Il Piccolo del Cremasco

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Il

PICCOLO giornale del

CREMASCO

VENERDI’ 28 NOVEMBRE 2008 • Supplemento settimanale al n° 46 de "Il Piccolo Giornale"

€ 0,02 Copia Omaggio

Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: cremasco@cuticomunicazione.it Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona

ALLARME, GIA' MILLE CASSINTEGRATI

L'occupazione è a rischio. «La Cassa integrazione è aumentata del 70%» sottolinea Agostino Savoldi, assessore provinciale all'Economia. Nel Cremasco si trovano in difficoltà Bosch, Sister, Faip e Faital. Come si può uscire dalla crisi? Tutte le risposte nel dossier dedicato all'economia del nostro territorio.

L’abitudine e l’assuefazione

E'

Solidarietà

Supermarket Sabato torna la Colletta alimentare a pagina 7

Enogastronomia

Gli Assaggi delle Tavole cremasche: un successo

L'URBANISTA MACCHI CASSIA: «ECCO PERCHE' AVEVO SCELTO IL SOTTOPASSO»

a pagina 11

Sostegno

La spesa sociale: 100mila euro in più ▲

Meglio il sovra o il sottopasso? Se ne discute in città. Noi siamo andati a sentire l'architetto Cesare Macchi Cassia. L'urbanista spiega perché la soluzione del sottopasso resta la migliore. Non solo per una questione di soldi. Ma anche... Il suo progetto, pagato 144mila euro, è finito nel cestino.

no per me, trovare dignità in un Daniele Capezzone faccia da bravo ragazzo, da bamboccione, segretario del Partito Radicale fino a pochi mesi fa: abortista, antiproibizionista, anticlericale, a favore della liberalizzazione delle droghe leggere e per le coppie di fatto, che aveva definito Berlusconi un matto. Oggi è portavoce di Forza Italia avendo intravisto nel Popolo delle Libertà “una grande opportunità”. Per lui certamente. Che dire del signor Riccardo Villari, eletto per scherzo alla presidenza della Commissione di Vigilanza Rai. Nonostante avesse giurato e spergiurato che avrebbe rassegnato le dimissioni di fronte ad un candidato condiviso, una volta sedutosi sulla sedia presidenziale, non ha inteso più lasciarla, quasi avesse il sedere impiastricciato di un mix di coccoina, vinavil, attack e bostik. E invece dovremmo ritrovare la forza di indignarci. Forse soltanto ritrovando le passioni politiche di una volta, con o senza ideologia non importa, e la capacità di riconoscere le persone perbene (non è poi così difficile, la coerenza spesso è un buon indizio) potremmo scuotere l’arroganza di certi politici. Mio nonno mi diceva: “A volte facciamo come le pecore, ci accodiamo per istinto”. Non rassegniamoci. a.b.

vero, ci si abitua a tutto o quasi. L’abitudine ha in se un enorme potere, la storia ci insegna che non c’è niente cui l’uomo non finisca per abituarsi, fino a considerare inevitabili e ineluttabili le più aberranti crudeltà e ingiustizie. Oggi siamo arrivati alla totale assuefazione, come animali onnivori fagocitiamo e digeriamo tutto e di tutto. Anche questa grave crisi economica e finanziaria rischia di diventare quasi normalità. Per assuefazione alle vacuità niente fa più veramente notizia. Accettiamo, senza meravigliarci più di tanto, lo stesso esperto che dopo averci detto, poche settimane fa, che il prezzo del petrolio sarebbe salito fino a 200 dollari al barile spingendoci verso una profonda crisi energetica mondiale, ci dica oggi che sono del tutto normali i 50 dollari al barile e che non siamo più dipendenti dall’oro nero; ovviamente tutto da lui già previsto. Assuefazione anche verso questo nostro quotidiano teatrino della politica, un teatrino televisivo dove attori da avanspettacolo recitano da politici, insultando continuamente, spesso senza ritegno e senza dignità, affermando oggi con convinzione una cosa salvo domani smentire con sdegno. Difficile, alme-

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Raddoppio della Paullese e metrò fino a Paullo: se ne discute alle elementari di Spino d'Adda - A pag. 5



Cronaca

il PICCOLO

giornale del

CREMASCO Venerdì 28 Novembre 2008

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Rispetto alla previsione d'inizio anno. Sarà superato abbondantemente il tetto dei 3 milioni. La colpa? Della crisi economica

Spesa sociale: aumento di 100mila euro

L

di Roberto Bettinelli

a crisi economica morde e la spesa per i servizi sociali a Crema aumenta. Rispetto alle previsioni fatte all’inizio del 2008 c’è stato un incremento di più di 100mila euro. Il Comune dovrà così rimettere mano ai 3 milioni e 160mila euro che allo stato attuale sono insuficienti per coprire i costi dei servizi. C'è tempo fino a dicembre per apportare le modifiche necessarie. Ma già da ora l’assessore ai Servizi sociali, Maurizio Borghetti, sa che c’è stata una crescita ingente. Abbiamo contattato l’assessore per fare il punto della situazione, anche alla luce della pubblicazione del piano di zona che fornisce obiettivi e cifre sui servizi sociali erogati dal Comune. Assessore Borghetti, cos’è il piano di zona? «E’ uno strumento a disposizione dei comuni che stabilisce gli indirizzi che stanno alla base degli interventi pubblici di tipo sociale. Insieme alle dichiarazioni d’intenti, al piano di zona vengono allegate le statistiche che rivelano la quantità dei servizi erogati, i target di riferimento, le tipologie d’intervento, la collaborazione con strutture esterne. Tutto quello che ruota intorno al mondo dei

servizi sociali e che si fa sul territorio». Leggendo i documenti del piano colpisce il fatto che dal 2003 al 2006 c’è stata una crescita costante della spesa sociale fino a superare il tetto dei 3 milioni di euro. Ora che c'è la crisi , dobbiamo attenderci un ulteriore incremento? «E’ vero che la spesa sociale continua a crescere.

Anche quest’anno. Per quanto riguarda la crisi economica, ci aspettiamo una crescita della domanda dei servizi sociali. In una situazione come questa è prevedibile. I dati parlano chiaro: più di 100mila euro rispetto alle previsioni fatte all’inizio dell’anno. Vanno fatte però altre valutazioni. C’è la crisi, è vero, ma non solo. Forniamo assistenza anche a persone che soffrono di problemi che un tempo venivano

L'assessore Maurizio Borghetti

nascosti dalle famiglie e che oggi vedono le stesse famiglie uscire allo scoperto e chiederci aiuto. E’ triste dirlo, ma pensiamo a certe malatie dell'infanzia». Ma se la tendenza va nella direzione di una lievitazione della spesa sociale e di un aumento dei costi per le casse comunali, siamo in

una situazione dove la spesa è fuori controllo? «In un momento difficile come questo è evidente che il settore dei servizi di assistenza alla persona viene sottoposto ad una pressione maggiore. Ma d’altronde, se le esigenze sono queste, cosa dobbiamo farci? E poi, se proprio vogliamo scendere nel dettaglio, il problema non è tanto spendere di più, ma

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spendere bene. Il problema di questo settore è che non si è ancora trovato un metodo per capire la bontà o meno dei servi erogati. Le soluzioni a portata di mano non mi convincono. Prendiamo, come esempio, le agenzie esterne che devono verificare l’efficienza dei servizi pubblici. La mia domanda è questa: se l’agenzia deve esprimere una valutazione sul mio operato di amministratore pubblico, e sono io che la pago, darà un giudizio negativo o positivo? E’ evidente che sarà positivo. E’ questo il grande problema del settore dell’assistenza oggi: il controllo del servizio erogato». Anziani: secondo il piano di zona la prospettiva nel medio-lungo periodo prevede un superamento della popolazione con più di 85 anni nel Cremasco rispetto al territorio cremonese. La crisi li ha colpiti e quanto? «Oggi la situazione è diversa. Siamo noi ad avere un invecchiamento minore della popolazione rispetto all’altra metà della provincia. Certo, la crisi si fa sentire soprattutto sui redditi medio-bassi, e questa è la condizione in cui si trovano molti anziani. Ma ripeto, non ci sono solo gli anziani oggi ad essere in difficoltà. E se la spesa sociale sta crescendo un motivo c’è. Pensiamo ai disabili. Su questo fronte abbiamo una convenzione con l’Anfass che insieme alla Caritas è uno dei soggetti con cui collaboriamo di più. Pensiamo all’edilizia popolare. Il nostro campo d'intervento è molto ampio». Ci sono novità per quanto riguarda l’edilizia popolare? «Il Comune ha 900 unità abitative. Non bastano. Adesso avremo a disposizione 29 nuovi alloggi e di questi ne sono già stati assegnati tre. Ma questo è un settore dove si deve fare molto di più. Sono necessarie convenzioni con gli imprenditori. Se il Comune non ci riesce da solo, è in questa direzione che bisogna andare. I canoni di affitto o del mutuo devono essere sostenibili sulla base del reddito delle persone che abitano nella casa». Ci sono nelle casse del Comune tutti questi soldi? «Noi siamo già al limite. I servizi sociali costano e tanto. Le casse devono reggere per forza».

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Numero chiuso in tipografia: Giovedì 27 Novembre ore 16,00

STEFANIA BONALDI, PD

«Cifre fuori controllo, ma ci avevano detto che appaltando i servizi all'esterno si risparmiava» Stefania Bonaldi è il capogruppo del Pd in Consiglio comunale ed è un esperta dei servizi di assistenza alla persona. Secondo lei, il fatto che nel corso del 2008 ci sia stato un aumento di più di 100mila euro rispetto alla cifra stabilita nel piano di spesa all’inizio dell’anno, è un brutto segno. «E’ preoccupante. Significa che non c’è controllo sulla spesa. I servizi sociali per loro natura richiedono grandi investimenti, ma è proprio per questo che è bene esercitare un controllo ferreo sul budget. Altrimenti si sfora procurando danni a tutta la macchina dell'amministrazione pubblica. I costi si moltiplicano senza capire il perché. D’altronde, questa amministrazione ha iniziato una campagna di esternalizzazione dei servizi. Tante prestazioni che prima venivano erogate dal personale comunale, oggi stesso o tra breve non lo saranno più. Da gennaio 2009 i servizi domiciliari agli anziani sarano esternalizzati in via definitiva. Allora mi chiedo: perché questa campagna se poi alla fine i costi crescono lo stesso?» E sul controllo dell’efficienza, esistono metodi sicuri? «Un controllo fondato solo su indicatori numerici non basta. Faccio un esempio: nel caso dell’assistenza domiciliare, deve essere sempre lo stesso assistente a presentarsi a casa dell’anziano, a parlare con lui, a portare il suoi aiuto. Non fabbrichiamo bulloni, ma abbiamo a che fare con le persone. Tutto quello che ha a che fare con la relazione personale è decisivo e fa la differenza tra un buon servizio e uno cattivo. Sul metodo, per me l’indagine andrebbe fatta dagli stesi assistenti sociali del Comune. Sono assistenti

Stefania Bonaldi, capogruppo del Pd in Consiglio comunale

sociali del comune. Sono loro che dovrebbero intervistare gli anziani e capire se il servizio funziona o non funziona». Cosa serve oggi per migliorare davvero i servizi sociali? «Serve un nuovo modello di welfare. Anche a livello locale. Qui bisognerebbe mettere da parte la contrapposizione politica e ogni ideologia, e inviterei l’assessore Borghetti a sedersi a un tavolo per discutere. Serve più offerta di servizi? Bisogna allora rivedere anche la modalità di accesso ai servizi, il tariffario, tutta la parte economica. Per me il reddito non è il solo indicatore per capire quanto una persona o una famiglia deve corrispondere per usufruire di un servizio. La situazione economica delle persone è più complessa».


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Cronaca

giornale del

Cremasco Venerdì 28 Novembre 2008

«Ecco perchè ho scelto il sottopasso»

L'architetto e urbanista Cesare Macchi Cassia spiega il suo progetto: risparmio, rispetto dell'identità del luogo, funzionalità. E precisa: «E' la prima volta che un mio lavoro viene pagato e, poi, messo da parte»

U

di Roberto Bettinelli n progetto che il comune ha già pagato 144mila euro e che sta per essere buttato a

mare. Sembra essere questa la fine annunciata del progetto conosciuto in città come "sottopasso", realizzato dal noto architetto e urbanista Cesare Macchi Cassia per il superamento della barriera ferroviaria di Santa Maria. Una soluzione, quella del sottopasso, che aveva convinto

Morale: il progetto sembra destinato ad essere messo da parte dagli attuali amministratori con il risultato che i cremaschi ci perderanno un bel po' di soldi. Ma in attesa di conoscere le ultime, e definitive, volontà della giunta Bruttomesso su questo vicenda, abbiamo intervistato Cesare Macchi Cassia, docente universitario che ha insegnato al Politecnico di Torino, Milano e allo Iuav di Venezia. Perchè il sottopasso è meglio del sovrapasso? «C’erano più ragioni che mi hanno spinto a realizzare il

Il progetto di Cesare Macchi Cassia per il superamento della barriera ferroviaria

la passata amministrazione Ceravolo. Ma che dopo il cambio politico alla guida della città è incappata nella totale incomprensione di quella di centrodestra, più propensa verso l'ipotesi contraria del sovrappasso.

progetto con il sottopasso. Era la soluzione migliore per eliminare l'ostacolo urbanistico della ferrovia che divideva a metà la città. Doveva essere superata con un intervento guidato non solo da una logica funzionale, ma anche so-

ciale, economica ed estetica». Ci spieghi meglio. «L’obiettivo era quello di unire il centro della città e il quartiere di Santa Maria. Il nostro intervento era soste-

stima fatta sui costi finali dell’operazione prevedeva un importo minore a favore del sottopasso. In breve, si risparmiava. Ma c’erano altri fattori. Che a mio avviso, da studioso di urbanistica, erano

nuto dall’idea di non fare un semplice tunnel che passasse sotto i binari, ma di realizzare un’autentica piazza con una strada di fianco, sviluppando un nuovo polo di attrazione con edifici residenziali, attività economiche, una scuola, un albergo. Tutto questo era al livello della strada e della piazza. Poi, attraverso delle scale mobili, era possibile salire alla ferrovia e raggiungere i binari della stazione». Ma perché costruire il passaggio sotto i binari invece di realizzare un ponte sopra la ferrovia? «Prima di tutto c’era una motivazione economica. La

e sono molto importanti. Con il sovrappasso, e quindi con un ponte sopra la ferrovia, si ricreava il problema iniziale: una città divisa in due parti. Il nostro intervento prevedeva di mantenere il contatto visivo con il Santuario di Santa Maria». Avete fatto degli studi specifici sull'identità del luogo? «Il sovrappasso, che sarebbe stata una strada-ponte che si alzava sopra i binari, andava contro la storia dei cremaschi. Dai nostri studi è emerso che i cittadini di Crema, nella loro storia, non hanno mai voluto creare una barriera che impedisse la conti-

nuità dello scenario visivo rappresentato dal santuario e dal viale di Santa Maria. Un esempio. Quando ci si è posti il problema di fare passare il canale Vacchelli, lo si è fatto costruendo il canale sotto il viale di Santa Maria. Una decisione che comportava dei costi maggiori». Altri motivi? «C’era l’altezza, considerevole, che veniva richiesta dalle ferrovie per il passaggio dei treni. Significava infatti alzare di molto il ponte sopra i bina-

ha ottenuto riconoscimenti ufficiali. Ha convinto anche le ferrovie che hanno firmato la convenzione per dare il via ai lavori. Nel mio lavoro ho rispettato le finalità principali dell’architettura e dell’urbanistica. Due discipline che devono essere al servizio delle persone. Il superamento dei binari non era fine a sé stesso, ma ridisegnava la città rispettandone la storia». Le è già capitato che dopo il saldo della parcella e in seguito al cambio di ammi-

ri. Ma allora si sarebbe creata una vera collina, e quindi avremmo avuto di nuovo l'ostacolo visivo che spezzava in due tronconi la città: da una parte il centro storico e dall’altra gli insediamenti produttivi e il quartiere di Santa Maria. Veniva meno la logica di tutto l’intervento». Crede ancora in questo progetto? «Certo, è un progetto che

nistrazione, un suo progetto venisse abbandonato? «No, sinceramente è la prima volta. E sì che ho lavorato con moltissime amministrazioni. D'altronde chi si occupa di urbanistica ha come cliente il pubblico prima ancora del privato. Ma vorrei proprio conoscerle tutte queste motivazioni che hanno portato all'abbandono del mio progetto...»


Cronaca

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Venerdì 28 Novembre 2008

Piazzi risponde a Branchi e promuove una verifica anti amianto nell'area Nord-Est

Consiglio comunale senza sorprese

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di Tiziano Guerini

iunione del Consiglio comunale di Crema lo scorso martedì 25 novembre. Se è possibile, si potrebbe definire una seduta soporifera, all’insegna del «non facciamoci male». Argomenti all’ordine del giorno anche di un qualche rilievo, ma solo abbozzati e soprattutto condotti all’insegna dell’accordo bipartisan. Si parte con una interpellanza a firma di Roberto Branchi sull’inquinamento da eternit presente nell’area ex Ferriera. Potrebbe essere un argomento “caldo” non solo per l’argomento in sé, ma anche per il fatto di riferirsi a un’area determinante per la realizzazione del progetto cosidetto Nord-Est con relativo superamento della barriera ferroviaria. Ci pensa però il vice sindaco e assessore all’Urbanistica, Massimo Piazzi, a gettar acqua sul fuoco dichiarandosi pronto a mettere in atto una verifica tecnica approfondita e richiamando la normativa che impone la bonifica alla proprietà privata. Come questo, poi, potrà incidere o meno sul proseguo

giornale del

Cremasco

del dibattito sul superamento della ferrovia non è dato sapere. Dopo un breve intermezzo sulla interpellanza a firma di Matteo Piloni del Pd a proposito dell’utilizzo di un reliquato d’area di proprietà comunale in via Pagliari ad Ombriano, cui l’assessore Simone Beretta risponde che ci penserà

e sangue» se… non si approverà in fretta il federalismo fiscale. Gli intervenuti successivamente nel dibattito (Emilio Guerini e, naturalmente Martino Boschiroli) abbozzano, e si arriva in fretta al voto scontato: 18 a favore, 11 contrari. Anche l’ordine del giorno proposto congiuntamente dai

L'ultima seduta del consiglio comunale

(forse, dice, per un utilizzo ludico-sportivo), si passa al pezzo forte della serata: l’assestamento del bilancio 2008. L’assessore Cesare Giovinetti sciorina qualche cifra che in entrata o in uscita è cambiata rispetto al bilancio originale, ma soprattutto dice che «saranno tempi di lacrime

consiglieri di opposto schieramento - Martino Boschiroli e Matteo Piloni - sulla richiesta di reintrodurre le preferenze nelle elezioni nazionali – mantenendole per le elezioni europee – ottiene un voto bipartisan, con Federico Pesadori (An) e Luigi Bellini (Lega) che si assentano al momento della votazione giudicandola

non pertinente con le competenze di una semplice assise amministrativa locale. Voto favorevole unanime. Da ultimo una mozione “pepata” a firma Agostino Guerci ed Emilio Guerini del Pd per sollecitare la ripresa delle convocazione dell’Osservatorio per l’edilizia, costituito a suo tempo dalla giunta di centrosinistra e mai più convocato dalla nuova maggioranza. L’assessore all’urbanistica Piazzi è un po' in difficoltà, ma regge con mestiere la questione concordando che, ora, con la discussione del Piano di Gestione del Territorio che incombe, forse sentire i professionisti della materia - geometri, architetti, ingegneri attraverso i loro Ordini professionali - non sarebbe male. «Peccato» interviene il capogruppo di Forza Italia Francesco Martelli, «che l’ordine del giorno presentato suoni in modo troppo critico nei confronti dell’operato della giunta, perché diversamente lo potremmo votare tutti». Detto fatto, tutti si mettono di buona volontà attorno al presidente del Consiglio Antonio Agazzi che, per la verità un po’ contrariato per la prassi improvvisata, si adopera a “svelenire” il documento. Operazione riuscita: il voto è unanime.

L'incontro voluto dal Pd alle scuole elementari di Spino d'Adda

Paullese e metrò a Paullo: le soluzioni

Dopo l’iniziativa del volantinaggio sui disagi che da anni sopportano i pendolari cremaschi, il Partito Democratico organizza per questa sera venerdi 28 novembre - ore 21 - presso la scuola elementare di Spino d’ Adda, un incontro pubblico di approfondimento sul tema «I pendolari sull’orlo di una crisi di nervi” – basta con le ipotesi, ecco la situazione di oggi…e gli impegni di domani». Abbiamo sentito al riguardo in anteprima il consigliere provinciale Pierluigi Tamagni che dell’incontro è un po' il riferimento organizzativo e politico in quanto esperto e membro della commissione provinciale dei trasporti. «Abbiamo voluto come Pd questo incontro» spiega Tamagni, «per fare il punto della situazione, denunciando i disagi e le difficoltà che quotidianamente incontrano i nostri pendolari e che purtroppo sembrano destinati ad aumentare se non si riuscirà a invertire la tendenza in atto e a definire nuovi comportamenti da parte degli enti pubbli-

La Paullese, al momento, è ancora un calvario.

ci preposti. Per questo abbiamo invitato il senatore Luigi Vimercati - della commissione Lavori Pubblici del Senato - per una analisi della situazione generale della viabilità, con particolare riferimento alla Paullese, e alle disponibilità o meno del riferimento nazionale a concedere autorizzazioni e soprattutto investimenti e risorse, a fronte di annunci di tagli da parte del governo proprio per le infrastrutture».Ci sarà

il consigliere regionale Stefano Tosi membro della commissione regionale territorio e infrastrutture - per analizzare la situazione attuale e di prospettiva della viabilità milanese verso Crema e Cremona. Infine l’ingegner Marco Broglio, responsabile area trasporti della Metropolitana milanese nonché capo progetto del prolungamento della MM3 fino a Paullo per illustrare il progetto e aggiornarci sul percorso burocratico al riguardo: approvazione CIPE e finanziamenti. Il vice presidente della Provincia di Cremona, Agostino Alloni, in veste di coordinatore dell’incontro, farà una panoramica della situazione generale del territorio provinciale e dei progetti in particolare definiti dall'amministrazione provinciale per il Cremasco. Sarà sicuramente un incontro fattivo da cui gli organizzatori si propongano che escano decisioni, in particolare dei sindaci, per smuovere a livello regionale e nazionale una situazione di stallo che dura ormai da troppi anni.

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In Breve

Banda di Ombriano Si è tenuto sabato 22 novembre in occasione della ricorrenza di Santa Cecilia il Concerto del Corpo bandistico di Ombriano, diretto dal maestro Jader Bignamini, presso l’oratorio di Ombriano. La banda si è cimentata in diversi brani, molti dei quali erano tratti anche da colonne sonore di cartoni animati. La serata è stata piacevole e divertente grazie alla maestria del Il concerto della Banda di Ombriano corpo bandistico e all’ottima prestazione del maestro Bignamini. Entusiasta anche il presidente della Banda di Ombriano, Antonio Zaninelli, che ha assistito silenzioso e concentrato alla performance. L’organizzazione del concerto ha visto il coinvolgimento di più persone che il corpo bandistico ha voluto personalmente ringraziare. Primi tra questi don Bruno e don Angelo, i padroni di casa dell’oratorio di Ombriano.

Insula Fulcheria 2008

Insula Fulcheria n. XXXVIII del 2008 si propone in due volumi come l’anno precedente per un ammontare di complessive 550 pagine. Il primo volume si apre con un saggio dedicato ad Amos Edallo, fondatore del Museo Civico, in occasione del centenario dalla nascita. Il tema monografico sviluppato nel volume A riguarda «Crema: tematiche ambientali». Vengono presi in considerazione il complesso dei quattro elementi naturali: Acqua (Il rapporto città-fiume, il colatore, i fontanili), Aria (la sua qualità nel Cremasco), Terra (erbe, fiori, piante e avifauna), Fuoco (fonti alternative e politiche ambientali). Inoltre viene passata in rassegna l’Estetica del paesaggio, il rapporto dei giardini con il coltivato e l’Agricoltura (presente, futuro, specie tipiche). Nel volume B sono raggruppati i saggi dedicati alla miscellanea «Storia, saggi, ricerche»; nel primo capitolo dedicato al Museo si analizzano le nuove importanti acquisizioni, la raccolta dei sigilli e il carteggio del lascito Alberico Sala. La Storia annovera saggi di personaggi locali e le ricerche d’archivio. L’Arte riprende il censimento dei Cremaschi altrove, le tecniche di costruzione degli altari e le novità barbelliane. Gli Anniversari riguardano le figure di Carlo Martini e don Agostino Cantoni e le Associazioni culturali presentano il «Presepio dei Sabbioni» e il «Franco Agostino Teatro Festival». Le sette proposte fornite dai giovani laureati spaziano dal patrimonio artistico alla ricerca storica, antropologica e alimentare. La rivista termina con le consuete rubriche riguardanti gli spettacoli teatrali, le attività culturali del museo e della diocesi.

Un libro contro la guerra

Si terrà sabato 13 dicembre, presso la libreria Il Simposio delle Muse in via Marazzi 12 a Crema, il convegno che vede la presentazione del libro di Luca Leone: «Uomini e Belve, Storie dai sud del mondo», edito da Infinito. Il testo porta le testimonianze da tre continenti sulle mostruosità della guerra e della povertà e riferisce storie di vita vissuta dal Sud del mondo d’Europa (Georgia, Cecenia, Romania, Italia, Bosnia Erzegovina, Serbia, Kosovo), Africa (Sierra Leone, Liberia, Togo, Burkina Faso, Etiopia, Eritrea) e America (Canada, Cuba, Ecuador, Bolivia). L'occasione vuole offrire uno spazio di dialogo e riflessione aperto a quanti parteciperanno all'incontro. In particolare si vorrebbe dare rilievo a quanti si occupano di cooperazione e promozione dei diritti umani. Questo anche perché il libro sostiene il progetto ALIMENT-AZIONE 2008, Strategie del mangiare sano a Rufisque.


