migliorare, bisogna solo dargli tempo”. Insomma, Alessandro Terenzi è un direttore sportivo” tosto” e serioso quanto basta. Fortunato Chiodo

Gli esordienti dell’Imbalplast

Contador al Tour de France con ambizioni Addio a Sanson, mecenate del ciclismo

Oleg Tinkoff, magnate siberiano, quest’inverno ha acquistato dal danese Bjarne Riis la licenza World Tour del gruppo di Alberto Contador, che debutta con la maglia gialloblu della Tinkoff-Saxo. L’investimento della Tinkoff, di quattro anni, attraverso la Tinkoff Bank, è valutato tra gli 11 e i 13 milioni a stagione (mentre le corazzate del pianeta ciclismo, Bmc, Sky e Astana viaggiano oltre i 20 milioni di euro). C’era stato un momento di grande tensione tra Tinkoff e Contador, si sono chiariti e ora il “Pistolero” punta sul Tour; Chris Froome e Vincenzo Nibali dovranno fare ancora una volta i conti con questo spagnolo trentu-

nenne, cresciuto nella cittadina di Pinto a sud di Madrid (ora abita a Lugano), che dovrà togliersi qualche sassolino dopo un deludente 2013. Intorno a Contador, il team Tinkoff-Saxo schiera altri 26 corridori, con tre italiani: il trevigiano Matteo Tosatto, il vicentino Manuele Boaro e l’aretino Daniele Bennati. Parco atleti: Sutherland, Juul, McCarthy, Valgren, Kolar, N. Sorensen, Trusov, Hansen, Paulinho, Kroom, Breschel, Poljanski, Pires, Hernades, Maika, Anker Sorensen, Rovny, Petrov, Tosatto, Morkov, Roche, Kreuziger, Contador, Bennati, Boaro, Kump e Zaugg. F.C.

Piccolo, scattante e geniale come pochi, con una passione profonda per lo sport e i piaceri della vita. Teofilo Sanson è morto a Verona all’età di 86 anni, ha cominciato a pedalare da giovanissimo come tanti ragazzini della sua generazione col triciclo . Veneto di Conegliano (Treviso), emigrato a Torino per un po’, giusto il tempo per farsi strada col suo triciclo, con il quale ha cominciato a vendere gelati. Ricordo che nella sua industria di gelati a Colognola ai Colli campeggiava una foto dei tempi in cui vendeva gelati con il carrettino. Ne andava orgoglioso: «Solo se si ha voglia di pedalare si può arrivare al traguardo…»,

diceva compiaciuto il vulcanico imprenditore e mecenate dello sport. Vinse due scudetti con il Rugby Rovigo, aprì la strada della sponsorizzazione e prima degli altri aveva infatti compreso come lo sport poteva essere un veicolo commerciale e pubblicitario e appose il suo marchio sui calzoncini dell’Udinese calcio, pagò 50 milioni di multa, ma ebbe un ritorno d’immagine pubblicitario cento volte maggiore . Divenne folgorato dal ciclismo, con la squadra targata Sanson, Francesco Moser trionfò per tre anni consecutivi alla Parigi-Roubaix. F.C.

NEWS

In 270 in gara nel Trofeo Hobby Bike

Invasione pacifici di corridori (270 partenti) al velodromo Fassa Bortolo di Montechiari per il Trofeo Hobby Bike, con il successo di Simone Consonni (Team Colpack) nella corsa a punti Open davanti a Capaiti e Marini. Tra le donne,

Sabato 8

domenica 9

10.20 linea verde orizzonti. Att 11.10 da oggi la rai. doc 12.00 la prova del cuoco. var 13.30 Tg1 telegiornale 14.00 easy driver. Attualità 14.30 I maddaloni. Doc 15.00 Le amiche del sabato. Att 17.00 Tg1 telegiornale 17.15 a sua immagine. Attualità 17.45 passaggio a nord ovest 18.50 l'eredità. game show 20.00 tg1 telegiornale/tg sport 20.35 affari tuoi. Game show 21.10 ti lascio una canzone. Talent 00.30 tg1 notte

10.00 10.30 10.55 12.00 12.20 13.30 14.00 16.30 16.35 18.50 20.00 20.40 21.30 23.40 00.35

I maddaloni. Doc a sua immagina. Att santa messa recita dell'angelus Linea verde. Att tg1 telegiornale l'arena. Talk tg1 telegiornale domenica in. Varietà l'eredità. game show tg1 telegiornale/tg sport affari tuoi. Game show braccialetti rossi. fiction speciale tg1. Att tg1 notte

