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SETTIMANALE
PICCOLO www.ilpiccologiornale.it
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Anno II • n. 19 • SABATO 9 MAGGIO 2015
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
FINALE PLAYOFF STASERA LA POMI’ CERCA L’IMPRESA AL PALATERDOPPIO
Edizione chiusa alle ore 21
a pagina 6
UN GIORNO A EXPO IL TEMA DEL CIBO TRA SPERANZE E CONTRADDIZIONI
alle pagina 24, 25 e 26
(foto Filippo Rubin/Lvf)
LA QUESTIONE DELL’ARCIMBOLDO ▲
Bordo (Sel): «Una legge anti-democratica». Non è dello stesso parere il sottosegretario Pizzetti: «E’ una buona legge»
a pagina 7
ITALICUM, UN MONOPARTITISMO PERFETTO? T
pagine 4-5
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Quando lo sport genera violenza
SCUOLA
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a pagina 10
Gli studenti dicono “no” all’Invalsi
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FISCO
730 online pieni di errori
utto secondo copione. La legge elettorale, che non è una barzelletta, ma che stabilisce il modo con cui i cittadini possono eleggere i loro rappresentanti, dando corpo, così, ad uno dei diritti democratici fondamentali (anche se sempre meno cittadini se ne avvalgono…), insomma l’Italicum, adesso, appunto,è legge. E' stato approvato in via definitiva dalla Camera con la procedura del voto di fiducia. Ora, io non voterei neppure un capocondominio con il voto di fiducia. Il governo pone la questione di fiducia su una legge, in quanto la qualifica come un atto fondamentale della propria azione politica e fa dipendere dalla sua approvazione la propria permanenza in carica. Sapete quante sono le fiducie fatte votare dal governo Renzi? Arrivano, se si escludono le ratifiche di trattati internazionali, al 70%. E come funziona la “fiducia”? Basta chiacchiere, basta discussioni, dice il governo, qui si deve lavorare, qui si produce, e allora, si voti la fiducia, altrimenti cade il governo stesso. Come principio e come metodo, non c’è male. Non credo che venga utilizzato neppure nelle famiglie più all’antica: ve li figurate, voi, un padre o una madre che battono il pugno sul tavolo e dicono: “ora basta!”, e i figli tacciono ed obbediscono, tremebondi? In Parlamento succede di continuo. E quando sarà effettiva la riforma del Senato, i pugni da battere saranno
SIMONA MALVASSORI
Cremonesi nel mondo, la rubrica
TURISMO
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Imbonitori e sarti
L’EDITORIALE
CALCIO
a pagina 8
Cremona deve ancora crescere
CALCIO LEGA PRO
di Daniele Tamburini
ancora meno, con meno fatica. Io non capisco come facciano così tanti parlamentari ad accettare questo stato di cose: dalla carota al bastone, dai toni di imbonitore di paese alla grinta del capo. O meglio, lo so: i capilista saranno bloccati, garantiti, quindi, vi immaginate che appetiti si scateneranno? Tutto ruota attorno alla figura del premier, al “sindaco d’Italia”, al capo del “partito della nazione”. A me fa un po’ paura. Poniamo che “venga su”, come dicevano i vecchi, un tizio con idee pericolosamente autoritarie (dice il mio lato ottimista: ma no, non sarebbe possibile, in Italia siamo vaccinati… ma ribatte il mio lato non ottimista: intanto, nelle liste delle regionali si stanno accettando elementi di ogni risma…). Un premierato forte, che rischi comporterebbe? Chi farà da arbitro, da garante, da contrappeso, visto che sparirà anche il bicameralismo? Avremo, invece che un bipartitismo imperfetto un monopartitismo perfetto, si chiede qualcuno? Questo percorso fa paura a molti, non solo a me, e non solo alle opposizioni: lo abbiamo visto. In nessuna democrazia europea la governabilità dipende dal premio di maggioranza. E poi, mi domando: strappo su strappo, dove si intende arrivare? Chi potrà essere un sarto capace di rammendare un tessuto così liso?
pagina 20
CANOTTAGGIO
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Cremonese, ultima Valentina Rodini chance per ottenere comincia a sognare il pass per la Tim Cup i Mondiali assoluti
Fatemi capire... di Vanni
Durissime le reazioni dei politici alla nuova devastazione dei black bloc a Milano. Sergio Mattarella: «Ferma condanna dei teppisti». Matteo Renzi: «I vigliacchi non insulterranno l’Expo». Giuliano Pisapia: «Non accettiamo nessun tipo di violenza”» Susanna Camusso: «E’ una violenza inutile, che fa male al lavoro». Ignazio Marino: «Roma è vicina a Milano». Nichi Vendola: «I black bloc sono figli del precariato. La politica deve dare risposte». Beppe Grillo: «Pieno sostegno alle forze dell’ordine». Angelino Alfano: «Grazie alle forze dell’ordine». Matteo Salvini: «Alfano dimettiti». Ragazzi, quand’è l’appuntamento per il prossimo corteo?
BASKET SERIE A
a pagina 22
La Vanoli si congeda da un’ottima stagione Biennale per Pancotto
Castelverde (Cremona) - Via Bergamo, 34 Tel. 0372 427318 - Fax 0372 429384 info@paolospotti.com - www.paolospotti.com
CREMONA MERCOLEDI’ 16 MAGGIO
“Il cervello femminile”, corso di Apindustria
Il gruppo Donne Imprenditrici di Apindustria Cremona organizza un corso di formazione dal titolo "Il cervello femminile", che si terrà mercoledì 16 maggio (ore 16.30-19) presso la sala
conferenze (3° piano) di Apindustria Cremona. L'incontro mira a indagare il diverso approccio tra femminile e maschile nell’affrontare le situazioni e le dinamiche aziendali.
730 precompilati pieni di errori
La denuncia di Aduc: «Si dovrebbe iniziare con una sperimentazione, non presentare tali novità come rivoluzioni»
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono state inserite le istruzioni per ripristinare le detrazioni Irpef
Marco Cavalli è il nuovo direttore di Cna Cremona Nominato il nuovo direttore della Cna, a sostituzione di Bruno Cavagnoli, che ha raggiunto l'età della pensione. Si tratta di Marco Cavalli, 39 anni, già vice direttore dal 2014 e funzionario dell’Associazione dal 2001. La direzione provinciale ha sancito il passaggio di consegne ufficiale dopo il saluto del direttore uscente Cavagnoli che ha ricoperto il ruolo per 17 anni con passione, dedizione e grande spirito di servizio. Cavalli ha iniziato il suo percorso professionale in Cna nel 2001, ricoprendo numerosi incarichi; ha seguito in qualità di responsabile e referente diversi settori tra cui il settore dell’installazione e impianti, delle costruzioni, della comunicazione e del terziario avanzato. «Sono felice ed orgoglioso di essere stato chiamato alla direzione di Cna Cremona – ha dichiarato Cavalli –. Sento tutta la responsabilità che questo incarico richiede e, al tempo stesso, ho la consapevolezza di poter contare su un gruppo dirigente e su collaboratori all’altezza della situazione. Abbiamo davanti un periodo denso di sfide, anche legate al contesto economico non facile in cui si trovano le nostre imprese. L’obiettivo è quello di lavorare assieme per sostenere lo sviluppo economico del nostro territorio che sappia riprendersi dalla congiuntura negativa nella quale si trova, coniugando una qualità economica che rimetta al centro gli interessi delle imprese e degli imprenditori.”
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Laura Bosio
ome si temeva, il 730 precompilato per la dichiarazione dei redditi presenta dei problemi. E' stato lo stesso Ministero a confermare che il modello precompilato presenta degli errori, inserendo online le istruzioni alle quali i contribuenti dovranno attenersi per ovviare all'errata liquidazione proposta in automatico. A denunciare la situazione è l'associazione dei consumatori Aduc. Emerge che circa il 60% dei dati sui mutui inseriti dall’Agenzia delle entrate nel 730 precompilato e il 57% dei dati sulle assicurazioni non sono corretti. Questo comporterà la necessità di fare delle correzioni da parte dei contribuenti, secondo i tecnici dell'Agenzia delle Entrate. Ma non è tutto: gli errori riguardano anche l’INPS, le polizze assicurative e le detrazioni da lavoro dipendente. Un’altra voce a forte rischio di errore è quella delle rate successive degli oneri pluriennali: per esempio, le spese di ristrutturazione edilizia sostenute negli anni passati e presenti come voce di calcolo nella dichiarazione dei redditi dello scorso anno. «Sappiamo bene che il nuovo sistema è complesso e che ci vuole un po' di tempo per portarlo a regime evidenzia Vincenzo Donvito, presidente di Aduc -. Ma il problema è proprio questo: perché presentare l'iniziativa come una “rivoluzione copernicana”, e non come una sperimentazione? Perché illudere il contri-
buente, inducendolo a fare affidamento già da subito su un sistema che invece è solo all'inizio di una difficile sperimentazione? Non sarebbe stato più corretto ed efficace chiedere collaborazione ai contribuenti, presentando l'iniziativa per quello che è, magari avvertendoli di non farvi troppo affidamento? Il nostro Paese non è nuovo a sperimentazioni, spesso un po' improvvisate e quindi destinate a fallire, e nonostante ciò presentate come rivoluzioni - continua Donvito -. Si pensi alla carta d'identità elettronica, avviata nel 2006 ed ancora oggi praticamente in alto mare: costa di più di quella cartacea, ci vuole più tempo per averla e non sono rari i blocchi tecnici prolungati delle singole amministrazioni per l'erogazione. E
vogliamo parlare del “domicilio digitale”, lanciato in pompa magna nel 2012 e tutt'oggi inesistente?. Insomma, va bene osare, anche a rischio di fare errori e correggerli. Ma quando una sperimentazione, magari neanche ben preparata, viene presentata come una cosa fatta, il rischio è che oltre a fallire miseramente, faccia seri danni ai cittadini». L'ERRORE Il Fisco ha ammesso il proprio errore sui modelli 730 precompilati, tanto che sul sito internet dell'Agenzia delle Entrate sono state inserite le istruzioni per ripristinare le detrazioni Irpef spettanti, e quindi correggere l’errata liquidazione proposta in automatico. In particolare, quando nella
finestra di accesso al modulo precompilato appare il messaggio “nel tuo 730 precompilato non sono riportati i giorni di lavoro dipendente o di pensione, quindi l’esito (debito o credito) non tiene conto delle relative detrazioni”, è necessario intervenire per evitare la trasmissione di un 730 errato. Questo significa che ogni volta che sono state trasmesse più certificazioni uniche da parte dei vari sostituti, il software di predisposizione della precompilata non inserisce i giorni di lavoro o pensione nell’anno. Finendo per azzerare, a priori, l’importo delle detrazioni irpef spettanti. Questo genera ovviamente un errore nel calcolo dell'importo complessivo, cosa che va a svantaggio del contribuente.
4 Gli scontri tra le tifoserie di Juventus e Torino raccontano di una situazione insostenibile
Cronaca
Sabato 9 Maggio 2015
Quando lo sport genera violenza: in serie A, ma non solo...
Zanoni (Uisp): «Non è il calcio ad essere malato, ma quello che vi ruota attorno»
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di Laura Bosio
li scontri che si sono verificati a Torino la scorsa settimana durante il derby della Mole, dove i tifosi delle squadre di casa sono arrivati più volte al contatto e durante il quale è stato lanciato un petardo in mezzo agli spettatori, provocando diversi feriti, sono la riprova di quanto la situazione del tifo calcistico in Italia sia ormai insostenibile. La violenza sembra crescere, e non solo nelle categorie più elevate, ma anche in quelle minori: genitori che insultano i giocatori della squadra avversaria, che si spintonano a vicenda o che addirittura mettono le mani addosso all’arbitro, come è accaduto recentemente anche nel nostro territorio. Ne parliamo con Daniele Zanoni, presidente Uisp Cremona. Il calcio in Italia è un fenomeno che spesso genera violenza: lo abbiamo visto con i fatti di Torino, ma non solo. Cosa sta succedendo? E' il calcio ad essere malato o c'è altro? «Non penso si possa dire che sia lo sport ad essere malato: è quello che spesso ruota attorno ad esserlo. Il problema della violenza è diffuso anche in altri sport, ma è chiaro che il calcio, essendo quello che ha maggior spazio nel nostro paese, diventa automaticamente il simbolo di questo male. Quando lo sport viene "mercificato", si trasforma in una cassa di risonanza a tut-
ti i livelli e quindi diventa anche lo strumento per comunicare un malessere diffuso che sfocia spesso in violenza. Forse è sbagliato dare troppo spazio a questi episodi: se ne parla in modo eccessivo e le immagini di violenza che spesso vengono diffuse rischiano di dare troppa importanza di chi le compie. In questo modo aumenta il desiderio di emulazione. E’ evidente, infatti, che per chi si rende protagonista di simili episodi l’obiettivo prima-
rio è che se ne parli. Ma lo sport non è questo». Fa riflettere il fatto che in questo sport già nei tornei giovanili e amatoriali spesso scoppia la violenza. Come testimonia l’episodio dell'arbitro schiaffeggiato da un genitore. Il problema dunque è lo spirito con cui viene seguito tale sport? « Purtroppo già nel settore giovanile l'esasperazione è palpabi-
le. Molti genitori sono convinti che i loro figli siano i predestinati “nuovi Messi” e fin dai primi passi con il pallone è un continuo esaltare le loro doti "naturali" a dispetto dei compagni di squadra. Ovviamente il tutto si ripercuote su dirigenti e allenatori, che agli occhi dei genitori spesso sono degli "incapaci" perché non si rendono conto del talento del giovane. Questo comporta l’alimentarsi di continue tensioni, che in campo poi sfociano an-
che in critiche all'operato degli arbitri o addirittura in episodi di violenza; tutto ciò danneggia per primi i ragazzi che si impegnano nello sport. Questo fa perdere di vista l'obiettivo primario dello sport, soprattutto nella fascia di età che è quello del gioco, del divertimento, dell'imparare a stare assieme agli altri. Se un ragazzo ha particolari doti prima o poi le metterà a frutto. Dobbiamo rispettare i tempi della crescita dei nostri giovani. Altrimenti poi non meravigliamoci se nella maggior parte dei casi si assiste all'abbandono dello sport. Se creiamo in loro troppe aspettative, la delusione di non poter diventare un campione fa perdere loro ogni interesse al gioco». Si può fare qualcosa, secondo lei, per migliorare le cose, nel calcio adulto e anche in
quello giovanile? «La soluzione non è cosi semplice e non ho la presunzione di poter risolvere il problema. Tuttavia è certo che perché cambino le cose deve prima di tutto cambiare la nostra cultura, il nostro approccio all'attività sportiva. Dobbiamo ripartire dalle radici, con unità di intenti tra i vari protagonisti, non dimenticando che lo sport è innanzi tutto educazione alla vita». Come si fa ad educare le future generazioni a vivere questo sport in modo diverso? «Penso sia doveroso a tutti i livelli, da quelli amatoriali a quelli professionistici, accompagnare dirigenti, allenatori ed educatori con corsi di formazione mirati che non siano solo di tecnica e tattica ma che insegnino anche la cultura dello sport».
5 Encomiabili le esperienze del Baskin e della Delfini Cremona, che continuano a mietere successi anche ad alti livelli
...e quando invece la pratica sportiva è un esempio positivo
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ULTIMATE FREESBEE
Campionati europei per 3 atlete cremonesi Successo cremonese per l'ultimo raduno della nazionale Under20 femminile di Ultimate Frisbee svoltosi ad aprile. Le 3 ragazze della squadra di Cremona, Sara Casali Sabrina Casali e Martina Madini, sono state infatti selezionate definitivamente per far parte della squadra che affronterà i campionati Europei di quest'estate a Francoforte dal 3 all' 8 agosto. Anche Stefano Franceschino che ha partecipato ad aprile al raduno della nazionale Under17 maschile ha superato la penultima selezione, ma lo attende ancora un ostacolo prima di sapere se anche lui staccherà il ticket per Francoforte2015.
sistono fortunatamente anche casi di buone pratiche nello sport: quello che davvero riveste una utilità sociale e che dovrebbe essere d'esempio, quello in cui i valori sono la partecipazione e lo stare insieme. Un esempio concreto è la Asd Delfini Cremona, nata da una esperienza avviata sul territorio cremonese, con lo scopo di creare una società sportiva dilettantistica che si occupi di atleti disabili, dal punto di vista sia fisico, che sensoriale, che intellettivo-relazionale, per favorire il loro coinvolgimento, in particolare in quella disciplina che meglio si addice al mondo della disabilità, ovvero il nuoto. L’esperienza coinvolge disabili di varie età e di vari gradi, favorendo in loro lo sviluppo di tutte le capacità normalmente poco utilizzate e valorizzate. «Il nostro intento non è quello di avere compassione delle persone disabili, ma quello di rispettarle valorizzandole, attraverso la richiesta di una partecipazione seria e costante, di un impegno che sia adatto alle possibilità di ognuno ma che porti in sé il valore della fatica, affinché ognuno possa ottenere il rispetto della società intera per l’impegno profuso» spiegano dall'associazione. Sono molte le iniziative previste. Il prossimo appuntamento sarà domenica
10 maggio con due trofei interregionali di nuoto, uno al mattino per la disabilità fisica e valido per le qualificazioni ai Campionati del Mondo IPC di Glasgow 2015 ed uno, al pomeriggio per la disabilità intellettivo-relazionale, con la federazione paralimpica Fisdir, che vedrà la presenza di numerosi atleti della nazionale. Le manifestazioni si svolgeranno nella piscina comunale Olimpionica di Cremona, con inizio del riscaldamento alle ore 8.30 e fine delle gare alle ore 12.30; nel pomeriggio, inizio del riscaldamento alle ore 14 e termine delle gare alle 18. Saranno presenti
circa 210 atleti provenienti da molte parti d’Italia. La società cremonese conta una ventina di atleti, fra cui la pluricampionessa del mondo Dsiso Maria Bresciani. Ottimi risultati, del resto, sono arrivati alla Delfini anche nei giorni scorsi, con la conquista di ben quattro titoli italiani ai campionati giovanili di nuoto paralimpico. A portarli a Cremona tre giovani atleti, Alice Brolli, Andrea Scotti e Monica Monfredini, che rappresentano il futuro della squadra cremonese. Nella piscina di Massarosa si sono svolti i campionati italiani giovanili di
nuoto, per la prima volta unendo le due federazioni di riferimento, la Finp per la disabilità fisica e sensoriale e la Fisdir per la disabilità intellettiva-relazionale. Ma non dimentichiamoci di un'altra importante esperienza di sport e disabilità, che a Cremona è iniziata già da oltre dieci anni e che si è diffusa in tutta Italia: parliamo del baskin, attività sportiva nata proprio all'ombra del Torrazzo, che si ispira al basket ma ha caratteristiche particolari ed innovative. Un regolamento, composto da dieci punti, ne governa il gioco conferendogli caratteristiche incredibilmente ricche di dinamicità e imprevedibilità. Questo nuovo sport è stato pensato per permettere a giovani normodotati e giovani disabili di giocare nella stessa squadra. Il baskin permette la partecipazione attiva di giocatori con qualsiasi tipo di disabilità (fisica e/o mentale) che consenta il tiro in un canestro. Anche nell'ambito del Baskin non mancano le iniziative. Sempre il 10 maggio, infatti, si terrà la finale di campionato provinciale, presso la Palestra Spettacolo. Una giornata in cui si decideranno il primo, secondo, terzo e quarto posto tra le squadre in gara: Boschetto e Sas si contenderanno 3º e 4º posto, mentre Teambaskin e Sansebasket gareggeranno per il primo posto in campionato.
Tantissime iniziative in programma: dal tiro con l’arco, all’atletica, al tennis in carrozzina
Diversamente uguali, sport a servizio della disabilità Torna anche quest'anno, con la settima edizione, la manifestazione “Diversamente uguali - Sport. Cultura e disabilità". Lo scopo principale è quello di diffondere una cultura della disabilità che ne riconosca i diritti e favorisca esperienze socializzanti e gratificanti attraverso lo sport. Si intende continuare con i due filoni di attività già individuati: lo sport e la cultura. Lo scopo di tutte le esibizioni e le dimostrazioni sportive è quello di invogliare le persone disabili, giovani e adulti, a praticare sport, presentando le varie possibilità ed orientandoli verso la scelta più adatta per loro e di sensibilizzare altresì le persone “senza disabilità”, favorendo così l’integrazione. Verranno presentate le seguenti discipline sportive: baskin, basket in carrozzina, calcio, canottaggio, paracanoa, motonautica, bocce, nuoto, cicli-
smo, hand bike, tiro con l’arco, tennis, tennis in carrozzina, atletica, golf, equitazione, subacquea, scherma, sitting volley, judo, paracadutismo e volo. • Agropolis, in collaborazione con Aero Club Cremona, We Fly Team e Sky Team Cremona, organizza l’intera giornata di sabato 9 maggio all’aeroporto di Migliaro, rivolta alle persone con disabilità, ai loro accompagnatori, ai giovani e a tutti gli appassionati per far conoscere la meravigliosa realtà del volo. Alle persone con disabilità verrà data la possibilità di effettuare voli di ambientamento e, subordinatamente al grado di disabilità, di effettuare lanci “Tandem” con istruttori qualificati di Sky Team Cremona. • Sabato 16 maggio, dalle 9 alle 12.30, si terrà la conclusione del progetto “Disciplina del comportamen-
to”. Il progetto coinvolge non solo gli alunni e le alunne con disabilità di alcuni Istituti cittadini, ma le classi nel loro insieme Si sviluppa in un contesto alternativo a quello tradizionale dell’aula: le scuderie del centro equestre “La Gazza”, dove l’istruttore federale Fise II° livello, Dalmazio Bertulessi, autore e docente del progetto D.d.C. insieme ai cavalli e ai collaboratori della scuderia guidano i ragazzi ad acquisire competenze sia nell’area relazionale, che in quella psicomotoria. Con il cavallo ‘si impara a fare, a saper fare e a saper far fare’ in un clima armonico e privo di conflitti. La finalità ultima del progetto è quella di creare una rete di relazioni che favorisca e sostenga l’inclusione di ragazzi in situazione di disabilità attraverso il coinvolgimento fattivo di tutte le componenti coinvolte nel processo educativo.
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cronaca
Sabato 9 Maggio 2015
Un primo contatto con Expo Milano 2015
La visita all'Esposizione Universale, il tema dell'alimentazione tra speranza e contraddizioni Perché l’Arcimboldo non è visibile al pubblico? L’addetta stampa: «Non saprei, così è stato deciso»
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di Daniele Tamburini
onostante le voci allarmistiche sul fatto che i tempi non sarebbero stati rispettati, Expo Milano 2015 è stato inaugurato il 1° maggio scorso. A onor del vero ci sono ancora alcune aree incomplete e qualche padiglione è momentaneamente chiuso, ma tutto sommato la scommessa è stata vinta. Expo 2015 durerà sei mesi, fino al 31 ottobre. Di buon ora sono arrivato, partendo da Cremona, al parcheggio di San Donato. E' qui che conviene lasciare la macchina per prendere la metropolitana che porta fino a Rho, proprio all'ingresso dell'area espositiva. Sono entrato dall'ingresso ovest Triulza. Superata la zona dei controlli, sulla sinistra, proprio all'inizio del viale principale, trovate l'Info point dove potete ritirare la piantina dell'area e il programma degli eventi del giorno. Il viale principale dove si affacciano, uno dopo l'altro, i padiglioni espositivi dei vari paesi, viale Decumano, è lungo 1,5 km: troppi per me e per la mia povera schiena, anche perché li ho percorsi in un senso e nell'altro, quando invece avrei potuto usufruire del servizio navetta e farmi portare fino in fondo, alla fine dell'area, dove è ubicato il padiglione di Slow food, per poi percorrere il viale solo in un senso, tornando indietro. Se ai tremila metri da me percorsi lungo l'asse principale aggiungiamo la strada fatta, in lungo e largo, per visitare i padiglioni anche nei viali laterali, conto di aver percorso almeno cinque o sei chilometri. Quindi attrezzatevi: scarpe comode, cappello e magari anche un ombrellino che vi ripari in caso di pioggia o solleone. Infatti, a parte il Decumano, che è coperto, per il resto in tutta l'area dell'esposizione non ci sono ne alberi, ne ripari o zone d'ombra. Altra grave carenza, forse da me particolarmente sentita a causa della mia veneranda età, è l'assenza di panchine sulle quali riposarsi. Le uniche panchine
con schienale le trovate al padiglione del Qatar. Più volte l'ho raggiunto per riprendere fiato, nel mentre ascoltavo musica tradizionale, almeno così ritengo fosse non capendo una parola di arabo. Seduto sulla panchina ho studiato la carta di Expo: l'area espositiva occupa una superficie di110 ettari, oltre un milione di metri quadrati, ed è strutturata secondo i due assi perpendicolari: il Decumano,lungo 1500 metri e largo 35, e il Cardo, il viale dove è presente il padiglione Italia, al termine del quale si trova una delle icone dell'Expo, l'albero della vita, con i suoi giochi di acqua e di luce che si ripetono allo scoccare di ogni ora. I paesi presenti sono centoquarantacinque, oltre a tre organizzazioni internazionali. I partecipanti sono stati invitati a trattare il tema dell'alimentazione: nutrire il pianeta. Ed è questo l'argomento che l'Esposizione Universale tenta di affrontare, non senza contraddizioni: l’alimentazione, ossia il tema vitale e quotidiano per l’intera popolazione mondiale, che porta con sé problemi di diseguaglianza e di accessibilità alle fonti di sostentamento, problemi che ancora oggi sono lontani dall'essere risolti. A Expo, ovviamente, di cibo se ne trova in abbondanza, anche troppo e forse anche troppo caro: i ristoranti sono numerosi, soprattutto nel padiglione Eataly. Quasi tutti i paesi al loro interno offrono punti di ristoro o ristoranti che propongono le loro specialità. Come ho detto, i prezzi non sono proprio abbordabili; volendo, però, sono presenti, lungo le vie laterali, piccoli chioschi con cibo da strada: una pizza a portafoglio, due euro e cinquanta …altrimenti, portatevi il panino da casa! Sono previsti numerosi eventi e spettacoli quasi ogni giorno: conferenze, forum, show cooking, spettacoli musicali e teatrali. E' presente una enorme area teatro, con novemila posti a sedere. I padiglioni da visitare sono in tutto novantasei: ipotizzando una media di trenta minuti per ogni padiglione (per visitare lo stand del Giappone ci vuole circa un'ora) occorrono circa quarantot-
to ore. Calcolando le soste, le pause, i pranzi e quant'altro, per visitare tutto sono necessari almeno sette giorni. Durante la mia permanenza di circa nove ore, soste comprese, ho potuto visitare ben poco... però sono riuscito a vedere bene alcuni padiglioni; quelli che, per varie ragioni, ho apprezzato di più sono stati i Paesi che, affrontando il tema del cibo, hanno presentato uno spaccato della loro realtà, offrendo un tour attraverso immagini e testimonianze. Quello che mi ha emozionato di più è il Kuwait, come pure la Colombia e l’Ecuador. Non aspettatevi souvenir o assaggi gratuiti di cibo e bevande: tra quelli che ho visitato, solo al Russia Pavillon offrono un piccolo assaggio di un dolce molto buono, fatto sul momento. Non ricordo il suo nome, ma aveva lo stesso sapore dello strudel che ho mangiato a Obereggen in Alto Adige qualche anno fa. Vi consiglio il gelato: ottimo, un cono tre euro. Lo trovate alla fine del viale Cardo; per il caffè c'è lo stand della Lavazza.