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Cronaca

giornale del

Cremasco Venerdì 28 Novembre 2008

Recessione, arrivata anche nel Cremasco Un incontro per capire. L'economista Vitale ha spiegato l'origine della crisi. Savoldi le conseguenze locali

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di Tiziano Guerini

na riflessione sulla crisi economica: perchè è nata, dove, e che effetti avrà, o sta già avendo, sul nostro territorio. E' stato il tema dell'importante iniziativa del Pd di Crema lo scorso lunedi con una relazione del professor Marco Vitale, economista, dal titolo: «Una crisi da prendere per le corna». Vitale ha sviluppato le ragioni di una crisi economico-finanziaria che è venuta da lontano non solo perché si è sviluppata negli Stati Uniti, ma anche

perché da tempo, almeno da qualche anno, si stava annunciando, purtroppo senza che i segnali fossero ben colti e senza che nessuno o quasi volesse evitarla. Una crisi divampata con lo scoppio della «bolla immobiliare» americana e che ora sta intaccando anche i risvolti produttivi e manifatturieri (vedi la General Motors). Una crisi che è maturata sul grande squilibrio fra valori immobiliari e redditi che non li avrebbero mai potuto sostenere. Una crisi non congiunturale, ma di sistema, che esige profondi cambiamenti tecnici, politici

e morali per essere superata. Una crisi che deve far capire che senza garanzie e senza regole il solo «mercato» non può reggere a lungo, e che la formula della distribuzione dei rischi fino ad annullarli è solo teoria, che la prassi si è incaricata di smentire. Il «mercato» non corregge tutto, non può salvare tutto. Ora, contro i «fondamentalisti del mercato», e gli statalisti all’eccesso, se bisognerà impegnarsi a sostenere le banche (che peraltro si salvano facilmente con un apporto più o meno massiccio di denaro, e cambiando qualcosa nel management),

L'economista Marco Vitale

L'Espresso sulla scuola di Cl

La copertina dell'Espresso che parla del futuro edificio scolastico

Vi ricordate del finanziamento regionale alla scuola vicina a Cielle? Ne ha parlato anche «l'Espresso» sul numero scorso. Una semplice colonna. Che non aggiunge nulla di più rispetto alle interrogazioni che sono state presentate nel consiglio comunale di Crema e nel consiglio provinciale di Cremona. L'unica novità è che la questione ha superato i confini locali ed è approdata a quelli nazionali. Scrive, infatti, «l'Espresso» con ironia: «La burocrazia è davvero lenta come si dice? Il caso del finanziamento regionale per una scuola privata di Crema smentisce ogni luogo comune. L'intervento è di 4,5 milioni su 14 che ne occorrono per costruire la struttura, una cittadella della formazione che comprenderà dalle materne al liceo; il progetto è di Fondazione

Charis, vicina a Comunione e Liberazione. Un milione è già stato incassato, a fronte dei 400mila ero destinati al restyling delle scuole pubbliche di tutta la provincia di Cremona». Il giornalista dell'Espresso continua con più sarcasmo e con un pizzico di sospetto: «Che Roberto Formigoni sia per la scuola privata è noto. Pure che sia di Cl. Ma i tempi insospettiscono le opposizioni: chi ha verificato che quel progetto sia in regola e perché così tanti soldi?». Ed ecco la cronistoria del finanziamento, già ampiamente riportata sulle pagine dei giornali locali: «E' il 26 marzo quando il sindaco di Crema, Bruno Bruttomesso, Forza Italia, segnala al Pirellone il progetto della Cascina Valcarenga, dal nome della zona dove sorgerà la scuola. Due giorni dopo rappresentanti della Regione, Comune e Charis firmano il protocollo d'Intesa, che quello stesso pomeriggio la giunta comunale ratifica. Il 9 aprile, il Pirellone approva la delibera n. 7030, sui finanziamenti all'edilizia lombarda, con una prima tranche da un milione di euro». Qual è il giudizio? «L'Espresso» non ne dà. Scrive solo: la rapidità nel concedere il finanziamento è «efficienza, per gli amministratori. Inutili le interrogazioni di Agostino Guerci, Pd, in Comune, di Pier Luigi Tamagni, Pd, in Provincia, e di Luciano Muhlbauer del Prc in Regione». Questo è quanto. Come si vede, non è stata aggiunta una parola in più di quanto già si sapeva. Ma, come spesso succede, quando di un'argomento se ne occupa anche la stampa nazionale, la questione non verrà accantonata.Bisognerà aspettarsi altre polemiche.

e sostenere i consumi delle famiglie, per le grandi aziende e industrie il discorso sarà diverso perché dovranno dimostrare di saper reggere la nuove sfide di un mercato che è già profondamente cambiato. Il professor Vitale, riferendosi in particolare all’Italia e giudicando la nostra crisi molto meno profonda e grave di quella degli Stati Uniti e di altri Paesi europei, riferisce di un clima generale fra gli imprenditori che li vede scossi, preoccupati, ma anche con una grande volontà di battersi per superare strutturalmente questa crisi. Che potrebbe rivelarsi addirittura una importante opportunità di cambiamento e di nuova crescita soprattutto in qualche settore produttivo particolare, fra i quali spicca l’attività agricola e le molte imprese “medie” finanziariamente sane. In precedenza l’assessore provinciale alle Attività Produttive, Agostino Savoldi, presidente di Reindustria, aveva delineato i tratti di difficoltà presenti nel territorio provinciale. «Siamo stati fino a qualche mese fa» spiega Savoldi, «una provincia con dati particolarmente significativi: per 21 trimestri la nostra provincia è stata caratterizzata dal segno positivo per l’attività manifatturiera, per le esportazioni, per il commercio interno. Negli ultimi mesi la situa-

Agostino Savoldi, assessore all'Economia della Provincia

zione ha incominciato a dare segnali non negativi, ma in qualche misura e in prospettiva allarmanti: i Centri per l’impiego segnalano, ad esempio, il dato di inserimento nel mondo del lavoro da più 6.000 del 2007 a più 3.000 nel 2008 con un calo quindi del 50%; la cassa integrazione è aumentata nella nostra provincia quest’anno del 70%. La strategia per uscirne

deve perseguire quattro obiettivi: più formazione, sostegno all’innovazione, favorire le esportazioni, e non abbandonare gli investimenti pubblici». Per quest’ultimo punto la Provincia di Cremona stanzierà per opere pubbliche per il prossimo anno 100 milioni di euro circa, e crediti per le aziende, tramite gli istituti di Garanzia Fidi, pari a un milione di euro.


Cronaca

il PICCOLO

Un giorno di Colletta Alimentare Beni di prima necessità in beneficenza. Come e dove ci sarà la raccolta

T

di Barbara Milanesi

or na anche a Crema domani, sabato 29 novembre 2008, la dodicesima edizione della Giornata nazionale della Colletta alimentare, organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus e dalla Compagnia delle Opere Impresa Sociale. I volontari inviteranno le persone che stanno per fare la spesa al supermercato ad acquistare alcuni generi alimentari per offrirli a chi ne ha bisogno. Nel Cremasco sono 29 i punti vendita che hanno aderito a questa edizione dell'iniziativa. A Crema: L’Ipercoop di via La Pira; Famila di viale Indipendenza; La Standa di viale Repubblica; Sma di via del Macello, di via Boschetto e ad Ombriano; Lidl di via dell’ospedale; Ld Market di via F.lli Bandiera e di via Giardino; Family Market di Ombriano e San Carlo; Penny Market di via Capergnanica. L’iniziativa è stata presentata lunedì 24 novembre in Sala Alessandrini in via Matilde di Canossa. L’architetto Dario Chiodo e Andrea Franchi, presidente della fondazione nella nostra zona,

giornale del

Cremasco

Dario Chiodo e Andrea Franchi

hanno raccontato le esperienze degli anni precedenti e parlato di quanto, in una semplice giornata, sia possibile aiutare le persone meno fortunate. «Nel 2007, in Lombardia 20.000 volontari hanno presidiato 7600 punti vendita ed hanno aiutato più di 1.400.000 indigenti» ha spiegato Chiodo. «Una giornata importante che ormai da 12 anni riesce a dare molte soddisfazioni. La durezza del tempo presente colpisce ormai tutto il nostro popolo.
La solitudine e la fragilità dei legami familiari e sociali rendono le persone ancora più povere, in uno scenario economico già allarmante. In questa situazione, il semplice gesto di carità cristiana, che è il condividere la propria spesa

con il più povero, è come accendere un accendino nel buio». Con queste parole Chiodo, citando Don Giussani, fondatore del Banco. Insomma la carità cambia la vita ed a testimoniarlo c'erano diverse persone. A partire da suor Letizia Ogliar Badessi, responsabile del Centro accoglienza per ragazze madri ex tossicodipendenti di Zappello, da sempre impegnata in opere di carità. Ma anche suor Gisella, responsabile dell’Associazione Colbert, la casa di accoglienza delle suore del Buon Pastore di Crema che si occupa al recupero di ragazze italiane e straniere mediante progetti di formazione umana e cristiana che permetta loro l’inserimento nella vita sociale del

territorio. Anche per questo centro l’aiuto del Banco è da sempre fondamentale. E poi Alberto Fugazzola, del Gruppo Handicap San Giacomo e Maria Teresa Mascheroni, operatrice presso l’Associazione Papa Giovanni XXIII° di Ripalta Cremasca. Tutte associazioni per cui il contributo del Banco evita spesso diverse spese, denaro che gli operatori possono impiegare per attivare altri servizi ai disagiati. Oltre ai “professionisti” del settore, anche la testimonianza di persone comuni, che fanno la loro parte come volontari per il Banco Alimentare. Andrea Franchi ha raccontato l’arricchimento umano che un’esperienza come quella del Banco gli ha lasciato

Volontari da tutti gli enti di assistenza RAGIONE SOCIALE

CITTA

PROV.

INDIRIZZO

TELEFONO

RESPONSABILE

Comunità Mondo Nuovo - ONLUS

Palazzo Pignano

CR

Via Fulgheria, 30 fraz.Scannabue

3477088108

Diottasi Alessandro

Ass.Com.Papa Giovanni XXIII

Crema

CR

Via Montanaro, 10

0373278003

Ramonda Giovanni

Fond. Giuseppina Brunenghi Onlus

Castelleone

CR

Via Beccadello, 6

0374354311

Valcarenghi Damores

Centro Acc.za Buon Pastore

Zappello Ripalta Cr.

CR

Via don Valdameri, 14

0373268220

Ogliari Badessi sr.Letizia

Ass.ne Fraternità - ONLUS

Monte Cremasco

CR

Via Trieste, 3

037380756

Inzoli don Mauro

Caritas Parr. SS. Pietro e Paolo

Vailate

CR

Via Pietro da Vailate, 9

036384011

Buccellè don Adelio

Comunità G. Colbert Suore Buon Pastore

Crema

CR

Via C. Urbino, 23

0373257911

Sponchioni sr. Gisella

ODSP Comun. Toss. Il Cuore di Crema

Crema

CR

Via M. di Canossa, 7

0373257107

Dragoni Francesco

Coop. Soc.le San Giacomo Onlus

Crema

CR

Via Pesadori, 13

037381902

Cappelli don Luciano

Conf. S. Vinc. di Pandino

Pandino

CR

Piazza Vitt. Emanuele III, 5

037391944

Bondioli Carla

Caritas Parr. Assunzione B.V. Maria

Castiglione d'Adda

LO

Via Mons. G. Carenzi, 3

0377900421

Codecasa don Giuseppe

Caritas Parr.- SS. Trinità

Crema

CR

Via XX Settembre, 102

0373257050

Aiolfi Michele

Conf. S. Vinc. Soncino

Soncino

CR

Via Pieve, 1

037484470

Guerrini Teresio

Conf. S. Vinc. Spino D'Adda

Spino d'Adda

CR

Via Brodolini, 13

0373965145

Guerini Rocco Cecilia

Coop. Soc.le Rinnov.- Oasi 7 M Silvia

Capralba

CR

Cascina Campisichetto

0373450485

Preceruti Anna Maria

Ass.Com.Papa Giovanni XXIII - Arco Iris

Vaiano Cremasco

CR

Via L. Da Vinci, 2

347908551

Besozzi Daniela

Ass.Com.Papa Giovanni XXIII - Nada Tem.

Crema

CR

Via Zuvadelli, 9

0373255847

Tognali Lodovico 3339060603

Ass.Com.Papa Giovanni XXIII Sr.Stefania

Spino D'Adda

CR

Via Madonna del Bosco, 1

0373980094

Radaelli Pierluigi

Ass.Com.Papa Giovanni XXIII - Visentin

Sergnano

CR

Via Vallarsa, 27

0373455330

Visentin Angelo

Ass.Com.Papa Giovanni XXIII - S. Martino

Sergnano

CR

Via Che Guevara, 21/23

0373419380

Cristiani Roberto

Ass.Com.Papa Giovanni XXIII - Buscarina

Crema

CR

Via Montanaro, 10

0373259464

Benzi Francsca 3402529799

Ass.Com.Papa Giovanni XXIII - S. Anna

Crema

CR

Via Diaz, 28

037387173

Torresani Pier 3484766880

Ass.Com.Papa Giovanni XXIII - G. Bonzi

Crema

CR

Via Viviani, 44

037386254

Giordano Michele 3398217585

Ass.Com.Papa Giovanni XXIII - Damasco

Ripalta Cremasca

CR

Via Parrocchiale, 1

037368432

Pizzamiglio Stefano 3476819252

Coop. Soc.le Papa Giovanni XXIII

Camisano

CR

Via Trieste, 33

037377090

Rossi Romano

Venerdì 28 Novembre 2008

7

PUNTI VENDITA DI CREMA E DEL CREMASCO IPERCOOP

CREMA - Via La Pira

CR

2

FAMILA

CREMA - Viale Indipendenza

CR

3

LD MARKET

CREMA - Bandiera

CR

4

LD MARKET

CREMA - Giardino

CR

5

FAMILY MARKET

CREMA - Ombriano

CR

6

SMA

CREMA - Ombriano

CR

7

FAMILY MARKET

CREMA - S.Carlo

CR

8

STANDA

CREMA - V.le della Repubblica

CR

9

PENNY MARKET

CREMA - Via Capergnanica

CR

10

SMA

CREMA - Via del Macello 19

CR

11

LIDL

CREMA - via dell'ospedale

CR

12

PUNTO SMA

CREMA

CR

13

CONAD

AGNADELLO

CR

14

LA GIRANDOLA

BAGNOLO CREMASCO

CR

15

LD MARKET

RIVOLTA D'ADDA

CR

16

FAMILA

PANDINO

CR

17

LD MARKET

PANDINO - Via Ada Negri

CR

18

UNES

RIVOLTA D'ADDA

CR

19

GS

RIVOLTA D'ADDA

CR

20

SMA

SPINO D'ADDA

CR

21

PUNTO SMA

PAULLO

MI

22

SMA

CASTELLEONE

CR

23

FAMILY MARKET

CASTELLEONE

CR

24

ZERBIMARKET

CASTELLEONE

CR

25

PELLICANO

CASTELLEONE - Via Dordoni 5

CR

26

SMA

OFFANENGO

CR

27

LD MARKET

OFFANENGO

CR

28

CONAD

OFFANENGO - Via Circonvall. Sud 6

CR

29

FAMILY MARKET

SORESINA

CR

30

U2

SORESINA

CR

31

DIMEGLIO

CASTIGLIONE D'ADDA

LO

32

COOP

SONCINO - Via Gramsci 19

CR

33

FAMILA

SONCINO

CR

34

SMA

LENO

BS

35

SMA

ORZINUOVI - via Francesca

BS

36

CONAD

VEROLANUOVA Via Tito Speri

BS

37

BENNET

VEROLANUOVA

BS

38

GIRANDOLA

ORZIVECCHI - Via Tovini

BS

39

FAMILA

ORZINUOVI - Via Sanzio

BS

40

LiDL

ORZINUOVI - Via Adua

BS

41

CARREFOUR

ORZINUOVI

BS

1

nella vita, esperienza che dopo anni, continua a portare avanti: «Ho cominciato 7 anni fa come volontario durate la giornata di raccolta spesa. Ogni anno tornavo a casa più sereno e non capivo per quale motivo. E’ stato partecipando ad una serata come questa che ho capito quanto importante fosse quest’esperienza. Il cibo donato non era lo scopo bensì il mezzo. Il mezzo per arrivare a compiere un’ opera di carità. La carità è un’esperienza che dà senso alla vita, la rende bella, migliore e con un piccolo gesto. Donare se stessi realizza davvero la vita». Anche nel Cremasco, dopo la giornata di sabato, verrà donato un sacchetto di alimenti alle famiglie povere. Chiodo ha ricordato che sono due modi per fare un gesto di carità nella giornata di sabato 29 novembre: «Si può fare la spesa op-

pure si può partecipare come volontari. Due ore del proprio tempo hanno un valore altissimo. Non solo è possibile inviare un sms al numero 48589 per fare un’azione solidale». Ed ha concluso Franchi: «Ogni anno il giorno della colletta è una sfida. I numeri crescono sempre più. Fa piacere perché in questo modo si è certi dare una mano e poi perché si intuisce quanto un gesto caritatevole sia benefico da entrambe le parti: sia dalla parte di chi riceve ma anche e soprattutto dalla parte di chi dona. E’ bello vedere ogni anno che non si è mai arrivati». La serata è stata allietata da un quintetto di giovani, Gli Amici di Matteo, che si sono esibiti ed hanno suonato alcuni famosi canti della tradizione popolare cristiana. L’appuntamento è per sabato, nei supermercati sopracitati.


8

Cronaca

Venerdì 28 Novembre 2008

La nera Furto alla casa parrocchiale Furto alla parrocchia di Ripalta Cremasca. E’ successo domenica 23 novembre mentre il parroco celebrava la messa delle 18.30. I ladri sono entrati nella casa parrocchiale e sono riusciti a forzare la porta dello studio. Hanno rovistato ovunque fino a quando hanno trovato una busta che conteneva mille euro che il sacerdote voleva donare in settimana a un missionario. Ma non si sono fermati qui. Hanno continuato a cercare altro denaro aumentando il rischio di essere scoperti. Un comportamento che denota molta freddezza e che non è sfuggito ai carabinieri. Potrebbe essere l’indizio che i ladri sapevano che il parroco aveva depositato i soldi nella cassaforte. E’ una pista che gli investigatori stanno vagliando con attenzione. Sta di fatto che i malviventi sono riusciti a scoprire il nascondiglio della cassaforte. Hanno provato a scassinarla fino a quando sembra che abbiano trovato la chiave.L’hanno aperta e si sono presi tutti soldi, circa 20mila euro in contanti. Poi si sono dileguati nel nulla. E’ stato il parroco dopo la messa, entrato nello studio, ad accorgersi del furto. Ha chiamato subito il 112. I carabinieri sono arrivati in pochi minuti. Durante il sopraluogo sono stati eseguite tutte le operazioni per raccogliere gli elementi utili alle indagini.

Spaccio di cocaina: otto arresti In carcere sei egiziani, un marocchino e un'italiana. Blitz anche in viale Repubblica

U

di Roberto Bettinelli

n marocchino di 24 anni, sei egiziani tra i 27 e i 31 anni, e un’operaia di 34 anni. Rifornivano di cocaina più di cento consumatori nel Cremasco nelle sere del fine settimana e l’hanno fatto per mesi. È il bilancio della maxi operazione contro lo

giore Rosario Gemma del comando provinciale di Cremona. I carabinieri nei mesi scorsi hanno agito usando le più avanzate tecnologie in materia di intercettazioni telefoniche e ambientali. Gli egiziani arrestati lavoravano in una cooperativa che forniva servizi di pulizia industriale e prestazioni nel settore edile. È stato il sostituto procuratore Delia Anibaldi a chiedere al Gip Antonio

cinese picchia carabiniere Tre cinesi, due uomini e una donna, arrestati per furto al bar Petra di Camisano. E' stato il titolare del bar a chiamare il 112 mercoledì 26 novembre alle 16.50. I cinesi giocavano nel bar alle slot machine e continuavano a vincere. C'era una cosa strana che ha attirato l'attenzione del titolare: mentre giocavano, parlavano al telefono cellulare. In una zona dove, ha spiegato il proprietario ai carabinieri, non c'è campo ed è quasi impossibile riuscire a fare una chiamata. Quando sono arrivati i carabinieri della stazione di Camisano comandati dal maresciallo Giovanni CiancillaÍ i cinesi sono stati sorpresi con 750 euro, tutti in monete. Hanno raccontato che erano il frutto delle vincite alle slot machine. I carabinieri hanno sequestrato i cellulari: un Nokia 6630, un Motorola, un Gionee Ag68. Secondo loro i cinesi alteravano il funzionamento delle macchinette con i cellulari. I carabinieri hanno sequestrato anche due carte telefoniche sim. Poi hanno portato in caserma i tre cinesi. Mentre i militari eseguivano i controlli dei documenti d'identità, uno dei due uomini ha perso la pazienza e si è rivolto a un carabiniere con una domanda. Questo non ha fatto in tempo a rispondere che l'altro l'ha colpito con un pugno in faccia rompendogli la piramide nasale. Subito dopo sono intervenuti gli altri carabinieri che hanno immobilizzato l'aggressore. Tutti e tre i cinesi sono stati processati per direttissima.

Lo colpisce con una testata Hanno alzato la voce e subito dopo J.T., 47 anni, marocchino ha colpito con una testata in faccia A.G.L., 43enne castelleonese. Questo si è portato le mani sul volto per frenare la perdita di sangue che usciva dal naso. E’ successo lunedì 24 novembre davanti a diversi testimoni nella centralissima via Roma. Il 43enne era in terra sanguinante quando qualcuno ha chiamato il 112. I carabinieri del comandante Fioravante Vilei hanno risposto alla chiamata e si sono precipitati sul posto in pochi minuti. I militari hanno soccorso il 43enne. Sono rimasti con lui fino all'arrivo dell'ambulanza del 118. I medici hanno scontrato la rottura del setto nasale e hanno stilato una prognosi di 20 giorni. I carabinieri hanno cercato di capire da cosa è nata la colluttazione. Sembra che tutto sia degenerato a partire da una normale lite nata in strada. Il marocchino è stato idetificato e denunciato dai carabinieri.

Il capitano Antonio Savino

spaccio di cocaina portata a termine dai carabinieri della compagnia di Crema. Venerdì 21 novembre il capitano Antonio Savino ha spiegato nel dettaglio l’esito dell’inchiesta che è partita nello scorso marzo e che ha sgominato il gruppo di spacciatori. Alla conferenza stampa era presente anche il mag-

Ferrari la misura cautelare in carcere per le otto persone. Sono in carcere a Cremona e a San Vittore. A partire dal marzo 2008 avevano messo in piedi la rete di spaccio. Per ora sono stati individuati 100 clienti. Di questi i carabinieri ne hanno già sentiti più di 50. Per alcuni non è chiara la condotta emersa. Il loro

comportamento potrebbe far pensare a un’attività di spaccio in proprio, ma tutto deve essere ancora essere accertato. Gli acquirenti più assidui erano un artigiano 42enne di Monte Cremasco, un commerciante di 35 anni di Nosadello e un industriale di 39 anni di Soresina. Le loro case sono state perquisite dagli investigatori del nucleo operativo comandati da Giovanni Ventaglio. L’operazione è durata mesi nei quali i carabinieri hanno sequestrato mezzo chilo di cocaina in diversi episodi avvenuti a Crema, Vaiano Cremasco, Torlino Vimercati e Capergnanica. Uno degli egiziani indagati abitava in un appartamento di viale Repubblica. I carabinieri hanno fatto irruzione in casa e hanno scoperto 6 grammi di cocaina chiusi in una pallina di cellophane nascosta nel bagno. Nell’appartamento c’erano anche due blocchetti di assegni rubati a una donna di 38 anni in metropolitana a Milano lo scorso luglio. Oltre all’indagato nell’appartamento vivevano altri egiziani. Erano tutti regolari. L'accusa per gli arrestati è detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Svaligiato negozio in via Mazzini

Allarme furti nel centro storico. Via Mazzini e piazza Duomo prese di mira dai ladri che nella notte tra martedì e mercoledì 26 novembre hanno rubato cinque giubbotti firmati da un negozio. I ladri hanno scassinato la saracinesca di ferro, sono entrati nel negozio che si affaccia in via Mazzini e hanno preso i cinque giubbotti che erano esposti nella vetrina. Il danno è di 2mila euro. Alle cinque del mattino è suonato l’allarme della merceria di piazza Duomo. Una volante del commissariato si è precipitata subito in piazza Duomo, ma i ladri erano già fuggiti. Dal registratore di cassa mancavano solo pochi spiccioli. I poliziotti ritengono che si tratti dello stesso gruppo. Prima hanno svaligiato il negozio, poi hanno tentato di fare la stessa cosa nella merceria. Erano in più persone. Mentre uno scassinava le saracinesche dei negozi c'erano altri complici che controllavano se arrivava una pattuglia delle forze dell’ordine. Ora i poliziotti stanno cercando di capire se i ladri hanno lasciato degli indizi. Non ci sono testimoni. Ma risposte utili potranno essere fornite dalle videocamere degli istituti di credito che si affacciano su via Mazzini e in piazza Duomo. Non sarebbe la prima volta che i ladri vengono filmati per “sbaglio” dai sistemi di videosorveglianza delle filiali vicine. Non sembra ci siano altre testimonianze che possano dare elementi utili per individuare i responsabili.

Messa per la «Virgo Fidelis»

Venerdì 21 novembre si è celebrata presso la parrocchia di San Bartolomeo la messa della Virgo Fidelis, la patrona dell'Arma dei carabinieri. La messa è stata celebrata dal vescovo Oscar Cantoni. Erano presenti il capitano Antonio Savino, comandante della compagnia di Crema, il maggiore Rosario Gemma, il tenente della

La celebrazione nella chiesa di San Bartolomeo

Guardia di Finanza Stefania Baldari, l'ispettore superiore di polizia Michele Bulloni, il sindaco Bruno Bruttomesso, il presidente del consiglio comunale Antonio Agazzi, l'assessore provinciale all'Economia Agostino Savoldi. Virgo Fidelis è l'appellativo cattolico di Maria, madre di Gesù, patrona dell'Arma dei Carabinieri dal 1949, quando venne promulgato uno specifico Breve apostolico da papa Pio XII.

Muore a 23 anni sotto le ruote di un camion

«L’ho vista arrivare in bicicletta nello specchietto laterale del camion, ma era lontana. Io ero fermo al semaforo, poi è venuto il verde e sono ri-

partito». Mario Andria, 24 anni, romeno, racconta la morte di Giulia Vigani, 23 anni, di Castelleone. La ragazza è morta sul colpo gio-

vedì 20 novembre, schiacciata sotto le ruote del camion Iveco guidato dal romeno che aveva appena completato il carico alla Sorini di Castelleo-

ne. L’investimento è avvenuto al semaforo lungo la statale. Nel punto in cui si accede alla zona industriale di Castelleone.

Secondo diversi testimoni è stata la ragazza a tentare di superare a destra il camion. Ma sono ancora in corso gli accertamenti. Il mezzo pesante stava svoltando in direzione Cremona. La 23enne invece pareva intenzionata a procedere verso via Bodesine per raggiungere il centro del paese. È inspiegabile, ma c’è stato un urto fra la parte anteriore destra della cabina del camion e la ragazza. Giulia Vigani è quindi caduta con la bicicletta sotto le ruote anteriori del mezzo pesante. Per lei non c’è stato niente da fare. Erano passate le 18 quando l’autista romeno ha sentito il rumore dell’impatto provenire da sotto la cabina. Mentre stava per scendere, l’autista di un altro camion che era davanti a lui ha visto compiersi la tragedia e si è portato le mani al viso. Mario Andria l’ha visto e ha capito

L'incidente dove ha perso la vita Giulia Vigani

tutto, si è buttato giù dal camion dove c’era il corpo senza vita della 23enne. Un altro autista ha chiamato il 118 e la Polstrada. Due equipaggi della Polizia stradale di Crema si sono precipitati a Castelleone. Gli agenti hanno preso in mano la situazione per dirigere il traf-

fico: si erano create code per un chilometro in entrambi i sensi di marcia. Gli agenti hanno bloccato il transito dei veicoli e hanno eseguito i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente. Poi il flusso è ripartito a senso alternato. La statale è rimasta chiusa per un’ora.


Cronaca

il PICCOLO

Gara di Meccanica al Galilei Si è conclusa la grande sfida tra i migliori cervelli delle scuole italiane

Si sono appena spenti i riflettori sulla Gara Nazionale di Meccanica, che si è tenuta a Crema lo scorso 20 e 21 novembre presso l’ITIS Galilei. Promossa dal Ministero della Pubblica Istruzione e riservata agli alunni degli Istituti Tecnici che frequentano il quinto anno di corso della specializzazione Meccanica, la competizione ha visto la partecipazione di circa cinquanta tra i migliori studenti provenienti da istituti tecnici superiori di tutta Italia, giunti a Crema insieme ai loro docenti. La gara si è svolta nella nostra città perchè lo scorso anno proprio un alunno del Galilei, Giorgio Tomasoni, si è aggiudicato il primo posto nella gara di Fos-

giornale del

Cremasco

sano. Molto intenso il programma: arrivati a Crema mercoledì 19 novembre, stu-

tazione allegra e alternativa, che il Preside Vincenzo Cappelli ha orgogliosamente of-

Gara Nazionale di meccanica

denti e docenti sono stati accolti presso il Polo Didattico di Crema per la presentazione dell’ITIS Galilei. Una presen-

ferto ai suoi ospiti. Agostino Savoldi, presidente di Reindustria, ha poi brevemente illustrato l’evoluzione del siste-

ma produttivo del Cremasco attraverso le molteplici attività dell’Agenzia di Sviluppo, a partire dalla riqualificazione dell’area dell’ex-Olivetti. Gli studenti sono stati impegnati nella competizione nei due giorni seguenti. Accanto alla gara vera e propria c’è stato spazio per far conoscere le bellezze paesaggistiche e le realtà culturali e produttive del territorio. La cena di gala presso il ristorante Villa Toscanini. Nel corso della serata il preside Vincenzo Cappelli e il vicepresidente di Regione Lombardia Gianni Rossoni hanno consegnato a ogni studente e a ogni docente l’attestato di partecipazione alla Gara Nazionale.