09.30 rai parlamento. Att 10.00 SULLA VIA DI DAMASCO. Att 10.35 cronache di animali. doc 11.30 mezzogiorno in famiglia 13.00 tg2 giorno/ rai sport 13.25 rai sport dribbling 14.00 sea patrol. telefilm 14.50 voyager factory. Doc 17.00 sereno variabile. Att 18.05 90° minuto serie b 18.50 razza umana. Doc 19.35 Squadra speciale Cobra 11 20.30 tg2 20.30 21.05 castle. film 21.50 body of prof. Telefilm

08.30 09.05 10.30 11.30 13.00 13.45 15.40 17.10 18.05 19.30 20.30 21.00 21.45 22.40 01.00

Voyager Factory il nostro amico charly.Tf cronache di animali. doc mezzogiorno in famiglia tG2 giorno/tg motori quelli che aspettano.Var quelli che il calcio. Var stadio sprint 90° minuto squadra spec. cobra11.tf tg2 20.30 ncis unita' anticrimine.tf hawaii five-0. tf la domenica sportiva. Sport tg2 notizie

09.30 11.00 12.00 12.25 13.00 14.00 15.00 16.55 17.55 19.00 20.00 20.10 21.30 23.45 00.05

08.00 sodoma e gomorra. film 09.55 new york new york. Tf 10.45 telecamere. att 11.10 tgr estovest 12.00 TG3/meteo3 12.25 tgr mediterraneo. att 12.55 correva l'anno. doc 13.45 Timbuctu. Doc 14.00 tg regione/tg3 14.30 in 1/2 ora. Attualità 15.00 tg3 lis 15.05 kilimangiaro. Att 19.00 tg3/tg regione/meteo/blob 20.10 che tempo che fa. Talk 22.40 speciale ulisse. doc

catene. Film tgr bellitalia. attualità tg3/sport notizie/meteo3 tgr il settimanale. att tgr ambiente italia tg regione/tg3 rai educational-tv talk per un pugno di libri. Quiz un caso per due. Tf tg3/tg regione/meteo blob. varietà che tempo che fa. Talk jeneration war. Fiction tg3/tg regione stelle nere. att

l’orobica Angela Maffeis (Eurotarget), ha regolato Magnetto e Barbieri, mentre il bresciano Daniele Chiarini (Feralpi Monteclarense) ha vinto con gli Allievi. Tra gli Esordienti, affermazione di Lorenzo Salvetti (Gi Effe Fulgor) su Marco

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rete 4

09.00 carabinieri 6. Fiction 10.05 donnavventura. Att 10.50 ricette all'italiana. att 11.30 tg4 Telegiornale/meteo 12.00 un detective in corsia. Tf 13.00 la signora in giallo. tf 14.00 lo sportello di forum. att 15.30 ieri e oggi in tv. att 16.00 Le indagini di Padre Castell 17.00 poirot. Film 18.55 tg4 Telegiornale/meteo 19.35 Il segreto.Tf 20.30 tempesta d'amore. soap 21.30 the closer. Film 23.15 rizzoli & isles. Tf

07.55 traffico/meteo.it 08.00 tg5 mattina 09.10 supercinema. Attualità 10.00 melaverde. Attualità 11.00 forum. Attualità 13.00 Tg5 Telegiornale/meteo 13.40 beautiful. Soap 14.10 amici. Talent 16.00 verissimo. Attualità 18.50 avanti un altro! Quiz canale 5 20.00 Tg5 Telegiornale/meteo 20.40 striscia la notizia. Var 21.10 C'e' posta per te. Var 00.30 speciale tg5 01.30 tg5 rassegna stampa 06.25 06.55 07.45 08.40 10.30 12.25 13.40 16.05 17.50 18.30 italia 1 19.00 19.15 21.10 23.45 01.45

i maghi di waverly. Sit Cyber Girls. Tf True Jackson, VP. Tf glee. telefilm The secret circle. telefilm studio aperto/sport batman il ritorno. Film skyrunners. Film alla fine arriva mamma. Sit studio aperto/meteo tom & jerry. cartoni the mask 2. film harry potter. film the fog. film sport mediaset

Vergani (Costa Masnaga) e Marco Braggion (Busto Garolfo). Infine, secondo posto per l’allieva Martina Fidanza (Eurotarget) dietro a Letizia Paternoster e per lo junior Nicolò Brescianini (Trevigliese) alle spalle di Filippo Calderaro.

