Settimanale Il Piccolo

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SETTIMANALE

PICCOLO www.ilpiccologiornale.it

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Anno I • n. 11 • SABATO 22 MARZO 2014

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Cresce il numero degli italiani che emigrano all’estero. Tra le motivazioni la mancanza di lavoro

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ITALIA, SE POTESSI ME NE ANDREI

I giovani sono i primi a partire, ma anche i pensionati vanno alla ricerca di luoghi in cui vivere più dignitosamente con la propria pensione PUNTO & VIRGOLA

S

di Fabio Varesi

LO SPORT

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Sfratti e tagli utenze: le soluzioni dei candidati sindaco

LE VIE DELL’ACQUA

Giornate Fai: Palazzo Zignani riapre i battenti

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CASALMAGGIORE

LE ASSOCIAZIONI FANNO APPELLO AL COMUNE CALCIO LEGA PRO

La Cremo deve concedere il bis contro il Pavia

Pomì, ultimo sforzo per agguantare l’accesso ai playoff a pagina 25

CICLISMO

Domani si corre la Milano-Sanremo con tanti favoriti ▲

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VOLLEY A1

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Vanoli domani in laguna contro l’Umana Venezia per blindare la salvezza

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VERSO LE ELEZIONI

BASKET SERIE A

Bollo auto, si va verso l’esenzione totale

iamo un Paese che invecchia. E poi ci stupiamo che la disoccupazione giovanile raggiunge livelli insostenibili. Basta vedere le infrastrutture, per accorgerci che il declino è inesorabile e che il rinnovamento è una chimera. Specchio fedele dell’invecchiamento dell’italian style è lo sport. Alle ultime Olimpiadi invernali di Sochi abbiamo racimolato le briciole, tornando a casa senza ori (non succedeva dal 1980). Ma c’è di più: quasi tutti i medagliati azzurri sono veterani e l’unica giovane (Arianna Fontana) era comunque alla sua terza Olimpiade. Nessun giovane alla ribalta, in grado di abbassare l’età media della spedizione in Russia. La stessa cosa si riscontra nel calcio, lo sport più popolare nel Bel Paese, definizione sempre meno pertinente. Gli stadi sono i più vecchi e quindi i meno confortevoli d’Europa, molti bilanci sono da brividi e quasi tutte le “big” del nostro campionato non danno spazio ai giovani del vivaio. Il caso più eclatante è quello dell’Inter, che aveva sotto contratto l’intera difesa della Nazionale Under 21 vice campione d’Europa, ma nessuno fa parte dell’attuale rosa nerazzurra. La squadra italiana più forte del momento, la Juventus, fa ancora leva sugli ultratrentenni Buffon, Pirlo e Barzagli, che poi sono i punti cardine della Nazionale di Prandelli. Per l’avventura al Mondiale brasiliano si parla di una clamorosa convocazione di Totti, Di Natale e Toni, tutti e tre vicini ai quaranta. E’ inutile riempirsi la bocca di slogan, se poi non si cambia mentalità. Sono anni che in Italia s’invoca un rinnovamento, basato sulla fiducia ai giovani, che in tutti i campi continuano ad avere meno spazio. Chi può, scappa all’estero, dove non trova il paradiso, ma un mondo che premia la meritocrazia, indipendentemente dalla carta d’identità. Beati loro…

CRISI DEL COMMERCIO: SEMPRE PIU’ NEGOZI CESSANO L’ATTIVITA’

Un Paese che invecchia... anche nello sport

REGIONE LOMBARDIA

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Casalbellotto, fanno saltare il bancomat Via con 50mila euro

Il paginone centrale è dedicato alle attività commerciali che nel mese di marzo offrono ai nostri lettori un’opportunità in più. Presentando il coupon otterrete vantaggi eccezionali BUON SHOPPING DI PRIMAVERA!


CREMONA GIUNTA COMUNALE

Cosap temporaneo, prorogate agevolazioni

Su proposta dell'assessore Federico Fasani, la Giunta comunale ha deciso di prorogare l’assegnazione di aree e spazi in uso gratuito (Cosap temporaneo) ai titolari di attività economi-

ca presenti nell’area pedonale di corso Garibaldi (tratto compreso fra corso Campi e via Villa Glori) per un periodo di 6 mesi con decorrenza dal 27 marzo 2014 al 26 settembre 2014.

La crisi dei negozi: centro sempre più vuoto

Negli ultimi mesi sono state abbassate decine di saracinesche: «E' emergenza totale, occorre che anche le istituzioni agiscano»

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di Laura Bosio

ncora negozi che chiudono nel centro storico di Cremona. Ha iniziato ancora prima della crisi piazza Marconi, dove i negozi sotto i portici hanno finito per chiudere quasi tutti, uno dietro l'altro. Solo i due bar, il negozio di elettronica e quello per l'udito ancora resistono. Poi è stata la volta di corso Garibaldi, partendo dal segmento più vicino a porta Milano per arrivare via via fino all'area più centrale, nella zona pedonale. Successivamente la crisi è arrivata a colpire anche le vie che sono il vero e proprio cuore dello shopping del centro: corso Campi, dove stanno chiudendo la Sisley e la Benetton e dove Liu Jo ha lasciato gli spazi per spostarsi altrove; la Galleria XXV Aprile, dove diverse vetrine vuote annunciano ormai da tempo che di quell'area, che un tempo era il cuore della città, ora resta ben poco; via Solferino, dove ha chiuso uno storico negozio di casalinghi e bomboniere; via Mercatello; ora anche corso Mazzini, dove ha appena chiuso i battenti Carpisa e dove altri tre negozi (Martelli, Jeans 56 e Mondo del Bimbo) abbasseranno le saracinesche entro l'estate. Si perde, insomma, un patrimonio della città: negozi che, in alcuni casi, erano parte del tessuto commerciale da decine di anni. Se è vero che la crisi è ovunque, a Cremona ha colpito molto duramente. «Il commercio sconta una situazione di carattere generale, una crisi dei consumi interni che riguarda tutti i territori» afferma Antonio Pisacane, segretario dell'area Casalasca e Cremonese di Asvicom. «Ma se è vero che si tratta di un problema nazionale, anche le istituzioni locali, nel loro piccolo e per il poco

Pisacane (Asvicom): «Ci vogliono eventi organizzati che vadano oltre i soliti mercatini» Bonoli (Confesercenti): «Il problema principale è il caro affitti, insieme alla pressione fiscale»

Giorgio Bonoli

Antonio Pisacane

che gli compete, hanno il dovere di porsi il problema di cercare delle soluzioni che possano non tanto invertire il trend - cosa impossibile - ma almeno aiutare il commercio a resistere». Serve l'impegno di tutti, secondo Pisacane, per «rendere la città più attrattiva e accogliente. Occorre inventarsi delle iniziative nuove, di tipo culturale, ludico e commerciale, con una cadenza almeno settimanale. Limitare l'animazione ai soliti mercatini, come si sta facendo ora, è ormai superato e non efficace. E' necessario che il Comune e le associazioni di categoria lavorino insieme per trovare delle soluzioni di maggiore appeal, che richiamino gente in centro». Vi sono città, come Mantova o Piacenza, in cui nel fine settimana il centro storico si riempie di persone e di inizia-

tive. Un fenomeno che forse gli amministratori dovrebbero studiare, per riproporlo anche qui. «E' vero che Cremona deve scontare una società che va verso un'età media sempre più avanzata evidenzia Pisacane. Il fatto che la città tenda a invecchiare porta a una contrazione dei consumi, in quanto normalmente essi si concentrano tra fasce d'età inferiori. Tuttavia è ora di trovare il coraggio per fare qualcosa di nuovo, magari concentrandosi sull'identità più forte della nostra città: quella della musica e della liuteria. La presenza del Museo del Violino può fare molto in questo senso: partendo da lì, istituzioni e associazioni di categoria dovrebbero lavorare insieme per trovare un'unica identità cittadina e convogliare su essa tutti gli sforzi». Questo è però solo un passaggio. In

«Si può partire dal Museo del violino»

contemporanea servirebbe un lavoro istituzionale «per aiutare i commercianti a resistere in trincea - conclude il segretario Asvicom. Come normalmente durante una crisi si aiutano le grandi aziende, così servirebbe un meccanismo locale di aiuto per i piccoli negozi. A partire da una riflessione sugli affitti troppo alti. Bisogna trovare il modo di sgravare il piccolo commercio dalla pressione fiscale, in attesa della ripresa. I sindaci devono rendersi conto che senza il commercio viene meno anche una funzione sociale per la città». La riflessione deve essere complessiva e andare a toccare tutte le difficoltà che i commercianti cremonesi incontrano, a partire dagli affitti troppo alti. «E' questo uno dei maggiori motivi per cui i negozianti decidono di mollare - evi-

denzia Giorgio Bonoli, direttore di Confesercenti. Abbiamo un bilancio di chiusure decisamente drammatico, che ci porta a dover riflettere. Le chiusure di negozi sono all'ordine del giorno e diventa difficile anche programmarle nel tempo. E' qualcosa che accade all'improvviso. I motivi sono tra i più svariati, in primis, come dicevamo il caro affitti. Ma oltre a questo c'è lo scarso appeal che offre la città, oltre alla concorrenza senza quartiere della grande distribuzione organizzata, che sposta molta possibile clientela lontano dal centro. Naturalmente poi c'è il grosso problema della pressione fiscale: la Tares, dove applicata, ha comportato innalzamento delle tasse sui rifiuti fino a tre volte». La sfida per chi prenderà la guida del Comune sarà grande: «Bisogna far ripartire il centro attraverso una politica mirata. Si dovranno incentivare i proprietari dei muri dei muri ad abbassare gli affitti piuttosto che tenere i negozi vuoti. Si deve poi invogliare la gente a recarsi a fare spesa in centro. E questo non lo si fa certo con tariffe dei parcheggi così alte, quando poi nei centri commerciali sono gratuiti. Bisogna poi puntare su un arredo urbano accattivante, su una viabilità più snella e lineare e su eventi di maggiore appeal. Chi amministrerà la città dovrà avere il coraggio di prendere decisioni diverse: è finito il tempo delle parole, la città ha bisogno dei fatti. Noi ora vediamo solo i negozi chiusi, ma il numero di commercianti che stanno decidendo se tenere aperto o se alzare bandiera bianca è davvero altissimo. Un emergenza che non può più passare sotto silenzio».

«Bisogna avere il coraggio di prendere decisioni»

Expo 2015, costituita l’associazione temporanea di scopo per la partecipazione Finalmente a Cremona si torna a parlare di Expo. Dopo le innumerevoli polemiche che lamentavano un forte ritardo sull'organizzazione dell'esposizione universale, per la nostra città come per il resto della Lombardia, nei giorni scorsi si è finalmente costituita, in Camera di Commercio, l’Associazione temporanea di scopo tra categorie economiche ed enti locali per la partecipazione ad Expo 2015. I 15 soggetti interessati sono: Camera di Commercio di Cremona, Provincia di Cremona, Comune di Crema, Comune di Casalmaggiore, Associa-

zione Industriali, Confartigianato, Cna, Autonoma Artigiani Cremaschi, Libera Associazione Artigiani Cremaschi, Confcommercio, Ascom Crema, Confesercenti, Asvicom, Libera Associazione Agricoltori e Confederazione Italiana Agricoltori. Presto si aggiungeranno il Comune di Cremona e la Coldiretti. Il presidente camerale, Gian Domenico Auricchio, ha espresso viva soddisfazione per la costituzione dell’Ats, di cui la Camera di Commercio è capofila, «in quanto primo passo per la piena operatività del percorso di avvicinamento ad Expo 2015».

Il protocollo sottoscritto fa riferimento ad alcuni capisaldi, su cui la neonata associazione punta: l’eccellenza caratterizzata dal settore agroalimentare, che sul territorio “è caratterizzato da produzioni di qualità, e presenta centri universitari e centri di ricerca all’avanguardia a livello mondiale per quanto riguarda le biotecnologie e la sicurezza alimentare e costituisce forse il principale distretto europeo delle bio energia”; la tradizione liutaria cremonese, ”riconosciuta come bene immateriale dell’umanità dall’Unesco in quanto espressione di saperi, pratiche

e conoscenze trasmesse di generazione in generazione che fanno di Cremona un luogo unico al mondo”; “anche altre peculiarità del territorio, come il turismo fluviale e il cicloturismo possono attrarre visitatori da ogni parte del mondo con significative ricadute sullo sviluppo economico della provincia”. Sulla base di

queste riflessioni, le Istituzioni pubbliche, le Organizzazioni economiche e sociali e le Università firmatarie del protocollo d’intesa hanno condiviso la necessità di una azione congiunta tesa alla più ampia valorizzazione delle realtà culturali ed economiche di eccellenza della provincia di Cremona.

Obiettivo dell’associazione è quindi quello di lavorare insieme al fine della “promozione, ideazione, progettazione e realizzazione di iniziative e attività finalizzate alla valorizzazione del Sistema istituzionale, economico e sociale della Provincia di Cremona in vista della Esposizione Universale Expo 2015”.


Cronaca

Sabato 22 Marzo 2014

Cremona, amore mio... mi spiace ma ti dico addio

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Cresce il numero degli italiani che emigrano all’estero, soprattutto dal Nord Italia. Tra le motivazioni la mancanza di lavoro e le poche opportunità

Nel 2012 hanno lasciato il Paese ben 68mila persone. Sono soprattutto i giovani ad andarsene

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di Laura Bosio

n segno dei tempi, un segno della crisi: l’Italia, di nuovo, è terra di emigrazione. Nel 2012, 68mila italiani hanno scelto di trasferirsi all’estero(è il dato Istat sulle cancellazioni fatte dall'anagrafe italiana): 18mila in più dell’anno precedente. Una decisione che coinvolge in gran parte i giovani, che hanno scelto soprattutto l’Europa. Tra le mete preferite, la Germania (vi si sono stabiliti più 7mila italiani), la Svizzera (oltre 6mila), il Regno Unito (più di 6mila), la Francia (più di 5mila). Ma anche il Brasile, grazie alla fase positiva che sta vivendo. In effetti, il fenomeno potrebbe essere molto più esteso: chi se ne va non sempre cancella il proprio nome dai registri pubblici o magari lo fa dopo qualche anno, quando ormai è certo che indietro non torna più. Intanto si arricchisce l'elenco degli italiani oltre confine: l’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, al primo gennaio 2013 conta 4,3 milioni di persone. E neppure i cremonesi sfuggono a questo fenomeno: molti se ne sono andati, ma ancora di più se ne vorrebbero andare. Chi all'estero, chi semplicemente in un'altra città che offra migliori opportunità. Ma la partenza non è sempre un'impresa semplice, e per diverse persone, soprattutto quelle in maggiori difficoltà economiche, rimane un miraggio. Come per Mara, 42 anni, disoccupata. «Ho sempre amato la mia città, ma essa mi ha deluso. Sono rimasta senza lavoro, senza prospettive. Vorrei tanto prendere un aereo e andarmene, ma per farlo ci vogliono soldi e io non ne ho abbastanza. Sto facendo dei lavoretti saltuari, sperando di riuscire prima o poi a racimolare soldi a sufficienza per partire».

SI PARTE PER TROVARE LAVORO Sono in età da lavoro, mediamente sui 34 anni: questo l’identikit tracciato dalla Fondazione Migrantes sui dati Istat riferiti al 2011 dei "cervelli in fuga" dall'Italia. Il 22% di chi se ne va è laureato, mentre il 28,7% diplomato. Del resto molti giovani, piuttosto che svolgere lavori poco qualificanti in Italia, preferiscono andare a servire in un ristorante di Berlino o a fare i commessi in un grande magazzino a Londra. Si parte dunque soprattutto per ragioni di lavoro: secondo un’indagine condotta dal Censis lo scorso ottobre, il 72% degli italiani all’estero ha un’occupazione, mentre il 20,4% è fuori per motivi di studio. Il 44,8% dei giovani emigrati – stima il Censis – vivono ormai stabilmente in un altro Paese. Peraltro secondo un indagine di Almalaurea, a cinque anni dalla laurea chi è andato all’estero guadagna in media 2.282 euro netti, un bel po’ in più dei 1.434 dei connazionali rimasti nel Nord Italia, dei 1.357 di chi lavora al Centro e i 1.222 di chi è impiegato al Sud. Una storia simile quella di Simona, 39 anni, impiegata: «Andarmene da Cremona? Magari! Se potessi sarei già su un aereo per Malta: un luogo dove vivi con poco e dove le possibilità lavorative sono moltissime. Io sono precaria da tanti anni e purtroppo non vedo una luce in fondo al tunnel. Solo che partire non è facile: ho una famiglia, mio marito ha un lavoro fisso e non possiamo mollare tutto e andarcene. Tuttavia rimane il mio sogno nel cassetto». Del resto, secondo i dati Istat, gran parte delle partenze per l’estero non sono più dal sud Italia, come accadeva una volta. Dal sud, i flussi migratori sono diretti per lo più verso Roma e verso il nord, mentre è soprattutto chi già abita nelle regioni settentrionali a espatriare: nel 2012 lo hanno fatto in 36mila (14mila dalla Lombardia, 7mila dal Veneto). Naturalmente a partire sono soprattutto i giovani. «Lasciare Cremona? Ci sto pensando - racconta Chiara, 23 anni, studentessa in marketing internazionale. Ho an-

cora due anni prima di finire gli studi e sicuramente farò un Erasmus negli Stati Uniti. Ma la mia idea sarebbe quella di riuscire a fermarmi lì». Chi studia all'università è cosciente delle scarse opportunità che l'Italia e soprattutto Cremona offrono. «Mi sto laureando in ingegneria gestionale, ma non credo che resterò qui - dice Ivan, 28 anni. Ho già trascorso sei mesi all'estero, in Germania, e vorrei tornare là a cercar lavoro, una volta laureato». E anche chi ha già avviato un percorso lavorativo non esclude di allontanarsi. «Dopo il diploma ho trovato subito lavoro, ma le prospettive qui sono deleterie - dice Emma, 31 anni. Si lavora solo nell'assoluto precariato e magari passano due anni tra la fine di un contratto e l'inizio di un altro. Recentemente ho sentito degli amici che vivono in Inghilterra e sono tentata di raggiungerli là. Da quanto mi hanno detto, se ti accontenti il lavoro lo trovi sempre. E' un buon modo per ripartire. Ma se anche questo progetto non andasse in porto, da

Cremona me ne voglio andare in ogni caso». Non mancano le voci, soprattutto di chi ha qualche anno di più, che non vogliono abbandonare la terra natìa. «Cremona non sarà una metropoli, ma è la città in cui sono nato e cresciuto, dove ho messo al mondo i miei figli - afferma Terenzio, 72 anni. In fondo le sono affezionato, non penso che me ne andrei, neppure se potessi». «I miei figli si sono trasferiti da tempo sul lago di Garda e mi dicono sempre di raggiungerli là, ma sono restìa ad abbandonare la mia città ... Ha tanti difetti, ma la porto nel cuore». C'è poi anche chi aveva deciso di andarsene, ma poi non ha resistito alla lontananza. «Quando ero giovane me ne sono andato, per diversi anni - racconta Pietro, 68enne, pensionato. Tuttavia con il passare del tempo mi sono reso conto di quanto mi mancasse la mia città, i miei amici ... Così sono tornato, 15 anni dopo. E non me ne andrei più».

“In fuga” anche numerosi pensionati Tuttavia se i giovani partono la vera novità nell'emigrazione del Bel Paese è che anche i pensionati spesso decidono di mollare tutto. Secondo l'indagine Istat, nel 2011 se ne sono andati via 3.219 over 65, il 37,3% in più dei 2.345 partiti nel 2010. Nonni d’Italia spinti dalla crisi a passare gli ultimi anni di vita in Paesi dove anche con una pensione minima si vive dignitosamente. Secondo i dati Inps, Marocco e Tunisia sono le mete più gettonate: clima mite, copertura sanitaria completa e si vive al meglio con appena 400 euro al mese. Per chi ama le isole c’è Capo Verde, ma anche il Kenya e il Sud Africa non se la cavano male: la prima è per chi vuole dare un taglio netto alla propria cultura e al proprio stile di vita, la seconda invece unisce il confort della lingua inglese a quello di un paese economicamente avanzato ma dalla natura selvaggia. Seguono la Tailandia e le Filippine dove bastano 500 euro al mese per vivere più che bene. Circa 9mila pensionati scelgono invece i Caraibi: la Repubblica Dominicana in primis e poi la Costa Rica. Per chi guarda ad Oriente c’è l’India. Ma non dimentichiamoci che la maggior parte dei pensionati italiani decide di rimanere nel Mediterraneo: si opta allora per la Spagna e la Grecia, due paesi che nonostante la crisi economica, permettono comunque di vivere in modo molto agiato con poco e che sono sicuramente più vicini a noi per abitudini e tradizioni.


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Cronaca

Sabato 22 Marzo 2014

Problema sociale: quali soluzioni dalla politica?

Candidati a sindaco: cosa fareste per...? Questa settimana parliamo dell’emergeza sfratti e del taglio delle utenze

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di Laura Bosio

ome promesso, torniamo a chiedere ai candidati alla carica di sindaco di Cremona di intervenire su problematiche specifiche della città. Stavolta facciamo riferimento all'articolo comparso sullo scorso numero de "Il Piccolo", sul tema degli sfratti e del taglio delle utenze. Oreste Perri (con l'assessore ai Servizi Sociali Luigi Amore) - «La questione è stata affrontata con decisione durante l'inverno dall'Amministrazione comunale e vogliamo proseguire in questa direzione. La sinergia con Aem si è rivelata fondamentale per cercare di prevenire i tagli delle utenze. Più difficile è invece per le famiglie che sono sotto un altro operatore - e sono numerose - in quanto prendere degli accordi non è spesso possibile. Il nostro scopo, attraverso il fondo che abbiamo istituito, è arrivare a sanare tutte le situazioni durante l'estate, per arrivare a ottobre "sul pulito". L'importante è che vi sia anche da parte delle famiglie la volontà di programmare un rientro dalla morosità. Per quanto riguarda gli sfratti, invece, abbiamo istituito un Tavolo in prefettura, con il Comitato antisfratto, per trattare i vari casi. Un passaggio fondamentale da fare a giugno sarà l'approvazione di un nuovo regolamento, per adeguarlo alla riforma dell'Isee: sarà questa l'occasione di inserire un capitolo sull'emergenza abitativa, in modo da trovare il sistema di evitare sfratti e tagli delle utenze. Inserendo anche il contenuto della mozione presentata dal consigliere Quinzani e approvata all'unanimità in Consiglio comunale. Da parte del Comune, in questi anni l'impegno in questo settore è stato notevole, e vogliamo continuare su questa strada». Gianluca Galimberti - «Il tema della casa è fondamentale per Cremona. Noi proponiamo un progetto generale sulla casa che abbia tre assi fondamentali: riqualificazione e sviluppo dell’edilizia re-

sidenziale pubblica, (con nuove forme gestionali per l’Erp); consolidamento e avvio di esperienze di social housing; sperimentazioni di accordi con privati per la valorizzazione del patrimonio privato. In tutti i casi, con migliaia di case vuote in città, basta consumo di suolo e nuove costruzioni. Riguardo agli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale, occorre pensare ad una struttura ad hoc all’interno del Comune che sappia avere un’attenzione particolare agli aspetti sociali, essenziali nella gestione di queste realtà, programmare la manutenzione, garantire regole certe e trasparenti di assegnazione. Per quanto riguarda la realizzazione degli interventi tecnici di manutenzione ordinaria, proponiamo lo studio di forme di interazione e di convenzione con artigiani cremonesi, con un’attenzione in particolare ad implementare condizione di efficienza energetica. Intendiamo iniziare un ampio lavoro di social housing con il coinvolgimento di partner privati. Vanno studiate e promosse forme di facilitazione ai privati che rimettono a disposizione per l’affitto le locazioni in loro possesso. Occorre un’analisi precisa della situazione urbanistica, del mercato possibile, delle fasce di popolazione che hanno necessità di una facilitazione nell’accesso alla casa. Uno sforzo straordinario deve essere

rivolto per cercare bandi e fondi regionali, europei, privati. Legato al tema della casa, in particolare dell'edilizia residenziale pubblica, c'è quello del teleriscaldamento. La chiusura dell’inceneritore implicherà produrre un serio piano industriale all’interno del quale dovremo progettare una nuova sorgente per i GWh termici che alimentano il teleriscaldamento in città. Contestualmente, insieme alle partecipate, occorrerà affrontare tecnicamente la questione dell’efficienza e del costo del teleriscaldamento nelle case con questo servizio. È una questione certo tecnicamente non facile, ma che va presa di petto per il bene delle persone che in quelle case vivono». Alessandro Zagni - «La città in questi anni si è impoverita ed ora il problema degli sfratti e del taglio utenze riguarda anche molte famiglie cremonesi, chi ha perso il lavoro ed ha figli da crescere e gli anziani con pensioni al livello di povertà. Per questo, il mio primo impegno da sindaco sarà quello di tutelare innanzitutto i cittadini cremonesi, destinando a loro le risorse del Comune, ed aiutare in un secondo momento gli ultimi arrivati. In particolare, concretamente mi occuperò di verificare le autocertificazioni e controllare la reale situazione di indigenza delle famiglie: troppe persone ricevono aiuti e poi parcheggiano auto di lusso in garage. Scoverò i farabutti per tutelare

chi davvero ha bisogno. In secondo luogo, destinerò gli alloggi non Erp in disponibilità al Comune per le famiglie italiane da tempo residenti a Cremona. Come ho detto, la crisi non è solo un problema degli ultimi arrivati. Mi attiverò per proporre accordi territoriali tra proprietari ed inquilini per affitti a canone concordato: ciò significa affitti più bassi e taglio delle tasse per i proprietari, con il sistema della cedolare secca. Inoltre obbligherò Aem ad una 'bolletta sociale' più bassa per chi è in reale difficoltà, in linea con quanto approvato dal Consiglio Comunale. Infine, per il riscaldamento degli ambienti, garantirò a chi lo richiede la possibilità di staccarsi dal teleriscaldamento e non pagare per un servizio di cui non si usufruisce».

