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SETTIMANALE

PICCOLO www.ilpiccologiornale.it

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Anno II • n. 3 • SABATO 17 GENNAIO 2015

Edizione chiusa alle ore 21

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Non riceve alcun finanziamento pubblico

Dopo l’attentato a Charlie Hebdo e gli altri atti terroristici dei giorni scorsi, cresce la paura di ritorsioni

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ORA GLI ISLAMICI SONO PREOCCUPATI

Don Mario Aldighieri: «Eventi come questi alimentano l’odio generalista nei confronti delle comunità musulmane. C’è troppa disinformazione» AAA offresi posto vacante di capo dello Stato

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el bene e nel male, Giorgio Napolitano ha sicuramente interpretato in modo nuovo il mandato presidenziale. In modo nuovo e in modo forte: non sarà facile sceglierne il successore (ma in effetti, non lo è mai stato, nemmeno negli anni passati). Leggiamo sulla stampa come dovrebbe essere il nuovo presidente: le sue caratteristiche, il suo profilo. Deve essere sicuramente autorevole (quindi d’esperienza? Del resto difficilmente l’autorevolezza si fonda sulle chiacchiere); deve essere preferibilmente, anche in vista della stagione di riforme, un costituzionalista (il Presidente è garante della Costituzione e dell’ordinamento repubblicano). Però non un “deja vu”: per carità! Un outsider della politica, ci dicono, una persona super partes, ma che sappia essere arbitro e non soggiaccia alla tentazione di scendere in campo in una delle squadre. Non deve aver rivestito importanti incarichi di guida partitica. Deve godere, comunque, della stima della comunità internazionale (un po’ bassa, nonostante il recente semestre italiano alla guida della UE, o forse proprio per quello): condizione imprescindibile, quindi, la conoscenza delle lingue (almeno tre!). Non dimentichiamo che deve avere più di cinquanta anni. Ovviamente deve essere incensurato. E poi, finora abbiamo parlato al maschile, ma non va bene, anzi: dovrebbe essere una donna. Ma ce l'abbiamo uno così? Esiste un soggetto così? Certo, può darsi che esista, ma come si fa a trovarlo: un concorso di idee? La bacchetta del rabdomante? Qualcuno ha scritto che una soluzione ci sarebbe: mettiamo insieme tutti quei pezzi e diamo un incarico al barone Frankenstein. CULTURA

INFLUENZA, “ASSALTO” AL PRONTO SOCCORSO

FASANI: «UNA GIUNTA CHE NON HA IDEE E PROGETTI PROPRI»

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MOBILITA’

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Tagli al trasporto, a Cremona 60mila euro in meno

CASA

Affitti bassi, ma gli utili sono positivi

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PAOLO CARDENA’

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Petrolio, ecco perché il prezzo è in picchiata

LAURA CARLINO

Chiara Ferragni su Forbes: i falsi miti dei giovani

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IL CLOWN DEI CLOWN SUL PALCO DEL TEATRO PONCHIELLI

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L’INTERVISTA

di Daniele Tamburini

CALCIO LEGA PRO

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BASKET SERIE A

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La Cremo cerca Vanoli da favola conferme nel derby Il girone d’andata contro il Mantova è da incorniciare

VOLLEY A1

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CICLISMO

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Calendario 2015: La Pomì vuole continuare a volare il Porto è sempre anche senza la Zago la corsa più preziosa

L’EDITORIALE


CREMONA VENERDÌ 23 GENNAIO

Cgil, si presenta “Donne in lotta, No austerity”

“Donne in lotta, no austerity": questo il titolo dell'iniziativa che verrà presentata venerdì 23 gennaio (ore 20.30) presso la Cgil (via Mantova). Si tratta di un'azione di lotta con-

tro la continua violenza psicologica che le donne devono quotidianamente subire sul posto di lavoro, oltre alla crisi economica, che le mette in una posizione di svantaggio.

Lo spauracchio dell’autovelox

Nonostante quello in tangenziale sia solo un box vuoto funziona perfettamente da deterrente Fioccano le contravvenzioni anche con Falco, il nuovo sistema di controllo elettronico dei veicoli

Manutenzioni: 31.167 metri di strade ripristinate nel 2014 Continuano gli incontri per la stesura del piano manutenzioni strade per l'anno 2015. Lo staff, coordinato dall'assessore al Territorio e alla Salute Alessia Manfredini, si è riunito anche nella giornata odierna, fissando un nuovo incontro già tra dieci giorni. Per la redazione del piano con i tecnici di Aem service, si è partiti da alcuni dati relativi all'anno 2014: 1459 segnalazioni pervenute, prese in carico ed eseguite dal reparto strade di Aem Service nell'anno appena trascorso, 31.167 metri quadri di pavimentazione stradale sono stati ripristinati. Il costo complessivo degli interventi è stato di 300mila euro. Prosegue nel frattempo l'attività del Gruppo di pronto intervento strade che in questi giorni è impegnato anche nella riparazione delle vie con pavimentazioni di pregio del centro storico. Gli interventi riguardano largo Boccaccino, via Mercatello, piazza del Comune, piazza della Pace, via Cerasa, via Anguissola, corso Campi, via Belcavezzo e il piazzale della Stazione. Oltre alle strade del centro storico il Gruppo è impegnato anche per la sistemazione di buche nell'asfalto, riparazione di bocche di lupo e caditoie in via Tofane, via Tonani, via San Sebastiano, via Dante (corsia parcheggio), via Ca del Vescovo, via Pallavicino e via Natali.

Da lunedì 19 gennaio, la palestra della scuola Bissolati e tutti gli spazi accessori saranno utilizzabili, compresa la rampa di accesso per diversamente abili. E’ concluso l’intervento che ha migliorato gli spazi con una nuova distribuzione aderente alle attuali necessità e rinnovate alcune componenti costruttive e impiantistiche. I lavori, avviati il 15 dicembre 2014 e ultimati in un mese, hanno comportato una spesa complessiva di poco superiore agli 80 mila euro. In particolare i lavori hanno riguardato il rifacimento totale del pavimento della palestra; la sostituzione delle porte di accesso dall'esterno; la realizzazione della rampa di accesso dall'esterno; la ridistribuzione degli spazi esistenti, ricavando due blocchi spogliatoio con docce, un bagno

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di Giulia Sapelli

uanto può essere efficacie un autovelox spento, per limitare la velocità? Moltissimo. L'apparecchio posizionato all'ingresso della tangenziale, in prossimità dell'azienda Ravara, in un tratto in cui il limite è di 50 chilometri orari, ne è la prova. Il suddetto "true box" era stato installato ai tempi della Giunta Perri ed era stato specificato fin dall'inizio che si trattava soltanto di un contenitore, in cui sarebbe stato poi posizionato il telelaser, che prevede però la presenza, nelle immediate vicinanze, di una pattuglia, per la costatazione immediata delle eventuali infrazioni. Scopo del box era in effetti quello di fungere da dissuasore. Uno scopo che è stato pienamente raggiunto: nonostante, infatti, sia stato detto più volte che tale box è vuoto, puntualmente le auto non appena entrano in tangenziale rallentano, con un meccanismo ormai consolidato, che ha risolto il problema dell'eccesso di velocità, senza vessare. Ben diversa è la situazione dell'autovelox di via Persico, dove le multe fioccano da tempo e dove ci sono pensionati che hanno ricevuto sette o otto multe di fila per essere passati a 55 km orari (si parla di oltre 8mila sanzioni). A questo proposito continua la battaglia del Comitato spontaneo sorto per protesta, "Sposta l'autovelox di via Persico". Una situazione che è stata spesso al centro dell'attenzione: l'accusa, da parte del comitato, è che l'apparecchiatura non è in regola. A dare ragione ai cittadini è il Giudice di Pace, che negli ultimi mesi ha annul-

lato numerose multe. «Ribadiamo che quell'autovelox non è regolare, ed è a questo che ci appelliamo nei nostri ricorsi, Quei 250 metri di strada vengono spacciati per extraurbani, quando non lo sono. E il Comune lo sa benissimo, tanto che nelle multe che arrivano a casa dei cittadini non è mai specificata la tipologia di apparecchio, mentre sarebbe obbligatorio evidenziarlo». Una macchina «per fare cassa», secondo il Comitato, che continua anche la propria battaglia sul fronte del ricorso al Tar, attualmente sospeso nell'attesa che i promotori presentino nuovo materiale, in cui si chiede che l'apparecchio venga invalidato. Secondo i dati forniti dalla Polstrada di Cremona, in effetti, in via Persi-

co si verifica un numero di incidenti irrilevante, che non giustifica l'autovelox. Ad aggravare la situazione l’apparecchio fotografa frontalmente i mezzi, contravvenendo alla Direttiva Maroni che prevede la fotografia della targa solo dal lato posteriore. Il timore di incorrere in contravvenzioni per eccesso di velocità è abbastanza sentito dai cremonesi, come testimonia anche il fatto che spesso sui gruppi "social" di cittadini compaiono spesso avvertimenti sulla presenza dei vigili o della polizia con apparecchi telelaser in determinate vie della città. L'ultima trovata a livello di contravvenzioni, invece, si chiama Falco: è un occhio elettronico che rileva le targhe dei mezzi in transito e segnala in tem-

po reale se essi sono in regola con assicurazione e revisione. E la polizia sta lavorando alacremente con questo nuovo strumento: in un paio di giorni si parla di 10mila veicoli controllati e decine di contravvenzioni per irregolarità. Secondo quanto rilevato dalla polizia locale, è in aumento il numero di veicoli sprovvisti di assicurazione. Per questi scatta il sequestro immediato del veicolo e una sanzione fino a 841 euro. Il veicolo viene restituito solo dietro l'attivazione di una copertura assicurativa della durata minima di sei mesi. Se invece viene fermato un veicolo sprovvisto di revisione, scatta la sanzione di 169 euro e il divieto di utilizzare il veicolo fino al giorno in cui è fissato la revisione.

Riapre rinnovata la palestra della scuola Bissolati. Manfredini e Platè: «Ottimo risultato» per i diversamente abili, un locale deposito attrezzi; il rifacimento dell'impianto elettrico/illuminazione, termico, idrosanitario; la tinteggiatura dei locali; la posa di nuovi serramenti nei nuovi spazi e l'inversione del senso di apertura nel senso di esodo di alcune, la sostituzione dei vetri delle finestre degli spazi interessati dall'intervento; la posa degli accessori nei servizi. Nei prossimi giorni verranno inoltre posati due pedane nelle docce, i paraspigoli nella zona palestra e la rete antipallone al soppalco. Attenzione è stata de-

dicata anche ai particolari, ad esempio i radiatori negli spogliatoi, per ridurre l'ingombro sono stati previsti a colonna con sviluppo prevalente verticale (momentaneamente sono stati posati gli esistenti, che saranno sostituiti appena arriveranno quelli previsti). Particolarmente soddisfatta dell'intervento l'assessore al Territorio e alla Salute Alessia Manfredini che al riguardo dichiara: »Gli uffici del Servizio Progettazione - Direzione Lavori e Manutenzione Edilizia scolastica del Settore Urbanistica e Rigenera-

zione Urbana sono stati molto bravi, riuscendo ad ottenere un ottimo risultato e restituendo in breve tempo alla città una palestra che è molto utilizzata, sia dalla scuola che da società sportive. Dopo i precedenti lavori di sistemazione del tetto, era veramente importante ristrutturare gli spazi interni. Ora la palestra è facilmente accessibile e funzionale». L'assessore al Welfare di comunità con delega allo Sport Mauro Platè sottolinea quanto fosse importante sistemare questa struttura, ridistribuire gli spazi per renderli confacenti alle necessità dei molti utilizzatori, in particolare per gli atleti del baskin che si allenano in questa sede, che ora troveranno facilmente accessibile e dotata di tutti i servizi.


Cronaca In corso di valutazione il potenziamento dell’illuminazione a Led nel quartiere e in prossimità del sottopasso ciclopedonale, monitorato l’attraversamento pedonale di via Persico, inserita nel Programma delle Opere pubbliche la rotatoria. Queste alcune delle risposte date dalla Giunta al comitato del quartiere e ai residenti del Maristella nella serata dedicata all’incontro con l’amministrazione. «Il Comune di Cremona esaminerà con Aem i det-

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Sabato 17 Gennaio 2015

Maristella: in programma una nuova rotatoria, il potenziamento dell’illuminazione e il monitoraggio dell’attraversamento pedonale tagli della riqualificazione in corso sull’illuminazione del quartiere, con nuova tecnologia a Led per un risparmio energetico superiore al 55% – fanno sapere dalla Giunta -. Come richiesto dai cittadini, inoltre, il Comune continuerà la verifica sugli attraversamenti pedonali nel quartiere. Il

progetto di massima per la rotatoria su via Persico è pronto e l’opera è stata inserita nel Piano delle Opere 2015: massimo impegno da parte della Giunta per ricercare finanziamenti. Sul tavolo anche la manutenzione del verde: già in programma alcuni interventi, tra cui anche nel giar-

dino dell’ex asilo». L’intenzione dell’Amministrazione, rappresentata anche nel progetto ‘Il quartiere al centro’, è quella di costruire laboratori di quartiere che puntano a mettere insieme vigili di quartiere, assistenti e operatori sociali, comitati di quartiere e attori che già operano sul territorio allo scopo di accrescere il presidio territoriale in termini anche di conoscenza del quartiere, di raccolta di progettualità, di stimolo di reti.

Influenza: Pronto Soccorso preso d’assalto

Nei primi dieci giorni di gennaio oltre 2000 accessi. Il problema di chi si rivolge alla struttura d’emergenza in maniera impropria

Il virus stagionale ha colpito in modo particolarmente forte. Molte sono state le complicanze di tipo respiratorio. Il rimedio? Secondo alcuni scienziati il sonno

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di Laura Bosio

l Pronto Soccorso di Cremona ha funzionato a pieno regime nelle ultime settimane, a causa dell'influenza, che ha comportato un innalzamento della media degli accessi dai 140 giornalieri a picchi di oltre 200. «Negli primi 10 giorni di gennaio abbiamo avuto 2.000 accessi al Pronto soccorso - spiega il direttore, Antonio Cuzzoli -. L'emergenza è iniziata verso Natale: dal 24 dicembre abbiamo iniziato a vedere un forte incremento di accessi. I giorni peggiori sono stati il 26 e 27 dicembre e il 4-5 gennaio. Ma il problema è ancora lontano dall'essere risolto». Insomma, quest'anno l'influenza è virulenta e dura a lungo. «In numerosi pazienti abbiamo visto insorgere delle complicanze di tipo respiratorio - aggiunge Cuzzoli -, specialmente coloro che già soffrivano di bronchiti croniche, che ne hanno visto la riacutizzazione». Ma il problema degli accessi, a volte impropri, al Pronto soccorso è più ampio e riguarda tutto il Paese. Sicuramente vi accedono tanti anziani con uno stato di salute già precario, indebolito dal freddo e dall'influenza. A questi, però, si aggiunge un forte afflusso di persone con problemi non urgenti, ma che sono magari scoraggiati da una lunga lista d'attesa per ottenere una visita o un accertamento

radiologico (e il conseguente pagamento di ticket). O ancora, i cosiddetti "casi inappropriati": pazienti che si presentano al pronto soccorso per l'influenza, anche se non hanno nient'altro che la febbre. Il problema riguarda anche la scarsa organizzazione della medicina generale (i cosiddetti "medici di base"), che dovrebbe per legge coprire già le 12 ore giornaliere, cosa che invece spesso non accade. Soprattutto così è stato nei periodi delle festività, quando molti medici generici erano in ferie. Ma tornando all'influenza, secondo il rapporto Influenews stilato a livello regionale, l’incidenza totale di sindromi influenzali è aumentata e si è attestata

a un valore di 4,06 casi per 1000 assistiti. L’incidenza più alta è stata rilevata nella fascia d’età 0-4 anni con 6,55 casi per 1000 assistiti. Rispetto alla settimana precedente, l’incidenza di sindromi influenzali è raddoppiata nella fascia d’età 25-44 anni (5,46 casi per 1000 assistiti). In ogni caso, non siamo ancora giunti al peggio: i medici prevedono infatti il picco influenzale per la fine di gennaio (mentre il picco dell'influenza intestinale, anch'essa molto diffusa, dovrebbe essere raggiunto proprio nei prossimi giorni). I bambini e gli anziani sono le principali vittime della tradizionale influenza, che si caratterizza per i sintomi quali febbre, raffreddore, brividi di fred-

do, dolori articolari, malessere generale, ma anche mal di testa, tosse e stanchezza. Il virus intestinale presenta invece sintomi che intaccano soprattutto l'apparato gastrointestinale e che possono manifestarsi sotto forma di crampi, nausea, vomito e diarrea. La differenza tra i due virus si evidenzia anche nella durata: la tradizionale influenza necessita di diversi giorni di riposo prima di poter parlare di guarigione totale, mentre la variante intestinale dopo i primi sintomi dovrebbe risolversi nel giro di 24/48 ore. COME CURARLA La principale cura per la tradizionale

influenza sono i farmaci antipiretici, come il paracetamolo. Inoltre un recente studio ha messo in luce un rimedio ancora più semplice che va ad affiancarsi ai farmaci: il riposo. Secondo uno studio dell'Università di Washington, infatti, per guarire dall'influenza è sufficiente dormire. Poi, alla luce di eventuali complicanze respiratorie, i medici potrebbero consigliare anche rimedi come gli antibiotici. Altro consiglio utile, quello di seguire una dieta appropriata, ricca di frutta e verdura, oltre che un adeguato consumo di acqua al fine di evitare disidratazione, insieme al altre bevande calde come latte e tisane, soprattutto nei casi di virus intestinale.


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Cronaca

Sabato 17 Gennaio 2015

Niente tasse per le attività artigianali e commerciali di via Brescia Le attività commerciali e artigianali interessate dal cantiere per la realizzazione del sottopassaggio ferroviario in via Brescia saranno esentate dal pagamento dei tributi locali per l’anno 2015. Questa la decisione della Giunta, sentita la relazione dell'assessore alle Risorse Maurizio Manzi, che verrà successivamente formalizzata con un'apposita delibera. La normativa vigente consente all'Ente locale il riconoscimento di agevolazioni, sino alla totale esenzione, relativamente ai tributi locali dovuti dalle attività commerciali ed artigianali coinvolte da cantieri per un periodo superiore ai 6 mesi. «Per le attività interessate dai lavori del sottopasso comprese nel tratto tra via Gallazzi e via Esilde Soldi, abbiamo stabilito di avviare la procedura per l'esenzione dei tributi locali – spiega l'assessore Maurizio Manzi – in quanto situati in zone precluse al traffico per il cantiere iniziato il 10 novembre 2014 e con termine previsto per il 30 giugno 2015. Un’attenzione dell’Amministrazione per quelle attività che stanno affrontando disagi conseguenti alla realizzazione dell’opera, attenzione già dimostrata in occasione del sottopasso di via Persico». Dopo l’approvazione della specifica delibera da parte della Giunta, verrà inviato alle attività interessate il modulo per la richiesta dell’esenzione, da riconsegnare agli uffici comunali. Sarà avviata una verifica da parte degli stessi uffici della regolarità tributaria dei richiedenti (pagamenti, dichiarazioni ecc.) e contestuale sospensione della pretesa tributaria. Infine, avverrà la verifica della sussistenza dei requisiti e successiva conferma o revoca dell’esenzione con recupero del tributo senza applicazione di sanzioni e interessi. La Giunta ha fatto inoltre il punto della situazione per quanto riguarda la viabilità legata al sottopasso di via Persico. Qui è stato posizionato un segnalatore di velocità in prossimità del sottopassaggio, sul lato in ingresso alla città. Nel frattempo gli uffici hanno ultimato i rilevamenti sul numero di passaggi (utilizzando le spire) in via Persico, via Gallazzi e via Soldi: questi dati serviranno per valutare eventuali modifiche alla viabilità.

Tagli al trasporto pubblico locale, 60mila euro in meno per Cremona

Preoccupazione da parte del Comune. Alessia Manfredini: «Il rischio è quello di incrementare le tariffe o ridurre il servizio»

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di Laura Bosio

Il trasporto pubblico cremonese rischia di essere messo ulteriormente in crisi dai tagli operati dal Governo, e di conseguenza da Regione Lombardia, pari a 50 milioni di euro, che per Cremona corrispondono a circa 60mila euro (circa il 4%). Una situazione che preoccupa il Comune, a partire dall'assessora Alessia Manfredini, che nei prossimi giorni incontrerà l'ente gestore (Km SpA) per approfondire insieme la delibera regionale. «Siamo preoccupati - evidenzia l'assessora -. Purtroppo questi tagli avranno degli effetti, e le leve su cui agire sono o il possibile taglio dei servizi, in particolare sul chilometraggio, o un incremento delle tariffe». È vero che la Regione ha cercato di ridurre l'impatto dei tagli, disponendo un finanziamento di 105 milioni, e quindi riducendo l'iniziale decurtazione di 155 milioni a 50: ma, per i Comuni, il problema è comunque grave e sono già molte le amministrazioni lombarde che hanno annunciato di dover incrementare il prezzo del biglietto. «Le ricadute saranno da valutare nei prossimi giorni» continua l'assessora Manfredini, che annuncia anche di voler rivedere la situazione complessiva del trasporto pubblico a Cremona. «Il ripensamento del trasporto pubblico locale si inserisce nel ripensamento complessivo del piano della mobilità e della sosta. Il nostro scopo è di incrementare il numero di persone che va in autobus. Sono diversi mesi che Km, su nostro mandato, ci sta lavorando. Bisogna migliorare le fermate, i tempi di attesa, il collegamento tra centro e periferia». Ma, come, detto, tutto questo non può prescindere dal piano della mobilità e della sosta: «Senza dubbio, avere

una Ztl aperta durante il giorno non contribuisce a invogliare il cittadino all'uso del mezzo pubblico - evidenzia Alessia Manfredini -. Senza contare che, comunque, Cremona è una città piccola: molti la girano in bici o si spostano addirittura a piedi. Il servizio di trasporto pubblico viene utilizzato molto dai giovani per andare e tornare da scuola, nonché dagli anziani che si spostano verso certi poli, come ospedale, casa di riposo, cimitero, ecc. Ora dobbiamo rendere appetibile il servizio anche al resto della cittadinanza». Le critiche nei confronti della Regione arrivano anche da Legambiente, che evidenzia i numerosi problemi che potranno sorgere con questo ennesimo taglio. «Si annuncia un anno nuovo di caos e di peggioramento dei servizi per pendolari e studenti; partiranno tagli delle corse e aumenti tariffari in buona parte delle province, per sopperire a una riduzione di risorse pari circa al 4%, destinate alla copertura dei contratti di servizio in corso - dichiara Dario Balotta, esperto di Legambiente trasporti -. E questo nell'anno di Expo e soprattutto nel periodo in cui il trasporto pubblico (4,2 milioni di passeggeri usano l' autobus e 670 mila il treno) è

chiamato a svolgere un ruolo fondamentale nel soddisfare i bisogni di mobilità nelle aree urbane e metropolitane per sviluppare la mobilità sostenibile». Al centro della crisi dei trasporti lombardi non ci sono però solo i tagli, ma anche, secondo Balotta, «la confusione normativa causata dalla legge regionale di riforma del trasporto, approvata nel 2012 (approvata all'unanimità dopo 4 anni di discussione). Nata, sulla carta, per ridurre i costi, razionalizzare le spese, migliorare il servizio e introdurre elementi di concorrenza nel settore, non è ancora applicata». Si sta parlando della legge che prevedeva di fare delle aziende sovraprovinciali, che mettessero insieme il servizio di trasporto pubblico per diverse province. «Si dovevano far nascere cinque Agenzie dei trasporti slegate da logiche di potere e amministrative e più rispondenti a criteri oggettivi (geografici) della domanda di trasporto, invece oggi è ancora tutto in alto mare - spiega ancora Balotta. «Il primo passo, la costituzione dell'Agenzia, è stato fatto solo a Bergamo e Brescia, perché da sole rappresentano un'entità territoriale e non hanno la necessità, a differenza di Milano, Cremona, Varese o Lecco, di

accordarsi con altri enti. Dopo aver costituito l'organismo, si sarebbero dovuti riprogrammare orari e corse dei servizi e lanciare gare vere. Risultato: ciò che doveva essere una realtà nel 2012, oggi è ancora un progetto con l'aggravante che, una ventina di aziende operanti in Provincia di Milano, di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Lodi Pavia e Sondrio, hanno i contratti scaduti dal 31 dicembre scorso. Molti verranno prorogati per la terza volta, come a Brescia e Bergamo città e provincia, mentre da altre parti sono partite le gare d'appalto dagli enti Locali e non dalle Agenzie, come prevede invece la legge 6/2012. Entrambe le soluzioni che verranno adottate per l'affidamento del servizio saranno in contrasto con le norme in vigore e giustificate dalla necessità di garantire la continuità dei servizi. E' cosi che ancora una volta non si potrà individuare il gestore più efficiente. Grazie alla vecchia logica burocratico amministrativa, Comuni e Province li faranno passare come ineluttabili tagli e rincari tariffari. Non aver messo al centro qualità ed efficienza, velocità commerciale, riduzioni dei costi, vere integrazioni tariffarie (autobustreno) sta portando il settore nel caos. Quello lombardo è un cattivo servizio di trasporti, sempre più in crisi non certo adeguato alle esigenze di mobilità di una delle regioni più ricche d'Europa, in cui l'offerta di trasporto è praticamente sparita nelle ore serali e nei giorni festivi e insufficiente nelle ore di punta». Insomma, «se Trenord piange perché da due anni è in crisi, le autolinee urbane ed extraurbane non ridono affatto. Manca la regia della Lombardia impegnata a coprire i buchi della fallimentare politica autostradale (Brebemi)», conclude Balotta.


Cronaca

Sabato 17 Gennaio 2015

Don Mario Aldighieri, esperto del mondo musulmano, analizza gli effetti dell’attentato a Charlie Hedbo

Terrorismo, danno per gli islamici che vivono qui «Forte preoccupazione delle comunità islamiche. Eventi come questo alimentano l’odio»

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di Laura Bosio

a vicenda di Charlie Hedbo e il conseguente innalzamento dell’allarme terrorismo che ne è derivato sta coinvolgendo, nonostante le ferme parole di condanna che hanno espresso, in primis le comunità islamiche, che subiscono sospetti, insulti neanche troppo velati e vere e proprie aggressioni verbali. «Fenomeni come quelli dell'Isis o di Al Quaeda sono prima di tutto un danno per gli islamici che vivono tra noi, che hanno cercato di integrarsi - spiega don Mario Aldighieri, esperto del mondo musulmano (e autore del libro "Chi ha paura dell'islam") -. Vicende come questa, infatti, alimentano un odio generalista. Dalla comunità islamica di Cremona e dalle comunità del territorio, come Crema e Soresina, arrivano parole di condanna nei confronti dei gruppi terroristici». E tanta preoccupazione: «Da parte della cittadinanza emerge una conoscenza dell'Islam veramente scarsa, che preoccupa gli stessi islamici, i quale a volte si sentono rivolgere parole offensive, soprattutto sul lavoro». Insomma, troppo spesso da parte del mondo occidentale si guarda all'Islam con sospetto, ma senza conoscerlo davvero. «Ho partecipato a due incontri. Al primo sono stato invitato come membro del Tavolo del dialogo interreligioso, alla presenza dell'Imam Nabil Issa e del presidente del Centro Culturale Islamico di Cremona Rachid Azizi. Al secondo sono stato invitato dagli stessi musulmani dopo la preghiera del venerdì insieme a Marco Pezzoni e don Franco Moran-

Don Mario Aldighieri

Prefettura: innalzare le misure di vigilanza Aumentati i controlli e innalzate le misure di vigilanza sul territorio: questo è stato deciso in una recente riunione in Prefettura in seguito agli attentati terroristici che hanno interessato la Francia e che stanno mettendo in allarme tutti i paesi. Alla riunione, presieduta dal prefetto Paola Picciafuochi, hanno preso parte i di delegato diocesano per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso. In entrambi i casi, le posizioni degli amici musulmani e la nostra collimavano: non si difende un valore religioso con la violenza e l'uccisione di persone inermi, non è musulmano chi sfoga la sua rabbia con la violenza e la morte. I musulmani presenti e noi abbiamo affermato che siamo tutti dalla parte di chi è stato ucciso e delle loro famiglie, come anche di chi musulmano è stato trucidato da musulmani o da non musulmani. L'ideale comune è la convivenza basata sul rispetto

vertici delle forze dell’ordine e i rappresentanti dell’amministrazione civica. Durante l’incontro, si legge in una nota, “sono stati esaminati i diversi profili connessi con l’attuale quadro politico internazionale allo scopo di adottare in questa provincia le misure e le forme di vigilanza che l’attuale situazione richiede. Il consesreciproco e sulla costruzione di un mondo di pace. Tutti sono sconvolti dai morti di Parigi perché c'è il fatto eclatante, ma nessuno dice nulla per le migliaia di morti in Nigeria, tra cui anche diversi musulmani». Insomma, il mondo cattolico ha le proprie responsabilità: se ai livelli più alti la presa di posizione è stata netta, senza alcuna condanna all'Islam («Vedi le dichiarazioni del Papa e della Cei» evidenzia don Mario), nelle nostre parrocchie «spesso siamo segnati dalla poca conoscenza delle religioni, e dell'Islam nella fatti-

so ha convenuto sull’opportunità di procedere ad un innalzamento generale delle misure di vigilanza già in atto. Il rappresentante del Comune di Cremona, dal canto suo, nel ringraziare per il coinvolgimento dello stesso nelle questioni in argomento, ha assicurato ogni utile forma di collaborazione”. specie». Insomma, il Corano non inneggia alla violenza: non più della Bibbia. «Ci sono dei versetti che però bisogno contestualizzare come per esempio "uccidete i fabbricanti di divinità... se si pentono però lasciateli liberi" (IX,5), così come ci sono dei versetti dello stesso tenore anche nella Bibbia, basti ricordare la fine del Salmo 136 "Figlia di Babilonia, devastatrice beato chi ti renderà quanto ci hai fatto. Beati chi afferrerà i tuoi piccoli e li sfracellerà contro la pietra". Nel Corano c'è la distinzione tra

"grande e piccolo jihad". Il "grande jihad" è lo sforzo, il controllo del cuore, della lingua e della mano, il castigo per chi non rispetta la legge. Il "piccolo jihad" è la guerra, ma di difesa della fede e della libertà del popolo (sura III): un concetto di guerra giusta per rispettare i vecchi, le donne, i bambini, per non distruggere l'ambiente e solo dichiarata dall'autorità dopo che siano stati tentati inutilmente incontri di pace per evitarla. In realtà, non esiste un concetto di "guerra santa"» spiega il sacerdote. Un altro problema che si rileva è quello dei giovani. «I ragazzi si trovano spiazzati da un mondo in cui non hanno alternative, non hanno un lavoro nè la possibilità di un futuro. Spesso vengono messi da parte, vedono fiumi di ricchezza e tanto voglia di trasgredire, proprio per questo sono facile conquista di predicatori di violenza e di riscatto. In fondo tutti i movimenti e gruppi violenti di ieri e di oggi sono formati da giovani conquistati dall'unica arma per andare contro la società che non accettano. Erano giovani, per esempio, quelli delle Brigate rosse, ma anche i naziskin ...». Il tavolo interreligioso, che don Mario presiede e che raggruppa rappresentanti di tutte le religioni, da tempo lavora per diffondere la cultura e la conoscenza della religione, anche se non sempre è facile. «Spesso cerchiamo di girare i vari contesti del territorio per farci conoscere - racconta don Mario -. Ad esempio, tra una quindicina di giorni saremo a Soresina per farci conoscere. Vorremmo anche organizzarci per fare delle iniziative per far conoscere meglio l'Islam e le religioni più in generale».

