Settimanale Il Piccolo

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SETTIMANALE

PICCOLO www.ilpiccologiornale.it

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Anno II • n. 21 • SABATO 23 MAGGIO 2015

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

TUTTI PAZZI PER LA POMI’ CHE HA VINTO LO SCUDETTO

Edizione chiusa alle ore 21

alle pagine 9-20

foto Rubin / LVF

L’infrastruttura, progettata durante la Giunta Perri, è troppo bassa: le ambulanze non ci passano. Ma è anche molto stretta

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SOTTOPASSO: FORSE ERA MEGLIO NON FARLO Almeno avessimo imparato qualcosa...

VIABILITA’

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Cremona è pericolosa per le bici

RIFIUTI

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La nuova raccolta differenziata

l governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi, è ottimista: i segnali di ripresa sono sempre più evidenti, il peggio della crisi è dietro le spalle. Ci sarà ancora da lavorare molto, ma la strada è quella giusta. E’ un segnale che giunge anche dal mondo imprenditoriale: il clima, insomma, è cambiato. Giorni fa pensavo a come verrà narrata, tra cinquanta - sessanta anni,

L’EDITORIALE

questa storia. Si parlerà, mi auguro, della forza d’animo di chi ha resistito, ha reagito, e spero che quelle generazioni future lo facciano dal punto di vista di chi ne è venuto fuori; ma spero che si parli anche del resto. Di chi non ce l’ha fatta e non ce la fa, per esempio. Di chi, in un mondo di sommersi e salvati, direbbe Primo Levi, è rimasto sommerso. L’Ocse ci dice che, in Italia, l’1% dei più facoltosi detiene il 15%

Amianto, troppi siti contaminati

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REATI AMBIENTALI

RICERCA

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Porcellasco a rischio di chiusura

CASALMAGGIORE

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Sentinelle, polemiche in città

CALCIO LEGA PRO

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di Daniele Tamburini

della ricchezza nazionale e il 40% della fascia più bassa si spartisce il 5%. Vorrei sperare che dalla crisi non si esca con una situazione in cui chi era già ricco lo sarà di più, chi stava discretamente sarà irrimediabilmente impoverito e chi era vicino ad annegare ne resterà, appunto, sommerso. Non sarebbe un modo lungimirante di uscirne. Vorrei sperare che la crisi - e anch’io ne voglio parlare come se fosse dietro le spalle - ci abbia insegnato che, dagli altari alla polvere, il passo è breve; che la rincorsa dissennata allo spreco e allo sfruttamento portano in un precipizio. Spero che il mondo, allora, abbia imparato a fronteggiare le grandi crisi internazionali e che le minacce di distruzione delle migliori forme di civiltà umana siano state debellate. E poi, mi domando: la politica avrà imparato qualcosa? Avrà capito che il bene comune è più importante del primato nel cortile di casa? Avrà capito che occorrono, anche e soprattutto in politica, tenacia, umiltà, capacità di ascolto, onestà? Come dite, ne dubitate? Anch’io.

BASKET SERIE A

a pagina 26

Fatemi capire...

di Vanni

Treni soppressi, ritardi enormi, corse dirottate, stazioni abbandonate, carrozze fredde d’inverno e calde d’estate, tagli alla pulizia dei vagoni. E’ dura la via per i pendolari di Trenord. Intanto il presidente Fnm (di cui Trenord è controllata) è stato sospeso da un giudice e indagato per peculato e truffa aggravata. Con carte aziendali sosteneva spese famigliari a carico di Trenord. Un danno calcolato in 600mila euro. Lui e i figli spendevano per vestiti, hotel, ristoranti, pay tv, scommesse sportive e altro. 124mila euro (!) solo per multe in auto, ovviamente aziendali. In attesa del processo, il presidente si è dimesso e ha già restituito 74mila euro. E a te, pendolare che stai leggendo Il Piccolo su un treno, ti scoccerà pensare che parte del biglietto che hai pagato serva per i film erotici le corse in auto del manager. Almeno Il Piccolo è gratis.

CICLISMO

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La Cremo ribadisce Vanoli: una stagione I baby di Imbalpalst la sua estraneità promossa a pieni voti e CC Cremonese al calcioscommesse Vitali gioca in Spagna ancora protagonisti


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CREMONA SANT’AMBROGIO

Assemblea di Quartiere 1

Il Comitato di Quartiere 1 ha programmato per il giorno 28 maggio 2015 alle ore 20.45 presso il Teatro dell'Oratorio di Sant'Ambrogio, l'assemblea generale del Quartiere, per parlare di diver-

si argomenti. L'ordine del giorno è il seguente: bilancio attività del Comitato; presentazione nuove iniziative; libero confronto sulla realtà del Quartiere.

Troppo basso, le ambulanze non ci passano

Sottopasso di via Brescia: lavori conclusi, ma il Comune non ha ancora deciso che tipo di viabilità instaurare: privilegiare le auto o le biciclette?

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di Laura Bosio

na prima, parziale apertura per il sottopasso di via Brescia, che, lo scorso mercoledì pomeriggio, è stato aperto per il solo traffico ciclopedonale. Per il passaggio delle auto si dovrà attendere almeno fino a metà estate, quando saranno effettuati i lavori per il rifacimento della fognatura in via Esilde Soldi, il cui cantiere prenderà il via a giugno. Intanto il Comune prende tempo, per la scelta definitiva di come impostare la viabilità nel sottopasso. Posto che, per limiti tecnici insormontabili, così si dichiara, non si poteva fare di più, dal punto di vista delle dimensioni, resta da decidere se il sottopasso sarà a senso unico con una ampia pista ciclopedonale di tre metri, oppure a doppio senso, caso in cui, però, la pista risulterebbe inferiore al metro e mezzo, e quindi imporrebbe la conduzione a mano delle biciclette. Nel caso si scegliesse per il senso unico, che sembra essere l'orientamento preferito dalla Giunta, ci sarà anche da decidere se farlo in uscita o in entrata. Insomma, tutte le ipotesi sono aperte: proprio per questo motivo si è scelto di fare tutto su un unico asse (anziché una pista ciclabile rialzata), in modo da lasciare la strada aperta ad ogni possibilità. Il dibattito, e le contestazioni, ruotano proprio attorno a questo. C'è chi chiede il doppio senso, chi addirittura dice che

L’amministrazione sembra propendere per il senso unico con pista ciclopedonale

IL PROGETTO COMPLESSIVO La realizzazione del sottopasso di via Brescia, così come di quello di via Persico, nonché del sovrappasso di San Felice fanno parte di un piano complessivo più ampio, non scindibile, finalizzato all'eliminazione di sette passaggi a livello lungo la linea ferroviaria Cremona-Mantova, tutti collocati in territorio comunale, un disegno che parte da lontano. Nel 2003 viene sottoscritto un Protocollo d'intesa tra Regione Lombardia, Autocamionale della Cisa S.p.A., Provincia di Cremona, Provincia di Mantova, Rete Ferroviaria Italiana e Comune di Mantova per la riqualificazione e il potenziamento del sistema viabilistico delle province di Cremosarebbe stato meglio lasciare le cose come stavano. Di fatto, in ogni caso qualcuno verrà scontentato. C'è poi il problema della scarsa altezza (2,50 m), che non consentirà il transito di numerosi mezzi, tra cui anche le ambulanze. I limiti tecnici dipendono da molteplici fattori, tra cui il fatto

na e Mantova allo scopo, tra l'altro, di aumentare il livello di servizio e sicurezza della linea ferroviaria Cremona-Mantova, eliminando 51 dei 71 passaggi a livello presenti su questa linea ferroviaria. Il 17 novembre 2004 è stato sottoscritto tra Regione Lombardia, Provincia di Cremona, Provincia di Mantova e Rete Ferroviaria Italiana il primo Accordo Attuativo del Protocollo d'intesa in cui venivano individuati i passaggi a livello da eliminare. Tra questi figuravano anche quelli di via Persico, di via Brescia, di via S. Felice e di via S. Savino, oltre a tre passaggi a livello privati, posti nel territorio comunale di Cremona. Nel 2007 gli uffici tecnici della

che proprio in quel punto il cavo Robecco confluisce nel cavo Cerca, nel sottosuolo. Dall'altro lato della strada c'è il sagrato della chiesa. Questi fattori non hanno consentito molta scelta nel realizzare il progetto, che prevede rampe piuttosto ripide. La presenza del Cavo Cerca, che interseca perpendicolar-

Società Autostrade Centro Padane hanno predisposto i progetti preliminari. Nel maggio 2012 Regione Lombardia ha inserito l'intervento di eliminazione dei passaggi a livello sulla linea ferroviaria Cremona - Mantova tra gli interventi immediatamente finanziabili. Il costo complessivo dell’intero intervento di eliminazione dei passaggi a livello risulta quindi così suddiviso: Regione Lombardia per 6.261.255,02 euro, Comune di Cremona per 3.773.774,98 euro, Rete Ferroviaria Italiana per 3.000.000,00 euro. Il 31 gennaio 2013 è stato siglato l'accordo finale, che ha permesso di dare il via alle opere.

mente via Brescia, ha obbligato a progettare una rampa con una livelletta al 10% di pendenza e ad un'altezza del sottopasso di 2,50 metri, sufficiente solamente per autovetture e furgoni di dimensioni ordinarie. Il manufatto di progetto ospita al suo interno una piattaforma stradale di larghezza pari a 7

metri ed è realizzato con conci in cemento armato. LA STORIA Era il 2003 quando si iniziò a parlare di sottopasso, con la sottoscrizione di un accordo di programma tra Rfi, Comune, Regione e Provincia, per l'eliminazione dei passaggi a livello

lungo la Cremona-Mantova. La prima bozza di progetto venne approntata nel 2005: in essa si prevedeva la chiusura totale di via Brescia. Stessa prescrizione era contenuta nel progetto definitivo, approntato nel 2009. La giunta Perri, sollecitata anche dai cittadini, decise di rivedere il progetto, trovando una soluzione affinché la strada restasse aperta. I LAVORI I lavori per la realizzazione del sottopasso di via Brescia sono iniziati l'11 novembre scorso. Tra il 6 ed il 9 febbraio il varo dell'impalcato, l’imponente struttura costruita davanti a San Bernardo e poi collocata nella sua sede definitiva, sotto i binari della ferrovia. Il sottopasso, dal momento che a giugno si aprirà il cantiere per il rifacimento della fognatura in via Esilde Soldi, è per ora aperto solo a biciclette e pedoni con monitoraggio dei passaggi e valutazione sulla viabilità con un’ottica complessiva del comparto. L'amministrazione ha ribadito la volontà di porre particolare attenzione alle vie interne del quartiere (F. Soldi, E. Soldi, via Vitali) e all’ingresso di via Cavo Cerca. Per questo sono già stati programmati alcuni incontri con i tecnici di Centro Padane per focalizzare nel dettaglio le intersezioni stradali e le possibili criticità tra flussi di traffico nelle vie dell'intera zona. Inoltre in breve inizieranno i lavori per la realizzazione di una rotonda in via Gallazzi, che collega via Persico a via Brescia.


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Cronaca

Sabato 23 Maggio 2015

Raccolta differenziata porta a porta dal 1º luglio Servizio esteso a tutta la città, ma i sacchi della spazzatura andranno lasciati in strada: molte le polemiche da parte dell’opposizione

Dal primo luglio il progetto partirà dalle zone di periferia, mentre per il centro storico si dovrà aspettare il primo di ottobre

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di Laura Bosio

l nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta è pronto a partire. La versione definitiva del progetto presenta una inversione di tendenza rispetto a quella originale, che prevedeva di lasciare i rifiuti in strada. Idea molto contestata, in quanto, secondo l'opposizione, poco decorosa, come evidenzia anche il consigliere comunale Federico Fasani (Ncd): «Hanno cercato di convincerci che portare i rifiuti in strada era cosa bella e utile, ed oggi sono costretti a cambiare idea ammettendo la bontà del ritiro nel locale rifiuti come sempre sostenuto dall’opposizione». Ma non era stata solo l'opposizione a intervenire: anche gli amministratori di condominio avevano chiesto all'Amministrazione di tornare sui propri passi. IL PROGETTO Secondo l’Amministrazione, il progetto si basa su alcuni capisaldi: più raccolta differenziata a beneficio della città e del suo futuro; più equità affinché tutti i cittadini paghino per lo stesso servizio; meno tasse con la Tari che, grazie all'efficientamento messo in atto, diminuisce rispetto allo scorso anno di 563mila euro; più sicurezza, con una nuova modalità di servizio che tutela gestore (ossia Aem) ed utenti. L'obiettivo è quello di raggiungere lo standard del 70% di raccolta differenziata. «Il sistema di raccolta differenziata porta a porta su tutta la città dice di un modello di società attenta all'ambiente, che elimina cassonetti e campane dalle strade, produce meno rifiuti e, per questo, anche modificando qualche abitudine quotidiana, in veste sul suo futuro» spiegano gli assessori Alessia Manfredini e Maurizio Manzi. Insomma,

è ora di dare una svolta a una partita, quella della raccolta differenziata, ferma da tempo al 53,9% (il limite previsto dal T.U ambiente Dlgs 152/2006 era di raggiungere il 65% entro il 2012) ed è attiva in modo non omogeneo in tutto il territorio comunale. Il modello che il Comune vuole applicare «ha come prima caratteristica quella dell'equità - spiegano gli assessori. Attualmente i cittadini, a seconda della zona in cui abitano e senza alcun criterio razionale, pagano la stessa tariffa, ma godono di un servizio diverso. A oggi esistono ben cinque modalità di raccolta e anche chi è ancora costretto a portare i sacchi ai cassonetti paga esattamente come chi gode del servizio di raccolta interno alla propria abitazione. Con questo modello tutti i cittadini pagano per il medesimo servizio, ovvero quello della raccolta all'esterno. Con una possibilità importante: analogamente con quanto accade in alcune città italiane, il gestore si rende disponibile a stipulare accordi direttamente con i condomini che hanno più di 5 unità abita-

tive per svolgere un servizio di raccolta interno opzionale a pagamento, al costo concordato con il Comune di massimo di due euro al mese per utenza». COSA CAMBIA Dal primo luglio entrerà in vigore il nuovo modello, che prevede che i contenitori dei rifiuti dovranno essere esposti al di fuori delle abitazioni, ma con modalità diverse a seconda del tipo di casa. In sostanza, nei condomini fino a 5 unità abitative la raccolta sarà obbligatoriamente all’esterno (come già molti fanno); dalle 6 unità abitative in su e per le utenze non domestiche, gli amministratori condominiali potranno invece concordare col gestore l’ingresso nelle aree private, con un pagamento supplementare (150 euro all’anno per i condomini dai 6 ai 20 appartamenti; 250 per quelli tra i 20 e i 40; 400 euro per i condomini con oltre 40 unità; 200 euro all’anno per le utenze non domestiche). Si tratta di cifre aggiuntive ed opzionali, valide per tutto l’anno e da ripartirsi tra tutti i con-

domini, che corrispondono ad un esborso massimo per singola unità abitativa che varia dai 2 euro al massimo, ai 0,42 euro di minimo.

LA MODALITA’, GLI ORARI E FREQUENZA DI RACCOLTA

I RISPARMI Il costo globale del servizio, infatti, esteso a tutto il territorio comunale, nell'anno 2015 costerà 9 milioni 764 mila euro, 794mila euro in meno rispetto al 2014 (0 milioni 558 mila euro). Questa diminuzione è frutto di una analisi sui costi del servizio condotta dal Comune di Cremona e dal gestore. Solo per quest'anno, per poter estendere il 'porta a porta', il servizio richiede un costo di attivazione 'una tantum' di 231 mila euro. Nel 2015 il costo del servizio più l'una tantum, è quindi pari a 9 milioni 995 mila euro, cioè 563mila euro in meno rispetto al 2014 (circa 7,8 euro in meno per abitante). «Un modello che consente di avere un servizio migliore per la città, meno spese per i cittadini e che getta le basi per arrivare i prossimi anni alla tariffa puntuale, ovvero paghi quanto produci in termini di rifiuti - spiegano ancora gli assessori -. Un modello frutto di un percorso intenso di lavoro, di ascolto e di scelte».

Le modalità di raccolta sono riviste e rese omogenee rispetto a quelle praticate attualmente e prevedono l’esposizione all’esterno dei sacchi/contenitori da parte degli utenti, sia in “centro storico” che nelle “altre zone”.

LE ZONE INTERESSATE Dal 1 luglio. Altre Zone, al di fuori del centro storico: zona Ottolini – Menga, Argine Panizza, Dante - Orti Romani, Brescia – Persico, Borgo Loreto - S. Bernardo, Castelli – Bergamo, Cambonino – Picenengo, Battaglione – Bagnara, Riglio. Dal 1 ottobre. Centro Storico. Gli abitanti residenti in questa zona sono circa 13.000, di cui 4.359 sono già serviti dal porta a porta, nella parte nord-ovest; oltre a queste zone, nel centro storico sono comprese anche quelle di Piazza del Duomo/Stradivari/Piazza Roma – Corso Garibaldi – S. Abbondio – S. Michele – Piazza Marconi/Via Cadore.

CARTA Contenitore bianco PLASTICA Sacco e contenitore giallo VETRO E METALLI Contenitore verde VERDE Contenitore marrone SECCO Sacco semi-trasparente UMIDO Sacco compostabile + contenitore marrone. Nelle Altre Zone (dal 1 luglio) gli orari saranno differenti a seconda dei quartieri: ad ogni utenza, verranno consegnati coi kit per la RD i calendari col dettaglio degli orari di esposizione. Nel centro storico è prevista (dal 1 ottobre) la raccolta durante la prima mattinata, per garantire il decoro urbano. Se i giorni di esposizione saranno diversi a seconda dei quartieri (si dovranno consultare i calendari per il dettaglio dei giorni) le frequenze di raccolta saranno: CARTA: settimanale in centro storico e media periferia, quindicinale in periferia. PLASTICA: settimanale ovunque. VETRO E METALLI: settimanale in centro storico e media periferia, quindicinale in periferia. VERDE: settimanale ovunque (ove attivo). SECCO: settimanale ovunque. UMIDO: due volte a settimana. ISOLA DI PROSSIMITA' Per poter agevolare i cittadini che, per i motivi più svariati, si trovassero impossibilitati a rispettare giorni ed orari di esposizione dei rifiuti differenziati, o avessero urgenza di doversene disfare, è previsto uno spazio di prossimità, situato presso l’ex mercato ortofrutticolo in via dell’Annona 11 (mercoledì-sabato orario 10-13). Presso l’isola è possibile conferire, per i soli residenti del Comune di Cremona, carta, plastica, vetro e lattine. Presso l’isola non è possibile conferire il rifiuto secco, la frazione umida e altri tipi di rifiuto.


Cronaca

Sabato 23 Maggio 2015

Reati ambientali, approvata la nuova legge «Occorre maggiore rispetto per la salute dei cittadini» E’

Grande soddisfazione da parte di Ona Cremona: «Finalmente chi abbandona rifiuti pericolosi verrà punito»

di Laura Bosio

stata approvata nei giorni scorsi la nuova legge sui reati ambientali, che inserisce nel codice penale i nuovi reati di inquinamento ambientale (con l’aggiunta dell’aggravante nel caso in cui ne derivino, quale conseguenza, la morte o le lesioni) e di disastro ambientale, sia per dolo che per colpa, puniti con la reclusione sino ad un massimo di venti anni. La legge introduce mitigazioni (ravvedimento operoso, ripristino dello stato dei luoghi) per chi interrompe le pratiche dannose e collabora con gli inquirenti. Fino ad oggi, questi reati erano punibili con semplici multe: quibdi, si tratta di un risultato molto importante, come evidenzia anche Danilo Dilda, coordinatore dell'Osservatorio nazionale amianto (Ona) di Cremona. «Finalmente anche il penale si occupa dei reati ambientali, con pene anche severe. Questo significa che ora se si abbandona del materiale inquinante si rischia la galera e non più solo una multa. Ritengo sia molto positivo e sarà anche utile nel processo Eternit Bis e in altri processi analoghi».