Lucia Lanfredi - «Riteniamo che sia necessaria una forte attenzione alle fasce deboli, nei confronti della popolazione. Ci troviamo in una situazione in cui si è accentuato l'impoverimento del ceto medio, del disagio sociale, del precariato lavorativo e del carico familiare. Di fronte a questi disagi, l'Amministrazione deve impegnarsi a fondo, mettendo in campo dei progetti in collaborazione con le associazioni del no profit, ma anche ascoltando le esigenze di cittadini e famiglie. Si vuole dare particolare attenzione ai diversamente abili, puntando sulla loro integrazione alla vita della società, anche attraverso l'eliminazione delle barriere architettoniche. Sempre per rispondere alle esigenze delle famiglie in difficoltà, puntiamo a istituire un punto di ascolto per creare un filo diretto tra cittadini e ente locale. Infine, vogliamo realizzare una anagrafe delle criticità sociali, per avere una panoramica precisa della situazione». Laura Carlino - «Cremona Città Nova mette il comparto sociale al primo posto del proprio programma, insieme allo sviluppo. Il tema specifico degli sfratti e dei tagli delle utenze riguarda soprattutto l'ambito definito come "nuove povertà". Un situazione che già c'era e a cui il Comune ha sempre fatto fronte con le pro-

prie risorse. Solo che adesso queste non bastano più. Sicuramente, la mozione recentemente approvata in Consiglio comunale, proposta dal consigliere Quinzani, sarà un ottimo sistema per mettere una toppa. Tuttavia la soluzione deve essere più radicale, e passerebbe da una prova di forza con Aem, costringendo l'azienda a cambiare gli impianti, ma soprattutto a cambiare la propria strategia per il futuro. Anche perché è assurdo che Aem passi i soldi al Comune e il Comune li ripassi ad Aem. Grande è la responsabilità di chi in passato ha voluto mettere il teleriscaldamento nelle case popolari. Le bollette sono davvero troppo alte. Altre soluzioni tampone, non potendo rifare gli impianti, potrebbero essere di installare delle stufe a pellet nelle abitazioni di edilizia pubblica, per diminuire l'utilizzo del riscaldamento. Per quanto riguarda gli sfratti, vi sono due necessità che si scontrano e che vanno messe sullo stesso piano: da un lato la tutela del privato e dall'altra parte l'esigenza abitativa. Ci vogliono confronti serrati con i proprietari per risolvere il problema a tavolino». Carmine Scotti - «Siamo per l'attenzione ai servizi alla persona e alla famiglia. Nell'ambito del welfare bisogna incentivare il servizio di prossimità soprattutto per gli anziani e per le categorie deboli. Senza dubbio il problema del taglio delle utenze è esecrabile, in quanto ritengo che i servizi alla persone debbano essere garantiti sempre. Anche nella penuria di risorse pubbliche, vanno messi in bilancio stanziamenti adeguati per il sostegno al disagio sociale. Ritengo tuttavia che sia indispensabile anche promuovere controlli severi e mirati su coloro che vengono seguiti dai servizi sociali: vi sono infatti persone che beneficiano degli aiuti senza averne realmente bisogno. In riferimento alla questione delle bollette, credo si debba investire nella ricerca sempre più serrata di fonti alternative, al fine di abbassare i costi energetici. E' indispensabile aderire a bandi europei sulla riqualificazione energetica dell'edilizia pubblica».


Cronaca

Sabato 22 Marzo 2014

In Lombardia eliminazione graduale del bollo su tutti i veicoli a motore

Lena: «La nostra proposta tende alla semplificazione buroratica e alla riduzione della pressione fiscale»

Da gennaio chi rottama vecchie auto non deve pagare la tassa. «Prossimo passo saranno i ciclomotori»

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di Laura Bosio

endenza ad eliminare gradualmente il bollo di circolazione: è quanto si pensa di fare in Lombardia. Una manovra da un miliardo di euro, che «naturalmente dobbiamo portare avanti step by step» spiega il consigliere regionale Federico Lena, che in queste settimane ha presentato una mozione, insieme al gruppo regionale della Lega Nord, che “invita il presidente Maroni e la Giunta ad esentare tutti i ciclomotori circolanti in Lombardia dal pagamento della tassa di circolazione annuale”. Una iniziativa da otto milioni di euro. «Secondo i dati forniti dalla Motorizzazione – ha affermato Lena – i ciclomotori circolanti in Lombardia sono circa 350 mila. Considerato che l’importo della tassa annuale dovuta è di 22 euro, abbiamo a che fare con un importo complessivo del provvedimento di quasi 8 milioni di euro». E' il secondo passo del percorso che va nella direzione di eliminare completamente la tassa automobilistica. Il primo era stato l'esenzione dal bollo per le vetture più ecologiche, iniziativa partita dal primo gennaio in Lombardia, Veneto, Lazio, Campania e Puglia. Il provvedimento è stato deliberato a dicembre scorso dalla Giunta regionale: esso prevede l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica regionale per un triennio, in caso di acquisto - nell’anno 2014 - di un veicolo nuovo, previa contestuale rottamazione di un veicolo inquinante. Tale misura rientra nell’ambito delle politiche regionali per la difesa della qualità dell’aria e la lotta all’inquinamento atmosferico e nel contesto delle misure di incentivazione per il rinnovo dei veicoli più inquinanti previste dal

Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell’Aria (Pria); si affianca agli interventi di limitazione della circolazione dei veicoli più inquinanti vigenti e a quelli di prossima attuazione. Il veicolo da rottamare deve essere una autovettura o un autoveicolo per il trasporto di merci con massa inferiore a 3,5 tonnellate e appartenere alle classi emissive Euro 0 benzina o diesel o Euro 1, Euro 2 e Euro 3 diesel. Il veicolo nuovo deve appartenere alla categoria M1 (veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente). L'alimentazione per cui viene ammessa l'esenzione è: bifuel (benzina/GPL o benzina/metano) aventi cilindrata non superiore a 2.000 cc; ibrida (benzina/elettrica) aventi cilindrata non superiore a 2.000 cc; a benzina avente cilindrata non superiore a 1.600 cc e appartenente alla classe emissiva Euro 5 o superiore; a gasolio avente cilindrata non superiore a 2.000 cc e

appartenente alla classe emissiva Euro 6. Ammessi a esenzione anche i veicoli destinati al trasporto di merci, aventi massa massima non superiore a 3,5 t che abbiano alimentazione: bifuel (benzina/GPL o benzina/metano); ibrida (benzina/elettrica); a benzina appartenente alla classe emissiva Euro 5 o superiore; a gasolio appartenente alla classe emissiva Euro 6. Per i privati cittadini, l’esenzione avviene automaticamente sulla base dei dati in possesso degli uffici regionali, senza bisogno di presentare alcuna istanza. Per coloro che invece che esercitano attività economica occorre presentare una apposita dichiarazione, utilizzando il fac-simile allegato di seguito, relativa all’adesione al beneficio e alla conformità alle disposizioni comunitarie in materia di aiuti di Stato in regime de minimi. «La nostra proposta si inserisce perfettamente in un percorso di semplificazione burocratica e di riduzione

della pressione fiscale, già intrapreso dalla Giunta Maroni - evidenzia Lena. In questo periodo di grande crisi economica e di gravi difficoltà per tanti lombardi, crediamo sia giusto intervenire con ogni strumento atto a ridare ossigeno alle nostre famiglie e alla nostra economia. Come dicevo, naturalmente, bisogna procedere per gradi: calcolando che Regione Lombardia ha un bilancio annuale di 21 miliardi, di cui 17 miliardi vanno alla sanità, ci sono solo 4 miliardi su cui possiamo fare tagli per eliminare il bollo, visto che la sanità non va toccata. E visto che questa manovra vale un miliardo, è ovvio che non si possa fare tutta d'un colpo, tagliando con l'accetta in altri settori. Tuttavia è un obiettivo che contiamo di raggiungere entro la fine del mandato. L'esenzione per i motorini è un aiuto rivolto soprattutto ai giovani e agli anziani, che sono senza dubbio i principali utilizzatori dei cosiddetti cinquantini».

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Contro le morosità Padania Acque lancia la Banca dell’Acqua In risposta alla grande problematica sociale dei tagli delle utenze Padania Acque tende una mano alle famiglie in difficoltà, lanciando l’iniziativa della “Banca dell’acqua”, che consiste nella trasformazione del debito in servizi utili alla collettività. Scopo dell'iniziativa è quello di evitare le morosità “impossibili”, ossia quelle che con l'accumularsi delle bollette rischiano di diventare irrecuperabili. Tale iniziativa, simile a quella ideata da Aem alcuni anni fa, prevede la creazione di uno strumento operativo, sotto forma di fondazione o associazione, che funzioni come una vera e propria banca etica, che, come ha detto il presidente Alessandro Lanfranchi, promotore dell’iniziativa insieme al vice Stefano Busi «i cui promotori finanziari siano le associazioni attive sul territorio in grado di conoscere i casi di effettivo bisogno sociale. Alle famiglie in difficoltà temporanea verrà offerta la possibilità di aprire una sorta di conto corrente in cui non verseranno denaro, ma la loro disponibilità ad effettuare lavori a favore della comunità». Si va dai lavori socialmente utili, come la pulizia di spazi o ambienti urbani, ad altri lavori di vario genere, in base alle esigenze. Lo start up della fondazione sarà garantito da risorse di Padania Acque, che attingerà anche al Foni (Fondo nuovi investimenti). Nel tempo però la banca dovrà arrivare ad autofinanziarsi attraverso le risorse sociali. «In questo modo si punta anche a responsabilizzare le famiglie al pagamento delle utenze – afferma Lanfranchi – in modo da trasformare una condizione di disagio sociale in opportunità». Il progetto dovrà essere predisposto entro il 30 giugno. Questo poi passerà all’assemblea dei sindaci in occasione dell’approvazione del Bilancio 2013.


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Cronaca

Sabato 22 Marzo 2014

Palazzo Zignani apre i battenti Il 22 e 23 marzo, in occasione delle Giornate Fai di Primavera, a Cremona saranno accessibili al pubblico i palazzi delle vie d’acqua

Dal notaio Galeazzo agli Anselmi: una lunga storia di annessioni e rifacimenti che risale al Cinquecento I mulini sulla Cremonella

Il tema dell'acqua riporta la memoria a quando in città erano presenti mulini, non solo per la lavorazione dei cereali, in una zona che ora è considerata centrale. Come si vede nella sezione (a lato) della pianta Cinquecentesca del Campi, nei pressi del palazzo Zignani scorre la Cremonella (tra via Cesare Battisti e via Antico Rodano, il vecchio nome del fiumiciattolo). A nord e ad oriente del Palazzo, sul corso d'acqua, allora ancora scoperto in alcuni punti, si trovavano anche alcuni mulini, come ricorda Lorenzo Manini nelle Memorie storiche della città di Cremona: «su di questa (la Cremonella) vi aveva parimente un mulino nella Contrada di Confetteria (tra le chiese del Foppone e di Sant'Abbondio, nrd) presso il soppresso convento di S. Caterina, levato nel secolo XVII»; e «altro mulino vi esisteva anche nella Contrada della Rota (attuale via Milazzo, ndr) al numero 466, distrutto circa l'anno 1785. Sicché su la Cremonella non rimane oggi che il mulino in Contrada Bassa». E la presenza in città di corsi d'acqua e canali come Cremonella e Marchionis ha indubbiamente favorito lo svilupparsi di altre attività lavorative legate all'acqua, oltre ai mulini. Nella zona di Largo Paolo Sarpi si trovava il quartiere dei tintori e conciatori di pelli (come ancora ricorda il nome di via Antica Porta Tintoria), le cui botteghe e laboratori, affacciati sul corso d'acqua, dovevano indubbiamente formare un suggestivo scorcio “mercantile” di gusto quasi fiammingo. mi.sco.

Domenica 23 marzo, in occasione della XXII edizione delle Giornate Fai di Primavera, Fiab Cremona e di Fiab Cremasco organizzano una biciclettata sino al nodo idraulico delle Tombe Morte di Genivolta (info su www.fiabcremona.it), dove verrà inaugurato il monumento a

S

di Michele Scolari

ono oltre 750 in tutta Italia i siti solitamente non visitabili che per questo fine settimana verranno aperti in occasione della XXII edizione delle “giornate di primavera” del Fai. A Cremona sarà il tema dell'acqua il filo conduttore dell'evento, con l'apertura straordinaria di due gioielli architettonici della città. Sotto la guida degli studenti del Liceo Europeo e Liceo Linguistico “Beata Vergine”, del Liceo Ginnasio Statale “D. Manin” e dell’IIS “Ghisleri”, sarà possibile accedere alla sede del Consorzio di Bonifica Dugali, Naviglio, Adda e Serio, situato in via Ponchielli (nella cornice dell'ex convento dei Gesuiti di cui fa parte anche la chiesa dei Santi Marcellino e Pietro ed il Liceo Classico Manin) ed a Palazzo Zignani-Cambiaghi-Rodeschini-Anselmi di via Cesare Battisti (sede dagli anni Sessanta del Consorzio Irrigazioni Cremonesi). Due meraviglie indubbiamente poco conosciute, a cominciare da Palazzo Zignani (che aprirà i battenti sabato 22 e domenica 23 marzo, dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30). Il palazzo costituisce un esempio di particolare rilievo nella metamorfosi dell'architettura residenziale cittadina del Settecento. Al piano terra campeggia un singolare dipinto seicentesco, con la riproduzione del corso del Naviglio che mette in evidenza i manufatti idraulici che lo fiancheggiano, mentre al primo piano si trova una curiosa decorazione in stile romantico, probabilmente di Angelo Mora (1769-1834). La facciata è in stile barocchetto, ma dietro le linee settecentesche della fronte si cela una lunga storia di rifacimenti ed annessioni che risale al Cinquecento. Il palazzo viene acquistato il 4 febbraio del 1557 dal notaio Galeazzo Zignani, come si trova indicato nel suo testamento. Egli dichiara di «aver acquistato questa casa sita ai confini delle vicinie di S. Elena e S. Cecilia, sulla

Sopra la facciata in stile barocchetto, in alto a destra la grotta in fondo al giardino, a lato la posizione del palazzo nella mappa del Campi

strada ove si affacciano le Beccherie Nuove (ossia il Macello, posizionato all'epoca all'angolo tra le attuali via Manzoni e via Cesare Battisti, ndr), poco dietro il convento di S. Domenico (il quale, demolito nel 1868 assieme alla chiesa, sorgeva sul sito dell'attuale piazza Roma, ndr)». Lo Zignani spiega nell'atto di aver fatto «remodernare et ampliare» la casa acquistata «in forma di Palazzo per abitarvi con la famiglia, tenervi studio ed infine morirvi». Come ricorda Lidia Azzolini, nel volume “Palazzi e case nobiliari. Il Settecento a Cremona”, pur sposatosi tre volte, Galeazzo non riuscì mai ad avere figli, neppure dall'ultima giovano moglie, Lodovica Cambiaghi. Sicché fu ai fratelli di quest'ultima, Alessandro e Gabriele, che il notaio destinò la propria dimora, ma con una clausola: il palazzo doveva essere trasferito al primo figlio maschio che fosse nato da uno dei due fra-

Nel ’500 Galeazzo intervenne con i primi ampliamenti

telli, che avrebbe dovuto assumere il cognome e le insegne della famiglia Zignani. Qualora ciò non si fosse verificato e il casato Cambiaghi si fosse estinto per mancanza di eredi maschi, l'eredità sarebbe dovuta passare al Collegio dei Notai (di cui Galeazzo era stato il tesoriere). Purtroppo, neppure i due fratelli riuscirono ad avere eredi maschi. La prima e la terza delle mogli di Alessandro, Anna Dati ed Emilia Benzoni, scomparvero prematuramente: Anna senza avere figli, Emilia dando alla luce una figlia, anch'ella subito deceduta. E subito dopo il parto morirono anche i due gemelli nati dalla seconda moglie, Isabella Gallarati. Mentre la moglie di Gabriele, Costanza Visconti, ebbe solamente una figlia. Fu il secondo dei fratelli, Gabriele Cambiaghi, spiega la Azzolini, che spese molto denaro per ampliare la dimora e sopraelevarla in modo da conferirle quel tono di palazzo gentilizio confacente al suo rango di decurione. Una controversia nata con la scomparsa di Alessandro

Cambiaghi tra gli eredi degli Zignani e il Collegio dei Notai si risolse con una transazione del 21 novembre 1600, in virtù della quale alla morte di Gabriele l'eredità avrebbe dovuto essere divisa in due parti uguali, con la clausola che la dimora sarebbe dovuta rimanere alla famiglia di Gabriele. Nel 1670 il palazzo risulta dimora di Giuseppe Picenardi e, verso la fine del secolo, era già passato alla famiglia Rodeschini (che alcuni atti notarili davano come residente in quel periodo nella vicinia di S. Elena). Proprio a Michelangelo Rodeschini, verso la metà del Settecento, gli studiosi attribuiscono il merito del rinnovamento della fronte nelle linee attuali del barocchetto: una circostanza confermata anche dallo stemma di famiglia (una ruota), scolpito sotto il balcone d'ingresso. Dopo la morte di Michelangelo, avvenuta nel 1775 senza eredi (perché celibe), il palazzo passò alla sorella Beatrice, spo-

Nel ’700 Rodeschini rinnovò la facciata in stile barocchetto

Alle Tombe Morte il monumento a Bruno Loffi

Bruno Loffi, scomparso il 23 gennaio 2010, direttore del Consorzio Irrigazioni dal 1957 al 1977. A lui è stato dedicato un canale - il ‘Diramatore Bruno Loffi’ - che si origina dal canale

Pietro Vacchelli proprio alle Tombe Morte. Il monumento è formato da pezzi originali dell’opera di presa del Pietro Vacchelli, residuati da un intervento di ristrutturazione delle

luci di regolazione del maggiore canale, così – come recita la lapide che verrà scoperta – “legando, per sempre, le acque del canale che porta il nome di Pietro Vacchelli, padre fondato-

sa del governatore di Cremona, il conte Gerolamo Radicati di Cocconato. Dalle carte dei Mastri del Catasto risulta che il 10 ottobre il palazzo venne trasferito al figlio di Beatrice, Filippo Neri Radicati, donde passò al fratello Gianluca nel 1808 e, da questi, a suo figlio Antonio (nel 1829) che lo venderà a Giuseppe Giudici. Nel 1834 il palazzo viene acquistato dai fratelli Tito e Venceslao Anselmi, e nel 1860 viene chiuso lo strettolo Cantoncino, esistente al confine con palazzo Vidoni (che si apriva proprio di fronte all'ingresso dell'attuale Banca Popolare). I figli di Tito ricevettero il palazzo come eredità, ma abbandonarono poi la dimora affittandola al Comando della Tenenza della Guardia di Finanza. Negli anni '50, in un deprecabile stato di degrado, la struttura venne acquistata da Libero Azzolini, che procedette al restauro della facciata sotto la direttiva della Sovrintendenza delle Belle Arti di Verona nel 1957.

re dell’Ente, al più prestigioso tra i suoi fedeli ed appassionati servitori”. L’inaugurazione avverrà con una semplice cerimonia verso le ore 16,00, dove chi vorra' partecipare potra' co-

gliere l’occasione per vistare e conoscere questo luogo tanto suggestivo e, se vorranno, onorare la memoria dell’ing. Bruno Loffi. Per questo, il Consorzio dedica a tutti il più sentito e riconoscente ringraziamento. mi.sco.


Cronaca

Sabato 22 Marzo 2014

Investire nell’istruzione significa salute, sicurezza, sviluppo di tutti e di tutte

«Una scuola che promuova cultura e cittadinanza consapevoli»

A

di Agostino Francesco Poli

lcuni giorni fa, durante il terzo congresso nazionale della Rete degli studenti medi a Perugia, la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, ha ripreso la questione dell’aumento dell’obbligo scolastico: “L’obbligo scolastico va innalzato per diventare il punto di partenza dell’istruzione come grande vettore di sviluppo. Questa è la vera grande riforma che la Cgil sostiene nel suo piano di lavoro”. E ha continuato: “Noi siamo tra i paesi cosiddetti sviluppati, ma siamo uno dei pochi paesi che continua ad avere nei fatti l’obbligo a 15 anni, visto che a 15 anni è l’ingresso al lavoro, anche se la teorica affermazione del diritto allo studio è quella dei 16 anni. Noi oggi abbiamo un obbligo scolastico che sta a metà di un ciclo di istruzione. È come dire: faccio una norma per garantirne l’evasione, perché non ha avuto, ovviamente, l’effetto di allungare un obbligo generalizzato fino alla fine del ciclo scolastico”. “Intervenire sull’istruzione”, ha sottolineato Camusso, “non per fare un’ennesima riforma un po’ confusa affrontando un pezzetto, poi un altro, in un’idea che l’investimento sullo studio non è la risorsa fondamentale. Bisognerebbe fare un intervento organico”. La questione, in effetti, ha radici lunghe. Promuovere la scolarizzazione e l’istruzione è un opportunità irrinunciabile per la qualità della vita. Mi scuseranno lettori e lettrici per la lunga citazione, ma desidero riportare alcuni brani che un insigne costituzionalista, Piero Calamandrei, pronunciò nel 1950 nel corso del III Congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale: “La scuola, come la vedo io, è un organo ‘costituzionale’. Ha la sua posizione, la sua importanza al centro di quel complesso di organi che formano la Costituzione. Come voi sapete (tutti voi avrete letto la nostra Costituzione), nella seconda parte della Costituzione, quella che si intitola ‘l'ordinamento dello Stato’, sono descritti quegli organi attraverso i quali si esprime la volontà del popolo. Quegli organi attraverso i quali la politica si trasforma in diritto, le vitali e sane lotte della politica si trasformano in leggi. Ora, quando vi viene in mente di domandarvi quali sono gli organi costituzionali, a tutti voi verrà naturale la risposta: sono le

Non vogliamo essere “un Paese a civiltà sempre più limitata” Camere, la Camera dei deputati, il Senato, il presidente della Repubblica, la Magistratura: ma non vi verrà in mente di considerare fra questi organi anche la scuola, la quale invece è un organo vitale della democrazia come noi la concepiamo. Se si dovesse fare un paragone tra l'organismo costituzionale e l'organismo umano, si dovrebbe dire che la scuola corrisponde a quegli organi che nell'organismo umano hanno la funzione di creare il sangue […] La scuola, organo centrale della democrazia, perché serve a risolvere quello che secondo noi è il problema centrale della democrazia: la formazione della classe dirigente. La formazione della classe dirigente, non solo nel senso di classe politica, di quella classe cioè che siede in Parlamento e discute e parla (e magari urla) che è al vertice degli organi più propriamente politici, ma anche classe dirigente nel senso culturale e tecnico: coloro che sono a capo delle officine e delle aziende, che insegnano, che scrivono, artisti, professionisti, poeti. Questo è il problema della democrazia, la creazione di questa classe, la quale non deve essere una casta ereditaria, chiusa, una oligarchia, una chiesa, un clero, un ordine. No. Nel nostro pensiero di democrazia, la classe dirigente deve essere aperta e sempre rinnovata dall'afflusso

verso l'alto degli elementi migliori di tutte le classi, di tutte le categorie. Ogni classe, ogni categoria deve avere la possibilità di liberare verso l'alto i suoi elementi migliori, perché ciascuno di essi possa temporaneamente, transitoriamente, per quel breve istante di vita che la sorte concede a ciascuno di noi, contribuire a portare il suo lavoro, le sue migliori qualità personali al progresso della società […] A questo deve servire la democrazia, permettere ad ogni uomo degno di avere la sua parte di sole e di dignità. Ma questo può farlo soltanto la scuola, la quale è il complemento necessario del suffragio universale”. È evidente la passione per la cultura, per l’istruzione e per la democrazia, strette in un nesso inscindibile, da cui era animato Calamandrei. Non bisogna dimenticare che appena cinquanta – sessanta anni fa si parlava di "scuola d'élite" per ogni e qualunque tipo di scuola postelementare, compreso il triennio di "avviamento al lavoro", e che, del resto, la stessa scuola elementare era ancora scuola minoritaria (negli anni cinquanta del Novecento il 60% della popolazione italiana era privo di licenza elementare), come opportunamente ci ricorda Tullio De Mauro. La crescita di questo Paese fu resa possibile anche dalla crescita dell’alfabetiz-

zazione e della scolarizzazione. “A maggior ragione oggi, stretti nella crisi peggiore di sempre, o almeno così sembra, serve una scuola che promuova cultura e cittadinanza consapevoli e benessere individuale e sociale e innervi il loro sviluppo nell'intero corpo sociale, a partire da bambine e bambini ad arrivare a adulte e adulti”: perché è vero, è del tutto vero, che occorrerebbe riprendere anche la questione dell’educazione permanente, dell’educazione degli adulti. La televisione non deve, non può essere l’unica agenzia formativa. Apprendere significa anche mettere in discussione, cercare di capire, interagire: il contrario di ciò che si fa davanti ad uno schermo televisivo. “Come l'acqua e la corrente elettrica, come la salute, la risorsa scuola e istruzione è per tutti e di tutti. Se ci sono sprechi, impariamo a ridurli”. Investire risorse in istruzione e cultura caratterizza la civiltà di un Paese. Non è una, seppur sacrosanta, posizione ideologica: le cifre del (mancato) sviluppo ne sono la controprova. Non vorremmo, penso, essere “un paese a civiltà sempre più limitata”, come diceva Paolo Sylos Labini. Ogni euro destinato a scuola e istruzione è un investimento in salute, sicurezza, sviluppo di tutti e di tutte. E che cosa potremmo desiderare, se non salute, sicurezza, sviluppo?

Osservatorio Tamoil, l’Arpa: «L’attività di messa in sicurezza è stata efficace» «Le attività svolte per la messa in sicurezza sul sito di Tamoil hanno avuto il successo sperato», ha riferito mercoledì l’Arpa nell’ambito della convocazione della Commissione Osservatorio Tamoil (l'ultima sotto prima delle elezioni), fissata in Comune alle 17.30. Da quanto emerso durante la seduta, gli interventi messi in campo dal 2007 al 2013 per contrastare l’inquinamento sarebbero andati a buon fine. Dopo l’introduzione di Francesco Bordi, in cui l'assessore comunale all'Ambiente ha riferito che «l'acqua della falda adesso è quasi pulita e comunque limpida rispetto al 2007», è stata l’Arpa di Cremona ad illustrare nei particolari sia

l’attività di contrasto all’inquinamento sia i dati dei piezometri relativi ai monitoraggi della primavera 2013. «L’attività di messa in sicurezza ha avuto una sua efficacia: ne eravamo convinti all’inizio e lo siamo ora, dagli ultimi dati. Abbiamo rilevato una notevole riduzione degli idrocarburi nei piezometri in falda superficiale e nella falda intermedia i valori risultano conformi ai limiti». Relativamente sia alle aree interne che a quelle esterne, i documenti delle analisi di rischio «non hanno individuato alcun genere di rischio». «Per la prima volta vediamo finalmente puliti quei piezometri - ha commentato in chiusura Alessia Manfredini,

consigliere comunale Pd – per ora si parla di ripristino ambientale, ma la bonifica quando avverrà? Si conosce l’entità economica messa in campo da Tamoil (che ha sostenuto tutte le spese) per gli interventi? Si conoscono le tempistiche di ripristino ambientale sulle aree esterne?». Non senza una stoccata anche sulla chiusura del laboratorio Arpa a Cremona. «E’ cambiato qualcosa da quando le analisi vengono svolte a Brescia? Nel 2007 si riuscì ad intervenire subito, ma il laboratorio era a Cremona. Se domani dovesse ripetersi un simile problema?». Michele Scolari

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Finalmente la primavera è arrivata, e con essa la voglia di muoversi, viaggiare, passare un fine settimana fuori porta e fare le prime vacanze. Il Cta Acli promuove una serie di gite e viaggi per tutti i gusti.

