Settimanale Il Piccolo

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il

SETTIMANALE

PICCOLO www.ilpiccologiornale.it

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Anno II • n. 11 • SABATO 14 MARZO 2015 a pagina 6

QUOTE LATTE, CHE SBERLE Il ministro Maurizio Martina risponde a Franco Bordo (Sel)

CULTURA

a pagina 22

In arrivo la tela più grande del mondo

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

PREDONI DEL PO, MINACCIA DALL’EST

Edizione chiusa alle ore 21

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L’assessore Maurizio Manzi: «Già nel 2015 osserveremo una riduzione del costo del servizio, quindi delle tariffe»

a pagina 7

TARI: PERCHE’ ABBIAMO PAGATO DI PIU’ L’EDITORIALE

Borgo Loreto, pericolo amianto

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AMBIENTE

INCENERITORE

a pagina 5

Dimissioni di Zamboni: i motivi

In gennaio hanno chiuso 500 imprese

a pagina 3

ECONOMIA

C

erto che la vicenda del finanziamento della manifestazione “Le corde dell’anima” è quanto meno singolare, se cerchiamo di vederla con occhi liberi da preconcetti. Allora: il Comune sostiene che, fin dallo scorso settembre, aveva fatto sapere a PubliA (organizzatrice della manifestazione) che non sarebbe stato in grado di assicurare, per il 2015, lo stesso contributo erogato nel 2014. Da notare che i novantamila euro dati nel 2014 erano addirittura il triplo rispetto agli anni precedenti, e questo in tempi già difficili per i bilanci dell’Amministrazione. Ma tant’è: mi pare di ricordare che, lo scorso anno, ci siano state le elezioni per la carica di sindaco e che il giornale La Provincia sostenesse apertamente la candidatura di Perri... Comunque, il sindaco Galimberti propone di svolgere una edizione ridotta, magari in collegamento all’Expo di Milano, potendo assicurare una cifra, al massimo, di trentamila euro. Dall’altra parte, giunge una risposta che, francamente, stupisce: allora non se ne fa di nulla. Ma come, non era possibile fare una manifesta-

Senza Parole...

zione ad un costo inferiore? O magari, non era possibile prevedere alcuni spettacoli a pagamento, in modo da poter compensare il minor contributo pubblico? Forse non sarebbe stato più conveniente mettersi attorno a un tavolo e vedere che cosa era possibile fare? La concertazione non è più di questo mondo? Il confronto neppure? Allora il Comune è scevro di responsabilità, completamente trasparente? In questa vicenda, sembrerebbe proprio di sì. Ma ecco che, su un altro versante, arriva una doccia fredda. Il presidente di Aem Gestioni Federico Zamboni dà le dimissioni, denunciando «pressioni» da parte dell’Amministrazione perché non si recasse ad una audizione della Commissione vigilanza del Comune. Il fatto, se confermato, sarebbe di una gravità inusitata: roba da singolar tenzone! Invece, il Comune, serafico, risponde: «Prendiamo atto dell’annuncio di dimissioni da parte del Presidente Zamboni e lo ringraziamo per il lavoro svolto». Aplomb? Imbarazzo? Non lo so proprio. Da una parte si invoca la trasparenza, dall’altra si mette il silenziatore ad una bomba. Che succede in piazza del

CASALASCO

a pagina 15

Comuni uniti nel nome del turismo

ALL’INGRESSO DEL PALARADI

Domani torna il Magazine della Vanoli

BASKET SERIE A

pagina 25

CALCIO LEGA PRO

di Daniele Tamburini

Comune? C’è doppiezza? Ci sono piani separati? Qualcosa si può dire e qualcosa no? Vedo in giro gente stanca, demotivata, attonita, stizzita, incazzata... Da ultimo vi racconto questa. Giunge in redazione una lettera firmata Renato Fiamma, l'assessore del Pd, quello per il quale l'ampliamento del poligono di tiro potrebbe risovere i problemi economici, occupazionali e di turismo a Cremona. Pubblichiamo fedelmente il contenuto della lettera e come conseguenza veniamo tacciati di scrivere il falso. Scopro che la lettera non solo non era stata scritta da Fiamma, ma l'occulto estensore non si era nemmeno preoccupato di avvertire l'assessore. La mozione per l'ampliamento del poligono viene presentata, lunedì scorso, in consiglio comunale e approvata a larga maggioranza, nonostante i distinguo del sindaco e i mal di pancia di buona parte del Pd, costretti a sottostare ad una specie di ricatto. Mah, che dire, non ho parole... Domani me ne vado al mare, lontano da tutto questo.

a pagina 23

Per i biancoblu Cremo in cerca importante sfida di punti salvezza per la zona playoff oggi in laguna

VOLLEY A1

a pagina 24

Una Pomì in forma ora mette nel mirino il secondo posto



CREMONA VIABILITA’

Lavori in via Ruggero Manna fino al 21 marzo

Fino al 21 marzo via Ruggero Manna, all'altezza dell'incrocio con via S. Omobono, sarà interessata da lavori stradali che comportano l'istituzione del senso unico alternato. Sempre in via Ruggero Man-

na, all'angolo con via S. Lucia, nei giorni 9 e 10 (dalle ore 7,30 alle ore 17,30), vi saranno dei lavori edili che occuperanno parte di via S. Lucia, riducendo la sede stradale.

Crollo delle imprese: a gennaio 500 chiusure

Preoccupa notevolmente l’incremento delle aziende che cessano l’attività: i picchi nel settore del commercio, dell’edilizia e della recettività

C

di Laura Bosio

È lo stesso ministero per l'Economia e le Finanze a evidenziare che il nuovo regime forfettario per le partite Iva ha frenato l'apertura di nuove posizioni, e quindi l’iniziativa privata. Secondo i dati del ministero, a gennaio in Italia sono state aperte 56.717 partite Iva, ben il 29,7% in meno rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente e in controtendenza rispetto ai mesi di novembre e dicembre 2014, nei quali si erano registrati aumenti significativi. La flessione nel numero di aperture osservata nel mese di gennaio «è stata influenzata dalla clausola prevista dalla stessa legge di stabilità per il 2015 che, insieme all’introduzione del nuovo regime forfettario, consentiva alle partite Iva in essere al primo gennaio 2015, di continuare ad operare con il “vecchio regime”» evidenzia il Mef. La spiegazione potrebbe essere proprio che diversi soggetti abbiano deciso di anticipare l'apertura della partita Iva entro la fine del 2014 (novembre e dicembre), ritenendo il regime allora in vigore più vantaggioso per la propria attività. «La distribuzione per natura giuridica mostra che la quota relativa alle persone fisiche nelle aperture di partita Iva si attesta al 71,3% del totale, quella delle società di capitali al 20,5% e quella delle società di persone al 7,5% - spiega il Ministero -. La

A livello nazionale si registra invece un forte calo delle nuove partite iva: il nuovo regime forfettario ha scoraggiato l’iniziativa privata

Imprese registrate e movimento demografico imprenditoriale

GENNAIO 2014

GENNAIO 2015

(Fonte: Infocamere)

REGISTRATE

ISCRIZIONI

CESSAZIONI TOTALI

CESSAZIONI NON D’UFFICIO

REGISTRATE

ISCRIZIONI

CESSAZIONI TOTALI

CESSAZIONI NON D’UFFICIO

4.154

3

68

62

4.246

13

68

68

16

-

1

1

17

-

-

-

3.441

10

56

44

3.531

7

33

33

D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata

62

-

1

1

60

-

1

1

E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti

34

-

1

1

36

-

1

1

F Costruzioni

5.107

19

101

95

5.258

27

79

79

G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli

6.718

30

133

119

6.813

32

109

109

834

-

8

6

854

-

19

19

2.094

8

73

46

2.100

4

18

18

J Servizi di informazione e comunicazione

509

1

10

9

504

1

5

5

K Attività finanziarie e assicurative

678

2

9

9

660

5

8

8

SETTORE A Agricoltura, silvicoltura pesca B Estrazione di minerali da cave e miniere C Attività manifatturiere

H Trasporto e magazzinaggio I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

1.627

1

23

17

1.687

1

10

10

M Attività professionali, scientifiche e tecniche

802

7

25

22

817

6

18

18

N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese

742

7

18

17

723

3

5

5

1

-

-

-

--

--

--

--

P Istruzione

118

-

-

-

116

1

1

1

Q Sanità e assistenza sociale

212

-

3

3

207

-

3

3

R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento

394

3

6

5

392

2

2

2

1.404

7

26

21

1.395

5

28

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L Attività immobiliari

O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria

S Altre attività di servizi X Imprese non classificate TOTALE

percentuale dei “non residenti” e “altre forme giuridiche” è inferiore all’1%. Rispetto al gennaio 2014, tutte le forme giuridiche presentano un calo di aperture: modesto per le società di capitali (-3,3%), più evidente per le società di persone (-12,5%) e particolarmente accentuato per le persone fisiche (-36,2%) a seguito della novità normativa sopra descritta, che riguarda esclusivamente le persone fisiche». Riguardo alla ripartizione territoriale, il 43,7% delle partite iva avviate a gennaio è localizzato al Nord, il 21,6% al Centro ed il 34,6% al Sud ed Isole. Il con-

787

84

17

15

758

75

12

12

29.734

182

579

493

30.174

182

420

420

fronto con lo stesso mese dello scorso anno segnala che tutte le regioni presentano un calo di nuove posizioni. La classificazione per settore produttivo fa rilevare che il commercio continua a registrare «il maggior numero di aperture di partite Iva con oltre il 25% del totale, seguito dalle attività professionali con il 12,4%, e dall’edilizia e dall’agricoltura, entrambe poco al di sotto del 10%. Rispetto al gennaio dello scorso anno, tutti i settori principali segnalano un calo di aperture, contenuto per quello dell’alloggio e ristorazione (-5,4%), particolarmente accen-

tuato per le attività professionali e la sanità (entrambe al -55%), dove la variazione normativa sul regime forfetario incide maggiormente». La ripartizione relativa alle persone fisiche mostra una sostanziale stabilità, «con il 66,1% delle nuove partite Iva appartenente al genere maschile. Il 40,3% è stato avviato da giovani fino a 35 anni ed il 39% da soggetti di età compresa nella fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente mese del 2014 la distribuzione per classi di età evidenzia flessioni di aperture decrescenti con l’aumentare dell’età: dal -47,4% per la

classe compresa “fino a 35 anni”, al -20,5% per la quella degli “oltre 65 anni”. Il significativo calo nella fascia di età al di sotto dei 35 anni, che segue i forti aumenti registrati nei mesi di novembre e dicembre, può essere anch’esso dovuto alla novità normativa sul regime forfetario, tenuto conto che il vecchio regime di vantaggio poteva essere mantenuto anche oltre i cinque anni da soggetti giovani, fino al compimento del 35° anno di età». Aumentano anche gli imprenditori stranieri. «Nell’anno 2014 il 17,3% degli avvianti risulta nato all’estero. In ordine decrescente

l’Asia/Oceania rappresenta il 5,3% del totale, l’Africa il 4,7%, l’Ue il 3,5%, l’Europa non Ue il 2,5% ed infine l’America il 1,2%. L’ incrocio con i settori produttivi fa emergere alcune regolarità, quali ad esempio la concentrazione dei nati in Asia/Oceania nel settore del commercio, mentre i nati in Europa (sia Ue sia non Ue) si concentrano nel settore delle costruzioni». LE IMPRESE A CREMONA I dati cremonesi non mostrano forti cambiamenti tra le nuove iscrizioni a gennaio 2014 rispetto a quelle dello stesso mese del 2015: sono state 182 in entrambi i casi. Il dato però, fornito dalla Camera di Commercio, riguarda solo le imprese, mentre non vi sono inclusi i liberi professionisti, che sono invece forse quelli che maggiormente hanno avuto interesse a concentrare le iscrizioni nel dicembre 2014. Spicca invece un altro dato, sicuramente preoccupante: a gennaio 2015, ben 493 imprese che sono cancellate dai registri, contro le 420 del 2014. Aumenta anche il saldo negativo tra le iscrizioni e le cessazioni, che nel 2015 è stato di –311, mentre nel 2014 era stato -238. Si incrementa quindi il numero delle imprese che chiudono i battenti, soprattutto nel settore commercio (133 a gennaio 2015 contro le 109 dello stesso mese dell’anno prima), costruzioni (101, contro le 79 del 2014) e ristoranti/alberghi (79 nel 2015, 18 nel 2014).


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Cronaca

Sabato 14 Marzo 2015

L’estorsione corre sul web: molte segnalazioni pervenute alla questura Cresce il peridolo delle estorsioni telematiche. A evidenziare la necessità di prestare attenzione è la Questura di Cremona, in seguito alle numerose segnalazioni ricevute in questi giorni, da parte di privati e di aziende, che hanno denunciato “degli episodi di estorsione telematica ad opera di soggetti al momento ignoti”. Una nuova minaccia a cui la Polizia raccomanda di prestare particolare attenzione e che ormai sul web gira da diverso tempo. «Tale attività criminosa – fanno sapere dalla Questura, - avviene attraverso la diffusione in rete di mail che conducono all’installazione di un malware che cifra, rendendoli assolutamente illeggibili e quindi inutilizzabili, tutti i documenti e i files contenuti sul proprio pc». In sostanza arriva una mail in cui si chiede di consultare l’allegato al fine di avere ulteriori dettagli su quanto comunicato. «Il messaggio è scritto in un italiano corretto e vi sono inseriti una serie di riferimenti che lo rendono credibile agli occhi degli utenti meno esperti - spiega la Polizia -. Una volta aperto l’allegato, però, scatta l’infezione del pc che porta, appunto, a rendere cifrati ovvero protetti da password o “chiavi” i files in modo tale che tutto ciò che è contenuto nel computer non potrà più essere letto e, quindi, usato a meno che non si conosca il modo di decifrare, aprendoli, i files». Una volta che il sistema è infetto viene visualizzato a schermo intero un messaggio che avverte che i dati sono stati cifrati. Successivamente, però, viene indicata al malcapitato la soluzione per risolvere il problema: eseguire il pagamento di una somma di denaro fornendo tutte le istruzioni utili per ottenere il ‘servizio’. COME PREVENIRE – La Polizia suggerisce altresì alcune misure per tutelarsi, evitando di venire infettati: “Non aprire mail o allegati di cui non si abbia la certezza della provenienza e della correttezza dell’indirizxzo del mittente; effettuare, comunque, periodicamente attività di backup o salvataggio dei dati contyenuti nel pc; mantenere costantemente aggiornato il proprio antivirus”.

Predoni del Po, la minaccia arriva dall’Europa dell’Est

Il fiume invece che essere vissuto come una risorsa preziosa è spesso sfruttato, depredato e inquinato

U

di Laura Bosio

n fiume che invece di essere vissuto come una risorsa preziosa, sempre più spesso viene sfruttato, depredato e inquinato. Il Po è infatti vittima dei cosiddetti "predoni", ossia persone che ne sfruttano le ricchezze e le risorse per vantaggio personale: pesca di frodo, escavazioni abusive, ma anche rilascio e smaltimento di sostanze chimiche nocive. Una situazione sempre più diffusa lungo l'asta del fiume. Il pericolo viene sostanzialmente dall'estero: solitamente, infatti, a rendersi responsabili delle razzie sono soggetti provenienti dall'Europoa dell'est, Romania soprattutto, che hanno messo in campo dei veri e propri traffici legati allo sfruttamento illegale del fiume. Soggetti che spesso giungono anche nel nostro territorio e che operano non solo lungo il Po ma anche i suoi affluenti, oltre ai numerosi navigli di cui disponiamo. «In passato sono stati presi in fraglante pescatori di frodo – ci dice Mauro Barborini, comandante della Polizia provinciale di Cremona -. Infatti con la primavera, che coincide con l'inizio della stagione in cui si trova pesce, intensifichiamo sempre i controlli. Recentemente ad esempio abbiamo fatto degli interventi di controllo sul canale navigabile, dove vengono fatti i ripopolamenti da parte della Fipsas, e abbiamo trovato due reti tirate da un lato all'altro del canale». Il modus operandi è sempre lo stesso: vengono messe le reti durante la tarda serata e nelle prime ore della mattina vengono ritirate, recuperando il pesce che vi è rimasto incastrato. Il pesce viene preso e poi rivenduto, su mercati esteri, in quanto da noi pesci come i siluri non hanno interesse alimentare. «Con le reti riescono a catturare 40-50

Il problema maggiore è la pesca di frodo. Attenzione alta anche su furti di barche e sversamento di inquinanti chili di pesce alla volta, spiega ancora Barborini . Spesso queste persone non hanno una licenza, come i rumeni che abbiamo fermato qualche mese fa. Poi pescare con le reti comporta un grave danno alla fauna ittica, in quanto si pesca di tutto, e non solo i siluri». Le bande dei pescatori di frodo, solitamente, sono strutturate in clan familiari e agiscono di notte, o con imbarcazioni o con le reti, catturando grandi quantita di pesci (pesci siluro, carpe, carassi, cefali, breme). Si tratta di un business enorme che coinvolge

tutta l'asta del Po. Come se non bastasse, c'è la questione igienico-sanitaria: «Mettere in commercio pesce pescato su corsi d'acqua inquinati, senza alcun tipo di controllo sanitario, può portare alla diffusione di patologie di vario genere». Per di più «con la pesca di frodo si alterano gli equilibri dei corsi d'acqua» spiega ancora Barborini. «Equilibri che già comunque sono compromessi, come dimostra il fatto che il nostro fiume ormai dimorino specie esotiche, sia tra la flora che tra la fauna, come

il siluro, o alberi quali la robinia e l'ailanto. In questo modo i nostri corsi d'acqua rischiano di perdere la propria naturalità. Fortunatamente lungo il Po rimangono ancora delle zone naturali e protette, come la foresta delle Colonie Padane, o i lanconi di Gussola. Ma problemi simili si ritrovano anche lungo l'Oglio e l'Adda». Tra gli atti predatori non si può non fare un cenno alle escavazioni abusive, anche se fortunatamente negli ultimi anni stanno diminuendo. «La domanda di materiali da costruzione, a causa della crisi, è in

calo, e con essa anche le escavazioni. Tuttavia si tratta di un fenomeno da monitorare costantemente, in quanto, se fatto indiscriminatamente, provoca un danno grave anche alle difese naturali del fiume». Particolare attenzione, soprattutto in questo periodo, va invece ai furti di barche e soprattutto di motori fuoribordo, che proprio nel periodo primaverile, quando gli appassionati iniziano a solcare le acque del fiume, si moltiplicano. «Teniamo l'allerta massima su questo problema - spiega Barborini -. Senza dubbio chi usa una imbarcazione non dovrebbe mai lasciarvi attaccato il motore durante la notte». Altro modo di sfruttare i corsi d'acqua in maniera illegale e decisamente dannosa, è quello dello sversamento abusivo di sostanze inquinanti. «Sono diversi i tipi di situazioni che si profilano e a cui prestiamo la massima attenzione. Principalmente sono rogge e canali ad essere prese di mira: o scarichi industriali quando si rompono gli impianti di depurazione, o scarichi agricoli soprattutto nelle stagioni piovose, quando i liquami spesso vanno a finire nei canali. In questi casi riusciamo quadi sempre, seguendo il corso delle sostanze inquinanti, a risalire alla fonte. Ma ci sono anche gli inquinatori estemporanei, che arrivano con i camioncini e versano le sostanze nel fosso. In quel caso sono molto più difficili da individuare».


Cronaca

Sabato 14 Marzo 2015

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L’affaire inceneritore e le dimissioni di Zamboni

Dallo spegnimento del termovalorizzatore al nuovo Piano rifiuti: ecco i motivi che stanno dietro la decisione del presidente di Aem Gestioni di lasciare il suo incarico

Forza Italia: «Lo stop all’impianto costerebbe 20mila euro, 40mila con l’indotto. La sua dismissione indebolirà Aem nei confronti dell’esterno»

L

di Laura Bosio

o spegnimento dell'inceneritore accende nuovamente la polemica. L'impianto è una spina nel fianco per l'amministrazione Galimberti, stretta tra la volontà di rispettare le promesse elettorali (ossia di spegnerlo entro tre anni) e la difficoltà di rispettare questa scadenza che indubbiamente comporta una serie di problematiche. Da ultimo, l'affaire della commissione Vigilanza, convocata dal presidente Marcello Ventura (consigliere del gruppo misto) per mercoledì 11 marzo, scorso, proprio per parlare dell'impianto. Commissione che però non si è tenuta in quanto i consiglieri del Pd Roberto Poli e Santo Canale si sono alzati, facendo mancare il numero legale («Assurdo convocare una commissione quando si sa che saranno stati assenti alcuni dei principali attori del dibattito, come il sindaco Gianluca Galimberti, l'assessore Alessia Manfredini, il presidente di Lgh e quello di Aem Spa» ha detto Poli). Un momento che senza dubbio rimarrà impresso per l'annuncio choc del presidente di Aem Gestioni - l'unico ad essere presente - Federico Zamboni, che alzandosi ha dichiarato che il giorno dopo avrebbe rassegnato le dimissioni, stanco «delle pressioni ricevuta dall'amministrazione per non prendere parte alla commissione» ha dichiarato lapidario, uscendo in tutta fretta dalla riunione. IL CASO ZAMBONI E' complessa, la vicenda di Zamboni. Il noto farmacista cremonese, nominato al vertice di Aem Gestioni durante l'amministrazione Perri, già da qualche tempo stava accusando una certa insofferenza rispetto alla situazione che si era creata. A spiegarlo è Carlalberto Ghidotti, coordinatore cittadino di Forza Italia nonché l'uomo che aveva spinto per la sua nomina. «Erano già un paio di settimane che Zamboni stava esprimendo perplessità rispetto alla situazione. Da quando, cioè, era stata convocata la commissione, e aveva iniziato a ricevere pressioni da par-

te dell'amministrazione comunale, attraverso telefonate e mail, con la richiesta di non partecipare. Sembra abbiano tentato in tutti i modi di dissuaderlo dall'essere presente. Ma lui è una persona seria, libera da vincoli politici, che risponde ai cittadini del proprio operato. Dunque ci teneva ad essere presente, per informare della situazione, Come è giusto che sia. E' invece inaccettabile che una Giunta faccia pressioni su un presidente di una società pubblica, impedendogli di svolgere il proprio lavoro di democrazia». L'AFFAIRE INCENERITORE Tra le fila dell'opposizione è forte la convinzione che il vero problema sia legato all'inceneritore e ai dati relativi alle performance dello stesso. E' infatti di questi giorni la polemica lanciata da Ventura e dal collega Federico Fasani (Ncd), secondo cui l'amministrazione comunale avrebbe «scritto il falso in una lettera inviata al Ministero per chiedere l’esclusione dell’impianto dall’applicazione dell’art. 35 dello Sblocca Italia». Secondo Fasani, infatti, «Hanno sbandierato la presunta inefficienza dell’inceneritore nella lettera inviata al ministero, dicendo che il nostro impianto è uno dei peggiori in Lombardia, quando invece vi sono dati regionali che ne parlano come uno dei più performanti a livello energetico, e con un basso impat-

Federico Zamboni

to ambientale dal punto di vista delle emissioni». Anche secondo Ghidotti, «Il sindaco non ha fatto i conti con la realtà dei fatti, ossia che l'inceneritore sarebbe perfettamente in grado di andare avanti senza troppi problemi». Senza contare l'aspetto economico: «Lo spegnimento costerà circa 20mila euro, più i costi annessi: come si potranno sostenere tali spese?» si chiede Ghidotti. Un concetto che ha ribadito anche Mino Jotta: «Aem Spa ha un debito consistente e il tema dello spegnimento dell’inceneritore ha a che fare con questo. La sua

chiusura ha un costo netto di 20 milioni di euro, che diventano 40 con l’indotto. La sua dismissione indebolirà Aem nei confronti dell’esterno. E’ come se si stessero mettendo delle mine anticarro attorno al terreno di lavoro dell’azienda, che sarà costretta a cedere degli asset che in bilancio hanno un valore nominale: se si indebolisce la posizione di chi va alla trattativa si indebolisce anche il valore di quegli asset. Io posso anche capire le promesse elettorali, ma poi un politico lungimirante deve avere ben presenti a quali rischi espone la propria comunità. Si prefigura un danno erariale non indifferente».

LA RISPOSTA DEL PD e del comune Una strumentalizzazione. Così i vertici del Pd definiscono la polemica portata avanti dal centrodestra, con un comunicato a firma Matteo Piloni e Roberto Galletti, rispettivamente segretari provinciale e cittadino. «Risulta assolutamente lampante ed estremamente deludente come sia stato fatto uno strumentale utilizzo della Commissione di Vigilanza da parte dei consiglieri del centrodestra - evidenziano -. Il nodo è uno, e tutto politico. Il centrodestra non condivide le azioni intraprese dall'amministrazione Galimberti rispetto al potenziamento della differenziata in città». Ma, secondo il Pd, «questa posizione del centrodestra cremonese contrasta con l'intenzione manifestata più volte nei cinque anni passati al governo della città, senza mai concretizzare assolutamente nulla». Lo stesso vale per Zamboni che, «non condividendo le azioni della

giunta, ha legittimamente deciso di dimettersi. Altra cosa sono l'inceneritore e il futuro di Lgh, questioni diverse rispetto alla situazione finanziaria di Aem, sulla quale Forza Italia tende a fare (probabilmente in modo volontario) confusione e che, certamente, non può essere imputata all'amministrazione Galimberti». In merito alle dimissioni di Zamboni, anche il Comune è intervenuto con un comunicato, evidenziando che non vi è stata «nessuna pressione. Abbiamo solo fatto presente al Presidente Zamboni l’opportunità che alla seduta della Commissione, per renderne più proficui i lavori, fossero presenti tutti gli attori coinvolti dal tema in discussione e quindi sia l’Amministrazione che i rappresentanti di Lgh. In ogni caso demandando al Presidente stesso ogni autonoma valutazione di merito».

LA PARTITA DEI RIFIUTI Insomma, l'affaire commissione è solo la punta dell'iceberg, come hanno evidenziato in una conferenza stampa svoltasi venerdì mattina i vertici di Forza Italia (presenti Mino Jotta coordinatore provinciale, il suo vice Fabio Bertusi, il coordinatore cittadino Carlalberto Ghidotti e il consigliere comunale Ferruccio Giovetti) Dietro le dimissioni vi è anche una grande perplessità, da parte di Zamboni, in merito alle discussioni sul servizio rifiuti e in particolar modo sull'estensione della differenziata porta a porta all'intera città da ottobre 2015. «Zamboni guarda con molte perplessità a queste novità, che avranno un impatto devastante sulla città. Per risparmiare l'amministrazione non entrerà più nei cortili ma prentenderà che la gente lasci i rifiuti in strada. Questo rappresenta non solo un disagio per le famiglie, che dovranno portare i rifiuti in strada o eleggere qualcuno che lo faccia per tutti nei condomini, ma anche un colpo al decoro cittadino. Proviamo a pensare all'immagine di un centro storico dove ad ogni porta vi sono sacchi di rifiuti in attesa di essere prelevati... Un conto è farlo in piccoli comuni, altra cosa in città e soprattutto in determinati quartieri. Senza contare il disagio di ritrovarsi i marciapiedi ingombri di sacchi di rifiuti».


