Settimanale Il Piccolo

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il

SETTIMANALE

PICCOLO www.ilpiccologiornale.it

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Anno I • n. 11 • SABATO 15 MARZO 2014

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Il dramma dei distacchi delle utenze e degli sfratti nel racconto di due famiglie

a pagina 2

COME SI PUO’ VIVERE SENZA LUCE E GAS?!

In aumento le situazioni di difficoltà. «Ci avevano lasciato solo il 15% di energia. Se accendevamo la luce non potevamo accendere nient’altro» L’EDITORIALE

Siamo tutti in attesa...

a pagina 4

In Provincia ne restano soltanto due

pagina 12

CASALMAGGIORE

LO SPORT

Piste ciclabili: ecco le soluzioni dei candidati

GIUDICI DI PACE

BASKET SERIE A

Per la Vanoli battere la Sidigas è indispensabile

La Cremo prova a voltare pagina con Dionigi a pagina 23

VOLLEY A1

Pomì sul campo del fanalino di coda per blindare i playoff ▲

a pagina 24

CALCIO LEGA PRO

Domani all’ingresso del PalaRadi torna il Magazine della Vanoli in regalo ai tifosi

pagina 3

VERSO LE ELEZIONI

UN ANNO DI PONTIFICATO PER BERGOGLIO PRIMA DEL MATCH CONTRO AVELLINO

Uno stalker si aggira in centro storico?

he strana sensazione. Una sensazione di.. come dire? Di precaria attesa. In realtà, stiamo tutti aspettando. Il che non vuol dire che siamo inattivi, anzi, al contrario. Lo sapevate che In Grecia e in Italia si lavorano 300 ore in più della Germania? Pero', si guadagna la metà. Quindi, il problema non sono i "pigroni" dei Paesi del sud Europa, ma l'organizzazione del lavoro, gli investimenti in tecnologie e innovazione eccetera. Oltre, naturalmente, ad una tassazione diversa. Quindi, torniamo al punto: stiamo aspettando. Per esempio, che Renzi abbia ragione e che faccia ripartire l'economia e che ci abbassi le tasse e che dia nuova linfa al lavoro, alle imprese. Gli stessi sindacati sono sconcertati: anch'essi attendono la prova dei fatti. L'altro ieri il premier ha detto: ''L'Italia ha bisogno dell'Europa e l'Europa ha bisogno dell'Italia. Anzi, vorrei dire che è l'Europa che ha più bisogno dell'Italia''. Benissimo, è probabilmente vero. Ma, mi chiedo, ci chiediamo: e i vincoli europei? E i richiami? E il pareggio di bilancio inserito in Costituzione? Dov'è finito tutto questo? Ci hanno preso in giro prima? C'è troppa allegria ora? La soluzione era li', a portata di mano, e fior di cervelloni non l'hanno vista? Era l'uovo di Colombo? La sensazione che proviamo è un misto di speranzosa e al tempo stesso dubbiosa attesa. Noi aspettiamo. Anche le stelle stanno a guardare.

PAPA FRANCESCO

ALCUNE TESTIMONIANZE

C

di Daniele Tamburini

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Monumento al Bijou: così com’è non va bene

Il paginone centrale è dedicato alle attività commerciali che nel mese di marzo offrono ai nostri lettori un’opportunità in più. Presentando il coupon otterrete vantaggi eccezionali BUON SHOPPING DI PRIMAVERA!


CREMONA LUNEDI’ 17 AL FILO

In occasione della XIX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, lunedì 17 marzo, Antani e "Libera nomi e numeri contro le mafie" organizzano la proiezione del

Film: “La mafia uccide solo d’estate”

film di Pif "La mafia uccide solo d'estate". Appuntamento alle ore 21 presso il Cinema Filo. Il costo del biglietto è di 3 euro. La pellicola viene proposta in mattinata agli studenti delle scuole superiori.

Emergenza povertà: due drammatiche storie

Sfratti, utenze staccate: aumentano le famiglie in forte difficoltà. Sfratti: molti rischiano di finire in mezzo alla strada

Ascoltiamo David e Jessica, genitori di una bambina di un anno, e Stefano e Lisa, coppia di mezza età rimasta senza reddito

Regione: più alloggi Erp a disposizione delle fasce deboli Incrementare il numero di alloggi Erp da mettere a disposizione delle fasce sociali più deboli, non attraverso nuova edificazione ma attraverso il recupero, la riqualificazione e la ristrutturazione del patrimonio abitativo pubblico inutilizzato; modificare la legge regionale n.27 del 2009 riconsiderando il sistema dei canoni di locazione e il sistema delle assegnazioni e rafforzando i controlli e le sanzioni; sviluppare l’housing sociale intesa soprattutto come cerniera tra edilizia privata e edilizia pubblica; rivedere gli strumenti di sostegno alla locazione e di accesso alla casa, superando la modalità del contributo diretto a favore di un sistema di garanzie a supporto delle famiglie. Sono questi i quattro obiettivi principali del Programma Regionale di Edilizia Residenziale Pubblica per il triennio 2014-2016, illustrato dall’assessore regionale alla Casa Paola Bulbarelli in Commissione Territorio. Le risorse regionali disponibili per gli investimenti nel triennio sono state quantificate in 120 milioni di euro e saranno concentrate sul recupero e la riqualificazione del patrimonio di alloggi Erp di proprietà delle Aler e dei Comuni e che sono attualmente sfitti, quantificabili in oltre 15mila unità immobiliari. «Dobbiamo tenere conto –ha aggiunto la Bulbarellidelle criticità dovute al progressivo azzeramento dei trasferimenti statali, scesi negli ultimi dieci anni da 1,1 miliardi di euro a soli 120 milioni di euro, a fronte invece di una costante crescita della morosità quantificabile nel 2012 in oltre 36 milioni di euro sui canoni e in 27 milioni di euro sulle utenze, con l’esecuzione sempre nel 2012 di 4.844 sfratti».

R

di Laura Bosio

estare per tutto un inverno al freddo, o senza luce. Rischiare di finire in mezzo a una strada. Trovarsi ad elemosinare un po' di comprensione. Sono le storie del dramma quotidiano vissuto da molte famiglie cremonesi: si parla di circa 2-3 sfratti al giorno, secondo quanto dichiara il Comitato antisfratto di Cremona. E anche le utenze che vengono tagliate sono numerose. Il Comune ha cercato una soluzione, come l'accordo con Aem sul blocco dei tagli per i mesi più freddi, ma ci vorrebbe un disegno di più ampio raggio, per porre fine a episodi come quello di David e Jessica, genitori di una bambina di poco più di un anno. «Abbiamo affittato una casa a Cremona, per 280 euro al mese racconta David . All'inizio pagavamo sempre l'affitto senza problemi, perché io lavoravo. Anche se la casa non era in condizioni ottimali, anzi: era piena di muffa, cadeva a pezzi. La stufa - unica fonte di riscaldamento della casa - era vecchia e non a norma, tanto che il monossido di carbonio veniva in parte scaricato in casa e non potevamo mai accenderla quando dormivamo perché sarebbe stato troppo rischioso. L'Asl aveva dichiarato l'appartamento inagibile e il Comune aveva inviato una lettera alla proprietaria, dicendole che era necessario fare i lavori per l'agibilità. Solo che lei non li ha mai

fatti. Ciononostante, siamo andati avanti a pagare, per un anno intero». Poi però David è rimasto senza lavoro e ad un certo punto non è più riuscito a pagare l'affitto. Così dopo sei mesi è arrivato lo sfratto. «Rischiavamo di finire in mezzo a una strada - continua David. Fortunatamente è intervenuto il Comitato antisfratto in nostro sostegno, per aiutarci ad ottenere più in fretta una casa di edilizia residenziale pubblica». «Siamo dovuti intervenire chiedendo un tavolo in Prefettura spiega uno dei responsabili del Comitato, Michele Grioni Merli . Due giorni prima che ci fosse il tavolo, David e Jessica sono stati contattati dai servizi sociali: vole-

vano dar loro la casa, ma con una spesa di 230 euro al mese, per loro insostenibile, visto che non avevano reddito. Invece, nel corso del tavolo in Prefettura, abbiamo fatto in modo che ottenessero l'alloggio a 20 euro, nelle case popolari del Cambonino». Per loro, quindi, la questione si è risolta proprio in questi giorni: «Lunedì abbiamo lo sfratto e dobbiamo lasciare la casa. Se non avessimo avuto questa opportunità, saremmo finiti in mezzo a una strada». Ma durante l'inverno il problema per loro non si è limitato allo sfratto: essendo senza reddito, si sono trovati a non poter più a pagare le bollette, e hanno subito il taglio dell'elettricità: «Ci hanno la-

sciato solo il 15%: ciò significava che se accendevo una luce in casa non potevo accendere nient'altro, altrimenti saltava il contatore. Grazie all'occupazione fatta con il Comitato all'Aem ci hanno aumentato la corrente al 30%, permettendoci di vivere dignitosamente». Una storia simile e altrettanto drammatica quella di Stefano e Lisa, coppia di mezza età rimasta senza reddito quando il marito ha perso improvvisamente lavoro, due anni fa. «Con due figlie adolescenti le spese sono tante - racconta Lisa. Ci è voluto davvero poco per erodere i nostri risparmi. Non siamo più riusciti a pagare le bollette e abbiamo subito il taglio del gas (la coppia non ha il contratto con Aem). Era dicembre e per noi è stato drammatico. Stavamo con il cappotto in casa e intanto cercavamo di racimolare i soldi per pagare gli arretrati. Intanto, abbiamo dovuto chiedere la sospensione per un anno del pagamento del mutuo, perché anche quello era diventato insostenibile. Ma con le bollette poco abbiamo potuto fare: se non paghi staccano tutto. Ora fortunatamente non fa più molto freddo e si vive anche senza riscaldamento, ma l'inverno per noi è stato drammatico. Fortunatamente abbiamo degli amici molto solidali, che hanno ospitato a dormire le nostre figlie nelle settimane più fredde. Abbiamo anche chiesto aiuto al Comune, ma non essendo noi sotto Aem ci hanno detto di non poter fare molto».

Cna: autotrasporto in crisi in Provincia per la concorrenza sleale degli stranieri Cna Fita, denuncia la grave situazione in cui versano le imprese e i lavoratori dell’autotrasporto merci nella nostra provincia. Stretti fra la concorrenza sleale dei Tir stranieri, il ritardo pagamenti ,e il ricorso al dumping sociale del distacco internazionale di manodopera, le imprese cremonesi dell’autotrasporto si trovano ad affrontare una crisi gravissima: chiusure, licenziamenti, cassa integrazione. Nel 2011 le imprese erano 616, nel 2012 sono scese a 606, nel 2013 diminuiscono fino a 578 e il 2014 è iniziato con 12 chiusure e 5 inizi attività e il trend negativo non accenna a fermarsi. A denunciare la grave situazione in cui versano i lavoratori e le imprese del settore sono il Presidente Cna Fita Cremona Francesco Ferruggia e il responsabile Cna Fita Adriano Bruneri. Una crisi quella dell’autotrasporto

che è resa ancora più grave dalla concorrenza sleale messa in atto dalle imprese che violano le norme, facendosi beffa delle regole e non rispettando i costi minimi e le norme per la sicurezza le leggi sul cabotaggio (facoltà concessa di eseguire trasporti con origine e destino Italia pur essendo residenti stranieri). Sotto accusa anche il mancato rispetto dei tempi di pagamento da

parte dei committenti. che raggiungono a volte anche 6/8 mesi e i recenti aumenti dei pedaggi autostradali che, come un bancomat, vengono prelevati alle imprese mentre gli esigui sconti vengono riconosciuti con ritardi di 18 mesi quando va bene. Ed ancora, esistono aziende con veicoli e senza dipendenti, con dipendenti e senza veicoli. «Sulle nostre strade - afferma Fer-

ruggia - circolano sempre più veicoli con targhe straniere. Spesso si tratta di aziende nate nei Paesi dell’Est che operano in Italia, svolgendo attività di trasporto e applicando ai lavoratori i contratti, la contribuzione sociale e assicurativa dei Paesi in cui hanno sede legale. Lo sconto che in questo modo praticano sul prezzo del servizio di trasporto va dal 20 al 30%. Per non parlare dell’uso distorto del cabotaggio, da parte di vettori stranieri, per il contrasto del quale risultano al momento del tutto insufficienti i sistemi di controllo su strada fin qui praticati dalle autorità competenti». «Esistono poi agenzie - interviene Bruneri - che chiedono alle nostre aziende di rinunciare ai lavoratori italiani e di collocare lavoratori provenienti dai Paesi dell’est, con la pratica del distacco, risparmiando così sul costo del la-

voratore che viene a costare all’impresa dai 15 ai 19 mila euro all’anno. Si pensi che normalmente il costo di un contratto nazionale è tra i 45 e i 49 mila euro l’anno. E’ lecito domandarsi se tutto ciò, soprattutto in questi anni, sia legalmente e socialmente accettabile. Noi crediamo di no. Questi fenomeni impoveriscono e danneggiano il nostro territorio e i Tir italiani rimangono nei piazzali. Restrizione del credito e ritardo dei pagamenti favoriscono inoltre il tentativo della criminalità organizzata, di infiltrarsi nel settore del trasporto, trasformando le nostre imprese “in lavatrici” che riciclano danaro, offrendo servizi di trasporto a prezzi stracciati. Abbiamo già parlato con il nostro Prefetto di Cremona e con le forze dell’ordine e con loro avremo ulteriori approfondimenti per monitorare e trovare soluzioni adeguate».


Cronaca

Sabato 15 Marzo 2014

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Lavoro, ecco i settori in cui si assume

In cima alla lista i servizi alla persona e l’industria; seguono commercio e turismo. In Lombardia si parla di 24.520 nuove assunzioni

Tra le professionalità più richieste operatori socio-sanitari e operai specializzati. Cresce la richiesta di diplomati e laureati

S

di Michele Scolari

i parla di 24.520 nuove assunzioni in Lombardia previste per il primo trimestre del 2014, tra contratti di lavoro dipendente (a tempo determinato e indeterminato) ed altre forme contrattuali. E, tra queste, 650 sono previste nella provincia di Cremona. E’ quanto emerge dalle stime trimestrali dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza, a partire dai dati del sistema informativo Excelsior e Registro Imprese (tabelle da Unioncamere-Ministero del Lavoro, sistema informativo Excelsior, 2013). In provincia di Cremona, i contratti attivati nel primo trimestre dell'anno dovrebbero e s s e re c i rc a 1.130, così ripartiti: il 57% riguarderà assunzioni dirette di lavoratori dipendenti (650 unità) e il 43% (490 unità) sarà costituito da contratti atipici. Sul fronte delle variazioni occupazionali, dati positivi si registrano nelle modalità contrattuali in somministrazione (interinali), delle collaborazioni a progetto, e degli altri contratti di lavoro indipendente (collaborazioni occasionali e incarichi a professionisti con partita IVA): per tutte queste il “saldo” previsto si attesta a +200 unità. Per quanto riguarda le assunzioni di lavoratori dipendenti, esse rappresentano il 57% del totale (il cui 66% sarà ancora a tempo determinato). Nell’ambito del lavoro dipendente, i settori che si rivelano in

controtendenza rispetto al trend negativo apportato dalla crisi sono quelli dei servizi e dell’industria. Il 67% delle 650 assunzioni programmate a Cremona si concentrerà nei servizi (circa 7 punti in più rispetto al trimestre precedente). Tra i servizi, prevalgono le attività dei servizi alle persone, con 180 assunzioni (il 28% del totale provinciale). Seguono, a distanza, le attività degli altri servizi, con 100 assunzioni (16%), quelle del commercio (12%) e del turismo-ristorazione (7%). Nell'industria, il comparto che concentrerà una parte significativa delle assunzioni è quello della metalmeccanica ed elettronica (80 unità, il 12% del totale provinciale). Rispetto al totale, 170 posizioni saranno riservate a lavoratori professionali di alto profilo, ossia dirigenti, specialisti e tecnici, per una quota pari al 26% delle assunzioni totali programmate nella provincia (dato che supera la media nazionale - al 21% - ma è inferiore alla media regionale - 27%). Il gruppo professionale più numeroso però risulta quello delle professioni qualificate nelle attività commerciali e in tutti i tipi di servizi (al primo posto quelli alla persona), con 190 assunzioni (il 29% del totale), seguito da 170 assunzioni di figure operaie specializzate (26% del totale). Ecco le cinque professioni più richieste in provincia di Cremona, in cui si concentra il 42% delle assunzioni totali: operatori dell’assistenza sociale e dei servizi sanitari (70 unità); operai

Maggiori opportunità anche per le donne

Assunzioni previste in complesso nella provincia di Cremona Assunzioni previste

Scomposizione assunzioni in % a tempo indeterminato

a tempo determinato

apprendistato

altri contratti

650

24,1

66,4

8,0

1,4

INDUSTRIA E COSTRUZIONI

210

27,2

60,1

9,4

3,3

Metalmeccanica-elettronica

80

32,5

51,9

--

--

Altre industrie

110

21,2

65,5

--

--

Costruzioni

20

--

--

--

--

SERVIZI

430

22,6

69,5

7,4

0,5

Commercio

80

26,9

67,9

--

--

Turismo e ristorazione

40

--

61,9

--

--

Servizi operativi

30

--

--

--

--

Servizi alle persone

180

18,5

79,9

--

--

Altri servizi

100

25,2

57,3

--

--

1-49 dipendenti

260

27

57

14,1

2

50 dipendenti e oltre

390

22,3

72,6

--

--

TOTALE

CLASSI DIMENSIONALI

Palmieri (Cgil): «C’è qualche segnale positivo, ma ancora non si percepiscono prospettive di miglioramento» «Qualche segnale positivo c'è: ad esempio, il settore metalmeccanico ha dato alcuni cenni di ripresa negli ultimi mesi. Ma non si intravede ancora una posizione di miglioramento sull'economia e sull'occupazione. In provincia di Cremona, i contratti attivati in complesso nel primo trimestre dell'anno dovrebbero essere circa 1.130, il 30% in meno rispetto ai 1.600 dello stesso trimestre dell'anno precedente. E per una parte consistente di essi si parla ancora di contratti a tempo determinato ». Così Mimmo Palmieri, segretario provinciale della Cgil, commenta i dati relativi alla provincia di Cremona

sui numeri delle nuove assunzioni previste per il primo trimestre del 2014. «E' vero, vi è molta richiesta nel settore dei servizi, soprattutto socio-sanitari e assistenziali. Ma questo dato dovrebbe anche far riflettere sulla forte crescita dell'assistenza privata, rispetto allo stato del welfare. Comunque, per ora la luce in fondo al tunnel non si vede ancora. Occorrerà vedere le dinamiche delle politiche economiche che metterà in campo il nuovo governo, auspicando significative ricadute anche sul nostro territorio e tenendo presente che non può esservi crescita senza la ripresa dell'occupazione».

metalmeccanici ed elettromeccanici (60); operai specializzati e conduttori di impianti nell'industria alimentare (50); specialisti e tecnici della sanità e dei servizi sociali (50); commessi e altro personale qualificato nelle attività commerciali (50). La richiesta di esperienza specifica sarà più frequente nelle costruzioni (100% delle assunzioni), mentre negli altri comparti la quota di assunzioni con esperienza si aggira intorno al 50-60%. Nel caso delle professioni, la richiesta di un’alta esperienza specifica (almeno al 70%) riguarderò soprattutto gli specialisti e tecnici della sanità e dei servizi sociali assieme agli operai specializzati e i conduttori di impianti nell'industria alimentare. Aumenta anche la richiesta di coloro che sono in possesso di un titolo di studio di scuola superiore o universitario, attestandosi al 13% in più rispetto al trimestre precedente. Nello specifico, le 650 assunzioni programmate riguarderanno 100 laureati, 260 diplomati, 130 figure in possesso della qualifica professionale e 150 persone alle quali non verrà richiesta una preparazione scolastica specifica. In crescita, infine, si registrano anche le opportunità lavorative per le donne, che risultano pari al 49% del totale (erano il 48% nel trimestre precedente). Al 56% si attestano invece quelle per i giovani, considerando anche le assunzioni per cui l'età non è un requisito importante e ripartendole proporzionalmente fra le due classi di età (meno di 30 anni e più di 30 anni).


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Cronaca

Sabato 15 Marzo 2014

Ciclabili: le soluzioni dei candidati sindaco

La mobilità sostenibile è una priorità per tutti. Comune denominatore: il potenziamento della rete ciclabile, specialmente nei collegamenti tra periferia e centro

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di Laura Bosio

ell'ultimo numero de Il Piccolo abbiamo trattato i problemi relativi alla mobilità ciclabile; piste poco sicure, corsie ciclabili che si interrompono improvvisamente, collegamenti mancanti: queste le problematiche emerse sentendo i cittadini che utilizzano prevalentemente la bicicletta come mezzo di locomozione. Ora abbiamo chiesto ai candidati sindaco di Cremona in che modo intendono affrontare questi problemi sollevati dai cittadini. Ai cittadini diciamo: prendete appunto di quanto viene promesso. Federico Fasani (che parla in vece del sindaco Perri, in quanto colpito da lutto familiare) - «L'amministrazione comunale ha ereditato una rete ciclabile che come quantitativo astratto sarebbe anche lusinghiera ma che è costituita da bracci totalmente distaccati l'uno dall'altro e senza connessioni. Tuttavia sistemare la situazione non è un'impresa semplice: serve una programmazione urbana importante per ristrutturare la rete delle piste. Vogliamo quindi realizzare una sorta di "ring" ciclabile che corra attorno a tutta la città, mettendo in collegamento tra loro i vari tratti a livello perimetrale. Ad esempio uno degli interventi prioritari è il collegamento ciclabile tra la Fiera e il Boschetto. Il secondo passaggio è invece il potenziamento dei raggi perimetrali di piste ciclabili che vanno verso il centro. Dopo aver terminato il Pgt, che determinerà un profondo mutamento del territorio, ora ci impegniamo nel sistema viabilistico. Bisogna però partire da un piano complessivo, che ci porti a rivedere la mobilità ciclabile a 360 gradi, analizzando i fabbisogni reali e raccogliendo le richieste dei cittadini. Certo è che si dovranno privilegiare i poli maggiormente attrattivi, come scuole e quartieri residenziali». Gianluca Galimberti (Fare Nuova la città) - «Una città moderna è una città che cura la mobilità per la vita dei suoi cittadini, per il lavoro dei commercianti,

Federic Fasani

Gianluca Galimberti

Lucia Lanfredi

Laura Carlino

per il turismo in generale. Un nuovo piano della mobilità è necessario a Cremona e deve avere una visione di insieme: ciclabilità, pedonalizzazione, trasporto pubblico locale, piano soste, zone ZTL, piano carico e scarico merci, questione sicurezza (illuminazione passaggi pedonali, rotonde), manutenzione di strade e marciapiedi. Queste questioni vanno affrontate in modo organico e con una programmazione adeguata nel tempo. Anche i collegamenti di Cremona con l'esterno fanno parte di questo quadro generale. La ciclabilità in città deve essere completata e resa sicura (alcuni tracciati definiti "piste ciclabili" non lo sono in realtà e quindi spesso non sono sicure). Sappiamo ce costruire una pista ciclabile ha un costo e richiede un progetto serio e ben scandito nel tempo, ma occorre essere anche consapevoli che è questione primaria di intervento: la bicicletta è una modalità intelligente, possibile, efficace e conveniente di spostamento in città. Ed è una modalità che porta salute in una terra che ha bisogno di costruire una am-

Alessandro Zagni

Carmine Scotti

biente sano. Occorre lavorare con coesione nella nostra coalizione (molto sensibile su questi temi) e insieme a quelle realtà associative che da tempo lavorano in città su queste opportunità di mobilità sostenibile. La ciclabilità verso l’esterno è altrettanto importante. Intendiamo promuovere con i sindaci vicini momenti di lavoro per progetti comuni. Inoltre, poiché nel piano mobilità regionale la questione ciclabilità anche lungo il bacino del Po è all'attenzione, Cremona deve essere protagonista di questa partita! La ciclabilità di un lungo tratto del bacino del Po (solo in parte presente e quindi da completare, sviluppare e valorizzare) è una questione strettamente legata allo sviluppo ecologico, al turismo e al rilancio del territorio e della città e si inserisce nella partita più generale dell'attenzione al Po, alla sua natura, alle sue potenzialità di sviluppo anche economico. Un progetto generale sul Po è una partita che intendiamo con forza portare avanti, andando ad intercettare finanziamenti anche europei che sono disponibili».

Alessandro Zagni (Lega) - «Cremona è una città che si presta ad essere vissuta in bicicletta, per questo la rete delle piste ciclabili deve essere sicura e la circolazione dei ciclisti non deve rendere difficoltosa quella delle auto e viceversa. In particolare, vorrei soffermarmi sui seguenti aspetti. Innanzitutto la creazione di una vera "zona 30" nel centro storico, con un limite quindi di 30 km/h, per fare coesistere in sicurezza automobili e biciclette. Per ottenere questo risultato è necessario posizionare arredo urbano e dossi stradali che scoraggino le alte velocità nel perimetro del centro. In secondo luogo va curata la predisposizione di una apposita segnaletica stradale per i ciclisti, che indichi loro in modo preciso il comportamento da tenere per rispettare il codice della strada. Servono poi interventi di messa in sicurezza di tratti delle piste ciclabili attualmente pericolosi. Bisogna provvedere alla realizzazione della pista ciclabile che collega la frazione Cavatigozzi a Cremona. È mia opinione che tutti i quartieri esterni devono poter essere messi in connessione alla città con una ciclabile. Infine credo sia necessario tenere in considerazione anche le esigenze dei ciclisti quando si procede al rifacimento del manto stradale, per evitare i grossolani errori che questa amministrazione ha compiuto con il rifacimento dei corsi». Lucia Lanfredi (M5S) - «La progettazione della rete ciclabile necessita investimenti mirati. Innanzitutto bisogna promuovere l'utilizzo della bicicletta: ad esempio in Francia danno incentivi a chi va al lavoro in bicicletta. Al fine di incentivare la mobilità ciclistica vogliamo organizzare delle biciclettate per riscoprire gli angoli nascosti della nostra città. Dal punto di vista strutturale, si devono creare delle piste protette e ben riconoscibili, che siano collegate al centro storico. Ad esempio vorremmo realizzare una pista che colleghi porta Milano e porta Venezia. Ma soprattutto è necessario mettere in sicurezza i percorsi ciclabili che ci sono attualmente: in via Palestro ad esempio lungo la pista ciclabile ci sono nume-

rosi passi carrai, e questo non rende sicuro il percorso. Dal punto di vista della sicurezza credo inoltre sia necessario intensificare i controlli e le sanzioni nei confronti di chi parcheggia sulle piste ciclabili. Inoltre si dovrebbe incrementare il numero di stalli per le biciclette, che attualmente in centro sono pochi». Laura Carlino (lista Cremona Città Nova) - «Innanzitutto ritengo necessario potenziare la rete ciclabile, soprattutto lungo le direttrici che dall'esterno portano in città. Come è stato fatto, ad esempio, per il Bosco ex Parmigiano. In città bisogna invece mettere in sicurezza i percorsi ciclabili: vi sono dei tratti, come quello di piazza Cadorna, tutt'altro che sicuri. Gli stalli per le bici sono pochi e sarà necessario incrementarli, specialmente vicino alle scuole. Questo si potrà fare nell'ottica di una estensione dell'isola pedonale in centro, anche se ciò significherà diminuire i parcheggi in centro. Del resto tutto deve andare nella direzione di disincentivare i cittadini all'utilizzo dell'automobile. Forse è una scelta impopolare, ma è quello di cui la città ha bisogno. A questo proposito va potenziato anche il servizio di bike sharing, posizionando delle colonnine in zone strategiche e cercando di abbattere il costo del servizio stesso, magari anche attraverso accordi con le aziende e gli enti che si trovano in centro e semplificandone l'accesso. Infine si dovrà mettere in campo iniziative volte alla promozione del cicloturismo». Carmine Scotti (Movimento per Cremona) - «Siamo molto attenti all'ambiente e alla mobilità sostenibile. Ritengo quindi che le piste ciclabili debbano essere una priorità: esse vanno incrementate, soprattutto dalla periferia verso il centro e rese più funzionali per giovani e per anziani, illuminandole con luci a led, e mettendo dei collegamenti wi-fi lungo i percorsi ciclabili. Vogliamo inoltre mettere un collegamento con autobus per il bike sharing tra la stazione e CremonaFiere».


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Cronaca

Sabato 15 Marzo 2014

Uno stalker si aggira in centro?

