il
SETTIMANALE
PICCOLO www.ilpiccologiornale.it
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Anno II • n. 17 • SABATO 25 APRILE 2015
Edizione chiusa alle ore 21
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
RICONOSCENTI VERSO COLORO CHE, ANCHE A COSTO DELLA PROPRIA VITA HANNO LOTTATO PER LA NOSTRA LIBERTÀ
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MIGRAZIONI: FENOMENO ENDEMICO
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Dibattito acceso in città. Gabriele Piazzoni (Arcigay): «Invenzione per scardinare i tentativi di contrastare la discriminazione»
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TEORIA GENDER: «E’ SOLO TERRORISMO PSICOLOGICO» L’EDITORIALE
La Provincia ora rischia il default
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INTERVISTA A VEZZINI
VIABILITA’
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Revisione Ztl: molti dicono «no»
Diversamente uguali, 7ª edizione
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DISABILITA’
S
L’IRRESISTIBILE FASCINO DEL POTERE
appiate che giovedì 30 aprile verrà eletto il nuovo consiglio direttivo del Consorzio Agrario. E allora? Direte: è cosa che riguarda gli agricoltori, certo, ma il Consorzio è anch'esso un centro di potere economico, un asse portante degli assetti del potere cittadino, al pari di Cremona Fiere, della Camera di Commercio eccetera. Come tale, influisce sulle vicende cittadine. Le votazioni preliminari per l'elezione dei delegati, svoltesi in questi giorni, hanno visto prevalere la Coldiretti con 63 delegati, contro i 58 della Libera Associazione Agricoltori. Quindi, sembrerebbe che il prossimo presidente del Consorzio possa essere un “coldiretto”… ma le certezze non sono mai tali, quando c’è di mezzo un potere importante. Le sorprese non si possono escludere: ci furono, lo ricordiamo, nelle elezioni del 2009, quando, per contrasti interni, alcuni delegati della Coldiretti, guidati dall'attuale presidente Voltini, “tradirono” il mandato, votando la lista della Libera Agricoltori che proponeva Ernesto Folli presidente. La Coldiretti, importante associazione, reclama oggi maggiore spazio e potere: è ora di cambiare, “cambiare è possibile”, dicono e fanno scrivere, avvalendosi di un momento favorevole, vista la debolezza dei vertici dell'altra ancor più importante associazione, cioè la Libera. Venti anni fa, la Libera presiedeva i più importanti gangli del potere economico: la Banca Popolare di Cremona, la Camera di Commercio, l'Ente Fiera, il Consorzio, oltre a detenere la proprietà del giornale “La Pro-
VICOBELLIGNANO
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Chiude la scuola dell’infanzia
Fatemi capire...
di Daniele Tamburini
ALL’INGRESSO DEL PALARADI
Torna domani il Magazine della Vanoli
BASKET SERIE A
di Vanni
vincia”, che, per anni, ha costituito una sorta di monopolio dell'informazione. Piazza del Duomo rimane ancor oggi la rappresentazione plastica del potere: c'è quello religioso, quello amministrativo (il Comune), quello economico, con la sede della Libera, proprio sopra la Banca. Alla presenza perspicua della Libera nella mappa del potere cittadino di allora veniva attribuito quel conservatorismo della città, così definito, inteso come immobilismo e conservazione dello status quo. Questo assetto di potere, ora, si sta sgretolando: è sempre più evidente, tanto che, per conservare la presidenza di Cremona Fiere, c'è voluto l'intervento deciso e decisivo di Arvedi, che ha imposto alle categorie economiche la conferma di Piva. C’è da dire che durante la presidenza di Piva, per merito suo o del management, la Fiera ha conquistato maggiore importanza e risonanza a livello internazionale, e questo lo si deve riconoscere. Se poi questa possa essere un motivo sufficiente del perché Arvedi si sia così speso, mettendosi di traverso a molti, non è dato sapere. C'entra il possibile acquisto del giornale “La Provincia”? C'entra la compartecipazione nell'Ilva di Taranto? C'entra quant'altro? Non si sa , ma presto lo sapremo e avremo modo di tornarci. La mappa del potere cremonese, comunque, si sta riorganizzando, come in quelle partite di scacchi in cui alfieri, cavalli, re, regina, torri e... tante pedine, a grandezza naturale, si muovono su una grande scacchiera.
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CALCIO LEGA PRO
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Alla veneranda età di 84 anni Carlo si è visto negata dall’Inps una pensione di invalidità e ha deciso di fare causa. Dopo ben 10 anni, ecco la sentenza di primo grado, beffarda: niente pensione, per un vizio di forma. Carlo ha 94 anni, ma non si dà per vinto e ricorre in appello. Siamo ai giorni nostri: il 16 aprile, dopo un’attesa di tre anni giusti, Carlo, 97 anni, va fiducioso in Tribunale, dove gli comunicano che l’udienza è slittata al 2018. Allora Carlo avrà 100 anni, ma sarà ancora lì, pronto a sorbirsi un altro rinvio. Conta qualcosa avere ragione o torto in questo Paese?
La prossima settimana il Piccolo sarà in distribuzione venerdì anziché sabato
CANOA E CANOTTAGGIO
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Remi e pagaie, All’ora di pranzo Cremonese oggi i biancoblu vogliono a Busto per puntare tante medaglie a Gavirate e Mantova sognare i playoff alla Tim Cup
Castelverde (Cremona) - Via Bergamo, 34 Tel. 0372 427318 - Fax 0372 429384 info@paolospotti.com - www.paolospotti.com
CREMONA VOLLEY PROVINCIALE
La società Esperia è pronta a rilanciare la sua attività
L’Esperia è pronta a rilanciare le sue attività, e lo farà puntando sulle giovani leve del vivaio. Presentato il nuovo modello della storica società cremonese che è pronta ad arrivare con
le sue gambe alle porte dei campionati regionali, sfruttando come trampolino di lancio il proprio potenziale giovanile, cresciuto a partire dalla riorganizzazione societaria del 2009.
Isola pedonale, «no» da residenti e commercio
Grande timore tra i cittadini del centro, che ancora non hanno chiaro quali siano i cambiamenti previsti dal nuovo Piano della mobilità Preoccupazione dalle associazioni del commercio. Tazza: «Rischio di desertificazione commerciale». Casarin: «Servono politiche condivise»
C’
di Laura Bosio
è incertezza e un minimo di timore tra i cittadini del centro città in merito alle ipotesi contenute nelle linee programmatiche dell'amministrazione comunale per il nuovo piano della viabilità e della sosta. Un piano che prevede sostanziali cambiamenti nella viabilità del centro, a partire dal ritorno dell’isola pedonale nella zona attualmente a ztl (via Verdi, via Capitano del Popolo, Piazza Roma, Via Manzoni). Verrebbe quindi meno l’attuale ztl regolata dai varchi elettronici. L'ipotesi di pedonalizzazione coinvolgerebbe anche via Guarneri del Gesù e il primo tratto di corso Campi (fronte Bnl), così come pure per il tratto di corso Vittorio Emanuele di fronte alla Prefettura. Una soluzione alternativa sarebbe invece quella di chiudere tale Ztl - che attualmente è aperta durante il giorno e chiusa solo la notte - lasciandola invece aperta solo la notte, come accadeva un tempo. Si tratta in ogni caso solo di ipotesi, che dovranno naturalmente prima passare da un confronto prima in Giunta e quindi in Commissione e infine in Consiglio Comunale. I RESIDENTI Chi abita nella zona del centro è allarmato: nessuno sa di cosa si stia esattamente parlando. Anche a causa del fatto che il centro storico è ancora privo di un comitato di quartiere rappresentativo della cittadinanza. Mentre è appena nato quello dell'area di via Giuseppina e Cadore, infatti, ancora non si fa cenno di quando nascerà quello del centro. E i cittadini si sentono disorientati. «Non si
capisce cosa voglia fare esattamente il Comune - fanno sapere alcuni residenti -. Ad esempio, che ne sarà degli stalli a pagamento che attualmente sono presenti nell'area che potrebbe diventare pedonale?» si chiede qualcuno. Verranno semplicemente tolti, o elimineranno altri parcheggi liberi per sostituirli con quelli a strisce blu? Un altro punto di incertezza è la questione permessi: chi potrà accedere alla zona pedonale con i propri mezzi? I residenti avranno un permesso? Dubbi anche sull'eventualità di chiudere la Ztl di giorno per aprirla invece di sera: «a cosa serve una Ztl aperta in un'orario in cui a Cremona non gira nessuno?» si chiede qualcuno. «E durante il giorno, chi dovrà raggiungere il parcheggio in piazza Marconi, dovrà obbligatoriamente fare il giro di via Cadore, anche se arriva ad esempio da viale Trento Trieste?» si domandano altri. IL COMMERCIO Totale è invece il dissenso da parte del mondo del commercio. Le associazioni di categoria, Ascom, Asvicom e Confesercenti, hanno già reso nota la propria contrarietà. «Quando si interviene sull’assetto viabilistico di una città inesorabilmente si vanno a toccare i delicatissimi equilibri che garantiscono la fruibilità e la vivibilità complessiva della città stessa - fa sapere il presidente e il direttore di Asvicom Cremona, Berlino Tazza e Antonio Pisacane -. Ancora di più oggi, considerando il perdurare della crisi che incide in maniera drammatica sui consumi e considerando le tante, troppe opportunità alternative di fare acquisti fuori dalle città e dai centri storici». Secondo l'associazione il rischio di
acuire ancora di più la desertificazione commerciale, «facendo scelte scellerate o sbagliate in campo viabilistico o urbanistico più in generale, è davvero reale e Cremona non può sopportare altri errori» evidenziano ancora da Asvicom, che però evidenzia di non voler fare polemica né di volersi chiudere alle proposte del Comune. «Tuttavia ci sembra opportuno lanciare forte il nostro appello all’amministrazione affinché, il più presto possibile, appena sarà terminato lo studio progettuale, convochi tutte le realtà di rappresentanza interessate alla partita cosicché ognuna possa esprimere parere e apportare un contributo fattivo volto a scongiurare valutazioni e scelte conseguenti che, se sbagliate, potrebbero risultare devastanti per il nostro commercio e la città tutta - fanno sapere Tazza e Pisacane -. Riteniamo urgente la convocazione di questo tavolo di concertazione per poter incidere con modifiche o correttivi tesi sempre a cercare di trovare soluzioni efficaci. Troppe volte ci siamo trovati intorno ad un tavolo solo per prendere atto di decisioni già prese, a cui altro non ci rimaneva che commentare, alla faccia della
tanto sbandierata buona pratica della “concertazione”». Asvicom è anche già pronta a mettere in campo iniziative per dare il proprio contributo: «Appena verremo a conoscenza, in maniera definitiva e puntuale della progettualità Comunale, è nostra ferma intenzione attivare un sondaggio, il più possibile capillare, sulle realtà imprenditoriali che lavorano a Cremona, allo scopo di costruire, per loro e insieme a loro, quella che sarà la linea che l’associazione intende tenere sulla partita». Netta è anche la posizione di Ascom, che ribadisce la necessità di un confronto, richiesto da tempo all'amministrazione. Secondo l'associazione vi sono alcuni elementi da prendere in considerazione. «La prima questione è se Cremona possa sopportare un ulteriore ampliamento della Ztl - evidenzia Casarin -. Noi che siamo, nelle statistiche che legano il numero di metri quadri a traffico controllato al numero di abitanti ai primissimi posti in Italia. Così come non mi piace l’idea della “coperta corta”. Forse, dato il ruolo strategico di piazza Marconi, non serve pensare di dover necessa-
riamente aprire, il giorno o la notte, i varchi per l’accesso al multipiano. Nelle fasce di apertura concorrono ad animare il centro tanto i negozi quanto i pubblici esercizi. Perché occorre per forza sacrificare gli uni o gli altri? Entrambi i comparti sono necessari per fare della città un luogo di aggregazione sociale». Insomma, la vitalità di un luogo passa soprattutto dalla capacità di offrire risposte complete alle esigenze della clientela. «La fortuna dei centri commerciali sta proprio in questo - spiega Casarin -: ci sono i negozi ma anche i punti per la ristorazione, i cinema multisala, i centri estetici e quant’altro si può immaginare. Occorre che il centro di Cremona sappia fare altrettanto se davvero lo si vuole rilanciare. Con particolare attenzione ai giovani». Altra perplessità riguarda l’idea di destinare i parcheggi nelle vie principali ai residenti. «Cremona ha un problema drammatico di aree per la sosta. Gli stalli sono insufficienti, i prezzi troppo elevati. Riservare ulteriori spazi ai residenti (che peraltro pagano poco o nulla al Comune) rischia di portare al collasso del sistema. Soprattutto se si vuole ampliare l’area pedonale. Si devono valorizzare i parcheggi satellite, migliorare i bus navetta, creare nuovi spazi per la sosta dove è possibile». Casarin spiega che l'Ascom non intende "mettersi di traverso" rispetto alle proposte del Comune: nessun veto, insomma. «Siamo d’accordo sull’urgenza di un piano di rigenerazione urbana per dare nuove prospettive al centro e non consegnarlo al declino - conclude Casarin -. Ma si adottino politiche condivise e concertate. E ci si confronti su tavoli snelli e operativi, forse ancora più agili dello stesso Duc».
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Cronaca
Sabato 25 Aprile 2015
Migrazioni: «E’ ormai una questione endemica»
Intervista a Flavio Di Giacomo, portavoce dell’Organizzazione Internazionale per le migrazioni. «L’Italia è rimasta sola»
«Per contrastare il racket degli scafisti si dovrebbe agire direttamente nei paesi di origine e rafforzare i programmi di resettlement»
L’
siano in grado di rispondere ai flussi. A questo proposito è necessario che si attivi la solidarietà da parte di tutti i Comuni e le Regioni. E soprattutto servirebbe un'opera di sensibilizzazione da parte dell'opinione pubblica e dei media».
di Laura Bosio
emergenza immigrati continua, senza sosta: sono tornati quotidiani gli sbarchi sulle coste italiane, e con essi la necessità sempre più pressante di riuscire ad affrontare questa emegenza. E' una situazione complessa, che vede l'Italia non in grado di gestire da sola e un Europa che sembra disinteressarsi al problema. Dal summit di venerdì mattina, svoltosi a Bruxelles, infatti, a parte la disponibilità a triplicare i fondi per l'operazione Triton, fornendo nuove imbarcazioni per presidiare le acque italiane, non sembra giunga alcuna risposta alle necessità e come affrontare i problemi per l'accoglienza di migliaia di persone disperate. Permane altresì grande incertezza sulla disponibilità dell’Unione Europea a reinsediare i migranti in arrivo sulle coste del continente. Ne parliamo con Flavio Di Giacomo, portavoce dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni.
Qual è attualmente la situazione degli sbarchi? «Il fenomeno è quotidiano. Stamattina (venerdì 24 aprile, ndr) a Catania ne sono arrivati 84, tutti di provenienza sub-sahariana, mentre altri 218 ne erano arrivati giovedì, sempre dalla stessa area. Due giorni fa, invece, gli arrivi erano stati ben 446, stavolta dall'Egitto: quest'ultimo tipo di flusso è un po' differente dagli altri, in quanto si tratta d un viaggio molto più lungo e tuttavia meno pericoloso, in quanto vengono utilizzati scafi più grandi. Per contro, si sta molto di più in mare. Inoltre le persone non vengono
sbarcate tutte insieme ma vengono tenute per giorni in alto mare e portate poco alla volta a riva. Altra particolarità di questi flussi migratori è che sono spesso siriani, che fanno parte di classi sociali medio alte: vi si trovano medici, ingegneri, insegnanti, ecc. Tutto questo dimostra come siano complesse le dinamiche migratorie di queste settimane». Parliamo del fenomeno degli scafisti: chi sono? «Si tratta di organizzazione criminali che esistevano già nel regime di Gheddafi, con cui erano colluse. Dopo la guerra civile in Libia si era registrato un forte calo degli arrivi - solo 12mila - a riprova che con la guerra anche tali organizzazioni erano state smantellate. Negli anni successivi però si sono ricomposte, come dimostra il fatto che il numero di migranti in arrivo sulle nostre coste è nuovamente aumentato. Fino ad arrivare allo scorso anno, con 170mila arrivi, a causa di una situazione decisamente instabile. Le organizzazioni criminali, intanto, hanno avuto modo di riorganizzarsi efficacemente, e per di più in un contesto ora completamente privo di controllo. Dunque
adesso possono lavorare alla luce del sole senza che nessuno li contrasti. Si tratta soprattutto di libici, ma vi sono anche persone di altre nazionalità. Inoltre spesso si servono di connazionali dei migranti, in modo da ottenere la loro fiducia». Di fronte a questa emergenza, l'Italia è rimasta da sola? «Purtroppo sì, anche se l'emergenza è internazionale. I numeri, in realtà, in un'Europa da 500 milioni di abitanti, sarebbero tranquillamente gestibili, se pensiamo che la sola Turchia ha accolto un milione e mezzo di siriani. L'emergenza dunque non sta tanto nei numeri, quanto nelle modalità con cui arrivano, ossia tramite un vero e proprio traffico di esseri umani, via mare, che rischiano di morire. L'emergenza sta anche nel fatto che comunque gli immigrati entrano tutti dallo stesso punto, ossia il canale di Sicilia. La settimana scorsa si sono viste 11mila persone in 7 giorni. L'Italia purtroppo non era pronta a gestire un flusso simile». In cosa sbagliamo? «Si tende a trattare le migrazioni come qualcosa a breve termi-
ne, emergenziale, mentre di fatto è ormai una questione endemica. Da un lato perché stiamo vivendo delle crisi internazionali senza precedenti che sono tutte vicine all'Europa, dall'altro perché si tratta di fenomeni che ormai hanno una tendenza consolidata. Insomma, bisognerebbe iniziare a trattarli come un fenomeno politico e permanente. Soprattutto alla luce del fatto che nei prossimi 30 anni l'Europa avrò il 23% di persone in meno in età lavorativa, mentre in Africa continuano ad aumentare. Dunque i flussi migratori diventano una necessità, soprattutto se l'Europa vuole mantenere la propria capacità produttiva. Allora il fenomeno migratorio va gestito in modo da portare benefici sia ai Paesi ospitanti che a quelli di provenienza, oltre che agli stessi migranti». L'Italia sta facendo abbastanza? «Il nostro Paese sta facendo tantissimo per gestire l'emergenza immediata, con sforzi enormi. Quello che manca è una programmazione a lungo termine. E' necessario mettere in campo delle politiche di accoglienza che
Veniamo al ruolo dell'Europa, che a quanto pare ha detto "no" a molte nostre richieste... «Di fatto il comunicato giunto dalla Ue, in cui si parla di vite umane e di tragedia senza precedenti, dal punto di vista del linguaggio è uno dei più forti mai inviati dall'Unione Europea. Ciò detto, al lato pratico, è senza dubbio positivo voler triplicare gli sforzi sul programma Triton, ma sarebbe più importante che le navi messe a disposizione, invece che piazzarsi a 30 chilometri dalle coste italiane, pattugliassero le acque internazionali, come accadeva con Mare Nostrum». E per quanto riguarda l'accoglienza? «Da questo punto di vista il no dell'Europa è in parte comprensibile, se consideriamo che vi sono Paesi come Germania e Francia che hanno già i propri flussi migratori, seppure in arrivo da canali diversi. Insomma. si tratta di una questione delicata. Ciò detto, si dovrebbe cercare di lavorare nell'interesse degli stessi migranti: è vero che la Convenzione di Dublino prevede che il migrante debba essere identificato e che le procedure di asilo si attivino nello Stato in cui il soggetto è arrivato, ma è anche vero per molti l'interesse sarebbe poter raggiungere magari i propri parenti nel nord Europa. Per questo la convenzione andrebbe rivista».
Torniamo agli scafisti: esiste un modo per arginare il problema e far sì che chi vuole raggiungere l'Europa possa farlo legalmente e senza tutti i rischi che invece i viaggi in barca comportano? «E' complicato. Si dovrebbe agire prima che le persone arrivino in Libia, in quanto questo Paese è ormai fuori controllo. Si potrebbe cercare di intervenire nei Paesi di provenienza, o in quelli di transito prima di arrivare in Libia. Si è parlato di realizzare dei centri per migranti lungo il percorso, ma soprattutto è importante cercare di capire come offrire alternative per chi ha diritto alla protezione internazionale, attraverso l'implementazione di cordoni umanitari per chi ha diritto all'asilo, creando dei canali di ingresso legali. Altro sistema è rafforzare i programmi di Resettlement, che consistono nel selezionare e trasferire rifugiati particolarmente vulnerabili da uno Stato in cui hanno inizialmente chiesto protezione a un terzo Stato che accetta di ammetterli sul proprio territorio, garantendogli uno status di residenza permanente. Lo status offerto dovrebbe in tal modo proteggere il rifugiato da ogni rischio di refoulement e garantirgli un futuro sicuro. In questo modo gli Usa accolgono ogni anno 40mila persone. L'Unione Europea ha programmi di questo tipo solo a livello nazionale: Svezia, Norvegia, Danimarca, Germania, Gran Bretagna. Ma in tutto si accolgono al massimo 5-6mila persone. Incrementando questo tipo di programmi si offrirebbe una valida alternativa ai viaggi in mare. Infine si dovrebbero rafforzare anche i programmi di ricongiungimento familiare».
Cronaca
Sabato 25 Aprile 2015
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Dibattito sempre più acceso sui temi delle differenze di genere e sulla loro diffusione nelle scuole. Il contestato convegno di Cremona
Teoria del gender, è solo strumentalizzazione?
Gabriele Piazzoni (Arcigay): «E’ un’invenzione creata per scardinare i tentativi di contrastare le discriminazioni verso gli omosessuali»
E’
di Laura Bosio
sempre più acceso a Cremona, come del resto in tutta Italia, il dibattito su quella che viene definita "teoria del gender" e sull'ipotesi che essa venga implementata nelle scuole. Ma che cosa è la teoria del gender? Seconto quanto si dice, sarebbe nata in Francia e si tratterebbe di un'idea che sosterrebbe la non-esistenza di una differenza biologica tra uomini e donne determinata da fattori scritti nel corpo, ma che gli uomini e le donne sono uguali da ogni punto di vista; c'è quella differenza morfologica, ma non conta niente. Invece, sempre secondo questa presunta teoria, la differenza maschile/femminile sarebbe una differenza esclusivamente culturale, cioè “gli uomini sono uomini perché sono educati da uomini, le donne sono donne perché sono educate da donne”. Ma secondo Laura Scarmoncin, che studia Storia delle donne e di genere alla South Florida University: «Non ha alcun senso parlare di teoria del gender e men che meno di ideologia del gender. È un’arma retorica per strumentalizzare i gender studies». Siamo difronte ad un tema controverso che è stato oggetto di un incontro giovedì sera, a Cremona, dal titolo "Mamme e papà servono ancora?". Primo a prendere la parola è stato il neurochirurgo Massimo Gandolfini, che ha toccato diversi temi, tra cui la letteratura a favore dell’omogenitorialità, «nella gran parte dei casi basata su dati non propriamente scientifici» ha detto, citando studi che «hanno dimostrato che i bambini educati in coppie omosessuali sono esposti più spesso dei bimbi cresciuti in una coppia eterogenitoriale a comportamenti o situazioni svantaggiose: dai problemi psicologici ai disturbi del comporta-
mento. Oltre al fatto che in questi casi la scelta di genere omosessuale è otto volte maggiore rispetto a quanti cresciuti da una coppia eterosessuale». Nel corso del convegno è intervenuto anche Marco Dipilato, rappresentante Agesc Lombardia (Associazione genitori scuole cattoliche). «L'intento di imporre i nuovi concetti di “orientamento sessuale” e “identità di genere” risulta evidente nelle nuove modalità di educare alla sessualità» evidenzia. In particolare Dipilato ha messo in guardia da progetti del Cosiglio d’Europa che, «dietro al condivisibile intento di combattere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale, in realtà, con il pretesto di contrastare la violenza, persegue l’obiettivo di “normalizzare” l’orientamento e il comportamento omosessuale. Una tesi dimostrata con numerosi esempi». Secondo Dipilato, quindi, la “teoria del genere” si è trasformata in “ideologia del genere”, che identifica nella famiglia il maggior impedimento alla costruzione di un mondo nuovo pienamente libero, perché è nella fami-
glia che secondo questo pensiero avviene il condizionamento sociale dei bambini». LA POSIZIONE DI ARCIGAY Ma cosa significa parlare di “teoria del gender”? Secondo Gabriele Piazzoni, presidente Arcigay, essa non esiste. «Si tratta di un'invenzione, un'etichetta creata per scardinare qualunque intervento, teorico, giuridico politico o culturale mirante all'avanzamento di politiche che contrastino la disparità tra uomini e donne, e le discriminazioni verso gli omosessuali». Nelle università americane in effetti esistono i "Gender studies", «che studiano le problematiche psicologiche di chi si sente donna ma ha un corpo da uomo e viceversa - spiega Piazzoni -. Per il resto non esiste nulla se non un mezzo per fare del terrorismo psicologico. Si tira fuori la questione della ideologia gender ogni volta che qualcuno cerca di parlare di omosessualità». L'Arcigay talvolta organizza incontri nelle scuole per sensibilizzare i bambini a non discriminare chi è diverso. Si tratta semplicemente di
scoraggiare fenomeni come il bullismo omofobico, che fin troppo spesso ha portato effetti disastrosi, come il suicidio di ragazzi che venivano additati come diversi. Non esiste nessuna teoria del gender da spiegare ai bambini. Così come nessuno va a dire a loro che mamma e papà non servono. Semplicemente si spiega che non bisogna giudicare le persone sulla base el loro orientamento sessuale». Dietro alla cosiddetta "ideologia gender" di cui tante famiglie hanno paura, quindi «c'è la non volontà di affrontare il tema della famiglia che cambia» spiega ancora il presidente Arcigay. «Non si vuole capire che oggi la società non è più basata solo sulla famiglia tradizionalmente intesa, composta da madre, padre e figli, in cui l'uomo è il capo famiglia e gli altri gli obbediscono. Oggi la realtà è ben vi sono le famiglie monogenitoriali, le famiglie in cui i genitori sono separati, le famiglie allargate, le famiglie di fatto. Anche i figli di coppie gay sono in aumento, e prima o poi la società e la scuola dovranno fare i conti con questa realtà, ma soprattutto imparare a non discriminarla». In sostanza, quindi, il punto della riflessione sul genere, che deve essere portata nelle scuole, «è che maschi e femmine non possono essere ridotti a degli stereotipi - continua Piazzoni -. Alle elementari si spiegherà semplicemente al bambino a non discriminare chi ha una situazione familiare diversa da quella tradizionalmente intesa. Con i ragazzi più grandi si affrontano anche temi più complessi, come quelli dei diritti. Sono percorsi che si sono sempre fatti in ogni scuola ogni volta che si è parlato di lotta alle discriminazioni, razziali o di genere che fossero. Non capisco perché non si possano fare sui temi della sessualità. E' questione di preparare il terreno affinché in futuro più nessuno venga discriminato o sia oggetto di violenze».
Riorganizzazione delle Poste, Bordo: «Senza una sperimentazione si rischiano nuovi disservizi» Il piano di riorganizzazione degli uffici postali presentato da Poste Italiane Spa è al momento sospeso e soggetto a revisione, mentre Poste Italiane ha avviato presso l'Autorità Garante per la Comunicazioni (Agcom) la procedura per ottenere il via libera alla modifica dei meccanismi di funzionamento del recapito, in particolare ha chiesto di attuare la consegna e il ritiro della corrispondenza non più a cadenza quotidiana. «L'Agcom ha deciso di sottoporre a consultazione pubblica le proprie valutazioni in merito a tale richiesta, per questo ho ritenuto opportuno informare tutti i sindaci della provincia di tale consultazione - evidenzia Franco Bordo, deputato di Sel -. Il servizio postale, e il suo corretto funzionamento non è per nulla secondario per i cittadini e per le imprese, ed è importante sfruttare questa occasione per far giungere all'Agcom la voce del territorio». Possono partecipare alla consultazione pubblica tutti i soggetti interessati, istituzioni, cittadini, imprese. «I tempi purtroppo sono molto stretti dato che la consultazione termina il 30 aprile 2015 - continua il deputato -. Ritengo che i piani di sviluppo e di riorganizzazione di Poste Italiane, soggetto erogatore di un servizio universale, debbano partire anzitutto tenendo conto dei bisogni dei beneficiari di detti servizi. Oggi già assistiamo a consistenti disservizi e ritardi nelle consegne, infatti spesso sono segnalate consegne "cumulative" ogni 7 o 15 giorni. Nell'audizione che ho avuto con l'ingegnere Cairo, Amministratore Delegato di Poste Italiane ho denunciato con forza tale situazione, la risposta è stata un imbarazzante silenzio. Date queste premesse è forte il timore che senza un periodo di sperimentazione circoscritta ad alcune aree, una autorizzazione di questo tipo possa essere un alibi per ulteriori disservizi nella consegna e ritiro della posta, a tal fine auspico che i Comuni e i cittadini partecipino a tale consultazione reperibile sul sito www.agcom.it».
COMUNE DI SESTO ED UNITI Provincia di Cremona
AVVISO DI PUBBLICAZIONE E DEPOSITO ADOZIONE DELLA VARIANTE PARZIALE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (PGT) RELATIVA AL DOCUMENTO DI PIANO, PIANO DELLE REGOLE E PIANO DEI SERVIZI– SVINCOLO DEL CIMITERO DI CASANOVA DEL MORBASCO IL RESPONSABILE DEL SETTORE ASSETTO DEL TERRITORIO Visti • la Legge Regionale 11 marzo 2005, n. 12 per il governo del territorio e successive modifiche e integrazioni; • La deliberazione n. 44 del 27/03/2015 con cui la Giunta Comunale ha preso atto del parere motivato finale di esclusione dalla V.A.S. della variante in oggetto redatto dall’Autorità Competente in concerto con l’Autorità Proponente. RENDE NOTO ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 4, della Legge Regionale 11 marzo 2005, n. 12 e successive modifiche ed integrazioni, • che il Consiglio Comunale con deliberazione n. 4 del 03/04/2015 eseguibile ai sensi di legge, ha proceduto all’adozione della VARIANTE PARZIALE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (PGT) DEL COMUNE DI SESTO ED UNITI RELATIVA AL DOCUMENTO DI PIANO, PIANO DELLE REGOLE E PIANO DEI SERVIZI • che l’adozione della VARIANTE in oggetto ai sensi dell’art. 13 della l.r. 12/2005 e s.m.i., costituita dalla sopra richiamata deliberazione consiliare nonché da tutti gli atti ed elaborati annessi, sarà depositata in libera visione al pubblico per la durata di trenta giorni consecutivi a decorrere dal giorno 29/04/2015 (data di pubblicazione del presente avviso sul BURL) e fino al 29/05/2015 compreso, presso la Segreteria comunale nei seguenti orari d’ufficio: • dal Martedì al Venerdì dalle 10.00 alle 12.30 e Sabato dalle 8.00 alle 12.00 Le osservazioni dovranno essere redatte in triplice copia in carta semplice e presentate all’ufficio protocollo del Comune negli orari di apertura entro le ore 12.00 del 29/06/2015 compreso. Non saranno prese in considerazione le osservazioni che perverranno oltre il suddetto termine. Al fine di facilitare la consultazione degli elaborati gli stessi sono pubblicati sul sito del Comune. La pubblicazione del presente avviso è prevista all’Albo Pretorio, sul BURL, su un periodico a diffusione locale e sul sito www.comune.sestoeduniti.cr.it . IL RESPONSABILE DEL SETTORE ASSETTO DEL TERRITORIO (Arch. Valeria Rizzi)
cronaca
6 Il presidente Carlo Vezzini: «Forse le istituzioni da chiudere erano ben altre». «Chiuderemmo in bilancio in positivo, se non ci fossero i tagli della legge di stabilità» Sabato 25 Aprile 2015
Default Province, altro che risparmi!