Lezioni per imparare la difficile arte dello studio

L'incontro in Sala dei Ricevimenti

Sala dei ricevimenti al gran completo mercoledì 19 novembre per il primo incontro del Corso per genitori sul tema “Studio in famiglia”, per la prima volta rivolto ai genitori dei ragazzi frequentanti le classi 4-5 elementare e le medie. Il

Corso proseguirà in primavera con incontri rivolti agli insegnanti sempre sul tema dell’apprendimento. Relatore dell’incontro il prof. Mazzeo, preside ed esperto nella metodologia dell’apprendimento ed autore di numerosi testi sul metodo di studio. Il corso è stato proposto dall’assessorato all’Istruzione, condiviso dal Gruppo Continuità e dai Dirigenti Scolastici, come contributo all’interno dei progetti per il Diritto allo Studio. Il Prof. Mazzeo ha affrontato il tema interloquendo con l’assemblea. Ha invitato a pensare lo studio in famiglia non come il solito scontro che si tramuta anche in ansia, forse a volte più per i genitori che per i figli, ma come una possibilità in più per entrare in rapporto

a partire dalla domanda «Cos’hai capito oggi?». Domanda che pone in azione una dinamica ben diversa dalla ben più ricorrente domanda «Hai studiato? Hai fatto i compiti? Che voti hai preso oggi?». Domanda «Cos’hai capito oggi?» che si può applicare così anche ad altro (TV, sport ad esempio), partendo dall’ipotesi che «il genitore vede la totalità del ragazzo, non può fermarsi al particolare, fino a far diventare lo studio il problema della famiglia». Al termine Mazzeo ha introdotto il secondo incontro che si è tenuto mercoledì 26 novembre, sempre in Sala dei Ricevimenti alle 21, e che ha affrontato la motivazione allo studio: «Promuovere motivazione ed interesse nello studio, come?».

Liceo Shakespeare Teatro della Comunità Open day al Liceo Linguistico W. Shakespeare: «Non lo studente per la scuola, ma la scuola per lo studente». Un primo passo in questa direzione è stata l’attivazione, dall’anno scolastico 2003/2004, di un doppio indirizzo di studi, uno linguistico tradizionale con 28 ore settimanali nel biennio, che prevede lo studio di quattro lingue straniere, e uno linguistico informatico con 30 ore settimanali nel biennio che, limitando a tre la scelta delle lingue da studiare nel triennio, potenzia l’area scientifica con un’ora settimanale in più di matematica e ben due di informatica. In questa prospettiva di una scuola per gli studenti, negli ultimi dieci anni si è lavorato allo scopo di individuare scuole superiori all’estero che garantissero ai nostri studenti un percorso scolastico omogeneo al nostro: sono Germania, Austria, Irlanda, Spagna e Stati Uniti. Al termine dell’anno, gli esami sostenuti all’estero vengono riconosciuti dal Liceo e l’alunno, con esami integrativi, completa la propria preparazione. A ciò si aggiungono soggiorni estivi all’estero, che sfruttano la trama di rapporti creatasi grazie agli alunni che studiano in altri paesi. Le mete di questi ultimi anni spaziano dall’Irlanda, all’Inghilterra, Malta, Spagna e Scozia. Date e orari degli open day: 06/12/2008 dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15,00 alle 18,00; 10/01/2009 dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15,00 alle 18,00.

Giovedì 4 e martedì 9 Dicembre 2008, presso il TEATRO DELLA COMUNITA’ di Crema (via Don Ginelli) Oratorio di Crema Nuova, la Compagnia Teatrale I Guitti, rappresentera' per le scuole di Crema e limitrofi lo spettacolo teatrale in due atti "La Giara" e “Lumie di Sicilia” di Luigi Pirandello. L’Ufficio Organizzativo della Compagnia, con sede a Castelleone, e gestito da Marco Micheletti, programma anche spettacoli per le scuole in tutte le citta' del centro e del nord Italia, arrivando fino a Roma e Pescara. Anche quest’anno, l’Ufficio Oraganizzativo è riuscito a coinvolgere le scuole della provincia con una proposta di sicuro interesse didattico, e, non vedendosi confermare, per la prima volta, dopo anni di collaborazione e spettacoli, la disponibilità del Teatro San Domenico di Crema da parte della Fondazione omonima, ha deciso di proseguire il lavoro Didattico con le Scuole cremasche cambiando la location per continuare ad offrire agli studenti (che nella maggior parte dei casi si avvicinano per la prima volta al mondo del teatro) la possibilita' di assistere alle proprie proposte teatrali. Il nucleo della Compagnia è formato da una "famiglia d'arte" del Teatro girovago italiano: Micheletti-Zampieri, una delle pochissime superstiti, che è in arte dall'Ottocento, da quando cioè, nel 1888, inizia la "dinastia" comica Giuseppe Zampieri, consolidata poi da Pierluigi Micheletti e Lina Zampieri, genitori dell'attuale capocomico: Adolfo Micheletti, il quale deve quindi al nonno le sue origini teatrali.

Venerdì 28 Novembre 2008

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L'opinione di Cinzia Fontana Donne, è sempre più urgente sostenere i centri antiviolenza In Italia continua a morire una donna ogni tre giorni per mano di un uomo. In molti episodi per mano di un familiare o di un amico (solo nel 2007 le vittime nel nostro Paese sono state 122). La violenza maschile è nel mondo la prima causa di invalidità e morte per le donne. Violenze fisiche, psicologiche, economiche, sessuali, di cui le donne sono vittime indifese e, per la maggior parte dei casi, silenziose e nascoste. Martedì 25 novembre, nella ricorrenza della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, occasione per portare alla luce un fenomeno purtroppo diffuso proprio tra quelle mura familiari che ci piacerebbe credere luogo di protezione, rispetto, amore e sicurezza (illusione che i dati continuano inesorabilmente a smentire), il nostro pensiero è andato alle migliaia di donne vittime indifese nel mondo e anche nel nostro paese. Il sostegno delle istituzioni deve essere importante ed efficace verso i centri antiviolenza e la loro preziosa attività sul territorio di aiuto e accompagnamento alle donne che

con coraggio ma anche disperazione decidono di uscire da queste situazioni di violenza e iniziare un percorso di autonomia. Il lavoro attento, l’impegno puntuale, la dedizione costante che, ad esempio, l’Associazione Donne contro la Violenza di Crema così come l’Associazione Incontro Donne Antiviolenza di Cremona sanno dimostrare nella nostra Provincia sono la testimonianza concreta ed intelligente del ruolo fondamentale che tali centri hanno assunto. Ora tocca al Parlamento fare la propria parte, licenziando al più presto una legge contro la violenza e il maltrattamento delle donne e adeguate risorse per sostenere l’azione dei centri antiviolenza. Ma spetta anche alla Regione Lombardia non tardare ulteriormente su questo tema. Siamo l’unica Regione che non ha sinora approvato leggi o protocolli d’intesa per riconoscere e sostenere, anche economicamente, il ruolo dei centri che lavorano sul territorio, nonostante sia la Regione con il più alto numero di centri antiviolenza e con il maggior numero di omicidi domestici.

Moda al Marazzi

La moda all'Istituto Marazzi. Non è facile imparare a tagliare, imbastire, cucire, creare, ma domenica 23 novembre presso la Sala Alessandrini in Crema, le nostre ragazze hanno reLa sfilata di moda dell'Istituto Marazzi alizzato una simpatica sfilata con gli abiti creati durante i laboratori di sartoria, modelli molto belli, molto curati nei dettagli e soprattutto “usciti” dalle loro mani, brave ragazze. Un corso, quello di Moda al marazzi, che premia la creatività, il vero segreto del successo italiano nel mondo. Nel corso di moda presso l'Istitto Marazzi si studia la moda dal punto di visto artigianale, come si realizza il vestito, a partire dall'operazione elementare del cucito, ma anche la visione più creativa e artistica. Non solo fare il vestito, ma immaginarlo, pensarlo, riconoscere in questo le tendenza della vita e della coietà contemporanea.


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il PICCOLO

Agricoltura

giornale del

Cremasco Venerdì 28 Novembre 2008

La diretiva di Bruxelles penalizza le nostre aziende, costrette a raddoppiare i terreni o a dimezzare i capi allevati

Nitrati: una proroga e poi la deroga

U

di Francesco Giubelli

na nuova tegola sta per cadere sul mondo agricolo, la nuova direttiva nitrati recepita dalla dgr n°5868 del 21/11/2007, che disciplina lo spargimento nei terreni agricoli di letami e liquami, sta per entrare in azione. Entro la fine di dicembre tutte e le aziende agricole zootecniche e quelle che utilizzano concimazioni minerali, sopra una certa quantità, dovranno predisporre un documento (il Pua o il Poa) sul SIARL (sito della direzione agricoltura della Regione Lombardia) che prevede nuove regole per l’utilizzazione agronomica dei reflui zootecnici. In pratica obbliga le azienda agricole a spargere meno quantità di liquame ad ettaro (170 kg di azoto max, nelle aree vulnerabili (tutto il cremasco e circa il 60 % della superficie agricola utile della provincia di Cremona).

sero bovini o suini) e divieti di distribuzione nei mesi invernali per fare solo qualche esempio. La nuova direttiva nitrati però, di fatto aumentando le superfici vulnerabili (dove il limite per lo smaltimento è di 170 kg di azoto per ettaro) e l’incremento del calcolo dell’azoto escreto dagli animali è praticamente raddoppiato (da 45,5 kg/t a 138 kg/t di peso vivo per vacche da latte e da 70 kg/t a 110 kg/t di peso vivo per suini all’ingrasso) avrà come conseguenza, che le aziende agricole del nostro territorio o raddoppiano i terreni a loro disposizione e dimezzano i capi allevati (a parità di condizioni) o devono trovare altre soluzioni tecnologiche sicuramente più onerose. In pratica ogni azienda agricola dovrà verificare quanto azoto immette in un campo (sia esso prodotto da animali o acquistato da altre azienda o distribuito come azoto minerale da concimazioni) in kg/ettaro e a seconda delle seguenti tipologie

Un allevamento di suini

senterà il POA e il PUAS (programma operativo aziendale e il piano di utilizzazione agronomica semplificato); se l’azoto è superiore a 6000 kg/anno ( credo che questo caso coinvolga il 90% della aziende cremasche e cremonesi) presenterà il POA e il PUA (programma operativo aziendale e il piano di utilizzazione agronomica); sti-

Direttiva Nitrati - Determinazione del carico di azoto La determinazione del carico azotato per ogni allevamento, collocato sia in zona vulnerabile che non vulnerabile, dovrà tenere conto della produzione di azoto specifica per ogni capo allevato secondo il seguente schema:

Azoto prodotto da animali di interesse zootecnico: valori al campo per anno al netto delle perdite per emissioni di ammoniaca; ripartizione dell’azoto tra liquame e letame. *Chilogrammi di azoto al campo per capo per anno **Chilogrammi di azoto al campo per tonnellata di peso vivo per anno

Già dal 1993 la regione Lombardia aveva legiferato in tal senso con la legge regionale 37/93 e aveva normato le modalità di trattamento e la maturazione e l’utilizzo dei reflui zootecnici inponendo alle azienda agricole di realizzare vasconi di stoccaggio (da 90 a 120 giorni a seconda si allevas-

dovrà adeguarsi alla normativa: se il l’azoto al campo è inferiore o uguale a 1000 kg/ anno c’è l’esonero totale dalla presentazione di documentazione; se l’azoto va da 1001 a 3000 kg/anno dovrà presentare il POAS ( programma operativo aziendale semplificato; se l’azoto va da 3001 a 6000 kg/anno pre-

mando l’equivalenza tra il limite di 6000 kg di azoto al campo ed il numero di capi allevati, presupponendo che tutto l’azoto impiegato in azienda sia di origine organica (cosa aimè non sempre vera) gli allevamenti con oltre 612 suini all’ingrasso, o 227 scrofe, o 13.000 galline ovaiole, o 72 vacche da latte, o

179 bovini all’ingrasso, saranno tenuti alla presentazione del POA e del PUA, naturalmente il numero di capi così espresso si riduce ovviamente, se si utilizzano concimi azotati di sintesi. Se si pensa poi,che la procedura, va redatta per via informatica sul SIARL (aperta dalle associazioni agricole a fine settembre, ma ancora ad oggi, non definita dalla direzione agricoltura della regione) e che solo nella nostra provincia ci sono oltre 4.000 posizioni aperte (aziende agricole che devono presentare la domanda di POA o di PUA), con il termine al 29 dicembre 2008 pare impossibile riuscire in tale impresa. Il mondo agricolo chiede quindi alla regione Lombardia di prorogare la data ultima di presentazione delle domanda, di tre mesi come minimo,

se non di sei mesi o alla fine del 2009. Altro punto importantissimo è la richiesta di deroghe nazionali o regionali che nei prossimi mesi si dovranno richiedere. Lo scorso 6 novembre, il Comitato nitrati della Commissione europea dell'Agricoltura ha concesso una deroga alle Fiandre, consentendo agli allevatori belgi di aumentare la quantità di azoto ai campi, nelle zone vulnerabili, fino a 200250 chilogrammi per ettaro per anno, contro i 170 previsti dalla Direttiva nitrati. Certo dovranno essere rispettati alcuni vincoli ma, se la deroga è stata concessa alle Fiandre, non vedo perché non possa beneficiarne, alle stesse condizioni o a condizioni simili, anche la Lombardia e il nostro territorio. In particolare è la Lombar-

dia la regione italiana forse più in difficoltà ad adeguarsi alle restrizioni imposte da Bruxelles, molto dipenderà dalle soluzioni che la Lombardia saprà adottare in tempi rapidi, e dal ruolo che si vorrà dare al comparto agromeccanico, il quale è stato in grado, in Belgio, di portare un beneficio concreto nell'ottenimento di vincoli meno pesanti per il mondo allevatoriale. In particolare, una delle condizioni per la deroga è infatti subordinata al trasporto dei liquami che deve essere affidato a contoterzisti o ad agricoltori iscritti ad apposito albo e registrati con Gps, il navigatore satellitare, per conoscere esattamente dove vanno i liquami. E’ da ricordare infine che dai dati di monitoraggio che si stanno compiendo nella nostra provincia per tutto il 2007 (dati ad oggi disponibili) non si è mai oltrepassato il limite massimo di nitrati nelle acque sotterrane, anche nei comuni come Soncino dove si ha il carico zootecnico più alto, c’è pertanto da chiedersi se è proprio il mondo agricolo o non altri a contribuire all’alto livello di nitrati in falda. Non sia mai che per questo motivo venga distrutto un settore di per se già in crisi (vedi prezzi del latte o prezzi dei suini) e che da sempre ha contribuito all’aumento della sostanza organica nei nostri terreni e ha fatto si che le nostre terre fossero tra quelle più produttive al mondo.


Cronaca

il PICCOLO

Gli Assaggi delle Tavole Cremasche Protagonisti a Villa Toscanini gli chef Roberto Magnani e Carlo Alberto Vailati

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di Barbara Milanesi

i assaggi ce ne sono stati, eccome! E’ and a t a p ro p r i o bene la manifestazione organizzata dall’associazione Le Tavole Cremasche domenica 23 novembre, presso Villa Toscanini di Ripalta Cremasca, giornata di degustazioni enogastronomiche a km zero. «Assaggi» è nato da un’idea dell’associazione di ristoratori che dal 1996 promuove e diffonde la cultura enogastronomica locale. Senza fini di lucro, Tavole Cremasche ha devoluto tutti gli utili alla Fondazione Villa

anche se in riferimento al vino parlare di km zero è stato piuttosto difficoltoso. In ogni caso, domenica erano molte aziende lombarde soprattutto dall’Oltrepò e della Franciacorta. Da stuzzicare insieme agli squisiti vini c’erano anche diverse bontà tipiche offerte da produttori locali: formaggi vaccini, caprini, bufalini, salumi, miele, marmellate, ortaggi e altro. Durante il corso della giornata sono stati proposti anche alcuni piatti caldi: il primo, quello delle 12, cucinato da Roberto Magnani de L’Osteria la Cuccagna di Barbuzzera era Crema di zucca aromatizzata ai funghi porcini con maialino

Moltissimi gli ospiti che hanno partecipato alla giornata

Giuseppe Torchio con gli chef

Obizza (tra i soci della quale è annoverata anche l’associazione) che si occupa della salvaguardia e valorizzazione della splendida dimora storica di Bottaiano. La Villa, è ormai noto, ha bisogno di molte cure. Nel corso della giornata si sono potuti assaggiare vini del territorio,

giornale del

Cremasco

croccante e zucchine disidratate; si sono succeduti Crema di zucca con amaretti cucinata da Stefano Fagioli del Via Vai di Ripalta Cremasca, il Cotechino con Pipeto cucinato da Carlo Alberto Vailati, titolare de Il Ridottino e ancora Magnani della Cuccagna che ha cu-

cinato Roast Beef al forno con senape e sale grosso. Infine Vailati e Fagioli insieme hanno proposto Zuppa di Verdure, pane e formaggio. Gli chef delle Tavole Cremasche hanno rigorosamente cucinato con gli ingredienti dei produttori presenti. All’ingresso veniva chiesta l’offerta di 10 euro. Il racavato andrà in beneficenza alla Fondazione Villa Obizza. L’intento della Fondazione è quello di creare un Patrimonio Culturale, che non sia un onere per la Comunità, ma una risorsa, un elemento di sviluppo economico, legato alla sua va-

lorizzazione. Come del resto lo scopo di «Assaggi» è stato quello di promuovere e valorizzare i prodotti del nostro territorio. La Fondazione Villa Obizza è diretta da Elisa Foglia e presieduta da Silvio Diana che hanno partecipato alla giornata in Villa Toscanini. Davvero numerosi i visitatori che si sono succeduti durante tutta la giornata con picchi durante gli aperitivi di pranzo e cena. Verso sera hanno visitato Assaggi anche Giuseppe Torchio, presidente della Provincia di Cremona e Giovanni Biondi, assessore allo sport.

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Montodine, una data per il ponte Conferenza stampa lo scorso lunedi nella sede della Provincia a Crema per la presentazione del “cronoprogramma” finale per la realizzazione del nuovo ponte sull’Adda in territorio del Comune di Montodine. Come è noto il vecchio ponte è crollato nel lontano 1994 e da allora si sono susseguite diverse amministrazioni provinciali, diversi vertici Anas, diverse ditte appaltatrici senza che fino ad ora si sia potuti arrivare alla conclusione dei lavori. Ripercorrere le tappe dolorose di tanto ritardo è sempre importante, ma sembra ora prevalere la soddisfazione per un traguardo finalmente concretamente a portata di mano. Presenti all’incontro con la stampa e con importanti riferimenti amministrativi locali, il presidente della Amministrazione provinciale di Cremona Giuseppe Torchio, l’assessore alla viabilità Fiorella Lazzari, il sindaco di Montodine Bragonzi , ma soprattutto – per le ultime notizie, il Capo Compartimento ANAS della viabilità per la Lombardia ing. Claudio De Lorenzo e l’ing. Giuseppe Salerno responsabile ANAS per le procedure per la realizzazione dell’opera. Il presidente Giuseppe Torchio, dopo aver ripercorso a grandi linee la storia di quest’opera, ha espresso la propria soddisfazione per essere arrivati a definirne un ultimo e conclusivo tratto, dando atto che nel frattempo a livello amministrativo locale, e segnatamente da parte della

Provincia, si è contemporaneamente lavorato per tutta una serie di iniziative viabilistiche che renderanno il ponte di Montodine finalmente funzionale e fruibile da parte di tutto il territorio: in particolare la prevista nuova circonvallazione di Montodine, e la nuova circonvallazione di Castelleone. E’ poi toccato all’ing. De Lorenzo illustrare con slides e un filmato le opere già eseguite e quelle da eseguire per completare i lavori. Il ponte strallato previsto fin dal primo progetto ha dovuto essere modificato fin dall’inizio per rendere la rampa-argine del tutto inattaccabile da eventuali grandi piene; ora, dopo tre anni di fermo lavori, con il nuovo appalto e le necessarie perizie dei lavori pregressi – che in gran parte dovranno essere adeguati ed aggiornati - si può ragionevolmente pensare che tutto sarà portato a termine entro il novembre 2009. Il ponte terminato avrà una campata centrale di 400 metri, una altezza di 60 metri e una larghezza stradale di 25,5 metri con 3 metri di marciapiede; il costo complessivo è di 26.075 milioni di euro. L’assessore provinciale alla viabilità e il sindaco di Montodine hanno assicurato che il Comitato locale intende monitorare i lavori soprattutto per quanto riguarda la tempistica, in modo che tutti i responsabili e soprattutto la ditta appaltatrice, rispettino appieno modi e tempi di realizzazione.


Paesi

il PICCOLO

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izano

Aperta la rotonda sulla Serenissima. Tra due mesi il sottopasso con la ciclabile

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enerdì 21 novembre è stata inaugurata la rotonda sulla Serenissima all'incrocio per Izano. Un'opera che ha richiesto due mesi e mezzo di lavori e una spesa di 400mila euro. L'80% dell'investimento è stato sostenuto dall'amministrazione provinciale che era rappresentata dal presidente Giuseppe Torchio, dal vice presidente Agostino Alloni. Il Comune di Crema ha conribuito con 60mila euro mentre 15mila euro sono stati forniti dal Comune di Izano. In rappresentanza dell'am-

Castelleone

ministrazione cittadina c'erano il sindaco Bruno Bruttomesso, l'assessore ai Lavori Pubblici Simone Beretta e il presidente el consglio comunale Antonio Agazzi. C'era anche il prefetto Tancredi Bruno di Clarafond. La rotonda è stata realizzata per garantire una maggiore sicurezza all'altezza di un incrocio dove hanno perso la vita diverse persone. Ed è proprio alla memoria delle vittime che è andato il pensiero di Torchio. Entro due mesi sarà portato a termine anche il sottopasso ciclo-pedonale che consentirà il collegamento Crema-Izano.

Romanengo

Il sindaco Marco Cavalli

L'inaugurazione del rondò

Diritto allo studio: più di 200mila euro Il nuovo Piano per il Diritto alla Studio 2008-2009, è stato presentato e discusso venerdì sera in consiglio comunale. «Il piano presentato e discusso dal Consiglio Comunale - puntualizza il sindaco Marco Cavalli - è un chiaro esempio del contributo finanziario del Comune a favore del buon funzionamento dell’apparato scolastico locale a completamento dell’offerta didattica. Una su tutte quella di effettuare due turni del servizio mensa per i bambini dell’elementare, che diventano tre dovendo considerare anche quello per gli studenti delle medie. Sarà come sempre garantito il servizio gratuito di trasporto e anche il nuovo e importante servizio di post orario per quanto riguarda i piccoli alunni della scuola dell’infanzia. Da non tralasciare le spese da affron-

tare per le iscrizioni a corsi di danza, di musica e di teatro». La spesa globale del Piano Diritto allo Studio è di 214.601 euro dai quali il Comune recupererà 116.680 derivanti dalle rette della mensa e dalla cifra simbolica richiesta alle famiglie dei piccoli alunni del post orario della scuola materna. La copertura dei costi si attesta al 54% della spesa complessiva. Il resto, 98mila euro, sarà sborsato dal comune. Per la mensa scolastica 121.787 euro la cui percentuale di recupero costi è del 94,91%; trasporto, con una spesa a totale carico del bilancio di 35.988,61 euro; sostegno agli alunni in difficoltà (22.070,43 a carico del Comune) e trasferimenti agli istituti per complessivi 418 studenti (19.363 euro a carico del Comune). Si tratta sicuramente di un piano ambizioso.

Dovera

Distributore automatico di latte fresco

Anche Dovera ha il suo distributore automatico di latte fresco. E, a giudicare dall’affluenza di persone che hanno deciso di fare ‘il pieno’ in questi primi giorni d’attività, si può ben dire che l’iniziativa sia partita nel modo migliore. Installato e quotidianamente ‘alimentato’ dall’azienda agricola “Zecchi Giuseppe e Mario”, il distributore è stato inaugurato nella mattinata di sabato 22 novembre, in piazza XXV Aprile, a due passi dal palazzo municipale. Per l’occasione, accanto agli imprenditori agricoli protagonisti di questa importante sfida, c’erano gli amministratori comunali (in primis il sindaco Giuseppe Rioldi e il delegato all’agricoltura Mirko Signoroni), i dirigenti di Coldiretti (il presidente provinciale Roberto De Angeli, il presidente di Zona Oreste Casorati, il delegato di Giovani Impresa Armando Tamagni) e numerosi cittadini-consumatori, residenti a Dovera ma anche giunti dai centri vicini,

entusiasti nel cogliere l’attesa opportunità di portare in tavola un latte fresco, dall’origine garantita, buono e genuino (e, nella giornata d’inaugurazione, offerto dall’azienda agricola). Da sabato il distributore sta funzionando a pieno ritmo, erogando mezzo litro (a 50 centesimi), 1 litro (con una moneta di un euro), ma anche un bicchiere (per 10 centesimi) di ottimo latte che arriva direttamente dal vicino allevamento di Postino, senza subire trattamenti e nel pieno rispetto di tutte le norme di igiene e sicurezza previste per la vendita diretta di latte crudo. «Nel nostro allevamento di Postino produciamo latte alta qualità, certificato – sottolinea Giuseppe Zecchi, giovane imprenditore agricolo che ha fortemente creduto in questa opportunità –. Sono dunque ben felice di poterlo offrire, fresco di stalla, ai cittadini che decidono di L'inaugirazione del distributore fermarsi al distributore».

Le associazioni di volontariato castelleonesi, col patrocinio del Comune di Castelleone, organizzano una serata di teatro civile nella sala del teatro Giovanni Paolo II di viale Santuario 7, a Castelleone. Si tratta di H2Oro, uno spettacolo inscenato dalla Compagnia Itineraria <http://www.itineraria.it/> alle ore 21.00 di sabato 29 novembre 2008. Lo spettacolo di teatro-documento per sostenere il diritto all' acqua per tutti, per riflettere sui paradossi e gli sprechi del Bel Paese, per passare dalla presa di coscienza a nuovi comportamenti. L'acqua non deve diventare l'oro blu del XXI secolo. Lo spettacolo di teatro-documento per sostenere il diritto all' acqua per tutti, per riflettere sui paradossi e gli sprechi del Bel Paese, per passare dalla presa di coscienza a nuovi comportamenti. L'acqua non deve diventare l'«oro blu» del XXI secolo, dopo che il petrolio è stato l'«oro nero» del secolo XX. L'acqua deve invece essere considerata come bene comune, patrimonio dell'umanità.

Rivolta d'Adda Non sono bastati i voti favorevoli degli esponenti della minoranza consiliare Fabio Calvi, Angelo Cirtoli e Angelo Pasqualini per impedire che il centrodestra bocciasse l’idea del Corcondario cremasco. Nette le posizioni contrarie sia del sindaco Lamberto Grillotti, sia del vice sindaco Ivan Losio, sostenuti da una compatta maggioranza. Durante il consiglio il sindaco ha poi ribadito che l’amministrazione sta rispettando i tempi relativi al Piano di Governo del Territorio – oggetto di un’interpellanza da parte del centrosinistra – e che i lievi ritardi sono dovuti a valutazioni più approfondite da parte dell’ufficio tecnico. C’è stato infine anche il tempo per apprendere come l’amministrazione Grillotti abbia deciso di vendere l’area di 3mila mq nella zona del Molino Seragni; resta l’amarezza da parte dell’opposizione, che si augura che il ricavato venga poi utilizzato non solo per l’amministrazione ordinaria – come finora fatto – bensì anche per migliorare il paese, le condizioni di vita dei cittadini e i servizi offerti.

