Il
PICCOLO giornale del
CREMASCO
VENERDI’ 10 OTTOBRE 2008 • Supplemento settimanale al n° 39 de "Il Piccolo Giornale"
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Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: cremasco@cuticomunicazione.it Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona
FEDERALISMO, CREMA COSA CI GUADAGNA
Paghiamo 130 milioni di tasse, lo Stato ci restituisce 4,5 milioni. Con il federalismo fiscale sarà diverso? L'assessore al Bilancio, Cesare Giovinetti, è scettico: «Sono tutti troppo d'accordo. C'è qualcosa che non va». Ma ecco che cosa pensano della «bozza Calderoli» associazioni di categoria, imprenditori e liberi professionisti.
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Siamo la Provincia che cresce di più
Eventi
Mostra d'arte del maestro Eugenio Carmi alla Contract a pagina 21
Lutto
Paolo Zanini protagonista della politica cremasca ▲
BISOGNA PRENDERE I TURISTI PER LA GOLA
Il Cremasco ha una tradizione enogastronomica che può diventare una risorsa economica per il territorio. Da inserire nella vostra agenda: tutte le rassegne a tavola da qui a dicembre. Parlano due chef: Carlo Alberto Vailati e Stefano Fagioli. Ed Elisabetta De Grazia, titolare dell'agriturismo «Cascina Arcobaleno».
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Maggioranza
I consiglieri vogliono contare molto di più ▲
ristrutturazione del sistema produttivo provinciale, ma anche di nuove strategie condivise e di una tensione comune a raggiungere obiettivi chiari e prioritari per tutti. Ecco cosa si intende con patto per lo sviluppo. Individuando le linee strategiche abbiamo superato gli elementi di instabilità e frammentazione. Infrastrutture, mezzi di trasporto, formazione, ricerca ed innovazione, territorio ed ambiente sono il capitale senza il quale è difficile, se non impensabile, ridare slancio all’economia e fare crescere la società. Sono le linee strategiche del Patto, azioni che hanno richiesto un impegno straordinario: 500mila euro, che si sommano ai settecentomila del 2007 e settecento del 2008. Certo non è con somme di questa entità che si possono sostenere progetti che hanno l’ambizione di cambiare volto al nostro territorio. Ma le cifre sino a qui stanziate metteranno in moto progetti per oltre 20 milioni di Euro di investimenti, pubblici e privati. Oggi siamo di fronte ad uno scenario mondiale differente rispetto a quello di un anno fa: crollo delle Borse, stagnazione dei mercati, recessione dei consumi, ma il lavoro sin qui svolto ci pone nelle condizioni di poter affrontare questa fase economica negativa che si sta affacciando sullo scenario nazionale ed internazionale con la consapevolezza delle nostre forze e con le risorse derivanti dai fondi strutturali 2007/2013 (FESR). Si tratta di risorse ingenti che possono diventare garanzia di sviluppo se gestite efficacemente. Con questo spirito l’Ufficio Europa, istituito in amministrazione provinciale, sarà impegnato nella programmazione di medio termine per supportare l’accompagnamento e la gestione di progetti finalizzati allo sviluppo locale. AGOSTINO SAVOLDI Assessore provinciale alle attività produttive
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a provincia di Cremona ha presentato fino ad oggi una situazione economica “in salute” in cui la crescita del Prodotto interno lordo si riflette positivamente sulla ricchezza pro-capite. Lo confermano i dati dell’Istituto “Tagliacarne”. Dal 2004 il Pil si è incrementato di oltre il 13%. Nell’ultimo anno Cremona si impone come la provincia che ha fatto segnare, rispetto ai dodici mesi precedenti, la performance più significativa (+7,0%). Prendendo in considerazione il Pil per abitante Cremona ha risalito, più di ogni altra, la classifica guadagnando ben sette posizioni. Anche per il numero delle imprese non va così male: Movimprese stima nello 0,97% il tasso di crescita. A livello nazionale siamo allo 0,75%, in Lombardia all’1,29%. Lo scorso anno, si sono registrate 2.445 nuove iscrizioni al registro delle imprese a fronte di 2.146 cessazioni. Ci scopriamo ricchi nell’ultimo Osservatorio di Findomestic: a livello regionale, dalle indagini effettuate risultiamo al terzo posto per livello di reddito pro capite annuo, che risulta anche ben al di sopra della media nazionale. La provincia di Cremona, infatti, in Lombardia è preceduta solo da Milano e Varese. Il reddito pro capite annuo risulta pari a 20.241 euro, superiore di 2.533 euro alla media nazionale. L’estensione del tessuto produttivo si caratterizza per essere in continuo aumento. L’espansione del sistema imprenditoriale procede in maniera equilibrata con quella del settore dei servizi. L’andamento positivo delle esportazioni indica un processo di internazionalizzazione, razionalizzazione e di consolidamento dell’industria cremonese, anche grazie ad una crescente apertura del sistema economico alle opportunità derivanti dai mercati internazionali. Tutto questo sembra essere riconducibile a un processo di graduale
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Economia: il successo delle nostre aziende della cosmesi alla Fiera internazionale di Parigi - A pagina 12
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Massimo Piazzi è stato delegato a coordinare le future riunioni della maggioranza. I retroscena
I consiglieri vogliono contare di più «Una questione di metodo» S di Rol Stone
i è svolta, lunedì scorso, dalle 18.20 alle 19.30, la riunione programmata dai partiti che reggono la maggioranza comunale. Per capire che cosa si è detto in quell'occasione, bisogna ricorrere alle indiscrezioni e alle voci di corridoio. Per cui, i condizionali si sprecano. Solo un fatto è certo e, per spiegarlo, ricorriamo alla terminologia del mondo economico: sarà il Consiglio di amministrazione (cioè i partiti della maggioranza) che d'ora in poi deciderà sulle questioni di maggior interesse per i cremaschi e, poi, il Cda delegherà ai manager (la giunta) la realizzazione delle risoluzioni adottate. Al contrario di quanto è successo fino ad oggi - altrimenti non si capirebbe il perché di questa decisione - con i manager che deliberavano e il Cda che ratificava, quando veniva convocato dalla giunta. E' questa, insomma, la maggiore novità emersa dalla riunione di lunedì scorso, mentre la formula che dovrebbe essere adottata sui grandi temi da affrontare, ovviamente, potrebbe essere la seguente: prima la riunione di maggioranza, la discussione e, poi, la riunione di giunta per mettere a punto le decisioni prese. Più potere, quindi, ai consiglieri e meno agli assessori? E' presto per dirlo. Ma questa dovrebbe essere la strada scelta. A coordinare i lavori delle riunioni della maggioranza e a fare da ponte fra questa e la giunta, dal sindaco è stato delegato Massimo Piazzi, vice sindaco e as-
sessore all'Urbanistica. Qual era il clima che si è respirato lunedì scorso? Non è stato certamente un pomeriggio da lunghi coltelli. I consiglieri avevano già ben chiaro qual era l'obittivo da raggiungere. Un po' di animosità la si è avuta, sempre secondo le indiscrezioni, all'inizio dell'incontro sulla richiesta di Martino Boschiroli (Udc) affinché la maggioranza potesse discutere sulla futura trasformazione di Ombrianello. Ma questo, probabilmente, era solo un esempio. L'avvocato, insomma, avrebbe fatto capire il suo rammarico nel venire a sapere, una mattina, leggendo i giornali, che il comune aveva progettato un intervento sulla storica cascina che durerà una decina di anni e che trasformerà non solo il volto del complesso lungo la Paullese, ma una parte della città. E, sempre Boschiroli, avrebbe fatto intendere che su operazioni di tale portata una discussione in maggioranza sarebbe stata appropriata. Gli avrebbe risposto Massimo Piazza, futuro coordinatore delle prossime riunioni collegiali, in un tono abbastanza deciso, che il responsabile all'Urbanistica era lui e che, quindi, anche per i grandi progetti era sempre lui a risponderne. Nel bene e nel male. Da qui la discussione si è animata e allargata ad altri consiglieri che hanno messo in chiaro quanto si diceva all'inizio: su questioni di forte impatto per i cittadini, il dibattito in maggioranza doveva diventare di rigore. Soolevando, quindi, il problema che si dibatte, da sempre, quando si discute di amministrazioni pubbliche: i consiglieri,
eletti dai cittadini che in qualsiasi momento sono disposti a tirar loro la giacchetta, hanno voluto riprendersi la loro funzione di essere preventivamente informati sulle decisioni che la giunta andrà a prendere e di poter incidere da subito sugli interventi da mettere in campo. Avremo, così, quindi, degli assessori dimezzati? Come si diceva, è presto per dirlo. Bisognerà vedere se questo equilibrio che è stato raggiunto lunedì pomeriggio reggerà, poi, alla prova dei fatti. O sarà foriero di nuove tensioni. L'altro momento di frizione è nato quando il capogruppo di Forza Italia, Francesco Martelli, avrebbe voluto sollevare ancora il «caso» Ancorotti visto che l'assessore alla Cultura era assente alla riunione. Lo avrebbe stoppato subito il sindaco Bruno Bruttomesso che ha informato i presenti che la mancata presenza di Renato Ancorotti era più che giustificata essendo l'assessore a Parigi per una Fiera internazionale di cosmesi. E che lui ne era a conoscenza. «La sua non è certamente una fuga» avrebbe detto il primo cittadino per fugare qualsiasi dubbio. Francesco Martelli, però, avrebbe insistito sottolineando
Mercoledì, il Comitato di Forza Italia
Lo scontro fra Martelli e Chironi su Ancorotti
Il clima è stato più incandescente nella riunione del Comitato comunale di Forza Italia che si è svolta mercoledì sera. I 15 componenti dell'organismo erano tutti presenti, il che significa che l'incontro era atteso. Da una parte c'è stata la relazione del coordinatore del partito, Enzo Bettinelli, il quale ha ribadito che tutto va bene: le informazioni al Comitato arrivano puntuali, la discussione sulle questioni amministrative c'è sempre stata, la giunta sta lavorando bene. Le critiche, quindi, che ci sono state e che ci sono, restano infondate. Dall'altra c'è il gruppetto di tre persone che, invece, contesta questa impostazione e sottolinea che la discussione sui temi comunali non c'è stata. E' il partito, secondo la loro opi-
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nione, che deve analizzare preventivamente le questioni sul tappeto e stimolare chi è in consiglio comunale a fare meglio. La tensione è aumentata quando il capogruppo di Forza Italia, Francesco Martelli, ha voluto affrontare ancora il «caso» Ancorotti: l'assessore, per Martelli, è poco presente in giunta e non ha dato la sua impronta nel settore delle Attività produttive. Gli ha risposto Opimio Chironi che ha preso le difese dell'assessore. La discussione che ne è nata ha probabilmente preso toni più accesi dal momento che, riferiscono alcuni presenti, Martelli ha, poi, abbandonato la riunione. Che si è chiusa con un nulla di fatto: ognuno è rimasto ben saldo sulle sue posizioni.
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MARTINO BOSCHIROLI
Massimo Piazzi, vice sindaco e assessore all'Urbanistica
che, comunque, il «caso» Ancorotti rimaneva sul tappeto. Perché, avrebbe ripetuto, o l'assessore si allineava alla linea del Pdl sciogliendo i Circoli della libertà oppure il sindaco, in un futuro non troppo lontano, dovrà prendere dei provvedimenti. Il ragionamento, però, sarebbe caduto nel vuoto. Nessun altro aveva voglia di riprendere un tema che aveva tenuto banco per tutta la settimana scorsa. Quindi, Bruttomesso è passato subito ad altro non gettando alcuna benzina sul fuoco. Infine la scelta: sarà Massimo Piazzi a condurre le riunioni della maggioranza e a fare da cerniera fra i consiglieri e gli assessori. Alle 19.30, tutti sono usciti da palazzo comunale. L'intesa che è stata raggiunta, ora, dovrà reggere la forza dei fatti. Molti si sono mostrati scettici. Alcuni, invece, erano ottimisti.
Sulla riunione di maggioranza abbiamo sentito il parere del segretario Udc, Martino Boschiroli. «Abbiamo fatto il punto sui temi programmatici aperti con lo scopo di migliorare i rapporti fra i partiti di maggioranza e di rendere più efficace l’intesa politica e programmatica. Ho insistito particolarmente sulle questioni di metodo: è inutile fare troppi proclami o mettere troppa carne al fuoco perché altrimenti si finisce col fare confusione. C’è bisogno insomma di selezionare le priorità, avere progetti pronti e fare i conti con la scarsa disponibilità di risorse. E per questo bisogna discutere ed avere il consenso della città» E' esatto dire che c’è qualcosa da aggiustare fra giunta e gruppi consiliari di maggioranza? «E’ giusta la decisione del sindaco di fare il punto sull’attuazione. L’ Udc è sempre stata leale nel voto in consiglio. Chiediamo quindi totale rispetto e ascolto. Specialmente sulle questioni di fondo che sono la gestione del territorio, quindi Lavori Pubblici e Urbanistica».
Cioè: passaggio della ferrovia, riqualificazione area Istituto di Incremento Ippico e ristrutturazione di Ombrianello? «Si, i temi sono essenzialmente questi. Per il primo tema, siamo del parere di procedere in fretta al superamento della ferrovia in via Indipendenza; per via Stazione i tempi e i costi sono più pesanti. Per le altre due aree il mio parere è quello di aspettare ed inserirli nel quadro del Piano di Gestione del Territorio: solo visioni complessive possono dare indicazioni definite» Prossimi intendimenti dell’ UdC? «Organizzeremo entro fine anno un Convegno sulla gestione del territorio per mettere a fuoco alcune questioni di fondo. Del resto anche l’assessore al bilancio, Cesare Giovinetti, che considero un ottimo assessore, ha anticipato la necessità di economie e ristrettezze per il prossimo bilancio. Confido molto nel sindaco che è uomo di equilibrio e di buon senso, per andare avanti con rigore di metodo e di spese e in modo maggiormente collegiale».
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Il grande esempio di Paolo Zanini Venerdì 10 Ottobre 2008
Se ne è andato uno dei protagonisti della sinistra cremasca: senatore e segretario della federazione del Pci dal '63 al '75
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di Tiziano Guerini
eri pomeriggio in piazza Duomo a Crema si è svolta la cerimonia funebre per la morte del Sen. Paolo Zanini. Cremonese di nascita, ma cremasco di adozione fin dai primi incarichi politici nel Partito Comunista, Paolo Zanini ha percorso tutte le tappe del proprio impegno, da segretario della Federazione di Crema a parlamentare e senatore. Una figura carismatica, severa, ma ugualmente capace di dare prova di bontà e gentilezza, che ha rappresentato al meglio la sinistra cremasca. Paolo Dusi: «E’ una perdita grande per la politica e il territorio cremasco. Di lui ricordo la grande capacità di presenza politica mantenuta fino a pochi giorni fa, e la grande umanità di cui era capace. Nei rapporti con gli altri sapeva ugualmente dare consigli e ascoltare». Questo il ricordo di Gian Carlo Corada, sindaco di Cremona, per diversi anni segretario della federazione PCI di Crema: «Paolo Zanini l'ho conosciuto tanti anni fa. Era un punto di riferimento essenziale per la politica cremasca. Pur essendo nato vicino a Persico Dosimo, si era trasferito presto a Crema, come funzionario della CGIL prima e, poi, come dirigente del PCI. Divenne segretario della federazione cremasca dal 1963 al 1975. Era autodidatta, ma aveva carisma, sapeva diventare amico e sapeva, nel contempo, diventare severo. Ha saputo svolgere con capacità ed impegno l'incarico di parlamentare. Poi, rientrato a Crema, aveva profuso ancora impegno ed entusiasmo, sia nelle vicende che portarono all'evoluzione del PCI verso l'attuale PD, sia nell'attività che vedeva forse più vicina, quella del Cen-
tro di Ricerca “Alfredo Galmozzi”. Non lo dimenticherò. Aveva voluto parlarmi non piu' tardi di due settimane fa. Mi aveva chiamato per dirmi di tutta la sua vicinanza e di tutto il suo appoggio nel frangente, un po' teso ed un po' triste, che ha riguardato la conferma della mia candidatura a sindaco di Cremona. Pur provato dai problemi cardiaci che lo hanno accompagnato nei suoi ultimi anni di vita, avevo colto il timbro della voce molto deciso, che infondeva fiducia, nel richiamarmi a tener duro ed a non mollare. Sara' difficile, per me, dimenticare quei lunghi minuti al telefono. Saluto e sono vicino alla moglie Francesca Marazzi, con vero affetto, in questo
Paolo Zanini e la moglie Francesca Marazzi
particolare momento. La tristezza unisce tanti di noi, che abbiamo conosciuto e stimato Paolo. Non lo dimenticheremo». Renato Strada, anche lui segretario della federazione di Crema, lo ricorda così: «Sono stato a fianco di Paolo, scrivania a scrivania, per quasi dodici anni. Gli sono stato compagno nell’impegno politico per più di trentatre anni. Tempi così lunghi di convivenza ed un così lungo sodalizio di passioni lasciano im-
pronte indelebili nei caratteri e nei ricordi. Indelebili. Questo è l’appiglio di eternità che è concesso ad ognuno di noi. Ora penso alla Cecchi, donna di eccezionale coraggio, con cui vorrò parlare ancora a lungo del suo Paolo, del mio Paolo, con affetto, con grande affetto». Agostino Alloni, vicepresidente della Amministrazione provinciale, lo ricordacon grande affetto: «L’incontro con Paolo Zanini, tanti anni fa, mi ha letteralmente cambiato la vita: quando mi avviavo all’interesse per la politica che poi è diventata una parte importante della mia vita. Era un uomo di grande rigore ideologico e di grande ortodossia, eppure ha saputo promuovere il rinnovamento del partito accogliendo esperienze molto diverse dalle sue per interessi, formazione ed età. Tutta una generazione di giovani, dopo il sessantotto, ha trovato nel PCI di allora un luogo dove discutere, crescere ed imparare la democrazia e l’impegno sociale». Gino Mussa, compagno di Paolo fin dal suo arrivo a Crema, quando il partito in città era tutto da costruire e che lui seppe portare all'autonomia di Federazione: «Siamo subito diventati amici, io da attivista di fabbrica, lui da funzionario del partito; ed è diventata ben presto anche una amicizia di famiglie. Sono stato con lui negli anni difficili della costruzione del partito e del consenso a Crema. Era un uomo determinato, non improvvisava mai, studiava i problemi, e poi sapeva essere severo ma sempre equilibrato: così è riuscito a gestire alcuni momenti di difficoltà interne al partito senza traumi e sapendo guardare al futuro. Se la sinistra politica a Crema è solida, con una importante tradizione e capace di guardare al futuro, lo si deve a lui che sapeva, quando era il caso, anche rischiare».
In Breve
cna e sicurezza sul lavoro
Sicurezza sul lavoro, le nuove leggi. La CNA di Crema ha organizzato una serata informativa, riservata ai suoi associati, per approfondire la nuova normativa della sicurezza sul lavoro. Il seminario si è tenuto mercoledì 1 ottobre presso la sede CNA in L'incontro nella sede della Cna via Macello. L’iniziativa si era già svolta con successo per la sede di Cremona. Il 15 maggio scorso è entrato in vigore il nuovo Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. La serata è stata organizzata al fine di far meglio comprendere tutte le novità introdotte dal decreto legislativo. Il relatore, Giacomo Ferrari, rappresentante della ASQ, la società di Modena che dal 1990 si occupa per CNA di ambiente e sicurezza, è stato introdotto da Roberto Lucini. Presenti alla serata circa una settantina di persone.
pane scontato in piazza duomo Comincia domani la settima manifestazione Il «Pane in Piazza» e si protrarrà fino al 19 ottobre. In piazza Duomo verrà allestito un grande stand per la produzione e la distribuzione dei prodotti della panificazione (pane, pizze, focacce, biscotti) e resterà per 8 giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. L’offerta è libera e l’intero incasso verrà devoluto in beneficenza. La manifestazione è promossa dal Pane in piazza Gruppo Panificatori del Cremasco in collaborazione con Ascom Crema. Proprio Antonio Zaninelli, presidente Ascom, e Sergio Mussi, presidente panificatori cremaschi, hanno spiegato l’importanza della manifestazione. «Una grande opportunità per i commercianti che mostrano il loro lavoro fatto bene; una grande occasione per il turismo e per la promozione dei prodotti del territorio; un grande gesto per le persone bisognose che riceveranno il ricavato in beneficenza» ha detto Zaninelli. L’inaugurazione domani alla presenza di Massimo Piazzi, vicesindaco di Crema, monsignor Oscar Cantoni, Gianni Rossoni, Giuseppe Torchio, la senatrice Cinzia Fontana e Giandomenico Auricchio.
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Intervista all'assessore della Lega, Cesare Giovinetti. Il suo punto di vista sulla «bozza Calderoli»
Federalismo fiscale, Crema cosa ci guadagna?
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di Roberto Bettinelli
esare Giovinetti, assessore al Bilancio della giunta Bruttomesso, ex sindaco di Crema, è il primo ad essere scettico sulla «bozza Calderoli». Una bozza che per ora è più simile a una solenne dichiarazioni di principi, che non a una vera riforma fiscale. Un testo tutt'altro che definitivo, ma che, proprio per questa sua "apertura", è riuscito a vincere le resistenze delle altre anime del centrodestra. Cosa ne pensa? «Sono tutti troppo d'accordo. C'è qualcosa che non va. Il federalismo non può essere una riforma indolore». Ma in che cosa consiste questa riforma? «Siamo ancora in una fase inziale e non si sa ancora con precisione come sarà realizzata in concreto. Ma, indicativamente, si propone di dare più risorse agli enti locali attraverso un sistema che consente alle entrate fiscali, le tasse per intenderci, di rimanere in misura maggiore sul territorio». Ci spieghi meglio. «Oggi Crema ha un gettito fiscale complessivo intorno ai 130 milioni di euro. Lo Stato restituisce solo 4 milioni e mezzo di euro. Detto in altri termini, è solo il 12,5% del bilancio comunale che equivale a 36milioni di euro. Troppo poco. La media delle città del nord Italia spende tra il 10 e il 15% del proprio bilancio. Al sud ci sono città che spendono fino al 70%. Le sembra giusto? Crema ha bisogno almeno di 8 milioni di euro. In Francia gli amministratori hanno a disposizione il 60% del loro bilancio. In Catalogna il 70%». Aumenterà la capacità economica degli enti locali con la riforma?
Cesare Giovinetti
«Una volta diventato attuativo, il testo deve garantire la massima trasparenza sui vari livelli istituzionali coinvolti nel federalismo fiscale. Il problema in Italia è che spesso non è ben chiara la distinzione delle funzioni di Comuni, Province e Regioni. Questi organi spesso si sovrappongono. Non è che non siano utili questi livelli amministrativi, ma devono essere disegnati con precisione. Guardi cosa è successo con l'Ici». E cioè? «Il Governo l'ha tolta promettendo di ripianare i buchi
dei Comuni. Non succederà. A Crema l'Ici è di 8milioni di euro. All'appello mancano 300mila euro. Che lo Stato non ci darà». Altre difficoltà? «Tribunale, Università e altri servizi in materia di assistenza all'anno ci costano mezzo milione di euro. Eppure non dovrebbero essere servizi a carico del Comune». Ma se ci fossero più risorse... «Finora è stata sempre premiata l'amministrazione spendacciona, che per erogare i servizi ai cittadini, riceveva dallo Stato una somma uguale a quella spesa l'anno precedente. Un metodo assurdo. Così non si è tagliato mai nulla». La «bozza Calderoli» ha introdotto gli standard e il premio per le amministrazioni virtuose. «Gli standard sanitari della Lombardia sono troppo alti per le altre regioni. E se il governo prende come standard le prestazioni campane o della Basilicata, i lombardi andranno in Svizzera a farsi curare».
1) Finisce il sistema di finanza derivata, sulla base della spesa storica, e si passerà all'autonomia impositiva ed al criterio dei costi standard, corrispondenti ad una media buona amministrazione. 2) Effettiva autonomia di entrata e di spesa di Regioni ed enti locali. 3) Arriva la tassa di scopo. I Comuni disporranno di tributi di scopo legati ad esempio ai flussi turistici o alla mobilità urbana. Le Province disporranno di tributi propri e di tributi di scopo; le funzioni fondamentali saranno finanziate da una compartecipazione all'IRPEF. 4) Nel quadro del superamento
del criterio della spesa storica, si farà riferimento ai costi standard; sarà assicurata l'integrale perequazione per gli enti con minore capacità fiscale per abitante. Il fondo perequativo per i livelli essenziali delle prestazioni sarà alimentato, per le Regioni, dalla compartecipazione all'IVA; per le altre spese dall'addizionale regionale all'IRPEF. 5) Vengono previste finalmente misure premiali per gli enti virtuosi. Non si può alterare la graduatoria delle Regioni (collocando, dopo la perequazione, la Regione più ricca ad un livello più basso di quella più povera).