Alcune giovani donne hanno raccontato di essere state avvicinate con la scusa di conoscere l’ora e poi di essere state seguite L’importanza di conoscere le basi della difesa personale L’uomo non manifesterebbe tendenze aggressive, ma è molesto e spaventa chi è oggetto delle sue “attenzioni”

E

di Laura Bosio

ra una giornata piovosa, in cui tutti si muovevano lungo le strade a passo svelto. Stavo percorrendo il vicolo che costeggia la Camera di Commercio, quando un uomo mi ha avvicinato, chiedendomi l'ora. Sul momento non ho fatto molto caso al suo aspetto: una persona anonima, con un paio di occhiali piuttosto dozzinali e un giubbino nero. Ho dato un'occhiata al cellulare e gli ho detto l'ora. Lui ha fatto qualche impacciato commento sul tempo, quindi ho salutato e mi sono allontanata. Lui ha proseguito nella mia stessa direzione, restando poco dietro di me. Nulla di strano fin qui. Arrivata in via Solferino ho girato a sinistra, verso piazza Roma, e mi sono dimenticata di lui. Poi ho girato a destra, verso corso Mazzini, e lì ho notato che si trovava ancora dietro di me. Ma di nuovo non ho dato peso alla cosa: può capitare di trovarsi per un certo tragitto lungo la stessa strada di qualcuno. Così ho proseguito fino a raggiungere il supermercato, dove poi sono entrata, uscen-

done poi dieci minuti dopo e proseguendo verso piazza Giovanni XXIII. E' stato lì che mi sono resa conto che quell'uomo era ancora alle mie spalle. E ho avuto paura: non poteva che avermi atteso fuori dal supermercato! Fortunatamente ho raggiunto la mia auto, con il cuore in gola, sono salita a bordo, mi sono premurata di chiudere immediatamente le porte, e sono partita velocemente. Nel pomeriggio di un paio di giorni dopo, mentre mi trovavo in un negozio, è entrata una ragazza con lo sguardo preoccupato, continuando a lanciare occhiate alle proprie spal-

La Giunta comunale, su proposta dell’assessore alle Politiche Educative, Jane Alquati, ha stabilito di introdurre, in via sperimentale, nuove modalità di frequenza degli asili nido per il periodo aprile/luglio 2014, approvando le tariffe per questo innovativo servizio. La novità principale riguarda l’introduzione, a livello sperimentale e fino alla fine dell’anno educativo 2013/2014, di una possibilità di iscrizione all’asilo nido con una frequenza oraria diversa: solo al mattino con uscita prima del pasto; oppure solo tre giorni settimanali, con il pasto; oppure solo due giorni settimanali, sempre usufruendo del pasto di mezzogiorno. In questo modo si ritiene di poter soddisfare una fascia di famiglie che cercano un

le. "Scusatemi - ha detto alle commesse - ma c'è un uomo che mi sta seguendo ... non sapevo dove andare, così sono entrata qui". La donna ha raccontato che il tizio in questione l'aveva fermata per chiederle l'ora, e che successivamente aveva preso a seguirla. «Ho girato per diverse vie ma lui era sempre dietro di me, non sapevo più come fare. Sono entrata qui dentro per disperazione» ha raccontato la giovane. Le commesse si sono mostrate molto comprensive, soprattutto perché la mattina stessa era accaduta la stessa cosa anche a una loro. Il modus operandi sembra essere sempre lo stes-

so: il soggetto si avvicina per chiedere l'ora, cerca di intavolare una conversazione, poi inizia a seguire la propria "vittima", sempre una giovane donna. Non pare che il tizio abbia intenzioni violente, ma senza dubbio risulta fastidioso, e soprattutto provoca un grande spavento nelle ragazze che si trovano in questa situazione. Nei giorni successivi, altre due ragazze mi hanno raccontato episodi simili. Paola dice di essere stata fermata sotto la galleria, sempre con la scusa dell'orario, per poi essere seguita fino in stazione, dove doveva prendere un treno. Monica mi dice invece che si trovava in piazza Marconi, all'uscita del parcheggio, quando l'uomo - che dalle descrizioni sembra essere sempre lo stesso le ha fatto la fatidica domanda: "Scusi, saprebbe dirmi che ore sono?", per poi seguirla fino all'ufficio. Ora in molti si chiedono chi sia quest'uomo misterioso. Forse uno stalker che si aggira per le strade del centro, divertendosi a seguire le giovani donne sole? O forse semplicemente un buontempone, che non ha altro modo per trascorrere il tempo? Forse non lo sapremo mai ...

Per una donna è sempre più importante sapersi difendere da eventuali aggressori: in un'epoca in cui i reati sono in forte incremento, soprattutto aggressioni a scopo di furto e borseggi, diventa indispensabile non essere completamente indifese di fronte al pericolo. Nel 2012 sono state uccise 124 donne a causa della violenza di genere e 47 sono stati i tentativi. E dal rapporto Eures-Ansa ogni giorno in Italia viene colpita da atti di violenza una donna ogni 12 secondi. E ancora: ogni giorno 95 donne denunciano di aver subito minacce e 87 ingiurie; 64 sono vittime di lesioni dolose, 19 di percosse, 14 di stalking e 10 di violenze sessuali. A questo proposito nel corso degli ultimi anni si è assistito a un proliferare di corsi di difesa personale rivolti alle donne. A settembre è partita la prima edizione di "Difesa in rosa", corso promosso da Regione Lombardia che ha visto la partecipazione di oltre 1.600 donne in tutta la Lombardia. Un successo incredibile, tanto che in primavera si farà il bis: a partire da maggio inizierà un nuovo ciclo di corsi base per le molte donne che non avevano potuto accedere al primo ciclo. Le lezioni a Cremona inizieranno lunedì 2 giugno alle ore 18.30 (lunedì e mercoledì). Verrà inoltre istituito il livello avanzato per chi ha già partecipato al primo ciclo: in questo caso i corsi partiranno martedì 3 giugno (martedì e giovedì) sempre alle 18.30. Si è inoltre appena concluso il corso promosso dall'assessorato alla Polizia locale, in collaborazione con l'Assessorato alle Pari Opportunità, organizza il corso di difesa personale per le donne.

Da aprile nuove modalità di frequenza per gli asili nido: si possono fare iscrizioni con frequenza oraria diversa sostegno nella cura dei bambini, ma che non hanno necessità di un servizio a tempo pieno. Questo tipo di richiesta è in aumento in tutti i paesi, e quindi il Comune ritiene di potere assecondare tale esigenza consentendo al tempo stesso un risparmio alle famiglie in una fase di difficoltà economica. Le tariffe del servizio sono naturalmente riparametrate, in base alla fascia oraria o ai giorni di frequenza richiesti. E’ la possibilità di inserire i bambini, che richiedo-

no una frequenza differenziata, anche dopo il termine normalmente stabilito del 31 marzo. «Valutata la necessità di offrire agli utenti del servizio asilo nido differenti forme di frequenza, oltre a quella del tempo ordinario (8.30-16) - spiega l’assessore Jane Alquati - è stata elaborata, in via sperimentale, per il periodo aprile/ luglio 2014, una proposta che prevede diverse possibilità di frequenza. Abbiamo previsto che gli utenti possano effet-

tuare altre scelte dei tempi di frequenza, rispetto all’orario tradizionale, questo per andare incontro alle nuove esigenze delle famiglie. I rappresentanti delle organizzazioni sindacali, con le quali mi sono già confrontata, hanno espresso parere favorevole in quanto si tratta di una soluzione che risponde a bisogni che anch’essi avevano segnalato. Ritengo che con questa scelta l’amministrazione stia dando un’ulteriore concreta risposta ai bisogni delle famiglie le cui

abitudini e modi di vita, e soprattutto di lavoro, sono mutati in questi ultimi tempi». Nei prossimi anni sarà sempre più importante dare risposta ad esigenze diversificate cercando però di garantire percorsi educativi di qualità, e sempre ricercando un equilibrio rispetto alle condizioni economiche generali e delle famiglie». Sono inoltre allo studio altre ipotesi, tra cui la rielaborazione delle fasce tariffarie per semplificare il calcolo e agevolare le famiglie. Per tutte le informazioni sulle nuove condizioni e per un orientamento sui servizi è possibile rivolgersi agli uffici del Settore Politiche Educative in via del Vecchio Passeggio 1 o telefonicamente al numero 0372 407900.


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Cronaca

Sabato 15 Marzo 2014

in breve

Lutto in casa Perri: è morto il padre del sindaco

Effetto Bergoglio: sale il consenso per la Chiesa

Don Rini: «Il Papa ha dato grande visibilità alla Chiesa, grazie al suo approccio semplice e allo stile profondamente umano»

«Il Papa parla di una Chiesa “in uscita”, che cammina nel mondo e nella storia alla ricerca dell’umanità» Grande lutto in casa del sindaco Oreste Perri: il padre, Giuseppe, si è spento dopo una lunga malattia all'età di 89 anni. Un uomo di spessore, dolce e duro allo stesso tempo. Un uomo che ha dato tutto per la famiglia. Così lo ricorda il primo cittadino, «In queste ore ho ricevuto tantissime telefonate e messaggi e voglio ringraziare tutti coloro che mi sono vicini in questo momento – dice Oreste Perri -. Mio padre è stato un esempio per me e per mio fratello: è da lui che abbiamo imparato il senso del dovere e dell’onore: è grazie a lui che ho impostato la mia vita su ideali ben precisi. Non ci insegnava a parole, ma con il suo comportamento. Era una persona che metteva anima e corpo nella famiglia e nell’amicizia. Ogni giorno aveva qualcuno da andare a trovare in ospedale, qualcuno da consolare». Giuseppe Perri da giovanissimo ha vissuto la prigionia in Germania, nei campi di lavoro. «Quando è tornato pesava 38 chili, sua mamma non lo riconosceva più - racconta ancora il primo cittadino -. E' stata un'esperienza che lo ha provato molto. Tanto che ha accolto con grandissima soddisfazione la medaglia al valore, che ha ricevuto solo lo scorso anno. Temeva che questo riconoscimento non gli arrivasse più. Mi diceva: "Non aspetteranno che io muoia per darmela"». Le esequie si svolgono sabato mattina. Si parte alle 10 dalla camera ardente dell’Ospedale per arrivare alle 10.30 nella chiesetta di Marzalengo (“Quella dove è stata battezzata tutta la famiglia” dice il sindaco), dove verranno celebrate le esequie. La salma sarà poi sepolta nella cappelletta di famiglia, nel cimitero del paese.

Occupazioni spazi pubblici, tariffe invariate Rimangono invariate le tariffe relative al canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche per l’anno 2014. Lo ha deciso la Giunta comunale su proposta del vice sindaco e assessore al Bilancio Roberto Nolli. Come previsto dalla normativa vigente, è stata rivalutata, per l’anno 2014, sulla base dell’indice Istat dei prezzi al consumo rilevati al 31 dicembre 2013, pari allo 0,7%, solo la tariffa per utente per occupazioni permanenti relativa al canone forfetario per occupazione con cavi, condutture, impianti o con qualsiasi manufatto da aziende di erogazione di servizi pubblici, in euro 0,88. «Si è ritenuto di mantenere inalterate le tariffe relative alle tipologie di occupazioni previste dal vigente regolamento per l’applicazione del canone per occupazioni di spazi ed aree pubbliche, per evitare un appesantimento del carico fiscale dei contribuenti» chiarisce il vice sindaco Roberto Nolli».

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di Laura Bosio

l 13 marzo si è compiuto il primo anno di pontificato di Papa Francesco. Quando, un anno fa, la fumata bianca che si alzava dalla Cappella Sistina annunciava al mondo che i cardinali avevano eletto papa Jorge Mario Bergoglio, la sorpresa fu grande: non era uno dei nomi che circolavano come papabili, né si trattava di un personaggio conosciuto. Nessuno, allora, si aspettava l'enorme impatto che questo pontefice avrebbe avuto sulla chiesa. L'Eurispes lo definisce "l'effetto Bergoglio": secondo un’indagine condotta dall’istituto di ricerca, il Papa oggi è apprezzato dall’87% degli italiani, secondo i quali Bergoglio sta dando nuovo slancio e vitalità alla Chiesa cattolica. La figura di papa Francesco sembrerebbe risollevare anche le sorti della Chiesa cattolica, che nel 2013 aveva riscosso il 12% dei consensi: secondo l’Eurispes, "l'effetto Bergoglio" ha fatto salire al 50% il gradimento dell’intera istituzione. Una figura emblematica e forte, dunque. Ne parliamo con don Vincenzo Rini, direttore di Vita Cattolica.. Il nuovo numero di Limes, rivista italiana di geopolitica, ha fatto il bilancio di un anno di pontificato. Il Direttore Lucio Caracciolo ha dichiarato che: “Bergoglio ha riportato la Chiesa, attraverso se stesso, al centro del mondo”. E' d'accordo? Come è cambiata la Chiesa con lui? «Papa Francesco, nella recente intervista al “Corriere della Sera” ha raccomandato di non fare di lui un superman che fa miracoli. E noi dobbiamo rispettare questa sua volontà, soprattutto perché i miracoli li fa solo Dio. Con questo non si può negare che Francesco, in questo suo primo anno di pontificato ha saputo dare grande visibilità alla Chiesa e al ministero papale, grazie al suo approccio semplice alle persone, allo stile comprensibilissimo e profondamente umano con cui affronta i vari problemi. Per questo il mondo cattolico, ma anche il mondo laico, guarda-

Don Vincenzo Rini

no a lui con fiducia e speranza, attendendosi dalle sue parole, dal suo insegnamento, un aiuto a leggere se stessi, a comprendere la vita delle persone, a guardare con occhi nuovi gli avvenimenti del mondo e, in particolare della Chiesa». Bergoglio viene definito da molti un "papa innovatore". In cosa ha saputo essere innovativo questo pontefice? «Un papa innovatore, sì. Ma attenti bene a non metterlo in contrasto con i suoi predecessori, in particolare con Benedetto XVI. In che cosa è stato innovatore? Direi anzitutto con la sua grande umanità, maturata in una intera vita vissuta a contatto con la gente, specialmente con i più poveri; poi con il linguaggio, niente affatto aulico, che sa toccare le corde dell'anima della gente che lo ascolta e lo incontra. A livello del ministero "petrino", che è lo specifico del papa, la novità non è nei contenuti, che sono, a livello dottrinale e morale, quelli di sempre, ma nello sguardo: papa Francesco guarda le persone, anche quelle che sono lontane dalla vita cristiana, con lo sguardo dell'amore, della misericordia. E guarda alla Chiesa stessa e ai

«Questo è il Papa della misericordia»

suoi fedeli come ai suoi capi, con l'umiltà di riconoscere che tutti sono peccatori, che tutti devono convertirsi. Nella Esortazione Apostolica "Evangelii gaudium", che può essere considerata il programma del suo pontificato, arriva ad affermare che anche il papato deve convertirsi». C'è chi parla di un profondo impatto di questo papato sulla geografia politico-istituzionale e sugli assetti di potere del Vaticano… «Io preferirei affermare che l'impatto è soprattutto sulla Chiesa intera. A livello istituzionale, sugli assetti del Vaticano, Francesco vuole vedere nelle istituzioni vaticane non dei centri di potere ecclesiale, ma luoghi di servizio, ricchi di spiritualità; quindi centri pastorali a servizio della Chiesa intera. Questo potrà significare semplificazione, realizzazione di uno stile più umile e povero. Per questo ha incominciato, proprio questa settimana, a invitare i responsabili dei vari settori istituzionale della Santa Sede a vivere una settimana di esercizi spirituali insieme a lui. Da sottolineare che, considerando queste istituzioni fondamentalmente organi di servizio pastorale, chiede che ci sia sempre trasparenza - basta vedere ciò che riguarda lo Ior - e che non ci sia in esse caccia alla carriera, ma solo desiderio di servizio».

Francesco è uno dei papi più amati, tanto che ogni domenica piazza San Pietro è letteralmente gremita di fedeli: cosa spinge le folle verso di lui? «Cosa spinge le folle a Roma ad incontrare il papa? Direi la sua umanità, la serenità con cui affronta i problemi. Di fronte al peccato non inizia con la condanna, ma con l'ascolto, la comprensione, per dire una parola di perdono, di misericordia. Ha detto lui stesso che la Chiesa deve essere come un ospedale da campo dopo una battaglia: la gente questo lo capisce; anche chi è lontano da una vita secondo le indicazioni dei comandamenti di Dio, ascoltandolo sente di doversi esaminare. Non per nulla dicono le statistiche che in moltissime chiese le confessioni sono cresciute in misura significativa. La gente ascolta volentieri chi dimostra di amarla, di ascoltarla, di volerla comprendere e aiutare. Questo è il papa della misericordia, che annuncia il perdono di Dio a chi pecca e la consolazione di Dio a chi soffre. Per questo parla di una Chiesa "in uscita", non chiusa dentro le sue mura, ma che cammina nel mondo e nella storia alla ricerca dell'umanità, degli uomini e delle donne, senza preconcetti e senza pregiudizi. La gente questo lo comprende e, per questo, corre da papa Francesco».

Parcheggi: 65 nuovi posti auto per i residenti tra le vie Cadore e Vittorio Emanuele La Giunta comunale ha deciso di riservare 65 posti auto ai residenti nella zona D (compresa tra corso Vittorio Emanuele II, via Bell’Aspa e via Cadore), dando mandato ai competenti uffici comunali di attivarsi per avviare i necessari adempimenti. “Il Piano della mobilità e della sosta in centro storico – spiega l’assessore Francesco Zanibelli - prevedeva l’attivazione di due zone a sud della città dove ricavare spazi per la sosta riservati ai residenti: la zona C (compresa tra le vie XX Settembre, Gaspare Pedone, S. Maria in Betlem, Platina), già attivata, e la zona D, entrambe classificate come Zone di Particolare Rilevanza Urbanistica. In quest’area, con l’entrata in funzione del parcheggio di piazza Marconi, la sosta di lunga durata (per es. pendolari, lavoratori) è migrata nelle vie adiacenti determinando una diminuzione dei

posti disponibili per la sosta residenziale. La necessità di intervenire è stata sollecitata anche dai residenti della zona che hanno manifestato le loro difficoltà quotidiane nel trovare spazi per la sosta”. “Il Servizio Programmazione Mobilità – prosegue l’assessore – ha effettuato un’indagine conoscitiva sull’intera area rilevando le differenti tipologie di sosta presenti e verificando il grado di occupazione delle stesse. Da quanto appurato, considerando un bacino disponibile di circa 500 posti auto (compresivi di stalli liberi, stalli a pagamento e stalli regolamentati ad orari), è emerso che circa il 58% del totale è formato da posti liberi, mentre circa il 34% risulta essere a pagamento (piazza Marconi e vie limitrofe, corso Vittorio Emanuele II). La soluzione individuata garantisce equamente le possibilità di sosta delle varie categorie

di utenza. Gli stalli di sosta riservata ai residenti sono 65 e così suddivisi: 3 posti in via Belfuso; 3 posti in via Bella Rocca; 45 posti in via Cadore; 8 posti in via Larga e 6 posti in via Ettore Sacchi. Con questo provvedimento si va dunque ad equiparare la situazione dei cittadini che abitano nella zona D a quella dei residenti dell’altra area compresa nelle Zone di Particolare Rilevanza Urbanistica”.


Cronaca

Sabato 15 Marzo 2014

«E’innegabile che la misoginia esista ancora, benché ora sia più civilizzata»

Donne e politica delle quote: una riflessione

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di Agostino Francesco Poli

a questione della partecipazione politica delle donne non può certo esaurirsi nello spazio di un articolo, ma proveremo ad indicare alcuni elementi. La dicotomia principale, che, se si vuole, può essere individuata agli albori dell’umanità (fatte salve alcune società di tipo matriarcale che pure sono certamente esistite, ma che non hanno lasciato tracce documentali precise, se non in alcune raffigurazioni, come le statue antichissime della Dea Madre, oppure in leggende, usi e costumi, rituali) è costituita dall’uomo con un ruolo “esterno”, pubblico (procacciatore di cibo) e la donna custode della casa e della dimensione familiare, depositaria, quindi, del lavoro di cura. Non c’è bisogno di dire quanto questa opera millenaria sia stata preziosa per la specie umana: basti pensare che dalla radice “oikos”, termine greco per “casa”, è nata la parola “economia”. L’economia, quindi, è una tecnica e una scienza che nasce in casa, nel lavoro di regolazione degli affetti delle risorse, delle relazioni, proprio delle donne. Questa dicotomia ha attraversato i secoli, seppur con alterne vicende e momenti storici in cui le donne hanno potuto godere di una certa autonomia e libertà, oppure, al contrario, sono state confinate in una sorta di prigionia reale e simbolica. A ciò si aggiunga che il pensiero classico iniziò ad individuare nella donna, matrice di vita, strettamente legata alla dimensione corporea ed alla natura, capace di quell’atto inimitabile da un maschio che è la possibilità di generare, la donna , dicevo, è stata via via considerata incapace di pensiero razionale, inadatta al governo delle istituzioni, allo studio, alla conoscenza scientifica, al lavoro esterno, proprio perché “schiava” del corpo. Un’opera di rimozione potentissima, da parte dell’uomo, perlomeno dell’uomo occidentale, della potenza generativa femminile, perturbante e inesplicabile. Per quanto riguarda la questione del suffragio, dopo le forme che assunse nell’antica Roma (da cui le donne furono assolutamente escluse), solo in età moderna esso riacquistò un peso determinante. Il principio di suffragio fu allora strettamente connesso con le idee di volontà generale (espresse in particolar modo da J.-J. Rousseau) e di rappresentanza politica, che numerosi filosofi e pensatori svilupparono a partire dal XVII secolo, trovando dopo la Rivoluzione francese concreta applicazione nella configurazione istituzionale di molti stati moderni. “Si elaborò allora l'assunto per cui la rappresentanza trova fondamento nella sua volontarietà, vale a dire nel fatto che il rappresentato sia un soggetto perfettamente capace di agire e quindi titolare di un potere di controllo e di revoca del rappresentante. Da ciò discende che la rappresentanza politica è di tipo elettivo e il principio cardine intorno al quale essa ruota è l'elezione degli organismi legislativi e in alcuni casi anche di quelli” . Tra il XIX e la prima metà del XX secolo, si pose con forza la questione del progressivo ampliamento del diritto di voto. In Gran Bretagna, dopo la prima guerra mondiale, il diritto di voto fu esteso anche alle donne. In Francia il suffragio univer-

«Per dare spazio alle donne in politica – se si parla della politica della rappresentanza – bisognerebbe forse prima di tutto cambiare le pratiche politiche dei e nei partiti». sale maschile venne istituito nel 1848, ma fu allargato alle donne soltanto dopo la seconda guerra mondiale. E giungiamo all’Italia. Le donne furono ammesse per la prima volta al voto solo nel 1946. Occorre tener presente che la prima legge elettorale piemontese del 1848, trasposta con lievi modifiche in quella del Regno d'Italia, era basata su criteri di censo molto rigidi. Dopo un percorso di modifiche in senso ampliativo, si giunge alla riforma del 1912, che introduce per i soli uomini un suffragio quasi universale. “L'elettorato attivo fu esteso a tutti i cittadini maschi di età superiore ai 30 anni senza alcun requisito di censo né di istruzione, restando ferme per i maggiorenni di età inferiore ai 30 anni le condizioni di censo o di prestazione del servizio militare o il possesso di titoli di studio già richiesti in precedenza”. Si registra, qui, la prima “sconfitta” parlamentare in merito alla partecipazione politica femminile: la Camera, infatti, respinse con votazione per appello nominale la concessione del voto alle donne, con 209 contrari, 48 a favore e 6 astenuti. Al termine della prima guerra mondiale, nel dicembre 1918, venne ampliato ulteriormente il suffragio, estendendolo a tutti i cittadini maschi che avessero compiuto il 21° anno di età e, a prescindere dai limiti di età, a tutti coloro che avessero prestato servizio nell'esercito mobilitato. Il suffragio universale (maschile e femminile) fu finalmente sancito in Italia dalla Costituzione del 1948, la quale pone l'unico vincolo dell'avvenuto raggiungimento della maggiore età. Le donne del nostro Paese, per votare, hanno dovuto attendere fino al 1946. Pochi mesi prima della conclusione del secondo conflitto mondiale, il secondo governo Bonomi - su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi - introduceva in Italia il suffragio universale, con Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 23 del 1° febbraio 1945, "Estensione alle donne del diritto di voto". Le prime elezioni amministrative dopo la fine della Seconda guerra mondiale e del regime fascista, limitate ai soli Consigli comunali, furono tenute in ordine sparso, in più giornate, raggruppate in più serie. Si cominciò nel marzo 1946, si continuò a novembre, e, per alcuni Comuni, si votò an-

che più tardi. Frattanto si erano tenute, il 2 giugno 1946, le prime elezioni generali dell’Assemblea costituente. Per profonda ironia della storia, nel 1925, la legge elettorale Acerbo aveva previsto il voto amministrativo per alcune categorie di donne: le decorate, le madri di caduti, coloro che esercitassero la patria potestà, che avessero conseguito il diploma elementare, che sapessero leggere e scrivere e pagassero tasse comunali pari ad almeno 40 lire annue. Ma le elezioni amministrative vennero abolite l'anno successivo e fu istituito il regime podestarile: quindi, nessuno votò più, durante il fascismo, per elezioni amministrative. Il suffragio universale fu così concesso dopo 52 anni dalla Nuova Zelanda, primo paese al mondo a concederlo, e a ventitre dalla Birmania, primo paese asiatico ad estendere il suffragio (1922), o paesi come Ceylon, Cuba, Costarica, Pakistan, Turchia, Uruguay, Spagna, Portogallo, Bolivia, Thailandia e le Filippine che lo avevano concesso nel 1931. In questo decreto però non era previsto l'elettorato passivo, che venne introdotto nel marzo 1946: il decreto n. 74 del 10 marzo 1946, "Norme per l'elezione dei deputati all'Assemblea Costituente", sanciva l'eleggibilità delle donne. Fin dalla prima tornata elettorale, quella del 1946, le donne votano in massa. Il voto viene vissuto subito non solo come un dovere (per iniziativa della Dc, infatti era stato reso obbligatorio), ma anche e soprattutto come l’esercizio di un diritto, una affermazione di sé, una speranza o una scommessa sull’avvenire. Scrive Maria Bellonci: «Quando in una cabina di legno povero e con in mano il lapis e due schede, mi trovai di fronte a me cittadino, confesso che mi mancò il cuore e mi venne l’impulso di fuggire: il gesto che stavo per fare e che avrebbe avuto una conseguenza diretta, mi sgomentava...». Sui banchi dell'Assemblea costituente sedettero le prime 21 parlamentari: nove della DC, nove del PCI, due del PSIUP ed una dell'Uomo qualunque. Sappiamo bene che l’accesso all’elettorato attivo e passivo non ha comportato per le donne la piena cittadinanza politica. Le donne sono cresciute nel mon-

do del lavoro e nella società in maniera assolutamente rivoluzionaria; sono forti, attive, capaci, ma, se guardiamo le elette, le rappresentanti nelle istituzioni, sono ancora troppo scarse. Il 7 marzo 2002 viene approvata a grande maggioranza la modifica dell’art. 51 della Costituzione italiana. All’articolo 51 (Titolo IV – Rapporti politici) della Costituzione “Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge” viene aggiunto: “La Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità fra uomini e donne”. Il ddl costituzionale viene approvato in via definitiva il 19 marzo 2003. Il 14 dicembre 2005 è stata approvata in Senato la legge elettorale, e, in quella sede, il no del Senato già espresso al disegno di legge recante “disposizioni in materia di pari opportunità tra uomini e donne nell'accesso alle cariche elettive della camera dei deputati e del senato della repubblica” è stato replicato. La Camera lo aveva precedentemente bocciato ad ottobre. È storia di questi giorni la bocciatura da parte della Camera, a scrutinio segreto, degli emendamenti promossi per garantire la presenza femminile ai vertici delle liste bloccate previste dalla proposta di legge elettorale in discussione. La realtà evidente è che l’introduzione di formule a “garanzia di partecipazione democratica”, come ha proposto di chiamarle la sociologa Chiara Saraceno, non piace ai nostri politici, almeno ai più. Per dare spazio alle donne in politica – se si parla della politica della rappresentanza – bisognerebbe forse prima di tutto cambiare le pratiche politiche dei e nei partiti. Per chiudere, riporto una frase, ancora di Chiara Saraceno: “Smettiamola di parlare di “quote rosa” e prendiamo invece atto del fatto che finora, nella politica locale come in quella nazionale, esiste una sola quota, quella maschile. Protetta militarmente da qualsiasi intrusione». Evidentemente, il modello sociale di cittadinanza e quello politico hanno una strada lunga per incontrarsi. Ed è innegabile che la misoginia esista ancora, benché più civilizzata.

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Finalmente la primavera è arrivata, e con essa la voglia di muoversi, viaggiare, passare un fine settimana fuori porta e fare le prime vacanze. Il Cta Acli promuove una serie di gite e viaggi per tutti i gusti.

• Dal 27 al 30 marzo ALLA SCOPERTA DEL CILENTO, un viaggio alla scoperta delle meraviglie del Cilento, si visiteranno: Paestum, Agropolis, Vietri sul Mare, Cava de' Tirreni e Salerno. • Dal 5 al 6 aprile GROTTE DI FRASASSI-GRADARASAN MARINO - Gita nelle marche con la visita delle splendide Grotte di Frasassi, del Borgo di Gradara, e della Repubblica di San Marino. • 13 aprile OUTLET DI SERRAVALLE, una giornata all'insegna dello shopping all'outlet di Serravalle, dove sono presenti oltre 180 negozi delle migliori marche. • Dal 18 al 22 aprile PASQUA IN FRIULI VENEZIA GIULIA, un tour in occasione della Pasqua nelle caratteristiche città del Friuli Venezia Giulia visitando: Trieste, Gorizia, Udine, Caporetto, Cividale del Friuli, Aquileia, Grado, Villa Manin, L'Abbazia Santa Maria In Sylivis. • Dal 18 al 21 aprile PASQUA A CHIANCIANO TERME con escursioni a Pienza, San Quirico d'Orcia, Lago Transimeno, Chiusi, Città della Pieve, Montepulciano e Siena. • Dal 25 al 27 aprile MAREMMA E ISOLA DEL GIGLIO. Un viaggio in Maremma con escursione all'Isola del Giglio, Principina a mare, Grosseto e Pisa. • dal 13 al 15 giugno ISTRIA ITINERARIO DELL'EPOCA VENEZIANA Un tour in Istria in cui si visiteranno Parenzo, Pola, Isole Brioni e Rovigno. • Dal 16 al 22 aprile PASQUA GARDA - Graziosa località di villeggiatura sulla sponda veronese dell'omonimo lago. Sistemazione presso hotel Bisesti tre stelle. • Dal 29 maggio al 2 giugno Viaggio a Praga - “La città incantata”. Si visiteranno inoltre: Cesky Krumlov, Kutna Hora ed il Castello di Konopiste. • Dal 06 al 27 luglio Soggiorni estivi al mare a Scanzano Jonico - Soggiorni settimanali e quindicinali a Scanzano Jonico in Basilicata presso il Villaggio Portogreco 4*** • Dal 12 Luglio al 9 Agosto Soggiorni estivi in montagna ad Andalo - Soggiorni quindicinali ad Andalo presso l’Hotel Stella Alpina 3*** Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372.800423, 800429. Sito: www.ctacremona.it


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CREMA

Sabato 15 Marzo 2014

«250mila euro per la media Vailati» La Bonaldi scrive a Renzi: «Allentare il Patto di Stabilità per usare l’avanzo di amministrazione»

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L’OBIEZIONE

«Si chiedono soldi per un edificio che non servirà più»

opo il presidente d e l l a P ro v i n c i a , Massimiliano Salini, che ha battuto cassa all’attuale premier, per la rimozione del Campus del liceo Racchettti lungo via Libero Comune, anche il sindaco di Crema Stefania Bonaldi ha scritto a Matteo Renzi quali sono per la nostra città gli interventi prioritari in materia di edilizia scolastica. E ha puntato i riflettori sulle medie Vailati, scuole composte di due edifici. La cifra stimata per sistemare i due edifici che compongono questo storico istituto medio inferiore in centro città è di 450mila euro. Ma l’intervento più sostanzioso - 250mila euro - riguarda, del primo plesso, le facciate all’interno del cortile, il tetto, i serramenti esterni e l’interno delle aule. Le risorse per i lavori del secondo plesso sono così suddivisi: 50 mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche, e 80 mila per la verifica ed il consolidamento delle volte del primo piano. Altre opere che riguardano entrambi i plessi portano la cifra a 450mila euro. Tutti questi interventi, segnala ancora il sindaco Bonaldi nella lettera, potrebbero essere finanziate mediante avanzo di amministrazione. Per fare ciò si renderebbe però necessario allentare la morsa del Patto di Stabilità, per il 2014 e per il 2015. La

Simone Beretta

Stupito, ma anche amareggiato perché vede continue incongruenze all’interno delle strategie del centrosinistra («un atteggiamento schizofrenico»): «Perché la Bonaldi chiede 250mila euro al presidente del consiglio Matteo Renzi per sistemare la scuola Vailati, quando sa benissimo che questo stabile il prossimo anno non ospiterà più alcuna scuola?». Si è posto questa domanda il consigliere di minoranza di Forza Italia, Simone Beretta, che sottolinea: «Ma in Comune c’è qualcuno all’interno della giunta che sa dove verrà trasferito questo edificio? Sembrerebbe di no». E l’ha spiegando perché la questione sia chiara anche per i cittadini. L’istituto da trasferire è il Liceo «Racchetti»: un unico edificio che accorpi le varie specializzazioni; al seguito emigrano anche le Magistrali (che oggi si chiamano liceo pedagogico). Quindi, sia che il «Racchetti» si sposti in via Libero Comuni (trasferimento che era stato votato nella passata amministrazione, da centrodestra e centrosinistra, e dall’intero consiglio provinciale) o alla Valcarenga, nell’ex scuola di Cielle, ai Sabbioni-Ombriano (come vuole ora il centrosinistra e l’estrema sinistra), si libererà lo stabile delle Magistrali nel quale, dunque, si trasferiranno le medie Vailati. Quindi, si è chiesto Beretta: «Perché chiedere dei soldi e spenderli per un edificio che non serve più? Sarebbe, dunque, uno spreco utilizzarli come ha chiesto lei. Gli unici a guadagnarci saranno i proprietari dello stabile che oggi è in comodato d’uso al Comune proprio per uso scolastico e solo per quello»

Riguardo alla questione delle medie Vailati, è d’accordo con il sindaco, invece, Matteo Gramignoli, capogruppo della lista civica «Buon giorno Crema». Che scrive. «Ritengo che la scelta di indicare nella lettera gli edifici ospitanti la Scuola Media Vailati sia non solo realmente prioritaria ma anche lungimirante e positiva per la nostra comunità, per diversi motivi. In primo luogo occorre ricordare che il plesso ex Folcioni è patrimonio comunale e una sua riqualificazione costituisce indiscutibilmente un oculato investimento, il plesso Vailati invece

«Ci siamo concentrati su quanto, ad oggi, secondo il nostro giudizio, appare intervento primario» Stefania Bonaldi

Matteo Renzi

maggior parte degli interventi, tuttavia, andrebbero svolti nell’estate, quando gli edifici non ospitano studenti. “Come da tue indicazioni – conclude il sindaco nella lettera – non abbiamo voluto approfittare della richiesta pervenutaci segnalandoti l’intero piano di provvedimenti che ci competono, ma nello spirito della tua lettera, ci siamo concentrati su quanto ad oggi, secondo il nostro giudizio, appare intervento prioritario.

