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Anno IX • n° 44 • VENERDI’ 14 NOVEMBRE 2008

Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio

PIAZZA MARCONI: TAR BLOCCA CANTIERE

Il presidente del Tribunale amministrativo regionale di Brescia ha sospeso i lavori dopo il ricorso della ditta Beltrami, seconda nella gara d'appalto. Fra 15 giorni, sempre il tribunale deciderà se confermare lo stop o riaprire l'opera. Fiato sospeso in comune: «Noi non abbiamo colpe». Il centrodestra attacca.

Windows, nozze d’argento

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Trasporto pubblico

Pendolari delusi: intervista ad Alloni a pagina 3

Arte

Gemine Muse a tutto gas: 4 pagine sull'iniziativa pagine centrali

SICUREZZA, NIENTE RONDE A CREMONA La commissione Giustizia del Senato ha inserito nel Decreto sulla sicurezza il via libera alle ronde dei cittadini. Esultanza della Lega che ha voluto l'emendamento. Ma l'assessore Ciriaco Sorrentino è deciso: a Cremona non succederà. E spiega la sua motivazione.

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sione vertiginosa dei personal computers. Con grande acume e intuito i fondatori della Microsoft offrivano, allora, il DOS a un prezzo molto contenuto rispetto alla concorrenza e soprattutto, volutamente e astutamente, permisero che il programma potesse essere copiato e istallato senza problemi o limitazioni, consentendo così una facile e velocissima propagazione, a discapito degli altri sistemi difficilmente clonabili. Anni fa un amico di origine iraniana, che adesso lavora per un’importante azienda milanese, mi passava, sui quasi leggendari floppy disk, gli aggiornamenti del DOS che erano ovviamente e inevitabilmente taroccati. Oggi la Microsoft Corporation fondata nel 1975 è una delle più importanti aziende produttrici di software del mondo con un capitale di oltre 270 miliardi di dollari. Bill Gates, fondatore con Paul Allen, è uno degli uomini più ricchi del pianeta. Quattro mesi fa Gates ha lasciato la presidenza della società dichiarando di volersi dedicare alla filantropia, invocando una nuova era all’insegna di quello che lui chiama: “Il capitalismo creativo”, un sistema in cui i progressi tecnologici compiuti dalle aziende contribuiscono allo sviluppo delle aree più povere del mondo indipendentemente dalla possibilità di profitto. Questo il commento alle sue parole di alcuni industriali perplessi: “E’ andato, l’è sciupà”.

enticinque anni fa nasceva il sistema operativo per computer Wi n d o w s . Era l’undici novembre del 1983 quando il giovane Bill Gates annunciava, non senza compiacimento e con un atteggiamento che a molti sembrò fin troppo spavaldo, la nascita di una nuova interfaccia grafica per PC: Windows 1.0. “Questo nuovo sistema operativo, fornito di un’interfaccia grafica nuova e unica, diventerà il sistema operativo del 90% dei personal computer” dichiarò Bill in quell’occasione. A molti sembrò una “spacconata”. Oggi la quota di mercato detenuta da Windows è esattamente quella ed è leader assoluto e indiscusso nel settore. Chi non conosce Windows? Nelle case, negli uffici, in ogni angolo della Terra, dove c’è un PC, che sia usato per diletto o per professione, c’è anche Windows con le sue “finestre”. Dopo un quarto di secolo non solo è il sistema di gran lunga più utilizzato, ma non se ne intravede la fine e forte è l’aspettativa per l’imminente uscita del nuovo Windows 7. La prima versione di Microsoft Windows non disponeva di un gran numero di funzionalità e a dire il vero non ebbe nemmeno un grande successo. Era un’estensione del mitico MS-DOS, il primo S.O. di grande diffusione che determinò lo sviluppo e l’espan-

a pagina 40

Con la recessione, la vita dei padri separati è diventata più dura. Ecco una storia. Illuminante - A pagina 4



Cronaca

Venerdì 14 Novembre 2008

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Firmato il Patto per il trasporto pubblico, ma sulla Mn-Cr-Mi non entra in vigore l'orario cadenzato

Pendolari, Cremona resta delusa Alloni: «Ma grazie ad un emendamento abbiamo ottenuto l'avvio dei treni suburbani»

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di Laura Bosio

entre sulla tratta Crema-Treviglio prenderà il via l'orario cadenzato, i pendolari di Cremona sono ancora lontani dal poter cantare vittoria. Infatti, con la firma del Patto per il trasporto pubblico, la tratta di Cremona-Mantova, quella di cui usufruiscono la maggior parte dei pendolari cremonesi, non vedrà l'avvio del cadenziamento degli orari. Dunque alcuni risultati sono arrivati, ma non quanto sperato. Tuttavia è stato forte l'impegno della Provincia di Cremona, che ha spinto perché venisse trovata una soluzione. «Quando ci siamo incontrati per firmare il patto, noi, insieme ad altre provincie, abbiamo minacciato di non firmare se non verranno fatti partire i treni suburbani sulle tratte Milano-Lodi e Milano-

L'asessore provinciale ai trasporti Agostino Alloni

Treviglio» dichiara l'assessore provinciale ai trasporti Agostino Alloni. L'emendamento, presentato dai rappresentanti delle Province di Cremona, Mantova e Lodi, e sostenuto dallo stesso assessore regionale Carlo Cat-

taneo, impegna ad attivare entro il 2009 il servizio suburbano sulle tratte ferroviarie Milano-Lodi, Milano-Treviglio e Milano-Lecco. Ciò significa che da e verso tali località si avrà un treno ogni 15 minuti.

«Aumentano i prezzi, il servizio peggiora»

A non essere contenti, proprio per nulla, sono alcuni comitati di pendolari, che dal canto loro si sono rifiutati di firmare il patto. «Già solo la scelta di Trenitalia di voler buttar fuori il traffico regionale dalla stazione centrale è tut'alltro che condivisibile» spiega il responsabile del comitato In Orario, Matteo Casoni. «Anche l'istituzione delle linee suburbane fino a Lodi ha poco senso. E' un sistema che ci costringe a scendere dal treno e cambiare, allungando così i tempi di percorrenza, che già sono infiniti. Senza contare che l'avvio dell'alta velocità andrà quasi

sicuramente a penalizzare il resto dei viaggi, e tra Lodi e Milano il traffico resterà incanalato su due binari». Accanto a questo perdurano gli annosi ritardi... «L'ultima è di pochi giorni fa: il sistema centralizzato di controllo della marcia del treno andava in tilt, e lo faceva frenare quando non serviva, causando ritardi. Noi pendolari abbiamo dovuto allertare l'azienda, ma non dovrebbero essere i viaggiatori a fare i tecnici». E intanto i prezzi lievitano... «E' questo uno dei motivi per cui non abbiamo firmato il patto. Legare un aumento del biglietto ad un non ben preciso miglioramento del servizio non ha senso, perché finora a fronte degli aumenti abbiam visto solo peggioramenti sulle tratte ferroviarie. Senza contare che ora Regione Lombardia ha deciso che se il treno ha oltre 15 minuti di ritardo verrà soppresso. Questo farà in modo che loro non debbano pagare penali, ma per noi pendolari sarà un incubo, visto che difficilmente i treni hanno ritardi inferiori».

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«E’ un risultato importante» dichiara Alloni «perché fa diventare un impegno sottoscritto quella che fino ad ora era una promessa. La Regione, infatti, aveva dichiarato di mettere a disposizione 20 milioni di euro per le linee “S” e il servizio suburbano, ma senza indicare, anche alle Ferrovie, tempi e scadenze. L’emendamento da noi proposto e approvato da tutti fissa un termine temporale preciso e noi pensiamo che in giugno, con l’orario estivo, il servizio possa essere attivato». Tuttavia non manca qualche zona d'ombra: «I treni suburbani sopperiranno alla mancanza dell'orario cadenzato, in quanto i pendolari, una volta a Lodi, ogni 15 minuti avranno una coincidenza per Milano. Il problema è che due treni al giorno non arriveranno a Milano Centrale, ma si fermeranno alla stazione Greco. C'è inoltre da valutare che complessivamente su quella tratta il servizio peggiora, invece di migliorare. Speriamo solo che la Regione si metta una mano sul cuore, e investa più soldi per il trasporto pubblico. Se manterranno le promesse, dovrebbero essere investiti, per il giugno 2009, circa 30 milioni di euro». Ma c'è dell'altro. L’Unione delle Province lombarde (Upl), ancora su proposta di

Cremona, Mantova e Lodi, ha fatto proprio un documento nel quale, nell’approvare il Patto per il Tpl, avanza alcune richieste di metodo e di merito. In primo luogo le Province chiedono di essere ascoltate dalla commissione competente del Consiglio regionale. L’obiettivo è che il docu-

talia, cioè in sostanza il Tavolo del Patto per il Tpl, resti aperto anche dopo la sottoscrizione, per il miglioramento del servizio ferroviario regionale. «Tutte le Province lombarde infatti concordano nel chiedere che il Patto per il Tpl non venga considerato qualcosa di fisso e immuta-

mento del Patto «possa trovare, nel corso del dibattito consiliare e di commissione, i miglioramenti ancora possibili… circa l’indirizzo nella politica dei trasporti e di risorse aggiuntive a sostegno della futura riforma del Tpl». Ancora, le Province chiedono che il confronto con i soggetti interessati, utenti, consumatori, enti locali e Regione Lombardia e Treni-

bile» conclude Alloni, «ma rimanga aperto il confronto per il suo miglioramento continuo nei principi di riforma del servizio, nel reperimento e nell’allocazione delle risorse, e nell’affermare il principio secondo cui le risorse derivanti da risparmi legati al servizio di trasporto locale vengano impiegate nel miglioramento del servizio medesimo».


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Cronaca

Venerdì 14 Novembre 2008

La storia di un uomo, come ce ne sono tanti, che finiscono in condizioni di basso reddito

Padri separati: il dramma di tirare avanti

«

Su dieci persone che si rivolgono alla nostra associazione, nove sono padri separati. Oggi, dopo la separazione, la maggior parte dei papà si trova in condizioni di reddito basso». A dirlo è Davide Arcari, responsabile dell’associazione Genitori per sempre. Anche nel Cremonese quello della separazione e della situazione di disagio in cui si vengono a trovare i padri separati risulta essere un problema sociale emergente. «Una volta la separazione era un affare da classi abbienti, o almeno da ceto medio in su» spiega Arcari. «Oggi è diventato un fenomeno generalizzato anche se, di fondo, resta possibile solo per i ricchi. A volte pure per loro è compli-

cato. Conosco diverse persone che hanno avviato la pratica di separazione in condizioni economiche buone. Oggi sono ridotte sul lastrico». I padri separati o divorziati sono genitori che di giorno lavorano e che non hanno abbastanza soldi per pagarsi una nuova casa dopo che hanno lasciato quella coniugale. Già, perché nella maggior parte dei casi, quella che era l’abitazione familiare viene assegnata, al momento della separazione, alla moglie. E nella maggior parte dei casi, spetta al padre versare un assegno di mantenimento che sfiora, in media, le 500 euro al mese. Intanto, il padre separato deve trovare un nuovo alloggio e fare fronte a due famiglie. Abbiamo intervistato Roberto Cavalli, 37enne, padre divorziato, che di queste difficoltà ne sa qualcosa. Anche se, la sua situazione, come lui stesso spiega, non è delle peggiori. Sta di fatto che anche Cavalli ha attraversato gravi momenti di crisi e ancora non è arrivato ad una conclusione definitiva. «Ho avviato le pratiche di separazione giudiziale 8 anni fa» spiega Cavalli. «All’epoca mia figlia aveva 4 anni e mezzo. Ora ne ha 13 e la situazione non è camRoberto Cavalli biata di molto.

Sempre più famiglie lottano con il dramma della separazione

All’epoca non esisteva ancora la legge 54 del 2006 che prevede l’affido congiunto. I guai sono nati soprattutto per quello. Nel 2000 la sentenza del tribunale di Cremona mi ha negato la possibilità di avere l’affido congiunto e come da “copione” la bambina è stata data in affido alla madre. Dico da copione perché è ciò che avviene nella maggior parte dei casi. Spesso non si valuta la miglior ipotesi per il minore. Nonostante l’affido alla madre, non mi sono mai rassegnato al fatto di vedere mia figlia e assistere alla sua crescita in questi anni. Motivi che hanno portato spesso la mia ex moglie a fare delle denunce a mio carico per telefonate alla bambina o per essere andato a prenderla a scuola dopo le lezioni. Tutte queste complicazioni, che hanno vi-

sto una risposta legale anche da parte mia, hanno condotto ad allungare i tempi della procedura. Quando, dopo la legge 54 del 2006 e la sua conseguente applicazione anche in casi precedenti, mi sono reso conto che la situazione per me non sarebbe cambiata, ho deciso di interpellare il tribunale di Strasburgo. Io stesso ho fatto presente l’accaduto alla Corte di Appello di Brescia. La corte di appello di Brescia si trova tutt’oggi in contraddizione con Cremona. Io ho ottenuto il divorzio pochi mesi fa. Ancora si discute per l’affido della bambina, la quale avrebbe l’opportunità di dire la sua, ma in pratica non viene ascoltata. Mia figlia non ha mai espresso la volontà di decidere tra un genitore e l’altro. Vorrebbe, come tutti i bimbi, vedere e condividere la sua cre-

scita con entrambi. Io oggi vedo mia figlia una volta a settimana. Il giudice ha stabilito che sia il mercoledì, giorno in cui lei ha il tempo prolungato a scuola. Di fatto significa che io sto con mia figlia 3 ore la settimana». Anche dal punto di vista economico Cavalli ha dovuto affrontare delle spese non indifferenti: «Mi ritengo più fortunato di altri padri separati. Al momento della separazione la casa era di mia proprietà ed è rimasta a me. Fortunatamente ho dei genitori che spesso mi hanno dato una mano nei momenti difficili. Ho un buon lavoro e riesco, risparmiando, a mantenermi non avendo appunto un affitto da pagare. Io verso 400 euro al mese come assegno di mantenimento e contribuisco al 50% delle spese extra. La legge 54 del 2006 prevede che il padre possa provvedere al mantenimento diretto del figlio. Io non ne posso usufruire. Preferirei. Mi piacerebbe sapere che le 400 euro vanno interamente a mia figlia. Oltre a queste “uscite” mensili, dal 2000 ad oggi io ho speso qualcosa come 10mila euro l’anno per le procedure legali. Che, di fatto, non sono ancora terminate». La situazione non è delle più leggere. Infatti racconta Cavalli: «Io non ho un affitto da pagare e ho un lavoro stabile. Nonostante ciò ho fatto fatica a ricostruirmi una vita. Capisce che se un padre, oltre alle spese sopra elencate, deve mantenersi un nuovo alloggio, la situazione

diventa insostenibile. Otre al problema economico bisogna poi aggiungere il problema emotivo. Spesso i padri devono fare i conti con il senso di perdita e di rinuncia alla quotidianità, inizialmente. Poi con altre problematiche che riguardano la personale perdita d’immagine dovuta alla nuova situazione economica, la paura che questa possa ricadere sui figli e altre faccende messe in atto magari dalla madre. Nel mio caso mi è stata fatta guerra. Spesso le donne si sentono ferite e tendono a ostacolare il rapporto tra padri e figli. Sbagliando perché il bambino non deve assolutamente sentire i problemi personali che riguardano solo i genitori. Io non mi sono lasciato abbattere ed ho continuato, con vigore, a fare di testa mia. Molti si scoraggiano e lasciano che siano i fatti a prendere il sopravvento. Molti padri non vedono i figli da anni. Non è corretto». Molti uomini si trovano a vivere una situazione simile a quella di Cavalli. Tanto che, in diverse zone, ci si sta muovendo affinchè il problema emergente possa essere risolto. La legge oggi riconosce maggiori diritti ai padri rispetto al passato. Diverse associazioni ascoltano e danno suggerimenti a padri in difficoltà. Altre associazioni creano addirittura dei luoghi incontro per padri e figli: soprattutto per coloro che non hanno spazio a disposizione per passare del tempo con i bambini. Ma la pace è ancora lontana.


Cronaca

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Il presidente del Tar di Brescia ha sospeso i lavori. Tra quindici giorni il tribunale deciderà se confermare il blocco

Piazza Marconi, cantiere di nuovo fermo

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di Silvia Galli

i nuovo fermi i lavori in piazza Marconi. Un'odissea che sembra non aver mai fine. Il presidente del Tar di Brescia, infatti, si è pronunciato a favore della ditta Beltrami, inibendo la firma del contratto tra Saba e Sea e la

consegna dei lavori. Il tempo di depositare le controdeduzioni di Saba e la relazione del comune, due paginette in tutto per il Tar di Brescia, e il presidente ha immediatamente deliberato un decreto a favore della ditta Beltrami. Il tribunale del Tar, tra quindici giorni, dopo aver studiato le carte, deciderà se confermare la sospensione dei lavori e avviare un'udienza sentendo le parti, oppure se lasciar partire i lavori, dando ragione a Saba. Ma vediamo le tappe della vicenda. La doccia fredda sul parcheggio sotterraneo è arrivata il 10 novembre alle 12.15 quando Carlo Beltrami, amministratore delegato della Paolo Beltrami, ha incontrato il sindaco Gian Carlo Corada e l'assessore all'urbanistica Daniele Soregaroli per informarli che la sua impresa aveva presentato l'annunciato ricorso al Tar di Brescia sull'appalto per l'affidamento dei lavori del 2° lotto, il più importante, in piazza Marconi. Il Tar aveva un minimo di 24 ore e un massimo di 15 giorni di tempo per decidere sulla richiesta di sospensiva. Allarmato il sindaco al termine dell’incontro che ha così commentato: «Siamo molto preoccupati. In questa vicenda il comune non ha nessuna colpa. Se emergeranno errori, saremo durissimi con chi ha sbagliato». Il bando, di 8.300.000, per la fase finale dei lavori in piazza Marconi era stato gestito da Saba Italia, la committente del parking interrato. La gara era stata vinta dalla Sea (Società edile appalti) di Marsciano di

Perugia. Al secondo posto la Paolo Beltrami di Paderno Ponchielli che aveva messo sul piatto un'offerta economica di poco superiore, circa del 2% in più rispetto a quella dei suoi concorrenti. Il responsabile della Beltrami, nei giorni scorsi aveva incontrato Soregaroli, probabilmente per preannunciargli il ricorso. Il giorno dopo, l’11 novem-

bre, c'è stato l'incontro tra Comune e Saba. Un incontro durato circa due ore in seguito al quale il sindaco aveva di nuovo espresso la sua preoccupazione e spiegato che: «Saba ha ribadito la bontà e la correttezza della scelta. Ora la decisione

consegna dei lavori (questa prassi viene seguita solo per ragioni di particolare urgenza). Era la stessa Beltrami a chiedere che fosse il presidente del Tribunale amministrativo a pronunciarsi con un proprio decreto, inibendo la stipula del contratto tra Saba e Sea e la consegna dei lavori. La società Beltrami, assistita dall'avvocato Giovanni Gua-

reschi, ha fatto sapere che il motivo per il quale è stato fatto il ricorso è essenzialmente legato al fatto che la società Sea non avesse rispettato le prescrizioni del bando di gara nel presentare l'offerta: è convinzione dell'impresa Beltrami che

Dal canto suo la Sea parla di «un’inziativa strumentale della Paolo Beltrami», che «non vuole arrendersi agli esiti di una gara svoltasi nel pieno ossequio delle norme». E fa sentire le sua ragioni attraverso un comunicato stampa: «Siamo stati assurti più volte, in queste ultime giornate, agli onori delle cronache cittadine in quanto tacciati, dal secondo classificato (Beltrami Spa), di aver formulato, nella gara esperita per la detta realizzazione, offerta lacunosa e troppo bassa. La circostanza non risponde a realtà come avremo modo di argomentare ampliamente all’Autorità Giudiziaria (Tar Brescia) davanti alla quale siamo stati chiamati su iniziativa della detta Impresa. Evidentemente la Beltrami non vuole arrendersi agli esiti di una gara svoltasi, riteniamo, nel pieno ossequio delle norme in materia. Evidentemente si spera che notizie suggestive sulla stampa possano modificare realtà e dati che riteniamo, di contro, inconfutabili. In ordine a tali dati e a evidenziare il carattere che riteniamo, come detto, solo suggestivo e strumentale della iniziativa della Beltrami dobbiamo sottolineare come la nostra offerta si differenzi solo del 3% rispetto a quella della Beltrami e tale differenza sia sostanzialmente motivata dal fatto che per parte nostra si è previsto un utile di impresa, nell’appalto in questione, del 2% in meno rispetto a quello che la Beltrami ha prospettato per sé nella sua offerta. La differenza effettiva di prezzo, a forfait offerto, tra noi e la Beltrami - non considerando la detta diversità di “utile” è soltanto, pertanto, dell’ 1% in un appalto di oltre 8 milioni di euro. Ci pare che i dati economici commentino da soli l’iniziativa della Beltrami e la Sua

Gli scavi in Piazza Marconi

si in varie Regioni d’Italia. Confidiamo naturalmente nella Magistratura e siamo certi che anche Cremona (nella quale città operiamo da oltre 8 anni) potrà continuare ad apprezzare la bontà della nostra attività aziendale anche in questa occasione nella prospettata realizzazione del Parcheggio di Piazza Marconi». L’assessore Soregaroli commenta a caldo così: «Bisogna specificare che questa è prassi, è un meccanismo che viene sempre seguito. Oggi c’è stata la ricezione delle carte e il presidente del Tar, che con questo decreto stabilisce che da oggi fino al giorno in cui decideranno per la sospensiva o meno, non si potrà muovere nulla

all’interno del cantiere. Durante i 15 giorni saranno studiate tutte le carte, è umanamente impossibile riuscire a leggere tutta la documentazione in poche ore. Mi sembra invece che si stia strumentalizzando la vicenda e che si voglia lasciar intendere che questo sia il preludio a una serie di negatività. Sono comunque molto amareggiato alla luce degli sforzi fatti per superare tutti gli ostacoli e per come stanno andando le cose. Sicuramente l’attuale situazione è pesantemente condizionata dal ricorso. Vorrei specificare ancora una volta che l’unico obiettivo di questa amministrazione è quello di far partire il cantiere per il bene della comunità».

«L'amministrazione ha agito in maniera superficiale»

Dati e aspetti economici del progetto del parcheggio interrato di piazza marconi Voci

Situazione 2001

Situazione 2006

Posti in struttura

535

480

Posti in superficie

0

73

Posti in aree concesse

350

60

Posti a rotazione

390

390

Posti in concessione

145

163

3

4

9 metri (di cui 1 in falda)

13 metri (di cui 5 in falda)*

100%

60%

€ 8.629.478,00

13.700.000,00 (di cui € 2.794.000,00 per scavi archeologici)

Costo costruzione posto auto

€ 16.129,00

€ 28.541,00

Importo vendita posti auto

€ 17.043,08

€ 28.000,00

Tasso rendimento a favore concessionario

13,3%

10,7%

Tariffa oraria

€ 1,37

€ 1,70

18,5 anni

26 anni

Piani interrati Profondità dello scavo Occupazione sottosuolo Investimento

Durata concessione è nelle mani del Tar. Sono molto preoccupato per la situazione che si è venuta a creare, ma attendo con fiducia». La richiesta da parte della società Beltrami, fatta al Tar, infatti, era quella di emettere una sospensiva e un decreto presidenziale che inibisse la sottoscrizione del contratto e la

Sea dovesse essere esclusa sia perchè non ha presentato le giustificazioni relative a tutte le voci di prezzo, sia perchè il prezzo offerto è anormalmente basso. E almeno nell'80% delle schede non si è verificata la cosiddetta giustificazione di prezzo così come prescrive il bando all'articolo 87.

volontà di presentarci come una ditta inaffidabile e dedita a turbare il mercato. La nostra, di contro, è un’azienda che opera nel mercato edilizio sia Nazionale che Internazionale da oltre 30 anni e ha una pluriennale e articolata esperienza anche nella realizzazione di parcheggi, avendone realizzati numero-

Carlo Malvezzi, capogruppo di Forza Italia

E’ Carlo Malvezzi, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale che incalza il Comune dopo che è venuto a conoscenza del primo pronunciamento da parte del presidente del Tar: «Questo primo atto del presidente del tribunale del Tar di Brescia, che blocca la firma del contratto, rafforza in noi il convincimento di una evidente latitanza da parte del Comune e l’inadeguatezza di amministratori che privilegiano questioni futili rispetto ai diversi problemi della città. Manca quello che è il governo dei processi e la capacità di cogliere le priorità. Ci sono questioni importanti che meritano di essere seguite e gestite e questa amministrazione non è in grado di seguirli. Per noi era indispensabile che ci fosse qualche rappresentante del Comune

durante l’apertura delle buste a Roma, affinché potesse sollevare già durante le fasi di gara eventuali osservazioni. L’amministrazione ha agito in maniera superficiale per un interesse che riguarda tutta la collettività. Ora aspettiamo di conoscere ulteriori sviluppi della vicenda». Malvezzi aveva previsto a suo tempo che il parcheggio interrato sarebbe stato «Il Vietnam della giunta». Secondo Ferdinando Quinzani (Circoli della Libertà): «L’ennesima tegola su un cantiere maledetto. E' un cantiere iniziato male e rischia di finire male. Auspico che il pronunciamento avvenga in tempi rapidi e che non vada a danno della città. Esprimersi ora su chi sia il responsabile è compito del Tar. Vorrei aspettare di leggere le motivazioni».


L'INCHIESTA

Cronaca

A Cremona niente ronde, solo cittadini coinvolti

Sorrentino: «E' un provvedimento che potrebbe essere pericoloso per i cittadini»

La Lega l'ha avuta vinta: nel Decreto sicurezza è stato aggiunto l'emendamento relativo alle ronde, che ora le città potranno adottare. Ma Cremona

R

cosa farà, in proposito? Dall'assessore comunale alla sicurezza Ciriaco Sorrentino arriva un secco «no»: niente ronde sotto il Torrazzo.

Anche se, specifica l'assessore, non si disdegna affatto una partecipazione dei cittadini, ma sotto forma di cittadinanza attiva.

di Laura Bosio

onde padane? Non se ne parla. L'amministrazione comunale di Cremona decide di non far proprio l'emendamento approvato nell'ambito del Decreto sulla sicurezza. Il via libera dalla commissione giustizia di palazzo Madama alle “ronde” volute dalla Lega è arrivato pochi giorni fa. La commissione ha infatti approvato un emendamento presentato dai senatori del Carroccio al Ddl sicurezza che consente agli enti locali di fare ricorso a «guardie particolari giurate», ad «associazioni tra cittadini, con funzioni ausiliarie di sorveglianza dei luoghi pubblici, al fine di segnalare agli organi di polizia locale, ovvero alle forze di Polizia dello Stato, eventi che possano arrecare danno o disagio alla sicurezza urbana e cooperare nello svolgimento dell'attività di presidio del territorio». Un emendamento che quindi la città del Torrazzo non recepisce. «Noi abbiamo un'idea ben diversa. Un'idea che si chiama cittadinanza attiva» dichiara l'assessore

Ciriaco Sorrentino, assessore comunale alla sicurezza

«Cittadini davanti alle scuole e nelle manifestazioni» comunale alla sicurezza Ciriaco Sorrentino. Di cosa si tratta? «Stiamo valutando le risor-

se disponibili sul territorio, attraverso riunioni con i comitati di quartiere e con i rappresentanti delle associazioni d'arma. L'idea è di instaurare sì una collaborazione con la cittadinanza, ma di tutt'altro stampo. Niente ronde a caccia di malviventi, ma piuttosto la copertura di particolari servizi, come la permanenza davanti alle scuole, per garantire un transito sicuro degli alunni, oppure una presenza durante le manifestazioni pubbliche.

Le modalità sono a≠ncora tutte da decidere, ma la nostra linea di condotta sarà questa». Cosa non condividete delle ronde? «Diciamo che questo ripo di vigilanza non è affatto condiviso da noi. Da una parte potrebbe essere rischioso per i cittadini stessi. Senza contare che per svolgere un'attività di questo tipo ci vogliono delle ben specifiche prerogative, che hanno le forze dell'ordine, addestrate per fare quello. Senza contare che poi si potrebbero creare delle confusioni in merito ai ruoli. Ad esempio sentivo in tv l'altro giorno una vicenda che ha visto protagonisti dei cittadini impegnati in ronde, che chiedevano di controllare documenti ad altre persone. Queste sono cose che non stanno ne in cielo ne in terra». Dunque il Decreto sicurezza è da bocciare? «Noi non respingiamo del tutto il decreto. Alcune cose le abbiamo assimilate, e le condividiamo, come ad esempio il divieto di bere bevande alcoliche nei parchi, che abbiamo acquisito anche noi, con un'apposita ordinanza, già in vigore da diversi mesi. Ciò non significa però che il decreto vada preso a occhi chiusi. L'importante è fare delle scelte che siano rispondenti alle esigenze della gente. Un grosso lavoro, ora, lo stiamo facendo sui quartieri». Il cosiddetto "documento di zona"... «Un lavoro che senza dub-

«Per svolgere questa attività servono competenze specifiche» bio richiede la collaborazione dei cittadini, che entrano attivamente nel progetto. E' importante precisare che i fenomeni di criminalità sono esclusi dall’analisi contenuta nel documento. Non si vuole sostenere che gli episodi di criminalità non possano incidere sulla qualità della vita nei quartieri, ma l’importanza di monitorare altri fattori e analizzarne natura ed entità si riflette nella capacità sia di rispondere alle differenti problematiche di sicurezza, sia di prevenire quei fattori che possono essere, a volte, alla base di fenomeni più gravi. Inoltre, il livello di disaggregazione territoriale dei dati sulla criminalità a oggi disponibile è quello comunale».

Nel quartiere Centro disturbo della quiete Vediamo un esempio di uno di questi documenti di zona, quello del quartiere Centro, che evidenzia una popolazione residente (italiana e straniera) di 21.939 persone, di cui 10.224 di sesso maschile e 11.715 di sesso femminile. Gli italiani sono 19.158, mentre gli stranieri sono complessivamente 2.781. Vediamo ora quali sono le situazioni di fastidio e di disagio per cui i cittadini si rivolgono alla polizia municipale nel quartiere Centro. Il numero totale delle richieste di intervento dei residenti per il periodo considerato (anno 2006 - I° semestre 2008) è di 648, concentrate soprattutto nell’ambito della circolazione stradale (449). Seguono le richieste per il disturbo della quiete pubblica (73) e quelle per anomalie e guasti a strade/ambiente/edifici pubblici o privati (54). In numero leggermente inferiore, le richieste per fenomeni di disordine fisico/sociale (44), riguardanti principalmente veicoli abbandonati (8) e insediamenti abusivi extracomunitari (7). Le richieste di intervento per sedare rumori molesti si concentrano intorno agli esercizi pubblici (musica, rumori e schiamazzi) e al gioco del pallone in strada/ piazza. Meno numerosi invece gli interventi allo scopo di placare i rumori in strada.

Seguono le richieste di intervento per il controllo di edifici pubblici/privati (25) e, in numero decisamente inferiore, quelle per guasti alla pavimentazione (8) e per occupazione di suolo pubblico (9). Questi dati confermano l’assenza di particolari problematicità. Allo stesso tempo, evidenziano alcune criticità come le soste irregolari da parte di alcuni utenti della strada e gli episodi di disturbo della quiete pubblica ai quali è necessario prestare particolare attenzione. Nel primo caso scoraggiando i comportamenti scorretti degli utenti della strada, nel secondo cercando di fare rispettare le regole della convivenza civile attraverso sia lo strumento della sanzione, (bar che non rispettano orario di chiusura), sia lavorando con i giovani in strada. Guardando invece agli esposti e alle segnalazioni dei residenti al comando dei vigili - 61 in totale nel periodo considerato - vengono riconfermati i problemi legati al disturbo della quiete pubblica (19), alla circolazione stradale (15) e al disordine fisico/sociale, mentre emerge un altro aspetto percepito come problematico per il quale si richiede l’intervento della polizia locale: la convivenza tra condomini/vicini di casa (15).


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Il comune fa il punto sui quartieri Con il documento di zona si mettono in luce i problemi di sicurezza

E'

di Silvia Galli

in arrivo il documento di zona. Uno strumento di analisi e di progettazione studiato dall’ufficio sicurezza urbana, nell’ambito della propria attività di diagnosi di sicurezza del territorio locale. Nato all’interno dell’attività di prossimità della polizia municipale, questo documento analizza, mediante un approccio scientifico, le diverse realtà dei quartieri cittadini rilevando gli aspetti di insicurezza-sicurezza, che connotano il contesto urbano e utilizzano - quali fonti di informazione - la vicinanza ai cittadini, la conoscenza del territorio e delle specifiche problematiche di ogni zona della città. Concetto base del documento di zona è la qualità della vita, intesa come insieme di alcuni aspetti del vivere cittadino, cruciali ai fini della sicurezza urbana, quali lo stato delle infrastrutture e degli spazi pubblici (parchi, giardini, strade, marciapiedi, illuminazione, eccetera), la presenza o meno di servizi di base (negozi, presidi medici, banche, uffici postali, eccetera) e di fenomeni di disordine fisico/sociale, il verificarsi di illeciti amministrativi o di situazioni di

Gli interventi dei vigili chiamati dai residenti

zione stradale, anomalie e guasti, polizia di prossimità, fenomeni di disordine fisico/ sociale, quiete pubblica, conflittualità sociale. Per quanto riguarda, invece, gli esposti e le segnalazioni dei residenti, i dati sono stati a scopo di analisi, riferiti ad ambiti differenti rispetto ai precedenti. In particolare: circolazione stradale/segnaletica stradale, manutenzione verde pubblico, occupazioni/costruzioni abusive, fenomeni di disordine fisico/sociale, problematiche di convivenza vicini/ condomini, altro (ad esempio inquinamento dell’ambiente, persone scomparse, incremento della vigilanza degli edifici scolastici, eccetera).

guenti ambiti: strade, marciapiedi, piazze, piste ciclabili, vialetti pedonali, segnaletica stradale/regolatori di traffico, rifiuti, parchi, giardini, parco giochi, campo sportivo, verde pubblico, altro (ad esempio disinfestazione da topi, zanzare, insetti, assembramento ragazzi rumorosi/molesti, ecc). Un focus particolare è dedicato all’attività degli agenti di prossimità nei quartieri. In questo caso sono state mantenute le informazioni rispetto alle criticità emergenti così come annotate dagli agenti sui quaderni di quartiere. Per quanto riguarda sia l’attività dei vigili nel quartiere, sia le problematiche segnalate dai residenti (richieste intervento, esposti/segnalazioni, reclami) si è deciso di concentrare l’attenzione su quelle che, a parità di altre, risultano essere maggiormente svolte dagli agenti della municipale e maggiormente segnalate dagli abitanti, in quanto ritenute le più significative ai fini della diagnosi di sicurezza urbana. Allo stato attuale, l’ufficio sicurezza urbana ha elaborato i documenti di zona di nove quartieri della città di Cremona: Bagnara-Battaglione, Borgo Loreto, Cambonino, Cen-

Anche in questo caso, ogni ambito comprende singole voci specifiche che danno conto delle differenti tipologie di esposto e segnalazione inoltrate al comando di Pm. Dove possibile, viene indicato il luogo in cui è avvenuto l’episodio segnalato. I reclami raccolti dal Centro elaborazione dati si riferiscono alle istanze poste dai residenti sia al comando di Pm, sia ad altri settori/servizi comunali se non, a volte, agli stessi amministratori pubblici. Sempre a scopo di analisi, i dati sono stati riferiti ai se-

tro, Giuseppina, Incrociatelo, Po, San Felice-San Savino, Zaist. Il documento di zona – che verrà presentato alla cittadinanza in ognuno dei nove quartieri - oltre ad essere un’analisi scientifica delle singole realtà locali, costituisce un’ importante e preziosa risorsa sia per la progettazione di specifici interventi, mirati a risolvere le problematiche dei singoli contesti urbani, sia per l’intera programmazione dell’ente locale in tema di sicurezza urbana.