GIRO DEL QATAR Dino Salvoldi, il ct della Nazionale femminile, ha convocato per il Giro del Qatar: Maria Giulia Confalonieri, Elena Cecchini, Arianna Fidanza, Claudia Cretti e Chiara Vannucci.

domenica 9 07.50 08.30 09.20 10.00 10.50 11.30 12.55 13.55 14.45 17.00 18.55 19.35 20.30 21.15 23.15

super partes. Att mondo sommerso. tf i santi. Doc santa messa pianeta mare. Attualità tg4/meteo magnifica italia. doc donnavventua. Doc figlia del vento. f sfida a white buffalo. f tg4 telegiornale/meteo Il segreto.Tf tempesta d'amore. soap più forte ragazzi. film panic room. Film

07.55 traffico-meteo. Attualità 08.00 tg5 mattina 08.50 le frontiere dello spirito 10.00 belli dentro. Sit 10.40 supercinema. Att 11.30 le storie di melaverde. Att 12.00 melaverde. Att 13.00 tg5 telegiornale/meteo 13.40 l'arca di noè. attualità 14.00 Domenica Live. attualità 18.50 avanti un altro! Quiz 20.00 tg5 telegiornale/meteo 20.40 paperissima sprint. Varietà 21.10 il segreto. Soap 23.30 matrix. attualità 07.00 my dad says. Sit 08.10 padre in affitto. Sit 08.55 piccole pesti vanno in guerra. f 10.40 mr.troop mom. F 12.25 studio aperto/sport 14.00 arn-l'ultimo cavaliere. f 16.30 la piccola principessa.f 18.30 studio aperto/meteo 19.00 così fan tutte 2. Sitcom 19.35 una pallottola spuntata 2 e 1/2. Film 21.30 Lucignolo 2.0. Attualità 00.30 leggenda mortale. Film 02.50 studio aperto

Sabato 8

la 7

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07.30 Tg La 7 07.55 omnibus. Attualità 09.45 coffee break. Att 11.00 otto e mezzo. Att 11.40 marty vita di un timido. F 13.30 tg la7 14.00 tg la7 cronache. attualità 14.40 le strade di san francisco.tf 16.30 il dito più veloce del west. film 18.10 l'ispettore barnaby. f 20.00 tg la7 20.30 otto e mezzo. Att 21.10 il giurato. film

07.55 10.00 11.10 11.50 13.30 14.00 14.40 17.15 18.10 20.00 20.30 21.10 23.00

omnibus. Attualità l'aria che tira. Attualità otto e mezzo sabato. Att mister mamma. Film tg la7 tg la7 cronache. attualità speriamo che sia femmina. film the district. Tf l'ispettore barnaby. f tg la7 domenica nel paese delle meraviglie. Var mondo senza fine. film elizabeth i. Fiction

11.00 Il giorno del Signore 11.30 Studio 1 Dipiù. Rubrica 12.00 Cosa bolle in pentola 12.30 L’uomo questo sconosciuto 13.30 Tg cremona 14.00 “La piazza”. Talk 16.00 Telegiornale 16.30 Gioielli sotto casa 17.00 Dentro l’impresa. Rubrica 17.30 Borghi d’Italia. Rubrica 18.00 Ciak! Motore! 19.00 tg cremona/nazionale 20.30 Il giorno del Signore 21.00 il concerto

10.30 Le città della musica 11.00 Santa Messa. dA Cremona 12.00 Angelus 12.15 Il giorno del Signore 13.00 Anteprima la Grande Domenica 13.30 tg della domenica 14.30 como-Cremonese. Calcio 14.30 Cuneo-Pergolettese 17.00 Gioielli sotto casa 17.30 Le storie 18.00 Borghi d’Italia. Rubrica 18.30 Ciak! Motore!/tg 19.30 la piazza. Attualità 21.30 Pergolettese – Porto Tolle 23.00 como-Cremonese. Calcio


San Valentino

Sabato 8 Febbraio 2014

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La ricorrenza nacque da un santo di Terni per sostituire le lupercalia. Fu il circolo Chaucer a trasformarla nella festa degli innamorati