Ncd: «Perché non intervenire su un’altra scuola?»

Laura Zanibelli

Anche Laura Zanibelli, capogruppo del Nuovo Centrodestra, stupita, si pone alcune domande sul progetto di sistemazione delle medie Vailati. Ecco i quesiti posti: «Il sindaco dovrebbe ben sapere che le scuole Vailati sono destinate a trasferirsi nell’edificio di via Terni e non in ere geologiche? A suo tempo non votò anche lei la delibera che lo prevede? O il continuo portare avanti il disegno del trasferimento

del Racchetti ai Sabbioni anziché a S. Bartolomeo sottende il pensiero che di fatto così andando avanti non si farà nulla? O che i tempi saranno molto più lunghi di quel che va dicendo? O non pensa più di spostare le Vailati? Perché non scegliere per gli interventi proposti a Renzi un’altra scuola, per esempio le elementari dei Sabbioni? Le risorse rese disponibili con la difficoltosa vendita di alcuni box in Via

Griffini non risultano esser stati impiegati per investimenti, vanificando la priorità rivolta alle scuole. Quelli derivanti dalla vendita dell’ Ex Corpo di Guardia sembrano destinati alle ciclabili, di pari priorità se non superiore per il nostro sindaco rispetto alle scuole, visto il già cospicuo finanziamento da Regione Lombardia sul tema ciclabili (e grazie ai tecnici comunali senza l’intervento del fund riser)».

Matteo Gramignoli: pieno sostegno alla scelta del sindaco

«Una scelta lungimirante e positiva per tutta la comunità» è un comodato d’uso “perpetuo” al Comune di Crema, vincolato alla destinazione scolastica, quindi quand’anche un domani (non imminente e non certo) non accogliesse più gli alunni delle Vailati, si dovrà mantenere una ricettività di tipo scolastico. Possibili spostamenti degli alunni di vari istituti in un eventuale polo scolastico della Provincia sono oggi ancora molto incerti e non è

Ormai è diventato il «caso Marinoni», che verrà discusso dal Consiglio comunale lunedì prossimo in seduta segreta. Lo ha annunciato il capogruppo di Forza Italia: «Si parlerà, a porte chiuse, del comportamento di Elisa Marinoni, il consigliere del teatro S. Domenico che aveva caldeggiato l’assunzione di un consulente artistico a lei molto vicino. Non vedo che cosa ci sia di segreto in questa discussione. Mi viene da pensare che quando i casi riguardano il centrodestra, allora ci deve essere il pubblico ludibrio, mentre se le questioni riguardano il centrosinistra, allora la questione deve rimanere riservata, mentre nel frattempo annuncio che il prossimo anno tutti i consiglieri comunali saliranno sul palco del Carnevale cremasco, come ha fatto Matteo Piloni, e non si sa a che titolo». Ma torniamo al “caso Marinoni”. Di questo membro del Cda della Fondazione San Domenico sono state chieste le

assolutamente reale pensare ad una data vicina nel tempo». E ancora: «Oggi lo stato obiettivo dei due immobili (Vailati ed Ex Folcioni), soprattutto per quanto riguarda la sicurezza, la prevenzione incedi e le vie di esodo, necessita di interventi urgenti che non ci permettono di procrastinare le manutenzioni. Ecco perché riteniamo assolutamente valida e concreta la scelta

di portare l’attenzione sull’urgenza di intervenire sulle medie Vailati, che oggi ospitano oggi 480 alunni e questo numero sembra resterà tale per molto tempo, indipendentemente da eventuali spostamenti futuri. Occorre intervenire velocemente prima che la cronaca locale si occupi di incidenti scolastici come è accaduto in altre parti d’Italia». Ed ecco la stoccata a Beretta:

«Ritengo che la recente critica mossa dal Consigliere di minoranza Beretta sia assolutamente fuori luogo e priva di un’analisi razionale ed oggettiva dello stato dei fatti; sa bene il consigliere Beretta che qualsiasi scelta riguardante un futuro polo scolastico non avverrà né domani, né tra un mese e forse nemmeno tra un anno, quindi se la minoranza ritiene di assumersi una respon-

“Caso Marinoni” discusso in Consiglio a porte chiuse Fi: «Solo le questioni del Centrodestra si trattano in seduta pubblica?»

dimissioni dai consiglieri di opposizione Laura Zanibelli, Antonio Agazzi e Paolo Patrini. « Che cosa c’è di segreto» rinfocola Beretta « nell’esprimere una valutazione politica che giudica le scelte sbagliate e poco trasparenti del membro di un Cda nominato dal Consiglio comunale di Crema? Cosa c’è di segreto nel giudicare negativamente un palese conflitto di interessi?». Sempre secondo Beretta, infatti, «come è possibile che nessuno in questi mesi abbia consigliato la Marinoni a rassegnare le dimissioni? La mozione risale al 10 luglio 2013. Possibile che non abbia fatto proprie le dichiarazioni del

sindaco: “Da sempre sostengo che clientelismi e familismi non devono esistere, l’ho ribadito anche ai vertici della Fondazione”. Possibile che non abbia avvertito alcun disagio? Come se nulla fosse. Buongiorno trasparenza… purché la si pretenda sempre e solo dagli altri». E ancora: «Una seduta segreta complica la vita solo ed esclusivamente alla signora che non vuole dimettersi. Avrà pure una maggioranza che la difenderà, ma questo non basterà a cancellare una brutta pagina scritta da interessi di parte e con altezzoso narcisismo» Insomma, secondo i documenti distribuiti dal consigliere di Forza Italia, e che

avrebbero dovuti rimanere segreti, al centro della polemica c’è il comportamento della consigliere Marinoni che ha caldeggiato, per la direzione artistica del San Domenico, Pierfrancesco Pisani, pur sapendo di intrattenere rapporti di lavoro con lui. Una scelta maturata - ha sostenuto la Marinoni – solo in virtù della grande esperienza professionale del Pisani. Che, effettivamente, è stato poi nominato il 6 febbraio del 2013 direttore artistico dal Cda del San Domenico con 8 voti a favore e due astenuti (Boschiroli e Cè). Poi, però, è stata pubblicata la notizia del rapporto di lavoro esistente tra la

Matteo Gramiglnoli

sabilità così grave e scellerata, lo faccia pure ma non ci vedrà correi di questa pericolosa scelta».

consigliera Marinoni e PierFrancesco Pisani con il sospetto del relativo conflitto di interessi. Il Cda del teatro, a questo punto, ha fatto marcia indietro, e ha richiamato al lavoro Enrico Coffetti, che infatti è l’attuale direttore artistico. Ora, Elisa Marinoni sostiene – come si evidenzia dai documenti – di aver detto subito agli altri membri del Cda, prima ancora che Pisani venisse nominato: «Io con Pisani ci ho lavorato e ci lavorerò». La Cè sostiene di non avere sentito questa frase. Non solo: la Marinoni, all’interno della Commissione del San Domenico, aveva sempre spinto per un bando pubblico con il quale si sarebbe dovuto scegliere il direttore artistico e che comunque lei, sempre nella commissione teatro, non aveva partecipato alla votazione in favore di PierFrancesco Pisani. Insomma, tante questioni da chiarire. A porte aperte per il centrodestra. A porte chiuse per il centrosinistra.


Crema INCONTRO SULLA SICUREZZA

Il vicequestore Segre: «Dai dati emerge una situazione stabile»

Comunque la gente ha paura «E’ fondamentale che i cittadini spieghino perché si sentono insicuri e diano suggerimenti»

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di Gionata Agisti

ntrodotta dal sindaco, Stefania Bonaldi, si è svolta mercoledì 12, presso le scuole primarie di Ombriano, la prima delle serate nei quartieri, dedicate a raccogliere impressioni e suggerimenti in tema di sicurezza da parte della cittadinanza. L’iniziativa è stata caldeggiata dalla Prefettura, dopo le ripetute segnalazioni di preoccupazione da parte del territorio cremasco, alle prese con un picco di episodi criminosi, tra i quali, soprattutto, furti in abitazioni. Per l’occasione, il sindaco ha invitato il vice questore della Polizia di Stato, Daniel Segre, il capitano dei Carabinieri, Antonio Savino e il comandante della Polizia locale, Luciano Bisighini, a fare il punto della situazione, davanti a una numerosa platea di residenti del quartiere. «Ho raccolto volentieri l’invito del sindaco e l’esortazione del prefetto» ha esordito Segre, che ha anche l’incarico di coordinare l’azione interforze sul territorio. «È fondamentale che i cittadini spieghino alle forze dell’ordine perché si sentono insicuri e diano suggerimenti. Al di là di qualsiasi retorica, però, devo precisare che non c’è un allarme sicurezza nel nostro territorio. I dati ci parlano di una situazione stabile. Obiettivamente, siamo una realtà tranquilla, molto fortunata rispetto ad altri territori vicini». Tra i suggerimenti che, viceversa, le forze dell’ordine hanno dato alla cittadinanza,

c’è comunque l’importanza delle segnalazioni, anche di fronte ai minimi sospetti o perplessità. In questi casi, è bene non esitare mai ad avvisare chi di dovere, tramite una telefonata al 112 o al 113. Si può inviare anche una mail ai Carabinieri o alla Polizia: gli indirizzi si trovano sui rispettivi siti internet. «Nulla cade nel dimenticatoio» ha rassicurato Segre. «Ogni settimana, a seconda delle vostre segnalazioni, le nostre volanti compiono un percorso prestabilito. Non si muovono a caso, come si potrebbe pensare». Del resto, la sicurezza partecipata, di cui si parla ultimamente, anche per far fronte al calo di risorse economiche, si basa proprio sulla collaborazione da parte di ogni persona. «L’informazione tempestiva è quanto mai necessaria» ha sottolineato il comandante Savino. «Confidate nel sistema: ha dalla sua la capacità di compensare anche eventuali comportamenti superficiali di singoli addetti. Non stancatevi mai di disturbarci. Dovete essere curiosi: tutti quei comportamenti o situazioni che non riuscite a spiegarvi sono indice di anomalia». Lo stesso Savino non ha nascosto le difficoltà del contesto in cui attualmente si muovono le forze dell’ordine: «All’inaugurazione dell’anno giudiziario, il presidente della Corte d’Appello di Brescia ha tracciato un bilancio del 2013. Ebbene, in poche parole: una marea di reati, per la grande maggioranza ad opera di ignoti e processi spesso interrotti dalla prescri-

«Confidate nel sistema e non stancatevi mai di contattarci»

semplicemente ridicola ed impraticabile», i negozianti hanno bocciato la chiusura di questa strada, «anche in forma Ztl», perché rischia di far chiudere le botteghe della zona. «Le nostre attività perderebbero visibilità e facilità di raggiungimento con la conseguente perdita di clienti mai come oggi tanto preziosi». Da qui la protesta. «Per questo abbiamo sottoscritto un comunicato da parte di 47 attività del luogo che danno attualmente occupazione a 160 addetti,

Giardini Pubblici Ripristinata l’illuminazione «Ai Giardini Pubblici sono state ripristinate le condizioni di sicurezza venite meno negli ultimi tempi. A causa dell’assenza di illuminazione, il parco si è trovato, nelle ore notturne, alla mercé di vandali ed altre frequentazioni improprie». E' l’assessore ai Lavori Pubblici, Fabio Bergamaschi, ad informare sui provvedimenti presi dall'amministrazione riguardo la situazione dei giardini pubblici. «Avvalendoci della collaborazione di Enel abbiamo messo in sicurezza sia il contatore sia la fotocellula dell’impianto in oggetto, manometterli sarà certamente molto più difficile».

«Dillo alla Lega» Parte la campagna di ascolto zione. Con un simile potere dissuasivo, pensate che sia agevole contrastare il dilagare della criminalità? Va anche detto che molti dei reati commessi in tutta la nostra regione sono scintille di fuochi accesi altrove. Si tratta di fenomeni che hanno spesso cause internazionali. Questo non significa certo che ci si debba rassegnare: oltre alla sicurezza partecipata, occorre far uso degli strumenti tecnologici, come le videocamere, e premunirsi anche individualmente, per quanto possibile, così da migliorare la propria difesa». Dal pubblico, non sono mancate domande e richieste: c’è chi ha lamentato il fatto che, di fronte a casi di difesa da aggressioni, sembra che il più tutelato

sia il delinquente. Questo è ciò che domina nell’immaginario comune ed è stato in parte confermato dai rappresentanti delle forze dell’ordine. «È vero, il nostro sistema è assolutamente garantista» ha riconosciuto Segre, «e questo dato di fatto può incentivare a compiere reati, ma ci si può sicuramente difendere, senza esagerare. Deve prevalere il buon senso e la difesa deve essere proporzionale all’offesa. Per fare un esempio: se aggredisco un ladro in casa mia sono più tutelato, che non se lo rincorro quando è già scappato». Le richieste dei residenti di Ombriano sono soprattutto due: più illuminazione, perché ci sono zone completamente al buio - l’amministrazione comunale sta già provvedendo in tal senso – e una maggiore presenza di uniformi per le strade del quartiere. L’impressione di molti, infatti, è che le pattuglie circolino soprattutto nel centro città e questo contribuisce alla loro sensazione di insicurezza. A questo proposito, il comandante dei vigili, Bisighini, ha sottolineato che la presenza più massiccia in centro dipende anche dal maggior flusso di traffico che vi si riscontra. Le forze dell’ordine, tuttavia, oltre a rassicurare sul fatto che finora non ci sono stati episodi di aggressione per le strade di Ombriano, hanno comunque preso l’impegno a pattugliare con più visibilità le strade del quartiere. Una notizia - a metà - riguarda i varchi elettronici, ovvero sistemi di videosorveglianza posti agli ingressi principali del territorio. Il sindaco ha rivendicato l’impegno suo e degli altri Comuni del Cremasco su questo fronte ma ha precisato, però, che, al momento, l’ostacolo principale è sempre dettato dai limiti delle risorse a disposizione.

Ombriano, raccolta di firme contro la chiusura di via Lodi Ai commercianti di Ombriano non piace il piano del sindaco Bonaldi di chiudere al traffico via Lodi. Rischiano così di chiudere 47 negozi e di mettere sulla strada 160 persone. Da qui la raccolta di firme e la petizione all’amministrazione comunale. «E' un'iniziativa nata fra i commercianti di Ombriano» spiega Tino Arpini, consigliere comunale di «Solo cose buone per Crema», tra i promotori della protesta». Scrivono, infatti, al sindaco Andrea Ogliari Badessi e Franco Larato che rappresentano i commercianti in rivolta: «Abbiamo appreso voci sul possibile riassetto della circolazione interna al quartiere di Ombriano, fra le quali si ipotizzava, tra l’altro, l’eventualità di una chiusura in entrata di via Lodi». Pur comprendendo e confermando «la necessità di una revisione dei flussi di traffico, perché l’incrocio della Torre è assurdo e sempre più pesante da sopportare, così come la via Torre ha punti di restringimento tali da renderla inidonea a sostituire una ex SS 315, e la ciclabile, in quello stesso punto, è

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Sabato 15 Marzo 2014

permettendoci addirittura di suggerire, da esperti conoscitori del quartiere, una soluzione che tenga conto delle predette criticità ma anche dei nostri legittimi interessi». Nel concreto, viene scritto al sindaco, «il comparto commerciale di Ombriano è ancora ben articolato nella differenziazione merceologica, e offre un decisivo valido servizio alla comunità residenziale, oltre ad essere attrattivo di clientela esterna. Vivacizza e socializza il quartiere con i propri servizi,

migliora la sicurezza con la propria illuminazione e le diverse telecamere poste all’esterno di molte vetrine, contribuisce notevolmente alla economia comunale con le imposte e tasse. Si sviluppa principalmente sulla tratta viale Europa, via Renzo Ceri, via Lodi e via Pandino, oltre alla Piazza Benvenuti, proprio grazie alla visibilità garantita ed alla facilità di raggiungimento». E se la viabilità interna al quartiere è difficoltoso, spiega-

no i commercianti, la causa c’è: «E’ la conseguenza di aver messo la via Renzo da Ceri a senso unico in uscita. Scelta che i residenti stessi bocciarono mediante referendum dopo un periodo sperimentale di un anno. Ne sono passati altri 10, ma il referendum è rimasto inascoltato e i problemi si sono trasferiti nei suddetti punti critici del quartiere». La soluzione? Invertire il senso di marcia della via Renzo da Ceri. «L’incrocio di via Lodi sarebbe più fluido, riassegnando la storica e naturale precedenza alla direzione Lodi-Da Ceri. Le vie Torre e Chiesa si sgraverebbero automaticamente del traffico di transito e altrettanto si alleggerirebbe la via Pandino che, perdendo il traffico in entrata sarà più opportunamente utilizzabile per l’uscita dalla città sulla via Milano. La possibilità di percorrere la via Renzo Da Ceri in direzione del centro città garantisce anche una migliore circolazione interna al quartiere di Ombriano, evitando giri troppo lunghi, anche rispetto ad altri sensi unici di cui si parla (via Clavelli)».

«Dillo alla Lega»” è lo slogan scelto dalla Lega Nord di Crema per il lancio di una campagna di ascolto dei cittadini che vedrà i militanti del Carroccio organizzare, con cadenza mensile, gazebo nei vari quartieri di Crema. Questa iniziativa ha l’obiettivo di instaurare un canale diretto al servizio dei cremaschi attraverso il quale condividere e discutere dei problemi dei vari quartieri, nonché delle proposte per porvi rimedio. Il prossimo appuntamento è previsto per domenica 16 marzo, dalle 9 alle 12, a Santo Stefano (Via Crocicchio - altezza della Chiesa Parrocchiale).

Venerdì 14 marzo a Crema torna la «Scuola di Pace» Venerdì 14 marzo ritorna in sala Alessandrini la «Scuola di Pace 2014» a Crema, nata dalla collaborazione tra diverse realtà presenti sul territorio che si occupano di educazione alla pace: Ipsia Cremona onlus, Centro missionario diocesano, cooperativa La Siembra, Caritas diocesana di Crema, e 6 classi di tre istituti superiori cittadini, cioè Itis, Sraffa e Stanga. Quattro gli appuntamenti in programma, durante i quali verrà sviluppato il tema dell’edizione 2014: «Fare comunità». L’inizio è previsto per le 10, in sala Alessandrini di via Matilde di Canossa, con tutti gli studenti ad ascoltare la “lezione” di Andrea Sacco, presidente dell’associazione torinese Acmos, che illustrerà ai ragazzi il senso del progetto. Ogni classe lavorerà poi singolarmente nei successivi due incontri calendarizzati tra marzo e aprile, sviluppando il concetto di comunità. Quindi incontro finale l’11 aprile, di nuovo in sala Alessandrini, per raccogliere i frutti di quanto seminato dall’esperienza tra le Associazioni e i ragazzi. «Anche quest’anno» ha detto l’assessore alle Politiche Sociali, Angela Beretta, «l’amministrazione comunale ha patrocinato l’iniziativa e siamo lieti di collaborare, credendo fortemente nel modello concreto di comunità qui proposto, che promuove la solidarietà, la giustizia e la cittadinanza attiva».


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Crema

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di Gionata Agisti

uche e avvallamenti sono ormai un tratto comune delle principali strade del Cremasco e di Crema stessa. Ne abbiamo parlato con l’assessore ai Lavori pubblici, Fabio Bergamaschi, per capire se ci si può aspettare qualcosa in questo ambito dall’amministrazione comunale. «Mi fa piacere questa domanda, perché credo che siamo riusciti a fare un buon lavoro preliminare in attesa di passare all’azione». Qualche mese fa, infatti, l’assessore ha commissionato all’Ufficio Tecnico una mappatura dettagliata delle strade comunali, in modo da poter individuare quelle che richiedono un intervento non più rinviabile, a motivo della loro pericolosità. «Il risultato sono due elenchi: il primo composto da priorità e il secondo da strade che richiedono un intervento, comunque necessario, ma posticipabile. Il problema è che solo per le strade del primo elenco occorrono 300mila euro, una cifra non da poco e, se si contassero anche quelle del secondo elenco, si arriverebbe tranquillamente a un milione. Una somma che, forse, ci si sarebbe potuti permettere in un bilancio di 30 anni fa, non certo oggi. Ad ogni modo, sono stati già stanziati 30mila euro dei

Lunedì, si comincia dai crateri

“Le buche più pericolose”. Servirebbero 300mila euro, ne abbiamo solo 30mila

Fabio Bergamaschi, assessore

300mila di cui sopra che, a partire da lunedì, consentiranno di iniziare i lavori su via Milano, le cui condizioni sono davvero critiche, per poi proseguire con le vie: Libero Comune, Europa, Gaeta, Piacenza e piazza Fulcheria, con la possibile aggiunta delle vie Borletto e Visconti». Quindi, è già stata indetta una gara per 70mila euro circa, che serviranno a coprire altre situazioni di priorità, sempre conte-

nute nel primo elenco: via Bramante, viale Santa Maria, via Stazione, Cremona, Lodi, Pandino, Ricengo, Treviglio, Allende, Crocicchio e Magri. «È mia intenzione cercare nuove risorse a bilancio, rispetto agli 880mila euro dell’anno appena trascorso. Ne ho parlato in giunta e spero che le mie aspettative, peraltro condivise dal sindaco e dai miei colleghi, si traducano in qualche centinaio di migliaia di

euro in più. Questi eventuali soldi verrebbero dirottati proprio sul versante della manutenzione stradale, visto che, per quest’anno, altri settori, come quello dell’edilizia scolastica, sono già sufficientemente coperti». Analogo il discorso per le strade provinciali. Anche in questo caso è ovviamente una questione di soldi: «Per una riqualificazione completa delle nostre strade servirebbero 19 milioni di

euro» precisa l’assessore provinciale alle Opere pubbliche, Giovanni Leoni, ma è evidente che si tratta di una cifra molto lontana da quella a disposizione dell’amministrazione provinciale. «All’inizio del nostro mandato» riprende Leoni, «siamo riusciti a mettere a bilancio circa 3,5 milioni, mentre quest’anno ne abbiamo potuti confermare 3, rispetto all’elenco delle criticità: ripartiti, uno a testa, per i tre territori della provincia. In programma, ci sono tutta una serie di interventi, caratterizzati da diverse priorità. Per quanto riguarda il Cremasco, prima dell’estate verrà riqualificato il tratto di tangenziale che, da Crema, porta a Bagnolo, in quanto risulta essere quello messo peggio. Il suo problema è che è stato realizzato male fin dall’inizio». «Altri interventi riguarderanno la cosiddetta Bergamina e la riqualificazione della rotonda all’altezza di Pandino, per cui sono stati stanziati altri 400mila euro, a cui seguiranno più picco-

li interventi» spiega ancora Leoni. «Purtroppo, l’impossibilità di provvedere alla sistemazione di tutte le strade che necessitano di intervento è fuor di dubbio». Il degrado delle strade, spiega sempre l’assessore, è dovuto a più fattori: flusso di mezzi, tipologia dei mezzi stessi e non tanto dalla qualità dell’asfalto quanto piuttosto dalla sua vetustà e dalle condizioni climatiche. “Più che rattoppi servirebbe un intervento completo, una volta all’anno, di asfaltatura totale di tutte le strade. Sarebbe l’ideale ma, per l’appunto, ha dei costi proibitivi. Vorrei comunque far notare che questa situazione non riguarda solo la provincia di Cremona: nei territori vicini al nostro si incontrano situazioni anche peggiori». A preoccupare l’assessore, però, è la situazione che si verrà a determinare dal 30 giugno in poi, quando le province, così come le conosciamo, non esisteranno più. A quel punto, chi si accollerà il problema della manutenzione delle strade, finora di competenza provinciale?

Focolari: il ricordo di Chiara Campioni senza trucco, un successo Lubich in molte città del mondo Convegno interessante quello svolto al Palabertoni

E’ stato un convegno interessante quello voluto al Palabertoni di via Sinigaglia dal Comune di Crema, dalla Regione (c’era anche l'assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani, l’olimpionico Antonio Rossi), da Unicef e da Figc. Erano stati invitati nomi di prestigio dello sport e gli studenti delle classi prime di molti istituti superiori cittadini. Il palazzetto, alla fine, era quasi esaurito. Il tema dell’appuntamento: «Campioni senza trucco - Dalla scuola alla vita!». Un appuntamento di livello nazionale con esperti e professionisti di prestigio. Hanno risposto all’invito di discuterne a Crema personaggi come il presidente della Figc, Giancarlo Abete, il cremasco presidente della Lega pro

Mario Macalli, il presidente delle commissione antidoping Pino Capua, il presidente Unicef Giacomo Guerrera. Ecco il messaggio lanciato dal Palabertoni: non ci si droga perché si bara con gli altri e fa male a se stessi.

Sarà ricordata in tutto il mondo e sotto diversi profili Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, nel 6° anniversario della sua morte avvenuta il 14 marzo 2008. Sul suo contributo all’incremento del dialogo ecumenico si rifletterà a Pretoria (Sudafrica) con il Dr Kobus Gerber, segretario generale della Dutch Reformed Church, come pure a Melbourne (Australia) e altrove. Il tema della famiglia, una costante del pensiero della Lubich, sarà al centro di manifestazioni a Lussemburgo, Lublino (Polonia) e Siviglia (Spagna), in vista anche del Sinodo straordinario ad ottobre in Vaticano. Il 20 marzo a Roma, personalità di diverse religioni rifletteranno su «Chiara e le Religioni. Insieme verso l’unità della famiglia umana». Il convegno - riferisce

l'agenzia Sir - si svolgerà alla Pontificia Università Urbaniana e subito dopo comincerà un simposio interreligioso di tre giorni, a Castel Gandolfo, con la partecipazione di cristiani e fedeli di altre tradizioni religiose, quali ebraismo, islam, induismo, buddhismo, shintoismo, sikhismo. Del contributo di Chiara Lubich al dialogo interreligioso si parlerà anche al Noor Center, Centro Islamico di Toronto (Canada), a Montevideo (Uruguay) e in molte altre città dell’Europa, Medio Oriente e Africa. L’anniversario di quest’anno coincide con le fasi preliminari della causa di beatificazione di Chiara Lubich, dopo che il 7 dicembre scorso, Maria Voce, attuale presidente dei Focolari, ne ha firmato la richiesta formale al vescovo di Frascati, monsignor Raffaello Martinelli. (R.P.)

Fai. La prima tappa: palazzo Benzoni Previste per sabato 22 e domenica 23 marzo, le Giornate Fai di Primavera. «Il Fai» commenta Livia Severgnini, consigliere comunale di maggioranza, «svolge un lavoro ammirevole, non solo di accesso ai luoghi ma anche alla cultura e al rispetto». Per Crema, in queste due giornate,

verrà aperto al pubblico il Palazzo Benzoni. Di origini cinquecentesche, qui hanno abitato Francesco Bernardino Visconti - la cui figura ispirò Manzoni per il personaggio dell’Innominato – e la nobile Virginia Martini Giovio della Torre. «Queste dimore» spiega la storica Severina Donati

CRONACA NERA

de Conti, «hanno il pregio di salvaguardare la memoria di chi ha abitato questi beni». A guidare nell’esplorazione di palazzo Benzoni, in via Fortunato Marazzi 7 saranno i ragazzi del liceo classico Rachetti. Gli orari d’apertura saranno: dalle 10 alle 12 e 30, e dalle 14 e 30 alle 17 e 30.

Manomesso il tachigrafo: una multa da 5mila euro

Azzannata da rottweiler: braccio rotto e altre ferite

Un camionista che trasportava derrate alimentari, nel pomeriggio di lunedì, nei pressi di Madigano, è stato fermato dagli agenti della Polstrada. I quali hanno scoperto che il cronotachigrafo era stato manomesso. Risultato? L’autista lavora dovrà pagare una multa di 5.000 euro. Al conducente del mezzo che è stato sequestrato, inoltre, è stata sospesa la patente, mentre nei suoi confronti è scattata la denuncia per il possesso di un coltello di dimensioni non consentite.