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Cronaca

Sabato 14 Marzo 2015

L’INCONTRO

Quel che spiega un capolavoro

Quote latte, i salassi

Il ministro Martina l'ha annunciato rispondendo a Bordo. Multe anche a Cremona

In arrivo 1405 cartelle esattoriali per recuperare quasi un miliardo e mezzo

Descrivere il carisma di una donna dalla grande spiritualità attraverso l’osservazione dei capolavori dell’arte. E’ il “dialogo su armonia e bellezza” che vedrà oggi protagonista il professor Mario Dal Bello, in un omaggio nel 7° anniversario della morte di Chiara Lubich. L’evento, promosso dal Movimento dei Focolari fondato dalla stessa Lubich e organizzato in collaborazione con il Centro Pastorale Diocesano, si terrà oggi pomeriggio alle 17 nella sede del Centro, presso il salone Bonomelli in via Sant’Antonio del Fuoco 9/a. Chiara Lubich è stata una promotrice instancabile di una cultura dell’unità e della fraternità dei popoli, sempre impegnata in prima linea nel dialogo interreligioso. Recentemente si è aperta la causa di beatificazione e canonizzazione. Mario Dal Bello è un giornalista e critico d’arte, e fa parte della giuria del David di Donatello. Ha pubblicato una ventina di libri, parecchi dei quali ispirati ai grandi della pittura. E così i capolavori di Beato Angelico, Michelangelo, Raffaello, ma anche Dalì e altri autori di capolavori dell’arte europea verranno riletti in una nuova forma, che possa descrivere la spiritualità dell’unità scaturita dal carisma di Chiara.

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di Vanni Raineri

ualche giorno fa la Commissione europea ha deferito il nostro paese alla Corte di Giustizia per non aver recuperato dagli allevatori che avevano superato le quote latte individuali dal 1995 per oltre un decennio la cifra. L’Italia ha versato gli importi dovuti, senza però recuperarli dai produttori ritenuti responsabili. Ora il Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina ha illustrato il piano di recupero alla Camera, fornendo i dati esatti e affermando che sono 1405 le cartelle esattoriali pronte ad essere notificate. Multe salatissime, che dovrebbero far recuperare quasi un miliardo e mezzo di euro. La vicenda è arcinota, e ha scatenato negli anni infuocate polemiche politiche, specie quando al governo era la Lega Nord che ha difeso i diritti dei produttori, secondo i patti

con Bruxelles responsabili di non aver rispettato il regime delle quote in vigore dagli anni Ottanta. Con il deferimento europeo è scattata la procedura di infrazione, che rischia di appesantire il costo economico dello Stato. La cifra sforata supera in realtà i 4 miliardi, se si considerano gli anni a partire dal 1984. Se si parte dal 1995 scende a poco più di 2 miliardi, poi la Commissione Ue ha indicato la cifra in 1,7 miliardi, scesa ulteriormente alla quota già scritta avendo eliminato cifre considerate non esigibili. E’ stato il deputato cremonese di Sel Franco Bordo (membro della XIII Commissione Agricoltura), due giorni fa, appena giunta la comunicazione da Bruxelles, a chiedere una commissione d’inchiesta per effettuare le opportune verifiche e recupero dei costi. Nel question time alla Camera ha rivolto l’interrogazione al ministro Martina, che gli ha risposto forse con più chiarezza di quan-

to atteso: sono 2305, ha affermato il ministro, i milioni di prelievo imputato, e ne sono stati riscossi 553. Saranno inoltre incassati a rate 198 milioni. Ne restano dunque 1554, e di questi 211 sono stati classificati irrecuperabili. Da qui la cifra finale, i 1343 milioni di importo dovuto. Parte della somma non si può esigere a causa di sospensive giurisdizionali, quindi i milioni che risultano esigibili subito sono 832. Martina è stato ancor più chiaro, affermando che tale cifra sarà incassata da Agea ed Equitalia, che hanno già predisposto 1405 cartelle esattoriali in fase di notifica, e che quindi saranno una ben sgradita novità nel giro di qualche giorno per parecchi allevatori, anche cremonesi, in particolare i cosiddetti cobas del latte. 832 diviso 1405 fa una media di 600mila euro a cartella. In realtà c’è chi sottolinea la promessa dell’ex ministro Zaia nel 2009 sulla rateizzazione delle multe, un filo mai ripreso dai successori,

Il ministro Maurizio Martina

d’altra parte 6 ministri dell’Agricoltura (chiamiamolo pure così il Dicastero, di fatto confermato dopo il referendum abrogativo) in 5 anni non hanno avuto il tempo di mettere mano seriamente alla patata bollente. La somma indicata sopra è quella da incassare, ma è destinata ad aumentare, non tanto per vecchie pendenze, ma per le multe che sono in arrivo per la campagna in corso, quella del 2015. Il regime delle quote finirà il prossimo 31 marzo.

In tutta la provincia le Uova di Pasqua dell’Ail dal 20 al 22 marzo Torna il tradizionale appuntamento di solidarietà con le uova dell’Ail nei giorni 20, 21 e 22 marzo. L’iniziativa è realizzata grazie all’impegno di migliaia di volontari dell’Associazione che lotta contro le leucemie, i quali offriranno un Uovo di cioccolato a chi verserà un contributo minimo di 12 euro. La manifestazione ha permesso negli anni di raccogliere significativi fondi destinati al sostegno di importanti progetti di Ricerca e Assistenza e ha inoltre contribuito a far conoscere i progressi della ricerca scientifica nel campo delle malattie del sangue. I rilevanti risultati negli studi e le terapie sempre più efficaci e mirate, compreso il trapianto di cellule staminali, hanno determinato un grande miglioramento nella diagnosi e nella cura dei pazienti affetti da malattie del sangue. È necessario però continuare su questa strada per raggiungere ulteriori obiettivi e rendere leucemie, linfomi e il mieloma sempre più guaribili. In tutti i centri della provincia saranno presenti i volontari. A Cremona questi i punti: Ospedale Maggiore 19/20/21 marzo tutto il giorno, Clinica Figlie di San Camillo 19/20 marzo tutto il giorno, Galleria XXV Aprile 20/21 marzo dalle 8 alle 13, Corso Campi 20/21 marzo dalle 14 alle 20, Corso

Vittorio Emanuele – Oviesse: 21 marzo dalle 8alle 13, Piazza Roma 22 marzo tutto il giorno, Boschetto Piazzale Chiesa, Centro Commerciale Iper – Sorelle Ramonda 21/22 marzo, tutto il giorno. A Crema: Duomo, Piazza Garibaldi, Piazza Giovanni XXIII°, Ospedale Maggiore, Fondazione Benefattori Cremaschi. A Casalmaggiore: Ospedale Oglio-Po 19/20/21 marzo tutto il giorno, Piazza Garibaldi 20 marzo dalle 8 alle 13, Piazza Marini 21 marzo dalle 8 alle 13, Vicobellignano Piazzale Chiesa, Vicoboneghisio Piazzale Chiesa, Vicomoscano Piazzale Chiesa. Ed ora l’elenco di tutte le località (evitiamo il punto esatto, è comunque nel centro storico), partendo dal Cremonese/Casalasco: Bonemerse, Calvatone, Cappella de’ Picenardi, Casalbuttano, Casalmorano, Castelponzone, Castelverde, Castelvisconti, Cingia de’ Botti (Piazzale Chiesa e ospedale Germani), Corte de’ Frati, Derovere, Dosimo, Farfengo, Formigara, Gabbioneta e Binanuova, Grumello Cremonese, Gussola, Isola Dovarese, Longardore, Malagnino e San Michele Sette Pozzi, Martignana di Po, Motta Baluffi, Ostiano, Pessina Cremonese, Piadena, Pieve d’Olmi, Pozzaglio, Robecco d’Oglio, San Daniele Po, San

Giovanni in Croce, San Martino del Lago, San Martino in Beliseto, San Salvatore, Scandolara Ravara, Scandolara Ripa d’Oglio, Sesto ed Uniti, Solarolo Monasterolo, Solarolo Rainerio, Soresina (Piazza Garibaldi, Mercato Coperto, Via Genala, Polo Sanitario Nuovo Robbiani) , Sospiro, Spinadesco, Stagno Lombardo, Stilo de’ Mariani, Tidolo, Torre de’ Picenardi, Torricella del Pizzo, Vescovato. E ora le località del Cremasco: Agnadello, Annicco, Azzanello, Bagnolo Cremasco, Camisano, Campagnola Cremasca, Capergnanica, Capralba, Casale Cremasco Vidolasco, Casaletto Ceredano, Casaletto di Sopra, Casaletto Vaprio, Castel Gabbiano, Castelleone, Chieve, Credera Rubbiano, Cremosano, Cumignano sul Naviglio, Dovera, Fiesco, Genivolta, Izano, Madignano, Montodine, Moscazzano, Offanengo, Palazzo Pignano (Via Roma, Via Colombo in frazione Scannabue, Via Pandino in frazione Cascina Gandini), Pianengo, Pieranica, Pizzighettone, Quintano, Ricengo, Ripalta Arpina, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Rivolta d’Adda, Romanengo, Salvirola, San Bassano, Sergnano, Soncino, Spino d’Adda, Ticengo, Torlino Vimercati, Trescore Cremasco, Trigolo, Vaiano Cremasco, Vailate.

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Cronaca

Sabato 14 Marzo 2015

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Tari: ecco perchè abbiamo pagato di più

L’assessore al Bilancio Maurizio Manzi spiega le notevoli differenze di costo che i cittadini hanno rilevato nel 2014 rispetto al 2013

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di Laura Bosio

arrivo delle ultime cartelle esattoriali della Tari, ad integrazione di quanto già pagato a fine 2014, ha portato sgradite sorprese a molti cremonesi, che spesso si sono visti quasi raddoppiare la cifra complessiva, rispetto a quanto pagato nel 2013. Ma quali sono i motivi di tali rincari? Lo chiediamo all'assessore al bilancio Maurizio Manzi. «Credo che innanzitutto possa essere utile capire come funziona il calcolo della tariffa. Dal 2014, con l'applicazione della Iuc, e quindi il passaggio dalla Tarsu alla Tari, si è applicata la legge 158 del 1999, che prevede per il calcolo l'utilizzo di tabelle che forniscono dei coefficienti, il KA e il KB, che si basano il primo sul numero di componenti del nucleo familiare e il secondo sulla superficie dell'abitazione. Tali codici servono a definire in maniera presuntiva la produzione di rifiuto per ogni famiglia".

E la suddivisione tra utenze domestiche e non? Il dato è cambiato molto tra il 2013 e il 2014… per quale motivo? «Complessivamente produciamo 38mila tonnellate di rifiuti. Il punto sta nel verificare quanto attribuire ad ognuna delle due categorie. Finora, mancando il sistema delle pesature, il calcolo si è fatto attraverso dei coefficienti secondo cui, nel 2014, al netto dell'inversione delle percentuali che abbiamo poi corretto, risultava un 36% a carico dei non domestici e un 64% a carico dei domestici. Per il 2015 le cose cambieranno perché, con il sistema delle pesature a campione, fatte lo scorso ottobre, è invece risultato un 44% ai non domestici e un 56% ai domestici. Dato che si avvicina molto a quello del 2013 con la Tarsu, quando la suddivisione era 43-57%».

«Nel 2015 adotteremo il sistema delle pesature e già si vedrà una riduzione del servizio e di conseguenza calerà anche il prezzo da pagare» Veniamo al punto: c'è chi lamenta di aver pagato molto rispetto al 2013... Quali sono i fattori che hanno determinato il rincaro? «Vi sono diversi fattori da considerare. Seppure il costo del servizio è rimasto invariato, dal 2014, per legge, esso è totalmente a carico della cittadinanza. Questo significa che mentre prima l'ente gestore, per conto del Comune, contribuiva per una parte, ossia il 10% (pari a un milione di euro), ora tutto viene pagato dai cittadini. Inoltre con il calcolo fatto nel 2014 la parte a carico della cittadinanza risultava

più rilevante rispetto a quella dell'anno prima: dal 57% al 64%. In effetti, verificando quanto in più hanno pagato le utenze domestiche, è emersa una diminuzione del corso per i nuclei famigliari con un solo componente, del 4% per i nuclei con 3 componenti, mentre per i nuclei più numerosi si sono osservati incrementi dal 10 al 43 per cento. Fino al 61% per le famiglie con oltre 6 componenti». Ci sono persone che però lamentano di avere avuto aumenti del 100%, essendosi visti letteralmente raddop-

piare l'importo da pagare... «In quei casi credo abbiano semplicemente fatto confusione, raffrontando gli importi del 2014 non con i totali del 2013 ma con quelli del saldo. Il raffronto va fatto sulla cifra complessiva». Se però il prezzo che la cittadinanza deve pagare è così alto, forse non sarebbe il caso di ridurre il costo del servizio? «E' quello a cui stiamo lavorando e a cui arriveremo con il calcolo delle tariffe nel 2015. Il gestore del servizio deve

Le nuove linee guida per la raccolta differenziata Approvate in consiglio comunale le linee guida per la nuova raccolta differenziata. L'obiettivo primario è quello della prevenzione: il contenimento della produzione dei rifiuti. La media della produzione pro capite a Cremona è di 530,4 kg\ab anno in confronto ad una media provinciale di 455,8 kg\ab anno (dati Ors Regione Lombardia 2013), gli spazi di miglioramento sono ampi. “Tale concetto va inteso sia in senso "quantitativo", cioè generazione di minori quantità di rifiuti, sia in senso "qualitativo", cioè attenzione alla tipologia di rifiuto che si genera agendo sull'educazione ad acquisti consapevoli - si legge nel documento -. E' necessario il coinvolgimento della comunità: saranno programmate ed attuate attività che prevedano la partecipazione, la sensibilizzazione, la formazione. Gli incontri e gli approfondimenti saranno studiati per adattarsi a tutti i target, tenendo presente le differenze per età, per culture, situazione urbane e diversi contesti edilizi”. La raccolta differenziata 'porta a porta' è un sistema collaudato che genera come naturale conseguenza una minor produzione di rifiuto dovuta ad una maggior consapevolezza della propria produzione da parte del cittadino. A questo, gradualmente e solo a regime, si aggiungerà un sistema di tariffazione puntuale studiato in modo che il carico economico maggiore sarà su chi 1 1: produce più rifiuto indifferenziato. “Verrà richiesto un sistema di tracciabilità e il mi-

glioramento delle tecniche di monitoraggio e misurazione delle produzioni dei rifiuti sulla destinazione del rifiuto sia differenziato che indifferenziato, privilegiando, in vista dello spegnimento graduale dell'inceneritore una gestione dei rifiuti residuali che utilizza sistemi alternativi all'incenerimento - continua ancora”. “La corretta separazione della frazione umida porterà ad una raccolta di un rifiuto di elevata qualità che potrà essere destinato al compostaggio, fornendo materiale organico prezioso per l'agricoltura e il florovivaismo e nuove forme di valorizzazione. Inoltre, ove la situazione abitativa lo consenta, sarà ulteriormente incentivato l'utilizzo del compostaggio domestico - si legge ancora nel documento -. Particolare attenzione sarà posta al decoro cittadino, organizzando la modalità di svolgimento del servizio in modo da mantenere la città pulita e le vie sgombre nei momenti di maggior frequentazione, anche riducendo al minimo i tempi di passaggio dei mezzi. Per la migliore efficienza del sistema sarà necessaria anche la collaborazione della cittadinanza che sarà direttamente coinvolta, tenuta puntualmente informata delle modalità e degli orari dello svolgimento dei servizi e di ogni variazione che dovesse eventualmente accadere. Nel considerare la pronta applicabilità del nuovo sistema non si sono, trascurate attente considerazioni sui costi, sull'equità dell'applicazione, sull'effi-

cienza ed efficacia del sistema. Si è scelto di optare per un modello che preveda, quanto già avviato con successo in alcuni nuclei urbani non dissimili da Cremona, la collaborazione dei cittadini che posizioneranno i rifiuti, con le modalità stabilite, all'esterno degli edifici per agevolare la raccolta. Verranno gradualmente messi in atto sistemi di tracciabilità del singolo produttore che risulteranno poi premiali nel momento dell'applicazione della Tari perseguendo il principio chi più produce più paga, chi meno differenzia più paga”.

presentare un piano finanziario che contenga tutti i costi dello stesso, specificando quali siano i costi operativi di gestione, quali quelli amministrativi e quali quelli legati al capitale. E' l'insieme di queste voci a darci il costo complessivo del servizio. Tale costo viene poi suddiviso tra costi fissi e costi variabili, che naturalmente il gestore ci deve motivare. Attualmente il costo è pari a 10.500.000 euro. L'obiettivo è diminuirlo, e già lo stiamo facendo». E questo accadrà già con le tariffe del 2015? «Si, perché già abbiamo individuato dei tagli da fare. Ancora dobbiamo quantificare a quanto ammonterà la riduzione dei costi, ma sicuramente ci sarà. Quindi i cittadini pagheranno meno rispetto al 2014. Con il nuovo modello applicheremo il sistema delle pesature, che come detto prima prevede un 65% del costo a carico delle utenze domestiche e il resto dei non domestici. Inoltre nel 2015 la raccolta differenziata porta a porta verrà estesa a tutta la città, e questo sarà propedeutico all'applicazione della tariffa puntuale, che consentirà di calcolare quello che esattamente ogni utente produce. Vi sarà una componente fissa della tariffa, che sarà determinata da componenti del nucleo familiare e dimensioni dell'abitazione, mentre la parte variabile dipenderà dal numero di sacchi di rifiuto indifferenziato che ogni famiglia utilizzerà. Agli utenti verranno consegnati dei sacchi contenenti dei microchip, che registreranno quanti sono gli svuotamenti che vengono fatti ogni anno, partendo ovviamente da una base minima che verrà calcolata uguale per tutti, anche per evitare che poi la gente vada a gettare la spazzatura ovunque per non pagare. Questo sistema ha anche una valenza educativa, in quanto spingerà gli utenti a spingere il più possibile sulla raccolta differenziata».


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Cronaca

Sabato 14 Marzo 2015

Il Vescovo Dante ha rassegnato le dimissioni nel 75º compleanno

Nel giorno del compimento del suo 75º anno, il vescovo Dante Lafranconi ha rassegnato, per raggiunti limiti di età, le proprie dimissioni. Egli continuerà comunque a reggere la Diocesi fino alla nomina del suo successore. Il presule è nato a Mandello del Lario (provincia di Lecco, ma diocesi di Como) nel 1940 da Albino e Giulia Bassini. Il presule ha anche tre fratelli: Giancarlo, Ermes e June, quest'ultima lo ha seguito sia a Savona e sia a Cremona. Dopo aver compiuto gli studi ginnasiali e teologici nel seminario diocesano, è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1964. Per completare il percorso teologico è stato inviato a Roma, dove ha conseguito la licenza in Storia ecclesiastica presso la Pontificia Università Gregoriana e il diploma di Teologia morale presso la Pontificia Accademia Alfonsiana. Il 7 dicembre 1991 è stato eletto vescovo di SavonaNoli, mentre il 25 gennaio 1992 è stato ordinato vescovo nella Cattedrale di Como. L'8 settembre 2001 Giovanni Paolo II l'ha destinato alla Chiesa di Cremona nella quale ha fatto il suo ingresso il 4 novembre dello stesso anno.

«Borgo Loreto: pericolo amianto»

Nuovi sopralluoghi di Ona Cremona alla ricerca di siti contaminati. E lungo la via Bergamo discarica a cielo aperto

Ivano Bonoldi: «Ci sono molte tettoie di garage presumibilmente in asbeto, soprattutto in via Litta»

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di Laura Bosio

mergenza amianto e discariche a cielo aperto tra via Brescia e Borgo Loreto. A portare alla luce il problema un recente sopralluogo dell'Osservatorio Nazionale amianto - sezione Cremona. «Ho girato tutto il quartiere e trovato una situazione decisamente preoccupante racconta Ivano Bonoldi, portavoce dell'Osservatorio -. Ci sono molte tettoie di garage, soprattutto in via Litta, che sono presumibilmente in amianto. Si tratta di strutture private. Poi dietro alla scuola San Bernardo, ci sono tante aziende con tettoie in amianto, tra cui una in via Rosario che versa in una condizione pietosa, in stato di fatiscenza. Questo la rende particolarmente pericolosa, in quanto basta un po' di vento perché si disperdano fibre di amianto». C'è poi la questione della ex Cavalli e Poli, già messa sotto sequestro dal Noe e che è stata recentemente oggetto di nuovi sopralluoghi fatti dai Vigili del Fuoco e dalla Polizia Locale per conto della Procura. «Quello che mi sconcerta è il fatto che i cancelli siano aperti, - evidenzia ancora Bonoldi -. In questo modo chiunque può entrare». Anche lungo la via Brescia si trovano tracce di amianto: «Appena dopo la casa di riposo, sulla sinistra, vi sono dei

capannoni con tettoie in amianto - spiega ancora il portavoce Ona -. Ma non è tutto: sempre in quella zona, in via San Quirico, si nota una vera e propria discarica a cielo aperto, con numerosi pneumatici abbandonati in un campo». Queste ultime segnalazioni, si aggiungono a quelle già fatte nelle ultime settimane. Come ad esempio quello della ex scuola edile di via Bergamo. O del cimitero di Costa Sant’Abramo. I sopralluoghi hanno ormai cadenza quasi quotidiana, e i siti contaminati che vengono alla luce sono sempre più numerosi. «Tra i siti più a rischio a Castelnuovo del Zappa vi sono alcune tettoie, poste

a meno di 10 metri dal campo da calcio dell’oratorio, distrutte e più volte rattoppate, che appartengono a delle cascine». Ma non è tutto. Lungo la via Giuseppina, zona San Salvatore, «c’è un’azienda con circa 1.0000 metri quadrati di tetti rotti, che sospettiamo essere realizzati con l’amianto» continua Bonoldi. Un'altra recente scoperta dell'Ona è quella della ex scuola edile, in via Bergamo, zona Migliaro. Una struttura «con una copertura relativamente piccola ma friabile, naturalmente in amianto, con tutti i rischi che ne conseguono – prosegue Bonoldi -. Personalmente ho il sospetto che i siti con la presenza di

amianto siano ben più dei 6.000 già censiti. O comunque chi dovrebbe verificare lo stato di degrado delle strutture con amianto, non fa il proprio lavoro come dovrebbe». Recente anche la segnalazione fatta dalla Polizia Provinciale su nuovi siti contaminati rinvenuti a Persico Dosimo. «Recentemente abbiamo modificato il sistema di segnalazione, in quanto il Noe di Cremona deve coprire 4 province, e sono solo in due - spiega ancora Bonoldi -. Così ora denunciamo la cosa attraverso esposti alla Procura, mentre per le verifiche entra in campo la polizia municipale per la città e quella provinciale per il territorio» conclude Bonoldi.

cazione della linea politica e sindacale. Lo ha fatto assumendo come dovere il rinnovamento della propria visione, dei propri sistemi di relazione e di comunicazione con le imprese, il mondo istituzionale, l’opinione pubblica. A pochi mesi dal nostro insediamento credo che questo sforzo sia evidente non solo sul nostro territorio. Questa elezione ne è una conferma tangibile. Ma è anche un invito a fare ancora di più e meglio, confortati dalla consapevolezza che stiamo proce-

dendo nella giusta direzione”. Un percorso che non può prescindere dalla valorizzazione dei giovani. “A Cremona abbiamo voluto che i giovani, con il loro entusiasmo, la loro capacità di innovazione fossero protagonisti del cambiamento. – testimonia Casarin -. Hanno un ruolo attivo negli organi dirigenti, in Giunta, nei gruppi che stiamo riorganizzando. Ma anche sostenendo i gruppi informali, come quello di “Cremona siamo noi”. Anche nella promozione degli

eventi ci siamo messi al loro servizio. E’ finito il tempo delle decisioni calate dall’alto. Essere associazioni di rappresentanza significa recuperare il rapporto con le imprese: scendere in strada comunicare attraverso i social. La crisi ha cambiato il mondo. Restare fermi significa consegnarsi al declino. Noi abbiamo fatto una “rivoluzione copernicana” perché il rilancio e la ripresa non possono aspettare. E soprattutto non li possono attendere oltre le nostre imprese”.