Trigolo A Trigolo domenica si celebra la festa di Santa Cecilia. Si tiene domenica 30 a Trigolo la solenne celebrazione per la Patrona della Musica, occasione molto sentita in paese perché il locale Corpo Bandistico sfilò per la prima volta in pubblico proprio il giorno di S. Cecilia del 1848. Una messa sarà celebrata alle ore 10.30 dal parroco Don Giuseppe Ferri e sarà animata dalla Schola Cantorum “Monsignor Corrado Moretti”, diretta da Giovanna Stanga ed accompagnata all’organo da Marco Dossena, mentre il Corpo Bandistico “Giuseppe Anelli”, diretto da Vittorio Zanibelli, accompagnerà i momenti principali della solenne funzione. Al termine, come da tradizione, la Banda porterà il proprio saluto in musica alla cittadinanza percorrendo le vie del paese e, alle ore 12.30, i Cantori, i Suonatori, gli Allievi, gli Insegnanti, i Collaboratori ed numerosi Soci Onorari si ritroveranno presso la Mensa Scolastica Comunale per il pranzo sociale.

capergnanica Quarto appuntamento con la commedia dialettale al teatro S. Giovanni Bosco di Capergnanica. Sabato sera alle 21 si esibisce la compagnia dei Barlafuss di Agnadello che presenta Al sass del Paulù Piredda, una spiritosa commedia in due atti che non mancherà di far divertire il pubblico. La compagnia dei Barlafuss, da tempo operante nel Cremasco, esordisce a Capergnanica nella rassegna teatrale Remulas, che quest’anno, alla sua terza edizione, sta raccogliendo un lusinghiero successo di pubblico. La commedia rappresentata racconta le vicissitudini di un’impresa di traslochi, retta da una persona che con questo lavoro ha poco a che fare, tra incomprensioni, gag e colpi di scena. La rassegna Remulas, che ospita a Capergnanica compagnie dilettantistiche che presentano una commedia in dialetto, quest’anno ha in calendario cinque rappresentazioni in questa prima parte di stagione, che si concluderà a dicembre con un altro esordio, questa volta extra provinciale, con una compagnia di Treviglio.


Speciale Economia

il PICCOLO

Torchio: «Abbiamo le basi per ripartire» di Giulia Sapelli

I primi duri contraccolpi della crisi che sta colpendo l’economia mondiale si sentono purtroppo già nel nostro territorio. «E’ sotto gli occhi di tutti la difficoltà occupazionale evidenziata dalla Bosch, dalla Sister, dalla Faip e dalla Faital, solo per citare alcune aziende» spiega il presidente della Provincia Giuseppe Torchio. «Altre imprese sono in condizioni di pre-crisi». Qualche esempio? «I primi dati in nostro possesso sono eloquenti: il raffronto tra i dati al settembre 2008 con quelli al settembre 2007 dimostra come la crisi abbia già eroso - in modo anche rilevante - i risultati quantitativamente positivi realizzati nel 2007. Così, mentre al 31 ottobre 2007 erano stati comunicati 38.857 avviamenti al lavoro al 31 ottobre 2008 gli avviamenti sono scesi a 35.361 con un decremento di 3.496 unità pari al 9%. Al contrario, le comunicazioni relative alle cessazioni hanno cominciato ad aumentare - seppure in misura ancora modesta alla data del 31 ottobre - ma destinate ad ulteriori incrementi. Il quadro è più chiaramente evidenziato dal dato relativo ai saldi tra avviati e cessati nei due periodi presi in considerazione, saldi diminuiti di circa il 50%. Altri elementi da considerare sono i dati relativi alla Cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, il

Bisogna valorizzare dalle nostre eccellenze, senza retrocedere

Il presidente della Provincia Giuseppe Torchio

cui ammontare di ore richieste è aumentato del 67% circa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tale scenario mostra anche come sino ad oggi il Pil abbia rappresentato nel Cremonese una anomala e positiva evoluzione rispetto alla flessione regionale». In che modo? «In particolare, negli ultimi 5 anni, in relazione anche agli indici di produttività, l’export della provincia di Cremona è aumentato del 77% contro un +33% regionale. Certo, non

sono basi queste su cui adagiarsi, ma su cui costruire un percorso di rilancio complessivo del comparto primario e secondario. A testimoniare questa attenzione la firma di importanti e recenti atti, come l’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale siglato con il presidente Formigoni, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, che ridisegna lo sviluppo industriale, infrastrutturale, ambientale dei prossimi 15-20 anni ed il Patto per lo sviluppo».

Senza contare gli interventi fatti a sostegno del credito. «Insieme alla Camera di commercio abbiamo messo milioni di euro sull’innovazione per il credito alle imprese e ora per l’occupazione, per le famiglie e per la casa e le difficoltà del fine mese. Una rete istituzionale, sindacale, economica, sociale e associazionistica di rappresentanza che ha fatto quadrato, investendo risorse finanziarie per interventi e opere, alcune delle quali già partite, altre cantierate a breve, come il terminal ferroviario intermodale o lo sviluppo di poli produttivi, credendo fortemente nelle potenzialità del territorio». Dunque è possibile risollevarsi dalla crisi? «Dalla nostra tradizione, dal nostro sistema imprese e dalla food-valley di cui andiamo orgogliosi, bisogna partire per un percorso in salita, ma sul quale non retrocederemo, come alcune cassandre vorrebbero, perché il sud Lombardia non deve essere la discarica della Regione nè il capo linea sud lombardo. Lo abbiamo dimostrato e lo dimostreremo contro scelte verticistiche e governative che mantengono alticosti Paese in controtendenza con quanto avviene in tutt’Europa o continuano a calare dall’alto iniziative, salvo poi parlare di federalismo e sussidiarietà, che rimangono così solo sulla carta».

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Ancorotti: «Velocizzare le pratiche di chi investe» programmati nei Lavori pubblici per creare lavoro. In pratica, è urgnere sostenere lo start-up di chi, anche in questo momento di crisi, vuole investire e crescere. Anzi, lo sostengo pure io, è proprio nei tempi di difficoltà ecoRenato Ancorotti, assessore nomiche che si alle Attività produttive del comune di Crema possono creare delle opportunità diverse Renato Ancorotti, assesda sfruttare sui mercati». sore alle Attività produttive Quindi, burorazia più del comune di Crema, è stato snella, ma che si impegni a impegnato, anche ultimadare una mano a chi non simente, a un tavolo di lavoro rassegna nei vari comparti con le associazioni di categoproduttivi. Ma c'è anche il ria per capire come un'ammiproblema del credito. nistrazione pubblica può aiu«Certo. Gli imprenditori, nel tare le aziende, di qualsiasi tavolo tecnico appena termitipo, a reggere la crisi che sta nato, ci hanno chiesto di cascuotendo anche il territorio pire se e come le banche Cremasco. stanno supportando le azienAssessore, che cosa de. Le incontreremo anche chiedono gli imprenditori, per chiarire la situazione. Poi, piccoli e medio-piccoli, che, l'università di Crema che, a poi, sono quelli che formanostro parere, potrebbe dare no la spina dorsale della di più, in competente, al terrinostra economia locale? torio. Un tema, questo, che va «Chiedono, soprattutto, analizzato e approfondito una burocrazia più snella e perché le imprese del Cremache velocizzi le pratiche. Sia sco hanno bisogno del "sapenel campo dell'edilizia che in re" che c'è nell'ateneo dell'ex quello dell'artigianato e del Olivetti. Ci possono essere commercio. Uno sportello dei progetti per i quali gli imche supporti gli imprenditori prenditori pagano l'università che vogliono investire nel loro perché vengano realizzati». settore. E il comune di Crema Avete parlato anche degli deve rispondere a queste riStati generali? chieste con una task-force «Sì. E, insieme al vice sinche sappia velocizzare le pradaci, ci siamo accordati di ritiche presentate. Sarà necesunirli a gennaio. Per ascoltare sario, dove è possibile, anticile imprese». pare anche alcuni interventi


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Speciale Economia

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La crisi economica si abbatte come una scure anche sulla provincia di Cremona, la quale però, rispetto al resto della Lombardia, ha ancora una marcia in più. Lo evidenzia anche il presidente della Camera di Commercio, Giandomenico Auricchio, commentando i dati relativi al terzo trimestre del 2008. «Pur con tutte le cautele del

L'economia cremonese stenta, ma è meglio di quella regionale

Bene il settore industriale, cala ma tiene il manifatturiero, arretramenti per l'artigianato

La Camera di Commercio di Cremona

caso, dovute alla consueta difficoltà di interpretazione dei dati relativi ai mesi estivi e alla concomitanza della rilevazione trimestrale con l’esplosione della crisi finanziaria sui mercati internazionali, l’andamento del settore manifatturiero cremonese nel terzo trimestre 2008 è meno negativo di quanto registrato in ambito regionale confer-

mando i dati della produzione del secondo trimestre 2008. L’indagine congiunturale di Unioncamere Lombardia, condotta per quanto riguarda il settore industria in collaborazione con l’Associazione industriali, e, per quanto riguarda il settore dell’artigianato, con Confartigianato e Cna, si svolge ogni trimestre su due campioni distinti di

aziende del comparto manifatturiero e ha registrato peggioramenti, a livello regionale, nei principali aggregati - produzione, fatturato e ordinativi - rispetto ai dati, già negativi, del trimestre precedente. L’andamento regionale costituisce un benchmark (parametro di riferimento) che rende più soddisfacente la situazione cremonese che di per sé non presenta invece dati particolarmente positivi». Qual è la situazione nel Cremonese? «A livello congiunturale, la produzione destagionalizzata del settore manifatturiero cremonese resta praticamente sugli stessi livelli del trimestre precedente e segna solo un leggerissimo segno positivo (+0,1%) che consente comunque di proseguire il risultato dei 21 trimestri positivi consecutivi. Gli ordini sono in calo (-0,8%), trascinati negativamente dalla crisi della domanda interna, mentre il fatturato in termini reali resta leggermente positivo, anche grazie al sensibile raffreddamento dell’inflazione registrato nel trimestre. Nei confronti del corrispondente trimestre del 2007, il livello produttivo delle imprese industriali cremonesi valutato a parità di giorni lavorativi, è ancora positivo (+0,7%), ma in consistente calo rispetto al +2% del secondo trimestre e molto

al di sotto del tasso medio degli ultimi anni». Parliamo della produzione industriale. «Negli ultimi anni, la produzione industriale in provincia di Cremona ha registrato ottime performance, e presenta valori congiunturali ben al di sopra non solo del dato nazionale, ma anche della media regionale e della zona Euro. Inoltre si può apprezzare il fatto appena citato che il dato cremonese è l’unico a tenere, almeno per il momento, al contrario delle altre economie di riferimento. L’attuale indice

fra tutte le province lombarde. Qual è invece l’andamento dell’artigianato? «Per il settore artigiano si registrano importanti arretramenti produttivi - peraltro condivisi a livello regionale, sia del dato congiunturale (-0,8%) che tendenziale (-3,8%) - i quali confermano la tendenza al progressivo calo già evidenziata negli ultimi trimestri. Pur mostrando andamenti congiunturali peggiori rispetto ai tre mesi precedenti praticamente per tutte le principali variabili in esame, i

Giandomenico Auricchio, presidente della Camera di Commercio

destagionalizzato della produzione industriale si colloca a quota 117,6 contro il 104,7 medio lombardo e si conferma il dato nettamente più alto

valori assoluti si mantengono compresi tra 0 e 1, attestando la resistenza del manifatturiero cremonese nei confronti del generale pesante arretra-

mento. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, i dati cremonesi confermano i risultati congiunturali. La produzione, pur rallentando bruscamente rispetto al dato della rilevazione precedente, rimane positiva (+0,7%) e costituisce ancora una volta il miglior risultato tra le province lombarde.La domanda invece ha un’inversione di tendenza che ribalta il +2% del secondo trimestre nell’attuale -0,4%, con un ripiegamento sia nel mercato interno che in quello estero, mentre il fatturato reale conferma la diminuzione già registrata nella precedente rilevazione». Se l'economia nazionale ristagna, un ruolo lo hanno anche le transazioni estere del cremonese? «Tale settore è molto importante, soprattutto in presenza dell’attuale debole dinamica interna dei consumi. I dati del secondo trimestre 2008 sul commercio estero segnano una buona ripresa delle esportazioni cremonesi che ritornano sui livelli record registrati nel periodo a cavallo tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007. Il valore complessivo dei beni indirizzati oltre confine dal settore manifatturiero sfiora infatti gli 800 milioni di euro, riportando nella zona positiva la variazione tendenziale che segnava valori negativi già da tre trimestri».


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Cremasco

Industriali: «Per la ripresa, interventi a livello europeo»

Il mondo industriale risente, come del resto tutto il comparto economico nazionale e locale, della pesante crisi. «Il contagio della finanza all’economia reale è avvenuto» dichiara il presidente dell’Associazione Industriali di Cremona, Mario Buzzella. «Il crollo della fiducia, i timori diffusi hanno causato un vuoto nella domanda: nell’incertezza della situazione generale, imprese e famiglie rinviano le decisioni di spesa. La crisi in cui si trova l’economia globale è sicuramente frutto del crollo delle Borse e del fallimento di importanti istituti di credito, ma le cause della crisi sono più profonde e si devono ricondurre a una serie di dinamiche in atto da tempo sui mercati internazionali. La crisi è frutto di quattro elementi concomitanti: aumento del prezzo delle materie prime, perdita del potere d’acquisto da parte dei consumatori, scoppio della bolla immobiliare, euro troppo forte. L’aumento dell’inflazione ha portato negli anni alla diminuzione delle vendite al dettaglio, mentre la contrazione dei volumi di vendita dal 2005 in poi ha portato al crollo del mercato immobiliare in Europa e negli Usa. A questo si deve aggiungere la dinamica sfavorevole del tasso di cambio dell’euro, il forte arretramento dell’attivi-

tà industriale (già in corso dal 2007) e la flessione dei consumi. Anche la nostra provincia accusa la frenata. Le aziende lamentano una riduzione degli ordini e delle attività. Crediamo che il vero periodo di difficoltà inizierà e continuerà nel prossimo anno per vedere probabilmente una inversione solo dopo la pausa estiva. Dal punto di vista del credito, in seguito ad una indagine fatta sulle nostre aziende associate, il

rialzo dei tassi ed un aumento delle commissioni. Non abbiamo al momento notato particolari riduzioni delle linee di credito o richieste di garanzie». Quali misure ha avviato in proposito l’Associazione Industriali di Cremona? «Al momento la nostra associazione ha avviato le seguenti iniziative: indagine sulle modifiche intervenute negli ultimi tempi nel rapporto imprese/banche, riunione

Mario Buzzella, presidente dell'Associazione Industriali di Cremona

dato principale che emerge e che le banche hanno avviato un cambiamento nelle proprie strategie. Verso le imprese le prime reazioni riguardano, in alcuni casi, un

giornale del

con gli imprenditori per suggerire il comportamento da tenere nei rapporti con le banche in questo periodo di crisi creditizia, verifica della possibilità di concordare con

gli istituti di credito plafond a tassi agevolati, tavolo con gli enti locali e le altre associazioni per concordare come utilizzare gli stanziamenti resi disponibili dai medesimi enti, rafforzamento del già consolidato rapporto con il Confidi Lombardia (nato dalla fusione dei Confidi confindustriali di 7 province lombarde - Bg, Bs, Cr, Co, Lc, Pv, So - a cui si aggiungerà quello di Varese dal prossimo primo gennaio)». Su quali peculiarità si può ancora puntare per restare sul mercato? Quali sono le prospettive per il futuro? «Nonostante la situazione sia preoccupante, si possono intravedere alcuni elementi positivi che, se sfruttati in maniera tempestiva, potrebbero rappresentare le premesse per la ripresa dell’economia: i prezzi delle materie prime cominciano a scendere, l’inflazione è in calo, il cambio euro/dollaro diventa più vantaggioso, i tassi di interesse iniziano a scendere. Ci sono dunque dei timidi spiragli di ripresa che devono essere sfruttati adeguatamente, attraverso una reazione coordinata dei governi europei e un’azione rapida della Bce». Quali misure devono essere adottate per arginare la crisi? «In Italia bisogna fare at-

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Emma Marcegaglia, presidente nazionale di Confindustria

tenzione ai conti pubblici, ma allo stesso tempo per uscire dalla crisi bisogna anche agire reperendo risorse dal taglio della spesa improduttiva che è ancora troppa alta. Le risorse recuperate dai tagli dovrebbero secondo Confindustria essere stanziati su alcune misure essenziali: il potenziamento degli ammortizzatori sociali, il taglio ulteriore dell'Irap. Nel dettaglio,

detassazione degli utili reinvestiti e nuovi apporti di capitale, rivalutazione degli immobili strumentali, abolizione del tetto di compensazione tributi, Confidi e Fondo garanzia Pmi 650 milioni». Presidente un suo commento alla posizione della Cgil? «Come ha detto il nostro presidente Marcegaglia , siamo davanti a un momento

Buzzella: «Bisogna sfruttare il calo dei prezzi delle materie prime» Confindustria ha indicato una serie di misure puntuali che potrebbero aiutare il nostro Paese ad uscire dalla crisi il più rapidamente possibile: innalzamento dal 30 al 40% del tetto di indeducibilità, immediato sblocco dei 16 miliardi destinati ad investimenti pubblici, patrimonializzazione imprese attraverso un fondo di garanzia,

difficile - e per questo è importante che le varie voci del Paese, maggioranza e opposizione, banche, imprese e sindacati, cerchino di avere la capacità di unirsi per fare le cose che aiutano le imprese e le famiglie a uscire dalla crisi. Atteggiamenti di opposizione, polemiche e proteste non servono in un momento come questo».



Speciale Economia Ad intervenire sul tema della crisi sono anche direttore e presidente della Cna, Bruno Cavagnoli e Giuseppe Ghisani, che fanno il punto sulla situazione, e soprattutto spiegano come far fronte alle conseguenze, tra cui la minore disponibilità delle banche a concedere il credito. «In passato molti pensavano che i Confidi fossero uno strumento di serie B, oggi sono portati in palmo di mano» spiegano. «Essi possono prestare all'impresa garanzie idonee e io ritengo siano il vero strumento utile per difendersi dalle rigidità delle banche. Per favorire l'operatività dei Confidi sarebbe inoltre augurabile, un'attenuazione degli eccessi di automatismo imposti da Basilea 2: finanziare oggi i Confidi non è demagogico, ma è un modo efficace di fare politica economica».

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Cna: «Servono misure incisive da parte di chi ci governa»

smettere di produrre, a licenziare i dipendenti e quindi a un ulteriore calo dei consumi».
 La situazione è cosi drammatica?
 «Le nostre imprese, che sono piccolissime, piccole e medie, stanno soffrendo per questa traslazione della crisi dalla finanza all'economia. La possibilità di ottenere dei prestiti è diminuita, gli incentivi all'investimento sono ormai scarsi e

Giuseppe Ghisani, presidente della CNA di Cremona

Qual è la situazione attuale? «La crisi finanziaria, hanno sostenuto in queste settimane tutti gli analisti, lascerà presto le Borse mondiali per trasferirsi sull'economia reale. Quella fatta di gente che lavora consuma e che produce. Il rischio che si corre è che, se la crisi dovesse passare senza ostacoli dalla finanza all'economia reale, si assista a una catena che potrebbe portare le imprese a

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alcune banche stanno chiedendo indietro i prestiti concessi». 
 Qual è quindi la vostra proposta per superare questa fase?
Quali i fatti concreti da mettere in campo? «Chiediamo due cose innanzitutto: alle banche di avere fiducia nella tenuta del sistema economico delle piccole imprese che sono un tessuto importante della nostra economia, e al Governo di creare un

fondo nazionale di garanzia rivolto a Confidi (un consorzio nazionale che garantisce per i prestiti chiesti dalle aziende, ndr). D'altronde, non ci sono altre soluzioni disponibili: la crisi di liquidità che sta colpendo le banche è sempre più acuta e anzi in questo momento ha toccato il suo massimo; di conseguenza è sempre più difficile per le aziende italiane l'accesso al credito. Gli istituti bancari dovrebbero comunque mettere a disposizione delle piccole e medie imprese un plafond di risorse, come ha recentemente concretizzato Unicredit attraverso il lancio del progetto «Impresa Italia», per evitare la tempesta economica che ci si profila davanti. Intendiamoci, le banche devono fare ciò non in solitudine, ma con noi e soprattutto con il Governo.
Che però ora è stato più impegnato a salvare le banche che non le imprese o aiutare le famiglie...
 Lo Stato deve intervenire al più presto con segnali forti e misure incisive: penso in particolare a misure che incentivino la domanda, oltre alle garanzie per l'accesso al credito.
 Serve una revisione delle modalità di pagamento dell'Iva, che deve essere versata a pagamento ottenuto e non a fattura emessa; la riforma degli studi di settore e soprattutto interventi sui termini di pagamento: oggi in Italia ci sono clienti che pagano anche a 360 giorni. Questo significa la morte certa per tutti».

Autonoma: «Se aiutati, ce la faremo ancora»

Pier Paolo Soffiantini, Presidente dell'associazione Autonoma Artigiani Cremaschi Confartigianato Imprese

«La crisi economica c’è. Ed è grave. Non bisogna utopisticamente pensare che finisca sotto l’albero di Natale. Ma seguiranno momenti migliori. E’ in periodi come questi che si trovano le forze per rilanciare l’economia. Riprenderemo a produrre e a consumare». A parlare è Pier Paolo Soffientini, presidente dell’ Associazione Autonoma Artigiani Cremaschi-Confartigianato Imprese. Com’è la situazione economica nel nostro territorio? «Stiamo accusando il colpo. Il Cremasco risente della crisi nazionale, globale direi. La nostra zona affonda la propria economia in settori legati prevalentemente alla grande industria (tessile, cosmetico, me-

tallurgico, ecc). Agricoltura a parte, è inevitabilmente che il destino locale sia legato a quello nazionale». Cosa fare allora? «E’ difficile stabilire un piano d’azione. Piuttosto è necessario continuare a tener duro e pazientare affinchè si chiarisca in modo definitivo una manovra di governo efficace. Certo non è semplice. Una crisi economica del genere nemmeno la ricordo. La situazione appare drammatica proprio perché la crisi è verticale e orizzontale. Le imprese hanno subito enormi danni economici, le banche faticano a dare liquidità e di conseguenza le aziende sono sempre meno sostenute. Il mercato è triste: la crisi parte dal mondo produttivo e si riversa sulla società civile. Diventa poi un circolo vizioso. Anche chi non ha mai avuto difficoltà comincia ad averne. Insomma: se la crisi investe sia il settore finanziario che il settore produttivo, allora non è più così semplice trovare gli strumenti che siano in grado di proporre una via d’uscita». Quindi le prospettive per il futuro non sono buone? «Io sono ottimista, ma allo stesso tempo realista. E’ impensabile credere che la situazione possa trovare una risoluzione in qualche mese. Ma di certo con il tempo si potrà fare meglio. Mi aspetto che vengano restituiti i mezzi alle piccole imprese per riprendersi. Sono il perno dell’economia, e possono davvero, se messe nella condizione di farlo, alleggerire le problematiche. Per quanto riguarda il Cremasco, ritengo che sia sopravvissuto già in passato alle grandi crisi. Ha le potenzialità per poterlo fare ancora, con i mezzi adeguati».


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Cremasco Venerdì 28 Novembre 2008

«Stabilità sui mercati e filiere più razionali e finalmente trasparenti: questo serve oggi all’agricoltura e all’economia, non solo nazionale. Queste sono le condizioni necessarie per chiudere le porte alla speculazione, per consentire un’adeguata programmazione della produzione, per garantire una più equa distribuzione del valore nella filiera». Roberto De Angeli, Presidente di Coldiretti Cremona, indica questa strada, di fronte alla difficile stagione che si è aperta per l’agricoltura e per l’economia. Da un’attenta indagine condotta dalla Swg per Coldiretti in merito alle principali preoccupazione degli italiani, emerge che la crisi economica e finanziaria spaventa quattro italiani su dieci (39%), facendo più paura della guerra (25%), della contaminazione dei cibi (16%), dei cambiamenti climatici (12%). «Capiamo e condividiamo la preoccupazione di tante famiglie italiane, alle prese con un costo della vita divenuto insostenibile. D’altra parte, le responsabilità non vanno cercate nell’agricoltura» evidenzia De Angeli. «Si consideri che, mentre i prezzi dei prodotti al dettaglio aumentano, l’agricoltura italiana sta affrontando prezzi all’origine sempre più al ribasso, e questo vale per gran parte dei comparti. Questo mette a rischio tante imprese agricole, che faticano a coprire costi di produzione sempre più ingenti, e non porta alcun giovamento ai cittadini, dacché il forte calo dei prezzi all’origine non sembra avere alcun effetto sui listini al consumo. Il caso del grano è emblematico: il prezzo del nostro prodotto è in picchiata eppure i costi di pane e pasta aumentano, a danno delle famiglie italiane. E il latte? Per il latte il prezzo, passando dalla stalla

Coldiretti: «Troppo grande la forbice tra produttore e consumatore»

al banco del negozio, si moltiplica di ben quattro volte». «Vale per tutti gli altri prodotti dell’agricoltura per i quali, ad ogni campagna, ci troviamo ad affrontare contrattazioni e battaglie, con l’intento di ottenere una remunerazione che sia equa, cioè che consenta alle imprese agricole di proseguire nel loro lavoro» argomenta il Presidente di Coldiretti Cremona. «Eppure nella forbice dei prezzi ci sono i margini sufficienti per garantire un giusto compenso al produttore agricolo senza pesare sulle tasche dei consumatori. Basti questo dato, ormai accertato: per ogni euro versato dal cittadino-consumatore per un prodotto, all’imprenditore agricolo vanno in media solo 17 centesimi. Il resto del valore si perde negli altri passaggi. Assistiamo così ad una situazione» inaccettabile «in cui, lungo il percorso dal campo alla tavola, ci sono attori che, pur detenendo il prodotto per una manciata di giorni, guadagnano quanto o più dell’imprenditore agricolo, che ha dedicato a tale prodotto magari un anno del suo lavoro. Vale per l’ortofrutta, il latte, la carne. Per questo è un grave strabismo pretendere di mettere in stretta relazione l’aumento dei prezzi agricoli con l’aumento dei prezzi al consumo». Rispetto all’inizio dell’anno il prezzo del grano duro per la pasta è più che dimezzato, arrivando al di sotto dei valori di venti anni fa: valori che metto-

Roberto De Angeli, presidente di Coldiretti Cremona

no a rischio le prossime semine e con esse le forniture per la pasta Made in Italy. «La pasta rappresenta la punta di un iceberg delle distorsioni presenti sul mercati dei prodotti alimentari dove i continui aumenti al consumo (+ 5,2%) sono in netta controtendenza con il calo del 7% dei prezzi agricoli alla produzione registrati nello stesso mese» spiega De Angeli. «E' scandaloso che il crollo del prezzo del grano duro, oltre ad aver provocato una situazione drammatica nelle campagne dove non si riescono più a coprire i costi della coltivazione, con aumenti per i concimi del 63%, non abbia portato alcun beneficio ai consumatori.