Una donna di 55 anni, di Ombriano, è stata ricoverata per essere stata azzannata al braccio da un rottweiler. La signora stava camminando in via Crispi quando è stata aggredita dal cane fuggito da un’abitazione a Campo di Marte Il padrone dell’animale ha soccorso la donna e allontanato l’animale. Sul posto è stata arrivata un’ambulanza che ha accompagnato la ferita al pronto soccorso. Qui le è stata diagnosticato un braccio rotto, varie escoriazioni agli arti, e una prognosi di 20 giorni. Sul posto è arrivata anche la polizia ma per ora non ci sono denunce a carico del padrone, accorso a prestare aiuto alla signora subito dopo essersi accorto della fuga del cane.

Ruba in una profumeria di via Mazzini: denunciata I carabinieri di Crema sono intervenuti in via Mazzini presso una rinomata profumeria dove era scattato l’allarme antitaccheggio. Una ventenne di Offanengo è entrata per dare un’occhiata, ma è stata vinta dalla tentazione, ha preso una confezione di profumo da 60 euro ed ha tolto la barra adesiva ritenendo di poter uscire. La confezione invece ha fatto scattare l’allarme alle casse. I carabinieri l’hanno condotta in caserma, identificata e denunciata alla procura della Repubblica di Cremona. La confezione è stata restituita alla commessa.

Carabinieri sventano furto in un capannone a Vaiano I carabinieri di Crema sono intervenuti a seguito della provvidenziale segnalazione pervenuta al 112 da uno stabilimento di Vaiano in via delle Indutrie. Qui, i militari hanno rinvenuto un furgone Ducato bianco rubato la settimana precedente a Stezzano a un artigiano. I rilievi eseguiti con i carabinieri di Bagnolo ed al rappresentante dell'impresa hanno accertato che ignoti erano riusciti ad entrare e stavano preparandosi a rubare cavi elettrici dagli impianti del capannone ora in disuso.


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Sabato 15 Marzo 2014

Complice anche la giornata primaverile. Ha vinto il carro dei Barabèt: «Lo sceicco bianco»

Carnevale: un gran successo

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o ha detto Eugenio Pisati, presidente del Carnevale Cremasco: «Siamo soddisfatti. Anche se la prima uscita è stata quasi rovinata dal maltempo e la terza non l’abbiamo realizzata. Ma l’ultima puntata del Carnevale e quella di due settimane è stata coronata da tantissimo pubblico». Quattromila spettatori la seconda sfilata, tremila l'ultima. Un trionfo di folla, mentre il concorso dei carri mascherati è stato vinto con 1054 voti da «Lo sceicco bianco» dei Barabèt, dedicato a Fellini, votato all’unanimità sia dalla giuria popolare che da quella tecnica; questo carro ha sfilato in collaborazione con l’Accademia di danza Denny Lodi. Al secondo posto sempre i Barabet con « Sua maestà Re Carnevale» con 1034 punti; terzo il «Magico tea-

trino (Siamo tutti marionette)» del gruppo Amici in collaborazione con l’animazione degli alunni dell’istituto

te del Carnevale sono stimate attorno alle 20 mila. Un’edizione quella del 2014 animata anche da qualche polemica di troppo, ma cnora una volta è stato un grande successo. Il simbolico finale è stata la restituzione delle chiavi della città da parte del comitato al sindaco. Sempre bravissimi la coppia di gaget, Marco Gipponi e Gianluca Savoldi, che hanno raccontato le sfilate.Applauditi i gruppi folk boliviano, il gruppo del carnevale Pavullese, i gruppi dei paesi come quello di Moscazzano e quello di Vaiano Cremasco con le enormi maschere dei «Tri pamoi» e poi le due band che hanno suonato dal vivo, i «Cuori Infranti» e gli «Avionic». Riassumendo. Il Carnevale ha sfilato ancora nel tradizionale percorso con epicentro in piazza Giovanni XXIII e nelle vie adiacenti a porta Ombriano. La novità è che questo evento ha ora il suo inno che è stato suonato dall’orchestra «Il Trillo» sabato 15 febbraio al San Domenico. Ad animare la sfilata anche quest’anno ci sono stati gruppi provenienti da tutta Italia e dall’estero. Presenti ancora il Carnevale dei bambini, con gonfiabili, truccabimbi, e col trenino «Beniamino» in largo Falcone e Borsellino, i mercatini in piazza Aldo Moro il 23 febbraio e il 2 e 9 marzo, e anche la mostra in piazza Duomo di motociclette e macchine d’epoca curata dal Motoclub Crema per il domenica16 febbraio.

professionale Marazzi con 999 voti; quarto posto per il «Misterioso mondo del bosco» del gruppo Quade e S. Bernardino con 967 punti e per chiudere il carro dei Pantelù con «Siamo Alla frutta» e 869 punti. Premiati con il riconoscimento di partecipazione, «I cavalieri della tavola rotonda» del gruppo dell’oratorio di Ricengo. Cambiare il percorso? Pisati ha detto: «Non credo. Anche se la terza sfilata mancata ci ha insegnato che inviare un po’ di maschere e figuranti in centro città fa bene allo spettacolo. Siamo soddisfatti. Ci è costata fatica, ma il risultato è buono». L’ultima sfilata è stata un grande successo con una pioggia ininterrotta di coriandoli e stelle filanti. In totale, le presenze spalmate su tutte e quattro le giorna-

Ripalta Cremasca : lo scuolabus con le gomme liscie E’ inconcepibile, nella cassaforte del Comune di Ripalta Cremasca, avere un bilancio da 3 milioni di euro in pareggio e non avere nemmeno i soldi per sostituire le 6 gomme ormai senza battistrada dello scuolabus. (la legge impone un minimo 1,6mm). I genitori degli alunni di Bolzone, Zappello e San Michele, che giornalmente usufruiscono del servizio sono preoccupati di fronte a questa situazione perché per tutto l’ inverno la sicurezza dei nostri bambini à stata sottovalutata. Il fatto è ancora più preoccupante perché chi gestisce il servizio di trasporto, ha più volte esposto il problema agli attuali amministratori senza averne riscosso nulla in merito. E’ un segno di menefreghi-

smo, sostengono i genitori: questo problema deve essere risolto con la massima priorità per non gravare ulteriormente sui nostri bambini. Chiederemo un incontro a breve anche con i

che dopo la nostra segnalazione, le gomme dello scuolabus vengano sostituite, chiediamo una risposta in merito dagli attuali amministratori. Un gruppo di genitori.

vari responsabili dell’istituto scolastico per aggiornarli sulla situazione pericolosa venuta a crearsi e poterli coinvolgere nella speranza che questi fatti non accadano più. Nella speranza

Capergnanica: serata di ballo liscio Razzia di bici: ora Per tutti gli appassionali di ballo liscio, continuano nella palestra di Capergnanica le serate di ballo liscio organizzate in collaborazione con la scuola «Emozione Danza» dei maestri Elena Pariscenti e Mirko Gandelli. Il prossimo appuntamento sabato 15 marzo. Poi, il 22 e 29 marzo, il 12 e 19 aprile. Il costo d’ingresso di 5 euro comprende anche il rinfresco. La palestra ospita per l’occasione una balera di 150 mq realizzata con tappeti specifici per il ballo liscio.

Inoltre, grazie alla collaborazione con la pizzeria Doppio Zero di Capergnanica, a tutti coloro che parteciperanno alle serate di ballo liscio è riservata la promozione «Cena e Ballo liscio»: basterà presentarsi con un biglietto di ingresso di una delle serate per cenare con pizza a scelta, bibita e caffè a soli 10 euro, coperto compreso. La promozione è valida per l’intera durata dell’iniziativa e può essere sfruttata a piacere nei giorni di apertura del Doppio Zero (non solamente nelle serate di ballo).

è la seconda volta

Crema, ancora una razzia di biciclette al negozio «Dal ciclista di Crema» in via Cadorna. Due furti nel giro di pochi mesi. Il bottino ha fruttato 14mila euro ai ladri. I malviventi hanno forzato la porta d’ingresso e si sono caricate in spalla sei biciclette tra le più pregiate. Il furto è avvenuto alle quattro della notte tra martedì e mercoledì scorsi. La zona è (forse) protetta da telecamere e le bici erano assicurate.

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Tino Arpini, consigliere comunale di «Solo cose buone per Crema» torna sul «Miobus», sul quale aveva presentato un’interpellanza. Questo servizio, a suo parere, non riscuote grande successo tra i cremaschi, e quindi ci costa troppo. Dice, infatti, Arpini: «Il trasporto Miobus ed anche quello integrativo delle linee extraurbane non soddisfano le esigenze di trasporto e non facilitano la mobilità interna della nostra città. Il primo perché soggetto a una difficile prenotazione, addirittura dal giorno precedente alla necessità di utilizzo e la prova, sotto gli occhi di tutti, è che i Miobus girano sempre vuoti o con una sola persona a bordo nonostante i 19 posti a sedere». Una spesa eccessiva dunque, per il servizio proposto, secondo Arpini. Che ha proposto di ripensare il MioBus, trasformandolo in un servizio promiscuo: metà ad orari ed itinerari programmati, e l’altra metà a chiamata. Lo stesso consigliere comunale ha rivelato che l’assessore competente «mi ha risposto che il servizio Miobus è considerato una eccellenza che altre città vorrebbero copiarci e che è arrivato a registrare 30.000 chiamate in un anno». E a questo punto, scattano i conti: «Faccio la semplice considerazione che, ammesso che tutte le chiamate siano diventate un servizio vero, è come se ognuno dei 35.000 abitanti di Crema avesse chiamato Miobus una sola volta in un anno quando, invece, la gran parte va e viene dalla città più volte al giorno. Oppure che per ogni 365 cittadini in movimento, 364 vanno con mezzo privato ed uno con Miobus. Questi dati dicono che ogni mezzo trasporta mediamente 20 persone durante l’intera giornata, percorrendo numerose corse». Arpini si chiede e chiede al Comune: «Ditemi voi dov’è l’efficienza e l’eccellenza del servizio! E la colpa stavolta non è dei cremaschi, ma di chi li amministra perché senza mezzi pubblici facilmente a disposizione, una adeguata diffusione dei punti di approvvigionamento dei biglietti, ed una puntuale informazione su orari, punti di partenza e punti di arrivo, questi si vedono costretti a isolarsi dalla loro città oppure ad inquinarla rovinosamente»

Un calciatore della Pergolettese è stato sorpreso con una escort senegalese evasa dai domiciliari a Milano dove era stata condannata per rapina, e finita nuovamente davanti al giudice, questa volta a Cremona, per rispondere di resistenza e lesioni. Insomma, un’avventura finita male quella in cui è incappato il giocatore gialloblu Christian Tiboni. Tra lui e la escort a un certo

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«Miobus», costa troppo e la gente non è soddisfatta

Pergo, scoppia il «caso Tiboni»

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punto della notte di qualche giorno fa era scoppiata una lite accompagnate da urla. Tanto che i vicini avevano allertato la polizia che ha arrestato la donna e l'ha portata a processo. Tiboni, 25 anni, con trascorsi all'Atalanta e all'Udinese, era stato chiamato alla Pergolettese per dare una forte mano in attacco nel rush finale di questa stagione al club gialloblu.


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Sabato 15 Marzo 2014

CASALMAGGIORE

INCONTRI

Rilanciare il turismo Workshop a Canneto Nell’ambito del progetto di cooperazione transnazionale LANDsARE, con capofila il GAL Oglio Po terre d’acqua, mercoledì 19 marzo si terrà presso il teatro Mauro Pagano di Canneto la conferenza finale del progetto “Architetture di paesaggio nelle aree rurali europee, un nuovo approccio di disegno nello sviluppo rurale”. L’incontro sarà occasione per approfondire temi e risultati di progetto e verrà seguito nel pomeriggio da un workshop progettuale curato dal Politecnico di Milano, prima fase di un concorso nazionale di idee sul rafforzamento dell’attrazione turistica attraverso la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggisticoambientale rurale. La conferenza avrà inizio alle 8,45, dopo la registrazione dei partecipanti interverranno il sindaco di Canneto, i presidenti dei GAL partner e l’assessore regionale all’Agricoltura Giovanni Fava. Quindi Giuseppina Botti del Gal Oglio Po, Lionella Scazzosi e Roberto Bolici del Politecnico di Milano e Valerio Ferrari. Seguiranno la tavola rotonda dei GAL partner e nel pomeriggio dalle 15 alle 18 il citato workshop con tavolo di progettazione a cura del Politecnico di Milano. Trattandosi di paesaggio nello sviluppo socio-economico collegato alla programazione europea, di patrimonio paesistico e culturale, di attività atropica e delle linee guda di un nuovo approccio scientifico, l’interesse è molteplice, in primis degli enti locali ma anche dei giovani, essendo finalità del LandLAB promuovere il coinvolgimento di creativi e giovani ricercatori. L’iscrizione è obbligatoria a tema@polimi.it, la partecipazione è comunque gratuita.

Buon 19º compleanno al Rotary Club Oglio Po Festa di compleanno per il Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po presieduto da Leonardo Stringhini presso il ristorante La Clochette. Si è celebrato il 19° anniversario della consegna della Carta costitutiva del club, Zanetti dà il benvenuto ad Alberini avvenuta nel 1995, uno degli appuntamenti clou dell’anno. Anche per questo erano presenti come ospiti sia il Governatore Eletto (sarà in carica nel 1914/15) Fabio Zanetti che il Governatore nominato (1915/16) Omar Bortoletti. Con loro tra gli altri il presidente Gal Giuseppe Torchio, il sindaco di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari, i presidenti del Casalmaggiore Viadana Sabbioneta Mario Fazzi e del Rotaract Piadena Casalmaggiore Asola Melania Tabaglio. Quest’ultima ha fatto un apprezzato intervento sull’attività svolta nei primi mesi di vita del suo club. Quindi Luigi Borghesi ha sollecitato le prenotazioni per la visita estiva in Brasile nei luoghi che hanno visto l’importante service (il progetto “Excluidos” per realizzare la fazenda da esperança) fatto dal club. Incassati con piaceve i complimenti del prossimo Governatore Zanetti, il club ha vissuto un momento molto significativo nell’ingresso del nuovo socio: il ragionier Marita Alberini.

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

Ohibò, il bijou è irregolare?

L’assessore regionale Leoni: «Non è frangibile, o declassiamo la strada a comunale o...»

E'

di Giovanni Gardani

in piedi, ufficialmente, da una settimana ma non ha ancora smesso di fare discutere. C’è chi lo apprezza a livello estetico, chi sostiene che fosse necessaria una maggiore concorrenza di idee e bozzetti per migliorare il risultato e chi, quasi all’unanimità, ritiene che in fin dei conti, al di là della bellezza (che da sempre è soggettiva), quel che conta è il simbolo che la scultura-monumento rappresenta. Parliamo naturalmente dell’opera di Brunivo Buttarelli, raffigurante in maxi formato (oltre 5 metri di altezza), una delle spille esposte al Museo del Bijou e ad esso proprio dedicata. Il punto però è un altro: alla base dell’esposizione vi sarebbe infatti un grave vizio di forma, un inghippo tecnico. Di due tipi: il primo meramente formale, il secondo un po’ più in prospettiva perché comporterebbe implicazioni relative anche al regolamento di viabilità provinciale e urbana. L’ente Provincia di Cremona, che controlla la strada, ossia l’Asolana, declassata negli anni scorsi da statale a provinciale, avrebbe infatti invitato il comune di Casalmaggiore ad un tavolo di lavoro per sciogliere il nodo. Il motivo? Nessuno dal comune avrebbe chiesto l’autorizza-

zione alla stessa Provincia per ottenere il nulla osta all’installazione. «E’ così - conferma l’assessore ai Trasporti Giovanni Leoni di Gussola, dunque molto legato al Casalasco - e la nostra premura è puramente tecnica. Mi raccomando, non si parli di polemica strumentale. Se avessimo voluto farne una questione politica, avremmo bloccato tutto l’iter proprio in virtù di questa dimenticanza. Il punto è questo: se con Casalmaggiore chiudiamo un occhio, cosa dobbiamo dire agli altri 114 comuni della nostra provincia che insistono su strade provinciali e magari in futuro vorranno un monumento?». Insomma, fare spallucce non è possibile. «Ma non vogliamo nemmeno che l’opera venga rimossa spiega Leoni - come il regolamento, se applicato in modo severo, prevede. Con il comune di Casalmaggiore siamo in buoni rapporti e abbiamo intessuto un dialogo tra tecnici: stiamo dunque cercando un margine di manovra, per comprendere se sia possibile concedere il nulla osta, evitando rischi di sorta, e al contempo rendere a norma il monumento, nonostante l’autorizzazione non sia stata richiesta per tempo». Quando Leoni parla di “rischi di sorta”, il suo pensiero va alla sicurezza stradale. «I monumenti - spiega l’assessore - che insistono su vie provinciali o all’interno di roton-

Il monumento al bijou di Brunivo Buttarelli sulla Asolana

de che si trovano a metà della carreggiata, come accade per la rotonda Diotti, devono essere frangibili per motivi di sicurezza: ciò significa che se un automobilista si scontra con il monumento, dev’essere questo a rompersi e non la sua auto. Chiaramente la scultura di Buttarelli non rientra nella categoria dei monumenti frangibili e qui si pone un problema di responsabilità: se un giorno dovesse verificarsi un incidente grave, la responsabilità sarebbe appunto di chi ha dato il nulla osta alla realizzazione dell’opera». Ecco perché si valutano due tipi di soluzioni. «O si mitiga l’impatto del monumento con la strada, riducendo il rischio legato a eventuali

incidenti, oppure siamo pronti, come Provincia, a declassare quel tratto di strada da provinciale a comunale. A quel punto, chiaramente, le responsabilità dovrebbe prendersele il comune di Casalmaggiore, con relativi costi». Leoni si dimostra comunque conciliante: «Voglio che sia chiaro: da casalasco sono orgoglioso di quel monumento ed è un merito per Casalmaggiore. Non mi è mai passato per la testa di farlo rimuovere. Però bisogna seguire una procedura e questo a Casalmaggiore non è stato fatto. Per questo cercheremo di trovare un punto di incontro, sperando che vi siano i margini tecnici per andare d’accordo».

GdP: Casalmaggiore out, paesi di 700 abitanti salvati

Resta il servizio a Viadana, Bozzolo e Asola, ma i casalaschi andranno a Cremona. Spending review, ma non per tutti

Il paese di Sant’Angelo a Fasanella, in provincia di Salerno, è una ridente località ai piedi della catena degli Albumi. Forlì del Sannio (Isernia), è un’altrettanto ridente località nel cuore degli Appennini molisani. Cosa le accomuna? L’essere una comunità minuscola, circa 700 abitanti. Ma non solo: l’aver mantenuto, a proprie spese, l’ufficio del giudice di pace. Il che le rende probabilmente ancor più “ridenti”, o forse no, tenendo conto che il tasso di litigiosità delle poche famiglie presenti deve essere elevatissimo. Battute a parte, resta qualche dubbio sulla scure della spending review abbattutasi sugli uffici giudiziari. Come noto, il Governo ha deciso di sopprimere centinaia di uffici di gdp, mantenendo quelli dei capoluoghi di provincia e di alcune città di una certa dimensione o punto di riferimento per un ampio territorio. Cremona ad esempio aveva 4 uffici: ha mantenuto quello del capoluogo e quello di Crema, stop per Soresina e Casalmaggiore. Poi è arrivata una parziale apertura: conferma per gli uffici per i quali i Comuni si fanno carico delle spese di sede e personale di cancelleria. L’obiettivo della norma è quello, condivisibile, di recuperare personale da impiegare negli uffici giudiziari in sofferenza. Fin qui tutto bene, come noto Casalmaggiore ha tentato inizialmente di accordarsi con Viadana, Asola e Bozzolo, tutte nell’elenco dei tagli, per mantenere almeno una sede unica, poi ha desistito. Viadana Asola e Bozzolo invece si so-

L'ormai ex sede del giudice di pace di Casalmaggiore

no rese disposibile a “pagarsi” il servizio, e sono state premiate. Sono state infatti incluse nell’elenco del decreto firmato in settimana il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Quasi la metà delle sedi tagliate sono state ripristinate, ma le sorprese non mancano. Delle 285 sedi risorte, 47 sono nel nord Italia (solo 11 in Lombardia), 43 nel centro e ben 195 nel sud e isole. Ci siamo presi la briga di verificare tutte le località, scoprendo che ce ne sono 16 che hanno meno di 2500 abitanti. Tra i 2000 e i 2500 troviamo Lungro, Oriolo e San Sosti (tutte in provincia di Cosenza), Calabritto e Lacedonia (Avellino), Colle Sannita (Benevento) e Sinopoli (Reggio Calabria). Sotto i 2000 Campana (Cosenza), Chiaromonte (Potenza) e San Mauro Forte (Matera). Non è che il nord sia completamente as-

sente: ecco Pontebba (Udine) con i suoi 1490 abitanti, e a cascata Carovilli (Isernia) 1428, Novara di Sicilia (Messina) 1389, Lama dei Peligni (Chieti ) 1353. E poi le due regine: Sant’Angelo a Fasanella (Salerno) ha solo 717 abitanti, Forlì del Sannio (Isernia) addirittura 702 anime. Siamo lieti di aver contribuito a risanare il paese, qualche dubbio sul fatto che tale sforzo sia condiviso, però, è lecito porselo. Sentiamo cosa ne pensa il sindaco Claudio Silla: «Noi presentammo una domanda di aggregazione con Viadana (che sarebbe stata sede centrale), anche alla luce dell’aggregazione delle Province che si stava definendo. Facendo però capo a diversi tribunali fu rigettata. Abbiamo poi fatto un’analisi attenta e serena». Vedendo però tra i “ripescati” comuni di 700 abitanti non le viene il dubbio che questa analisi non l’abbiano fatta tutti? «Si vede che avranno risorse da spendere, rispetto a loro però noi siamo presenti su tutti i fronti in termini di servizi. Faccio però una considerazione: spero che la riforma della grande politica che sta partendo si possa ampliare anche ai comuni, sennò a parità di popolazione ci sono aree che possono permettersi scelte diverse. Non è detto però che per noi in futuro le cose non possano cambiare». Nell’attesa, gli abitanti di Roncadello per le proprie istanze dovranno percorrere non i 4 chilometri che li separano da Viadana, bensì i 50 che portano a Cremona. Vanni Raineri


Casalmaggiore

Sabato 15 Marzo 2014

Il proprietario: «Almeno mi lasciassero demolire, invece devo attendere che crolli tutto»

Palazzo Ala Ponzone, una rovina

E’

di Vanni Raineri

comprensibile che i forti tagli alla cultura rendano quasi impossibile reperire fondi per restaurare l’eredità architettonica del passato. Mentre la crisi costringe tante famiglie a sacrifici enormi, non si può pensare di spendere milioni di euro per recuperare un pregevole palazzo del Settecento, d’accordo, ma sia consentito almeno lanciare un grido di dolore per la sorte che implacabile sta condannando al crollo totale Palazzo Ala Ponzone. Meglio conosciuto come Palazzo Casaglia, l’edificio fu costruito sul luogo dove sorgeva il castello di Borgolieto nel Settecento da un ramo della nobile famiglia cremonese Ala Ponzone, e in realtà non fu mai terminato. Dopo un secolo di appartenenza agli Ala Ponzone, la sua integrità ricevette un duro colpo dalla divisione tra più proprietà. All’inizio del Novecento furono demoliti i loggiati che sormontavano le ali laterali, quindi l’ala laterale di destra, pericolante. Durante la guerra lo spazio occupato dalla grande sala da ballo divenne una base tedesca. Più tardi una pesante ristrutturazione portò alla demolizione della grande scalinata d’ingresso, poi iniziarono gli appelli al recupero dell’edificio cui i gussolesi, particolarmente quelli del quartiere di Borgolieto, da sempre sono legati.

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MOSTRA DI FRANCO MORA A PIADENA

Oggi alle ore 17 presso la Galleria Civica di Arte Contemporanea si terrà l’inaugurazione della mostra di Franco Mora “Il colore dei sogni”. L’esposizione rimarrà aperta il venerdì e sabato dalle 16 alle 19, la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 19, sino al 13 aprile. Info allo 0375/820901.

AL DIOTTI L’ARTE DEL NOVECENTO

La facciata di Palazzo Ala Ponzone e due immagini dell'interno che evidenziano lo stato di degrado dell'edificio neoclassico

Negli anni Novanta il proprietario del corpo principale e del laterale destro, l’imprenditore agricolo Giuseppe Concari, lanciò un appello: non essendo in grado economicamente di intervenire per salvare il Palazzo era disposto a cederlo anche a cifre modiche a chi potesse provvedere. Né le istituzioni né privati risposero, ci fu solo qualche contatto con la Sovrintendenza senza frutti. Col tempo anche il comitato che sorse negli anni Novanta per stimolare il recupero si sciolse, le feste che si tenevano nell’aia scomparvero, l’unico a compiere per intero il suo dovere fu il tempo, che inesorabile continuava la sua opera distruttrice. Il recente terremoto ha dato probabilmente il colpo finale: ormai il corpo di destra non ha più il tetto, i soffitti coi pregevoli stucchi sono sventrati, la balaustrata di 10 metri tutta crollata. Oggi Giuseppe Concari ha perso ogni speranza. «Chiaro che sono ancora di-

sposto a cedere per poco il palazzo, ma vedendo che non ci sono speranze di recupero, chiedo almeno che mi sia consentito abbattere il corpo laterale ormai diroccato. Sono un agricoltore, non ho i soldi necessari per il restauro. Ho tentato ogni strada, ero disposto a tutto. La facciata del corpo principale ha mantenuto qualcosa, ma all’interno, appena oltre il porticato, una trave è crollata. O c’è qualcuno che si fa avanti o mi sia concesso demolire e fare un capannone che mi è più utile». Il bene è soggetto a vincolo, quindi è ovvio che la demolizione non avrà il via libera, ma è frustrante dover attendere il crollo completo sapendo che non ci sono alternative. «Sono stato sul posto due anni fa – ricorda l’architetto Gabriele Fallini, curatore di diverse mostre, l’ultima delle quali “Lodola Golden Light” a Casalmaggiore, e che in passato ha tentato di

dare il suo contibuto - poco dopo il terremoto. Il guaio per il palazzo è stata la divisione della proprietà. Ora la situazione è complicata, è vero che Gussola si è pian piano disinteressata del suo degrado, ma la crisi rende altre le priorità; quella sensibilità necessaria avrebbe dovuto nascere vent’anni fa, quando fu fatto anche un libro sul Palazzo. Lo stesso Fai oggi fatica a fare gli interventi. Il Comune sa che c’è Palazzo Casaglia, le istituzioni pure, è stato oggetto di ricerche. Magari nascesse un comitato». Quanto costerebbe la messa in sicurezza? «Molto, consideriamo che il bene è vincolato quindi serve utilizzare le tecniche del restauro, e dopo il terremoto la normativa si è ulteriormente inasprita. Serve un restauro scientifico». Fallini ha uno slancio finale: «Ho sognato, ma so essere anche pratico, però questo è un esempio molto bello di neoclassico. Concari non va lasciato solo».

Gussola, la sinistra candida Belli Franzini Il 30enne già segretario del locale Pd sarà a capo di una lista civica

GUSSOLA – Dopo che nei primi tempi, alla luce dell’accordo per presentare una lista della sinistra unita, erano usciti vari nomi di papabili candidati sindaco, col passare dei giorni l’opzione Stefano Belli Franzini si era fatta largo, ed ora la candidatura è ufficiale. Giovedì Belli Franzini, 30enne impiegato tecnico e solo da ottobre segretario locale del Pd, si è presentato in una conferenza stampa assieme ai due capigruppo di minoranza Mirko Fortunati e Pierluigi Franchi, a suggellare l’accordo per una lista (civica) di sinistra unica. Franchi ha ripercorso le fasi dell’accordo, e sulla pista ciclabile ha detto: «Un’azione dal significato politico. L’ascolto dei cittadini ha portato ad una visione concreta delle priorità». La scelta di Belli Franzini: «E’ conseguente alla volontà di rinnovamento, coinvolgendo nuove generazioni e capacità».

Sulla proposta del sindaco Chiesa di convergere in una lista unica Fortunati ha detto: «Una buona idea, di questi tempi è la soluzione migliore. L’approccio è stato sbagliato. Non vogliamo l’uomo solo al comando, ma un gioco di squadra vero. Il suo proposito sarebbe stato da applicare sin dal giorno dopo le scorse elezioni, mentre al contrario la maggioranza non ci ha mai coinvolto nelle decisioni. Il fatto poi che abbia precisato di essere disponibile a patto che il sindaco lo facesse ancora lui la dice lunga». Infine Stefano Belli Franzini: «Ho 30 anni, mi ritengo giovane, non è stato semplice accettare. E’ stata una scelta meditata, ho detto sì perché amo il mio paese e voglio continuare a viverci. Gussola mi è apparsa stanca e senza stimolo di rinascita. Si deve cambiare». Sull’unione: «E’ il futuro, per poter mantenere i servizi, e

Da sinistra Fortunati, Belli Franzini e Franchi

il nostro paese ha bisogno di servizi essenziali». Su questo tema, segnaliamo che proprio oggi a Martignana ci sarà un nuovo vertice degli amministratori. Ultima domanda ad un segretario Pd, tenuto conto di recenti dichiarazioni pro Renzi di Chiesa. Chi è più renziano tra voi due? «Bisogna vedere quando si è renziani. Quando fa comodo o quando ci si crede?».

Screening cardio gratuito per oltre 100 persone I sabbionetani hanno apprezzato l’offerta di uno screening cardiologico gratuito offerto dal Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po in collaborazione col Comune di Sabbioneta e l’Azienda Ospedaliera di Cremona. Il dottor Massimo Carini, rotariano e Direttore UO di Cardiologia all’Oglio Po, unitamente al collega dottor Tullio Crainceuich e le Infermiere Professionali Raffaella Pasetti, Serena Ghezzi, Cristina Agazzi e Laura Passerini del Reparto di Cardiologia dell’Ospedale Oglio Po, erano presenti in Comune per effettuare il Cardio Service. L’iniziativa consisteva in: prelievo di sangue per esame glicemia e colesterolo, controllo di peso ed altezza, controllo pressione arteriosa, colloquio e valutazione cardiologica finale. Il flusso di cittadini è stato

costante, tanto che nell’arco della mattinata sono state ben 108 le persone che si sono sottoposte volontariamente al controllo. Variegata la composizione: metà uomini e metà donne, età tra i 23 e i 90 anni, fatta eccezione per una bimba di 4 anni, che si è sottoposta quasi per gioco al prelievo di sangue. Grande apprezzamento da parte dei cittadini

per il servizio offerto con tanta professionalità e gentilezza, che ha permesso di rilevare in maniera significativa i profili a rischio cardiovascolare. Uno in particolare si è rivelato di particolare gravità ed a questo sono stati forniti i consigli per effettuare ulteriori accertamenti. Presenti i Componenti del Consiglio Direttivo e numerosi Soci del Rotary Casalmaggiore Oglio Po presieduto da Leonardo Stringhini, che non ha mancato di ringraziare, oltre all’intera équipe cardiologica e l’Amministrazione Comunale di Sabbioneta che con grande spirito di servizio verso i propri cittadini ha messo a disposizione gratuitamente la Sala consiliare. Il service rotariano non finisce qui: presto altri Comuni ospiteranno la medesima iniziativa.