Volevo visitare la mostra, tanto contestata, delle opere assemblate da Vittorio Sgarbi, Il Tesoro d'Italia: niente da fare, sarà inaugurata il 15 maggio. Visita d'obbligo a Palazzo Italia. C'è una fila lunghissima di ragazzi: gli studenti sono numerosi in tutta l'area. Riesco a saltare la fila, un privilegio riservato alla stampa. La struttura si sviluppa su quattro piani, con un percorso espositivo che vuole presentare l'operosità e l'inventiva italiana. E' da vedere. Decido, a questo punto, di andare alla ricerca dell'”Ortolano”, il quadro dell'Arcimboldo, che abbiamo prestato non senza polemiche. All'inizio non riesco ad avere informazioni. Finalmente un inserviente mi dice che forse, il quadro, è al quarto piano di Palazzo Italia, ma il settore, che ospiterà anche il ristorante Italia, è chiuso perché la struttura deve essere ancora ultimata. Forse aprirà a giugno. Decido di andare alla ricerca dell'addetto stampa per saperne di più. Me la indicano: è una giovane ragazza molto gentile. Le chiedo: “Dov'è l'Arcimboldo?” Ri-
sponde, un po’ titubante, confermandomi che si trova al quarto piano e che comunque non sarà visibile al pubblico, ma soltanto alle delegazioni e ai capi di stato. Perché? “Non saprei, così è stato deciso” risponde a denti stretti e timorosa che stessi registrando. Deluso, chiamo Federico Centenari in redazione e gli do la notizia. Lascio piazza Italia e vado a visitare l'esposizione della Cina. La struttura è molto bella, all'ingresso un colpo d'occhio fantastico: una bellissima distesa di fiori gialli. Più avanti mi fermo a parlare con il titolare di un chiosco di cibo da strada: si lamenta della posizione defilata in cui lo hanno relegato. "La festa è la!" Mi dice, con accento meridionale, indicando il viale centrale. "Qui passa poca gente" Sono le 19, sono stanchissimo, decido di rientrare a Cremona. Fare un bilancio? Mi domando cosa mi rimanga di questa Expo, ma non so rispondere, sono confuso, le aspettative erano altre. Sospendo il giudizio e mi riprometto ulteriori visite.
Cronaca
Sabato 9 Maggio 2015
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Laura Boldrini a Cremona: «Un territorio che ha saputo valorizzare le eccellenze»
Visita a Cremona, per l'onorevole Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati. La prima tappa della trasferta in terra cremonese è stata in Prefettura, da dove la Boldrini ha raggiunto piazza del Comune, dove è stata accolta dal sindaco Gianluca Galimberti, per poi trasferirsi in Sala Quadri, per salutare tutte le autorità presenti. «Il fondamento che sta alla base del nostro lavoro è l'incontro tra istituzioni, anche di diverso ordine e grado, come sta accadendo qui oggi - ha esordito il sindaco Galimberti -. Un forte segnale dell'Unità del nostro Paese, che abbiamo celebrato il 25 aprile». La presidente ha esordito parlando della decisione assunta proprio
nei giorni scorsi di sospendere i vitalizi dei parlamentari che si sono macchiati di reati gravi, per i quali hanno ricevuto una condanna definitiva. «Abbiamo risposto a una richiesta forte di buona politica, evitando di utilizzare denaro pubblico per soggetti che non si sono comportati con onore e disciplina» ha detto. Grande è stata quindi l'attenzione al nostro territorio: «Cremona è uno dei luoghi che portano un buon esempio, un territorio che ha saputo valorizzare le proprie eccellenze. Soprattutto dal punto di vista del settore agricolo, che è uno dei settori produttivi in cui il nostro Paese deve investire per tornare a
crescere. Ed Expo ci da una forte opportunità in questo senso, che dobbiamo saper sfruttare». Non sono mancati gli apprezzamenti al tema della liuteria: «Siete riusciti a tenere vivo il saper fare liutario, valorizzando le botteghe liutaie e addirittura ottenendo il riconoscimento della liuteria cremonese tra i patrimoni immateriali dell'Unesco». Infine un cenno al tema dell'immigrazione, che è valso ancora una volta a Cremona le lodi della Boldrini. «Il vostro territorio è al secondo posto in Lombardia per capacità di integrazione: iò significa che sono state fatte delle scelte mirate, tirando fuori un valore aggiunto dalla presenza di stranieri».
L’Italicum divide anche a sinistra
Pareri opposti da Luciano Pizzetti e da Franco Bordo sulla legge approvata nei giorni scorsi a Montecitorio, con 334 voti a favore, 61 contrari e 4 astenuti
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di Laura Bosio
COSA CAMBIA
a riforma elettorale definita da Matteo Renzi “Italicum” è stata approvata a Montecitorio a scrutinio segreto, con 334 voti a favore, 61 contrari e 4 astenuti. Come è noto, la legge ha provocato grandi tensioni all'interno del mondo politico, con giudizi nettamente diversificati. Oggi ospitiamo due interventi sintomatici di questa divisione: quelli di Luciano Pizzetti, sottosegretario PD alle riforme, e di Franco Bordo, parlamentare di Sel. In maniera diametralmente opposta, il primo si dichiara soddisfatto per una legge che «rappresenta un grande salto di qualità rispetto al Porcellum e che, soprattutto è una legge molto democratica»; il secondo è molto «preoccupato sia per i contenuti che per i modi con cui si è arrivati all'approvazione della legge, entrambi gravi e piuttosto anti-democratici».
Addio coalizioni. Il premio di maggioranza alla lista sancisce la fine definitiva dello schema basato sulle coalizioni a cui ci siamo abituati negli ultimi vent'anni. Sarà la lista che arriva prima a ottenere la maggioranza assoluta dei seggi (al primo o al secondo turno) e a governare da sola. La questione potrà essere quindi aggirata facendo in modo che più partiti si uniscano sotto la stessa lista. Però la lista avrà un solo leader, un solo programma, un solo simbolo e un solo gruppo parlamentare, per diminuire il rischio di spaccature. Capolista bloccato e preferenze. Nei 100 collegi i partiti che otterranno i voti necessari eleggeranno automaticamente il loro capolista, che è bloccato e deciso quindi dal partito. A partire dal secondo eletto funzioneranno le preferenze: sarà possibile segnalare due nomi sulla scheda elettorale, con alternanza di genere. Doppio turno. Se al primo turno la lista più votata supera il 40%, conquista 340 seggi, ovvero una agevole maggioranza assoluta. Se nessun partito o lista dovesse raggiungere quota 40, si andrà al secondo turno tra i partiti più votati, chi vince conquista il ugualmente 340 seggi. Soglie di sbarramento. Al 3% per tutti i partiti, mentre nella prima versione era del 12% per le coalizioni, dell'8% per i partiti non coalizzati, del 4% per i partiti coalizzati. Il premio di maggioranza alla lista fa piazza pulita di tutto questo, con una soglia di sbarramento sola, al 3%. Entrata in vigore. Come clausola per evitare un ritorno troppo anticipato alle urne, l'Italicum entrerà in vigore il primo luglio 2016 e si applicherà solo alla Camera dei deputati, dal momento che, nel frattempo, il Senato dovrebbe essere riformato in senso non elettivo e depotenziato.
Franco Bordo: «Credo sia grave il fatto che abbiano voluto porre la fiducia su un provvedimento così importante, bloccando così la possibilità da parte del Parlamento di decidere autonomamente, con la propria attività propositiva e legislativa. Del resto, durante la fase di analisi della legge si erano sollevate diverse perplessità, anche a fronte del fatto che con l'approvazione della seconda parte della Costituzione si sarebbero dovute apportare delle modifiche all'Italicum. In queste due leggi, infatti, vi sono strutture di fondo che combinate tra loro possono creare problemi, eppure se ne continua a rimandare la correzione. Con quanto approvato, inoltre, si portano nelle mani di un solo partito tutte le decisioni. Un
Luciano Pizzetti
partito che prendendo ad esempio il 40% può arrivare a gestire sia il governo sia i suoi contrappesi e le forme di garanzia. Non parliamo di svolta fascista, come altri hanno detto, ma che ci siano delle ricadute sul sistema democratico, questo è vero. Le strutture presidenziali dovrebbero avere dei contrappesi ben determinati, che in questa legge non si vedono. Inoltre ci aspettavamo che vi fosse un confronto in Parlamento, magari cercando un dialogo con aree come quelle del Movimento 5 Stelle, invece non è accaduto. Si va allora verso un presidenzialismo sancito con una legge elettorale anziché con la Costituzione. A tutto questo si aggiunge una ulteriore grave mancanza, ossia la promessa
non mantenuta che avremmo eliminato le figure dei nominati. Invece il 60-70 per cento del Parlamento sarà ancora determinato con questo sistema. Insomma, invece di migliorare la situazione rispetto al passato, abbiamo decisamente peggiorato le cose, con una legge anti-democratica». Luciano Pizzetti. "Il testo approvato è frutto di un lungo dibattito, anche in sede parlamentare. E' stato migliorato rispetto alla prima versione, recependo molte delle proposte di modifica presentate. Ad esempio la soglia di ingresso dall'8-12% è stata portata al 3%. Si è introdotta la parità di genere, e la possibilità della doppia preferenza. Insomma, ritengo sia una buona legge elettorale, che consente al cittadino di
Franco Bordo
decidere direttamente chi lo governerà. Credo che sia quindi una legge molto democratica e funzionale. Anche se ovviamente è perfettibile, come tutte le cose. Vi è in particolare un punto di criticità: chi viene eletto è prevalentemente nel sistema di indicazione e non in quello di preferenza: ciò significa che i parlamentari sono soprattutto indicati dal partito. Tuttavia questa legge consentirà al governo di governare senza cadere dopo pochi mesi. Il sistema per le elezioni è quello del ballottaggio: se la lista raggiunge il 40%, aggiungendo il premio di maggioranza va già al governo. Altrimenti si va al ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto più voti. Credo che rispetto a prima sia un bel salto di qualità».
IN BREVE
Raduno bici d’epoca Appuntamento il 10 maggio con la decima edizione del Raduno di biciclette d’epoca. Un’occasione per trascorrere una mattinata in compagnia ammirando splendide biciclette d’epoca e percorrendo la città pedalando lungo un piacevole e semplice percorso con aperitivo finale. Il raduno, organizzato dall’associazione I love vintage, con il patrocinio del Comune di Cremona, prevede il ritrovo alle 10.30 in Piazza del Duomo, per poi partire con il percorso: L.go Boccaccino, Via Mercatello, C.so Mazzini, P.zza Roma, Via Cavour, C.so Vittorio Emanuele, P.zza Cadorna, V.le Po, lungo Po Europa, Via del Sale e ritorno per rinfresco.
Bicincittà nei luoghi della Resistenza Nella mattinata di domenica si terrà la 23ª edizione di Bicincittà, promossa dal comitato provinciale Uisp in collaborazione con l’Associazione Unitaria Pensionati e con l’Anpi, caratterizzata quest’anno dalla decisione di abbinare l’iniziativa, che si svolge a livello nazionale, al 70° anniversario della Liberazione. La pedalata di quest'anno, infatti, toccherà
i luoghi della Resistenza: piazza San Luca, via Ruggero Manna, Cortile Federico II, via Manini, via S. Maria in Betlem, via San Rocco, Bagnara. Partenza alle ore 9.30 da piazza San Luca, dove sarà possibile iscriversi già dalle dalle 9 con una quota di 6 euro che darà diritto al ritiro di una maglietta personalizzata con il logo nazionale di Bicincittà
Nazionale Artisti Tv domenica 17 maggio allo Zini La Nazionale Italiana Artisti Tv sarà a Cremona allo Stadio Zini domenica 17 maggio per sfidare gli ex della Cremonese (Rappresentativa Cremona Calcio) per una partita in beneficienza a favore di Arco. Titolo della manifestazione è "Cremona non dimentica, Cremona aiuta", Partecipano campioni dello sport, personaggi del Grande Fratello, Cento Vetrine, Isola die Famosi, Striscia
la notizia, Zelig, Zoo di 105, Amici. Un evento che è alla sua seconda edizione, dopo il successo ottenuto lo scorso anno. L'associazione Arco Onlus si occupa di raccogliere fondi da destinare al finanziamento della ricerca per la lotta alle malattie tumorali. L’ obiettivo é di portare nella pratica clinica le nuove conoscenze provenienenti dalla ricerca oncologica.
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Cronaca
Sabato 9 Maggio 2015
Turismo, Cremona deve crescere
Il 2014 ha segnato un’inversione di tendenza con l’aumento di visitatori anche stranieri. L’imprenditore Lacchini: «Expo opportunità mancata»
Capacità ricettiva: solo la metà rispetto a Pavia e un terzo di Mantova
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di Vanni Raineri
ella settimana che ha visto l’inaugurazione tanto attesa di Expo 2015, che si spera possa rilanciare anche il nostro territorio, è interessante valutare lo stato del turismo della provincia di Cremona, in senso assoluto e in relazione alle altre province lombarde, che probabilmente beneficeranno ugualmente della presenza dell’esposizione universale milanese. Partiamo da qualche cifra. Tra i dati forniti da Regione Lombardia, quello del numero di strutture ricettive è assai penalizzante, soprattutto paragonato alle altre province simili alla nostra per conformazione geografica come Mantova e Pavia. I dati sono aggiornati al 2013, e indicano la presenza di 45 esercizi alberghieri (contro i 91 di Mantova e i 122 di Pavia), 24 alloggi privati (88 a Mantova, 34 a Pavia), 34 alloggi agroturistici (contro 137 e 105), e 7 altri esercizi (12 e 38). Per finire, solo 37 bed & breakfast contro i 153 della provincia di Mantova e i 71 di quella di Pavia. In totale 147 esercizi, uno ogni 2.300 abitanti, quando Pavia ne ha 370 (uno ogni 1.335 abitanti, quindi oltre il doppio) e Mantova addirittura 481 (uno ogni 786 abitanti, esattamente il triplo). Solo la provincia di Lodi sta peggio di noi in Regione. Sui dati del 2014 ci viene in soccorso la Camera di Commercio, che indica la presenza di alberghi e campeggi costante negli ultimi anni, ma in crescita la voce “altre strutture”, raddoppiate rispetto al 2010. Buon incremento anche dei risto-
ranti, capaci di superare la grave crisi attestandosi nel 2014 a quota 756, contro i 707 del 2012. Interessanti anche i dati, sempre riferiti al 2013, su arrivi e presenze di clienti italiani e stranieri nel complesso degli esercizi ricettivi. Cremona ha accolto 176.000 turisti, di cui 41.000 stranieri. Qui il divario con le province limitrofe è limitato: Mantova e Pavia superano, ma non di molto, quota 200mila, ma in media lì il turista si ferma oltre due giorni, mentre nel cremonese meno di due, motivo per cui Mantova vanta 508mila presenze e Cremona 325mila. Da segnalare che si tratta del punto più basso fatto registrare negli ultimi anni, con un decremento di circa il 20% rispetto al 2011. Sempre la CCIAA (Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura) di Cremona ha recentemente aggiornato, anche se riferendosi al 2013, la tipologia dei turisti stranieri presenti per nazionalità. Siamo scesi purtroppo sotto quota 100mila, e al primo posto per nazionalità si piazza la Germania (13.494) davanti alla Francia (11.248). Più staccate nella top ten Romania (6.965), Usa (5.047), Svizzera (4.834), Gran Bretagna (4.542), Cina (4.436), Spagna (4.169), Olanda (3.778) e Austria (3.628). Sulla dinamica, netto calo dei paesi europei e buona crescita di Cina e Stati Uniti. Anche la spesa effettuata dai turisti, specie in relazione a quella dei cremonesi all’estero, e quindi il saldo del turismo internazionale, è interessante, ed è riferito anche qui ad un recentissimo aggiornamento della CCIAA. La tabella è pubblica-
ta sotto in pagina, e mostra, dopo il decremento del 2013, un forte incremento di viaggiatori stranieri in Provincia: 168mila contro 114mila, in pratica un valore che è aumentato del 50%. La spesa è stata di 44 milioni di euro, il doppio rispetto all’anno prima. Certo siamo ancora lontani dal “pareggio di bilancio”. I cremonesi in viaggio all’estero non sono in fondo molti di più (213mila), ma spendono molto di più (119 milioni), anche perché i pernottamenti sono il quadruplo. In pratica, quando andiamo in vacanza all’estero ci fermiamo una media di oltre una settimana a testa, contro i poco più di due giorni e mezzo degli stranieri da noi. Un dato comprensibile, considerata l’offerta che al momento il nostro territorio è in grado di offrire al visitatore. Sulla situazione del turismo abbiamo sentito il parere di Silvio Lacchini, che gode di un osservatorio privilegiato essendo il titolare di ben tre hotel a Cremona: il Continental, l’Impero e il Delle Arti. Innanzitutto gli chiediamo, dopo la prima settimana di Expo, come stiano andando le prenotazioni. La risposta è uno sfogo: «Siceramente, io quest’anno mi sono dato parecchio da fare per promuovere quel che Cremona offre, anche in funzione Expo, cercando di cogliere la domanda di operatori interessati. L’interesse era condizionato alla possibilità di alloggiare a condizioni più basse rispetto agli hotel di Milano, che hanno speculato. Era una magnifica opportunità, ma che purtroppo non è stata promossa in modo adeguato». Colpa non solo di noi cremonesi: «An-
Il Museo del Violino è diventato in breve una delle maggiori attrattive di Cremona
che degli organizzatori di Expo. Ad esempio, per quanto riguarda il mio settore, c’è il caso dell’agenzia Explora, diretta da un basco (Ejarque, dimessosi alla vigilia di Expo, ndr), una agenzia viaggi con portale internet che si è inventata 10 club di prodotto per alberghi dicendo agli operatori che il visitatore sarà costretto a transitare da lì, proponendo già nel 2014 condizioni vessatorie e spaventando le piccole strutture. Questo quando sappiamo bene che chi si muove lo fa collegandosi a portali come booking e altri simili. Su Explora sono stati fatti investimenti, ma era presente in fiere con stand praticamente vuoti, prezzo pagato dagli albergatori che hanno sottoscritto l’accordo. Nel complesso direi che è stata meglio promossa all’estero la fiera di Dubai che si terrà fra 5 anni». Quindi per Cremona pochi vantaggi. «Cremona avrebbe avuto vantaggi naturali se Expo fosse stata ben organizzata, pur tenendo conto dei difetti extrastrutturali che non rendono la nostra città competitiva (il riferimento è soprattutto ai collegamenti stradali e ferroviari, ndr). Cremona vanta più monumentalità e appeal per compensare queste pecche, era l’occasione buona non tanto per fare il botto nel 2015 ma per fare promozione al me-
glio». Insomma al momento Expo non dà frutti. «Presenze direttamente procurate da Expo non ce ne sono per ora, forse solo una ventina di camere legate ad un corso collegato, organizzato dalla Cattolica. Maggio è sempre stato il mese migliore per la presenza di turisti, c’è un incremento legato al Museo del Violino che sta andando a regime, come mostra anche il raddoppio dei pullman per comitive in piazza Marconi, ma per il resto...». Dalle cifre emerge una provincia con pochi esercizi, ma che nel 2014 ha fatto registrare un incremento. «Io nel 2014 in verità ho avuto una flessione rispetto al 2013, mentre l’inizio di questo 2015 è stato positivo. Il 2014 fu un anno di crisi, e per me di investimenti, avendo rinnovato l’Hotel Impero. Io continuo a investire a lungo termine, mi spiace perché ero pronto per Expo ed era un’opportunità che Cremona ha perso. Cremona che è una città che suscita sempre grande interesse, soprattutto sul mercato giapponese. La città è molto migliorata negli ultimi anni, è più accogliente. Ci vorrebbe più attenzione per l’arredo urbano (nel senso di meglio regolamentare gli interventi dei privati), ma è una città che sa sorprendere sempre il visitatore».
Cronaca
Sabato 9 Maggio 2015
Da Cremona al Kenya per seguire un sogno La storia di Simona Malvassori, una creativa che realizza gioielli, borse e ha creato persino una linea di abbigliamento
M
di Francesca Bazza
ollo tutto e…» chissà a quanti è passato per la mente questo pensiero, che esprime una radicale scelta di vita. C’è chi davvero è partito dalla città del Torrazzo ed ora vive altrove, per non dire dall’altra parte del mondo. La nuova rubrica “I cremonesi nel mondo” racconta alcune di queste storie di vita. Orgogliosamente «cresciuta a marubini e mostarda» (come si legge su una t-shirt di sua creazione) Simona Malvassori, classe 1976 di Bonemerse, paese alle porte di Cremona, ha fatto del Kenya la sua seconda patria attuale, perché vive e lavora a Malindi stabilmente da dieci anni. Simona è una creativa. Realizza bijoux, borse ed una linea di abbigliamento. Il tutto è all’insegna anche di progetti di solidarietà verso la popolazione dei villaggi locali: assieme alle amiche Barbara Ponzoni e Flavia Vighini, Simona Malvassori ha istituito nel 2014 l’associazione “Tabasamu onlus”. Simona, quando sei partita per il Kenya per la prima volta?
Simona Malvassori
«Era il 1998. Studiavo all’ Università e avevo voglia di una vacanza. Così, zaino in spalla, sono partita alla volta di Malindi. E’ stato amore a prima vista, ho subito pensato di andare a vivere lì». E poi, cosa è successo? «A Cremona, comunque, vivevo molto bene: avevo due lavori (assistente sanitaria ed estetista) e una vita piena di passioni, in particolare per la creatività manuale (il découpage, i corsi di taglio e cucito, così come i mercatini nazionali allestiti da me
come hobbista). Insomma, apparentemente non mi mancava nulla, o forse sì. Nel 2005 torno per la seconda volta in vacanza in Kenya, a Mambrui. Una volta rientrata in Italia, nel giro di pochi mesi già riparto e decido di vivere definitivamente in Kenya, lavorando per i primi tempi in un villaggio turistico». Cosa ti ha colpito del Kenya? «Al primo impatto, la grande calura; il senso di libertà dato dal contatto con la natura, i profumi delle spezie, i colori delle stoffe
dei kitenge (i parei usati dalla popolazione locale) che ispirano le mie creazioni. Mi sento libera di realizzare i miei progetti ma, nello stesso tempo, sono rispettosa delle regole e delle usanze locali. Di cosa ti occupi in Kenya? «A Malindi gestisco un negozio e un laboratorio di sartoria, in cui lavorano persone del posto – tre sarti e una decina di ricamatrici. I modelli vengono realizzati direttamente sui manichini. Si tratta di quasi tutti pezzi unici».
Attualmente quali sono i tuoi progetti di solidarietà? «L’ associazione onlus “Tabasamu”, donare un sorriso, in lingua kiswahili, sta lavorando alla costruzione di una scuola nel piccolissimo villaggio di Mnazi Moja, nella zona di Malindi. A breve tornerò in Kenya e mi metterò al lavoro sulla nuova collezione, che verrà presentata a Cremona in occasione della Festa del Volontariato in settembre. Faccio appello alla sensibilità dei cremonesi e non solo: se volete venirmi a trovare a Malindi, vi aspetto a braccia aperte. Sono molto integrata nella comunità locale e vi posso mostrare concretamente cosa è possibile realizzare insieme e come dare un valore aggiunto alla propria quotidianità. La mia filosofia di vita si riassume nel motto: Nulla accade per caso». Cosa ti manca dell’Italia? «In generale, sento la mancanza di aspetti di vita semplici come attraversare la strada ai semafori, che in Kenya non esistono. Una volta all’ estero, ho riscoperto la bellezza e le potenzialità di Cremona». Quale è la tua creazione migliore? «Non ho dubbi: mia figlia Noemi, di sei anni e mezzo».
