Settimanale Il Piccolo

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SETTIMANALE

PICCOLO

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Anno II • n. 38 • SABATO 10 OTTOBRE 2015

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Coldiretti lancia l’allarme sull’impennata delle importazioni dalla Cina. Urgente una legge a difesa del made in Italy

a pagina 3

SUGO E PASSATA? MEGLIO SE FATTI IN CASA a pagina 2

BUFERA SUL CANONE IN BOLLETTA I CREMONESI TRA I PIU’ VIRTUOSI

ACCORPAMENTI

a pagina 7

Il ministro Madia: tagli non decisi

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PRESTO PURE A CREMONA PARCHEGGI USANDO LO SMARTPHONE

Fatemi capire...

di Vanni

a pagina 4

SICUREZZA

a pagina 8

Attacco hacker alle banche

Ricorsi Isee Graduatorie a rischio

a pagina 5

DISABILI PENALIZZATI

C’è più che mai bisogno di concretezza

U

na certa qual melanconia autunnale si sta insinuando nelle giornate, che si accorciano, nei cieli già plumbei quando sono coperti, anche se il sole, al momento in cui si manifesta, brucia ancora. Ma la melanconia è cosa da poeti, e anzi, la cifra di oggi, almeno così si ascolta in tante dichiarazioni, è o dovrebbe essere l’ottimismo. L’Istat ci dice che non si era mai vista tanta fiducia dall’inizio della crisi; Montezemolo plaude a Renzi, che “ha portato fiducia”. Spero che non sia come quando, a forza di dire le cose, ce ne convinciamo e, oltretutto, convinciamo. Davvero c’è stato un punto di svolta? A noi piacerebbe tanto, se così fosse. Davvero, anche se non c’è stato, la gente ci crede? Sarebbe importante anche questo, l’effetto-fiducia tira su il morale e dà nuova spinta. Non sono domande polemiche, le mie: vorrei tanto avere certezze in questa direzione. Vorrei tanto essere certo che non si tratti di fumisterie e di propaganda. Due sere fa, sono andato ad ascoltare la ministra Madia, la quale ha detto che non esiste alcun provvedimento governativo che stabilisce l’accorpamento di prefetture, questure

CASALASCO

a pagina 11

Sanità, l’Oglio Po ritrova l’unità perduta

VOLLEY A1

Il Piccolo è sempre gratis... Anche online!

pagine 13-18

Pomì e Novara oggi al PalaRadi per la Supercoppa

di Daniele Tamburini

etc… vero. Ma esiste, e si può facilmente trovare on line, uno schema di decreto del presidente della repubblica, formulato dal ministero dell’interno – dipartimento dei vigili del fuoco, che mette, nero su bianco, tra le altre cose, lo schema degli accorpamenti. Mi viene da chiedere: il governo non ne è a conoscenza? Il braccio destro non sa che cosa faccia il braccio sinistro? Mi sa che sono le solite fumisterie, dire per non dire, reggere il gioco finché il provvedimento è esecutivo, e allora, oplà, il tutto è legge. M viene da pensare che non è un caso che sempre più persone, soprattutto giovani ma non solo, scelgono e si costruiscono attività a contatto con la natura. Lì non ci sono fumisterie, lì c’è la concretezza dell’impegno quotidiano: piante, frutta, sole, aria, vento. Un po’ come i vecchi operai alzavano ed ammiravano un giunto di metallo da loro tornito, o il mio babbo rimirava soddisfatto un mobile rimesso a nuovo. Cose tangibili, concrete. A proposito, un mio amico vorrebbe trovare un terreno, in affitto, per coltivarvi piante ornamentali: possiamo dargli una mano?

CALCIO LEGA PRO

pagina 24

BASKET SERIE A

a pagina 23

Chi non ricorda Duilio Poggiolini, che accumulò miliardi su miliardi di lire gestendo la Sanità pubblica in modo truffaldino. Finché fu travolto da Tangentopoli, quando tesori di ogni genere accumulati favorendo case farmaceutiche, vennero alla luce creando grande scandalo. Mercoledì a Roma è stata chiusa una casa di riposo abusiva, dove 15 anziani erano ospitati in una casa privata in campagna gestita da tre indiani privi di qualunque abilitazione. Tra i vecchietti anche lui, l’ex “Re Mida”, che evidentemente di quel tesoro non ha saputo conservare nemmeno una briciola per la sua vecchiaia. Dalle stelle alle stalle. Chi di sanità ferisce, di sanità perisce. Scegliete pure il modo di dire che preferite. A qualcuno servirà come monito? E anche stavolta, a placare rabbia e indignazione provvede il tempo.

ATLETICA LEGGERA

a pagina 25

Fausto Desalu Dopo la beffa, Vanoli a caccia la Cremonese deve del primo successo è tornato a correre fare punti in Friuli domani con Trento a grandi livelli


CREMONA Domenica di corsa

I 100 passi nel Maris

Asd Sported Maris, Comitato Quartiere 7 Maristella e Parrocchia Immacolata Concezione organizzano per domenica 11 ottobre “I 100 passi nel Maris”, gara di corsa non agonistica (gratuta) giunta alla se-

conda edizione. Il ritrovo è alle 15,30 presso il campo sportivo di via Corazzini 8, e la corsa si svolgerà all'interno del campo sportivo e in alcune vie del Maristella. Alle 17 la chiusura con rinfresco.

Canone Rai, Cremona provincia virtuosa

Il premier Renzi annuncia che si pagherà nella bolletta elettrica, per diminuire l’importo a 100 euro e scovare gli evasori

R

di Vanni Raineri

inviato un anno fa per problemi applicativi che non furono risolti, il tema del canone Rai nella bolletta dell'elettricità è stato rilanciato recentemente in tv dal premier Renzi. E per far capire che stavolta il presidente del Consiglio vuole fare sul serio, si è assunto in prima persona l'incombenza, l'anno scorso affidata a un sottosegretario, Giacomelli. Nel 2014 il dibattito riguardava anche la somma da pagare, che invece per quest'anno Renzi ha anticipato poter essere di 100 euro (invece dei 113,5 dell'anno scorso), che se pagata da tutti consentirà comunque un sensibile aumento dell'introito complessivo. Un anno fa ancora non si era stabilito se il pagamento dovesse consistere in una cifra secca per tutti o se invece andasse commisurato al reddito. Era stata anche avanzata l'ipotesi di abolirlo per quelli inferiori. Alla fine non se ne farà niente, il canore Rai rimarrà fisso per tutti, ma se si riuscirà a farlo pagare davvero a tutti, o quasi, allora si potrà diminuirne l'importo. E non è detto che la cifra, affermano dalla maggioranza, sia di 100 euro: potrebbe anche essere inferiore. Una riforma in fondo condivisibile nel suo obiettivo: evitare che i soliti furbi la facciano ancora franca ed alleggerire il peso per chi paga regolarmente. Il problema è la modalità per arrivare a

Non mancano le proteste e i dubbi sulla fattibilità dell’operazione, da parte di aziende e cittadini

questa soluzione, e infatti si è scatenata subito la bagarre politica. Non solo, anche tanti cittadini hanno contestato la decisione: facile pensare che si tratti proprio dei tanti furbi, ma effettivamente alcune riserve sono comprensibili. I primi a contrastare la proposta renziana sono le aziende che operano nel campo dei servizi pubblici, l'elettricità in particolare, che non vogliono agire da esattori del governo. Non a caso Chicco Testa, ex politico del Pds e oggi presidente di Assoelettrica, ha subito alzato la voce, proponendo di inserire il canone tv in alternativa nella bolletta telefonica o del gas. Come se al tempo dei cellulari tutti oggi avessimo la

Per la prima volta il territorio cremonese ha ospitato in un unico evento i rappresentanti dei Corpi Diplomatici dei Consolati in Milano di ben dieci Paesi dell’America Latina per uno scambio culturale, base per avviare reciproche occasioni di business. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra Provincia di Cremona, Camera di Commercio e Centro Incontri Diplomatici, con il supporto del prof. Guaman Allende, Direttore del Centro Ecuadoriano di Arte e Cultura, ha visto un incontro istituzionale, svoltosi in Prefettura, alla presenza del Prefetto Paola Picciafuochi, del consigliere regionale Carlo Malvezzi, del Presidente della Provincia Carlo Vezzini, del Segretario Generale della Camera di Commercio Maria Grazia Cappelli e del Presidente del Centro incontri diplomatici Emanuele Bettini con i corpi consolari. A seguire la visita al centro cittadino e al Museo del violino. In Sala Maffei si è poi tenuto il convegno “Scenario istituzionale, storico, culturale e turistico dei Paesi dell'America Latina”, presenti la cittadinanza, associazioni di categoria, imprese, gli istituti scolastici Manin, Einaudi e Pacle e università. Dopo i saluti delle Autorità e l’introduzione a cura di Guaman Allende, Direttore del Centro Ecuadoriano di Arte e Cultura, i rappresentanti dei 10 Paesi

linea fissa... Purtroppo per lui l'elettricità è la forma più sicura di arrivare a tutte le famiglie. Un altro timore delle aziende è quello di vedere aumentato il tasso di evasione. Il problema sollevato dai cittadini è ancora più condivisibile. Innanzitutto non è scontato che chi paga la luce sia dotato di tv o di altri apparecchi adatti a visualizzare i programmi. Ma soprattutto, una famiglia potrebbe pagare più bollette elettriche, e cosa fare per le aziende? Come sapere chi dovrebbe pagare? E ancora, servirebbe controllare a chi è intestata la bolletta elettrica. Per non parlare della tanto ambita trasparenza in bolletta, che va in direzione contraria.

Ma partiamo dai dati. In Italia oltre un quarto della popolazione (poco più del 26% per la precisione) non paga il canone Rai, che dal canto suo è parecchio inferiore ai corrispettivi europei: in Germania si pagano circa 215 euro l'anno, in Gran Bretagna 175, in Francia 130, ma in questi tre paesi l'evasione è irrisoria. Poco più di un anno fa il Sole 24 Ore pubblicò l'elenco delle percentuali di famiglie paganti rispetto alla totalità di quelle soggette a canone, divise per regioni e per province. I dati erano riferiti al 2012, e non c'è motivo di credere che siano variati di molto. In totale a pagare in Italia sono 15 milioni di famiglie, per un introito di un miliardo e 600 milioni che va

allo Stato, ma dove stanno i più corretti? Complimenti alla provincia di Ferrara, dove paga oltre il 92% del famiglie, come si legge nella tabella pubblicata a destra. Bene nel complesso la Toscana, mentre la Lombardia si piazza nella fascia medio-alta. In particolare a Cremona spetta il primato di famiglie “regolari” in Regione, alla pari con la provincia di Monza Brianza. Qui a pagare è l'81,37% delle famiglie. Una cifra che sale nel capoluogo (82,73%) e scende negli altri comuni della provincia (80,99%). Il contrario di quel che accade in gran parte delle altre province, dove a pagare di più sono i piccoli centri. Si pensi che a Milano a pagare è il 72,12%, ma in città si arriva a un misero 62,59%, in media con alcune regioni tanto bistrattate del sud. In provincia di Torino va ancora peggio, mentre Roma può andare orgogliosa di un inatteso 80,54%, che in città sale all'84,31%. Maglia nera Catania, una delle 4 province (le altre sono Palermo, Napoli e Crotone) dove a non pagare il canone Rai è la maggioranza delle famiglie. Un altro dubbio assale i cittadini, come afferma Aduc (associazione per i diritti di utenti e consumatori): ma siamo sicuri che poi il servizio le aziende elettriche lo faranno gratis? E poi, a chi non pagherà il canone verrà tolta la luce? E tutto ciò senza entrare nel merito del servizio pubblico svolto da mamma Rai. Ma questo è un altro capitolo.

Canone TV: chi paga e chi no POS.

PROVINCIA

% PAGAMENTI

1

Ferrara

92,58%

2

Rovigo

87,93%

3

Livorno

86,98%

4

Pisa

86,58%

5

Pistoia

85,33%

8

Venezia

84,84%

10

Firenze

83,82%

15

Genova

82,89%

22

Bolzano

82,13%

26

Monza Brianza

81,37%

CREMONA

81,37%

31

Lecco

81,08%

32

Mantova

81,74%

33

Bari

80,67%

34

Lodi

80,66%

35

Reggio Emilia

80,65%

37

Piacenza

80,55%

38

Roma

80,54%

39

Varese

80,48%

41

Bologna

80,27%

42

Parma

80,13%

47

Como

78,36%

53

Pavia

77,56%

54

Trieste

77,53%

56

Bergamo

77,49%

60

Aosta

76,27%

68

Verona

75,47%

75

Sondrio

74,09%

76

Brescia

73,96%

84

Milano

72,12%

88

Torino

71,16%

107

Palermo

49,62%

108

Napoli

48,61%

110

Catania

47,94%

Cremona incontra il Sud America, una ghiotta occasione di business

dell’America Latina presenti hanno messo in luce punti di forza e prospettive dei relativi Paesi. «Questo incontro – ha sottolineato il Presidente della Camera di Commercio Auricchio – rappresenta una prima tappa di un progetto volto ai intensificare

le relazioni con i Paesi dell’America Latina e si inquadra nelle azioni messe in campo per promuovere l’internazionalizzazione del tessuto economico locale che già registra oltre 66 milioni di euro di valore dell’export verso tali Paesi».

«Si tratta – ha evidenziato Vezzini - di un evento unico, nato dalla volontà di fortificare le relazioni con l’America Latina per un più solido rapporto culturale, sociale ed economico». «Cremona e il suo territorio – ha aggiunto l’assessore al turismo del Comune di Cremona Barbara Manfredini – si presentano come area di grande attrattività con arte, musica e cultura in evidenza. A questo primo incontro confidiamo facciano seguito altri momenti di reciproco scambio». «Oggi – ha dichiarato l’assessore al commercio del Comune di Crema Morena Saltini – è un’occasione unica di visibilità per il nostro territorio che ha nella meccanica, nella cosmesi e nell’agroalimentare i propri punti di forza». «Il Centro Incontri Diplomatici - ha ricordato il Presidente Emanuele Bettini - da tempo tesse relazioni con i corpi diplomatici fortificando l'incontro tra la storia, le tradizioni, le economie dei differenti paesi. Su questa via procederemo in collaborazione con le istituzioni locali al fine di sviluppare reciproche opportunitá nel campo della cultura, del turismo e dell’economia».


Cronaca

Sabato 10 Ottobre 2015

Pomodori cinesi, tra allarmi e bufale A scatenare il bailamme un servizio trasmesso dalle Iene B

Decine di migliaia di tonnellate di pasta di pomodoro arrivano in Italia. Coldiretti alza la voce, l’Anicav ridimensiona

di Vanni Raineri

ufala o allarme giustif ic at o? E n ne s im o esempio di giornalismo d'assalto strappa-audience o inchiesta che mette a nudo la solita cattiva abitudine italiana? Tra i primi a prendere sul serio l'allarme sono le associazioni di produttori, anche se non tutti. Ma in cosa sta, per chi non avesse seguito la vicenda, la questione spinosa? Il la è stato dato da un servizio di Nadia Toffa delle Iene trasmesso su Italia 1. Inviata in Cina, la giornalista ha detto di essersi spacciata, presso grossi produttori locali, per un'imprenditrice interessata ad acquistare materia prima, e ha strappato dichiarazioni decisamente sconfortanti. In breve: questi imprenditori hanno affermato di vendere decine di migliaia di tonnellate di pasta di pomodoro concentrata ad importatori italiani, i quali sarebbero i meno attenti alla qualità. Tale prodotto verrebbe poi diluito sino ad ottenerne otto volte il peso, per l'utilizzo soprattutto nella produzione di sughi e ketchup. Chiaro che l'allarme sfrutta la tradizionale diffidenza nei confronti dei prodotti provenienti dalla Cina, ma è pur vero che la legislazione nel paese dell'Estremo Oriente è assai più permissiva in merito all'uso di additivi, coloranti e pesticidi. D'altro canto, se è possibile acquistare tale prodotto in Cina a 600 euro a tonnellata, in Italia serve spendere il doppio. Non solo: gli italiani, sempre a detta dei cinesi intervistati, sono disposti ad acquistare anche prodotti particolarmente scadenti, del costo ancora inferiore (400 euro/t.), scaduti da tempo e talvolta contenenti

larve di mosche. Il problema è che la legge prevede l'applicazione del made in Italy in caso di “lavorazione sostanziale” nel nostro paese. Termine che non è preciso a si presta a diverse interpretazioni. Fatto sta che per l'ambito “made in Italy” basta che ci sia un processo di lavorazione, mentre non è obbligatorio indicare la provenienza della materia prima. Indignati associazioni di consumatori e di produttori, ma non sempre per lo stesso motivo. A lanciare l'ennesimo

allarme è soprattutto Coldiretti, che afferma che il 10% della produzione nazionale è ormai fatta con pomodoro cinese (circa 100mila tonnellate l'anno, con un aumento del 520%). Aggiungendo che gran parte del prodotto importato dalla Cina arriva nel porto di Salerno, come evidenziato dal rapporto Agromafie. Cina che ha iniziato a coltivare pomodoro da industria nel '90 e oggi ha superato l'Europa, ed è seconda solo agli Stati Uniti. L'Anicav (Associazione Nazionale Industriali Conserve

Alimentari Vegetali) critica l'atteggiamento di Coldiretti e racconta una storia ben diversa, a partire dall'importazione che sarebbe scesa drasticamente. Non solo, ma il prodotto che sbarca in Italia sarebbe rilavorato per essere poi totalmente trasportato all'estero come prodotto finito, soprattutto verso l'Africa. Al contrario, il 98,5% del pomodoro lavorato che viene consumato nel nostro paese è sotto forma di passate, polpe e pelati, non certo sughi e ketchup. Chi ha ragione? Alla fine il

problema è sempre quello di una legislazione carente nella difesa del vero made in Italy. Purtroppo non è obbligatorio indicare nell'etichetta la provenienza del prodotto, ma anche se fosse diretto all'estero (inoltre, perché se va in Africa possiamo stare tranquilli?), è così che valorizziamo il made in Italy? Fregando noi stessi i clienti stranieri sulla provenienza taroccata, a questo punto in combutta coi cinesi? Perché non rendere trasparente questo commercio, come chiede Coldiretti, con indicazioni chiare? E ancora, possiamo stare tranquilli che il 100% di quei fusti che arrivano in Italia vengono tutti nuovamente esportati? Non manca chi sostiene che una percentuale resta da noi, e se i controlli sono quelli che conosciamo non ci sentiamo tranquillizzati. Proprio qualche giorno fa il gip di Napoli ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di imprenditori, dirigenti e amministratori pubblici per appalti per la fornitura di pasti in alcune scuole campane. In particolare, tra le varie accuse, è emerso che confezioni di pomodori provenienti dalla Cina erano etichettate per far credere provenissero dall'Italia. La cosa importante per il consumatore è acquistare prodotti che indicano “100% di pomodori italiani”, come garanzia della provenienza della materia prima. Se nessuno bara ovviamente, dobbiamo fidarci. Ma in fondo vale sempre la raccomandazione della nonna: usare un pezzo di terreno per coltivare pomodori per mangiarli nella bella stagione e fare conserve in casa in vista dell'inverno. Lì sì che si fa a meno di etichette.

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LA VECCHIA RICETTA CASALINGA

Non è poi tanto difficile prepararsi in casa i pelati, da mettere nei vasetti nella bella stagione e conservare in vista dell'inverno. Innanzitutto serve scegliere i pomodori (preferibilmente tipo san marzano), ben maturi anche se sodi e senza ammaccature. Lavarli bene e praticare un taglio a croce all'estremità di ciascun pomodoro prima di buttarli in una pentola capiente piena d'acqua una volta che questa inizia a bollire. Devono restare in immersione non più di 3 minuti, quindi scolarli con l'aiuto di una schiumarola e lasciarli in un recipiente a raffreddare. Nel frattempo sterilizzare i vasetti, adagiandoli in una pentola piena di acqua. Fra di loro mettere dei canovacci per evitare che i vasetti sbattendo si possano rompere, e riempirli di acqua. Fare sobbollire per mezzora circa, intanto pelate i pomodori già freddi. Nei vasetti già asciutti inserire con l'aiuto di una forchetta i pomodori pelati, lasciando qualche centimetro sotto il tappo, ben chiuso. Poi rimettere i vasetti in una pentola piena d'acqua ancora separati dai canovacci. Devono rimanere in immersione mentre l'acqua bolle per un'altra mezzora. Quindi verificare che si sia creato il sottovuoto: premendo il tappo non si deve sentire il classico clic-clac. Conservare i vasetto in un luogo fresco, asciutto e al buio al massimo per un anno.


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Cronaca

Sabato 10 Ottobre 2015

“Pane in piazza” forni accesi fino a mercoledì

Taglio del nastro, giovedì pomeriggio, per il “Pane in Piazza”. Poi dalle impastatrici e dai forni del “laboratorio” allestito nella tensostruttura ai giardini pubblici hanno iniziato ad uscire pizzette, focaccine, pane di ogni tipo. Grazie all’impegno dei maestri panificatori di Confcommercio. Quelli che ancora oggi guidano una azienda e chi, ormai da anni, è andato in pensione ma non ha mai abbandonato l’amore per l’“arte bianca” ed è sempre pronto, con passione ed entusiasmo a mettere le “mani in pasta, tra lievito, acqua e farina”. Quello del “pane in piazza”, da sempre organizzato dalla Confcommercio, è un appuntamento che vanta una lunga tradizione. La cadenza biennale, poi, lo rende ancora più atteso. Così, insieme alle autorità all’inaugurazione c’era davvero tanta gente. Ad introdurre l’evento la benedizione di Don Pierluigi Nevi che ha invitato a riscoprire il “senso e l’importanza del pane”. E ha sottolineato come l’Expo “sia occasione per riflettere sulle capacità delle persone di condividere il pane senza sprecare le risorese e custodire quanto ci è stato affidato”. Sul significato solidale della iniziativa si è soffermato il presidente dei panificatori Michele Quarantini che ha riaffermato come tutto il riocavato sarà devoluto in beneficienza alla associazione “Il Cireneo” dedicata alla cura dei minori con grave disabilità. Sull’importanza di una rassegna che “valorizza il sapere dei maestri fornai nobilitandolo con un impegno solidale” si è soffermato il presidente di Confcommercio Cremona Fausto Casarin. Sugli stessi valori si è soffermata anche l’assessore Barbara Manfredini che ha parlato di “maestri fornai, per il loro sapere ma anche per la finalità benefica che da sempre ne contraddistingue l’impegno”. I forni dei maestri panificatori resteranno accesi, tutti i giorni tra le 9 e le 20, fino al 14 ottobre. Sono previsti momenti didattici con le scuole e incontri con i nutrizionisti.