Casarin (Ascom) eletto nel consiglio nazionale di Confcommercio

Il presidente di Ascom Cremona, Fausto Casarin, è stato eletto nel Consiglio Nazionale di Confcommercio. “Un riconoscimento importante del buon lavoro di Palazzo Vidoni - dicono da Confcommercio -. Ma anche della piena consonanza, negli obiettivi di mandato e nelle linee di sviluppo tra la realtà locale e quella nazionale. «Con il nuovo mandato - spiega Casarin - anche Cremona ha intrapreso la strada della riorganizzazione, del riposizionamento e della riqualifi-


Cronaca

Sabato 14 Marzo 2015

La figura dell’attore presenta tanti aspetti, a tutt’oggi poco indagati, ma che vanno valorizzati. Egli è stato anche un talent-scout e non ha mai dimenticato di essere nato e cresciuto all’ ombra del Torrazzo

Il Tognazzi cremonese ne “La vita agra”

S

di Francesca Bazza

comparso venticinque anni fa, il 27 ottobre 1990, Ugo Tognazzi è stato uno dei protagonisti della storia del cinema e dello spettacolo italiano per un quarantennio, tra teatro, televisione, radio e, naturalmente, cinema. La figura dell’ attore Ugo Tognazzi presenta molti aspetti ancora poco indagati, ma che vanno valorizzati. Tognazzi è stato anche un talentscout e non ha mai dimenticato di essere nato e cresciuto all’ ombra del Torrazzo. Cremona e la Pianura Padana sono luoghi dell’ anima determinanti per un film come “La vita agra”. Diretto da Carlo Lizzani con una tecnica che per certi versi spiazza gli spettatori, strizzando l’occhio alla Nouvelle Vague francese e alla neonata televisione, dopo il grande successo de “Il federale” e “La voglia matta” lì Tognazzi dimostra di essere molto più che un attore comico. E’ lo stesso attore ad incoraggiare il regista Carlo Lizzani a trarre un film dal best-seller “La vita agra” di Luciano Bianciardi, poiché aveva riconosciuto “parte di se stesso nel libro”. Girato nell’ autunno 1963 a Milano con Tognazzi come attore protagonista, il film racconta la storia di Luciano Bianchi, già addetto ai servizi culturali di una grande miniera, che per vendicarsi del proprio licenziamento e dei minatori uccisi da una grave esplosione, lascia la famiglia al paese natio alla volta di Milano, deciso a far saltare con la dinamite la sede della società mineraria, “il torracchione” (in

realtà, il grattacielo noto a Milano come “il Pirellone”). Durante uno sciopero in piazza del Duomo, Luciano conosce Anna, alias Giovanna Ralli, giovane giornalista di sinistra. Tra i due nasce una relazione clandestina, che fallisce, così come i propositi dinamitardi di Luciano, che progressivamente si integra negli ingranaggi socio – economici della Milano del boom e finisce per fare il pubblicitario. La trama del film e del romanzo insiste sull’ inutilità dei propositi dinamitardi, ma una prima differenza fondamentale è lo spostamento geografico: il protagonista è originario della Pianura Padana e non della Toscana. “Questo perché Ugo Tognazzi era un padano” , dichiara il regista Carlo Lizzani . Dunque, le radici cremonesi di Tognazzi incidono sulla trasposizione cinematografica de “La vita agra”. L’intento del regista è di valorizzare le capaci-

tà recitative di Tognazzi consapevole, a sua volta, che “La vita agra” rappresenti un’occasione professionale importante per confermare il proprio talento. Il regista asseconda quindi la naturale dimestichezza con l’inflessione lombarda dell’attore. Lizzani coinvolge come consulente alla sceneggiatura anche Bianciardi. Il regista sente di condividere con l’autore del libro “il terreno della nostalgia per un certo tipo di Milano” , in particolare della zona Brera, “un po’ la bohème di Milano”, città che, nel secondo dopoguerra, rappresenta per il regista e anche per Tognazzi, giunto a Milano già nel 1945, “la capitale della Liberazione, della nuova Italia e, a Liberazione compiuta, la capitale dell’editoria”. Tra i luoghi simbolo di una Milano oggi in gran parte scomparsa, è da ricordare la latteria delle sorelle Pirovini, location di alcune

scene del film, nonché crocevia socio – culturale di Brera. Nel caso de “La vita agra”, l’adattamento cinematografico è peculiare in quanto è una sinergia creativa tra gli sceneggiatori, il regista, l’autore del romanzo e Tognazzi. Ognuno di essi porta il proprio contributo e, al contempo, nutre profondo rispetto per le competenze professionali degli altri. In particolare, Carlo Lizzani ricorda che “Tognazzi si meritò anche la promozione ad attore che interviene su certi dialoghi, partecipando ad alcune sedute di sceneggiatura e rappresentando i monologhi ancora prima che entrasse in gioco la macchina da presa”. Durante le sedute di progettazione del film, il regista valuta “insieme con Bianciardi e Tognazzi quanto alcune pagine molto belle potevano essere tradotte in mimica” e nel tempo libero, in attesa dell’ ef-

fettiva produzione del film, scopre il mondo del cabaret tramite Tognazzi, che gli fa conoscere Enzo Jannacci. Oltre alle origini cremonesi, dunque, le frequentazioni di Tognazzi incidono sulla trasposizione cinematografica de “La vita agra”: il cameo di Jannacci cantastorie del bar Jamaica è mutuato dal mondo artistico milanese di Tognazzi, che aveva già intuito la novità futuristica del cabaret. Tognazzi è a suo agio nel circuito artistico di Milano, così come sul set aveva “la massima libertà di muoversi, d’inventare”. Fin dall’ inizio del film, esterno giorno alla stazione di Milano centrale, Lizzani dirige Tognazzi avvalendosi dell’interpellazione e della voce fuori campo, due procedimenti stilistico-formali che sono il marchio di fabbrica de “La vita agra”. L’interpellazione è narrativa e dimostrativa: Tognazzi agli spettatori “mostra la realtà di cui parla”. Lizzani cerca un contatto con gli spettatori tramite l’interpellazione e la mimica del viso di Tognazzi. Raccordo narrativo tra le sequenze, la voce fuori campo è esplicativa. Il protagonista spiega le vicende e talvolta chiama in causa gli spettatori, che sono guidati abilmente in questo gioco ad incastri, a cui Tognazzi si presta con recitazione espressionistica. Guardando in macchina, interpellando direttamente lo spettatore, Ugo Tognazzi si conferma, in conclusione, molto di più che un attore comico partito nel 1945 da Cremona per Milano: egli racconta in prima persona con lucido disincanto il lato amaro della vita.

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Il Cta Acli promuove una serie di gite e viaggi per tutti i gusti, in vista della bella stagione, che inizia a fare capolino tra una gelata e l'altra. • Dal 2 al 8 Aprile - 'Pasqua in Versilia'. Un soggiorno a Ronchi di Massa, presso l’Hotel Villa Freschi. • Dal 3 al 7 aprile - “Pasqua in Abruzzo per Borghi e sapori antichi”. Viaggio alla scoperta dell’Abruzzo. Si visiteranno: Pescara, Chieti, Isola del Gran Sasso, Aquila, Bominaco, Lanciano, Sulmona, Scanno, Teramo e Civitella del Tronto. • 12 Aprile - Una giornata nella splendida cornice del Castello di Pralormo con i colori dei tulipani e con la visita guidata ad Asti. • Dal 28 Aprile al 3 Maggio “Tour dei Balcani”. Tour all’insegna del….”C’era una volta la Jugoslavia”. Si visiteranno: Zagabria, Belgrado, Serajevo, Mostar e Zara. • Dal 7 al 10 Maggio - Un viaggio per visitare Roma. Si visiteranno la basilica di S. Pietro e le tombe dei Papi, dai Giardini Vaticani a Trinità dei Monti, dalle ville di Tivoli a Ostia Antica. • Dal 29 Maggio al 2 Giugno Tour dell’Austria lungo il Danubio. Si visiteranno: Linz, Melk, Durnstein, Krems, Klosterneuburg, VIENNA, Engelhartsetten e Graz. • Dall'8 al 13 giugno - tour 'Alla scoperta dell'Albania'. Si visiteranno: Durazzo, Ardenica, Butrinto, Kruja, Saranda, Tirana e Valona.. • Dal 21 al 27 Giugno 2015 Soggiorno in Val Venosta con incantevoli escursioni all’Abbazia di Monte Maria, in Val senales, al Passo Resia, in Austria e Svizzera. • Dall'11 luglio al 8 agosto soggiorni quindicinali ad Andalo presso l’Hotel Stella Alpina 3***. • Dal 06 al 16 Agosto 2015 un Gran Tour di Ferragosto in Scozia e Londra. Si visiteranno: Dover; Cambrige; Edimburgo; Roslyn; Styirling; Balmoral Castle; Inverness; Lago di Loch-Nes; Isola di Skye; Fort William; Gren.Coe; Glagow; Carlisle; Oxford e Londra. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372-800423, 800429. Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema (Piazza Manziana 17. Crema tel. 0373-250064). Sito: www.ctacremona.it

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Lettere & Opinioni

Sabato 14 Marzo 2015

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • incomsc@gmail.com

punto di vista

Guida in stato di ebbrezza anche per i ciclisti

Europa, solo la Germania riesce ad avvantaggiarsi Egregio direttore, dagli Appennini alle Ande, ovvero, dall’India al Brasile! Quanto sta succedendo a livello planetario e che riguarda l’Italia nella sua politica internazionale, ha dell’incredibile. Ci stiamo facendo ridicolizzare in tutto il mondo. Ci prendono per i fondelli e noi (cioè loro i politici che noi abbiamo votato), non facciamo nulla per uscirne. India, il caso marò, Brasile, il caso Cesare Battisti, Gambia, il caso dei due marinai sequestrati (l’accusa è di reti non conformi) ed imprigionati assieme a circa 20-30 delinquenti comuni (si parla di una stanza 3x4 metri) per irregolarità delle reti. E noi qui in Italia abbiamo persone come Pannella che rivendicano carceri più umane? Per il solo fatto che non ci sono gli spazi adeguati ad ospitarli? Ma cosa siamo diventati se non degli invertebrati, incapaci di reagire. Il caso Ruby è stato definito dai sinistroidi un fatto che ha fatto ridicolizzare il mondo intero. Ben più gravi, a mio avviso, sono le posizioni internazionali che il governo italiano sta cercando di portare avanti. E l’Europa tace, Perché? Poi ci si chiede perché si voglia uscire dall’euro. Forse il motivo è uno solo: nell’euro, come nell’Europa, non ci siamo mai entrati! Nell’euro come in Europa l’unica a trarne vantaggio è stata la Germania. Attenzione, signori, la storia si ripete. Vi ricordate la crisi del 1929 e a cosa ha portato dieci anni dopo? Probabilmente, ora, è anche peggio! Massimo Pelizzoni Gussola ***

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critica

“Crema dell’Expo”, troppe le dimenticanze culturali Egregio direttore, ho assistito alla presentazione degli eventi programmati dall’amministrazione comunale di Crema in collaborazione con diversi altri enti e associazioni del Cremasco per animare il territorio nel semestre di Expo 2015 e renderlo attrattivo per gli oltre 130 Paesi presenti a Milano. Ho potuto sentire alcuni programmi molto interessanti, per lo più incentrati a cibo e sport, meno per arte e cultura e soprattutto poco o niente di arte e cultura autoctona. Fra questa c’è senz’altro e per fortuna l’inaugurazione del Museo dell’organo, perché siamo città organaria che vanta importanti strumenti realizzati per grandi cattedrali come per piccole chiese in tutto il mondo, ma non basta. Avremmo l’obbligo di esaltare grandi firme di compositori musicali ed esecutori virtuosi del calibro di Francesco Cavalli, fra i maggiori del XVII secolo, per lustri maestro di cappella ducale nella basilica di S. Marco a Venezia, autore di musica sacra e opere rappresentate in tutta Italia e a Parigi. Oppure Stefano Pavesi, direttore dell’Opera di Vienna per anni che, con le sue opere buffe richieste e rappresentate in tutti i principali teatri d’Italia, è stato precursore e ispiratore di altri grandi come Donizetti, Rossini e lo stesso Giuseppe Verdi. Vincenzo Petrali, organista e compositore di primo piano del XIX secolo, detto “principe degli organisti italiani”. Giovanni Bottesini, contrabbasista di fama internazionale, specialmente in Europa ed in America, compositore e direttore d’orchestra, al quale Giuseppe Verdi affidò la prima assoluta dell’Aida al Cairo nel 1871. Giovanni Vailati, detto il Paganini del mandolino. Personaggi che si valorizzano suonando gli organi del territorio, di altissimo valore artistico e storico,

Anche i ciclisti possono incorrere nel reato di guida in stato di ebbrezza. E’ quanto stabilito da una recente sentenza della Cassazione (sent. n. 4893 del 2015) secondo cui il reato di guida in stato di ebbrezza può essere commesso anche attraverso la conduzione di una bicicletta. Quest’ultima, secondo i giudici della Corte, è infatti ritenuta mezzo concretamente idoneo ad interferire sulle generali condizioni di regolarità e di sicurezza della circolazione stradale. Pertanto, se condotta da ciclista

A cura di Emilia Rosemarie Codignola* avvinazzato, può creare un obiettivo pericolo per la sicurezza e l’integrità del pubblico degli utenti della strada. Al ciclista alterato dal vino, tuttavia, non saranno applicabili le sanzioni amministrative accessorie previste per tale reato, come per esempio la sospensione della patente di guida. Quanto all’accertamento del reato di guida in stato di ebbrezza in generale, giova ricordare che questo dev’essere eseguito nel più breve tempo

come quelli di S. Benedetto, S. Bartolomeo, Ombriano, Ripalta Cremasca, Moscazzano, Trescore, Farinate ecc., dove concerti itineranti potrebbero valorizzare strumenti ed autori citati, ma anche arricchire l’offerta culturale con l’abbinamento dell’arte pittorica seicentesca di cui le stesse chiese sono ricche, esaltando altre opere e nomi cremaschi come Barbelli, Bacchetta, Manini, Lucini, Cignaroli e portando davvero l’Expo e i cremaschi nella conoscenza e diffusione capillare delle vere eccellenze culturali cremasche. Non farlo, sarebbe come se Cremona dimenticasse Monteverdi e Stradivari. Spiace davvero non siano state toccate in conferenza stampa queste peculiarità culturali e storiche e non credo per necessità di sintesi, poiché sono state illustrate altre iniziative ben inferiori e meno caratteristiche, come i 4-5 giorni di Jazz Art a CremArena, o lo show box pubblicitario degli eventi presso l’Ipercoop. Il solito supermercato che, dopo la pompa bianca e le autorizzazioni alle varianti di comodo, gli è stato dirottato una giornata del Carnevale Cremasco e viene ora avvantaggiato anche dalla pubblicità per Expo. Mi chiedo cosa possano pensare gli altri supermercati che pagano le stesse, anzi, più tasse. Nel complimentarmi con quanto già previsto ed organizzato e visto che, come dichiarato, il programma del semestre “La Crema dell’Expo” è in itinere e aperto ad eventuali integrazioni, mi auguro si possano recuperare queste “dimenticanze culturali” non proprio irrilevanti. Tino Arpini Solo cose buone per Crema ***

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agricoltura

I fondi devono essere stanziati nel primo trimestre del 2015 Signor direttore, dopo l’approvazione in Consiglio regionale della Proposta di risoluzione per il Programma di sviluppo rurale della Lombardia 2014-2024, il relatore Federico Lena ha dichiarato: «Da tem-

possibile per assicurare la bontà del controllo. In particolare, gli agenti hanno l’obbligo di avvisare il conducente che può farsi assistere da un legale, ma non è necessario aspettare che il difensore arrivi. Ciò in quanto l’accertamento strumentale fatto con l’etilometro per controllare la presenza di alcol nel sangue costituisce un atto di polizia giudiziaria urgente e indifferibile cui il difensore può assistere, ma senza diritto ad essere pre-

po le imprese agricole e agroindustriali del territorio, come pure tutti i rappresentanti del mondo agricolo locale, sollecitavano l’operatività di questo strumento, resosi ancor più necessario in una situazione di crisi economica profonda. Allo stato attuale la Lombardia è l’unica Regione che ha completato l’iter legislativo per l’attuazione del Psr, ma non essendo stato approvato, si trova nella situazione di avere esaurito la propria disponibilità di risorse. E’ per questo che abbiamo invitato la Giunta regionale, con questa risoluzione, a proseguire negli sforzi per l’approvazione. In particolare - prosegue il consigliere del Carroccio - abbiamo chiesto al Governatore Maroni di attivarsi presso i ministeri competenti affinché si superino tutti gli ostacoli burocratici e si proceda quanto prima ad una rapida approvazione del carryover, ossia di quel meccanismo procedurale che consente comunque l’approvazione senza attendere il passaggio parlamentare di approvazione del bilancio comunitario. Con la risoluzione approvata oggi, abbiamo altresì chiesto che si attivi ogni percorso tecnico in grado di consentire a Regione Lombardia di varare le misure di stanziamento fondi quanto prima, possibilmente nel primo semestre 2015”. Lega Nord ***

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trasporto ferroviario

Serve al più presto un’operazione di trasparenza e verità Egregio direttore, l’ennesima indagine della magistratura, resa nota dalla stampa, questa volta sui vertici di Ferrovie nord Milano, che controlla il 50% di Trenord, la società ferroviaria nata dal matrimonio con le FS, ripropone con forza il tema dell’utilizzo privato delle consistenti risorse pubbliche, trasferite dalla Regione, per i treni pendolari e non per gli stipendi dei manager aziendali tutti dotati di auto personale. Serve un’operazione di trasparenza e verità che, con il matrimonio consumato quasi tre anni

viamente avvisato. Pertanto la polizia giudiziaria deve soltanto avvertire la persona sottoposta alle indagini della facoltà di farsi assistere dal difensore di fiducia. La Cassazione ha inoltre specificato (sent. n. 10454 del 11-032015) che si può procedere all’accertamento del reato de quo con qualsiasi mezzo, anche sulla base di sintomi dimostrati dal conducente al momento dello stop intimato dagli agenti. In buona sostanza, secondo i giudici delle suprema corte, quando non è possibile fare il test con l’etilometro, non resta che l’accertamento sintomatico (come ad es. la guida a scatti che porta il conducente a fuoriuscire dalla carreggiata). *Avvocato Stabilito del Foro di Milano

fa con le FS, ha reso più difficile. E’ anche per questo motivo che Legambiente ha proposto ai pendolari l’acquisto di azioni delle Fnm per poter svolgere, dall’interno, i controlli che, né l’azionista Regione Lombardia, né le Fs stanno svolgendo. Dall’unione, i disagi si sono moltiplicati, le soppressioni dei treni non si contano e le percentuali di puntualità dei treni sono crollate. I costi di esercizio invece sono aumentati e i manager maturano bonus inspiegabili per una azienda perennemente in crisi, viste le pessime performance del servizio. Eppure nonostante la proprietà tutta pubblica di Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato, il controllo pubblico non è stato assicurato, né tantomeno l efficienza dei treni pendolari. Adesso si capisce l’ostinazione di Regione Lombardia a non introdurre elementi di competizione e di liberalizzazione nel settore con la proroga del contratto di servizio, senza gara, fino al 2020, il contrario di quanto avvenuto in Europa per rilanciare i trasporti pubblici e ridurne i costi. Manager e politica non ci ascoltano e il problema ferroviario non si risolve, anzi, si aggrava. Si tratta di portare, dentro le stanze dei bottoni, la voce dei pendolari azionisti. In questi giorni ho acquistato 80 azioni al prezzo di 0,57 centesimi l’una per un totale di 46 euro e visto che i pendolari come contribuenti (che pagano il disavanzo di gestione) e compratori di un abbonamento (sempre più salato) non contano niente, dobbiamo diventare azionisti per guardare i bilanci e controllare dove vanno a finire le ingenti risorse pubbliche. Dario Balotta Responsabile Trasporti di Legambiente Lombardia ***

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protesta

Le risorse per il controllo delle nutrie non ci sono ancora Signor direttore, le esigue risorse (150mila euro) che erano state disposte dalla legge 32 approvata alla fine del 2014 per il control-

lo e l’eradicazione delle nutrie, risultano non essere ancora state stanziate. Si tratta di una grave mancanza che contribuisce alla continua proliferazione degli animali sul territorio lombardo. Per questo abbiamo appena scritto agli assessori competenti, affinché queste risorse vengano prontamente erogate alle Province. Poi, considerato che il problema appare di grave soluzione, chiediamo anche che per il 2015 vengano erogate risorse sufficienti, ossia 450mila euro, somma che per altro era già in bilancio per il 2014, prima della modifica della legge nazionale. Agostino Alloni Consigiere regionale del Pd ***

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allo stadio “zini”

Condividiamo la proposta di una targa in ricordo di Staccione Egregio direttore, lo sport non è un mondo asettico, privo di slanci ideali e di agganci alla storia del nostro Paese e proprio partendo da questo assunto, il Comitato provinciale dell’Uisp di Cremona esprime la propria piena condivisione della proposta avanzata dal signor Pierluigi Torresani di collocare all’interno dello stadio “Zini” una targa in memoria dell’ex giocatore della Cremonese, Vittorio Staccione, morto nel campo di concentramento di Gusen (Germania) nell’agosto 1944. Ciò nella consapevolezza che anche il mondo dello sport possa e debba contribuire a sviluppare tre le giovani generazioni la coscienza del valore della Resistenza e la memoria della shoa. Iniziative analoghe sono state adottate dai Comuni di Milano e Bologna anni fa nei rispettivi stadi per ricordare Arpad Weais, allenatore ebreo di orgini ungheresi, morto ad Auschwitz nel 1944. Uisp Cremona ***

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appello

L’Imu sui campi agricoli mette in ginocchio l’intero settore Egregio direttore, la decisione del Governo e della maggioranza di non proporre modifiche sostanziali all’applicazione dell’Imu agricola nella conversione del decreto legge governativo ci vede fortemente contrari. Oggi una soluzione concreta per sostenere il mondo dell’agricoltura professionale e non, già particolarmente provato da una tassazione insostenibile e da un mercato che vede l’assalto di forti competitor stranieri, capaci di imporre sempre più i propri prodotti sui banchi della distribuzione italiana ed europea, è rappresentata dall’esentare dal pagamento dell’Imu tutti i terreni agricoli, coltivati e non, a cui aggiungere quelli destinati a pascolo, bosco e selvicoltura, prato permanente, ad aree di interesse ecologico e tutti quelli danneggiati da calamità naturali o da gravi patologie. Ma di tutto questo nel provvedimento non vi è traccia. Da tempo è inoltre atteso un provvedimento che, riconoscendo l’importanza della ricomposizione fondiaria, aggiorni gli estimi catastali che rappresentano la base essenziale di una valutazione per poter superare le disparità oggi presenti tra terreni simili e contigui, ma soggetti a tassazione differenziata. Il Governo ha dimostrato di essere interessato unicamente a fare cassa, a prescindere dai danni che questo provvedimento reca all’agricoltura, asset fondamentale dell'economia nazionale. Il nostro parere alternativo presentato in Commissione, va in tutt’altra direzione. Franco Bordo Deputato di Sel

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Sabato 14 MARZO

Domenica 15 MARZO

Lunedì 16 MARZO

MArtedì 17 marzo

Mercoledì 18 marzo


CREMA

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rrabbiato sì. Furioso anche. Ma non è mai andato sopra le righe. Anche se il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, secondo la cronistoria dei fatti da lui raccontata in conferenza stampa, gli ha giocato uno scherzetto che ha penalizzato la società che presiede - il Crema calcio - non solo dal punto di vista economico («Abbiamo sostenuto costi diretti e indiretti per 130mila euro»), e della credibilità per avere coinvolto gente che, a diverso titolo, ha lavorato per sei mesi a un progetto che avrebbe riqualificato la degradata area della Pierina, ma soprattutto ha procurato un danno all’immagine dei dirigenti della società nerobianca che avevano presentato a 700 persone, di cui 300 tra ragazzi e le loro famiglie, in una assemblea straordinaria, «Crema Sporting Park», un’iniziativa fattibile per realizzare, su un terreno di 110mila metri quadri, campi per giocare a calcio su terreni in erba sintetica e naturale, alcuni campi coperti polifunzionali, campi di beach volley, una piscina scoperta, il campo di tiro con l’arco, la pista di atletica, un percorso vita di 1,3 chilometri, una palestra e un ristorante-bar nella cascina. E altro ancora. Vista come è finita la vicenda, con un nulla di fatto per quanto riguarda Crema («Con questa giunta comunale non trattiamo più» è stato chiarito nella conferenza stampa), una domanda è d’obbligo: come mai il presidente del Crema, Enrico Zucchi, e il suo Cda (Giuseppe Corna, Umberto Pirelli e Massimiliano Gnatta), tutti presenti davanti ai taccuini dei cronisti e alle telecamere, affiancati dai progettisti Giorgio Schiavini (ex assessore della giunta Bonaldi) ed Eugenio Campari, erano persuasi, al di là di ogni ragionevole dubbio, che il loro progetto avrebbe avuto l’appoggio dell’amministrazione comunale? Mentre racconta i fatti («Non è la mia verità, ma è la verità» afferma), Enrico Zucchi è amareggiato, deluso, sconcertato, mortificato. Tutta la successione dei sentimenti di chi si è sentito preso in giro da una persona di cui, probabilmente, si fidava (visto il tono amichevole e confidenziale con il quale il primo cittadino scriveva sms al presidente dell’Ac Crema 1908). «Il sindaco Bonaldi prima ha detto sì, poi no» afferma "Chicco" Zucchi, ancora incredulo e arrabbiato. Ma che cosa lo aveva convinto che la Bonaldi e la sua giunta avrebbero sposato il progetto del Crema? Questo il particolare che vi raccontiamo, e non è di poco conto: «Il primo incontro per lo “Sporting Park” c’è stato a luglio dello scorso anno tra me e il sindaIl sindaco Stefania Bonaldi non ha risposto al presidente del Crema, Enrico Zucchi, sulla sue osservazioni in merito alla vicenda del «Crema Sporting Park». Al suo posto hanno preso carta e penna i due assessori, Matteo Piloni e Fabio Bergamaschi, e il consigliere incaricato allo Sport, Walter Della Frera. Alcune frasi sono di scherno. Altre al curaro Vediamo che cosa hanno scritto. «Stupiscono le parole del Presidente dell’AC Crema Enrico Zucchi. E lasciano alquanto sorpresi modalità e toni usati. «Durante l’ultimo incontro del 3 febbraio scorso, nel quale da parte nostra tutto era stato chiarito e nel quale sono stati ribaditi la nostra disponibilità, attenzione e supporto, ora leggiamo le dichiarazioni del presidente dell’AC Crema che ritira il progetto, già presentato pubblica-

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Sabato 14 Marzo 2015

L’incredibile vicenda del «Crema Sporting Park»: i “due ceffoni” dati dal sindaco al presidente Zucchi

«Sbugiardati i neofiti della politica»

Da sinistra: Umberto Pirelli,Massimiliano Gnatta, Enrico Zucchi, Giuseppe Corna, Eugenio Campari e Giorgio Schiavini

co Bonaldi. Poi ce ne fu un secondo con il sottoscritto, due membri di giunta (Matteo Piloni e Fabio Bergamaschi), il delegato allo Sport e il segretario generale. Per sei mesi i nostri tecnici e i dirigenti del Comune - serio ed encomiabile è stato il lavoro con Redondi e Galli - hanno collaborato insieme al progetto». Non solo: «Dirigenti del Comune e tecnici nostri si sono anche recati insieme in amministrazione provinciale a Cremona per discutere di questioni sempre inerenti alla Pierina» Sei mesi, dunque, nei quali Crema 1908 e Comune collaborano Vanno a braccetto. E durante i quali, ha sottolineato Zucchi, il sindaco ha fatto capire - secondo il preidente nerobianco - che il progetto “Crema Sporting Park” avrebbe avuto l’etichetta di “emblematico”: qualifica indispensabile per ottenere il finanziamento a fondo perduto della Fondazione Cariplo di un milione e mezzo di euro circa. Ed era la condizione imprescindibile, da parte del sodalizio della nostra città, per poter mettere in moto il progetto di riqualificazione della Pierina («condicio sine qua non» ha ripetuto più volte Zucchi in conferenza stampa che, letteralmente, tradotto pane e salame, significa «condizione senza la quale non si può verificare un evento»). Questa l’esigenza dell’AC Crema 1908 che da subito

è stata comunicata al primo cittadino. E proprio nella fase in cui era il Comune ad avere la responsabilità diretta nel presentare alla Fondazione Cariplo i progetti che riteneva «emblematici». La buona accoglienza del «Crema Sporting Park» da parte di sindaco e di alcuni assessori, e i sei mesi di lavoro in comune con i dirigenti comunali, hanno fatto pensare che questo fosse il positivo indirizzo dell’amministrazione cittadino nei confronti del progetto presentato dal Crema calcio. Altrimenti non si capisce perché il presidente e il Cda del sodalizio nerobianco abbiano voluto impegnare 130mila euro. E si siano esposti pubblicamente a sostenere una proposta dettagliata per rivitalizzare la Pierina che ha coinvolto professionisti, associazioni di volontariato e le tante persone che vogliono bene alla città. Non solo: il progetto è stato presentato, con una kermesse a 700 persone. «Che oggi potrebbero chiederci: era uno scherzo? Ci avete convocato per una presentazione senza avere alcuna certezza? Io non ci sto» ha sottolineato Enrico Zucchi. Che ha presentato alla stampa gli sms intercorsi tra lui e il sindaco. «Messaggi e tabulati telefonici» ha evidenziato, «che sbugiardano alcuni neofiti della politica locale». Il movimento tellurico che si è scatenato tra piazza Duomo (sede del

Comune) e via Giuseppe Di Vittorio (sede del Crema calcio) è racchiuso nell’arco di tempo che intercorre tra il 20 gennaio e il 3 febbraio. Quel martedì di due mesi fa circa, Zucchi informava la Bonaldi che il 31 gennaio al Palabertoni si sarebbe tenuta l’assemblea straordinaria della AC Crema 1908 per deliberare in merito alla presentazione al Comune del progetto “Crema Sporting Park” e le ha chiesto: «Ti andrebbe di intervenire?». La risposta: «Ci farebbe piacere». Mezz’ora dopo, però, il sindaco richiamava Zucchi avvertendolo di essere impossibilitata a presenziare all’assemblea. Però, aggiungeva, che forse «è meglio «aggiornarsi dopo la vostra assemblea» e gli comunicava di aver avvertito Piloni e Bergamaschi di un incontro da tenersi in merito agli sviluppi sulla Pierina. Tranquillo e sereno, Zucchi pubblicava, il 21 gennaio, alle ore 9, la convocazione dell’assemblea straordinaria della società. Ma ecco la doccia fredda: la Bonaldi, telefonicamente, e «per la prima volta», nel pomeriggio, avvertiva il presedente del Crema che la giunta comunale era orientata a qualificare come emblematico un altro intervento rispetto a quello sulla Pierina: il sottopasso di viale santa Maria. Ne è nata un’accesa discussione telefonica – viene raccontato in conferenza stampa – che è terminata con la promes-

sa di un incontro il 2 febbraio per verificare con il supporto del fund kaiser comunale eventuali altre opportunità all’iniziativa. «L’incontro è avvenuto, poi, il giorno 3 febbraio e la prima cosa che il sindaco ha detto è stata: “Abbiamo fatto un bel pasticcio”. E dopo aver dichiarato di assumersi la responsabilità del cambio di rotta, ha comunicato inappellabilmente la volontà della giunta di qualificare come emblematico il progetto mobilità. L’AC Crema è uscito dal Comune sconcertato e mortificato senza avere avuto alcuna possibilità di replica». Amareggiato, Zucchi. Mai cattivo nella sua conferenza stampa. E con onestà intellettuale, ha sottolineato: «Se mi fossi trovato di fronte a una scelta obbligata, cioè scegliere tra il progetto della Pierina e quello della mobilità, a parità di condizioni, avrei io stesso optato per quello della mobilità». Non solo: il sodalizio cremasco era convinto che un simile progetto fosse perfettamente in linea con le iniziative programmate per il 2016 che vedrà Crema diventare la «Città europea dello Sport». Inoltre, «non abbiamo chiesto un euro all’amministrazione». Chiarito questo, Zucchi ha rimesso il dito sulla vera piaga, cioè «sull’improvviso cambio di direzione da parte del sindaco che prima ha detto una cosa e poi ne ha fatto un’altra. Sarebbe stato opportuno che il dietrofront del Comune ci fosse stato comunicato prima dell’assemblea della società. La verità è che ci hanno preso in giro. Non ho intenzione di fare causa al Comune. Però, chiedo rispetto per il Cda e il Crema 1908, la cui storia supera come numero di anni la somma delle età della Bonaldi, di Piloni e di Bergamaschi. Il sindaco dovrebbe avere almeno l’umiltà di chiedere scusa». E adesso, che cosa succederà? «Il progetto subisce una battuta d’arresto. Con interlocutori di questo calibro è impossibile andare avanti. Dopo avere preso due ceffoni, non voglio prenderne altrettanti. Ci auguriamo di poter continuare il progetto firmando un’intesa con dei privati; tra privati conta che cosa c’è scritto nero su bianco e non gli orientamenti politici. Il Crema 1908, poi, è completamente apolitico. Comunque, noi con questo sindaco e quasta giunta non trattiamo più».