Quell'idea che piace al centrosinistra
Sulla proposta governativa di federalismo, abbiamo sentito Eugenio Vailati, responsabile per l’area cremasca degli enti locali del Partito
AGOSTINO ALLONI
«Sono favorevole, ma senza regioni di serie A e di B»
«Prima ancora di sentirmi cremasco, cremonese, lombardo, io mi sento italiano. Premesso questo, io sono favorevole al federalismo fiscale, così come l'ho conosciuto leggendo i giornali. Perché su questo tema c'è ancora confusione». Agostino Alloni è il vice presidente dell'amministrazione provinciale. Ma perché ha voluto inziare con una premessa? «Perché non accetto che in Italia ci siano regioni di serie A e di serie B. Ritengo, invece, che le regole dovranno essere condivise e che tutte le regioni italiane possano avere le stesse opportunità e potenzialità». Alloni, cerchiamo di approfondire questo concetto. «Dico questo: se federalismo fiscale significa che tutte le tasse devono rimanere nella regione che le ha pagate e le altre regioni devono rimanere sulla graticola, non ci sto. Se, invece, federalismo fiscale significa che le risorse rimangono nella regione nella misura in cui sono sufficienti a soddisfare i bisogni e garantire lo sviluppo di quel territorio, mentre il resto va a riequilibrare le risorse di altre regioni più bisognose, allora ci sto». Facciamo un esempio pratico. «Benissimo. Se la Lombardia paga 100 e per sé ha bisogno di 80, questi 80 restano in regione, gli altri 20 entrano nel fondo di perequazione per le regioni che sono in difficoltà. Per me questa è la sussidiarietà. Finché non si chiarisce questo, diventa difficile dire: federalismo fiscale sì, federalismo fiscale no». Lei è vice presidente di una provincia. Ma è d'accordo ad abilire queste province oppure no? 6) Si prevede l'istituzione di una «No. O meglio: sono d'accordo ad Commissione paritetica per l'attuaabolire le province là dove non servono. zione del federalismo fiscale. Tipo le grandi metropoli. Che ci fa la 6) I decreti di attuazione dei riProvincia di Milano o di Roma? Sono spettivi Statuti dovranno assicurare enti inutili. Qui bisogna istituire un'Auil concorso delle Regioni speciali al torità metropolitana che governi Milano conseguimento degli obiettivi di pee provincia. Le province devono, inverequazione e di solidarietà. ce, rimanere in quei territori più lontani 7) L'attuazione della legge deve dal centro decisionale come può essere essere compatibile con gli impegni il Cremonese, il Mantovano, ma anche il finanziari assunti con il patto euroBergamasco o il Bresciano perché quepeo di stabilità e crescita. Le magsto è l'ente che può riunire i suoi comugiori risorse finanziarie rese disponini e progettare con loro lo sviluppo. La bili a seguito della riduzione delle regione questo non lo farà mai. La prospese determineranno una riduziovincia, quindi, come un ente vicino alla ne della pressione fiscale dei diversi sua gente che, altrimenti, si sentirebbe livelli di Governo. isolata, non deve essere abolita».
Ecco i punti principali della riforma
Eugenio Vailati è il responsabile enti locali del Pd
Eugenio Vailati
E il fondo perequativo per le regioni più deboli? «Sugli aiuti alle regioni più povere, dico solo due cose. Non è giusto che i giovani che si sposano in Alto Adige abbiano a disposizoone 60mila euro di aiuti dallo Stato. E i giovani lombardi? L'Alto Adige non dà niente allo Stato. Ma non è neanche giusto che la ricchezza prodotta in Piemonte, una regione di 4 milioni di abitanti, venga azzerata dalla Basilicata, che ha circa mezzo milione di abitanti». Ma allora, questo federalismo funzionerà o no? «La verità è che una metà del Paese non può continuare a mantenere l'altra. Ora tutti i partiti dicono quello che la Lega dice da 30 anni. Aspettiamo cosa verrà fuori da questa riforma. Sono fiducioso, anche se rimango convinto che un federalismo fiscale serio non può essere così condiviso. Ma stiamo a vedere. A Roma ci sono quasi mille parlamentari. La maggior parte di loro è del sud. Questo non dimentichiamocelo».
Democratico. «Il disegno legge di delega in materia di federalismo fiscale» spiega, «la cosiddetta bozza Calderoli, è stata presentata dal Consiglio dei ministri. Una riforma federalista dello Stato è sempre stata un obiettivo anche per il centrosinistra. Tuttavia , come dice lo stesso Tremonti, per la riforma vera e propria ci vorranno due anni, poi partirà un rodaggio fino al 2015 o al 2020. Di certo da parte del centrosinistra non si daranno deleghe in bianco al governo». Che cosa cambierà per i comuni? «Ai comuni non verrà reinserita l’ICI mentre potranno essere messe imposte sugli immobili e
sui trasferimenti di proprietà e si potrà pensare ad una tassa di scopo, come per esempio sul turismo. La possibilità data ai comuni di tassare per poter finanziare fino al 100% le opere che si vogliono realizzare è buona, bisogna capire come potrà convivere con la promessa di nessun ulteriore aggravio per i cittadini». I comuni ci guadagnano o ci perdono? «Occorrerà molto tempo per capire bene. Occorrerà soprattutto capire quanto costerà l’operazione ai cittadini e quali saranno i tempi di attuazione. Non vorrei che il governo si fermi agli annunci come per altre questioni».
Berlino Tazza, presidente di Asvicom Cremona
Per i commercianti è un'opportunità La riforma federalista e i commercianti. Abbiamo sentito Berlino Tazza, presidente di Asvicom Cremona, l’associazione che raccoglie numerosi commercianti cremaschi, reduce solo tre settimane fa, insieme al segretario Enrico Zucchi, del grande convegno nazionale organizzato al «Ponte di Rialto» sul rapporto welfare e commercio. Il federalismo ci aiuterà a pagare meno tasse? «Fino alla reale applicazione del federalismo fiscale, ciò non si può dire. Il trasferimento dell’incasso di alcune tasse dallo Stato alle regioni o alle province potrebbe comportare una diminuzione di costi, ma l’effetto di certe scelte va valutato nel tempo. Come valore assoluto è pacifico che se parte del prelievo fiscale venisse gestito direttamente dalle regioni o dalle province, al-
cune di esse, in particolare al nord Italia, si troverebbero disponibilità economiche maggiori». In che modo il federalismo fiscale può dare una mano ai commercianti? «Il processo di devolution in corso ormai da diversi anni ha trasferito il potere legislativo dal parlamento alle regioni in materia di commercio. Ciò ha rappresentato un’opportunità che è stata colta da tutte le amministrazioni regionali che hanno potuto adeguare le normative (pubblici esercizi, panificatori, distributori di carburanti etc) alle esigenze e alle peculiarità del territorio rappresentato». Il metodo degli standard funzionerà? «Certo, il metodo degli standard di qualità è quello giusto, se associato a un fondo perequativo che tenga in dovuta
Berlino Tazza considerazione le peculiarità territoriali delle regioni di riferimento. Resta inteso che non si può prendere come base di riferimento il modello della regione Lombardia, punto di eccellenza a livello mondiale nella sanità, ma insostenibile per quasi tutte le altre Regioni».
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Cremasco Venerdì 10 Ottobre 2008
Federalismo fiscale: ecco che cosa ne pensano i nostri imprenditori e liberi professionisti
«Il timore di pagare più tasse c'è»
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di Rol Stone
he cosa ne pensano gli imprenditori del federalismo fiscale? Partiamo da Assoindustria di Cremona. Ernesto Cabrini è il direttore. «Lo trovo positivo» dice, «perché c'è la possibilità di avere un migliore controllo su chi, poi, dovrà emettere le tasse. Si può verificare, insomma, come vengono spese le tasse ricevute e i servizi offerti». Ma fra gli industriali italiani c'è anche preoccupazione. La preoccupazione che il federalismo fiscale ci costi troppo. «Senza dubbio» risponde Ca-
L'avvocato Sergio Fiori.
brini. «Le esperienze sul decentramento non sono state del tutto positive perché in Italia non si toglie, ma si aggiunge sempre». Ma come se lo immagina, lei, questo federalismo fiscale? «Parliamoci chiaro», risponde il direttore degli industriali cremonesi. «Se si limita a dire: queste tasse vanno allo Stato, queste alle regioni, queste alle province e queste ai comuni, non mi sembra una grande riforma. Sono solo con-
ti della serva». Ma il federalismo fiscale potrebbe incidere sulla vita delle imprese? «Senza dubbio» avverte Cabrini. «Più un territorio è efficiente e, quindi, ha una minore pressione fiscale, si vedranno le aziende che si sposteranno da una regione all'altra andando là dove hanno minori tasse e più servizi». In definitiva? «Il federalismo fiscale, come cornice, ci sta bene. Bisogna vedere ora quale quadro ci metteranno in questa cornice». Della stessa opinione è Giuseppe Zucchetti, direttore della Libera associazione artigiani di Crema. «Il federalismo fiscale» sottolinea, «potrebbe essere un'opportunità per le imprese perché sarà subito chiaro se le tasse pagate andranno nella direzione dello sviluppo economico di un territorio. Ma gli artigiani sono anche timorosi. Hanno, cioè, il timore che le tasse possano anche essere incrementate. Anche perché il decentramento, finora, non ha prodotto quei benefici che ci avevano promesso». Favorevoli al federalismo fiscale, a patto che..., insomma. E' così? «Certamente» concorda Zucchetti. «Il concetto è condivisibile perché se le tasse, o una parte delle tasse, rimangono sul territorio, è più facile individuare le priorità e i bisogni locali. Ora si dovrà vedere quali saranno i reali contenuti». Gli imprenditori vedono il federalismo fiscale ancora lontano. Non l'hanno ancora percepito. E' l'opinione di Bruno Cavagnoli, direttore della Cna
La crisi finanziaria: c'è bisogno di regole. E soprattutto di onestà di Enrico Tupone
Ernesto Cabrini, direttore di Assoindustria di Cremona
di Cremona. «In poche parole, non hanno ancora capito se il federalismo può incidere concretamente sulla vita delle imprese. Per quanto si è finora letto, una parte consistente delle tasse dovrebbe rimanere in territorio e una parte, invece, entrare in un fondo di perequazione per le regioni in difficoltà. Se sarà così, parliamone. Se aumentano le tasse, sarà una tragedia. Ma sulla questione c'è ancora incertezza». Dalle imprese ai liberi professionisti. Abbiamo sentito l'avvocato Sergio Fiori. «Il federalismo fiscale» dice, «è un argomento che la gente non ha ancora ben digerito. Chi invece si è interessato al tema, ci ha riflettuto, è favorevole. Il primo approccio è quello meno sofisticato: noi, che cosa ci guadagniamo? Servono, quindi, altri approcci». Per esempio? «Per esempio, bisogna ragionare sui costi e i benefici. Sulla qualità della spesa. Sulle compensazioni per le regioni più sfortunate del Paese. Queste sono le poste più importanti di riflessione. Altrimenti sarà difficile capire se questo federalismo fiscale sarà un fattore positivo o negativo».
Gli economisti e gli esperti di settore hanno tentato di spiegare la crisi finanziaria che sta scuotendo brutalmente Borse e tasche dei risparmiatori nei modi più disparati: debolezza del dollaro, deficit pubblico degli Stati Uniti, l’impatto delle economie emergenti di Cina ed India, il costo del petrolio, la guerra in Iraq e così via, senza in realtà riuscire ad individuare come la globalizzazione, in assenza di regole comunemente accettate, sia «il problema», così come gli strumenti di controllo sul sistema finanziario, attualmente operanti, si siano dimostrati assolutamente inadeguati ad individuare, gestire e controllare crisi di tale portata. L’ing. Carlo De Benedetti, durante un incontro con le banche estere tenuto lo scorso anno, teorizzava, con grande scandalo dei presenti, la necessità di un sistema di controllo (governance) globale, basato su nuove regole e con l’inclusione di nuovi attori, quali Cina ed India, evidenziando criticamente come attualmente le nomine di tutti gli organismi finanziari globali (ad esempio la Banca Mondiale, Fondo Monetario) fossero solo appannaggio degli Stati Uniti; nel solco delle dichiarazioni dell’Ing.De Benedetti si inserisce la dichiarazione della cancelliera tedesca Angela Merkel che sul Financial Times del 11 Giugno 2008 ha dichiarato fallito il modello di controllo anglo tedesco sull’economia. Risulta comunque evidente che l’eccessiva finanziarizzazione dell’economia rispetto alla tradizionale attività di finanziamento delle imprese ha ingenerato fenomeni che hanno provocato l’attuale tracollo economico. Dunque troppa economia di carta, non basata su beni reali, utili e fruibili, sulla produzione, trasformazione, commercio e servizi. Paradossalmente le banche che soffrono meno la crisi sono quelle che -svolgono una attività più tradizionali e quelle, come le banche italiane, che grazie ad una certa arretratezza non hanno iniziato avventure nel mondo della finanza innovativa. Fondamentale poi è risultata la evidente
assenza di controlli adeguati sulle operazioni finanziarie, particolarmente sui ben noti «Prodotti Derivati», prodotti nati inizialmente con lo scopo di ridurre i rischi sui tassi di cambio e sui tassi di interesse, e poi trasformatisi in complicati strumenti di speculazione, con strutture matematiche complesse e spesso non capite dagli stessi operatori; ci si è messi a scommettere su tutto, con Futures sul prezzo futuro del petrolio e su quello del caffè, sull’andamento dei prezzi dei cereali e sul raccolto di riso, con conseguenze che nessuno aveva immaginato. Sui «Prodotti Derivati» si sono avventurati anche molti enti locali impostando operazioni che graveranno sui loro bilanci negli anni a venire, operazioni concepite con il solo scopo di rendere disponibile liquidità nel breve termine (e lauti guadagni per le banche) spostando a date future le perdite e gli eccessi di spesa attuali. A tale riguardo varrebbe la pena di ricordare al legislatore, tanto interessato alle varie leggi di immunità parlamentare, il varo di una semplice legge, come quella tedesca, che dica: agli enti locali è vietato effettuare operazioni su derivati. Coloro che cavalcavano questa finanziarizzazione selvaggia e questi prodotti innovativi sono stati sospinti su questa strada dai guadagni consistenti che tali operazioni consentivano, guadagni sia per i banchieri che per gli operatori, determinando per i primi il venir meno del necessario livello di attenzione sulla valutazione dei rischi e per i secondi la mancanza di scrupolo nel fare questo tipo di affari; soldi dunque per tutti, per gli azionisti con dividendi appetibili, per i banchieri con super stipendi e per gli operatori con premi annuali che spesso superavano di gran lunga il loro stipendio. Un capitolo a parte andrebbe dedicato alle agenzie di rating, vale a dire a quegli organismi che stabiliscono il livello di solvibilità di una società, per sottolineare che anche in questo caso si sono prese lucciole per lanterne, si sono ritenute buone cose che buone non erano, sperando che ciò sia dipeso da errori e non da malafede. Alcune lezioni si possono comunque trarre: giusti guadagni, trasparenza, rispetto delle regole; ecco alcuni dei comportamenti che dovrebbero essere adottati da chi gestisce i nostri soldi e da chi li controlla, nella speranza che il mondo impari ciò che sembra non avere ancora imparato: l’onestà.
Luca Ferla: «La mia proposta di un vero federalismo fiscale»
Luca Ferla è un giovane industriale e ha partecipato alcuni giorni fa al convegno sul federalismo che si è tenuto a Cremona, organizzato proprio dai giovani imprenditori.Qual è stata la sua impressione e qual è la sua idea di feralismo fiscale? «Dai dati che ci hanno presentato, si capisce subito che mezza Italia funziona, mezza no. Anche il Nord ha problemi nella gestione della sanità, soprattutto Piemonte e Veneto, ma ha altre attività con le quali riesce a coprire i costi. Al Sud, una voragine. E' brutto dirlo, ma le cose stanno così». E' ottimista o pessimista? «Sono realista. Il federalismo fiscale sarà difficile da appli-
care. Anche al convegno che si è tenuto a Cremona, nessuno è stato in grado di dire concretamente come sarà questo federalismo. E la cosa mi preoccupa, ovviamente. Si sa soltanto che serviranno alcuni anni per studiare come farlo davvero. Vedremo». Lei che federalismo fiscale ha in mente? «Non quello che è stato proposto: mi tengo una parte dei soldi delle tasse, il resto lo dò a chi ha più bisogno. Non mi piace. Invece io darei degli indicatori ben precisi alle regioni in difficoltà: se raggiungi questi obiettivi - diminuendo la spesa e aumentando le entrate - ti concedo dei finanziamenti. Le regioni, a mio
parere, sono delle maxiaziende che devono essere gestite con efficienza. E, come in tutte le aziende, ci deono essere obiettivi e parametri che ti possono dimostrare se sei virtuoso oppure no. Dunque, non ti faccio la carità, ma ti incentivo a fare meglio». Sarà proprio così? «Sarà molto difficile. Parto da quest'idea: sono 15 anni che discutiamo di diminuire il numero dei parlamentari e non ci siamo ancora riusciti. Ed è un provvedimento banale. Come ci riusciremo con il federalismo fiscale, che è un'operazione mille volte più complessa della diminuzione del numero dei parlamentari?».
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il PICCOLO
Sport, l'opposizione incalza Branchi: «Promesse non mantenute su velodromo e pista di atletica»
C
di Tiziano Guerini
he fine hanno fatto le promesse fatte dall’amministrazione comunale circa la costruzione e il restauro degli impianti sportivi cremaschi? A chiederselo è Roberto Branchi, consigliere comunale per il Partito Democratico di Crema. A due anni dal mandato avuto dagli elettori, Branchi si chiede perché il centrodestra ha smesso di parlare della questione sport o perché non si informano i cittadini di quanto si sta facendo o no sull'argomento. In particolare il consigliere Pd si riferisce all’assenza di risposte circa il piano finalizzato a creare impianti sportivi e circa la gestione delle risorse che la città di Crema già possiede. Perchè volete riportare l'attenzione su questi argomento? «Il blocco deriva ancora una volta dalla questione velodromo. Senza ripercorrere tutte le tappe e le varie polemiche che ci sono state contro la volontà dell’amministrazione di vendere ad un privato la zona, diciamo che il nocciolo della questione è ancora quello. Un’azione avventuristica dell’amministrazione ha portato allo stallo totale. L’amministrazione Bruttomesso decise di cedere ai privati il “Baffi” per la costruzione di una zona residenziale in cambio di attrezzature e dell'attivazione dell’area per attività sportive. A quel punto il Ministero per i Beni e le Attività culturali dichiarò il velodromo di interesse storico artistico e impedì ogni intervento sulla struttura. Strut-
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tura che però ormai era stata venduta a privati. Dietrofront. Tutto viene demandato al TAR, bloccato e sospeso. Da quel punto non si sa più nulla. Tutto tace su come si sono risolte le cose; non si sa nemmeno se ci sono stati sviluppi o meno, oppure se la situazione è ancora in stallo. E l’amministrazione non pronuncia. Non avvisa né opposizione, né i membri del consiglio, né i cittadini. Sta di fatto che a quell’operazione di vendita, voluta a tutti i costi nonostante le polemiche accese, era legato il futuro di tutta l’impiantistica sportiva cittadina». Quindi è stata la vendita dell’area l’errore grave? «L’errore grave è stato quello di basare tutte le altre azioni proprio all’operazione di vendita del Baffi. Una scelta avventata, nonostante gli avvisi provenienti da ogni fronte». C’è qualcosa, però, che potrebbe fare l’amministrazione comunale per trovare una soluzione condivisa? «Intanto fornire delle informazioni anche ai cittadini. Che è sempre la cosa migliore da fare in questi casi. E che è doveroso. In secondo luogo, potrebbe gestire in modo migliore le attuali risorse che ha a disposizione». Ma secondo lei, che cosa ha fatto l’amministrazione Bruttomesso in merito allo sport? «Una cosa: oggi il Pergo ha un luogo in cui poter allenarsi. Ha ottenuto una convenzione particolare, la stessa che, però, aveva proposto la vecchia amministrazione di centrosinistra. All’epoca, il centrodestra
Roberto Branchi
polemizzò, oggi prende le stesse decisioni. Per il resto davvero nulla. Anzi, semmai certi servizi sono addirittura peggiorati». A quali servizi si riferisce? «Alcuni campi di calcio e alcune palestre sono gestite abbastanza bene, ma solo perché c’è una società che gestisce le attività e la manutenzione degli impianti. Il Comune invece gestisce il Centro natatorio che invece ha subito dei pesanti passi indietro. E’ cambiata la politica tariffaria, tanto che ci sono stati aumenti di circa il 30-40%. Di conseguenza un calo netto delle presenze. Ritengo che il Centro natatorio sia fondamentale per la città. La piscina è davvero l’unico impianto sportivo frequentato da persone di ogni età: giovani, anziani, disabili, bambini. I disservizi non dovrebbero esistere proprio lì. Ci sono comunque altre attività sportive che potrebbero essere valorizzate, per esempio il rugby. Ci sono due campi da Rugby ad Ombriano ma dovrebbero essere sistemati. Eppure nulla». Tempo fa, si parlava di Palazzetto dello Sport,
struttura che avrebbe potuto ospitare allenamenti e manifestazioni, non solo sportive. Un'iniziativa che l'assessore all'Urbanistica Massimo Piazzi ha dimostrato di apprezzare. Almeno a livello di intenti e prospettive. Non si è più saputo nulla nemmeno in merito a questo? «Nemmeno l’idea di andare in accordo con dei privati. E quella potrebbe essere una via percorribile. In ogni caso se dovesse esserci in programma qualcosa in merito, non è stato reso noto. Ma non si è più parlato nemmeno della pista di atletica leggera, né di campi da calcio». Quindi cosa avete intenzione di fare come opposizione comunale? Quali saranno le vostre prossime mosse? «Presto verranno presentate delle interpellanze in consiglio comunale. Tra qualche mese, dovrebbe esserci la presentazione del bilancio e allora si vedrà quali altre proposte ci sono in programma. Di certo dovremo intervenire al più presto. Perché lo sport deve avere un giusto peso e un giusto valore all’interno di una città come Crema».
Università popolare: via ai corsi
cenacolo, un libro su Aldo Moro
Sono partiti questa settimana i corsi dell’Auser, in associazione all’Università Popolare delle LiberEtà. Corsi e programmi per tutti i gusti che si terranno presso la sede dell’istituto Sraffa di via Libero Comune a San Bartolomeo. Molte le proposte per quest’anno, alcune di grande interesse. E’ ancora possibile iscriversi a qualche lezione presso la segreteria dell’Università Popolare delle LiberEtà di Crema in via Battaglio 5 (dietro il santuario di Santa Maria della Croce), oppure telefonando al numero 0373.257855, dalle 15 alle 17, dal martedì al giovedì. I corsi proposti per l’anno sono di varia natura. Un'offerta molto ricca, dall'inglese al taglio e cucito.
Riprende l’attività del Cenacolo dei Cattolici Democratici “Le nostre radici”, con una serie di iniziative e attività che porteranno all’assemblea. Il 18 ottobre alle ore 17,30 presso la sede della Provincia in via Matteotti a Crema Corrado Guerzoni presenterà il suo libro “Aldo Moro” (Sellerio). Guerzoni ha seguito per quasi 19 anni Moro nei suoi incarichi di partito e di governo come capo ufficio stampa. Poi sarà la volta di monsignor Luigi Bettazzi, vescovo di Ivrea. Nominato nel 1968 presidente nazionale di Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace, nel 1978 ne diventa presidente internazionale, fino al 1985.
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In Breve stadio a misura di famiglia Mercoledì 8 ottobre lo stadio comunale Voltini si è trasformato in un laboratorio per le famiglie. La nuova idea di Maurizio Borghetti, assessore ai Servizi sociali e alla Famiglia del comune di Crema, comunicata in conferenza stampa venerdì scorso, fa parte della “missione” Calcio Pulito. Lo scopo di Borghetti è quello di vedere gli spalti dello stadio ripopolati di bambini, famiglie e giovanissimi. La fase sperimentale è partita proprio con l’amichevole di mercoledì che si è disputata tra AC Crema 1908 e primavera del Torino. La serata è andata bene. I bambini, accompagnati dai genitori, hanno assistito alla partita e al termine dell’incontro si sono recati negli spogliatoi e sono entrati in campo con i giocatori. L’amichevole è stato il primo esperimento. «L’incontro era sicuro, quindi abbiamo scelto questa giornata» spiega Borghetti. «In accordo con le società calcistiche e con le forze dell’ordine stabiliremo le date e procederemo a rendere operativo il progetto anche durante le partite ufficiali di campionato. Il 7 dicembre, giorno in cui il Pergo affronterà il Lumezzane, potrebbe essere possibile» E aggiunge Borghetti: «Ne abbiamo sentito la necessità dato che oggi le famiglie vanno con difficoltà allo stadio. Non certo per mancanza di volontà, ma proprio perché spesso temono la violenza. A maggior ragione se accompagnati dai figli. Lo scopo è proprio di ricreare al Voltini un clima di serenità. Una sana competizione sportiva conduce solo a un sacco di benefici».
tartavela in sala alessandrini Si terrà stasera venerdì 10 ottobre alle ore 21 presso la sala Alessandrini di Crema, in via Matilde di Canossa, un convegno voluto ed organizzato dall’associazione cremasca «La Tartavela», con il patrocinio del Comune di Crema e la partecipazione del Centro Psico-Sociale di Crema. Verrà affrontato il tema della salute mentale. Si tratta del quinto convegno organizzato dall’associazione e quest’anno sarà all’insegna delle metodologie di cura. L’associazione Tartavela di Crema da anni combatte la difficile battaglia della diffusione di una corretta informazione sul disagio psichico e l'affermazione di una adeguata cultura a favore della salute mentale. Scopo del congresso è proprio quello di sensibilizzare le persone e le istituzioni a riguardo. Da sempre tutte le iniziative dell’associazione sono finalizzate a curare e riabilitare le persone con disagio psichico e favorire il loro inserimento nella società all'insegna del motto “Insieme è possibile”. Uno dei temi trattati nel convegno sarà la fondamentale partecipazione dei famigliari del malato alla cura affinchè il loro lavoro, unito a quello di volontari, possa tramutarsi in una forma di assistenza organizzata, propositiva, capace di conoscere e di rivendicare con proposte qualificate i diritti per coloro che vivono condizioni di disagio.
pista di pattinaggio a natale Diverse idee per l’inverno. Ne hanno discusso martedì 7 ottobre Luciano Capetti, assessore al Commercio, Simone Beretta, assessore ai Lavori Pubblici e i rappresentanti di categoria: Enrico Zucchi per l’Asvicom e Antonio Zaninelli per l’Ascom. Molte proposte. Due in particolare degne di nota. La prima: l’idea di trasformare una piazza della città in una grande pista di pattinaggio. Per la precisione si tratta di piazza Istria e Dalmazia. Il perché l’ha spiegato Capetti: «Abbiamo pensato a quella piazzetta perché non vogliamo più caricare piazza Duomo, che va lasciata un po’ libera anche per il suo valore turistico». L’ idea solleva però problematiche di ordine pratico: i parcheggi e i rumori. Per i parcheggi, «con il nuovo piano abbiamo dato maggiori opportunità ai cittadini, solo che si fatica ancora a comprendere» ribatte Beretta. La pista non avrebbe nessun costo dato che un privato la realizzerebbe in qualità di sponsor. L’altra l’idea degna di nota: la realizzazione di un “interscambio merci”. «Per evitare il caos delle merci in città vorremo individuare un capannone in periferia dove mezzi grandi e piccoli portino le merci. Da qui mezzi elettrici partirebbero per portare le merci nei negozi e rispettare la chiusura al traffico in centro» ha spiegato Capetti.