Si è spaventosamente allargata la forbice dei prezzi dal campo alla tavola». Dunque che fare? «Con grande energia e serietà» riprende De Angeli «Coldiretti sta lavorando perché si mettano in trasparenza i vari settori, riformando e riorganizzando in modo più razionale le filiere, riportando equilibrio nei vari passaggi. Coldiretti non si limita all’analisi della situazione, ma è passata all’azione: la nostra organizzazione ha elaborato un progetto per semplificare e razionalizzare la filiera, dando vita, e forza, a vere filiere Made in Italy, così da recuperare valore aggiunto alle imprese agricole. Un obiettivo che passa

anche attraverso un contenimento dei costi di produzione, che hanno ormai raggiunto livelli record. Un progetto che consentirà anche di contrastare le speculazioni, cui vanno attribuite le oscillazioni dei prezzi dei prodotti agricoli a livello internazionale». «I passi da compiere» prosegue il Presidente di Coldiretti Cremona «sono per noi ben tracciati, a partire dall’impegno di rilanciare il ruolo delle cooperative, quelle che pongono il socio produttore al centro del proprio agire. Stiamo chiedendo alle istituzioni comunitarie, nazionali, locali di fare la loro parte, nel rispetto dei diversi ruoli, delle diverse competenze. Il tempo è maturo per iniziare a costruire la filiera agroalimentare dei produttori italiani e la politica deve saper accompagnare questo percorso, promuovendo regole di trasparenza sul mercato». Per combattere la recessione e rilanciare i consumi al giusto prezzo (ma anche per mostrare con chiarezza ai cittadini quale sia la distanza fra il prezzo pagato all’agricolture e quello poi imposto al consumatore), Coldiretti ha inoltre avviato la prima rete italiana per l’acquisto diretto dagli agricoltori, con l’apertura dei mercati di campagna, dove è possibile acquistare a prezzi calmierati, grazie all’accordo tra la Coldiretti e le Associazioni di consumatori. «Il successo che queste forme innovative di vendita stanno incontrando,

nel nostro territorio come in tutto il Paese, è un incoraggiamento a proseguire con decisione» dice De Angeli. «L’accordo prevede che in tutti i mercati di Campagna Amica promossi da Coldiretti si effettui uno sconto di almeno il 30% sul prezzo medio di vendita indicato quotidianamente per la stessa tipologia di prodotto dal servizio “sms consumatori”, attivato dal ministero delle politiche agricole e forestali. In questo modo gli imprenditori agricoli garantiranno ai consumatori non solo l’offerta di prodotti stagionali, locali, sicuri e di qualità, ma anche un vantaggio economico rilevante, riducendo i propri prezzi rispetto a quelli praticati dalla distribuzione convenzionale». «Si tratta di una risposta alle attese dei cittadini» conclude De Angeli «ed è la dimostrazione di come nella forbice dei prezzi tra produzione e consumo vi siano ampi margini da recuperare per garantire acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica. Siamo consapevoli che si tratta di una forma di vendita che potrà riguardare solo una fetta limitata del mercato; al tempo stesso evidenziamo il fatto che tale iniziativa, dando vita ad una maggiore concorrenza, è in grado di svolgere una importante funzione calmieratrice e per questo va diffusa e sostenuta».


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Ascom: «Sarà premiato chi ha saputo innovarsi»

«La crisi economica è una realtà con la quale ci stiamo confrontando ogni giorno. Anche la nostra realtà territoriale ne risente. A confermarlo il boom della cassa integrazione cui sono stati costretti diversi cittadini. Ma non bisogna abbattersi. Tenere duro resta la parola d’ordine, anche per il nuovo anno». A dirlo è Antonio Zaninelli, presidente di Ascom, l’associazione commercianti di via De Gasperi a Crema. Come stanno andando le cose nel nostro territorio? E qual è la situazione per i commercianti della città? «Certamente la situazione è difficile e complicata. C’è una notevole crisi, manca liquidità e di conseguenza calano gli acquisti. Di certo non è un buon periodo per i commercianti. Ma di sicuro, ed ho potuto constatarlo di persona, molti, seppur a fatica, fanno ogni sforzo per continuare a dare il meglio e cercare di incrementare il commercio. Oggi più che mai c’è bisogno di gente seria, che ci metta entusiasmo e professionalità. E che magari cerchi anche di rinnovarsi. L’innovazione è la base per il futuro». Crede che la situazio-

Antonio Zaninelli, Presidente dell'Ascom di Crema

«Sono ottimista. Anche nelle dificoltà, il nostro commercio sa resistere» ne possa migliorare a breve? «Purtroppo, credo che per il primo e il secondo trimeste del 2009 ci sia ancora da stringere i den-

ti. Ma sono ottimista e il futuro saprà premiare chi ha tenuto duro in questo periodo». L’Ascom come intende muoversi? Quali sono

i progetti per cercare di uscire da questo periodo difficile? «Non è così semplice fare progetti a lungo termine. Procediamo a piccoli passi. Ogni azione è volta a tentare di rendere meno drammatico un periodo che di per sé è già complicato. Ad esempio: quest’anno le luminarie mi sono sembrate una buona cosa. I globi luminosi attirano turisti. Bastava fare un giro in centro lo scorso weekend, il primo fine settimana in cui sono state accese le luci natalizie, per rendersi conto di quanta gente, anche dalle vicine realtà cittadine, sia venuta in visita a Crema. I negozi aperti, l’avvicinarsi delle feste farà in modo che anche i commercianti possano cominciare a godersi i frutti del loro lavoro. Proprio i commercianti mi sono sembrati molto soddisfatti» Quindi è fiducioso? «Il Cremasco, e Crema in particolare, sono sempre state realtà forti e attive. La zona ha tutta la potenzialità per uscire dalle difficoltà. Ma non solo, anche per emergere e per distinguersi. Certo non è facile, ma dopo una salita esiste una discesa».

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A.Svi.Com: «Siglati patti con enti locali»

Berlino Tazza, presidente di A.Svi.Com di Crema

«La recessione ha carattere globale e colpisce anche il Cremasco che da sempre si è caratterizzato come “territorio felice”. Nel comparto del commercio e dei pubblici esercizi si rilevano contrazioni del fatturato molto significative che in alcuni settori arrivano a toccare il 30% in meno rispetto all’anno scorso». A fare il punto della situazione è Berlino Tazza, presidente dell’A.Svi.Com di Crema. Come ci si trova in questa situazione? E come si pensa di uscire? «I fattori che hanno causato la recessione sono molteplici e quindi è molto difficile trovare soluzioni a una crisi che sembrerebbe sia il preludio di un periodo “nero” come dovrebbe essere il 2009». Che fare in concreto? «Per far fronte alla crisi che mette a repentaglio aziende, posti di lavoro e famiglie, ciò che la nostra associazione si sta prodigando ad attuare si traduce in azioni di supporto alle

aziende e ai loro addetti. Abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di promuovere investimenti pubblici che abbiano ricadute anche sui privati. La risposta è stata molto positiva e l’amministrazione comunale si è fatta promotrice di un “Distretto diffuso del commercio” che vedrà la riqualificazione del centro storico con addirittura la possibilità per i commercianti più operosi di percepire un contributo dallo steso comune fino al 50% di spese per investimenti infrastrutturali. Abbiamo siglato con l’amministrazione provinciale e le altre parti sociali l’accordo per la concessione della cassa integrazione in deroga anche per il settore del commercio e dei pubblici esercizi; tale ammortizzatore sociale oggi ha un significato pregnante per le famiglie degli addetti dei commercianti. Abbiamo promosso corsi di formazione che consentono di riqualificare imprenditori e i loro addetti in ambiti del mercato che risentono meno della crisi; con l’aiuto di Formazienda, Fondo interprofessionale per la formazione continua, espressione della Confederazione Sistema commercio e impresa, alla quale aderiamo, crediamo di poter rafforzare tali azioni nel corso del 2009. Abbiamo integrato il Fondo consortile del Confidi A. svifidi che ha il compito di sostenere e agevolare l’accesso al credito delle imprese concedendo garanzie alle banche. Con tale integrazione possiamo garantire alle banche fino al 70% del finanziato».


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Api: «Serve rafforzare lo strumento di credito» Venerdì 28 Novembre 2008

La crisi incalza di settimana in settimana. E a risentirne sono anche le piccole e medie imprese. «Negli ultimi mesi la situazione si è stravolta» spiega Sante Maria Baldrighi, presidente dell’Api di Cremona. «La nostra percezione, ora, è che vi sia stato, a partire da settembre, un peggioramento notevole della situazione produttiva, e quindi dell’economia reale, con incremento dei ricorsi a misure come la cassa integrazione e le procedure di mobilità. Inoltre sono lievitate le richieste di informazioni che ci pervengono da aziende associate relativamente ai provvedimenti da prendere per affrontare determinate emergenze». Le cose sembrano essere precipitate, quindi, nel giro di pochi mesi. «In effetti sei mesi fa la situazione, pur non essendo rosea, vedeva imprese ancora in grado di tenere. Ora, invece, si avvertono segnali di cedimento. A peggiorare ulteriormente le cose è il precipitare della situazione finanziaria. A questo proposito abbiamo dato il via a un Osservatorio del credito alle Pmi, che è partito quando si è manifestata la grande crisi finanziaria. Emerge che oltre il 30% delle aziende ha riscontrato un peggioramento dei propri rapporti con le ban-

Sante Maria Baldrighi: «La situazione è precipitata nel giro di pochi mesi»

Sante Maria Baldrighi, Presidente di Api Cremona

che. Ora elaboreremo i dati e continueremo a monitorare la situazione. Purtroppo, nel momento in cui crisi produttiva e crisi finanziaria si intrecciano, i problemi diventano pesanti». In tutto questo che ruolo ha l’Api? «Cerchiamo i rafforzare gli strumenti di credito, attraverso il consorzio fidi regionale. A questo proposito la Regione ha messo a disposizione

un fondo che va ad integrare la garanzia di Federfidi. Molto viene fatto dalle istituzioni anche a livello locale: il presidente della provincia, Giuseppe Torchio ha infatti quadruplicato i fondi destinati ai consorzi fidi, per sostenere le aziende in questo momento di difficoltà. La Camera di commercio, dal canto suo, ha confermato gli impegni degli anni scorsi per incrementare i fondi a garanzia del consor-

zio fidi, e sostenere la patrimonializzazione delle aziende. L’importante oggi è non far mancare l’ossigeno alle Pmi». Qualche previsione per il futuro? «In quanto imprenditori dobbiamo essere ottimisti, ma non possiamo non vedere che la situazione è difficile, e la soluzione sarà tutt’altro che rapida e semplice. Dal canto nostro, tutto quel che poteva essere fatto lo stiamo facendo, ma ora ci vogliono interventi più strutturali a livello nazionale ed europeo. Il Governo ha promesso il proprio sostegno agli istituti di credito, e quello era dovuto, ma ora ci vogliono degli interventi a favore dell’economia reale e ai consorzi fidi». L’Expo 2015 potrà dare un po’ di respiro in più alle nostre aziende? «Questo è però un discorso a medio termine, che sicuramente avrà riverbero a livello locale. Purtroppo sotto questo aspetto Cremona va a corrente alternata. Le avvisaglie che ci fossero cose strane c’erano già state all’inizio, e ora il problema si è ripresentato. A questo proposito mi è piaciuta molto la risposta corale che si è levata dal mondo istituzionale, per far valere la nostra posizione». Quel che conta, adesso, è intervenire sul breve.

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Libera artigiani: «Gli studi di settore rivisti» «La crisi economica e finanziaria non è più una questione dei singoli Stati. Bisogna aprire un tavolo a livello internazionale». Il motivo? «La finanza, ormai, è globale. E per dare fiducia alle banche e alle merchant bank, che sono poi il polmone dell'economia reale, servono provvedimenti a livello planetario». Ne è convinto Giuseppe Zucchetti, direttore della Associazione Libera artigiani di Crema. «Altrimenti, aggiunge, non si riesce proprio a capire quanto pesi oggi la finanza sull'economia reale». Un invito condivisibile. «Ho sentito dire che questa riunione potrebbe essere tenuta a marzo 2009. Ma fra quattro mesi, quante aziende saranno costrette a chiudere i battenti?». A livello nazionale, invece, quali pensa che siano le azioni da adottare da subito? «Vorrei chiarire, innanzitutto, un fatto importante: servono gli aiuti alle famiglie, ci mancherebbe altro, perché sono, poi, queste che spendono i soldi in consumi e, quindi, permettono alle aziende di produrre. Il problema vero, infatti, non è quello di produrre, ma vendere». Ma? «Ma sono le aziende che distribuiscono la ricchezza. Non parlo delle industrie, che sono coperte

Giuseppe Zucchetti, direttore della Libera artigiani di Crema

dalla cassa integrazione quando le cose vanno male, ma parlo delle piccole e medie imprese. Se non aiutiamo queste aziende, come fanno le famiglie a ricevere l'assegno o il bonifico a fine mese? In sostanza, sono gli imprenditori i primi che devono essere supportati con azioni coraggiose. Lo dico al governo: serve più coraggio». Per mettere in campo quali azioni? «Bisogna rivedere gli studi di settori. Con la crisi che c'è, molte imprese non riescono più ad adeguarsi ai vecchi parametri, fissati quando la situazione era migliore di quella attuale. E ancora: bisogna accelerare sugli sgravi fiscali. Il momento attuale è davvero drammatico. Non posiamo più aspettare». E ancora? «Ci vorrebbe una Tremonti ter. Incentivare le imprese a investire ancora. Perché, al di là di tutto, quello che manca è la fiducia delle imprese».


Speciale Economia Ad essere interessate alla crisi, sono prima di tutto le banche. Il mondo del credito sembra aver incassato per primo gli scossoni causati dalla crisi di mercato. Anche se, a quanto pare, in Italia la situazione sembra meno difficile che altrove. Abbiamo chiesto di spiegarla al direttore di Cassa Padana

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Cremasco Venerdì 28 Novembre 2008

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Le banche italiane reggono meglio la crisi finanziaria

Pettinati (Cassa Padana): «Il credito deve tornare al servizio dell'economia reale»

Luigi Pettinati, direttore di Cassa Padana

Banca di Credito Cooperativo, Luigi Pettinati. Potrebbe farmi una panoramica della situazione bancaria attuale? «Le banche italiane sembrano sopportare meglio la crisi finanziaria in quanto più

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solide e con una minore esposizione complessiva rispetto ai rischi derivanti dalla crisi finanziaria. In particolare le banche di credito cooperativo hanno una grande solidità patrimoniale e, per il fatto che raccol-

gono ricchezza nelle comunità locali dove viene completamente reinvestita per sostenere il settore produttivo, l’economia reale, non hanno avuto riflessi negativi dalla crisi finanziaria e appaiono bene attrezzate a svolgere a pieno il loro ruolo di sostegno all’economia reale, alla piccola media impresa». In che modo le banche reagiscono alla crisi? «Cercando di migliorare i propri ratios patrimoniali e di non restringere il credito, cosa che amplificherebbe gli effetti della crisi». In molti accusano il mondo bancario di aver ristretto il credito alle imprese, creando non pochi problemi: è una contestazione reale? Oppure la banca cerca di aiutare i clienti e le aziende? «In generale per il momento no. Un luogo comune delle banche è che ti danno l’ombrello quando c’è il sole e te lo richiedono quando piove! Cassa Padana si sta dedicando a seguire maggiormente i clienti che già ha, nelle esigenze che manifestano in questo periodo delicato». In che modo si potrà uscire dall’empasse della crisi? «Ormai è un coro che da più parti si sente, più etica in

economia. Se il credito, la finanza torneranno ad essere strumenti al servizio dell’economia reale, dei bisogni effettivi delle persone, non indotti o forzati al di sopra delle effettive necessità o possibilità, se si considererà sempre di più che la ricchezza si produce con il lavoro e la fa-

perazione. Le persone, le istituzioni stesse, sono portate a collaborare maggiormente fra di loro, soprattutto se in gioco ci sono bisogni primari come la vita, la salute, il futuro dei figli. La capacità di inventare soluzioni nuove, di costruire risposte valide viene forte-

se rurali, di cui noi siamo eredi, nate in periodo di grave crisi. La crisi, con tutti gli effetti negativi che purtroppo genera, prima o poi passa. Non passa però ciò che di buono nel frattempo saremo riusciti a costruire. I tempi difficili sono anche i tempi dove il cambiamento

mente stimolata. Sono risposte che durano nel tempo e producono molti frutti. Un esempio sono proprio le cas-

è più facile. Sono tempi da vivere bene, in spirito cooperativo. Possono produrre risultati insperati».

La sede della banca

tica quotidiana, probabilmente la crisi non sarà venuta per niente. Una crisi stimola più coo-


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Speciale Regali

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Cremasco Venerdì 28 Novembre 2008

Un simbolo di amore e festività nato nell'Europa del Nord ma che si è diffuso in ogni Paese

L'Albero di Natale, una tradizione Quella dell'albero di Natale è, con il presepe, una delle più diffuse tradizioni natalizie. Si tratta in genere di un abete addobbato con piccoli og-

qualche giorno (o qualche settimana) prima di Natale, e rimosso dopo le feste. Soprattutto se l'albero viene collocato in casa, è tradizio-

L'albero di Natale rappreseta il simbolo delle feste

getti colorati, luci, festoni, dolciumi, piccoli regali impacchettati e altro. Può essere portato in casa o tenuto all'aperto, e viene preparato

ne che ai suoi piedi vengano collocati i regali di Natale impacchettati, in attesa del giorno della festa in cui potranno essere aperti. Diverse

nazioni hanno diverse tradizioni circa la data o il periodo in cui l'albero dovrebbe essere addobbato e dismesso. La tradizione più antica fra quelle direttamente riconducibili all'uso moderno prevedeva probabilmente che l'albero fosse addobbato il 24 dicembre e rimosso all'epifania; in seguito il periodo si è notevolmente allungato. Gli esercizi commerciali, in particolare, spesso iniziano a esibire alberi di Natale addobbati già a ottobre. In generale, nella maggioranza delle regioni italiane l'albero viene addobbato l'8 dicembre, giorno in cui si festeggia l'Immacolata Concezione. In genere l'albero di Natale è un abete o un pino, ma possono essere usati anche altri tipi di albero. Nel mondo moderno ha una grande diffusione (certamente preponderante nel mondo occidentale) l'uso di alberi artificiali. Oltre a risultare più economici e pratici (sebbene evidentemente meno poetici), gli alberi artificiali possono essere l'unica soluzione per coloro che soffrono di allergia alle conifere. Esistono alberi artificiali di tutte le dimensioni, da quelli con proporzioni realistiche a quelli "da tavolo" (di poche decine di centimetri d'altezza). Fra gli ornamenti più diffusi con cui addobbare gli alberi di Natale si possono citare le caratteristiche palline (in real-

I regali sistemati ai piedi dell'albero, una tradizione antica

tà non sempre sferiche: ne esistono innumerevoli varianti, per esempio coniche, a forma di campanella, di pigna e così via), realizzate in vetro soffiato o altri materiali generalmente ricoperti da una vernice colorata e riflettente, o spruzzate d'argento, oro, o bianco. Spesso si usano anche fiocchi colorati di tessuto; sono molto diffusi i festoni e i fili perlati. File di miniluci elettriche hanno progressivamente sostituito nel Novecento l'uso di candele posizionate sui rami; sono di solito colorate o intermittenti,

e tendono a ricordare luci fatate (specialmente se la loro luce è diffusa dai festoni o dalle altre decorazioni, o dai rami stessi dell'albero). Fra i gadget in commercio già da diversi anni, si stanno diffondendo le file di luci elettriche musicali, che riproducono, talvolta in sincronia con l'intermittenza, tradizionali musiche natalizie come Jingle Bells o Bianco Natale. La cima dell'albero è in genere arricchita da un puntale, in genere simile alle palle per colore, materiale e tipo di decorazioni, talvolta a forma di

stella, con riferimento alla stella cometa). Alcuni spruzzano i rami dell'albero con diversi generi di neve artificiale. Fra le decorazioni meno comuni, ma dotate di una certa tradizione, si possono ricordare: la frutta secca; certi tipi di frutta colorata come le arance; i biscotti allo zenzero; le decorazioni in pasta di sale o marzapane; piccoli personaggi (Babbo Natale, angeli, renne e così via), o giocattoli. Evidentemente non vi è alcun limite alla creatività di chi addobba l'albero, che può quindi essere,


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del mondo. Giovanni Paolo II durante il suo pontificato ne volle uno in piazza San Pietro

che ha conquistato tutto il pianeta pur nella tradizione, estremamente "personale". Non è inconsueto, per esempio, che oggetti dotati di un forte valore emotivo (per esempio donati da persone care) vengano collocati in particolari "posizioni d'onore" sull'albero, a prescindere da considerazioni strettamente estetiche. Fra i colori più tradizionali delle decorazioni natalizie si devono probabilmente citare il rosso, l'oro e il blu, ma tutti i colori sono ammessi e utilizzati (anche il nero). L'immagine dell'albero (specialmente sempreverde) come simbolo del rinnovarsi della vita è un tradizionale te-

ma pagano, presente sia nel mondo antico che medioevale e, probabilmente, in seguito assimilato dal Cristianesimo. La derivazione dell'uso moderno da queste tradizioni, tuttavia, non è stato provato con certezza. Sicuramente esso risale almeno alla Germania del XVI secolo. Una cronaca di Brema del 1570 narra di un albero che veniva decorato con mele, noci, datteri e fiori di carta. La città di Riga è fra quelle che si proclamano sedi del primo albero di Natale della storia. Precedentemente a questa prima apparizione "ufficiale" dell'albero di natale si può

Gli addobbi natalizi, veri oggetti da collezione

però trovare anche un gioco religioso medioevale celebrato proprio in Germania il 24 dicembre, il "gioco di Adamo e di Eva" (Adam und Eva Spiele), in cui venivano riempite le piazze e le chiese di alberi di frutta e simboli dell'abbondanza per ricreare l'immagine del Paradiso. Successivamente gli alberi da frutto vennero sostituiti da abeti poiché quest'ultimi avevano una profonda valenza "magica" per il popolo. Avevano specialmente il dono di essere sempreverdi, dono che secondo la tradizione gli venne dato proprio dallo stesso Gesù come rin-

graziamento per averlo protetto mentre era inseguito da nemici. Non a caso, sempre in Germania, l'abete era anche il posto in cui venivano posati i bambini portati dalla cicogna. L'usanza, originariamente intesa come legata alla vita pubblica, entrò nelle case nel XVII secolo ed agli inizi del secolo successivo era già pratica comune in tutte le città della Renania. Per molto tempo, la tradizione dell'albero di Natale rimase tipica delle regioni a nord del Reno. I cattolici la consideravano un uso protestante. Furono gli ufficiali prussiani, dopo il Congresso di Vienna, a contribuire alla sua diffusione negli anni successivi. A tutt'oggi, la tradizione dell'albero di Natale, così come molte altre tradizioni natalizie correlate, è sentita in modo particolare nell'Europa di lingua tedesca (si veda per esempio l'usanza dei mercatini di Natale), sebbene sia ormai universalmente accettata anche nel mondo cattolico (che spesso lo affianca al tradizionale presepe). A riprova di questo sta anche la tradizione, introdotta durante il pontificato di Giovanni Paolo II, di allestire un grande albero di Natale nel luogo cuore del cattolicesimo mondiale, piazza san Pietro a Roma. Nei primi anni del Novecento gli alberi di Natale hanno conosciuto un momento

Crea la giusta atmosfera per le feste natalizie

di grande diffusione, diventando gradualmente quasi immancabili nelle case dei cittadini sia europei che nordamericani, e venendo a rappresentare il simbolo del Natale probabilmente più comune a livello planetario. Nel dopoguerra il fenomeno ha acquisito una dimensione

commerciale e consumistica senza precedenti, che ha fatto dell'albero di Natale un potenziale status symbol e ha dato luogo, insieme alle tradizioni correlate, alla nascita di una vera e propria industria dell'addobbo natalizio. CONTINUA A PAGINA 33


Lettere discarica amianto

La decisione della Regione è ingiusta L’adozione da parte della Giunta regionale del Piano Rifiuti della provincia di Cremona, contraddice clamorosamente l’impegno assunto dall’Assessore alla partita di attendere l’espressione del Consiglio regionale. L’increscioso atto, comunque, non inibisce in alcun modo l’azione di contrasto al tentativo della Giunta regionale e di una società privata d’imporre a Cappella Cantone una megadiscarica di amianto, che in alcun modo corrisponde alle esigenze provinciali di smaltimento. Il Consiglio regionale nei prossimi giorni si dovrà pronunciare. In quella sede si vedrà come si esprimeranno i Gruppi consiliari sulla mozione che chiederà di sospendere le procedure autorizzative in corso, di riannodare i fili di un corretto rapporto con le Istituzioni locali, di corrispondere alle necessità territoriali di smaltimento. Il lavoro per impedire ciò che è ingiusto e sbagliato è appena cominciato. Spero che gli esponenti locali del Centrodestra la smettano di giocare a nascondino e riscoprano le ragioni di una comune iniziativa a tutela delle buone ragioni delle comunità locali e della responsabilità pubblica. Luciano Pizzetti Deputato al Parlamento del Partito Democratico violenza contro le donne

Riguarda tutti noi e non ha confini Egr. Direttore, la violenza contro le donne riguarda tutte e tutti e non ha confini. I dati ci dicono che le vittime e i loro aggressori sono di ogni estrazione sociale, di ogni età, di ogni livello culturale, di ogni provenienza geografica. Il pericolo si può nascondere per strada, nei luoghi di lavoro, ma soprattutto in casa. Quasi il 70% degli stupri nel nostro paese sono opera di partner, mariti e fidanzati. Non più del 10% sono attribuibili a stranieri. Anche se le situazioni sommerse restano tantissime, aumentano le donne che denunciano, che reagiscono, che non sono più disposte a subire in silenzio. Noi siamo con queste donne, vogliamo dare forza a chi decide di non essere più vittima. Le associazioni femminili in questi anni hanno rappresentato punti di riferimento essenziali. In molte città, anche nella nostra, esistono centri antiviolenza che svolgono un ruolo di sostegno importantissimo. Vogliamo ricordare il prezioso lavoro dell’Associazione Donne contro la Violenza di Crema che è accanto alle donne in difficoltà e le sostiene nel difficile percorso per uscire da situazioni di

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violenza. Sappiamo però che spesso i centri sono in difficoltà e che mancano le risorse necessarie. Noi vogliamo sostenerli e rafforzarli anche attraverso una nuova legge che preveda un maggiore impegno delle istituzioni e maggiori stanziamenti nei bilanci, contrariamente a quanto fatto dall’attuale governo che ha tagliato di 20 milioni di euro il fondo per il sostegno alle vittime e la prevenzione. Una società non può dirsi civile quando le donne hanno paura di uscire di casa e quando vengono maltrattate nelle loro case. Per isolare e battere la violenza occorre far vincere una nuova qualità delle relazioni tra uomini e donne che si fonda su una cultura della parità, della libertà e del rispetto dei diritti. Matteo Piloni Coordinatore PD Cremasco Teresa Caso per il coordinamento donne PD Lega nord

Anche noi contrari alla discarica Le Segreterie Provinciali di Crema e Cremona della Lega Nord, erano e rimangono contrarie alla discarica, in base ai seguenti ragionamenti: non concordiamo su di una mega discarica, anche se questa porta dei vantaggi economici in termini di costi non si può accettare di concentrare l'amianto e le discariche in un unica provincia, al contrario ogni provincia dovrebbe essere in grado di gestire i suoi rifiuti, cosa tecnicamente fattibile e quindi da perseguire; se tuttavia si decidesse altrimenti la provincia di Cremona e il cremasco sono zone a forte vocazione agricola, con ridotta necessita di smaltimento d'amianto e quindi la mega discarica andrebbe localizzata altrove. Detto questo va anche considerato che i rifiuti ci sono, e che la delibera della Regione ha i requisiti della necessità, la richiesta della Provincia di inserire il vincolo dei 5 km, caso unico in regione, era un escamotage per bloccare il mostro, ma oggettivamente era un po' difficile imporlo alla Regione che non può farsi scrivere le regole dalle Provincie o dai Comuni, ha una sua autorità che non può essere annullata. I problemi vanno risolti affrontandoli, il tentativo del vincolo formale ha senso per portare la Regione al tavolo delle trattative, ma gridare alla scandalo appare più un operazione propagandistica che un'oggettiva sorpresa per l'azione della Regione. La Regione ha affermato il suo diritto ha decidere senza vincoli, ora deve dimostrare di sapere decidere con buonsenso ed equità. La Lega non è il partito del no a qualunque costo, se si ritorna sul ragionamento della responsabilità, applicata anche allo smaltimento

dei rifiuti, la nostra provincia deve fare la sua parte. Ma una cosa è una discarica di 30.000 - 50.000 mc... cioè adatta alle nostre esigenze e con un polmone disponibile per eventuali emergenze, altra cosa un impianto da 260.000 mc, come proposto dall'assessore Buscemi, qui ricadiamo nella pianificazione alla sovietica, per il nostro territorio è una soluzione inaccettabile e ingiustificata. Bisogna che Provincia, Comuni, Consigliere regionali e Parlamentari, facciano valere le ragioni del nostro territorio. Certo gli insulti non aiutano a risolvere i problemi. Lega Nord - Lega Lombarda Segreterie Provinciali di Crema e Cremona Cassa integrazione

