Il Piccolo Giornale Cremona

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PICCOLO Giornale di Cremona

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Anno IX • n° 36 • VENERDI’ 19 SETTEMBRE 2008

Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio

DROGA: 14 ARRESTI IN 21 GIORNI

E i dati sullo spaccio e la diffusione delle sostanze stupefacenti sono impressionanti: in un anno i reati di droga scoperti sono stati 103. Gli arresti sono stati 67 contro i 26 dei 12 mesi precedenti. Mentre i chili di droga sequestrati sono stati 26.158 a fronte dei 3.153 di un anno fa. Indagini dei carabinieri

UN PASSO INDIETRO UN PASSO AVANTI

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Gian Carlo Corada

«Avrei dovuto ascoltare di più i cittadini dei partiti» a pagina 6

Appuntamenti

Volontariato, la festa il 21 settembre Il calendario ▲

VIDEOPOKER: SCOPPIA LA MALATTIA La mania del gioco d'azzardo, pur legale, ha contagiato anche i cremonesi. Per molta gente è una vera e propria dipendenza di origine patologica. Secondo lo psicologo dell'Asl, Antonio Gallo, vi cadono «persone di ogni età, sesso ed estrazione sociale».

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Cerchi casa? Alcune proposte scelte per voi ▲

“Chi vince vince, chi perde perde”, con tanto di partito spaccato. Nonostante le ruvide dichiarazioni di questi giorni, il tempo e lo spazio, perché ciò avvenga, potrebbe esserci. Poiché, per la teoria della relatività anche lo spazio e il tempo possono mutare, così possono modificarsi le posizioni. Il tema in discussione nel PD è il cambiamento, che però non è motivo di critica, tutti si dichiarano favorevoli e ne convengono; il busillis piuttosto è chi è chiamato a interpretarlo. Il disegno dei vertici del PD era che il dottor Beluzzi ne fosse il soggetto principale e il professor Corada la guida spirituale. Dante e Virgilio, insomma. Corada non c’è stato, forse perché, al tempo, Dante era vivo, Virgilio no. Scherzi a parte, per evitare lo scontro qualcuno dovrebbe fare un passo indietro. Chi? Questioni loro. Certo è che per fare un balzo in avanti, occorre fare passi indietro e prendere, così, una buona rincorsa. Orazio, poeta latino, scriveva: “Sapere aude”, che si può tradurre in: abbiate il coraggio di essere saggi. a.b.

e prossime elezioni amministrative sono, in questi giorni, uno tra gli argomenti più dibattuti sui media e tra la gente; in particolare tra coloro che s’interessano della vita pubblica cittadina. Molto ha influito la diatriba, all’interno del Partito Democratico, per la candidatura a sindaco. Il tema non è marginale, perché riguarda il governo e il futuro della città per i prossimi cinque anni. Le occasioni per discutere, anche animatamente, non mancano. Il candidato della destra non si conosce ancora e se c’è, è tenuto nascosto. E’ una scelta strategica dei partiti che compongono la coalizione, è conveniente attendere ancora, prima di scoprire le carte; meglio aspettare gli sviluppi in casa democratica e muoversi conseguentemente. Nel PD gli animi sono accesi e la discussione, per usare un eufemismo, è calorosa. Pur tuttavia abbiamo ascoltato dichiarazioni che coltivano, la speranza o forse meglio l’auspicio (inteso come desiderio) che sia ancora possibile evitare il pericoloso duello delle primarie, e scongiurare anche il rischio che:

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Agriturismo a cielo aperto a Ombrianello: un week end con i sapori di casa nostra - A pagina 11



Cronaca

Venerdì 19 Settembre 2008

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Antonio Gallo (Asl): «Vi cadono persone di ogni età, sesso ed estrazione sociale, ma c'è un disagio psicologico di fondo»

La mania dei videopoker dilaga a Cremona Per molta gente è una vera e propria dipendenza di origine patologica

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di Laura Bosio

lin,dlin, dlin... è un suono incessante, quasi ossessivo, quello delle monete riversate nei videopoker, amplificato dall'atmosfera tesa fino allo spasimo, e occhi puntati su quelle figure (o numeri) che scorrono inesorabili. Un rito, ormai, quello del gioco d'azzardo (legale), che ha catturato anche i cremonesi. La riprova è la continua apertura di nuove sale da gioco. Una passione che dilaga, dunque. Ma anche un problema sociale, in alcuni casi. Lo spiega Antonio Gallo, psicologo dell'Asl che si occupa del servizio dipendenze da gioco d'azzardo. «Se si parla delle persone seguite da noi, i numeri sono ancora molto bassi, ma il fenomeno è in realtà molto esteso anche nella nostra provincia, e in crescita» spiega. «Lo dimostra il fatto che quando abbiamo aperto, nel 2003, era solo una la persona da noi seguita. Nel 2007 si è arrivati a dieci. E ne continuano ad arrivare, tanto che stiamo ragionando sull'opportunità di aprire delle terapie di gruppo che sono l'approccio più efficace in questo caso. Altro particolare significativo è che i nostri pazienti, quando ci raccontano le loro esperienze, parlano di sale da gioco gremite di persone. Certo, non tutti coloro che giocano ne sono dipendenti, ma molti qualche problema lo hanno». Come si identifica il gioco d'azzardo legale? «Sono tutti i giochi che ri-

guardano l'impiego di denaro: videopoker, gratta e vinci, lotterie, superenalotto, lotto e via così». Qual è il profilo del giocatore dipendente medio? «Chi gioca ha caratteristiche molto eterogenee. Ci sono donne, uomini, italiani, stranieri, pensionati, lavoratori, laureati, diplomati... insomma, si tratta di problematiche che potrebbe riguardare chiunque». Non esiste un comune denominatore? «Il gioco d'azzardo è ufficialmente comparso nel manuale statistico dei disturbi mentali. Dunque senza dubbio tra i dipendenti dal gioco esiste un disagio psicologico di fondo, a volte lieve e altre grave». In quale momento si capisce che una persona è diventata dipendente? «Se alzandosi al mattino pensa solo ad andare in qualche sala giochi, e attende con trepidazione la fine del lavoro per recarsi a giocare, ecco che si ha una dipendenza. Un po' come il tossicodipendente che non ha in mente altro che la droga. C'è, quindi, un assorbimento totalizzante nei confronti di questa pratica». Quali sono le conseguenze nella vita della persone? «Accade che pian piano le amicizie vengono messe da parte fino a rimanere senza amici. Anche un eventuale rapporto coniugale ne risente. Da una parte perché si rischia di mettere in crisi il bilancio familiare, spendendo tutti i soldi destinati alla casa, fino ad indebitarsi, o arrivare addirittura a ricorrere all'usura. Il giocatore, inoltre, è talmente assorbito

BOTTEGHE DEL CENTRO

Un nuovo programma per rilanciare la città

Il videopoker può trasformarsi da gioco a malattia

dalla propria attività da non avere più spazio per una vita affettiva e relazionale, e quindi mette da parte il partner. Infine qualche problema lo si potrebbe avere anche sul lavoro, soprattutto qualdo si inizia a chiedere anticipi sullo stipendio, o vengono a mancare motivazione e concentrazione. Tuttavia, di solito, un dipendente da gioco riesce mantenere il proprio lavoro più a lungo rispetto a un dipendente da droga». Come si finisce per finire in questo tunnel? «L'esordio è insidioso. Si inizia in modo molto sottile, magari seguendo l'esempio di un amico. Del resto a tutti può capitare di acquistare un gratta e vinci, o di mettere una moneta nel videopoker per tentare la fortuna. La differenza è che mentre molte persone non hanno lo stimolo di continuare, il giocatore per una piccola vincita avverte una scarica adrenalinica, e soprattutto la necessità di riprodurla. E' come se vi fosse uno stato depressivo di fondo, a cui

Il nuovo Speciale Motori sarà in distribuzione dal 23 settembre

Il nuovo numero del mensile Speciale «MOTORI», supplemento al "Piccolo Gioprnale" sarà in distribuzione da martedì 23 settembre: 36 pagine tutte a colori dedicate alle ultime novità automobilistiche. In appendice le pagine dell’usato selezionato. In questo numero: il salone di Parigi, Mercedes classe C250, il restyling dell’Audi A3, Chevrolet Cruze, il boom delle ibride Toyota Prius e Honda Insight. La rivista è gratuita, la potete trovare nei cestelli de «Il Piccolo Giornale». Un appuntamento mensile da non perdere per gli appassionati di motori.

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Numero chiuso in tipografia: Giovedì 18 Settembre ore 24,00

l'adrenalina risponde. Il dipendente avverte il desiderio, attraverso il gioco, di rifarsi un'identità, forse perché nella vita si sente svalutato. Insomma, è una sorta di tentativo di riscatto verso se stessi, nel momento in cui ci si percepisce “sbagliati”. Quello con la dipendenza diventa quindi un vero e proprio rapporto patologico». A cosa è dovuto il boom di questi anni? «Storicamente il gioco c'è sempre stato, ma lo si viveva diversamente. Negli ultimi anni lo Stato ha capito che è un'attività che rende, e ci ha investito molto. E' stata un'operazione di marketing, una forma di investimento, purtroppo fondata sulla patologia di qualcuno».

Le Botteghe del Centro si riuniranno lunedì sera, riunione durante la quale sarà eletto il nuovo presidente e il nuovo consiglio. Scaduto il mandato di Paolo Marcenaro, che volentieri lascia il testimone ai giovani, lunedì sera verrà anche presentato il programma da Paolo Mantovani e dal gruppo delle Botteghe del Centro. Si tratta di un programma che nella prima parte dà risalto all’attività sindacale dell’associazione, e che, nella seconda, si sofferma sulle due manifestazioni che le Botteghe da tempo sostengono e cioè il Natale e i Giovedì d’Estate. Due manifestazioni che con il nuovo direttivo che si insedierà lunedì, ne escono rinnovate. Sul Natale, tra le idee c’è quella di non riposizionare la pista di pattinaggio perché troppo costosa, ma di dare spazio a diversi, piccoli e numerosi eventi dislocati in vari punti della città senza concentrarsi su manifestazioni che interessino unicamente le principali piazze cittadine. Sui Giovedì d’estate, invece, l’idea è quella di ridurli da 7 a 4. Il papabile a guidare

per i prossimi anni le Botteghe, salvo colpi di scena dell’ultim’ora, è proprio Paolo Mantovani, con un gruppo formato da giovani, senza tralasciare le quote rosa. Tra i principali punti del programma: promuovere lo sviluppo e il sostegno delle attività commerciali della città (rivitalizzando in particolare il centro quale tradizionale fulcro commerciale e sociale di Cremona), sviluppare l’attività associativa; impegnandosi a formare un gruppo di commercianti propositivo e numeroso; stimolare l’afflusso verso il centro storico di potenziali clienti; implementare un dialogo costante con l’amministrazione sottoponendo iniziative e progetti per il miglioramento commerciale, estetico e urbanistico di Cremona con particolare riferimento al centro cittadino; introdurre, per i membri del consiglio, l’incompatibilità con cariche politiche e il limite massimo di due mandati per il presidente; creare un consorzio per la promozione e l’animazione del centro; affidare la gestione delle manifestazioni ad aziende specializzate.


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Cronaca

Venerdì 19 Settembre 2008

Monsignor Achille Bonazzi chiede che vengano rispettati i regolamenti comunali e i limiti acustici

«Piazza Duomo, serve più rispetto dei valori»

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di Silvia Galli

on accenna a spegnersi la polemica scaturita dal concerto di Gianna Nannini in piazza Duomo, che secondo i rilevamenti sembra aver superato gravemente il limite acustico previsto dai regolamenti comunali. A lanciare il grido di battaglia è monsignor Achille Bonazzi, responsabile dell’ Ufficio diocesano dei beni ecclesiastici della Diocesi di Cremona. E dice la sua sull’utilizzo della Piazza del Comune, in occasione del concerto della celebre rockstar: «Ritengo doveroso precisare le osservazioni relative all’utilizzo della Piazza del Comune, in occasione del concerto di Gianna Nannini, presentate in questi ultimi giorni, dato che quanto hanno riferito i giornali non sempre riflette l’esatto pensiero del sottoscritto» dichiara. «Precisato che queste osservazioni non sono relative al solo Concerto del 12 settembre né al Festival rock in generale. Ben vengano tali manifestazioni se rispondono a certe attese da parte dei giovani. Il mio disappunto si riferisce, fondamentalmente ed esclusivamente, all’uso della Piazza del Comune». Quali sono le sue motivazioni? «Si tratta di una serie di motivazioni che da tempo

sono emerse a fronte di un regolamento per l’uso della Piazza stabilito con deliberazione consigliare n. 144/69349 dell’11.12.1995, che di fatto lascia piena libertà dal dirigente del servizio attività culturali, previo parere favorevole espresso dalla Giunta Comunale, o dal Sindaco. E’ ben vero che si afferma di “privilegiare quelle di vasto interesse pubblico, accertando che la manifestazione stessa non possa essere in alcun modo causa di qualsivoglia danno al patrimonio architettonico della Piazza o di pregiudizio dell’immagine di particolare decoro della medesima”. Il che, per quanto ne so, non è mai stato seriamente preso

Monsignor Achille Bonazzi

in considerazione in questi anni. Ma il problema dell’utilizzo della Piazza deve essere culturalmente riferito anche ad altri valori» Quali, ad esempio? «L’attenzione alle persone.

Presento tre esempi: la rampa d’accesso dei “diversamente abili” non può essere costantemente ostruita in occasione di tali manifestazioni: è mancanza di cultura verso le persone più deboli. Ci vuole più attenzione al culto dei defunti: non può il carro funebre essere costretto a degli slalom per giungere alle porte della cattedrale come capitato nella mattina dell’11 settembre. Soprattutto non può essere disturbato il silenzio per la preghiera in Cattedrale come diverse volte è capitato, l’ultima, in occasione di tempo, il 5 settembre, quando si celebrava la S. Messa delle 18.15 e in Piazza si esibivano per i campionati di pesca gli sbandieratori di Isola Dovarese. Altro valore è il rispetto della legalità. Tra il 2006 e il 2007, l’assessorato ai Lavori Pubblici ha pubblicato il “piano di zonizzazione acustica”, secondo il quale la piazza del Comune cadrebbe nella zona dove i valori massimi di rumorosità sono compresi tra i 40 e i 50 decibel. Limite massimo che spesso, almeno nei concerti di quest’anno del 3 e 4 giugno o in quello ultimo di Gianna Nannini, non sono stati rispettati. Che senso ha deliberare una legge quando è la stessa pubblica amministrazione a non osservarla? Inoltre, come anche ha osservato il Soprintendente per la Lombardia orientale, Luca Rinaldi, essendo la piazza del Comu-

Piazza Duomo a Cremona

ne sottoposta a vincolo di tutela, ricade negli articoli del Codice dei beni culturali» Quali sono? «Espressamente l’art. 21: “lavori di qualunque genere su beni culturali è subordinata all’autorizzazione del Soprintendente”, ciò che in tutti questi anni mai il Comune ha espletato. E’ davvero strano che una pubblica amministrazione non rispetti e le leggi che si è data e quelle dello Stato. C'è poi il discorso della tutela dei beni culturali stessi. Sulla Piazza si affacciano i monumenti simbolo della nostra città: Battistero, Cattedrale, Torrazzo, Palazzo Comunale, Loggia dei Militi. Mi sembra che emerga una carenza culturale per il rispetto che a loro è dovuto, dato che rappresentano i fondamenti e le massi-

me espressioni storico-artistiche e religiose della nostra comunità». E qui arriviamo al concerto della Nannini... «In quell'occasione ho verificato due parametri: l’intensità del suono con un fonometro dell’Università di Parma ha presentato valori stabili attorno ai 90 decibel con punte verso i 190 e più, quindi ben al di sopra dei valori previsti dal piano di zonizzazione acustica. La variazione del quadro fessurativo tra le 20.45 del 12 e le 9.05 del 13 settembre: l’escursione è stata di qualche decimo di millimetro per tutti i fessurimetri. Un dato significativo è quindi che il monumento risente dello stress acustico, che comunque non mi ha portato allo svenimento; affermare che il Duomo e le sue statue sono

rimaste al loro posto in questo contesto non può che essere una affermazione da osteria. Infine non mi pare corretto posizionare sempre il palco a ridosso dell’ingresso del Battistero: poi si vuole definire la nostra città come aperta ai visitatori. Attenzione alle persone, rispetto del valore della legalità, la tutela per la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali: non mi sembrano valori che possano definirsi, come qualcuno ha voluto affermare, “sterili polemiche”. L’auspicio è quello di ritrovarsi tra persone civili - sindaco e soprintendente - per elaborare un progetto di utilizzo della piazza che rifletta non il solo interesse economico, ma una maggior valenza culturale e un più corretto rispetto anzitutto delle persone e delle leggi».


Cronaca

Venerdì 19 Settembre 2008

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L'esercito dei precari a scuola

Sono ben 772 in provincia di Cremona. E con la riforma rischiano il posto ben 317 insegnanti

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di Laura Bosio

iorni e giorni d'ansia, ad attendere quella chiamata che sembra non arrivare mai, senza alcuna certezza fino all'ultimo. Un incubo che ogni anno si rinnova per ogni insegnante precario, e che sembra non aver fine. E' un vero e proprio esercito, quello che arricchisce le liste degli insegnanti non di ruolo. Solo a Cremona sono ben 772 su una dotazione organica provinciale complessiva, assegnata dalla Direzione scolastica regionale, di 4.353 posti per l'anno scolastico 2008/2008.

Galmozzi si interroga sul futuro dei docenti

che motivo. E se da una parte è ancora comprensibile che vi siano supplenti che sostituiscono qualcuno per un determinato periodo di tempo, assurdi sono i posti vacanti, che invece di essere messi a regime restano gestiti con il precariato. Nel calderone, infine, vi sono tutti quegli insegnanti che vengono nominati a discrezione delle scuole stesse, e che non vanno a costituire delle vere e proprie cattedre». Nel caso della provincia di Cremona, le supplenze annuali su posti vacanti sono ben 157 (90 per le medie e superiori, e 67 per le elementari). Ancora di più le supplenze della durata di un anno: ben 442 (259 per medie e

Il continuo turnover degli insegnanti fa male anche agli studenti che non hanno più, succede spesso, un maestro o un prof di riferimento

Le proteste degli insegnanti dopo che il ministro all'Istruzione ha promesso ancora tagli: 100mila docenti in meno ento il 2011.

«Quando si parla di precari, bisogna fare una distinzione» spiega l'assessore provinciale alla Scuola, Pietro Morini. «Ci sono i precari che

superiori, 183 per le elementari). Restano poi 173 posti risultanti dalla somma degli spezzoni di ore rapportati a una cattedra completa (132 a

so restano invischiate nel precariato per alcuni anni. «In questo modo si crea il problema dei precari a vita, che si ripresenta ogni anno» continua Morini. «Impedendo le messe in ruolo, si determina un continuo turnover di cattedre che ogni anno cambiano. E' un disagio sia per il docente che per le classi, in quanto risulta impossibile riuscire a costruire un percorso formativo. Diventa anche

Si elencano di seguito i posti destinati ai contratti a tempo determinato (supplenti) compresi i posti di sostegno Supplenze annuali su posti vacanti privi di titolari

Posti disponibili per un solo anno scolastico

Posti risultanti dalla somma degli spezzoni rapportati a cattedra

Scuole secondarie di 1° e 2° grado

90

259

132

Scuola Primaria e Infanzia

67

183

41

La dotazione organica provinciale complessiva assegnata dalla Direzione Scolastica Regionale per l’anno scolastico 2008/09 è di 4353 posti. ricoprono un posto vacante, e ci sono quelli che invece coprono un posto che sarebbe occupato, sostituendo un insegnante assente per qual-

medie e superiori, 41 alle elementari). Insomma, una situazione difficile, soprattutto per le persone coinvolte, che spes-

difficile, per l'insegnante, conoscere a fondo i propri studenti, e capirli. Insomma, in questo modo la scuola rischia di non avere quella

continuità didattica di cui avrebbe bisogno». Ma l'emergenza più attuale, ad oggi, sono i tagli promessi dal governo: quasi 100mila insegnanti in meno, tra docenti di ruolo e supplenti, entro il 2011. Un taglio che, secondo i calcoli del governo, garantirà un risparmio di 4,6 miliardi nei prossimi tre anni (circa 450 milioni nel 2009, 1,6 miliardi nel 2010 e 2,5 miliardi nel 2011). Il dato cremonese, secondo la proiezione del Sole 24 ore, sarebbe di 317 docenti cancellati (e 243 Ata). Ma sarebbe anche un precipitare della precaria qualità del sistema scolastico italiano, secondo Morini. «Vogliono ritornare ai maestri unici e fare classi più numerose, senza tener conto del fatto che ciò andrebbe a discapito della qualità» spiega. «Anche il chiudere scuole elementari e medie nei piccoli paesi porterebbe solo disagi, e in alcuni casi potrebbe incentivare la dispersione scolastica. Cose di questo tipo capitano quando chi dirige il settore scuola non ha idea di cosa stia facendo».

Quanti insegnanti saranno messi a rischio in provincia di Cremona dal taglio occupazionale derivante dalle scelte del governo e del ministro Gelmini di tornare al maestro unico nella scuola primaria? E quali opportunità avranno? Queste le domande che il consigliere provinciale del Prc Attilio Galmozzi pone nell’interrogazione presentata di recente per la discussione in consiglio provinciale. Galmozzi ricorda la scelta del ritorno al maestro unico, ritenuta obbligata e giustificata, secondo il ministro Tremonti, dal livello del debito pubblico italiano. Ma il consigliere ricorda anche che la scuola primaria italiana è ai vertici di qualità in Europa, «sostenuta dalla volontà di migliaia di insegnanti volenterosi che hanno a cuore la scuola e dall’intersecarsi di ricerche pedagogiche e sociologiche di grande spessore», a fronte di stipendi che per gli insegnanti italiani sono fra i più bassi in Europa. Di qui la richiesta se esista almeno una stima del numero di insegnanti che verranno “tagliati” nella sola provincia di Cremona se fosse confermato il progetto del ministro Gelmini e su quale potrebbe essere il loro futuro. «Alcuni giorni fa il ministro della Repubblica Gelmini, titolare dell’Istruzione, ha annunciato un netto taglio occupazionale nella scuola primaria che conterebbe circa 87mila insegnanti in me-

no congiuntamente al ritorno dal 2009 del maestro unico» scrive Galmozzi nella sua interrogazione. «Una scelta definita “obbligata” e giustificata dalla necessità di razionalizzare le risorse in ogni settore visto che, ha sottolineato il Ministro Tremonti alla trasmissione Rai Ballarò, “l’Italia è al terzo posto nella classifica dei Paesi con il più alto debito pubblico, e la coperta è corta”. Da notare che la scuola primaria italiana è tra i primi posti in Europa come qualità del servizio pubblico, frutto di una riforma globale avvenuta negli ultimi 15 anni, sostenuta dalla volontà di migliaia di insegnanti volenterosi che hanno a cuore la scuola e dall’intersecarsi di ricerche pedagogiche e sociologiche di grande spessore. In ultimo, non certo per importanza, è utile ricordare che gli stipendi degli insegnanti italiani sono tra i più bassi in Europa al pari di Paesi come la Grecia, il Portogallo e la Polonia che, per contro, non vantano un servizio scolastico all’avanguardia come quello italiano. Tutto ciò premesso chiedo all’assessore competente se è possibile avere una stima anche approssimativa del numero di insegnanti che verranno “tagliati” nella sola provincia di Cremona se fosse confermato il progetto del Ministro Gelmini. Mi chiedo inoltre quali opportunità avranno questi insegnanti se messi fuori organico dalla scuola? Ricollocati? Disoccupati?»

Manfredini (Cisl): «Sono necessari per il funzionamento della scuola»

«Ci sono persone che lavorano nella scuola da anni come precari, e sono tutt'altro che figure inutili: senza di esse la scuola non potrebbe funzionare, è un dato di fatto. Certo, se si vuole solo insegnare a leggere e far di conto queste persone forse non servono, ma sicuramente la scuola perde in qualità. Certo, il ministro Il mondo dei docenti è contro la figura del maestro parla di qualità garantiunico e la chiusura di scuole nei comuni più piccoli ta, ma ne sono tutt'altro che convinta». Così come non la «Se i tagli previsti per i prossimi convincono i discorsi sul ritorno del tre anni, circa 130mila persone tra maestro unico. «Dopo aver accandocenti e personale Ata, verranno tonato la possibilità di ottenere rimessi in atto, si arriverà ad una persparmi attraverso la chiusura di dita dei posti di lavoro annuale che scuole nei piccoli comuni, confronè tre volte il numero di tutti gli attuatandosi con le diverse realtà locali e li dipendenti di Alitalia» dichiara Moperiferiche, si è optato per una solunica Manfredini, segretario generale zione centralista: il ritorno al maedella Cisl Scuola di Cremona.

stro unico e un tempo scuola di 24 mente quella del 1990 dove si preore settimanali» spiega. vedevano due organizzazioni: “tem«Dire che l’abbandono della figupo pieno” per un monte ore di 40 ore ra del maestro unico abbia provocasettimanali comprensivo del tempo to l’abbassamento della qualità delmensa con due maestre per classe la scuola primaria è falso. I dati (e quattro ore alla settimana di comdell’indagine internazionale Pirls presenza) e “nuovo modulo” con un 2006, quella effettivamente rivolta ai monte ore di 30 ore settimanali senbambini di nove anni indicano che i za mensa con tre maestre su due bambini italiani ottengono risultati classi (errore di conto, ministro Trenettamente superiori alla media inmonti!) con tre ore di compresenza. ternazionale. Non solo, l’Italia, contrariamente a paesi come Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Paesi Bassi e Svezia che presentano risultati in diminuzione, migliora rispetto al 2001 classificandosi sesta nel mondo, e seconda in Europa dietro al Lussemburgo. Inoltre la riforma a cui i ministri si Con un maestro solo per classe a 24 ore settimanali, riferiscono è evidente- mensa, tempo pieno e attività opzionali sono cancellati

Attualmente però è in vigore la riforma Moratti, che prevede un tempo scuola a scelta delle famiglie tra le 27 e le 30 ore senza mensa. Per far fronte alle richieste del tempo mensa, in molte scuole (soprattutto nella nostra provincia) le ore di compresenza sono state abolite ed è impossibile realizzare qualsiasi forma di attività alternativa. Con un maestro solo per classe a 24 ore settimanali, mensa, tempo pieno e attività opzionali sono cancellate». A questo proposito i sindacati stanno lavorando molto. Innanzitutto con una serie di lettere mandate ai parlamentari per sollecitarli a opporsi. Inoltre i sindacati stanno facendo assemblee in tutto il territorio, per sensibilizzare l'opinione pubblica e spiegare come cambieranno le cose con la riforma scolastica. Prossimamente, poi, è previsto un incontro aperto alla cittadinanza.


L'Inchiesta

Cronaca

Lo sfogo di Corada: «Se tornassi indietro darei meno ascolto al partito»

«Ho sentito il dovere di portare a termine quello che avevo iniziato» Il terremoto che ha colpito il Partito democratico non accenna a calmarsi, anche se tutti si sforzano di smorzare i toni. Mentre a livello provinciale tutto fila liscio,

M

sulla candidatura del primo cittadino pare non esserci accordo. Corada si rimprovera di aver ascoltato più il partito dei cittadini. Fanti e Mariani attaccano il sindaco,

accusandolo di egoismo e di vittimismo. Pizzetti invita tutti al dialogo civile e a smorzare i toni. E Giovanni Biondi propone una terza via.

di Laura Bosio

entre fioccano, sul suo blog, le esortazioni e le parole di stima, e il Partito democratico trema sotto i colpi della contrapposizione, il sindaco Gian Carlo Corada non accenna a desistere dal suo proposito di ricandidarsi, pur continuando ad esortare a smorzare i toni. «Credo che i partiti oggi siano tutti in difficoltà, e il Pd risponde coinvolgendo direttamente la gente, che in esso si riconosce. Per questo le primarie risultano particolarmente importanti». La sua scelta di candidarsi per le primarie deriva da una ben precisa riflessione. Può ripercorrerne brevemente le tappe? «E' previsto dallo statuto del Pd che l'amministratore uscente possa ricandidarsi. Detto questo, ho fatto delle riflessioni ben precise prima di prendere la mia decisione. Un mandato di 5 anni, stanti i tempi infiniti che la burocrazia italiana impone, non sono sufficienti per concludere quanto iniziato. Per questo il legislatore prevede la possibilità di

Il sindaco Gian Carlo Corada

«Il rinnovamento va fatto nel segno della stabilità» due mandati. Ho quindi sentito come un dovere quello di portare a termine quanto ho iniziato. C'è poi una riflessione di tipo politico. Tutti i sondaggi finora effettuati hanno rivelato l`esistenza di un gran

numero di consensi su di me, nell`area di centro-destra, oltre che di centro e di sinistra. Gli esperti della Ipsos hanno detto e scritto, solo a dicembre dello scorso anno, che proprio questo è uno dei dati costanti ed interessanti dei sondaggi: che “pesco” in tutti i bacini. E teniamo conto che oggi circa 1/3 dell`elettorato vota alle amministrative secondo persone e programmi, al di là degli schieramenti politici. Quindi mi pare un bene, per la vita interna del partito dar credibilità alle Primarie, e per le pos-

sibilità di affermazione del Pd, che io mi ricandidi». E’ certo della sua decisione o potrebbero esserci ripensamenti? «La mia scelta è quella. Il resto ora dipende solo da noi. L'incognita è data dalla nostra capacità di non drammatizzare, di tenere la polemica entro i limiti, abbassare i toni e rispettare le regole. Ma questo dipende da noi e dalla nostra maturità. Ogni candidato, in caso di vittoria del competitore, sarà con lui nella campagna elettorale contro il vero avversario. Le primarie dovrebbero essere non una guerra o uno scontro tra avversari, ma semplicemente un confronto e la libera scelta dei cittadini». La scelta del suo “avversario politico” è derivata da un’esigenza di rinnovamento del partito. Secondo lei, come dovrebbe svolgersi in realtà un processo di rinnovamento? «Credo che il rinnovamento debba essere sempre perseguito con i fatti. Esso è una convinzione profonda, e va fatto sempre nel corso della propria vita, senza perdere mai di vista le possibilità che si hanno, in modo concreto. Il Pd si ispira al riformismo, ossia innovazione continua ma nel senso della stabilità». Come giudica questi suoi primi cinque anni di mandato? «Non sono io a giudicare, ma la gente. E quasi tutti sostengono che abbiamo amministrato bene. D'altronde, basta guardare i risultati. O leggere le statistiche nazionali e regionali. Avevamo un programma, e l'abbiamo rispettato e fatto di più, nonostante le sempre più ridotte disponibilità finanziarie che avevamo. Abbiamo fatto tanti investimenti, grazie ad una sinergia con Aem e ad una operazione di “finanza creativa”. Ben 140 cantieri, tra grandi e piccoli. Anche di quella manutenzione ordinaria e straordinaria che è cosa fondamentale nella società moderna. Ci siamo occupati di servizi sociali, educativi e culturali. E un forte impegno c'è stato sull'ambiente, anche nell'affrontare la vicenda Tamoil. Siamo riusciti a non ridurre, anzi in alcuni casi ad accrescere, i servizi alla persona, pur senza aumentare le tasse di un solo centesimo». Qual è la sua idea di Cremona per il prossimo futuro, nel caso che venisse rieletto sindaco? «In primo piano c'è il piano di governo del territorio, che verrà adottato la prossima settimana. Esso sostituisce i vecchi piani regolatori. e disegna la Cremona del futuro.