Il comune di Cremona

conflittualità sociale. «Il documento di zona costituisce, quindi, un importante strumento per: analizzare la situazione dei quartieri cittadini in termini di risorse e di criticità presenti, monitorare i fattori protettivi (risorse) e i fattori di rischio (criticità) per intervenire sui primi e di incentivare i secondi, valutare in itinere le azioni di sicurezza intraprese all'interno delle zone cittadine, condividere informazioni strategiche per raccordare e integrare gli interventi realizzati dagli attori istituzionali e territoriali, costruire la sicurezza insieme ai cittadini (progettazione partecipata degli interventi)» spiega l'assessore alla sicurezza Ciriaco Sorrentino. In particolare il documento di zona contiene i dati relativi a tessuto socio-demografico, tessuto urbano (infrastrutture, servizi, eccetera), attività di polizia municipale nei quartieri, richieste di intervento degli abitanti alla centrale operativa di Pm, segnalazioni/esposti degli abitanti al comando dei vigili, reclami degli abitanti registrati dal Ced (Centro elaborazione dati) del comune, informazioni contenute nei quaderni di quartiere degli agenti di prossimità, incidenti stradali registrati dalla centrale operativa del comando della polizia municipale. I dati raccolti dalla centrale operativa del comando dei vigili contengono sia gli interventi svolti di propria iniziativa dagli agenti sul territorio, sia le richieste di intervento inoltrate dai residenti del quartiere alla centrale operativa del comando di Pm. A scopo di analisi, i dati relativi all’attività dei vigili nel quartiere e alle richieste di intervento dei residenti sono stati riferiti ai seguenti ambiti: controllo del territorio, circola-


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In Breve UN'AGENDA PER LA CROCE ROSSA Fino al 15 novembre tutti i cittadini potranno acquistare l’Agenda Cri. 2009, a fronte di un’offerta di 5 euro, presso tutte le farmacie della provincia di Cremona aderenti al progetto. L'anno 2009 sarà infatti un anno molto importante per la Croce Rossa, ricorrendo il 150° anniversario della Battaglia di Solferino, il 90° anniversario di nascita della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa/Mezzaluna Rossa e il 60° anniversario delle Convenzioni di Ginevra del 1949. In tale occasione il Comitato Regionale Cri della Lombardia, che ospiterà le manifestazioni, ha curato la pubblicazione dell'Agenda Cri 2009 i cui proventi saranno interamente destinati a finanziare l'organizzazione degli eventi.

UNA GIORNATA SENZA GLUTINE Appuntamento sabato 22 novembre presso la Farmacia S. Ambrogio (via Fabio Filzi) con la «giornata del senza glutine», un momento dedicato ai celiaci e a coloro che non tollerano il glutine. Dalle 15 alle 18 sarà infatti possibile degustare prodotti privi di tale sostanza. Ma non è tutto. In occasione delle giornate mondiali del diabete, proprio in questi giorni (fino a sabato 15 novembre), la farmacia organizza invece la degustazione di prodotti dedicati ai diabetici.

IL NATALE SI PRESENTA DA ARDIGO' Mancano ancora diverse settimane, ma c'è chi già pensa al Natale: non è mai troppo presto per iniziare a fare i primi acquisti, o anche solo a guardarsi attorno, per farsi venire un'idea su come addobbare la casa. A questo proposito l'appuntamento è presso il negozio Ardigò, specializzato in cartolibreria e articoli da regalo, che aprirà in via eccezionale dalle 14.20 alle 19 per presentare il Natale 2008 con tutti gli articoli ad esso dedicati.

PROIEZIONE DI FOTOGRAFIE DALL'ORIENTE Venerdì sera alle 21,15, presso il circolo culturale dell’Adafa (via Palestro) appuntamento con la proiezione di diapositive del fotografo cremonese Antonio Pegoiani, noto per i suoi racconti di fotografia subacquea e di viaggi. Per l'occasione saranno proiettati due audiovisivi realizzati in Oriente, nel mar di Birmania, intitolati rispettivamente «Gli zingari del mare» e «Nepal del Sud». Il fotografo cremonese inizia a dedicarsi alla fotografia per seguire una sua passione intorno agli anni Ottanta. In particolare ha una predilezione per le immagini subacquee, di viaggio e naturalistiche. Nel corso degli anni ha collaborato, tra l’altro, con vari professionisti e con pubblicazioni specializzate. Pluripremiato, ha ottenuto un primo premio nel concorso nazionale di Voghera, un primo premio al concorso nazionale di Zoagli, un primo premio a Cuba, e altri riconoscimenti per concorsi in Mar Rosso e Tanzania. Attualmente collabora con riviste specializzate subacquee e siti internet, fornendo anche immagini di carattere sportivo.

Domenica blocco del traffico: ecco la mappa dei parcheggi

Il 16 novembre si effettua la settima domenica ecologica del 2008, che prevede la limitazione del traffico in città dalle 8 alle 19. Il blocco riguarda tutti i veicoli a motore con esclusione di quelli elettrici, quelli alimentati a metano e Gpl, gli Euro 4 a benzina e gli Euro 4 diesel purché dotati di filtro antiparticolato. Sono raggiungibili i seguenti parcheggi corona: La Marmora di via Villa Glori, Santa Tecla, l'autosilo di via Massarotti e il parcheggio Ex-Caserma del Diavolo in via Santa Maria in Betlem. A causa dei cantieri per i lavori in corso a nord della

città l'accesso alla stazione per chi proviene da via Ghinaglia è possibile solo da viale Trento e Trieste - via Palestro. La settima domenica ecologica è finalizzata a sensibilizzare l'attenzione dei cittadini nei confronti dell'inquinamento dell'aria prodotto dal traffico veicolare e per stimolare nel contempo buone pratiche quali l'uso della bicilcletta e dei mezzi pubblici per gli spostamenti nell'area urbana. Si ricorda che presso la sede Aci di Cremona in via XX settembre, 19 prosegue la distribuzione gratuita del Bollino da apporre sul parabrezza degli autoveicoli che identifica i veicoli ad emissione nulla, alimentati a metano, a Gpl, omologati Euro 4 per i quali è prevista la deroga al divieto di circolazione nelle giornate di blocco del traffico.

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Cronaca

Scuola verso il mondo del lavoro

Firmato un protocollo di intesa per creare un dialogo continuo tra aziende ed istituti

S

cuola-mondo del lavoro: un binomio a volte difficile, e non sempre felice. Per questo alcune scuole di Cremona hanno pensato bene di siglare un protocollo d’intesa con l’Associazione industriali per il miglioramento dei rapporti tra imprese e scuole tecniche. «Con questo protocollo si prosegue la collaborazione con il mondo della scuola» spiega Mario Buzzella, presidente degli industriali. «Bisogna tener presente che la qualità dell’istruzione è sempre più un fattore decisivo per la competitività del nostro paese». E per quanto riguarda l'orientamento: nella scelta del corso di studi bisogna tener conto di cosa chiede il mondo del lavoro. «A questo proposito è fondamentale un discorso di orientamento e cultura d’impresa» spiega Buzzella. Insomma, avvicinare scuola e lavoro il più possibile attraverso una serie di azioni. Del resto i dati parlano chiaro: a fronte di circa 280mila richieste di tecnici, a livello italiano, le aziende riescono a trovarne solo la metà. «Il nostro sistema industriale e manifatturiero ha dimostrato notevole capacità di adattamento ai processi di globalizzazione» spiega Mario Caldonazzo, vice presidente dell’Associazione industriali. «Di fronte alla crisi, però, la situazione è più complessa. E uno dei limiti più grandi allo sviluppo delle imprese è rappresentato proprio dalla mancanza di molti profili tecnici, senza i quali è difficile sostenere la competizione dei paese emergenti. Le aziende faticano a reperire le professionalità di cui necessitano, e che sono la spina dorsale del sistema delle imprese». E’ per questo che le imprese cremonesi rivolgono ora un appello alle scuole tecniche del territorio, per far fronte alla difficoltà di reperire figure tecniche specialistiche da impiegare nei comparti economici locali principali. In particolare le scuole

La presentazione dell'iniziativa all'associazione industriali

coinvolte dal progetto sono l’Itis Torriani e l’Apc di Cremona, l’Itis Galilei di Crema. Si tratta di istituti professionali e tecnici, che formano figure lavorative ben specifiche, con elevate professionalità. Dunque gli interlocutori ideali, per un territorio con grande carenza di per-

valutare le aree di intervento più sensibili, costruire le iniziative, progettare piani di comunicazione, valutar l’andamento di programmi messi in campo. Si dovranno favorire le scelte formative e lavorative dei ragazzi, contribuendo però alla realizzazione di

Verranno promosse poi visite aziendali o il diretto coinvolgimento delle imprese nei processi di sinergia con le scuole. Si organizzeranno colloqui di orientamento, valutando le professionalità che sono richieste dal mondo imprenditoriale cremonese.

«I nostri alunni vengono richiesti da tutti»

«I dati ci confermano che i nostri allievi hanno sempre sbocchi professionali nel loro settore o successo nei percorsi universitari che vanno a scegliere» dichiara Maria Paola Negri, preside dell'Itis Torriani di Cremona. Istituto che offre da una parte la maturità scientifica tecnologica, dall'altra i vari diplomi tecnici. L'istituto prepara i tecnici che lavoreranno nell’industria e che forniranno supporto tecnico nel terziario, nonché permette il conseguimento da parte degli allievi di una solida formazione in campo scientifico, propedeutica agli studi universitari. «I nostri studenti diventano periti industriali, con sbocchi nei settori sonale qualificato. Ecco i punti su cui si dovrà, quindi, lavorare. Prima di tutto la creazione di momenti stabili di confronto tra mondo scolastico e mondo lavorativo, magari attraverso la realizzazione di un tavolo di lavoro permanente. Dovrà

meccanico, elettrotecnico, chimico, elettronico e delle telecomunicazioni, informatico industriale. La nostra scuola lavora a stretto contatto con il mondo produttivo, e questo nuovo protocollo è il consolidamento di un tipo d lavoro che va avanti da anni» continua Maria Paola Negri. Senza contare che accanto al diploma, l'istituto offre un bagaglio di certificazioni curriculari, come il patentino informatico, o quello di inglese. «Le aziende del territorio fanno continue richieste al nostro istituto. E non solo quelle cremonesi, ma anche dai territori del circondario (Mantova, Piacenza, Brescia, Bergamo, Lodi)».

percorsi di orientamento specifici, rivolti a studenti e famiglie. Anche i docenti stessi saranno destinatari di proposte formative da parte dell’associazione industriali, per essere in linea con le professionalità richieste dalle aziende.

Accanto a questo si porranno in essere corsi postdiploma per specializzazioni professionali mirate, e l’istituzioni di stage durante e dopo il periodo scolastico, in modo da avvicinare i giovani quanto più possibile alla professione.

Apc: gli studenti più impiegati sono i meccanici Le scuole cremonesi non si fanno trovare impreparate. E hanno ben chiara l'importanza del contatto con il mondo scolastico. «L'attenzione per il mondo del lavoro è tipica della nostra scuola» spiega Fabiano Penotti, preside dell'Apc. «Negli ultimi anni abbiamo introdotto l'attività di alternanza scuola-lavoro, si fanno visite alle aziende e naturalmente gli stage». L'istituto offre diverse professionalità che, a causa delle necessità, sono contese dalle aziende. «I ragazzi spesso vengono "prenotati" per lavorare ancora prima di finire la scuola» spiega Penotti. I nuovi professionisti vanno dalla meccanica all'idraulica, all'elettronica alla chimica. «I meccanici sono i più richiesti ed è quindi il corso più seguito» spiega ancora il preside. «Quelli che seguono il settore metallurgico ven-

Studenti impegnati in laboratorio

gono subito richiesti da Arvedi con cui abbiamo una collaborazione. A questo proposito stiamo iniziando a collaborare anche con la Marcegaglia. Anche

i meccanici d'auto vengono molto richiesti e le officine se li contendono. Lo stesso vale per quelli che studiano per il comparto idraulico». Ci sono poi gli elettricisti che si dividono in tradizionali ed elettronici, più orientati verso il settore informatico. «Infine i chimici, che in quinta, oltre al diploma, ottengono una seconda qualifica, che viene alternata ogni anno, tra il settore dell'ambiente e quello alimentare, in modo da venire incontro alle esigenze del mercato del lavoro, e da offrire ai ragazzi un titolo in più, spendibile nel mondo lavorativo che si apprestano ad affontare» conclude Penotti. In quali settori verranno impiegati, poi, gli studenti? «Circa il 50 per cento degli alunni nella meccanica, il 30% nella idraulica e nell'elettronica, e il 20% nella chimica».


Cronaca

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Nasce e-cremonaweb, piattaforma di informazione, servizi e marketing

Nuovo portale per il territorio

I

di Andrea Pighi

l futuro della comunicazione passa anche per il web, uno dei canali più popolari e in forte espansione. In questo contesto nasce e-cremonaweb, il nuovo portale cittadino originato dall’alleanza tra e-cremona.it e cremonaweb.it. «Si tratta di una nuova piattaforma formata dall'unione di Aem e Cassa Padana (al 50%)» spiega Eduardo Poles, presidente di NetPeople. «L'intento è di sviluppare un portale completamente innovativo rispetto al passato». Frutto della collaborazione tra Cremonaweb e e-cremona.it. Ognuna delle parti coinvolte fornirà il proprio know-how. E-cremona è un portale con 3000 iscritti e 5 milioni di contatti, cremonaweb parte con 2mila iscritti e 3 milioni di contatti. Tutti gli iscritti alle due piattaforme, quindi, convoglieranno nel nuovo portale. Al progetto tecnico hanno lavorato Politecnico, Cesvin e Aemcom. «Ci siamo affiancati a Cremona Web per avere una maggior tecnologia» continua Poles. in Cesvin e Politecnico abbiamo trovato delle competenze nuove e qualificate». Quello che i due storici portali cittadini, unendosi, vogliono fare, è dare vita ad un'unica piattaforma web in grado di assicurare non solo informazioni e video-notizie ma anche veri e propri servizi on line. «Per noi» ha detto Poles «non è che il primo passo di un cammino che dovrà porta-

In Breve un incontro sulla scuola «L'istruzione pubblica è un investimento per il futuro dei nostri figli e per tutto il paese». Questo il tema dell'incontro, promosso dal Pd di Cremona, che si svolgerà il prossimo lunedì 17 novembre presso il Teatro Monteverdi (via Dante). Per l'occasione interverrà la senatrice del Pd Albertina Soliani. Introdurrà l'incontro Rossella Zelioli, membro del coordinamento provinciale del Pd.

il prefetto incontra auricchio

Stefano Busè, Eduardo Poles e Marco Ghirardi

re ad aggregare intorno a ecremonaweb tutte quelle realtà cremonesi, pubbliche e private, che credono nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione come fattore di sviluppo sociale ed economico e come strumento per migliorare il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini». Dal punto di vista tecnologico il nuovo portale offrirà agli iscritti il set di servizi gratuiti che già attualmente i due siti offrono ed in più saranno a disposizione nuove opportunità pensate e realizzate con la collaborazione del Politecnico di Milano, sede di Cremona, ed in particolare del Cesvin. E-cremonaweb.it punterà molto sulla multimedialità. Sarà il primo portale cremonese ad offrire quotidianamente video news che, nel tempo, andranno a generare una vera e propria videoteca on line. Il servizio di videostreaming è stato messo a punto da Aemcom, la società di Tlc del Gruppo Aem Cre-

Consumatori: istruzioni per l'uso Unione Nazionale Consumatori Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 Tel. e Fax: 0372/28370

Sempre più frequentemente riceviamo richieste di chiarimenti in merito alle regole fondamentali che devono regolare i rapporti tra «venditori-fornitori-commercianti» ed «acquirenti-clienticonsumatori-utenti». Poiché c'è molta confusione, cercheremo qui di fornire alcuni punti fermi fonamentali: a) Per consumatore s'intende solamente chi agisce non in funzione della propria attività professionale, ma come privato cittadino. Anche il Condominio è tale. b) La garanzia è sempre e soltanto del venditore ed è biennale per norma europea, salvo condizioni scritte contrattuali più favorevoli al consumatore. c) Nei primi 6 mesi però senza limiti, mentre nei successivi 18 è il consumatore che deve dimostrare la "colpa" del venditore. d) Fare sempre uso della «raccomandata a/r», spedendola in busta “con finestra” o plico. e) Documentare sempre il vizio o difetto del bene ac-

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quistato anche con fotografie. f) E' bene far sempre preventivo ricorso alla Commissione di Conciliazione della CCIAA, prima di rivolgersi all'autorità giudiziaria. g) E' sempre opportuno - in sede di pagamento - versare soltanto un acconto, pur se sostanzioso, e trattenere una somma "a garanzia" per un certo tempo, appunto per poter fruire di quanto al punto f) di cui sopra ed evitare sorprese sgradevoli. h) Non ci si deve mai dimenticare di segnare i nomi e gli indirizzi di eventuali testimoni, così come è importante evitare di voler far da sé per risparmiare l'onere di un professionista a cui affidarsi per essere assistiti ed informati bene prima di firmare qualsiasi documento: sembra incredibile, ma sono numerosissimi i casi di persone - soprattutto giovani ed inesperte - che si ritrovano ad assumere impegni assurdi nel settore, ad esempio, degli acquisti immobiliari.

mona, cui è stata affidata la gestione tecnica del portale. . E grande spazio sarà dato al commercio. «Il portale dovrà diventare una vetrina di comunicazione sul territorio, ma anche di marketing per le aziende» continua Poles. «Gli imprenditori potranno così

promuovere i loro prodotti, pur senza perdere la connotazione di servizio pubblico al cittadino che svolgerà il sito». «L’accordo» ha ricordato Marco Ghirardi, amministratore delegato di Cremona web s.r.l. «nasce dalla consa-

pevolezza che per realizzare, anche a livello locale, obiettivi importanti nel mondo internet è necessario aprirsi alle alleanze». Alla direzione della testata giornalistica e della redazione Stefano Boffini, consigliere d’amministrazione di Netpeople. Boffini porterà a Cremona la positiva esperienza fin qui maturata all’interno del portale territoriale Popolis, realizzato da Cassa Padana, socia di Netpeople. «Tra le altre cose, vorremo offrire alcuni servizi particolari» spiega Stefano Busè, ingegnere del Politecnico. «Vi sarà un servizio che darà la possibilità agli iscritti di inviare 5 sms al giorno gratuitamente, anche dal proprio cellulare. Vorremmo poi rendere fruiibili tramite il cellulare anche alcuni servizi legati al sito. Ad esempio avere informazioni sui ristoranti di un certo territorio, e via così». E-cremonaweb.it farà il suo debutto ufficiale a fine novembre nell’ambito del Salone dello Studente.

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano Talamazzini

Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio responsabile del Patronato Epaca, un cittadino straniero in possesso di regolare permesso di soggiorno può fare richiesta di indennità di accompagnamento? Lettera frmata La Corte Costituzionale ha stabilito che, in presenza dei requisiti sanitari, l’indennità di accompagnamento deve essere concessa anche al cittadino straniero che, in possesso del requisito del regolare soggiorno in Italia da oltre 5 anni, non sia tuttavia titolare della carta di soggiorno (permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo) solo a causa dell'assenza dei requisiti reddituali richiesti per il rilascio di tale documento. L’art. 41 del D.Lgs.286/1998 aveva originariamente disposto che “Gli stranieri titolari della carta di soggiorno o di permesso di soggiorno di durata non inferiore ad 1 anno, nonché i minori iscritti nella loro carta di soggiorno o nel loro permesso di soggiorno, sono equiparati ai cittadini italiani ai fini della fruizione delle provvidenze e

Il presidente della Camera di Commercio di Cremona Gian Domenico Auricchio ha incontrato nei giorni scorsi in Camera di Commercio il Prefetto Tancredi Bruno di Clarafond. Nel corso della visita Auricchio ha illustrato al Prefetto gli indirizzi generali e il programma pluriennale di attività dell’ente camerale per il prossimo quinquennio, soffermandosi principalmente sulle priorità su cui la Camera indirizzerà i suoi interventi: innovazione, internazionalizzazione, formazione, con una particolare attenzione al credito. Grande interesse, infine, è stato dimostrato dal Prefetto per l’srchivio dtorico della Camera di Commercio, la cui documentazione costituisce una fonte di particolare interesse per gli studi della storia economica locale dal secolo XIV al XIX.

ricordo per le vittime stradali In occasione della Giornata del ricordo di tutte le vittime della strada, il 16 novembre, alle ore 17.30 sulla Piazza del Comune di Cremona si svolgerà una cerimonia nel corso della quale interverranno il sindaco Gian Carlo Corada, Domenico Musicco (legale dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada) ed uno degli amici di Ade, Davide, Junior e Adam. Alle 18, chi desidera, potrà partecipare alla S. Messa in Duomo durante la quale verrà dedicata un’apposita intenzione per tutte le vittime della strada. L’iniziativa, alla quale è invitata tutta la cittadinanza, vuole non solo ricordare, ma fare riflettere, sensibilizzare, far conoscere per cambiare. In questa occasione sarà esposto uno striscione con foto di persone morte per incidente stradale, saranno distribuiti opuscoli illustrativi dell’Associazione e materiale informativo per spiegare cosa sono: l'incidente stradale, il dolore e la sofferenza, per ricordare che la strage stradale può colpire chiunque e nessuno meglio dei familiari delle vittime della strada sa quanto grave e irrimediabile sia il lutto e la perdita dei propri cari. In Italia ogni giorno ci sono in media 17 vittime e 51 invalidi gravi.

Idennità di accompagnamento per i cittadini stranieri

delle prestazioni, anche economiche, di assistenza sociale, incluse quelle previste per i sordomuti, per i ciechi civili, per gli invalidi civili e per gli indigenti”. Successivamente l’art.80 della L.388/2000 ha invece limitato le condizioni di accesso alle prestazioni economiche di invalidità civile, disponendo che tali provvidenze spettino ai soli cittadini stranieri in possesso di ‘Carta di soggiorno’ (l'assegno sociale e le provvidenze economiche che costituiscono diritti soggettivi in base alla legislazione vigente in materia di servizi sociali sono concessi, alle condizioni previste dalla legislazione medesima, agli stranieri che siano titolari di carta di soggiorno; per le altre prestazioni e servizi sociali l'equiparazione con i cittadini italiani è consentita a favore degli stranieri che siano almeno titolari di permesso di soggiorno di durata non inferiore ad 1 anno). La Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di tale articolo nella parte in cui esclude che l'indennità di accompagnamento possa essere attribuita agli stranieri extracomunitari soltanto perché essi non risultano in possesso dei requisiti di reddito previsti per il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. La Corte ha ritenuto infatti che sia manifestamente irragionevole subordinare l'attribuzione di una prestazione assistenziale quale l'indennità di accompagnamento i cui presupposti sono la totale disabilità al lavoro, nonché l'incapacità alla deambulazione autonoma o al compimento da soli degli atti quotidiani della vita al possesso

di un titolo di legittimazione alla permanenza del soggiorno in Italia che richiede per il suo rilascio, tra l'altro, la titolarità di un reddito. La sentenza afferma che la norma viola la Costituzione in quanto tra le norme del diritto internazionale generalmente riconosciute rientrano quelle che, nel garantire i diritti fondamentali della persona indipendentemente dall'appartenenza a determinate entità politiche, vietano discriminazioni nei confronti degli stranieri, legittimamente soggiornanti nel territorio dello Stato. In definitiva, ai fini della concessione dell’indennità di accompagnamento in favore dei cittadini stranieri, devono essere accertati oltre a quelli sanitari i soli requisiti di durata del soggiorno in Italia stabiliti per il rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, mentre non si deve procedere ad alcun accertamento dei requisiti reddituali e la disponibilità di un alloggio. Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811


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Cronaca

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Si privilegia Verona Fiere. Torchio: «Questo per noi potrebbe rappresentare un colpo durissimo

Expo 2015, Cremona di nuovo esclusa

Quelli che in questo territorio insieme possono fare devono fare!». E’ l’appello lanciato dal presidente della Provincia Giuseppe Torchio nel corso di una comunicazione che ha voluto fare, in apertura dei lavori della seduta consiliare in merito alla vicenda dell’Expo e in particolare all’accordo siglato in questi giorni, e propiziato dal ministro Bossi, con il Comune di Verona e Verona Fiere. Un duro intervento quello di Torchio, il quale ha protestato per la dimenticanza della Regione e dello stesso Comune di Milano nei confronti del secondo polo fieri-

menticanza di Cremona e di tutto il Sud della Lombardia, dopo la visita dei tecnocrati della società di scopo ai quali abbiamo formulato le nostre rimostranze, dopo tutte le rassicurazioni e le proteste, oggi ci troviamo di fronte a questo fatto nuovo, che per noi potrebbe rappresentare un colpo durissimo». Torchio ha ribadito che l’Expo, dedicato al tema del pianeta da nutrire, non può lasciar fuori interamente il territorio che rappresenta l’eccellenza assoluta dell’agroalimentare. «La signora Moratti» ha proseguito «non può pensare di chiudere il rapporto con Cremona solo al violino e al-

Il Pirellone, sede della Regione

stico lombardo, quello di Cremona. «La fiducia e l’ottimismo della volontà» ha detto Torchio «fanno strada in questi giorni al pessimismo della ragione. Dopo l'originaria di-

la liuteria. Noi dobbiamo difendere le capacità del nostro territorio, le nostre eccellenze nell’agroalimentare». Di qui l’appello a tutte le forze, a partire dal presidente della Camera di commer-

COSTUME

Cremonesi nel mondo, nasce l'associazione

Giuseppe Torchio, presidente della Provincia

cio che, ha ricordato Torchio, è presidente di Federalimentare e siede nel direttivo di Confindustria per arrivare a tutte le forze politiche, nessuna esclusa. Sulla comunicazione del presidente si è sviluppato il dibattito. Pierattilio Superti (Partito Democratico) ha detto che sarebbe inaccettabile se l’Expo, anziché essere uno strumento per promuovere il sistema lombardo diventasse uno strumento per promuovere questa o quella amministrazione amica, ed ha lanciato una proposta: quella di intervenire sul comitato di coordinamento dove sono rappresentati anche Anci e Upi e che ha il compito di proporre indirizzi e stabilire priorità nell’organizzazione dell’Expo. Secondo Giuseppe Fontanella (Forza Italia) il metodo adottato non è quello di favorire gli amici. «Il presidente

Torchio» ha proseguito Fontanella, «ha lanciato l’allarme per tempo, ma nulla è ancora stato definito, quindi c’è la possibilità di intervenire». Ha condiviso, invece, la preoccupazione e l’allarme di Torchio Nicoletta Massobrio (Circoli delle libertà), rivendicando al territorio cremonese tutte le carte in regola per ottenere una significativa presenza nell’Expo 2015. Infine il consigliere Walter Longhino (Lega Nord) ha detto che le ingiustizie non solo verso Cremona, ma verso tutto il Nord sono in atto da tempo, ma una protesta di tale veemenza non è stata mai messa in atto. Quest’ultimo intervento ha provocato la replica del presidente Torchio, il quale ha affermato che la Provincia non ha mai fatto sconti a nessuno in questi quattro anni, nemmeno durante il governo Prodi, e lo testimoniano i documenti prodotti.

Vigili urbani, 89 ammessi alla prova scritta Sono ben 89 i supposti futuri vigili ammessi alla prova orale che si terrà la prima settimana di dicembre. In sostanza hanno superato la prova scritta poco meno della metà. Sono infatti 196 quelli che hanno partecipato allo scritto. La prova orale porterà quindi ad un’ulteriore scrematura e degli 89 ne saranno scelti 24, «che entro il 31 dicembre come promesso nel pacchetto sicurezza, entreranno in servizio» ha sottolineato l’assessore comunale alla sicurezza Ciriaco Sorrentino. Ad aver presentato la domanda erano state oltre 600 persone, ma a superare la preselezione iniziale sono stati circa 300. Donne e uomini indifferentemente, pochi cremonesi, molta gente invece proveniente dal Sud. Essendo un bando “senza età” tra le curiosità che si

Con la firma di venerdì, fra il presidente Roberto Formigoni, il presidente della Provincia Giuseppe Torchio, il presidente della Camera di commercio Giandomenico Auricchio, i sindaci di Cremona Gian Carlo Corada, Crema Bruno Bruttomesso e Casalmaggiore Luciano Toscani, si concluderà la fase di elaborazione dell’Accordo quadro per lo sviluppo territoriale (Aqst) relativo alla provincia di Cremona, e si avvierà la fase operativa. L’Aqst è un documento strategico condiviso fra il territorio e la Regione, che indica le linee di sviluppo del territorio cremonese e definisce i progetti che le concretizzano, e che Regione Lombardia inserisce nella propria pianificazione strategica complessiva. Nel lungo lavoro di concertazione ed elaborazione dell’Accordo la Pro-

sono riscontrate c'è quella della presentazione da parte di persone ultraquarantenni, che ambivano a diventare agenti di polizia municipale. Dopo la prova scritta, sostenuta il 16 ottobre scorso, i candidati dovranno sostenere quella orale. La commissione giudicatrice è composta esclusivamente da tecnici, come il comandante della polizia locale Franco Chiari e il capo del personale Maurilio Segalini. Lo stipendio base annuo sarà di 18.695 euro, oltre all’indennità di comparto, di vigilanza, la tredicesima e gli assegni famigliari. E l’assessore comunale Sorrentino ci tiene a ribadire che «La graduatoria è aperta, questo ci permetterà di poter attingere ogni qualvolta avremo bisogno di vigili urbani».

Pronta al “battesimo” l’associazione «Cremonesi nel mondo». La Giunta provinciale ha approvato oggi l’adesione al sodalizio e la trasmissione dello statuto al Consiglio Provinciale per l’approvazione. Il medesimo iter è stato seguito dai comuni di Cremona e di Casalmaggiore, mentre Crema ha comunicato la volontà di non aderire. A costituzione avvenuta, tra gli obiettivi di breve periodo vi è la ramificazione della nuova realtà, anche tramite gruppi già esistenti come i «Cremonesi a Roma», incontrati dal presidente Torchio alcune settimane fa. Nel corso della riunione era emersa l’idea di organizzare un’iniziativa con il mondo della moda e del “made in Italy” della sartoria, essendo Sant’Omobono, patrono dei sarti, occasione utile per promuovere il territorio cremonese, anche attraverso un concerto della Camerata di Cremona. Sul tavolo anche l’avvio del restauro della chiesa di Sant’Omobono, che si trova a Roma ai piedi del Campidoglio nel rione Ripa, anche con il coinvolgimento di altre realtà associative del territorio. Nel medio periodo è già previsto il coinvolgimento di tutte le realtà territoriali (comuni, enti, associazioni), la creazione di un sito internet e di un riferimento operativo. L’Archivio di Stato ha già assicurato la volontà a collaborare. «Anche la provincia di Cremona è stata coinvolta in maniera significativa, come gran parte della Lombardia, da fenomeni di emigrazione verso Paesi esteri» spiega il presidente Torchio, «motivati nella stragrande maggioranza dei casi da necessità economiche impellenti e dalla povertà dell’Italia, specie nel periodo successivo alla guerra. Dalla nostra regione partirono verso paesi esteri oltre due milioni di lavoratori. Solo Veneto, Sicilia e Campania ci precedono per numero di emigrati. Anche il mio nonno materno fu emigrante a Santa Fè». La Provincia sarà uno dei soggetti promotori della nuova associazione, ma l’intento è di coinvolgere le altre realtà istituzionali del territorio dai Comuni, alla Camera di Commercio, alle categorie economiche sino agli Istituti di credito locali. Finalità principale del progetto è proprio il rinsaldare i legami con i nostri concittadini e loro discendenti che si trovano in Paesi esteri, non solo per una ragione di tipo sentimentale, ma per attivare tutti quei servizi che possano assicurare ricerche di congiunti, rientri, ottenimenti di permessi e quant’altro. «Riceviamo ogni giorno decine di richieste da parte di cittadini cremonesi che vivono all’estero, i quali effettuano ricerche per verificare se loro lontani parenti fossero cittadini italiani» commenta la direttrice dell’Archivio di Stato, Angela Bellardi, «e, grazie all’aiuto di due volontari, riusciamo a rispondere a tutti. La mole di lavoro, purtroppo, è in costante crescita e, per questo, sarebbe veramente utile la creazione di una realtà che possa svolgere anche questi servizi, ma anche operare per la digitalizzazione dei registri dello stato civile: un passaggio che renderebbe le ricerche assai più celeri e agevoli». «Dobbiamo pensare questo progetto» aggiunge l’assessore Denis Spingardi, «prevedendo il coinvolgimento della Regione, che già sostiene esperienze similari, raccordandoci con il ministero per gli italiano all’estero e con l’Istituto del commercio estero. Infatti, uno dei filoni da seguire è proprio legato all’interscambio economico, nell’ambito dei progetti di cooperazione internazionale, ma anche creando occasioni nuove per veicolare il “made in Cremona” all’estero».