EasyPark presto anche a Cremona L’app consente di prolungare la sosta dell’auto al parcheggio a distanza utilizzando lo smartphone. A Monza è appena stato attivato

I

di Federico Pani

l parcheggio diventa un’app: da qualche mese a questa parte, in Italia e all’estero, hanno fatto la loro comparsa applicazioni attraverso cui è possibile regolare i conti con il posteggio, utilizzando uno smartphone. Venerdì scorso è stato il Comune di Monza a dotarsi di questo sistema. Presto toccherà anche a Cremona. L’applicazione in questione è EasyPark, di nazionalità svedese. Il meccanismo, se non intuitivo, è comunque chiaro: il pagamento del parcheggio avviene attraverso il proprio cellulare. Per scaricare l’applicazione, è necessario registrarsi come cliente, acquistando una carta prepagata di credito di sosta, che è possibile addebitare sulla propria carta di credito. Una volta installata l’app e trovato il parcheggio, l’applicazione permette di essere localizzati. A questo punto, basterà inserire l’orario di sosta, un po’ come si fa con la sveglia sul telefonino: e proprio come una sveglia, un quarto d’ora prima che il parcheggio scada, l’applicazione lo notificherà. I vantaggi offerti, a questo punto, sono almeno due: la possibilità di prolungare la sosta attraverso l’apparecchio, senza dover fare ritorno all’area di sosta, e il pagamento, che viene calcolato in base al tempo utilizzato, e non un minuto di più. Tutto ciò, a patto di pagare un piccolo sovrapprezzo sulla tariffa (15%) o stipulare un abbonamento. La novità assoluta riguarderà, dunque, anche il Comune di Cremona: l’assessore al territorio e alla salute, Alessia Manfredini, ha già avviato una serie di interlocuzioni che, nel giro di qualche mese, porteranno la città a dotarsi di un sistema analogo a quello presente in più di quaranta comuni italiani, da Catania a Brescia. «Il progetto di EasyPark – ha spiegato l’assessore Manfredini – si inserisce idealmente nel progetto telematico che ha portato alla diffusione di Moovit (anche questa un’applicazione per smartphone), con cui si è facilitato lo spostamento attraverso i mezzi pubblici, e all’idea di una

L'assessore Alessia Manfredini

Si inserisce nel progetto della diffusione di Moovit

nuova dotazione di un sistema di Telepass». Le consultazioni coi gestori dei parcheggi della città, SABA e AEM – assicura Alessia Manfredini – sono infatti già a buon punto: questione di pochi mesi, dunque. Ma tor niamo all’applicazione. EasyPark non è la sola a offrire questo servizio: a farle compagnia, ci sono le italiane Smarticket, Pyng (per soli clienti Telepass) e MyCicero. Tariffe e attivazione a parte, le tre app non si differen-

ziano sostanzialmente: tutte e quattro garantiscono la completa compatibilità con qualunque tipo di smartphone. Per chi si chiede come sia possibile usufruire del servizio senza possederne uno, EasyPark dà la possibilità di iscriversi attraverso un numero verde: di qui, si può poi accedere al parcheggio telematico per sms. A questo punto, basta inserire nel messaggio di testo il numero della zona del parcheggio. Il controllo, invece, è uguale per tutti: esporre,

sul cruscotto o come un disco orario, un tagliando che EasyPark o una delle altre aziende fornisce al momento dell’iscrizione. Per ora, l’introduzione del sistema sembra aver disorientato più gli ausiliari del traffico che gli utenti: a Lecce, dove il servizio è attivo almeno fin dal gennaio di quest’anno, un automobilista si è visto comminare una multa, pur avendo attivato il servizio e regolarmente pagato. La multa è stata poi revocata. I dati relativi al servizio sono senz’altro ottimistici: sono nove i paesi, compreso il nostro, in cui il servizio sembra aver preso largamente piede (Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Spagna e Australia). E dei 400 mila utenti più del 90% si dice soddisfatto. È vero, già Telepark, da anni leader nel suo settore, offriva la possibilità di pagare il parcheggio attraverso un sms o una telefonata: ma l’apertura del servizio al mondo delle applicazioni per smartphone rappresenta una vera novità. C’è comunque da sperare che il beneficio del servizio vada a quei cittadini che, a Cremona e in tutta Italia, sono ogni giorno alle prese con il problema del parcheggio: anche se così sembra stia accadendo.


Cronaca Cresce la polemica attorno all'offerta di A2A ai soci di Linea Group Holding per l'operazione di accorpamento della multiutility dei comuni di Cremona, Crema, Rovato, Pavia e Lodi. La proposta vincolante dovrebbe riguardare l'acquisizione di una quota di controllo di almeno il 51%, ma c'è stato un nuovo rinvio. Dopo le scadenze non rispettate di luglio e settembre, anche quella di ottobre è stata prorogata al 6 novembre. Intanto il titolo A2A in Borsa ha beneficiato delle attese in merito all'operazione, che lo hanno fatto salire del 13%. Ma la principale polemica, al di

Sabato 10 Ottobre 2015

Lgh nega offerte telefoniche in abbinata con A2A là dell'accordo, coinvolge la politica, e in particolare una nuova presa di posizione di Danilo Toninelli, il deputato cremonese del Movimento 5 Stelle, il quale si domanda, e lo ha fatto ufficialmente con un'interrogazione parlamentare, se per caso la fusione non sia di fatto già avvenuta. Questo il comunicato di Toninelli datato 6 ottobre, il giorno in cui era attesa l'offerta: “Siamo ancora in attesa dell'ok di LGH all'offerta non vincolante

di A2A. Un fattore non da poco che indica come la paventata e annunciata fusione con la multiutility milanese quotata in borsa è ancora lontana dalla formale conclusione. Ciononostante, con un certo sconcerto, cittadini di Cremona hanno segnalato al M5S di ricevere telefonate con offerte commerciali da parte di “A2A AEM Cremona” in quanto “la fusione è andata in porto”. Per tale motivo, ho effettuato un'interrogazione al Ministero dello svilup-

po economico sollecitando una verifica e l'eventuale segnalazione all'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico, per chiedere spiegazioni e vederci chiaro. Sarebbe, infatti, gravissimo se questa sciagurata fusione fosse andata in porto “sottobanco” e le due società agissero di concerto pur essendo ancora formalmente separate. LGH è infatti un gruppo formato da società che erogano servizi pubblici essenziali e che, per tramite delle società pubbli-

che locali che le compongono, appartengono ai Comuni e quindi ai cittadini. Va, inoltre, tenuta in debita considerazione che A2A è quotata in borsa e che tale fuoriuscita di notizia possa alterare l'andamento del titolo medesimo, con la possibilità che qualche furbetto ne tragga vantaggio. Chiedo anche a tutte le autorità competenti, e in particolare a quelle della giunta di Cremona, di intervenire per verificare la sussistenza di questa gravissima anomalia”.

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La risposta di Lgh non si è fatta attendere, anche questa in forma di comunicato stampa: “In relazione alle segnalazioni di singolari campagne commerciali telefoniche riguardanti i servizi di gas ed elettricità, Linea Più, società del Gruppo LGH, informa i suoi clienti che non sta effettuando alcuna nuova offerta commerciale “in abbinata” con un altro operatore energetico e che, pertanto, gli autori delle telefonate non sono in alcun modo riconducibili alla Holding LGH o alle società del Gruppo”.

Se il Consiglio di Stato dovesse dar torto al Governo, si aprirebbero spazi per ricorsi e richieste di rimborso

La differenziata in centro storico si attesta al 66%

Il Tar del Lazio ha bocciato i criteri che inseriscono nel monte redditi anche i sussidi ai disabili

Trascorsa una settimana dall'avvio del porta porta nel centro storico, la percentuale di raccolta differenziata sull'intera città si attesta al 66%, oltre il tasso fissato dalla legge (65%) e 12 punti in più dall'inizio del 1° luglio scorso. Questo il dato importante emerso dalla riunione della cabina di regia, incaricata di monitorare l'andamento del progetto, riunitasi ieri in Comune, presenti, tra gli altri, l'assessore alla Salute e al Territorio Alessia Manfredini e il direttore di Linea Gestioni Primo Podestà. “Dopo l'avvio del porta nel centro storico - si afferma - esistono alcune criticità da considerare fisiologiche tenuto che la raccolta differenziata, diversamente da altre zone della città, in quest'area non è mai stata attuata”. Da qui il monitoraggio costante per venire incontro a determinate esigenze, anche attraverso verifiche e sopralluoghi. Tra gli altri punti affrontati, il decoro urbano. Sarà intensificato il controllo sulla corretta esposizione e, soprattutto, sui cestini posizionati nelle vie e nelle piazze per contrastare il fenomeno dell'abbandono di rifiuti.

Isee contestata, a rischio le graduatorie

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di Vanni Raineri

l nuovo Isee è nella bufera. Cos'è l'Isee? Se non lo sapete siete fortunati. Detto anche riccometro, è l'indicatore della situazione economica equivalente, che misura la situazione economica familiare, in modo tale da consentire a chi ha minor reddito di accedere a certi servizi pubblici con una tariffa agevolata, e serve anche per stabilire le graduatorie che consentono ad esempio l'accesso all'asilo, l'ingresso in una casa popolare, l'assegnazione di borse di studio eccetera. Già quest'inverno gli enti locali si erano lamentati per il ritardo con cui il governo aveva approvato le nuove regole dell'Isee, costretti così ad applicare quelle vecchie pur sapendo che la nuova norma avrebbe avuto effetto retroattivo. Ora il problema è ancora più ampio. Questo perché il Tar del Lazio la riforma l'ha bocciata su un aspetto. Ma partiamo col riassumere le novità principali che, come lamentano molti cittadini, hanno avuto l'effetto di far precipitare il numero di domande di sostegno. Il nuovo Isee infatti comprende le entrate famigliari anche se esenti da tassazione, come la rendita catastale della prima casa, buste paga e pensioni incassate

all'estero, e pure indennità di accompagnamento e pensioni di invalidità. Proprio su quest'ultimo aspetto si è aperta la falla. Per il Tar è “irragionevole” e “manifestamente ingiusto” che vengano considerati i sussidi dei disabili nel monte redditi. Il fatto è che il Governo è andato avanti dritto per la sua strada, presentando un ricorso che il Consiglio di Stato (terzo e ultimo grado di giudizio) analizzerà il 3 dicembre, che guarda caso è anche la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità. Che sia giusto o meno è un giudizio soggettivo. Il voler

considerare la ricchezza complessiva prima di decidere, sia pur mantenendo agevolazioni alle categorie più svantaggiate, è la scelta che ha fatto il governo, ma i problemi che sorgerebbero qualora il Consiglio di Stato obbligasse a fare marcia indietro sono non di poco conto. A parte le richieste di risarcimento che potrebbero fioccare da parte di chi ha pagato oltre il dovuto un servizio, il vero problema starebbe nelle tante graduatorie che a quel punto si dovrebbero rifare. E con effetto retroattivo di un anno. Pure la nostra provincia ovviamente non ne ri-

marrebbe immune. Anche il Partito dei Pensionati, attraverso un comunicato del consigliere regionale Elisabetta Fatuzzo, ha chiesto al governo di rivedere i criteri adottati. Lo stesso Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato la mozione, e la Fatuzzo ha dichiarato al Pirellone che “rischia di scoppiare una vera e propria bomba sociale. I criteri di calcolo introdotti dalla riforma Monti hanno escluso numerose persone da importanti interventi di tutela sociale in un contesto economico di grave crisi”.

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Cronaca

Sabato 10 Ottobre 2015

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Le rassicurazioni del ministro Madia

In visita a Cremona, ha negato che il Governo abbia formalizzato proposte sulla soppressione dei presidi di sicurezza. Appello per le unioni di comuni

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di Vanni Raineri

essuna proposta è stata formalizzata dal Governo sull’accorpamento delle Prefetture. Il ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, tanto attesa proprio per i nuovi timori riguardanti gli accorpamenti (che riguardano anche Questura e Vigili del Fuoco), oltre che per quelli meno recenti che toccano le Province, con questa frase ha (piacevolmente) spiazzato la vasta audience che al Teatro Monteverdi giovedì sera da un’ora e mezza attendeva un suo pronunciamento sulla questione. Ma come? Ma allora la mozione approvata martedì da Regione Lombardia (stessa cosa ovviamente accaduta ovunque in Italia) contro gli accorpamenti si oppone al nulla? E tutte le discussioni sull’argomento, i timori dei sindacati, il disagio dei vertici, la consapevolezza di poter perdere punti di riferimento importanti per i cittadini, tutta fuffa? E perché non chiarire subito, prima della levata di scudi? “Nessuna proposta è stata formalizzata dal Governo sull’accorpamento delle Prefetture”. Marianna Madia lo ripete, per 4 volte (tra intervista precedente e intervento sul palco), e lo fa usando sempre le stesse parole. Una formula studiata? Non è che c’è l’inghippo nella forma e nella sostanza i timori restano? Che la questione stia attorno alla parola “formalizzata”? O “dal Governo”? O magari da “proposta”? Forse quello schema uscito dal Miistero dell'Interno (carta canta) che prevede la soppressione delle sedi cremonesi è carta straccia. In fondo è uno schema, una bozza, e non una “proposta formalizzata”. Per il momento prendiamo atto della schiarita ma, memori di quanto accaduto troppe volte in passato, ci scusino al Governo se preferiamo mantenere alta la guardia. Ed è probabile che la mozione regionale venga comunque sottoposta a tutti i sindaci interessati, compresi ovviamente quelli della nostra provincia. Che si tratti di una bufala finita fuori controllo o di un ripensamento del Governo dopo le proteste, la frase del ministro ha fatto tirare un sospiro di sollievo. Rassicurazioni sono venute anche per i dipendenti della Provincia, oggi Area Vasta, coi fondi tagliati ma con ancora a carico la massa dei lavoratori dipendenti non ancora assunti da altri enti locali. Ma qui nessuna sorpresa, rassicurazioni in tal senso erano già arrivate.

A organizzare la serata il Pd, e a fare gli onori di casa è stato il segretario provinciale Matteo Piloni. Con lui sul palco, attorno al ministro, i sindaci di Cremona Gianluca Galimberti e di Crema Stefania Bonaldi, il presidente della Provincia Carlo Vezzini e il sindaco di Gerre de’ Caprioli Michel Marchi, che presiede il dipartimento piccoli comuni nell’Anci regionale. Per oltre un’ora, dopo i ringraziamenti al ministro per aver mantenuto un vecchio im-

Vezzini: «Per far decollare le aree vaste servono le risorse finanziarie»

pegno a visitare la nostra città (era saltata la sua presenza tre mesi fa alla Festa dell’Unità), si è parlato di riforme, per sottolineare la ferma volontà del Governo di dare una svolta alla gestione della cosa pubblica nel nostro paese, un percorso denso di ostacoli e che richiederà comunque tempo. «Serve una visione intersettoriale – ha esordito Galimberti – per superare le rigidità della pubblica amministrazione, e ciò richiede formazione del personale», aggiungendo che un’altra questione chiave riguarda la valutazione.

Marianna Madia si è detta d’accordo col sindaco, aggiungendo che non ci devono essere livelli di governo isolati l’uno dall’altro. Ma avvertendo che «non c’è riforma della pubblica amministrazione che funzioni senza uno sforzo collettivo», quindi serve «parlare a tutto il paese» e «sbloccare le cause che impediscono la competitività». Quindi qualche attacco qua e là al centrodestra, sia dall’ospite d’onore (riferito alla diffidenza creata dal suo predecessore Brunetta con la «falsa campagna dei fannulloni»), sia da Vezzini e Bonaldi, che hanno imputato alla Regione Lombardia alcune colpe del ritardo nell’applicazione delle riforme (con consenso manifestato dal ministro). Complessivamente si conferma l’impressione di una Madia in perfetta sintonia col premier Matteo Renzi anche nell’approccio. Vezzini non ha nascosto che l’ultimo anno ha messo tutti a dura prova, e ha invitato a concludere il processo in fretta: «Il sistema delle province è superato, quello delle aree vaste deve decollare e servono le necessarie risorse finanziarie. Togliere servizi a soggetti deboli non è facile». Quindi un invito al ministro a concludere in fretta la partita delle unioni di comuni, un appello non condiviso da Bonaldi e Marchi, i quali hanno detto di temere decisioni calate dall’alto, affermando che è preferibile dare la spinta necessaria attra-

verso premi a chi si muove in quella direzione. Marianna Madia si è poi dilungata sulle tre riforme dell’architettura dello Stato, la legge Delrio, la riforma costituzionale e quella della pubblica amministrazione, grazie alle quali si potrà arrivare a uno stato più semplice. Un intraprendente Michel Marchi ha chiesto il sostegno dello stato perché «si lavora nell’incertezza, l’abolizione della Tasi è un processo che ci riporta alla finanza derivata senza un’autonomia im-

Galimberti: «Senza comandi il territorio è sguarnito. Dillo al Governo»

positiva. Ragionare sulla local tax era più logico rispetto a un nuovo sistema di trasferimenti». Il sindaco di Crema ha invitato il governo a procedere alla sburocratizzazione, condividendo l’idea di premiare merito ed efficienza. Certo che «il rischio è sempre quello che le buone intenzioni restino tali. Quando si parla di razionalizzare il timore è che si tratti sempre di tagli lineari, che non premiano i virtuosi. Speriamo che non vincano le lobby di categoria». Sulle esigenze di cassa, alto il pronunciamento del ministro: «Non partiamo mai da esigenze di risparmio, ma dalla concezione di uno stato “trovabile” per il cittadino». Quindi si tocca la questione degli accorpamenti di Prefetture, Questure e Comandi di Vigili del Fuoco: «Quel disegno di efficienza deve dialogare con le esigenze di attuare una vecchia norma del Governo Monti, che imponeva risparmi. Senza attuare la norma non si ha più possibilità di spesa ma “nessuna proposta è stata formalizzata dal Governo sull’accorpamento delle Prefetture”, come ha detto anche ieri Alfano. Non usiamo la spending review per togliere stato ai cittadini, ma vogliamo dare più efficienza. Ai Comuni non voglio togliere un euro». Tanti applausi alle buone intenzioni e a chiudere un appello di un Galimberti versione San Tommaso: «Togliere i presidi di sicurezza significa togliere un patto fatto coi cittadini, col rischio di disgregare la loro percezione. Togliere i comandi significa sguarnire il territorio in un momento di grandissime sfide. Ti chiedo di portare questa espressione forte al Governo centrale». Bravo Gianluca, hai visto mai?


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Cronaca

Sabato 10 Ottobre 2015

Rifiuti e inceneritore, Sabato il convegno tra associazioni ambientaliste

Le associazioni di volontariato sociale e ambientaliste cremonesi organizzano per sabato 10 ottobre a Cremona, a partire dalle ore 15, un incontro pubblico in Sala Zanoni sul tema “Per l’economia circolare: proposte ed esperienze in Italia”. «Una grande occasione per Cremona e la sua provincia di costruire tecnologie e piattaforme industriali avanzate per il recupero, riciclo, riuso dei rifiuti visti come risorsa e non come combustibile da bruciare» evidenziano gli organizzatori. Per parlare di questa nuova frontiera, definita anche “Fabbrica dei materiali”, sono presenti come relatori personalità che già realizzano queste esperienze: Franco Bonesso, Vicepresidente della Provincia di Treviso, tra i protagonista della gestione innovativa di Contarina; Mirko Tutino, assessore del Comune di Reggio Emilia, con il nuovo impianto di Trattamento Meccanico; Enzo Favoino, del Centro di Ricerca Rifiuti Zero. progettista di tecnologie a freddo. Le associazioni ambientaliste, sempre in tema di rifiuti, hanno inviato nei giorni scorsi una lettera aperta al sindaco Gianluca Galimberti, in merito al passaggio di Lgh al gruppo A2A. “Tra gli impianti ceduti ad A2A, la più grande multiutility italiana ai vertici nei settori energia, ambiente, calore e reti, figura l’inceneritore di San Rocco - si legge nella missiva -. Il rischio è che, con la cessione di sovranità ad un grande Gruppo per ragioni economiche e finanziarie, si ceda anche democrazia, cioè la possibilità di una comunità di decidere sul proprio futuro e, dunque, sul destino dell’inceneritore. Questo è il cuore del negoziato tra Lgh e A2A. Tocca ai nostri eletti e, in particolare, al sindaco di Cremona saper conciliare le due esigenze, entrambe legittime: quelle economico-finanziarie e quelle etiche e democratiche. E' adesso, prima della fusione, che il Comune di Cremona ha un potere contrattuale significativo”. La soluzione? Secondo gli ambientalisti, “Entrare in A2A solo a condizione che adesso sia formalmente decisa, da tutte le parti che ne abbiano titolarità, la programmazione della chiusura dell’inceneritore di San Rocco e siano concordati i contestuali investimenti per garantire l'integrale alimentazione del teleriscaldamento a Cremona, sganciandolo completamente dalla dipendenza dall'inceneritore”. Quindi si dovrà “aprire una nuova fase, sostenuta da un dibattito pubblico trasparente, che scelga di costruire nel nostro territorio provinciale la “Fabbrica dei materiali” per il recupero, riutilizzo e riciclo dei rifiuti come risorsa, con piattaforme industriali avanzate che, certo, A2A sarebbe costretta ad apprezzare, visto che ormai rappresentano nei contesti più innovativi le alternative sostenibili e strategiche all’incenerimento dei rifiuti. E visto che A2A si concepisce sempre più come multiutility lombarda a vocazione europea”.