“Festival del Gioco in cascina”: appuntamento il 10 maggio Friedrich Shiller diceva che “L’uomo è completamente uomo solo quando gioca”. Per celebrare questa bellissima forma di espressione della cultura umana si terrà a Cremona domenica 10 maggio il 1° “Festival del Gioco in cascina”. Sacco pieno-sacco vuoto, ruba bandiera, il furner, il gioco del mondo, la spirale, le rane: questi sono alcuni dei giochi di una volta che, grazie alla collaborazione di Agostino Melega e Rosella Matarozzi, si potranno rivivere sull’aia della cascina
Marasco, sede di Agropolis (via marasco, 6 Cavatigozzi - Cremona). L’iniziativa, aperta a tutti, è promossa dall’associazione “Amici della pedagogia steineriana Emil Molt di Cremona” in collaborazione con la “Cooperativa Agropolis”. Tutto avrà inizio alle 10 per proseguire per tutto l’arco della giornata fino alle 18,30. Ad integrare il programma del Festival del Gioco: la lettura di fiabe dei fratelli Grimm nel giardino delle marasche (ore
12 e ore 15), Alessandra Duosi, autrice di racconti per bambini, che presenterà le avventure di Cecilio (ore 16) ed un laboratorio musicale di percussioni di Alessandro Piatti che permetterà a grandi e piccoli di fare musica divertendosi (dalle ore 14,30). A disposizione dei partecipanti un’area pic-nic attrezzata dove consumare il pranzo al sacco e un punto ristoro. Per maggiori informazioni www. steinercremona.it , email: steinercremona@gmail.com
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Dopo qualche giorno di assestamento la primavera sembra sia finalmente sbocciata. Il Cta Acli promuove una serie di gite e viaggi per tutti i gusti, per chi vuole semplicemente fare una gita fuori porta ma anche per chi sta già programmando le vacanze estive. • Dal 29 Maggio al 2 Giugno - Tour dell’Austria lungo il Danubio. Si visiteranno: Linz, Melk, Durnstein, Krems, Klosterneuburg, VIENNA, Engelhartsetten e Graz. • Dall'8 al 13 giugno - tour 'Alla scoperta dell'Albania'. Si visiteranno: Durazzo, Ardenica, Butrinto, Kruja, Saranda, Tirana e Valona.. • Dal 21 al 27 Giugno 2015 Soggiorno in Val Venosta con incantevoli escursioni all’Abbazia di Monte Maria, in Val senales, al Passo Resia, in Austria e Svizzera. • Dal 05 al 26 Luglio - Soggiorni settimanali e quindicinali a Scanzano Jonico in Basilicata presso il Villaggio Portogreco 4****, con escursione a Matera. • dal 12Luglio al 9 Agosto Soggiorni quindicinali ad Andalo presso l’Hotel Stella Alpina 3***. . • Dal 06 al 16 Agosto 2015 un Gran Tour di Ferragosto in Scozia e Londra. Si visiteranno: Dover; Cambrige; Edimburgo; Roslyn; Styirling; Balmoral Castle; Inverness; Lago di Loch-Nes; Isola di Skye; Fort William; Gren. Coe; Glagow; Carlisle; Oxford e Londra. • Dal 29 Agosto al 05 Settembre - Una settimana di relax a Scanzano Jonico in Basilicata presso il Villaggio Portogreco 4****, con escursione a Matera. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372-800423, 800429. Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema (Piazza Manziana 17. Crema tel. 0373-250064). Sito: www.ctacremona.it
Bertolotti illuminazione approda in piazza Duomo 9 maggio 2015 un giardino d'estate allestito proprio davanti alla cattedrale di Crema verrà sapientemente valorizzato e illuminato dal rinomato e prestigioso showroom cittadino. L'esperienza e la creatività che li contraddistingue sotto gli occhi dei numerosi visitatori che affolleranno le strade e le Piazze della città l'esposizione temporanea è legata all'iniziativa "Crema in una notte," declinata nella immancabile versione Expo 2015 che vuole inaugurare il semestre dell’esposizione universale che si terrà a Milano. Concretamente avrete la possibilità di ammirare alcune lampade che per l'occasione verranno spostate dallo showroom di Viale De Gasperi e ambientante nella piazza centrale della vostra città. Il personale che troverete a presidiare il materiale esposto sarà a disposizione per fornirvi informazioni, prezzi, proposte per i vostri spazi.
Non perdete l'occasione di chiedere una prova senza impegno delle lampade che vedrete esposte, è un servizio che offriranno legato a questa iniziativa. Sarà l'occasione anche per chi ancora non conosce e la conferma per chi già ha potuto servirsi presso BERTOLOTTI ILLUMINAZIONE che: la qualità del prodotto e l'originalita' dello stesso sono davvero i punti di forza di questa attivita' che ne corso degli anni e' cresciuta e ha fatto parlare di se ...nn solo a livello locale . Tante realizzazioni pubblicate su note riviste d'arredamento, e presenze in tv a testimonianza della soddisfazione dei clienti. Piazza Duomo – “Di verde vestita” vi aspetta con tante altre iniziative che potrete scoprire sul Sito web www. cremainunanotte.it Bertolotti Illuminazione - viale De Gasperi 14/16 Crema - CR- tel/fax. 0373.202914 www.bertolottiilluminazione.it
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Cronaca
Sabato 9 Maggio 2015
Migranti e conflitti, i motivi dell’esodo: il convegno in sala Zanoni
Sabato 9 maggio alle 15.30 in Sala Zanoni a Cremona, in occasione della Giornata dell’Europa, le associazioni cremonesi che promuovono il progetto “ Nutrire il Pianeta è nutrire la Pace,” organizzano l’iniziativa pubblica “Per un Mediterraneo di pace. Migranti tra conflitti e cambiamenti climatici”. Relatori il diplomatico Grammenos Mastrojeni, responsabile al Ministero Affari Esteri italiano del rapporto con le Istituzioni internazionali che si occupano del clima e docente di Soluzione dei Conflitti in Università straniere; monsignor Gian Carlo Perego, direttore nazionale di Migrantes. Acli, AmbienteScienze, Arci, Cremona nel Mondo, Filiera corta solidale, Forum Terzo Settore, Immigrati cittadini, Legambiente, Movimento Federalista Europeo, Nonsolonoi, Tavola della Pace invitano a partecipare tutti coloro che desiderano capire le cause che provocano l’esodo di migliaia di persone. L’iniziativa pubblica, promossa con il patrocinio del Comune di Cremona, si inserisce nel percorso nazionale dell’ Expo dei popoli e fa parte del progetto cremonese “ Nutrire il pianeta è nutrire la pace”, intendendo così offrire un contributo di idee e proposte all’elaborazione dei principi e degli obiettivi della Carta di Milano, presentata come Piattaforma da riempire di risposte e contenuti all’avvio a Milano dell’Expo 2015.
Gli studenti dicono “no” all’Invalsi
Presidio martedì 12 maggio di fronte al liceo scientifico Aselli per protestare e boicottare il tanto contestato test «Per la prima volta c’è grande coesione tra studenti, famiglie e professori, uniti per contestare la prova ministeriale»
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li studenti cremonesi dicono «no» alle prove Invalsi. E lo fanno nel modo più incisivo possibile: cercando di boicottare i test, come accaduto a Palermo. L'appuntamento è per martedì 12 maggio, quando a Cremona si svolgerà il presidio, con base in via Palestro, di fronte al liceo scientifico Aselli. Gli studenti si raduneranno per cercare di avviare un dibattito sull'attuale momento e sulla scuola in generale. «In questi giorni abbiamo fatto una intensa campagna di comunicazione, davanti alle scuole e con dei gazebo» spiega Mimosa, una delle responsabili del Collettivo Autonomo Studentesco, che si sta occupando della organizzazione della protesta. «Vogliamo raggiungere quante più persone possibili, per riuscire a bloccare anche qui lo svolgimento del test Invalsi». La prova Invalsi preoccupa un po' tutto il mondo scolastico, dai professori agli alunni, coinvolgendo addirittura i genitori. «Per una volta c'è grande coesione tra studenti, professori e famiglie: tutti uniti per protestare contro qualcosa di fortemente ingiusto - continua Mimosa -. Anche da parte degli studenti si regi-
stra una maggiore consapevolezza. E alcuni professori, anche se non parleranno direttamente ai microfoni, ci hanno inviato i loro interventi da leggere pubblicamente, per dire la loro sul test» Ma in cosa consiste questo tanto bistrattato Invalsi, e perché fa arrabbiare tutti? «Gli studenti saranno sottoposti ad un
modello di prova obbligatoria e completamente depersonalizzante: due test a crocette con problemi di matematica e italiano, che non permettono alcun tipo di contestualizzazione o rielaborazione critica allo studente, posto di fronte a quesiti con una finalità puramente “statistica”» evidenziano dal Cas. «Statistica che non tiene conto delle differenze tra
scuole, tra indirizzi, tra classi o individui, valutando allo stesso modo tutti i licei, gli istituti tecnici e gli istituti professionali, andando quindi a creare, per forza di cose, forti discrepanze nei dati raccolti». I campioni ottenuti dall'Invalsi saranno poi utilizzati dal Ministero dell'Istruzione per valutare alunni e professori, andando quindi a determinare eventuali bonus in denaro in aggiunta allo stipendio di quest'ultimi o differenze nel finanziamento statale alle varie scuole. «Scende in campo un concetto di "meritocrazia" sbagliato: premiare le scuole già "prestigiose" e svalutare tutte le altre» fanno sapere ancora dal Cas. «Da ciò deriva una palese distinzione tra scuole “di serie A” e scuole “di serie B” che mira a ghettizzare quelli che sono i contesti più problematici e rinforzare chi già gode di posizioni privilegiate». Si tratta dunque di un sistema che andrà a generare forti disuguaglianze e che non piace decisamente a nessuno. «Non accettiamo ciò che ci viene imposto dai test della scuola-azienda che mirano all'eliminazione delle individualità del singolo,alla "creazione" dello studente-operaio ed alla competizione tra i vari istituti. Diciamo no ai privilegi per pochi» conclude il Cas.
Dalla Regione arriverà un fondo per risarcire i danni dagli atti vandalici provocati durante la manifestazione dei centri sociali del 24 gennaio a Cremona. «Abbiamo formalizzato in Giunta il provvedimento per il risarcimento da atti vandalici, come era stato annunciato dal presidente Roberto Maroni, presentando l’emendamento da un milione e mezzo di euro, su cui, ovviamente, c’è la copertura economica». Lo ha detto l’assessore all’Economia della Regione Massimo Garavaglia. Il provvedimento con la creazione del fondo da un milione e mezzo di euro, vale per tutto il 2015 e «riguarda la città di Milano, ma, eventualmente, anche per
altre realtà che abbiano già subito danni, penso al Comune di Cremona, o che possano subire analoghi danneggiamenti vandalici da parte di folli» ha detto ancora Gravaglia. «Per le erogazioni degli indennizzi abbiamo un meccanismo molto semplice e rapido: di intesa con il Comune vengono censiti i danneggiati e i danni effettivi, agli esercizi commerciali o alle autovetture per esempio, e, una volta fatta la lista dei danni, cominciano le erogazioni. Il presidente Maroni ha già sentito il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, per arrivare in tempi rapidi a mettere in pista questa procedura e far partire subito gli indennizzi, per cui ai cittadini dan-
neggiati basterà presentare l’istanza con i danni subiti al Comune, che effettuerà una valutazione congiunta con la Regione e quindi si procederà all’erogazione dei fondi previsti in questo emendamento da un milione e mezzo. Un meccanismo, lo ripeto, semplice e rapido». «Tentiamo di arginare una ferita – ha spiegato Mantovani – che purtroppo ha colpito la città di Milano. Il fondo regionale riguarderà però tutta la Lombardia e non solo la città di Milano, coprendo anche, ad esempio, i danni subiti dalla città di Cremona a seguito di manifestazioni di carattere vandalico, in maniera tale da rappresentare al meglio gli interessi di
tutti i cittadini lombardi». Grande soddisfazione da parte del Comune di Cremona: «Ringraziamo la Regione per l’attenzione che ha dimostrato anche per Cremona, ferita come Milano nel primo giorno di Expo da violenti a volto coperto – fanno sapere dall’amministrazione -. In attesa di leggere il testo del provvedimento e i criteri previsti per l’accesso ai contributi, esprimiamo soddisfazione per la decisione della Giunta regionale. In sinergia con la Regione ci adopereremo affinché questa misura possa risarcire coloro che sono stati danneggiati anche nella nostra città da questa inaccettabile violenza».
di Laura Bosio
Danni dei black bloc, dalla Regione un fondo per i risarcimenti
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CASALMAGGIORE
Sabato 9 Maggio 2015
DOMANI
A Piadena festa delle Pro Loco
Una foto dell’edizione 2014
PIADENA - Le associazioni Pro Loco dei territori compresi tra i fiumi Oglio e Po organizzano domani, domenica 10 maggio, nella cornice di Piazza Garibaldi a Piadena, la manifestazione “Pro Loco in piazza”, quinta edizione del “Pro Loco Day” che, dopo le prime svoltesi a Sabbioneta, San Martino dall’Argine e Rivarolo Mantovano, quest’anno è organizzata dalla Pro Loco di Piadena, prima volta in provincia di Cremona. Nella mattinata, a partire dalle 10, nella piazza di fronte al Palazzo Comunale, le associazioni Pro Loco dei comuni delle “Terre di Mezzo” apriranno gli stand espositivi per presentare le loro attività e quelle dei rispettivi comuni di appartenenza; distribuiranno inoltre materiale informativo e degustazioni di prodotti del territorio. Alle ore 11 si terrà una tavola rotonda con un dibattito, coordinato dal GAL, in cui sarà trattato il tema della promozione del territorio con il marchio “OPViaggiare nell'Oglio-Po” ed il confronto sulle iniziative delle Pro Loco. Nel pomeriggio, con inizio alle 15, è prevista la parte spettacolare e di intrattenimento: si esibiranno il Gruppo Storico “Città di Sabbioneta”, gli sbandieratori ed i musici “Terre dei Gonzaga” di Rivarolo Mantovano, il cantastorie Fanfaron di Calvatone, il gruppo “Mia tral via” di Pomponesco, le ballerine di Isola Dovarese, il coro di Gussola. Il programma spettacolare si chiuderà con le poesie dialettali di Casalmaggiore e le canzoni popolari di Piadena. Sarà una edizione record della festa che potrà contare sulla partecipazione di oltre venti Pro Loco cremonesi e mantovane in linea con la volontà degli organizzatori di coprire tutta l’area del territorio OglioPo a scavalco delle due province. L'evento ha ottenuto il patrocinio della Provincia di Cremona, della Provincia di Mantova, del GAL OglioPo, dell'UNPLI e di tutti i comuni del territorio.
casalmaggiore@ilpiccologiornale.it
Il marchio Op sul treno di Expo Decolla la promozione dell’Oglio Po: Castelponzone in vetrina per una settimana, poi l’Expobus e il trenino, e tanto altro
I
di Vanni Raineri
l caso dell’Oglio Po è uno dei pochi nel nostro paese in cui l’area vasta, intesa come quel territorio che succederà alle province, più limitato, più omogeneo, sta nascendo spontaneamente anticipando le mosse della politica e gli obblighi di bilancio. L’apertura di Expo ha acceso i fuochi, e l’inaugurazione del sito che intende promuovere il territorio ha dato il via ad una serie di iniziative, alcune spontanee altre legate al progetto, che promettono finalmente di fare decollare turisticamente il lembo di terra tra i due fiumi. Una terra che ospita poche decine di migliaia di abitanti, ma che può proporre al visitatore un’offerta variegata: ben tre “borghi più belli d’Italia”, antiche chiese affrescate, scenari naturalistici preziosi, aree archeologiche, castelli, pievi, attrattive religiose e, non ultimo, un’offerta enogastronomica di primissimo piano. Alcune delle iniziative hanno preso il via con l’inaugurazione di Expo 2015. Ad esempio i tre “borghi d’Italia”, cioé la cremonese Castelponzone e le mantovane Sabbbioneta e Pomponesco, hanno la ghiotta opportunità di promuovere le proprie bellezze direttamente nella grande vetrina dell’esposizione milanese. Eataly ha messo a disposizione, a rotazione, uno spazio ben visibile a tutti i borghi, e le prime tre settimane sono dedicate ai lombardi. La prima ha visto protagonista Sabbioneta, la seconda, da lunedì 11 a domenica 17 maggio, Castelponzone, e la terza Pomponesco. I tre comuni si sono accordati però affinché ognuno lasci spazio all’offerta sia dell’Oglio Po che degli altri due paesi. Alla vigilia dell’appuntamento per Castelponzone abbiamo sentito il sindaco di Scandolara Ravara (di cui il borgo è frazione) Velleda Rivaroli, che sarà presente ogni giorno nello stand assieme a Marta Meli, collaboratrice di biblioteca e museo. «Marta conosce 4 lingue – afferma il primo cittadino – e sarà necessario darsi il cambio perché l’apertura è prevista ogni giorno dalle 10
Il marchio OP promosso alcuni giorni fa di fianco al Municipio di Desenzano del Garda
alle 23. Nel corso della settimana saranno presenti anche il sindaco di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari e Laura Nardi», responsabile dell’infopoint di San Giovanni che da Pasquetta promuove Villa Medici e Castelponzone. «Nella settimana di Sabbioneta – prosegue Rivaroli – l’afflusso è stato ottimo. Ognuno di noi promuove l’intero Oglio Po, infatti vengono proiettati video e viene distribuito materiale grafico col logo del brand OP. Sabbioneta è una realtà più consolidata della nostra, ma capisce l’importanza del territorio e che non può promuoversi da sola». Quanto all’infopoint: «Per la prima volta utilizzeremo materiale grafico che riporta il logo dell’infopoint Borghi & Castelli, e promuoveremo i tre pacchetti turistici: “La fuga nel bosco”, “Delizioso fuori porta” e “Frizzante connubio”. Un primo momento di forte promozione con le immagini di Castelponzone, di Villa Medici e del Po a Motta Baluffi. L’Expo è un bel momento per mettere in pista idee, ma il progetto non si conclude certo nel 2015. Ad esempio stiamo lavorando ad uno scambio di esperienze con l’infopoint di Sabbioneta (dove si recheranno le nostre operatrici) per arrivare al 2016 potendo presentare pacchetti con-
divisi col mantovano». Sempre in chiave Expo, va poi segnalato l’Expobus, che consente di prenotare da casa (sul sito ogliopo.it) il viaggio in bus a Milano, un progetto del Comune di Casalmaggiore e gestito dagli Amici di Casalmaggiore. Un viaggio costa 18 euro, e le corse sono fissate nei giorni di martedì e sabato. Sono in vendita anche pacchetti che vanno dai 20 ai 152 euro a seconda della permanenza a Milano. L’Expobus parte da Dosolo alle 7 e ferma a Pomponesco (7,15), Viadana (7,30), Sabbioneta (7,45), Casalmaggiore (8), San Giovanni in Croce (8,15), Torre de’ Picenardi (8,30), Cicognolo (8,45) e Cremona (9,05). Rientro alle 20,30 da Milano. Le prime partenze sono previste per i prossimi giorni, importante è che si arrivi ad un minimo di 40 iscrizioni. «Serve per ammortizzare i costi – afferma Maurizio Toscani degli Amici di Casalmaggiore -, ma l’idea piace, sta riscuotendo successo». Come successo riscuote anche il trenino turistico Oglio Po che, sulla scorta della prova del 2014, quest’anno per cinque mesi collegherà Casalmaggiore con le località limitrofe in diversi orari della giornata. Ce lo presenta Zelindo Madesani, titolare del Luna Residence (per il trenino è possibile
contattarlo al numero 335/6795811): «Dopo lo scorso anno sperimentale, quest’anno abbiamo collegato l’iniziativa al brand OP, perché vorremmo che diventasse un servizio fisso nella bella stagione. Quest’anno collega Casalmaggiore non solo a Sabbioneta, ma anche a Viadana e a Torricella del Pizzo. Il lunedì mattina infatti è prevista la corsa a Torricella, con fermate a Martignana e Gussola (dove quel giorno c’è il mercato) e la possibilità di visitare i due musei torricellesi, poi nel pomeriggio si collega a Sabbioneta. Di martedì e mercoledì riposo, poi il giovedì fa corse su Sabbioneta, il venerdì va a Viadana (giorno di mercato) sia il mattino che il pomeriggio, il sabato e la domenica ancora a Sabbioneta (generalmente 2 viaggi il mattino e 4 il pomeriggio). E’ sempre possibile acquistare il biglietto sul trenino, ma sta partendo il sistema di vendita dei commercianti». Che spesso lo regalano ai propri clienti. Il costo del biglietto è di 1,5 euro, ed è legato anche quest’anno alla lotteria della Festa della Zucca, che avrà un montepremi di 6000 euro: chi lo compra in pratica lo conserva e partecipa al concorso. Ieri ci sono state le prime corse a Viadana, ed il trenino era pieno, buon segno. Gli organizzatori sono abbastanza flessibili, e valutano anche l’utilizzo “fuori programma”, in base alle richieste. Queste sono solo alcune delle tante iniziative messe in campo in questi giorni. Ad esempio il sindaco di Cingia de’ Botti Pierpaolo Vigolini, ottimo compositore e musicista, ha da poco pubblicato un album con 9 brani tutti dedicati alle bellezze dell’unione Municipia (non a casa l’album si intitola “MUNICIpiano”). Un disco realizzato grazie a sponsor e la cui vendita finanzierà un progetto di microcredito per famiglie in difficoltà. Il progetto OP dal canto suo sta mettendo in campo risorse per promuovere il territorio, come dimostrano ad esempio gli spazi pubblicitari (uno dei quali sul Corriere della Sera) e la presenza di stand. Ad esempio la foto in pagina si riferisce allo stand OP nella centralissima piazza Malvezzi a Desenzano del Garda due domeniche fa.
Bimbi, imparare dagli asini Gioielli al chiacchierino Da oggi per due mesi ogni sabato mattina al Centro Natura Amica Terzo appuntamento col workshop al Museo del Bijou
GUSSOLA – Con l’arrivo della bella stagione, inizia in pieno l’attività del Centro Natura Amica di Gussola. In particolare, a partire da oggi e per due mesi ogni sabato mattina, i bambini dai 6 ai 10 anni potranno essere coinvolti in un summer camp, sotto la guida di un’educatrice professionale e degli undici dolcissimi asini del Centro di via Valloni, in golena. I “Laboratori del sabato” sono una nuova proposta per i mesi di maggio e giugno dei volontari dell’Associazione Centro Natura Amica Onlus e dei loro undici splendidi asini. I piccoli, in un contesto di rara bellezza naturale, potranno vivere un’esperienza unica dando sfogo alla loro creatività e interagire con gli asinelli in mezzo alla natura. Oltre a questo, ci sarà spazio per attività manuali, laboratori ecoartistici e anche prove di cucina. Divertimento quindi ma anche fantasia e creatività. L’obiettivo dei volontari è quello di coniugare l’educazione e la riscoperta della natura,
cercando di far capire ai bambini il bello dello stare a contatto con la natura, di sperimentare giochi di gruppo, di renderli consapevoli delle loro doti manuali e artistiche e, non da ultimo, di potersi rilassare. L’attività sarà condotta dalla dottoressa Tiziana Soldi (Educatrice Professionale) che, coadiuvata dai volontari del Centro Natura Amica, accoglierà i bambini dalle 9 alle 12, curando ogni sabato un diverso aspetto educativo e formativo, in modo da coinvolgere a 360 gradi i partecipanti a questa esperienza sensoriale a tutto campo, lasciando ai genitori la possibilità di affidare i propri “cuccioli” a persone di fiducia e potersi concedere del tempo. Per una scelta organizzativa e per dare la giusta attenzione ad ogni bambino accolto, ai laboratori potranno iscriversi al massimo 15 bambini per ogni sabato. L’offerta consigliata per ogni giornata è di 5 euro a bambino.
Nuovo appuntamento con il Workshop di Primavera organizzato dall’Associazione Amici del Museo del Bijou in collaborazione con il Comune di Casalmaggiore. Al pubblico vengono proposti alcuni incontri laboratoriali a tema, che permetteranno di apprendere originali tecniche di creazione di monili artigianali. Oggi, sabato 9 maggio, il terzo appuntamento è con “Gioielli al chiacchierino”, a cura di Maria Rosa Pagliari. Il pizzo chiaccherino è una lavorazione artigianale, che risale a metà Ottocento ed era amata da regine e cortigiane. Chiacchierino, Tatting, Frivolité: tanti sono i nomi per questo pizzo realizzato con combinazioni di archi, anelli e picot o pioppolini (piccoli occhielli) e mediante l’uso di una navetta o di un ago, at-
torno al quale si avvolge il filato. A partire dall’Età Vittoriana la realizzazione di questo pizzo fu un passatempo molto gradito alle nobildonne, come testimoniano quadri come Madame Dangé faisant des noeuds di Louis Tocque, Ritratto di Maria Adelaide di Jean-Marc Nattier, o Anne van Keppel, contessa di Albemarle di Sir Joshua Reynolds. Pizzo da decorazione adatto a bordure, serve a rifinire centrini, tende e colletti, ma in questo workshop si declinerà per diventare raffinatissimi gioielli: orecchini, o bracciali, eleganti collane o ciondol. Saranno accolti fino a un massimo di 18 iscritti, che potranno contare su docenti preparati, materiali di qualità e adeguate attrezzature. Il costo di ogni workshop è di € 25. Tutti i materiali sono inclusi.