Un documento strategico che punta su innovazione, cultura, turismo e servizi

Accordo quadro, finalmente la firma vincia di Cremona ha portato un valore aggiunto: il Patto per lo Sviluppo. Si tratta di un Piano strategico territoriale elaborato da tutte le istituzioni, associazioni di categoria, forze economiche e sociali, imprese, associazioni di volontariato, che hanno condiviso le linee strategiche per lo sviluppo del territorio e circa 120 progetti puntuali. L’Accordo quadro con la Regione recepisce il lavoro svolto dal territorio e fa propri molti dei progetti in esso contenuti, raccogliendoli nelle tre “filiere strategiche” dell’innovazione, della cultura, turismo e forma-

zione e delle reti infrastrutturale dei servizi. Tali progetti, per i quali è stata elaborata una graduatoria di priorità, potranno così concorrere ai bandi per contributi e finanziamenti a valere sui fondi strutturali europei, oltre a quelli regionali e statali, anche con forme di premialità che potranno essere previste. «Una firma per il futuro» viene definita quella di venerdì dal presidente della Provincia di Cremona Giuseppe Torchio. Essa infatti dà forma e gambe a una governance sistemica che adotta il metodo della partecipazione, delle condivisione e il principio

della sussidiarietà. Torchio sottolinea come l’Aqst e il Patto per lo sviluppo potranno essere fondamentali nell’affrontare le sfide cui la crisi finanziaria ed economica internazionale ci sottoporranno, ma evidenzia altresì come il metodo della partecipazione e del coinvolgimento attivo dei protagonisti della vita economica e sociale del territorio sia da tempo alla base dell’azione amministrativa e politica del territorio cremonese. Si tratta cioè di una vera scelta strategica che, probabilmente, ha dato un contributo a mantenere da un lato la positività degli indicatori economici del territorio che, unici in Lombardia, vedono il segno positivo da ben quindici trimestri per quanto riguarda la produzione, l’export e l’occupazione, e dall’altro lato a mantenere una forte coesione sociale.


Salute

Venerdì 14 Novembre 2008

GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati Dove: piano Rialzato, padiglione 5 Orario: da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 16.00 Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. • ANATOMIA PATOLOGICA: consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Fax: 0372 405742. • RADIOLOGIA: Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo H (ala destra), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-70 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoled dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. • SENOLOGIA: prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M, monoblocco ospedaliero (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso). Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO Allergologia per sospetti professionali Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, da 9.30 alle 13.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 408178. • MEDICINA DEL LAVORO: visite specialistiche di medicina del lavoro Dove: piano Terra, padiglione 10 Da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 17.00. Negli stessi orari è possibile prenotare al numero 0372 405777. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche) Telefono: 0372 405715. Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. LABORATORIO ANALISI previsto per il prelievo l'accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.00 alle 09.00. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio della terapia anticoagulante orale. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: dalle ore 07.00 alle 14.00 da lunedì a venerdì (prelievi e visite specialistiche).

Un convegno a Cremona sulle neoplasie del torace. Presto l'unità operativa si doterà di macchinari innovativi

Le frontiere della radiologia

P

di Laura Bosio

arte dalla radiologia la diagnosi delle neoplasie del torace. Un tema che verrà trattato nel congresso di respiro nazionale in programma venerdì 14 novembre nelle sedi di Palazzo Cittanova e Palazzo Trecchi, che vedrà la partecipazione di circa 380 persone, tra medici specialisti e specializzandi. «Di queste, circa 340 sono persone paganti, segno di quanto interesse susciti tale evento» spiega il direttore dell'unità operativa di radiologia, Lucio Olivetti. Un convegno che è ormai all'ottavo anno, e che tratta ogni anno tematiche molto importanti. «Tratteremo dal punto di vista clinico e delle immagini la realtà delle neosplasie della

Un ambulatorio di radiologia

lare. Il fatto che nello stadio più favorevole della malattia, che è quello iniziale, dopo cinque anni vi sia una speranza di sopravvivenza solo del 67%, significa che c'è qualcosa che ancora sfugge nella caratterizzazione di queste lesioni. Si vuole quindi arrivare ad una caratteriz-

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00; oppure personalmente presso la Medicina del Lavoro dalle 7.30 alle 13.00 da lunedì a sabato e il martedì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.30. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: emotrasfusioni, autotrasfusioni, salassi, terapia marziale endovenosa Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì Rivolgersi alla segreteria del servizio negli orari sopra indicati, muniti della relativa impegnativa al fine di stabilire un appuntamento, in base alle necessità del paziente. GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. MEDICINA GENERALE E ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248 TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

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Il dottor Lucio Olivetti

pleura, del polmone e del mediastino» continua Olivetti. Come vengono individuate le patologie tumorali di quell'area? «Lo studio viene fatto tramite tac e risonanza magnetica, per ora». E nel futuro? «Quello che è il nostro auspicio è che nel futuro prossimo ci sia la possibilità di un immagine che sia anche di tipo moleco-

zazione più precisa, che si basi sull'indagine della mappatura molecolare della patologia». Il nostro ospedale si può definire all'avanguardia, nell'ambito diagnostico? «Si, anche se qualcosa ancora manca. Si tratta della Pet/tc, una metodica che permetterebbe una più precisa definizione delle neosplasie. Tali macchinari sono presenti

in certe strutture private della città, e non dovrebbe mancare in un ispedale pubblico come il nostro. Essa è una diagnosi importante, in quanto definisce il grado di malattia raggiunto». Quali esami vengono eseguiti ora per indagare il tumore? «Si parte dalla radiografia dell torace, seguita poi da una tac, che è il punto cardine della diagnosi, e serve per studiare la lesione. A seconda dell'aspetto che essa presenta, si procede poi con una risonanza magnetica, ed eventualmente ad una scintigrafia. Non avendo la Pet/Tc si cercherà, il prossimo anno, di dotare l'ospedale di un'altra sofisticata aparecchiatura. Si tratta di una tac che sia veramente al top, quella a 128 strati. Un bel risultato, se si pensa che attualmente molti grandi centri utilizzano tac a 64 strati. Una tac di questo tipo permette di accelerare i tempi di esecuzione, ma anche di ottenere un sicuro guadagno dal punto di vista diagnostico, grazie ad una maggiore precisione nell'individuazione delle lesioni. Altro auspicio è di riuscire a dotare l'ospedale anche di una scintigrafia di tipo 3 Tesla, che permette di avere indicazioni più precise su come si comportano le lesioni».

Una caratteristica di punta della radiologia dell'ospedale di Cremona è senza dubbio la formazione... «E' una caratteristica sulla quale puntiamo molto. Essa segue tre diversi filoni. Innanzitutto l'organizzazione di questi congressi, che ormai hanno acquisito respiro nazionale, in quanto vedono la partecipazione di specialisti da tutta Italia. In secondo luogo c'è l'organizzazione di corsi più ristretti, riservati a gruppi di 30 persone come massimo. Terzo filone è la formazione per i tecnici, in cui affrontiamo certi principi fondamentali che devono essere conosciuti. Lavoriamo molto anche sull'informazione scientifica: il nostro sito è il più grande sito di radiologia d'Italia». Naturalmente l'attività principale resta la diagnostica per immagini... «Lo scopo dell’unità operativa di radiologia, che è parte del Dipartimento di alte tecnologie dell’Azienda Ospedaliera, è quello di gestire ed effettuare diagnosi per immagini e procedure interventistiche a favore di pazienti degenti e di utenti esterni. Essa lavora parecchio, e lo dimostrano i numeri: solo a Cremona facciamo 120mila esami ogni anno, mentre in complesso il dipartimento conclude 212mila esami diagnostici ogni anno».


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Agricoltura

Venerdì 14 Novembre 2008

Coldiretti da appuntamento a tutti gli agricoltori per domenica 16 novembre a Pizzighettone

Una giornata per il Ringraziamento

L'

agricoltura cremonese si appresta a condividere uno degli appuntamenti da sempre più sentiti e più preziosi per chi vive del lavoro dei campi: domenica 16 novembre, a Pizzighettone, si

terrà la «Giornata provinciale del Ringraziamento», il momento in cui gli imprenditori agricoli e le loro famiglie, accanto all’intera comunità, si ritroveranno per rendere grazie al Signore dei frutti raccolti durante un’annata di lavoro. Cuore della giornata sarà la

celebrazione della Santa Messa, alle ore 11 nella Chiesa Parrocchiale dedicata a San Bassiano. Gli agricoltori e le loro famiglie animeranno la liturgia e, nell’offertorio, condurranno all’altare i doni della terra, per rendere grazie di quanto finora ricevuto e per sottolineare il de-

MERCATI - SETTIMANA DALl 7/11/2008 AL 13/11/2008 PRODOTTO

UNITà DI MISURA

CREMONA

Tonn.

137,00141,00

150,00155,00

Non rilevato

167,00170,00

Tonn.

123,00124,00

134,00135,00

“”

141,00143,00

Tonn.

N.q.

318,00320,00

“”

--

“”

155,0-160,0 165,0-167,0

FRUMENTO

tenero buono mercantile

GRANOTURCO

ibrido naz. 14% um.

SEMI DI SOIA nazionale

ORZO NAZ.

peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

Tonn.

MILANO

142,0-147,0 144,0-149,0N.q. 158,0-163,0

MANTOVA

MODENA

alla rinfusa

Tonn.

92,0094,00

104,50106,00

“”

102,00103,00

FIENO maggengo agostano

Tonn.

N.q.

80,00-130,00 100,00-140,00

“”

--

Tonn.

N.q.

44,00-55,00

“”

--

lattonzoli locali

15 kg.

3,120

3,160

“”

3,220

SUINI lattonzoli locali

25 kg.

2,280

2,290

“”

2,330

SUINI lattonzoli locali

30 kg.

2,170

2,180

“”

2,220

SUINI lattonzoli locali

40 kg.

1,97

1,930

“”

1,990

Suini da macello

156 kg.

1,345

1,360

“”

1,330

Suini da macello

176 kg.

1,345

1,360

“”

1,360

Suini da macello

Oltre 176

1,345

1,290

“”

1,325

Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)

Kg.

0,99.1,19

Montichiari peso vivo 0,95-1,10

“”

--

Vacche fris. 2ª qualità (p.v)

Kg.

0,78-0,88

0,65-0,78

“”

--

Manze scottone 24 mesi

Kg.

2,20-2,58

1,00-1,20

“”

--

Kg.

0,70-0,90

0,80-1,00

“”

--

(50-60Kg) pie blue belga

Kg.

3,00-4,95

4,50-5,00

“”

--

BURRO pastoriz.

Kg.

1,60-1,65

1,500

“”

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,05-5,20

5,05-5,15

“”

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

5,30-5,50

5,25-5,45

“”

--

Kg.

5,75-6,00

5,70-6,10

“”

--

Kg.

6,15-6,25

6,15-6,65

“”

--

Kg.

N.q.

--

“”

--

CRUSCA

PAGLIA

press.rotoballe

SUINI

Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.

Vitelli Baliotti

fino a tre mesi

oltre tre mesi

GRANA Scelto stag. 9 mesi

GRANA Scelto stag. 12-15 mesi

Latte naz. Crudo

(16-30 giugno)

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

siderio di condividere i prodotti delle campagne con chi è nella precarietà. «Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare» è il tema della cinquantottesima edizione della Giornata, che vuole richiamare tutti i fedeli al dovere di farsi carico di chi, vicino o lontano, vive nella povertà. Alla celebrazione della Santa Messa seguirà la benedizione dei trattori e delle macchine agricole, in una cornice di bandiere gialle. «Per la Coldiretti, per la nostra gente e le nostre imprese, questa giornata è davvero linfa vitale» evidenzia Roberto De Angeli, Presidente di Coldiretti Cremona. «La Giornata del Ringraziamento vede sempre una grandissima partecipazione, sia degli imprenditori agricoli che di tutta la comunità». Proprio per coinvolgere tutti i cittadini, la Coldiretti anche quest’anno ha voluto mettere in campo una serie di iniziative tese a condividere momenti di incontro e di festa. Dopo la benedizione di trattori e mezzi agricoli, la domenica di festa proseguirà con un pranzo contadino

Un momento della festa lo scorso anno

offerto dall’Organizzazione degli agricoltori, il cui piatto forte sarà costituito da polenta preparata con mais rosso e salamelle. Il pomeriggio prevede un susseguirsi di proposte, che avranno come teatro le ‘Case Matte’ di Pizzighettone, dove saranno allestiti laboratori e mostre. Ci saranno spazi per la tradizione (con la mostra di attrezzi agricoli), per l’arte (la mostra fotografica e il laboratorio di pittura), per la creatività (con l’esposizione di découpage) e per l’incontro con le giovani ge-

nerazioni (la lunghissima galleria di ‘piccoli capolavori’ presentati nel Concorso Nonno Day). Fra le tante iniziative dell’intensa giornata citiamo la dimostrazione della ‘ferratura del cavallo’ (prevista alle ore 15), lo spettacolo dialettale (ore 16, nella ‘Casa’ n. 26) e i laboratori a cura di alcune fattorie didattiche del territorio. Non mancherà, infine, la possibilità di degustare e acquistare prodotti a km zero, grazie alla presenza di alcune imprese agricole in prima linea nelle vendite dirette.

Inaugurato l'agriturismo «La Cantina» Per la comunità di Romprezzagno (Tornata) è stata una domenica di festa grande: la celebrazione delle giornata del Ringraziamento, l’inaugurazione dell’agriturismo «La Cantina», la presenza per l’occasione dei primi rappresentanti del territorio (il Prefetto dott. Tancredi Bruno di Clarafond, il Presidente della Provincia Giuseppe Torchio, gli amministratori municipali), sono stati per tutti motivo di entusiasmo e genuino orgoglio. «Per noi è stato un onore, oltre che un grande piacere, dare ufficialmente avvio alla nostra attività, accanto a tanti amici e ai rappresen-

tanti istituzionali. A tutti va il nostro grazie più sincero, per aver trascorso questa giornata in famiglia, prendendo parte all’inaugurazione del nostro agriturismo». Con queste parole la famiglia Penci, titolare de ‘La Cantina’, ha sottolineato l’emozione condivisa in una lunga giornata, iniziata nella Chiesa parrocchiale con la celebrazione della Santa Messa, proseguita con la benedizione dei trattori (raccolti nel cortile dell’agriturismo) e la benedizione dei locali della nuova azienda, dove c’è stato tempo per un rinfresco di buon auspicio.


Ambiente

A cura del Circolo culturale «Ambientescienze»

Ma la salute è un diritto, oppure un optional?

«

di Benito Fiori

Le chiedo di aiutarci cambiando quella norma che stabilisce un limite così alto a questo veleno che vi rientra tutto. È la stessa richiesta che ho avanzato al precedente Governo e che Le rinnovo per conto di tutti i pugliesi». Si conclude così la lettera inviata questa estate dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Taranto. La diossina che esce dall’acciaieria Riva (Ilva) e dagli stabilimenti Eni, Cementir, Edison rappresenta il 90,3% del totale nazionale, secondo quanto dichiarato dal database INES (Inventario Nazionale delle Emissioni e loro Sorgenti), e l’8,8% dell’intera Unione europea, secondo l’EPER (European Pollutant Emission Register). Il Registro Tumori Jonico Salentino denuncia che rispetto alla media regionale dei decessi, a Taranto i morti sono superiori del 17%; i morti per tumore al polmone +29%, per tumori alla vescica +24%: per tumori della pleura + 474%!!!! Aversa (Caserta). La diossina proveniente dal criminale sistema di smaltimento dei ri-

fiuti attuato in Campania ha mietuto intere greggi di pecore. Per quanto riguarda l’uomo, nonostante le richieste dell’Asl di effettuare indagini epidemiologiche sugli abitanti del territorio, queste sono state fatte solo sulle pecore dando una presenza nei loro corpi di 38 grammi. Nove cittadini di Aversa però hanno fatto eseguire a loro spese le loro analisi in Canada, ottenendo un risultato che va dai 40 ai 74 grammi. All’Asl di Caserta il numero di esenzioni del ticket sanitario per malattie tumorali

stratore delegato Enimont) e di nuovo Cefis, Schimberni, Porta e Necci, fu contestato il reato di inquinamento ambientale. Fu un documentatissimo elaborato di Paolo Rabitti, Presidente allora dell'Anpa (l' Agenzia nazionale di protezione ambientale) a muovere le acque dopo avere raccolto il lavoro di alcuni medici di base sullo «strano» numero di ammalati e di morti per cancro a Mantova: il tasso di leucemie risultava più alto del 50% rispetto alla media lombarda

Porto Marghera

dal 1999 al 2006 è cresciuto del 400%. Mantova – Qualche tempo fa a 12 persone, tra le quali anche il presidente della Lazio, Sergio Cragnotti (ex ammini-

(che è la più alta d' Italia) e i sarcomi - tumori che attaccano i tessuti connettivi del corpo umano, e uccidono anche nel giro di pochi mesi - erano il doppio dei casi «attesi». Ri-

conosciuti ufficialmente 98 operai del petrolchimico mantovano morti dal 1970 al 1989. Marghera (VE)– Dopo le condanne inferte dalla magistratura al management del petrolchimico per le morti di lavoratori per cancro, nel 2006 i sindacati dei lavoratori chimici Filcem Cgil, Fenca Cisl e Uilcem minacciarono di fermare l'intero polo petrolchimico di Porto Marghera come forma di lotta contro la chiusura annunciata dell'impianto TDI canadese (Tolerable Daily Intake). Si ricorda che la tolleranza prevista per la diossina dalla misurazione TDI, assunta anche dall’Oms, è di 10 picogrammi (1 pg = 1000 miliardesimi di grammo) per ogni Kg di peso corporeo al giorno, mentre quella ADI americana (Acceptable Daily Intake) è pari a 6 fg/Kg/g (fg=femtogrammo; 1 fg= 1 milione di miliardesimo di grammo), cioè circa 1.670 volte inferiore. E qui nasce un problema di tipo culturale. Ma è proprio impossibile rendere compatibili il diritto alla salute e al posto di lavoro? È proprio irrealizzabile un coinvolgimento delle imprese nella ineluttabile e gigantesca opera di riconciliazione dell’uomo con l’ambiente?

Giovani, il futuro è vostro, come lo è l’ambiente

U

n autunno di grande intensità questo del 2008. Il mondo intero è stato sconvolto dallo tsunami epocale scatenato da una finanza globalizzata senza regole. Vistosi errori politici di questo nostro governo determinati da una arroganza inaccettabile hanno riacceso una passione civile d’altri tempi nei giovani. Una passione che sembrava ormai narcotizzata da modelli di vita lontani dalla cultura della partecipazione civile e che invece in tutta Italia è esplosa con civilissime manifestazioni. L’opposizione, dopo il duro know down elettorale di primavera, ha rialzato la testa facendo accendere qualche lumino di speranza di rivincita ai suoi militanti. Infine, un vento nuovo con l’elezione di Barak Obama ha percorso l’America, portando forse un po’ di speranza di pace, di salutare freschezza in tutto il mondo. Viste tutte queste cose nel loro insieme, si apre uno spiraglio per un tanto atteso rilancio d’ordine etico. Pensando alla disonestà e alla scellerata cupidigia dei grandi manager delle banche che ha sconvolto i mercati azionari e che negli anni ha devastato l’ambiente che ci ospita portando malattia e

morte, occorre sperare che l’uomo imprenditore riscopra dei valori per cui vivere e fare vivere. Comunque la si pensi, è certo che la preoccupazione per l’ambiente occuperà un posto centrale nella politica di tutti i paesi, andando a condizionare nel volgere di pochissimo tempo ogni scelta di sviluppo, soprattutto nei paesi più avanzati. Sarà decisivo, a questo punto, quanto sarà stato il recupero dell’etica nella imprenditoria. Un po’ di luce in questo senso lo fa intravvedere lo stesso Obama nelle dichiarazioni delle primissime ore dalla sua trionfale vittoria elettorale. Egli ha annunciato che in 40 anni vuole abbattere dell’80% le emissioni di CO2 e che intende investire sul settore dell’energia pulita e sull’efficienza energetica, sull’ambiente per creare 5 milioni di posti di lavoro che egli ha definito “nuovi lavori verdi”. Milioni di posti in America, per inciso, equivarrebbero a circa un milione di posti di lavoro in Italia se, anziché dei nani politici che pensano ad un obsoleto nucleare come soluzione dei nostri problemi energetici, avessimo a che fare con dei politici della stessa apparente caratura del futuro Presidente degli Usa. Visto che l’orizzonte temporale cui

Obama si rivolge, 40/50 anni, è grosso modo lo stesso cui guardano preoccupati quei nostri giovani studenti e ricercatori che riempiono le piazze; visto che la scontata attenzione alla ripresa dell’economia di Obama non sembra scontrarsi frontalmente con il recupero dell’ambiente immaginandolo contestuale e, emblematicamente, la nuova ed armoniosa formula di convivenza della crescita economica con la difesa dell’ambiente; ipotizzando quindi che questo modello di novità assoluta possa divenire la virtuosa cifra per le nuove generazioni, la domanda che poniamo è questa: perché i nostri giovani non portano in piazza unitamente alla sacrosanta richiesta di rilancio della scuola pubblica, l’insostenibilità di questo sviluppo fondato sull’infernale meccanismo “produci, consuma, butta via” per ricominciare all’infinito a produrre, a consumare e a buttare via? Ormai, la realtà ci dimostra la follia di questa scelta e quindi la richiesta di nuovi orizzonti è divenuta vitale per loro. Essi hanno il pieno diritto di avere la speranza di una vita sana e serena e questo non può non comprendere un recupero dell’etica ambientale e sociale. Giovani fatene la vostra battaglia. Nicky

Obama e Rifkin: una Nuova America? di Antonio Felice Un economista impegnato sul fronte dello sviluppo sostenibile, Jeremy Rifkin, sta portando, con un pragmatismo tutto americano, alcune importanti aziende a scoprire che la "rivoluzione verde" è una necessità, è il futuro, quindi è un business. Anzi, dice Rifkin, sarà il business verde a far ripartire l'economia americana e mondiale. Una grossa azione di convincimento viene promossa da Rifkin, attraverso la sua fondazione, nel settore dell'energia. L'economista ha indicato quattro pilastri attorno ai quali mobilitare le aziende interessate: le fonti rinnovabili di energia; l'edilizia verde in

grado di realizzare edifici che siano anche centrali di energia; l'uso dell'idrogeno per immagazzinare le energie alternative; la distribuzione dell'energia attraverso reti "intelligenti". Non è questa la sede per entrare nel dettaglio. Sta di fatto che questo piano, presentato pubblicamente a Washington a fine ottobre, ha già riscosso l'interesse di colossi come General Electric e di aziende specializzate come l'italiana (di Bolzano) Ropatech, di imprese di costruzione come la svedese Skanska. L'onda di novità che arrivano dall'America vede comunque come protagonista il presidente eletto Barack Obama nel cui programma elettorale l'ambiente ha un ruolo di primo

piano. Obama ha un'idea generale sull'argomento: che l'America non potrà continuare ad essere la guida del mondo se non cavalcherà la rivoluzione verde, cioè se non convertirà la propria economia verso le direzioni indicate, tra gli altri, anche da Rifkin, ma anche dal miliardario-umanista George Soros che di Obama è stato uno dei più convinti finanziatori. C'è quindi una forte speranza su una completa conversione di rotta dell'America sul protocollo di Kyoto e su tutta la grossa questione del clima. Nello specifico poi Obama intende sviluppare le energie alternative, creare cinque milioni di posti di lavoro verdi, immettere sulle strade un milione di autoveicoli ibridi. Più conser-

Jeremy Rifkin

vatore Obama appare sull'energia nucleare, un'opzione alla quale non sembra voler rinunciare. Aspettiamo lui e l'America alla prova dei fatti. Ma certo, le premesse di una nuova America ci sono. E la visione del cambiamento che ci è arrivata nei giorni scorsi è talmente forte da farci pensare con vergogna ai balbettii di casa nostra.

Venerdì 14 Novembre 2008

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PROTOCOLLO DI KYOTO

Costo per l’Italia dell’anidride carbonica (CO2): € 47,6/sec; € 4.112.640/giorno; € 123.379.200/mese) Dal 1° gennaio 2008 al 30 ottobre: € 1.340.720.640

Non tutti i germi vengono per nuocere... FONTE: GREENREPORT Il paradosso è che per tutelare la nostra salute, siamo sempre più inclini a mangiare e bere alimenti assolutamente asettici e a prendere al contempo integratori per stimolare le difese immunitarie o antibiotici per far fronte alla presenza di microbi ai quali il nostro organismo non è più abituato. Senza contare le sostanze chimiche con cui, per questa nostra assoluta ricerca d’igiene, entriamo in contatto. E che si potrebbero rivelare assai più nocive di molti germi presenti nell’ambiente Rinunciare alla doccia quotidiana può sembrare un compromesso difficilmente accettabile per molti abitanti del mondo occidentale. Del resto veniamo abituati sin da piccoli alla pratica dell’igiene personale, a partire dal lavarsi le mani prima di mettersi a tavola. Recenti ricerche epidemiologiche e prove di laboratorio condotte su animali, stanno invece dimostrando che la teoria proposta alla fine degli anni Ottanta dall’epidemiologo britannico David Strachan, che attribuiva alla minore esposizione ai germi durante l’infanzia l’aumento delle malattie allergiche nei Paesi più ricchi, aveva fondamenti concreti. In questi anni vi sono state molte prove indirette che quella teoria fosse giusta, e che la probabilità di soffrire di malattie allergiche fosse più bassa tra chi aveva avuto occasione di vivere in maggiore promiscuità e quindi verosimilmente con minori attenzioni igieniche. Oggi - leggiamo in una intervista sul Corriere della sera a Paolo Maria Matricardi, senior scientist presso il Dipartimento di pneumologia e immunologia pediatrica dell’Università di medicina Charité di Berlino quella teoria è suffragata da prove sperimentali e la cosiddetta “teoria igienica” viene estesa non solo alle allergie, ma anche al campo delle patologie autoimmuni, quelle cioè in cui le difese immunitarie reagiscono contro parti dello stesso organismo considerandole come corpi estranei. Del resto la ricerca dell’igiene portata agli eccessi verso una sorta di vera e propria sterilizzazione è ormai parte di molta della nostra cultura. E influenza comportamenti, servizi, legislazioni. In effetti dietro alla cultura dell’igiene vissuta come ricerca di asetticità c’è anche un enorme business, di cui il grande spazio occupato dagli spot pubblicitario ne è la dimostrazione. Per cui passa il messaggio, ormai considerato nor-

male, che su un pavimento o un lavandino, trattato con un determinato prodotto, vi si possa addirittura mangiare. Con conseguenze niente affatto trascurabili. Del resto - chiamando a prestito i fondamenti della teoria del caos per cui a variazioni infinitesime delle condizioni in ingresso corrispondono finite variazioni in uscita - è quantomeno dimostrato che un maggior ricorso a clausole per il raggiungimento di maggiori condizioni igieniche corrisponde un aumento di rifiuti. Basti pensare al sistema degli imballaggi per quanto riguarda i consumi di beni alimentari. O la maggiore quantità di reflui indirizzati ai sistemi di depurazione che sta dietro alla cultura dell’igiene personale e domestica spinta sino alla sterilizzazione che ha sostituito le buone pratiche igieniche, che nessuno naturalmente vuole mettere in discussione. Una cultura che ha messo fuori gioco molti prodotti tipici, perché le caratteristiche al contorno per la loro produzione non corrispondono più a standard di asetticità, che la società del benessere reputa ormai come irrinunciabili. E che quindi favorisce prodotti industriali, omologati e sicuri dal punto di vista dell’igiene, salvo poi scoprire che gli ingredienti con cui sono stati fabbricati poco hanno a che fare con la sicurezza per la salute. Un sistema che - per la dichiarata battaglia ai germi rende il nostro organismo più vulnerabile e addirittura più pronto a reagire contro sé stesso, come emerge dalle ricerche epidemiologiche citate, che non ad avere un sistema immunitario stimolato a combattere contro possibili infezioni. Con il paradosso che per tutelare la nostra salute, siamo sempre più inclini a mangiare e bere alimenti assolutamente asettici, a seguire una spasmodica igiene personale e degli oggetti e gli ambienti che ci circondano e a prendere al contempo integratori per stimolare le difese immunitarie o antibiotici per far fronte alla presenza di microbi ai quali il nostro organismo non è più abituato e dai quali non si sa più difendere in maniera adeguata. Senza contare le sostanze chimiche con cui, per questa nostra assoluta ricerca d’igiene, entriamo in contatto. E che si potrebbero rivelare assai più nocive di molti germi presenti nell’ambiente e che contribuiscono invece a rendere questo ambiente sempre più degradato. Viene allora da porsi la domanda di cosa sia preferibile.


Lettere finanza

Finalmente un sostegno all'economia reale Egregio direttore, finalmente una buona notizia, dopo tante disastrose, per il super bistrattato e tartassato popolo Italiano. Che non cè la fà proprio più a continuare così, con una crisi Economica spaventosa e deficitaria. E' In arrivo un pacchetto di misure a sostegno dell'economia reale oltre agli interventi già contenuti in Finanziaria, nei decreti salva-banche e nei collegati alla manovra d'estate. Lo ha annunciato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. «Crediamo sia necessario e possibile andare un po' oltre i provvedimenti» già in Parlamento. Dunque il Governo sta lavorando alla stesura di iniziative a sostegno dell'economia reale, soprattutto per aiutare le famiglie e le imprese più bisognose, a fronte della crisi finanziaria globale. Il nuovo intervento, non modificherà i saldi di finanza pubblica. Si pensa che è possibile operare un provvedimento di sostegno all'economia, alle famiglie e alle imprese che non altera i saldi di finanza pubblica». Si studieranno degli interventi che riducano nei limiti del possibile lo stress, l'angoscia, le difficoltà e l'indebitamento che sono prodotte dalla crisi economica. Lo stesso dicasi per il finanziamento delle imprese in crisi. Anche qui c'è «La massima attenzione al finanziamento alle imprese». Se sarà attivato un meccanismo sarà un meccanismo che attiva un canale di finanziamento alle imprese e non alle banche. Sarà un fondo finalizzato alle imprese passando attraverso le banche, e il funzionamento del meccanismo sarà monitorato e segnalato all'attenzione del Parlamento in funzione delle scadenze che si riterranno ragionevoli. Dunque questa volta dovrà essere il sistema bancario che chiede, il Parlamento che dispone». La norma, «Sarà assolutamente bipartisan con la massima trasparenza e la subordinazione all'acquisizione di quei fondi all'applicazione da parte delle banche di un codice etico». Andrea Delindati Cremona *

se dover ritornare sull'argomento, evidentemente ulteriore chiarezza è necessaria. Il partito La Destra non è estremo. questo a togliere ogni dubbio. se il riferimento fosse impropriamente indirizzato a noi o no, poco importa, ma, come appartenente a l'ideologia di destra non posso rimanere in silenzio a questo continuo sconvolgimento della realtà in cui si vuole attribuire alla nostra parte politica le responsabilità degli incidenti di p.zza Navona e accusare anche le forze dell'ordine, di cui noi cittadini Italiani dobbiamo dire solo grazie per i lavoro che svolgono quotidianamente (e guardate in quali condizioni). Perchè si continua ad accusare solo gli studenti di destra? Ora che come testimoniano i filmati tv via web il governo ha finalmente riconosciuto che gli incidenti di piazza Navona sono stati provocati dalla sinistra, quale trasmissione tv chiederà scusa ai giovani di destra che si sono difesi dall’aggressione? E' veramente stata una manifestazione apartitica? Se si, allora cosa faceva Veltroni a Roma in testa al corteo successivo? Noi siamo ovviamente solidali con blocco studentesco. I giovani di destra a qualunque organizzazione essi appartengano, hanno il pieno diritto ad esprimere le proprie idee. Le autorità di pubblica sicurezza e il governo hanno il dovere di tutelarne la libertà. Il partito La Destra ribadisce il rifiuto alla violenza come lotta politica ben chiaro per tutti. Mi è sembra assurdo che chi non si è identifica nella sinistra o non alza il pugno chiuso sia cacciato dai cortei, escluso dalla protesta, emarginato e imputato di ogni efferatezza. Oppure, gli si impedisca di frequentare le lezioni. Siamo infine soddisfatti che il governo anzichè continuare a sottovalutarli, ha capito che il confronto con gli studenti è necessario per poter spiegare bene come cambierà la scuola. Simone Defendi La Destra Cremona * amianto/1

Si allo smaltimento, ma rispettando il bene comune

politica

Il partito La Destra non è estremista Gentile Direttore, Vorrei “controbattere” all'articolo dell'anpi sul vostro numero 43 - sezione lettere. Mi spiace, dopo un me-

www.aclicremona.it Mercoledì 19 novembre alle 18, presso il Centro Pastorale Diocesano di Cremona le Acli Provinciali promuovono un dibattito pubblico rivolto alla cittadinanza attenta alle tematiche politiche. L’incontro è finalizzato all’avvio di una riflessione sul ruolo della società civile e sui contenuti di una politica affezionata e radicata nel territorio. Questo momento, a cui sono stati invitati tutti gli esponenti dei partiti locali, sarà presentato da G.Battista Brunati e introdotto dal dott. Cristiano Caltalbiano, direttore scientifico dell’istituto di ricerca Iref-Acli e curatore della ricerca «Destra e Sinistra nel tempo

Egregio direttore, non è nostro compito entrare nel merito delle questioni tecniche relative all’ipotizzata discarica di amianto nel territorio di Cappella Cantone. Spetta alle Istituzioni e agli Organismi di rappresentanza politica e sociale cercare le soluzioni più idonee. Tutta-

via, poiché si tratta di una decisione che coinvolge tutti, sembra opportuno richiamare l’attenzione su alcune considerazioni di base. Vi è la necessità di trovare siti per lo stoccaggio dell’amianto; troppe morti e sofferenze sono già state causate, non solo dall’uso di tale materiale, ma anche per effetto del decadimento dei manufatti a base di amianto ancora presenti tra le nostre case. La tipologia del materiale richiede siti idonei e impianti di stoccaggio sicuri. Per questo già nella individuazione dei siti occorre operare con la massima trasparenza nel rispetto delle indicazioni di studi scientifici e con la preoccupazione di non favorire interessi economici di privati o di istituzioni. Gli impianti di stoccaggio devono avere dimensioni compatibili con la tipologia del territorio: la convenienza sul piano economico va perseguita insieme alla salvaguardia della qualità della vita delle persone e al rispetto delle caratteristiche peculiari dei luoghi. Il criterio di fondo di ogni scelta, anche in questo campo, deve essere il rispetto del bene delle persone e delle comunità. Va evitato, pertanto, l’efficientismo operativo del fare ad ogni costo. Inoltre alla cittadinanza va offerta un’informazione corretta, chiara, scientificamente testata, non viziata dal gioco delle parti o strumentalizzata al fine di creare paure. I sistemi di controllo, sia nella fase di costruzione che successivamente, siano esercitati sotto la guida delle istituzioni, con un reale coinvolgimento dei sindaci del territorio, a tutela delle comunità locali. Si auspica, che dal confronto sereno e costruttivo di tutti i soggetti coinvolti, emergano soluzioni che diano risposte al problema dello smaltimento dell’amianto, ma nel rispetto del bene comune. Ufficio diocesano di pastorale sociale Cremona * amianto/2

La Regione ha agito “contro Costituzione” Egregio direttore, sulla vicenda della megadiscarica di amianto, come Associazione di enti locali, vorremmo aggiungere agli argomenti di merito che sono stati resi pubblici dalla Provincia e dai Comuni interessati (argomenti che condividiamo) una considerazione di metodo istituzionale.