Ivano Bonoldi e Danilo Dilda

LA RIUNIONE CON VEZZINI Intanto, Ona Cremona ha incontrato il presidente della Provincia, Carlo Vezzini, per fare il punto della situazione. Presenti i coordinatori Danilo Dilda e Ivano Bonoldi, ma anche il consigliere (e assessore comunale) Andrea Virgilio. «Si è discusso del problema amianto nelle scuole di loro competenza e degli altri immobili di proprietà della Provincia

che in gran parte sono stati bonificati - spiega Dilda -. A tal proposito, le due parti si impegneranno a siglare un protocollo d'intesa, coinvolgendo anche le Asl della provincia, per far luce sull'incongruenza dei dati pubblicati recentemente circa la presenza della fibra killer nelle scuole, negli edifici pubblici e privati, e di fare informazione a tutti coloro che siano stati esposti all'amianto

sia per motivi professionali che occasionali, cosa che già dovrebbe avvenire presso gli uffici preposti, ma che si vuole amplificare». Insomma, la campagna informativa dovrà essere capillare, al fine di prevenire il più possibile qualsiasi contatto ed esposizione. «Dev'essere necessariamente interpellata anche la Regione Lombardia a mezzo dei suoi

consiglieri presenti nel nostro territorio - continua Dilda -. In un recente incontro al palazzo della Regione è stato dichiarato che mancano i fondi per la bonifica radicale del territorio, ma noi diciamo che il tempo per trovarli l'hanno avuto, dal 2005 (data di attuazione del Piano Regionale Amianto Lombardia) ad oggi. Quindi occorre che venga fatto uno sforzo per rispetto e per dovere verso la salute dei cittadini, senza attendere che tutto l'amianto in matrice compatta, inizi a sfibrarsi». Il rischio concreto è infatti che le particelle si disperdano nell'aria, diventando fonte di inquinamento e contaminazione. Bonoldi che opera sul territorio da diversi anni incalza: «Non accetteremmo ulteriori proroghe, la tutela del benessere dei cittadini è obbligo di legge e l'unica fibra non nociva è quella che non respiriamo». Tanto più che sono numerosi, circa una ventina, i siti già segnalati da tempo ma che ancora non sono stati bonificati, in quanto le tempistiche sono spesso molto lunghe. Il presidente Carlo Vezzini e il consigliere Virgilio si sono detti determinati a portare avanti la questione, anche ai più alti livelli della politica nazionale.

Domenica 24 maggio, a Cristo Re, finali del campionato provinciale di Baskin Domenica 24 maggio alla palestra di Cristo Re si svolgeranno le finali del campionato provinciale di basket integrato (baskin) del Csi. Il programma della giornata prevede l’inizio delle gare alle ore 10,45, un intervallo alle 13, per riprendere alle 15 e terminare con le premiazioni di tutte lo squadre alle ore 17.30. «Si è giunti alle finali dopo una stagione intensa e affascinante, iniziata a ottobre, e che ha visto partecipare otto squadre di tutta la provincia - fanno sapere dalla sirezione del Csi -. Ecco le squadre che si sono incontrate in un girone all’italiana: Magico Basket di Soresina, Diablos e Angels del Dosso di Castelleone, I Leoni di Offanengo, Le

Nutrie di Vaiano Cremasco, Le Cince di Crema, Gli Insuperabili di Rivolta d’Adda e gli Sgangherati di Orzinuovi. Dunque una diffusione ampia sul territorio, che coinvolge quest’anno anche realtà nuove (Vaiano Cremasco e Rivolta d’Adda). “Va detto che il baskin del Csi è in espansione anche nelle province vicine e dall’anno prossimo sicuramente parteciperanno alcune squadre della provincia di Bergamo facendo diventare interprovinciale l’attività». Dopo le finali provinciali, in programma appunto, il 24 maggio, è in programma la finale regionale che si svolgerà a Boario il 20 e 21 giugno con le squadre rappresentanti dei comitati di Cremona, Crema e Brescia. A Boario non ci

saranno solamente le squadre di baskin, ma come da sempre avviene, il Csi promuove l’integrazione dell’attività con i disabili all’interno di manifestazioni che vedono coinvolte squadre di atleti non disabili di tutte le discipline (calcio, pallavolo, basket), realizzando così una duplice integrazione, quella interna alle squadre e quella che si realizza all’esterno, superando la divisione tra manifestazioni dedicate ai disabili e manifestazioni per atleti non disabili. E’ anche in programma la finale nazionale che si svolgerà a Montecatini Terme il 3 e 4 luglio, sempre all’interno della grande festa nazionale delle finali degli sport di squadra del Csi.

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Treni, la Regione non risponde al Comune Ancora nessuna risposta alle domande inviate dal Comune all’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Alessandro Sorte sul tema del trasporto ferroviario. A denunciarlo è la stessa amministrazione, che in questi mesi ha insistito molto sul problema dei treni. A seguito dell’incontro avvenuto lunedì con alcuni rappresentanti di pendolari cremonesi e cremaschi, sindaco e Assessore Alessia Manfredini hanno inviato un’altra lettera a Sorte e, per conoscenza, ai consiglieri regionali del territorio Agostino Alloni, Carlo Malvezzi, Federico Lena. “Avremmo voluto dare ai pendolari alcune informazioni – hanno scritto sindaco e assessore in una nota – ma le domande che sono emerse durante l’incontro avuto con lei e con i suoi collaboratori il 1° aprile scorso in Regione sono ancora senza risposta nonostante i solleciti inviati per mail”. Queste le richieste dell’amministrazione: cronoprogramma degli interventi previsti nel protocollo stipulato a luglio 2014 tra Regione, Rfi e Trenord sulla linea Mantova-Cremona-Milano; fattibilità del ‘treno dei capoluoghi’ per Expo: alla domenica una corsa veloce al mattino da Milano a Cremona e una alla sera da Cremona a Milano; cronoprogramma della sostituzione dei treni diesel sulla linea Cremona-Brescia e possibilità di collocare una barriera anti rumore; fattibilità di un incontro con Regione Emilia Romagna per approfondire collegamenti Cremona-Piacenza e Cremona-Fidenza.


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Cronaca

Sabato 23 Maggio 2015

Festa della sicurezza stradale e Bimbimbici: appuntamento in piazza domenica 24 maggio Domenica 24 maggio torna l’appuntamento con la Festa della sicurezza stradale che si svolge insieme alla manifestazione Bimbimbici organizzata dalla Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta). L’iniziativa si concluderà con la cerimonia di premiazione del concorso “Piccoli passi per un comportamento sostenibile + piedibus e – sprechi alimentari”. L’evento è l’occasione per valorizzare le attività progettuali sulla mobilità sostenibile realizzate nelle scuole dalla Polizia Locale e dal Settore Politiche Educative. Il programma prevede la partenza, alle 8.45, da piazza del Comune del giro in bicicletta della città organizzato dalla Polizia Locale con le classi quinte, bambini e accompagnatori del piedibus e bambini con famiglie che vorranno partecipare. La biciclettata si concluderà in piazza del

Comune dove si terranno la consegna della “patente del ciclista sicuro” ai bambini delle classi quinte e degli attestati di merito agli insegnanti di tutte le scuole pubbliche e private della città, la premiazione dei tre striscioni più belli realizzati dalle classi aventi a tema la sicurezza stradale ed il percorso durante l’anno scolastico con gli agenti a cura della Polizia Locale, la premiazione dei vincitori del concorso “Piccoli passi per un comportamento sostenibile + piedibus e – sprechi alimentari” a cura del Settore Politiche Educative, Piano Locale Giovani, Istruzione e Sport, la consegna di un riconoscimento alle classi che hanno partecipato al concorso fotografico relativo alla giornata “Tutti a piedi e in bicicletta” a cura di Fiab in collaborazione con il Settore Politiche Educative, infine la distribuzione di gad-

get e omaggi a tutti i bambini e le famiglie che parteciperanno grazie alla collaborazione di Fiab Cremona. Sarà presente inoltre un gazebo della Fiab. La “Festa della sicurezza stradale” si colloca a conclusione del percorso di educazione stradale che la Polizia Locale promuove nelle scuole primarie cittadine, in particolare per le classi quinte, caratterizzato da un programma incentrato sulle norme relative alla conduzione della bicicletta sia attraverso con lezioni in classe, sia con attività all’esterno, un vero laboratorio formativo per l’apprendimento di regole per una circolazione responsabile e sicura. L’iniziativa della Polizia Locale è giunta alla quindicesima edizione ed è organizzata attraverso la collaborazione di operatori economici del territorio.

Porcellasco di nuovo a rischio chiusura

Il deputato Franco Bordo (Sel)«Il 75% della zootecnia è al nord, che senso ha trasferire tutto a Roma?»

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di Laura Bosio

i nuovo a rischio la struttura del Cra di Porcellasco? Così sembrerebbe. Proprio nei giorni scorsi, infatti Salvatore Parlato, commissario straordinario del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, ha predisposto il Piano di riorganizzazione della rete di ricerca del Crea, piano voluto dal governo, che prevede il taglio di oltre il 50 per cento delle attuali articolazioni territoriali, nell'istituire il Centro nazionale per la zootecnia a Monterotondo (Roma) con sedi distaccate a Bella (Basilicata) e Modena, e la chiusura di Cremona e Sanluri. «Un colpo basso per la zootecnia italiana, per quella lombarda in particolare - evidenzia Franco Bordo, deputato di Sel, che proprio venerdì ha depositato una interrogazione rivolta al ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, chiedendo di non danneggiare un settore che per il territorio è strategico. «Nei mesi scorsi, quando si parlava della chiusura di Porcellasco, da più parti erano arrivate rassicurazioni che al massimo ci sarebbe stato un accorpamento al Cra di Lodi - attacca Bordo -. Invece altro che Lodi, addirittura Monterotondo. Ma come è possibile defraudare i nostri territori di tale risorsa, fondamentale per il sostegno e lo sviluppo di un settore prioritario non solo per l'economia lombarda, ma di tutto il Paese?». Secondo il deputato, i dati parlano chiaramente: nelle regioni del Nord viene prodotto il 75% del latte italiano e il 40% solo in Lombardia; al nord sono oltre 60 mila le aziende da bovino da latte con 4 milioni di capi/anno contro le 17mila aziende e i 420mila capi del centro. «Solo queste cifre indicano l'assur-

dità della scelta di Monterotondo, un centro specializzato in razze come bufalini, equidi, specie minori, acquacoltura, cavallo lipiziano» Insomma, ricerche che non hanno nulla a che vedere con le tipicità del cremonese. «Abbiamo bisogno di un Centro per la zootecnia nella nostra regione, nella bassa lombarda, che continui ad occuparsi della filiera lattiero-casearia, in particolare del bovino da latte, che supporti le nostre aziende nel miglioramento delle colture per l'alimentazione zootecnica, nelle tecniche di di allevamento che salvaguardino il benessere dell'animale, puntando ad un incremento della qualità e sicurezza del latte» continua Bordo. «Non possiamo ritenere questa partita già chiusa, è necessaria una mobilitazione di tutti i

soggetti coinvolti per difendere un patrimonio di conoscenza e ricerca costruito nell'arco di molti anni». “L'istituto di Porcellasco è centro di riferimento per le produzioni zootecniche intensive occupandosi tra l'altro di sviluppare ricerche e sperimentazioni nella zootecnia (bovini, suini e conigli) con attenzione agli aspetti gestionali e di efficienza del sistema zootecnico, quali miglioramento genetico, alimentazione, benessere animale, impatto ambientale, problematiche delle produzioni tipiche e sicurezza degli operatori del settore” si legge nel documento presentato da Bordo. “L'istituto di Porcellasco è una struttura unica nel Paese, per le professionalità impiegate e per le sinergie che si sono sviluppate tra il centro di ricerca, le

aziende agricole e gli stabilimenti produttivi che ha permesso in questi decenni la creazione di un rapporto consolidato tra l'Istituto e l'universo produttivo lattiero-caseario del nord Italia”. Per Bordo, “il trasferimento in altri territori, privi di questo tessuto produttivo, farebbe venir meno la principale peculiarità e unicità dell'Istituto di Porcellasco, che ne ha fatto uno dei punti di riferimento del settore, ossia la possibilità di un costante confronto e integrazione in tempo reale fra ricerche e studi teorici con le applicazioni pratiche reali nella filiera industriale del settore lattiero-caseario dalla stalla agli stabilimenti di trasformazione e confezionamento del prodotto finito”. Al ministro si chiede quindi “quali iniziative di competenza il Ministro intenda assumere in merito alla necessità di non danneggiare due settori strategici dell'economia nazionale quali la zootecnia italiana e la filiera agroalimentare dell'industria lattiero-casearia, mantenendo in funzione l'istituto di Porcellasco”. Sulla vicenda è intervenuto anche il sottosegretario alle riforme Luciano Pizzetti: «Il problema - ha detto - è che il Cra garantisce altissima specialità, ma si trova in un immobile dalle condizioni non certamente adeguate. Per questo, bisognerebbe investire su quel profilo ma, in scarsità di risorse, non è semplice". Pizzetti tuttavia garantisce la massima attenzione al problema: «La chiusura del centro è, al momento, solo ed esclusivamente un’ipotesi formulata dal commissario, ma non c’è ancora una decisione. Ho già posto la questione al ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e, insieme al sindaco Gianluca Galimberti, stiamo seguendo la situazione. Approfondiremo la questione e verificheremo se esistono margini».

Onde blu premiate dall’Ordine degli architetti

Con l’obiettivo di riqualificare e conferire vitalità e animazione urbana ad un asse importante della città storica il Comune ha dato luogo, nell’estate 2014, ad una esperienza assai significativa di uso temporaneo, qualificante e attraente, degli spazi pubblici urbani”. Con questa motivazione il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, dall'Istituto Nazionale di Urbanistica, dall'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia e dalla sezione del Lazio dell'Istituto Nazionale di Urbanistica ha assegnato al Comune di Cremona il Premio Biennale Spazio Pubblico 2015 (Bisp) Viaggio nei Comuni delle buone pratiche (sezione La strada) per il progetto di rigenerazione urbana “C’è un fiume in corso Garibaldi”. Hanno ritirato il premio nella sede della Biennale a Roma (Dipartimento di Architettura di Roma Tre) l’Assessore alla Città vivibile e Rigenerazione urbana Barbara Manfredini, l’architetto del Comune di Cremona Riccardo Zelioli e l’architetto Paola Ceriali di Qun (New Urban Question), studio che ha donato l’idea alla città.

IN BREVE

Asta pubblica il 10 giugno Mercoledì 10 giugno, dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14 alle ore 16 (ed eventuale prosecuzione giovedì 11, dalle ore 9,30) ai Magazzini Ex Maai – via dell’Annona 11 (zona Stadio) avrà luogo l’asta pubblica per la vendita, al miglior offerente (prezzo più alto offerto per ogni singolo bene) di beni mobili di proprietà comunale provenienti dalla gestione degli oggetti rinvenuti. Sarà possibile visionare gli oggetti lunedì 8 e martedì 9 giugno 2015 dalle ore 9.30 alle 11.30 presso i Magazzini ex Maai di via dell’Annona 11.

“Al lupo! Al lupo!”, incontro Rete Donne Snoq Cremona presenta il quinto incontro della rassegna denominata “Giovani donne - idee, saperi e nuovi sguardi”, che questa volta tratterà il tema “Al lupo! Al lupo!”, a cura di Manuela Pagani. Appuntamento giovedì 28 maggio (ore 18) presso Spazio Comune. Il lupo è ritornato sull’Appennino Emiliano dopo più di un secolo dalla sua scomparsa: quali sono le

ragioni del suo ritorno? Il lupo è ancora una specie da proteggere dal rischio di estinzione? Si tratta di un animale pericoloso? E’ possibile la convivenza tra lupi e umani? Le attività agricole possono creare ricchezza salvaguardando l’ambiente? Manuela Pagani è specializzata in zooantropologia e in etologia; studia la fauna selvatica e la conservazione della natura.

Sabato 30 maggio cena e concerto sulla Motonave Stadivari Sabato 30 maggio (ore 20) la storica Motonave Stradivari salperà eccezionalmente e per una sola volta dal porto di Cremona, per una serata di cibo e buona musica. Un’unica emozionante serata che si aprirà con la poesia della navigazione al tramonto e proseguirà con la cena sulla panoramica terrazza del battello (il Ponte Sole/Lu-

na) e il concerto Jazz New Orleans con “Lupo@Satta duo”. Sarà in scena il colore rosso, protagonista negli abiti dei partecipanti (che, se vogliono, possono vestirsi in tinta con la serata ), sulle tavole imbandite, nei decori e nelle luci, in un allestimento armonico che prelude alle melodie del concerto. La serata si concluderò a mezzanotte.


Cronaca

Sabato 23 Maggio 2015

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Un territorio pericoloso per i ciclisti

Lo dice una ricerca regionale: Cremona e provincia sono tra le zone maggiormente interessate a incidenti che vedono coinvolte le due ruote

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di Laura Bosio

remona è una città pericolosa per i ciclisti, secondo una ricerca condotta dal Cmr (Centro di governo e monitoraggio della sicurezza stradale), pubblicata nei giorni scorsi. Dalla ricerca emerge che la provincia di Cremona è la più interessata, negli ultimi anni (il periodo di riferimento va dal 2010 al 2013), da incidenti che coinvolgono le biciclette. Per il resto della Lombardia, in provincia di Bergamo, come a Milano e a Varese, l’incidentalità e la mortalità relative ai ciclisti sono espresse da valori pressoché coincidenti, mostrando perlopiù che gli incidenti avvenuti sono stati eventi mortali. Al contrario, negli ultimi anni, le province di Lecco, Sondrio e Como registrano percentuali basse rispetto agli incidenti totali. In queste tre province i dati disponibili più recenti (2013) non riportano alcun evento mortale tra i sinistri con ciclisti coinvolti. Anche guardando all'indice di lesività (feriti ogni 100 incidenti) e di mortalità (morti ogni 100 incidenti), emerge che, mentre il primo dato è molto simile tra le dodici province, gli indici di mortalità sono alquanto diversi, con percentuali che superano il 2% nelle province di Cremona, Lodi, Pavia e Sondrio. L’indice è addirittura di 2,8% nella provincia di Cremona, il più alto della Regione. Guardando alla situazione nei capoluoghi delle province lombarde, si evidenziano scenari critici riguardo agli incidenti con ciclisti soprattutto nei comuni di Cremona e di Mantova, con percentuali che superano il 25% sul totale dei sinistri. Negli ultimi quattro anni, nella sola Cremona, su un totale di 1.753 incidenti, 438 hanno visto coinvolte biciclette (il 25,39%). Dei ciclisti complessivamente feriti, il 33% hanno perso la vita (12 in tutto). «A fronte delle analisi attraverso i dati presi in considerazione emerge come in Lombardia le situazioni più critiche, per chi si muove in bicicletta,

Il dato lombardo: incidenti concentrati nelle aree urbane La causa non è quasi mai legata al comportamento del ciclista

si riscontrino nei territori pianeggianti della bassa padana e nelle zone limitrofe alle aree metropolitane - evidenziano i ricercatori -. Il dato dimostra che l’attenzione deve continuare a mantenersi alta attraverso interventi che coinvolgano misure di prevenzione, rimedi alle carenze strutturali e campagne di sensibilizzazione per i vari utenti della strada». IN LOMBARDIA La situazione, in ogni caso, è difficile in tutta la regione. Nel 2013, in Lombardia, 49 persone sono decedute a causa di incidenti in bicicletta: quasi uno alla settimana. E ancora, a fronte dello stesso numero di spostamenti, la mortalità causata dalle due ruote è di sei volte superiore a quella in auto. I sinistri in bici si concentrano nelle città (90 per cento del totale) e la causa non è quasi mai legata al comportamento del ciclista. Le persone più esposte sono i bambini sotto i 14 anni (10 per cento

dei morti e 13 dei feriti) e gli anziani oltre i 65 anni (41 per cento dei morti). In particolare, in base ai dati più recenti a disposizione, l'analisi dell'incidentalità relativa ai ciclisti in Lombardia nel 2013 ha registrato 4.613 incidenti, con 49 morti e 4.549 feriti (12 in media ogni giorno). Rispetto al 2012, il numero di incidenti è sceso del 2,6 per cento, valore inferiore alla media di diminuzione dell'incidentalità generale (-4,5), quello dei morti è sceso del 20,9 (rispetto a -25,3 a livello complessivo regionale). Nell'arco dei quattro anni presi in considerazione dalla ricerca, dal 2010 si sono verificati 16.483 incidenti con biciclette (l’11,3% del totale) in ambito urbano, di cui il 90% (14.864 incidenti) su strada urbana nell’abitato con un indice di mortalità dello 0,73%. Dall’analisi dell’indice di mortalità emerge che, nel 2013, l’indicatore di mortalità nelle strade urbane è 0,75%; diminuisce dal 2010 per le strade provinciali entro

l’abitato (0,85%) e si azzera per le strade statali entro l’abitato rispetto ai valori del 2011 e 2012. LE SITUAZIONI PIU' RISCHIOSE Le situazioni di rischio tipiche per i ciclisti sono differenti. La maggior parte degli incidenti avviene con il coinvolgimento di più veicoli; dal 2010, il 75% dei sinistri con ciclisti è stato causato da un scontro o un tamponamento comportando l’85% dei decessi nei ciclisti. Secondo i ricercatori, «negli spostamenti in bicicletta una tipologia di natura di incidente abbastanza frequente è la caduta da veicolo; negli ultimi quattro anni la mortalità è stata di quasi 2 morti ogni 100 incidenti». Il veicolo maggiormente coinvolto negli incidenti mortali con ciclisti è l’autovettura privata (59%), ma è altrettanto interessante notare come, nel 29% dei casi, l’evento si verifichi con il coinvolgimento di un mezzo pesante, perlopiù in ambito urbano.