• Dal 27 al 30 marzo ALLA SCOPERTA DEL CILENTO, un viaggio alla scoperta delle meraviglie del Cilento, si visiteranno: Paestum, Agropolis, Vietri sul Mare, Cava de' Tirreni e Salerno. • Dal 5 al 6 aprile GROTTE DI FRASASSI-GRADARASAN MARINO - Gita nelle marche con la visita delle splendide Grotte di Frasassi, del Borgo di Gradara, e della Repubblica di San Marino. • 13 aprile OUTLET DI SERRAVALLE, una giornata all'insegna dello shopping all'outlet di Serravalle, dove sono presenti oltre 180 negozi delle migliori marche. • Dal 18 al 22 aprile PASQUA IN FRIULI VENEZIA GIULIA, un tour in occasione della Pasqua nelle caratteristiche città del Friuli Venezia Giulia visitando: Trieste, Gorizia, Udine, Caporetto, Cividale del Friuli, Aquileia, Grado, Villa Manin, L'Abbazia Santa Maria In Sylivis. • Dal 18 al 21 aprile PASQUA A CHIANCIANO TERME con escursioni a Pienza, San Quirico d'Orcia, Lago Transimeno, Chiusi, Città della Pieve, Montepulciano e Siena. • Dal 25 al 27 aprile MAREMMA E ISOLA DEL GIGLIO. Un viaggio in Maremma con escursione all'Isola del Giglio, Principina a mare, Grosseto e Pisa. • dal 13 al 15 giugno ISTRIA ITINERARIO DELL'EPOCA VENEZIANA Un tour in Istria in cui si visiteranno Parenzo, Pola, Isole Brioni e Rovigno. • Dal 16 al 22 aprile PASQUA GARDA - Graziosa località di villeggiatura sulla sponda veronese dell'omonimo lago. Sistemazione presso hotel Bisesti tre stelle. • Dal 29 maggio al 2 giugno Viaggio a Praga - “La città incantata”. Si visiteranno inoltre: Cesky Krumlov, Kutna Hora ed il Castello di Konopiste. • Dal 06 al 27 luglio Soggiorni estivi al mare a Scanzano Jonico - Soggiorni settimanali e quindicinali a Scanzano Jonico in Basilicata presso il Villaggio Portogreco 4*** • Dal 12 Luglio al 9 Agosto Soggiorni estivi in montagna ad Andalo - Soggiorni quindicinali ad Andalo presso l’Hotel Stella Alpina 3*** Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372.800423, 800429. Sito: www.ctacremona.it


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CREMA

Sabato 22 Marzo 2014

L

di Gionata Agisti

e tasse, per i cittadini cremaschi, aumenteranno ancora. A rivelarlo è lo stesso assessore alle Risorse economiche, Morena Saltini, che pure si dice quantomeno imbarazzata nel dover chiedere un nuovo sforzo ai contribuenti. Da parte sua, infatti, vi è la piena consapevolezza che non è questa una strada lungo la quale si possa proseguire ancora per molto ma la situazione, sostiene, è tale che al Comune non è lasciata alternativa. «Abbiamo ormai raschiato il barile e non ci sono più sprechi da eliminare. La realtà è che ci troviamo ancora in piena crisi e per sanare la situazione ogni intervento del Comune è insufficiente. Serve una presa di coscienza da parte dello Stato». Sì, perché da Roma continuano i tagli ai trasferimenti ai Comuni, tant’è che, a partire dal 2007, su un totale di spese a bilancio, pari a 30 milioni di euro, i tagli sono arrivati a quota 8 milioni. «La nostra è una città abituata a standard di vita decisamente buoni ma, da qualche anno a questa parte, si registra un progressivo impoverimento che, ormai, tocca quasi tutte le classi sociali. Mi fa male pensare che, di fronte a questa situazione, il Comune non potrà far altro, per l’ennesima volta e a malincuore, che intervenire sulla leva fiscale, peraltro già ai massimi livelli, con un nuovo aumento delle tasse locali». L’assessore dice di aver provato fino all’ultimo a posticipare ulteriormente la chiusura del bilancio, d’accordo con il sindaco, Stefania Bonaldi, in attesa di una buona notizia da parte della Regione

Il sindaco e la maggioranza, in un consiglio comunale a porte chiuse, hanno assolto Elisa Marinoni. Chi è costei? «E’ il consigliere del teatro S. Domenico che aveva caldeggiato l’assunzione di un consulente artistico a lei molto vicino» aveva specificato Simone Beretta prima dell’assise cittadina». Di questo membro del Cda della Fondazione San Domenico erano state chieste le dimissioni dai consiglieri di opposizione Laura Zanibelli, Antonio Agazzi e Paolo Patrini. Beretta, prima del consiglio comunale, aveva addirittura distribuito alla stampa i documenti che, per la maggioranza, dovevano rimanere segreti. Secondo queste carte, al centro della polemica c’era il comportamento della consigliere Marinoni che aveva caldeggiato, per la direzione artistica del San Domenico, Pierfrancesco Pisani, pur sapendo di intrattenere rapporti di lavoro con lui. Una scelta maturata - aveva sostenuto la Marinoni – solo in virtù della grande esperienza professionale del Pisani. Che, effettivamente, è stato poi nominato il 6 febbraio del 2013 direttore artistico dal Cda del San Domenico. Poi, però, è stata pubblicata la notizia del rapporto di lavoro esistente tra la consigliera Marinoni e PierFrancesco Pisani con il sospetto del relativo conflitto di interessi. Il Cda del teatro, a questo punto, ha fatto marcia indietro, e ha ri-

«Dovrete pagare più tasse» Nostra intervista a Morena Saltini, assessore al Bilancio: «Il totale da versare è di 2,5 milioni» somma standard, vista la varietà dei casi e, tuttavia, qualcosa lo si può azzardare: «Alzare l’addizionale Irpef è impossibile», specifica l’assessore, “avendo il Comune di Crema già raggiunto la percentuale massima applicabile: lo 0,8 per mille. Quello che, con mio grande dispiacere, dovremo fare è aumentare l’Imu sulla seconda casa, sui negozi e sui capannoni delle imprese produttive”. Mica poco, se si considera che, nel nostro territorio, in circa 4 mesi, si sono registrati ben 40 fallimenti aziendali. Ma nemmeno i possessori di prime case saranno esentati dal fare la loro parte: infatti, per loro, ecco la nuova Tasi decisa a livello statale che, prevedendo un contributo per l’illuminazione pubblica, le manutenzioni e la sorveglianza comunali, verrà a colmare, nel giro di appena un anno, il vuoto lasciato dall’Imu. Le uniche buone notizie arrivano dal lavoro sulla revisione dei costi e dei contratti in essere da parte del Comune. «Siamo riusciti a garantire un risparmio significativo sul versante della pulizia degli immobili comunali. Per fare un esempio, al museo questo risparmio ci permetterà di recuperare 52mila euro. Purtroppo, di più non possiamo fare.

Tanto per capirci, a un Comune non è possibile licenziare i propri dipendenti e, per restare sempre al museo, spendiamo 260mila euro solo per il personale. Siamo riusciti a risparmiare altri 15mila euro, grazie all’impiego dello stesso personale del museo in appoggio a quello della biblioteca. In questo modo, possiamo fare a meno di avvalerci del servizio esterno da parte delle cooperative». Si tratta di gocce nel mare. Non è possibile esternalizzare altri servizi? In particolare, quello della scuola materna Montessori che costa più di tutte le altre materne? “Non è così semplice come può sembrare. Quello che intendiamo fare è ritoccare le tariffe sui servizi a domanda individuale. È giusto farlo - anche se non l’abbiamo fatto lo scorso anno – ma saremo costretti a farlo per un discorso di equità; ma, per l’appunto, è bene sapere che è inutile aspettarsi risparmi consistenti in questa direzione. Purtroppo non è sufficiente». Da qui, si aprirà un forte dibattito sulle nuove tasse che dovremo pagare in più anche il prossimo anno. Ma non dimentichiamo che la storia insegna che proprio sull’eccesso di tasse, poi…

«Somma spalmata su seconde case, negozi, capannoni»

che, però, non è arrivata. «Entro il 15 marzo, la Regione doveva decidere quanto, dei fondi statali per alleggerire il Patto di stabilità, dovesse essere ripartito tra i singoli Comuni. Ebbene, a fronte di una nostra richiesta di 500mila euro, avendo previsto un minimo di spesa per gli investimenti pari a 135mila euro, alcuni giorni fa abbiamo saputo che la Regione ce ne concederà solo 93mila. Para-

dossalmente, un Comune virtuoso come il nostro non viene premiato, a differenza di chi si è indebitato e si vede arrivare un aiuto dallo Stato». Ma recriminare serve a poco e quello che interessa ai cremaschi è sapere quanto ancora dovranno sborsare per questo loro Comune. Il disavanzo, infatti, ammonterà a 2,5 milioni di euro. Ovviamente, è impossibile determinare una

Il «caso Marinoni» è stato discusso in un Consiglio comunale a porte chiuse

Maggioranza si schiera col membro del Cda. Adesso, che farà Marotta?

Elisa Marinoni

chiamato al lavoro Enrico Coffetti, che infatti è l’attuale direttore artistico. La Marinoni, all’interno della Commissione del San Domenico, ha dichiarato - e fatto mettere a verbale – che lei aveva sempre spinto per un bando pubblico con il quale si sarebbe dovuto scegliere il direttore artistico e che comunque lei, sempre nella commissione teatro, non aveva partecipato alla votazione in favore di PierFrancesco Pisani. E’ stato questo a salvarla? Non si sa, ovviamente.

Per capire che cosa potrebbe essere successo in quel consiglio comunale a parte chiuse, ci verrebbe in aiuto un comunicato che è stato diffuso da Antonio Agazzi, consigliere di minoranza, capogruppo di di “Servire il Cittadino”. Ecco la sua versione dei fatti: «Da 12 mesi le minoranze chiedevano le dimissioni della signora Elisa Marinoni – rappresentante del Comune di Crema, in quota alla maggioranza di centro-sinistra, nel C.d.A. della Fondazione San Domenico -; per 12 mesi la signora Elisa

Marinoni non ha ritenuto di effettuare un passo indietro, probabilmente certa che il centrosinistra l'avrebbe graziata; solo ieri la Mozione relativa è andata in trattazione, nel contesto di un Consiglio Comunale riunito in adunanza segreta, in ossequio alla tanto proclamata e solo proclamata… trasparenza». Agazzi continua: «Ieri, tuttavia, la maggioranza poteva ancora approvare la mozione a firma Zanibelli, Patrini e Agazzi che chiedeva alla signora Elisa Marinoni le dimissioni dall’incarico,

per aver incuneato elementi di palese conflitto d’interesse – saggiamente neutralizzati per tempo ma non meno gravi per questo fatto - nella selezione del direttore artistico della Fondazione San Domenico. sindaco e maggioranza di centro-sinistra, invece, alla prova dei fatti, hanno mancato l'appuntamento con la coerenza, arrivando addirittura a rappresentare come “vittima” la Marinoni e come improvvida la condotta dell'intero C.d.a. della Fondazione e del suo presidente, per non aver voluto procedere alla selezione mediante bando ad evidenza pubblica. Fossi in Loro...mi dimetterei…». Insomma, Elisa Marinoni non avrebbe avuta alcuna colpa nella vicenda perché in più di un’occasione avrebbe premuto sul Cda perché predisponesse un bando pubblico, ma non è stata ascoltata. «Se lei mi chiede se quanto scritto da Antonio Agazzi nel suo comunicato risponde a verità, per quanto riguarda la maggioranza che ha considerato la Marinoni una vit-

Soncino come Pompei? Ecco la foto Il comune ha comunicato che sabato 12 aprile alla ore 10.30 verrà inaugurato il Museo civico archeologico Aquaria nei saloni delle mostre della Rocca Sforzesca. Sarà un avvenimento di grande rilievo poiché avranno finalmente una sede definitiva e dignitosa i reperti archeologici del territorio: sia quelli recuperati in superficie durante le ricerche più che trentennali dei volontari del Gruppo Aquaria e che finora erano esposti nelle vetrine della sede del Gruppo in Gallignano che quelli ancor più significativi venuti alla luce durante i più recenti scavi della Soprintendenza presso la necropoli della Cascina Venina di Isengo. Nella nuova sede della Rocca avranno una eccellente visibilità considerando il significativo numero di turisti che ogni anno visitano la Rocca. Gli affreschi antichi e le vecchie tinteggiature ornamentali delle pareti sono tuttora in discreto stato di conservazione. Ha invece grossi proble-

L’affresco della Rocca

mi di conservazione l’antico affresco posto nel vano della parete di Nord Est, alla base della Torre della Cappella. E’ quasi completamente illeggibile e l’intonaco affrescato è in parte staccato dal sottofondo. A memoria degli anziani che un

tempo frequentavano le sale della rocca per la vecchia scuola di disegno del professor Enea o negli anni Settanta la scuola di artigianato d’arte, il dipinto rappresentava una crocifissione con due figure sotto la croce. Anni addietro qualcuno è intervenuto per fissare le parti con pericolo di caduta. Ma ora la situazione è veramente a rischio. Sarà certamente motivo di critica continua da parte dei visitatori del Museo: ma i fondi per ora a disposizione non permettono di intervenire. Sarebbe comunque auspicabile che qualche artista amico di Soncino o magari una scuola d’arte almeno potessero intervenire per fermare il degrado del dipinto predisponendo poi un progetto per un restauro definitivo in modo che privati o gruppi di volontariato o magari anche enti pubblici avessero una valutazione dei costi per un intervento risolutivo per la salvaguardia del dipinto. Franco Occhio

Giovanni Marotta

tima, non posso certo smentirlo» afferma Simone Beretta. «Ho avuto l’impressione di una maggioranza in evidente imbarazzo perché se si è schierata a favore della Marinoni, a uscirne male è stato sicuramente il presidente Marotta e il suo Cda. Ma un fatto è certo: al di là di come la questione sia stata valutata in un consiglio comunale a porte chiuse, noi della minoranza non lasceremo perdere la questione». Laura Zanibelli fa appello alla logica: «Se il sindaco ha sempre detto di essere contro atti di favoritismo, familismo o clientela, e se il presidente Marotta ha revocato la nomina di Pierfrancesco Pisani a direttore artistico del San Domenico per conflitto d’interessi perché intratteneva rapporto professionale con Elisa Marinoni, membro del Cda della Fondazione del teatro, che cosa c’è ancora da dover spiegare? La coerenza vorrebbe, dunque…».

Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91) Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito www.maxwork.it • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004 Maxwork S.p.A. - Agenzia per il lavoro Sede Legale – via Dell’Esquilino, 38 – 00185 Roma Sede Amministrativa e Direzione Generale Largo Porta Nuova, 14 - 24122 Bergamo

PERITO MECCANICO/INGEGNERE MECCANICO (LAUREA TRIENNALE) PER UFFICIO TECNICO PRESSO AZIENDA OPERANTE NEL SETTORE METALMECCANICO. RICHIESTA ESPERIENZA, ANCHE BREVE, IN ANALOGA MANSIONE. SEDE DI LAVORO: VICINANZE MADIGNANO. PIEGATORE/PUNZONATORE CON ESPERIENZA SU MACCHINE CNC PER CARPENTERIA MATELLICA. SEDE DI LAVORO: VICINANZE CREMA. NEODIPLOMATO ‘PERITO CHI-

MICO’ PER ATTIVITA’ DI LABORATORIO E CONTROLLO QUALITA’ PRESSO AZIENDA COSMETICA DEL CREMASCO. MAUTENTORE MECCANICO CON ESPERIENZA NELLA MANUTENZIONE DI MACCHINARI INDUSTRIALI. SEDE DI LAVORO: VICINANZE CREMA. PERSONALE ISCRITTO ALLE LISTE REGIONALI DI MOBILITA’ (L.223/91) PER AZIENDE OPERANTI IN DIVERSI SETTORI.

MAXWORK S.P.A. - FILIALE DI CREMA • Via Lago Gerundo, 18/3 - 26013 Crema (CR) Tel. 0373 200471 - Fax. 0373 203449 • mail: maxddlcrema@maxwork.it • www.maxwork.it


Crema

Sabato 22 Marzo 2014

Concorso di idee. Hanno vinto tre mantovani: come ti sistemo il salotto della città. I premi

La proposte? Non le useremo

Incredibile, ma vero. Pagati solo per dare «degli spunti»

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di Redazione

ono stati premiati in sala Pietro da Cemmo del Comune di Crema i vincitori del concorso di idee per la riqualificazione del plateatico di piazza Duomo. I progetti presentati sono stati 26. Il tema era quello di rendere piazza Duomo più accogliente, definendo gli spazi che spettano al plateatico. «Non ci siamo impegnati come amministrazione ad attuare la proposta vincitrice del concorso, ma stiamo procedendo alla progettazione sulla scorta delle migliori idee emerse dal concorso» ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblico, Fabio Bergamaschi. Nelle prossime settimane, dunque, gli uffici tecnici coglieranno le migliorie più apprezzate dai progetti premiati, convogliandole in un disegno finale. Frutto, questo, della partecipazione dei cittadini alla volontà di ripensare gli spazi pubblici

– come dichiarato dall’assessore al Bilancio, Morena Saltini. Primo posto, a cui è stato corrisposto un premio di 1.500 euro, assegnato alla squadra di tre giovani mantovani: Alessandro Roveri, Paolo Ferragni e Paola Orlandi.

A seguire, il lavoro di Valeria Marenzi, Sara Barbieri e Ilaria Codecasa, a cui sono stati assegnati 1.000 euro. Al terzo posto, la squadra composta da Barbara Boschiroli, Marco Sesso e Giulia Uva ai quali va il premio di 500 euro.

Duomo, è finita: riaprirà il 12 aprile. Anche con i debiti Chiuso il 27 novembre del 2010, prima domenica d'Avvento, il Duomo di Crema riaprirà alla vigilia della Domenica delle Palme. «Finalmente» si legge nel documento del vescovo Oscar Cantoni, «sabato 12 aprile verrà restituita a tutta la Comunità un’opera che non solo testimonia un ricco e fecondo passato, ma esprime la fede viva dei credenti di oggi, che identificano nella Chiesa Cattedrale il punto di convergenza e di unità del loro cammino di fede. La riapertura della Cattedrale è salutata da tutti con molta esultanza. Ci siamo sentiti per molto tempo come degli orfani, a cui è stato sottratto un luogo molto prezioso e caro». «Il Duomo è punto di incontro anche per i non credenti, che lo possono riconoscere come un significativo tesoro di civiltà. Tutti noi, credenti e non, troveremo le porte della nostra Cattedrale aperte, anzi, spa-

lancate, segno di un amore che ci attende e ci invita a ritrovarci figli amati, tanto attesi dal Padre della misericordia, pronto a riversare su di noi, attraverso Gesù, nello Spirito Santo, i tesori della sua grazia”. Ingente l’esborso economico, che ammonta a 4.047.000 euro, coperto dalla Fondazione Cariplo con un primo intervento di 1.250.000 euro e ora, su richiesta cremasca, con altri 500.000 euro - e quindi dagli istituti di credito locale, che continueranno a sostenere la Curia fino alla completa estinzione del debito. «Attualmente» ha documentato don Ersilio Ogliari, «sono stati coperti 3.325.000 euro, mancano quindi 921.000 euro». La riapertura è programmata per sabato 12 aprile alle 21, mentre la celebrazione ufficiale si terrà martedì 10 giugno: presiederà il cardinal Paul Poupard, con i vescovi delle diocesi lombarde.

Ecco chi sono dirigenti e fondatori. «Siamo un movimento culturale»

I carabinieri se ne andranno dalla città Dopo il Tribunale, finito a Cremona), Crema perderà anche la Caserma dei carabinieri che traslocherà in qualche paese del Cremasco? Così sembra. Quanti dei cremaschi, infatti, sanno che la sede dell’Arma in via Maccallè non è un edificio di proprietà dello Stato, ma è uno stabile di proprietà di una società parmense? Bene, il canone d’affitto dell’attuale caserma a fianco dell’ospedale si aggira sui 400mila euro annui, Iva compresa. Tanti, troppi? A Roma, al Cocer (Consiglio Centrale di Rappresentanza, un organo centrale che rappresenta il personale dell'esercito, della Marina, dell'aeronautica, dell'arma dei carabinieri e della Guardia di finanza) la pensano così. E l’ordine è stato preciso: trasferire uffici e servizi in uno stabile non privato e non comunale che non costi niente allo Stato. Un fabbricato di questo tipo a Crema non c’è. L’ipotesi più probabile quindi è che la caserma dei carabinieri di Crema si trasferisca in qualche paese del Cremasco. Da qui sono partite le varie reazioni dei politici. C’è chi, come Franco Bordo di Sel, che «non ci sta» a questo trasloco. C’è chi, come Cinzia Fontana del Pd, che vede il bicchiere mezzo pieno perché, almeno il Comandodei carabinieri rimane in zona. Per quanto riguarda i poliziotti? Qui non dovrebbero esserci problemi perché il Commissariato, la Polstrada, e la Guardia di finanza si trasferirà nell’ex tribunale, che è di proprietà comunale. Il problema è che bisogna adeguare gli uffici ai nuovi inquilini, ma il Comune ha detto che non ha soldi da spendere.

Case dell’acqua: la prima pronta a Santa Maria

Le nostre forze dell’ordine si sono riunite in chiesa

San Domenico. Il ruolo di vicepresidente compete all’avvocato Roberta Giubilo. Il tesoriere è Alessandro Barbieri. Completano il Consiglio direttivo l’imprenditore Salvatore Vetere e l’ex giudice del Tribunale di Crema, Antonio Ferrari. Gianmario Donida, presidente del« Club Forza Silvio Crema1»: «In un periodo in cui la gente manifesta una generale disaffezione politica, l’adesione ad un movimento culturale di nuova costituzione, rappresenta un modo per valorizzare e dare concretezza agli ideali liberaldemocratici, nell’ambito della comunità locale». Roberta Giubilo, vicepresidente: «Il neonato Club Forza Silvio Crema1, ha già in cantiere alcuni importanti eventi con ospiti impegnati nel campo della cultura, dell’economia, del lavoro e della politica. La prima iniziativa è in programma, infatti, per il mese di aprile».

Affitto troppo caro

Altre tre in attesa

Anche a Crema, aperto il Club «Forza Silvio»

Si è costituito a Crema il «Club Forza Silvio Crema1». Nonostante la recente nascita, sta avendo ampio riscontro, tant’è che il numero di iscritti va progressivamente incrementandosi. Si tratta di un’associazione culturale senza scopo di lucro, che ha come finalità la promozione di attività ed eventi socio-culturali di carattere e respiro territoriale. Anche se collocabile nell’area politica di centrodestra, più precisamente vicino a Forza Italia, il Club si prefigge finalità non partitiche, ma eminentemente socio-culturali, legate al territorio e ad esso strettamente funzionali: pertanto, l’adesione al Club non implica automaticamente il tesseramento al partito. Il Consiglio direttivo è formato da personalità già note nel panorama cremasco. Il Club è presieduto da Gianmario Donida, consulente informatico e attuale membro della Fondazione

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Il nuovo cappellano militare responsabile del servizio spirituale della Legione Carabinieri Lombardia, monsignor Severino Mottironi, nella chiesa di San Bartolomeo ai Morti ha celebrato il precetto pasquale alle forze dell’ordine del territorio. Il sacerdote, proviente da Parma, e destinato da qualche giorno a Milano, per la prima volta è giunto a Crema. Ha incontrato i carabinieri della compagnia di Crema ed il parroco don Michelangelo Nufi che si è affiancato nella sentita celebrazione liturgica. La chiesa gremita per l’occasione ha visto la partecipazione di carabinieri, poliziotti, Polstrada, Guardia di Finanza, vigili urbani, associazioni dell’arma dei carabinieri e della polizia di stato di Crema e Rivolta d’Adda con i presidenti e gli ufficiali in servizio. Al termine è stata letta la preghiera per la patria.

Parchimetri scassinati: i danni per 2mila euro Alcuni parchimetri sono stati scassinati con la fiamma ossidrica. Sono quelli in piazza Rimembranze, in via Stazione e in via Kennedy. I ladri, ancora ignoti, hanno rubato 250 euro, mentre il danno ai parchimetri è di 1800 euro.

E’ stata ultimata la prima «Casa dell’acqua» a Santa Maria, nel parcheggio tra via Bramante e via Mulini. Ma altre tre sono in preprazione. La seconda sarà costruita nel parcheggio del campo sportivo Dossena, ai Sabbioni, e servirà i due quartieri dei Sabbioni e di Ombriano. La terza «Casa dell’acqua» troverà spazio in centro città, nel parcheggio delle ex Magistrali. Infine, entro l’anno, la quarta struttura nell’area verde all’incrocio tra via XI Febbraio e via Brescia, che sarà a disposizione dei quartieri di San Bernardino e Castelnuovo. «Ogni cittadino» dicono in Comune, «potrà accedere ad una delle quattro “Case dell’acqua” dopo aver effettuato una registrazione, probabilmente attraverso Padania Acque: al termine della procedura, del tutto gratuita, potrà quindi spillare acqua naturale o gassata utilizzando il badge personale».

Ladro preso mentre ruba in un’auto A Soncino, in via Brescia, nel parcheggio della discoteca «River», due carabinieri di Pandino, in abiti borghesi, sorprendevano M.F., 46enne, disoccupato cremonese che, dopo aver rotto il vetro laterale di una Punto di un 23enne bresciano, stava portando via una borsa da donna. Scoperto l’uomo, già censurato, cercava la fuga ma veniva prontamente bloccato. Danno complessivo di 300 euro coperto da assicurazione. Sul posto è intervenuta la pattuglia dei carabinieri di Soncino che ha dichiarato in arresto l’uomo per il tentato furto ed il possesso di arnesi idonei allo scasso.


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Crema

Sabato 22 Marzo 2014

di Gionata Agisti

ovità in vista per le imprese del territorio e, per la prima volta, di segno decisamente positivo. La Regione ha appena varato una legge, la 34/2014, dedicata espressamente a risolvere molti dei problemi più volte denunciati dalle categorie produttive, in particolare la lentezza delle procedure burocratiche. Relatore della normativa, il presidente della commissione regionale Attività produttive, Carlo Malvezzi, in forza al Nuovo Centrodestra che, per l’occasione, è stato invitato il 19 marzo dalla Libera Artigiani di Crema ad esporre le novità legislative nella sede dell’associazione. Oltre a Malvezzi, l’invito è stato rivolto all’assessore comunale alle Risorse economiche, Morena Saltini, per quanto riguarda le novità in merito allo Sportello Unico per le imprese. «Per noi che lottiamo costantemente contro la burocrazia, quella inutile» ha esordito il presidente della Libera, Marco Bressanelli, affiancato dal segretario dell’associazione, Giuseppe Zucchetti, «questa notizia è veramente la risposta che aspettavamo con impazienza. Da tempo, ormai, insieme alle amministrazioni locali, lavoriamo per far sì che le nostre aziende possano finalmente lavorare in maniera razionale e veloce. Il fatto che un funzionario statale guadagni 10-12 volte il reddito medio pro capite, rispetto ad altri suoi colleghi europei, non è sicuramente il peggiore dei problemi per la vita di un’azienda, ma in una situazione di crisi come quella attuale è come il sale nella ferita. Però, il nostro intento non è mai stato quello di limitarci alle invettive. La nostra associazione si è sempre contraddistinta per la ricerca della collaborazione con gli enti locali e, a questo proposito, devo dire che il consigliere Malvezzi si è sempre speso molto per il nostro territorio e così anche l’assessore Saltini, a livello comunale».