Destra e sinistra nel tempo dell'antipolitica

dell’antipolitica. Un’indagine esplorativa sul rapporto tra italiani e politica». Se da un lato «Destra e Sinistra» hanno, senza dubbio, rappresentato due concetti chiave per interpretare la modernità, dall’altro non è difficile dimostrare che di fronte agli scenari del mondo contemporaneo hanno cambiato la propria valenza e agli occhi dei cittadini la distinzione politica è andata via via stemperandosi. Le Acli sentono quindi la necessità, anche in vista delle prossime amministrative, di porsi e di porre una serie di interrogativi raccogliendo un sentimento e un bisogno sempre più diffuso: quel-

lo di andare oltre sterili ideologie ed ancorare la politica a valori saldi e condivisi da chi elegge e da chi viene eletto. La ricerca, consultabile sul sito www.aclicremona.it, e la cui presentazione aprirà il dibattito, prova proprio a rispondere ad alcune domande che si intendono riproporre come spunto di riflessione. Quale significato attribuiscono i cittadini ai “contenitori” della destra e della sinistra? Quanto contano le ideologie nelle loro scelte politiche? Quale ruolo giocano i valori nell’epoca della democrazia mediatica? Si possono individuare differenze in termini di comportamenti e orientamenti politici? Da

quali strati della popolazione affiorano? Infine, come si lega tutto ciò all’attualità di un paese afflitto dall’incertezza e da una condizione economica tutt’altro che rosea? A questo momento seguirà un altro incontro pubblico il prossimo 6 dicembre 2008 alle 9e45 sempre presso il Centro Pastorale Diocesano di Cremona. Tale appuntamento sarà introdotto da padre Bartolomeo Sorge, direttore di Aggiornamenti Sociali, che porterà la propria riflessione animando un dibattito sulla cittadinanza responsabile: “La società civile per il cambiamento della politica”. Mauro Platè

Ci sembra ben poco in sintonia con quanto previsto dal Titolo V° della Costituzione e dal recentemente approvato nuovo Statuto della Lombardia il modo con cui la Regione sta procedendo. Un modo che è più centralista del vecchio “centralismo romano” e che addirittura sembra sostanzialmente anteporre la progettazione della impresa incaricata alle analisi delle Istituzioni locali. Non vengono tenute nel dovuto conto le argomentate opposizioni di Provincia e Comuni scavalcando praticamente le stesse competenze istituzionali. Aggiungiamo che anche in questa pesante vicenda si dimostra come sarebbe urgente l’istituzione del Consiglio delle Autonomie Locali, previsto ormai da anni nel Titolo V° della Costituzione ed ora anche nello Statuto regionale ma non ancora costituito. Sarebbe questa la sede in cui decidere in modo condiviso non tanto nel merito di vicende come questa bensì sulle modalità, i criteri ed i rapporti tra Regione e Autonomie locali con cui procedere su così delicati e rilevanti problemi. Lega Autonomie Locali Cremona * amianto/3

Vogliono attentare alla salute della provincia di Cremona Egregio direttore, Gli amministratori regionali ci devono dire esplicitamente perché vogliono attentare a tutti i costi alla salute dei cittadini della provincia di Cremona. Noi chiediamo una "inchiesta pubblica", come prevede la normativa sulla valutazione di impatto ambientale, a cui siano chiamati ad intervenire, prima che venga convocata la conferenza dei servizi, il proponente dell’opera (cioé il privato che ha chiesto l'autorizzazione per la discarica di amianto) e gli enti locali interessati (amministrazione provinciale e comuni) e a cui può partecipare qualsiasi cittadino. Tra qualche giorno renderemo noto il calendario delle prime iniziative in provincia di Cremona e per ribadire il nostro No a mega discariche in provincia di Cremona e per estendere, come preannunciato, la nostra mobilitazione, ci sarà un convegno a Milano nella seconda metà di novembre nel corso del quale formalizzeremo la nostra proposta alle altre realtà nazionali che combattono contro l’amianto di organizzare un’iniziativa nazionale in provincia di Cremona. Mariella Megna Cittadini contro l'amianto Cremona * agricoltura

Bisognava superare la vecchia cascina padana Caro direttore, è tornato di moda lo slogan «Cremona muore», «invecchia», «bisogna cambiare gli amministratori», cambiarli come se fosse responsabile di tutto ciò la politica locale. Sono abbastanza “anziano” per ricordare che questo linguaggio, si è sempre usato per Cremona in tutte le tornate elettorali. Cremona è depressa, bisogna dirottarvi industrie, utilizzare le fonti metanifere, entrare nel ciclo della autostrade, portarvi le Università delle varie qualifiche. Liberare l’agricoltura da un peso eccessivo di mano d’opera quindi bene “la libera disdetta”, basta con gli “imponibili” di mano d’opera. Così si è voluto e Cremona è sempre depressa come allora col piede sulla tomba. Sarebbe interessante un esame approfondito su Cremona, le lotte di quel periodo per imboccare la strada dello sviluppo non solo di Cremona ma del Paese nel suo comples-

Per dire la vostra, scrivete a redazione@ilpiccologiornale.it Siate contenuti in 20, al massimo 30 righe. Le lettere più lunghe verranno tagliate. Le lettere senza nome, indirizzo e numero telefonico verranno cestinate. Le lettere giunte il giovedì potrebbero essere pubblicate non il giorno dopo, bensì la settimana successiva.

so. Mi permetto si invitare tutti a un esame serio e responsabile. Sollecitato sindacati, partiti, enti a compiere questo esame, da collocarsi evidentemente sul piano storico, si risponde che sarebbe utile e giusto ma, vedremo, si tergiversa, si dice no nella pratica. Penso e credo che questo atteggiamento cerchi di evitare il discorso su vecchie piaghe e responsabilità che possono incidere sul gioco di potere di oggi. Invece sarebbe utile e alla luce di quelle esperienze fare oggi di più e meglio del passato. Da tutti gli economisti e politici si è sempre detto che è nella nostra terra nell’agricoltura il punto di forza per le condizioni a tutti note. Qualità e fertilità della terra per sua natura e per il lavoro secolare dell’uomo, collocata tra ghiacciai, nevai, torrenti, fiumi per l’irrigazione di essa, i trasporti fluviali e per la produzione idro-elettrica. Non meno importanti sono i capitali nel tempo investiti, delle capacità professionali di alto a livello dell’impresa che di eccellente mano d’opera, in presenza di aziende artigianali e industriali di supporto. Il quadro politico sorto dopo il 25 aprile 1945 e una volontà politica attenta doveva, tendere a mettere insieme queste ricchezze di base,nel solco dei Valori Costituzionali, rompere con le bardature semi feudali quali i rapporti tra contadino e terra, le dimensioni aziendali, la cascina come centro di vita e di produzione di analfabetismo, non più accettabile e vivibile con il nuovo assetto politico. Bisognava superare gli indugi, superare ogni remora e marciare al superamento della vecchia cascina padana, così come spesso ha sottolineato il Dr Ernesto Cervi Coboldi, noto agricoltore e tecnico di notevole valore. Ancorare alla terra il lavoratore, l’impresa, attenuare il peso delle varie rendite o pesi parassitari che giocano in negativo sui costi e prezzi dei prodotti agricoli. Riformare e ristrutturare da fondo l’agricoltura, per lo svilupparsi delle stesse industrie connesse, e giungere così al formarsi di grandi zone agro-industriali di produzione zootecniche, ortofrutticole, di bieticoltura intrecciate da una Federconsorzi di servizio e non di speculazione, da una adeguata politica finanziaria, da una industria di trasformazione, conservazione e di commercializzazione ai vari livelli migliorando o trasformando l’esistente come le latterie Soresinese, la Granarolo, i macelli, gli zuccherifici, e intrecciandosi in un moderno servizio di trasporti via terra, acqua, e cielo al servizio dell’umanità affamata. Non avremmo oggi una agricoltura che trema al solo parlare di riformare le quote latte: Avere paura di giungere alla liberalizzazione del mercato del latte, che è nei postulati della Unione Europea. In sessanta anni, presumo che con una scelta del genere si avrebbe, accanto a una grande Arvedi, una agricoltura forte, competitiva con possibili successi su tutti i mercati a traino dell’economia padana, e italiana, Cremona poteva essere centro di una tale operazione. E’ stato il nostro un sogno! Una chimera” Una illusione! Lo si chiami come si vuole .Il problema c’era, c’è e siamo ancora in tempo,per superarlo. Ne sono convinto, basta volerlo.


Venerdì 14 Novembre 2008

Fu sogno per Martin Luther King quello che si sta avverando nell’America di oggi con le elezioni di Obama a Presidente degli Stati Uniti d’America. Può diventare realtà anche un nostro modesto sogno per il quale abbiamo lottato e combattuto da oltre sessanta anni. Enrico Fogliazza Cremona * cordoglio

Felice Zigliani, grande testimone del Novecento Egregio direttore, Ora che, dopo una vita di impegno non è più tra noi, di Felice “Nato” Ziliani ci restano gli insegnamenti preziosi. L’ho conosciuto grazie a Guglielmo Agosti, e tante volte ci siamo incontrati. A lui mi legava una stima profonda e sincera e oggi mi unisco a quanti ne piangono la morte. Ziliani è stato un testimone del Novecento, ha condiviso i valori della Resistenza fino a scegliere l’esperienza partigiana. Dopo il ritorno alla democrazia e l’affermarsi della repubblica si è sempre battuto perchè questa eredità non andasse dispersa. Riteneva la lotta di liberazione un «patrimonio sacro, frutto di infiniti sacrifici, di indomito coraggio, di disponibilità verso gli altri, di amore per la libertà e per la Patria e di rispetto dei propri ideali anche a costo della vita». Per lui, come per tutti coloro che hanno a cuore la democrazia nel nostro paese, essa infatti non fu un episodio, pur eroico, della nostra storia, ma al contrario è stata e continua ad essere il fondamento di questa nostra democrazia, tanto più preziosa in quanto conquistata a quel prezzo. La conoscenza, la ricerca continua, l’insegnamento alle nuove generazioni, la loro educazione allo spirito democratico, che significa partecipazio-

ne, rigore morale, rispetto delle regole e della legalità sono stati il lavoro appassionato del comandante “Nato”. La sua stessa esistenza ne è esempio luminoso e del tutto coerente. I valori morali, sociali, politici, i valori della difesa dei lavoratori e dei più deboli, della democrazia, dell’antifascismo, della libertà sono stati il faro di Felice. Sono i principi che hanno guidato il suo impegno nelle amministrazioni locali, nel suo partito, nella occupazione all’Eni a fianco di Mattei, con cui condivideva un percorso di vita in larga misura sovrapponibile. Ma “Nato” Ziliani è stato però soprattutto un grande divulgatore, un grande educatore con la sua attività di scrittore e con i tanti anni passati alla guida della Associazione Partigiani Cristiani. Aveva una visione moderna della Resistenza, che gli permetteva di coglierne l’attualità, rifiutava uno stretto inquadramento ideologico o partitico. Concetti e tensioni che ebbe modo di esprimere in tante occasioni: nei momenti congressuali dei Partigiani Cristiani, nei comizi del 25 aprile in piazza Duomo a Cremona, negli incontri sulla Resistenza e sulla Costituzione. Riteneva, la lotta di liberazione, dovesse essere un patrimonio condiviso. «Fu, nei fatti lotta di Popolo! si legge in un suo scritto «quindi di tutti, anche di quanti non avevano imbracciato un’arma». Rifuggiva la retorica e sapeva guardare al futuro con ottimismo e fiducia “Dopo sessant’anni – diceva – possiamo dare un giudizio confortante. La libertà è un fatto acquisito. La Democrazia, pur fra tante vicissitudini si consolida e si radica. La consapevolezza, quindi, la partecipazione si fa sempre più ricca.”. Nonostante tutto invitava a non abbassare la guardia. “Occorre ancora più convinzione nel sistema democratico”. E, con disillusa ironia ricordava il monito di Churchill «La democrazia è un pessimo sistema, ma non ne conosco uno mi-

gliore...». Sapeva davvero essere un amico e un maestro. Con questi sentimenti lo ricordo e partecipo il mio sincero cordoglio ai suoi familiari. Giuseppe Torchio Presidente della Provincia Cremona * legislazione

Il Senato non approvi leggi dannose per i bambini Caro direttore, ho letto che è in via di approvazione in Commissione Salute al Senato il testo di legge sulla dislessia che dovrà passare alla Camera e che è già stata votata la procedura d’urgenza per l’approvazione. Cambiano i governi, ma non cambia la pressione con la quale si vogliono codificare per legge i “disturbi di apprendimento” nei nostri studenti. Nello specifico si tratta della dislessia, uno dei tanti disturbi (elencati nel DSM IV, Manuale Statistico e Diagnostico della psichiatria) dei quali soffrirebbero i nostri alunni. Esercitando una costante pressione mediatica come sta avvenendo in questo caso per la dislessia, successivamente verrà chiesto al Parlamento di approvare altre leggi che obbligheranno la scuola e le famiglie a sottoporre i bambini e i ragazzi a screening e cure per gli altri “disturbi” che si trovano nel DSM IV. Le modalità di diagnosi della dislessia, così come per l’iperattività ed altri disturbi si basano su test, vengono esaminati errori di scrittura, di lettura degli studenti: «Un ritardo nel linguaggio o la difficoltà di esprimersi in età prescolare possono essere un primo segnale», «Se un bambino fa più errori degli altri, per esempio sbaglia 20 volte le doppie invece di 5 o 6 nello scrivere un brano come accade ai normolettori (bambini normali), il segnale si fa più evidente». (Corriere

una linea del metro' da san donato a paullo In molti Paesi d’Europa è stata realizzata, a partire dagli anni ottanta del secolo scorso, una fitta rete di linee metropolitane che collegano le grandi città con il territorio circostante distante anche 100 o più chilometri. Attraverso il trasporto su ferro garantito dai metrò vengono assicurati collegamenti molto più veloci, si riduce, e di molto, lo smog prodotto dai gas di combustione degli autoveicoli nell’atmosfera e diminuiscono gli incidenti sulle strade. In questi ultimi anni è aumentata anche in Lombardia la sensibilità e l’attenzione a sostegno della diffusione della metropolitana e della necessità di richiedere il prolungamento delle linee esistenti che gravitano sul capoluogo lombardo. La stessa riqualificazione della Paullese, in cui lavori sono imminenti nel tratto Crema/La Girandola fino a Dovera essendo il progetto già totalmente finanziato, ha necessità di avere un’alternativa di collegamento su ferro se non vogliamo che nel giro di qualche anno questa arteria stradale finisca per essere di nuovo intasata richiamando altro traffico autoveicolare dalle province vicine. Lo stesso Sindaco di Milano Letizia Moratti nel corso del 2007 ha auspicato il potenziamento delle linee milanesi sia quelle interne alla città sia quelle dirette all’esterno. Per il territorio cremasco il prolungamento, ad esempio, della Linea Gialla del metrò verso est, cioè in prossimità della nostra provincia, può costituire una grande opportunità nel facilitare il collegamento con Milano potendosi innestare nella rete del trasporto metropolitano gestito dall’ATM e dalla MM senza dovere entrare nell’immediata periferia milanese oggi fortemente intasata dal traffico. Oltre al fatto che la realizzazione di un collegamento di trasporto veloce ed ecologico rappresenta un fattore decisivo di sviluppo sostenibile dei territori dell’area milanese/lodigiana/cremasca. A questa apertura, a sostegno del prolungamento della linea metropolitana, si sono, da anni, allineate in modo convinto le Province di Cremona, quella di Lodi e quella di Milano interessate al potenziamento del trasporto pubblico su ferro. Un “protocollo d’intesa” di massima è stato anche sottoscritto dagli Enti interessati e la MM (Me-

tropolitana Milanese) che ha anche già elaborato anche un progetto di prolungamento fino a Paullo. Tuttavia, negli ultimi mesi oltre alle notizie di forti tagli del Governo ai finanziamenti delle infrastrutture che penalizzano il Nord Italia ed in particolare a scapito dei progetti di estensione del sistema delle metropolitane si è aggiunta anche la bocciatura da parte della Corte dei Conti dei 150 milioni del finanziamento già approvato dal CIPE nel novembre dello scorso anno. Gli Enti locali milanesi sono tuttavia intenzionati ad insistere per ottenere i finanziamenti necessari da parte del Governo e della Regione per il prolungamento delle linee del metrò anche in relazione al coinvolgimento internazionale del territorio lombardo conseguente all’individuazione di Milano quale sede per l’Expo 2015. La ragione di questa giusta insistenza sta nell’obiettivo costruire una rete ecologica di trasporto e di ridurre l’imponente flusso di autoveicoli all’interno della città, ogni giorno sotto una cappa di smog e dove quasi quotidianamente vengono oltrepassati i limiti di legge per il parametro PM10. Questioni di salute per i cittadini innanzitutto, meno auto e meno smog, e altrettanto sacrosante questioni di sicurezza, maggior velocità nei collegamenti, minor incidentalità e minori ritardi grazie ai percorsi riservati propri del sistema del metrò. Gran parte del cremasco è interessato al prolungamento del metrò fino a Paullo che in linea d’aria dista poche decine di chilometri dai centri del cremasco compresa Crema. Per questo chiediamo al presidente della Regione Lombardia ed al presidente della Provincia di Cremona la richiesta che vi sia il massimo impegno nel richiedere al Governo nazionale risorse finanziarie per la realizzazione del prolungamento della linea del metrò Linea Gialla MM3 da San Donato a Paullo quale esigenza del territorio per il collegamento più veloce ed ecologico con Milano auspicando su questo obiettivo la convergenza di tutti i comuni cremonesi. Andrea Ladina

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Lavoro regolare e rispetto delle regole per integrarsi Il rapporto annuale della Caritas sull'immigrazione lascia spazio a considerazioni. La prima è sulla valutazione di "quanto rendono al paese gli immigrati", cifre intorno ai 3,7 miliardi in tasse, 9% del pil. Bene, una simile analisi ha impostazione razzista: immigrato=forza lavoro, dei lavori "che gli italiani non vogliono più fare", come dire che gli italiani infermieri, camerieri o muratori sono dei poveracci ai margini della società evoluta. Con questa crisi ci accorgeremo che la richiesta di lavoro calerà, quindi anche la necessità di immigrazione. L'errore del calcolo sta anche nel fatto che non si tiene conto dei costi che l'immigrazione produce: edilizia popolare, assistenza sociale e sanitaria. Tutti costi a carico degli enti locali. Ad esempio la scuola della Sera del 24.10.08). In molti casi le prime diagnosi le fanno le insegnati indottrinate su questi disturbi nei vari corsi di aggiornamento. Spesso mi ritrovo con colleghi che, ad esempio, fanno notare che l’alunno ha una pessima grafia, o fa errori di scrittura, o legge male, a quel punto nell’indifferenza degli altri docenti della classe i genitori vengono invitati a portare il figlio all’ASL per un’eventuale diagnosi di dislessia o altri “disturbi”. Per una mia alunna ad esempio l’insegnante di sostengo ha spiegato che le era stato diagnosticato un ritardo mentale, quando l’alunna in questione è di nazionalità filippina, i genitori a casa parlano soltanto la lingua filippina e lei sente parlare italiano soltanto in classe comprendendo poco o niente. Sfido chiunque a non avere problemi di comprensione nella sua condizione e a non essere esercitata a sufficienza nello scrivere e nel leggere l’italiano. Se questa legge dovesse passare molti alunni con lacune e carenze nella loro istruzione sarebbero a rischio di diagnosi di dislessia. Mi sono chiesta chi trae vantaggio da questa legge? Gli alunni no, perché non far più leggere chi ha difficoltà nella lettura ma fargli usare gli audiolibri o aspettare che la madre o l’insegnante di sostegno legga per lui il libro, non credo migliorerà la sua capacità di leggere. Non far fare più i calcoli ad un alunno discalculo (che fa errori di calcolo) ma costringerlo ad usare la calcolatrice, non credo sia il percorso per farlo diventare un Einstein. Lo stesso dicasi per l’imposizione dell’uso del computer con il correttore automatico per chi fa errori di scrittura. Sono un’insegnante, non sono un medico ma ricercatori e fonti autorevoli affermano che non ci sono prove scientifiche o di laboratorio che provino l’esistenza dei disturbi psichiatrici. Ad esempio lo psichiatra Colin Ross sottolinea: «Il criterio mediante il quale i disturbi vengono inseriti nel DSM non è basato su esami del sangue, o esami fisici, è basato su una descrizione del comportamento e questo è quello su cui tutto il sistema psichiatrico si basa». Che a trarne vantaggio siano le aziende che stanno divulgando i programmi didattici per questi alunni? Non si tratta di cifre elevate e allora quali sarebbero gli interessi che stanno dietro a queste pressioni? Forse questa è la Testa di Ariete per aprire le porte della scuola ad un business ben più grande che grazie alle diagnosi dei “disturbi” previsti nel

raccoglie più di mezzo milione di studenti stranieri, ciò significa mediatori culturali, strutture, sconti per la mensa ecc. Altro fatto da considerare è l'intergrazione e i problemi derivanti dalla sua mancanza, in termini di sicurezza. Non a caso il livello di integrazione, secondo il rapporto, è più alto nelle provincie dove la Lega è più forte, e per una ricetta semplice: lavoro regolare e rispetto delle regole=integrazione maggiore. Insomma la questione è complessa, non si può ridurre a cifre sparate per fare il titolone, l'immigrazione è risorsa solo se non stravolge i tessuti locali, se non causa insicurezza e se non porta alla perdita delle nostre tradizioni per non offendere l'immigrato. Questa non è accoglienza, è "coglionaggine". Giacomo Zaffanella DSM IV, ha portato nelle casse delle case farmaceutiche un ricavo a livello mondiale di 27 miliardi di dollari con la vendita di psicofarmaci. Sono 100 milioni le persone nel mondo che assumono psicofarmaci e 20 milioni di queste sono bambini. Non dimentichiamoci che in Italia ci sono 82 centri approvati per la cura dei bambini iperattivi (ADHD) e che i bambini italiani attualmente in cura con psicofarmaci sono 50 mila. Spero che la commissione salute al Senato, prima di approvare questa legge si informi accuratamente perché è in gioco il futuro di milioni di bambini e della nostra società. Margherita Pellegrino Cremona * expo 2015

La destra rimproveri gli amministratori milanesi Caro direttore, c'é di che rimanere allibiti. La destra a Milano decide che deve sottostare al ricatto leghista e, dunque, sembra accettare la scelta, tutta di parte e di partito, operata da Bossi che vuole portare l'agroalimentare di Expo 2015 a Verona, tagliando fuori Cremona. La cultura isituzionale di costoro é a livello del Burundi (con tutto il rispetto per lo stato africano). La loro concezione di autonomia tra Stato e partito rasenta quella che albergava nella testa di tale Giuseppe Stalin, nella prima metà del secolo scorso: il partito sopra tutto ed innanzitutto. Uno si aspetterebbe che almeno la destra (ma anche i leghisti) cremonesi se ne lamentassero. Non tanto per la difesa del campanile, ma perché é del tutto evidente che la struttura fieristica di Cremona - con tutto quello che ci ha investito la nostra comunità, in termini di risorse economico-finanziarie oltre che umane - non può non avere la priorità sulla questione. Ma "lor signori della destra cremonese", invece di critiche i loro capi milanesi non trovano di meglio che prendersela con Torchio e con Corada. Davvero non c'é limite alla vergogna. Ma costoro un minimo, ma proprio un minimo, di autonomia e di onestà intellettuale non riescono proprio a trovarlo? Mai un brivido di autonomia, mai un sussulto di indipendente dignità. Bossi ricatta Silvio. Silvio lo lascia fare, tanto poi quello che gli interessa lo porta a casa.... e loro tacciono, accondiscendenti. Ecco dove si nascondono gli appecoronati: nella destra di Cremona. Dario Antoniazzi Maria Denti Cremona


Libere Opinioni

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Robin Hood

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di Maurizio Guerrini

Expo e discarica di amianto: doppia beffa La Regione Lombardia intende realizzare a Cappella Cantone, un comune a pochi chilometri da Cremona, una grande discarica di amianto che date le dimensioni, circa 250mila metri cubi, risulterebbe la più grande in assoluto di tutta la Regione. E lo fa con una tempistica quanto meno sospetta che induce molti a chiedersi che cosa ci può essere dietro questa intenzione di autorizzare in modi cosi urgenti una discarica di amianto che andrebbe a compromettere valenza e qualità agricola del territorio e che apre interrogativi importanti sulla tutela della salute dei cittadini del cremonese. Al punto che anche la Curia di Cremona prende posizione criticamente sulla vicenda auspicando che vengano tutelati i cittadini e la loro salute prima degli interessi dei

privati o delle istituzioni. E a proposito di interessi qui si sta parlando di un colossale affare di circa 180 milioni di euro che andrebbero nelle tasche dell’attuale proponente l’impianto, con il quale sembra che la Regione Lombardia abbia già preso precisi impegni. Sullo sfondo avanza l’ingombrante questione dell’Expo 2015 di Milano, per il quale il capoluogo lombardo deve realizzare importanti strutture e infrastrutture e, contemporaneamente, sbarazzarsi di milioni di metri cubi di amianto. Ecco che allora Cremona subisce la doppia beffa: da un lato viene tagliata fuori dall’Expo stessa e nel medesimo momento diventa pattumiera regionale per inerti cancerogeni. Molto bene hanno fatto la Provincia di Cremona, il Presidente

Torchio e i sindaci dei paesi coinvolti ad opporsi al progetto formigoniano, ma ora deve esserci una mobilitazione più ampia che coinvolga tutti i comuni della Provincia, le istituzioni, i partiti, le associazioni e i cittadini tutti. Per primi devono intervenire concretamente i rappresentanti eletti dai territori nel parlamento nazionale e in consiglio regionale. Per la verità c’è anche un altro rappresentante espresso dal territorio che potrebbe svolgere un ruolo importante in questa vicenda: mi riferisco al Vice presidente della Regione Lombardia Gianni Rossoni - del centrodestra - ma in questo momento anziché giocare nella squadra che vuole tutelare la salute dei cittadini e del territorio, gioca nella squadra avversaria.

In Trentino si è votato, in Abruzzo a fine mese I politici, ma non solo loro, questa settimana hanno guardato con attenzione a quanto accadeva nelle elezioni amministrative del Trentino. I risultati del voto hanno riconfermato il Presidente uscente, il democristiano Lorenzo Dellai, che si è presentato con una propria lista (Unione per il Trentino) sostenuta anche dall’Udc. «In Trentino abbiamo creato un rapporto con Dellai perché ha un movimento con caratteristiche compatibili con l'Unione di Centro. Abbiamo stretto un accordo elettorale con un democratico-cristiano che ha avuto la determinazione di lanciare una sfida coraggiosa e autonoma per il governo della provincia di Trento. Il mo-

dello Trentino non è un modello nazionale però parla chiaro: Dellai vince non per il 20% del Partito Democratico, ma perché lì c'è un centro forte guidato da un leader moderato come Lorenzo Dellai» ha dichiarato il Segretario Nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa. E' stato un esperimento positivo che l'Udc ha sostenuto con convinzione in tutta la campagna elettorale. Cesa e Casini, insieme a tanti altri esponenti del partito, hanno partecipato attivamente alla campagna elettorale recandosi più volte a Trento. L'accordo con Dellai prevede un gruppo federato in Consiglio provinciale, un'intesa tra l'Udc e la sua lista, l'Upt. Per l'Udc è stato un risultato importante perchè i nostri elettori hanno votato

massicciamente. È una piccola dimostrazione che con l'arroganza non si va lontano e che il centro fa vincere grazie alla sua politica responsabile e costruttiva. Il prossimo appuntamento elettorale importante sarà a fine mese in Abruzzo. Alle elezioni regionali l’Udc si presenterà da sola perchè il Popolo della Libertà ha sconfessato l’accordo elettorale che era stato sottoscritto da entrambi i partiti che a livello locale avevano deciso di andare insieme. Anche questo sarà un importante test elettorale per l’Udc. Vedremo se gli elettori premieranno questa forza di centro che alle esibizioni di forza dei due maggiori partiti contrappone la sua moderazione e la sua sensibilità ai reali problemi degli italiani.

In questo difficile momento per il paese è bene che il governo assuma delle decisioni importanti per restituire ossigeno al sistema economico e non iniziativespot. Gli italiani hanno bisogno di proposte serie. I grandi discorsi su bicamerale, federalismo e graffiti possono essere importanti ma non sono decisivi! I dati della produzione industriale sono sconfortanti. La produzione industriale è calata del 5 cento ed è alle famiglie, ai loro problemi reali, che vanno indirizzati gli interventi del Governo. E questo, prima della Finanziaria. Servono iniziative concrete ed immediatamente applicabili. Le famiglie italiane hanno bisogno di risposte ed interventi immediati.

Per Cremona leader liberi e coraggiosi Si avvicinano le elezioni amministrative e quasi tutti sono concordi sul fatto che sia necessario voltare pagina e che a Cremona serva uno shock positivo. Ciò a cui nessuno risponde è: come fare? Cosa serve? O meglio, cosa manca? I programmi elettorali tendono sempre più a somigliarsi e sempre di più rimangono inapplicati, espressi da formule vuote ed abusate come “fare sistema”, “instaurare sinergie”, “sviluppare nuove iniziative produttive”, ecc... paroloni che gli elettori non leggono nemmeno più. La nostra convinzione è che in realtà il cambiamento sia indissolubilmente legato alle persone chiamate ad attuarlo. Guardando agli schieramenti tradizionali da una parte abbiamo un centrosinistra esausto, dall'altra una coalizione di centrodestra in cerca d'autore. La sinistra ha governato per anni con gli stessi uomini, le stesse facce, gli stessi apparati pubblici da tutelare al fine di tutelarsi, gli stessi interessi da perseguire. Dopo quest'ultimo deludente mandato che sbiadito volge al termine, pare poco credibile per il centrosinistra poter indossare la maglia del rinnovamento. Il centrodestra invece è dalla vittoria alle politiche ultime scorse che sta mangiando il vitello in pancia alla vacca, senza fare i conti con l'elettorato, che

alle politiche esprime un orientamento, ma a livello locale giudica e vota più le persone che i partiti. Alcuni segretari della compagine hanno praticato il gioco imprudente dei veti anziché ricercare di compattarsi attorno ad un progetto ampio. Un centrodestra dove l'invidia e le ripicche personali finora si sono dimostrate più forti della Politica, dove in sostanza non esiste leadership, ma poche persone senza grandi qualità pretendono di tenere il mazzo senza aver mai dimostrato di saper giocare a carte, alla ricerca spasmodica di qualche candidato disposto a dagli in prestito la faccia da mettere sui manifesti. In una città e provincia dove nessuno si prende qualche rischio e dove tutti ma proprio tutti mantengono le loro posizioni sicure, abbiamo trovato il coraggio di lanciare la lista civica «Cremona per la Libertà» come il terzo incomodo, di mettere un attimo in secondo piano la collocazione politica sul piano nazionale per parlare alla nostra gente, ai nostri elettori, per affrontare i loro, i nostri problemi concreti senza posizioni preconcette, ma con la libertà di pensiero che ci ha sempre contraddistinto. Non si tratta affatto di fare giochi doppi, ma di fare scelte utili al territorio nell'interesse esclusivo della gente, che a livello amministrativo chiede in fondo poche cose: idee chiare e soprattutto persone in grado di realizzar-

le senza inutili traccheggi. Occorre parlare ai cittadini e dare loro una civica opportunità di vero rinnovamento, di vera meritocrazia, di vero ricambio generazionale. Poi in democrazia starà agli elettori decidere ed ottenere gli amministratori che si meritano. I futuri sindaco e presidente della Provincia di Cremona non potranno affrontare i problemi straordinari che la crisi internazionale ha posto anche a Cremona se non saranno legittimati da autentica leadership che li possa rendere autonomi rispetto alle logiche di partito. Solo per fare un esempio, alcune centinaia di milioni di euro sono stati stanziati negli anni per il nostro territorio (Porto-Po-Autostrade ecc.) da Stato e Regione ma gran parte giacciono inutilizzati: attivare queste risorse è l'unico modo per salvare le imprese e i posti lavoro del territorio cremonese! Ma per farlo i nuovi amministratori dovranno battersi su tutti i tavoli senza preoccuparsi di "disturbare" questo o quel personaggio politicamente a loro vicino, avendo come unico faro i legittimi interessi del territorio cremonese e non il loro personale futuro politico... Per guardare con maggiore serenità al nostro futuro, come disse Roosevelt, “solo di una cosa dobbiamo avere paura: di avere paura”. E per vincerla occorrono uomini liberi e coraggiosi. Ferdinando Quinzani Cremona per la Libertà

Questa pagina è aperta a tutti coloro che - rappresentando un'associazione di cittadini di varia natura ed estrazione - vogliano dire la loro in totale autonomia, nel rispetto della legge e della civile convivenza. Per questo "Libere Opinioni" non necessariamente rappresenta la linea editoriale de Il Piccolo Giornale.

la citta' sta andando a fondo Il passare del tempo oltre ad avvicinare Cremona al Natale sta sortendo un secondo effetto, certamente molto più triste e indubbiamente non altrettanto lieto. Parlo e mi riferisco alla ormai consolidata certezza che la nostra città sia guidata e amministrata nel peggior modo possibile. Devo precisare a chi starà pensando che voglio di nuovo tornare sui soliti argomenti trattati ormai troppo volte che non è questa la mia intenzione, poiché è notizia freschissima quella dell'ennesimo scivolone ovviamente a discapito dei cremonesi e di Cremona. Siamo infatti ostaggio da anni di una città senza parcheggi, dove costosissime strisce blu si sono diffuse come la peste nel medio evo e dove sta per arrivare minacciosa ed incombente la ztl. Se tutto ciò non fosse stato già abbastanza, ecco l'ennesimo rilancio in pompa magna del cantiere del famosissimo parcheggio di piazza Marconi, credo ormai in ritardo di anni sulla iniziale tabella di marcia ed i cui costi ritengo oggi fuori ormai controllo. Rilancio prontamente stoppato dopo poche ore dall'annunciato ricorso al Tar per presunte irregolarità della gara d'appalto. Sinceramente questo aspetto poco ci interessa oltre tutto ora deve parlare la magistratura e nelle more il silenzio è d'obbligo, ma quanto va qui ripetuto come la tremillesima puntata di una qualunque soap opera sempre uguale a se stessa, è che non vi è angolo della città che ormai non testimoni la impossibilità di chi ci amministra di incidere positivamente sul nostro futuro. Cremona ed i cremonesi, credo e spero, non si possono e non si devono né abituare né tanto meno rassegnare a questo stillicido continuo ed inesorabile. Certo a volte pare brutto e noioso continuare a ripetere infinite volte lo stesso concetto, ma ormai è evidente che quanto accade è sempre frutto della medesima colpa, la convinzione di chi amministra di farlo bene, convinzione prontamente smentita dalla pratica quotidiana. Nel frattempo è tutta la città nel suo complesso che sta inesorabilmente andando a fondo, dal commercio in crisi al calo demografico, dall'insicurezza serpeggiante alla crisi economica, dalla viabilità impazzita ai conti del comune che non tornano. Possiamo da oggi ed a titolo definitivo affiancare piazza Marconi a tutte le altre promesse, molte delle quali addirittura presentate e date alla stampa per certe più e più volte (parco dei Monasteri), che ad oggi restano e resteranno titoli di giornali. Un auspicio va in conclusione lanciato ai cremonesi, che sappiano giudicare per quello che si è stati capaci di fare e non per quello che si è continuamente ripetuto di voler fare, senza realizzare poi nulla in concreto. Ugo Carminati An verso il Pdl