Appuntamento domani alle ore 17 al museo Diotti per un incontro che avrà come protagonisti Ivan Paterlini e Daniele Ribola e affronterà il fenomeno dell’espressione artistica per come è stato visto dalla psicologia del Novecento. Paterlini e Ribola, autori del volume Sguardo sulle psicodinamiche del gesto creativo. Giacometti: la distanza incolmabile (Bologna, 2013), converseranno con Vittorio Rizzi e Valter Rosa attraversando il vasto panorama degli studi sulla creatività ed esaminando una figura esemplare: Alberto Giacometti. L’evento, organizzato in collaborazione con la Biblioteca Civica Mortara, è ad ingresso libero. Sempre domani si conclude la mostra Immagini della memoria, dedicata ai pastelli di Giorgio Volta.

QUEI SACCHI ERANO DEL “ROMANI” ERRATA CORRIGE - Nel numero scorso abbiamo erroneamente scritto che i sacchi della carta depositati per il ritiro con largo anticipo e poi utilizzati da qualche vandalo per farne coriandoli, sporcando ovunque, erano stati sistemati dai condomini di via Trento. In realtà i sacchi, come si evince dal loro contenuto, appartenevano al Polo Scolastico Romani. Ci scusiamo coi diretti interessati, rimarcando che la colpa è comunque di chi ha sporcato ovunque sfruttando il materiale già esposto per il passaggio degli addetti di Casalasca Servizi, e non di chi ha sistemato i sacchi stessi.

LE PROSPETTIVE PER I DIABETICI Dopo il successo del primo incontro organizzato dall'Associazione Diabetici Oglio Po nel nosocomio Casalasco e relativo screening la domenica successiva in piazza Garibaldi in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, il Comitato Locale di Casalmaggiore prosegue il ciclo di incontri. Il prossimo appuntamento è fissato oggi alle 15 nella Sala Civica del Comune di Sabbioneta. Titolo dell'appuntamento, “Il diabete oggi: riflessioni e prospettive per migliorare la qualità di vita del diabetico”. Tre i relatori che si alterneranno nell'incontro col pubblico. Il dottor Fabrizio Squeri, vicario del Primario della Divisione di Medicina Generale del presidio ospedaliero Oglio Po e medico specialista Diabetologo, la dottoressa Laura Cosmai, medico specialista in Nefrologia e la dottoressa Cristina Magni, psicoterapeuta che opera con l'Equipe Leaves presso la Clinica Villa Maria Luigia di Monticelli Terme. L'incontro sarà anche occasione per presentare l'Associazione, nata nel gennaio di quest'anno e il primo dei servizi che verranno attivati dall'Assodiabetici, uno sportello di assistenza psicologica a malati e familiari gratuito attivo due volte al mese grazie alla collaborazione della stessa dottoressa Magni. Anche l'esperienza dello screening sarà ripetuta a Sabbioneta il 23 marzo. Anche in questo caso sarà possibile, grazie all'aiuto della Croce Rossa, sottoporsi al test glicemico e alla misurazione della pressione. Entrambe le iniziative sono state organizzate con la collaborazione del Cisvol.


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Speciale Sposi

Sabato 15 Marzo 2014

Organizzare le nozze: gli errori da evitare

Negli anni si sono abbandonati molti vecchi cliché ormai superati, anche se certe tradizioni restano intramontabili

L’

arrivo della bella stagione, coincide con il periodo più frenetico con chi vuole sposarsi, soprattutto per coloro che hanno deciso di convolare a nozze durante i mesi primaverili (aprile, maggio e giugno). Insomma, è ora di dare un'accelerata agli eventi e di mettere in campo le vostri doti organizzative per preparare al meglio le nozze. Nel 2014, però, ci sono alcune cose a cui fare attenzione. Insomma, per organizzare le vostre nozze senza rischiare di pianificare un evento che poi non sia in linea con le vostre aspirazioni, bisogna stare attenti a come cambiano le tendenze. Oggi, ad esempio, non vanno più di moda le cene con troppe portate, con tanto di buffet degli di un ricevimento holliwoodiano. Oggi la gente è spesso a dieta e una cena eccessiva potrebbe metterla in imbarazzo. Allora meglio optare per un gustoso e ricco cocktail, seguito poi da una cena senza eccessi, anche per non costringere gli invitati a stare tre ore seduti a tavola. Un altro punto fondamentale sono gli abiti. Il bianco va sempre bene, perché è il colore che simboleggia il matrimonio, qualunque sia l'età della sposa.

L'uomo, invece, dovrebbe evitare il tight la sera. Nonostante le evoluzioni tecnologiche, è assolutamente out spedire inviti e partecipazioni via

• Un anno prima - Prima di tutto dovete stabilire una data, quindi fissate un budget di spesa. Costruite business plan con le singole voci di spesa e accanto a ciascuna indicate un tetto massimo. Sia che avete intenzione di acquistare la casa o prenderla in affitto dovete pensarci almeno un anno prima cosi avete il tempo di fare qualche lavoro interno, acquistare i mobili adeguati che avvolte hanno tempi di consegna lunghi. A questo punto stilate una prima lista degli invitati e scegliete la location con la sala adatta alle vostre esigenze sulla base del numero indicativo di partecipanti. • 11 mesi prima - Per chi vuole sposare in chiesa deve seguire obbligatoria-

sms o mail: il tradizionale invio per posta rimane sempre l'unica soluzione per evitare figuracce. Oggi si sta perdendo la moda delle auto stile retrò, a meno che

mente il corso di preparazione al matrimonio. Si segue nella parrocchia di lei o di lui o in un’altra parrocchia con il nulla osta del parroco. Il corso dura circa 2 mesi, e la frequenza è obbligatoria. Concluso il corso dovrete pensare ai documenti, recandovi in Comune. In questo periodo dovrete scegliere anche il fotografo: non fermatevi al primo trovato, chiedete diversi preventivi e confrontateli, per valutare il miglior rapporto qualità/prezzo. E' anche arrivato il momento di cercare l’abito da sposa, facendovi preferibilmente accompagnare da qualcuno che possa consigliarvi, anche se i consigli migliori arriveranno comunque dal professionista che si occuperà di voi. In questa fase acquistate, insieme all'abito, anche gli accessori.

non si voglia organizzare un matrimonio completamente basato su tale stile. Oggi sono sempre più numerosi gli sposi che scelgono di utilizzare la propria suto,

VADEMECUM • 10 mesi prima - A questo punto dovrete contattare il complesso musicale che allieterà il vostro ricevimento e i momenti salienti della cerimonia religiosa. Anche la scelta dei testimoni va fatta in questa fase. 7 mesi prima - Ecco il momento di scegliere le bomboniere e le partecipazioni. Potete anche ordinare i segnaposto che metterete a tavola cosi che i vostri ospiti riceveranno il vostro primo ringraziamento per essere intervenuti. Allo stesso modo scegliete l'auto che vi accompagnerà durante la giornata. E’ anche il momento di progettare anche la vostra luna di miele, visitando diverse agenzie turistiche.

magari adeguatamente addobbata, oppure farsene prestare una, ma sempre in stile moderno. Arriviamo quindi alla location: per la scelta meglio affidarsi a un professionista del settore per evitare sorprese sgradite. Se poi siete bravi organizzatori ben venga il "fai da te", ma tenete conto che realizzare un evento di questo tipo vi porterà via un quantitativo incredibile di energie e di tempo. La disposizione dei tavoli durante il ricevimento è un'altra cosa che non può passare in secondo piano: i commensali non vanno piazzati a caso attorno allo stesso desco. Ci vuole grande cura nella scelta, anche per scongiurare il rischio che gli invitati finiscano con il non dialogare. Anche nella scelta delle bomboniere bisogna modernizzarsi: è inutile spendere soldi in ninnoli costosissimi e inutili, che finiranno inevitabilmente su una mensola a prendere polvere. Gli sposi moderni optano per bomboniere utili e funzionali: dei barattoli, un set di posate di legno,

6 mesi prima - Anche lo sposo a questo punto dovrà scegliere l'abito, che dovrà essere in armonia con quello della sposa. A questo punto potete rivedere la lista degli invitati e definirla. 3 mesi prima - Bisogna pensare agli addobbi floreali: quelli per la chiesa, quelli per il ristorante e quelli per l'auto, oltre, naturalmente, al bouquet. Ricordatevi di contattare il vostro parrucchiere di fiducia e il vostro estetista, pianificando le prime prove per acconciatura e trucco. Dovrete inoltre ordinare le fedi. • 2 mesi prima - In questi giorni ci saranno le prove del vestito, la spedizione delle partecipazioni, la definizione del menù del ricevimento e della torta nuziale.

una zuccheriera, ecc. Cose che potranno entrare a far parte della quotidianità dei vostri invitati. Ad essere ormai superata anche la vecchia tradizione del lancio del bouquet, anche se molte spose ancora hanno a cuore questo momento rituale. Un altro cliché che sarebbe ora di abbandonare, secondo gli esperti, è quello di organizzare il ricevimento a decine (o addirittura centinaia) di chilometri di distanza dal luogo in cui si svolge la cerimonia: in questo modo si evitano grossi disagi agli invitati. E' comunque bene ricordarsi di allegare una piantina dettagliata del tragitto, per evitare che metà degli ospiti finisca per perdersi vagando per ore lungo strade sconosciute. Sì al contributo economico per chi non fa la lista di nozze, ma evitate di accompagnare la partecipazione di nozze con l’iban. Meglio una comunicazione più discreta: chi si occuperà del recall per avere la conferma degli ospiti, suggerirà in maniera riguardosa le modalità per il cadeau.

• Un mese prima - Dovrete fare le prove per trucco e acconciatura, ritirare le fedi e definire gli ultimi dettagli. • 2 settimane prima - Organizzate i tavoli al ricevimento (confermando il numero di invitati), preparate il necessario per la luna di miele. • 2 giorni prima - Definiue gli ultimissimi dettagli con l’estetista e con il parrucchiere. • Il giorno prima - Andate a ritirare le bomboniere e portale in sala direttamente, con i regali dei testimoni dei paggetti e damigelle. • Il giorno stesso - Auguri!


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Speciale Sposi

Sabato 15 Marzo 2014

Matrimonio low cost: ecco come risparmiare Il “grande giorno” può arrivare a costare cifre astronomiche. Tuttavia, seguendo alcuni accorgimenti, si può spendere davvero molto meno

S

econdo i dati dell'Onf (Osservatorio Nazionale Federconsumatori) per una cerimonia con 100 invitati si spendono dai 34mila euro circa ai 58mila. Cifre che sono assolutamente irraggiungibili, oggi, per moltissime giovani coppie. Uno dei motivi per cui prende sempre più piede l'organizzazione di matrimoni il più possibile low cost. E' questa la nuova tendenza per chi decide di pronunciare il fatidico sì: c’è un ritorno alla semplicità. Addobbi più modeste, fedi più semplici, una scelta dell'abito più oculata e una maggiore selezione sugli invitati. L'utilizzo di internet fa molto la differenza rispetto al passato: la rete può essere utilizzata per inviare le partecipazioni, per condividere, con amici e parenti vicini e lontani, il giorno più bello e tutto il percorso per arrivarci attraverso la realizzazione di particolari siti (wed site). La prima voce su cui si cerca di risparmiare è il numero degli invitati. E tagli importanti vengono fatti anche sulle bomboniere e su tutto ciò che può essere realizzato con il fai-da-te, come il tableaux de marriage, le partecipazioni o i segnaposti. Altro aspetto importante riguarda i coupon e buoni sconto, che anche in Italia stanno prendendo sempre più piede. Aumentano anche coloro che si affidano al cosiddetto "matrimonio con sponsor", oppure che scelgono il "matrimonio green". L'importante è partire con le idee ben chiare rispetto a quello che si vuole, iniziando a tagliare i costi fin dal primo momento e avendo chiari fin da subito sia il numero degli invitati che la location. Un ruolo di rilievo è dato anche dalla scelta del giorno della cerimonia, perché in alcune date si può risparmiare. Ad esempio costa meno sposarsi durante un giorno infrasettimanale. Lo stesso vale per la stagione: primavera ed estate sono le stagioni più gettonate ma scegliendo una stagione "bassa" si possono fare risparmi notevoli.

Fotografie - A farvi risparmiare in questo caso saranno proprio i vostri invitati che scatteranno foto digitali con prospettive e abilità diverse. Sarà poi sufficiente selezionarle e inviarle ad uno dei tanti siti dedicati allo sviluppo di fotografie presenti in rete:con un importo di circa 200 euro vi arriverà a casa un vero libro fotografico con copertina rigida in formato 28x36. Se invece volete un lavoro più professionale, o non volete rischiare che i momenti salienti della cerimonia finiscano perduti, fatevi fare preventivi da diversi fotografi, e scegliete quello con il migliore apporto qualità/prezzo.

I CONSIGLI SU COME RISPARMIARE Partecipazioni - Un’idea diversa, moderna, ma soprattutto economica e veloce, è quella di comunicare a tutti gli invitati la data del matrimonio attraverso sms o e-mail. Per essere certi che parenti ed amici abbiano ricevuto l’invito, è possibile, inoltre, impostare la conferma di ricezione. Con un costo di 15 euro (per 100 invitati a 0,15 euro a sms) si potranno così risparmiare 300 euro per la realizzazione delle partecipazioni, a cui, se spedite, va aggiunto il costo dei francobolli (60 euro). Tuttavia si tratta di una soluzione che non è tra le più indicate e a cui ricorrere solo in casi di seria difficoltà nel trovare alternative. Invece, una novità che si sta diffondendo con rapidità sono le partecipazioni fai da te. Sarà sufficiente acquistare un timbro su cui farete imprimere i dati del matrimonio, e con dei cartoncini, presi anche al supermercato, creerete delle fantastiche partecipazioni. Alternative: cartoline romantiche come inviti. Fai da te anche per il Tableaux, libretto della messa, bigliettini di ringraziamento, menù. Bomboniere - Un’alternativa alle classiche bomboniere, spesso oggetti superflui ed ingombranti, è quella di ri-

volgersi a enti benefici e organizzazioni senza scopo di lucro, per realizzare bomboniere solidali, aiutando, allo stesso tempo, chi ne ha bisogno. In alternativa, si può tornare a come si faceva un tempo, con la confettata finale, senza la bomboniera. Lista nozze - La lista nozze è sempre più orientata su articoli indispensabili ed utili. C’è chi sceglie, inoltre, di farsi regalare il viaggio di nozze, i mobili per la casa. Nel caso di chi già convive e non ha bisogno di arredare casa, può anche optare per delle donazioni ad enti o associazioni.

“pranzo al sacco” da consumare insieme in qualche parco, divertendosi in maniera alternativa ed informale. Ma meglio ancora, si può optare per il picnic, tendenza che si sta diffondendo anche in Italia per i matrimoni in estate: un ricevimento semplice conviviale e informale che vi consentirà di risparmiare davvero sui costi del banchetto. Ricordate inoltre che i costi delle location sono nettamente più bassi dal lunedì al giovedì a causa di una minore richiesta.

Abito - Che si scelga di sposarsi in abito classico o più moderno, per risparmiare, è possibile acquistare il proprio abito negli appositi outlet, scegliendo tra campionari e capi fine collezione. In alternativa, per risparmiare ancora di più, si può ricorrere al noleggio dell’abito.

Invitati - Sotto questo aspetto si può fare una notevole scrematura: perché, ad esempio, invitare quel lontano cugino che neppure si conosce, o lo zio con cui non si parla da anni? E' consigliabile concentrare gli inviti solo sulle persone davvero vicine. Magari poi potrete festeggiare anche con gli amici meno vicini, i conoscenti e i colleghi in un'altra occasione, magari con un bell'aperitivo.

Ricevimento - Per quanto riguarda il ricevimento, si possono scegliere soluzioni insolite: dal buffet in giardino al pranzo in agriturismo, a contatto con la natura. O, addirittura si può scegliere di invitare tutti coloro che prenderanno parte alla cerimonia a preparare un

Viaggio di nozze - Esistono ormai in tutte le agenzie di viaggi pacchetti low cost, ma potete anche decidere di aspettare l’ultimo minuto e prendere un last minute. O ancora puntare a un viaggio più modesto, magari in qualche bella località italiana.

Fiori - Anche questi possono essere noleggiati. E’ comunque possibile condividere le spese per i fiori in Chiesa con le altre coppie che si sposano nella stessa giornata. Consiglio: usate pochi fiori ed aiutatevi con le candele: costano meno e regalano un atmosfera fiabesca. Scegliete fiori di stagione. Noleggio auto - Non è assolutamente indispensabile! Chiedete ad un amico di prestarvi la sua auto e di guidarla per l’occasione. Trucco e make-up - Se siete brave fate da voi ma ricordate che l’emozione può giocare brutti scherzi, meglio allora farsi aiutare da un’amica esperta. L’alternativa: andate semplicemente dal parrucchiere la mattina del matrimonio e pagherete il costo di una piega e di un trucco, senza il sovrapprezzo per l’occasione. Dovrete rinunciare ad acconciature elaborate, ma sicuramente avrete un bel risparmio. Sposarsi con lo sponsor - Sta diventando una vera e propria mania. In pratica si chiede ad uno o più sponsor di fare sconti, omaggi, donazioni per realizzare il proprio evento, in cambio di pubblicità sul proprio wed site. E’ un’idea un po’ impegnativa e alla quale occorre dedicare del tempo ma che può teoricamente dare i suoi frutti.


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Speciale Edilizia

Sabato 15 Marzo 2014

Decidere dove tenere il ricevimento non è compito facile: questo luogo darà infatti un’impronta al vostro matrimonio

La scelta della location: dal catering al banqueting L’ organizzazione di un matrimonio può durare molti mesi, soprattutto se si desidera una giornata che resti impressa nella memoria di tutti. Per questo può essere utile rivolgersi a un professionista del mestiere, il wedding planner. Un matrimonio ha inizio con la scelta della data che, in genere, viene stabilita anche in funzione della disponibilità della chiesa e della location selezionate. La location è un po' la "cornice" delle nozze. Il ricevimento di nozze difatti, parte sostanziale della cerimonia matrimoniale, è un momento benaugurale, da condividere con le persone care, gli amici e i conoscenti. Quello che sceglierete sarà ciò che più vi rappresenta. Del resto al giorno d'oggi gli sposi hanno un grande margine di scelta, tra le tante soluzioni alternative. Nel caso di una location molto lontana dal luogo della celebrazione, occorrerà predisporre delle piccole mappe da inserire nelle partecipazioni di nozze, con il percorso da seguire per giungere, facilmente, al punto di arrivo. molte sono le possibilità di scelta: ville storiche, castelli “fiabeschi”, palazzi d’epoca, cascinali rustici, bagli, case coloniche, con annesse chiesette ricche di atmosfere, loft e, perfino, antiche imbarcazioni a vapore o barche a vela. Il ricevimento di nozze che segue la cerimonia è forse il passaggio più oneroso nell’organizzazione di un matrimonio. Avere un’idea precisa, quindi, è fondamentale per la migliore riuscita a un prezzo adeguato, rispetto alle possibilità dei futuri sposi. Fino a qualche anno fa, l’idea ricorrente rispetto all’opinione comune, era quella di considerare il banchetto di nozze come un momento nel quale gli ospiti potevano godere di “grandi abbuffate”. Oggi, invece, le coppie, pur tenendo in conto l’importanza della condivisione, possono optare tra diverse offerte gastro-

ring è quindi anche, oltre alla cucina e alla presentazione delle vivande, la creazione di allestimenti suggestivi e adatti a ogni location. Le soluzioni che vengono offerte per soddisfare le esigenze più particolari degli sposi, abbinano l’arte dell’ospitare alla creazione di nuovi format culinari, senza accantonare la genuinità dei cibi. Il banqueting è molto di più dell’imbandire una tavola: è piuttosto la creazione di scenografie e di menù ad hoc, nuovi e originali ma sempre, però, nel rispetto della tradizione.

nomiche, senza venire meno alle cortesie del galateo.

Banqueting o catering, cosa scegliere? Il catering, abitualmente prevede la fornitura di “food & beverage” per il ricevimento. Il cibo e le bevande vengono preparate fuori dal luogo dove si svolge il banchetto e portate in loco. Il banqueting invece, riguarda, oltre la fornitura del cibo, anche tutto ciò che prevede la presentazione e l’organizzazione del matrimonio. Nel caso in cui gli sposi optino per un servizio di banqueting, saranno il wedding planner e l’agenzia, in accordo con la coppia, a scegliere la location, imbandire i tavoli, proporre idee innovative, anche a tema, per l’occasione, provvedendo all’illuminazione, all’architettura dell’addobbo floreale, alla mise en place e agli altri dettagli. Uno degli elementi distintivi del banqueting rispetto al servizio di cate-

Bomboniere gastronomiche: la nuova tendenza La scelta della bomboniera è tutt'altro che facile. Abbiamo già detto che le opzioni possono essere moltissime e che sono da prediligere regali utili. Una tendenza che sta prendendo sempre più piede è quella delle bomboniere alimentari: un dono che sarà senza dubbio apprezzato dagli invitati. I graziosi cofanetti contenenti ogni genere di prelibatezza enogastronomica, possono rivelarsi un’ottima idea per lasciare un bel ricordo della vostra festa di nozze. Sono belli e soprattutto utili. Dalle bottiglie di vino pregiato, con packaging elegante che racchiude anche due calici ampi per apprezzare le qualità olfattive e organolettiche della gustosa bevanda, alle confetture di frutta con tappi dal sapore rustico e campagnolo. Con le bomboniere alimentari avrete la certezza di regalare qualcosa che incontri l’apprezzamento degli

invitati e potrete sceglierla in linea con il mood del matrimonio, perché, nel giorno delle nozze, ogni cosa sia curato alla perfezione. Per scegliere bomboniere alimentari originali che non facciano scadere nella banalità le vostre nozze, come i classici confetti, è bene tenere sempre a mente qual è lo spirito che deve animare la vo-

stra scelta. Un presente utile, magari attento alle proposte dell’agricoltura biologica che raccoglie un consenso via via più largo, in grado di favorire pure la convivialità, è certamente un regalo gradito. Per individuare la bomboniera alimentare per matrimonio che risponde al meglio ai vostri gusti, potete scegliere tra una vasta gamma di proposte. Se avete optato per delle nozze a tema in stile country, sono ideali confetture, prodotti sott’olio e per dolcificare come miele ed estratto di stevia. Per matrimoni chic, una buona opzione sono vini e liquori dal packaging raffinato. Barattoli di crema di nocciole e popcorn caramellati sono le idee più originali per cerimonie meno formali. E per finire, perché non scegliere un bel cesto colorato di frutta di stagione: limoni, arance, pesche, albicocche, ciliegie, ecc.

Il menù - Per offrire agli invitati un menù perfetto, è bene partire dal principio che non tutto ciò che rientra nei nostri gusti, debba necessariamente piacere a tutti gli invitati. Pertanto, nella scelta e nell’organizzazione delle varie pietanze siate generosi, pensando ai gusti degli altri prima che a quelli personali. È bene puntare su un menù vario e raffinato, offrendo, sempre, un’alternativa per ogni pietanza. Il gourmet barbeque può essere una soluzione inconsueta per matrimoni di piccole o medie dimensioni, durante la quale si offriranno carne o pesce, accompagnati da creativi piatti di verdure alla griglia. L’importante è affidarsi a cuochi esperti. Il barbeque può essere organizzato in una villa, su una spiaggia o a bordo piscina. La torta - Nella progettazione di una torta, si possono individuare quattro filoni principali dallo stile romantico al classico,verso i nuovi trend: il Glamour e il Fancy. La tendenza glamour è, in genere, più legata alle mode e gli elementi decorativi consistono negli abbinamenti di colori forti e nastri, lustrini, perle e festoni dai contrasti più azzardati e innovativi. Il Fancy, infine, spazia in una gamma di forme e colori praticamente infinita e coglie tutte le idee e le creatività possibili nell’arte del cake design.


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Speciale Sposi

Sabato 15 Marzo 2014

I fiori sono una componente fondamentale: prima di sceglierli è importante conoscerne il significato

L

Addobbi floreali: attenzione al colore

a scelta degli addobbi floreali per il giorno delle nozze è molto importante: ogni fiore ha il proprio significato e non si dovrebbe mai compiere scelte casuali. Per questo motivo, è molto importante conoscere il loro linguaggio. C'è la camelia, che significa “perfetta bellezza” e superiorità non esibita. I fiori d’arancio, invece, rappresentano nell’immaginario collettivo i fiori della sposa. Nel fare la propria scelta in merito alle composizioni è molto importante considerare la stagione durante la quale avverranno le nozze: a seconda della stagione, infatti, si troveranno diversi tipi di fiori sul mercato. La location è un altro fattore determinante: in base a come sarà la sala del vostro ricevimento, infatti, cambierà anche la scelta degli addobbi. Da qualche anno a questa parte si è fatta strada la tendenza ad affiancare nelle composizioni frutti e piante verdi insieme ai fiori, così da dare maggior colore al risultato. Le decorazioni floreali in chiesa e nella location devono sempre seguire i criteri di simmetria, fascino e grazia. Sfarzosi o minimal, dai colori tenui o vivaci, classici o moderni, sono i fiori che ci forniscono i primi indizi dello stile dell’intero matrimo-

nio, del gusto degli sposi, della bravura del fiorista. Inoltre le composizioni floreali per un matrimonio in chiesa devono rispettare una serie di principi: il complesso degli elementi e dell’architettura degli interni e degli esterni; tenere in conto le caratteristiche architettoniche della chiesa, sia essa antica o moderna; ricordare la necessità di rispettare sempre, pur valorizzandolo, la sacralità e la spiritualità di un luogo santo. Lo stile delle composizioni floreali deve, quindi, armonizzarsi ai volumi e allo stile della Chiesa. Le piccole cappelle, di conseguenza, richiedono composizioni equilibrate e minute, mentre chiese maestose impongono la scelta di grandi piante, tralci e composizioni floreali sontuose. Se consideriamo lo stile poi, per una chiesa Normanna o Romanica, si dovranno preferire allestimenti adatti all’essenza che le caratterizza, scegliendo quindi composizioni essenziali e raffinate. Per una chiesa in stile Barocco, è invece consigliabile predisporre scenografie più suggestive e romantiche. In una chiesa moderna, usando a piene mani la creatività, si potranno sperimentare invece nuove e più originali tendenze. Mai dimenticare, però, le regole del buon gusto e dello stile, che si legano,

indissolubilmente, all’opportunità di rispecchiare lo stile, il tono e l’atmosfera che darete a tutto il matrimonio. Per le composizioni dei tavoli da buffet, si potranno ad esempio usare alzate di frutta e fiori disposti insieme, rami fioriti, tralci di vite con grappoli d’uva, melograni, fasci di spighe con girasoli e papaveri.

Naturalmente le tinte delle composizioni dovranno rispecchiare il colore che avrete scelto per il vostro matrimonio. A prescindere dal fatto che il bianco non stona mai, non ci si dovrebbe limitare a quello. Da qualche anno, ad esempo, si sta diffondendo la tendenza a scegliere un colore che possa rappresentare il “fil rouge” di tutta la festa di matrimonio. Co-

me scegliere quello più indicato? Le tonalità fredde sono consigliate in ambienti piccoli se volete renderli più ariosi e ampi; le tonalità calde rendono invece gli ambienti più caldi e intimi. Se non volete scegliere un unico colore, si potranno realizzare degli accoppiamenti. I colori caldi sono ovviamente i più indicati per un matrimonio estivo. Se il matrimonio si terrà durante i mesi di luglio e agosto i colori da scegliere saranno: gli arancioni, i rossi e i gialli che rendono, al meglio, in presenza di una forte luminosità. I toni del blu armonizzano meravigliosamente con il bianco, che tende a diluirne la tonalità. Per un matrimonio in primavera non bisogna dimenticare la dolcezza e la tenerezza del color lilla, che ritroverete nelle raffinate ortensie e nell’eleganza malinconica e nostalgica del glicine. Dopo la scelta del colore, esso diventerà l’elemento cui fare riferimento per molti altri aspetti della festa di nozze: il bouquet, le bomboniere, l’addobbo floreale, il colore dei sacchetti o dei nastrini per i confetti, di alcuni particolari del vestito da sposa, per il fiore all’occhiello dello sposo e dei testimoni di sesso maschile, per l’abito delle damigelle, per i tovagliati, per i segnaposto, per le decorazione della torta nuziale.

wedding planner: figura fondamentale per un matrimonio perfetto I tempi della vita moderna sono davvero frenetici. Questo comporta spesso delle difficoltà per chi deve organizzare il proprio matrimoni. Per questo è sempre consigliabile, per ottenere un'organizzazione impeccabile, di rivolgersi a un professionista. Dopo una prima consultazione, egli saprà interpretare al meglio le esigenze del cliente. In genere sono due i tipi di servizi offerti: in un primo caso il wedding planner assiste gli sposi nella cura di tutti i dettagli logistici il giorno stesso del matrimonio (giorno di coordinamento), mentre in un secondo caso avviene una vera e propria pianificazione

“full service”, che coinvolge molti più aspetti, come ad esempio la gestione del budget, la scelta dei fornitori, la location e tutti i detta-

gli essenziali che rientrano nella pianificazione di un matrimonio. La prima tipologia è indicata per tutte quelle persone che si ri-

fiutano di delegare ad estranei la totale organizzazione del loro matrimonio, ma che comunque desiderano un aiuto logistico nel giorno della cerimonia. In questo caso il wedding planner procede solitamente contattando i fornitori scelti dagli sposi, solitamente una settimana prima del matrimonio, facendosi dare tutti i dettagli del servizio che andranno ad offrire. Il secondo passo è quello di creare un’agenda che riporti in dettaglio gli orari con cui prenderanno servizio i fornitori, facendo in modo di garantire sincronia e uno svolgimento fluido. Il giorno delle nozze, il wedding planner supervisionerà tutta l'organizzazione della

giornata, sgravando la coppia da tutte le incombenze. Dopo la cerimonia, è sempre compito del wedding planner fare in modo che gli ospiti si spostino verso il luogo del ricevimento, proseguendo con il coordinamento di tutti i fornitori coinvolti. Il seconto "pacchetto" è l’ideale per coloro che desiderano delegare tutte le fasi dell’organizzazione del matrimonio, a partire dalla scelta dei fornitori, il tema, la location, il menu ecc. Questo servizio richiede ovviamente mesi di lavoro e, come tale, ha costi nettamente più elevati rispetto al precedente. Ecco perché la prima fase riguarda una consultazione

approfondita tra wedding planner e cliente in merito al budget. Il professionista metterà insieme la “squadra dei fornitori”, avendo cura che tutto rientri nel budget prefissato. Tra i primi aspetti da curare viene la ricerca della location, Quindi si passa alla scelta dei fornitori (fotografi, fioristi, ecc.). Un altro aspetto fondamentale è quello legato all’abito nuziale. In questo caso il wedding planner dovrà assistere gli sposi nella loro scelta, accompagnandoli a provare diverse soluzioni. Stesso discorso per quanto riguarda il tipo di ricevimento, il menu e la torta, ma anche le bomboniere, le partecipazioni e via di seguito.