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Turismo enogastronomico: una risorsa possibile per il Cremasco L
A Villa Toscanini una serata dedicata agli assaggi di qualità. Direttamente dal produttore al consumatore
a tradizione della cultura del cibo e dei prodotti alimentari del Cremasco ha davvero lontane origini. Oggi però è sempre più difficile ripescare e mantenere le tradizioni e gustare prodotti sani e naturali. Creare un’adeguata cultura gastronomica locale diventa importante e necessario. Anche per promuovere le potenzialità di un territorio come quello cremasco. Uno dei modi migliori per far conoscere ed apprezzare le tradizioni locali è senza dubbio quella di prendere per la gola i visitatori. Così il Cremasco si sta muovendo in questa duplice direzione: produrre buoni prodotti; proporli al pubblico nelle diverse fantasie culinarie. Molto di ciò si sa muovendo anche grazie
vole Cremasche» stanno organizzando per promuove e diffondere la cultura gastronomica locale. Oltre alle rassegne che ogni anno vengono effettuate presso i ristoranti (tutto il mese di novembre sarà dedicato a «La Cucina delle Nebbie», giunta alla terza edizione; mentre da gennaio e per tutto febbraio prenderà il via «La Maialata», rassegna gastronomica ben consolidata), ora l’associazione sta cercando di uscire dai confini dei ristoranti e avvicinarsi al pubblico. Lo scopo è sempre quello di tramandare la cultura del mangiar bene e sano. Per questo motivo l’associazione ha organizzato per il 23 novembre una giornata dedicata all’enogastronomia a km zero a scopo benefico presso Villa Toscanini a Ripalta Cremasca. «Una serata che vuo-
Carlo Alberto Vailati, presidente dell'Associazione Tavole Cremasche
porterà con sé produttori di formaggi, salumi, farine e ortaggi tutti della zona cremasca e cremonese; ma anche
Bolzone. «Un’opportunità per far avvicinare la gente alla cultura del buono, pulito e giusto. Ciò quella del prodotto naturale acquistato direttamente dal piccolo produttore locale. Buono perché il nostro territorio offre dei prodotti veramente di gusto. Pulito perché i piccoli produttori stanno cominciando a privilegiare la logica del biologico e a disprezzare l’utilizzo di fertilizzanti. Giusto perché i piccoli produttori hanno una gestione aziendale a base familiare o comunque che richiede poco personale; il che significa meno manodopera e meno possibilità di sottopa-
gare la manodopera necessaria. Sono contento di partecipare a questa manifestazione e di vedere come il commercio locale si stia movendo verso questa direzione. Abbiamo delle buone risorse territoriali che non riguardano solo maiali e mucche. Manca la volontà di valorizzarla al meglio». Ma quella a Villa Toscanini sarà solo una delle manifestazioni e dei progetti che l’associazione «Tavole Cremasche» ha in programma. Già a Natale l’associazione parteciperà ai mercatini di Natale organizzati dal Comune di Crema (in programma
Stefano Fagioli, titolare e chef del ristorante «Via Vai» di Bolzone
all’azione di numerosi ristoratori cremaschi che, attraverso rassegne gastronomiche, manifestazioni, giornate negli agriturismi, stanno cercando di diffondere una salutare cultura enogastronomia. Davvero sono molte le proposte che, soprattutto nei mesi invernali, prendono avvio. Degne di nota sono, senza dubbio, le iniziative che i ristoratori dell’Associazione «Le Ta-
le sottolineare lo stretto rapporto che esiste tra la buona cucina e la scelta del prodotto locale. Direttamente dal produttore» ha spiegato Carlo Alberto Vailati, presidente dell’Associazione Tavole Cremasche. «Sarà coinvolta la Coldiretti di Cremona che nell’ultimo periodo sta muovendo enormi passi nel campo della vendita diretta produttore-consumatore e che
diversi produttori di vini lombardi». Il pubblico potrà accedere alla villa per tutta la giornata pagando un ticket fisso (di importo modesto, ancora in via di definizione) e assaggiare gratuitamente i prodotti delle aziende espositrici. «Il progetto è davvero interessante» ha raccontato Stefano Fagioli, titolare e chef del Ristorante «Via Vai» di
L'agriturismo «Cascina Arcobaleno» a Capergnanica
per il 7 e il 21 dicembre) ed in cui proporrà piatti caldi rigorosamente cremaschi da consumare al momento o portare a casa. Inoltre l’associazione, forte del progetto che vuole diffondere la cultura enogastronomia locale, sta già pensando al futuro e pare abbia in programma un grande evento per la primavera 2009 e di cui però si preferisce non svelare segreti. Ma l’associazione «Tavole Cremasche» non è la sola ad occuparsi di promuovere la cultura gastronomica locale e l’amore per i prodotti biologici del territorio. Da anni gli agriturismo cercano di avvicinare il pubblico all’attività della natura e delle diverse realtà territoriali. Alcuni, veramente degni di nota, si occupano di promuovere questo tipo di cultura ma anche di creare opportunità a determinate fasce di persone. «Siamo una fattoria sociale, oltre ad essere un agriturismo e a continuare a svolgere la normale attività di ristorazione» ha spiegato Elisabetta De Grazia, titolare dell’agriturismo Cascina Arcobaleno di Capergnanica. «Il ristorante propone menù realizzati con prodotti della nostra terra rigorosamente biologici» spiega Elisabetta De Grazia. «Molti sono coltivati proprio nel nostro orto. Oltre alla dedizione per la cucina, da qualche anno organizziamo laboratori per bambini, anziani e disabili. Lo scopo è quello di diffondere in loro l’amore per la natura, per i ritmi biologici della vita, animale o vegetale, e per tramandar loro la lunga tradizione dei mestieri legati ai prodotti del Cremasco. In primavera organizziamo il ciclo di incontri chiamato Il Percorso del Pane. In autunno quello dedicato al mais». Insomma, molte le iniziative legate ai prodotti cremaschi. Un territorio che deve solo essere adeguatamente valorizzato. Un tesoro in cui ancora troppo pochi sanno di vivere.
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La Nera Inseguimento a 200 all'ora Una corsa folle. Protagonista una Lexus nera di grossa cilindrata, che è sfuggita ai carabinieri dopo aver percorso tutto il cremasco: Madignano, Dovera, Rivolta d’Adda. L’auto, rubata nel bresciano due settimane fa, è riuscita a seminare le gazzelle del nucleo radiomobile raggiungendo anche la velocità di più di 200 chilometri orari. Ora gli uomini del capitano Savino stanno cercando ovunque l’auto di grossa cilindrata, anche nelle province confinanti. Ma la battuta non ha dato esito positivo. A bordo, come ha spiegato Savino, c’erano sicuramente dei ladri. Una lotta senza esclusione di colpi. Come l’inseguimento della scorsa settimana quando i militari hanno braccato la Lexus nella notte, al buio, a forte velocità. Si tratta di una banda di ladri che proviene dall’interland milanese. Malviventi senza scrupoli, specializzati in furti. Abitazioni o ditte, non fa differenza. I carabinieri hanno organizzato una rete di controlli notturni. I ladri, grazie alla potenza della Lexus, sono sempre riusciti a farla franca. Ogni notte può rivelarsi decisiva per catturare una banda che ha individuato come obiettivo il nostro territorio.
Cronaca
Operaio 32enne muore in moto Maurizio Coti Zelati è finito contro un trattore sulla strada tra Crema e Pianengo
E'
di Roberto Bettinelli
morto sul colpo Maurizio Coti Zelati, 32 anni, operaio, residente a San Bernardino. Era l'una e trenta del pomerigio di venerdì 3 ottobre quando il centauro, in sella alla sua Kawasaki, si è scontrato con un trattore sulla strada che collega Crema e Pianengo. L'impatto gli è stato fatale.
ragazza con eroina negli slip Arrestata per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. La ragazza nascondeva 25 grammi di eroina negli slip. La 25 enne guidava una Citoroen quando è stata fermata dai carabinieri di Crema a Spino d'Adda, all'altezza de semaforo. Erano le 23.30 di mercoledì 8 ottobre. Con lei c'era un uomo che ai controlli della banca dati delle forze dell'ordine è risultato un ex tossicodipendente. I carabinieri hanno intuito che c'era qualcosa di strano nella coppia. L'uomo e la ragazza sono stati portati al comando dove sono stati pequisiti. La ragazza aveva 25 grammi di eroina negli slip. E' stata arrestata e attualmente è detenuta nel carcere femminile di Verziano. L'uomo è stato denunciato. Non ha subito conseguenze più gravi perchè dalle indagini è emerso che accompagnava la ragazza a comprare la droga, ma in realtà era lei a spacciare. L'uomo aveva solo la funzione di autista. In cambio riceveva qualche dose. La 25enne aveva appena comprato al droga a Milano.
Rissa tra prostitute sulla paullese Mercoledì 8 ottobre alle 15.30 si è scatenato l'inferno nell'area dismessa che segue di poco il rondò di Dovera sulla Paullese, in direzione Milano. E' arrivata la gazzella dei carabinieri, ma sono stati necessari dei rinforzi. Le prostitute, albanesi, bulgare e africane, circa una decina, si stavano picchiando selvaggiamente nell'area di servizio. C'era anche un viados brasiliano. I militari sono intervenuti immediatamente. Hanno fermato una lucciola bulgara di 21 anni, una connazionale di 24 anni, due ragazze abanesi di 29 e 32 anni, il viados. Sono riuscite invece a scappare le prostitute africane. Le due bulgare e una delle albanesi sono state ricoverate al pronto socorso per le lesioni subite. Tutte le persone fermate sono state portate in Questura a Cremona. Alle ragazze bulgare e alle due albanesi è stato notificato il foglio di via obbligatorio. Il capitano Antonio Savino ha commentato così l'episodio: «Un'area come quella del distributore abbandonato è molto redditizia Consente ai clienti di fermarsi senza creare problemi al traffico. Questo per le prostitute, significa più guadagni».
preso 26enne con la cocaina Quando i carabinieri hanno bloccato la Toyota al semafro di Spino d'Adda, nell'abitacolo era evidente il nervosismo. E' successo mercoledì 8 ottobre alle 22 circa. Sull'auto c'erano quattro giovani. Una coppia di Salvirola, ragazzo e ragazza, un altro passegero, e di fianco al lato di guida D.Z., un 26enne residente nel Cremasco, che è parso subito il più agitato. Guidava la ragazza. I carabinieri li hanno fatti scendere dal'auto e li hanno peqruisiti. Addosso al 26enne hanno trovato 25 grammi di cocaina, oltre a 700 euro in contanti. Il giovane aveva nascosto la droga nei boxer che portava sotto i jeans. Portato in caserma, l'hanno fatto spogliare. La cocaina era stata accratamente incelofanata. I carabinieri l'hanno squestrata e ora ci saranno i controlli dell'Asl per capire il grado di purezza dello stupefacente. La "macchinata" stava tornando da Milano dove sembra il 26enne avesse comprato la cocaina.
Maurizio Coti Zelati
Il 32enne procedeva in direzione della città quando all'altezza della frazione Cascina Torchio è uscito il trattore. Sembra che l'agricoltore che era alla guida non si sia accorto di niente. La motocicletta ha raggiunto in un istante il lento e pesante mezzo agricolo che gli era davanti e ne ha toccato la ruota posteriore, schizzando di lato lungo l'argine del fosso. I l c e n t a u ro è s c i v o l a t o sull'asfalto e si è fermato solo una decina di metri dopo il punto dell'urto. È rimasto adagiato senza vita sulla riva del fosso. Prima ancora dell'arrivo dell'ambulanza del 118 un medico si è fermato a soccorrerlo. Ma non c'era più niente da fare: il 32enne è morto sul colpo. Sono stati gli operai dell'agenzia di pompe funebri a togliergli il casco che portava ancora in testa e a trasportarlo all'obitorio. Gli agenti della polizia stradale hanno bloccato il traffico lungo la statale ed eseguito i rilievi per ricostruirne la dinamica. Sull'asfalto c'erano i segni della frenata della motocicletta. Coti Zelati avrebbe quindi tentato di evitare l'impatto, ma non c'è riuscito. Gli
Il rame recuperato dai carabinieri
I carabinieri di Camisano hanno arrestato tre calabresi a bordo di un furgone Iveco 35 a Sergnano. È successo martedì 8 ottobre intorno alle 23.30. I calabresi avevano appena rubato 15 bobine di tubi di rame rivestiti in gomma da una ditta di materiale edile della zona. I carabinieri hanno incrociato il furgone sulla strada che collega Sergnano a Capralba. Alla vista dell’auto dei militari, l’au-
Il luogo dell'incidente
clima di grande cordoglio e commozione. L'incidente è avvenuto nel punto in cui sulla strada che collega Crema a Pianengo s'immette la via che porta alla frazione della cascina Torchio. Un punto che gli stessi residenti della frazione definiscono pericolosissimo. «Qui si rischia ogni giorno una fine del
genere» dice con rabbia Giuseppe Pavesi, che abita nella casa che si affaccia sulla strada. «Guardate là, ci sono i fiori per un altro ragazzo che è morto l'anno scorso. Tutte le volte che prendo la macchina devo aspettare un'ora prima che si liberi la strada. Qualcuno deve intervenire. Non si può morire così».
Bcc di via Macello, bancomat clonato Clonato il bancomat della Bcc di via Macello sabato 4 ottobre. È stato un cliente, una guardia giurata che aveva appena smontato dal turno di lavoro, a dare l’allarme sabato mattina. Subito sono intervenuti i funzionari dell’istituto di credito e i poliziotti del commissariato. In pochi minuti è stata asportata la microcamera che era puntata sulla tastiera dello sportello bancomat e la fessura in plastica con i micro chip sistemata nel punto in cui si inseriscono le tessere. La microcamera serviva a carpire il codice pin mentre i microchip a leggere i dati informatici contenuti nella banda magnetica. Ma non è ancora chiara una cosa: se il pin e i dati della banda venivano inviati direttamente a uno dei truffatori che era in zona e registrava tutto su un personal computer, oppure se era necessario recuperare l’apparecchiatura per entrare in possesso delle informazioni. Altro punto oscuro: non si sa quanti sono i clienti truffati e per quanto tempo è durata la clonazione. Non è escluso che nessuno sia stato colpito.
Presi dopo il furto nella ditta
rapina alla banca dell'adda Rapina alla banca dell’Adda la mattina di mercoledì 8 ottobre. All’orario di chiusira tre banditi, due a volto coperto e uno no, armato di taglierino, hanno assaltato la filiale. Dentro c’erano tre impiegati. Il bandito col taglierino l’ha puntato contro i dipendenti della banca. Questo non hanno potuto fare altro che consegnare i soldi che c’erano nelle casse: circa 15mila euro. I rapinatori, dopo aver preso il denaro, sono usciti dalla filiale. Hanno raggiunto una Fiat uno di colore grigio targata Milano che era nel vicolo davanti alla filiale, sono saliti e si sono dati alla fuga. Non è ancora chiara la direzione che hanno preso. I carabinieri sono intervenuti subito dopo. Dalla banca è partita la chiamata al 112. Le gazzelle dei carabinieri si sono precipitate nella zona dove si trova la filiale, ma dei rapinatori non c’era più traccia. Posti di controllo con i militari che imbracciavano le armi sono spuntati lungo le princiali vie di comunicazione a cavallo tra il cremasco e le province di Milano, Lodi e Bergamo. Ma i banditi si sono volatilizzati. Ora i carabinieri stanno esaminando i filmati del sistema di videosorveglianza.
agenti della polstrada hanno chiuso la strada per quasi due ore. Maurizio Coti Zelati aveva 32 anni e lavorava come operaio. La motocicletta era la sua passione. Era iscritto al motoclub Rez Zone Racing con sede all'Arci di Crema Nuova. La notizia del decesso è stata comunicata alla madre e a l l a s o re l l a che di recente sono state colpite da un altro lutto. Il 32enne aveva perso il padre alcuni mesi fa. Per il motoclub di Crema Nuova è la seconda, grave perdita dopo quella di Massimo Brunetti, anche lui 32enne, deceduto in sella alla sua moto in via Stazione lo scorso 28 luglio. I funerali sono stati elebrati lunedì in un
tista del furgone ha fatto marcia indietro usando un piazzale di lato alla strada. Questa manovra ha insospettito i carabinieri che sono rimasti ad aspettarli nello stesso punto. Dopo 40 minuti il furgone è tornato e i carabinieri l’hanno bloccato. Al suo interno hanno trovato le bobine di rame. Francesco e Vincenzo Bevilacqua, due cugini di 31 e 26 anni, e Cosimo Amato, 34 anni, sono finiti in manette con l’accusa di furto. Nella casa del 26enne, a Orzinuovi, i carabinieri hanno recuperato un quintale di rame. Sono stati arrestati ma il proceso per direttissima è stato rinviato. Il loro legale ha chiesto i termini ala difesa e il giudice è stato costretto a fissare una nuova data per l'udienza.
In commissariato ipotizzano possa trattarsi di un periodo piuttosto breve: al massimo tre ore. I funzionari della banca stanno facendo l’elenco delle persone che hanno prelevato soldi allo sportello nel tempo giudicato a rischio. In ogni caso gli investigatori della polizia hanno eseguito un sopraluogo molto lungo alla ricerca di indizi. Nel frattempo la banca ha disposto tutte le misure di sicurezza necessarie. I poliziotti stanno esaminando i filmati del sistema di videosorveglianza per capire a che ora hanno agito i truffatori. L’ultimo caso che si era verificato in città risale all’inizio dell’estate. In quel caso erano stati bloccati i conti correnti di decine di clienti delle Poste Italiane. Il trucco è sempre lo stesso: rubare il pin e clonare la tessera in modo da poter prelevare soldi o fare acquisti altrove. Spesso gli acquisti vengono fatti in paesi dell’Est Europa. Gi sfortunati correntisti si vedono attribuire spese fatte a Bucarest, o in altre città romene. Quello della clonazione sembra proprio essere una specialità della malavita slava e in particolare romena.
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il PICCOLO
Agricoltura
giornale del
Cremasco Venerdì 10 Ottobre 2008
Incontro degli agricoltori cremonesi e lombardi con il ministro Zaia sul futuro degli allevatori
Agricoltura italiana: ottima ma non remunerata
P
er il Ministro per le Politiche agricole Luca Zaia quella di lunedì è stata una mattinata in azienda, affiancato da dirigenti e allevatori della Coldiretti Lombarda.
Accolto a Bertonico, presso l’azienda zootecnica del presidente di Coldiretti Lombardia, Nino Andena, il Ministro ha dapprima visitato l’allevamento, in un percorso che ha previsto varie tappe nelle stalle, quindi una sosta
nel locale dove è attivo il distributore automatico di latte. Dopo il saluto alla famiglia Andena, conclusa l’attenta visita dell’impresa agricola, il Ministro si è intrattenuto con dirigenti e allevatori (numerosa era la delegazione cre-
MERCATI - SETTIMANA DALl 3/10/2008 AL 9/10/2008 PRODOTTO
UNITà DI MISURA
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
Tonn.
151,00155,00
155,00162,00
146,00151,00
187,00190,00
Tonn.
104,00131,00
141,00142,00
133,00135,00
151,00153,00
Tonn.
N.q.
360,00362,00
345,00350,00
--
FRUMENTO
tenero buono mercantile
GRANOTURCO
ibrido naz. 14% um.
SEMI DI SOIA nazionale
ORZO NAZ.
Tonn.
150,0-155,0 153,0-158,0- 150,00-157,0 163,0-169,0 N.q. 167,0-172,0 157,0-162,0 179,0-185,0
alla rinfusa
Tonn.
89,00-91,00
100,50102,00
101,00103,00
105,00106,00
FIENO maggengo agostano
Tonn.
N.q.
86,00.136,00 106,00-146,00
N.q.
--
Tonn.
N.q.
46,00-57,00 28,00-33,00
lattonzoli locali
15 kg.
3,00
2,990
3,040
3,050
SUINI lattonzoli locali
25 kg.
2,16
2,170
2,210
2,210
SUINI lattonzoli locali
30 kg.
2,07
2,090
2.110
2,130
SUINI lattonzoli locali
40 kg.
1,94
1,910
1,940
1,970
Suini da macello
156 kg.
1,570
1,560
1,565
1,535
Suini da macello
176 kg.
1,570
1,560
1,595
1,565
Suini da macello
Oltre 176
1,570
1,480
1,495
1,530
Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)
Kg.
2,20-2,65
Montichiari peso vivo 1,00-1,20
1,0601,160
--
Vacche fris. 2ª qualità (p.v)
Kg.
2,00-2,10
0,70-0,83
0,730-0,830
--
Manze scottone 24 mesi
Kg.
2,20-2,60
1,145-1,200 1,000-1,700
--
Kg.
1,10-1,22
0,00-1,10
1,000-1,300
--
(50-60Kg) pie blue belga
Kg.
3,00-4,95
4,50-5,00
4,200-4,600
--
BURRO pastoriz.
Kg.
1,75-1,80
1,60
--
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,05-5,20
5,05-5,15
--
--
PROVOLONE VALPADANA
Kg.
5,30-5,50
5,25-5,45
--
--
Kg.
5,90-6,10
5,90-6,25
5,950-6,100
--
Kg.
6,10-6,25
6,35-6,80
6,350-6,550
--
Kg.
N.q.
--
--
--
peso spec. 55-60 peso spec. 66-68
CRUSCA
PAGLIA
press.rotoballe
SUINI
Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.
Vitelli Baliotti
--
fino a tre mesi
oltre tre mesi
GRANA Scelto stag. 9 mesi
GRANA Scelto stag. 12-15 mesi
Latte naz. Crudo
(16-30 giugno)
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
monese, guidata dal presidente De Angeli e dal direttore Zampini), prendendo posto sul palco accanto al presidente Andena e al sindaco di Bertonico. Vari ed importanti i temi toccati dal Ministro nel suo intervento, in risposta alle richieste del presidente di Coldiretti Lombardia, che ha parlato anche a nome di tutti i Presidenti provinciali presenti. «La domanda è: noi allevatori avremo un futuro?» ha esordito Andena, introducendo i temi della competitività, della forbice dei prezzi, dell’emergenza nitrati. «Il momento è difficile. Abbiamo la più bella agricoltura del mondo, ma non è remunerata» ha evidenziato il ministro. «L’Italia ha l’agricoltura più competitiva sul piano della qualità, più seria, dacché i controlli funzionano, ma tutto ciò non viene remunerato. Anche fra i nostri partner a livello comunitario c’è chi, obiettivamente, fa concorrenza sleale». Parlando di latte, il ministro ha ribadito l’impegno di garantire una prospettiva e delle certezze alle aziende agricole «anche dopo il primo aprile 2015, quando il regime quote latte cesserà». Il ministro ha chiarito alcune delle richieste rivolte dall’Italia a livello comunitario. «Il negoziato sulla nuova Pac si chiuderà fra il 17 e il 18 novembre prossimi» ha spiegato «e noi stiamo puntando a un fondo comunitario per aiutare le imprese agricole
Il ministro Luca Zaia in visita all'allevamento di Nino Andena
italiane». L’esponente del Governo si è detto favorevole a mettere i dazi sull’importazione di cereali dai paesi extra Ue. Zaia ha inoltre evidenziato la preoccupante situazione del grana Padano e la necessità di dare risposte concrete. E’ intervenuto anche in merito al discorso “multe latte” e legalità. «Non ho mai pronunciato la parola sanatoria» ha detto. «C’è una legge e la legge va applicata, e questo non è in discussione. Ho solo detto che, nella modalità di applicazione, intendiamo cercare di fare in modo che tante famiglie non finiscano sulla strada. Da qui il mio tentativo di trovare il
sistema perché le multe vengano pagate da tutti i produttori, in maniera non drastica: anche nel 2002 c’è stata una rateizzazione. Certo è che non ci saranno sconti. Gli allevatori in regola hanno la tranquillità che anche gli altri si metteranno in regola». Sulla direttiva nitrati Zaia ha confermato l’impegno a livello comunitario. «Stiamo sostenendo una richiesta di deroga a livello comunitario per una direttiva che sta massacrando la nostra zootecnia» ha detto, aggiungendo che «sul tavolo della discussione comunitaria vi è la filosofia stessa dell’agricoltura che vogliamo».
Paesi
il PICCOLO
giornale del
Cremasco Venerdì 10 Ottobre 2008
11
montodine
Ponte, Torchio alla fiaccolata: «Controllo severo sui lavori». Sopralluogo con l'Anas
P
onte di Montodine. La fiaccolata voluta dall'Udc per protestare contro la paralisi dei lavori di una delle infrastrutture più importanti del territorio, ha creato forti polemiche da parte della Lega Nord. «Amareggiano le polemiche legate alla mia partecipazione alla fiaccolata e stupiscono talune affermazioni di politici leghisti» dichiara il presidente della Provincia Giuseppe Torchio, «i rappresentanti delle Istituzioni, al di là dell’appartenenza politica, devono unirsi e lavorare per il territorio evitando l’inaccettabile rim-
pallo di competenze che appare ridicolo a fronte dell’esasperazione dei cittadini». La presenza di Torchio alla fiaccolata ha sollevato i malumori del Carroccio. «Non possiamo che compiacersi del fatto che dopo anni di mobilitazione dei propri militanti, anche altri, dopo ben 14 anni, si siano accorti della situazione di insostenibile ritardo nei lavori venutasi a creare dopo il fallimento della Cooperativa Costruttori di Argenta» si legge nel comunicato scritto dalla segreteria cittadina della Lega Nord. Ha voluto precisare Torchio: «La Provincia non ha mai abbassato la guardia nei con-
Il Ponte di Montodine
VAIANO CREMASCO
Festa degli anziani, un grande successo Domenica 28 settembre si è svolta la tradizionale “Festa della Terza Età” presso la palestra comunale, iniziativa organizzata dall’as-
sessore Angela Grossi. La festa è stata gestita da oltre 40 volontari, tra cui i fedelissimi cuochi G. Mario Aiolfi, Luigi Vailati, Marta
La Festa della Terza Età
Ladina. Una bellissima giornata a cui hanno partecipato molti anziani: 270 persone in palestra e altre 30 persone non in grado fisicamente d’essere presenti in palestra, a cui è stato servito il pranzo a domicilio. Si è cominciato alle ore 12.00 con un aperitivo, alle 12.30 è stato servito il pranzo con un menù composto di: antipasto, due primi, due secondi, formaggio, frutta, dolce, gelato e caffè. Il tutto ovviamente gratuito per i pensionati di Vaiano. La giornata è stata movimentata dalla musica dal vivo, decine di coppie si sono cimentate con il liscio; sono seguiti dei giochi con premi offerti dalle attività commerciali e industriali artigianali
sul territorio di Vaiano. Nel pomeriggio sono stati inoltre premiati il cuoco Luigi Vailati con la moglie Angela Fasoli per il loro 40° anno di matrimonio e per il loro impegno nel sociale. Alle 18.30 si è chiusa la prima parte della giornata, permettendo ai volontari di riordinare la palestra ed allestirla per la festa serale. Ancora ballo con musica dal vivo a partire dalle ore 20.30 e per finire grande tombolata, con l’assegnazione di numerosi premi offerti sempre dalle attività produttive e commerciali del paese. Gli animatori principali della festa sono stati l’assessore Angela Grossi ed il consigliere Nadia Bombelli.