Casalmaggiore
Le novità della Casa al Mare Investimenti per rinnovare gli arredi e nuovi turni. Salvatore: «Nessuna risposta dal Centro Primavera»
U
na colonia più accogliente e decorosa”: così l’assessore ai Servizi Sociali Gianfranco Salvatore affiancato dal vicesindaco Vanni Leoni, ha presentato ieri in sala consiliare le novità relative alla Casa al Mare di Forte dei Marmi. Un primo investimento di 15mila euro per rinnovare gli arredi di un intero piano, il primo, attrezzare la sala tv di divanetti e poltroncine, ritinteggiare le pareti interne della struttura e ottimizzare il patrimonio mobiliare meno datato. Una seconda opera, più strutturale, da mettere in cantiere a stagione estiva terminata per rimediare ai piccoli danni provocati dal terremoto 2012: lavori per 55mila euro per cui attingere ai fondi derivanti dall’assicurazione sugli eventi sismici che copre gli immobili comunali. La Casa al Mare, edificio con cortile recintato e spiaggia privata sul litorale toscano di proprietà comunale casalese, aprirà il 23 maggio le proprie porte con novità per l’utenza non solo a livello di arredi: «I due soggiorni anziani di giugno e settembre sono stati attivati dal comune di Casalmaggiore a grande richiesta – spiega l’assessore Salvatore -, dopo che dal Centro Primavera, pur sollecitato per iscritto, non è arrivata alcuna risposta. E’ venuta meno la
Da sinistra l'assessore ai Servizi Sociali Salvatore e il vice sindaco Leoni nella conferenza stampa di ieri mattina in Municipio
tradizionale presenza della responsabile Giancarla Zuelli (in pensione, ndr) e il silenzio del circolo ci ha indotto a muoverci». Due i turni riservati agli anziani: dal 7 al 14 giugno, al costo di 315 euro e dall’1 al 10 settembre al prezzo di 450 euro. «Nel dettaglio, le quote riservate agli anziani sono di 45 euro al giorno per i residenti e di 50 euro al giorno per i non residenti. Comprendono pensione completa, trasporto, servizio spiaggia ed animatore. Per favorire la partecipazione ed essendo il primo anno di organizzazione diretta, abbiamo pensato di aprire le iscrizioni a partire dal 60esimo anno di età. Da lunedì sarà possibile dare la propria adesione al Centro Servizi al Cittadino». Per quanto concerne gli altri soggiorni, tra maggio ed inizio giugno si succederanno gli ospiti di Casa Leandra di Canneto sull’Oglio e della Fon-
dazione “Mons. Benedini” di Marcaria. Dal 25 giugno al 7 luglio spazio al primo turno minori: «Abbiamo 76 iscrizioni di giovani nati tra il 2002 ed il 2006» precisa Salvatore. Dal 7 al 17 luglio sarà il turno degli adolescenti: «Per ora abbiamo più di 50 iscritti complessivi, ragazzi nati tra il 1999 ed il 2001». «Per un maggior rispetto e civismo, abbiamo introdotto una cauzione», sottolinea il vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici. «E’ stata una decisione della nostra Giunta, su sollecito dell’assessore Salvatore, quella di investire 15mila euro per rinnovare gli arredi e ritinteggiare le pareti. E i 55mila euro per le opere strutturali non vanno considerati come una volontà politica della passata amministrazione di investire sulla colonia, bensì come un tesoretto dato dal sisma 2012». «Quando abbiamo visitato la struttura – prose-
gue Leoni – insieme ai responsabili dell’ufficio Tecnico, l’ingegner Enrico Rossi, e dell’ufficio Ambiente, Uber Ferrari, siamo rimasti felicemente colpiti. La donazione modale dell’edificio, addirittura ante-guerra, non è particolarmente vincolante, quindi stiamo già pensando a come ottimizzare la gestione futura della colonia, guardando anche ai privati». A proposito di privati, un interessamento arrivato dalla Pallavolo Cingia è andato a buon fine: la società sportiva sta raccogliendo le iscrizione per il periodo che va dal 27 al 30 agosto, subito dopo le due settimane riservate alla Volleyball Casalmaggiore. Restano da riempire i turni delle famiglie: «Essendo disponibili diverse stanze, sollecitiamo la partecipazione dei cittadini che troveranno ambienti decorosi e finalmente accoglienti»: così Salvatore, che oltre a ringraziare ufficio Tecnico e Ambiente, Leoni e il sindaco Filippo Bongiovanni, sottolinea il gran lavoro svolto dal settore servizi sociali, a partire dalla responsabile Noemi Zaffanella. «Per l’anno prossimo – chiosa Salvatore – pensiamo anche ad un intervento coordinato con l’assessore alla Cultura Pamela Carena per dare un tocco particolare alle pareti».
Don Bignami e i preti nella Grande Guerra Ha presentato il suo ultimo libro “La Chiesa in trincea”
SOLAROLO RAINERIO – L’ultimo libro di don Bruno Bignami, intitolato “La Chiesa in trincea”, è stato al centro della conviviale di mercoledì de Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po. Conviviale che si è aperta con l’ingresso di un nuovo socio, Francesco Maldera, che è stato introdotto da Luigi Borghesi, il quale lo ha presentato come collega per tanti anni presso l’ospedale Oglio Po. Maldera è un medico radiologo, che dopo il pensionamento dal pubblico oggi esercita la professione in strutture private. Un profondo conoscitore delle criticità locali, e forte sostenitore del mantenimento presso il nostro territorio dell’attuale rete ospedaliera. Il presidente Carlo Stassano ha quindi introdotto l’ospite, don Bignami, in una platea composta tra gli altri da don Cesare Nisoli, parroco di Santo Stefano a Casalmaggiore, don Vincenzo Rini, direttore di Vita Cattolica, e don Massimo Sanni, vicario di Piadena. Don Bignami, assai noto per i suoi molteplici incarichi di scrittore e docente, oltre che di presidente della Fondazione don Primo Mazzolari, ha parlato del libro che non illustra solo l’impegno dei tanti preti impegnati nella Prima guerra mondiale, ma anche l’impatto che questa ebbe sulla Chiesa. Come è scritto nel libro, “su almeno due questioni la Prima guerra mondiale ha chiesto alla Chiesa di ripensarsi: il teorema della “guerra giusta” e il rapporto con il mondo”. Sulla prima questione don Bignami ha ricordato la profezia di papa Benedetto XV, che parlò di “inutile strage”, proprio quel papa che diede inizio all’opera di dialogo e di diplomazia della Santa Sede. Le chiese nazionali però erano allineate con gli stati, per una “guerra giusta” che serviva a difendere posizioni e territori da annettere. «Quella chiesa in lotta con la modernità – ha affermato l’autore – si trovava a respirarne a tal punto il clima da non rendersi conto che i ragionamenti delle varie chiese erano frutto di quella stessa modernità, e
dell’idea di un nazionalismo forte. Quella chiesa che doveva pensare in termini universali si trovò invece a difendere il particolare». A seguire il ricordo del cremonese Miglioli, unico cattolico in Parlamento a votare contro l’ingresso in guerra. «Capì che era una guerra nuova, pagata dai figli della classe meno abbiente. Era un neutralista, allineato col papa». Ma non coi tanti vescovi e parroci, tra i quali anche don Mazzolari: «Era interventista, convinto com’era della guerra breve, in grado di portare giustizia per poi ripartire». La chiesa dunque si allinea, l’esercito comprende il vantaggio e Cadorna reintroduce la figura del cappellano militare. Sulla secondo questione, don Bignami ricordò come alla guerra parteciparono molto ecclesiastici, non solo cappellani militari ma preti reclutati nella sanità e anche tanti seminaristi in prima linea (solo dal ’29 gli ecclesiastici furono esentati dal servizio militare). «In un mondo di analfabeti, i preti avevano gli strumenti per leggere quel che avveniva, un evento drammatico per tutti come ho avuto modo di leggere dalle loro lettere, tanto che molti seminaristi non rientrarono in seminario, molti preti furono in difficoltà e ripensarono al proprio ruolo. Tra questi, lo stesso Mazzolari che non volle più insegnare in seminario ma stare in mezzo alla gente. Quella separazione che c’era tra mondo e chiesa svanì». Bignami ha ricordato poi la figura del prete di Cingia don Annibale Carletti, che come altri portò i suoi soldati verso la conquista (i cappellani avevano il grado di tenente e in casi di emergenza erano i più alti in grado). La guerra fu un dramma per la coscienza di quei preti, tra i quali si trovava anche il futuro papa Giovanni XXIII. La riposta che diede la Chiesa fu una sorta di pulizia per rimuovere la polvere mondana con esercizi spirituali. Una spolverata che non bastò. Ben 150 preti, sconvolti dalla guerra, non furono riammessi.
Don Bruno Bignami tra Luigi Borghesi e Carlo Stassano
Aveva dunque ragione il papa, era una inutile strage. «Una guerra che ho osservato dal di dentro, in modo realistico e concreto. Le narrazioni dei preti in quella guerra diventata di trincea furono profonde». Rispondendo ad alcune domande dei presenti, Bignami ha sottolineato come dopo la Seconda guerra cambierà tutto per la chiesa. Secondo l’enciclica “Pacem in terris” (’63) la guerra in tempo di armi atomiche non può essere un mezzo di risoluzione dei conflitti, e ancora più in là si andrà con la “Gaudium et spes” (’65). Don Rini ha fatto un parallelo con le parole male interpretate di papa Francesco sulle uccisioni di cattolici da parte di fondamentalisti islamici: «Ha detto che non è giusto stare a guardare dove si uccidono innocenti, ma creare le condizioni perché chi intervenga non abbia secondi fini». Don Nisoli ha ricordato come papa Wojtila legittimò l’intervento umanitario nella ex Jugoslavia, e come sia complesso invocare un intervento che possa difendere gli innocenti. In chiusura un pensiero di Bignami su Primo Mazzolari: «Lo stesso giorno che partì per la guerra, giunse la notizia della morte nel conflitto di suo fratello. Rimase cappellano fino al 1920, e ripensò completamente la posizione iniziale: disse poi di aver pensato alla guerra in termini astratti». Ma la terribile concretezza di quel dramma gli si manifestò il giorno in cui un soldato gli morì tra le braccia.
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GITA A CAPORETTO CON SEL GUSSOLA GUSSOLA – Il Circolo gussolese di Sinistra Ecologia e Libertà organizza per domenica 31 maggio una gita a Caporetto, nel centenario della Prima Guerra Mondiale. Caporetto, allora italiana, è oggi una cittadina slovena (Kobarid il nome) vicina al nostro confine, ed è tristemente nota per la battaglia che nel 1917 si concluse con la disfatta dell’esercito italiano. La partenza è fissata per le ore 5,30 da piazza Comaschi, con arrivo a Caporetto alle 9,30 e visita al museo della guerra con guida, e al monumento che ricorda il sacrificio degli italiani. Alle 13 pranzo a San Pietro di Natisone, e alle 15 visita alla Cantina Rodaro Paolo a Cividale del Friuli. Le iscrizioni si raccolgono presso Gerelli Sante (0375-260100) e Raineri Emilia (0375260707), e la quota di partecipazioe è di 58 euro comprensiva di viaggio in pullman, assicurazione, visite con guida e pranzo.
A PIADENA UN INCONTRO SUGLI OGM PIADENA – Secondo appuntamento, lunedì 11 maggio, con la serie di serate al museo con giovani laureati del paese. “Piccoli piadenesi crescono” è il titolo della rassegna di tre incontri data dal “Forum Giovani” per il Comune di Piadena. Alle ore 21 presso il museo archeologico Platina, Gianluca Bretani, dottore in Biotecnologie Vegetali, Alimentari e Agrarie, parlerà del tema “Chi ha paura degli Ogm? Verità e bugie sugli organismi geneticamente modificati”.
ROMANI, GLI STUDENTI SUL PALCO I talenti del polo scolastico Romani di Casalmaggiore si mettono in gioco in un’iniziativa che troverà spazio questa sera, alle ore 21, presso il Teatro Comunale. Si intitola “E’ tutta un’altra musica”, ed è una sorta di “Romani’s got talent”. Gli studenti infatti si esibiranno sul palco mostrando le proprie capacità, chi nel canto chi in altre performance. L’ingresso è ad offerta libera, e il ricavato verrà destinato per sostenere e promuovere iniziative culturali. Tutta la cittadinanza è invitata all’evento, sostenuto dal Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po e dal Lions Club Nova Civitas.
CINGIA, PASSEGGIATA ECOLOGICA CINGIA DE’ BOTTI – La Commissione Giovani del Comune, in collaborazione con le associazioni locali e il Comune, organizza per domenica 17 maggio l’iniziativa “Per una Cingia più pulita”. Il ritrovo sarà per le ore 8,45 di fronte al Municipio, e l’evento consiste in una passeggiata ecologica che terminerà attorno alle 11. L’obiettivo è rendere più pulito il paese casalasco, e per partecipare è richiesta l’iscrizione (338/2045841). Per i partecipanti che ne sono già in possesso si consiglia l'utilizzo di guanti, che in caso contrario verranno forniti dall’organizzazione.
A TORRICELLA IL PRIMO LANDINI DAY TORRICELLA DEL PIZZO – L’Agriturismo Torretta organizza, in collaborazione col Comune torricellese, la prima edizione del Landini Day. L’evento, che si terrà domenica 17 maggio, prevede il ritrovo presso l’agriturismo di via Marconi (che come noto ospita i due musei torricellesi), quindi alle 12,30 il pranzo (necessaria la prenotazione al numero 347/2297863 non oltre il 12 maggio) e nel pomeriggio, alle 16,30, la sfilata dei trattori storici all’interno del paese. Tempo permettendo, si terrà l’esibizione di un aereo acrobatico in zona golenale.
TOMBOLA AL CENTRO CULTURALE GUSSOLA – Stasera alle 21 presso il Centro Culturale il circolo AuserInsieme invita tutti i propri aderenti a trascorrere una serata in compagnia e amicizia giocando a tombola. Nel corso della serata verrà ricordata la festa della mamma con un omaggio floreale a tutti gli associati presenti.
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Taccuino
Sabato 9 Maggio 2015
NUMERI UTILI Cremona
Via Volontari del sangue, Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Maggio
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581
Viale Porcellasco Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 30 Maggio
Via Santa Barbara Lavori realizzazione teleriscaldamento attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Agosto
Via Mincio Lavori condotta del gas attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 26 giugno
COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291
VIA BRESCIA Dal 10 novembre lavori stradali attuati per conto del Comune per realizzazione sottopasso: Fine lavori: maggio 2015
COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427
Via Cà del
POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511
Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 6 Giugno
QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881
Vescovo
VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233
Bergonzi a Via Aleni) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano, della condotta dell'acqua potabile e della condotta della fognatura (Fine prevista: 6 giugno). • Via Santa Barbara (tratto da C.so Matteotti a P.zza Lodi) - Cantiere per la realizzazione della rete del teleriscaldamento (Fine prevista: 31 ago-
• VIA BRESCIA - CHIUSURA dal 10 novembre - lavori stradali per conto del Comune per il sottopasso (Fine prevista: maggio 2015). • Via Volontari del Sangue, Via Paracaccia - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine prevista: 30 maggio). • Via Cà del Vescovo (tratto da Via
NUMERI UTILI Crema
COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241
NUMERI UTILI Casalmaggiore
CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714
GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212
POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288
MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029
POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311
SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320
VIGILI DEL FUOCO: 115 Centralino: 0373-256222
• 320 g di gnocchetti sardi • 3 carote • 3 zucchine • Un peperone rosso • 12 scampi • Qualche stelo di erba cipollina •Qualche rametto di maggiorana • Tabasco • Una bustina di zafferano • Olio extravergine d'oliva • Sale e pepe
CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500
MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416
PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116
POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311
OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
Gnocchetti allo zafferano con tris di verdure e scampi
CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213
OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215
Primi
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233
GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273
sto). • Via Mincio (tratto da Via Lugo a via Adige) - Cantiere per la ristrutturazione della condotta del gas metano e della condotta dell'acqua potabile (Fine prevista: 26 giugno). • Via Porcellasco (incrocio con Via Persico) - Sistemazione incrocio stradale (Fine prevista: 12 giugno).
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822
OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118
• Mondate e lavate le carote e le zucchine. • Pulite il peperone e tagliatelo alla julienne. • Fate lo stesso con le altre verdure. • Scaldate 4 cucchiai d'olio in una larga padella antiaderente e fatevi saltare i peperoni. • Dopo 30 secondi unite le carote,
mescolate, unite le zucchine, condite con sale, pepe e una spruzzata di Tabasco, mescolate e togliete dal fuoco. • Lavate gli scampi e lessateli per 3 minuti in acqua bollente salata. • Scolateli, lasciateli intiepidire e sgusciateli, conservando le chele, puliteli e tagliate la polpa a pezzetti.
Bucatini con spinaci e pinoli INGREDIENTI PER 4 PERSONE • 280 g di bucatini • 300 g di spinaci freschi • 6 cucchiai di olio extravergine d'oliva • 4-5 filetti d'acciuga • Uno spicchio d'aglio • Un peperoncino • 70 g di pinoli • Sale
PREPARAZIONE • Fate lessare gli spinaci in acqua bollente salata, insieme ai bucatini. • Mentre la pasta cuoce, scaldate l'olio in una padella antiaderente, unite il peperoncino e l'aglio, quindi aggiungete le acciughe e stemperatele con un cucchiaio di legno finché non si sciolgono. In un altro padellino tostate i pinoli senza usare alcun condimento. • Scolate la pasta al dente e gli spinaci, fateli saltare nella padella con il sugo di acciughe, completate con i pinoli e servite.
• Portate a ebollizione una pentola d'acqua, scioglietevi lo zafferano, salatela, lessate gli gnocchetti, scolateli al dente, raffreddateli sotto acqua corrente e trasferiteli in una zuppiera. • Conditela con la julienne di verdure, metà polpa degli scampi, un giro d'olio, l'erba cipollina tagliuzzata e le foglioline di maggiorana. • Regolate di sale e distribuite la pasta nei piatti. • Guarnite con pezzetti di polpa di scampo e una chela, profumate con una macinata di pepe e servite.
Trenette con filetti di cernia e peperoni INGREDIENTI • PER 4 PERSONE • 20 g di mandorle sgu• 320 g di trenette o linsciate guine • 1/2 bicchiere di vino • 300 g di filetti di cernia bianco • Un peperone giallo • Un pizzico di origano • Un peperone rosso • Olio Evo • 12 di olive snocciolate • Sale • Un cipollotto rosso PREPARAZIONE • Pulite i peperoni e tagliateli a striscioline sottili. • Fate lo stesso col cipollotto. • Lavate sotto acqua fredda corrente i filetti di cernia, asciugateli e divideteli a striscioline. • Scaldate 4 cucchiai di olio in una padella e rosolatevi i peperoni e il cipollotto, su fiamma vivace per 5-6 minuti, regolate di sale, unite le mandorle tritate grossolanamente e le olive. • Dopo un paio di minuti, aggiungete le striscioline di pesce, bagnate con il vino bianco e proseguite la cottura per 2 minuti. 4) Completate. Cuocete la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolatela ben al dente lasciandola leggermente umida, trasferitela nella padella con il sugo, insaporite, a piacere, con un pizzico di origano, fate saltare tutto, in modo che la pasta prenda sapore, togliete dal fuoco e servite.