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AGRICOLTORI, in partenza la CONFEDERAZIONE CIA EST LOMBARDIA Un pezzo di storia dell'agricoltura nata con l'Alleanza contadini (era il 1952), passando alla Confederazione italiana coltivatori per arrivare all'attuale Confederazione italiana agricoltori, mette un punto e volta pagina. Con l'assemblea in programma al Centro fiera di Montichiari per domenica 18 a partire dalle 9, la Cia di Brescia parteciperà con Mantova e Cremona alla nascita di una Confederazione più grande: la Provincia Cia Est Lombardia. Circa 3mila imprese agricole associate e tanti servizi dal Caa al Caaf, dal Patronato alla Formazione e con l’organizzazione del territorio in sette zone omogenee. «Un processo di aggregazione – ha ricordato l'attuale presidente dell'organizzazione bresciana, Aldo Cipriano - iniziato un paio di anni fa e nato dall'esigenza di ottimizzare i servizi della nostra struttura con l'obiettivo di rispondere al meglio alle esigenze degli imprenditori, e avere più forza sindacale”. Lontani gli anni delle battaglie vinte con il superamento della mezzadria o dei contratti agrari. In mezzo c'è stata la creazione dell'Unione europea con le sue politiche agricole comuni, quote latte comprese, l'euro, la crescita della concorrenza internazionale “poco controllata” e “il quasi dimezzamento del terreno agricolo disponibile”. Risultato: una contrazione del reddito delle imprese. Il futuro è fatto di scelte. Per la politica, le istituzioni e soprattutto nell’economia si deve avere chiaro cosa e chi sostenere e noi ci stiamo preparando con una Cia più forte».


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Cronaca

Sabato 17 Gennaio 2015

In questi giorni sono in fase di ultimazione le procedure e l'iter amministrativo (delibera, richiesta dei nominativi, decreti di nomina) per ricostituire gli Osservatori Tamoil ed Arvedi e per attivare il nuovo Osservatorio Rifiuti. Nei prossimi giorni verranno quindi formalizzati i relativi decreti di nomina, di competenza del Sindaco, e convocata, verso la fine del mese di gennaio, congiuntamente ai Comuni di Sesto e Spinadesco, la prima riunione dell'Osservatorio Arvedi. Il primo

Al via gli osservatori Tamoil, Rifiuti e Arvedi

incontro degli altri due Osservatori (Tamoil e Rifiuti) si terrà nel mese di febbraio. «La giunta Galimberti, nei primi sei mesi, ha riattivato tutti gli Osservatori esistenti e ne ha costituito uno nuovo, quello dei rifiuti - evidenzia l'assessore Alessia Manfredini -. Le delibere di indirizzo, di competenza della Giunta, sono state approvate il

10 dicembre scorso. Con la Giunta Perri, invece, si sono dovuti attendere 986 giorni per la ricostituzione dell'Osservatorio Tamoil (nato 2008) più di due anni e mezzo, e ben 1351 giorni per la ricostituzione dell'Osservatorio Arvedi (nato 1989), quindi dopo 3 anni dal giorno dell'insediamento della Giunta. Per convocarli poi solo due volte in 5 anni. Sottoli-

neo inoltre che per nostra volontà di trasparenza, le riunioni degli Osservatori saranno a porte aperte, con invito esteso a tutti i consiglieri comunali dei tre Comuni, avverranno con cadenza semestrale, e anche la loro visibilità sul sito del Comune sarà maggiore con un aggiornamento costante. Abbiamo previsto di attivare anche una mail specifica

per le segnalazioni. In merito alla partecipazione dei consiglieri comunali sulla scorta dell'esperienza maturata in questi anni, la loro presenza non è mai stata messa in dubbio. Con i Comuni di Spinadesco e Sesto ci siamo confrontati e abbiamo garantito, innanzitutto per il capoluogo la presenza di presidente e vice presidente della Commissione

ambiente nonché di quattro assessori, per gli altri due Comuni la presenza dei consiglieri in quanto non hanno commissioni».

Fasani: «Una Giunta senza progetti propri»

Il consigliere comunale del Nuovo Centrodestra: «L’amministrazione non ha un’idea di fondo su come gestire una città in agonia»

E’

di Laura Bosio

molto determinato Federico Fasani, consigliere comunale di opposizione per il Nuovo Centrodestra: «Questa amministrazione manca di progettualità».

Perché questo suo giudizio? «La Giunta, per ora, si sta semplicemente occupando di portare a termine le progettualità messe in campo dall'amministrazione precedente, come i sottopassi o il campeggio di via del Sale. Manca di una progettualità propria. Le poche idee che c'erano, anche lasciate da noi, rispetto a opere pubbliche importanti, come la Strada Sud o il Cremona City Hub, sono state messe da parte e stralciate per meri motivi ideologici. Questa Giunta afferma che la città non vive di opere pubbliche, ma di rigenerazione urbana. Però non dimentichiamo che una città isolata come Cremona non può uscire dall'isolamento senza le infrastrutture». Eppure la Giunta sta portando avanti diversi progetti... «Io finora ho sentito solo chiacchiere, non progetti. Ciò che mi preoccupa di più, però, è che la loro azione si sta concentrando solo sulla gestione delle partecipate. Hanno fatto guerre fratricide per collocare sulle poltrone le persone di loro fiducia». Sta parlando delle nomine in Aem? «Anche. Oggi quello che si osserva è che ci sono eventi esterni che stanno minando la capacità di prendere delle decisioni all'interno delle società con-

La rimozione e lo smaltimento dei rifiuti rinvenuti nell'area ex Macello, sequestrata dai carabinieri del Noe nel maggio del 2013, è costata al Comune 46mila euro. Lo ha dichiarato l'assessore Alessia Manfredini nella risposta ad un'interrogazione della consigliera comunale Lucia Lanfredi (M5S). Complessivamente - ha fatto sapere Manfredini - sono stati asportate 1.682,16 tonnellate di materiali, in prevalenza di tipologia mista derivante da attività di demolizione e costruzione (questi ultimi ben 1572 tonnellate). 5,83 tonnellate (lo 0,36% del totale) era invece il quanti-

Federici Fasani

trollate del Comune, perché ci troviamo di fronte a possibili conflitti di interesse. Quando ci si troverà, infatti, a dover gestire delle gare d'appalto, come potrà uno che fa parte di una società possibile portatrice di interessi, come Mazzini, non cadere in questo tipo di conflitto? E vogliamo parlare dell'assessore Manzi, che ha avuto a che fare con A2A (che sembra interessata a una possibile fusione con Lgh, nrd)? Avere all'interno di un'Amministrazione delle persone che rappresentano in contemporanea diversi interessi non è una cosa positiva e non credo faccia il bene della città. Se chi amministra può avere degli interessi nel privato i rischi sono molti. Quando sono diventato assessore, ad esempio, ho dovuto firmare una dichiarazione in cui mi impegnavo a non esercitare la mia professione sul territorio, proprio per evitare conflitti. Insomma, l'opposizione ha passato anni ad additare Perri dicendo che cercava i poteri forti, ma loro adesso stanno facendo ben di peggio». Nessuna nota positiva su questa Giunta? «Al contrario. Bisogna riconoscere

che ci sono assessori che stanno lavorando bene. Come ad esempio Andrea Virgilio, il quale ha affermato di voler portare avanti il problema dell'edilizia popolare al Maristella, che avevo iniziato a valutare io. Inoltre è attivo su altre cose essenziali, come il contratto di fiume. Anche Mauro Platè sta lavorando molto, e con grande fatica, perché le emergenze nel suo settore sono molte. Il grande assente è Galimberti». In che senso? «Nel senso che non condivide nulla di quello che fa e non è trasparente nelle scelte, nonostante la trasparenza fosse il suo cavallo di battaglia in campagna elettorale. Quando gli si chiedono delle spiegazioni o non rispondono o lo fanno evasivamente. Come ad esempio la relazione sull'inceneritore, che era stata commissionata ad Aem e che avrebbe dovuto essere consegnata entro il 31 dicembre alla Giunta. So che l'hanno ricevuta, per quale motivo non dicono nulla? Credo che si siano resi conto che le loro promesse elettorali, ossia la chiusura dell'impianto entro tre anni, cadano nel vuoto, perché la relazione dice chiaramente che non è fatti-

bile, in quanto una dismissione in questo modo causerebbe danni per milioni di euro, portando al rischio di un accusa nei confronti del Comune per danno erariale». Tornando alle opere pubbliche, servirebbe ancora qualcosa a Cremona? «Chiaramente si. Ci sono delle infrastrutture che, risorse permettendo, per la città sarebbero indispensabili. Come ad esempio dei nuovi parcheggi corona in via Goito e in piazza Vida, per non parlare della strada Sud. La strategia della Giunta Perri, dopo l'approvazione del nuovo Pgt, era proprio quella di impostare un nuovo Piano della mobilità e della sosta, realizzando nuovi parcheggi corona. Il problema di questa amministrazione è che non ha un'idea di fondo su come gestire una città in agonia, quale è Cremona, che necessita di una "ristrutturazione hardware". Invece questa Giunta fa solo proclami, spesso peraltro su opere che avevamo già messo in campo noi, come quella della dematerializzazione delle pratiche. Ci sono assessori che non hanno

mai messo piede nei propri uffici. Hanno inventato una dirigenza per l'area vasta, che non sarebbe neppure competenza del Comune». Però il centrodestra, soprattutto in consiglio comunale, si è dimostrato assente, in questi mesi ... «La mia sensazione è che Ncd sia l'unico partito a non aver fatto fatica ad entrare nell'ordine di idee di stare all'opposizione: io ero già preparato per questa eventualità. Altri partiti sono maggiormente in difficoltà: parlo ad esempio di Forza Italia, che ha dei problemi interni da tempo. Credo che i miei colleghi in consiglio comunale abbiano le capacità per lavorare bene, ma per loro riuscire a organizzarsi è stato più difficile, anche se ora ho visto con piacere che su certi temi mi hanno seguito. La Lista Perri, dal canto suo, è fatta di persone molto diverse tra loro e senza un'ideologia di tipo politico a guidarle. Questo fa si che le loro sintesi siano un po' generaliste e spesso preferiscono uniformarsi a quanto deciso dal resto del Consiglio, scegliendo compromessi, o addirittura votando in modo differente gli uni dagli altri».

Il dato emerge nella risposta dell’assessore Alessia Manfredini a un’interrogazione del M5S

Ex Macello, smaltimento rifiuti costato 46mila euro

tativo dei pericolosi, tra cui l’amianto (3 tonnellate, contenuto nelle lastre in fibrocemento provenienti dalle coperture degli edifici esistenti), alcune batterie in pimobo, pneumatici fuori uso e imballaggi. Nessun seguito alla denuncia penale scattata nei confronti del legale rappresentante Aem, come atto dovuto da parte del Noe. L'ambiente ora risulta completamente ripulito, come hanno verificato i carabinieri del Nucleo operativo ecologico nell’ultimo sopralluogo del 30 ottobre scorso. Nessuna bonifica dell’area si è resa necessaria.


Cronaca

7 Paolo Cardenà, esperto di finanza e dei mercati: «Diverse aree del mondo stanno attraversando una fase di crescita a ritmi meno sostenuti, quindi hanno bisogno di minori quantitativi di petrolio» Sabato 17 Gennaio 2015

Prezzo del petrolio in caduta libera

«I paesi arabi che, avendo dei costi di estrazione molto più bassi e ingenti riserve in dollari, possono sostenere quotazioni a questi livelli per un lungo periodo di tempo, facendo piazza pulita di un bel numero di concorrenti»

I

di Daniele Tamburini

l prezzo del petrolio è letteralmente crollato e continua a scendere: dobbiamo tornare indietro all’anno 2009 per registrare una quotazione così bassa. Cosa sta accadendo? Quali sono i motivi di una tale crisi? Lo chiediamo a Paolo Cardenà, esperto di finanza e dei mercati e private banker. di Daniele Tamburini Ci troviamo in una fase di rallentamento a livello globale. Nel 2015, la Cina dovrebbe crescere di qualcosa che si avvicina al 7%: molto meno rispetto a qualche anno fa. Il Giappone, dopo la contrazione del Pil del terzo trimestre del 2014 principalmente a causa dell'aumento dell'Iva, dovrebbe cresce intorno all'1.5%; mentre gli Stati Uniti dovrebbero attestarsi al 3%. L'Eurozona è il buco nero della crescita mondiale, con il Pil che dovrebbe rimanere sotto all'1%. Pochi giorni fa, la Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita per il 2015, portandole al 3% dal precedente 3,4%. Un minore crescita economica si traduce in una minore domanda di materie prime, e quindi di petrolio. Dopo qualche anno di prezzi sostanzialmente stabili, dai massimi di giugno, il prezzo del petrolio è crollato di quasi il 50%. Il 27 novembre scorso, a Vienna, i paesi appartenenti l'Opec - cartello che controlla quasi il 40% della produzione mondiale- non sono riusciti a trovare un accordo su un eventuale taglio alla produzione di petrolio, che avrebbe consentito di calmierare la caduta dei prezzi. C'è di più. Qualche settimana fa, alti rappresentanti del cartello dell'Opec hanno affermato che non interverranno neanche se il prezzo dovesse scendere sotto i 40 dollari. Il prezzo del petrolio è determinato dalla domanda e in gran parte anche dalle aspettative di crescita dell'economia globale. Perché il prezzo è crollato in maniera così repentina? Come detto in apertura, diverse aree del mondo stanno attraversando una fase di crescita a ritmi meno sostenuti rispetto agli ultimi anni, quindi hanno bisogno di minori quantitativi di petrolio. Le innovazioni tecnologiche introdotte in molti settori produttivi e della vita comune hanno determinato anche una maggiore efficienza nei consumi di petrolio e suoi derivati. Non solo. Negli ultimi anni gli Stati Uniti sono diventati tra i più grandi produttori di petrolio, grazie alle aziende operanti nell'estrazione del petrolio ottenuto dagli scisti bituminosi. Gli Usa hanno quindi una capacità produttiva

Dopo l'ennesima giornata di caos lungo la linea Cremona-Milano, con cinque corse soppresse, due limitazioni di percorso e ritardi tra le 6 e le 9.40 circa sulla linea Cremona–Treviglio per consentire le operazioni di recupero del treno 10452 (Cremona 5.34), rimasto fermo tra Casalbuttano e Soresina a causa di un guasto, interviene anche il Comune di Cremona, che definisce la situazione «non più tollerabile». «Anche alla luce dei recenti

che consente di alimentare le riserve di petrolio e importano molto meno rispetto al passato. I paesi Arabi, anche per via dei bassi costi di estrazione -che consentono di ottenere margini di profitto anche a prezzi più bassi- hanno deciso di non sacrificare la propria quota di mercato per ripristinare livelli di prezzo più alti. Ecco spiegato il crollo del prezzo del petrolio che, ha avuto forti ripercussioni anche sul mercato valutario. Perché? Per il semplice motivo che un'offerta di greggio abbastanza sostenuta a fronte di una domanda in contrazione, consente ai paesi arabi di sbarazzarsi dei concorrenti più vulnerabili nel settore petrolifero. Questi includono i frakers americani che hanno bisogno di prezzi alti per via di costi di estrazione elevati e per il forte indebitamento che ha finanziato attività estrattive poco profittevoli (o in perdita) a regimi di prezzo di più basso. Includono le compagnie occidentali con progetti ad alto costo volti alla perforazione dei fondali del mar artico; e, soprattutto, alcuni paesi "emergenti" i cui bilanci dipendono in ampia parte dai profitti derivanti dalla vendita del petrolio. Russia in primis.

Quindi, paradossalmente, il crollo del prezzo sta avvantaggiando i paesi arabi, grandi produttori di petrolio e indebolendo altri paesi anche se pur essi produttori, come appunto la Russia... E' verosimile pensare che il crollo del rublo sia stato determinato, almeno in gran parte, proprio dal crollo del prezzo del petrolio, stante anche la stretta correlazione verificatasi tra i movimenti ribassisti del petrolio e della valuta russa. Questo processo, inserendosi in un momento particolarmente delicato per la Russia, ha trovato terreno fertile proprio negli ef-

fetti prodotti dalle sanzioni che l'occidente ha imposto alla Russia. La Russia, benché abbia un debito del settore pubblico intorno al 20% del Pil, quindi imparagonabile con i volumi espressi dai paesi occidentali, è assai vulnerabile per via del debito di molte imprese, che è espresso in dollari. La banca centrale russa è dovuta scendere in campo per finanziare imprese che, con un rublo fortemente svalutato, dovevano ripagare i propri debiti in dollari poiché inibite dalla possibilità di accedere ai mercati di capitali occidentali per via delle sanzioni. Ecco quindi che la Russia è dovuta intervenire a difesa del cambio, sia attingendo dalle proprie riserve in dollari (diminuite di oltre 100 miliardi) , sia aumentando i tassi di interessi fino al 17%, che, nel 2015, dovrebbero produrre una forte contrazione dell'economia che si stima intorno al 3-4% Quali potranno essere le ripercussioni, nel breve e medio periodo, nelle scenario economico mondiale? Il prezzo del petrolio a questi livelli oltre ad avere effetti nei bilanci di molte economie emergenti (che traggono dalla vendita del petrolio buona parte delle proprie entrate), incide significativamente sui frakers americani che hanno costi di estrazione molto superiori rispetto alle quotazioni attuali. Più che altro, sono società che hanno finanziato i propri investimenti contraendo debiti che rischiano di non essere ripagati. Proprio nei giorni scorsi, sulla stampa si è letto che i prezzi del petrolio così bassi hanno già prodotto la prima vittima tra gli estrattori del petrolio di scisto. Se i prezzi rimarranno a questi livelli (o addirittura più bassi) per un lungo periodo di tempo, la società fallita rischia di essere solo la prima di una lunga serie, con effetti che inevitabilmente si ripercuoterebbero anche su quelle banche che hanno concesso credito e quindi anche su tutto il segmento delle obbligazioni high yeld. Al riguardo, giova ricordare che le emissioni obbligazionarie delle aziende operanti nell'estrazione del petrolio dagli scisti bituminosi valgono circa il 20% del mercato high yeld: dimensioni non tutto trascurabili, direi. Quando potrà durare una situazione del genere? L'opinione che mi sono fatto è che il crollo del petrolio sia per lo più veicolato proprio dai paesi arabi che, avendo dei costi di estrazione molto più bassi e ingenti riserve in dollari, possono sostenere quotazioni a questi livelli ( o più bassi ancora) per un lungo periodo di tempo,

facendo piazza pulita di un bel numero di concorrenti e obbligando gli altri paesi produttori (che hanno necessità di prezzi del petrolio più alti) a tagliare per primi i livelli produttivi per sostenere le quotazioni dei petrolio. In questo senso, i paesi arabi avrebbero la possibilità di non sacrificare le rispettive quote di mercato, o di farlo marginalmente. In altre parole, credo che i paesi arabi stiano cercando di spingere i paesi non OPEC a tagliare la produzione. C'è un altro aspetto da considerare. Ossia che il crollo del prezzo del petrolio, si inserisce in un contesto assai delicato per molti paesi emergenti. Da quando la Fed ha dato inizio all'exit strategy dalla politica monetaria fortemente accomodante, complice anche una robusta crescita degli Stati Uniti e le attese per una nuova fase (seppur cauta) di rialzo dei tassi americani, si è determinato un forte deflusso di capitali dai paesi emergenti ed il conseguente deprezzamento delle rispettive valute, con l'ovvia conseguenza che molti debiti in valuta estera sono divenuti più onerosi e in alcuni casi meno sostenibili proprio per via di valute locali svalutate. Benché quelle dei paesi emergenti, nella maggior parte dei casi, siano realtà con bassi livelli di indebitamento sovrano, negli ultimi anni hanno vissuto una forte espansione determinata dall'incremento dell'indebitamento privato. Ne consegue che le imprese, nella migliore delle ipotesi, dovranno tagliare i costi per rendere le loro attività più profittevoli, in modo che possano avere maggiori margini idonei a smaltire l'indebitamento in valuta forte. Nei casi più estremi, invece, gli stati dovranno intervenire per soccorre attività altrimenti condannate al dissesto, con ovvie ripercussioni sul debito pubblico e sui rispettivi bilanci che, nel caso di paesi produttori di petrolio, come dicevamo, sono già gravati dall'onere derivante dalla caduta dei prezzi del petrolio, che impatterà significativamente sulla crescita e quindi sulle politiche fiscali che tende-

ranno ad irrigidirsi. Tutto ciò determinerà (sta determinando) una minore domanda da parte delle economie emergenti - che sono state motore di sviluppo negli ultimi anni - con ovvie ricadute sulla crescita globale che, non a caso, è stimata a ritmi ben più moderati rispetto a quelli degli ultimi anni. Non vi è dubbio che nei paesi importatori di petrolio la caduta dei prezzi contribuirà a stimolare i consumi per via di redditi disponibili più elevati. Ma, nel contesto dell'eurozona, gli effetti saranno mitigati sia dalla componente fiscale espressa nei prezzi dei carburanti alla pompa (notoriamente più elevata rispetto ad altri paesi), sia dall'euro più debole che determinerà (a parità di prezzo del petrolio) un onere maggiore per l'approvvigionamento, ma che, al tempo stesso, favorirà le esportazioni. Un’ultima domanda, che è anche una riflessione. Quel paese che sarà in grado di cogliere l’occasione per migliorare la propria efficienza energetica, rendendosi sempre meno dipendente dal petrolio, potrà avvantaggiarsi e si metterà al riparo, almeno in parte, da una eventuale e magari improvvisa risalita del prezzo del petrolio. E’ d’accordo? Anche perché il prezzo tornerà a salire, vero? O no? Rispondendo brevemente all'ultima domanda posta, benché nel corso degli ultimi anni l'efficienza energetica sia stata migliorata in molti paesi e in molti settori produttivi, le economie dipendono ancora moltissimo dalla componente energetica principale che è il petrolio. E sarà cosi per molto tempo ancora. E' chiaro che i prezzi del petrolio torneranno a salire. E probabilmente avverrà quando spariranno molti competitors che non sono in grado di stare sul mercato, principalmente per via dell'errata allocazione di risorse a basso costo (credito facile), che hanno consentito di aumentare significativamente i livelli produttivi, a fronte di una domanda in contrazione.

Treni da incubo, interviene il Comune: «Situazione non tollerabile. Ennesimo appello alla Regione»

disservizi, risollecitiamo anche pubblicamente l’assessore regionale Sorte - ha detto l'assessore Alessia Manfredini -. Dopo l’incontro con ferrovieri e pendolari del 20 dicembre a SpazioComune, infatti, abbiamo chiesto

con una lettera un incontro in Regione. Abbiamo già sollecitato nuovamente l’Assessore, ma ad oggi non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta. E’ quantomai urgente, in sinergia con i consiglieri regionali, incontrare il nuo-

vo Assessore per approfondire il protocollo sulla linea MantovaCremona-Milano stipulato tra Regione, Rfi e Trenord, e capire i dettagli del treno dei capoluoghi che deve agevolare lo spostamento da Milano a Cremona, e

non solo da Cremona a Milano nel periodo di Expo. Per quanto riguarda le altre tratte (anche su queste vogliamo confrontarci con l’Assessore Sorte) abbiamo preso contatto con Rfi e Trenord per capire la situazione dei treni

diesel sulla Cremona-Brescia e abbiamo chiesto un incontro con l’Assessore regionale dell’Emilia Romagna per Cremona-Piacenza e Cremona-Fidenza. Inoltre, entro la fine di gennaio visiteremo l’Officina Trenord di Cremona. Continueremo ad insistere con Regione, Trenord e Rfi, in accordo con i consiglieri regionali, affinché si ponga rimedio alla situazione, non più tollerabile, del trasporto ferroviario cremonese».

IN BREVE

Successo del Museo del Violino a Basilea Si è conclusa molto positivamente la prima missione internazionale del 2015 di Friends of Stradivari e del Museo del Violino a Basilea in Svizzera. La delegazione era composta da Virginia Villa direttore generale del Museo del Violino, da Paolo Bodini presidente di friends of Stradivari e da Roberto Domenichini proprietario della chitarra Antonio Stradivari 1679. Il Museo del Violino e friends of Stradivari sono stati presentati ai responsabili della Musik Akademie , con i quali sono stati effettuati programmi per il 2016 per un arrivo a Cremona dei migliori allievi delle classi per archi. Inoltre ieri, alla presentazione della Mostra “Guitarorama – from Stradivari to Stratocaster”, il Museo del Violino e Friends of Stradivari sono stati presentati a personalità importanti della città di Basilea. La chitarra Antonio Stradivari 1679, “Sabio-

nari” , appartenente alla collezione friends of Stradivari, è ora esposta fino al 26 aprile alla mostra “Guitarorama – from Stradivari to Stratocaster” nel Musik Museum nell’Historisches Museum di Basilea. La chitarra è stata presentata alla Musik Akademie con un concerto di Krishnasol Jimènez che ha eseguito musiche di autori del secolo XVII contemporanei a Stradivari come Robert De Visèe e Angelo Michele Bartolotti. Inoltre i due restauratori francesi Françoise e Daniel De Ridder hanno illustrato la strategia ed i dettagli del loro restauro della chitarra avvenuto nel 2011. Al termine è stata organizzata una specifica sessione di incontro ravvicinato con la chitarra, dedicata ai musicisti che insegnano chitarra alla Musik Akademie ed esperti di musica barocca. All’evento hanno partecipato liutisti di importanza mondiale come Hopkinson Smith e Anthony Bailes.

Ial Lombardia: concluso il primo corso Il 23 dicembre scorso si è conclusa, presso lo Ial Lombardia, la prima edizione del corso di "Programmazione delle macchine Cnc". Il corso prevedeva lezioni di teoria alternate a lezioni pratiche di simulazione al computer. Alla fine del corso si è svolto un esame pratico presso il laboratorio Apc di Cremona e i 15 partecipanti hanno conseguito un certificato delle competenze relativo alla figura professionale del "Tecnico di programmazione macchine a controllo numerico".

Martedì al Filo una serata su De Andrè Una serata con la musica di Fabrizio de Andrè martedi 3 febbraio al cinema teatro Filo con inizio alle 21, su iniziativa delle Acli provinciali. Protagonista sarà il cantautore cremasco Giò Bressanelli accompagnato da Mattia Manzoni (pianoforte, basso elettrico e Fisarmonica); Irene Bressanelli, sax soprano e voce femminile; Matteo Livraga al violino.

Amianto, la conferenza Appuntamento lunedì 19 alle 17.30 presso la sede della Regione Lombardia, con la conferenza "Amianto - osservato speciale". Un'iniziativa propmossa da Ona (Osservatorio nazionale amianto onlus) con il patrocinio della reg.Lombardia. Vi interverranno,oltre al nostro Presidente Ona Nazionale l'avvocato Ezio Bonanni del Foro di Roma,anche il dottor Maurizio Ascione, sostituto procuratore della Repubblica di Milano, Mario Lanza, l'architetto Giampietro Cardillo, Giulia Gibertoni, Iolanda Nanni e Paola Macchi. L'ordine del giorno riguarderà la ancora eccezionale presenza di amianto negli ambienti di vita e di lavoro,pubblici e privati. Inoltre saranno argomentate le nuove misure previste dalla legge di stabilità per i benefici previdenziali degli ex/ esposti.


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Cronaca

Sabato 17 Gennaio 2015

A Cremona affitti bassi, ma utili ok

Un’indagine fatta su dati Nomisma dal Sole 24 Ore in tutti i capoluoghi italiani. Scendono i canoni e salgono tassazione e morosità

Solo a Lodi tra i comuni vicini il canone di locazione è minore. Il ritorno sul capitale però è in linea con la media nazionale

L’

la convenienza degli affitti

di Vanni Raineri

affitto a Cremona è sensibilmente più basso rispetto alla media nazionale, ma, quel che più conta per il proprietario, il ritorno sul capitale è perfettamente in media, anzi lievemente più alto. E’ quel emerge da un’indagine pubblicata in settimana dal Sole 24 Ore, che ha elaborato dati provenienti da Nomisma. Complessivamente il quadro nazionale soffre del fatto che da un lato il peso della tassazione (Imu e Tasi) sulla casa aumenta, mentre gli affitti tendenzialmente sono diminuiti. L’indagine mostra dove è più conveniente affittare la propria casa, considerando i soli capoluoghi provinciali, in quanto il semplice canone di affitto non basta, come si evince dal quadro complessivo, per giudicare, dato che localmente le tassazioni applicate incidono pesantemente sull’utile effettivo. Utile che Il Sole 24 Ore calcola secondo due fattispecie: l’applicazione della cedolare secca (su contratto a canone libero) e della tassazione ordinaria. Su scala nazionale, la redditività media è del 2,61% (il ritorno medio annuo per chi può scegliere la cedolare secca; 1,78% se il canone è ordinario), Cremona si attesta al 2,64% (1,80% se ordinario). Le tasse, in città, pesano, in linea con la media nazionale, per il 42% in caso di cedolare, per il 61% se il canone è ordinario. Per dirla in soldoni: ad un proprietario che affitta al canone di 7.410 euro l'anno (la media nella città di Cremona) restano in tasca 4.295 euro con cedolare, 2.926

Città

Canone

Canone netto

Canone netto

Ritorno sul

lordo

(CEDOLARE)

(ordinario)

capitale (%)

Cremona

7410

4295

2926

2,64/1,80

Brescia

11016

6472

4437

2,80/1,92

Pavia

7509

4280

2893

2,29/1,55

Bergamo

9084

5203

3525

2,76/1,87

Lodi

7297

4120

2772

2,56/1,72

Piacenza

8730

5136

3523

2,44/1,67

Parma

10445

6287

4357

2,78/1,93

+ Livorno

12858

7656

5281

3,26/2,25

-Salerno

10963

6294

4269

1,82/1,24

Media nazionale

8982

5231

3572

2,61/1,78

La tabella mostra il trend a Cremona, nei capoluoghi limitrofi, il record positivo e negativo e la media italiana

se il canone è ordinario. Tra le città vicine, maggiore è la redditività nei Comuni di Parma (2,78%/1,67%), Brescia (2,80%/1,92%) e Bergamo (2,76%/1,87%), più bassa a Piacenza (2,44%/1,67%), Lodi (2,56%/1,72%) e soprattutto Pavia (2,29%/1,55%). Solo a Lodi invece il canone lordo è inferiore a quello cremonese, per il resto molto più basso (a Brescia ad esempio è del 45% più alto). Nella tabella che pubblichiamo in pagina sono elencate anche la città in cui conviene di più affittare e quella in cui al contrario la redditività è bassissima. La palma del migliore la conquista Livorno, dove la redditività è quasi il doppio rispetto a Salerno (nonostante il canone di affitto non sia poi tanto diverso).

Ovviamente quanto detto vale se poi l’inquilino paga, e sappiamo come questo sia un problema ricorrente. La non certezza di incassare il canone, abbinata al timore di non poter spesso eseguire gli sfratti ai morosi, fa sì che tanti appartamenti non vengano affittati e rimangano disabitati, spesso in pieno centro. Dietro i numeri legati alla redditività, si devono quindi fare anche altri discorsi, che investono appunto il rischio di morosità dell'inquilino e anche l'impatto delle spese di manutenzione sullo stabile. Un fenomeno ormai accertato, quello della morosità in aumento, rileva Corrado Sforza Fogliani, numero uno di Confedilizia. Che sul patrimonio edilizio aggiunge: «Quello italiano invecchia rapidamente. Costruito negli anni ‘60 e ‘70 richiede interventi assai co-

stosi». Più in generale, secondo Sforza Fogliani, «ogni discorso sul settore immobiliare non può prescindere dal fatto che la pressione fiscale ha raggiunto punte pari al 75% del rendimento lordo, unito al fatto che un vero mercato non c'è». Tre sono le variabili che influenzano i risultati: la redditività lorda della locazione, il valore catastale di partenza, l'aliquota Imu definita a livello locale. Quindi per i proprietari è molto più conveniente avere valori catastali bassi anziché aliquote contenute. Quanto alle imposte sulla casa, un loro aumento non si può escludere: sebbene la legge di Stabilità abbia confermato per quest'anno un tetto massimo delle aliquote, in otto capoluoghi su dieci questo tetto non sarebbe ancora stato raggiunto.