SONCINO
Liberalizzazioni: un incontro per capirne di più
Una veduta di Soncino
Argo, in collaborazione con il GRUPPO BANCO POPOLARE e il patrocinio del comune di Soncino, ha organizzato per martedì 14 ottobre un pubblico incontro in sala consigliare (ore 21), col prof. Giuseppe Colangelo, Ordinario di
Economia Politica presso l’Università dell’Insubria. La filosofia che sta dietro al decreto sulle liberalizzazioni, seguito poi dal Bersani bis, è quella di rendere maggiormente efficiente il mercato attraver-
so un trasferimento di potere di acquisto dai poteri forti dell’economia ai piccoli consumatori. E’ nata la portabilità dei mutui prima casa, si sono introdotti i farmaci nelle catene dei supermercati; sono state liberalizzate le licenze dei taxi, la produzione del pane. Le banche hanno ora l’obbligo di comunicare per iscritto a ciascun cliente le variazioni delle condizioni peggiorative di conto con la facoltà per il correntista di recedere dal contratto; inoltre il tasso di conto corrente potrà essere variato solo a fronte di cambi di tasso della BCE e la variazione dovrà essere effettuata contestualmente sui prestiti e sui depositi. Altra modifica in banca riguarda la possibilità da parte del correntista di estinguere senza spese il conto corrente e di trasferire senza i titoli in un dossier da un istituto all’altro. Le assicurazioni possono essere disdettate con maggiori facilità. A due anni da questi provvedimenti cosa è cambiato per il cittadino? Il costo del pane sarebbe andato ancor più alle stelle? all'incontro si faranno queste e altre.
fronti dell’Anas e dei ministri dei Governi che si sono succeduti ottenendo, tra l’altro, nel novembre 2006, dal ministro Di Pietro, il finanziamento per l’ultimazione dei lavori. Dal 2001 al 2006 ha guidato il Paese il governo Berlusconi, che ha ceduto il passo, per un anno, al Governo Prodi. Se volessimo scadere nella polemica dovremmo ricordare che in quei cinque anni con alla guida il centro destra, nulla è stato fatto per il ponte, nonostante i continui e costanti solleciti. Oggi, inoltre, in qualità di sottosegretario alle Infrastrutture abbiamo l’on. leghista Castelli. Anche sul fronte re-
gionale si registra il silenzi. Troppo spesso gli Enti Locali come i Comuni e le Province si sono trovati di fronte a un muro di gomma. Appare incomprensibile che coloro che hanno avuto l’onere di governare a Roma come a Milano addossino la colpa di ritardi, solo ed unicamente imputabili all’Anas, ai livelli locali. Noi vogliamo l’ultimazione del ponte ed il 20 ottobre saremo nuovamente a Montodine con l’Anas per un sopralluogo a cui abbiamo invitato tutti i livelli politici e amministrativi del territorio cremonese e lodigiano. I lavori saranno monitorati. Solo questo mi ha spinto a partecipare alla fiaccolata».
PANDINO Sabato 11 ottobre presenteremo "Primi Incontri", a Pandino presso la Biblioteca nel Castello alle ore 17.00. L'Associazione di Promozione Sociale Doron di Rivolta d'Adda ha organizzato in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Pandino una iniziativa rivolta alle mamme e neonati per accompagnare e sostenere le donne e il bambino nel periodo post-parto. ll percorso “PRIMI INCONTRI” si rivolge alle mamme (e ai papà disponibili) che con i loro neonati sono invitati a condividere l'esperienza di neogenitori affiancati dallo staff di esperti della Associazione Dòron. Durante gli 8 incontri saranno condivisi diversi temi: le emozioni e i vissuti prima e dopo la nascita attraverso immagini e colori, i ritmi, le esigenze, il contatto affettivo vocale con il neonato, il massaggio neonatale e l'allattamento, canti e melodie per il neonato, il cambiamento da coppia a genitori, le relazioni con i parenti e amici, i sogni e i desideri dei genitori rispetto al bambino”. Gli incontri, gratuiti, saranno condotti da una counselor, un'arteterapeuta e un musicoterapeuta specializzati in percorsi pre e post partum coadiuvati da puericultrici ed esperte in allattamento e massaggio neonatale" e avranno inizio martedì 14 orrobre alle ore 16.30 presso l'Asilo Nido GiraSole a Pandino.
FIESCO Sabato 18 Ottobre alle ore 18.00 in Fiesco Via Parini, 10 avremo l’inaugurazione ufficiale della Biblioteca Comunale. La stessa è ora ubicata al piano Superiore della Scuola dell’Infanzia. La biblioteca sarà aperta dalle ore 14.30 con letture animate rivolte ai bambini della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria con l’accattivante titolo “… allora anche tu vieni dal cielo!”. Alle ore 18.00 Inaugurazione con il saluto delle autorità. A seguire “Parole e note” con intervento di Padre Claudio Lacca. A seguire lettura di brani e poesie con accompagnamento musicale con musiche di J.S.Bach, A.Vivaldi, A.Part e W.A.Mozart. Domenica 19 ottobre ore 15.00 Presentazione del libro “ I valori della Costituzione” Saranno presenti per la presentazione degli stessi autori: Paolo Olmo e Massimo Boncristiano. Questo momento è invece dedicato principalmente alle classi IV e V della Scuola Primaria e per la Scuola Secondaria di I°. A chiusura è previsto alle ore 20,30 la proiezione del Film: Il cacciatore di aquiloni. Nei locali saranno inoltre allestite le mostre: “I valori della Costituzione” e Le Origini della Pagina Stampata”.
capergnanica
Remulas, in scena il dialetto
Domani sabato 11 otobre riparte la terza rassegna teatrale dialettale Remulas, presso il teatro S. Giovanni Bosco di Capergnanica. La rassegna, che conta nove spettacoli in dialetto allestiti da altrettante compagnie teatrali dilettantistiche, parte con una novità. Si presenta al nostro pubblico per la prima volta la compagnia dei Pieranichesi, con la commedia Al fantasma del pore Piero. La commedia, due atti di sicuro effetto comico, si incentra sulle vicissitudini alle quali va incontro un uomo che si fa credere morto per scoprire le reazioni di parenti e amici. I biglietti sono in vendita presso la biblioteca di Capergnanica al prezzo di 5 euro (3 per chi ha meno di 14 anni) oppure la sera stessa della rappresentazione che avrà inizio alle 21. Remulas è alla terza edizione, e quest'anno, oltre alle compagnie locali, vedrà l'esibizione della Compagia di Treviglio. Molto soddisfatto il sindaco Cristian Chizzoli, che ha da subrito creduto nel'iniziativa e l'ha apoggiata in prima persona. Direttore artisico è il giornalista Piergiorgio Ruggeri. Solo l'anno scorso gli spettatori paganti sono stati più di mille. Un vero record per il piccolo comune cremasco che ha saputo ritagliarsi un posto nel panorama della cultura cremasca.
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il PICCOLO
Cronaca
giornale del
CREMASCO Venerdì 10 Ottobre 2008
Palestra per scalatori Inaugurata Domenica 28 settembre la struttura di arrampicata indoor per gli allenamenti e per l’avvicinamento all’attività alpinistica. «Un’idea che si profila da anni la cui attesa però è stata ripagata nel migliore dei modi» ha detto emozionato Marco Costi, presidente della sezione del Cai di Crema.
Consiglio comunale. La palestra di “roccia” si trova al confine con il centro natatorio, dalla parte dello Sport Village, proprio di fianco al bocciodromo di cui utilizza gli spogliatoi. Caratteristica degna di nota per la struttura il fatto che sia estremamente luminosa, dal momento che la parete frontale è di
Le aziende cremasche riunite negli stand collettivi. Un successo
M
di Barbara Milanesi
entre i mercati mondiali attraversano una grave crisi finanziaria le imprese del Polo della Cosmesi danno prova del loro coraggio imprenditoriale alla fiera di Parigi. Creatività e
design innovativo, specializzazione e flessibilità, rapidità nel saper cogliere le nuove tendenze del mercat. La manifestazione, iniziata domenica 5 ottobre con Cosmeeting (marchi e prodotti finiti, spa e istituti di bellezza, bio e parafarmacia) è entrata nel vivo lunedì 6 ottobre con l’apertura del padiglione Creative dedicato al terzismo
Lo stand del Polo della Cosmesi
L'inaugurazione della struttura
Presenti all’inaugurazione in via Picco molte autorità cittadine e provinciali. Diversi anche i cremaschi. Luciano Capetti ha introdotto l’inaugurazione. Tra le autorità erano presenti anche Giovanni Biondi, assessore provinciale allo sport che ha sottolineato l’importanza di una struttura sportiva che si integra pienamente alle esigenze del territorio e che avrà un futuro importante; il sindaco Bruno Bruttomesso; Simone Beretta, assessore all’urbanistica e Antonio Agazzi, presidente del
Polo della Cosmesi alla fiera di Parigi
vetro. La palestra è alta 10 metri, ha uno sviluppo complessivo di arrampicata di 12m, è larga 15m , è attrezzata per 16 vie e omologata per le gare nazionali di specialità. La palestra è accessibile a tutti gli sportivi dal lunedì al giovedì con orario 20.30-22.30. Tra i progetti del Cai, che ha fortemente voluto la palestra di roccia, l’idea di coinvolgere le scuole e avvicinare sempre di più tutte quelle persone che si sentono di provare l’emozione della salita in verticale.
(macchinari, packaging primario e secondario, produttori di cosmetici). Sedici le aziende che hanno partecipato, di cui sette cremonesi, con uno spazio di quasi 250 mq. Di grande impatto visivo l’impostazione degli stand collettivi con i due blocchi centrali costruiti con due torri illuminate alte cinque metri. Ha partecipato all’avvio dei lavori in fiera anche Nicoletta De Bona dell’Ufficio Estero della Camera di Commercio di Cremona, ente gestore dei voucher regionali richiesti dalle aziende per l’abbattimento dei costi di partecipazione. Una collaborazione, quella tra Reindustria, Camera di Commercio e Regione Lombardia, che ancora una volta si è rivelata vincente. Ottima l’affluenza di buyer, fra cui anche grandi mar-
chi mondiali e numerose le aziende italiane che, interessate al progetto di aggregazione, hanno sottoscritto la loro adesione al Polo della Cosmesi che conta ormai quasi 130 aderenti. Ecco l'elenco delle aziende che hanno partecipato . • BIOFORMULA • VETRACO GROUP • IRA • CLAVIS COSMETICS • TECNOAUTOMAZIONE • GRAFIN • HEAD OVER HEELS • ICC - INTERNATIONAL COSMETICS COLORS • MONTALTO NATURA • OMNICOS • OROGRAF • PACKPLAST • REGI INTERNATIONAL • SCC • TECHNICOLOR • TECMES
All'Ersaf, con il contributo di Rotary Cub e Inner Wheel
Sollevatore per il Centro di Riabilitazione
Sabato 27 settembre il Comune di Crema, con il generoso contributo del Rotary club e dell’Inner Wheel, ha donato al Centro di riabilitazione equestre un sollevatore. Il Centro di riabilitazione equestre ospitato all’interno dell’Ersaf di Crema, da anni, si occupa di aiutare ragazzi con gravi handicap ad andare a cavallo. La pratica equestre ha dei
vantaggi terapeutici importanti. E oggi, grazie all’installazione del sollevatore, per questi ragazzi (circa 90), da sempre assistiti dalle cure degli operatori, sarà ancora più semplice. Alessandro Zimbelli, presidente del centro ha ringraziato i presenti e le autorità che hanno presidiato gli stalloni nella mattinata di sabato. «Con questo sollevatore permettiamo ai nostri
ragazzi di salire sull’animale in piena sicurezza, e non costringiamo gli operatori a faticose evoluzioni» ha detto orgoglioso Zimbelli. Presenti il sindaco Bruno Bruttomesso, Maurizio Borghetti, assessore ai servizi sociali, Mia Miglioli, assessore alle Pari opportunità, Luciano Capetti, allo sport, Massimo Piazzi, vicesindaco, Simone Beretta, all’urbanistica e Antonio
Agazzi, presidente del consiglio comunale. Ma anche Agostino Savoldi, assessore provinciale al bilancio e Gianni Rosoni, vicegovernatore regionale. Tutti hanno assistito alla dimostrazione pratica. Una ragazza, imbragata, è stata sollevata lentamente e posata sul cavallo. Ha poi fatto un giro con la sua terapista, tra gli applausi generali. Davvero un bel gesto.
Speciale Motori
il PICCOLO
giornale del
Cremasco Venerdì 10 Ottobre 2008
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Honda Jazz, l'ultimo modello della city car più amata nel mondo di Barbara Milanesi
In arrivo dalla casa giapponese una nuova “melodia”. La Nuova Honda Jazz vuole confermare, innanzitutto, la sua posizione di citycar tra le più amate al mondo. E altre concorrenti sono avvisate. Nuova Honda Jazz 2009, già citycar simbolo del mercato giapponese, vuole nuovamente stupire sia per la sua personalità sia per il
colo e le misure ridotte. Il tutto è possibile ottenendo il massimo risultato in potenza ed efficienza. La Nuova Honda Jazz è contemporaneamente confortevole e spaziosa oltre ad avere l vantaggio di possedere il primato su consumi ed emissioni: i più bassi della categoria citycar. I risultati lasciano, infatti, stupefatti. La versione del 2009 si presenta rinnovata nel design e nella carrozzeria, rispetto al modello precedente. Le nervature longitudinali del cofano la
gici". Già nella versione precedente avevano delle comodità particolari. Ora possono venire spostati con un semplice movimento. Anche il bagagliaio a doppio livello garantisce spazio in abbondanza ed unito alla particolarità dei sedili fa in modo che la Nuova Honda Jazz abbia uno spazio interno veramente ampio. Della Nuova Honda Jazz è incredibile anche la capienza. Questo, perché il serbatoio montato centralmente ha permesso spostamenti interni che garantiscono 37 mm di spazio in più per le ginocchia dei passeggeri, mentre la distanza tra i passeggeri anteriori e posteriori è aumentata di 30 mm. Insomma davvero comodi nel-
Honda Jazz, la city car della casa giapponese
La versione 2009: design rinnovato e più capienza suo design, caratteristiche che da sempre la distinguono assieme a un' incredibile abitabilità. L'attenzione viene da subito attirata dal perfetto equilibrio raggiunto tra linee sportive, ampio abita-
slanciano ancor più, tanto da darle una veste più sportiva. Allo steso modo i montanti anteriori avanzati consentono una maggiore visibilità. Ma non è finita con le novità: i sedili sono stati definiti "ma-
la nuova versione. Le misure complessive dell'auto aumentano di poco soprattutto se si considerano gli spazi guadagnati. Infatti, Nuova Honda Jazz differisce dal vecchio modello solo di 55
mm in lunghezza e 20 mm in larghezza. L'altezza è rimasta invariata. A beneficiare delle accresciute dimensioni è la funzionalità, aiutata anche dalla carrozzeria monovolume. Gli interni sono at-
tenti al dettaglio, comodi e particolareggiati si rifanno soprattutto ai giovani, o a chi si sente giovane. L’interno della nuova Honda Jazz è stato curato soprattutto nella ricerca del comfort. Da non dimenticare che, la versione 1.4 prevede un tettuccio panoramico estendibile fino ai sedili posteriori. La Nuova Honda Jazz fa tesoro delle qualità ereditate dalla progenitrice. La nuova Jazz viene proposta con due motori a benzina, e per il momento non è in programma una versione diesel. Fattore che potrebbe limitarla ma se si pen-
sa che una citycar del genere non nasce per percorrenze lunghe allora l'acquisto del diesel non risulta più conveniente. I due propulsori sono un 1.3 ed un 1.5, entrambi con fasatura variabile iVTEC, ed erogano rispettivamente 100 e 120 cavalli. Quest'ultimo è opzionabile anche in allestimento sportivo RS, distinto da un assetto più sostenuto e dalle ovvie modifiche estetiche. Insomma: piccola, compatta, ma talmente attenta al consumatore e alle sue esigenze da lasciare basiti perfino i più testardi.
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Daihatsu Terios, nuova estetica e prestazioni sportive Venerdì 10 Ottobre 2008
di Barbara Milanesi Daihatsu è fra le marche più dinamiche del mercato e sta rinnovando ed estendendo la gamma, tanto che entro il 2010 si passerà dai tre model-
vo, grazie all’altezza da terra, alle linee morbide, al fascione basso con fendinebbia integrati, ai gruppi ottici con disegno tridimensionale che seguono l’andamento tanto del cofano motore quanto della
è migliorata rispetto al precedente modello, garantendo ora 380 litri di carico, grazie alle aumentate dimensioni (4055 mm di lunghezza, 1695 mm di larghezza e 1740 mm di altezza). Sotto il cofano un motore benzina 1.5 litri 16V da 105 CV, piccolo, agile e scattante. Il comportamento del corpo macchina è equilibrato, il rollio è contenuto, così come il beccheggio alle ripartenze per un comfort di guida buono e l’evidente elasticità di marcia. Il raggio dello sterzo è di sicuro un punto di forza di questo veicolo, in grado di offrire manovre precise e impossibili ad altri modelli, per una personalità più da fuoristrada che da SUV cittadino. Le so-
spensioni sono morbide e ben tarate, in grado naturalmente di assorbire bene le imperfezioni dell’asfalto. Il cambio manuale a 5 rapporti è puntuale, gli innesti sono semplici e ben calibrati e non richiedono fastidiosi tentativi a vuoto. ABS ed EBD (di serie in tutti gli allestimenti) garantiscono una frenata bilanciata, priva di scom-
Daihatsu Terios, facile da guidare, robusta, sicura.
li iniziali agli undici previsti con un notevole incremento delle vendite. Fra le star del momento figura, senza dubbi, il nuovo terios, eccellente esempio di compatto fuoristrada che sta facendo innamorare molte ragazze e tanti appassionati della montagna. Già perché Daihatsu Terios è l’auto ideale per coloro che vogliono un mezzo affidabile, facile da guidare e con un look particolarmente felice. La nuova generazione di Terios è nuova di nome e di fatto, in quanto presenta un’estetica totalmente rinnovata, che sembra incontrare di più i gu-
vista laterale. La linea laterale è slanciata, con passa ruota bombati collegati dal fascione basso, una linea di cintura piuttosto alta, man correnti sul tetto e un disegno geometrico dei gruppi ottici posteriori che s’insinuano nella vista laterale. Gli interni sono essenziali, non particolarmente ricercati, elemento caratteristico dei veicoli sportivi. Il quadro comandi ad elementi circolari denota l’attenzione di Daihatsu per il trend estetico con una strumentazione funzionale e una consolle centrale che esteticamente si fa apprezzare, come altri particolari
Un veicolo sportivo che unisce cura estetica e massima funzionalità sti europei, e una piattaforma radicalmente rivista. Quanto all’estetica, fin dal primo sguardo, si rimane piacevolmente colpiti. Se ci si ricorda il vecchio modello, si nota subito un radicale cambiamento. Il frontale combina bene una sensazione di robustezza con un aspetto dinamico e sporti-
dell’abitacolo, per le rifiniture color metallo satinato. La seduta è buona, segno di un’attenzione particolare a tutta l’ergonomia del veicolo, mentre non mancano i vani portaoggetti per completare un’abitabilità funzionale e studiata. La modularità interna è buona. La capienza del bagagliaio
sss
pensi anche quando la manovra si fa brusca. Sul traffico cittadino il nuovo Terios si muove agilmente, grazie all’ampio raggio di sterzata, al motore brillante e al cambio preciso; forse in autostrada soffre la mancanza di una quinta marcia e di una velocità di punta piuttosto contenuta.
Ma è sull’off road che si dimostra sorprendente. Nell’insieme senza dubbio ci si diverte e sempre con la sensazione di avere il veicolo sotto il pieno controllo. Daihatsu nuovo Terios viene offerto a 18.480 euro per la versione base 1.3 CX, che diventano 22.400 per l’allestimento più completo 1.3 SX Green Powered, mentre per il 1.5 CX bastano 19.500 euro, che diventano 23.800 euro per il 1.5 SXA Green Powered (tanto con cambio manuale quanto con cambio automatico). Insomma il successo del modello ha un suo perché molto concreto.
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Aveo, Chevrolet conquista l'Europa
Aveo, presentata dalla casa americana al Salone di Francoforte
Chevrolet Aveo è la prima Chevrolet del “nuovo corso” prodotta in Europa. Finalmente la Nuova Aveo Chevrolet. La storia del successo di Chevrolet Europa è iniziata con la Kalos nel 2002. Da allora il marchio ha venduto in Europa 381.000 auto e l’attuale gamma Chevrolet ha permesso anche il successo nei primi sei mesi di quest’anno, che hanno visto ben 215.315 immatricolazioni nel Vecchio Continente, pari all’1,8% del mercato, un risultato mai raggiunto prima d’ora. Gli aspetti più significativi dell’erede della Kalos, presentata al Salone di Fran-
coforte, sono i sorprendenti esterni, gli interni eleganti ed un nuovo e più efficiente motore a benzina. La versione a cinque porte sarà la prima ad essere disponibile nei concessionari europei (a marzo 2008), seguita dopo poche settimane dalla versione a tre porte. Come tutte le Chevrolet, anche la Aveo si distinguerà per l’eccellente rapporto qualità/prezzo. La Aveo mostrerà alcuni nuovi elementi stilistici della casa, come la griglia anteriore divisa in due in senso orizzontale da una fascia in tinta con il corpo vettura che ospita al centro il marchio della casa,
in posizione prominente. I dettagli conferiscono all’auto un aspetto dinamico, come fanno per esempio il taglio dei gruppi ottici anteriori e gli aggressivi fendinebbia inseriti nel paraurti. Il cofano sviluppa le nervature che partono dal grande radiatore e raggiungono il montante anteriore, conferendo un look sportivo all’anteriore. Insomma, l'elegante berlina è compatta e ha 4 porte. L’auto colpisce per il suo design affascinante e la generosità dell'abitacolo, che ospita fino a cinque adulti. Il suo punto forte sta certamente nell'economia di esercizio:
complici i motori rivisti e l'interessante proposta a GPL. Niente diesel quindi, ma non è un difetto. Il pubblico può scegliere tra due nuovi motori a benzina: un 1.2 bialbero da 84 cavalli ed un 1.4 da 101 cavalli, che consumano molto meno dei loro predecessori. Infatti, pur sviluppando anche 12 cavalli in più, questi garantiscono consumi inferiori del 14% circa (ciclo misto). Il più piccolo, oltretutto, viene offerto anche nella versione Eco Logic a benzina e GPL. L'impianto, curato da BRC, da accesso ai massimi contributi statali (2.000 euro) che sono previsti sino a fine 2008. Ogni singolo dettaglio nel design di Aveo è stato studiato con cura. Generosità di spazio per passeggeri e bagagli, dettagli raffinati per il
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Un'auto esclusiva ma accessibile, a partire da 10.450 euro
La plancia di guida
massimo comfort e uno stile impeccabile: Aveo ha pensato proprio a tutto. Un bagagliaio da 400 litri è già di per sé notevole, ma grazie ai se-
La cinque porte, la prima ad essere messa in commercio
dili ribaltabili e frazionabili (60:40) è possibile avere ancora più spazio. La carrozzeria ben proporzionata di Aveo è caratterizzata da passa ruota pronunciati, eleganti cerchi in lega, un discreto spoilerino posteriore e la mascherina del radiatore con incisivi listelli cromati. Aveo offre tutta una serie di brillanti idee per rendere i viaggi ancora più piacevoli. Il vano portaoggetti offre un ampio spazio con dipartimenti per ogni tipo di oggetti. I prezzi vanno dai 10.450 euro della 1.2 L 3 porte fino ai 13.400 euro della 1.4 LT 5 porte, mentre le 1.2 Eco Logic GPL oscillano fra 12.400 e 15.150 euro.