Salute Olio per la raccolta fondi per la ricerca di cure contro il cancro Al via la marcia dell’olio anti tumore in Lombardia. Fino al 23 marzo in dieci agriturismi fra Cremona, Pavia, Brescia, Bergamo e Mantova e in 6 mercati fra Milano, Pavia e Voghera verranno proposti piatti e prodotti a sostegno della Settimana nazionale per la prevenzione oncologica organizzata dalla Lilt (Lega italiana lotta ai tumori) in collaborazione con Coldiretti e Fondazione Campagna Amica. A livello nazionale l’iniziativa coinvolgerà circa duecento fra mercati e agriturismi. I mercati degli agricoltori – sottolinea Coldiretti - ospiteranno i volontari della Lilt che proporranno una bottiglia di olio d’oliva made in Italy in cambio di una donazione di 10 euro. I fondi raccolti serviranno per la ricerca di cure contro il cancro. L’extravergine della

salute si potrà trovare anche negli agriturismi di Campagna Amica – Terranostra dove verranno anche preparate delle ricette anti - invecchiamento e antitumorali in cui, oltre ai prodotti genuini, locali e di stagione verrà utilizzato l’olio promosso dalla Lilt.

ne, mentre l’olio d’oliva è riconosciuto utile nella prevenzione contro il cancro al seno e al colon La Lombardia vanta il record nazionale di consumo di olio d’oliva extravergine: 24 milioni di litri per un fatturato di 97 milioni di euro e una produzione (per l’87% concentrata in provincia di Brescia) di circa 850 mila litri di olio extravergine d’oliva di alta qualità Due sono le denominazioni di origine: il “Garda” nelle province di Mantova e Brescia e il “Laghi Lombardi” nelle province di Brescia, Como, Lecco e Bergamo con le indicazioni geografiche Sebino e Lario. In provincia di Cremona partecipa all'iniziativa il seguente agriturismo: Locanda San Martino Fulzen, Cascina San Martino a Grumello Cremonese ed Uniti.

Con questa iniziativa Campagna Amica e Lilt vogliono sostenere iniziative di divulgazione sull’agricoltura etica e sulla dieta mediterranea e sulla prevenzione delle patologie tumorali, considerato che il 34% delle neoplasie ha legami con una scorretta alimentazio-

Sophie Testa: «Il paziente deve essere educato alla corretta e costante assunzione del medicinale»

Nuovi farmaci anticoagulanti: saperne di più

I

Laura Bosio

l trattamento del tromboembolismo venoso oggi passa dall'utilizzo di nuovi farmaci anticoagulanti, recentemente introdotti. Farmaci il cui utilizzo deve però essere accompagnato da una profonda conoscenza: queste le motivazioni che hanno spinto l'ospedale di Cremona a promuovere un convegno, svoltosi nella giornata di venerdì - con grande successo di partecipazione sull'argomento. «Le novità terapeutiche per i pazienti sono molte e importanti e, soprattutto, determinano e determineranno un cambiamento dell’attuale sistema gestionale - evidenzia Sophie Testa, direttore dell'unità operativa del Laboratorio Analisi e Centro Emostasi e Trombosi -. In generale, così come per tutti i trattamenti farmacologici, si devono considerare 3 elementi principali che, non solo condizionano la scelta del trattamento, ma che ne definiscono i vantaggi ed i rischi. La valutazione e la scelta individualizzata del farmaco anticoagulante deve prendere in considerazione i criteri di efficacia, sicurezza, e tipologia di gestione del paziente. L’uso scorretto o inadeguato dei farmaci anticoagulanti orali comporta una maggiore incidenza di complicanze». a terapia con anticoagulanti orali rappresenta il trattamento più efficace in numerose condizioni cliniche quali la trombosi venosa profonda e l’embolia polmonare, la fibrillazione atriale e le protesi valvolari cardiache. In Italia i farmaci anticoagulanti orali fino ad oggi disponibili sono stati acenocumarolo e warfarina, due farmaci anti-vitamina K ad azione anticoagulante indiretta (AVK). Recentemente, anche nel nostro paese, sono stati commercializzati i farmaci anticoa-

La dottoressa Sophie Testa, direttore del Centro emostasi e trombosi dell'Ospedale

gulanti ad azione diretta (cosiddetti nuovi anticoagulanti-NOA) dabigatran e rivaroxaban, mentre per apixaban ed edoxaban sono in corso le procedure registrative. Come in tutto il mondo occidentale anche nel nostro paese l’utilizzo di farmaci anticoagulanti è in costante aumento. Infatti, rapportando il consumo dei due farmaci AVK commercializzati in Italia, Coumadin e Sintrom, (dati AIFA), con le dosi medie utilizzate, si è stimato che i pazienti in trattamento anticoagulante nel 2008 siano stati circa 1.000.000, con un incremento del 30% rispetto al 2005 (10 % su base annua) e una prevalenza nella popolazione generale che si aggira attorno al 1.5 %. «I quattro farmaci anticoagulanti orali ad azione diretta (NOA), di natura sintetica, hanno azione rapida, selettiva e reversibile del fattore X attivato (rivaroxaban, apixaban, edoxaban) e del fattore II attivato (dabigatran) - spiega ancora la dottoressa Testa -. Sono stati sviluppati e valutati in studi clinici condotti senza monitoraggio di laboratorio e quest’aspetto è stato considerato come un punto di for-

Infezioni da enterobatteri, rapida diffusione. La Lombardia corre ai ripari Regione Lombardia ha approvato gli esiti del lavoro del Gruppo di Approfondimento Tecnico sulle Enterobacterriaceae produttrici di carbapenemasi. Rilevazioni epidemiologiche recenti confermano l’urgenza di contenere la diffusione estremamente rapida a livello mondiale delle Enterobacterriaceae resistenti ai carbapenemi (Cre) o, meglio, produttrici di carbapenemasi (Cpe). Essendo i carbapenemi molecole di fondamentale importanza nella gestione del paziente critico (per l'ampio spettro d'azione, l'ottima diffusibilità a livello di organi e tessuti e la limitata tossicità), una diffusione della resistenza a queste molecole rappresenta un problema importante per la salute pubblica. In Lombardia le Cpe hanno una diffusione ancora relativamente limitata ma in rapida espansione, ed alcuni ospedali hanno avuto eventi epidemici. Numerose esperienze dimostrano che interventi ben strutturati, mirati al contenimento di questi batteri, possono risultare efficaci.

za per la semplificazione gestionale dei pazienti. In realtà proprio gli stessi studi hanno però dimostrato la relazione tra aumento di complicanze emorragiche e tromboemboliche e le elevate o basse concentrazioni di farmaco misurate con test di laboratorio. Pertanto, se oggi in base alle attuali conoscenze non possiamo considerare il monitoraggio di laboratorio come uno strumento routinario per la gestione del paziente in Noa, evidenziamo però le necessità sanitarie del paziente in trattamento con i nuovi farmaci anticoagulanti. Tali necessità sanitarie sono rappresentate da una visita medica iniziale nella quale siano determinate le corrette indicazioni o le eventuali controindicazioni farmacologiche e le visite periodiche di follow up, che possono avvenire con cadenza trimestrale. Il paziente deve essere informato ed educato alla corretta e costante assunzione del farmaco e dovrà essere adeguatamente preparato per essere sottoposto ad interventi chirurgici o a procedure invasive, quali ad esempio colonscopie o biopsie».

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) In questo periodo in particolare, sono molto distratta, mi dimentico le cose, non mi viene la parola, faccio fatica a concentrarmi, cosa può essere? Grazie Antonio

Il Gruppo di Approfondimento Tecnico regionale ha prodotto un documento quale modello di coordinamento per il controllo delle infezioni da Enterobacterriaceae resistenti ai Carbapenemi nella nostra Regione al fine di evitare o limitare il diffondersi delle infezioni dovute all’emergere della resistenza ai carbapenemi negli enterobatteri che costituisce un problema clinico rilevante, dato che questi antibiotici rappresentano i farmaci di riferimento per la terapia delle infezioni invasive da enterobatteri.

I disturbi della memoria e della concentrazione hanno alla base una radice comune: un rallentamento dell'attività dei neuroni. I neuroni comunicano tra loro attraverso scariche elettriche, grazie alle quali sono in grado di controllare le funzioni vitali ed elaborare pensieri e ricordi. Quando siamo stanchi, stressati, o sottoposti ad eccessivi stimoli i neuroni non sono in grado di gestire il sovraccarico di lavoro, motivo per cui si possono accusare sintomi come perdita di memoria, difficoltà di concentrazione e malessere diffuso. Solita-

mente questi sintomi sono transitori e spariscono quando i neuroni ricevono nuovo ossigeno e nutrimento riaquistando tono e vitalità.In queste situazioni è d'aiuto assumere in quantità i grassi Omega3 contenuti nelle noci, pesce azzurro e kiwi. La prima colazione deve essere fatta con latte,cereali e frutta,in particolare i mirtilli, frutto noto per le sue proprietà antiossidanti. E' bene anche assumere, in periodi particolarmente stressanti, integratori a base di vitamine del gruppo B che contrastano la fatica e favoriscono il buon funzionamento del sistema nervoso. Per mantenere una buona memoria a tutte le età bisogna assumere la vitamina B9 o acido folico, contenuta nel fegato, legumi, spinaci, broccoli, cavolfiore, cavoletti, germogli di grano e soia.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

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Sabato 15 Marzo 2014

GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA d Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.


Cultura&Spettacoli Concerto di primavera a Castelleone

Il corpo bandistico “Giuseppe Anelli” di Trigolo, diretto da Vittorio Zanibelli, tiene oggi a Castelleone, al Cineteatro Giovanni Paolo II alle ore 21, il “Concerto di primavera”, appuntamento giunto alla seconda edizione. E’ questo il quarto concerto

dell’anno della formazione, dopo i successi riportati a gennaio al Teatro San Domenico di Crema e a febbraio prima a Palazzo Cittanova a Cremona e poi all’Auditorium Cariplo a Milano. I “fiati” proporranno un repertorio molto vario ed impegnativo.

Oggi nel Ridotto del Teatro di Casalmaggiore viene inaugurata la mostra dell’artista casalasco

Le idee di Isaia Lazzari trasformate in sculture

Gli acrobati Sonics presto a Castelleone

Sabato 22 marzo alle ore 21 al Teatro di Castelleone (Cineteatro Giovanni Paolo II Viale Santuario, 9) attesissimo appuntamento con lo spettacolo “Duum”, il secondo lavoro teatrale degli acrobati Sonics, che ritornano in zona dopo il successo di “Meraviglia” al Teatro di Soresina nella passata stagione. Dopo Castelleone, a fine marzo i Sonics concluderanno la loro quarta tournée teatrale a Torino (città da cui il tour è anche iniziato lo scorso ottobre) per lasciare spazio, nei mesi estivi, a nuovi appuntamenti e a tante nuovissime sorprese. “Duum”, spettacolo accolto con grande entusiasmo dal pubblico e che nelle prime due stagioni ha catalizzato l’interesse della stampa e degli addetti ai lavori, sarà nuovamente in tournée nei teatri a partire dal prossimo mese di ottobre. Otto acrobati e un attore si alternano sul palco, esibendosi in acrobazie aeree e performance visuali di grande impatto visivo ed emotivo, alla ricerca della giusta vibrazione che permetta loro di compiere il “Duum”, ovvero il salto verso il mondo esterno. Personaggio centrale dello spettacolo è l’architetto Serafino, intento a costruire macchine volanti sempre più particolari e bizzarre, che consentano agli abitanti di questo regno sotterraneo, luogo cupo, asettico e ostile, di raggiungere il mondo fiorente della superficie. “Duum” è il rumore di un salto, è il tentativo di un gruppo di persone di raggiungere il mondo in superficie, in attesa di cogliere la giusta vibrazione, il “segreto” che permetterà loro di lasciare per sempre le viscere della terra.

I

di Vanni Raineri

saia Lazzari è un imprenditore casalasco molto noto, titolare di un’industria di lavorazione di marmi e graniti a Scandolara Ravara. Il marmo è la sua vita, la sua passione da oltre mezzo secolo. Chi pensa che la scultura sia conseguenza del lavoro è fuori strada. Isaia Lazzari scolpì la sua prima opera nel lontano 1958 ed è l’attività lavorativa che nacque a seguito della passione, crescendo in parallelo di anno in anno. Oggi l’attività da artigianale è industriale a tutti gli effetti e se ne occupano i figli. Lui, gran parte del tempo lo trascorre nel laboratorio lì a fianco, a disegnare, a modellare, a scolpire, insomma a creare. La scultura quasi come missione e non solo per la predominanza del sacro. «Se vedo o sento qualcosa che mi prende – afferma Lazzari – la devo fare, devo trasformare l’idea, sennò non ci dormo la notte. Poi inizio e voglio silenzio, vado come in trance, tanto che alla fine del lavoro mi domando se davvero quella

Isaia Lazzari nel suo laboratorio

cosa l’abbia fatta io». Non è certo un autodidatta, Isaia. Negli anni Cinquanta frequenta per anni la “scuola manuale” dello studio dello scultore cremonese Dante Ruffini, vicino a Piazza Lodi. «Nel 1959 – ricorda – mi fece esporre un busto a Palazzo dell’Arte. Dopo i tre anni allo Sfondrati uscii dall’Ala Ponzone. Papà aveva un’impresa edile e mi mandò nello

studio di Ruffini per sei anni. Uscii che ne avevo 20. Non volevo fare solo scultura, che è la mia passione, e così aprii l’attività». Attività che gli diede la possibilità di coltivarla, quella passione, avendo sempre a disposizione in abbondanza la materia prima, il marmo: bianco di Carrara, nembro di Verona, rosso di Verona, rosa Portogallo, giallo Siena, Trani, Botticino,

L’Orchestre des Champs–Elysées al Ponchielli

L'Orchestre des Champs–Elysées

Un gradito ritorno al Teatro Ponchielli. Stasera alle ore 20.30, l’Orchestre des Champs–Elysées guidata da Philippe Herreweghe, che sul palco dirigerà anche il coro Collegium Vocale Gent e tre solisti di canto in uno dei massimi capolavori musicali di tutti i tempi: “La creazione” di Joseph Haydn. L’Orchestre des Champs-Élysées si dedica principalmente al repertorio che va da metà XVIII secolo al primo XX secolo, approfondito soprattutto con il proprio direttore principale, Philippe Herreweghe, che salirà sul parco del Ponchielli per dirigere l’Orchestre, il coro Collegium Vocale Gent

“Servo di scena” sul palco del San Domenico Nuovo appuntamento con la prosa, che propone il testo dell’inglese Ronald Harwood

ria compagnia teatrale di provincia. La vicenda è ambientata nel 1940 in piena guerra nella devastata Londra. La vita procede il meno peggio possibile: caffè e ristoranti restano aperti fino a che le bombe non li distruggono. «Anche il teatro continua a vivere a dispetto della stupidità del mondo; e Shakespeare diviene non solo poeta di un intero popolo, ma anche il duo profeta, e il teatro il suo tempio». Si tratta di un appassionato omaggio al teatro e alla sua gente, oltre che una perfetta ricostruzione di un’epoca. Per la regia di Franco Branciaroli sulla scena lo stesso Branciaroli e Tommaso Cardarelli con Lisa Galantini, Melania Giglio, Daniele Griggio, Giorgio Lanza e Valentina Violo. Produzione Teatro degli Incamminati e Ctb - Teatro Stabile di Brescia.

di Tiziano Guerini Nuovo appuntamento con la prosa al Teatro San Domenico di Crema, venerdì 21 marzo alle 21 con lo spettacolo “Servo di scena” dell’inglese Ronald Harwood, uno dei più celebri testi teatrali che ne curò anche l’adattamento cinematografico a testimonianza del grande successo del suo lavoro. Il testo intende rappresentare gli ultimi successi di un grande attore ormai al tramonto, curato e coccolato dalle cure e dalle attenzioni del suo servo di scena. Il tutto si svolge all’interno di una precaria compagnia teatrale di provincia che finisce, con le sue peripezie, a rappresentare la metafora della vita. Scritta nel linguaggio tipico della commedia inglese, affronta le vicende di una preca-

Un momento dello spettacolo

La scrittrice Lorella Zanardo ospite lunedì del Caffè Letterario

Lunedì 17 marzo alle ore 20.45 in sala Bottesini al Teatro San Domenico (ingresso libero) nuovo incontro del Caffè Letterario con la scrittrice Lorella Zanardo e il suo ultimo libro “Come inventarsi un futuro senza chiedere il permesso” (ed. Feltrinelli). Il libro racconta come è possibile cambiare i “media” e con i “media” la società. Di-

travertino persiano rosso e via dicendo, tutti trasformati in stature, busti e rilievi. Con un segno distintivo: «Il segno dello scalpello o della gradina deve restare, la lucidatura è come se trasformi la statua in una figura stampata». Non solo sacro ma anche profano, non solo marmo ma anche pietra, bronzo e terracotta, e tutto questo sarà possibile visitare nella personale di Isaia Lazzari a Casalmaggiore, presso il Ridotto del Teatro Comunale. La mostra sarà inaugurata oggi alle ore 17 e rimarrà aperta fino al 13 aprile nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle ore 15 alle 19, con ingresso libero. L’esposizione è curata dall’architetto Ugo Bergamaschi, docente di Storia delle Arti applicate presso l’Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona, che di Lazzari dice: «Artista di grande sensibilità e dal linguaggio raffinato, si esprime con dolcezza e spiritualità, rendendo ogni epoca un’emozione unica e non ripetibile. La sua arte è da considerare sacra nel senso pieno del termine».

ce: «Di fronte a voi c’è uno schermo, è un mezzo di conoscenza insostituibile. Ma siamo noi a doverlo dominare, non viceversa. Usiamolo al meglio, ma che nessuna prigione limiti la vostra potentissima fantasia, che nessuna gabbia si materializzi dagli schermi per rinchiudere la vostra immaginazione». Lorella Zanardo è consulente organizzativa,

formatrice e docente ed è stata dirigente in società multinazionali. Ha coordinato progetti di “diversity management” per la Comunità Europea. Ha vissuto molti anni all’estero. Da tempo sperimenta con passione le potenzialità del corpo femminile attraverso il teatro, la danza e il canto. Il suo messaggio è rivolto innanzitutto i giovani: sono

loro che possono inventarsi il futuro, senza chiedere il permesso alle generazioni che hanno costruito il mondo così com’è, e sono loro che possono guardare alle immagini che vedono sugli schermi con occhi nuovi, consapevoli delle ragioni nascoste, dei messaggi sottintesi, degli stereotipi perversi che spesso esse veicolano.

Enrico Ruggeri in data zero al San Domenico

Dopo quattro anni Enrico Ruggeri torna in teatro con un concerto sorprendente e imprevedibile. Lo fa in data zero a Crema, giovedì 20 marzo alle ore 21 al Teatro San Domenico. Presentare Enrico Ruggeri dopo molti anni e molte canzoni e importanti e vincenti presenze a Sanremo, non è facile, è inutile, tanto è conosciuto ed apprezzato dal vasto pubblico, ormai non solo giovanissimo. Il concerto-spettacolo che il cantante milanese presenterà a Crema è diviso in due parti: la prima sarà un excursus sulla rock-opera Frankestein, completamente rivisitata.

Enrico Ruggeri ne racconterà l’attualità e la poesia in un suggestivo scenario visivo e sonoro. Nella seconda parte il protagonista sarà il pubblico, chiamato ad interagire attraverso i social: i presenti in sala e quelli che “interverranno” da luoghi lontani potranno partecipare allo show, creando momenti anche imprevedibili e dando vita ogni sera ad una performance unica e irripetibile. Ad accompagnare Ruggeri sul palco ci saranno Luigi Schiavone (chitarra), Fabrizio Palermo (basso e tastiere), Francesco Luppi (tastiere) e Marco Orsi (batteria).

e i solisti di canto in uno dei massimi capolavori musicali di tutti i tempi: appunto “La creazione” di Haydn. Suddiviso in tre parti, l’oratorio ripercorre alcuni momenti della creazione del mondo da parte di Dio: prima quella degli elementi naturali, poi quella degli animali, infine quella dei primi due esseri umani (Adamo ed Eva) non ancora toccati dal peccato originale. L’ideale collegamento con il tema principale della stagione concertistica 20132014 è quello di un caos universale (quale la Grande Guerra è stato) da cui però può nasce un nuovo mondo ordinato e una nuova umanità.

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Le opere di Noci esposte a Bertonico Il noto ed apprezzato pittore cremasco Angelo Noce espone alcune proprie recenti opere a Bertonico (provincia di Lodi) presso il resort di Villa Fabrizia in via Mirabello 1, dove recentemente sono passati altri pittori cremaschi e lo fa con una mostra dal titolo “Semi di memoria - le grandi carte” a partire dallo scorso sabato fino al 30 marzo. Sono opere che «evocano il contesto liturgico della Sacra Scrittura e la sacralità della parola… I suoi dipinti si danno a tratti come reperti di una civiltà arcaica che intende farsi riconoscere, che invoca di essere riesumata…per donarci la memoria della nostra provenienza e la visione del nostro destino» (Gaetano Barbarisi). Nei grandi dipinti su carta di Angelo Noce materia e spirito si fondono come forma e contenuto e rimandano a epoche passate e pur sempre attuali, evocando l’eternità delle cose e dell’uomo.

Aperitivo in musica ad Alice nella città

“Alice nella città” - associazione culturale con sede a Castelleone in via Cappi - presenta domani alle 19, l’aperitivo in musica accompagnato dal pianoforte di Davide Zilli. A seguire, alle 20.45 la serata vedrà protagonisti i Travelling Cirk con un cabaret di numeri comico-circensi in cui l’arte di strada si percepirà chiaramente. Altri appuntamenti in stagione, nei prossimi mesi, vedranno protagonisti la Bottega Rosenguild (30 marzo) con uno spettacolo dissacrante tratto dal romanzo di Stefano Benni; Flavio Pirini (13 aprile), Limen Teatro e Davide Zilli (4 maggio) e, gran finale, Laura Vignes con un tributo teatrale e musicale a Edith Piaf. Alice segnala inoltre l’organizzazione di un seminario che, dal 18 al 20 marzo, vedrà la presenza dell’attore e artista di strada Edoardo Demontis, il cui obiettivo sarà quello di sviluppare un metodo di allenamento personale basato sull’ascolto e la coscienza del movimento con e senza gli oggetti, con un’attenzione particolare alla respirazione e alle tensioni involontarie del corpo (info: alicenellacitta.wordpress.com).


SPORT

lo lettere@ilpiccologiornale.it ECCELLENZA

Il Crema ora vede la salvezza

Un successo che vale oro. Grazie al gol di Gallarini, il Crema ha battuto la Cisanese ed è uscito dalla zona playout. Ma domani contro il Base 96 è vietato abbassare la guardia. Solo un pari per la Rivoltana (1-1 con il Valle d’Almè), che ora si gioca tutto con il Real Milano.

Responsabile Fabio Varesi

CLASSIFICA (22ª giornata) Ciserano 48; Sondrio 47; Galbiatese Oggiono 39; Mariano, Cavenago, Fanfulla 33; Trevigliese 32; Desio, Verdello 31; Ardor Lazzate, Crema 25; Real Milano 24; Villa d’Almè 22; Cisanese, Base 96 21; Rivoltana 16.

La Cremo cerca la svolta con Dionigi Nelle ultime sei partite della stagione regolare la squadra grigiorossa deve ritrovare la fiducia in vista dei playoff

E

di Matteo Volpi

nnesimo folle ribaltone. Stavolta è toccato a Torrente, costretto a digerire l’esonero dopo nove risultati utili consecutivi, ma sulla graticola ormai da mesi, vista la scarsa simpatia manifestata nei suoi confronti dalla proprietà e da gran parte dell’ambiente. Fatale gli è stato il ko di Vercelli, in casa della seconda forza del girone. Ora la palla (anzi, il fischietto….) passa a Davide Dionigi, allenatore giovane ed ambizioso, dal carattere forte, a cui è stato affidato l’ingrato compito di entrare in corsa a due mesi dalla fine del campionato per dare la svolta vincente, che possa portare la luce della promozione in B. Una luce che però, al momento, rimane soprattutto un miraggio. Sarà allora una questione di fede. Un termine che il nuovo allenatore conosce bene essendo dichiaratamente “atleta di Cristo” (come lo stesso Abbruscato e Nick Legrottaglie) e che lo porterà a sfogliare davanti alla squadra il diktat del “dobbiamo crederci fino in fondo”. Domani ci sarà la sfida contro il San Marino, fanalino di coda del girone nella quale tuttavia l’imperativo sarà vincere per dare subito una virata positiva al cambio in panchina e soprattutto tornare a far crescere l’entusiasmo dei tifosi tornati da Vercelli con la solita pessima sensazione di essersi illusi anche quest’anno. A livello tattico Dionigi, nelle sue

PRIMA DIV. 24ª GIORNATA AlbinoLeffe-San Marino

0-0

Feralpi Salò-Virtus Entella

1-2

Lumezzane-Pavia

0-2

Pro Patria-Como

1-1

Pro Vercelli-Cremonese

1-0

Reggiana-Unione Venezia

1-0

Savona-Carrarese

1-1

SudTirol-Vicenza

1-0

CLASSIFICA GIRONE A

LEGA PRO La sconfitta di Vercelli è stata fatale al tecnico Torrente, che ha fallito l’obiettivo primo posto PROMOZIONE

La Casalese è uscita dalla crisi

Virtus Entella 50 Pro Vercelli 43 Vicenza (-4) 39 Cremonese 38 Como 37 Savona 36 U. Venezia 36 SudTirol 34 AlbinoLeffe (-1) 34 Feralpi Salò 29 Lumezzane 27 Reggiana 25 Carrarese 24 Pro Patria (-1) 24 Pavia 18 San Marino 17

IL PROSSIMO TURNO (16-03 h 14.30) Carrarese-Pro Patria, Como-AlbinoLeffe, CremoneseSan Marino, Feralpi Salò-SudTirol, Pavia-Pro Vercelli, Unione Venezia-Savona, Vicenza-Lumezzane, Virtus Entella-Reggiana (14-03 h 20.45). esperienze con Taranto e Reggina, ha più volte proposto la difesa a tre che potrebbe anche essere una svolta, visto che la Cremonese dovrà cercare di imporre il proprio gioco per cercare di ottenere punti importanti, senza lasciare le solite amnesie in fase difensiva. La gara contro il San Marino, in questo senso, potrebbe essere la giusta opportunità per sperimentare qualcosa di nuovo a li-

La presentazione di Dionigi (foto ufficio marketing Usc)

vello tattico, anche in considerazione delle assenze per squalifica di Bruccini (espulso domenica scorsa a Vercelli) e Campo. GOSSIP Con l’arrivo di Dionigi sulla panchina della Cremonese, nelle prossime domeniche dovremmo vedere in tribuna la bellissima Cristina Cellai, ex modella giunta seconda al concorso di Miss Italia del 1998 e l’anno dopo seconda anche al concorso di

Miss Europa. Un passato da modella, è stata letterina nel fortunato programma “Passaparola” di Gerry Scotti, salvo poi mettere da parte la carriera per dedicarsi alla famiglia proprio dopo il matrimonio di Davide Dionigi. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Galli; Abbate, Minelli, Bergamelli; Casoli, Armellino, Loviso, Palermo, Visconti; Della Rocca, Brighenti. All.: Dionigi.

Il pareggio con il Santarcangelo ha peggiorato ulteriormemte la classifica: la Lega Pro diventa un miraggio

Alla Pergolettese serve un miracolo sportivo di Tiziano Guerini

Si sa che con i pareggi non si va lontano. Se poi alcune concorrenti dirette prendono i tre punti, allora le cose si complicano maledettamente. Mentre la Pergolettese si attardava con un pareggio a reti inviolate con il Santarcangelo, arrivando a 33 punti in classifica, la Torres raggiungeva quota 39, il Porto Tolle 38, il Cuneo 35…. Solo Virtus Vecomp, Rimini e Forlì sono rimaste ferme al palo, però a quota 35, quindi più avanti dei gialloblù. Castiglione, Bellaria e Bra sono praticamente spacciate, ma ne mancano altre tre per completare il quadro delle retrocessioni immediate in serie D. La Pergolettese attualmente occupa il posto appena sopra di loro. La situazione è quindi disperata. Si sono perse troppe occasioni ed ora non è più lecito nemmeno sperare in un doppio miracolo. Solo è possi-

Un’azione della Pergolettese domenica scorsa

bile salvare la faccia: e a questo punto non sarebbe poco! Con il Santarcangelo il solito copione: estrema difficoltà a creare occasioni da gol, centrocampo senza qualità né continuità, netto calo di alcuni giocatori nella ripresa. Discreta la difesa che però basta, appunto – se va bene - per non perdere. Sei calci d’angolo a favore contro uno del Santarcangelo non dipingono esattamente la partita; lo fanno invece le ben quattro ammonizioni (Tacchinardi, Puccio, Ferri

e Rizzi) contro una (Graziani) che testimoniano affanno e rischio continui. Il Santarcangelo si presenta come squadra atletica, rapida e ben disposta in campo; la Pergolettese mette in mostra per una buona metà della partita un Jeda in buona lena e nel secondo tempo un Puccio volonteroso, ma poco altruista. Così gli episodi più importanti della partita sono i due infortuni: il primo al 38 minuto del primo tempo occorso a Graziani (sostituito da Martini)

della squadra ospite, che rimane a terra per ben 7 minuti facendo temere il peggio. L’altro infortunio tocca a Ferri, subito al 2’ della ripresa che lascia il campo frastornato, sostituito da Jovine. Nella ridda finale delle sostituzioni per la Pergolettese entrano Cerniglia al posto di un Tacchinardi, meno lucido del solito (16’ della ripresa) e Cogliati al posto di Bertazzoli (33’); per il Santarcangelo, oltre al detto infortunio di Graziani, al 38’ del secondo tempo esce Urso per lasciare il posto a Porcino e infine al 44’ esce Rossi per Mariani. Quanto alle azioni di gioco da ricordare al 34’ del primo tempo una bella punizione calciata da Puccio, con il portiere avversario che smanaccia sulla traversa e una bella fuga di Bardelloni all’8’ della ripresa con palla mandata a… nessuno in mezzo all’area. La situazione di classifica è drammatica. Non si sa cosa potrà fare domani la

Pergolettese contro un Monza che veleggia a 44 punti. Salvare la faccia, si diceva... ***

SECONDA DIVISIONE

27ª GIORNATA AlessandriaBassano 2-1, Bellaria-Torres 0-3, Castiglione-Monza 0-1, CuneoBra 1-0, Mantova-Renate 1-0, Pergolettese-Santarcangelo 0-0, Real Vicenza-Forlì 3-2, Spal-Rimini 2-0, Vecomp-Delta Porto Tolle 0-3. 28ª GIORNATA (16-03 h 14.30) Bassano-Bra, Cuneo-Spal, Delta Porto Tolle-Mantova, Forlì-Bellaria, Monza-Pergolettese, RenateCastiglione, Rimini-Vecomp, Santarcangelo-Alessandria, Torres-Real Vicenza. CLASSIFICA Bassano 54; Spal 45; Renate, Santarcangelo, Real Vicenza, Monza 44; Alessandria 43; Mantova 42; Torres 39; Forlì, Cuneo, Rimini Vecomp Verona, Delta Porto Tolle 35; Pergolettese 33; Castiglione 23; Bellaria 12; Bra 9.