Cronaca

Sabato 17 Gennaio 2015

Ferragni su Forbes e i falsi miti dei giovani

La giovane fashion blogger cremonese è finita - unica italiana - nella classifica della rivista americana degli Under 30 più influenti al mondo

Laura Carlino (insegnante): «Passa un messaggio sbagliato: quello dei soldi facili, fatti senza impegno, perseveranza e studio»

U

di Laura Bosio

n fenomeno di costume e di società, che vale milioni di euro: questa è Chiara Ferragni, 27 anni, fashion blogger cremonese, finita nientemeno che nella classifica della rivista americana Forbes, che ha stilato l'elenco degli under 30 economicamente più influenti del mondo. A far pensare, è il fatto che la Ferragni è l'unica a rappresentare l'Italia nella classifica di oltreoceano. E per molti questo ha fatto sorgere delle domande: dove sono tutti gli under 30 italiani? Possibile che non facciano nulla che sia degno di nota, a parte dei blog di moda? Ne parliamo con Laura Carlino, insegnante e donna di politica, che da educatrice valuta la realtà giovanile con occhio critico. «Da un lato ritengo positivo che ua giovane abbia intrapreso qualcosa che l'ha portata ad un simile successo. E sono anche convinta che per arrivarci ella abbia lavorato sodo, abbia studiato e si sia impegnata. Come insegnante ed educatrice, tuttavia, mi intristisce vedere che l'unico esempio di successo italiano sia rappresentato da un blog di moda. Nessuno stupore, tuttavia: è un fenomeno in linea con i tempi attuali e con i modelli che ci vengono proposti. Ai giovani non passa il messaggio di una ragazza che ha studiato e che si è impegnata per raggiungere un obiettivo, ma passa il messaggio dei soldi facili. Così come accade per certe tra-

Potrà essere visitata fino a sabato, a Palazzo Galli di Piacenza (in Via Mazzini, 14), la mostra “La nostra Piazza Cavalli, nel tempo”. La Banca di Piacenza, ente organizzatore e promotore dell’evento, ha voluto rendere omaggio a Piazza Cavalli, luogo simbolo ed indennitario della propria città, con una mostra di dipinti, disegni, fotografie e cartoline che ricostruisce gli oltre sette secoli di storia di

Laura Carlino

Chiara Ferragni

smissioni come X Factor o Amici, in cui si raggiunge il successo senza particolare sforzo, impegno o studio. Ci sono migliaia di giovani che si impegnano seriamente anche in ambienti come la moda, la musica, l'arte, ma ad aver successo non sono quelli che si impegnano di più, bensì quelli che finiscono in tv. Questo successo facile è deprimente per chi si occupa dell'educazione dei giovani, cercando di trasmettere loro valori come impegno, serietà, importanza della cultura e abnegazione. Il successo di una fashion blogger tra i giovanissimi è l fallimento dei nostri sforzi di trasmettere ai giovani l'importanza di un impegno serio. E non perché lei non sia una persona acculturata, per-

ché per essere arrivata a quel livello senza dubbio lo è. Il problema è il messaggio che passa, ossia quello dei soldi facili». Un messaggio decisamente diseducativo, soprattutto nell'era in cui la disoccupazione giovanile, in Italia, sta raggiungendo il 50%. «Dal punto di vista sociale, è un fenomeno molto simile a quello delle sale slot, ossia il mito del guadagno senza sforzo, che però è solo una chimera» spiega ancora Carlino. Ma purtroppo i giovani ci credono e vi si aggrappano. Ma come sono i giovani oggi? «Credo siano molto meglio di come li dipingiamo. E' vero che spesso si dimostrano fragili e carenti in forza di volontà, ma ce ne sono anche molti altri che si impegnano. Solo

che troppo spesso si fanno condizionare da esempi sbagliati». Certo è che una parte di responsabilità l'hanno anche riviste come Forbes, con la tendenza ad esaltare l'apparenza più che la sostanza: «Credo non abbia senso una classifica che misuri il successo come realizzazione economica, anziché come realizzazione personale e professionale. Come dire che ha successo solo chi riesce a fare soldi». Poi c'è comunque un chiaro problema per i giovani italiani under 30 riuscire ad emergere, in un Paese in cui non si riesce neppure ad accedere ad un posto di lavoro e in cui l'iniziativa personale viene penalizzata con tasse e imposte. «Non è che manchino giovani italiani con delle idee. Molti però vanno all'estero. E i trentenni che vogliono restare in italia non hanno certo vita facile». Anche la cultura è un problema. «Tra i giovani non manca l'interesse per la cultura, solo che spesso questi interessi si esauriscono con la fine della scuola. Ciò accade perché la stimolazione in questo senso inizia troppo tardi. La scuola non offre dei grandi spunti per i bambini e adolescenti. Prendiamo ad esempio l'educazione musicale: neppure alle elementari esiste un sistema corretto di educare all'ascolto, Non parliamo poi delle famiglie, dove spesso questo aspetto è molto carente. Lo stesso vale per la cultura, per l'arte. C'è un sistema educativo sbagliato».

Ancora aperta a Piacenza, a Palazzo Galli, la mostra “Piazza Cavalli nel tempo”, di Banca di Piacenza

questo centrale nodo urbano nato alla fine del XIII secolo insieme a Palazzo Gotico. Il percorso della mostra si snoda in tre sezioni principali: “La Piazza dipinta”, che ospita quadri e disegni con varie vedute di Piazza Cavalli realizzate tra la prima metà dell’Otto-

cento e gli anni Settanta del Novecento, tra cui spicca un’opera di Filippo De Pisis proveniente dai Musei Vaticani; “La Piazza in bianco e nero”, realizzata con fotografie dello Studio Croce che abbracciano un arco temporale che va dalla fine dell’Ottocento agli anni

Sessanta del XX secolo; “La Piazza che viaggia”, con numerose cartoline della stessa epoca. Integrano la mostra due totem luminosi, che raccontano in sintesi le vicende dei principali monumenti della piazza, e due vetrine di “spigolature”.

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Siamo ormai nel pieno della stagione invernale, ma la voglia di muoversi e di viaggiare non tramonta mai. Il Cta Acli promuove una serie di gite e viaggi per tutti i gusti. • 31 Gennaio 2015 - Una giornata ad Aosta per visitare “La Fiera di Sant’Orso” tra Manufatti in legno ed artigianato locale. • Dall'1 al 15 febbraio 2015 - Soggiorno invernale in Liguria a Diano Marina presso l’Hotel Torino 4****. • Dal 9 al 12 Febbraio 2015 - Viaggio a Lourdes in occasione dell’Anniversario dell’apparizione Mariana a Santa Bernardette. • 22 febbraio 2015 - una giornata a Menton per la “Festa dei Limoni” per vedere la magnifica sfilata di carri con Agrumi. • 8 marzo 2015 - Una giornata a Sanremo in occasione della tradizionale “Sanremo in Fiore” per ammirare la favolosa sfilata dei Carri Fioriti. • Dal 7 al 10 Maggio - Un viaggio per visitare Roma. Si visiteranno la basilica di S. Pietro e le tombe dei Papi, dai Giardini Vaticani a Trinità dei Monti, dalle ville di Tivoli a Ostia Antica. Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372-800423, 800429. Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema (Piazza Manziana 17. Crema tel. 0373250064). Sito: www.ctacremona.it


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CREMA

Sabato 17 Gennaio 2015

di Gionata Agisti

onsiglio comunale aperto sulla moschea il 6 febbraio. Lo aprirà il sindaco, poi 5 minuti per tutti gli interventi. L’orario per consiglio: apertura alle 20.30 e chiusura alle 24. Se, giunti a quest’ora, ci saranno numerosi altri interventi, il consiglio comunale aperto verrà riconvocato a un’altra data ravvicinata. Ma intanto ci si chiede spesso: Moschea, musalla o altro? Da tempo, si cerca di capire come sia più corretto chiamare il luogo di culto richiesto dalla comunità islamica cremasca. A margine della conferenza stampa su Padania Acque, il capogruppo di Forza Italia, Simone Beretta, ha però anticipato una notizia che potrebbe complicare ulteriormente la discussione in atto e, forse, far pendere la bilancia a favore di chi è contrario. «Il sindaco, Stefania Bonaldi, ha ragione: lei non vuole una moschea in città. Ma nemmeno una musalla. Una musalla è una semplice

Richesta di un Centro islamico Consiglio comunale aperto il 6 febbraio. Tutti possono parlare, ma 5 minuti per ogni intervento

sala di preghiera, che potrebbe essere ricavata anche in un angolo della propria casa. No, quello che è stato richiesto è un vero e proprio centro islamico. «Devo confessare» aggiunge Beretta, ironico, «che, finora, la mia pigrizia mi aveva impedito di verificare le parole esatte scritte nella richiesta in questione. Sapete cosa comporta quest’ultima, in dettaglio? Significa che la comunità islamica di Crema ha chiesto un centro dove, non solo si possa pregare, ma anche insegnare l’arabo e svolgere attività educativa. Io credo che l’ipotesi di un referendum tra i cremaschi ritorni come possibilità concreta, perché non è più di una questione semplicemente religiosa che si sta parlando».

La lettera del Nuovo Centrodestra al primo cittadino: prendere sul serio le preoccupazioni dei cremaschi

Il club «Forza Silvio», raccoglie le firme anche in questo week end Il Club socio culturale 1Forza Silvio Crema 1», comunica con soddisfazione il proseguimento della raccolta firme della petizione popolare. Sarà infatti ancora possibile firmare la petizione popolare per fermare il progetto di costruzione della MusallaMoschea a Crema, nei giorni 17 e 18 Gennaio 2015. Sabato 17 gennaio presso i tavoli di raccolta firme in via Verdi angolo via Tensini (a metà del Mercato coperto) dalle 9 alle 12,30. Domenica 18 gennaio presso i tavoli di raccolta firme in piazza Duomo dalle 9circa alle 12,30 e nel pomeriggio dalle 17 circa alle 19. Ricordiamo che le prime firmatarie sono state l’onorevole Daniela Santanchè di Forza Italia, l'onorevole e vice coordinatrice regionale di Forza Italia con delega alle attività dei club Elena Centemero e la senatrice della Lega nord Silvana Comaroli. Lo strumento della petizione popolare permette ai cittadini di far udire all’attuale amministrazione la propria voce forte e chiara di contrarietà alla realizzazione di una Musalla-Moschea a Crema.

Due le questioni all’ordine del giorno della conferenza stampa, convocata da Forza Italia e relativa ad altrettanti fatti che interessano «Padania Acque Gestione Spa», la titolare del servizio idrico integrato per la nostra provincia. Prima di tutto, il capogruppo di Fi in Consiglio comunale, Simone Beretta (in centro nella foto con, alla sua destra, Ernesto Baroni Giavazzi e, alla sinistra, Enzo Bettinelli) chiede perché il consigliere delegato di «Padania Acque», Alessandro Lanfranchi, di nomina Pd, abbia pagato 518mila euro ad «Aspm Soresina Servizi srl» senza, sembrerebbe, l’autorizzazione degli organi competenti. Secondo, il motivo della fretta con cui si vorrebbe procedere alla fusione per incorporazione della stessa «Padania Acque Gestione» in un’altra società, oggi senza dipendenti, la quasi omonima «Padania Acque Spa» che, prima della nascita del servizio idrico integrato, controllava le sole infrastrutture. Ma procediamo dal punto primo. Con tutta una serie di documenti, Beretta sostiene che il consigliere delegato Lanfranchi avrebbe pagato la «Aspm! di Soresina senza autorizzazione e delibera del consiglio di amministrazione di «Padania Acque Gestione». Non solo: l’accordo per il versamento dei 518mila euro sarebbe avvenuto senza che il relativo documento sia stato protocollato. A sostenere questa accusa anche il presidente della stessa Padania Acque Gestione, Ercole Barbati che, in una lette-

«Lei, sindaco, si è già arresa. Noi no» In merito al dibattito sulla possibile edificazione di una musalla a Crema, il parlamentare europeo Massimiliano Salini, il Consigliere regionale Carlo Malvezzi e il consigliere comunale Laura Zanibelli, tutti esponenti del Nuovo Centrodestra, hanno sottoscritto una lettera aperta indirizzata al sindaco di Crema. Che riportiamo. «Carissimo Signor Sindaco, troviamo particolarmente interessante il dibattito scaturito dalla bella lettera di un cittadino francese, oggi orgogliosamente cremasco. L’interesse nasce dalla testimonianza resa da un uomo libero che ha documentato, attraverso la sua esperienza personale, il fallimento del progetto multiculturale che la sinistra europea ha perseguito negli ultimi vent'anni. Ciò a cui stiamo assistendo oggi è il disastroso risultato dell’equivoco che nasce dalla convinzione che la convivenza civile sia garantita da una remissiva, reciproca tolleranza di modelli culturali opposti, rinunciando a difendere e a proporre a tutti ciò che ha reso grande la nostra civiltà, a partire dalla nostra tradizione religiosa e laica.

Carlo Malvezzi

E' quel modello fallimentare che con vent’anni di ritardo Lei e la sua maggioranza volete imporre anche a Crema, indipendentemente dalla drammatica lezione che la storia ci sta dando e dalla volontà della maggioranza dei cittadini cremaschi. L'ostinazione con la quale, a prescindere da tutto e da tutti, Lei dichiara l’impegno preso per la costruzione della moschea o musalla che dir si voglia, rientra in questo disegno.

Massimiliano Salini

Liquidare le profonde osservazioni ricevute nella testimonianza del cittadino francese mostrano come un pensiero debole sia la premessa alla sottomissione ad una cultura dominante, cosa ben diversa “dall’allargamento dei diritti di tutti” cui Lei si appella, peraltro non negati da chi l'ha preceduta. I grandi interrogativi e i timori che tutta l'Europa si sta ponendo meritano riflessione e prudenza oltre all'assunzione di responsabilità da parte di tutte le istituzioni nazionali ed

Forza Italia porterà Padania Acque all’attenzione della Corte dei Conti

E’ tutta una questione di soldi

ra, datata 23 dicembre 2014, e inviata ai membri del cda, afferma: «Fatto gravissimo è il pagamento ad Aspm di Soresina di una somma ingentissima, pari a 518.500 euro - tenendo conto che i poteri del consigliere delegato Lanfranchi gli avrebbero concesso pagamenti entro il limite di 75mila euro -, senza aver assunto alcuna delibera da parte del Cda e senza aver chiesto il parere al Comitato di indirizzo e controllo». Quest’ultimo, infatti, come previsto dallo statuto sociale, esprime autorizzazione preventiva in tutti i casi di operazioni e contratti di qualsiasi tipo e natura, che comportino un impegno finanziario di valore superiore a 200mila euro, salvo si tratti di

interventi obbligatori, in quanto previsti specificamente da atti di programmazione dell’Ufficio di Ambito o in quanto interventi di spesa del Piano di Ambito. È in base a quest’ultimo punto che il consigliere delegato Lanfranchi ritiene di essere nel giusto. Sempre per lettera, scritta a stretto giro di posta, in conseguenza dell’accusa rivoltagli da Barbati, Lanfranchi si rivolge così ai componenti del Cda: «Per quanto attiene il pagamento effettuato alla Aspm di Soresina, segnalo che lo stesso è stato disposto dopo aver informato il Cda di Padania Acque Gestione spa in data 21/11/2014 e l’Ente d’Ambito nei giorni successivi, quindi con trasparenza nel rispetto delle indicazioni normative. Eviden-

zio che i prospetti contabili e la fattura della cifra e pagata sono agli atti della società». Rimane però da dimostrare se il Cda abbia o meno autorizzato questo pagamento, perché, in caso negativo, Lanfranchi avrebbe agito al di fuori dei limiti del proprio mandato. Un consiglio urgente di «Padania Acque Gestione» è stato comunque convocato su richiesta del Comitato di indirizzo e controllo e dovrebbe tenersi la settimana prossima. «Sono stanco di dover rilevare situazioni poco trasparenti» si è lamentato Beretta. «quando tutto, in questo caso, si sarebbe potuto svolgere benissimo nel rispetto delle procedure. Questa volta, però, farò una segnalazione alla Corte dei

Conti e, insieme, chiederò un parere su un atto di indirizzo, quello relativo alla fusione per incorporazione di “Padania Acque Gestione” nella patrimoniale “Padania Acque”, che non mi convince sul piano formale e giuridico. Noi sosteniamo che si dovrebbe procedere in senso contrario, ovvero la gestionale dovrebbe incorporare la patrimoniale, dal momento che quest’ultima non ha dipendenti e, in base alla Legge di Stabilità 2015, dovrebbe addirittura cessare l’attività». Beretta continua: «Il sospetto che mi viene è che sia in atto il tentativo di distrarre l’attenzione dal problema dell’indebitamento delle altre società partecipate del territorio provinciale. Perché, infatti, non si è proceduto, per prima cosa, alla fusione di queste altrettante patrimoniali in Padania Acque che, a questo punto, avrebbe potuto disporre di dipendenti e chiedere la fusione con “Padania Acque Gestione”? Non si voleva forse far conoscere all’opinione pubblica lo stato di queste altre società, della loro difficoltà, si spera solo momentanea, a mantenere gli impegni economico-finanziari verso terzi, banche comprese? Aggiungo che questa fusione produrrebbe effetti negativi per Crema e l’in-

europee e di coloro che hanno deciso di vivere nel nostro paese provenienti da culture diverse. Come non ricordare le rivoluzionarie parole del presidente egiziano Al Sisi che, di fronte agli Ulema, ha recentemente richiamato la necessità di “rivoluzionare la nostra religione” perché è “inconcepibile che l’ideologia che noi santifichiamo faccia della nostra intera nazione una fonte di preoccupazione, pericolo, morte e distruzione nel mondo intero”. Le norme che in Regione Lombardia si stanno scrivendo a proposito dei luoghi di culto vanno in questa direzione: la necessità per le confessioni religiose di avere un accordo con lo Stato italiano, a garanzia del pieno riconoscimento dei valori fondanti la nostra convivenza civile, e l’obbligo che i luoghi di culto siano destinati esclusivamente alla preghiera e non ad attività politiche o a proselitismo inneggiante alla violenza. Abbiamo deciso di prendere sul serio le preoccupazioni dei cittadini cremaschi, tenendo dritta la schiena e continuando a difendere ciò che abbiamo di più caro. Lei, al contrario, sembra si sia già arresa».

tero Cremasco, non solo per la totale mancanza di rappresentatività, dato che la partecipazione nel capitale sociale della nuova società si limiterebbe allo 0,02% circa, ma anche perché quest’ultima potrebbe trovarsi nelle condizioni di far pagare ai propri cittadini debiti altrui». Ma non dovrebbe essere il sindaco, per prima cosa, e la sua maggioranza a interrogarsi in merito, ha concluso Beretta, visto che sono chiamati a tutelare gli interessi della comunità che amministrano? Alla conferenza stampa, erano presenti anche il coordinatore locale di Forza Italia, Enzo Bettinelli ed Ernesto Baroni Giavazzi, consigliere comunale di Chieve e già nel Cda di un’altra società partecipata, Scs. «Tutte le partecipate hanno bisogno di una profonda revisione» ha commentato Bettinelli, «e, al riguardo, l’amministrazione comunale ha iniziato, a nostro avviso, nel peggiore dei modi, chiudendosi a riccio ed evitando il confronto, nonostante la nostra disponibilità ma non è giusto che i cittadini cremaschi paghino per questo comportamento». «Da ex membro del Cda di una partecipata» ha aggiunto Baroni Giavazzi, «sono preoccupato di questo andazzo. Si vuole che tutto torni nella mani di una patrimoniale, per altro vuota. In passato, il nostro territorio ha già sofferto per essersi accollato parte dei debiti di altre società, in seguito a fusioni e non vorremmo che tutto questo si ripetesse».


Crema

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Sabato 17 Gennaio 2015

Dopo i fatti di Parigi e la notizia di cellule di fondamentalisti in azione, la domanda è d’obbligo

Consiglieri che siete favorevoli alla moschea, adesso avete paura o no?

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di Gionata Agisti

I fatti tragici di Parigi hanno tracciato un fronte di guerra, come hanno sottolineato diversi commentatori, tra i valori del mondo occidentale e il totalitarismo assassino dei terroristi del cosiddetto estremismo islamico. Si tratta di una situazione che non aiuta certo a distendere gli animi tra quanti, a livello locale, si stanno confrontando sull’ipotesi di un centro religioso islamico a Crema. La capacità di penetrazione trasversale da parte delle suggestioni terroristiche, tale da determinare il proliferare di cellule difficilmente controllabili e l’eventualità, se possibile ancora più pericolosa, dei “lupi solitari”, renderebbe quanto mai controproducente, secondo molti, l’istituzione di un centro religioso in città. Ma qual è lo stato d’animo di quanti, tra i politici cremaschi, si sono più esposti pubblicamente nell’esprimere la loro contrarietà al centro islamico? C’è paura? Diciamo subito che nessuno di loro intende buttare benzina sul fuoco e nemmeno si lascia andare a facili equazioni tra Islam e terrorismo, ma di sicuro non arretra di un passo nel rivendicare le proprie posizioni. A distinguersi per un maggior grado di apertura è il consigliere comunale di Forza Italia, Renato Ancorotti: «Personalmente, mi sento molto tranquillo, anche perché il mio atteggiamento nei confronti di una religione molto importante, quale quella islamica, è sempre improntato al massimo rispetto. Chiaro, la paura esiste perché, per quanto si tratti di una minoranza, è pur sempre una minoranza molto aggressiva, ma non ho timori, dal momento che lavoro con molte persone di fede musulmana e a questo proposito ho di conseguenza una mentalità più aperta». Non ha mai ricevuto minacce o ingiurie, via web o con altre modalità, per la sua posizione contro la moschea? «Non mi è mai capitato e non credo di meritarlo, proprio per i motivi che ho già detto. Ho grande tolleranza nei confronti di ogni confessione religiosa, ma sono contro tutti i tipi di integralismo, compreso quello cattolico, senza se e senza ma, perché li considero una forma di ignoranza assoluta. Di una cosa, però, sono preoccupato ed è la provenienza dei 400mila euro con cui la comunità musulmana cremasca intendere costruire il proprio centro di culto». Come mai? «Mi chiedo, infatti: provengono solo da opere di carità? Perché, nel caso, parte di questi soldi fosse stanziata da Paesi fiancheggiatori dell’integralismo, allora sì che avrei paura. Mi auguro anche che, all’interno della comunità cremasca, non vi sia chi sostiene che i vignettisti uccisi, in fondo, in fondo, se la siano cercata. In questo caso, auspico che i responsabili li allontanino immediatamente. Di fronte a tutto ciò, continuo a non capire il perché di questa accelerazione da parte dell’amministrazione comunale nei confronti della moschea».

Anche Tino Arpini, della lista civica «Solo cose buone per Crema», rivendica di non averne mai fatta una questione personale e, per questo, di sentirsi sereno. Ma è preoccupato che porre una questione simile possa fomentare l’insicurezza tra i cremaschi: «Stiamo toccando un tasto sensibile e non vorrei che, così facendo, si possa frenare anche la raccolta firme contro la moschea, in quanto la gente potrebbe sentirsi esposta in qualche modo. Per di più, da noi non si tratta di offese nei confronti dell’Islam, come nel caso delle vignette satiriche, ma di un confronto civile su un problema di rilevanza sociale». Se arrivassimo al punto di non poterne discutere per motivi di sicurezza pubblica? «Allora, saremmo messi male». D’accordo sulla possibilità che una discussione di questo tipo possa soffiare sul fuoco di animi già surriscaldati è Alberto Torazzi, consigliere comunale della Lega Nord: «Il nostro compito è riuscire a impedire la realizzazione della moschea, facendo capire alla gente i rischi che ne deriverebbero ma senza spaventarla. A Crema, ai musulmani è sempre stato offerto un luogo di culto e la possibilità di pregare, ma un centro religioso è un’altra cosa». Lei, da parte sua, non avverte una maggiore insicurezza? «La vita è nelle mani di Dio. Non è che possiamo farci condizionare di quanto è successo a Parigi. Dobbiamo pensare e agire nei modi asettici che dovrebbero contraddistinguere ogni legislatore ed è un fatto che questi terroristi sono stati indottrinati da alcuni imam e che in alcune moschee circola un certo tipo di insegnamento. Basti considerare il caso di Cremona. Si sta discutendo, insomma, di un problema che è alle nostre porte e mi chiedo perché non siano gli stessi musulmani moderati a chiedere una legge allo Stato che regolamenti la materia, come avvenuto in altri Paesi europei. Comunque, finalmente, il prossimo 6 febbraio ci sarà il Consiglio comunale aperto e la città potrà esprimere il proprio pensiero in proposito». Chi esprime una qualche preoccu-

pazione è Antonio Agazzi, di «Servire il cittadino»: «Insomma, fermo restando che mi considero una persona molto fiduciosa nei confronti del futuro e del buon senso di tutti, è chiaro che, nella situazione che stiamo vivendo, sindaco, giunta e maggioranza in Consiglio comunale si trovano in una posizione più favorevole, rispetto a quanti, come noi delle minoranze, stanno conducendo una battaglia di opposizione alla moschea e per tante ragioni. Un contesto simile, dove l’Isis è arrivato perfino in Libia, cioè alle porte dell’Italia, autorizza qualche perplessità in merito alla nostra poca copertura». Le è mai capitato qualche caso di minaccia o ingiuria via internet? «Onestamente, no. Un paio di volte, sono stati postati sulla mia pagina Facebook alcuni versetti in arabo, con traduzione, che personalmente ho ritenuto un po’ inquietanti ma, subito, altri interlocutori, anche favorevoli alla moschea, sono intervenuti prendendo le distanze». Questi episodi l’hanno spinta a rivolgersi alle forze dell’ordine? «No, si è trattato di casi isolati e, come si è visto, controproducenti per gli stessi che se ne sono resi protagonisti. Da parte mia, continuerò a sostenere le mie posizioni come ho sempre fatto, perché ritengo che rinunciarvi equivarrebbe a una omissione in un contesto democratico. Auspico, però, che i credenti di tutte le fedi arrivino ad accettare i principi che reggono la nostra civiltà, metabolizzando anche la satira». Del parere che, in città, atteggiamenti fondamentalisti non ce ne siano e che, ad ogni modo, non sia il caso di ingigantire la questione è Alessandro Boldi, dei 5 Stelle. È vero, d’altra parte, che una protesta contro la futura moschea proferita a Crema può avere una visibilità molto più ampia, vista la rete globale e, quindi, coinvolgere anche altre persone. Non crede? «Indubbiamente, il panorama è ormai globale ed è per questo che, facendoci carico dell’opinione di molti concittadini, crediamo che un centro religioso potrebbe essere un richiamo in città per gente di altri territori, di cui non si conoscono le

intenzioni. La questione della sicurezza la avverto non tanto per me, in quanto politico, ma per tutti e capisco che, in questi momenti, qualcuno possa provare paura. Non si può imporre un’integrazione. Questa deve essere il risultato di un processo di coinvolgimento della cittadinanza che, per quanto mi riguarda, potrebbe durare anche mesi, se non anni». Anche gli esponenti del Movimento 5 Stelle non hanno ricevuto offese per la loro posizione politica. L’unica occasione di interloquire via mail con un esponente della comunità islamica è avvenuta in seguito alla loro decisione contraria alla moschea. «Il mio collega, Christian di Feo, ha ricevuto una mail da parte del responsabile della comunità, che esprimeva delusione per la nostra opinione ma noi gli abbiamo spiegato che non facciamo che interpretare i sentimenti di molti cittadini». «Non penso a me stessa o ai miei familiari come obiettivi sensibili» interviene anche Laura Zanibelli, del Nuovo Centrodestra, «perché, se arrivassimo a questo punto, davvero non saremmo più liberi e, prima di arrivarci, gli organi competenti ravviserebbero il pericolo. In quel momento, ne prenderei atto e mi comporterei diversamente. Per ora, mi sento libera di muovermi a mio piacimento. Spero che la mia non sia una baldanzosa ingenuità. Una cosa è certa: esacerbare gli animi, come anche l’amministrazione comunale ha fatto, non ha giovato a nessuno e il risultato è stato provocare una divisione all’interno della città. Sicuramente, quanto accaduto a Parigi spinge a una profonda riflessione anche i richiedenti musulmani, perché credo che questa situazione non aiuti nemmeno loro». Ha il sentore di una preoccupazione crescente tra la gente di Crema? «Incontro persone che esprimono la loro preoccupazione e mi chiedono di essere ascoltati. Non sono tanto spaventate a livello personale ma hanno paura soprattutto che si arrivi a un indebolimento delle nostre libertà. La loro preoccupazione, peraltro, non è ingiustificata, basta vedere quanto successo a Cremona, appena lo scorso dicembre, quando l’imam del posto ha pronunciato frasi allarmanti nei confronti dei cristiani copti». Che il clima non sia più lo stesso lo sottolinea anche Simone Beretta, di Forza Italia: «Certamente, non c’è da stare tranquilli. Dopodiché, spero che la nostra posizione non diventi oggetto di attenzioni preoccupanti. Spero non accada, ma nemmeno dobbiamo farci intimorire. Finora, non ho mai utilizzato i social network per prendere posizione in merito, ma adesso comincerò anch’io a scrivere a sostegno del libero pensiero. Ormai, abbiamo detto più volte al sindaco che non ci sono le condizioni per un centro religioso islamico in città, ma non veniamo ascoltati. Auguriamoci che non succeda mai nulla. È evidente che questi terroristi stanno creando danni anche ai musulmani moderati, ma è altrettanto evidente che questi ultimi non si stanno dimostrando in grado di fermarli».

Chiuso il sistema bibliotecario? Comune, sveglia! Riceviamo e pubblichiamo questa interrogazione di Laura Zanibelli, consigliere del Nuovo Centrodestra a Crema, che sarà iscritta all’ordine del giorno del Consiglio comunale. «Si stanno diffondendo sempre più a mezzo stampa e web le notizie circa un'ipotesi di chiusura del Sistema Bibliotecario Cremonese, cui anche Crema ha aderito. Risulterebbero superabili i problemi inizialmente paventati in capo alla Regione, dato che le risorse, che affluivano dalla Regione alle Province con vincolo di utilizzo e finalizzazione sulla scorta delle leggi regionali di settore, entrerebbero come risorse che le Provincepossono decidere in autonomia. Resta quindi di vitale importanza la strategia che vorrà attuare la Provincia. Riteniamo il servizio assolutamente da privilegiare per il nostro territorio e perciò che debba esser definita in breve termine una strategia da parte della Provincia e quindi degli altri enti coinvolti a riguardo. Si chiede quindi quale impegno si sia assunta l'Amministrazione comunale di Crema nei confronti della Provincia per sostenere e garantire il mantenimento del Sistema bibliotecario per i comuni aderenti e quindi i cittadini. Se sia disposta ad un maggior contributo a sostegno del Sistema, dando anche un segnale reale agli altri enti coinvolti, e manifestando quindi una reale volontà di privilegiare tale servizio. Quale strategia intenda proporre e sostenere per il mantenimento degli standard di qualità ed efficienza offerti dal Sistema Bibliotecario cremonese».