«I trasferimenti che dobbiamo fare allo Stato mettono in forse perfino l’assistenza ai disabili, che non voglio interrompere»
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di Daniele Tamburini
li “addetti ai lavori” e qualcuno tra i più avvertiti commentatori (compreso, fin da subito, il presidente emerito della Consulta Valerio Onida) lo avevano temuto: il percorso di abolizione delle Province, tanto sbandierato per i risparmi che avrebbe comportato, compresa la cancellazione della rappresentanza elettiva, si sta rivelando un disastro dal punto di vista del mantenimento di servizi essenziali per i cittadini. Due per tutti, la manutenzione degli edifici delle scuole medie superiori e delle strade di competenza provinciale (in genere, arterie molto importanti per la circolazione, comprese le ex statali). Le Province, semplicemente, non ce la fanno più. La maggior parte delle Regioni non hanno ancora legiferato sulle funzioni che intendono riprendersi, e le Province, in pratica, si occupano delle stesse funzioni di sempre, con bilanci dimezzati, e anche più. Il governo, con la legge di stabilità per il 2015, ha tagliato in modo feroce i fondi destinati alle Province, imponendo anche la riduzione del 50% della spesa del personale (30% per le Città metropolitane). Conclusione: strade abbandonate, spesso chiuse al traffico o con limite di velocità a 30 km/ora, scuole senza manutenzione, e già in due Province (Vibo Valentia e Biella) dipendenti senza stipendio. Insomma, se sprechi ci sono stati (ma, sinceramente, non mi pare che le Province fossero in pole position per gli scandali …), chi li sta pagando, ora? Cittadini e lavoratori. Senza contare un aspetto importantissimo che la puntata di “Report della scorsa domenica ha messo bene in rilievo: senza fondi per i lavori pubblici e per i servizi (perché anche i Comuni sono allo stremo), languiscono le aziende dei vari territori e si perde ancora lavoro, ancora ricchezza. Ne parliamo con Carlo Vezzini, Presidente della Provincia di Cremona dallo scorso ottobre, eletto dai sindaci e da consiglieri comunali del territorio, in virtù della riforma Delrio, e lui stesso sindaco di Sesto ed Uniti.
Presidente, ho letto le sue dichiarazioni sullo stato della Provincia. Dica la verità: quando ha assunto la carica, si aspettava questa situazione? «Certamente il compito di traghettare un ente con tantissime funzioni a qualcosa di nuovo rappresentava e rappresenta una sfida in una fase epocale storica per rinnovare la PA, un percorso che questo governo ha avuto il coraggio di intraprendere, salvo poi capire che serviva gradualità nei tempi e risorse. Quindi, per risponderle, no, non mi aspettavo una situazione così drammatica per il futuro occupazionale di chi lavora e per la garanzia dei servizi alla comunità, anche perché questa situazione di incertezza, per usare un eufemismo, è più un danno che un risparmio vero per i cittadini, calcolando che anche chiudendo le Province lo Stato risparmia lo 0,… sul bilancio complessivo. Forse le istituzioni da chiudere erano ben altre». Ci può elencare i problemi principali che si sono aperti per le Province in generale e per quella di Cremona in particolare? «Guardi, io sono stato eletto insieme ad alcuni amministratori locali per guidare questo ente e ci siamo messi volentieri al servizio della collettività; tuttavia, il governo aveva tracciato una linea in cui muo-
Carlo Vezzini Presidente della Provincia di Cremona
versi, salvo che poi il Ministero dell’economia ed il patto di stabilità hanno tolto ossigeno, perfino alle future Aree Vaste. Di fatto, noi oggi gestiamo tutti i servizi con tagli sempre più pesanti ai bilanci, e i trasferimenti che dobbiamo fare allo Stato mettono in forse perfino l’assistenza ai disabili che non voglio interrompere. Inoltre rimane il capitolo dei dipendenti delle Province, con profili qualificati e specialistici, per i quali bisognerà pensare ad un ricollocamento serio e calendarizzato e ad una garanzia occupazionale, e non lasciato alla mercé della spending review, sia per chi verrà messo in disponibilità sia per chi rimane nell’Area Vasta».
Perché, secondo lei, tra le molte operazioni che si potevano intraprendere per tagliare la spesa pubblica, si sono scelte proprio le Province, che non risulta fossero il cespite di spesa più elevato? «In tanti se lo stanno chiedendo, perfino le categorie economiche e datoriali». Secondo lei, qualcuno si è posto il problema dei servizi che le Province erogano? «Non ci hanno ben pensato, né distinto da regione a regione». Lei ha parlato di situazione di default. Che cosa significa? Quali saran-
in perdita per 5 milioni: l’ente e’ a rischio di fallimento Una perdita di bilancio per 3.710.473 euro, ai quali vanno aggiunti 1.100.000 euro per la spesa sociale e una cifra ancora da definire derivante dalle sanzioni per lo sforamento del patto di Solidarietà. Si parla quindi di un totale di quasi cinque milioni di euro di perdita: questa una delle ipotesi in merito al bilancio 2015 dell'Amministrazione provinciale, sulla base del quadro attuale, fatto di tagli statali per 12 milioni di euro. Questo significa, senza aiuti da parte dello Stato e dalla Regione, che la Provincia di Cremona è a rischio default. «Il quadro finale della differenza ipotizzabile tra entrate ed uscite – spiegano dall'ente –, che potrebbe avere un avanzo di bilancio in positivo per 4.240.000 euro, registrerebbe invece un negativo (default), con un to-
tale in perdita teorica così per 3.710.473 euro, a cui si dovrebbero sommare 1.100.000 euro per la spesa sociale, ma al netto delle sanzioni patto dello sviluppo del patto di stabilità, che devono ancora essere quantificate, aggravando ulteriormente il quadro. Sul tavolo dei confronti gli equilibri finanziari con una prima ipotesi che porta a richiedere un sostegno alla Regione per quanto concerne i settori relativi ai Centri per l’impiego e alle politiche sociali: per queste ultime però si stanno già reperendo tutti i residui possibili per quanto attiene al versante dei disabili ed al Governo per attuare correttivi che permettano alle province, anche quelle in condizioni di pre-default, di poter comunque chiudere i bilanci 2015».
no le conseguenze? «Significa che chiuderemmo in bilancio in positivo se non fosse intervenuta la legge di stabilità che ci ha penalizzato, e che con i tagli incrementali dei prossimi anni non permette nemmeno all’Area Vasta di decollare. In casi estremi, dico estremi, si va dalla cessazione totale dei servizi (sul sociale, sulla manutenzione strade, la chiusura dei Centri per l’Impiego) fino alla mobilità del personale». Chi dovrebbe intervenire (Stato, Regione) e con quali misure? «Lo Stato in primis, con correttivi entro 15/20 giorni sullo stop ai trasferimenti dovuti dagli enti locali verso lo stato, e con l’eliminazione delle sanzioni sullo sforamento dei patti di stabilità, oltre ad una garanzia di ulteriori risorse per regger ei bilanci 2015, 2016, 2016. In questi anni, una certa gogna mediatica contro le Province, tuttora presente, ha fatto si che fossimo il capo espiatorio di una riforma che andava fatta per quella PA che tutt’oggi è troppo burocratizzata a partire dai ministeri. A pagarla sono i più deboli». I dipendenti dell’Ente corrono rischi, anche rispetto al taglio del 50%? Quanti sono? «Mi limito a dire che il futuro per tutti i dipendenti non è certamente roseo, ma con il sottosegretario Pizzetti stiamo lavorando per trovare correttivi e per rimettere la riforma in pista».
Cronaca
Sabato 25 Aprile 2015
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Il Memoriale della deportazione italiana ad Auschwitz è destinato ad essere smantellato, e solamente la Regione Toscana ha preso l’impegno di salvarlo
Un memoriale e l’uso politico della storia. Per il 25 aprile
L
di Agostino Francesco Poli
a notizia, scarna, è questa: il Memoriale della deportazione italiana ad Auschwitz, inaugurato nel 1980 al Blocco 21 del campo di sterminio, su iniziativa dell’ANED, chiuso dal 2011 su decisione unilaterale del governo polacco, è destinato ad essere smantellato, e solamente la Regione Toscana ha preso l’impegno di salvarlo dalla distruzione, trasportandolo in Italia. Ripeto, la notizia è scarna, e forse pare ininfluente, nella difficoltà dei tempi correnti: ma, come conseguenza, si intravede un oceano di questioni. La prima, e forse quella che colpisce con più immediatezza, è che si assiste, vuoi da parte dell’Isis, vuoi, come in questo caso, da parte del Governo Polacco, alla distruzione, per motivi ideologici, di beni culturali importantissimi. Beni culturali che sono profondamente radicati nella storia dell’umanità, sia, come nel caso dell’Isis, testimoni di epoche lontane e progenitrici della nostra civiltà, sia, come in questo caso, costruzioni concrete e fortemente simboliche di una tragedia incommensurabile del nostro tempo: la Shoah. Perché è bene sapere che il Memoriale italiano di Auschwitz è un’opera d’arte straordinaria: si scelse di non fare una mostra documentaria, ma di ricorrere all’espressione artistica, la sola, forse, in grado di evocare l’indicibile. Quindi, Lodovico Belgiojoso progettò la struttura architettonica, Pupino Samonà si incaricò delle illustrazioni, seguendo la traccia di un testo scritto da Primo Levi. Nelo Risi mise a disposizione la sua competenza di regista e Luigi Nono la
sua composizione musicale Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz. Si tratta, quindi, di un’opera che esprime il fior fiore della cultura, italiana e non solo, di quegli anni: occorre tenerlo ben presente. Leggiamo queste parole di Samonà: "Quando mi venne richiesto da Nelo Risi di studiare una soluzione pittorica per uno spazio dedicato al perenne ricordo dei deportati italiani ad Auschwitz, mi dichiarai subito disponibile, per testimoniare il mio orrore contro ogni forma di prepotenza e di sopraffazione. Pensavo fosse facile, ma non fu così. Presi visione dei documenti dell'epoca (deposizioni, testimonianze, fotografie) e ne rimasi sconvolto. Scoprii con sgomento l'inadeguatezza del mezzo espressivo a mia disposizione, che non avrebbe mai potuto esprimere appieno l'orrore della tragedia umana di cui via via diventavo sempre più cosciente. Qualunque soluzione, realistico-descrittiva o astratta o espressionistica, sarebbe inevitabilmen-
te scivolata in un lirismo che mi sembrava irriverente. Decisi di liberarmi di ogni forma espressiva codificata e ripartire da zero. Il progetto dell'architetto Belgiojoso era un punto di riferimento categorico: una spirale. Spirale che mi si presentava come un vortice ossessivo che annullava tutte le pulsioni positive dell'essere umano”. Ma c’è dell’altro. Perché il governo polacco, nel 2011, con decisione unilaterale decide di chiuderlo? Perché i governi italiani che si sono succeduti (Berlusconi, Monti, Letta, e ora Renzi) non si sono opposti? Perché, anzi, il ministro della cultura Franceschini ha detto che tale Memoriale “non è più adatto”? Lo scrivo, e mi pare surreale: un’opera d’arte è “adatta”? a cosa, a chi? Ma ecco che si scopre il vero nodo: il governo polacco non tollerò che, nell’insieme di immagini e di dipinti, ci fosse una falce e martello. Lo stesso simbolo che, forse, dà fastidio ai governi sopra detti e al ministro Franceschini? E forse, dà lo-
ro fastidio che ci sia un’immagine di Gramsci, un pensatore di enorme valore che, tanto per dire, negli USA viene studiato profondamente ed accuratamente da anni, tanto che si parla di una Gramsci renaissance? Quello che trovo inaccettabile è la torsione del giudizio storico e culturale a scopi politici. Ma non solo: trovo grave la rimozione, insieme ad una costruzione “fisica”, di eventi storici e la riformulazione di una memoria “adattata” al tempo presente. Così facevano i totalitarismi, così facevano Mussolini, Hitler, Franco e Stalin. Al governo polacco ed agli ultimi governi italiani forse non piace ricordare che la seconda guerra mondiale fu, anche e soprattutto, lotta al fascismo e al nazismo, e che di questa lotta furono protagonisti molti attori, tra cui le forze politiche comuniste: fu così, la storia non si può cancellare, smontando un memoriale. La storia non si può riscrivere, che si tratti dell’ISIS o del ministro Franceschini. Termino con una frase di
Primo Levi, tratta dal testo presente nel Memoriale: ricordare, perché i semi dell’odio non tornino a germinare. Ricordare che “questo è stato”, studiarne i motivi, leggerne le tracce, conservarne accuratamente la memoria: proprio il contrario dell’operazione polacco-italiana di smantellamento del Memoriale. Forse, un ennesimo tentativo di non fare i conti fino in fondo con le responsabilità italiane legate al fascismo, all’occupazione tedesca, alle leggi razziali, alla Shoah, agli eccidi e alla crudele e violenta repressione dell’antifascismo, prima e durante la Resistenza? Il rabbino Elio Toaff, scomparso pochi giorni fa, subì la persecuzione antiebraica e, partigiano, quella riservata ai membri della Resistenza. Fu tra i primi testimoni della strage di Sant’Anna di Stazzema. Leggiamo le sue parole: “quando entrammo in Sant’Anna verso le 11, eravamo solo una dozzina. E prima di veder l’orrore fummo assaliti da un odore terribile, di carne umana, bruciata ... [a compiere la strage] non erano solo tedeschi, c’erano con loro anche parecchi fascisti italiani”. Questo e molto altro, abbiamo l’obbligo di ricordare. Torniamo al Memoriale italiano di Auschwitz: "Visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita: da qualunque paese tu venga, tu non sei un estraneo. Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile, che non sia stata inutile la nostra morte. Per te e per i tuoi figli, le ceneri di Auschwitz valgano di ammonimento: fa che il frutto orrendo dell'odio di cui hai visto le tracce, non dia nuovo seme né domani, né mai". Nessuno, ci dice Levi, può dirsene estraneo.
Galimberti: «In quella lotta contro il nazifascismo ci sono le nostre radici» Per il 25 aprile appuntamento alle 10.30 davanti alla Chiesa di San Luca per il corteo, che sfilerà fino alla piazza del Comune
Il 25 aprile sia un giorno di festa, dedicato alla memoria e alla non violenza. Lo hanno detto il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, e le associazioni partigiane che hanno organizzato la ricorrenza, allo scopo per promuovere la cultura del ricordo, senza dimenticare l'attualità della tragedia che ha colpito, nei giorni scorsi, oltre settecento persone, annegate in mare a causa di un naufragio, mentre cercavano di arrivare in Italia per trovarvi rifugio dalla violenza di guerre feroci. «Sono ore di lutto, che ci impongono di recuperare un senso di umanità, che forse un po' oggi si sta perdendo - ha evidenziato il sindaco -. C'è bisogno di una nuova resistenza, una resistenza interiore, contro l'odio e le violenze, anche verbali, che oggi imperversano anche sui social network. Un 25 aprile che cade in una settimana di tragedia come questa, ci parla di una guerra ancora da combattere. In quella guerra contro il fascismo e il nazismo ci sono le radici della nostra libertà e della nostra democrazia». Dello stesso parere la presidente dell'Anpi, Mariella Laudadio, che evidenzia come «non si può rispondere con parole di intolleranza a una tragedia come quella di queste settimane, come invece accade. Allora il 25 aprile deve essere un modo per celebrare la libertà: quella che noi abbiamo ottenuto, che è la stessa libertà che cercano coloro che vengono in Italia come migranti». Sarà una grande festa della Liberazione, quella di quest'anno, per celebrare i 70 anni da quel 25 aprile, e dalla fine della Seconda guerra mondiale, senza
dimenticare l’anniversario dei cento anni dall’inizio della Prima guerra mondiale. La giornata del 25 aprile si aprirà alle 9, al Civico Cimitero, con la manifestazione in memoria dei caduti, con la messa all’aperto, alla cappella ai caduti per la libertà (ingresso dal cancello di sinistra), celebrata da mons. Mario Marchesi, vicario generale della diocesi di Cremona. Al termine della messa avverrà l’inaugurazione della “Pietà laica”, opera del maestro Mario Coppetti. A seguire, un corteo interno al cimitero, con sosta e deposizione della corona alla cappella ai caduti civili, sosta alla cappella dei fratelli di Dio, sosta e deposizione delle corone alle lapidi dedicate a Cefalonia e ai caduti per la Resistenza e di una corona d'alloro all’altare della patria.
Alle 10.30, in piazzetta San Luca, vi sarà il concentramento del corteo, che sfilerà lungo il seguente percorso: corso Garibaldi, corso Campi, via Cavour, piazza Roma, via Solferino, infine piazza del Comune, preceduto dal complesso bandistico “Città di Cremona”, dalla storica bandiera tricolore, dai labari delle associazioni partigiane, dai gonfaloni del Comune e della Provincia. I corsi principali della città saranno addobbati con bandiere tricolori. Palloncini colorati e spillette tricolori saranno distribuite ai partecipanti. Alcune foto di partigiani cremonesi saranno portate in corteo. Alle 11.15 inizieranno gli interventi sul palco in piazza del Comune. Prenderà la parola dapprima il rappresentante della consulta degli studenti, Luca
Musella, a seguire il presidente della Provincia Carlo Vezzini, la presidente provinciale del'Anpi Mariella Laudadio, in rappresentanza delle associazioni partigiane, ed il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti. La piazza del Comune avrà tutte le finestre del Palazzo comunale imbandierate e grandi tricolori saranno posti sui pilastri del porticato esterno dell'edificio. Sulla Bertazzola del Duomo sventoleranno un tricolore ed una bandiera bianca. Questo ha un particolare significato. Il 26 aprile del 1945, infatti, come ricordato in un saggio di Emilio Zanoni, sindaco di Cremona dal 1970 al 1980 e già membro del Cln, prima una grande bandiera bianca, segnale che le ultime pattuglie tedesche avevano lasciato Cremona, poi sostituita da quella tricolore, sventolò dal Torrazzo. Al termine degli interventi, in cortile Federico II saranno esposte le foto dei partigiani. Seguirà la deposizione delle corone alla lapide dei caduti per la libertà e alla lapide “Medaglia d’oro Cvl (Corpo Volontari della Libertà)” in cortile Federico II. La cerimonia si concluderà davanti al quadro con le foto di tutti i caduti della Resistenza cremonese (altre corone verranno deposte in zone diverse della città, a Bagnara il 27 aprile). Al termine, nella sala dei Quadri del palazzo comunale si terrà la cerimonia di consegna delle borse di studio per il 25 aprile. Nel pomeriggio Liberarci, a partire dalle 16, animerà i giardini pubblici di piazza Roma con musica e parole.
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Cronaca
Sabato 25 Aprile 2015
Torna il maggio “diversamente uguale”
La prima giornata sarà dedicata al volo aereo e al paracadute, poi tante iniziative fino alla conclusione di domenica 17 allo stadio Zini
Dal 9 al 17 Cremona ospita la settima edizione della manifestazione organizzata da Agropolis e dedicata ai disabili
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di Vanni Raineri
iversamente uguali taglia quest’anno il traguardo del settimo anno, e lo fa con una lunga serie di iniziative che coinvolgeranno Cremona da sabato 9 a domenica 17 maggio, quando lo stadio Zini ospiterà la conclusione dell’iniziativa. La firma è ancora una volta della Cooperativa Sociale onlus Agrpolis, che con essa intende ribadire i diritti delle persone con disabilità a condurre una vita normale, anche attraverso lo sport. E lo sport avrà anche quest’anno un ruolo da protagonista: lo scopo delle esibizioni e delle dimostrazioni sportive è quello di invogliare i ragazzi e le ragazze disabili a praticare sport, presentando le varie discipline sportive ed aiutandoli a scegliere la più adatta per loro. Anche stavolta la collaborazione delle società sportive ha consentito di offrire una proposta variegata, per il resto il ricco programma presenta iniziative già note ed alcune novità. Molto atteso è l’evento inaugurale, una riedizione della novità principale dell’edizione 2014: “Cielo senza barriere”, una giornata, quella di sabato 9 maggio, all’aeroporto Migliaro dalle ore 10 alle ore 12,30 e nel pomeriggio dalle 14,30 alle 17. Si darà la possibilità a persone disabili di provare l’ebrezza del volo e di lanciarsi col paracadute (compatibilmente con la disabilità). Anche discipline che sembrano precluse a normodotati possono essere praticate da disabili, è questo il messaggio chiave. Anche chi è costretto a spostarsi in carrozzina è in grado, se preparato ovviamente a farlo, di gestire un aereo in tutte le sue mansioni e diventare un vero pilota, come lo sono alcuni istruttori disabili che saranno presenti al Migliaro per le dimostrazioni. La giornata sarà open day, aperta a tutti, e ci saranno stand di diverse associazioni. Domenica 10 maggio l’appuntamento
Sopra due momenti dello scorso anno, al Migliaro e nel tiro con l'arco, sotto “Paratriathlon”, la foto di Fabiano Venturelli che vinse il concorso fotografico nel 2013
sarà, nel pomeriggio, alla palestra Cambonino, con il sitting volley, dalle 15 alle 17,30. Alle 18 verrà invece inaugurata la mostra fotografica presso la Galleria Il Triangolo. Verranno tra l’altro esposte le fotografie vincitrici dei precedenti concorsi legati allo sport con disabilità, che prosegue anche quest’anno. Infatti è previsto un Concorso Fotografico Nazionale per immagini digitali dal titolo “Sportivi diversamente uguali... vincenti sempre” sul tema appunto dello sport per persone disabili. Appuntamenti importanti anche quelli di lunedì 11 maggio: dalle 10,30 alle 12 calcio presso il Centro Giovanni Arvedi, quindi dalle 14,30 alle 16,30 paracanoa presso la Canottieri Bissolati e rugby alla Canottieri Flora. Nel pomeriggio alle 18 presso Palazzo Trecchi “Happy hour con l’autore”: Piera Principe presenta il suo libro “La zattera di nessuno”. Martedì 12 alle ore 10 proiezione di un film per le scuole al Teatro Filo, e dalle 10 alle 12 golf al Club Torrazzo. Nel pomeriggio tutti alla Canottieri Flora, dove dalle 14,30 alle 17,30 ci si impegnerà con nuoto, subacquea e canottaggio. In serata è prevista una conviviale del Panathlon. Passiamo alla giornata di mercoledì 13 maggio, che si aprirà alle 10 al Museo
Civico in Sala Puerari con il Convegno “Il sapore del bene - A scuola dal cavallo”, sull’esperienza di King, il cavallo senza occhi. King (che perse la vista nutrendosi in un terreno avvelenato, e che da allora è utilizzato nell'ippoterapia) nell'occasione sarà presente a Cremona. Sempre dalle 10 alle 12 bocce alla Canottieri Bissolati e judo alla Palestra di Corte. Dalle 14,30 alle 17 atletica al Campo Scuola. La giornata di giovedì 14 sarà dedicata a rinsaldare l’amicizia con gli amici di Albenga, l’anno scorso ospiti nella nostra città. Quest’anno, come avvenne nel 2013, i cremonesi torneranno nella terra ligure, dove si dedicheranno alla motonautica, sia il mattino che il pomeriggio. Altro gemellaggio rinsaldato venerdì, ma a Cremona, dove verranno accolti gli ospiti dell’Istituto Tecnico don Milani di Montichiari, che ospitarono i cremonesi l’anno scorso. In mattinata alle 11 si ripeterà la bella esperienza del giro in città in carrozzina, esperimento che evidenzia soprattutto ai normodotati le barriere architettoniche ancora presenti a Cremona che creano disagio ostacolando la mobilità delle persone in carrozzina. Parteciperanno autorità, associazioni di volontariato, scuole e sportivi. Un altro appuntamento classico è quello del pomerig-
gio, il torneo di tennis delle autorità che si terrà presso la Canottieri Baldesio dalle 15 alle 17,30. Sabato 16 maggio dalle 9 alle 12 equitazione presso il Centro Equestre La Gazza, e alla stessa ora basket in carrozzina all’oratorio di Cristo Re. Dalle 15 alle 17,30 ciclismo e hand bike presso la Pista al Po. Infine la chiusura di domenica 17, con la mattinata (9,30-13) dedicata alla scherma presso la palestra Sacra Famiglia, e nel pomeriggio, alle 17, la conclusione della manifestazione allo
stadio Giovanni Zini. Alceste Bartoletti è vice presidente di Agropolis e ha da sempre un ruolo fondamentale nella manifestazione. «Nei primi anni - afferma - si faceva fatica a fare assimilare alla gente certe tematiche, c'è voluto tempo, ma oggi ci rendiamo conto che l'iniziativa è molto conosciuta anche oltre i nostri confini, grazie anche ai gemellaggi e agli interscambi. Prima le persone con disabilità uscivano poco tra la gente comune, ora accade molto più spesso, ed è un bene».
Cronaca
Sabato 25 Aprile 2015
Harlem Globetrotters, tappa a Cremona La nostra città è tra le otto scelte per il tour italiano della squadra di basket americana, famosa per il gioco funambolico
C
di Giulia Sapelli
remona ama il basket. Se il successo di pubblico della Vanoli non bastasse a renderlo noto, a confermarlo è che i celebri Harlem Globetrotters, squadra americana, hanno scelto proprio la nostra città da inserire nel loro tour, composto da 8 tappe in tutta Italia. Saranno infatti al Palaradi il prossimo lunedì 4 maggio per esibirsi in una partita (contro gli avversari dei Washington General) spettacolare, dopo 7 anni dalla loro prima apparizione in città. Non una semplice partita di basket, questo è chiaro, ma un modo di giocare artistico, ironico, acrobatico. Gli Harlem Globetrotters sono infatti noti per il loro modo di giocare spettacolare, che va oltre il semplice sport e che coinvolge lo spettatore. Alla presentazione dell'evento, in Comune, era presente Zeus McClurkin, che guida la squadra in giro per il mondo. I loro tour, come ha spiegato lo stesso McClurkin, toccano 122 Paesi nel mondo.
«E’ un onore per la nostra città ospitare questo evento ha detto l'assessore allo Sport Mauro Platé, che ha sottolineato come questa manifestazione unisca "i valori dello sport a quelli della pace e dei diritti umani”. Si tratta infatti di uno spettacolo benefico: parte dei proventi sarà devoluto alla fondazione Candido Cannavò per
un progetto di aggregazione scolastica mediante lo sport intitolato Stay@school” a favore di ragazzi disagiati di una scuola superiore milanese. LA STORIA Gli Harlem Globetrotters hanno alle spalle quasi 90 anni di esibizioni (1926-2015), e sono “nati” come intrattenimento
nelle importanti sale da ballo americane. Le big bands con oltre trenta musicisti erano molto costose e i promotori di spettacoli cercavano un intrattenimento per l’intervallo, obbligati anche dai sindacati dei musicisti. Al Savoy Hall di Chicago, un ebreo di nome Abe Saperstein ebbe l’originale idea di montare due canestri da basket e orga-
nizzare un incontro sfida tra i suoi Five Savoy, giganti di colore, e cinque spettatori del pubblico per una scommessa di cento dollari. Cominciarono allora le fortune di questo gruppo che prese ben presto il nome di Harlem, il nome del quartiere nero di New York. I Globetrotters sono la squadra di pallacanestro più famosa al mondo, conosciuti da tutti gli appassionati del parquet, e non solo, per i loro numeri eccezionali: schiacciate spettacolari, palleggi fantastici, azioni di gioco al limite dell’incredibile e varie acrobazie. Vinsero nel 1930 il Campionato Mondiale professionistico organizzato dal Chicago Tribune, precursore dell’attuale NBA, contro i Lakers, che al tempo giocavano a Minneapolis, prima di trasferirsi a Los Angeles. Ma nonostante l’alto tasso tecnico, Abe Saperstein si rese presto conto che al pubblico piaceva soprattutto la parte “illusionistica” dello spettacolo, con i tanti risvolti comici. Per questo si decise a organizzare il grande spettacolo che si potrà seguire anche nell’Italian Tour 2015.
Strade disastrate, vertice tra Comune e Aem sul Piano di manutenzione
Il Gruppo di pronto intervento strade, facilmente riconoscibile per le speciali pettorine, continua l’azione in questi giorni ad effettuare piccoli lavori di manutenzione in varie zone della città. Gli operai saranno all’opera in corso XX ettembre, via Aleni e via Lugo, per la riparazione dei marciapiedi, in via Cadore per la posa di paletti parapedonali, in via del Carroccio per la sistemazione di passi carrai, in via Bonizone e viale Po per la sistemazione di caditoie, sul ponte di via Aglio, in via Mulino e via San Savino per la sistemazione delle banchine stradali. Il Gruppo di pronto intervento strade, co-
stituito da addetti di AEM effettua lavori di piccola manutenzione su strade e marciapiedi, banchine e pertinenze stradali
quali, ad esempio, rattoppo buche, messa in sicurezza avvallamenti e cedimenti stradali, riparazione pozzetti raccolta acque piovane, riparazione cordoli e piastrelle marciapiedi, piccole riparazioni su pavimentazioni in acciottolato, porfido o beola, sistemazione banchine. Si tratta di interventi di breve durata, da poche ore a massimo qualche giorno, effettuati sulla base di controlli ed ispezioni del personale tecnico di AEM e Comune, su segnalazioni provenienti dal Comando dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’ordine di servizio sul territorio, da segnalazioni raccolte da SpazioComune oppure
dall’apposito servizio dell’Azienda, da rappresentanti dei comitati di quartiere o associazioni di consumatori. Proprio su questo tema, è in calendario nella mattinata di mercoledì un incontro specifico sul piano manutenzione strade e marciapiedi 2015, tra gli uffici dei Lavori pubblici del Comune e i tecnici di Aem. Successivamente verrà presentato alla Giunta il piano in cui, in base alle risorse disponibili, in attesa dell’approvazione del bilancio preventivo, si individueranno le priorità di intervento, anche sulla base delle segnalazioni che quotidianamente il Comune riceve.