Banche, sicurezza a rischio

Preoccupazione tra i correntisti di Banca Intesa e Unipol dopo l’attacco hacker. Ma crescono anche i tentativi di truffa

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di Giulia Sapelli

a rete è una grande risorsa, ma può anche diventare la prima delle insidie. Una preoccupazione che non ha fatto dormire per diversi giorni i correntisti delle Banche Intesa Sanpaolo e Unipol, dopo la notizia dell'attacco hacker da parte di Anonymous, un paio di settimane fa. Molti si sono chiesti di cosa si sia trattato realmente. “Salve, ultimamente abbiamo fatto #OpBankDump e sono state violate Intesa Sanpaolo e UnipolBanca” si leggeva nel messaggio fatto circolare in rete dagli hacker una domenica pomeriggio. A rivendicare l'azione Ghost Italy, una cellula esterna di Anonymous Italia, che avrebbe "rubato" 90 database delle due banche, postando poi l'elenco su ghostbin, una sorta di "lavagna bianca" dove gli Anonymous pubblicano news e comunicati. Sempre secondo quanto dichiarato dagli hacker, dentro all'elenco ci sarebbero circa 6000 email, numeri di telefono, nomi utente e password di utenti, dipendenti e clienti aziendali delle banche stesse. Sempre secondo quanto dichiarato dagli hacker in un comunicato, ci sarebbero stati, in ordine per nome di dominio e azienda, elenchi di persone che farebbero capo o avrebbero relazioni con Intesa, Unipol, Wind, Enel, Engitel. A spazzare via ogni preoccupazione ci hanno pensato però le due stesse aziende, in un articolo apparso su Repubblica.it: entrambe hanno infatti negato che vi siano stati accessi non autorizzati ai propri sistemi. Banca Intesa ha confermato che si tratta di dati reali, tuttavia si tratterebbe di elenchi che non si trovano nei sistemi delle banche ma dati pubblicati online a disposizione di un fornitore esterno. Dunque inutilizzabili, in quanto le password a disposizione del fornitore non

corrispondono a quelle reali (ovvero, sono fornite 'criptate' alla società terza). Secondo gli esperti delle due banche, insomma, è infatti improbabile che dalle informazioni pubblicate sul web si possa arrivare a penetrare profili bancari o account e-mail dei singoli utenti. IL PERCHE' DELL'ATTACCO Ghost Italy ha spiegato in un comunicato le proprie motivazioni, scagliandosi contro le banche. "Ovunque, nelle case dei cittadini, nelle ditte artigianali, commerciali, industriali, l'argomento più scottante è la mancanza di credito" scrivono gli hacker. "Le Banche sono ormai smascherate e l'unica parola che le definisce appieno è speculazione.Dopo la chiara distruzione dell'economia statale come familiare, continuano ad arrivare fondi sempre più caricati da

un debito oramai incolmabile". Ciò nonostante lo Stato, come i privati cittadini, "continuano ad investire, a indebitarsi, continuando a navigare in questo labirinto che non consente vie di salvezza". "Le banche sono un nemico sociale che per troppo tempo ha agito indisturbato, ora è tempo di dire basta" conclude la nota. SICUREZZA BANCARIA SOTTO ATTACCO - I problemi della sicurezza bancaria non si esauriscono certo con gli attacchi hacker. Accando a questi ci sono frodi e malware in continua evoluzione, che costantemente minacciano i dati del cittadino e la sua privacy. Come hanno spiegato gli esperti di G. Data, azienda leader della sicurezza informatica, tante sono le nuove minacce alla sicurezza bancaria. Ad esempio il Cash trapping e lo Skimming. La prima è una truffa

che si concretizza con l'inserimento di un oggetto metallico nel canale di erogazione del contante dei bancomat, così che il malvivente può poi recuperare il denaro che apparentemente non è stato erogato. Ancora più insidioso è lo skimming, una tecnica che consiste nel copiare i dati contenuti nella banda magnetica delle carte bancomat e spiare il Pin mentre viene digitato, in modo da poter realizzare vere e proprie carte di credito clonate. Esistono poi dei veri e propri malaware che vengono inseriti nel dispositivo della parte superiore del bancomat Atm, in grado di manipolare l'Atm banking e di attivarsi a ogni avvio del bancomat. La tecnica è comparsa recentemente in Germania, ma è stata già rilevata anche in Spagna e Russia, e potrebbe diffondersi ulteriormente, rendendo ancora più critica la sicurezza delle nostre banche.


I Fatti della Settimana IN PRIMO PIANO sabato 10 ottobre

Collegamento gratuito al servizio di allarme 112 Nue per difendersi dai furti

Contrastare il fenomeno dei furti con il collegamento d’allarme 112 Nue, che comprende tutte le forze di polizia e che è un servizio gratuito. Questo l’appello dei carabinieri di Crema, nel corso di un incontro fatto ad hoc con la cittadinanza. Spesso accade, infatti, che i titolari di ditte,

Sabato 3 ottobre SCHIAMAZZI IN PIAZZA LODI IDENTIFICATI IN TRENTA

Intervento della polizia in piazza Lodi sabato sera, verso le 22.30, allertata per la presenza di numerosi ragazzi che stavano facendo baccano e rompevano bottiglie di vetro a terra. Gli agenti hanno trovato una trentina di persone, italiani e stranieri, tra cui alcuni minorenni, che sono stati identificati.

DOMENICA 4 ottobre tentato FURTO ALLA CARREFOUR: PRESO

Ha tentato di rubare al Carrefour di via San Tomaso, ma è stato bloccato e denunciato per rapina impropria. E' successo intorno alle 19 di domenica. Il giovane, di nazionalità ivoriana, ha cercato di superare le casse senza pagare con una confezione di vino da poco più di un euro, ma è stato notato e fermato da un vigilante. Il giovane ha però cercato di scappare ed è stato inseguito da una pattuglia della squadra volante, chiamata dal vigilante. L'uomo è quindi stato fermato e denunciato.

DOMENICA 4 ottobre FURTO IN VILLA IN VIA ARGINE PANIZZA

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Sabato 10 Ottobre 2015

Si sono introdotti in una villetta in via Argine Panizza, dove già avevano rubato temopo fa, uscendo con un bottino di qualche migliaio di euro tra soldi, gioielli e orologi. Un furto messo a segno in sei minuti, mentre i padroni di casa erano assenti. I malviventi sono entrati dopo aver scardinato una delle finestre, hanno raggiunto il piano superiore e hanno svaligiato la casa. L’allarme è scattato alle 19.30 sul telefono cellulare dei padroni di casa, che immediatamente hanno allertato le forze dell’ordine. Ma i ladri sono riusciti a dileguarsi prima dell’arrivo degli agenti.

negozi, industrie, non tutelino efficacemente le loro proprietà adottando misure di protezione adeguate, poiché ritenute, spesso erroneamente, costose. In particolare, quando un furto o un danneggiamento avviene, talvolta il locale non è protetto da alcun sistema di allarme o, paradossal-

mente, l’allarme - seppur presente non è collegato ad alcuna forza di polizia o di vigilanza. Utile, in questo caso, è proprio il collegamento d’allarme 112 Nue. Ogni obiettivo collegato al 112 Nue è estremamente protetto e garantisce la tempestività di intervento delle pattu-

glie. Il servizio, gratuito, permette alle forze dell’ordine di assicurare spesso alla giustizia i ladri, sorprendendoli in flagranza di reato. Per presentare al meglio questa opportunità, questa sera a Crema alle ore 21, presso la sala Ricevimenti del Comune, si terrà un incontro organiz-

sabato 10 ottobre

Tre colpi in una notte a Castelleone Tornata in azione la “banda del buco”. Via gioielli, contanti e automobili Sembra sia tornata in azione, a Castelleone, la cosiddetta "banda del buco", che in questi giorni ha messo a segno una raffica di colpi, tre nella stessa notte, tutti concentrati in via Maddalena di Canossa. Un bottino notevole per i malviventi: oro e contanti per svariate migliaia di euro, più due automobili. La gang è entrata in azione nella notte tra martedì 6 e mercoledì 7 ottobre, mentre i padroni di casa si trovavano al piano superiore. I malviventi si sono quindi limitati a saccheggiare il piano terra. In tutte e tre le ville sono riusciti a portare via banconote e monili, oltre a una Golf e un’Audi, ad oggi non ancora ritrovate. Nessuno si è reso conta di nulla, tanto che i furti sono stati denunciati solo il giorno dopo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Castelleone, che hanno eseguito sopralluoghi accurati in tutto il quartiere, alla ricerca di elementi utili all’identificazione dei responsabili. Accertato il modus operandi della gan: il solito buco applicato appena sotto le serrature di porte e finestre. I militari stanno cercando di raccogliere testimonianze o segnalazioni su persone o veicoli sospetti avvistati nei giorni scorsi nella zona Sud del centro abitato (via Canossa, via Venturelli, via per Corte Madama). I carabinieri hanno anche fatto un appello: chiunque avesse notato qualcosa di anomalo, è pregato di riferirlo agli uomini guidati dal luogotenente Fioravante Vilei. Per cercare di prevenire furti del genere, i carabinieri lanciano anche un altro appello: collegare i sistemi di allarme installati a difesa delle abitazioni direttamente con la centrale operativa del 112. In questo modo, i tempi di reazione delle pattuglie dell’Arma diminuiscono sensibilmente. Accorgimento che in pochi sin qui hanno adottato e che invece può risultare decisivo. Più tempestiva, infatti, è la segnalazione e maggiori sono le probabilità di catturare i malviventi.

LUNEDì 5 ottobre SCONTRO IN VIA BERGAMO TRAFFICO IN TILT

Lunghe code e traffico in tilt per buona parte della mattinata lungo la via Bergamo, in zona Castelverde, dove a metà mattina si è verificato uno scontro tra un’autocisterna e una Citroen Saxo. A bordo dell’auto una donna di 72 anni, rimasta ferita, seppur non gravemente. La dinamica dell’incidente è al vaglio

della polizia stradale, intervenuta sul posto insieme al 118 e ai vigili del fuoco. Stando ai primi accertamenti, lo schianto è avvenuto dopo che la vettura si è immessa su via Bergamo, uscendo da un'officina. Un impatto violentissimo che ha sbalzato l’auto in un fosso. L’incidente ha avuto pesanti ripercussioni sul traffico. La strada è stata chiusa durante le operazioni di soccorso e recupero dei mezzi.

zato dalla Confartigianato e presieduto dal capitano Carraro. «Sul territorio cremasco - per il capitano - c’è ancora molto da fare in ordine alla sicurezza partecipata ,che è l’unico traguardo da raggiungere per poter contrastare efficacemente il fenomeno dei reati predatori».

due si è allontanato in auto, subito seguito dall’altro, che lo ha placcato, sempre in auto, all’altezza del Comando della Polizia Municipale. E’ bastato poco perché la situazione degenerasse. I due sono scesi dai rispettivi veicoli e in breve tempo sono arrivati allo scontro fisico. E’ stato necessario l’intervento di alcuni passanti per separarli e ricondurli alla ragione. Sono quindi stati soccorsi in un bar della zona, dove poi sono arrivati alcuni agenti della polizia municipale, che si sono accertati che lo scontro non ricominciasse. Sul posto è stato fatto arrivare il soccorso medico ed entrambi sono poi stato portati in ospedale, dove sono stati medicati e sono state certificate prognosi di 25 e 30 giorni. Nessuno dei due è risultato positivo all’alcotest. I due dovranno rispondere di lesioni personali.

mercolEDì 7 ottobre RAPINA AL CREDITO COOPERATIVO, 4 ARRESTI

mercolEDì 7 ottobre RISSA E INSEGUIMENTO AL FORO BOARIO

Prognosi di 25 e 30 giorni per i due uomini che mercoledi 7 ottobre, attorno alle 21.30 si sono affrontati in una rissa, molto probabilmente per motivi di gelosia. I due, entrambi ultraquarantenni, si sono trovati dapprima a discutere all’altezza del foro Boario. Poi uno dei

In manette quattro banditi, responsabili della rapina messa a segno il 7 ottobre alle 16 al Credito Cooperativo di Spino d’Adda. Tre sono stati arrestati dai carabinieri subito dopo il colpo, mentre il quarto, il basista, è stato raggiunto nel suo appartamento nel Milanese. Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia il suo compito sarebbe stato quello di recuperare i complici con una Bmw e disfarsi quindi della Fiat Panda rubata. I tre erano entrati armati di taglierino e avevano preso in ostaggio un impiegato. Poi avevano intimato al cassiere di consegnare loro il denaro, ma non appena usciti con il bottinom si sono trovati faccia a faccia con i carabinieri che dopo un breve inseguimento li hanno arrestati. Il maltolto, 14mila euro, è stato recuperato e restituito alla filiale della Banca.


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Territorio

Sabato 10 Ottobre 2015

L'estate sta finendo... ma non manca certo la voglia di viaggiare. Il Cta Acli promuove una serie di gite e viaggi per tutti i gusti. • Dal 13 al 15 Novembre - Un viaggio per visitare Roma. Si visiteranno: Il complesso del Laterano (Basilica, Battistero e Scala Santa), il Quirinale, passeggiata tra la Roma Imperiale e la Roma Barocca, Villa Borghese e piazza S. Pietro. • Dal 28 al 29 Novembre - Due giornate all’insegna dei paesaggi naturali della Svizzera con lo splendido percorso del Trenino Rosso del Bernina, “Patrimonio Mondiale dell’Unesco” da Tirano a Saint Moritz, per poi proseguire con il Trenino rosso dell’Abula fino a Tiefencastel. Infine con il pullman si proseguirà fino a Coira, capoluogo del Cantone dei Grigioni per la visita dei mercatini di Natale. • Il 29 Novembre - Una giornata nei Borghi più belli d’Italia del Trentino, Canale di Tenno e Rango per la visita libera dei “ Mercatini di Natale”. • Dal 5 all'8 Dicembre - un viaggio tra città storiche e Borghi Medioevali della Germania. Si visiteranno: Ulm con i suoi Mercatini, Rotenburg-obder-Tauber, Norimberga ed i suoi mercatini che vantano una tradizione di oltre 400 anni. • 6 Dicembre - Una giornata a Trento per la visita libera dei Mercatini di Natale nell’incantevole Piazza Fiera. • 6 Dicembre - Una giornata a Merano per la visita libera dei Mercatini di Natale. • 7 Dicembre - Una giornata a Milano per la “Fiera degli O-Bej O-Bej”, dove sono allestiti mercatini che offrono prodotti di artigianato e dolciumi. • Il 10 Dicembre ed il 13 Dicembre - Una giornata a Milano per la Fiera dell’Artigianato: “Mostra Mercato Internazionale dell’Artigianato”, il più grande evento dedicato alle imprese artigiane. • Dal 12 al 13 Dicembre - Week end nel Salisburghese per vedere i suoi mercatini. Si visiteranno: Salisburgo e ST Wolfang sul lago omonimo. • Dal 12 al 13 Dicembre - Un fine settimana tra laghi e Castelli della Germania ed Austria. Si visiteranno: Prien sul Lago di Chiemsee, l’Isola di Herreninsel, il Castello di Herrenchimsee detto “La Versailles della Baviera” e Kufstein per la visita dei Mercatini di Natale. • Dal 18 al 20 Dicembre - Minitour in Svizzera per vedere i suoi mercatini di Natale. Si visteranno: Berna, Il Lago di Leman (Lago di Ginevra), con il Castello di Chillon e Montreaux. • 19 Dicembre - Una giornata a Verona per la visita libera dei “Mercatini di Natale”, tra atmosfere natalizie e graziose idee regalo. • Il 20 Dicembre - Una giornata a Milano per la visita libera dei “ Mercatini di Natale” nella Piazza del Duomo, che si riempirà di bancarelle e casette natalizie. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372-800423, 800429. Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema (Piazza Manziana 17. Crema tel. 0373250064). Sito: www.ctacremona.it

“XC Parco del Po e del Morbasco”: gara di Mountain bike domenica 1º novembre Il Club Ciclistico Cremonese Road & Mtb A.S.D con sede a Gerre de Caprioli, organizza per domenica 1 novembre 2015 la 9° edizione della “XC Parco del Po e del Morbasco”, gara di mountain-bike tipo Cross-Country da svolgersi esclusivamente in sella a biciclette tipo Mountain Bike. Il percorso si sviluppa su un tracciato di circa 11 km da ripetersi per 4 volte per categorie Elite/Master 1-2-3-4-5, per 3 volte

categorie Master Woman e Master 6/7/8 e per 2 volte la categoria escursionisti. Il fondo è quasi completamente sterrato con alcuni tratti di asfalto e presenta avvallamenti e single track. Nella categoria agonisti sono ammessi tutti i tesserati di ambo i sessi appartenenti alla F.C.I. e/o altri enti della Consulta ed ai cicloamatori in possesso della tessera rilasciata dalla

Federazione di appartenenza. Nella categoria escursionisti possono partecipare tutti gli appassionati dai 13 anni in poi (per i minorenni è obbligatorio l’accompagnamento di un genitore o di chi ne fa le veci) in possesso di idoneo certificato medico. Il rilevamento dei tempi verrà effettuato mediante l’utilizzo di chip elettronico. Il chip verrà distribuito all'atto della registrazione dietro un

deposito cauzionale di 5 euro. La quota di iscrizione ammonta a 15 euro per categorie master maschili; 10 euro per categorie master donne; 10 euri per categorie escursionisti sia maschili che femminili. La quota di partecipazione comprende il pacco gara assicurato ai primi 300 iscritti con la presenza di un ulteriore gadget tecnico riservato alle prime 200 iscrizioni.

Vezzini, tour del territorio alla scoperta delle maggiori eccellenze produttive

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di Simona Raboni

ontinua il tour del presidente della Provincia Carlo Vezzini nel territorio cremonese, per incontrare imprenditori, visitare aziende, consorzi, cooperative. Sotto i riflettori l’agroalimentare e l’agricoltura. L'ultima spedizione è stata l’occasione per visitare la Latteria Ca’ de Stefani alla presenza del presidente Libero Stradiotti, di Pier Luigi Filippini, del direttore Giorgio Pirini, del sindaco di Vescovato Maria Grazia Bonfante. Il presidente ha così riscontrato un’eccellenza con una consolidata tradizione che, nel fluire del tempo, si è specializzata dal burro ai formaggi freschi agli insaccati, dedicata in particolare alla produzione casearia del Grana Padano e del Provolone, (ovviamente produzioni realizzate sotto l’egida ed il controllo dei Consorzi di tutela Grana Padano Dop, e Provolone Valpadana Dop). Una lavorazione ancorata alla tradizione e rigidissimi disciplinari, dove il fattore umano e la professionalità fa la differenza così come l’alta qualità dei prodotti. “E’ stata l’occasione per discutere di tematiche agricole e questioni collegate alla trasformazione – ha precisato il presidente della Provincia Carlo Vezzini – abbiamo affrontato anche il tema della riforma della pubblica amministrazione e l’iter che porterà alla definizione dell’Area Vasta, dove il tema agricolo è

Giovanni Leoni, Luigi Ghisini amministratore delegato Padania Alimenti e Carlo Vezzini

fortemente condiviso con i territori bresciani, mantovani e lodigiani e dove svolgeremo un ruolo centrale come territorio”. Da qui la visita alla Prosus, sempre a Vescovato, dove si è incontrato il presidente Enrico Cerri: "una realtà partita nel lontano 1985 ed oggi cooperativa (Cooperativa Agricola di Produttori di Suini ) nota in tutto il territorio nazionale e non solo, con certificazioni per l’export, livelli di filiera e qualità al top, con presenza nel mercato americano spiegaqno dall'amministrazione -. Dalla terra alla tavola: la certificazione unitamente alla trasparenza di tutte le fasi, fanno di queste lavorazioni e prodotti, una realtà leader in grado di affrontare le sfide del mercato globale, con una particolare attenzione non solo alla salubrità alimentare ma anche all’ambiente, con la presenza di impianti innovativi tecnologicamente e presenza di impianto biogas per un utilizzo totale di tutte le materie".

Il viaggio è proseguito nel casalasco, con la visita, in Casalmaggiore, all’azienda Padania Alimenti srl, dove Vezzini ha incontrato, insieme al vice sindaco di Casalmaggiore Giovanni Leoni, l’amministratore delegato Luigi Ghisini. "Una realtà imprenditoriale specializzata nella produzione e confenzionamento di latte e panna freschi, di cui è riferimento nel panorama europeo e mondiale, connotata da qualità, flessibilità e tradizione, collegata fortemente al territorio - sottolinea l'amministrazione -. Una qualità che muove sin dalle materie prime, valorizzate a livello locale, e dai processi di filiera e che sino ad oggi han fatto la differenza nel mercato. Infine tappa a Pieve d’Olmi all’azienda agricola Horti Padani a colloquio con l’amministratore delegato Gaetano Chirico ed il Sindaco Attilio Paolo Zabert, realtà a vocazione suinicola, con un importante impianto a biogas dove tradizione, qualità ed innovazione vanno insieme lungo il sentiero del made in Italy".

Don Bignami e la Grande Guerra Le manifestazioni per l’imminente Fiera d’Ottobre a Bonemerse hanno aperto con una bella serata di storia, organizzata dalla Associazione Culturale Il Peverone. Don Bruno Bignami ha presentato ai bonemersesi la situazione della Chiesa italiana durante la cosiddetta “grande guerra”. Ha evidenziato le contraddizioni aperte dal conflitto, le vicissitudini di un clero impegnato in quello che Benedetto XV definì, nella nota del 17 agosto 1917, “un’inutile strage”. Il diverso approccio alla guerra è stato raccontato da molti sacerdoti nei loro diari e nelle memorie, fonti su cui Don Bruno ha lavorato per la stesura del prezioso volume “La Chiesa in trincea. I preti nella grande guerra” . Nella serata sono stati letti, da Elisa Marenzi, alcuni passi dei diari, tra i più significativi, come quelli del prete bresciano Don Peppino Tedeschi, del cremonese Don Annibale Carletti, del giovane prete cremasco Don Francesco Piantelli ed infine di Don primo Mazzolari che vide nella guerra inesplorate sorgenti di bene per il prete-sodato.