I cremonesi ci hanno fregato il nostro Expo

«Si sono lette notizie preoccupanti che portano nel mirino ancora quest’amministrazione per il prossimo Expo. Ricorderete che è stato presentato il progetto «Extraodinary Crema», con gli operatori del territorio, ristoratori, albergatori e tour operator. Bene, quest'ultimi, dopo aver preparato i pacchetti per turisti che seguiranno i corsi di formazione a Crema (una settimana al mese), aver dedicato risorse e tempo per sviluppare il progetto, bene questi stessi operatori vedrebbero vanificare il loro sforzo se è vero che il progetto non è stato affidato a loro ma ad altre agenzie di Cremona» dice Laura Zanibelli del Nuovo Centro destra. Vero? Falso? «L'amministrazione non ha smentito» sottolinea Laura Zanibelli. Che si chiede: «Ma dov'era quando sui tavoli delle decisioni si pianificavano le azioni e venivano scelte le modalità di affidamento dei progetti? Nulla da eccepire naturalmente sull'esperienza professionale di operatori non cremaschi. Ma allora perchè coinvolgere nella programmazione i nostri operatori, che avrebbero speso tempo e denaro, cioè lavoro, per niente? Quali ricadute avremo sul nostro territorio, quando peraltro già ci stiamo muovendo in ritardo? Chi stiamo aspettando ancora perchè a Crema non arrivino i «turisti per caso»?». L'amministrazione deve saper rispondere a queste preoccupazioni, senza nascondersi dietro le decisioni di altri. Anche se ormai la frittata sembra fatta. «Altrimenti» ci si chiede, «che cosa ci stanno questi del centrosinistraa fare al governo della città? Solo per imporre le loro soluzioni sopra tutto e tutti (scuola e centro islamico docent?)».


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Crema

Sabato 17 Gennaio 2015

Rapina 500 euro in farmacia con il coltello da cucina E’ stata rapinata la farmacia di Adriano Stracchi di via Vignoli, in via Vignali a Monte Cremasco. Un uomo con il volto coperto da passamontagna ha estratto un coltello da cucina con il quale ha minacciato il commesso e il farmacista intimando loro di consegnare i soldi della cassa. Dopo aver preso il denaro – si tratterebbe di 500 euro circa – il rapinatore è fuggito a piedi per le vie del paese. Facendo perdere le tracce. Pare che la rapina sia stata registrata dalle telecamere della farmacia.

Rubano chiavi al bar Barcelona, ma vengono presi Telefonata di notte del proprietario del Barcelona Cafe di via Matteotti per denunciare un furto. Infatti, poco prima di chiudere il locale, si sarebbe accorto che mancava un mazzo di chiavi dalla porta d’ingresso e che probabilmente era stato rubato. Il gestore ha anche svelato i suoi sospetti su coloro che potevano essere gli autori del furto e su che macchina viaggiavano: una Punto di colore azzurro. Dopo alcuni minuti, una pattuglia del Radiomobile ha intercettato e fermato l’auto con a bordo tre persone lungo la Paullese. Accompagnati in caserma, i tre sono stati riconosciuti dal titolare del Barcelona. Anche la visione delle immagini registrate dalle telecamere del bar del bar ha dissipato ogni dubbio: dal filmato si vede come uno dei tre ha distratto uno dei camerieri mentre il complice ha rubato il mazzo di chiavi in questione, ritrovato dai carabinieri nel giubbetto di uno di loro. I tre, un uomo e una donna lodigiani e un uomo di origine albanese, sono stati denunciati a piede libero per il reato di furto aggravato in concorso.

Furto di rame sulla ciclabile: li stanno cercando Sono stati rubati oltre due chilometri di cavo elettrico lungo la ciclabile dei Mosi per Cremosano, che corre parallela alla strada. Il furto di rame è avvenuto nella notte dal 9 al 10 gennaio. I ladri per agire indisturbati e non essere visti, hanno spento le luci dei lampioni che illuminano la ciclabile. Secondo i tecnici del comune, risultano rubati 2.500 metri di cavi in territorio di Crema. Riparare i danni sarà lungo e costoso. E’ stato, invece, sistemato il danno presso le vie Europa, Pagliari e D'Andrea a Ombriano e si sta alacremente lavorando anche al ripristino dei disservizi nelle vie XI Febbraio e Galli. Scuole con oltre la percentuale di alunni stranieri. Su questo tema si è aperto una polemica epistolare, e di contenuti, tra le scuole di San Pietro e l’assessore Attilio Galmozzi. La prima lettera è partita dal presidente dell’Associazione Borgo San Pietro, Maria Luisa Crotti, che riassumiamo per motivi di spazio. «Tra i genitori di Borgo S. Pietro non vi è “una certa chiusura ad accogliere bambini stranieri nel plesso”. Non so da quale fonte Lei abbia tratto le percentuali circa le presenze straniere nella nostra scuola ma certamente posso dirLe che i dati ufficiali della presenza di alunni stranieri negli istituti di Crema davano una presenza del 13% a San Pietro nel 2013 e del 43% a Curtatone (e non il 92 % come da lei riferito) mentre per il 2014, i dati danno una presenza del 12% nelle classi di San Pietro e non del 4% come da lei indicato. In ogni caso, l’esistenza a San Pietro di 3 sezioni per ciclo classe, che accolgono bambini nel numero massimo consentito per ciascuna classe, ovviamente, permette di ricevere un numero unitario alto di bambini stranieri che, spalmati in più classi e su un numero elevato di alunni per classe (e’ una regola matematica, non un’opinione), danno il risultato di

Scomparirà anche l’uchèt, che ha sempre fatto coppia con il Gagèt, la tipica maschera cremasca? Può darsi. Lo dicono due lettere. Che qui pubblichiamo

Il Carnevale 2015 sarà senza animali

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dalla redazione

iente animali al prossimo Carnevale? Probabilmente sì. Tutto è partito da una lettera scritta da Ivan Tavazzi che ha scritto alla giunta e al Comitato del Carnevale Cremasco: «Al fine di evitare le polemiche degli avvenimenti dello scorso anno, vi chiediamo fin da ora di evitare il coinvolgimento di animali in qualsiasi tipo di corteo, sfilata o spettacolo in generale. Come è già stato fatto notare, sottoporre gli animali a inutile stress è maltrattamento… quindi, chiedo esplicitamente che il comune e tutto il corpo organizzativo eviti la presenza di animali in tutto il territorio. Sara' dunque mia premura, in caso, informare le autorità preposte per il controllo sia dei permessi necessari che quant'altro al fine di evitare situazioni di maltrattamento come lo scorso anno». Puntuale è arrivata la rispostadel sindaco di Crema, Stefania Bonaldi: «Riteniamo che lo scorso anno vi siano state incomprensioni ma probabilmente anche equivoci, gli animali presenti peraltro a detta degli operatori Asl non risultavano in una condizione di mal-

trattamento ed il regime autorizzatorio era risultato regolare. Ciò detto ha il mio personale impegno a verificare con gli Amici del Carnevale Cremasco

che un eventuale (non ne sono ora a conoscenza) impiego di animali nella sfilata 2015 avvenga secondo modalità consone e rispettose, previa con-

giunta valutazione con il Dr. Provana, responsabile del servizio Veterinario dell'Asl - distretto di Crema e con le debite, preventive autorizzazioni».

Convegno di formazione e aggiornamento sul Jobs Act «Le novità nel mondo del lavoro alla luce del Jobs Act e della legge di stabilità 2015». Questo il tema del convegno in agenda per venerdì 23 gennaio, dalle 9 alle 13, in sala Maffei della Camera di Commercio di Cremona. Presentata dall’Ordine dei commercialisti di Cremona e Crema, dall’Ordine consulenti del lavoro e da Apindustria Cremona, con il patrocinio della Camera di Commercio di Cremona, l’iniziativa parte da un’emergenza reale: «Il 2014 si chiude in piena emergenza lavoro. A novembre, spiegano i dati dell’Istat, il tasso di disoccupazione ha raggiunto quota 13,4%. Il numero di

disoccupati, 3 milioni e 457 mila, è aumentato dell’1,2% rispetto al mese precedente e dell’8,3% su base annua. Ancora più preoccupanti i numeri sulla disoccupazione giovanile: i disoccupati tra i 15-24enni sono oltre 729 mila, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,1 punti su base annua. Questo il difficilissimo scenario sul quale si inseriscono le disposizioni in materia di lavoro recentemente introdotte con la legge di stabilità 2015, con il Jobs Act e con il decreto delegato d'attuazione del 24 dicembre 2014 sul "contratto a tempo indetermi-

nato a tutele crescenti in relazione all'anzianità di servizio». Relatore sarà Eufranio Massi, grande esperto e profondo conoscitore del diritto del Lavoro, ex direttore della Direzione territoriale del lavoro di Modena, collaboratore di diverse riviste specializzate in materia di lavoro, apprezzato autore di volumi sempre in ambito giuslavoristico, nonché punto di riferimento per gli operatori del settore grazie anche alla completezza e ricchezza di informazioni e documentazione reperibili sul sito internet da lui diretto dottrinalavoro.it.

Recuperati calici e pissidi rubati a Soncino: denunciati ambulanti

Comune avvisa i cittadini: attenti alle truffe! «Mai inviato tecnici di luce e gas nelle case»

I carabinieri di Soncino – in collaborazione con quelli di Crema - hanno identificato i due ladri, autori del furto di 4 calici e 2 pissidi in rame argentato avvenuto lo scorso 5 gennaio nella sacrestia della chiesa di Soncino, di cui è parroco l’arciprete Mario Marinoni. E’ stata anche recuperata anche una parte di bottino, del valore di 15mila euro. I ladri sarebbero una coppia di ambulanti che nei mercati vende oggetti di antiquariato. I due, convocati in caserma e interrogati, hanno confessato di essere loro di essere gli autori del furto nella chiesa di Soncino. E hanno restituito un calice e due pissidi; mentre la parte restante del furto (tre calici), a loro dire, era già stata venduta a ricettatori stranieri. I due sono stati denunciati a piede libero con l'accusa di «furto aggravato in concorso». Per quanto riguarda i tre calici mancanti, le fotografie degli stessi sono in possesso dei carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio artistico.

Contro i tentativi di truffa, che sono diventati sempre più numerosi, ecco quanto ha scritto il Comune: «Ciclicamente si verificano tentativi di truffa ai danni di cittadini ignari, soprattutto anziani, ad opera di lesti avventori che si qualificano come tecnici inviati dal Comune o dalle società di erogazione della luce o del gas. Ci è stato segnalato che su tutto il territorio cremasco in questi giorni finti tecnici del gas, con la scusa di fare controlli alle caldaie, si introducono nelle case e comunicano che l'impianto ha un guasto, offrendo subito un immediato intervento risolutore. Dopo aver completato la finta riparazione, viene richiesto al malcapitato il paga-

mento di una somma fino a 250 euro». Ed ecco la raccomandazione: «Il Comune di Crema invita i cittadini a prestare la massima attenzione a questi individui che si presentano porta a porta promuovendo una fantomatica azione di controllo e contestuale riparazione della caldaia o dell’impianto del gas. Si spacciano per inviati del sindaco o del Comune, ma si tratta di millantatori. Il Comune non ha autorizzato alcun incaricato a chiedere soldi. Si tratta di raggiri che possono e debbono essere denunciati alle forze dell’ordine. Invitiamo pertanto i cittadini alla massima prudenza e alla verifica dei soggetti che dovessero presentarsi».

scuola di borgo san pietro e bimbi stranieri: LETTERA ALL’ASSESSORE GALMOZZI e la risposta

percentuali proporzionali piu’ basse. Se non si leggono questi numeri con oggettività, si falsa la realtà, dando un’immagine ben lontana da ciò che realmente è». E ancora: «Le assìcuro che i bambini stranieri e le loro famiglie per noi, a San Pietro, non sono affatto un problema ma anzi una grande opportunità ed un’enorme risorsa. Non ci sogniamo nemmeno di non volerli o di rifiutarli ma anzi, li riteniamo “dei nostri” e facciamo del nostro meglio per accoglierli, noi genitori asso-

ciati e le insegnanti. Molti bambini stranieri, infatti, sono iscritti alla nostra associazione e versano una quota associativa che sostiene i progetti della scuola; molti altri ci aiutano e sono fondamentali nella realizzazione di eventi di raccolta fondi come la bancarella di Natale e la festa di fine scuola; tutti ci permettono di realizzare quello scambio di culture, identità e tradizioni che è l’integrazione. Gli insegnanti sono preparati ad accogliere nel modo giusto i bambini che non sanno

perfettamente l’italiano e sono applicati programmi ad hoc per l’alfabetizzazione o il recupero». Infine: «L’unica cosa che abbiamo chiesto e lo abbiamo fatto alla dirigente del comprensivo Crema 1, non alla stampa o all’assessore, è che vengano mantenute le 3 sezioni a San Pietro. Perche’ vede, il protocollo del Comune non si occupa di integrazione, ma in realtà chiede di fissare in tutte le scuole primarie il limite a 2 sezioni per classe e ciò, anche a San Pietro dove vi sono iscrizioni per ben più delle 3 classi che attualmente vanno dalla prima alla quinta in 3 sezioni per ciclo classe e da anni. E questo è ciò che noi genitori non possiamo accettare né accetteremo mai perché limita il diritto costituzionale di liberta’ di scelta educativa delle famiglie. Vogliamo mantenere 3 sezioni perché è la legge a stabilire che le famiglie sono e devono essere libere di scegliere. Inoltre perché, proprio per accogliere al meglio il maggior numero possibile di bambini stranieri, è utile avere il maggior numero di sezioni per classe ed il maggior numero di alunni

per ciascuna sezione». Ed ecco la risposta dell’assessore Galmozzi: «Confermo che le percentuali che ho citato corrispondono alla realtà e non solo: al plesso scolastico di Curtatone e Montanara la prima sezione della scuola infanziapresenta oggi una percentuale di alunni stranieri iscritti pari al 92% e il plesso in generale ha una percentuale di alunni stranieri che sfiora il 50%. Non ho mai affermato che l’istituto comprensivo Crema 1 operi coscientemente delle scelte per scoraggiare l’iscrizione degli alunni stranieri: ma la presenza numerica e percentuale sotto la media degli altri due IICC è palese e sotto gli occhi di tutti. I motivi? Non li conosco, e mi piacerebbe che si potesse fare un’analisi dettagliata di questo fenomeno. E anche la percentuale di alunni con disabilità certificata (sia essa motoria sia di tipo cognitivo – quest’ultima rappresenta la percentuale più incidente) appare vistosamente disomogenea nei tre istituti comprensivi. Ripeto: sono dati, non illazioni. In merito alla questione che Ella ha voluto rappresentarmi, ho già avuto modo di chiarire che il protocollo prevede già la terza classe prima nel Plesso di Borgo San Pietro e pertanto, nel ribadirlo, considero chiusa (e fuorviante) la questione».


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Crema

Sabato 17 Gennaio 2015

Ornella Piacentini, pellicce a Crema

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a boutique “Ornella Piacentini”, in via XX Settembre 36 a Crema, è da ottant'anni punto di riferimento tanto per la pellicceria quanto per i capi in pelle e abbigliamento. La Sig.ra Maria Ghisoni, madre dell’attuale titolare Ornella, apre il negozio nel 1933 e nonostante la boutique abbia mantenuto la stessa location, a pochi passi da Piazza Duomo, molte sono state le trasformazioni e i cambiamenti avvenuti negli anni. Con l’ingresso in attività di Ornella, circa quarant'anni fa, è iniziato un rapporto di stretta collaborazione con gli stilisti più famosi del settore. Fendi, Giuliana Teso, Gabriel Pisani, Vito Nacci, Marni, Ferrè sono solo alcune delle griffe con le quali Ornella Piacentini ha costruito un rapporto di stima e collaborazione che si è consolidato nel tempo e tutt’ora permane. Grazie al titolo di stilista e modellista conseguito presso l’istituto artistico Marangoni di Milano, la titolare ha prodotto e produce ancora personalmente capi su misura per tutte le clienti che desiderano modelli unici ed esclusivi. “La collaborazione con uno staff interno di assoluto livello e com-

La boutique di Via XX Settembre è da oltre ottant’anni punto di riferimento sia per la pellicceria che per capi in pelle, abbigliamento, cerimonia e sposa

petenza al quale ho trasmesso negli anni la passione e l’amore per la pellicceria, la scelta delle pelli, le accurate finiture ci consentono di offrire alle clienti pellicce di assoluta qualità, ad un prezzo competitivo poiché direttamente prodotte”. Non possiamo dimenticare quanto la moda in pellicceria si sia negli anni trasformata, dalle pellicce lunghe, ampie e che dovevano durare una vita si è passati a capi leggeri, pratici, reversibili a cuoio, più corti ed al servizio di una donna dinamica ed al passo coi tempi!! La capacità professionale ed attrattiva dell’atelier ha coinvolto clienti che provengono anche da fuori provincia per avere capi esclusivi e raffinati, adatti alla donna che sceglie la qualità di un look unico e inconfondibile. Prima di salutarci Ornella desidera ricordare a chiunque possieda una vecchia pelliccia nell’armadio che, pur non indossandola, il cuoio invecchia

ed è un vero peccato lasciarla inutilizzata ad occupare spazio. Affidandola alla boutique di Via XX Settembre a Crema sarà possibile trasformarla in un capo giovane, alla moda e portabile tutti i giorni! “Con una spesa relativa accontentiamo coloro che avevano da anni pellicce larghe, pesanti, con spalle enormi trasformandole in capi irriconoscibili!” Come vedete non mancano i motivi per venire a visitare questa splendida boutique dislocata su tre piani nel cuore della città di Crema


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Sabato 17 Gennaio 2015

TEATRO, BIMBI PROTAGONISTI

Nuovo appuntamento con la Stagione di Teatro Ragazzi presso il Comunale di Casalmaggiore. Mercoledì 21, giovedì 22 e venerdì 23 gennaio, sempre alle ore 10, “Claudio Milani e Latoparlato presentano “Voci”, di e con Claudio Milani, testo e regia di Francesca Marchegiano, scenografie di Elisabetta Viganò e Armando Milani, musiche di Sulutumana e Andrea Bernasconi, luci di Fulvio Melli. Cantante lirica Paolo Luppino. Lo spettacolo, destinato alla scuola dell’infanzia, ha ricevuto numerosi premi. Quella rappresentata sul palco del Comunale è una magica e toccante storia che insegna ai bambini, e ricorda agli adulti, l'importanza di affrontare la vita superando gli ostacoli e accettandone i doni, esprimendo, con coraggio e senza pregiudizi, la voce che ognuno ha nel cuore.

FORZA NUOVA CONCEDE IL BIS

La comunità militante di Forza Nuova Cremona prosegue la campagna di raccolta firme sul territorio, anche casalasco, per la modifica della legge regionale e del conseguente regolamento, in relazione ai criteri di assegnazione degli alloggi popolari, chiedendo l’inserimento di un solo criterio: la cittadinanza italiana. La prima tappa si è svolta a Piadena il 6 dicembre, il 20 dicembre è stata la volta di San Giovanni in Croce e sabato 10 gennaio Casalmaggiore. «Le oltre centosessanta firme raccolte – affermano i responsabili - ci incoraggiano a continuare, e allestiremo un nuovo banchetto sabato 17 gennaio dalle 9 alle 13 in Piazza Battisti a Casalmaggiore, in coincidenza con il mercato settimanale. Forza Nuova intende essere in piazza a fianco degli italiani colpiti dalla crisi. Non è necessario andare all’estero per fare volontariato e cooperazione».

CASALMAGGIORE

casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

Uniti attorno a Reindustria

Casalmaggiore con Cremona e Crema per aprire un nuovo ciclo. Bongiovanni trascinerà il Casalasco?

L

di Vanni Raineri

e amministrazioni di Cremona, Crema e Casalmaggiore hanno inviato un comunicato congiunto in merito al tentativo di rilancio di Reindustria, su cui si è tenuto un incontro in settimana. Il tema ha già suscitato qualche accenno polemico nel Casalasco, in quanto alcuni sindaci, alla notizia di una possibile apertura di uno sportello di Reindustria a Casalmaggiore, hanno chiesto chiarimenti, temendo in particolare possibili sovrapposizioni con l’attività del Gal Oglio Po. Ecco il comunicato, che porta la firma per Casalmaggiore del sindaco Filippo Bongiovanni e dell’assessore (all'Istruzione e Attività Produttive) Sara Valentini. A seguito della partecipatissima assemblea di Reindustria di martedì 13, intendiamo ribadire l’assenso forte e convinto della parte “pubblica” per il rilancio di Reindustria quale Agenzia di Sviluppo Territoriale dell’intera Area Vasta Cremonese. Un’agenzia con un perimetro almeno provinciale, che non escluda possibili azioni in chiave ultraprovinciale, valutando collaborazioni con i Territori confinanti (Lodi-Treviglio-Viadana-l’Area Oglio Po Mantovana) e stringendo alleanze con altri soggetti che, parallelamente, operano sul territorio provinciale o su parte di esso, ma con altre competenze. Oggi più che mai, in un quadro di profondo e complesso mutamento degli assetti istituzionali è necessario che il Territorio, anzi, i Territori, sappiano fare squadra e lavorare confrontandosi e coordinandosi, obiettivo che i Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore hanno fortemente condiviso approcciando il tema del futuro di Reindustria e che ha

trovato condivisione anche da parte del Presidente della Provincia Vezzini, pure intervenuto in Assemblea nonché del Presidente della C.C.I.A.A. Auricchio, che stante un impegno condiviso su base provinciale ha da subito confermato per il 2014 gli stanziamenti della camera di Commercio, nonostante i cospicui tagli governativi. Da questo confronto fra i soci pubblici è nato un documento offerto quale contributo alla Assemblea per stimolare il dibattito fra i soci ed orientarlo in modo concreto e costruttivo. Fermi restando i luoghi della “regia” territoriale, in capo al tavolo AQST - Accordo quadro per lo sviluppo territoriale promosso dalla Regione Lombardia, che ha il compito di stimolare la programmazione negoziata e che invitiamo i referenti regionali a rivitalizzare presso lo STER, individuiamo come compito decisivo dello “strumento” Reindustria quello di essere il motore per promuovere azioni in ordine alla competitività territoriale e alla programmazione negoziata, ricercando bandi di finanziamento ma soprattutto elaborando progetti finalizzati a intercettare risorse, con riferimento a reti di imprese, aggregazioni organizzate di impresa, università, enti pubblici e privati insieme. Riteniamo poi che Reindustria possa e debba giocare un ruolo determinante nello studio e nella coprogettazione di pacchetti di attrattività territoriale per localizzazioni in chiave sovra comunale (bonus, incentivi, benefici) e quale soggetto catalizzatore di progettualità legate al tema delle Infrastrutture, avvalendosi anche delle competenze e professionalità presenti nell’Ente di Area Vasta, per disporre di progetti esecutivi e cantierabili da potere candidare alla ricerca di ri-

Il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni

sorse anche esterne. Un’azione forte dovrà essere coordinata anche sul tema del Turismo e della Promozione del Territorio e dei prodotti tipici locali, assets strategici importanti, in vista di Expo e del dopo Expo per fare rete con le realtà di questo settore ed impostare strategie commerciali di sviluppo e di marketing territoriale, impraticabili singolarmente. L’incorporazione dell’incubatore Crema Ricerche, che sarà approfondita nelle prossime settimane, consentirà di promuovere l’innovazione ed il supporto alle Start Up locali, con un più stretto legame

con le realtà universitarie presenti nell’area vasta: UniMi, Politecnico ed Università Cattolica. La compagine “pubblica” ribadisce un forte investimento sull’Agenzia e sul suo rilancio e ciò che auspica, e che è positivamente emerso nei numerosi interventi sviluppati nel corso della Assemblea, è che lo stesso avvenga da parte di tutti i soci, non tanto in termini di risorse economiche, quanto in termini di protagonismo e di presidio, di interesse ed attenzione per l’operato dell’agenzia, di costante monitoraggio degli obiettivi e di partecipazione alla vita dell’Agenzia.

La Giornata del Migrante in ricordo di don Paolo In occasione del 25° anniversario della Casa dell’Accoglienza si terrà a Casalmaggiore. Celebrerà in Duomo il Vescovo

Domani, domenica 18 gennaio, ricorre la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. “Chiesa senza frontiere. Madre di tutti” lo slogan scelto per l’edizione 2015, a un secolo dalla prima celebrazione, avvenuta nell’aprile del 1915.

A livello diocesano la Giornata sarà celebrata a Casalmaggiore dove, alle 15,30, nel Duomo di Santo Stefano, il vescovo Dante Lafranconi presiederà l’Eucaristia, cui sono particolarmente invitati gli immigrati cattolici.

TOMBOLA AUSER A GUSSOLA Stasera, sabato 17 gennaio alle ore 21, presso il Centro Culturale di Gussola il circolo AuserInsieme organizza una tombola per trascorrere una serata in compagnia tra tutti i suoi associati.

La scelta dell’Ufficio diocesano Migrantes, diretto da don Antonio Pezzetti, di celebrare questa Giornata a Casalmaggiore è stata dettata da due anniversari da poco trascorsi: i 25 anni della Casa dell’Accoglienza di Casalmaggiore e i 5 anni della morte del suo fondatore, don Paolo Antonini. La Casa dell’Accoglienza casalasca, oggi gestita dalla Caritas Diocesana, ha le proprie origini nel 1989, quando mons. Antonini (parroco di S. Stefano dal 1978 al ’97) decise di destinare l’ex collegio “Don Bosco” a luogo di accoglienza degli immigrati. Il 29 marzo 2003, con il nuovo parroco don Alberto Franzini, il vescovo Lafranconi ha benedetto i locali della nuova “Casa di accoglienza San Giovanni Bosco”. Da allora la struttura, ge-

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stita dalla Caritas diocesana attraverso il direttore Ludovico Gardani, è diventata punto di riferimento per l’intero territorio. Oltre all’accoglienza degli immigrati, cerca di rispondere alle situazioni di necessità del circondario: vi sono alcune stanze per l'accoglienza temporanea degli stranieri e un nucleo di mini-alloggi per anziani in difficoltà, ragazze madri, donne abbandonate con figli a carico o giovani a rischio di devianza sociale. La capienza complessiva è di 25 posti. Servizi ai quali si affianca anche il prezioso lavoro del Centro d’ascolto. «A dare impulso a tutto questo fu don Antonini – ricorda don Pezzetti – che quando lasciò la parrocchia decise di ritirarsi proprio alla Casa dell’accoglienza per continuare il lavoro iniziato negli anni precedenti».

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Mons. Antonini, classe 1921, originario di Fossacaprara, fu parroco di S. Stefano dal 1978 al 1997, dopo le esperienze a Breda Cisoni (da vicario prima e da parroco poi) e a Gazzuolo. «Nelle scorse settimane – precisa don Pezzetti – è stato il quinto anniversario della sua morte, avvenuta il 23 novembre 2009. Abbiamo deciso di ricordare il suo impegno proprio nella prossima Giornata del migrante e del rifugiato, nella circostanza anche del 25esimo della Casa dell’accoglienza di Casalmaggiore, anche in questo caso caduta nel 2014». Pochi mesi fa la presentazione del volume “Quando i profeti fanno ‘casino’. Don Paolo Antonini e i suoi articoli su ‘Ritrovarci’ a 25 anni dall’apertura della Casa dell’Accoglienza” curato dal professor Guido Sanfilippo.

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Sabato 17 Gennaio 2015

Municipia, ma a tre o a sei?

Prosegue rapidamente l’unione tra Scandolara, Motta e Cingia, ma stenta a decollare l’allargamento a Gussola, Martignana e Torricella

P

di Vanni Raineri

rosegue senza intoppi il cammino dell’Unione Municipia, ma sembra frenare per il momento il tentativo di ampliarla facendone l’unione dell’asse

del Po. E’ trascorso un anno dall’incontro pubblico, sul palco della “Festa dal Pipén” di Torricella, col quale i sindaci di sei paesi annunciavano direttamente ai cittadini l’intenzione di dar vita ad un’unione di circa 10mila abitanti, unificando i tre comuni di Municipia (Scandolara Ravara, Motta Baluffi e l’allora neoentrata Cingia de’ Botti) con Gussola, Martigana Po e Torricella del Pizzo. Da allora però il processo sembra essersi interrotto, come ammette a denti stretti il presidente di Municipia (nonché sindaco di Scandolara) Velleda Rivaroli: «I lavori proseguono, e bisogna considerare il cambio corposo delle amministrazioni elette in primavera». Delle tre però una non è andata al voto (Torricella), l’altra (Matignana) ha visto prevalere proprio chi si era schierato per la nuova unione, resta solo Gussola. «Ripartiranno gli incontri, noi come Municipia la nostra strada la stiamo facendo e non siamo obbligati all’allargamento (tra l’altro i fondi per le unioni a Municipia arriveranno comunque, allargamento o meno, ndr). Bisogna essere tutti convinti». Ma gli incontri programmati un anno fa per la stesura dello statuto? «Dispiace che un anno fa ci eravamo presi un impegno stabilendo tre incontri entro maggio dei quali abbiamo fatto solo il primo. Gli altri due sono saltati. Ammetto che l’enusiasmo di gennaio 2014 è andato scemando. Ora però vogliamo

ripartire, parlando degli obiettivi strategici da subito, mettendo tutto sul piatto». Anche le cose sgradevoli, cioé i temi caldi che potrebbero dividere, lascia intendere il sindaco, che prosegue: «La strada è tracciata, a Municipia siamo già nelle condizioni di passare alla fusione con un referendum, ma io all’allargamento ci tengo. E’ una strada obbligata e va percorsa, tra l’altro le unioni non sono vincolate al patto di stabilità, e ormai a parecchi bandi possono partecipare solo le unioni. Quando riprenderemo gli incontri servirà darsi tempistiche, il processo va chiuso entro il 2015, non oltre, e bisogna darsi da fare nella prima metà dell’anno lavorando alla bozza dello statuto, coinvolgendo naturalmente anche le minoranze nel processo, oltre che i cittadini». Ma è Gussola che frena? «L’amministrazione è cambiata e anche il cambio del segretario non ha giovato, ma è il comune più grande e dovrebbe trascinare gli altri. Per ora ci siamo visti a dicembre per concludere l’adempimento normativo delle convenzioni». Passando invece a Municipia: «Nel 2015 abbiamo trasferito ulteriori servizi, soprattutto da Cingia che è con noi solo da un anno. Tra Scandolara e Motta il processo è molto avanzato». Con Motta l’anno si era chiuso con qualche polemica: «Dopo un primo periodo di assestamento, tutti lavoriamo nell’ottica dell’unione. Nel 2015 siamo partiti col consolidamento dell’unificazione del personale dell’ufficio tecnico, e l’utilizzo del portale Globo per le pratiche telematiche. Avevamo 4 professionisti, ora 3 ma non divisi per territorio bensì per settore (edilizia privata, edilizia pubblica e lavori esterni), con uniformità di procedure e programmi. Sui lavori

Velleda Rivaroli alla sua scrivania di sindaco in Municipio a Scandolara Ravara

esterni si è partiti con l’unificazione dei cantonieri». Ormai tutti i servizi sono stati associati. «Ora però dobbiamo uniformare i servizi e i regolamenti: orari di apertura al pubblico, tipologia e qualità dell’offerta. E poi scuolabus, punti raccolta e servizio per la materna, e poi biblioteca, servizi sociali. Non sarà facile modificare le abitudini dei cittadini, ma serve un percorso chiaro, a partire dall’ufficio tecnico che sarà un primo banco di prova. I vantaggi ci saranno: ad esempio voglio arrivare a breve alla possibilità per il cittadino di fare la carta d’identità in uno dei tre comuni». Sulle sedi dei servizi: a Scandolara ci

sono ufficio tecnico e servizi sociali, a Motta uffici finanziari e polizia locale. «Ora il tutto andrà ricalibrato con la partecipazione di Cingia». Tra le cose da uniformare ci saranno anche le tasse, e qui si rischia l’impopolarità. «Il problema è già uscito nell’immediato sul tema rifiuti, e anche sull’erogazione del servizio col numero di passaggi porta a porta. Il tutto va a riversarsi sulle tassazioni Irpef e Iuc dei singoli comuni, ma in questo caso il percorso sarà più lungo». Poi arriveranno Imu e Tasi: «Queste saranno uniformi solo al momento della fusione, importante ora è avvicinarsi all’uniformità della tassazione».