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di Barbara Milanesi Ecco la Nuova Lancia Delta. Un frontale deciso e una linea fluida e aerodinamica. Delta è un concentrato di innovazione e design. La poesia del Flying Bridge incontra la tecnologia del tetto b-colore che poggia direttamente sul vetro posteriore. Ogni linea è enfatizzata da finiture con dettagli cromati. La Nuova Lancia Delta è un’auto lussuosa, mai sfacciata. Possiede un un’originalità che non si concede a esa-
Nuova Delta, il capolavoro dello stile Lancia
me il Driving Advisor, il dispositivo che, grazie a un occhio elettronico, rileva l’uscita del veicolo dalla carreggiata e avvisa il condu-
sione benzina offre 16 valvole e il cambio a 6 marce. I diesel sono Euro 5 Ready con filtro antiparticolato: massime prestazioni e massimo rispetto per l’ambiente. Dopo mesi di previsioni è finalmente uscito il listino ufficiale della nuova Lancia Delta: si va dai 21.500 euro necessari per la 1.4 T-Jet da 120 CV in allestimento Argento per arrivare ai 30.700 della 1.9 MJT da 190 CV in allestimento Platino. I tre allesti-
Nuova Lancia Delta, a partire da 21.500 euro
menti (Argento, Oro e Platino) sono caratterizzati da equipaggiamenti molto ricchi tanto sul fronte della sicurez-
Il tetto bicolore, disponibili in tre versioni
sperazioni inutili, che non abbandona mai l’eleganza. E’ possibile in tre allestimenti (Argento, Oro, Platino) e con quattro tipologie di interni (Tessuto Tecnico, Pelle e Alcantara®, Pelle Poltrona Frau®, Pelle e Alcantara® Starlite). Su Delta, la tecnologia più evoluta è al servizio del totale piacere di guida, grazie a sistemi all’avanguardia che offrono una sicurezza assoluta. Come l’Absolut Handling System, evoluzione Delta dell’ESP: un perfetto controllo della stabilità, su qualsiasi tipo di strada. O co-
cente con un impulso allo sterzo. Insomma un concentrato di evoluzione e un’iperbole di tecnologia. A bordo, grazie all’Instant Nav, la più recente innovazione nei sistemi di navigazione integrata, e al sistema Blue&Me™ con porta USB che offre Bluetooth®, lettura vocale degli sms, musica in formato mp3, wma, wav e comunicazione in viva voce. Tutto senza staccare le mani dal volante. Su strada la Nuova Lancia Delta corre, grazie ai suoi motori. Tutti Turbo, naturalmente. La ver-
Equipaggiamenti all'avanguardia
za quanto su quello del comfort. Nel dettaglio, l'allestimento Argento offre: Esp, radio Cd/Mp3 con comandi al volante, sei airbag, luci diurne a led e fari di svolta. Il divano posteriore scorrevole, schienali sono reclinabili anche all'indietro. Oltre a quanto offerto dalla versione Argento, l'allestimento Oro porta in dote: cerchi di lega da 17 pollici, selleria di pelle e alcantara, pack confort, modanature cromate e strumentazione multifunzione. Il più ricco allestimento Platino trasforma la nuova Lancia Delta in un'autentica ammiraglia completa di cerchi in lega da 18 pollici, il tetto apribile panoramico di cristallo, il climatizzatore bizona automatico, verniciatura bicolore.
Argento 1.4 T-Jet 120 CV 21500 euro 1.4 T-Jet 150 CV 22700 euro 1.6 MJT 120 CV 23900 euro 1.6 MJT 120 CV (automatico in autunno) 25100 euro 2.0 MJT 165 CV 26300 euro Oro 1.4 T-Jet 120 CV 23100 euro 1.4 T-Jet 150 CV 24300 euro 1.6 MJT 120 CV (cambio manuale) 25500 euro 1.6 MJT 120 CV (cambio automatico in autunno) 26700 euro 2.0 MJT 165 CV 27900 euro 1.9 MJT 190 CV 29100 euro Platino 1.4 T-Jet 150 CV,25900 euro 1.6 MJT 120 CV (cambio manuale) 27100 euro 1.6 MJT 120 CV (cambio automatico in autunno) 28300 euro 2.0 MJT 165 CV 29500 euro 1.9 MJT 190 CV 30700 euro
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Honda CBR e Ducati Monster all'attacco di Barbara Milanesi
Grandi novità anche per quel che riguarda le due ruote. All’Intermot di Colonia, previsto dall’8 al 12 ottobre,
ad aria e con due valvole per cilindro. Tra le altre novità Ducati sarà disponibile sia la Multistrada che la Hypermotard nella livrea bianco perla, colore tanto di oda quest’an-
sul motore: ora leggermente più potente e leggero. Da segnalare i nuovi colori e le grafiche per la CBR 1000: la classica colorazione tricolor HRC e quella arancio-nera
no. Anche per la Honda ci sono delle grandi novità: le sportive CBR 600 RR e CBR100 RR a partire dalla prossima stagione saranno affiancate dalle versioni con sistema di frenata combined ABS interamente elettronico, studiato e sviluppato per l’utilizzo sportivo e in pista. Per il resto nella 1000 nn cambia nulla mentre invece nella 600 ci sono interventi
Repsol che replica le motoGP. Passiamo alla KTM. In attesa delle novità pesanti come la Maxi Naked Venom, Ktm ha presentato due versioni incattivite di modelli già in listino: l’Enduro 690 R e la 990 Super Moto R; la pria deriva dall’Enduro 690 con sospensioni più sofisticate adatte al fuori strada duro ma con una carrozzeria più snella e il telaio verniciato in aran-
cio e con immutato il motore da 62 cv; la Super Moto con il grosso bicilindrico da 999 cc per 115 cavalli prende il posto della Super Moto 950 R e il motore e la ciclistica sono praticamente gli stessi ma ha freni con pinze radiali monoblocco, serbatoio più stretto che permettono una guida ancora più tirata in pista. La Super Moto però arriverà la prossima primavera. Per quanto riguarda la casa BMW sempre a Colonia è at-
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La Monster 1100 Multistrada in commercio da ottobre
monotrave come le F 800 S/ St. La casa Buel ha altrettante novità: la nuova naked 1125 CR avrà un motore bicilindrico da 146 cv derivato dalla sportiva 1125 R, un peso piuma di 170 kg mentre il porcellone sarà più lungo di 5 mm; l’endurona Ulysses che avrà un allestimento ancora
vendo l’ennesima fase di riorganizzazione aziendale. Tra Colonia e Milano (Eicma-Moto Show previsto dal 6 al 9 novembre) tranne che si dovrebbe vedere quasi sicuramente la 1200 sport con il motore a 4 valvole da 110 cv ( già montato sui modelli Griso e Stelvio). Inoltre visto il
Il modello Hypermotard
sta per debuttare la nuova Monster 1100 che sarà in commercio già a partire dallo stesso mese. La Monster 1100 sarà praticamente identica alla sorellina Monster 696 ma con qualche modifica di dettaglio: avrà un forcellone monobraccio simile a quello della hypermotard; anche il motore sarà lo stesso della hypermotard, con bicilindrico da 90 cv raffreddato
La Honda CBR 1000 Repsol che replica la moto Gp
tesa la presenza della 4 cilindri S 1000 RR che disputerà il mondiale superbike. Insieme alla S 1000 RR ci sarà la versione Naked della F 800 con telaio a traliccio oppure
più turistico; ma anche un trasmissione finale più resistenti per tutti i modelli della stessa casa. Nessuna grossa novità in vista invece per la casa Moto Guzzi che sta vi-
successo ottenuto dalla piccola V7 classic potrebbe esserle affiancata la V7 sport con lo stesso telaio e motore 750, ma con colori e stile rigorosamente anni ’70.
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di Barbara Milanesi Nuovo scooter per la casa Piaggio. E’ l’X7 250. Compatto e maneggevole nel traffico, il nuovo mezzo ha un motore vigoroso, delle sospensioni rigide e freni da usare con grande vigore ma a prova di asfalto. Lo scooter si presenta con dimensioni compatte, anche se lo spazio per il pilota e per il passeggero è più che discreto. La capacità di carico è buona, con un vano sottosella largo tanto da poter ospitare due caschi e un vano profondo nel retro scu-
Scooter, le novità: Piaggio X7, Suzuki Sixteen e Spillo Gamax
Piaggio X7, motore robusto e ottimo assemblaggio
e rapido negli scatti, non va forte ma frena bene grazie al sistema integrale. Il motore del SIXteen è grintoso nelle partenze da fermo ed ha un buon allungo. La velocità massima non ne fa un ottimo mezzo per i tragitti autostradali ma sicuramente un buon mezzo da utilizzare ogni giorno in città. Lo scooter è ben assemblato e no si sentono rumorini provenire dalle plastiche. In sella si sta bene: lo spazio per i piedi e per le gambe è abbondante per uno scooter con le ruote alte. La pedana piatta permette di caricare senza difficoltà una borsa. Un po’ piccoli i vani nel sottosella e nel retroscudo. Robusto e per tutti anche per il prezzo
do. Il motore ha molta grinta e proprio per queste sue caratteristiche lo scooter si presta bene ad essere utilizzato sia in città, in mezzo al traffico, che in campagna, per le gite fuori porta. L’X7 è molto curato, ha poche viti a vista e un assemblaggio di buon livello. La serratura della chiave di avviamento si trova in basso nel retroscudo e lo sportellino per il rifornimento della benzina si trova sul tunnel centrale ma si apre tirando una leva nel sottosella. La posizione di guida da moto, con il busto eretto, aiuta a controllare o scooter in ogni situazione.
accessibile: 3145 euro. Grandi novità per la casa EDV: nasce il nuovo e-max 110 s. Lo scooter della EDV è costruito con cura, frena bene ed è molto stabile. La benzina alle stelle e i blocchi alla circolazione stanno rendendo
L’X7 è facile e si apprezza in città proprio perché si dimostra essere agilissimo nel traffico e leggero nelle manovre da fermo. Scattare per primi al sema-
Suzuki Sixteen, ideale per la città
sempre più interessanti gli scooter elettrici. Uno degli arrivi più recenti è proprio l’EDV emax 110s. Le plastiche sono robuste e montate bene, in sella lo spazio è sufficiente un po’ per tutte le taglie. Anche la pedana è piatta e comoda. Il vano sotto la sella inoltre ospita il carica batteria mentre le battere sono nel tun-
nel centrale. Il prezzo è alto ma non esagerato vista la qualità e la possibilità successiva di risparmio: 3620 euro. La novità per quel che rigurad i prezzi è certamente lo Spillo della Gamax che si presena sul mercato a 960 euro. Si tratta di uno scooter di 50cc ma consuma veramente poco: 1,3 litri per 100 km. Un vero record. Il merito è del motore con riporto ceramico nel cilindro e del peso da bicicletta. Lo Spillo va bene anche per le vacanze in camper: il manubrio infatti si può piegare per limitare gli ingombri. Insomma ce n’è per tutti i gusti.
Per gli spostamenti in città e per muoversi all'aria aperta foro pare essere un gioco da ragazzi. Interessante anche il prezzo del nuovo scooter è di 3800 euro. Novità anche per la Suzuki: si tratta del Sixteen 150 a ruote alte. E’ uno scooter ideale soprattutto per la città, agile
Dalla Gamax, Spillo, a 960 euro
CONTINUA a PAGINA 29
Lettere il ricordo dell'anpi
Paolo Zanini, simbolo di un impegno civile Anche Paolo Zanini ci ha lasciato così improvvisamente da lasciarci ammutoliti. Amico dei partigiani, dirigente dell’ANPI di Crema, collaboratore di Alfredo Galmozzi – Elio - nelle attività collegate alla Resistenza. Diventa stimato dirigente sindacale e politico, integerrimo Deputato, lascia in tutti noi che l’abbiamo conosciuto, una profonda tristezza. Venne al movimento una mattina di domenica del mese di maggio del 1948. Si andava a fare riunioni di lavoratori per decidere lo sciopero per le “giusta causa” nelle disdette. Eravamo a Pozzaglio e la discussione fu intensa, soprattutto attorno al tema se fare aderire o meno allo sciopero anche i bergamini. Non era una scelta da poco. Le vacche, quando é il suo tempo, vanno munte. Ne va non solo della produzione, ma anche della loro esistenza. Intervenne un ragazzo, morettino, loquace e con un linguaggio appropriato Fu invitato a venire in Confederterra per un colloquio. La nostra struttura era in via di formazione, avevamo bisogno di nuovi quadri. Parlammo abbastanza a lungo, poi gli venne proposto di assumere una responsabilità in seno alla organizzazion.Accettò con un certo entusiasmo e fu inviato a Pizzighettone per attività dell'organizzazione, a livello di zona. Si inerì con una certa rapidità e dopo un periodo di esperienza al centro provinciale viene inviato a Crema. Non tornerà più a Cremona per lavoro. L’incontro con Crema ospitale, con i lavoratori e la gente del posto. E poi l'incontro della vita, quello con Francesca Marazzi, operaia della Everest poi Olivetti, dirigente sindacale di fabbrica, ma poi a sua volta dirigente di partito e componente il mitico Comitato centrale del PCI. Formeranno una coppia che per decenni fu simbolo di impegno sociale e civile; la coppia simbolo della Crema operosa, democratica,onesta. Alla cara compagna ed amica Cechi, che salutiamo con un fraterno ed affettuoso abbraccio, i sentimenti di tanta e profonda solidarietà. Ai lavoratori e alla città di Crema, in lutto, i sensi della profonda partecipazione dell’ANPI provinciale, che inchina i suoi simboli e i suoi vessilli di Pace e solidarietà in segno di lutto in ricordo del caro Paolo Zanini. Il Presidente Provinciale ANPI On. Enrico Fogliazza il verde urbano
I giardini di Porta Serio, degrado intollerabile Degrado e necessità d’ intervento ai Giardini Pubblici di Porta Serio. A seguito di un lassismo a cui si devono aggiungere anche vandali segnaliamo e proponiamo quanto segue: a) La roggia che attraversa i giardini a seguito della sgura a mez-
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zo fresatura del fondale senza asporto della terra e poi non continuata per tutto il suo percorso ha creato circa 50 cm. di deposito creando un isolotto nel punto di entrata nei Giardini deve sono state posizionate da anni delle postazioni di sosta e nidificazione delle Anatre (germani). b) La trave superiore della passerella pedonale è da sostituire perché marci. d) Durante nostre pulizie periodiche del fondale raccogliamo una quantità di bottiglie e bicchieri oltre a dover rimuovere la plastica e rifiuti di galleggiamento nei punti di fermo. Mentre per continuare la cura ed il mantenimento della anatre necessita di un normale. Ripristino dell’area ( esistono anche punti fissi di defecazioni). e) La fontanella è daneggiata, e continua a non funzionare. A fronte di questa situazione di degrado, ecco la nostra proposta di interventi. a) L’amministrazione della roggia non può fermarsi con la fresatura prima dei giardini ma a nostro parere dovrebbero seguire tutto il corso a meno di accordi che in tal caso diverrebbero a carico del Comune (personalmente conosco quell’area dal 1948-50 ai tempi del bar estivo e Dancing Miami dentro i giardini e non ricordo un simile degrado. Il deposito è attualmente stimabile in circa 5-7 metri cubi di terra). b) Possiamo collaborare alla sostituzione della trave essendo noi interessati alla scritta e possedendo gli stampi a fuoco e con l’occasione vi proponiamo la Pulizia e verniciature di conservazione del manufatto. c) La nuova gestione del pubblico locale confinante con i giardini sembra sensibilizzata a vietare l’uscita dal locale con bicchieri e bottiglie e sembra quasi fare rientrare il problema; mentre per i rifiuti galleggianti data l’ottima collaborazione con l’addetto comunale alla pulizia dei giardini potrà essere ripresa solo dopo la radicale soluzione di riprendere il controllo ed il governo dell’area. Per il degrado generico e i vandali crediamo che la logica di simili aree sia la loro recinzione con chiusura notturna e/o il posizionamento di video camere di controllo. Facciamo notare che tre dei quattro lati del perimetro dei giardini sono già invalicabili con l’esistenza della roggia e della mura veneta. Con la chiusura di un cancello sul ponticello di entrata da via Griffini; per raggiungere la stazione ferroviaria rimane il passaggio del parcheggio e/o il viale di S.Maria. E’ comunque obbligatorio che in simili aree di svago per bambini, riposo per pensionati e Relax dei cittadini in generale, si debba evidenziare una continua vigilanza a far rispettare Il civile comportamento umano e l’assoluta imposizione di cani al guinzaglio e con museruola. Restiamo disponibili a un più ampio colloquio e che comunque siamo in attesa di risposta. Il Presidente dell'Associazione Amici del Serio Luciano Ricci
sette in condotta
Il '68 ha fatto bene alla scuola italiana Ho letto la lettera scritta dall’insegnante in pensione sull’ultimo numero del vostro giornale. Sono uno studente e non sono per niente d’accordo con quello che ha detto Franco Piloni. Sono stato in lasse e possono dire che i prof, quelli bravi, riescono a farsi ascoltare anche seza l’arma del sette in condotta. Ritengo anzi che tutto questo parlare del ritorno della disciplina a scuola sia una battaglia di retroguardia maturata in un periodo dove la spinta di una cultura progressista si sia esaurita. La scuola, che lo si voglia o no, rappresenta un luogo dove deve essere il dialogo a prevalere, dove lo studente deve essere libero di ascoltare o meno l’insegnante che davanti, e dove l’insegnante deve guadagnarsela l’attenzione dello studente. Non ho fatto il ’68 ma credo che a parte gli eccessi, abbia rappresentato valori positivi, a partire dal rispetto verso gli studenti, che ci deve essere, e soprattutto per l’opposizione a una trasmissione alla cultura fatta sulla base dello stretto e arido nozionismo. Non dimentichiamolo mai, questo. Adesso tutti sparano contro l'egualitarismo che ha caratterizzato la ribellione del '68. Ma prima, la scuola italiana, era una scuola di elite. Il '68 ha dato a tuti gli studenti pari dignità e ha fondato il metodo educativo fondato sul rispetto dello studente. Che è il vero protagonista del sistema scolastico. Nei banchi di suola ci sono persone con una loro identità e dignità. I professori devono rendersene conto. Ma il problema è un altro. Qual è la vera preparazione di questi insegnanti, perché noi studenti non abbiamo la possibilità di controllare il loro curriculum, se hanno fatto altro, se hanno esperienze lavorative vere, o se sono soltanto “prof”. Non che la cosa mi disturbi, ma è evidente che il mondo della scuola rispetto a quello reale, anche al mondo del lavoro, soffre di idealismo. Nel mercato del lavoro, il sette in condotta, non esiste. Se non sei bravo, vai a casa. Chi sono i nostri prof? Che media avevano all’università? Che tesi di laurea hanno fatto? Con quali docenti si sono laureati? Tutte domande destinate a non avere risposte. Stiamo andando in un mondo complesso, dove gran parte del settore della cultura che domina nell’insegnamento, vedi le materie umanistiche, di fatto sono inutili ai fini di trovare un lavoro serio, stabile, ben pagato, capace di dare un futuro. Oggi si richiede un altro sapere. Senza dimenticare che oggi i lavori meglio pagati, a differenza dei decenni passati, sono quelli che si basano sulla sapienza "manuale" e artigianale (elettricisti, idraulici, operai specializzati). Oppure c'è l'iperspecializzazione, che richiede master e corsi di pefezionamento, speso all'estero. E' un mondo talmente
competitivo che noi studenti non abbiamo più scuse, ma anche gli insegnanti dovrebbero imparare a non averne. Il sette in condotta, che ci sia o meno, è solo uno dei tanti alibi che servono a una classe di insegnanti che oggi non sappiamo nemmeno quanto valga in realtà. contro il razzismo
Ci sono immigrati onesti e quelli che delinquono Lorenzo Morisei Sono allibito dalle ultime polemiche sul razzismo esplose a livello nazionale. Sono contro ogni atto di razzismo. E’ giusto che chi ha picchiato quel signore cinese a Roma sia punito. Come è giusto che chi ha ucciso il ragazzo di colore a Milano credendo che avesse rubato dei biscotti nel bar, vada in galera. Ma da qui a dire che l’Italia sta diventando razzista perché è colpa del governo Berlusconi, credo sia troppo. Berlusconi ha le sue colpe, soprattutto in materia televisiva e di costruzione di un falso consenso che solo nel nostro paese con il duopolio Rai-Mediaset poteva verificarsi. Ma gli avversari, invece di sparare a zero, dovrebbero farsi delle domande. Perché ci è riuscito? Perché gli italiani gli credono? Le televisioni, certo. Ma è tutto qui? Per quanto riguarda il razzismo, non è colpa sua. E’ colpa di una situazione che non si riesce più a governare, ma non a Roma, non a Bologna (dove i quartieri popolari invasi dagli immigrati diventano ad ogni turnazione elettorale meno “rossi”) ma in tutte le città italiane. La famosa integrazione non c’è. Quartieri che fino a ieri erano abitati da famiglie italiane, dove tutti si conoscevano, dove si parlava la stessa lingua, e dove al massimo le liti riguardano le diverse tifoserie calcistiche, oggi sono diventate bombole ad orologeria. Una situazione che paesi come la Francia hanno già vissuto. Ma il fatto è che l’immigrazione, oltre a portare operai nelle fabbriche bresciane e bergamasche (e di questo dobbiamo essere solo grati per il fatto che queste persone vanno a fare lavori che i nostri giovani snobbano solo perché pensano di poter andare tutti in televisione come calciatori e veline) ha portato anche molti stranieri che non hanno voglia di lavorare, e si mettono a delinquere. Sono questi a sollevare l’odio egli italiani. E a provocare un clima che alla fine rischia di degenerare al punto che il colore della pele prende il sopravvento su tutto. Anche gli stranieri delinquono, ed è giusto che vadano puniti. E questo non è razzismo. Basta andare in qualsiasi tribunale italiano per rendersi conto che la maggior parte di cause penali ormai hanno come imputati gli immigrati. Quindi, smettiamo di urlare al razzismo ogni volta che si verificano episodi gravissimi che sono solo atti di delinquenza e come tali vanno puniti. Guardiamo i problemi per quello che sono e fac-
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ciamo le giuste distinzioni che fanno onore a tutti quegli immigrati che ogni mattina si alzano alle sei per andare al lavoro. Che pagano le tasse. Che comprano case. Che s’integrano. Gli altri, invece, che conoscano pure la durezza della nostra giustizia. Ma il problema è proprio questo: che la nostra giustizia, come non sa essere dura con gli italiani delinquenti, non lo sa essere con gli stranieri delinquenti, e alla fine si crea questo clima incivile di sospetto e di violenza. Alberto Donarini nuova paullese
Chi dovrebbe sapere non sa nulla Mi fa molto piacere che in Provincia, oggi, Tamagni e Ladina chiedano lumi sui cantieri non solo della riqualificazione Paullese ma anche della metropolitana per Paullo. Singolare poi il fatto che siano proprio consiglieri provinciali del centrosinistra a chiederlo che da tempo gestiscono la Provincia. Evidentemente la mia perplessità e non unica, già da parecchio tempo espressa anche a mezzo stampa (l'ultimo comunicato risale al 5 settembre) comincia a creare problemi di tenuta. Avevo, già parlato della mancanza di soldi da Expo per 2,5 miliardi di euro. Avevo già parlato della mancanza di soldi per la metropolitana. Avevo già chiesto come risolvere il problema del ponte di Spino e relativi finanziamenti. Ma questi signori dove vivono? Se tali esponenti, invece di arroccarsi nel loro bel castello di cartone, avessero quanto meno preso in considerazione e ascoltato le nostre voci, oggi la situazione sarebbe molto più chiara e trasparente. I cittadini avrebbero guadagnato mesi. Inaccettabile il loro cadere dal pero, come inaccettabile che chiedano praticamente a se stessi che cosa stanno facendo e che cosa hanno fatto. Le domande retoriche che si pongono avrebbero dovuto essere affrontate all'inizio della progettazione della riqualificazione e non ora. Stessa musica per la metropolitana. Ricordo infatti che il mese scorso a Crema (il 2 settembre se ricordo bene) alla festa centrale del PD si è parlato sia di Expo 2015 che dei progetti di viabilità con la presenza anche del presidente della Provincia di Giuseppe Torchio. Evidentemente, in provincia ogni eletto per meritocrazia lavora per se disinteressandosi di ogni altra cosa. Ennesimo sintomo di una giunta provinciale ormai allo sbando che non sa più non solo che cosa sta facendo e che cosa ha fatto, ma non riesce nemmeno a valutare l'entità del proprio NON operato. Simone Defendi la Destra Crema
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Per informazioni: Tel. 0372 43.54.74
Cultura&Spettacoli
Un grande regalo dal Teatro San Domenico L Un'incubatrice speciale donata al reparto di Pediatria
di Tiziano Guerini
unedì scorso si è tenuta una conferenza stampa al teatro S.Domencio di Crema per illustrare i risultati di una iniziativa benefica che lo stesso teatro ha promosso lo scorso anno. L’obiettivo di donare al Reparto di Pediatria dell’Ospedale cittadino una “incubatrice” speciale non solo è stato raggiunto ma si è riusciti a raddoppiare donando ben due incubatrici. Felice del risultato raggiunto sopratutto il Presidente della Fondazione Umberto Cabini, ma anche lo sponsor principale dell’iniziativa Marco Pistone del Barcellona Cafè titolare dello spazio-caffè allestito in teatro. Presenti altri attivi partecipanti all’iniziativa, in particolare la banca Popolare dell’Emilia Romagna, Antonio Zaninelli presidente della Banda di Ombriano, Massimiliano Marinelli titolare della ditta Tec-Mar di Crespiatica. «Cultura e solidarietà sono
Da sinistra Pistone, Zaninelli, Donida , Chiara e Cabini
un binomio importante che noi perseguiamo con convinzione: grazie agli sponsor ed agli spettatori dei nostri spettacoli – lo scorso anno 15.000 circa - che hanno permesso di fare un importante gesto a favore del nostro Ospedale» ha esordito il Presidente Cabini. Anche Marco Pistone ha voluto ringraziare: «Tante piccole gocce portano a risultati significativi; grazie a
questa iniziativa da non cremasco mi sento ora più vicino a questa città nella quale lavoro». Un ringraziamento è giunto anche dal Primario del Reparto di Pediatria Alberto Chiara, mentre nei confronti del Direttore Generale dell’Ospedale Luigi Ablondi è stata avanzata la richiesta di “fornire un elenco” delle più urgenti necessità sul piano strumentale dell’Ospedale per-
ché c’è la volontà di tutti di continuare anno dopo anno in questa raccolta benefica. «Avere una strumentazione all’altezza dei tempi – ha aggiunto Ablondi – è ormai quasi importante come vere dei bravi operatori e delle importati professionalità: per questo il mio ringraziamento all’iniziativa e la notizia che si intende continuare non può che vedermi del tutto interessato».
uesta sera , venerdi 10 ottobre, alle ore 18 presso la ditta CONTRACT in via Stazione 86 a Crema, si terrà l’inaugurazione della mostra dedicata al pittore astratto Eugenio Carmi con opere che vanno dagli anni ’50 ad oggi. Sarà presente l’artista. L’iniziativa è curata personalmente dalla titolare della ditta Contract, Patrizia Piarulli, che spiega nella presentazione dell’evento: «L’ottimo riscontro ed interesse per la mostra fotografica di Antonio Auricchio, ci ha convinto a proseguire nella strada della “contaminazione” tra arte e design, sempre all’insegna dell’alto valore delle proposte». E che si tratti di una proposta artistica di alto valore lo dimostra la fama che Eugenio Carmi ha saputo conquistarsi in tanti anni di attività artistica – più di sessant’anni - come grande
Premiati Giroletti, Spoldi e Orini
Open internazionale di scacchi Si è chiuso domenica 7 settembre il decimo open internazionale di scacchi. Organizzata dall’Associazione dilettantistica di scacchi «Città di Crema» in sala Alessandrini di via Matilde di Canossa, la manifestazione ha visto sfidarsi per tutto il week end scorso settantadue partecipanti. Undici i cremaschi, di cui due under diciotto, hanno partecipato alla tre giorni di sfide (Roberto Masotti, Erminio Milanesi, Gianluca Distratis, Gaddo Folcini, Ernesto Cervini, Fabrizio Galli, Roberto Giassi, Fabrizio Ciccotti, Giorgio Raimondi, Marco Mandotti e Giorgio Viviani), tra i partecipanti un giovanissimo, Daniele Arbore, da Roma, di soli otto anni. Il vincitore del decimo torneo è stato Ninov Nikolai, bulgaro, già insignito del ruolo di maestro internazionale, ora in gara per ottenere il grado di grande maestro; al secondo posto, il milanese Edoardo Bonazzi e al terzo il napoletano Corrado Ficco. Da segnalare, inoltre, il miglior cremasco: Roberto Masotti.
esponente dell’astrattismo italiano. Di lui hanno scritto i più importanti critici. Martina Corgnati, ad esempio:
Il maestro Eugenio Carmi
Da sabato 4 ottobre, è aperta la mostra personale di Cristina Carcavecchia presso la Galleria e Restauro di via Cesare Battisti 11 a Crema. Il titolo della mostra è: “Genti fangose” dedicata ai personaggi simbolici dell’Inferno di Dante. L’artista vive e lavora a Brescia e si è diplomata all’Accademia d’Arte di Verona. Dice della mostra Elsa Gipponi: «L’artista parte dalla lettura del testo dantesco per poi illustrare degli “attimi tipo” delle anime dannate e delle loro pene, non fermandosi sui veri protagonisti letterari ma ampliandone il raggio alla generica e inconfondibile caratteristica del vizio. Non vuole descrivere una terzina o un canto per esteso ma solo fornirne un assaggio del tema trattato per poi passare ad altro e ciò viene da Cristina abilmente decodificato nelle sue opere attraverso strappi che lasciano vedere l’incompleta esecuzione di parte dell’opera». E continua: «“Genti fangose” non siamo altro che noi, l’essere umano che da sempre cerca di perfezionare sé stesso ma è vittima costante di almeno un vizio che in qualche modo lo trattiene, gli impedisce i movimenti, lo sporca come fango che ci sta addosso che non lascia pulita la nostra anima portandola a volte a soffocare».