Una città dove convivono attività produttive, un parco tecnologico potenziato e un implemento del turismo attraverso il recupero di strutture. La città deve riconfermarsi come

Un secondo mandato rende più liberi un centro a misura d'uomo. C'è poi la partita della sicurezza che è di fondamentale importanza. Bisogna permettere ai cittadini di sentirsi tranquilli. Cremona, dal canto suo, vive una situazione abbastanza agevole, rispetto alle grandi realtà urbane. Tuttavia qualche problema c'è, e si cerca di farvi fronte. A questo proposito a dicembre verranno assunti nuovi vigili, e nel frattempo le società di vigilanza private continueranno a fare i propri controlli notturni. Del resto la presenza di un grande numero di stranieri sul territorio, anche se non viene associata alla delinquenza, crea innegabili problemi, anche solo per le abitudini e le tradizioni molto differenti dalle nostre. Bisognerà poi portare a compimento progetti difficili e risolvere questioni compli-

cate. Non solo Piazza Marconi e Linea Group, ma penso alla Mediateca, a Palazzo Pallavicino, a Palazzo Grasselli, agli ex Monasteri, alla Strada Sud, al parco Tecnologico, alla Zona attorno alla Stazione, alla costruzione di case popolari, alla situazione dell`economia soprattutto guardando a chi fa fatica a raggiungere la fine del mese. Solo per citarne alcuni. E poi l`Expo, evento di enorme portata». C'è qualcosa che si rimprovera, tra quanto ha fatto o non fatto durante il suo mandato? «Sicuramente ci sono cose che, tornando indietro, farei meglio. Quando si è al primo mandato ci si trova di fronte ad una realtà nuova e differente, e affrontarla per la prima volta non è facile. Per questo è importante un secondo mandato, che per di più permette di essere più liberi dai condizionamenti dei partiti e dalle pressioni elettoralistiche, perché non può esserci un terzo mandato. Bisogna avere il coraggio di andare oltre la distinzione tra la politica e la società civile. C'è una cosa che mi ripropongo: dare più spazio alle esigenze della gente, e meno alle pressioni della politica. Potendo tornare indietro, cercherei fin da subito di trovare forme strutturali di coinvolgimento della gente nelle decisioni prese sulla città».


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Torchio sceglie di ricandidarsi in Provincia

Resta però la polemica sulle divisioni in Comune. Pizzetti a Corada: «Abbandoniamo i toni polemici»

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di Silvia Galli

entre a livello provinciale tutto sembra filare liscio come l'olio - Giuseppe Torchio ha dichiarato che si ricandiderà, e sembra che nessuno voglia mettergli i bastoni tra le ruote - a livello cittadino continua ancora ad imperversare la polemica, come è emerso anche dall'ultima assemblea provinciale. Si deve aprire la nuova stagione del Pd cremonese, è questo quanto ribadito durante l'assemblea di lunedì scorso. Il sindaco Gian Carlo Corada è stato invitato a ripensare alla sua ricandidatura, l’onorevole Pizzetti, per

la prima volta, dopo la bagarre, è intervenuto. «Abbiamo sempre saputo cavalcare i cicli politici» ha detto. «Ho visto amministrazioni di sinistra governate benissimo cadute come birilli per l’effetto Berlusconi. Il caso Crema insegna. Anche adesso si pone il problema su quale stagione vogliamo aprire. Il Pd deve essere in grado di far vivere la speranza contro la paura. Non c’entra qui la lotta di potere, non so cosa accadrà al Pd, è un soggetto gracilissimo. Nei momenti in cui trovi la forza, la devi sviluppare, aprendo alle opportunità. Non c’è scissione tra vecchio e nuovo, ma continuità; insieme dobbiamo guardare alle voci riformiste che non si collocano nel centrode-

stra, con un’idea espansiva del Pd. Condivido e accompagno l’idea della classe dirigente. Non ho parere negativo su Corada». Però lo invita pubblicamente, dicendogli che «l’accompagnamento dal vecchio al nuovo lo si può ancora fare, abbandonando i toni polemici. Basta con i vittimismi, le congiure di palazzo, i processi politici. E’ da un anno che si ragiona, ci sono poi opinioni diverse, ma non si è tenuto nessuno all’oscuro, non c’è mai stato il complotto, c’è il disaccordo e questo ci sta». Su Beluzzi il parlamentare del Pd dichiara che «quando è stata avanzata la proposta mi è parsa molto interessante perché aveva forti elementi di socialità».

L'assemblea di lunedì sera

Sulla Provincia e sulla ricandidatura di Torchio ha invece parere positivo: «E' la carta migliore che abbiamo». «Sono convinto di continuare nel cammino intrapreso» ha dichiarato l'attuale presidente della Provincia. «Vorrei formalizzare in questo consesso, in segno di rispetto, la volontà di portare avanti l’esperienza

alla guida della Provincia chiedendo a tutti voi di rinnovare la fiducia nell’azione riformatrice e innovatrice che abbiamo intrapreso nel 2004, anche grazie allo sforzo corale della coalizione, del nostro partito e dei colleghi della giunta e del Consiglio che ringrazio, insieme al sindaco ed ai colleghi del Comune ed ai tanti colleghi del territorio».

Fanti: «Non si gioca, con l'opinione pubblica, il ruolo della vittima sacrificale» «L’Assemblea provinciale dell’altra sera penso abbia rappresentato una svolta rispetto al dibattito politico di questi giorni» dichiara Mauro Fanti, che a freddo fa qualche considerazione. «Al di là di qualche asprezza, che si poteva evitare, è emerso in modo lampante che, in questo momento, a Cremona, non c’è uno scontro di potere, c’è uno scontro di visioni politiche. Questo sì. Da un lato coloro che, dentro e fuori il Pd, ritengono che il futuro del centrosinistra a Cremona si possa affrontare dando qualche colpetto di cipria all’attuale coalizione, cambiando qualche assessore, rivendicando una buona amministrazione e sperando nelle divisioni del centrodestra.

Dall’altra chi, come me, pensa che un po’ di belletto non sarà sufficiente a far fronte a quanto di straordinario sta capitando dal punto di vista politico soprattutto al Nord, che si dovrà dare vita ad un’alleanza programmatica capace anche di parlare al centro dello schieramento politico.Il tema oggi in campo è questo, non altro. «Capisco che la lettura più immediata sia la personalizzazione. Questo personaggio che vuol “far fuori” quello, ecc. ecc. Ma non è così. Dietro c’è qualche cosa di più e di più serio. Fino alla fine abbiamo sperato che Gian Carlo comprendesse il valore di questo progetto, aiutando e sostenendo il rinnovamento e l’aper-

Biondi propone la “terza via”

Tra i due fuochi, c'è anche chi lancia l'ipotesi della "terza via". Nè Corada nè Beluzzi, dunque, ma una figura che sintetizzi la necessità di attuare un rinnovamento con quella di non essere in contrapposizione a Corada. E' Giovanni Biondi, assessore provinciale, a lanciare la sua proposta. «Tenuto conto del momento politico che stiamo vivendo» spiega, «bisognerebbe evitare le contrapposizioni. Così come ho fatto io, che non mi sono candidato in contrapposizione a Torchio, nonostante avessi avuto diversi solleciti in questo senso, perché ciò porterebbe ad una rottura. Lo stesso dovrebbe valere per il Comune. Queste due candidature purtroppo non sono percepite come una dialettica interna al partito, ma come una feroce contrapposizione. Non va bene perdersi in un lacerante conflitto, serve cercare una mediazione». E in cosa consisterebbe la “terza via”? «O si fa in modo che dei due contendenti ne rimanga uno solo, arrivando ad una mediazione, o si cerca un terzo nome. Del resto i due nomi attuali è difficile che

Giovanni Biondi

non vengano letti come una contrapposizione forte, nonché una vera e propria spaccatura del partito». E le primarie? «Personalmente sono sempre stato un grande sostenitore, sia delle primarie che delle preferenze. Però in questo caso c'è in ballo l'amministratore uscente, che spesso utilizza il proprio ruolo per rilegittimarsi, e dall'altra parte una candidatura alternativa significa mettere in discussione quanto fatto sinora. Mi spiego: se io mi fossi candidato in contrapposizione a Torchio, avrei dovuto mettere in cat-

tiva luce quanto fatto da lui, rischiando di gettare ombre su quello che invece è stato un buon lavoro. Non a caso in America, dove c'è da tempo la cultura delle primarie, l'amministratore uscente si può ripresentare solo se confermato dal partito». Ha già qualche idea su chi potrebbe essere questa “terza via”? «Sicuramente nel nostro partito figure di questo tipo non mancano. In ogni caso è presto, alle primarie manca ancora parecchio tempo, e possiamo ragionarci con calma. L'importante è che si inizi un dialogo».

Mauro Fanti

tura di un nuovo ciclo. Non è andata così. Dispiace. Ma ciò è accaduto non perché Corada abbia saputo in ritardo del progetto.

«Non è andata così perché questo progetto, pur conoscendolo da tempo, non l’ha condiviso. Perfettamente legittimo, si intende, ma è altra cosa dal giocare sull’opinione pubblica il ruolo della vittima sacrificale per tentare di delegittimare un’intera classe politica, della quale Corada ha sempre fatto parte. Sono fermamente convinto che questo particolare frangente storico esiga chiarezza di posizioni e coraggio delle scelte. Cremona non è da tempo l’isola felice che qualcuno vuol farci credere. E’ ora di guardare in faccia la realtà e agire di conseguenza. Per questo è tempo di osare e di assumersi in rischio della scelta. Noi ci stiamo provando». sg

Roberto Mariani, presidente del Consiglio Provinciale

«Giancarlo, non me l'aspettavo»

«Penso che in tutta questa vicenda vi sia un qualche cosa di molto preoccupante» ha esordito Roberto Mariani presidente del consiglio provinciale. «Viene messo in discussione uno degli elementi fondanti del partito democratico, il rinnovamento. Per rinnovamento mi riferisco a un modo nuovo e un nuovo tempo della politica, a un rinnovamento nel pensare in progetti nuovi per lo sviluppo della città e dei nostri territori, che non possono essere l’ordinaria manutenzione di buche e marciapiedi. C’è il bisogno di una politica che ti porta fuori dal provincialismo, che ti fa fare uno scatto in avanti, che esce dai soliti schemi, qualche cosa di nuovo. E’ veramente brutto, come ha fatto Corada, dire che la sua scesa in campo sia necessaria per questa città. Dimostra un ego che non riconosco in

Corada. Fossi un cittadino di Cremona mi sentirei profondamente colpito da questo. Fossi negli assessori comunali, sarei profondamente colpito dal fatto che nelle sue valutazioni il sindaco non ha riconosciuto e attribuito loro i meriti e i risultati che hanno portato all’amministrazione. Un sindaco non una persona sola al comando. Per questo faccio fatica o meglio non condivido, la seppur legittima decisione presa da Giancarlo Corada. Credo che una figura come lui, importante dirigente di questo partito, abbia non il dovere, ma l’obbligo di valutare anche cosa il suo partito subisce dalla decisione che lui prende, perché di quel partito ne è stato protagonista, perché quel partito ha in-

Roberto Mariani

vestito su di lui, perché quel partito gli ha dato delle opportunità che lui ha ripagato, opportunità che magari altri non hanno avuto, perché quel partito gli ha consentito per 20 anni di ricoprire ruoli apicali e di vertice nelle amministrazioni di questo territorio. Invece sono sempre più convinto che la candidatura di Pierpaolo incarni in maniera vera questa necessità di rinnovamento che Cremona ci chiede».

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In Breve una giornata per la danza popolare Una giornata dedicata alla danza popolare. Questo l'appuntamento promosso dal Coordinamento danza Cremona per sabato 20 settembre, a partire dalle 17, presso il Museo della civiltà contadina «Cascina il Cambonino vecchio». Alle 17 si partirà con un'animazione sul movimento del corpo. Seguirà, alle 18.30, uno stage di danze popolari zigane. Alle 20.10 i partecipanti potranno gustare un rinfresco a cura dell'associazione "Amici della Cucina Cremonese", mentre alle 21.30 riprenderà l'attività, con danze popolari sull'aia. In questo occasione sarà esposta la mostra fotografica «Pifferi e Pifferai» dell'Associazione «Pais e Mond» a cura di Marco Pettorelli. Gli appuntamenti al Museo Cambonino saranno preceduti da un intervento del Gruppo Concordanze Cremona presso il Centro commerciale Cremona Po, dove alle 15 si terrà uno spettacolo di danza popolare, e alle 15.30 l'animazione per bambini.

lezioni sul patto di cittadinanza Dal 23 settembre al 10 ottobre si terrà il corso monografico «Alle origini del patto di cittadinanza: le matrici politico-culturali della Costituzione italiana». Un'iniziativa promossa dall'assessorato alle Attività culturali del Comune di Cremona in collaborazione con l'Istituto cremonese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, l'ufficio scolastico provinciale, la Provincia di Cremona, patrocinato dalla Prefettura di Cremona. Il corso è stato pensato in occasione del 60° anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione stessa.

nuova palestra per l'istituto einaudi Inizio anno all’insegna della novità per l’istituto Einaudi di Cremona. Dal suono della prima campanella sono disponibili diciassette nuove aule, e funziona a pieno ritmo la palestra completamente restaurata e rimasta inutilizzata per circa vent’anni. Dello stesso lotto di lavori, che hanno interessato anche la rimozione dell’amianto, la posa di pannelli solari e la riqualificazione degli spazi esterni. Sono stati investiti circa un milione e mezzo di euro. Per la cerimonia ufficiale di consegna dell’impianto sportivo accanto al preside Franco Verdi si sono raccolti il presidente della Provincia Giuseppe Torchio e l’assessore Pietro Morini, oltre a Daniela Polenghi in rappresentanza del Comune. Per una benedizione è intervenuto don Francesco Cella.

assistenze familiari, 30 ore di corso Un corso di 30 ore per conoscere meglio lo scenario e le regole del mondo delle "assistenti familiari", più comunemente dette "colf". L'iniziativa nasce grazie all'impegno di Fondazione C. Manziana di Crema ed Enaip Lombardia (in collaborazione con Acli e Istituto Buon Pastore di Crema e Cisvol). Si tratta di un modulo formativo gratuito dedicato a un settore assistenziale in rapida evoluzione e rivolto a promotori e operatori sociali di istituzioni pubbliche e private, dirigenti di associazioni di volontariato e del terzo settore, volontari e operatori impegnati nell assistenza e nella promozione sociale. Il corso avrà durata di 30 ore, suddivise in 10 incontri, a partire dal mese di ottobre, con orario da concordare con i partecipanti (minimo 12). Sede del corso sarà il circolo Acli di Crema (via C. Urbino, 7/b).

abio festeggia la giornata nazionale Anche quest'anno si festeggia la giornata nazionale Abio, che si svolge in tantissime piazze d'Italia dove l'associazione opera. A Cremona le delegazioni Abio saranno presenti sabato 27 settembre in corso Campi (zona Galleria 25 aprile) dalle 9 alle 19 e la domenica 28 all'ingresso dell'ospedale sempre dalle 9 alle 19. In tale occasione verrà offerta la possibilità di dare un contributo per l'associazione, con la consegna un cestino di pere e un ricettario.

risorse per l'occupazione dei disabili La Provincia di Cremona ha pubblicato (sia all’Albo pretorio che nel sito web della Provincia), il dispositivo provinciale «So.M.Ma: Sostenere, Monitorare e Mantenere», che mette a bando risorse provenienti dal Fondo Regionale per l’occupazione dei disabili. Tale dispositivo ha l’obiettivo di mettere a disposizione delle aziende uno strumento utile a fronteggiare le eventuali difficoltà che dovessero emergere successivamente all’instaurazione del rapporto di lavoro con personale disabile in modo da poter garantire il mantenimento del posto di lavoro. Il lavoratore disabile verrà affiancato da un tutor che lo aiuti a fronteggiare e risolvere le difficoltà emerse all’interno della realtà produttiva. In caso di ammissione del progetto al finanziamento, contestualmente alla comunicazione di avvio del progetto, il soggetto attuatore dovrà dimostrare documentalmente di essere accreditato per il servizio aggiuntivo per l’inserimento lavorativo dei disabili ai sensi del D.D.U.O.. n. 2299 del 07.03.2008 per tutta la durata del progetto (allegando copia della comunicazione inoltrata alla Regione). Le risorse a disposizione ammontano a 31mila euro. I progetti dovranno essere presentati entro le ore 16.45 del 15 ottobre prossimo.

gita sul lodigiano in bicicletta

Appuntamento sulle due ruote con l'associazione Fiab di Cremona, che riprende la propria attività dopo la pausa estiva. Meta della prossima gita, domenica 21 settembre, sarà «Il Lodigiano e i suoi tesori». Si tratta di un percorso semplice, per un totale di circa 40 chilometri. Il ritrovo è previsto in stazione a Cremona alle 12,05 - partenza ore 12,30 - e arrivo a Lodi alle 13,25. E' prevista una visita guidata con la Provincia di Lodi al Marzano e Merlino.La biciclettata terminerà verso le 18 con rientro a Lodi. Rientro con il treno delle 18,52 con cambio a Codogno. L'arrivo a Cremona è previsto per le 19,47.

Cronaca

Spaccio, impennata verso l'alto Ben 14 arresti per droga nel giro di tre settimane. E i dati registrano incrementi

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di Sara Pizzorni

en 14 arresti per droga in tre settimane. Un bilancio sconcertante, per una provincia come la nostra, che punta i riflettori sul tema dello spaccio, che sembra aver subito, negli ultimi tempi, una preoccupante impennata. L'ultima operazione antidroga dei carabinieri risale alla tarda serata di lunedì 15 settembre. In manette sono finite tre persone, un marocchino di 40 anni e due connazionali di 30, tutti residenti in provincia di Cremona, regolari e con un lavoro. Sono accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I tre sono stati notati a Casalbuttano a bordo di un'auto e i loro movimenti sono risultati sospetti, tanto che i carabinieri li hanno fermati. A bordo dell'auto, nel baule, nascosta in uno zainetto, è stata trovata la droga, 2 chilogrammi di haschish e 600 euro in contanti, probabile provento dello spaccio. Sono quindi scattate le perquisizioni domiciliari e in una di esse è stato trovato altro stupefacente, 100 grammi di cocaina e 32 di haschish, più 2900 euro. Per i tre marocchini si sono aperte le porte del carcere di Cremona. Il blitz conferma ancora una volta l'estrema attenzione con la quale L'Arma tiene sotto controllo il fenomeno droga a Cremona, sia dal punto di vista dell'approvvigionamento, che in questo caso conduce alle province di Brescia e Milano, sia per lo smercio, attività che

coinvolge sempre di più i consumatori. Il tenente colonnello Michele Arcangelo Cozzolino non ha voluto dare altri particolari sull'operazione, in quanto le indagini sono ancora in corso e si ha la sensazione che gli investigatori abbiano imboccato un importante filone di approvvigionamento di cocaina ed haschish nel territorio cremonese e in città. «Dal 29 agosto ad oggi», ha detto con soddisfazione il comandante provinciale dei carabinieri, «il Nucleo operativo e radiomobile, il Nucleo investigativo del reparto operativo e le stazioni, hanno arrestato 14 persone, sequestrato 5 chilogrammi di haschish, 100 grammi di cocaina e 8000 euro di denaro. Certo, si tratta del frutto di operazioni, ma anche di normali controlli e servizi che giornalmente vengono effettuati sul nostro territorio». I risultati parlano da soli: nel periodo compreso tra il giugno del 2007 e il maggio di quest'anno i reati di droga scoperti sono stati 103 a fronte dei 107 denunciati. 67 sono stati gli arresti rispetto ai 26 dello stesso periodo dell'anno precedente, mentre i chilogrammi di droga sequestrati sono stati 26.158 a fronte dei 3.153 del periodo compreso tra il giugno del 2006 e il maggio del 2007. Anche il numero delle persone segnalate è notevolmente aumentato: 308 tra il 2007 e il 2008 contro i 227 del 2006/2007. Solo pochi giorni prima degli arresti di Casalbuttano erano finite nei guai altre cinque persone, tra cui un pusher locale, G.M., 45 anni, operaio, nella

Quanto sequestrato nel corso di un'operazione

cui abitazione di Cremona sono stati sequestrati 2 chilogrammi e mezzo di haschish appena ritirato da Milano e Brescia per venderlo sulla piazza cremonese. Grazie ad appostamenti e pedinamenti l'uomo è stato incastrato e arrestato con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Quest'altro colpo inferto dai carabinieri al mercato locale della droga è la prosecuzione dell'ultima operazione degli inizi di settembre, quando a Pizzighettone altri tre marocchini erano stati arrestati: L.B., 31 anni, E.F., 28 anni, entrambi clandestini e residenti a Trigolo, e E.Z., 28 anni, un grosso "corriere" di Milano. I tre si erano dati appuntamento alla stazione ferroviaria, ma i militari, grazie alle indagini sui due marocchini cremonesi che avevano attirato l'attenzione a causa dei loro movimenti sospetti tra Trigolo, Annicco e Pizzighettone, ne erano già a conoscenza. Nascosti nei pressi della ferrovia, hanno atteso che il corriere e i due spacciatori fossero insieme, poi sono usciti allo scoperto dopo che il terzetto si era scambiato la cocaina e il denaro. Vani i loro tentativi di fuga. Durante le per-

quisizioni nelle abitazioni degli arrestati, i carabinieri hanno sequestrato altra droga. Nei giorni precedenti i militari avevano operato altri quattro arresti nel soresinese e sequestrato altro stupefacente, 130 grammi di haschish, un paio di grammi di cocaina, un bilancino di precisione, coltelli, telefoni cellulari e 2100 euro in contanti. I quattro arrestati si erano dati appuntamento per uno scambio di droga: da una parte i venditori, due marocchini di 37 anni, F.S.H., residente a Soresina, e A.T., 25 anni, clandestino: dall'altra due italiani, i compratori e a loro volta pusher al dettaglio: il cremonese M.R., 36 anni, e il pavese S.S., 36 anni, di Miradolo Terme. I carabinieri hanno assistito allo scambio, interrompendolo proprio mentre i due stranieri ricevevano il denaro pattuito per la compravendita illegale. La droga è stata sequestrata sul posto. Molti sono ancora i personaggi sotto indagine che ruotano intorno ad un giro molto più ampio. Il fenomeno degli stupefacenti cresce e si evolve di giorno in giorno, ma le forze dell'ordine stanno al passo. Non si escludono altre novità per i prossimi giorni.

Funzionario dello Stato accusato di corruzione

Deve rispondere di corruzione G.G., 50 anni, nato a Bugnara, in provincia dell'Aquila, ma residente ad Acquanegra Cremonese, in servizio nel carcere di Cremona. Secondo l'accusa, aggravata dal fatto di essere un pubblico ufficiale, tra il settembre e il dicembre del 2007 a Cremona, avrebbe ricevuto somme di denaro per compiere atti contrari ai suoi doveri d'ufficio da due detenuti, Giuseppe P., 37 anni, di San Donato Milanese, ma residente a Cremona,

ed Elton Z., 24 anni, albanese residente a Cremona, in concorso con altri tre carcerati. Nei confronti dei sei imputati si è svolta l'udienza preliminare davanti al giudice Marco Cucchetto che il 20 novembre prossimo deciderà o meno per il rinvio a giudizio. Sempre secondo l'accusa, negli ultimi mesi del 2007 il dirigente avrebbe ricevuto alcune somme di denaro in cambio di favori e telefoni cellulari. Nell'ultima occasio-

ne Grossi avrebbe ricevuto anche due "palline" di cocaina da circa mezzo grammo ciascuna da una degli imputati, per consegnarla al fratello in carcere, pretendendo, "per il rischio corso", altri 300 euro che però non ottenne. Il solo dirigente e un'altra imputata devono anche rispondere di reati di droga, con l'aggravante, per il 50enne, di aver commesso il fatto con abuso di potere e per aver violato i doveri inerenti la pubblica funzione espletata.

Clementina Forleo proiettata verso Cremona Via libera del plenum del Csm al trasferimento di Clementina Forleo al tribunale di Cremona. La decisione è stata presa all'unanimità. L'assemblea plenaria di Palazzo dei Marescialli ha così approvato la proposta della terza commissione, competente per i trasferimenti, alla quale l'ex gip di Milano aveva indicato, come sede prescelta, proprio l'ufficio giudiziario di Cremona. La decisione di trasferire la Forleo risale allo scorso luglio, quando il Csm dispose il trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale del magistrato, in riferimento alle dichiarazioni da lei rilasciate in occasioni pubbliche e in televisione su presunte pres-

sioni ricevute da ambienti istituzionali, su cui la prima commissione, lo scorso anno, condusse una ampia istruttoria. Perché il trasferimento diventi definitivo, però, occorrerà anche un decreto del ministro della giustizia Angelino Alfano. Sulla decisione del Csm la Forleo ha presentato un ricorso al Tar. Martedì mattina, intanto, a sorpresa, la Forleo, 45 anni, ha fatto il suo primo ingresso nel Tribunale di Cremona, accolta dal presidente Carlo Maria Grillo che le ha fatto visitare quella che potrebbe diventare la sua nuova sede professionale. Nell'ufficio del presidente Grillo, il giudice milanese ha incontrato i giudici Pierpaolo Beluzzi e Marco Cucchetto.

Poi un breve giro in Tribunale e in Procura dove ha stretto la mano a colleghi e ad avvocati. Sul possibile cambiamento di sede il gip di Milano per ora non vuole commentare, «anche per scaramanzia», si è limitata a dire. Nel pomeriggio il giudice, accompagnata dal presidente di Cremonafiere Antonio Piva e dal direttore generale Massimo Bianchedi, ha visitato la rassegna Cremonantiquaria, ospitata negli spazi di Cremonafiere. Clementina Forleo, in un processo con il rito abbreviato celebrato a Milano, aveva suscitato polemiche per aver assolto tre imputati islamici accusati di terrorismo internazionale per aver arruolato kamikaze da inviare in Iraq.

«Una cosa è la guerriglia», aveva commentato il giudice, «un'altra è il terrorismo: bisogna distinguere tra le attività svolte nell'ambito di contesti bellici, e il colpire indiscriminatamente la popolazione civile». A Cremona si attende anche l'arrivo del nuovo Procuratore della Repubblica Roberto di Martino. In città Di Martino, che arriva da Brescia, è già conosciuto. In Corte d'Assise ha firmato le indagini sulla cellula islamica nella ex moschea di via Massarotti e sostenuto l'accusa in Corte d'Assise e d'Appello, incassando le prime condanne, in Italia, per terrorismo internazionale. A Brescia, invece, è il titolare dell'inchiesta sulla strage di piazza della Loggia.


Cronaca

Venerdì 19 Settembre 2008

Appuntamento il 21 settembre con la Festa del Volontariato e Mondinsieme

Cremona si apre alla solidarietà

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di Giulia Sapelli

uasi cento associazioni, e un nutrito numero di eventi: questa la cornice della diciassettesima festa del volontariato cremonese, che si svolgerà domenica 21, occupando di stand colorati le piazze Stradivari e Duomo. La diciassettesima edizione della Festa del Volontariato Cremonese intende accentrare l’attenzione sul tema della rappresentanza,

La presentazione della festa

con l'approfondimento di concetti e pratiche come la partecipazione, l'impegno, il sostegno, il dialogo, l'allargamento, la collaborazione e la responsabilità.

Il programma degli eventi Venerdì 19 settembre • Convegno «Il Gioco d’azzardo», alle ore 15 presso sala Cisvol. • Cena presso Cascina Agropolis dalle 19 per raccolta fondi per Aima. Sabato 20 Settembre • Romances - spettacolo teatrale (Teatro Monteverdi, ore 21). Domenica 21 settembre (Le associazioni In Piazza del Comune) • ore 08.30 - Allestimento dei banchetti delle Associazioni. • ore 11 - S. Messa per i volontari in Duomo. • ore 16.30 - Balletti Allieve Associazione R.D.B. Blue Company • ore 17 - Esecuzione del giovane pianista compositore Matteo Giorgioni. • ore 18 - Esecuzione Orchestra Giovanile MusiKe.

• Nel pomeriggio Aperitivo analcolico con assaggi • In giornata, Aida organizza un concorso. «Più buono, più economico, più salutare». Venerdì 26 Settembre • ore 10.30 – Itis di Cremona – Incontro interculturale per studenti. • ore 16 – Spazio Comune, piazza Stradivari – Giornata del dialogo interculturale. • ore 21 - serata interculturale presso il Teatro Monteverdi. Martedì 30 settembre • «Q.B. Quanto Basta – Stili di vita per un futuro equo» - Compagnia Teatrale Itineraria - Palazzo Cittanova (mattino alle 11 per gli studenti e alla sera alle 21 per la cittadinanza). Nel mese di ottobre • «Con i piedi sul palco» Rassegna Teatrale.

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano Talamazzini

Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile del Patronato Epaca, per chi ha prestato servizio civile volontario fino al 31 dicembre 2005, i periodi di servizio sono accreditati figurativamente a domanda, con le stesse modalità previste per il servizio militare obbligatorio di leva? Lettera firmata Per i periodi di servizio civile svolti in alternativa al servizio militare è riconosciuto l’accredito figurativo da parte dell’Inps a domanda dell’interessato. Tali periodi possono collocarsi temporalmente a partire dall’entrata in vigore della prima disciplina del servizio civile contenuta nella legge n. 772 del dicembre 1972 (successivamente contenuta nella legge 230/98, che ha sancito il diritto all’obiezione di coscienza) e fino al 31 dicembre 2004, in quanto dal primo gennaio 2005 il servizio militare obbligatorio è stato definitivamente sospeso. Il servizio volontario nasce con l’entrata in vigore della legge n. 64 del 6 marzo 2001, istitutiva del Servizio Civile Nazionale. Tuttavia, il trattamento economico e giuridico ed

«Nella consapevolezza di un'epoca in cui conta più l'Io che il noi, e dove si fatica a stare insieme, il volontariato vuole dimostrare che è possibile costruire speranza e fiducia» dichiara Gigi Cappellini, presidente del Cisvol provinciale. «L'importante è non rinunciare alla cosa più importante che abbiamo, l'identità originaria del volontariato: la gratuità». Sono molteplici i temi che la festa intende affrontare. Dai pregiudizi sui nomadi e la cultura Rom alla disabilità, dagli stili di vita compatibili con le nuove emergenze ecologiche ed energetiche ad approfondimenti su nuove forme di dipendenza, dall’intercultura all’attenzione per i malati d’Alzheimer. Prima e dopo la festa in piazza del Comune (domenica 21 settembre con gli stand delle associazioni) è programmata infatti una nutrita serie di appuntamenti di approfondimento e di spettacoli di teatro civile. Tra i più importanti il convegno sul gioco d'azzardo come fenomeno di dipendenza, la cena benefica per l’Aima (19 settembre), gli spettacoli teatrali di Lae,

Anffas, e Giorgia per il ciclo «Con i piedi sul palco» (nel mese di ottobre), fino al teatro civile di Romances (20 settembre) e Q.B. - Quanto Basta – Stili di vita per un futuro equo (30 settembre). L'uno dedicato al mondo Rom, l'altro al consumo e alla sostenibilità: due occasioni per riflettere tramite l'arte, in modo critico e consapevole, su alcuni dei temi più dibattuti (e spesso fraintesi) dell'attualità italiana e mondiale. In contemporanea alla Festa del Volontariato, sempre domenica 21 settembre, piazza Stradivari accoglie l’XI Festa dell’Immigrazione «Mondinsieme», presente per tutta la giornata con varie iniziative. «L’Amministrazione comunale è particolarmente coinvolta» ha detto l'assessore comunale Maura Ruggeri. Come istituzioni dobbiamo affiancare e collaborare con questo composito e variegato mondo. Il volontariato è una risorsa che affronta grandi questioni che non richiedono solo risposte istituzionali ma anche rapporti fra persone: accoglienza, scambio, dialogo fra culture e generazioni».

