Il
PICCOLO giornale del
CREMASCO
VENERDI’ 5 DICEMBRE 2008 • Supplemento settimanale al n° 47 de "Il Piccolo Giornale"
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CREMA, ASSENTEISMO DIMEZZATO
La cura Brunetta, dunque, si è fatta sentire anche nella nostra città. Al comune c'è stato un forte calo del 48,8%. All'ospedale addirittura del 50%. Il responsabile del personale in municipio, Flavio Pajero, e Luigi Ablondi, direttore generale dell'azienda ospedaliera, spiegano perché si sono ridotte le assenze.
Nicola, dramma della solitudine
L
a notizia ci ha fatto rabbrividire. Il ritrovamento in settimana, nella nostra città, del cadavere di Nicola: poco più che cinquantenne, morto da almeno quattro mesi, a detta del medico legale, ma con ogni probabilità molti di più. La storia di Nicola è una vicenda triste, ma non rara: un matrimonio finito male, un bambino di 10 anni riabbracciato ogni tanto, sentito l’ultima volta, si legge, nel settembre 2007. A quel mese risalgono gli ultimi ricordi di chi lo conosceva. Poi il silenzio. Poi il vuoto. E’ una storia triste, un dramma della solitudine, che vorremmo cancellare subito, come si fa con un pensiero brutto o un’immagine sgradevole. Vorremmo dimenticare in fretta perché è una storia che in qualche modo offende il nostro perbenismo, il moralismo di tutti noi, quel nostro ritenerci sempre superiori e, in qualche modo, migliori degli altri. Quando succede in altre città, c’è almeno l’alibi della distanza a placare le nostre coscienze e rassicurarci: da noi queste cose non capitano, la nostra è una città a misura d’uomo, qui ci si conosce tutti, almeno di vista… Invece il corpo senza vita
di Nicola giaceva a poche centinaia di metri dalle nostre porte blindate, dalle gioiose feste di compleanno dei nostri figli, dalle tavole imbandite a festa di tante nostre domeniche, dal calore sicuro e confortante delle mura domestiche di ciascuno di noi. Nicola, uomo della porta accanto: nessuno si è accorto della sua assenza, nessuno si è interrogato sul suo conto, nessuno ha alzato la voce per denunciarne la scomparsa; anche coloro che hanno tentato di mettersi in contatto con lui, lo hanno fatto timidamente, forse più spinti dal dovere che per un effettivo interessamento. Anche il finale della storia ci lascia sgomenti e inquieti: il rinvenimento del cadavere di Nicola è avvenuto solo per l’azione di un ufficiale giudiziario, che doveva notificargli lo sfratto e ha fatto forzare la porta del suo bilocale, credendo che egli semplicemente si rendesse irreperibile per non ricevere l’ordine di sgombero. Oltre al danno, la beffa! Inutile negarlo, questa morte ci chiama tutti in causa, istituzioni e cittadini comuni: mette in discussione il nostro modo di vivere, sempre più avvitato su noi stessi e sempre più contraddistinto dalla fretta, dall’indifferenza, dal sospetto. Ma quanti sono i Nicola fra noi? Stefania Bonaldi
Sindaco, adesso devi dimostrare che ci sei
L CARITAS CONTRO LA SOCIAL CARD «I poveri non ne hanno bisogno» dice don Francesco Gipponi, responsabile della Caritas di Crema. «Lo Stato non è e non deve essere un ente di assistenza». Di parere opposto Maurizio Borghetti, assessore ai Servizi sociali: «Il governo deve fronteggiare una situazione che è davvero disastrosa».
a notizia: l'Ordine degli archietti, venerdì si riunirà nel comune di Casaletto Ceredano perché, per utilizzare la Sala degli Ostaggi di Crema, gli erano stati chiesti 60 euro. Incredibile. Gli architetti della provincia di Cremona, non un pincopallo qualsiasi, volevano solo un incontro con il sindaco, Bruno Bruttomesso, e con gli assessori per conoscerli, conoscersi e confrontarsi sui temi urbanistici della città. Come era già successo a Torre de' Picenardi e a Soncino qualche tempo fa. Un'iniziativa, in giro per il Cremonese, per approfondire le questioni che stanno a cuore all'Ordine e, naturalmente, ai comuni interessati. Il nostro sindaco, prima ha risposto che doveva riferire alla giunta, poi è arrivata la risposta: per utilizzare la sala del consiglio comunale, l'Ordine degli architetti, che dipende dal ministero di Grazie e Giustizia, doveva versare l'obolo di 60 euro. Non si fa così. Dispiace scrivere queste notizie che non rendono onore alla nostra città. E poi pensiamo che un sindaco debba avere l'autorità di sentire tutti. Senza chiedere il permesso a nessuno. Bruno, batti 'sto colpo.
Sulla rivoluzione agli «Stalloni», le forti preoccupazioni del dottor Sandro Zambelli. L'intervista - A pag. 7