Sportello unico per le imprese Nella sede della Libera artigiani, illustrate le nuove regole contro la burocrazia Da sinistra: Giuseppe Zucchetti, Morena Saltini, Francesco Albergoni, Carlo Malvezzi, e Marco Bressanelli

Uno scambio fecondo di informazioni, quello con la Libera, riconosciuto anche dallo stesso Malvezzi: «È innegabile che il Cremasco, nonostante la crisi, continui a dimostrare un dinamismo esemplare, quanto a progettualità e volontà di non rassegnarsi. Ora, la Regione ha voluto intervenire con una legge quadro che nasce da tre considerazioni: primo, è inaccettabile che le aziende vengano considerate dall’ente pubblico sempre più come vacche da mungere e sospettate in ogni momento di irregolarità. Inoltre, molte di loro, a causa delle condizioni svantaggiose, presenti oggi in Italia, sono spinte a delocalizzare la loro produzione. Infine, la presa d’atto di una burocrazia opprimente e di una stretta del credito che colpisce soprattutto le micro e piccole imprese, che riescono a intercettare solo il 15% della liquidità disponibile. Di fronte a tutto ciò, il criterio a cui si ispira questa nuova legge è la parola fiducia verso le imprese a cui, è chiesta responsabilità. Si tratta di una vera svolta culturale». Per entrare nel dettaglio, la Scia verrà sostituita da una comunicazione unica regionale, s o t t o s c r i t t a d i re t t a m e n t e

dall’imprenditore o dalla sua associazione di categoria. Presso la Camera di Commercio, sarà previsto un fascicolo elettronico, dove le imprese potranno caricare tutti i documenti che le riguardano e che potranno essere visionati dagli enti preposti, come Arpa e Asl. Riguardo a tutti gli enti pubblici, la legge prevede un obbligo specifico: prima di eseguire qualsiasi controllo sul posto, le verifiche vanno effettuate sul fascicolo in questione. In questo modo, si intende salvaguardare il diritto delle imprese a lavorare senza essere interrotte a più riprese e non sempre a ragione. Qualora, poi, venga individuata una irregolarità, gli enti controllori hanno 15 giorni di tempo per segnalarla all’azienda in questione, altrimenti quest’ultima che, nel frattempo, non è costretta a interrompere la sua attività, può proseguire il suo lavoro senza problemi. Sempre gli organi di controllo sono chiamati a compilare una check-list, dove indicare i tipi di verifiche che potranno essere effettuati, così da consentire all’imprenditore di essere il più possibile in regola. Infine, è introdotto il divieto di prevedere la sospensione di un’attività, se non in pre-

senza di irregolarità tali da determinare danni sociali rilevanti. «Un altro aspetto importante» continua Malvezzi, «è il trasferimento della responsabilità dall’imprenditore al soggetto certificatore. Mentre, sul fronte della liquidità, abbiamo fatto in modo che Finlombarda, la società finanziaria della Regione, possa trasformarsi in merchant bank a servizio delle imprese. In questo modo, la Regione potrebbe incrementare di 12 volte la propria capacità di indebitamento rispetto al suo capitale sociale, non certo per fare più debiti ma per aumentare la propria capacità di garanzia nei confronti delle stes-

se aziende. La stessa Finlombarda potrà emettere mini bond territoriali a favore di queste ultime, soprattutto le più piccole, svantaggiate dai criteri che regolano l’attività degli istituti di credito». Ciliegina sulla torta: l’introduzione di una moneta complementare, per sostituire l’euro nelle transazioni finanziarie tra aziende che si scambiano beni e servizi. Uno strumento già attivo in Sardegna e in Emilia Romagna. Il commento della Libera di fronte a queste novità è stato, come già detto, molto positivo. L’unica perplessità al riguardo, dovuta all’esperienza negativa degli imprenditori, è

che le norme possano essere mortificate da un comportamento consolidato da parte di quella stessa burocrazia, contro la cui inefficienza si è voluto prendere provvedimenti. Soprattutto, in mancanza di un potere sanzionatorio nei suoi riguardi, che la legge regionale, infatti, non prevede. Perplessità che non risparmiano lo Sportello Unico per le imprese che, come ha ricordato l’assessore Saltini, accompagnata dal dirigente comunale Francesco Albergoni, è già operativo dal settembre 2013 e attualmente in una fase di rodaggio. «Stiamo lavorando a un regolamento che aiuti a gestire bene tutte le varie fasi della sua attività. La nostra ambizione è quella di aprirlo a tutto il territorio cremasco. Il problema è che attualmente funziona a costo zero per le aziende, grazie agli appositi voucher regionali ma, da qui a breve, dovranno essere previsti dei diritti di segreteria. Ad ogni modo, il vero nodo da sciogliere riguarda i tempi di funzionamento. Dobbiamo fare in modo che siano ragionevoli, per evitare che questo aspetto ricada negativamente sul lavoro delle imprese».

Polo della cosmesi: tutte le imprese cremasche a Cosmoprof Bologna Il Polo della Cosmesi - con una collettiva di 24 aziende (di cui 13 cremonesi) e una superficie totale pari a 518 metri quadrati - ha annunciato la sua partecipazione alla 47° edizione di Cosmoprof-Cosmopack Worldwide, che si terrà a Bologna dal 2 al 7 aprile. Le imprese che si presenteranno con il marchio del Polo sono: ACR, APS, Angel Consulting, CP Italia, Cosmei, Cosmetec, Enova Europe, G.Box, Gi Picco’s Cosmetics, Grafin, Hypnotic Cosmetic, Imei Division, Itit Cosmetics, Leoplast, Omnicos Group, PR Plastic, Pharmacos, R&D Color, Red of View, Taba Cosmetic, Tecmes, Tecnoautomazione, Verve, IDM Automation. Invece, le aziende del Polo partecipanti autonomamente saranno le seguenti: Ancorotti Group, Baralan International, Biokosmes, Brivaplast, Capardoni & C, Crystalmoda, Drop Nail, Eurovetrocap, ICC, INCA, Landoll, Lumson Group, Nastri-Tex, Orograf, Regi, Solchim, Tecnosas, Vetraco Group. Alla conferenza è intervenuto il presidente del Polo Matteo Moretti, il quale ha parlato dell’intenso lavoro di rafforzamento della struttura di rete, che si sta concretizzando con l’assegnazione di una struttura giuridica al Polo, nella forma di associazione non datoriale. Rete sempre più forte grazie agli accordi firmati negli scorsi mesi con Sogecos e con la Cosmetic Valley.

La novità di quest’anno è rappresentata da «The Powder Factory». Dopo l’interesse suscitato nel 2013 con la Lipstick Factory, Cosmopack quest’anno ha deciso di permettere di realizzare un nuovo “viaggio” alla scoperta di un’altra tecnologia made in Italy, fiore all’occhiello dell’industria cosmetica nazionale. La Powder Factory ospiterà materiali e macchine dedicate alla complessa catena di produzione della powder foundation (evoluzione della vecchia cipria). Molte delle aziende del Polo contribuiranno al funzionamento della catena di produzione. Sono intervenuti anche il presidente di Reindustria, Giuseppe Capellini, e Maria Grazia Cappelli della Camera di Commercio di Cremona che hanno voluto sottolineare l’importanza delle aziende del Polo per il territorio e la riconferma fortemente voluta dal Presidente Giandomenico Auricchio di non far

mancare il supporto dell’ente camerale, un supporto che permetterà a molte piccole aziende della provincia di essere presenti in fiera, dando loro l’opportunità di intercettare nuove opportunità di crescita. L’assessore Morena Saltini del Comune di Crema ha voluto esprimere il proprio orgoglio nel sostenere iniziative cosi importanti. Quest’anno il Cosmopack si apre con un Opening Cocktail sponsorizzato dal Polo della Cosmesi, un aperitivo che si svolgerà il 2 aprile alle ore 18 nel padiglione 15 nell’area dell’International Buyer Lounge per l’inaugurazione del Cosmopack. I presenti al cocktail avranno modo di degustare i prodotti tipici cremaschi portati dalle aziende «Made in Crema», un network di aziende del settore agroalimentare che vuole far conoscere fuori dalle proprie mura antiche, i sapori tipici e genuini della città di Crema.

Made in Crema incontra la Tenuta San Pietro I prodotti «Made in Crema» martedì scorso, nel ristorante Il Ridottino, hanno incontrato l’azienda vinicola Tenuta San Pietro (Gavi) http://www.tenutasanpietro.it/en/. L’idea è stata di Ferdinando Siano che, dopo il debutto a Sanremo, ha incontrato Reindustria per discutere alcune opportunità di business e ha immaginato la possibile combine tra i due marchi. La Tenuta San Pietro è una delle aziende storiche dell’area di produzione del Vino Gavi DOCG, situata sulle colline del comune di Tassarolo a 300 metri sul livello del mare. Il nome le deriva dalla piccola chiesa del convento francescano che qui si trovava già nel XIV secolo denominata San Pie-

tro. La Tenuta si estende su 60 ettari di superficie complessiva dei quali 30 vitati principalmente a Cortese di Gavi e una piccola parte a vitigni di uve a bacca nera autoctone (Albarossa, Barbera).


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Crema

Sabato 22 Marzo 2014

Approvazione dalla Regione. La cessione degli immobili per riqualificare il Centro ippico

Stalloni, si comincia davvero

L

a notizia dell’approvazione da parte della giunta presieduta da Roberto Maroni, della delibera che dà il via alla promozione di un accordo di programma per la riqualifica dell’area degli «Stalloni» è una notizia che subito il centrodestra cremasco e cremonese ha accolto con soddisfazione. «Un grande risultato per la città» è scritto nel comunicato della Lega, «che finalmente vedrà un’importante spazio urbano oggetto di quell’attenzione che le vicende degli ultimi anni parevano aver compromesso, e rappresenta una vittoria per la Lega che attraverso l’operato dell’assessore Massimo Garavaglia e del consigliere Federico Lena è riuscita, dopo il salvataggio del C.R.E. avvenuto nei mesi scorsi, a porre basi solide per la redazione di un accordo che potrà ridare a Crema un pezzo della sua storia». Soddisfazione anche per il consigliere regionale Carlo Malvezzi, del Nuovo centrodestra, che, dopo l’approvazione, da parte della regionale Lombardia, della delibera che promuove un accordo di programma tra Regione, Provincia di Cremona, Asl di Cremona e Comune di Crema finalizzato alla riqualificazione e alla valorizzazione del «Centro Ippico» di Crema, ha dichiarato: «La delibera di oggi rappresenta un chiaro esempio della concretezza e dell’efficacia dell’azione amministrativa. Solo attraverso l’asse vincente tra regione Lombardia e Provincia di Cremona, infatti, si è potuto raggiungere un risultato straordinario, anche in considerazione del particolare momento di ristrettezza di risorse sia nel pubblico sia nel privato». Nello specifico il protocollo d’intesa dà il via all’alienazione e alla cessione di alcuni immobili di proprietà

Epilessia: oggi, un convegno a Crema

Si svolge oggi, sabato 22 marzo, all’ospedale di Crema, dalle ore 9 alle 12, il convegno: «Insieme si può. Epilessia: anche a Crema una rete». Nell’incontro, i medici dell’azienda ospedaliera di tratteranno del tema insieme ad eminenti studiosi quali il dottor Antonino Romeo, direttore dell’Unità operativa di neurologia pediatrica e Centro regionale epilessia azienda ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico, Milano, vice presidente della Società italiana di neurologia pediatrica, e il dottor Carlo Andrea Galimberti, del Servizio di neurofisiopatologia, responsabile del Centro regionale epilessia. I relatori saranno a disposizione del pubblico per rispondere a quesiti e domande. Accesso libero.Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

garantirà la permanenza del Centro di Riabilitazione Equestre, opera di grande valore sociale. Con questo provvedimento scriviamo una pagina di buona politica per tutto il territorio cremonese e per la città di Crema». «Quella del centro ippico di Crema» ha dichiarato il consigliere regionale leghista Federico Lena, «è stata una partita che ha avuto un’ incubazione pluriennale e che finalmente oggi è approdata nel porto della soluzione finale. È troppo importante per la città di Crema trovare una soluzione per quest’area nel cuore della città; è fondamentale che i cittadini cremaschi possano avere una nuova prospettiva del centro ippico e di tutto ciò che verrà realizzato nel complesso, ma soprattutto, secondo me, è ancor più importante che le istanze del territorio siano state soddisfatte. Questa è la politica del fare che mi appassiona e che può far riavvicinare la gente alle istituzioni». Su questo ottimo risultato è intervenuto anche il presidente provinciale, Massimiliano Salini che ha avuto un gran merito nella risoluzione di questa partita: «Dopo anni di discussione intorno al destino dell'area degli Stalloni di Crema, finalmente si è riusciti a trovare una soluzione in grado di soddisfare le esigenze di tutti i soggetti coinvolti». Salini continua: Tutto questo è stato reso possibile grazie allo strumento del Fondo Immobiliare della Provincia di Cremona, che la nostra amministrazione ha messo a disposizione. In un momento di grande difficoltà del mercato immobiliare, senza lo strumento del Fondo non sarebbe stato possibile trovare la soluzione che oggi è stata approvata da Regione Lombardia»

La soluzione? Il fondo immobiliare Da un anno ormai chiediamo all'amministrazione comunale di valutare per Crema l'opportunità dello stesso Fondo immobiliare per valorizzare il patrimonio comunale, poter cosiì attuare investimenti e limitare le spese correnti e di manutenzione relative al patrimonio stesso. E' evidente che ne beneficerebbero i cittadini, senza continuare ad applicare manovre di incremento tasse e tariffe in fase di chiusura di bilancio. Fino ad ora l'amministrazione comunale ha negato la bontà dello strumento. Cosa diranno ora l'assessore al Bilancio e l'amministrazione comunale rispetto al progetto Stalloni? Se ne vorranno assumere gli onori per una fattibilità economica risolta fuori casa? E cosa diranno ora rispetto al Fondo Immobiliare, senza del quale gli Stalloni rimarrebbero come sono? E' ora di attuare una svolta, non solo per gli Stalloni, ma anche per i prossimi bilanci comunali; la tempistica potrebbe non esser più sufficiente per quest'anno. E giustificare poi nuovi tagli ma soprattutto ulteriori aumenti di tasse non sarà più credibile. Laura Zanibelli - Capogruppo NCD Crema della Provincia di Cremona e della Regione che garantiranno le risorse necessarie al recupero e riqualificazione di alcuni spazi del Centro ippico. «Dopo decenni, infatti» ha spiegato ancora Malvezzi, «sarà possibile

recuperare un immobile di grande pregio e situato in una posizione strategica, restituendone l’utilizzo ai cittadini attraverso la realizzazione dei nuovi uffici della ASL. Allo stesso tempo la ristrutturazione urbanistica

Le graduatorie delle Case popolari Pandino: c’era rame sul furgone rubato All’albo pretorio comunale on line sono state pubblicate le graduatorie definitive valevoli ai fini dell’assegnazione in locazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) a canone sociale e a canone moderato nel Comune di Crema, ai sensi del Regolamento Regionale n. 1/2004 e successive modifiche ed integrazioni. Per informazioni è possibile rivolgersi a: Ufficio di Segretariato Sociale (PUA) Via Manini, 21 – Crema, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 Tel. 0373 – 218725. Collegamenti:

Droga: arrestato ragazzo per spaccio

La polizia di Crema durante un controllo tra i giovani che stazionavano nella zona del Portanova, ha scoperto un ragazzo di 17 anni, studente di un istituto superiore cittadino, con il tasca dell’hashish. Il giovane è stato accompagnato in commissariato, mentre una pattuglia si è recata a casa del ragazzo, in città, per la perquisizione routine. Qui, dentro una cassaforte, sono stati scoperti 60 grammi di hashish, 100 euro e il necessario per confezionare la droga. I genitori erano ignari di tutto. Il giovane è stato denunciato a piede libero al tribunale dei minori di Brescia per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

I carabinieri di Pandino, nel corso della vigilanza notturna, hanno avvistato un furgone Ford Transit rivelatosi rubato a Grugliasco (Torino) dieci giorni fa. L’uomo alla guida, accortosi dell’auto dei carabinieri, è scappato nei campi approfittando dell’oscurità. Sono state recuperate circa venti matasse di cavi in rame.

CINEMA Programmazione settimanale CREMONA

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BIBLIOTECA DI CREMA

I numeri del 2013 Dal 31 marzo nuovi orari di apertura La biblioteca comunale di Crema è stata aperta 44 ore settimanali e nell’ultimo anno ha erogato quasi 62mila prestiti contro i circa 57mila dell’anno precedente. I prestiti giornalieri nel 2013 sono stati mediamente 320 contro i 296 del 2012. Oggi gli utenti iscritti attivamente al servizio sono circa 15 mila. Sono state registrate quasi 99 mila presenze annuali con una media giornaliera di circa 350 persone. A cui si aggiungono i cittadini che frequentano il servizio per attività, conferenze altri appuntamenti per un totale di oltre 100mila presenze annue complessivamente. Questo, per quanto riguarda i numeri «Statistiche di accesso ai prestiti bibliotecari alla mano» afferma l’assessore alla Cultura, Paola Vailati, «ci siamo mossi nel definire nuovi orari non incidendo fortemente sul servizio, variandolo soltanto nelle ore in cui era poco frequentato e mantenendo il sabato e la pausa pranzo come momenti fondamentali in cui avere attivo il servizio. Con questo nuovo piano orario riusciamo anche a non avvalerci di cooperative esterne, evitando dunque costi aggiuntivi sul settore cultura e contenendo inoltre le spese sul funzionamento del museo, pur mantenendo i suoi giorni di apertura invariati. Visite guidate e incontri didattici non subiranno alcuna modifica». Il nuovo schema orario entrerà in vigore da lunedì 31 marzo.

Bando per il logo del Piano giovani Il Comune di Crema, in collaborazione con i soggetti facenti parte della Cabina di Regia Territoriale per la realizzazione del Piano di lavoro territoriale per le Politiche Giovanili, bandisce il Concorso per la progettazione di “Un logotipo per il Piano Giovani di Crema e dei comuni dell’ambito distrettuale cremasco”.Se hai tra i 16 e i 28 anni, sei residente a Crema o in un paese del Circondario, puoi partecipare al concorso secondo le indicazioni del bando che trovi qui. In palio un "weekend di charme" in Italia per due persone offerto dall'agenzia viaggi Scalo 74 di Crema. OCCHIO ALLE SCADENZE: 1. Data di pubblicazione del bando: 20 Marzo 2. Richiesta chiarimenti e quesiti in itinere: entro 3 Aprile 3. Consegna iscrizione ed elaborati dei partecipanti: 16 Aprile 4. contest on line 20 Aprile - 4 Maggio 5. Esito, comunicazione ai partecipanti e premiazione 10 Maggio

Borse di studio per universitari

Entro il 30 aprile 2014 gli studenti universitari - figli di dipendenti di aziende associate - potranno partecipare al Concorso indetto dall'Associazione Industriali Cremona per l'assegnazione di 8 Borse di Studio per l'anno accademico in corso. In allegato .pdf il Bando di Concorso. Info: www.assind.cr.it oppure Segreteria di Direzione - 0372417317 - direzione@assind.cr.it


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Sabato 22 Marzo 2014

CASALMAGGIORE

MOSTRA A CANNETO

Trofeo Foresti a Casalmaggiore

A Casalbellotto esplosione e danni: ladri in fuga con quasi 50mila euro

Boato nella notte: salta il bancomat

M

axi colpo alle prime ore di ieri presso la filiale di Casalbellotto della Banca Popolare di Cremona. Con un ordigno si presume a base di acetilene collegato ad una batteria d’auto, una banda di malviventi ha fatto esplodere il bancomat che si affaccia su via Tommaseo, in pieno centro abitato, a poca distanza dalla chiesa della frazione di

Casalmaggiore. Un boato che ha svegliato molti abitanti. Proprio uno di questi, che risiede sopra l’istituto di credito, ha chiamato immediatamente i Carabinieri di Casalmaggiore. Prima che arrivassero gli uomini dell’Arma, con un’azione fulminea, almeno due ladri incappucciati hanno razziato gran parte del contenuto del bancomat: 48mila euro secondo una prima stima, mentre circa 2500 euro

Nel manifesto della gara Elda Guido Foresti sulla mitica Bugatti

La famiglia di Guido ed Elda Foresti ha voluto ricordare i genitori, scomparsi come noto in volo a Los Roques più di un anno fa, attraverso una manifestazione di auto storiche, loro grande passione. Lo hanno pensato i figli della coppia, Pietro e Cesare, e da questo è nato il primo “Trofeo Foresti”, riservato a vetture costruite entro il 1969. La gara si disputerà oggi e domani, 22 e 23 marzo, ed avrà inizio oggi con le verifiche tecnico-sportive dalle 13 alle 18 proprio nella sede della azienda Foresti di Pralboino. Seguirà la cena di gala a Persico Dosimo, quindi domenica 23 il percorso di 240 km tra le province di Brescia, Mantova e Cremona, le zone care ai Foresti, che anche a Casalmaggiore hanno un punto di distribuzione laterizi. Da Pralboino il percorso si snoderà a Canneto sull’Oglio, dove ci sarà la sosta pranzo, quindi Casalmaggiore, Bozzolo e finale sul bresciano per tornare all’arrivo di Pralboino. L'Amministrazione Comunale di Canneto sull'Oglio è andata oltre, inserendo una interessante iniziativa nel programma della manifestazione. Il Trofeo Foresti transiterà dal centro del paese domani dalle ore 9.15 alle 11 circa, con sosta delle auto in Piazza Matteotti per la timbratura. Per l'occasione, venerdì 14 marzo è stata inaugurata presso la Sala Civica di Piazza Gramsci la mostra fotografica sulle auto d'epoca “Una passione... una corsa. Le auto delle Mille Miglia”, a cura di Attilio Facconi, che sarà visitabile fino al 30 giugno. Nell’occasione erano presenti Pietro e Cesare Foresti e il presidente del Comitato Organizzatore della gara Rossella Labate. Orari di apertura della mostra: sabato 15-18,30, domenica e festivi 10-12,30 e 15-18,30, ingresso libero. La scelta delle Mille Miglia non è casuale: oltre ad essere la manifestazione di auto storiche più importante (il direttore del Trofeo Foresti sarà Lucio De Mori, lo stesso della superclassica), è la manifestazione cui era particolarmente legato Guido Foresti, che si è cimentato più volte con la sua Bugatti 37A del 1927.

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

Quel che resta del bancomat di via Tommaseo, sotto l'intervento dei CC

sono stati recuperati dai militari tra i vari detriti rimasti all’interno della filiale, che ha riportato ingenti danni a causa della violenza dell’esplosione. Oltre alle testimonianze, che riferiscono di ladri fuggiti a bordo di un’auto nera, non vi sono immagini registrate perché la banca di via Tommaseo è priva di sistema di

videosorveglianza. Sul posto, oltre ai Carabinieri della stazione di Casalmaggiore impegnati nelle indagini, già in nottata si sono precipitati gli uomini della Rossetti Group Gestione Servizi Vigilanza, rimasti a presidiare la filiale anche durante i lunghi lavori di ripristino dei locali nell’arco della giornata di ieri.

Silla: «Quel monumento non è pericoloso» Il sindaco intervene dopo le perplessità sollevate dalla Provincia. Rotonda Lidl: «Indicazioni da correggere»

La questione viabilità è un tema caldo a Casalmaggiore, tra i problemi sollevati dalla Provincia in merito alla presenza del monumento del Bijou alla Rotonda Diotti, la necessità di realizzare una nuova rotonda presso il negozio Lidl e la recente posa di 7 Velo Ok sulla Asolana (più altri due). Col sindaco Claudio Silla iniziamo proprio dall’intervista all’assessore provinciale Leoni che abbiamo pubblicato la scorsa settimana in merito all’irregolarità del monumento “frangibile”. «Consideriamo - afferma il sindaco che ci si trova in un contesto urbano, è una rotatoria molto grande e in base all’ampiezza è stata calcolata la dimensione del monumento. Lì si arriva a 50 km/h e gli accessi sono indirizzati». Sta di fatto che Leoni ha fatto presente il problema da risolvere. «E’ già risolto, il monumento sta lì, occupiamoci di cose più

serie. Questa è la porta d’ingresso della città, ci sono due simboli che costituiscono la nostra storia (l’altro è il monumento al canottaggio, ndr) e vi transitano 18mila veicoli al giorno. Se poi aggiungiamo la presenza dei Velo Ok...». La questione secondo il sindaco va inquadrata in un tema più ampio: «Con la riorganizzazione della Provincia e il nuovo ruolo del Comuni, credo siano questi a doversi prender carico dei tratti stradali, fermo restando la manutenzione in carico alla Provincia, trattandosi di strada di interesse provinciale. Il tema vero e fare un’analisi di quel che diventeranno le province». Quanto alla rotonda Lidl: «Ci chiedono una rotonda in asse e con un diametro di 45 metri. Io credo si possa realizzarne una leggermente “disassata” e più ridotta. E’ vero che ci sono

Il monumento al Bijou sulla rotonda Diotti

norme rigide, ma è altrettanto vero che a volte l’applicazione rigorosa genera situazioni imbarazzanti, come la tangenziale di Vicomoscano che ha il guard rail nel tratto di competenza della provincia di Cremona e non ce l’ha nel tratto mantovano».

Scandolara, uno spettacolo omaggio a don Luisito Bianchi

SCANDOLARA RAVARA – Un omaggio a don Luisito Bianchi, sacerdote, missionario e romanziere di Vescovato, per presentare “Viaggio sulle corde della memoria” e il progetto “Obsculata fili”. Lo spettacolo si terrà domani, domenica 23 marzo, alle 17,30 presso la Sala Polivalente di via Marconi a Scandolara Ravara. L’impegno e l’entusiasmo dei ragazzi e degli artisti attraverso la danza, il canto, i costumi, la musica, la poesia, la recitazione, vogliono far vivere le opere di don Luisito Bianchi, sotto la

direzione di professionisti nelle varie discipline. Lo spettacolo è inserito nel progetto “BiBlioCafé”, che ha tra gli obiettivi, quello di promuovere la biblioteca come luogo di aggregazione. Il progetto voluto dal Comune di Scandolara Ravara, è articolato su più livelli e più attività, per coinvolgere le scuole dei comuni che hanno aderito, e stimolare nei più giovani la voglia di leggere e di confrontarsi con i libri e le biblioteche, anche in forme accattivanti e innovative. E’ un progetto che si propone di generare "coesione

sociale tra i cittadini" quello proposto dall’Unione dei Comuni Municipia insieme ai Comuni di Gussola, Martignana Po e Torricella del Pizzo, attraverso le rispettive biblioteche e con la collaborazione della cooperativa Umana Avventura. L’idea alla base di tutte le attività proposte è di rendere la biblioteca un luogo aperto e maggiormente fruibile che diventi sempre più un fattore di benessere. Dopo aver proposto a Luisito Bianchi l’idea e ottenuta la sua approvazione, vi è stato il coin-

volgimento entusiastico da parte dell’autore Laura Denti, di professori, di maestri, di professionisti e di ragazzi che hanno dato vita al progetto. I professionisti interpellati hanno così aderito con rinnovata convinzione, dopo le rappresentazioni del 13 gennaio 2013 presso il teatro Monteverdi di Cremona, il 25 maggio a Vescovato, il 28 e 29 settembre all’Auditorium ACLI per l’inaugurazione della cittadella delle ACLI, a questo nuovo progetto di “Obsculta fili”, arricchito di ulteriori contenuti e artisti.