CASALMAGGIORE

Sabato 10 Ottobre 2015

Oglio Po, unità ritrovata Unanimità dei sindaci sulla proposta di Cedrik Pasetti in merito alla riforma della Sanità. Ma ospedali divisi

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di Vanni Raineri

ono giorni caldi per la sanità lombarda, alle prese con il disegno di riordino del presidente Maroni, e in particolare per la nostra provincia. Come analizzato la scorsa settimana, in questi giorni è soprattutto il territorio dell’Oglio Po che è chiamato a decidere in merito al proprio futuro, con ricadute su Cremona, una delle tre sedi delle Asst; le altre sono Crema, che ha ottenuto di smarcarsi dal capoluogo, e Mantova, che ha saputo vincolare tutta la provincia, anche la parte dell’Oglio Po il che l’ha di fatto separata dall’Oglio Po cremonese, cioé il Casalasco. Saltata la proposta dell’associazione “Amici dell’ospedale Oglio Po” che chiedeva si tornasse all’unità sotto Cremona (ma, per compensazione, con sede dell’ambito creato a Viadana), non resta ormai che affidarsi alla proposta di Cedrik Pasetti, consigliere provinciale mantovano (eletto nell’Oglio Po nella Lega Nord). La sua proposta ha ottenuto la convergenza di tutti i sindaci dell’Oglio Po, riunitisi nei giorni scorsi. In pratica consiste nella creazione di un ambito distrettuale alle dirette dipendenze dell’ATS Val Padana (che avrà sede a Mantova e avrà compiti di pianificazione e di finanziamento), mentre gli ospedali di Vicomoscano e Bozzolo rimarranno rispettivamente nelle Asst di Cremona e Mantova. Una situazione

Maroni all'Oglio Po. Alle sue spalle i sindaci di Casalmaggiore e Viadana. A destra Pasetti

ibrida, da risolversi attraverso una serie di convenzioni e che non dà molte garanzie sulla gestione ottimale dei servizi, ma che al momento rappresentava l’unica possibilità di mantenere unito l’Oglio Po, che aveva clamorosamente scelto di rimanere diviso proprio quando dalla Regione era arrivata la proposta, e con essa il fatidico riconoscimento, di una sua “unificazione” formale. In settimana Pasetti, con un comunicato stampa, ha elogiato la condivisio-

ne dei 30 sindaci che hanno tutti firmato la sua proposta di riforma da inviare alla Regione. Una proposta che ha molte chance di essere accolta, non solo perché di matrice leghista (stesso colore dei due comuni principali del territorio, Casalmaggiore e Viadana, dello stesso Pasetti e del presidente Maroni), ma anche perché il governatore ha già dato prova (leggi Crema) di accogliere le proposte se condivise dal territorio. Pasetti ha ringraziato i sindaci che si

sono mossi al di là delle appartenenze politiche per la salvaguardia dei servizi sul territorio. Allo stesso Pasetti chiediamo se questa non sia la migliore delle soluzioni rimaste, ma non l’ideale. «Certo, la cosa migliore sarebbe stata quella di rimanere uniti sotto la stessa Asst, ma quella ormai era una partita già persa». Va ricordato infatti che le proposte di modifica vanno approvate entro il 31 ottobre, quindi i giorni erano contati. «L’unica possibilità – prosegue Pasetti – di avere un’autonomia gestionale era quella di realizzare un ambito distrettuali, sennò il rischio che sia Casalmaggiore che Viadana perdessero il proprio distretto era reale». Resta la ferita aperta dai sindaci mantovani dell’Oglio Po che hanno preferito conservare la targa. «I sindaci hanno sostenuto di avere più rapporti con Mantova e con Asola che non con l’Oglio Po, da qui la scelta, ma oggi ripartiamo dall’unanimità sulla mia proposta». Trovare il modo di realizzare una Asst dell’Oglio Po era evidentemente impossibile, dato che l’Oglio Po non arriva a 100mila abitanti, certo che se Asola si fosse aggregata... «Asola voleva rimanere col Poma di Mantova. Non solo, qualcuno ha proposto un distretto con Asola e Viadana senza Casalmaggiore, eventualità inaccoglibile per il nostro territorio. Un’altra Asst non avrebbe creato problemi immediati, ma avrebbe significato un’ulteriore rottura con Cremona,

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che avrebbe perso anche l’ospedale Oglio Po (e sarebbe rimasta solo col Maggiore, ndr), e ritengo che togliere Bozzolo dal controllo del Poma ne avrebbe comportato prima o poi la chiusura». «La mia paura – conclude il consigliere verde – era che si facesse una questione di bandiera, dato che la proposta arrivava dalla Lega Nord, invece è stata accolta all’unanimità. Bravi i sindaci. Dopo che Bozzolo ha deliberato in giunta di rimanere con Mantova, e la richiesta rigettata al Casalasco di passare oltre confine, comprendo che questa sia una mediazione al ribasso, ma è meglio di nulla. Anche l’ipotesi di un’unica Asst per Cremona e Mantova non aveva senso per la grande distanza tra i due principali centri». Per chiudere, non c’è il rischio di creare confusione tra due diverse Asst che gestiscono i due ospedali e un ambito che si occupa del territorio alle dipendenze dirette dell’ATS? «Non credo, a decidere sarà l’ATS perché lì vengono erogati i finanziamenti. Io sono fiducioso».

L’imprenditore bergamasco, alla guida del Gruppo di famiglia leader nel mercato mondiale delle pentole in alluminio e presidente Confimi, critico verso il sistema SOLAROLO RAINERIO – Col fratello Baldassarre, Paolo Agnelli guida l’omonimo Gruppo giunto alla quarta generazione (ha passato il secolo di vita), che comprende 13 aziende ed è leader nel settore dell'estrusione dell'alluminio e delle pentole professionali. La produzione che esce dallo stabilimento bergamasco è di una qualità tale che non conosce concorrenza sul mercato. Anche per questo il fatturato è raddoppiato in tre anni, per tanti di crisi profonda. Tra l’altro lo stesso Paolo Agnelli nel 2012 ha fondato e presiede Confimi (Confederazione delle Industrie manifatturiere italiane e dell'impresa privata, alternativa a Confindustria), cui aderiscono 28mila imprese per 410mila addetti, con un fatturato aggregato di oltre 71 miliardi di euro. Chi meglio di lui poteva intervenire sul tema “Come fare impresa oggi in Italia”? E’ accaduto nell’ambito di una conviviale del Rotary Club Piadena Oglio Chiese che si è tenuta alla Clochette. Accanto a lui il presidente del Club Antonio Morini e in rappresentanza di Cofimi Cremona il presidente Alberto Griffini e la direttrice Paola Daina. In apertura di conviviale il Club ha introdotto ufficialmente un nuovo socio, l’avvocato Gianfranco Tripodi, presentato da Beatrice Oppi.

Paolo Agnelli, quanto è dura fare impresa oggi in Italia

Come si salva il manifatturiero italiano, ha chiesto Morini? «La voglia di fare impresa c'è ancora – ha esordito Agnelli - ma questa voglia te la fanno passare. Da inizio crisi hanno lasciato chiudere 600mila imprese medie e piccole e nessuno ha battuto ciglio. Per questo milione di lavoratori nessuna notizia eclatante, al contrario dei grandi gruppi, come per le centinaia di imprenditori suicidati. Alle multinazionali non interessa lo stato della nostra economia, guardano al mercato che può essere coperto dalle loro esportazioni. La manifattura sparirà perché qualche luminare ha detto che non è più italiana. In Usa la difendono, qui la danno per spacciata, da qui le normative abbandonate e le decisioni contro il fare impresa in Italia. Il costo dell’energia è dell’83% più alto rispetto alla media europea. A ciò si aggiunge l’elevato costo del lavoro e il netto al dipendente è il più povero. Di conseguenza grandi costi e scarso consumo

Da sinistra Paola Daina, Paolo Agnelli, Antonio Morini, Maurizio Mantovani, Alberto Griffini

interno. E’ difficile avere finanziamenti per gli accordi di Basilea, insomma le condizioni per fare impresa sono durissime. Esportiamo bene per il quantitative easing di Draghi. Nonostante questo, e la svalutazione, il nostro pil aumenta solo dello 0,9% quindi c'è depressione. Non possiamo andare avanti con questa disoccupazione. Lo Stato non difende le piccole medie imprese al contrario di quel che accade altrove.

E’ anche colpa nostra, le associazioni dov'erano? Confindustria è mantenuta dallo Stato quindi il corpo intermedio che deve essere libero di competere è finto. L'impresa non ha riferimento a un proprio sindacato. Confapi da parte sua si è spenta in sporche faccende, allora ci siamo impegnati noi». Quattro federazioni ex Confapi (Venezia, Vicenza, Bergamo e Modena) hanno creato Confimi,

poi si è unita anche Cremona. «Noi – prosegue Agnelli - abbiamo rovesciato la piramide, siamo minimalisti a Roma e seguiamo bene le aziende. A Roma più che disonestà abbiamo trovato ignoranza, anche se la ministra Boschi è molto preparata. Imprenditori e operai sono rimasti vittime. Le grandi imprese possono andare all'estero per sfruttare opportunità, mentre fare impresa qui e difficile serve cambiare. Ma

è difficile modificare le cose, comandano i burocrati di stato, a Roma se vuoi qualcosa vai dai dirigenti ministeriali che fanno lobby. Sono d’accordo con Renzi quando dice basta concertazioni, serve decisionismo anche a costo di minor democrazia». Tornando alle multinazionali, chiediamo ad Agnelli, il vostro Gruppo ha saputo svincolarsi dalla necessità di dipendere da loro per le importazioni di bauxite. «Mio nonno nel 1905 portò in Italia l’alluminio, e le multinazionali ricattavano l’azienda. Tre anni fa abbiamo acquistato una fonderia a Brescia e siamo passati all’alluminio da riciclo: raccogliamo rottami nel mondo e arriviamo alla lega pura. Da agosto inoltre è attiva una nuova produzione di alluminio per pressofusione, quindi oggi siamo svincolati dal potere delle multinazionali». Sembra anche che presto approderete in borsa. «Siamo proiettati verso i 220 milioni di fatturato quindi vogliamo costituire una holding poi portarla in borsa per poter attingere dal mercato». Chiusura sul tema giovani. «Oggi chi vuole lavorare deve andare all’estero. Il 43% di disoccupazione giovanile è un dramma. Servono 17 milioni di posti di lavoro per garantire le nostre pensioni, ma posti di lavoro, non lavoratori».


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Casalmaggiore

Sabato 10 Ottobre 2015

INTRIGO A CORTE A VILLA MEDICI

Il presidente annuncia le dimissioni dopo l'infuocata assemblea di San Giovanni. Poi attacca i “successori”

SAN GIOVANNI IN CROCE – Sabato 24 ottobre si terra a Villa Medici del Vascello una serata evento intitolata “Intrigo a corte”. Dalle 20 ci sarà infatti una cena drammatizzata a sfondo leonardesco con contorni noir, in cui gli attori interagiranno con gli ospiti coinvolgendoli nella soluzione di un mistero. Nel dopocena sarà ospite il gruppo Hesperya che presenterà i risultati delle indagini sul paranormale effettuati presso Villa Medici la scorsa primavera. Il costo della serata è di 40 euro. Per info e prenotazioni: 0375/310279, 370/3379804, oppure villamedici@comune.sangiovanniincroce.cr.it.

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CHIUSO PASSAGGIO FERROVIARIO CALVATONE – Come già avvenuto tra giovedì e ieri, la circolazione sulla Strada Provinciale 31 tra Calvatone e Tornata verrà temporaneamente sospesa dalle ore 21 di martedì 13 ottobre, fino alle ore 18 di giovedì 15 ottobre a causa di lavori di manutenzione ai binari ferroviari. I veicoli provenienti da Cremona ovvero Mantova che percorrono la SP ex SS10 “Padana Inferiore” diretti a Tornata dovranno utilizzare come percorso alternativo la strada comunale Via Calvatone intersecante la “Padana Inferiore” al km 258+900. In senso contrario dovranno procedere i veicoli provenienti dal Comune di Tornata e diretti a Cremona ovvero Mantova.

CANNETO, LA STAGIONE TEATRALE CANNETO SULL’OGLIO – Nuovi appuntamenti per la “Fiera di ottobre e dintorni”. Domenica 11 alle ore 15 partirà da piazza Gramsci la “Camminata fra arte e storia” a cura dei Comitato Cittadini per Canneto e della Compagnia Teatrale del Gamisel. Venerdì 16 ottobre il Teatro Pagano ospiterà alle 21 la presentazione, da parte dell'Assessorato alla Cultura, della Stagione Teatrale 2015-2016 con la partecipazione delle Compagnie Teatrali.

BASKET IN CARROZZINA A SCUOLA CANNETO SULL’OGLIO – Questa mattina alle ore 11, presso la palestra comunale, Canneto incontra il Bulla Sport G. Verdi: un’occasione speciale per conoscere insieme agli alunni dell’Istituto Comprensivo di Caneto un team di serie A2 di basket in carrozzina. L’attività sportiva del Basket in carrozzina a Villanova D’Arda è nata come momento di terapia riabilitativa, fortemente voluto da alcuni operatori in associazione con giovani disabili frequentatori del centro di recupero dell’ospedale di Villanova stesso. Una dimostrazione pratica sul campo seguirà all’intervento della squadra, in cui si porrà particolare attenzione all’esperienza personale degli atleti, che sottolineeranno come la volontà possa vincere ogni ostacolo.

MOTO, ZAMMARINI 2° IN COPPA ITALIA TORRICELLA DEL PIZZO - Il pilota torricellese Federico Zammarini ha conquistato il secondo posto nella classifica del campionato Amatori Coppa Italia Moto 600 cc Base 2. Zammarini, accompagnato sempre dal cugino e compaesano Michele Leoni ed affiancato dal plurititolato parmense Marco Dallaglio, ha chiuso la sua seconda stagione alla grande nella categoria. Nell'ultima gara svoltasi al Mugello ha chiuso al 2° posto, dopo un lungo duello sul filo del rasoio con il campione in carica Kevin Intrieri.

Bufera sul Gal, finita l’era Torchio? di Vanni Raineri

na bufera attesa, ma non per questo meno violenta, si è abbattuta sul Gal Oglio Po Terre d’Acqua. Era logico attendersi che la grana esplodesse lunedì sera, al Teatro Gallerani di San Giovanni in Croce, dove era fissata l’assemblea del Gal Oglio Po che doveva trattare tra gli argomenti il nuovo piano di sviluppo 2014-2020. Si tratta di contributi del valore di qualche milione di euro, fondamentali per il rilancio del nostro territorio, e le perplessità da parte di parecchi sindaci si sono manifestate sui rischi di affidarsi ad un ente che sta violando i dispositivi della Regione. In particolare queste prevedono che il presidente non possa essere un amministratore, e nella fattispecie Giuseppe Torchio, oltre che presidente del

Giuseppe Torchio

Gal Oglio Po, è anche sindaco di Bozzolo. Ma mettono anche in discussione il ruolo degli stessi Gal come enti capofila. Non a caso alcuni sindaci hanno presentato una bozza di progetto fatta

dall’Università di Bologna, che si propone così come nuovo soggetto di riferimento. Nel corso dell’assemblea lo stesso Torchio ha rivendicato quanto fatto sino ad oggi, il lavoro del Cda, i tanti milioni distribuiti a fondo perduto a favore del territorio. Territorio che, ha chiesto Torchio, deve rimanere unito, e per ottenere questo risultato lui si è detto pronto a farsi da parte. L’ex presidente della Provincia di Cremona ha affermato poi di aver reso disponibili le proprie dimissioni. La nuova assemblea della prossima settimana dovrà chiarire la situazione. Non è un segreto che dietro alla vicenda ci siano divergenze politiche. L’assessore regionale leghista Fava non è certo in linea con Torchio, e tra i sindaci contrari ci sono proprio i due più importanti, quelli leghisti di Casalmaggiore e Viadana. Alla gran parte dei sin-

daci, al di là dei ruoli,, interessano i vari progetti da finanziare. L’Università di Bologna è un referente in grado di sostituirsi al Gal? Conosce il territorio abbastanza per proporsi in un tale ruolo? Ancora Torchio ha poi postato sul suo profilo facebook la notizia, pubblicata mercoledì dal Fatto Quotidiano, di un fascicolo aperto dalla procura di Bologna che ipotizza il reato di abuso d’ufficio per un presunto caso di “parentopoli” proprio nel dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna, diretto da quel Giovanni Pieretti che a Commessaggio si è detto disponibile a sostituirsi al Gal di Torchio. Qualche sindaco aveva proposto una collaborazione tra Torchio e Pieretti. Difficile collaborino ora che Torchio commenta: «Sono questi i personaggi che dovrebbero traghettarci nel Terzo Millennio?».

Anche il ministro Martina per il 75° di San Matteo L’impianto idrovoro è del ’40

Nell'anno 2015 ricorre il 75° anniversario della inaugurazione dell'impianto idrovoro di bonifica di San Matteo delle Chiaviche in Comune di Viadana, avvenuta appunto nel corso dell'anno 1940. L'impianto idrovoro, ancor oggi pienamente operativo, è gestito fin dalla sua originaria entrata in funzione dal Consorzio di Bonifica Navarolo con sede a Casalmaggiore, e garantisce la bonifica idraulica dell'intero territorio Casalasco-Viadanese per una superficie di circa 30.000 ettari, consentendo, con la propria funzionalità unitamente all'insieme del reticolo dei canali consortili, l'allontanamento delle acque meteoriche sulle superfici agricole come pure sulle zone urbanizzate. Proprio per sottolineare questa attività ancora oggi assolutamente necessaria e vitale per le comunità della zona,

A sinistra l'impianto idrovoro di San Matteo delle Chiaviche che compie quest'anno i 75 anni, a destra il ministro Martina

nonché per ribadire l'importanza della funzionalità dell'impianto, il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica Navarolo ha inteso dare vita ad un importante evento commemorativo aperto a tutta la cittadinanza, durante il quale, alla presenza di alte autorità politiche e civili, che hanno già garantito la loro presenza, verrà data la possibilità di visitare l'impianto stesso.

Un progetto contro le ludopatie GUSSOLA - “S-Legami dal gioco”: questo il titolo del progetto che ha nel distretto casalasco la base, il comune di Gussola il vertice capofila e il Concass la cabina di regia. Un’iniziativa premiata da Regione Lombardia con un finanziamento di 50mila euro e che si propone di combattere le ludopatie, il gioco d’azzardo reale e telematico, guardando non solo alle patologie conclamate tra gli adulti ma anche alla prevenzione da effettuare sui minori, nelle scuole e tramite le associazioni del territorio, coordinate dal Cisvol. “S-Legami dal gioco” è stato presentato ieri in municipio a Gussola, alla presenza del sindaco Stefano Belli Franzini e della direttrice del Consorzio Casalasco Servizi Sociali Katja Avanzini. Con loro, il capogruppo di maggioranza consiliare gussolese Miriam Voltini, le referenti del Cisvol Maria Chiara Zani (in duplice veste anche come rappresentante del Polo

Romani di Casalmaggiore) e Sara Ferrari, delle direttrici scolastiche Cinzia Dall’Asta (Istituto Comprensivo Diotti), Maria Assunta Balestrieri (Dedalo), Antonella Maccagni (Fondazione Santa Chiara) e poi Maria Rosa Concari per il comitato casalese di Croce Rossa Italiana. Gussola, riconosciuto scherzosamente come il Comune delle tombole, non a caso è capofila di un progetto di tale portata: «E’ fondamentale fare rete», ha sottolineato il sindaco Belli Franzini, «per affrontare un problema che ha ripercussioni anche economiche su tutta la comunità». «Il grande tema da affrontare è la solitudine relazionale – così la direttrice del Concass, Avanzini – evidente nei casi di ludopatie conclamate, che portano all’isolamento». ‘S-Legami dal gioco’ coinvolgerà i 600 studenti delle terze medie, gli anziani, i volontari, gli amministratori pubblici e tutti i cittadini.

L'evento si terrà venerdì 16 ottobre, a San Matteo delle Chiaviche, proprio presso lo stabilimento idrovoro oggetto della commemorazione. Dalle ore 17 l'impianto sarà aperto per consentire le visite guidate aperte alla cittadinanza. Successivamente, dopo l'introduzione del Presidente del Consorzio Guglielmo Belletti, e gli interventi degli assessori regionali al terri-

torio e all’agricoltura, Beccalossi e Fava, nonché del presidente dell’associazione nazionale bonifiche, Vincenzi, interverrà il ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina, e infine troverà spazio, oltre al momento commemorativo vero e proprio, un'opera teatrale dal titolo “Le mani di terra e di ferro” la cui regia è stata curata dal casalasco Pierluigi Bonfatti Sabbioni.

Gli arredi della vecchia farmacia Oggi, sabato 10 ottobre alle ore 17, in collaborazione con l'Azienda Farmaceutica Municipale, l’assessorato alla Cultura del Comune di Casalmaggiore presenterà al pubblico la sala allestita durante l'estate con gli arredi storici provenienti dalla Farmacia Comunale a seguito del rinnovo dei locali della sede di Piazza Garibaldi. Il nuovo allestimento, realizzato in uno spazio adibito ad archivio che potrà in futuro essere aperto al pubblico in occasione di visite guidate, ha consentito di mantenere unito e dare piena valorizzazione al nucleo principale di arredi e opere d'arte pervenuti in eredità al Comune di Casalmaggiore nel 1936 dal farmacista Francesco Marcheselli. Si ricorda infatti che nella stessa circostanza i Marcheselli avevano donato il grande dipinto di Amedeo Bocchi, Sull'impalcatura (1906) che oggi costituisce l'opera più prestigiosa del Museo Diotti. Si ricompone,

dunque, non solo idealmente, un patrimonio artistico familiare, la cui donazione ha concorso in maniera significativa alla formazione delle civiche raccolte d'arte. La storia di quel lascito sarà illustrata dal professor Valter Rosa, Conservatore del Museo.


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Sabato 10 Ottobre 2015

a cura di FABIO VARESI I tifosi della Pomi al PalaRadi (foto Rubin/LVF)

La Supercoppa in palio oggi al PalaRadi

Pomì, superfida oggi al PalaRadi

La grande attesa è finita. Nel pomeriggio, alle 17.30, riparte la stagione con la partita che mette in palio la Supercoppa

VOLLEY A1 Rivincita della finale scudetto tra la squadra rosa di Barbolini e Novara, entrambe rinnovate

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di Vanni Raineri

SERIE A1 2015-2016

a lunga attesa è finita. Oggi si gioca al PalaRadi la gara unica che assegna la Supercoppa tra le due squadre che nella scorsa stagione hanno vinto i principali trofei: l’Igor Gorgonzola Novara la Coppa Italia e soprattutto la Pomì Casalmaggiore il campionato. La grande attesa non riguarda solo l’assegnazione del primo titolo, ma la voglia di vedere in campo una squadra, quella casalasca, che fino ad ora è ancora top secret pure per il suo allenatore Barbolini. Questo perché solo nella corrente settimana al gruppo che da tempo sta preparando la nuova stagione, si sono aggregati quattro pezzi da novanta quali Valentina Tirozzi, Jovana Stevanovic, Lauren Gibbemeyer e Meggy Kozuch. Nessuna di loro, per dire, era in campo lo scorso week end, quando la Pomì ha partecipato al Torneo Memorial Scabari di Verona, dove come l’anno scorso si è classificata al secondo posto, per aver battuto Scandicci prima di cedere in 4 set in finale a Modena. Per la prima

Bergamo Bolzano Busto Arsizio Casalmaggiore Conegliano Club Italia Modena Montichiari Firenze Novara Piacenza Scandicci Vicenza

La Pomì in azione in amichevole

volta Barbolini ha potuto fare affidamento su tutte le sue giocatrici nel test di giovedì contro Busto Arsizio, giocato a Cremona e che ha visto le rosa autrici di una prova convincente, vinta in tre set

lasciando alle ospiti in totale solo 53 punti. Per presentare l’evento di oggi, fischio d’inizio alle ore 17.30, è stato organizzato martedì nella sala Eventi del Comune di Cremona una conferenza

stampa alla presenza del presidente Vbc Massimo Boselli Botturi, che è stato recentemente eletto anche vice presidente della Lega Volley Femminile, del sindaco Gianluca Galimberti, dell’assessore

comunale allo Sport Mauro Platé e del direttore generale di Master Sport Group Antonio Santa Maria. Ospite d’onore proprio la Supercoppa, in palio questo pomeriggio. Oggi dunque si riparte da dove si era, dolcemente, lasciato. Quel 16 maggio 2015 che rimarrà negli annali dello sport provinciale, quando Valentina Tirozzi sollevò da capitana il trofeo più importante al PalaTerdoppio. Da Novara a Novara, avversaria anche nella prima sfida ufficiale del 2015-2016. A distanza di 5 mesi le piemontesi saranno animate da una grande voglia di rivincita, ma anche la squadra del confermato tecnico Pedullà era sino a pochi giorni fa sparsa per il mondo, compreso addirittura l’allenatore, sulla panchina della Germania agli Europei. E come la Pomì è cambiata molto dopo il mercato, ma restando assai competitiva. La biglietteria del PalaRadi aprirà alle ore 11, per consentire a chi ne è ancora sprovvisto di acquistare il biglietto di ingresso e per chi l’ha acquistato online di trasformarlo in tagliando. Per chi non riuscirà, Rai Sport 2 trasmetterà in diretta l’incontro.