I SOGGETTI PIU' A RISCHIO Come emerge dalla ricerca, i tassi di ferimento e mortalità (numero di feriti per milione di abitanti) sono notevoli anche per i giovani ciclisti. In Italia, nel 2007, il 13% dei decessi e il 10% dei feriti era un ciclista appartenente alla fascia d’età tra 0 e 14 anni. “Soprattutto in questa fascia d’età si osserva nella letteratura una correlazione tra comportamenti a rischio e genere - si legge nella ricerca -. In Italia ben l’82% dei ciclisti deceduti era di sesso maschile, la percentuale sale al 92% nel caso dei ciclisti fino a 14 anni. Si osserva anche un’elevata percentuale (58%) di ciclisti deceduti con un’età maggiore di 60 anni. Le persone maggiormente esposte al rischio di incidente mortale in bicicletta sono quelle anziane (oltre i 70 anni): i ciclisti morti in questa fascia di età rappresentano il 40,8%15 dei morti del 2013. Come per i pedoni, alla base del fenomeno vi sono le minori capacità di reazione, mentre va ricordato che le persone (in genere anziane) spesso non hanno alternative agli spostamenti in autonomia a piedi o in bicicletta». L'ASSESSORE BORDONALI «Questi numeri sono e saranno presi in considerazione per decidere la strategia amministrativa da adottare» ha detto l'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali. A questo proposito la Regione si è già mossa e nei mesi scorsi ha promosso un bando da tre milioni di euro per cofinanziare progetti di natura infrastrutturale, ma anche iniziative mirate all'educazione stradale nelle scuole e interventi volti alla sensibilizzazione nei confronti degli utenti della strada. «Investire in educazione stradale e in infrastrutture - ha concluso Bordonali - è il modo migliore per ridurre l'incidentalità e promuovere una nuova cultura di sicurezza. I morti sulla strada stanno diminuendo, ma è chiaro che, finché piangeremo la perdita di vite umane, ci faremo promotori di politiche finalizzate alla riduzione del fenomeno».


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Cronaca

Sabato 23 Maggio 2015

Raddoppio Paullese tra le opere infrastrutturali previste da Maroni «Il raddoppio dell’ultimo tratto della Paullese, incluso il ponte di attraversamento del fiume Adda, si trova all’interno del dossier che include le opere infrastrutturali ritenute prioritarie da Regione Lombardia, consegnato dal Presidente Maroni al ministro Graziano Delrio. Ciò dimostra che l’intervento è tenuto in assoluta considerazione». Lo ha riferito Carlo Malvezzi, consigliere regionale del Nuovo Centrodestra, che ha precisato che si tratta del rad-

Centenario I Guerra mondiale, iniziativa a Bonemerse Domenica 24 maggio, alle ore 17, presso la Sala Consiliare del Comune di Bonemerse, via Roma 25, prima iniziativa della nuova Associazione culturale “Il Peverone”. Il sodalizio, presieduto da Liliana Ruggeri, si è già dotato, dopo lo svolgimento di un’assemblea di soci fondatori, di uno statuto e di un Comitato direttivo formato, oltre che dal presidente, da: Francesco Berettini (vicepresidente), Elisa Marenzi (tesoriere) e dai consilieri: Giorgio Gerelli, Tiziano Sanfelici e Lucrezia Galantucci. I soci lavoreranno per promuovere e valorizzare il territorio cremonese, di Bonemerse in particolare, nonché per difendere l’identità del piccolo territorio comunale, anche attraverso il recupero della sua storia. Il nome scelto rimanda ad una storica cascina del comune, purtroppo abbattuta per poi essere ricostruita ex novo, ad oggi solo in parte, che diviene simbolo pertanto di una memoria, certamente non solo urbanistica, che va tutelata per non impoverire il territorio di Bonemerse e stravolgere la sua identità. Il centenario dello scoppio della Prima guerra mondiale, 24 maggio 1915, diviene pertanto occasione per ricordare i bonemersesi che hanno partecipato al conflitto; solo una parte di quelli defunti sono ricordati sulle lapidi del monumento ai caduti, collocato a lato della chiesa. La prof.ssa Ruggeri sarà il relatore dell’incontro: “Bonemerse e la Grande Guerra”. Storia del monumento ai caduti. Vicende belliche e storie familiari”, la studiosa presenterà il risultato della ricerca storica realizzata presso l’Archivio di Stato di Cremona e presso l’Archivio storico del comune di Bonemerse, (enti che hanno concesso il patrocinio all’iniziativa) ma anche attraverso il contributo di alcune famiglie di Bonemerse o legate alla storia del paese. Verranno ricordati i nonni ed i bisnonni di attuali concittadini. Il caporale Carletti Alessandro, Bodini Angelo, Galelli Stefano, Soregaroli Giuseppe, Azzoni Giovanni, Viscardo Mazzolari, Faverzani Zenobio, Ungari Virgilio (solo per fare alcuni nomi che emergono dai carteggi della storia) e il racconto porterà alla luce alcune vicende familiari. L’incontro sarà il primo di una serie di iniziative che verranno realizzate in seguito, anche in collaborazione con la scuola Primaria di Bonemerse e con i cittadini. Gli archivi familiari, infatti, spesso riservano molte sorprese per il recupero della memoria del territorio.

doppio “del tratto tra la strada provinciale 39 “Cerca” e Spino d’Adda, incluso il ponte di sull’Adda. Per il tragitto tra la provinciale 39 e l’intersezione con la Tangenziale Est Esterna di Milano (Teem) è in corso la gara d’appalto, mentre si sta lavorando alla revisione del progetto definitivo della tratta tra la Teem e Zelo Buon Persico”. «Si tratta di un’opera – ribadisce Malvezzi – che, nel suo complesso, potenzia uno degli assi portanti della viabilità regio-

nale, con finalità di connessione tra la bassa pianura padana e Milano, interessato ogni giorno da ingenti volumi di traffico. La volontà di Regione Lombardia è sempre stata chiara: quest’intervento rappresenta una priorità da ultimare quanto prima. La consegna del dossier si è unita alla richiesta al governo di farsi parte attiva per unirsi nello sforzo economico a sostegno della realizzazione di questa e di altre opere prioritarie sul territorio regionale».

Rifiutando, raccolti circa 10mila rifiuti nel Cremasco

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di Giulia Sapelli

i è chiusa ieri la tredicesima edizione di Rifiutando, la grande iniziativa contro l’abbandono dei rifiuti che ha interessato la maggior parte dei Comuni del Cremasco. L’edizione targata 2015, ha visto la straordinaria adesione di migliaia partecipanti (oltre 10.000 iscritti), riuniti per dire sì ad un territorio più pulito e quindi più bello: un vero e proprio “esercito verde” che, armato di scope, sacchi e palette, ha ripulito l’intero territorio dando vita a una mobili-

tazione ecologica diventata ormai un evento per il Cremasco, setacciando vie, piazze, parcheggi, piste ciclabili e argini dei raccogliendo ciò che incivilmente viene abbandonato. Nella maggior parte dei Comuni l’iniziativa si è svolta domenica 10 maggio, per un totale di circa 25.000 kg di rifiuti raccolti. Ieri è stata la volta degli ultimi sette Comuni che mancavano all’appello e che avevano posticipato la manifestazione: Campagnola, Capralba, Chieve, Cumignano, Gombito, Pandino e Sergnano dove sono stati raccolti rispettivamente i se-

guenti quantitativi di rifiuti: 500, 200, 280, 240, 240, 820 e 2.080. Il totale dei rifiuti raccolti in tutto il Cremasco è quindi pari a 29.890 kg, mentre l’anno scorso era stato di 24.870. «Linea Gestioni ringrazia tutte le persone che hanno contribuito alla riuscita di Rifiutando, i dipendenti aziendali, i Sindaci che sostengono l’iniziativa e si impegnano in prima persona contro l’abbandono dei rifiuti, e soprattutto tutti i partecipanti che hanno trasformato queste due giornate in un grande evento per il territorio» evidenziano gli organizzatori.

Dopo qualche giorno di assestamento la primavera sembra sia finalmente sbocciata. Il Cta Acli promuove una serie di gite e viaggi per tutti i gusti, per chi vuole semplicemente fare una gita fuori porta ma anche per chi sta già programmando le vacanze estive. • Dal 29 Maggio al 2 Giugno - Tour dell’Austria lungo il Danubio. Si visiteranno: Linz, Melk, Durnstein, Krems, Klosterneuburg, VIENNA, Engelhartsetten e Graz. • Dall'8 al 13 giugno - tour 'Alla scoperta dell'Albania'. Si visiteranno: Durazzo, Ardenica, Butrinto, Kruja, Saranda, Tirana e Valona.. • Dal 21 al 27 Giugno 2015 Soggiorno in Val Venosta con incantevoli escursioni all’Abbazia di Monte Maria, in Val senales, al Passo Resia, in Austria e Svizzera. • Dal 05 al 26 Luglio - Soggiorni settimanali e quindicinali a Scanzano Jonico in Basilicata presso il Villaggio Portogreco 4****, con escursione a Matera. • dal 12Luglio al 9 Agosto Soggiorni quindicinali ad Andalo presso l’Hotel Stella Alpina 3***. . • Dal 06 al 16 Agosto 2015 un Gran Tour di Ferragosto in Scozia e Londra. Si visiteranno: Dover; Cambrige; Edimburgo; Roslyn; Styirling; Balmoral Castle; Inverness; Lago di Loch-Nes; Isola di Skye; Fort William; Gren. Coe; Glagow; Carlisle; Oxford e Londra. • Dal 29 Agosto al 05 Settembre - Una settimana di relax a Scanzano Jonico in Basilicata presso il Villaggio Portogreco 4****, con escursione a Matera. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372-800423, 800429. Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema (Piazza Manziana 17. Crema tel. 0373-250064). Sito: www.ctacremona.it


Sabato 23 Maggio 2015

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VOLLEY A1 Grande impresa della squadra casalasca, che sbanca con merito Novara e centra un traguardo storico

TRIONFO TRICOLORE A TINTE ROSA N

dal nostro inviato Vanni Raineri

OVARA - Ci sono tifosi che devono attendere decenni per esultare, ad altri basta semplicemente che si materializzi una favola. E così Casalmaggiore si risveglia tricolore, primo scudetto della storia per lo sport cremonese e Novara recrimina sui suoi limiti. Non sappiamo cosa riservi il futuro al volley di Casalmaggiore, ma un’avventura del genere è irripetibile. Al secondo anno in A1, pareva già un miracolo la qualificazione ai playoff da seconda. Sotto 0-2 in semifinale con Conegliano, sembrava sfumata la speranza di “poter perdere” la finale contro Novara, apparsa di livello troppo superiore a tutte le avversarie nella stagione regolare. La rimonta contro Conegliano ha forgiato il carattere delle ragazze in rosa, ha consentito loro di credere ai propri notevoli mezzi e ha dato loro probabilmente quel piglio sbarazzino che ha permesso di presentarsi all’appuntamento clou senza che tremassero le gambe. Un miracolo non si può interrompere a metà e così ecco servito il 3-2 con spareggio vinto in campo nemico. A Novara si è andati sull’onda di un equilibrio perfetto: 2 vittorie casalinghe ciascuno, una per 3-1 e una per 3-2. Novara in casa però è imbattibile, ma doveva esserlo anche Conegliano... I tifosi ci credevano, tanto che si sono presentati al PalaTerdoppio in numero ben superiore rispetto ai tagliandi riservati agli ospiti, riuscendo a trovarne in vari modi, su internet o addirittura acquistandoli in prevendita a Novara. D’altro canto la capienza di 3500 ordinata dalla Questura era chiaramente disattesa. Un vasto spicchio del palasport di Novara si è così tinto di rosa, per il resto bella la coreografia dei tifosi dellI’gor, ma sotto i luccichii era evidente il terrore di assistere ad una nuova disfatta storica. E’ bastato il primo set a far capire al pubblico piemontese quanto diversa fosse la determinazione messa in campo dalle due squadre e da lì in poi tutti i cori sono sembrati forzati. Il tifo Pomì ha invece fatto un gran baccano, sostenendo fino alla fine le proprie benia-

Imma Sirressi in difesa (foto Rubin / LVF)

La Pomì sul podio tricolore

Un attacco di Alessia Gennari (foto Rubin / LVF)

mine. Dopo un primo parziale dominato ben oltre il 25-23 evidenziato dal tabellone luminoso, nel secondo la Igor ma saputo mantenere i pochi punti di vantaggio sino al 25-22 finale. Il terzo set, dopo il buon inizio della Pomì, è equilibrato: si va sul 14-14,

poi sul 20-20 ed è Gennari a chiuderlo sul 25-23. Come ormai consuetudine, dopo tre set giocati alla grande, Serena Ortolani è costretta a dare forfait per i soliti crampi. Al suo posto Marika Bianchini, che anche stavolta si dimostra ben più di un rincalzo.

Il set inizia con un nuovo allungo delle rosa, poi Pedullà rimette in campo le deludenti Chirichella e Hill, ma dopo un fuoco di paglia (17-17), Tirozzi e compagne prendono il volo annichilendo le avversarie. Novara affronta così la nuova delusione. La prima finale persa fu nel 2002 contro Bergamo, quando già c’erano la presidentessa suor Giovanna e in panchina Pedullà. L’anno dopo altra finale persa contro Perugia, nel 2004 terzo ko di fila, il più bruciante: contro Bergamo, Novara era sul 2-0 e in gara 3 in vantaggio 2 set a 1 e 24-21. Ebbene, ha saputo perdere, così come in gara 4 in casa ha sprecato due match ball sul 14-12 nel tie break. La quarta delusione nel 2009 contro Pesaro ed ora il quinto sigillo sul destino cinico e crudele. Complimenti sinceri però per come squadra e tifosi hanno accettato la nuova batosta. D’accordo che nel volley raramente si giustificano le sconfitte con gli errori arbitrali, ma se è vero che alcuni punti sono stati contestati dalle rosa, c’è anche stato un punto tolto alle locali in un momento delicato del quarto set, quando su una palla out, l’arbitro ha visto un tocco a muro che non c’era stato. Il pubblico piemontese non ha cercato alibi ed è questa in fondo la lezione che i casalaschi devono trarre e ricordare quando verranno momenti inevitabilmente più critici. Ma ora è il tempo di esultare e di consegnare que-sto magnifico gruppo alla storia dello sport provinciale.

PLAYOFF

QUARTI DI FINALE - GARA 1 Casalmaggiore-Montichiari 3-0 Modena-Conegliano 3-1 Novara-Bergamo 3-1 Piacenza-Busto Arsizio 0-3 QUARTI DI FINALE - GARA 2 Bergamo-NOVARA 1-3 Busto Arsizio-Piacenza 1-3 Conegliano-Modena 3-2 Montichiari-CASALMAGGIORE 2-3 QUARTI DI FINALE - GARA 3 Modena-CONEGLIANO 2-3 PIACENZA-Busto Arsizio 3-1 SEMIFINALI - GARA 1 Casalmaggiore-Conegliano 2-3 Novara-Piacenza 3-0 SEMIFINALI - GARA 2 Conegliano-Casalmaggiore 3-0 Piacenza-Novara 1-3 SEMIFINALI - GARA 3 Casalmaggiore-Comegliano 3-0 NOVARA-Piacenza 3-0 SEMIFINALI - GARA 4 Conegliano-Casalmaggiore 0-3 SEMIFINALI - GARA 5 CASALMAGGIORE-Conegliano 3-2 FINALE - GARA 1 Novara-Casalmaggiore 3-2 FINALE - GARA 2 Casalmaggiore-Novara 3-1 FINALE - GARA 3 Novara-Casalmaggiore 3-1 FINALE - GARA 4 Casalmaggiore-Novara 3-2 FINALE - GARA 5 Novara-CASALMAGGIORE 1-3


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Speciale Pomì

Sabato 23 Maggio 2015

Graziano Sassarini, il medico portafortuna LA STORIA Sostituto del dottor Toscani nei playoff, ha partecipato al trionfo tricolore come nel 2002 con il Viadana nel rugby

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e vincere uno scudetto in un territorio limitato quale l’Oglio Po, che conta circa 80mila abitanti, è un’impresa storica, figuriamoci vincerne due, per di più in due sport diversi. Capita a Graziano Sassarini, un medico che vive a Motta Baluffi, noto in quanto medico di famiglia di tanti casalaschi, ma anche come medico sportivo. Era lui il medico sociale di quel Rugby Viadana che nel 2002 conquistò il suo primo (e finora unico) scudetto e col successo di Novara ha realizzato la sua doppietta personale. Chiariamo subito che non si tratta del medico sociale della Pomì, che è Claudio Toscani. Questi però nelle ultime settimane è stato impossibilitato per motivi personali a seguire la squadra, così la società rosa ha ricorso al contributo di Sassarini e stando ai risultati non ha avuto modo di pentirsene. Sassarini ha iniziato a svolgere il ruolo nelle ultime tre giornate della stagione regolare, culminate col sorpasso su Modena per il secondo posto e poi ha proseguito con i fantastici playoff conclusi sabato scorso. «Claudio Toscani è il titolare nel ruolo – chiarisce subito Sassarini – io l’ho solo sostituito in questo ultimo periodo». Si può fare un parallelo tra questi due grandi traguardi? «Lo spirito è lo stesso. Allora Viadana salì dalla A2 alla A1 (conquistata nel ’99, ndr), poi due anni in A1 e al primo anno della Super 10 lo scudetto. Due imprese accomunate dalla presenza di bravissimi atleti e soprattutto di un’ottima organizzazione alle loro spalle per gestire al meglio la situazione. Questo favorisce le performance degli atleti in uno spirito di crescita. In entrambi i casi grande entusiasmo, capacità tecnico-tattiche e anche lo stesso spirito». Il volley per lei un mondo nuovo. «Conoscevo poco questo ambiente. C’è molto agonismo, intensità, psicologia. Sono state brave le atlete e la società, a tenere duro, a non mollare mai come amano dire a Viadana, sino a che gli avversari non sono più riusciti a tenere il nostro passo e la nostra voglia di vincere». Anche Viadana fu una sorpresa, ma forse stavolta lo scudetto è ancora più inatteso. «In quel 2002 chiudemmo al pri-mo posto la stagione regolare. La vera sorpresa fu battere la Benetton Treviso in semifinale, ma anche nella finale con Calvisano partivamo da sfavoriti. Treviso e Calvisano, finaliste l’anno prima, erano nell’ordine le due principali favorite, ma vincemmo noi, che eravamo ad inizio stagione solo un potenziale outsider».

La gioia delle ragazze rosa (foto Filippo Rubin / Lvf) Il medico Graziano Sassarini

«Anche allora – prosegue nel parallelo il medico – ci fu un po’ di fortuna che aiuta sempre, pochi infortuni e quei pochi recuperati senza problemi. Ma quel che accomuna davvero le due imprese sono l’entusiasmo e la voglia di fare e il non indietreggiare di fronte a una sconfitta. A Treviso in semifinale perdemmo di brutto, ma recuperammo allo “Zaffanella” di Viadana. Il sostegno del territorio e del pubblico (in 3000 a Treviso) fu anche allora fondamentale. Anche il pubblico della Pomì ha sostenuto senza pause la squadra, e ne ha favorito il recupero. A Novara man mano che la partita avanzava, il nostro tifo aumentava di intensità e le loro facce erano sempre più sconsolate. Novara ha accusato la tensione». Lei che ci è passato, quale lezione può trarre la Pomì dopo un’impresa del genere, quali gli ostacoli da superare? «Quando si arriva al top dell’entusiasmo il difficile è mantenersi ad alti livelli, bisogna fare in modo che alle prime diffi-

coltà non ci si abbatta più di tanto. Nello sport le fasi di picco e le cadute sono normali e vanno affrontate e superate assieme con l’ambiente compatto. Il sostegno non deve mancare, anche delle aziende e dei tifosi. Quel poco che il nostro territorio vanta deve saperlo sostenere». Quel poco, dice. Intanto vanta già due scudetti. Il terzo tricolore nell’Oglio Po in quale sport conta di conquistarlo? «Per carità, per me è un orgoglio essere stato chiamato dopo il problema del dottor Toscani. Ho dato volentieri il mio apporto in questa cavalcata esaltante. Una bellissima esperienza anche dal punto di vista professionale. Sono felicissimo di aver partecipato a questa avventura e di aver dato il mio piccolo contributo a questa grande impresa. Fa piacere essere protagonista in due scudetti. Fa anche curriculum, se qualcuno vorrà avvalersi della mia esperienza... Per lo meno non si può dire che io non porti fortuna». V.R.