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Dopo qualche giorno di assestamento la primavera sembra sia finalmente sbocciata. Il Cta Acli promuove una serie di gite e viaggi per tutti i gusti, per chi vuole semplicemente fare una gita fuori porta ma anche per chi sta già programmando le vacanze estive. • Dal 28 Aprile al 3 Maggio “Tour dei Balcani”. Tour all’insegna del….”C’era una volta la Jugoslavia”. Si visiteranno: Zagabria, Belgrado, Serajevo, Mostar e Zara. • Dal 7 al 10 Maggio - Un viaggio per visitare Roma. Si visiteranno la basilica di S. Pietro e le tombe dei Papi, dai Giardini Vaticani a Trinità dei Monti, dalle ville di Tivoli a Ostia Antica. • Dal 29 Maggio al 2 Giugno Tour dell’Austria lungo il Danubio. Si visiteranno: Linz, Melk, Durnstein, Krems, Klosterneuburg, VIENNA, Engelhartsetten e Graz. • Dall'8 al 13 giugno - tour 'Alla scoperta dell'Albania'. Si visiteranno: Durazzo, Ardenica, Butrinto, Kruja, Saranda, Tirana e Valona.. • Dal 21 al 27 Giugno 2015 Soggiorno in Val Venosta con incantevoli escursioni all’Abbazia di Monte Maria, in Val senales, al Passo Resia, in Austria e Svizzera. • Dal 05 al 26 Luglio - Soggiorni settimanali e quindicinali a Scanzano Jonico in Basilicata presso il Villaggio Portogreco 4****, con escursione a Matera. • Dall'11 luglio al 8 agosto soggiorni quindicinali ad Andalo presso l’Hotel Stella Alpina 3***. • Dal 06 al 16 Agosto 2015 un Gran Tour di Ferragosto in Scozia e Londra. Si visiteranno: Dover; Cambrige; Edimburgo; Roslyn; Styirling; Balmoral Castle; Inverness; Lago di Loch-Nes; Isola di Skye; Fort William; Gren.Coe; Glagow; Carlisle; Oxford e Londra. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372800423, 800429. Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema (Piazza Manziana 17. Crema tel. 0373-250064). Sito: www.ctacremona.it
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CREMA
Sabato 25 Aprile 2015
Mentre la maggioranza aumentava al massimo le tasse, c'era un tesoretto in cassaforte
Il milione mai speso per la città
di Gionata Agisti
la prima volta che mi capita di dover convocare una conferenza stampa su un rendiconto di bilancio» ammette Simone Beretta, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, «ma visto che l’amministrazione Bonaldi ha sempre ripetuto che le mancano i soldi per fare questo e quest’altro, ho ritenuto necessario dimostrare ai cremaschi come tutto ciò non sia vero» Quello che Beretta ha scoperto, dati alla mano, è che l’amministrazione i soldi a disposizione li ha avuti, eccome; semplicemente non è stata capace di spenderli. «Una lettura attenta del rendiconto 2014, certifica notizie poco lusinghiere per la Bonaldi e la sua giunta che, né rispetto al bilancio preventivo né a quello di assestamento del 2014, è stata capace di spendere le risorse che aveva sui vari capitoli di spesa». Nel merito, Beretta rivela come, rispetto a una previsione di bilancio per spese correnti pari a 32 milioni e 890mila euro e a un bilancio assestato di 32 milioni e 366mila euro, l’amministrazione di Crema abbia speso, a conti fatti, solo 30 milioni e 143mila euro, vale a dire 2 milioni e 747mila euro in meno, rispetto alla previsione e 2milioni e 223mila, rispetto a quanto assestato. Se, purtroppo - come concede il capogruppo di Fi - 1 milione e 190mila euro di avanzo economico sono serviti per il raggiungimento del Patto di stabilità, perché l’altro milione non è stato speso? Se lo chiede anche Beretta che aggiunge: «Chi lo dice ora alla città che i nostri soldi per tagliare l’erba, curare i giardini pubblici, rifare le strade o anche solo coprire le buche c’erano e questi amministratori non sapevano di averli? La responsabilità di questa mancanza non è certo imputabile agli uffici comunali competenti, ma esclusivamente al sindaco e ai suoi assessori, che hanno così dimostrato di non avere il controllo puntuale di ciò che avviene nei loro assessorati. Si tratta di un comportamento incomprensibile, sul piano della gestione amministrativa, soprattutto in un momento nel quale anche solo qualche migliaio di euro sarebbe un piccolo tesoretto da sfruttare al meglio». Come si spiega una svista cos macroscopica? “Le risposte sono due: o questi assessori non so-
Simone Beretta
no capaci di leggere il bilancio oppure, evidentemente, ciascuno di loro ha preferito difendere le risorse assegnategli, invece di metterle a disposizione di capitoli più urgenti. Penso, per esempio, ai lavori pubblici. L’assessore a questa partita, Fabio Bergamaschi, è un bravo ragazzo ma la sua giovane età non gli consente probabilmente l’autorevolezza necessaria per pretendere e ottenere qualcosa di più». Se si prende infatti il capitolo relativo ai servizi tecnici e alle strade, balza agli occhi come, rispetto a una previsione per il 2014, pari a 3 milioni, 810mila e 438 euro e a un assestato di ben 3 milioni, 822mila e 279 euro, il rendiconto finale faccia registrare un impiego di queste risorse inferiore di 56mila euro a quanto assestato.
Non pochi, se si pensa che, con questi soldi, qualche strada dissestata avrebbe forse potuto trovare sistemazione. «Se il sindaco e gli assessori non sono lì a controllare che i loro obiettivi siano raggiunti, cosa li paghiamo a fare?» continua Beretta. «Quello che fa più rabbia è che, dopo averci detto più volte che di soldi non ce n’erano, mentre così non era, in questi ultimi anni ci hanno aumentato le tasse locali al massimo consentito. E meno male che sono stati fregati dalle promesse di Renzi, riguardo alla possibilità di aumentarle ancora, cosa che avrebbero certamente fatto. Per nostra fortuna, infatti, questa promessa lo stesso presidente del Consiglio se l’è rimangiata, almeno fino a oggi. Che altro aggiungere? Questa amministra-
Ica, 500mila euro Grillini: Comunità non risparmiati sociale, è un caso «E’ stata una pessima scelta politica ed un grave errore avere protratto di quattro anni il contratto all’ICA, società che incassa in nome e per conto del comune tutta una serie di imposte, tributi ed entrate patrimoniali quali ad esempio Imu, Tasi, Tarsu, per farsi anticipare 900.000 euro. 900.000 euro che evidentemente l’ICA recupera trattenendo quanto andrà ad incassare rispetto al recupero di soldi dovuti da denunce sbagliate da parte dei contribuenti. Il che, intanto, la dice lunga rispetto all’impegno che questa società metterà in campo per rientrare giustamente il più in fretta possibile dall’anticipo fatto al Comune, considerando anche che il contribuente potrebbe pagare rateizzando quanto dovuto. La fretta potrebbe portare ad avere però, come accade già ora, più contenziosi con i contribuenti stessi la maggior parte dei quali tutto avevano in testa tranne che non onorare quanto dovuto. L’ICA per tutte queste funzioni porta a casa annualmente dal comune circa 600.000 euro. Approfondendo la cosa scopro poi che tuttora in comune nel settore dei Tributi vi lavorano 5 impiegati di livello C, 2 di livello D più un dirigente in quota parte. Se proprio si riteneva che questo personale fosse insufficiente per sostituirsi all’ICA c’era tutto lo spazio per assumere altri due o tre dipendenti presi caso mai dalla Provincia o più banalmente riconvertendo professionalmente qualche nostro dipendente comunale. Assunzioni oggi consentite dagli slocchi intervenuti sui tetti di spesa del costo del personale. Insomma, avremmo potuto risparmiare almeno 500.000 euro da destinare a parte corrente» Simone Beretta, capogruppo di FI
Banco Popolare inaugura la sua collaborazione con l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro in occasione della XXXI edizione dell’Azalea della Ricerca. A partire dalla prossima giornata dell’Azalea della Ricerca, in programma domenica 10 maggio nel giorno della Festa della Mamma, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro potrà contare su una nuova e strategica collaborazione con Banco Popolare che, oltre ai servizi bancari tradizionali, fornirà una serie di innovativi strumenti per sostenere la raccolta fondi in favore della ricerca oncologica, anche attraverso le filiali della Banca Popolare di Crema. Banco Popolare, infatti, ha presentato, in anteprima al Festival del Volontariato di Lucca, il progetto realizzato insieme ad AIRC. Un piano articolato che
«Ci fa piacere ricevere tanta insperata attenzione sia dal consigliere Mombelli sia dall'assessore Angela Beretta circa la vicenda del trasferimento di Comunità Sociale Cremasca nella nuova sede di via Goldaniga: evidentemente, il M5S Cremasco ha toccato nuovamente un nervo scoperto. Mentre a Mombelli (a cui chiediamo di scegliere se parlare come Consigliere o come presidente di associazione di affidi) possiamo garantire di non essere gli unici detentori della conoscenza sulla tematica sociale, ad Angela Beretta, che a quanto pare crede che uno stabile da 600 mq in centro storico a €30.000 l'anno sia un affare, possiamo dire tranquillamente che a nessun privato verrebbe in mente nemmeno di cercarlo un affare del genere, per di più con un contratto di una dozzina di anni! Solo un ente pubblico, che spende e spande i soldi dei cittadini,
poteva interessarsi! Per fare luce sulla vicenda in ogni caso, abbiamo depositato un'interpellanza in cui chiediamo all'Assessore di:m• avere evidenza del piano economico che dovrebbe garantire il rientro dall'investimento in pochi anni., • sapere quali sono i lavori che non potevano essere eseguiti sull'immobile di proprietà pubblica di via Manini. Il M5S Cremasco ritiene assurdo che, anche dovendo fare degli interventi strutturali, questi non siano stati effettuati sull'immobile pubblico, che poteva essere ammodernato. Invece, CSC ha preferito investire su un immobile di proprietà privata, andando incontro a ulteriori spese che, ancora una volta, andranno a gravare sulle tasche dei cittadini cremaschi, già ampiamente provate dal periodo di crisi e dalla eccessiva tassazione a cui sono sottoposti» Movimento 5 Stelle
Progetto Thinking Crema 2020 con gli architetti Il Comune di Crema sta lavorando insieme a un gruppo di giovani architetti a una serie di appuntamenti per stimolare, sollecitare un dibattito in città sul piano dell’Urbanistica e dell’edilizia. E’ un progetto, dicono in municipio, che nasce dall’esigenza di creare un dibattito sui temi di sviluppo della città. L’occasione è quella data dalla “scadenza” del PGT (Piano di Governo del Territorio) nel 2017. Gli incontri si terranno per tutto il 2015, presso la sala cremonesi del centro culturale Sant’Agostino.
Crema celebra l’anniversario del 70° della Liberazione con il programma di iniziative messe a punto dal Comitato per la valorizzazione dei principi della costituzione italiana per le celebrazioni del 25 aprile. Il programma delle celebrazioni: messa in Cattedrale, ore 10. Deposizione corona e allocuzione ufficiale del sindaco Stefania Bonaldi. Famedio di
Il cuore della Popolare per AIRC nuovi canali per le loro donazioni. A breve sarà possibile donare ad AIRC utilizzando i bollettini postali in tutte le filiali del Banco Popolare oppure attraverso portali dedicati. Inoltre, all’interno di «YouPay Mobile», una nuova “app” del Banco Popolare dispo-
Il dibattito sui temi di sviluppo della città
25 Aprile: il programma della manifestazione
Collaborazione con l'Associazione italiana per la Ricerca sul cancro
vede il coinvolgimento di oltre 1.800 filiali presenti su tutto il territorio e lo sviluppo di un pacchetto di servizi online all’avanguardia, indispensabili per facilitare e promuovere la raccolta fondi tra i clienti della banca e, più in generale, tra tutti i cittadini che avranno così a disposizione
zione Bonaldi si sta rivelando davvero sempre più desolante, insignificante e improduttiva». Secondo il capogruppo di Forza Italia, l’attuale amministrazione si è dimostrata essere solo un cartello elettorale nato per esercitare un potere fine a sé stesso, piuttosto che per impegnarsi ad amministrare al meglio le risorse entrate dalle imposte locali. «Imposte, lo ripeto, che hanno richiesto tanti sacrifici alle famiglie cremasche. I bilanci della Bonaldi non sono stati per nulla innovativi, ma privi di buon senso e ingiustamente eccessivi nei prelievi soprattutto verso i più deboli. In fondo, cosa aspettarsi da un sindaco che, a fronte di una riduzione dei costi della tariffa sui rifiuti, non ha restituito agli utenti quello che gli doveva?».
nibile per tutti gli smartphone, è stata inserita una funzione dedicata all’Associazione per le donazioni. Questi sono solo i primi strumenti realizzati per offrire nuove modalità di contributo ai sostenitori dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e a tutte quelle persone interessate a sostenere il lavoro degli oltre 5.000 ricercatori finanziati da AIRC, impegnati ogni giorno a rendere il cancro sempre più curabile. Nel corso dell’anno la collaborazione si arricchirà, via via, di una serie di altre iniziative sviluppate ad hoc. Banco Popolare ha aperto un conto corrente dedicato per rac-
Piazza Duomo, ore 10.45. «Storie di speranza», proiezione del documentario di Ottavio Bolzoni e Gabriele Pavesi; sala dei Ricevimenti del Comune, ore 11.15. Pedalata per la resistenza: Largo partigiani d’Italia, ore 14; durante il percorso saranno deposte corone ai partigiani di Crema e Izano a cura dell’Anpi. Festa popolare presso il Sant’Agostino in Piazza Terni de Gregorj, ore 15.
Tumori, lotta lunga 50 anni
cogliere i contributi ad AIRC ( I B A N I T 1 8-N-05034-01633000000005226). Nel 2015 l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro taglia il traguardo di mezzo secolo di attività: cinquant’anni di sostegno alla ricerca oncologica, per portare i risultati dal laboratorio al paziente. Quando nacque AIRC nel 1965 non si poteva parlare di cancro e l’idea di fare ricerca in questo ambito era considerata da alcuni una sfida, da molti una follia. Ma coraggio e non follia è stato ciò che ha guidato i soci fondatori. Dalla lunga presidenza di Guido Venosta, AIRC è cresciuta: da associazione solo milanese a realtà presente in tutto il territorio na-
zionale con 17 comitati regionali. Dalla fondazione a oggi, AIRC ha distribuito oltre 984 milioni di euro per progetti di ricerca condotti in laboratori di istituti, università e ospedali in tutta Italia; e oltre 39 milioni di euro per borse di formazione a giovani ricercatori. Il coraggio ancora oggi unisce tutti i protagonisti di AIRC: i 5000 ricercatori che svolgono con passione e impegno un lavoro senza certezze, i pazienti e le loro famiglie che si affidano alla ricerca per guardare al futuro con la speranza che il cancro diventi sempre più curabile.
Crema
Sabato 25 Aprile 2015
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Una grande iniziativa. Per la partita decisiva A.C. Crema 1908-Darfo Boario
I giocatori del Crema (foto Matteo Cillo)
L’ingresso è gratuito al Voltini tima gara della regular season. Un risultato positivo, permetterebbe infatti di raggiungere l’ambito traguardo dei Play Off. L’associazione A.C. Crema 1908 ha invitato tutti i tesserati e le loro famiglie alla partita
Ingresso gratuito al Voltini per la partita decisiva A.C. Crema 1908-Darfo Boario. Arriva la resa dei conti e l’associazione cremina chiama i suoi tifosi a sostenere e supportare calorosamente la prima squadra impegnata nell’ul-
A.C. Crema 1908-Darfo Boario di domenica 26 aprile 2015 che si terrà presso lo stadio G. Voltini a Crema alle ore 15.30. L’ingresso allo stadio Voltini di Crema sarà gratuito per tutte le donne e per ogni ragazzo dell’A.C. Crema 1908 che si
presenterà con la divisa di rappresentanza. Verrà rilasciato inoltre, un ulteriore tagliando gratuito a chi accompagnerà i nostri tesserati del settore giovanile munito dell’invito consegnato alle famiglie.
Walter della Frera, delegato allo Sport, e il presidente di Scrp, Pietro Moro, si sono detti stupiti della decisione del mercato
Gestione privata della piscina: tre «no»
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essuna delle tre società che avevano manifestato interesse a gestire la piscina di Crema, ha presentato la propria offerta. «Prendiamo atto dell’andamento della gara» ha commentato il consigliere incaricato allo sport Walter della Frera. «Registriamo l’esito di questa gara e lavoriamo per il futuro. D’altra parte era indispensabile porre delle condizioni per noi irrinunciabili per tutelare un patrimonio e un servizio che riteniamo fondamentale per la nostra città». «Con il Comune di Crema avevamo annunciato, nella discussione che ha preceduto la gara, che avremmo esternalizzato il servizio ma che questo non sarebbe avvenuto “ad ogni costo”» ha aggiunto il presidente di Scrp, Pietro Moro. «Alludo in particolare al tema della salvaguardia dei dipendenti e del patrimonio strutturale della società, così come degli investimenti. Evidentemente “paletti” messi a tutela di questo servizio sono stati giudicati dalle società che si erano dette interessate troppo stringenti, ma è meglio procedere con
Il centrodestra l'aveva detto: «Introdotti vincoli capestro» Il centrodestra non ha dubbi: nessuno vuole gestire la piscina di Crema perché «sono stati introdotti tali e tanti vincoli "capestro", che avevamo paventato il rischio che nessuno rispondesse per la insostenibilità economica delle condizioni». Quali vincoli-capestro? Laura Zanibelli di Ncd e Simone Beretta di Forza Italia non hanno difficoltà ad elencarli dal momento che li avevano già anticipati in Consiglio comunale. Dicono, infatti: «I vincoli imposti non erano solo sui dipendenti, per i quali tutti abbiamo espresso la preoccupazione che venissero tutelati dopo esser stati scaricati dall'allora giunta di centrosinistra come dipendenti comunali. Avevamo evidenziato quanto potessero pesare l'alta fideiussione e gli investimenti per interventi non differibili, oltre che l'ipotesi che persino i mutui o luna loro parte potessero esser presi in carico dal privato.A ciò si aggiungano i vincoli sulle tariffe, come se la piscina restasse in mano al comune, con l'ipotesi che l'unica tariffa libera rimanesse quella per le società di nuoto (che ora riescono a coprire solo il 40 % delle spese). Come pensavano che si reggesse economicamente la partita?».
La piscina di Crema
prudenza e non "svendere" servizi importanti ed apprezzati come quello della piscina comunale». La prospettiva è, come dichiarato anticipatamente, che al momento Scs Servizi sociali prosegua nella gestione del centro natatorio, spronata dal Comune di Crema ad implementare qualità, efficienza e flessibilità nella conduzione della piscina. Nelle prossime settimane si approfondiranno le ra-
gioni per cui le tre realtà che si erano candidate a formulare la propria offerta nella prima fase di gara hanno invece disertato la seconda, decisiva, tappa. Due gli elementi delicati della partita: la gestione del personale dipendente (che Scrp ed amministrazione comunale hanno sempre comunque dichiarato di volere tutelare sino in fondo) e gli investimenti futuri da operare sull'impianto. Si tratterà di individuare un quadro probabil-
mente più adeguato al subentro nella gestione. «In ogni caso non cambia la scelta di fondo di
Esposizione universale a Milano: le iniziative nella nostra città e nel Cremasco
Expo: il primo corso è saltato. Pochi iscritti Riceviamo e pubblichiamo «Domenica la festa: inaugurazione della Sala Cremonesi, di nuovo allestita per ospitare innanzitutto i corsi di alta formazione per Expo. Ricorderete che sono stati spesi 80.000 euro di soldi dei cittadini anziché in altri interventi pubblici sicuramente più necessari (per esempio tetto palestra Braguti, manutenzione strade, sistemazione sala Alessandrini). Peccato la nostra sede universitaria offra aule che nulla hanno da invidiare in tecnologia, anzi! Ma oltre al danno (alle spalle dei cittadini ipertassati) la beffa: il primo corso per Expo atteso per maggio è già saltato per mancanza di iscritti! I cittadini ringraziano, sperando che né il sindaco né l’assessore Bergamaschi ci raccontino più le storielle sulla mancanza di soldi per interventi pubblici e che almeno ai prossimi corsi ci sia più partecipazione». Laura Zanibelli, Ncd
In sei mesi, 170 eventi
«Bisogna vedere Expo come un’occasione non solo in vista dei prossimi 6 mesi, ma per il futuro. La sfida è costruire qualcosa che non valga solamente per il periodo dell’Esposizione universale ma che possa essere duraturo, sviluppando e portando avanti diverse sensibilità». Così il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, ha introdotto la presentazione del programma di iniziative che si svolgeranno sul territorio di Crema e del Cremasco durante Expo 2015. Nei prossimi 6 mesi si alternerannocirca 170 eventi. Il comune capofila ha predisposto un pacchetto di iniziative tutto suo, denominato «La Crema di Expo». Il taglio del nastro avverrà il 26 aprile con l’inaugurazione
Morena Saltini
della sala Cremonesi, rimessa a nuovo per i corsi di alta specializzazione. Tra gli eventi in calendario, spicca l’installazione di una ruota panoramica di 30 metri in piazza Garibaldi - per tutto il mese di maggio – e l’inaugurazione, il 3 maggio, della sezione museale dedicata all’arte organaria. A giugno
Crema ospiterà il Wonderful italian golf Expo: ambasciatori, consoli ed imprenditori da tutto il mondo si sfideranno sul green di Ombrianello. Dall'1 al 5 luglio, Crema Jazz Art. Molte le iniziative alimentari e culinarie, sulla falsariga del tema di Expo 2015. Tra queste ne spiccano alcune: per tutto giugno le vie di Crema ospiteranno banchetti e camioncini di street food. Si celebrerà il 19 settembre, nel centro storico cittadino, il matrimonio tra i prodotti alimentari del Made in Crema ed i vini della Franciacorta. Dulcis in fundo, Art & Ciock: il semestre Expo si chiuderà, il 23, 24 e 25 ottobre, con una manifestazione sotto il segno del cioccolato.
Pandino, è nato il circolo dei «Fratelli d'Italia». Bosa è il presidente Sabato pomeriggio nella sala civica del comune di Pandino , il capogruppo in consiglio regionale Riccardo De Corato , ha tenuto a battesimo il neonato circolo di Pandino di Fratelli d'Italia consegnando un testimone importante per l'attività politica locale a Riccardo Bosa che ne è per questo il primo presidente . Insieme a loro per discutere di «sicurezza ed immigrazione: un binomio sempre più attuale» la portavoce regionale Paola Frassinetti e il portavoce provinciale Stefano Foggetti ; fondamentale il contributo di Giovanni Olivieri , legale, specializzato in pratiche sull'immigrazione per focalizzare alcune te-
matiche dal punto di vista tecnico giuridico. De Corato e Frassinetti hanno portato la testimonianza delle loro esperienze sia di parlamentari che di amministratori evidenziando quanto emerso sugli stessi temi nella città di Milano che da così vicino influenza anche le problematiche sociali del nostro territorio. Ed ecco che video-sorveglianza , polizia locale, supporto alle forze dell'ordine nelle attività di contrasto all'illegalità, diventano temi caldi per una azione politica a cui i sindaci sul territorio devono la giusta importanza per garantire la sicurezza dei cittadini e della legalità. Immediato per questo il confronto con
quanto svolto in modo troppo blando dalla attuale amministrazione municipale di Pandino . E proprio per questo l'azione politica del neonato «circolo di Pandino» guidato da Bosa è impegnato con il gruppo consigliare. «Insieme» che ha sostenuto alle scorse elezioni comunali la candidatura di Vanazzi per tenere alta l'attenzione su tematiche sociali così importanti e vicine agli interessi di sicurezza chiesti anche dalla popolazione di Pandino , di cui la presenza di numerosi amministratori di comuni del territorio hanno evidenziato la condivisione dei temi affrontati.
Infatti. Noi del «Cremasco» siamo ancora più severi sulla questione. Poiché il Comune ha dimostrato di non saper gestire se non in perdita le piscine, può esternalizLaura Zanibelli zare il servizio chiedendo addirittura al gestore privato il pagamento di una cifra a favore del comune e l’assicurazione della qualità del servizio, ma a questo punto l’imprenditore che gestità le piscine deve avere le mani libere nel definire i rapporti con il personale, quali tariffe far pagare, quali business creare o implementare all’interno del centro natatorio della città. Laura Zanibelli e Simone Beretta si chiedono: «Che cosa farà il Comune con Scs? Per la prossima stagione, come risolverà la questione degli investimenti, dopo aver dichiarato ai consiglieri di Rifondazione, che il comune non può più sostenere la spesa? Avevamo chiesto di esser coinvolti nel processo di definizione del bando, per tempo, in commissione. Questi amministratori non sanno ascoltare e tanto meno vogliono coinvolgere»
Amministrazione e Scrp» concludono Moro e Della Frera. «Dopo gli approfondimenti e lo
studio della situazione l'intendimento resta quello dell’esternalizzazione».
Due studenti hanno rubato un portafoglio
Due studenti di 17 e 15 anni di un istituto superiore di Crema, entrambi residente nel Cremasco, hanno rubato un portafogli da una borsa lasciata nello spogliatoio riservato al personale della scuola. Una dipendente, insospettita dal fatto che la porta dello sgabuzzino era stata lasciata aperta, ha constatato la scomparsa dalla sua borsa del portafoglio contenente 50 euro e documenti personali. E’ stato subito chiamato il 113. Gli agentihanno visionato le immagini delle telecamere interne identificando gli autori del furto.
Preso dopo la rapina
Li ha rapinati, ma è stato riconosciuto, preso e denunciato. Si tratta di un nordafricano di 24 anni che ha fermato due ragazzi vicino al parcheggio della Buca, con la scusa di chiedere una sigaretta. Poi ha estratto forse un coltello e li ha rapinati dei soldi e di un cellulare. Infine,
si è alllontanato in bicicletta. con la sua bicicletta. I due ragazzi hanno chiamato la polizia e denunciato il fatto. Ma mentre i due giovani camminano in centro, riconoscono lo straniero che li ha rapinati. Ritelefonano alla polizia; gli agenti bloccano il rapinatore.
Vasca a Crema Nuova: Sassi dentro la fontana
Danneggiata la fontana di piazza Fulcheria, a Crema Nuova. Sono state rotte alcune pietre del bordo della vasca lanciate nell’acqua. Chi è stato? Le Forze dell’ordine stanno analizzando i fotogrammi delle telecamere posizionate in zona. A segnalare il danno sono stati gli abitanti del quartiere.
Tangenziale, incidente
Un grave incidente in tangenziale, dalle parte di Ombriano. Il conducente di una Seat Ibiza, M.Q., 22 anni, stava viaggiando in direzione di Milano quando, forse per un colpo di
sonno ha sbandato andando a sbattere contro un tir che veniva nella corsia opposta. L’urto è stato violento.Il ferito più grave è risultato M.Q. che, trasportato in ospedale, è stato operato.
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Crema
Sabato 25 Aprile 2015
Il memorial «Carlo Monti»: vince la squadra dei carabinieri. Evento
Sabato 18 aprile l’oratorio San Luigi di Pandino ha fatto da cornice alla 4° edizione del Memorial «Claudio Monti». Un pomeriggio all’insegna dello sport e dell’amicizia, nel ricordo di Claudio. Dopo la sfida tra le quattro squadre, la finale ha visto in campo i carabinieri contro la Selezione Pandino che ha avuto la peggio. I carabinieri hanno innalzato il trofeo alla presenza del sindaco Maria Luise Polig, del presidente del Parco del Tormo e sindaco di Dovera Mirko Signoroni e del sindaco di Montodine Alessandro Pandini. Erano presenti numerose associazioni del territorio: il Parco del Tormo, alcune Pro Loco, la Croce Rossa di Crema, oltre alle associazioni «Pandino Eventi», «Ritormo a vivere» e la «Motovia della Gera d’Adda». Il Memorial è stato l’occasione per concludere la raccolta fondi a favore della costruzione di un pozzo in Zambia, un progetto in collaborazione con l’Associazione «Mazdi Ali Moyo». La raccolta delle offerte si è svolta in tutto il territorio comunale e ha dato buoni risultati. Un ringraziamento di cuore va all’«Accademia degli Inquieti 41» che ha scelto proprio il pomeriggio di sabato per consegnare, dalle mani del tesoriere Aleandro Manenti ai genitori di Claudio, una cifra significativa raccolta per la costruzione del pozzo. Un sostegno e un aiuto corposo che porta quasi a conclusione i lavori in Zambia. «Un appuntamento importante e che si pone un obiettivo molto elevato» ha commentato il sindaco di Pandino. «Un pozzo d’acqua è un obiettivo comune che ci vede tutti partecipi. E l’amministrazione volentieri appoggia iniziative di valore come questa».
Metodi di formazione sportiva. Serata organizzata da AC Crema 1908. Tanto da imparare
Italia-Inghilterra: siamo sconfitti
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di Gionata Agisti
l quarto incontro del ciclo «Sport e cultura», organizzato dall’AC Crema 1908 per diffondere in città un sano approccio al mondo sportivo, si è tenuto lo scorso 21 aprile, nella sala grande del santuario di Santa Maria della Croce e ha visto come ospiti due esponenti del calcio inglese: John Williams e Marcus James Brameld, entrambi in forza allo Sheffield. L’argomento della serata, come sempre moderata da Angelo Colombo, project manager dell’AC Crema, era dedicato infatti ai diversi metodi di formazione praticati in Italia e in Inghilterra. Oltre ai due britannici, per il nostro Paese era presente Giancarlo Finardi, ex calciatore di Atalanta e Cremonese e attualmente coordinatore tecnico del settore giovanile della società bergamasca. Lo Sheffield Wednesday FC, fondato nel 1867, è per anzianità la terza società di calcio inglese e conta centri di formazione non solo nel Regno Unito ma anche a Malta, a Dubai e in altre parti del mondo. In tutti questi posti, lo Sheffield cova nuovi giocatori, di particolare talento o meno, non importa, perché alla base c’è un modello di educazione sportiva che in Italia si avverte sem-
Da sinistra, gli inglesi Williams e Brameld. Qui sopra, Giancarlo Finardi:
pre più di rado. Con qualche eccezione: l’Atalanta, appunto, che vanta il miglior settore giovanile italiano e l’ottavo a livello mondiale. Alla base della filosofia sportiva dello Sheffield è posto un principio etico, per cui ciò che conta, innanzitutto, è creare una comunità, un gruppo. Nei loro doposcuola, campi estivi e altre iniziative strutturate, c’è spazio anche per l’integrazione di persone disabili e per i cosiddetti ragazzi difficili, a cui viene proposto uno specifico percorso formativo. Proprio la necessità di giocare insieme è uno degli aspetti che nel calcio giovanile italiano è sempre più disatteso. «Per come intendo io l’allenamento, mi limiterei a far giocare libera-
mente i miei ragazzi» ha sottolineato Finardi, che ha speso più parole di gratitudine nei confronti di Mino Favini, responsabile storico del settore giovanile dell’Atalanta e suo maestro. «Nel ciclo formativo di un calciatore professionista, dovrebbero esserci anche 10mila ore di gioco libero ma attualmente non è più così, al contrario di quanto avviene in tante altre discipline». Secondo il tecnico, da noi dominano le pressioni esercitate della società e l’ansia di vincere, che portano a trascurare sempre più le giovanili, per puntare tutte le energie e le risorse sulla prima squadra. «Ovvio che la vittoria ti dia quella carica e quella consapevolezza delle tue capacità che sono molto utili» è in-
tervenuto ancora Finardi, «ma il segreto che, nel tempo, ha portato il settore giovanile dell’Atalanta ai livelli che sono stati ricordati è una ricetta tuttora valida: selezione, metodo e continuità, intesa come continuità di metodologia, appunto, ma anche di tecnici. È proprio nel team, considerato come una sorta di famiglia, che risiede la forza di un gruppo. Noi, a Bergamo, teniamo periodicamente una riunione con tuttigli allenatori delle varie categorie». Quanto sia importante puntare proprio su questa formula vincente lo hanno ricordato anche gli ospiti inglesi, spiegando come, a Sheffield, la formazione, fin dai bimbi di 3 anni, preveda diverse fasi: tecnico-tattica, sociale, fisica e psicologica. Una certa dose di pressione viene inserita solo da una certa età in poi e comunque con gradualità. Il rischio, altrimenti, è quello di bruciare giovani talenti, mentre la pazienza è un altro ingrediente fondamentale. Pazienza, la cui necessità dovrebbero comprendere anche i genitori, che sono spesso la prima causa di ansia di prestazione nei più giovani. Anche in questo ambito, il calcio inglese, che è riuscito a sconfiggere pure il tifo violento, ha molto da insegnarci ma riuscirà mai a cambiare un’Italia che non vuole evolversi nei metodi e nelle strutture?