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Lettere & Opinioni
Sabato 9 Maggio 2015
Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • incomsc@gmail.com
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cremona
Ancora una volta il centrodestra evita di fare autocritica Egregio direttore, assistiamo in queste ultime settimane a una escalation di polemiche, eccessive e scomposte da parte di alcuni ex assessori, evidentemente orfani del loro ruolo. Nei giorni scorsi è stato il turno di De Micheli. Come spesso accade, le accuse non entrano nel merito delle questioni e non vi è mai nemmeno un barlume di autocritica da parte del centrodestra. Che nello specifico sulla questione cimitero sarebbe davvero necessaria. In ogni caso la maggioranza sta lavorando per migliorare il servizio cimiteriale, introducendo dei significativi correttivi rispetto al passato, seguendo iter amministrativi chiari e lineari. In merito alle accuse rivolte all’assessore Manfredini circa le azioni di tutela dei suoi diritti, ricordo a tutti che la campagna di attacco orchestrata contro di lei è andata ben oltre la dialettica politica, nei modi, nei toni e nei contenuti. E’ chiaro che se si oltrepassa il limite, vi è un diritto alla difesa. E’ un principio sancito dall’articolo 24 della Costituzione quello di salvaguardia dei propri diritti e interessi legittimi. Sarebbe gradito da tutti, soprattutto dai cittadini, riportare la dialettica nell’ambito del merito dei problemi. Ed evitare atteggiamenti rancorosi. Le elezioni sono molto lontane. Meno di un anno fa alle elezioni comunali i cittadini hanno dato un parere chiaro sulla precedente amministrazione. Sulla attuale lo esprimeranno tra 4 anni. Roberto Poli Consigliere comunale del Pd ***
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appello
Non si esce dalla crisi senza investire nell’istruzione Egregio direttore, Il governo Renzi, in totale continuità con i governi passati, continua lo smantellamento della scuola pubblica. Per questo partecipiamo e sosteniamo attivamente a tutte le iniziative messe in campo per contrastare questo mostruoso progetto di demolizione della scuola pubblica. Per questo abbiamo aderito convintamente allo sciopero generale della scuola, che in Lombardia si è concretizzata in tante iniziative organizzate da insegnanti e studenti nei territori e nel grande appuntamento della manifestazione regionale di Milano con concentramento in Piazza Repubblica. Dobbiamo essere uniti, compatti e costruire insieme alle forze sane del nostro Paese una risposta concreta al fine di salvaguardare, valorizzare, rilanciare, la scuola italiana. Va fermato, senza se e senza ma, il mostruoso obiettivo di “aziendalizzare” la scuola, promosso dalla riforma Giannini attraverso il disegno di legge, falsamente denominato “La buona scuola”. Per far questo dobbiamo costruire una proposta alternativa e condivisa, capace di rilanciare e valorizzare uno dei nostri patrimoni più preziosi, la scuola pubblica. Investire sulla scuola significa investire nel futuro del nostro Paese, per questo crediamo sia indispensabile un investimento nella scuola pari al 6% del Pil nazionale (in linea con quanto in media investono i paesi Ue), così come è fondamentale portare l’obbligo scolastico a 18 anni, ripristinare il tempo pieno e il tempo prolungato, costituire classi di non più di 22 alunni (numero che diminuisce in presenza di alunni con disabilità), abrogare la riformaGelmini, finanziare interamente la scuola con soldi pubblici così da evitare la creazione di scuole di serie A e B, garantire la libertà di insegnamento, garantire la laicità dell’istruzione, stabilizzare i precari che ne hanno diritto e costruire un piano straordinario di assunzioni per il personale Ata con la
Risarcimento per il danno da spam Chi di voi non ha mai ricevuto mail pubblicitarie non autorizzate sulla propria casella di posta elettronica? Ormai tutti siamo vittime di questa pratica commerciale tanto indesiderata quanto illecita. Stiamo parlando delle cosiddette spam, ossia delle email che contengono messaggi pubblicitari non sollecitate e che vengono ripetutamente inviate sulle caselle degli utenti. Al riguardo, il Codice della Privacy stabilisce che inviare email a chi non ne abbia fatto richiesta o a chi non abbia previamente acconsentito al trattamento dei propri dati personali, nonostante sia inserito in un pubblico elenco, costituisce un illecito. Dunque l’invio di comunicazioni pubblicitarie è consentito solo se vi sia stato il previo consenso del destinatario. Consenso, che per essere in regola con la legge, deve essere: scritto, manifestato liberamente in modo esplicito e preventivo. In particolare, il consenso deve essere raccolto prima
A cura di Emilia Rosemarie Codignola*
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dell’invio del messaggio promozionale e senza imporre oneri al destinatario. Di conseguenza, la legge non consente l’invio di una prima email che contenga la richiesta di consenso al trattamento dei dati contestualmente alla pubblicità di un prodotto. In tema di risarcimento del danno da spamming i giudici sono divisi. Secondo l’orientamento del Giudice di Pace di
cancellazione dei tagli della Gelmini. Non si esce dalla crisi, non si può costruire un futuro prospero, senza investire nell’istruzione. Tra l’altro, il governo non ha fatto alcun passo per ascoltare il grido di dolore che viene dal mondo della scuola, continuando a considerare insegnanti e studenti un peso, ed i sindacati come inutili forme di rappresentanza. Per questo siamo dalla parte di lavoratori e lavoratrici e studenti della scuola, che il 5 maggio sono scese in sciopero e riempito le piazze non solo d’insegnanti e personale tecnico e amministrativo, ma anche di studenti, di cittadini e cittadine. Perché la scuola non è solo di chi ci lavora, è la forma della nostra società, è un bene comune. Gabriele Piazzoni Coordinatore provinciale di Sel Franco Bordo Deputato di Sel Sel di Crema e del Cremasco ***
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fasce ed una rateizzazione (3-5 anni) il conto totale si aggira a circa 12 miliardi, da pagare. A bocce ferme ci farebbe sfondare il tetto del 3% di deficit. Ora il duo Padoan-Renzi, dovranno fare i salti mortali per non aver adempiuto a tale obbligo. Cari signori, c’è un famoso detto che dice: Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine…! Andrea Delindati Cremona ***
polemica
I politicanti non hanno premiato il coraggio del signor Ruggeri Signor direttore, il Movimento 5 Stelle di Cremona, rappresentato in Comune dalla portavoce Lucia Lanfredi, da tempo aveva presentato una specifica mozione nella quale si proponeva di esaminare la possibilità di concedere la medaglia d’oro municipale rivolta a premiare il coraggio civile e democratico dimostrato da un semplice cittadino cremonese. Come la cronaca cittadina ci ha informato, il cittadino Gino Ruggeri, in un deserto di solitudine istituzionale, ha deciso autonomamente di costituirsi parte civile nel processo Tamoil, visto e considerato che, a fronte del disastro ambientale provocato, il Comune di Cremona ha scelto di percorrere la pilatesca strada dell’astensione, del disimpegno e della sedimentazione. Il cittadino Gino Ruggeri, andando contro corrente, ha inteso con le proprie forze scrollarsi da dosso il torpore generalizzato che ammanta gli ignavi, impugnando il previsto istituto dell’azione popolare e compiendo un immane sforzo in difesa dei diritti del cittadino contro lo
Napoli (sent. del 29.09.2005) e del Tribunale di Terracina (sent. n. 252/2006) le vittime da spam hanno diritto di essere risarcite per la perdita di tempo passato a cancellare la posta indesiderata e per la tensione prodotta dalle interferenze nella sfera privata. Detti magistrati quantificano l’ammontare del risarcimento intorno ai 1.000 euro. Di diverso avviso è il Tribunale di
strapotere dei potentati di ogni genere. Alla fine ha ottenuto un inusitato successo nella sentenza del 18 luglio scorso, facendo percepire al Comune di Cremona, a titolo di provvisionale, la considerevole cifra di un milione di euro. Di fronte a tali fatti, il Movimento 5 Stelle Cremona si è sentito in dovere di dare un segnale di riconoscenza per il coraggio dimostrato dal Ruggeri e, visto il risultato ottenuto, per avvalorare la preparazione e la sensibilità civile di un semplice cittadino dotato di abnegazione, carattere e senso civico. Il Consiglio comunale cremonese ha respinto la precitata mozione con 22 astensioni contro il voto favorevole della sola proponente, accampando una serqua di argomentazioni artificiose, ma anche speciose, destituite di qualsiasi fondamento reale, che evidenziano la pavidità e i tatticismi della politica interessata ondivaga e fregnona. Fatta una attenta analisi dei gruppi politici rappresentati in Comune, balza agli occhi in tutta evidenza che il loro percorso e soprattutto la loro provenienza denotano senza ombra di dubbio la vecchia e consunta politica travestita di colori sgargianti, ma sempre attenta agli equilibri di partito e a tutti quei legami che in definitiva non alterano, ma incrementano lo status quo locale sempre e comunque portatore di enormi vantaggi ai soliti noti. Questa descritta melassa comunale e locale poteva forse accorgersi della sensibilità e del trasparente coraggio del cittadino Ruggeri? Come al solito, i politicanti locali hanno consegnato alle giovani generazioni non un esempio concreto di coraggio civico e disinteressato senso della comunità, ma vuote parole tese ad ossequiare il potere del denaro, non ritenendo degno un comune cittadino della massima onorificenza comunale. M5S Cremona ***
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tagli in provincia
Quelle di Carlo Vezzini sono lacrime di coccodrillo Egregio direttore, è vergognoso che il presidente del partito democratico della Provincia di Cremo-
Perugia (sent. del 24-022015) secondo cui, il consumatore che riceve email pubblicitarie indesiderate potrà richiedere il risarcimento dei danni solo a fronte di un comprovato specifico danno, che tuttavia non può essere la semplice perdita di tempo passato per ripulire la propria casella di posta o l’intrusione nella privacy. Insomma, il giudice di Perugia riconosce il risarcimento del danno da spamming solo se ricorre un pregiudizio economicamente valutabile e apprezzabile, mentre non sono indennizzabili le ansie e i meri fastidi provati ogni volta che la casella si riempie di email sgradite. *Avvocato del Foro di Milano
na Carlo Vezzini tagli i servizi ai disabili. Ha cancellato le ore di sostegno domiciliare per i minori con disabilità, perché dice che i soldi sono finiti. Vada dal suo segretario di partito e premier a dire come è la situazione, gli racconti di quei bambini che grazie a lui si vedono sbattere in faccia l’ennesima porta. Non ricordo levate di scudi o lamentele da parte dei democratici quando dal 2012 ad oggi i governi che si reggono grazie ai loro voti hanno tagliato 3 miliardi 241 milioni di euro alle Province. Non ho sentito la voce di Vezzini nemmeno quest’anno quando nell’ultimo documento economico finanziario 2016/2018 Renzi ha tagliato altri 8 miliardi alle Province. Le sue sono lacrime da coccodrillo. Abbia un sussulto di dignità e invece di lamentarsi protesti con il suo partito che continua a scegliere di foraggiare le cooperative che si occupano di immigrati invece di dare sostegno ai cittadini che hanno bisogno in modo particolari ai disabili. Silvana Comaroli Senatrice della Lega Nord ***
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pensioni
Arretrati da pagare: prima o poi i nodi vengono al pettine Signor direttore, questa volta, l’hanno fatta grossa. Pensavano di averla fatta franca, in base alla Consulta firmata anche dall’Italia, presso la Ue, per quanto riguarda l’aumento delle pensioni minime, la fascia che va da 500 a 1.500 euro mensili (pensioni minime). Gli altri Paese Europei, tutti puntualmente l’hanno fatto, guarda caso, meno che l’italia! Ora il ministro dell’Economia, Giancarlo Padoan, richiamato dall’Unione Europea, si trova sul groppone e li deve per forza sborsare, circa 12 milioni di Euro di arretrati, a sua volta non pagati. Soldi che corrispondono sino al 2017. E in base alle regole, a sua volta prese, i rimborsi ai pensionati per i mancati adeguamenti all’inflazione nel 2012-2013 andranno a pesare sul bilancio di quest’anno. Si tratta di 8,7 miliardi per il periodo 2012-2014 e di 1,9 miliardi a valere sul 2015. Con un adeguamento all’inflazione differito per
ombriano
Perché non viene aperta la vasta area urbanizzata? Egregio direttore, in tanti, a Crema, penso si chiedano che cosa manchi per procedere all’apertura della vasta area urbanizzata di Ombriano, che da via Pagliari si snoda verso la Valcarenga. Da oltre due anni, la vediamo illuminata, come nessun altra zona del quartiere - quindi con grande dispendio di energia - senza che i cittadini la possano vivere e godere. E ne avrebbero fortemente bisogno, quantomeno per utilizzarla come ciclabile, in alternativa a quella storica e sempre più pericolosa di viale Europa, di cui alleggerirebbe il carico di utenza. In questi giorni mi sono addentrato in bicicletta - abusivamente, ma agevolmente - nel grande complesso di strade, ormai dotate anche di manto fine e con le righe tracciate per regolare la viabilità, tra i numerosi parcheggi ordinari e quelli riservati ai diversamente abili, tra la segnaletica verticale e le rotonde di smistamento, tra le aiuole verdi, i marciapiedi realizzati con monoblocchi di color rosso, i lampioni; ho verificato l’installazione di finiture che fanno invidia alle zone realmente abitate, in un’area dove tutto è ancora rigorosamente recintato con la rete rossa da cantiere e inibito all’uso pubblico. Ho notato anche una situazione molto pericolosa: lo strapiombo di 4/5 metri d’altezza rispetto alla sottostante roggia, lungo il percorso ciclabile. Spero che venga, quanto prima, posizionata una protezione, ma, al contempo, mi chiedo: se qualcuno, come ho fatto io, entrasse abusivamente in questa grande e incontrollata area e si facesse male, chi ne risponderebbe? E a riprova che ci sia qualcuno che vi entra, si notano vistosi murales sul retro dei box di una delle due villette già edificate ed abitate. Non siamo di fronte a una vasta area, comoda e priva di controlli, in cui dei male intenzionati possono agevolmente ritrovarsi e, magari, delinquere o pianificare azioni delittuose-illegali? Non si contano i furti nelle ville private e negli appartamenti messi a segno in questi giorni. Non sarebbe meglio rendere agibile e fruibile la parte pubblica, senza attendere il completamento dell’edificazione privata, visto che da un paio di anni risulta urbanizzata e la cittadinanza ne sostiene i costi di gestione? Il Comune di Crema che cosa attende a farla, eventualmente, collaudare, prendendosela in carico e rendendola disponibile ai cremaschi? Sarebbe un’ottima occasione anche per attuare una proposta da me formulata e documentata recentemente al presidente del Consiglio comunale: quella, cioè, di dedicare tre nuove vie ad altrettanti eroi della Resistenza, i concittadini Loveriti, Benelli, Provana. Insomma, un’area della quale la città “ha voglia” e che, al momento, sarebbe una delle poche senza buche… resta nel “limbo”. Non vorrei che, prima di renderla fruibile, si attendesse il deterioramento della prima urbanizzazione, per renderla omogenea al contesto cittadino. Tutto ciò premesso, chiedo alla Giunta se non ritenga di attivarsi per sbloccare la situazione e quali siano gli eventuali impedimenti che hanno ostacolato, fino a oggi, un messa a disposizione della collettività del suddetto sito. Tino Arpini Solo cose buone per Crema
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
SABATO 9 MAGGIO
DOMENICA 10 MAGGIO
LUNEDI’ 11 MAGGIO
MARTEDI’ 12 MAGGIO
MERCOLEDI’ 13 MAGGIO
16 Molti gli accessi quotidiani al sito che viene già considerato un opinon maker media. Un primo bilancio? Un successo! Sabato 9 Maggio 2015
Speciale Art 21
Artventuno.it, il quotidiano online che piace ai cremonesi
Se l’informazione è omologata, non è utile alla città. Prossimo obiettivo, un giornale provinciale
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di Daniele Tamburini
opo poco meno di sei mesi dalla sua uscita (www.artventuno.it è nato il 26 novembre dello scorso anno), proviamo a fare un primo bilancio di questa nuova esperienza editoriale. Il progetto era nato nell’estate del 2014 e l’idea dalla quale siamo partiti era quella di produrre un’informazione locale indipendente, libera da condizionamenti, che si potesse distinguere per obiettività ed equilibrio nel riportare le notizie e raccontare la città. A nostro parere, il giornale deve essere un luogo di confronto politico e sociale dove lo scambio sia privilegiato e calato nella realtà, lontano dai luoghi comuni e dall'omologazione. Un luogo in cui si possa raccontare la società così come è, come si presenta, offrendo al lettore un punto di vista obiettivo, lontano dalle ipocrisie e da punti di vista che tendano a deformare la realtà, spesso secondo convenienza. Per noi, il giornale deve anche poter polemizzare e criticare, se occorre, ma con consapevolezza e senso di responsabilità. E dunque, l'obiettivo che ci eravamo posti era quello di offrire un'informazione utile, in grado di recuperare vuoti e silenzi: intercettare e dare spazio a chi quotidianamente vive la nostra città, perché crediamo che un’informazione omologata non sia utile alla città. Per noi, l'omologazione è piegarsi alle opinioni correnti, tene-
re sotto traccia i nodi di crisi, le contraddizioni spesso inevitabili, accettare che la realtà possa essere raffigurata in modo piatto e non nelle mille sfaccettature che la contraddistinguono. Crediamo che un’informazione omologata non aiuti a crescere. Questi gli intenti. Ambiziosi? Forse. Ma, dopo sei mesi, a che punto siamo? Intanto: perché abbiamo pensato ad un quotidiano online? Oggi, è un dato di fatto, i giornali in edicola, in versione cartacea, perdono progressivamente copie (si è passati da circa 7 milioni di copie vendute in Italia nel 1990 a 3,5 milioni di copie nel 2013). Anche i giornali cremonesi hanno subito la stessa fortis-
sima contrazione, se non, forse, in misura maggiore. Di contro, da qualche anno, assistiamo ad un aumento progressivo, quasi esponenziale, del numero di lettori che cercano notizie su internet, in particolare per quanto riguarda l’informazione locale. L’informazione locale, in Italia, ha difatti conosciuto una vera e propria esplosione: sul web sono nate molte iniziative editoriali. I motivi sono facilmente intuibili: facilità di accesso all’informazione, anche più volte al giorno, notizie in tempo reale, aggiornanti veloci, dirette, possibilità di rapida ricerca e di scelta dell’informazione di maggiore interesse. Non solo: uno dei punti di forza dell’informazione on line è che,
oltre alla multimedialità, si rende effettiva la possibilità di fruire dell’informazione dove, quando e come il lettore lo desideri. Altro fenomeno che sta favorendo l’informazione on line, contribuendo notevolmente alla sua crescita ed espansione, sono i social network, che offrono la possibilità di condividere sui propri profili gli articoli che si scelgono, consentendone appunto la divulgazione, spesso con un effetto virale. Inoltre, i social network offrono la possibilità di interagire, commentando le notizie o, semplicemente, manifestando il proprio apprezzamento o la propria contrarietà. Nella Rete, quindi, la comunicazione può essere bidirezionale.
Sul web il pubblico può essere invitato ad avere un ruolo attivo: commentare gli articoli, intervenire sui forum, partecipare ai sondaggi, inviare contenuti realizzati in prima persona. Le testate on line, in particolare quelle locali, possono diventare dei luoghi in cui la comunità ha la possibilità di dire la sua e le varie realtà che la compongono si possono far sentire. Insomma, non a caso, sono diversi anni che da più parti si afferma che il futuro dell’informazione è su internet. Oggi, il 73% dei navigatori su internet dichiara di essere interessato all’informazione on line. La ragione per cui si va alla ricerca di una notizia sul web è anche la volontà di approfondire, di diversificare le fonti, ma anche di vedere le immagini, di leggere i commenti della gente e di diffondere i propri, se non direttamente nel sito, sulle pagine facebook. I social network possono avere un ruolo decisivo per aumentare consistentemente il numero dei lettori e il successo del giornale. Il bilancio dei primi sei mesi di Artventuno.it Dopo soli sei mesi, riteniamo di esserci conquistati un posto di rilievo nell'informazione a Cremona. Già dopo poche settimane dalla sua pubblicazione, sono stati molti i feedback positivi pervenuti in redazione, con apprezzamenti sia per quanto riguarda i contenuti e i temi trattati, sia per l'aspetto grafico innovativo del sito. Abbiamo ragione di ritenere che, artventuno.it, sia già considerato un opinion maker media,
ossia un mezzo che fa opinione. Per quanto riguarda i dati di accesso al sito, nonostante il giornale sia in rete da poco tempo e non sia stato fatto un vero e proprio lancio pubblicitario, essi sono molto positivi e molto incoraggianti. Un dato fortemente interessante e premiante è quello del tempo medio di permanenza sulla pagina, che è di oltre tre minuti, un tempo decisamente alto, superiore alla media dei quotidiani on line locali, che è di circa venti secondi. Questo dato è dovuto agli argomenti affrontati dagli articoli e agli approfondimenti, che evidentemente sono apprezzati, ritenuti interessanti e degni di considerazione e attenzione.
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Proponiamo di seguito l’editoriale pubblicato da Art. Ventuno il 26 novembre 2014, giorno del lancio del giornale online. Nell’editoriale sono spiegate le ragioni che hanno portato alla nascita del giornale e i contenuti del progetto
Un giornale indipendente
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Altro dato interessante e molto importante è l'alto numero di condivisioni degli articoli sui social network, anche su argomenti di differente natura. Le condivisioni hanno un effetto moltiplicatore notevole: ad esempio abbiamo avuto il caso di un articolo condiviso su facebook per circa 3500 volte e che ha conseguentemente generato oltre 73mila visite sulla pagina.Tutto questo è per noi motivo di orgoglio e ci conforta nel proseguimento di questa esperienza editoriale. La struttura di Artventuno.it L’attuale redazione è composta di due giornalisti professionisti, Federico Centenari (responsabile del giornale) e Mattia Guazzi, e da collaboratore fisso, Lorenzo
Balestreri. È prezioso il contributo dei collaboratori: Alberto Guarneri per il basket, Roberto Caccialanza, con la sua rubrica “Amarcord”, molto seguita. Da poco si è aggiunto il fotografo Stefano Muchetti. Un rigraziamento particolare è doveroso nei confronti dei nostri consulenti Carlo Cottarelli, Riccardo Pini e Riccardo Groppali. Ma il ringraziamento più grande, oltre che ai nostri inserzionisti, va ai numerosi lettori che ci stanno seguendo con attenzione e che ci incoraggiano a proseguire. Grazie di cuore. Adesso, prossimo obiettivo è quello di far diventare Art.Ventuno un quotidiano provinciale con le edizioni del Casalasco e del Cremasco.
di Federico Centenari
o dico subito così mi levo il pensiero: io, Mattia Guazzi e Daniele Tamburini, direttore de Il Piccolo, siamo tre entusiasti incoscienti. Sarà per questo che sull’idea di fondare Art. Ventuno ci siamo trovati subito. Con una certa incoscienza, perché sappiamo quanto questa scommessa, di questi tempi e in questa città, sia dannatamente tosta. Con entusiasmo perché il progetto non contempla la presenza di un editore forte, portatore di interessi consistenti, politici o economici, in chiave locale. È questa, peraltro, una delle constatazioni alla base del progetto. Una constatazione maturata questa estate, da quando l’online Cremona Oggi è entrato a far parte del gruppo Arvedi, facendo sì che l’informazione “ufficiale” cremonese si cristallizzasse in due poli ben distinti. Da una parte il gruppo Arvedi, appunto, che conta su un online, una tv e un settimanale; dall’altra, la Libera Associazione Agricoltori, proprietaria della Sec, editrice de La Provincia. Restano, naturalmente, voci estranee a questa polarizzazione, come il Vascello dell’inossidabile Antonio Leoni, ma il dato di fatto è l’assestamento dei media locali “mainstream” su due blocchi contraddistinti ma non alternativi tra di loro. Di qui l’idea di dare vita a un giornale indipendente. Un online – questa la seconda constatazione divenuta poi punto fermo del progetto – non unicamente votato alla notizia, ma incline anche al commento, alla critica, all’opinione, agli approfondimenti curiosi, che daremo soprattutto nel fine settimana. L’altro lato della medaglia. Informazione online (gratuita) e assenza di un editore economicamente “importante” si traducono nella necessità di guardare alla pubblicità come all’unico mezzo di sussistenza del giornale. L’obiezione è servita facile: libertà d’informazione e pubblicità potrebbero, prima o dopo e in qualche misura, avere qualcosa da dirsi. Fortunatamente, pubblicità non significa unicamente inserzionisti “istituzionali” o comunque portatori di interessi che un domani potrebbero confliggere con l’indipendenza di
una testata. In ogni caso, i patti sono chiari: pubblicità e informazione viaggeranno su canali ben distinti. Che altro? Il nome, già. Art (icolo) Ventuno. Quello della Costituzione. Quello della libertà di espressione. Impegnativo. Però mi è sempre piaciuto e se c’è una cosa che mi spaventa, adesso, è il pensiero di non riuscire a rendergli onore. Parlo di ragioni pratiche, per-
ché per ora non potremo arrivare dappertutto. Per questo faremo delle scelte. Guarderemo alla città e punteremo sui temi che riterremo di poter trattare al nostro meglio. Perché sì, il nome che ci siamo dati è impegnativo, e sarete voi a dire se questo giornale ne sarà all’altezza. Quel che so è che ci siamo posti nelle condizioni di essere all’altezza. Che è già un bel passo. E non è poco.
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Salute
Sabato 9 Maggio 2015
GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito:
ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA d Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
Le patologie cardiovascolari e cerebrovascolari, incontro in Ospedale Il convegno promosso dall'azienda ospedaliera di Cremona, in collaborazione sinergica con l'azienda ospedaliera di Pavia e quella di Mantova, intende affrontare alcuni aspetti peculiari delle patologie cardiovascolari e cerebrovascolari ponendo in evidenza differenze di genere in fatto di prevenzione, fattori di rischio, diagnosi e trattamenti terapeutici. Ciò partendo dal presupposto che queste patologie –
sebbene interessino anche il genere femminile - hanno storicamente una connotazione di genere maschile e come tali vengono sottovalutate dalle donne (mancato riconoscimento dei sintomi e difficoltà a richiedere aiuto). Un tema complementare, ma non meno coinvolgente, che caratterizza il convegno riguarda la presenza delle donne in sanità - in particolare nei ruoli apicali - e in che misura
questa presenza possa rappresentare un “condizionamento” positivo e di indirizzo per lo sviluppo della Medicina di Genere all’interno delle Aziende Ospedaliera pubbliche. Il corso è gratuito ed in fase di accreditamento con il sistema ECM/CPD Lombardo. Il convegno è rivolto a tutte le persone interessate a partecipare, tutte le figure professionali sanitarie.
“Persone che curano persone. Infermieri oltre i confini”: appuntamento il 12 maggio con il convegno
Infermieri, nuove frontiere della professione
I
di Giulia Sapelli
l ruolo degli infermieri negli ultimi anni è cambiato notevolmente. Non sono più soltanto coloro che si occupano di assistere il medico nella cura del paziente, come accadeva anni fa. L'infermiere è una figura sempre più specializzata nella cura del paziente, con nozioni ben specifiche che ne fanno un professionista che lavora a fianco del medico. A questo proposito martedì 12 maggio si celebra la Giornata Internazionale dell’Infermiere. Per l’occasione l’Azienda Ospedaliera di Cremona, in collaborazione con il Servizio Infermieristico Aziendale (Sitra), ha organizzato un convegno dal titolo “Persone che curano Persone: l’infermiere oltre i confini”. «E' il quarto anno consecutivo che con la direzione dell'Ospedale si pone attenzione alle professioni nfermieristiche - spiega Nadia Poli, responsabile del Sitra dell'Ospedale di Cremona -. Vogliamo parlare della rivoluzione culturale che si è vista nella professione. Vi sono una serie di nozioni e competenze che devono essere messe in atto dagli infermieri per essere a servizio della persona». Del resto il processo di globalizzazione coinvolge molteplici campi: economico, sociale, politico, culturale e si caratterizza da un elevato scambio di idee, persone, merci, coinvolgendo, mettendo in rete l'intero globo terrestre. Questo processo di scambio, che porta ad
un incontro tra culture e società differenti, assume connotati nuovi anche per l'Infermieristica, aspetti che non possono essere trascurati dalle professioni sanitarie. Occorre quindi più che mai interrogarsi per ampliare gli sguardi assistenziali. «Bisogna riflettere sul modo di comunicare non solo all'interno dell'ospedale, ma anche verso l'esterno, soprattutto attraverso i social network, che ci mettono in relazione con il mondo intero». Bisogna allora aprirsi, mettendo in evidenza le nuove competenze che fanno parte della professione infermieristica. «Anche nel nostro ospedale vi sono diversi esempi di questo tipo,
come professionisti che hanno un master in posizionamento del catetere venoso, altri ancora con competenze specifiche in enterostomia, oppure in ecografia». Partecipare a questo convegno offre l'opportunità al professionista sanitario di riflettere sul proprio agire quotidiano e di ampliare il proprio bagaglio culturale, sviluppando nuovi modelli di presa in carico del paziente, partendo dalla consapevolezza della ormai imprescindibile necessità di un approccio assistenziale a "rete". «Il nostro sistema sanitario chiede delle risposte e l'infermiere può mettere a servizio le
proprie professionalità in questo senso. Insieme alle altre professioni del sistema sanitario, si crea una rete in cui ogni professionista fa la propria parte - continua Poli -. Questo ci consente anche di allinearci agli altri Paesi europei. Ma questa giornata ci consente anche di confrontarci con problematiche nuove che sono sempre più frequenti e che sono destinate a crescere, come ad esempo l'assistenza in famiglie particolari, in cui vi sono coppie non eterosessuali». Il convegno si svolge con il patrocinio del Collegio Ipasvi di Cremona e con la collaborazione dell’associazione di Donne Senza Frontiere.
Aliac Onlus presenta il libro "La Dieta secondo le Intolleranze Alimentari". Sabato 16 maggio alle ore 17 presso la libreria Feltrinelli di Cremona in Corso Mazzini, verrà presentato il nuovo libro
della Nutrizionista Dottoressa Subacchi Annalisa, dal titolo "La Dieta secondo le Intolleranze Alimentari". Si tratta di un libro che spiega in modo chiaro ed esaustivo le problematiche alimentari,
con particolare riferimento alle intolleranze, quali nichel, lattosio, lattulosio e celiachia con cause e suggerimenti di come affrontarle. Sono poi raccolte alcune ricette specifiche scritte dai pazienti del-
la dottoressa Subacchi per queste intolleranze alimentari particolari. Il volume è a cura di Aliac Cremona, che si occupa della lotta alle intolleranze alimentari e celiachia.