Speciale Pomì

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Sabato 23 Maggio 2015

Barbolini favorito per il dopo Mazzanti

LA PROSSIMA STAGIONE L’intenzione della società è quella di confermare almeno sei colonne della squadra

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a società Volley Ball Casalmaggiore non si snatura, conoscendo chi la dirige non esiste il rischio di voli pindarici. Si terranno i piedi ben piantati a terra, il che spesso, come dimostra la bella avventura scudetto, è la migliore maniera per volare. La società si confronta su più fronti in questi giorni. Smaltita già la sbornia tricolore, c’è la necessità di muoversi su diversi versanti. Innanzitutto il fondamentale apporto degli sponsor. Come il presidente Boselli Botturi ha avuto modo di sottolineare spesso, la forza di questa società è il non avvalersi di un unico sponsor, anche considerando il ruolo predominante del Consorzio Casalasco del Pomodoro col marchio Pomì, ma di un nugolo di imprenditori dell’Oglio Po che garantiscono il loro sostegno. Lo spostamento a Cremona da un lato ha acceso l’interesse dei cremonesi e si spera che qualche azienda possa aggiungersi alla lista, ma nel contempo si rischia di perdere qualche sponsor soprattutto di Viadana, dove giocava la squadra sino al crollo del tetto del PalaFarina tre mesi fa. C’è poi appunto la delicata questione palasport. Quello di Viadana è inutilizzabile, a Casalmaggiore (magari con l’apporto della stessa Viadana) si stanno facendo valutazioni sulla realizzazione di un nuovo impianto in grado di soddisfare le accresciute ambizioni rosa e si dice che qualche sirena da Parma sia particolarmente invitante. Ma la passione con cui i cremonesi hanno accolto da subito la squadra, rappresenta una sorta di opzione pesante da mettere sul piatto della futura scelta societaria. Può essere che il PalaRadi sia dato in gestione alla Vanoli Basket, ma in un modo o nell’altro Cremona difficilmente rinuncerà ad ospitare la Champions League. Che però porterà nuovi problemi, come la necessità di garantire l’utilizzo del palazzetto alle avversarie straniere. Inoltre, la sera prima del match il taraflex andrà posato, per il sopralluogo del delegato Cev. Accetterà la Vanoli un nuovo passo indietro spostando parte dell’attività giovanile? D’altra parte non si può pensare di giocare il campionato a Cremona e la Champions a Montichiari o

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Il tecnico Mazzanti e la moglie Ortolani hanno firmato per Conegliano (foto Filippo Rubin / LVF)

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La Pomì in azione in gara 5 (foto Filippo Rubin / LVF)

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chissà dove. In attesa di conoscere le avversarie di Champions, c’è anche da allestire la nuova rosa. I cambiamenti ci saranno e probabilmente è meglio così. Non si chiede un replay ai miracoli, meglio ripartire per un nuovo progetto e affidare ai ricordi le splendide gesta di questo gruppo. E poi la società potrà aumentare il budget, ma sempre tenendolo sotto controllo. E dunque mister Mazzanti andrà sostituito: ha firmato per Conegliano con la moglie Serena Ortolani. Con loro lascerà certamente Katarzyna Skorupa (eletta miglior giocatrice del campionato dalla rivista Pallavoliamo), passata al Fenerbahce in Turchia. Ai saluti anche le tre giocatrici con minor minutaggio: Agrifoglio, Klimovich e Quiligotti. Il cambio di panchina e regia significherà una svolta decisa, ma l’intenzione è quella di confermare il resto della truppa. E dunque Tirozzi, Sirressi, Bianchini (che non ha fatto rimpiangere Ortolani nei finali di gara, ma Piacenza bussa), Gennari (ci sono le sirene di Busto, ma dovrebbe restare) e la fantastica coppia di centrali: Stevanovic e Gibbemeyer hanno chiuso nella top 5 stagionale per numero di muri. Per la serba non dovrebbero esserci problemi, anche l’americana, che sembrava vicina all’addio, potrebbe restare a Casalmaggiore. Come afferma il presidente Boselli, c’è da costruire una rosa di 12-13 giocatrici, contro le 11 di quest’anno, anche per l’impegno in Champions. Servirà ancora equilibrio, una squadra che non si basi su una fuoriclasse, ma su un gruppo compatto. Quest’anno tra le 25 top scorer della stagione regolare, la Pomì aveva lo sola Tirozzi, ma è bastato per conquistare il tricolore. Per il nuovo mister sembra un ballottaggio tra Barbolini e Parisi. Ad entrambi l’esperienza internazionale non fa difetto. Carlo Parisi, 55 anni calabrese, ha guidato Busto Arsizio per 11 anni di fila, sino alla corrente stagione. Massimo Barbolini, 51 anni modenese, ha guidato la Nazionale italiana per 6 stagioni fino al 2012, per poi passare al Galatasaray in Turchia, dove nell’ultimo anno ha allenato anche la Nazionale. Barbolini nelle ultime ore sembra in vantaggio e dalla scelta del tecnico dipenderà poi quella dell’alzatrice e degli altri rinforzi. V.R.


Speciale

I

di Laura Bosio

l sabato sera era iniziato piuttosto in sordina. Intorno alle 20 piazza Stradivari si mostrava desolatamente vuota, eccezion fatta per le persone sedute ai tavolini dei bar, che guardavano con preoccupazione ad un cielo sempre più nuvoloso. Poi è stata la volta della pioggia, quasi a voler sottolineare che proprio non sarebbe stata una buona serata. Così intorno alle 20.40, quando è iniziato il collegamento televisivo con Novara, davanti al maxischermo installato in piazza Stradivari (di fronte a Spazio Comune) per vedere la finale di scudetto, non c’era quasi nessuno. I pochi timidi spettatori interessati all’incontro erano riparati sotto i portici della Camera di Commercio. Poi qualche coraggioso, ignorando le poche gocce d’acqua, si è avvicinato allo schermo. Altri si sono aggiunti, con gli ombrelli aperti. Così quando la pioggia ha smesso di scendere, mentre le due squadre ancora si contendevano il primo set, la piazza ha iniziato a riempirsi. Qualcuno è andato a prendere le sedie in Cortile Federico II. Altri sono rimasti in piedi, un po’ defilati. Le persone hanno continuato ad arrivare finché, in breve, la piazza si è gremita di spettatori, con gli occhi incollati alla partita. Perché se è vero che a Cremona forse in pochi conoscevano le gesta della Pomì, che quando giocava a Viadana sembrava lontana anni luce dalla città del Torrazzo, è anche vero che ci è voluto poco perché i cremonesi vi si affezionassero, una volta che la squadra rosa si è trasferita al PalaRadi. Così, un sabato sera iniziato in sordina, si è trasformato in un sabato sera di tifo, di voglia di combattere e di credere nell’impossibile, con centinaia di persone che sono rimaste con il fiato sospeso a seguire le imprese delle ragazze di mister Mazzanti. Fino a quel quarto set, quando le rosa hanno inaspettatamente chiuso la partita con un punto di Valentina Tirozzi, conquistando lo scudetto e la piazza è esplosa in grida di esultanza, per un risultato che tutti avevano segretamente sperato, ma che nessuno aveva osato ipotizzare. Così,

E’ qui la festa? Cremona e Casa

Sabato sera in piazza Duomo e la domenica sul Listone tanti tifosi hanno voluto celebra Valentina Torozzi con la coppa in piazza Duomo a Cremona

Elogi anche dall’assessore regionale: «Un esempio per lo sport lombardo»

I festeggiamenti per la Pomì Casalmaggiore sono proseguiti anche al lunedì, quando le giocatrici sono state ricevute in Regione, dall’assessore allo Sport, Antonio Rossi e dal presidente della Regione, Roberto Maroni. Presenti per l’occasione anche il consigliere regionale Carlo Malvezzi, il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni e il presidente Fipav Lombardia, Adriano Pucci Mossotti. Successivamente la squadra è stata premiata dalMaroni e Rossi in piazza Città di Lombardia, in occasione dell’incontro con il numero uno del tennis mondiale, Novak Djokovic. «Il vostro scudetto – ha dichiarato l’assessore – è il simbolo più bello del sapersi impegnare per un traguardo e di non mollare davvero mai». Rossi ha dichiarato di aver seguito la partita di gara 5 in tv con grande emozione: «Ho voluto incontrarvi di persona perché voi rappresentate un simbolo di sport vero, pulito». L’assessore ha lodato anche la caparbietà delle giocatrici che, nonostante il disagio di doversi spostare dal proprio palazzetto, non hanno mollato, continuando a perseguire i risultati: «Una fatica che vi ha viste “adottate” da Cremona con una media di quattromila spettatori a gara, con tanti che vi hanno seguito a Novara per vedervi poi conquistare lo scudetto. Avete superato anche le difficoltà del palazzetto grazie alla vostra tenacia, a una società sana e solida e a un main sponsor come Pomì che vi è a fianco da 5 anni e ha deciso di restarci per altri 5: da Casalmaggiore arriva quindi un esempio per lo sport lombardo sia sul campo sia sul fronte del sostegno come sponsor».

mentre a Novara la Pomì festeggiava il suo primo storico scudetto, al suo secondo anno di presenza in serie A, in piazza a Cremona e a Rivarolo del Re (dove era posizionato un altro maxischermo), cremonesi e casalaschi festeggiavano il primo tricolore nella storia del territorio. Poco a poco la piazza si è svuotata, ma i tifosi sono rimasti nei paraggi, in attesa che la squadra approdasse sotto al Torrazzo, di ritorno da Novara, per festeg-

giare insieme alla città che l’ha ospitata nella fase cruciale del campionato. Così intorno alle 2.30 di notte, orario in cui solitamente Cremona è quasi deserta, piazza Duomo e Cortile Federico II erano gremite di persone, che hanno accolto festanti il pullman delle ragazze. In testa al comitato di accoglienza il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, che ha fatto gli onori di casa, congratulandosi personalmente con le ragazze e con l’alle-

natore. Ma in piazza c’era anche il suo collega, il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, arrivato in pullman da Novara insieme alle ragazze. Le protagoniste della vittoria hanno sfilato di fronte ai tifosi. Sono seguiti interventi anche del presidente Massimo Boselli Botturi e di Costantino Vaia, amministratore delegato della Pomì. Bottiglie di spumante sono state stappate, la coppa è stata levata al cielo, i tifosi hanno intonato a gran

voce “Siamo noi, i campioni dell’Italia siamo noi”, animando la notte rosa di Cremona. Una notte che la città non dimenticherà tanto facilmente. SUL LISTONE Il tifo in rosa non si è accontentato della notte cremonese. Casalmaggiore ha, infatti, voluto celebrare degnamente la propria squadra, nel tardo pomeriggio di domenica nella piazza principale della cittadina. E’ bastato un quarto d’ora


Pomì

13

Sabato 23 Maggio 2015

almaggiore in delirio per la squadra rosa

are degnamente il trionfo tricolore delle ragazze di Mazzanti

Le giocatrici della Pomì sul palco a Casalmaggiore

Tifosi in festa a Casalmaggiore

perché il Listone si riempisse: circa 5mila persone, provenienti da tutto il territorio, si sono radunate sotto un palco per festeggiare le ragazze, che intorno alle 19.30, accompagnate dal suono della banda, hanno sfilato lungo la strada principale della città, per approdare in piazza tra il tripudio dei tifosi, accolte dalle loro gigantografie, appese alle finestre del Comune. Sul palco, a gestire la serata, era presente Gianluca Federici, lo speacker del

PalaRadi, che come sempre ha saputo intrattenere il pubblico durante l’attesa delle ragazze. Tantissimi i giovani presenti, a riprova che il volley ha grande appeal tra il pubblico giovanile. Tra questi erano presenti anche le giocatrici di Joy Volley e Viadana Volley. Moltissimi anche i bambini, molti dei quali seduti sul palco, eccitati nel vedere le loro beniamine in prima persona. Presenti naturalmente anche i gruppi della tifoseria organizzata: i

Casalma Panthers, i Btb e i No Vbc no party. Sul palco, per i saluti e i ringraziamenti, si sono quindi avvicendati numerosi personaggi. A partire dal main sponsor Pomì, Costantino Vaia, che si è soffermato sui grandi risultati ottenuti dalla squadra, dopo due soli anni nella massima serie. Ma anche sulla capacità di traino che essa ha suscitato sui giovani sportivi. Grande soddisfazione anche da parte del presidente, Massimo Boselli Botturi,

che dopo essersi congratulato con l’allenatore Mazzanti e con le ragazze, ha voluto ringraziare il pubblico dei tifosi, che sono stati vicini alla squadra in ogni momento e che hanno saputo trasmettere entusiasmo. Ha preso poi la parola il capitano, Valentina Tirozzi, che ha ringraziato a sua volta i tifosi e ricordato che la vittoria è stata frutto del grande spirito di squadra che fin dall’inizio ha unito le ragazze.«“Uno spirito che deve esse-

re mantenuto, e a questo proposito faccio appello alla dirigenza, affinché faccia di tutto perché l’anno prossimo tale spirito sia ancora il motore trainante della squadra», ha aggiunto la capitana. La festa si è conclusa con musica e cori dei tifosi, sventolando la coppa dello scudetto per un’ultima volta. Poi le ragazze si sono fermate tra i pubblico, per concedere autografi e fotografie.


Pomì

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Sabato 23 Maggio 2015

almaggiore in delirio per la squadra rosa

are degnamente il trionfo tricolore delle ragazze di Mazzanti

Le giocatrici della Pomì sul palco a Casalmaggiore

Tifosi in festa a Casalmaggiore

perché il Listone si riempisse: circa 5mila persone, provenienti da tutto il territorio, si sono radunate sotto un palco per festeggiare le ragazze, che intorno alle 19.30, accompagnate dal suono della banda, hanno sfilato lungo la strada principale della città, per approdare in piazza tra il tripudio dei tifosi, accolte dalle loro gigantografie, appese alle finestre del Comune. Sul palco, a gestire la serata, era presente Gianluca Federici, lo speacker del

PalaRadi, che come sempre ha saputo intrattenere il pubblico durante l’attesa delle ragazze. Tantissimi i giovani presenti, a riprova che il volley ha grande appeal tra il pubblico giovanile. Tra questi erano presenti anche le giocatrici di Joy Volley e Viadana Volley. Moltissimi anche i bambini, molti dei quali seduti sul palco, eccitati nel vedere le loro beniamine in prima persona. Presenti naturalmente anche i gruppi della tifoseria organizzata: i

Casalma Panthers, i Btb e i No Vbc no party. Sul palco, per i saluti e i ringraziamenti, si sono quindi avvicendati numerosi personaggi. A partire dal main sponsor Pomì, Costantino Vaia, che si è soffermato sui grandi risultati ottenuti dalla squadra, dopo due soli anni nella massima serie. Ma anche sulla capacità di traino che essa ha suscitato sui giovani sportivi. Grande soddisfazione anche da parte del presidente, Massimo Boselli Botturi,

che dopo essersi congratulato con l’allenatore Mazzanti e con le ragazze, ha voluto ringraziare il pubblico dei tifosi, che sono stati vicini alla squadra in ogni momento e che hanno saputo trasmettere entusiasmo. Ha preso poi la parola il capitano, Valentina Tirozzi, che ha ringraziato a sua volta i tifosi e ricordato che la vittoria è stata frutto del grande spirito di squadra che fin dall’inizio ha unito le ragazze.«“Uno spirito che deve esse-

re mantenuto, e a questo proposito faccio appello alla dirigenza, affinché faccia di tutto perché l’anno prossimo tale spirito sia ancora il motore trainante della squadra», ha aggiunto la capitana. La festa si è conclusa con musica e cori dei tifosi, sventolando la coppa dello scudetto per un’ultima volta. Poi le ragazze si sono fermate tra i pubblico, per concedere autografi e fotografie.


foto Rubin / LVF


16

Speciale Pomì

Sabato 23 Maggio 2015

I NUMERI DELLA POMÌ N.

GIOCATRICE

1

PRESENZE

PUNTI

Serena Ortolani

34

383

3

Katarzyna Skorupa

33

84

4

Marika Bianchini

34

275

5

Immacolata Sirressi

34

1

6

Alessia Gennari

32

303

7

Geraldina Quiligotti

6

-

8

Lauren Gibbemeyer

34

348

9

Beatrice Agrifoglio

8

2

6

3

15 Jovana Stevanovic

34

397

16 Valentina Tirozzi

34

536

10 Vera Klimovich

Katarzyna Skorupa in azione (foto Giuseppe Storti)

TECNICO: DAVIDE MAZZANTI

«Sono felice e ho imparato tante cose»

LE PROTAGONISTE SILENZIOSE

C

ome palleggiatrice di riserva, ha avuto poche occasioni per mettersi in mostra, ma tutte le volte che è stata chiamata in causa da Mazzanti, Beatrice Agrifoglio (21 anni di Sansepolcro) si resa utile alla squadra rosa. Beatrice, cosa provi ad essere campionessa d’Italia? «Mille emozioni diverse. Diciamo che mi sento un pochino realizzata, ma solo un po’ perché spero che questo sia il primo di altri. Però ho realizzato un sogno che avevo fin da bambina. Sono molto felice di quello che è accaduto. Ancora non lo ho realizzato bene, credo che ci metterò un po' di tempo». Ad inizio stagione pensavi che fosse possibile salire sul trono tricolore? «Ad essere sincera non lo pensavo. Credevo soltanto di poter fare una stagione ad alto livello, ma non di poter vincere lo scudetto. Per questo è stato ancora più

Beatrice Arifoglio in palleggio

La palleggiatrice toscana Beatrice Agrifoglio è stata la vice della titolare Skorupa

bello, perché era inaspettato». Secondo te, quel è stata la partita più importante della stagione, finale dei playoff a parte? «Credo sia stata l’ultima sfida di regular season contro Modena, perché ci ha dato quella spinta in più per caricarci e per darci una piccola mano nei playoff. E soprattutto ci ha fatto capire il nostro vero valore nel campo». Sei soddisfatta della tua stagione? «Sono soddisfatta, perché mi sento migliorata come atleta sia tecnicamente che mentalmente e mi sento cresciuta anche come persona. Sono sincera, avrei voluto giocare un po' di più, ma credo che essendo ancora giovane, avrò i miei momenti. Però vincere uno scudetto non può che farti sentire soddisfatta del lavoro svolto in palestra». Cosa hai imparato da una giocatrice come la Skorupa? «Ho imparato la professionalità, ma soprattutto ho cercato di captare al massimo tutto quello che

era possibile, considerando che lei è molto brava. Ho capito meglio come gestire la partita e cosa fare anche in momenti importanti. Ora c’è solo da metterli in pratica». Dopo la mancata conferma da parte della Pomì, ha già programmato il tuo futuro? «Per la prossima stagione ancora non ho deciso nulla, vorrei poter avere più responsabilità e quindi giocare, ma è tutto da stabilire». A chi assegneresti il titolo di Mvp della stagione? «Io risponderei a tutte quante, però se devo sceglierne una di noi, lo consegnerei proprio a Skorupa. Credo sia stata molto importante nella nostra stagione e soprattutto nella nostra vittoria». Qual è il tuo sogno nel cassetto? «Diciamo che un sogno si è già avverato, ma gli altri non vorrei svelarli... Magari un giorno se si avvereranno li condividerò anche con voi». F.V.


Speciale Pomì

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Sabato 23 Maggio 2015

Geraldina e Vera felici di vestire il tricolore

LE PROTAGONISTE SILENZIOSE

Malgrado lo scarso impiego, il libero e la centrale bielorussa sono riuscite a rendersi utili

M

algrado siano state impiegate in poche occasioni, anche il libero Geraldina Quiligotti e la centrale bielorussa Vera Klimovich si sono rese utile alla squadra campione d’Italia. Geraldina Quiligotti, livornese doc, è stata chiusa nel suo ruolo dall’ottima Sirressi, ma non nasconde la gioia per la conquista del tricolore, anche se la prossima stagione, come Agrifoglio e Klimovich non giocheranno più per la Pomì. Quanto vale uno scudetto a 20 anni? «Vincere uno scudetto a 20 anni è un sogno che si realizza. La risposta è un po’ scontata, ma è così». Dimmi la verità: a cosa puntavate ad inizio stagione? «All’inizio dell’anno non ci siamo prefissati un obbiettivo, volevamo fare bene e questo ci ha portato fino alla fine». Quel è la partita che ti ha dato maggiori soddisfazioni? «La partita che mi ha dato maggior soddisfazione è quando sono entrata a Busto Arsizio, in Coppa Italia: sul 24 pari ho difeso una bella fast. E poi abbiamo vinto il set». Hai sofferto a stare tanto in panchina? «Stare tanto in panchina non è facile, perché c’è la voglia di dimostrare i proprio valore, però bisogna essere bravi a farsi trovare pronti». Cosa hai imparato da una giocatrice come la Sirressi? «Da Imma ho imparato molto tecnicamente, però sono cresciuta molto anche a livello personale». Per te chi è stata la migliore del campionato? «Siamo state tutte eccezionali, ma per me la migliore è stata Kasia Skorupa». Qual è il tuo sogno nel cassetto? «Riuscire a giocare titolare in A1 e perché no, vincere un altro scudetto». Come vedi la pallavolo italiana? «Secondo me la pallavolo in Italia è in continua crescita». Ha giocato poco anche la centrale Vera Klimovich, 27enne di Minsk, ma con due pezzi da novanta come Lauren Gibbemeyer e Jovana Stevanovic, trovare più spazio non era facile.