Casalmaggiore

Sabato 22 Marzo 2014

Elezioni, sorprese a Scandolara e Motta Minoranze agguerrite: l’ex assessore Vallari e Oliva appoggiano Borghesi, Agazzi in lista con Delmiglio

S

di Vanni Raineri

i registrano novità in merito alle prossime elezioni comunali in alcuni paesi del basso casalasco. Dopo che ci siamo occupati di Gussola, dove ci si prepara ad un duello tra Chiesa e Belli Franzini, cresce il fermento anche a Scandolara Ravara e Motta Baluffi, dove non mancano le novità. Partiamo da Scandolara Ravara, dove Velleda Rivaroli come già anticipato sta preparando la sua lista in continuità con l’amministrazione Magni, di cui era assessore esterno. L’avversario è un gruppo politico formato da “vecchi” oppositori, forze nuove ed ex alleati. Già, perché candidato sindaco sarà con ogni

probabilità Francesco Borghesi, e con lui dovrebbero schierarsi Roberto Oliva (che da noi intervistato alcune settimane fa parlò di una sua disponibilità anche a capo di una lista), il giovane imprenditore Emanuele Scaravonati e l’ex assessore della prima amministrazione di Gianmario Magni Andrea Vallari, che dunque è pronto a tornare in pista ma con una diversa impostazione. A Motta Baluffi situazione simile nella maggioranza, con Cristina Carri che dovrebbe raccogliere l’eredità di Vacchelli. Anche Roberto Libanore è pronto a mettersi a capo di una lista (l’odierno consigliere 5 anni fa era inserito nella terza lista più votata, che candidava Elisabetta Garini), ma la grossa novità viene da Giovanni Delmiglio, ex professore del-

le scuole superiori da poco in pensione che sarà il candidato sindaco di una civica di cui è già pronto anche il nome. La lista si chiamerà “Motta cambia volto. Delmiglio sindaco”, e a presentarcela è Simone Agazzi, consigliere comunale eletto nel 2009 con la Lega Nord. «Ero stato proposto come candidato sindaco – afferma Agazzi – ma poi mi è giunta la richiesta da parte di Delmiglio di appoggiare la sua candidatura. Di conseguenza ho fatto un passo indietro per costruire con lui una lista civica, sganciata dai partiti, che si propone di cambiare volto a Motta dopo 30 anni». Agazzi in caso di vittoria sarà vice sindaco: «Mi servirà per imparare e magari farmi avanti in futuro in prima persona».

A sinistra la piazza di Scandolara Ravara, a destra quella di Motta Baluffi. In entrambi i paesi il testimone passa a una donna, ma le minoranze sono agguerrite

MOSTRA

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Artoni al Museo Diotti

“Luci e colori dell'autunno”

Esporrà esclusivamente nature morte, sfruttando quella che è stata una delle sue prime passioni e che compone la maggior parte della sua collezione comunque eclettica: inaugurerà sabato presso il Museo Diotti di Casalmaggiore la nuova mostra di Adriano Artoni, pittore casalese molto conosciuto e apprezzato. Dal 22 marzo al 25 aprile la mostra dal titolo “Il magistero della pittura” sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle 8 alle 13, mentre sabato, domenica e festivi la mostra sarà aperta dalle 15.30 alle 18.30. “Composizioni classiche, raramente eccentriche, governate dalle leggi delle proporzioni armoniche, rivelate da un fascio di luce fredda che non si lascia frantumare nel gioco dei molteplici riflessi della natura, ma ne sorveglia pochi studiati effetti come a teatro” così la critica definisce l’arte pittorica sfruttata nelle nature morte di Artoni, nato proprio a Casalmaggiore nel 1950.

Palazzo che va palazzo che viene, cambia la musica a Casalmaggiore Rock e dintorni nella Sala Lido Po, prima di essere venduta a privati Da un lato nuovi luoghi aperti al pubblico (come Casa Zani e Palazzo Martinelli), dall’altro una sala che diventa privata dopo avere fatto, in altre decadi in verità, la storia del divertimento “pubblico” made in Casalmaggiore. Quasi a voler rendere omaggio alla mitica Sala Lido, per la quale nella giunta di giovedì è stato ufficializzato il regolare bando di vendita (l’associazione Amici del Po è in netta pole position per l’acquisto), il comune sta organizzando una tre giorni di eventi che proprio in questo luogo si svolgerà. L’addio, con l’onore delle armi, sarà in musica e con ogni probabilità sarà fissato nel primo weekend di aprile per tre serate: venerdì 4, sabato 5 e domenica 6, anche se l’ufficialità al momento ancora si fa attendere. A svelare qualche particolare, ma non troppo, è l’assessore alle Politiche Giovanili Paola Daina: «Abbiamo chiesto ad alcuni ragazzi, tra cui Emanuele Piseri, da sempre valido collaboratore, di organizzare tre serate di concerti, coinvolgendo band locali, intese in senso stretto, ossia provenienti da Casalmaggiore, ma anche considerando il cir-

La Sala Lido Po versa in queste condizioni dopo il passato glorioso

condario e le province vicine alla nostra». Nulla di più trapela per il momento, se non che le tre serate saranno all’interno di Sala Lido, con la possibilità però di sfruttare la scalinata esterna per “prendere un po’ d’aria” e per staccare tra una canzone e l’altra: una delle tre serate sarà certamente a tema rock, mentre non si conoscono i contenuti prescelti per le altre due (si sa però che ogni serata avrà un filo conduttore comune proprio nel genere musicale). Insomma un ultimo evento che ricalcherà, in piccolo,

quanto avviene ogni estate nella vicina Viadana per il Watch Out Festival, dove band locali si alternano dal pomeriggio fino a sera inoltrata (a Casalmaggiore l’orario sarà esclusivamente serale). E soprattutto un ultimo ballo per salutare Sala Lido, che idealmente tornerà per un weekend alle sue origini, quando i generi musicali erano diversi, ma lì dentro, anche da Parma, Cremona e Mantova, centinaia di ragazzi oggi adulti arrivavano per provare il brivido della “balera in riva al Po”.

“Tempo sospeso”, esordio di Casa Zani dopo la donazione al Comune

Non sarà il solito “evento”. Si tratta piuttosto di un percorso culturale che uscirà anche dai soliti luoghi deputati al ristretto ambito dell’arte, della musica, della poesia, per inaugurare nuovi spazi, alcuni da poco entrati nel novero delle proprietà comunali o appena ristrutturate. E la curiosità, senza nulla togliere al contenuto del programma, sta proprio nei contenitori scelti per ospitare i vari appuntamenti. Si chiama “Tempo sospeso” e il sottotitolo del progetto, che occuperà i mesi di aprile e maggio, spiega in maniera puntuale il succo dell’operazione che il comune ha da poco approvato e pubblicato all’albo pretorio on line: si parla infatti di “incontri extra-ordinari di poesia con contrappunto in musica”. Non a caso, se è vero che a organizzare è il Teatro comunale di Casalmaggiore, non manca il patrocinio da parte della biblioteca Mortara e soprattutto del Casalmaggiore International Festival. Che aveva promesso di inaugurare Casa Zani e così farà. Uno dei quattro incontri previsti, infatti, si terrà nella palazzina in stile liberty che il maestro di musica Giacomo Zani ha da pochi mesi deciso di donare al comune di Casalmaggiore.

L'ingresso di Casa Zani dopo il recente restyling

Andando con ordine, il progetto parte da un luogo tipico come il Teatro Comunale, martedì 15 aprile alle 21, con “La città in versi” con Franco Loi e Tiziano Broggiato accompagnati dal suono del pianoforte di Francesco Bini e Marco Vismara. L’introduzione sarà di Giuseppe Romanetti, direttore artistico del teatro. L’esordio ufficiale di Casa Zani è previsto per martedì 23 sempre alle 21: in via Repubblica spazio a “La poesia tra memoria e mito” con Maurizio Cucchi e Roberto Mussapi, introdotti da Stefano Prandini, e accompagnati dal violino di Giacomo Invernizzi e dal clavicembalo di Roberto Chiozza. Altro “appuntamento zero” sarà quello di martedì 6 maggio a Palazzo Martinelli: in questo caso l’edificio non è una nuova acquisizione del comune casalese, ma è stato ri-

strutturato per intero da poco tempo e verrà inaugurato venerdì prossimo. Il 6 maggio “Poesia civile, poesia del quotidiano”, introdotta da Davide Gonzaga, vedrà l’intervento di Emilio Zucchi e Davide Rondoni, con Davide Guarneri all’oboe solo. Chiude, martedì 13 maggio, ancora il Teatro Comunale, in un’ideale struttura circolare degli spazi, con “Nomi e luoghi nel canto dei poeti”: i versi di Antonio Riccardi e Loretto Rafanelli uniti al suono dell’oboe di Marta Hernandez Santos e dal pianoforte di Camilla Baraldi. Presenterà la serata niente meno che Marco Nereo Rotelli, artista di fama internazionale di origine veneziana ma ormai “adottato” da Casalmaggiore. Costo dell’intera manifestazione 12541 euro, con quasi 6mila euro in arrivo dal Distretto Culturale della Provincia di Cremona.


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Sabato 22 Marzo 2014

Speciale Fai da te

La crisi aumenta la voglia di bricolage

Le piccole riparazioni in casa possono essere fatte senza l’ausilio di professionisti. Ma non bisogna improvvisare

C

on la crisi economica ha portato non pochi disagi per le famiglie italiane, che spesso si trovano a doversi arrangiare come possono. Questo ha portato, negli ultimi anni, ad un'impennata nel ricorso al fai da te: l'arte di arrangiarsi sembra diventata uno degli strumenti più efficaci per rispondere alla crisi. Ci si rimbocca le maniche, si impara come pitturare le pareti di casa, a posare correttamente la carta da parati e come svolgere da soli tanti altri piccoli lavori/ interventi di riparazione che consentano di limitare le spese.. Del resto prendersi cura della propria abitazione o del proprio giardino può risultare un'esperienza positiva ed estremamente emozionante. Infatti l'idea alla base del concetto di bricolage è la seguente: "niente che tu non possa fare". Basta armarsi degli attrezzi necessari e di un pizzico di pazienza e spirito creativo per riparare o semplicemente ideare delle vere opere d'arte con le proprie mani. Tuttavia il bricolage è un'arte da non sottovalutare. Per molti, sicuramente, rappresenta un hobby irresistibile. La voglia di realizzare con le proprie mani qualcosa di nuovo, o semplicemente modellare o riparare oggetti che può aprire la strada ad un hobby meraviglioso quale il bricolage. Ma attenzione: servono molta pazienza e dedizione. Attenzione anche alla scelta degli attrezzi che vi serviranno per mettere in pratica le vostre conoscenze sul bricolage. Prima di acquistare degli attrezzi dovreste tener conto di due fattori importati: 1. Se siete alle prime armi acquistate solamente gli attrezzi di cui avrete bisogno. Infatti, inizialmente, non è necessario acquistare ulteriori attrezzi con l'idea che forse un giorno potrebbero ritornare utili. Questo comportamento si traduce, in termini economici, in un dispendio oneroso

del lavabo, mobiletti etc.), diversamente occorre prima smontare il rivestimento. Per smontare il sifone si usano le mani oppure un giratubi, agendo in senso antiorario, ponendo prima un secchio sotto per evitare allagamenti. Una volta svitato il sifone bisogna pulirlo all'interno dagli accumuli di residui e da qualche oggetto cadutovi accidentalmente, quindi rimontarlo, utilizzando se possibile le stesse guarnizioni, oppure usando del nastro teflon. Dopo il rimontaggio del sifone è necessario completare la pulizia facendo scorrere abbondante acqua.

di denaro. Quindi per prima cosa evitate di spendere grosse cifre per attrezzi di cui non sentite la reale necessità. 2. Non sottovalutate il fattore ergonomico degli attrezzi! Infatti prima di acquistarli controllate se sono ottimali per la vostra forma fisica. RIPARAZIONI IN CASA Per la manutenzione e la riparazione di piccoli guasti degli elettrodomestici occorre fare molta attenzione. Per prima cosa controllare che non sia ancora scaduta la garanzia (normalmente è di due anni, ma può anche essere superiore). Nel caso in cui l'elettrodomestico sia ancora in garanzia non si deve assolutamente smontarlo, ma dopo avere constatato

che il suo mancato funzionamento non sia dovuto ad un problema dell'impianto elettrico o ad un errato uso dell'elettrodomestico, occorre chiamare il centro assistenza. Anche nel caso in cui la garanzia sia già scaduta, occorre una buona esperienza per smontare un elettrodomestico, specialmente se è di piccole dimensioni. Molto spesso questi elettrodomestici sono assemblati senza l'uso di viti, ma ad incastro, per cui è molto frequente la rottura dei gancetti di sostegno, con la conseguente impossibilità ad utilizzarli. Può anche accadere, nel caso in cui le parti sono assemblate per mezzo di viti, che le stesse viti abbiano le teste incise in modo particolare, per cui non servono i normali giravite, ma occorrono quelli adatti, in

dotazione ai centri di assistenza. Nel caso in cui si riesca a smontare l'elettrodomestico (mai prima di avere staccato la spina dalla presa di corrente), si deve cercare il motivo del malfunzionamento. Nel caso in cui non si riscontri nulla di anomalo (un filo staccato, un morsetto lento, un filo rotto rilevabile aiutandosi possibilmente con un tester), oppure in presenza di parti elettroniche, a meno di avere conoscenze specifiche in materia, conviene rinunciare e rivolgersi ad un centro di assistenza. SCARICHI OSTRUITI Causa principale dell'ostruzione degli scarichi dei lavabi è l'accumulo di capelli o residui e frammenti di sapone, oppure piccoli oggetti Caduti acciden-

talmente. Innanzitutto si consiglia quindi di ispezionare il primo tratto dello scarico, aiutandosi magari con una lampadina tascabile. Se dal primo controllo si nota un groviglio di capelli si può provare a tirarli su aiutandosi con un pezzo di fil di ferro curvato all'estremità a forma di uncino, completando poi l'intervento utilizzando uno sturalavandino possibilmente quello a pompa. Se, invece, la causa non è visibile e la parte superiore dello scarico è libera, si può provare con un prodotto chimico specifico per sciogliere i residui. Se anche questa operazione non riesce occorre smontare il sifone sottostante lo scarico. Questa operazione si esegue facilmente se lo scarico è libero da qualsiasi rivestimento (piede

SOSTITUIRE PRESE O INTERRUTTORI Sostituire un interruttore oppure una presA è un'operazione semplice, ma va fatto staccando prima la corrente. Se si tratta di prese o interruttori ad incasso, occorre staccare il copritelaio, quindi svitare le viti che tengono il telaio attaccato alla cassetta murata al muro. Busogna poi procedere a staccare i fili, allentando le vitine che li serrano, riattaccando gli stessi fili al nuovo interruttore o presa nella stessa posizione (attenzione soprattutto alla posizione del filo di terra che convenzionalmente è di colore giallo e verde). Attenzione anche che non restino parti di filo scoperto al di fuori degli alloggiamenti. A questo punto è sufficiente rimontare il telaio, avendo cura che le viti non infilzino i fili, quindi rimettere a posto il copritelaio. Per gli interruttori in bachelite (sia da incasso che esterni), la procedura è più semplice, perché il corpo è tutt'uno, quindi basta allentare le viti che li trattengono al supporto, poi la procedura è analoga.





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Salute

Sabato 22 Marzo 2014

GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito:

ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA d Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

RIFACCIAMOCI... LE OSSA! A cura di Rita Brunelli UN PROGRAMMA DI MOVIMENTO NATURALE PER PREVENIRE E CONTROLLARE L’OSTEOPOROSI

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uesta “ginnastica” particolare è caratterizzata da un protocollo di lezioni basate sull’allineamento dalla postura ed il movimento naturale dinamico che motivano l’organismo a rigenerare in vitalità e forza il tessuto osseo indebolito. Il processo di calcificazione delle ossa viene stimolato attraverso movimenti inusuali e diversificati che consentono di correggere la postura distribuendo in modo corretto il peso del corpo, evitando carichi errati; migliorare la stabilità e l’equilibrio; organizzare lo scheletro perchè possa sostenere energiche pulsazioni elastiche, vero codice al quale rispondono le ossa migliorando in forza e flessibilità; modificare in generale la propria capacità motoria per svolgere al meglio le attività della vita quotidiana. I partecipanti alle lezioni vengono guidati a provare una vasta gamma di movimenti che stimolano il metabilismo osseo con pulsazioni elastiche e stimoli ritmici eseguiti in tutta sicurezza in varie configurazioni: sdraiati al suolo, seduti, in piedi vicino al muro, avvolti in un telo che unisce in modo proporzionale e armonioso tutte le parti del corpo!

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Nuovo blocco operatorio alle Figlie di San Camillo: il 22 inaugurazione Novità in arrivo per la casa di Cura Figlie San Camillo, che negli ultimi anni ha vissuto una notevole espansione. E’ infatti terminata la realizzazione del nuovo blocco operatorio, che verrà inaugurate sabato 22 marzo alle 10. Un complesso altamente tecnologico e all'avanguardia, realizzato anche con il contributo dei fondi regionali destinati ai soggetti no-profit dell’ambito sanitario. Il nuovo blocco operatorio passa da 655 a 890 metri quadrati di superficie, con l’aggiunta di una sala (salgono così a cinque); ciascun ambiente sarà polivalente ed è stata creata una zona comune per l’induzione dell’anestesia oltre ad un’ altra zona comune per il risveglio. Si è trattato di riprogettare completamente il blocco, in chiave moderna e tecnologica. Particolare attenzione è stata prestata: ai percorsi sterile, pulito e sporco, che non presentano intersezioni; ai filtri all’ingresso sia per i pazienti sia per il personale, con percorsi e zone ben distinte sporcopulito-sterile; alle procedure di accesso. La sicurezza del paziente è stata messa in primo piano nella realizzazione del progetto. Inoltre è stato migliorato il trattamento dell’aria sia per le caratteristiche dell’impianto di climatizzazione ventilazione e ri-

scaldamento che per quella di monitoraggio in continuo e si è proceduto a installare sistemi di Information Technology per interconnettere i diversi settori del blocco operatorio e tra blocco operatorio e servizi generali della Casa di Cura. In generale è stata poi migliorata la prevenzione delle Infezioni Ospedaliere, in conseguenza: delle migliorate procedure di accesso e di trattamento/immagazzinamento dei materiali; delle elevate performance dell’impianto di trattamento dell’aria (fino a 60 ricambi/ora); dell’autolavaggio del sistema se la rilevazione in automatico individua inquinanti gassosi o particolati; della modulazione dei ri-

cambi in funzione delle necessità. Miglioramento anche della sicurezza per gli operatori, con particolare riguardo al rischio professionale da gas anestetici le cui concentrazioni vengono rilevate in continuo 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno e registrate con una capienza di oltre un anno di misure, con possibilità di acquisizione istantanea dei valori ed incasellamento in fogli elettronici e rappresentative dell’esposizione personale degli operatori. Al superamento di determinati livelli di dispersione si attiva un allarme ed un automatico aumento del numero dei lavaggi aria per eliminare le concentrazioni indesiderate.

Con un piano alimentare equilibrato i primi risultati si vedono già dalle prime settimane

Recuperare il peso forma grazie al test delle intolleranze alimentari

S

Annalisa Subacchi, Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio

di Annalisa Subacchi*

ono ormai alcuni anni che il recupero del peso forma non passa attraverso la semplice dieta ipocalorica ma attraverso un piano alimentare costruito “su misura” del paziente a seguito degli esiti del test delle intolleranze alimentari o delle proprie allergie alimentari e respiratorie. E’ importante sapere che la sensazione di gonfiore, sovrappeso, accumulo di massa grassa, ritenzione idrica e cellulite ma anche, all’opposto, malnutrizione, sottopeso, crampi addominali, etc. non dipendono esclusivamente da scorrette abitudini alimentari ma anche dall’ingestione ingredienti nocivi. La causa del sovrappeso/sottopeso/malessere di molti miei pazienti è un mix di concause dove le intolleranze alimentari verso determinati alimenti è la principale ragione. Le intolleranze alimentari sono la reazione avversa del nostro corpo (ovvero dei nostri globuli bianchi) nei confronti di alcuni alimenti che troviamo sulla nostra tavola. E’ facile diventare intolleranti per “sovra-accumulo”, ovve-

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0373-803801 CREMA Poliambulatorio SANTA CLAUDIA c/o ipercoop GranRondo’ 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134

ro verso quegli alimenti dei quali inconsapevolmente abusiamo con un'alimentazione troppo routinaria (spesso mangiamo sempre gli stessi cibi per comodità e abitudine). Ecco alcuni esempi per comprendere meglio il fenomeno: • Chi risulta intollerante alla mela dovrebbe eliminare per un certo periodo anche gli alimenti della stessa famiglia come pera pesca albicocca. • Chi all’anguria, famiglia cucurbitacee dovrebbe eliminare anche zucchina e melone. • Chi risulta intollerante al nichel, lega metallica utilizzata anche per la bigiotteria, dovrebbe anche eli-

Cure palliative, in Lombardia si concentra circa un terzo dell’offerta nazionale La Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di strutture (53 accreditate) e posti letto (oltre 700) per cure palliative, ospitando circa un terzo del totale nazionale. Ha inoltre la copertura più ampia rispetto al bisogno specifico della sua popolazione (circa 10 milioni di persone). È quanto emerso da una ricerca condotta da Éupolis, avente la finalità di conoscere la diffusione dell’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, secondo quanto disposto dalla legge n. 38/2010. In particolare, delle 53 strutture accreditate attive sul fronte delle cure palliative, pubbliche e private di degenza, 22 sono hospice socio-sanitari (che afferiscono alla Direzione Generale Famiglia) e 31 Unita' operative di cure palliative (che afferiscono della Direzione Generale Salute). Si aggiungono poi 37 centri per l'ospedalizzazione domiciliare cure palliative autorizzati (di cui 26 attivati) e numerosi enti accreditati che erogano cure palliative domiciliari. Nel complesso, si tratta di 662 posti letto continuativi e 57 in day ho-

spital. Sono 9.903 i pazienti assistiti all'interno degli hospice socio-sanitari nel triennio 20092011, mentre oltre 12 mila quelli ricorsi all'ospedalizzazione domiciliare. Dati lusinghieri, ma che non possono essere considerati un punto d’arrivo: le oltre 30 mila morti all'anno per patologia neoplastica (circa un terzo delle morti totali) suggeriscono che l'utenza potenziale bisognosa di cure palliative in Lombardia possa ammontare a 48 mila casi: 29 mila oncologici e oltre 1.600 in ambito pediatrico (di cui a loro volta 500 oncologici), di cui il 20% necessita di assistenza residenziale e l'80% di assistenza domiciliare, stando alle valutazioni della Commissione ministeriale cure palliative. Entro il 2014 Regione Lombardia avrà concluso l'organizzazione dei coordinamenti territoriali per la gestione delle cure palliative e sarà quindi in grado di definire il coordinamento regionale. L'obiettivo è integrare la rete delle cure palliative con le altre reti sanitarie, iniziando dalla rete oncologica.

minare gli alimenti che lo contengono maggiormente come i pomodori ed il caffè e cacao. Una volta individuati gli alimenti “nocivi” del paziente e diagnosticato il suo grado di intolleranza, viene elaborato un piano alimentare di “esclusione” per disintossicarlo e successivamente un secondo piano con una graduale e progressiva reintroduzione di tali alimenti (le intolleranze alimentari da sovra-accumolo dei cibi non tollerati non sono una patologia permanente se adeguatamente gestita). Il test delle intolleranze alimentari, detto Citotest viene eseguito sui principali ali-

menti presenti nella dieta mediterranea (oltre 60) oltre a 17 coloranti e conservanti e viene quindi analizzata la reazione dei globuli bianchi a contatto di suddetti alimenti. Con un piano alimentare equilibrato e bilanciato escludendo i cibi non tollerati, già dalla prime settimane i benefici saranno: accelerazione del metabolismo, in quanto il corpo brucia alimenti sani e corretti, perdita di ritenzione di liquidi e di gonfiore, perdita del peso e sensazione di benessere. A queste intolleranze transitorie vanno poi considerate le intolleranze alimentari permanenti che sono di natura genetica, spesso ereditaria quale la celiachia (al glutine) e intolleranza al lattosio dove, una volta diagnosticate mediante apposito test del Dna o Breath test (test del respiro) dovranno essere gestite mediante una esclusione definitiva per evitare problematiche ben piu’ significative. La forma fisica quindi non è solo e semplicemente un fattore “estetico” per superare brillantemente la prova costume ma un obiettivo importante per il benessere psicofisico di ognuno di noi, da non sottovalutare. *nutrizionista

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Buongiorno gentile naturopata, e' vero che si puo' leggere tutto quel che siamo dal volto? Grazie Roberto. Cosa ci caratterizza più di tutto? Cosa ci rende unici? Il nostro volto. Il volto contiene l'impronta, l'immagine di ciò che siamo per davvero, del profondo essere che abita in noi. Non c'è niente per l'anima di così inafferrabile, di così unico, di così diverso dal viso, che continua a farci cambiare, senza smettere di formare il nostro essere speciale, guidandoci verso territori sempre nuovi. Il volto è come una mappa che porta in sé i segni misteriosi dell'essenza profonda che ripeto ci "RENDE UNICI" . Proprio per questo, attraverso i segni del nostro viso, è possibile leggere quello che ci riguarda anche dal punto di vista fisico. Il viso rivela il nostro stato di salute, un vero teatro dove è in atto la rappresentazione di quel che accade all'interno del nostro corpo. * * * E' vero che ridere fa bene? Grazie Morgana. Spesso scambiamo il non ridere con l'essere seri, non è così! Gli adulti hanno molte sovrastrutture mentali, fanno paragoni inutili fra sé e gli altri, si preoccupano di essere ben visti in società, si portano sulle spalle pezzi di passato che rendono difficoltoso l'andare avanti. Bisognerebbe guardare i bambini, ridono per un nonnulla, basta una smorfia, un semplice verso e ridono, ridono, ridono. Ridere è un'ondata di salute che dal cervello irriga tutto il nostro corpo. E' un toccasana che libera sostanze che migliorano il tono dell'umore, eliminando lo stress. L'allegria aiuta a creare un’ambiente piacevole e rilassante. L'eccesso di serietà è come un'ancora che impedisce alla vita di spiccare il volo. Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.


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Taccuino

Sabato 22 Marzo 2014

NUMERI UTILI Cremona

Via Livrasco, Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 aprile

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291

Via Maris Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 aprile

Via Rosario, Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 marzo

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -

Via volontari del Sangue, via Paracaccia Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 giugno

Via Milano (Cavatigozzi) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 marzo

PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

Via Giuseppina Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 13 Giugno

Via Albertoni Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 4 Aprile

•Via del Maris - cantiere per la ristrutturazione della fognatura e della condotta dell'acqua potabile (fine prevista 30 aprile). • Via Rosario - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (fine prevista: 31 marzo). • Via Zani, via Merula - cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano (fine prevista 4 aprile).

NUMERI UTILI Crema

COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241

NUMERI UTILI Casalmaggiore

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

• Via Volontari del Sangue, Via Paracaccia - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine prevista: 30 giugno). • Via Giuseppina (tratto V.Buoso da Dovara-V.Gelsomino) - cantiere per la ristrutturazione della linea dell'illuminazione pubblica (fine prevista: 13 giugno).

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212

POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881

Via Zani, via Merula Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 4 Aprile

VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233 OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

• Via Livrasco - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine prevista: 30 aprile). • Via Milano località Cavatigozzi - cantiere per la ristrutturazione della linea dell'illuminazione pubblica. (Fine prevista: 28 marzo). • Via Albertoni - cantiere per la realizzazione dell'allaccio alla rete del teleriscaldamento (Fine prevista: 4 aprile 2014). POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311 POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO: 115 Centralino: 0373-256222

PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116 SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320

Ricette

Paccheri al prosciutto di Praga e carciofi INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 250 g di prosciutto di Praga (tagliato a fette spesse mezzo dito) • 400 g di paccheri • Un porro • Olio extravergine di oliva • 500 g di carciofi già tagliati a spicchi • Sale e Pepe nero • Brodo vegetale

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215 OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

Sapore di Mare...