Servizio civile volontario, come viene accreditato?

in particolare il versamento dei contributi in favore dei volontari del servizio civile nazionale è regolato dal Decreto Legislativo del 2002, entrato in vigore il 1° gennaio 2006. Conseguentemente, l’Inps con una circolare del 2008 chiarisce che, ai fini del trattamento previdenziale dei volontari del servizio civile nazionale, occorre distinguere i periodi di servizio svolti fino al 31.12.2005 ed i periodi prestati al 1° gennaio 2006. Per quanto riguarda i periodi precedenti all’entrata in vigore della disciplina del servizio volontario, è stato stabilito che vengono equiparati ai fini previdenziali del servizio civile prestato a qualsiasi titolo (volontario e sostitutivo) al servizio militare di leva. Per i periodi di servizio civile svolti fino al 31.12.05, l’Inps ha chiarito che è possibile richiedere l’accredito figurativo, con i limiti e le modalità previste per il servizio di leva obbligatorio o sostitutivo (obiezione di coscienza). Al riguardo, al fine di individuare i periodi accreditabili, l’Inps precisa che la domanda dell’interessato deve essere corredata dell’attestazione di fine servizio rilasciata dal Fondo nazionale per il servizio civile, da cui risulti l’effettuazione del servizio svolto. In un primo momento l’Inps aveva precisato che a partire dal 1° gennaio ‘06 i periodi di servizio civile potevano formare oggetto di costituzione di posizione assicurativa, , nella considerazione che l’onere contributivo, a carico del fondo nazionale per il servizio civile, dovesse essere trattenuto in conto Tesoro. Tuttavia, al riguardo, successivamente si è

replicato che i volontari del Servizio civile nazionale non sono considerati dipendenti pubblici e che il Fondo nazionale per il servizio civile non è una gestione previdenziale. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che le somme percepite dai volontari rientrano tra i redditi di collaborazione coordinata e continuativa e che, quindi, non si configurano come attività di lavoro dipendente. Da ciò consegue che, con decorrenza 1° gennaio 2006, i volontari del servizio civile sono soggetti all’obbligo contributivo verso la Gestione separata dell’Inps, alla quale devono essere iscritti in qualità di collaboratori coordinati e continuativi. Per quanto riguarda il versamento contributivo dovuto dal volontario, determinato in base al compenso percepito, esso è interamente a carico del fondo Nazionale per il servizio civile: non deve essere effettuata, quindi, alcuna trattenuta a carico del collaboratore. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811

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In Breve ESAME PER AGENTI D'AFFARI La Camera di Commercio di Cremona organizza per mercoledì 8 ottobre 2008 alle ore 14.30 una nuova sessione d’esame per l’iscrizione al Ruolo Agenti d’affari in mediazione - sezione immobiliare. Si ricorda che per sostenere l’esame è necessario: essere residenti nella provincia di Cremona ovvero eleggere il domicilio professionale nella provincia, aver frequentato un apposito corso preparatorio, essere in possesso di un titolo di studio di scuola secondaria di secondo grado (o aver iniziato la frequenza dell’apposito corso di formazione per l’iscrizione al ruolo degli agenti di affari in mediazione prima della data di entrata in vigore della legge n. 57 del 5 marzo 2001), non aver già sostenuto nei sei mesi antecedenti alla data dell’esame altra prova per l’iscrizione al Ruolo Agenti d’affari in mediazione. Per iscriversi all’esame è necessario: presentare apposita richiesta, effettuare un versamento per diritti di segreteria pari a 77 euro. Gli interessati potranno presentare domanda entro e non oltre giovedì 25 settembre. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’ufficio segreteria della Camera di Commercio (tel. 0372/490264).

CAMBIO MEDICO DI BASE Il medico di base Tonghini Maurizio cesserà la propria attività presso l'ambito territoriale di Cremona Ovest, con decorrenza 30/09/2008. L'Asl di Cremona esorta pertanto gli assistiti già in carico allo stesso ad effettuare una nuova scelta fra i sanitari disponibili nell'ambito, sino alla concorrenza del limite massimo individuale di scelte. Sarà possibile effettuare la scelta del medico presso gli uffici amministrativi del servizio cure primarie del distretto di Cremona (v.le Trento Trieste, 15) nelle giornate di: lunedì e mercoledì dalle 8 alle 16,30, martedì, giovedì e venerdì dalle 08 alle 12,30. E’ opportuno portare la tessera sanitaria magnetica o, in mancanza, il vecchio tesserino cartaceo di iscrizione al SSR e il codice fiscale.

CASALBUTTANO IN CONCERTO Sabato 20 settembre alle ore 21 nella chiesa parrocchiale di S. Giorgio in Casalbuttano - con la particolare collaborazione del Comune di Casalbuttano - il direttore artistico della rassegna medesima, Paolo Bottini, suonerà a quattro mani con il romano Gianluca Libertucci (organista nella basilica di San Pietro in Vaticano) il grande organo "Maroni Biroldi/Balbiani" (1830/1892) in un originale programma di raro ascolto comprendente musiche di Bellini, Beethoven, Schubert e Weber trascritte per pianoforte a quattro mani e adattate all'organo per l'occasione dai due esecutori.

AL VIA IL PROGETTO ARTIS Promosso dalla Camera di Commercio, è stato presentato nei giorni scorsi il progetto «Artis», finalizzato a valorizzare le imprese artigiane lombarde che operano nel settore dell'artigianato artistico e tradizionale e si distinguono per l'eccellenza e la qualità delle proprie lavorazioni. In particolare, il progetto è indirizzato alle imprese del settore legno che, nella loro attività, coniugano la componente artistica e innovativa con l'impiego di materiali e tecniche di lavorazione tradizionali o tipiche del territorio. Condizione essenziale per il riconoscimento dell’eccellenza produttiva e il conseguente ottenimento degli incentivi e vantaggi sotto l'aspetto promozionale previsti dal progetto è l’adozione del Disciplinare di produzione approvato dalla Giunta regionale della Lombardia nel novembre 2006. Alle imprese eccellenti saranno rivolte diverse iniziative: un kit di strumenti di comunicazione, pagine di presentazione riservate all’interno di due pubblicazioni monografiche sui settori di appartenenza e nel sito www.lombardia-eccellenza-artigiana.it. Inoltre sarà loro riservato un bando per la presentazione di un progetto finalizzato all’acquisizione di un “buono spesa” del valore massimo di 10mila euro per interventi di formazione, consulenza per miglioramento aziendale, servizi nella comunicazione e per l’acquisizione di strumenti e macchinari innovativi.

SAGRA SETTEMBRINA A TRIGOLO Ha inizio venerdì 19 a Trigolo la tradizionale sagra settembrina che, fino a martedì 23, propone nella piazza del Comune e nell’attiguo ampio parcheggio i divertimenti del ricco Luna Park. Numerose sono le manifestazioni organizzate per celebrare la tradizionale sagra. Venerdì 19, alle 21, presso la vecchia Filanda di Via Roma, il Gruppo Dialettale Cremonese «El Zàch» proporrà una serata ad ingresso libero dal tema: «Dal baco da seta al lavoro in filanda: memorie, storie, poesie e canzoni della tradizione popolare». Sabato 20, presso la ex Chiesa dei Disciplini, viene inaugurata un’esposizione pittorica di opere realizzate dal pittore trigolese Ezio Valcarenghi e dal pittore castelleonese Aldo Antonini mentre, presso la Biblioteca Comunale, saranno esposte le opere dei partecipanti al Concorso Fotografico amatoriale «Fotografa le tue vacanze» ed i giochi realizzati con plastica riciclata da Ercole Giacomelli. Presso la Casa delle Figlie di Sant’Angela una seconda mostra pittorica vede protagonista la pittrice di origini trigolesi Rita Della Giovanna e, contemporaneamente, viene inaugurata una mostra storico-fotografica di Andrea Mancastroppa e Franco Valcarenghi dal titolo “160 anni suonati bene”, dedicata ai 160 anni di attività del locale Corpo Bandistico “Giuseppe Anelli”. Nello stesso edificio apre i battenti la pesca di beneficenza, mentre la via Roma vede la presenza di numerose bancarelle. Domenica 21, in chiesa parrocchiale, si tengono solenni funzioni religiose, animate dalla Schola Cantorum “Monsignor Corrado Moretti” diretta da Giovanna Stanga ed accompagnata all’organo da Marco Dossena, mentre nel cortile della Biblioteca Comunale si premieranno i vincitori del Concorso Fotografico amatoriale. Infine, lunedì 22 alle 18, sarà celebrato il tradizionale ufficio funebre per tutti i defunti della parrocchia.


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Il Ministro Zaia al “Sana” di Bologna:

«Sono contrario agli Ogm»

«

Fonte: lanuovaecologia.it

Sono contrario agli Ogm». È lapidario il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia all'inaugurazione di Sana, il Salone del naturale che si svolge a Bologna fino a domenica. Ma il suo giudizio fa il paio con l'appello lanciato in contemporanea dalle imprese biotecnologiche. «La politica anti-Ogm in Europa non ha più alcun alibi» sostiene infatti Roberto Gradnik, presidente di Assobiotec, che ricorda come uno studio della Commissione europea sugli organismi geneticamente modificati confermi la loro sicurezza. «Ci attendiamo» spiega Gradnik in un nota «che il governo italiano, dopo le positive aperture espresse da numerosi suoi esponenti e dallo stesso presidente del Consiglio, faccia ripartire da subito la sperimentazione in campo». Alle dichiarazioni di Assobio-

tec replica Carlo Petrini, presidente di Slow Food, che alla presentazione del prossimo Salone del gusto contesta l’utilità di iniziare una sperimentazione di stato sugli Ogm. «È comunque diritto di uno Stato avere una sua sperimentazione sugli ogm - ha aggiunto Petrini - perché la sperimentazione di Stato garantisce la sua terzietà. Auspico che questa sarà di conforto alle nostre tesi dichiarando l'inutilità e la dannosità degli Ogm». Dura la posizione di Simona Galasso, presidente della Fondazione diritti genetici, che appoggia il no del ministro Zaia e rincara la dose: «Le sperimentazioni sono regolamentate da un quadro normativo ben definito» spiega Galasso «che è stato il frutto di anni di confronto tra le parti e che ha ormai scelto di seguire il principio di precauzione». La Fondazione ricorda come tre milioni di cittadini italiani abbiano

espresso l’anno scorso la loro contrarietà all’introduzione di organismi geneticamente modificati, a seguito della Consultazione nazionale sugli Ogm e sul modello agroalimentare promossa da Italia-Europa liberi da Ogm. A intervenire nel dibattito anche il sindaco di Roma ed ex ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno. che alla presentazione di un libro edito da Slow Food ha appoggiato il suo successore nella scelta di opporsi agli Ogm affermando che i risultati pratici deludenti confermano che si tratta di un bluff. «La sperimentazione sugli ogm è un bene ma non deve contaminare l'ambiente» ha dichiarato il sindaco di Roma «Deve tenere conto di tutti gli aspetti e proprio per questo abbiamo bisogno di una ricerca pubblica». 12 settembre 2008

Il parlamento californiano approva il progetto di legge “salva agricoltori” Fonte: Genetic Engineering Policy Alliance

L' Assemblea e il Senato dello Stato della California hanno approvato una proposta di legge di importanza storica per gli agricoltori californiani. AB 541 stabilisce, infatti, alcuni dispositivi di protezione per quegli agricoltori che non avendo potuto evitare l’inevitabile, ovvero il flusso di pollini o sementi gm nelle terre di loro proprietà e la conseguente contaminazione delle colture convenzionali, sono accusati dalle multinazionali del biotech di aver vio-

lato i brevetti che gravano sui loro prodotti. Attualmente, gli agricoltori che vedano contaminati il proprio raccolto da sementi o pollini brevettati sono oggetto di cause vessatorie da parte delle società di biotech che detengono i brevetti, in particolare da parte della Monsanto. AB 541 istituisce inoltre un protocollo obbligatorio per la raccolta dei campioni finalizzata all’accertamento delle presunte violazioni di brevetto, stabilen-

do che le società di biotech non possono prelevare i vegetali se non su esplicita autorizzazione degli agricoltori stessi. La proposta di legge ha registrato l’ampio consenso di entrambi gli schieramenti del Parlamento nonché di organizzazioni di categoria tradizionalmente assestate su posizioni opposte in fatto di questioni agricole. La legge è ora all’esame del Governatore della California e si spera possa essere approvata presto.

N.B. – Il Circolo “Ambiente Scienze” di Cremona, mentre ringrazia per la segnalazione l’Associazione EQUIVITA Comitato Scientifico Antivivisezionista (www.equivita.org), si chiede se, non sia il caso che da parte delle associazioni ed organizzazioni interessate si sottoscriva una petizione alla Regione Lombardia perché provveda a legiferare, analogamente a quanto già fatto dall’Assemblea e dal Senato dello Stato della California, per la tutela degli agricoltori lombardi contrari all’impiego degli Ogm.

Argentina: scoperto metodo biologico per decontaminare reflui industriali, agricoli e urbani.

I batteri utilizzati degradano composti molto persistenti, anche i più recalcitranti Fonte: Greenreport http://www.greenreport.it LIVORNO. - Una ricerca realizzata dalla facoltà di farmacia e biochimica dell’Università di Buenos Aires (Uba) e dall’Instituto nacional de tecnología industrial (Inti), ha ottenuto un nuovo metodo di decontaminazione dei reflui attraverso la biodegradazione. Secondo l’Inti «Come risultato di questo lavoro è stato provato che i batteri e le comunità batteriche autoctone selezionate sono state capaci di degradare e detossificare reflui contenenti composti organici persistenti. Questo studio permette di pianificare strategie di “biorimedio” dei reflui liquidi industriali o agricoli e di ecosistemi acquatici contaminati». Secondo Virginia Gemini, coautrice della ricerca, «I batteri utilizzati degradano composti molto persistenti, anche i più recalcitranti. Si tratta di clorofenoli e nitrofenoli caratterizzati da tossicità ed alta persistenza. Che possono generare danni ambientali e sanitari. Vogliamo sapere se, oltre a degradare questi composti, i batteri possono generare metaboliti non tossici, il che è molto difficile, e lo faremo. La degradazione si produce in 48 ore». I composti organici persistenti possono raggiungere l’ambiente attraverso lo sversamento di reflui industriali, urbani, agricoli non depurati o scarsamente

Ambiente

A cura del Circolo culturale «Ambientescienze»

Venerdì 19 Settembre 2008

depurati. La loro persistenza nell’ambiente dipende dalla maggiore o minore possibilità di essere degradati chimicamente o biologicamente. I clorofenoli e i nitrofenoli costituiscono un esempio di composti la cui diffusione nell’ambiente deve essere minimizzata per evitare danni alla salute umana ed agli ecosistemi. I clorofenoli si possono trovare in scarichi provenienti dall’industria cartaria, chimica, tessile, ecc. ed inoltre possono formarsi nei processi di disinfezione dell’acqua, durante la clorazione. I nitrofenoli sono invece impiegati come intermediari nella sintesi di coloranti, farmaci, pesticidi ed esplosivi e sono ugualmente caratterizzati da forte tossi-

cità e persistenza nell’ambiente. Secondo i ricercatori dell’Inti «La biodegradazione è un’alternativa valida per la rimozione dei composti persistenti. Il grado di biodegradazione di un composto può andare da una semplice modifica della sua struttura chimica fino alla completa ossidazione. I processi biodegradanti si considerano validi se e solo si determina che i metaboliti generati non sono tossici» Il gruppo di lavoro della facoltà di farmacia e biochimica dell’Uba ha selezionato e ottimizzato comunità batteriche e batteri autoctoni appartenenti ai generi Rhodococcus , Pseudomonas , Achromobacter e Delftia capaci di degradare alte concentrazioni di 4-nitrofenolo, 2-nitrofenolo, 2,4-dinitrofenolo, cresolo, 2-clorofenolo, 2,4-diclorofenolo e 2,4,6-triclorofenolo in tempi compatibili con i trattamenti biologici degli effluenti. Inoltre, con l’obiettivo di valutare la capacità dei batteri autoctoni selezionati per detossificare reflui e siti contaminati con nitrofenoli e clorofenoli, sono in corso studi di tossicità svolti congiuntamente da Inti e Uba che effettuano test su scarichi liquidi industriali.

PROTOCOLLO DI KYOTO

Costo per l’Italia dell’anidride carbonica (CO2): € 47,6/sec; € 4.112.640/giorno; € 123.379.200/mese) Dal 1° gennaio 2008 all'11 settembre: € 1.110.412.800

METEOROLOGIA: alcune brevi note esplicative sulla terminologia indicante fenomeni di grande potenza distruttiva Ciclone = Formazione Ciclonica di tipo Uragano o Tifone alimentata dalla temperatura delle acque dell'Oceano. Uragano = Formazione Ciclonica formatasi sull'Oceano Atlantico o sull'Oceano Pacifico Orientale Tifone = Formazione Ciclonica formatasi sull'Oceano Pacifico Occidentale o sull'Oceano Indiano Tornado = Formazione Ciclonica di origine continentale ("Terrestre") di limitata estensione ma di grande potenza distruttiva locale (sono frequenti negli Stati Uniti e in Australia). Poiché il Tornado, o Tromba d’aria, sta diventando il fenomeno meteorologico più violento e sempre più frequente nell’area mediterranea, si pensa sia utile conoscerlo un po’ meglio. I tornado, o trombe d’aria, sono violenti vortici d’aria che si originano alla base di un cumulonembo e giungono a toccare il suolo. I tornado sono associati quasi sempre a temporali molto violenti, possono percorrere centinaia di chilometri e generare venti di 500 km/h. Tropical Storm o Tempesta Tropicale = Formazione Ciclonica di potenza inferiore ad Uragani e Tifoni di 1ª Categoria. Depressione Tropicale = Formazione Ciclonica di potenza inferiore alla Tempesta Tropicale. N.B. Una Depressione Tropicale o una Tempesta Tropicale spesso sono la fase iniziale o quella finale di un Uragano o di un Tifone, ma sia gli Uragani che i Tifoni sono formati da un movimento d'aria centripeto. Per quelli Boreali in senso antiorario e per quelli Australi in senso orario, ma per entrambi il loro centro è il punto di minima pressione atmosferica detto anche comunemente «Occhio del ciclone». Inoltre: Uragano (o Tifone) Boreale = Formazione Ciclonica formatasi a Nord dell'Equatore Uragano (o Tifone) Australe = Formazione Ciclonica formatasi a Sud dell'Equatore Scala Saffir-Simpson = Scala per la classificazione dei cicloni che va da 1 a 5, secondo la loro carica energetica distruttiva. Landfall = Impatto del Ciclone sulla Costa di una terra emersa

CEMENTO PAGATO CON VIGNETI PREGIATI Da un servizio dell‚inviato JENNER MELETTI ORTONA su: www.repubblica.it La scomparsa delle colline, ora il cemento cancella i vigneti. L´alta velocità fra le terre della Valpolicella a colpi di espropri carissimi per lo Stato. Dal Veneto alla Basilicata i vini pregiati minacciati dal petrolio e dall´industria. Ecco, il «Centro Oli» dell´Eni dovrebbe cominciare qui, dove partono i filari di vitigni chardonnay. La campagna sembra un giardino, con il mare davanti e la Maiella alle spalle. Fra poco arriveranno le ruspe a abbatteranno tutto. Dodici ettari di viti preziose lasceranno lo spazio al Centro Oli, che non c´entra nulla con olive ed extravergine ma è solo la traduzione volutamente ingannevole di "Oil center", centro petrolio. In pratica: un impianto di prima raffinazione del petrolio estratto da due piattaforme che sono in mare e da altri pozzi in allestimento in mezzo Abruzzo. «Noi non vogliamo» dice Raffaele Cavallo, presidente Slow Food in questa regione «che anche qui appaiano i cartelli che sono stati affissi a Viggiano, in Basilicata, in un impianto simile a quello che si vuol costruire sulle nostre colline. «Idrogeno solforato: velenoso, infiammabile ed esplosivo. Non fidarsi dell´odorato per accertare la presenza di gas. L´idrogeno solforato paralizza il senso dell´odorato». Siamo nella regione più verde d´Italia, con tre parchi nazionali. I vini doc Montepulciano e Trebbiano d´Abruzzo finalmente rendono la giusta mercede a migliaia di contadini

che grazie ai vigneti non sono stati costretti all´emigrazione. Perché vogliamo rovinare tutto?». Petrolio in mezzo ai vigneti del Moltepulciano, Alta velocità che spazza via il 20% del Lugana doc al lago di Garda, un cementificio che vuole «mangiare» altre colline proprio nel cuore dell´Amarone in Valpolicella. Un tempo tutto questo sarebbe stato chiamato «progresso»: con le buste paga dell´industria i contadini poveri hanno cambiato la loro vita. «Ma l´industria del petrolio» raccontano Giancarlo Di Ruscio e Carmine Rabottini, presidenti delle cantine sociali di Tollo «arriva a mettere radici da noi in ritardo di decenni. La povertà per fortuna è un ricordo. Le nostre cooperative, con 1.360 soci, hanno un fatturato di 40 milioni di euro. Nell´ortonese, dove sorgerà l´impianto Eni, il vino incassa 150 milioni. Noi non siamo i talebani dell´ambiente. Abbiamo accolto a braccia aperte industrie come la Savel del gruppo Fiat e la Honda che sono in fondovalle e distribuiscono migliaia di salari. Ma il petrolio oggi non porta nemmeno posti di lavoro. Per il Centro Oli sono previste 27 assunzioni, con un investimento di 120 milioni di euro. Il danno per noi sarebbe terribile. Sta andando forte il turismo colto, di chi viene a comprare il vino doc ma vuole vivere qualche ora in mezzo a una natura intatta». Per ora i lavori sono bloccati, con una delibera regionale che impedisce ogni costruzione sulla costa, ma solo fino alla fine dell´anno. Il presidente della Regione Ottaviano Del Turco è favorevole al Centro Oli, contrari gli assessori ad ambiente, sanità e turismo.


Agricoltura

Venerdì 19 Settembre 2008

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Coldiretti Cremona promuove una tre giorni con i sapori “di casa nostra” dal 19 al 21 settembre

Agriturismo a cielo aperto a Ombrianello

U

na ‘tre giorni’ con i sapori di casa nostra, cucinati dai titolari degli agriturismi del territorio cremasco e cremonese, secondo ricette gelo-

samente custodite e tramandate nelle nostre campagne: è quanto propone la Coldiretti da venerdì 19 a domenica 21 settembre, dando vita alla prima edizione di «Agricoltura in Festa con Coldiretti …a km zero”, iniziativa che

trasformerà il Podere Ombrianello di Crema in un agriturismo a cielo aperto. La festa nasce nel segno del progetto “a km zero”. «La qualità della nostra vita, il nostro benessere quotidiano, così come il rispetto per

MERCATI - SETTIMANA DALl 12/09/2008 ALL'18/09/2008 UNITà DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

161,00169,00

163,00173,00

157,00165,00

200,00203,00

Tonn.

140,00141,00

152,00153,00

142,00144,00

156,00157,00

Tonn.

N.q.

415,00417,00

N.q.

--

Tonn.

157,0-162,0 N.q.

alla rinfusa

Tonn.

79,00-81,00

85,7090,00

102,00105,00

95,0096,00

FIENO maggengo agostano

Tonn.

N.q.

90,00.140,00 110,00-150,00

N.q.

--

Tonn.

N.q.

48,00-59,00 28,00-33,00

lattonzoli locali

15 kg.

2,98

2,960

2,010

2,020

SUINI lattonzoli locali

25 kg.

2,15

2,140

2,170

2,180

SUINI lattonzoli locali

30 kg.

2,06

2,060

2.080

2,110

SUINI lattonzoli locali

40 kg.

1,90

1,890

1,910

1,960

Suini da macello

156 kg.

1,590

1,595

N.q.

1,565

Suini da macello

176 kg.

1,590

1,595

N.q.

1,595

Suini da macello

Oltre 176

1,590

1,515

N.q.

1,525

Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)

Kg.

2,20-2,65

Montichiari peso vivo 0,95-1,20

1,0601,160

--

Vacche fris. 2ª qualità (p.v)

Kg.

1,90-2,05

0,70-0,83

0,730-0,830

--

Manze scottone 24 mesi

Kg.

2,20-2,60

1,054-1,23

1,020-1,190

--

Kg.

1,10-1,22

0,80-1,00

1,000-1,300

--

(50-60Kg) pie blue belga

Kg.

3,00-4,95

4,50-5,00

4,200-4,600

--

BURRO pastoriz.

Kg.

1,85-1,90

1,70

--

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,05-5,20

5,05-5,15

--

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,30-5,50

5,25-5,45

--

--

Kg.

6,05-6,25

5,95-6,30

6,000-6,150

--

Kg.

6,25-6,40

6,40-6,85

6,400-6,600

--

Kg.

N.q.

--

--

--

PRODOTTO FRUMENTO

tenero buono mercantile

GRANOTURCO

ibrido naz. 14% um.

SEMI DI SOIA nazionale

ORZO NAZ.

peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CRUSCA

PAGLIA

press.rotoballe

SUINI

Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.

Vitelli Baliotti

161,-166,0- 156,00-138,0 172,0-177,0 175,0-180,0 171,0-176,0 184,0-186,0

--

fino a tre mesi

oltre tre mesi

GRANA Scelto 01

stag. 9 mesi

GRANA Scelto stag. 12-15 mesi

Latte naz. Crudo

(16-30 giugno)

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledi del mese. Questo dato, conseguentemente,va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il venerdi quello zootecnico che fa riferimento a quello di Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì, Modena il lunedì.

l’ambiente in cui viviamo, iniziano dalle scelte che compiamo a tavola» sottolinea Roberto De Angeli, Presidente di Coldiretti Cremona. «Partendo da questa convinzione, la Coldiretti sta promuovendo a livello territoriale il progetto “a chilometri zero” per favorire il consumo di prodotti locali e di stagione: alimenti che garantiscono gusto, sapori tipici, qualità, sicurezza e anche tutela dell’ambiente, dacché non devono percorrere lunghe distanze con mezzi di trasporto inquinanti prima di giungere sulle tavole». «Il progetto di Coldiretti si articola in una serie di proposte, come la promozione di manifestazioni, convegni, pubblicazioni che rappresentano un invito a puntare sulla filiera corta, valorizzando gli agriturismi, i mercati degli agricoltori, gli spacci di vendita in azienda, i distributori automatici di latte e tutte le altre occasioni di incontro diretto fra produttore e consumatore» prosegue De Angeli. «Al tempo stesso lavoriamo con l’impegno di ottenere maggiori spazi per i prodotti locali e di stagione nella grande distribuzione, con l’applicazione del “diritto allo scaffale”, nelle mense scolastiche e aziendali, nella ristorazione in genere. In un momento in cui le famiglie italiane sono alle prese con una forte inflazione, gli acquisti diretti dai produttori rappresentano anche un ri-

sparmio, consentendo di ottimizzare il rapporto qualitàprezzo». «In tutta Italia la Coldiretti sta sollecitando le amministrazioni regionali affinché si attivino giungendo all’approvazione di leggi a favore dei cibi “a chilometri zero”, sostenute con la raccolta di firme dalla Coldiretti» spiega Assuero Zampini, Direttore di Coldiretti Cremona. «Un’iniziativa che rientra pienamente nella strategia cui la nostra Organizzazione sta lavorando, con l’intento di semplificare e razionalizzare le filiere, sposando le esi-

genze degli agricoltori con l’interesse dei consumatori». La festa apparecchiata dalla Coldiretti prevede una “tre giorni” fra sapori e musica (sono state reclutate alcune note orchestre, per gli appassionati di ballo liscio). La ristorazione, con prezzo fisso di 15 euro, sarà a cura degli agriturismi La Sorgente di Montodine, Il Campagnino di Pessina Cremonese, Cascina Gilli di Spino d’Adda e La Fraccina di Spino d’Adda: ognuno proporrà un “menu della casa”, puntando sui prodotti tipici del territorio.