Geraldina Quiligotti (n. 7) mentre fa in suo ingresso in campo in un match (foto Filippo Rubin / Lvf)

Vera Klimovich festeggia a Novara al termine di gara 5

Geraldina fa festa con la Agrifoglio, dopo la conquista del tricolore

Cosa provi ad aver vinto lo scudetto alla tua prima stagione in Italia? «Sono molto felice di aver avuto l’opportunità di giocare in Italia e in una squadra come la Pomì. E’ stata un’esperienza che mi ha arricchita sia come giocatrice, che come persona. Viverla insieme a per-

sone come le mie compagne di squadra e tutti coloro che ci hanno seguito, è stato stupendo». Pensavi di giocare di più? «Ho sempre rispettato le decisioni e le scelte dell’allenatore. Ciò non toglie che mi sarei aspettata di giocare di più. Il mio

impegno in allenamento non è mai mancato e mi sarebbe piaciuto essere di supporto alla squadra, oltre che durante la settimana, anche nelle partite». Come valuti la stagione dell’altra centrale rosa, Lauren Gibbemeyer? «E’ stata di una stagione esaltante

per entrambe le mie compagne di reparto. Gibby e Jole (Stevanovic, ndr) si sono rivelate due grandi giocatrici, capaci di crescere cammin facendo sia in attacco che a muro e a giovarne sono stati i risultati della squadra». F.V.


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Speciale Pomì

Sabato 23 Maggio 2015

I tifosi della Pomì a Novara (foto Filippo Rubin / Lvf)

Il tecnico Mazzanti e le giocatrici rosa prima di gara 5 (foto Filippo Rubin / Lvf)

«Speriamo di rimanere ad alto livello»

I TIFOSI CASALASCHI Dopo la gioia per lo scudetto, gli appassionati pensano al futuro delle campionesse d’Italia

H

anno dato la caccia ai biglietti in ogni modo possibile per poter essere a Novara e qualche centinaio di loro ce l’ha fatta. Sono soprattutto i casalaschi che seguono da anni la Pomì ad essere riusciti ad assistere dal vivo alla gara scudetto. Abbiamo sentito le sensazioni di alcuni di loro per questa grande impresa. Partiamo da Gilberto Vicini, titolare a Casalmaggiore di una nota au-toscuola: «Ci credevo, ho sempre detto che avremmo vinto sia gara 4 che gara 5 contro Novara, perché loro avevano addosso una tensione mostruosa e nel loro team non c’era un gran rapporto di spogliatoio». Qualche giocatrice che l’ha sorpresa? «Più che le singole prestazioni, ha deciso l’alchimia che si è creata tra vere professioniste. In città le si vedono solo al supermercato, è un gruppo affiatato grazie all’allenatore. Poi il pubblico del PalaRadi ha dato la spinta determinante. Tutte brave le ragazze e tutte avevano un sassolino da togliersi, come la Sirressi, o come Tirozzi e Bianchini, scaricate da altre società. Così come il tecnico Mazzanti: un peccato che se ne

vada, ma sappiamo che in famiglia comandano le donne... E’ stata un’avventura meravigliosa, ma ora è giusto cambiare per trovare nuovi stimoli. Troppo grande la conquista, giusto che arrivi gente nuova con nuove motivazioni, speriamo che il

nuovo allenatore sia in gamba». Anche Federica Sarzi Roffia, titolare col marito di un’impresa di pompe funebri sempre a Casalmaggiore, era a Novara, ma da neofita: «Ho accompagnato i miei figli, che vanno sempre al palasport. Mi è pia-

ciuto tanto, ho visto una grande voglia di vincere. L’anno prossimo tornerò di sicuro». Se l’aspettava? «Sono scaramantica. quindi non mi sono mai espressa». A chi un elogio speciale? «Mi è piaciuta molto Skorupa, oltre alla solita Tirozzi. Ho visto una squadra umile, con Mazzanti che ha saputo trasmettere una calma serafica alle ragazze dando loro sicurezza. Anche il tifo ha fatto la differenza». Luca Marca, di professione agente di polizia municipale, è invece un tifoso doc. Abita a Casalmaggiore e svolge servizio in 6 Comuni della Bassa: «Ho iniziato a seguire la Pomì sin dalla vittoria di Sarno in Coppa Italia di B2 nel 2010 e da allora ho partecipato a tutte le trasferte. Ad inizio stagione ero fiducioso già al momento della presentazione della squadra in piazza Garibaldi, al rientro dal ritiro di Forte dei Marmi. Jovana Stevanovic disse che saremmo arrivati secondi e noi tifosi le credevamo, si vedeva che avevano una marcia in più». Jovana si è sbagliata... «Non si pensava allo scudetto, ma eravamo certi di giocarcela fino in fondo. La convinzione di poter vincere il tricolore è arrivata col 3-0

di Conegliano in semifinale. Si è capito che era l’anno giusto per l’impresa». Sulla squadra: «Rispetto agli anni precedenti, in questa stagione non c’era un vero leader, ha prevalso il gruppo e ci metto anche le tre ragazze che hanno giocato meno: Agrifoglio, Klimovich e Quiligotti. Le ho seguite anche nelle sedute di allenamento e hanno dato un grande contributo nel fare gruppo, senza chiedere spazio e fare pressioni. La serenità di una squadra è fatta anche da chi dietro alle titolari non “rompe le scatole”». Parola di tifoso vero. Infine Claudio Bettati, titolare di un’impresa edile di Torricella del Pizzo: «E’ il primo anno che seguo con continuità la squadra. Ci speravo, è stato bellissimo uscire da Novara con lo scudetto. Bravissime tutte». Qualcuna in particolare? «Io sono con Jovana Stevanovic, tra l’altro ho avuto modo di conoscerla e apprezzarla anche fuori dal campo. Per il prossimo anno, spero che il blocco sia confermato, almeno lo zoccolo duro delle italiane. Spero si riesca a mantenere un alto livello, poi sappiamo che rivincere sarà durissima». V.R.


Speciale Pomì

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Sabato 23 Maggio 2015

«Vogliamo che la squadra resti al PalaRadi» I TIFOSI cremonesi Sotto il Torrazzo le giocatrici rosa hanno entusiasmato anche chi non conosceva il volley

C’

è chi segue la pallavolo da anni, ma anche chi l’ha scoperta solo da qualche mese, richiamato dai risultati eccellenti della Pomì; ci sono ragazze giovanissime, ma anche persone anziane. Il popolo dei tifosi è davvero variegato. Tra i cremonesi c’è grande passione nei confronti di una squadra che si è data anima e corpo per raggiungere un grande risultato. A partire dalle ragazze più giovani, per cui la pallavolo è spesso un sogno da raggiungere. «Vedere giocare le ragazze quest’anno è stato un sogno – racconta Roberta -. Gioco a pallavolo da due anni e credo che sia uno sport davvero bello e che insegni a fare squadra. Essere un gruppo unito è il segreto per vincere». «Non ho mai seguito la pallavolo, ma quest’anno, dopo aver visto giocare la Pomì, mi è venuta voglia di entrare in una squadra», aggiunge Ylenia. Ma anche tra gli adulti l’entusiasmo non è mancato. «Questa vittoria è la dimostrazione che il volley non è solo potenza e tecnica, ma soprattutto cuore e spirito di squadra – afferma Sara, che segue la pallavolo da anni -. Qualità che alla Pomì non sono mancate e che hanno portato alla vittoria dello scudetto». «Non credo che molti a inizio stagione avrebbero mai pensato che saremmo arrivati a mettere in tasca uno scudetto – afferma Paolo, tifoso storico –. Questa vittoria è un sogno che diventa realtà. Nel nostro piccolo, siamo riusciti a stupire tutti. Quella della Pomì è una fiaba: la piccola Cenerentola che trionfa su tutti». Ma l’entusiasmo per le giocatrici rosa aveva contagiato i cremonesi già dalle prima partite giocate al PalaRadi, che si è letteralmente riempito per seguire le imprese della formazione casalasca. «Devo essere sincera: non ho mai seguito la pallavolo “dal vivo”. La vedevo solo in tv, ma avere la Pomì qui è stata l’occasione per iniziare a seguirla e ora sento che non voglio più smettere», spiega Stefano. «La chiave di questa squadra è stata la determinazione che, insieme alla voglia di vincere, ha sopperito ad alcuni limiti tec-

Il PalaRadi gremito per sostenere la Pomì (foto Filippo Rubin / Lvf)

nici. Gli sguardi delle ragazze in campo dicevano tutto. Ho giocato a pallavolo per anni e conosco quello sguardo: è quello di chi ci mette il cuore». «Per noi cremonesi è una festa doppia: questo è il primo scudetto che arriva sul

territorio ed è arrivato proprio quando la Pomì ha iniziato a giocare al PalaRadi – afferma Simone -. Credo sia di buon auspicio e mi auguro che la squadra resti qui, dove senza dubbio troverà un folto pubblico ad accoglierla». Molti si dicono

dispiaciuti per il fatto che mister Mazzanti e la moglie Serena Ortolani, non giocheranno più nella Pomì così come altre giocatrici, ma sono comunque speranzosi per il futuro: «E’ sempre un peccato che questa splendida squadra si sfaldi,

ma fa parte del gioco – evidenzia Michele -. Ora speriamo che la società riesca a mettere insieme un nuovo gruppo che abbia caratteristiche simili a quello attuale: la voglia di giocare con il cuore”. L.B.



CASALMAGGIORE

Municipio circondato da sentinelle

Quelle in piedi a difesa della famiglia tradizionale sul Listone, quelle sedute contro l’omofobia in piazza Turati

P

di Vanni Raineri

omeriggio di sentinelle quello di oggi, in piedi e sedute, da una parte e dall’altra del Municipio. E’ la seconda volta, dopo l’iniziativa del marzo 2014, che le “Sentinelle in piedi” organizzano una veglia in piazza Garibaldi a Casalmaggiore, che si terrà oggi dalle ore 17 alle 19, così come in diverse piazze d’Italia. Contemporaneamente è stata organizzata un’iniziativa delle “sentinelle sedute” in contrapposizione alla precedente, che si terrà nella adiacente piazza Turati, divisa dalla prima dalla presenza del palazzo municipale. Da un lato chi difende i valori della famiglia tradizionale, dall’altro chi ritiene discriminatoria questa visione, sia per il ruolo marginale della donna sia per una distinzione tra ruolo e genere sessuale. Il clima si è surriscaldato nelle ultime ore anche per una polemica che ha investito alcuni membri della giunta comunale di centro-destra, favorevoli all’iniziativa di piazza Garibaldi. Uno di questi è l’assessore alle Politiche Sociali Gianfranco Salvatore: fu lui tempo fa ad anticipare il ritorno dell’iniziativa a Casalmaggiore con un post su Facebook, e sempre un intervento sul social è alla base della polemica. Secondo un gruppo di sette donne, Salvatore avrebbe aderito al movimento “Sposati e sii sottomessa”, un documento che riporterebbe tra le altre cose che “l’uomo deve incarnare la guida, la donna deve riabbracciare il ruolo del servizio”. Ricordiamo che sul tema già nell’ottobre scorso ci furono polemiche, in occasione della relazione presso l’Auditorium Santa Croce di Gianfranco Amato, pre-

A sinistra le sentilelle in piedi, a destra quelle sedute, nella manifestazione del marzo 2014

sidente di “Giuristi per la vita”, che attaccava la cosiddetta teoria del gender. In quell’occasione un altro assessore comunale, quello all’Istruzione Sara Valentini, affermò testualmente: «Credo che la famiglia sia composta da padre e madre che possono avere figli. La mia missione sarà entrare nell’istituzione scolastica e accompagnare i dirigenti nell’istruzione». Trattandosi anche di un ruolo (l’istruzione) delicato sul tema, anche quell’uscita provocò polemiche da parte di chi ritiene omofobe posizioni di quel tipo. “Perché i bambini non si toccano – affermava nel post Salvatore -. Perché hanno diritto ad un padre e ad una madre. Perché oggi anche le cose più ovvie hanno bisogno di essere difese”. “Pubblicamente – così il comunicato delle Sentinelle in piedi che annunciava la nuova veglia – testimonieremo il nostro no al testo sulle cosiddette “unioni civili”, ribadiremo il nostro no ad ogni tentativo di introdurre l’ideologia gender nelle scuole, come si sta cercando di fare in tutti i modi, rimarcheremo la pericolosità di un testo, il ddl Scalfarotto, che vuole introdurre il reato di opinione costruendolo sull’omofobia, termine studiato a tavolino per zittire chi non

si allinea al pensiero unico. Ma saremo in piazza soprattutto per dire sì alla famiglia, cellula fondante della nostra società, sì al diritto di ogni bambino a crescere con il suo papà e la sua mamma. Nell’indifferenza generale il Parlamento italiano sta discutendo un disegno di legge che equipara le unioni fra persone dello stesso sesso al matrimonio. Infatti, due uomini o due donne che vivono insieme saranno giuridicamente equiparabili a due coniugi, il che significa che un bambino potrà essere cresciuto da due persone dello stesso sesso, dunque deliberatamente privato del papà o della mamma. È arrivato il momento in cui non è più possibile stare a guardare: quando la famiglia viene minacciata, quando il matrimonio è attaccato nella sua sostanza, quando i bambini diventano oggetto di diritto, quando l’essenza stessa dell’essere umano è violata nella sua natura di uomini e di donne, occorre fare qualcosa”. Non così la pensano movimenti e associazioni che hanno organizzato la contromanifestazione di piazza Turati. Ad esempio le 7 firmatarie del documento sottolineano: “Sposati e sii sottomessa è una corrente che si raccoglie attorno

all’omonima pagina facebook. Il nome di quella pagina, le affermazioni sul ruolo subalterno della donna e gli inviti all’ubbidienza veicolano un modello di inferiorità che speravamo superato anche perché non lontano dal legittimare la violenza di genere. E questa subalternità è uno degli aspetti, il meno pubblicizzato, della “famiglia tradizionale” che sabato pomeriggio le “sentinelle in piedi”, capeggiate dal nostro assessore e con patrocinio del Comune, difenderanno in una manifestazione in piazza Garibaldi”. “Che un’amministrazione – conclude la nota - aderisca a una manifestazione che, tra le altre cose, ha evidenti agganci con l’idea di subalternità della moglie al marito, crediamo debba far indignare donne e uomini di qualunque schieramento”. “Sposati e sii sottomessa-Pratica estrema per donne senza paura” è il titolo di un libro di Costanza Miriano, dal sapore un po’ provocatorio come anche il suo secondo libro: “Sposala e muori per lei”. Chi la immagina come tradizionale angelo del focolare è fuori strada: è giornalista Rai, 45 anni, tante passioni (tra le quali non figurano i lavori domestici) e 4 figli, ovviamente sposata. Con un marito.

Bijou/1 - Workshop con “Soutache” Bijou/2 - Ornella va al 2 giugno Ultimo appuntamento con il Workshop di Primavera organizzato dall’Associazione Amici del Museo del Bijou in collaborazione con il Comune di Casalmaggiore. Al pubblico vengono proposti alcuni incontri laboratoriali a tema, che permetteranno di apprendere originali tecniche di creazione di monili artigianali. Oggi, sabato 23 maggio, il quinto e conclusivo appuntamento (dalle ore 15 alle 18) è con “Soutache”, a cura di Simona Telò. Incontro di linee e curve che formano opere d’arte, eseguite completamente a mano, con una passamaneria. Chiamata anche “Spiga Russa”, la tecnica Soutache trova le sue origini dagli Alamari tradizionali delle casacche militari e dai decori dei sontuosi abiti di Zar e Zarine. Il Soutache, tecnica nata nell’Europa dell’Est, prende il nome da una fettuccia di viscosa (sujtas) utilizzata per realizzare gli alamari delle casacche dei militari che, cucita insieme a pietre e perle, permette oggi di realizzare splendidi bracciali e orecchini, nonché fermagli, collane e decorazioni per abiti e accessori. La tecnica del Soutache ha conquistato il mondo della bigiotteria grazie ad alcune artiste della Russia e della Polonia, che hanno riadattato e applicato la tecnica del Soutache alla realizzazione di gioielli davvero unici. Componente fondamentale per realizzare i gioielli Soutache è la piattina, ovvero una corda intrecciata a spina. Tutti i segreti per declinare la piattina in splendidi bijoux verranno svelati in questo workshop. Saranno accolti fino a un massimo di 18 iscritti, che potranno contare su docenti preparati, materiali di qualità e adeguate attrezzature. Il costo di ogni workshop è di € 25. Tutti i materiali sono inclusi. I bijoux realizzati dai partecipanti a tutti o ai singoli laboratori potranno essere esposti nella mostra collettiva che verrà organizzata dalla fine del mese di giugno. La condizione è che le singole opere siano in qualche modo “ispirate” ai bijoux esposti al Museo, quasi a creare un simbolico ponte fra passato e futuro della bigiotteria locale.

E’ stata prorogata fino al 2 giugno la mostra sui grandi bigiottieri italiani che il Museo del Bijou di Casalmaggiore ha dedicato ad Ornella Bijoux e alla designer Maria Vittoria Albani. Orari di apertura: sabato 10/12 e 15/18, domenica e festivi 15/19. Letizia Frigerio, Conservatore del Museo del Bijou, ha detto: «Al di là dei numeri, pure importantissimi, la mostra sta riscuotendo consensi unanimi e di grande soddisfazione per tutti. I visitatori, da tutto il nord Italia, restano letteralmente incantati di fronte alle creazioni di Maria Vittoria Albani e non mancano di esprimere i loro commenti entusiasti, anche per la cura con cui la mostra è stata allestita. Sono lieta di poter dare ad altri visitatori del Museo del Bijou l'opportunità di ammirare una mostra così ricca: di bellezza, di storia, di eleganza...». Soddisfatta anche Bianca Cappello, curatrice della mostra che ha aggiunto: «Ornella Bijoux è un ottimo inizio per inaugurare un progetto ambizioso come Grandi Bigiottieri Italiani ed il riscontro del pubblico, affluente da tutta Italia al Museo di Casalmaggiore per visitare la mostra, ne è la concreta conferma». «Per la mostra al Museo del Bijou di Casalmaggiore, Bianca Cappello ha scelto 200 storici bijoux della collezione privata di Ornella Bijoux, pezzi importanti e significativi della mia produzione che raccontano oltre sessant’anni di arte, moda, e creatività», dice Maria Vittoria Albani, geniale designer oggi ottantacinquenne ancora ricca di verve, più che mai sulla breccia, felice per il successo della mostra. Nata nel 1944 grazie a Piera Albani e alla figlia Maria Vittoria (all'epoca quattordicenne), insignita negli anni del titolo di "Bottega Storica di Milano", Ornella Bijoux è oggi una tra le griffe di costume jewellery made in Italy più ricercate ed esclusive del panorama mondiale.

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GRANDE GUERRA

Sfilata, Messa, libri, mostre e gita

QUATTROCASE - L'Associazione Emergenti di Quattrocase, che opera nell’omonima frazione casalese da sempre legata alla tradizione, invita a partecipare alla manifestazione pubblica organizzata per dare inizio alle celebrazioni del centenario della Grande Guerra, che si terrà domani, 24 maggio alle ore 9,30 presso il Salone dell'Oratorio. La manifestazione, chiamata “...e il Piave mormorò...” prevede la presentazione del primo numero del periodico “Quattro passi nella Storia...e non solo” dedicato ad avvenimenti storici passati e presenti della locale comunità. A seguire, la sfilata del corpo dei Bersaglieri con fanfara per la via principale e la Santa Messa presso l'oratorio di San Rocco e Martino, dedicato nel passato ai valorosi caduti. Durante la Messa, l'Oratorio sarà invece dedicato alla Pace. «Da un simbolo del sacrificio di tanti giovani in una guerra aspra e terribile, con tanti lutti per famiglie e parenti, vogliamo trasformare questo piccolo sacello in “testimone” della nostra volontà di costruire una realtà di pace e impegnarci perchè quest'ultima sia un comune volere per la nostra comunità». Questo l’appello degli organizzatori. Alla fine della cerimonia un momento conviviale allegramente denominato “pan, salam e fartada”. CASALMAGGIORE - L’iniziativa di Quattrocase è organizzata nell’ambito della rassegna “Casalmaggiore e la Grande Guerra”, volta a commemorare la partecipazione e il sacrificio di molti casalaschi al primo conflitto mondiale e organizzata dal “Torrione sul Po”, l’Associazione che da alcuni anni collabora attivamente all’attività del Museo Diotti La proposta è particolarmente ricca. Si inizia come scritto sopra dall’evento di Quattrocase, e seguiranno altre tre iniziative che si terranno, ad ingresso libero, tutte presso il Museo Diotti. Sempre domani alle 17,30 inaugurazione della mostra Non numeri… persone (che rimarrà aperta al pubblico fino al 14 giugno) e concerto del coro e fanfara del Gruppo Storico dell’Associazione. Mercoledì 27 maggio alle ore 21 presentazione del volume La Chiesa in trincea. I preti nella grande guerra con la partecipazione dell’Autore, don Bruno Bignami. Infine sabato 30 maggio alle 10,30 incontro con John Ceruti, direttore del Museo della Guerra Bianca in Adamello. GUSSOLA – Il Circolo gussolese di SEL comunica che ci sono ancora posti liberi per la gita organizza per domenica 31 maggio a Caporetto, nel centenario dello scoppio della Grande Guerra. Caporetto, allora italiana, è oggi una cittadina slovena (Kobarid) vicina al nostro confine, ed è tristemente nota per la battaglia che nel 1917 si concluse con la disfatta dell’esercito italiano. Partenza fissata per le 5,30 da piazza Comaschi, con arrivo a Caporetto alle 9,30 e visita al museo della guerra con guida, e al monumento che ricorda il sacrificio degli italiani. Alle 13 pranzo a San Pietro di Natisone, e alle 15 visita alla Cantina Rodaro Paolo a Cividale del Friuli. Le iscrizioni si raccolgono presso Gerelli Sante (0375-260100) e Raineri Emilia (0375-260707), e la quota di partecipazioe è di 58 euro comprensiva di viaggio in pullman, assicurazione, visite con guida e pranzo.