La Casalese sembra essersi messa alle spalle il periodo buio e con 4 punti conquistati in 4 giorni guarda al futuro con meno preoccupazione. La vittoria di domenica col Soragna (un successo atteso 4 mesi e mezzo) ha allontanato decisamente l’incubo della retrocessione diretta: proprio il Soragna oggi sarebbe l’avversaria nei playout: è 2 punti sopra, ma avesse vinto in Baslenga sarebbe salita a +8 e la distanza di 10 punti avrebbe fatto saltare i playoff e consegnato alla Casalese un biglietto di sola andata per la Prima categoria. Fatto sta che dopo il 3-0 dell’andata nel Parmense, la Casalese ha vinto 3-1 nonostante le tante assenze, soprattutto in attacco. Agazzi aveva a disposizione il solo Manghi, così ha avanzato Mariniello e il risultato è stato ottimo, tanto che il mister ha riproposto lo stesso schieramento nel recupero di mercoledì col Brescello. Pur confermando la crescita di forma, la Casalese non è andata al di là dello 0-0, procurandosi qualche buona occasione ma anche ringraziando il portiere Brunoni per alcune prodezze che le hanno evitato il ko. Domani si torna in campo, in trasferta con la Valtarese che è penultima ma spera ancora di agganciare i playout e soprattutto non perde da tre gare. Nella Promozione lombarda doppio impegno anche per la Soresinese, che domenica ha pareggiato 1-1 il derby di Casalbuttano e mercoledì ha sbancato Casalmaiocco (3-0), agguantando il terzo posto. La Luisiana ha pareggiato a Pagazzano uscendo per ora dalla zona playoff. CLASSIFICA (26ª giornata) Termolan Bibbiano 63; Carignano 53; Castellana 47; Terme Monticelli 42; Montecchio 39; Medesanese 37; Fontana Audax, Castelnovese 36; Brescello, Traversetolo 35; Cadelbosco, Ciano 34; Biancazzurra 31; Soragna 28; Casalese 26; Basilica 2000 20; Valtarese 17; Povigliese 6.


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Sport

Sabato 15 Marzo 2014

Serie A La Roma prova a difendere la piazza d’onore

Serie B: il Palermo vola Formula 1: Hamilton Alle sue spalle è bagarre domina le prove libere

DALL’ITALIA & DAL MONDO

Si lotta dietro la Juve

(F.V.) L’Europa sta diventando un autentico tabù per la Juve. Eppure giovedì contro la Fiorentina, ha dominato per lunghi tratti, come le capita in campionato, ma alla prima vera occasione i viola hanno colpito ed ora sono favoriti per il passaggio del turno in Europa League. I bianconeri si consoleranno presto, con l’inarrestabile cavalcata verso lo scudetto, che domani fa tappa a Genova, sponda rossoblu. Ad infiammare la serie A è la lotta per il secondo posto, con la Roma che deve battere l’Udinese, per dare un segnale forte al Napoli. Infine, il Milan si gioca le ultime chance per puntare all’Europa League contro il Parma. 27ª GIORNATA Bologna-Sassuolo 0-0, Catania-Cagliari 1-1, Chievo-Genoa 2-1, Inter-Torino 1-0, Juventus-Fiorentina 1-0, Lazio-Atalanta 0-1, Napoli-Roma 1-0, Parma-Verona 1-0, Sampdoria-Livorno 4-2, Udinese-Milan 1-0. 28ª GIORNATA (16-03 h 15) Atalanta-Sampdoria (h 12.30), Cagliari-Lazio (h 18.30), Fiorentina-Chievo (h 20.45), Genoa-Juventus (h 20.45), Livorno-Bologna, Milan-Parma, Roma-Udinese (17-03 h 21), Sassuolo-Catania, Torino-Napoli (h 17-03 h 19), Verona-Inter (15-03 h 20.45). CLASSIFICA Juventus 72; Roma* 58; Napoli 55; Fiorentina 45; Inter 44; Parma* 43; Verona 40; Lazio 38; Torino 36; Milan, Genoa 35; Sampdoria, Atalanta 34; Udinese 31; Cagliari 29; Chievo 24; Bologna 23; Livorno 21; Catania 20; Sassuolo 18.

Il Palermo ha preso il largo, come da pronostico di inizio stagione. Per Iachini sarà la quarta promozione in serie A (dopo Chievo, Brescia e Sampdoria): speriamo che Zamparini lo confermi anche nella massima serie. Per il secondo posto (che vale la promozione diretta) è lotta dura tra più squadre, con la sorpresa Latina che sembra la pretendente più in forma, anche se è presto per fare pronostici. 28ª GIORNATA Bari-Virtus Lanciano 1-0, Brescia-Latina 0-2, Carpi-Reggina 0-3, Crotone-Cittadella 2-0, Empoli-Avellino 0-1, Juve Stabia-Palermo 0-3, Novara-Spezia 2-0, Padova-Modena 2-2, Pescara-Cesena 2-0, Ternana-Varese 2-0, Trapani-Siena 0-2. Recupero: Carpi- Padova 1-1. 29ª GIORNATA (15-03 h 15) Bari-Avellino, Cittadella-Carpi, Modena-Empoli, Juve Stabia-Ternana, Latina-Trapani, Palermo-Brescia, Reggina-Crotone, Siena-Cesena (h 18), Spezia-Pescara (14-03 h 20.30), Varese-Padova, Virtus Lanciano-Novara. CLASSIFICA Palermo 53; Empoli 46; Latina 45; Avellino, Virtus Lanciano 44; Cesena 43; Trapani, Crotone 42; Spezia 40; Siena (-7), Carpi 39; Pescara 38; Brescia 37; Modena, Varese 36; Ternana 35; Bari (-3) 32; Novara 31; Reggina 25; Cittadella, Padova 23; Juve Stabia 15.

La lunga attesa è terminata. Domani i bolidi della Formula 1 tornano a gareggiare, con tante incognite dopo i nuovi regolamenti introdotti per contrastare lo strapotere della Red Bull. A parte il ritorno ai motori turbo, a far discutere è stata la scelta di raddoppiare i punti in palio nell’ultimo Gp. Nei test invernali, Vettel non è apparso più il dominatore della scena, ma è troppo presto per pensare chi sia battibile. Vedremo. Si parte domani con il Gp di Australia, mentre la chiusura sarà il 23 novembre ad Abu Dhabi. In Italia cresce l’attesa per vedere all’opera la Ferrari di Alonso e Räikkönen, ma attenzione alla Mercedes di Hamilton e Rosberg, che quest’anno punta dichiaratamente al titolo. E le prove libere a Melbourne (Hamilton più veloce di tutti, davanti a Rosberg, Alonso e Vettel) confermano le ambizioni della scuderia tedesca. Oggi caccia alla prima pole e domani spazio al Gp, con tanto di alzataccia degli appassionati: diretta su Sky Sport F1 alle 7 e differita su Rai 1 alle 14.

Vanoli padrona del proprio destino Classifica alla mano, la sfida di domani contro Avellino (che non è in gran forma) è determinante per la squadra di Pancotto

L

di Giovanni Zagni

a sconfitta di Roma, purtroppo concomitante alle vittorie di Montegranaro e Pesaro, rischia di complicare ulteriormente il cammino dei “nostri eroi” in questa stagione travagliata 2013-2014. A Roma, nonostante l’assenza di Woodside per inforrtunio, i ragazzi di Pancotto si sono comportati bene sfiorando un successo che a 4’ dalla fine pareva ancora possibile. Poi, la prevedibile reazione dei capitolini e qualche sanguinosa palla persa di troppo, hanno vanificato il tutto, rispedendo a casa i biancoblu a mani vuote. Peccato davvero, perché Ndoja e compagni, forse avrebbero meritato destino migliore. Ma è la dura legge dello sport, in una gara che si gioca sui 40 minuti non serve giocarne bene 37, se poi si va in confusione negli ultimi 3’. Inaspettatamente ed in contemporanea, Montegranaro ha vinto a Varese, squadra carica di problemi anche di spogliatoio e Pesaro che pare la più in salute delle due ha battuto Pistoia, per cui la “vicenda salvezza” s’è riaperta improvvisamente, presentando scenari impensabili alla vigilia. Ma è inutile ora piangersi addosso, la squadra è ancora padrona del proprio destino, essendo in vantaggio sulle due marchigiane o per con-

SERIE A 22ª GIORNATA Avellino-Sassari

68-75

Brindisi-Caserta

64-53

Pesaro-Pistoia

75-74

Reggio Emilia-Milano

78-82

Roma-Cremona

85-80

Siena-Cantù

68-62

Varese-Montegranaro

69-75

Venezia-Bologna

82-74

CLASSIFICA

SERIE A Per raggiungere la salvezza i biancoblu devono sfruttare al massimo i match al PalaRadi BASKET

Milano 34 Brindisi 32 Siena 30 Cantù 30 Roma 28 Sassari 28 Reggio Emilia 20 Caserta 20 Venezia 20 Avellino 20 Pistoia 18 Varese 16 Bologna 16 Cremona 14 Montegranaro 14 Pesaro 12

Jackson in azione contro Pistoia (foto Mario F. Rossi)

Una trasferta delicata per la Tec-Mar Crema. Le azzurre, archiviata la sconfitta con il Civitanova Marche e ricaricate le batterie durante la sosta, tornano in campo stasera in Campania con l’obiettivo di far punti per avvicinarsi alla salvezza. Poi ci sarà il match casalingo con Ferrara e in questi due turni, le cremasche possono costruire la permanenza in serie A2 in una stagione sicuramente complicata. Il momento è delicato, quindi è vietato sbagliare. 6ª GIORNATA (15-03) Brindisi-Viterbo (h 18), Ferrara-Civitanova Marche (h 18.30), Salerno-Crema (h 19.30) CLASSIFICA Brindisi 14; Ferrara 12; Salerno 10; Civitanova Marche, Crema 8; Viterbo 2.

IL PROSSIMO TURNO (09--03 h 18.15)

Bologna-Reggio Emilia, Cantù-Brindisi (h 20.45 RaiSport 1), Caserta-Montegranaro, Cremona-Avellino, Milano-Roma, Pesaro-Varese, Pistoia-Siena, SassariVenezia (h 16.30). fronto diretto o per punti in classifica. Ovvio che la delicatezza del momento impone la massima concentrazione. Sarà indispensabile sfruttare al meglio le gare interne al PalaRadi, a cominciare da domani con quella contro la Sidigas Avellino che ha anch’essa problematiche interne al gruppo a disposizione di coach Vitucci. Ma non guardiamo troppo in casa dell’avversario, pen-

siamo a noi stessi, sperando che Ben Woodside rientri in gruppo, che Brian Chase ritrovi al galoppo la sua condizione fisica, che tutti gli altri sappiano affrontare questo periodo di grandi responsabilità con la massima attenzione. Andiamo incontro ad un finale di stagione che promette grandi emozioni, per cui ci pare doveroso anche cercare il sostegno degli appassionati, che vo-

COSI’ ALL’ANDATA

La Sidigas è stata in vantaggio tutta la partita

La Vanoli è uscita sconfitta anche dal PalaDel Mauro di Avellino. I biancoblu sono sempre stati costretti ad inseguire i padroni di casa e non sono mai riusciti a rosicchiare quei 5-6 punti di distacco che gli irpini hanno raccimolato durante la gara. Solo Jason Rich (in doppia doppia), Jackson ed il nuovo capitano Ndoja sono stati efficaci, ma ciò non è bastato per contrastare Avellino. SIDIGAS-VANOLI 77-72 (18-15, 37-32; 55-49) SIDIGAS AVELLINO: Will Thomas 8 (3/7 da due), Biligha

Serie A2: la Tec-Mar cerca punti a Salerno

ne, Lakovic 10 (2/4, 2/4), Richardson 29 (6/7, 5/10), Spinelli 2 (0/1, 0/1), Ivanov 6 (1/3, 0/2), Ianuale ne, Dragovic 2 (1/1, 0/1), Morgillo ne, Cavaliero 8 (1/3, 2/6), Riccio ne, Hayes 12 (3/5, 1/3). All.: Vitucci. VANOLI CREMONA: Rossi ne, Marchetti ne, Woodside (0/1, 0/3), Tripkovic 6 (0/1, 2/7), Jarrius Jackson 18 (7/13, 0/4), Spralja 6 (3/5, 0/2), Kalve (0/1, 0/1), Fiorentini ne, Kelly 8 (4/6 da due), Rich 26 (11/18, 0/2), Ndoja 8 (2/2, 0/3). All.: Gresta.

gliono bene alla Vanoli ed alla pallacanestro in generale, nonché desiderosi di contribuire a tenere alto il nome di Cremona sportiva, ora nell’Olimpo del basket nazionale, con l’intenzione di rimanerci ancora a lungo. INIZIATIVA Domani al PalaRadi sarà possibile fare un’offerta libera per acquistare le divise commemorative utilizzate nella partita contro Pistoia. Fino a giovedì 27 marzo, chiunque volesse tentare di aggiudicarsi una delle divise potrà farlo compilando un foglio in cui dovrà segnalare la maglia del giocatore per cui fare l’offerta, nome, cognome, numero di telefono e la cifra che intende versare. La base d'asta parte da 70 euro per il completo. Le urne e i fogli da compilare si troveranno domenica alla biglietteria e agli ingressi del palazzetto e nei giorni successivi sempre al palazzetto durante l'allenamento pomeridiano della squadra. L'intero ricavato dell’asta verrà devoluto in beneficenza.

Crema chiede strada a Piadena nel derby In Dnc, Crema vuole allungare la striscia positiva, nel derby di stasera contro Pia-dena, che al contrario si gioca forse l’ultimissima carta per restare aggrappata al sogno di accedere ai playoff. Si annuncia quindi un match interessante. 22ª GIORNATA (16-03 h 18) Calolziocorte-Murri Bologna, Crema-Piadena (15-03 h 21), Lissone-San Lazzaro (15-03 h 21), Nerviano-Milanotre, Pisogne-Pisogne, Reggio Emilia-Saronno, Virtus Imola-Bergamo (15-03 h 21). CLASSIFICA Virtus Imola, Bergamo 30; Lissone, Milanotre 28; Saronno 26; Crema 24; Nerviano 22; Murri Bologna 20; Pisogne 18; Reggio Emilia, San Lazzaro di Savena 16; Piadena 14; Calolziocorte 12; Pisogne 10.

il Magazine Vanoli Basket In regalo ai tifosi della

in occasione di tutte casalinghe le partite dei biancoblu


Sport

25 Prosegue il momento positivo della formazione rosa, che ha posto una seria ipoteca alla qualificazione alla post season Sabato 15 Marzo 2014

La Pomì cerca altri punti playoff

VOLLEY A1 Dopo due successi consecutivi con Urbino e Frosinone, le casalasche vogliono il tris a Forlì Calcio a 5: il Videoton si conferma in forma NEWS

sa, dando il là alla rimonta. Si è rischiato grosso anche nei restanti set, ma alla distanza la maggiore caratura della Pomì è uscita». Un successo al quale tutta la squadra ha contribuito. «Un grande aiuto è arrivato da quelle che spesso definiamo seconde linee, ma che per il tasso tecnico di cui sono in possesso, possono scendere in campo in qualsiasi momento andando a compensare gli alti e i bassi di rendimento delle titolari. Questo significa essere squadra e da questo punto di vista quella con Frosinone è stata la vittoria del gruppo». Dopo Urbino e Frosinone, vi attende Forlì, altra formazione che in classifica è alle spalle. «Forlì non ha sinora raccolto molti punti, ma questo non significa che non vada temuta e rispettata. All’andata, al Pala Pomì, non demeritò anche se si trattava di una squadra che poteva contare su una rosa diversa da quella attuale, ciò non toglie che da parte nostra vada affrontata con le motivazioni e la concentrazione richieste dalle gare con gli avversari più forti, certo con la consapevolezza di avere mezzi tecnici superiori, ma senza immotivate presunzioni». Tornando al match con Frosinone, ecco il commento di Imma Sirressi, mpv della gara a pari

Bene Vis Trescore, Grandi e Pieranica. Sabato il ritorno

Una vittoria e due pareggi il bilancio delle formazioni cremasche impegnate negli incontri di andata del campionato italiano per società. Match di ritorno sabato 22 marzo. VIS TRESCORE Ricca di soddisfazioni (e di recriminazioni!) il match disputato sulle corsie del Comunale che ha visto la bocciofila trescorese imporsi sulla “Madonnina” per 2-0, ma la formazione di Luigi Comolli poteva già chiudere la pratica. Prima fase tutta di marca trescorese grazie ai successi di Guglieri (8-5, 8-7) e della terna Frattini-Pedrignani-Comizzoli (8-7, 8-4). Incontri di coppia con qualche sbavatura di troppo dei trescoresi come quella di Frattini-Guglieri che perdevano il primo set sul filo di lana: entrava Venturelli al posto di Guglieri e la coppia cremasca si aggiudicava il successivo. Anche Pedrignani-Comizzoli non erano di meno dei loro soci e dopo aver vinto il primo set per 8-3, perdevano il secondo 4-8. ACHILLE GRANDI Pareggio di gran carattere quello conquistato al bocciodromo di Barlassina. La singolarità del match è stata che tutti gli incontri hanno avuto uno svolgimento identico con la bocciofila cremasca che si aggiudicava il primo set e perdeva il secondo. Così è avvenuto con Roberto Visconti, con la terna Guerrini-M. Visconti-Zagheno e con le coppie Guerrini-M. Visconti e R. ViscontiZagheno. Infortunio al ginocchio per Ernesto Fiorentini durante il riscaldamento colpito da una bocciata. PIERANICA Bocciofila pieranichese ed “Orobica” non si fanno male (1-1) e rimandano ogni decisione al match di ritorno sulle corsie orobiche. Disco rosso per l’individualista Giovanni Gritti, la terna Belloli-Benzoni-Giana chiude in parità (3-8, 8-6) così come LottiBenzoni. Note positive per Belloli-Giana vittoriosi in entrambi i set per 8-4 e 8-5. M.M.

La Pomì a muro

merito con Jovana Steva-novic e possibile new wntry nel giro azzurro: «Abbiamo vinto di squadra e questo è quello che conta – dice il libero della Pomì Casalmaggiore - per ora mi concentro unicamente sulla mia squadra nell’intento di raccogliere il meglio da qui alla fine del torneo, se poi ci sarà una chiamata dalla Nazionale sarò la prima a gioirne». In settimana la Pomì ha preparato al meglio la trasferta di domani in Romagna, con l’obiettivo di ricavare altri punti preziosi in chiave playoff.

SERIE A1 15ª GIORNATA Casalmaggiore-Frosinone

3-1

Conegliano-Forlì

3-0

Novara-Busto Arsizio

0-3

Piacenza-Bergamo

3-1

Urbino-Modena

0-3

CLASSIFICA

L

a Pomì Casalmaggiore si gode il secondo successo consecutivo in quattro giorni e guarda con fiducia al prossimo impegno che la vedrà di scena sul campo del fanalino di coda, la Banca di Forlì. Contro Frosinone non è stato facile arrivare ai tre punti, per alzare le braccia al cielo le rosa hanno dovuto risalire la china, rimontare un avversario grintoso e combattivo, vittorio ai vantaggi nel primo set ed infilare tre parziali nei quali non sono mancate altre insidie. Fondamentale l’apporto dell’intera rosa, con le varie Olivotto, Grazietti, Agrifoglio e Bacchi gettate nella mischia e capaci di non sconvolgere gli equilibri di squadra e di conferirle valore aggiunto. «Sapevamo che Frosinone avrebbe dimostrato che la sua attuale classifica è bugiarda spiega Valentina Zago - sin dalle prime battute le nostre avversarie ci hanno fatto capire che avrebbero dato tutto per non uscire sconfitte dal campo. Mentirei a me stessa se dopo lo stop nel primo set ai vantaggi, non fossero riaffiorati nella mente i trascorsi negativi, in primis la sconfitta dell’andata ed anche i precedenti della passata stagione, ma forse anche questo ha fatto scattare il desiderio di rival-

Piacenza 42 Conegliano 36 Bergamo 32 Modena 31 Novara 27 Busto Arsizio 26 Casalmaggiore 21 Ornavasso 16 Urbino 14 Frosinone 6 Forlì 4

IL PROSSIMO TURNO (16-03 h 14.30) Bergamo-Comegliano, Busto Arsizio-Urbino (15-03 h 20.30 diretta su Rai Sport 1), Forlì-Casalmaggiore, Frosinone-Modena, Ornavasso-Novara. Riposa: Piacenza.

Nell’anticipo infrasettimanale della 30ª giornata, il Videoton ha fatto bottino pieno tra le mura amiche e si è portato a sole due lunghezze dalla terza piazza. Il Laveno Mombello, in cerca di punti salvezza, è arrivato a Crema troppo guardingo e ha pagato immediatamente l’assetto rinunciatario. In vantaggio con De Freitas, il Videoton ha controllato la reazione degli avversari e ancora il brasiliano ha chiuso la gara. La traversa di Taranto ad inizio ripresa, ha solo ritardato la terza rete dei cremaschi, che su azione di contropiede arrivava ancora con il brasiliano, che sale così a quota 16 reti in campionato. Il definitivo 4-0 è stato siglato da Lopez. A cinque gare dalla fine del campionato di C1, prima dell’inizio delle fasi finali, il Videoton sembra avere le carte in regola per lottare per qualcosa di importante.

Nuoto: Esordienti A oggi in gara a Gussago

Oggi nella piscina di Gussago si svolgeranno le semifinali regionali degli Esordienti A con in vasca anche i rappresentanti delle compagini cremonesi, mentre nel prossimo week end attenzione rivolta ai Campionati regionali Assoluti nella piscina Samuele di Monza.

Campionato di società, il Flora non fa sconti, Bissolati eliminata BOCCE

GRUPPO A - 5° Turno

Risultato

BALDESIO

vs FADIGATI

1-2

BISSOLATI

vs FLORA

1-2

STRADIVARI

vs SIGNORINI

3-0

GRUPPO B - 5° Turno

Risultato

ASTRA

vs CASC

0-2

TRANQUILLO

vs LE QUERCE

0-2

SOMS

vs DLF

CLASSIFICA GRUPPO A FLORA FADIGATI BISSOLATI STRADIVARI BALDESIO SIGNORINI

14 10 9 7 5 0

di Massimo Malfatto

2-2 (6-2) CLASSIFICA GRUPPO B CASC ASTRA DLF LE QUERCE SOMS TRANQUILLO

SEMIFINALI (16 MARZO)

Bocciodromo Comunale ore 9: Flora-Astra ore 9: Casc-Fadigati ore 14.30: la finale

13 11 8 6 4 3

Flora, Casc, Fadigati ed Astra sono le semifinaliste del campionato provinciale a squadre. Il risultato più eclatante dell’ultima giornata di regular season è stata il ko della Bissolati, che è stata così eliminata. GRUPPO A Il match-clou era Flora-Bissolati e le aspettative non sono andate deluse. Nella specialità individuale Giuseppe Domaneschi strapazzava Michele Miglioli così come la terna Bassotti-Reghenzani-Pompini faceva nei confronti di Zinetti-Stringhini-Luccini. L’incontro ZinettiDomaneschi contro Bassotti-Pompini terminava senza nulla di fatto e diventava letale per i bissolatini la vit-

toria del Flora con Luccini e Stringhini, quest’ultimo protagonista nel bene e nel male: sbagliava una bocciata determinante e poi metteva i due punti (ristretti) e decisivi dell’87. Pesca un jolly pesantissimo il Fadigati che supera la Baldesio (ma che fatica!) e ringrazia il Flora. Note positive per i cicognolesi con Ricini mentre tra i rivieraschi consensi per la terna Petrini-Biazzi-Maffezzoni. Decisiva la vittoria di Tosi-Cesena che dava alla sua squadra il punto del 2-1 e della inaspettata qualificazione. Chiude in crescendo lo Stradivari che supera il Signorini. Bene Minini ma soprattutto note positive per Maura Cordani che s’impone sia in coppia con lo stesso Minini che in

terna con Foroni e Manfredi. La “stradivariana” era già stata protagonista nel “Pallino d’Oro” di Campegine eliminata nei quarti. GRUPPO B L’incontro AstraCasc, che valeva il primato del girone, si è concluso con il netto successo dei “sanitari”. Per la bocciofila di via Postumia disco verde per Cornacchia e Lodigiani, prima in coppia e poi con Tamagni. Successo della Soms e ne fa le spese il Dlf a cui sono indigesto i “pallini”: ben tre sconfitte su quattro! Per i “ferrovieri” successi di Ziglioli e Bergamaschi, in coppia e poi con Mereni mentre dalla “Soms” squilli di Pedrini nel singolo e con Desenzani. Infine successo delle Querce sulla bocciofila Tranquillo.

Stasera finali del memorial Tullio Marcheselli

Riflettori puntati sulle corsie del PalaBosco dove questa sera si concluderà il 3° memorial Tullio Marcheselli, gara regionale individuale (a terzine) organizzata dalla bocciofila Le Querce in collaborazione con il comitato. Iscritti 198 giocatori a questa manifestazione con finalità benefiche: infatti la busta perdente terza partita ed i vari contributi di competenza del comitato provinciale e regionale saranno devoluti alla associazione “Lazzaro Chiappari”. Nella categoria A successi di batteria per Ferrari, Galantini, G. Ghisolfi, Massarini, Passeri, Penotti e dell’emiliano Parlato mentre in cat.B, tra gli altri, note positive per Cesena, Bergamaschi, Domaneschi, E.

HOCKEY PISTA SERIE A2

Ghisolfi, Monfredini, Pedretti, Sacchini e Trombini. Infine in categoria C bene Ametrano, Cinquetti, Bulla e Mammoliti. Le finali, direttore di gara Ennio Clementi, inizieranno alle ore 18 con semifinali al Signorini, bocciodromo comunale e PalaBosco dove è previsto l’epilogo. PARATA ROSA Linda Cristofori (categoria A1-A) ed Elena Ungari (cateroria B-C-D) sono state le regine della gara nazionale. La portacolori della “Olimpia” superava in semifinale Maria Rosa Eliardi ed in finale s’imponeva sulla orobica Pierangela Rota mentre la Ungari aveva la meglio in finale di Rosalba Ghisoni. M.M.

Linda Cristofori vincitrice della Parata Rosa

PALLANUOTO SERIE C

La Pieve 010 ora vede la vetta Bissolati, una rimonta da favola

(M.R.) Sulla pista di San Daniele Po, la capolista Pordenone Valdagno è capitolata contro la Pie-ve 010 per 5-6. I rossoblu sin dall’inizio hanno mostrato di voler vincere a tutti i costi per poter riaprire il discorso promozione diretta in A1. Subito avanti con Marchini l’1-0, la squadra di casa ha subìto la reazione della capolista, che si è portata sul 3-1. Capitan Civa accorcia le distanze e nella ripresa i pievesi pareggiano con Marchini ed allungano sul 5-3 con la doppietta del capitano. Purtroppo i giocatori di Ariano Civa non riescono ad amministrare la situazione e la capolista perviene al pareggio. Nel finale è però Marchini a centrare il gol del successo. Ora a cinque giornate dalla fine, la Pieve 010 è a un

punto dallo stesso Valdagno ed oggi sarà impegnato in trasferta con l’Eboli, penultimo in classifica, ma ancora in lotta per non retrocedere. 17ª GIORNATA Bassano-Sandrigo 2-4, Modena-Scandiano 3-3, Montecchio Precalcino-Thiene 4-4, Pieve 010-Valdagno Pordenone 6-5, VercelliCastiglione 9-7. Ha riposato: Eboli. 17ª GIORNATA (15-03) Eboli-Pieve 010, Sandrigo-Montecchio Precalcino, Scandiano-Bassano, Thiene-Vercelli, Valdagno Pordenone-Modena. Riposa: Castiglione. CLASSIFICA Valdagno Pordenone 35; Pieve 010 34; Sandrigo 27; Scandiano 26; Bassano 25; Vercelli, Castiglione 24; Montecchio Precalcino 20; Thiene 15; Eboli 11; Modena 1.