In Alitalia coperti fino a sette anni, e tutti gli altri? La domanda che si stanno facendo tutti i cremaschi e gli italiani che stanno rischiando il posto di lavoro in questo mesi difficili è questa: «Perchè ai lavoratori di Alitalia hanno dato una cassa integrazione fino a 7 anni con l'80% dello stipendio?». Se nel cremasco ci sono più di mille dipendenti in cassa integrazione, non si capisce perchè anche quei cremaschi che rischiano, precari e non, non possano avere un trattamento di favore siimile a qiello dei dipendenti Alitalia. ce lo spieghino prima di tutto i sindacati... Carlo Donati barriera di santa maria

Sottopasso del treno, poi riqualificare l'area La questione che riguarda il viale di Santa Maria non è “sovrappasso o sottopasso” perché al vaglio dell’amministrazione comunale non c’è alcun “sovrappasso”. L’alternativa al sottopasso dei veicoli, economico o costoso è, di fatto, l’eliminazione della barriera ferroviaria mediante un ‘sottopasso del treno’ associato a riqualificazione dell’area circostante, stazione compresa. Per scelta e indirizzo politico, la nostra amministrazione non solo valuta le ipotesi che consentano la semplice risoluzione di problemi contingenti (peraltro mai gratuita), ma si pone anche l’obiettivo di individuare soluzioni consone allo sviluppo della città e, realizzandole, di conseguire risultati positivi anche per gli anni a venire. Anche l’amministrazione Ceravolo aveva propositi simili. La loro soluzione per Santa Maria era quella di interrare passaggio veicolare, piazza e negozi. L’ipotesi che noi andiamo a considerare (ripeto: considerare) è quella di interrare la linea ferrovia-

ria. Una amministrazione pubblica, prima di confrontarsi con la minoranza, ha il dovere di definire con precisione la soluzione che intende prospettare e discutere e, soprattutto, quanto e come questa soluzione sia realizzabile concretamente. Tale iter terminerà in tempi ristretti e AN, che rappresento, sta lavorando per questo. Non capisco il contrasto a prescindere, né le accuse di mancato confronto, che avverrà nei tempi e nei modi dovuti. Fatico anche a comprendere i motivi che spingano gli amministratori di ieri al referendum consultivo, mai considerato in tutti questi anni, addirittura ancora prima che sia stato possibile far conoscere esattamente a loro e ai cittadini ciò che si vorrebbe fare. Ricordo invece molto bene ciò che avvenne qualche anno fa a Cremona. Il referendum consultivo diede parere negativo al sito dell’inceneritore dei rifiuti: l’amministrazione di centrosinistra lo realizzò, esattamente lì dove aveva previsto. Maurizio Borghetti – Presidente Circolo di AN di Crema forza italia

Lettera a Iotta: «Noi non lavoriamo contro» Al Signor Coordinatore Provinciale di Forza Italia Cremona JOTTA Ing. Mino e, in c.c. alle e-mail di riferimento alle quali è stata inviata la precedente Egregio Ingegnere, abbiamo appreso dalla stampa quotidiana locale di quanto hai voluto esprimere e pur nella Libertà che ognuno ha, appare evidente "che qualcuno capisce prima e... qualcun altro dopo". Come con attenzione espresso al Sig. Coordinatore cittadino di Crema e a te inviata per l'informazione nei ruoli, il compito di coordinare, in democrazia, è sicuramente arduo e non è sufficiente la semplice "passione", ma richiede sempre doti altamente professionali e che poco si coniugano con il professionismo di certa politica. Riteniamo che dovevano essere ascoltate tutte le versioni, prima di posizionarsi, anche in considerazione che la realtà cremasca è da te poco vissuta e in ragione che non siamo stati noi cinque+già altri amici a piagnucolare presso un autorevole Direttore Responsabile di un importante quotidiano provinciale!. Ringraziamo per l'opportunità che vuoi offrirci per confermarti che noi non lavoriamo mai contro, ma sempre a favore del nostro ex Partito di Forza Italia, naturalmente indipendentemente dalla nostra consistenza. Quantificazione che tu e tanto meno i tuoi compagni cremaschi non potete permettervi di usare per addossare responsabilità che sono vostre e comunque ascrivibili solo all'attuale dirigenza, ai suoi com-

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portamenti e spesso alla sua scarsa dimestichezza con la necessaria visione politica cremasca e di riflesso provinciale. Siamo certi che il lavoro sin qui fatto produrrà, nello sforzo comune di tutti, buone cose per il futuro del PdL, fermo restando la realtà di quelle dichiarazioni da te espresse proprio nei giorni scorsi e che hanno fissato la necessità di condividere le posizioni per le opere, tutti sempre e insieme. Lo sforzo unitario di tutte le nostre capaci componenti trasmetterà il messaggio positivo che serve per chiedere agli elettori la fiducia del loro voto; la "passione" a volte offusca la lucidità delle scelte, aprendo la strada agli inganni della mente. Ricevi per l'occasione l'espressione dei migliori distinti saluti. Fulvio Lorenzetti Chironi Opimio Longo Stefania Fortini Marcello scuole sicure

Cremona leader a livello nazionale La tragedia di Rivoli ha riproposto l’emergenza della sicurezza negli edifici scolastico. Per il capo del Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso: “Si tratta di crolli non episodici”. E poi, sempre nella dichiarazione ripresa dall’Ansa e finita su tutti i quotidiani, “servono 13 miliardi per la messa in sicurezza secondo le normative vigenti, delle scuole italiane”. Gli Enti locali, già oggi, fanno la loro parte ma non è sufficiente. Province e Comuni provvedono, da soli, all'85% degli interventi per la sicurezza negli edifici scolastici. Da anni, nella graduatoria per la sicurezza degli edifici scolastici – grazie all’impegno delle Amministrazioni – Cremona è ai primi posti. La nostra provincia è stata indicata dall'allora ministro Fioroni, nel corso della sua visita sul territorio, come modello di eccellenza. Investire negli edifici scolastici non genera voti e consenso ma fa parte delle competenze delle Province. La compartecipazione di Stato e Regione è irrisoria , pur in un quadro di qualche evoluzione dopo l'avvento dell'assessore Rossoni. Se si vorrà giungere rapidamente a completare gli interventi di sicurezza bisognerà prevedere risorse straordinarie da parte dello Stato, invertendo l'impostazione della Finanziaria che ha tagliato la quasi totalità dei finanziamenti disponibili per il settore. Sarebbe inoltre necessario poter contare sulla sinergia con gli enti locali magari liberando gli investimenti aggiuntivi dai vincoli posti dal rispetto del tetto previsto dal patto di stabilità. Giuseppe Torchio Presidente della Provincia di Cremona


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Standa

viale Repubblica, 20 Crema

Cultura &Spettacoli

Teatro è... va in scena con un'amante da Nobel U

L'opera di Harold Pinter in sala Alessandrini con Lorenza Grassi e Danilo Ferrari

tra due coniugi, costretti ad inventarsi degli stratagemmi, per rinfocolare l’eros, ltimo appuntamento sterilizzato dalla convenzioquesta sera venerdì 28 ne matrimoniale. novembre della rasseDice il regista e attore gna “Teatro è… 2008” Danilo Ferrari: «Coppie in sala Alessandrini a aperte, coppie di fatto, copCrema in via Matilde di pie scoppiate, coppie Canossa 20, alle ore 21 col Teatro modello... Pinter ne propoProvvisorio in “L’amante” di Harold ne una sintesi forse improPinter. Sotto la regia di Danilo babile, ma non priva di Ferrari interpretano Lorenza fascino e di senso. Con l'iroGrassi, lo stesso Danilo Ferrari nia che ne contraddistingue con la partecipazione di Fausto la scrittura, disegna per le Lazzari, ideatore della rassegna. scene una coppia fragile Una messa in scena scarna. Un eppure inaccessibile che, in teatro di parola. Danilo Ferrari porta modo un po' patetico e un a Teatro è… un’operazione teatrale po' geniale, ingenuo e raffiricca di effetti scenici, danza, musinato, fa della finzione la proche e scommette sulle qualità del pria arma contro la monototesto che è del drammaturgo anglonia e della complicità il prosassone, premio Nobel per la prio antidoto contro l'incoLetteratura nel 2005, Harold Pinter. Lorenza Grassi e Danilo Ferrari municabilità». Il geniale autore, capace come Un appuntamento importante per chiudere per quest’anno pochi tra gli scrittori viventi di scavare nel baratro del quotiuna rassegna che ha avuto fra l’altro il merito di svolgersi in diano, scrisse questo atto unico nel 1963. Si tratta di un testo luoghi diversi, sottolineandone l’importanza come ambiti di fondamentale, ormai un classico del Novecento, che ritrae socializzazione e valorizzandone la funzione artistica. con ironia e gusto per la trasgressione la difficile convivenza di Tiziano Guerini

ARTE CONTEMPORANEA

Sculture in legno di Rastelli

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iovedi 4 dicembre alle ore 18 nei chiostri del teatro S. Domenico di Crema, si terrà l’inaugurazione della mostra dello scultore Giorgio Rastelli. La mostra rimarrà poi aperta fino al 30 dicembre. Si tratta anzitutto di una ambientazione speciale quella dei chiostri dell’ex convento di S. Domenico da solo qualche mese totalmente ristrutturato anche nella parte superiore adibita a prestigiosa sede dell’Istituto Civico Musicale “Folcioni”. Le belle sculture lignee di Giorgio Rastelli potranno così avere il giusto risalto che meritano, sia per il prestigio e l’apprezzamento di cui gode l’autore, sia anche per la loro intrinseca bellezza di sculture dipinte. Giuorgio Rastelli è nato a Milano nel 1940 e dopo aver fre-

quentato l’Accademia di Belle Arti di Brera ha incominciato presto ad esporre. Dapprima pittore informale, è passato poi alla scultura ed in particolare alla scultura lignea con preferenza per la rappresentazione della figura femminile. La sua attenzione è sempre andata a una conoscenza prodonda dei materiali. Dal 1985 le sue sculture sono diventate policrome, con effetti di coinvolgimento e d’emozione straordinari. Dice di lui Umberto Cabini, presidente della Fondazione S. Domenico dove la mostra è esposta: «Si tratta di un artista estroso e completo, con qualità tecniche e formali di completa maturità. Le sue opere risultano così armoniche, plastiche, flessuose e ricche di dinamismo, dando allo spettatore energia ed emozione».

AUDITORIUM MANENTI

Canti gregoriani e concerti d'organo per celebrare i vespri. Tutto il programma Un’interessante iniziativa, che si propone di valorizzare il “ tempo d’avvento” ormai alle porte, è offerta quest’anno per la prima volta dal Centro Culturale Diocesano G. Lucchi. Si tratta della celebrazione del Vespro che si terrà ogni sabato a partire da domani 29 novembre, alle 16,30, nella chiesa di S. Bernardino – Auditorium “Manenti”. I presenti occuperanno gli stalli lignei del coro monumentale, dietro l’altare, e ogni Vespro sarà animato da

diversi organisti che “commenteranno” con brani d’autore il canto dei vari salmi. L’intento è proprio quello di unire arte e fede, per dar vita a celebrazioni di qualità, immagine di una chiesa viva che trova nella pratica liturgica un’occasione privilegiata per “fare cultura”.Così, domani sabato 29 novembre il Vespro sarà animato dai Missionari dello Spirito Santo, recentemente destinati alla guida della Parrocchia di S. Maria della Croce; Simone Bolzoni, all’organo, com-

menterà i salmi con musiche di Grosjen, Moretti, Mozart e alcune di sua specifica composizione. Sabato 6 dicembre, la presidenza spetterà ai Padri Cappuccini della Parrocchia di S. Francesco ai Sabbioni, mentre Ivan Ronda, brillante organista bresciano, eseguirà brani di Moretti, Bach, Zipoli e Sweelinck. Sabato 13 dicembre, invece, la preghiera sarà animata dall’Associazione diocesana del S. Rosario, con D. Antonio Chiodo: Mauro

Bolzoni interpreterà all’organo pagine di Zipoli e Gherardeschi. Infine, sabato 20 dicembre, il coro Giovanile dell’Istituto Musicale Folcioni ci offrirà un Vespro particolarmente suggestivo, eseguito interamente in canto gregoriano. Le voci a cappella saranno intervallate da intense pagine di Bach e Rotondi, eseguite all’organo da Marco Marasco, che presenterà anche brani da lui ideati appositamente per quest’occasione.

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Ristorante La Villa

via Cremona, 42 Crema

ROMANENGO

La Milano violenta di Piero Colaprico Con la Compagnia Atir

Domani sabato 29 novembre riprende l’attività teatrale al teatro auditorium di Romanengo, 21° stagione, con lo spettacolo – ore 21,15 - della Compagnia A.T.I.R. “Qui città di M.” di Piero Colaprico con Arianna Scommegna e la regia di Serena Senigallia. Lo spettacolo è messo in scena dalla Compagnia vincitrice del Juke Box teatrale 2008 ed è stata richiesta per essere riproposta dopo la sua partecipazione al Festival Odissea 2008. “Un giallo noir ambientato tra le nebbie milanesi: in un cantiere due cadaveri: la polizia indaga”. La città del titolo infatti è Milano, una città che gli autori amano senza sapere bene il perché. L’attrice Arianna Scomegna interpreta di seguito otto personaggi con sorprendente estro mimetico: un operaio, un ispettore capo, una donna poliziotto, un agente del-

la scientifica… “tutti protagonisti e testimoni del processo misterioso per cui la città di M. ha perso il cuore, le radici, la capacità di ascoltarsi”. La programma-

zione sempre incisiva del teatro Galileo Galilei di Romanengo si arricchisce così di un appuntamento rinnovato a grande richiesta, che saprà dare nuove emozioni come sempre sa fare l’arte teatrale.

SAN DOMENICO

Uno spettacolo per ricordare Marcinelle L’assessorato alle politiche giovanili del Comune di Crema in collaborazione col servizio “Orientagiovani” ha promosso uno spettacolo teatrale culturale ad ingresso libero dal titolo “Concerto per Marcinelle” per domani sabato 29 novembre al Teatro S. Domenico, alle ore 10 per le scuole – medie inferiori e superiori – ed alle ore 21 per la cittadinanza. Lo spettacolo è predisposto dalla Associazione Culturale “Frontiera- Accademia di teatro e musica” di Paullo. Attrici: Martina Biancardi, Chiara Ciofetti, Annamaria Monetti, Valeria Forconi, Elena Rubin. Alla fisarmonica Marco Baldrighi; alle chitarre Gaetano Mancuso, Simona Martegani, Davide Zemiti; flautista Alfredo Del-

la Monica. Testo di Franco Celenza; regia di Maria Rosa Monetti. Abbiamo sentito in proposito l’assessore Mia Miglioli: «Da tempo cercavo uno spettacolo che permettesse di mettere a fuoco il tema purtroppo attualissimo delle morti sul lavoro; l’ho trovato in questa Compagnia che sono sicura farà un ottimo spettacolo. Marcinelle è stata una tragedia particolarmente forte (262 minatori morti, di cui 139 italiani. Anche con riferimento ai tanti immigrati che da noi lavorano e vogliono integrarsi. E' un segnale. Per aiutarli in questo cammino e ricordando che anche tanti italiani sono stati come loro costretti ad andare a cercare lavoro all’estero».

INCONTRI IN BIBLIOTECA Ultimo appuntamento della rassegna “Parole di fuoco – incontro con gli autori” proposta anche quest’anno dalla Biblioteca Civica di Crema. Giovedi 4 dicembre nella sede di via Civerchi 9 lo scrittore Vincenzo Latronico presenzierà alla presentazione del suo primo romanzo “Ginnastica e rivoluzione”, ed. Bompiani 2008. “Manifestazione di Genova 2001, l’attesa dei giovani per questo evento di contestazione è forte e caricato di aspettative. Ci si aspettava

forse la rivoluzione, invece…” Nella stessa serata lo scrittore Carlo Carabba presenta il suo ultimo libro di poesie “Gli anni della pioggia” ed. Pequod 2008. Dottorando in Storia della filosofia, Carabba “sviluppa il sentimento del quotidiano attraverso l’occhio dei suoi studi teoretici”. Ne deriva una poesia sognante e nello stesso tempo intelligibile, ambigua ma mai oscura. Conduce l’intervista il giornalista di Repubblica Massimiliano Panarari.


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Appuntamenti

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Cremasco Venerdì 28 Novembre 2008

Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA

Fino al 30 novembre 08 cremona Mostra Ugo Stringa: Ai Confini del Tempo Mostra di pittura del noto artista cremasco. Orario: dal lunedì al sabato 9-13/15-18; domenica e festivi 10-13/15-19 Palazzo Stanga (via Palestro, 36). Fino al 30 novembre 08 cremona Mostra Grandi Incisori dell'ex libris e piccola grafica Rassegna di opere provenienti dalla collezione Lidia e Paolo Rovegno recentemente donata al Museo Ala Ponzone. Orario: dal martedì al sabato dalle 9 alle 18; domenica e Festivi dalle 10 alle 18 museo civico Ala Ponzone (Via U.Dati, 4). Fino al 30 Novembre 08 Cremona mostra mondi fantastici Fumetti di autori cremonesi, A. Fusari, F. Follini, M.Morandi

musica

28 novembre 08 cremona concerto - Carmen Opera Lirica di George Bizet. Orario: ore 20,30 - Teatro Ponchielli.

SPETTACOLI

Orario: dal mercoledì al sabato dalle ore 7 alle ore 21; martedì dalle ore 7 alle 14.30; domenica dalle ore 16 alle ore 22 Cafè Letterario, Via Palestro, 3 Fino al 30 Novembre 08 Cremona mostra Singolare Femminile Mostra di fumetto dell'autrice Valentina Rosset Orario: tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30 - Domenica e lunedì solo orario pomeridiano - Libreria Ponchielli, Piazza S.Antonio M. Zaccaria, 10. Fino al 30 novembre 08 cremona Mostra Mecnavi Mostra di fumetti sul tema delle morti bianche, interpretato da L.Guardigli. Orario: dalle ore 9,30 alle ore13,30 e dalle 15,30 alle 19,30 - lunedì solo il pomeriggio - Libreria Convegno (corso Campi, 72). Fino all'11 dicembre 08 crema Mostra Viola en Plain Air Personale di pittura del''artista cremasco Gil Macchi. Orario: feriali dalle ore 15 alle ore 19 - Festivi dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 22. Crema, Sala Santa Maria di Porta Ripalta Via Matteotti, 47. Fino al 4 dicembre 08 cremona Mostra Controlled Mental Space, Perfor-

29 novembre 08 cortemaggiore Concerto Afterhours La nota Band presenta l'ultimo lavoro «Cuori e Demoni». Orario: ore 21,30 Fillmore. Costo: 16 euro. 29 novembre 08 pizzighettone Concerto di santa cecilia Con il Corpo Bandistico Pizzighettonese

29 novembre 08 soresina - Teatro Il Misantropo di Molière Orario: ore 21 - Teatro Sociale Via Verdi, 23. 29 novembre 08 romanengo - Teatro A.T.I.R. Qui citta' Di M. di P. Coplaprico. Teatro G. Galilei Costo: 10 euro. 29 novembre 08 casalbuttano - Teatro

ALTRO

Fino al 29 novembre 08 cremona fiera Salone dello Studente Formazione, Lavoro e Tempo Libero Orario dalle 8.30 alle 17 Località Ca' de' Somenzi. 29 novembre 08 CREMONA Inaugurazione delle festività natalizie Con accensione delle fiaccole e delle luminarie. Orario: dalle ore 17,30 Piazza del Comune.

29 novembre 08 CALVATONE LA PURSELADA Alla riscoperta della civiltà contadina con la tradizionale cena che seguiva la macellazione del maiale. Sala Parrocchiale -Orario: ore 20. 29 e 30 novembre 08 CASALBUTTANO SAGRA DEL COTECHINO Cena e pranzo a base di cotechino, lenticchie e crauti. Salone polivalente oratorio femminile (Via Carlo Gamba). 30 novembre 08 SAN BASSANO LO SVUOTASOFFITTE Mercatino di antiquariato. Via Roma - Orario: 9.30-17. 30 novembre 08 PESCAROLO FIERA DI SANT'ANDREA Mostre, animazione, caldarroste e vino brulé.

mance artistica di Anna Maria Tino Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16, sabato dalle 10 alle 13- CRAC-Liceo Artstico Bruno Munari, via XI Febbraio, 80

Fino al 31 gennaio cremona - Mostra Alfonso Martini / Gran Gourmet Osteria Garibaldi Caffè (corso G. Garibaldi, 38).

Fino al 5 dicembre 08 cremona Mostra AnticoVecchioModerno Incontro nel Museo di Storia Naturale di oggetti di epoche diverse. Orario: da martedì alla domenica dalle 9 alle 13 Museo Civico di Storia Naturale (parco del Vecchio Passeggio).

28 novembre 08 cremona - Incontro Eros in Grecia: La Mediazione delle Immagini Intervento del Prof. Maurizio Harari docente dell'Università di Pavia. Orario: ore 17 - Sala Puerari, Museo Civico Ala Ponzone.

Fino all'8 dicembre 08 cremona Mostra Rita Calzavia e Elena Bocchi: Opere Pittoriche Orario: giorni feriali dalle 17 alle 19, festivi dalle16 alle19-Adafa, Casa Sperlari (Via Palestro, 32).

29 novembre 08 CREMONA - INCONTRO Seminari in Zenobia La Valutazione partecipata nei piani di zona. Orario: dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16 - Cisvol (via San Bernardo).

Fino al 14 dicembre 08 cremona Mostra Enrico Della Torre «Prove» Presentazione dei lavori del famoso pittore nativo di Pizzighettone. Orario: da mercoledì al sabato 10,30-12,30 e 16,30-19,30; domenica 16,30-19,30 - Galleria Daniela Rallo (piazza Sant' Abbondio, 1).

Dal 29 novembre 08 al 1 febbraio 09 casalmaggiore Incontro Ri...cordai In mostra il lavoro degli Artigiani Cordai nella tradizione del nostro territorio. Orario: sabato-domenica e festivi dalle 15 alle 19; mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12,30; martedì dalle 9 alle 16; giovedì dalle 9 alle 12,30 e dalle 14 alle 16 - Museo Diotti. Costo: 3 euro.

Fino al 30 dicembre 08 cremona Mostra L'Arte Italiana dal 1945 / Transavanguardia e Citazionismo Tradizionale appuntamento artistico dedicato all'arte italiana post bellica. Fondazione Città di Cremona - piazza Giovanni XXIII, 1.

30 novembre 08 cremona Incontro La Pelle cambia colore, il sangue no! Per una donazione senza confini e oltre. Seminario di studio sulle politiche per l'immigrazione. Orario: dalle ore 9,15 sede Avis di Via Massarotti 65.

29 novembre 08 crema Concerto Concerto per Marcinelle Rappresentazione teatrale per commemorare la tragedia che colpì i minatori italiani a Marcinelle (Belgio). Orario: ore 21 - Teatro San Domenico.

BREVI DAL SECOLO BREVE L’Oroscopo Della Settimana di Giuseppe Azzoni di Romeo

Se avete commesso qualche errore è STRUTTURA E FUNZIONI possibile in questa settimana recuperail rapporto con amici o parenti. E’ DELLAreindispensabile CASCINA l’autocritica.

30 novembre 08 cremona Concerto Nel Cor mi sento Ensemble Corale nell'ambito dei Matinèe musicali al Museo Civico. Orario: ore 11 - sala San Domenico - Museo Ala Ponzone di via U. Dati, 4.

I rapporti interpersonali sono più sereni, se soprattutto eviterete di andare in escandescenza e di usare quelle brutte parole.

Il viaggio di Nicola Calipari Spettacolo teatrale di Fabrizio Coniglio con Fabrizio Coniglio, Alessia Giuliani e la partecipazione di Giuliana Sgrena. Orario: ore 21 - Teatro Bellini (via Jacini, 23). Costo: platea 15 euro; galleria 12,50 euro.

Agitazione nella vostra sfera affettiva. Può essere l’occasione per guardare dentro voi stessi.

29 novembre 08 casalbuttano - Teatro Il Volante di Mangiafuoco Appuntamento Teatrale con la Compagnia EmmeCi Associazione Culturale. Orario: ore 16,30 Teatro Filodrammatici. 30 novembre 08 CREMONA Festa del Gran Bollito Festa e gastronomia locale per festeggiare l'imminente periodo natalizio. Orario: dalle ore 10,30 Cremona, Cortile Federico II di Palazzo Comunale 30 novembre 08 solarolo monasterolo La Nimalàada Orario: dalle ore 10 - Area Parrocchiale. Pranzo buffet: 20 euro. Sesta edizione della storica festa dedicata al «Porco» e alle sue specialità gastronomiche. 9 e 30 novembre 08 CREMONA Esposizione Internazionale Canina Appuntamento internazionale per presentare e conoscere la razze più famose di cani. CremonaFiere piazza Zelioli Lanzini, 1.

Se avete deciso di cambiare le vostre abitudini, di rompere con la consuetudine e con il passato, questo è il momento propizio.

Periodo favorevole con possibili prospettive di miglioramenti generali e di lavoro. Occorre maggiore equilibrio nell’affrontare le diverse problematiche che si prospettano. Calma e sangue freddo. In arrivo nuovi incontri che vi apriranno le porte di un nuovo modo di vedere ciò che avete intorno e di considerare le vostre capacità. Faate un passo indietro per controllare se non avete lasciato qualcosa in sospeso o se avete commesso qualche errore di valutazione. Gli amici assumeranno un ruolo cruciale nella vostra vita, poiché sarà indispensabile il loro parere a proposito di più questioni di grande importanza. Evitate qundi di mettervi in situazioni di pericolo o per affari che non vi riguardano. La vostra generosità potrebbe essere mal interpretata. Da oggi si tornerà ai vecchi ritmi, in cui si pretende da voi molta più concentrazione e disponibilità per il lavoro. Mantenetevi lontano dai segreti altrui, perché potrebbe non essere molto conveniente immischiarvi in affari che non vi riguardano personalmente.


Coffee Break

il PICCOLO

Venerdì 28 Novembre 2008

Vanessa Incontrada “brucia” la Gregoraci

L

a signora Briatore non riesce proprio a sfondare in televisione. Dopo l’enorme pubblicità procuratasi grazie al matrimonio con il manager della Renault di Formula Uno, Elisabetta Gregoraci avrebbe fatto di tutto per ottenere la conduzione di “Scherzi a parte”, al via dal prossimo 9 gennaio su Canale 5. Candidatura messa però in discussione da Michelle Hunziker. Nelle ultime settimane addirittura sembrava che la bionda svizzera avesse più probabilità di ottenere il timone del programma, grazie anche alla sua maggiore esperienza

giornale del

CREMASCO

27

La Imbruglia si spoglia per gli animali

La signora Briatore scartata per la conduzione di “Scherzi a parte”

davanti alle telecamere. Ma, colpo di scena, tra le due litiganti è spuntata Vanessa Incontrada, che ha sbaragliato la concorrenza. La signora Briatore dovrà accontentarsi (si fa per dire) di partecipare come ospite ad una puntata della trasmissione degli scherzi.