«Festa Expo del socio pensionato»: la Cisl del Cremasco siede a tavola
Un'anziana di Rivolta d'Adda è annegata. Inutili tutti i soccorsi
La Federazione nazionale pensionati della di Cisl organizza pe giovedì 14 maggio la «Festa Expo del Socio pensionato» del Cremasco (aperta a familiari, amici e simpatizzanti FNP/Cisl ). Programma: ore 10.30, messa in suffragio dei soci defunti nella Basilica di S. Maria della Croce; dopo la funzione religiosa trasferimento in automobile o pullman al ristorante Fontanile di Izano; ore 12.30: pranzo sociale. Pomeriggio a “sorpresa”.Saranno presenti: Pino Bertozzi, segretario Lega FNP Crema Asse del Po, Tommaso Salvato, segretario generale FNP Asse del Po; Valeriano Formis, segretario generale regionale FNP; Mario Uccellini, Segretario Generale CISL Asse del Po.Le iscrizioni si ricevono, entro venerdì 8 maggio 2015, presso la sede in viale de Gasperi, 56/b: dal lunedì al venerdì, dalle ore 9alle 12e dalle ore 15alle17, o telefonando allo 0373/390110 - 390111. Quota di partecipazione: euro 15per i soci; euro 22per i non soci.
Una donna di 70 anni è morta annegata nella roggia Rivoltana. Si chiamava Umbertina Groppo, sposata, un figlio, residente in paese. Sembra che alcune persone abbiano cercato di salvare l’anziana. Inutilmente. Dato l’allarme, sono intervenuti i vigili del fuoco di Crema i quali hanno recuperato subito il corpo della donna. Finita volontariamente nel canale o una disgrazia? La magistratura ha aperto un’inchiesta.
Lettere & Opinioni
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Sabato 25 Aprile 2015
Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • incomsc@gmail.com
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critica
Il pagamento della Cosap è l’ennesima farsa italiana Egregio direttore, l’ultima invenzione fiscale italica è l’imposta sulle frane. L’ha pensata il Comune di Nazzano, un paese in provincia di Roma, il quale, dopo che una strada comunale posta all’interno del parco Naturale Tevere Farfa, è stata sommersa da una frana di terriccio, massi e alberi, ha deciso di “multare” il parco applicando la Cosap, l’imposta che colpisce l’occupazione di suolo pubblico. Siamo alle comiche finali in un Paese alla sbando, caratterizzato dal dissesto idrogeologico e dagli innumerevoli fenomeni franosi, in un Paese sprecone, che non riesce ha tagliare le spese improduttive, dove gli scandali delle opere incompiute la fanno da padroni e dove impunemente i consiglieri regionali di tutte le Regioni, che dilapidano le casse utilizzando soldi pubblici per i loro bisogni personali, la fanno franca e vengono addirittura rieletti, in un Paese dove la corruzione dilaga, non si ha di meglio che inventare la tassa sull’occupazione di suolo pubblico dovuto ad una frana, nell’attesa che applichino la tassa sulle alluvioni e con la stessa filosofia, facciano pagare la tassa di occupazione sul suolo pubblico nel caso che un aereo precipiti. Elia Sciacca Cremona ***
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soluzione
Gli immigrati potrebbero fare lavori socialmente utili Egregio direttore, il numero sempre più consistente di immigrati provenienti dall’Africa, è un fenomeno complesso e non è possibile immaginare una soluzione facile. Purtroppo il numero di centinaia, per non dire migliaia di immigrati che ogni giorno arrivano, continua ad aumentare il malumore generato dai costi che vengono attualmente sostenuti per ospitare questi profughi. Bisognerebbe agire immediatamente su questi costi e studiare soluzioni alternative. Per esempio, si potrebbero implementare forme di autogestione supervisionate. Gli immigrati potrebbero cucinare, occuparsi della pulizie dei locali e della manutenzione. In molti Comuni potrebbero dedicarsi ad attività socialmente utili e svolgere lavori di manutenzione ordinaria per i quali non servono grandi qualifiche. In questo modo potrebbero imparare a lavorare, senza gravare sulla società. Questo non viene fatto perché preferiamo voltare la testa dall’altra parte, nella speranza che la maggior parte dei migranti utilizzi l’Italia solo come passaggio per raggiungere i Paesi del Nord Europa. Certamente non è semplice respingerli, come detto, alla partenza. Sparare ai barconi: chi si prende questa grossa responsabilità? In fin dei conti sono esseri umani anche loro. Meno fortunati di noi…! Andrea Delindati Cremona ***
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il 25 aprile
Cremona è una città democratica antifascista e nonviolenta Signor direttore, il 25 aprile oltre che essere una ricorrenza repubblicana fondativa della nostra Repubblica e della nostra democrazia, è un momento di rinnovamento del patto fra tutte le organizzazioni democratiche e costituzionali di ripudio e di comune lotta contro l'ideologia fascista che tanto dolore e tante vittime ha causato al nostro Paese. Quest’anno le celebrazioni del 25 aprile assumono una rilevanza ancora
Il contribuente batte l’Agenzia delle Entrate Ricordate lo scandalo dei “falsi” dirigenti dell’Agenzia delle Entrate e la relativa pronuncia della Corte Costituzionale del 17 marzo scorso che ha dichiarato illegittima la legge di sanatoria delle nomine a dirigente di 767 funzionari dell’Agenzia delle Entrate senza che gli stessi fossero mai stati sottoposti a pubblico concorso e pertanto li ha dichiarati decaduti dal ruolo di dirigente? Ebbene, finalmente è arrivata la prima pronuncia in merito alle sorti degli atti di accertamento firmati da “falsi” dirigenti. La pronuncia arriva dalla Ctp di Milano (Commissione Tributaria Provinciale di Milano, sentenza n. 3222/25/15) che coraggiosamente abbraccia l’orientamento che nelle aule dei tribunali tributari si è più volte ribadito, ossia il principio della nullità degli atti di accertamento firmati dai “falsi” dirigenti dell’Agenzia
A cura di Emilia Rosemarie Codignola*
delle Entrate. Abbiamo detto “coraggiosamente”, in quanto detta sentenza sconfessa la tesi del Fisco e del Ministero dell’Economia che, intervenuti sulla vicenda, hanno più volte ribadito la piena validità degli atti in questione, nonostante siano stati firmati da falsi dirigenti poi dichiarati decaduti dalla Corte Costituzionale. La Ctp di Milano ribadisce che la sua decisione è la diretta conseguenza della
maggiore di fronte alla crescita di movimenti che alle idee propugnate dal fascismo e dal nazismo si ispirano e a movimenti politici che acquisiscono consenso elettorale attraverso la diffusione di posizioni xenofobe e razziste. Come abbiamo visto in questi mesi, anche la città di Cremona e la nostra provincia non sono immuni dalla presenza di questi fenomeni, presenze pericolose e dannose per la democrazia che devono ricevere un segnale forte e chiaro dalla mobilitazione per il 25 aprile. Cremona è una città democratica, antifascista e nonviolenta. Per questo come Sinistra Ecologia Libertà saremo presenti con le nostre bandiere, assieme a tutte le altre forze democratiche che hanno sottoscritto l’appello unitario e vi invitiamo a partecipare convintamente alla manifestazione del 25 aprile a Cremona. Lapo Pasquetti Coordinatore Circolo di Cremona di Sel Gabriele Piazzoni Coordinatore di provinciale di Sel ***
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cremona
Un altro sabato nefasto per il commercio del centro Egregio direttore, è stato, per il commercio, un sabato (quello scorso) da dimenticare. Con il centro deserto. Il presidio, pur pacifico, in centro ha evocato lo spettro di un ordine pubblico in bilico. Da qualche cliente abbiamo persino sentito (non vuole essere una accusa, anche perché non ne abbiamo testimonianza diretta) che gli uffici del Comune, interrogati in proposito, avrebbero risposto che non potevano garantire, in maniera assoluta, che non ci sarebbero stati problemi per la sicurezza. Ciò che è invece garantito è che, in questo modo, si priva il centro della sua vocazione naturale: essere centro di socialità e aggregazione. Dalla Questura erano arrivare rassicurazioni, che purtroppo non sono bastate. Poi, nella seconda parte della giornata, il vento forte ha spazzato via, con le sue raffiche, ogni speranza di raddrizzare la situazione. Non voglio insistere troppo sulla questione. Ma non si può sempre fare spallucce e voltarsi dall’altra parte. Un adagio popolare recita che “quando ci si scotta con l’acqua calda, poi si teme pure quella fredda”. L’idea di un presidio
sentenza della Corte Costituzionale del 17 marzo scorso e dunque rappresenta un importante precedente per tutti i contribuenti che intendano fare ricorso. A questo punto, quale sarà la sorte della cartella esattoriale notificata da Equitalia sulla base dell’atto di accertamento dell’Agenzia delle Entrate dichiarato nullo? Nell’ambito dei procedimenti amministrativi, la dichiarazione di nullità di un
antifascista ha evocato spettri di una delle pagine più violente della storia della città, quella degli scontri di gennaio. Ed ha tenuto lontano i clienti dai negozi portandoli a preferire la tranquillità certa dei poli di media e grande distribuzione. Speriamo che con questo pomeriggio si chiuda una questione che ha già arrecato troppi danni alle imprese e alla città. Fausto Casarin Presidente Confcommercio provincile ***
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caso tamoil
Vogliamo mettere la politica di fonte alle proprie responsabilità Egregio direttore, la Tamoil deve essere bonificata il più rapidamente possibile. Non ci si può appigliare a leggi che rinviano gli interventi in questo senso, dopo una condanna per disastro ambientale. Non bastano indagini superficiali per valutare l’impatto degli agenti inquinanti che hanno avvelenato la nostra terra e le nostre acque. E’ necessaria un’indagine approfondita sulla salute dei cittadini. La politica ha finto di ignorare il problema per tutto il processo, restando inerte davanti alle risultanze delle sue varie fasi, sia a livello locale che a livello nazionale. Né sindaci, né ministri si sono costituiti parti civili a tutela dei cittadini, che hanno dovuto fare da soli e solo grazie al coraggioso e generoso intervento del nostro concittadino Gino Ruggeri, hanno fatto ottenere un risarcimento milionario allo stesso Comune di Cremona che li ha abbandonati. Si vuole continuare così, anche dopo le motivazioni di una sentenza che chiama direttamente in causa le autorità politiche a tutti i livelli? Ho posto queste domande direttamente ai ministri interessati, nell’intento di mettere la politica di fronte alle sue responsabilità. Danilo Toninelli Deputato del Movimento 5 Stelle ***
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tragedia del mare
L’Arci darà un sostegno alle famiglie delle vittime Egregio direttore, con un minuto di silenzio, il Consiglio na-
atto ha, come conseguenza immediata e diretta, la nullità anche di tutti i successivi atti emessi in conseguenza del primo. Dunque, ne deriva che la nullità del primo atto travolgerà anche il secondo atto, secondo una sorta di effetto domino. La nullità inoltre potrà essere fatta valere in ogni momento, anche se i termini per impugnare l’avviso di accertamento sono già decorsi. E allora contribuenti, cosa state aspettando? Avanti con i ricorsi, prima che intervenga un’altra legge di sanatoria in perfetto stile italico. *Avvocato Stabilito del Foro di Milano
zionale dell’Arci, riunito a Roma il 18 e 19 aprile, ha voluto esprimere il suo dolore e cordoglio per l’ennesima strage che si è consumata nel Mediterraneo, al largo delle coste libiche e a 120 miglia dalle coste italiane di Lampedusa. Si tratta di una delle più grandi tragedie mai avvenute in mare. Una tragedia che ha responsabilità precise nelle scelte compiute dalle istituzioni italiane ed europee, che continuano a perseguire politiche di chiusura ed esternalizzazione delle frontiere e che, con Triton, hanno deciso di mettere in campo un’operazione finalizzata al solo controllo, anziché allargare a tutto il Mediterraneo un’azione di ricerca e salvataggio, quale è stata “Mare nostrum”, che ha consentito a tante persone di essere messe in salvo. Quando si capirà che il flusso di migranti non si fermerà né dinanzi alle vessazioni dei trafficanti di morte, né di fronte ai pericoli di traversate su barconi stracolmi e insicuri? Quanti morti ancora ci dovranno essere perché si decida di accogliere la richiesta dell’apertura di canali di ingresso umanitari, offrendo vie sicure di fuga a chi scappa da guerre e violenze? Ogni minuto perso, accresce responsabilità che ormai sono chiare a tutti. Chiediamo al governo, in attesa che si arrivi ad un’azione congiunta con l’Unione Europea, di ripristinare immediatamente “Mare nostrum”. Da parte nostra, oltre a continuare in un’opera instancabile di denuncia, destineremo parte del ricavato della raccolta del 5 per mille alla costituzione di un fondo di sostegno alle famiglie delle vittime. Arci ***
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crema
Centro culturale arabo, prosegue sottotraccia l’iter burocratico Egregio direttore, mentre è calata la tensione e l’attenzione, sul tema dell’attivazione a Crema di un Centro culturale arabo, si è creata, proprio per questa ragione, la condizione più favorevole all’amministrazione Piloni-Bonaldi, per imporre alla città ciò che la città ha fatto capire in ogni modo di non volere. Sul sito internet del Comune è quindi comparso «l’avviso di deposito di integrazione del documento relativo alla valutazione ambientale (Vas) della variante par-
ziale al Piano di governo del territorio (Pgt), per la redazione del Piano delle attrezzature religiose e convocazione della seconda seduta di conferenza di valutazione». La prima seduta si era “celebrata” lo scorso mese di dicembre. Il documento di scoping, in quella circostanza, era stato elaborato avendo come riferimento la normativa vigente, ovvero alla Legge Regionale n. 12/2005. Frattanto, è intervenuto il varo, da parte del Consiglio regionale della Lombardia, della Legge del 3 febbraio 2015, la n. 2, che ha modificato la normativa precedente in tema di “pianificazione delle attrezzature per servizi religiosi”. Di qui la necessità di un’integrazione al “documento di scoping”, relativamente al solo Piano delle attrezzature religiose, nonché della seconda conferenza preliminare di valutazione, tenutasi giovedì scorso scorso in Comune a Crema. Il dato politico è che, per quanto sottotraccia, prosegue l’iter burocratico finalizzato, sostanzialmente, a dotare Crema di un Centro culturale arabo. A breve, infatti, sarà pubblicato il Rapporto ambientale, in merito al quale - nell’arco di 60 giorni - si raccoglieranno i pareri degli enti competenti. Quindi si calendarizzerà la Conferenza di valutazione finale, la quale licenzierà il parere di compatibilità ambientale, dal momento che la nuova Legge regionale assoggetta alla Vas anche le attrezzature religiose. Si approderà, in conclusione, alla proposta di variante vera e propria, che andrà al vaglio del Consiglio comunale, il quale sarà chiamato a pronunciarsi in merito all’adozione o meno. Salvo clamorosi colpi di scena, la maggioranza consiliare su cui si regge l’amministrazione Piloni-Bonaldi la adotterà. A chi scrive pare sempre più probabile che un ricorso al Tar resti l’unica modalità per provare a fermarli. Ciò detto, in quanto consigliere comunale, ho partecipato alla seconda conferenza, quella tenutasi appunto giovedì mattina, facendo verbalizzare le mie osservazioni. Essendo stata confermata l’individuazione in via Milano di una nuova “area per servizi e attrezzature religiose”, ho sottolineato l’incoerenza nel prevedere una tale possibilità che andrebbe a inserirsi in un contesto sempre più a vocazione e destinazione commerciale, visto che l’amministrazione medesima mira a un potenziamento di tale tipologia di insediamenti. Vien da chiedere: come si sposa una possibile presenza di attrezzature religiose in un simile contesto? Non è, tuttavia, mancata una novità clamorosa rispetto alla prima conferenza: l’amministrazione ha individuato una seconda nuova area nel parcheggio dell’ex Tribunale, quello che veniva riservato - prima dell’infausto accorpamento a Cremona - agli avvocati. Ho fatto mettere a verbale che non trovo aggettivo diverso da “folle”, ovviamente sul piano politico-amministrativo, per definire tale pensata. L’area in questione, è infatti adiacente al parcheggio dell’Ospedale, notoriamente utilizzato in modo “pieno”. Un amministratore di buon senso integrerebbe, secondo me, tali possibilità di parcheggio. In aggiunta a ciò, colpisce l’insipienza di chi si trova ad avere a disposizione - io continuo a dire purtroppo - un bene, un patrimonio di cui ancora deve definire il reimpiego e comincia a depauperarlo o ad affiancarvi previsioni insediative che potrebbero condizionare, in termini critici, proprio la riconversione dell'immobile suddetto. Da ultimo, e non per importanza, ho fatto notare che l’area di via Libero Comune individuata per una tale destinazione, è ricompresa tra il Pacioli di via Dogali, l’Itis Galilei, una pizzeria e non dista granché da Sraffa e Liceo Artistico. La deduzione è che si voglia ulteriormente e inopinatamente “caricare” di utenza una zona epicentro di “Servizi scolastici”, a marcato transito non solo veicolare ma anche di autobus. Cui prodest? A chi giova? Antonio Agazzi Capo Gruppo di “Servire il cittadino” in Comune a Crema
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Sabato 25 APRILE
Domenica 26 APRILE
Lunedì 27 APRILE
MArtedì 28 APRILE
Mercoledì 29 APRILE
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Sabato 25 Aprile 2015
CASALMAGGIORE
SPORT
Shotokan Karate Do Grande inizio 2015
Il Shotokan Karate Do 1° nella gara di Sabbioneta
Continua inarrestabile l’ascesa dello “Shotokan Karate Do”, capitanato dal vulcanico Maestro Claudio Lena. Se il 2014 si è concluso con il Titolo iridato di Campioni Italiani Csen, specialità Kata a Foligno, il 2015 si è aperto alla grande. Martina Bandini si è infatti aggiudicata il 3° posto al Campionato Italiano Fijlkam a Squadre rappresentative Regionali al Centro Olimpico di Ostia Lido. Questo grande piazzamento ha permesso alla Squadra giovanile di staccare il biglietto per il prossimo Campionato Europeo WKF che si svolgerà nell’Ile de France (Parigi) il prossimo giugno. Tra gennaio e febbraio, l’atleta di punta Devid Lena è stato scelto tra i migliori atleti italiani per disputare l’Open Internazionale di karate WKF che si è svolto a Dubai negli Emirati Arabi. L’8 marzo lo Shotokan Karate Do ha poi organizzato l’11° Trofeo Piccola Atene Città dei Gonzaga, gara di Karate Csen, presso il Palazzetto dello Sport di Sabbioneta. 6 Regioni presenti, 30 Associazioni Sportive, 1160 prove (tra Percorso-Palloncino-Kata Individuale-Kata a Squadre-Kumite), 30 Ufficiali di Gara presenti, 6 Tappeti da gara posizionati. Questi numeri fanno comprendere l’altissimo livello della manifestazione agonistica, che si conferma l’Evento Nazionale Csen più grande, secondo solo al Campionato Italiano di Foligno. Una bellissima giornata di sport, divertimento ed amicizia, che ha visto al termine della Manifestazione, lo “Shotokan Karate Do” salire sul gradino più alto del podio nella Classifica generale di Società: 1° posto assoluto. Un risultato che premia la forza del Gruppo e l’eccellente organizzazione del M° Lena, coadiuvato da Ivan Mazzini e Noemi Lena. Claudio Lena esprime un grazie di vero cuore a tutti i collaboratori, ai genitori degli atleti e a tutti gli sponsor del territorio, che hanno reso possibile importante evento sportivo. Da segnalare che nell’occasione lo Shotokan Karate Do ha devoluto tramite la Sede Casalasca di Amurt, un contributo a favore dei bambini dell’Africa. Altro splendido obbiettivo centrato, domenica 15 marzo presso il Centro Sportivo Carraro di Milano in via Missaglia, dove si sono svolti i Campionati Regionali Fijlkam validi per la qualificazione al Campionato Italiano, che si tiene in questi giorni presso il Centro Olimpico di Ostia Lido, per le Categorie Juniores e Assoluti specialità Kata Individuale. Martina Bandini classe 1998, si è cimentata nella Categoria superiore Juniores, qualificandosi al 5° posto, sfiorando il 3° gradino del podio, ma guadagnando la preziosa opportunità di partecipare al Campionato Nazionale. Buona anche la prestazione dell’agonista Senior Luca Leoni, che si è dovuto accontentare dell’11° posto in una Categoria sempre più agguerrita.
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
Addio alla scuola dell’infanzia
A fine anno chiude i battenti la “Maria Bambina” di Vicobellignano, gestita dalle suore fino a 7 anni fa
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La Cooperativa Cittanova, che gestisce la scuola a nome della Diocesi di Cremona, ha comunicato in settimana che con il 30 giugno 2015, giorno di chiusura dell’anno scolastico 2014/15, s’interromperanno le attività didattiche presso la scuola dell’Infanzia Maria Bambina in Vicobellignano, frazione di Casalmaggiore. La Cooperativa gestisce da otto anni anche la scuola dell’infanzia San Giuseppe, nel capoluogo. I genitori dei bambini iscritti hanno ricevuto la comunicazione in questi giorni, a iscrizioni chiuse. E' sempre un gran peccato quando una scuola chiude i battenti, ma già il 26 maggio 2014, nel corso di un’assemblea dei genitori dei bambini iscritti, tenuta presso la scuola alla presenza del presidente della Cooperativa, i Coordinatori didattici e il Parroco, si erano già espresse e discusse pubblicamente alcune considerazioni sul futuro della scuola Maria Bambina. Questo afferma il presidente della Cooperativa Cittanova, don Irvano Maglia. In particolare, prosegue don Maglia, si era comunicata l’intenzione della Cooperativa di verificare se, con le nuove iscrizioni per l’anno scolastico 2015-16, si sarebbero mantenute le condizioni per dare continuità all’attività didattica sia presso la scuola Maria Bambina in Vicobellignano, che presso la scuola San Giuseppe nel capo-
La scuola dell'infanzia Maria Bambina in via don Vincenzo Grossi a Vicobellignano
luogo. Da alcuni anni si registrava una diminuzione di nuove iscrizioni dentro una tendenza demografica, nel Comune di Casalmaggiore, che evidenziava una costante diminuzione di bambini nati da famiglie locali e un aumento di bambini nati da famiglie di altra cultura e religione, e quindi non interessate ad iscrivere i figli presso la scuola cattolica.
Ad oggi le nuove iscrizioni alla scuola Maria Bambina sono di 8 bambini e di 18 alla scuola San Giuseppe, per un totale di 26 nuove iscrizioni a fronte di 41 bambini che passeranno dalle scuole diocesane alla scuola primaria statale. Complessivamente i bambini iscritti alle due scuole diocesane il prossimo anno scolastico sono di numero poco superiore a 100, mentre la sola scuola
S. Giuseppe è autorizzata ad accoglierne fino a 125. L’anno scolastico in corso è il settimo di gestione della Cooperativa, dopo la partenza delle Suore di Maria Bambina da Vicobellignano. In questi sette anni si è mantenuto un numero di bambini iscritti e frequentanti tale da esigere entrambe le scuole, il prossimo anno la tendenza s’inverte e le proiezioni demografiche, fornite dall’Ufficio Anagrafe del Comune di Casalmaggiore, dimostrano che non vi saranno più le condizioni per un recupero in futuro. Per questa ragione la Cooperativa ha deciso di concentrare l’attività didattica presso la sola scuola San Giuseppe ad iniziare dal 1° settembre 2015. Come comunicato per lettera alle famiglie, i bambini iscritti alla Maria Bambina potranno frequentare dal 1° settembre 2015 presso la scuola San Giuseppe e formeranno una sezione integrata nell’organizzazione didattica della stessa scuola. Come riporta il sito della Diocesi, il Vescovo, la parrocchia di Vicobellignano e la Cooperativa condividono la sofferenza per una decisione obbligata per il numero dei bambini iscritti, e che priva, dopo tanti anni, la comunità di Vicobellignano di una presenza educativa per i più piccoli e le loro famiglie. La scuola Maria Bambina porterà a compimento l’attuale anno scolastico sino a fine giugno 2015.
I relatori? Sono giovani e li abbiamo in casa Tre incontri in maggio a Piadena
PIADENA – Piccoli piadenesi crescono, ed è giusto che la comunità lo sappia. Proprio per valorizzare la presenza di giovani di grande valore, qualità che non accomuna i soli famigerati “cervelli in fuga”, l’Amministrazione comunale piadenese ha creato il “Forum Giovani”, che sabato mattina in Municipio ha presentato la sua prima iniziativa. Ad accogliere i giornalisti, l’assessore alla Cultura Marica Dall’Asta, che fa parte a pieno titolo del mondo giovanile dal basso dei suoi 25 anni, accompagnata da Andrea Volpi, capogruppo in Consiglio comunale della maggioranza, Andrea Cantoni, altro consigliere, e Maurizio Bastoni, assessore che si occupa tra l’altro delle manifestazioni. «Oggi manca solo Elisa Dossena – ha esordito Dall’Asta – in quanto all’estero. Presentiamo un ciclo di tre serate in maggio che sono gestite da giovani con l’obiettivo di attirare ragazzi della fascia più bassa, che in genere non partecipano alle iniziative comunali. Inoltre vogliamo far conoscere alla cittadinanza cosa hanno fatto i nostri neolaureati. Vogliamo sfatare il mito che per fare conferenze interessanti si debba rivolgersi altrove a pagare fior di quattrini. Qui le eccellenze ci sono». Ed eccole le eccellenze, ovvero i giovani laureati che terranno i tre incontri. Il primo a intervenire è Alessandro Sandrini, dottore in Scienze e Tecniche delle attività motorie, preventive e adattate, che il 4 maggio parlerà di “Mens sana in corpore sano”. «Tratterò dei problemi legati all’alimentazione, di conseguenza obesità diabete e malattie correlate come l’ipertensione. Quindi dell’importanza di associare alla prevenzione e alla cura l’attività sportiva». Quindi Gianluca Bretani, dottore in Biotecnologie
Da sinistra: Volpi, Regazzini, Bodini, Sandrini, Toninelli, Dall’Asta, Bretani, Cantoni e Bastoni
vegetali, alimentari e agrarie, protagonista l’11 maggio col tema “Chi ha paura degli Ogm? Verità e bugie sugli organismi geneticamente modificati”: «Quello degli Ogm è un tema ad ampio respiro – ha detto Bretani -, la difficoltà sarà fare una sintesi accessibile anche ai non addetti ai lavori. Quest’anno in particolare si tratta di un tema importante, in quanto legato ad Expo, come del resto anche i temi delle altre due serate. Il mio intento sarà quello di sfatare bugie dipingendo un quadro oggettivo». La terza ed ultima serata, il 18 maggio, sarà “Il viaggio: istruzioni per l’uso”, e vedrà protagonista una coppia di relatrici: Elisa Bodini, dottoressa in Lingue per la comunicazione nell’impresa e nelle organizzazioni internazionali, e Chiara Regazzini, dottoressa in Sviluppo Interculturale dei sistemi turistici. «Cercherò di dare consigli utili per preparare e gestire un viaggio – ha affermato la Bodini -, partendo
dalla mia esperienza personale di Erasmus in Spagna». «Io – ha aggiunto la Regazzini – mi baserò sulle mie due esperienze: la laurea legata al turismo e la mia esperienza di scrittrice online di travelblog (il sito è www.viaggi-lowcost.info/author/chiara, ndr)». Valentina Toninelli è l’autrice del progetto grafico e ha contribuito all’organizzazione delle serate: «Questa è una bella iniziativa perché fatta da giovani, che in genere non si mettono mai in gioco quando c’è di mezzo il Comune». «Il Forum Giovani – ha aggiunto Andrea Volpi – era uno dei punti della nostra campagna elettorale. E’ un organismo dell’Amministrazione comunale, di cui sono referente. Questo è il primo evento organizzato, spero il primo di tanti, i progetti li abbiamo». I tre incontri si terranno tutti alle ore 21 presso il Museo Archeologico Platina.
Casalmaggiore
Sabato 25 Aprile 2015
SeMiScambi allarga i confini
Oggi a Castelponzone il mercato di libero scambio di semi. Organizza il Fai Giovani, che l’ha illustrato nel convegno a Roma
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di Vanni Raineri
orna a Castelponzone, in uno dei “Borghi più belli d’Italia”, la rassegna SeMiScambi, l’iniziativa di scambo libero e gratuito di semi. Nata solo un paio di anni fa, la manifestazione, promossa da FaiGiovani e Comune di Scandolara Ravara, ha accompagnato l’interesse sempre crescente per il borgo casalasco, e promette di assumere un rilievo ancora più vasto, addirittura nazionale. Ma andiamo con ordine. SeMiScambi si terrà oggi, sabato 25 aprile, dalle ore 10 alle 18 con ingresso libero. Ci si potrà scambiare semi di fiori, arbusti, frutti, ortaggi e cereali. Durante la giornata sono programmate visite guidate al borgo (alle ore 11,30, 15, 16,30 e 17,30), alla Chiesa Vecchia di Scandolara Ravara (ore 16,30 e 18), mostra-mercato di florovivaismo, degustazione e vendita di prodotti locali e cesti pic-nic, e tanto altro. Il programma prevede alle ore 10,30 un’escursione in bicicletta verso la chiesa vecchia di Scandolara Ravara con visita guidata; alle 11 incontro sulle proprietà terapeutiche dei semi nella cucina macrobiotica. Nel pomeriggio, alle 15 escursione in bicicletta verso Villa Medici del Vascello a San Giovanni in Croce con visita guidata; al ritorno sosta alla chiesa di Caruberto davanti
Un momento dell'edizione 2014, con l'inaugurazione del Museo dei Cordai
ai suoi antichi affreschi. Quindi tre incontri: alle 15,30 “Un’antica novità: il mais corvino”, alle 16 “Giardini storici cremonesi e fiori”, alle 17 “Come conservare e valorizzare la biodiversità vegetale”. Durante la giornata, dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 17, laboratori didattici per bambini: Bomba di semi (costruzione di una bomba di semi con terriccio e semi vari avvolti in carta di giornale), PartArte (creazione di un’opera d’arte con timbrini ricavati dalle patate e colori a tempera), Dal seme alla pianta (partendo dal seme i bambini disegneranno la pianta che immaginano nascerà), Io creo il mio giardino-Io creo il mio orto (alle 11 e alle 16: utilizzando materiale di riciclo come bottiglie di plastica i bambini creeranno dei piccoli orti o giardini portatili). Da segnalare poi che nell’ambito di “SemiScambi”, Castelponzone ospita il
secondo appuntamento della terza edizione del Festival Luciano Boari. Alle ore 19 presso gli antichi portici, si terrà “Borgo sotto le stelle”, festa musicale con musiche profane, visita guidata al paese e al museo dei cordai. Da sottolineare che le escursioni in bici sono curate dal Gruppo Fai Giovani, le visite guidate sono a cura dell’infopoint Borghi&Castelli, le attività di SeMiScambi bimbi a cura del Museo della Civiltà Contadina Cascina “Il Cambonino vecchio” di Cremona e del Gruppo Fai Giovani. Un contributo economico è richiesto per il noleggio biciclette (5 euro), ingresso al museo dei cordai (2 euro), ingresso e visita guidata al borgo (4 euro), ingresso al Parco di Villa Medici e visita guidata (6 euro, 2 durante l’escursione delle 15,30). E veniamo ora al respiro nazionale della manifestazione. Sabato scorso, 18
aprile, si è tenuta a Roma la convention nazionale dei Fai, alla presenza del ministro Dario Franceschini e dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Giovanni Salomoni, referente del Fai Giovani Cremona, ha esposto la relazione, a lui chiediamo i contenuti: «Nell’ambito del convegno nazionale, 7 gruppi locali selezionati sono stati chiamati a presentare la loro esperienza. Noi di Cremona eravamo tra questi, e siamo stati invitati a parlare di SeMiScambi, iniziativa che concilia l’aspetto culturale, con attenzione al territorio e al paesaggio, e la cultura rurale, e che vede la collaborazione tra tante associazioni e gruppi per realizzare una manifestazione articolata». C’è quindi la possibilità che SeMiScambi possa allargare i suoi confini? «La nostra sede nazionale ha manifestato grande interesse, e anche nel corso del convegno abbiamo avuto parecchi riscontri, sotto forma di informazioni e materiale, da parte di gente intenzionata a riproporre la manifestazione nei loro contesti, ma soprattutto per trovare una regia al di sopra delle singole iniziative. Ci hanno contattato anche property manager dei beni Fai. Sappiamo che esistono altri mercati per lo scambio di semi, ma sono più amatoriali, questo di Castelponzone muove tanti contenuti assieme, li mette a sistema, e questo fa la differenza».