Un libro su villa Obizza
Il maestro Carmi espone alla Contract
cultura
In Breve
divina commedia e pittura
arte contemporanea
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«Carmi concepisce l’arte non come conferma sempre provvisoria del proprio inestinguibile narcisismo ma come strumento per comunicare, per creare relazioni con gli altri, mettendo quindi sul piatto segni e pensieri e macchine che funzionano e strumenti pertinenti, forgiati al calore specifico del nostro tempo». Walter Veltroni, che da sindaco di Roma l’ha voluto presente alla XIII Quadriennale del 1999, di lui ha detto: «Questo grande “fabbricante di immagini” come ama definirsi, ha voluto toccare e farsi toccare dalla chimica, dai tessuti, dall’elettronica, e sempre i suoi rossi, i suoi gialli, i suoi neri, i suoi bianchi, sono arte pura che si modella in ogni realtà a cui si accosta». Una location quindi molto appropriata quella alla Contract per un artista che veramente ha saputo coniugare arte e design. Un evento per Crema.
Sotto il suggestivo e illuminante titolo di “una villa veneta in Lombardia” l’Associazione “Daniele Vergaamici di villa Obizza”, ha presentato lo scorso sabato in palazzo comunale a Crema lo stato delle valutazioni in atto circa i restauri nonché i lavori eseguiti per la messa in sicurezza del “monumento architettonico” di Bottaiano, comune di Ricengo. Dopo l’introduzione di Elisa Foglia, presidente dell’associazione, e dopo i saluti del sindaco di Ricengo Ferruccio Romanenghi, del presidente del consiglio comunale di Crema Antonio Agazzi e dell’assessore alla cultura Renato Ancorotti, è toccato ad Anna Maramotti, docente di filosofia del restauro a Brescia: «Ci sono tutte le motivazioni storiche che impongono il recupero funzionale ed architettonico della villa, datata 1693, ma soprattutto il restauro dovrà, sì, recuperare il passato ma soprattutto offrire le occasione di un nuovo futuro». Il vice presidente della Amministrazione provinciale, Agostino Alloni, accompagnato dall’assessore provinciale alla Cultura Denis Spingardi, ha ripercorso le tappe che «hanno portato a sensibilizzare i diversi enti coinvolti nel progetto di recupero, in particolare la Regione Lombardia». Ha continuato Alloni: «Auspico che altre sensibilità si aggiungano per portare a termine l’impegnativo progetto nella sua completezza». Alla fine è stato consegnato ai numerosi presenti un bel volume che illustra il valore di villa Obizza.
Domenica scorsa con una serata speciale di intrattenimento musicale, al teatro S.Domenico di Crema è stato assegnato il “premio cultura e società 2008” giunto alla seconda edizione a tre personaggi del nostro territorio, e più esattamente: a Francesco Giroletti, presidente della Banca Cremasca di Credito Cooperativo, ad Aldo Spoldi, pittore cremasco di fama internazionale nonché docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, e alla prof. Paola Orini docente di lettere classiche al liceo cittadino, già assessore provinciale alla cultura e primo presidente del te-
atro S. Domenico. A consegnare i premi, i “premiati” di due anni fa (il premio ha cadenza biennale), rispettivamente il prof. Vincenzo Cappelli, l’attuale presidente del teatro S. Domenico Umberto Cabini, e il procuratore emerito di Crema dott. Benito Melchionna. La serata ha visto anche la consegna di un premio speciale alla memoria dell’attore Carlo Rivolta ritirato dalla compagna di una vita Nuvola De Capua. La serata è stata allietata da esecuzioni al pianoforte del Maestro Leonardo Marzagaglia.
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il PICCOLO
Cultura
giornale del
CREMASCO Venerdì 10 Ottobre 2008
Appuntamenti a Cremona e dintorni... ARTE & CULTURA
Fino al 18 ottobre 08 CREMONA COMMERCIO A CREMONA : PASSATO + PRESENTE + FUTURO 2 / TESTIMONIANZA E IDENTITÀ Mostra didattico-fotografica sulla storia del Commercio a Cremona, organizzata in collaborazione da Comune di Cremona, Ascom e Confesercenti. Sala Alabardieri, palazzo comunale. Orario: dal Lunedì al Sabato dalle 9 alle 18 domenica dalle 10 alle 18. Fino al 14 ottobre 08 CREMONA ISA MIRANDA-LIGHT FROM THE STAR Mostra e riflessioni su Isa Miranda, star italiana di fama internazionale. Orario: dal lunedì alla domenica dalle 17 alle 19,30 - Galleria Daniela Rallo (piazza S.Abbondio, 1). Inaugurazione Sabato 4 Ottobre ore 17. Giovedì 9 Ottobre ore 21 conversazione con Elena Mosconi su Isa Miranda. Martedì 14 Ottobre al cinema-teatro Filo proiezione del film di M. Ophuls «La signora di tutti» (1943) alle ore 21,15.
SPETTACOLI
Fino al 12 ottobre 08 CREMONA - STAGIONE LIRICA «LA MEDIUM» Di G.Menotti e Gianni Shicchi di G.Puccini. - Teatro Ponchielli.
MUSICA
11 ottobre 08 CASTELVERDE - CONCERTO DIES DEI - ABRAMO IL VIANDANTE Con l'Ensemble Perincantamento e il coro Il Cantiere. Orario: ore 20.45 - chiesa parrocchiale di Costa S. Abramo.
Fino al 19 ottobre 08 CREMONA CREMONA 1730/1750 NELL'OLIMPO DELLA LIUTERIA Evento dedicato agli ultimi anni della grande liuteria classica - Mostre storiche, incontri, audizioni e concerti. Museo Stradivariano (Via Ugolani Dati, 4) Fino al 19 ottobre 08 CREMONA MOSTRA FELICE ABITANTI / L'OPERA PITTORICA Mostra d'arte del pittore cremonese Orario: dal lunedì al sabato 9-13 e 15-19 domenica e festivi 10-13 e 15-19 centro culturale San Vitale (piazza Sant' Angelo, 1). Fino al 19 ottobre 08 CREMONA MOSTRA I MAESTRI DELLA SCUOLA INTERNAZIONALE DI LIUTERIA Mostra in occasione del 70° Anniversario di Fondazione della Scuola Internazionale di Liuteria. Orario; feriali dalle 9 alle 18 festivi dalle 10 alle 18 Museo Civico di Via Ugolani Dati, 4 (sala mostre temporanee). Fino al 25 ottobre 08 CREMONA L'ARTE ITALIANA DAL 1945 Mostra di pittura astrazione di opere rappresentative del periodo dal 1945 in poi. Fondazione Città di Cremona Piazza Giovanni XXIII, 1.
ALTRO
11 ottobre 08 CAPERGNANICA SAGRA Cena Etnica benefica «Colori e Sapori del Senegal». Orario: ore 20 agriturismo Arcobaleno. Costo: 15 euro.
Audizione per laboratorio teatrale Martedi 21 ottobre alle 20.30, il regista Enzo Cecchi terrà, presso il Teatro G. Galilei di Romanengo, una audizione/provino per scegliere i partecipanti al Laboratorio teatrale (l'età dovrà essere compresa tra i 25 e i 55 anni) per la realizzazione dello spettacolo «Il Poema di Gilgamesh», che verrà presentato nell'estate 2009 sul Fiume Oglio. La partecipazione al Laboratorio sarà totalmente gratuita. Il laboratorio sarà condotto dallo stesso Cecchi e si terrà da martedì 21 ottobre, per tutti i martedi, fino a febbraio 2009 presso il Teatro di Romanengo. Da marzo a giugno 2009 il Laboratorio si sposterà presso il Mulino di Sotto a Torre Pallavicina (Bg) nelle serate di martedì e giovedì dalle 20,30 alle 22,30. In maggio e giugno si lavorerà anche alcuni pomeriggi domenicali. I partecipanti lavoreranno assieme agli attori dello spettacolo «Meditazioni verso Eva nascente».
10 ottobre 08 CREMA COME SI CURA CHI NON SI CURA Convegno medico organizzato dall'associazione "La Tartavela". Orario: ore 21 - sala Alessandrini (via Matilde di Canossa). 10 ottobre 08 CROTTA D'ADDA MOSTRA LO SPORT...... EDUCATIVO? Convegno organizzato dal Centro Sportivo Italiano. Orario: ore 21 - centro culturale di Via Maris.
Presentare la pittura di Boriani ai cremaschi è come parlare della nostra città o del fiume Serio: si sa già tutto eppure si scopre ogni volta qualcosa di nuovo: un particolare, una sfumatura, un nuovo riflesso prima d’ora sfuggito….Così è per la nuova mostra dei propri quadri che l’artista ha voluto allestire nell’edificio ristrutturato della scuola materna di Pianengo (comune in cui Boriani vive) e che rimane aperta fino a domenica 12 ottobre. “Disegno e colore nel paesaggio lombardo” questo il titolo della mostra che presenta una trentina di quadri delle sfumate tonalità proprie dell’artista. E’ stata anche l’occasione per il Comune di Pianengo per inaugurare la nuova sala che verrà dedicata ad iniziative culturali le più varie. Federico Boriani – che è stato insignito del titolo di Cavaliere Ufficiale per meriti artistici nel 1997 dal presidente della Repubblica – va giustamente fiero della propria attività artistica ancora oggi piena di ispirazione e di amore per la vita e la sua terra.
La banda festeggia il 160esimo
Trigolo in concerto
10 ottobre 08 MALAGNINO RASSEGNA AUTUNNALE 2008 Seconda proiezione fotografica con l'ANFI, che proporrà "Viaggio nella natura", alla scoperta dei paesaggi del territorio cremonese. Biblioteca comunale (Via Marconi, 2).
11 ottobre 08 CREMONA FESTA - CENA LATINO AMERICANA Cena benefica con i sapori dell'America Latina. Orario: ore 20 Circolo Acli/Parrocchia di S. Ambrogio (via San Francesco d'Assisi).
Fino al 10 ottobre 08 CREMONA FORUM COMPRAVERDEBUYGREEN Mostra/Convegno dedicata a politiche, progetti, beni e servizi di Green Procurement pubblico e privato. Dalle ore 9 - Spazio Fiera Cremona. Dal 10 al 12 ottobre 08 BONEMERSE SAGRA D'OTTOBRE Tradizionale festa con appuntamenti culturali, sportivi, gastronomici. Inaugurazione Venerdì 10 ottobre alle ore 21 presso le Scuole Elementari.
Fino al 4 novembre 08 CREMONA MOSTRA CONTROLLED MENTAL SPACE Il Liceo B. Munari ospita la Performance di Annamaria Tina. Orario: dal lunedì ala venerdì dalle 10 alle 16 - Liceo B. Munari (via XI Febbraio, 80).
Il pittore Federico Boriani in mostra a Pianengo
12 ottobre 08 MADIGNANO FESTA - 7° TROFEO AVIS «RALLY DELLE MADONNINE» Gara competitiva di mountain bike, valida per il Campionato Provinciale. Orario: ore 9 - vie del Comune. 12 ottobre 08 FORMIGARA CASTAGNATA AVIS Gita in Valcamonica organizzata dalle sede Avis locale. Orario: partenza alle 6,30. Costo: 45 euro. 12 ottobre 08 CROTTA D'ADDA LA VALLE DELL'ADDA Tradizionale appuntamento di festa per festeggiare l'arrivo dell'autunno. Mostra e documentazione fotografica presso il Centro culturale (da venerdì 10 ottobre ore 17) Mercato d'autunno in Via Roma Attività per i bambini e spettacolo con pupazzi e burattini «Il mago di Oz». Orario: ore 15.30 le attività, ore 17 lo spettacolo centro culturale, via Vincenzo Maris.
Appuntamento per domenica 12 ottobre, a Trigolo, alle 21, presso la Sala della comunità parrocchiale (via Roma, 6) con ingresso libero, un concerto lirico vocale che vedrà la presenza del Soprano Barbara Di Rosa che, accompagnata al pianoforte dal Maestro Alberto Bruni, presenterà un programma di arie d’opera e da camera, fino alla canzone napoletana, con inter-
mezzi pianistici. Si tratta di una delle manifestazioni culturali e musicali che la Banda di Trigolo organizza con cadenza mensile per celebrare il 160esimo anniversario di fondazione e che si svolge con la collaborazione della parrocchia di Trigolo ed il patrocinio di Regione Lombardia - culture, identità e autonomie della Lombardia, della Provincia di Cremona e del Comune di Trigolo.
SCRIPTA…VOLANT I cremaschi scrivono
La Pro Loco di Crema continua la serie delle pubblicazioni dei poeti dialettali cremaschi. Il volumetto di quest’anno è dedicato a 23 poesie dialettali di Vanni Groppelli, maestro, poeta, scrittore e animatore culturale. Scrive il professor Carlo Alberto Sacchi che questa raccolta di poesie ha curato e commentato:”L’opera di Vanni Groppelli è una specie di partitura musicale scandita al ritmo delle stagioni e delle ricorrenze cui fanno da contrappunto momenti di “svago”: sono per lo più figure umane che delimitano sapidamente e teneramente una geografia umana che ben si inserisce nel paesaggio agreste”. Chi l’ha conosciuto ritrova nelle sue poesie la sua schiettezza e insieme tenerezza d’animo: lo rivede, in classe,
L’Oroscopo Della Settimana
accostarsi al pianoforte per chiamare energicamente i suoi ragazzi al canto vigoroso e insieme sognante. Vanni Groppelli allunga così, a buon titolo, il numero nutrito di quanti hanno saputo dare al dialetto cremasco forma e senso non comuni, per “poter riconoscere - dice l’assessore alla cultura Renato Ancorotti nella prefazione - al nostro dialetto parlato, popolare e proprio per questo più espressivo e vero, il valore di lingua”. Il volumetto verrà presentato alla città dalla Pro Loco, domani sabato 11 ottobre alle ore 16,30 presso la sala dei Ricevimenti del Comune di Crema. La Pro Loco esprime un doveroso ringraziamento alla Banca di Credito Cooperativo di Offanengo, sponsor della pubblicazione.
di Romeo
Cercate di placare la vostra aggressività nei confronti del partner. Nel Lavoro potreste ottenere ottime nuove “mission”.
Cercate di non badare troppo alle provocazioni di familiari e partner, che richiedono a gran voce la vostra attenzione.
Siete corteggiati perché irradiate un grande carisma. Evitate le gelosie esasperate. Attività lavorativa è in pieno fermento.
In ottobre l’amore si annuncia complicato. Scontri con i colleghi sono sempre possibili.
Ritorna quella passionalità accesa nei confronti del partner. Previsti maggiori affari del consueto.
La frustrazione di settembre stanno per scomparire. Siete pronti a mettere a segno lavorativi progetti davvero importanti.
Siete amati e potete anche dimostrare le vostre emozioni senza troppe paure. C'è un forte recupero professionale.
Mercurio vi incita ad essere maggiormente spensierati. Dovrete però chiarire i rapporti di lavoro e verrete aiutati, se chiederete aiuto.
State provando la gioia di vivere, anche in famiglia. Nel lavoro sarete spinti a modificare qualcosa che non vi rende soddisfatti.
La vostra mente sarà coinvolta in buona parte dai moti delle emozioni. Ottimi sono gli accadimenti nella professione.
Si stanno risolvendo le questioni familiari, che vi hanno tenuto in crisi nei mesi passati. Nel lavoro è il vostro momento.
In arrivo nuovi amori e passione intensa. Lanciatevi nelle situazioni che non conoscete a fondo, perché ne trarrete benefici.
Coffee Break
L
a bellezza carioca invade l’Italia e l’Europa. E’ diventata un’autentica moda l’esaltazione delle ragazze brasiliane, presenti ormai dappertutto. Il Brasile, famoso per essere lo stato delle contraddizioni e innamorato del calcio, è da sempre esaltato per la bellezza delle proprie donne tanto da diventare meta prediletta per i maschi europei. Ma da alcuni anni sono le ragazze carioca a venire da noi, dove hanno trovato fortuna. Una delle prime bellezze ad irrompere sulle passerelle milanesi e diventata famosa in tv è stata Gaia Amaral, celebre protagonista di un fortunato spot della Tim nel 2000. Da allora l’invasione brasileira non ha conosciuto sosta e al momento le top model più famose arrivano proprio da Rio de Janeiro e dintorni. Ma non si limitano a sfilare sulle passerelle di tutta Europa: le troviamo, infatti, nei programmi televisivi nelle vesti di vallette affascinanti che pronunciano poche frasi in perfetto slang brasiliano, oppure spopolano sulle copertine dei settimanali e nei calendari per soli uomini. Una lunga lista destinata ad arricchirsi visto che il ricambio è assicurato da teen agers che superano di poco la maggiore età. Tra le veterane del gossip troviamo Fernanda Lessa, che nelle ultime stagioni sembra più impegnata nelle moda piuttosto che al centro del pettegolezzo (meno male!), mentre la novità è rappre-
il PICCOLO
Le bellezze brasiliane invadono le copertine
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CREMASCO Venerdì 10 Ottobre 2008
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Stefano Bettarini parla male della Ventura
Le ragazze carioca sono le più richieste in Italia ed Europa
Laura Barriales e sotto Flores Karina
Giselle Bündchen, regina delle passerelle e a lato Fernanda Lessa in veste di dj
sentata da Karina Flores, che ha già pronto il suo calendario del 2009. La più gettonata sulle passerelle è però Gisele Bündchen, ma anche Ana Beatriz Barroz, Michelle Alves e Dandara Oliveira sono molto quotate e su-
per pagare per sfilare. Poi ci sono le bellone televisive come Laura Barriales che salta dalla Rai a Mediaset con naturalezza e la sensualità tipica del proprio Paese, oppure come Adriana Lima, capace di emulare Gaia Amaral sempre in uno spot della
telefonia mobile al fianco di Cristian De Sica. Insomma, una vera mania tanto che nell’ambiente dello spettacolo circola questa battuta: in Brasile sono rimaste poche ragazze visto che quasi tutte si trovano all’estero.
Demi Moore ingrassa ed è felice
Basta con attrici e modelle super magre. La tendenza ad apprezzare anche le bellezze più in carne sembra confermata dagli stilisti, alcuni dei quali hanno annunciato di non volere più ragazze sotto peso.
L'attrice americana assicura: «Ora mi voglio molto bene»
Una spinta a questa svolta che avrà risvolti positivi anche sulle giovani di tutto il mondo, arriva da una delle attrici più celebrate d’America, Demi Moore, famosa anche per la sua linea invidiabile, mostrata in più di una pellicola di successo. Ebbene la Moore ha annunciato nei giorni scorsi di essere ingrassata di ben dieci chili in un mese e di non essere aumentata per esigenze sceniche. Ma ha anche aggiunto (ed è questa la notizia più interessante) di non essere assolutamente angosciata dalla sentenza della bilancia. Addirittura ha sottolineato: “Finalmente ora mi voglio bene”, forse per essersi finalmente lasciata andare ai piaceri della tavola. Da tempo i medici hanno criticato l’ossessione di molte adolescenti nel voler entrare in taglie sempre più basse, con il rischio di ammalarsi di anoressia, ma lo spot migliore è rappresentato dai modelli giovanili ed è per questo che la riscoperta di una bellezza più formosa può indurre le ragazze ad alimentarsi in modo corretto. Del resto anche con qualche chilo di troppo Demi Moore resta sempre affascinante e non deve temere un calo della popolarità.
Stefano Bettarini spara a zero sull’ex moglie Simona Ventura. Tra le critiche mosse dall’ex calciatore vi è quella di eccessivo egocentrismo della showgirl. Dopo tanto tempo dalla separazione, Bettarini poteva parlare d’altro a meno che non voglia metterla sul piano della concorrenza televisiva, proprio all’esordio de “La Talpa”. Che sia una mossa per sfidare l’Isola dei Famosi? Ai telespettatori la scelta del reality (o di qualcosa d’altro, naturalmente).
Martina Colombari sexy in fotografia
Fotografata senza veli dopo quasi dieci anni. La protagonista è Martina Colombari, che con vanto ha dichiarato: “Le mie foto non sono state nemmeno ritoccate”. Ma dopo questo ritorno in versione sexy, Martina sembra voler cambiare rotta nella recitazione. Presente in molte fiction nei ruoli più disparati (come la professoressa irrequieta nei “Cesaroni”), l’ex Miss Italia (edizione 1991) interpreterà un ruolo drammatico al fianco di Virna Lisi.
Televisione&Cinema
Programmi televisivi da Sabato 11 a Venerdì 17 Ottobre
Raiuno punta sul revival
Carlo Conti e la Clerici sfidano le fiction e l'umorismo proposti su Canale 5
R
eality a parte smo garantito da Zelig e (Isola contro Paperissima. Meglio per i La Talpa), finaltelespettatori che posso mente le due scegliere e fuggire dall’oscontendenti sessione dei reality. (Rai e MediaAncora una volta dobset) puntano su cavalli dibiamo però costatare la versi. Raiuno, programmi scarsa presenza di proalla mano, deve aver costagrammi storico-culturali, tato che riscoprire il passaalmeno in prima o seconda to piace ai telespettatori, serata. molto critici con la televiEppure «Correva l’anno» sione del Duemila. di Rai 3 piace sempre di Questo spiega la scelta di più, ma appare purtroppo Del Noce di proporre due un cameo incastonato nella trasmissioni revival come tv di oggi. «Tutti pazzi per la tele» condotto da Antonella Clerici e «I migliori anni» con Carlo Conti, il prezzemolo della tv pubblica. Quest’ultima sembra riscuotere maggiori consensi se non altro per la presenza di buona musica e di cantanti di grosso calibro. Canale 5, invece, gioca la carta del mix composto da fiction e film commedia, intervallati dall’umori- Carlo Conti, sopra Bisio e l'Incontrada e a lato Antonella Clerici
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raidue
raitre
la 7
sabato 11
AZZURRI, DOPPIA SFIDA PER I MONDIALI DEL 2010
Paperissima e Zelig continuano a garantire buoni ascolti Marcello Lippi è tornato alla guida della Nazionale azzurra dopo due anni
I prossimi sette giorni propongono anche il doppio impegno della Nazionale che fa audience anche se non gioca bene. Il ritorno di Marcello Lippi alla guida degli azzurri (dopo l'insperato ed esaltante successo ai Mondiali di Germania) ha riacceso gli entusiasmi e anche le polemiche: quindi tutti davanti al televisore sabato per Bulgaria-
domenica 12 Lunedi’ 13
Martedi’ 14
mercoledi’ 15
Italia (ore 20.15 su Raiuno) e mercoledì 15 sempre sullo stesso canale alle 20.30 per la sfida con il Montenegro, una novità assoluta. Il ct ha deciso di convocare alcuni giovani per svecchiare la squadra in vista dei Mondiali sudafricani del 2010. Dopo due successi stentati, la Nazionale cerca altri punti ma con un gioco più convincente.
giovedi’ 16
venerdi’ 17
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occhio alla spesa la bibbia giorno e notte Tg 1 easy driver. Attualita' lineablu. Attualita' dreams road. Doc. tg1 - che tempo fa a sua immagine - tg1 l.i.s passaggio a nordovest l'eredita'. Quiz Tg1 - tg1 sport calcio: bulgaria- italia Qualificazioni mondiali 2010 tg1 telegiornale parole d'amore. Film
10.55 12.20 13.10 14.00 15.05 16.30 16.35 17.35 19.00 20.00 20.40 21.30 23.25 00.20 01.10
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verdetto finale. Attualita' occhio alla spesa che tempo fa/Tg 1 la prova del cuoco Tg 1 / tg1 economia festa italiana. Varieta' la vita in diretta. Att. (16.50 - tg parlamento 17.00- che tempo fa/tg 1) l'eredita'. Quiz Tg1 affari tuoi. Quiz tutti pazzi per la tele tg1 telegiornale porta a porta. Attualita'
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aprirai. Attualita' mezzogiorno in famiglia tg 2 Giorno - dribbling scalo 76. Musicale sereno variabile. Att. tg2 notizie - meteo 2 the district. Telefilm l'isola dei famosi la settimana. Reality l'isola dei famosi. Reality piloti. Sit Com LOTTO - Tg 2 20.30 cold case. Telefilm sabato sprint tg2 notte
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vela: barcolana tg3 sport - meteo telecamere salute okkupati. Attualita' timbuctu. Documentario Tg 3 - tgr - meteo in 1/2 h. Attualita' alle falde del kilimangiaro. Doc ciclismo: parigi - tours 90° minuto serie b Tg Regione - tg3 - meteo blob - che tempo che fa report. Attualita' tg3 regione - tg3
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terra nostra. Telenovela Tg Regione - tg 3 tgr leonardo tgr neapolis tg3 flash L.I.S. trebisonda. Varieta' cose dell'altro geo geo & geo. Documentario - tg3 - tg regione Blob. Varieta' agrodolce. Soap Un posto al sole. Soap chi l'ha visto? Attualita' tg3 - tg regione tg3 primo piano
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terra nostra. Telenovela Tg Regione - tg 3 tgr leonardo tgr neapolis tg3 flash L.I.S. trebisonda. Varieta' cose dell'altro geo geo & geo. Documentario - tg3 - tg regione Blob. Varieta' agrodolce. Soap Un posto al sole. Soap mi manda raitre. Attualita' Tg3 - tg3 regione pianeta files. Attualita'
07.00 09.20 09.50 10.45 12.30 13.00 14.00 16.05 17.50 20.00 20.30 21.10 23.05 01.20
omnibus weekend l'intervista. Attualita' doc: animal treasure l'amante italiana. Film tg la7 - sport7 in tribunale con lynn jack frost. Telefilm per favore non toccate le palline. Film le ali delle aquile. Film tg la7 la valigia dei sogni made in italy. Film la chiave. Film tg la7 - M.o.d.a.