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Lettere

Venerdì 19 Settembre 2008

salute

Sla, è importante puntare sulla ricerca Gentile Direttore, in questi giorni i mezzi di comunicazione hanno dato notizie sulla sclerosi laterale amiotrofica (Sla), rara malattia neurodegenerativa, ancora priva di una terapia specifica, che comporta la progressiva paralisi dei muscoli volontari di chi ne è colpito, in rapporto alla preoccupante evidenza che essa colpisca in modo particolare gli sportivi, e tra questi i calciatori. Si studia, si cerca di conoscerne le cause, oggi sconosciute, per approntare rimedi, ma intanto si cerca di assistere quanto piu' possibile i malati e le loro famiglie, informandole, orientandole e sollecitando le Istituzioni sanitarie ad assicurare la migliore assistenza possibile. Per meglio conoscere il problema e per raccogliere fondi da destinare alla ricerca, l'Aisla ha promosso la giornata nazionale della sclerosi laterale amiotrofica, svoltasi il 18 settembre. Una data che suscita ricordi e forti emozioni nei circa 5mila malati che, nel nostro Paese, sono costretti a convivere con la Sla. Il 18 settembre 2006, infatti, alcuni di loro, accompagnati dai familiari, furono protagonisti di un "sitin" a Roma. davanti al ministero della salute, per sensibilizzare le massime Istituzioni sanitarie nazionali sui bisogni dei nostri malati. A distanza di due anni qualche passo è stato fatto, ma ancora ne restano da fare. Ma la ricerca , che è l'obiettivo nel quale sono principalmente riposte le speranze, costa perchè possa essere robusta ed efficace, ed a questo fine occorre che la sensibilità delle persone si traduca in generosità. Felice Majori Presidente AISLA Cremona * urbanistica

Finalmente illuminazione in piazza De Lera Egregio Direttore, la prego di permettermi di ringraziare l'amico e avversario politico Angelo Ongari, anche a nome di tanti residenti in zona p.za De Lera (situata a lato della coop di via ca del vescovo) per essere riuscito a convincere i nostri carissimi amministratori dopo anni di insistenza e con tenacia di illuminare la suddetta piazza. Pietro Ferrari segretario provinciale partito pensionati
Cremona * INFRASTRUTTURE

Terzo ponte, monumento all'incuria ambientale Egregio direttore, da poche settimane mi sono trasferito con la mia famiglia da un paese della Franciacorta (Bs) a Castelvetro Piacentino (Pc). E’ un cambiamento molto importante per noi: uno spostamento di 70 km dal luogo di lavoro, un cambio di regione, di luoghi, di persone… E’ una scelta di vita, che abbiamo fatto perché ci siamo innamorati della nuova casa e della campagna di Castelvetro e lì vogliamo vivere, inserendoci nel paese e realizzando anche dei progetti educativi a favore dei bambini. Purtroppo, abbiamo saputo da poco che la zona in cui abitiamo, e cioè la località Oppiazzi-S.Pedretto, è interessata da un imponente progetto, una grande infrastruttura di cui si parla da anni, che taglierà completamente il paesaggio castelvetrese con un raccordo autostradale di sei corsie a un’altezza di nove metri, per poi sfociare sul futuro terzo ponte di Cremona sul Po. Risparmio a Lei e ai lettori quello che abbiamo provato quando abbiamo ricevuto la notizia e, soprattutto, quando abbiamo visionato alcuni disegni di questa infrastruttura colossale. Sono impegnato, insieme ad altre persone che hanno a cuore il futuro del

territorio, a valutare questo progetto, ma intanto vorrei offrire una semplice riflessione. Sono convinto che la qualità della vita di una persona, di una famiglia, di una comunità e di un territorio siano intimamente legate all’ambiente in cui sono collocati. Non c’è bisogno di scomodare studiosi o ricerche – che pure sono sempre più numerose - per affermare che il nostro benessere, prima ancora che da quanto guadagniamo, dipende da quanto stiamo bene nell’ambiente naturale in cui viviamo. E’ vero che per vivere abbiamo bisogno di muoverci, talvolta di costruire strade, case e fabbriche, ma è altrettanto vero che il contesto in cui va collocato un qualsiasi progetto di infrastrutture non può più prescindere ormai dal bilancio ambientale e sociale, cioè dall’impatto che questo progetto ha sulla vita di un ambiente naturale, di una comunità e di un territorio. Oltretutto, la trasformazione di un territorio è un processo irreversibile, cioè non si può più tornare indietro. O si fa la scelta giusta per sempre, oppure si sbaglia per sempre. Il progetto del terzo ponte sul Po e del raccordo autostradale di Castelvetro è un’opera imponente, che modifica per sempre una vasta porzione di territorio, sia quella direttamente interessata dal passaggio del raccordo autostradale, sia la zona circostante, alterando il paesaggio e impattando in modo significativo e definitivo. Per questo, un progetto del genere richiede una valutazione molto ponderata, uno studio molto serio e aggiornato, un coinvolgimento assiduo e costante delle comunità locali e della popolazione. E mi chiedo: è stato fatto con questo progetto? Un progetto così importante va gestito e orientato dagli enti istituzionali, che devono mettere al primo posto la qualità della vita e il futuro delle proprie comunità, e non dalle aziende che, per quanto mettano a disposizione le risorse, perseguono prima di tutto il profitto. E mi chiedo: chi ha guidato il percorso fino al progetto definitivo? Simone Mazzata Castelvetro Piacentino * sindacati

Lavoratori atipici, come regolarizzarsi Egregio direttore, il problema della stabilità del rapporto di lavoro è un problema che interessa migliaia di persone in Italia, e la provincia di Cremona non ne è esente. Sempre più frequentemente i lavoratori stipulano contratti cosiddetti “atipici” (tra cui il lavoro a progetto) con i datori per regolare la loro prestazione lavorativa, anche qualora ricorrano tutti i presupposti per l’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Si ricordi, infatti, che il lavoro a progetto è finalizzato a rapporti di durata determinata (o determinabile) e con un elevato grado di autonomia per il prestatore di lavoro, che ha come unico vincolo il raggiungimento del progetto concordato dalle parti all’atto della stipula. La prassi ha però portato, in molti casi, alla previsione di contratti a progetto dove il lavoro non ha le caratteristiche sopra indicate. La Finanziaria 2007 ha introdotto delle misure di incentivo per i committenti/ datori di lavoro finalizzati alla regolarizzazione dei contratti a progetto utilizzati in modo improprio. Nello specifico, i datori di lavoro che impiegano collaboratori a progetto in qualsiasi settore, hanno tempo fino al 30 settembre 2008 per procedere alla trasformazione del rapporto ed ottenere i benefici previsti. La scelta, da parte del Governo, di prorogare i termini per la regolarizzazione di tali contratti ha un duplice vantaggio: per il lavoratore, infatti, si prospetta la possibilità di vedere trasformato il proprio rapporto di lavoro precario in un rapporto a tempo indeterminato. Per il datore di lavoro, oltre agli incentivi dal punto di vista economico, tale proroga permette di evitare eventuali sanzioni derivanti dall’accertamento dell’Ispettorato del lavoro di situazioni di applicazione ille-

gittima del co.co.pro. Per usufruire della procedura è necessario un accordo tra azienda e sindacato, firmato entro il 30 settembre 2008, pena la non ammissibilità alla procedura agevolata. A tal fine è importante che Nidil Cgil venga a conoscenza di situazioni ove vi sia la possibilità di stabilizzazione, in modo da attivare l’eventuale procedura e fissare un incontro con il datore di lavoro interessato. Chiunque fosse interessato a ricevere maggiori informazioni o ad avviare la procedura, può presentarsi presso la Camera del Lavoro di Crema o Cremona e fissare un appuntamento con i delegati preposti. Stefano Zurpa per Nidil Cgil Cremona * viabilita'

Riqualificazione Paullese, servono dei chiarimenti Egregio direttore, come avevo già comunicato in un mio precedente intervento, le conferme cominciano ad arrivare anche se purtroppo sono assolutamente negative per il nostro territorio ma perfettamente in linea con la politica attuale dei 3 centri (pdl, pd, udc). Mi riferisco alla m3 fino a Paullo, con la bocciatura del finanziamento. Insisto nel chiedere alla Provincia chiarimenti certi e concreti anche sulla riqualificazione della paullese. Mi sembra in effetti particolarmente singolare che 80 milioni di euro per la tratta Crema-Dovera siano già pronti e blindati, quando i soldi invece per il ponte sull'adda (circa 5milioni di euro) non siano reperibili. Un vero paradosso. Sono anche stati annunciati i lavori ma ritengo sia una notizia poco attendibile. A dimostrazione di questo, la Provincia a fine luglio ha fatto chiudere un distributore "senza marchio" in prossimità di Dovera in quanto "adibito a spazio per deposito mezzi di lavoro". In questi giorni, il distributore di benzina è bello che aperto e alla fatidica domanda mi è stato risposto "rimaniamo aperti in quanto i lavori sembrano essere slittati". C'è qualcosa che non funziona in tutto questo. Se, evidentemente i soldi o parte di essi dovessere arrivare da Expo, sarei mooooooolto preoccupato. Simone Defendi La Destra Cremona e Crema * istruzione

Primo giorno di scuola tra polemiche e proteste Egregio direttore, banchetti allestiti all’ingresso della scuola per vendere magliette con scritte antigovernative. Candele accese a simboleggiare il cimitero della conoscenza lungo gli scalini del ministero dell’Istruzione in viale Trastevere a Roma. Nella maggioranza degli istituti che nei giorni scorsi hanno riaperto i battenti l’inizio delle lezioni si è svolto in modo regolare nel rispetto del diritto dei bambini a vivere il loro primo giorno di scuola con tranquillità e lontano dalle polemiche. Ad aderire alla protesta un numero limitato di docenti e di scuole che però si sono fatte notare

come se fossero invece tantissime, anche convocando stampa e tv quasi fosse la prima di uno spettacolo. Le insegnanti più integraliste nella città di Firenze dove in una scuola un gruppetto ha deciso di presentarsi in total black esibendo uno striscione con la scritta «no ai tagli, no al maestro unico».
Dunque maestre rigorosamente con lutto al braccio, magliette già pronte con le scritte contro la Gelmini in vendita a 5 euro, convocazione di un’assemblea permanente e occupazione della scuola da parte di docenti, genitori e pure di bambini già a partire da ieri .La messa in scena degli insegnanti a lutto e soprattutto il coinvolgimento dei bambini nelle proteste suscita l’indignazione del ministro Mariastella Gelmini. «E' vergognoso strumentalizzare i bambini per cavalcare proteste che sono solo politiche sostiene il ministro Gelmini. Per tutti i bambini il primo giorno di scuola è una festa, un momento di gioia e allegria, non certo un’occasione per terrorizzarli». Il piano programmatico per la scuola deve ancora essere presentato ai sindacati ed il ministro si è già detto più volte disponibile al confronto ed al dialogo ma l’ascia è stata già dissotterrata. Inoltre c'è da aggiungere, che con il maestro unico, tutti gli altri maestri andranno tagliati o messi in mobilità, e le cifre sono grosse, si parla di 60mila insegnanti in esubero...!
C'è anche chi protesta, contro la riduzione dei fondi destinati alla scuola pubblica ecc. Caro Ministro Gelmini : «si ravveda intanto che è ancora in tempo» Andrea Delindati Cremona * federalismo

Si "spennano" i poveri per favorire i ricchi Egregio direttore, federalismo come abracadabra. Parola magica. La va ripetendo da anni il capo della Lega, martellante, ossessiva. Il tono è carico di enfasi, ultimamente un po’ malferma, ma sempre all’altezza di annunciare e riannunciare il rimedio di tutti i mali, non solo italiani, ma anche nostri, comprese nelle intenzioni pure l’ulcera e l’artrosi. A salmodiare tale litania si sono messi, questa estate, anche molti uomini del P.D., certamente in modo meno suggestivo e seducente di Bossi che, turbante in testa e boccia di cristallo in mano, vincerebbe il confronto con il mago Proietti, il mago di un vecchio e intrigante spot pubblicitario di una marca di caffè. Federalismo: tanti ne parlano, nessuna sa che cosa è. L’altro giorno è intervenuto Calderoli, il ministro della semplificazione. Finalmente e se no cosa ci sta a fare. E’ il suo ramo. Aveva pronto un disegno di legge. Ma quando ha incominciato a dire «Vi stupiremo con effetti speciali…», le sue formule «new ICI», «service tax» hanno preso fuoco, fuoco amico certo, e tutto l’impianto se n’è andato in “tilt”. Al riparo da questo fantasmagorico mondo del federalismo se ne sta un altro mago creativo, Tremonti che così può lavorare indisturbato alla realizzazione del suo progetto che lui si propone di ispirare, come ha detto a Rimini all’annuale convegno di Comunione e

Per dire la vostra, scrivete a redazione@ilpiccologiornale.it Siate contenuti in 20, al massimo 30 righe. Le lettere più lunghe verranno tagliate. Le lettere senza nome, indirizzo e numero telefonico verranno cestinate. Le lettere giunte il giovedì potrebbero essere pubblicate non il giorno dopo, bensì la settimana successiva.

Liberazione, ad uno dei moti del Ventennio, “Dio, patria, famiglia”. Il superministro è soddisfatto, sprizza contentezza da tutti i pori, si lecca i baffi davanti alle telecamere. I ricchi lo applaudono, calorosamente. E hanno ragione da vendere. Anche a loro è stata tolta l’ICI sulla prima casa (Prodi l’aveva eliminata solo per le case a bassa rendita catastale). E’ stata data loro in regalo la fetta buona di Alitalia che porterà subito profitti nelle loro tasche, lasciando a casa migliaia di esuberi e scaricando sulle spalle dei contribuenti la montagna di debiti sin qui accumulata. Si sta riducendo la progressività delle imposte. Il contrasto all’evasione compare sempre meno tra le priorità del Governo. Queste vecchie teorie sulla bontà del mercantilismo per lorsignori ritorna modernità, essi ci tornano a dire come sia necessario spennare i poveri a favore dei ricchi per il bene della società plasmata a loro immagine e somiglianza. Segreteria del PdCI Cremona * inflazione

Come i nostri candidati affronteranno l'argomento? Caro direttore, con un certo inevitabile fastidio la gran parte dei consumatori cremonesi segue la trita e ritrita polemica tra gli addetti ai lavori per la possibile scelta dei "candidati sindaco" di Cremona. Lungi dalle intenzioni dello scrivente entrare in tali discussioni - ahimè sintomatiche di una situazione per troppi versi fatta di "colpi bassi" e di parole solo altisonanti - credo che i consumatori/utenti cremonesi, costretti a sborsare, per il gas metano, il gasolio, l'energia elettrica (ed altri prodotti utilizzati nel riscaldamento invernale e nell'appena cessato condizionamento estivo), somme sempre crescenti - ed assurde per il divieto, di fatto posto dall'attuale regolamento edilizio della città di Cremona, di poter fruire delle crescenti opportunità, offerte oggi dall'ormai collaudata esperienza europea (e non soltanto...) nell'utilizzo delle tecnologie delle energie alternative, sarebbero molto interessati a sapere "come" i potenziali suddetti candidati sindaci intendano affrontare l'argomento. Basta quindi con un metodo superato di porsi all'elettorato e, finalmente, un po' di concretezza nelle scelte che possono toccare il portafoglio dei cittadini. Luigi Bellini Unione Consumatori Cremona

L'innovazione della sinistra è solo a parole Le elezioni amministrative per la provincia e il comune di Cremona si avvicinano, e la stampa locale si scatena, le segreterie dei partiti hanno sussulti, l'aria si è fatta elettrica, ed allora ecco che a sinistra si assiste ad uno scontro fra gli uscenti, ma che di uscire definitivamente non ne hanno alcuna intenzione, e coloro che usano la parola chiave, il tasto su cui battere per tutta la campagna elettorale: innovazione. Ed allora ci sorge una riflessione: come può tale parola uscire dal partito che, in città e in provincia, è al governo da decenni? L'innovazione che ci propongono è soltanto nelle parole, forse anche in una persona, ma l'apparato che punta ad avere la riconferma è sempre lo stesso, sono coloro che

hanno condannato Cremona all'immobilismo economico, hanno ferito gravemente il centro storico, sconvolto il tessuto urbano con opere dannose e costose. Se Cremona vuole l'innovazione, ma quella vera, concreta e tangibile, è il centrodestra, con la Lega, ad offrire questa ultima possibilità. Siamo all'ultimo treno, il centro storico è agonizzante ma lo si può ancora salvare, la locomotiva Lombardia rimane sempre il primo motore economico d'Italia, e Cremona non può restare sempre sganciata ed isolata. Il cambiamento è necessario, noi siamo pronti per attuarlo, Cremona, seguici!. Giacomo Zaffanella capogruppo della Lega in Consiglio Comunale


Libere Opinioni

Venerdì 19 Settembre 2008

Robin Hood

Giuseppe Scalisi di Maurizio Guerrini

E' ora di passare alla fase di protesta collettiva

Lehman Brother, una delle banche d’affari più grandi degli Stati Uniti ha dichiarato fallimento, seguita poi dal colosso delle assicurazioni Aig. Cadono, uno dopo l’altro, pezzi importanti del capitalismo finanziario globale e si può ragionevolmente sostenere che molti altri prossimamente faranno la stessa fine. La banca Lehman incarna esemplarmente una delle massime interpreti del famigerato “subprime capitalism”, vale a dire il sistema che in questi ultimi anni ha stravolto e reinventato il circuito monetario dei crediti portandolo ad una legalizzazione del meccanismo dell’usura. Semplificando le cose stanno in questi termini: si prende un lavoratore americano spesso già oberato di debiti o pignoramenti o tutti e due. Ci si deve disinteressare della sua elevata probabilità di insolvenza e gli si of-

www.aclicremona.it Domenica 21 settembre per la diciassettesima volta il mondo del volontariato cremonese torna in piazza del comune a Cremona. Lo fa con la visibilità di 100 organizzazioni che a loro volta rappresentano l’impegno di alcune centinaia di volontari. Per tutta la cittadinanza sarà un’occasione imperdibile per conoscere da vicino una preziosa risorsa protagonista di azioni e attività civili, sociali e culturali. E l’arcipelago della solidarietà lo fa con la consapevolezza del contesto sociale e politico attuale, intriso di divisione sociale e frammentazione delle relazioni, dove conta di più l’io che il noi, dove si fatica a stare e pensare insieme e dove la paura dell’atro e del diverso prevale sulla ricchezza della differenza. Il volontariato in piazza vuole dimostrare con la pratica della solidarietà che oggi è possibile costruire spe-

frono mutui a tassi particolarmente elevati. Successivamente si spezzettano in mille parti i debiti della persona in oggetto, si trasformano in titoli e si diffondono in ogni parte del pianeta con il marchio di garanzia della prestigiosa banca emittente. Il tutto sulla roulette dei tassi variabili e successivamente, dopo aver distribuito i dividendi ai possessori dei vari titoli, quando il debitore sarà spremuto e nella impossibilità di continuare a pagare, si cerca un altro lavoratore povero per continuare il gioco. Applicando queste procedure le grandi banche d’affari hanno convinto migliaia di operatori finanziari a comprare questi titoli, al tempo stesso bollenti e patinati. Il risultato finale è che, ad un certo punto, il sistema ha iniziato a mostrare le prime crepe trasformatesi poi in voragini. Una situazione che avrà inevitabili

effetti a catena anche in Europa e in Italia. Siamo insomma di fronte alla ennesima torsione del capitalismo più bieco dei nostri giorni. Da tempo questo sistema capitalistico impone a tutti i paesi del mondo una politica di schiacciamento dei salari e della domanda interna e li costringe a cercare sbocchi commerciali all’esterno dei propri confini; è assolutamente evidente che, come sempre, saranno le categorie più deboli a pagare il costo di questa crisi, fondata sullo strozzinaggio mondiale. Ciò avverrà, nel nostro paese, attraverso la recessione e la disoccupazione, o tramite un aumento dei carichi fiscali sul lavoro dipendente. E' necessario passare dalla fase della protesta individuale a quella della protesta collettiva: ai partiti della sinistra alternativa italiana il compito di farsi interpreti di questa lotta.

Verso la Festa del Volontariato

ranza e fiducia, che con gesti di gratuità è possibile ridare dignità ai nostri contesti di vita e di comunità, che è possibile rilanciare un rapporto proficuo e valido con le istituzioni pubbliche e private. Fare ed essere volontario è una scelta libera, è un’esperienza di amicizia, di condivisione; è una proposta, è un’idea di società, sostenuta da principi irrinunciabili e fondativi quali la gratuità, la solidarietà, la partecipazione, la sussidiarietà, la cittadinanza attiva. Le comunità non crescono se non diventano più attente e solidali. I volontari si impegnano nelle loro attività e progetti perché credono nel futuro; sono consapevoli che l’aiuto reciproco e la mutualità fa maturare le persone, aumenta la coesione sociale, si riducono le paure e le incertezze. Una comunità, un quartiere senza volontariato è più povera di relazioni e di soli-

darietà. L’impegno personale dei volontari è teso e attento a costruire solidarietà lunghe e stimola altre persone alla responsabilità e alla partecipazione. Il modello compassionevole e assistenzialistico non si addice più al variegato mondo del terzo settore. Il volontariato invece intende partecipare alla costruzione di una società dove la solidarietà, la giustizia e la legalità diventino pilastri portanti del bene comune. Il volontariato è si “cuore” ma anche “testa” e quindi a pieno titolo è un soggetto che lavora per una politica più attenta, più sobria, più competente, più buona. Scuola, ambiente, anziani, handicappati, dipendenze , salute, famiglia, minori, immigrati, cultura, stili di vita, cooperazione internazionale, sono contesti in cui il non profit investe tempo, servizi e risorse. La solidarietà praticata non è un lusso e il pianeta

volontariato dovrà maggiormente prendere coscienza della sua forza per non risultare insignificante. Diventa impellente il gioco di squadra per aree di settore. Per svolgere al meglio il suo compito allora dovrà ricercare forme di rappresentanza perché la sua voce e quella degli ultimi che aiuta diventi più efficace sia nella denuncia sia nella tutela dei diritti. Sarebbe auspicabile la costituzione di forum e/o coordinamenti territoriali, meglio per sub ambiti zonali in cui ritrovarsi per discutere e condividere analisi dei bisogni e strategie operative. Oggi la nuova stagione sociale richiede oltre alla gratuità anche più fraternità e l’attivazione di processi di educazione per aiutare le persone ad essere protagoniste della loro vita. Una modalità per stare bene insieme, costruire socialità e benessere. Gigi Cappellini

sbarrato l'accesso al duomo per i disabili nei giorni del concerto E’ da pochi giorni finito il concerto di Gianna Nannini nello splendido catino di piazza del Duomo. Non vogliamo, in questa occasione, disquisire sull’opportunità di concedere o meno la piazza a questo genere di manifestazioni o ragionare sulla discrezionalità dell’amministrazione nel decidere a chi concedere ed a chi no. Non vogliamo nemmeno citarvi quel brivido freddo nella schiena vedendo i montatori delle alte strutture tubolari arrampicati a quella quota ben conoscendo i dettati del nuovo decreto 81/08 sulla sicurezza del lavoro. Ma ci siamo scocciati vedendo la rampa laterale disabili della cattedrale ingombrata da cavi, strutture e mezzi provvisionali: insomma praticamente inagibile per due giorni. Ci risiamo… rieccoci ancora a scrivere sulle barriere architettoniche cittadine. Già abbiamo ragionato sull’accessibilità delle

poste centrali ed ora anche l’unico accesso al Sacro Tempio principale della città è stato, per poco è vero, compromesso. Ma si è visto una comitiva di turisti sollevare a braccia una persona su carrozzella all’accesso Nord della Cattedrale, quello su via Boccaccino. Il problema è che, a parte la seccante occasione citata a causa del concerto, che di fatto se ci badiamo, le comitive di turisti arrivano normalmente da piazza Stradivari, da via Mercatello-Boccaccino (se parcheggiano i torpedoni al vecchio foro boario) e se al contrario lasciano temporaneamente il loro ingombrante mezzo parcheggiato (come capita) davanti al voltone di via Platina il più delle volte sono attratte dalle absidi della cattedrale che hanno intravisto svoltando da via XX Settembre, e verso quello slargo si dirigono con l’obbiettivo delle loro macchine digitali puntato per aria. Quindi l’accesso disabili quasi sempre sfugge alla vista

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ed alla conoscenza, a meno di non essere cremonesi che ben conoscono la situazione. Ma, per la verità esiste ed è anche discretamente comodo, ( a parte quella porta e controporta di accesso della bussola) Tanti bei cartelli coordinati posti su palo, in centro, indicano la posizione di attività economiche ma nessuno indica, intorno al duomo, l’accesso disabili allo stesso. Costo astronomico? E vogliamo poi capire come sia possibile l’accesso al Battistero, già da solo meritevole, ma ancor di più in occasione di esposizioni e mostre culturali. Insomma, i Circoli della Libertà e la relativa lista civica, avranno molto da dire al nuovo Sindaco di Cremona, ma dovranno anche ragionare con gli assessori alla partita poiché la mobilità e l‘accessibilità, prima che un diritto del disabile, è un dovere che tutti devono garantire: primi fra tutti gli Amministratori. Roberto Soffientini

Questa pagina è aperta a tutti coloro che - rappresentando un'associazione di cittadini di varia natura ed estrazione - vogliano dire la loro in totale autonomia, nel rispetto della legge e della civile convivenza. Per questo "Libere Opinioni" non necessariamente rappresenta la linea editoriale de Il Piccolo Giornale.

Il cordoglio da solo non basta La tragedia del giovane italiano di colore ammazzato a bastonate domenica è troppo grande per essere affrontata solo con il dolore e con il cordoglio alla famiglia. Troppo grande per non mettere in discussione parole, atteggiamenti, cultura con cui da un tempo troppo lungo si parla e si agisce nel Paese. Questo omicidio non deve essere usato per fare manifestazioni o per dire “avevo ragione”: un primo modo per cambiare è quello di non cedere alla tentazione di “usare” tragedie e problemi. Dobbiamo guardare un po’ più a fondo nelle cose. Cosa è successo? Come è già cambiato il nostro Paese, la società, se - come pare - una violenza diffusa cova sotto la sua pelle? Cosa si muove - nell’ombra dei quartieri e nella oscurità delle coscienze - e cosa può improvvisamente emergere in uno scoppio di violenza? Non c’è una causa sola, naturalmente: grandi organizzazioni criminali, traffico di stupefacenti, utilizzo nell’economia legale delle grandi disponibilità di denaro illegale; lavoro nero e pericoloso che si alimenta anche della povertà diffusa (tra gli immigrati ma non solo, come è sempre successo in tutti i paesi e in tutte le storie) e emarginazione sociale; caduta delle soglie della convivenza per la scomparsa di certezze sul presente e sul futuro; comportamenti violenti nella vita quotidiana minuta (nei locali, nel traffico, nelle scuole). Non è sociologia (e che ci sarebbe di male, poi?) né giustificazionismo: sono questi i grandi blocchi di questioni cui mettere mano e rimandano alla necessità di pensare e praticare una politica alta - nella ispirazione, nella proposta, nei programmi - che possa iniziare a cambiare lo stato delle cose presenti e che, anche per questo, possa tornare ad essere uno dei punti di riferimento per una società più civile perché ha ragioni e strumenti in cui riconoscersi. Tuttavia un problema enorme è tutto di fronte a noi. E’ passata l’idea che sia possibile fare giustizia da sé. E’ cresciuta l’insofferenza perché comportamenti pubblici e poteri istituzionali hanno “fatto campagna”, perché invece di perseguire i reati si sono additate le etnie o le culture, perché la necessaria attenzione alla sicurezza delle persone - e in particolare quelle più in difficoltà perché sole o anziane - ha dato il via a tante parole e decisioni che rendono le nostre città un luogo di esasperato controllo. Le cose sono più complicate delle ordinanze dei sindaci, soprattutto quando ci sono poi gli scoppi - nemmeno più tanto improvvisi e nemmeno isolati - di violenza privata. Vorrei parlare della legalità, delle condizioni indispensabili per assicurarla e garantirla. Vorrei contribuire a ricostruire un clima di fiducia e collaborazione, tra le persone e nei luoghi della vita civile – dal quartiere allo stadio. Vorrei che siano prevenuti e repressi i reati, rafforzando i corpi dello Stato e non con (piccole) parate di pura apparenza. Ricostruzione del tessuto civile e ricostruzione delle città, non come aggregato di costruzioni ma come insieme delle persone che vi abitano, vi lavorano e cercano un presente ed un futuro, come luogo delle opportunità e dei diritti, come luogo dei doveri dei cittadini e dei poteri pubblici e privati: questo è quanto penso e per cui vorrei impegnarmi, insieme a molti altri, partiti, associazioni, sindacati, soggetti collettivi e individuali.

per chi suona la campana Le vacanze sono finite e per la scuola italiana è tempo di ripartire. All’entrata in classe, studenti e insegnanti, troveranno le novità introdotte dal Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, molte delle quali, consistono nell’abolizione delle precedenti novità: dal ritorno del voto in condotta, ai voti in numeri, al ripristino dell’Educazione civica e stradale, al ritorno del grembiule e del maestro unico (dal prossimo anno) per le scuole elementari. In buona sostanza vengono spazzati via quarant’anni di “pedagogismo democratico”, prodotto dalla sbornia Sessantottina, che ha smantellato l’Istituzione scolastica finendo col trasformare la scuola quasi in un “parcheggio” per gli studenti e uno “stipendificio” per gli insegnanti. A parlare sono i dati: gli studenti italiani sono tra i meno preparati d’Europa, specie in Matematica e Lingue straniere (dati Ocse); mentre gli insegnanti sono troppi, pagati poco e non sempre all’altezza. In sostanza l’Istituzione scolastica non sa più preparare alla vita e al mondo del lavoro e non costruisce i cittadini del domani. Ma non è solo nella capacità di impartire nozioni che risiede la crisi della scuola italiana, ma coinvolge la sua crisi d’identità che rispecchia la crisi d’identità italiana. Come sostiene Ernesto Galli della Loggia sul Corriere «La scuola pubblica europea è nata intorno al compito di testimoniare un’idea del proprio Paese, i caratteri e le vicende della collettività che lo abita, sentendosi chiamata a custodire l’immagine di sé e gli scopi di una tale collettività... Un sistema d’istruzione pubblico appartiene sempre a un contesto culturale nazionale. Questo è il punto, dunque qui sta il cuore del problema: alla fine la crisi della scuola italiana non è altro che la crisi dell’idea d’Italia». Dalla scuola passa dunque l’aspirazione di uno Stato a ripensare a se stesso come ad una Istituzione seria, e l’aspirazione di un Paese a ripensarsi Nazione. In questo consiste il difficile tentativo di Riforma del Ministro Gelmini: nel ridare autorevolezza e identità al sistema scolastico e responsabilizzare studenti e insegnanti. Come spesso accade in Italia, anche la riforma introdotta dalla Gelmini ha generato polemiche e resistenze. In realtà, le maestre che si sono presentate al primo giorno di scuola con il lutto al braccio per protestare contro la riforma del sistema scolastico, oltre ad essere protagoniste di un gesto di cattivo gusto nei confronti degli alunni, sono il sintomo dell’apatia italiana verso il cambiamento, esattamente come quei dipendenti Alitalia che con continui scioperi hanno ridotto sul lastrico la compagnia.. L’Italia non ha più un attimo da perdere: è finito il tempo del sindacalismo arroccato a tutela delle rendite di posizione, della deresponsabilizzazione, del permissivismo, del buonismo e del relativismo culturale. Per tutta questa Italia è suonata la campana di fine ricreazione ed è tempo di cambiare. Il governo Berlusconi sta dimostrando di averlo finalmente capito e sta provando a promuovere il cambiamento: l’ha dimostrato, ad esempio, con la risoluzione del problema dei rifiuti campani, la lotta di Brunetta ai “fannulloni” nella pubblica amministrazione e la Riforma della scuola del ministro Gelmini. La buona notizia è che anche l’Italia ha capito che bisogna cambiare registro e sta dando fiducia al governo, ha capito che bisogna voltare pagina per liberare finalmente tutte le potenzialità che la nazione ha e non riesce ad esprimere. La qualità del sistema scolastico è essenziale per essere un paese moderno e per essere competitivi nello scenario internazionale. Per questo il tentativo di risanare il sistema scolastico da parte del Ministro Gelmini merita di essere sostenuto, perché questa è una sfida che possiamo e dobbiamo vincere. Giuseppe Esposito


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Salute

Venerdì 19 Settembre 2008

GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800 448 800, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati Dove: piano Rialzato, padiglione 5 Orario: da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 16.00 Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. • ANATOMIA PATOLOGICA: consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Fax: 0372 405742. • RADIOLOGIA: Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-70 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoled dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. • SENOLOGIA: prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M, monoblocco ospedaliero (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso). Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO Allergologia per sospetti professionali Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, da 9.30 alle 13.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 408178. • MEDICINA DEL LAVORO: visite specialistiche di medicina del lavoro Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 17.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 405777. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche) Telefono: 0372 405715. Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. LABORATORIO ANALISI previsto per il prelievo l'accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 09.00. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio della terapia anticoagulante orale. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: dalle ore 07.00 alle 14.00 da lunedì a venerdì (prelievi e visite specialistiche). CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00; oppure personalmente presso la Medicina del Lavoro dalle 7.30 alle 13.00 da lunedì a sabato e il martedì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.30. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: emotrasfusioni, autotrasfusioni, salassi, terapia marziale endovenosa Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì Rivolgersi alla segreteria del servizio negli orari sopra indicati, muniti della relativa impegnativa al fine di stabilire un appuntamento, in base alle necessità del paziente. GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. MEDICINA GENERALE E ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

A Cremona dal 2006 è presente un polo di diagnosi e cura. Un corso di aggiornamento il 26 e 27 settembre

Quando il tumore è ormonale

E'

di Laura Bosio

un particolare tipo di tumore, che necessita di una gestione completamente diversa rispetto a quelli tradizionali. Per questo è tanto più importante il corso in programma il 26 e 27 settembre sul tema «Questioni aperte nella gestione dei tumori neuroendocrini». Un’esperienza che nase per far fronte a una patologia di nicchia, che però ha necessità di essere studiata e seguita. Così nel 2006 l’ospedale maggiore di Cremona ha creato un polo di riferimento per questo tipo di tumori, arrivando a realizzare una vera e propria realtà d’eccellenza, pur

generale e referente aziendale Polo Tumori Ormonali Rari «a cui partecipano medici provenienti da tutta italia». In che misura tali tumori vengono definiti rari? «A differenza delle neoplasia più frequenti, queste hanno una frequenza bassa, nell’ordine di un caso ogni centomila abitanti. Vanno però diagnosticate in modo esatto, in un ambito che permetta di fare una diagnosi completa, ma che fornisca anche una terapia mirata». Cosa sono esattamente questi tumori? «Il tumore neuroendocrino si evidenzia per la sua produzione di ormoni (sindrome ormonale)». Quali sono i sintomi che lo contraddistinguono?

L'0spedale Maggiore di Cremona

se piccola, a cui fanno riferimento pazienti provenienti da tutta Italia, e anche dall’estero. «La necessità di essere sempre informati, dunque, per stare al passo con i tempi, ci ha portato alla necessità di organizzare corsi periodici» spiega Fernando Cirillo, dell'unità operativa dichirurgia

«La sintomatologia, quando c’è, è molto generica e difficilmente distinguibile. Può dare vampate di calore, diarrea, gastroduadenite, intolleranza agli zuccheri, dermatiti. Insomma, tutti sintomi che non è facile ricondurre a questo tipo di patologia, Cosicché spesso il medico non rie-

il dottor Fernando Cirillo, unità operativa di chirurgia generale

sce a interpretarli come segni di tumore neuroendocrino, se non quando esso è diventato talmente grande da portare gonfiori o occlusioni. Dunque un ritardo diagnostico porta al paziente rischi sempre maggiori. Peggio ancora quando i sintomi sono totalmente assenti, in quanto un tumore di questo tipo, in stato non attivo, ha anche un più alto grado di malignità. Dunque la diagnostica è fondamentale. Come viene fatta la diagnosi? «La medicina nucleare ha forte importanza in questo, in quanto permette di scovare i recettori cellulari propri del tumore, che sono presenti sulla membrana plasmare della cellula. Con la medicina nucleare è quindi possibile avere un’indicazione prognostico della malattia e informazioni sul tipo di terapia eseguibile». La miglior terapia in questi casi quale può essere?