Gli assessori: «Una ricostruzione dei fatti fantasiosa»

Matteo Piloni

Fabio Bergamaschi

mente. Ovviamente la scelta è assolutamente legittima e rientra nelle facoltà della società sportiva». E ancora: «D’altronde, come abbiamo più volte ribadito, il no-

stro interesse c’era e resta. Eravamo anche rimasti d’accordo, il 3 febbraio scorso, che ci sarebbe stato presentato un ulteriore progetto, rimodulato in modo da non tenere conto dei finanzia-

Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91) Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.maxwork.it Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004 Maxwork S.p.A. - Agenzia per il lavoro Sede Legale – via Dell’Esquilino, 38 – 00185 Roma Sede Amministrativa e Direzione Generale Largo Porta Nuova, 14 - 24122 Bergamo

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Walter Della Frera

menti emblematici. Parliamo di circa un milione di finanziamento su un progetto che complessivamente ne cubava otto o nove, dunque l'eventuale finanziamento Cariplo, pur importante, non

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sarebbe certo stato decisivo. Finanziamenti che, val la pena chiarire, sono a disposizione della Fondazione Cariplo, e non certo del Comune, e che debbono avere determinati requisiti”». Ed arriviamo alle frasi più polemiche: Zucchi viene trattato come uno che non capisce al volo le questioni, ha una spiccata fantasia nel raccontare frottole, ha probabilmente in testa secondi fini e, infine, forse è bene sia finita così perché la Pierina «non deve diventare una “seconda ferita” per la città» dopo la scuola di Cielle. Infatti, sottolinea il comunicato dei due assessori e del delegayo allo Sport: «Forse Zucchi non ha ben chiari questi passaggi, nonostante negli ultimi due

incontri, uno in ottobre e uno in febbraio, pensassimo di avere chiarito tutte le questioni. «Evidentemente la scelta dell’AC Crema è stata presa per altri motivi, che nulla hanno a che fare con le fantasiose ricostruzioni di Zucchi, il quale, rendendo pubblici gli scambi via sms con il sindaco non ha che confermato di essere stato informato del venire meno della opzione di un eventuale finanziamento dai Fondi Emblematici ben dieci giorni prima dell’Assemblea pubblica del Crema, come da noi dichiarato nei giorni scorsi» Infine, ecco la frase che sta facendo più discutere: «Resta il fatto che la nostra amministrazione sulla Pierina intende muoversi con la massima prudenza, anche per evitare altre “ferite aperte" come quella della scuola di CL, che pesa come un macigno sulla nostra città»


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Crema

Sabato 14 Marzo 2015

M5S: «Tecnici comunali, più costa il progetto, e più ci guadagnano» Alessandro Boldi e Cristian Di Feo

Riceviamo e pubblichiamo dal Movimento 5 Stelle: «Senza voler attaccare alcuna categoria di lavoratori, ci sembra doveroso informare i cittadini che c'è una legge "alla rovescia" che assegna incentivi economici in base ai costi di progetto. Esiste, infatti, un «Fondo per la progettazione di opere pubbliche» destinato ad incentivare - con una percentuale sul progetto - l'attività dei tecnici comunali nella progettazione, controllo e collaudo delle opere pubbliche. In sostanza, più il progetto pesa sulle casse comunali e maggiore è il premio percepito dal tecnico progettante. Ed è così che fra il 2010 e il 2014 sono stati stanziati e distribuiti al dirigente dell'area tecnica e ad altri suoi collaboratori, circa 110.000 euro come premio per la progettazione ed esecuzione di opere pubbliche fra le quali anche semplici operazioni di asfaltatura di strade comunali. Tutto ciò in aggiunta agli incentivi di risultato attribuiti annualmente al dirigente responsabile e ad altri suoi collaboratori. Il M5S Cremasco aveva già denunciato nel 2013 il sistema premiante che in maniera automatica riguardava tutti i dirigenti (premi compresi fra 8.500 e 10.000 euro circa) e i dipendenti comunali (con premi annui fra 11 e 1.900 euro circa), secondo una mera logica distributiva e per nulla meritocratica. Ci è sembrato, pertanto, doveroso porci delle domande: i cittadini sanno che parte delle loro tasse vanno a finire in questo fondo? E' possibile che in questi anni di crisi economica nessuno si sia posto il problema? Poiché questa ingiustizia riguarda tutti i comuni italiani, il M5S intende modificare radicalmente la normativa attualmente esistente, grazie all’ausilio dei nostri portavoce in Parlamento. Nell'attesa che ciò avvenga, invitiamo il sindaco Bonaldi ad intervenire, nei limiti della sua discrezionalità, affinché avvenga una revisione di questo Fondo e per una più equa e meritocratica distribuzione dei premi, proprio come avviene nella maggior parte delle aziende private. Il M5S Cremasco si attende risposte concrete e continuerà a vigilare affinché, soprattutto in periodo di crisi come quello attuale, i soldi dei cittadini non siano soggetti a mala gestione».

La disputa tra Ac Crema 1908 e il Comune fa da detonatore alla polemica amministrativa

«Già stati persi troppi investimenti»

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on poteva finire che così: il dietrofront - improvviso - del sindaco e della giunta nei confronti del progetto presentato da Ac Crema 1908 per rivitalizzare la Pierina sta già mettendo in moto le forze politiche. Anche perché la posizione del sodalizio nerobianco che raccoglie intorno a sé molti ragazzi con le loro famiglie, e molti tifosi, è stata dura con chi guida l’amministrazione: «Con questi non trattiamo più. Ci hanno preso in giro». Dopo che il caso “Pierina” è venuto allo scoperto, Simone Beretta (Forza Italia) e Laura Zanibelli (Nuovo Centrodestra) hanno organizzato una conferenza nella quale hanno puntualizzato alcune questioni. La prima, su tutte: «Che amministratori sono questi che puntano le loro energie sul centro culturale islamico senza accettare il confronto con i cittadini, e non si impegnano nei confronti di coloro che decidono di investire nella nostra città?». E, sottolineando il brusco cambio d’opinione del sindaco in merito al progetto «Crema Sporting Park», ha puntualizzato la Zanibelli: «il sindaco ha compromesso la credibilità dell’istituzione che rappresenta tutti noi, il Comune. La parola di un sindaco verso terzi non può essere disattesa». Così la pensa anche Beret-

Simone Beretta

ta: «Esporre le istituzioni come ha fatto il sindaco in questo modo è una pessima cosa». Ma un altro fatto è grave. Non solo il primo incontro per lo “Sporting Park” c’era stato a luglio dello scorso anno tra "Chicco" Zucchi, presidente del Crema, e Stefania Bonaldi, ma lo stesso sindaco si sarebbe assunto tutta la responsabilità del cambio di rotta, e allora perché non è stata lei a rispondere pubblicamente al presidente del sodalizio sportivo? «Nascondersi all’ombra dei propri assessori o anche semplicemente mandandoli in avanscoperta è istituzionalmente inaccettabile. I cittadini vogliono conoscere la verità. In gioco c’è una credibilità istituzionale che non può certo essere

Laura Zanibelli

lasciata al segretario provinciale del Pd» ha detto Beretta. Non solo: i due esponenti della minoranza hanno sottolineato che la Fondazione Cariplo, al solito, finanzia i settori della «cultura, del servizio alla persona, della ricerca scientifica e tecnologica e dell’ambiente», e molto difficilmente le infrastrutture viabilistiche. Qualora lo facesse, «c’è da augurarsi che l’amministrazione sia pronta alla cantierabilità del suo progetto per S.Maria: ma dove pensano di reperire le altre risorse mancanti non previste a bilancio 2015?». Infine: se c’è una strada da finanziare, questa è la «tangenzialina» che servirebbe davvero alle due zone produttive di Crema, l’ex Olivetti

e il Pip di Santa Maria, «perché oggi il vero problema è il lavoro e l’occupazione». Laura Zanibelli ha voluto mettere l’accento sul metodo seguito dal primo cittadino, tutto all’insegna della chiusura verso la collaborazione. «Se il sindaco pensa veramente che il superamento della barriera di Santa Maria sia prioritario, ci spieghi pubblicamente, come mai non si sia mai rivolta al parlamentare europeo Ncd, Massimiliano Salini, per chiedere supporto nell’individuazione di fondi europei a tale scopo. La informiamo che in tutto il Collegio di riferimento del neoparlamentare, sindaci di tutti i partiti, compreso il PD, non temono di dover chiedere quando è per il bene dei loro cittadini». La verità è che questo sindaco sta perdendo troppi treni, ha detto Beretta: «Il campus scolastico in via Libero Comune, la “tangenzialina”, la Cittadella per l’Anziano. Una serie di opportunità di lavoro che sono sfumate inspiegabilmente. Le imprese cittadine e del territorio hanno perso la possibilità di intercettare lavori per milioni di euro in un momento economico difficile dove non esistono alternative. In compenso l’amministrazione Bonaldi ha messo le mani nelle tasche dei cittadini come mai era successo prima e in modo iniquo».

Passeggiata lungo il Serio: pulizia straordinaria mensile di Legambiente

Aperunning: consegnati 1.300 euro E domenica c’è l’evento «Special»

Il progetto EcoAzioni - nato dalla collaborazione tra Circolo Legambiente Alto Cremasco, FiabCremasco e Comune di Crema - è un impegno concreto. La zona interessata si estende dalla stazione al parcheggio “la buca” fino all'intera passeggiata lungo il fiume Serio: sarà costantemente monitorata dai volontari e oggetto di pulizia straordinaria almeno una volta al mese; saranno inoltre realizzate azioni volte a valorizzare l'area e a sensibilizzare i cittadini riguardo temi ecologici e sul rispetto dei beni comuni. Il punto di ritrovo per le passeggiate ecologiche lungo le zone interessate è nel piazzale della stazione di Crema ogni seconda domenica del mese, ore 9.30. Per contatti, segnalazioni o suggerimenti: ufficio ambiente del comune: Tel: 0373/894.291-894.333 Email: servizioambiente@comune.crema.cr.it oppure Circolo Legambiente Altocremasco: altocremasco@legambiente.org

Mercoledì 4 marzo sono stati consegnati al sindaco di Ripalta Cremasca, Aries Bonazza, il ricavato che lo staff Aperunning ha raccolto durante la corsa non competitiva ludico-motoria del 26 dicembre 2014 «Aperunning Frozen». Il ricavato devoluto ammonta a 1.300 euro grazie anche al contributo del Gruppo Podisti di Ombriano. Ringraziando tutti i partecipanti che anche con la nebbia, il freddo e le feste sono venuti alla corsa, ricordiamo che ora aspettiamo tutti all'«Aperunning Special» di domenica 15 marzo 2015.


Crema

S

di Gionata Agisti

opo la festa dell’8 marzo, due giorni dopo l’associazione «Donne Contro la Violenza», attiva da 25 anni a questa parte, ha reso noto il consueto e annuale rapporto statistico relativo alle violenze che, sotto diversa forma, hanno subito le donne residenti in città e, soprattutto, nel territorio cremasco in genere. Diciamo subito che la situazione non è migliorata, rispetto all’anno precedente, anzi: i numeri raccontano un peggioramento. Come ha illustrato la presidente dell’associazione, Paola Caravaggio, affiancata dalla vice, Maria Rosa Marinoni e dalle collaboratrici Elena Vailati, Gianna Bianchetti e Chiara Canesi, nel 2014, sono state 82 le donne accolte nella sede di via XX Settembre 115, contro le 76 del 2013. In media, si tratta di donne tra i 30 e i 50 anni, coniugate, con figli minori a carico, senza o con basso reddito, sebbene siano in aumento anche i maltrattamenti nei confronti di donne indipendenti e con un posto di lavoro di responsabilità. Le maltrattate non presentano problemi di tossicodipendenza, alcolismo o disturbi psichici. Sono vittime da più anni di maltrattamenti plurimi - per lo più, si tratta di violenza psicologica, subito seguita da quella fisica e sessuale ma anche di stalking –, in certi casi, anche da parte di più persone, mentre, a loro volta, i figli subiscono violenza assistita o diretta. «Chi si rivolge a noi» spiega la presidente, «lo fa prevalentemente per un’esigenza di sfogo, per essere ascoltata e per ricevere informazioni generali. Chiediamo loro come sono venute a conoscenza della nostra realtà e la risposta è: tramite parenti e conoscenti. Questo ci dimostra l’importanza del passaparola e testimonia la parte attiva che può svolgere la comunità. Tuttavia,

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Sabato 14 Marzo 2015

Rapporto statistico: 82 le donne (76 nel 2013) accolte lo scorso anno nella sede dell’associazione

Aumentate le violenze sulle donne

Da sinistra: Elena Vailati, Maria Rosa Marinoni, Paola Caravaggio, Gianna Bianchetti e Chiara Canesi

c’è una difficoltà da parte delle donne coinvolte a esporre denuncia, per paura, poi, di non essere tutelate abbastanza. Noi, del resto, rispettiamo la volontà della persona che, da noi, riceve accoglienza senza giudizio alcuno nei suoi confronti». E, quanto al maltrattatore, qual è il suo identikit? «Per lo più, nel 93% dei casi, parliamo di un familiare o del partner. Nell’80% delle situazioni si tratta di italiani, dal reddito normalmente medio. Il maltrattatore tende a isolare la donna

dal contesto sociale e anche familiare di origine». Dal 1990 a oggi, come si è evoluta la situazione? C’è stato un aumento del numero di casi di violenza registrati? «Negli anni, sono aumentati, anche perché, come associazione, ci siamo fatte conoscere mano a mano sempre di più e, quindi, la gente sa molto meglio, rispetto all’inizio, chi siamo e di cosa ci occupiamo. E, poi, alcuni temi mediatici recenti, come lo stalking e il femminicidio, hanno alzato il livello di attenzione tra le persone».

Cosa impedisce a molte donne di denunciare chi le maltratta? «C’è chi ci racconta che le prime avvisaglie di comportamenti violenti si sono manifestate già nel corso del fidanzamento, attraverso particolari manifestazioni di gelosia o senso del possesso. L’errore è pensare che l’amore possa cambiare il proprio partner, ma non funziona così». È possibile sapere quante donne, in questo lasso di tempo, sono uscite dalla situazione di maltrattamento

Il terzo incontro “Sport&Cultura” «Dall’io al noi», organizzato dall’A.C. Crema

Trasmesso anche il messaggio di Pippo Inzaghi «Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo» recita il sottotitolo del terzo incontro del ciclo di appuntamenti Sport & Cultura «Dall’io al noi» - organizzato dall’A.C. Crema 1908, in cui si è parlato dell’importanza del team, della condivisione di ideali e del reciproco rispetto. Il convegno, che si è tenuto la sera dello scorso 9 marzo, nella sala dell’oratorio Opera Pia San Luigi, aveva come ospiti della serata: Bortolo Mutti, allenatore ed ex giocatore; Gianni Piacentini, preparatore dei portieri, e Francesco Vaccariello, preparatore atletico. Durante l’incontro, introdotto dai saluti del direttore generale del Crema, Massimiliano Gnatta, si sono succeduti spunti di riflessione relativi all’importanza della squadra, del team e di tutti i suoi componenti fondamentali: dall’allenatore al preparatore atletico, passando per i preparatori dei portieri e i collaboratori. «Questo evento, terzo della serie, si inserisce nella nostra definizione di cultura dello sport, intesa come perfettamente radicata nel territorio» è intervenuto Angelo Colombo, project manager dell’AC Crema 1908 e organizzatore degli eventi Sport & Cultura. «Si parte anche da qui, dal sottolineare, discutere e parlare dell’importan-

Da sinistra: Angelo Colombo, Bortolo Mutti, Massimiliano Gnatta, Gianni Piacentini e Francesco Vaccariello

za della squadra, che implica un passaggio dall’io al noi. Perché è proprio la stretta collaborazione fra i componenti che rende vincente un team e non solo nel mero punteggio sportivo». All’inizio della serata, c’è stato spazio per una sorpresa: l’intervento registrato dell’allenatore del Milan, Pippo Inzaghi, per salutare Mutti, una persona a cui, come Inzaghi stesso ha ricordato, deve molto. Nel dibattito tra Colombo e gli ospiti dell’A.C. Crema sono emersi concetti come credibilità, coerenza e onestà. «Per un allenatore» ha commentato Mutti, «è necessario il carisma, perfetta sovrapposizione di seduzione e motivazione. Si tratta di concet-

ti chiave che viaggiano di pari passo. Deve esserci, fra le doti di chi gestisce un gruppo, anche la capacità di creare un trasporto di stima, una condivisione di un percorso e di scelte precise e, soprattutto, di valori». Concorde anche Vaccariello: «Il ruolo del preparatore è particolare: si devono far svolgere lavori non sempre simpatici e, quindi, è più che mai necessario essere in grado di trasmettere professionalità, per quanto sia anche fondamentale essere avallati nelle proprie scelte dal mister». Ne sa qualcosa anche Piacentini che, come ha raccontato, in un’occasione è stato mantenuto al suo posto, proprio

su intervento dell’allenatore Mutti, a dimostrazione di quanto conti la fiducia tra collaboratori per poter creare un gruppo efficiente, anche se non sempre è possibile. Di maggior interesse, però, il capitolo dedicato al calcio giovanile che, a detta dei relatori, non si sta dimostrando più all’altezza del suo importante passato. Mutti, coraggiosamente, lo ha ammesso: «Non c’è la volontà di rischiare, di rimboccarsi le maniche e creare strutture dove gli allenatori siano rispettati, con tanto di garanzie contrattuali e non sfruttati, illusi e poi scaricati. In questi anni, nel calcio giovanile sono arrivati soldi importanti. Dove sono andati a finire?». Di fatto, quella che manca è una cultura sportiva ed è difficile, secondo Mutti, che in Italia si riuscisca a cambiare verso: «Siamo lontani dalla cultura anglosassone. Nelle nostre scuole, si pratica poco sport e non si trasmettono valori veri. E, poi, dobbiamo fare i conti con una mentalità improntata unicamente alla vittoria, che è molto radicata, rispetto alla ricerca del bel gioco. E questo già nei confronti dei bambini, su cui pesano troppe aspettative. Onestamente, non so davvero come faremo a cambiare» Gionata Agisti

in cui si trovavano? «No, purtroppo. Perché alcune donne interrompono il percorso, magari riprendendolo più avanti nel tempo e quindi non conosciamo le loro iniziative. Non abbiamo una statistica, anche se dovremo pensare a elaborarla, perché ce lo chiede la Regione che, dall’aprile dell’anno scorso, ha finanziato il progetto “Arca”, un progetto provinciale, che vede coinvolti i tre centri anti violenza di Cremona, Crema e Casalmaggiore, con fondi messi a disposizione appunto da Milano, anche per l’assistenza legale delle donne da noi seguite». C’è un percorso da seguire per poter diventare operatrici del vostro centro? «Certo, occorre frequentare un corso specifico per poter esercitare l’attività di accoglienza. Per ogni colloquio, sono impegnante normalmente 2 volontarie, per almeno un’ora di tempo. Nel 2013, ne abbiamo tenuti 230 di colloqui, ma l’anno scorso anche questo numero si è incrementato, salendo a 289. Nel tempo, anche le nostre socie sono aumentate, arrivando a 17, a cui se ne aggiungeranno presto altre 5 e siamo in cerca di una nuova sede, con uno spazio maggiore, per evitare accavallamenti e appuntamenti rinviati. Per questo, Stiamo aspettando una risposta dal Comune. Normalmente, il centro è aperto il martedì, dalle 15.30 alle 17.30 e il sabato, dalle 10 alle 12, ma si fissano altri appuntamenti, in base alle disponibilità di tempo delle donne che si mettono in contatto. Per contattare le volontarie, il numero di telefono è il seguente: 0373- 80999».

Il «Progetto Crema»: presentato il 30 marzo Lunedì 30 marzo, dalle 18.30 presso il Barcelona Café di Crema, si tiene un momento di presentazione di Progetto CREMA, associazione no-profit che punta a proporre e realizzare progetti migliorativi per la città. «Abbiamo unito nello stesso progetto un gruppo di giovani, che stanno già lavorando da qualche settimana per stendere idee e progetti, un gruppo di consulenti scelti all’interno della società civile cremasca che daranno sup¬porto fattivo al flusso di idee di Progetto CREMA e altre professionalità esterne che saranno di appoggio. Un progetto trasversale che punta a copri¬re uno spazio vuoto nell’ambiente della sociopolitica cremasca». La presentazione è aperta ad addetti ai lavori, stampa e cittadini. Seguirà un buffet offerto ai presenti da Progetto CREMA.

Madignano: furto lampo Via le sigarette in 4 minuti Ottavo furto al distributore dell’Eni a Madignano, sulla Paullese, prima dell’entrata a Madignano venendo da Crema. Una banda perfettamente organizzata. A compiere il furto hanno impiegato 4 minuti, o qualche secondo in meno. Dalle riprese delle videocamere, sembra di assistere all’assalto in diretta. Si vedono sei persone a volto coperto. Si vede uno dei banditi puntare la pistola contro l’ambulante che, sul suo furgone, vende panini all’interno del distributore. Gli fa capire di stare al proprio posto, di tenere le mani ben alzate e di non telefonare con il cellulare. Altri malviventi, con alcuni rami d’albero messi sulla strada, bloccano – facendo pensare a dei lavori in corso – la corsia che da Crema va a Madignano. Nel frattempo, è arrivato arriva l’uomo con il flessibile che

ha tagliato la saracinesca della porta d’entrata che poi viene abbattuta a colpi di mazza. E’ scattato l’allarme, mentre camion e auto transitano sulla corsia occupata da chi viene dalla parte opposta al distributore e, probabilmente, qualcuno si è accorto del furto in corso oppure no. I banditi non si preoccupano: sempre con il flessibile spaccano anche i lucchetti che proteggono lo scomparto dei pacchetti di sigarette. I quali - un centinaio circa - vengono prelevati e gettati velocemente dentro un tel, poi chiuso, o un borsone. Viene aperta anche la cassaforte e prelevati alcune decine di euro. Poi la fuga. In mezzo ai campi. Dove, probabilmente, erano stati postegiati alcuni mezzi per scappare più velocemente. Qualche secondo dopo è sopraggiunta una volante della polizia.

Pandino: assaltata una villa Si portano via l'oro di casa Assaltata e svaligiata una villa a Pandino. Il proprietario ha visto i ladri salire su un’auto e partire a tutta velocità. Ma è riuscito a prendere il numero della targa e ad avvertire i carabinieri. I banditi erano entrati nell’abitazione forzando una porta finestra. E nonostante l’allarme continuasse a suonare, sono riusciti ad aprire i cassetti e portare via gli ori che hanno trovato.