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Casalmaggiore

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ISCRIZIONI ONLINE ALLA MENSA E’ possibile fino al 30 giugno iscrivere i propri figli alla mensa scolastica per l’anno 2015-16, e serve farlo esclusivamente online. Da un paio di settimane sono aperte le iscrizioni alla mensa per tutti gli alunni delle Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondaria di primo grado che nel prossimo anno scolastico desiderano usufruire del servizio erogato dal Comune di Casalmaggiore. Tutte le informazioni sulle modalità d’iscrizione online sono disponibili sul sito internet www.ilportaledellaristorazione.it/casalmaggiore/. Le iscrizioni al servizio Mensa dovranno essere effettuate ogni anno scolastico dalla sezione “Portale Genitori” di questo sito. La funzione di iscrizione su questo portale rimarrà attiva dall’11 maggio al 30 giugno 2015. Oltre il 30 giugno 2015 non potranno più essere effettuate iscrizioni se non per nuovi utenti e comunque per appuntamento presso l’Ufficio Servizi Scolastici. L’iscrizione online prevede l’applicazione della tariffa ordinaria intera stabilita dalla Giunta per il singolo pasto in relazione all’ordine di scuola frequentata. Chi ha diritto a esenzioni o riduzioni in base all’ISEE potrà farne apposita richiesta. L’iscrizione online prevede la possibilità di richiedere direttamente l’esclusione dal menu di un alimento per motivi etico-religiosi. Qualora serva un aiuto o non si abbia a disposizione un computer per l’iscrizione, è cmunque possibile recarsi presso lo sportello Csc del Comune di Casalmaggiore (Piazza Garibaldi 26, piano terra) nei seguenti orari: martedì mattina, dalle 8,30 alle 12.45, giovedì pomeriggio, dalle 14.15 alle 18.45, sabato mattina, dalle 8,30 alle 12.45. Per qualsiasi chiarimento o necessità, ci si può rivolgere inoltre all’Ufficio Servizi Scolastici del Comune: 0375284423 e all’indirizzo mail l.frigerio@comune.casalmaggiore.cr.it.

GARA DI PESCA ALLA ROSALBA

Castelponzone, vetrina Expo

Uno stand all’interno di Eataly per una settimana a Milano. Il sindaco Rivaroli: «Tanti i visitatori interessati»

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di Vanni Raineri

elle prime tre settimane di Expo 2015 i tre “borghi più belli d’Italia” che si trovano nell’Oglio Po hanno una straordinaria vetrina, posizionati nel padiglione di Eataly. Se la prima settimana (dal 4 al 10 maggio) protagonista è stata Sabbioneta, in quella scorsa (dall’11 al 17 maggio) è toccato a Castelponzone, mentre questa settimana, da lunedì 18 a domenica 24, è la volta di Pomponesco. Sentiamo il bilancio di Velleda Rivaroli (presente tutti i 7 giorni a Milano), sindaco di Scandolara Ravara, di cui Castelponzone è frazione: «Sono molto soddisfatta di come è andata la settimana. Abbiamo distribuito parecchio materiale, e soprattutto ragionato con gli altri borghi lombardi (le prime settimane sono riservate a questi, da giugno tocherà alle altre parti d’Italia, ndr) in un’ottica unitaria nella massima collaborazione. Ovviamente è difficile pretendere un riscontro ora, si tratta di un evento talmente particolare e diverso da altri tipo la Bit, dove il pubblico è selezionato. Qui arriva un turismo assolutamente variegato. I primi giorni della settimana c’è stata la massa del-

Il consigliere provinciale Gianluca Savoldi e il sindaco Velleda Rivaroli nello stand

le scolaresche, e abbiamo agito soprattutto sul corpo insegnanti, che ha manifestato interesse per eventuali gite fuori dai soliti canoni anche di qualche giorno. Per questo ci è stato chiesto se sia possibile abbinare la visita al borgo con altri obiettivi interessanti». Il fatto di avere tre borghi d’Italia nel solo Oglio Po indubbiamente favorisce l’appeal. «Nel fine settimana – prosegue il primo cittadino – cambia tutto. Il pubblico era composto da gente che visi-

Dopo i fasti del volley, l’Oglio Po si mette a correre Per Desalu, Marani e gli staffettisti azzurri raduno in Baslenga

GUSSOLA – L’Avis Gussola ha organizzato per domani, 24 maggio, il 10° Trofeo in memoria di M. Maestri, una gara di pesca individuale che si terrà al laghetto Monte Bianco “Rosalba”.

NUOVA TOMBOLA A GUSSOLA GUSSOLA – Il Coordinamento Popolare invita tutti i suoi aderenti questa sera alle ore 21 presso il Centro Culturale per giocare assieme a tombola.

Il tecnico Contini, Desalu e Marani

COMUNE DI CASALMAGGIORE Prot. n. 2015/0011470

tava particolari padiglioni e quello che entrava in Eataly era un target interessato all’enogastronomia, il che ci ha avvantaggiato. La gente era davvero tanta, e abbiamo operato anche all’esterno con distribuzione di materiale informativo. Ripeto, non mi aspetto nulla nell’immediato, anche perché chi viene a Expo ha già il pacchetto completo. Spero in un interesse a medio-lungo termine. L’eccezione che mi dà fiducia è la presenza di tanti lombardi del nord, magari questi potreb-

bero valutare una gita fuori porta già nei prossimi mesi. Ho notato un grande interesse per i borghi in generale, anche rispetto a pochi anni fa. La gente vedendo il logo dei borghi si fermava interessata, il che dimostra il salto notevole fatto. Quanto al nostro spazio, grande interesse è stato manifestato nei riguardi della zona golenale e dell’Acquario del Po. Ci chiedevano dell’esistenza di piste ciclabili, tanta è la gente che cerca tranquillità». La promozione di Castelponzone non finisce con questa settimana di vetrina: «Le immagini di tutti i borghi scorrono sui maxischermi dei ristoranti per tutti i 6 mesi di Expo. Per Castelponzone sono tre le immagini visualizzate a rotazione: la Basilica di Santa Maria della Pace (chiesa vecchia), uno scorcio di via Mazzini porticata e un’immagine di Castelponzone legata alla tradizione dei cordai. I borghi d’Italia hanno prodotto ben 250mila bruchure in 6 lingue, ma solo nella nostra settimana ne sono state distribuite oltre 15mila copie. E’ già partito l’ordine di stamparne tante altre». Questa settimana dunque tocca a Pomponesco. Della provincia di Cremona anche Gradella di Pandino e Soncino.

(PROVINCIA DI CREMONA)

Casalmaggiore, lì 22 maggio 2015 VARIANTE 2014 AL P.G.T. AVVIO del procedimento di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) ai sensi della L.R. 11.03.2005 n° 12 e s.m.i., previsto nell’ambito della fase di elaborazione ed approvazione dei Piani e Programmi

AVVISO

IL SINDACO

PREMESSO: - che il Comune di Casalmaggiore è dotato di Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) approvato con deliberazione del consiglio comunale n. 5 del 26.01.2010, esecutivo a tutti gli effetti a seguito dell’avvenuta pubblicazione sul B.U.R.L. – Serie Inserzioni e concorsi – n. 26 del 30.06.2010; - che con deliberazione giuntale n. 237 del 30.10.2014 è stato disposto l’avvio del procedimento per la variante al P.G.T. (PdR e PdS) finalizzata al riconoscimento di ulteriori ambiti di trasformazione; in particolare: • Accogliere per quanto possibile le richieste di proposte di modifica al PGT andando a modificare il solo Piano delle Regole (PdR); • Apportate al Piano dei Servizi (PdS) le variazioni che si rendessero eventualmente necessarie a seguito delle modifiche del PdR; • Rettificare eventuali errori cartografici e materiali presenti nelle tavole di azzonamento; - che con prot. n. 2014/0026144 del 19.11.2014 è stato reso noto l’avviso di avvio del procedimento in oggetto, pubblicato all’Albo Pretorio del Comune dal 19.11.2014 al 19.12.2014, sul sito internet, nonché sul quotidiano “Il Piccolo” del 22.11.2014; - che, essendo prevista una variazione ai soli Piano delle Regole e Piano dei Servizi è necessario avviare il procedimento di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica; - che con deliberazione della Giunta Comunale n. 76 del 10.04.2015 è stata avviata la procedura per la redazione della V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) in conformità agli indirizzi generali per la Valutazione Ambientale di piani e programmi approvati con DCR della Regione Lombardia n. VIII/351 del 13.03.2007, e ulteriori adempimenti di disciplina approvati con DGR n. VIII/6420 del 27.12.2007 integrata con DGR n. 7110 del 18.04.2008 e successive modifiche ed integrazioni - VISTO l’art. 13 comma 2 e 26 della Legge Regionale 11.03.2005 n. 12 e smi; rende noto - che l’Amministrazione Comunale, in qualità di Proponente ed Autorità Procedente, intende attivare il procedimento di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica relativamente alla variante 2014 al PGT; - che gli Enti territorialmente interessati, le Istituzioni e le Autorità con specifiche competenze in materia ambientale saranno successivamente invitati a partecipare alle diverse fasi del processo di Valutazione Ambientale e a tal fine saranno attivare le fasi procedurali previste dalla normativa vigente; - che chiunque abbia interesse potrà presentare, sin da ora, istanze, suggerimenti e proposte entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso; - che negli uffici comunali è disponibile il modello per le presentazioni delle segnalazioni, istanze, suggerimenti e proposte; - che tale modello dovrà essere redatto in due copie in carta semplice e presentato all’Ufficio Protocollo, presso il Comune entro e non oltre 30 giorni consecutivi dalla pubblicazione del presente avviso e quindi entro le ore 12,00 del 24.06.2015. - Che il Settore Urbanistica Comunale è a disposizione per fornire ulteriori chiarimenti; Casalmaggiore, lì 22 maggio 2015 IL SINDACO IL RESPONSABILE SUPPLENTE DEL SETTORE URBANISTICA (Dott. Filippo Bongiovanni) (Dott. Ing. Enrico Rossi)

E’ un momento davvero d’oro per lo sport a Casalmaggiore. Ancora fresca dell’incredibile Tricolore conquistato dalle ragazze della Pomì nel volley femminile, la cittadina rivierasca si accinge ad ospitare i più grandi velocisti azzurri che stanno preparando la staffetta 4x100 in vista delle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Questo dopo che nello scorso weekend si è tenuto sempre in Baslenga il primo raduno di staffette nazionali 4x100 Fispes (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) in vista dei campionati internazionali di giugno a Grosseto. Inoltre va aggiunto un importante appuntamento che si terrà domani, domenica 24 maggio, quando Casalmaggiore ospiterà i Campionati Regionali Csi, dalle 9,30 alle 18 (ingresso libero) presso il Campo Scuola di Atletica Leggera presso la Baslenga. A culmine di questo fitto calendario di iniziative, da martedì 26 a giovedì 28 maggio ecco che il Centro Sportivo Baslenga sarà teatro del primo raduno della staffetta nazionale maschile Fidal/Fiamme Gialle in vista dei Campionati Europei in programma a Tallin (Estonia) in giugno e ai Campionati Mondiali di Pechino in agosto. L’appuntamento si inserisce nell’ambito del progetto “Coloriamo d’azzurro il cielo di Rio 2016”: come noto la Baslenga ospita il Centro di Sviluppo Tecnico Nord Italia Fidal Fispes. Dunque i velocisti di punta dell’atletica saranno per tre giorni a Casalmaggiore, accompagnati dal tecnico delle Fiamme Gialle Pasquale Porcelluzzi e dai tecni-

ci Gian Giacomo Contini e Giovanni Grazioli che seguono rispettivamente Fausto Eseosa Desalu e Diego Marani. Dunque i componenti della nostra 4x100 affineranno l’intesa, dopo un inizio stagione che ha riservato qualche delusione. Infatti agli Europei del 2014 il quartetto azzurro conquistò la finale col terzo tempo assoluto, poi però un passaggio di testimone fallito impedì ai nostri di concludere la gara. Ad inizio maggio alle Bahamas invece, la staffetta azzurra ha mancato la qualificazione alla finale (che sarebbe probabilmente valsa come pass per le Olimpiadi) per soli 11 centesimi. La staffetta, composta in ordine di partenza da Fabio Cerutti, Fausto Eseosa Desalu, Diego Marani e Delmas Obou (presenti a Casalmaggiore anche le due riserve) aveva chiuso col tempo di 38”84. Tra un anno ci saranno le Olimpiadi, e quindi i test di Casalmaggiore saranno importanti per migliorare l’affiatamento ed evitare che si ripetano errori come quello dello scorso anno (accadde al cambio finale tra Marani e Obou). Da segnalare che invece il raduno della staffetta veloce Under 23 è slittato a giugno. Si diceva del momento d’oro dello sport nell’Oglio Po. Non è solo la location del raduno di atletica a farci inorgoglire, ma ancor più il fatto che metà della staffetta arriva proprio dall’Oglio Po: Desalu è di Casalmaggiore, Marani di Asola, e sono i due elementi su cui si concentrano le maggiori speranze della velocità azzurra in vista di Rio.

Santa Chiara, sfilata di fine anno

Passerella e scenografia realizzata dagli alunni del corso di meccanica. Acconciature e ed estetica curati dagli studenti del corso di operatore del benessere, che forma futuri parrucchieri ed estetisti. L’aula magna della Fondazione Santa Chiara di Casalmaggiore ha faticato a contenere le presenze richiamate dalla festa di chiusura dell’anno formativo 2014/2015, andata in scena nel tardo pomeriggio di giovedì. Una sfilata di circa 70 tra modelle e modelli, grandi e piccolissimi, adulti e bambini, ma soprattutto ragazzi e ragazze dell’istituto prestati ai

flash dei fotografi e alle videocamere di un plotone di smartphone puntato verso uno spettacolo che in Santa Chiara si ripete da anni. La location suggestiva dell’aula magna è stata decisa all’ultimo: le condizioni meteo hanno indotto i docenti a non rischiare evitando il palco allestito per la prima volta in piazza Garibaldi e rimasto sotto la pioggia da metà pomeriggio. «Sarà per l’anno prossimo»: così la direttrice della Fondazione di via Formis, Antonella Maccagni, rivolgendosi al sindaco Filippo Bongiovanni che ha portato i saluti dell’ammini-

strazione comunale alla gremitissima aula magna. «Grazie ragazzi, siamo orgogliosi di voi, vi auguriamo un futuro meraviglioso»: è il messaggio condiviso da tutti i docenti ai propri alunni, protagonisti della festa che ha visto sfilare in passerella tre temi distinti: la classe quarta operatori del benessere ha elaborato il “Memorial Aldo Coppola”, la seconda “Mi vesto come un quadro”, la terza concentrata sull’urban style. Accompagnati da musiche e luci, ragazzi e ragazze hanno chiuso l’anno formativo in bellezza e tra gli applausi.


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Salute GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA d Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio Sono intollerante al lattosio, quindi da qualche settimana ho eliminato tutti gli alimenti che lo contengono (biscotti, formaggi etc....) Inizialmente mi sono sentita sgonfia, ma poi di nuovo il gonfiore; da cosa può dipendere? Le segnalo che sto iniziando a diventare vegetariana/vegana quindi ho eliminato tutta la carne rossa, le uova, mangio al momento tanta frutta, verdura, pesce (ancora). Ho saputo dell’uscita del suo nuovo libro “La dieta secondo le Intolleranze Alimentari”; come posso fare per acquistarne una copia? Probabilmente il gonfiore dipende da un brusco cambiamento di alimentazione col passaggio a dieta vegetariana, con eccesso di alimenti contenenti molte fibre e zuccheri semplici. Le suggerisco di limitare il consumo di frutta a tre frutti al giorno consumando solo frutta sbucciata, senza semi e matura Per la verdura cerchi di evitare quella che contiene molta fibra e semi quali fagiolini, peperoni, melanzane, cavolo. Consumi i legumi solo passati. Progressivamente la sintomatologia si dovrebbe ridurre. Può associare anche una tisana di finocchio la sera. Per quanto riguarda l’acquisto del mio nuovo libro, lo può trovare nella Libreria Feltrinelli a Cremona in Corso Mazzini, oppure prenotarlo e ritirarlo presso i miei ambulatori di Cremona/Crema/Manerbio, oppure ancora prenotarlo per la consegna a domicilio sul sito online www.amazon.it oppure www.lulu.com La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it • oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0372-803801 CREMA SPAZIO BENESSERE VIA CASTELLO 12. Cel 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134

Sabato 23 Maggio 2015

“La salute vien... mangiando”, incontro sabato 23 maggio Sabato 23 maggio incontro organizzato dal Rotary Club Cremona Monteverdi, presso la sala Mercanti della Camera di Commercio, dal titolo “La salute vien... mangiando”: osservazioni sulle abitudini alimentari dei cremonesi, rilevate su di un campione di cittadini. «Il sovrappeso e l’obesità, nel mondo occidentale, stanno acquistando dimensioni preoccupanti; siamo iperalimentati, ma disnutriti, in altre parole, mangiamo troppo e male - dicono gli organizzatori -. L’eccesso di peso rappresenta l’anticamera di numerose malattie croniche a carattere evolutivo quali: diabete, ipertensione, cardiopatie e malattie infiammatorie. Con questa in-

N

di Laura Bosio

el vivo della settimana mondiale della tiroide (fino al 25 maggio), si vuole sensibilizzare alle malattie della tiroide, con particolare riguardo all'azione preventiva della iodoprofilassi. Lo iodio è un micronutriente essenziale per il corretto funzionamento della tiroide, in quanto costituente principale degli ormoni tiroidei. La carenza di iodio è la causa principale del gozzo, cioè di un aumento delle dimensioni della tiroide, della formazioni dei noduli e di molti altri effetti dannosi sulla salute, indicati nel loro ins ieme come “di s turbi da carenza iodica”. Particolarmente sensibile al difetto di questo micronutriente è il cervello in età fetale e neonatale che ha uno sviluppo incompleto in condizioni di carenza iodica. Lo iodio si assume con gli alimenti. Purtroppo, le quantità di iodio presenti nella maggior parte dei cibi e bevande sono basse in quanto gli eventi climatici verificatesi nelle diverse ere geologiche hanno reso questo elemento scarso in vaste aree del pianeta. La carenza di iodio colpisce non solo le aree montane ma anche le regioni pianeggianti e costiere. E' quindi necessario che l'alimentazione sia quanto più possibile varia, e che preveda un'integrazione di una quantità di iodio. Un valido strumento è rappresentato dal sale arricchito di iodio, comunemente indicato con il termine di sale iodato, che consente di coprire il fabbisogno fisiologico giornaliero fornendo 30 µg di iodio per grammo di sale. Normative. In Italia una legge emanata nel 2005 prevede una serie di misure finalizzate a promuovere il consumo di sale iodato su tutto il territorio nazionale, quali la presenza obbligatoria di sale iodato nei punti vendita, la fornitura del sale comune soltanto su specifica richiesta dei consumatori, l’uso di sale arricchito di iodio nella ristorazione collettiva e la possibilità di utilizzazione nella preparazione e conservazione dei prodotti alimentari. Come aumentare l'introito giornaliero di iodio. Visto lo scarso contenuto di iodio negli

dagine, compiuta dal nostro club RC Cremona Monteverdi su di un campione della popolazione cittadina, ci siamo proposti di acquisire le abitudini alimentari e dietetiche, unitamente allo stile di vita, di persone di tutte le età, per capire le eventuali dimensioni della qualità, o della non qualità, dell’alimentazione nella nostra città. I dati sono stati elaborati e riassunti in diapositive che saranno portate alla conoscenza del pubblico; i dati stessi saranno commentati da esperti nutrizionisti che si prodigheranno nel comunicare i principi fondamentali della buona nutrizione, finalizzata al mantenimento o al recupero della stato di salute».