«Dipende. Se si tratta di tumore primitivo, senza metastasi, la cosa migliore è asportarlo. Se invece è metastatico, bisogna verificarne il grado di malignità. Esistono delle analisi che evidenziano le caratteristiche del tumore (se è differenziato, qual è il suo indice di proliferazione, ecc) in base alle quali si capisce in che direzione esso sta andando. Se è a basso grado di malignità, viene trattato con gli immunomodulanti e con gli ormoni, o in certi casi può venire trattato chirurgicamente. Se il tumore è invece ad alto grado di malignità, l’unica strada è quella della chemioterapia. Esiste poi la terapia radiometabolica, ossia un trattamento ormonale (somatostatine) che consiste nel veicolare nell’organismo un radionuclide, il quale identifica il tessuto neoplastico, e porta la terapia direttamente in vena, dritto fino al bersaglio».

l'iniziativa

Costruire la salute: l'Asl va nelle scuole

La collaborazione tra l'Azienda sanitaria locale e gli istituti scolastici della provincia di Cremona, in tema di educazione alla salute, è un'esperienza consolidata da una tradizione di lavoro comune ormai più che ventennale. Le varie attività, sin ora svolte dagli operatori sanitari con i docenti,

sono sempre state guidate dalla consapevolezza del primario ed essenziale ruolo della scuola nello sviluppo e nel mantenimento di processi di salute in età giovanile. A questo proposito, anche quest'anno, l'Asl propone il programma «Costruire la Salute», che contiene le pro-

poste per gli istituti scolastici della provincia, rivolti agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, nonchè ad insegnanti e genitori. I progetti sono differenti in base alla scuole di diverso ordine e grado. Gli istituti interessati a partecipare possono fare richiesta entro e non oltre il 15 novembre.


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Speciale Casa

Venerdì 19 Settembre 2008

di Giulia Sapelli La qualità abitativa si evince anche dalla sua sicurezza. Tuttavia la porta è un elemento dell'arredo che spesso viene trascurato, nonostante sia il primo baluardo della sicurezza di una casa. Eppure una porta “come si deve” può cambiare molto l'aspetto della casa, può darle nuovo carattere e personalità, oltre che, naturalmente, renderla più sicura. Molto importanti, poi, sono anche le porte interne,

In legno, vetro o scorrevoli, come scegliere la porta migliore

sign della porta è una questione soggettiva, la qualità è un dato oggettivo. Informarsi sulla natura del prodotto che si intende com-

Diverse sono le soluzioni decorative: oltre alle classiche porte a riquadri opachi o vetrati (che a loro volta si sono evolute proponendo nuove e inaspettate geometrie), è possibile scegliere tra porte dalle superfici intarsiate con essenze diverse, che creano motivi di forte impatto visivo. Non è detto comunque che una bella porta debba essere per forza in legno. In commercio sono disponibili numerose versioni laccate, dal verde al rosso senza per forza passare per il bianco, che, se ben armonizzate con l'arredamento e lo stile della casa, ne valorizzano l'aspetto.

L’utilizzo del vetro è un'altra buona alternativa per creare movimento nel disegno della porta: solitamente è utilizzato in abbinamento con altri materiali, profilato con legno per dare sensazioni più naturali o con alluminio, per un aspetto più moderno e tecnico. In queste soluzioni, il vetro è di rado impiegato nella sua versione trasparente, piuttosto è sabbiato, acidato o addirittura decorato. Nel primo caso è trattato con dell’acido fluoridrico per realizzare le satinature o delle decorazioni particolari: l’acido corrode la superficie e le microporosità prodotte creano l’effetto acidato.

La porta deve essere in armonia con il resto della casa

che rendono armonico l'intero appartamento. Attraverso una porta azzeccata (per colore, funzionalità o design) la nostra casa può cambiare molto, migliorare, assumere più personalità. Naturalmente vi sono numerosissime tipologie di porte possibili, per ogni gusto e tipo di casa. Le porte in legno sono le più tradizionali, anche se mantengono immutato il loro fascino. Se la scelta del de-

prare, permetterà di valutarlo e pagarlo correttamente. Per esempio, può essere utile sapere che il materiale di cui è composta l’anta di una porta influenza la sua capacità di isolamento dai rumori e dal freddo. E anche più importante è accertarsi se quello che si ha davanti è legno o un pannello MDF (prodotto semilavorato) o addirittura laminato. In commercio la scelta di porte in legno è vastissima.

La porta è il biglietto da visita di una casa

Legno, il materiale intramontabile

La sabbiatura è invece un processo mediante il quale si proietta con un potente getto d’aria compressa della sabbia sulla lastra di vetro. L’azione abrasiva sulla superficie porta la lastra ad avere un aspetto traslucido, quasi opaco. Un capitolo a sé meritano i sistemi di scorrevoli. Più che aprire e chiudere, questi sistemi hanno il compito di ridisegnare gli spazi domestici: in un salotto troppo grande si può ricavare un angolo studio senza necessariamente erigere pareti in muratura oppure un "sipario" di scorrevoli può creare una divisione meno netta tra la cucina e la zona pranzo, tra cabina armadio e camera da letto.

Questo tipo di struttura solitamente sfrutta l'intera altezza della casa e scorre su binari saldati al pavimento e al soffitto: insomma, sostituisce di fatto le pareti, con il vantaggio di renderle mobili ed esteticamente più interessanti. I vetri possono essere trasparenti, ma se si ricorre alla versione sabbiata è possibile garantire tanto l'illuminazione quanto la privacy. Un discorso diverso è quello delle porte scorrevoli, che possono essere nascoste in apposite nicchie ricavate nelle pareti in fase di ristrutturazione della casa oppure a vista. In questo caso si può osare di più, poiché la porta diventa un elemento decorativo e si arricchisce di vetri colorati e disegni.


Speciale Casa Elemento di raccordo tra interno ed esterno, una finestra aggiunge luce, aria fresca ed energia a una stanza e anche alla mente. Il compito primario delle finestre è infatti garantire il massimo comfort abitativo: questo significa valorizzare lo spazio, assicurare un buon isolamento termo-acustico e

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Quelle aperture sul mondo: finestre e serramenti al top

Una finestra ampia dona luminositò all'ambiete

soprattutto, proteggere gli ambienti interni dalle variazioni climatiche. Questi i passi per mantenere condizioni abitative ottimali. La qualità della finestra è determinata dall'insieme degli elementi che la compongono, e che devono a loro volta avere un'ottima qualità. Tali componenti sono numerosi, e vanno valutati sempre al momento dell'acquisto. Compiti specifici di un serramento di qualità sono: resistenza al vento e agli urti. Il telaio, le cerniere e il sistema di chiusura devono costituire

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un corpo solido e duraturo. La finestra deve essere dotata di guarnizioni che assicurano una perfetta sigillatura contro gli spifferi e le infiltrazioni di pioggia. Fondamentali sono poi l'isolamento termico e quello acustico. Sia il telaio che il vetro devono avere un buon valore fonoisolante (compreso tra 30 e 40 decibel). E' infatti inutile montare un vetro perfettamente isolante su un telaio poco affidabile. Questi requisiti tecnici devono essere garantiti dal rivenditore al momento

dell'acquisto del serramento. I serramenti possono avere diversi sistemi di apertura. L'apertura a battente ad una o due ante, è la classica apertura per cui l’anta viene ruotata all’interno di circa 90°, solitamente ad apertura manuale, mediante rotazione di una maniglia. L'apertura a ribalta (a bilico orizzontale o a wasistas), è il serramento più utilizzato nei sottotetti ed è particolarmente indicato per bagno e cucina perché, lasciando una sottile fessura nella parte alta della finestra, permette un leggero ma costante ricambio d'aria. Si può inoltre tenere socchiusa anche quando piove perché l'acqua defluisce all'esterno. Nell'apertura a libro l'anta può essere incernierata a destra o a sinistra a seconda delle esigenze e solitamente può essere aperta in posizioni diverse per la ventilazione oppure completamente per un facile accesso al tetto, nel caso sia questa la sua funzione principale. L'anta, che è provvista di un bloccaggio di sicurezza per impedire la chiusura improvvisa del battente una volta aperto, si apre grazie ad una maniglia, posta lateralmente sul battente. È possibile oscurare anche queste finestre, grazie ad apposite tende rotolanti.

Esistono anche lucernai dotati di triplice sistema di apertura: a compasso, a bilico e i due sistemi combinati; godono della massima funzionalità in quanto consentono l'affaccio all'esterno e la facile pulizia anche dell'esterno del vetro, che si ribalta totalmente senza creare ingombri interni. Può essere scorrevole, nel cui caso il telaio presenta apposite guide su cui l’anta scorre in orizzontale, spostandosi sul secondo pannello che resta fisso. Diverso è il tipo chiamato “alzante scorrevole”, in cui le ante scivolano su binari paralleli e possono essere entrambe mobili. Oltre a essere esteticamente più gradevole, questo sistema consente di manovrare facilmente anche grandi superfici, fino a 5 metri. I serramenti scorrevoli sono particolarmente indicati in casi in cui la luce da coprire è di grandi dimensioni, per esempio in stanze con affaccio su un terrazzo o un giardino. L'apertura a pacchetto, è il tipico caso delle verande, per creare in inverno un ambiente protetto e in estate un’area aperta. Le ante si ripiegano una sull’altra in verticale, verso un lato o i due lati della finestra, in modo da occupare il minor spazio possibile. A differenza di

Devono garantire il massimo comfort e un buon isolamento

Diversi tipi di apertura a seconda delle esigenze

quella scorrevole, questa tipologia consente di godere di un'apertura totale, facendo si che l’ambiente esterno diventi il proseguimento dell’interno. Esite poi quella a scomparsa totale. Una soluzione esteticamente molto valida e che permette di sfruttare al

massimo gli spazi, è quella delle finestre e delle persiane a scomparsa all'interno del muro. Per realizzarle è necessario inserire nella parete dei controtelai metallici che possono addirittura far scorrere due elementi: la persiana o l'inferriata di sicurezza e la finestra.


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Uno degli elementi che può fornire un certo lustro alla casa è il suo pavimento. Di ogni forma, colore e materiale, le mattonelle fanno spesso la differenza nell'aspetto generale di una stanza. Tanti sono i materiali ceramici, ognuno con caratteristiche e destinazione d’uso ben precise. La prima grande distinzione

Speciale Casa

Pavimenti, cosa scegliere per caratterizzare le stanze?

Sono numerosissimi i materiali possibili per le mattonelle

Una pavimentazione in Gres

è tra piastrelle smaltate e non smaltate. La smaltatura è uno strato di vetro colorato che consente di creare una vastissima gamma di colori e sfumature. Le piastrelle non smaltate hanno invece un'estetica uniforme in tutto il loro spessore. Il cotto, ad esempio, noto anche con il nome di cotto rustico, cotto toscano o cotto

fiorentino, non viene smaltato (anche se sono state proposte piastrelle in cotto smaltate, totalmente o parzialmente). Si tratta in genere di piastrelle di grande formato che vengono usate prevalentemente nella pavimentazione di interni, previo trattamenti di impregnazione con sostanze che ne esaltano la tonalità cromatica e la pulibilità.

Altro materiale molto utilizzato è il cottoforte, prodotto tipicamente emiliano, le cui piastrelle sono sempre smaltate con smalto non trasparente e servono prevalentemente per pavimentazione d’interni e più raramente, come rivestimento. La monocottura è invece una tecnologia di produzione nella quale il supporto e lo smalto vengono cotti in contemporanea, con un solo trattamento termico. Grazie all’ampio intervallo di variabilità dell’assorbimento d’acqua del supporto (da valori vicini allo zero a valori intorno al 15%), essa può comprendere un’ampia gamma di materiali smaltati con caratteristiche fisiche molto diverse. Il fattore che li accomuna è l’impiego, per la preparazione del supporto, di argille contenenti ossidi di ferro. La monocottura può essere utilizzata indistintamente sia nei rivestimenti sia nei pavimenti. Il processo di produzione della piastrella in bicottura prevede invece due fasi: nella prima avviene la cottura del supporto, mentre nella seconda si procede al trattamento termico per fondere lo smalto. La bicottura è utilizzata esclusivamente per i rivestimenti. La monocottura e la bicottura possono essere sia di pasta rossa che di pasta chiara

e sono destinate quasi esclusivamente al mercato residenziale, per lo più interni. Un'alternativa particolare sono le piastrelle in clinker, prodotti a pasta compatta ampiamente utilizzati soprattutto nelle pavimentazioni esterne grazie alle loro peculiari caratteristiche che derivano dalle materie prime utilizzate e dalle tecnologie di lavorazione. E' un materiale resistente all'usura, agli agenti atmosferici ed alle sollecitazioni meccaniche.

meccanica della piastrella e lo smalto, che ne determina l’aspetto estetico e le caratteristiche di usura, nel grès porcellanato superficie e massa sono invece identiche. Esso è composto da una miscela di materie prime simili a quelle che vengono impiegate per i sanitari. L’aggettivo porcellanato, che sottolinea la raffinata eleganza che lo caratterizza, deriva dall’utilizzo del caolino, una argilla bianca che viene utilizzata anche per la produzione di porcellana.

Sempre elegante un pavimento in marmo a tozzetti

Mentre nei prodotti ceramici a superficie smaltata è possibile distinguere, in sezione, il supporto, che determina le caratteristiche di resistenza

Argille e feldspati pregiati vengono sottoposti a un processo di cottura a temperature estremamente elevate e si trasformano in piastrelle di

grès con caratteristiche di antigelività, resistenza agli urti, ai graffi ed agli attacchi chimici. Il grès porcellanato è quindi estremamente resistente, igienico e dotato di un'estetica elegante grazie alla sua superficie vetrificata che rende la piastrella completamente idrorepellente e con alte caratteristiche di resistenza meccanica. Questa vetrificazione fa parte della struttura della piastrella che non ha bisogno quindi di essere smaltata. Destinato prevalentemente alla pavimentazione, interna ed esterna, nell'edilizia pubblica e privata, il grès porcellanato è stato all’inizio diviso in due tipologie: il grès naturale, più comunemente conosciuto come grès tecnico, e il grès smaltato. Il grès tecnico ha un effetto marmorizzato del tutto simile al marmo naturale senza per questo perdere le caratteristiche tecniche del grès porcellanato. Il grès porcellanato smaltato permette di scegliere tra una varietà di colori, stili, formati, decori e “texture” riscontrabile solo nella ceramica smaltata. Così dicasi anche della resistenza alle macchie, il tutto unendovi le prestazioni e la durata del supporto in grès porcellanato. In più lo smalto facilita le operazioni di pulizia e garantisce la perfetta igiene delle superfici.


Speciale Casa

Scegliere l'impianto giusto per una casa sempre calda

Componente essenziale per un buon vivere è la presenza di un impianto termico di riscaldamento ben funzionante. Esso è costituito essenzialmente da quattro elementi: serbatoio combustibile, uno o più generatori di calori, dispositivi di sicurezza, controllo e misurazione, circuiti di utilizzazione, smistamento, canalizzazione e irradiazione del calore. Un impianto termico si può suddividere in base alla tipo-

no caratterizzati in base al sistema di espansione in due grosse categorie: impianto con vaso di espansione chiuso, impianto con vaso di espansione aperto. La fonte di energia utilizzata o combustibile suddivide i generatori di calore utilizzati in diverse tipologie: generatori di calore alimentati ad energia elettrica, generatori di calore alimentati con combustibili liquidi, generatori di calore alimentati con combustibili

La posa di un termoriscaldamento a pavimento

logia del fluido riscaldato in diverse categorie: impianto ad aria calda, impianto ad acqua calda, impianto ad olio diatermico, mpianto a vapore. Gli impianti termici inoltre so-

gassosi, generatori di calore alimentati con combustibili solidi, generatori di calore alimentati con combustibili polverizzati. Gli impianti ad acqua calda

sono impianti in cui il fluido riscaldante è costituito da acqua riscaldata a temperatura intorno ai 70-90 °C, senza però mai raggiungere la temperatura di ebollizione. In tali impianti troviamo il bruciatore, la caldaia, il sistema a vaso di espansione, il sistema di circolazione e di pompe, gli elementi riscaldanti. Il sistema a vaso di espansione serve per assorbire gli aumenti di volume dell'acqua quando aumenta di temperatura. Infatti l'aumento di temperatura provoca un aumento di pressione dell'acqua e di conseguenza un aumento di volume di circa il 4% con il passaggio della temperatura dell'acqua da 15°C a 90°C. Se non ci fosse il vaso di espansione che consente all'acqua di espandersi, l'impianto con la caldaia finirebbe per esplodere. Gli impianti ad acqua calda si possono suddividere in quattro grosse categorie. Ci sono gli impianti a pioggia a circolazione naturale. Qui il generatore di calore vie-

ne installato nel punto più basso dell'impianto, come ad esempio in una cantina.

Il tubo di mandata dell'acqua calda che parte dal generatore di calore sale fino al punto più alto dell'impianto e va ad alimentare i corpi scaldanti partendo dall'alto.

La circolazione dell'acqua calda è possibile perché durante la fase di riscaldamento, l'acqua aumenta di volume e diventa più leggera, permettendogli di salire in modo naturale fino a raggiungere il punto più alto da dove ridiscende passando per i corpi scaldanti e cedendo calore, si raffredda, si comprime e diventa più pesante, fino a rientrare in caldaia per essere di nuovo riscaldata. In questo modo non è necessario usare pompe di circolazione in quanto la circolazione è naturale. Altra categoria sono gli impianti a sorgente. Qui la tubazione di mandata dell'acqua calda alimenta i corpi scaldanti partendo dal basso, con o senza l'aggiunta di una pompa di cricolazione. Nel caso degli impianti a livello, il sistema di distribuzione dell'acqua calda è posto sullo stesso piano del generatore di calore, per cui si rende necessaria l'installazione di una pompa di circolazione. Negli impianti monotubo invece il sistema di distribuzione dell'acqua calda è for-

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Un impianto sfilabile

mato da un'unica tubazione che porta il fluido termico contemporaneamente ai vari corpi scaldanti e riconducendola in caldaia. Gli impianti termici si possono distinguere in due gran-

Invece i vasi di espansione chiusi sono di tre tipi: autopressurizzati (dove la pressione nel recipiente è data dall'acqua contenuta nell'impianto che entrando nel recipiente comprime l'aria in esso

Fondamentale avere un'impianto termico ben funzionante di categorie in base al loro sistema di espansione: impianti a vaso aperto e impianti a vaso chiuso. Negli impianti a vaso aperto l'espansione del fluido termovettore (in genere acqua) avviene dentro vasche aperte opportunamente dimensionate, a contatto con l'atmosfera per mezzo di un tubo di sfiato.

contenuta fino al raggiungimento dell'equilibrio idrostatico), pressurizzati (Nel vaso si pompa aria compressa fino a raggiungere l'equilibrio idrostatico) e a membrana (vengono precaricati in pressione per eguagliare o superare la pressione dell'impianto. Una membrana elastica separa l'acqua dal cuscino d'aria che si trova all'interno del vaso).


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Speciale Casa

Venerdì 19 Settembre 2008

di Giulia Sapelli La porta di casa è il primo obiettivo preso di mira dai ladri. Nei condomini, circa l'80% dei furti avviene mediante la forzatura della porta d'ingresso all'appartamento, che spesso non ha le caratteristiche sufficienti a garantirci un a adeguata sicurezza. Se si installa una porta blindata, si innalza il livello di sicurezza, assicurato dal numero dei rostri laterali, dalla serratura, dalle zanche e dal telaio d'acciaio. Ma come scegliere la porta blindata più consona alle proprie esigenze? Innanzitutto bisogna assicurarsi che

Una casa a prova di ladro: la soluzione nella porta blindata

re un corretto e sicuro ancoraggio alla parete. I dispositivi di regolazione dell'anta sono indispensabili per l'allineamento e la chiusura della porta. Lo spessore del telaio deve essere maggiore di 5 mm rispetto a quello del con-

Termonova fa rima con sicurezza Le porte sono in primo piano per la sicurezza della casa. A questo proposito Termonova sicurezza, nel corso dei suoi venti anni di attività, ha voluto offrire alla propria clientela prodotti dal design curato e una logica di gestione della commessa sempre più precisa ed efficiente. Personale altamente specializzato è a disposizione del cliente per accompagnarlo nella costruzione della sua abitazione, e offre serramenti di alta qualità. Non a caso l'azienda è presente nei più prestigiosi cantieri di Cremona e provincia, dove propone prodotti altamente innovativi dal design classici o moderno. I materiali principalmente utilizzati sono: legno, alluminio, alluminio legno, pvc.

essa sia certificata "antieffrazione", in base alla norma UNI 9569. L'anta deve avere un'anima in lamiera d'acciaio dello spessore di almeno 1,52 mm; meglio se con doppia lamiera in acciaio al manganese, resistente al trapano. Il controtelaio il cui spessore ottimale è di 2 mm, deve essere fornito di almeno 4 zanche per lato al fine di ottene-

trotelaio, e, comunque, non deve essere inferiore a 2,5 mm. La serratura di sicurezza deve essere protetta da manipolazioni; dotata di piastra antitrapano attorno alla feritoia d'ingresso della chiave; fornita con chiavi non duplicabili in confezioni sigillate. Altro aspetto a cui si deve prestare molta attenzione, è quello dell'installazione. Dato

che non esiste un albo di installatori professionisti dei sistemi di blindatura, è possibile richiedere delle informazioni sulla qualifica dell'installatore ai produttori di porte blindate. E' sempre bene chiedere diversi nominativi di

opporre resistenza ai tentativi di sfondamento. Nelle case d'inizio secolo con muri perimetrali in laterizio pieno (3050 cm di spessore), con funzione di muri portanti, l'installazione è agevole, poiché è sufficiente ancorare al muro

Prima di scegliere meglio chiedere sempre diversi preventivi La porta va montata in base alla muratura a cui andrà incastrata

installatori del proprio comune di residenza, ai quali richiedere un sopralluogo gratuito per definire la tecnica di ancoraggio e valutare i costi. Soltanto un operatore specializzato e riconosciuto è in grado di fornire garanzia di almeno 1 anno sul lavoro effettuato. Se ci si rivolge ad artigiani per realizzare e d installare una porta blindata su misura, è bene informarsi sulla loro presenza, negli anni, sul mercato, diffidando di chi non effettua sopralluoghi. La struttura muraria di una abitazione è molto importante, perché deve reggere il peso di una porta blindata e

il controtelaio (o il telaio) con sbarre o zanche d'acciaio di lunghezza e diametro variabile. Se il muro adiacente alla porta d'ingresso si affaccia sulla tromba delle scale potrebbe essere necessario qualche rinforzo. Se il muro non è portante, i muri di tamponamento rendono più problematica la posa di infissi di sicurezza. A seconda del tipo di muro l'intervento è più o meno impegnativo, ma quasi sempre risolutivo. In caso di tavolato semplice (muro perimetrale tipico degli anni '50, di mattoni forati da 8 cm) conviene realizzare l'ancoraggio con tasselli chimici, e scegliere

una porta di peso ridotto, con scocca (lamiera di rinforzo in acciaio dello spessore di 1,5 mm). Se il tavolato è doppio, si possono saldare e murare le zanche, usare perni in acciaio pieno o tasselli a espansione o usare ancoranti chimici ad iniezione. La muratura piena non presenta problemi di montaggio: basta utilizzare tasselli ad espansione ad alta tenuta, lunghi almeno 12 centimetri. In caso di cartongesso, per poter installare una porta blindata si deve realizzare una struttura perimetrale di rinforzo a tutta altezza, con

due putrelle d'acciaio inserite a pavimento e a soffitto per almeno 5-10 cm. Per maggiore sicurezza, creare un ulteriore tamponamento lungo i muri con una lamiera d'acciaio. Quando si ha cemento precompresso è sconsigliato l'uso di zanche o barre d'acciaio. Se il muro è in cemento armato, molto resistente, consente, se si incontra nel muro la barra d'armatura a circa 5 cm di distanza dal telaio della porta, si opera con fissaggio è tramite tasselli a espansione, ma anche l'aggancio di zanche d'acciaio alla rete metallica.


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Taccuino

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VIABILITA’ Via S. Predengo Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Ottobre

Zona Borgo Loreto (via Ceccopieri) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre Via Piave, Via Cattaro Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre

Zona Incrociatello (Via Valcamonica) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Durata alcuni mesi

Via Acquaviva Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre Vicolo delle Rose Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre

Via Verdi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Settembre

• Borgo Loreto: (via Ceccopieri): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale nell'ambito della riqualificazione di Borgo Loreto (Fine lavori: 30 settembre). • Zona Incrociatello (via Valcamonica): Ristrutturazione della rete di distribuzione di energia elettrica e illuminazione pubblica (Durata lavori: diversi mesi). • Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 30 settembre). • Via Piave, Via Cattaro: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 30 settembre). • Vicolo delle Rose: cantiere per il rifacimento dei sottoservizi (fognature, servizio elettrico, servizio gas e acquedotto) e della sede stradale (Fine lavori: 30 novembre). • Via Verdi: cantiere per la sistemazione della sede stradale (Fine lavori: 30 settembre). • Via S.Predengo: rifacimento della condotta della fognatura (Fine lavori: 30 ottobre).

L’Oroscopo Della Settimana

di Romeo

Settimana movimentata, possibili controversie con parenti più o meno stretti. Possibili incomprensioni e strascichi polemici.

Settimana ancora positiva, approfittate per sviluppare idee e progetti w affrontare le situazioni con maggiore sicurezza e passione.

Settimana positiva, buone le prospettive di lavoro e serenità in famiglia. Approfittate per far visita a parenti o amici cari.

Ancora pochi giorni faticosi e il sole comincerà di nuovo a sorgere, basterà poco per ritrovare la voglia di fare e il vostro umore migliore.

Continua il periodo favorevole, favorita l’attività professionale, dove sono possibili avanzamenti o comunque gratificazioni.

Grinta e fiducia in voi stessi vi aiuteranno a individuare la giusta strada e trovare le soluzioni ai vostri problemi facendovi ritrovare il sorriso.

Qualche giorno di difficoltà ma verso il fine settimana il cielo si schiarirà. Mantenete alta la concentrazione ed evitate spese superflue.

Cercate di mantenere la calma e la ragione. Evitate accese discussioni e non pretendete di avere ragione ad ogni costo. Siate più tolleranti.

Settimana ricca di energie positive, l’occasione buona per portare a compimento le pratiche o gli impegni rimasti indietro.

Possibili cambiamenti in vista, che potrebbero in parte stravolgere il vostro quotidiano. Ponderate e valutate bene prima di drastiche decisioni.

Apportarte dei cambiamenti nel quotidiano, anche piccole cose. Cercate di essere più protagonisti evitando di subire passivamente.

La strada intrapresa è quella giusta, porta verso un cambiamento positivo e i vostri problemi troveranno una soluzione entro breve tempo.

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ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO

MALAGNINO GAMBA CARLO Via S. Ambrogio, 20 26030 Malagnino Tel. 0372-58348

CASALBUTTANO TAIETTI MARCO Via Jacini, 21 26011 Casalbuttano Tel. 0374-362183 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ OSTIANO CLERICI BAGOZZI Via Matteotti, 6 26032 Ostiano Tel. 0372-85333

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: LUNEDÌ MATTINA FORMIGARA CACCIAPUOTI FABIO Via Roma, 28 26020 Formigara Tel. 0374-78028 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

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METEO WEEK-END

TEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA Città Venerdì Sabato Domenica Bergamo 23 23 21 Brescia 22 22 20 Como 22 20 17 CREMONA 23 23 21 Lecco 22 20 17 Lodi 22 22 20 Mantova 23 24 22 Milano 23 23 20 Pavia 22 23 20 Sondrio 24 22 19 Varese 22 20 17

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Cultura&Spettacoli

Appuntamento in centro dal 21 al 23 novembre, con tante novità

Il torrone si fa il lifting: torna rinnovata la tradizionale festa

T

di Silvia Galli

orna rinnovata la Festa del Torrone, che si terrà il 21,22 e 23 novembre, con un nuovo partner (quest'anno ha vinto la gara la Sgp Eventi di Modena), un giorno in più di manifestazione (le festa inizierà il venerdì) e ritorno, dopo un anno di assenza, della Vergani. I tre giorni saranno ricchissimi di iniziative. Quest'anno, oltre a moltissime regioni italiane, che parteciperanno con i loro stand dislocati in piazza Stradivari e tutt'attorno, ci sarà anche come partner e come ospite straniera la città spagnola di Xixona, capitale del torrone di Spagna. Si tratta di un grande evento gastronomico-culturale, di rilevante impatto, che vuole celebrare il prodotto tipico che rende Cremona famosa nel mondo, e valorizzare il territorio nel quale questa specialità nasce e viene prodotta. In tutto il centro storico di Cremona, nelle sue piazze, nelle strade, negli antichi cortili, sotto i portici, l’aroma dolce del Torrone guiderà il pubblico di golosi, curiosi ed appassionati gourmet, soddisfacendo oltre la gola, anche lo spirito con spettacoli, degustazioni, lezioni tematiche e rappresentazioni teatrali per tutta la durata della manifestazione. Il nome della manifestazione «Torrone&Torroni», è stato scelto perché il primo è “il Torrone di Cremona”, protagonista principale, e il secondo sono tutti gli altri torroni e dolci affini. Il confronto tra queste due realtà è la sintesi ideale per l’evento che si intende proporre. Il programma è ricco e articolato, e prevederievocazioni storiche e degustazioni, seminari economici e conferenze storiche, laboratori del gusto, spettacoli e animazioni, allestimento

Un momento della passata edizione

scenico e area bambini. Tra le novità un concorso di ricette che andrà a premiare le 10 migliori a base di torrone. Le preparazioni saranno selezionate secondo criteri di bontà, tradizione e originalità in base all’insindacabile giudizio della giuria composta da Mara Mantovani, maestra pasticcera, Daniela Peli, direttrice della rivista «Più Dolci» ed un responsabile dell'organizzazione di «Torrone & Torroni». Quest’anno si è pensato anche al Processo al Torrone che sarà un momento di spettacolo intelligente e di elegante intrattenimento: la ricostruzione assolutamente fedele di un processo nel quale l'imputato è il dolce cremonese, vedrà la ricostruzione di un’aula di tribunale e nomi di spicco della cultura eno-gastronomica e del mondo dello spettacolo indossare i panni del pubblico ministero, dell’avvocato difensore, del presidente della giuria. Non mancheranno poi testimoni, cancelliere, giurati, guardie ed interventi a sorpresa che

interverranno fino all’emissione della sentenza di assoluzione o condanna, della prelibatezza dolciaria di Cremona. «Gli eroi della storia del torr o n e : Secondo Vergani» è invece l’iniziativa che risponde alla volontà di dedicare ogni anno la nuova edizione della Festa del Torrone ad un diverso protagonista che ha fatto la storia del prestigioso prodotto tipico cremonese. La figura di quest’anno sarà appunto Secondo Vergani, al quale verrà dedicata una tavola rotonda con ricercatori, storici ed altre figure in grado di ricostruire e valorizzare la figura del protagonista prescelto. La «Dolcezza nella storia dell’arte» è invece un ulteriore appuntamento di approfondimento durante il quale verrà proposto un incontro a tema sulla storia dell’arte attraverso un itinerario visivo dedicato alle opere d’arte che hanno un legame con i dolci ed in particolare il torrone. Tra le altre iniziative da segnalare, anche: «Il torrone nella storia e il torrone nelle storie», dove attore e violinista proporranno itinerari dedicati al torrone: nella storia, letteratura italiana e straniera, poesia e nei detti popolari. L’iniziativa «Prendila dolce» in cui la dolce Cremona presenterà l’appuntamento col “dolce-farniente”. Ci sarà il «Torrone d'oro», premio che verrà assegnato ad una personali-

tà cremonese che si è distinta nel mondo dello spettacolo, sport, arte, quest’anno è stata scelta Roberta Lanfranchi. I «Laboratori del gusto», per imparare ad apprezzare il torrone e la sua qualità attraverso la conoscenza dei diversi tipi di torrone realizzati abbinati ad altri prodotti d’eccellenza. Non mancheranno laboratori dedicati ai bambini per l'intrattenimento dei più piccoli con animazioni o letture animate, la loro attività nel realizzare itinerari rivolti ai turisti in cui i bambini faranno da guide ed inoltre la caccia la tesoro. Momenti di intrattenimento ma anche di approfondimento saranno punto forte nel programma della manifestazione, che propone anche un seminario di studi economici dedicato alla «Analisi della produzione e del consumo di torrone oggi» e rivolto in particolar modo a studiosi, economisti e addetti del settore che avranno modo di aggiornarsi sul tema della produzione dolciaria attraverso la presentazione di dati aggiornati sull’andamento di mercato del prodotto “torrone”. Tutti questi interessanti momenti condurranno fino allo spettacolo finale, «La festa degli elementi», combinazione di musica, aria, terra e fuoco, la musica diventa musa ispiratrice dello spettacolo in cui si susseguiranno esibizioni di straordinari artisti, a volte lirici a volte potenti ed il fuoco avvolge farà da contrappunto ad ogni esibizione. Non mancherà la rievocazione storica del matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, che nasce sulla scia dei successi riscontrati nelle passate edizioni della manifestazione e grazie alla professionalità del gruppo cremonese di figuranti in costume. Piazza Duomo farà da cornice alla storica cerimonia nuziale.