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Sabato 14 Marzo 2015

VOLLEY

Summer Camp Pomì Aperte le iscrizioni

CASALMAGGIORE

Ti-Bre, partenza e sit-in

Partecipato incontro a Piadena dei contrari alla bretella e favorevoli a quella ferroviaria. Proposto un sabotaggio, senza successo

L

Sboccia la primavera ma l’estate è più vicina di quanto si possa pensare. E con essa le tante iniziative che la VBC-Pomì Casalmaggiore ha in serbo. Tra queste il Summer Camp che la società rosa organizza dal 4 a 9 luglio a Marina di Massa. Un’iniziativa ormai collaudata e di successo che nel prossimo mese di luglio vivrà la sua terza edizione con tante novità, riservata alle ragazze di età compresa tra gli 8 e i 18 anni. Una vacanza sportiva all’insegna del divertimento e del gioco della pallavolo sotto l’occhio di uno staff tecnico di primissimo livello coordinato e diretto da Matteo Moschetti. All’allegria di una vacanza organizzata in una splendida struttura marittima le giovani partecipanti potranno unire la possibilità di prendere parte ad allenamenti quotidiani, gare tecniche e tornei organizzati nei campi allestiti sulla sabbia del litorale toscano. A dare valore aggiunto allo stage le visite delle giocatrici della Pomì Casalmaggiore e di tanti personaggi del volley. Il summer camp verrà realizzato nella splendida struttura “Torre Fiat” di Marina di Massa, a pochi metri dall’arenile della località toscana e a due passi da una splendida pineta, quindi in un ambiente che abbina aspetti paesaggistici e naturali a funzionalità e ospitalità. Le iscrizione sono aperte e si possono effettuare telefonando al 393/3309589 o scrivendo all’indirizzo mail info@volleyballcasalmaggiore.it specificando nome, cognome, data di nascita e comune di provenienza. Per tutte le info è possibile consultare la pagina www.facebook. com/SummerCampPomi. La società VBC ha iniziato una serie di incontri con le società giovanili del territorio per promuovere e far conoscere nei dettagli alle giovani il programma del Summer Camp 2015. Si è iniziato questa settimana a Guastalla (RE) dove una delegazione della Pomì composta dal direttore generale rosa Giovanni Ghini e dalle giocatrici Kasia Skorupa e Alessia Gennari è stata ospite, presso l’Oratorio Don Bosco, della società Saturno Volley, e a Campitello (MN). Il mese di marzo si chiuderà con la visita in quel di Castellucchio (MN). Altri appuntamenti sono in programma nel cremonese e nel parmense confermando l’intento del sodalizio rosa di mantenere inalterati ed anzi incentivare i rapporti di collaborazione con le società delle province che gravitano attorno al territorio casalasco viadanese, dove il progetto VBC-Pomì è nato ed è andato crescendo in questi anni.

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

di Vanni Raineri

a TiBre, la famigerata bretella autostradale Tirreno-Brennero, è un ecomostro, inutile anzi dannoso, e assai costoso, e per questo va fermata. E assieme ad essa anche la Cremona-Mantova. E’ con questo obiettivo che si è svolto giovedì sera un riuscito incontro organizzato da diverse associazione ambientaliste presso la Sala Civica di via Moro a Piadena. Riuscita perché vi ha partecipato un centinaio di cittadini, e perché si è svolta a ritmo serrato con l’intervento di tanti fra amministratori, politici, ambientalisti e semplici cittadini. Da segnalare la presenza di tanti parmensi (più avanti si capirà il perché) e dei consiglieri di minoranza di Piadena, assenti al concomitante consiglio comunale considerato illegittimo per la decadenza del sindaco Ivana Cavazzini. Cesare Vacchelli, deus ex machina dell’iniziativa, ha introdotto la serata riassumendo i contorni di una vicenda che risale agli anni Settanta e illustrando l’attualità. Con lui al tavolo dei relatori Massimo Gibertoni (Legambiente Parma Circolo Aironi del Po), Patrizia Gaibazza (assessore Ambiente e Urbanistica di Sissa Trecasali), Flavia Corradi (Comitato per la tutela del territorio di Trecasali) e Rolando Cervi (WWF Parma). La serata è iniziata con la proiezione di alcune slides, dopo che Vacchelli ha spiegato che l’incontro è stato fatto a Piadena dove è iniziata la battaglia e dove dovrebbero incrociarsi le due autostrade progettate. E’ stata mostrata la posa recente de primi picchetti e dell’area recintata (pur in assegna di cartelli indicativi) per i lavori della realizzazione del primo lotto della TiBre, i 9 km che separano Fontevivo da Trecasali e che costeranno oltre mezzo miliardo di euro. Partendo dal riscaldamento globale e mostrando come la Lombardia sia “un contenitore di veleni”, si è

La Sala Civica di via Aldo Moro a Piadena gremita da un centinaio di persone

arrivati allo smog crescente di Cremona per dimostrare che non c’è bisogno di queste autostrade. Il ritardo riguarda invece le ferrovie, le metropolitane e il servizio pubblico di trasporto. Invece di spendere 5 miliardi per le due autostrade (“con guadagno solo per le concessionarie Autocisa e Stradivaria”), ed ecco la proposta, meglio puntare sul Ti-Bre ferroviario. Vacchelli ha spiegato che i lavori iniziano non tanto perché si intende concludere l’opera sino a Nopgarole Rocca, ma perché la proroga della concessione del tratto Parma-La Spezia ad Autocisa era a rischio in caso di nuovo ritardo. «Ma l’Europa – ha affermato Vacchelli – ci chiede il passaggio dal trasporto su gomma ad altre modalità. Il Governo ha già affermato che il tratto Fontevivo-Trecasali avrebbe comunque valenza autonoma per l’innesto con la Cispadana». Da qui la netta sensazione dei comitati che l’autostrada sia destinata a concludersi a Trecasali, prima dell’attraversamento sul Po previsto a Torricella del Pizzo. Vacchelli ha annunciato un possibile esposto per verificare se i lavori siano legittimi, in assenza di cartelli, e un prossimo sit-in di protesta con amministratori e cittadini, senza escludere un’azione legale contro il progetto esecutivo. Quanto al

progetto ferroviario, ha ricordato l’alternativa consistente nel tracciato che transita da Suzzara e Poggiorusco, che però è più lungo e costoso. Parma e Brescia, ha affermato, sono collegate con treni che hanno 70 anni. E’ stato poi proiettato un video di Legambiente sul primo lotto. Quindi Gibertoni ha parlato di “opera oscena, quasi pornografica”, e ha ricordato come a Parma si sono spese decine di migliaia di euro solo per non fare la metropolitana. Sul punto è poi intervenuto il presidente del Consiglio comunale di Parma Marco Vagnozzi, il quale ha puntualizzato che i milioni incassati dall’impresa Pizzarotti per non aver potuto svolgere i lavori (anzi, «per non aver mosso cazzuola») sono stati di 12 milioni. Ha poi detto che i dati sul traffico autostradale sono fermi al 2007 (periodo pre-crisi) mentre sarebbe facile aggiornarli, ma forse non conveniente, e ha aggiunto che chiamare opere compensative di un’autostrada altre strade è assurdo. Patrizia Gaibazzi ha spiegato come la sua gente viva l’operazione come un sopruso per interessi altrui, mentre Flavia Corradi ha criticato la devastazione ambientale, sostenendo come anche questa

vicenda dimostri che alla base della crisi c'è l’arricchimento di pochi a danno di tanti. Cervi ha criticato “la politica dell’ormai”, ritenendo che ci siano gli spazi per un ripensamento sulla scia della scelta di Parma in merito ala metropolitana. A questo punto spazio ai tanti interventi dal pubblico. Il casalese Paolo Segalla si è detto d’accordo sul fatto che la battaglia sul primo lotto non è ancora perduta, il presidente della Commissione Ambiente della Provincia di Mantova Franco Tiana ha parlato di un’enorme devastazione ambientale che va fermata. Interessante l’intervento di Stefano Storti, imprenditore dell’omonima impresa di trasporti pesanti da poco insediatasi a Piadena. Ha spiegato come la capacità ferroviaria si sia raddoppiata, e ci siano richieste per un ulteriore incremento, ma è necessaria l’elettrificazione del tratto ferroviario tra Piadena e Parma. Storti ha detto però di non vedere la Ti-Bre ferroviaria come alternativa a quella autostradale, bensì complementare, e di non considerare completamente inutile la BreBeMi, strappando mormorii di disapprovazione e una piccola contestazione. Massimo Bondioli ha portato il saluto e il sostegno del comitato cremonese della Lista Tsipras, quindi Francesco Rossi del “Comitato Rubbiano per la vita”, che si batte contro l’inceneritore di Uguzzolo nel parmense, ha alzato il tiro proponendo azioni di sabotaggio vere e proprie, come sradicare i paletti e bruciare le recinzioni arancione, sostenendo che è giunta l’ora che la gente rischi qualcosa del proprio. Poche condivisioni e applausi stanchi per lui. A chiudere, Gabriele Piazzoni di Sel Cremona (“difficile intervenire contro scelte che nascondono forti interessi”) e Patrizio Bimbi (M5S Parma) che ha sollecitato l’esposto in procura e il coinvolgimento di Anci. La chiusura a Cesare Vacchelli: siamo in tanti ad opporci, si faccia quindi un sit-in sul cantiere, ma al bando la violenza.

Diversamente attori, alle radici del teatro

Applausi e consensi per l’Hacademia TeatroINmovimento proposta al Comunale dai ragazzi della Santa Federici

Ci hanno messo un anno per preparare il loro spettacolo, ma poi, saliti sul palco, hanno dato il meglio, strappando applausi convinti agli spettatori che hanno riempito il Teatro Comunale in ogni ordine di posto. Sono i ragazzi, in gran parte diversamente abili della Santa Federici, affiancati da alcuni “normodotati” (educatori), che hanno presentato Hacademia TeatroINmovimento, un progetto splendidamente e faticosamente portato a termine da Jim Graziano Maglia. Lo spettacolo faceva parte del vasto programma con cui il Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po ha celebrato i suoi primi 20 anni di vita, e che il presidente Carlo Stassano ha voluto incentrare sul mondo delle persone più fragili e della costellazione delle associazioni di volontariato che di loro si occupa. Appena sul palco, l’annuncio di una attrice: “Gli ingredienti che vi offriamo sono: incoscienza, pazienza, dolce armonia, profonda attenzione, amore, passione, cambiamento, conoscenza”. Ogni parola pronunciata replicata ad alta voce da tutti gli attori. E’ stato l’inizio di uno spettacolo variegato, fuori dai canoni, che si è ben dipanato grazie anche ai contributi di Emanuele Piseri (audio-video-luci) e Jerry Mangoni (musiche).

A sinistra la presentazione al pubblico, a destra un momento dello spettacolo

Un teatro in movimento in ogni senso, dove si è vista una staffetta in cui nessuno tifava e nessuno vinceva, mentre le risate strappate da un copione giustamente strambo erano di un livello superiore, come fossero esplosione di sorrisi prolungati. Probabilmente condiviso il sentimento del giorno dopo di chi c’era: “e

pensare che volevo andare a dormire perché dovevo alzarmi presto. Invece mi sono ricaricato, ho dormito bene e stamattina sorridevo a tutti”. In fondo era facile da capire già appena si era alzato il sipario: è stata un’iniezione di tutti quegli ingredienti elencati. Era così semplice.


Casalmaggiore

Sabato 14 Marzo 2015

Antonio Lubrano chiude la stagione del Teatro Pagano di Canneto CANNETO SULL’OGLIO - Chiude stasera la stagione del Teatro Comunale “Mauro Pagano”. Alle ore 20,45 di oggi, sabato 14 marzo, andrà in scena lo spettacolo dal titolo "Il buffo dell’opera". Conduce il noto Antonio Lubrano. I brani operistici sono interpretati dai solisti dell'Orchestra da Camera Aloisiana con la direzione del Maestro Alessandro Trebeschi. I biglietti rimasti dopo la fase di prevendita saranno acquistabili nella giornata odierna presso la biglietteria del teatro dalle ore 10 alle 12. I retroscena esilaranti, gli incidenti veri che accadono sulla scena lirica e

fuori scena: ecco che cosa racconta “Il buffo dell'opera”, il divertente spettacolo condotto da Antonio Lubrano ed elogiato dalla critica. Per ciascuno dei curiosi “disastri” rievocati dal narratore quattro cantanti – un soprano leggero, Alessia Pintossi, un soprano drammatico, Olivia Latina, un tenore, Ivan Defabiani e un baritono, Stefano Kim – interpreteranno una o più arie delle opere in programma. Gli artisti saranno accompagnati dai solisti dell'Orchestra da Camera Aloisiana diretta dal M° Alessandro Trebeschi. Si va da Traviata all'Elisir d'amore, dall'Aida a Carmen, dal Don Giovanni

a La Bohème, Pagliacci, Madama Butterfly, Sonnambula; dal Barbiere di Siviglia a Don Carlos, a Tosca. Antonio Lubrano, giornalista televisivo, ha realizzato per Rai Uno dal '99 al 2004 la serie intitolata “All'Opera!”, un programma che raccontava ogni settimana un melodramma in 55 minuti, attingendo alle più famose edizioni dei teatri italiani, dalla Scala di Milano al San Carlo di Napoli al Regio di Parma, e che ebbe indici di ascolto altissimi, inconsueti per il melodramma in televisione sebbene andasse in onda in seconda e anche in terza serata.

Antonio Lubrano

Uniti nel nome del turismo

Un info point vicino a Villa Medici per promuovere anche Castelponzone, che sarà presente una settimana a Expo

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di Vanni Raineri

opo anni, anzi decenni, di iniziative fumose, fatte sulla carta e magari ben finanziate ma che non hanno prodotto effetti concreti, finalmente la valorizzazione turistica del Casalasco ha intrapreso una strada che promette di condurre a migliori risultati. Una nuova prova è l’accordo stretto tra i sindaci di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari e di Scandolara Ravara Velleda Rivaroli, i protagonisti di quelli che sono i maggiori progetti portati a termine negli ultimi anni in ambito turistico: il recupero e fruizione di Villa Medici del Vascello e l’inserimento di Castelponzone tra i Borghi più belli d’Italia. L’accordo riguarda un progetto, presentato ieri mattina in Municipio a Scandolara, che si prefigge di ottenere significative sinergie nella valorizzazione proprio di Villa Medici e Castelponzone, ma nasce già per ampliare il proprio raggio d’azione a tutto il Casalasco. Due sono le novità di rilievo: l’apertura di un info point, una specie di ufficio turistico al servizio del progetto, e la presenza di Castelponzone per una settimana con uno stand a Expo2015. «Si tratta di un progetto –afferma Asinari – su cui lavoriamo da tempo, con la consulente Lara Cavalli (responsabile ufficio bandi di Reindustria, presente all’incontro, ndr). Noi mettiamo in campo una struttura e un’organizzazione collaudata, che ha portato a Villa Medici migliaia di visitatori, assistiti grazie alla presenza di 14 accompagnatori». Accompagnatori e non guide. «Nei nostri Comuni – spiega Rivaroli – valorizziamo ragazzi che hanno studiato in quel settore e ci possono aiutare nella promozione, e per loro è un’occasione di lavoro. Non possiamo permetterci guide autorizzate, per questo si tratta di accompagnatori, ma sono del posto e questo per noi è un valore aggiunto». «La presenza di Castelponzone nei Borghi più

Pierguido Asinari e Velleda Rivaroli

belli d’Italia – prosegue Asinari – ha una grande esposizione mediatica, si tratta di un circuito fondamentale. Così uniamo due valori complementari, ed è importante unire le nostre forze. Credo non abbia senso avere dieci uffici turistici sul territorio. Va bene Expo ma vogliamo andare oltre». «Ci uniamo a chi ha ottenuto enormi risultati – ribatte Rivaroli -. Sappiamo che il percorso di Castelponzone è molto più indietro, noi abbiamo fatto in 20 anni un grande lavoro strutturale, ora devo pensare a cosa offrire al turista. Dall’11 al 17 maggio saremo presenti in Expo nel padiglione di Eataly, e poter offrire un territorio più vasto, completare il pacchetto, è fondamentale. Potremo proporre una giornata nella quale sarà possibile visitare Villa Medici, Castelponzone col museo dei cordai, e le chiese antiche di Scandolara e Caruberto, il tutto nel raggio di pochi chilometri. In questo modo riversiamo ricchezza anche ai nostri negozianti e ristoratori. Ma già stiamo pensando ad un pacchetto di due giornate, aggiungendo magari l’Acquario del Po di Motta Baluffi, la fruizione di piste ciclabili che ancora devono funzionare a dovere e tanto altro. Invece che partire con delle brochure che poi rimangono qui,

facciamo il percorso inverso: partiamo noi due con l’intento di allargarci e credo potremo un giorno offrire un soggiorno anche di 4-5 giorni nel Casalasco». «Stiamo lavorando – dice Asinari - per coinvolgere bed & breakfast, alberghi e ristoranti. Presenteremo il progetto la prossima settimana nei nostri Consigli comunali, e sabato 21 marzo ci sarà la firma ufficiale presso il punto vendita Cerati di Castelponzone dove presenteremo i pacchetti turistici. Il 6 aprile, giorno di Pasquetta, sia San Giovanni che Castelponzone apriranno ai turisti». Intanto anche a Castelponzone partirà la formazione per nuovi accompagnatori turistici che si uniscano ai presenti, in grado anche di accogliere turisti di lingua inglese, tedesca e francese, e nel prossimo futuro russa. «Sappiamo che il turista è esigente – prosegue Asinari – ma i riscontri avuti sui social sono stati molto positivi. Abbiamo già contattato agenzie turistiche della zona. Partiamo dagli esercizi commerciali dei due Comuni, selezionati perché è importante la qualità, lanciando i pacchetti». L’ufficio che accoglierà i turisti sarà a San Giovanni in via Feudatari, nella sede della Biblioteca comunale, quindi molto vicino alla rocca. Si chiamerà “info point turistico borghi e castelli”. Serviranno risorse. «Partiremo ovviamente con un budget che stabilirà la giunta – afferma Asinari – e prenderemo parte a bandi. Credo che l’operazione si possa autofinanziare se gestita bene, come dimostra la nostra esperienza di Villa Medici». «Non siamo così sciocchi da pensare di rimediare alla chiusura della Bini o alla crisi del polo artigianale di San Giovanni – spiega Velleda Rivaroli – ma ritengo che il porgetto possa dare un contributo. Credo che la cultura e il turismo possano portare posti di lavoro». Un progetto che come detto guarda lontano, come fa capire Asinari: «Dobbiamo puntare verso il Po, è quello che ci manca».

Cecilia, nozze con tanti invitati Successo dell'iniziativa ospitata da Villa Medici

SAN GIOVANNI IN CROCE – Il primo sole di fine inverno ha baciato la pseudo-inaugurazione di Villa Medici del Vascello. “Le nozze di Cecilia” non era organizzata dal Comune, bensì da un’organizzazione che ha affittato nell’occasione la splendida location. Sta di fatto che si trattava della prima manifestazione in rocca del 2015, e al taglio del nastro, assieme alle due ideatrici dell’evento, la wedding planner Pierangela Antonietti e la fotografa

freelance Camilla Sarzi, c’era an che il sindaco di San Giovanni Pierguido Asinari. All’evento, che si è svolto domenica scorsa, hanno partecipato ben 20 espositori selezionati, tra coloro che sono attivi nei settori legati al matrimonio. Già nel corso della mattinata parecchie persone hanno visitato le esposizioni e la mostra di abiti nuziali vintage, posti su due livelli, piano terreno e primo piano di Villa Medici. Una ghiotta occasione anche per chi non

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“27 LUGLIO 1914” AL TEATRO GALLERANI SAN GIOVANNI IN CROCE - Il 27 luglio 1914 é l'ultimo giorno di pace. All'indomani l'Impero Austro-ungarico, a seguito dei fatti di Sarajevo, dichiara guerra alla Serbia e da lì per un terribile effetto domino si scatenerà la prima guerra mondiale. “27 luglio 1914” è anche il titolo dello spettacolo teatrale musicale, organizzato dall'Unione dei Comuni Palvareta Nova in ricordo del centenario dell'entrata in guerra dell'Italia, che si terrà presso il Teatro Gallerani di San Giovanni in Croce domani, domenica 15 marzo, alle ore 17 con ingresso libero. Un testo scritto da Nicola Armanini, Luciano Vignoni e Nerile Juraskaite, frutto di una ricerca sulle lettere dei soldati dal fronte dove emergono le terribili condizioni disumane e si alza un grido: “Che senso ha la guerra?”. Si arriva così a chiedersi cosa sarebbe stato il mondo senza quella, anzi senza quelle guerre, visto che poco più di vent'anni dopo la fine della prima guerra si scatenerà la seconda ancora più feroce e terribile. Lo spettacolo usa la messa in scena dell'antica arte dei cantastorie: musica, immagini, costumi. “L'Orchestrina da trincea” formata da sette elementi propone e ri-arrangia brani popolari legati al primo e al secondo conflitto bellico in un sound appassionato. Il Coro del Caldone, storico coro maschile di Cerlongo (MN) magistralmente diretto dalla maestra Nerile Januskaite propone canti più legati alla montagna e ai luoghi. Infine ci sono i cantastorie che leggono lettere dal fronte e storie incredibili come quella del Natale 1914 quando sul fronte occidentale i soldati uscirono dalle trincee per trascorrere in pace qualche ora, e si accorsero che il nemico aveva gli stessi identici occhi.

MERCATINO DI PRIMAVERA A CANNETO CANNETO SULL’OGLIO – Sono aperte le iscrizioni per il “6° Mercatino di Primavera-Hobbystica & Co.”, organizzato dall’Assessorato alla Cultura di Canneto e che si terrà domenica 12 aprile in piazza Matteotti e via Garibaldi. E’ possibile iscriversi rivolgendosi al Comune (telefono 0376/717021 o 349/2629399, fax 0376/724010, mail cultura@comune.canneto.mn.it). Dalle ore 10 del mattino e per tutta la giornata, vi sarà una rassegna di espositori che coltivano la passione dell’hobbistica nei più svariati campi. Si potranno ammirare ed acquistare oggetti fatti e/o decorati a mano, creati con le più svariate tecniche: lavorazione del legno, del ferro, del gesso, decoupage, pittura su vetro e ceramica, creazioni con perline, cucito, ricamo e tanto altro ancora. Non mancheranno le bancarelle della solidarietà, gestite da chi vede il volontariato come l’hobby preferito. Vi saranno, inoltre, punti di ristoro e di degustazione di prodotti tipici in tema con l’imminente apertura di Expo 2015.

COMMEDIA, TOCCA AI “NATI PER CASO” SCANDOLARA RAVARA - Giro di boa per la rassegna di commedia dialettale “Da sganasas dal rider” organizzata da ArciBassa con la collaborazione dei Comuni di Gussola e Scandolara Ravara. Nella Sala Polivalente di Scandolara domani alle 17 si terrà il quarto dei sei appuntamenti con la risata dialettale. Ad esibirsi sarà la Compagnia “Nati per caso” di Gussola con la rappresentazione di “Na spera ‘d sul”, di Franco Zaffanella. Ingresso a 5 euro (tesserati Arci 4, gratis sotto i 10 anni). Ricordiamo che la seconda edizione del concorso si concluderà con la cerimonia di premiazione fissata il 12 aprile alle 16,30: sarà il pubblico a votare la compagnia preferita (sei sono in concorso), ed è previsto anche un premio da parte di una apposita giuria.

TOMBOLA PRO OSPEDALE OGLIO PO

aveva ancora potuto visitare l’interno della rocca. Anche nel pomeriggio è proseguito l’arrivo dei visitatori che hanno anche potuto gustare l’esibizio-

ne di danza rinascimentale proposta dal gruppo Danza Antica Tripudiantes Doverensis di Isola Dovarese e il taglio della torta.

GUSSOLA - Il circolo AuserInsieme di Gussola invita tutti i propri aderenti stasera, sabato 14 marzo, alle ore 21 presso il Centro Culturale a giocare a tombola, trascorrendo una serata a favore della beneficienza. Parte del ricavato sarà infatti devoluto al reparto terapia del dolore dell'Ospedale Oglio Po, per contribuire all'acquisto di un ecografo. All'iniziativa sarà presente il dottor Luigi Borghesi.


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Speciale Edilizia

Sabato 14 Marzo 2015

La denuncia di Confcommercio: tra il 2011 e il 2014 gli italiani hanno pagato 31,88 miliardi di tasse sugli immobili

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e tasse sulla casa sono aumentate del 115% in tre anni. Questo lo sconcertante dato che emerge da uno studio Confcommercio-Cer su pressione fiscale e spesa pubblica. Non è tutto: se dovessero scattare le clausole di salvaguardia contenute nella legge di stabilità ci sarebbero 72 miliardi di tasse in più nel triennio 2016-2018. Dalla ricerca emerge anche che le tasse sugli immobili sono più che raddoppiate negli ultimi tre anni: tra il 2011 e il 2014 gli italiani hanno pagato 31,88 miliardi di tasse sugli immobili (+115,4%). La cifra non è destinata a scendere nel 2015. «Una crescita - ha spiegato Bella - dovuta al taglio dei trasferimenti e cui non ha corrisposto una analoga riduzione dell pressione dal centro. Con la conseguenza di aumentare la pressione fiscale complessiva. Quindi non si capisce cosa resti del federalismo fiscale su cui abbiamo lavorato per 15 anni. Se si torna ad un neocentralismo rischiamo di non avere i benefici del federalismo pur continuando a sopportarne i costi».

LE TASSE SULLA CASA Cedolare secca. La cedolare secca è l'imposta sulle locazioni che, dal 2011, ha sostituito l'Irpef sui redditi da locazione, l'imposta di registro e l'imposta di bollo. Il suo importo è del 21 per cento sui redditi da locazione con canone libero e 15 per cento con canone concordato. È facoltativo adottarla. Imu. L'imposta municipale unica è la tassa sulla proprietà degli immobili. Continua ad essere dovuta per le prime case solo se considerate di lusso (A/1, A/8 e A/9). Si paga sempre per la seconda abitazione e altri immobili. Servixe Tax. È l'imposta che ha sostituito la Tares e serve a finanziare i servizi dei Comuni. È costituita da due componenti:

Tasse sulla casa, +115% in tre anni LA LETTERA DI UPPI

L’Uppi esprime forte preoccupazione e sdegno in relazione alle parole del Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan pronunciate nel corso dell’intervista rilasciata al Corriere della Sera del 1° marzo scorso. Alla domanda se le tasse sulla casa caleranno il Ministro ha risposto: “Se si devono abbattere le tasse, la mia preferenza va agli investimenti produttivi, così riparte l’occupazione”. Il ministro ha, quindi, dichiarato che il Governo Renzi non diminuirà le tasse sulla casa preferendo aiutare le grandi imprese nazionali e multinazionali. Grave che un Ministro della Repubblica non comprenda come l’aumento della pressione fiscale sugli immobili abbia fortemente danneggiato il settore dell’edilizia e delle costruzioni e che non ci sarà una vera ripresa in Italia senza la valorizzazione del mercato immobiliare e delle locazioni. La tassazione in oggetto riguarda oltre 3 milioni di immobili e, nel 2014, ha raggiunto i 42 miliardi di Euro. Imu e Tasi nel 2014 hanno, inoltre, superato di oltre 100 milioni di euro l’Imu nel 2012. Con alle porte la riforma del Catasto l’Uppi si chiede se il Governo non abbia davvero intenzione di mettere mano nelle tasche dei piccoli proprietari immobiliari e se la promessa che non ci saranno ulteriori aumenti (c.d. invarianza di gettito) sia ancora credibile. gestione dei rifiuti urbani (Tari) dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani - e la copertura dei "servizi indivisibili" (Tasi) gestiti dall'Amministrazione comunale, a carico di chi occupa fabbricati. Tassa di scopo. Nota anche come Iscop, l'imposta di scopo consente ai singoli Comuni di richiedere ai propri cittadini un contributo per scopi specifici, come ad esempio la realizzazione di un'opera pubblica. L'Iscop si basa sull'applicazione dell'ali-

quota Imu agli immobili, per una durata massima di 10 anni. Tassa di registro sul contratto di locazione. Quando si stipula un contratto di affitto, occorre registrarlo all'Ufficio del Registro e pagare la tassa e i bolli (a meno che non si scelga la Cedolare secca). L'imposta per i fabbricati ad uso abitativo è pari al 2 per cento del canone annuo, con un minimo di 67 euro. Chi sceglie di pagare per l’intera durata del contratto ha diritto a uno sconto, che consiste in una detrazione dall’imposta dovuta pa-

ri alla metà del tasso di interesse legale (attualmente 2,5%) moltiplicato per il numero delle annualità. Irpef. I redditi derivanti da locazione di immobili (affitto) sono soggetti a tassazione Irpef. Lo Stato riconosce una deduzione forfettaria, nella misura del 5 per cento. Imposta di registro. Si paga allo Stato al momento dell'acquisto dell'immobile ed è proporzionale al valore dell'immobile, secondo certi coefficienti stabiliti dallo Stato.