Le Invasioni Digitali si concentrano su Piadena
Domani il progetto nazionale che intende promuovere la cultura utilizzando i social media
PIADENA - Per la prima volta la provincia di Cremona sarà coinvolta nelle Invasioni Digitali, progetto nazionale per la promozione della cultura attraverso i social media (http://www.invasionidigitali.it/it). Diventando ambasciatori della cultura per un giorno, il 26 aprile chiunque potrà aderire all’iniziativa, cercando di “invadere” pacificamente alcuni luoghi di Piadena con smartphone, macchine fotografiche, videocamere, durante le visite organizzate proprio al fine di condividere la propria esperienza sui social networks. L’iniziativa che si pone l’obiettivo di promuovere il patrimonio artistico, naturalistico e culturale della zona nasce dalla volontà di Giangiacomo Maroli e Chiara Regazzini, due giovani casalaschi laureati in Beni Artistici e in Economia del Turismo e vede la collaborazione del comune di Piadena e del suo assessore alla cultura Marica Dall’Asta, il Museo Archeologico Platina, oltre alla media partnership di Instagramers Cremona. «Conoscendo assai bene le potenzialità del patrimo-
nio storico-artistico della nostra zona, abbiamo deciso di lanciarci in questa avventura» dichiara Chiara Regazzini. «Il nostro territorio è costellato da storia, fascino, natura e cultura tutte da scoprire: ogni angolo, ogni paese della provincia cremonese ha le sue peculiarità attualmente poco conosciute e valorizzate. Noi abbiamo cercato così di renderlo visibile alla nostra provincia, Regione e Nazione intera», prosegue l’altro ideatore Giangiacomo Maroli. Questa prima invasione digitale sarà domani, domenica 26 aprile e si “invaderà” Piadena. Il ritrovo sarà in Piazza Garibaldi alle ore 14.30. Sabato 2 maggio toccherà a Casalmaggiore. Pagando il prezzo speciale di 2 euro concesso gentilmente dal Comune, si partirà alla scoperta del Museo Archeologico Platina, dove una guida d’eccezione, il conservatore del Museo il dottor Marco Baioni, illustrerà le peculiarità e l’importanza delle scoperte archeologiche avvenute intorno agli anni ’50 e ’70 del XX secolo nella zona piadenese. Inoltre, all’interno del museo, ci sarà la
possibilità di accedere in anteprima al nuovo allestimento del secondo piano. Infatti, sono stati posizionati dei nuovi reperti archeologici, che erano prima custoditi nel vecchio museo e saranno fruibili a partire proprio da questa Invasione Digitale. Ultima interessante chicca riservata solo per gli invaders ma non per questo meno importante, Baioni illustrerà anche i nuovi contenuti digitali fra cui una bellissima ricostruzione 3D del villaggio palafitticolo dei Lagazzi. Dopo aver invaso il Museo Archeologico Platina, si proseguirà con mezzi propri e si raggiungerà la chiesa di San Pietro nella frazione Vho, ottimo esempio di edificio tardo-barocco, si potranno osservare interessanti dipinti di autori locali. Da qui, si partirà alla volta dei Lagazzi, monumento Naturale inserito nel 2011 nell’elenco dei siti Unesco tra i “Siti Palafitticoli preistorici dell’arco alpino”, dove sempre il conservatore del Museo Baioni spiegherà la peculiarità e la storia di questo sito palafitticolo, dove un tempo passava il fiume Oglio.
Torricella, oggi in bici preparando la festa del Primo maggio TORRICELLA DEL PIZZO – Torricella si prepara alla tradizione del primo maggio con un antipasto ciclistico. Oggi, sabato 25 aprile, si tiene infatti l’11° Cicloraduno Acsi, 10° Memorial Franco Lui, riservato a tutti i cicloturisti e cicloamatori. Il ritrovo è fissato per le ore 8 presso piazza Boldori, la partenza alle 9 e l’arrivo è previsto per le 11,30 circa. La manifestazione è denominata “Al gir di tri punt” (il giro dei tre ponti) ed attraverserà paesi del Casalasco e del Parmense per circa 65 km. Sarà garantito un
servizio medico, servizio tecnico e servizio scopa. Sono previsti premi in natura per le prime 20 squadre classificate, tutti in salumi. Passando al prossimo fine settimana, in piazza è già stata montata la tendostruttura per garantire la riuscita del 1° maggio a prescindere dalle condizioni meteo. Il programma predisposto dal Comitato Fiera, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, prevede alle ore 8 la gara di pesca per i pensionati del paese, e alle 8,30 un altro ap-
puntamento di lunga tradizione: il 36° concorso di pittura, che quest’anno non poteva che essere sul tema di Expo, che inaugurerà nel giorno stesso della festa: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Alle 9 la 23ª Motoconcentrazione d’epoca, e alle 11 l’attesa apertura dello stand gastronomico. Alle 12,30 “1° mangio... in piazza”, pranzo in piazza aperto a tutti, con offerte gastronomiche che si sono via via ampliate nel corso degli anni. Spalla cotta e torta fritta la fanno sempre da padrone, ma
sarà possibile gustare anche il pizzetto, salame col filetto, le penne della Valdoria e il cosciotto di maiale della Torre. Nel pomeriggio alle ore 15 ci sarà l’esibizione di agilità, abilità e controllo de cani da Polizia Giudiziaria del “Gruppo cinofilo Madonna della Scala” di Pontevico. Alle 16 le premiazioni della gara di pesca, e alle 17 un’altra novità gastronomica: merenda con “pesciolina fritta del Longobardo Gemandro”, colui cui la leggenda fa risalire l’erezione in loco di una torre di osservazione sul Po.
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UNA LAPIDE PER COMASCHI GUSSOLA – Sarà un 25 aprile ancora più speciale per la comunità gussolese. Non solo perché si tratta del 70° anniversario, ma perché è prevista la scoperta e la benedizione della lapide in memoria del 92° anniversario della morte di Carlo Comaschi. Il programma della ricorrenza, predisposto da Comune di Gussola e Comitato Provinciale Anpi sezione di Gussola, prevede il ritrovo in piazza Comaschi alle ore 8, quindi alle 8,15 la posa dei fiori sui cippi e della corona sul cimitero. Alle 10,30 la celebrazione della Santa Messa in piazza (in caso di pioggia all’interno della chiesa parrocchiale), a seguire gli interventi del sindaco Stefano Belli Franzini, dell’onorevole Franco Bordo e di Luca Bozzetti. Infine la scoperta della lapide intitolata a Comaschi, gussolese ucciso dalla violenza fascista a 44 anni, nel ’23, mentre si trovava al lavoro in Municipio nella piazza che oggi gli è intitolata.
A GUSSOLA UN CIRCOLO SEL GUSSOLA - Si è costituito ufficialmente a Gussola il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà. Nei locali del Centro Ricreativo, gustando menù preparato da simpatizzanti, erano presenti Gabriele Piazzoni segretario provinciale di Sel, Giuseppe Azzoni ed Evelino Abeni, che hanno accompagnato parecchi dei presenti nel percorso politico, il vicesindaco di Gussola Mirko Fortunati e Loredana Schiaffini, alla quale è giunto un particolare ringraziamento per l'impegno a divulgare la cultura anche nel piccolo paese casalasco, e la gratitudine perchè non è da tutti mettere a disposizione locali da adibire a Centro culturale, fondando un'associazione dedicata al marito Claudio Rinaldi. Il gruppo non è arrivato impreparato a questa scadenza, frutto del lavoro fatto negli anni cercando di diventare collante per aggregare tanti cittadini a sostegno della lista che ha vinto le elezioni comunali e lievito per le idee che riesce a mettere in campo. E’ stato nominato il Comitato Direttivo, composto da Sante Gerelli (coordinatore), Vittorio Lodi Rizzini, Eugenio Schiaffini, Giovanni Cerioli, Loredana Rizzi, Nadia Reggi, Emilia Raineri, Mirella Avanzini, oltre all’invitato Marco Fellini. «Il nostro impegno – afferma Gerelli - sarà quello di essere parte delle varie associazioni presenti sul territorio, di portare un contributo di idee e di impegno all'interno dell'amministrazione comunale, di continuare nella positiva esperienza dell'associazione “a Sinistra”, che dà la possibilità di svolgere il locale appuntamento della Sinistra in Festa assieme ad altre iniziative nel corso dell'anno». Sono stati illustrati alcuni appuntamenti, come la gita che si ha intenzione di concretizzare andando a visitare Caporetto, in occasione del 100° anniversario della prima guerra mondiale. Oltre alla manifestazione del 25 aprile che riportiamo sopra. Il Direttivo sarà affiancato da altri 7 componenti a formare l'attivo del circolo.
TOMBOLA CON AUSERINSIEME GUSSOLA – Stasera alle ore 21 presso il Centro Culturale il Circolo AuserInsieme invita gli associati a trascorrere una serata in compagnia giocando a tombola
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Speciale Motori
Sabato 25 Aprile 2014
Prima di partire per un lungo viaggio...
Con la bella stagione si iniziano a programmare week end e vacanze. Ma anche l’auto deve essere pronta ad affrontare la strada
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on la bella stagione cresce la voglia di tirare fuori l'auto dal garage, per iniziare a trascorrere qualche fine settimana fuori porta. Ma dopo l'inverno, quando ci si sposta meno, la nostra auto sarà pronta a percorrere lunghi tragitti? Se non siamo più che sicuri che tutto funzioni alla perfezione, forse è meglio rivolgersi ad un'officina esperta, per un controllo. «Il consiglio più importante che posso dare è che venga fatto regolarmente il tagliando - spiega Loris Pasini, titolare di Elettrodiesel -. Questo consente di avere una certa tranquillità sulla funzionalità dell'auto». Tuttavia qualche controllo può essere opportuno. «Anche le gomme devono essere verificate con attenzione: dalla pressione allo stato di usura - continua Pasini -. Purtroppo molte persone non si rendono conto di quanto sia importante una manutenzione regolare. Anche la cinghia di di-
stribuzione è una componente che dopo un certo numero di chilometri va cambiata. Ma molti non lo sanno». Proprio per questo consultare un esperto è importante, soprattutto in vista di un viaggio. «Una settimana prima di partire è sempre utile fare un controllo generico sull'auto, in modo di viaggiare in sicurezza e tranquillità». Questo vi eviterà di far parte delle schiere di veicoli fermi a bordo autostrada con i quattro lampeggianti accesi e il cofano alzato, in attesa di un carro attrezzi. Anche Fabio Frusconi, meccanico titolare dell'omonima autofficina, raccomanda di non partire per un viaggio, soprattutto se lungo, senza prima aver fatto controllare la propria vettura in un'officina. «In questo periodo è fon-
RIEPILOGANDO
Prima di partire, ricordiamoci sempre di fare i controlli opportuni, non solo per la sicurezza ma anche per evitare multe. PNEUMATICI Gli italiani non prestano la dovuta attenzione agli pneumatici. Qualche giorno prima di partire è fondamentale una visita dal gommista per controllare sia l’usura che eventuali danni visibili ma anche la pressione delle gomme. Se non sono in buono stato possono compromettere la sicurezza del viaggio. E si rischiano sanzioni. REVISIONE Molti automobilisti non sono attenti come si dovrebbe alle scadenze. Soprattutto della revisione. Eppure è davvero importante farlo perché viaggiare con l’auto non in regola può costare davvero caro, sia nei confronti delle Forze dell’ordine, sia della compagnia di
damentale anche un controllo dell'impianto di aria condizionata e dei filtri dell'abitacolo - spiega -. E' soprattutto una questione di salute: come per i condizionatori di casa, infatti, anche quelli dell'auto possono ospitare virus e microrganismi dannosi. Per questo è fondamentale che vengano puliti, con delle apposite soluzioni che non solo igienizzano, ma profumano anche l'abitacolo». Inoltre «non bisogna dimenticare un controllo a tutti i liquidi, come acqua e olio». Infine l'importanza di effettuare controlli preventivi, prima di partire, «consente anche di evitare di trovarsi in mano a meccanici che non si conoscono, in qualche città o addirittura in Paesi esteri, dove non siha un punto di riferimento» conclude Frusconi.
Attenzione alle gomme, alla revisione e rivolgetevi al meccanico di fiducia
assicurazione.
In un’ora o poco più il vostro meccanico può fare un check-up dell’auto, in modo da scongiurare alcuni problemi. Va verificato l’olio motore ed eventualmente sostituito se si devono percorrere molti chilometri: il rischio è di causare grossi danni al motore. Il liquido di raffreddamento è altrettanto importante visto che si viaggia con temperature elevate e spesso – ahinoi – capita di dover restare a lungo in coda con il motore acceso, sforzando così molto il circuito di raffreddamento. Il vostro meccanico verificherà anche l’usura delle pastiglie dei freni, molti automobilisti non si accorgono nemmeno quando sono completamente finite e stanno rovinando i dischi ad ogni frenata; comunque, fino a
che non sono completamente usurate non si riesce a capirne lo stato senza un controllo visivo, possibilmente effettuato da un occhio esperto. Per la sicurezza del viaggio è importante anche il liquido lavavetri visto che consente di avere i cristalli sempre puliti e quindi una migliore visibilità. Di conseguenza, verificate anche le spazzole che si rovinano spesso e non consentono un’ottimale pulizia di parabrezza e lunotto posteriore. Anche lo stato della batteria è importante, a meno che non sia vostra ambizione restare bloccati dopo una sosta in un’area di servizio in autostrada: il controllo si esegue in pochi minuti con i dovuti strumenti e, in caso ce ne sia necessità, può servire lasciarla in carica alcune ore o, nella peggiore delle ipotesi, sostituirla.
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Sabato 25 Aprile 2015
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Con le nuove regole, dal 18 ottobre 2015 il vecchio contrassegno cartaceo da esporre sul parabrezza non esisterà più
Assicurazione auto: il tagliando diventa elettronico
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ambiano le regole del mondo assicurativo: con le nuove normative dettate dalla Legge di Stabilità, il tagliando dell'assicurazione che normalmente tutti mettiamo sul parabrezza, dal 18 ottobre non esisterà più. Questo è dovuto al fatto, che esso verrà sostituito con il nuovo contrassegno dell'assicurazione elettronico o telematico, come previsto dal decreto n.27 del 24 dicembre 2012 pubblicato in GU n. 232 del 3 gennaio 2013.
Il nuovo tagliando Il tagliando elettronico consente la verifica online dell'assicurazione auto. Al posto del tagliando cartaceo da inserire nell'apposito alloggio sul parabrezza della macchina, si avrà un piccolo microchip dal quale potranno essere ottenute tutte le informazioni relative alla polizza auto in tempo reale. Ciò sarà possibile perché il dispositivo elettronico o telematico sarà collegato 24 ore su 24 ad una banca dati della creata dalla Motorizzazione e aggiornata online dalle compagnie assicurative circa nuovi contratti, pagamenti polizza, incidenti ecc. L'interrogazione attraverso il contrassegno telematico e il collegamento alla banca dati, consentirà quindi ad accertare la regolarità del contratto assicurativo e l'assolvimento del pagamento del premio. Il tagliando elettronico consentirà alle forze di polizia di effettuare più rapide verifiche sulle assicurazioni, al fine di arginare il fenomeno delle assicurazioni false e scadute. I controlli non saranno fatti solo dalla polizia, ma anche dai tutor o dalle telecamere della Ztl. Il tagliando assicurazione auto elettronico rappresenta una grandissima novità anche per le compagnie di assicurazioni auto e per la Motorizzazione. La norma infatti ha previsto, oltre che la dematerializza-
zione dei tagliandi, anche un percorso a tappe per creare le condizioni per attivare un servizio del genere, come la costituzione di una grandissima banca dati online da parte della Motorizzazione aggiornata in tempo reale con i dati delle compagnie di assicurazioni. Il contrassegno elettronico funzionerà come qualsiasi microchip: attraverso un dispositivo il codice del contrassegno verrà letto e verificato all'interno della banca dati creata dalla Motorizzazione. In questi mesi si sta lavorando per collegare la banca dati con tutte le apparecchiature per il controllo del traffico e con le apparecchiature per il rilevamento a distanza delle violazioni del Codice della strada; in questo modo agli automobilisti che commetteranno delle infrazioni verrà verificata anche la situazione assicurativa.
E ORA ANCHE LE AUTO D’EPOCA DOVRANNO PAGARE IL BOLLO Un'altra novità inserita all'interno della Legge di Stabilità 2015 è quella riguardante la disciplina della comunicazione agli automobilisti della scadenza della copertura dell'assicurazione auto. Sino ad oggi era il Ministero dei Trasporti ad incaricarsi di comunicare ai proprietari di veicolo l'inserimento dello stesso nell'elenco di quelli che risultavano sprovvisti di contrassegno assicurativo. Con il testo attualmente allo studio il Ministero ha soltanto l'obbligo di pubblicare l'elenco sul suo sito istituzionale, mentre spetta agli utenti controllare se il proprio autoveicolo faccia parte della lista in questione. Infine, l'ultima importante novità è quella riguardante la cancellazione dell'esonero dal pagamento del bollo riguardante gli autoveicoli e i motoveicoli storici che non superino i trent'anni di età. Con la nuova norma, il bollo dovrà essere pagato per tutti i veicoli che abbiano più di vent'anni e meno di trenta dalla data di produzione, sino a oggi esentati grazie all'iscrizione ai registri storici Asi e Fim. Il provvedimento in questione va a toccare centinaia di migliaia di vetture (solo in Puglia si calcola ne esistano 40mila) e potrebbe spingere molti proprietari di auto storiche a rottamare la vettura per non sottoporsi ad un vero salasso.
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Sabato 25 Aprile 2015
Speciale Motori
Con il 15 di aprile è cessato l’obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo. E’ il momento di rimettere quelli estivi Bambini sicuri in auto
Cambio gomme: questione di sicurezza E’
Una delle misure di sicurezza fondamentali in auto è quella dell'utilizzo corretto dei sistemi di ritenuta per i bambini, che viene normata dal Decreto Legislativo 13 marzo 2006 n. 150, poi modificato l'art. 172 del Codice della Strada: "Uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini". La regola è che ogni volta che si occupa un posto a sedere su un veicolo dotato di cinture di sicurezza, è obbligatorio per tutti, conducente e passeggeri, utilizzarle e nel caso di trasporto di bambini di adottare i sistemi di ritenuta idonei (seggiolini o adattatori). La nuova stesura dell'articolo ha introdotto importanti novità riguardanti l'utilizzo di questi sistemi di ritenzione sia per il conducente che per i passeggeri. I dispositivi utilizzabili sono di due tipi: seggiolini e adattatori. Dovrebbero essere usati fin dai primi giorni di vita, seguendo attentamente le istruzioni riportate nel manuale e la scelta deve essere fatta in base al peso del bimbo. Il trasporto dei bambini sui veicoli è regolato dall'articolo 172 del codice della strada, (modificato dal decreto legislativo n.150 del 13 aprile 2006), dalla normativa europea e con una circolare attuativa (pdf 527 kb) del ministero dell'interno. I dispositivi di ritenuta sono obbligatori dalla nascita fino al raggiungimento di 36 chili di peso: fino a 18 kg si possono usare solo i seggiolini, oltre questo peso si possono utilizzare anche gli adattatori. Quest'ultimi sono dei piccoli sedili che, sollevando il bambino, permettono di usare le cinture di sicurezza dell'auto che però vanno passate sotto le alette poste ai lati, in senso longitudinale al torace. I sistemi di sicurezza presenti negli autoveicoli non sono adatti a persone inferiori a 1.50 metri di altezza. Fino a 9 chili di peso il bimbo deve essere trasportato in senso contrario alla marcia dell'auto. Attenzione mai mettere il bambino sul sedile anteriore se la macchina è provvista di airbag, a meno che non possa essere disattivato. Il posto più adatto è il sedile posteriore, al centro, che protegge anche da eventuali urti laterali. Dopo 10 chili si può cominciare a sistemare il seggiolino in senso di marcia. Lo schienale del seggiolino deve essere ben appoggiato al sedile della macchina e le cinture presenti sul dispositivo devono sempre essere allacciate, anche per brevi tragitti.
cessato il 15 aprile l’obbligo di circolare con pneumatici invernali o catene a bordo. Questo non significa che sia vietato montare in estate le gomme “da neve”, purché queste presentino tutte le caratteristiche indicate sulla carta di circolazione. Tuttavia è sempre opportuno sostituirle, in quanto il caldo estivo accorcia notevolmente la vita delle invernali, caratterizzate da una mescola particolarmente morbida. Insomma, sempre meglio circolare con degli pneumatici idonei al periodo stagionale, in modo da mantenere una migliore sicurezza e da non consumare più del dovuto. Oltre al problema dell’usura eccessiva, c’è quello delle prestazioni: le gomme progettate per la massima aderenza su terreni ghiacciati hanno scarse prestazioni sull’asfalto rovente. Secondo Federpneus e Assogomma, con temperature superiori a 20 °C, i pneumatici estivi permettono di ridurre lo spazio dei frenata del 25% (del 18% in caso di pioggia) rispetto a quelli invernali. Attenzione, quando si cambiano le gomme, al codice di velocità. Per essere in regola, il codice di velocità può essere uguale o superiore rispetto a quello indicato sul libretto e solo nel periodo invernale è concesso scendere di un gradino (nell’esempio, S invece di T). Il Ministero dei Trasporti ha stabilito che a tale periodo (15 novembre – 15 aprile) va aggiunto un mese per concedere agli automobilisti il tempo di effettuare il cambio. Ma dal 16 maggio al 14 ottobre è obbligatorio circolare con pneumatici dalle caratteristiche prestazionali di serie: chi non si adegua circola di fatto su un veicolo modificato rispetto a quanto indicato sul libretto, e dunque va incontro a pesanti sanzioni pecuniarie (da 419 a 1.682 euro), al ritiro della carta di circolazione e all’invio del veicolo alla revisione. Il livello di vita medio di un pneumatico varia in una fascia compresa tra i cinque e i dieci anni. Viaggiare con gomme troppo vecchie può esser causa di fastidiosi imprevisti alla guida, portando a basse performance di guida e ad una riduzione del livello di sicurezza. Quando sostituirle. Dopo cinque anni di utilizzo è altamente consigliabile effettuare un controllo dei pneumatici presso un professionista del settore. In questo modo potrete esser certi circa i tempi necessari per effettuare
un cambio pneumatici. E' bene a controllare il livello di usura delle vostre gomme, onde evitare spiacevoli inconvenienti alla guida. È sempre bene tener presente la data di fabbricazione delle proprie gomme. In questo modo sarà ancora più facile capire quando è tempo di effettuare un cambio. Si può trovare questa informazione sul fianco della gomma: la data di fabbricazione viene riportata da 4 cifre, le prime due indicano il numero della settimana mentre le ultime due riportano l'anno di produzione. Nel caso i pneumatici siano stati prodotti da già dieci anni, è consigliabile comunque sostituirle. Come controllare il livello di usura. Nel caso si voglia tenere costantemente sotto controlla il livello di usura dei propri pneumatici si può acquistare un pratico profondimetro o un calibro di profondità, strumenti utili per verificare e misurare la profondità del battistrada in maniera semplice e veloce. Circolare con gomme in ottimo stato apporta numerosi vantaggi: da un lato migliora le prestazioni su strada, garantendo una buona tenuta ed un
alto livello di sicurezza alla guida, dall'altro contribuisce ad ottimizzare il consumo di carburante, permettendo un notevole risparmio dal punto di vista economico. L'usura eccessiva della parte centrale del battistrada viene causata, nella maggior parte dei casi, da un livello di pressione oltre il limite consigliato. Al contrario, un livello più basso da quello indicato per la gomma porta ad un logoramento più accentuato sulle fasce laterali del battistrada. Un'usura asimmetrica delle spalle può esser indice di un problema di parallelismo delle ruote: a tal fine è sempre consigliabile effettuare un controllo della convergenza. Ruota di scorta. Nel caso di una foratura, di un malfunzionamento della gomma o comunque in ogni circostanza diventi impossibile procedere con uno pneumatico, può essere necessario ricorrere al montaggio di una ruota di scorta. Bisogna esser preparati a questa eventualità, informandosi quanto prima sulle modalità con cui è possibile affrontare al meglio questo tipo di imprevisti.
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Sabato 25 Aprile 2015
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In viaggio sulle due ruote senza rischiare
Chi usa la moto deva tenere conto di alcune buone regole necessarie per la propria sicurezza. A partire dall’abbigliamento
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hi circola in moto deve tenere conto di alcune buone regole, per viaggiare in assoluta sicurezza. Innanzitutto la cosiddetta sicurezza passiva: abbigliamento tecnico di buona qualità, forma fisica adeguata e soprattutto condizione mentale propizia. In secondo luogo, per chi è alle prime armi è molto importante scegliere la moto adatta, anche se non è quella preferita per estetica e prestazioni. Una volta in moto bisogna concentrarsi sulla corretta posizione di guida, l’unica che permetta di utilizzare tutti gli strumenti che il nostro corpo e la moto stessa ci mettono a disposizione, perché sia il pilota a dirigere la moto dove esattamente si desidera invece di farsi semplicemente trasportare. Su strada occorre imparare a sfruttare gradualmente la propria corsia senza mai invadere quella opposta. Anche nelle strade minori senza linea di mezzeria è necessario “immaginarla” e, specialmente nelle curve a destra che offrono poca visibilità, cercare in questo modo di rispettarla ugualmente. Bisogna guidare sempre a priorità di traiettoria corretta, quindi evitare che la propria traiettoria sia dettata da una velocità inadeguata al tipo di strada e alla propria capacità di guida. Quando si affronta un sorpasso, manovra che deve durare il minor tempo possibile, bi-
I vestiti adatti, anche quando fa caldo Circolare in moto senza alcuna protezione non è una soluzione accettabile, nonostante sempre più spesso si vedano in giro motociclisti abbigliati come se andassero in spiaggia. Se si vuole viaggiare in sicurezza, l'abbigliamento adeguato è primario, in modo da essere il più possibile protetti. Tuta omologata. Le tute omologate essendo prodotti di elevata qualità offrono anche in situazioni di stress termico discreto confort. La pelle è naturalmente traspirante, e quella nei capi omologati è di ottima. Se è anche traforata può rivelarsi addirittura fresca. Lo stesso vale con il completo in tessuto omologato: in movimento la traforatura completa rende accettabile la situazione durante i viaggi. Tuta in pelle non omologata, traforata. Una tuta ben realizzata, ancorché non omologata, può offrire un livello di protezione accettabile a tutto il corpo e se traforata offre anche un buon confort termico. Giacca omologata/jeans tecnico. Se il pantalone in pelle (o di tessuto omologato) diventa improponibile, si può me-
scolare la giacca omologata con dei pantaloni tipo jeans. In questo modo demandiamo alle gambe la dispersione del calore corporeo. In questo caso la protezione per le gambe diventa accettabile solo a velocità urbana. Giubbino di jeans tecnico/ jeans tecnico. I giubbini tecnici con una certa percentuale di materiale antiabrasione e l'alloggiamento per le protezioni non proteggono nelle cadute ad alta velocità: l'antiabrasivo sotto spalle e gomiti potrebbe bucarsi comunque e la struttura in cotone si può sfaldare in qualunque impatto ad andatura più che urbana. Ma si tratta sempre di una soluzione di compromesso. Completi in tessuto sintetico areati. Vanno molto di moda, per il loro prezzo basso e per la completa permebilità all'aria. Ospitano le protezioni canoniche e sono realizzati spesso in mesh di nylon. Gli accessori. Non bisogna mai rinunciare al casco integrale, ai guanti (se possibile omologati), agli stivali omologati, al paraschiena di qualità. Accessori indispensabili per avere
sogna assicurarsi sempre di avere una buona visibilità. E' consigliato utilizzare sempre una moto meccanicamente a punto: controllare periodicamente l’efficienza di freni e sospensioni e stato di usura e pressione dei pneumatici. Meglio lavare sempre la propria moto con cura, verificando ogni volta che sia tutto a posto. Altro punto fondamentale è imparare a mantenere sempre un buon margine di sicurezza: distanza adeguata dai veicoli che ci precedono e assicurarsi la propria visuale procedendo sfalsati. Se si viaggia in due, bisogna dare sempre tutte le spiegazioni necessarie ad un passeggero prima di partire: con un passeggero, soprattutto se non abituato, è consigliabile procedere per gradi. Tenere presente che l’equilibrio dinamico di certe moto sportive può essere compromesso dalla presenza di un passeggero. Caricando la moto per andare in viaggio, attenzione a ricordarsi di regolare la pressione delle gomme e il precarico delle sospensioni, fare molta attenzione nella distribuzione dei bagagli. La moto carica non rinnega le proprie caratteristiche dinamiche, ma acquista maggiori spazi di frenata e maggiore inerzia in ogni manovra. Il primo punto su cui concentrarsi è un’elasticità di guida che non metta in crisi il sistema moto/bagagli/passeggeri.