E’ stata una vittoria “comandata dal cuore” quella che la Bissolati ha ottenuto sabato scorso a Torino contro l’Acquatica per 10-9. A metà del secondo quarto i padroni di casa erano avanti 6-1 ed i giochi sembravano fatti. Invece i bissolatini hanno lottato con caparbiertà e tenacia ed hanno iniziato la rimonta che sembrava impossibile nella riuscita. Non avendo più nulla da perdere e con alcuni giocatori fuori a causa delle espulsioni (Felissari, Pini, Rivetti e Fedeli) la Bissolati ha messo alle strette l’Acquatica, ha approfittato del suo calo di tensione e trascinata da Zoppi (autore di 6 reti!) e supportato dai giovani Branca, Coggi e Gargiulo ha infilato una serie di reti che prima hanno consentito il pareggio e poi nel finale il gol del successo. Era un match assolutamen-

te da vincere per i biancoazzurri che hanno staccato l’ultimo posto della graduatoria di tre lunghezze. Oggi pomeriggio altra delicata trasferta a Monza (inizio ore 17). 7ª GIORNATA Aragno Rivarolesi-Varese 11-5, Canottieri Milano-Treviglio 6-3, Milano 2C-Busto Nuoto 4-15, Monza-Vigevano 7-4, Torino-Bissolati 9-10. 8ª GIORNATA (15-03) Busto Nuoto-Aquatica Tori-no (h 20.30), Canottieri Milano-Aragno Rivarolesi (h 19), Monza-Canottieri Bissolati (h 17), Varese-Treviglio (h 21), Vigevano-Milano 2C (h 20). CLASSIFICA Aragno Rivarolesi 21; Monza 15; Canottieri Milano 14; Busto Arsizio 13; Varese 10; Vigevano 9; Bissolati, Milano 2C, Treviglio 6; Torino 3. Marco Ravara


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Sport

Sabato 15 Marzo 2014

Il Crema prepara l’assalto alla C1

RUGBY Dopo l’inevitabile ko con la capolista, i neroverdi dovranno battere Seregno e Orobic per conservare il terzo posto

N

el big match della terza giornata di ritorno, il Crema Rugby è stato battuto dal Botticino per 42-6. Punteggio che penalizza oltremodo la formazione cremasca, autrice di una prestazione più che dignitosa contro i primi della classe. Era quasi scontato che, dopo un filotto di vittorie, che ha portato il Crema fino al terzo posto in classifica, ci fosse una pausa di rilassamento. Si sapeva infatti della difficoltà della partita e della forza degli avversari e forse mentalmente i ragazzi di Zaini hanno abbassato la tensione, dando per scontato il risultato. I primi quindici minuti hanno poi confermato questa impressione: i bresciani partivano a razzo e si portavano sul 16-0 con la complicità dell’atteggiamento passivo dei cremaschi, che subivano quasi esterrefatti due calci e due mete. Di quì però scattava l’orgoglio neroverde e fino alla fine del tempo si è rivisto

Una fase di gioco tra Crema e Botticino

il Crema concentrato e determinato delle scorse settimane, che è riuscito con giocate corali a mettere più volte in soggezione l’ottima formazione bresciana ed ad

accorciare le distanze con i calci piazzati di Locatelli e Andrea Crotti (6-16). La ripresa però iniziava per il Crema ad handicap con una distrazione che regalava al

Botticino la terza meta, che tagliava le gambe dei cremaschi che - complice anche l’infortunio di un altra pedina importante come Cattaneo ed i primi caldi di stagione - mollano un po’ e la partita diventava accademia con il Botticino, ancora in meta per tre volte due delle quali generosamente concesse da un arbitro mai veramente entrato nello spirito della partita. Il punteggio finale di 42-6 per il Botticino non rispecchia il reale andamento del match anche se la squadra bresciana ha dimostrato di essere davvero fuori classifica. Ora ancora una settimana di stop e poi due partite alla portata del Crema, contro Seregno e Orobic. Due partite assolutamente da vincere, per restare in lizza per il terzo posto con l’Elephant Gossolengo, l’unica altra pretendente rimasta ad ambire questa posizione di classifica che varrebbe la C1 nella prossima stagione.

Cresce l’attesa per il Giro del Lodigiano CICLISMO

di Fortunato Chiodo

“Notti magiche, inseguendo un goal...”, cantavano Edoardo Bennato e Gianna Nannini nel 1990. Magico e qualcosa di unico nel panorama ciclistico, è il 31° Giro del Lodigiano, guidato da impareggiabili uomini d’eccellenza, condottieri, animatori, saggi propulsori di idee, il più intraprendente di tutti e per certi aspetti geniale è Francesco Bernardelli, fondatore del gran premio, attuale presidente del Comitato Regionale Lombardo della Federciclismo. C’è la nobiltà del ciclismo, ci sono in pratica tutti, al vernissage di presentazione, c’è Davide Cassani, nuovo ct della Nazionale di ciclismo, che vuole onorare l’evento e con lui Leo Nucci, bolognese d’origine, lodigiano d’adozione, grande appassionato di ciclismo e tra le più belle voci della lirica nel mondo. Il 31° Giro della Provincia di Lodi, riservato alla catego-

Il successo di Luca Dugani Flumian nel 2013

ria Juniores, sarà ufficialmente presentato martedì 18 marzo alle ore 20.45, presso l’aula consiliare del Comune di Montanaso Lombardo (Lo) e patrocinato dalle Società Ciclistiche Lodigiane. Si corre domenica 30 marzo, con par-

tenza da Graffignana alle 9.30 e arrivo intorno alle 11.45 a San Colombano al Lambro. Vero reality della fatica fra le vigne dei Colli Banini, con tre arrampicate dalla Collada alla Capra, per un totale di 92 chilometri.

GP DI CAMAIORE Diego Ulissi, 24enne toscano della Lampre-Merida, già vincitore in Australia a gennaio, ha centrato il secondo successo stagionale nel Gp di Camaiore (Lucca). Il talento azzurro ha risposto alla sparata di Vincenzo Nibali (Astana) sul Monte Pitoro, fra i più attivi (per la prima volta in gara insieme al fratello Antonio della Marchiol), che ha frantumato il gruppo. Una volta braccato, è scattato il colombiano Arredondo ( Trek Factory Racing), Ulissi gli ha risposto e poi allo sprint ha bruciato il romagnolo Matteo Montaguti (Ag2 La Mondiale), il colombiano Arredondo e l’australiano Clarke. Quinto Sonny Colbrelli (Bardiani Csf), di Desenzano (Bs) a 3” eterno piazzato di questo avvio. Il più contento di tutti sembra essere il ct Davide Cassani, che davvero ha la faccia di un bambino a cui gli hanno appena regalato il giocattolo preferito di salire sull’ammiraglia azzurra.

Prosegue l’ascesa di Nicolas Marini

Nicolas Marini (nella foto), 21 anni, bresciano di Provaglio d’Iseo, in forza al Team Zalf Euromobil Fior, ha calato il tris nel Circuito di Sant’Urbano per Elite e Under 23 sul traguardo di Pianzano (Tv). Ha superato ancora il suo grande rivale bresciano, Jakub Marecsko (Viris-Maresati-Sisal Machpoint). DELLE STELLE METTE LA FIRMA AL “BALESTRA” A SAN PANCRAZIO Christian Delle Stelle, 25 anni di Vittuone (Mi), più concreto e maturo, dopo due anni tra i professionisti con la Colnago-Csf e che ora, nel Team Idea, (formazione Continental, alla scuola di Domenico Garbelli e dal general manager Marco Cannone) sta continuando a vincere. A San Pancrazio (Bs), Delle Stelle si è imposto nel 38° Trofeo Balestra, gara nazionale di Elite e Under 23, con una volata capo-

lavoro nella quale ha sfruttato la ruota del compagno Matteo Collodel (poi 2°). Terzo Chianese (Palazzago). Delle Stelle ha coperto 169 km in 4h15’20” alla media di 39,901Km/h. ORSAGO Il corridore di origine polacca Pawel Wegierski (Forniture Moro), ha preceduto Calderaro e Cancian nella corsa di apertura del calendario della categoria Juniores, svoltasi nel Trevigiano. MONTECHIARI Il veronese Begnoni (Aspiratori Otelli), ha vinto allo sprint il Trofeo Passoni Verde Agrifood a Montechiari. Lo junior veneto ha preceduto Galimberti e Viviani. ZANICA Volata a tre nel Gp Persico riservato agli Juniores a Zanica (Bg) e successo del lecchese Andrea Colnaghi (Team F.lli Giorgi).

Perdono Witor’s e Casalmaggiore

La Witor’s Cremona ha ceduto ad Asola per 24-7, anche se in campo non si è notata la differenza tra i due team, espressa invece dal punteggio finale. Ora per la compagine di Bossi ci saranno tre settimane di pausa prima del match contro Gussago (a causa del ritiro del Lodi). Come era prevedibile, Casalmaggiore ha ceduto 0-27 alla capolista l’Asd Bassa Bresciana Leno. Prossimo impegno il 30 marzo contro i Mastini.

Si prospetta una fusione tra Tinkov e Cannondale

Manca solo l’ufficialità, ma solo per motivi di opportunità contrattuali. Peter Sagan, nato il 26 gennaio 1990 a Zilina, fenomeno slovacco della Cannondale, con 22 successi nel 2013, a scadenza di contratto a fine anno, per lui si erano fatte avanti l’Astana e i rappresentanti di Alonso. A Sagan non dispiaceva la squadra kazaka, lì avrebbe ritrovato Vincenzo Nibali, Jacopo Guarnieri e altri amici, ma il team manager Vinokourov non era d’accordo a mettere sul piatto un’offerta di quattro milioni di euro. La Cannondale da molti era considerata l’unica vera opportunità per Sagan e alla fine il magnate russo Oleg Tinkoff, visti i rapporti eccellenti tra Giovanni Lombardi e Bjarne Riis, rispettivamente manager del corridore e del team, non si è fatto scappare il “pezzo pregiato”. Quindi Oleg Tinkov si sarebbe limitato alla firma del corridore, mentre l’americana Cannondale sarà il secondo nome del team. E l’accordo ha anche un senso logico. Alla Tinkoff mancava un corridore di classiche come Sagan, alla Cannondale serviva un uomo da corse a tappe del calibro di Alberto Contador, legato a Tinkoff anche per il 2015; il campione spagnolo ha un contratto personale con Specialized, costruttore americano di biciclette, concorrente di Cannondale, ma un accordo per la rescissione del contratto si potrebbe trovare. Che fine faranno gli altri, legati al team di Amadio? Ivan Basso è in scadenza di contratto. La Cannondale ha 8 corridori: Moreno Moser, Elia Viviani, Alan Marangoni, Kristjan Koren e i quattro neopro’, cioè Davide Villella, Davide Formolo, Alberto Bettiol e Matej Mohoric, che dovrebbero rifirmare il contratto. E l’Italia, fino a pochi anni fa la più grande potenza del ciclismo mondiale, si ritroverà nella categoria World Tour con una sola squadra, la Lampre-Merida. La Cannondale è proprietaria di una licenza World Tour e se si unirà alla Tinkoff (anch’ essa World Tour) da sponsor puro non le servirà più. Facile pensare che potrebbe venderla...

Le Strade Bianche parlano polacco Andrea Guardini vince in Malesia

Pensi a un finale di corsa e invece ne vedi un altro. Ti aspetti, alle Strade Bianche, il dominio di Fabian Cancellara (Trek Trek Factory Racing) ed invece Spartacus alza bandiera bianca e sul più bello scattano lo slovacco Peter Sagan (Cannondale) e il polacco Michal Kwiatkowski (Omega Pharma Quick Step), diretto da Davide Bramati, entrambi classe 1990. Il polacco marca stretto Sagan: prima segue Peter Pan che attacca a venti chilometri dall’arrivo a Piazza del Campo a Siena, i due stanno appaiati sino sul muro di Santa Caterina (650 metri, pendenza il 16%), dopo averne controllato l’attacco, pigia sui peda-

CANOTTAGGIO

Simone Raineri (foto www.canotaggio.or)

li il polacco Kwiatkwski, con il flop di Sagan secondo a 19” (nel 2013 era arrivato alle spalle di Moreno Moser). Grande finale di corsa, come testimonia la nobiltà dell’arrivo: Valverde, Cuneo, Kreuziger, Cancellara e Evans, dopo il vano inseguimento, sfilano nell’ordine. Per la cronaca, alle Strade Bianche, al Lido di Camaiore e anche alla Roma Maxima con tutti i migliori c’era anche il nostro Jacopo Guarnieri (81° all’arrivo). ORDINE D’ARRIVO 1) Michal Kwiatkowski in 5h20’33”, 2) Peter Sagan a 19”, 3) Alejandro Valverde Belmonte a 36”, 4) Damiano Cunego a 40”, 5) Roman Kreuziger st.

Andrea Guardini, 24enne veronese, soprannominato “Flash” ha chiuso alla grande il Tour de Langkwi, in Malesia, vincendo l’ultima volata a Kualsa Terengganu sul lituano Aidis Kruupis (Orica Greenedge) e su Francesco Chicchi (Neri SottoliYellow Fluo). Secondo successo stagionale in questa edizione del velocista, che spera di essersi meritato la convocazione alla Milano-Sanremo del 23 marzo. La classifica generale è andata all’iraniano Mirsamad Pourseyedigolakhour. In Belgio, secondo Danilo Napoletano (Accent Jobs- Wanty-Bel), dietro all’ landese Denny Van Poppel (Vacamsoleil-Dcm) nella prima tappa della Tre Giorni delle Fiandre Occidentali.

Dai Fori Imperiali, Alejandro Valverde (Movistar) lancia un messaggio per la Sanremo. Prendendosi una rivincita tutta sua: scappato sull’ultima salita con Pozzovivo (AgR), lo spagnolo conquistava la sesta vittoria stagionale nella Roma-Maxima, a due passi dal Coni che lo fece squalificare due anni per Operacion Puerto. Alle sue spalle Davide Appollonio (Ag2R ) e l’ eterno piazzato Sonny Colbrelli (BardianiCsf). Partiti 126, tra i quali Jacopo Guarnieri (Astana), sono arrivati solo 21. Ride un francese, infine, alla Parigi-Nizza: il primo sprint è stato di Nacer Bouhanni (Fdj). Rischio per Vincenzo Nibali (Astana), per poco non è volato a terra.

Raineri, Cagna e Margheri convocati da La Mura

Il direttore tecnico della Nazionale, Giuseppe La Mura ha diramato le convocazione per il raduno nazionale valutativo, di Senior e Pesi Leggeri maschile e femminile, che si svolgerà a Sabaudia dalle ore 19 di lunedì 17 alle ore 14 di sabato 29 marzo. Al collegiale sono stati convocati 74 atleti (32 Senior e 21 Pesi Leggeri uomini, 13 Senior e 8 Pesi Leggeri donne). Senior: Giovanni Abagnale, Vincenzo Abbagnale, Luca Agamennoni, Romano Battisti, Matteo Borsini, Gabriele Cagna, Sergio Canciani, Francesco Cardaioli, Matteo Castaldo,

Mario Cuomo, Marco Di Costanzo, Francesco Fossi, Cesare Gabbia, Federico Garibaldi, Manuel Igneri, Fabio Infimo, Alessandro Laino, Liuzzi, Emanuele Matteo Lodo, Luca Lovisolo, Filippo Mondelli, Domenico Montrone, Davide Mumolo, Niccolò Pagani, Mario Paonessa, Paolo Perino, Simone Raineri, Matteo Stefanini, Andrea Tranquilli, Simone Venier, Giuseppe Vicino, Fabio Vigliarolo. Pesi Leggeri: Leone Maria Barbaro, Andrea Caianiello, Josè Casiraghi, Daniele Danesin, Armando Dell’Aquila, Paolo Di Girolamo, Alberto Di

Seyssel, Federico Gherzi, Martino Goretti, Livio La Padula, Elia Luini, Edoardo Margheri, Marcello Miani, Andrea Micheletti, Stefano Oppo, Claudio Provenzano, Francesco Rigon, Pietro Ruta, Francesco Schisano, Vincenzo Serpico, Jiri Vlcek. In campo femminile sono state convocate: Beatrice Arcangiolini, Laura Basadonna, Benedetta Bellio, Sara Bertolasi, Elsa Carparelli, Giada Colombo, Ludovica Lucidi, Sara Magnaghi, Gaia Marzari, Veronica Paccagnella, Gaia Palma, Alessandra Patelli, Laura Schiavone.


Lettere & Opinioni

Sabato 8 Marzo 2014

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • incomsc@gmail.com

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in lombardia

Mozione per esentare il pagamento della tassa sui ciclomotori Egregio direttore, è stata presentata nei giorni scorsi, nel corso di una conferenza stampa al Pirellone, una mozione del gruppo regionale della Lega Nord che “invita il presidente Maroni e la Giunta ad esentare tutti i ciclomotori circolanti in Lombardia dal pagamento della tassa di circolazione annuale”. Secondo i dati forniti dalla Motorizzazione, i ciclomotori circolanti in Lombardia sono circa 350mila. Considerato che l’importo della tassa annuale dovuta è di 22 euro, abbiamo a che fare con un importo complessivo del provvedimento di quasi 8 milioni di euro. La nostra proposta si inserisce perfettamente in un percorso di semplificazione burocratica e di riduzione della pressione fiscale già intrapreso dalla Giunta Maroni. E’ già infatti in vigore la delibera adottata da Palazzo Lombardia che prevede l’esenzione della tassa automobilistica regionale per chi sostituisce il proprio veicolo inquinante. In questo periodo di grande crisi economica e di gravi difficoltà per tanti lombardi, crediamo sia giusto intervenire con ogni strumento atto a ridare ossigeno alle nostre famiglie e alla nostra economia. Si tratta di un aiuto rivolto soprattutto ai giovani e agli anziani, che sono senza dubbio i principali utilizzatori dei cosiddetti cinquantini. Federico Lena Consigliere regionale della Lega Nord ***

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asili nido

L’aumento delle rette è stata una scelta sbagliata Egregio direttore, l’effetto prodotto dagli aumenti delle tariffe degli asili nido comunali deciso dalla Giunta Perri è stato come era ampiamente prevedibile una drastica riduzione del numero degli iscritti. A favore in parte degli asili privati e in parte della permanenza in famiglia. Alla faccia dell’attenzione e del sostegno alle giovani coppie. Ora la proposta di flessibilità di accesso agli asili nido comunali proposta dall’assessore Alquati è un tentativo tardivo di recuperare iscritti e di fatto l’ammissione di una scelta sbagliata, come era sbagliata l'introduzione della retta nella scuola materna, poi congelata ma non cancellata. Scelte avversate dal Pd e da molte famiglie che si erano mobilitate. Roberto Poli Maura Ruggeri Consiglieri comunali del Pd ***

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incidenti stradali

La mia idea di giustizia è senza dubbio un po’ diversa Egregio direttore, nella mia ultima lettera non trapelva la smania di giustizialismo, casomai una smania di giustizia e di trasparenza nel dare le notizie. Voglio spiegarmi meglio. Avranno comunicato le forze dell’ordine intervenute, ai giornalisti, se il tizio era ubriaco oppure no, se andava forte oppure piano, se era straniero oppure no. Avremo pur diritto, noi umili lettori abbonati, di sapere qualcosa in più. Di solito queste notizie le date, per dovere di cronaca e non per giudicare o condannare qualcuno. Magari è stata veramente una tragica fatalità, una disgrazia. Quello che voglio dire è che sono stanco dei continui incidenti mortali causati da incoscienti che continuano a scorrazzare sulle nostre strade, pur non avendone l’idoneità. Poi vieni a sapere che sospendono patenti ad onesti cittadini italiani (è capitato ad un mio amico) che lavorano ed hanno bisogno di

Finito di pagare il mutuo, come si cancella l’ipoteca Buongiorno avvocato, diversi anni fa ho terminato di pagare il mutuo stipulato per l’acquisto della prima casa e vorrei sapere che cosa devo fare per estinguere l’ipoteca iscritta a garanzia dello stesso. L’estinzione non dovrebbe essere automatica? Carlo *** Alla scadenza del termine previsto nel contratto di mutuo, se il debitore ha pagato interamente la somma di denaro prestatagli dalla banca, il mutuo si estingue. Di conseguenza, si estingue automaticamente anche l’ipoteca iscritta a garanzia dello stesso. L’estinzione comporta che l’ipoteca non ha più effetto, anche se formalmente continua a risultare nei registri immobiliari (ipoteca formale). Affinché l’immobile risulti libero anche formalmente da ipoteche è necessario ottenere la cancellazione dell’ipoteca. Estinzione dell’ipoteca, infatti, non equivale alla cancellazione della stessa dai

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

registri immobiliari. Per ottenere la cancellazione dell’ipoteca volontaria a garanzia di un mutuo si può ricorrere alla procedura automatica di cancellazione (evitando l’atto notarile). Si tratta della procedura semplificata prevista dalla Legge Bersani (L. 40/2007). Detta procedura si applica anche ai mutui ipotecari estinti prima dell’entrata in vigore della legge (quindi prima del 3 aprile 2007) la cui ipoteca non sia stata an-

spostarsi in auto per recarsi sul posto di lavoro, per il solo fatto di avere bevuto due birre in un pub. Questa è giustizia? Questa è la mia visione della giustizia, da non confondere con il giustizialismo. Massimo Pelizzoni Gussola ***

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intervento dell’anmvi

Si deve restituire ai veterinari la certezza del diritto Egregio direttore, la riforma del “titolo V della Costituzione Italiana” dovrà essere un’occasione per rimodulare i rapporti fra Stato e Regioni anche in materia di sanità veterinaria, ovvero di salute pubblica e sicurezza alimentare. Per come è scritta oggi, questa parte della Costituzione affida la salute al centro e l’organizzazione sanitaria alle Regioni in maniera non adeguatamente disciplinata, con il risultato di avere esasperato la moltiplicazione degli interventi, la vanificazione degli indirizzi del Ministero della Salute, spesso mal recepiti o recepiti in maniera disomogenea a contradditoria nei 21 sistemi regionali. Per non parlare di Regioni che si comportano come se fossero “repubbliche autonome della veterinaria”. Due esempi su tutti: le linee di indirizzo sulla riorganizzazione dei Dipartimenti di Prevenzione dell’allora ministro Balduzzi sono state tradotte in maniera più che fantasiosa da varie Regioni, non senza impugnazioni davanti al Tar. E poi l’anagrafe degli animali d’affezione: uno strumento di contabilità sanitaria, reso inefficace e inefficiente dalla presenza di 21 data base regionali che non dialogano fra loro, con altrettante previsioni di inutili spese di informatizzazione, in luogo di una sola anagrafe ministeriale, come una buona Agenda digitale dovrebbe richiedere. Purtroppo il ricorso eccessivo agli accordi Stato-Regioni si ritrova anche nel Ddl Lorenzin, con il risultato che molte misure di sanità animale e di sicurezza veterinaria saranno polverizzate in 21 amministrazioni, comprese quelle commissariate o inefficienti. Serve una inversione di rotta, che restituisca al Ministero della Salute un ruolo decisionale più forte e ai medici veterinari (e ai

cora cancellata. Tuttavia, in tali casi l’estinzione non opera automaticamente, ma solo dietro espressa richiesta del debitore alla banca mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. Per i mutui ipotecari estinti dopo il 3 aprile 2007, invece, la banca avvia la procedura per la cancellazione automatica dell’ipoteca (salvo che, in presenza di un giustificato motivo, abbia interesse a far sì che l’ipoteca non venga cancel-

cittadini) la certezza del diritto. Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani) ***

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deputati di sel

Ci siamo battuti a favore della parità di genere nelle liste Egregio direttore, non vogliono la parità tra uomo e donna, non vogliono che milioni di elettori vengano rappresentati in Parlamento, non vogliono un Paese civile e moderno. Alla Camera si è discusso e votato in merito agli emendamenti sulla cosiddetta democrazia paritaria, ossia sulla richiesta di introdurre, per legge, la parità di genere nelle liste: la strada per assicurare la rappresentanza equa tra uomini e donne nelle istituzioni. Si è votato con voto segreto, modalità richiesta espressamente da una quarantina di deputati. Gli emendamenti sono stati bocciati a causa del voto contrario di una parte delle destre, del Pd che si è spaccato e di tutti i grillini. E’ una bruttissima pagina politica che, ancora una volta, ha fatto emergere chi, nei fatti, cerca la parità dei diritti e delle opportunità per costruire un Paese moderno e migliore. Io e tutti gli altri deputati di Sel abbiamo votato a favore degli emendamenti per la parità di genere, come prima avevamo fatto per quelli relativi all’abbassamento delle soglie di sbarramento e per dare all’elettore la possibilità di scegliere tra più candidati. La nostra battaglia politica e parlamentare per avere una legge elettorale democratica, paritaria, realmente rappresentativa del paese sociale e che non sia il frutto di accordi politici ambigui e mortali, continuerà con la medesima determinazione di prima. Franco Bordo Deputato per Sel ***

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verso le elezioni

Il confronto deve vertere sui contenuti, non sui simboli Egregio direttore, Sinistra Ecologia Libertà non ritiene di alcuna utilità che il dibattito politico attorno al modo in cui si presenterà alle elezioni l’una o l’altra lista sia viziato da

lata). In particolare, la banca deve rilasciare al debitore una quietanza in cui attesta la data di estinzione del mutuo. Entro 30 giorni da tale data, la banca deve trasmettere all’agenzia del territorio ove è iscritta l’ipoteca la comunicazione di avvenuta estinzione del mutuo, avvisando contemporaneamente il debitore. Tutto ciò senza alcun onere per il debitore. Decorso il termine di 30 giorni, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, verificata la presenza della comunicazione di avvenuta estinzione del mutuo, procede d’ufficio alla cancellazione dell’ipoteca. *Avvocato Stabilito del Foro di Milano emiliacodignola@libero.it

veti e controveti, la cosa non conviene a nessuno e non fa bene al Centrosinistra. Per quanto ci riguarda stiamo ancora valutando la formula migliore da adottare alle elezioni amministrative, ma ci reputiamo liberi di decidere in autonomia come presentarci alle urne, con o senza il nostro simbolo. Il confronto deve vertere sui contenuti, non sui simboli, nel momento in cui Rifondazione sottoscrive la candidatura di Gianluca Galimberti e converge nella coalizione, che si presenti con il proprio simbolo o con altre formule non ci pare di alcuna rilevanza. Le coalizioni elettorali si fondano sulla condivisione di elementi programmatici, non sull’accostamento cromatico dei simboli. La Composizione del Centrosinistra verrà decisa da tutta la coalizione, con il fondamentale apporto di Gianluca Galimberti; per questo ci sentiamo di rivolgere al Partito Democratico il consiglio di non fare queste fughe in avanti, che non aiutano il confronto e che rischiano solo di irrigidire l’una o l’altra parte, senza affrontare il vero nodo politico che c’è sul piatto, quello di dare vita ad una coalizione che condivide compattamente il programma e che raccolga il maggior numero possibile di consensi per battere il Centrodestra e far uscire la città di Cremona dalla palude in cui l’ha precipitata Perri. Uniti si vince e da Crema alla Sardegna ne abbiamo avuto la prova tangibile. Gabriele Piazzoni Coordinatore provinciale di Sel ***

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gioco d’azzardo

La sentenza del Tar conferma che la nostra legge dà i primi frutti Egregio direttore, «la sentenza del Tar documenta come la nostra legge stia dando i primi frutti concreti anche sul piano giudiziario. Un risultato che segue quello della Sisal che ha annunciato, proprio in questa commissione, che i commercianti che hanno stipulato contratti per la gestione di slot machine non devono pagare alcuna penale nel caso in cui decidano di recedere dagli accordi. Prevale la tutela delle persone più deboli rispetto all’interesse economico dell’operatore». Questo il commento di Carlo Malvezzi, relatore della legge 8/2013

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Ludopatia, a margine dell’incontro, in commissione Attività Produttive, con Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo. La commissione ha preso anche atto della pronuncia nel merito del Tar della Lombardia, che citando la legge 8/2013, che fissa in 500 metri la distanza da luoghi sensibili, ha confermato il diniego del Comune di Cantù (in provincia di Como) alla richiesta di un privato intenzionato a installare macchinette automatiche per il gioco in un locale situato vicino a una scuola. Questi i punti su cui la Giunta ha lavorato sul testo di legge per renderla operativa e efficace: luoghi sensibili, si è scelto, in accordo con Anci, che tocchi ai Comuni applicare l’opzione più sfavorevole per misurare la distanza scegliendo come punto di misurazione o l’ingresso principale o il baricentro della struttura sensibile. Azioni socio-assistenziali: approvato il programma per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza del gioco d’azzardo patologico con l’assessorato alla Famiglia, solidarietà sociale e volontariato. L’assessorato si impegna a portare avanti con le Asl per ribadire i punti chiave della legge, inserendo la dipendenza da gioco d’azzardo all’interno di un Piano locale di prevenzione e di lotto alle dipendenze. Sgravi fiscali: deliberata l’esenzione Irap per i gestori che decidono di dismettere le macchinette da gioco e viceversa il raddoppio dell’Irap per chi le mantiene. Concorso no logo: pronta la delibera per il concorso per le scuole superiori per il marchio No-Slot, che una giuria di esperti sceglierà poi in via ufficiale. Nuovo Centro Destra ***

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centropadane

Si deve riparare agli errori delle politiche di investimento Egregio direttore, la cessione di Centropadane non pone soltanto il tema di come spendere le risorse ricavate dal Comune e dalla Provincia di Brescia. Anche quest’ultima dovrebbe aprire un dibattito su come utilizzare i proventi della vendita, come già avvenuto in Comune. Prioritaria è la valutazione della congruità del prezzo di vendita che comprende il valore del premio di maggioranza. A questo proposito,chiediamo che il Comune, la Provincia e gli altri due partner, la Camera di Commercio e la Serenissima, aggregati per la vendita del 55% delle azioni, facciano valutare ad una banca d’affari il valore di mercato del pacchetto di maggioranza della A21. Centropadane è indebitata per 160 milioni con le banche, ma rimane un monopolio naturale con consistenti rendite di posizione che passerebbero dalla mano pubblica a quella privata. Ad abbassare il valore della concessionaria, che unisce Brescia con Piacenza, ci sono tante opere inutili, prima fra tutte l’inutilizzata “corda molle”, costata 240 milioni di euro, per collegare lo scalo di Montichiari dove transitano 10.600 passeggeri ogni anno. Questi allegri investimenti, ideati dagli enti locali nel passato, adesso si pagano cari. Una valutazione “terza” eviterebbe di prendere a riferimento il basso valore di vendita delle azioni cedute alcuni mesi orsono dalla Provincia di Piacenza a 27 euro l’una. Per massimizzare la vendita in questa fase di crisi nella procedura di gara europea per la cessione delle azioni, andrebbero inserite, come condizione, il mantenimento e la priorità realizzativa delle opere di compensazione ambientale, la clausola sociale e la cancellazione della più inutile delle autostrade programmate in Italia, come la Cremona-Mantova. I troppi errori nelle politiche di investimento, fin qui realizzate dagli enti locali azionisti di Centropadane bresciani, cremonesi e piacentini, andrebbero recuperati con un meno rinunciatario capitolato di vendita. Dario Balotta Responsabile trasporti di Legambiente Lombardia

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Sabato 15 marzo

Domenica 16 marzo

Lunedì 17 marzo

MArtedì 18 marzo

Mercoledì 19 marzo



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