Una festa per celebrare l’amore romantico

L

a festa di San Valentino è una ricorrenza dedicata agli innamorati e celebrata in gran parte del mondo il 14 febbraio. L'originale festività religiosa prende il nome dal santo e martire cristiano San Valentino da Terni, e venne istituita nel 496 da Papa Gelasio I, andando a sostituirsi alla precedente festa pagana delle lupercalia. La pratica moderna di celebrazione della festa, invece, centrata sullo scambio di messaggi d'amore e regali fra innamorati, risale probabilmente all'alto medioevo, e potrebbe essere in particolare riconducibile al circolo di Geoffrey Chaucer in cui prese forma la tradizione dell'amor cortese. Alla sua diffusione, soprattutto in Francia e in Inghilterra, contribuirono i benedettini, attraverso i loro numerosi monasteri, essendo stati affidatari della Basilica di San Valentino a Terni dalla fine della seconda metà del VII secolo. Soprattutto nei paesi di cultura anglosassone, e per imitazione anche altrove, il tratto più caratteristico della festa di San Valentino è lo scambio di valentine, bigliettini d'amore spesso sagomati nella forma di cuori stilizzati o secondo altri temi tipici della rappresentazione popolare dell'amore romantico (la colomba, l'immagine di Cupido con arco e frecce, e così via). A partire dal XIX secolo, questa tradizione ha alimentato la produzione industriale e commercializzazione su vasta scala di biglietti d'auguri dedicati a questa ricorrenza. La Greeting Card Association ha stimato che ogni anno il 14 febbraio vengano spediti circa un miliardo di biglietti d'auguri, numero che colloca questa ricorrenza al secondo posto, come numero di biglietti acquistati e spediti, dopo Natale. Il giorno dopo la festa degli innamorati, il 15 febbraio si festeggia San Faustino, patrono dei single.

“Ti amo”: dillo con i fiori

I fiori a San Valentino non possono mancare per nessun motivo al mondo! Ma quali fiori regalere? Le rose, preferibilmente rosse, sono da sempre in cima alla lista, ma nel linguaggio dei fiori potete dire “Ti amo” in tanti modi diversi! Se volete comunicare un amore appassionato l’ideale sono i garofani rossi o i fiori di Camelia. Il rosso della passione dei primi e il candore delle camelie lascerano la vostra dolce metà senza fiato! Se invece il vostro amore è sincero sono perfette le viole e i nontiscordardime: due fiori delicati ma che crescono incuranti di tutte le intemperie e simboleggiano tutto il vostro romanticismo! Per un amore appena sbocciato non c’è niente di meglio che regalere un fiore bianco: dimenticatevi le rose e optate per gigli e margherite. Il vostro amore è perfetto? Unico al mondo? Indescrivibile? I fiori di San Valentino perfetti sono i tulipani, fiori amati e celebrati in Oriente.

Dalla depilazione alla chioma: come essere perfetti per il gran giorno Se per festeggiare il vostro San Valentino volete essere perfette e splendenti, la cura del corpo e di voi stesse è una tappa fondamentale.

ancora la vostra pelle, con olio di mandorla che oltre a regalare un delicato profumo alla pelle, la renderà morbida e setosa.

Viso e corpo. Prima di tutto fate una maschera rilassante per il viso. Ne vendono in commercio ti molti tipi, il consiglio è quello di cercare una maschera delicata che non vada ad irritare la pelle, ma che contribuisca a rilassarla. Ideali sono quelle alla camomilla e all’aloe vera. Se volete regalarvi qualcosa di davvero unico, provate con un massaggio rilassante, magari al cioccolato, che favorisce la produzione di serotonina che contribuisce al miglioramento dell’umore. Dopodiché condedetevi un bagno caldo e profumato e idratante, con una luce soffusa e della musica ambient. Dopo il bagno dedicatevi un momento per idratare

Manicure e Pedicure. Per un giorno speciale una maschera di bellezza per le mani e per i piedi contribuirebbe all’idratazione e alla cura della pelle. Altro aspetto importante da curare sono le unghie, che devono essere curate e perfettamente smaltate. Gambe lisce come la seta. La depilazione è fondamentale per apparire davvero perfette. Dai metodi più dolci a quelli più drastici, la pelle deve essere liscia come quella di una pesca. Attenzione ai tempi: la depilazione, soprattutto con la ceretta può provocare nell’immediato degli arrossamenti, quindi è bene procedere con la de-

pilazione qualche giorno prima e mantenere la pelle idratata con massaggi all’olio. Per mantenere la depilazione ed avere la pelle liscia più a lungo, vi consigliamo di utilizzare il guanto di crine sotto la doccia, che stimola anche la circolazione ed aiuta a tenere sotto controllo la cellulite, ed utilizzate dei prodotto specifici che aiutano il ritardo della crescita. Capelli in perfetto ordine. Ultima ma non meno importante è la cura dei capelli: per apparire perfette l'acconciatura non può passare inosservata. Preparate per tempo i vostri capelli almeno una settimana prima, facendo delle maschere rinforzanti e reidratanti. Quando arriva il gran giorno, quindi, andate dalla vostra parrucchiera di fiducia, chiedendole di regalarvi una testa davvero unica.



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