Imposta ipotecaria e catastale. E' una tassa che si paga allo Stato in seguito a volture catastali e trascrizioni, iscrizioni e variazioni nei pubblici registri immobiliari, in proporzione ad aliquote stabilite dallo Stato. Se si acquista da un privato, entrambe le imposte corrispondono a 168 euro, se si può godere delle agevolazioni, per la prima casa. Non avendo le agevolazioni l’imposta ipotecaria corrisponde al 2 per cento del valore catastale, mentre quella di registro corrisponde al 7 per cento.

Iva. L'Iva si paga allo Stato se si acquista l'immobile da una impresa. Esistono varie aliquote, a seconda che si acquisti come prima o seconda casa. Tassa sui passi carrabili. Tassa che si paga al Comune per accedere dalla proprietà privata alla strada comunale con l'automobile. Tassa per l'occupazione di spazi e aree pubbliche. Tributi locali che vengono applicati nelle città (esempio: ponteggi per eseguire lavori di ristrutturazione nei condomini).


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Sabato 14 Marzo 2015

La Legge di Stabilità ha prorogato l’incremento della detrazione fino al 50% pe un tetto massimo di 96mila euro di spesa

L’

Detrazioni fiscali fino al 31 dicembre 2015

CAMBIANO LE REGOLE Tra le principali regole e i vari adempimenti che negli ultimi anni hanno subito modifiche si ricorda: • L’abolizione dell’obbligo di invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara. • L’aumento della percentuale (dal 4

all’8%) della ritenuta d’acconto sui bonifici che banche e Poste hanno l’obbligo di operare. • L’eliminazione dell’obbligo di indicare il costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori. • La facoltà riconosciuta al venditore, nel caso in cui l’unità immobiliare sulla quale sono stati eseguiti i lavori sia ceduta prima che sia trascorso l’intero periodo di godimento della detrazione, di sce-

agenzia delle Entrate ha pubblicato lo scorso gennaio una nuova guida per le detrazioni fiscali legate alle ristrutturazioni edilizie. L'Agenzia ricorda che "Dal 1° gennaio 2012 l’agevolazione è stata resa permanente dal decreto legge n. 201/2011 e inserita tra gli oneri detraibili dall’Irpef". La detrazione è pari al 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare. Una delle principali novità è che l'aumento della detrazione fino al 50% (con 96.000 euro l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio) è stata prorogata nuovamente, fino al 31 dicembre 2015, come ha deciso l'ultima Legge di Stabilità. Dal 1° gennaio 2016 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare. “La legge di stabilità 2015 - fa sapere l'Agenzia delle Entrate - ha inoltre prorogato la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione. Per questi acquisti sono detraibili le spese documentate e sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015”. A prescindere dalla somma spesa per i lavori di ristrutturazione, la detrazione va calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro e ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Non è tutto: fino al 31 dicembre 2015 è prevista una detrazione più elevata per le spese sostenute per interventi di adozione di misure antisismiche su costruzioni che si trovano in zone sismiche ad alta pericolosità, se adibite ad abitazione principale o ad attività produttive. In questo caso “La detrazione è pari al 65% delle spese effettuate dal 4 agosto 2013 al 31 dicembre 2015. L’ammontare massimo delle spese ammesse in detrazione non può superare l’importo di 96.000 euro”.

gliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente (persona fisica) dell’immobile. • L’obbligo per tutti i contribuenti di ripartire l’importo detraibile in 10 quote annuali; dal 2012 non è più prevista per i contribuenti di 75 e 80 anni la possibilità di ripartire la detrazione, rispettivamente, in 5 o 3 quote annuali. • L’estensione dell’agevolazione agli interventi necessari alla ricostruzione o al

ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza. LA DETRAZIONE IRPEF E' dunquie possibile, spiega l'Agenzia delle Entrate, detrarre dall’Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) una parte degli oneri sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali situati nel territorio dello Stato.

In particolare, i contribuenti possono usufruire delle seguenti detrazioni: • 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2015, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare; • 36%, con il limite massimo di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno spese dal 1° gennaio 2016. L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa, e va suddivisa fra tutti i soggetti che hanno sostenuto la spesa e che hanno diritto alla detrazione. Se gli interventi realizzati in ciascun anno consistono nella prosecuzione di lavori iniziati in anni precedenti, per determinare il limite massimo delle spese detraibili si deve tenere conto di quelle sostenute nei medesimi anni: si avrà diritto all’agevolazione solo se la spesa per la quale si è già fruito della relativa detrazione non ha superato il limite complessivo previsto. Quando gli interventi di ristrutturazione sono realizzati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale, dell’arte o della professione, la detrazione spetta nella misura ridotta del 50%. Per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio, il beneficio compete con riferimento all’anno di effettuazione del bonifico da parte dell’amministrazione del condominio. In tale ipotesi, la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che quest’ultima sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. Ciascun contribuente ha diritto a detrarre annualmente la quota spettante nei limiti dell’Irpef dovuta per l’anno in questione. Non è ammesso il rimborso di somme eccedenti l’imposta. LA RIPARTIZIONE DELLE DETRAZIONI La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi.


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Sabato 14 Marzo 2015

Il risparmio energetico parte dalle pareti

Fondamentale tener conto di materiali, tipo di intervento e spazi da isolare: dal tetto ai muri. Come evitare le dispersioni e ridurre i consumi

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na delle grandi sfide dell'edilizia di oggi è quella di garantire il risparmio energetico delle abitazioni. Che si tratti della progettazione di una nuova costruzione o della riqualificazione di un immobile esistente, la coibentazione termica deve essere commisurata alle esigenze di chi vi abita e dall'ubicazione dell’immobile. A questo proposito il territorio italiano è suddiviso in zone climatiche – dalla A alla F – in base alle temperature; a ciascuna corrisponde un grado di isolamento che i singoli elementi devono avere.

I MATERIALI Per isolare termicamente esistono materiali formulati appositamente che si utilizzano in fase di costruzione. Tenendo conto che le leggi concedono pareti con spessori maggiori, sia per immobili nuovi sia per le ristrutturazioni, e inoltre prevedono sgravi fiscali. Evitare le dispersioni Gran parte dell’energia usata d’inverno per riscaldare le stanze a 20-22 °C (come previsto dalla legge) e di quella consumata in estate per raffrescare a circa 26 °C va dispersa attraverso tetto, pareti, pavimento e finestre. Nei vecchi edifici questi consumi si possono ridurre del 20-40% grazie a un corretto isolamento, risparmiando sulle bollette del riscaldamento. Bisogna aggiungere che l’idonea coibentazione, con l’utilizzo di materiali appropriati secondo l’applicazione, ha anche altri vantaggi: si può abbattere il rumore, innanzitutto, e si riesce a ridurre umidità o “secco” eccessivo, con conseguente miglioramento del benessere interno. Consumi ridotti Oltre che dai gradi centigradi interni, il comfort termico di un’abitazione è influenzato anche da altri fattori: innanzitutto dalla temperatura di irradiamento vincolata a quella in superficie degli

elementi che delimitano la casa (muri, pavimenti, soffitti e vetri). Più queste strutture sono fredde, maggiore è la loro tendenza ad assorbire calore.

Scegliere l’intervento Volendo migliorare la coibentazione della casa, una valutazione tecnica mirata aiuta anche a stabilire un programma di lavoro, per dare priorità alle opere più urgenti e dilazionare nel tempo invece quelle meno indispensabili dal punto di vista costi-benefici. Va detto che le opere relative al miglioramento dell’isolamento termico possono godere degli sconti fiscali previsti per gli interventi finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici. Isolare il tetto E' attraverso il tetto che si disperde la maggiore percentuale di calore durante la stagione invernale: si arriva anche al 40% dell’energia prodotta dall’impianto di riscaldamento. E d’estate è l’elemento che contribuisce

Isolamento termico con i serramenti Nell'ottica di ottenere l'isolamento termico della casa, elemento fondamentale da considerare sono i serramenti: un serramento isolante incide infatti per buona parte sul risparmio energetico complessivo, come spiega il professionista Marco Ruggeri (Falegnameria Ruggeri). «Utilizziamo un tipo di serramento allegato ad un falso controtelaio termico, che risulta l'ideale sia per le nuove costruzioni che per le ristrutturazioni, anche perché lavoriamo senza la necessità di opere in muratura». Ma non solo isolamento termico: una buona finestra consente di ottenere anche l'isolamento acustico. «Una richiesta che in molti ci fanno - spiega Ruggeri -. Oggi per isolare vanno bene tutti i materiali. La scelta dipenderà dal risultato che vuole ottenere chi commissiona il lavoro: ad esempio chi non vuole fare troppe manutenzioni sceglierà il Pvc o l'allumminio, mentre chi predilige un risultato estetico prediligerà il legno, anche se necessita di più manutenzioni. In ogni caso prima di ogni installazione c'è un sopralluogo da parte di uno studio tecnico, che definirà che tipo di serramento serve. Tra l'altro tutti i prodotti sono detraibili al 65% e ci occupiamo anche di smaltire i vecchi serramenti».

in larga misura al surriscaldamento degli ambienti sottostanti. L’intervento per rimediare dipende dalla tipologia di copertura e dalla destinazione d’uso dello spazio sottostante. Se il sottotetto non è praticabile o viene utilizzato come deposito non è conveniente coibentare il tetto; può essere invece risolutivo isolare a terra, intervenendo sul solaio che separa l’abitazione sottostante.

Isolare i muri Per isolare i muri lo strato isolante può essere aggiunto con il “cappotto” oppure inserito in intercapedine. Il primo sistema è realizzato con pannelli specifici che vengono sovrapposti alla struttura, all’interno o all’esterno; è indicato per gli edifici esistenti perché riduce i disagi durante l’intervento e non comporta demolizioni. L’applicazione all’interno è più complicata per la presenza degli attacchi agli impianti presenti sulle pareti. In questi casi ci si limita a eliminare i ponti termici. Il miglioramento è però soltanto relativo. Una versione del sistema a cappotto prevede il distanziamento del rivestimento esterno dallo strato isolante tramite appositi dispositivi. Si realizza così uno spazio di circa 2-4 cm, aperto alla base e alla sommità, che favorisce l’aerazione del materiale coibente e lo smaltimento del vapore acqueo proveniente dagli ambienti interni. Si ottengono benefici anche in estate perché l’intercapedine ventilata allontana il calore in eccesso derivante dall’irraggiamento solare. Per quanto riguarda le nuove costruzioni la norma è quella di coibentare nell’intercapedine; questa è una cavità che viene ricavata tra i setti murari. All’interno si possono inserire materiali coibenti di natura e composizione diversa a seconda del tipo di muratura e del problema. Talvolta questo sistema viene utilizzato anche in costruzioni esistenti dove è presente un’intercapedine vuota. Si realizzano piccoli fori nelle pareti attraverso i quali si iniettano particolari formulazioni coibenti, quali resine, argilla espansa in granuli, vermiculite o perlite.




Salute GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA d Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

Sabato 14 Marzo 2015

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Oltre 130 i cittadii che, in occasione della Giornata mondiale del rene, si sono recati in Ospedale per consulenze

Patologie renali, importante la diagnosi precoce

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generale è circa il 10%, e varia in funzione dell’età. In un recente studio effettuato in Veneto il 9% della popolazione aveva una malattia renale cronica, ma nella fascia di età compresa tra 70 e 80 anni la prevalenza era del 17% e addirittura del 37% nei soggetti con più di 80 anni. La prevalenza d’insufficienza renale cronica in trattamento dialitico è di circa 750 pazienti per milione di popolazione: in Lombardia i pazienti in dialisi cronica sono 7.100, nella provincia di Cremona 250».

di Giulia Sapelli

ltre 130 i cittadini che in occasione della giornata mondiale del rene si sono recati in ospedale per consulenze e visite gratuite. Un tema, dunque, su cui vi è un grande interesse. Del resto le malattie renali hanno spesso un decorso insidioso perché asintomatiche fino ad una fase avanzata d’insufficienza renale. Tra i sintomi precoci vi sono le alterazioni dell’esame urine (albuminuria e microematuria) e l’ipertensione arteriosa. D’altro canto le malattie renali (nefropatie) croniche stanno diventando uno dei maggiori problemi di salute nel mondo occidentale. La loro prevalenza è in continuo aumento. Le malattie renali hanno spesso un decorso insidioso perché asintomatiche fino ad una fase avanzata d’insufficienza renale. «Le malattie renali (nefropatie) croniche stanno diventando uno dei maggiori problemi di salute nel mondo occidentale - spiega Fabio Malberti, direttore dell’unità operativa di Nefrologia dell’Ospedale di Cremona - . La loro prevalenza è in continuo aumento. Fra i motivi principali sia allungamento della vita media sia dell’aspettativa di vita (aumento di prevalenza nella popolazione di patologie quali il diabete e l’ipertensione frequenti nei soggetti anziani). Altro motivo di rilievo è rappresentato dal miglioramento della sopravvivenza dei soggetti affetti da malattie metaboliche (diabete) e cardiovascolari. Le nefropatie croniche si associano a numerose complicanze dello stato di salute (soprat-

tutto di tipo cardiovascolare) e a elevati costi sanitari e sociali. Nel mondo 1 persona su 10 ha un danno renale per questo la prevenzione è uno strumento di fondamentale importanza». Quando una malattia renale può definirsi cronica? «Si definisce malattia renale cronica la presenza di anomalie urinarie (quali la perdita con le urine di proteine e/o sangue) e/o la riduzione della funzione renale (filtrato glomerulare al di sotto di 90 ml/min per un periodo di tempo superiore a 3 mesi). La funzione renale viene misurata con il dosaggio della creatinina

nel sangue. Dalla creatininemia si ricava con particolari formule matematiche il filtrato glomerulare. I laboratori analisi degli Istituti Ospitalieri di Cremona e dell’Oglio Po nei loro referti forniscono automaticamente il dato di funzione renale (filtrato glomerulare) quando viene effettuata la determinazione della creatininemia. Le malattie renali croniche, se non trattate, sono progressive ed evolvono verso lo stadio finale». Qual è l’Incidenza della patologia renale cronica? «La prevalenza della malattia renale cronica nella popolazione

Quali le patologie correlate e perché è importante la diagnosi precoce? «La malattia renale cronica è un fattore di rischio per sviluppo di malattie cardiovascolari (infarto miocardico, angina, scompenso cardiaco, ictus). Il rischio per ciascuna di queste malattie aumenta passando dagli stadi iniziali a quelli più avanzati di malattia renale. La diagnosi precoce di malattia renale è utile sia per prevenire la progressione dell’insufficienza renale alla dialisi sia per prevenire le complicanze cardiovascolari. Le cause più frequenti d’insufficienza renale sono il diabete e l’ipertensione arteriosa. Per prevenire lo sviluppo e la progressione dell’insufficienza renale nei pazienti diabetici e ipertesi, si raccomanda un ottimale controllo della pressione arteriosa e delle glicemia, e il regolare monitoraggio dell’esame urine e della funzione renale. Le altre malattie che più frequentemente portano all’insufficienza renale sono le glomerulonefriti ed la malattia policistica, che è malattia ereditaria che colpisce reni e fegato».

Mercoledì 18 marzo in ospedale convegno sulle neuroscienze Appuntamento per mercoledì 18 marzo presso l’aula magna dell’Ospedale di Cremona, con il seminario di neuroscienze dal titolo “Sé, cervello e plasticità”. Il referente scientifico è il dr. Antonino Minervino, direttore del dipartimento di salute mentale dell’AO di Cremona. Tra i relatori sarà presente uno dei più importanti neuroscienziati a livello mondiale: Prof. Georg Northoff. Dal 2009 è Research Chair in Canada e direttore della Unità di ricerca Mind, Brain Imaging and Neuroethics presso l’Institute of Mental Health Research dell’Università di Ottawa. Le sue ricerche si collocano in quella branca innovativa delle neuroscienze che studia il cervello e i comples-

si meccanismi neuronali in relazione alla soggettività sia nelle persone sane che in quelle affette da malattie mentali, avvalendosi delle tecniche di neuroimmagine. Nelle sue ricerche in neuropsicoanalisi, neurofilosofia, neuroetica tende ad unire ambiti disciplinari diversi dedicando particolare attenzione alla messa a punto di strategie ed approcci metodologici adatti a tali collegamenti nel rispetto delle relative specificità. Lo stato avanzato delle ricerche nell’ambito delle neuroscienze ha prodotto un notevole incremento delle conoscenze sul rapporto tra mente e cervello. Il concetto del Sé è oggetto di riflessione e di ricerca all’interno di diverse discipline: filosofia, psicoanalisi, antropologia.

Notevoli contributi arrivano dalla ricerca nell’ambito delle neuroscienze e l’evoluzione delle conoscenze si concretizza nel concetto di plasticità».

I FILLERS A CURA DI ALESSANDRA SERRAGLIO I fillers sono materiali gelificati che vengono iniettati nel derma cutaneo al fine di correggere o migliorare gli inestetismi del volto, tenendo conto di importanti parametri, valutati con un attento esame clinico della regione interessata. Questo tipo di trattamento, favorisce l’aumento del turgore e dell'elasticità della pelle, che vengono meno nel corso del naturale invecchiamento dei tessuti connettivi, o sono accelerati da prolungate esposizioni al sole, diete drastiche e un certo stile di vita. LA TECNICA I fillers vengono iniettati, con un ago monouso molto sottile, a livello di rughe, solchi nasogenieni, cicatrici e depressioni, per ridurne l'entità; a livello di labbra mento e zigomi, per aumentarne i volumi o correggere eventuali asimmetrie e, a livello perioculare, per eliminare la fastidiose zampe di gallina. Le varie tecniche di impianto vengono eseguite ambulatoriamente e, solitamente, non necessitano di anestesia; talvolta è utile l'applicazione di una crema ane-

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

stetica ad uso topico, in particolare sulle labbra, poichè si tratta di una delle sedi più sensibili. DURATA DELL’INTERVENTO E TEMPI DI RECUPERO La durata dell'intervento è tale da poter essere eseguita anche in pausa pranzo, non compromettendo le normali attività quotidiane. La penetrazione dell'ago nella cute può comportare la comparsa di lievi eritemi ed edemi, che durano da pochi minuti a qualche ora e, talvolta, di piccoli ematomi che si riassorbono nel giro di qualche giorno. Il dottor Angelo Serraglio riceve il mercoledì dalle 10.00 alle 14.00 Presso il poliambulatorio stomatologico cremonese a Cremona, in piazza della Libertà 24. INFO@MCEITALIA.NET

Per prima cosa cosa complimenti per la rubrica, la mia domanda è: é vero che tutto parte dal cervello? Se si, si può fare qualcosa per aiutarlo? grazie Angelica Ippocrate, medico greco considerato "il padre" della medicina, nel V secolo a.C. scriveva: " Da nient'altro, se non dal cervello, derivano la gioia, i piaceri, il riso e gli sport, i dispiaceri e i dolori, l'angoscia, lo sconforto e il lamento. Ed è mediante esso, soprattutto, che noi acquisiamo saggezza e conoscenza e che possiamo vedere e sentire e riconoscere ciò che è illecito e ciò che è giusto, ciò che è cattivo e ciò che è buono, quello che è dolce e quello che è insipido.... Ed è sempre a causa dello stesso organo che noi diventiamo pazzi e deliranti, che ci viene paura e ci assale il panico. .. Tutte queste cose dobbiamo sopportare da parte del nostro cervello quando questo non è in salute...". Quanto è prezioso quest'organo se già nell'antichità era tenuto in così alta considerazione, quanto è importante per la nostra salute fare di tutto perchè i suoi tessuti si mantengano giovani e si rigenerino appropriatamente? Il cervello è l'organo più misterioso che possediamo: contiene circa 100 miliardi di cellule nervose chiamate neuroni, tante quante sono le stelle della Via Lattea. Questo parallelo serve a farci intuire come, riassunto nel nostro microcosmo cerebrale, sia racchiuso il mondo intero. Esistono trattamenti che possono favorire l'attività e il riposo, alimenti e integratori adatti al trofismo dei suoi tessuti, profumi che ne risvegliano le funzioni, tisane, erbe, fiori che ne migliorano l'attività. Prendersi cura del proprio cervello è l'investimento più sicuro per il proprio benessere.A differenza di quanto si credeva un tempo, ora è scientificamente provato che le cellule cerebrali hanno la capacità di rigenerarsi, motivo in più per non trascurare un organo così importante.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema in via Castello 12 e telefonando al 388 9037275.


Cultura&Spettacoli Commedia divertente al Ponchielli

Un pomeriggio e una serata all’insegna del divertimento, al Teatro Ponchielli, con una doppia recita (ore 15 e ore 20.30) di “Taxi a due piazze” di Ray Cooney che vede protagonisti Gialuca Guidi e Giampiero Ingrassia in una divertente commedia

ricca di equivoci e colpi di scena. Si tratta della storia del tassista bigamo che suo malgrado si trova coinvolto a nascondere il segreto della sua vita, diverte e affascina gli spettatori di tutto il mondo garantendo risate senza sosta.

Dal 5 maggio al 26 giugno potrà essere ammirata in Santa Maria della Pietà a Cremona

La tela più grande del mondo esposta in città

M

di Mattia Guazzi

Sensualità nell’arte in mostra a Soiano

Il concetto di sensualità applicato nell’arte ha a che fare con l’eccitazione dei sensi e non va confuso né con la seduzione, né con l’erotismo, anche se tutte queste componenti hanno a che fare con la rappresentazione di aspetti legati alla sfera sessuale. Infatti, mentre la seduzione attiene a meccanismi, strategie e atteggiamenti che tendono ad attrarre l’altro e l’erotismo riguarda naturalmente le pulsioni sessuali in quanto tali, la sensualità si esplicita non tanto nel desiderio di possesso (per lo più carnale, che invece è proprio della seduzione), quanto piuttosto nell’assunzione di connotazioni in grado di evocare la sfera erotica. La differenza è alquanto sottile, ma evidente. Su queste riflessioni si articola la rassegna “Sensualità nell’arte” allestita, fino al 22 marzo, a Soiano (Brescia) presso Casa Cultura. Ne sono protagonisti gli artisti: Marco Abondio, Floriana Melzani, Rosa L. Vitali, Fabio Cordova, Giorgio Carletti, Maria Puggioni, Franca De Ponti, Ilaria Oleotti, Daniela Braga, Roberto Dellanoce, Emanuela Fera, Stefano Cozzaglio, Luigi Dainesi, Ivan Bellomi, Valeria Grossi, Marisa Foresti, Eugenia T. Borlenghi, Alessandro Barbati, Isa Scaccabarozzi, Amneris Gatti, Lucia Leali, Carolina Moretti, Riccardo Bozuffi, Giuseppe Borella, Marino Torta, Christian Visbal, Paolo Marchetti, Claudio Pezzini, Valerio Betta, Cristina Patti, Marisa Bellini, Vivian Moon’s, Moira Facchetti, Amato Freddi, Angelo Cauzzi, Lorella Facchetti, Anna Borgarelli.

Una tela di Virginio Lini

La tela più grande del mondo, “Il mio Verdi” del pittore cremonese Virginio Lini, sarà esposta in Santa Maria della Pietà (in piazza Giovanni XXIII) a Cremona, dal 5 maggio al 26 giugno. In otto anni d’attività, l'’artista di San Daniele Po ha realizzato ventisei dipinti, ognuno dei quali rappresenta un’opera di Giuseppe Verdi condensata in una sola immagine. Questi quadri non erano pensati però come fini a loro stessi, ma come parte di un unico progetto che, al termine della realizzazione, li avrebbe visti condensati insieme in una sola, gigantesca, rappresentazione. E’ nata così questa nuova visione: ventisei opere affiancate, 53 metri di lunghezza, 1,70 d’altezza, una tela ad olio che rimanda a tempi lontani, quando secoli addietro affreschi e dipinti decoravano intere volte di chiese e palazzi, quando le dimensioni dell'arte celebravano la magnificenza di papi e imperatori. Perché Verdi? «Perché è il più gran-

de compositore al mondo – spiega Lini – paragonabile ai grandi maestri della pittura, come Michelangelo o Raffaello. Quella che verrà inaugurata il 5 maggio, sarà una mostra di carat-

tere eccezionale, e Santa Maria della Pietà è una delle pochissime strutture in grado di ospitare un'opera di questo genere». La particolarità saliente della rappresentazione, che ne deter-

Le opere del pittore Claudio Pezzini esposte a Corte de’ Frati

Nell’ambito della rassegna “Arte a Corte”, espone nella sala Polifunzionale di Corte de’ Frati, fino al 9 aprile, il pittore Claudio Pezzini, artista che vive e opera a San Martino del Lago. La rassegna che comprende i lavori recenti di questo eclettico creativo, vanta il patrocinio dell’amministrazione locale ed è promossa in collaborazione con l’associazione Co.Libri. Autodidatta, ha esposto con successo nel Casalasco, nel Bresciano, nel Reggiano e nel Parmense, partecipando con successo a diversi concorsi, fra cui lo “storico” Premio “El Cavalet” promosso dall’associazione “Famiglia Cremounesa”, in

cui ha conseguito una “Menzione di merito” da parte della giuria. Un’importante personale è stata allestita, l’anno scorso, a Bologna, presso la Galleria d’arte “Sant’Isaia”, accompagnata da un elegante catalogo. La natura è al centro del comporre di Claudio Pezzini, artista che palesa un approccio empatico nei confronti dei soggetti che ritrae con notevole partecipazione emotiva ed emozionale. Si tratta di scorci e di vedute in seno ai quale si nota una particolare attenzione al dettaglio colorato, ovvero alla traduzione pigmentale di ogni sfumatura. In questo modo, ogni paesaggio si carica di una sorta di silen-

“Antigone, una storia africana” al San Domenico Domani pomeriggio (ore 16) va in scena uno spettacolo recitato in francese e in lingua wolof di Tiziano Guerini

Un momento dello spettacolo

Stasera alle ore 22, nella sede dell’associazione culturale “Alice nella città” in via Cappi a Castelleone, ritorna sulla scena il “Sig. Solo” (Andrea Cipelli), cofondatore e frontman della band “I La Spina” di Busseto che si fece conoscere e apprezzare tra il novanta e il duemila. I La Spina erano la band in cui militava Giuseppe Peveri, con cui “Sig. Solo” continua

mina l’unicità, è che vede in scena 247 personaggi, 120 dei quali riprendono nella fisionomia del volto di personaggi del nostro tempo, assieme a 33 animali (tra cui gli amati cavalli). Anche l’orizzonte scenico è un complesso unico, che vede rincorrersi l'azzurro del cielo, il verde chiaro della terra che man mano declina al giallo spento della sabbia, proponendo qua e là scorci di palazzi e monumenti ambrati. I soggetti ritratti hanno invece le sfumature dell'acquamarina, con qualche intrusione di un arancio acceso di quando in quando. E ventisei non è un numero casuale, ma sono le opere liriche composte da Giuseppe Verdi in oltre mezzo secolo di teatro in musica, senza contare i rifacimenti, le variazioni linguistiche e i finali alternativi. Ciò che accomuna ogni composizione del maestro ottocentesco di Roncole Verdi, è una forte drammaticità, sia nella lirica che nell'intreccio narrativo, e va da sé che anche i dipinti di Lini, seppur alleggeriti dai volti noti della contemporaneità, siano intrisi di un intenso mood melò nella gestualità.