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Sabato 25 Aprile 2015
Speciale Primo Maggio
Nacque per rivendicare il ruolo del lavoro e condizioni più umane. «Dolce Pasqua dei lavoratori vieni e splendi alla gloria del sol»
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l 1° maggio nasce il 20 luglio 1889, a Parigi. A lanciare l'idea è il congresso della Seconda Internazionale, riunito in quei giorni nella capitale francese: "Una grande manifestazione sarà organizzata per una data stabilita, in modo che simultaneamente in tutti i paesi e in tutte le città, nello stesso giorno, i lavoratori chiederanno alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore e di mandare ad effetto le altre risoluzioni del Congresso di Parigi". Poi, quando si passa a decidere sulla data, la scelta cade sul 1° maggio. Una scelta simbolica: tre anni prima infatti, il 1° maggio 1886, una grande manifestazione operaia svoltasi a Chicago, era stata repressa nel sangue. "Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire" era stata la parola d'ordine, formatasi in Australia nel 1855, e condivisa da gran parte del movimento sindacale organizzato del 1° Novecento. Si aprì così la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di un giorno, il 1° Maggio, appunto, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e per affermare la propria autonomia e indipendenza. A sviluppare un grande movimento di lotta sulla questione delle otto ore furono soprattutto le organizzazioni dei lavoratori statunitensi. Lo Stato dell'Illinois, nel 1866, approvò una legge che introduceva la giornata lavorativa di otto ore, ma con limitazioni tali da impedirne l'estesa ed effettiva applicazione. L'entrata in vigore della legge era stata fissata per il 1° maggio 1867 e per quel giorno venne organizzata a Chicago una grande manifestazione. Diecimila lavoratori diedero vita al più grande corteo mai visto per le strade della città americana. Nell'ottobre del 1884 la Federation of Organized Trades and Labour Unions indicò nel 1° maggio 1886 la data limite, a partire dalla quale gli operai americani si sarebbero rifiutati di lavorare più di otto ore al giorno. Il 1° maggio 1886 cadeva di sabato, allora giornata lavorativa, ma in dodicimila fabbriche degli Stati Uniti 400 mila lavoratori incrociarono le braccia. Nella sola Chicago scioperarono e parteciparono al grande corteo in 80 mila. Tutto si svolse pacificamente, ma nei giorni successivi scioperi e manifestazioni proseguirono e nelle principali città industriali americane la tensione si fece sempre più acuta. Il lunedì
Il 1° maggio: storia e significato
la polizia fece fuoco contro i dimostranti radunati davanti ad una fabbrica per protestare contro i licenziamenti, provocando quattro morti. Per protesta fu indetta una manifestazione per il giorno dopo, durante la quale, mentre la polizia si avvicinava al palco degli oratori per interrompere il comizio, fu lanciata una bomba. I poliziotti aprirono il fuoco sulla folla. Alla fine si contarono otto morti e numerosi feriti. Il giorno dopo a Milwaukee la polizia sparò contro i manifestanti (operai polacchi) provocando nove vittime. Una feroce ondata repressiva si abbatté contro le organizzazioni sindacali e politiche dei lavoratori, le cui sedi furono devastate e chiuse e i cui dirigenti vennero arrestati. Per i fatti di Chicago furono condannati a morte otto noti esponenti anarchici malgrado non ci fossero prove della loro partecipazione all'attentato. Due di loro ebbero la pena commutata in ergastolo, uno venne trovato morto in cella, gli altri quattro furono impiccati in carcere l'11 novembre 1887. Il ricordo dei "martiri di Chicago" era diventato simbolo di lotta per le otto ore e riviveva nella giornata ad essa dedicata: il 1° maggio. Man mano che ci si avvicina al 1° maggio 1890 le organizzazioni dei lavoratori intensificano l'opera di sensibilizzazione sul significato di quell'appuntamento. "Lavoratori - si legge in un volantino diffuso a Napoli il 20 aprile 1890 - ricordatevi il 1° maggio di far festa. In quel giorno gli operai di tutto il mondo, coscienti dei loro
diritti, lasceranno il lavoro per provare ai padroni che, malgrado la distanza e la differenza di nazionalità, di razza e di linguaggio, i proletari sono tutti concordi nel voler migliorare la propria sorte e conquistare di fronte agli oziosi il posto che è dovuto a chi lavora. Viva la rivoluzione sociale! Viva l'Internazionale!". Sale intanto un clima di tensione, alimentato da voci allarmistiche: la stampa conservatrice interpreta le paure della borghesia, consiglia a tutti di starsene in casa, di fare provviste, perché non si sa quali gravi sconvolgimenti potranno accadere. Gli apparati dell’ordine pubblico dei governi sono in guardia. In Italia il governo di Francesco Crispi usa la mano pesante, attuando drastiche misure di prevenzione e vietando qualsiasi manifestazione pubblica sia per la giornata del 1° maggio che per la domenica successiva, 4 maggio: infatti, in alcune località, si è infatti deciso di far slittare la manifestazione alla giornata festiva, per incoraggiare la partecipazione del maggior numero di lavoratori. Peraltro, il successo del 1° maggio 1890 costituisce una felice sorpresa, un salto di qualità del movimento dei lavoratori,che per la prima volta dà vita ad una mobilitazione su scala nazionale, per di più collegata ad un'iniziativa di carattere internazionale. In numerosi centri, grandi e piccoli, si svolgono manifestazioni, che fanno regi-
strare quasi ovunque una vasta partecipazione di lavoratori. Un episodio significativo accade a Voghera, dove gli operai, costretti a recarsi al lavoro, ci vanno vestiti a festa. "La manifestazione del 1° maggio commenta a caldo Antonio Labriola - ha in ogni caso superato di molto tutte le speranze riposte in essa da socialisti e da operai progrediti. Ancora pochi giorni innanzi, la opinione di molti socialisti, che operano con la parola e con lo scritto, era alquanto pessimista". Anche negli altri paesi il 1° maggio ha un'ottima riuscita: "Il proletariato d'Europa e d'America afferma compiaciuto Fiedrich Engels - passa in rivista le sue forze mobilitate per la prima volta come un solo esercito. E lo spettacolo di questa giornata aprirà gli occhi ai capitalisti". Visto il successo di quella che avrebbe dovuto essere una rappresentazione unica, viene deciso di replicarla per l'anno successivo. Il 1° maggio 1891 conferma la straordinaria presa di quell'appuntamento e induce la Seconda Internazionale a rendere permanente quella che, da lì in avanti, dovrà essere la "festa dei lavoratori di tutti i paesi". Le rivendicazioni politiche e sociali allargano la loro portata: sale la protesta per le condizioni di miseria delle masse lavoratrici. Il 1° maggio 1898 coincide con la fase più acuta dei "moti per il pane", che investono tutta Italia e hanno il loro tragico epilogo a Milano. Nei primi anni del Novecento il 1° maggio si caratterizza anche per la rivendicazione del suffragio universale e poi per la protesta contro l'impresa libica e contro la partecipazione dell'Italia alla guerra mondiale. Il 1° maggio 1919 i metallurgici e altre categorie di lavoratori possono festeggiare il conseguimento dell'obiettivo originario della ricorrenza: le otto ore. Durante il ventennio fascista, il 1° maggio viene proibito, i sindacati vengono aboliti, sostituiti dalle corporazioni, che niente hanno di vera rappresentanza dei lavoratori; la festa del lavoro viene spostata al 21 aprile, giorno del cosiddetto Natale di Roma, ed è completamente snaturata. Il 1°
maggio assume una connotazione quanto mai "sovversiva", divenendo occasione per esprimere in forme diverse - dal garofano rosso all'occhiello alle scritte sui muri, dalla diffusione di volantini alle bevute in osteria - l'opposizione al regime. All'indomani della Liberazione, il 1° maggio 1945, partigiani e lavoratori, anziani militanti e giovani che non hanno memoria della festa del lavoro, si ritrovano insieme nelle piazze d'Italia in un clima di entusiasmo. Purtroppo, due anni dopo, il 1° maggio è segnato dalla strage di Portella della Ginestra, una strage di mafia, in cui gli uomini del bandito Salvatore Giuliano fanno fuoco contro i lavoratori che assistono al comizio. Le forme di celebrazione del 1° maggio sono mutate negli anni. al giorno d’oggi, ha senso, per esempio, parlare di festa del lavoro e del non lavoro, della precarietà, della ricerca di lavoro. Molte manifestazioni, comunque, richiamano quel senso profondo della “festa” che fu ricordato, nel lontano 1903, da Ettore Cicciotti (una figura caratterizzata dall’epoca: mazziniano e socialista, guardò con iniziale simpatia al fascismo nascente, salvo poi condannarlo quando furono sempre più chiaro l’orizzonte della guerra): “Un giorno di riposo diventa naturalmente un giorno di festa, l'interruzione volontaria del lavoro cerca la sua corrispondenza in una festa de' sensi; e un'accolta di gente, chiamata ad acquistare la coscienza delle proprie forze, a gioire delle prospettive dell'avvenire, naturalmente è portata a quell'esuberanza di sentimento e a quel bisogno di gioire, che è causa ed effetto al tempo stesso di una festa". Una festa, quindi. Un giorno di festa, che dovrebbe vedere al lavoro, a parere di chi scrive, chi lavora nei servizi essenziali: nella cura, nella sicurezza, nei trasporti, e non certo nei centri commerciali. Conseguenza di decenni, ormai, in cui la questione del lavoro, con tutte le contraddizioni che apre e la portata che riveste, è stata esclusa quasi totalmente dall’agenda politica e dal dibattito pubblico. (per questo articolo, ci si è avvalsi in buona parte di un saggio di Giuseppe Sircana, in Cgil di Roma e del Lazio, Archivio Storico Manuela Mezzelani), Agopoli
Salute GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA d Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Psichiatria e calcio: torna la triangolare “Fer.Mi in festa»
Sabato 25 Aprile 2015
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L’Areu regionale premiata come miglior centrale operativa 112 L’Azienda regionale emergenza e urgenza (Areu) della Lombardia ha ricevuto, mercoledì 22 aprile 2015, a Bucarest, il premio per il migliore progetto di Centrale Operativa 112 in Europa; tale riconoscimento è stato consegnato ad Areu nel corso dell’edizione 2015 della “conference” dell’ European Emergency Number Association (Eena). Oltre Areu, altri 5 Paesi europei si sono aggiudicati altrettanti riconoscimenti per la loro
attività in specifici ambiti di sviluppo e promozione del numero di emergenza europeo 112. La cerimonia del 112 Awards ha visto circa 400 partecipanti (responsabili dei servizi di emergenza, organizzazioni internazionali, rappresentanti di Istituzioni europee) provenienti da tutta Europa. Il premio per l’Italia è stato consegnato al Direttore Generale di Areu, Alberto Zoli, dal Vicecapo della Polizia italiana, Matteo Pian-
tedosi. All’evento era presente il vice presidente del Parlamento europeo, Adina-Ioana Valean, che, in una nota ha espresso la sua gratitudine a tutti i candidati: «E 'un grande onore premiare i risultati raggiunti da queste organizzazioni, che con le loro azioni hanno contribuito al miglioramento della qualità del numero europeo 112. A loro va tutta la nostra ammirazione e il nostro riconoscimento”».
Cala il consumo e aumentano gli astemi. Ma giovani e anziani restano i più vulnerabili
Alcolismo, 8 milioni di persone a rischio
C
di Giulia Sapelli
ala il consumo di alcol, aumentano gli astemi, diminuiscono i consumatori e i binge drinkers ma quelli a rischio sono circa 8 milioni: i target vulnerabili sono i minori, i giovani, le donne e soprattutto gli anziani. Sono questi gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità presentati in questi giorni nell’ambito dell’Alcol Prevention Day. Secondo i dati, ogni italiano consuma mediamente circa 6 litri di alcol l’anno, soprattutto vino. Questa quota è di certo un rilevante obiettivo di salute pubblica e annovera l’Italia tra i Paesi più virtuosi in termini di conseguimento del goal stabilito e concordato nell’ambito delle più importanti strategie globali di contrasto al rischio alcolcorrelato. Tuttavia le fasce d’età che preoccupano di più e che continuano ad essere considerate a rischio sono i giovani e gli anziani. Dei circa 3 milioni e mezzo di binge drinkers mediamente registrati nel corso degli ultimi anni, la quota maggiore si registra costantemente al di sotto dei 25 anni con un picco tra i 18-24 anni e quote superiori alla media nazionale per le ragazze tra i 16 e 17 anni di età. Birra e alcopops insieme agli aperitivi alcolici sono le bevande acquistate con maggior facilità dai giovani sotto l’età minima legale: i dati disponibili indicano che 1 giovane su 2 le ha consumate in un esercizio e 2 su 3 ha acquistato nei negozi nonostante i divieti. Sulla base dei dati di mortalità prodotti dall’ISS è noto che l’alcol causa mediamente 18.000 morti l’anno e rappresenta la prima causa di mortalità sino ai 29 anni di età: cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti, prevalentemente stradali e sotto l’influenza dell’alcol rappresentano la causa più frequente di morte. Il 17% circa di tutte le intossicazioni alcoliche giunte in un pronto
soccorso è registrato per ragazzi e ragazze sotto i 14 anni di età. Le nuove linee guida, pubblicate nel 2014 dai nuovi Larn (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) già acquisite dal Ministero della Salute, stabiliscono che per non incorrere in problemi per la salute è consigliato non superare mai quantità di alcol definite a minor rischio “low-risk drinking”. Secondo i nuovi limiti, difatti, sotto i 18 anni qualunque consumo deve essere evitato. Per le donne adulte e per gli anziani (ultra 65enni) il consumo giornaliero non deve superare una UA (Unità Alcolica) mentre per gli uomini adulti il consumo giornaliero non deve superare le 2 UA al giorno, indipendentemente dal tipo di bevanda consumata. Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Alcol, tra gli ultra 65enni i bevitori definibili a rischio, ossia con un consumo giornaliero di alcol superiore a 1 UA, sono infatti circa il 40% degli uomini e il 10% delle donne, con una frequenza approssimativamente raddoppiata rispetto agli adulti. Inoltre, il numero assoluto di bevitori a rischio oltre i 65 anni è destinato ad aumentare in modo esponenziale a causa del rapido
invecchiamento della popolazione. Dei 17.000 decessi alcolcorrelati l’anno in Italia sono soprattutto gli anziani a registrare le più elevate quote di mortalità. ALCOL E TUMORE L’alcol, anche a piccole dosi, è responsabile di oltre 200 malattie e di numerosi tipi di cancro tra cui quello più sensibile per le donne è quello al seno. I dati dell’Osservatorio Nazionale Alcol dimostrano che in Italia tra tutti i decessi registrabili per neoplasie maligne, il 20% per i maschi e il 6,9% per le donne è attribuibile all’alcol. Le morti per cancro causate dal consumo di alcol (oltre 4000/anno) incidono per 1/3 sul totale del numero di decessi maschili alcol-correlati ponendosi come prima causa di morte parzialmente attribuibile all’alcol tra i maschi. Il 56% delle cirrosi epatiche tra i maschi e il 24% di quelle tra le femmine è attribuibile all’alcol. ALCOL E INCIDENTI La frazione alcol-attribuibile dei decessi per incidenti stradali è del 37% per i maschi e del 18% per le donne; 1 decesso su 3 per gli uomini e 1 su 5 per le donne potrebbe essere evitato non ponendosi alla guida dopo aver bevuto.
DIPENDENZE I consumatori definiti “dannosi”, coloro cioè che assumono oltre 5 bicchieri di bevande alcoliche al giorno (60 grammi di alcol)sono circa 460.000 tra i maschi e circa 300.000 tra le donne che eccedono quotidianamente i tre bicchieri di bevande alcoliche (40 grammi). Sono questi i livelli che l’OMS identifica come fascia ad alto rischio che include ed è assimilabile all’alcoldipendenza e come tale in necessità di trattamento. I servizi di alcologia e comunque di recupero dell’alcoldipendenza hanno in carico oltre 71.000 utenti. La quota prevalente di persone affette da “alcohol use disorder”, insieme di patologie alcolcorrelate conseguenti all’uso rischioso e dannoso di alcol, e che richiederebbero una qualunque forma di trattamento, non è intercettato dalle strutture e dalle competenze professionali del Ssn. In base agli studi europei (Amphora) indicano che una forma di trattamento è dispensata in Italia agli alcolisti in carico ai servizi nel 29% dei casi e che se questa percentuale arrivasse al 40% contribuirebbe a diminuire del 13% la mortalità degli alcoldipendenti.
a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio Gentilissima dottoressa Subacchi , sono una donna di 56 anni, funzionario statale-dirigente presso una pubblica amministrazione. Ho due figli e lavoro dalle 6 alle 8 ore al giorno, dal lunedì al venerdì, faccio poca attività fisica e vorrei perdere qualche chilo. Sono alta 1,62 e peso circa 60/61 k., vorrei poter seguire una dieta che mi consenta una cucina veloce e che mi permetta di poter no eliminare del tutto i formaggi e concedermi, qualche volta, qualche dolce, perchè altrimenti non riuscirei a seguirla Potrei abbinare qualche passeggiata al tapisroulant che ho in casa e/o qualche passeggiata in più. Marta
Sabato 25 aprile, a partire dalle ore 9.30, presso l'oratorio S. Francesco (quartiere Zaist), si terrà il torneo triangolare di calcio "Fer.Mi in festa". La squadra de I Fer.Mi, composta da utenti ed operatori dell'Uop 29 di Psichiatria dell’Azienda Istituti Ospitalieri di Cremona, incontrerà 2 compagini del territorio cremonese, la squadra di Cascina Moreni e quella de La Cava 2009, in un'iniziativa competitiva e di integrazione, sposando gli obiettivi riabilitativi e risocializzanti propri dell'attività dei Servizi del Dipartimento di Salute Mentale. Dopo le premiazioni si terrà un breve momento conviviale tra la rappresentanze delle 3 squadre. La partecipazione all'evento è aperta alla cittadinanza.
Gentile Marta rispetto quello che mi chiede le direi di: 1) fare uso di piatti unici, che associando e integrando più alimenti velocizzano in maniera equilibrato il momento del pasto. Essi possono essere: pasta e legumi, un primo di pasta integrale con un condimento alla carne o al pesce, polenta con sugo di carne, insalatona con tonno o mozzarella e mais o legumi, etc 2) Ogni tanto può sostituire uno spuntino, che abitualmente potrebbe fare con un frutto o uno yogurt o una barretta ai cereali, con un dolce o una fetta preferibilmente fatto in casa. 3) Sarebbe fondamentale se lei potesse abbinare circa 20 minuti al giorno di passeggiate o altra attività aerobica come tapis roulant o cyclette etc ,. Le comunico infine che visti i suoi dati antropometrici lei risulta in perfetto normopeso. La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0373-803801 CREMA SPAZIO BENESSERE VIA CASTELLO 12. Cel 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134
Cultura&Spettacoli “Autori incontrano i lettori”
Per la rassegna “Autori incontrano lettori”, a cura della Biblioteca comunale di Crema, giovedì 30 aprile (alle ore 21), presso i locali della stessa biblioteca in via Civerchi 9, verrà presentato il “Video tour Usa 1990” di Giancarlo Molaschi. A
seguire, “Ma qui c'è una pistola”, diario di una avventura americana. Con gli autori “Il teatro al sotto scala di Crema”. Modera Diego Cappelli. Ma chi furono quei “disperati” che, venticinque anni fa, affrontarono quella avventura?
S’intitola “Acque dotte” ed è in programma nelle due città dal 5 giugno al 22 agosto
Un nuovo festival che unisce Cremona e Salò
Domani alle 16 riapre il Museo ponchielliano
Con l’insediamento del nuovo sindaco di Paderno Ponchielli, nel maggio 2014, si è reso necessario il rinnovo del consiglio direttivo del Museo ponchielliano. In questa occasione ci si è resi conto che dopo 28 anni il museo necessitava di un rinnovamento ben più ampio, a partire dall’allestimento e dagli arredi, oltre che di una riorganizzazione dovuta ai fondi sempre più scarsi che i Comuni italiani hanno a disposizione per la cultura; per questo motivo nei mesi invernali il museo è stato chiuso e, grazie ad un gruppo di volontari che hanno prestato le loro competenze e il loro impegno a titolo completamente gratuito, è stato risistemato e riorganizzato completamente. Nella casa museo, accanto agli arredi appartenuti alla famiglia Ponchielli e ai pezzi più importanti della collezione comunale, sono ritornati alcuni cimeli recentemente allontanati, ai quali è stato dato nuovo risalto. Nel piano superiore è stata allestita una sala dedicata alle commemorazioni e ai tributi post mortem dedicati al maestro Ponchielli e un’interessante sezione di dipinti e sculture che alcuni artisti locali hanno voluto donare o prestare. La riapertura ufficiale è in programma domani a partire dalle ore 16: è prevista la presentazione del nuovo consiglio direttivo e di tutte le collaborazioni in essere, una visita guidata collettiva e una performance del quartetto d'archi composto da Fausto Solci, Marcomauro Moruzzi, Niccolò Toscani, Vincenzo Zanolli, proposta e presentata dal maestro Mario Vitale.
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dalla redazione
ieci produzioni originali in esclusiva, in scena alternativamente a Cremona e a Salò dal 5 giugno al 22 agosto. Questo è il debuttante festival “Acque dotte”, nato dal gemellaggio fra la perla del golfo gardesano e la città fluviale. Una partnership stretta nel segno dell’acqua (quella del Lago di Garda e del Po, la stessa che scorre dal bacino lacustre fino al fiume) e della liuteria (arte che accomuna il maestro Gasparo da Salò e i geni cremonesi Amati e Stradivari). Musica e acqua capaci di mettere in relazione i popoli, come da anni “canta” Noa, l’artista israeliana che utilizza la voce per combattere i conflitti del mondo, per unire idealmente le genti del bacino del Mediterraneo di diversa cultura, religione, estrazione sociale. In qualche maniera è lei l’artista-manifesto di questa prima edizione del festival in cui la musica vuole esprimersi con la forza di una corrente d’acqua, di una cascata, per continuare a illuderci –
La cantante Noa partecipa al festival
se non a sperare – che l’arte possa cambiare il mondo, possibilmente in meglio. Ma la musica è anche gioco ed ironia, come Elio non manche-
rà di ricordarci, oppure è “soltanto” poesia, come le note che scaturiranno dagli 88 tasti del pianoforte di Michael Nyman e di Cesare
Cresce l’attesa per il concerto di De Gregori
Cresce l‘attesa per l’arrivo a Cremona del “Vivavoce Tour”, con il quale Francesco De Gregori presenterà dal vivo “Vivavoce”, il doppio album in cui rivisita con arrangiamenti inediti 28 tra i più importanti e significativi brani del suo repertorio. «Il disco che avevo in mente da una vita», così De Gregori definisce “Vivavoce” (già certificato disco di platino - certificazioni Fimi/ Gfk Retail and Technology Italia) Dopo “Alice” (cantato in duetto con Ligabue), e “La donna cannone” che, in questa nuova versione, vede la collaborazione di Nicola Piovani che ne ha arrangiato e diretto gli
archi, è in rotazione radiofonica “Generale”. Prodotto da Guido Guglielminetti, “Vivavoce” (Caravan/Sony Music) contiene anche “Il futuro”, cover del brano “The future” di Leonard Cohen, che l’artista ha riadattato in italiano e proposto spesso live nei suoi concerti, ora per la prima volta in una versione registrata in studio, e una versione de “La ragazza e la miniera”, arrangiata e realizzata da Ambrogio Sparagna con l’Orchestra Popolare Italiana. Insomma, l’appuntamento del 6 maggio (ore 21) al Ponchielli, è impredibile per i tanti fans del cantaurore romano.
Roberto Gervaso lunedì sera al Caffè Letterario Lo scrittore presenterà il suo ultimo libro nel quale spiega come ha sconfitto la depressione di Tiziano Guerini Lunedì 27 aprile, alle ore 20,45 (ingresso libero) al Teatro San Domenico in Crema, il Caffè Letterario propone un incontro con lo scrittore Roberto Gervaso che racconta in un suo libro come «ha sconfitto il cane nero, cioè la depressione». Accompagnamento musicale della serata del pianista-compositore Stefano Guereschi. Intervista all'autore a cura di Sandro Zambelli. Il “cane nero”, il “male oscuro”, è un’ossessione senza fine, che non ti dà tregua, non si placa mai. Una lancia che ti si conficca nel costato, un coltello che Prosegue con successo al Teatro San Domenico di Crema, la programmazione di “Crema in scena 2015”. Stasera alle ore 21 (come per tutti gli spettacoli) prima commedia in corsa per il “premio Edallo”: si tratta di “Mi ha rovinato Venanzio Scannabue” della Compa-
Picco – le cui armonie andranno a contrappuntare la dannunziana “Pioggia nel pineto” interpretata da Sebastiano Somma, oppure dalle corde dell’arpa di Cecilia Chailly o da quelle del violino di Angelo Branduardi, o ancora da strumenti “naturali”, come i tronchi d’albero svuotati di Jemm Music Project, o da quelli etnici ed esotici di Aksak project. Oppure, infine, semplicemente un’acqua da cantare, l’Acqua azzurra di Battisti reinterpretata da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti del duo Musica Nuda. La rassegna, è organizzata da Comune Cremona, Comune di Salò, Pro Loco Città di Salò e Associazione Industriale Bresciana, con il patrocinio di Regione Lombardia e Padiglione Italia Expo Milano 2015. Tutti i concerti a Cremona si terranno alle 21.30 nel cortile di Palazzo Trecchi, in via Trecchi 20. In caso di maltempo le serate si svolgeranno a Palazzo Cittanova, in corso Garibaldi, 120. Ingresso 10 euro (posto unico). Per informazioni: 0372-407770 (da martedì a domenica alle ore 10-17).
ti scalca il cuore. Chi non conosce questo morso feroce ti esorta a farti coraggio. Ma sopratutto ci vuole pazienza. Questa pazienza il giornalista, scrittore, storico ma anche autore e conduttore televisivo Roberto Gervaso, l’ha avuta più volte nella sua vita ed è riuscito a riemergere da quello che viene considerato uno dei mali del secolo: la depressione. Ha raccontato la propria esperienza nel suo ultimo libro “Ho ucciso il cane nero. Come ho sconfitto la depressione e riconquistato la vita”, edito da Mondadori e che ripercorrerà le tappe di questa esperienza anche per il pubblico del Caffè Letterario di Crema.
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Prosegue stasera “Crema in scena 2015” gnia teatrale di Moscazzano, testo di Pietro Paparo, regia di G. A. Fusar Poli. Domani alle ore 21, ancora uno spettacolo per il “premio Edallo”, con la Compagnia Instabile di Vailate che presenta
“Dorothy & Co.”, su testo di Osvaldo Rossini per la regia di Lucia Minardi. Martedì 28 aprile sarà in scena il Piccolo teatro delle Meraviglie con “Puoi chiamarla Alice”, spettacolo di fine corso con diret-
tore del laboratorio teatrale Nicola Cazzalini. Mercoledì 29 aprile tocca alla Compagnia teatrale “Superficinstabilì”, regia di Anna Lussana, presentare “Beati!!? tra le beatrici”; anche questo spet-
tacolo concorre per il “premio Edallo”. Giovedì 30 aprile sarà la Compagnia teatrale “I Viaggiattori” di Piacenza a concorrere per il premio con uno spettacolo suonato e cantato dal vivo “The dancing queen”, per la regia di Dario Cialdini. Buon divertimento!
“Alice” organizza la festa della Liberazione
Stasera l’associazione culturale “Alice” organizza in via Cappi a Castelleone, il tradizionale appuntamento per la festa della Liberazione. Dalle 13 saranno accese le braci per la tradizionale grigliata, mentre alle 15 comincerà ad essere protagonista la musica con il recital “Dialoghi partigiani”, con Paolo Losco, Francesco Guerini, Mattia Manzoni, Alberto Soccini. Alle 16 avrà inizio la settima edizione della “Liberation music jam”, dedicata agli amici dell’Associazione Italo Fiorentini e Gigi Bertuzzi, tra i fondatori di “Alice” e storico batterista delle Violenti Lune Elettriche. Come ogni anno la jam - a partecipazione completamente libera - vedrà avvicendarsi sul palco musicisti, poeti e chiunque abbia voglia di manifestare il proprio pensiero o i pro-
pri lavori, in perfetto stile “Hyde Park Corner”. Per tutta la giornata sarà inoltre allestito un banchetto informativo curato dal Gruppo Emergency Crema Cremona. A partire da lunedì 27 aprile e per tre giorni consecutivi, Alice ospiterà il workshop di Lorenzo Crivellari rivolto a tutti coloro che vogliano studiare la composizione nella giocoleria.Verranno forniti elementi utili all’allenamento e allo sviluppo del proprio stile di gioco. Si affronteranno inoltre i diversi problemi che s’incontrano nella creazione tecnica di un numero o di una sequenza di giocoleria. Obiettivo finale del corso è quello di creare (o migliorare) le sequenze tecniche del proprio numero. E’ richiesto un livello di base di tecnica con palline, clave o anelli per poter partecipare al corso.
Stasera 4ª edizione del “Mulino d’oro”
Festa grande per gli abitanti dello storico quartiere di Santa Maria della Croce di Crema: stasera alle ore 21 al teatro oratorio si tiene la 4ª edizione del concorso canoro “Mulino d’oro”. Gli organizzatori - i Padri missionari dello Spirito Santo che reggono la parrocchia - hanno affidato il compito di direttore artistico e di conduttore-presentatore a Luca Angelini con la collaborazione di Federica Sovardi; una giuria di cinque esperti valuterà la qualità dei dodici cantanti partecipanti a questa edizione, decretando alla fine il vincitore. O meglio i vincitori dal momento che oltre alla targa d’onore per il primo qualifivato, verrà anche assegnato il premio della “critica” dedicato all’indimenticato concittadino Paolo Panigata componente della formazione originaria del complesso musicale “Elio e le storie tese”. Quest’anno il tema presentato, anche con disegni della coreografia e poesie dialettiali, è quello della celebre Fiera che si celebra attorno alla Basilica ogni anno alla fine di marzo. Naturalmente ad ingresso libero.
In mostra i quadri di Wlady Sacchi
Chi non conosce Wlady Sacchi, a Crema, dove ha il proprio atelier, in via Alemanio Fino 12, ma anche altrove, ovunque sia arrivata la sua arte di pittore fedele e pensoso della realtà? Anche quest’anno Wlady Sacchi non ha voluto mancare al tradizionale appuntamento della sua città con una mostra allestita nella ex chiesa di Santa Maria di Porta Ripalta in via Matteotti 47, aperta dal 23 aprile fino al 11 maggio e visitabile tutti i giorni al mattino (dalle 10 alle 12) e al pomeriggio (dalle 16 alle 19). L’inaugurazione ufficiale è prevista per stamattina alle ore 11.30. Molti i quadri esposti, alcuni diventati famosi per immagini e messaggi perché già ammirati in altre occasioni; altri invece frutto di ricerca ed ispirazione attuale.
SPORT
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Giulia Verona in evidenza agli Italiani NUOTO
Ancora conferme per Giulia Verona ai Campionati italiani assoluti di Riccione. La giovanissima atleta (classe 1999), dopo il titolo italiano agli invernali, si è resa protagonista nei 200 rana, seconda solo ad Ilaria Scarcella con il crono di 2’26”98 che vale il
Responsabile Fabio Varesi
pass per Europei e Mondiali Juniores. Bronzo invece nei 100 rana, ottenuto con il tempo 1’09”45. Soddisfatto il presidente del Team Nuoto Lombardia, Gionatan Menga: «Una nota di merito per Giulia, che ha dimostrato ancora una volta tutto il suo valore».