10ª Festa dal Pipén, fuoco alle polveri

Stasera il via con la cena preparata dalla Scuola di Cucina di Cremona e lo spettacolo di Alessandro Zaffanella

Tutto pronto a Torricella per la 10ª edizione della “Festa dal Pipén”. Stasera parte il primo weekend, con l’apertura già alle 16 del mercato coperto. Alle 18 “aperitivo col camperista”, per festeggiare assieme ai camperisti presenti alla festa. Alle 19,30 la cena “Gran

Alessandro Zaffanella, stasera protagonista sul palco

Varietà”, cui seguirà lo spettacolo “Happy Hour Show” proposto da Alessandro Zaffanella. La cena di stasera è a cura della Scuola di Cucina di Cremona, che ha preparato il seguente menu: “antipasto della Torre”, composto da pizzetto (salame con filetto), bigné con crema di tartufo, tortina di verdure, fritatte e carciofi, quindi le “chicche del Pizzo con fonduta salsiccia e friarelli, “fesetta di maiale” con salsa e funghi, “dessert goloso” (sbrisolona con salsa zabaione). Il menu, compresi vino e acqua, costa 25 euro, ed è consigliabile prenotare telefonando ai numeri 391/3001600 o 0375/99821. Domani alle 9 apertura del mercato dei prodotti tipici, con stand all’esterno lungo l’arteria principale del paese (via Roma e via Libertà), e alle 10,30 presso l’Agriturismo Torretta di via Marconi si terrà il convegno “Il Casalasco terra di musei”. Tra i relatori Giuseppina Botti del Gal Oglio Po, Cristina Valenti per il Comune di Sabbioneta, capofila del progetto “Viaggiare nell’Oglio Po”, Roberta Ronda per i musei di Casalmaggiore, Simone Ravara per il museo Paleoantropologico del Po di San Daniele. il presidente nazionale dell’AMMI (associazione musica mecccanica italiana) Franco Severi che parlerà del museo Amarcord, e Graziella Mosconi per il museo di Storia Naturale, gli ultimi due musei inseriti nella struttura dell’agriturismo. Alle 11 apriranno le cucine della “Sala magna” (con

Una panoramica della Festa dal Pipén 2014

tante specialità a base di maiale) e della “Osteria del Borgo”, specializzata in marubini. Nel pomeriggio alle 16 gratis per tutti la “polenta pasticciata”, con ragù di maiale. Nel corso della giornata spazio anche al divertimento di grandi e piccini con la presenza di artisti da strada. Il prossimo weekend si replicherà, ovviamente con contenuti diversi. La cena, allo stesso prezzo con con menu diverso, anticiperà lo spettacolo di varietà con i comici Beppe Braida e Max Pieriboni, e nel corso della serata saliranno sul palco le atlete della Pomì Casalmaggiore, terze in classifica in serie A1 di volley femminile.

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INCONTRI

Il ruolo del Rotary e della Fondazione

“Fare bene nel mondo”, questa la risposta più sintetica e comprensibile per chi ancora si chiede cosa sia il Rotary e quali siano le sue funzioni. Lo slogan è stato ribadito lunedì sera al Bifi di Casalmaggiore durante la conviviale interclub che ha riunito il Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, il Casalmaggiore Oglio Po e il Piadena Oglio Chiese. Per illustrare nei dettagli quanto stia realizzando in questa missione di carattere benefico la Fondazione rotariana, composta da più di un milione di soci in tutto il mondo, è intervenuto Giuseppe Alfonsi che ha esordito rivelando come alla Fondazione siano state anche attribuite le 4 stelle, il massimo riconoscimento per un’organizzazione di volontariato, che si avvale esclusivamente di donazioni volontarie dei rotariani e altri benefattori. Le sovvenzioni della Fondazione consentono poi ai rotariani di promuovere la comprensione, la buona volontà e la pace nel mondo migliorando le condizioni sanitarie, appoggiando l’istruzione e alleviando le povertà. Uno di progetti allo studio è quello ad esempio di fornire filtri d’acqua a sabbia a 20 villaggi africani senza accesso a fonti d’acqua sicure e pulite, oltre ad organizzare una squadra di formazione professionale che provveda all’addestramento sulla manutenzione e riparazione dei filtri oltre che sul metodo di risparmio energetico e sull’igiene. Un altro impegno importantissimo della Fondazione riguarda la vaccinazione di due miliardi e mezzo di bambini per contrastare la poliomelite: un’idea nata nel 1985 dal rotariano Sergio Mulitsch che ha portato dopo trent’anni alla radicazione quasi totale della malattia, con un impegno che entro il 2018 comporterà un costo di 5 miliardi e mezzo di dollari. Importante però continuare la campagna, condotta anche con la partecipazione di partner pubblici come Bill e Melinda Gates, specialmente nei Paesi più a rischio, onde evitare una recrudescenza del fenomeno. Tra tutti questi numeri e cifre fornite, un evidente risalto ha avuto quello riferito al distretto 2050 (riferito ai Club del nostro territorio), il cui contributo economico ha permesso di vaccinare un milione e 200mila bambini in dieci anni.


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Sempre più dura la crisi nel settore costruzioni, ma primi segnali positivi per la compravendita immobiliare

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a crisi per le costruzioni diventa ancora più dura. A lanciare l'allarme è l'Ance, che, dati alla mano, analizza la situazione di un mercato che è ben lontano dal riprendersi. Il terzo trimestre 2014 ja registrato infatti un -4%, dopo i -3,1 e -2,3 dei due trimestri precedenti. "Complessivamente dall’inizio della crisi il settore ha perso il 32% di investimenti, pari a 64 miliardi di euro, e le previsioni per il 2015 sono di un ulteriore calo del 2,4% - spiega ancora l'Ance -. Solo nel III trimestre dell’anno l’edilizia ha perso 60.000 occupati: si tratta dell’unico settore economico che registra ancora un segno negativo. Dall’inizio della crisi i posti di lavoro persi sono 800mila. Quasi 16mila le imprese di costruzione fallite dal 2009 al 2014". Non migliora certo le cose il fatto che anche nel ddl Stabilità 2015 “continua il calo degli stanziamenti dello Stato negli investimenti pubblici: -11%. Mentre dal 1990 ad oggi le spese correnti sono aumentate del 34%, quelle per nuove infrastrutture sono crollate del 66%”. I primi spiragli di ripresa nell’immobiliare (compravendite + 2,2% nei primi nove mesi del 2014), secondo Ance, rischiano di essere affossati da un fisco oppressivo. “Dai 9 miliardi dell’Ici ai 24 miliardi del combinato Imu+Tasi: 15 miliardi sottratti dalle tasche dei contribuenti”. IMPRESE E LAVORO Dall’inizio della crisi il settore ha perso 522.000 posti di lavoro che salgono a 790.000 se si tiene conto anche dei settori collegati alle costruzioni. Nel solo anno 2013 sono uscite dal mercato 18.000 imprese di costruzioni con dipendenti, e quelle entrate in procedura fallimentare nei primi nove mesi del 2014 risultano essere circa 2.500, in aumento dell’11,8% su base annua. Anche le indicazioni fornite dalle Casse Edili continuano ad evidenziare forti cali: nei primi nove mesi del 2014, il numero di ore effettivamente lavorate dagli operai iscritti si è ridotto del 9% nel confronto con il periodo gennaio-settembre 2013, mentre il calo per operai e imprese iscritte si è attestato, rispettivamente, al 9% e all’8,3%. Nel quinquennio 2009-2013 la perdita complessiva ha raggiunto il 42,8% per le ore lavorate, il 39,3% per gli operai e il 33,6% per le imprese. Il 2014 rappresenta il settimo anno

Edilizia, Ance: quali prospettive nel 2015 riduzione del 4,3% in quantità. Ad incidere pesantemente su questo comparto produttivo, oltre al pro-trarsi della difficile situazione economica, rimane il significativo razio-namento del credito per il finanziamento degli investimenti in costruzioni non residenziali. I mutui erogati alle imprese hanno registrato una riduzione del 15% nei primi sei mesi del 2014 dopo la forte caduta del 73,4% tra il 2007 ed il 2013. Per gli investimenti in costruzioni non residenziali pubblici, si stima nel 2014 una flessione del 5,1% in quantità. Su questo risultato ha influito la politica economica adottata negli ultimi anni, che ha sempre penalizzato la spesa in conto capitale senza incidere in maniera significativa su quella corrente ed in particolare su quella improduttiva.

consecutivo di crisi e dal 2008 il settore delle costruzioni ha perso il 32% degli investimenti pari a circa 64 miliardi di euro. Nei sette anni, per la nuova edilizia abitativa la flessione raggiunge il 62,3%, l’edilizia non residenziale privata segna una riduzione del 23,6%, mentre le opere pubbliche registreranno un caduta del 48,1% (-54,1% dal 2005 al 2014). Solo il comparto della riqualificazione degli immobili residenziali mostra una tenuta dei livelli produttivi (+18,5%). EDILIZIA RESIDENZIALE E NON La flessione dei livelli produttivi della nuova edilizia residenziale (-10,2% nel 2014) sottende un altrettanto significativo calo dei permessi di costruire. Secondo la rilevazione Istat sull’attività edilizia, il numero complessivo delle abitazioni (nuove e ampliamenti) per le quali è stato concesso il permesso di costruire, dopo il picco del 2005 (305.706 unità), eviden-

zia una progressiva e intensa caduta a partire dall’anno successivo, e nel 2013 si stima che il numero di abitazioni concesse sia di circa 58.000 con una flessione complessiva dell’81%. Si tratta di uno dei livelli più bassi mai raggiunti, paragonabile, se si esclude il secondo conflitto mondiale, a quello dell’anno 1936. Gli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo, che rappresentano nel 2014 il 34% del valore degli investimenti in costruzioni, sono l’unico comparto a mostrare un aumento dei livelli produttivi. Rispetto al 2013, per gli investimenti in tale comparto si stima una crescita dell’1,5% in termini reali. L’aumento stimato per l’anno in cor-so, è imputabile anche all’effetto di stimolo derivante dalla proroga del potenziamento degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico. Gli investimenti privati in costruzioni non residenziali segnano nel 2014 una

LAVORI PUBBLICI A livello locale, il Patto di stabilità interno continua a penalizzare gli investimenti in opere pubbliche più utili al territorio, come quelli per la difesa del suolo, per gli edifici scolastici e per la funzionalità della città. La domanda di lavori pubblici, dopo anni di riduzioni significative, evi-denzia nel corso del 2014 primi segnali positivi. Secondo il monitoraggio Ance-Infoplus sui bandi di lavori pubblici l’importo messo in gara nei primi dieci mesi del 2014 registra un aumento tendenziale del 27,3% del numero di pubblicazioni ed una crescita del 2,4% in valore. La crescita coinvolge le maggiori stazioni appaltanti, tra le quali, ad esempio, Comuni, Province, Anas, Ferrovie dello Stato. A livello terri-toriale, i tassi di incremento più elevati si registrano in molte regioni del Sud. L’aumento dei bandi di gara nel corso dei primi dieci mesi del 2014 può essere collegato a diversi fattori: la misura contenuta nella Legge di Stabilità 2014 di allentamento del Patto di Stabilità Interno a favore degli investimenti degli enti locali per un miliardo di euro; la necessità di accelerare la spesa dei fondi strutturali europei; l’attuazione di misu-re governative adottate nella seconda metà del 2013 a favore di Ferrovie dello Stato e Anas.

FISCO Per il 2015 si conferma il proseguimento della riduzione degli investimenti in costruzioni del 2,4% in termini reali. La previsione tiene conto, oltre che delle indicazioni fornite dalle imprese associate Ance nell’indagine rapida svolta nel mese di ottobre scorso, anche dell’impatto sugli investimenti, derivante dalla proroga del potenziamento degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per l’efficientamento energetico (previsti nel dise-gno di Legge di Stabilità per il 2015) e da alcuni provvedimenti relativi alle opere pubbliche, che non sono sufficienti, però, ad invertire il ciclo e che, nel 2015 producono effetti limitati sui livelli produttivi. Nell’analisi per singoli comparti, la nuova edilizia abitativa perderà nel 2015 l’8,8% nel confronto con il 2014, mentre per gli investimenti in costruzioni non residenziali privati e pubblici il calo si attesterà, rispettivamente, al 3% e al 4,3% in termini reali. Il recupero abitativo, registrerà un ulteriore aumento del 2% rispetto ai livelli dell’anno precedente. Nel 2015, quindi, in assenza di incisivi interventi di politica economica e di allentamento della stretta creditizia per il settore, proseguirà, per l’ottavo anno consecutivo, la drammatica crisi delle costruzioni. COMPRAVENDITA Dopo otto trimestri consecutivi di cali tendenziali, nei primi nove mesi del 2014, sul mercato residenziale italiano si avvertono primi segnali positivi per quanto riguarda le compravendite immobiliari. L’Agenzia delle Entrate ha offerto, rispetto ai primi tre trimestri del 2014, un quadro composito, che evidenzia una dinamica diversa tra le compravendite nei comuni capoluogo di provincia e comuni non capoluogo. Se i primi, infatti, mostrano segni positivi in tutti i trimestri considerati (rispettivamente, +8,8%, +1,8% e +6,9%), gli altri comuni della provincia, registrano incrementi più contenuti nel primo e nel terzo trimestre (rispettivamente +1,7% e +2,8%), intervallati da un secondo negativo (-2,4%).


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I migliori sono quelli nei materiali isolanti, che consentono di mantenere la casa calda in inverno e fresca in estate

Infissi e serramenti: equilibrio tra qualità e prezzo

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mesi invernali non sono quelli adatti a svolgere lavori in casa, ma senza dubbio sono quelli in cui prendere le decisione sui lavori futuri, da iniziare appena torna la primavera. Come ad esempio la sostituzione degli infissi e dei serramenti. La scelta di quelli più adatti varia a seconda delle vostre esigenze. Come ad esempio quelle del risparmio energetico: la scelta di infissi e serramenti può rivelare un effetto concreto e rilevante sui costi finali delle bollette. Se volete realizzare l’isolamento termico della vostra casa il consiglio è quello di scegliere i migliori infissi sul mercato. Dovrete prestare particolare attenzione ai materiali. Con una buona coibentazione dell’abitazione, possiamo evitare la dispersione di calore d’inverno e del fresco del condizionatore d’estate. Dunque meglio non badare troppo a spese: investire in un buon prodotto, infatti, consentirà di risparmiare poi in futuro. Se di qualità e realizzati con la dovuta cura, su misura per il luogo nei quali verranno installati, gli

infissi permettono in inverno di non disperdere il calore verso l'esterno e in estate di mantenere freschi gli ambienti con l'aiuto di un condizionatore, i cui effetti non vengono così dispersi nell'ambiente esterno provocando sprechi anche dal punto di vista economico. Ad essi vanno naturalmente abbinati vetri di qualità ed efficaci ad evitare le dispersioni di qualsiasi tipo, in grado di offrire allo stesso tempo un buon isolamento acustico. I migliori infissi sul mercato sono quelli con buoni materiali isolanti come il Pvc, l’alluminio o il legno ancora meglio se abbinati a una vetrocamera riempita di gas inerti come l’argon, il kripton o lo xenon. La scelta deve poi, naturalmente, tenere conto anche delle fasce di prezzo, che possono variare notevolmente, nonché della propria disponibilità alla manutenzione, che alcuni infissi potrebbero richiedere con maggiore frequenza a fronte di una maggiore resa estetica e tecnica, anche se sempre più spesso la lavorazione dei materiali è tale da garantire una lunga durata praticamente senza sforzo. Attenzione anche in fase di montag-

Scegliere la porta blindata: come non sbagliare L’installazione della porta blindata è un’operazione fondamentale perché questa garantisca la sicurezza antieffrazione. Fissare il telaio al muro è fondamentale per assicurare la massima tenuta della porta ai tentativi di effrazione. In pratica porta e muro devono diventare un unico blocco monolitico, impossibile da distruggere con i sistemi utilizzati normalmente dai malintenzionati; per fare questo al bordo del telaio vengono saldate delle zanche di acciaio che penetrano nel muro di 10-15 cm, fissate con cemento a presa rapida. Se però la parete in muratura di per sé è fragile, magari di laterizio forato come nei condomini, può essere rafforzata internamente applicando intorno all’apertura della porta, per circa un metro lineare sui tre lati, una rete metallica elettrosaldata e collegata alla muratura esistente, alla quale viene fissato il con-

trotelaio della porta; per applicare la rete elettrosaldata è necessario togliere parte dell’intonaco e poi rifarlo. In alternativa, per rinforzare murature in mattoni pieni o pietrame, si possono utilizzare dei prodotti consolidanti che si applicano a iniezione; questi sono realizzati con miscele cementizie e rinforzano la parete senza dover rimuovere l’intonaco. Quando si sta acquistando un’abitazione in via di costruzione, è bene richiedere all’impresa l’applicazione in fase di costruzione di rinforzi delle pareti in prossimità delle aperture e per la porta d’ingresso. Per far installare correttamente una porta blindata è necessario rivolgersi al produttore oppure alle associazioni di categoria, che spesso mettono a disposizione sui propri siti web, gli elenchi delle aziende associate.

gio: assicuratevi che ci siano delle guarnizioni in gomma o anche in alluminio che riempiano tutti gli spazi fra il vetro e il telaio. Eventualmente delle guarnizioni paraspifferi potranno essere acquistate anche successivamente se necessario. Fondamentale, per un buon isolamento termico, intervenire anche su porte e pareti esterne magari con pannelli isolanti per esempio in sughero. Da non sottovalutare poi i cassonetti delle tapparelle che sono spesso responsabili di dispersione di calore. Per completare la realizzazione di una casa sicura e a risparmio energetico, non vanno sottovalutate neppure le porte: quelle che danno verso l'esterno garantiscono la massima sicurezza se blindate. All’interno dell’anta della porta ci deve essere almeno una lamiera in acciaio, meglio se zincato perché resiste alla corrosione; alcuni modelli prevedono un doppio strato per garantire massima resistenza. Anche in questo caso, scegliere tra sicurezza ed estetica non è necessario: molte sono le fasce di prezzo entro le quali individuare modelli in linea con l'aspetto generale dell'abitazione e degli infissi delle finestre vicine. All'eleganza si aggiunge la sicurezza, frutto di una scelta che deve tenere conto delle caratteristiche tecniche della porta blindata. Per essere certi che la porta blindata sia di qualità, vi sono comunque degli elementi fissi che devono ricorrere: innanzitutto, il pannello che costituisce la porta stessa deve essere rafforzato, al suo interno, da barre metalliche che scorrono verticalmente, mentre il telaio deve essere in acciaio. Le cerniere che ancorano la porta devono invece essere rinforzate da perni fissi che ne ostacolano lo scardinamento. L'ancoraggio del battente al muro deve essere effettuato in modo solido ed efficace, che renda impossibile qualsiasi effrazione: per questo è bene assicurarsi della presenza di un controtelaio in acciaio da fissare all’interno dello spessore del vano porta, adeguatamente solido e in grado di eguagliare la resistenza della porta, a sua volta resistente e sicura.


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Sabato 17 Gennaio 2015

Il parquet è il più classico ma ancora uno dei più amati. Il marmo invece si usa sempre meno, ma è indicato per un’abitazione di lusso

Il pavimento: una scelta che fa arredamento

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come scegliere

a scelta dei pavimenti per la vostra casa è senza dubbio un passaggio impegnativo. Oltre all'estetica, bisogna infatti tenere conto della praticità del pavimento scelto. Bisogna tener conto dell’ambiente in cui andrà posato, di come deve essere mantenuto e pulito, di quanti soldi abbiamo a disposizione e infine dell’effetto estetico che produrrà nella casa. Esiste un’innumerevole quantità di pavimenti, diversi per materiali e aspetto.

IL PARQUET Una delle pavimentazione più tradizionali eppure ancora più amata è il parquet, che ha la capacità di donare un tocco di stile a qualsiasi abitazione e di abbinarsi a quasi ogni tipo di arredamento. Sebbene attualmente esistano diversi prodotti e trattamenti specifici finalizzati a proteggere il parquet di casa, il legno da cui è composto risulta comunque essere estremamente sensibile all'umidità. Per tale motivo è indispensabile evitare di posizionarlo in zone caratterizzate dalla presenza di acqua come bagni e cucine, mentre è particolarmente consigliato in ambienti come saloni e camere da letto per le sue proprietà di isolante termico e acustico. Se il legno non dovesse risultare pienamente adatto alle proprie esigenze, è possibile far ricadere la propria scelta sulla ceramica, materiale estremamente diffuso nel settore delle pavimentazioni grazie alla versatilità che la contraddistingue. Infatti la notevole resistenza agli urti, la facilità con la quale può essere pulita e le sue proprietà igieniche la rendono tranquillamente utilizzabile in tutti gli ambienti domestici, tra cui il bagno, la cucina, l'ingresso e il soggiorno. La versatilità di questo materiale è determinata anche dalle numerosissime tipologie di piastrelle presenti in commercio che, differenziandosi per forma, colore e dimensione, consentono di dar vita a stili e soluzioni d'arredo di ogni genere. IL COTTO Negli ultimi anni, invece, è tornato particolarmente di moda il cotto, che rappresenta la soluzione ideale per chi desidera

Innanzitutto bisogna prendere con cura e tenere ben presenti le misure delle superfici da rivestire. Si deve quindi scegliere la pavimentazione da un punto di vista estetico in base al tipo di arredo e ai colori predominanti. I colori chiari ampliano visivamente lo spazio; il legno dà senso di calore; la moquette dà un senso di intimità; l’inox, la resina, il pvc danno un maggiore senso di modernità; la ceramica può riprodurre diversi effetti estetici. Prima di decidere, andate in diversi negozi, per vedere dal vivo come si presentano i vari tipi di pavimentazione. I maggiori rivenditori sono spesso forniti di programmi informatici consentono di visualizzare sul pc più soluzioni date dalle diverse geometrie di posa. Scegliete un pavimento acusticamente isolante se siete consapevoli di produrre molto rumore da calpestio e abitate in un piano alto. curare e preservare l'aspetto estetico della propria abitazione sfruttando il senso di calore e accoglienza che conferisce all'ambiente in cui viene posizionato. Questo tipo di materiale non è però consigliato a coloro che non amano dedicarsi alle "faccende" domestiche poiché non solo necessita di un'accurata e periodica manutenzione eseguibile con prodotti e trattamenti specifici, ma è anche difficile da smacchiare poiché tende ad assorbire i liquidi con cui viene in contatto. IL MARMO Recentemente sta diminuendo l'utilizzo del marmo, considerato spesso troppo classico e fuori moda. Esso tuttavia rappresenta ancora la scelta perfetta per le persone che desiderano conferire alla propria casa un certo senso di lusso e prestigio grazie alla lucentezza che lo contraddistingue. Se si dovesse decidere di optare per un pavimento di questo

tipo, è indispensabile ricordare di lucidarlo e levigarlo spesso per evitare che si opacizzi eccessivamente perdendo così la propria bellezza originaria. IL PVC I pavimenti in Pvc sono facili e veloci da posare e semplici anche dal punto di vista della manutenzione e della pulizia. Hanno raggiunto una varietà di gamma cromatica, una elevata qualità nell’impiego dei materiali e nella tecnologia di fabbricazione, che lo rendono un prodotto versatile, conveniente ed esteticamente variegato. Sono adatti per lo più a arredi di tipo moderno. PAVIMENTO GALLEGGIANTE E’ composto da un materiale elastico. La funzione di questo materiale è quella di isolare il solaio portante dal pavimento calpestabile: in questo modo si crea un sistema in grado di assorbire l’urto del calpestio. I pavimenti galleggianti sono

quindi fonoassorbenti. I pavimenti galleggianti sono sostanzialmente caratterizzati da un massetto galleggiante di spessore minimo di 4 – 5 cm , solitamente rinforzato con rete elettrosaldata. Il risultato dell’isolamento al calpestio si ottiene indipendentemente dalla natura del pavimento che può essere di tipo rigido o di tipo resiliente come nel caso di moquette, gomma ed altro. Pavimento in acciaio Inox I moduli in acciaio inox, grazie alle caratteristiche di questo materiale, si prestano ad essere usate in ambienti dove sono necessarie alte garanzie di igienicità. La produzione di questi pavimenti è molto flessibile e permette di soddisfare le più svariate esigenze progettuali: i moduli inox esistono in un’ampia gamma di formati e dimensioni, che si possono accostare anche alle piastrelle in ceramica già esistenti. Le novità assolute per questo tipo di mate-

riale sono i moduli curvi che lo rendono adatto anche per il rivestimento di pilastri e colonne. Questo tipo di materiale è adatto a un arredamento di gusto moderno. Pavimento in resina Il pavimento in resina è durevole e facile da pulire e permette anche soluzioni molto decorative, grazie all’ampia gamma di varianti e finiture. Le resine sintetiche sono composti liquidi costituiti da una resina appunto, epossidica, poliuretanica o metacrilica e da un indurente. Questi pavimenti sono monolitici, cioè assicurano la perfetta continuità del rivestimento, risolvendo il problema delle fessurazioni in cui si annidano sporco e batteri. Inoltre sono resistenti all’usura e agli attacchi degli acidi, hanno diversi gradi di porosità e permeabilità ai liquidi e al vapore acqueo e possono quindi risultare impermeabili quando serve.


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Sabato 17 Gennaio 2015

Gli impianti giusti per riscaldare risparmiando

Caldaie e pellet e a condensazione sono la soluzione ideale: costano di più ma consentono un notevole abbattimento dei costi nel lungo periodo

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on manca ormai molto al termine della stagione fredda, e se in questi mesi si sono riscontrati problemi alla caldaia o agli impianti di riscaldamento, è il momento di iniziare a pensare ad una eventuale sostituzione. La scelta, però, non è un impresa semplice. Bisogna tener conto del risparmio energetico, della capacità calorifera e di altre variabili egualmente importanti.

A CONDENSAZIONE Le caldaie a condensazione sono quelle che consentono di ottimizzare al meglio i consumi: al contrario delle tradizionali, infatti, permettono di recuperare e sfruttare anche il calore dei fumi prodotti dalla combustione (di metano, gpl o gasolio) e del vapore acqueo che i fumi contengono. Questo consente di sfruttare una risorsa di calore in più, dunque, che nelle caldaie tradizionali invece va dispersa e, di conseguenza, guadagnarci durante l’uso risparmiando sui consumi di combustibile. Dal punto di vista dell’efficienza le caldaie a condensazione ottengono ottimi risultati in gran parte dei casi e in tutte le differenti condizioni di utilizzo che abbiamo ipotizzato per il nostro test. Benché il loro prezzo sia in calo (negli ultimi cinque anni è sceso di circa 500 euro) rispetto alle tradizionali le caldaie a condensazione continuano a costare molto di più, spesso oltre il doppio, un costo che – in alcuni casi - è possibile ammortizzare bene nel tempo grazie, appunto, ai risparmi sui consumi energetici. In altri casi, probabilmente, ci si può accontentare di una caldaia vecchio stile. Questi apparecchi hanno le prestazioni migliori a temperature basse, quindi quando i termosifoni sono regolati in modo da non essere troppo caldi; comportamento possibile se, ad esempio, la vostra casa è adeguatamente isolata per non disperdere calore: uno dei metodi più adatti a questo tipo di caldaia è quello dei pannelli radianti, che si trovano dietro le pareti, il tetto o il pavimento e sfruttano il calore attraverso un apposito sistema di tubazioni. Inoltre un buon risparmio si avrà quanto più si spende in riscaldamento: quindi quanto più la casa è grande e il clima freddo. Una caldaia tradizionale può essere preferibile anche se la casa è spesso vuota durante il giorno e quindi la caldaia è spenta per molte ore.

I risparmi di metano, rispetto all’uso di caldaie tradizionali, ci sono comunque, ma – per riuscire a recuperare in un tempo ragionevole l’elevato costo di acquisto della condensazione - se la casa è piccola e ha solo i radiatori, va bene anche usarne una tradizionale, che costa molto meno. IL PELLET Ormai tutti conoscono il pellet. È un combustibile ottenuto da biomassa legnosa essiccata e pressata in cilindretti. Il pellet ha un’alta densità energetica, pari a circa il doppio del legno in ciocchi, ed è dotato di altre caratteristiche (basso contenuto di umidità, minima produzione di ceneri dopo la combustione, prezzo abbastanza contenuto) che lo rendono una valida alternativa ai tradizionali combustibili utilizzati per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.

In commercio esistono diverse tipologie di generatori a pellet. Ci sono le stufe, che vengono utilizzate per produrre calore nelle abitazioni, e poi ci sono le caldaie e le termostufe, che servono per scaldare l’acqua per usi sanitari e per l’impianto di riscaldamento. Cerchiamo di capire le differenze far queste tre tipologie di impianto a pellet. Stufe a pellet. Le stufe a pellet integrano o sostituiscono l'impianto tradizionale di riscaldamento, ma non sono collegate all'impianto termoidraulico come le termostufe, che invece sono vere e proprie caldaie in grado di riscaldare anche l'acqua sanitaria e per il riscaldamento degli ambienti. Le stufe a pellet funzionano per irraggiamento, ossia irraggiano il calore della combustione verso la stanza in cui sono installate. L’irraggiamento è favorito dai

materiali da cui è costituito l’involucro, spesso ceramiche o ghise. Le stufe a pellet funzionano, però, anche per convezione, ossia riscaldano gli ambienti immettendo aria calda attraverso le griglie poste nella parte superiore della stufa. Alcuni modelli di stufa a pellet prevedono la possibilità di un collegamento con sistemi di canalizzazione dell'aria calda, in modo da poterla convogliare in altri locali adiacenti. Caldaie a pellet. Le caldaie a pellet possono sostituire la vecchia caldaia a gas o gasolio senza dover rivoluzionare l'impianto termoidraulico esistente. Quindi, anziché riscaldare l’ambiente in cui sono installate come le stufe, scaldano l’acqua che circola nell’impianto di riscaldamento e l’acqua per usi sanitari. Le caldaie a pellet hanno bisogno di essere collegate ad un serbatoio, silo o

magazzino dedicato da cui prelevare automaticamente il pellet. Per caldaie di piccola dimensione è sufficiente avere un serbatoio per il pellet di alcune centinaia di litri, che corrisponde ad un’autonomia di qualche giorno. Per caldaie più grandi è invece consigliabile un silo o un magazzino dedicato, che permettono un’autonomia di qualche settimana. Prima dell’installazione di una caldaia a pellet è fondamentale verificare la disponibilità di spazio nel locale caldaia. In genere sono sufficienti 10mq. Qualora lo spazio a disposizione sia inferiore, si potrebbe collocare lo stoccaggio del pellet in un locale adiacente alla centrale termica. Quando si sceglie una caldaia a pellet per riscaldare un’abitazione, è utile valutare anche l’installazione di un serbatoio di accumulo per l’acqua calda. Questa opzione permette di avere immediatamente a disposizione acqua calda sanitaria nei momenti della giornata in cui la caldaia è spenta da molte ore (ad esempio di notte) ed anche quando la caldaia fa parte di un sistema integrato, magari da pannelli solari. Tra i vari modelli di caldaia a pellet esistono quelle in grado di bruciare sia pellet che cippato, adeguando automaticamente le impostazioni in base al combustibile che si utilizza. Ci sono poi caldaie a doppia alimentazione, a pellet e legna, che sono dotate di due camere di combustione separate, così da riuscire a passare agevolmente da un combustibile all’altro senza interrompere il funzionamento.

Termostufe a pellet. Le termostufe a pellet sono generatori di calore in grado di svolgere contemporaneamente le funzioni di una stufa e di una caldaia. Quindi, oltre ad immettere aria calda negli ambienti, possono riscaldare l’acqua dell’impianto di riscaldamento e l’acqua per usi sanitari. A differenza delle caldaie a pellet che devono essere installate in un locale apposito, le termostufe possono essere collocate anche all’interno degli ambienti domestici. Esteticamente si differenziano molto poco dalle stufe.