“Antigone, una storia africana” è in cartellone al Teatro San Domenico di Crema domani insolitamente alle ore 16. Uno spettacolo, messo in scena dal teatro stabile Metastasio di Prato, con la collaborazione della comunità senegalese di Prato e indubbiamente insolito anche perché recitato in francese e in lingua wolof con sopratitoli in italiano. L’eroina Antigone è contro tutti i regimi totalitari per l'amore universale. Il lavoro è liberamente tratto dall’ope-

ra di Jean Anouilh per la regia di Massimo Lucini. Una decina gli interpreti per rappresentare una Antigone ribelle, che si oppone alle leggi dello stato in nome dei diritti sacri della famiglia e del sangue. «Nel lavorare a una messinscena di un testo così emblematico come Antigone - ha detto il regista Massimo Lucini ho pensato a un dramma a tesi, asciutto e compatto, impostato con la linearità della parabola e del teatro didascalico, unendo alla mia esperienza di regista europeo alcune modalità del teatro tradizionale africano».

“Alice” propone la musica del “Sig. Solo” attivamente la collaborazione per tutta la produzione solista dell’artista, come tastierista e arrangiatore. La storia solista di Andrea Cipelli parla di due album sperimentali, anticipati da uno splendido Ep (“Eventualmente ok”) disponibile soltanto per un ascolto online e realizzato con il col-

laboratore di sempre Gianluca “Roxy” Gambini. Nei primi giorni di marzo è invece uscito il primo album destinato ad una grande distribuzione, “Sexsation”, arrangiato con la collaborazione di “The superstars”, band che lo accompagna sul palco e che prevede, oltre al batte-

rista Gambini, Marco Delazzari, Andrea Maffini, Mirko Onofrio ed Emanuele Reverberi. Domani alle 16, ha inizio una nuova rassegna teatrale dedicata ai più piccoli. Sull’onda lunga de “Il Canto della cicala”, il team di Alice organizza una mini-rassegna primaverile per i più pic-

cini dal titolo “Un té di matti”. Quattro spettacoli per quattro compagnie che avranno luogo presso la sede dell'Associazione di Castelleone. Il primo spettacolo in programma è “Atto I - Comico round” delle attrici e giocoliere di Limen Teatro che condurranno il pubblico in un gioco raffinato fatto di danza, acrobatica, riferimenti al cinema muto e buffi coinvolgimenti.

Le poesie della Passarello Spettacolo teatrale raccontato dall’hip hop

Venerdì 20 marzo, alle ore 18 presso la Libreria Dornetti in via delle Grazie 6 a Crema, verrà presentata la raccolta poetica “Piano argento” di Angela Passarello (Edizioni del Verri, 2014). Sarà presente l’autrice, nata ad Agrigento ma residente a Milano. Presentazione a cura di Alberto Mori. L’incontro è organizzato dal Circolo Poetico Correnti (la partecipazione è libera). Nelle poesie di Angela Passarello, i singoli personaggi, le piazze, il cortile, un albero, una roccia emergono dalla «vena profonda di un paesaggio siciliano arcaico e rurale», dice Giampiero Neri nell’introduzione. Anche le rare tracce della parlata agrigentina sono scandite, insostituibili, dentro la colorazione di una magia verbale che punta alla massima semplicità da ottenere con il minor numero possibile di parole.

Il Teatro del Viale di Castelleone propone per mercoledì 18 e giovedì 19 marzo, al cine-teatro Giovanni Paolo II il primo spettacolo teatrale raccontato dall’hip hop. La street dance diventa manifesto dell’integrazione. Parte quindi il 18 marzo alle ore 21 da Castelleone il tour italiano di Around, il primo spettacolo teatrale in cui una storia viene raccontata con il linguaggio hip hop. Per fare questo è stata scelta la Crew italiana di street dance degli Mnai’s, tra le più innovative ed eterogenee del mondo. Protagonista dello spettacolo una valigia che, smarrita in aeroporto, viene rimbalzata in ogni angolo del mondo. Nel suo girovagare incontra culture diverse, razze, costumi, vizi e virtù di paesi e persone. Metafora dell’integrazione, il suo viaggio è a tratti gioioso e doloroso, spesso ironico, sempre spettacolare, ma è un percorso che arricchisce, esorcizza la “paura del diverso”, esalta la cultura della conoscenza. La crew degli Mnai’s è formata da 7 ballerini e 3 ballerine, la crew sperimenta nuove modalità di comunicazion, dalle acrobazie della street dance alla danza classica e contemporanea . Sul palco interagiscono stili e discipline diverse in cui i ballerini coinvolti sono riusciti a raggiungere livelli altissimi in ambito internazionale.

te armonia che induce alla meditazione. Ed è proprio questo ascolto silenzioso a rendere ancora più evidente la cifra poetica presente nelle opere dell’artista cremonese, il quale sa dosare abilmente la sua tavolozza, cercando di suscitare emozioni capaci di rimanere impresse a lungo nella memoria, quasi fossero una sorta di “racconto fabulistico” per immagini. Siamo, dunque, dinanzi a una meta-narrazione autentica, specie dove il pittore coglie, con felice intuizione, l’alternarsi ciclico delle stagioni e il sommovimento che le caratterizza, cercando di rendere unico ogni passaggio tonale.

Vito Romanazzi è “Incancellabile”

E’ uscito lo scorso 23 gennaio l’intenso singolo di Vito Romanazzi dal titolo “Incancellabile” (etichetta Senza Dubb). «Incancellabile nasce in una notte d’estate, quando una storia d’amore si era appena conclusa - commenta Vito Romanazzi -. La ricordo ancora quella notte: c’era una brezza fantastica, la finestra era aperta e la tenda gonfiandosi, sospinta da un venticello fresco, si era trasformata per me in una barca a vela… una barca dove vedevo viaggiare “incancellabili” i ricordi più belli. Cominciai a scrivere tutto quello che provavo, tra rabbia, sentimento, emozioni. Perché incancellabile? Perché credo che tutto ciò che riguarda la nostra anima, rimanga incancellabile». Le ambizioni di Vito Romanazzi, germogliate a pochi chilometri dal mare della Puglia e cresciute all’ombra del Torrazzo, affondano le radici nella più italiana delle tradizioni. Classe 1988, originario di Rutigliano, in provincia di Bari, Vito ha cominciato a fare capolino nel mondo della musica già da bambino, cantando insieme al padre nelle radio del “tacco d’Italia”. Poi, nel ’99, il trasferimento a Cremona. «Ricordo ancora il viaggio che ci ha portati dalla Puglia alla Lombardia. Quando ho letto il cartello “Cremona” ho messo la testa fuori dal finestrino. Per noi questa città era come l’America. Ci siamo trasferiti qui nella speranza di una vita completamente nuova, accompagnati soltanto dalla nostra fede». Con l’arrivo in terra lombarda, è iniziata per Vito una lunga stagione di concorsi canori. Nel frattempo, si dedica a scrivere i suoi primi pezzi. Nel 2010, proprio a Cremona, condivide il palcoscenico con uno dei suoi miti assoluti, Albano Carrisi. L'anno successivo, il nome di Vito Romanazzi figura tra i partecipanti del Festival di Castrocaro. Nel 2012 partecipa alle selezioni per “Sanremo Giovani”, dove viene a contatto con professionisti del calibro di Omar Pedrini, Andrea Mirò e Niccolò Agliardi. Nel 2015 è pronto a lanciare il nuovo disco, anticipato da “Incancellabile”, un singolo di fortissimo impatto emozionale.


SPORT

lo lettere@ilpiccologiornale.it

Cattaneo impegnato in Olanda CANOTTAGGIO

Doppia sfida internazionale per il Comitato Fic Lombardia, in gara nel week end a Londra ed Amsterdam con due ammiraglie Junior. Mentre la squadra rosa partecipa oggi sulle acque del Tamigi, il settore maschile si darà battaglia nella 43ª edizione

Responsabile Fabio Varesi

della Heineken Roeivierkamp, una due giorni di sfide con quattro gare diverse: 250 metri e 2500 metri oggi, 750 metri e 5000 metri domani. A bordo dell’otto maschile c’è anche il campione del mondo Junior 2014, Andrea Cattaneo della Bissolati.

Cremo in cerca di altri punti salvezza Oggi pomeriggio al “Penzo” di Venezia si scontrano due deluse del girone, costrette a puntare solo a conservare la categoria

U

di Matteo Volpi

na vittoria che dà respiro. Dopo aver finalmente ritrovato i tre punti, la Cremonese si appresta a vivere un’altra sfida da dentro o fuori. La magistrale punizione di Jadid, uno che forse non sarà un mostro di simpatia, ma che con le sue giocate ha portato tanti punti in questa stagione alla causa grigiorossa, è servita per ridare fiato nella corsa verso la salvezza, ma urge continuare così. Oggi pomeriggio, sull’isola di S. Elena sul campo dello stadio intitolato a Pier Luigi Penzo di Venezia, si affronteranno due formazioni alle quali ormai non resta che salvarsi e farsi il meno male possibile. Le statistiche che caratterizzano sin qui le due formazioni tra gol fatti e subiti, sono sostanzialmente in piena parità e la classifica è lì da vedere (certo senza entusiasmarsi…), con i lagunari davanti ai grigiorossi di sole tre lunghezze. Mister Giampaolo dovrebbe confermare lo schieramento con la difesa a tre, ma dovrà far fronte all’assenza per squalifica di Alessandro Marchi come esterno destro. Un’assenza senza dubbio importante, che potrebbe essere rimediata allargando Gambaretti e coprendosi maggiormente con l’inserimento di Bassoli al fianco di Briganti e Castellini. In avanti, visto l’opaco stato di forma mostrato da Pasi, potrebbe rientrare dal primo minuto Di Francesco, con la conferma del trio Palermo, Jadid, Crialese in mediana. E in avanti spazio ancora a Manaj: dopo il gol e la bella prestazione contro la FeralpiSalò, il talentino grigio-

LEGA PRO 29ª GIORNATA AlbinoLeffe-Renate

0-0

Arezzo-Pavia

1-1

Como-Monza

0-0

Cremonese-FeralpiSalò

3-2

Giana Erminio-Pro Patria

1-2

Lumezzane-Bassano

0-1

Mantova-Torres

2-0

Novara-Unione-Venezia

3-0

Pordenone-Alessandria

0-1

Südtirol-Real Vicenza

1-1

CLASSIFICA GIRONE A

LEGA PRO Dopo la sofferta e determinante vittoria di domenica scorsa i grigiorossi possono respirare Alessandria 57 Novara 56 Pavia (-1) 55 Bassano 52 Como 48 FeralpiSalò 45 Real Vicenza 45 Südtirol 41 Arezzo 410 Renate 39 Unione Venezia 38 Mantova (-3) 36 Torres 36 Monza 35 Cremonese 35 Giana Erminio 31 Lumezzane 28 AlbinoLeffe 23 Pro Patria (-1) 21 Pordenone 21

30ª GIORNATA (13/15-03)

Alessandria-AlbinoLeffe, FeralpiSalò-Arezzo, MonzaMantova, Pavia-Pordenone, Pro Patria-Lumezzane, Real Vicenza-Giana Erminio, Renate-Como, SüdtirolNovara, Torres-Bassano, Unione Venezia-Cremonese (14-03 h 17). Recupero: Lumezzane-Arezzo 1-2. rosso ha la possibilità di confermarsi su alti livelli in un finale di stagione che potrebbe dimostrarsi fondamentale per il suo futuro. In casa Venezia, invece, tra gli ex a disposizione di mister Michele Serena troveremo anche l’odia-

Grigiorossi in festa dopo il gol delle vittoria (foto L. Dassi)

to Simone Sales, che senza dubbio verrà beccato dai tifosi, che non faranno mancare il loro apporto anche in laguna; approfittando magari dell’occasione per fare un gitarella in una delle città che ancora ci rende orgogliosi in tutto il mondo.

PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Galli; Briganti, Castellini, Bassoli; Gambaretti, Palermo, Jadid, Crialese, Favalli; Di Francesco, Manaj. Cronaca e commenti della partita sul sito www.artventuno.it

SERIE D Dopo il netto successo con il Villafranca, i gialloblu (ora sesti) osserveranno il turno di riposo

La Pergolettese è ancora in corsa per i playoff di Tiziano Guerini

Partita facile per il Pergo, che con due gol per tempo liquida la pratica Villafranca, che pur aveva maramaldeggiato con i gialloblù all’andata. Partita facile ma non per eccessiva remissivita degli avversari - che pure non sono parsi dei fulmini di guerra - ma per il gioco ficcante, concentrato e arioso della Pergolettese. Subito in gol al 15’ con una zampata in area di Rossi su passaggio di Tacchinardi; ma già prima all’11’ e poi al 12’ per due volte Rossi - particolarmente vivace - aveva cercato il gol. Debole la reazione del Villafranca, che pare però giocare con più vivacità e che al 23’ va vicino alla marcatura con un diagonale in area di Villa, che esce debolmente alla destra di Montaperto. Ma al 43’ la Pergolettese raddoppia con il bomber Lorenzi lesto a buttarla dentro dopo un rimpallo favorevole in area; il centravanti cosi raggiunge la 15ª segnatura in questo campionato. Nella ripresa, al 10’, il Villafranca rafforza il centrocampo togliendo Taddeo per Foroni, ma subito arriva l’espulsione di Antinori a complicare ulte-

Il gol di Rossi al Villafranca

riormente il pomeriggio gia difficile della squadra ospite. La partita è ora ancor più in discesa per il Pergo che fa il terzo gol al 15’ con un tiro dal limite di Sangiovanni

che, deviato da un difensore, si insacca beffardo in pallonetto. Ancora una occasione per Rossi e un colpo di testa ravvicinato di Tacchinardi alto di poco e si arri-

va al poker con al 41’ con un po’ di gloria anche per il difensore Compaore pronto alla deviazione in porta dopo una respinta non trattenuta del portiere. Assestata un poco la classifica, ora la Pergolettese può andare a turno di riposo di domani con serenità. La squadra di Crema occupa, in coabitazione con il Pontisola, il sesto posto a un solo punto dalla quinta in classifica, il Seriate, che vale i playoff. Con nove partite di campionato ancora da giocare, per raggiungere i primi cinque posti non è tutto finito. TROFEO FERRI Domenica 24 maggio inizierà l’undicesima edizione del “Renato Ferri” con un parterre d’eccezione. Alla kermesse di calcio giovanile, riservata alla categoria Esordienti, organizzata dalla Polisportiva Castelnuovo, saranno presenti alcune fra le principali società del panorama calcistico nazionale: Inter, Torino, Juventus (vincitrice dell’edizione 2014), Genoa e le due formazioni di Verona, Hellas e Chievo. Inoltre per la prima volta scenderanno sul campo dell’oratorio di via Zambellini, il Cesena ed il Sassuolo. Completerà il roster la Castelnuovo.

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I NUMERI

28ª GIORNATA GIRONE B Caravaggio-A. Seriate 0-1 Ciserano-Olginatese 3-2 F. Caratese-Pro Sesto 1-1 Inveruno-Castiglione 0-3 Lecco-Castellana 2-1 Mapello-Ciliverghe 0-1 Montichiari-Pontisola 1-1 Pergolettese-Villafranca 4-0 Sondrio-Seregno 0-1 Ha riposato: Virtus Verona 29ª GIORNATA (15-03 h 14.30) Aurora Seriate-Lecco Castellana-Virtus Verona Castiglione-Sondrio Ciliverghe-Folgore Caratese Olginatese-Mapello Pontisola-Caravaggio Pro Sesto-Inveruno Seregno-Montichiari Villafranca-Ciserano Riposa: Pergolettese CLASSIFICA Castiglione 60; Seregno 55; Lecco 52; Ciserano 48; Aurora Seriate 42; Pontisola, Pergolettese 41; Virtus Verona 40; Sondrio 39; Inveruno 36; Pro Sesto, Ciliverghe, Olginatese 34; Folgore Caratese, Mapello, Caravaggio 31; Villafranca 25; Castellana 19; Montichiari 4.


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Sport

Sabato 14 Marzo 2015

CALCIO ECCELLENZA

TIRO CON L’ARCO

Il Crema deve stoppare la crisi di risultati Terzo oro per Bianchi

Prosegue il momento difficile del Crema 1908, che proprio sul più bello ha iniziato una pericolosa crisi di risultati. A Rezzato è arrivata, infatti, la terza sconfitta consecutive, malgrado un buon primo tempo (terminato in vantaggio per 2-1 grazie ai gol di Pagano e Carminati) e la superiorità numerica. Per evitare il ridimensionamento e puntare ancora ai playoff, i nerobianchi non hanno alternative: domani sul campo di Iseo contro il Orsa Trismoka serve solo la vittoria. 24ª GIORNATA Cavenago-Sarnico 1-1, Grumellese-Asola 4-0, Orceana-Darfo Boario 1-4, Pedrocca-Palazzolo 4-0, Rezzato-Crema

3-2, Rigamonti Castegnato-Orsa Trismoka 4-2, Vallecamonica-Aurora Travagliato 1-2, Villongo-Fanfulla 2-1. 25ª GIORNATA (14-03 h 14.30) Aurora Travagliato-Orceana, Asola-Villongo, Darfo Boario-Pedrocca, Fanfulla-Cavenago, Orsa Trismoka-Crema, Palazzolo-Grumellese, Rezzato-Vallecamonica, Sarnico-Rigamonti Castegnato. CLASSIFICA Grumellese 51; Darfo Boario 47; Rigamonti Castegnato 42; Vallecamonica 40; Crema, Rezzato 37; Aurora Travagliato 34; Pedrocca 30; Villongo 29; Sarnico, Orsa Trismoka 27; Orceana, Cavenago 26; Fanfulla 24; Asola 17; Palazzolo 7.

Terzo oro consecutivo per David Bianchi, giovane arciere della Seri-Art, che nel contest battuta. La competizione, che prevedeva 28 piazzole per un totale di 48 frecce con 4 bersagli mobili e 10 tiri in ginocchio, sulle pendici delle colline della Valcalepio (Bergamo), non ha risparmiato situazioni di tiro molto particolari e David Bianchi ha realizzato 464 punti, trionfando nella categoria Scout Compound. In classifica generale, il tiratore cremonese ha conquistato un terzo posto, dietro al campione della categoria superiore Zambaiti (486 punti) e a pari merito con Fontana (464).

La Pomì punta al secondo posto

Dopo il facile successo contro Urbino le casalasche sono impegnate domani nella temibile trasferta di Scandicci

A

ncora successo trionfale al PalaRadi per la Pomì Casalmaggiore. Davanti a 2900 spettatori (400 dei quali entrati gratuitamente con il coupon de il Piccolo), la quadra rosa ha ottenuto altri tre punti preziosi, superando il fanalino di coda Zeta System Urbino (per 3-0 in un’ora e 9 minuti), condannando così le marchigiane alla retrocessione. Un successo che rafforza la terza posizione in classifica della Pomì, ora a sei lunghezze dalla prima inseguitrice, che non più la Unendo Yamamay Busto Arsizio (sconfitta a domicilio dalla Foppapedretti Bergamo), bensì l’Imoco Volley Conegliano, regolata sempre al PalaRadi tre settimana fa. Ma quel che più conta è che la squadra di Davide Mazzanti è ormai a stretto contatto con la Liu Jo Modena, seconda in classifica e con la quale sarà in programma il confronto diretto proprio all’ultima giornata della regular season. Gara perfetta quella delle casalasche che hanno prevalso in poco più di un’ora di gioco mettendo in mostra una correlazione muro-difesa che nel secondo set ha rasentato la perfezione e facendo ruotare anche le seconde linee, con Agrifoglio, Bianchini, Klimovich e Quiligotti gettate nella mischia. Tutte le attaccanti hanno fatto registrare percentuali d’attacco notevoli, tra queste spiccano il 60% della centrale serba Stevanovic, il 56% della capitana Tirozzi e il 54% di Gennari. Strepitosa la prova in seconda linea del libero Sirressi, cercata poco dalla battuta avversaria, ma capace di esaltarsi in

SERIE A1 19ª GIORNATA

La grinta di Mazzanti

Busto Arsizio-Bergamo

0-3

Casalmaggiore-Urbino

3-0

Conegliano-Forlì

3-1

Firenze-Piacenza

3-0

Montichiari-Scandicci

3-1

Novara-Modena

3-2

CLASSIFICA

VOLLEY A1 Modena dista un solo punto e la squadra rosa conferma di attraversare un ottimo momento di forma Novara 49 Modena 42 Casalmaggiore 41 Conegliano 35 Busto Arsizio 34 Piacenza 32 Bergamo 31 Montichiari 28 Scandicci 21 Firenze 20 Forlì 5 Urbino 4

PROSSIMO TURNO (15-03 h 18)

Bergamo-Novara (14-03 h 20.30), Forlì-Montichiari, Modena-Conegliano (h 19), Piacenza-Busto Arsizio (h 17), Scandicci-Casalmaggiore, Urbino-Firenze. difesa e di conquistare il titolo di mvp. Una prestazione che i tanti spettatori presenti sulle tribune del PalaRadi, tra i quali 600 ragazzine delle giovanili delle società cremonesi, hanno dimostrato di apprezzare. Archiviato anche questo impegno, la Pomì è ora proiettata alla trasferta

Sempre meno corse nel calendario italiano

Vogliano sradicare il ciclismo dalla sua terra e dall’amore della sua gente ? Non ci riusciranno. Mai come in questo momento il ciclismo internazionale si è trovato in una situazione così grave di rischio a causa di una gestione irrazionale e inaccettabile da parte dei dirigenti dell’Uci, i quali hanno formato una sorta di club di amici intenzionati a fare del ciclismo un movimento di grandi affari a livello mondiale esponendolo, ovviamente, al rischio di frantumarsi sotto il peso di interessi troppo grandi e troppo lontani dal contenuto tecnico di questo sport. L’economia arranca, la disoccupazione cresce, gli enti pubblici hanno le casse vuote, vuoi per gestioni allegre o per patti di stabilità che non permettono o non consentono più certe spese. In otto anni dimezzate le gare, i corridori se ne vanno e le corse evaporano. Fuga di gambe pregiate, da Nibali in giù; corse che spariscono per mancanza di fondi, il ciclismo italiano rischia di restare senza gare eciò spinge il movimento ciclistico italiano, sempre più in fondo. Il calendario nazionale dei “pro” vedrà solo 21 appuntamenti. Ma quanto costa organizzare una gara professionisti? Le cifre non sono da capogiro, ma sono in ogni caso importanti. Con meno di 120mila euro, una gara per professionisti non la si può mettere in scena. Ma se al via si vogliono corridori di rango e squadre di prima categoria (come l’Astana di Nibali, ndr), le cifre lievitano tranquillamente sui 180mila euro a gara. Se poi si vuole promuovere bene l’evento e si ha necessità anche di produrlo a livello televisivo, si lievita fino ai 250mila euro. Nibali e compagnia hanno pedalato nel deserto di Dubai e Oman, tra sole e petrodollari. Da noi, il deserto è nei calendari.

di domani sul campo della Savino Del Bene Scandicci. In settimana la squadra rosa ha preparato nei minimi dettagli la delicata trasferta in terra Toscana. La squadra dell’ex Tina Lipicer, nonostante il distacco dalla zona playoff appaia quasi incolmabile (sette punti da Montichiari, con la

quale ha perso nell’ultimo turno), farà di tutto per cercare il risultato di prestigio e bissare altre prestazioni casalinghe che le hanno permesso di mietere vittime illustri. La Pomì, dunque, è avvertita, per andare a punti con Scandicci servirà una prestazione maiuscola.

La Bissolati cerca i tre punti a Treviglio PALLANUOTO SERIE C

La Bissolati è tornata al successo contro il Vimercate, travolto 14-8 grazie a un’ottima seconda parte di gara. Tre punti che permettono ai biancazzurri di restare al quarto posto, da difendere stasera a Treviglio. 9ª GIORNATA Canottieri Bissolati-Vimercate 14-8, Canottieri Milano-Monza 3-10, Metanopoli-Busto Nuoto 7-6, Milano 2-Bocconi Sport 4-12, Varese-Treviglio 11-5, Vigevano-Acquatica Torino 11-5.

10ª GIORNATA (14-03) Bocconi Sport-Metanopoli, Busto Nuoto-Milano 2, Monza-Vigevano, Treviglio-Canottieri Bissolati (h 20), Varese-Canottieri Milano, VimercateAqua-tica Torino. CLASSIFICA Monza, Varese 24; Busto Nuoto 22; Canottieri Bissolati 17; Metanopoli 16; Canottieri Milano, Acquatica Torino 13; Vigevano, Bocconi Sport 12; Treviglio, Vimercate 3; Milano 2 0.

Pieve 010 a caccia di punti per i playoff HOCKEY PISTA A1

(M.G.) Archiviata la débâcle poco lusinghiera contro Giovinazzo (4-3), in una trasferta che i rossoblu speravano di poter portare a casa a mani basse, arriva un turno potenzialmente favorevole per i ragazzi di Ariano Civa. Stasera al PalaPini di San Daniele Po, alle 20.45, arriva infatti il Carispezia Sarzana, formazione che a quota 19, segue i cremonesi a sei lunghezze di distanza. L’occasione è ghiotta, perché Lodi, che la settimana scorsa ha approfittato dello scivolone pievese, è impegnato in casa contro la quarta in classifica, Valdagno, osso più che duro. La gara d’andata tra Pieve e Sarzana era stata ricca d’emozioni e di gol (vinta 7-5 in trasferta dai rossoblu), perché i due team hanno un modello di gioco simile, veloce e offensivo. Questo non è però l’unico precedente, perché le due formazioni si erano già incontrate ai tempi della serie B: nel doppio confronto di quel campionato, due vittorie per Sarzana, anche se di acqua sotto i ponti ne è passata in cinque anni. La Pieve dovrà tenere comunque alta l’attenzione in difesa, guardandosi bene dal trio Squeo-Dolce-Borsi, 24 marcature a testa in campionato. CLASSIFICA (21ª giornata) Forte dei Marmi* 54; Breganze* 47; Valdagno 46; Viareggio 44; Bassano 38; Trissino 36; Folloica 27; Lodi 26; Pieve 010 25; Matera 23; Giovinazzo 21; Sarzana 19; Prato 8; Correggio 6. *Una gara in meno.