Lucia Bacchi

Libero

Palleggiatrice

Schiacciatrice

1

Carli Lloyd

Schiacciatrice

Francesca Piccinini

12

2

Imma Sirressi

Centrale

Rossella Olivotto

13

Libero

5

Giada Cecchetto

Palleggiatrice

Margaretha Kozuch

14

6

Marianna Ferrara

Centrale

Jovana Stevanovic

15

Palleggiatrice

Centrale

Sciacciatrice

7

Lauren Gibbemeyer

Schiacciatrice

Valentina Tirozzi

15

8

Carlotta Cambi

Schiacciatrice

Tereza Matuszkova

6

10

Tecnico

Massimo Barbolini


16

Speciale Volley

Sabato 10 Ottobre 2015

LE GIOCATRICI

Olivotto: «Vogliamo questo trofeo»

Cresce l’attesa per l’esordio ufficiale anche tra le giocatrici. Una delle nuove, Tereza Rossi Matuszkova, ha rivelato: «Il quadrangolare di Verona è stato un test importante per sondare le nostre attuali condizioni fisiche. Dopo un’ottima semifinale con Scandicci, la squadra non si è ripetuta nella finale contro Modena. Sicuramente la qualità dell’avversario era maggiore, ma da parte nostra c’è stato un rendimento all’altezza della situazione, soprattutto in difesa. In questa settimana abbiamo cercato di lavorare molto sulla ricezione ed ovviamente su tutti i fondamentali in generale. Proprio alla vigilia della Supercoppa, la squadra si è completata con l’arrivo delle nazionali e quindi dovremo essere brave a trovare sintonia ed affiatamento in fretta, per affrontare cariche e motivate la Supercoppa. Non vediamo l’ora che arrivi sabato, questo momento l’abbiamo atteso da molto». «E’ un peccato non essere riuscite ad aggiudi-

La Piccinini in azione

carsi il quadrangolare di Verona - ha aggiunto Rossella Olivotto - ma devo dire che nella finale di domenica con Modena la squadra ha palesato un po’ di stanchezza fisica e mentale ed anche un approccio meno appropriato alla gara. Nonostante ciò, da metà del secondo set abbiamo iniziato a giocare secondo le nostre qualità e questo è comunque sintomo che la squadra ha avuto la forza di reagire e provare a rendere equilibrata la sfida. Rispetto al match con Scandicci nel quale a dettare i ritmi siamo state noi, in finale l’avversario ha rischiato molto in battuta, mettendoci in difficoltà. Sono stati due giorni per capire i nostri punti di forza e le cose sulle quali lavorare in vista della Supercoppa. Sono certa che oltre a migliorare le imperfezioni, sapremo da subito trovare intesa e coesione con le nuove arrivate in vista del match di Supercoppa. Vogliamo questoxxtrofeo e lo vogliamo conquistare davanti ai nostri tifosi».

«Daremo il massimo per difendere lo scudetto» Il presidente Boselli Botturi è ottimista sul valore della squadra, impegnata sia in campionato che in Champions

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a stagione trionfale della Pomì dell’anno scorso è ancora nella mente e nel cuore di tutti i tifosi della formazione di Casalmaggiore, ma ora è il momento di pensare al futuro. Il gruppo è stato rinnovato, è arrivato un nuovo allenatore e gli impegni tra campionato e Champions saranno duri da affrontare. Tante le novità e tanti i punti interrogativi quindi per questo nuovo anno della squadra campione d’Italia. Abbiamo chiesto al presidente Massimo Boselli Botturi di fare il punto della situazione, anche tenendo presente che un appuntamento importante si disputerà proprio oggi pomeriggio (ore 17.30) al PalaRadi di Cremona: stiamo parlando della finale di Supercoppa contro Novara. Come sta andando la preparazione della squadra? «La preparazione alla Supercoppa e al campionato non è certo potuta avvenire nel migliore dei modi, in quanto gli impegni di 6 atlete su 13 con le rispettive Nazionali ha di fatto dimezzato le giocatrici a disposizione di Massimo Barbolini. Ma si tratta di un problema comune a tutti i maggiori club e

La Pomì a muro

infatti anche la nostra antagonista di Supercoppa, l’Igor Novara, si è trovata senza 6 importanti giocatrici e pure senza l’allenatore Pedullà, visto che ha guidato la Nazionale tedesca agli Europei. Un nucleo di 7 nostre atlete, alle quali si sono aggregate temporaneamente altre 3, che da quasi due mesi si sta duramente allenando e vi assicuro che anche le partitelle tra loro sono un grande spettacolo».

Cosa ne pensa del nuovo gruppo? «La formazione della nuova squadra è un’attività nella quale mi cimento personalmente ogni estate. Mi piace l’idea di poter mettere insieme atlete che ritengo funzionali a una mia visione di “gioco di squadra” e atlete che rientrino per caratteristiche e carattere nello “stile Pomì”. Della squadra che ha vinto lo scudetto abbiamo tenuto solo 4 giocatrici, un po’ per volontà nostra

di ricambio, ma in alcuni casi per decisione delle atlete che hanno preferito altre società per migliori aspettative economiche o tecniche. Ritengo che la Pomì 2015-2016 sia una squadra che saprà farsi valere sia in Italia che in Europa, dove ci attende il debutto in Champions League. La rosa delle atlete da 12 è stata portata a 13 proprio per meglio affrontare i numerosi impegni a cui la squadra sarà chiamata». Quali sono le aspettative per la stagione che sta per iniziare? E per gli impegni in campo internazionale? «Parlare di aspettative in campo sportivo è sempre difficile anche se mi piace pormi sempre alti traguardi. La squadra che abbiamo allestito, guidata da un allenatore come Massimo Barbolini, non può che porsi ambiziosi obiettivi, ma molte altre società del nostro campionato hanno fatto importanti investimenti e allestito squadre che possono ambire allo scudetto. Prevedo che sarà un campionato molto combattuto, reso difficile anche dalle convocazioni nelle varie Nazionali che fermeranno le competizioni per quasi un mese tra dicembre e gennaio. Da parte nostra daremo il massi-

mo per tenere a Cremona lo scudetto che la scorsa stagione abbiamo conquistato. Quanto all’Europa, ci rendiamo conto che come società siamo alla prima esperienza, ma il nostro roster e il nostro staff tecnico possono contare su elementi che già hanno vinto molto, anche in campo internazionale». Qual è il morale delle ragazze in vista della Supercoppa? «Società, atlete e tecnici stanno lavorando da quasi due mesi per giocare al meglio la Supercoppa contro Novara. E’ una sfida ricca di precedenti, che la renderanno ancora più interessante ed emozionante. Purtroppo entrambe le squadre ci arrivano senza aver potuto far allenare insieme i loro organici, ma partiamo dalle stesse basi e sono convinto che sarà un grande spettacolo. A cominciare dal pubblico che in questi giorni ha prenotato i biglietti, per non mancare al più importante evento sportivo per clubs mai organizzato in provincia di Cremona. Di certo faremo di tutto, supportati dai nostri tifosi, per portare nella nostra bacheca la bella coppa color oro». Lorenzo Balestreri


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Speciale Volley IGOR NOVARA 1 3 5 6 7 8 9 10 11 13 14 15 17 18

Helene Rousseaux Schiacciatrice Eleonora Bruno Libero Magdalena Wawrzyniak Schiacciatrice Tijana Malesevic Schiacciatrice Martina Guiggi Centrale Aurea Cruz Schiacciatrice Sara Bonifacio Centrale Cristina Chirichella Centrale Stefania Sansonna Libero Noemi Signorile Palleggiatrice Caterina Bosetti Schiacciatrice Noura Mabilo Centrale Francesca Bosio Palleggiatrice Samanta Fabris Schiacciatrice TECNICO: LUCIANO PEDULLÀ

Sabato 10 Ottobre 2015

La pelleggiatrice Noemi Signolile e sullo sfonco il tecnico Pedullà (foto Santi per Agil Volley)

Novara sogna la vendetta al PalaRadi

GLI AVVERSARI Le ragazze del tecnico Luciano Pedullà sono molto motivate e cercano la rivincita della finale scudetto

L

a sfida di oggi pomeriggio è molto sentita anche in casa Igor Novara. C’è tanta voglia di conquistare il primo trofeo stagionale e di vendicare la sconfitta nella finale scudetto della scorsa stagione. «Abbiamo avuto a disposizione davvero poco tempo per prepararci a un appuntamento importante quale è la Supercoppa rivela la schiacciatrice Samanta Fabris che in un pomeriggio mette in palio il primo trofeo stagionale e offre, quindi, un margine d’errore molto basso. Molte di noi sono arrivate da poco e sono reduci dall’esperienza con le Nazionali, il che vuol dire diverso metodo di lavoro, diversa preparazione atletica e anche delle partite e ora il tempo per ritrovarsi è stato davvero minimo. Sono comunque convinta che un allenatore come Pedullà sia in grado di preparare, pur con tutte le difficoltà del caso, al meglio una partita come questa. Per tanti motivi la Supercoppa sarà per me una sfida speciale. Innanzitutto perché sarà la mia prima partita con una nuova squadra, di cui sono orgogliosa di far parte, nonché il primo passo di un’avventura tutta nuova, che ho

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La grinta del libero Stefania Sansonna (foto Santi per Agil Volley)

voluto con decisione e che mi auguro possa essere vincente. Poi, sarà anche la mia prima volta da avversaria contro Francesca Piccinini, con cui ho condiviso tutti e tre gli anni passati in Italia, prima a Torino e poi a Modena. Sarà strano trovarsela dall’altra parte della rete, anche perché con me giocherà la Rousseaux, che a sua volta è stata nostra compagna a Modena.

Non c’è però tempo per distrazioni, la abbraccerò prima della partita e dopo... ma quando la palla sarà in gioco, conterà solo fare il massimo per provare a portare la mia squadra alla vittoria. Novara è una squadra praticamente tutta nuova e tutta da scoprire, visto che ha cambiato tutti i martelli e non solo. Ci vorranno tempo e pazienza e sicuramente i tanti impegni ravvicinati in

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questa prima fase della stagione non faciliteranno i compiti. Non sono spaventata, conosco la società e so che saprà gestire al meglio anche questa situazione anomala». Molto motivata è anche la palleggiatrice Noemi Signorile, che era in campo nella finale scudetto: «Per chi come me ha giocato le finali lo scorso anno, questa partita sarà doppiamente speciale. In palio c’è il primo trofeo della nuova stagione, ma noi la affrontiamo anche con la giusta voglia di rivalsa che ci ha lasciato la sconfitta nei playoff della scorsa stagione. Visto il poco tempo che abbiamo avuto per preparare la sfida, credo che proprio la voglia di rivalsa delle atlete confermate e il grande entusiasmo che ci metteranno le nuove, come è normale che sia all’inizio di una nuova avventura, saranno le nostre armi più importanti, al di là di tecnica e tattica. Difficoltà per i pochi allenamenti con i nuovi martelli? Ho così tanta voglia di disputare un’ottima partita e vincere su quel campo che lo scorso anno ci ha dato due grandi dispiaceri, che non ci penso minimamente. Certo, il vero valore della nostra squadra si vedrà solo col tempo, più avanti, ma penso

che abbiamo davvero tutte le carte in regola per far bene da subito e ritengo sia nostro dovere riuscirci. Poi, con il tempo, avremo modo di crescere e migliorarci». Concludiamo con Luciano Pedullà, reduce dall’avventura all’Europeo alla guida della Germania, conclusasi ai quarti di finale: «Noi e Casalmaggiore condividiamo sicuramente le difficoltà con cui abbiamo dovuto preparare questo impegno. La Supercoppa arriva in un momento difficile, poiché le squadre al completo non sono ancora state “testate” sul campo ed è ovvio che nella sfida gli equilibri ne risentiranno. Non cambia il fascino che una finale suscita nei confronti di atlete e allenatori, probabilmente in un altro momento sarebbe stato più semplice coinvolgere pubblico e catturare l’attenzione, visto che a inizio stagione si parte, da questo punto di vista, sempre in sordina. La cosa più affascinante? Probabilmente il fatto che il pronostico sia di fatto impossibile, poiché entrambe le squadre sono tutte da scoprire e, soprattutto, poiché non è detto che si riesca a esprimere subito nella prima gara buona parte del proprio potenziale».


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Sabato 10 Ottobre 2015

Serie A1 2015-2016: il Calendario 1ª GIORNATA

7ª GIORNATA

Bolzano-Club Italia Busto Arsizio-Casalmaggiore Conegliano-Piacenza Novara-Montichiari Scandicci-Firenze Vicenza-Bergamo Riposa: Modena

11ª GIORNATA

3ª GIORNATA

A 25/10/2015 - R 24/01/2016

A 01/11/2015 - R 31/01/2016

Bolzano-Novara Casalmaggiore-Vicenza Conegliano-Bergamo Modena-Firenze Piacenza-Montichiari Scandicci-Busto Arsizio Riposa: Club Italia

Bergamo-Casalmaggiore Busto Arsizio-Bolzano Firenze-Piacenza Novara-Club Italia Montichiari-Modena Vicenza-Conegliano Riposa: Scandicci

Bolzano-Firenze Club Italia-Piacenza Conegliano-Casalmaggiore Modena-Busto Arsizio Montichiari-Vicenza Scandicci-Bergamo Riposa: Novara

4ª GIORNATA

A 22/11/2015 - R 21/02/2016

2ª GIORNATA

A 18/10/2015 - R 17/01/2016

5ª GIORNATA

6ª GIORNATA

A 04/11/2015 - R 03/02/2016

A 08/11/2015 - R 07/02/2016

A 15/11/2015 - R 14/02/2016

Bolzano-Conegliano Busto Arsizio-Vicenza Casalmaggiore-Montichiari Firenze-Novara Modena-Club Italia Piacenza-Scandicci Riposa: Bergamo

Bergamo-Firenze Busto Arsizio-Conegliano Montichiari-Club Italia Novara-Modena Scandicci-Bolzano Vicenza-Piacenza Riposa: Casalmaggiore

Bergamo-Busto Arsizio Casalmaggiore-Novara Club Italia-Scandicci Conegliano-Montichiari Firenze-Vicenza Piacenza-Modena Riposa: Bolzano

8ª GIORNATA

9ª GIORNATA

10ª GIORNATA

A 29/11/2015 - D 28/02/2016

A 02/12/2015 – R 02/03/2016

A 06/12/2015 – R 06/03/2016

Bolzano-Vicenza Club Italia-Bergamo Firenze-Busto Arsizio Modena-Casalmaggiore Montichiari-Scandicci Novara-Conegliano Riposa: Piacenza

Bergamo-Piacenza Busto Arsizio-Montichiari Casalmaggiore-Bolzano Conegliano-Club Italia Scandicci-Novara Vicenza-Modena Riposa: Firenze

Novara-Busto Arsizio Modena-Conegliano Piacenza-Bolzano Montichiari-Bergamo Scandicci-Casalmaggiore Club Italia-Firenze Riposa: Vicenza

12ª GIORNATA

13ª GIORNATA

A 13/12/2015 – R 13/03/2016

A 19/12/2015 – R 26/03/2016

A 22/12/2015 – R 02/04/2016

Bergamo-Novara Bolzano-Modena Casalmaggiore-Piacenza Conegliano-Scandicci Firenze-Montichiari Vicenza-Club Italia Riposa: Busto Arsizio

Bergamo-Modena Busto Arsizio-Club Italia Casalmaggiore-Firenze Montichiari-Bolzano Novara-Piacenza Scandicci-Vicenza Riposa: Conegliano

Bolzano-Bergamo Club Italia-Casalmaggiore Firenze-Conegliano Modena-Scandicci Piacenza-Busto Arsizio Vicenza-Novara Riposa: Montichiari


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Salute

Sabato 10 Ottobre 2015

GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

L

di Giulia Sapelli

e nuove frontiere della tecnologia aprono scenari che fino a qualche anno fa sembravano impossibili, anche nel campo della medicina. Ma soprattutto a beneficiarne è la chirurgia. Nell'Ospedale di Cremona la tecnologia in 3D consente al chirurgo di fruire di immagini aderenti alla realtà e magnificate nei particolari. Rispetto al passato le informazioni visive su organi e tessuti sono molto più esaustive. Non solo. La presenza dei monitor in sala operatoria consente all’intera équipe di partecipare in modo attivo all’intervento. Ogni giorno nelle sale operatorie dell’Ospedale di Cremona vengono eseguiti interventi complessi di chirurgia attraverso l’uso della tecnologia in 3D. Quando innovazione fa rima con rivoluzione a migliorare è la qualità delle cure. Ne parliamo con il dottor Mario Martinotti, direttore del Dipartimento di Chirurgia dell'Azienda Ospedaliera di Cremona

Consente al chirurgo di fruire di immagini aderenti alla realtà e magnificate nei particolari

La Tecnologia 3d per migliorare la chirurgia

Chirurgia in 3D: di cosa si tratta? «Di una tecnologia altamente innovativa, quasi rivoluzionaria. Si tratta della visione tridimensionale nella chirurgia robotica e mininvasiva. Mi spiego meglio: il chirurgo che - indossa occhiali come al cinema – può fruire di immagini tridimensionali, aderenti alla realtà e magnificate nella definizione dei particolari». Tecnicamente cosa accade? «La chirurgia mininvasiva laparoscopica, tradizionalmente, si effettua mediante una telecamera che viene inserita nell’addome attraverso un piccolo taglio (1 cm.) e le immagini ottenute vengono trasmesse ai chirurghi su di un monitor. Fino a poco tempo fa le immagini acquisite dalle telecamere erano solo in due dimensioni. La tecnologia in 3D ha davvero cambiato le cose».

Come viene applicata e da chi questo tipo di chirurgia? «Tutti gli interventi in laparoscopia possono avvalersi di questa tecnologia che viene utilizzata sia dal chirurgo generale, ma anche dal ginecologo e dall’urologo». Quali sono i vantaggi in termini di cura? “I vantaggi della metodica, come ho

spiegato, sono dati dalla visione ottimale e realistica; non dimentichiamo che la visione dell’occhio umano è tridimensionale. A migliorare è la conoscenza clinica del paziente e la perfomance del chirurgo. Questo a garanzia di un’elevata accuratezza diagnostica e operativa». L’Ospedale di Cremona può essere considerato un centro chirurgi-

co attrattivo e altamente competitivo, soprattutto per la chirurgia mininvasiva? «E’ così. La direzione e l’amministrazione dell’Azienda Ospedaliera di Cremona hanno investito risorse per l’acquisizione della tecnologia in 3D con la consapevolezza di dare al Dipartimento un importante strumento che consente di proporsi sempre centro di riferimento per la chirurgia mininvasiva».

Allattamento al seno, campagna per sensibilizzare la popolazione Il fine settimana del 10-11 ottobre sarà quello conclusivo della settimana dedicata all'allattamento al seno, che ha visto numerosissime iniziative a Cremona, promosse dall’Azienda Ospedaliera di Cremona, insieme a quella di Crema, all'Asl e ad altri enti e associazioni di volontariato sostiene questo importante progetto. Lo scopo, evidenzia l'Asl, è di “dare avvio a un cambiamento culturale, a una riflessione sulle buone prassi, sugli usi e costumi diffusi tra la popolazione. L’Asl di Cremona da sempre pone particolare attenzione ai bisogni dei bambini. La letteratura e le numerose evidenze a livello internazionale e nazionale sostengono l’allattamento materno poiché da tempo è dimostrato che contribuisce in modo positivo alla salute della madre e del bambino”. I lavori degli ultimi anni, dell’Asl di Cremona, in tema di promozione dell’allattamento, hanno messo in evidenza la necessità “di migliorare alcuni punti di intervento per essere in linea con le raccomandazioni internazionali espresse nella Strategia Globale per l’alimentazione dei neonati e dei bambini Oms/Unicef”. Per questo motivo si è scelto di dare avvio a un processo di integrazione delle forze disponibili della società civile. Il Consultorio Familiare Integrato di Cremona ha pertanto scelto di utilizzare una metodologia impostata sul lavoro di rete e sul motto We Not Me. “Il lavoro di rete e di aggregazione è importante per il raggiungimento degli obiettivi previsti partendo dal miglioramento delle politiche condivise, per passare dal mettere in comune i dati sanitari, unire le forze ai fini della tutela, sino ad arrivare a sostenere lo sviluppo di nuove forme di collaborazione e di partnership” spiegano ancora dall’Asl. “Il lavoro in rete costituirà un riferimento per l’assistenza materno-infantile, garantendo risposte di carattere multidisciplinare e ad alto grado di complessità in merito alle esigenze delle donne, dei bambini, delle coppie e delle famiglie”. L’attivazione di questo processo comporterà la messa in campo di molteplici iniziative, rivolte a tutte le famiglie, anche in condizioni di fragilità, e alla definizione di accordi tra enti territoriali pubblici e privati.

“Le raccomandazioni delle più importanti agenzie internazionali (Oms e Unicef), i piani nazionali, regionali e locali di prevenzione e promozione della salute, in linea con queste evidenze, sostengono l’importanza dell’allattamento materno esclusivo fino al sesto mese compiuto e successivamente il proseguimento dell’allattamento materno dopo l’introduzione di un’opportuna alimentazione complementare” evidenziano dalla direzione dell'ospedale di Cremona. L’Asl di Cremona ha avviato proprio in questi giorni il percorso Unicef “Comunità amica dei bambini”, che prevede l’organizzazione di eventi e attuazione di buone pratiche al fine di produrre un cambiamento culturale, con la collaborazione dei Punti Nascita Ospedalieri, i Pediatri di Libera Scelta, i Comuni, il Terzo Settore, Associazioni di Volontariato e tutto il territorio in generale. In particolare sabato 10 ottobre si svolgerà un incontro formativo/informativo su “Miti e usanze sull’allattamento nel mondo”, dalle 15.30 alle 16 presso Ti-

ConZero (via Maffi, 2). Presso il consultorio familiare Kappadue di Crema si terrà invece l'Open Day, una giornata dedicata all’allattamento materno e a tutto ciò che ruota intorno all’evento nascita (ore 10-18). Sempre presso TiConZero si terrà invece un “Laboratorio per mamme e bambini 3-6 anni: il libro della nascita e dell’allattamento”. Infine presso l'ambulatorio pediatrico di via Dante verrà inaugurato, alle 14, lo spazio allattamento. Domenica appuntamento con una dimostrazione di “Body Painting” (ore 10-12) presso la Sala Borsa. Appuntamento poi in piazza del Comune per la camminata non competitiva dal titolo “Nutri la vita... in tutte le lingue del mondo”, con partenza alle ore 9. Nella tarda mattinata (ore 11-12.30) seguirà un incontro aperto dal titolo “Madri e balie: breve storia dell’allattamento al seno, sempre presso la Sala Borsa. Nella stessa sede spazio anche all'arte, con l'esibizione delle allieve di Teatrodanza “Milk and Cocole” (ore 10-11).