L’obiettivo della Cremo è l’ottavo posto
Reduce da cinque risultati utili consecutivi la squadra di Giampaolo vuole allungare la serie oggi con la Pro Patria
O
di Matteo Volpi
biettivo Tim Cup. A salvezza ormai acquisita e a playoff lontani ormai da tempo, il ritrovato stato di forma della Cremonese potrebbe portare alla conquista di una traguardo di ripiego, ma comunque prestigioso, come la conquista dell’ottavo posto in campionato che consentirebbe così di entrare nel tabellone principale della prossima Tim Cup. I grigiorossi, dunque, in serie positiva da cinque giornate, proveranno a finire in crescendo questa stagione, soprattutto per dare uno “zuccherino” a quei tifosi che, anche quest’anno, ci sono sempre stati, nella buona e nella cattiva sorte. Oggi si giocherà l’intera 36ª giornata del girone A e tutte le squadre scenderanno in simultanea alle ore 14.30, come giustamente deciso quando in palio ci sono promozioni e retrocessioni. La Pro Patria, a cui i grigiorossi faranno visita, si trova all’ultimo posto in classifica insieme all’AlbinoLeffe e deve fare di tutto per evitare un ennesimo tracollo, che quasi sicuramente significherebbe retrocessione diretta in serie D. La formazione bustocca è guidata da Marcello Montanari, ex Inter ai tempi di Orrico, originario dell’Isola d’Elba e subentrato nel ruolo di primo allenatore lo scorso gennaio al posto di Tosi. Ma da ex difensore, Montanari non è riuscito ad invertire una rotta già scritta verso il fondo della classifica, complice soprattutto la grande sterilità difensiva di una Pro Patria che con 61 reti al passivo è di gran lunga la peggior difesa del girone (con dieci reti subite in più rispetto alla penultima che è il Pordenone). La Cremonese, al contrario, in virtù dei
LEGA PRO 35ª GIORNATA AlbinoLeffe-Torres
0-1
Como-Arezzo
1-1
Cremonese-Lumezzane
1-1
FeralpiSalò-Alessandria
0-0
Monza-Pordenone
1-0
Novara-Giana
2-0
Real Vicenza-Bassano
0-1
Renate-Pro Patria
1-1
Südtirol-Mantova
0-1
Unione Venezia-Pavia
1-1
CLASSIFICA GIRONE A
CALCIO LEGA PRO Con la salvezza praticamente acquisita i grigiorossi puntano ad accedere alla Tim Cup Bassano Pavia (-1) Alessandria Novara (-8) Como FeralpiSalò Real Vicenza U. Venezia (-1) Cremonese Arezzo Südtirol Mantova (-3) Torres Giana Erminio Renate Monza (-6) Lumezzane Pordenone AlbinoLeffe Pro Patria (-1)
67 64 63 62 58 50 48 47 46 46 44 43 43 42 41 38 32 30 29 29
36ª GIORNATA (25-04 ORE 14.30)
Alessandria-Como, Arezzo-Monza, Bassano VirtusRenate, Giana Erminio-FeralpiSalò, LumezzaneAlbinoLeffe, Mantova-Real Vicenza, Pavia-Südtirol, Pordenone-Novara, Pro Patria-Cremonese, TorresUnione Venezia suoi cinque risultati utili consecutivi, non corre più rischi e mister Giampaolo potrà così sfruttare le ultime gare per dare spazio anche a qualche giovane in ottica futura. Oltre a Manaj, che senza dubbio dovra sfruttare queste ultime gare per mettersi in mostra se
Grigiorossi festanti dopo il gol di Brighenti (foto L. Dassi)
davvero dietro di lui c’è l’interesse del calcio che conta, anche Zieleniecki scalpita dopo le belle prove nelle poche uscite in cui sin qui è stato chiamato in causa. E magari capitan Brighenti potrebbe anche arrivare al vertice della classifica cannonieri, visto che è a sole
due lunghezze da Bruno (14 le reti del grigiorosso contro le 16 del bomber del Real Vicenza). PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Galli; Gambaretti, Briganti, Zieleniecki; Marchi, Finazzi, Jadid, Palermo, Crialese; Manaj, Brighenti.
SERIE D Dopo la stantata vittoria sul Montichiari i gialloblu devono vincere contro una squadra in lotta per salvarsi
Pergolettese a Caravaggio per sperare ancora di Tiziano Guerini
Come era negli auspici, la 16ª giornata del girone di ritorno del campionato di serie D (girone B) è stata favorevole alla Pergolettese che, vincendo di misura contro l’Atletico Montichiari, ha ridotto da sei a tre i punti il distacco dal quinto posto in classifica, che dà diritto di disputare i playoff. La contemporanea sconfitta della Virtus Verona e del Sondrio non devono però alimentare troppe aspettative. Almeno per due motivi: il Pergo contro l’ultima della classe non ha dimostrato né grande forza, né grande convinzione di gioco. Inoltre, in lotta per il quinto posto ci sono almeno altre tre squadre e recuperare punti a tutte non sarà certo facile, tanto più che altre due squadre a loro volta incalzano da vicino i gialloblu. Né il calendario delle ultime tre partite si presenta facile per la Pergolettese, con l’ultima giornata da giocare fuori casa contro una diretta concorrente, la Virtus Verona. Comunque, come dice mister Venturato, «finché la matematica non ci condanna, abbiamo il dovere di provarci!». Per tornare alla partita contro il Montichiari,
Uno dei due gol segnati al Montichiari
sono servite (o bastate?) due punizioni nel primo tempo per vincere una gara che ci si aspettava di stravincere. Il Montichiari, da parte sua, ha dimostrato al Voltini che forse merita l’ultimo posto in classifica, ma certamente non merita i soli quattro punti fin qui raccolti in ben 35 partite. La cronaca. Dopo un avvio di gioco migliore per il
Montichiari (pericolo in area del Pergo al 4’) e dopo una bella fuga di Rossi all'8’, conclusa con un passaggio in area troppo alto per Lorenzi, al 18’ è lo stesso Rossi a segnare un bel gol su punizione dal limite. La reazione del Montichiari, con Bosio al 22’, si spegne sulla traversa. Finale di tempo con un colpo doppio del Pergo: al 44’
espulsione di Rojc del Montichiari e, sulla successiva punizione, gol di Sangiovanni. La ripresa vede così la Pergolettese rientare in campo con due gol di vantaggio e un uomo in più. E’ a questo punto che i gialloblu non riescono a chiudere del tutto il confronto con i volenterosi avversari. Anzi al 3’ è Montaperto a guadagnarsi la sufficienza con una tempestiva parata di piede su tiro ravvicinato. Manzoni si mostra il più attivo con due o tre tiri verso la porta non eccessivamente pericolosi, se non per un palo colpito al 22’. Poi è Panepinto, subentrato a uno spento Lorenzi, a sfiorare il gol da buona posizione. La partita sembra trascinarsi stancamente verso la conclusione, quantdo non del tutto inaspettatamente (al 33’) giunge il gol del Montichiari con Rusconi. E’ però solo l’ultimo sussulto dei bresciani del resto rassegnati da tempo a sconfitte pur non del tutto meritate. Ora al Pergo tocca la trasferta più breve, a Caravaggio. Una volta da Crema al Santuario ci si andava a piedi per ottenere qualche grazia: forse i giocatori gialloblù, per continuare a credere ancora nei playoff, dovrebbero rinverdire la tradizione!
I NUMERI
35ª GIORNATA GIRONE B Castiglione-Aurora Seriate 2-2 Ciliverghe-Virtus Verona 1-0 Ciserano-Sondrio 3-0 Mapello-Inveruno 3-0 Olginatese-Lecco 1-0 Pergolettese-Montichiari 2-1 Pro Sesto-Castellana 2-3 Seregno-Pontisola 0-2 Villafranca-Caravaggio 2-1 Ha riposato: Folgore Caratese 36ª GIORNATA (26-04 h 15) Aurora Seriate-Pro Sesto Caravaggio-Pergolettese Castellana-Ciliverghe Inveruno-Folgore Caratese Lecco-Villafranca Montichiari-Ciserano Pontisola-Castiglione Sondrio-Mapello Virtus Verona-Olginatese Riposa: Seregno CLASSIFICA Castiglione 72; Lecco 65; Seregno 64; Ciserano 56; Virtus Verona 52; Ciliverghe, Sondrio 50; Pergolettese 49; Pontisola, Olginatese 48; Inveruno 45; Aurora Seriate 44; Pro Sesto 41; Mapello, Villafranca 40; Caravaggio 37; F. Caratese 34; Castellana 29; Montichiari 4.
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Sport
Sabato 25 Aprile 2015
CALCIO ECCELLENZA
CALCIO GIOVANILE
Crema ai playoff se batte il Darfo Boario A maggio il “Ferri”
Penultimo turno favorevolissimo per il Crema. Dopo aver vinto contro il fanalino di coda, i nerobianchi hanno ricevuto la bella notizia della sconfitta del Rezzato, che può valere l’accesso ai playoff. Ora è tutto nelle mani dei cremini, che devono però vincere domani al Voltini con il Darfo Boario e sulla carta non è un impegno facile. Ma l’occasione è troppo ghiotta per farsela sfuggire. A Palazzolo sono andati a segno Berishaku, Baresi e Belleri, che hanno sbrigato la pratica contro la già retrocessa formazione bresciana. 29ª GIORNATA Asola-Vallecamonica 0-0, Darfo Borio-Rigamonti Castegnato 2-2, Fanfulla-Auraro Travagliato 2-0, Grumellese-Vil-
longo 1-0, Orceana-Orsa Trismoka 3-1, Palazzolo-Crema 1-3, Pedrocca-Cavenago 0-0, Sarnico-Rezzato 2-1. 30ª GIORNATA (26-04 h 15.30) Aurora Travagliato-Asola, Cavenago-Grumellese, Crema-Darfo Boario, Orsa Trismoka-Sarnico Rezzato-Fanfulla, Rigamonti Castegnato-Pedrocca, VallecamonicaPalazzolo, Villongo-Orceana. CLASSIFICA Grumellese 65; Darfo Boario 57; Rigamonti Castegnato 55; Vallecamonica 49; Crema 48; Rezzato 47; Aurora Travagliato 41; Villongo 39; Pedrocca 36; Cavenago, Fanfulla 35; Sarnico, Orsa Trismoka, Orceana 33; Asola 18; Palazzolo 7.
L’11º Memorial Ferri prenderà il via domenica 17 maggio. Saranno Reggiana, Vicenza, Cremonese, AlbinoLeffe, Alessandria, Monza e Mantova le formazioni di serie B e Lega Pro che si affronteranno per accedere alle fase conclusiva, che si terrà il 24 maggio e che per la prima volta vedrà partecipare 10 formazioni, divise in due gironi da cinque squadre che si affronteranno fra i campi di Ripalta Cremasca e Castelnuovo. La vincente conquisterà il pass per la fase finale che si terrà domenica 24 maggio e affiancherà Inter, Torino, Juventus, Genoa, Hellas Verona, Chievo, Sassuolo, Cesena ed i padroni di casa del Castelnuovo.
Il ko in gara 1 ha condizionato la Pomì
Indipendentemente dall’esito dei playoff, la stagione della squadra rosa è sicuramente positiva, con il secondo posto in regular season
VOLLEY A1 La sconfitta sul filo di lana al PalaRadi ha probabilmente influito sulla sfida in terra veneta
S
emifinale amara per la Pomì Casalmaggiore, sconfitta nelle prime due sfide della serie contro Conegliano. Due partite decisamente diverse: la prima conclusasi 15-13 al quinto set, mentre la seconda ha visto le venete trionfare per 3-0. «Non ho visto la squadra che mi aspettavo – ha affermato il tecnico della Pomì, Davide Mazzanti al termine di gara 1 – abbiamo sofferto troppo alcune situazioni proposte dall’attacco avversario, leggi le palle alte e non siamo riuscite a trovare le contromisure”. A chi gli ha fatto notare una certa difficoltà nel mettere a terra la palla, con il conseguente dispendio fisico da parte delle giocatrici, il tecnico delle rosa ha spiegato: «Siamo ai playoff e quindi è naturale che le azioni risultino lunghe e combattute e sicuramente sarà così per tutta la serie». Previsione non confermata da gara 2, che ha visto la Pomì cedere nettamente a un Conegliano super motivato. «Loro hanno giocato un grande match – ha analizzato Alessia Gennari – da parte nostra nei primi due parziali abbiamo fatto di tutto per contrastarle, ma le nostre avversarie hanno difeso l’impossibile e contrattaccato con grande efficacia». L’esito della gara è passato forse da un secondo set in cui la Pomì è apparsa in grado di poter fare la voce grossa. «In effetti – ha spiegato l’attaccante rosa – siamo riuscite a portarci avanti nella parte centrale, ma il ritorno delle nostre avversarie è stato veemente ed ha destabilizzato i nostri equilibri». Per lo staff tecnico, è stato l’assistant
QUARTI DI FINALE - GARA 1 Casalmaggiore-Montichiari Modena-Conegliano Novara-Bergamo Piacenza-Busto Arsizio QUARTI DI FINALE - GARA 2 Bergamo-NOVARA Busto Arsizio-Piacenza Conegliano-Modena Montichiari-CASALMAGGIORE QUARTI DI FINALE - GARA 3 Modena-CONEGLIANO PIACENZA-Busto Arsizio SEMIFINALI - GARA 1 Casalmaggiore-Conegliano Novara-Piacenza SEMIFINALI - GARA 2 Conegliano-Casalmaggiore Piacenza-Novara
Un attacco della Pomì (foto Giada Passamonti)
coach Daniele Santarelli a parlare: «La sfida è stata vera e vibrante nei primi due parziali, li si è vista una Conegliano sopra le righe, ma anche una Pomì capace di restarle incollata e di giocarsi a viso aperto le proprie chance.
Pedrignani e Grimaldi vincenti a Crema
Consensi per le bocciofile Achille Grandi e Nuova Andrea Doria protagoniste della gara organizzata dal “Nuova Bar Bocciodromo”. Nella categoria A/B ancora una volta sugli scudi Alberto Pedrignani. Dopo essersi sbarazzato di Gianfranco Vassalli (12-3), ”Pedro” superava Teresio Sangiovanni per 12-4. Approdava in finale anche l’offanenghese Luca Macalli che eliminava nel recupero Giuseppe Agosti, nei quarti Marco Tomella (12-7) e in semifinale Franco Tomella per 12-2. Finale equilibrata dove la spuntava Pedrignani su Macalli per 12-8. Nella categoria C/D una serata da incorniciare per Davide Grimaldi che esordiva superando due orobici, Luciano Conti e Gianpietro Recanati e successivamente s’imponeva su Giacomo Gusmini per 12-7. Nella parte bassa del tabellone Giuseppe Mantovani eliminava Ettore Giana e, con un doppio 12-9, Walter Cardani e Severino Severgnini. Disco rosso in finale per il portacolori della Arci Crema Nuova sconfitto da Grimaldi per 12-6. Ha diretto la gara Arturo Casazza, arbitri di finale Ermanno Barbati e Mario Parati. GP BOCCIODROMO Nella Regionale organizzata dalla bocciofila Carpaneto, vinta da Luca Brandoli e Daniele Sacchetti, poche le note positive per i nostri colori. La coppia “Coop Castelvetro” formata da Vanni Capelli e Luciano Bergamaschi superava negli ottavi di finale i parmensi Ferrari-Giovannelli (12-5) ma veniva eliminata da Bisi e Mirabelli sul filo di lana, dopo che i “piacentini” si erano trovati in vantaggio 11-5. I pavesi nel turno precedente avevano estromesso Ghisolfi e Monfredini. In finale anche Maura Cordani e Mario Sarzi subito out. M.M.
Il terzo set ci ha visto mollare leggermente, ma penso che sia anche comprensibile». Insomma, l’amarezza per la rimonta subìta in gara 1 ha probabilmente influito sul morale della squadra rosa, che comunque è prota-
3-0 3-1 3-1 0-3 1-3 1-3 3-2 2-3 2-3 3-1 2-3 3-0 3-0 1-3
gonista di una stagione di alto livello. Ieri sera, mentre il nostro giornale era in rotativa, si è giocata gara 3 al PalaRadi (cronaca e commenti della partita si possono leggere sul sito www. artventuno.it).
La Bissolati rischia in trasferta a Varese PALLANUOTO SERIE C
Turno casalingo amaro per la Canottieri Bissolati, che ha inseguito gli avversari per tutto il match e che si è vista annullare nel finale il gol del possibile pareggio. Alla fine ha vinto per 10-9 l’Aquatica Torino, che con questo successo stacca di 5 punti in classifica i biancazzurri, oggi impegnati nella proibitiva trasferta di Varese. 14ª GIORNATA Canottieri Bissolati-Aquatica Torino 9-10, Canottieri Milano-Treviglio 6-6, Metanpoli-Vimercate 8-6, Milano 2-Vigevano 1-16, Monza-Bocconi Sport
La Pieve ha chiuso una grande stagione HOCKEY PISTA A1
PLAYOFF
7-3, Varese-Busto Nuoto 8-11. 15ª GIORNATA (25-04) Canottieri Milano-Metanopoli, Bocconi Sport-Vimercate, Busto Nuoto-Vigevano, Milano 2-Monza, Treviglio-Aquatica Torino, Varese-Canottieri Bissolati (h 19.15). CLASSIFICA Monza 39; Busto Nuoto 35; Varese 30; Acquatica Torino 26; Metanopoli 25; Canottieri Bissolati 21; Canottieri Milano 20; Bocconi Sport 19; Vigevano 16; Treviglio 8; Vimercate 6; Milano 2 0.
Si è chiusa in gara 2 dei quarti di finale dei playoff la storica stagione della Pieve 010, mai arrivata a questo livello della massima serie di hockey su pista. Secondo Ariano Civa, l’allenatore dei rossoblu, gli incontri spareggio con Forte dei Marmi, prima nella regular season, non erano che «un pro forma», data la differenza dei valori in campo e anche perché la formazione cremonese il suo traguardo in questa stagione l’aveva già tagliato. Ciononostante, i ragazzi di Pieve San Giacomo in gara 1, martedì scorso, ci hanno messo l’anim, davanti al pubblico amico di San Daniele Po, nell'ultima sfida di questo al PalaPini. Hanno lottato per chiudere in vantaggio la prima frazione del match (2-1), ma hanno poi ceduto di misura nel finale, con un 4-3 per i toscani che ha lasciato comunque nei quasi 600 spettatori una buona fotografia di fine stagione. Ritorno giocato poi giovedì, a Forte dei Marmi, con i padroni di casa a chiudere sul 5-0 la contesa nei primi venti minuti dell’incontro e giusto un gol della bandiera pievese nella ripresa. Non è servita la “bella”, ma è stata festa comunque. CLASSIFICA (ultima giornata) Forte dei Marmi 66; Viareggio, Breganze 59; Valdagno 52; Trissino 48; Bassano 45; Follonica 39; Pieve 010 35; Lodi 33; Matera, Sarzana 26; Giovinazzo 24; Prato 8; Correggio 6. Mattia Guazzi
Corbari e Pedretti profeti in patria. Oggi la “Martiri” BOCCE
di Massimo Malfatto
Serata di sorprese, festa grande per Giuseppe Corbari e “Bobo” Pedretti splendidi vincitori del memorial “Gianmarco Guarneri” (Bibo), gara regionale ben organizzata dalla bocciofila Asd Coop Castelvetro. Un exploit che mancava da diversi anni quello della formazione “piacentina” che con la loro eterna giovinezza sta facendo vacillare le certezze (poche) del nostro boccismo. Un successo nella loro gara che rende ancora più felici i promotori della manifestazione, in primis il loro presidente. Diventano una vera macchina da guerra Corbari e Pedretti quando si trovano di fronte maglie del Flora: infatti al primo turno superavano Bodini e Bernuzzi, nei quarti eliminavano Minoia-Caccialanza (12-10) ed in semifinale s’imponevano su Massarini e Celardo per 12-4. Approdavano in finale anche Pierino Zinetti e Giuseppe Ghisolfi che si sbarazzavano di Lanzi e Dalla Giovanna,
I vincitori Pedretti e Corbari con il direttore di gara e il presidente Piccioni
dei piacentini Dodici-Ratti (12-2) e dei lodigiani Bruschi-Cremaschi per 12-6. Giocavano con grande determinazione Corbari e Pedretti anche in finale,
sentivano profumo di vittoria, superavano Zinetti-Ghisolfi per 12-7 e completavano l’opera collezionando la quarta vittoria consecutiva (un vero
record!) contro la bocciofila rivierasca di via Riglio. Ha diretto la gara Gabriele Ceriati coadiuvato dagli arbitri di finale Giancarlo Tosi e Massimo Barbisotti. TROFEO MARTIRI Tutto pronto per il tradizionale appuntamento boccistico in programma oggi nella nostra città. Sarà una “Martiri” diversa dallo scorso anno e con ogni probabilità meno avvincente di precedenti edizioni, non inserita nel circuito Fib e quindi orfana di giocatori di A1. La nota positiva è la partecipazione: iscritti 96 giocatori (undici in più del 2014) in rappresentanza di 42 società e 17 comitati provinciali. Le batterie eliminatorie inizieranno alle ore 9 presso i bocciodromi di Crema, Cremona, Soresina, Mirabello, PalaBosco, Signorini, San Zeno e Stradivari mentre la fase finale è in programma dalle 14.30 sulle corsie del bocciodromo comunale. Direttore di gara sarà il brianzolo Francesco Giacoma che sarà assistito da Ennio Clementi e dal gruppo arbitri di Cremona.
Eliminata una Vis Trescore senza idee e mai in partita
Game over. Delusione e amarezza per la Vis Trescore che saluta il campionato italiano per società. Dopo la sconfitta di stretta misura in trasferta sembrava davvero roba di fantascienza immaginare un suicidio in casa ed invece così è stato, proprio come lo scorso anno contro “Ceresio”. Sulle corsie del bocciodromo comunale cremasco il match è
durato poco più di un’ora, il tempo necessario a Zingaro per impartire una dura lezione a Giuliano Galantini (8-1 e 8-2) ed alla terna trescorese formata da Bocchi-Venturelli-Pezzetti per essere sconfitta 8-7 e 8-0. Ancora assente Guglieri ma la sua mancanza non basta a giustificare la debacle della formazione di Luigi Comolli; un’altra conferma del limite
evidente delle nostre squadre e della difficoltà a confrontarsi contro giocatori di altri comitati. Troppo facile estasiarsi sulle nostre corsie e poi, appena si alza l’asticella, ecco spegnersi la luce: la realtà è che da molti anni manca al nostro boccismo il tanto auspicato salto di qualità. M.M.
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Sabato 25 Aprile 2015
CANOTTAGGIO
CANOA
Tante medaglie nella prova di Gavirate Bene Bissolati e Baldesio
Sole e lago piatto hanno fatto da cornice alla seconda regata regionale coppa Montù, disputata sulle acque del Lago di Varese, a Gavirate. Ancora soddisfazioni per le canottieri provinciali, che hanno conquistato 18 medaglie (8 ori, 6 argenti e 4 bronzi), ai quali si aggiunge l’oro in un equipaggio misto. Conferma per Valentina Rodini (Bissolati), che dopo i due argenti al D’Aloja, ha primeggiato nel singolo Pesi Leggeri. Sempre nel singolo, oro per Marcello Caldonazzo (Baldesio) e Andrea Cattaneo (Bissolati) tra gli Junior. Bel successo del quattro di coppia Senior della Baldesio, composto da Lorenzo Cortesi, Michele Manzoli, Raffaele Beduschi e Marco Chiodelli Palazzoli. Oro per l’Eridanea grazie al doppio Junior di
Il doppio Under 23 di Andrea e Luca Cattaneo (Fotoline)
Cristiano Bortolotti e Federico Toscani e del quattro di coppia Junior del Flora di Renato Avino e Giulio Sesenna, che hanno gareggiato con Matteo Natalucci e Matteo Savino della Vittorino. Doppio oro per la Baldesio,
nella categoria Ragazzi, con Matteo Mazzolini e Filippo Pasqualini nel singolo. Marcello Caldonazzo (Baldesio) ha poi vinto nell’otto misto del Menaggio. Ecco i sei argenti: Renato Avino e Luca Tenca (Flora) nel singolo Junior, Valentina Rodini e Francesca Fava (Bissolati) nel doppio Senior, Lorenzo Cortesi (Baldesio) nel singolo Senior, Andrea e Luca Cattaneo (Bissolati) nel doppio Under 23 e Grabriele Bergomi, Giorgio Marchini, Salvatore Giardino e Cristiano Zaccariello nel quattro di coppia Ragazzi dell’Eridanea. Bronzo, infine, per Michele Manzoli (Baldesio) nel singolo Senior, Elisa Cabrini (Baldesio) nel singolo Pesi Leggeri, Francesca Fava nel singolo Under 23 e per Alessandra Cotti e Alice Rossi (Flora) nel doppio Junior.
A Mantova la canoa velocità si è data appuntamento per la gara internazionale, valida anche come selezione per i Campionati Europei di Racice (Repubblica Ceca) in programma dall’1 al 3 maggio. La gara ha visto in acqua atleti provenienti da Croazia, Slovenia, Polonia, Finlandia, Austria, Romania ed Israele, oltre naturalmente alla Nazionale italiana e ai canoisti provenienti da tutta Italia. Al via anche gli atleti di Bissolati e Baldesio, che si sono messi in evidenza. Di valore il podio ottenuto da Riccardo Spotti (Baldesio) e Matteo Miglioli (Bissolati), rispettivamente secondo e terzo nella finale del K1 200 metri Junior vinta da Andrea Di Liberto (Canottieri Trinacria). Spotti, insieme allo stesso Di Liber-
to, ha poi colto l’argento nel K2 200 Senior, mentre Miglioli e Demis Pagliarini (Bissolati) sono giunti sesti. Ottimi risultati sono arrivati anche della categoria Under 16. Alberto Dal Bianco e Teodoro Ziglioli (Bissolati) sono arrivati terzi nel K2 200, mentre Ziglioli ha colto il bronzo nel K1 1000. Argento per il K4 1000 della Bissolati, formato da Matteo Fulcini, Federico Massarenti, Roberto Soldi e Riccardo Tosca. Medaglia d’argento anche per Simone Bernocchi (Baldesio) nel K1 200, mentre in campo femminile Ilaria Garavalli e Camilla Nichetti hanno colto il terzo posto nella finale del K2 200. Tra i Senior, infine, si è fermato in semifinale Filippo Vincenzi (Bissolati), settimo dopo il buon terzo posto in batteria.
Bel podio per Spotti e Miglioli
La Vanoli non dovrà essere... Umana
Domani all’ora di pranzo al PalaRadi arriva la seconda forza del campionato che si annuncia in grande forma
U
di Giovanni Zagni
n maledetto secondo quarto di partita (l’unico vinto dai brianzoli per 27-11), ha consentito all’Acqua Vitasnella Cantù di portare a termine senza troppi affanni la contesa, ma la Vanoli è stata molto vicina nel punteggio, pur dominata a rimbalzo dalla maggior fisicità di Ron Artest (alias Metta World Peace) e compagni. Comunque a noi gli uomini di Pancotto sono piaciuti per dedizione, impegno e generosità. Non hanno avuto il miglior Vitali, vera trave portante dell’impalcatura di Pancotto, per cui diremmo che Cantù ha meritato i due punti. Sulla strada molto aspra verso “il sogno playoff”, questa battuta a vuoto può costare carissima, ma quando si perde lottando come a Desio, è segno che le speranze possono continuare ad essere alimentate. Individualmente ci piace segnalare la buona prova di Hayes, l’ultimo a cedere, del ritrovato Mian, di Campani, Bell e Clark. Domani a un orario inusuale (al PalaRadi alle ore 12) i biancoblu se la vedranno con l’Umana Venezia, seconda forza del campionato e sarà impresa aspra cercare la vittoria, ma non diamoci per vinti senza provarci. L’avversario è veramente tosto fisicamente e per classe individuale, oltre che ben messo in campo da Recalcati, un coach esperto e di grande personalità. Per la tifoseria sarà un gradito ritorno al
SERIE A 27ª GIORNATA Avellino-Caserta
70-74
Bologna-Pesaro
89-85
Cantù-Cremona
79-76
Capo d’Orlando-Milano
71-57
Pistoia-Reggio Emilia
92-78
Roma-Brindisi
80-58
Sassari-Varese
71-79
Venezia-Trento
90-80
CLASSIFICA
BASKET SERIE A Per sperare ancora nell’accesso ai playoff i biancoblu sono obbligati a battere Venezia Milano 46 Venezia 40 Reggio Emilia 38 Sassari 34 Trento 32 Brindisi 30 Cantù 26 Bologna (-2) 26 Roma 24 Pistoia 24 Cremona 24 Capo d’Orlando 20 Varese 20 Avellino 20 Pesaro 14 Caserta (-1) 11
28ª GIORNATA (26-04 h 18.15)
Brindisi-Avellino (27-04 h 20), Caserta-Sassari, Cremona-Venezia (h 12), Milano-Bologna, PesaroPistoia, Reggio Emilia-Cantù (h 20.30), Trento-Roma, Varese-Capo d’Orlando. PalaRadi di Perich e Jackson ed a loro andranno tanti applausi e la nostra stima. Ma tutti insieme saremo a gridare: forza Vanoli, perché i “buoi” non sono ancora scappati! I ROSTER VANOLI CREMONA: 2 Edward Lee Daniel, 5 Kenny Hayes, 6 Giulio Gazzotti, 7 Luca Vitali, 9 Fabio Mian, 12 Luca Campani, 14 Jazzmar Ferguson, 17 Nicola Mei, 21 Cameron Clark, 31 James Bell. Coach: Cesare Pancotto.
Bell a canestro contro Bologna (foto Mario F. Rossi)
UMANA VENEZIA: 2 Julyan Stone, 4 Hrvoje Peric, 5 Phil Goss, 8 Jarrius Jackson, 10 Michele Ruzzier, 14 Tomas Ress, 16 Benjamin Ortner, 17 Spencer Nelson, 22 Jeff Viggiano, 33 Marco Ceron, 44 Deividas Dulkys. Coach: Carlo Recalcati. NEWS Rinforzo per l’Acea Roma, una delle dirette concorrebti della Vanoli ai playoff. I capitolini hanno ingaggiato Mika Vukona, ala di 198 cm per 103 kg di peso, nazionale della Nuova Zelanda.
COSI’ ALL’ANDATA La Vanoli Cremona regge orgogliosamente per un tempo al “Taliercio”, ma è poi costretta a cedere sotto i colpi di una Reyer Venezia in grande forma. VENEZIA-CREMONA 82-56 (20-18, 37-35; 64-47) UMANA VENEZIA: Stone 3 (1/2, 0/2), Peric 11 (4/7, 1/2), Goss 17 (5/7, 2/4), Ruzzier 7 (2/3, 1/2), Romano, Ress 5 (1/3 da tre), Guisse, Ortner 10 (4/4 da due), Nelson 8 (1/1, 2/5), Viggiano 12 (3/3, 1/5), Ceron (0/1 da tre), Dulkys 9 (3/6, 1/4). Coach: Recalcati. VANOLI CREMONA: Hayes 10 (2/6, 1/3), Gazzotti 6 (0/4, 2/2), Vitali 6 (3/4, 0/4), Mian 7 (1/2, 1/2), Campani 11 (3/5, 1/1), Ferguson 3 (1/3, 0/3), Mei 3 (0/2, 1/3), Clark 6 (3/8 da due), Cusin 4 (2/3 da due), Bell (0/1, 0/1). Coach: Pancotto.