09.20 09.35 10.00 13.05 13.00 14.05 16.00 18.00 20.00 20.30 21.30 23.40 00.40 01.35
la settimana. Attualita' i tesori dell'umanita' oggi, domani, dopodomani. Film Tg La7 - sport 7 in tribunale con lynn l'ispettore barnaby nuova casa per lassie pollice da scasso. Film Tg La7 - sport 7 la resa dei conti. Att. vivo x miracolo. Reality reality. Attualita' sport 7 - tg la7 la citta' delle donne
10.10 10.15 10.30 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.40
punto tg due minuti un libro mai dire si. Telefilm matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore che c'entriamo noi con la rivoluzione? Film mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' l'infedele. Attualita' delitti. Documentario
10.25 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.15 23.50 00.50 02.00
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mai dire si. Telefilm matlock. Telefilm Tg La7 - sport 7 cuore e batticuore cartoline dall'inferno mac gyver. Telefilm atlantide. Documentario stargate sg-1. Telefilm Tg La7 otto e mezzo. Attualita' exit. Attualita' sex & the city. Telefilm the l world. Telefilm tg la7 - otto e mezzo star trek deep space 9
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il PICCOLO
giornale del
Cremasco Venerdì 10 Ottobre 2008
Giovanni Biondi
Dentro le notizie...
Nell'ambito della trasmissione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'assessore all'agricoltura e all'ambiente Giovanni Biondi parlerà dei principali eventi che riguardano il territorio. •Cremona: Federalismo, la scommessa. •Cremona: Corada critica il Governo. •Soresina: Ospedale Robbiani «C'è penuria di posti letto». •Cremona: Mondomusica da record: superata quota 10mila. •Cremona: E' morto Martino Manfredi. •Cremona: Acquisti Verdi, in Fiera la mostra-convegno. •Cremona: Aglio racconta un'infaticida vista dal padre. La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il sabato alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.
25
cinema programmazione settimanale cremona Megacine CremonaPo (199.404.406) www.cremona.megacine.it • Disaster Movie • Kung Fu Panda • La Mummia - La Tomba Dell'imperatore Dragone • L’arca Di Noe’ • Mamma Mia! • Sfda Senza Regole Righteous Kill Tognazzi (0372 458892) • Mamma Mia! • No Problem
Filo (0372 411252) • The women Lunedì 13: L'Abbuffata Martedì 14: Serata teatrale crema Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • Disaster Movie • No Problem • The Mist • La Mummia - La Tomba Dell'imperatore Dragone • Mamma Mia! • Zohan
Rassegne a 3euro cinema qualita’ "Ora o mai più" • Un segreto tra di noi (lunedì) "Cineforum" • Pranzo Di Ferragosto (martedi') "Over 60" • Pranzo Di Ferragosto (mercoledi') "Cineforum" • Paris (giovedi') castelleone Cineteatro Giovanni Paolo II (0374 56052) Riposo
ostiano Cinema Don Rosa (0372 840405) • CHIUSURA ESTIVA pieve fissiraga Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • Disaster Movie • Il Pugile E La Ballerina • The Mist • La Classe - Entre Le Murs • The Hurt Locker • No Problem • The Women
CINEMA - Grandi attori nel film di Jon Avnet dal titolo «Sfida senza regole»
Al Pacino e De Niro, due fuoriclasse a fianco sul set
Un film con Al Pacino e De Niro. Roba da ricchi. E’ come sognare Pelè e Maradona nella stessa squadra. Due fuoriclasse non possono che affascinare gli spettatori in qualsiasi campo si
cimentino, figurarsi nel cinema. Con queste prospettive si presenta “Sfida senza regole”, un film di Jon Avnet, che propone due detective poco inclini al pensionamento dopo 30 anni di lavoro nella polizia di New York. De Niro e Pacino, a seguito dell’uccisione di presunti criminali, si mettono sulle tracce del serial killer, che celebra i suoi cadaveri con sonetti in rima. Da sempre i due attori hanno mostrato di amare il cinema che parla dei gangster italo-americani e per questo che si muovono con naturalezza in questa storia di killer dannati, antieroi e poliziotti. La trama propone anche un affascinante personaggio femminile, agente della squadra CSI e malata di sesso, che non disdegna di praticare con più colleghi. Ma è anche lo scontro generazionale tra i due veterani della Polizia e i più giovani che vengono criticati per i loro metodi investigativi. Un film che conferma le gradi qualità di recitazione dei due mostri sacri di Hollywood.
sabato 11
canale 5
italia 1
rete 4
SOL REGINA po
Di Jon Avnet
Genere: Azione
Cast: Al Pacino, Robert De Niro, Carla Gugino, John Leguizamo, Brian Dennehy Donnie Wahlberg, Dan Futterman, Trilby Glover, Rob Dyrdek. Durata: 100 minuti. Produzione: Usa, 2008
Pellicola d'azione ambientata a New York
Due scene del film e sopra il regista Jon Avnet
domenica 12 Lunedi’ 13
Martedi’ 14
mercoledi’ 15 giovedi’ 16
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tg5 mattina loggione. Musicale amici libri. Attualita' maurizio costanzo show tg5 - meteo 5 il supermercato. Sit-com AMICI. Reality verissimo. attualita' chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 STRISCIA LA NOTIZIA c'e' posta per te. Varieta' nonsolomoda: globish news. attualita' tg5 notte/meteo5
08.50 09.45 13.00 13.35 14.35 16.30 18.50 20.00 20.40 21.00 24.00 00.40
LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. attualita' - tgcom verissimo . attualita' - r Tg 5 - meteo 5 belli dentro. Telefilm AMICI. Reality questa domenica. Varieta' chi vuol essere milionario Tg 5 - meteo 5 supershow - speciale guinness. Varieta' vacanze di natale 2000 terra! attualita' nonsolomoda: globish news. attualita'
08.50 11.00 13.00 13.40 14.10 14.45 16.15 16.55 17.55 18.50 20.00 20.30 21.10 23.30 01.30
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Sport&Sport Pergo, sindrome da pari Treviglio, trasferta 26
AC Crema 1908
La squadra di Fortunato non delude contro l'Hellas Verona
T
di Angelo Raider
Il pareggio tra Pergocrema e Verona (1-1 relativamente minimal) dello scorso weekend in un Voltini gremito, l’elegante (e fashion) Gianlauro Bellani, team manager gialloblù nonché calciofilo brillante, l’aveva previsto con largo anticipo alle 14.30. La sa lunga il buon Bellani. “Gian” Remondina, trainer del sodalizio scaligero, beccato il gol da Filippo “Tardelli” Sambugaro, con cambi azzeccati ha raddrizzato l’esito del match: lunga e qualitativamente notevole, la panchina veronese può fare la differenza, da quelle parti dell’Adige, del resto, puntano spediti ai playoff. L’allenatore del Pergo Daniele Fortunato invece deve pensare soprattutto alla salvezza. Questa la differenza sostanziale tra i gialloblù cremaschi e quelli veneti. L’èquipe cremasca domenica ha evidenziato i soliti limiti offensivi e difensivi. Michele “Macho” Tarallo e “Crespo” Andreini devono ancora trovare la forma migliore. Schierarli insieme al cospetto dei Remondina Boys è stato un azzardo? Col senno di poi, probabilmente si, ma mister Fortunato ha tutto il diritto di provare se il pesante tandem offensivo (entrambi sono prime punte, ndr) funziona, o meno.
Il recupero di Tarallo per l’efficienza delle alchimie tattiche di Fortunato è prezioso. L’ex centravanti goleador dell’Uso Calcio dovrebbe infatti essere la boa, o meglio, la sponda per innescare la vena prolifica di Le Noci. Già, ma quando Tarallo sarà pronto per recitare la (sua) parte? Lo scopriremo vivendo, i tifosi (splendidi domenica al cospetto dei fantastici supporters scaligeri, ndr) ovviamente sperano che il “Tarallone” nazionalpopolare torni a esprimersi a livelli ottimali il prima possibile. In caso contrario, per evitare che la classifica peggiori, (ahimè i troppi pareggi interni non giovano), Daniele Fortunato e i suoi collaboratori dovranno studiare correttivi tattici. Bianco e Alessio Delpiano (pupillo di Stefano Bergamelli, ndr), validi, preparati aiutanti del tecnico conoscono l’attuale consistenza della rosa “canarina”, la situazione è dunque sotto controllo. Da verificare poi ci sono pure alcuni movimenti difensivi. Stefano “Matrix” Ragnoli e Andrea Quaresmini infatti ogni tanto si trovano in difficoltà causa mancanza di sincronismo nelle… chiusure. A Cesena tra l’altro, l’esperto “Quaresma”, squalificato, andrà in tribuna. L’impegno infrasettimanale di Coppa Italia con il Montichiari, senz’altro si è rivelato utile per assaggiare le scarpe di Claudio Finetti, punto di for-
L'AVVERSARIA
Il Cesena è un pezzo di storia importante nella geografia calcistica italiana. Più o meno un anno fa, da quelle parti di Romagna, la leggendaria esperienza calcistica firmata da Edmeo Lugaresi si è chiusa con l’avvento alla presidenza del giovane imprenditore edile (tutti gli immobiliaristi in Italia si danno al football) Igor Campedelli. La famiglia Lugaresi alla storia agonistica cesenate ha dato parecchio: per questo Edmeo è il Presidente Onorario. Reduce da una dolorosa retrocessione dalla serie B, la truppa bianconera romagnola, pur puntando ai playoff stenta oggi a… decollare.
Fortunato Daniele
za nell’efficiente difesa minimalista edizione 2007 – 2008 griffata “Vulcano” Sannino (con buona pace di Lorenzo Crocetti, in bocca al lupo per la nuova missione agonistica a Varese, ndr). Un conto però è esibirsi in Seconda Divisione, diverso è esibirsi in Prima. Finetti, alle prese con problemini fisici, attualmente è il lontano parente del fenomenale centrale difensivo ammirato soltanto pochi mesi fa! Riuscirà il “Bagnino Sardo” (il difensore gestisce uno stabilimento balneare in Sardegna, ndr) a tornare il forte baluardo d’un tempo? Domenica intanto, con l’in-
Riuscirà Campedelli a riportare in auge il numeroso (e caliente) popolo che ama frequentare gli spalti nobili dello stadio “Dino Manuzzi”? L’impresa sulla carta si annuncia ardua, ma… non impossibile, del resto, la rosa agonistica bianconera 2008 – 2009, sulla carta è decisamente competitiva. Mister Pierpaolo Bisoli (ex allenatore del sorprendente Foligno sino a pochi mesi fa) e i suoi ragazzi devono però correre per colmare il distacco dovuto a una partenza al rallentatore. Lorenzo Minotti, responsabile dell’area tecnica è comunque pronto a tornare protagonista sul mercato. Ricordate il Parma Champagne degli anni Novanta allenato da Nevio Scala e
sidiosa trasferta romagnola a Cesena è nuovamente tempo di big match. E…tra una settimana è annunciato l’arrivo della Cremonese (a proposito: la panchina di Iaconi traballa, Mutti, Venturato e Roselli sarebbero in preallarme, ndr). Se farà punti contro le due blasonate avversarie, allora il torneo del Pergocrema subirà un’interessante spinta propositiva, in caso contrario… nessun allarmismo preventivo e, di conseguenza, totalmente ingiustificato. L’obiettivo annuale societario gialloblù è sempre quello: conquistare una tranquilla salvezza.
Carletto Ancelotti? Minotti all’epoca era il leader della difesa parmigiana cara all’allora patron, oggi caduto in “disgrazia”, Tanzi. Grandissimo difensore centrale del Parma, in nazionale, Minotti aveva davanti un certo Franco Baresi. Per questo, nell’Italia di Arrigo Sacchi, Lorenzo giocò col contagocce. A distanza di tanti anni, l’ex difensore del Parma guida ora il calciomercato del Cesena (altro suo ex club da giocatore, ndr) ed ha il compito di reperire i calciatori migliori coniugando domanda societaria e… l’offerta dei vari procuratori, veri e propri “padroni” del calcio moderno. Occhio al Cesena! Al “Manuzzi”, il 4-3-3 di Bisoli sa far male.
Merito ai fedelissimi del bar Nazionale
Se la passione calcistica sopravvive nel tempo nonostante scandali, frenesie e perversioni folli del calcio moderno, senza dubbio, il merito è anche dell’amore incondizionato e “cannibale” (nel senso che è rivolto esclusivamente verso il Pergo, ndr) regalato alla causa da personaggi quali Marco “Drume” Massimini, “Pacchio” Pasquini e partecipi soci. Il “Drume”, oltre a tifare per il Torino segue la Pergolettese alias Pergocrema da una vita. Nel recente passato Massimini ha pure allenato in Terza categoria. Del resto il “Bar Nazionale” (via XX Settembre) del calciofilo quartiere cittadino della Santa Trinità, abituale ritrovo del “Drume” e dei (suoi) compagni affiliati al Titty Grup, è un vero e proprio covo di maestri di
Il titolare del bar, Santo Barbieri
football. Oltre ai personaggi poc’anzi citati infatti, appassionati qualificati come Giovanni Vagni, i fratelli Grossi (Fabio è un procuratore famoso), Dino, Emanuele Brunetti, Alfredo Mosconi, Stella, Adriano Cadregari, Andrea
Spinelli (milita nel Crema ma meriterebbe quantomeno di giocare in Eccellenza, ndr) e altri ancora bazzicano da quelle parti. Tornando al discorso d’apertura, al mitico passionale “Drume” e ai suoi compagni di tifo e… avventura è doveroso un plauso. Loro: intramontabile, nobile, evergreen guardia portatrice di sano … “cannibalismo”, i ragazzi delle Curva Nichetti e gli sportivi da tribuna, nonostante il calcio televisivo a pagamento, colorano, caratterizzano e animano le indimenticabile domeniche pomeriggio al Voltini in Prima Divisione. E grazie a Bergamelli (a a Lord Max Aschedamini), tra una settimana, riscriveremo la storia pallonara cittadina assistendo al… Derby.
molto insidiosa
Occhio Crema: la Zanzonti a Treviglio, indipendentemente dalla (sua) attuale posizione in classifica è sempre una brutta gatta da pelare. Reduce dall’interlocutorio pareggio interno contro il Codogno (agrodolce 1-1, ndr), il team nerobianco allenato da mister Davide “Fashion” Fiorani, domenica, in trasferta nella Bassa Bergamasca proverà comunque a conquistare i tre fatidici punti. Questa tra l’altro, per la società cremina presieduta dal generoso Francesco Barbaglio è stata una settimana particolare: sono (infatti) iniziati i festeggiamenti per il Centenario, nei prossimi giorni saranno comunicate date e modalità delle varie, ulteriori celebrazioni. Un traguardo, quello del secolo di match e storia agonistica, che la dice lunga sulla "nobiltà" di questa società che è rinata grazie alle cure appassionate del presidente Barbaglio, e che ora ha trovato uno staff degno della sua storia illustre. Al punto che in città, nonostante le tempestose vicissitudini soferte dal club negli ltimi anni, ce ne sono stati sempre molti. Fedeli. Orgogliosi. Attaccati al mito nerobianco. In più in questi giorni c’è molta attesa in merito all’imminente presentazione del volume ad hoc dedicato al… blasone cremino. Un libero nel quale, ma è un'anticipazione, ci sarà tuto: nomi, uomini, maglie, vittorie e sconfitte. Il fantasista Fabio Treccani (pochi mesi fa, Sir Gianni Crotti, maestro di calcio aveva previsto per lui una stagione da protagonista assoluto, ndr), “Giannini” Patrini, Andrea Spinelli, Christian Severgnini, Anelli e Bonetti appaiono in gran spolvero, ma il torneo di Promozione richiede massima e continuativa attenzione. Lontano da occhi e orecchi indiscreti intanto, il buon Barbaglio è impegnato ad ipotizzare nuovi orizzonti societari. L’impressione dall’esterno? Al club nerobianco servirebbe un general manager, un dirigente esperto di football per tutelare giocatori e società stessa negli ambienti che contano. Per il momento, questo è quanto… occhio alla Zanconti vecchio, intramontabile Crema.
casale vidolasco
Domina la Gandinese e vola in classifica Carramba che bel Casale! Il club presieduto dall’immobiliarista Giordano Boschiroli (elegante e fashion), senza dubbio può considerarsi la piacevole sorpresa del tosto girone C dell’Eccellenza. Lo scorso weekend, la compagine allenata dal mitico Marino Bracchi, sul terreno amico di Sergnano, contro la quotata Gandinese ha ottenuto tre punti d’oro… la classifica casalasca ora sorride! Elementi esperti quali Silvio Della Giovanna e Giò Parmesani, giovani tosti del calibro di Massimiliano Severgnini (attaccante sottovalutato, a torto, dai mass media e dai critici, ndr), Alborghetti e Bellani, un portiere sicurezza come Bertani: queste (e tante altre ancora)
le positive frecce a disposizione dell’arco di mister Bracchi. I Bracchi Boys stazionano a sette lunghezze dalla vetta. Per la cronaca, il Casale Vidolasco ha gli stessi punti del nobile decaduto Palazzolo di capitan Federico “Pinturicchio” Cantoni. L’obiettivo del team caro a Boschiroli? Conquistare una salvezza serena. E se si va avanti così, le prospettive vi sono tutte. Per la salvezza...e anche qualcosa di più. Severgnini e soci comunque, affidati alle cure tattiche di Marino Bracchi (tecnico da Prima Divisione, ndr), non corrono il rischio di montarsi la testa. Fa dunque sul serio il Casale Vidolasco formato 2008 – 2009 in Eccellenza.
Sport
il PICCOLO
Venerdì 10 Ottobre 2008
RETROSCENA: COSì ABBIAMO VINTO IL MONDIALE
BALLERINI, IL GRANDE STRATEGA Il nostro inviato racconta i trucchi "azzurri" per imbrigliare le furie spagnole
V
di Fortunato Chiodo
ogliamo godercelo proprio tutto questo Mondiale varesino? Vogliamo godere fino in fondo di una vittoria del nostro ciclismo che ha fato il meglio di sè con la furbizia di una vecchia volpe come Bettini, e la magica grinta di un giovane come Ballan? Direi che è proprio il caso. E allora fatevi raccontare come è andata da un giornalista che c'era al Mondiale, e l'ha visto tutto quel capolavoro di astuzia, agonismo, anzi, di più, patriotismo, energia e voglia di vendere cara la pelle degli
questa volta, l'argento era meglio dell'oro. Tanto che la pagina più bella del Mondiale, è quella di ammirare la folla impazzita di gioia (gli organizzatori fanno sapere che ce n’erano 350.000). Una sensazione unica: a un certo punto abbiamo sentito un boato. Varese è letteralmente esplosa: in quel momento, noi che eravamo attardati, abbiamo capito che il grande regista e capitano, Paolo Bettini, quando ha visto che gli spagnoli pensavanodi emarginarlo, li ha fatti abboccare e li ha messi tutti quanti nella rete. Una di quelle reti che nemmeno i pescherecci al porto di Livorno avrebbero tirato, li-
Ballerini dà le indicazioni a Bettini sulla strategia da seguire.
azzurri. Erano quattro i “diavoli rossi” della Spagna in grado di ambire alla maglia iridata: il tre volte iridato Freire, il campione olimpico di Pechino Sanchez, l’affidatissimo Valverde e la mina vagante Contador, sulla carta la squadra più forte del ct Paco Antoquera. Ma non è tutto oro quello che luccica. Ci hanno pensato Bettini e Ballan a tirare fuori l'argenteria della casa del ciclismo made in Italy, e
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giornale del
Cremasco
berando i suoi compagni Ballan, Cunego, e Rebellin e al resto ci ha pensato poi Alessandro Ballan della Lampre con il suo capolavoro d’alta classe, ha mandare l’ Italia intera in delirio. Alessandro Ballan sapeva che poteva succedere di tutto in una gara del genere, sentiva sul collo il fiato dei rivali, a soli 3”, è riuscito a contenere l’ esiguo vantaggio, quaranta anni dopo Adorni, a vincere un cam-
TUTTI IN PISTA AL VELODROMO BAFFI
pionato del mondo in casa. «Ai 500 metri mi sono voltato e ho capito che ce l’avrei fatta» è stato il commento a caldo di un Ballan ancora sotto gli effetti anarcotizzanti della vittoria mondiale. Ballan sul tetto del mondo, e la sua voce, trema ancora: «La nazionale è un bel gruppo unito, ci vediamo una volta l’anno ma è come se corressimo insieme da una vita, questo è la nostra forza. Io come Saronni? Paragonarmi a lui è qualcosa di grande, ma lui aveva lasciato tutti sui pedali in salita, io la fuga l’ ho fatta in pianura». Poi Ballan spiega i retroscena: «L’annuncio del ritiro dalle corse di Paolo Bettini , fatto la sera prima del mondiale, ci ha lasciati tutti perplessi, ma lui è un grande e in gara ci ha dato via libera. Non so quale altro capitano avrebbe fatto così». Bettini, Ballan. E' il sogno di un Italia da Mondiale, in casa, a Varese, sotto gli occhi di 300mila dei nostri venuti da ogni regione, per tifare azzurro. Manca una lettera per spiegare il miracolo, ed è una b, naturalmente. Ballerini è il terzo, ma non l'ultimo artefice, di questo capolavoro. Fa un lavoro bastardo e sofisticato: un colpo solo in canna, qualche volta due se capita l’Olimpiade. Capacità richiesta: l’alta precisione del cecchino. Non è ammessa rivincita. In caso di errore, il tormento dura mesi. Che altro? Come no: per soprapprezzo, negli ultimi tempi deve muoversi tra le macerie del doping, cercando fra i detriti qualche pezzo ancora buono per realizzare il suo progetto. Se li carica, se li studia, se li lavora. Un metodico, paziente, indefesso artigianato, certosino nella misura-
zione, attento alla limatura, all'incastro: poi l’assemblaggio e la messa in strada. La tattica giusta del citty Franco Ballerini, la regia di Bettini, un colpo di genio, la trappola ha funzionato e il treno dei diavoli rossi è deragliato: «Non posso sbagliare le mosse, non ho nemmeno le amichevoli come nel calcio». Il re Mida del ciclismo italico, tutto quello che tocca diventa metallo prezioso. Un citty a vita? «E quando mai, io vivo per la nazionale, ma basta perdere un paio di volte e si sale sulla griglia. Fa parte del mio lavoro». Sfumati feste e clamori, il citty si dedicherà un poco a se stesso, alla moglie, ai due figli, dovrà fare un po’ di spola dalla Toscana al Nord, il più grande, Gianmarco, 15 anni, è da qualche mese salito a Bergamo, nel collegio dell’Atalanta. Fa l’attaccante e promette molto bene. Franco Ballerini ha messo in cassaforte 5 ori, 3 argenti e un bronzo in otto mondiali e due Olimpiadi: un totale di 9 medaglie in 10 gare. Questo bottino ricchissimo della sua gestione cominciata nel 2001, voluto dall’allora presidente cremasco della Federciclo Giancarlo Ceruti. Argento mondiale 2001 con Bettini; 2002: oro mondiale di Mario Cipollini; 2004 : oro olimpico di Bettini e bronzo mondiale di Paolini ; 2006: oro mondiale di Bettini, 2007: oro mondiale di Bettini; 2008 oro e argento mondiali con Ballan e Cunego, argento olimpico con Rebellin. Niente male come numero di medaglie. Andate a dirlo in giro, e non ci crederà nessuno. Che Ballerini, di mestiere, fa il citty. E non il gioielliere.
doping: il giallo sella-priamo La procura antidoping del Coni sta organizzando un confronto tra Emanuele Sella e Matteo Priamo. Il vicentino Sella positivo alla cera, la super- Epo di terza generazione a un controllo a sopresa dell’ Uci il 23 luglio ha accusato il compagno di squadra di essere stato il “suo fornitore”. Su questo la Procura vuole vederci chiaro e chiede un faccia a faccia tra Sella e Priamo: dopo il confronto deciderà se deferire Sella con l’attenuante della collaborazione e poi punire anche il compagno di squadra, che al Giro aveva vinto la tappa di Peschici.
Rally delle madonnine
Atleti, dirigenti e allenatori al velodromo Baffi.