Cultura&Spettacoli “L’umano disfarsi” in mostra

S’intitola “L’umano disfarsi”, la mostra personale di Edoardo Boccanfuso, inaugurata sabato scorso da Pikidi Arte. Boccanfuso è un giovane artista, tarantino di nascita, ma milanese d’adozione. Di indole versatile, è pittore e poeta, osserva la vita e

ne cattura emozioni. «L’umano disfarsi è la vita attraverso corpi, occhi e rughe delle sue innumerevoli comparse, che non sfuggono alle inquadrature del suo autore, che non chiedono altro se non di essere riprese, ritratte, vive per un istante», scrivono di lui.

Concerto stasera al Museo “Ala Ponzone” che vede come filo conduttore i due grandi compositori

Da Monteverdi alla memoria di Verdi in musica

Un momento dell’opera

Aperitivo con l’opera torna domani mattina

Il secondo appuntamento con la rassegna “Aperitivo con l’opera” è dedicato a “Le nozze di Figaro” di W. Amadeus Mozart (in scena al Teatro Ponchielli venerdi 16 e domenica 18 ottobre): appuntamento domani mattina alle ore 11 nel Ridotto del Teatro Ponchielli. Lisa Navach, responsabile della segreteria artistica musicale del Teatro Sociale di Como, offrirà una chiave di lettura dell’opera mozartiana. Al termine dell’incontro sarà servito un aperitivo a tutti gli intervenuti. La partecipazione è libera. Come detto, le “Nozze di Figaro” andranno in scena venerdi 16 ottobre, alle ore 20.30 (turno A) e domenica 18 ottobre, alle 15.30 (turno B). Si tratta di una commedia per musica in quattro atti, libretto di Lorenzo da Ponte, tratto da “Le mariage de Figaro” di PierreAugustin Coron de Beaumarchais. Interpreti principali: Andrea Porta (Figaro), Lucrezia Drei (Susanna), Federica Lombardi (Contessa), Vincenzo Nizzardo (Conte) e Cecilia Bernini (Cherubino). Direttore è Stefano Montanari, la regia è di Mario Martone, mentre le ripresa sono di Raffaele di Florio. Si tratta di un’opera dalla «spiccata natura dialettica» (che l’ha definita Lidia Bramani): accanto all’assunto politico intrinseco al soggetto originale, è presente la tematica dei sentimenti, rappresentati qui in tutte le loro possibili e molteplici sfaccettature.

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dalla redazione

a Monteverdi alla memoria di Verdi” è il titolo del concerto in programma stasera alle 20.30, nella Sala Manfredini del Museo civico “Ala Ponzone”. Una serata musicale che vede protagonisti i due ensemble, vocale e strumentale, “Il Continuo”. Il primo è composto dai soprani Simonetta Anelli, Federica Pecorari, Angela Tralli, Donata Zaghis, dai contralti Stefania Bellini, Cosetta Bozzoni, Paola Cavalli e Germana Seletti, dai tenori Ruben Buccheri, Ivan Cerri, Lorenzo Donato e Giuliano Gusberti, dai bassi Rosolino Baronio, Massimo Frosi e Lazzaro Galli, maestro del Coro Isidoro Gusberti. L’ensemble strumentale vede al violino e alla viola Silvia Colli, al violino Renata Spotti, al violoncello Gioele Gusberti e all’organo Donatella Busetto. L’ingresso è libero con assegnazione dei posti. Il concerto, diviso idealmente in due parti, mira ad illustrare innanzitutto il patrimonio musicale più antico, che lo stesso Verdi conobbe e che lo segnò. Nella seconda parte invece vengono presentati tre autori che influenzarono la sua vita: Francesco Basily fu il commissario che nella Milano della metà dell’Ottocento bocciò il giovane Giuseppe, mentre Ferdinando Provesi fu il primo maestro e mentore di Verdi, in ultimo, a chiusura del concerto, il Requiem che Giacomo Puccini scrisse in memoria proprio del maestro morto nel 1901. L’appuntamento musicale, che non a caso si tiene nell’anniversario della nascita di Giuseppe

L’ensemble “Il Continuo”

Verdi (10 ottobre 1813), si colloca nell’ambito del progetto “Alla scoperta dei luoghi di Monteverdi e Verdi”, progetto che nasce da un accordo tra Cremona, Busseto, Castelvetro Piacentino, Villanova d’Arda, Podenzano, Piacenza e Parma nel segno dell’unione delle terre natali di questi due grandi musicisti, per il rilancio culturale e turistico delle varie realtà che si affacciano sulle sponde del grande fiume. «Il filo conduttore – dichiara

l’assessore alla Città vivibile e alla Rigenerazione Urbana con delega al Turismo, Barbara Manfredini - è infatti rappresentato da questi due straordinari personaggi: Claudio Monteverdi e Giuseppe Verdi, l’uno padre del melodramma e l’altro il più famoso e celebre compositore operistico italiano. Il punto di riferimento sono i loro compleanni, il 15 maggio per Monteverdi e il 10 ottobre per Verdi: le iniziative loro dedicate hanno iniziato e con-

cludono, non a caso, il periodo di Expo. Ma l’attività di collaborazione tra i Comuni che hanno aderito all’accordo proseguirà anche dopo l'Esposizione Universale di Milano. L’obiettivo è valorizzare e sostenere, dal punto di vista culturale e turistico, i territori coinvolti, creando sinergie tra diversi segmenti turistici: il turismo culturale e musicale, il turismo slow legato alla navigazione fluviale ed ai percorsi cicloturistici, il turismo enogastronomico».

“Tra plasticità e figurazione” in mostra a Cremona Vanitas’ Market “Immagini, Spazio, Arte” propone fino al 17 ottobre le opere di due sculturi e cinque pittori

“Tra plasticità e figurazione” è il titolo dato dal critico d’arte Gianluigi Guarneri alla mostra collettiva allestita nelle sale di “Immagini, Spazio, Arte” di via Beltrami a Cremona. Ad un passo dal Torrazzo hanno trovato posto le opere di due scultori e di cinque pittori, tutti italiani, che consentono di avere un’idea – seppur parziale – delle linee di tendenza dell’arte nel nostro Paese. La collettiva si apre con i dipinti della milanese Lorena Belloni: si tratta di paesaggi e scorci naturali che colpiscono lo spettatore per la loro fedele vicinanza con la realtà, dove l’uomo si trova quasi in simbiosi con la natura che traspare sui quadri. Gli fa eco il pavese Angelo Fanoli che, tuttavia, si muove su un versante decisamente diverso, quello della passione per la moto da corsa e per i ricordi legati alla ormai trascorsa gioventù, con richiami espliciti a luoghi e cose che permangono nell’animo più profondo. La brianzola Chiara Maria Rossetti ci ha abituati alle sue città trasfigurate, rese questa volta anche con colorazione del tutto originali, come l’ocra; efficace nella sua forza comunicativa anche il paesaggio natu-

Una scultura di Varani presentata da Guarneri

rale messo in mostra. Maria Matti, in arte Mathi, con le sue opere intrise di riferimenti divini, ci parla di dimensioni che vanno oltre la percezione im-

mediata, in un trascendente che avvicina l’uomo alla sua natura più vera; colpisce anche la sua “natura morta” inserita stabilmente in questo filone

comunicativo. Viterbese d’origine, ma pisano d’adozione, Giovanni Bilo è uno dei precursori nel nostro Paese di quella attenzione alla forza comunicativa del colore che oggi si è fatta imperante nell’arte contemporanea; le linee sono essenziali e sempre coniugate al colore. Due gli scultori presenti alla rassegna. Il parmense Giorgio Varani propone al pubblico cremonese le sue figure tra compiuto ed incompiuto che raggiungono il cuore dello spettatore con le loro forme sinuose ed accattivanti. Anche l’altro parmense Mauro Becchi con le sue sculture in marmo di Carrara ci avvicina ad una realtà sensibile fatta di materiali naturali che lavora cercando di coglierne le più intime risorse comunicative. «Si tratta di una collettiva che ci riavvicina al lirismo presente nella realtà che ci circonda», ha tenuto a ricordare per l’occasione Angelo Rescaglio, noto esponente degli ambienti culturali cremonesi. La mostra resterà a disposizione dei visitatori nei locali di “Immagini, Spazio, Arte” di via Beltrami a Cremona fino a sabato 17 ottobre.

Armonie autunnali esposte a Cremonabooks Lo scorso 6 ottobre è stata inaugurata a Cremonabooks una mostra collettiva dell’associazione CremonArte, da titolo “Armonie autunnali”. Si tratta di una selezione di artisti del panorama contemporaneo, cremonese e limitrofo, composta da diversi livelli tecnici ed interpretativi che si confrontano con i due temi della musica e delle figure nel paesaggio. I formati delle opere configurano una mostra molto più materica rispetto a quelle passate dell’associazione CremonArte: dei 12 partecipanti all’esposizione, tre sono infatti scultori, oltre

alla partecipazione di opere fotografiche, paesaggistiche e figurative, elaborando così un insieme di modi di esprimere una contemporaneità tipica dell’arte cremonese, ma con nuovi spunti creativi. Gli artisti protagonisti della mostra sono: Roberto Bedani, Luisa Belloni, Tiziana Bernardi, Claudio Pezzini, Marco Spizzi, Olga Lysyuk, Angelo Cauzzi, Silvia Mineri, Riccardo Bozuffi, Claudio Volpi, Mino Galliani e Stefania Colaianni. La mostra sarà aperta fino al 17 ottobre nella Galleria d’arte Cremonabooks in Largo Boccaccino 14 a Cremona.

Il paesaggio di Claudio Volpi

nel fine settimana

Ritorno all’infanzia” è il tema ispiratore della 12ª edizione dello streetmarket targato Vanitas: un leitmotiv spirituale più che merceologico, che accompagnerà i più di 40 creativi e rivenditori vintage provenienti da tutta Italia, oggi e domani in Galleria XXV Aprile a Cremona. Tra gli stand, pezzi unici, idee innovative, attenzione ecologica, piccole tirature e artigianalità. Quello che distingue un evento come il Vanitas’ Market da altre forme commerciali non sono solo le caratteristiche dei prodotti in vendita, sempre ispirati al riciclo creativo, all’innovazione e all’approccio Diy (Do it yourself, fallo da solo): quello che davvero rende il Vanitas’ Market un appuntamento unico nel suo genere è lo spirito che sta dietro le produzioni, la capacità di costruire ed animare materiali diversi per concretizzare e rendere tangibile un sogno, l’incessante ricerca, la capacità di meravigliarsi ed essere meravigliosi. Come eterni bambini! Vanitas’ Market diventa così il simbolo di una nuova generazione creativa che non abbandona il proprio sogno e soprattutto lo rende un lavoro. Il settore delle autoproduzioni sta infatti vivendo una crescita costante e i piccoli laboratori stanno diventano in molti casi delle micro aziende con marchi e identità ben riconoscibili. Come sempre, il Vanits’ Market non si limiterà all’aspetto commerciale, ma sarà anche in questo caso immerso nella creatività artistica: la Galleria XXV Aprile, in centro a Cremona, sarà “trasformata” da istallazioni della poliedrica Alice “Kle” Borghi (www.kleland.com), cremonese di nascita e sanremese di adozione, con diverse esperienze all’attivo in ambito di graphic design e infografiche, illustrazioni editoriali e attività creative per bambini. Con uno stile molto influenzato dall’immaginario “Fifties”, i favolosi Anni ’50 americani, Alice realizzerà installazioni scenografiche e terrà piccoli laboratori creativi per bambini. Media partner della manifestazione, sono la testata online di critica e informazione Art.Ventuno (www.artventuno.it) e il progetto Pro Cremona (www.procremona.it).


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politica

Che fine hanno fatto i buoni propositi della Lega? Egregio direttore, ora il “democratico” premier Renzi, oltre che segretario del Pd (Partito “Democratico”) ci propina la solita “bufala”: il canone Rai in bolletta. Complice il governo che rappresenta e che guida. E ci fanno pure credere che si pagherà di meno, rispetto a prima (100 euro per utenza contro il precedente canone di 113 euro). Peccato che si sono dimenticati di considerare, oppure l’ hanno fatto apposta, che tanti sono titolari di più utenze di energia elettrica. A questo punto noi contribuenti saremo costretti a pagare più canoni per la stessa cosa e per lo stesso servizio, tra l’ altro gestito male, che è quel carrozzone che si chiama Rai. A noi chiedono giustificazione su quanto preleviamo e spendiamo dei nostri soldi, ma quanto spendono loro dei soldi pubblici, non è lecito sapere. Ecco da dove arriva la copertura finanziaria del 2016 per l’ eliminazione delle tasse sulla prima casa (Imu, Tasi e quant’ altro). E l’ opposizione sta a guardare! Che fine hanno fatto i buoni propositi della Lega, in tempi remoti, di non pagare questo balzello (chiamato eufemisticamente “canone”) che è una tassa a tutti gli effetti ed ora, praticamente, diventa una tassa sulla proprietà. Probabilmente, come tante forze politiche, ha ottenuto il suo posto al sole ed è soddisfatta. Ecco perché se ne stanno tutti zitti. Altro che diminuzione delle tasse! Massimo Pelizzoni Gussola ***

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Lettere & Opinioni

Sabato 10 Ottobre 2015

critica

Il sottopasso di via Persico non è un esempio di buona progettazione Egregio direttore, è giunto il momento di dire la verità sui sottopassi cremonesi. Quello di via Persico non è certamente un esempio di buona progettazione ciclopedonale, infatti è stata realizzata una corsia bidirezionale di metri 2,30, mentre la Legge 557/89 prevede una larghezza minima di 2,50 (art. 7), precisando al comma 3 che le misure sono inderogabili. Inoltre, si è consentito il transito contemporaneo ai pedoni ignorando così quanto disposto dall’ articolo 4 della legge richiamata che prescrive in caso di percorsi promiscui, che la larghezza deve essere adeguatamente incrementata rispetto ai minimi fissati dei 2,50 metri. Su che basi il direttore dei lavori e il responsabile del procedimento hanno dichiarato l’idoneità tecnica dell’ opera e la rispondenza alla vigente normativa rimane un mistero? Inoltre, non si è rispettato quanto disposto dal capitolo 5, geometria dell’asse stradale, dell’ allegato 1 alla Dgr 8/3219 del 2006 in merito alla distanza di visibilità. Mentre il sottopasso di via Brescia non rispetta la norma vincolante sulla pendenza massima ammissibile per questi tipi di percorsi, la vigente normativa regionale (L.R.6/1989) prevede che la pendenza sia commisurata alla lunghezza delle rampe precisando, nell’allegato alla legge, che le rampe oltre i cinque metri abbiano una pendenza massima del 5%, mentre chiunque può appurare che la pendenza è di almeno il 10% che renderà molto arduo, o impossibile risalire il sottopasso per coloro che utilizzeranno la sedia a rotelle. Ricordo che le norme citate sono inderogabili ed il non rispetto della normativa sulle barriere architettoniche implica, in alcuni casi, l’impossibilità di acquisire finanziamenti pubblici per realizzare l’opera difforme, vedi il Dpr n. 503/96 art. 1 comma 7 che specifica che non

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • incomsc@gmail.com

L’attività di B&B è libera all’interno del condominio Il Tribunale di Verona (sentenza del 22-04-2015) ha chiarito che il proprietario di un appartamento in condominio può liberamente adibire il proprio immobile a bed & breakfast senza che serva l’autorizzazione dell’assemblea di condominio. La pronuncia in commento ha infatti annullato una decisione dell’assemblea con cui era stato vietato l’utilizzo degli spazi aperti del complesso edilizio, come piscine e campetti sportivi, ai clienti della struttura ricettiva. Alla base del divieto vi era la clausola contenuta nel regolamento che vietava la destinazione degli alloggi ad uso diverso dall'abitazione. Ma, a ben vedere, le attività vietate sono solo le utilizzazioni non abitative dell’immobile, che nulla hanno a che vedere con l’attività di B&B. Quest’ultima, infatti, non altera la destinazione d’uso dell’appartamento, in quanto detta attività implica una fruizione di

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

carattere para-familiare e un uso di civile abitazione. In particolare, nell’attività di bed & breakfast, similmente con quanto accade nell’attività di affittacamere, la gestione degli ospiti è svolta alla presenza del proprietario in loco, caratteristica questa che identifica il B&B come attività para-familiare a prescindere dal fatto che la gestione sia lasciata non alla persona fisica, ma ad un'azienda con partita iva e iscrizione alla camera di

possono essere erogati contributi o agevolazioni da parte dello Stato e di altri enti pubblici per la realizzazione di opere o servizi pubblici non conformi alle norme di cui al presente regolamento. Chissà cosa diranno in proposito Regione Lombardia e Rfi che di contributi ne hanno elargiti anche parecchi. Il limite di velocità dei 20 km/h nel sottopasso di via Brescia è ridicolo, in quanto quanti automobilisti o ciclisti verranno multati per eccesso di velocità? E con quali strumenti si potrà appurare ciò? Elia Sciacca Cremona ***

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punto di vista

Bombardamenti contro l’Isis E’ meglio operare con prudenza Signor direttore, ora c’è in ballo, la “legge di Stabilità”. Il governo non ha alcuna fretta di portare la questione “Tornado” all’attenzione del Parlamento. Certo, nei contatti all’Onu, l’Italia aveva dato, ad americani e iracheni, la propria disponibilità di massima a un coinvolgimento diretto sul teatro di guerra, ma modi e tempi li deciderà il governo italiano. Per ora fanno testo le parole pronunciate dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, durante una conferenza stampa assieme all’omologo americano, parole pesate e in qualche modo concordate con palazzo Chigi: «Abbiamo deciso di contrastare con forza l’Isis. Questo è il punto». La coalizione e il governo iracheno stanno dicendo «dobbiamo essere più forti e più determinati nella lotta all’Isis». Aggiungendo inoltre: «Quali saranno nuovi e diversi assetti, non l’abbiamo ancora stabilito. Non c’è per ora un orientamento già preso dal Governo». Come dire, che si potrebbe valutare di offrire alla coalizione un ulteriore contributo in termini di uomini, in particolare carabinieri, militari, esercito, ect. ect.? Anche il presidente del Consiglio Renzi non si sbilancia e rimane prudente. Per tanti motivi. Gli orientamenti dell’opinione pubblica, in Italia, è risaputo e lo trovo più che giusto, è sempre stata ostile alle guerre. Non è uno scherzo, tantomeno un gioco. Il rischio è alto. Ci sono in ballo, vite uma-

commercio. Di conseguenza, l’attività di bed & breakfast è libera all’interno del condominio. L’unico limite potrebbe derivare dal regolamento di condominio, a condizione però che sia stato approvato all’unanimità da tutti i condomini o si tratti di regolamento contrattuale, ossia redatto dal costruttore e fatto approvare da tutti gli acquirenti degli appartamenti, in sede di rogito notarile. Al di fuori da questi casi, l’assemblea non può

ne, andiamoci piano. Certo, nel caso di invio di nostri Tornado e Renzi lo sa bene, in Italia si creano sempre maggioranze larghe contro le ipotesi di intervento militare. C’è già l’America, che ha iniziato a bombardare. Noi, stiamo calmi e non facciamoci prendere dal protagonismo. La fretta, in genere, è una brutta consigliera! Andrea Delindati Cremona ***

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cremona

Non sarebbe meglio fare i lavori di asfaltatura durante la notte? Caro direttore, siamo al redicolo. I lavori di riasfaltura della strada in prossimità del sottopassaggio ferroviario di via Persico, si stanno svolgendo in pieno giorno, creando numerosi disagi e ritardi al traffico sia automobilistico che ciclistico e costrige i cittadini a respirare fumi di catrame, non certo medicali per la salute. O forse non sanno che esiste anche la notte per rendere più agevole l’ eseguirsi di certi lavori sia per chi li fa e sia per chi li sopporta? Pietro Ferrari Cremona ***

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gestione rifiuti

Dobbiamo individuare i motivi che non fanno funzionare il servizio Egregio direttore, la vicenda relativa all’appalto di gestione rifiuti ci pone di fronte ad alcuni fatti molto seri che meritano una riflessione seria e pacata, ma certamente ferma. Innanzitutto dobbiamo considerare che la questione dei rifiuti e della loro gestione è di enorme importanza sia dal punto di vista ecologico che da quello economico: entrambi questi asset hanno come obiettivo finale e prioritario il cittadino che deve essere il destinatario del miglior servizio al minor costo. A mio avviso, le azioni che non riescono a raggiungere tale livello hanno in sé un difetto che deve essere corretto. Non si tratta di ricercare un capro espiatorio ma di individuare le responsabilità, correggere ciò che non

mai vietare al proprietario di un appartamento di affittare le proprie stanze o di farne un uso alberghiero come nel caso del Bed & brekfast. L'orientamento del Tribunale di Verona del resto è in linea con quello della Cassazione (Cass. Sent. n. 24707/2014 e n. 6299/2014), secondo cui ogni proprietario è libero di affittare a ore o a giorni il proprio immobile. Tale attività, ricorda la Suprema Corte, non costituisce un mutamento della destinazione d'uso e l’immobile può rimanere accatastato come civile abitazione. *Avvocato del Foro di Milano

ha funzionato per far funzionare al meglio gli ingranaggi. Non mi importa, in questo frangente, di additare qualcuno come “colpevole”, piuttosto ci tengo ad evidenziare quelli che sono, a mio avviso, le due problematiche principali che, come molte volte successo nelle dinamiche delle società pubbliche italiane, si sono presentate anche in questa occasione: mi riferisco ad un meccanismo di controllori e controllati piuttosto opaco e poco definito e al principio di buonsenso nello spendere risorse di aziende che, in definitiva, appartengono ai cittadini. E’ naturale, infatti porsi alcune domande circa i problemi di conflitto di interessi presenti tra Scrp e Lgh o sull’inadeguatezza di Scrp nella preparazione del bando, acclarata dagli oltre 80mila euro spesi in consulenze, con esiti a dir poco discutibili. Non sono aspetti né secondari e nemmeno trascurabili, dovrebbero piuttosto costituire le premesse per gestioni sane e virtuose. Penso che sia necessario cogliere l’occasione di questo passo falso per aguzzare la vista e aumentare l’attenzione su quelli che, evidentemente, sono meccanismi non ancora espulsi dal nostro sistema politico-culturale prima ancora che da un assetto societario. Franco Bordo Deputato di Sel ***