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Salute

Sabato 17 Gennaio 2015

GLI ORARI CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito:

ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA d Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

Randagismo, è ora di rivedere la legislazione in materia «La volontà del Ministro Beatrice Lorenzin di rivedere le strategie confrontandosi in primis con i Medici Veterinari è la migliore risposta al randagismo da vent’anni a questa parte». Il presidente dell’Anmvi Marco Melosi (nella foto) commenta soddisfatto le dichiarazioni del Ministro della Salute, che, in una intervista, ha annunciato di voler creare un tavolo di coordinamento strategico con i Medici Veterinari e anche che sono maturi i tempi per aggiornare la legislazione in materia. «E’ esattamente la proposta che da tempo avanziamo al Dicastero della Salute- aggiunge Melosi- e che finalmente incontra l’attenzione di un Ministro». A distanza di 24 anni dalla sua emanazione, la legge quadro n. 281/1991 «non ha eradicato il fenomeno della riproduzione incontrollata di animali vaganti e randagi sul territorio nazionale. Anzi le cifre sono aumentate a discapito della sanità animale e delle pubbliche finan-

ze» osserva il Presidente Anmvi -. Le strategie di intervento veterinario per la lotta al randagismo, in quanto sanitarie, vanno concordate insieme ai Medici Veterinari- rimarca Melosi- perché esse basano il loro successo sulla sterilizzazione chirurgica. A tutt’oggi non è mai stato varato un piano nazionale di intervento sanitario, che definisca protocolli e prassi operative veterinarie nella lotta al randagismo, all'abbandono e pro- possesso responsabile. La mancanza di una strategia squisitamente sanitaria, coordinata su scala nazionale, è stata la principale causa di improvvisazioni e iniziative scoordinate fra le varie amministrazioni territoriali, a discapito non solo delle competenze veterinarie e del benessere animale, ma soprattutto del risultato finale che deve essere quello dell’eradicazione del randagismo e non della sua perpetuazione» conclude Melosi.

Tumori rari: a Cremona nasce Iart (Italian Association Rare Tumor), diretta dal dottor Cirillo Ogni anno vengono diagnosticati in Italia oltre 70mila tumori rari, circa il 20% del totale delle neoplasie (365.500 nel 2014). Sono spesso difficili da individuare e da trattare. Alcuni infatti sono asintomatici oppure i sintomi vengono attribuiti a tumori più frequenti. Per questo il paziente può arrivare tardi alla diagnosi, quando si è già sottoposto a diverse visite ed esami clinici. Con ricadute negative sulle possibilità di sopravvivenza. Per migliorare le conoscenze su queste patologie, è nata Iart, “Italian Association Rare Tumors”, la prima associazione in Italia che ha come interesse tutti i tumori rari solidi dell’adulto, presieduta dal prof. Fernando Cirillo, chirurgo oncologo agli Istituti Ospitalieri di Cremona. Ha sede nel quattrocentesco Palazzo Trecchi ed è inserita in un progetto più ampio coordinato dal “Centro di Formazione Medica Post Universitaria” (Cefme) che raccoglie associazioni mediche,

odontoiatriche e veterinarie. L’obiettivo fondamentale di Iart è la formazione dei medici. «Fare cultura in questo settore di nicchia – spiega Cirillo – significa colmare un preoccupante vuoto di risorse e di contenuti, vista l’offerta ancora scarsa delle nostre Università che, anche dopo le più recenti riforme, hanno per molti versi accantonato la didattica dedicata a questi tumori. Gli aggiornamenti devono quindi passare attraverso canali diversi. Vogliamo creare un’offerta formativa, didattica ed educazionale strutturata, organizzata e continua. La nostra associazione riconosce il valore della Scuola e abbiamo scelto la didattica come forma di aiuto indiretto al paziente. Una sfida non semplice, ma possibile». La formazione e l’aggiornamento teorico-pratico promossi dall’associazione saranno indirizzati soprattutto a medici, specialisti di settore, personale sanitario e studenti universitari. Tra i tumori ra-

ri più noti vi sono i sarcomi, i tumori stromali gastrointestinali e quelli neuroendocrini. «Mancano i riferimenti per capire cosa siano queste malattie e sapere a chi rivolgersi: anzi, ci sono – continua Cirillo -. Ma non è così semplice trovarli. Internet non sempre aiuta, troppo spesso la navigazione conduce a siti non certificati. Il medico di famiglia talvolta non è preparato su questi temi. Oppure il paziente ricorre al ‘fai da te’, che però implica il prezzo salato di lunghi tempi di attesa e di uno spreco di risorse. Quante volte abbiamo accolto nei nostri ambulatori pazienti spaventati, confusi e stanchi di cercare una soluzione, ma ancora pieni di speranza? La nostra associazione è costituita da un gruppo di esperti uniti dalla convinzione comune che la formazione nelle patologie di nicchia, come nel caso dei tumori rari, sia fondamentale per fornire informazioni essenziali per la loro gestione».

La dottoressa Annalisa Subacchi illustra le cinque regole d’oro per perdere quei chili di troppo accumulati

Rimettersi in forma dopo le festività natalizie

L

di Annalisa Subacchi

e festività natalizie rappresentano il periodo culinario di gran lunga più lungo e più calorico. Si inizia con l’immacolata dell’8 dicembre, si continua con Santa Lucia, si prosegue con il tour de force vigilia Natale e Santo Stefano. L’ultimo step prevede ultimo e primo dell’anno ed Epifania. Poi? La bilancia piange e i chili accumulati vanno dai 2-3 per i più virtuosi ma anche 5-6 per molti pazienti. Non c’è tuttavia da preoccuparsi, nel giro di poco tempo con poche semplici regole, riusciremo a recuperare il nostro peso forma ottimale. A patto di iniziare quanto prima per evitare che il sovra-accumulo di calorie venga definitivamente accumulato sotto forma di adipe. 1) NO ALLE DIETE-URTO No ai regimi alimentari che promettono di perdere i fatidici 7 kg in 7 giorni: non servono e fanno male all’organismo. Ponetevi piuttosto un obiettivo realistico: cominciate intanto a sgonfiarvi un po’, riducendo o eliminando del tutto alcuni cibi dalla vostra alimentazione quotidiana. Per esempio: niente carni rosse né insaccati (che fanno lavorare troppo stomaco e fegato), abolire i cibi in scatola (troppi additivi e conservanti), via fritti, grassi, dolciumi e, in generale, tutti i cibi troppo elaborati. Stop anche a panna, burro e strutto, ma anche maionese e salsa tartara: induriscono le pareti dei vasi sanguigni. Cominciamo ad incrementare l’assunzione di cibi disintossi-

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@nutrizionistabiologo.it oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134 Annalisa Subacchi, Nutrizionista albo Sez. A n° 061604 Master Nutrizione Fitness e Sport, Diete personalizzate, test intolleranze alimentari, celiachia, breath test al lattosio La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: CREMONA: poliambulatorio MEDICENTER Cremona 0372-434988 GADESCO PIEVE DELMONA: Poliambulatorio MED c/o Ipercremona2 0373-803801 CREMA Poliambulatorio SANTA CLAUDIA c/o ipercoop GranRondo’ 366-4759134 MANERBIO Poliambulatorio Minervium Via Verdi 64 - Manerbio 366-4759134

canti e che favoriscono la secrezione dei liquidi: verdure in abbondanza senza limiti di quantità (ad eccezione di fagioli, cornetti e patate), minestre di verdure, pasta consentita ma condita con pomodoro e basilico, pesce al cartoccio o al vapore, tutti alimenti in grado di disintossicare l’organismo. 2) DRENARE, BERE E DISINTOSSICARE IL FEGATO I 2/3 dei chili accumulati sono di ritenzione di liquidi (no grasso) per cui dobbiamo eliminare i liquidi in eccesso. Come? L’acqua si elimina con l’acqua, come suggerisce il claim di una nota marca. Bere molto è importantissimo: almeno un litro e mezzo di acqua non gassata, da distribuire nell’arco della giornata. Dobbiamo scegliere le bevande giuste: ridurre le bevande gassate (che aumentano la produzione di succhi gastrici), eliminare vino e superalcolici (che moltiplicano l’azione dei radicali liberi, le scorie prodotte dal nostro organismo). Anche le tisane ci possono aiutare. E poi, sostituite la

tradizionale tazzina di caffè con quello d’orzo e il tè con quello deteinato. Via libera alle tisane, che aiutano a eliminare quel fastidioso senso di gonfiore: sì a infusi di tarassaco (per disintossicare il fegato), finocchio (sgonfia la pancia), melissa e tiglio (conciliano il sonno). 3) PIU’ MOVIMENTO! Cercate di rinunciare, almeno i primi giorni, all’auto e di muovervi a piedi: camminare a passo svelto è utilissimo e riabitua i muscoli a “lavorare”. E se proprio non potete fare a meno di spostarvi con la macchina, cercate di parcheggiarla il più lontano possibile. Usate le scale, invece dell’ascensore… Per chi invece è già uno sportivo abituale consiglio di incrementare in modo graduale l’esercizio fisico privilegiando lavori aerobici e prolungati piuttosto che anaerobici e di breve intensità. In questo modo lavoreremo sull’adipe. 4) IMPARIAMO A DIRE DI NO! Almeno per le prime 2-3 settimane. Poi tutto tornerà come

prima senza rimorsi! Occhio alle tante occasioni in cui si cerca di “smaltire” gli avanzi di pranzi e cenoni vari. In ufficio per gli ultimi brindisi con i colleghi, in casa quando prende quell’improvvisa voglia di “qualcosa di buono”, riuscire a resistere alla tentazione di sbocconcellare di continuo è un’impresa. Un piccolo sforzo di volontà e la bilancia ve ne sarà grata. 5) PIATTI PIÙ PICCOLI, PORZIONI RIDOTTE, MA NESSUN PASTO SALTATO La colazione in queste 2-3 settimane diventa ancora più importante, non va saltata! Uno yogurt e un frutto con una tazza di tè ci aiuteranno ad affrontare bene la giornata e un regime alimentare ipocalorico. Eviteremo così di arrivare affamati e con appetito irrefrenabile ai pasti successivi. Nei successivi pasti per appagare la vista utilizziamo piatti da portata più piccoli, ci daranno l’illusione di un bel piatto pieno. Un augurio di un Buon 2015 in piena forma e salute

di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

Gentile Naturopata, ho sentito parlare del Genepì per curare influenza, tosse e altro che non ho sentito (era un programma televisivo), volevo sapere da Lei se è vero o se erano sciocchezze, perché io lo conosco come liquore. La ringrazio e Le faccio tantissimi complimenti per le Sue rubriche, che seguo con grande attenzione e passione, ma non ha mai pensato di pubblicare un libro? Se lo farà me lo faccia sapere, perché lo acquisterò. Un cordiale saluto. M.P. Chiamato anche "aspirina di montagna", il genepì è un rimedio naturale noto per la sua efficacia nel combattere il raffreddore, influenza, costipazioni e mal di gola. E' una pianta aromatica che cresce nelle zone alpine e appenniniche, conosciuta in particolare per il liquore che se ne estrae. Pianta preziosa per le sue molteplici virtù, in particolare riguardo l'apparato respiratorio. Le proprietà del genepì sono legate ai suoi principi amari, i suoi estratti si rivelano un balsamo efficace per la tosse, bronchite e alcune forme asmatiche. E' un eccellente rimedio anche per aiutare la digestione, perché ricca di oli essenziali, tra cui il cineolo, un ossido terpenico che si rivela utile per stimolare il buon funzionamento gastro intestinale. Valido aiuto anche per chi soffre di flautenza. Molte sono le persone che mi hanno chiesto di pubblicare un libro con i miei articoli sulle piante e sui cristalli, c'è un progetto per le piante, vedremo se si realizzerà, naturalmente sarà mia cura informarLa. Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: info@naturopatia-cremona.com Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema in via Castello 12 e telefonando al 388 9037275.


Cultura&Spettacoli “Il cinema ritrovato” in rassegna

Il Gruppo Fai Giovani Cremona, in collaborazione con il Cinema Filo ed il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia, organizza una nuova serie di incontri cinematografici. La rassegna, dal titolo “Il cinema ritrovato”, propone una raffinata

scelta di pellicole d’autore, recentemente restaurate dalla Fondazione Cineteca di Bologna, che meritano di essere riscoperte, in particolare dal pubblico più giovane. Il prossimo appuntamento è per il 4 marzo con Metropolis di Fritz Lang.

Si tratta di un violino della Shoah e di un mandolino costruito da progionieri tedeschi nel 1916

Due strumenti ricchi di storia donati al Museo

Il clown più famoso torna al Ponchielli

Lo scorso anno ha incantato il numeroso pubblico di grandi e piccini e così torna al Teatro Ponchielli, domani alle ore 16, David Larible (nella foto) con il suo nuovo spettacolo ricco di sketch inediti che sapranno stupire e divertire il pubblico. Dopo il grande successo dello spettacolo “Il clown dei clown” con oltre 150 repliche in alcuni dei più prestigiosi teatri italiani, Laribleporta in scena “Destino di clown”. La trama. Un clown arriva a teatro convinto di doversi esibire, ma il palcoscenico è già occupato da un altro artista. Gli stratagemmi di un pagliaccio frustato che cerca di mostrare la propria arte. Larible porta in scena per la prima volta degli sketch inediti per il palco, ma già presentati di fronte a migliaia di spettatori nei migliori circhi di tutto il mondo. E ancora una volta riesce a stupire e a far sognare oltre che a far ridere a crepapelle. Scopriamo un David alle prese con una montagna di piatti, con un lanciatore di coltelli, persino con un numero di grande illusionismo. Il grande artista, il cui personaggio è ispirato dal Monello di Chaplin, continua a coinvolgere gli spettatori nelle sue gag, alcune delle quali sono state rodate nientedimeno che con artisti del calibro di Jerry Lewis. Insomma, il “clown d’oro”, accompagnato dalla spalla Andrea Ginestra e dall’immancabile pianista Stephan Kunz presenta un nuovo spettacolo in grado di rapire il cuore ad ogni tipo di spettatori.

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dalla redazione

ue nuove perle al Museo Civico “Ala Ponzone”. Sono un “violino della Shoah” proveniente da un campo di concentramento nazista e un mandolino costruito da prigionieri di guerra tedeschi nella Prima guerra mondiale. Sono i due strumenti appartenenti alla collezione privata di Carlo Alberto Carutti, che lo stesso ingegnere e mecenate milanese ha consegnato al Museo. Violino e mandolino vanno ad aggiungersi agli altri straordinari pezzi che fanno parte della sezione “Le stanze per la musica”, ospitata nelle sale sale settecentesche del piano nobile di Palazzo Affaitati, una delle più importanti raccolte di strumenti a corda per la qualità, rarità e stato di conservazione degli strumenti che la costituiscono. Strumenti di alto valore simbolico, oltre che storico e materiale, perché hanno vissuto direttamente gli orrori della guerra e della prigionia. Il violino, in particolare, è stato testimone dei campi di sterminio nazisti durante la Seconda guerra mondiale, atroce esperienza alla quale non è purtroppo sopravvissuta la sua proprietaria, una torinese di origine ebrea. Sul fondo si carat-

Carlo Alberto Carutti con il “violino della Shoah”

terizza per la stella a sei punte intarsiata con un filetto in madreperla. E’ di buonissima fattura ed è probabilmente ascrivibile alla scuola liutaria piemontese tra otto e novecento. Sul fondo dello strumento è scritto in tedesco “Inno alla musica che rende liberi” e vi sono le note di un motivo. Sulla cassa è inciso il numero di matricola di un deportato. Venne commissionato da una famiglia ebrea torinese, dai cui eredi l’ha acquistato

Carutti. Come è successo a molti violini, questo strumento è sopravvissuto ai proprietari, nello specifico a una donna di nome Eva Maria scomparsa nel campo di sterminio di Auschwitz, come ha scoperto Carutti a seguito di lunghe ricerche. Dopo un lungo silenzio, le sue corde torneranno a vibrare in un concerto che sarà organizzato a Cremona in occasione delle celebrazioni per la Giornata della memoria. Non meno avvincente è la storia del

Inaugurata la mostra di Enzo Cucchi, aperta fino al 15 febbraio

Ieri è stata inaugurata, presso il Museo Archeologico di San Lorenzo, della mostra “Step #4 | Seduta dell’artista” Enzo Cucchi, che rimarrà aperta al pubblico fino al 15 febbraio (da martedì a domenica dalle 9 alle 13, chiusura il lunedì). Con questo appuntamento si conclude il ciclo di mostre di arte contemporanea “Uno più uno uguale a tre”, titolo

legato al paradosso di Zenone, tra un punto e un altro ce ne sta sempre un terzo… e così fino all’infinito e curato da Ettore Favini. Enzo Cucchi (nato a Morro d’Alba nel 1949), considerato l’artista più visionario tra gli esponenti della Transavanguardia, a partire dagli anni Ottanta è diventato un artista di fama internazionale. Ha realizzato numerose

Casanova sbarca stasera al teatro San Domenico

Ruggero Cappuccio porta in scena il più famoso seduttore della storia, interpretato da Roberto Herlitzka di Tiziano Guerini E’ la volta del Casanova di Ruggero Cappuccio a sbarcare a Crema, al Teatro San Domenico, questa sera alle ore 21, per la regia di Nadia Baldi, musiche di Marco Betta e costumi di Carlo Poggioli. Il recente vincitore del “Nastro d'argento” alla carriera Roberto Herlitzka, con Marina Sorrenti, ridarà vita al gentil uomo veneziano emblema della seduzione. Undici donne ci proveranno nel tentativo di far capitolare l'inossidabile libertino, ma finiranno solo per svelarne la grande capacità di comprendere e amare il gentil sesso. Altre interpreti: Franca Abategiovanni, Carmen Barbieri, Giulia Odori e Rossella Pugliese.

Per la rassegna dal titolo “Merenda a teatro”, il Teatro del Viale di Castelleone propone domani pomeriggio alle ore 16 la Compagnia Teatrodaccapo in “L’albero amico”. Interpreti Max Fenaroli e Marcello Nicoli. Fascia d’età dai tre anni in su, scuola materna, primaria e famiglie.

mandolino. A raccontarla è lo stesso Carlo Alberto Carutti: «Quando esposi una parte della mia collezione a Füssen nel 2012, ricevetti una mail da un signore tedesco che riteneva interessante per la mia raccolta l'acquisto di un mandolino costruito nel febbraio 1917 nel campo di prigionia di Dorchester, in Inghilterra. Il mandolino aveva la tavola armonica rotta ma un bel guscio: comunque non gli diedi una grande importanza. Successivamente questo signore mi inviò le foto contenute nel mandolino che mi sembrarono subito molto interessanti. La foto superiore riproduce un pranzo di Natale dei tedeschi, era il Natale 1916. La foto in basso riproduce dei militari con in mano dei conigli. Tra un’immagine e l’altra la frase “Sono stato costruito nel campo di prigionia di Dorchester” seguita dalla data, febbraio 1917. Sono perciò andato avanti nelle ricerche per trovare un ragione di queste foto e quindi decidere l’acquisto se tutto avesse avuto un significato». Un significato che Carlo Alberto Carutti alla fine ha ritenuto di avere trovato e che si collega da una parte alla cosiddetta tregua di Natale del 1914 e, dall’altra, alla propaganda tipica del periodo bellico sul trattamento riservato ai militari nei campi di prigionia.

Ha scritto in proposito Marco Velerio: «La scrittura di Ruggero Cappuccio dà vita ad una velenosa, dolce, sincera partita a scacchi in cui brillano e si muovono i perni dell’identità diCasanova, uno degli uomini più discussi, amati e denigrati del XVIII secolo. Il velo di seduttore vanesio che ricopre Casanova presso l’immaginario collettivo consolidato, cade inesorabilmente e rivela un grande autore, un uomo che scrive con rarissima e affilata modernità, che ama le donne e ne incontra carnalmente un numero di gran lunga inferiore rispetto alla superficiale moltiplicazione attribuitagli». Insomma, si tratta di uno dei più prestigiosi appuntamenti della prosa al teatro di Crema.

La locandina dello spettacolo

“L’albero amico” domani in scena

L’albero è l’ombra, il frutto, il gioco, il tavolo, il riposo e molto altro per ogni essere umano. Le piante sono il rifugio segreto di migliaia di creature più o meno sco-

nosciute e sorprendenti, in quella fittissima rete di rapporti che forma la base e la vitalità stessa dell’equilibrio ecologico. Gli alberi sono inoltre elemento

insostituibile nel colore del paesaggio. Leone Alberone, Folletti ballerini, il signor Quattrostagioni, un lombrico, una talpa... e il Gran Deserto che minaccia tutto il giardino... si troverà una soluzione? Certamente: con l’impegno ad affezionarsi e a diventare amici di un albero.

Immagini di viaggio oltre la Russia europea

Nell’ambito del ciclo di videoproiezioni “Il viaggio attraverso le immagini”, martedì 20 gennaio alle ore 21 nella sala Alessandrini di via Matilde de Canossa a Crema, verrà presentato “Transiberiana - Transmongolica”, videoproiezione di Andrea Verdelli, Damiano Ginelli, Federico Ficarelli, Giuseppe Circhetta, Marco Amore. Cinque amici che affrontano un viaggio avventuroso (nella foto). Oltre la Russia europea, oltre gli Urali, un vuoto sconfinato che lascia all’uomo il solo ruolo di parentesi scomoda relegata in isole solitarie, formicai di cemento armato, fango e zanzare. La Siberia: un luogo dove

tempo e spazio assumono un significato evanescente, dilatato. E ancora, dopo le arcane sponde del Baikal, la Mongolia, con la sua società fluida e mobile, impassibile all’avanzare della storia. Così anche ad Ulaanbaatar la vita scorre immutata da migliaia di anni fra greggi, pascoli ed antiche tradizioni animiste sopravvissute sia all’avvento del Buddha che del Socialismo Reale. E infine, Pechino, cuore pulsante del nuovo mondo che avanza. Oggi, è possibile attraversare frontiere che la storia aveva sigillato, su treni, coprendo distanze infinite, diluendo la percezione dello spazio e del tempo, dilatandone le esperienze.

mostre personali e ha preso parte a mostre collettive nei più importanti spazi espositivi internazionali. Ha partecipato inoltre alle rassegne d’arte contemporanea più significative a livello internazionale tra cui la Biennale Internazionale d’arte di Venezia, documenta a Kassel e la Quadriennale d’arte di Roma.

Domenica a teatro con i giocolieri

Domani pomeriggio a Soncino, nella Ex Filanda alle ore 16 per la rassegna “E domenica... teatro”, saranno presenti I Giocolieri della scienza con Federico Benuzzi e Pietro Morea: fra clownerie, giocoleria e arti circensi. Un lungo pomeriggio per tutta la famiglia. La giocoleria è uno sport, la fisica è una scienza. Lo spettacolo è tutto questo ed è diviso in due parti. Nella prima parte il pubblico, in gruppi, potrà imparare ad usare gli strumenti del giocoliere: monociclo, globo, diablo, clave e altro. La seconda parte è uno spettacolo che unisce la giocoleria comica al cabaret, alla clownerie, gli sport estremi alle arti circensi e al fuoco. Uno spettacolo fuori dagli schemi, un crescendo di comicità per bambini dai 4 ai cento anni, che in gruppi, potranno imparare ad usare gli strumenti del giocoliere: monociclo, globo, diablo, clave e altro.

“Vuoti di memoria”

Questa sera alle 21.15 ha inizio ad Alice, in via Cappi a Castelleone, una nuova stagione teatrale con lo spettacolo “Vuoti di memoria” della Compagnia Brincadera (Bergamo). Vuoti di memoria è un reading teatrale tratto dal romanzo di Hervè Jaouen “Mamie Mémoire”, che narra la storia di una famiglia la cui nonna materna è colpita dal morbo di Alzheimer. Per limitare i danni della malattia, bisogna invogliarla, tenerne vivi i ricordi, disinnescare i meccanismi invisibili che le fanno commettere le più imprevedibili bizzarrie. In scena, a raccontare tutto questo, la voce e la musica di cinque bambini la cui nonna, come la protagonista del romanzo, soffre della stessa malattia; la loro presenza, ribaltando la consuetudine scenica, accompagna il pubblico, con delicatezza e poesia, tra le pieghe tragicomiche di una vicenda drammatica ed emozionante. La regia dello spettacolo è di Massimo Malanchini mentre i piccoli artisti in scena saranno Diarra Niang, Anita Silvetti, Lucia Silvetti, Pietro Agazzi e Nicola Malanchini.


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Taccuino

Sabato 17 Gennaio 2015

NUMERI UTILI Cremona

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -

Via Volontari del sangue, Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Marzo

Viale Cambonino racchetta per via Seminario Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio

PREFETTURA Centralino: 0372-4881 VIA BRESCIA Dal 10 novembre lavori stradali attuati per conto del Comune per realizzazione sottopasso: Fine lavori: primavera 2015

CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881

Via Cadore Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Gennaio

VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233

• VIA BRESCIA - CHIUSURA dal 10 novembre - lavori stradali per conto del Comune per il sottopasso (Fine prevista: primavera 2015).

NUMERI UTILI Crema

COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241

NUMERI UTILI Casalmaggiore

COMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it Centralino: 0375 42668 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Centralino: 0375-42233 CENTRO PER L’IMPIEGO Centralino: 0375-42213 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0375-284500 POLIZIA MUNICIPALE Centralino: 0375-40540 POLIZIA STRADALE Centralino: 0375-42288 GIUDICE DI PACE Centralino: 0375-42273 OSPEDALE Centralino: 0375-2811 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 MUSEO DIOTTI www.museodiotti.it Centralino: 0375-200416 MUSEO DEL BIJOU Centralino: 0375-284423 TEATRO COMUNALE www.teatrocasalmaggiore.it Centralino: 0375-284434 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione: 0375-284020 Distretto Veterinario: 0375-284029

• Via Volontari del Sangue - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (fine prevista: 31 marzo).

• Viale Cambonino racchetta per Via Seminario - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine prevista: 31 gennaio).

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700

POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212

COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714

OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

•Via Cadore incrocio Via Mosa - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine prevista: 31 gennaio).

PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116

POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311 POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO: 115 Centralino: 0373-256222

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320

OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

Primi - Pasta fresca

Orecchiette con ragù di carni e cialdine di pecorino INGREDIENTI • PER 4 PERSONE • 500 g di orecchiette fresche • 125 g di lonza di maiale • 125 gu di polpa d'agnello • 125 g di polpa di manzo • 100 g di salsiccia • 400 g di passata di pomodoro • 50 g di concentrato di pomodoro • Una cipolla • Uno spicchio d'aglio • 1/2 bicchiere di vino bianco • 50 g di pecorino grattugiato • Basilico • Olio extravergine d'oliva • Peperoncino piccante fresco • Sale

Stracci con trevisana e crema di taleggio INGREDIENTI • PER 4 PERSONE • 2 cucchiai • 250 g di lasagne di besciamella fresche all'uovo • Un tuorlo • 200 g di taleggio • 60 g di parmigiano • 2 cespi di trevisana • Burro • 50 g di pancetta tritata • Olio evo • Uno scalogno • Sale e pepe • Un dl di panna

PREPARAZIONE • Tagliate a tocchetti tutte le carni, spellate la salsiccia e sbriciolatela. • Sbucciate e affettate fine la cipolla. • Pelate l'aglio, privatelo del germoglio e fatelo soffriggere in una casseruola con 6 cucchiai di olio e un poco di peperoncino; poi eliminateli e aggiungete la cipolla, la salsiccia e la carne, lasciateli rosolare a fuoco vivace per qualche minuto mescolando di continuo e

sfumate con il vino. • Unite la passata e il concentrato di pomodoro diluito in un bicchiere d'acqua calda; salate, unite un pizzico di zucchero e cuocete a fuoco basso per almeno 2 ore. • Mescolate ogni tanto per non far attaccare le carni e unite altra acqua calda se necessario. • Dividete il pecorino in 4 parti, sistematele su una placca foderata

con carta da forno formando 4 dischetti sottili, ben separati tra loro, e cuocete le cialdine in forno a 220 Gradi per 5 minuti. • Lessate le orecchiette in abbondante acqua bollente salata. • Scolatele al dente, conditele subito con il ragù preparato, guarnitele con le cialdine di pecorino spezzettate e 8-10 foglie di basilico fritte e servite.

Maltagliati al ragù di scorfano INGREDIENTI PER 4 PERSONE • Filetto di scorfano (300 g) • 250 g di sfoglie di pasta fresca all'uovo • Un porro • 50 g di pinoli • Erba cipollina 10 steli • Oio extravergine di oliva • Sale

PREPARAZIONE • Tagliate il filetto di scorfano a tocchetti, tritate grossolanamente i pinoli. • Tagliate le sfoglie di pasta a strisce irregolari di 2-3 cm di larghezza e di 7-8 cm di lunghezza. • Scaldate 4 cucchiai di olio in una padella antiaderente, tostatevi il porro affettato e i pinoli per qualche minuto. Unite il pesce e bagnate con un brodo ristretto. • Fate cuocere per 5 minuti, quindi lessate la pasta, scolatela e conditela con il sugo e spolverizzatela di erba cipollina tagliuzzata con le forbici.

PREPARAZIONE • Tagliate a pezzetti il taleggio e fatelo sciogliere a bagnomaria con la panna. Toglietelo dal fuoco, unite la besciamella, il parmigiano, il tuorlo e tenete in caldo. • Fate rosolare per qualche minuto a fiamma vivace la pancetta in una padella antiaderente senza condimento. • Toglietela, pulite il fondo della padella e fatevi fondere 30 g di burro con un cucchiaio di olio. • Unite lo scalogno tritato, l'insalata pezzettata e fate saltare tutto a fiamma viva per pochi istanti. • Salate, pepate e unite la pancetta. • Tagliate la pasta a rombi irregolari e cuoceteli in acqua salata. • Distribuite su 4 piatti la trevisana, aggiungete la pasta scolata, la crema di taleggio e servite.


SPORT

lo lettere@ilpiccologiornale.it

Il Carpi attende il Livorno

CALCIO SERIE B

22ª GIORNATA (17-01 h 15) Bari-Virtus Entella, Bologna-Perugia, Brescia-Frosinone, Carpi-Livorno, Cittadella-Modena, Latina-Vicenza, Pro Vercelli-Avellino, Spezia-Varese, Ternana-Crotone, Trapani-Pescara, Virtus Lanciano-Catania. CLASSIFICA Carpi

Responsabile Fabio Varesi

43; Frosinone, Bologna 34; Spezia 33; Avellino 32; Livorno 31; Virtus Lanciano, Pro Vercelli, Trapani 30; Perugia 29; Pescara 28; Modena, Vicenza 27; Ternana, Bari 25; Virtus Entella 24; Brescia 23; Varese (-3) 22; Catania, Crotone 21; Latina 20; Cittadella 19.