Nella Settimana mondiale della tiroide si parla di sensibilizzazione

Malattie tiroidee: prevenzione con il giusto apporto di iodio

alimenti è necessario che l’alimentazione quotidiana sia quanto più possibile varia e preveda il consumo di pesce almeno 1-2 volte alla settimana; nello stesso tempo tuttavia è necessario che venga integrata da quantità di iodio aggiunto. A questo scopo un valido strumento è rappresentato dal sale arricchito di iodio, comunemente indicato con il termine di sale iodato, che consente di coprire il fabbisogno fisiologico giornaliero fornendo 30 µg di iodio per grammo di sale. In Italia una legge emanata nel 2005 prevede una serie di misure finalizzate a promuovere il consumo di sale iodato su tutto il territorio nazionale, quali la presenza obbligatoria di sale iodato nei punti vendita, la fornitura del sale comune soltanto su specifica richiesta dei consumatori, l’uso di sale arricchito di iodio nella ristorazione collettiva e la possibilità di utilizzazione nella preparazione e conservazione dei prodotti alimentari. Il sale iodato. Il sale iodato è un alimento non un farmaco, quin-

Cooperativa Il Seme, una giornata aperta

Si terrà sabato 30 maggio una giornata aperta a tutti per conoscere l'attività della cooperativa Il Seme. Si inizia alle ore 10, nella sede di via Castelleone 14, con una visita agli ambienti, ai laboratori e una presentazione delle varie attività. Alle ore 11.15 seguirà la presentazione del nuovo sito e degli strumenti di comunicazione. Seguirà aperitivo con accompagnamento musicale. La cooperativa sociale Il Seme fa parte di un più ampio progetto iniziato nell’ ‘84 da un gruppo di amici e da un sacerdote attento ai bisogni delle persone con problemi psicologici e portatori di handicap fisico. Inizialmente nasce la Cooperativa “Vittorio Barbieri” (Cooperativa Sociale di tipo B) che intende integrare queste persone nel mondo del lavoro, rendendole protagoniste del proprio quotidiano, attraverso il recarsi ogni giorno al lavoro e percepire uno stipendio reale. Ci sono però anche disabili adulti che, terminato il ciclo di studi, non sono in grado di affrontare un percorso lavorativo, ma devono essere aiutati nell’evoluzione della propria persona attraverso interventi personalizzati in funzione del miglioramento della qualità di vita e della miglior integrazione sociale. Così nel 2000, per far fronte alle esigenze di molte persone portatrici di handicap, nasce la cooperativa sociale Il Seme. In breve tempo molti disabili del territorio cremasco e cremonese hanno conosciuto le attività della cooperativa, volte ad implementare le potenzialità dei soggetti affinché raggiungano la miglior autonomia personale ed il miglior inserimento sociale.

di non ha effetti collaterali. Il sale iodato aggiunge solamente iodio all’alimentazione e ne integra la carenza. Nel nostro Paese, come nella maggior parte dei Paesi europei, si raccomanda di mantenere il consumo giornaliero di sale sui 3-5 grammi per ridurre l’impatto negativo che l’eccessivo consumo di sale esercita sulla pressione arteriosa e sulle malattie cardiovascolari. Mantenendo comunque il consumo del sale entro queste raccomandazioni, l’uso del sale arricchito con iodio aggiunto agli alimenti consente di raggiungere una quantità giornaliera di iodio pari a 90-150 µg che è più che sufficiente a garantire un adeguato apporto di iodio. L'importanza dello iodio. Lo iodio è un micronutriente essenziale per il corretto funzionamento della tiroide in quanto costituente principale degli ormoni tiroidei. La carenza di iodio è la causa principale del gozzo, cioè di un aumento delle dimensioni della tiroide, della formazioni dei noduli e di molti altri effetti dan-

nosi sulla salute, indicati nel loro ins ieme come “di s turbi da carenza iodica”. Quali alimenti. Il contenuto di iodio è estremamente variabile nei diversi alimenti. Le concentrazioni più elevate si hanno nei crostacei con oltre 300 µg per 100 g, nel pesce di mare con una media di 80 µg per 100 g di peso fresco. Concentrazioni molto più basse si hanno negli altri alimenti, con valori medi pari a 8 per le uova, 5 per la carne e latte, 3 per il pesce d’acqua dolce, 6 per i cereali,3 per i legumi, 3 per i vegetali, 2 per la frutta. All’interno di ciascuna categoria le variazioni possono essere comunque molto ampie, dal momento che la localizzazione geografica influenza il contenuto di iodio. Lo iodio introdotto con gli alimenti non è sufficiente a raggiungere il fabbisogno giornaliero. Una dieta equilibrata, con 2 porzioni di pesce a settimana, latte tutti i giorni, e un pò di formaggio, garantisce infatti solo circa il 50% del fabbisogno.

Tumore al seno, il 29 maggio incontro sulla prevenzione Venerdì 29 maggio, alle ore 17, in Sala Puerari a Cremona, Apom - Associazione Patologia Oncologica Mammaria, in collaborazione con la Scuola Italiana di Senologia, organizza un incontro dal titolo: "Prevenzione: utopia o realtà". Per i sostenitori dell'associazione é prevista, alle ore 16, una visita guidata alla Pinacoteca Civica ad ingresso libero (prenotazione obbligatoria entro il 27 maggio tramite sms al 335.5220620 o mail a info@apomonlus.it). Aperitivo conclusivo alle ore 19.


Cultura&Spettacoli

Il nuovo libro della Bonetti all’Adafa

rammentare che i monumenti sono una realtà e fanno parte della nostra storia che sta alla base delle vicende sociali e culturali di Cremona e che riguardano il patrimonio storico relativo al Risorgimento e alla Prima Guerra Mondiale

Appuntamento alle 21 con I Turchini che propongono uno spettacolo della tradizione napoletana

La commedia per musica stasera al Ponchielli

L’opera di Elio Nolli

Una serata dedicata alla Grande Guerra

Lunedì 21 maggio alle ore 17.30, nella sede dell’Adafa (a Cremona in via Palestro 32) l’autrice Anna Filippicci Bonetti e Tiziana Cordani presentano il volume “Tracce di storia risorgimentale cremonese: un museo di pietra nella città senza tempo” per

I

L’amministrazione comunale di pavone Mella (Brescia) promuove due nuove iniziative per celebrare il centenario della Grande Guerra. Stasera alle ore 20.45, presso il Centro Polifunzionale si terrà la conferenza “Dipingere la Grande Guerra”. A parlare di questo argomento è stato invitato lo studioso Simone Fappanni, autore del libro “Dipingere la guerra: dalla celebrazione alla condanna”. Durante la serata sarà proposto un excursus sull’arte di dipingere la guerra che si snoda dall’antichità a oggi attraverso le opere più significative che hanno a che fare con la descrizione, attraverso il colore e il segno, di eventi in cui si sono scontrati migliaia di uomini con armi sempre più sofisticate e letali, causando lutti e distruzioni. Si tratterà di una descrizione articolata secondo l’analisi di quei manufatti che sono stati capaci di cogliere il senso profondo di un determinato scontro armato, una ricerca che tenta di dimostrare che, all’intento meramente rievocativo, si è via via affiancata, nel corso dei secoli, la volontà di mettere in guardia l’umanità dagli orrori derivanti dalla guerra che, ben lontano dall’essere, come sostenevano i Futuristi, «la sola igiene del mondo», conduce verso una deriva da cui è difficile uscire indenni. Nella stessa giornata aprirà i battenti la mostra “Dipingere la Grande Guerra”, curata dallo stesso Fappanni. L’esposizione è composta da una serie di pannelli che ripercorrono le tappe essenziali del conflitto e dipinti sui temi della Grande Guerra eseguiti dai cremonesi Elio Nolli, Dania Agosti, Giorgio Carletti, Guido Nolli, Maria Puggioni, Primo Paolo Mainardi, Fulvio Fiorini, Fabio Cordova.

dalla redazione

I Turchini

il Monteverdi Festival 2015 propone un altro week end ricchissimo di eventi. Stasera alle 21 al Teatro Ponchielli, I Turchini propongono “Napoli! L’età d’oro della commedia per musica napoletana”. Dalla metà del Seicento a tutto il Settecento, Napoli creò la “commedeja pe museca”, peculiare tipo di teatro comico in musica che raccoglieva l’eredità della commedia dell’arte con attori-cantanti capaci di dominare le scene di Napoli, capitale dell’opera buffa, da Michele De Falco alla famiglia Casaccia che tramandava di padre in figlio (“Casacciello”) l’eredità di quest’arte. Pino De Vittorio è il grande attore-cantante che meglio ha saputo interpretare e riproporre ai nostri giorni quella stagione straordinaria del passato, grazie alla perfetta intesa col complesso dei Turchini di Antonio Florio, unico al mondo specializzato nel repertorio barocco napoletano. Comicità e melanconia, ironia e travestimenti, improvvisazione e languore oltre all’impareggiabile abilità nel magnetizzare il pubblico

numeroso (e rumoroso!) dell’epoca: queste erano alcune caratteristiche dei primi buffi napoletani, personalità pirotecniche che sfiorano il mito, condividendo la grande stagione dei castrati e delle canterine. Da oltre 25 anni ambasciatori della musica barocca napoletana, I

Turchini rappresentano un’eccezionale esperienza di musica e ricerca, esibendosi nelle sale e nei teatri più prestigiosi d’Europa e del mondo. Con più di 40 incisioni discografiche, I Turchini di Antonio Florio sono l’ensemble più rappresentativo della città partenopea, una pietra miliare nel

Steven Wilson live al Ponchielli a settembre

A grande richiesta, dopo il tutto esaurito registrato nelle date italiane lo scorso marzo, Steven Wilson torna in Italia. Forte del successo del suo quarto album solista dal titolo “Hand. Cannot. Erase.”, il leader di Porcupine Tree è pronto ad esibirsi di fronte ai suoi tantissimi fan il prossimo 21 settembre a Teatro Ponchielli di Cremona (alle 21) e il 22 all’Auditorium Conciliazione di Roma. Steven Wilson - come scrive Rockol - si fa conoscere sulla scena musicale come la mente dei Porcupine Tree. Negli anni mette in piedi e partecipa a diversi altri progetti, come No-Man, Blackfield, I.E.M. e Bass

Steven Wilson

Communion. Nel 2009 pubblica il so primo album solista, Insurgentes, lavoro che prende il nome da Avenida De Los Insurgentes, indirizzo dello studio a Città del Messico dove il musicista ha registrato buona parte del materiale (il resto è stato inciso tra Tel Aviv, Giappone e Londra). Il cd viene registrato con il bassista Tony Levin (King Crimson, Peter Gabriel), il batterista dei Porcupine Tree Gavin Harrison, il tastierista dei Dream Theater Jordan Rudess, il musicista giapponese suonatore Michiyo Yagi al koto, il chitarrista inglese Sand Snowman ed il flautista e sassofonista jazz Theo Travis.

“Uomini e guerra” sul palco del San Domenico Mercoledì sera (alle 21) viene rappresentato l’adattamento teatrale del romanzo di Andrea Latzko di Tiziano Guerini Riprendono la prossima settimana, con un ultimo appuntamento di prosa (concorso Premio Edallo) cui seguirà l’inizio di “Cremainscena danza”, gli appuntamento al teatro San Domenico di Crema. Mercoledì 27 maggio, alle ore 21, su progetto e regia di Pietro Arrigoni, si rappresenta l’adattamento dal romanzo “Uomini in guerra” di Andrea Latzko (Keller editore) frutto del laboratorio teatrale del San Domenico con la collaborazione per costumi e video dell’Accademia di Belle Arti Santa Giulia in Brescia. «Un lavoro teatrale a lungo preparato e preceduto da un approfondimento speciFino al 24 maggio, Arteatro (presso la Fondazione San Domenico) propone la mostra di Elena Murgia dal titolo “Distratti - Ritratti dell’essere”. Elena Murgia è pittrice dall’intelligenza emotiva, molto meno convenzionale di quanto potreb-

Un momento dello spettacolo

fico del testo», suggerisce il regista Pietro Arrigoni, che presenta anche la particolarità di una coreografia

frutto del lavoro dello scultore Paolo Mezzadri e del fotografo Francesco Roncoli che, assieme alla proie-

zione di video originali dell'esercito austriaco e degli ospedali psichiatrici per guarire i disturbi psichici creati dalla guerra, rendono il lavoro veramente multimediale. La rappresentazione intende essere un omaggio al ricordo della Grande Guerra nel centenario della partecipazione dell'Italia. Primo appuntamento al teatro San Domenico per Cremainscena danza - per gli allievi delle varie scuole di danza del territorio cremasco - è per giovedì 28 maggio alle ore 21 con “Musica in movimento”, presentato da US Acli Crema. Il giorno dopo, sempre alle 21, “Una storia danzata sulle musiche dei Beatles”, progetto e coreografia di Orietta Trazzi.

In mostra le opere di Elena Murgia

bero far supporre le coreografiche composizioni dei suoi quadri. Le persone nei suoi ritratti sono sempre ben vestite, leggermente distratte, immerse nel loro mon-

do mentale in mezzo ai loro simili, in piazze vuote, senza prospettiva, oppure in locali e case talmente ben immaginate oniricamente da convincere tutti di esserci stati

nella vita reale. Come accade con Hopper. Elena Murgia, diplomata in illustrazione presso l’Istituto Europeo di design (Ied) nel ’96, ho realizzato qualche lavo-

ro come illustratrice e nel 2006-2007 ho collaborato con la galleria Adda presso l’Orio center. Il 1º giugno dello scorso anno ho realizzato una mostra sotto le mura venete presso il Caffè del convento in collaborazione con Ivan Todaro.

Oggi il clou della festa finale del Fatf, 17ª edizione

Il cortometraggio ch ha vinto

panorama del barocco internazionale. Interpretazioni di partiture celebri o di rara esecuzione, che hanno il grande merito di coniugare ricerca e prassi esecutiva, virtuosismo e confronto con il passato, dando voce ad una pagina così significativa della storia della musica. Domani, invece, il programma porpone di trascorrere una domenica in alcuni dei più bei palazzi cremonesi, che si ergono imponenti ed eleganti su una delle principali arterie della città. Scoprire saloni e cortili, nicchie e giardini solitamente chiusi al pubblico, ascoltando musica raffinata a distanza ravvicinata. Tre incursioni vicine e lontane: dalle canzonette e toccate di Frescobaldi, ai madrigali di Marini e Monteverdi, per approdare ad una rilettura crossover delle più celebri arie di Caccini, Purcell e Händel. Perché barocco e jazz si incontrano sul comune terreno della libertà espressiva, dell’improvvisazione e di un certo inconfondibile ‘swing’… Si parte alle 11 a Palazzo Mina Bolzesi, per trasferirsi alle 17 a Palazzo Fodri e per concludere la gionata a Palazzo Cavalcabò alle 19.

E' partita ieri la grande “due giorni” della festa finale del Franco Agostino Teatro Festival. Al Teatro San Domenico di Crema una serata speciale dedicata alla musica eseguita da giovani musicisti provenienti da molte associazioni e scuole musicali del territorio cremasco e non solo. Incursioni teatrali a cura di Teatroallosso su regia di Nicola Cazzalini, direzione musicale di Eva Patrini e Cecilia Zaninelli e direzione corale di Luca Tommaseo. Ma è oggi che un anno di lavoro preparatorio dei vari laboratori delle scuole, si compirà con la grande festa di piazza dedicata al “respiro” con partenza dal Campo di Marte alle ore 19 con la “sinfonia” compo-

sta per l’occasione dal M. Umberto Bellodi. Dopo il picnic “la cena e la terra” organizzata da tutte le 27 classi partecipanti, con tavole che raccontano la storia del cibo che offrono, partirà la grande parata con l’accompagnamento musicale delle bande del territorio attraverso le vie della città fino in piazza Duomo. Alle 21.30 tutti presenti allo spettacolo finale “Crash flight” degli Ondadurto Teatro diretto da M. Paciotti e L. Pasquali, una degna conclusione per la XVII edizione del Fatf che quest’anno ha portato alla vittoria finale del Premio speciale Unicef, con concorrenti di sei nazioni, il cortometraggio “Marino” realizzato dagli scolari di 4ª e 5ª elementare di Credera.

Domani a teatro il saggio di danza

La scuola “Emozioni in danza” dell’US Acli di S. Carlo presenta l’edizione 2015 del saggio di danza moderna, che si terrà domani alle ore 19.15 al Teatro San Domenico di Crema. Guidate dall’insegnante e coreografa Chiara Demicheli, le ragazze si esibiranno in uno spettacolo di danza in due tempi. La serata, presentata da Giada Lepre, avrà come ospite Martina Pilenga, ballerina professionista diplomata all’accademia milanese Kataklò, che si esibirà sulle note di “Limit to your love”. Le coreografie di danza moderna e contemporanea, con il susseguirsi di ritmi differenti, saprà interpretare tutte le sfumature della danza, intesa come libertà da ogni schema, per dare corpo e colore alle emozioni attraverso l’incontro di esperienze diverse. L’intera serata è stata pensata come un inno di pace e speranza contro tutte le guerre per un futuro migliore.

Concerto di fine anno del Folcioni

Come da tradizione le diverse formazioni delle classi strumentali e corali del Civico istituto musicale “Folcioni” si presentano alla città lunedì alle ore 21 al Teatro San Domenico per il Concerto di fine anno. Motivo di orgoglio per il presidente della Fondazione Giuseppe Marotta che archivia così un altro anno positivo. «Motivo importante, oltre quello didattico, è quello di aver potuto assegnare 25 borse di studio ad altrettanti allievi meritevoli, in modo da alleggerire il peso della retta alle famiglie in un momento congiunturale di difficoltà economica; iniziativa resa possibile di Banco Popolare, Banca Cremasca e Banca di Credito di Treviglio, cui va il ringraziamento della Fondazione San Domenico. Dalla crisi si esce con un di più di cultura», afferma il direttore dell’istituto Alessandro Lupo Pasini.


SPORT

lo lettere@ilpiccologiornale.it

Europei Junior: in gara Gentili e Andrea Cattaneo CANOTTAGGIO

Nei giorni scorsi il dt Giuseppe La Mura ha definito gli equipaggi azzurri che nel week end sono impegnati nella Repubblica Ceca per il Campionato Europeo Junior. Il campo di regata sarà quello di Racice e la flotta azzurra e forma-

Responsabile Fabio Varesi

ta da nove equipaggi (5 maschili e 4 femminili). Tra i convocati anche i due promettenti atleti della Bissolati: Giacomo Gentili, impegnato nel singolo e Andrea Cattaneo, in gara nel doppio con Ema-nuele Fiume (Pro Monopoli).

«La Cremo è estranea a tutti i fatti»

Terminata la stagione, il primo obiettivo della società è quello di confermare il tecnico Giampaolo e il forte Brighenti

CALCIO LEGA PRO La dirigenza grigiorossa fa chiarezza sulla nuova inchiesta legata al “calcioscommsse”

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Il Brescia saluta la B dopo 30 anni

PLAYOFF

di Matteo Volpi

ispunta il calcioscommesse e con lui anche le solite paure. La nuova puntata si chiama “Dirty Soccer”, ma la società grigiorossa, mediante apposita conferenza stampa, ha ribadito la propria estraneità ai fatti riportati nell’inchiesta partita dalla Dda di Catanzaro. «La società ha appreso della vicenda dai media - ha spiegato - e nei mesi scorsi non è mai stata contattata, in nessuna forma, da chi conduce l’inchiesta. La dirigenza è tranquilla e serena, ma a tutela dell’immagine e dell’onorabilità della Cremonese, la società e i suoi tesserati ribadiscono ancora una volta la loro completa estraneità a questi episodi». La procura calabrese, in prossimità del termine della stagione, ha riportato sotto indagine altre cinque partite che sarebbero viziate dal sistema di scommesse clandestine, che sta facendo sempre più marcire il nostro calcio. Tra queste, spunta anche la gara CremonesePro Patria, per una presunta combine innescata però dai giocatori bustocchi. Staremo a vedere. Sul piatto ci sarebbero intercettazioni, “whatsappate”, persino pizzini e nomi che rispetto alle precedenti inchieste puntano ad un livello superiore, fino a scomodare personaggi del calcio che conta. Dice bene il premier Renzi, lamentandosi del fatto che prima di entrare allo stadio ci sia il pugno duro nel togliere i tappi dalle bottiglie di plastica e poi all'interno delle società non vengano condannati quei personaggi che manovrano il tutto. Ma ora serve agire, serve iniziare davvero a fare

QUARTI DI FINALE Ascoli-REGGIANA 2-4 BASSANO-Juve Stabia (ai rigori) 6-5 Benevento-COMO 1-2 MATERA-Pavia 2-1 SEMIFINALI (24-31 maggio) Reggiana-Bassano h 18 Como-Matera h 19 PLAYOUT (23-30 maggio) Lumezzane-Pro Patria h 16 Pordenone-Monza h 16 Savona-Gubbio h 15 Pro Piacenza-Forlì h 15 Ischia-Aversa h 17 Reggina-Messina h 17 SUPERCOPPA Novara-Salernitana 3-2; Salernitana-Teramo 0-0; Teramo-Sareminata (domani) pulizia, prima che sia troppo tardi. Giocatori, dirigenti, persino allenatori sono da punire alla stessa stregua degli “zingari” o delinquenti di vario genere che gestiscono da fuori i flussi di denaro a suon di minacce. Ma è davvero utile aprire l’inchiesta a fine stagione per influenzare a suon di penalizzazioni i campionati e gli organici dell’anno successivo? Oppure serve percorrere un’altra strada? Tornando

Il tecnico Giampaolo (foto L. Dassi)

alla Cremonese, se tutto andrà come garantito da Simoni e C., si può stare tranquilli alla finestra pensando di programmare con buon senso la prossima stagione. Il punto cruciale sarà la conferma di Giampaolo in panchina, in seguito alla quale inizieranno i colloqui con i giocatori. Il primo della lista sarà capitan Brighenti, uno senza il quale, abbiamo visto allontanarsi i playoff anche quest’anno e per

Mentre nella massima serie la Juventus continua a spopolare (dopo lo scudetto, ha trionfato anche in Coppa Italia), in serie B c’è chi ride e chi piange. Ad esultare è la matricolare Frosinone, che ha raggiunto l’altra sorpresa Carpi nella promozione diretta. A piangere è, invece, il Brescia che saluta la serie B dopo ben 30 anni. Si è chiusa nel peggiore dei modi la lunga presidenza Corioni, ma la nuova dirigenza spera ora nel ripescaggio, nel caso in cui il Parma dovesse ripartire dalla serie D.

il quale, stavolta, potrebbe davvero arrivare l’offerta irrinunciabile. BERRETTI Chiusa la stagione regolare al 5º posto, oggi ore 15 la squadra di Bertoni sfida la Spal negli ottavi di finale. Vista l’importanza della gara, la società ha deciso disputarla allo “Zini” e invita i propri tifosi a sostenere numerosi i giovani grigiorossi (il biglietto d’ingresso costa 5 euro).