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FESTIVAL MEZZA ESTATE

La Nannini chiude in bellezza la rassegna Circa 25mila spettatori in tutta l'estate

Gianna Nannini suona il violino. (foto Nevio Bodini)

Il Festival di Mezza Estate ha chiuso con un trionfale concerto di Gianna Nannini in piazza Duomo: 4500 sono state le presenze: non quante ci si aspettava, ma pur sempre un buon numero. Un pubblico eterogeneo, formato da giovani, ma anche da persone un po’ più in là con gli anni, ha accolto con grande entusiasmo la rocker italiana. La cantante senese ha ripercorso i successi della sua strepitosa carriera. Tra i momenti più emozionanti, quello in cui per la prima volta nella sua vita la rocker ha suonato il violino, lo Stradivari 1715. Non è mancato uno sconvolgimento nella scaletta, quando la cantante senese ha cantato accompagnata dal maestro De Lorenzi «Ragazzo D’Europa». Poco prima del concerto la celebre rockstar aveva potuto ammirare la collezione dei violini di Palazzo Comunale, ma soprattutto ascoltare il suono straordinario del 1715. E’ stato un amore a prima vista, tanto che la rocker ha appunto voluto De Lorenzi sul palco. Dopo la parentesi con il violino, si è tornati al rock, la piazza è stata sempre più conquistata dall’energia che ha sprigionato la cantante. Sono seguiti i bis e il sipario è calata con

grande soddisfazione di tutti. E con un arrivederci al prossimo anno. Soddisfazione da parte degli organizzatori, sotto l’egida della presidenza del consiglio comunale. «Il Festival» spiega Elio Conzadori, uno dei due direttori artistici (l’altro è Beppe Arena), «ha un costo complessivo superiore ai 600 mila euro, con una quota a carico del comune di soli 20mila euro. Il resto viene reperito attraverso gli incassi e le sponsorizzazioni. Quest’anno sono stati circa 20mila gli spettatori, di cui 16mila all’Arena e 4500 in piazza, per un totale di 19 spettacoli. Stiamo già stilando il programma per il prossimo anno, anche se tutto è vincolato ai lavori che la giunta avrebbe manifestato di voler fare. Di fatto si continuerà una programmazione di questo genere, rivolta ad un pubblico eterogeneo con spettacoli di prosa, danza e concerti, con l’idea di fare anche qualcosa in più, anche per i giovani. Per i Sonora ad esempio abbiamo avuto 1500 presenze. Il tutto, come ho spiegato prima dipenderà dalle dimensioni del palco e dalla capienza, rifaremo sicuramente il faremo balletto classico, che ha stupito ed è piaciuto moltissimo e tornerà il balletto di Mosca».

Ezio e Mariangela, riapre la scuola di danza. Il 22 settembre lezione gratuita Dopo la pausa estiva riapre l'ormai celebre scuola di danza di Ezio e Mariangela, che il 22 settembre prossimo (ore 21) offre una lezione gratuita, sia per i principianti che per chi è a livello medio-avanzato. I corsi inizieranno invece il 29, Sia la sera che il sabato pomeriggio, sia per bambini che per adulti. «Le materie insegnate sono numerose» spiega Ezio, uno dei due maestri. «Liscio, ballo da sala, tango argentino, bachata, cha-cha, salsa cubana e portoricana, New York Style, Los Angeles Style, Break on two, danze latino americane». Ezio Romagnoli e Mariangela Lazzari hanno un curriculum di tutto

Un'esibizione della scuola di ballo

rispetto. Sono tecnici e giudici Fids (Federazione italiana danza sportiva) riconosciuta dal Coni, maestri professionisti diplomati Midas e giudici nazionali. Possiedono un'esperienza ventennale acquisita presso le più note scuole di Londra ed Amsterdam. Da oltre 20 anni svolgono competizioni ed partecipano, con i propri allievi, ai campionati nazionali italiani, con innumerevoli successi e soddisfazioni. Si sono esibiti in varie manifestazioni televisive su Rai 1, canale 5 e Italia1, lavorando con: Lina Wertmuller, Pamela Prati, Gene Gnocchi, Veronica Pivetti.

Sono stati ospiti numerose volte a miss Italia e miss Mondo e durante il concerto di Claudio Baglioni a S. Siro. «Prepariamo dal principiante al competitore» continua Ezio, «e facciamo anche corsi di aggiornamento per i maestri. Grande novità di quest'anno sarà la collaborazione con Giada Ordio, per la tecnica della danza. Abbiamo numerose sedi, sia in provincia di Cremona che in zone limitrofe: a Cremona città, a Casalmaggiore, a Castel San Giovanni, a Melzo, a Piacenza, a Manerbio. Saremo noi due ad insegnare personalmente, in ogni sede».


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Cultura

Venerdì 19 Settembre 2008

SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori

«Quattro chiacchiere»

«Quattro chiacchiere», testo, di stampo autobiografico di Mariapia De Carli, è lo specchio nel quale l’Autrice riflette tutti i propri pensieri e ricordi di un’esistenza che l’ hanno forgiata nel carattere e nella personalità. De Carli dà vita a quattro chiacchiere con se stessa nel momento in cui si rende conto che Mariapia esiste, e che fa parte del mondo. La protagonista vive la propria giovinezza in una famiglia in cui viene a mancare la figura dominante, quella paterna; il fatto, già doloroso in sé, diviene una difficoltà insormontabile per Mariapia, che non riesce a colmare il vuoto affettivo e soprattutto non riesce a costruire un rapporto di amore e fiducia con la figura materna. La situazione emotiva è destabilizzante ed è la disperata ricerca di un’affermazione personale che conduce la ragazza nel tunnel dell’anoressia. Il rapporto perduto padre/figlia rinasce nel rapporto figlia/cibo: una relazione che permette di ritrovare l’identità minacciata.

L'INIZIATIVA

Marino Torta espone a Soresina

Fino al 5 ottobre in mostra «Immagini dell'anima» Dal 20 settembre (verncie ore 17) al 5 ottobre, presso l’Atelier Zumbolo (Piazza Zucchi e Falcina) di Soresina, si tiene la mostra «Immagini dell’anima» di Marino Torta. Autodidatta, l’artista soresinese, appassionato sin da giovanissimo delle arti plastiche, si dedica con assiduità alla pittura da circa un lustro. Predilige la figura in quanto dice di apprezzare, particolarmente, lo studio dell’interiorità che si manifesta attraverso l’espressione e, soprattutto, gli occhi che, come recita un antico adagio, sono «lo specchio dell’anima». Di qui il titolo della personale, che segue quelle tenute a Sesto Cremonese e ad Acquanegra. Torta ha fra l’altro vinto il secondo premio nell’ambito del Concorso “20x30”, promosso lo scorso aprile proprio dall’Atelier Zumbolo e riservato a opere a tema libero di piccolo formato: non oltre quello indicato dalla denominazione della manifestazione culturale. «i soggetti di Torta sono persone vere, in carne ed ossa, e come tali il pittore cremonese le ritrae sul supporto prescelto» dichiara il critico Simone Fappanni. «Non vi sono,

dunque, “veli” tra chi osserva e il soggetto: non vi è, insomma, alcun tentativo di “mutare” la realtà, quanto di presentarla nella sua naturalezza. Il che non significa, vale davvero la pena chiarirlo immediatamente, perseguire una sorta di “appiattimento” del soggetto, riportane l’immagine così come appare. Al contrario, quella di Torta è tutt’altro che un’arte fredda, oggettivizzante in senso stretto o estremo; essa è piuttosto il contrario: è un’arte perfettamente lucida e consapevole, che tenta di infondere nella rappresentazione quel senso di autenticità, umana e umanizzante, che fa dei suoi ritratti e delle sue figure, delle persone colte in attimi particolari della loro esistenza. Quasi mai in posa, essi paiono in posture estremamente quotidiane. Così sono i loro sguardi: attenti, pensosi, meditabondi, sereni, corrucciati… insomma, Marino sa veramente offrire all’osservatore una realtà svelata nella contingenza fattuale dell’esistenza, cercando strenuamente termini ideativi capaci di suscitare una prossimità verso di esse senza confini".

Concerti da film per la banda Robbiani Per il secondo anno consecutivo il Corpo Bandistico “Igino Robbiani” di Soresina, si esibirà sabato sera (20 settembre) a Cumignano sul Naviglio nel Concerto dell’Unione dei Comuni del Soresinese, a chiusura delle iniziative che si sono svolte durante il periodo estivo. L’appuntamento ufficiale, al quale saranno presenti i sindaci e le autorità dei comuni aderenti all’Unione, si appresta a divenire una piacevole tradizione per la banda di Soresina, che presenterà al pubblico un programma impegnativo quanto vario, che spazia tra brani originali per banda, colonne sonore di film e trascrizioni sia di musica classica che moderna: Il Corpo Bandistico “Robbiani” di Soresina tra i numerosi appuntamenti di settembre, annovera anche il concerto del 19 a Vaiano Cremasco nell’ambito della stagione concertistica organizzata dall’Amministrazione Provinciale di Cremona, in collaborazione con il Coordinamento delle bande del Cremonese. L’attività della banda proseguirà inoltre con l’organizzazione dei corsi di musica ad indirizzo bandistico, ai quali sono aperte le iscrizione, che prevedono quest’anno due importanti progetti che porteranno gli insegnanti della banda all’interno delle scuole elementari di Soresina. L’inizio dei concerti sarà alle ore 21 con ingresso libero.

LO SPAZIO DELL’ARTE

L'appello dell'Adafa: servono nuovi giovani

M

di Silvia Galli

etti una sera in compagnia degli amici dell’Adafa e di appassionati di fotografia, con una serie di proiezioni cadenzate e settimanali. Così continua l’impegno culturale del gruppo fotografico cremonese Bfi dell’Adafa presieduto da Giorgio Scotti. Quest’anno si è giunti alla quarta edizione di «100 scatti». Anche se sempre molto attivo, un po’ sconfortato il presidente lo è, e fa un appello ai giovani «Purtroppo non c’è ricambio generazionale, l’attività del gruppo mira a far conoscere l’immagine, abbiamo cercato di fare 2 corsi di fotografia per reperire giovani appassionati, ma non è rimasto nessuno. C’è un club dove si può condividere la passione e perché no, cercare nuove idee, instaurare collabora-

zioni, crescere e condividere tecniche ed esperienze. Ultimamente la creatività interna del gruppo è carente. L’età media va dai 65 ai 70 anni. Qualche nuova risorsa c’è, ma è poco. Per entrare non è necessario essere dei fuoriclasse, basta la passione. Poi c’è l’esperienza di chi sta dentro, tutti noi siamo pronti ad insegnare l’arte». D’altronde i progetti che il gruppo porta avanti e ha portato avanti in questi anni sono vari ed interessanti: dai corsi di fotografia aperti a tutti, mostre ed escursioni fotografiche, oltre alla proiezione di diapositive. «Ma se ci fosse un po’ di rinnovamento e nuove idee con l’entrata di nuovi soci sarebbero accolte con piacere». Il pubblico alle proiezioni c’è ed è sempre molto numeroso: «Mi fermano per strada e mi chiedono quando si inizia», spiega il presidente «c’è interesse, poi però anche per l’avvento di in-

Una delle fotografie di Scotti

ternet, della fotografia digitale succede che si scambiano le foto e non ci si ritrova più attorno ad un tavolo a parlare di fotografia. Manca il dialogo la comunicazione, il contatto umano». L’aspetto positivo sono comunque i calendari cadenzati delle iniziative, con le mostre fotografiche e le

proiezioni. «Si chiude questo “anno accademico”, il 2008» continua il presidente «con la mostra concorso della Banca del Credito Cooperativo del Cremonese, con la quale abbiamo stipulato un accordo a cadenza biennale. Quest’anno il tema riguarda Cremona, provincia e zone limitrofe e il tema è titolo del concorso è «Natura e vita quotidiana nei territori di Adda, Serio, Oglio e Po». La mostra sarà inaugurata il 4 ottobre e continuerà fino al 19. Il 2009 sarà invece inaugurato dalla mostra di

Ezio Medagliani il 7 febbraio. Sarà una mostra sull’Africa in particolare sui suoi viaggi in Kenya e Tanzania. Dal 28 marzo al 12 aprile, invece, ci sarà una personale di Mario Linares, fotoreporter del Guatemala venuto a vivere a Crema». La mostra avrà come tema lo sfruttamento del lavoro infantile e dei giovani, anche se non in chiave drammatica. Chiuderà la serie delle mostre fotografiche Giuseppe Bonali di Robecco D’Oglio. Bonali è un nostro socio, lavora in digitale e allestirà una mostra di macrofotografia naturalistica. «Le proiezioni» prosegue con entusiasmo il presidente Scotti «quest’anno saranno 16». Le proiezioni sono molto seguite da un vasto pubblico eterogeneo, vista anche la qualità delle proiezioni e i nomi che vengono “scelti”. Con religioso silenzio gli appassionati seguono i fotografi che raccontano le

proprie avventure in giro per il mondo, ma anche il loro approccio con la fotografia o il percorso artistico e professionale che seguono. Il presidente Scotti poi apre il dibattito e proprio durante le proiezioni finalmente si parla di fotografia. Sono molti i fotografi che hanno aderito quest’anno all’invito di Scotti per le proiezioni, non solo cremonesi, ma gente che viene da Parma, Pavia, Piacenza, tanto per citare alcune città. Il presidente poi, personalmente viaggia molto e scatta. La fotografia è un interesse che coltiva da moltissimi anni e i viaggi in giro per il mondo gli permettono di ritrarre con originalità i luoghi visitati. La sua vivace vita fotografica lo porterà a presentare una sua personale proiezione sulla California, viaggio fatto di recente, il prossimo 24 ottobre alle ore 21 nel salone dell’Avis di Cremona.

Pepi Merisio in sala del Podestà Luciano Migliorati espone a Bozzolo

Sarà inaugurata il prossimo 20 settembre, alle 17, presso la Sala del Podestà in via Matteotti n. 4 a Soresina la mostra fotografica «Sulle antiche strade» del noto fotografo bergamasco Pepi Merisio. La mostra, organizzata dal fotoclub «Il Soffietto» di Soresina, in collaborazione con il comune di Soresina –

Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili, e grazie alla sponsorizzazione della Banca Cremonese Credito Cooperativo, della Coop Lombardia, e del Lions club sezione di Soresina, e patrocinata dalla Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), è un evento di notevole interesse per gli appassionati di fotografia.

La mostra vedrà esposte ben 48 stampe in bianco nero del noto autore bergamasco. Si tratta di fotografie che raccontano i temi da sempre cari a Merisio: la realtà contadina e rurale degli anni ’50 – ’60, che il fotografo si sente in dovere di “catturare” sulla pellicola fotografica per riproporla poi al mondo intero.

La Galleria Zanetti di Bozzolo ospita, dal 20 settembre (vernice con i familiari dell’artista ore 17.30) al 20 ottobre, la mostra retrospettiva «Luci e silenzi» dedicata al grande artista bresciano Luciano Migliorati. Nato a Brescia nel 1943, è scomparso nel 2004 nella sua città natale. Ha frequentato l’Istituto d’Arte Savoldo, palesando una straordinaria propensione alla pittura sin da giovanissimo. Nel suo iter formativo sono da considerare sia la permanenza nella Bassa Padana sia i viaggi compiuti nell’Italia Meridionale. La sua personale d’esordio è del 1971 presso la “Piccola Galleria” della città di Bre-

scia. Scorrendo i quadri di Luciano Migliorati si ha la sensazione di trovarsi di fronte a un pittore autenticamente capace di dare un’intonazione lirica a scenari e paesaggi, primariamente rurali, ma anche a figure e vegetali in grado di affascinare. ùIl suo linguaggio, ritmato e sintatticamente raccolto entro misure realiste peraltro lontane da intenti meramente traspositivi, si esprime attraverso una assoluta dedizione nei riguardi dei soggetti naturali, ripresi con colori estremamente efficaci, la cui cristallina purezza riesce a farci scorgere particolari altrimenti difficili non solo da raffigurare, ma anche da cogliere.


Cultura

Venerdì 19 Settembre 2008

Riconoscimento eccellenze territoriali

Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA

Fino al 21 settembre 08 cremona mostra «Insegne, botteghe e negozi della tradizione»: Mostra fotografica del gruppo Beltrami/Vacchelli. Orari: feriali dalle 9 alle 18 Festivi dallee 10 alle 18. Sala Decurioni del Palazzo Comunale. Fino al 30 settembre 08 CREMONA APERTURA STRAORDINARIA DI SANTA MARIA MADDALENA Organizzata dal Touring Club. Orari: ore 10-13 e 16-19.

musica

19 e 26 settembre 08 cremona Giovani dentro e fuori Due incontri sulle politiche giovanili e sistemi locali alla ricerca di strumenti e metodi di governance. Sede Cisvol, Via S. Bernardo, 2 Costo: 30 euro. Orari: 19 Settembre dalle 9 alle 13 26 Settembre dalle 9 alle 17.

Fino al 20 settembre 08 cremona Mostra Personale Postuma di Piero Maccaferri Mostra d'arte del famoso pittore pavese. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30. Sabato e Domenica medesimo orario e in aggiunta la mattina dalle 10,30 alle 12,30. Immagini Spazio Arte (via Beltrami, 9)

Dal 20 settembre al 5 ottobre 08 soresina Sulle Antiche Strade Mostra fotografica del noto fotografo Pepi Merisio. Inaugurazione alle ore 17 Sala del Podestà di Via Matteotti, 4.

Fino al 30 settembre 08 cremona mostra Metamorfosi e Metafore Mostra fotografica del giornalista Antonio Leoni. Orario: dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 18, tutti i giorni. Lunedì chiuso - Battistero del Duomo.

Dal 23 settembre al 25 ottobre 08 cremona L'Arte Italiana dal 1945 Mostra di pittura astrazione di opere rappresentative del periodo dal 1945 in poi. Fondazione Città di Cremona Piazza Giovanni XXIII, 1.

SPETTACOLI

20 settembre 08 casalbuttaNO Concerto per Organo Concerto per Organo a Quattro Mani, con Paolo Bottini e Gianluca Libertucci. Orario: ore 21 Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Martire.

20 settembre 08 cremona Preludio d'organo in Cattedrale Meditazioni musicali ante missam. Orario: ore 17.45 - Cattedrale.

ALTRO

20 settembre 08 stagno lombardo Concerto del pianista Max Lazzarini Ore 21: Concerto del pianista Max Lazzarini Ore 22.30: The Fieldman of Blues. Cascina Cittadella.

Dal 19 al 21 settembre 08 crema rassegna - apritiscena Rassegna Internazionale di Teatro e Danza. Orario: ore 21 - Teatro San Domenico.

Fino al 30 settembre 08 cremona Festival del gusto cremonese il pesce d'acqua dolce Rassegna gastronomica Obiettivo della rassegna: promuovere la cucina ittica e i territori rivieraschi. Ristoranti di Cremona e provincia.

Fino al 28 settembre 08 offanengo Settembre Offanenghese Tradizionale appuntamento di sport, cultura, gastronomia, musica che quest'anno festeggia il 40° anniversario

19 settembre 08 cremona Progetto Assistenza Domiciliare per Malari di Alzheimer Cena di sostegno organizzata dall' Asociazione Italiana Malati di Alzheimer (Aima). Orario: dalle ore 19 - Sede di Agropolis / Cascina Marasco. Costo: 20 euro. Dal 19 al 22 settembre 08 trigolo Sagra Paesana Tradizionale appuntamento di festa, gastronomia, giochi e cultura.

Luca Pedroni

Ho tentato di pensare all’infinito L’altro giorno dopo altri ancora. Non sono riuscito nemmeno a intravederlo. Un vaso vuoto in un’aula vuota, con qualche banco vecchio, tarlato, impolverato, spostato in un angolo buio. Socrate guarda e dal suo cavalletto sembra aprire la fredda bocca inerte e dire infinito, infinito, il tempo è infinito. Scende un ragno già fa un infinito filo e intermittente vola, si ferma e tace, riprende a volare un moscone. Sapore di infinito nell’aria greve. Infinita la mia disperazione.

Il melone mantovano corre verso l'Igp

Il melone mantovano e cremonese corre verso l’Igp. Un grande riconoscimento per la produzione tipica e per il nostro territorio. I presidenti della Province di Mantova, Maurizio Fontanili e di Cremona, Giuseppe Torchio, unitamente ai rispettivi assessori all’agricoltura Maurizio Castelli e Giorgio Toscani, oltre ai tecnici dei settori provinciali, si recheranno lunedì 22 settembre al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per la definizione dell’attribuzione della indicazione geografica protetta per il melone dell’area mantovana e cremonese. Il presidente Torchio ha affermato che: «Si tratta di un lavoro certosino a cui aveva già prestato attenzione il dr. Ermanno Comegna che aveva predisposto una documentata relazione esprimendo particolare attenzione all’area produttiva di Casteldidone ed ai comuni casalaschi, interessati alla produzione del profumato frutto». Dopo un periodo contrassegnato dalla forte contrapposizione dei produttori viadanesi con i mantovani poichè si riteneva troppo ampio e meno identificabile il bacino considerato e degli agricoltori di Casteldidone e del Casalasco che si sentivano marginali a tale processo, si giunse alla cosiddetta “pace di Spineda” che, grazie al Gal Oglio Po, portò i contendenti allo stesso tavolo per definire un percorso comune. «Da allora i vari soggetti interessati coordinati dalle amministrazioni provinciali, dai consorzi dei produttori e delle stesse amministrazioni comunali» ha continuato Torchio «hanno concordato sulla necessità di accelerare le procedure per l’ottenimento dio una unica indicazione geografica protetta, comprensiva dei territori mantovano, viadanese e casalasco». Contemporaneamente è stato avviato un percorso di valorizzazione delle produzioni e prolungamenti della stagione di consumo.

BREVI DAL SECOLO BREVE di Giuseppe Azzoni

LOMBARDI E LA NAVIGAZIONE SUL PO

Strade e Piazze del Paese..

Fino al 27 settembre 08 rivolta d'adda Settembre Rivoltano Tradizionale appuntamento musicale, gastronomico, culturale e ludico per accompagnare la fine dell'Estate. Strade e Piazze del Paese.

L’INFINITO

Dal 19 al 21 settembre 08 pizzighettone Festa del Libro 2008 Quarta edizione della famosa rassegna dedicata alla lettura e al libro. Sala Teatro Cinema Leone.

Mostra didattico-fotografica sulla storia del Commercio a Cremona, organizzata in collaborazione da Comune di Cremona, Ascom e Confesercenti. Sala Alabardieri, palazzo comunale. Orario: dal Lunedì al Sabato dalle 9 alle 18 domenica dalle 10 alle 18.

Fino al 5 ottobre 08 soresina Immagini dell'anima Mostra di ritratti e figure del pittore Marino Torta. Atelier d' arte Zumbolo Piazza Zucchi Falcina.

Fino al 18 ottobre cremona Commercio a Cremona : Passato + Presente + Futuro 2 / Testimonianza e Identità

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Orario: dalle ore 20 - Strade e luoghi storici del paese. 21 settembre 08 cremona 200 miglia di Cremona Rievocazione della gara "200 Miglia" con la psrtecipazione di circa 100 vetture d'epoca. 21 settembre 08 cremona Festa del Volontariato Festa patrocinata dagli EE.LL. (Comune di Cremona e Provincia), da Cisvol, Caritas Diocesana, Centro Studi e da altri Enti no profit di secondo livello. Piazze della Città. 21 settembre 08 soresina Sapori e Colori a Soresina Sedicesima edizione della tradizionale festa enogastonomica. Orario: dalle 8 alle 19,30 - Strade e piazze nel Centro del Borgo.

Uno spettacolo di musica e danza a Castelleone

«Verso l'isola che non c'è»

Il Gruppo Teatrale dei ragazzi dell ’Oratorio di Castelleone proporrà il musical «Verso l’isola che on c’è», di loro creazione e interpretazione, all'interno della sala cineteatrale del paese. Uno spettacolo tra musica, canzoni e danza, un viaggio alla ricerca del bambino che si trova in ognuno di noi. Nove scene in cui si rivivrà la famosa storia di Peter Pan Rivisitata e intrecciata con la Storia del suo scrittore. Uno spettacolo che alternerà il suo lato comico e fanciullesco a

momenti drammatici e con forti riflessioni tratte anche da diverse citazioni di autori filosofici. In preparazione da maggio 2008 questo musical verrà interpretato da una ventina di ragazzi e ragazze dai 16 i 20 anni che non solo faranno gli attori ma hanno costruito le scenografie e studiato le coreografie, coordinati dalla regista Giancarla Vagetti e Gianfranco Oneda con l’aiuto di Davide Corradi. Ingresso 5 euro con prevendita presso il bar dell’Oratorio di Castelleone.

Rizzi venne rieletto Sindaco nel giugno del 1951, questa volta con una maggioranza ed una Giunta DC – PSDI – PRI, dopo le elezioni comunali del maggio di quell’anno. Dopo pochi mesi, il 6 febbraio del 1952, mentre era a Roma per affari comunali morì improvvisamente, colpito da trombosi cerebrale. Come già era avvenuto per la prematura morte di Rossini, la città ne fu molto colpita. Unanime, anche dalle forze politiche avversarie, il riconoscimento del valore umano, politico ed amministrativo del Sindaco Rizzi. Il 20 febbraio il Consiglio comunale elegge Sindaco il Professor Giovanni Lombardi, democristiano, con una maggioranza centrista che fa perno sulla DC. La polemica tra la sua Giunta e la minoranza di sinistra permarrà assai dura. Essa si incentra da subito particolarmente sul rincaro della tariffa del gas, sull’aumento forte delle imposte di consumo e sull’appalto a privati della loro esazione, con una delibera che subisce un annullamento dalla G.P.A. Sulla gestione del gas non si placa la battaglia sulla proposta di municipalizzazione portata avanti con molto vigore da socialisti e PCI. La maggioranza comunque regge e porta

a termine il mandato senza crisi. La Giunta Lombardi concentra il suo impegno su alcuni temi: favorire insediamenti industriali (ma grandi sono le difficoltà in proposito); la metanizzazione della città, su cui conseguirà effettivamente qualche risultato e la scommessa relativa alla navigazione sul Po (tema sul quale Lombardi si impegnerà molto anche in seguito). Nel febbraio 1957 giunge a Cremona, per la raffineria “Italia”, la prima motonave petrolifera, un importante tipo di trasporto su acqua che durerà alcuni anni, sino all’utilizzo alternativo di oleodotti. Nel novembre dello stesso ‘57, su impulso di Lombardi e di Ghisalberti, viene costituita la Società di Navigazione interna. In questi anni il dibattito in Consiglio tra maggioranza centrista ed opposizione di sinistra si accende frequentemente su temi politici generali. Di particolare acutezza lo scontro col Pci nel momento in cui, nel 1953, il Sindaco inaugura la “mostra dell’aldilà”. Una iniziativa anticomunista sulle realtà dell’est europeo che veniva allestita in varie città, della quale si scopriranno forzature propagandistiche effettuate con fotomontaggi. [continua...]


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Questione di minuti

G

ettò con stizza la sacca su un carrello vuoto alla stazione di Fidenza; fuori, aveva incontrato quel chiacchierone di Lanzetta, il cameriere appena uscito dall’”alberghiero”, che lavorava alle terme di Tabiano; quello, con i suoi discorsi arruffati, gli aveva fatto perdere un quarto d’ora: giusto il tempo di fargli passare sotto il naso l’intercity per Bologna e da dover prendere il regionale, che sarebbe arrivato alla coincidenza alle dieci e trenta, invece che alle dieci e quindici; pochissimi minuti, per salire sull’eurostar diretto a Roccella Jonica. Era un mattino di primo agosto, che il cielo vibrava di un diffuso abbacinamento; aveva voglia, dopo tre mesi di servizio all’albergo “Tre fontane” di Salso, tra puzze di acque termali e gargarismi di anziani pazienti, immerso nel verde appiccicoso di quella vallata, di rivedere il suo orizzonte azzurro e netto: cielo su mare, mare su cielo. Se perdeva l’eurostar, che partiva alle 10 e 35, avrebbe dovuto aspettare il primo treno utile alle sei del pomeriggio; tutto per colpa di uno

Cultura

A cura del Circolo Culturale "Arcangelo Ghisleri"

Venerdì 19 Settembre 2008

scioperato come Lanzetta, che accompagnava gli amici alla partenza perché lui si era fatto incastrare con un contratto fino a Natale, costretto a stare tra quelle montagne anche nella stagione morta. Stazione di Parma, ore 9 e 40, stazione di Reggio, ore 9 e 55, e poi il campanile del duomo di Modena che sfilava via alle 10 e 10; forse ce l’avrebbe fatta - pensava – mentre in lontananza si profilava la schiena dell’incipiente Appennino. Suor Letizia slungava sguardi fuori dal finestrino dove si alternavano l’occhio spento dei canali pallidi d’afa e il giallognolo delle marcite nella campagna accucciata all’orizzonte, senza alberi, tanto diversa dalle sue colline ripide, scarnite dal vento, a Castiglione dei Pepoli, sull’Appennino bolognese. Suor Letizia Broggi aveva ottenuto un permesso di una decina di giorni dai frati di S. Antonio di Padova (“il Santo” come si usava dire); era addetta, come altre suore, al museo del Santo, ed era stato difficile, in periodo estivo, conquistarsi quel permesso per andare a trovare la sorella più anziana di lei - quasi vent’anni a Padova, a casa

Racconto di Vincenzo Montuori

raramente, alla stregua delle suore di missione-. Adesso il treno si stava avvicinando ad Occhiobello, al ponte sul Po, dove si rallentava per alcuni chilometri poiché stavano rifacendo la massicciata . Il treno infilava lentamente il curvone di S. Maria Maddalena, dirigendosi verso il fiume; le venne in mente una visita ai parenti di una sorella del convento, suor Crocifissa: donne vestite di nero, dall’accento cantilenante, e uomini che bevevano in silenzio fiaschi di vino color “perso”, limaccioso, che chiamavano Clinto, diverso da quei suoi vinelli chiari, secchi, come se dentro ci cantasse il vento e l’aria frizzante delle montagne, quelli che ricordava di aver assaggiato da ragazza! Con questo rosario di pensieri, si ritrovò alle porte di Bologna, che quasi si scorgeva da lontano il cupolone del Sacro Cuore, sul ponte della stazione; le dieci e venti, avrebbe preso a volo la corriera! Perché quel rallentamento alla fine della galleria FirenzeBologna, uscendo da S. Benedetto val di Sembro? Bruno Baldacci sporse la testa nel cielo che slagava sul verde scuro e sull’argilla delle colli-

ne; in genere, il Roma - Milano era puntuale ma c’era qualche problema in stazione: segnale rosso, metà treno fuori e metà dentro. Un merci stava facendo manovra e operazioni di scarico sui binari della direttissima. Questo contrattempo non lo innervosì: sarebbe arrivato a Bologna un quarto d’ora più tardi, verso le dieci e trenta, sempre in tempo per la coincidenza per Cesena delle dieci e quaranta. Era soddisfatto: tornava dalla Sicilia, dopo aver concluso un vantaggioso contratto per la distribuzione all’ingrosso di caffè in tutta la Romagna. Lui, che aveva lavorato per vent’anni alla Segafredo, buttato fuori come un pivello per “motivi di razionalizzazione del settore”. Ma gliela aveva fatto vedere ai capi di che cosa era capace lui, il Baldacci da Santarcangelo di Romagna, terra di matti e di poeti (e di uomini d’affari!). Si riaffacciò per respirare l’atmosfera afosa e familiare della sua terra, mentre il treno entrava in stazione; con la coda dell’occhio scorse l’orologio sotto la pensilina del primo binario che segnava le dieci e ventotto di una mattina bollente di inizio agosto…

L’Italia vista dall’estero (Seconda parte) di Gabrino Fondulo Su una televisione catalana, alla domanda se ritenesse che le misure adottate dal governo Zapatero siano in grado di contrastare veramente la crisi, un esperto di economia rispondeva: “sono misure comunque utili, ma non credo che la bloccheranno”. Concordo con questo esperto; quale che sia il leader di governo, ci sono eventi ineluttabili contro i quali poco si può fare. Contenere l’impatto di una crisi recessiva è già tanto. Rilevavo che, nonostante la massiccia presenza di turisti italiani in Catalogna, non si vedono annunci e spiegazioni nella nostra lingua, nemmeno nelle casse automatiche delle Banche. Facendo zapping sulla TV della mia stanza d’albergo, venivo ulteriormente confermato sulla marginalità del nostro paese. Gli argomenti erano la Cina con l’Olimpiade, il referendum boliviano, l’invasione russa della Georgia e gli sforzi diplomatici per trovare una soluzione. Si parlava del tentativo del presidente francese Sarkosy e soprattutto, delle iniziative del Governo USA. E’ chiaro che quel poco o tanto di potere che esiste nell’occidente risiede nelle istituzioni europee ma, ancor di più, negli Stati Uniti d’America.

