CREMASCO Il
PICCOLO
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ANNO III • NUMERO 8 • SABATO 1 MARZO 2014
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DOMENICA, STOP ALLE AUTO IN CITTA’ Polemici quelli del Carnevale, commercianti e cittadini
CREMA SI E’ ARRABBIATA IL PUNTO DI VISTA/1
IL PUNTO DI VISTA/2
A PAGINA 12
Tenuti in coma farmacologico
Renzi: ha detto no ai vetero-comunisti di Renato Ancorotti rancorotti@gmail.it
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ccoci approdati nel 2014, il cosiddetto anno della ripresa. Come se entrare in un nuovo anno fosse come voltare la pagina di un libro e lo schifo della pagina precedente scomparisse allo sfogliare della pagina nuova! Sono riemersi i soliti problemi, con l’ipotesi di elezioni come nel 2013, con una ripresa che l’anno scorso era nella testa del ministro Saccomanni (per fortuna non lo vedrò più) e nel 2014 continuerà ad essere nelle menzogne di chi lo sostituirà. Ormai è chiaro che la politica ci sta tenendo in coma farmacologico attraverso la somministrazione di tasse che ci immobilizzano. Ma come succede per l’organismo umano, o si muore, e il medico diventa quindi inutile, o si sospende la cura. Oppure visto che non siamo ancora morti e non siamo prossimi a diventarlo, si reagisce e si rifiuta la cura, specie se ci toglie il cibo e la dignità. Il 2014 sarà in ogni caso l’anno zero della crisi, seguito da un 2015 che preannuncia il grande flop dell’Expo con Paesi che nelle aspettative dovrebbero realizzare a Milano grandi progetti edilizi, ma che ,realizzeranno poco più del fienile di Clark Kent! Nel frattempo il Paese è stato regalato a qualcuno, come è stata regalata la Banca d’Italia, il lavoro, e il pacchetto che comprende la dignità degli Italiani. Siamo quasi sul fondo; sta a noi decidere se e come spingerci verso l’alto o lasciarci morire.
ALLARME SICUREZZA: PER STARE TRANQUILLI, ANDATE AI DIBATTITI A PAGINA 9
ISABELLA TUPONE, DOMENICA, AL MUSEO
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etto che Silvio Berlusconi è stato l’ultimo presidente eletto dagli italiani e che c’è ovviamente una distanza politica tra Renzi e Forza Italia, un fatto è certo: il nuovo presidente del Consiglio, essendo una persona intelligente, si sta avvicinando al modo concreto di fare politico tipico del centrodestra. Consono più alla risoluzione dei problemi che a discussioni ideologiche. Gli unici partiti su cui possono far conto gli italiani per non fare la fine della Grecia, sono Forza Italia e Pd perché sono forze politiche più importani del nostro Paese. Ci si chiede, a volte, se sia Berlusconi più a sinistra o se sia Renzi più a destra. Il fatto è che l’ex sindaco di Firenze ha un approccio ai problemi che non è né ideologico né settario, ma concreto. Questo modo di affrontare e risolvere le questioni è di centrodestra? Probabilmente. Se, quindi, nel suo Dna c’è qualche gene di destra, non mi dispiace. Per fare un esempio, vuole ridurre di 8-10 miliardi il cuneo fiscale, il che significa, secondo la proiezione de «Il Sole 24 Ore», aumentare di circa 100 euro al mese la busta paga dell’85% dei lavoratori. E’ un modo concreto e intelligente di incrementare il salario dei dipendenti che, avendo qualche soldo in più da spendere, consumeranno di più e, quindi, incrementeranno la produzione delle aziende sul mercato interno. Si creerà, cioè, un circolo virtuoso che farà bene all’economia e all’occupazione. E lo Stato? Incrementerà le sue entrate più sui consumi che sulle tasse a imprese e lavoratori. Quindi, non solo non perderà un euro, ma rischierà addirittura di aumentare il gettito fiscale. E poi, al di là della distanza politica, di Renzi piace la sua capacità di dissolvere quella cappa di vetro-comunismo che finora è stato il patrimonio genetico del Pd. Un Partito Democratico ancora un po’ troppo comunista, governato dai apparatčik di sovietica memoria che hanno nel loro Dna il preconcetto ideologico e il culto della Nomenklatura. Infine: Berlusconi ai servizi sociali? Sarebbe un’indecenza. Ai servizi sociali, caso mai, bisognerebbe mandare la Bindi e D’Alema. Una volta tanto sarebbero costretti a lavorare.
di Federico Biondini biondini.federico@gmail.com
a pagina 10
Verrà presentato il libro di Langone: «Eccellenti pittori»