“La dieta secondo le intolleranze alimentari”: il libro FILI DI SOSPENSIONE PER IL RINGIOVANIMENTO DEL VISO
a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio Gentilissima dottoressa Subacchi, da qualche giorno, a seguito di colonscopia, ho scoperto di avere dei diverticoli, allo stato molto infiammati che sto curando con antibiotici, antinfiammatori ed altro. Considerato che questa forma di diverticolosi mi ha provocato stipsi e accumulo di feci nel colon che al momento ho risolto con l'assunzione di fermenti vivi, posso assumere quotidianamente la crusca di avena? Nella sua lettera riporta una sintomatologia che è attribuibile ad un quadro di diverticolite o infiammazione dei diverticoli. In questa fase non sono assolutamente consigliate le fibre, anzi occorrerebbe non stimolare troppo l'intestino. Le fibre, anche quelle che cita Lei, potranno poi essere reintrodotte poco per volta quando la sintomatologia scompare, fino ad arrivare ad un quantitativo consigliato intorno 30-40g. al giorno in totale. Sarebbe comunque auspicabile assumerle direttamente con alimenti quali frutta e verdura, in modo da introdurre, insieme alla fibra, anche un congruo quantitativo di acqua. Ricordi infine che dovrebbe bere almeno un litro - un litro e mezzo di acqua al giorno in modo da mantenere una buona idratazione, migliorando le funzioni intestinali. Cena: ceci hamburger di soia petto di pollo oppure pesce più verdure e un pezzetto di pane. La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0372-803801 CREMA SPAZIO BENESSERE VIA CASTELLO 12. Cel 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134
A CURA DI ALESSANDRA SERRAGLIO Col passare degli anni, a causa della forza gravitazionale, si osserva un cedimento sempre più evidente di alcune parti del viso. I casi più comuni sono la caduta del terzo laterale del sopracciglio, l’abbassamento e lo svuotamento della regione zigomatica e della guancia, la formazione di una plica molto evidente a livello del solco naso-labiale, il cedimento della cute del collo. Questi cedimenti diventano ancora più evidenti se subentra anche un notevole dimagrimento generale, che determina una perdita ulteriore di grasso sottocutaneo. Un lifting tradizionale, che implica taglio ed eliminazione del tessuto cutaneo in eccesso, lasciando delle cicatrici residue, può essere oggi sostituito da tecniche più soft come quella dei fili di sospensione. LA TECNICA Si effettua un’anestesia locale e, dopo aver segnalato le zone da
trattare, si introduce un ago a doppia punta collegato ad un filo elastico in un piano sottocutaneo e, attraverso più passaggi, si crea un vero e proprio legamento sospensorio, tirando su la porzione anatomica trattata. La seduta dura circa trenta minuti e, dopo un giorno di riposo, si può riprendere la normale attività quotidiana. LE ZONE I distretti anatomici del viso: il profilo mandibolare, l’area zigomatica e l’area periorbitaria. Il filo è riassorbibile e ha una durata di 12-15 mesi . Il dottor Angelo Serraglio riceve il mercoledì dalle 10.00 alle 14.00 Presso il poliambulatorio stomatologico cremonese a Cremona, in piazza della Libertà 24. INFO@MCEITALIA.NET
Cultura&Spettacoli
“Collezione di collezioni” a Crema
Oggi e domani sono gli ultimi giorni per visitare l’interessante mostra denominata “Collezione di collezioni” aperta da una settimana presso la Pro Loco di Crema (in piazza Duomo 22). La mostra è curata dal Circolo culturale Collezionistico
Cremasco intitolato a Beppe Ermentini. Ben sei le sezioni che compongo l’esposizione: “Repubblica veneta”, “Crema, statuti e regolamenti”, Burattini”, “Parole ribelli”, “Guerra franco-prussiana (18701871)” e “Cartoline decorative”.
Il teatro di Cremona partecipa attivamente (dalle 17.30) agli European Opera Days
Un pomeriggio di musica oggi al Ponchielli
Domani s’inaugura “Flumen artis”
La rassegna “Flumen artis” è un’iniziativa culturale dedicata al Po, il Grande Fiume, e s’inserisce nell’ampia offerta espositiva proposta dal Gruppo Mostre Onlus che, presso il Castello Pallavicino-Casali di Monticelli d’Ongina, accogliente centro in provincia di Piacenza, fino all’8 novembre, che comprende, fra l’altro, l’esposizione di una iole, storica imbarcazione in grado di solcare le acque del Po. L’inaugurazione è in programma domani alle ore 15.30. “Flumen artis” si compone di diverse sezioni tematiche. Il soggetto dei sessanta dipinti, provenienti da diverse parti d’Italia è infatti proprio il fiume, inteso sia in una dimensione figurativa e realista, sia astratta, metafisica, informale. La rassegna è accompagnata da un elegante catalogo curato da Simone Fappanni con testi di Benedetta Botti e Vincenzo Montuori. Nella sezione fotografia si avvicenderanno due mostre, fino al 2 settembre, la personale del noto fotografo Carlo Capurso, che proporrà una serie di scatti dedicati a scorci del Po, la seconda una collettiva del soci del Gruppo fotografico “Beltrami-Vacchelli”, con lavori dedicati a panorami del Grande Fiume. La sezione “Poesia” si avvale della partecipazione di autori contemporanei che hanno scritto un testo appositamente per questo evento. Ogni lirica è stata ingrandita ed esposta in una sala del Castello in modo da potere essere letta dal visitatore. Si possono leggere i componimenti di Vanna Cicognini, Carla Paolini, Anna Paulinich, Vincenzo Montuori, Giovanna Esemplare e Davide Bello.
D
dalla redazione
opo aver aderito nel 2013 con due flashmob corali, oggi pomeriggio dalle 17.30 il Teatro Ponchielli parteciperà attivamente agli European Opera Days, coinvolgendo chiunque desideri trascorrere un pomeriggio di musica ad entrare nella propria sala, scoprendone più da vicino la storia e l’architettura ed ascoltando musica lirica eseguita dal vivo. L’iniziativa si aprirà con l’esibizione dei Fiati dell’Orchestra Giovanile di Cremona Mousikè, guidati dai professori Andrea Del Vecchio e Antonino Campisi in brani di Bizet, Schubert e Verdi nel Foyer del Teatro. Alle 18 sarà possibile effettuare una visita guidata del teatro, addentrandosi nei meandri del palcoscenico ed esplorando i luoghi dove nasce uno spettacolo. A seguire, vi sarà una prima esibizione di alcuni allievi della classe di canto e del corso di arte scenica dell’Istituto Monteverdi di Cremona, che si cimenteranno in alcuni “cavalli di battaglia” del repertorio operi-
Il Nabucco al Ponchielli (foto © Alessia Santambrogio)
stico. Ad essi si unirà un’artista di comprovata esperienza quale Nadia Petrenko, che tante volte ha calcato il palcoscenico del Ponchielli. Un interessante momento didattico (attorno alle 19) vedrà coinvolti due
allievi cantanti e Andrea Cigni, regista di indubbio talento che ha firmato alcuni dei più importanti spettacoli recentemente allestiti dal Teatro Ponchielli e che, in veste di professore di arte scenica, cercherà di far
Una mostra dedicata a Piero Pizzi Cannella
Un’opera di Pizzi Cannella
“Interno 18 arte contemporanea” ospiterà fino al 24 maggio una mostra dedicata a Piero Pizzi Cannella (Rocca di Papa , 1955). Si tratta di un excursus attraverso le due decadi più significative per la ricerca dell’autore, il cui lavoro è stato esposto in gallerie e musei di tutto il mondo. I visitatori trovano, quindi, le classiche carte e tele di medio e grande formato, alcune delle quali opere storiche già esposte in gallerie di riferimento e spazi pubblici tra cui la Biennale di Venezia. Pizzi Cannella è inoltre, insieme a Nunzio e Marco Tirelli, il maggiore esponente della Nuova Scuola Romana o Scuola di San Lorenzo. L’artista utilizza
la generosità del mezzo pittorico per piegarlo sul versante della rappresentazione figurativa, di una immagine capace di superare l’opulenza fenomenica dell’universo quotidiano e di puntare invece, come un verso di Trakl, allo scheletro delle cose. Qui la pittura abbandona l’edonismo mondano della bella forma carnosa, per accedere alla concretezza essenziale dei propri elementi fondamentali: la luce e l’ombra, il segno e la materia. La rappresentazione mette sempre in scena il duello tra questi momenti grammaticali della pittura, con una forza arcaica che deb ella ogni artificio ed ogni retorica dell’immagine.
Giusy Ferreri protagonista al Teatro San Domenico La cantante siciliana, ma milanese d’adozione, salirà sul palco giovedì 14 maggio (ore 21) di Tiziano Guerini Giusy Ferreri sul palco0
Si infittiscono gli appuntamenti con i protagonisti della musica leggera di oggi, al Teatro San Domenico di Crema, per la data zero del priprio torur: giovedì 14 maggio (alle 21) sarà la volta della siciliana, ma milanese di adozione, Giusy Ferreri. Giusy, nome d’arte di Giuseppa Gaetana, nata a Palermo nel 1979, è una cantautrice italiana, suona chitarra e pianoforte. Dopo diverse esperienze musicali, sia come solista che insieme ad alcune band, giunge al successo nel 2008 grazie alla sua partecipazione alla prima edizione del talent show italiano X Factor in cui si classifica al 2º posto con la canzone “Non ti scordar mai Ancora un felice appuntamento con la “data zero” al Teatro San Domenico di Crema stasera alle ore 21 con le canzoni di Raphael Gualazzi. Raffaele “Raphael” Gualazzi (nato a Urbino nel 1981) è un cantautore e pianista italiano, vincito-
di me”, che occuperà la prima posizione della Top digitale download per tre mesi e vincendo il “disco d’oro”. Dopo la cover “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano e la nuova versione del brano “Ciao amore ciao” di Luigi Tenco, il successo pieno arriverà con la partecipazione al Festival di San Remo del 2011 con il brano “Il mare immenso”. Partecipazione al Festival replicata nel 2014 e nel 2015. Giusy Ferreri è riuscita a var rivivere canzoni famose del recente passato con una interpretazione personale ed attualissima. Per questo è apprezzata e seguita non solo dalle generazioni più giovani, ma anche da chi con le canzoni vuole tornare a rivivere le emozioni di un tempo.
Raphael Gualazzi in “data zero” a Crema re della categoria “Giovani” del Festival di Sanremo del 2011 con la canzone “Follia d’amore” e, nello stesso anno, secondo all’Eurovision song contest e sem-
pre secondo al Festival del 2014 con “Liberi o no”. Ha fatto all’inizio ricerca musicale nel campo dei generi jazz, blues e fusion, collaborando con artisti del settore,
mettendo in evidenza le sue peculiarità vocali e strumentali. Ha partecipato, come detto, al festival di Sanremo del 2011 risultando vincitore ntra le giovani proposte e nel
2013 chiudendo la gara al quinto posto, conquistando il successo presso il grande pubblico. Giunge a Crema in ospitalità per il Teatro San Domenico - per la felicità dei fans e di quanti nella musica leggera non cercano “soltanto canzonette”.
Lunedì al Caffè Filosofico si parla di teatro
Il compianto attore Carlo Rivolta
emergere le doti interpretative dei propri studenti. A concludere l’intenso pomeriggio dedicato all’opera, un’altra esibizione canora con pagine tratte dai melodrammi più celebri. Ad accompagnare i cantanti saranno i maestri Alessandro Manara ed Umberto Barisciano, rispettivamente docente ed allievo presso l’Istituto Monteverdi di Cremona, confermando così la proficua collaborazione tra le due istituzioni cittadine. Ad accogliere il pubblico sotto il portico del Ponchielli una presenza speciale: il “cavallo di Nabucco”, elemento scenico tratto dallo spettacolo realizzato lo scorso autunno dal Teatro, accanto al quale sarà possibile fotografarsi e farsi fotografare. E per chi invece avesse ambizioni regali, nel Foyer potrà trovare il “trono blu di Abigaille”. Infine, a chi realizzerà il selfie più simpatico o la foto più bella e suggestiva su uno di questi elementi scenici, il Teatro Ponchielli regalerà due biglietti per uno spettacolo a scelta della prossima stagione lirica. L’invito è quindi di postare proprie foto sulla pagina Facebook del Teatro o inviare un tweet.
Lunedì 11 maggio, alle ore 21 al Cafe Gallery in via Mazzini a Crema, nuovo incontro del Caffè Filosofico per una relazione del prof. Giuseppe Girgenti su “Giovanni Reale e Carlo Rivolta: la filosofia a teatro”. Dalla collaborazione fra il filosofo Giovanni Reale (1931-2014), fra i più insigni studiosi di Platone e del mondo antico, e l’attore Carlo Rivolta (1943-2008), fra i più convincenti interpreti di Socrate, nasce un incontro fra filosofia e teatro destinato a portare sulle scene testi come Apologia di Socrate, Critone, Fedone e Simposio che, da autentici classici, parlano ancora all’uomo contemporaneo. La parola attraberso la rsppresentazione teatrale, diventa imme-
diatamente comprensibile al pubblico, pur senza perdere la complessità dei concetti e delle argomentazioni. Giuseppe Girgenti, testimone privilegiato perche' allora allievo di Giovanni Reale, oggi docente di Storia della filosofia antica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ripercorrera' la storia e i significati di quel felice incontro, che ancor oggi si realizza in teatro grazie all’impegno di Nuvola de Capua e al lavoro degli attori della Compagnia Carlo Rivolta. Nel corso della serata, letture dal "“Simposio” di Davide Grioni e “Apologia di Socrate” con Luciano Bertoli. Accompagnamento musicale a cura di Eleonora Pasquali.
Musica elettronica da stasera ad Alice
Oggi alle 19, “Alice” dedica il live del fine settimana alla musica elettronica e in particolare al nuovo progetto portato avanti da alcuni fra i dj più seguiti del territorio. Ikitesnurk, Sakito, Andrea Dub e Baio, in arte NeuroScsi, saranno lieti di accogliere il pubblico in un mondo di suoni tutti analogici, una live techno band che proporrà composizioni e suoni creati con strumenti vintage senza l’ausilio di personal computer. Il live avrà inizio alle 22, mentre fin dall’aperitivo e dopo l’esibizione i quattro artisti si alterneranno in un continuo dj-set. Domani, sempre alle 19, “Alice” propone un aperitivo teatrale curato dalla Compagnia Brincadera. Lo spettacolo proposto, “Eroi”, è un racconto di parole e note che vedrà sul palco Giuseppe Goisis (voce e testi) e Alberto Forino (piano). La produzione è freschissima (2015) e si preannuncia come l'ennesimo momento magico che la compagnia bergamasca ha portato ad “Alice” nella città negli anni.
Crema del pensiero al via il 15 maggio
Venerdi 15 maggio, alle ore 21 al Teatro San Domenico di Crema, avrà inizio il Festival della filosofia denominato “Crema del pensiero”, giunto alla decima edizione e quindi alla conclusione dell’analisi critica dei dieci Comandamenti. Quest’anno in discussione il secondo Comandamento “Non nominare il nome di Dio invano”. A dare inizio al festival il padre camaldolese don Franco Mosconi esperto di Sacra Scrittura e il giornalista Andrea Tornielli vaticanista della Stampa di Torino, che dialogheranno sul tema “Non nominarlo invano. L’abuso del nome di Dio e le guerre di religione”. Con questo appuntamento si dà inizio ad una serie di incontri e relazioni di filosofi, teologi, giornalisti che occuperanno le due giornate di sabato 16 e domenica 17 maggio.
SPORT
lo lettere@ilpiccologiornale.it
Il Crema si gioca la salvezza RUGBY C1
Partita da dentro o fuori quella che vede impegnato il Crema Rugby in Valle Camonica domani alle 15.30 contro i locali padroni di casa. I neroverdi si giocheranno, infatti, tutte le sue possibilità di salvezza contro chi li precede in classifica e chi uscirà
Responsabile Fabio Varesi
vincitore dal confronto, con ogni probabilità raggiungerà l’obiettivo salvezza. Il Crema ha un unico risultato possibile per restare in C1: la vittoria, che premierebbe la determinazione di una squadra penalizzata da tanti infortuni.
La Cremo cerca una piccola soddisfazione
Grigiorossi e Torres sono in lizza per il nono posto, con i sardi in vantaggio negli scontri diretti. Confermati quattro giovani
U
di Matteo Volpi
n finale da scrivere in modo decoroso. Il campo sarà quello modesto di Gorgonzola, in una sfida che ricorderà un po’ quello del Pizzighettone, simbolo tuttavia di una salvezza, quella conquistata in anticipo dalla Giana Erminio, da applausi. Domani, peraltro, nella piazza principale di Gorgonzola è prevista la festa salvezza con i tifosi e il presidentissimo Oreste Bamonte, che solo un mese e mezzo fa ha inaugurato il nuovo stadio, ampliato a dovere per rimanere tra i professionisti. In casa grigiorossa sarà soprattutto l’occasione propizia per mettere in luce chi ha giocato meno e provare a tenere acceso il lumicino di speranza che potrebbe valere la qualificazione al tabellone della prossima Tim Cup. Nelle ultime ore la società grigiorossa ha ufficializzato i rinnovi dei contratti di quattro giovani: Nicholas Battaiola, Giacomo Gambaretti, Nicola Ciccone e Sebastain Zieleniecki. I loro destini, tuttavia, saranno ancora tutti da valutare. Se Gambaretti, infatti, rappresenta già una colonna portante dello scacchiere grigiorosso, anche perché piace molto a Giampaolo, per gli altri tre baby venuti dal vivaio saranno da verificare le eventuali possibilità di andare a farsi le ossa altrove per poter giocare con la necessaria continuità. Nella gara di domani, ritorno annunciato sembra quello di Venturi tra i pali (testato anche nel test infrasettimanale vinto 4-2 con il Crema dell’ex Mattia Marchesetti) e la conferma di Di Francesco come interno di centrocampo. Da verificare le
LEGA PRO 37ª GIORNATA AlbinoLeffe-Mantova
2-1
Como-Pavia
3-0
Cremonese-Torres
1-1
FeralpiSalò-Lumezzane
2-0
Monza-Bassano
0-0
Novara-Arezzo
1-0
Real Vicenza-Pordenone
1-0
Renate-Alessandria
0-0
Südtirol-Giana Erminio
0-2
U. Venezia-Pro Patria
1-2
CLASSIFICA GIRONE A
CALCIO LEGA PRO Ultimo turno con il palio l’accesso alla Tim Cup, ma battere il Giana potrebbe non bastare Novara (-3) Bassano Pavia (-1) Alessandria Como FeralpiSalò Real Vicenza Arezzo Torres Cremonese Mantova (-3) U. Venezia (-3) Giana Erminio Südtirol Renate Monza (-6) Pro Patria (-1) Lumezzane AlbinoLeffe Pordenone
71 71 67 64 64 56 51 49 47 46 46 45 45 44 42 39 35 35 32 31
38ª GIORNATA (10-05 ORE 15)
Alessandria-Unione Venezia, Arezzo-Südtirol, Bassano Virtus-FeralpiSalò, Giana Erminio-Cremonese, Mantova-Como, Lumezzane-Novara, Pavia-Real Vicenza, Pordenone-AlbinoLeffe, Pro Patria-Monza, Torres-Renate. condizioni di Marchi, uscito malconcio dal match con la Torres, ma in ballottaggio con Campagna, per un posto sull’out destro. Alla Cremonese, per agguantare il nono posto e la qualificazione alla prossima Tim Cup serve solo la vittoria, sperando
Brighenti durante la partita dell’andata (foto © Ivano Frittoli)
poi che la Torres non batta il Renate, perché negli scontri diretti i sardi (vittoriosi all’andata) sono in vantaggio con i grigiorossi. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Venturi; Gambaretti, Briganti, Castellini; Campagna, Di
Francesco, Jadid, Palermo, Crialese; Ciccone, Brighenti. All.: Giampaolo. La partita sarà arbitrata da Nicolò Sprezzola della sezione di Mestre, assistenti Maurizio Cartaino di Pavia e Anderson Gleison Marques di Saronno.
SERIE D Grazie al successo con il Lecco i gialloblu possono aggiantare i playoff, ma devono battere la Virtus
La Pergolettese si gioca tutto domani a Verona di Tiziano Guerini
La Pergolettese le partite difficili difficilmente quest’anno le sbaglia! E così vince contro il Lecco, di misura come punteggio, ma nettamente come gioco. Con il solo punto conquistato dalla Virtus Verona, che non va oltre il pareggio contro il Villafranca, il Pergo la tallona di un solo punto e può andare domenica prossima a giocarsi direttamente il passaggio ai playoff. Certo, bisognerà per forza vincere, ma intanto per i gialloblù c’è la soddisfazione di aver tenuto vivo il proprio campionato fino all’ultima partita. E non è cosa da poco! La squadra di casa inizia la partita con un approccio positivo: compatti e concentrati. Ardini, in un centrocampo rimaneggiato per la contemporanea assenza di Tacchinardi e di Bastone, si muove con grinta ed efficacia. Lo stesso Ardini giunge al 17’ al tiro, forzato, ma necessario. Al 19’ il Pergo fa le prove per il gol con un contropiede di Panebianco che porta al tiro Manzoni, tiro che viene deviato in angolo; sul corner il portiere ospite Frattini respinge a fatica. E così un minuto dopo in tiro dal limite
Un attacco dei gialloblu contro il Lecco
improvviso di Panebianco si insacca angolatissimo sulla sinistra del portiere colto in contropiede. Il Pergo continua a giocare bene ed è di nuovo Panepinto che minaccia Frattini di testa. La reazione del Lecco si spegne al 41’ con un tiro pericoloso, ma estemporaneo di Buonocunto, l’ex di turno. Il Lecco rientra alla ripresa aggressivo,
ma non va oltre la grinta e un calcio d’angolo. E’ invece Lorenzi ad andare in gol (e sono 18): Manzoni dalla destra, mette un bel pallone in area, Panepinto tocca ed è lesto Lorenzi a indaccare da due metri. Sembra fatta, ma la reazione, per quanto un po’ scomposta, del Lecco dapprima porta al palo colpito da Tignonsini, poi
- su lenta e inefficace respinta di Martinelli - riapre al 17’ la partita con il gol di testa di Capogna. La partita è ora vibrante: punizione di Buonocunto alzata da Montaperto sopra la traversa; cambio della guardia fra Ardini (tra i migliori in campo) e Brunetti che entra subito in partita; fallo da ultimo uomo al 24’ di Popeschi che viene espulso. In nove il Lecco pare rassegnato: il solo Vignali in mediana regge ancora e tiene vivi i neroazzurri ridotti in dieci. Un paio di azioni di Brunetti - al 31’ e al 41’ - con Lorenzi che si mangia un gol in mezza rovesciata solo in area e Manzoni che ha ancora la forza di mettere di poco a lato dopo essere stato liberato in area da un delizioso pallonetto di Lorenzi. C’è però, durante il recupero, un brivido all’ultimo secondo con l’ala Rigamonti che si mangia un gol sotto misura. E’ finita: il Pergo - dopo nove risultati utili di fila fra cui tre vittorie - ora va a giocarsi contro la Virtus Verona, con la vittoria, l’accesso ai playoff che darebbero un senso compiuto a tutto il campionato. Brava comunque la squadra di Crema a tener viva la propria stagione fino all’ultima giornata. In ogni modo sarà un successo.
I NUMERI
37ª GIORNATA GIRONE B Castiglione-Seregno 1-1 Ciliverghe-Aurora Seriate 1-3 Ciserano-Caravaggio 0-1 Folgore Caratese-Sondrio 1-1 Mapello-Montichiari 4-1 Olginatese-Castellana 5-0 Pergolettese-Lecco 2-1 Pro Sesto-Pontisola 1-0 Villafranca-Virtus Verona 0-0 Ha riposato: Inveruno 38ª GIORNATA (10-05 h 15) Aurora Seriate-Olginatese Caravaggio-Mapello Castellana-Villafranca Lecco-Ciserano Montichiari-Folgore Caratese Pontisola-Ciliverghe Seregno-Pro Sesto Sondrio-Inveruno Virtus Verona-Pergolettese Riposa: Castiglione CLASSIFICA CASTIGLIONE 74; Seregno, Lecco 65; Ciserano 59; Virtus Verona 56; Pergolettese 55; Ciliverghe, Olginatese, Sondrio 51; Aurora Seriate 50; Pontisola 49; Inveruno, Mapello 46; Pro Sesto, Villafranca 44; Caravaggio 40; F. Caratese 36; Castellana 30; Montichiari 4.
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Sabato 9 Maggio 2015
CALCIO ECCELLENZA
Crema eliminato, ma la stagione è positiva
E’ durata poco più di mezzora l’illusione del Crema di raggiungere la finale dei playoff e di sognare la promozione in serie D. Nella sfida ad eliminazione diretta contro il Darfo Boario, remake della sfida andata in scena l’ultima giornata di campionato, la formazione nerobianca è infatti passata in vantaggio con Pedrocca al 19’ del primo tempo. Un gol che sembrava incanalare sui binari preferiti dai cremini, una gara così importante, ma nella ripresa il Darfo Boario, sospinto dai propri sostenitori, ha ribaltato il punteggio con le reti di Inacio Pià al 53’ e al 73’. L’attaccante brasiliano, 33 anni, con un passato in serie A con le
maglie di Atalanta, Catania e Napoli, ha in pratica risolto da solo la sfida. Di fronte a tanta qualità, il Crema ha dovuto alzare bandiera bianca. Malgrado la sconfitta, la stagione dei nerobianchi è comunque positiva, grazie all’accesso ai playoff dopo una grande rincorsa. Il nuovo corso societario ha iniziato con il piede giusto e ha gettato le basi per il futuro, che sicuramente vedrà la squadra ancora protagonista e in lotta per la promozione. SPAREGGI Playoff: Darfo Boario-Crema 2-1, Rigamonti Castegnato-Vallecamonica 4-2. Finale: Darfo Boario-Rigamonti Castegnato. Playout: Orsa Trismoka-Orceana 2-1 (domani il ritorno).
Il Crema 1908 (foto Matteo Cillo)
Rodini ora sogna i Mondiali assoluti Soddisfazioni anche nel Meeting nazionale per gli atleti di Bissolati e Baldesio, che hanno conquistato cinque podi
CANOTTAGGIO Ancora conferme positive per la bissolatina, protagonista nella TRio 2016 con la Sancassani
I
mportanti conferme sono arrivate dal secondo appuntamento della TRio 2016, la competizione in cui gli atleti del gruppo olimpico e quelli di interesse nazionale si sono affrontati gareggiando in tre specialità distinte nelle tre giornate di gara sul lago di Piediluco. L’attenzione, a livello provinciale, era focalizzata sulle prove di Valentina Rodini (Bissolati), che ha dovuto dare forfait nel singolo a causa di un attacco influenzale. Malgrado questo contrattempo, la bissolatina ha poi gareggiato sia nel doppio, che nel quattro di coppia, cogliendo risultati significativi. Nel doppio Pesi Leggeri, con l’ex iridata Elisabetta Sancassani, si è imposta sia al venerdì, che alla domenica, candidandosi per i Mondiali assoluti, nel caso in cui la Milani non fosse al massimo della forma. «Abbiamo fatto una bella gara - ha rivelato Elisabetta Sancassani (Fiamme Gialle) - abbiamo provato a partire un po’ più velocemente per cercare di guadagnare qualcosa sin da subito. Ci siamo riuscite. Io non sono al top, c’è un po' di stanchezza ma comunque, per quello che riguarda questa gara, sono soddisfatta». Buono anche il secondo posto nel quattro di coppia, conquistato dalla Rodini al sabato insieme a Zacco, Pollini e Sancassani e la domenica con Cesarini, Pelloni e Masserani. Meno esaltanti le prove del veterano Simone Raineri, solo sesto nel quattro di coppia con Mondelli, Martini e Mansutti, mentre nell’otto ha colto il quinto posto nella regata della domenica. Lo scorso week end a Piediluco, si sono svolte anche le regate del Meeting nazionale, che hanno regalato soddisfazioni a Bissolati e Baldesio.