Speciale Edilizia Qual'è la situazione attuale del mercato immobiliare? Quali sono le tendenze? Lo sottolinea il rapporto 2008 dell'Osservatorio del mercato immobiliare. Secondo il documento, di recente pubblicazione, nel 2007 si sono registrate un totale di 1.699.664 transazioni, con un decremento comples-

Calano le compravendite

sivo pari al -7,1% sul 2006: il settore residenziale con 806.225 diminuisce del 4,6%, il terziario, 21.732, è in calo del 2,6%, il commerciale con 50.136 compravendite, risulta in calo del 4,8%, in linea con il residenziale, il settore produttivo con 16.812 cala del 3,5%, il mercato dei «Magazzini», infine, con 114.610, si ridimensiona sensibilmente con un calo del 5,2%. Si evidenzia il rallentamento già registrato nel 2006, e la consistente frenata registrata nel 2007 dopo un periodo di crescita più o meno sensibile in tutti i settori. Rispetto al 2000 l’incremento medio dell'indice di crescita immobi-

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Mercato immobiliare in frenata, in calo tutti i settori

liare è ancora rilevante, superiore al 20%, soprattutto per il settore terziario (+46% circa), mentre il settore commerciale è tornato allo stesso livello di compravendite registrato nel 2000. Il trend delle compravendite risulta costantemente in crescita dal 2000 al 2006, pur con una lieve flessione registrata nel 2001, collegata all’effetto Invim3, ed il decremento nel 2007, comune a tutte le macroaree, anche se leggermente inferiore nel Centro (-3,5%) rispetto al Nord (-4,7% circa) ed al Sud (-5,2% circa). I magazzini, considerati a sé per le loro peculiarità, mostrano un andamento sostanzialmente simile al settore residenziale, al quale sono in buona parte collegati, anche se maggiormente differenziato per macroarea. Le compravendite sono in netto calo nel 2007, -5,2% mediamente. Il settore terziario, cioè gli uffici, è quello con il calo di compravendite minore, in quanto l’andamento negativo che si ha nel Nord si contrappone ad un aumento

del 4% circa nel Centro, dopo il sensibile calo registrato nel 2006, e ad una sostanziale stabilità rispetto al 2006 nel Sud, dopo un triennio di sensibile crescita. L’incremento del numero di transazioni rimane ancora rilevante rispetto al 2000 pari mediamente al 46% circa. Il mercato degli immobili del settore commerciale: negozi, laboratori e centri commerciali risulta essere il più stabile e quello con minor crescita complessiva dal 2000. Nel 2007 si è tornati mediamente al numero delle transazioni del 2000. Il settore produttivo, capannoni ed industrie, ha un andamento intermedio tra i due settori terziario e commerciale, e pur evidenziando un rallentamento del mercato negli ultimi due anni registra ancora un volume di compravendite elevato, soprattutto nel Nord, dove si assiste ad una leggera ripresa nel 2007. Nel Centro, invece, il calo è elevato, -11%, ed ancora superiore nel Sud, -18% circa, dove, peraltro, il volume di compravendite di questo settore è risultato in forte crescita nel triennio 200306. Nei rapporti precedenti si era posta l’attenzione sullo spostamento del mercato residenziale dalle città capoluogo ai centri minori della provincia. Tale fenomeno è collegato a due fattori principali: il primo è

il considerevole aumento dei prezzi delle abitazioni nei centri maggiori che spinge a cercare soluzioni più economiche nei comuni limitrofi; il secondo è la maggiore disponibilità di nuove costruzioni nei comuni dell’hinterland, piuttosto che nei capoluoghi, dove il territorio è, in molti casi, saturo e scarseggiano le aree edificabili. Altro eventuale incremento delle compravendite nei comuni minori può riguardare l’investimento in seconde case nei comuni turistici. L’analisi del mercato del settore residenziale nel 2007 evidenzia, peraltro, come per la prima volta dal 2000 il mercato residenziale nei comuni non capoluoghi abbia subito una battuta di arresto, -3,5%, sia pure decisamente inferiore a quella che si è avuta nei capoluoghi, -7,2%. Tale segnale è indicativo della crisi del settore, che pare evidentemente giunto alla fine di un ciclo immobiliare mediamente il 53% dell’intero mercato in termini di transazioni relativamente ad uno stock che è pari solamente al 45%. Le compravendite mostrano andamenti simili per macro-area geografica, evidenziando il calo di compravendite del 2001, la forte ripresa del 2002 e la successiva lieve crescita del 2003 per il Nord ed il Sud, mentre al Centro nel 2003 si registra un calo abbastanza consistente, e la ripresa nel

Nel 2007 si evidenzia il rallentamento già registrato nel 2006

Ma al Nord il mercato è più stabile

2004 e 2005. Nel 2006 si nota il calo del mercato residenziale nei capoluoghi del Sud e del Centro, mentre nel Nord il mercato è più stabile. Calo che prosegue in tutte le macroaree nel 2007. Risulta, inoltre, evidente la differenziazione degli andamenti tra comuni non capoluogo e capoluoghi:

sono stati, infatti, i primi a trainare il mercato Residenziale con un incremento considerevole, durato fino al 2006, fermatosi solo nel 2007. Il calo maggiore, in questo caso, si registra nel Sud, -4,6%, poi nel Nord, -3,5%, ed, infine, nel Centro, dove il calo è più contenuto, -1,9%.


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Speciale Edilizia

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Costruire casa è senza dubbio un impegno non da poco, e al giorno d'oggi bisogna tener conto di tantissime variabili. Il modo in cui si costruisce, infatti, è determinante per il risultato finale. E' molto in voga negli ultimi anni il concetto di bioarchitettura che rappresenta un nuovo modo di costruire biologicamente responsabile ed

Quando costruire una casa è un'opera di bioarchitettura

Alcuni accorgimenti possono rendere l'abitazione più ecocompatibile

Si punta sulle nuove tecniche di costruzione

ecologicamente corretto. Con queste nuove tecniche si riescono a costruire case in meno di un mese, che consumano pochissimo e che producono da sole l'acqua calda azzerando i costi di gestione e le emissioni di anidride carbonica. La prima cosa per la bio architettura è rispettare l'ambiente. Costruendo una casa

a norma di risparmio energetico, con acqua calda tutto l'anno senza caldaie né termosifoni che, grazie ad un involucro altamente coibentato, vetri a sud e un sistema di ventilazione controllato permetta una minore dispersione di calore e un azzeramento dell'utilizzo di caldaie, termosifoni e impianti di aria condizionata.

Costruire una "casa passiva" può determinare un aumento del costo dell'investimento iniziale del 20-25% rispetto all'abitazione tradizionale. Cifra che viene ammortizzata nel tempo grazie ai notevoli risparmi di energia e denaro. Un'abitazione con struttura in legno ha la stessa durata rispetto ad una casa costruita con i cosiddetti sistemi "tradizionali" ma permette benefici aggiuntivi in termini di salute, assicurando una maggior traspirazione dell'habitat senza rincari sui materiali. Impianti energetici alternativi come collettori solari, pannelli fotovoltaici, scaldacqua solare, permettono poi risparmiare energia e talvolta di produrne in eccesso rispetto al proprio consumo per poi rivenderla sul mercato. Involucri termici e grandi vetri isolati a Sud completano il quadro impedendo al calore di disperdersi e riducendo quando non azzerando i consumi, gli sprechi e le emissioni di gas dannosi per l'ambiente. Ottimizzare il rapporto tra edificio e ambiente significa rispettare lo “spirito del sito”, diffondendo una maggiore comprensione per l'ambiente che ci circonda. Non causare emissioni dannose per l'ambiente rappresenta il primo degli obiet-

tivi di un'architettura sostenibile. L'utilizzo degli elementi naturali permette di arrivare fino alla riduzione totale dell'emissione di fumi, gas e acque di scarico. Nuovi sistemi permettono infatti di riciclare gli scarti prodotti dall'uomo durante la vita attraverso la raccolta differenziata, i dissipatori di rifiuti alimentari che permettono di ridurre i sacchi dell'umido fino al 60-70%, l'utilizzo di acqua piovana, lo sfruttamento dell'energia solare ed eolica. Importante è l'impego di

li" nella scala dei tempi "umani" e, per estensione, il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future. Il sole, il vento, le risorse idriche, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e la trasformazione in energia elettrica dei prodotti vegetali o dei rifiuti organici (biomasse) e inorganici. Rimozioni, sostituzioni e integrazioni degli impianti, ampliamenti e cambiamenti di destinazioni d'uso possono impattare sul territorio e sull'ambiente, ecco che allora un edificio che rispetti i prin-

L'importante è impiegare energie rinnovabili

energie rinnovabili, ossia quelle forme di energia generate da fonti che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono "esauribi-

cipi di bioarchitettura dovrà avere caratteristiche di flessibilità e garantire interventi nel più alto rispetto dell'ambiente

Con utilizzo di materiali ecocompatibili si intendono tutti quei materiali appartenenti alla cultura materiale locale. Dare precedenza quindi alle materie prime locali, in quanto generalmente più adatte alle caratteristiche climatiche del luogo. Optando per questa scelta ci si trova a sopportare anche minori costi di trasporto e un minore livello di inquinamento legato al ciclo di vita del manufatto. Fondamentale è utilizzare prodotti derivanti da materie prime rinnovabili o riciclate e optare per prodotti caratterizzati da un ciclo di vita il più possibile chiuso, e quindi facilmente riciclabili. I materiali da costruzione influenzano infatti la qualità dell'aria interna, il clima elettrico ed energetico, il microclima e la qualità degli ambienti confinati. Privilegiare la qualità della vita ed il benessere psico-fisico dell’uomo dovrebbe essere la variabile fondamentale. Il colore della casa e dei suoi interni, l'utilizzo di risorse naturali che ben si intonano con l'esigenza di benessere dell'individuo rappresentano il primo passo verso una cultura ambientale dove un utilizzo razionale e consapevole delle risorse permette l'integrazione dell'uomo con la natura e il rispetto dell'ambiente.


Speciale Edilizia

Venerdì 14 Novembre 2008

Evitare dispersioni di calore con l'isolamento delle coperture

La costruzione di una casa prevede, tra le tante cose, definire come realizzare la sua copertura, componente fondamentale e irrinunciabile di un edificio. Spesso la copertura di un edificio si realizza nello stesso modo dei solai di piano, con la sola aggiunta di una stratificazione di materiali capace di rendere la copertura impermeabile all’acqua

a tetto si può costruire un normale solaio inclinato, appoggiato a travi orizzontali o anch’esse inclinate. Nelle zone sismiche la copertura a tetto non può essere spingente, cioè la struttura non deve produrre azioni orizzontali. La struttura portante di una copertura può essere costituita da capriate, originariamente realizzate in le-

è di origine tardo-romana. Con le basiliche cristiane e successivamente col Rinascimento la capriata vissero momenti di particolare splendore. Diffuse in tutta Europa hanno sviluppato caratteri peculiari in funzione dei climi: nel nord Europa, ad esempio, la maggior inclinazione delle falde ha portato una maggiore articolazione del reticolo. Con l’introduzio-

Scegliere bene le coperture

e in grado di fornire un efficace isolamento termico. La copertura così realizzata è detta terrazzo. Negli edifici con copertura

gno ma che possono essere costruite anche in ferro o, più raramente, in cemento armato. Secondo alcuni studi essa

ne dell’acciaio che per propria natura di elemento lineare ben si confà, come il legno, alla realizzazioni di strutture reticolari, la capria-

te subirono poi ulteriori sviluppi. Viste queste premesse, considerata la diffusione di questo elemento costruttivo e la fantasia dei carpentieri che lo hanno utilizzato, appare comprensibile l’enorme varietà di tipologie e di soluzioni che sono nate. Con l’introduzione dell’acciaio che per propria natura di elemento lineare ben si confà, come il legno, alla realizzazioni di strutture reticolari, la capriate subirono poi ulteriori sviluppi. Viste queste premesse, considerata la diffusione di questo elemento costruttivo e la fantasia dei carpentieri che lo hanno utilizzato, appare comprensibile l’enorme varietà di tipologie e di soluzioni che sono nate. Tra tutte le superfici esterne di un edificio, spesso, il tetto è l’elemento che disperde più calore durante la stagione invernale e provoca surriscaldamento nei mesi estivi, a causa del basso livello di isolamento. Isolarlo non è difficile, l’importante è individuare la soluzione più adatta alle nostre esigenze. Se la copertura non è mai stata isolata è consigliabile intervenire immediatamente. Se la copertura è stata isolata più di 10 anni fa è consigliabile verificare lo stato dell’isolante: deve essere perfettamente asciutto, non lacerato, coprire tutta la su-

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E' sempre bene isolare termicamente in tetto

perficie del tetto e aver conservato il suo spessore iniziale. Nel caso contrario è meglio provvedere ad un nuovo isolamento. Se la copertura dell’edificio è piana (terrazzato) è possibile intervenire dall’interno oppure dall’esterno. L’isolamento esterno è un intervento delicato perché il

tetto con il calore che sale dagli ambienti sottostanti. Sottotetto praticabile Conviene isolare dall’interno, fissando l’isolante parallelamente alla pendenza del tetto. Se si interviene dall’interno, nel soffitto dell’ultimo piano, generalmente non sono richieste decisioni condo-

Il tetto è l'elemento che comporta più dispersione termica terrazzo necessita di un’accurata impermeabilizzazione e, se è praticabile, anche di un’adeguata pavimentazione. Si consiglia, pertanto, di rivolgersi a personale esperto. Conviene posare l’isolante sul pavimento del sottotetto. Isolare la parte inclinata porterebbe solo a riscaldare inutilmente il volume del sotto-

miniali. Se la mansarda è abitata conviene posizionare l’isolante all’esterno, sotto i coppi o le tegole, in modo da non ridurre la superficie utile, altrimenti è possibile isolare dall’interno. E' importante regolare di nuovo l’impianto di riscaldamento e condizionamento dopo aver effettuato l’intervento di risparmio energetico.


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Speciale Edilizia

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Un buon modo per fronteggiare la dispersione di calore in un appartamento è sostituire le vecchie finestre con serramenti nuovi e doppi vetri, dato che le finestre costituiscono il punto dove si verifica la maggiore dispersione di calore in un appartamento. Si tratta di un investimento che si recupera nel tempo, perché consente di risparmiare sul riscaldamento di casa oltre che di ottenere un efficace isolamento acustico rispetto ai rumori che provengono dall’esterno. Elemento di raccordo tra interno ed esterno, una finestra aggiunge luce, aria fre-

Sostituire le vecchie finestre, per migliorare la vivibilità

massimo comfort abitativo: questo significa valorizzare lo spazio, assicurare un buon isolamento termo-acustico e soprattutto, proteggere gli ambienti interni dalle variazioni climatiche. Un insieme di prestazioni che permette

permette di ottenere un prodotto di ottima qualità durevole nel tempo. Se anche solo uno di questi elementi risulta difettoso, o di limitata durata, si compromette il risultato finale. Un elemento fondamenta-

con gas argon. Infine è possibile trovare in commercio anche la "vetrocamera con pellicola antisfondamento", che unisce alle prestazioni isolanti anche quelle di sicurezza. I tipi di doppio vetro attual-

Doppi vetri fondamentali per garantire l'isolamento termico

Bisogna garantire il massimo comfort abitativo

sca ed energia a una stanza e anche alla mente. Il compito primario delle finestre è infatti garantire il

di mantenere condizioni abitative ottimali. E' l’insieme dei componenti di un serramento che

le a garantire l'isolamento termico sono i doppi vetri (o vetri-camera). Sono caratterizzati da un’intercapedine sigillata tra i due strati di vetro. La "vetrocamera chiara", che è il modello classico, ha una intercapedine piena di aria secca. La "vetrocamera a bassa emissività" offre qualche prestazione in più, avendo un film metallico posto sulla superficie del vetro che permette di ridurre il passaggio di calore verso l'esterno. La "vetrocamera a bassa emissività con gas isolante" è il doppio vetro più efficace dal punto di vista dell' isolamento; l'intercapedine tra i due vetri è riempita

mente più utilizzati sono quelli 4-9-4, formati cioè da due vetri da 4 mm di spessore e da un’intercapedine di 9 mm, che rispetto ai “vecchi” vetri 4-6-4 offrono prestazioni migliori; senza arrivare all’utilizzo di spessori elevati di intercapedine, sarebbe opportuno utilizzare vetri 4-12-4, reperibili facilmente in commercio, che rispetto agli spessori inferiori permettono di risparmiare quasi il 10% di energia. Per conseguire un buon isolamento termico, occorre prendere in considerazione anche i serramenti, che possono essere realizzati in legno, Pvc o alluminio.

La resa dei serramenti dipende dal materiale

I serramenti in legno sono quelli più utilizzati, soprattutto per ragioni estetiche. Guardando invece al risparmio energetico, i serramenti in Pvc sono quelli a maggior resa, potendo contare su di una tecnologia che permette di realizzarli con camere d’aria stagne al loro interno. Ne consegue una più alta capacità isolante. L’alluminio, che è ancora il materiale più diffuso per usi non residenziali, è di recente penetrato nel mercato residenziale grazie a tecnologie di lavorazione che permettono una finitura superficiale con un effetto estetico che si avvicina a quello del legno

ed è sicuramente paragonabile a quello del Pvc. Volendo utilizzare serramenti in alluminio è bene indirizzarsi su quelli “a taglio termico”, in cui il telaio è isolato dal controtelaio e dalla muratura tramite delle apposite guarnizioni, con un netto abbattimento delle dispersioni di calore rispetto ai modelli tradizionali. Un’ultima indicazione riguardo alle finestre con avvolgibili: è bene coibentare il cassonetto che nasconde l’avvolgitore, se è del tipo incassato nella parete, perché rappresenta un punto debole dell’isolamento termico dell’edificio.


ITALIA CREATIVA – PROGETTI PER LA GIOVANE CREATIVITÀ ITALIANA UN PROGETTO DI:

CON IL CONTRIBUTO DI:

XVII

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PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA GIOVENTÙ

RESTITUZIONE INTERVENTI

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The Neighbourhood

I

di Francesca Rizzardi

l gruppo dei Neighbourhood ha portato a termine il proprio intervento presso il muro di cinta dell’ASL in riferimento all'ex Ospedale Psichiatrico di via Postumia. Il risultato è un’opera corale che si caratterizza in primis con un forte effetto cromatico, in perfetto accordo con gli interventi attigui di Nais. La realizzazione si è sviluppata come un work in progress. Questi giovani artisti sono partiti dall’idea di sfondamento della parete reale, sensazione resa visivamente attraverso l’inserimento di un finto muro pittorico, un’illusione, una quinta teatrale che si apre su un universo colorato e complesso che rappresenta la fantasia e la sua liberazione. Il mondo che si rivela allo spettatore è iconograficamente costituito da quattro sezioni: agli estremi della parete la fantasia si manifesta attraverso lo studio della lettera nelle sue varie accezioni ed evoluzioni, in particolare l’elemento di destra è caratterizzato dall’inserimento di due figure: due puppets dall'aria minacciosa che con la carica di dinamite che tengono in mano squarciano, simbolicamente, il muro, aprendolo alla creatività degli artisti; al centro il busto acefalo di quello che in genere viene definito “colletto bianco” dal quale spuntano due piccole corna, a significare come, in alcuni

la parete desnuda - vivere la citta' tra storia e oggi RESTITUZIONE INTERVENTI

Per informazioni: Comune di Cremona - Servizio Politiche Giovanili C/o Teatro Monteverdi - Via Dante 149 tel. 0372407785 - fax. 0372407320 attraversarte@comune.cremona.it

Nais

di Silvia Scaravaggi

Il "colletto bianco"

Il puppet "dinamitardo"

casi, la follia appartenga alle figure più borghesi e normali nella nostra società. In linea con questa interpretazione vanno collocate anche le piccole, ma minacciose, nuvole che si aggirano intorno alla figura e si muovono lungo tutto il muro e che rappresentano un'ulteriore denuncia di ciò che all'interno della società disturba la creatività di un'artista. Sempre in zona centrale è stato realizzato una sorta di mostro spiraliforme con un solo occhio. È una figura “rilassata”, così la definiscono-

gli artisti, realizzata di getto, la sua interpretazione è lasciata allo spettatore, ma potrebbe raffigurare con la sua pacatezza, la non capacità di gran parte di noi di cogliere la vera follia. In sintesi i ragazzi hanno costruito una riflessione visiva attraverso l’utilizzo di un linguaggio che alla base ha evidente il percorso personale di ogni componente, di derivazione chiaramente street, ma con sfumature e re-interpretazioni che si discostano dall’iconografia classica dell’aereosol art.

Non siete ancora passati da via Postumia a vedere quello che è apparso sui muri dell’ASL? Allora vi invitiamo caldamente a farlo! Le creazioni di Nais sono visibili nella loro totalità, in contrappunto con la parete realizzata dal gruppo di artisti di Cremona. Le due figure fantastiche, con volti femminili e tratti antropomorfi, si presentano ora agli occhi dei passanti emergendo dalla superficie bianca del muro di cinta. Le figure create da Nais vestono colori così brillanti e solari che incuriosiscono chiunque, passando, le scorga: le persone si accostano a queste immagini di grandi dimensioni, fermando per un attimo le biciclette o le automobili, per complimentarsi con l’autrice; dai finestrini delle auto in movimento si intravedono le occhiate allegre e i segni di approvazione degli spettatori colti alla sprovvista ed attratti dai colori e dalle forme che interrompono la monotonia di una giornata grigia e vestono di nuova vita muri che fino ad oggi potevano passare inosservati. Nais è bravissima a fare questo: divertire con le forme e i colori degli spray e della vernice, attraverso un diverti-

Nais al lavoro

mento che diventa sguardo curioso e consapevole. Le figure create per Cremona sono, infatti, immagini che donano uno stato d’animo positivo, che rassicurano, che ci predispongono alla visione, che ci risvegliano dai pensieri distratti lungo il tragitto. I volti delle donne di Nais esprimono pensieri che interpretano il luogo che abitano: sono madri accoglienti e vigili in attesa, sono compagne con cui condividere lo scorrere del tempo, i pensieri allegri o tristi che ci attraversano, sono guardiane di una memoria del passato ma che vive nei ricordi delle persone e nelle testimonianze che appartengono al vissuto della città. Quanti uomini e donne sono passati attraverso le porte, i viali, le stanze di questi edifici e quanti ancora percorrono questi spazi, ca-

La parte sinistra dell'opera

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Le macerie del muro

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ARCHIVIO DI STATO DI CREMONA

L'opera di Nais sulla parte sinistra del muro MEDIA PARTNER:

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richi di sentimenti, esperienze, paure e speranze. Oggi a salutarli trovano due nuove figure amiche, due isole dedicate alla creatività ed alla vitalità, due angoli in cui si concentra il bisogno di armonia, di calore, di energia. L’arte di Nais si rivela così in grado di generare vitalità e forza, due elementi che volevamo emergessero dall’interazione tra artista e luogo. Il riferimento all’ex Ospedale Psichiatrico è, dunque, contraddistinto ora da un messaggio carico di vigore: far rivivere i luoghi e saper rinnovare gli spazi che abitiamo attraverso la positività, è un dono che facciamo anzitutto a noi stessi, per ricordarci la nostra vera natura, che è quella del vivere in armonia, nel rispetto degli altri e con pari dignità e opportunità.


XVIII

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gli artisti siria bertorelli Siria Bertorelli è nata a Crema nel 1978. Diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera si è specializzata in seguito in arte sacra contemporanea. Lavora nel campo della grafica, dell’illustrazione e dell’installazione artistica – in seno al circuito di Attraversarte ha partecipato a diversi happening e collettive, lavorando dentro e fuori il territorio cremonese. Fa parte della redazione della fanzine gratuita BAKELITE, che viene distribuita a Cremona e in una miriade di altri posti in Italia (ma è approdata anche in posti come Barcellona e Londra). Inoltre, si occupa da alcuni anni di laboratori didattico/espressivi multidisciplinari e – ah, già, è da poco diventata mamma.

Siria, che cosa puoi aggiungere a quanto scritto di te? Per esempio, io vedo nel tuo lavoro una connotazione psicologica che mi affascina molto. Parlaci delle tue tavole per questo fumetto di Gemine Muse, da dove vengono e dove vanno. Vengono da dove vengono tutte le immagini che produco, dalla mia parte più emotiva… insomma, c’è chi va dallo psicologo per riflettere un po’ su se stesso, io invece faccio immagini. Adoro la simbologia e la citazione, e mi piace che chi guarda le mie cose possa cogliere livelli differenti di significato a seconda della sua formazione culturale ma anche della personale sensibilità. Se dovessi individuare dei modelli per il fumetto, quali sarebbero? Personalmente sto dalla parte meno famosa del pianeta fumetto. Mi piacciono molto le graphic novel, questo “nuovo” genere che sta a metà tra la letteratura e il fumetto. Daniel Clowes, Charles Burns, sono tra i miei preferiti, ma apprezzo molto il genere, quindi leggo un po’ di tutto, Gipi, Max Andersson, Alison Bechdel, Munoz e Sampayo, Spiegelman, la Satrapi. Ultimamente ho apprezzato molto Siberia di Nikolai Maslov e i lavori della finlandese Amanda Vahamaki per l’uso magistrale della matita. Però questi sono i miei disegnatori preferiti, mentre se si parla di modelli a cui mi ispiro in senso iconografico ci allontaniamo un po’ a livello temporale: c’è tutta la produzione artistica medioevale, dalle miniature alle pale d’altare, ci sono i fiamminghi, Hyeronimus Bosch in primis, seguendo un filo che mi porta alla grafica contemporanea del nord Europa. A proposito di filo, mi interessano molto le arti minori: il ricamo, arte sicuramente sottovalutata, è una pratica a cui potrei dedicarmi molto di più in futuro.

gemine muse


gemine muse

Venerdì 14 Novembre 2008

XIX

Quali altri artisti ti piacciono maggiormente? Uscendo dal pianeta fumetto, tra i moltissimi diciamo che mi interessano quelli che hanno fatto dello studio della “diversità” la loro filosofia di vita. So che l’illustrazione ricopre un ruolo forte nella tua vita; hai mai provato a farlo diventare un mestiere vero e proprio? Penso che fare diventare il proprio mezzo espressivo anche l’unica fonte delle proprie entrate possa diventare un po’ pericoloso… Oltre a finire per odiare ciò che prima si è fattocon piacere, si rischia anche di dover scendere a molti compromessi. Quindi, se non è proprio l’unica fonte... forse è meglio. Di cosa ti stai occupando ultimamente? Ho appena finito di fare un libro d’artista sul “Gioco delle perle di vetro” di Herman Hesse che sarà esposto prossimamente a Milano. Già che ci sono, ne approfitto per chiederti qualcosa di Bakelite. Visto che è una delle altre cose di cui ti occupi, danne una breve spiegazione. Bakelite è un progetto che nasce dall’idea di dare uno spazio gratuito di visibilità a chi produce immagini, con il fine anche di influenzare il gusto estetico omologato che ci pervade. Ci sono tante realtà di questo tipo in giro, a Cremona non c’era e abbiamo deciso di farlo noi. Cosa pensi di Cremona e della sua creatività? Penso che Cremona sia un po’ come la Bella Addormentata, è sempre in attesa che arrivi qualcuno su un bel cavallo bianco a risvegliarla. Non parlo solo delle istituzioni, penso che i giovani in generale debbano viaggiare di più e rendersi conto di come funzionano le cose anche fuori dall’Italia. Sogni nel cassetto? Una casa in Spagna. Speriamo che si avveri. Ti ringrazio e ti lascio alla tua moltitudine di impegni, confidando che il tuo lavoro per Gemine Muse venga apprezzato come si deve. A proposito, potete trovare le cose di Siria su: www.siriab.deviantart.com www.tapirulan.it/siriabertorelli e contattarla a questo indirizzo mail: siriabertorelli@yahoo.it

I PROSSIMI ARTISTI SU IL PICCOLO: 28/11 ETA (fumetto) Filippo Minelli (arti visive) 5/12 Vera Lazzarini (fumetto) Raffaele Ariano (scrittura) Filippo Minelli (arti visive) 12/12 Roberta Sacchi (fumetto) Andrea Strazzoni (scrittura) Raffaele Ariano (scrittura) Sezione musica 19/12 Patrizia Sacchi (fumetto) Sezione performance 26/12 Alice Seghetti (fumetto) Sezione musica Sezione performance


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La scimmia

I

gemine muse

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Riferito all'ex Ospedale Psichiatrico di via Postumia

di Andrea Strazzoni

mmagino me stesso come una scimmia seduta a cavalcioni sul muro esterno dell’ospedale. La mia zampa destra pende verso il giardino, la zampa sinistra invece dà sulla strada, oltre la quale si stendono gli ultimi casermoni della città, e qualche campo da gioco ruvido e polveroso. Non posso guardare che verso il basso. Quando ancora un avvoltoio non aveva ghermito la mia mente, potevo guardare le nuvole, e accorgermi di ogni variazione nell’umidità dell’aria osservandole ora attraverso la caligine, ora attraverso il cristallo. Se l’aria era trasparente, mi coglieva allora la malinconia, non potendo fissare o dire cosa si prova nelle rarissime giornate dal cielo puro, quando si scorge ogni cosa che si dà entro la linea dell’orizzonte: colline, campanili, alberi, e lunghe strade sulle quali non possiamo fermare nessuno per chiedere “hai visto?”, perché nessun tesoro è barattabile con una felicità meno grezza di quella che ci si dà nell’incoscienza, e che vorremmo invece calcolare e conservare. Una volta guardavo il cielo, e bastava poco per assicurarmi una via di fuga con l’immaginazione. Ora che su di essa è colata una melassa nera, dolce e appiccicosa come ciò che attrae le mosche, (e non sappiamo se abbia il sapore dello zucchero o della putrefazione), non posso guardare il cielo senza che il pensiero della catastrofe si frapponga fra me e le nuvole, e che la coscienza di questa menomazione lo accresca in un gioco di scatole cinesi, o di matrioske foderate di spilli. Nelle nuvole non trovo più l’indifferenza che mi salva, né fissandomi sui sassi, sulla povera polvere, sulle case e sulle persone, e su tutto ciò che abbiamo un tempo vissuto da uomini, capaci di muovere i nostri pensieri come se non ci costasse nulla. Non posso guardare le stelle, la notte, cercando una consolazione nei cicli cosmici, in ciò che è più grande di noi, nell’infinitamente grande o nell’infinitamente piccolo, né sminuire le mie sofferenze pensando alla necessità del ritorno, quando gli astri si riallineeranno nelle loro case di partenza. Non posso più sentire le domeniche, pigre e deserte ad ogni latitudine, preziose per chi ancora può permettersi di non pensare a niente, senza che il pensiero del fallimento appanni i miei occhi e la nostalgia di una memoria più felice accresca il mio dolore, mentre il desiderio di una percezione non distorta lo infiamma, e moltiplica le strade cieche del suo labirinto di specchi. È di questo mio male, infatti, che soffre chi è arrivato a pensare il proprio pensiero, ed accresce di nerezza ogni sua immagine, dacché l’ossessione è di Carmine Caletti

dell’ossessione stessa, e liberarsene significa soltanto alimentarla. Il mio male, è quello che ricorda se stesso infinite volte, come un’immagine di morte che fa la spola fra due specchi. Guardo questo muro dall’alto, come una scimmia, e sulla parete liscia (in cui però non si riconosce niente, perché non sono capace di sentire l’odore di calcina, mattone e pietra delle strade di città, da cui esala ogni tanto il profumo delle cantine), trovo due racconti. Nel primo, scritto dall’esterno, vedo la caviglia bruna di una ragazza di paese, a fine estate, quando il resto del corpo è già coperto e l’aria della sera solleva leggermente i peli sbiancati dal sole, che spiccano sulla pelle di bronzo del polpaccio, mentre cerca affannosamente il segno del suo ragazzo. Vedo il piacere che lei provava, mentre vedeva pian piano un’anima scoprirsi, a primavera, pungolata con tutte le armi della curiosità, ed era bello vederla fiorire, prima della sterilità. Vedo la fine di un lungo silenzio, dove a tacere erano parole più pesanti di quelle che svaniscono nell’aria, ma cadono nel sottosuolo o incidono la pietra, fino a germinare un fiore. Vedo il piacere di comporre in un’immagine i pochi elementi che abbiamo su una donna sconosciuta, perché vorremmo tanto innescare quel meccanismo che ora ci ingoia e ora ci sputa, e per esso costruiamo un idolo tanto uguale al dio quanto quelli scolpiti nella pietra dei templi, dove la divinazione e la profezia diventano il nostro unico sapere. Vedo un ragazzo che fissa il suolo, non come chi è umile, ma come chi cerca tesori e vede in una chiave o in una moneta abbandonata solo l’auspicio della buona sorte, e la sua anima è là dove si ferma la sua vista, mentre c’è chi crede sia ritorta verso l’interno, e non conosca più le cose. Vedo una coppia di amanti nel bar notturno, deserto, quando negli angoli bui si conserva il ricordo delle tovaglie di plastica bucate dalle cicche, e ronza solo il motore del frigo: poche ore prima camminavamo nei boschi, e quel miracolo fatto a pezzi nei fuochi lungo le statali ci rendeva leggeri anche per i rapaci notturni, fatui come i fantasmi dei bambini. Vedo infine un uomo solitario, disteso sotto un grande albero, che prega Dio di farlo morire, perché nel suo occhio rimangano solo le onde d’erba sull’argine, che scintilla come un mare nei riflessi di verde scuro. Guardo da una parte di questo muro, e come su una pagina bianca vedo incise tutte queste cose, del tutto ignaro di quale sia il lato giusto. Guardo dall’altro lato e vedo invece queste mie parole, che sono incise con le unghie, graffiate come le ultime parole dei sepolti vivi.

nità: l’arte nasce dalla sofferenza, ma solo nelle sue propaggini più “quiete”. Il “folle” vero non ha mai la forza per dire qualcosa: potrà solo ricostruire a posteriori i suoi stati interiori. Altri limiti sono formali: lo scrittore è prima di tutto un tecnico. Mi piace comunque pensare allo scrittore come servo ed occasione della scrittura, e non il contrario: è la scrittura che definisce i nostri limiti, e non viceversa.