Sopra Elisabetta Gregoraci (a sinistra) e Michelle Hunziker. In alto Vanessa Incontrada

Come diceva Trapattoni nelle sue esilaranti interviste: mai dire gatto se non ce l'hai nel sacco... Vanessa Incontrada, 30 anni, è stata preferita forse per quella vena autoironica affinata negli ultimi anni a “Zelig” al fianco di Bisio e apprezzata dal pubblico. Nata da padre italiano e madre spagnola, ha iniziato la carriera di modella fin da quando aveva 17 anni e nel 1996 si è trasferita a Milano, dove ha continuato a sfilare in passerella per importanti griffe e giornali di moda. Ha esordito in televisione nel 1998 con il programma musicale Super (condotto fino al 2000) ed è stata presentatrice di varie trasmissioni tra cui “Millennium”, “Subbuglio” e appunto

Tutti i pretesti sono buoni per spogliarsi davanti a una macchina fotografica. C’è chi la fa anche per una giusta causa, come è accaduto per la cantante australiana Natalie Imbruglia (divenuta famosa grazie alla canzone “Torn”), scesa in campo per sostenere l’organizzazione internazionale per la difesa della fauna. La Imbruglia si è fatta immortalare senza veli e coperta solo da un coniglio. Un bel colpo per aumentare la popolarità.

Iglesias jr sbattuto fuori di casa

IL CASO - Il presidente della Roma ha rivelato di aspettare un bambino

Rosella Sensi si consola con la cicogna

Non si vive di solo calcio. Meno male, viene voglia di aggiungere. Dopo anni spesi per fare grande la Roma, Rosella Sensi (nella foto) ha deciso di dedicarsi anche a se stessa e in una lettera in cui annunciava l’assenza all’ultimo cda della società giallorossa, ha rivelato di aspettare un bambino. Un motivo più che valido per disertare l’appuntamento, che zittisce i maligni su un presunto disinteresse da parte del presidente. Da fonti vicine alla famiglia Sensi, il bambino dovrebbe

nascere fra cinque mesi. La notizia è stata nascosta per lungo tempo, forse a causa del momento difficile della Roma sia in campo che a livello societario. Dopo due vittorie consecutive (derby compreso) la squadra si è risollevata in classifica, ma gravita a ben sedici punti dall’Inter capolista. Un bilancio sicuramente in rosso, ma l’imminente arrivo del bebè avrà sicuramente rasserenato l’umore della presidentessa.

Vita dura per Enrique Igleasias, cantante spagnolo figlio del popolare Julio. Da qualche settimana, infatti, è stato sbattuto fuori di casa dalla fidanzata Anna Kournikova. Dopo sei mesi di convivenza, pare che la tennista russa non abbia più sopportato i cani del cantante e abbia preso una drastica decisione. In un’intervista Enrique si dice ancora innamorato e spera presto di tornare a casa. Ma per ora deve starsene da solo con i suoi cani. Alla faccia del sesso debole…


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Programmi televisivi da Sabato 29 Novembre a Venerdì 5 Dicembre

“Sentieri”, la storica soap è giunta al capolinea

D

a 25 anni tiene cancellazione dal palinsesto. migliaia di donNello scorso maggio “Senne incollate alla tieri” è stata spostata da Rete tv per assistere 4 per poche settimane al matad una saga intino alle 10.30, per poi tornare terminabile. nella sua collocazione “tappaOgni episodio termina con buchi” del pomeriggio. Attualtante questioni in sospeso, in mente sono in onda le puntate modo da obbligare il telespetdel 2005, visto che da sempre tatori a ricollegarsi il giorno la soap è in ritardo di oltre tre dopo. E’ “Sentieri” una delle anni sulla programmazione soap più longeve e seguite nel americana. nostro paese. Di produzione americana, come “Beautiful” ha visto il progressivo invecchiamento degli interpreti, senza tuttavia subire contraccolpi allo share. Ma questo non basterebbe ad evitare una clamorosa chiusura sulle reti MeKim Zimmer, una delle protagoniste della soap diaset. Queste le indiscrezioni giunte da CoTrasmessa fino al 1988 da logno Monzese. Canale 5, ha ospitato nel corUna notizia accolta con stuso degli anni attori illustri da pore dalle fans tanto da realizChristopher Walken a Joan zare una petizione contro la Collins, da Kevin Bacon a Ca-

tv

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la 7

sabato 29

Da 25 anni sforna episodi ma rischia il “taglio” in Italia lista Flockhart, fino ai più televisivi Sherry Stringfield, Frank Grillo e Melina Kanakaredes Non da meno è il cast italiano dei doppiatori: Lella Costa e Veronica Pivetti sono solo due nomi famosi che danno il loro contributo alla soap, doppiando due personaggi tra i più amati, rispettivamente Reva Shayne e Harley Cooper. Reva Shayne, interpretata da Kim Zimmer, è forse l'emble-

domenica 30 Lunedi’ 1

ma della serie, racchiudendo in sé le classiche caratteristiche dell'eroina da soap. «Il mio contratto scade nell’estate del 2009 – ha rivelato la Zimmer - poi si vedrà. Di sicuro voglio continuare a trovare il tempo per fare teatro, la mia grande passione». Ma la sua popolarità in Italia rischia un duro colpo Rete 4, lunedì-martedìmercoledì ore 15.55

Martedi’ 2

Una pallottola spuntata 2 e 1/2 Valanga di risate con Nielsen Una serata all’insegna della comicità demenziale di Leslie Nielsen. Tra le sue performance più apprezzate vi è sicuramente la serie di “Una pallottola spuntata”. In questo caso parliamo della pellicola “2 e 1/2 – l’Odore della paura” del 1991, diretto da David Zucker, che vede nel cast anche Priscilla Presley, George Kennedy, O.j. Simpson. La trama. Frank Drebin, un maldestro tenente di polizia, dopo essere stato premiato a Washington dal presidente americano Bush per aver ucciso il millesimo trafficante di droga, riceve l'incombenza, unitamente al capitano Ed Hocken, di scoprire l'autore dell’attentato dinamitardo all'istituto del dottor Albert S. Meinheimer, uno scienziato incaricato di redigere il piano della nuova politica energetica degli Stati Uniti. Grazie alla testimonianza dell'affascinante Jane Spencer, ex innamorata di Frank, attualmente direttrice delle pubbliche relazioni di Meinheimer, il tenente riesce ad in-

mercoledi’ 3

dividuare in Quentin Hapsburg, un uomo ricco ed ambiguo, il mandante di questo crimine. Costui, nel frattempo, con la connivenza di un gruppo di magnati del petrolio, dell'energia elettrica e di quella nucleare, per non essere danneggiato dalle teorie energetiche di Meinheimer, rapisce lo scienziato e colloca al suo posto un sosia correo. Dopo numerosi maldestri Drebin riesce a liberare lo scienziato e a smascherare l'impostore. Premiato di nuovo da Bush, Frank può finalmente sposare Jane… Domenica 30, ore 19.40, Italia 1

giovedi’ 4

venerdi’ 5

11.30 12.30 13.30 14.00 14.30 16.15 17.00 17.15 17.40 20.00 20.35 21.30 23.50 23.55 00.35

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a sua immagine ss messa - angelus linea verde diretta Tg1 - benjamin domenica in - l'arena domenica in... sieme tg1 - che tempo fa domenica in - 110 e lode domenica in - 7 giorni Tg1 - Rai Tg Sport affari tuoi. Quiz paolo VI - il papa nella tempesta. Film TV 1a pt. tg1 - speciale tg1 oltremoda. Attualita'

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occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz raccontami 2. Fiction tg1 porta a porta. Attualita' tg2 notte - le idee

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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz i migliori anni. Varieta' tg1 - tv7 l'appuntamento. Att.

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l'intervista. Attualita' i segreti della archeologia. Doc. una storia di natale tg la7 - sport 7 in tribunale con lynn jack frost un marito quasi perfetto questo e quello. Film tg la7 crozza italia exclusive pacco, doppio pacco e contropaccotto. Film la valigia dei sogni hustle. Telefilm

09.50 10.00 12.30 13.00 14.05 16.00 17.45 20.00 20.30 20.35 21.30 23.40 00.30 01.25

dogs with jobs. Doc. cantando sotto la pioggia. Film tg la7 - sport 7 in tribunale con lynn l'ispettore barnaby flipper. Film forget paris. Film Tg La7 sport 7 chef per un giorno. Att. crozza italia live. Var. reality. Attualita' sport 7/tg la7 la donnascimmia

10.10 10.15 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.30

punto tg due minuti un libro il tocco di un angelo matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore accadde al penitenziario. Film mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' l'infedele. Attualita' storia proibita

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OMNIBUS LIFE. Attualita' punto tg due minuti un libro il tocco di un angelo matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore ashanti. Film mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' impero. Attualita' sex & the city. Telefilm

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il PICCOLO

giornale del

Cremasco Venerdì 28 Novembre 2008

cinema programmazione settimanale cremona Megacine CremonaPo (199.404.406) www.cremona.megacine.it • 007 - Quantum Of Solace • Bolt • Changeling • High School Musical 3 • La Fidanzata Di Papà • Max Payne • Nessuna Verità • Never Back Down • Solo Un Padre • Twilight Filo (0372 411252) • Un Altro Pianeta • Giovedì 4: Teatro

crema Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Bolt - Un Eroe A Quattro Zampe • Twilight • La Fidanzata Di Papà • Nessuna Verità • Changeling

Tognazzi (0372 458892) • Max Payne • Twilight Multi Starplex Gadesco (0372 838295) • Max Payne • Twilight • Bolt • Death Race • Never Back Down • High School Musical 3 • Solo Un Padre • Nessuna Verità castelleone Cineteatro Giovanni Paolo II (0374 56052) • Burn After Reading

"Ora o mai più" • Un Gioco da Ragazze (lunedì) "Circolo Culturale" • La Fabbrica dei Tedeschi (martedi') "Over 60" • La Fabbrica dei Tedeschi (mercoledi')

"Cineforum" • Qualcuno Con Cui Correre (giovedi') pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Bolt - Un Eroe A Quattro Zampe • Death Race • Solo Un Padre • Il Sol Dell'avvenire • Rumore Bianco • Le Cose In Te Nascoste • Palermo Shooting • Mario Il Mago • Se Chiudi Gli Occhi • Max Payne • Strafumati • Never Back Down

twilight

di Catherine Hardwicke

Kristen Stewart, Robert Pattinson e Taylor Lautner sono alcuni dei protagonisti di “Twilight”, la pellicola di genere fantastico diretto da Catherine Hardwicke. Bella decide di andare a vivere con il padre, dopo la separazione dei genitori, nella piovosa cittadina americana di Forks. Non prevede che la sua vita possa subire grandi cambiamenti, ma nel nuovo liceo incontra Edward Cullen, un ragazzo schivo, diverso da ogni altro. Edward ha 17 anni come lei, solo che ce li ha dal 1918. È un vampiro, che però ha scelto, insieme con la sua famiglia, di non bere sangue umano ma solo animale. Bella e Edward si innamorano perdutamente, ma l’odore di lei scatena la sete di James, un vampiro nemico e niente affatto vegetariano.

CINEMA –“Max Payne” è il film d’azione diretto da John Moore

Un poliziotto violento come un videogame

“Max Payne” è il titolo dell’ultimo film di John Moore. Una trama d’azione incentrata sul protagonista (che dà il titolo alla pellicola) un poliziotto arrabbiato e deter-

minato a vendicare la morte violenta della sua famiglia. Emotivamente instabile, Payne lavora all’archivio casi irrisolti, alimentando il suo dolore e la sua collera. La morte del suo ex collega e di una spregiudicata bellezza russa, lo induce ad investigare nei bassifondi della città, armato di una doppia Beretta. Ossessionato dalla vendetta e perseguitato da demoni e angeli neri, scoprirà presto un legame tra gli omicidi. La verità farà male, il castigo sarà impietoso, la vendetta definitiva. John Moore, sulla scia del successo del videogame cinematografizzato, videogamizza il film, mutuando strutture e forme dal “Max Payne” game. Nel cast troviamo anche la cantante Nelly Furtado, che negli ultimi anni è diventata una delle beniamine dei teenager di tutto il mondo.

sabato 29

canale 5

italia 1

rete 4

SOL REGINA po

Genere: Azione

di John Moore

Cast: Mark Wahlberg, Mila Kunis, Beau Bridges, Donal Logue, Ludacris, Chris O’Donnell, Joel Gordon, Kate Burton, Amaury Nolasco. Durata: 100 minuti Produzione: 20th Century Fox, Usa 2008

Whalberg e il protagonista del videogame a confronto

domenica 30 Lunedi’ 1

29

Martedi’ 2

Giovanni Biondi

Dentro le notizie...

Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore all'ambiente e all'agricoltora della Provincia di Cremona, Giovanni Biondi parlerà dei principali eventi del territorio. • Regione, schiaffo d'amianto - Respinta la mozione Pd sul blocco della discarica; • Guerra sulle quote latte - La protesta va avanti a oltranza; • Cremona: Festa del Torrone "Francesco e Bianca Maria Un matrimonio da fiaba"; • Soncino: Sapori e Saperi nell'ex Meroni; • "Il Pd del Nord non è la soluzione ai probelmi di questo partito". La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.

mercoledi’ 3 giovedi’ 4

venerdi’ 5

08.00 08.50 09.50 09.20 13.00 13.45 14.10 15.30 18.50 20.00 20.30 21.10 00.40 01.30

tg5 mattina loggione. Musicale amici libri. Attualita' maurizio costanzo show tg5 - meteo 5 il supermercato. Sit-com AMICI. Reality verissimo. attualita' chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 STRISCIA LA NOTIZIA c'e' posta per te. Varieta' nonsolomoda: globish news. attualita' tg5 notte/meteo5

08.00 08.50 09.40 09.45 13.00 13.35 14.35 16.30 18.50 20.00 20.40 21.30 23.30 01.40

tg5 mattina LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. attualita' tgcom verissimo . attualita' - r Tg 5 - meteo 5 belli dentro. Telefilm AMICI. Reality questa domenica. Varieta' chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 paperissima sprint la leggenda di zorro maurizio costanzo show tg5 notte/meteo5

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11.00 12.40 13.30 14.00 15.00 17.00 18.00 18.55 19.35 21.30 23.30 00.15 01.30

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Pergocrema: obiettivo salvezza

Bene con la Reggiana, ora la sfida con i patavini. Il “Berga” deluso? Falconi smentisce

L

di Stefano Mauri

a crisi economica che minaccia lo sviluppo del pianeta, inizia (sicuri solo da ora?) a farsi sentire anche nel calcio di Prima Divisione: Venezia, Pro patria, Lecco, Crotone, Pescara e Taranto rischiano grosso. Naviga invece bene, almeno sotto l’aspetto finanziario, la ricchissima Cremonese del Cavalier Arvedi, distante però, per il momento solo tre lunghezze in classifica dal Pergo. Specifica doverosa: a Cremona puntano al salto diretto in B, a Crema (stipendi e oneri floridi e sicuri) l’obiettivo dichiarato (e legittimo) è la salvezza. Fatta la premessa, graduatoria alla mano, sulle rive del fiume Serio, indipendentemente dal pareggio interno di domenica scorsa con la Reggiana, il meraviglioso popolo “cannibale” avrebbe tutti i motivi per sorridere sereno all’attualità calcistica eppure, in città, qualcuno, in rete, per le piazze e i bar… mormora preoccupato. In merito, opportunamente interpellato, è intervenuto l’addetto stampa “canarino” Claudio Falconi. La gente… chiacchiera. “Crespo” Andreini, prima di andare in tribuna nell’agrodolce match con gli emiliani di Reggio si è davvero infortunato (guai muscolari, ndr) o si è scontrato con mister Oscar Piantoni rifiutando la panchina? «(Risata, ndr) Chissà perché girano queste voci! Il ragazzo doveva partire titolare, ma si è fatto male durante il riscaldamento. Tutto qui». Sui blog di internet, fedeli e

sinceri tifosi gialloblù si interrogano sul presente e sul futuro del maggiore team cittadino… «Sì leggo, mi tengo informato e colgo l’occasione per invitare il gruppo, o meglio, la combriccola attiva nello spazio virtuale a incontrarmi di persona. I ragazzi in questione sanno dove trovarmi, garantisco loro che troveranno la porta aperta per qualsiasi domanda e, o chiarimento che vorranno

A proposito… non è che il Berga, magari ancora provato dalle critiche ricevute dopo l’ormai famosa sconfitta interna col Lecco è stanco, deluso della Crema cosiddetta “canarina”? «Assolutamente no. Stefano ha saltato gli ultimi impegni agonistici della squadra causa impegni professionali e personali. Assorbite le dure lamentele ha capito che esse non pro-

nuncia sulla carta assai proibitiva: da quelle parti del Veneto hanno una voglia matta di riprendere il discorso promozione. Sicuramente il Pergo attuale non pratica il bel calcio, ma l’importante è tenere alta la guardia e navigare a vista per portare il battello “canarino” nel tranquillo porto della permanenza in Prima Divisione nella tarda primavera 2009.

Uno scatto del pareggio interno con la Reggiana (Foto US Pergocrema)

porre alla società. Il presidente Stefano Bergamelli tiene in modo particolare ai tifosi “cannibali”, anche per questo ritengo doveroso offrire l’opportunità di un dialogo costante, costruttivo e proficuo a quanti, pochi o tanti, abbiano quesiti o dubbi da chiarire a proposito di calciomercato o risvolti societari. Sia comunque chiaro che la critica serena e attenta è comunque lecita, ascoltata e cosa buona e giusta».

L'AVVERSARIA A Padova, la città del Santo (Antonio, ndr) per Eccellenza, calcisticamente parlando, si respira aria agonistica da leggenda a pieni polmoni. Un certo Nereo Rocco allenò da quelle parti; un altro nome eccellente: Alessandro Del Piero, prima di passare alla Juventus per vincere tutto, indossò la mitica casacca patavina. Un altro indizio della grandezza sportiva biancoscudata? Il (leggendario) direttore sportivo “Pierino” Aggradi, all’ombra della cattedrale dedicata a Sant’Antonio, oltre a far rivivere i fasti della serie A (anni Novanta) fece cose letteralmente straordinarie. Altri nomi importanti legati al football padovano? Tra i tanti quelli di Demetrio Albertini,

venivano dalla sua Curva Nichetti e l’episodio è rientrato. Il “pres” ha ricevuto il dvd dell’ultima contesa casalinga con la Reggiana e pensa esclusivamente al prossimo delicato match contro il Padova». Bergamelli spera che i Piantoni Boys riescano a girare la boa dei gironi a quota 22 punti e ha in serbo tre pesantissimi colpi di mercato da mettere a segno a gennaio. L’imminente trasferta in terra patavina si an-

“Soldatino” Di Livio, Piacentini, Ivonne De Franceschi (oggi osservatore della società, ndr), Roberto Muzzi (gravitante ancora nell’orbita della prima squadra… “seppur” costretto ai margini, ndr), Giuseppe Galderisi. Insomma, il calcio da quelle parti del Veneto è di casa. Destituito ormai da tempo il tempio sportivo “Appiani”, oggi lo stadio Euganeo è considerato uno dei migliori campi italici. Con queste premesse, che ci fa il club presieduto dal generoso e ambizioso Marcello Cestaro in Prima Divisione? Prova a tornare in serie B, cadetteria, tra l’altro, sfumata d’un soffio, nel 2007 nella finalissima playoff contro il Grosseto. Terza in classifica, a sole tre lunghezze dalle capofila Spal e Pro Patria (altri nomi

All’orizzonte, la stagnazione economica annuncia l’avvento di una crisi straordinaria, ma il Pergo, a tre lunghezze dalla deludente Cremonese, grazie al suo pragmatico presidentissimo, alla passione dei tifosi, alla generosità degli straordinari sponsor, (tra i quali “spicca” Luca Ferla) e, all’amore dei vari ex proprietari Lord Max Aschedamini, Giò Corna, Fausto Miatto (e soci), per adesso, gode di ottima salute.

da… urlo), la corazzata veneta allenata da Carlo Sabatini (attua il modulo tattico 4-3-3, ndr) punta a vincere il campionato. Il direttore sportivo Mauro Meluso ha assemblato una rosa competitiva, un gruppo tosto che ha nella punta Rabito il suo punto di forza. Reduce dalla sfortunata sconfitta di Monza, il Padova, tra le mura amiche ha una voglia matta di riprendere la cavalcata promozione. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, Cestaro, nel 2009 riuscirà a festeggiare la sospirata promozione nella categoria superiore? Lo scopriremo vivendo, i numeri per fare bene, nella caratteristica e vivace città del Santo ci sono tutti. Del resto, il football d’autore, a Padova è… di casa.

Ecco le palestre dove si allenano i big

Il calcio nostrano è ormai entrato in pianta stabile in palestra. Alessandro Cè, Diego Cerioli, Paolo Lamera, Stefano Lorenzetti, Silvia Marotta, Biagio e Valentino Bonsanto: questi, i… “maestri” (e le “maestre”) del fitness più seguiti dai calciatori per allenamenti mirati e sedute supplementari. Il Pergocrema ha avviato una collaborazione con il centro fitness (modernissi-

mo) cittadino di via Mercato, vale a dire nel tempio firmato, tra gli altri, da Valentino Bonsanto, ex calciatore del Crema e dello Stoccarda. Il Cè Fitness di via Piacenza è ormai un’istituzione per sportivi e atleti. Studioso, innovatore attento e scrupoloso della materia, Alessandro, disponibilissimo padrone di casa, grazie ai suoi allenamenti ad hoc ha allungato (e migliorato) la carriera a più di

un calciatore. Il professor Cè, nel 1999, balzò agli onori della cronaca per aver seguito la preparazione fisica di Silvano Usini, allora pugile professionista impegnato nella conquista della cintura mondiale superpiuma Wbu. Il Moving Club in via Di Vittorio è apprezzato pure per la sua isola, o meglio, oasi benessere, la preparatissima Silvia Marotta ha fatto le cose in grande stile nella sua

palestra. Diego e Paolo infine, nel loro famoso e storico regno in via Goldaniga si occupano, oltre che dei pallavolisti della Reima, di tanti atleti professionisti. Luca Coti e l’ex difensore (e bandiera) del Torino Giacomo Ferri con Cerioli e Lamera si allenano da parecchio tempo. In un certo senso, Paolo va considerato il pioniere dei preparatori atletici calcistici italici.

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AC Crema 1908

Nerobianchi in formissima a Rivolta. Intervista a Barbaglio Il presidente del Crema Francesco Barbaglio, dopo la bella vittoria esterna della sua squadra a Rivolta d’Adda è giustamente soddisfatto. Siete una neopromossa ma, per il momento, in mezzo a società blasonate viaggiate in perfetta media playoff… «Si speriamo di continuare a correre, per il momento non ci possiamo lamentare: in un girone tosto stiamo facendo cose importanti. Probabilmente, ci avessero inserito nel raggruppamento milanese, oggi, saremmo più avanti ancora». Pronti a giocarvi la magnifica carta Eccellenza? «Certamente». Partiti male, ad inizio stagione avete fatto quadrato, nonostante, in molti chiedevano il cambio tecnico in panchina. «All’inizio abbiamo incontrato qualche difficoltà, inghippi poi risolti dal salutare, fondamentale successo casalingo sul quotato Caravaggio‚. Certo che se un nuovo socio la affiancasse… «La porta è aperta a tutti. L’Associazione Calcio Crema 1908 non è il giocattolo personale di Barbaglio, il club deve avere un suo futuro, un domani indipendente dalla presenza, in futuro, del sottoscritto nel Cda. Se qualcuno ha voglia di darci una mano sa dove trovarmi, sarà il benvenuto». Anche l’altra compagine cremina di Ennio Valdameri sta facendo cose egregie in Terza categoria. «Pure per Ennio le porte sono spalancate». Come va il settore giovanile? «Benissimo, il movimento cresce». E se domenica battete il San Biagio… «Finalmente intanto, dopo un lungo esilio, torneremo a giocare in casa al Voltini. In viale De Gasperi, attraverso il famoso successo sul Caravaggio, due mesi fa è partita la svolta; incrociamo le dita e pensiamo positivo». Importante notizia a margine: l’Inter club Crema “Riccardo Ferri” presieduto da Leo Mingione, mercoledì prossimo 10 dicembre (data da confermare), al club nerobianco di Barbaglio conferirà il prestigioso (e omonimo) premio “Sportivo dell’Anno”. Ricco l’albo d’oro; il Crema succede a nomi del calibro di Silvano Usini, Riccardo e Giacomo Ferri, Chizzoli e Luca Facchetti.

Il calcio on line

Facebook, per giocatori e addetti ai lavori... I calciatori (e le giornaliste e i fotografi sportivi) cremaschi (e non solo) imperversano in rete e fanno gol (anche) su Facebook (www.facebook. com), comunità virtuale, o meglio, social forum (frequentatissimo) del momento in internet. Matteo Tacchini (Salvirola), Federico Cantoni detto “Pinturicchio” (Palazzolo), Dario Hubner (Orsa Cortefranca), Marco Marchesini, Luca Facchetti (ex attaccante del Pergo, ora al Como e… conteso da belle fanciulle vip), Lorenzo Crocetti “Il Magnifico” (ex Pergocrema in prestito al Varese di “Vulcano” Sannino), Nicola Poiaghi, Muchetti e tanti altri atleti, ormai da tempo si sono fatti un nome (non che ce ne fosse bisogno, per carità) pure tra i navigatori di internet. Una curiosità? Anche

gli addetti al calciomercato consultano, in cerca d’ispirazione, Facebook. Assenti, per il momento dalla rete ma… in fase di sbarco segnaliamo Tiziano Confuorto (Solivanese) e “Teo” Fornaroli (Orsa Cortefranca). Strano che Fornaroli non sia ancora on line. Tifosissima e penna “gialloblù” del Nuovo Torrazzo, Federica Daverio, su Facebook vanta buoni contatti, così come colui che fotografò, tanti anni fa, Diego Maradona, vale a dire Giulio King Giordano. La bella e brava Daverio e Giordano “chattano” in compagnia dei colleghi Barbara Milanesi (firma frizzantissima del Piccolo Giornale del Cremasco), Luca Bettini, Matteo Maretti, Rosaria Brusaferri, Claudia Esposito, Michele Silvi, Tato Crotti, Camilla Strada e tantissimi altri “amici”.