Cremo a caccia di conferme nel derby In settimana la società ha rinforzato la rosa con gli arrivi dell’esterno offensivo Pasi e del difensore Briganti

E

di Matteo Volpi

derby sia. La vittoria contro l’AlbinoLeffe riporta i tre punti in casa grigiorossa, confermando il buon passo intrapreso dall’arrivo in panchina del nuovo tecnico e la voglia di questo gruppo di provare a risalire la china in classifica. Nonostante lo scivolone con la Torres, arrivato prima della sosta natalizia e il brutto pareggio in casa contro la Giana Erminio, la Cremonese di mister Giampaolo sta procedendo con un andamento nel complesso più confortante rispetto alla gestione di Mario Montorfano. Quattordici i punti conquistati da Giampaolo in otto gare, contro i tredici ottenuti dal suo predecessore: è presto per salire sul carro die vincitori, per carità, rimane anche la massima stima nei confronti di una bandiera grigiorossa come Mario Montorfano, ma al momento i risultati danno ragione alla scelta della società. Domani, però, servirà un’altra importante conferma nel derby contro il Mantova, formazione che arriva all’appuntamento agguerrita ed in salute. Assenza pesantissima sarà sicuramente quella di Alessandro Marchi, fermato per un turno dal giudice sportivo per somma di ammonizioni e autore di una prova convincente nell’insolito ruo-

LEGA PRO 20ª GIORNATA AlbinoLeffe-Cremonese

0-2

Giana-Arezzo

0-3

Mantova-Alessandria

2-0

Novara-Monza

2-2

Pavia-Bassano Virtus

3-2

Renate-Unione Venezia

1-1

Pordenone-Lumezzane

2-0

Real Vicenza-FeralpiSalò

0-1

Südtirol-Como

2-0

Torres-Pro Patria

4-0

CLASSIFICA GIRONE A

LEGA PRO Domani pomeriggio contro il Mantova sarebbe molto importante bissare il successo di Bergamo Pavia 38 Alessandria 37 Bassano 37 Novara 36 FeralpiSalò 34 Real Vicenza 33 Südtirol 32 Monza 32 Como 32 Cremonese 27 Arezzo 27 Unione Venezia 26 Mantova 26 Torres 26 Renate 25 Giana Erminio 23 Lumezzane 20 Pro Patria (-1) 13 Pordenone 12 AlbinoLeffe 10

PROSSIMO TURNO (16/18-01)

Alessandria-Real Vicenza, Arezzo-AlbinoLeffe, Bassano Virtus-Südtirol, Como-Torres, Cremonese-Mantova (18-01 h 16), FeralpiSalò-Novara, Lumezzane-Giana Erminio, Monza-Renate, Pro Patria-Pavia, Unione Venezia-Pordenone. lo di terzino destro. In mediana, pertanto, verrà verosimilmente confermato il nuovo acquisto, il brasiliano Lucas Finazzi che ha ben impressionato nel debutto di Bergamo. Nelle ultime ore sono arri-

Jadid in azione a Bergamo (foto © Ivano Frittoli)

vati anche altri due nuovi acquisti. Il primo è Riccardo Pasi, esterno offensivo classe ’90 su cui la società ha deciso di puntare fortemente, acquisendolo a titolo definitivo dal Bologna. Con Giampaolo

avrà una freccia in più da schierare nel tridente offensivo e con cui gli attaccanti a propria disposizione. Nato a Bologna, è cresciuto nelle giovanili della società rossoblu ed ha esordito in serie A

con la maglia del Parma. Nella stagione 2013-14 ha collezionato 25 presenze e messo a segno 7 reti nelle file del Santarcangelo. In difesa, invece, è arrivato l’esperto difensore Marco Briganti (classe ’82) che vanta quasi 300 presenze in terza serie ed è stato uno degli artefici delle storiche promozioni del Gubbio dalla serie C2 alla serie B; perciò elemento scelto da Simoni e Giammarioli anche perché in grado di adattarsi a tutti i ruoli della linea arretrata. Visto che sino ad ora ha giocato con regolarità, non è da escludere il suo impiego sin dall’inizio ad iniziare proprio dal derby di domani. Grande assente sarà capitan Brighenti, anch’egli fermato dal giudice sportivo per un turno. Giampaolo con tutta probabilità si affiderà come punta centrale a Mattia Marchi, ruolo più congeniale ad un attaccante che per i primi mesi si è adattato con difficoltà al ruolo di punta esterna. L’attaccante grigiorosso, peraltro, ha festeggiato il suo 26º compleanno e sarebbe bello che culminasse con un gol nel derby la settimana di festeggiamenti. PROBABILE FORMAZIONE (4-33): Galli; Gambaretti, Briganti, Castellini, Favalli; Finazzi, Jadid, Moroni; Di Francesco, M. Marchi, Kirilov. INFORTUNIO Ruben Palomeque ha subìto una lesione ossea al piede destro. Si temono tempi lunghi di recupero.

SERIE D I gialloblu vogliono bissare nel Bergamasco il successo (stentato) ottenuto contro la Castellana

Pergolettese a Seriate per tornare a correre di Tiziano Guerini

I trecento spettatori del Voltini - “giovani e forti” - hanno rischiato di morire di noia durante un primo tempo del tutto anonimo da parte della Pergolettese, in cui qualche sprazzo di gioco (si fa per dire) se c’è stato, è stato per merito della Castellana. Si sa, ormai è assodato, squadra debole e in casa, è la condizione peggiore per i gialloblu. E sì che Venturato aveva finalmente a disposizione tutti i titolari, compreso Brunetti, assente da oltre un mese, sia pure fatto accomodare in panchina; sempre in panchina anche Rossi, che pure sarà determinante quando entrerà a metà ripresa. Un primo tempo anonimo da parte della squadra di casa, che permette subito alla Castellana, di prendere in mano le redini del gioco. Un colpo alla schiena, subìto all’inizio della gara da Manzoni toglie subito qualità al centrocampo del Pergo. Il gioco contratto dei locali dà coraggio alla Castellana che senza essere particolarmente pericolosa, è certamente più aggressiva. Al 25’ il numero 10 degli ospiti, Chittò, ha l’occasione da gol che però

Una fase di gioco di domenica scorsa

spreca da buona posizione sparacchiando a lato. Solo al 43°’ il Pergo si rende pericoloso con un bel pallonetto - forse un po’ pretenzioso - di Patrini che scavalca il portiere ma è troppo corto e viene respinto da un difensore. Durante l’intervallo i gialloblù devono essersi guardati negli occhi e

si sono convinti che senza alzare il livello agonistico dell’incontro non avrebbero cavato un ragno dal buco. E così alla ripresa del gioco, la squadra, anche per l’innesto di un volitivo Sangiovanni che sostituisce Bastone, pare più viva. Al 6’, dopo che Bigotto ha vanificato una buona occasione

(sempre più difficile per il pur volonteroso giovane attaccante inquadrare la porta), è proprio Sangiovanni a cercare il tiro da lontano, peraltro senza fortuna. Però la partita si alza di tono: al 20’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo prima Manzoni, poi Bigotto vanificano una buona occasione. La fortuna arriva al 31’ sotto forma di un calcio di rigore. E’ Rossi, nel frattempo subentrato al 28’ a Manzoni, che se lo procura subendo un fallo da parte di Calzoni sulla linea dell’area piccola. Dentro l’area? Fuori dall’area? Si può discutere, fatto sta che il direttore di gara assegna la massima punizione e rigore c’è quando arbitro fischia, diceva un saggio! Tira Lorenzi e fa centro. C’è spazio anche per Martinelli che sostituisce Bigotto per favorire la difesa del vantaggio minimo. Stavolta il Pergo non si fa buggerare nei minuti di recupero... Domani, in trasferta contro l’Aurora Seriate, squadra che segue i gialloblu in classifica, si potrebbe consolidare non solo la classifica, ma anche quel livello di gioco che la squadra non ha ancora ritrovato dopo la pausa di fine anno. E poi, mercoledì i gialloblu ospiteranno al Voltini il Pontisola.

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I NUMERI

20ª GIORNATA GIRONE B Ciliverghe-Seregno 1-1 Ciserano-Virtus Verona 0-1 F. Caratese-Caravaggio 0-1 Inveruno-Montichiari 3-0 Mapello-Lecco 1-0 Olginatese-Pontisola 2-1 Pergolettese-Castellana 1-0 Pro Sesto-Castiglione 0-1 Villafranca-Aurora Seriate 1-1 Ha riposato: Sondrio 21ª GIORNATA (18-01 h 14.30) Aurora Seriate-Pergolettese Caravaggio-Inveruno Castellana-Ciserano Castiglione-Ciliverghe Lecco-Folgore Caratese Montichiari-Sondrio Pontisola-Villafranca Seregno-Olginatese Virtus Verona-Mapello Riposa: Pro Sesto CLASSIFICA Castiglione, Seregno 41; Sondrio, Lecco 33; Inveruno 32; Pergolettese, Ciserano 31; Pro Sesto 29; Virtus Verona 28; Mapello 27; Pontisola 26; Aurora Seriate 24; Caravaggio, Olginatese 22; Villafranca 21; Folgore Caratese, Ciliverghe 19: Castellana 10; Montichiari 3.


24

Sport

Sabato 17 Gennaio 2015

CALCIO ECCELLENZA

Dopo il netto successo sul Pedrocca, sfida d’alta classifica per i nerobianchi contro la Grumellese

Un Crema lanciatissimo punta al terzo posto

Il 2015 è iniziato come era finito il 2014: con il Crema lanciatissimo alle prime posizioni della classifica. Domenica scorsa, alla ripresa del campionato dopo la pausa natalizia, i nerobianchi sino passati con autorità sul campo del Pedrocca, travolto per 3-0. Un successo che conferma la forza dei crimini, che ora hanno solo quattro punti dalla vetta. Contro il Pedrocca, dopo un primo tempo a reti bianche, il Crema ha dilagato con le reti di Pagano su rigore al 53’, di Dall’Anna all’80’, bravo ad approfittare di una svagata difesa bresciana e di Belleri in pieno recu-

Thomas Dall’Anna

pero, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La classifica in vetta si è fatta molto corta e domani il Crema ha la possibilità di scalare un’altra posizione, visto che ospita la Grumellese, terza con due punti di vantaggio sulla squadra di Nicolini. Un altro esame importate per misurare le possibilità di primato della formazione nerobianca. 16ª GIORNATA Asola-Rezzato 0-0, Fanfulla-Orsa Trismoka 2-0, Grumellese-Rigamonti Castegnato 1-2, Orceana-Sarnico 0-0, Palazzolo-Aurora Travagliato 1-6, Pedrocca-Crema 1908 0-3, Vallecamo-

nica-Darfo Boario 1-0, Villongo-Cavenago 0-2. 17ª GIORNATA (19-01 h 14.30) Aurora TravagliatoDarfo Boario, Cavenago-Orceana, Crema-Grumellese, Orsa Trismoka-Asola, Rezzato-Palazzolo, Rigamonti Castegnato-Villongo, Sarnico-Fanfulla, Vallecamonica-Pedrocca. CLASSIFICA Vallecamonica 32; Darfo Boario 31; Grumellese 30; Rigamonti Castegnato, Crema 28; Aurora Travagliato, Rezzato 23; Cavenago 22; Villongo, Orceana, Sarnico 21; Pedrocca 20; Orsa Trismoka, Fanfulla 16; Asola 9; Palazzolo 7.

Un girone d’andata da incorniciare

Domani il campionato si ferma per dare spazio stasera all’All Star Game. Luca Vitali è stato costretto a dare forfait

E

di Giovanni Zagni

chi se lo aspettava? Sfidiamo anche gli appassionati più ottimisti, se sinceri, ad andare col pensiero ai mesi di settembre-ottobre 2014 e rivelarci i loro pronostici sull’annata ancora da iniziare della squadra del cuore. Ma godiamoci questo momento e le emozioni che ne derivano, senza alzare troppo la “cresta”, ma neppure senza sentirci i “parenti poveri” ad una tavola imbandita per i nobili ed occasionalmente aperta ai... peones. Il campionato ha mostrato che anche le squadre più attrezzate possono inciampare e chi era dato per sofferente nella stagione, può ergersi a protagonista o almeno ad interprete di adeguato livello. La Vanoli ha fatto bene grazie alla buona scelta estiva sui giovani italiani e stranieri e su Hayes, nonché sul ritorno di Vitali e Cusin, già ambientati con successo a Cremona e che non dimentichiamolo, sono due giocatori da Nazionale. Al giro di boa del campionato, ne approfittiamo per dare i voti ai giocatori biancoblu: Hayes 7,5, Gazzotti 5,5, Vitali 7,5, Mian 6,5, Campani 6, Ferguson 6,5, Mei 5,5, Clark 7, Cusin 7, Bell 7. Coach Pancotto e Lepore: 7,5. Un voto alla squadra per la difesa: 7, per l’attacco 6,5. TORNA HACKETT Alla ripresa del

SERIE A 14ª GIORNATA Avellino-Varese

67-91

Bologna-Trento

88-78

Brindisi-Reggio Emilia

56-79

Cantù-Roma

60-70

Capo d’Orlando-Venezia

67-54

Caserta-Pesaro

80-73

Pistoia-Milano

73-79

Sassari-Cremona

88-82

CLASSIFICA

SERIE A Dopo 15 giornate la Vanoli si trova meritatamente al settimo posto. In pochi se l’aspettavano Milano 26 Sassari 22 Reggio Emilia 22 Venezia 22 Brindisi 18 Trento 18 Cremona 16 Avellino 14 Pistoia 12 Roma 12 Capo d’Orlando 12 Varese 12 Bologna (-2) 12 Cantù 12 Pesaro 6 Caserta 2

Vitali deve rinunciare all’All Star Game (foto Mario F. Rossi)

IL PROSSIMO TURNO (25-01 h 18.15)

Bologna-Sassari, Cantù-Varese (26-01 h 20), Caserta-Roma, Milano-Cremona (h 16.30), Pesaro-Brindisi, Pistoia-Capo d’Orlando, Reggio Emilia-Trento (h 20.30), Venezia-Avellino. campionato, la Vanoli si troverà di fronte Daniel Hackett. Il presidente della Fip, Giovanni Petrucci, ha concesso infatti la grazia al giocatore dell’Olimoia Milano, che quindi tornerà a giocare a partire dalla 1ª giornata del girone di ritorno. ALL STAR GAME Il campionato si ferma perché stasera alle 20.30 al PalaOlimpia di Verona va in scena il Beko All Star Game 2015. Daniele Cinciarini della Giorgio Tesi Group

Pistoia, sostituisce l’infortunato Luca Vitali, che sarà disponibile solo alla ripresa del campionato. Ecco i due roster in campo a Verona. DOLOMITI ENERGIA TEAM: Tony Mitchell, Josh Owens, Marco Spanghero e Davide Pascolo (Trento), Andrea Cinciarini (Reggio Emilia) David Logan e Shane Lawal (Sassari), Adam Hanga (Avellino), Marcus Denmon (Brindisi), Hrovje Peric (Venezia), James Feldeine (Cantù), Brandon

Triche (Roma). Coach Maurizio Buscaglia (Trento). NAMED SPORT TEAM: Yakhouba Diawara e Andy Rautins (Varese), Amedeo Della Valle, Achille Polonara e Drake Diener (Reggio Emilia), Oderah Anosike (Avellino), Dominique Archie (Capo d’Orlando), Daniele Cinciarini (Pistoia), DeQuan Jones (Cantù), Allan Ray (Bologn), LaQuinton Ross (Pesaro), Jacob Pullen (Brindisi). Coach: Gianmarco Pozzecco (Varese).

SERIE A2 FEMMINILE

La Tec-Mar Crema difende il secondo posto ad Albino

La Tec-Mar Crema non ha fatto sconti neppure all’Alpo ed ora punta a terminare la prima fase della stagione al secondo posto, anche se non sarà facile passare stasera nella trasferta di Albino. Un match che si annuncia combattuto, sia per la tradizionale rivalità tra le due squadre, sia per l’importanza della posta in palio per le bergamasche, che puntano ancora ad entrare nella “poule promozione”. Di sicuro le azzurre non avranno cali di tensione, come hanno dimostrato nelle ultime giornate, perché vincere anche l’ultima gara sarebbe un risultato di grande valore ed il modo migliore per chiudere una prima parte di stagione che ha regalato non poche soddisfazioni ai tifosi della formazione cremasca, diventata ormai una solida realtà della serie A2. 16ª GIORNATA Astro Cagliari-Muggia 6957, Biassono-Vicenza 47-50, Crema-Alpo 71-56, Ferrara-Albino 65-59. Ha riposato: Virtus Cagliari. 17ª GIORNATA (17-01 h 20.30) AlbinoCrema, Muggia-Ferrara, Vicenza-Astro Cagliari, Virtus Cagliari-Alpo (h 18). Riposa: Biassono. CLASSIFICA Ferrara 26; Crema 24; Vicenza 22; Alpo, Albino 14; Astro Cagliari 10, Virtus Cagliari 8; Biassono 6; Muggia 2.

L’Erogasmet ha tanta voglia di invertire la rotta SERIE B

L’Erogasmet Crema non ha inverteito a Desio il trend negativo che l’accompagna ormai da cinque giornate di campionato. Contro l’Aurora, diretta concorrente per la salvezza, i leoni biancorossi hanno messo in campo la consueta aggressività e sono partiti a razzo, chiudendo in vantaggio il primo quarto grazie soprattutto ad un positivo Tardito. La reazione dei padroni di casa non si è fatta attendere e l’intervallo vedeva i milanesi avanti per 37-34. L’Erogasmet non mollava, il nervosismo attanagliava Desio che veniva punita con un fallo tecnico affibbiato al suo uomo migliore, Gallazzi. Del Sorbo e compagnia ne approfittavano riportandosi in vantaggio, ma nei minuti finali della frazione veniva meno qualche certezza in casa cremasca. Cardellini non era la consueta macchina da punti, Zanella trovava un valido avversario in Politi e Desio si riportava in avanti. L’ultima frazione è stata giocata sul filo del rasoio, gli uomini di Baldiraghi sembravano più volte sul punto di ribaltare il punteggio, ma l’incontro terminava 69-62 per Desio. Domani il calendario porta a Crema il Basket Lecco, formazione che si è guadagnata la fama di “ammazzagrandi”, soprattutto in trasferta, avendo conseguito i due punti su parquet difficili come quelli di Udine, Montichiari ed Orzinuovi. Anche i lacustri vengono da una sconfitta, rimediata sul parquet amico contro la Comark Bergamo di Alessandro Galli, particolarmente bruciante in quanto si trattava di un autentico spareggio per l’ottavo posto, l’ultimo buono per i playoff. Principale arma offensiva della for-

I NUMERI 16ª GIORNATA Bologna-Lugo 8463, Cento-Urania Milano 67-59, Desio-Crema 69-62, Lecco-Bergamo 6469, Orzinuovi-Montichiari 78-63, Trieste-Arzignano 87-46, Udine-Costa Volpino 78-62. 17ª GIORNATA (17/18-01) Arzignano- Cento, Bergamo-Bologna, Costa Volpino-Orzinuovi, Crema-Lecco (18-01 h 18), Lugo-Udine, Montichiari-Pordenone, Urania Milano-Trieste. CLASSIFICA Cento 24; Montichiari, Udine, Bologna 22; Orzinuovi 20; Milano, Pordenone 18; Bergamo 16; Lecco, 14; Lugo 12; Crema, Costa Volpino, Desio 8; Arzignano 4; Trieste 2.

L’Erogasmet al tiro

mazione di coach Meneguzzo è il playmaker Mascherpa, miglior realizzatore per i suoi e terzo nel girone, ma anche il resto del quintetto titolare, formato da Dagnello, Negri, entrambi ottimi tiratori e dai lunghi Piunti e De Angelis, è da temere. Conterà molto la condizione psicologica delle due formazioni ed il solitamente caldo pubblico del Palacremonesi potrebbe fare la differenza. Marco Cattaneo

SERIE C Ancora una delusione per l’Mg.K Vis Piadena, che ha ceduto sul parquet amico al Milanotre, rinviando ancora una volta l’appuntamento con la vittoria. La classifica dei piadenesi resta deficitaria, anche se la mancanza di retrocessioni, rende meno amara la stagione dell’Mg.K Vis, che comunque proverà ad invertire la rotta in questo girone di ritor-

Piadena cerca gloria con il fanalino di coda

no, a partire dalla sfida casalinga di stasera contro il fanalino di coda Cantù, che sembra l’avversario migliore per tornare a sorridere. 17ª GIORNATA Bernareggio-Iseo 64-66, Carpe

Diem-Olginate 65-64, Cantù-7 Laghi Gazzada 62-76, Manerbio-Saronno 67-66, Nerviano-Lissone 56-71, Opera-Arcisate 67-64, Piadena-Milanotre 68-75. 18ª GIORNATA (17-01) Arcisate-Iseo, Lissone-

Opera, Manerbio-Carpe Diem Calolzio, MilanotreSaronno, Olginate-Boffalora, Nerviano-Bernareggio, Piadena-Cantù (h 21). CLASSIFICA 7 Laghi Gazzada 26; Saronno, Lissone 24; Opera 22; Manerbio, Milanotre 20; Iseo, Olginate, Carpe Diem 16; Arcisate 14; Bernareggio 12; Nerviano 10; Piadena 8; Boffalora 6; Cantù 2.


Sport

Sabato 17 Gennaio 2015

RUGBY

ROWING

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Elisa Cabrini sul podio tricolore Il Crema sta preparando i playout

C’è anche la Baldesio nel medagliare ai Campionati italiani indoor di rowing, svoltisi a Muggia. Merito di Elisa Cabrini, che ha conquistato un’importante medaglia di bronzo nella categoria Pesi Leggeri Under 23. La baldesina è giunta terza alle spalle della vincitrice Federica Molinaro (Nazario Sauro) e di Angelica Favaro (Sc Padova). Un’importante iniezione di fiducia in vista della nuova stagione.

Ancora un ko per il Crema Rugby, sceso a Cologno senza la dovuta cattiveria: il 38-15 finale ne è la dimostrazione. Anche se i giochi erano già fatti e la partita in questione aveva solo una valenza statistica, non è piaciuto l’atteggiamento avuto in campo dalla squadra cremasca, apparsa svogliata e deconcentrata fin dalle battute iniziali. Un brutto primo tempo ha visto il XV neroverde subire la formazione avversaria sia nelle fasi statiche che dinamiche e a parte il lampo al minuto 15 del solito Crotti (che poi uscirà infortunato), non è riuscito ad impensierire mai seriamente i padroni di casa. Nella seconda parte della

Il podio Pesi Leggeri Under 23: Elisa Cabrini

gara si è vista una tardiva, ma incoraggiante reazione dei ragazzi cremaschi, in meta con Guanzini e Grec. Ora i neroverdi devono dimenticare in fretta questa prestazione che non rispecchia il reale valore della squadra, in attesa dei playout che inizieranno il 25 di gennaio e che vedranno i cremaschi teste di serie in compagnia di Valle Camonica, Amatori Milano, Cernusco, Cus Pavia e Lainate. Due saranno le formazioni che retrocederanno e se i ragazzi di Zaini affronteranno gli impegni con il piglio mostrato nella parte iniziale della stagione, potranno sicuramente cemtrale l’obiettivo della salvezza in C1.

La Pomì vuole continuare a volare In settimana ha dato l’addio Valentina Zago, che ha deciso di trasferirsi in Francia nelle file del Le Cannet

E’

tornato il sereno in casa Pomì Casalmaggiore , dopo il successo sulla Foppapedretti Bergamo nel secondo turno del girone di ritorno. C’era attesa per un match che metteva una di fronte all’altra le due formazioni appaiate al quarto posto della classifica e ne è scaturita una sfida di buon livello, che ha visto imporsi le padrone di casa in quattro set. Una vittoria che rappresenta la miglior risposta dopo la sconfitta di Novara. «Volevamo tornare a vincere - ha commentato il tecnico della Pomì, Davide Mazzanti - un po’ per riscattare la sconfitta di Novara, un po’ per regalare una soddisfazione a noi stessi e al nostro pubblico. L’operazione è andata in porto al termine di un match che ci ha visto protagoniste di una buona pallavolo, con la parentesi del secondo set nel quale il nostro attacco ha avuto un calo. Sono soddisfatto di come la squadra ha affrontato questo impegno». La capitana Tirozzi è poi tornata sull’importanza dell’approccio alla gara: «Se a Novara avevamo esibito una prestazione opaca, stavolta siamo entrate in campo con il giusto approccio mentale, aggressive come si conviene nell’affrontare un avversario di qualità come Bergamo e la nostra buona predisposizione ha premiato». Dopo questa importante affermazione, è però arrivata la notizia dell’addio di Valentina Zago, che si è trasferita in Francia nelle file de Le Cannet, attualmente al secondo posto in classifica, in piena corsa per la vittoria del campionato. «Ho vissuto con la Pomì tante emozioni - ha rivelato Valentina - e dovermene andare ovvia-

SERIE A1 13ª GIORNATA

La Pomì a muro. Sotto Valentina Zago

Busto Arsizio-Conegliano

3-1

Casalmaggiore-Bergamo

3-1

Firenze-Novara

0-3

Modena-Montichiari

3-2

Piacenza-Scandicci

3-0

Urbino-Forlì

3-1

CLASSIFICA

VOLLEY A1 Dopo il successo con Bergamo la squadra rosa cerca il bis sul difficile campo di Montichiari Novara 35 Modena 30 Casalmaggiore 26 Conegliano 24 Piacenza 23 Bergamo 23 Busto Arsizio 21 Montichiari 19 Scandicci 15 Firenze 11 Forlì 4 Urbino 3

PROSSIMO TURNO (18-01 h 18)

Bergamo-Firenze, Conegliano-Urbino, Forlì-Piacenza, Montichiari-Casalmaggiore, Novara-BustoArsizio, Scandicci-Modena (17-01 h 20.30). mente mi rattrista. Ho maturato l’idea di trasferirmi solo negli ultimi giorni, essendosi presentata l’opportunità accasarmi in una squadra che mi permettesse di trovare spazio e giocare con continuità. Sarà un’esperienza nuova e che spero possa promuovere la mia crescita professionale e personale. La relativa vicinanza di Cannes all’Italia, mi permetterà comunque di tornare, non appena possibile e ritrovare i miei amici e i mie affetti. Ringrazio tutti i miei tifosi per gli attestati di stima e li saluto con affetto. Alla Pomì Casalmaggiore auguro tutto il bene possibile e di raggiungere gli obiettivi prefissati ad inizio stagione». Dopo questo addio, per certi versi inatteso, la società è al lavoro per rein-

Regionale al PalaBosco Questa sera le finali

(M.M.) Prima gara della annata boccistica cremonese e come è ormai tradizione degli ultimi anni i riflettori sono puntati sulle corsie del PalaBosco, ma in particolare su Claudio e Sabrina che con tanto entusiasmo e dovizia di premi organizzano la gara regionale. Peccato che alla passione e dedizione dei due gestori del ristorantepizzeria di Bosco ex Parmigiano non abbia fatto riscontro la partecipazione dei bocciofili: sono solo 128 le formazioni partecipanti a questa quinta edizione, un notevole calo rispetto alle 152 dell’anno scorso ed alle 167 del 2013. Due intense settimane di batterie dove nella categoria A ci sono stati i successi di Guerrini-Zagheno, Suardi-Tiengo, ViscontiVisconti, Zovadelli-Campolungo e degli offanenghesi Vanelli e Patrini, in categoria B note positive per Ardoli-Gregori, GalelliCavagnoli mentre in categoria C, tra gli altri, in evidenza Manfredi e Fornasari. La finale, direttore di gara Luigi Bassetti, inizierà stasera alle ore 18 con semifinali al bocciodromo comunale e al PalaBosco dove si concluderà la manifestazione. CAMPIONATO PROVINCIALE Seconda gara del calendario invernale e già si assegnano i primi titoli quelli della specialità individuale. Gironi a terzine che sono iniziati lunedì 12 mentre le finali delle tre categorie sono in programma sabato 24 sulle corsie del bocciodromo comunale di Cremona. TROFEO MCL CAPERGNANICA Lunedì ha preso il via anche la nuova annata boccistica cremasca con una gara individuale (con due finali separate) organizzata dalla bocciofila Capergnanica. La finale è in programma sabato 23 sotto la direzione di Franco Stabilini.

tegrare il gruppo col dodicesimo elemento e permettere al tecnico Davide Mazzanti di tornare a disporre di una rosa completa, se non in vista della trasferta sul campo di Montichiari quanto meno per il match successivo, vale a dire quello di lunedì 26 gennaio con il Bisonte Firenze in terra toscana. A proposito di Montichiari, sulle insidie che la terza giornata di ritorno potrebbe presentare, non c’è bisogno di dilungarsi troppo; a rappresentarle, il risultato che la Metalleghe Sanitars ha ottenuto nell’ultimo turno sul campo della quotata Liu Jo Modena, costretta a ricorrere al quinto set e che quinto set (18-16 per Piccinini e compagne), per domare le agguerrite bresciane. Se a ciò aggiungiamo che

tra le mura amiche la squadra di mister Barbieri sa animarsi di grande carica agonistica, si intuisce quale dovrà essere la prestazione delle rosa per nutrire fondate chance di successo. Il morale delle casalasche appare sicuramente rinfrancato, dare prova di reazione e carattere dopo la debacle di Novara era importante e sulla risposta offerta da Tirozzi e compagne al cospetto di Bergamo non ci sono dubbi. Con la consapevolezza di aver ritrovato il proprio gioco ed aver regalato ai tifosi rosa l’ennesima soddisfazione della stagione tra le mura amiche (dove sinora ha sempre vinto ad eccezione del match di esordio con Novara il 2 novembre 2014), la Pomì potrà proseguire con ottimismo il proprio cammino nel girone di ritorno. Cronaca e commenti della partita sul sito www.artventuno.it

HOCKEY PISTA A1

Pieve 010 a Follonica e in tv su Rai Sport 2

(M.G.) La Pieve 010 incontra il Follonica nella prima trasferta del 2015. E’ un turno insolito per i rossoblu, posticipato a martedì 20 gennaio e che verrà trasmesso in diretta su Rai Sport 2. Sia l’una che l’altra squadra hanno aperto l’anno con una vittoria e una sconfitta. I cremonesi sono caduti in casa contro Valdagno e si sono subito presi la rivincita contro Viareggio, sempre al PalaPini di San Daniele Po, mentre i grossetani hanno sbancato Correggio e sono caduti a Bassano. Unico precedente: la gara d’andata nel Cremonese, chiusa sul 2-2. Simile il valore dimostrato sinora, con la “piazzola” dei 20 punti condivisa e la Pieve in lieve vantaggio per differenza reti (+4 contro +1). I guantoni di Adriàn Vallina dovranno tenere a freno la verve realizzativa del top scorer toscano, Marco Pagnini, autore sin qui di 27 centri. Il team di Ariano Civa risponderà con l’oriundo Federico Ambrosio (29 reti all’attivo), tornato al gol la settimana scorsa -con una tripletta - dopo quasi un mese di digiuno. CLASSIFICA (14ª giornata) Forte dei Marmi 39; Breganze 31; Valdagno 30; Bassano 26; Trissino, Viareggio 25; Pieve 010, Follonica 20; Lodi 19; Matera 15; Giovinazzo 14; Sarzana, 12; Correggio 6; Prato 3. Cronaca e commenti della partita sul sito www.artventuno.it

Un’annata cremonese senza segnali di crescita BOCCE

di Massimo Malfatto

Scorre lineare e senza problematiche l’assemblea annuale delle bocciofile cremonesi svoltasi presso il Cral Aziende Sanitarie Cremonesi. Tutte presenti le sedici società anche se per un paio manca ancora l’affiliazione. Dettagliata la relazione del presidente del comitato Giovanni Piccioni che ha sviluppato vari temi: dalle normative federali agli impianti sportivi (problemi non solamente per il bocciodromo comunale ma anche per PalaBosco, Pizzighettone e Genivolta), dai risultati dei nostri giocatori (piuttosto scarsi) al riepilogo della annata. Confermato che le partite sono tornate a disputarsi ai punti 12, Piccioni non ha mancato di criticare quei bocciofili che, con stratagemma, hanno voluto eludere la regola che prescrive di partecipare ad almeno il 30% delle gare del comitato per essere considerati ai fini della retrocessione. Ha biasimato il comportamento scorretto di

L’assemblea annuale

coloro che si sono iscritti alle gare allo scopo di raggiungere la percentuale prescritta con il chiaro intento di retrocedere. Ora per rendere più difficile

aggirare la regola si è deciso di portare l’aliquota al 50% di partecipazione. Parlando di sportività il Presidente ha sottolineato come qualcuno lo abbia

“minacciato” chiedendo: “o mi retrocedi o non faccio più il cartellino! Le regole vanno rispettate.” Nel 2014 il calendario cremonese ha proposto oltre trenta gare, quasi tutte regionali e quattro nazionali. Un apprezzamento alla bocciofila Tranquillo, una critica a quelle società che non hanno rispettato l’impegno (Baldesio) così come il Presidente è rimasto sconcertato e amareggiato per la cessazione del Dlf, soprattutto per le motivazioni economiche della chiusura considerata l’esiguità dei valori in gioco. Poche note positive per quanto riguarda i risultati sportivi. Bravi Emiliano Ghisolfi e Federico Monfredini a conquistare il titolo regionale ma soprattutto ancora in evidenza Germana Cantarini. La bissolatina “leggenda vivente” come l’ha definita Piccioni non tradisce mai le aspettative conquistando il decimo titolo italiano e il secondo posto nel campionato mondiale a squadre. L’assemblea si è conclusa con le premiazioni per l’annata.