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istruzione

Ancora una volta paghiamo per colpe che non abbiamo Signor direttore, come già più preannunciato e come già diverse volte provato sui cittadini, i risparmi annunciati nelle spese pubbliche, vanno sempre e comunque a scapito di genitori e alunni. Gli ultimi governi e le classi politiche, non avendo casi difficili da gestire in seno alla famiglia, se ne fregano dei gravissimi problemi scolastici, da troppo tempo mal gestiti. Sanità ed Istruzione peccano di ottusità nell’affrontare problematiche che gravano sia sul corpo insegnate, sia sui Comuni. Troppi “Ponzio Pilato” se ne lavano le mani... Non funziona così cari “signori”, nell’insegnamento ci sono problematiche da troppo tem-

po incancrenite e ne pagano le colpe i meno colpevoli, cioè alunni e genitori. Non sembra proprio il caso di continuare a fare le tre scimmiette: non vedo, non sento e non parlo! Eclatanti i casi di Crema, con i tagli al sostegno e non ultimo il pastrocchio dell’Istituto Ferrari di Casteleverde. Malgrado l’intervento prezioso del sindaco Graziella Locci, si assiste a un silenzo assordanto ed oltremodo irriverenti da parte del dirigente Francesca Bianchessi: non solo silenzio nei confronti di tutti, ma discriminatorio addirittura nell’interloquire con la sola referente del plesso scolastico. Le altre persone e gli altri funzionari tutti ignorati. Complimenti, una bella porta in faccia penalizzando gli alunni portatori di disabilità, non concedendo una classe in più, che comunque avrebbe allegerito e distribuito in modo molto più equo le esigenze del corpo insegnante. Una richiesta sacrosanta e ben motivata e oltretutto lo sdoppiamento delle classi non avrebbe avuto nessuno costo (fatto che ha del miracoloso nell'ambito pubblico), ma nemmeno ci, ha smosso la dirigente Bianchessi, forse non troppo sollecitata da pesanti interventi politici. Ma se già ciò risulta incomprensibile, ancor di più risulta il fatto che ben altri quattro istituti hanno ottenuto lo sdoppiamento delle classi prime, con la nota che non fossero richieste ulteriore risorse. Allora ci si domanda e le si domanda, perchè due pesi e due misure? Grazie Renzi, grazie Stefania Giannini, ancora una volta paghiamo colpe che non abbiamo. Ivan Loris Davò Spinadesco ***

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rassicurazioni

Pioppocultura, l’assessore Fava risponde all’allarme di Coldiretti Egregio direttore, «sulla pioppicoltura, Regione Lombardia si sta tempestivamente muovendo per consentire di disporre di quanto necessario per l’emanazione di un avviso possibilmente entro novembre, affinché possa essere assicurato che la realizzazione degli interventi possa trovare copertura rispetto ai tempi di avvio delle attività di impianto». Lo riferisce l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, che risponde all’allarme sollevato nei giorni scorsi da Coldiretti Mantova, secondo cui la pioppicoltura si trova in una condizione di incertezza sui bandi e su un numero ristretto di varietà clonabili ammissibili. «Comprendo la preoccupazione di Coldiretti – assicura Fava - e posso anticipare che nei prossimi giorni sarà avviata la procedura di notifica prevista dal Psr per questa operazione, ma non posso nascondere che molti problemi sono stati creati dalla Direzione generale della Commissione Ambiente dell’Unione Europea, per la quale l’operazione non aveva alcuna valenza di tipo ambientale, a fronte della mancanza di imboschimenti permanenti o dell’elevato uso di prodotti fitosanitari sui pioppeti”. Il Psr della Lombardia prevede sull’operazione 8.1 una dote di 62,5 milioni di euro per 11mila ettari di superfici imboschite, comprensiva dei premi annuali, pari a 50 milioni di euro. «Questo significa che per i nuovi impianti sono disponibili 12,5 milioni di euro – spiega l’assessore – mentre Regioni limitrofe hanno deciso di impegnare i fondi esclusivamente nei trascinamenti, senza mettere a disposizione alcuna cifra per i nuovi impianti». Quanto all’utilizzo dei tre cloni, previsti nel Psr della Lombardia, è un dispositivo applicabile esclusivamente per interventi di dimensione estremamente significative, ossia sopra i 30 ettari di impianto. Assessorato all’Agricoltura della Regione Lombardia

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

SABATO 10 ottobre DOMENICA 11 ottobre

LUNEDI’ 12 ottobre

MARTEDI’ 13 ottobre

MERCOLEDI’ 14 ottobre


SPORT

lo lettere@ilpiccologiornale.it

Vale Rossi si difende a Motegi MOTORI

Responsabile Fabio Varesi

tappeto. Ma mentre la Germania Gravi ko (koTre1-0bigin alIrlanda) è comunque vicina a Euro fanno scalpore le sconfitte di Brasile per Brasile 2016, (0-2 in Cile) e Argentina (0-2 con l’Ecuador) e Argentina all’esordio nelle qualificazioni di Russia 2018. CALCIO

E’ un week end intenso per i motori, con la Formula 1 impegnata a Sochi in Russia (Hamilton è a un passo dal titolo) e la MotoGp che corre a Motegi in Giappone, dove Rossi si difende dall’attacco di Lorenzo (velocissimo nelle libere).

La Vanoli prova a scalare le Dolomiti

L’ottima prestazione di Sassari ha confermato il valore della squadra di Pancotto, che ora vuole i punti oltre agli applausi

BASKET SERIE A Esordio casalingo contro Trento, che giovedì sera ha battuto la corazzata Milano CLASSIFICA RISULTATI 1ª GIORNATA Magazine della Vanoli in regalo a tutti i tifosi

S

di Giovanni Zagni

confitta (97-90) a Sassari per la Vanoli, ma quanta soddisfazione nel vedere in campo un gruppo di giocatori dare tutto quanto potevano ed il loro allenatore bravo nel contenere con signorilità la delusione, pensando di aver meritato miglior fortuna. Spiace, ma purtroppo è la dura legge del campo, che talvolta non premia chi merita di più. Sì proprio così, perché la Vanoli in Sardegna ha mostrato la sua veste migliore, capace di tener testa con grande autorità ai campioni d’Italia, anzi mettendoli in grande difficoltà per 40 minuti su 45. Niente è successo di irreparabile, ma certo una vittoria avrebbe avuto tutt’altro sapore. Un bravo comunque a Mian, Washington, McGee, Southerland e Turner in particolare. Guardiamo avanti e prepariamoci, anzi, sarà compito dello staff tecnico il farlo, al fine di battersi contro la Dolomiti Energia Trento con la medesima fiducia, perché l’avversario è tra i più difficili da battere ed è completo in tutti i reparti, in grado forse di fare ancora meglio della scorsa stagione. Del resto, coach è Buscaglia ha avuto grande spazio sui media per il basket che ha saputo produrre ed i risultati, anche sorprendenti, cui è arrivato. E’

Gara del Bocciodromo: trionfa Stefano Guerrini

Parla cremasco la gara regionale individuale organizzata da Ilir e Guido, gestori del bocciodromo comunale, in collaborazione con la bocciofila “Coop Castelvetro”. Ancora un podio niente affatto cremonese dove sul gradino più alto è salito Stefano Guerrini, una vittoria sofferta ma meritata. Dopo essersi sbarazzato (nel recupero) di Giuliano Galantini, il portacolori della “Achille Grandi” estrometteva Paolo Visconti (12-3), si sbarazzava di Bruno Cavagnoli (12-2) ed in semifinale superava Andrea Ventura per 12-11 al termine di una partita avvincente. Approdava in finale anche Attilio Marzolini che esordiva eliminando Alfredo Briggi (125), nei quarti di finale s’imponeva sullo stradivariano Sergio Azzini (12-4) e successivamente aveva la meglio su Davide Pompini per 12-9. Sbagliava bocce importanti l’inossidabile piacentino in finale, ne approffittava Guerrini per portarsi avanti 5-0 e chiudere nettamente vittorioso per 12-5. Tra i ventitre finalisti anche il neo-campione italiano Sergio Tagliaferri che, dopo aver eliminato Leonida Generali, veniva sconfitto dal bissolatino Pompini. Buona l'affluenza di pubblico, precisa come sempre la direzione di gara di Gabriele Ceriati che è stato coadiuvato dagli arbitri di finale Vanni Capelli e Giancarlo Tosi. M.M.

Avellino-Pesaro Bologna-Venezia Capo d’Orlando-Cantù Pistoia-Brindisi Sassari-Cremona Torino-Reggio Emilia Trento-Milano Varese-Caserta

77-73 69-65 73-65 85-78 97-90 72-96 80-73 51-58

2ª GIORNATA (11-10 h 18.15)

Brindisi-Bologna (h 12) Cantù-Sassari (12-10 h 20.45) Caserta-Torino Cremona-Trento Milano-Varese (h 20.45) Pesaro-Pistoia Reggio Emilia-Avellino Venezia-Capo d’Orlando (h 19)

Reggio Emilia Sassari Trento Bologna Pistoia Avellino Capo d’Orlando Caserta Venezia Pesaro Brindisi Cremona Milano Varese Cantù Torino

vero, ha perso Mitchell, ma l’ha sostituito al meglio, trovando nel gruppo altri protagonisti altrettanto validi, ma soprattutto si dice abbia alzato muri difensivi di grande sostanza. Sarà battaglia all’ultimo sangue, sperando che i biancoblu si confermino ed i trentini replichino con altrettanto vigore, al fine di esaltare uno spettacolo che meriti di essere goduto da tutti con grande entu-

2 2 2 2 2 2 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0

Mian è stato tra i migliori a Sassari (foto Mario F. Rossi)

siasmo per il nostro bellissimo sport. E’ presto per dirlo, ma a nostro avviso il livello del campionato s’è alzato ed in questo contesto il far bene diventa ancor più esaltante per tutti noi che amiamo la pallacanestro. Infatti, la favorita numero 1 per la vittoria finale, ovvero l’Olimpia Milano è incappata giovedì sera nella seconda sconfitta in tre gare ufficiali, compresa la Supercoppa. All’e-

sordio in campionato la squadra di Repesa ha scoperto il valore di Trento, che grazie a questo successo di prestigio, arriverà al PalaRadi con il morale alle stelle e quindi l’impegno della Vanoli sarà ancora più difficile. Sugli scudi, tra i trentini, Wright (19 punti) e Lockett (17), mentre tra i milanesi non sono bastate le prestazioni di McLean (22) e Gentile (20), per evitare la sconfitta.

Come ogni stagione, torna domenica pomeriggio il Magazine della Vanoli, realizzato dalla redazione sportiva de il Piccolo e curato da Fabio Varesi. Come sempre, il Magazine verrà consegnato ai tifosi all’ingresso del PalaRadi in occasione di tutte le partite casalinghe della Vanoli. Protagonista del primo numero è l’americano Elston Turner, che si racconta in un’interviste e all’interno i sostenitori biancoblu troveranno il poster del giocatore.

Ancora un successo della famiglia Visconti BOCCE

di Massimo Malfatto

Sembra proprio che l'attività boccistica cremasca non possa rimanere senza manifestazioni ufficiali ma se proprio si verifica ecco entrare in scena la “Nuova Bar Bocciodromo” in collaborazione con il comitato tecnico ad appianare la questione. Seconda gara consecutiva quella che è stata organizzata dalla bocciofila di via Indipendenza, una regionale (a terzine) con due finali separate, che ha visto una buona affluenza di pubblico (non altrettanto come partecipanti) e un discreto livello di gioco. Nella categoria A/B ancora un exploit della devastante famiglia Visconti. Dopo aver eliminato i rivieraschi cremonesi Son-

I vincitori premiati da Alessandro Bianchi, presidente della Lombardia

zogni e Caccialanza (12-5) papà Roberto ed il figlio Mattia estromettevano i trescoresi Frattini e Guglieri sul filo di lana, vendicando così la sconfit-

ta dei loro nuovi compagni di società Negri e Suardi ed in finale avevano la meglio sugli orobici Agostino Casali e Walter Maggioni per 12-7. Quarto

posto per Damiani e Bergamaschi. Parla bergamasco la categoria C grazie al successo di Massimo Moro ed Alessio Belloni che in semifinale s'imponevano su Todeselli-Volpi (12-9) e in finale avevano la meglio su Eugenio Barbieri e Mario Magnini per 12-8. Quarto posto per un'altra coppia della “Madignanese”, quella formata da Franco Cantelli e Giuseppe Macaselli eliminata dai compagni di società Ha diretto la gara Franco Stabilini, arbitri di finale Mario Parati e Roberto Pedrini. Gradita la presenza di Alessandro Bianchi, presidente Fib Lombardia che, dopo aver tenuto un incontro con alcuni rappresentanti delle diciassette bocciofile cremasche, ha effettuato le premiazioni.

Mattia Visconti in evidenza anche nel “Città di Persiceto” (M.M.) Non sale sul gradino più alto del podio ma si esaltano ancora le sue qualità: stiamo parlando di Mattia Visconti secondo classificato nel trofeo “Città di Persiceto”, gara nazionale organizzata da “La Persicetana”. Sulle corsie emiliane del bocciodromo

di San Giovanni in Persiceto l'allievo della “Achille Grandi” gioca e si diverte, supera Luca Guaraldi per 12-8 e 12-5 e nella terza partita si sbarazza del veronese Enrico Parolo per 12-2. Ordinaria amministrazione per Mattia nello spareggio dove s'impone sul

milanese Fabio Bonfichi (12-4) e in semifinale quando ha la meglio su Jean Paul Pacini per 12-3. Visconti si accendeva ad intermittenza nel match di finale non sufficiente per poter battere Fabio Battistinti: punteggio finale 12-8 per il marchigiano.


24

Sport

Sabato 10 Ottobre 2015

Alla ripresa c’è Napoli-Fiorentina Cagliari-Cesena vale la vetta SERIE A

SERIE B

(F.V.) Con la Nazionale a caccia del pass per l’Europeo (oggi alle 18 in Azerbaigian), il campionato si è preso una pausa, salutare soprattutto per chi è in affanno. In primis per il Milan, sempre più in crisi, che dovrà per forza fare risultato alla ripresa sul campo del Torino. In caso contrario il futuro di Mihajlovic sulla panchina rossonera sarebbe molto a rischio. Cresce l’attesa, sin da ora, per il match clou tra Napoli e Fiorentina, che promette spettacolo. 7ª GIORNATA Carpi-Torino 2-1, Chievo-Verona 1-1, Empoli-Sassuolo 1-0, Fiorentina-Atalanta 3-0, Juventus-Bologna 3-1, Lazio-Frosinone 2-0,

Milan-Napoli 0-4, Palermo-Roma 2-4, SampdoriaInter 1-1, Udinese-Genoa 1-1. 8ª GIORNATA (18-10 h 15) Atalanta-Carpi, Bologna-Palermo (h 12.30), Frosinone-Sampdoria, Genoa-Chievo, Verona-Udinese, Inter-Juventus (h 20.45), Napoli-Fiorentina, Roma-Empoli (17-10 h 18), Sassuolo-Lazio, Torino-Milan (17-10 h 20.45). CLASSIFICA Fiorentina 18; Inter 16; Lazio 15; Roma 14; Torino 13; Napoli, Chievo, Sassuolo 12; Sampdoria, Atalanta 11; Milan 9; Juventus 8; Palermo, Udinese, Genoa, Empoli 7; Carpi 5; Verona, Frosinone 4; Bologna 3.

Con il massimo campionato a riposo, la serie B si prende la scena e propone come piatto forte la sfida al vertice tra Cagliari e Cesena (domani all’ora di pranzo), due delle tre squadre al comando della classifica. L’altra capolista è la sorpresa Crotone, che vuole stupire anche sul campo del Vicenza, dove però è dura per tutti fare risultato. 6ª GIORNATA Avellino-Vicenza 1-4, BresciaModena 2-2, Cesena-Livorno 1-0, Como-Ascoli 0-4, Crotone-Salernitana 4-0, Latina-Bari 1-2, Pescara-Cagliari 1-0, Ternana-Novara 2-0, Trapani-Perugia 0-0, Virtus Entella-Pro Vercelli 1-0, Vir-

tus Lanciano-Spezia 0-0. 7ª GIORNATA (11-10 h 15) Ascoli-Pescara (h 20.30), Bari-Virtus Lanciano, Cagliari-Cesena (h 12.30), Como-Brescia, Livorno-Avellino, ModenaLatina, Perugia-Virtus Entella, Pro Vercelli-Novara (10-10 h 20.30), Salernitana-Trapani, Spezia-Ternana, Vicenza-Crotone (10-10 h 15). CLASSIFICA Cagliari, Crotone, Cesena 13; Livorno 12; Spezia, Bari 11; Trapani, Vicenza 10; Pescara 9; Salernitana 8; Ascoli, Modena 7; Virtus Lanciano, Perugia, Latina, Brescia, Virtus Entella 6; Pro Vercelli, Como 5; Ternana, Avellino 4; Novara (-2) 3.

Cremo in Friuli per tornare a sorridere Anche contro la FeralpiSalò la squadra di Pea ha palesato scarsa concretezza, soprattutto in fase offensiva

CALCIO LEGA PRO Dopo l’amara sconfitta casalinga i grigiorossi devono tornare a muovere la classifica

U

di Matteo Volpi

n furto in piena regola che ti costringe ad un brutto passo indietro. L’inattesa sconfitta, la prima stagionale, contro la FeralpiSalò ha ributtato nello sconforto i tifosi grigiorossi, che a causa di quel rigore più che generoso trasformato dall’ex Pinardi, hanno rivisto gli spettri della solita stagione illusoria. In realtà, a nostro avviso, la squadra di mister Pea è sempre stata in partita, peccando però di cattiveria nel voler prendersi i tre punti. E in genere, in queste categorie, quando speri nell’episodio è l’episodio stesso che ti si ritorce contro. Sta di fatto che il fallo commesso dallo sfortunato N’diaye Djiby (classe ’94, al secondo cartellino rosso in tre uscite…) si è palesemente concretizzato fuori dall’area di rigore. Per rialzarsi da questo brusco scivolone, ora non resta che aggrapparsi, ancora una volta alla difesa rocciosa ed ai gol del bomber Brighenti. Fermato lui, però, questa Cremonese fatica a fare paura. La manovra è orfana di un regista dai piedi buoni, che sappia muoversi come vertice basso, offrire qualche geometria interessante e porsi come alternativa ai lanci lunghi a scavalcare direttamente il centrocampo. In attesa di qualche lampo del sinora inespresso Maiorino, non resta che sperare in qualche regalo delle retroguardie avversarie. Oggi si torna in scena con la difficile trasferta in casa di un Pordenone che viaggia sulle ali dell’entusiasmo

LEGA PRO GIRONE A RISULTATI 5ª GIORNATA

Alessandria-AlbinoLeffe 2-1 Bassano-Cuneo 2-0 Cremonese-FeralpiSalò 0-1 Giana Erminio-Pro Piacenza 1-2 Mantova-Reggiana 0-2 Padova-Südtirol 0-2 Pavia-Cittadella 1-2 Renate-Lumezzane 0-2 Pro Patria-Pordenone 1-4

6ª GIORNATA (10-10)

Alessandria-AlbinoLeffe Bassano-Cuneo Cremonese-FeralpiSalò (03-10) Giana Erminio-Pro Piacenza Mantova-Reggiana Padova-Südtirol Pavia-Cittadella Renate-Lumezzane Pro Patria-Pordenone

CLASSIFICA

Bassano 13 FeralpiSalò 13 Pavia 9 Pordenone 9 Reggiana 9 Südtirol 9 Cittadella* 8 Padova 8 Giana Erminio 8 Alessandria 7 Lumezzane 6 Cremonese 6 Pro Piacenza 6 Mantova 5 Renate 3 AlbinoLeffe 3 Cuneo 0 Pro Patria* 0

e avrà dalla sua la carica di un ambiente caldissimo, che sta vivendo quasi un sogno. Ripescati un mese prima dell’inizio del campionato, i neroverdi di mister Bruno Tedino, infatti, stanno stupendo un po’ tutti: due vittorie, tre pareggi e nessuna sconfitta ed un più che meritato terzo posto in classifica rappresentano un traguardo storico per

I grigiorossi salutano la curva dopo la partita (foto L. Dassi)

la realtà friulana. La squadra di Tedino ha vinto in goleada in casa della Pro Patria e ha battuto l’AlbinoLeffe, mentre i pareggi sono arrivati sui campi di Mantova e Pro Piacenza e in casa col Renate. Sul fronte grigiorosso l’auspicio è che Pea ritorni a proporre sul fronte offensivo una coppia di attaccanti “veri”, come Brighenti e Magnaghi (o Forte

in alternativa), senza sacrificare Maiorino, ma proponendolo alle loro spalle con un centrocampo di quantità come è nelle naturali caratteristiche dei giocatori della rosa. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-1-2): Ravaglia; Zullo, Briganti, Russo; Guglielmotti, Bianchi, Rosso, Crialese; Maiorino; Brighenti, Magnaghi.

SERIE D I gialloblu cercano il bis in campionato contro la Varesina

Pergolettese, ora serve continuità di Tiziano Guerini

Finalmente, verrebbe da dire. La Pergolettese ha dovuto aspettare la sesta giornata di campionato per assaporare il gusto della prima vittoria, giunta oltretutto in trasferta. Una vittoria chiara nel punteggio, ma non priva di qualche sofferenza: dopo il primo tempo terminato in vantaggio di due gol, nella ripresa - complice un rigore per un doppio pasticcio in area - i gialloblu sono andati un po’ in affanno, quasi fossero tornati i fantasmi del recente passato, per poi chiudere la gara allo scadere della partita con il terzo gol. Tre le note positive, tutte rassicuranti: l’attacco potenzialmente formidabile, per la categoria, con Bardelloni e Lorenzi entrambi andati a segno; l’assetto della squadra, con un uomo di raccordo fra il centrocampo e l’attacco (prima Conti, poi Valente) ha dato più equilibrio fra i reparti; infine i due nuovi innesti, Conti e Donida, si sono dimostrati inserimenti molto utili, in attesa che possa entrare in gioco anche l’ultimo arrivato, Andrea Molinelli a centrocampo. La cronaca in sintesi. Subito in gol il Pergo al 2’ con Bardelloni che approfitta del campo molto allentato, nella circostanza a suo favore, per superare un difensore e batte-

La Pergolettese prima di una partita

re a rete sul palo lontano sulla destra del portiere avversario. La Pergolettese insiste e raddoppia al 25’: ancora Bardelloni lavora un pallone sulla destra, sferra un diagonale in area dove Conti tocca di testa quel tanto che basta per mettere fuori causa il portiere. Nella ripresa la Grumellese deve per forza cercare di raddrizzare le sorti dell'incontro, ma la difesa gialloblu non corre rischi, finché al 12’ capitan Scietti tocca la palla con la mano determinando il calcio di rigore. Calcia Gullit (che omonimia!) e rimette in gioco la sua squadra. A questo punto la Pergolettese va in affanno ed è Prisco ad ergersi a salvatore della patria con una formidabile parata d’istinto su colpo di testa ravvicinato del solito

Gullit. Ma al 44’ Bardelloni serve in area Lorenzi che in due tempi chiude la gara. Tre punti preziosi che danno morale, in vista della sfida di oggi pomeriggio (ore 15) al “Voltini” contro la Varesina. Dopo la prima vittoria in trasferta, ora tocca direttamente al pubblico amico salutare altri tre punti! Ma non è finita, perché la Pergolettese tornerà in campo marcoledì per il turno infrasettimanale, sul campo del Monza. CLASSIFICA (6ª giornata) Piacenza, Pro Sesto 16; Pontisola, Virtus Bergamo 11; Lecco, Seregno, Monza, Inveruno, Ciliverghe 10; Ciserano 9; Varesina, Caravaggio 8; Olginatese 6; MapelloBonate, Pergoletese, Bustese 5; Fiorenzuola 4; Folgore Caratese, Sondrio 3; Grumellese 1.