Gnocchetti con capesante frutti di mare e zafferano INGREDIENTI • 1 kg di gnocchetti • 300 g di frutti di mare già puliti • 4 capesante

• Una bustina di zafferano • Una tazzina di vino • Uno spicchio di aglio • Un cucchiaio di farina • Olio extravergine di oliva • Sale

PREPARAZIONE • Affettate sottilmente il porro (in quantità a vostro piacimento). • Tagliate a dadini le fette di prosciutto di Praga. Mettete nel tegame un filo d'olio evo e il porro, quindi fate soffriggere a fuoco lento. • Aggiungete il prosciutto di praga, e lasciate cuocere qualche minuto. • A questo punto aggiungere gli spicchi di carciofo, salate, pepate e coprite e lasciate cuocere il tutto

per circa un quarto d'ora, aggiungendo del brodo di tanto in tanto, per non fare asciugare troppo. • Una volta che i carciofi saranno morbidi, spegnete il fuoco, prendetene le metà e frullateli, aggiungendo poco brodo, fino a ottenere una salsa densa.

• Fate lessare la pasta in abbondante acqua salata. • Scolatela, quindi mettetela nel tegame con il condimento, e aggiungete sopra la salsa di carciofi. • Mescolate accuratamente facendo saltare su fuoco vivave per pochi minuti, quindi servite.

Risotto con arance rosse al fegato grasso INGREDIENTI

PER 4 PERSONE • PREPARAZIONE

• 40 g di Parmigiano • 2 cucchiai di fegato grasso • 280 g di riso Carnaroli • Sale e pepe • Vino bianco • 12 spicchi di arance rosse pelate a vivo • Mezza cipolla, • Il succo di un'arancia rossa • Dragoncello • Brodo di carne • Burro

• Stufate la cipolla tritata con poco burro per 15 minuti a fuoco dolcissimo, poi aggiungete il riso. • Mescolate e fate tostare a fuoco vivo per due minuti, poi sfumate con il vino e il succo di arancia. • Portate a cottura il risotto unendo il brodo bollente a mestoli. Intanto scottate su di una piastra gli spicchi di arancia, due minuti per lato. • Quando il risotto e pronto toglietelo dal fuoco e mantecate con il parmigiano, il burro e il fegato grasso sminuzzato. • Disponete il risotto nei piatti, mettendo gli spicchi di arance al centro. Decorate con le bucce d'arance caramellate e i ciuffetti di dragoncello.

PREPARAZIONE • Pulite i frutti di mare e raccoglieteli in una ciotola. • Sgusciate le capesante e fatele soffriggere in una padella con poco olio e uno spicchio d’aglio, quindi aggiungete i frutti di mare, salate, pepate e fate insaporire. • Mettete in un bicchiere l’acqua dei frutti di mare e aggiungete lo zafferano e la farina setacciata, mescolate. • Togliete l'aglio, poi aggiungete il composto di zafferano nella padella con i frutti di mare. • Cuocete gli gnocchetti in abbondante acqua salata, quindi metteteli nella padella con il condimento e lasciate insaporire per un minuto.


Cultura&Spettacoli Le fotografie della De Paolis in mostra

iniziando il suo viaggio in quel mondo che è l’aspirazione di un artista: nobilitare la fotografia attraverso gli usi dell’arte, idealizzando il reale con l’ideale. Dal 2008 ha esposto in gallerie, istituti di cultura e Musei in Italia e all’estero raccogliendo premi di prestigio.

Domani alle 17.30 a “Immagini Spazio Arte” viene inaugurata la mostra fotografica di Enza De Paolis (aperta fino al 5 aprile), che approfondisce la propria vena artistica cercando di trasmettere le atmosfere, le forti emozioni e il mistero percepito oltre il visibile,

Domani sera va in scena lo spettacolo “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”

Risate planetarie con il comico Paolo Migone

Quartetto di Cremona, concerto su Beethoven

Venerdì 28 marzo alle 20.30, torna ad esibirsi sul palco del Teatro Ponchielli - dopo alcuni anni d’assenza - una delle formazioni più amate dal pubblico cremonese e che sta riscuotendo unanimi ed entusiastici successi in tutto il mondo. Reduce dall’incisione dei primi due cd dell’integrale dei quartetti di Ludwig van Beethoven, il Quartetto di Cremona (nella foto) proporrà al pubblico del Ponchielli un programma incentrato sull’autore di Bonn, di cui eseguirà ben due composizioni: il Quartetto n. 13 op. 130, proposto con il cosiddetto “finale alternativo”, ovvero quello composto da Beethoven in sostituzione della “Grande fuga”, eseguita ormai quasi sempre come brano indipendente e il Quartetto n. 15 op. 132, composto in un periodo in cui le precarie condizioni di salute dell’autore stavano lievemente migliorando. Come brano centrale del concerto, in ideale confronto tra stile classico e contemporaneo, il Quartetto n. 3 di Fabio Vacchi, compositore italiano vivente tra i più apprezzati in tutta Europa e di cui il Quartetto di Cremona ha inciso l’integrale dei quartetti per archi. Questo concerto si inserisce all’interno di una serie di iniziative promosse dalla Fondazione Walter Stauffer per celebrare il quarantesimo della scomparsa del suo fondatore.

U

dalla redazione

na cosa è sicura, gli uomini e le donne vivono su due pianeti diversi. Tutti si sono già scontrati e irritati per i comportamenti incomprensibili dell’altro sesso. Le ragioni? Si pensa troppo spesso che l’altro funzioni come noi, dimenticando che è fondamentalmente diverso». Sull’onda del successo riscosso in molte città italiane, la trasposizione teatrale di “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere” (il libro best seller di John Gray con oltre 50 milioni di copie vendute e tradotto in più di 40 lingue), domani alle 21 sbarca al Teatro Ponchielli. L’originalità dello spettacolo, che vede protagonista il comico Paolo Migone, sta nel fatto che ricorda le principali differenze di funzionamento tra uomo e donna, sostenendosi su situazioni quotidiane che conosciamo tutti, tenendo presente il confronto di ogni generazione. Grazie al profes-

Paolo Migone in scena

sor Paolo Migone, comprenderemo come fare di queste differenze una fonte di complicità e non di conflitto. Risultato: si ride molto, di se stessi, della propria coppia o dei propri genitori, ma soprattutto, si dispone di nuovi dati per comprendere l’altro sesso e girare in scherno alcu-

ne situazioni che possono diventare fonte di discordia. Lo spettacolo non ha lo scopo di condividere “verità”, ma soprattutto aiutare a comprendere l’incomprensibile. Paolo Migone, nato a San Paolo del Brasile il 23 giugno 1956, è cresciuto a Livorno con il madre piemon-

Sharon Eyal propone “Corps de walk”

Uno momento dello spettacolo (foto Erik Berg)

La compagnia norvegese di danza “Carte Blanche” arriva in esclusiva a Cremona (martedì prossimo alle 20.30 al Ponchielli) con lo spettacolo “Corps de walk” che è stato definito dalla stampa internazionale come “cinquantacinque minuti di pura bellezza per gli occhi”. Il segno di Sharon Eyal è forte: gioca con l’erotismo, l’androgino e le sue coreografie sono, talvolta, delle grottesche emozioni. Affiancata dall’artista Gai Bachar, basa la sua creazione su semplici movimenti di marcia, che vengono trasformati in complesse combinazioni dal sin-

Le canzoni di Lucio Dalla al San Domenico Le musiche del cantautore faranno da colonna sonora all’esibizione del Balletto di Roma di Tiziano Guerini

nare, sapendo che a Dalla piaceva soprattutto ballare…” su quel flusso misterioso che ognuno di noi ha dentro la testa e che lui sapeva tradurre in canzoni”. Soprattutto amava Bologna. Ed è a Bologna ed ai suoi personaggi scanzonati e improbabili che si ispira il film del 2009 di Pupi Avati “Gli amici del bar Margherita” (colonna sonora di Lucio Dalla) che domani alle ore 17 (ingresso libero) verrà proiettato al Teatro San Domenico come anticipazione del mondo strano in cui è cresciuto Lucio Dalla: sotto i portici di Bologna negli anni cinquanta. Diego Abatantuono, Neri Marcorè, Katia Ricciarelli gli interpreti più noti che fanno rivivere i bizzarri ed originali frequentatori del bar cittadino.

Un momento del balletto

Giovedì 27 marzo (ore 21) il Teatro San Domenico di Crema mette in scena le canzoni di Lucio Dalla con il Balletto di Roma in “Futura… ballando con Lucio”, per la coreografia di Roberto Castello e la regia di Giampiero Solari. L’universo di Lucio Dalla, le sue canzoni, le sue musiche, i suoi personaggi mescolati e rivisitati in un circo meraviglioso che assomiglia alla vita. Dalla ha lasciato un’eredità musicale vastissima, ma soprattutto una visione del mondo assieme fantastica e realistica: dagli angeli alle puttane, dalle nuvole ai motori, dal mare al lupo, da Nuvolari a Caruso… Una miscellanea di parole e musica che si cercherà di dipa-

Concorso del Rotary Club per ricordare il pittore Carlo Fayer

Seconda edizione del concorso voluto dal Rotary Club Crema per ricordare ed onorare un rotariano cremasco, il pittore Carlo Fayer, attraverso una mostra di lavori di studenti del Liceo Artistico “Munari” che si concluderà con l’assegnazione di due borse di studio alle opere migliori. L’inaugurazione dell’esposizione del-

tese e la padre genovese. Dopo vari corsi di teatro, Migone ha frequentato la scuola di Philippe Blancher e di Yves Lebreton. Ha lavorato in alcuni spettacoli sotto la guida di Cobelli e Zanussi. Nel 1987 ha vinto il Premio Scenario con lo spettacolo “Manteniamo la calma”. Con “Vuoti d’aria” ha vinto il concorso per nuovi comici “Riso in Italy”, mentre nel 1994 ha prodotto “Un pulcino di nome Attila”, che lo ha portatpo nei teatri di tutta la penisola. Nell’ottobre del ’96 è partita la tournée di “E’ inutile... non scendo”, mentre nella stagione 2000-2001 ha firmato la regia dei nuovi spettacoli di Natalino Balasso e Gabriele Cirilli ed è stato autore e “comico rivelazione” della trasmissione Zelig. Successivamente ha lavorato alla commedia comica sui temi dell’amore “Abbracciati da sola che c’ho d’andar via”, insieme a Leonardo Manera e Diego Parassole, per la regia di Giancarlo Bozzo ed ora sta riscuotendo un grande successo con “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”,

le trentaquattro opere e la premiazione dei vincitori avverrà nei chiostri del centro San Domenico in Crema, oggi pomeriggio alle ore 17. Particolarmente soddisfatti di questa nuova edizione del concorso il presidente del Rotary Club di Crema, Mario Scaramuzza e il dirigente scolastico del Liceo Artistico Flavio Arpini, il primo

per l’impegno e la creatività mostrata dai giovani artisti, il secondo per l’occasione offerta di apertura della scuola al territorio. Il concorso chiedeva ai giovani studenti di prodursi in opere che, senza vincolo di tecnica, declinassero il tema rotariano dell’anno: “Cambiare vite”. Un tema, è stato sottolineato in sede di presentazione da

parte delle insignanti, che hanno seguito il progetto, che è particolarmente adatto a dei giovani adolescenti che appunto si apprestano, dopo la maturità, a “cambiar vita”. Particolare apprezzamento è stato espresso anche dai responsabili del centro culturale San Domenico, che accolgono con convinzione l’iniziativa.

Questa sera a Castelleone in scena “Duum” Questa sera, alle ore 21, spettacolo di danza e performance acrobatiche al Teatro del Viale di Castelleone con “Duum” dei Sonics. Creato e diretto da Alessandro Pietrolini con testi e regia di Antonio Villella e Alessandro Pietrolini. Si esibiranno gli acrobati: Claudio Bertolino, Viola Cappelli, Irene Chiarle, Giorgio Richetta, Micol Veglia, Lucio Rizzi, Federica Vaccaio. Attore: Antonio Villella. Dopo gli straordinari successi riscossi in tutta Italia i Sonics tornano in cartellone, per proporre uno personalissimo omaggio ad “Agharta”, mondo leggendario situato nel centro

della terra. Lo spettacolo nasce dalla voglia di descrivere i luoghi di questo regno leggendario e misterioso: il pubblico di tutte le età potrà sognare e farsi trasportare nei luoghi di un mondo mitico, del quale si immaginano i colori, le regole, gli equilibri e i ritmi. Le acrobazie e le performance atletiche degli acrobati, le grandi macchine sceniche, i giochi di luce e gli effetti speciali, la trama sviluppata grazie al racconto e ai pensieri del personaggio Serafino, raccontano i continui sforzi degli abitanti di “Agharta” di compiere il “Duum”, ovvero il salto verso la superficie.

cronismo perfetto. In questi ipnotici movimenti di gruppo, che richiedono ad ogni danzatore di “annullarsi“ a vantaggio del gruppo, la Eyal dedica i suoi sforzi creativi a rafforzare e sublimare le qualità di ciascuno di loro. «Per me, i passi di marcia rappresentano il rinnovamento della danza – sostiene Sharon Eyal – questi passi combinati alla tecnica finalizzata al minimalismo creano una sorta di struttura hi-tech nella quale vedo palpitare dei cuori generosi carichi d’emozione». Lo spettacolo è una prima ed esclusiva italiana.

.

Le opere di Noce e Vecchio in mostra Oggi pomeriggio, alle ore 18 nelle sale espositive della Cittadella della Cultura presso il museo civico di Crema, si inaugura la mostra “Il respiro della materia – I colori dell’anima” degli artisti Angelo Noce (nella foto) di Crema e Sergio Vecchio di Paestum (Sa). Forme enigmatiche e plurivalente linguistiche, nonché raffigurazioni oniriche provenienti da un passato remoto, caratterizzano la pittura fortemente materica di Angelo Noce. Per i lavori di Sergio Vecchio, le estese velature cromatiche dei blu notte, dei rossi sanguigni e delle fredde iterazioni dei verdi, sembrano provenire da una abissale lontananza. L’incontro tra essere e tempo sembra caratterizzare entrambi gli artisti e testimonia che il loro incontrarsi non è stato, e non è nemmeno ora con questa mostra in comune, casuale.

Le “perturbazioni” poetiche di Mori

Una nuova pubblicazione di Alberto Mori dal titolo “Meteo tempi” con le sue “perturbazioni” poetiche. Un segno potente, sonoro ma anche visivo per la sapiente scansione con cui il “silenzio” degli spazi bianchi e delle pause e la musica delle parole evocate dalle strofe vengono miscelati. “Meteo tempi” è poesia fulminante e discreta, attenta ai mutamenti climatici, all’ambiente violato, al lavoro latitante e precario, alle sperequazioni sociali… mette in evidenza i tic e i malesseri del nostro quotidiano. Come osserva Maria Grazia Martina nella Prefazione, «la maniera in cui il poeta manipola ciò che raccoglie dalla realtà è sempre ponderata anche quando tra la parola, l’oggetto individuato, l’immagine che li evoca, si stabilisce un corto circuito». Questa raccolta offre scosse salutari e provoca per recuperare umanità consapevole e solidale.


SPORT

lo lettere@ilpiccologiornale.it ECCELLENZA

Il Crema non può perdere

Ultimo turno amaro per le cremasche. Il Crema ha ceduto a sorpresa al Base 96 Seveso (1-2) ed è ripiombato in zona playout. Domani sul campo dell’Ardor Lazzate è vietato perdere. Ko anche la Rivoltana (1-2 con il Real Milano), sempre più vicina alla retrocessione.

Responsabile Fabio Varesi

CLASSIFICA (23ª giornata) Ciserano 49; Sondrio 48; Galbiatese Oggiono 42; Fanfulla, Mariano 36; Cavenago 34; Desio, Trevigliese 32; Verdello 31; Real Milano 27; Villa d’Almè, Ardor Lazzate, Crema 25; Base 96 Seveso; Cisanese 21; Rivoltana 16.

La Cremo vuol brindare per i 111 anni

I giocatori di Dionigi scenderanno in campo con una maglia celebrativa di colore biancolilla, come ad inizio del ’900

B

di Matteo Volpi

ene così. La vittoria annunciata contro il San Marino ha riportato una ventata nuova in casa grigiorossa. Il nuovo tecnico Dionigi ha battezzato al meglio il suo debutto in panchina, promuovendo nell’undici titolare quel Françoise che con Torrente era di fatto “desaparecido”. Il talentuoso francesino ha timbrato subito con un bel gol il ritorno in campo e si candida ora come valida alternativa per gli schemi offensivi del nuovo tecnico, che ha subito improntato la squadra con un più consono 3-5-2, dotato di difesa più compatta al centro, Loviso in cabina di regìa e maggiore spazio sugli esterni pronti a sfruttare i movimenti delle due punte. I tre punti ottenuti contro il San Marino, a livello di classifica, costituiscono anche una importante boccata d’ossigeno dopo il passo falso di Vercelli, oltre che l’occasione per festeggiare il ritorno alla vittoria tra le mura dello “Zini” (dopo un mese di astinenza). Un successo importante che ora va bissato nel derby contro il Pavia, seconda sfida consecutiva che si giocherà sul manto erboso di via Persico. Una gara comunque difficile, che forse sarà caratterizzato da un inatteso maltempo, al cospetto di una formazione sulla carta molto giovane e alla portata, che ha combinato poco fuori dalle mura amiche, ma pur sempre reduce da una piccola im-

PRIMA DIV. 25ª GIORNATA Carrarese-Pro Patria

1-0

Como-AlbinoLeffe

2-2

Cremonese-San Marino

2-0

Feralpi Salò-SudTirol

1-3

Pavia-Pro Vercelli

0-0

Unione Venezia-Savona

1-1

Vicenza-Lumezzane

2-1

Virtus Entella-Reggiana

1-0

CLASSIFICA GIRONE A

LEGA PRO Come regalo di compleanno la squadra grigiorossa cerca di battere il Pavia domani allo Zini PROMOZIONE

La Casalese punta ancora alla salvezza

Virtus Entella 53 Pro Vercelli 44 Vicenza (-4) 42 Cremonese 41 Como 38 Savona 37 U. Venezia 37 SudTirol 37 AlbinoLeffe (-1) 35 Feralpi Salò 29 Lumezzane 27 Carrarese 27 Reggiana 25 Pro Patria (-1) 24 Pavia 19 San Marino 17

IL PROSSIMO TURNO (23-03 h 14.30) AlbinoLeffe-Feralpi Salò, Cremonese-Pavia, Pro PatriaLumezzane, Pro Vercelli-Unione Venezia, ReggianaComo, San Marino-Virtus Entella, Savona-Vicenza, SudTirol-Carrarese. presa nell’ultimo turno esterno come la vittoria di Lumezzane. Quindi orecchie belle dritte, occhi bene aperti e maniche fatte su, perché adesso non si può più sbagliare. Dionigi dovrebbe riproporre a grandi linee lo schieramento di domenica scorsa, con il probabile inserimento di Campo, che torna a disposizione dopo il turno di squalifica alla pari di Bruccini. In mediana l’impressione

L’esultanza dopo uno dei due gol segnati contro il San Marino (foto L. Dassi)

è che si vada verso la conferma di Loviso come perno basso, per consentire più qualità alla manovra. In avanti dovrebbe tornare titolare il bomber Brighenti, peraltro ex di turno alla pari di Visconti e Carotti, che troveremo tra i biancazzurri. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Galli; Caracciolo, Abbate, Bergamelli; Campo, Armellino, Loviso, Palermo, Visconti; Della

Rocca, Brighenti. All.: Dionigi. COMPLEANNO Nella partita di domani pomeriggio, la Cremonese giocherà con la replica della prima maglia della sua storia, ovvero quella biancolilla. La divisa, sulla manica sinistra, avrà una toppa celebrativa per ricordare il 111° compleanno della Cremonese e sarà corredata da pantaloncini e calzettoni neri.

Per sperare ancora di evitare la retrocessione diretta in serie D i gialloblu devono battere la capolista Bassano

La Pergolettese cerca l’impresa impossibile di Tiziano Guerini

E’ bastata l’ordinaria amministrazione al Monza per battere una spenta Pergolettese con due gol nel primo tempo. Il Monza è parsa subito squadra di categoria superiore, ma è certo che i gialloblù hanno messo del loro per far apparire i biancorossi di una superiorità disarmante. Quello che è stato più deludente non è la sconfitta, che contro il Monza ci poteva stare, quanto piuttosto l’atteggiamento remissivo, quasi l’attesa fatale di un esito considerato scontato, tanto il morale e l’autostima della squadra cremasca sono parsi inesistenti. Frutto malato, certamente, delle molte occasioni sprecate per far punti, negli ultimi tre mesi. Eppure nei primissimi minuti della partita (al 3’), la Pergolettese si procura un contropiede: è Jeda a portare palla per 50 metri prima di servire Bardelloni ben

Gianluca Giovannini

dentro l’area davanti al portiere Castelli; tiro strozzato e ribattuto, con successivo pallonetto di Jeda senza esito. Era il jolly che la Pergolettese ha mancato di sfruttare. Al quarto d’ora inizia il monologo del Monza. Punizione da 20 metri, tira lo specialista Allegretti che gonfia la rete sorprendendo Grandi sulla sua destra. L’ennesimo gol su palla inattiva. Passano dieci minuti e al 27’ Ferri tocca indietro troppo debolmente, tre giocatori del Monza contro due della

Pergolettese e Finotto segna il secondo gol. Non ci vuol molto a capire che per il Pergo la frittata è fatta. Quando al 36’ Giovannini è costretto a lasciare il campo per Di Cesare, lo scoramento dei gialloblù è evidente. Passaggi sbagliati a ripetizione da parte del centrocampo del Pergo ne sono la prova lampante. Alla ripresa del gioco la situazione non cambia: il Monza dà l’impressione di voler solo controllare la partita e la cosa gli riesce benissimo. Una serie di sostituzioni sono solo l’immagine dell’impotenza: al 28’ fuori Bertazzoli per Chessa, al 37’ esce Esposito per lasciare il posto a Filiciotto. Sussulti vani ed impotenti dei gialloblu che rischiano il terzo gol al 40’ con una bella parata di Galli che alza sopra la traversa un colpo di testa di Valagussa dopo un calcio d’angolo. La situazione di classifica, ora, lascia poco spazio alla speranza di

evitare gli ultimi sei posti, quelli della retrocessione immediata. Volendo però trovare qualche annotazione, che almeno in parte giustifichi e possa, forse, porre rimedio alla mancanza di reazione agonistica della squadra, rileviamo l’assenza a Monza, per infortunio o squalifica, dei giocatori gialloblu più grintosi ed aggressivi: Tacchinardi, Zanola, Marinoni, non alzano la qualità complessiva del gioco ma immettono quantità e carica. Domani al Voltini c’è lo scontro con il Bassano primo in vetta alla classifica con dieci punti di vantaggio sul secondo, appunto il Monza (a pari punti con il Renate). Naturalmente il pronostico per il Pergo è chiuso, però le partite sono tutte da giocare e ci sono ben tre squadre davanti al Pergo a (solo!) tre punti; in caso di sconfitta mancherà solo la matematica a decretare il destino amaro della Pergolettese. Forse una libera-

zione e la possibilità di giocare gli ultimi incontri con la mente sgombra dai fantasmi. ***

SECONDA DIVISIONE

28ª GIORNATA Bassano-Bra 5-1, Cuneo-Spal 1-1, Delta Porto Tolle-Mantova 1-2, Forlì-Bellaria 5-0, Monza-Pergolettese 2-0, Renate-Castiglione 1-0, RiminiVecomp Verona 0-0, Santarcangelo-Alessandria 2-2, Torres-Real Vicenza 2-1. 29ª GIORNATA (23-03 h 14.30) Alessandria-Cuneo, Bellaria-Delta Porto Tolle, Bra-Renate, Castiglione-Rimini, MantovaMonza, Pergolettese-Bassano, Real Vicenza-Santarcangelo, Spal-Forlì, Vecomp-Torres. CLASSIFICA Bassano 57; Monza, Renate 47; Spal 46; Santarcangelo, Mantova 45; Real Vicenza, Alessandria 44; Torres 42; Forlì 38; Vecomp, Rimini (-1), Cuneo 36; Delta Porto Tolle (-2) 35; Pergolettese 33; Castiglione 23; Bellaria (-1) 12; Bra 9.

Questa settimana è trascorsa come spartiacque tra due minicicli fondamentali. In sette giorni la Casalese ha affrontato il Soragna nello scontro diretto, il Brescello nel recupero e la Valtarese penultima. Ne sono usciti 5 punti, peccato soprattutto per il pareggio di domenica scorsa a Borgo Val di Taro, dove i biancocelesti erano andati in vantaggio pagando carissimo il secondo giallo al difensore Paltrinieri: la Valtarese ha pareggiato a pochi minuti dalla fine. Da domani inizia un’altra serie di tre gare in sette giorni e se possibile ancor più determinante. A sfidare la squadra di Agazzi saranno, infatti, le tre squadre posizionate a quota 34 punti, al limite della zona playout. Domani arriva in Baslenga il Cadelbosco, mercoledì è in programma il recupero sul campo del Ciano e domenica altra trasferta con la Biancazzurra. I punti da recuperare dal terzetto sono 7, tanti, ma va considerato che per la salvezza diretta potrebbe bastare anche il sestultimo posto, a patto di avere almeno 10 punti di vantaggio sulla terzultima, oggi a -14. Quindi potrebbe bastare raggiungere una delle tre prossime avversarie e le prime due in particolare stanno attraversando un momento di grave appannamento. Prosegue intanto il felice momento della Soresinese, che battendo la Pagazzanese ha raggiunto la seconda posizione: peccato per il netto divario (10 punti) dalla vetta. E’ rientrata in zona playoff la Luisiana, che ha battuto la Paullese togliendole la piazza d’onore, mentre ha frenato il Casalbuttano, ko a Pontirolo. CLASSIFICA (27ª giornata) Termolan Bibbiano 66; Carignano 53; Castellana 47; Terme Monticelli 45; Montecchio 42; Medesanese 40; Fontana, Audax, Castelnovese 39; Brescello 38; Traversetolo 35; Ciano, Cadelbosco, Biancazzurra 34; Soragna 28; Casalese 27; Basilica 2000 20; Valtarese 18; Povigliese 6.


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Sport

Sabato 22 Marzo 2014

Serie A Anche in Europa i bianconeri dominano

Serie B: dietro il Palermo Motomondiale: Rossi è bagarre per il 2° posto cerca gloria in Qatar

DALL’ITALIA & DAL MONDO

La Juve non si ferma

(F.V.) Sfatato il tabù Europa. Conte ha risposto sul campo a chi lo criticava di snobbare l’Europa League e con un gol di Pirlo (sempre lui) ha eliminato la Fiorentina, che ora mastica amaro. Viste le avversarie (nei quarti la doppia sfida con il Lione, la prima in Francia) i bianconeri hanno tutte le carte in regola per arrivare alla finale di Torino, tanto più che il campionato è ormai archiviato. Unico obiettivo della Juve è superare quota 100 punti: un traguardo solo statistico, che conferma però lo strapotere bianconero in serie A. Da seguire la lotta al secondo posto, con la Roma favorita su un Napoli ferito dall’eliminazione europea. 28ª GIORNATA Atalanta-Sampdoria 3-0, Cagliari-Lazio 0-2, Fiorentina-Chievo 3-1, Genoa-Juventus 0-1, Livorno-Bologna 2-1, Milan-Parma 2-4, Roma-Udinese 3-2, Sassuolo-Catania 3-1, Torino-Napoli 0-1, Verona-Inter 0-2. 29ª GIORNATA (23-03 h 15) Bologna-Cagliari, Catania-Juventus (h 20.45), Chievo-Roma (22-03 h 20.45), Inter-Atalanta, Lazio-Milan (h 20.45), Napoli-Fiorentina (h 18.30), Parma-Genoa (h 12.30), Sampdoria-Verona, Torino-Livorno (22-03 h 18), Udinese-Sassuolo. CLASSIFICA Juventus 75; Roma* 61; Napoli 58; Fiorentina 48; Inter 47; Parma* 46; Lazio 41; Verona 40; Atalanta 37; Torino 36; Milan, Genoa 35; Sampdoria 34; Udinese 31; Cagliari 29; Chievo, Livorno 24; Bologna 23; Sassuolo 21; Catania 20. *una partita in meno.