I tuoi studi di Filosofia hanno condizionato la tua scrittura? Quali filosofi e narratori vanno citati fra le tue influenze? Nel testo ho fatto riferimento a Montale, parlando dell’indifferenza («fuori del prodigio / che schiude la divina Indifferenza: / era la statua nella sonnolenza / del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato») e della fuga («Cerca una maglia rotta nella rete»). L’espressione «Quando ancora un avvoltoio non aveva ghermito la mia mente» è invece un riferimento al «the gnawing vulture of thy mind» di Shakespeare. Penso che il mio stile risenta peraltro di quello di Buzzati, un autore che ritengo molto vicino al mio modo di vedere le cose.

Il protagonista si immagina (e dunque il lettore tende a visualizzarlo) come una figura in parte zoomorfa, subumana; al contempo, però, la sua immaginazione quasi divinatoria e l’acume di certe analisi lo rendono sovrumano. Cosa puoi dire di questo duplice aspetto? La diversità può essere anche anomalia in senso positivo? Come ho già detto, la diversità è positiva solo “dopo” la guarigione, o almeno nei suoi effetti collaterali, ma mai in sé. Per il resto, non ho sufficienti nozioni per giustificare un rapporto tra genialità e disagio. Tuttavia, la mia esperienza personale mi ha dato diversi esempi su cui riflettere.

Sull’ottava uscita (venerdì 13 dicembre) sarà presente un altro tuo racconto, riferito all’ex carcere. Puoi anticiparci qualcosa? Sarà un racconto ispirato a Poe. Non un vero poliziesco, ma una riflessione “metodologica” sul crimine.

Andrea Strazzoni

pensare il proprio pensiero

Il tuo racconto è il monologo mentale di un internato. Da dove deriva la scelta dell’ex ospedale psichiatrico come ambientazione del testo? Ogni scrittura è autobiografica. Il mio racconto non fa eccezione: più che il monologo di un internato è la proiezione della mia esperienza, trasposta sullo scenario della malattia e dell’internamento. L’ambientazione è una pura occasione di scrittura. La tua scrittura è ricca e d’impatto: parole come «Quando ancora un avvoltoio non aveva ghermito la mia mente» oppure «Vedo infine un uomo solitario […] che prega Dio di farlo morire» colpiscono a fondo. Ci sono limiti di forma e/o contenuto che ti imponi di non superare? O tutto è concesso, in nome dell’efficacia stilistica? Ritengo che gli unici limiti alla scrittura siano l’esperienza personale e la possibilità di scrivere in sere-

PROGETTI PER LA GIOVANE CREATIVITÀ ITALIANA

INTERVISTA - SCRITTURA

Andrea Strazzoni è nato il 6 giugno 1984 a Cremona, e risiede a Castelvetro Piacentino. Dopo il liceo, ha conseguito nel 2007 la laurea triennale in Filosofia e sta ora completando i suoi studi con la laurea specialistica. Ha studiato nelle università di Parma e Nijmegen ed è stato, al primo anno, il migliore del corso. I suoi interessi riguardano perlopiù la storia della filosofia.

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Speciale Edilizia Nel risparmio energetico nella climatizzazione ambientale, un ruolo importante lo svolgono la scelta e la gestione delle apparecchiature di riscaldamento coinvolte, primo tra tutte il generatore di calore o, per impianti di climatizzazione estiva e invernale, il climatizzatore. Premesso che ogni qualvolta si installa una caldaia, sia che si tratti di un nuovo impianto che di una semplice sostituzione, è necessario affidarsi ad un installatore qualificato e iscritto alla Camera di Commercio (per i nuovi impianti è obbligatorio anche il progetto a firma di un ingegnere o di un perito termotecnico), è bene comunque avere le idee chiare su alcuni punti fondamentali per la scelta dell’apparecchio. Innanzitutto è bene non lesinare sulla spesa di acquisto della caldaia. E' più conveniente spendere di più all’inizio e scegliere un apparecchio affidabile e ad alto rendimento che spendere meno ma trovarsi poi con un generatore che consuma di più e dura di meno. Particolarmente consigliabili, anche se di costo più elevato rispetto alle caldaie tradizionali, sono le caldaie ecologiche (con rendimenti mediamente più alti rispetto a quelle tradizionali e con emissioni di fumi a basso contenuto di ossidi) e soprattutto le caldaie a condensazione perché sono caratterizzate, oltre che da un basso contenuto di ossidi nei fumi, da rendimenti elevatissimi. Le caldaie tradizionali utilizzano infatti solo una parte dell'energia che dal combustibile si trasforma in calore.

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Caldaia, meglio scegliere un apparecchio affidabile e non lesinare sulla spesa

La parte rimanente viene dispersa dal camino sotto forma di vapore acqueo. La tecnologia a condensazione consiste nel recuperare il calore contenuto nel vapore acqueo, che viene fatto condensare trasformandolo in acqua.

caldaia. Essendo questa acqua relativamente fredda, essi condensano e trasferiscono gran parte del loro calore all’acqua che così aumenta di temperatura. In questo modo la caldaia brucia meno combustibile per portare l’acqua alla tempera-

Meglio andare sul sicuro

In pratica, i fumi ad alta temperatura derivati dalla combustione vengono fatti fluire direttamente lungo i tubi dell'acqua di ritorno alla

tura voluta. Come si vede dalla fig. 10, la quota di energia recuperabile è teoricamente dell’11% circa; in realtà si riesce a recuperare

qualcosa di meno. E` intuitivo che più l’acqua di ritorno alla caldaia è fredda maggiore è il fenomeno di condensazione e maggiore è il calore recuperato dai fumi. Questo fa sì che le caldaie a condensazione rendano al massimo con impianti che utilizzano acqua a bassa temperatura, come gli impianti che utilizzano pannelli radianti a pavimento o a parete. Però anche con impianti tradizionali a radiatori il rendimento è più alto di quello ottenibile con caldaie tradizionali; si può stimare che mentre queste ultime hanno in impianti di questo tipo rendimenti medi tra l’84% e il 90% quelle a condensazione stanno sicuramente sopra il 96%. Un altro vantaggio delle caldaie a condensazione, legato alla bassa temperatura dei fumi, è la possibilità di utilizzare condotti in materiale plastico per lo scarico dei fumi, con maggiore facilità di intubamento di vecchie canne fumarie. Particolare attenzione va poi messa nella gestione dell’impianto, utilizzando alcuni fondamentali accorgimenti che fanno risparmiare. Impostare una temperatura di mandata dell’acqua in caldaia non superiore a quanto serve per il proprio impianto. Il giusto livello di temperatura dovrebbe essere indicato dall’installatore o dal proget-

Quelle a condensazione sono poco inquinanti e con elevato rendimento

La caldaia va revisionata ogni anno

tista, laddove quest’ultimo è presente. Nelle caldaie ad accensione non elettronica, non lasciare accesa la fiamma pilota quando la caldaia non viene usata per lunghi periodi. La fiamma pilota ha infatti comporta un consumo che, seppur minimo, non ha senso sopportare se la caldaia deve rimanere spenta anche per alcuni giorni. Far revisionare annualmente la caldaia. La revisione annuale della caldaia, oltre che un obbligo di legge, è importante perché permette di mantenerne

il rendimento su valori elevati. Importante può essere anche installare un cronotermostato se non già presente. Anche installare valvole termostatiche o termostati sui corpi scaldanti, che permette di gestire singolarmente ogni locale riscaldato. E' bene non coprire i corpi scaldanti con tendaggi o mobili. La presenza di ostacoli alla circolazione dell’aria peggiora molto il rendimento dei corpi scaldanti e comporta un dispendio di energia senza che ad esso corrisponda un incremento di temperatura nell’ambiente.


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Speciale Edilizia

Venerdì 14 Novembre 2008

di Giulia Sapelli Si è parlato molto di risparmio energetico, ora vediamo in parole povere in cosa consiste. L’energia consumata nell’edilizia residenziale per riscaldare gli ambienti e per l’acqua calda sanitaria rappresenta circa il 30% dei consumi energetici nazionali, e rappresenta circa il 25% delle emissioni totali nazionali di anidride carbonica, una delle cause principali dell’effetto serra e del conse-

Tutti gli accorgimenti per non disperdere energia

risparmio energetico significa consumare meno energia e ridurre subito le spese di riscaldamento e condiziona-

Bollette più leggere risparmiando sul riscaldamento

Un metodo di isolamento con lana di vetro

guente innalzamento della temperatura del globo terrestre. Intraprendere interventi di

mento, migliorare le condizioni di vita all’interno dell’appartamento migliorando il suo livello di comfort ed il be-

nessere di chi soggiorna e vi abita, partecipare allo sforzo nazionale ed europeo per ridurre sensibilmente i consumi di combustibile da fonti fossili, proteggere l’ambiente e contribuire alla riduzione dell’inquinamento del nostro paese e dell’intero pianeta, investire in modo intelligente e produttivo i risparmi. In questi ultimi anni, sono state emanate a livello nazionale, regionale e locale diverse leggi e norme che indicano requisiti e criteri sia per la progettazione delle nuove costruzioni che per gli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, che ha la caratteristica di presentare consumi energetici notevoli soprattutto se gli edifici sono costruiti prima della legge 373 del 1976. Si possono seguire alcuni suggerimenti per migliorare il livello di comfort del proprio appartamento e per ridurre i costi di riscaldamento , condizionamento e produzione di acqua calda sanitaria, tenendo però presente che alcuni interventi devono essere effettuati con cura, previa consultazione di un tecnico specializzato. Se poi dobbiamo intervenire sull’edificio per lavori di manutenzione ordinaria siamo nella situazione più favo-

revole per operare anche un risparmio energetico. Di tutta l’energia utilizzata in una stagione per riscaldare a 20°C e condizionare a 26 ° C un edificio, una buona parte viene dispersa dalle strutture (tetto, muri, finestre)

benefici notevoli sulla bolletta energetica. Per risparmiare ogni anno tanto combustibile è importante: ridurre le dispersioni di calore in inverno e le rientrate di calore in estate (attraverso le pareti, il pavimento

tare al meglio l’energia contenuta nel combustibile progettando, manutenendo e regolando bene l’impianto di riscaldamento e condizionamento. Tutto questo significa spendere del denaro; ma

isolamento di un tetto con polistirene espanso estruso

ed una parte dall’impianto. Sul consumo totale di combustibile consumato per riscaldare un edificio, si può risparmiare anche dal 20% al 40% fin dal primo anno, con

ed il tetto della casa), limitare le fughe di aria calda attraverso i vetri e gli infissi delle finestre, abbassare la temperatura di riscaldamento nei locali non utilizzati, sfrut-

questo investimento, a sua volta, porta ad un risparmio immediato sulle bollette della famiglia. Occorre solo decidere di sostenere queste spese.


Speciale Edilizia La casa vuole essere spesso anche un luogo in cui rintanarsi senza essere disturbati da interferenze esterne. A questo proposito importante è il concetto di isolamento dai suoni e dai rumori. L’isolamento acustico è legato direttamente alla trasmissione del suono tra due ambienti differenti, in uno dei quali c’è la sorgente sonora e nell’altro il ricevitore. Il suono, emesso da una sorgente, si propaga nell’aria sino ad incontrare l’elemento di separazione tra i due ambienti: la struttura di separazione si comporta come elemento passivo e condiziona attraverso le sue caratteristiche la trasmissione stessa, permettendo anche il controllo del suono. Il tema dell’isolamento acustico è sempre attuale e assai diffuso nelle realtà urbane, in particolare nei con-

Via i rumori molesti, con l'isolamento acustico

le uova: questo, più che isolare davvero la stanza, aumenta lo spessore delle pareti, creando la sensazione che il rumore sia attutito. Un vero isolamento acustico è cosa più complessa, possibile solo a patto di utilizzare i materiali adatti. Bisogna prima di tutto tener presente che l’isolamento acustico è l’esigenza di non arrecare disturbo agli ambienti vicini, e di non essere disturbati. La correzione

Una stanza a prova di rumore

domini, dove il contatto tra appartamenti vicini è molto stretto. Questa diffusione ha favorito la nascita di rimedi empirici, spesso poco efficaci. Uno dei più comuni è incollare alle pareti contenitori per

Venerdì 14 Novembre 2008

acustica, invece, consiste nel creare le condizioni di ascolto migliori all’interno di un ambiente. Questo secondo concetto è diventato particolarmente importante con la sempre maggior diffusione di impianti domestici di ho-

me theatre, ma in questa sede ci occuperemo di isolamento. Se un ambiente è sufficientemente ampio e costruito con materiali adatti, l’isolamento è garantito. Se invece le sue strutture non offrono ostacoli alla propagazione del suono, occorre intervenire isolando il soffitto o le pareti. Il soffitto è la prima struttura su cui occorre intervenire quando si deve isolare un ambiente. Si possono creare due tipi di controsoffitto: a sostegni metallici e con impalcatura di legno. Nel controsoffitto a sostegni metallici i pannelli fonoisolanti sono di norma composti in fibra di vetro o in fibre naturali. Prima di iniziarne la posa, è bene verificare che le pareti siano asciutte e che temperatura e umidità dell’ambiente rientrino in valori standard (circa 20 gradi e 70-80% di umidità come valori massimi). I profili metallici, che in genere si acquistano insieme ai pannelli, si uniscono l’uno all’altro ad incasso e si fissano mediante appositi ganci all’intelaiatura. Essa, poi, va fissata al soffitto, avendo cura che tra controsoffitto e soffitto rimangano almeno 8 centimetri, per non ostacolare la circolazione d’aria.

Per ottenere buoni risultati è necessario usare i materiali adeguati

Bisogna distinguere bene l'isolamento acustico da quello termico

Terminata l’installazione, è possibile, se lo si vuole, verniciare il controsoffitto, sempre che i pannelli siano verniciabili. Questo tipo di controsoffitto è particolarmente pratico in caso di rottura di un pannello, visto che in tal caso è sufficiente sostituire il pannello guasto. Il controsoffitto con impalcatura in legno si adatta meglio ad ambienti di seconda-

ria importanza, essendo un po’ più rudimentale dell’altra. Si tratta di realizzare e fissare un’impalcatura costituita da traversine di legno, su cui si appoggeranno poi i pannelli. Sui pannelli occorre incollare il materiale isolante, lasciando una bordatura della stessa larghezza delle traversine, per garantire un agevole fissaggio. Anche in questo caso, la

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distanza del controsoffitto dal soffitto dev’essere di almeno 8 centimetri. Prima di installare i pannelli, fissandoli alle traversine con viti autofilettanti, tagliare delle strisce di materiale isolante e posarle sulle traversine. Installare quindi i pannelli con il materiale isolante rivolto verso l’alto. Fissati i pannelli, stuccare accuratamente i punti di giunzione e quelli in cui sono state inserite le viti, quindi passare della carta vetrata per assicurare una buona presa della vernice. Infine, se lo si desidera, si possono verniciare i pannelli. Nel progettare le pareti di un edificio, possono venire in contrasto due esigenze contrapposte. Da un lato, i sistemi costruttivi attuali richiedono soluzioni "leggere", ossia pareti sottili; dall'altro, in questo modo l'isolamento acustico è tutt'altro che garantito. Altro elemento da considerare è che in genere l'isolamento acustico presenta necessità differenti rispetto a quello termico. Buoni isolanti acustici, che sono materiali "a cellule aperte" (vale a dire porosi), sono spesso pessimi isolanti temici e viceversa. In linea generale, quindi, per ottenere un buon fonoisolamento si opera con delle pareti sandwich, ossia composte da mattoni in laterizio (anche di diverso spessore) e pannelli di sughero LIS naturale supercompresso. L'applicazione del materiale isolante alle pareti avviene con un procedimento identico a quello previsto dall'isolamento del soffitto, con l'unica differenza - ovvia - del materiale da utilizzare.



Taccuino

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VIABILITA’

Zona Borgo Loreto (via Ceccopieri) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre

Via Piave, Via Ronchi, Via Zara. Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre

Zona Incrociatello (Via Valtoce) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Durata alcuni mesi

Via Acquaviva Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre

Corso Matteotti Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 21 Novembre

Vicolo delle Rose Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Novembre

Zona piazza Somenzi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 20 Dicembre

• Borgo Loreto: (via Ceccopieri): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale nell'ambito della riqualificazione di Borgo Loreto (Fine lavori: 20 dicembre). • Zona Incrociatello (via Valtoce): Ristrutturazione della rete di distribuzione di energia elettrica e illuminazione pubblica (Durata lavori: diversi mesi). • Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 20 dicembre). • Via Piave, via Zara: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 30 novembre). • Corso Matteotti 27: cantiere per la sistemazione del marciapiede e riparazione della tubazione del gas metano (Fine lavori: 21 novembre). • Vicolo delle Rose: cantiere per il rifacimento dei sottoservizi (fognature, servizio elettrico, servizio gas e acquedotto) e della sede stradale (Fine lavori: 30 novembre). • Zona piazza Somenzi (via Boccoli): ristrutturazione degli allacci alla rete del gas e dell'acquedotto, rifacimento marciapiedi (Fine lavori: 20 dicembre).

L’Oroscopo Della Settimana

Farmacie di turno Dal 15 al 22 Novembre 2008

di Romeo

Ci sono ottime opportunità di cambiamento e di rinnovamento, proprio quello che stavate aspettando. Dovete però saperle cogliere al volo.

Sapete benissimo di non poter piacere a tutti, per cui preparatevi a dovere scontrarvi con chi non vi ama particolarmente.

Una fase di cambiamento potrebbe essere in atto, ma dipende solo da voi fare in modo che questa proceda per il verso e la direzione giusta.

La vostra vita sociale in questo periodo è un pochino a repentaglio, forse perché vi mostrate poco, oppure perché non vi vanno a genio le vostre compagnie.

In questo periodo potreste incontrare qualche difficoltà con il rapportarvi con le persone che provengono da ambienti diversi dal vostro.

Questo è un periodo caotico per voi, ma sapete bene come districarvi da questo tipo di situazioni e soprattutto sapete come non rinunciare al divertimento.

Avete una grande opportunità di conoscere una persona molto speciale e di trarre degli insegnamenti molto utili da essa.

Sapete di chi potete fidarvi nella vita, quindi in questo periodo mettetevi nelle mani di coloro che hanno esperienza, competenza e che soprattutto conoscete bene.

Dovrete scavare a fondo dentro di voi per risalire al vostro stato d' animo e capire il perché di tanta agitazione. Tuttavia non sono sensazioni negative.

Se state aspettando che accada qualcosa di importante nella vostra vita, l' attesa dipenderà da quanto siete disposti ad aspettare appunto.

Non avrete da preoccuparvi in questo periodo, tutto sembra tranquillo intorno a voi. Per cui, cercate di svolgere senza eccessiva tensione le vostre mansioni.

La vostra energia in questo momento è in riserva e la giornata di oggi potreste non affrontarla con la dovuta carica.

ANNICCO MACULOTTI ENRICO Via Marconi, 24 26021 Annicco Tel. 0374-79407

GRONTARDO MELEGARI ETTORINA Via Roma, 15 26044 Grontardo Tel. 0372-89396

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

ORARI DI APERTURA Mattino: 09:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

SESTO CREMONESE PORTESANI ANNA In appoggio fino alle ore 24.00 Viale Matteotti, 12 26028 Sesto Cremonese Tel. 0372-76013

ROBECCO D´OGLIO PALERMO EMILIA Via Sguazzi, 18 26010 Robecco d´Oglio Tel. 0372-921122

CREMONA - FARMACIA 11 A.F.M. DI CREMONA s.p.a. Via Giuseppina, 27 In appoggio fino alle ore 24.00 Via Giuseppina, 27 26100 Cremona Tel. 0372-434784

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: LUNEDÌ

METEO WEEK-END

TEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA Città Venerdì Sabato Domenica Bergamo 16 16 16 Brescia 15 15 16 Como 16 16 15 CREMONA 15 15 15 Lecco 17 17 16 Lodi 15 15 16 Mantova 14 15 15 Milano 18 17 17 Pavia 15 15 15 Sondrio 14 15 15 Varese 15 15 15

sabato 15 novembre 2008

domenica 16 novembre 2008

CREMONA GUARNERI s.n.c. Corso Garibaldi, 191 Corso Garibaldi, 191 26100 Cremona Tel. 0372-21335 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30


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Bar Stella

via Brescia, 27

Cultura &Spettacoli

Debutto dell'opera il 26 novembre con repliche il 28 e il 30

La Carmen diretta da Bruni sul palco del Ponchielli

I

di Silvia Galli

l “cantiere” per la messa in scena di Carmen è ormai in piena attività. La popolare opera di Bizet debutterà al Teatro A. Ponchielli, nell’ambito della tradizionale stagione lirica, il 26 novembre, con repliche il 28 e 30, e poi si trasferirà negli altri teatri del Circuito Lirico Lombardo: a Brescia il 4 e 6 dicembre, a Pavia il 9 e l’11, a Como il 14 e 16 e infine a Bergamo il 19 e 21. La direzione dell’opera è stata affidata a Riccardo Frizza, mentre la regia è di Ferdinando Bruni, che firma anche scene e costumi, con i video realizzati da Francesco Frongia e le luci disegnate da Nando Frigerio. Il Coro del Circuito Lirico Lombardo è affidato alle cure di Antonio Greco, mentre l’Orchestra è quella dei Pomeriggi Musicali. Le voci bianche provengono dall’Istituto Pareggiato «C. Monteverdi» di Cremona, e sono istruite da Raúl Dominguez. Importante il cast dei solisti. Il ruolo del titolo è affidato al mezzosoprano canadese Nora Sourouzian, che l’ha già debuttato con grande successo in alcune piazze internazionali. Al suo fianco, nel ruolo di Don José, il tenore venezuelano (ma oggi stabilmente residente in Spagna) José Balestrini, che ha già colto importanti successi nei principali ruoli di tenore spinto. Con Balestrini si alternerà Mickael Spadacini, che ha appena terminato le recite di Nabucco (Ismaele) a Reggio Emilia. Torna al Ponchielli per vestire i panni di Escamillo il baritono Claudio Sgura, che nella passata stagione è stato un’autentica rivelazione, offrendo un’interpretazione nobile e intensa del Macbeth verdiano. Quindi i tre ruoli femminili: in quello di Micaela la giovanissima Davinia Rodriguez, originaria di Las Palmas di Gran Canaria, in quello di Frasquita Eleonora Cilli, in quello di Mercedes Annunziata Vestri. Infine gli uomini: il Dancairo è

Ferdinandoo Bruni, regista

Enrico Maria Marabelli, Zuniga è Ugo Guagliardo, Morales è Marcello Rosiello. E’ prevista anche la partecipazione dell’attore Dario Cantarelli nel ruolo di Pastia. Bruni. È responsabile con Elio De Capitani della direzione artistica di Teatridithalia (Elfo e Portaromana Associati) e, a quattro mani insieme a lui, ha firmato molte regie degli spettacoli che hanno segnato lo stile e la storia del gruppo. Debutterà nella regia di Carmen, che dirige per la prima volta, il prossimo 26 novembre al Ponchielli. «E’ la prima volta che affronto Carmen» ha spiegato. «Di quest’opera mi ha colpito l’assoluta modernità della trama e il disegno dei personaggi, ricchi di quei sentimenti e di quelle passioni di cui è ricco l’uomo di oggi. Sto lavorando alla parte finale, la fine di un amore: da una parte l’addio di un uomo ossessionato da una donna, dall’altra la coscienza lucida della fine di questo amore. E' molto attuale anche la storia d’amore che crea scandalo, tra un soldato, che ha origini contadine, ed una zingara,

figura ai margini della società, la cui unica morale è la libertà che insegnerà a Don Josè. Mi viene da riflettere ancora su questi due personaggi perché sembra che la vittima sia don Josè e il mostro Carmen, invece la vittima è lei. Don Josè ha molto lati oscuri e torbidi nella sua storia anche famigliare, ci si dimentica proprio di questo lato violento del personaggio». Lei ha un sodalizio eterno con Elio De Capitani…. «Finito qui si inizia con “L'anima buona di Sezuan” di Brecht con Elio De Capitani, regista insieme a me in questa nuova edizione, che tornerà in scena nel 2009 prodotto dallo Stabile di Genova, che vedrà Mariangela Melato, come protagonista. Lo scorso anno avevo curato le scene e i costumi dell’opera di Britten "The turn of the Screw”. Un altro impegno che vedrà regista De Capitani, mentre io curerò la parte visiva, sarà la “Vera Costanza” di Haydn». Se uno legge la sua biografia, potrebbe definirla un tuttofare, regista, attore, scenografo, traduttore e pittore, tutti questi mestieri

l’hanno aiutata nel affrontare il mestiere di regista? «Direi proprio di sì. E' molto utile quando parli con i vari componenti dello spettacolo, riesci meglio a far capire cosa vuoi. Ad esempio con l’attore gli faccio vedere direttamente ciò che intendo vedere, oppure anche con il maestro di luci. Il regista deve aver trafficato con tutte le componenti dello spettacolo, è molto meglio che sia così. Le piacerebbe cimentarsi nel cinema o nella televisione? «I prodotti sono rari in entrambi i campi. La maggior parte delle cose poi per il cinema si fa a Roma, è un lavoro frammentario, anche se non mi dispiacerebbe verificarlo e poi l’Italia va a compartimenti stagni». Tra i mille mestieri che ha fatto, quale vorrebbe privilegiare? «Rinuncerei al comparto scene e costumi, meno alla regia e alla recitazione, che diventa un lavoro liberatorio. Quello della regia sicuramente ti dà più tensione, perché se accade di sbagliare, in tv e nel cinema puoi ripetere, nel teatro questo non è possibile». Oltre agli impegni che ha già annunciato quali sono gli altri suoi programmi futuri? «Il 27 ci sarà la ripresa de il Giardino dei ciliegi di Anton Cechov a Modena, a gennaio debutterà Romeo e Giulietta a Milano». Cosa le piacerebbe dirigere o interpretare, se le resta qualcosa e con chi le piacerebbe lavorare, De Capitani escluso naturalmente? «Nella prosa i progetti che ho, devo dire che mi bastano; nella lirica il Flauto magico, come ruoli ne ho già moltissimi e di importanti alle mie spalle, quando sarò vecchio abbastanza mi resta da interpretare Re Lear, e poi mi piacrebbe lavorare con Toni Servillo, l’ho diretto nel 1996 con Elio De Capitani, ora mi piacerebbe che ci fosse uno scambio». Me le resta tempo libero? «Poco: faccio un quadro all’anno e cerco di difendere le mie vacanze estive».

Sabato sera con Krylov tra le note dei Capricci La serata di sabato 15 novembre (ore 20.30) segnerà una tappa importante nella carriera artistica di Sergej Krylov, il violinista russo di nascita, ma ormai cremonese a tutti gli effetti. Dopo aver portato l’esecuzione dei Capricci di Paganini - distribuita in un doppio recital e accostata a pagine bachiane e del Novecento - in tournée in diversi teatri europei, Krylov presenterà la registrazione da lui realizzata la scorsa estate al Teatro A. Ponchielli (dal 14 al 23 luglio e dal 30 agosto all’1 settembre), utilizzando il violino di Antonio Stradivari «Il Cremonese 1715» appartenente alla collezione «Gli Archi di Palazzo comunale» del Comune di Cremona. L’incisione, che sarà distribuita attraverso i normali canali commerciali dalla primavera del 2009, sarà

subito disponibile con finalità benefiche: il ricavato dalla vendita della prima tiratura, infatti, andrà a favore del service nazionale dei Lions italiani per lo Sri Lanka «I Lions contro la fame nel mondo - programma alimentare per mamme e figli». Del resto la registrazione è stata effettuata proprio sotto l’egida del Lions Club di Vescovato, di cui Krylov è socio onorario. La serata del 15 novembre vedrà l'intervento di Alberto Cantù, musicologo e critico musicale, che intervisterà Krylov, per poi illustrare gli aspetti musicali connessi con i Capricci. Chiuderà la serata lo stesso Sergej Krylov, che suonerà alcuni Capricci con lo Stradivari 1715. La partecipazione alla serata è libera, ma occorre munirsi del biglietto-invito alla biglietteria del Teatro.

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Bar la Cornice - Italmark

via Dante, 102

TEATRO DEL VIALE

A Castelleone va in scena la Boheme

Primo apuntamento venerdì 21 alle 21

Il Cineteatro Giovanni Paolo II di Castelleone

Venerdì 21 novembre alle 21 si inaugura la stagione «Sifasera 2008-2009» a Castelleone. La Compagnia Operahouse presenterà «La Boheme» di Giacomo Puccini, opera lirica in allestimento completo Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, direttore maestro Ubaldo. Nell’anno del 150° anniversario della nascita di Puccini, il Teatro del Viale dedica l’apertura della stagione ad uno dei capolavori del compositore toscano. Un omaggio che va a completare una trilogia aperta nella scorsa stagione da Madama Butterfly e Tosca. A portare in scena La Boheme sarà una compagnia che mai prima d’ora ha calcato il Palcoscenico del teatro castelleonese. Forte di coristi e cantanti di navigata esperienza, OperaHouse propone un allestimento fedele alle ambientazioni originarie della rivisitazione della storia romantica di Murger. OperaHouse ha partecipato al Festival d’Estate 2006 presso il Teatro del Vittoriale di Gardone con le opere Carmen e Madama Butterfly (interpretate dal tenore Mario Malagnini). La trama: L’esistenza gaia e spensierata di un gruppo di giovani artisti costituisce

lo sfondo dei diversi episodi in cui si snoda la vicenda dell’opera ambientata nella Parigi del 1830. Uno d’essi, Rodolfo (tenore), incontra per caso Mimì (soprano), una grisette che abita in una soffitta attigua, s’innamora improvvisamente della fanciulla e la convince a unirsi a lui e festeggiare con gli amici la vigilia di Natale al Quartiere latino. Fra costoro appare anche Musetta (soprano), antica fiamma del pittore Marcello (baritono), che aveva poi abbandonato per correre dietro a nuove avventure; quest’ultimo cede ancora al fascino della ragazza ed entrambi si aggregano agli altri amici. Ma la vita in comune si rivela ben presto impossibile, tra gelosie e incomprensioni. Per di più Mimì è gravemente malata, e la vita nella soffitta potrebbe pregiudicarne ancor più la salute; ai due non resta che separarsi, nello struggente rimpianto delle ore felici trascorse insieme. Ma la fanciulla non può stare lontano dal suo Rodolfo: sentendo ormai prossima la fine, accompagnata da Musetta, lo raggiunge in quella soffitta che vide il loro primo incontro. Qui, ricordando con infinita tenerezza i giorni del loro amore, Mimì si spegne dolcemente vicino a Rodolfo.

New Trolls a Soresina

Saranno i New Trolls sabato 15 novembre alle 21 ad aprire la stagione del teatro sociale di Soresina con il loro «Concerto Grosso» accompagnati dall’orchestra diretta dal maestro Cabrera. Il disco, le cui musiche sono opera del compositore Luis Enríquez Bacalov è basato sulla forma musicale del concerto grosso, risalente al periodo barocco. Nell'interpretazione, i New Trolls affiancano con strumenti rock l'orchestra diretta da Bacalov. Il concerto vero e proprio è composto dalle prime tre tracce, Allegro, Adagio e Cadenza - Andante con moto. La quarta traccia, Shadows, è una rivistazione del secondo tempo parafrasando lo stile di Jimi Hendrix, artista molto amato dal gruppo. L'ultima traccia è composta da venti minuti di improvvisazione dei New Trolls, registrati in diretta nella sala dello studio, nel corso della quale viene anche ripreso un brano della canzone «Il sole nascerà», uscita pochi mesi prima su 45 giri. Il breve testo dell'Adagio, cantato da De Scalzi e Di Palo, è ispirato all'Amleto di William Shakespeare per il verso finale (To die, to sleep, maybe to dream, cioè morire, dormire, sognare forse); lo stesso testo, con un'aggiunta iniziale, è ripreso in Shadows, dove però è cantato da Di Palo e Belleno.


Cultura

Venerdì 14 Novembre 2008

SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori

«Nodus e il gruppo Ramones» «Nodus e il gruppo Ramones», di Maurizio Nodari, è un lavoro di stampo autobiografico che racconta, con uno stile che corre sul filo del parlato e dei ricordi, il forte rapporto di stima e di amicizia che si è creato tra l’autore e i rappresentanti del famoso gruppo dei Ramones, indicato dalla letteratura del settore come i “padrini” del punk-rock. Nell’autunno del 1977 la radio trasmette musica dei Ramones, Nodus la ascolta, e questa è la scintilla da cui nasce l’ammirazione prima e il legame di amicizia poi. Il testo, corredato da fotografia scattate in occasioni pubbliche e non, vuole fermare momenti irripetibili di un periodo molto significativo della vita dell’Autore. Nodari è nato nel 1960 a Milano e vive a Bareggio, in provincia di Milano, con la propria famiglia. Il soprannome Nodus risale al tempo delle scuole medie. Lavora nel settore autotrasporti.

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Mario e Gemma Calabresi ricordano la storia di Luigi

Successo per la presentazione del libro «Spingendo la notte più in là», che racconta gli anni di piombo L'incontro di martedì scorso alla Fondazione Città di Cremona, con la presentazione del libro di Gemma Calabresi, è stato molto intenso - a tratti commovente - il pubblico (che ha affollato la sala del Palazzo della Carità) è stato molto attento e partecipativo. Gli anni di piombo raccontati da chi li ha vissuti sulla propria pelle in quanto vittima di un evento efferato è stato il tema dell’incontro, che ha visto la partecipazione di Gemma Calabresi, vedova del Commissario Luigi Calabresi, assassinato il 17 maggio del 1972 mentre usciva di casa, colpito da due colpi di pistola, uno alle spalle e uno alla nuca, attraverso la sua testimonianza diretta e quella del figlio Mario, autore del libro «Spingendo la notte più in là» (Mondadori), ha offerto l’opportunità di considerare da una nuova prospettiva un evento che ha segnato la storia del terrorismo italiano degli anni ’70. Spingendo la notte più in là è un libro appassionato e drammatico in cui Mario Calabresi narra la dolorosa vicenda della sua famiglia e implicitamente di tutte le

La presentazione del libro

famiglie colpite dalla violenza del terrorismo. Una storia di dolore ma anche di grande forza morale raccontata attraverso una scrittura limpida, irreprensibile e commovente che pone in risalto come la voglia di vivere e l’amore per gli altri spesso siano riusciti a vincere l’odio e le divisioni che ancora oggi colpiscono il nostro Paese. Quella di Mario Calabresi e della sua famiglia è una storia crudele, fatta di umane solitudini scaturite da un evento luttuoso difficile da accettare per la sua implicita assurdità.