Trofeo Dossena SERIE D L’obiettivo di Andrea Micheli e di tutta la dirigenza è di confermare le colonne Scietti e Tacchinardi Serata di gala lunedì alle 21

Il presidente della Pergolettese pensa già al futuro

Serata di gala lunedì 25 maggio (alle ore 21) nella sala degli Ostaggi di Palazzo comunale di Crema per la presentazione del prestigioso Trofeo Dossena, riservato alle squadre Primavera. Nell’occasione saranno consegnati i premi “Stelle del Dossena - Giorgio Giavazzi”, organizzati in collaborazione con “La Gazzetta dello sport”. Durante la serata, presentata da Marco Civoli da Cristina Firetto, verranno effettuati i sorteggi dei vari gironi e del calendario. Ecco le squadre partecipanti alla 39ª edizione: Atalanta, Chiasso (Svizzera), Cremonese, Genoa, Hellas Verona, Inter, Lechia Gdansk (Polonia), Sampdoria. La partita inaugurale verrà giocata allo stadio Voltini di Crema domenica 14 giugno.

di Tiziano Guerini

Ancora una partita amichevole, oggi con la Pieve 010 di Pieve San Giacomo (seconda categoria) e poi la stagione 2014-2015 per la Pergolettese sarà proprio finita. Il campionato con i playoff e i playout sta dando i suoi ultimi verdetti, che non hanno coinvolto, né in bene né in male i gialloblu. Non nasconde qualche rimpainto il presidente del club, Andrea Micheli: «In realtà non rimpiango tanto l’esclusione all’ultima partita dai playoff, quanto piuttosto il fatto di non aver disputato il campionato con quella continuità di risultati che erano alla nostra portata e quindi di rimanere per più tempo nelle zone alte della classifica. A un certo punto del campionato eravamo addirittura più vicini ai playout che all’alta classifica e questo non era certo coerente con

Il Crema si salva in extremis

Il presidente Andrea Micheli

le aspettative dei tifosi e dalla dirigenza. Un campionato di rincorsa che testimonia della tenacia della squadra, ma certo non

RUGBY SERIE C1

Il Crema è salvo. Grazie alla vittoria contro il Cernusco (29-10) i ragazzi di Zaini hanno centrato l’obiettivo prefissato a inizio anno e si sono regalati la permanenza in C1 anche per la prossima stagione. Nella sfida decisiva, il Crema ha condotto dall’inizio alla fine e si è imposto sul quotato avversario, in lotta per il primo posto finale.

all’altezza delle speranze iniziali. Del resto, obiettivamente, bisogna ricordare che il campionato appena trascorso ci vedeva alla partenza ancora con le ferite di una retrocessione, che era stata particolarmente dolorosa anche perché, con un poco di fortuna, evitabile"». Sanate le piccole ferite o le delusioni, ora bisogna pensare al futuro. Nessun dubbio sulla continuità di impegno dei dirigenti per allestire una buona squadra? «Certamente, senza sogni eccessivi, ma anche senza rinunciare ad un sano realismo non privo di soddisfazioni. A partire dalla volontà di riconfermare - se questo sarà anche un loro desiderio - le presenze “storiche” come ad esempio, Mario Scietti e Amedeo Tacchinardi». E il bomber Lorenzi? «Anche per lui c’è la massima disponibilità, offerte esterne permettendo: a volte è il mercato a decidere

Bissolati impegnata a Busto

le eventuali riconferme, come ad esempio sarà con ogni probabilità per il giovane Montaperto. La politica della società è quella di non precludere a nessuno una migliore carriera». E per i giovani? Non si è notato durante l’arco del campionato una loro crescita tecnica ed agonistica significativa. «Qualcuno ha fatto meglio nella prima parte del campionato come Maggi, ad esempio, altri sono cresciuti alla fine come Urmi. Anche per loro come per la squadra c’è stata la pecca della mancanza di continuità». Rimane da fare un discorso sull’allenatore Venturato: rimane, non rimane? «Con Venturato c’è un rapporto di grande amicizia, oltre che di perfetta reciproca conoscenza. Con lui il discorso non potrà che essere aperto e franco e certamente ogni decisione vedrà il consenso di entrambe le parti». Così parlò il presidente.

PALLANUOTO

Tutto facile per la Canottieri Bissolati, che ha travolto 10-4 il fanalino di coda Milano 2 (5 gol di Fresia). Con questi tre punti la formazione biancazzurra ha rafforzato il settimo posto in classifica e stasera alle 19 prova a fermare, in trasferta, il Busto Nuoto secondo in graduatoria dietro la capolista Monza


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Sport

Sabato 23 Maggio 2015

E’ una Vanoli promossa a pieni voti

Luca Vitali ingaggiato dal Gran Canaria per i playoff spagnoli. Il suo futuro è incerto: «Dopo gli Europei, vedremo...»

BASKET SERIE A Quasi tutti i giocatori del roster biancoblu hanno giocato una stagione molto positiva

N

di Giovanni Zagni

on siamo a scuola e gli atleti non sono allievi e noi non certo docenti, ma riassumiamo nel voto la nostra valutazione sul rendimento stagionale di giocatori biancoblu di coachPancotto, protagonisti di un’ottima stagione. Ed Daniel 6,5. E’ arrivato a stagione già iniziata, ma il suo l’ha fatto. Hayes 7. Qualche pausa anche per infortuni, ma complessivamente bene. Gazzotti 5,5. Ha trovato poco spazio, ma forse non è ancora da serie A. Vitali 8. Meglio di così è difficile fare. Grande nel costruire con i compagni la miglior Vanoli di serie A. Mian 6. Partito bene s'è arenato per poi riprendersi in parte. Campani 6,5. Tanta tecnica ma forse qualche ca-renza di concentrazione. Ferguson 5,5. Chissà perché è scomparso nel finale di stagione. Mei 6. Caratterialmente una montagna, nel fisico di una “collinetta”. Voto Ddi stima. Clark 6,5. Gran giocatore, ma anche lui in discesa nell’ultima parte di stagione. Bell 7,5. Poco fumo, ma tanto arrosto. Cusin 7. Quando c’è stato, se ne sentiva il peso.

PLAYOFF SERIE A QUARTI - GARA 1 Milano-Bologna 90-67 Trento-Sassari 81-70 Reggio Emilia-Brindisi 78-76 Venezia-Cantù 79-70 QUARTI - GARA 2 Milano-Bologna 99-72 Trento-Sassari 79-88 Reggio Emilia-Brindisi 00-00 Venezia-Cantù 00-00 QUARTI - GARA 3 ieri sera Bologna-Milano Sassari-Trento ieri sera Brindisi-Reggio Emilia stasera Cantù-Venezia stasera QUARTI - EVENTUALE GARA 4 Bologna-Milano 24/05 Sassari-Trento 24/05 Brindisi-Reggio Emilia 25/05 Cantù-Venezia 25/05

Luca Vitali è impegnato in Spagna (foto Mario F. Rossi)

Auguri di pronta guarigione. VITALI SPAGNOLO il capitano della Vanoli, terminata una stagione da grande protagonista, ha ancora voglia di giocare e forse un po’ a sorpresa,

ha firmato per il Gran Canaria, fomazione del massimo campionato iberico, tra l’altro la finalista di Eurocup e allenada Aito, ex giocatore del Barcellona e da coach argento olimpico a Pechino

2008 alla guida della Spagna. Quello di Vitali è un addio alla Vanoli? Non ancora. «Dopo questa avventura, mi prederò un po’ di riposo e poi pensero agli Europei. Al termione dell’avventura con la Nazionale, vedremo...», ha rivelato il play bolognese. Ovvio che noi tiferemo per lui, sperando che torni a dar luce ai colori cremonesi magari con qualche lustrino sulla maglia. IL PUNTO SUI PLAYOFF E' partita la giostra dei playoff scudetto e nei primi due turni non sono mancate le sorprese. Soltanto l’Armani Milano, insieme con Venezia, ha ottenuto due successi casalinghi consecutivi, a spese di Bologna e Cantù, mentre si cambia campo sul pareggio tra Reggio Emilia e Brindisi e tra Trento e Sassari. Si è vista una buona pallacanestro in questa primissima fase e diremmo che soprattutto Brindisi ha stupito un po' tutti, mentre attesa era la conferma dei quintetti di Milano e Venezia (rinforzata dall’ingaggio di Pietro Aradori). Si preannunciano comunque nel prosieguo altre battaglie molto toste e spettacolari. Insomma, questi spareggi finali, se manterranno le premesse, daranno lustro ad un campionato che tecnicamente pareva un po' in ombra. TRAGUARDO Stasera in gara 3 tra Enel e Grissin Bon il coach brindisino Piero Bucchi raggiungerà Dan Peterson e Alberto Bucci a quota 82 gare allenate nei playoff salendo al quarto posto assoluto.

BOCCE

Week end da favola per Mattia Visconti Top 10: domani la 5ª tappa

Molto pubblico al memorial “Rasseghini e Casirani”, gara regionale organizzata dalla Mcl Offanenghese. Nella categoria A/B Giuliano Galantini disputa una finale di sostanza: elimina due beniamini di casa, Claudio Lupi Timini (12-2) e Roberto Vanelli (12-9), in semifinale s’impone sul sergnanese Ernesto Fiorentini (12-9) ed in finale supera Manuel Tagliaferri per 12-4. Quarto posto per Antonio Lorenzetti. Nella categoria C/D detta legge la bocciofila Madignanese ed azzecca la serata giusta Roberto Cerioli. Eliminato Maurizio Volpi (12-2), Cerioli s’imponeva sul lodigiano Augusto Fugazza (12-10), in semifinale si sbarazzava di Walter Pietrobelli (12-2) ed in finale aveva la meglio sul suo compagno di società Antonio Cannatà per 12-5. GP PADANA IMPIANTI Secondo posto di Roberto e Mattia Visconti nella gara regionale organizzata dalla “Gambini”. Dopo

aver superato Ambroggi e Bovolenta, i portacolori della “Achille Grandi” s’imponevano sui pavesi Burroni e Filighera (che avevano eliminato Ripari e Vicardi) ed in semifinale estromettevano i blasonati Tosca e Manghi per 12-9. Finale dominata dai beniamini di casa Giovanni Negri e Carlo Villani che s’imponevano sulla Visconti family per 12-3. MATTIA VISCONTI SHOW Azzera le delusioni e dopo due secondi posti nelle serate precedenti l’allievo della Achille Grandi si aggiudica il memorial Cantini, gara nazionale juniores. Freddo nel momento in cui serve Mattia supera Verzelletti 12-10, Invernizzi (12-11) e Bonfichi per 12-8. Nello spareggio s’impone su Gusmeroli per 12-11, in semifinale elimina Davide Meloni ed in finale ha la meglio su Stefano Bonizzi per 12-8. Massimo Malfatto

(M.M.) Ancora un successo “straniero” nel memorial Giuseppe Raineri grazie a Gennaro Iannotta ed Alessandro Riva. Gli emiliani eliminavano Blasco-Renzi (12-4) nei quarti e in semifinale s’imponevano su Benna e Tamagni per 12-6. In finale anche i bresciani Roberto Braghini e Marco Bonomi che superavano Visconti-Visconti (12-8) e Ferri-Milanesi per 12-2. Finale a senso unico e netta la vittoria di Iannotta e Riva per 12-0! Ha diretto la gara Ennio Clementi. TOP 10 Domani a Cremona quinta tappa di questa manifestazione giovanile. Fino a venerdì pomeriggio ancora non si conoscevano i sorteggi: complimenti alla Federazione per la loro tempestività! Si inizia alle 9 con le diciassette batterie, finali al Flora nel pomeriggio. MEMORIAL ALDOVINI Questa sera l’epilogo della Regionale. Nella categoria A note positive per Assirati, Caccialanza, Campanini e Guglieri. L’intera fase finale si svolgerà sulle corsie del bocciodromo di Soresina, direttore di gara Giuseppe Mosconi e prenderà il via alle 17 con gli spareggi.


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Sport GIRO D’ITALIA

Sabato 23 Maggio 2015

CRONOMETRO

Richie Porte, addio sogni di gloria Titolo lombardo al Gb Junior Team

La vita è una ruota che gira, ma le ruote possono anche far girare qualcosa d’altro, soprattutto se a passartela è la persona sbagliata. L’australiano Richie Porte ha forato quando mancavano solo 6 km all’arrivo di Forlì (10ª tappa): a quel punto gli ha passato una ruota Simon Clarke. Una gentilezza che ha tradito il povero Porte, il quale ha faticato a tenere le ruote dei suoi compagni di squadra. Ma non è finita. Per molti sport, quello di Clarke sarebbe un gesto da applausi, ma il regolamento del

ciclismo lo vieta e a Porte sono stati inflitti 2’ di penalizzazione. Da potenziale vincitore del Giro, l’australiano è ormai fuori dai giochi, anche perché nella tappa di ieri (la Montecchio Maggiore-Jesolo), è stato perseguitato dalla sfortuna: attardato da una caduta, ha perso altri 5’, mentre Contador è arrivato con un ritardo di 40” dal vincitore. Ne ha approfittato Fabio Aru, che è la nuova maglia rosa con 19” di vantaggio sullo spagnolo. Oggi l’attesa cronometro di 59,4 km da Treviso a Valdobbiadene.

Il quartetto milanese del Gb Junior Team di Castano Primo (Mi), composto da Stefano Oldani, Simone Piccolo, Stefano Giannuzzi e Alessio Ferrari si è laureato campione lombardo della cronometro a squadre per la categoria Juniores che è stato assegnato a Montechiari. Il team vittorioso ha coperto i 36 km in 44’49”, distanziando di 28” la Ciclistica Trevigliese (Manzoni, Brescianini, Moro e Rottigni) che ha conquistato il titolo provinciale bergamasco.

Completa il podio la pattuglia bresciani della Feralpi Monteclarense formata dall’azzurro Cima e da Cesaro, Chiarini e Borlini (45’33” 64). Quarto posto per il CC Cremonese-Gruppo Arvedi, con il quartetto composto da Stefano Baffi, Alessandro Covi, Gabriele Moreni e Simone Vezzoli in 45’33” 88 giù dal podio per questione di centesimi e settimo posto per i compagni Michele Sambusiti, Yuri Pedroni, Paolo Aldrighetti e James Felix Meo.

Show di CC Cremonese e Imbalplast

CICLISMO Giovanissimi protagonisti nel 20º Trofeo Arvedi-Memorial Tambani. Domani mattina si corre ad Annicco

Q

di Fortunato Chiodo

uella di domenica scorsa è stata davvero una giornata straordinaria per il movimento giovanile, impegnato sulla pista ciclabile “Alfio Ferrari & Silvio Pedroni (piazzale Azzurri d’Italia) a Cremona, un’occasione ghiotta per stare insieme e confrontarsi con i virgulti di svariate province, impegnati nel 20° Trofeo Arvedi-Memorial Tambani, gara organizzata dal CC Cremonese-Gruppo Arvedi. Un momento di svago e divertimento per i baby ciclisti, come deve esserlo anche per i familiari e gli accompagnatori che li assistono e li incoraggiano lungo le strade. In palio il privilegio di occupare la prima posizione nelle rispettive classi di età (dai 7 ai 12 anni), anche se è ben noto come in manifestazioni di questo tipo le classifiche contino poco; la cosa imporante è esserci, con lo spirito giusto, a confermare quanto il ciclismo possa essere educativo per i giovani. Si sono messi in particolare evidenza i Giovanissimi del Comitato provinciale di Cremona: Paolo Ferraina e Giuseppe Cavagnoli (CC CremoneseArvedi), Federico Saccani (Gioca in Bici Oglio Po) e Luca Pollini (Imbalplast). Il CC Cremonese-Arvedi, con bravura, si è garantito il “Memorial Tambani” riser-

Giovanissimi prima della partenza

vato alla società con il maggior numero di partecipanti, mentre all’Imbalplast è andato il Trofeo Arvedi destinato alla quadra che ha totalizzato più punti. Le società del Comitato provinciale saranno ospiti della festa di incoronazione alla passerella finale del Giro d’Italia, il 31 maggio prossimo in corso Sempione, con il responsabile del settore

Alessandro Rossi. ORDINE D’ARRIVO G1: Paolo Ferraina (CC Cremonese-Arvedi), 2) Michele Torri (Vallecamonica), 3) Emanuele Strepparola (UC Cremasca), 4) Gioele Cardia (Imbalplast), 5) Edoardo Carlo Nolli (CC Cremonese-Arvedi). G2: 1) Federico Saccani (Gioca In Bici Oglio Po Casalmaggiore), 2) Daniel

Zanoni (Imbalplast), 3) Mattia Spotti (Torrile), 4) Damiano Giarelli (CC Cremonese-Gruppo Arvedi), 5) Stefano Ganini (UC Cremasca). G3: 1) Pietro Gualazzini (Polisportiva Torrile), 2)Matteo Salvetti (Vallecamonica), 3) Lorenzo Pezzotti (Vallecamonica), 4) Gabriele Durelli (UC Cremasca), 5) Tecla Garioni (Pedale Orceano). G4: 1)Giuseppe Cavagnoli (CC CremoneseGruppo Arvedi), 2) Matteo Cattivelli (Polisportiva Madignanese), 3) Mirko Coloberti (Imbalplast), 4) Federica Venturelli (Madignanese); 5) Christian Fuochi (Gioca in Bici Oglio Po Casalmaggiore). G5: 1) Luca Pollini (Imbalplast), 2) Manuel Mosconi (Imbalplast), 3) Nicholas Botti (Madignanese), 4) Marco Morgante (Franco Pezzi), 5) Elisa Roccato (CC Cremonese-Gruppo Arvedi). G6: 1) Michael Cattani (Polisportiva Torrile Parma), 2) Matteo Bertesago (Imbalplast), 3) Nicola Rossi (Franco Zeppi), 4) Riccardo Tomasoni (Madignanese), 5) Laurentiu Strimbanu (UC Cremasca). GIOVANISSIMI AD ANNICCO Continua la promozione del ciclismo giovanile con i Giovanissimi impegnati domani ad Annicco nella manifestazione curata nei minimi particolari dal Pedale Cremonese, presieduto da Mario Vicini. Sei gare programma (dai 7 ai 12 anni), al via alle 9.30.

Juniores: a Genivolta trionfa Luca Covili

Il più forte di tutti è stato il modenese Luca Covili. Ha acceso il turbo e ha centrato l’impresa distanziando tutti a Geni-volta nel Trofeo Ort Italia Jam Jovis, riservato alla categoria Juniores, organizzato dalla Polisportiva Madignanese. Covili (Noceto Nial Cycling), insieme a Luca Mason (Work Service Brenta), Simone Zanni (Team Lvf), Emanuele Abrami (Team Mazzano) e Signore Dagostino (Noceto Service Brenta), accumula un vantaggio che si aggira attorno al minuto, poi l’emiliano mette tutti quanti alle corde, tira fuori le unghie e sferra il ko. ORDINE D’ARRIVO 1) Luca Covili (Noceto Nial Cycling), 2) Andrea Agostino (id) a 6”, 3) Alan Giacomelli (Scuola Ciclismo Cene), 4) Simone Zanni (Team Lvf), 5) Emanuele Abrami (Team Mazzano), 6) Luca Mason (Work Service Brenta), 7) Geremia Piccioli (Fosco Bessi), 8) Stefano Moro (Ciclistica Trevigliese), 9) Riccardo Belotti (Team Lvf), 10) Gregorio Ferri (Noceto Nial Cycling), 11) Stefano Baffi (CC Cremonese-Gruppo Arvedi). F.C.



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