Il Palermo ha preso il largo, come imponeva il pronostico di inizio stagione. Ma dietro ai siciliani è bagarre per aggiudicarsi l’altro biglietto per la serie A. Da Empoli e Virtus Lanciano (47 punti) al Siena (che senza la penalizzazione sarebbe secondo), ci sono otto squadre in 5 punti e tutte possono arrivare direttamente alla massima serie, senza dimenticare il Pescara di Cosmi in grande ascesa. Insomma, ci attende un finale di stagione affascinante. 29ª GIORNATA Bari-Avellino 1-0, Cittadella-Carpi 1-0, Juve Stabia-Ternana 2-3, Latina-Trapani 0-1, Modena-Empoli 0-0, Palermo-Brescia 2-0, Reggina-Crotone 1-4, Siena-Cesena 1-0, Spe-ziaPescara 0-1, Varese-Padova 0-3, Vitrus Lanciano-Novara 2m-1. 30ª GIORNATA (22-03 h 15) Avellino-Siena (21-03 h 21), BresciaSpezia, Cesena-Juve Stabia, Crotone-Bari, Empoli-Reggina, Modena-Latina, Novara-Carpi, Padova-Cittadella, Pescara-Palermo, Ternana-Virtus Lanciano, Trapani-Varese (22-03 h 19). CLASSIFICA Palermo 56; Empoli, Virus Lanciano 47; Latina, Trapani, Crotone 45; Avellino 44; Cesena 43; Siena (-7) 42; Pescara 41; Spezia 40; Carpi 39; Ternana 38; Modena, Brescia 37; Varese 36; Bari (-3) 35; Novara 31; Cittadella, Padova 26; Reggina 25; Juve Stabia 15.

Dopo la Formula 1, tocca alle due ruote esordire nel Mondiale 2014. In Motogp, occhi puntati su Valentino Rossi, che afferma di essere tornato competitivo e di puntare quindi ai vertici della classifica. Il favorito è sicuramente il campione in carica Marc Marquez, che però dovrà fare i conti con la voglia di riscatto di Jorge Lorenzo. Primo appuntamento del motomondiale è sul circuito Losail per il Gp del Qatar. Oggi alle 18.30 sono in programma le qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGp HD), mentre domani alle 20 appuntamento con la gara, che può essere vista anche in chiaro su Cielo.

Calcio: sorteggi di Champions

Ecco i quarti di finale (andata 1-2 aprile, 8-9 aprile): Barcellona-Atletica Madrid, Real Madrid-Borussia Dortmund, Paris Saint Germain-Chelsea, Manchester United-Bayern Monaco. Sulla carta, solo Paris Saint Germain-Chelsea appare incerta.

La Vanoli vuole brillare nel posticipo

Il successo contro Avellino ha rinfrancato il roster biancoblu nella corsa alla salvezza. Il traguardo ora non è lontano

B

di Giovanni Zagni

ella vittoria quella degli uomini di Pancotto (83-75) sulla Sidigas Avellino, domenica scorsa al PalaRadi. Un successo che viene da una buona prestazione difensiva e dalla precisione in attacco. Due componenti tecniche complementari che di norma, a parità di forze in campo, porta alla conquista dei due punti in palio. E che questi punti possano essere determinanti per la classifica finale, lo testimoniano i concomitanti insuccessi di Pesaro, che ha perso in casa con Varese 79-86 e Montegranaro perdente a Caserta per 75-68. Così la classifica, sul fondo si è andata allungando ed al momento la lotta per evitare l’ultimo posto, potrebbe anche coinvolgere Bologna. Ci si aspetta un finale di stagione sul filo di un grande equilibrio, ma la Vanoli pare in salute nonostante lo stop di Woodside, ma con il parziale recupero (anche se non ancora ultimato del tutto), di Brian Chase, sottolineando però come il ragazzino Marchetti mostri di tenere con sufficienza il campo. Domenica poi è incappato in una giornata storta Zavackas, in non perfette condizioni fisiche, ma hanno rimediato uno splendido Ndoja ed il sempre positivo Jackson. I “lunghi” Kelly e Spralja han

SERIE A 23ª GIORNATA Bologna-Reggio Emilia

70-71

Cantù-Brindisi

84-69

Caserta-Montegranaro

75-68

Cremona-Avellino

83-75

Milano-Roma

85-61

Pesaro-Varese

79-86

Pistoia-Siena

77-76

Sassari-Venezia

100-95

CLASSIFICA

SERIE A La squadra di Pancotto è in salute e non parte battuta nella trasferta di domani a Venezia BASKET A2

La Tec-Mar cerca il bis con Ferrara

Milano 36 Cantù 32 Brindisi 32 Siena 30 Sassari 30 Roma 28 Reggio Emilia 22 Caserta 22 Avellino 20 Venezia 20 Pistoia 20 Varese 18 Bologna 16 Cremona 16 Montegranaro 14 Pesaro 12

IL PROSSIMO TURNO (23--03 h 18.15)

Brindisi-Bologna, Caserta-Cantù, Montegranaro-Milano (24-03 h 20.30), Reggio Emilia-Sassari, Roma-Pesaro (22-03 h 18.30), Siena-Avellino, Varese-Pistoia, Venezia-Cremona (h 20.30 Rai Sport 1). no coperto bene l’area ed anche in attacco si sono fatti valere. Bene anche Rich che si è limitato un po’, lavorando in favore di tutti. Domani trasferta serale (inizio alle 20.30 con diretta tv su Rai Sport 1) a Venezia, dove la Vanoli troverà un avversario dal rendimento altalenante, ancorché ricco di talento, nel cui organico spiccano gli ex Luca Vitali, Peric e Aaron Johnson che tanto bene

hanno fatto lo scorso anno in maglia Vanoli. Inutile dire che, a provarci non si spende niente e che ogni occasione si presenti bisogna cercare di sfruttarla, così come già e stato a Roma, con poca fortuna. Speriamo che Woodside possa tornare in campo, ma con o senza di lui, gli uomini in biancoblu venderanno cara la pelle pur in un contesto non agevole.

COSI’ ALL’ANDATA

Il ko con i lagunari è costato la panchina a Gresta

Ancora una sconfitta per la Vanoli, costata la panchina a coach Gresta. Eppure i biancoblu erano partiti bene (avanti anche di 16 punti), ma al rientro della pausa lunga, tutto si è inceppato. I due punti li ha così portati a casa Venezia degli ex Vitali e Peric, che nel secondo tempo hanno preso per mano la loro squadra, dopo che Giachetti, Taylor e Smith avevano recuperato 13 punti di svantaggio. VANOLI-UMANA VENEZIA 64-77 (15-10, 35-22; 51-51) VANOLI CREMONA: Marchetti ne, Woodside 5 (1/4,

Piadena ora deve tornare a far punti con il Lissone

Dopo la sconfitta nel derby, l’Mg.K Vis Piadena è sempre più lontana dalla zona playoff. Eppure a Crema la squadra di Adami non è dispiaciuta, ma ora deve tornare a fare punti, a partire dalla difficile sfida al Lissone. 22ª GIORNATA Calolziocorte-Murri Bologna 58-64, Crema-Piadena 77-70, LissoneSan Lazzaro 71-78, Nerviano-Milanotre 61-53, Pisogne-Bernareggio 78-65, Reggio EmiliaSaronno 67-52, Virtus Imola-Bergamo 54-56. 23ª GIORNATA (23-03 h 18) BergamoCrema, Bernareggio-Calolziocorte, MilanotreSaronno (22-03 h 21), Murri Bologna-Virtus Imola (22-03 h 21), Nerviano-Pisogne, Piadena-Lissone (22-03 h 21), San Lazzaro di Savena-Reggio Emilia. CLASSIFICA Bergamo 32; Virtus Imola 30; Lissone, Milanotre 28; Saronno, Crema 26; Nerviano 24; Murri Bologna 22; Pisogne 20; Reggio Emilia, San Lazzaro di Savena 18; Piadena 14; Calolziocorte 12; Bernareggio 10.

1/4), Tripkovic 9 (1/3, 1/5), Jarrius Jackson 17 (2/8, 1/4), Bertoncelli ne, Spralja 3 (1/2 da tre), Rossi ne, Canova ne, Kalve 5 (1/4 da due), Kelly 12 (6/8 da due), Rich 10 (2/12, 1/6), Ndoja 3 (1/1 da tre). All.: Gresta. UMANA REYER: Peric 15 (6/13, 1/2), Giachetti 8 (1/5, 2/2), Zennaro ne, Linhart 10 (1/3, 2/5), Vitali 11 (6/11, 1/6), Taylor 15 (6/11, 1/6), Smith 11 (2/8, 1/5), Akele, Magro (0/1 da due), Easley 7 (3/3 da due). All.: Markovski. ARBITRI: Lamonica, Sardella, Lo Guzzo.

Rich contro Avellino (foto Mario F. Rossi)

UMANA VENEZIA: 4 Hrvoje Peric, 5 Jacopo Giachetti, 8 Nate Linhart, 10 Luca Vitali, 11 Donell Taylor, 12 Andre Smith, 13 Nicola Akele, 18 Daniele Magro, 32 Aaron Johnson, 35 Andrea Crosariol. All.: Zare Markovski. VANOLI CREMONA: 5 Brian Chase, 8 Donatas Zavackas, 9 Gianluca Marchetti, 10 Ben Woodside, 13 Jarrius Jackson, 14 Matteo Ariazzi, 15 Sime Spralja, 18 Kyle Johnson, 24 Curtis Kelly, 25 Jason Rich, 33 Klaudio Ndoja. All.: Cesare Pancotto. IL TURNO In coda alla classifica, il pronostico consegna poche speranze alle due formazioni che seguono la Vanoli. Pesaro scende in campo da sfavorita a Roma, mentre Montegranaro non sembra in grado di sbarrare la strada alla capolista Milano. Da seguire anche lo scontro diretto tra Varese e Pistoia (che sognano ancora i playoff) e la delicata trasferta di Bologna (sempre più in crisi) e Brindisi.

Con una prova di maturità e di spessore, evidenziando personalità e mettendo in mostra grande carattere, le azzurre della Tec-Mar Crema hanno sbancato il parquet di Salerno conquistando, al termine di una gara molto combattuta e dal finale ad alta tensione, due punti fondamentali. Come è più volte successo nella stagione in corso, dopo una caduta Caccialanza & C. si sono prontamente rialzate, conquistando un importante successo sulla strada della salvezza. Traguardo che appare sempre più alla portata delle azzurre, anche se è evidente quanto sia importante non abbassare la guardia. Del resto, quando sono in programma due gare come quelle contro Ferrara e Brindisi, allentare la tensione sarebbe un peccato molto grave. Si parte domani pomeriggio contro le emiliane, che in classifica hanno 4 punti in più delle cremasche: malgrado questo, il pronostico è apertissimo. 6ª GIORNATA Brindisi-Viterbo 71-53, Ferrara-Civitanova Marche 70-58, Salerno-Crema 62-67. 7ª GIORNATA (23-03 h 18) Civitanova Marche-Brindisi, Crema-Ferrara, Viterbo-Salerno (23-03 h 18.30). CLASSIFICA Brindisi 16; Ferrara 14; Crema, Salerno 10; Civitanova Marche 8; Viterbo 2.

L’Erogasmet sfida domani la prima in classifica BASKET DNC

La striscia di vittorie consecutive dell’Erogasmet Crema è arrivata a quattro, grazie al successo interno nel derby contro l’Mg.K Vis Piadena per 77-70. E’ stata un’affermazione sofferta, come da tradizione, con il match che si è risolto solamente negli ultimi secondi di gara, dopo che gli ospiti avevano condotto nel punteggio per gran parte del match. Dopo una buona partenza dell’Erogasmet, Piadena metteva la testa avanti sul finire della prima frazione, toccava anche tredici punti di vantaggio ed arrivava all’intervallo avanti di nove. La reazione cremasca si concretizzava sul finire del terzo quarto, quando le conclusioni dall’arco di Cardellini, Colnago e Rambaldi ricucivano lo strappo. Il miglior momento di un Galiazzo al rientro e comprensibil-

Una fase del derby tra Crema e Piadena

mente con pochi minuti nelle gambe, consentiva ai biancorossi il primo allungo, che gli uomini di coach

Adami non riuscivano a contrastare. Domenica la truppa di Galli è attesa a Bergamo contro i primi della classifi-

ca. Match importantissimo per entrambe le contendenti, con la Co. Mark che cerca di ottenere la promozione diretta evitando i playoff e l’Erogasmet che rincorre il quinto posto, attualmente occupato da Saronno. Se i cremaschi beneficeranno del ritorno a tempo pieno di Galiazzo e della scossa data dal neo acquisto Rambaldi, oltre che del grande momento di forma di un Cardellini a tratti inarrestabile, i bergamaschi potranno contare su un roster stellare, a partire dal centro Masper, autentico “americano” del campionato. In cabina di regia si destreggia Luca Bernardi, ex Vanoli Cremona, abile ad innescare l’atletico Mercante e ad interscambiarsi con l’ex serie A1, Zanelli. Una sfida difficilissima ma stimolante. Marco Cattaneo


Sport

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Sabato 22 Marzo 2014

La Pomì vuole blindare i playoff

Reduce da tre successi consecutivi, la formazione di Beltrami è a un passo da un traguardo prestigioso per una matricola

n un’ora e dieci la Pomì ha archiviato la trasferta di Forlì, sconfiggendo le romagnole in tre set. Gara senza particolari problemi per le ragazze di Alessandro Beltrami, che possono così continuare la propria corsa verso i playoff. «Prima della partita non ero così tranquillo come lo sono ora – ha affermato il tecnico delle rosa – ho visto una bella Pomì, motivata e concentrata al punto giusto e soprattutto maestra nel risolvere a proprio favore le situazioni di gioco che si sono presentate durante i set. Le ragazze sono state brave a sapersi adattare alle variazioni delle avversarie, Pinedo in particolare ci ha messo in difficoltà ma alla fine siamo riuscite a prendere le dovute contromisure». Nel secondo set ha dato spazio, seppur per poco a Tai Aguero. «Tai sta crescendo, in settimana la vedo allenarsi al meglio e mi sembrava giusto iniziare a farle sentire il campo. Da qui in avanti vedremo di inserirla progressivamente». Tina Lipicer ha confermato le buone impressioni di Beltrami: «Quella con Forlì non era una partita facile, giocare contro formazioni che non hanno niente da perdere e forzano tutti i colpi a volte può creare problemi, anche

quando si è in possesso di mezzi tecnici e qualità superiori. Brave noi a giocare sempre a testa alta, concentrate e a non abbassare il ritmo adeguandoci al gioco delle avversarie. Possiamo fare ancora meglio e in vista delle prossime gare ma soprattutto della post season sono certa che alzeremo l’asticella del nostro gioco». Non era mai capitato in questa stagione, è successo proprio nel momento più importante: infilare tre successivi consecutivi in altrettante gare, ha permesso alla Pomì Casalmaggiore di issarsi a quota 24 in classifica e di ritenersi veramente ad un passo da un traguardo che, considerata la prima annata agonistica in A1, può essere ritenuto un obbiettivo storico. Dopo Urbino, Frosinone e Forlì, Lipicer e compagne cercano uno storico poker contro l’Openjobmetis Ornavasso, che domani sarà di scena al Pala Pomì di Viadana. Un match che può rappresentare la tappa decisiva per concquistare definitivamente i playoff. Superando le ossolane nell’ottavo turno di ritorno la formazione di Beltrami, infatti, avrebbe la possibilità di centrare con tre turni di anticipo l’importante obbiettivo stagionale e non intende lasciarsi sfuggire l’occasione. Si inquadra negli intenti di

Oggi scendono in campo Vis Trescore e Achille Grandi

Le due formazioni cremasche ancora in gara, dopo l’eliminazione di Pieranica, giocano oggi l’incontro di ritorno del campionato italiano per società. VIS TRESCORE Occasione da non perdere per la bocciofila trescorese opposta alla “Madonnina” sulle corsie del bocciodromo di San Donato Milanese. Il pericolo principale è la convinzione di aver già chiuso la pratica dopo il 2-0 dell’andata. Il divario tecnico tra le due formazioni è evidente, ma potrebbe essere azzerato in caso di calo di tensione di Pedrignani e soci. ACHILLE GRANDI Match intrigante dopo il pareggio di Barlassina quello tra la bocciofila cremasca e la “F.lli Galimberti”. L’incontro è stato preceduto da una diatriba tra la società cremasca ed il comitato: argomento da contendere il luogo di svolgimento del match. La bocciofila Grandi ha richiesto di giocare al bocciodromo di Scannabue: “La scelta - puntualizza il dt Elia Avaldi - è dovuta alla scarsa educazione dei frequentatori del bocciodromo comunale. Durante il precedente incontro il frastuono dovuto ai giocatori di carte a volte è risultato assordante Devo anche aggiungere il comportamento di molti spettatori che ad alta voce e con tono sprezzante giudicavano le scelte relative a giocate effettuate; qualche mio bocciofilo infastidito non ha potuto esprimersi al meglio delle sue possibilità”. Il presidente del comitato respinge le motivazioni precisando che il direttore di gara non aveva evidenziato nulla, tanto meno reclami e la poca educazione nelle bocce non è un fatto nuovo: “Giocatori e tecnici devono accettare anche le critiche -prosegue Franco Stabiliniperché servono a crescere e sono uno stimolo a far meglio”. L’incontro è stato confermato sulle corsie del bocciodromo di Scannabue con inizio alle ore 14.

Nuoto: Giulia Verona in evidenza a Milano NEWS

E’ un momento felice per la Pomì

preparare al meglio la sfida di domani, fra l’altro molto sentita per entrambe le società visti i precedenti di B1, A2 e quest’anno della massima serie, l’allenamento congiunto che ha visto ieri la formazione rosa impegnata al Pala Norda con la Foppapedretti. Ottime le indicazioni scaturite per la formazione di Casalmaggiore, che ha schierato nei primi quattro parziali il se-stetto tipo, mentre dal quinto il tecnico Beltrami ha progressivamente dato spazio alle seconde linee, che comunque si sono ben distinte.

SERIE A1 16ª GIORNATA Bergamo-Comegliano

2-3

Busto Arsizio-Urbino

3-1

Forlì-Casalmaggiore

0-3

Frosinone-Modena

3-0

Ornavasso-Novara

2-3

CLASSIFICA

I

VOLLEY A1 Battendo Ornavasso (domani a Viadana) le casalasche sarebbero certe di giocare la post season

Piacenza 42 Conegliano 38 Bergamo 33 Modena 31 Busto Arsizio 29 Novara 29 Casalmaggiore 27 Ornavasso 17 Urbino 14 Frosinone 9 Forlì 4

IL PROSSIMO TURNO (23-03 h 14.30) Casalmaggiore-Ornavasso, Conegliano-Piacenza (22-03 h 20.30), Frosinone-Forlì, Modena-Busto Arsizio, Urbino-Bergamo. Riposa: Novara.

(M.R.) Ottimo momento per gli atleti provinciali. Su tutti svetta Giulia Verona che nel recente meeting Città Di Milano che ha visto la presenza dei migliori nuotatori italiani -, ha realizzato il nuovo primato regionale Juniores nei 200 rana in 2’33”10. Bene anche la baldesina Camilla Villa (parteciperà ai prossimi Campionati italiani giovanili) nella medesima specialità e Nicolò Fedeli nei 200 dorso. Crescono nel rendimento altri atleti della Baldesio: Marco Zanetti e Federico Scotti. Per il Cs Stradivari ben quattro atleti prenderanno parte ai campionati italiani giovanili di Riccione in programma dal 21 al 26. Si tratta di Giulia Compiani nei 50 e 100 stile, di Emma Fantoni e Vanessa Cavagnoli nei 100 e 200 rana e Antonietta D’Amico nei 50 stile e 50 rana.

Rugby, Crema deve vincere a Seregno

La Witor’s Cremona ancora ferma prima del match contro Gussago. Infatti, dopo il turno di riposo di domenica scorsa, ha un’altra domenica di stop, a causa del ritiro del Lodi. Crema, invece, domani (ore 14.30) cerca a Seregno il pass per la serie C1. Casalmaggiore, infine, tornerà in campo il 30 marzo contro i Mastini.

L’Astra vince il campionato provinciale a squadre BOCCE

di Massimo Malfatto

La bocciofila Astra si è aggiudicata, per il secondo anno consecutivo, il campionato per società. A differenza del 2013 non è stata una marcia trionfale per la formazione di “Bobo” Pedretti, ma un successo sofferto anche se alla fine ampiamente meritato. FLORA-ASTRA Semifinale molto equilibrata e sconfitta di stretta misura (1-0) dei rivieraschi. Nella specialità individuale Domaneschi opposto a Botta vinceva il primo set (8-1) ma perdeva il secondo sul filo di lana. In parità terminavano anche gli incontri di coppia Francisco-Gerevini contro Trombini-Botta e Zinetti-Domaneschi opposti a Cabrini-Ferrari. Diventava fondamentale la terna Cabrini-FerrariTrombini che si imponeva su ZinettiFrancisco-Gerevini per 8-7 e 8-4.

I giocatori dell’Astra con Piccioni

CASC-FADIGATI Ricca di emozioni anche la seconda semifinale decisa alla roulette dei “pallini”. Successi del Casc con la terna

Tamagni-Cor-nac-chia-Boselli e la coppia Cornac-chia-Boselli mentre per i “cicognolesi” note positive per Cesena, prima nell’individuale e poi

in coppia con Ricini. Alla roulette finale protagonista Boselli che colpiva tutti e tre i pallini (uno anche Tamagni) mentre nel Fadigati un solo pallino azzeccato rispettivamente da Ricini, Cesena e Santini. ASTRA-CASC Match di finale durata meno del previsto. Senza né vincitori nè vinti terminava l’incontro di terna che vedeva Cabrini-FerrariTrombini opposti a Tamagni-Cornacchia-Boselli (1-8,8-2) mentre Botta superava l’estroso Daguati per 8-6 e 8-0. I primi set di coppia vedevano i successi di Botta-Trombini e Cabrini-Ferrari rispettivamente su Cornacchia-Boselli e Tamagni-Benna; giochi fatti a favore di “Butta” e compagni, match interrotto e nella bocciofila di Pozzaglio grande esultanza. Ha diretto la manifestazione Gabriele Ceriati.

Domaneschi spietato nel Memorial “Marcheselli” Stava per alzare le braccia, era sul punto di arrendersi e di dire basta. Invece dopo cinque anni Giuseppe Domaneschi le ha riprese in mano le bocce ed è tornata a riemergere la sua tecnica, la sua grinta ed a stupirci con effetti speciali. Il portacolori della canottieri Flora, già vincitore nella Regionale di Soresina e un brillante secondo posto nel campionato provinciale, è stato il vero protagonista del 3° memorial Tullio Marcheselli, gara regionale a coppie. Dopo aver superato Giuseppe Generali nel “recupero” Domaneschi s’imponeva negli ottavi su Ugo Scanacapra e di seguito impartiva severe lezioni a Luciano Bergamaschi ed a Palmiro Penotti. Approdava in finale

HOCKEY PISTA SERIE A2

anche Alessandro Clementi che esordiva con una eloquente vittoria su Giovanni Brocchieri, quindi eliminava Vanni Bellardi, Luca Pedrini ed in semifinale aveva la meglio su Giuliano Galantini (12-9) al termine di un avvincente match dove Alessandro, in svantaggio 1-9, metteva a segno un parziale di 11-0 e si aggiudicava la partita! Il portacolori della “Buco Magico” pagava però lo sforzo del successo sul trescorese, un vero crollo fisico ed in finale veniva sconfitto senza difficoltà da Domaneschi con il punteggio finale di 12-4. Ha diretto la gara Ennio Clementi, arbitri di finale Giancarlo Tosi e Riccardo Ziliani. M.M.

Giuseppe Domaneschi

PALLANUOTO SERIE C

Pieve 010 sogna ancora la vetta Stasera la Bissolati cerca l’impresa

(M.R.) Prova di forza per la Pieve 010 che nell’insidiosa trasferta di Eboli, si è imposta agevolmente 6-1. I pievesi in svantaggio 1-0, hanno imopattato con Baffelli e successivamente sono passati a condurre 2-1 con capitan Civa. Da qui in avanti la compagine di coach Ariano Civa ha chiuso bene i varchi in difesa ed in attacco è andata a segno con continuità. Primo tempo terminato 3-1 per gli ospiti che nella ripresa hanno dilagato con lo stesso Civa. Situazione invariata in vetta alla classifica, con la capolista Valdagno Pordenone che ha vinto nettamente contro il fanalino di coda Modena ed ha mantenuto il vantaggio di una lunghezza in classifica

sui rossoblu. Questa sera a San Daniele Po alle 20.45 impegno non impossibile con il Vercelli. 18ª GIORNATA Eboli-Pieve 010 1-6, Sandrigo-Montecchio Precalcino 5-3, Scandiano-Bassano 4-4, Thiene-Vercelli 3-6, Valdagno Pordenone-Modena 10-1. Ha riposato: Castiglione. 17ª GIORNATA (22-03) Bassano-Montecchio Precalcino, Modena-Eboli, Pieve 010-Vercelli, Scandiano-Castiglione, Thiene-Valdagno Pordenone. Riposa: Sandrigo. CLASSIFICA Valdagno Pordenone 38; Pieve 010 37; Sandrigo 30; Scandiano, Vercelli 27; Bassano 26; Castiglione 24; Montecchio Precalcino 20; Thiene 15; Eboli 11; Modena 1.