Nel Comitato di Cremona carenza di giovani e volontari

Parecchi gli sport dove c’è carenza di giovani e le bocce non fa eccezione. Mentre Crema può gioire grazie a Mattia Visconti, a Cremona questo tema segna rosso da parecchio tempo. Alla Scuola Bocce si vede qualche timido segnale di ripresa per la presenza di qualche giovane, ma è ancora troppo poco per permettere di costruire un futuro. Per tentare di

avvicinare i giovani delle scuole medie il comitato ha tentato una strada nuova con l’operazione “Borse di Studio” ma, nonostante gli interessanti importi previsti, è stato un completo fallimento come ha riconosciuto lo stesso Piccioni. Note dolenti anche per lo “Junior Bocce” che bene sta funzionando in altri comitati ma non a Cremona dove, con ogni proba-

bilità, quest’anno non si svolgerà. Qui la responsabilità va ricercata da altre parti perché le scuole elementari e medie hanno chiesto di far parte del progetto ma mancano i volontari che vadano a far lezione: più volte il comitato ha sollecitato qualcuno disponibile ma a vuoto. M.M.


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Sport

Sabato 17 Gennaio 2015

CALCIO SERIE A

SCI ALPINO

Lazio-Napoli vale il terzo posto Elena Fanchini torna a ruggire

(F.V.) Gli ottavi di finale di Coppa Italia hanno confermato lo stato di salute della Juventus, che dopo essere passata a Napoli, ha rifilato sei reti al malcapitato Verona. Una sfida che si ripete domani sera in campionato. Più complicato, almeno sulla carta, l’impegno della Roma sul campo del Palermo: i giallorossi sono obbligati a vincere per non perdere altro terreno dalla capolista, ma passare al “Barbera” non sarà facile. Il match clou dell'ultima giornata di andata, si gioca comunque a Roma, dove la Lazio ospita il Napoli all’ora di pranzo. Un autentico scontro diretto per il terzo posto, con i romani che si presentano alla sfida in condizioni decisamente migliori rispetto ai partenopei. Turno delicato per le milanesi: l’Inter non ha alternative alla vittoria sul campo dell’Empoli, se vuole continuare a scalare la classifica, mentre il Milan deve assolutamente riscattare un inizio anno

deficitario, contro l’Atalanta. La Samp, infine, dopo l’ingaggio di Eto’o, cerca gloria a Parma. 18ª GIORNATA Atalanta-Chievo Verona 1-1, Cagliari-Cesena 2-1, Fiorentina-Palermo 4-3, Hellas Verona-Parma 3-1, Inter-Genoa 3-1, Napoli-Juventus 1-3, Roma-Lazio 2-2, Sampdoria-Empoli 1-0, Sassuolo-Udinese 1-1, Torino-Milan 1-1. 19ª GIORNATA (18-01 h 15) Cesena-Torino, Chievo Verona-Fiorentina, Genoa-Sassuolo, Empoli-Inter (1701 h 18), Juventus-Hellas Verona (h 20.45), LazioNapoli (h 12.30), Milan-Atalanta, Palermo-Roma (1701 h 20.45), Parma-Sampdoria, Udinese-Cagliari. CLASSIFICA Juventus 43; Roma 40; Lazio 31; Napoli, Sampdoria 30; Fiorentina, Genoa 27; Milan 26; Inter, Palermo 25; Sassuolo 24; Udinese 23; Hellas Verona 21; Torino 19; Empoli, Chievo Verona 18; Atalanta 17; Cagliari 15; Parma (-1), Cesena 9;

Lo sci alpino femminile è tornato a ruggire. E lo ha fatto sulle navi amiche di Cortina, dove Elena Fanchini ha battuto tutte (Vonn e Maze comprese) nella libera di ieri mattina. La bresciana (30 anni ad aprile), sorella di Nadia e Sabrina, è tornata a primeggiare in Coppa del Mondo nove anni dopo il primo successo in carriera, datato 2 dicembre 2005 (discesa libera di Lake Louise). Una bella iniezione di fiducia in vista dei prossimo Mondiali, in programma dal 2 al 15 febbraio a Vail e Beaver Creek negli Stati Uniti. In campo maschile, è iniziato ieri il lungo week end di Wengen, con la disputa della supercombinata, vinta dallo svizzero Carlo Janka, tornato a grandi livelli dopo tanti problemi fisici. L’elvetico ha preceduto il sorprendente francese Victor Muffat-Jeandert e l’eterno croato Ivica Kostelic. Sottotono gli italiani, che sperano di rifarsi sia in discesa libera, che in slalom speciale.

Elena Fanchini (al centro) sul podio

Circuito del Porto, la perla più preziosa

CICLISMO Il campionato del mondo di primavera resta la corsa più importante del calendario provinciale 2015

N

di Fortunato Chiodo

egli accoglienti locali del Coni, c’è la nobiltà del ciclismo provinciali, convocati in Assemblea dal presidente Antonio Pegoiani. All’ordine del giorno l’approvazione del bilancio 2014 e preventivo 2015 e la stesura del calendario. E Pegoiani spiega la nascita della scuola del ciclismo “Città di Cremona”. Non c’è molto da ricamare, lo dico spassionatamente, senza nessuna deviazione patriottica, sfidando chiunque a sostenere il contrario, il ciclismo esporta i propri contenuti all’estero e Cremona, tempio della bicicletta, può vantare il 49° Circuito Internazionale del Porto-Trofeo Arvedi 2015, vero, unico e inimitabile campionato del mondo di primavera, autentico reality della fatica per Elite e Under 23 di mezzo mondo al via, patrocinato dal CC. Cremonese-Arvedi e programmato domenica 3 maggio a Cremona, con sei o sette nazionali straniere già iscritte e comunque limitato a due centurie di concorrenti. Il resto della

L’arrivo del Circuito del Porto 2014

storia è velocemente raccontata: l’altro evento di primo piano, un vero spartiacque, è la 60ª Coppa 1° Maggio-Memorial Sergio Viola, per Under 21 a Stagno Lombardo, seguito dal Gran Premio Calvatone per Elite e Under 23 (martedì 6 ottobre). Pegoiani ha investito tutto se stesso, le belle idee non possono arenarsi, nelle acque basse dei regolamenti e

della crisi economica del nostro Paese. Ha racimolato un numero ragionevole di corse (una cinquantina, con apertura il 5 aprile con il Trofeo Avis-Aido Trofeo Sipe a Salvirola, patrocinato dall’Uc Cremasca). Le aquile si preparano a volare, il calendario comprende il Campionato regionali su strada della categoria Esordienti e quelli provinciali. Ci scusiamo con i nostri

lettori, perché i lavori del convegno sono ultimati venerdì sera, mentre il giornale saliva sulle rotative, quindi arrivederci al prossimo numero, con il calendario ciclistico 2015 completo. MARECZKO CONCEDE IL BIS ALLA VUELTA AL TACHIRA Kakub Mareczko, “Kuba” lo chiamano tutti così. E’ il diminutivo di Jakub, che starebbe per Jacopo, sa di dover crescere nel passo in salita, abituarsi a far fatica, per lui la volata, è adrenalina, passione pura. Si è imposto alla grande allo sprint anche nella 4ª tappa della Vuelta al Tachira, in Venezuela: la GuanareBarinas, bissando al successo ottenuto in giorno prima. Il giovane talento nato a Jaroslaw, nel Sud della Polonia, ma che si è stabilito nel Bresciano a Raffa di Puegnago, uno sguardo sul lago di Garda, ha ottenuto due vittorie in 24 ore. Mareczko, 20 anni, al debutto da professionisti con la Southeast, domenica aveva vinto su Benfatto e lunedì davanti al leader Enrique Diaz e a Xavier Quevedo, entrambi della Gobernacion de Yaraqui-Androni.

Dodici giovani cercheranno gloria tra i grandi Non è una semplice provocazione, ma tante sono le storie della stagione 2014. Una stagione travagliata, con il denominatore comune della crisi che ha allontanato gli sponsor, provocando sofferenza fra squadra e organizzatori, costretti a tenere insieme i pezzi del mosaico. Il risultato più tangibile si è avuto nella classifica a squadre, in cui la Zalf Desirèe Fior Euromobil di Castelfranco Veneto, diretta di Luciano Rui e Gianni Faresin, colonne della squadra, ha fatto festa ai brindisi di fine anno con 57 vittorie, dominando la classifica a squadre sul team bergamasco della Colpack del trainer Gianluca Valoti. Le prime due che hanno scavato un solco incolmabile grazie certo alla bontà del lavoro, ma anche per la superiore disponibilità economica. Tante vittorie, un capitale preziosissimo del nostro ciclismo: quello di far crescere tanti giovani alla svelta, affinché nei due anni che passano fra gli Under 23 imparino quel che serve per non perdersi nel professionismo, a cominciare dallo scalatore romagnolo Manuel Senni, cresciuto tra i dilettanti della Copack, che ha trionfato all’ultimo Giro della Valle d’Aosta, con due belle vittorie di tappa e ingaggiato alla squadra statunitense Bmc Racing Team; è l’unico neo professionista italiano dei Gruppi Pro Teams World Tour e farà il suo esordio stagionale al Giro del Mediterraneo, accanto al suo idolo belga Philippe Gilbert. Una dozzina sono i neo professionisti al debutto in team Professional: Simone Andreetta (‘93, dalla Zalf alla Bardiani), Giacomo Berlato (’92, dalla Zalf alla Nippo), Iuri Filosi (’92, dalla Colpack alla Nippo), Jakub Mareczko (’94, dalla Viris alla Southeast), Nicolas Marini (’93, dalla Zalf alla Nippo), Alberto Nardina (’90, dall’Overall all’Androni), Paolo

La Zalf Desirèe Fior Euromobil schierata nel 2014

Simion (’92, dalla Mastromarco alla Bardiani), Luca Sterbini (’92, dalla Palazzago alla Bardiani), Simone Sterbini (’93, dalla Palazzago alla Bardiani), Alessandro Tonelli (’92 dalla Zalf alla Bardiani), Eugert Zhupa (’90, dalla Zalf alla Sout-heast), Federico Zurlo (’94, dalla Zalf all’Unitedhealthcare). PRESENTATA LA VUELTA 2015 E’ stata presenta l’edizione 2015 della Vuelta a España: partenza il 22 agosto da Puerto Banus, a sud di Malaga con una cronosquadre di 7,4 km fino a Marbella. E la chiusura il 13 settembre con la passerella di Madrid. Tre settimane toste, la corsa a tappe spagnola tornerà sui

Pirenei e si deciderà come sempre in salita. Nove arrivi in salita, tutti inediti, quindi, un terreno ideale per scalatori, una sola cronometro individuale alla 17ª tappa, dopo il secondo riposo: 39 km a Burgos che potrebbe chiudere i conti, un bel tratto di pianura e la salita al Castello L’undicesima tappa con la sua durezza comincia già a far paura e si annuncia una delle più dure della storia della corsa: 138 km da Andorra La Vella a Cortas d’Encamp, vale a dire 6 gran premi della montagna e 15 km di salita finale. Eusebio Unzie, team manager della spagnola Movistar, ha detto: «Mai vista una tappa dura come quella».

BMX

Martti Sciortino e Virdis puntano alle Olimpiadi

Dopo Manuel De Vecchi, impegnato in due diverse edizioni a cinque cerchi, saranno Luca Virdis e Martti Sciortino (Bmx Action Cremona) a provare la scalata alle prossime Olimpiadi. Luca, atleta d’Elite e Martti (nella foto) passato nella categoria Junior, saranno infatti potenzialemente olimpionici per la corsa breve fatta di emozione ed adrenalina. Entrambi nel giro della squadra nazionale, dovranno dare il meglio di sé per conquistarsi il biglietto che li porterà a Rio 2016. Diciotto mesi

di qualica internazionale in giro per il mondo, fino a giugno 2016, calcando varie piste del panorama mondiale, da dove uscirà il ranking olimpico che decreterà i migliori 32 atleti mondiali, pronti a contendersi l’oro a cinque cerchi. Una sfida senza esclusione di colpi, fatta di salti, curve e tanti sacrifici per arrivare alla più alta gratificazione professionale: partecipare alle Olimpiadi. L’esperienza, la tecnica e la metodologia, che potranno essere utile ai due cavalieri dell'Action Cremona, sarà assicura-

ta del-l’indiscusso leader nazionale e biancorosso Manuel De Vecchi. Manuel supporterà i due compagni di scuderia con la propria esperienza, fatte di 30 anni di corse sul campo nelle più quotate competizioni internazionali, tra le quali ben due edizioni olimpiche (Pechino 2008 e Londra 2012). Il team cittadino riserverà a loro la massima attenzione, come in egual modo segue i piccoli del vivaio con la scuola del Parco Po, per cercare di portare tutti, senza differenze, al più alto livello possibile.

PEDRETTI, ESORDIO STAGIONALE ALLA SAN GEO Giovanni Pedretti farà il suo debutto stagionale nel team Unieuro Willer del direttore sportivo Marco Milesi (ex professionista di Osio Sotto, che ha militato con Brescialat, Liquigas, Vini Caldirola e Domo): alla classicissima Coppa San Geo in programma il 21 febbraio. Pedretti è al primo anno nella categoria Continental e dovrà conciliare la scuola con gli impegni sportivi della formazione bluarancio, dividerà la sua stagione tra strada e pista. Ha grandi doti, ma gli va dato tempo di crescere per emergere nel futuro. PINI ALLA CICLISTICA TREVIGLIESE Nicola Bagioli, 19 anni valtellinese di Lanzada (So), una sola vittoria nel 2014 a Cerreto Guidi in Toscana, nel 2015 difenderà i colori della squadra dilettantistica trevigiana Zalf Fior, diretta dall’ex professionista Gianni Faresin. L’altro valtellinese Alessandro Pini, 16 anni (4 successi lo scorso anno), debutterà tra gli juniores della Ciclistica Trevigliese, presieduta da Luigi Moriggi.

Addio a Alfredo Zagano ciclista della Cremasca

Addio a Alfredo Zagano, ex corridore professionista del mondo del ciclismo degli anni Cinquanta e Sessanta, morto a 81 anni (era nato a Campagnola il 28 maggio 1933), nel silenzio e nella sofferenza dopo una lunga malattia, circondato dall’affetto dei suoi cari Ne hanno dato il triste annuncio la moglie Caterina, i figli Manuela e Andrea, il fratello Giuseppe, la sorella Agostina e i parenti tutti. Campione di umiltà, ha iniziato una carriera ricca successi con la maglia dell’Unione Ciclistica Cremasca, del presidentissimo Conte Franz Terny de Gregory, trionfando tra i dilettanti al Gran Prix dei Colli Rovescalesi (1953 e 1954), ai Colli Briantei (1953) e alla classicissima Coppa San Geo (1956, allora si correva nel Milanese). Tra i suoi compagni prediletti di squadra anche e non solo alla “Cremasca” l’altro cremasco Pierino Baffi di Vailate. Zagano ha legato la sua storia al ciclismo, uno sport che non riesci a spiegare e descrivere quanto sia meraviglioso, umano, avventuroso e diciamola tutta, anche così faticoso, dando tutto quello che puoi. In corsa era una garanzia perché non aveva paura di nessuno, lavorava per la squadra, era un gregario serioso e fidato. Tra i trionfi più importanti di carriera nelle squadre della Asborno e Arbos: un quarto posto di tappa al Giro d’Italia e un decimo posto al Giro di Toscana nel 1958. Abbandonato lo sport, ha lavorato nell’azienda di famiglia “Ricambi Gizeta”, abitando prima a Trescore Cremasco e poi a Scannabue frazione di Palazzo Pignano.


Lettere & Opinioni

Sabato 17 Gennaio 2015

Per dire la vostra, scrivete a: lettere@ilpiccologiornale.it • incomsc@gmail.com

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punto di vista

La situazione del centrodestra è legata agli egoismi personali Egregio direttore, l’intervista di Giulia Sapelli fatta a Francesco Zanibelli e pubblicata su il Piccolo del 29-11-2014, si occupa della situazione del centrodestra a Cremona ed è interessante per quanto riguarda gli accenni alla sua attuale mancanza di operatività pubblica e quindi a quella dei suoi responsabili. Non entro, per ora, nel merito delle sue dichiarazioni, ma mi permetto di ribadire il mio convincimento che la politica è diretta da minoranze, più o meno qualificate, e che per comprendere le varie situazioni è opportuno conoscere quali siano le persone che le creano. Innanzitutto, è utile conoscere da chi è composto il centrodestra della città di Cremona. Ultimamente, detto gruppo, è stato composto, perlopiù da persone provenienti da ambienti cattolici, liberali e missini. Ciò che li accomuna è l’antisinistrismo politico. Diversamente dai cattolici e dai missini, quelli che si definiscono liberali sono difficili da incasellare in quanto il loro modo di concepire la vita in società li avvicina più ai vari annunciati delle sinistre, che a quelli dei loro alleati. Le ragioni principali derivano dai concetti del liberalismo e del liberismo originali, che hanno scatenato il socialismo e il marxismo. A Cremona, quei pochi politici del centrodestra arrivati ad operare nelle istituzioni per le loro capacità organizzative e funzionali di partito, sono perlopiù pervenuti dalla Dc e dall’Msi. Finita l’attività dirigenzia le dei vari capoccia in grado di “andare oltre”, non soltanto all’antifascismo, ma anche alle beghe democratiche, si assiste ad una disgregazione generale dovuta all’egoismo personale che ha prevalso, liberisticamente, sul platonico “al servizi o di tutta la comunità”. Claudio Fedeli Cremona ***

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testimonianza

Piccolo debito non saldato in un negozio, aumentato del 30% Egregio direttore, dimoro abitualmente a San Martino del Lago anche se ho la residenza a Scandolara Ravara, dive ho modo di recarmi spesso per motivi di lavoro. Quanto mi è capitato lo trovo strano, a dir poco! Ammetto che la colpa è mia, poiché mi sono dimenticata di saldare un piccolo conto lasciato in sospeso presso un negozio di generi alimentari in Scandolara Ravara. Premetto che non è nelle mie abitudini non pagare debiti. Può succedere una dimenticanza ed è giusto che mi venga ricordata dal creditore, ci mancherebbe! Ma che il creditore, a fronte di un importo di circa 15 (quindici) euro, mi chieda 20 (venti) euro da saldare entro la fine dell’anno per ragioni contabili, altrimenti…? Naturalmente il “grande debito” l’ho prontamente saldato, certa che in quel negozio non ci metterò comunque più piede. Ho chiesto spiegazioni in merito, poiché il ricarico corrisponde a circa il 30 per cento della cifra da me dovuta. Risposta: da noi funziona così. Ma cos’è questa cosa se non usura o pizzo? F. S. Scandolara Ravara ***

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agricoltura

Divieto assoluto sugli Ogm Noi incalziamo il Governo Signor direttore, erano anni che aspettavamo la libertà di scelta da parte degli Stati membri dell’Ue in merito all’utilizzo o meno di

Quali sono i pericoli per chi acquista un immobile donato? In Italia, secondo i dati diffusi dall’Istat, si effettuano circa 150mila donazioni l’anno che riguardano immobili e terreni. L’utilizzo allo strumento della donazione come anticipazione delle attribuzioni successorie comporta, tuttavia, una serie di problematiche per chi si trova ad acquistare un immobile proveniente da una donazione. Spesso, infatti, le compravendite di beni immobili di origine donativa non possono essere concluse perché presentano elementi di rischio troppo elevato. Come è noto, la donazione è considerata un anticipo sulla successione e dunque può essere rimessa in discussione. In particolare, il nostro ordinamento riserva ai legittimari (il coniuge, i figli e, se questi non ci sono, i genitori) una quota di eredità chiamata “legittima” della quale non possono essere privati per volontà del

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

defunto, sia che venga espressa in un testamento o eseguita in vita tramite donazioni. Ciò comporta che se un soggetto legittimato ritiene di essere stato privato di una quota di legittima per effetto di una donazione posta in vita dal defunto, può far valere i propri diritti mediante un’apposita azione giudiziaria detta azione di riduzione. Quest’ultima azione, in caso di successo, può far seguito alla restituzione

del bene. Se, ad esempio, Tizio ha due figli e dona in vita il suo unico immobile a uno dei due, l’altro, quando si apre la successione, può impugnare la donazione, sostenendo che una parte spettava anche a lui. Se il figlio che ha ricevuto la donazione ha venduto la sua casa a un terzo, il figlio escluso può chiedere al terzo una somma corrispondente all’equivalente della quota di successione che gli spetta-

prodotti geneticamente modificati nell’ambito del proprio territorio nazionale. E’ però necessario dire con chiarezza che il testo approvato dal Parlamento Europeo evidenzia gravi debolezze che sollevano dubbi legittimi. Sono troppo vaghe le motivazioni di tipo ambientale per impedire la coltivazione di Ogm senza incappare in ricorsi presso la Corte di Giustizia da parte delle multinazionali delle sementi. Inoltre, e ancor più grave, l’incongruenza di dare la possibilità ad uno Stato di proibire la coltivazione di un Ogm, ma non di impedire la circolazione e la vendita di quell’Ogm o di prodotti da esso derivati sul suo territorio. L’assenza poi di norme precise per l’etichettatura non consentirà ai consumatori di essere correttamente informati. Con queste pesanti ombre e ambiguità è chiaro che la nostra iniziativa di contrasto all’uso di Ogm e di difesa della nostra biodiversità, ricchezza economica, culturale e sociale della nostra agricoltura, non termina qui. Ora è urgente che il Governo adotti subito il provvedimento più restrittivo possibile in base al nuovo dispositivo approvato, a partire dal divieto assoluto di coltivazione e uso di prodotti Ogm su tutto il territorio. Su questo incalziamo il Governo, a partire dal question time che abbiamo proposto in Commissione Agricoltura. Franco Bordo Deputato di Sel ***

no spazzato via (o tentato di farlo) governi sicuramente autoritari, ma che difatto erano in grado di governare società tribali (come la Libia di Gheddafi) o di offrire un interlocutore almeno lontanamente laico rispetto alla masnada di fanatici che ne sono l’alternativa (e mi riferisco al tentativo, fortunatamente “per noi” fallito, di far cadere Assad in Siria). Abbiamo incoraggiato una anarchia armata, sgretolato delle società. La conseguenza è stata che l’Islam, anche quello radicale, è diventato egemone, essendo l’unico altro attore rimasto in piedi tra le rovine che abbiamo concorso a creare. Eppure continuiamo, mostrando una totale ignoranza dei fatti, ad avere atteggiamenti al limite della pazzia verso quegli attori politici che, piaccia o non piaccia, rappresentano un Islam con un referente, un Islam non anarchico, nei confronti del quale potremmo avere un dialogo (come la Siria o l’Iran). Si potranno piangere anche i morti parigini, ma oltre a mostrare volti contriti e cartelli di Charlie, le nostre classi dirigenti dovrebbero chiedersi quanta responsabilità abbiamo nella creazione di questa nuova ondata di terrorismo islamico, cambiando alleati rispetto a quelli scelti dall’Occidente (con in testa Paesi come Arabia Saudita e Pakistan, il cui rapporto con l’estremismo islamico è quantomeno sospetto). G.F. Cremona ***

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A Milano per protestare contro il convegno sulla famiglia

quesito

Strage di Parigi: chiediamoci se abbiamo delle responsabilità Egregio direttore, a qualche giorno dai fatti parigini, è possibile fare alcune riflessioni senza dover difendere i soliti interessi legati a posizioni elettorali: cominciamo dal fatto che come democrazie, non abbiamo una linea chiara su moltissime questioni. Abbiamo peccato, usando categorie occidentali per analizzare fenomeni che occidentali non sono; abbiamo avuto la presunzione di intervenire in merito alle decisioni ed alla legittimità di governi stranieri e sul “fenomeno” Isis. Il conseguente terrorismo, anche sui nostri territori, è quindi una diretta conseguenza del nostro agire mediaticamente. Un esempio sono le presunte “primavere arabe”: rivolte che abbiamo sostenuto (come Occidente) e han-

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presa di posizione

Caro direttore, sabato 17 gennaio, alle ore 14 in Piazza Città di Lombardia a Milano, Arcigay Cremona, assieme a tutti gli altri Comitati territoriali Arcigay della Lombardia, parteciperà alla manifestazione di protesta contro il convegno “Difendere la famiglia per difendere la comunità”, una iniziativa patrocinata ed organizzata da Regione Lombardia utilizzando il logo di Expo 2015, che presenta e dà legittimità istituzionale ad organizzazioni che considerano l’omosessualità una malattia e pretendono di potere e dovere “curare” gli omosessuali. L’omosessualità da decenni non è più considerata una malattia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma una normale variante del comportamento umano. Le loro teorie, che pretendono di “riparare” gli omosessuali, sono conside-

va. La donazione può considerarsi al riparo da tali azioni solo in due casi: 1) decorsi venti anni dalla trascrizione della donazione, se, nel frattempo, nessuno dei legittimari ha agito in riduzione o ha fatto opposizione alla donazione; 2) decorsi dieci anni dal decesso del donante, se, nel frattempo, nessuno dei legittimari ha agito in riduzione. Un possibile rimedio per eliminare o ridurre i rischi connessi ad una provenienza donativa è la previa risoluzione della donazione per mutuo dissenso. *Avvocato Stabilito del Foro di Milano emiliacodignola@libero.it

rate ciarlataneria da tutta la comunità scientifica italiana ed internazionale e la loro applicazione è considerata pericolosa e dannosa da parte dell’Ordine Nazionale degli Psicologi Italiani. La mobilitazione contro la legittimazione istituzionale di questo convegno da parte di Regione Lombardia è imponente e moltissime sono le proteste giunte da tutto il mondo contro questo convegno, con perfino una richiesta formale da parte del Bie - Bureau international des exposition, l’ente internazionale che regola Expo - di non utilizzare il logo ufficiale per pubblicizzare una iniziativa di questo genere, considerando il suo utilizzo un abuso da parte della Regione. Nonostante questa mobilitazione, il presidente Roberto Maroni e l’assessore regionale Cristina Cappellini, moderatrice del convegno, non hanno voluto togliere il patrocinio. Ci troviamo quindi a chiamare tutti i cittadini alla partecipazione alla manifestazione di protesta per evidenziare il nostro più forte dissenso e il nostro sdegno per una iniziativa medievale che, alimentando l’ignoranza e la discriminazione, pone la Lombardia a fianco dell’Iran o dell’Arabia Saudita, allontanandola in modo vergognoso dalle posizioni, ormai patrimonio comune, della civiltà occidentale. Gabriele Piazzoni Presidente Arcigay Cremona ***

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reclamo

Tra disguidi vari pagare la bolletta diventa un’impresa Egregio direttore, Enel Servizio Elettrico spa, Poste Italiane spa: enti una volta pubblici e che ora sono diventati impresa (spa), ma che imprese non sono e continuano a percepire soldi pubblici che noi cittadini paghiamo. Peccato che, a fronte di questi servizi, non è corrisposta adeguata risposta. Ed ora voglio spiegarmi meglio. A causa dei vari disguidi postali (ritardi nel migliore dei casi, se non perdita della corrispondenza), mi sono visto costretto a domiciliare on-line le varie utenze (acqua, luce, gas, telefono, ecc.). Fin qui tutto regolare. Regolare? In questi giorni ho cambiato utenza per quanto riguarda luce e gas e dal primo gennaio 2015 sono passato ad altra azienda. L’Enel ha emesso l’ultima fattura che però ho scoperto non poter visualizzare, per la seguente ragione

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sotto esposta: «Gentile cliente, per la fornitura selezionata non è possibile effettuare l’operazione richiesta. Per ulteriori informazioni, ti preghiamo di contattare i nostri operatori al numero verde 800 900 800, oppure di rivolgerti ai nostri sportelli sul territorio. Per sapere qual è il Punto Enel più comodo per te, clicca qui. Grazie». Praticamente mi ha sospeso il servizio on line, impedendomi di accedere agli archivi elettronici, disponibili per legge per cinque anni. Servizio che sono stato costretto ad attivare in quanto la posta si è sempre dimostrata carente. Dirò di più: ultimamente ritiro la posta da un mio amico, che ringrazio e tutto questo grazie a gentile concessione di un comune amico porta lettere che si presta a consegnarla (nonostante non sia di propria competenza) sopperendo la mancanza di un porta lettere nella mia zona. Complimenti a Poste Italiane spa; complimenti ad Enel Servizio Elettrico spa! Massimo Pelizzoni Gussola ***

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trasporti

Si deve ridiscutere l’alta velocità sulla linea Brescia-Verona Caro direttore, crescono le adesioni all’appello di Legambiente della Lombardia, affinché il progetto dell’alta velocità Brescia-Verona venga ridiscusso e si prendano in considerazione alternative possibili come quella del quadruplicamento della linea “storica” attuale, realizzando una coppia di binari affiancati agli esistenti e da destinare all'esercizio ad alta velocità secondo il concetto sviluppato nei Paesi dell'area tedesca. Questa è l’unica alternativa realistica che potrebbe mettere in discussione l’attuale concessione affidata a Cepav 2 il Consorzio d’imprese che si è aggiudicato 20 anni fa i lavori dell'opera, in pratica un servizio interpolo con velocità massime di 240-250 km/h (che, ricordiamo, è la stessa velocità a cui viaggiano i “freccia rossa” sulla tratta Roma-Firenze, oltre che sulle tratte già realizzate Milano-Treviglio e Padova-Mestre), compatibili con le geometrie del tracciato attuale e con la conservazione delle fermate a Brescia e sul Garda. In questi giorni ai firmatari dell’appello, che sta già raccogliendo adesioni da parte di esperti del settore trasporti, docenti, urbanisti, associazioni sindacali come la Coldiretti, la Confagricoltura e la Cgil, alcuni Comuni interessati dal tracciato di un esperto di trasporto aereo, si sono aggiunti Giorgio Ragazzi, professore di Economia e Finanza alla Cattolica di Bergamo, Eugenio Muzio ex presidente di Uirr (Union internationale rail route) e Legambiente del Veneto. Al castello di Castenedolo si è svolta, nei giorni scorsi, un’affollata assemblea organizzata da Legambiente e dall’Associazione locale la “Collina dei Castagni” che ha aderito alla proposta illustrata da Legambiente. Dario Balotta Tesponsabile trasporti di Legambiente della Lombardia ***

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cremona-treviglio

Ancora cinque corse soppresse Trenord si scusa per i disagi Signor direttore, cinque corse soppresse, due limitazioni di percorso e ritardi ieri mattina tra le 6 e le 9.40 circa sulla linea Cremona-Treviglio per consentire le operazioni di recupero del treno 10452 (Cremona 5.34), rimasto fermo tra Casalbuttano e Soresina a causa di un guasto. Il convoglio è stato trainato da un locomotore di soccorso fino alla stazione di Casalbuttano, dove i passeggeri, una decina, hanno potuto proseguire il viaggio a bordo del treno 10456. Ci scusiamo con i clienti per i disagi. Trenord

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Sabato 17 GENNAIO

Domenica 18 GENNAIO

Lunedì 19 GENNAIO

MArtedì 20 GENNAIO

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