Una storia che si fa testimonianza preziosa perchè scevra da ogni traccia di vendetta, immune da ogni presunzione di giudizio. E’ la forza del ricordo, del sentimento e il desiderio irrinunciabile di verità a rendere questo libro autentico, verosimile, anche per i più scettici. «Sono i particolari, che negli anni ho raccolto e istintivamente catalogato nella memoria» spiega Mario, «a fare di una giornata qualsiasi una giornata annunciata. Prevista. Quasi attesa». Oltre alla ricostruzione dei fatti

- condotta con il rigore del cronista - sono alcune immagini fortemente evocative a colpire il lettore di «Spingendo la notte più in là», invitandolo ad una riflessione profonda che, prima di essere storica diviene antropologica, sociale e umana. Ecco che il suono del campanello di casa, l’amico di famiglia che annuncia la morte del padre, il «No» disperato della madre, Mario che si attacca alle sue sottane e «lei gira su stessa» e lui con lei, si fa immagine netta, struggente, reale quanto ineluttabile: «nella mia memoria» scrive Mario «continuiamo a girare per un tempo lunghissimo, congelato, in bianco e nero». Il ricordo del padre, intenso e affettuoso, è sintetizzato da Mario Calabresi in un frammento letterario peculiare: lui bambino a cavalcioni sulle spalle del papà mentre scavalcano una transenna - trasgrediscono la regola - per andare incontro alla Banda degli Alpini e toccare quel trombone che era il suo sogno di bambino. Una felicità che diviene «una sensazione di pienezza», l’eredità più preziosa, quella che regala ancora oggi «tranquillità in mezzo al disordine».

LO SPAZIO DELL’ARTE

Tra ricette e annedoti, il nuovo libro curato dalle Fornelle

G

di Silvia Galli

rissini, pansoti, pampepato, stroscia, panspeziale, spongata, picula ad caval, peposo dell’Impruneta, torcolo di San Costanzo, jadduzzu cu sugu, babbaluci del festino e naturalmente non potevano mancare alcune ricette della cucina cremonese. Continua la Collana Il Bontà di CremonaFiere, stavolta con una raccolta di ricette, realizzate in collaborazione con le Fornelle. Si tratta di un'associazione fondata a Piacenza nel 1977, che conta circa 700 socie, suddivise in oltre quaranta delegazioni in altrettante città e due delegazioni estere, una in Austria e una a New York. Ce n’è veramente per tutti i gusti e per tutte le occasioni in questo volume dal formato compatto, facile da consultare, un goloso scrigno di tante ricette legate alla storia, ai prodotti locali, ma soprattutto ricette che continuano la

tradizione delle nonne e bisnonne. Un volume con sapori che riportano al passato, e alla riscoperta della tradizione famigliare. «La penisola del tesoro e le sue isole», questo il titolo, è diverso dagli altri libri di cucina, perché le ricette tradizionali sono accompagnate da alcune curiosità storiche, che rendono più piacevole la lettura e ancor più suggestiva la preparazione. C’è la storia del grissino, ad esempio, collegata alla salute cagionevole di Vittorio Amedeo II, per poi leggere la storia della Fornella di Tortona che descrive i Drapè dar Bambè, lasagnette, che prendono la forma delle fasce del Bambin Gesù e che vengono servite proprio alla vigilia di Natale. O passare in Lombardia ad un’altra minestra di magro servita la Vigilia, i “turtei ad sòùca”, che ricorda che quando Papa Sarto, che era stato vescovo a Mantova, salì al trono pontificio, ordinò che la Vigilia fosse di stretto olio, quando lui aveva mangiato i turtei conditi con burro. Ci

Il rapporto tra uomo e donna nella galleria «Immagini spazio arte»

La copertina del libro delle Fornelle

fu gran dispiacere culinario da parte dei viadanesi e mantovani. E poi c’è «A Stroscia», da Imperia, un dolce tanto grasso che il taglio del coltello non si può effettuare

E¹ una artista svedese, Anita Elgerot, l¹ospite di turno nei locali di Immagini, spazio, arte (in via Beltrami a Cremona). Ad un passo dal Torrazzo hanno trovato posto le opere, una ventina, di una artista che riflette nella sua pittura le ultime tendenze in atto nel suo Paese. Lontano dalla lezione paesaggistica e figurativa che per lungo tempo ha caratterizzato l¹espressione artistica svedese, Anita Elgerot ha colto le suggestioni tipiche

perché porterebbe allo sbriciolamento, per cui da epoca immemorabile, la “stroscia” si spezza afferrandone un lembo tra il pollice e l’indice e torcendo delicatamente.

dell¹espressionismo e della corrente informale per proporre allo spettatore opere caratterizzate da uno stile inconfondibile. Dai suoi dipinti emerge con chiarezza anche la sensibilità culturale, maturata negli ultimi decenni nei Paesi nordici. Dalle figure stilizzate, dai volti immersi nella penombra e dai corpi che emergono quasi dal nulla si ha un saggio eloquente del ruolo che autori come Ibsen continuano ad avere non solo in

Come non spostarsi nella godereccia Emilia Romagna e non parlare dello gnocco fritto, o della ferrarese salama da sugo, o dell’erbazzone o della spongata, che il Tassoni cita nella sua «Secchia Rapita». Per poi spostarsi nell’Umbria con il Torcolo di San Costanzo, dolce umbro, dedicato a chi è a caccia di marito. Si narra infatti che il 29 gennaio festa di San Costanzo le giovani ragazze in età da marito andassero in chiesa con la speranza di un segno dal Santo, più precisamente l’occhiolino, che avrebbe significato fidanzamento entro l’anno. Il viaggio gastronomico continua fino in Sicilia. Parlare di cucina siciliana vuol dire affrontare un viaggio nella storia della stessa isola, visto che le diverse civiltà che si sono avvicendate nella dominazione dell'isola hanno lasciato, dal punto di vista gastronomico, un'eredità che si è mantenuta nell'arco dei secoli. Ed allora ecco spuntare lo jadduzzu cu

Svezia. Le sue influenze si possono quasi toccare con mano nei quadri e nelle tele dipinte con sapienza dalla Elgerot, fedele al contesto culturale nella quale è cresciuta. Accanto a queste opere ne spiccano altre dove è più sensibile la lezione simbolista. E' soprattutto nell¹analisi del rapporto tra donna e uomo che l¹artista svedese si lascia condurre con forza da simboli e forme. Nei suoi quadri femminile e maschile si fondono l¹uno

sugu, legato alla rivoluzione dei vespri, il celebre timballo di maccheroni, che Giuseppe Tomasi di Lampedusa descrive nel suo celebre romano «Il Gattopardo». O i Babbaluci del festino, legati a Santa Rosalia, o le impanatiglie medicane, un piatto misto di dolce e salato. Il volume è arricchito oltre che dall’introduzione del presidente di CremoanFiere Antonio Piva e dalla presidente del Fornello Gisella Corvi, da studi elaborati da Andrea Zanlari (professore di storia e cultura dell’alimentazione dell’università di Parma), dalla ricercatrice di storia della cucina Carla Bertinelli Spotti, e da Corrado Barberis (presidente dell’istituto nazionale di sociologia rurale) che ha paragonato il volume a quello dell’Artusi, proprio perchè le ricette sono accompagnate da riflessioni e aneddoti come fece il vivace autore di Forlimpopoli. Per chi volesse, il volume è in vendita presso CremonaFiere in piazza Zelioli Lanzini al prezzo di 15 euro.

nell¹altro, mantenendo sempre e comunque la loro fisionomia distintiva e la loro identità più profonda. La mostra, presentata dal critico d¹arte bresciano Gianluigi Guarnieri, resterà a disposizione del pubblico fino a sabato 15 novembre. Nei giorni feriali si potrà visitarla nei locali di Immagini, spazio, arte dalle 16.30 alle 19.30, il sabato e la domenica anche al mattino, dalle 10.30 alle 12.30.


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Appuntamenti

Venerdì 14 Novembre 2008

Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA

Fino al 16 novembre 08 cremona - Mostra L'Arte Italiana dal 1945 / Pittura e Astrazione Arte e linguaggio negli anni 70' Orario: dal lunedì al venerdì 9-12,30 e 15-19; sabato e festivi 17-19. Fondazione Città di Cremona piazza Giovanni XXIII, n°1. Fino al 16 novembre 08 casalmaggiore - mostra Ercole Priori: Disegni e Sculture Personale dedicata al famoso Artista. Museo Diotti. Costo: 3 euro. Fino al 16 novembre 08 cremona - Mostra In Ricordo di Carla Bergamasco Cortese Galleria di ritratti dell'allieva di Carlo Vittori. Orario: feriali dalle 17 alle 19,30; festivi dalle 16,30 alle 19 Adafa di Casa Sperlari (Via Palestro, 32). Fino al 16 novembre 08 cremona - Mostra .......E' Donna Mostra fotografica di Giorgio Scolari. Orario: dal lunedì al sabato 9-13/15-19. Domenica e festivi 10-13/15-19 Centro Espositivo Ex Chiesa di San Vitale piazzetta sant'Angelo.

musica

14 novembre 08 cortemaggiore concerto Subsonica in concerto La Nota Band Italiana presenta l'ultimo album «L'Eclissi». Orario: ore 21 - Fillmore Costo: 17 euro.

SPETTACOLI

ALTRO

Fino al 18 novembre 08 crema - mostra I sette vizi capitali Collezzione d'arte della pittrice Wlady Sacchi. Orario: ore 10-12,30 e 16-19,30 sala Polifunzionale di Santa Maria di Porta Ripalta (via Matteotti). Fino al 23 novembre 08 pizzighettone - Mostra Tutti i colori di Mario Schifano Opere selezionate del grande artista scomparso 10 anni orsono. Orario: dal martedì al sabato dalle ore 16 alle ore 18; domenica dalle ore 15 alle ore 18 - museo civico (corso Garibaldi, 18). Fino al 30 novembre 08 cremona - Mostra Ugo Stringa: Ai Confini del Tempo Mostra di pittura del noto artista cremasco. Orario: dal lunedì al sabato 9-13/15-18; domenica e festivi 10-13/15-19 Palazzo Stanga (via Palestro, 36). Fino al 30 novembre 08 cremona - Mostra Grandi Incisori dell'ex libris e piccola grafica Rassegna di opere provenienti dalla collezione Lidia e Paolo Rovegno recentemente donata al Museo Ala Ponzone. Orario: dal martedì al sabato dalle 9 alle 18; domenica e Festivi dalle 10 alle 18 - museo civico Ala Ponzone (Via U.Dati, 4). Fino al 5 dicembre 08 cremona - Mostra AnticoVecchioModerno Incontro nel Museo di Storia Naturale di oggetti di epoche diverse. Orario: da martedì alla domenica dalle 9 alle 13 Museo Civico di Storia Naturale (parco del Vecchio Passeggio).

14 novembre 08 trigolo Concerto Banda Alpina-Orchestra delle Alpi Concerto per il 160° della fondazione del Corpo Bandistico Anelli di Trigolo. Orario: ore 21 - sala della Comunità Parrocchiale. 15 novembre 08 cortemaggiore concerto Haggard in concerto Esibizione live del noto gruppo medieval-metal. Orario: ore 21 Fillmore Costo: 17 euro.

15 novembre 08 romanengo Teatro Edipo e la Pizia di L. Poli. Teatro G. Galilei Costo: 10 euro.

Fino al 14 dicembre 08 cremona - Mostra Enrico Della Torre «Prove» Orario: da mercoledì al sabato: 10,30-12,30 / 16,30-19,30; domenica: 16,30-19,30 Galleria Daniela Rallo (piazza Sant' Abbondio, 1). Presentazione dei lavori del famoso pittore nativo di Pizzighettone.

15 novembre 08 crema - Eventi Il Profumo della libertà Giornata di festa e riflessione sulla modernità della Carta Costituzionale. Orario: dalle ore 16 - presso la "Cittadella della Cultura". Dal 16 al 24 novembre 08 spinadesco - Mostra 1915 / 1918. La Grande Guerra in Lombardia, il fronte della Guerra Bianca Mostra fotografica in occasione del 90° anniversario della Vittoria Italiana nella Prima Guerra Mondiale. Sala Municipale del Consiglio.

Fino al 31 gennaio 08 cremona - Mostra Alfonso Martini / Gran Gourmet Inaugurazione della mostra d'arte sabato 25 Ottobre alle ore 17,30. Osteria Garibaldi Caffè (corso G. Garibaldi, 38). 14 novembre 08 cremona - incontro Dal Tempo ai tempi: Il Concetto di tempo nella riflessione filosofica Conferenza del Dott. Franco Zambelloni docente di filosofia. Orario: ore 17 - sala Puerari. Museo Civico (Via U. Dati, 4). 14 novembre 08 cremona - incontro Pacchetto Sicurezza: Ragioni e Pretesti di un'emergenza La Camera penale di Lombardia Orientale si interroga sulle recenti modifiche legislative in tema di sicurezza. Orario: dalle ore 16 - ala polifunzionale del Tribunale di Cremona (via dei Tribunali, 13). 15 novembre 08 cremona - Settembre Pedagogico Progetto 0-6: Italia - Europa Seminario internazionale. Le esperienze degli enti locali per lo sviluppo e per la qualità dei servizi per l'infanzia. Orario: ore 9 - Sala Maffei (Camera di Commercio - via Lanaioli 7).

15 novembre 08 cremona concerto I Capricci di Nicolo' Paganini Sergej Krilov interpreta le famose composizioni di Paganini suonando lo "Stradivari 1715". Orario: ore 20,30 Teatro Ponchielli (corso Vittorio Emanuele, 52). 15 novembre 08 cremona concerto PRELUDIO D' ORGANO IN CATTEDRALE Meditazioni musicali ante missam con l'organo Mascioni (1985) e il Giani (1999). Piazza del Comune Cattedrale Orario: ore 17.45.

15 novembre 08 cremona Teatro BiancaLuna/il Teatro dei Burattini Appuntamento teatrale con la Compagnia Ruggero Rizzi. Orario: ore 16,30 - Teatro Filodrammatici.

15 novembre 08 soresina Stagione Teatrale Soresinese New Trolls in concerto Orario: ore 21 Teatro Sociale.

15 novembre 08 casalmaggiore Stagione Teatrale Casalese Misantropo di Moliere Orario: ore 21 - Teatro Comunale.

15 novembre 08 persico dosimo Incontro Cena Benefica AIL Serata benefica con appuntamento musicale «Beatles Acoustic Trio». Orario: ore 19,30 - Relais Convento. Costo: 50 euro.

16 novembre 08 cremona GIORNATA DEL GIOCATTOLO Mostra scambio del giocattolo d'epoca e da collezione. Frazione Cavatigozzi (palestra comunale) Orario: ore 10/17.

16 novembre 08 crema Maratonina Città di Crema Maratona dedicata al Runner Daniele Verga. Partenza alle 9,30 da piazza Garibaldi. Costo: 4 euro.

16 novembre 08 cremona CURIOSITA' IN PIAZZA Mobili, stampe, libri, curiosità, dipinti, collezionismo, cornici, oggettistica. Piazza Stradivari - Via Baldesio Cortile Federico II - Orari: 9/19.

17 novembre 08 crema - incontro Libertà e legalità. L'eccezione e la regola Incontro di approfondimento dedicato alle scuole con il Dott. Piercamillo Davigo. Orario: ore 9,30 - Auditorium Manenti. 19 novembre 08 cremona - incontro Il Romanzo dlla Storia--1545. Gli ultimi giorni del Rinascimento Antonio Forcellino presenta il libro «1545. Gli ultimi giorni del Rinascimento». Orario: ore 17,30 - sala Puerari (Museo Civico Ala Ponzone). 20 novembre 08 cremona La Grande Guerra. Uomini e Luoghi del '15-'18 Conferenza del Prof. Cecchin docente all'Università di Venezia in occasione della presentazione dell'Opera pubblicata in collaborazione con la Casa Editrice UTET. Orario: ore 17,30 - salone dei Quadri (Palazzo Comunale).

BREVI DAL SECOLO BREVE di Giuseppe Azzoni

origini e vita della nostra cascina

Dopo aver dedicato molte puntate della nostra rubrica alla rievocazione di vicende cittadine è giusto dedicare un pò di spazio alla realtà delle nostre campagne. E’ ciò che intendiamo fare con la rievocazione di quanto hanno rappresentato le cascine nella vita della nostra gente nella prima metà del “secolo breve”... La cascina è argomento trattato da studiosi, economisti, storici, urbanisti ecc., è stato oggetto di studi e convegni, soggetto di grandi film come “L’albero degli zoccoli” di Olmi o “Novecento” di Bertolucci, campeggia in bellissimi documenti fotografici, ha ispirato dipinti come quelli del pittore cremonese Guido Bragadini. Ed è ricordo scolpito nella memoria degli anziani che vi hanno vissuto. Prevale però la rimozione, l’abbandono, l’oblio o la non conoscenza per le nuove generazioni. Ognuna delle tante cascine desolate e vuote ne è la plastica rappresentazione. Ci pare dunque buona cosa parlarne ancora, capire, rievocare quanto è stato un tratto caratteristico della vita dalle nostre parti per tanti decenni. L’originario seme della cascina presente fino a qualche decennio fa (pur senza paragonare realtà

così lontane nel tempo) affonda le radici in tempi remoti, si dice in strutture romano – padane costruite nelle nostre campagne attorno ad una corte quadrangolare, e più avanti in abbazie dove non ci si limitava a pregare ma si sistemavano e dissodavano terreni, si coltivava, si conservavano i prodotti della terra con costruzioni atte ad una vita collettiva, funzionali e ben protette e riparate. Da questi semi derivano le “cascine” del 1500 – 600 già più simili alle nostre anche se dominate dalla preponderanza degli edifici nobiliari, adatti alle esigenze dei nobili di allora, ben poco riferite alla coltivazione della terra. E’ con il tardo ‘700 e poi via via sino ad un culmine tra la fine ‘800 e la prima metà del ‘900 che la cascina conosce il proprio periodo più vitale. “...Nel passaggio da una economia di sostanziale sussistenza, che domina fino alla prima rivoluzione industriale, all’economia di mercato la cascina costituisce la base della organizzazione produttiva assunta dall’agricoltura cremonese. L’arco di tempo percorso dalla vicenda del sistema cascina copre buona parte dei due secoli più prossimi alla nostra epoca.” (E. Camerlenghi).



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Televisione &Cinema

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Bar Primavera

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Programmi televisivi da Sabato 15 a Venerdì 21 Novembre

Una fiction tutta in rosa

U

na fiction tutta al femminile. Da due settimane (sei le puntate previste) va in onda “Amiche mie”, che ha per protagoniste quattro signore milanesi tra i 35 ed i 40 anni alle prese con

Il primo atto di “Amici miei”

le attrici nostrane che animano la fiction, scritta da Cristina Farina, Rita Rusic e Paola Fossataro. La vicenda è ambientata nella Milano-bene ai nostri giorni. Le quattro signore per motivi diversi si ritrovano da sole, diventano amiche e fanno del loro legame un

Problemi di cuore delle quarantenni nelle sei puntate di “Amiche mie”

Sopra Elena Sofia Ricci e a lato le quattro protagoniste della fiction

problemi di cuore ed i rispettivi rapporti con gli uomini. Elena Sofia Ricci, Luisa Ranieri, Margherita Buy e Cecilia Dazzi

tv

raiuno

raidue

raitre

la 7

punto di forza. Tra i personaggi maschili ci sono Stefano Pesce, Franco Castellano, Massimo Poggio, Franco Ne-

sabato 15

ri, Pino Quartullo, Daniele Formica e Michele La Ginestra. Le tematiche affrontate sono schiettamente femminili, senza tuttavia fare il verso alle gesta delle eroine a stelle e strisce di “Sex and the city”. Si guarda, invece, ai problemi che hanno in Italia le quasi quarantenni insoddisfatte che tentano di ricostruirsi una vita dopo esperienze poco gratificanti. Anna (Margherita Buy) è una quarantenne che lascia il marito ed il paesino in cui vive per trasferirsi a Milano. Qui

domenica 16 Lunedi’ 17

incontra Marta (Luisa Ranieri), una giornalista che l’introduce nella cerchia delle sue amiche: l’organizzatrice di ricevimenti nuziali Francesca (Elena Sofia Ricci) e la casalinga Grazia (Cecilia Dazzi). A questo punto iniziano un sacco d’avventure, che non annoiano il telespettatore. Del resto, la presenza di Elena Sofia Ricci appare una garanzia di successo, visto che l’attrice è diventata la vera mattatrice delle fiction all’italiana. Canale 5, mercoledì ore 21.10

Martedi’ 18

Dalle “Amiche mie” dei giorni d’oggi agli “Amici mie” degli Anni 70. Il primo dei tre storici film firmati Mario Monicelli è forse il più esilarante, perché presenta i quattro amici cinquantenni, insieme da tutta una vita, che spendono le loro giornate organizzando “zingarate”, ossia burle ai danni degli altri. I protagonisti sono ormai noti a tutti, ma è sempre divertente rivederli all’opera: dal giornalista Giorgio Perozzi, perseguitato dalla disapprovazione del figlio e della ex moglie, all’architetto Rambaldo Melandri, all barista Guido Necchi, al conte Mascetti, un nobile decaduto costretto a vivere

mercoledi’ 19

in uno scantinato, interpretato magistralmente da Ugo Tognazzi. Quando sembra che i quattro stiano perdendo smalto, ecco comparire il Sassaroli, che per caso diventa un nuovo membro del gruppo. Tornano così alle loro beffe, facendosi strada tra gli ostacoli della vita quotidiana, sino alla notte in cui il Perozzi viene colpito da un infarto che stroncherà la sua esistenza. Ma nel cuore dei quattro superstiti anche la morte acquista un significato ridicolo, memori del fatto che si può vivere e sorridere sino al proprio ultimo istante. Rete 4, mercoledì ore 23.30

giovedi’ 20

venerdi’ 21

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mezzogiorno in famiglia tg 2 Giorno dribbling scalo 76. Musicale sereno variabile tg2 notizie - meteo 2 the district. Telefilm l'isola dei famosi la settimana. Reality l'isola dei famosi. Reality piloti. Sit Com LOTTO - Tg 2 notizie cold case. Telefilm sabato sprint tg2 notte

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mezzogiorno in famiglia Tg 2 Giorno tg2 motori - eat parade quelli che... aspettano quelli che il calcio e... stadio sprint. Sportivo tg2 notizie - dossier 90° minuto friends. Telefilm piloti. Sit Com Tg 2 notizie N.c.i.s. Telefilm criminal minds. Telefilm la domenica sportiva tg 2 notte

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Venerdì 14 Novembre 2008

LA FIDANZATA DI PAPA’

cinema programmazione settimanale cremona Megacine CremonaPo (199.404.406) www.cremona.megacine.it • 007 - Quantum Of Solace • Awake – Anestesia Cosciente • Changeling • Frontiers - Ai Confini Dell' Inferno • High School Musical 3 • La Fidanzata Di Papà • The Burning Plain • Tropic Thunder • Wall-E Tognazzi (0372 458892) • La Fidanzata di Papà • 007 - Quantum Of Solace

Filo (0372 411252) • Changeling • Martedì 18: Teatro • Mercoledì 19: Teatro castelleone Cineteatro Giovanni Paolo II (0374 56052) • Sfida Senza Regole • L'Arca di Noè • Giovedi 20 cinema d'Essai Pranzo di Ferragosto ostiano Cinema Don Rosa (0372 840405) • Giù Al Nord

crema Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • 007 - Quantum Of Solace • High School Musical 3 • La Fidanzata di Papà • Si può Fare • Giu' al Nord • Changeling "Ora o mai più" • Quel Che Resta di Mio Marito (lunedì) "Cineforum" • Grace Is Gone (martedi') "Over 60" • Si Può Fare (mercoledi') "Cineforum" • La Classe (giovedi')

pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Amore Che Vieni, Amore Che Vai • Awake - Anestesia Cosciente • La Fidanzata Di Papà • Changeling • Deep Water • CSNY: Déjà Vu • The Orphanage

di Enrico Oldoini

Una tipica commedia targata Massimo Boldi e girata a Miami, che vede Simona Ventura nelle vesti di coprotagonista. Ancora una volta il film è incentrato su una storia d’amore un po’ comica tra Boldi (che vive a Miami con il figlio) e la Ventura, donna in carriera che fa la manager di professione. Nel cast troviamo alcuni dei fedelissimi della comicità all’italiana come Enzo Salvi e Biagio Izzo, Nino Frassica e I Fichi d’India, poi le starlette Natalia Bush ed Elisabetta Canalis, infine Loredana De Nardis, Martina Pinto, Teresa Mannino, Davide Silvestri, Aurora Quattrocchi e Alessandra Barzaghi.

CINEMA - “Amore che vieni, amore che vai” con Agostina Belli

La musica De André in un film drammatico

La trama drammatica ha come scenario la malavita dovuta al disagio dei protagonisti. Il contrabbandiere Bernard, il giovane pappone Carlo e Salvatore, membro dell’anonima sequestri, tentano il

colpo della loro vita, ovvero il furto di un carico di merce preziosa. Sulla loro strada due donne che turberanno gli equilibri all’interno del gruppo: la timida prostituta Veretta che vuole cambiare vita, ma diventa la moglie di Salvatore (suo cliente occasionale) e Maritza, una giovane ed affascinante istriana che farà perdere la testa a Carlo. Così come è accaduto per Albakiara (che si ispira alla famosa canzone di Vasco Rossi), anche il film di Daniele Costantini utilizza il titolo e la melodia di una delle tante opere musicali di Fabrizio De André (appunto “Amore che vieni, amore che vai”). Da segnalare nel cast la presenza di Tosca D’Aquino, lanciata una decina di anni fa da Pieraccioni in un suo film, che si cimenta in una pellicola drammatica. Importante anche la presenza di Agostina Belli, attrice diventata famosa negli Anni 60 e 70, che non è nuova a ruoli drammatici.

sabato 15

canale 5

italia 1

rete 4

SOL REGINA po

Genere: Drammatico

Di Daniele Costantini

Cast: Fausto Paravidino, Massimo Popolizio, Claudia Zanella, Donatella Finocchiaro, Agostina Belli, Tosca D’Aquino, Filippo Nigro Durata: 103 minuti Produzione: Italia 2008

Sopra l'attrice Agostina Belli e a lato la locandina del film di Daniele Costantini

domenica 16 Lunedi’ 17

31

Martedi’ 18

mercoledi’ 19

Giovanni Biondi

Dentro le notizie...

Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore all'ambiente e all'agricoltora della Provincia di Cremona, Giovanni Biondi parlerà dei principali eventi del territorio. • Elezioni 2009: Ceraso va da solo - si candida sindaco; • Discarica di Amianto, Cingia sembra fuori dai giochi. • Crema: L'Associazione Albatros "Richiedete i rimborsi"; • Discarica, il Cremonese resiste - Difenderemo il nostro territorio. • Expo 2015, fermate lo scippo; • Premio "Angelo Ferri" Riconoscimenti Speciali. La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.

giovedi’ 20

venerdi’ 21

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Venerdì 14 Novembre 2008

A

Troppa televisione fa male. Ne sa qualcosa Gigi D’Alessio, il popolare (nel vero senso della parola…) cantautore napoletano, vittima d’overdose di tv. Com’è consuetudine, ha presenziato a tutte le trasmissioni musicali e di spettacolo per promuovere il suo nuovo album, ma da qualche mese si era accordato con la Rai per la realizzazione di due serate d’onore che dovevano andare in onda a fine novembre, dal titolo “Gigi e Anna”

Gigi D’Alessio e Anna “cancellati” da Raiuno (nome di battesimo della collega e compagna Anna Tatangelo). L’appuntamento musicale è stato cancellato dal palinsesto di Raiuno e pare che la decisione sia stata presa proprio dal direttore di rete Del Noce, che non avrebbe gradito l’eccessivo presenzialismo dei due cantanti napoletani alle trasmissioni targate Mediaset. Insomma, una battaglia tra emittenti, che riporta al duello rusticano tra Rai e Mediaset degli Anni 80. I malumori sarebbero iniziati con la partecipazione del duo partenopeo a “Paperissima”, ma

Sopra la copertina dell'ultimo album di Gigi D'Alessio, a lato il cantautore con Anna Tatangelo e in alto Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno

le cose sono precipitate dopo la registrazione di una puntata di “C’è posta per te” proprio con D’Alessio. Inoltre, il singolo “Giorni” (inserito nell’album di D’Alessio) è

Coffee Break

Il film di Rovere sconfigge la censura

diventato la sigla della trasmissione “Amici”. Malgrado i tentativi di mediazione, il doppio appuntamento su Raiuno è stato definitivamente cancellato. Si trattava di uno

La locandina del film

Non andrà in onda la doppia serata d’onore

show prodotto da Bibi Ballandi con ospiti del calibro di Pino Daniele, Andrea Bocelli, Giorgio Panariello, Michael Bolton e Leona Lewis. Incassata la batosta televisiva, D’Alessio si consola con il successo del nuovo album e l’annuncio che scriverà il nuovo inno del Napoli, tornato grande nel campionato di serie A.

Nuova sconfitta per la censura cinematografica. Il film “Un gioco da Ragazze” di Matteo Rovere non sarà vietato ai minori di 18 anni. La Commissione censura infatti accolto il ricorso della società di produzione e dopo la visone del film da parte della commissione ministeriale, ha abbassato il divieto a 14 anni, oltretutto senza tagli. La pellicola, presentata al festival internazionale di Roma, potrà quindi essere pubblicizzata con i promo televisivi. Il film parla della storia di tre ragazze in uno scenario di violenza, bullismo e droga.

Santoro imitato, si arrabbia

IL CASO - L’attrice sudafricana protagonista del remake di “The Tourist”

Charlize Theron sfida la Marceau

L'attrice sudafricana Charlize Theron

Charlize Theron è pronta a sfidare Sophie Marceau. L’attrice sudafricana è, infatti, la candidata numero uno a interpretare il personaggio femminile del film triller “The Tourist”. La pellicola è il remake dell’omonimo film francese del 2005 di Anthony Zimmer (con la Marceau e Yvan Attal), che nonostante i consensi della critica, non ha avuto altrettanta fortuna al botteghino. La pellicola (scritta da Julian Fellowes) sarà girata a marzo e oltre a Charlize Theron (ormai prossima a firmare l’accordo) vedrà protagonista Tom Cruise. Il nuovo “The Tourist” racconta la storia di un turista americano (Tom Cruise) coinvolto in un’intricata storia di crimini e

La francese Sophie Marceau

spionaggio a causa della sua somiglianza con un pericoloso ricercato. Charlize Theron, premio Oscar per Monster, vestirà i panni di un agente segreto dell’Interpol.

Bella la satira, sì ma solo quanto la si fa, meno se si subisce. Michele Santoro (nella foto), conduttore di “AnnoZero” e paladino della satira politica, non ha digerito l’imitazione fatta da Joe Violanti alla radio sulle frequenze di Rds. Imitando la voce di Santoro, il conduttore radiofonico intervista il politico di turno che puntualmente ci casca e poi ride alla scoperta dello scherzo. Pare che Santoro, tramite un proprio legale, abbia inviato a Rds una lettera al fine di interrompere l’imitazione. L’emittente ha risposto “picche” in ossequio al valore della satira.


Sport&Sport Dice: chi si contenta gode Omobono vs Benedetto Voce di popolo il ciel l’aiuta trovi

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Fotoline

il calcio

C

Eugrigna

ampionato di A. L’Udinese ha lasciato la vetta, il conto è presto fatto. Domenica scorsa mattina c’erano quattro squadre in tre punti, lunedì ce n’erano sei in quattro, e sul tiramolla iniziale l’Inter tornava al sorpasso del Milan che anche i quasi trumbè sapevano in progresso ma non proprio al meglio assoluto di qualche anno fa. Sarà interessante attendere dopodomani, quando i bauscia nerazzurri andranno a Palermo, e i cacciaviti rossoneri scenderanno sul loro pulmann governativo da Milanello a ricevere il Chievo senza natalizi pandoro: col senno di poi si potrebbe scoprire il ritorno in pista dell’Udinese. La Reggina (con due gg) ha il

raffreddore dell’ultimo in classifica e dal tiepido Sud salirà ad affrontare gli spifferi del novembre della Carnia.Come dicono tutti i sapienti del giorno dopo… «vinca il migliore», così non si impegolano. Forse alludono all’arbitro, nel senso che da quando l’ex capostazione Moggi è in parziale riposo, (non può più agire come una volta), anche Collina aguzza gli sguardi sugli arbitri. Sfiduciati Biasutto e Calcagno, lunedì ha aggiunto alla lista Maggiani e Morganti che in ordine alfabetico precedono Saccani. Ma anche Banti in Chievo-Juve e Rosetti in Napoli-Samp non ne han perse poche. L’unico che ha qualche scusante in proprio è chi arbitra a Napoli. Fuori dal San Paolo può succedere che... t’aggi’a dì che ‘o brigadiere... e

anche le giacchette devono pur tornare a casa, per non parlare del quarto uomo che proprio non interessa nessuno: di solito se la prende con l’allenatore più loquace e più vicino. Manacce in faccia quando non son pugni, sputi e calci sbilenchi ( vedi Udine) non sono da lui che è persona super partes. Mi rendo conto di aver allungato sugli arbitri e se un giorno riuscirò a parlare con Collina (mentre sulla mia testa piove sulla sua nevica) gli chiederò il come e il perché quasi tutti gli arbitri di serie C devono copiare quelli di serie A e B e non sarà domanda da poco, lo sappiamo anche senza troppi piagnistei. Per il resto del carrozzone, la Fiorentina ha battuto sorella Atalanta che raggiunge una classifica più consona alle sue

possibilità, e al numero dei biglietti mediamente venduti. Il Torino si è ripreso dalla delusione del derby a spese del Palermo: Zamparini come al solito ne ha per tutti. Lunedì a Coverciano hanno tenuto una lezione cercando di spiegare ai giornalisti come dovrebbero scrivere di calcio, e Dio sa se è stata fatica sprecata. E’ stata notata l’assenza di sgubbb Biscardi. Avevo già le pive di traverso per lo scontro Mourinho-Sconcerti non per le prediche a perdere del portoghese, ma per la risposta di quello che fu un giornalista. Dice Mr. One «Lei è amico di Mancini». Il Mario risponde «... la diffido», che a me suona come «lei non sa chi sono io». Chi legge è libero di pensarla come vuole, ma poi non mi venga a dire «…lo sapevo».

via Dante 31

Eugenio Grignani

2 a 1: è presto detto

L

eggo molto e vorrei leggere anche quando dormo. Però dormo male se in fatto di calcio mi intraverso in tiri interessanti (non in stato interessante per fortuna di chi tira). Nel mio mestiere non riesco ad “imbutarmi” perché ignoro se questo nuovo verbo sia transitivo oppure no. Non mi aiuta la legge sulla scuola ferma ai grembiulini e alla maestra unica: chiederò lumi a Coverciano (leggere qui a lato). Provo a immaginare: io imbuto, tu imbuti, egli imbuta, ma se poi salta fuori che io mi imbuto da solo vuoi vedere che lui cerca di imbutarmi? Non ci sto e mi spiace deludere la Luigina, sto seduto e basta.