L’Erogasmet si affida ancora a Baldiraghi SERIE B
Alessandro Ferri a canestro
Si è conclusa a Udine, lontana sia geograficamente che dall’alto della sua seconda posizione in classifica, la prima travagliata ma positiva stagione in serie B della matricola Erogasmet Crema. La Gsa Udine non fa che siglare l’ultima dolorante sconfitta ai biancorossi, con il risultato di 67-42. Un match totalmente bianconero: i friulani distaccano Crema minuto dopo minuto, guidati da Poltroneri che chiuderà con 17 punti e 4 assist, affiancato da capitan Zacchetti, 11 punti e 7 rimbalzi. I parziali mostrano l’esponenziale vantaggio udinese: 15-9, 31-16, 45-31. Coach Baldiraghi decide di puntare tutto sulla difesa, guidata da capitan Tagliaferri, cercando di contenere l’ascesa udinese. Ma le percentuali di squadra sono troppo scarse per poter risollevare il risultato: solo il 26% per i tiri dal campo, 20% dalla lunga distanza e 45% ai liberi. Ottima la strategia di arginare l’arginabile, quando il canestro non ne vuol sapere di arrivare, ma non è stato sufficiente. Colnago (unico in doppia cifra con 15 punti) prova a portare avanti i biancorossi e a limare il distacco all’inizio dell’ultimo quarto, firmando 7 punti importanti per l’orgoglio e il morale, ma Udine ingrana la quarta e firma un parziale di 18-4 negli ultimi 6 minuti di gioco. Crema
SERIE A2 FEMMINILE
lascia andare tutto, non potendo che sentirsi sollevata al suono della sirena. La nuova stagione, però, è già cominciata per il sodalizio cremasco. La prima pietra della nuova costruzione e già stata posata, con la riconferma del tecnico Massimiliano “Pat” Baldiraghi. «E’ stata una piacevole e proficua esperienza, da parte nostra logico che volessimo proseguirla. Ora viene la sfida più impegnativa: come è tradizione dovremo fare meglio anche nella prossima stagione rispetto all’attuale e non sarà facile, ma coach Baldiraghi riteniamo sia una garanzia di serietà, affidabilità e continuità del progetto tecnico. Il miglior tecnico per andare un po’ oltre....», hanno dichiarato il presidente Donarini ed il vice Bombelli del sodalizio cremasco. Per nulla intimorito il tecnico pavese: «Sono felice di poter portare avanti il percorso intrapreso in questa stagione. Non è stato facile ottenere il risultato conseguito, ma l’ambizione del club mi ha convinto che, passo dopo passo, sapremo insieme diventare protagonisti anche in questa categoria. E questa è la sfida che più mi stimola», ha conclusoo coach Baldiraghi appena apposta la firma al rinnovo anche per la prossima stagione. Marco Cattaneo
I NUMERI 30ª GIORNATA Cento-Bergamo 8353, Desio-Costa Volpino 84-85, LeccoMontichiari 81-74, Lugo-Arzignano 76-71, Pordenone-Urania Milano 6560, Trieste-Orzinuovi 78-8, Udine-Crema 67-42. Ha riposato: Bologna. CLASSIFICA Cento 46; Udine 42; Bologna 40; Montichiari 38; Orzinuovi 36; Bergamo, Urania Milano 32; Lecco 30; Pordenone 28; Costa Volpino, Lugo 24; Crema 18; Desio 16; Arzignano 8; Trieste 6. I VERDETTI Griglia playoff: CentoLecco, Montichiari-Orzinuovi, Fortitudo Bologna-Urania Milano, Udine-Bergamo. Arzignano e Trieste retrocesse in serie C.
SERIE C
La stagione della Tec-Mar è eccellente Piadena ha chiuso con un bel successo
Le maggiori motivazioni hanno sicuramente pesato sul successo di Torino. Cala dunque il sipario sulla stagione della Tec-Mar Crema, che possiamo definire eccellente e che dalla cui analisi la società potrà trarre le giuste conclusioni in un ottica futura. Aver ottenuto la permanenza in A2 già al termine della regular season è motivo di soddisfazione, ma siamo sicuri che le dirigenza cremasca proverà a
fare ancora meglio nella prossima stagione. POULE PROMOZIONE D (ultima giornata) Crema-Torino 43-56, Genova-Santa Marinella 55-60, Vicenza-Castel San Pietro 53-60. CLASSIFICA Castel San Pietro 18; Torino 16; Vicenza, Crema, Santa Marinella 8; Genova 2. PLAYOFF PROMOZIONE Castel San Pietro-Sesto San Giovanni, Ariano Irpino-Torino.
Si è conclusa nel migliore dei modi la stagione dell’Mg.K Vis Piadena, che ha vinto con autorità il match casalingo contro Nerviano (85-61 il finale), nell’ultimo turno di campionato. Un successo che premia il lavoro di coach Mazzali, i cui frutti si potranno cogliele la prossima stagione. 30ª GIORNATA 7 Laghi Gazzada-Iseo 85-82, Lissone-Carpe Diem Calolzio 82-63, Manerbio-
Cantù 68-95, Milano 3-Boffalora 56-48, OlginateOpera 75-67, Piadena-Nerviano 85-51, SaronnoBernareggio 83-88. CLASSIFICA 7 Laghi Gazzada, Saronno 42; Lissone 38; Manerbio 36; Iseo, Milano 3 34; Opera 30; Carpe Diem Calolzio 28; Bernareggio 26; Piadena, Olginate 24; Boffalora, Arcisate 18; Nerviano 16; Cantù 8.
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Sport
Sabato 25 Aprile 2015
CALCIO SERIE A
CALCIO SERIE B
Toro a caccia del derby perduto Il Carpi se vince è in serie A
(F.V.) Dopo vent’anni di digiuno, il Torino spera di tornare ad assaporare il successo nel derby della Mole. Basteranno le maggiori motivazioni a colmare il gap tecnico con la Juve? Ventura spera di sì, anche se Allegri non è della stessa opinione. Duro esame a Milano con l’Inter per la Roma, in lotta per il 2º posto. 31ª GIORNATA Cagliari-Napoli 0-3, Chievo VeronaUdinese 1-1, Empoli-Parma 2-2, Fiorentina-Hellas Verona 0-1, Inter-Milan 0-0, Juventus-Lazio 2-0, Palermo-Genoa 2-1, Roma-Atalanta 1-1, Sampdoria-Cesena 0-0, Sassuolo-Torino 1-1. 32ª GIORNATA (26-04 h 15) Atalanta-Empoli (h 12.30), Fiorentina-Cagliari (h 18), Genoa-Cesena, InterRoma (h 20.45), Lazio-Chievo, Napoli-Sampdoria (h 20.45), Parma-Palermo, Torino-Juve, Udinese-Milan (25-04 h 18), Verona-Sassuolo. 33ª GIORNATA (29-04 h 20.45) Cesena-Atalanta,
Chievo-Cagliari, Empoli-Napoli (30-04 h 20.45), JuveFiorentina, Lazio-Parma, Milan-Genoa, Palermo-Torino, Sampdoria-Verona, Sassuolo-Roma, Udinese-Inter (28-04 h 20.45). CLASSIFICA Juventus 73; Lazio, Roma 58; Napoli 53; Sampdoria 50; Fiorentina 49; Genoa, Torino 44; Milan 43; Inter 42; Palermo 41; Sassuolo, Chievo Verona, Hellas Verona 36; Udinese 35; Empoli 34; Atalanta 30; Cesena 23; Cagliari 21; Parma (-7) 13.
La Juve sfiderà il Real
Entella, Bari-Bologna (24-04 h 21), Brescia-Cittadella, Catania-Ternana (24-04 h 19), FrosinoneCarpi, Modena-Crotone, Perugia-Livorno, Pro Vercelli-Latina, Spezia-Trapani, Vicenza-Varese, Virtus Lanciano-Pescara. 38ª GIORNATA (28-04 h 20.30) Bologna-Catania (27-04 h 20.30), Brescia-Vicenza, CarpiBari, Cittadella-Spezia, Crotone-Avellino, Latina-Perugia, Livorno-Modena, Pescara-Pro Vercelli, Ternana-Frosinone, Trapani-Lanciano, Virtus Entella-Varese. CLASSIFICA Carpi 74; Bologna, Vicenza 59; Frosinone 58; Perugia 54; Avellino 53; Livorno 52; Pescara, Spezia 51; Virtus Lanciano 48; Bari 46; Catania, Ternana 44; Trapani 43; Modena 42; Latina, Crotone, Pro Vercelli, Virtus Entella 41; Cittadella 39; Brescia (-6) 32; Varese (-4) 29.
Se il Carpi vince oggi a Frosinone conquista la serie A con cinque turni d’anticipo. 36ª GIORNATA Bologna-Spezia 0-0, CarpiBrescia 3-0, Cittadella-Vicenza 0-1, Crotone-Lanciano 1-1, Latina-Catania 1-2, Livorno-Frosi-none 0-0, Pescara-Modena 1-0, Ternana-Perugia 0-0, Trapani-Bari 1-1, Varese-Avellino 1-1, Virtus Entella-Pro Vercelli 0-0. 37ª GIORNATA (25-04 h 15) Avellino-Virtus
COPPE EUROPEE
Saranno Barcellona-Bayern Monaco e Juventus-Real Madrid (andata il 5 maggio a Torino e ritorno il 13 maggio a Madrid) le semifinali di Champions. I bianconeri sperano che si ripeta l’esito della semifinale del 2003, mentre è in-
teressante il ritorno (da avversario) di Guardiola a Barcellona. In Europa League, evitato il derby italiano: NapoliDnipro e Siviglia-Fiorentina sono le due semifinali, con gare di andata al S. Paolo e in Spagna.
Un “trittico” che appassiona i tifosi
CICLISMO Si parte oggi con la Coppa Ardigò e gran chiusura il 3 maggio con l’atteso Circuito del Porto-Trofeo Arvedi
A
di Fortunato Chiodo
rchiviato le prime corse di ciclismo, il calendario cremonese partecipa a pieno titolo al ristretto numero di eventi che esaltano luoghi suggestivi e sfide sportive con il tradizionale “trittico”. Oggi, 25 aprile, con la 65ª Coppa Ardigò si annuncia grande spettacolo a Pessina Cremonese con le squadre di Elite e Under 23 impegnate su un circuito da ripetere 11 volte, per un totale di 140 chilometri. Organizza il CC Cremonese-Gruppo Arvedi. Partenza alle ore 14. Il secondo week end del grande ciclismo continuerà venerdì 1° maggio, con la “60ª Coppa 1° MaggioMemorial Sergio Viola” a Stagno Lombardo, riservata alla categoria Under 21 e patrocinata dal Gruppo ciclistico Sergio Viola, presieduto da Ennio Zanotti. Kermesse su un circuito della lunghezza di 100 Km. Il via alle 14.30. Infine, domenica 3 maggio, battute conclusive del “trittico”, con Elite e Under 23, concentrati sul leggendario e internazionale “49° Circuito del PortoTrofeo Arvedi” con epicentro Cremona in piazza Stradivari. Chi vorrà vincere, dovrà fare i conti con i velocisti che possono contare sulla squadra più forte. La corsa toglie il respiro e per certi
L’arrivo del Circuito del Porto 2014
versi dà una carica emotiva e che richiede una grande prova di lucidità. «Sono 35 le società iscritte - ci ha confermato Antonio Pegoiani, dirigente del CC Cremonese-Gruppo Arvedi - tra le quali dieci straniere». Non è stata avara di emozioni l’ultima edizione, con Jakub “Kuba” Mareczko, 20enne bresciano di origine polacca, che grazie a una stilettata delle sue, ha vinto il “Porto” 2014,
vittoria che è stata la ciliegina sulla torta di un’incredibile serie di 13 successi nel 2014, diventando così il plurivincitore in Italia degli Elite e Under 23. Professionista nel 2015 nella nuova formazione Professional Southeast del team manager Citracca, ha fatto sentire il suo ruggito in campo internazionale con due vittorie alla Vuelta Tachira, in Venezuela, e ci ha rammentato: «La volata è davve-
ro il momento che mi piace di più. Lo sprint è adrenalina, negli ultimi 200 metri non hai neppure il tempo di ragionare, ma ti giochi tutto. E ciò per cui vivo. Passione pura». MINI SPRINT OGGI A COSTA SANT'ABRAMO E’ sempre un 25 aprile dedicato al ciclismo giovanile, impegnato a Costa San Abramo nel “33° Trofeo Tricolore”, gara di mini sprint della categoria Giovanissimi, organizzato nei minimi particolari da Mario Vicini, presidente del Pedale Cremonese. BRACCIALE A ROMANENGO Il “Bracciale del cronomen” con la sua storia, costituisce una pietra miliare della tradizione e dell’identità sportiva e si articola su due fasi distinte: regionali e prova unica nazionale abbinata al Campionato italiano. Un’iniziativa che coinvolge sportivi e appassionati di tutta Italia e che è diventata, anno dopo anno, una preziosa occasione per promuovere lo sport del ciclismo e in particolar modo a Romanengo. «Quest’anno il percorso sarà reso ancora più spettacolare - ci ha confermato Gianluigi Ferrari, presidente del Pedale Roman-ghese - stiamo lavorando per avere sabato 9 maggio a Romanengo, visto il successo tecnico e agonistico delle edizioni precedenti, nomi importanti del ciclismo».
Imbalplast in grande evidenza a Salvirola
Peccato sia finita, perché certe indigestioni non danno mai noia. Stavolta è toccata all’Imbalplast di Soncino divorare la portata più ricca del menù, ovvero la coppa a punti e quella per la società con il maggior numero di partecipanti. Premiazioni alla presenza di Antonio Pegoiani, presidente del Comitato provinciale della Federciclismo, giusta conclusione di un pomeriggio magico, con 150 virgulti schierati a Salvirola nel “Trofeo Avis-Aido Trofeo Sipe”. Corsa patrocinato dalla Uc Cremasca, presieduta da Albino Ferla, con al timone di regia Giuseppe Maccalli, Marco Grossi, affiancati da Tiziana Brocchieri, presenza femminile graditissima, oltre che capace. Tutto molto lineare lo svolgimento dei fatti: Gioiele Cardia, giovane promessa del ciclismo di Annicco, arriva davanti allo “scriba” con le dita aperte a indicare la “V” di vittoria tra i 7 anni. Vola via veloce Federico Giacomo Ogliari, puledrino di razza di Credera Rubbiano e tutto solo coglie il terzo sigillo stagionale, tra i baby di 8 anni. Francesco Rotunno di Lissone dà lezione ai coetanei di nove anni. Si arriva, all’epilogo preferito: volata di un gruppo ristretto, c’è poco da inventare, Mirko Coloberti virgulto di Romanengo, si mette in testa e con un rush folgorante vince, braccio al cielo, centrando il primo trionfo stagionale nella G4. Doppietta stagionale del brianzolo Thomas Chianello, diretto
RUGBY SERIE C
I sei vincitori a Salvirola
dal trainer Paolo Ruggeri, che si conferma il più forte della G5 e mette in fila Luca Pollini, Manuel Mosconi, Simone Barbieri, triade dell’Imbalplast e Nicholas Botti. Non si lasciano sfuggire i giovani velocisti la prova conclusiva dei dodicenni. In dirittura d’arrivo Filippo Negri, di Codogno, esce ai 200 metri e con-
quista la sua prima affermazione stagionale davanti al cremonese Riccardo Tomasoni, a Michel Paiper Sant Valarezo, al soresinese Matteo Bertesago e al piacentino Nicola Rossi. ORDINI D’ARRIVO G1: 1) Gioele Cardia (Imbalplast Soncino), 2) Eros Alberghetti (Mobili Lissone),
Bene Mattia Chiodo secondo a Senago
Momento magico per il cremasco Mattia Chiodo, al suo debutto tra gli Esordienti del secondo anno (13 anni). Il portacolori del Gs Corbellini Ortofrutta di Crespiatica (Lo) era impegnato a Senago (Mi), su un tracciato piatto e tutto si è risolto con un gran volatone ingarbugliato. Ha vinto Francesco Vergobbi (Besanese) che ha anticipa d’un soffio proprio Mattia Chiodo, e Davide Loprete (Besanese). Stoccata vincente del tricolore Mattia Pirazzi (Torrile Parma) nella gara del secondo anno: ha regolato Andrea Moschetti (Busto Garolfo) e Lorenzo Bertolini (Bottasca). L’AZZURRO CONCI A SAN PAOLO D’ARGON L’azzurro Nicola Conci (Team Lvf) si è imposto sul traguardo del Gp Omva riservato alla categoria Juniores, superando in uno sprint ristretto Andrea Canarini (Mazzano Team) e Simone Sanò (Team F.lli Giorni), che ha fatto la differenza nel terzo e ultimo passaggio sul Colle dei Pasta. Tutto si è praticamente deciso sull’ultimo Gpm di giornata, di una corsa animata dall’inizio alla fine. Alessandro Covi (CC CremoneseArvedi) ha colto un altro quinto posto.
3) Paolo Ferraina (CC Cremonese-Gruppo Arvedi), 4) Christian Gamba (Romanese), 5) Emanuele Strepparola (UC Cremasca). G2: 1) Federico Gia-como Ogliari (GS Corbellini Ortofrutta Crepiatica), 2) Stefano Ganini (UC Cremasca), 3) Daniel Zanoni (Imbalplast). G3: 1) Francesco Rotunno (Mobili Lissone), 2) Thomas Gamba (Romanese), 3) Alessandro Arosio (Lissone), 5) Gabriele Durelli (UC Cremasca). G4: 1) Mirko Coloberti (Imbalplast Soncino), 2) Filippo Omati (Zeppi), 3) Matteo Cattivelli (Madignanese), 4) Giulio Colombo (Lis-sone), 5) Valentino Grassi (Imbalplast). G5: 1) Thomas Chianello (Mobili Lissone), 2) Luca Pollini (Imbalplast), 3) Manuel Mosconi (Imbalplast), 4) Simone Barbieri (Imbalplast), 5) Nicholas Botti (Madignadese). G6: 1) Filippo Negri (Corbellini Ortofrutta Crespiatica); 2) Riccardo Tomasoni (Madignanese), 3) Michel Paiper Saint Valarezo (Muzza ’75), 4) Matteo Bertesago (Imbalplast), 5) Nicola Rossi (GS Zeppi). ALTRO PODIO PER STEFANO MORO Continua il momento magico di Stefano Moro, Junior della Ciclistica Trevigliese, che dopo il secondo al Giro del Lodigiano alle spalle del bergamasco di origini russa Sergey Rostotsey (Team F.lli Giorgi), è giunto terzo nella 26ª Novara-Suno, vinta ancora da Rostotsey. Allo sprint ha regolato il gruppo cogliendo la sua quarta affermazione stagionale davanti a Fabio Martinelli (Esperia Pasco) e proprio a Moro. I protagonisti hanno coperto i 108 chilometri del percorso in 2h43’, media 39,613. F.C.
Crema espugna Milano e spera ancora nella salvezza
Torna alla vittoria il Crema Rugby nello scontro diretto con l’Amatori Milano (28-5), decretandone così la quasi matematica retrocessione dei meneghini. Partita senza storia, condotta dai cremaschi dal primo all'ultimo minuto con cuore e lucidità. Ancora in formazione di emergenza e con i giocatori contati, i ragazzi di Zaini non hanno concesso nulla ai milanesi, se non una meta a risultato oramai in cassaforte. Mancano oamai solo tre partite alla fine del campionato e saranno tre partirte con un
unico risultato a disposizione (la vittoria)se il Crema vuole ottenere la salvezza, a cominciare dal difficile ma non impossibile incontro con la capolista Pavia, domani sul terreno amico di via Toffetti (ore 15.30). Partita che se affrontata con lo spirito della trasferta milanese e col certo recupero di alcuni infortunati, è sicuramente alla portata dei neroverdi. CLASSIFICA (7ª giornata) Cus Pavia 33; Cernusco 26; Lainate 17; Valle Camonica 14; Crema 11; Amatori Milano 5.
SERIE C2 Casalmaggiore consolida il primato travolgendo 29-0 il Marco Polo e domani ospita l’Asola nell’ultimo turno della regular season. La Witor’ Cremona, invece, dopo il successo con il Rugby Gerudi (23-14), chiude con l’Elephant. CLASSIFICA (19ª giornata) Casalmaggiore 73; Cus Brescia Marco Polo Cadetta 69; Desenzano 68; Elephant 60; Asola 48; Bassa Bresciana Leno Cadetta 38; Cremona 25; Bergamo Cadetta 20; Rfc Marco Polo 15; Codogno 6; Gerundi -3.
Speciale Expo
Sabato 25 Aprile 2015
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Mancano pochi giorni all'innaugurazione di Expo 2015, la grande Kermesse espositiva che durerà fino al 31 ottobre
Quanto costa visitare Expo Milano 2015? Ecco tutte le tipologie di biglietto
DATA APERTA biglietto valido per un giorno a tua scelta dal 1° Maggio al 31 Ottobre 2015. Vale per una sola visita, per tutta la giornata, con ingresso consentito a partire dalle ore 10:00. Prima di programmare la tua visita è fortemente consigliato accedere alla sezione MyExpo per convertire il biglietto confermando la data. Puoi scegliere tra i giorni disponibili, entro un giorno prima della visita, e controllare gli eventi previsti in quel giorno. Ti ricordiamo che, una volta confermata la data, il biglietto non potrà più essere modificato. I biglietti a data aperta, non convertiti in data fissa, potranno consentire l’ingresso in base agli spazi disponibili.
DATA APERTA
32€ 29€ 25€ 16€ 16€ 16€ 41€ 69€ 10€ 5€
27€ 23€ 20€ 13€ 13€ 16€ 34,50€ 57,50€ 10€
BIGLIETTI ACQUISTATI DOPO IL 1° MAGGIO 2015
DATA APERTA
DATA FISSA
1 GIORNO - ADULTO (14+ anni) 1 GIORNO - STUDENTE (14-25 anni) 1 GIORNO - SENIOR (65+ anni) 1 GIORNO - DISABILE 1 GIORNO - DISABILE (+ accompagnatore gratuito) 1 GIORNO - BAMBINO (4-13 anni) (solo in abbinamento) 1 GIORNO - FAMIGLIA A (1 adulto + 1 bambino) 1 GIORNO - FAMIGLIA B (2 adulti + 1 bambino) 1 GIORNO - BAMBINO AGGIUNTIVO (> family pack) SERALE
DATA FISSA Biglietto valido per una data specifica da scegliere direttamente dal calendario, tra i giorni disponibili. Vale per una sola visita, per tutta la giornata, con ingresso consentito a partire dalle ore 10:00.
mente consecutivi. Per questa tipologia di biglietti non è possibile scegliere in anticipo la data della visita: l'ingresso sarà consentito in base ai posti disponibili il giorno della visita. Serale: permette l’ingresso a Expo Milano 2015 a partire dalle ore 19.00 fino alla chiusura. Season Pass: abbonamento nominale e non cedibile, consente l’accesso libero dal giorno dell’attivazione sino al 31 ottobre 2015. Clicca qui per maggiori informazioni sulle modalità di acquisto.
BIGLIETTI STANDARD Adulto: visitatore da 14 a 64 anni (già compiuti il giorno della visita) Pacchetto Famiglia: combinazioni diverse di adulti e bambini con età superiore a 3 anni: 1 adulto + 1 bambino; 2 adulti + 1 bambino; 1 adulto + 2 bambini; 2 adulti + 2 bambini. In caso di più di 2 bambini per la stessa famiglia, è necessario selezionare il numero di bambini aggiuntivi. L’età dei bambini che possono essere inclusi nel Pacchetto Famiglia va dai 4 ai 13 anni (già compiuti il giorno della visita). 2 Giorni Consecutivi: biglietto che consente l’accesso per due giorni consecutivi. Per i biglietti a data fissa la prima data determina anche la seconda che è consecutiva. Per i biglietti a data aperta, potrai scegliere in un secondo momento il primo giorno di ingresso, il secondo sarà obbligatoriamente quello successivo. Carnet (2-3 giorni): abbonamento che consente più ingressi, non necessaria-
BIGLIETTI SPECIALI: Expo Milano 2015 ha previsto una serie di agevolazioni per alcune categorie di visitatori, i quali avranno diritto all’acquisto di un biglietto ridotto. Per usufruire della riduzione sul biglietto d'ingresso, l'acquisto potrà essere effettuato presso gli Infopoint di Expo, presso Expo Gate (in Piazza Cairoli a Milano), presso alcuni Rivenditori Autorizzati (segnalati sul sito internet ufficiale di Expo) e presso le biglietterie sul sito espositivo, non appena disponibili. I visitatori che hanno più di 65 anni potranno acquistare il biglietto anche tramite il sito internet ufficiale di Expo. IMPORTANTE: nel momento dell’acquisto sarà necessario presentare i documenti attestanti l’appartenenza alla tipologia di biglietto richiesto. Ulteriori controlli verranno effettuati all’ingresso del sito espositivo di Expo Milano 2015. Anziani: adulti a partire da 65 anni (già compiuti il giorno della visita).
Il magazine
SORESINA (CR) WWW.AB-HME.IT
ZIBELLO (PR)
VIA CONVENTO, 41 - VIADANA (MN) TEL. 0375/781608
PIAZZA ROMA, 22/A VESCOVATO (CR) TEL. 0372 830430
BIGLIETTI ACQUISTATI PRIMA DEL 1° MAGGIO 2015
Le
Bambini: i biglietti bambino dai 4 ai 13 anni (già compiuti il giorno della visita) saranno venduti solo abbinati ad un Pacchetto Famiglia oppure presentando un biglietto adulto, acquistato precedentemente. È necessario attestare l’età anagrafica tramite un documento. Bambini da 0 a 3 anni: sono ammessi gratuitamente. La legge italiana richiede che un biglietto bambino da 0 a 3 anni debba essere convalidato presso il punto di ingresso al sito espositivo, per ogni bambino, prevendendo l’emissione di biglietti a costo zero per “policy” di Expo 2015 S.p.A. È necessario presentare un documento che certifichi l’età del bambino e, qualora sia già stato acquistato, il biglietto per la persona adulta che accompagna in formato cartaceo o su smartphone. Il biglietto omaggio potrà essere sia a data fissa che a data aperta. Se sei in possesso di un biglietto a data aperta, l’accesso è valido dal 1 Maggio al 31 Ottobre 2015. E’ fortemente consigliato accedere alla sezione MyExpo per convertire i biglietti confermando la data. Studenti: dai 14 ai 25 anni (già compiuti il giorno della visita). È necessario presentare un documento attestante la qualifica di studente abbinato ad un documento attestante l’età anagrafica. Persone con Disabilità: le persone con disabilità hanno diritto ad acquistare un biglietto ridotto.Tali biglietti non sono disponibili online, perché è necessario fornire idonea documentazione che certifichi la disabilità, ovvero in alternativa:
1 GIORNO - ADULTO (14+ anni) 1 GIORNO - STUDENTE (14-25 anni) 1 GIORNO - SENIOR (65+ anni) 1 GIORNO - DISABILE 1 GIORNO - DISABILE (+ accompagnatore gratuito) 1 GIORNO - BAMBINO (4-13 anni) (solo in abbinamento) 1 GIORNO - FAMIGLIA A (1 adulto + 1 bambino) 1 GIORNO - FAMIGLIA B (2 adulti + 1 bambino) 1 GIORNO - FAMIGLIA C (1 adulto + 2 bambini) 1 GIORNO - FAMIGLIA D (2 adulti + 2 bambini) 1 GIORNO - BAMBINO AGGIUNTIVO (> family pack) SERALE 2 GIORNI CONSECUTIVI - ADULTO (+14 anni) 2 GIORNI CONSECUTIVI - STUDENTE (14-25 anni) 2 GIORNI CONSECUTIVI - SENIOR (65+ anni) 2 GIORNI CONSECUTIVI - BAMBINO (4-13 anni) 2 GIORNI CONSECUTIVI - DISABILE 2 GIORNI CONSECUTIVI - DISABILE (+ accompagnatore gratuito) 2 GIORNI CONSECUTIVI - FAMIGLIA A (1 adulto + 1 bambino) 2 GIORNI CONSECUTIVI - FAMIGLIA B (2 adulti + 1 bambino) 2 GIORNI CONSECUTIVI - FAMIGLIA C (1 adulto + 2 bambini) 2 GIORNI CONSECUTIVI - FAMIGLIA D (2 adulti + 2 bambini) 2 GIORNI CONSECUTIVI - BAMBINO AGGIUNTIVO (> Family pack) ABBONAMENTO 2 GIORNI - ADULTO (14+ anni) ABBONAMENTO 2 GIORNI - SENIOR (65+ anni) ABBONAMENTO 2 GIORNI - DISABILE (+ accompagnatore gratuito) ABBONAMENTO 2 GIORNI - BAMBINO (4-13 anni) ABBONAMENTO 3 GIORNI - ADULTO (14+ anni) ABBONAMENTO 3 GIORNI - SENIOR (65+ anni) ABBONAMENTO 3 GIORNI - DISABILE (+ accompagnatore gratuito) ABBONAMENTO 3 GIORNI - BAMBINO (4-13 anni) SEASON PASS - ADULTO (14+ anni) SEASON PASS - SENIOR (65+ anni)/ STUDENTE (14-25 anni) SEASON PASS - BAMBINO (4-13 anni)/ DISABILE (+accomp. gratuito) CIRQUE DU SOLEIL - SETTORE A BLU CIRQUE DU SOLEIL - SETTORE A BLU DISABILE CIRQUE DU SOLEIL - SETTORE B VIOLA CIRQUE DU SOLEIL - SETTORE B VIOLA DISABILE CIRQUE DU SOLEIL - SETTORE C GIALLO CIRQUE DU SOLEIL - SETTORE C GIALLO DISABILE
39€ 33€ 28€ 20€ 20€ 16€ 49,50€ 84,50€ 64€ 99€ 10€ 5€ 67€ 58€ 48€ 28€ 36€ 36€ 91€ 154€ 119€ 182€ 10€ 72€ 51€ 38€ 30€ 105€ 76€ 55€ 45€ 115€ 89€
DATA FISSA
34€ 29€ 24€ 17€ 17€ 16€ 43€ 73€ 56€ 86€ 10€
57€ 49€ 42€ 28€ 31 31€ 77€ 130€ 101€ 154€ 10€
57€ 35€ 17,50€ 30€ 15€ 25€ 12,50€
icette dal 2 Maggio di rimaveraè disponibile qui: P
VIA LIBERTÀ, 31 - PIADENA (CR) TEL. 0375 98146/380065
CANOTTIERI BALDESIO VIA AL PORTO, 3 CREMONA TEL. 0372.28716/ 0372.23452
VIA MANTOVA, 8 CREMONA TEL. 0372 080668
VIA S. FELICE 7/C - CREMONA TEL. 0372 080498 CELL. 3665412018 • CREMONA VIA RUFFINI, 28 TEL. 0372 433337 • CODOGNO (LO) VIA PANDOLFI, 13 TEL. 0377 435311
CREMA - VIA IV NOVEMBRE, 2 TEL. 0373.82151 • 250727
CASTELVERDE (CR) via Bergamo 34 Tel. 0372 427318 info@paolospotti.com
CALVATONE (CREMONA) TEL. 0375 97115 FAX 0375 977013
LUGAGNANO VAL D’ARDA (PC) TEL./FAX 0523 89.17.06 CELL. 333.27.26.609
VIA L. D’ANDREA, 5 CREMA (CR) TEL. 0373 30057
VIA MARTIRI INSURREZIONE, 27 SORESINA (CR)