La Bissolati delude anche contro Milano PALLANUOTO SERIE C
La premiazione di Valentina Rodini (foto Fapress © Enrico Artegiani)
La Bissolati si è imposta nel quattro di coppia Junior, con un equipaggio misto formato da Giacomo Gentili che ha remato insieme a Gergo Cziraki (Ravenna), Gabriel Scares (Sabaudia) e Riccardo Jansen (Esteri Roma). Secondo posto per l’altro equipaggio misto della Bissolati, con Andrea Cattaneo che ha gareggiato con Leonardo Calabrese
A Carniti e Lupi Timini l’ultima gara invernale
Una gara a coppie (formula a terzine) organizzata dalla “Nuova Bar Bocciodromo” in collaborazione con il comitato tecnico ha completato l’intenso calendario invernale cremasco. Ancora protagonista Claudio Lupi Timini che, dopo l’ottimo quarto posto nella nazionale di Ponte Mezzagno (sconfitto da Giuseppe Terruzzi), in coppia con Ermanno Carniti è salito sul gradino più alto del podio sulle corsie del bocciodromo comunale. I portacolori della Mcl Offanenghese eliminavano sul filo di lana i lodigiani Renesto-Comizzoli, nei quarti GuerriniZagheno (12-10) ed in semifinale si sbarazzavano dei sergnanesi Bocca e Carniti per 12-3. Positivo anche l’approccio di Angelo Soldati e Mario Lupi Pasinetti che esordivano imponendosi senza problemi sugli orobici Pesenti-Crescimbeni (12-1). successivamente superavano Spinelli-Degli Agosti (12-5) e Conti-Cavagnoli per 12-10. Finale senza storia, vittoria di Carniti e Lupi Timini sui “bagnolesi” per 12-0. Ha diretto la gara Franco Stabilini, arbitri di finale Eugenio Barbieri ed Alessandro Morena. REGIONALI JUNIORES Un solo rappresentante cremasco iscritto a questa manifestazione giovanile, l’allievo Mattia Visconti. Sulle corsie orobiche il portacolori della “Achille Grandi”, dopo aver vinto la sua terzina comprendente Ferdinando Mammoliti e Cristian Pedroni, veniva eliminato nel recupero dal bresciano Alessandro Bertocchi per 12-10. Una mezza delusione per Mattia ampiamente ricompensata dal successo ottenuto poche ore prima nella gara regionale organizzata dalla bocciofila Primo Maggio e svoltasi presso il bocciodromo Bettola di Pozzo d’Adda. M.M.
(Tevere Remo), Mirko Cardella (Telimar) e Emanuele Fiume (Pro Monopoli). Ai prossimi Europei di Recice (Repubblica Ceca), Gentili gareggerà nel singolo e Catteneo nel doppio con Fiume. Oro anche per Francesca Fava nel doppio Pesi Leggeri insieme a Elisa Ancara (Lecco), davanti a Elisa Cabrini (Baldesio), che ha gareggiato sulla barca
della Vittorino con Giulia Libè. Fava e Cabrini hanno poi conquistato l’argento nel quattro di coppia Senior con Nicole Francescini e la Arcara. Successo anche per la Baldesio, nel quattro di coppia Senior maschile con Lorenzo Cortesi, Michele Manzoli, Raffaele Beduschi e Marco Chiodelli Palazzoli. F.V.
Ancora un passo falso della Canottieri Bissolati, battuta nella piscina di casa dalla Canottieri Milano. Le tante assenze di peso (Zoppi, Piazza, Coggi e Del Duca) hanno sicuramente condizionato la prestazione dei biancazzurri, ma dai tanti giovani schierati da Fresia, era lecito attendersi qualcosa di più. Alla fine la Bissolati ha realizzato una sola rete e la Canottieri Milano ha prevalso senza strafare. Serve ora una reazione, anche se la trasferta di oggi pomeriggio contro il Metanopoli non sembra delle più agevoli per tornare a fare risultato. Ma la squadra di Fresia (l’unico a segnare nell’ultimo turno) deve dare un segnale forte, per tornare a rimpinguare una classifica che è ora più modesta rispetto alla prima parte di stagione. 16ª GIORNATA Busto Nuoto-Vimercate 12-5, Canottieri Bissolati-Canottieri Milano 1-4, Metanopoli-Milano 2 13-8, Monza-Aquatica 8-2, Treviglio-Bocconi Sport 8-7, Vigevano-Varese 8-11. 17ª GIORNATA (09-02) AquaticaBocconi Sport, Busto Nuoto-Monza, Metanpoli-Canottieri Bissolati (h 18), Milano 2-Treviglio, Varese-Vimercate, Vigevano-Canottieri Milano. CLASSIFICA Monza 45; Busto Nuoto 41; Varese 36; Acquatica 29; Metanopoli 28; Canottieri Milano 26; Bocconi Sport 22; Canottieri Bissolati 21; Vigevano 16; Treviglio 11; Vimercate 6; Milano 2 0.
Luca Domaneschi argento ai Regionali Juniores BOCCE
di Massimo Malfatto
Da molti anni è il boccismo giovanile a catalizzare l’interesse nella giornata del 1° maggio: fino a qualche anno fa era Cremona il campo principale mentre dal 2012 la Fib Lombardia indice il campionato regionale. Quest’anno l’organizzazione è toccata al comitato di Bergamo dove la rappresentativa grigiorossa era iscritta con cinque giovani: uno non si è presentato (Andrea Camisani) per impegni calcistici, uno è salito sul podio e nel complesso una prestazione generale che lascia ottimisti per il futuro. Senza dubbio la vicenda più bella di questi Regionali l’ha scritta l’esordiente Luca Domaneschi che, al suo primo anno di attività, non finisce di stupire e seguendo la sua progressione (due vittorie nella Top 10), ha conquistato una prestigiosa medaglia d’argento. Inizio scoppiettante di Domaneschi nella terzina iniziale dove superava l’orobica Elisa Sana (23-17), Daniele Sala per 17-9 ed alla terza par-
Luca Domaneschi (a sinistra) sul podio
tita impartiva una dura lezione a Manuel Persico (35-3!) migliorando il suo record personale di punti. Niente da fare in finale per Luca sconfitto dal milanese Alessio Rovelli per 30-22, ma un altro tassello importante per questo ragazzino terribile che sembra proprio un predestinato a seguire le orme di
papà Giuseppe. Sempre nella categoria esordienti iniziava bene l’avventura di Alessandro Massarini che s’imponeva agevolmente su Federico Capaldo e Joshua Rigano ma veniva poi fermato (14-20) da Davide Vallini. Tiro ai pallini fatale ad Andrea Stoian che, dopo aver perso contro Sonzogni (6-12) superava
Papagna per 12-7. Sempre nella categoria ragazzi Alessandro Ferri vinceva la doppia partita ma veniva poi sconfitto per 10-12. FIB JUNIOR DAY Sono circa un migliaio i giovani presenti da ieri a Milano in occasione dell’evento nazionale dedicato alle scuole di tutta Italia ed organizzato dalla Federazione Italiana Bocce. Presenti le classi 5° elementare e prima media provenienti da molte regioni italiane, tre giorni per un evento sportivo scolastico nazionale non competitivo caratterizzato da una forte componente educativa, turistica e culturale. I ragazzi potranno cimentarsi nella pratica sportiva delle bocce, “giocare” con la scienza dell’alimentazione e la scienza dello sport. Tutta la manifestazione si svolgerà in Piazza Città di Lombardia e si concluderà domenica 8 con due eventi molto importanti: dalle 10 alle 13 un evento boccistico dedicato alla disabilità e dalle 14.30 alle 16.30 un incontro juniores raffa-volo-petanque.
“Memorial Merlini”: vincono Zovadelli e Campolungo
Si vede raramente sulle nostre corsie di gioco ma ogni volta che ci bazzica diventa protagonista: stiamo parlando di Pietro Zovadelli, recente vincitore della “Martiri”, che in coppia con Mario Campolungo si è aggiudicato il memorial Gianni Merlini. Dopo aver eliminato i beniamini di casa PietrobelliSignorini (12-6) i portacolori della “Caccialanza”
s’imponevano sui bresciani Cassetta-Pizzamiglio (12-5) ed in semifinale superavano CampaniniDomaneschi per 12-9. Approdavano in finale anche Roberto e Mattia Visconti che si sbarazzavano (con un doppio 12-1) di Bignardi-Pizza e Vitaloni-Frigoli ed in semifinale dei bissolatini Pettinari e Reghenzani per 12-4. Niente da fare in finale per la coppia della
“Achille Grandi” sconfitti da Zovadelli e Campolungo per 12-5. Ha diretto la gara Ennio Clementi, arbitri di finale Giacomo Bonelli e Battista Filini. Poche ore di sonno e Zovadelli era già impegnato nella nazionale di Lomagna dove conquistava un buon sesto posto (sconfitto da Luca Viscusi). M.M.
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CALCIO SERIE A
CALCIO SERIE B
Sfida incrociata tra Roma e Milano Frosinone vicino alla serie A
(F.V.) Le due squadre milanesi possono decidere la lotta per i posti in Champions. Sulla carta, il compito più agevole è quello della Roma sul campo di un Milan in disarmo, mentre la Lazio sfida un’Inter che spera ancora di acciuffare il pass per la prossima Europa League. Il Napoli, ferito dal giovedì di coppa (1-1 tra le polemiche con il Dnipro) e che non dovrebbe faticare a Parma, spera in un passo falso delle romane. In coda, impresa impossibile del Cagliari sul campo della Juve, euforica dopo l’expolit in Champions. 34ª GIORNATA Atalanta-Lazio 1-1, Cagliari-Parma 4-0, Fiorentina-Cesena 3-1, Inter-Chievo 0-0, NapoliMilan 3-0, Roma-Genoa 2-0, Sampdoria-Juventus 0-1, Sassuolo-Palermo 0-0, Torino-Empoli 0-1, VeronaUdinese 0-1. 35ª GIORNATA (10-03 h 15) Cesena-Sassuolo, Chievo-Verona (h 12.30), Empoli-Fiorentina (h 18),
Genoa-Torino (11-05 h 20.45), Juventus-Cagliari (0905 h 18), Lazio-Inter (h 20.45), Milan-Roma (09-05 h 20.45), Palermo-Atalanta, Parma-Napoli (h 18), Udinese-Sampdoria. CLASSIFICA Juventus 79; Roma 64; Lazio 63; Napoli 59; Fiorentina 52; Sampdoria 51; Genoa 50; Inter 49; Torino 48; Palermo, Milan 43; Empoli, Udinese, Chievo Verona 41; Hellas Verona 40; Sassuolo 37; Atalanta 33; Cagliari 27; Cesena 24; Parma (-7) 16.
Frosinone a un passo dal paradiso. Dopo il Carpi, si sta profilando un’altra grande sorpresa tra i cadetti, con la formazione ciociara molto vicina alla storica promozione in serie A, dopo la vittoria nello spareggio con il Bologna. Decisiva potrebbe rivelarsi la trasferta di oggi del Frosinone a Cittadella, non facile contro una squadra che si deve salvare ed è obbligata a vincere. 39ª GIORNATA Avellino-Pescara 3-2, Bari-
un Mondiale sempre più nel segno Hamilton di E’Lewis Hamilton. Il campione del mondo in carica e leader della classifipiù veloce ca piloti, è stato il più veloce anche libere del Gp di Spagna, ma la nelle libere nelle Ferrari si conferma competitiva piazFORMULA 1
zando Vettel al secondo posto e Raikkonen quarto, alle spalle di Rosberg. Oggi sul circuito di Barcellona sono in programma le qualifiche, mentre domani alle 14 si corre il Gp (diretta su Sky e differita su Rai 2 alle 21).
Cittadella 1-0, Catania-Livorno 1-1, FrosinoneBologna 2-1, Modena-Carpi 1-2, Perugia-Trapani 1-0, Pro Vercelli-Crotone 3-2, Spezia-Brescia 4-1, Varese-Latina 1-2, Vicenza-Virtus Entella 0-0, Virtus Lanciano-Ternana 1-1. 40ª GIORNATA (09-05 h 15) Bologna-Avellino, Brescia-Catania, Cittadella-Frosinone, Carpi-Virtus Lanciano, Crotone-Varese (10-05 h 18), Latina-Bari, Livorno-Virtus Entella (08-05 h 20.30), Pescara-Perugia, Spezia-Vicenza, Ternana-Pro Vercelli, Trapani-Modena. CLASSIFICA Carpi 78; Frosinone 67; Vicenza, Bologna 63; Spezia 60; Perugia 59; Avellino, Pescara 57; Livorno 55; Bari 51; Virtus Lanciano 49; Catania 48; Modena, Latina, Trapani 46; Pro Vercelli, Ternana 45; Crotone 44; Virtus Entella 43; Cittadella 40; Brescia (-6) 36; Varese (-4) 32.
La Vanoli vuole chiudere in bellezza
Domani al PalaRadi arriva la Dinamo Sassari. L’obiettivo della squadra di Pancotto è di tenere testa agli avversari
E’
di Giovanni Zagni
finita ad Avellino la corsa della Vanoli verso un posto nei playoff. Gli uomini di Pancotto sono stati in partita per un quarto, poi la maggiore freschezza fisica dei padroni di casa ha preso il sopravvento, vista la condizione fisico-tecnica un po' deficitaria dei biancoblu, con anche le punte di diamante un po’... spuntate. Un po’ di stanchezza, insomma, per Vitali e compagni, ancora privi di Cusin che ormai ha finito la stagione causa l’infortunio alla mano destra. E forse anche un po’ di demotivazione dopo la delusione patita il turno precedente con la sconfitta ad opera dell’Umana Venezia. Ma ormai i giochi sono fatti e così la grande importanza della partita con Sassari, domani pomeriggio alle 17.30, è andata scemando. Sarà comunque l'occasione per i tifosi (che pacheranno solo 5 euro l’ingresso) per ap-plaudire le truppe di Pancotto, che hanno meritato il plauso di tutti per i risultati assolutamente di eccellenza ottenuti nell'annata in corso. L’avversario, ripresosi dopo qualche battuta a vuoto proprio il turno precedente quando ha strapazzato Vene-zia, merita di essere apprezzato perché siamo convinti sarà capace di rendere duro il cammino di tutti nei playoff ed in particolare quello della favoritissima Milano. Ci auguriamo che la Vanoli si opponga con onore contro la Dinamo. Così fosse, sarebbe un ulteriore spot per il basket. BIENNALE PER PANCOTTO Nella conferenza stampa di ieri pomeriggio, il presidente Aldo Vanoli, il vice presidente Davide Borsatti e il membro del cda, Alberto Pontevichi hanno annunciato di aver sottoscritto un contratto biennale con il coach Cesare Pancotto come capo allenatore della Vanoli, reduce da una stagione molto positiva.
SERIE A 29ª GIORNATA Avellino-Cremona
84-79
Brindisi-Milano
73-85
Bologna-Roma
90-77
Cantù-Pesaro
83-67
Capo d’Orlando-Trento
67-68
Caserta-Reggio Emilia
75-65
Pistoia-Varese
87-103
Sassari-Venezia
88-80
CLASSIFICA
BASKET SERIE A Anche se i playoff sono sfumati, la stagione dei biancoblu merita tanti applausi Milano 50 Venezia 42 Reggio Emilia 40 Trento 36 Sassari 36 Brindisi 32 Cantù 28 Bologna (-2) 28 Pistoia 26 Roma 24 Varese 24 Cremona 24 Avellino 22 Capo d’Orlando 20 Caserta (-1) 15 Pesaro 14
30ª GIORNATA (10-05 h 17.30)
Cremona-Sassari, Milano-Pistoia, Pesaro-Caserta (diretta su RaiSport 1), Reggio Emilia-Brindisi, Roma-Cantù, Trento-Bologna, Varese-Avellino, Venezia-Capo d’Orlando.
COSI’ ALL’ANDATA SASSARI-CREMONA 88-82 (22-23, 42-36; 64-56) BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Logan 22 (3/4, 4/8), Sosa ne, Formenti 3 (0/1, 1/1), Sanders 6 (1/4, 1/1), Devecchi ne, Lawal 9 (4/5 da due), Chessa (0/3 da tre), Dyson 30 (3/9, 6/10), Sacchetti 9 (1/1, 1/4), Mbodj 6 (2/3 da due), Vanuzzo ne, Todic 3 (0/2, 1/3). Coach: Sacchetti. VANOLI CREMONA: Hayes 15 (5/8, 1/2), Gazzotti (0/1 da tre), Mian 7 (2/3, 1/4), Campani 12 (5/7 da due), Ferguson 11 (4/6, 1/8), Mei (0/1, 0/3), Clark 6 (3/12 da due), Cusin 9 (4/8 da due), Bell 22 (2/4, 5/6). Coach: Pancotto.
Clark al tiro contro Venezia (foto Mario F. Rossi)
Coach Baldiraghi rilancia la sfida con l’Erogasmet SERIE B
Il condottiero, arrivato da Pavia per guidare l’Erogasmet Crema nelle terre sconosciute del campionato di serie B, ha assolto al proprio compito e ne è consapevole. Massimiliano “Pat” Baldiraghi ha preso la non facile eredità del tecnico della promozione Alessandro Galli ed ha messo le esperienze accumulate a Pavia, Olbia e Riva del Garda al servizio della matricola biancorossa, conquistando con largo anticipo l’obiettivo salvezza, plasmando il manipolo di reduci dalla serie C, integrati da acquisti di esperienza, a propria immagine e somiglianza. Una formazione dura e battagliera, consapevole di doversi sudare ogni vittoria e mai doma. Coach, pienamente soddisfatto dell’esito del torneo? «Molto soddisfatto! Abbiamo raggiunto la salvezza che era quello che ci eravamo posti ad inizio stagione ed abbiamo giocato partite di ottimo livello. Certo che aver perso per infortunio Cardellini e Del Sorbo nel nostro momento migliore, ci ha tolto la possibilità di giocarci fino alla fine i playoff».
REMOERGOMETRO
Il giocatore biancorosso che non conoscevi e che ti ha sorpreso? «Devo dire che per la prima volta ho allenato 10 giocatori nuovi, con cui non avevo mai lavorato e tutti hanno dato prova di grande serietà ed impegno per l'intera stagione. Forse Cardellini è quello che nel corso dell'anno è cresciuto maggiormente». Ti sei legato alla Pallacanestro Crema anche per la prossima stagione. Non hai aspettato la fine del campionato quando altre sirene avrebbero potuto far sentire la loro voce… «Mi ha molto lusingato la proposta del presidente Donarini di continuare la collaborazione anche per la prossima annata sportiva. Qualcuno si era già interessato a me, ma a Crema sono stato molto bene e mi sembrava logico, vista la reciproca voglia di continuare il cammino insieme, rinnovare l'accordo anche per il 2015-2016».
Hai fatto richieste tecniche all’atto del rinnovo? «Le scelte tecniche saranno come sempre condivise con la società. Certo che per essere ancora più competitivi in questo campionato, che il prossimo anno sarà il terzo del basket italiano, si dovrà lavorare per fare la miglior squadra possibile rispetto al budget a disposizione». Abituato a categorie anche superiori, come giudichi l’organizzazione della società? «L’organizzazione è stata sicuramente di buon livello. Si è pagato un po’ il noviziato, ma da parte di tutti i componenti la società c'è buona volontà e voglia di crescere. La prossima stagione, con un anno di esperienza alle spalle, sono certo si possa fare ancora meglio». Il maggior rimpianto della stagione appena conclusa?
«Mi ripeto, gli infortuni di Cardellini e Del Sorbo: venivamo da 4 vittorie su 5 (perso solo a Montichiari dopo 2 tempi supplementari nella famosa partita dei 47 tiri liberi contro e 22 a favore…) e ci eravamo portati a 2 punti dall’ottavo posto: la squadra era maturata e aveva raggiunto la consapevolezza di potersela giocare davvero con tutti fino alla fine. Poi purtroppo nella partita contro l’Urania i due brutti infortuni ci hanno tagliato le gambe. Peccato!». Il momento nel quale magari hai dubitato della scelta fatta? «Mai dubitato francamente». L'obiettivo che ti sei posto per la prossima stagione assieme? «L'ambizione è ovviamente quella di fare meglio di quanto fatto quest'anno. Il sogno sarebbe quello di arrivare ai playoff; faremo di tutto per far sì che questo sogno possa diventare realtà». Marco Cattaneo
PLAYOFF GIRONE B QUARTI - GARA 1 Bologna-Urania Milano 67-59 Cento-Lecco 79-85 Montichiari-Orzinuovi 80-52 Udine-Bergamo 62-70 QUARTI - GARA 2 Bergamo-Udine 82-87 Lecco-Cento 52-60 Urania Milano-BOLOGNA 60-70 Orzinuovi-MONTICHIARI 62-75 QUARTI - GARA 3 Cento-LECCO 73-86 Udine-BERGAMO 53-59 SEMIFINALI - GARA 1 (10-05 h 18) Bologna-Bergamo Montichiari-Lecco SEMIFINALI - GARA 2 (12-05 h 20.30) Bergamo-Bologna Lecco-Montichiari
«Un Po... di giovani” con gli alunni delle medie
Un momento di incontro tra i ragazzi e il mondo del canottaggio. Questo è stato “Un Po... giovani”, manifestazione territoriale sperimentale di canottaggio indoor (conosciuto anche come remoergometro), da 11 anni organizzato dalla Canottieri Bissolati, in collaborazione con il Coni, la Federazione Italiana
Canottaggio e l’Ufficio scolastico provinciale di Cremona. L’evento si è inserito all'interno dei Campionati Studenteschi 2015. Alla giornata di giovedì hanno partecipato circa 190 ragazzi di 6 diverse scuole medie di Cremona e provincia: Anna Frank, Virgilio, Vida, Campi, Sesto Cremonese e Ubaldo Ferrari. La gara è
consistita in una staffetta dalla durata di 6 minuti in cui quattro alunni di ogni scuola, classe e sesso hanno vogato alternandosi ogni 30 seconsi. Presente alla giornata anche Valentina Rodini, reduce dalle fatiche di Piediluco e ormai stabilmente in Nazionale. Lorenzo Balestreri
Sport GIOVANISSIMI
Una delle corse in programma
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Sabato 9 Maggio 2015
Cremasca e Imbalplast protagoniste nel Memorial Pavesi
Se è vero che i risultati non vengono per caso, quello che emerge dall’analisi di queste prime corse di stagione, è che la capacità di saper correre in varie specialità fa la differenza e premiata la polivalenza. Lo hanno dimostrato tanti dei nostri giovani virgulti, che hanno animato il 26° Memorial Fratelli Pavesi” a Madignano, con la regia della Polisportiva Madignanese. Grande spettacolo ed agonismo della categoria Giovanissimi, con la posta in palio divisa equamente: il trofeo per la società con il maggior punteggio è
andato alla Uc Cremasca (16 punti) davanti all’Imbalplast e al Gs Corbellini Ortofrutta, mentre la classifica di società con il maggior numero di partecipanti se lo è aggiudicato l’Imbalplast di Soncino, seguita dall’Uc Cremasca e dalla Polisportiva Madignanese. ORDINI D’ARRIVO G1: 1) Emanuele Strepparola (Uc Cremasca), 2) Daniele Ferrerio (Cassina Dè Bracchi), 3) Mattia Caloni (Carugatese). G2: 1) Stefano Ganini (Uc Cremasca), 2) Federico Saccani (Gioca In Bici Oglio Po Casalmaggiore), 3) Giacomo Federico
Ogliari (Gs Corbellini). G3: 1) Gabriele Durelli (Uc Cremasca), 2) Francesco Rotunno (Mobili Lissone), 3) Emanuele De Sandre (Mobili Lissone). G4: 1) Fabio Faletti (Gs Corbellini Ortofrutta), 2) Lorenzo Ferrerio (Cassina Dè Bracchi), 3) Federica Venturelli (Pol. Madignanese). G5: 1) Nicholas Botti (Polisportiva Madignanese), 2) Luca Pollini (Imbalplast), 3) Manuel Mosconi (Imbalplast). G6: 1) Filippo Negri (Gs Corbellini Ortofrutta), 2) Riccardo Tomasoni (Pol. Madignanese), 3) Matteo Bertesago (Imbalplast).