Sport

il PICCOLO

Venerdì 28 Novembre 2008

ciclismo

Uc Cremasca compie 76 anni La grande festa nelle splendida cornice dell'agriturismo Cà del Facco

L

di Fortunato Chiodo

ascia il segno con una festa solenne, la “ longeva”, Unione Ciclistica Cremasca, del Presidente Albino Ferla, con un galà in onore, del “Settantaseiesimo” anno di fondazione, presso l’ Agriturismo “ Ca’ del Facco” di Salvirola, un’ occasione ghiotta per stare insieme, per tirare le somme, ma anche per conoscere i progetti del nuovo anno. La “Vecchia Signora” poggia su basi solide, si sta muovendo su obiettivi mirati alla crescita del settore giovanile, e promozionale nello sport del ciclismo su strada e pista, al velodromo “Pierino Baffi” di Crema, con due testimonial quali sono: Adriano Baffi e Marco Villa, maestri dello sport e della vita, acclamati campioni del mondo e italiani che fanno scoccare scintille e passione a tanti virgulti, ospiti d’onore al vernissage. Non è mai banale Ferla, non è per niente presuntuoso, sicuramente convinto di quello che fa e di quello che dice allo “scriba”. Sfodera il solito ghigno, strizza l’ occhio, non è per niente taliente, deciso, diretto, e va dritto al sodo: «E’ stato un anno fantastico e ci vorrebbe il”pallottoliere” a contare le “sessantadue” vittorie, senza affanno, ma anche titoli italiani e provinciali Giovanissimi, messe nella bacheca insieme a quelle ottenute da Esordienti e Allievi». Lascia il segno nella“ Cremasca”, Elena Raffaelli, laureatasi Campionessa Italiana Women Master/1 della Federciclo, festeggiata e premiata come tutti del resto. Questa non vuol essere la “storia” di tutti i giorni, ma un album di commosse memorie, un motivo forte, e non secondo per impor-

giornale del

Cremasco

Da sinistra Giuseppe Maccalli, Albino Ferla, Stefano Pedrinazzzi

tanza, per ricordare un mito delle ” Sei Giorni”, Marco Villa, al commiato del ciclismo pedalato, iride nei Mondiali, l’addio alla sua lungimirante carriera, cominciata con la maglietta della” Cremasca”, e portata sulle piste di tutto il mondo; ma anche per premiare Remo Tamagni, atleta lodigiano che ha indossato la maglia della “ Uc.Cremasca,” velocista principe, che nel lontano 1958, vinse il “ Gran Premio Liberazione” a Roma, e poi passò professionista alla Legnano. Non mi fermo qui, perché alle Terme di Caracalla , nel 2003 Devid Garbelli ha fatto sfaceli e fatto gioire non solo Stefano Pedrinazzi trainer della Cremasca sempre tra i dilettanti. Basta il risultato, non servirebbero molte parole, niente da dire, la società cittadina, ha incontrato venti duraturi, un vivaio fiorente, dal quale sono cresciuti professionisti del calibro di: Pierino Baffi, Alfredo Zagano, Remo Tamagni, Marco Villa, Francesco Arazzi, Corrado Serina, Alessandro Bazzana, Diego Nosotti, e Michele Gaia, (vincitore del Val d’ Aosta) neopro’ alla Csf Group-Navigare, tutti custoditi nelle brance del sapere, da tanti uomini grigi o stempiati, confusi nelle mansioni stesse che hanno espletato, ai quali va il nostro messaggio di gratitudine, personaggi che hanno fatto storia e leg-

genda del ciclismo mondiale, nomi da cineteca. Il Segretario, Giuseppe Maccalli, non ha incertezze spinge sull’acceleratore, in armonia con i dirigenti della società vuole potenziare il trend di crescita del parco tesserati, non è mai banale, forse presuntuoso, sicuramente convinto di quello che fa e di quello che dice, per al-

Antonio Moretti, Giancarlo Moretti, per i Giovanissimi, Francesco Boselli e Emilio Bertolasi trainer degli Esordienti e Secondo Pizzocri per gli Allievi. E’ stata un’annata fantastica, pertanto un grazie va tutti indistintamente, senza menzionare chi li ha ottenuti”. Non ci sono investimenti faraonici nello sport del ciclismo, la recessione e il ridimensionamento degli sponsor, lascia a spasso tanti professionisti. Diego Nosotti, ex corridore che ha difeso i colori della Cremasca-, quest’anno in forza alla Ngc Mediacal-Otc, sul podio al Giro di Cihauhua , in Messico, ha dovuto cedere il primato a Luis Fernando Macia del Guadalajara, e dall’ altro messicano Marco Rios della Orven. Chiude la squadra Ngc. Otc, va avanti la “ Ceramica Flaminia- Bossini Doc-

Adriano e Piero Baffi, Remo Tamagni, Ferla, Garbelli e Pedrinazzi

cuni aspetti geniale. Tagliente, deciso, diretto, Stefano Pedrinazzi, team manager della Cremasca, e Presidente della Società Pista di Crema, società che gestisce lo sport del ciclismo al velodromo “Pierino Baffi “ di Crema, calamita l’ attenzione con una conferenza stampa: “ Le difficoltà ci sono dappertutto- comunque la filosofia adottata rimane quella di puntare sui giovani potenziando la “piramide”, farli divertire, senza risultati a tutti i costi, lavorando in sinergia con i direttori sportivi delle varie categorie, a cominciare da

ce” gruppo Professional diretta dai team manager Massimo Podenzana e Pino Petito, e Nosotti ha trovato una sistemazione Nosotti? “ Una cinquantina di professionisti sono ancora alla ricerca di un ingaggio-, mi sto allenando per essere a puntino nel 2009, farò il mio esordio al Giro della Malesia”. Quanti premi, una sagra che ha coinvolto tutti i protagonisti giovani e meno giovani, che hanno “prodotto” tanti successi, la “mangiata” è terminata con un brindisi allegrissimo.

Mountain Bike, Francesconi è quarto

Chi si ferma è perduto.. Nel parterre della “ 6 Giorni” di Milano al Salone del Ciclo, evento di prima classe patrocinato dalla Eicma 2008, una pista di 160 metri, un’isola felice, un evento spettacolare, un investimento di assoluto richiamo, con al timore di regia Silvio Martinello, olimpionico, mondiale della pista nell’ Americana in coppia con Marco Villa, opinionista televisivo, e consulente dell’ organizzazione di questo evento “stellare”, nel cuore del velodromo, oltre che a respirare la suggestiva atmosfera del ciclismo su pista, è stato inserito il Gran Galà di Montain Bike Endurance 2008, con i “Top Riders Team” del circuito nazionale 24 Cup, Campionato Italiano,

Artigiani, e Commercianti, impegnati nei mille metri cronometrati. Una iniziativa inedita e di grande spessore, con i concorrenti impegnati nei mille metri, dentro e fuori del padiglioni 7, sotto l’acqua a catinelle, con sterrati in salita. Gongola come pochi, Pierluigi Francesconi, campione cremonese dei bikers 2008, è incitato a gran voce da papà Giuseppe e dal figlioletto Anselmo, pedala che è un piacere sull’ erpichino, è impegnato nella crono individuale del Master 3, fa l’ indiano, ma è riconoscibile dalla sua maglietta bianca del team “Cicli Francesconi” di Salvirola, fa registrare il quarto miglior tempo, nel tic-tac vinto da un barese.

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jacopo guarnieri

Il campione della Liquigas. Le sue sfide. E il Qatar...

Jacopo Guarnieri

Jacopo Guanieri, 23 anni, di Castelvetro Piacentino, iscritto all’Università di Giurisprudenza, ha messo una pietra sul 2008, con “dodici” suonanti vittorie, vestito la maglia azzurra, svezzato tra i dilettanti di Elite alla “ Marchiol–EmisferoLiquigas” del trainer Biagio Conte e Marco Zen, debutta nel 2009 alla “ Liquigas” di “ patron” Paolo Del Lago, un nome, una qualità e una garanzia, gruppo sportivo Pro Tour, con direttori sportivi: Roberto Amadio, Mario Chiesa, Dario Mariuzzo, Mario Scirea, Paolo Slongo e Stefano Zanatta. Malgrado il cielo sia grigio, le nuvole siano basse e l’aria umida e frizzante pizzichi le ossa, se non piove si allena, ama il ciclismo pulito, onesto, non ha un filo di grasso superfluo, dimostra serietà, comincia la sua nuova esperienza nel mondo professionistico, incontra i suoi compagni di squadra, si concede, senza tanti grilli per la testa, allo “scriba”. Che Guarnieri vedremo? «Ho tanta voglia di cominciare, ho avuto il primo approccio con la squadra, il primo raduno sarà a Bibbione, poi andremo a San Pellegrino Terme, senza bici e senza affanno, la stagio-

ne è lunga e stressante, sarà necessario migliorare la resistenza, lavorando su obiettivi mirati alla crescita. Ho finito bene la stagione e mi sarà d’ aiuto a cominciare bene. Bisognerà centellinare le forze, cominci il primo stage di una decina di giorni con squadra al caldo della Spagna, pedalando seriamente». Non la spaventa il peso di essere alla Liquigas con altri velocisti ? «Assolutamente no. Con compagni di squadra come l’ aretino Daniele Bennati e il toscano Francesco Chicchi, capaci di muoversi bene nelle volate, c’ è solo da imparare e trarne consigli utili, lascio nel cassetto il passato, guardo al futuro con filosofia di continuare a vincere, obiettivo copiato da tutti». Il suo debutto stagionale? Corre al Giro d’ Italia del Centenario? «La squadra ha le potenziali del Pro Tour, comunque è presto per dire se sarò schierato alla corsa rosa, mentre, riguardo al mio debutto, è stato programmato per il 14 gennaio in Australia, e poi correremo al Tour del Qatar». Un programma ambizioso. Non ci resta che augurarle un imbocca al lupo... E crepi il lupo.

Erminio e Alberto Gatti al «Cycling Team Gallina» E’ ufficiale. Cesare Turchetti sarà il team manager della squadra bresciana Under 23 “Cycling Team Delio Gallina- Cicli Piton”, con una rosa di dodici corridori, e tra i quali sfoggia i gemelli Erminio e Alberto Gatti, Lorenzo Mola, Oleksy Chalyy (ingaggiati dalla Eurobike Air Express di Romanengo), Mattia Rebaioli, Marco Amicabile, Matteo Ligas, Nicola Belleri, Michele Foppoli, Davide Maffezzoni, Roberto Bigotti e Nicola Gaffurio.

Alessio Brugna vince alla grande la Coppa Lodi

l'Olimpionico Silvio Martinello

Alessio Brugna (Eurobike Romanengo) ha vinto la challange di mountain bike della “Coppa Lodi” esordienti, imperniata su sei tappe, confortata da 265 presenze in età dai 5 ai 16 anni tesserati e non, appartenenti a 41 club, nelle categorie giovanissimi, esordienti e allievi. Brugna ha preceduto Christian Rizzotto (Imbalplast Soncino); mentre tra le società sale sul podio il Gs. Dornese. Cerimonia di premiazione domenica 23 novembre alle ore 10 nel teatro di Cascina Nebbiolo a Tavazzano.


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il PICCOLO

Sport

giornale del

Cremasco Venerdì 28 Novembre 2008

volley

Reima sconfitta in casa A ncora niente punti per la compagine di Luca Monti che contro la capolista Bassano ha messo in campo più voglia e determinazione, ma tutto questo non è bastato. Bassano è risultato un osso troppo duro. Nel primo set la Samgas vola sul +4 (13-9) grazie a due ace di Batista. Bassano però risponde immediatamente e con Tamburo in

battuta piazza un break di 6-0. Crema rimette il naso avanti sul 18-17, ma un altro parziale degli ospiti (4-0) sembra chiudere i conti. A riaprire i giochi invece ci pensa Cazzaniga che con 3 ace firma il 23-23. Si va ai vantaggi dove la spunta Bassano per 26-24. La seconda frazione vede la Reima partire con il giusto piglio (4-1 con due muri di Finazzi e Batista). Bassano pareggia con due ace di Tamburo (6-6), ma i

Finazzi, migliore in campo della Reima

SAMGAS CREMA

1

FIORESE BASSANO

3

24-26 (28‘), 25-16 (24‘), 21-25 (30‘), 21-25 (27‘).

Cazzaniga 20, Sgrò 1, Alletti, Patriarca 10, Batista 20, Jacobsen, Finazzi 9, Caprotti L, Silva 3, Orel, Baranowicz 6. All: Monti.

Blues ritornano in vantaggio con un muro di Finazzi (10-8). A questo punto sale in cattedra Batista che spinge i suoi sul +6 e poi Patriarca sigla il 21-14. finisce 25-16 con un ace di Cazzaniga. Il Fiorese non accusa il colpo e parte forte nel terzo parziale (4-9). La Samgas torna sotto sul 7-9, ma subisce un altro allungo firmato da Tamburo e David (8-14). La volontà dei cremaschi consente di riaprire la disputa quando Silva e Cazzaniga mettono a terra i palloni che portano al 19-

Hradzira 6, Savio, Gitto 10, Pagotto L, Ogurcak 12, Parusso, Guarise 6, Ronaldo 1, Tamburo 20, Sonetti, Pianese, David 13, Lollato L. All: Cretu.

21. Bassano però non trema e con il duo TamburoGitto chiude 25-21. Nel quarto set la musica non cambia con Bassano subito in testa. Crema si porta sul –1 (6-7), ma piano piano si lascia scappare gli avversari che arrivano sul +5 (20-15). Baranowicz (muro e ace) e Silva provano l’ultima riscossa per il 19-21, ma Tamburo si rivela l’autentico man of the match e sotto la sua spinta la capolista mette la parola fine sul match.

Lo sponsor dei Blues ospite di Mela Verde Domenica 23 la Perla del Garda, sponsor Reima, è stata ospite della trasmissione di Rete4 Mela Verde. L’azienda, di proprietà di Giovanna Prandini e del fratello Beppe, nasce dall'idea di riportare la vigna sulle colline moreniche della nostra azienda agricola. Allora Giovanna, domenica è stata una giornata particolare per voi? «Mela Verde è un programma presentato da Edoardo Raspelli in onda su Rete4 con inizio alle ore 12:10. Edoardo aveva intervistato mio fratello Beppe (che fa parte della Coldi-

retti di Brescia) e da lì è nata l’idea di venirci a trovare». Come si struttura la vostra azienda? «La nostra azienda ha due attività principali: quella zootecnica per la produzione del latte e quella vinicola che punta alla produzione di vini di alta qualità. L’obiettivo è quello di ottenere uno dei migliori prodotti come il Madre perla: un lugana doc che è stato premiato fra i top 100 vini d’Italia». Perché avete scelto di diventare partner Reima? «E’ nata da amicizie che avevamo

intorno alla società. Noi siamo una piccola realtà e questa iniziativa può darci maggiore visibilità. A Crema siamo distribuiti dalla Enoteca Fuori Porta. Inoltre sono una amante dello sport e ho fatto parte del gruppo ‘cremasco’ che ha partecipato all’ultima maratona di New York. Adesso siamo in un periodo caotico per il lavoro però ho visto che potrei riuscire a vedere la partita di Roma perché in quel periodo dovrei essere nella capitale». Per saperne di più sull’azienda Perla del Garda potete visitare il sito web: www.perladelgarda.it

Rota: «Contro la capolista troppa rassegnazione»

Una partita nella quale i Bues dovevano dare, e fare, di più. «Abbiamo disputato una partita discreta, a tratti buona, a tratti confusa» dichiara il diesse blues Michele Rota, «ci sono stati errori grossolani in fase di difesa e su appoggi facili, in fase di attacco su ‘rigori’ che andrebbero, a mio modo, sempre rigiocati. Il primo set sembrava ormai andato, quando suo 20-23 per Bassano, Cazzaniga ha infilato 3 ace consecutivi, ma poi il parziale è andato agli ospiti ai vantaggi. La reazione del secondo set purtroppo non è bastata a cambiare l'andamento del match, come speravamo» Continua Rota: «Bassano ha confermato di essere una buonissima squadra in mano ad un allenatore molto preparato; noi contro queste formazioni dobbiamo giocare al meglio soprattutto con i nostri uomini migliori. Ieri Cazzaniga non è stato incisivo in attacco come al solito e Caprotti non ha disputato

certo la sua migliore partita, ma al di là dei numeri non è mancato il loro apporto in termini di personalità. Dai nostri uomini di

essere i punti di riferimento per i compagni di squadra. Su questo è bene che si rifletta. Ieri il nostro pubblico, ed in particolare i Wild

Cazzaniga all'attacco

maggiore esperienza è lecito attendersi di più sotto il profilo della loro presenza in campo. Giocare con dipinta sul volto la rassegnazione non aiuta di certo la squadra e loro devono

Kaos, ha sorretto la squadra fino alla fine». Un pensiero, quello per i tifosi, che secondo Rota è doveroso: «Li ringrazio personalmente perché stanno dimostrando un

grande attaccamento alla squadra e hanno compreso la difficoltà del momento. Insieme a loro usciremo da questo momento di difficoltà. Adesso ci aspettano alcuni incontri che valgono doppio in chiave classifica e nessuno può mancare all'appello e per nessuno intendo dire nessuno». Ma che impressione ha fatto a Rota il nuovo arrivato Victor Batista? «Victor ha retto bene il campo, direi che ha giocato una buona gara, anche se deve entrare ancora nel nostro sistema di gioco soprattutto in difesa. A dispetto dei tanti mugugni e della tanta diffidenza che aleggiava alla Bertoni in questa settimana, siamo sicuri di aver portato a Crema un giocatore che può darci una grossa mano. E' ancora indietro fisicamente, essendo stato fermo tre mesi. Per essere al top ha bisogno ancora di una ventina di giorni di intenso lavoro. Ha fatto vedere delle buone cose in battuta ed in attacco e ha ancora margine di crescita».

pallacanestro Crema

La grande gioia di vincere il derby

Dopo l’entusiasmante vittoria nel derby con B.T. Pizzighettone, la Pallacanestro Crema è chiamata a ripetersi domenica nella delicata trasferta di Calolziocorte, contro l’agguerrita formazione locale invischiata nei bassifondi della classifica. I prossimi avversari, ancora fermi a 6 punti in classifica, non attraversano certamente un buon momento e, vista la striscia di cinque sconfitte consecutive, si presenteranno all’appuntamento con l’acqua alla gola. Fondamentale infatti per i lecchesi tornare a vincere davanti al pubblico amico per non perdere il contatto con le dirette concorrenti per la salvezza. Calolziocorte è una formazione dalle caratteristiche completamente opposte rispetto a quelle di Crema: predilige ritmi bassi, grande presenza difensiva, ma con evidenti limiti offensivi (appena 63 punti di media realizzati), se si eccettua l’esperto Rossetti, guardia molto aggressiva e pericolosa che segna 14 punti di media a gara. La formazione cremasca, quindi, dovrà cercare di imporre il proprio ritmo e, ora che anche gli infortunati sono completamente recuperati, sfruttare al meglio le rotazioni dalla pan-

china, dal momento che ben poche altre squadre nel girone si possono permetter di fare ruotare tutti i dieci giocatori a referto. La scorsa settimana la Pallacanestro Crema è tornata alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive. Davanti a un numerosissimo pubblico, la squadra locale ha superato brillantemente il B.T. Pizzighettone con il punteggio finale di 99-83. Partiva forte il Crema, guidata in attacco da un infallibile Malavasi che chiudeva la prima mini frazione con 12 punti. Il lodigiano Roberti (26 punti alla fine per lui) si faceva carico, ben coadiuvato da Guzzoni, di riportare in equilibrio la partita, tanto che si andava all’intervallo sul punteggio di 48-44. Nel terzo periodo le devastanti accelerazioni di Boffini (30 punti con 12/18 al tiro) e la costante pericolosità di Ciocca sotto le plance scavavano il solco decisivo. Negli ultimi minuti erano bravi i ragazzi cremaschi, eccellentemente guidato da capitan Pellini, finalmente tornato ai livelli di gioco che gli competono, a controllare il ritmo della partita e mantenere i cremonesi guidati da coach Farina a distanza di sicurezza.

tennis da tavolo

GGS in Croazia Muletti in finale

Il 21,22 e 23 Novembre si è svolto a Varazdin in Croazia il torneo internazionale Mirco Abramovic al quale han preso parte la nostra nazionale Maschile e Femminile Italiana, squadre dell'Est Europa, ma anche alcune fra le più importanti e blasonate squadre di club italiane, fra cui il G.G.S. Ripalta Cremasca TT. Gli alfieri della squadra del tecnico Tomasoni Andrea sono stati Benedetti Andrea, Valcarenghi Marco, Oldoni Danilo, Inzoli Filippo e Muletti Michele. Venerdì si sono svolte le gare a squadre nelle quali i nostri non hanno brillato particolarmente anche se la squadra cadetti composta da Valcarenghi, Oldoni e Benedetti ha sfiorato l'accesso alle semifinali. Le note più lieti sono arrivate sabato e soprattutto domenica. Sabato ben tre dei nostri hanno superato agevolmente il proprio girone di qualificazione guadagnando l'accesso ai primi 32: Muletti Michele nei giovanissimi, Inzoli Filippo nei ragazzi e Valcarenghi Marco nei cadetti. Generose le prove di Oldoni e Benedetti che si sono dovuti arren-

dere nel girone iniziale. In serata il primo a scendere in campo è stato Muletti che si è sbarazzato 3 a 0 del proprio avversario conquistando un posto nei sedici. Il secondo é stato Inzoli, che, in vantaggio per 2 sets a 0 ha subito la rimonta dell'avversario Croato, perdendo così per 3 a 2 pur giocando una buona partita. Il terzo in ordine di tempo è stato Marco Valcarenghi che è uscito sconfitto 3 a 1 da un match che avrebbe potuto affrontare con più determinazione...nonostante tutto soddisfacente la sua prova. Sveglia all'alba di una domenica da ricordare per molto tempo per il piccolo Michele, che, prima impiega 5 combattutissimi sets per avere la meglio di Vidacek Marco, forte avversario Croato, poi si sbarazza facilmente per 3 a 0 dei uno Sloveno e successivamente sconfigge, dopo 5 sets e sfoderando i suoi colpi migliori, Pezzi Daniele. In finale Michele si è dovuto arrendere al forte sloveno Jorgic Darko. Grande festa e grandi felicitazioni da parte del team manager Goldaniga al rientro a Ripalta per l'ottimo risultato ottenuto.


Speciale Regali

il PICCOLO

giornale del

Cremasco

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Come non sbagliare regalo? Ecco le 10 idee più gettonate Di Barbara Milanesi

Uno dei più grossi problemi quando si avvicina il periodo natalizio è la scelta del regalo.
L'anno scorso ogni italiano ha ricevuto (e presumibilmente donato) 5 regali.

lo di natale selezionando quelli che potrebbero raccogliere l'approvazione di chi lo riceve.

CELLULARI
Tra le marche più desiderate tra gli italiani sicuramente Nokia e Samsung. 
Per Nokia i modelli più in voga sono Nokia

Venerdì 28 Novembre 2008

memorie interne sono state notevolmente implementare e consentono di contenere migliaia di Album oltre che in molti casi foto e video.
Tra i modelli più in voga l'APPLE IPOD disponibile in molte versioni a partire dal Nano,

Anche i navigatori satellitari sono molto richiesti

Cellulari e Ipod, una vera moda

Spesso capita però che i regali non siano proprio graditi perchè si ricade facilmente sulla scelta di oggetti inutili o perchè si sceglie qualcosa di non adatto a chi lo ha ricevuto.

Una piccola ricerca è servita a capire quali sono i regali preferiti per il Natale. Abbiamo provato a stilare una classifica con le tendenze e con 10 idee per un rega-

6110 Navigator, Nokia N73 e Nokia N95. 
Per Samsung invece la novità assoluta è l'SGH-U700 oltre che il più economico SGH-M300.
I prezzi vanno dalle 80 euro in su, a seconda del modello e delle sue funzioni. Oggetti molto desiderati soprattutto dal pubblico giovanile sembrano essere i lettori MP3 ed MP4.
Le dimensioni delle

ad arrivare alla versione da 80GB.
Alcuni lettori anche di altre marche partono addirittura da 20 Euro.
Altri regali che sembrerebbero essere ben graditi sono i navigatori satellitari.
Ideali per chi viaggia molto e non dispone di un'auto con l'accessorio incorporato. Tra i più venduti e ricercati il TOM TOM, i modelli della Garmin ed il Mio C

250. Sempre nell’ambito della tecnologia altro regalo gradito potrebbe essere

un televisore.
 Le marche più diffuse sono Samsung, Sony, Philips e Panasonic e tra le novità il Philips con tecnologia Aurea che estende il fascio di luce emanato dal pannello lcd su una cornice attiva. In questo caso però i prezzi si alzano notevolmente. Ma le idee regalo sono anche altre: dagli ultimi modelli di sci, agli

snowboard alle tute per chi ama la montagna, per arrivare a biciclette, racchette da tennis, da golf e tantissimi altri oggetti. 
Tra le idee al femminile va forte l'intimo. Con la moda e 

 l ’ a b b i g l i a mento, se il destinatario è una fanciulla, non si sbaglia mai: abiti sia uomo che donna, ma anche scarpe, accessori e profumi. Ci si

può sbizzarrire e trovare di tutto, a patto che si conoscano almeno in parte i gusti del destinatario.
Un altro regalo assolutamente gradito potrebbe essere un viaggio, magari da sfruttare nel periodo natalizio o per il capodanno. 
Le destinazioni più gettonate, oltre alle settimane bianche, sono le grandi capitali europee (Parigi, Londra, Madrid, con Berlino e Barcellona in testa). Se si dispone di un budget più elevato allora anche Santo Domingo e i Caraibi.
Insomma la scelta è vasta e per tutte le tasche. Non resta che cominciare la ricerca.


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il PICCOLO

Speciale Regali

giornale del

Cremasco

Panettone, Natale italiano Venerdì 28 Novembre 2008

Di Barbara Milanesi

Il Natale si avvicina e con esso la vendita del Panettone. Il Panettone è il tipico dolce milanese, associato alle tradizioni gastronomiche del Natale ed ampiamente diffuso in tutta Italia, nonostante sia un simbolo della gastronomia e della città di Milano È ottenuto da un impasto lievitato a base di ac-

qua, farina, burro, uova o anche tuorli, al quale si aggiungono frutta candita, scorzette di arancio e cedro in parti uguali, e uvetta. Oggi il Panettone è un dolce tipico Italiano tutelato dal D.M. 2207-2005 che ne specifica gli ingredienti e le percentuali minime per poter essere definito tale. Sono diverse le leggende legate alla nascita del panettone. Una resta la

più nota leggenda. La storia più conosciuta che sancisce la nascita del più glorioso prodotto che Milano abbia mai avuto. “Come ogni notte Ugo uscì dalla finestra al freddo di Milano. Con agilità scavalcò la balaustra del balcone e si calò nel giardino. I cani cominciarono ad abbaiare; senza curarsene Ugo corse a perdifiato attraverso tutto il giardino fino ad appiattirsi contro il muro di cinta. Si fermò qualche secondo con il fiato mozzato dalla corsa e dalla paura. I suoi occhi scrutavano nel buio, verso il palazzo, per vedere se qualche finestra si accendeva del debole bagliore delle candele. Tutto tranquillo. I cani cominciarono a calmarsi: anche stanotte, nessuno lo aveva visto uscire. Appigliandosi ad alcuni mattoni disassati, Ugo si issò sopra il

una coltre di nubi e questo avrebbe coperto la sua corsa attraverso i cortili fino alla bottega di Toni, il panettiere, dove, come ogni notte, avrebbe incontrato la sua Adalgisa. Un amore segreto, osteggiato dalla sua famiglia, lo legava da tempo alla bella figlia del fornaio; ma da un po' le cose non andavano bene. Adalgisa era sempre stanca, il lavoro era aumentato da quando il garzone di suo padre si era ammalato; avrebbero dovuto smettere di vedersi, perché c'era tanto da impastare, preparare, infornare. Ugo non voleva rinunciare a quegli splendidi occhi per cui avrebbe fatto di tutto e il giorno successivo, con addosso umili abiti, lui, che era il falconiere di Ludovico il Moro, si fece assumere da Toni come nuovo garzone. Nonostante il giovane,

Il dolce milanese: un pane “speciale” nato dalla fantasia di un fornaio

Protetto da un decreto ministeriale del 2005

muro di cinta che divideva lo splendido palazzo che suo padre, Giacomo degli Atellani, aveva ricevuto in dono da Ludovico il Moro, dai cortili della Milano povera, quella delle botteghe che si affacciavano su Corso Magenta. La luna si nascondeva dietro

ogni notte, si spaccasse la schiena nel retro bottega per preparare il pane, gli affari del negozio continuavano a peggiorare. Una nuova bottega aveva aperto lì accanto e stava portando via tutti i clienti a Toni. Ugo non perse

Il simbolo del Natale milanese e italiano

tempo, e con l'incoscienza tipica dei giovani, rubò una splendida coppia di falchi al Moro e li vendette per comprare del burro. La notte, mentre impastava i soliti ingredienti, aggiunse al preparato anche tutto il burro acquistato. Il giorno successivo la bottega fu letteralmente presa d'assalto, si cominciava già a favoleggiare del pane più buono di Milano. Nei giorni successivi altri due falchi vennero sacrificati per l'acquisto di altro burro e di un po' di zucchero da aggiungere all'impasto del pane. Milano impazziva per il "pane speciale" del Toni. La coda fuori dalla bottega era interminabile e ogni notte bisognava impastare sempre di più. Mentre l'inverno si av-

vicinava, gli affari miglioravano e Ugo e Adalgisa potevano nuovamente pensare ad un futuro da passare assieme. Sotto le feste di Natale, Ugo diede un ultimo tocco di classe alla ricetta del "pane speciale" e aggiunse uova, pezzetti di cedro candito e uva sultanina. Tutta Milano, in quei giorni prima di Natale, transitò dalla bottega per comprare quello che già tutti chiamavano "pangrande" o "pan del Toni" (da qui il termine panettone), da servire in tavola il giorno di Natale. Toni divenne ricco e i genitori di Ugo non ebbero più da lamentarsi di Adalgisa e così, come ogni storia che si rispetti, i due giovani si sposarono e vissero felici e contenti”.




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