ECCELLENZA

Il Crema è da solo in vetta

Crema in vetta da solo, dopo il successo (2-1) nella sfida al vertice con il Caprino, grazie alle reti di Baresi e Pagano. Domani c’è la difficile trasferta sul campo del Villa d’Almè, secondo in classifica. CLASSIFICA (5ª giornata) Crema 13;

Villa d’Almè, Scanzorosciate, Caprino 12; Casateserogoredo, Cavenago Fanfulla 10; Cisanese 9; Luciano Manara 7; Sandonatese 6; Nibionno, Oggiono 5; Real Milano, Sancolombano, Verdello 3; Gessate 2; Brembate Sopra 1; Brugherio 0.


Sport

25 Proprio al termine della stagione lo sprinter azzurro ha trovato la forma migliore, buon auspicio per le Olimpiadi Sabato 10 ottobre 2015

Desalu oro iridato con un gran tempo

ATLTICA LEGGERA L’atleta casalasco delle Fiamme Gialle ha vinto i 200 metri ai Mondiali Militari in 20”64

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TRIATHLON

La Steinhauser sfiora il podio agli Italiani

di Vanni Raineri

on la stagione agonistica ormai agli sgoccioli, Fausto Eseosa Desalu ha trovato finalmente la forma migliore. E’ accaduto ai Mondiali Militari che si sono svolti in Corea del Sud. Il velocista casalese ha vinto la medaglia d’oro dei 200 metri, tornando vicino ai livelli fatti segnare agli Europei di Zurigo 2014. Se allora fermò il cronometro sul tempo di 20”55, nella semifinale coreana ha chiuso in 20”71, suo secondo miglior tempo, poi in finale ha fatto ancor meglio, con 20”64, avendo nettamente la meglio sull’ucraino Smelik (20”74) e sul brasiliano Da Silva Junior (20”77). Desalu si è poi cimentato, coi compagni delle Fiamme Gialle, nella staffetta in cui l’Italia aveva pure conquistato l’accesso in finale. Purtroppo gli azzurri non sono riusciti a salire sul podio, avendo chiuso al quarto posto con il tempo di 39”64, alle spalle di Polonia, Repubblica Dominicana e Sri Lanka. Se è vero che la forma per Desalu è tornata proprio al termine di questa sfortunata stagione, segnata dalla pubalgia, il ritorno a tempi di valore assoluto è promettente in vista di una stagione, la prossima, molto attesa, soprattutto per le Olimpiadi estive di Rio de Janeiro (5-21 agosto 2016).

Team Stradivari protagonista agli Italiani Sprint individuali ed a squadre che si sono svolti a Riccione. Ad un passo dal podio è arrivata l’ottima Verena Steinhauser (nella foto): solamente due secondi hanno diviso, infatti, l’atleta brissinese dal bronzo tricolore. Il titolo è stato vinto da Angelica Olmo (Pianeta Acqua), che ha preceduto Annamaria Mazzetti e Alessandra Tamburri. Ecco gli altri piazzamenti delle atlete dello Stradivari: 18ª Veronica Signorini, 45ª Fabiola D’Antino e 48ª Daniela Ansaloni.

Fausto Desalu sul podio e nel riquadro con la medaglia al collo

HOCKEY PISTA A1

Pieve 010 a caccia dell’immediato riscatto con il Thiene

(M.G.) Cercheranno il riscatto già questa sera i ragazzi dell’hockey su pista della Pieve 010, in occasione della prima gara interna della stagione, al Palazzetto dello sport di San Daniele Po a partire dalle 20.45. Al PalaPini arriva infatti la neo promossa formazione del Thiene,ì e i rossoblu di Ariano Civa vogliono riabilitarsi dopo la sconfitta di misura al debutto. Bene ma non benissimo, infatti, il via della stagione per i cremonesi sabato scorso. L’esordio della Pieve 010 fa ben presagire per il prosieguo del campionato, anche se il risultato conseguito non ha soddisfatto la classifica: 4-3 a Valdagno, una sconfitta di misura che non inficia nulla, ma che lascia l’amaro in

bocca per quella timidezza iniziale che sarebbe stato meglio lasciare a casa. Non benissimo i rossoblu, si diceva, nel corso della prima frazione di gara, con scarsa incisività in attacco e tre reti concesse agli avversari, con una doppietta di Fariza e il tris a firma Campagnolo. Bene la ripresa, invece, con capitan Mattia Civa che ha suonato la carica, imitato poi da Jara, per due reti che hanno riaperto la gara. Il solito Campagnolo, però, ha riportato i vicentini sul +2 e a poco è valsa la rete dell’argentino Balmaceda, se non per certificare la prima marcatura del “Pichu” con la casacca rossoblu. Debutto con le gambe tremolanti, quindi, ma in settimana è stato smaltito un po’ di ca-

BASKET SERIE B

L’Erogasmet vuole calare il tris

L’Erogasmet Crema torna al PalaCremonesi da capolista, con 2 vittorie nelle prime 2 giornate, ospitando domani alle 18 la Pallacanestro Vicenza, squadra neopromossa in serie B. I veneti arrivano a questo appuntamento con 2 sconfitte, ma nell’ultima gara hanno messo paura a una squadra ambiziosa come l’Urania Milano, perdendo solo all’ultimo tiro dopo una rimonta nell’ultimo quarto, partito con Vicenza sotto di 17 punti. Il quintetto allenato da Michael Magagnoli presenta un reparto esterni molto giovane ma assai fisico, con il principale terminale offensivo rappresentato dalla guardia Gianluca Valesin, 13.5 punti a partita in questo inizio di campionato, dotato di un ottimo tiro da 3 punti. Un altro giocatore pericoloso è l’ala classe ’93, Fabio Stefanini, l’anno scorso a Piacenza in A2 Silver, grande protagonista la settimana scorsa con 20 punti. A guidare il quintetto in campo è stato chiamato il playmaker Nicola Boaro, mentre sotto canestro, Vicenza può contare sulla solidità e sull’esperienza del centro Claudio Nobile, da anni in categoria, ottimo rimbalzista e

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buon attaccante sia fronte che spalle a canestro. Completa il quintetto l’ala Andrea Campiello, miglior giocatore la scorsa stagione terminata con la promozione per i veneti, ottimo attaccante soprattutto vicino a canestro. In panchina, sono importanti i ruoli del lungo Umberto Campiello e della guardia tiratrice Luca Benassi (40% dall’arco la scorsa stagione) altri due reduci dalla promozione della scorsa stagione, assieme all’ala Stanislav Bozhenski, capitano della squadra. Completa il roster il giovanissimo playmaker

Marco Pasqualin, classe ’97. Un incontro da non sottovalutare, ma sicuramente alla portata dei biancorossi, apparsi solidi e quadrati nelle prime due uscite stagionali, con la difesa in evidenza e capace di lascianre gli avversari sotto i 50 punti (a Padova è finita 48-55 per i biancorossi). CLASSIFICA (2ª giornata) Udine. Orzinuovi, Crema, Sangiorgese, Robur Varese, Urania Milano 4; Alto Sebino, Bergamo, Desio, Scandicci 2; Vicenza, Moncalieri Padova, Mortara, Pavia, Lecco 0. Alberto Zani

Crema, esordio stasera a Carugate SERIE A2 FEMMINILE

Il 15º Memorial Pasquini ha confermato le qualità del Basket Team Crema. Dopo aver battuti (6258) Vicenza i semifinale, le azzurre si sono giocare il trofeo contro Ferrara, formazione di elevate qualità tecniche e fisiche. Le ragazze di coach Visconti hanno subendo le iniziative delle avversarie nei minuti iniziali della finale, ma poi hanno reagito, sfiorando il successo, sfuggito solo al fotofinish (72-71 per le emilia-

ne). Un segnale più che confortante in vista dell’esordio in campionato di stasera (ore 20.30) a Carugate, che le cremasche viogliono affrontare nel migliore dei modi, per iniziare con il piede giusto la stagione. 1ª GIORNATA (10-10) Alpo-Pordenone, Bolzano-Vicenza, Castelnuovo Scrivia-Albino, Carugate-Crema, Costa Masnaga-Virtus Cagliari (11-10), Marghera-Broni (11-10), Milano-Selargius.

rico del lavoro prestagionale, rifinendo la compattezza della squadra e davanti al pubblico di casa i pievesi vogliono fare bella figura. Anche i vicentini di mister Casarotto non sono partiti col piede giusto, incassando in casa un poker pesante da parte di Breganze, dimostratasi già in forma. Nel primo match stagionale, i veneti non sono mai stati seriamente pericolosi e la Pieve 010 tende solitamente a esaltarsi al PalaPini: due presupposti che fanno ben presagire. CLASSIFICA (1ª GIORNATA) Breganze, Matera, Follonica, Valdagno 3; Viareggio, Monza, Giovinazzo, Sarzana, Forte dei Marmi, Trissino 1; Lodi, Pieve 010, Bassano, Thiene 0.

Mattia Civa e Luca Marchini in difesa in una gara della scorsa stagione (foto Gabriele Baldi per Lega Nazionale Hockey Pista)


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Sport

Sabato 10 Settembre 2015

DALL’ITALIA & DAL MONDO

La corsa rosa partirà il 6 maggio Nibali splende nel Lombardia

E’ nato ufficialmente il 99° Giro d’Italia. Il percorso è stato ufficializzato sul palco nell’auditorium dell’Expo di Milano, dove c’erano Alberto Contador, l’ultimo vincitore della corsa rosa, Alejandro Valverde, numero uno del ranking mondiale, Peter Sagan, campione del mondo e Vincenzo Nibali. L’unico davvero interessato ad essere al via dall’Olanda il prossimo 6 maggio era il siciliano, che ha usato parole di apprezzamento per il tracciato disegnato dal direttore Mauro Vegni. «E’ un Giro molto equilibrato - ha spiegato il fresco vincitore del Lombardia - belle ma non eccessive le cronometro. Bellissimo il tappone dolomitico di Corvara, che per me segnerà profondamente questa corsa». Il Giro scatterà dal-

l’Olanda venerdì 6 maggio con una crono individuale di 9,8 km, resterà nei Paesi Bassi nei due giorni successivi, poi la carovana farà rientro a Catanzaro, dove la corsa riprenderà il proprio cammino verso il primo traguardo nostrano a Praia a Mare. Gli arrivi in salita sono sei: il primo a Roccaraso al termine della sesta tappa. Le frazioni più temibili sono tre: la 14ª Alpago- Corvara con sei Gpm tra cui Pordoi, Sella, Gardena, Campolongo, Giau, Valparola, la 19ª Pinerolo-Risoul con il Colle dell’Agnello che porta a 2.744 metri ed è la Cima Coppi del Giro e la 20ª Guillestre-Sant’Anna di Vinadio con tre cime oltre i duemila metri. Al via non ci sarà Ivan Basso, che ha anninciato il ritiro.

Dopo una giornata di pioggia, è arrivato il sole. Su Como c’era un cielo azzurro mare e invece dell’arcobaleno, splendeva il tricolore. Vincenzo Nibali si è regalato e ha regalato all’Italia l’edizione numero 109 del Giro di Lombardia, la classica delle “foglie morte” che chiude ufficialmente le fatiche di una stagione logorante. Una delle cinque classiche monumento che mancava all’Italia da sette anni. L’ultimo a vincere qui sul traguardo di Como fu Damiano Cunego, nel 2008, domenica è stata la volta del campione italiano e simbolo del ciclismo tricolore, più conosciuto e apprezzato nel mondo, che questa corsa voleva inserire

nel proprio palmares per colmare un vuoto che lui non poteva e non voleva più tollerare. «E’ una vittoria che voglio dedicare a Rachele, mia moglie, che oggi compie 30 anni - ha detto felice come poche volte l’avevamo visto in questi ultimi tempi -. Voglio dedicarla alla squadra, ma anche a Diego Rosa, che nel finale ha fatto un lavoro eccezionale. Sono felice, perché questa vittoria mi ripaga di tante amarezze avute quest’anno. Forse anche un po’ troppe». ORDINE D’ARRIVO: 1) Vincenzo Nibali (Astana in 6.16’28”, 2) Daniel Moreno (Katusha) a 21”, 3) Thibaut Pinot (Fdj) a 32”.

Elena Bissolati, un poker da favola

CICLISMO Grande prestazione della Junior ai Campionati italiani su pista. In evidenza anche Miriam Vece e Marta Cavalli

T

di Fortunato Chiodo

ante emozioni e tante medaglie sono arrivata grazie ai giovani pistard della Lombardia. Ma la parte del leone l’ha fatta Elena Bissolati, che ha calato un fantastico poker di medaglie d’oro ai Campionati italiani su pista al velodromo Fassa Bortolo di Montechiari, vestito a festa per la rassegna tricolore Juniores e Open maschile e femminile. Un campionato italiano tecnicamente considerevole per il numero e la qualità dei partecipanti. Elena Bissolati (Cicli Fiorin), campionessa europea di San Giovanni in Croce, ha trionfato nella velocità, individuale e a squadre (con la compagna Manzoni), nel Keirin e nell’Omnium, dominando letteralmente la categoria Juniores e confermando una volta di più le sue grandi qualità. Le sue imprese hanno un po’offuscato le altre ottime prestazioni, come quella della Junior Miriam Vece (Valcar Pbm), classe ’97 di Romanengo, ragazza di poche parole, ma di grande talento, che si è riconfermata tricolore nella specialità dei 500 metri. Dopo il bronzo ai Mondiali nella velocità a squadre, come un rullo compressore ha agguantato il secondo alloro tricolore superando nettamente Gloria Manzoni (Cicli Fiorin) e Giulia Bez (Team Gauss). Festa alla Cicli

Elena Bissolati è la prima da sinistra

Fiorin nella corsa a punti grazie a Marzia Salton Basei e argento con beffa per la giovane Marta Cavalli, classe’ 98 di San Bassano, anch’essa portacolori della Valcar Pbm. L’oro sarebbe toccato a Marta, che si è vista sfilare il primo posto da una decisione tardiva dei giudici. Marta era felicissima, aveva terminato la prova con lo stesso punteggio di Marzia Salton Basei e stava pregustando la medaglia d’oro in virtù del miglior risultato sulla rivale nell’ultima volata, quando la squalifica di una concorrente ufficializzata dai giudici, ha causato la ridistribuzione dei punti della sesta volata, “regalando” alla Salton Basei quel punto che ha ribaltato al suo favore l’esito finale. In campo maschile l’orobico Stefano Moro

(Ciclistica Trevigliese) ha conquistato il successo nel chilometro da fermo con il tempo di 1’05”082, davanti al bresciani Imerio Cima (Feralpi Monteclarense) e Nicolò Gozzi (Sidermec). Exploit di Leonardo Marchiori (Borgo Molino) nella corsa a punti (77) sul bergamasco Nicolò Brescianini (Trevigliese) 72, Matteo Donegà (Sancarlese Phonix Borghi Bike) 69 e Stefano Baffi (CC CremoneseArvedi) 67. La lecchese Silvia Valsecchi (Bepink La Classica) ha conquistato l’oro nell’inseguimento individuale donne Elite (3’41”276), bissando al successo dello scorso anno. Neo campione italiano Juniores nell’inseguimento è Mattia Cristoforetti (Borgo Molino Rinascita Ormelle), ottavo posto per Gabriele

Moreni (CC Cremonese-Arvedi). Nella velocità Juniores con il milanese Mattia Geroli (Busto Garolfo) in finale ha liquidato il laziale Gianluca Sfascia, mentre nello scratch ha trionfato di Davide Finatti (GB Junior Team) su Stefano Moro e Imerio Cima. Decima piazza per il mantovano Gabriele Moreni (CC Cremonese-Arvedi). Tra le Juniores, nell’inseguimento ha vinto la trevigiana Sofia Bertizzolo (GS Fiamme Oro), davanti a Martina Alzini (Team Gauss) e a Rachele Barbieri (Fenice Ladies). Nello scratch Rachele Barbieri (Fenice Ladies) ha avuto la meglio davanti a Giorgia Capobianchi (Cicli Fiorin) e Silvia Persico (Valcar Pbm). Inedita finale dell’inseguimento Open, con il professionista Elia Viviani (Sky), che opposto al giovane talento Filippo Ganna (Viris Maserati Sisal), ha conquistato il titolo tricolore. Forti emozioni anche dal quartetto Juniores della Lombardia, oro con Stefano Baffi, Nicolò Bresciani, Stefano Moro, Imerio Cima e Stefano Oldani davanti al Veneto. Tra le ragazze la coppia Elena Bissolati e Gloria Manzoni ha la meglio sul tandem composto da Martina Alzini e Mirian Vece. La bresciana Simona Frapporti si è portata a casa il tricolore nella velocità a squadre con Maila Andreotti, Rachele Barbieri, Nadi (argento alla Lombardia con Alzini, Nanni, Ragusa, Persico e Cavalli).

Gp Città di Bergamo, Rubino concede il bis ALLIEVI

Altro capolavoro di Samuele Rubino. A sette giorni dal suo trionfo nella Giornata nazionale del Ghisallo, il piemontese del Pedale Ossolano ha concesso il bis nel classico Gran Premio Città di Bergamo-65º Gran Premio L’Eco di Bergamo. Al suo primo anno nella categoria Allievi, si è imposto su Andrea Bagioli (Pedale Senaghese), campione italiano su strada e sul veronese Filippo Zanna, sfrecciando a Pedrengo nella classica d’autunno, monumento di chiusura del calendario, con 271 iscritti in rappresentanza di 62 società, Rubino vince cucinando a doveri i suo avversari a fuoco lento sulle salite della Val Cavallina, Colle Gallo e infine al Colle dei Pasta e poi esaltando doti e la resistenza come nessun’altro ha centrato l’obiettivo. CLASSIFICA 1) Samuele Rubino (Pedale Ossolano) in 2h16’12”, 2) Andrea Bagioli (Pedale Senaghese), 3) Filippo Zana (Gcd Cage-Capes Vc Silvana).

Vittoria d’astuzia di Maronese

Marco Maronese, 21enne di Fontanelle (Treviso), con una volata imperiale fatta più di astuzia, che di potenza, ha centrato la settima vittoria stagionale sul traguardo del 65º Gran Premio Comune di Calvatone, classica di chiusura per Elite e Under 23 del calendario cremonese, vestendo così la maglia di leader della Challange “Fiume Oglio e le terre di confine”, all’ultima prova ad Acquanegra sul Chiese il 21 ottobre. Alle sue spalle si è piazzato il bielorusso Shumov, la cui rimonta è arrivata fino al mozzo anteriore del velocista della Zalf Euromobil Desiree Fior, diretto dall’ex professionista Gianni Faresin, terzo il russo Marlen Zmorka, vice campione europeo a cronometro. Astuzia perché Maronese è stato bravo a cogliere l’attimo di titubanza di Shumov, al momento di lanciare la volata sull’asfalto bagnato dalla pioggia, pilotato a perfezione dal campione italiano Gianluca Milani sino ai 200 metri e volato via come una scheggia tra due ali di folla festanti. E’ stata per la cronaca una kermesse spettacolare, animata dalle squadre dei velocisti pronte a tessere, con la voce dello speaker del Giro d’Italia, Stefano Bertolotti, a commentare la diretta della gara, lo spettacolo

era garantito. Il clima era quello tipicamente autunnale, e con le ultime gare in calendario anche i team manager devono far quadrare i conti di stagione. Gianni Faresin ex professionista e trainer della formazione trevigiana Zalf, stuzzicato ci ha detto: «Ci sono ancora sei o sette corse, noi siamo nella media del budget con 55 vittorie, contro le 60 pianificate». Smaltita la fatica, Maronese si è concesso allo scriba così: «Nessuno ti regala niente, ringrazio la squadra per il lavoro, mi sono difeso senza patemi, mi sento forte». Quale delle sette vittorie è quella più importante: «Quella di quarantotto ore prima la, Vincenza-Bionde». Farai il salto tra i professionisti? «No, voglio restare ancora un altro anno nel mondo dilettantistico». Stupenda la regia organizzativa della Pro Loco Bedriacum, presieduta da Giampietro Ruggeri,

con il patrocinio del Gruppo Ciclo-amatori di Piadena, presieduto da Marco Sinelli. Imponente il cerimoniale con i sindaci di Calvatone, Pierluigi Piccinelli e di Bozzolo, Giuseppe Torchio, Corrado Lodi, consigliere nazionale Fci e Antonio Pegoiani, presidente del Comitato provinciale di Cremona della Fci. ORDINE D’ARRIVO: 1) Marco Maronese (Zalf Euromobil Desiree Fior) km 99,900 in 2h41’40”, media/h 44,510, 2) Nikolai Shumov (General Store Bottoli), 3) Marlen Zmorka (Team Palazzago Fenice), 4) Marco Gaggia (Zalf Euromobil Desiree Fior), 5) Gianluca Dilani (Euromobil Desiree Fior), 6. Mirco Sartori (Euromobil Desiree Fior), 7) Mattia De Mori (General Store Bottoli), 8) Andrea Micheletti (Viris Maserati Sisal Chiavalli), 9) Davide Gaburro (General Store Bottoli), 10) Mirco Maestri (General Store Bottoli).

Splendida accoppiata della Colpack

Splendida accoppiata del team Colpack di patron Beppe Colleoni, nel Piccolo Giro di Lombardia, ultima gara internazionale del calendario italiano, riservata agli Under 23. Fausto

Masnada, 21enne bergamasco di Laxolo, ha vinto a Oggiono (Lecco) sul compagno di squadra Giulio Ciccone. L’attacco decisivo sulle rampe del Colle Brianza, a poco meno di 20 km

dalla conclusione. Ha completato il podio l’olandese Martin Tusved (Rabobank), giunto a 52”. Quinto il lecchese Simone Petilli (Unieuro Wilier Trevigiani), diretto da Massimo Rabbaglio.




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