Minali sulla tracce della tradizione CICLISMO Il 23enne veronese ha trionfato nella 49ª edizione del Circuito del Porto come fece suo padre nel 1992
N
di Fortunato Chiodo
onostante da dieci anni i ciclisti s’inventino di tutto per farsi odiare, giorno dopo giorno le strade d’Italia si riempiono di gente fino all’inverosimile. E’ l’Italia dei camper e dei barbecue: è l’Italia migliore, più vera e più ruspante, che noi troppo spesso ignoriamo, nonostante ci piaccia un sacco parlare di Paese reale e i politici peggiori ancora più di noi. Con l’arrivo dello storico Circuito Internazionale del Porto-Trofeo Arvedi a Cremona, nella classica più classica di tutte, l’Italia c’è tutta, stipata all’inverosimile per applaudire i 196 partenti di Elite e Under 23. Insomma, si respirava un’aria di festa, una sorta di antica magia, un’aria molto stimolante di passione, in attesa del momento clou della corsa, ovvero la serratissima e convulsa volata, con un recital irresistibile di Riccardo Minali, 23 anni di Isola della Scala (Verona), portacolori del Team Colpack di patron Beppe Colleoni, che ha regolato al fotofinish il romagnolo Luca Pacioni (Viris Maserati Sisal Chiaravalli). Un successo dal gusto davvero speciale, perché il figlio d’arte ha trionfato come fece papà Nicola nel 1992. «Non me ne rendo neanche
Lo sprint del Circuito del Porto (foto Giuseppe Belli)
conto - ha raccontato Riccardo Minali -, l’andrenalina è alle stelle, avevo smarrito le posizioni migliori all’ultimo chilometro, ma i compagni di squadra mi hanno pilotato alla perfezione. Ci tenevo a vincere questa corsa internazionale così importante, ho preso la testa ai 700 metri, in uno sprint al cardiopalma ma ce lo fatta a vincere la seconda corsa stagionale ed ora sogno di emulare la carriera di papà». Non si dà pace Luca Pacioni, atleta che 24 ore prima aveva vinto la classica Milano-
Tortona: «Ai 300 metri ero sul treno della Colpack, a ruota di Minali, ma per questione di centimetri ho fallito l’aggancio». «Ero rimasto indietro - ci ha spiegato il forlinese Matteo Malucelli, terzo classificato - ma ci ho creduto fino in fondo, ai 50 metri sapevo di potercela fare, ma non ho trovato un varco. Pazienza, ho comunque conquistato un podio che vale molto». Piace da pazzi questa corsa, da sempre tra le più nobili del pianeta: il “Porto” è quello che più esalta i veloci-
sti, è un prezioso gioiello e quelli che vogliono conquistarlo devono avere una grande condizione. Se stai bene arrivi davanti, altrimenti sono dolori... Ci ha provato Patric Schultus (Tirol Cycling Team), autore dell’assolo più significativo di giornata, ha raggiunto una punta massima di 1’05”, ma il suo sogno è svanito a meno di trenta all’arrivo per mano delle squadre dei velocisti (molto attive il Team Colpach e la Viris Maserati). Solo il tempo di preparare la volata ed è sbucata la sagoma di Minali, felice di stupire tutti con un gran bel guizzo vincente. Spettatori interessato Marco Villa, coordinatore tecnico dazzurro e commissario tecnico della pista di Juniores e Under 23: «C’erano tutti i migliori del pianeta, è stata una corsa tiratissima, una volata da finisseur di Minali che si allena con il mio gruppo». Marino Amadori, ct maschile della strada Under 23 e della crono professionisti: «Mi sono divertito, tutto gira a meraviglia, ora ci aspetta la Spagna». ORDINE D’ARRIVO 1) Riccardo Minali (Team Colpack) 180 km in 3h44’01”, media 48,211 km/h, 2) Luca Pacioni (Viris Maserati), 3) Matteo Malucelli (Team Idea 2010), 4) Xhuliano Kamberaj (Cipollini Alè Rime), 5) Rino Gasparrini (Unieuro Wilier Trevigiani).
Oggi a Romenengo il “Bracciale del cronomen”
Tutto secondo le più facili previsioni: è bastato lanciare il sasso nella vetrata, giocando al gioco del campione più forte di tutti i tempi e toccare il tasto tecnico-agonistico sulla formula della crono denominata “Bracciale del cronomen 2015” e subito mi sono ritrovato sommerso di posta. Il grande pubblico del ciclismo, ancora una volta, conferma la sua competenza, la sua passione, la sua civiltà. E’ uno dei motivi di maggior interesse della Struttura tecnica federale, capeggiata dal supervisore Davide Cassani, in sinergia con i responsabili della specialità: un progetto programmato nel periodo aprilegiugno, prevalentemente di sabato, con fasi regionali del Bracciale a punteggio, previsto dal regolamento e poi prova unica di Campionato italiano. Una iniziativa che coinvolge sportivi e appassionati di tutta Italia e che diventata, anno dopo anno, una preziosa occasione per promuovere lo sport del ciclismo, ben rappresentato da due giovani talenti quali sono il mantovano Edoardo Affini, campione europeo, quest’anno dilettante al Team Colpack e il piemontese Filippo Ganna, quarto al mondiale a crono spagnolo, che ha fatto il debutto di categoria nella formazione Viris Maserati e atteso al salto di qualità: non è ancora campione, ma sta studiando per diventarlo, con un motore di grandissima cilindrata, corteggiato dal team manager del team Sky D. Brailsford. Oggi il menu del “Bracciale del cronomen” offre cinque corse a cronometro di
Un podio delle precedenti edizioni
altissimo livello a Romanengo, come il Gran premio Bcc di Offanengo, patrocinato con maestria e signorilità da Gianluigi Ferrari, presidente del Pedale Romanenghese. Più di cento gli iscritti, maschili e femminili, un cast infarcito di nomi celebri. Inutile coltivare strane fantasie, siamo fortissimi
CORSA ROSA
(con Nibali e Aru ) nelle corse a tappe, ma viviamo di speranze future tra i novizi (non vinciamo una classica), abbiamo chiuso il Mondiale su strada di Ponferrada, in Spagna, con l’argento della Junior azzurra Sofia Bertizzolo ( Team Wilier Breganze), 17 anni, trevigiana (tra l’altro vincitrice della classica in
All’inglese Pearson la 65ª Coppa Ardigò
E sono dieci. Tanti sono gli atleti della corazzata Zalf Euromobil Desirèe Fior già andati a segno in questo scorcio di stagione: il decimo è l’inglese Daniel Pearson, nato a Cardiff il 26 febbraio 1994. La scalatore britannico è stato bravo ad inserirsi nella fuga a tre che ha praticamente deciso, a tre tornate dal termine, la 65ª Coppa Ardigò di Pessina Cremonese. Sui battistrada si è poi riportato, con una bella azione solitaria, anche il suo compagno di squadra Giacomo Zilio: i quattro moschettieri, di comune accordo, hanno preso il largo sul resto del gruppo, andando a giocarsi il successo nei chilometri finali della classica, patrocinata dal CC CremoneseGruppo Arvedi. Daniel Pearson, la locomotiva del treno della Zalf, ha quindi ingranato la quinta e assestato in grande stile la stoccata vincente, centrando la sua prima vittoria stagionale. ORDINE D’ARRIVO 1) Daniel Pearson (Zalf Euromobil Desirèee Fior) km 143,5 in 3h16’18”, media 43,861, 2) Andrea Bravin (Cycling Team Friuli) a 5”; 3) Giacomo Zilio (Zalf Euromobil Desirèe Fior) a 8”.
linea Monza-Ghisallo), iscritta al “Bracciale” e pronta a misurarsi contro le reginette Martina Alzini (Gs Gauss), la cremonese Marta Cavalli (Valcar Pbm), tanto per citarne qualcuna. Tra i maschietti ci sono gli Junior Mauro Marchetti (Brenta), Luca Riccardo (Pescantina) e Daniel Savini (Romagnano). Romanengo vivrà un’autentica invasione ciclistica, diverse le formazioni del panorama tra le quali il CC Cremonese-Gruppo Arvedi e la Polisportiva Madignanese. Il meeting è aperto alle donne Elite, Junior e Allieve e agli Junior e Allievi maschili, e sarà anche prova di Campionato lombardo donne Junior e Allieve, con inizio alle 13.30. GIOVANISSIMI A SAN BASSANO L’Unione Ciclistica Cremasca continua la campagna di promozione dello sport del ciclismo, con la categoria Giovanissimi impegnati domani nel 4° GS San Bassano, con partenza della prima delle sei gare in programma alle 9.30. A DOWSETT IL RECORD DELL’ORA Cambia ancora il record dell’ora: è di Alex Dowsett, britannico 27enne, portacolori della Movistar, che sull’anello di Manchester ha percorso 52,937 chilometri, quasi mezzo chilometro in più del precedente limite dell’australiano Roban Tennis. Ora si attente il tentativo di Bradley Wiggins il 6 giugno a Londra. MATTIA NEL BRESCIANO Mattia Chiodo (Corbellini) conferma le sue doti di sprinter: all’esordio tra gli esordienti del primo anno (13 anni), il “furetto” di Ripalta Cremasca, è giunto secondo alle spalle di Andrea Piras a Ro di Montichiari (Bs), coprendo 30 km in 49’, media 37,347 Km/h. F.C.
GIOVANI IN EVIDENZA
In Liguria scatta il Giro d’Italia Doppietta di Rastelli e Gastaldi
E’ l’ora del 98° Giro d’Italia, che oggi prende il via dalla Liguria, con la cronosquadre inaugurale sulla bellissima pista ciclabile denominata “Riviera dei fiori”, da San Lorenzo al Mare a Sanremo, dopo 17,7 chilometri che si dipanano lungo la costa: un paesaggio altamente spettacolare. La corsa rosa si concluderà a Milano, per celebrare l’Expo, domenica 31 maggio dopo 21 tappe e 3.481,8 km. COPPA 1º MAGGIO L’estasi è alla fine di quel rettilineo lungo e largo. Ci sono due muri di folla urlante, uno striscione che sembra un miraggio, una linea bianca dai contorni indefiniti. Sono stati tanti gli Under 21 a scannarsi per riuscire a primeggiare nella 60ª Coppa 1° Maggio-Memorial Sergio Viola, fondatore del Gruppo sportivo di Stagno Lombardo (travolto da un furgoncino mentre pedalava in paese), società ora presieduta da Ennio Canotti.
Più veloce di tutti è stato Giovanni Lonardi, 18enne veronese portacolori della General Store Bottoli Zardini, che grazie alla sua forza esplosiva, ha centrato la sua prima vittoria stagionale, prevalendo sul trentino Mirko Sartori e su Federico D’Agostin. ORDINE D’ARRIVO 1) Giovanni Lonardi (General Store Bottoli Zardini) 100,600 km in 2h 20’16”, media 43,032, 2) Mirko Sartori (Zalf Euromobil Desirèe Fior), 3) Federico D’Agostin (Selle Italia Cieffe Ursus), 4) Giacomo Zilio (Zalf Euromobil Desirèe Fior), 5) Alessandro Pessot (Selle Italia Cieffe Ursus), 6) Marco Molteni (Cipollini Alè Rime), 7) Alessandro Fedeli (Generali Store Bottoli Zardini), 8) Mirco Padovan (Bibanese Gaiaplast), 9) Valentino De Russi (Selle Italia Cieffe Ursus), 10. Mirko Torta (Team Idea). F.C.
Formidabile uno-due del CC CremoneseGruppo Arvedi nella 24ª Coppa 1° Maggio per Allievi, svoltasi a Osio Sotto (Bg), sicuramente tirata come non mai. Sprint vincente di Luca Rastelli, 15enne cremonese (diretto dall’ex professionista Roberto Ceruti e da Alberto Massironi) al secondo centro stagionale sul compagno di squadra Davide Gastaldi. Terzo Daniele Donesana d(Uc Cremasca, allenato dall’ex maglia rosa del Giro d’Italia, Ivan Quaranta. ORDINE D’ARRIVO 1) Luca Rastelli (CC Cremonese-Gruppo Arvedi) 58 km in 1h24’, 2) Davide Gastaldi (CC Cremonese-Gruppo Arvedi), 3) Daniele Donesana (Uc Cremasca), 4) Alberto Marini (CC Forti), 5) Marco Vegani (Costamasnaga). COVI A BORGOMANERO Alessandro Covi,
Junior di belle speranze del CC Cremonese 1891-Gruppo Arvedi, ha confernato le sue doti centrando il podio. A Covi piace pedalare in testa al gruppo e appena la strada s’inerpica, come nel 27° Trofeo Città di Borgomanero, ha lottato alla morte conseguendo un altro terzo posto di valore, giungendo alle spalle di Stefano Oldani (Pedale Castanese) e di Michel Piccot. «Questi sono segnali importanti, se hai forza e coraggio, vinci. Se hai paura, perdi - parole e musica del team manager Massimo Rabbaglio -. Vince chi osa e Covi è sempre li». IN PISTA Gabriele Moreni e Stefano Baffi hanno cominciato ad allenarsi al velodromo Fassa Bortolo di Montechiari (Bs) con il ct della Nazionale Marco Villa. F.C.
SPECIALE POMI’
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Le ragazze rosa cercano l’impresa a Novara VOLLEY A1
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Stasera si gioca gara 3 della finale scudetto, che può essere determinante per le ambizioni delle casalasche
di Vanni Raineri
rederci. Sempre. Sembra facile, ma le ragazze della Pomì hanno insegnato che si può fare, che i miracoli sportivi nascono da una grande forza di volontà e dall’unione di intenti. C’è modo e modo di vincere e la Pomì ha saputo catturare il nuovo pubblico di Cremona nella maniera più coinvolgente. Pubblico che ci ha messo poco a innamorarsi di queste splendide ragazze, della loro caparbietà, della carica emotiva che sanno sprigionare ad ogni punto, fatto o subito. Serviva il secondo posto per piazzarsi al meglio nei playoff e il secondo posto la Pomì se lo è andato a prendere a Modena, strappandolo alle emiliane. In semifinale il rammarico di aver gettato alle ortiche la possibilità di far propria gara 1 non ha abbattuto le rosa di Mazzanti, che dopo la netta sconfitta di Villorba, ha saputo invertire la serie come poche volte nella storia è accaduto. Un doppio 3-0, uno dei quali nella tana sin lì praticamente inespugnabile del Palaverde, ha portato la serie sul 2-2, poi nella “bella” il primo set per Conegliano sembrava la premessa per un più che onorevole addio alle armi. Invece, queste ragazze che non conoscono la parola appagamento, hanno ribaltato la situazione per l’ennesima volta chiudendo in volata in quarto set e trasformando il tie break in una sfilata. Non era stato difficile pronosticare in finale un Novara sì favorito, ma che con un avversario del genere non avrebbe potuto abbassare la tensione nemmeno per un istante. E così è stato: in Piemonte la Pomì ha ripetuto in pratica gara 1 di semifinale (anche se in trasferta), sprecando la ghiottissima occasione (vantaggio 8-5 al cambio campo del tie break) di strappare alla capolista in campionato il vantaggio del fattore campo. Quando mercoledì la Igor al PalaRadi ha fatto suo nettamente il primo set, ancora una volta siamo tutti caduti nel tranello, credendo che fosse finita, che la supremazia delle piemontesi fosse acclarata. E ancora una volta non abbiamo fatto i conti con l’inesauribile orgoglio delle campiones-
L’esultanza delle ragazze rosa (foroservizio Giada Passamonti)
Un attacco della Stevanovic
Gibbemeyer sottorete
se in rosa, che hanno annullato ben 5 set point per lo 0-2 e da lì alla fine hanno annichilito le avversarie. Questa sera alle 20.30 si disputa gara 3 a Novara, ancora una volta in diretta su Rai Sport, anche se non pochi cremonesi la vedranno direttamente sul campo. Quel che conta, ci sarà sicuramente gara 4 al PalaRadi martedì 12 e sarà in ogni caso il match che potrà assegnare lo scudetto a chi sarà capace di vincere stasera. Eventualmente, sabato 16 ci sarà
la “bella” a Novara. La mentalità vincente del tecnico Davide Mazzanti si era capita dopo gara 1, quando più che esaltare la prova delle sue ragazze aveva ammonito che “quando i treni passano occorre essere bravi a non lasciarli scappare”. E pochi giorni dopo Skorupa e compagne quel treno l’hanno addirittura fermato. «Penso che questa sera – ha poi commentato mister Mazzanti dopo la vittoria di mercoledì – la squadra si sia espressa al massi-
mo in difesa ed abbia contrattaccato a punto come conviene. Le ragazze ci hanno messo cuore, tecnica, motivazioni e stimoli a mille e dopo un primo set giocato un po’ sotto tono hanno giocato tre parziali di altissimo livello. Continuiamo ad alzare l’asticella del nostro gioco e questo è confortante in vista di gara tre». Novara e Casalmaggiore solo due stagioni fa si sfidavano in A2, contendendosi la promozione, oggi in palio nella sfida c’è molto di più: un tricolore da cucire sul petto a futura memoria. Novara e Casalmaggiore come noto saranno anche le due squadre che rappresenteranno l’Italia nella prossima Champions League. Il regolamento è fatto sulla falsariga della Champions di calcio: due nazioni (Russia e Turchia) vantano il ranking migliore e hanno diritto a tre squadre, Italia e altre nazioni a due e infine parecchie con una rappresentante. In tutto 22. Altri due posti saranno assegnati con una wild card decisa dalla federazione. Le 24 al via saranno divise in 6 gironi da 4 che qualificheranno le prime due. Poi solo scontri diretti, fino alla final four che assegnerà il titolo europeo. Ma questa è un’altra storia.
PLAYOFF
QUARTI DI FINALE - GARA 1 Casalmaggiore-Montichiari 3-0 Modena-Conegliano 3-1 Novara-Bergamo 3-1 Piacenza-Busto Arsizio 0-3 QUARTI DI FINALE - GARA 2 Bergamo-NOVARA 1-3 Busto Arsizio-Piacenza 1-3 Conegliano-Modena 3-2 Montichiari-CASALMAGGIORE 2-3 QUARTI DI FINALE - GARA 3 Modena-CONEGLIANO 2-3 PIACENZA-Busto Arsizio 3-1 SEMIFINALI - GARA 1 Casalmaggiore-Conegliano 2-3 Novara-Piacenza 3-0 SEMIFINALI - GARA 2 Conegliano-Casalmaggiore 3-0 Piacenza-Novara 1-3 SEMIFINALI - GARA 3 Casalmaggiore-Comegliano 3-0 NOVARA-Piacenza 3-0 SEMIFINALI - GARA 4 Conegliano-Casalmaggiore 0-3 SEMIFINALI - GARA 5 CASALMAGGIORE-Conegliano 3-2 FINALE - GARA 1 Novara-Casalmaggiore 3-2 FINALE - GARA 2 Casalmaggiore-Novara 3-1
Speciale Pomì
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Sabato 9 Maggio 2015
Stevanovic a muro
Alessia Gennari in attacco
«E’ un privilegio giocare per lo scudetto» Il capitano Valentina Tirozzi racconta le emozioni della finale, confermate anche da Alessia Gennari. Sold out per gara 4
C
resce l’attesa per le prossime due sfide scudetto tra Pomì e Novara. Per la capitana Valentina Tirozzi e Alessia Gennari si tratta della prima finale, molto sentita dei tifosi cremonesi, tanto che gara 4 in programma martedì sera al PalaRadi, presenta il sold out già da ieri pomeriggio. «Ho il privilegio di giocarmi per la prima volta lo scudetto - ha rivelato la schiacciatrice Valentina Tirozzi - non è da tutti i giorni poterlo fare e nella carriera di una giocatrice, momenti come questi sono il massimo cui si può ambire. Per tale motivo sto cercando di godermi a pieno ogni momento, ogni allenamento, ogni pre-gara, ogni singola azione di gioco, insomma di vivere intensamente questa emozionante esperienza, senza lasciare troppo spazio a tensioni, pressioni, paure per quanto legittime possano essere. L’entusiasmo è l’elemento preponderante della nostra squadra, la si avverte in ogni passaggio chiave delle gare, anche quelli che ci vedono costrette a risalire la china e non vogliamo certo snaturarci proprio ora. Difficile etichettare questa finale, sicuramente è una sfida appassionante che ci vede alle prese con l’intento di opporci ad un grande avversario, che in molti davano per nettamente superiore, ma che nella realtà stiamo dimostrando di contrastare validamente. Essere arrivati sino a qui non deve accontentarci, siamo pienamente in corsa e non
Valentina Torozzi in azione (foto Filippo Rubin / Lvf)
vogliamo arrestarla sul più bello». L’emozione per l’evento emerge anche dalle parole di Alessia Gennari: «Per me è la prima finale scudetto della carriera e penso che la Pomì se la sia meritata in
pieno. Giocare a questi livelli e per obiettivi tanto importanti, è la cosa più bella che una giocatrice di pallavolo possa desiderare. Personalmente ho avvertito molta pressione durante la serie di semifinale,
questo era l’obiettivo minimo della società ed anche per la squadra significava legittimare il secondo posto della regular season. Ora che siamo in finale, abbiamo la consapevolezza che ci stiamo giocando il massimo, lo scudetto e la pressione lascia spazio al desiderio di ottenere da noi stesse il meglio nonostante la fatica che inizia a farsi sentire ma che viene sovrastata dalla nostra voglia di vincere». «La finale - ha aggiunto - rappresenta il confronto tra le due squadre che hanno espresso il gioco migliore. Novara ha indubbiamente grandi doti fisiche e sulla tecnica delle nostre avversarie non si discute. Noi abbiamo dalla nostra altrettanti doti tecniche e qualcosa che vale più di ogni altra cosa, una coesione ed una forza del gruppo che in questo torneo non ha pari. In una serie di finale secondo il mio punto di vista questo aspetto può risultare determinante specialmente al cospetto di una formazione come Novara che durante la regular season non ha mai visto messe in discussione come ora le proprie certezze. Qualcuno dopo gara 1 ha pensato che la nostra prestazione, l’aver sfiorato l’impresa potesse essere considerata casuale, dettata dall’adrenalina conseguente alla vittoria in gara 5 con Conegliano, ma la vittoria in gara 2 al Pala Radi di Cremona ha dimostrato che la Pomì è questa e può giocarsi le proprie chances anche contro una corazzata come Novara».
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Speciale Pomì
Sabato 9 Maggio 2015
«Questa finale ha un sapore particolare» Malgrado tanti successi, Serena Ortolani non nasconde l’emozione della sfida contro Novara. Lo stesso vale per Marika Bianchini
M
arika Bianchini, protagonista in finale la passata stagione con la maglia di Busto e Serena Ortolani che di finale ne ha vissute tante e ne ha anche vinte, non naocndono la loro emozione per il momento che stanno vivendo con la maglia della Pomì Casaklmaggiore. «Di finali ne ho vissute tante - afferma Serena Ortolani, moglie del tecnico Mazzali - ed ogni volta è sempre un’emozione nuova e diversa. Quella di quest’anno ha un sapore del tutto particolare in quanto nessuno considerava la Pomì, pur annoverandola tra le formazioni di prima fascia, come squadra in grado di arrivare alla finale, nessuno tranne noi che da quando abbiamo iniziato questa avventura siamo cresciute strada facendo ed ancora possiamo alzare l’asticella del nostro rendimento. La tensione c’è, ma com’è giusto che sia, fa parte del gioco quando si lotta per lo scudetto. Vogliamo giocarci tutte le nostre possibilità sino in fondo, perché Novara è la favorita, ma noi stiamo dimostrando di poterle tenere testa. Novara è una grande squadra, ma penso che la Pomì abbia raggiunto le proprie finalità, quelle di mettere in equilibrio la sfida. Siamo un grande gruppo e da fuori secondo me si vede, quando le cose non vanno scatta subito il desiderio di rialzarsi, spalle al muro in tanti frangenti in questa stagione lo abbiamo fatto sia nella regular season che in questi playoff dai quarti passando dalla semifinale per arrivare alla finale con la vittoria di gara due dopo aver perso il primo set ed averla spuntata ai vantaggi nel secondo. L’incertezza della sfida è dovuta al fatto che Novara ha tecnica abbinata a fisicità e quindi ad un gioco impostato su palla alta, la Pomì sposa alla propria tecnica un sistema di gioco più veloce. Siamo in corsa e lo resteremo sino alla fine». Emozionata è anche la schiacciatrice Marika Bianchini: «Sono arrivata a Casalmaggiore dopo una finale disputata con Busto e mi ritrovo a rivivere grandi emozioni con la Pomì, non avrei potuto desiderare di meglio. Come la squadra nella quale militavo l’anno scorso anche la Pomì è un bellissimo gruppo, coeso e motivato ma mentre a Busto dopo gara uno la squa-
L’esultanza di Serena Ortolani
dra era calata di tono ora ho la fortuna di far parte di un gruppo che in questa serie di finale sta dimostrando di voler fare sempre meglio. Probabilmente il fatto di vivere questa finale non da favorite ci sta aiutando permettendoci di giocare senza pressioni, come invece sta succedendo a Novara. In gara 1 si è parlato di occasione persa ma
proprio la consapevolezza di essere arrivate ad un soffio dall’impresa ci ha caricato all’inverosimile. Di una cosa sono certa, non voglio che questa finale finisca come quella passata, io non solo ci credo ma voglio questo scudetto. Quella con Novara è un po’ come la sfida tra Davide e Golia, l’immensa forza fisica di Novara contro la
volontà e la forza del gruppo della nostra squadra, che vuole mantenersi aggrappata ad un sogno. Il nostro essere coese, il nostro remare tutte nella stessa direzione, ci ha portato fin qui e deve essere l’elemento trascinante anche per il prosieguo nell’appassionante sfida. Ognuna di noi sa mettersi al servizio delle altre. Sto sperimentando
di persona questo difficile ma importante ruolo, quasi sempre mi capita di dover sostituire Serena quando non ce la fa più e cerco di farlo nel miglior modo possibile puntando su quelle che sono le mie caratteristiche perché so che la squadra e lo staff tecnico confidano in questo. Giocare in questa squadra è fantastico».
SPECIALE POMI’
Forza Ragazze!
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