Cresce l’attesa per il 49º Circuito del Porto CICLISMO

di Fortunato Chiodo

Ecco il calendario dilettanti della Lombardia. Le prime sfide si sono consumate in terra bresciana e milanese, quindi la musica ha ripreso a suonare. Già vibra nell’aria la sfida per il 49º Circuito Internazionale del PortoTrofeo Arvedi a Cremona, magistralmente pa-trocinato dal CC CremoneseGruppo Arvedi, focolare acceso delle sue storie, d’un racconto che coinvolge la gente, fiore all’occhiello del ciclismo mondiale primaverile. Per vincerlo devi essere nel pieno di potenza e aggressività e nella volata serve circondarsi di gente fortissima. E’ l’obiettivo numero uno del calendario, programmato per il 3 maggio. Dici “Porto” e si accende la memoria dell’ultima edizione, con arrivo sullo stradone largo e diritto di viale Po, vinta da Jakub “Kuba” Mareczko, che ha preso in

L’arrivo dell’edizione 2014

mano la corsa a due chilometri dall’arrivo. E’ stata per lui la vittoria della consacrazione come miglior atleta 2014, prologo alle due vittorie centrate

quest’anno nel mondo nel mondo dei professionisti con la formazione Professional Southrast. Il grande viaggio durerà fino al 20 ottobre con l’ulti-

ma corsa ad Acquanegra sul Chiese (Mn). Otto mesi di corse in calendario: 15-3 a Botticino il Memorial Mola, 24-3 a Ceresara, 29-3 a Villastanza di Parabiago, 19-4 a Castello Brianza, 25-4 a Nerviano, 1-5 a Stagno Lombardo il Memorial Sergio Viola, 2-5 a Botticino, 3-5 a Cremona il Circuito del Porto, 10-5 a Pregnana Milanese, 16-5 a San Paolo d’Argon, 13-6 a Monza, 14-6 a Gessate, 21-6 a San Virgilio, 30-6 il Trofeo Città di Brescia, 4-7 a Gardone, 5-7 a Gavardo, 5-7 a Vigevano, 12-7 a Ornago, 26-7 a Caravate, 5-8 a Osio Sotto, 18/8 a Castel d’Ario, 29-8 a Carnago, 30-8 a Pessano-Roncola, 6-9 a Turbigo, 8-9 a Livraga, 13-9 a Parabiago, 20-9 a Bernareggio, 22-9 a San Nazzaro de Burgundi, 29-9 a Bozzolo, 3-10 a Oggiono, 6-10 il Gran Premio di Calvatore, 11-10 a Somma Lombardo, 18-16 a Biassono, 20-10 ad Acquanegra sul Chiese.

Domani pomeriggio la Madignanese presenta le sue squadre

Domani alle ore 16, presso l’Oratorio Don Giovanni Bosco di Madignano, sarà presentata la Polisportiva Madignanese sezione ciclismo), presieduta da Mara Pola. Ormai è un pezzo di storia del ciclismo, al servizio dei giovani, un punto di riferimento della provincia cremonese, società che si dedica alla formazione, grazie al costante lavoro di coesione dirigenziale. Verrà presentato il parco atleti 2015 delle categorie Giovanissimi, Esordienti, Allievi e Juniores, un progetto ambizioso, simbolo di una città dove il battito sprigionato dal ciclismo è unico.

NEWS Comincia alla grande la stagione dell’azzurro Riccardo Verza, talento della squadra veneta Team Contri Autozai, che ha vinto il Trofeo Passione Verde Agrifood Abruzzo, corsa di apertura della stagione Juniores, svoltasi a Montichiari. L’azzurro è scattato sulla salita di San Pancrazio e tutto solo si è presentato sotto lo striscione d’arrivo, con il gruppo che soffiava alle spalle, regolato da Imerio Cima (Feralpi Monteclarense), con Nicola Gorlani (Madignanese) che ha tenuto alla grande nel passo in salita, concludendo la prova al 15° posto. Niccolò Brescianini,

azzurro della pista della Ciclistica Trevigliese di patron Luigi Meriggi, ha vinto per distacco il Memorial Amici del Ciclismo per Juniores, che si è disputato ad Albano Sant’Alessandro (Bg). Con uno scatto micidiale ai duemila metri dalla fettuccia d’arrivo, Brescianini ha sorpreso il gruppo ed è andato a cogliere un meritatissimo successo solitario, davanti a Roberto Viscardi (Team F.lli. Giorgi), mentre in terza posizione si è piazzato Bonandrini (Cene). Tra i protagonisti della corsa, il possente scalatore, Alessandro Covi del CC Cremonese-Arvedi, giunto 4º al suo esordio stagionale.


Sport

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Sabato 14 Marzo 2015

La Vanoli a caccia di punti playoff

I biancoblu di coach Pancotto vogliono riscattare la pesante confitta di Brindisi per sognare ancora la post season

di Giovanni Zagni

n terra di Puglia abbiamo visto una delle versioni meno efficaci degli uomini di Pancotto. Con due uomini spesso decisivi, da quintetto come Clark e Bell assolutamente fuori partita, evanescenti in difesa e quasi improduttivi in attacco, la squadra non poteva fare di più, senza tener conto dei meriti dei padroni di casa che hanno avuto uno strepitoso Denmon, autore di percentuali stratosferiche dalla lunga distanza (7/8). Individualmente i “resti” della Vanoli (rammentiamo l’assenza di Cusin) non hanno demeritato, ma è mancata la forza del gruppo ed anche un po’ di fiducia nei momenti cruciali, verso fine del terzo quarto e negli ultimi 10’. Nonostante tutto, il divario è diventato pesante soltanto nell’ultimo quarto, a conferma che tanto di buono questa Vanoli ce l’ha nel suo organico. La posizione in classifica, del resto, è lì a testimoniare i meriti di Vitali e compagni. Ora però ci vuole la “sfacciataggine” di guardare ancora più in alto, per tenere vivo l’entusiasmo che ha accompagnato sinora il buon cammino compiuto. Il primo ostacolo da superare è quello di Trento, che arriverà domani al PalaRadi, forte della vittoria all’andata dopo 3 tempi supplementari, con qualche recriminazione dei biancoblu che forse l’hanno un po’ “buttata” quand’era il momento di chiuderla. I trentini, che forse rappresentano

SERIE A 21ª GIORNATA Brindisi-Cremona

81-65

Cantù-Milano

16/04

Caserta-Capo d’Orlando

70-83

Pesaro-Sassari

71-75

Pistoia-Trento

rinviata

Reggio Emilia-Avellino

96-72

Varese-Roma

78-73

Venezia-Bologna

96-71

CLASSIFICA

I

SERIE A Scontro diretto domani al PalaRadi con Trento, la squadra rivelazione di questo campionato Milano* 36 Venezia 32 Sassari 30 Reggio Emilia 30 Brindisi 24 Trento* 22 Cremona 20 Bologna (-2) 20 Pistoia* 18 Cantù* 18 Avellino 16 Capo d’Orlando 16 Roma 14 Varese 14 Pesaro 12 Caserta (-1) 7

Luca Vitali in azione (foto Mario F. Rossi)

IL PROSSIMO TURNO (15-03 h 18.15)

Avellino-Sassari, Bologna-Brindisi (h 20.30), CantùCaserta, Capo d’Orlando-Pesaro, Cremona-Trento, Milano-Varese, Pistoia-Venezia (14-03 h 20.30), Roma-Reggio Emilia (16-03 h 20). la maggior sorpresa del campionato, volano alti verso i playoff ed hanno un organico di ottimo livello con l’ala Mitchell abituato ai grandi bottini, ma ben sostenuto da Sanders, Pascolo, Forray, Owens, Baldi Rossi, Spanghero e dal centro americano Grant. Ci vorrà la Vanoli con l’abito delle feste per limitare la qualità degli ospiti; comunque dovremmo vedere un bel match dal risultato molto incerto, dall’esito della quale la tifoseria potrebbe continuare a sognare in grande.

INFERMERIA Ad inizio settimana, Marco Cusin è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di riduzione e osteosintesi della frattura del secondo metacarpo della mano destra dal dottor Andrea Boni. L’intervento è tecnicamente riuscito e Cusin è stato dimesso con un tutore. Il programma prevede tra una decina di giorni la rimozione dell’immobilizzazione e l’inizio dell’attività fisioterapica e chinesiologica. Si prevede una prognosi di guarigione di circa giorni 40.

L’Erogasmet sfida il suo passato

COSI’ ALL’ANDATA Vanoli ko al termine di una battaglia durata 55 minuti. Partita infinita decisa dagli episodi, con Gazzotti che fallisce sulla sirena il facile canestro del nuovo pareggio. TRENTO-CREMONA 116-114 (17-23, 41-39; 65-61, 83-83, 98-98, 109-109) DOLOMITI ENERGIA TRENTO: Mitchell 26 (4/13, 2/7), Sanders 14 (1/3, 4/7), Pascolo 26 (8/17, 8/3), Grant 12 (1/6, 1/5), Forray 5 (1/3, 0/2), Flaccadori (0/1 da due), Owens 23 (11/15 da due), Baldi Rossi 3 (0/2, 1/3), Armwood, Spanghero 7 (0/1, 2/3). Coach: Buscaglia. VANOLI CREMONA: Hayes 34 (6/12, 4/6), Gazzotti 7 (3/4, 0/1), Vitali 17 (1/4, 3/7), Mian 11 (4/5, 1/2), Campani ne, Ferguson 15 (3/5, 3/6), Mei ne, Clark 16 (7/14, 0/3), Cusin 6 (3/6 da due), Bell 8 (3/5, 0/3). Coach: Pancotto.

SERIE B

I NUMERI 24ª GIORNATA Arzignano-Montichiari 60-59, Bergamo-Lugo 87-79, Bologna-Desio 73-34, Costa VolpinoLecco 55-78, Orzinuovi-Cento 91-90, Udine-Pordenone 72-62, Urania Milan-Crema 65-62. 25ª GIORNATA (15-03 h 18) CentoLugo, Crema-Bergamo, Desio-Trieste, Lecco-Urania Milano, Montichiari-Costa Volpino, Orzinuovi-Arzignano, Pordenone-Bologna. CLASSIFICA Cento, Udine 36; Bologna 32; Montichiari, Urania Milano 30; Orzinuovi 28; Bergamo 26; Pordenone 24; Lecco 22; Crema, Lugo 18; Costa Volpino 16; Desio 10; Arzignano 6; Trieste 4.

Ci attendono una domenica ed un lunedì da segnare sul calendario, con due appuntamenti imperdibili per gli appassionati cremaschi di basket. Domani pomeriggio, dopo il week end di riposo coinciso con le finali di Coppa Italia (che hanno visto io trionfo della Contadi Castaldi Montichiari, che a Rimini ha battuto Agropoli), torna in campo l'Erogasmet Crema, contro la Co.Mark Bergamo e contro il proprio recente passato. Il tecnico dei bergamaschi è, infatti, l’allenatore della promozione biancorossa, Alessandro Galli. Per gli uomini di coach Baldiraghi si prospetta un incontro ad alta difficoltà, in considerazione sia della forza degli avversari, quasi sicuri di un posto nella griglia playoff, sia del momento difficile sul fronte infortuni, con Cardellini sicuramente non convocabile e Del Sorbo a fortissimo rischio. La zona playoff re-

sta lontana, ma con un successo i cremaschi potrebbero riaccendere la speranza di agganciare in extremis la post season. L’altro momento emozionante della settimana sarà invece lunedì alle 18.30 presso il PalaCremonesi, quando grazie alla presenza del campione d'Italia dello scorso campionato e nazionale italiano, Nicolò Melli si svolgerà la prima edizione de “L’Olimpia gioca con te”. Un pomeriggio dedicato al basket dei più giovani, che potranno sfidarsi tra di loro e giocare con uno dei loro idoli, direttamente dalla formazione più titolata d'Italia. Oltre 120 ragazzi, provenienti dai centri minibasket di Crema, Offanengo, Madignano, Sergnano, Osio Sotto e Lodi daranno vita a giochi e minipartite. Un pomeriggio che tutti loro sicuramente non dimenticheranno. Marco Cattaneo

SERIE A2 FEMMINILE

Cardellini sarà assente per infortunio

SERIE C

Crema prova a riscattarsi a Vicenza Piadena vuole tornare a sorridere

Dopo la sosta, torna il campionato di serie A2 con la Tec-Mar Crema impegnata a Vicenza (alle ore 20.30) in un match delicato per le azzurre, che vogliono conservare il secondo posto nel girone D della poule promozione. L’obiettivo è riscattare il pesante ko di Torino, che ha visto le piemontesi agganciare la squadra cremasca alle spalle della capolista Castel San Pietro, che

ospita il Santa Marinella. POULE PROMOZIONE GIRONE D (5ª giornata) Castel San Pietro-Vicenza 65-59, Santa MarinellaGenova 58-49, Torino-Crema 70-50. 6ª GIORNATA (14-03 h 21) Castel San Pietro-Santa Marinella, Torino-Genova, Vicenza-Crema (h 20.30). CLASSIFICA Castel San Pietro 10; Torino, Crema 6; Santa Marinella 4; Genova, Vicenza 2.

Stasera torna sul parquet anche la serie C, con l’Mg.K Vis Piadena che ospita Iseo, con l’obiettivo di riassaporare il gusto della vittoria. 25ª GIORNATA Arcisate-Saronno 71-79, Bernareggio-Carpe Diem Calolzio 60-66, Boffalora-7 Laghi Gazzada 57-74, Iseo-Cantù 85-82, LissonePiadena 80-65, Olginate-Manerbio 86-94, OperaMilano 3 71-69.

26ª GIORNATA (14-03 h 21) Cantù-Opera, Carpe Diem Calolzio-Nerviano, 7 Laghi Gazzada-Arcisate, Lissone-Olginate, Manerbio-Boffalora, Milano 3-Bernareggio, Piadena-Iseo. CLASSIFICA Saronno 36; 7 Laghi Gazzada, Manerbio 32; Lissone 30; Milano 3 28; Carpe Diem Calolzio, Iseo, Opera 26; Bernareggio, Olginate 22; Piadena, Arcisate, Nerviano, Boffalora 16; Cantù 4.

Atletica leggera: “Giornata tecnica” in Baslenga

C’è grande attesa a Casalmaggiore per la “Giornata tecnica” in programma domani presso il Campo scuola di atletica leggera Baslenga. Oltre ai due atleti e di casa (ormai anche Diego Marani, con il suo tecnico Giovanni Grazioli, calca con frequenza la pista della Baslenga ed apprezza allenarsi con Desalu per i reciproci stimoli), altri importanti nomi sono attesi. Dal Veneto il tecnico Pegoraro con il suo forte ateta Enrico Demonte del Gs Fiamme Oro Padova (10”28 sui 100 metri piani), dall’Emilia Romagna il tecnico Dario Pasi con le giovani promesse Bilotti e Valbonesi, possibili componenti (con Desalu) della staffetta 4x100 Under 23 per gli Europea. Dalla Valle Camonica arriva Roberto Rigali, con il suo tecnico Agostini.

Marani e Desalu in allenamento

Completano la lista Pivotto, il nostro Spotti e per la Fispes, Michele Camozzi (ipovedente), numero due della velocità nazionale. Ma sarà presente anche

tutta la rappresentativa giovanile della velocità (Allievi e Juniores, ossia dai 15 ai 18 anni) dell'Emilia Romagna a dare vivacità tecnica alle prove di valutazio-

ne, che il prof. Franco Merni dell’Università di Bologna, con la sua equipe, metterà in campo con strutture nuovissime di rilevazione : optojamp con telecamere compiuterizzate e fotocellule. La pausa pranzo verrà vissuta, ancora una volta, in Santa Chiara, luogo ideale per una pausa ristoratrice tra i due momenti focali della giornata. Insomma, il Centro di sviluppo tecnico Interflumina dimostra tutta la sua vitalità e si colloca quale centro propulsore per un confronto continuo, per analisi tecnico-scientifiche, punto di riferimento per la Fidal del Nord Italia. Anche il fisioterapista dell’Inteflumina, dott. Cristiano Carnevali e il preparatore atletico di Desalu, dott. Sebastian Bacchieri, saranno presenti e sempre disponibili per ogni evenienza.

Rugby C1, il Crema va ko e vede più lontana la salvezza

Sconfitta pesante quella incassata dal Crema Rugby contro un Valle Camonica tutt’altro che trascendentale. Pesante non tanto nel punteggio (18-25), ma soprattutto nella sostanza, perché subìta contro una diretta concorrente alla salvezza. Il Crema vede così allontanarsi l’ultimo posto utile per la permanenza in categoria. Dopo due domeniche di stop per gli impegni della Nazionale (oggi in campo con la Francia), si riprenderà il 29 marzo nell’ultimo incontro del girone di andata contro il Cernusco, secondo in classifica. In Serie C2, netto successo di Casalmaggiore (65-0) a Leno contro il Bassa Bresciana Cadetta, mentre la Witor’s Cremona ha ceduto 41-13 con la capolista Desenzano. In classifica Casalmaggiore è terza (a 4 lunghezze dalla vetta), mentre Cremona resta al settimo posto.


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Sport

Sabato 14 Marzo 2015

CALCIO SERIE A

CALCIO SERIE B

Parma penalizzato di 2 punti Il match clou è Carpi-Pescara

(F.V.) Non c’è pace per il Parma, penalizzato di altri due punti e sempre più ultimo,. Nelle parti nobili della classifica, spiccano le sfide Palermo-Juventus e Roma-Sampdoria. Il turno di Europa League ha ridato entusiasmo ai giallorossi, bravi a pareggiare in rimonta a Firenze. Dopo il netto ko di Wolfsburg, l’Inter prova a risollevarsi contro il Cesena, mentre un Milan in crisi di identità e di risultati rischia sul campo della Fiorentina. In coda, il Cagliari ritrova Zeman e cerca di rilanciarsi contro l’Empoli. 26ª GIORNATA Cesena-Palermo 0-0, Chievo-Roma 0-0, Empoli-Genoa 1-1, Juventus-Sassuolo 1-0, LazioFiorentina 4-0, Milan-Hellas Verona 2-2, Napoli-Inter 2-2, Parma-Atalanta 0-0, Sampdoria-Cagliari 2-0, Udinese-Torino 3-2. 27ª GIORNATA (15-03 h 15.15) Atalanta-Udinese, Cagliari-Empoli (14-03 h 20.45), Fiorentina-Milan (16-03

h 19), Genoa-Chievo Verona, Hellas Verona-Napoli (h 18), Inter-Cesena (h 20.45), Palermo-Juventus (14-03 h 18), Roma-Sampdoria (16-03 h 21), Sassuolo-Parma, Torino-Lazio (16-03 h 19). CLASSIFICA Juventus 61; Roma 50; Lazio, Napoli 46; Fiorentina, Sampdoria 42; Genoa* 37; Torino, Inter 36; Milan, Palermo 35; Udinese* 31; Empoli, Sassuolo, Hellas Verona 29; Chievo Verona 26; Atalanta 24; Cagliari, Cesena 20; Parma** (-3) 9.

Mercedes più veloci nelle libere

Turno importante in vetta alla classifica. La capolista Carpi ospita l’ambizioso Pescara, mentre il Bologna è impegnato nel derby con il Modena. Entrambe, oltre a fare bottino pieno, sperano in un passo falso dell’Avellino a Lanciano: se così fosse, potrebbe essere la fuga buona per la promozione in serie A. In coda spicca Brescia-Latina. 30ª GIORNATA Avellino-Bari 2-0, CataniaSpezia 2-0, Crotone-Trapani 1-0, Latina-Carpi

FORMULA 1

Dopo tante settimane di attesa, scatta domani il Mondiale 2015 di Formula 1, con il Gp di Australia (diretta su Sky alle ore 6 e differita su Rai 1 alle 14.15). E si parte con il solito copione: con le Mercedes davanti a tutte. Nelle prove

libere, Rosberg ed Hamilton (nell’ordine) sono stati i più veloci, a conferma che saranno loro i favoriti per la vittoria del mondiale piloti. Ma la buona notizia è il terzo posto di Vettel, che ha preceduto l’altro ferrarista Raikkonen.

0-1, Livorno-Ternana 3-1, Modena-Frosinone 1-0, Perugia-Virtus Lanciano 0-0, Pescara-Vicenza 2-2, Pro Vercelli-Brescia 0-0, Varese-Bologna 1-3, Virtus Entella-Cittadella 2-1. Recupero: ModenaCatania 0-0. 31ª GIORNATA (14-03 h 15) Bari-Varese, Bologna-Modena (15-03 h 15), Brescia-Latina, CarpiPescara, Cittadella-Crotone, Frosinone-Virtus Entella, Perugia-Pro Vercelli, Spezia-Livorno (1303 h 20.30), Trapani-Ternana, Vicenza-Catania (16-03 h 20.30), Virtus Lanciano-Avellino. CLASSIFICA Carpi 59; Bologna (-1) 51; Avellino 49; Vicenza 48; Livorno, Frosinone 47; Pescara, Spezia 43; Virtus Lanciano, Perugia 40; Bari 38; Modena 37; Ternana, Virtus Entella 36; Pro Vercelli 35; Cittadella, Latina, Trapani 34; Brescia 33; Crotone, Catania 31; Varese (-3) 28.

Eliminate Astra, Baldesio e Flora

BOCCE Campionato provinciale a squadre: Bissolati, Coop Castelvetro, Fadigati e Stradivari sono in semifinale

B

di Massimo Malfatto

issolati, Coop Castelvetro, Fadigati e Stradivari sono le quattro semifinaliste del campionato provinciale a squadre organizzato dal comitato provinciale. Definita la griglia, inutili i recuperi che non si svolgeranno. Si tornerà in campo (bocciodromo comunale) domenica 22, inizio ore 9, con gli incontri di semifinale Bissolati-Stradivari e Fadigati-Coop Castelvetro. Finale in programma nel pomeriggio. GRUPPO A Il match clou era CoopCasc e le aspettative non sono andate deluse. Incontro ricco di emozioni quello svoltosi sulle corsie del PalaBosco che inizia con il successo della terna “piacentina” SeghizziCorbari-Galelli mentre in parità terminava il match tra Boselli e Dolara. Senza vincitori né vinti gli altri incontri di coppia tra Corbari-Galelli contro Lodigiani-Ferrari G. e Seghizzi-Boselli opposti a Dolara-Fattebene ed alla fine ad esultare era la formazione di “Bobo” Pedretti. Certifica il primo posto la canottieri Bissolati in un match mai in discussione contro il Signorini. Successi della terna rivierasca Cantarini-E. Ferrari-G. Ferrari e della campionessa del mondo in coppia con Erminio Ferrari mentre nulla di fatto tra Lanfredi e Morgan Lupi. Infine, termina

GRUPPO A - 5° Turno vs SOMS

2-2

BISSOLATI

vs SIGNORINI

2-0

COOP CAST.

vs CASC

1-0

GRUPPO B - 5° Turno

Risultato

LE QUERCE B

vs FLORA

1-3

STRADIVARI

vs BALDESIO

2-0

ASTRA

vs FADIGATI

0-1

CLASSIFICA GRUPPO A BISSOLATI COOP CASTELVETRO CASC SIGNORINI SOMS LE QUERCE A

13 12 11 5 3 1

A Fiorenzuola show della famiglia Visconti

Risultato

LE QUERCE A

CLASSIFICA GRUPPO B FADIGATI STRADIVARI ASTRA FLORA BALDESIO LE QUERCE B

11 10 6 6 4 2

La famiglia Visconti

SEMIFINALI E FINALI DOMENICA 22 MARZO DALLE ORE 9 (Bocciodromo comunale) Bissolati-Stradivari Fadigati-Coop Castelvetro

in parità il match tra Soms-Querce A ai pallini vince la bocciofila di Torre de’ Picenardi. GRUPPO B Vittoria pesante in chiave qualificazione per lo Stradivari contro una Baldesio tutt’altro che trascendentale. Il successo stradivariano

La formazione della Coop Castelvetro

porta la firma della terna ManfrediMinini-Gaimarri e della coppia Manfredi-Gaimarri mentre in parità sono terminati gli altri incontri. Con le unghie e con i denti il Fadigati supera l’Astra e conquista per il secondo anno consecutivo la semifinale. Terminano in

parità tutti gli incontri ed è decisiva la vittoria della coppia Pedrini-Salvaderi su Ferrari-Pedretti. Infine successo (inutile) del Flora su Le Querce B: una prova di carattere della formazione rivierasca che è mancata in precedenza e che gli è costata l’eliminazione.

Oggi il “Marcheselli”, domani la “Parata Rosa” Domani il meglio del boccismo femminile italiano si darà appuntamento nella nostra città per la 15° “Parata Rosa di Primavera”, gara nazionale organizzata dal comitato di Cremona. Iscritte 81 bocciofile in rappresentanza di cinque comitati regionali, venti provinciali e 55 società. Batterie che inizieranno alle ore 9, spettacolo garantito per la presenza di otto giocatrici di A1. Straordinario si presenta il girone dello Stradivari che oltre a comprendere la Luccarini e la Monzio al primo turno vedrà di fronte Germana Cantarini e Chiara Morano, bolognese vincitrice domenica scorsa del Pallino d’Ooro organizzato dall’Arci Tricolore Campegine (Reggio Emilia). Gli altri gironi della “Parata” sono in programma al PalaBosco, S. Zeno, Signorini e nei bocciodromi

di Cremona (Piazzi e Sordini), Crema (in campo Bodini, Bono e Panarello) e Soresina dove saranno di scena la Azzini, Cau, Benzoni e Cordani. Finali dalle ore 14 sulle corsie del bocciodromo comunale di Cremona. MEMORIAL MARCHESELLI Dopo due settimane di batterie (ben 28) questa sera si conclude la Regionale organizzata dalle “Querce” per ricordare Tullio, perfetto dirigente ed arbitro bocciofilo prematuramente scomparso. Nelle batterie, tra gli altri, note positive per Frattini, Celardo, Belli, Domaneschi, Boselli, Capelli, “Bobo” Pedretti e Pedrini. La finale inizierà alle 17 con semifinali al Signorini, bocciodromo comunale, PalaBosco dove si concluderà la manifestazione. M.M.

Spopolano i nostri bocciofili sulle corsie piacentine. Dopo aver sfiorato il colpaccio a Pontenure e Carpaneto, fanno centro i vaianesi Roberto e Mattia Visconti nella gara Regionale di Fiorenzuola d’Arda. I portacolori della Achille Grandi superavano negli ottavi i cremonesi Domaneschi-Campanini (12-7), nei quarti si sbarazzavano dei parmensi Contini-Bonfatti (12-2), in semifinale s’imponevano sui piacentini Contini e Bertoncini (12-10) ed in finale avevano la meglio sui fidentini Giovanni Ferrari ed Aldo Gotri per 12-4. Ottimo quarto posto per la coppia delle “Querce” formata da Attilio Lazzaretti e Luciano Milanesi. Questo della “Gambini” è il secondo successo stagionale della Visconti family, ma per Roberto il terzo visto che la sera precedente aveva trionfato nella Regionale di Cassina de’ Pecchi. TROFEO VIS TRESCORE Grande prova di carattere di Stefano Guerrini che si aggiudica la Regionale organizzata dalla bocciofila cremasca guidata da Luigi Comolli. Eliminato il compagno di società Alberto Pedrignani, il portacolori della Achille Grandi superava il lodigiano Antonio Chiappa mentre in finale aveva la meglio su Alessandro Cerioli. Quarto posto per il madignanese Roberto Cerioli sconfitto dal suo omonimo dell’Arci Crema Nuova. M.M.




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