La Bissolati è tornata sconfitta dalla trasferta di Monza per 6-3. I brianzoli, secondi in classifica, hanno imposto il loro gioco nel secondo e terzo periodo, mentre nei due precedenti gli ospiti hanno risposto colpo su colpo. Nel primo periodo i biancazzurri sono stati in testa 2-1 con reti di Zoppi e Rivetti. Parità al termine della seconda frazione, poi Monza si è portato sul 4-3. Alla Bissolati - priva di capitan Felissari - non è riuscito l’aggancio e i locali hanno allungato inesorabilmente. La compagine di Uberti Manfredi deve continuare a lavorare duramente in piscina per raggiungere la salvezza, che appare comunque alla portata dei cremonesi. Quest’oggi è in programma ancora una trasferta per i bissolatini: a Vigevano con inizio alle 20,

contro una squadra ha vanta sei punti in più in classifica e che è reduce dal successo contro Milano 2C. Per far punti servirà una grande impresa. 8ª GIORNATA Busto Arsizio-Torino 14-4, Canottieri Milano-Aragno Rivarolesi 9-9, Monza-Canottieri Bissolati 6-3, Varese-Treviglio 10-3, Vigevano-Milano 2C 7-5. 9ª GIORNATA (22-03) Aragno Rivarolesi-Monza (h 20.30), Milano 2C-Varese (h 21), Torino-Canottieri Milano (h 18) Treviglio-Busto Arsizio (h 20), Vigevano-Bissolati (h 20). CLASSIFICA Aragno Rivarolesi 22; Monza 18; Busto Arsizio 16; Canottieri Milano 15; Varese 13; Vigevano 12; Bissolati, Milano 2C, Treviglio 6; Torino 3. Marco Ravara


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Sport

Sabato 22 Marzo 2014

L’Imbalplast presenta i suoi atleti

CICLISMO Appuntamento oggi alle 17 a Soncino con le formazioni impegnate nelle categorie Giovanissimi ed Esordienti

I

di Fortunato Chiodo

l passato, il presente, il futuro. Tutto insieme, in una sola miscela di emozioni, passione e ricordi e anche di tensione: la società ciclistica Imbalplast di Soncino rappresenta uno storico brand di prestigio, un’autentica bandiera, salita nel 2013 ai primi posti del ranking lombardo nel settore giovanile. Giornata tosta, quella di oggi alle ore 17, presso la sede dello stabilimento Imbalplast di patron Sergio Alzani, ex professionista, chiamato “la locomotiva” di Soncino che negli anni Sessanta e Settanta, ha vinto oltre 150 corse tra i dilettanti: saranno presentate le formazioni Giovanissimi e Esordienti. In squadra serve il giusto equilibrio, soprattutto nei momenti delicati. Tutto questo non turba affatto i direttori sportivi, Alessandro Rossi (peraltro, anche responsabile dei Giovanissimi del Comitato provinciale Fci) e il “vulcanico” Alessandro Terenzi, alla guida della categoria Esordienti. VALCAR, REGINA DEL CICLISMO IN GONNELLA Il Team Valcar Pbm, senza ombra di dubbio, è la regina del ciclismo femminile. Ha potenziato il parco atlete e si presenta ai nastri ai di partenza più agguerrito che mai. Sapete quante sono le ragazze tesserate al team di Bottanuco (Bg),

I Giovanissimi dell’Imbalplast alla festa sociale nel 2013

presieduto da Valentino Villa? Ventisei, una “cucciolata” pronta a dare spettacolo. Un gruppo solido che può vantare atlete più veloci del “Freccia Rossa” sia in campo internazionale, che nazionale (su strada e su pista). Nel 2013 ha fatto registrare di grandi numeri: l’orobica Claudia Cretti ha vinto l’Europeo scratch e due titoli tricolori (inseguimento a squadre e keirin), Silvia Persico è stata tricolore a cronometro, nell’inseguimento individuale e a squadre, Mirian Vece di Romanengo ha vinto il tricolore nel torneo di velocità a squadre, Marta Cavalli di San Bassano è stata tricolore

nell’inseguimento a squadre), Maria Allegra Arzuffi tricolore ciclocross e le sorelle Elisa e Sara Wackermann, sorelle di Luca, pro’ della Lampre-Merida. Questa la rosa 2014. JUNIOR: Claudia Cretti, Elena Franchi, Greta Rossetti, Debora Vianelli, Sara Wackermann, Erika Gasparini, Francesca Lorenzi, Silvia Persico, Mirian Vece. ALLIEVE: Giorgia Allieri, Sabrina Pandolfi, Marta Rivellini, Maria Allegra Arzuffi, Marta Cavalli, Katia Codenotti, Martina Mazzola, Alessia Verrando, Elisa Wackermann. ESORDIENTI: Fabiana Arena, Michela

Giuliani, Sofia Giussani, Vittoria Maggi, Camilla Pedretti, Simona Paganelli, Alessia Savio, Sara Zanchettin. BEGNONI FA IL BIS ALLA “PICCOLA SAN GEO” Successo di Gianmarco Begnoni, 17 enne veronese di Valeggio sul Mincio, nella 35ª edizione della “Piccola San Geo” riservata alla categoria Juniores disputata a Busto Arsizio. Il corridore del team bresciano Aspiratori Otelli ha bissato la vittoria ottenuta sette giorni fa a Montichiari, regalandosi la seconda affermazione consecutiva, davanti al rumeno Lucian Buga (Biassono) e al milanese Simone Piccolo (Gb Lions). A Castel D’Azzano, nel Veronese, nel Gp Primavera primo acuto del veronese Attilio Viviani (Cipollini Assali Stefen Alè) tra gli Juniores, fratello di Elia Viviani, professionista della Cannondale. Eugenio Bani (Malmantile), ha vinto in volata tra 39 dilettanti di Elite e Under a Quarrata, nel Pistoiese, battendo il veneto Marco Corrà della Mastromarco. Il pratese Giovanni Jannelli (Cipriani & Gesti) ha fulminato Samuele Luppichini (Monsumanese) a Massa tra i dilettanti Elite e Uder 23. UC CREMASCA Sabato 5 aprile, alle ore 14.30 presso il negozio Cicli Francesconi a Salvirola, è in programma la presentazione degli atleti impegnati nella stagione agonistica 2014.

Domani si corre l’attesa Milano-Sanremo

Eravate abituati a sette ore noiose d’attesa? Vi divertiva poi un gran volatone? Lo scontro del secolo, importante come un campionato del mondo di primavera, ci sarà. Cambia la musica, non la fantasia, i colori, le luci e l’aria nei quali si tuffano, in una cornice naturalistica, due centurie di corridori delle due ruote, al via nella 105ª edizione della Milano-Sanremo, classicissima del calendario Uci World Tour. Storcerete il naso, perché dando una sbirciatina, il tracciato che poteva creare trappole ai velocisti, e rendere la corsa più selettiva, cambia pelle. Tolte le salite delle Manie, sopra Noli (quando mancano una settantina di chilometri dall’arrivo) e anche della Pompeiana ( he era stata inserita tra Cipressa e Poggio), causa le continue piogge che hanno provocato smottamenti, la Sanremo torna ad essere il festival dei velocisti. L’altra novità è che lam corsa si corre domani, con

Il successo di Ciolek nel 2013

partenza da via della Chiesa Rossa alle 10.10: il percorso è quello classico, con il Turchino, i Capi, Mele, Cervo, Berta, Cipressa e Poggio. Traguardo confermato sul lungomare Italo Calvino a Sanremo, in tutto 294

km. C’è chi ipotizza un tiro malandrino da parte di qualche campione, capace di far saltare il banco e scompaginare la gara dei velocisti e volare al traguardo. Lo svizzero Fabian Can-cellara (Trek Factory Racing) dovrà vedersela

con lo slovacco Peter Sagan (Cannondale), che deve dimostrare di saper vincere classiche importanti. Philippe Gilbert (Bmc), vecchio campione del mondo sembra rinato e dice: «La Sanremo è il mio primo obiettivo stagionale». E’ una corsa che il campione belga ha “corteggiato” per tutto l’inverno (dopo due terzi posto nel 2008 e nel 2011), anche perché uno dei suoi allenamenti quotidiani li svolge proprio sulle strade della Sanremo: dalla sua casa di Monaco alla Cipressa e ritorno ci sono poco meno di quattro ore di bicicletta. Il belga Eddy Merck conserva il record di vittorie nella Sanre-mo (ne ha conquistate sette), la prima a ventenni. I suoi favoriti? Sagan e appunto Gilbert. Tra gli italiani, fari puntati su Sacha Modolo, che può contare sui compagni di squadra Rui Costa, Diego Ulissi e Filippo Pozzato, può stare a ruota tutto il giorno e poi scatenarsi in volata.

Contador è tornato a dominare come ai tempi d’oro

Il migliore è Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), di nuovo in versione extralusso, quella degli anni d’oro. Ritrovato il feeling con la vittoria, il “Pistolero” è tornato a sparare dando spettacolo in salita: recita da solo, anche quando accanto ha occasionali compagni di viaggio. Non è una corsa, ma una sinfonia. E, alle spalle di Contador, è un macello. Salta il grimpeur colombiano Nairo Quintana (Movistar), che stuzzicando il madrileno sul Passo Lanciano in realtà lo innesca, a seguire tutti gli altri, poi sul Muro di Guardiagrele, Contador non sazio, dopo il successo del giorno prima, spiana le montagne, dando spettacolo. Tutti in piedi davanti all’ultima prodezza di Contador, spara

sui pedali e fa tutti a brandelli, torna imbattibile, con il terzo trionfo stagionale, tutti gli altri a seguire. Lo spagnolo ha stravinto la Tirreno- Adriatico con 2’08” sul colombiano Quintana, 2’15” sul compagno di squadra Roman Kreuziger, mentre l’ex leader polacco Michal Kwiatkovki (Omega Pharma Quick Step), è sprofondato a oltre sei minuti. La sfortuna si è accanita sul velocista Jacopo Guarnieri (Astana) costretto al ritiro, dopo essere stato coinvolto in una caduta. La cronosquadre d’apertura dei Due Mari, è andata all’Omega, allo sprint hanno vinto il brianzolo Matteo Pelucchi della svizzera Iam e lo sloveno Peter Sagan della Cannondale, al quarto trionfo stagionale. Anche

Mark Cavendish ha potuto festeggiare nella penultima frazione a Porto Sant’ Elpidio, mentre Peter Ssagan è giunto terzo. Infine, Adriano Malori della Movistar, ha chiuso la Tirreno-Adriatico con una crono mostruosa, filando a oltre 53 orari sul lungomare marchigiano. Ha annichilito Cancellara, il baronetto Wiggins e l’iridato Tony Martin. PARIGI-NIZZA IL colombiano Carlos Alberto Betancur (Ag2r) ha vinto la Parigi-Nizza, con 14” su Rui Costa (Lampre-Merida). Per l’iridato è il 5° secondo posto stagionale, mentre Vincenzo Nibali (Astana), si è messo in bella evidenza, anche se non è ancora al top della forma.

Nicolas Marini fa pokerissimo

Pokerissimo di Nicolas Marini (Zalf Euromobil Fior), il migliore nella 99ª edizione della “Popolarissima di Treviso”. Non ce n’è per nessuno, neanche nella classicissima veneta riservata slla categoria Elite e Under 23 . Il 20enne velocista bresciano ha colto la quarta vittoria consecutiva, pilotato a meraviglia dai compagni di squadra: lui li ha ripagati, vincendo davanti a Liam Bertazzo (Mh Kvis Trevigiani) e Mattia De Mori (Gs Podenzano). Quarto l’altro “bresciano” d’adizione Jakub Mareczko (Viris Maserati-Sisal Matchpoint), quinto il giovane orobico Simone Consonni, campione italiano Omnium, del Team Colpack. Marini ha coperto i 174 km in 3h45’31”, alla media oraria di 46,480. F.C.

Sono 270 gli iscritti al Giro del Lodigiano

Nonsolociclismo. Scritto così, tutto attaccato. Come quelle cose serie o semiserie che sono i capisaldi della vita quotidiana. Ebbene il soggetto di “nonsolociclismo” è Montanaso Lombardo, nel Lodigiano. C’erano tanti vip al vernissage di presentazione del “31° Giro del Lodigiano”, in scena sotto la direzione di Francesco Bernardelli, presidente del Comitato lombardo della Federciclismo, che ha tra l’altro detto: «La crisi economica ha toccato anche il ciclismo, la corsa torna all’antico, con i Colli Banini; sono 270 gli iscritti al Giro della Provincia di Lodi, ne partiranno 200 ed è una grande impresa». Sala consigliare gremitissima. Ospite d’onore, con il baritono Leo Nucci capace di dominare il palcoscenico e suscitare emozioni nel mondo intero, ma anche amante cultore di ciclismo. Davide Cassani, neo ct della Nazionale di ciclismo professionisti, è stato di parola: dopo aver seguito sull’ammiraglia dell Italia la strabiliante vittoria dell’azzurro di Malori nella crono alla Tirreno-Adriatico, è giunto nel Lodigiano ed è stato ricevuto dal primo cittadino di Montanaso, Luca Ferrari. Al suo ingresso, tutto il pubblico si è alzato in piedi per tributargli la standing ovation. Cassani ha parlato di «onore per il ruolo e di amore per la maglia azzurra». Ci ha detto che il Mondiale è stata, da sempre, la sua corsa e che «se ho detto subito di sì, non è stato per i soldi». Che idea si è fatto del tracciato iridato di Ponferrada, in Spagna? «Non è durissimo, ma c’è parecchio di lavorare. Ho fatto una prima cognizione, assomiglia al Mondiale di Firenze». Chi sarà il capitano della squadra azzurra? «Per ora nessun nome». Tornando al Giro del Lodigiano (riservato agli Juniores), è in programma domenica 30 marzo. Partenza alle 9.30 in località Porchiola di Graffignana, arrivo intorno alle 11.45 a San Colombano al Lambro. Percorso: Graffignana, Borghetto Lodigiano, Livraga, Ospedaletto Lodigiano, Orio Litta, San Colombano al Lambro da ripetere 3 volte, per complessivi 92 km.

il Magazine Vanoli Basket In regalo ai tifosi della

in occasione di tutte casalinghe le partite dei biancoblu


Lettere & Opinioni

Sabato 22 Marzo 2014

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • incomsc@gmail.com

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denuncia

Quando si comincerà ad avere un po’ di senso civico? Caro direttore, auto “pubblica” in parte sulle strisce e in parte su uno spazio per disabili e una moto sul marciapiede! I portatori di SM in carrozzina e gli invalidi in genere ringraziano... Quando si comincerà ad avere un po’ di senso civico? E tra poco ci sarà in città anche un convegno sulle barriere architettoniche! Grazie dell’ospitalità. Associazione per la Sclerosi Multipla ***

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prostituzione

Deve essere riconosciuta dignità ad una categoria calpestata Egregio direttore, nei giorni scorsi in Commissione regionale Affari istituzionali, su iniziativa del Movimento 5 Stelle, sono stati ascoltati Pia Covre, del Movimento per i Diritti Civili delle prostitute e Yuri Guaiana dell’associazione radicale Certi Diritti, sul tema dei referendum per l’abrogazione parziale della Legge Merlin proposto dalla Lega Nord. Paola Macchi, portavoce del Movimento 5 Stelle, dichiara: «Gli auditi hanno fatto emergere numerose criticità sulla proposta di legge in discussione che la Commissione aveva approvato con il nostro voto favorevole. Il voto del Movimento 5 Stelle sosteneva, oltre alla bontà dello strumento referendario sul quale abbiamo presentato una proposta di legge per istituire il referendum propositivo, anche l’opportunità di mettere in evidenza la problematica per avviare una discussione serena, ma genuina e scevra da moralismi ipocriti. Certo una regione ciellina che si mettesse in ascolto dei lavoratori del sesso era impensabile fino al nostro ingresso in Consiglio, ma riteniamo questa audizione importante perché venga riconosciuta dignità ad una categoria di cui vengono abitualmente calpestati i diritti umani . Avevamo anticipato che il referendum non sarà comunque risolutivo, ma ha almeno il merito di mettere la cittadinanza di fronte ad una realtà evidente ma ignorata. Il Movimento per i Diritti Civili delle prostitute ha offerto ai consiglieri regionali una brillante lezione di dignità e di competenza legale sul tema. Da loro è arrivata chiarissima la richiesta che venga ben differenziata la prostituzione volontaria di competenza del codice civile dallo sfruttamento e tratta degli esseri umani che deve rimanere di competenza del penale». Movimento 5 Stelle Lombardia ***

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dura critica

L’Age Lombardia non può essere un interlocutore credibile Egregio direttore, l’Age Lombardia, associazione di genitori di ispirazione religiosa, ha mandato in questi giorni a tutti gli istituti scolastici della provincia di Cremona di ogni ordine e grado, una delirante lettera nella quale si avvertono i genitori dei pericoli che correrebbero i loro figli dall’attuazione della “Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”. Strategia messa in atto dall'Ufficio nazionale Anti Discriminazioni Raziali (Unar) del Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri. L’Age, attraverso questa lettera e attraverso un vademecum informativo distribuito fra alcuni genitori, mira a far sì che le scuole desistano dall’occuparsi della lotta contro le discriminazioni omofobe e per fare terrorismo, cita questa sedicente teoria della cultura Gender, che nessuno sa esattamente che cosa

Come si acquista un immobile per usucapione Buongiorno avvocato, per un errore del notaio, ormai deceduto, nell'atto di acquisto del mio appartamento non risulto proprietario di tutta l'abitazione, ma solamente di una parte della casa in cui abito da più di 30 anni. Posso acquisire la proprietà dell'altra parte dell'immobile per usucapione e come devo procedere? Mauro *** L'usucapione è un modo per diventare proprietari di un bene altrui, anche se si è in mala fede, ossia si sappia che il bene è di proprietà di un altro soggetto, purché si sia posseduto il bene per un periodo di tempo predeterminato (di 20 anni per gli immobili; 10 anni se si è acquistato in buona fede da chi non è proprietario un immobile in forza di un titolo idoneo a trasferire la proprietà) e ci si sia comportati, durante tale periodo, come se si fosse i veri proprietari, ossia alla luce

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

del sole e davanti a tutta la collettività (e dunque non potrà usucapire chi vi accede di nascosto). Il possesso inoltre deve essere ininterrotto, ossia non deve subire interruzioni superiori a un anno. L'acquisto del possesso da parte del possessore non deve essere avvenuto in modo violento o

sia, dato che perfino loro scrivono di non aver capito esattamente di cosa si tratta e già il fatto che una organizzazione si metta a scrivere per denunciare una cosa che non sa esattamente cosa sia, da la tara della serietà di questa associazione. Nei loro materiali sostanzialmente fanno capire che questa strategia confonderebbe l’orientamento sessuale dei ragazzi, inducendoli a diventare omosessuali e nella lettera si fa chiaramente allusione al fatto che verrebbe usate perfino immagini sessualmente esplicite nelle attività didattiche di questa strategia contro le discriminazioni. Ovviamente queste sono tutte baggianate, dato che qualsiasi persona dotata di raziocinio capisce che è a dir poco improbabile che un Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei ministri si metta ad usare pornografia nelle scuole. L’Unar, esattamente come nelle scuole già si occupa di educare gli alunni al rispetto delle reciproche diversità (colore della pelle, religione, genere, ecc.) ritiene naturale occuparsi anche delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale con l’unico fine di porre un freno ai tanti episodi di bullismo che spesso si sono conclusi con il suicidio delle vittime, giovanissimi ragazzi che non hanno trovato la forza di reagire a queste vessazioni. E’ ridicolo che per gettare in confusione genitori, dirigenti scolastici ed insegnanti, al solo scopo di sabotare questa strategia per il contrasto alle discriminazioni si tiri in ballo questa sedicente teoria Gender che vorrebbe distruggere le famiglie e far diventare tutti i bambini gay. Di fronte a tutto questo verrebbe quasi da ridere se non fosse che questa lettera l’ha scritta un’associazione annoverata tra quelle riconosciute dal Ministero del-l’Istruzione dell’Università e della Ricerca nel Forum Nazionale delle associazioni dei Genitori della Scuola e ci chiediamo come una organizzazione che attua una simile disinformazione volgare e sciocca, possa essere considerata come un interlocutore credibile. Abbiamo provveduto a metterci in contatto con la presidenza del Consiglio dei ministri e abbiamo inoltrato copia della lettera inviata nelle scuole al Dipartimento delle Pari Opportunità e all’Unar affinché fossero informati di questa assurda e scriteriata iniziativa dell’Age. Gabriele Piazzoni Presidente Arcigay Cremona

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clandestino, altrimenti l'usucapione non inizia a decorrere, o inizia a decorrere dal momento in cui è cessata la situazione di violenza o di clandestinità. Detto ciò, affinché il possesso si trasformi in proprietà è necessario che intervenga una sentenza del giudice che dichiari che si è

crema

Analisi per rilevare il paratormone Istituito un Comitato per i cittadini Egregio direttore, la segreteria della Federazione cremasca del Partito della Rifondazione Comunista ha deciso di costituire un Comitato rivolto a tutti i cittadini che hanno effettuato le analisi presso il laboratorio dell’Azienda Ospedaliera di Crema, nel periodo 7 febbraio 2013-14 febbraio 2014 per rilevare il paratormone (ben 2.467 pazienti) per valutare la possibilità di una iniziativa legale volta chiedere i danni economici e morali tramite una class action, o costituendosi parte civile in un possibile procedimento penale. Al proposito si è preso contatto con dei legali, tra i quali l’avvocato Franz Brunacci del foro di Milano, compresi anche legali cremaschi che nei prossimi giorni comunicheremo alla stampa, tramite i quali gli utenti potranno far valere i propri diritti, con l’assistenza gratuita da parte del pool. Gli utenti interessati possono contattarci al numero 392-4832747, oppure possono far riferimento alla sede dell’Unione sindacale di base, in via Cappuccini 39 (quartiere Sabbioni), tutti i mercoledì dalle ore 17 alle ore 19 e i sabato mattina dalle ore 9.30 alle ore 12. Nei prossimi giorni verrà messa a disposizione una mail come ulteriore strumento di comunicazione. La segreteria cremasca ha già contattato la segreteria regionale di Rifondazione Comunista, al fine di organizzare il Comitato in tutta la regione Lombardia, considerato che sono ben 18 le strutture sanitarie coinvolte nella nostra regione. Andrea Serena Per la segreteria cremasca del Prc ***

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proposta di legge

Evitiamo la delocalizzazione delle imprese verso la Svizzera Egregio direttore, Carlo Malvezzi, vicepresidente della Commissione Attività Produttive, a margine della presentazione della Proposta di Legge in Parlamento, ha affermato: «Integra e sviluppa le legge regionale

compiuta l'usucapione. Di conseguenza, bisognerà iniziare una vera e propria causa e provare l'esistenza dei predetti presupposti (possesso e decorso del tempo). La sentenza è necessaria visto che l'usucapione è una situazione di fatto. Una volta ottenuta la sentenza, questa andrà trascritta nei registri pubblici. Ricordo che l'usucapione è materia che rientra nella mediazione obbligatoria. Ciò significa che il tentativo obbligatorio di conciliazione è previsto quale condizione di procedibilità per poter agire in giudizio. *Avvocato Stabilito del Foro di Milano emiliacodignola@libero.it

sulla competitività recentemente approvata mentre gli obiettivi che si pone sono il mantenimento delle aziende produttive e sane e la capacità di attrarne altre ancora». E’ iniziato, infatti, in commissione Attività Produttive l’iter per il Parere alla proposta di legge al Parlamento per l’istituzione di Zone economiche speciali (Zes) nelle aree territoriali confinanti con la Svizzera (le province di Como e di Varese). Il progetto presentato in commissione, vuole agganciare il disegno di legge già in discussione in Senato, che riguarda l’istituzione della zone economiche speciali nel distretto logistico-industriale di Gioia Tauro in Calabria. L’obiettivo è di creare “Zone franche” in modo da evitare l’emorragia della delocalizzazione delle imprese verso la Svizzera, attratte da una minore tassazione e da procedure più agili per aprire nuove attività. Le aree all’interno della Zona Economica Speciale beneficerebbero di agevolazioni fiscali e esenzioni contributive. Ncd in Consiglio regionale ***

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crisi e lavoro

Il Governo deve trovare al più presto le risorse necessarie Egregio direttore, Le dichiarazioni del ministro del Lavoro, Poletti sul miliardo mancante al finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga non fanno che confermare quanto andiamo dicendo da mesi e mesi! In Lombardia la situazione è particolarmente grave perché con i 70 milioni arrivati dal Governo Letta, a valere sul 2014, in realtà la Regione sta approvando le richieste dell’ultimo trimestre 2013 (ottobre-dicembre) e le risorse non bastano neppure per decretare tutte le domande di cassa in deroga relative allo scorso anno. Nel corso del primo trimestre 2014, dopo aver rinnovato l'accordo quadro regionale in extremis, il 23 dicembre scorso, sono arrivate oltre 6.000 domande di altrettante aziende lombarde che al momento non trovano copertura economica e che dimostrano come la crisi, ad oggi, continui ad influire negativamente sul lavoro. Infine l’Accordo Quadro lombardo scadrà a giorni, precisamente il 31 marzo e imprese e lavora-

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tori ci stanno chiedendo di rinnovarlo per poter continuare ad avere uno strumento di difesa, seppur temporaneo, altrimenti potrebbero realizzarsi 40.000 licenziamenti che andrebbero ad aggiungersi alle migliaia e migliaia degli scorsi anni. La Cgil Lombardia chiede al Governo di trovare velocemente le risorse necessarie e alla Regione un atto di responsabilità rinnovando, nei prossimi giorni, con le parti sociali l’accordo lombardo per evitare il peggio. Nel corso del mese di marzo diverrà operativa “l’anticipazione sociale” per tutti coloro che, pur avendo diritto all’assegno di sostegno al reddito, non l’hanno ancora ricevuto dall’Inps. La Cgil da tempo chiede una riforma inclusiva degli ammortizzatori sociali che comprenda tutti i lavoratori e le lavoratrici e tutte le tipologie di impresa, ma finché questa condizione non si realizzerà, gli ammortizzatori in deroga sono e rimangono indispensabili per gestire questa fase molto complicata, se non vogliamo mettere a repentaglio la coesione sociale del Paese. Fulvia Colombini Segreteria della Cgil Lombardia ***

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colonie padane

Cremona deve tornare la capitale del Po Egregio direttore, fatto in un certo modo sarebbe un sogno ed ha ragione l'assessore Fasani quando dice che sarebbe auspicabile l’intervento di forze private, ma quali? Il recupero delle Colonie Padane ha un significato che va, o che potrebbe andare se si interessasse al progetto la Fondazione Arvedi Buschini, ben oltre la restituzione di uno spazio importante alla comunità cremonese, il recupero delle Colonie infatti si inserirebbe perfettamente in un progetto di fruibilità del Po e della florofauna che circonda le sponde del Fiume da parte di tutti i cremonesi ed in un progetto di rilancio della baricentricità di Cremona sul Grande Fiume, che va ribadita e riconosciuta, soprattutto in questa fase di rilancio delle potenzialità turistiche che questo possiede. Cremona deve tornare ad essere quella che è stata per secoli: la capitale del Po. Le Colonie Padane pertanto potranno diventare il centro di un progetto che restituisca il fiume ai cremonesi da diverse prospettive: le Colonie potrebbero essere sede di una scuola cremonese di canottaggio per i nostri ragazzi e perché no, magari sede di una squadra “canottieri cremonese” agonistica giovanile ed anche il punto di appoggio per la possibilità di noleggio di barche a remi, esattamente come avviene nelle società canottieri. E’ poi importante che diventino il centro di una rispettosa frequentazione delle zona golenare di Cremona che rappresenta un cristallino esempio di florofauna padana incontaminata che i ragazzi delle nostre scuole devono imparare a conoscere, a rispettare e ad amare e deve diventare anche il centro per attrattive turistiche eco sostenibili sul fiume. Attenzione particolare ritengo debba essere poi data alla gestione della struttura, poiché il progetto sarà davvero lungimirante e solido se si riuscirà a far coesistere la bontà delle idee all’autosostenibilità economica della gestione delle strutture. Il progetto Colonie Padane è insomma un giacimento di idee e di possibilità ed il solo pensiero che la Fondazione Arvedi Buschini possa metter mano al progetto, a mio modo di vedere garantirebbe non tanto la bontà dell’intervento, ma la straordinarietà dello stesso: se la stessa fantasia, passione ed efficienza dimostrata nella risoluzione del pasticcio di piazza Marconi, fossero riservate al progetto Colonie Padane, la Fondaziobne Arvedi Buschi donerebbe a Cremona un altro gioiello di eccezionale valore culturale e sociale. Paolo Carletti Segretario provinciale del Psi

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Sabato 22 marzo

Domenica 23 marzo

Lunedì 24 marzo

MArtedì 25 marzo

Mercoledì 26 marzo



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