Una domenica di sport e sana pasione ciclistica. Al velodromo Baffi. La Società Pista di Crema, presieduta da Stefano Pedrinazzi, tira le somme dell’ attività agonistica al velodromo “Pierino Baffi “ e festeggia con una cornice straordinaria, i virgulti del ciclismo, con la presenza dell’ assessore allo sport del Comune di Crema, Luciano Capetti, e il tecnico comunale responsabile per gli impianti sportivi, geometra Giovanni Soloni, Adriano Baffi, selezionatore strada e pista della Federciclo, Marco Villa, preparatore tecnico degli atleti, Angelo Oneta, presidente provinciale della Fci, Antonio Agardi, responsabile del centro, Stelio Locatelli, meccanico e Giancarlo Moretti coordinatore dei Giovanissimi.
Anche quest’anno Madignano ospita sulle strade sterrate i migliori specialisti dell’erpichina, impegnati nel “7° Rally delle Madonnine” organizzato dalla Polisportiva Madignanese, una corsa che da sempre ha visto primeggiare i migliori biker del panorama italiano. Senza ombra di dubbio, la presenza dei migliori, renderà la manifestazione ricca di spunti di interesse, sia per lo spettacolo agonistico sulle dune e gli sterrati del fiume Serio, sia per la innata bellezza che caratterizza le corse ecologiche, libera a tutte le categorie degli Enti della Consulta, dove la fatica e la durezza del percorso rendono la competizione affascinante. Si corre sulla distanza di Km 48, con ritrovo per le operazioni preliminari alle ore 7, 30 al Centro Sportivo di via Dante a Madignano, e partenza alle 9.Direttore tecnico R. Biondini. Il Rally delle Madonnine- Classe Rxc, Cross Country, è aperto alla categoria Juniores, Donne Juniores, Donne Elite, Sport 1/ 2, CicloMaster 1/ 2/ 3/ 4/ 5, Sport Women, valido per l’assegnazione del campionato provinciale della Federazione Ciclistica Italiana.
IL CONI LO SQUALIFICA PER DOPING
EPO, FUORI PER 2 ANNI. EPPURE RICCO' SI LAMENTA
Riccardo Riccò
Riccardo Riccò, voleva essere un idolo, ma scivola sulla Cera al Tour, prendendo una musata pazzesca. Positivo all’Epo, eritropoietina della nuova generazione, “Continuos erythropoietin receptor activator”. Cera appunto, un prodotto usato in ambito ospedaliero per curare i malati con gravi insufficienze renali e costretti a dialisi. Difficile far dimenticare la delusione di chi lo guardava come una speranza del nuovo ciclismo. Fare del sarcasmo adesso è facile e dozzinale, ma quante fesserie, si era già affrettati a battezzarlo come il nuovo Pantani, la bella storia che finisce tra i gendarmi d'oltralpe, in occasione dei controlli disposti durante le tappe dell’8 e13 luglio scorso al Tour de France. Il tribunale nazionale antidoping del Coni ha squalificato per due anni Riccardo Riccò che era stato trovato positivo all’Epo all’ultimo Tour. La sanzione, è la somma di 18 mesi attribuiti per l’uso dell’ Epo e sei per la frequentazione del medico Santuccione (radiato dal Coni), scadrà il 30 luglio 2010.
Nei giorni precedenti alla sentenza la procura antidoping aveva richiesto una sanzione di venti mesi. La pena massima per le due violazioni era di trenta mesi. E’ stata, dunque, considerata la collaborazione fattiva del modenese Riccò con gli inquirenti. «Sono molto deluso e amareggiato. Mi aspettavo sicuramente una maggiore comprensione», queste le prime parole di Riccò, dopo aver appreso della sentenza della squalifica di due anni. «Ho sbagliato ed è giusto che paghi. Adesso, però, non riesco a parlare e preferisco lasciare spazio agli avvocati». Potevano radiarlo, ma lui è deluso, quasi l'avessero "mazziato" ingiustamente, perché non hanno premiato la sua lealtà: quale? Telegrafico il neo campione del mondo Alessandro Ballan: «Con tutti i controlli che facciamo, solo un pazzo può pensare di farla franca. Adesso è inutile piangere sul latte versato». E sulla chiusura dell’ Operacion Puerto da parte del governo spagnolo dice: «Non è giusto: c’ è chi ha pagato e chi no». Ed è così che poi nascono i Riccò.
ALZANO SCRIVIA: VOLA EUROBIKE Sul traguardo alessandrino di Alzano Scrivia conosciuto con la denominazione dell'88° Circuito Albanese, i dilettanti di Elite e Under 23 della equipe “Eurobike Air Express di Romanengo del presidente Eugenio Mazzani, hanno fatto sentire la potenza esplosiva entrando nel drappello di testa forte di una dozzina di unità con Claudio e Marco Zanotti, davvero forti a prendere autorevolmente le redini d’una realtà abbastanza compromessa dalla presenza del poker della Pagnoncelli, pronta a lanciare nel gran finale il missile ucraino. Gli Zanotti si sono fatti onore in una trasfeta che era molto difficile. Anatoly Pakhtusov, l’atleta dell’est ha centrato la seconda vittoria stagionale, distanziando di soli 11” quattro corridori messi in fila da Federico Rocchetti della Pagnoncelli, quinto Claudio Zanotti. Il resto dei fuggitivi giungeva a 21” di ritardo è stato regolato da Marco Zanotti sempre della Eurobike Air Express che metteva in riga cinque atleti posizionandosi al settimo posto.
TRASFERTA ARETINA PER MOSCHEN
Emanuele Moschen dilettante del CC Cremonese Gruppo Arvedi è stato protagonista nell’aretino nella “39° Ruota D’ Oro” di Castelfranco di Sopra, entrando nel lotto di una ventina di corridori che hanno praticamente fatto la corsa. L’ ultima salita è stata un pochino indigesta a Moschen che ha perso le ruote e il plotoncino di testa assotigliato a nove unità volava al traguardo, con la vittoria isolata del campione Lussemburghese di strada e crono Ben Gastauer della formazione ticinese della Fidibc.com davanti al russo Serebryakov della Lupi, terzo Edoardo Girardi del Podenzano diretto dall’ ex professionista cremasco Giancarlo Raimondi.
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il PICCOLO
Sport
giornale del
Cremasco Venerdì 10 Ottobre 2008
volley
rugby Crema
Una Reima da sogno contro Cavriago
C
he Samgas, 3-0 a Cavriago La compagine di Luca Monti strapazza Cavriago ed ottiene la prima vittoria in campionato. Davvero una grande reazione dei Blues dopo i tanti infortuni e la sconfitta di Bologna. Il match si apre con la Reima che conquista il primo allungo sul 9-6, ma Cavriago impatta immediatamente. Gli ospiti sorpassano sul 17-18 e poi si portano sul +2. Cazzaniga e Sgrò ricuciono lo strappo e si va ai vantaggi dove Monti inserisce Jacobsen che in battuta mette per due volte in difficoltà la ricezione avversaria e così Finazzi firma due punti consecutivi per il 27-25. Nel secondo set Cavriago perde Baldasseroni per un problema alla schiena (dentro Quiroga), ma reagisce e si porta sull’11-8. La Samgas si riporta subito in parità
SAMGAS CREMA 3
Esordio duro col Mantova, ma la squadra deve farsi Debutto assoluto domenica 5 ottobre ma durissimo per l'Under 19: Crema Rugby Club - Rugby Mantova 0 - 74. Sconfitti e contenti. Sembra un controsenso, ma a volte giocando a rugby accade anche questo. In una spledida giornata di sole la U.19 si trova per la prima di campionato al campo di Ombriano. Ma questa non è semplicemente la prima di campionato: è la prima uscita in assoluto della squadra. Infatti soltanto a Settembre il Crema Rugby è riuscito ad organizzare il gruppo, a causa di alcune difficoltà dovute allo sviluppo crescente di questa disciplina e quindi alla necessità di gestire un numero sempre maggiore di giocatori e di rappresentative, tanto giovanili quanto senior; tra l'altro la U.19 è l'unica rappresentativa giovanile che l'anno scorso non esisteva ancora. A questo si deve aggiungere l'indisponibilità di alcuni giocatori provenienti dalla U. 17, e quindi con una discreta esperienza di gioco, a causa di infortuni patiti precedentemente, il tutto complicato anche dall'assenza di molti attuali componenti della rosa a causa di problemi di tesseramento. Ovviamente tutto ciò ha impattato profondamente sulla preparazione sia fisica che tecnica. Nonostante questo i giocatori si sono presentati con una gran voglia di giocare di fronte agli avversari del Mantova, squadra già molto avanti nella preparazione, forte di giocatori di lunga esperienza nonostante l'età e sicuramente la candidata più accreditata per la vittoria in questo campionato. Ci si poteva aspettare un Rugby Crema allo sbando, invece i giocatori rispondevano al di sopra delle aspettative. Ecco perchè, nonostante un punteggio pesante, si usciva dal campo a testa alta e contenti della propria prestazione. Infatti il numero di mete subite è da imputarsi più ai prevedibili problemi di intesa tra i compagni che a reale inferiorità tecnica e fisica: si può dire che i neroverdi hanno tenuto il campo dignitosamente, capitolando soprattutto a causa di grossolani errori che, in questo momento della stagione per i problemi detti, non potevano essere evitati. Per tutti c'è una promozione a pieni voti e per la squadra la certezza di avere enormi margini di miglioramento. Tutti sono consapevoli che nel giorone di andata sarà molto difficile portare a casa dei punti ma certamente in quello di ritorno la squadra Crema Rugby Club cadetta si toglierà delle grosse -----------------------------soddisfazioni. 15. Davide Lupo Timini Alla fine della partita c'è stato il 14. Filippo Corrado tradizionale "terzo tempo" fe13. Stefano Nicolini steggiato nella sede de Crema 12. Stefano Oldani Rugby, e i volti erano quelli di 11. Dario Moretti chi è convito di aver dato il me10. Paolo Crotti glio delle proprie possibilità. 9. Andrea Crotti Ora il compito di tutti - allena8. Federico Migliorati tore, società e giocatori - è 7. Cristian Pizzetti quelli di lavorare, lavorare e la6. Mauro Saerri vorare, certi di avere delle otti5. Daniele Ricci me prospettive. Tra un mese 4. Dimitri Foglio comincieranno poi a rientrare i 3. Gregorio Caporali giocatori infortunati e potendo 2. Diego Beato perciò contare anche su una 1. Vincenzo Di Marco rosa più ampia, ne vedremo delle belle.
EDILESSE CAVRIAGO 0 27-25 (27‘), 25-19 (26‘), 25-16 (21‘)
Cazzaniga 16, Sgrò 8, Patriarca 4, Jacobsen, Finazzi 10, Caprotti L, Silva, Ricardo 16, Baranowicz 6. All: Monti
con Ricardo (11-11) e poi Finazzi con due muri regala il mini break ai suoi. A questo punto salgono in cattedra Cazzaniga e Baranowicz che mettono in cassaforte il 2-0. La terza frazione vede la Reima scappare via con Cazzaniga in battuta (6-4) e poi con un parziale di 13-3 i ragazzi di
Luppi 4, Cavallini 1, Rabezzana, Krumins, Padura 1, Quiroga 3, Prandi, Fabbiani 12, Bosi L, Panzanella 8, Burghsthaler 1, Baldasseroni 3. All: Guidetti.
Monti chiudono di fatto la sfida. Il set termina 25-16 fra il tripudio di una Bertoni soddisfatta ed orgogliosa della prova della squadra. Una partita che sembrava tutta in salità a causa delle numerose assenze, ma i blues hanno dato tutto quello che potevano dare. E i 3 punti sono arrivati.
Pallacanestro Crema ferma la favorita Novellara Grande impresa dei ragazzi di coach Colonnello che conquistano davanti al pubblico amico i primi due punti in C dilettanti. Crema ha imposto lo stop alla Pallacanestro Novellara, squadra costruita con il dichiarato intento della promozione, sfumata per pochissimo lo scorso anno. Primo quarto difficile per la squadra di casa che ha sofferto il ritmo e l’intensità degli avversari, e dopo pochi minuti si è trovata già a dovere rincorrere di nove punti. In questo frangente, determinanti per non sprofondare sono stati i punti e le giocate di esperienza di Annoni e Trentini. Il secondo quarto vede in campo una Pallacanestro Crema trasformata che, grazie al fondamentale apporto della panchina, rosicchia punto per punto il divario, riuscendo addirit-
Decisivo il secondo quarto di gioco. Sopra il match
tura ad andare all’intervallo avanti di sei lunghezze (4337) grazie a due super giocate di capitan Pellini. Il terzo quarto, dopo che la partita era tornata in sostanziale equilibrio, vede l’esplosione di Boffini, non particolarmente brillante
sino a quel momento, che con sette punti consecutivi scava un nuovo solco tra le squadre, che risulterà poi decisivo per il risultato finale. All’inizio del quarto periodo la squadra locale, dopo avere toccato il mas-
simo vantaggio a più tredici, deve fare i conti con la veemente reazione di Novellara che, grazie anche alla supremazia a rimbalzo, rientra fino a meno 4 a cinque minuti dalla sirena finale. Le invenzioni di Boffini ed Annoni oltre che le giocate difensive di Malavasi respingono anche gli ultimi assalti degli emiliani, consentendo a Pellini di congelare la partita dalla lunetta. Il prossimo turno, previsto per domani sabato 11 ottobre presso il Palazzetto Cremonesi di via Pandino, vedrà la Pallacanestro Crema opposta al Cavriago, altra formazione emiliana, appena retrocessa dalla B2: sarà l’occasione per vedere all’opera Simone Cervi, fenomenale guardia che guida la classifica realizzatori della C dilettanti con oltre 27 punti di media a partita.
Tennis da tavolo
Amaro esordio in Serie A2 per il GGS TT
Esordio da matricola per il GGS Ripalta Cremasca TT in serie A2 tra le mura amiche con risultato finale che suona quasi come beffa per il sodalizio Ripaltese che avanti per 4 a 2 non è riuscito con Ricci a cogliere la vittoria. Ma partiamo dall'inzio con Giuliani Filippo opposto a Spinicchia sul tavolo 1 e Szilar Gyorgy contro Manna sul tavolo 2. Dimenticavo quest'anno per rendere ancora più spettacolare questo sport si gioca in contemporanea su due tavoli. Partenza a razzo per Filippo che con tre sets perfetti si impone sul Torinese con dei parziali che lasciano ben sperare (11-9, 11-8, 114); nel mentre sul tavolo 2 Szilad andava a vincere al quarto set con Manna per 3 a 1. Inizio sfavillante e di buon auspicio per i dirigenti ripaltesi ed il folto pubblico sugli spalti della Palestra Comunale di Ripalta Cremasca. Terzo e quarto incontro con Luca Ricci opposto al cinese Yuan Wei. E' stato un match da cardiopalma
con Ricci subito avanti per 12 a 10 ma poi Yuan Wei ha preso in mano il match e a fatica si è imposto per 3 a 1. Sul tavolo 4 Szilar giocava tutti e cinque le sue partite per avere la meglio su Spinicchia. 3 a 1 e facce rilassate in quanto la preoccupazione principale per coach Tomasoni era il cinese che sulla carta valeva ben tre punti... dunque l'incontro tra Giuliani e Yuan Wei "serviva solo" per sfiaccare il torinese che dopo un inizio in salita si imponeva per 3 a 1 mentre a Ricci servivano i fatidici 5 sets per avere la meglio su Manna. L'incontro seguente vedeva Szilard contro Yaun Wei. Inizio per il cinese ma subito u pronto riscatto del ripaltese che con colpi da fondo campo riusciva a tenere il passo di Yuan fino al secondo sets per poi cedere gli altri due. Quattro a tre ma tutto calcolato, infatti Ricci opposto a Spinicchia iniziava il suo "sporco lavoro", 11,-9, 11-5 nei primi due sets. Era fatta! Invece rientrava in campo per il ter-
zo sets senza concentrazione ed in 10 minuti regalava al Torinese il punto della parità. Parità durata poco con Manna che riusciva ad imporsi per 3 a 1 sul nostro Giuliani dopo quattro sets tiratissimi. A fine partita musi lunghi in casa GGS ma con una riflessione importante in qunato si si è perso malamente ma l'organico è sicuramente all'altezza della situazione. Ora ci si riposa per due settimane. La trasferta a Modena è stata spostata a novembre in quanto un modenese è impegnato con la Nazionale italiana. Si ritornerà in campo il 18 in casa contro l'Asola. Sconfitta anche in Serie B1 dove i Ripaltesi erano chiamati all'esordio con il San Pancrazio di Verona. E' finita per 5 a 4 per i Veronesi ma con una buon aprova di Federico Guerrini, Davide Rossini, Simone Persico e Manukian Vladislav. Si spera in un pronto riscatto sabato 11 a Treviso.
golf crema
Risultati gare
I° CAMPIONATO INTERPROVINCIALE DEL PO 18 BUCHE MEDAL- 3 CATEGORIE
TROFEO ANTONIO POLENGHI & C. Impianti Elettrici 1^ Categoria
2ª Categoria:
1º Netto
Diego
Bolzoni
Castellina
77
2° Netto
Mauro
Cattaneo
Benessere
77
3° Netto
Francesco
Bonvicini
Torrazzo
80
1° Netto
Amgelo
Rossi
Castellina
71
2° Netto
Gilberto
Macchi
Crema
74
3°Netto
Gianfranco
Tosetti
Crema
75
1º Netto
Paolo
Brigliadoro
Castellina
67
2° Netto
Gianluigi
Matta
Crema
73
3°Netto
Alessandro
Albini
Benessere
73
1°Netto ass.Maschile
Luca
Carra
Torrazzo
65
1^Netto ass.Femminile
Vittoria
Cantu'
Crema
72
CAMP.PROV.MASCHILE
Stefano
Siano
Castellina
76
CAMP.PROV.FEMMINILE
Sara
Vaccari
Torrazzo
85
3^ Categoria
TOURIST GOLF VISA CUP 18 Buche Stableford - 3 Categorie Categoria
1° Netto
Domenico
Fornario
Riolo
27
Soci TGA
2° Netto
Maurizio
Dania
Jesi
27
1^ Categoria
1° Lordo
Massimo
Cocchi
Estero
20
1° Netto
Roberta
Lilliu
Basiglio
32
2° Netto
alessandro
Manessi
Piacenza
31
Categoria amici
1° Lordo
Massimo
De Lucchi
Laghetto
25
1^Categoria
1° Netto
alessandro
Garegnani
Crema
35
2° Netto
Matteo
Pelandi
Crema
34
1° Netto
Francesco
Carniti
Crema
41
2° Netto
Paolo
Bertolotti
Brescia
39
2^ Categoria
2^ Categoria
Speciale Motori
il PICCOLO
Hover di Great Wall, il Suv innovativo. Anche nel prezzo di Barbara Milanesi Oggi è possibile un SUV dal prezzo moderato. E’ possibile con Great Wall. Hover Ecodual di Great Wall è un SUV importante
particolarmente curato. L’ampia superficie vetrata consente un’ottima visibilità in tutte le direzioni. Sedile guida provvisto di regolatore lombare, volante regolabile, comandi ben di-
tente impianto Hi-Fi con lettore CD e un rilevatore elettronico di ostacoli posteriore. Anche sul versante della sicurezza sia attiva che passiva, Hover Ecodual, che ha superato un severo crash-
La cosa dominata da grandi gruppi ottici verticali
nelle dimensioni e piacevolmente filante e ben proporzionato nella sua elegante linea dallo stile decisamente europeo. Il frontale è caratterizzato da un’ampia calandra a sviluppo orizzontale, ben raccordata con la generosa fanaleria. Mentre la coda è dominata da grandi gruppi ottici che la percorrono verticalmente. L’interno è molto spazioso e confortevole con un design
sposti, grafica degli strumenti chiara e ben leggibile a cominciare da quella del computer di bordo, garantiscono al guidatore una sensazione di grande benessere e sicurezza in ogni situazione. Ricchissima la dotazione di serie. Si va dall’impianto di climatizzatore molto efficiente, al sedile anteriore lato guida regolabile elettricamente, come i retrovisori esterni e il correttore d’assetto fari. Ma anche un po-
Cremasco Venerdì 10 Ottobre 2008
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peo e dall’altro riduce drasticamente le emissioni nocive di CO2. Hover Ecodual è disponibile nella versione a 2 e 4 ruote motrici, versione quest’ultima, che anche
Disponibile a 2 e 4 ruote motrici. Con marce ridotte. Per i percorsi «off road» test allineato agli standard E-NCAP. Infatti, grazie alla sua robusta struttura, garantisce a tutti gli occupanti livelli di protezione molto elevati. Hover Ecodual è motorizzata con un affidabilissimo propulsore Mitsubishi Euro 4 a 4 cilindri di 2.351 cc da 130 Hp con iniezione Multipoint e sistema a doppia alimentazione “Ecodual” (benzina/ GPL o benzina/ metano). Ecodual l’ha sviluppato appositamente per il mercato italiano. Una soluzione tecnica che da un lato consente di ridurre in modo consistente i costi di esercizio sfruttando combustibili “puliti” sempre più diffusi su tutto il territorio euro-
giornale del
grazie alle marce ridotte, è in grado di affrontare con estrema disinvoltura i percorsi “off road” più impegnativi. Hover
Ampia superficie vetrata, un'ottima visibilità
Ecodual si può scegliere tra una gamma di ben 10 colori e in 3 diversi allestimenti: “Luxury”,“Superluxury” e nella versione “Sport” realizzata in esclusiva per l’Italia, arricchita da parafanghi mag-
Una gamma di ben dieci colori
giorati, pedane sottoporta, e paracolpi anteriori e posteriori. Straordinariamente competitivi i prezzi di listino considerando la categoria del veicolo e la ricchissima dotazione di serie: 19.600 Euro iva compresa per il modello “Luxury 2WD”; 21.950 Euro iva compresa per il modello “Luxury 4WD”; 23.600 Euro iva compresa per il modello “SuperLuxury 4WD”; 23.270 Euro iva compresa per il modello “Sport 4WD”. Insomma davvero un’occasione da non perdere se non si vuole rinunciare all’elenganza e alla sicurezza del SUV e allo stesso tempo non spendere tanto, anche in consumo. Great wall, un sogno che finalmente si avvera.
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il PICCOLO
Speciale Motori
giornale del
Cremasco Venerdì 10 Ottobre 2008
Renault Koleos, la sicurezza ai massimi livelli. Parola di crash-test
Renault Koleos è il 10° modello della gamma Renault ad ottenere il punteggio massimo delle 5 stelle ai crash-test EuroNCAP confermando, così, l’eccellente livello delle sue prestazioni di sicurezza passiva e attiva.
le perdite di aderenza, grazie alla ripartizione della coppia tra avantreno e retrotreno e spingendo più avanti i limiti di intervento del correttore elettronico della stabilità. In linea con quanto già fatto per l’insieme della gamma,
grammata, anteriori e posteriori. L’abitacolo è stato progettato per costituire un’autentica cellula di sopravvivenza in caso d’incidente. Per completare tale dispositivo, Renault Koleos schiera una serie di equipaggiamenti che contribuiscono alla protezione dei passeggeri: sei airbag, di cui due frontali, cinture di sicurezza con limitatore di carico ai posti anteriori e laterali posteriori, pretensionatori delle cinture di sicurezza ai posti anteriori, ganci Isofix per il fissaggio dei seggiolini per bambini sui
posteriore/colpo di frusta (“whiplash”). In tema di sicurezza attiva, Renault Koleos dispone di un telaio rigoroso. Il modello propone, di serie, dispositivi di assistenza al conducente in situazioni di frenata di emergenza, di evitamento ostacoli o di perdita di aderenza, quali l’ABS con ripartitore elettronico della frenata e l’Assistenza alla Frenata di Emergenza (AFE). La trasmissione integrale di Koleos rappresenta, a sua volta, un rilevante vantaggio per la sicurezza attiva dell’au-
L'abitacolo concepito come una cellula di sopravvivenza
Frutto della competenza di Renault in tema di sicurezza, Koleos è un crossover versatile che garantisce lo stesso livello di sicurezza in ambiente urbano, su strada, autostrada o in configurazione off-road. Tali prestazioni sono dovute, in particolare, alla trasmissione integrale sviluppata nell’ambito dell’Alleanza, un dispositivo che contribuisce alla sicurezza attiva dell’auto correggendo
Renault si basa sulla sicurezza reale considerando prioritarie le tecnologie più efficaci per “prevenire, correggere e proteggere” ma anche la sensibilizzazione degli utenti della strada. Koleos beneficia dei pluriennali studi realizzati da Renault in tema d’incidentologia reale. Per la sicurezza passiva, il modello è dotato di una struttura provvista di zone a deformazione pro-
Un crossover versatile
Un crossover versatile
posti laterali posteriori. A loro volta, i poggiatesta sono stati oggetto di un lavoro accurato in termini di ergonomia, per offrire il massimo livello di protezione in caso di urto
to, grazie alla correzione delle perdite di aderenza. Sviluppato nell’ambito dell’Alleanza ed inaugurato dal Nuovo Nissan X-Trail, il sistema consente di modificare la ri-
Renault Koleos, punteggio massimo al crash-test
partizione della coppia tra avantreno e retrotreno correggendo immediatamente il minimo accenno di sottosterzo o sovrasterzo, prima ancora dell’intervento del correttore elettronico della stabilità (ESP). Renault e la sicurezza: un approccio globale centrato su 4 assi. In linea con quanto fatto per l’insieme della gamma, Renault si basa sull’incidentologia e sulla sicurezza reale per proporre prodotti adeguati alle realtà della circolazione stradale. Per questa ragione, il costruttore considera prioritarie
le tecnologie più efficaci per prevenire qualunque rischio d’incidente, correggere le situazioni di guida impreviste e proteggere i passeggeri in caso di urto. Nel corso degli anni, Renault si è imposta come riferimento in materia di sicurezza automobilistica, come dimostrato, in particolare, dai risultati ottenuti in tema di rating mediatici. L’impostazione di Renault, tuttavia, va oltre i semplici aspetti tecnici: il Gruppo considera prioritario sensibilizzare gli utenti della strada. Azienda socialmente responsabile, Renault è impegnata in programmi di sensibilizzazione e di educazione stradale attraverso una serie d’interventi, a livello nazionale ed internazionale, tesi a migliorare il comportamento degli utenti della strada .