“il PICCOLO zibaldone” con l’obiettivo di recuperare negli abitanti di questa città un orgoglio delle proprie radici, senza scomodare ampolle e letture un po’ personalizzate della storia, inaugura una rubrica fissa dedicata ai grandi cremonesi che hanno segnato la Storia nei vari campi del sapere e della cultura. Guido Grandi nasce a Cremona il 1° ottobre del 1671. Educato prima al Collegio Gesuitico di Cremona, entrò nell'Ordine dei Camaldolesi nel 1687. Il monastero e l'eremitaggio, peculiarità dell’Ordine, portarono il giovane Grandi a studiare nel

Occorre prenderne atto, senza blaterare di imperialismo. Occorre aver chiaro in testa che siamo una provincia dell’Occidente e che all’interno di questa ottica dobbiamo muoverci; l’Italia ha grandi potenzialità. Siamo insuperati in molti settori: l’arredamento, la moda, la meccanica di precisione, l’arte e la storia, la gastronomia. Al confronto con Barcelona, molte città italiane hanno molto di più da offrire, anche se non lo sanno fare. Mi spaventa invece lo stato della nostra istruzione; i giovani italiani che ho incontrato erano impreparati e nulla o quasi conoscevano di Barcelona e della storia della Spagna. A prima vista, mi sembravano più documentati i giovani orientali o quelli francesi. Sull’istruzione dobbiamo fare presto. Credo che tra la mia generazione e quelle successive, ci sia stato un calo progressivo nella qualità della scuola e soprattutto, nel rigore. Tuttavia, quella italiana resta una società articolata e complessa. Lo rilevavo dal confronto tra il medagliere olimpico italiano e quello spagnolo. La nostra presenza avviene con livelli di eccellenza (o quasi) in moltissime discipline: la scherma, le armi da fuoco, la lotta, il judo, il nuoto, ecc. La Spagna invece ha solo alcune eccellenze. Questo dimostra che la nostra è una

società più ricca di competenze e di opportunità, più completa di quella spagnola. Questa grande articolazione non si inventa in pochi anni. E’ frutto di una storia, di un processo lento e graduale. E il confronto non è con un paese sottosviluppato, bensì con una nazione come la Spagna che si colloca pur sempre tra le prime nel mondo. Una collocazione dell’Italia come punto di forza dell’Europa e (con la dignità e la libertà di un partner fedele) dell’alleanza atlantica, l’eliminazione di sprechi e privilegi, il rilancio della scuola, soprattutto quella tecnica ed applicata, più fondi all’università ed alla ricerca, il disboscamento della burocrazia, una sana sferzata di imprenditorialità di rischio, la lotta alla evasione fiscale, lo smettere di piangersi addosso, l’investimento in fonti energetiche pulite e rinnovabili, che garantiscano una quantità di energia adeguata alle esigenze di una società industriale avanzata, possono fare dell’Italia uno dei punti di eccellenza del sistema occidentale. E’ un lavoro quotidiano, lento e sistematico che può dare frutti inaspettati. L’importante è non sperare in scorciatoie o ritenersi dei fenomeni genetici. La natura non fa salti.

Guido Grandi

convento di Ferrara. Poi, nel 1693, sin trasferì nel monastero dell'Ordine Camaldolese a Roma. L'anno successivo fu trasferito come professore di filosofia e teologia al monastero camaldolese di Firenze dove ebbe l’occasione di interessarsi alla matematica, materia fino a quel momento da lui non particolarmente seguita. Pur continuando ad insegnare filosofia, della cui materia venne nominato professore a Roma, e poi a Pisa, nel 1707 fu nominato matematico del Granduca di Toscana, Cosimo III de' Me-

Che cosa e’ mai la poesia? (Poeti allo specchio) di Vincenzo Montuori

GIANNI D’ELIA

Uno dei poeti contemporanei che hanno meglio saputo coniugare la pratica della poesia “civile” e quella della riflessione sul “privato” è stato, ed è, in Italia, GIANNI D’ELIA, nato a Pesaro nel 1953. Laureato in Giurisprudenza ad Urbino, D’Elia ha approfondito i suoi interessi letterari e tiene corsi di scrittura creativa a Pesaro. Critico letterario per “il manifesto”, “L’indice”, editorialista dell’”Unità”, ha tradotto da Gide, da Baudelaire e da altri poeti simbolisti e surrealisti francesi. Oltre ad alcune prove di narrativa (si ricordi Gli anni giovani, del 1995, che raccoglie alcune pubblicazioni precedenti), la sua attività è legata alla direzione, tra il 1982 e il 1994, della rivista “lengua”. Dopo l’esordio nel 1980 con Non per chi va, D’Elia ha seguito una doppia linea ispirativa: da una parte, la riflessione privata che si arricchisce di un paesaggio della memoria e degli affetti particolarmente ricco, come in Febbraio (1985), Segreta (1989) e soprattutto in Notte privata (1993); dall’altra un’aspirazione alla misura del poemetto di ascendenza pasoliniana, che si collega al mito della giovinezza e delle speranze politiche che avevano alimentato una parte della cultura di sinistra alla quale D’Elia esplicitamente si richiama: si tratta di pubblicazioni come La delusione (1991) e Voto d’aprile (1993). Una felice sintesi di tali due linee ispirative il poeta ha cominciato a sperimentare nei volumi pubblicati a cavallo tra i due secoli, pervenendo ad una maturità lirica indiscussa: nascono, così, libri di forte impatto “civile”, da Congedo della vecchia Olivetti (1996) a Guerra di maggio (2000), da Sulla riva dell’epoca (2000) a Al tempo del secondo Cavaliere (2002) e a Bassa stagione (2003) fino a Trovatori (2007), un omaggio ai poeti del passato e del presente. Date queste premesse, la pratica poetica, per D’Elia, non è mai qualcosa di gratuito e di esperibile nel chiuso circuito dell’io ma deve comunque trarre la propria linfa dal confronto e dallo scontro con le sollecitazioni della vita associata e della partecipazione di ognuno di noi ad essa. In tale ottica, per il poeta, la poesia ci si presenta mescolata alle cose del mondo, quasi che noi dovessimo estrarla dalle scorie del reale, nei rari momenti in cui ci si svela (“il frammento/ sembra ci sia dato per istanti”), per affidarle un progetto, sia pure imperfetto, di durevolezza, come afferma il finale del testo che qui si propone, Altre istruzioni, tratto da Congedo della vecchia Olivetti: “L’impoetico: raccontalo a lampi. Nomina le nuove impercepite cose del mondo in cui siamo immersi. E siano i versi attenti al comune, alla prosa che servi. E all’arso cicalìo delle stampanti, poi che canto è forza di memoria e sentimento e oggi nient’altro che il frammento sembra ci sia dato per istanti, tu pure tentalo, se puoi, come tanti durando un poco oltre quel vento…” Nel giro incatenato delle rime delle quartine (si vedano soprattutto i richiami delle rime, in fine e in mezzo al verso, della seconda e terza strofa), D’Elia ci consegna il suo messaggio lirico, materiato di ragione e di sensibilità (v. 8), che ha una sua esemplare pregnanza.

Orgoglio delle radici

dici. Nel 1709 visitò l'Inghilterra e dovette ben impressionare gli scienziati inglesi perché fu eletto Fellow della Royal Society. Nel 1714 Grandi fu designato alla cattedra di Matematica all'Università' di Pisa. Grandi fu l'autore di un certo numero di opere di geometria, in cui spiegò le analogie del cerchio e dell'iperbole equilatera. Egli studiò anche le curve di doppia curvatura sulla sfera e la quadratura di parti di una superficie sferica. Nel 1701 Grandi discusse la lossodroma solida, che è la curva che

taglia le generatrice di un cono di rivoluzione ad angolo costante. Studiò la curva chiamata la Strega di Agnesi nel 1703. Nello stesso anno introdusse in Italia il calcolo integrale di Leibniz. Nel 1728 Grandi pubblicò Flores geometrici, un lavoro che definisce la curva clelia. Diede quel nome alla curva in onore della Contessa Clelia Borromeo, a cui dedicò il suo libro. Grandi si occupò anche di idraulica e fu coinvolto in un numero di progetti quali quelli del prosciugamento di Valle di Chiana e delle Paludi Pontine. Egli pubblicò anche parecchi lavori di meccanica ed astronomia. Il suo lavoro pratico di meccanica includeva esperimenti

Guido Grandi

su un motore a vapore. Egli lavorò anche sulle Curve Rodenee Nel 1709Guido Grandi fu eletto membro della Royal Society di Londra. Morì a Pisa il 4 luglio 1742.


Sport&Sport

Giornata calma sullo stretto di Messina Ma molta acqua sulla pista di Monza

D

iana (BassoRicci) di Chieve è una bimba di otto anni che nuota come una trottella. Ho letto che ha attraversato il lago d’Iseo Il punto più largo va da Lovere a Pisogne, ma è poco più del tragitto tra Predore e Iseo, dove ha nuotato Diana, tra i sei e i sette anni. Così , curioso, ho telefonato al papà ,anche per capire se stesse nascendo una nuova campionessa. «Assolutamente no, io sono medico e sono anche consulente della… Ma il nuoto è uno sport fondamentale per una cre-

Gran Premio di Formula Uno a Monza. Prove, Pole e Gara disturbate da un tempo in cagnesco. Restano normali solo Villa Reale del Piermarini e l’immenso parco dove il Savoia di turno andava a cacciare e a fare dell’altro. Assopita la disputa sulla proprietà tra i Comuni di Milano e Monza, soprattutto la Villa è tornata agli antichi splendori: ma non tutta, vedremo in seguito. Raikonnen, Hamilton, Massa, Kovalainen s’intrigano fra loro: Ferrari e McLaren l’eterno duello? Neanche per ridere. Vicino a Maranello c’è Faenza, cioè la

La piccola Diana BassoRicci con il papà Paolo e la mamma Barbara

scita corretta dell’organismo, ecco perché faccio nuotare mia figlia. Ma Diana deve andare a scuola, e crescere normalmente. Mia moglie ed io non vogliamo assolutamente farne una piccola diva. Se poi avrà talento e volontà potrà vivere le sue giornate in piscina. Oggi è troppo presto. Insieme al corpo deve crescere anche il carattere». Grazie, Dottore, mi avverta per la prossima… * * *

Red Bull, quel Toro Rosso che monta sulle Minardi d’antan, i motori del cavallino rampante. Da quelle parti anche la Maserati, auto nate da corsa e diventate di lusso e la Ducati, bolidi a due ruote, ma in grado di raggiungere i 300 e passa. E’ l’Emilia da corsa, vanto di questa nostro stivale dove il pane e gli spaghetti stanno diventando robe da sciuri. Red Bull: è approdato un giovanottello, Stefan Vettel, tede-

sco di 21 anni, pupillo dell’altro tedesco di nome Schumi. Il ragazzo già in pole, parte a razzo e nessuno lo vede più tranne che nei pit stop. Il nostro finlandese e il suo compatriota viaggiano come pensionati, Massa corre al risparmio (secondo me fa bene perché deve usare questo motore fino alla fine della giostra mondiale). Alonso aspetta e spera. Chi non aspetta un fico secco è proprio Hamilton che partito tra gli ultimi quasi raggiunge anche Felipe e perde solo un punto in classifica. Poche balle. Si conferma un grande pilota. I nostri due campioni dovranno sudare le proverbiali sette camice per non sfigurare troppo. Luca di Montezemolo si ravviva la chioma che comincia a incanutire, e gira il viso dall’altra parte, forse per non mostrare i nobili occhi tra il triste, il deluso, l’incazzè. L’unica impassibile e impacciata come sempre è Stella Bruno, che più che un puntino luminoso in cielo mi appare luna piena nelle notti d’agosto. * * * Indianapolis. pioggia indiavolata, vento da far paura e Yankees indifferenti al fallimento della Lehman Brothers, una delle loro banche più importanti. Nel giro di qualche mese ne sono saltate otto o nove, per una somma di milioni di miliardi di dollari. Chi aveva comperato e già pagato casa, con o senza mutuo, tranquillo, i classici sacchetti di patatine in mano, gli hamburger unti da far saltare il colesterolo anche alla Pantera Rosa, i bambini a rompere, belli e imbacuccati nel grande anello delle corse. Volevano applaudire il loro Hayden che l’anno prossimo correrà in Du-

cati. Valentino Rossi ha sistemato tutti, compreso cangurino Stoner solo quarto. La gara viene sospesa appena dopo i due terzi regolamentari, e prima che sulla pista e nei paddocks succeda qualche mezza tragedia. Valentino vince alla grande la sua vittoria numero uno più delle sessantotto di Agostini e della sua mitica MV Agusta, anche se il bergamasco resterà per sempre e sempre di più mito straordinario. Valentino: dedica di prammatica al nonno morto da qualche giorno. E successo matematicamente rimandato al prossimo Motegi. * * * La classifica del campionato di seria A sembra vada letta al contrario. Il Milan tanto amato da tutti i quasi trumbè, dal nostro Premier e dal suo pelatone, è inchiodato a zero punti, in compagnia di quelli delli pecuri: se tutti gli italici rossoneri (2/300mila dovessero votare ora, addio governo). Ringiovanirà presto, si spera. Le altre importanti si scambiano con le meno dotate. In testa al gruppo ci sono Lazio e Atalanta a 6, Torino, Inter, Napoli e Juve a 4, Udinese, Bologna e altre a 3, Fiorentina, Samp a 1 punto con Sampdoria e Roma, che è rimasta a secco all’Olimpico anche contro il Cluj di Romania: in tribuna non c’era Andreotti che dà fuori da matto e forse non va più in Senato a votare. Pazienza! Ancora in Champions l’Inter in Grecia visita e stende il Panathinaikos, pensa ti che nòmm. Enrico Varriale continua imperterrito a indossare abiti di una taglia superiore alla sua naturale: dunque ho ragione di paragonarlo a Nano Bagonghi.

Pallacanestro: buona la tecnica per la Vanoli

Una bella sorpresa nell'amichevole di Giovanni Zagni

Abbiamo seguito con attenzione l'evolversi della situazione tecnica in casa-Vanoli poichè, ora che la condizione fisica pare quasi sufficiente a sostenere il ritmo partita per un minutaggio congruo, ci pareva importante cercare di capire quali potessero essere le potenzialitàù della squadra ed i suoi miglioramenti nell'avvicinarsi del via al campionato (5 ottobre con trasferta a Livorno). Così siamo andati ad osservare da vicino l'amichevole giocata mercoledì con l'Armani Jeans, davanti ad oltre 2000 spettatori nonostante la giornata feriale e la concomitanza delle Coppe Europee di calcio e già questo ci è parso dato confortante a conferma che la passione per il basket di livello non si è spenta nel nostro comprensorio. L'avversario se pur incompleto (assenti Mordente, Bulleri Hawkins e qualche altro) è squadra di A1 con motivate ambizioni di fare molto bene. In panchina c'è un "fior di allenatore come Bucchi" ed in campo diversi campioni veri. Davanti a tanto avversario la Vanoli ha retto bene il confronto e sinchè ha avuto lucidità in attacco, si è conquistata vantaggi anche importanti, ma quel che ci ha impressionato favorevolmentde è che la difesa ha tenuto anche quando le gambe erano molli. Indubbiamene i nostri avranno

avuto grosse motivazioni (capita sempre quando ci si trova di fronte avversari di categoria superiore) ma il contesto tecnico tattico, difensivo, ci è parso decisamente positivo, con grande attenzione, buona difesa sull'uomo con la palla, aiuti portati al momento giusto ed ovviamente qualche sbavatura inevitabile, ma da assolversi senza troppe penitenze. Certo, aspettiamo conferme per poter dire di aver visto una Vanoli diversa dalle edizioni precedenti perchè questo trend

possa dirsi acquisito o addirittura migliorabile. Con queste impressioni positive ci sentiamo più tranquilli nel pronosticare un buon cammino in campionato. I singoli han mostrato tutti voglia di battersi e di aiutarsi senza cercare gloria personale con iniziative scriteriate, sia i più esperti che i meno abituati a questo clima agonistico di grande impatto anche psicologico. Insomma una Vanoli sotto certi aspetti nuova, che pare sia sulla strada giusta per farci divertire anche in campionato.

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il calcio

Eugenio Grignani

In attesa di Ferrara 22 tornelli

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Verona allo Zini con 18 telecamere uperata la modica incertezza della trasferta Cremonese vs Spal, dico che l’arbitro Doveri aveva il dovere di dare un occhio al campo di gioco, prato sarebbe un eufemismo, prima di usare scarpette a suola liscia come le gomme di Valentino quando non piove in pista: niente tacchetti? beccati la storta, i paganti si beccano il casino del biglietto, forse che si forse che no, vedarùmm. Si ripeterà (senza forse) mercoledì 24 spero con un’altra giacchetta gialla, anche perché gli arbitri de Roma non ci portano bene, memento tifosi il goal annullato a Temelin e l’addio alla serie B. Iaconi non fa drammi, anzi: cinque giorni di più per i suoi schemi, qualche giocatore guarisce dal mal di schiena, quelli delle curve e dei distinti affinano la vista, e benvenuta Verona. Invito stampa di lunedì scorso per illustrare la struttura sicurezza dello Zini, oggi in grado di ospitare oltre 20.000 spettatori al loro posto come da biglietto nominativo, valido anche per i capi storici delle tifoserie. L’elenco è presto fatto: 22 tornelli, (gabbie rotanti non fa fino), attraverso i quali possono passare circa mille persone/h. Ecco il rapporto: 20.000 eventuali presenze in circa un’ora attraversano i 22 tornelli e raggiungono il posto previsto dal biglietto.

La sala di controllo delle telecamere allo Zini

18 telecamere, cioè 18 occhi magici e tanto indiscreti da poter pizzicare uno che si mette il ditino nel naso. A richiesta gli interessati ­gli specialisti della polizia scientifica -possono sapere se indice o mignolino. figurarsi corporatura, viso, capellino, o la ormai inutile famigerata sciarpa se usata come passamontagna fai da te. Enrico Baldocchi, ispirato fondatore di Disaitalia, spiega come funzionano questi occhi senza palpebre e ciglia. Due operatori sopra le tribune, vicini l’uno all’altro, danno ordini alle pupille di cristallo che guardano dentro e fuori lo stadio. Gli zoom lavorano fino a 250 m., sottolineo tangenziale e dintorni, auto, moto, motorini, biciclette e persone in avvicinamento: si spera non in fuga. Il tutto viene memorizzato, inviato su due grandi schermi, dove altri colleghi controllano, pronti a far intervenire gli incaricati in caso di bisogno. Ciò può avvenire non solo per eventuali disordini di tifo; ci possono essere tentativi di furto, bambini troppo irrequieti, Signore in cerca della borsetta, persone in difficoltà, appassionati di calcio in avanti con gli anni. Dio non voglia, piccoli incidenti stradali nei posti raggiunti dalle telecamere di Disaitalia. Insomma, la sicurezza di Baldocchi e della Scientifica funziona qui e penso altrove in Cremona. Buon per noi e per il dott. Sorrentino. Il Comune ha anche inaugurato due celle, simili a quelle di Cà del Ferro, dove far riposare gli esagitati in caso di necessità. Sono anche carine, viste da fuori, con muri freschi e lisci: però invece che in legno, la porta è in tubi d’acciaio. Per le eventuali Erinne lavabo in maiolica, per i maschiacci in acciaio. Spero invecchino inutilizzate. Spero anche non ci sia bisogno degli altri marchingegni a ferri acuminati per dissuadere salti di categoria tra un reparto e un altro, per chi paga il biglietto secondo età e borsellino. In conclusione, benvenuti giocatori e tifosi di Verona: Loro hanno l’Adige, noi il Po.

Il cinque ottobre la Juvi esordisce con la Jesolo San Donà

Anche per la A dilettanti il campionato vedrà il suo start il 5 ottobre e l'esordio per la compagine di Matteo Bonetti sarà casalingo (Palasomenzi ore 18) avversaria la Jesolo San Donà di Piave. Mentre prosegue la marcia di avvicinamento alle competizioni che valgono i due punti coach Adami sta lavorando sodo insieme con i suoi giocatori, al fine di presentarsi al via con tutte le "carte in regola" e cercare di raggiungere l'obiettivo societario che pare essere quello di ottenere la partecipazione ai play off. Quattordici squadre comporran-

no il girone A e cioè Vado Ligure, Treviglio, Ozzano, Castelletto Ticino, Cagliari, Forlì, Lumezzane, Montecatini, Fidenza, Omegna, Jesolo San Donà, Vigevano, Casalpusterlengo, ed ovviamente la JuVi Witor's. Il precampionato, per quel che vale, ha messo in evidenza alcune squadre che partono con i favori del pronostico e cioè Casalpusterlengo, Treviglio, Castelletto Ticino, Lumezzane, mentre si attende con curiosità di scoprire il potenziale della retrocessa dalla Legadue, l'Agricola Gloria Montecatini. Buone opportunità di far bene si accreditano

anche a Fidenza, Ozzano e Forlì. Molte dunque le pretendenti ad "un posto al sole" per cui i cremonesi sono certamente chiamati ad un compito non facile, ma che paiono in grado di risolvere, avendono mezzi tecnici e giuste ambizioni societarie. Il regolamento che vuole soltanto 6 senior a referto e 4 giovani, ha posto delle difficoltà nella gestione del parco giocatori per tutte le compagini che si son date battaglia per accaparrarsi i prospetti più interessanti perchè è evidente che questi giovani potranno avere grande inci-

denza sulla gestione di un campionato in cui dovranno necessariamente essere in grado di tenere il campo. La JuVi comunque ci pare abbia "pescato bene" sia per i giovani che per i senior e la squadra è sicuramente equilibrata e coperta in ogni settore. Non mettiamo limiti alle aspettative, poichè come sempre sarà lo snoccolarsi delle giornate di campionato a dirci qual'è il reale valore di questa squadra, confrontato con quello delle antagoniste. GZ


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Sport

Venerdì 19 Settembre 2008

pallavolo: Serie A2

Pugilato

Acquisti di qualità per la Magic Pack Per il celebre Marchetti

F

di Cesare Castellani

inalmente comincia a completarsi il quadro della Magic Pack: primo approccio con la nuova squadra, infatti, per Noemi Signorile e Francesca Gentili, che avranno il compito di sostituire sul campo e nel cuore dei tifosi gialloblu della Magic Pack nientemeno che Federica Stufi e Giulia Rondon, entrambe salite quest’anno in A/1. Francesca e Noemi, i due nuovi arrivi della Magic Pack, non sembrano però eccessivamente preoccupate da tale prospettiva. Tutt'altro. Come le due che le hanno precedute, anch'esse hanno conquistato un titolo europeo juniores. Anch'esse hanno percorso un cammino molto simile a quello di federica e Giulia pri-

Noemi Signorile e Francesca Gentili

ma di approdare in casa Esperia ove, si ricorda, sono ben sette le ragazze che, dopo il titolo europeo juniores si sono valorizzate in gialloblu. Francesca viene da Bolzano, non ha mai giocato in Serie A, a differenza di Noemi, torinese, che in A2 ha giocato con Chieri tre anni fa, prima di arrivare al Club Italia in cui ha

militato negli ultimi due anni. Entrambe sono reduci da un'estate pesantissima con il Club Azzurro. Prima dell'Europeo giocato in Italia, lunghi ritiri di preparazione, trasferte in Giappone e Turchia, incontri con le nazionali juniores più forti del mondo: Cina, Serbia, Russia e Turchia, ed ora la Magic Pack. Senza

un'ora di respiro perché c'è anche la scuola che batte alle porte. Frequenteranno entrambe l'ultima classe del Liceo Scientifico. La nuova avventura non le spaventa anche se non conoscono nessuna delle compagne di squadra, ma sono già ansiose di poter giocare. Naturalmente, sono in piena forma: ci vorrà qualche tempo, però, per trovare l'affiatamento con le compagne e interpretare i nuovi schemi dei tecnici della Magic e già stasera potrebbe ro scendere in campo qualche minuto nell'amichevole contro Ca' del Bosco visto che oltre alla tedesca Dumler (attualmente in Russia con la sua nazionale dovrebbe arrivare il 25 settembre) mancherà anche Chiara Sacconi, vittima di un infortunio muscolare al polpaccio che potrebbe tenerla al palo per qualche settimana.

pallanuoto

La Bissolati torna in acqua

La bissolati inizia la nuova stagione pallanotistica dopo la brutta parentesi dovuta alla scomparsa della «Nuova Bissolati», cancellata dal mondo della waterpolo dopo le note vicende di primavera. L’entusiasmo e la voglia di fare, però, sono gli stessi di un tempo, di quando la squadra e la società muovevano i primi passi verso la Serie A. Digerita, ormai, la grande delusione della mancata riconferma della Nuova Bissolati in Serie A, è tornata in campo la Bissolati “vera” col suo programma di incentivazione dello sport giovanile e la sua gran voglia di fare. In fin dei conti gli anni passati qualcosa di positivo hanno lasciato e questo patrimonio di giovani che hanno cominciato a dedicarsi alla pallanuoto sull’onda dell’entusiasmo creato dai campioni che sobno passati da cremona, andava sfruttato.

Ciclismo Un settembre pieno di impegni agonistici attende il ciclismo cremonese che già martedì scorso a Piadena ha vissuto una bella giornata di sport con la disputa del 51° Gran Premio del Comune cui han preso parte una settantina di corridori Under 23 ed élite, un numero un poco inferiore al solito per la concomitanza della gara internazionale di Collecchio, anticipata quest’anno per evitare la conco-

E la «Bisso» lo fa nel migliore dei modi portando in vasca ben quattro formazioni e nuovi personaggi si affacciano alla ribalta biancazzurra: prima di tutti Cristian Tabellini, 35enne bresciano che prenderà in mano, da tecnico, la squadra femminile neopromossa in Serie B e che darà il suo contributo anche alla prima squadra maschile come giocatore, sperando che la stessa possa essere ammessa a disputare il campionato di B. Sono due ruoli che Tabellini ha ricoperto lo scorso anno a Brescia. Da Parma, invece, arriva Francesco Zatti, sarà il centroboa della prima squadra (ha giocato in B a Parma, in A2 a Modena) e inizierà anche il suo lavoro di tecnico seguendo le squadre giovanili insieme a Paolo Fioni. Maurizio Stagno sarà il coordinatore di tutte le attività pallanotistiche oltre

Cristian Tabellini e Maurizio Stagno

che l’allenatore della prima squadra che attende ancora di sapere se potrà giocare in Serie B oppure se dovrà rimanere in C1. Nel frattempo, non mancano i contatti per allestire la formazione che, se si potesse fare la B, vedrebbe sicuramente tornare alla base Falcone mentre accanto a Tabellini potrebbe pure giocare pure Costantino, ex Brescia, che però risiede attualmente a Cremona.

molte le prospettive

Mentre il «Piccolo» va in macchina, Cristian Marchetti, punta di diamante ormai consolidata del pugilato cremonese, sta affrontando sul ring posto sotto le tribune dell’Autodromo di Adria, il pugile slavo Ivica Kukusic, un discreto collaudatore arrivato all’ultimo momento a sostituire il russo Yurji Romanko che per la seconda volta consecutiva, ingaggiato per affrontare l’allievo di Luca AVosani, ha dato forfait. Per Marchetti la sfida con lo slavo non presenta, almeno sulla carta, un grosso problema: piuttosto, un discreto collaudo in vista di futuri impegni che non si preannunciano del tutto facile, a partire da quello già fissato per il prossimo 21 ottobre a Podenzano ove dovrebbe trovarsi al cospetto del ben più collaudato Istvan Petroczki. Data per scontata la vittoria con Kukusic, per Marchetti già si aprono prospettive molto interessanti: il 15 settembre a Reggio Calabria Francesco Versaci ha battuto in un match in 10 riprese valido per il campionato italiano dei mediomassimi il torinese Maurizio Lovaglio conquistando il titolo che era vacante (lo ha lasciato il pisano Cichello ora a caccia dell’Europeo). E’ stato un match a senso unico a favore di Lovaglio che però, alla fine, una terna arbitrale cui andrebbe tolta la licenza, ha assegnato al pugile di casa che nulla aveva fatto per meritare un tale riconoscimento. Diciamo la verità: Marchetti puntava molto su Lovaglio perché appartenendo alla stessa scuderia, avrebbe avu-

to la possibilità, nel giro di pochi mesi, di affrontarlo col titolo in palio. Il fatto che abbia vinto Versaci e che si prospetti una doverosa rivincita con Lovaglio, allunga un poco i tempi di attesa per lui. Visto il match, però, non dovrebbero esserci difficoltà di sorta per Marchetti, sia che debba affrontare Versaci, quanto Lovaglio. Del resto, in campo dilettantistico, Marchetti ha già fatto sentire la potenza dei suoi colpi ad entrambi.

Cristian Marchetti all'attacco

Versaci gli ha resistito tre sole riprese a Marcianise, in occasione dei campionati italiani che il nostri vinse nel 2004. Lovaglio gli ha nettamente ceduto proprio a Cremona nei quarti di finale del Torneo «Città di Cremona». Unico problema per il nostro, la distanza per lui ancora inusuale delle dieci riprese (finora è arrivato una sola volta a disputarne sei), ma sarà facilmente superabile se è vero che anche Lovaglio di esperienza alle spalle non ne ha molta ed è arrivato a battersi per il titolo dopo sole quattro vittorie ed altrettante sconfitte. Volendo fare una previsione, il match titolato per Marchetti, se tutto andrà bene, potrebbe arrivare nella prossima primavera e già si vocifera nell’ambiente che si possa fare a cremona.