Pallacanestro: Vanoli vittima degli arbitri?

Ottima partita, pessima sconfitta

Mbemba della vanoli evita l'intervento dell'avversario.

di Giovanni Zagni Una buona Vanoli ha perso nell'ultimo minuto a Brindisi, una partita che poteva e doveva vincere. Qualche pallone giocato di fretta qualche errore banale ma soprattutto certe incredibili decisioni arbitrali hanno frenato la corsa di Lollis e compagni. A proposito di decisioni arbitrali favo-

revoli alla squadra di casa, abbiamo fatto una piccola ricerca tra i tabellini del campionato in corso, rilevando come quando a "fischiare", tra gli altri c'erano o Materdomini o la signorina La Rocca, le squadre ospitate non han mai vinto, ma non solo ai padroni di casa son sempre stati fischiati pochi falli e molti agli ospiti. Foto Castellani Chiudiamo comunque il discorso, facendo salva la buona fede, ma evidenziando come la scarsa personalità o lo spessore tecnico insufficiente di questi due signori in grigio, possano falsare gli esiti delle contese. Resta il fatto che la Vanoli ha giocato di squadra una ottima partita, pur avendo i due americani un po' sottotono, cui hanno supplito quelli che di norma

(Rossetti,Bernardi,Basei o lo stesso Valenti) non impinguano il loro tabellino con cifre eclatanti. Ci par di capire che lo stato di salute mentale del gruppo è eccellente e che la Vanoli, rispetto all'inizio stagione, ha indossato l'abito giusto per farla da protagonista anche in questa stagione. Domenica sarà ospite dei cremonesi, al Palasomenzi alle 18,15, la Carmatic Pistoia di coach Lasi, che attualmente conta gli stessi punti in classifica della Vanoli, reduce da una battuta d'arresto pesante (96-80) in quel di Scafati. I toscani che avevano incantato in pre campionato sono squadra votata ad alte segnature, avendo in organico eccellenti realizzatori come Tyler,Kazlauskas, Rosselli, Toppo e Santolamazza, ma forse, oggi, paiono particolarmente fragili in difesa. Ma per prendersi i due punti la Vanoli dovrà rinserrare la sua di difesa perchè anche a Brindisi, pur recriminando sul finale, come si è già detto, si son presi troppi punti (87-81) e si son buttati al vento ben 21 possessi. Concentrazione ed applicazione sia individuale che di squadra perchè per diventare veramente competitivi, questi dati vanno corretti... al ribasso.

Witor's: vittoria importante, non solo per la classifica

L'arrivo di Bucci ha portata aria nuova in casa JuVi. Finalmente s'è vista in campo domenica una squadra determinata, cinica, capace di farsene un baffo delle assenze e degli acciacchi, che ha dominato l'Ozzano dopo una partenza col freno a mano tirato, andando via nel terzo periodo senza più dare spazi alla rimonta di Esposito e compagni. Veramente una bella JuVi, al cospetto di un avversario anch'esso acciaccato e decisamente meno tranquillo e motivato di quanto sia parsa la compagine di coach Adami. Psicologicamente deve aver pesato l'innesto di Bucci, un ragazzo che facciamo fatica a capire come non ab-

bia trovato spazio alla Vanoli, ma che indubbiamente in A dilettanti è di casa e da protagonista assoluto. Ma la Witor's, intendiamoci, non è stata solo Bucci-dipendente. Tutti han portato il loro mattone piccolo o grande (pesantissimo quello di Paolo Conti) e così in un battibaleno ci siamo trovati a vedere una nuova-JuVi che pare aver imboccato la strada giusta per uscire dalle secche della bassa classifica. Quando poi rientrerà Andrea Conti e spariranno gli acciacchi di qualche suo compagno, sarà festa grande. Intanto sulle ali dell'entusiasmo anche gli allenamenti diventeranno più piacevoli, le

Paolo Conti entra in lunetta.

sensazioni più positive e l'allenatore avrà modo di lavorare al meglio per migliorare ancora la qualità del team. Il prossimo turno vedrà la JuVi in campo a Castelletto Ticino, che domenica ha vinto 64-63 in trasferta con Jesolosandonà e stante le riconosciute ambizioni dei padroni di casa, troverà certamente

Foto Castellani

ostacolo impegnativo. I vari Parente, Prelazzi e Giadini, son clienti difficili da domare, specie sul loro campo, ma la Witor's può andarli ad affrontare con l'animo sgombro e con una ritrovata serenità che deriva dalla convincente prestazione di domenica scorsa. gz

Bianchi, Carotti e Saverino entrano in campo

Foto Pedroni

E' vero che son tempi grami per i naviganti, basti pensare a quei ragazzi del sommergibile nucleare imbutati da un disguido elettrico nel loro scomparto ermetico. Meglio lasciar perdere ed occuparci della partita di domenica 9. Era già successo in Val Trompia: i nostri partono subito, e al secondo minuto Coda serve Guidetti, purtroppo il tiro finale è fuori squadra. La Cremonese insiste quasi pronta a miracol mostrare ai 3801 spettatori paganti, che di questa stagione non sono per niente pochi, tornelli o no. Incuriosito favorevolmente seguo i primi 20 minuti, perché poco dopo ancora Coda fa tutto da solo, ma imita anche nel tiro il compagno di prima. Dopo una ventina assisto al primo tentativo degli ospiti con parata del nostro Giorgio B.Ancora minuti di svolazzi e schiamazzi, con Vito che muove il tacco come Ibra dell’Inter, ma con minor fortuna. Dopo il beverone del riposo, appena al secondo minuto, ancora Vito indirizza un tiro forte verso il portiere avverso, ma il suo sinistro scheggia il palo: si diceva così quando la porta era di masselli di legno quadrati e a volte anche un po’ stortignaccoli. Al 12° è ancora Vitofrancesco per Gori, che non perde la calma, aggira due difensori e stira in diagonale l’innocente portiere di Sanbenedetto. Passano i venti minuti migliori della partita con la punizione battuta da Saverino. Come nella trasferta precedente qualcuno invoca per giaculatoria Alex del Piero, e questa volta il suo fantasmo si accuccia invisibile al piede sinistro di Save, che riscatta così una presta20' Secondo Tempo: La Punizione di Saverino zione non proprio brillante, ma bellissimo il suo gol. Il doppio successo premia la Cremonese dei 40 minuti, - venti nel primo e venti nel secondo tempo. Personalmente, mi spiace scriverlo, non capisco né Temelin né Graziani, che avevano nelle gambe appena una parte del 2° tempo. A proposito di Graziani posso rilevare, e lo faccio volentieri, che forse sta abbandonando l’idea maligna di andare per le terre, e quella peggiore di voler dimostrare agli arbitri di essere la vittima designata della ferocia altrui. Già le giacchette colorate ci vedono poco, se poi si scopre che sono anche sorde, addio patria e addio fair play. Una vocina dietro l’orecchio destro mi rimprovera. «Non hai detto della punizione del 2 a 1». Tas de lè, ho anch’io i miei limiti, non sono mica obbligato a ricordarmi proprio tutto: ci penseranno gli altri.


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Sport

Venerdì 14 Novembre 2008

pallavolo: Magic Pack a Piacenza

Verso il primo derby del Po

P

di Cesare Castellani

rimo derby del Po domenica prossima a Piacenza, tra la Rebecchi Lupa Piacenza e l’Esperia Magic Pack di Cremona. Partita difficile soprattutto per la formazione gialloblu che affronta la sua quarta trasferta contro due sole partite giocate al palasomenzi. Partita difficile perché la formazione piacentina si è particolarmente rafforzata durante l’estate con l’obiettivo dichiarato di puntare decisamente alla promozione ed infatti i tecnici la pronosticano da tempo fra le favorite insieme a Milano, Nocera e Villa Cortese. Un buon inizio di campionato per la squadra piacentina, ma domenica scorsa ha clamorosamente toppato contro Volta Mantovana perdendo 3-1 e lasciando qualche perplessità. In effetti a Volta si è salvata giocando sui suoi altissimi livelli solo la bulgara Kovaleva e, in parte l’ex Esperia Valentina Rania il cui rendimento sta crescendo notevolmente. A proposito di ex, dalla parte gialloblu ci sarà Martina Bo-

Classifica Europea 92 Milano 13 Brunelli Nocera Umbra 10 Carnaghi Villa Cortese 10 Rebecchi Piacenza 9 Sea Urbino 8 Volta Mantovana 8 Acqua&Sapone Aprilia 8 MGM Roma 7 Magic Pack 7 Pallavolo Donoratico 7 Infotel Forlì 6 Cariparma 6 Volley S. Vito 4 Acc Volley Benevento 2

Cornelia Dumler in ricezione per la Magic Pack

scoscuro che lo scorso anno vestiva la casacca della Lupa, ma che quest’anno è tornata a Cremona dando una mano notevolissima al reparto difensivo di Simoncelli. Se la Rebecchi arriva al derby dalla sconfitta di Volta, non altrettanto avviene per la Magic che a Urbino s’è guadagnata al termine di cinque set due punti pesanti che l’hanno riportata a metà classifica ma che, soprattutto hanno dimostrato che la

premio ferri

Giuseppe Torchio e Giovanni Biondi

E' stata presentata in Provincia, dal presidente Giuseppe Torchio e dell’assessore allo sport Giovanni Biondi, la cerimonia relativa al Premio Ferri 2006, che si svolgerà domenica sera nell'Auditorium della Chiesa di S. Domenico a Crema. Una volta chiarito il motivo dei ritardi nelle assegnazioni del tradizionale premio Ferri (in primavera a Soresina vi è sta-

pugilato Massimo Avosani, 17enne atleta casalasco dell’ABC Cremona è già a Crotone ove sabato inizierà il quadrangolare che assegnerà i titoli italiani juniores. Iscritto nei pesi welter, l’allievo dello zio Luca ha passato agevolmente le eliminatorie regionali ed interregionali e si trova ora al cospetto di tre avversari sulla carta «impossibili», sia perché hanno tutti quasi due anni di più, sia perché vantano un’esperienza notevole, soprattutto a livello internazionale. Il più abbordabile dovrebbe essere il marchigiano Marvin Perugini, campione uscente che vanta un record di 45 incontri (33+5=10-), poi ci saranno l’abruzzese Danilo Creati, campione italiano cadetti nel 2006 e più volte nazionale juniores che ha sostenuto già 51 incontri (37+8=6-) e infine

squadra è in crescita, sta ritrovando una Dumler particolarmente positiva e, soprattutto, va migliorando l’intesa di squadra. La formazione di Simocelli manca ancora di continuità e probabilmente anche di un briciolo di convinzione, ma appare sempre più equilibrata e capace di reagire ai momenti difficili. Era successo a Cremona quindici giorni or sono contro Aprilia, si à fatto altrettanto a Urbino giocando un quinto set a livello ele-

vatissimo tanto da far rimpiangere la mancata conquista della posta piena. A Piacenza la Magic Pack deve andare per vincere, consapevole di trovarsi di fronte ad una delle squadre più forti del torneo, ma altrettanto convinta di poter vincere su qualsiasi campo. Con Dumler ormai completamente recuperata, Fanzini e Nardini quasi al topo della condizione ed una Shopova che si sta dimostrando decisiva in parecchi frangenti di gioco, si può scendere in campo in piena tranquillità e con la possibilità di far punti e, magari, finalmente bottino pieno.

Cerimonia al San Domenico di Crema ta quella relativa al 2005 e in primavera vi sarà a Cremona quella per il 2007) Torchio ha ricordato la grande vocazione sportiva della provincia che è all'avanguardia in Lombardi per la presenza di impianti sportivi e sottolineato i grandi risultati ottenuti anche alle Olimpiadi dagli atleti di casa nostra, mentre Biondi ha rimarcato le connotazioni del premio che nella precedente edizione si incentrò sull sport per disabili e quest'anno guarderà soprattutto alla lotta al doping. Questo fattore ha determinato l'invito a Pietro Mennea che sarà relatore in quest'occasione nell'incontro che si terrà alle 18 di lunedì con gli sportivi nella sede della Provincia di Crema. Per il 2006 il Premio Ferri è stato assegnato al Presidente del Gruppo Triboldi Basket Secondo Triboldi.

Altri riconoscimenti andranno a: • Laura Nicolini (giocatrice di volley attualmente in forza alla Lupa Piacenza in A/2) • Don Fabrizio Ghisoni (Sport sociale) • Luca Squintani (Arbitro) • Marino Bracchi (Allenatore) • Giorgio Barbieri (Giornalista) • Luca Zuccotti, Marta Frittoli e Ilaria Sozzi (sport emergenti) • Giuseppe Bianchi e Giovanni Ghezzi (Premio alla carriera) • Giuseppe Bresciani (Sport e disabilità) • Adriano Baffi (Atleta per i giovani) • Walter Della Frera e Giovanni Bozzetti (Medici dello Sport)

Italiani juniores, Massimo Avosani in gara

Massimi Avosani sul Ring

il favorito della categoria, Francesco Nespro, napoletano che è salito sul ring 40 volte (23+3=8-) di cui 11 con la maglia della squadra azzurra. E’ stato Campione europeo cadetti nel 2006 e pochi gior-

ni fa a Rio de Janeiro ha conquisto il quinto posto ai mondiali juniores. Massimo, da parte sua, è diventato junior solo un mese fa e ha disputato 33 incontri con 17 vittorie, 7 pareggi e 9 scon-

fitte ed è l’unico che potrà rimanere nella categoria juniores anche il prossimo anno. Consapevole del duro compito che lo attende. Massimo si è allenato alla perfezione nei giorni scorsi anche lontano dalla sua palestra, a Parma e a Piacenza ove ha potuto trovare degli ottimi sparring partner, come Timchev, come Velkov e Ruggeri. E’ convinto di poter dire la sua anche contro avversari che lo sovrastano in forza fisica ed esperienza e guarda soprattutto al futuro e ad accumulare quel po’ di esperienza che sicuramente gli potrà servire alla prossima occasione. A Crotone lo accompagnano, oltre allo zio allenatore, i genitori e Dalila Gentile che, essendo nativa di Crotone, ha approfittato dell’occasione per una rimpatriata.

ciclismo

I «Premi Spasèta», mettono fine all'annata ciclistica

Ultimo atto della stagione ciclistica domenica prossima con la consegna dei «Premi Spaséta» la manifestazione che tradizionalmente mette la parola fine all’annata ciclistica.

Soncino): non ha mai vinto, ma ha ottenuto un’eccellente serie di piazzamenti che gli hanno fruttato ben 42 punti federali: sette volte secondo, due volte terzo, tre al quarto posto e cinque al

La presentazione dei Premi Spaséta: da sin: Mrko, Luigi e Alamo Gagliardi, il presidente uscente del Comitato provinciale FCI Angelo Oneta, Enrico Guadrini, Antonio Pegoiani e Franco Priori

Il «Premio Spaséta» tocca quest’anno la 30ª edizione, un vero record per una manifestazione del genere che è però entrata a far parte stabilmente della tradizione perché ritrovo di tutti gli addetti ai lavori della provincia i quali festeggiano così i ragazzi che maggiormente si sono distinti durante l’annata agonistica. I Premi vengono infatti attribuiti in base ad un rigido sistema che tien conto dei punti federali accumulati nelle rispettive categorie dagli esordienti (primo e secondo anno), allievi, juniores e dilettanti. Cinque, quindi, le targhe che verranno assegnate. Al Premio concorrono atleti nati in provincia di Cremona anche se tesserati per società extraprovinciali e atleti che pur non essendo nati a Cremona, tuttavia siano cresciuti ciclisticamente in una delle società della provincia. Voluto a suo tempo da Luigi Gagliardi «Spaséta» il Premio, che nel corso degli ultimi anni ha sempre avuto come sede per la consegna il Centro Sportivo Stradivari, è ora gestito dal figlio Alamo. Ben 150 le premiazioni effettuate sinora con moltissimi nomi di rilievo come Adriano Baffi, Walter Brugna, Maurizio Piovani, Diego Ferrari, Corrado Serina, Francesco Arazzi, Giancarlo Raimondi, Alessandro guerra, Diego Nosotti, Jacopo Guarnieri, che sono tutti approdati al professionismo,mentre curiosamente Ivan Quaranta e Marco Villa non sono mai riusciti in carriera ad aggiudicarselo. Ospiti d’onore della mattinata saranno due big del ciclismo italiano, il Presidente federale Renato Di Rocco e Felice Gimondi. indimenticato campione del mondo e vincitore di un Giro di Francia a e tre Giri d’Italia, un Giro di Spagna oltre che di una Milano-Sanremo, una ParigiRoubaix, 2 Parigi-Bruxelles e tant’altro. Ed ecco i vincitori del 30° Premio Spaséta: Esordienti Primo anno: David Visioli (Imbalplast

quinto. E’ campione provinciale della categoria Esordienti secondo anno: Cristian Rizzotto (Imbalplast Soncino) p. 25. Ha vinto due corse (a Palosco e Lodi vecchio), due volte secondo, una terzo, due quarto. E’ campione provinciale. Allievi: Roberto Vanelli (Club Ciclistico Cremonese 1891-Arvedi). p. 39: ha ottenuto 4 vittorie (Pavia, Piacenza. Alessandria e l’Indicativa Regionale), 3 secondi posti, 2 quarti e 3 quinti Juniores: Piero Baffi (Pedale Trevigliese) p. 18. Una vittoria ( a Pavia), un secondo, un terzo, tre quarti. E’ campione lombardo nella velocità su pista, secondo campione italiano nell'Inseguimento a squadre. Dilettanti: Jacopo Guarnieri (Marchiol Liquigas) p. 118: 12 vittorie (Giro delle Tre province a Limito, Popolarissima di Treviso, un tappa al Giro d’Olanda, una tappa al Giro delle Regioni, due tappe al Giro delle Pesche Nettarine, Indicativa Europea di Verbania e Coppa del Mobilio). Ha vinto due titoli italiani in pista, nell’Americana e nell’inseguimento a squadre. Un premio speciale dedicato alla memoria di Giampietro Tambani che per decenni è stato l’animatore della manifestazione verrà consegnato al plurivittorioso giovanissimo del CCC 1891 Giovanni Pedretti Fra i molti invitati alla manifestazione ci saranno Oreste Perri, i ciclistico professionisti Marco Villa, Ivan Quaranta, Diego Nosotti, l’azzurra soncinese Eleonora Soldo, reduce dalla Coppa Europa, il ct della pista azzurra Adriano Baffi e i corridori delle società cremonesi CCC 1891 Arvedi, UC Cremasca, Team Guadrini, Imbalplast di Soncino e Polisportiva Madignanese. Nell’ambito della manifestazione verrà allestita una mostra fotografica riguardante le edizioni passate, ed una esposizione di biciclette a cura di Franco e Marco Priori e di Enrico Guadrini.


Sport

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Nella gara provinciale di Soresina in evidenza i giovani Celardo e Minerva

A Barcellesi e Ghidoni il 3° Trofeo Bocciodromo

B

di Massimo Malfatto

nel match decisivo aveva la meglio su uno stremato Paolo Guglieri (alla sua settima partita della giornata!) per 12-3. Buono il quarto posto di “Butta” Ferrari battuto in

occismo giovanile in evidenza nella seconda gara del calendario, una provinciale a categorie separate: vincono nella categoria maggiore, sfiorano il successo nell’altra e scuotono la classifica con la consapevolezza di avere grandi mezzi tecnici. Stiamo parlando di Marcello Barcellesi e Filippo Celardo, in formato super che, pur non

Ottimo successo della gara organizzata dalla ASD MillyOne

Sopra Marcello Barcellesi, primo classificato (categoria A/B) nel terzo Trofeo Bocciodromo di Soresina, premiato dall'organizzatore Minerva. A lato Filippo Celardo della Bocciofila Tranquillo, 2° nella cat. C/D

essendo tra i favoriti, hanno dato spettacolo facendosi largo contro avversari molto più blasonati di loro. Ben 372 i giocatori partecipanti al 3° trofeo Bocciodromo, gara di stupenda intensità anche se a scapito della tecnica, organizzata dalla Asd Milly One in collaborazione con la bocciofila Tranquillo, precisa la direzione di gara di Giuseppe Mosconi. Nella categoria A/B trion-

fa un ispirato Barcellesi, da quest’anno con i colori lariani; l’ex della Baldesio conferma il suo valore e il suo stato di forma, con un inizio d’annata strepitoso (ben tre vittorie e due secondi posti!). Dopo aver superato nei quarti, a fatica, il soresinese Maurizio Parmigiani (12-11), Marcello saliva in cattedra: in semifinale s’imponeva su Walter Pietrobelli per 12-9 e

semifinale da Guglieri per 8-12. Nella categoria C/D ancora un successo, secondo consecutivo, per il Dopolavoro Ferroviario: sul gradino più alto del podio è salito Ambrogio Ghidoni che si è inventato una serata memorabile. Dopo aver superato nei quarti il bresciano Giuliano Carrera (12-8) il “ferroviere” approdava in finale superando Gabriele Pelizzi per 12-4. Nella parte bassa del tabellone in evidenza il giovane Filippo Celardo. Il neoacquisto della “Tranquillo” s’imponeva nei quarti su Ivano Franzini (12-9) ed in semifinale aveva la meglio su Cristian Faenza per 12-4.

CLASSIFICA GENERALE 3° Trofeo Bocciodromo CATEGORIA A/B 1° Barcellesi Marcello 2° Guglieri Paolo 3° Pietrobelli Walter 4° Ferrari Giovanni 5° Parmigiani Maurizio 6° Tosi Giancarlo 7° Ghisolfi Cesare 8° Minerva Antonio CATEGORIA C/D 1° Ghidoni Ambrogio 2° Celardo Filippo 3° Pelizzi Gabriele 4° Faenza Cristian 5° Carrera Giuliano 6° Franzini Ivano 7° Cipelletti Luigi 8° Visigalli Valerio

In finale il giovane Celardo arrivava esausto e cedeva contro Ghidoni per 12-6. Il ragazzo della bocciofila soresinese non si demoralizza, anzi! Dorme qualche ora (evviva la nostra gioventù!) recupera le energie ed è già in campo il mattino seguente a Limbiate dove “sbanca” nei

CAMPIONATO ITALIANO DI SOCIETÀ

Positivo l'esordio della Canottieri Flora

Positivo esordio della canottieri Flora nel campionato italiano per società di serie C: 2-1 il risultato finale per la bocciofila cremonese al termine di un sabato di grandi emozioni. Un successo di stretta misura, ma ampiamente meritato per la formazione del presidente Verona che ha mantenuto le aspettative giocando su buoni livelli contro una formazione, quella emiliana del “Buco Magico”, allestita per le zone alte della classifica. Partenza roboante della canottieri Flora che si traveste da vera schiacciasassi e si aggiudica alla grande tutti e quattro gli incontri della prima fase. Nella specialità terna la formazione cremonese formata da Pierino Zinetti, Massimo Campanini e Pierangelo Scandelli vinceva entrambi

i set per 8-6 e 8-3, mentre sull’altra corsia un Paolo Guglieri ispirato aveva la meglio sull’emiliano Zambroni con un doppio 8-6. La seconda fase dell’incontro è stata tutta di marca reggiana e si apriva con la netta vittoria di Luca Bonifacci che “strapazzava” Campanini con un perentorio 8-1 e 8-2. Sull’altra corsia gli emiliani Giavelli-Zambroni vincevano il primo set (8-4) e si portavano avanti il secondo 5-2: a questo punto usciva il grande cuore (e non solo quello!) dei rivieraschi Zinetti-Guglieri che rimontavano lo svantaggio e confezionavano una splendida ed importante vittoria del set per 8-5. Risultato finale: 2-1 per il Flora che raccoglie i primi punti in classifica a conferma delle qualità di lavoro e di orga-

(Ariberto – CO) (Can.Flora) (Delma) (Can.Baldesio) (Arr.Bonizzoni) (ASD Astra) (ASD Astra) (Can.Bissolati) (Ferroviario) (G.B. Tranquillo) (Fadigati) (Borgo Loreto) (Verola Bocce) (Le Querce) (Pizzighettonese) (Tratt.Mulino) TOP 10: vince, che è la cosa essenziale, ma fa anche divertire gli spettatori. Nel girone elimina anche il campione italiano Antonio Panzani (12-3), in semifinale supera il bresciano Mattia Scudi per 12-6 ed in finale si prende una bella rivincita sull’amico cremasco Mattia Visconti battendolo per 12-8.

RISULTATI Can.Flora-Buco Magico 2-1; Città del Tricolore-Possaccio 3-0.

CLASSIFICA

Can.Flora Città del Tricolore Buco Magico Possaccio

punti 3 3 0 0

PROSSIMO TURNO (15/11)

Possaccio - Flora Buco Magico-Città del Tricolore.

La formazione della Canottieri Flora di Categoria A

nizzazione di Primo Massarini e Guido Zanotti. Nell’altro incontro del girone 2 la bocciofila “Città del Tricolore” si è “sbarazzata” con estrema facilità della bocciofila “Possaccio” di Verbania, prossima avversaria della canottieri Flora. MM


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Speciale Edilizia Tra i tanti interventi di cui può aver bisogno una casa, dopo anni che vi si abita, particolare importanza hanno quelli di ristrutturazione, che riguardano l'insieme di elementi portanti ed organizzativi della funzionalità della costruzione considerata. Dunque, non si ristruttura un'abitazione se si cambiano i pavimenti, il rivestimento, gli infissi o le tegole del tetto. In questo caso sarà una manutenzione. Diversamente se si vanno a modificare le scale, i solai, le aperture verso

Fare una ristrutturazione: quando e perché conviene

Certamente serve l'aiuto di un tecnico, ma occorre che il committente abbia le idee chiare sulle proprie richieste senza che, come avviene ta-

Prima di tutto bisogna capire cosa ristrutturare

l'esterno o la distribuzione interna si fa quasi sempre, secondo la dimensione dell'intervento, una ristrutturazione. Non si può iniziare un tale tipo di lavori senza prevedere ancor prima della fase progettuale i reali obiettivi che ci si propone di raggiungere.

Venerdì 14 Novembre 2008

lora, proponga le soluzioni: egli deve dichiarare i suoi desideri, come raggiungerli è compito del progettista. Non sempre è necessario procedere a costosi lavori di edilizia, dunque bisogna sempre valutare cosa ci guadagna e cosa ci perde un edificio con tali lavori. Ma se la

strutura in questione non presenta più le caratteristiche di un'opera di architettura, oppure gli elementi sono inadeguati o le funzioni sono modificate, può essere giusto intervenire con lavori anche molto incisivi. In primo luogo è necessario fare una lista di tutti i requisiti che si intendono ottenere, prima senza alcun ordine, così come vengono in mente, e poi sistemati in una scala di priorità. Questa classifica va presentata al tecnico che progetterà l'opera. Bisogna scegliere quali sono gli elementi che, anche in termini figurativi e non solo statici, vanno mantenuti integri o rinforzati, quali vanno eliminati, quali modificati sostanzialmente. L'organismo della costruzione deve continuare a vivere con maggior vigoria architettonica: solo così la ristrutturazione sarà riuscita. Ad esempio non è detto che i solai, se ancora in buono stato, debbano essere ricostruiti. I muri in piera o mattoni portanti si devono demolire solo se esistono lesioni macroscopiche o pericoli di crollo, diversamente si possono sanare: manterranno la loro qualità per altrettanti anni. Un tetto di legno non deve essere sempre ricostruito in travetti di altro materiale. I coppi dei vecchi edifici non possono essere

Bisogna sempre tener conto dei costi e dei vantaggi

La ristrutturazione aggiunge valore alla casa

cambiati con le moderne tegole come se nulla fosse. Infine i materiali esistenti, se non appaiono logorati dal tempo e fatiscenti, sono senz'altro migliori dei nuovi per il solo fatto che hanno subito un collaudo di anni di uso. Nei lavori di ristrutturazione si commettono tantissimi errori dovuti ad un'infinità di casi: è inutile pensare

all'esperienza o alla perizia del tecnico e delle maestranze. Molti di essi sono dovuti alle scelte che opera anche il committente e che trova non adeguate solo dopo la loro realizzazione. Sapere già prima di iniziare che vi saranno delle incongruenze ci potrebbe far sentire un pò meno depressi alla fine. I più comuni errori che solitamente vengono fatti sono:

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pensare che la ristrutturazione alla fine darà un immobile di minor valore o qualità rispetto ad uno nuovo, avere il terrore di demolire parti anche strutturali, avere la convinzione di dover demolire tutto, cercare il risparmio sui materiali o sui lavori di tipo strutturale, operare scelte economicamente diverse per le varie parti della costruzione (pavimenti, infissi, impianti), recuperare materiali di scarso valore, gettare tra i rifiuti materiali o componenti di valore storico e sociale, pensare che non si possano organizzare elementi vecchi o antichi con altri moderni anche per tecnologia, non avere coraggio di tentare soluzioni innovative rispettando la natura della costruzione esistente, pensare che l'onorario minore di un progettista o il costo inferiore di un'impresa siano sempre risparmio. I costi di una ristrutturazione si devono misurare considerando non solamente il valore iniziale, la spesa ed il valore finale, ma anche la qualità in termini sociali e di civiltà di un recupero ben realizzato. I primi sono computabili solamente dal punto di vista economico e potrebbero essere validi per chi ristruttura per lavoro, i secondi sono stimabili da parte del committente che adopererà per suo conto, per il suo ufficio, per la sua azienda, per la sua abitazione l'immobile appena rigenerato. Questi costi non sono quantificabili su un mercato che non li apprezzerebbe, ma esistono ugualmente e di essi ne gode chi fruisce della costruzione, con la sua sensibilità, con la sua cultura, con la sua soddisfazione finale.


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Venerdì 14 Novembre 2008

Quando si parla di pavimento, la scelta è ampia e variegata. Dunque nella scelta di un pavimento, è sempre opportuno conoscere bene quello di cui si ha bisogno. La prima grande distinzione è tra piastrelle smaltate e non smaltate. La smaltatura è uno strato di vetro colorato che consente di creare una vastissima gamma di colori e sfumature. Le piastrelle non smaltate hanno invece un'estetica uniforme in tutto il loro spessore. Il cotto, ad esempio, noto

Scegliere il pavimento più adatto alle proprie esigenze

pavimentazione di interni, previo trattamenti di impregnazione con sostanze che ne esaltano la tonalità cro-

La scelta è molto variegata, e bisogna aver presente di cosa si ha bisogno

Sono moltissime le soluzioni disponibili

anche con il nome di cotto rustico, cotto toscano o cotto fiorentino, non viene smaltato. Si tratta in genere di piastrelle di grande formato (25x25 cm, 30x30 cm, 20x40 cm, 40 x60 cm) che vengono usate prevalentemente nella

Speciale Edilizia

matica e la pulibilità. Altro materiale è il cottoforte, prodotto tipicamente emiliano, le cui piastrelle sono sempre smaltate con smalto non trasparente e servono prevalentemente per pavimentazione d’interni

e più raramente, come rivestimento. La monocottura è invece una tecnologia di produzione nella quale il supporto e lo smalto vengono cotti in contemporanea, con un solo trattamento termico. Grazie all’ampio intervallo di variabilità dell’assorbimento d’acqua del supporto (da valori vicini allo zero a valori intorno al 15%), essa può comprendere un’ampia gamma di materiali smaltati con caratteristiche fisiche molto diverse. Il fattore che li accomuna è l’impiego, per la preparazione del supporto, di argille contenenti ossidi di ferro. La monocottura può essere utilizzata indistintamente sia nei rivestimenti sia nei pavimenti. Il processo di produzione della piastrella in bicottura prevede invece due fasi: nella prima avviene la cottura del supporto, mentre nella seconda si procede al trattamento termico per fondere lo smalto. La bicottura è utilizzata esclusivamente per i rivestimenti. La monocottura e la bicottura possono essere sia di pasta rossa che di pasta chiara e sono destinate quasi esclusivamente al mercato residenziale, per lo più interni. Le piastrelle in clinker so-

Il cotto è sempre molto in voga

no prodotti a pasta compatta ampiamente utilizzati soprattutto nelle pavimentazioni esterne grazie alle loro peculiari caratteristiche che derivano dalle materie prime utilizzate e dalle tecnologie di lavorazione. E' un materiale resistente all'usura, agli agenti atmosferici ed alle sollecitazioni meccaniche. Mentre nei prodotti ceramici a superficie smaltata è possibile distinguere, in sezione, il supporto, che determina le caratteristiche di resistenza meccanica della

piastrella e lo smalto, che ne determina l’aspetto estetico e le caratteristiche di usura, nel grès porcellanato superficie e massa sono invece identiche. Esso è composto da una miscela di materie prime simili a quelle che vengono impiegate per i sanitari. L’aggettivo porcellanato, che sottolinea la raffinata eleganza che lo caratterizza, deriva dall’utilizzo del caolino, una argilla bianca che viene utilizzata anche per la produzione di porcellana.

Argille e feldspati pregiati vengono sottoposti a un processo di cottura a temperature estremamente elevate e si trasformano in piastrelle di grès con caratteristiche di antigelività, resistenza agli urti, ai graffi ed agli attacchi chimici. Il grès porcellanato è quindi estremamente resistente, igienico e dotato di un'estetica elegante grazie alla sua superficie vetrificata che rende la piastrella completamente idrorepellente e con alte caratteristiche di resistenza meccanica. Questa vetrificazione fa parte della struttura della piastrella che non ha bisogno quindi di essere smaltata. Destinato prevalentemente alla pavimentazione, interna ed esterna, nell'edilizia pubblica e privata, il grès porcellanato è stato all’inizio diviso in due tipologie: il grès naturale, più comunemente conosciuto come grès tecnico, e il grès smaltato. Il grès tecnico ha un effetto marmorizzato del tutto simile al marmo naturale senza per questo perdere le caratteristiche tecniche del grès porcellanato. Il grès porcellanato smaltato permette di scegliere tra una varietà di colori, stili, formati, decori e “texture” riscontrabile solo nella ceramica smaltata.


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