Un inizio stagione sprint per i corridori del cremonese miranza con i Campionati Del Mondo. Ha vinto il veneto Filippo Baggio che in questo momento è forse il velocista più in forma, ma al secondo posto si è presentato Edo Costanzi, dopo cinque mesi di quasi completa inattività e quaranta di giorni di busto in seguito alla caduta rimediata nelle Marche il 26 aprile scorso. Edo è entrato in forma in fretta, ha vinto anche

la possibile paura dovuta allo shock della caduta gettandosi subito nella mischia e dimostrato di poter già competere con uno sprinter del calibro di Baggio. Il futuro prossimo, dunque, è tutto per lui, già a partire da martedì prossimo, quando si correrà a Rivarolo del Re su un percorso che potrebbe andargli a pennello. Edo, ora che sta riacquistando convinzione e potenza potrà anche avere il van-

taggio di essere meno provato degli avversari avendo corso assai meno di loro e chissà che in una delle gare del martedì la sua ruota possa sfrecciare davanti a quella degli avversari. Buone notizie giungono, per i dilettanti, anche dall’altra parte dell’Oceano ove Jacopo Guarnieri ha disputato la sua prima gara al cospetto dei professionisti. Si è classificato al 64° posto nel Giro del Missouri lavorando

parecchio per l’altro velocista della squadra, Francesco Chicchi e risultando determinante nella vittoria. Praticamente chiusa, invece, la stagione degli Allievi con la disputa del Gran premio La Cometa al Migliaro. Come alla «Dondeo» vittoria extraprovinciale e dominio assoluto della squadra reggiana della Davoli che ha relegato il nostro Marco De Vitis al quinto posto.


Sport

Venerdì 19 Settembre 2008

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Sabato 20 la finale del "Trofeo Trattoria Antico Borgo", gara regionale individuale

A Pedrignani - Bonizzoni la gara di Mirabello Ciria

A

di Massimo Malfatto

ncora un successo cremasco sulle corsie cremonesi ed ancora una volta protagonista l’inossidabile Alberto Pedrignani. Sempre in grande spolvero l’estroso portacolori della bocciofila Vis Trescore, in coppia con Agostino Bonizzoni, ha vinto con pieno merito il 1° trofeo «Elys Cafè», gara a coppie organizzata dalla bocciofila Amica. Santininox. Dopo essersi sbarazzati nei quarti di Frittoli-Pagliari (12-3), Pedrignani e Bonizzoni approdavano in finale superando i cremaschi Bosi-Sambusida per 12-8. Nella parte bassa del tabellone in evidenza Giorgio Bertoni e Paolo Reghenzani. I bissolatini s’imponevano nei quarti sui soresinesi

Alberto Pedrignani e Agostino Bonizzoni, vincitori del trofeo «Elys Cafè»

Buongiorno-Mizzotti (12-8) ed in semifinale avevano la meglio su Raccagni-Nicolini con il punteggio di 12-5. Match di finale a senso unico che si è dipanato per dodici tornate: partono forte Pedri-

gnani e Bonizzoni che si portano dapprima sul 7-3 e successivamente 11-3, subiscono una sterile reazione degli avversari, ma poi chiudono il match vittoriosi per 12-7. Tra i finalisti spiccava

la presenza del massimo esponente del boccismo cremonese, vale a dire il presidente del comitato Giancarlo Soldi ma, udite bene, non in veste ufficiale ma con la divisa sociale della canottieri Baldesio: in coppia con Giorgio Bini ha perso il recupero dopo aver vinto alla grande il girone eliminatorio. Da qualche giorno il tempo è cambiato e molti si chiederanno il motivo? Forse il Presidente ci potrà dare una risposta precisa... La gara ha visto la partecipazione di 70 formazioni sotto la direzione di gara di Annibale Barbisotti ben coadiuvato dagli arbitri di finale Maurizio Barozzi e Massimo Barbisotti, Perfetta l’organizzazione, ma ancora una volta, purtroppo, scarso il pubblico presente attorno alle corsie dell’accogliente bocciodromo di Mirabello Ciria: una piaga che si sta ripetendo sempre più spesso.

italiani femminili

Germana Cantarini sconfitta dalla Marzullo

La doccia gelata per il boccismo cremonese è arrivata da Pesaro dove erano in programma i campionati italiani femminile. Germana Cantarini resterà una chimera per gli appassionati cremonesi, poiché è stata eliminata alla terza partita ed ha così perso l’occasione di conquistare il settimo titolo italiano della sua strabiliante carriera. Per gli amanti delle statistiche è stata confermata la tradizione che vede la Cantarini mai riconfermarsi per due anni consecutivi (lo scorso anno aveva vinto il titolo in quel di Treviso!). Una sco nfitta che brucia e che lascia qualche punto interrogativo, ma non bisogna farne un dramma. La Cantarini è uscita dalla competizione per qualche giocata

sfortunata, ma quante volte la ruota della fortuna è girata dalla sua parte? Una sconfitta amara che è stata comunque ben digerita dalla campionessa cremonese. Dopo aver vinto la doppia partita contro Donatella Toscanini (12-6 e 12-3), la Cantarini veniva battuta dalla romana Sonia Marzullo per 6-12: incontro molto equilibrato su campi scorrevoli dove la bissolatina non è abituata a giocare, decisa da alcune giocate a punto abbastanza fortunose della Marzullo che hanno costretto la Cantarini a bocciate difficili dove la nostra campionessa si è un po’ smarrita. Per la cronaca il titolo italiano l’ha conquistato la cremasca Loana Cappelli. Nelle altre categorie la

Germana Cantarini

soresinese Caterina Bono vinceva la prima partita contro Bolzano per 12-11, ma perdeva la seconda contro l’emiliana Candida

Bassi per 7-12. Sempre in categoria B era impegnata Piera Sordini che s’imponeva nell’incontro di esordio sulla reggiana Morelli (12-11), ma doveva poi cedere contro Bolzano per 3-12. Buone notizie invece sono arrivate dalle corsie di Urbania per la bella prestazione di Nora Marchesini impegnata nella categoria C. La portacolori della canottieri Flora strapazzava al primo turno Parma (122), al secondo eliminava Lucca per 12-10 ma veniva eliminata, in maniera beffarda, da Reggio Emilia per 10-12, dopo essersi trovata in vantaggio 10-9. Infine in categoria D niente da fare per Fioretta Rivoltini eliminato al primo incontro da Rimini per 7-12. MM

CLASSIFICA GENERALE 1° Trofeo "Elys Cafè" 1° Bonizzoni-Pedrignani (Vis Trescore) 2° Bertoni-Reghenzani (Can.Bissolati) 3° Sambusida-Bosi (MCL Capergnanica) 4° Raccagni-Nicolini (Tranquillo) 5° Pagliari-Frittoli (CASC) 6° Buongiorno-Mizzotti (Arr.Bonizzoni) 7° Ardoli-Uva (Astra) 8° Doria-Buttarelli (A.S.D. Puntoraffavolo) 9° Soldi-Bini (Can.Baldesio) 10° Mametti-Pietrobelli (Tranquillo)

Trofeo antico Borgo Come ormai avviene da diversi anni l’annata boccistica si concluderà con il trofeo “Trattoria Antico Borgo”, gara regionale individuale (separata al possibile). A questa manifestazione, organizzata dalla bocciofila Borgo Loreto e giunta alla sua sesta edizione, hanno partecipato 245 giocatori che si sono date battaglia per due settimane. In cate-

goria A, tra gli altri, successi di Ellani, Frattini e Lodigiani mentre per i bravi organizzatori l’unica soddisfazione, per ora, il successo in batteria di Davide Merlini Le finali, sotto la direzione di Gabriele Ceriati, sono previste per sabato 20 con inizio alle ore 18 e si giocherà sulle corsie di S.Zeno, Stradivari, bocciodromo comunale e Borgo Loreto dove si concluderà la manifestazione.

Coppa italia seniores

Archiviato con sensazioni agrodolci, ma con il bicchiere più vuoto che pieno, il campionato femminile ora non ci resta che sperare nella formazione seniores cremonese che tra venerdì e domenica 21 sarà impegnata a Bologna nella CopIl CT Roberto Miglioli, rilassato pa Italia. Aboliti gli incontri eliminatori, la Federazione ha deciso di far disputare una fase unica con 64 formazioni ed incontri ad eliminazione diretta che inizieranno alle ore 14.30 del 19 settembre per concludersi con la finale di domenica. Un impegno arduo, quasi impossibile per la formazione grigiorossa che si potrebbe trovare di fronte anche formazioni che schierano tre o quattro di A1. Un altro regolamento assurdo di questa Federazione come quello di non permettere l’impiego di giocatori under 18: ma non si era detto che la Coppa Italia era per tutti? Per questo importante appuntamento il c.t. Roberto Miglioli ha deciso, giustamente, di puntare in blocco sulla squadra della canottieri Flora che in maggio si è classificata al secondo posto del campionato italiano di società (cat.A) con l’aggiunta del bissolatino Massarini. Quindi sono stati convocati i seguenti giocatori: Caccialanza, Campanini, Scandelli, Zinetti ed Edo Massarini che saranno accompagnati nel capoluogo emiliano da Giovanni Piccioni e da Guido Zanotti, dinamico ed attivo dirigente della canottieri Flora. Tra le 64 formazioni partecipanti ci sarà anche Crema.


Cinema&Televisione

Programmi televisivi da Sabato 20 a Venerdì 26 Settembre

Dentro le notizie...

missione tata

Sabato 20 Settembre - Italia 1

Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore Giovanni Biondi parlerà del territorio. • San Bassano - Incontro del 12 settembre su: «Discarica di amianto: I rischi per la salute». • Parte la scuola di alta formazione all'impegno sociale ed economico; • Daniele Signore medaglia d'oro nel canottaggio per disabili alle paraolimpiadi di Pechino sarà atleta cremonese dell'anno 2008; • Soresina: Dal 20 settembre al 5 ottobre presso la Sala del Podestà rassegna espositiva di Pepi Merisio; • Gombito: Corsa delle lumache: Sciolina vince la 16^ edizione che si è svolta domenica 14.9.2008. La trasmissione va in onda sono il venerd alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.

Attori: Vin Diesel, Lauren Graham, Faith Ford, Brittany Snow, Max Theriot, Morgan York, Trama: Shane Wolfe è un agente sotto copertura, un marines al quale viene affidato il compito di proteggere la famiglia Plummer, orfana del papà, uno scienziato assassinato per via di una importante scoperta che aveva fatto e Shane non è riuscito a proteggere.

hollywood homicide

FILM in TV PRIMA SERATA Programmazione Settimanale

Martedì 23 Settembre - Rete 4 Attori: Harrison Ford, Josh Hartnett, Lena Olin, Bruce Greenwood, Isaiah Washington, Lolita Davidovich, Keith David, Dwight Yoakam.

il codice da vinci

Trama: Joe e K.C., due detective della omicidi di Los Angeles, devono investigare su l'assassinio di un gruppo rap, probabilmente orchestrato da Sartain un noto produttore di musica rap.

Lunedì 22 Settembre - Canale 5

U.S.A. / 2006 Durata 148' Genere: Thriller, Drammatico Regia: Ron Howard

Ocean's twelve

Attori: Tom Hanks, Jean Reno, Audrey Tautou, Alfred Molina, Ian McKellen.

Giovedì 25 Settembre - Rai 3

Trama: Per proteggere un segreto che può far crollare 2.000 anni di dogmi consolidati, bisogna mettere a tacere i suoi depositari. Costasse anche la loro vita. Nel Museo del Louvre ha avuto luogo un'omicidio. Tutti gli indizi fanno pensare ad una setta religiosa. Solo che la verità non può essere nascosta ancora a lungo e il mistero rischia di essere decodificato.

tv

raiuno

raidue

raitre

la 7

sabato 20

Attori: George Clooney, Brad Pitt, Julia Roberts. Trama: Danny Ocean riunisce tutta la sua squadra di ladri per tre nuovi colpi, ma questa volta si divideranno in tre città diverse: Roma, Londra ed Amsterdam. Nel frattempo il proprietario del casino di Las Vegas, che Ocean e il suo team ha ripulito precedentemente, Terry Benedict medita vendetta...

domenica 21 Lunedi’ 22

Martedi’ 23

mercoledi’ 24 giovedi’ 25

venerdi’ 26

10.40 11.30 12.00 13.30 14.00 15.45 16.30 17.00 17.15 17.45 18.50 20.00 20.30 21.30 23.50

unciclone in convento occhio alla spesa la rova del cuoco Tg 1 lineablu. Attualita' quark atlante dreams road. Doc. tg1 - che tempo fa a sua immagine passaggio a nordovest l'eredita'. Quiz Tg1 - tg1 sport affari tuoi. Varieta' volami nel cuore. Varieta' tg1 telegiornale

10.55 12.20 13.10 14.00 15.45 16.30 16.40 18.20 20.00 20.40 21.30 23.25 00.20 01.10

ss messa - angelus linea verde diretta Tg1 varieta'. Varieta' pole position tg1 - che tempo fa 60° premio italia il commissario rex. Tf Tg1 - Rai Tg Sport affari tuoi. Varieta' la stella della porta accanto. Film TV - 1a pt. tg1 - speciale tg1 sanremo 08 vie del jazz tg1 notte/benjamin

10.00 11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.20 23.05

verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00 che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Varieta' la stella della porta accanto. Film TV - 2a pt. tg1

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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00 che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Varieta' tutti pazzi per la tele tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'

10.00 11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.35 23.20

verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00 che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Varieta' carrAmba che fortuna Tg1 porta a porta. Attualita'

10.00 11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.05 23.15

verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00 che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Varieta' provaci ancora prof 3 tg1 porta a porta. Attualita'

10.00 11.00 11.25 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.20 23.15 00.20

verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00 che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Varieta' i migliori anni. Varieta' tg1 - tv7 l'appuntamento. Att.

10.45 11.25 11.35 13.00 14.00 17.00 18.00 18.10 18.50 19.55 20.25 21.05 22.40 23.20

quello che aprirai. Attualita' mezzogiorno in famiglia tg 2 Giorno - dribbling scalo 76. Musicale sereno variabile. Att. tg2 notizie - meteo 2 the district. Telefilm l'isola dei famosi la settimana. Reality l'isola dei famosi. Reality LOTTO - Tg 2 20.30 cold case. Telefilm the 4400. Telefilm sabato sprint - tg2

11.25 13.00 13.25 13.45 15.40 17.10 18.05 18.10 19.00 19.25 20.00 20.30 21.05 22.45

mezzogiorno in famiglia Tg 2 Giorno tg2 motori - eat parade quelli che... aspettano quelli che il calcio e... stadio sprint. Sportivo tg2 notizie - dossier 90° minuto numero uno. Sportivo friends. Telefilm certoni animati Tg 2 20.30 N.c.i.s. «Un figlio a tutti i costi» - «Ex File». Tf la domenica sportiva

13.00 13.50 14.00 14.40 16.15 17.15 18.00 19.00 19.35 20.15 21.05 23.45 23.50 24.00

tg2 costume e societa' medicina 33. rubrica scalo 76 cargo italia allo specchio ricomincio da qui the district. Telefilm tg 2 Sport - Tg2 - meteo l'isola dei famosi. Reality squadra speciale cobra 11. Telefilm Tg 2 20.30 l'isola dei famosi. Reality tg2 notte tg2 punto di vista scorie. Varieta'

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12.00 12.25 13.05 14.00 14.45 15.00 15.20 19.00 20.00 20.10 21.05 23.15

tg3 sport - meteo tgr settimanale correva l’anno. Doc Tg Regione - meteo - tg3 tg r 60° prix italia tg speciale levante sabato sport - motociclismo - ciclismo - 90° minuto serie b Tg Regione - tg3 - meteo blob. Varieta' ritratti. Documentario ulisse. Documentario Tg Regione - tg3

12.00 12.25 12.50 13.20 14.00 14.30 15.00 16.25 17.50 19.00 20.00 20.20 21.00

tg3 sport - meteo telecamere salute okkupati. Attualita' timbuctu. Documentario Tg 3 regione - meteo in 1/2 ora l'estate del mio primo bacio. Film toto' cerca casa tgr palio di asti Tg Regione - tg3 - meteo blob. Varieta' pronto elisir. Attualita' blu notte - misteri italiani. documentario

13.05 14.00 14.50 14.55 15.05 17.05 17.50 20.00 20.10 20.30 20.30 23.05

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13.05 14.00 14.50 14.55 15.05 17.05 17.50 20.00 20.10 20.30 21.05 23.10

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12.25 13.05 14.00 14.50 14.55 15.10 17.05 17.50 20.00 20.10 20.30 21.30 23.15

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13.05 14.00 14.50 14.55 15.05 17.05 17.50 20.00 20.10 20.30 21.05 22.40

terra nostra. Telenovela Tg Regione - tg 3 tgr ambiente italia tg3 flash L.I.S. trebisonda. Varieta' screensaver La melevisionE cose dell'altro geo geo & geo. Documentario - tg3 - tg regione Blob. Varieta' agrodolce. Soap Un posto al sole. Soap la guerra infinita. Doc Tg3 - tg3 primo piano

09.20 09.50 10.45 12.30 13.00 14.00 16.10 17.15 20.00 20.30 21.10 23.05 01.25

l'intervista. Attualita' doc: animal treasure bandito si... ma d'onore tg la7 - sport7 in tribunale con lynn jack frost. Telefilm superbike: gp italia superpole base artica zebra tg la7 big game. Documentario miss agathe con lei non si scherza. Telefilm corri uomo corri. Film Tg La7 / m.o.d.a.

09.35 11.30 13.10 13.35 15.25 17.40 20.00 20.30 21.30 23.40 00.40 01.10

le avventure di pinocchio. Film superbike: gp italia gara1 - diretta Tg La7 - sport 7 l'ispettore barnaby superbike: gp italia gara2 - diretta la settima alba. Film Tg La7 - sport 7 jules most dangerous vivo x miracolo. Reality reality. Attualita' sport 7 tg la7

10.10 10.15 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.40

punto tg due minuti un libro mai dire si. Telefilm matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore la prima notte. Film il ritorno di missione impossibile. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' l'infedele. Attualita' citta' criminali. Att.

11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.00 19.00 20.00 20.30 21.10 22.10 23.15 23.50

matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore parigi e' sempre parigi il ritorno di missione impossibile. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' s.o.s. tata. Reality adolescenti: istruzioni per l’uso. Reality sex & the city. Telefilm dirt. Telefilm

10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.15 23.50 01.20

mai dire si. Telefilm matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore uragano. Film il ritorno di missione impossibile. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' point break. Film sex & the city. Telefilm the l world. Telefilm tg la7

09.30 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.00 19.00 20.00 20.30 21.10 00.15

le vite degli altri. Att. mai dire si. Telefilm matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore l'ultima conquista. Film il ritorno di missione impossibile. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm tg la7 otto e mezzo. Attualita' stargate sg-1. Telefilm storia proibita del '900 italiano. Documentario

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mai dire si. Telefilm matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore glia amori di ercole il ritorno di missione impossibile. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm tg la7 otto e mezzo. Attualita' missione natura. Doc. victory. Sport TG LA7 la 25^ ora. Attualita'


Venerdì 19 Settembre 2008

dal 19 settembre al cinema

cinema programmazione settimanale cremona Megacine CremonaPo (199.404.406) www.cremona.megacine.it • Decameron Pie • Hancock • Kung Fu Panda • Le cronache di Narnia: Il Principe Caspian • Star Wars: The Clone Wars • The Rocker Il Batterista Nudo • Un Giorno Perfetto • X-Files Voglio Crederci Tognazzi (0372 458892) • Burn After Reading A Prova Di Spia • Hancock

Filo (0372 411252) • Il Papà Di Giovanna Martedì aperto Giovedì serata teatrale castelleone Cineteatro Giovanni Paolo II (0374 56052) Riposo crema Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Burn After Reading • Hancock • Kung fu panda • Il Papà Di Giovanna • Star Wars: The Clone Wars

black sheep (Horror)

Rassegne a 3euro cinema qualita’ "Ora o mai più" • La terra degli uomini rossi (lunedì) "Cineforum" • Il seme della discordia (martedi') "Over 60" • Il Papà Di Giovanna (mercoledi') "Cineforum" • Le 3 scimmie (giovedi') ostiano Cinema Don Rosa (0372 840405) • CHIUSURA ESTIVA

the rocker (Commedia)

31

«Pa-ra-da»

spino d’adda Vittoria (0373 980106) • CHIUSURA ESTIVA pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Star Wars: The Clone Wars • Black Sheep Pecore Assassine • Pa-ra-da • Burn After Reading • Billo - Il grand Dakhaar • Il Matrimonio Di Lorna • Shanghai Baby • La fabbrica dei tedeschi • The Rocker Il Batterista Nudo

Di Marco Pontecorvo Genere: Drammatico Cast: Jalil Lespert, Evita Ciri, Gabriel Rauta, Patrice Juiff, Bruno Abraham Kremer, Robert Valeanu, Liviu Bituc, Florin Precup, Andreea Perminov, Iulian Bucur, Georgiana Anghel, Gabriel Huian, Daniele Formica

Pa-ra-da racconta la vera storia del clown di strada Miloud Oukili, il suo arrivo in Romania nel 1992, tre anni dopo la fine della dittatura di Ceausescu, e il suo incontro con i bambini dei tombini, i cosiddetti “boskettari”. E’ la storia dell’amicizia tra una banda di ragazzini tra i tre e i sedici anni e il giovane clown franco algerino Miloud, poco più che ventenne. I bambini vivono da straccioni, come randagi, dormono nel sottosuolo di Bucarest, nelle

burn after reading (Drammatico)

grandi condotte dove passano i tubi per il riscaldamento e sopravvivono con furtarelli, accattonaggio e prostituzione. Sono bambini fuggiti dagli orfanotrofi o dalla povertà di famiglie indifferenti o disperate. Miloud coltiva il folle sogno di entrare in contatto con questi ragazzi. Usa il suo carisma e la sua testardaggine per penetrare il muro di sospetto con cui si difendono e per tirarli fuori dalla loro condizione e portarli a una vita dignitosa.

Moira Orfei approda a Crema La fattoria Glenolden è stata gestita per oltre 100 anni dagli Oldfield. E' ora nelle mani di uno dei discendenti della famiglia, il misterioso Angus Oldfield. Il suo obiettivo sembra essere quello di superare le ultime frontiere della scienza e applicarle all'agricoltura, migliorando così la condizione dei contadini. Ma qualcosa va storto. Un esperimento genetico trasforma così delle innocue pecorelle in animali assassini...

sabato 20

canale 5

italia 1

rete 4

SOLREGINA LODI CREMA TV

Negli anni Ottanta Robert "Fish" Fishman viene improvvisamente cacciato dai Vesuvius, la rock band di cui era il batterista, poco prima che il gruppo raggiunga il successo. Abbattuto dalla delusione, Fish ha messo da parte i sogni di gloria e si è rassegnato ad un lavoro “normale”. Ma ora, a vent’anni di distanza, ha di nuovo l’occasione per diventare una rockstar: la band del nipote liceale cerca un batterista, e Fish riesce a convincere i ragazzi a farlo suonare.

“Brivido, animali e sensazioni” è il nuovo show circense del Circo di Moira Orfei prodotto da Walter Nones che sarà a Crema (area Mercatone Uno - strada statale Crema Cremona) dal 18 al 22 settembre 2008. Gli spettacoli si svolgeranno tutti i giorni (2 spettacoli: ore 17.30 e ore 21). La struttura del programma è quella tradizionale ma in stile musical con balletti, luci speciali, effetti scenici particolari, l’orchestra dal vivo e un cantante, Giorgio Vidali, che accompagnerà tutto lo spettacolo con vecchie e nuove melodie.

Osborne Cox è un analista della Cia, che viene allontanato dal suo incarico. Motivo ufficiale: ha dei problemi con l'alcol. Alla periferia di Washington, in una palestra, Linda Litzke viene coinvolta da Chas, un collega svaporato, in un gioco pericoloso. Un inserviente ha trovato in uno spogliatoio un dischetto con informazioni riservate della Cia. I due risalgono al proprietario, che è Osborne, e decidono di tentare di ricattarlo per denaro.

domenica 21

Lunedi’ 22

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mercoledi’ 24 giovedi’ 25

venerdi’ 26

06.00 07.55 08.00 08.50 09.20 10.20 13.00 13.45 15.30 18.50 20.00 20.30 21.10 01.30

prima pagina traffico - meteo 5 tg5 mattina loggione. Musicale superpartes. attualita' storia di noi due tg5 - meteo 5 Be my baby. film (14.40 tg com) verissimo. attualita' chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 veline. Varieta' c'e' posta per te. Varieta' tg5 notte/meteo5

07.55 08.50 09.40 09.45 13.00 13.35 14.35 16.40 20.00 20.40 21.10 24.00 01.00

traffico - meteo 5 - TG5 DOCUMENTARIO tgcom verissimo . attualita' - r Tg 5 - meteo 5 belli dentro. Telefilm il tempo delle mele 2 le ragazze dei quartieri alti. Film Tg 5 - meteo 5 supershow. Varieta' il ballo delle debuttanti. Varieta' angela’s eyes. Telefilm tg5 notte - meteo5

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Speciale Soresina Torna in grande stile, domenica 21 settenbre, a Soresina l'ormai popolarissima sagra Sapori e colori d'autunno», che ogni anno attira migliaia di visitatori provenienti da tutta la regione. «E' un evento nato nel 2005, dall'unificazione di due differenti manifestazioni, “Settembre arte” e la mostra

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Sapori e colori d'autunno, la fiera torna a Soresina

L'esposizione di funghi della precedente edizione

micologica, che è alla sua sedicesima edizione» spiega Pier Paolo Bolzoni, presidente della locale Pro Loco. «Abbiamo concentrato tutto in una sola domenica, animando il centro storico del paese di numerosissimi eventi». E in effetti sono davvero moltissime le iniziative in programma. A partire dalla mostra micologica, centro della manifestazione, che vedrà l'esposizione di oltre trecento tipi di funghi, sotto il mercato coperto. Sempre al centro della manifestazione ci saranno oltre 70 stand di

Venerdì 19 Settembre 2008

artisti, tra scultori, pittori e artisti. «La piazza centrale sarà invece dedicata ad una piccola iniziativa gastronomica» continua Bolzoni: «una trentina di stand gastronomici esporranno e venderanno vari prodotti territoriali, tra cui il celebre Bussolano di Soresina Zucchi e la Latteria Soresinese». Non mancheranno poi i momenti ricreativi: una serie di spettacoli accompagnerà infatti tutta la giornata. A partire dall'esibizione della banda Igino Robbiani di Soresina

e di un concerto jazz. Sarà invece uno spettacolo di mimo, a cura del teatro Ermicama, a regalare qualche momento di allegria agli amanti dello spettacolo. E per chi invece ha la passione per il ballo, non mancherà l'esibizione di ben tre scuole di danza soresinesi: DanzArte, la scuola di ginnastica artistica Fortes in bello e la palestra Genesi. Appuntamento molto particolare sarà il secondo raduno motociclistico dei vespisti, denominato «Vespa Tour», che si svolgerà in via Massarotti. E per chi al motore preferisce un mezzo più silenzioso, nella zona dei giardini si terrà l'iniziativa «A cavallo per Soresina», dove sarà possibile fare un giro

Appuntamento per domenica 21 settembre

Il raduno di moto d'epoca, di una passata edizione

sulla carrozza trainata dai cavalli, il tutto gratuitamente. «Questa edizione prevede anche una novità esclusiva rispetto al passato» sottolinea Bolzoni. «Via Barbò ospiterà infatti il mercatino del piccolo collezionista, dedicato ai bambini di elementari e medie. Essi potranno esporre le proprie collezioni, di giocattoli, fumetti e altro, ed eventualmente fare degli

scambi. Per l'occasione abbiamo già abuto una ventina di adesioni». In fondo la fiera è una manifestazione in continua evoluzione, che ogni anno attira oltre 5-6mila visitatori. «Siamo soddisfatti» conclude il presidente Pro Loco «perché stiamo ricevendo sempre più richieste di partecipazione da parte degli espositori, annon solo dalla nostra provincia ma da tutta la regione.


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Speciale Soresina

Venerdì 19 Settembre 2008

Cornice alla manifestazione sarà lo splendido borgo di Soresina, ricco di storia e tradizione, che i soresinesi custodiscono gelosamente. L’inizio della storia di un insediamento umano in quella zona si perde nella notte dei tempi e non manca un pizzico di leggenda. Così come una “leggendaria” figura femminile, cosiddetta Sol Regina, ben simboleggia dunque questo comune sorto dalle paludi del non meno leggendario “lago” Gerundo (in realtà un'ampia palude). Sembra risalire alla domina-

Un borgo impregnato di storia farà da cornice alla manifestazione

dall’anno 1000, in cui viene menzionato Surrecina, dove il vescovo di Cremona Usberto acquista alcuni possedimenti. Trovarsi “in mezzo” tra Cre-

La storia dei primi insediamenti umani a Soresina si perde nella notte dei tempi

Funghi, grandi protagonisti della festa

zione longobarda la formazione del primo centro più grande. Ma le documentazioni scritte si hanno soltanto

ma e Cremona poteva comportare alcuni vantaggi. Soresina ne vide il lato peggiore quando all’inizio del secolo XI

l’Imperatore Lotario II la fece distruggere. Un’altra “medioevale” distruzione avvenne nel 1207. Questa volta Soresina si trovava “in mezzo” tra guelfi e ghibellini. Con i marchesi Barbò per la città inizia quello sviluppo economico, basato principalmente sull’agricoltura ma senza tralasciare produzioni manifatturiere e il commercio, che vedrà il suo apice nella seconda metà del XIX secolo e i suoi fautori nei nuovi mercanti-imprenditori e negli “imprenditori d’agricoltura”. Saranno proprio questi ad investire anche nelle attività industriali e spesso a patrocinare opere di pubblica utilità e a dare sostegno alla realizzazione di opere pubbliche. Nel 1863 apre la linea ferroviaria Cremona–Treviglio, passando per Soresina. Si costruisce il nuovo cimitero, la Torre campanaria della chiesa di S. Siro, il Teatro Sociale, si amplia l’ospedale di Santa Croce, vengono ammodernati gli edifici pubblici come le facciate delle abitazioni private. Il benessere che permetteva tutto questo era in parte legato alla vendita dei prodotti agricoli, al commercio in generale, alle imprese manifatturiere come quelle per la lavorazione delle pietre dure per orologi e apparecchi di precisione, una parte sostanziale era però dovuto ai successi

dell’industria serica. Le filande davano poi espansione ad altri settori produttivi, innanzitutto ad offi-

cine che fabbricavano macchinari per la filatura. A trasformarsi sarà, di conseguenza, il tessuto sociale, con

nuove figure e saperi nell’attività intermediaria-commerciale, bancaria, tecnica, di organizzazione aziendale.

I protagonisti: la banda Igino Robbiani L´attuale Corpo Bandistico soresinese nasce una quindicina di anni fa come ulteriore rifondazione dei vari sodalizi musicali che si sono succeduti a Soresina sin dal 1823 fino ai giorni nostri, per volontà dell´amministrazione comunale. L´incarico viene affidato al Maestro Daniele Lanzi che, incoraggiando gli allievi delle scuole medie con una particolare predilezione per la musica, riesce a dar vita ad un gruppo di strumenti a fiato. Dal 2002 la direzione è stata affidata all´attuale Maestro, Giorgio Pandini. La banda ha così aderito al progetto di riqualificazione triennale promosso dal Coordinamento Bande Musicali della provincia di Cremona. Dallo stesso anno, la banda ha incrementato inoltre il numero dei suoi componenti, fino a raggiungere la dimensione attuale di 35 elementi, sostenendo nel contempo un notevole sforzo economico per l´acquisto di nuove partiture e nuovi strumenti al fine di rinnovare sensibil-

La Banda Robbiani

mente il proprio repertorio, ed allargare il proprio organico strumentale. Il corpo bandistico soresinese è ora in grado di offrire agevolmente servizi sia civili che religiosi, nonché concerti al chiuso o all´aperto. Durante l'anno vengono inoltre organizzate diverse attività collaterali quali sponsorizzazioni e tesseramenti il cui ricavato viene utilizzato per far fronte alle spese interne di gestione. Il repertorio del Corpo Bandistico "Igino Robbiani" copre tutti i generi musicali, dai brani originali scritti appositamente per organico bandistico, alle trascrizioni di musica classica e moderna, fino alle colonne sonore di film e musical.


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